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i moti millenari della terra Il moto di rotazione attorno al proprio asse e quello di rivoluzione attorno al Sole sono i due

movimenti pi evidenti che il nostro pianeta compie nello spazio. Vi sono poi altri movimenti, molto pi lenti, che richiedono migliaia di anni per compiersi e perci sono chiamati moti millenari. Sono causati dallattrazione gravitazionale che gli altri corpi del Sistema solare, soprattutto il Sole e la Luna, esercitano sulla TerraA causa della lentezza di questi movimenti, non siamo in grado di osservarne direttamente le conseguenze; tuttavia i loro effetti sono molto rilevanti: riguardano, ad esempio, il clima dellintero pianeta. Tra i moti millenari della Terra, prendiamo in considerazione: 1. la precessione luni-solare. La forza di attrazione gravitazionale del Sole e della Luna nei riguardi della Terra agiscono pi intensamente sulla zona equatoriale che sulle altre parti, e quindi tendono a raddrizzare lasse di rotazione terrestre rispetto al piano dellorbita; 2. la variazione delleccentricit dellorbita terrestre. Lorbita ellittica del nostro pianeta subisce delle variazioni nel suo schiacciamento, come se diventasse ora pi allungata, ora meno; 3. la variazione dellinclinazione dellasse terrestre. La forza di attrazione gravitazionale del Sole e della Luna sulla Terra dipende dalle distanze tra questi corpi. Poich tali distanze variano continuamente, lasse terrestre compie varie oscillazioni. I moti millenari alterano nel tempo la distribuzione dellenergia solare sulla Terra e hanno quindi conseguenze sul clima del pianeta. Questi cambiamenti climatici si manifestano con fenomeni importanti, come le glaciazioni. La Luna e i suoi movimenti Il nostro pianeta possiede un satellite naturale: la Luna, che ha dimensioni minori di quelle della Terra e non presenta caratteristiche ambientali che la possano rendere adatta alla vita. La Luna un corpo quasi sferico e ha un raggio medio di circa 1738 km. La Luna non brilla di luce propria ma riflette quella che proviene dal Sole. Sulla Luna mancano sia latmosfera, sia lacqua. La gravit su di essa appena 1/6 di quella terrestre. Per lassenza di atmosfera, sulla Luna non si verificano i crepuscoli e il passaggio dallilluminazione alloscurit molto rapido. Sulla superficie lunare si osservano i mari, i crateri e le terre alte. I mari si estendono per aree molto ampie. Il fondo quasi piatto ed ricoperto da una polvere scura, di cui non si conosce lo spessore, chiamata regolite. I crateri sono presenti su tutta la superficie. La loro origine pu essere spiegata in due modi: per la maggior parte sono stati creati dalla caduta di meteoriti; alcuni dei pi piccoli sono dovuti probabilmente a fenomeni vulcanici ora terminati, attivi nei primi momenti di vita del satellite. Le terre alte sono ancora pi estese dei mari. Sono regioni di colore chiaro, ricche di crateri. La loro superficie increspata da rilievi, con cime che possono superare i 9000 metri.

La Luna dotata di vari movimenti, che si verificano simultaneamente: il moto di rotazione attorno al proprio asse; il moto di rivoluzione attorno alla Terra; il moto di traslazione, insieme alla Terra, attorno al Sole. Per compiere una rotazione completa, la Luna impiega 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 12 secondi. Il moto di rivoluzione, che avviene in un lasso di tempo detto mese sidereo, ha la stessa durata di quello di rotazione. Per questa ragione la Luna rivolge verso la Terra sempre la stessa faccia. Mentre si muove attorno alla Terra, la Luna si sposta anche attorno al Sole insieme al nostro pianeta, con un movimento di traslazione che avviene con la stessa velocit angolare con cui la Terra compie il suo moto di rivoluzione.Il periodo necessario perch si ripeta lo stesso allineamento fra Terra, Luna e Sole di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. Questo lasso di tempo viene chiamato mese sinodico. Conseguenze dei movimenti lunari Il complesso movimento che la Luna compie nello spazio causa diversi fenomeni che ci sono pi o meno familiari, come le fasi lunari e le eclissi. Le fasi lunari sono i diversi aspetti della Luna dal punto di vista della sua illuminazione: rappresentano leffetto delle varie posizioni che il satellite assume nella sua orbita attorno alla Terra Quando la Luna si trova circa allineata con la Terra e il Sole lungo la linea dei nodi cio si trova in un nodo o nelle sue immediate vicinanze si realizza il fenomeno delleclisse. I fenomeni delle eclissi sono degli oscuramenti o occultamenti temporanei della Luna o del Sole, causati dallinterposizione di un altro corpo. 1. Se la Luna si trova dalla parte opposta al Sole rispetto alla Terra, lombra della Terra a nascondere la Luna. In questo caso si verifica uneclisse di Luna. 2. Se la Luna si trova tra il Sole e la Terra essa pu inviare un cono dombra sulla Terra, nascondendo il Sole. In questo caso si verifica uneclisse di Sole. Le eclissi possono essere parziali o totali. 3. Se la Luna in apogeo si trova troppo distante per occultare completamente il Sole; assistiamo in tal caso a una eclisse anulare di Sole.

