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In copertina:
Davanti alla fonte Cristo e le croci Crocifisso di W. Congdom
Senza lo Spirito Santo Dio lontano, Cristo rimane nel passato, il Vangelo lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, lautorit una denominazione, la missione una propaganda, il culto una evocazione, e lagire dellessere umano una morale da schiavi. Ma nello Spirito Santo: il cosmo sollevato e geme nella gestazione del Regno, Cristo risorto presente, il Vangelo potenza di vita, la Chiesa significa comunione trinitaria, lautorit un servizio liberatore, la missione una Pentecoste, la liturgia memoriale e anticipazione, lagire umano divinizzato. (Atenagora Patriarca di Costantinopoli)
SOMMARIO
INTRODUZIONE: VITA SPIRITUALE E SPIRITUALIT OGGI, COLLOCAZIONE E CLIMA LA VITA SPIRITUALE I. PANORAMICA STORICA 1. Nella Scrittura 2. Nella tradizione cristiana
a. Nei primi secoli: vita spirituale e dono dello Spirito Santo b. I Padri del deserto. luomo spirituale c. La teologia classica: vita spirituale e carit d. I tempi moderni: la vita interiore e. La vita spirituale nel senso comune f. Conclusione: la spiritualit
3. Precisazioni sul senso delle parole ascetica e mistica II. LA COSCIENZA SPIRITUALE CRISTIANA 1. Lattivit cosciente delluomo spirituale 2. La relazione con Dio
a. La vocazione cristiana b. La presenza dello Spirito Santo
III. LA GRAZIA SANTIFICANTE 1. La grazia ci trasforma interiormente 2. Laspetto dinamico della grazia IV. LA VITA TEOLOGALE 1. Contenuto oggettivo e realt soggettiva 2. La fede
a. La fede quale dono di Dio b. Il senso della fede (Eb 11) c. Fede e storia
3. La speranza
a. Il desiderio della vita eterna b. Laiuto di Dio c. Lestendersi della speranza
4. La carit
a. Il primato della carit sulle altre capacit operative b. La carit unifica la vita spirituale
V. I FONDAMENTI 1. Lo Spirito Santo 2. Luomo 3. La vita nello Spirito 4. Vita spirituale come vita Trinitaria teologale VI. LA CRESCITA: limpegno, litinerario, il tempo dello spirito, la sequela 1. Limpegno 2. Litinerario 1. Riflessioni antropologiche 2. Il dinamismo della vita spirituale nella Bibbia 3. Lo sviluppo spirituale
Il tempo dellanima
4. I momenti principali della vita spirituale 1. Linizio della vita spirituale 2. La nozione di conversione 3. Incipienti, proficienti, perfetti 5. Modelli di cammino spirituale: VII. GLI ELEMENTI COSTITUTIVI: 1.Grazia 2. Gratitudine 3. Generosit 4. Gradualit 5. Gioia VIII. PASSAGGI IMPRESCINDIBILI; IX. STRUMENTI
BIBLIOGRAFIA
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Un racconto
Maestro, cosa devo fare per vivere?. Respira, rispose il Maestro al ragazzo appena arrivato. E per non morire, che devo fare?. Respira, rispose il Maestro. Ma cosa devo fare per respirare?. Vivere e non morire, rispose il Maestro. La notte di quel primo giorno, disteso e insonne, il ragazzo ascolt a lungo per la prima volta, nel silenzio della notte, il ritmo del suo destino, e, senza trovare un nesso logico nel discorso del Maestro, pens alla vita e alla morte. A un certo punto fu preso dalla curiosit e, soltanto quando decise che avrebbe decifrato il senso nascosto delle parole del Maestro, ritrov la calma. Cos per il resto della sua vita si esercit a respirare. Dicono che il ragazzo, diventato anchegli