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La struttura SOV della lingua tedesca

Per struttura sintattica di una lingua si intende il modo in cui gli elementi costituenti di una frase (articoli, sostantivi, pronomi, verbi, aggettivi, preposizioni, congiunzioni, avverbi), unendosi in sintagmi, si dispongono allinterno della frase stessa. Mentre in italiano sono possibili frasi (F) costituite dal solo Sintagma Verbale (SV) (es.: dorme, legge in: Che fa Pietro? Dorme/legge, etc.) in tedesco oltre al SV la frase presenta sempre un Sintagma Nominale (SN) (es.: Was macht Peter? Er (SN) schlft (SV), er (SN) liest (SV). Il Sintagma Nominale rappresenta il soggetto della frase, deve contenere obbligatoriamente un nome e pu contenere facoltativamente un articolo, un aggettivo, un altro sintagma nominale (ad esempio un complemento di specificazione: die Wohnung meiner Mutter = lappartamento di mia madre) o un Sintagma Preposizionale (SP) (Die Frau aus Italien: la donna che viene dallItalia). Il Sintagma Verbale costituito necessariamente dal verbo, da alcuni sintagmi obbligatoriamente determinati dalla valenza del verbo (i complementi retti dal verbo) e da possibili sintagmi facoltativi. E possibile rappresentare la struttura della frase con un diagramma ad albero: F SN SV

Art

agg

V agg ist klein

Die Wohnung meiner Mutter

Riguardo alla struttura della frase, tutte le lingue del mondo si distinguono fondamentalmente in due tipi, quelle SVO (soggetto, verbo, oggetto) e quelle SOV (soggetto, oggetto, verbo). Al tipo SVO appartengono tutte le lingue romanze, come litaliano, quelle slave e quelle germaniche (ad eccezione del tedesco, che segue l'ordine SOV), mentre a quello SOV appartengono, per esempio, il giapponese, il turco ecc. Il sintagma verbale assume quindi un ruolo importante allinterno della frase, viene infatti indicato da alcuni come ossatura della frase (Di Meola, 2004). Il Sintagma Verbale comprende il verbo principale accompagnato eventualmente anche dal verbo ausiliare, dalla negazione e dai sintagmi che esprimono loggetto diretto e/o indiretto. Occorre tener presente che le occorrenze verbali sono formate da un morfema semantico e da un morfema grammaticale: per esempio in parl-ano si possono distinguere agevolmente un morfema lessicale (parl-) e un morfema grammaticale portatore di valori aspettuali, (ano) etc. Es.: Lo Der studente Student impar -a lern -t il tedesco Deutsch

Non sempre i morfemi grammaticali e lessicali si trovano riuniti in una unica occorrenza: solo nei tempi semplici, come nellesempio precedente. Nel caso dei tempi composti (per es. il passato

prossimo: egli ha imparato hat gelernt) un verbo ausiliare affianca quello principale: il verbo ausilare, finito (cio coniugato), fornisce le informazioni grammaticali, mentre il verbo principale, non finito, d quelle lessicali. La costruzione della frase tedesca pu sembrare uguale a quella dellitaliano nel caso dei tempi semplici, quando il morfema semantico e quello grammaticale si trovano riuniti in un verbo finito, cio in una unica occorrenza: Es.: Der Student lernt Deutsch. Ma a differenza dellitaliano il tedesco segue in effetti l'ordine sintattico SOV. Il verbo vero e proprio, ossia la parte della voce verbale contenente le informazioni semantiche, sempre alla fine della frase. Ci risulta evidente nel caso di una frase in cui il verbo sia espresso in un tempo composto: Es: Lo studente ha imparato il tedesco / Der Student hat Deutsch gelernt. Mentre in italiano la forma verbale (ha studiato) si trova riunita fra il soggetto (Lo studente) ed il complemento (il tedesco), in tedesco la forma verbale si separa e la parte coniugata (lausiliare: hat) si trova fra il soggetto (Der Student) ed il complemento (Deutsch), mentre la parte lessicale non coniugata (il participio passato: gelernt) si trova alla fine della frase. La stessa cosa avviene con i verbi modali: Der Student will (vuole) Deutsch lernen.

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