La Luna a confronto con la Terra e gli altri pianeti del Sistema solare

La Luna l'unico satellite terrestre, il primo che si incontra nel Sistema Solare procedendo dal Sole verso l'esterno. un astro privo di luce propria, costituito da materiali solidi e con massa pari ad 1/81 di quella terrestre.

Se paragonate ad quelle di altri corpi celesti, le dimensioni della Luna sono alquanto modeste; tuttavia esse sono particolarmente significative se riferite ai soli satelliti. I satelliti di Marte sono pi piccoli di essa, solo 3 satelliti di Giove e uno di quelli di Saturno sono maggiori e nessuno dei 5 di Urano paragonabile alle dimensioni della Luna.

Tenendo conto di questi dati, si pu anche dire che il rapporto tra la massa lunare e quella terrestre maggiore che in tutti gli altri pianeti.

Una conclusione pu essere quindi quella che si riferisce alla Luna come un piccolo pianeta. Tale ipotesi anche confermata dal fatto che la forma del satellite pressoch sferica, a differenza di molti altri satelliti pi piccoli di forma irregolare.

La densit lunare leggermente maggiore di quella delle rocce della crosta terrestre (circa 3,3 g/cm3) ma inferiore della densit media della Terra (5,5 g/cm3). L'accelerazione di gravit di 1/6 di quella terrestre, dovuta in gran parte alla massa minore.

La Luna un corpo che ha affascinato da sempre studiosi e sognatori in genere. Si possono citare solo i primi, famosi esempi, Galileo e Jules Verne. Il primo la osserv con il cannocchiale, il secondo fantastic in maniera geniale circa un viaggio sulla Luna. Da lungo tempo,dunque, la Luna viene osservata e studiata.

Le osservazioni pi approfondite mediante telescopi (osservazioni avvenute soprattutto nel XX secolo) hanno appurato che essa priva di un'atmosfera gassosa e non vi ancora stata trovata traccia di acqua. Per spiegare questo dato bisogna ancora una volta tener conto della modesta massa lunare: si detto che, avendo una piccola massa, l'accelerazione di gravit , conseguentemente, molto bassa. Si pensa che la Luna abbia avuto, forse alle origini, un'atmosfera ma la gravit lunare non stata in grado di trattenerla, come invece succede sulla Terra. In termini tecnici si pu dire che, le particelle gassose che costituivano l'atmosfera, essendo comunque dei corpi e come tutti i corpi posti ad una certa distanza da un astro, avessero anch'esse un limite di velocit, detto velocit di fuga, superato il quale le particelle sfuggivano all'attrazione gravitazionale della Luna disperdendosi nello spazio.

Per spiegare la mancanza di acqua, almeno allo stato liquido, bisogna invece spiegare che la Luna ha un passaggio dal d alla notte molto brusco, con periodi di illuminazione (d) e di oscuramento (notte) estremamente allungati, rispetto a quelli terrestri, anche di 15 giorni ciascuno, visto che la rotazione lunare lenta. Ci crea, dunque, una forte escursione termica giornaliera: alla fine dei 15 giorni di notte, si hanno temperature di 150, alla fine dei 15 giorni di d si hanno temperature di 110.

L'estremo surriscaldamento, ricevuto tra l'altro in maniera cos prolungata, non permetterebbe all'eventuale acqua liquida di rimanere tale e provocherebbe, invece, la sua evaporazione. Si visto , per, che la Luna non in grado di trattenere particelle allo stato gassoso. Questo spiega, dunque, la mancanza di acqua sulla Luna.

I movimenti della Luna, il sistema Terra-Luna

Si pu notare che nell'arco di un giorno terrestre la Luna compie un movimento equivalente a quello del Sole, sorgendo a levante, descrivendo tutto il tratto nella sfera celeste e tramontando a ponente. Come per il Sole, tuttavia, il movimento della Luna apparente ed dovuto, in realt, alla rotazione terrestre.