Maestro, il giorno prima di morire, carico di esperienza di vecchiaia, avesse raccontato ai suoi discepoli il primo incontro con il suo Maestro e i pensieri della prima notte, confessando: A un certo punto mi fu chiaro che nel respirare cera qualcosa di nascosto che mi aspettava e non avrei pi potuto vivere sereno senza andargli incontro. Oggi posso dire che ci siamo incontrati e, cos, mi congedo da voi sereno. E disse a chi lo ascoltava: Adesso mi si rivelato il senso nascosto delle parole del mio Maestro: non il respirare che d la vita, ma la Vita che d il respirare, anche dopo la morte. La Vita cristiana liniziazione a un respiro eterno che inizia da una particolare consapevolezza del respiro. Quando ci si chiede qual il fondamento della Vita cristiana la risposta corre subito al battesimo e alla Vita in Cristo (Vite e tralci: Gv 15,1-8). Quando si pensa al fondamento della vita andiamo subito a quel respiro che ci permette di riempirci di vita e di vivere. Il cristiano sa che quel respiro ha altri confini
INTRODUZIONE
Vita spirituale e spiritualit oggi, collocazione e clima
Ci soffermiamo ad ascoltare noi e il nostro ambiente perch non si d una vita spirituale asettica, staccata dallesperienza con tutte le sue connotazioni, dal momento che lo Spirito Santo opera nelluomo e nel suo vissuto... (Noi + lambiente culturale) Capire da dove partiamo: A cosa serve studiare la vita spirituale? Proviamo a esprimere con altri termini: Vita spirituale? Santit? Con un aggettivo descrivo la mia vita spirituale (differenze = diversa azione dello Spirito Santo rispettoso della mia persona)
Pagani S., Educare i giovani alla fede, in La Rivista del clero italiano, 5 (1988), 327-342. Lo Spirito Santo uno ma si esprime con variet e ricchezza di forme: Lo Spirito Santo come lacqua: nella rosa rosa, nella viola viola, nel giglio bianca. La stessa acqua prende colori diversi. (San Cirillo di Gerusalemme, in Cat. XVI, PG 33, 932-933). 3 Chiarinelli L., Vita nello Spirito. Vocazione e impegno dei laici di AC, in Chiarinelli L., Tagliaferri F., Vita nello Spirito, vocazione cristiana e Azione cattolica (Proposte/9), AVE, Roma, 1983, 5-22.8ss. 4 Ecco perch lo spirituale non pu essere identificato solo con il mondo psichico, etereo, immateriale. Tutto luomo intero, tutto il mondo cosmico fisico e storico chiamato a diventare spirituale; il cosmico, corporeo, materiale, fisico al pari del resto, altrimenti il dualismo sar inevitabile e la salvezza mai raggiunta. Dopo il peccato originale, proprio il corpo con le sue inclinazioni che pi si ribella a diventare spirituale e che cerca di sfuggire al vero significato di questa parola. Ma non va dimenticato il fatto che il corpo talvolta pu mettersi a servizio dellamore, ma pu restare la mentalit delluomo, che testarda e molto astuta nelle proprie dimostrazioni, solo per non farsi permeare dall'amore. Cfr. Rupnik M.I., Nel fuoco del roveto ardente, Lipa, Roma, 1996, 34. 5 Penso qui alla New Age come anche alla bioenergetica e alle idee, in proposito, di Lowen A., La spiritualit del corpo, Astrolabio, Roma, 1991. Da questa prospettiva prendono i passi anche molte sette del potenziale umano.
fedelt creativa a Cristo e per sollecitare cammini di libert e di nuova fraternit nel contesto specifico di culture e antropologie6.
