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Il nostro pianeta si muove nello spazio compiendo due moti principali, i cui effetti sono rilevabili nella nostra vita di tutti i giorni: un moto di rivoluzione intorno al Sole, che provoca lalternanza delle stagioni, e un moto di rotazione responsabile del cambiamento del giorno e della notte. Esistono tuttavia altri movimenti della Terra, dei cui effetti necessario che gli astronomi tengano conto nell'osservazione degli oggetti celesti, perch questi moti modificano il sistema delle coordinate con cui localizziamo i corpi sulla sfera celeste. Fra i moti pi difficili da osservare, vi sono il moto di precessione degli equinozi e quello di nutazione, indicati come il terzo e quarto moto della Terra.
Il moto di precessione degli equinozi venne scoperto da Ipparco nel II sec. a.C. Esso consiste in
un moto molto lento dellasse di rotazione terrestre, che, pur mantenendo costante linclinazione rispetto al piano delleclittica, cambia la propria direzione nello spazio. Tale movimento, che altro non che lo spostamento dellasse terrestre lungo un superficie conica, molto simile a quello di una trottola. causato dallattrazione gravitazionale che il Sole e la Luna esercitano sul rigonfiamento equatoriale della Terra. Il Sole e la Luna non giacciono sul piano dellequatore celeste; sia leclittica sia lorbita lunare sono diversamente inclinate rispetto al piano dellequatore. Questo fa s che separatamente essi tendano ad allineare il rigonfiamento equatoriale terrestre sui loro piani orbitali. Ma la Terra, ruotando intorno al proprio asse si oppone a questa duplice attrazione, con la logica conseguenza che lasse di rotazione, perpendicolare allequatore si muova nello spazio come farebbe una trottola.
Il moto del Polo Nord celeste. Al mutare delle posizioni relative di Terra, Luna e Sole nel corso
del tempo, lasse terrestre, soggetto a queste forze finisce per descrivere una superficie a doppio cono che presenta il suo vertice nel centro della Terra. Le conseguenze di questo moto riguardano il lento spostamento lungo la sfera celeste del Polo Nord e dellequinozio di primavera. Il Polo Nord, in conseguenza della precessione descrive infatti una circonferenza sulla volta celeste, venendosi a trovare, col passare dei millenni, in diverse costellazioni. Attualmente il Polo Nord indicato dalla stella Ursae Minoris.
Risultato, dunque, del moto di precessione la perturbazione del moto conico dellasse terrestre. Essa non sar sempre uguale, me cambier a seconda delle posizioni reciproche di Terra, Luna e Sole, minima quando la Luna si torva ad attraversare nel corso del suo moto il piano dellequatore celeste, massima man mano che la sua traiettoria si allontano da detto piano. La perturbazione sar infine determinata dalle distanze del Sole e della Luna dalla Terra, che variano nel corso del tempo, determinando diverse attrazioni gravitazionali.
La variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre che oscilla da 2155' a 2420' con un periodo
di circa 40.000 anni provocando piccoli mutamenti che influiscono sulle stagioni.
La traslazione nel corso della quale la Terra segue il moto del Sole verso l'apice solare
rappresentato dalla stella v Herculis.
La rotazione intorno all'asse galattico che il nostro pianeta compie insieme al Sistema Solare in
un periodo di tempo chiamato grande anno cosmico (225 milioni di anni). L'espansione dell'universo che si espande inevitabilmente e che non possiamo controllare.