La Luna, come la terra, gira su se stessa da Ovest verso est e con una durata di rotazione di 27 giorni circa, esattamente quanto ci impiega per la sua rivoluzione. Essendo dunque tempo di rotazione e tempo di rivoluzione uguali, la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra. Si chiamano librazioni, invece le vibrazioni lievi che la terra provoca alla rotazione lunare lungo i suoi rigonfiamenti (la Luna leggermente ellissoidale e non perfettamente sferica).

Il movimento di rivoluzione lunare avviene in senso antiorario lungo un'orbita ellittica in cui la Terra occupa uno dei due fuochi. Essa dunque non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra: il punto pi vicino ad essa detto perigeo (ca. 356000 Km), il pi lontano l'apogeo (ca. 407000 Km).

Il piano su cui giace l'orbita lunare non coincide con quella su cui giace l'orbita terrestre ma angolato di poco pi di 5 e i due punti di intersezioni delle due orbite sono uniti da una linea detta linea dei nodi. La velocit di rivoluzione lunare intorno alla Terra circa di 1 Km/s.

La durata di rivoluzione, tuttavia, va distinta tra rivoluzione rispetto al sistema Terra-Sole (mese sinodico, 29 giorni ca.) o se rispetto a un qualunque altro astro (mese sidereo, 27 giorni ca.). La differenza di due giorni dovuta al fatto che, per riallinearsi con una stella qualunque, non si tiene conto del movimento che la Terra ha intanto fatto attorno al Sole. Detto pi semplicemente, una volta che la Luna ha fatto una

effettiva rivoluzione attorno alla Terra (mese sidereo) essa non si trova pi allineata all'asse Terra-Sole ma sar spostata di 27 gradi circa. Dovr quindi percorrere ancora un supplementare tratto angolare di 27.I due angoli e ' sono uguali perch alterni interni formati da due parallele tagliate dalla medesima traversale.

Nel compiere la sua rivoluzione, la Luna si muove anche attorno al Sole. Il movimento detto di traslazione e si effettua con la stessa velocit angolare con cui la Terra compie il suo moto di rivoluzione attorno al Sole.

Considerando la traslazione, si ha un altro dato unico per la Luna. La curva descritta infatti, chiamata epicicloide, un'ovale deformata che rivolge la sua concavit sempre verso il Sole, evento unico nel Sistema Solare.

Accanto a questi movimenti ne esistono altri che procedono in maniera decisamente pi lenta. Il pi importante di questi il moto di regressione della linea dei nodi: la forza gravitazionale del Sole fa ruotare il piano dell'orbita lunare e, quindi, la linea dei nodi, con un periodo di 18,6 anni, mantenendo per costante l'angolazione del piano con l'Eclittica (5 circa). La regressione della linea dei nodi la principale responsabile delle nutazioni terrestri, oscillazioni ampie pochi secondi d'arco, con periodo uguale a quello della regressione delle linee dei nodi; tali perturbazioni fanno s che la Terra descriva duo coni leggermente ondulati e non perfettamente circolari.

Le fasi lunari e le eclissi

Si detto che la Luna presenta sempre la stessa faccia verso la Terra perch il suo periodo di rotazione uguale a quello di rivoluzione. Per, basta osservare la Luna per diversi giorni per accorgersi che la sua faccia si presenta in maniera via via diversa: prima non si vede del tutto, poi se ne vede solo una parte, poi si vede tutta e, infine, si ritorna a non vederla pi e cos via. Il mese lunare sinodico , infatti, costituito da diverse fasi lunari, dovute al diverso posizionamento che la Luna assume tra il Sole e la Terra. La Luna in congiunzione quando si trova dalla stessa parte del Sole, rispetto alla Terra. In quel caso si ha la Luna nuova (novilunio) e dunque appare oscura. invece in opposizione quando il Sole le nascosto dalla Terra, cio si

trova dalla parte opposta del Sole, sempre rispetto alla Terra. In quel caso si ha la Luna piena (plenilunio) ed essa appare completamente illuminata. Queste due fasi vengono dette sigizie o sizigie.

Vengono dette, invece, quadrature le fasi intermedie, cio quando Luna, Sole e Terra occupano i vertici di un ipotetico triangolo rettangolo con angolo retto nella Terra. Tali fasi sono il primo quarto e l'ultimo quarto.