b) La vita spirituale alla prova della storia... un oggi confuso, in casa ma non di casa
Viviamo a 2000 anni dallevento Tempo confuso: clima di fede rarefatta (nebbia), di indifferenza. Viviamo unesperienza di minoranza (Leclerq) in mezzo ad unofferta abbondante e indiscriminata di spiritualit (quale? New Age, Sette, Religioni orientali, Yoga...), in un oggi confuso. Lo spirituale va di moda e si presenta in 1000 salse e con 1000 volti: religioni, musiche, luoghi... e necessita di un profondo ascolto, discernimento e orientamento. Ma questo anche un nuovo momento: lo stimolo positivo di nuovi fatti dopo il Concilio (Parola, Liturgia, Spirituale. Orientale, icone, Scienze umane...). Ai giovani che vivono questo momento, a questi giovani si parla di Vangelo e si propone una vita spirituale (il rischio e quello di proporre qualcosa che sono gi convinti di vivere, anche se hanno venduto la loro libert). Urge trovare e presentare la vera vita spirituale, lautentico rapporto con lo Spirito Santo e ci richiede un lavoro di discernimento e chiarezza (non tutto spiritualit cristiana) Una fede frantumata e frammentata: dov luomo? Senso di continua novit, un ambiente in continua trasformazione... che fa perdere i riferimenti gi bagaglio della nostra storia; c un disorientamento spirituale dato dalla perdita delle radici della fede (radici bibliche) e della tradizione spirituale (la nostra fede trasmessa, non autoscoperta); leccesso del sentire/soggettivismo (io al posto di Dio.. perdita del centro > frammentazione. Martini parla di un gonfiarsi canceroso della soggettivit), pone dei sospetti sul concetto di esperienza (non tanto conoscere, ma solo sperimentare, provare, senza affidarmi n compromettermi (vale anche per Dio), con la conseguenza di cercare continuamente prove e sicurezze esterne poco durevoli e di allargare una forte inconsistenza interiore. Lo spazio del diabolico e dello spiritismo (creature intermedie). Manca lesperienza vertice o lo stesso ingresso (la porta della fede) Tra sospetto e grande interesse per la spiritualit: , il mercato religioso (musica, cinema, inquietudini, richiesta di luoghi e tempi di spiritualit). Sospetto verso gli autori e le opere spirituali segno della continuit con la tradizione (>< Scolastica: la Teologia riflessa e ragionata) che vengono considerate come opere pie, di devozione, utili alla preghiera, per le donnette del rosario nostalgiche... Mentre si tratta spesso di autentiche opere teologiche sotto il profilo dellesperienza, gustosamente teologiche, che superano lo stesso dato utile alla ragione per arrivare alla fede vissuta, ad un pensiero e ad una fede che diventa vita: ma cos la spiritualit e la spiritualit cristiana in particolare? E chiaro che la spiritualit viene vissuta oggi in questo ambiente segnato in modo massiccio dallIndividualismo (il Papa spesso lo associa al relativismo) che poco ha a spartire con la fede, ed connotato da emotivismo (il mio bisogno, non c spazio per la narrazione e la memoria), ambiguit (la crisi dellidentit. Le relazioni diventano fluide quanto lidentit) e narcisismo (perde seo la genitorialit e la responsabilit). Appelli e sfide che richiedono un attento ascolto dellazione dello Spirito Santo per una risposta fedele oggi nel il terzo millennio7. Bisogno di unaltra dimensione. Luomo doggi reclama unaltra dimensione, diceva gi Pascal: Luomo supera luomo, sente il bisogno di andare oltre8. E un rimando allo Spirito da discernere tenendo conto della attuale forma percettiva.
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Secondin B., Inquieti desideri di spiritualit . Esperienze, linguaggi, stile, EDB, Bo, 201219ss. Tertio millennio adveniente (TMA), Lettera apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II.., Lib. Ed. Vaticana, 1994. Anche Novo millennio ineunte, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia; Rigenerati per una speranza viva (VR 2007); Il volto missionario della parrocchia in un mondo che cambia; Educare alla vita buona del Vangelo (2010). Su questo aspetto si vedano anche le note di Bianchi E., Come evangelizzare oggi, Qiqajon, Monastero di Bose - Magnano (Bi), 1997. 8 Chiarinelli L., Vita nello Spirito..., 6ss.
Alla fine emerge una grande difficolt a riconoscere la vita come un dono, la sua importanza, il suo valore e il suo senso9. Si resta alla superficie della vita, incapaci di ascoltare le mozioni dello Spirito in noi, ancora persi nei meandri di una ricerca di se stessi spesso falsa perch si accontenta della magra messe della superficie (vivi al 2 % e cristiani all8 x ) Difficolt interne: E cambiato il volto del cristiano? Parliamo di giovani battezzati nella quasi totalit, ma a cui manca una personalizzazione e appropriazione viva della fede. La fuga dalla comunit per un nido protettivo (sette) - fuga dallimpegno. Poca conoscenza delle fede cristiana e del suo centro fondamentale. In nome del rispetto religioso si lasciano gli aspetti caratterizzanti la nostra fede (..verso una composizione delle religioni: New Age, sincretismo, visione olistica.) Poca conoscenza dello Spirito santo in noi e della vita che forma in noi... Continua la delega ecclesiale e spirituale data al prete (esperto di spiritualit, basti vedere qui oggi!), ora, per, viene attaccata dai vari -ismi. ...in casa ma non di casa, non solo nella Chiesa ma anche in noi stessi Tutto ci rende difficile affrontare il nostro tema in modo armonioso, perch viene minata lidentit cristiana e ne facciamo le spese tutti i giorni. Ma questo il miglior tempo che ci dato, perch innanzi tutto abbiamo una storia ricchissima a cui attingere e, poi, perch lunico tempo che ci viene accordato. E quanto diceva, un vecchio monaco, eccellente storico e grande credente, pochi mesi prima di morire. Qual lepoca migliore? La nostra, perch abbiamo veramente tanto e poi perch lunico tempo che Dio ci d (Leclerq).