La Luna e le Terra sono due corpi opachi, che ricevono luce dal Sole e vengono illuminate solo sulla parte colpita dai raggi solari. Le loro zone buie inviano coni d'ombra la cui lunghezza varia in funzione sai delle dimensioni dei tre copri (costanti) sia delle distanze che li separano (variabili).

Se Luna e Terra fossero realmente sullo stesso piano, come nella figura sopra, ad ogni sigizie si avrebbe un'eclisse. In realt, essendo i due piani delle eclittiche angolati in modo differente, le eclissi avvengono solo quando Luna, Terra e Sole sono allineate in sigizie su uno dei due nodi.

L'eclisse pu essere di due tipi, di Luna e di Sole.

L'eclisse di Luna avviene quando la Luna in opposizione si trova sullo stesso piano con la Terra e, quindi, il cono d'ombra di quest'ultima la investe oscurandola. Pu essere totale anche quando la Luna occupa una posizione prossima al nodo di congiunzione in quanto il cono d'ombra terrestre comunque molto grande rispetto ad essa. L'eclisse parziale se la Luna viene investita non dal cono d'ombra ma dalla penombra che viene a formarsi dietro la Terra.

L'eclisse di Sole, invece, avviene quando la Luna in congiunzione e si trova sullo stesso piano della Terra, in modo che il suo cono d'ombra investa una zona (comunque ristretta) della Terra oscurandola.

Essendo il cono d'ombra lunare molto piccolo e le dimensioni del Sole enormi, le eclissi totali di Sole sono rare e limitate ad una piccola area della Terra. Nelle zone limitrofe a quest'area si pu invece osservare, su un'estensione maggiore, un'eclisse parziale di Sole. Pu capitare, infine, che la Luna raggiunga la congiunzione sul nodo nel periodo di apogeo, cio quando pi distante dalla Terra. In tal caso, il suo cono d'ombra cos piccolo da non essere sufficiente a coprire tutto il Sole; si ha, in questi casi, un'eclisse anulare di Sole. Un'eclisse totale di Sole l'unica occasione per studiare le propriet della corona solare.

Il paesaggio lunare Guardando la Luna in una notte limpida di novilunio, anche ad occhio nudo ci si pu accorgere che la faccia visibile costituita da ampi spazi scuri, erroneamente indicati come mari. Galileo fu il primo che, con il suo cannocchiale, ne osserv le caratteristiche.

I mari si estendono per aree molto ampie, in cui sono presenti vasti strati di lava stratificati. Sono pianure ampie e piatte, ricoperte da una coltre di polvere, probabilmente residui vulcanici rimescolati dal vento solare. Alcuni campioni prelevati dai mari hanno permesso di stabilire che la polvere dei mari costituita in buona parte di frammenti di rocce simili alle rocce ignee terrestri. La polvere lunare e i vari detriti che si depositano lungo tutta la superficie prendono il nome di regolite.

Il 70% della superficie lunare tuttavia costituito dalle cosiddette terre alte, pi estese e pi densamente craterizzate rispetto ai mari. Sulle terre alte si trovano i rilievi maggiori, i solchi,i crateri e i circhi.

I rilievi lunari sono molto pi aspri e accidentati di quelli terrestri, con picchi che spesso oltrepassano i 9000 metri di altitudine. Ce ne sono, comunque, di forme diverse e non mancano colline pi dolci. Le catene montuose sono ad arco e abbracciano gran parte del contorno di un mare; si pensa dunque che la loro origine sia legata alla formazione di tali depressioni.

I crateri e i circhi che abbondano su tutta la superficie lunare, soprattutto nella faccia non visibile, hanno due possibili spiegazioni: o sono profondit e concavit formatesi in seguito all'impatto con meteoriti oppure sono dovuti all'intensa attivit vulcanica passata della Luna, visto che alcuni di essi, sui fianchi, presentano ampie colate laviche.

I solchi sono anche comuni sulla superficie lunare: essi possono essere dritti o sinuosi e sono stati identificati sia come faglie di assestamento di movimenti sottostanti, sia come linee di fuoriuscita di masse gassose.

Esistono inoltre delle zone che provocano perturbazioni al passaggio di satelliti in orbita attorno alla Luna. Tali perturbazioni sono dovute ad un aumento di attrazione gravitazionale, quasi ci fosse, in quelle zone, una maggiore concentrazione di massa. Tali zone sono state dunque chiamate mascons (dall'inglese, mass concentrations).

Non avendo atmosfera e acque superficiale, l'erosione sulla Luna un fenomeno molto evidente e continuo (la spessa coltre di regolite lo conferma) ed dovuto principalmente a tre fattori: il vento solare e i raggi cosmici, i quali posso giungere liberamente sul territorio lunare vista la mancanza di atmosfera, la caduta di micrometeoriti dallo spazio e la continua contrazione dovuta al passaggio da temperature bassissime a temperature altissime e viceversa.

La composizione della Luna

Le missioni spaziali hanno permesso di poter analizzare per la prima volta materiale extraterrestre intatto, senza modificazioni dovute al passaggio nell'atmosfera.

In tali frammenti non sono state trovate forme di vita, n passate n recenti, n elementi che possano far prevedere una futura formazione di essa; si tratta di un terreno molto ricco di composti semplici del carbonio.

Si potuto appurare che le rocce dei mari sono ricche di silicati di Al, Fe, Mg, Ca e povere di SiO2, molto similmente alla Terra. Possono dunque essere accostate ai basalti terrestri. Le rocce delle terre alte sono, invece, prevalentemente ignee intrusive.

Sulla Luna sono inoltre stati lasciati dei sismografi per poter analizzare la sua attivit sismica. Si scoperto che quest'ultima non assente del tutto ma molto ridotta rispetto a quella terrestre. I terremoti lunari si pensa siano dovuti in parte a frane ed eventi simili, altri si crede siano dovuti a veri e propri assestamenti della crosta lunare, altri ancora si verificano quando la Luna pi vicina alla Terra e si pensa siano causati dall'attrazione gravitazionale del pianeta.

L'attivit sismica, infine, minore anche perch l'interno della Luna meno eterogeneo di quello terrestre. I dati sismici hanno comunque permesso di individuare una litosfera e, a partire dai 1000Km di profondit, un'astenosfera plastica e semifluida.

L'origine della Luna

Le principali ipostesi finora formula sull'origine della Luna possono essere raggruppate in 4 ipotesi principali:

1. Ipotesi della fissione: l'ipotesi che ritiene che la Luna si sia staccata dalla Terra. Fu avanzata per la prima volta da George Darwin, figlio del grande naturalista Charles Darwin. L'ipotesi originaria affermava che la Terra, ancora allo stato fuso, avesse un tempo di rotazione di sole 4 ore. A questa velocit essa avrebbe potuto scindersi in due corpi, a causa dei ripetuti rigonfiamenti e riassestamenti dovuti alla forza centrifuga. Le dilatazioni, dunque, andarono aumentando ad ogni giro portando alla definitiva scissione. L'ipotesi venne acclamata all'inizio ma poi venne smentita visto che le resistenze che la Luna avrebbe dovuto trovare sarebbero state troppo forti per permettere un distacco. L'ipotesi stata rivista e la sua nuova formulazione afferma che il distacco non sarebbe avvenuto in seguito alle maree centrifughe ma in seguito alla "catastrofe del ferro", l'episodio che concentr tutto il materiale pi pesante al centro della Terra, formando il nucleo. In seguito a tale fenomeno, la velocit angolare delle zone pi superficiali aument notevolmente e deform la Terra, che assunse una forma a "pera"; il collo della pera si stacc per formare la Luna.

2. Ipotesi della cattura: secondo tale ipotesi, la Luna era un tempo un astro indipendente che si muoveva autonomamente all'interno dello spazio. Nel suo viaggio essa sarebbe giunta tanto vicina alla Terra da essere attirata dal suo campo gravitazionale e messa in rotazione lungo un'orbita ellittica. La Luna tuttavia, avrebbe dovuto in qualche modo perdere velocit per evitare lo scontro con la Terra. Si suppone che tale diminuzione sia dovuta all'impatto della Luna con alcuni corpi gi orbitanti attorno alla Terra.

3. Ipotesi dell'accrescimento: secondo tale ipotesi, la Luna si sarebbe formata per aggregazione dei materiali che ruotavano attorno alla Terra e che costituivano una specie di anello, simile a quelli di Saturno.

4. Ipotesi dell'impatto gigante: tale ipotesi collega la nascita della Luna ad un evento catastrofico, e cio l'impatto, circa 4,5 miliardi di anni fa, tra la Terra allo stato fuso ed un corpo di grosse dimensioni anch'esso allo stato fuso ma con un nucleo interno. In seguito alla rotazione terrestre, il mantello disintegrato del planetismale collidente ed una parte del mantello terrestre furono lanciati nello spazio. Il nucleo del corpo impattante, tuttavia, sparato anch'esso in orbita, rimase nella zona limitrofa alla Terra, andando a formare la Luna.

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