Bellissime e sempre moderne le parole di s. Agostino: Tardi ti ho amato, o bellezza cos antica e cos nuova, tardi ti ho amato! Ed ecco che tu eri dentro e io fuori, e l ti cercavo ... Tu eri con me ma io non ero con te (Confessioni, X, 26).
LA VITA SPIRITUALE
I CAPITOLO
PANORAMICA STORICA
Come definire la vita cristiana10? Potremmo certo muovere dal trattato della Grazia, il quale stabilisce la natura della vita cristiana ricorrendo alla nozione di partecipazione alla vita divina. Noi per preferiamo partire dallesperienza vissuta e ci, per quanto riguarda la nozione di vita cristiana, significa rifarsi allinsegnamento contenuto nella tradizione storica. Cos, dopo aver presentato la nozione di vita spirituale quale emerge dalla Sacra Scrittura, proseguiremo la nostra indagine attraverso la tradizione ecclesiale.
1. Nella Scrittura
Due sono i termini principali che ricorrono per indicare la vita: zo, che significa il principio interno di moto e di azione insito in ogni vivente, e bos, che esprime il decorso della vita temporale. Il concetto che maggiormente ci interessa quello della zo, principio dinamico caratteristico del vivente come tale. Secondo la prospettiva della Sacra Scrittura, ogni vita possiede un rapporto a Dio il quale ne la sorgente, e pertanto appartiene alla sfera del sacro (Dt 30,15-20; 28,1-14; Pr 3,1-10). Ci tanto pi valido quando si tratta delluomo fatto a immagine e somiglianza di Dio! Dio stesso vigila sulla vita delluomo, riservando a s la vendetta su chi uccide il proprio fratello (Gn 4,3-16). Questo concetto di vita si allarga a mano a mano che luomo vive in unione con Dio, cos che nei libri sapienziali della Bibbia appare la nozione di immortalit: colui che vissuto unito a Dio per mezzo della fede e dellamore non sar mai separato da lui e godr della sua stessa vita: Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio... La loro speranza piena di immortalit (Sap 3,1-4). Tale concetto di vita eterna giunge alla perfezione nel Nuovo Testamento: il cristiano chiamato ad una vita eterna nel regno dei cieli, a partecipare alla pienezza della vita del Cristo glorioso. Dal punto di vista della vita spirituale, per, fondamentale capire come questa vita eterna sia gi comunicata. Secondo la prospettiva tipicamente giovannea, la vita eterna posseduta dal credente, gi fin da ora. Anzi questa vita cui Ges si riferisce quando dice: Io sono il pane di vita (Gv 6,35), ti dar dellacqua viva (Gv 4,10), in noi una sorgente che zampilla per la vita eterna (Gv 4,14). Quando parliamo di vita spirituale vogliamo appunto significare questa partecipazione attuale alla vita divina e le sue esigenze dal punto di vista etico. Quando per si considera la vita spirituale sotto il suo aspetto di figliolanza, appare una nuova serie di aspetti: in che cosa consiste la vita di figli di Dio? Come si presenta alla coscienza il rapporto interpersonale fra noi e Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo? Come viviamo la realt indicata dallespressione giovannea: Adesso siamo figli di Dio (1Gv 3,2)? Essa poi una vita cristica: con questa espressione vogliamo significare qualcosa di pi di un rapporto storico al Cristo: il fatto che questa vita si riferisce immediatamente al mistero del Verbo incarnato; cio: risiede in Cristo, prima di giungere a noi tramite i sacramenti e la parola di Dio. Nel Cristo infatti la vita (Gv 1,4); lui a disporne a suo piacimento (Gv 5,26) ed lui a comunicarla (Gv 10,10). Dopo la risurrezione tale comunicazione si fa pi abbondante poich Ges divenuto spirito datore di vita (1 Cor 15,45) e autore della vita (At 3,15). Questa vita qualcosa di dinamico, possiede una energia propria la quale si manifesta in due direzioni. Da una parte, la vita spirituale suppone necessariamente il moto e il progresso verso una certa
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Cfr. Bernard C.A., La crescita spirituale, ad uso degli studenti, Pont. Univ. Gregoriana, Roma 1992. Se vita spirituale vuol dire presenza e attivit dello Spirito Santo nel nostro cuore, possiamo anche dire che possediamo la vita di Dio, la vita divina. I padri greci parlano della divinizzazione (theopoiesis) delluomo. Fanno appello al testo del Vangelo: Non forse scritto nella vostra legge: Io ho detto: voi siete dei? (Gv 10,34). Gli autori occidentali, temendo che potesse essere malcompresa lespressione, parlano maggiormente della grazia di Dio. La vita spirituale viene definita come vita nella grazia, vita soprannaturale. Entrambi hanno i loro vantaggi. Cfr. Spidlik T., Manuale fondamentale di spiritualit, Piemme, 1993, 17ss.
pienezza (il cui segno la pace): tale dinamismo derivante dal dono della grazia santificante viene costantemente sollecitato e sostenuto dalle stimolazioni particolari dellazione di Dio che ci spinge alla santificazione. Daltra parte, la vita cristiana tende a manifestarsi nelle opere e nello stile di vita: Spogliatevi, quanto alla vostra precedente condotta, delluomo vecchio (Ef 4,22), Siate santi anche voi in tutta la vostra condotta, com santo colui che vi chiam, perch sta scritto: Siate santi, perch io sono santo (l Pt 1,15). La manifestazione esteriore deriva dalla vita interiore e questa implica la trasformazione del modo di sentire, di giudicare, di pensare, in accordo con il senso di Cristo conosciuto nella Chiesa. Alla formazione della vita interiore giova molto lo studio e la meditazione della Sacra Scrittura, nonch la vita sacramentale. In altre parole: la vita interiore connessa alla vita di piet.
il fatto stesso che un cristiano viene a porsi sotto la sua guida, la sua competenza viene riconosciuta nel campo dellesistenza cristiana. Ecco allora che lidea di vita spirituale si chiarisce e si precisa: essa implica la ricerca delle vie di Dio, lascesi controllata e un progresso nella conoscenza della Scrittura e delle realt spirituali.
questi non rientrano nel campo religioso: ad esempio, se uno consacra la propria vita alla ricerca della verit, della bont, della bellezza.
f. Conclusione: la spiritualit
Da tutto ci che stato detto fin qui, si intuisce la ricchezza della vita spirituale. Muovendo dalla nozione di presenza dello Spirito Santo, siamo passati agli aspetti pi dinamici: luomo che possiede lo Spirito Santo diventa capace di capire il senso profondo della Sacra Scrittura e poi di guidare gli altri sul cammino della santit, ossia alla pienezza di vita. Quando poi, con i grandi teologi scolastici, la considerazione teologica ha preso luomo come punto di riferimento della vita etica e spirituale, la pienezza di vita stata concepita come carit perfetta. Il problema spirituale diventa allora pi pratico: come condurre le anime alla perfezione della carit? Nel Cinquecento, ad esempio, tra i mezzi di perfezione spiccano lorazione, i sacramenti, gli esercizi spirituali. Dalla nozione di vita spirituale si passa a quella di vita interiore. Con questa espressione si mette in risalto al tempo stesso la vita in senso soggettivo, cio come principio interno di azione, e la vita in senso oggettivo (bios), cio lesistenza umana nella sua dimensione esterna. In senso lato, vita spirituale viene a designare ogni tipo di vita, anche non cristiana, che si ispiri alla ricerca dei valori elevati (scientifici, estetici, morali) e specialmente del valore del sacro; si parla cos di spiritualit cristiana, induista, platonica, ecc. Nellaffrontare dunque lo studio della teologia spirituale, bisogna tener conto dello sviluppo storico della vita cristiana. Per significare loggetto della teologia spirituale usiamo comunemente la parola spiritualit. Divulgata in Francia nel Seicento, essa indicava allora tutto ci che in rapporto con gli esercizi interiori di unanima distaccata dai sensi, la quale non cerca altro che di perfezionarsi agli occhi di Dio (Littr). Ai giorni nostri questo termine significa anche un certo stile di vita cristiana che si ricollega a correnti spirituali storiche (benedettina, ignaziana...) oppure a condizioni specifiche di esistenza (si parler allora di spiritualit sacerdotale, laicale...). Dal francese il termine spiritualit passato nelle altre lingue: esso contiene tutti gli elementi che abbiamo messo in luce e serve a indicare le diverse esperienze religiose dellumanit.
2. La L relazion ne con Di io
Dio ha stretto con c luomo un rapport to di alleanz za. Conside erata second do il suo o aspetto pe ersonale, qu uesta alleanz za si manife esta come vocazione: v D chiama ogni Dio uo omo a realiz zzare un pro ogetto di sa antit che sf focia nella vita v eterna, e proprio n nella mi isura in cui i luomo pr rende coscie enza del pr rogetto divi ino e cerca di adeguar re ad ess so la propria esistenza, , egli realizz za la sua vocazione. La ch hiamata div vina, per, non n si mani ifesta una volta v per tut tte, ma riaff ffiora in modo conti inuo, in qua anto lo Spir rito Santo agisce incess santemente nella coscienza spi irituale dell luomo per condurlo alla a pienezz za spirituale e. La vita cristiana imp plica qu uindi un as spetto del tutto origin nale: la pr resenza del llo Spirito divino sem mpre op perante.
a. La a vocazion ne cristian na
Le forme della vocazione Tutti i fedeli sono invitati e tenuti a perseguire la santit e la perfezione del proprio stato. Perci tutti si sforzino di dirigere rettamente i propri affetti, affinch dalluso delle cose di questo mondo e dallattaccamento alle ricchezze, contrariamente allo spirito della povert evangelica, non siano impediti di tendere alla carit perfetta; ammonisce infatti lApostolo: quelli che si servono di questo mondo, se ne servano come se non ne godessero, poich passa la figura di questo mondo (cfr. 1 Cor 7,31) (LG 42). La presa di coscienza della vocazione Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati alla libert. Purch questa libert non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carit, siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il tuo prossimo come te stesso (Gal 5,13-14).
III. CAPITOLO
LA GRAZIA SANTIFICANTE
Noi prendiamo coscienza dellesigenza interiore di crescita attraverso laccettazione della nostra chiamata e la docilit alle ispirazioni dello Spirito Santo. Come sappiamo, per, la nostra esistenza spirituale si radica in un principio di vita nuova che la tradizione chiama grazia santificante: il dono cio della partecipazione alla vita divina, che riceviamo come un nuovo e potente germe di vita. Tale grazia deve essere considerata un dono interiore permanente che di per s tende alla piena realizzazione. A ciascuno di noi stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo (Ef 4,7); in quanto grazia santificante, essa ci fa partecipi della natura divina (2 Pt 1,4). A noi interessa soprattutto il fatto che tale grazia santificante ci trasforma interiormente, conferendoci la capacit di agire soprannaturalmente mediante le virt teologali di fede, di speranza, di carit.
di giorno in giorno (2Cor 4,16), vale a dire, facendo morire le perverse inclinazioni (Col 3,5) e mettendo le loro membra a servizio della giustizia (Rom 6,13.19) per santificarsi grazie allosservanza dei comandamenti di Dio e della Chiesa; poich la santificazione ricevuta nella stessa giustizia per mezzo della grazia di Cristo, nella cooperazione fra la fede e le buone opere (Gc 2,22) essi crescono e si giustificano sempre pi, come sta scritto: Continui il santo a santificarsi ancora (Ap 22,11) e di nuovo: Non aspettate fino alla morte per vivere in giustizia (Sir 1 8,22) e ancora: Luomo giustificato dalle opere e non soltanto dalla fede (Gc 2,24) (DS 1535). Evitiamo quindi di pensare alla vita della grazia in modo esclusivamente giuridico, ma vediamo piuttosto come cresca la santit. Questa legge di crescita non poggia su un precetto esteriore, ma sulla realt stessa della grazia la quale va considerata seme di vita eterna. E questa una legge ontologica, non nel senso che luomo progredisca indipendentemente dal tipo del suo comportamento, ma nel senso che, di per s, la vita di grazia tende alla crescita continua.