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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.

2014 - Posteitaliane
Marzo 2016
Anno XVI - n 164

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

La insopprimibile
leggerezza
della sinistra PD
La riforma sulle unioni civili, opportunamente depurata dal delicato problema
delle adozioni, approvata
dal Senato attraverso il voto
di fiducia voluto dal Governo, una di quelle destinate a scrivere la storia del
costume di un paese.
Era accaduto lo stesso durante il lungo e tortuoso
percorso per lapprovazione della legge sul divorzio
e poi sulla liceit dellaborto.
Ebbenenoi democristiani,
dopo aver cercato di ostacolare in tutti i modi, ma
sempre in maniera corretta
e dialogante quelle due, per
noi sgradevoli proposte di
legge, che, in modo sostanziale, colpivano principi
fondamentali della dottrina
cristiana, accettammo correttamente prima il voto nei
due rami del parlamento e
poi combattemmo, non senza difficolt e contrasti, il
referendum per labolizione
della legge sul divorzio, risegue a pag. 2

Gli apprendisti stregoni


di Nicola Graziani
Se le cose continueranno a girare per
questo verso, il 24 maggio al pi tardi
Donald Trump sar ufficilamente il
candidato del Partito Repubblicano alla
Casa Bianca. Se dovesse essere confermato il trend registrato finora, il 24
giugno la Gran Bretagna sar fuori dall'Unione Europea. In un mese i conservatori americani e quelli britannici
avranno demolito con le loro stesse
mani gli equilibri che loro stessi hanno
contribuito a plasmare negli ultimi 50
anni.
Il paradosso che n i primi, n i secondi sono assolutamente felici di
quanto sta avvenendo. Grandi papaveri
e attivisti del Grand Old Party sono alla
ricerca di un escamotage per bloccare
l'avanzata di Trump, la cui candidatura li porrebbe tra l'incudine di una vittoria dei democratici e il martello di un
elemento spurio e imprevedibile che arriverebbe alla presidenza americana
con i loro voti, per poi spazzar via anche loro nel nome del proprio ego.

Cameron, a Londra, ha agitato lo spauracchio della Brexit per ottenere un miglior trattamento fiscale da Bruxelles,
sicuro che nessuno dei suoi avrebbe
avuto il coraggio di andare fino in fondo sulla strada dell'abbandono dell'Ue.
Invece si trovato con il partito spaccato esattamente a met, ed un elettorato poco disposto a seguirlo nelle sue
tardive professioni di fede europeista.
Che sta accadendo al conservatorismo
anglosassone, che dai tempi della Signora Thatcher in poi il padre di tutte le rivoluzioni liberiste?
E' vero: la sinistra non gode di una gran
salute, ma il grande malato della politica occidentale il pensiero unico, finora dominante, che abbiamo imparato a dover rispettare dall'inizio degli
anni '80 e che ha plasmato ormai un
segue a pag. 2

Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno


Marted 15 Marzo, h. 18
Incontro con il

(eds) - Siamo rimasti tutti sconvolti dalla tragica fine dei due italiani assassinati in Libia - ed alle cui famiglie trasmettiamo i sensi della nostra solidariet e partecipazione - ma lo siamo anche
per le miserabili e sconvolgenti dichiarazioni del leader della Lega - Matteo Salvini - che ha accusato il Presidente della
Repubblica ed il Presidente del Consiglio
di avere le mani sporche di sangue, attribuendo loro la responsabilit morale
delleccidio.
Ma come possibile arrivare a tale vergognosi eccessi verbali?

Pietro Caruso
Capo Gruppo PD
Consiglio Comunale di Livorno

Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno


Luned 21 Marzo, h. 18
Incontro con

Antonello Riccelli
Giornalista di Telegranducato TV

Presentazione del video


su Don Giovanni Battista Quilici

Politica

dalla prima pagina

La insopprimibile
chiesto, durante la prima Repubblica, da ambienti cattolici estranei
alla D.C.
Chi scrive queste note si trov, imprevedibilmente a guidare la D.C livornese e ricorda molto bene le difficolt, i contrasti, i silenzi, le strane sparizioni, anche a Livorno, di
importanti e qualificati esponenti
del partito che, fin dallinizio manifestarono la loro avversione al referendum che avrebbe potuto avere
conseguenze nefaste sul futuro della D.C. come infatti avvenne.
Ma poi tutti, con responsabilit ed
alto senso dello Stato, accettammo
il responso elettorale che vide, largamente vincente il fronte del no
allabolizione di quella legge. Fu
quella, per tutti noi, una severa lezione ed un monito perch il successivo dibattito sulla legge 184 che
consentiva, in alcune circostanze, la
facolt di abortire, avvenne attra-

Periodico mensile
del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Marisa Speranza,
Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Franco Biancani, Francesco Butini, Massimo Cappelli, Sandro Cerri, Laura Conforti, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Angela Simini, Marisa Speranza, Franco Spugnesi, Lorenzo Taccini.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 4/3/2016

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

verso un dibattito sereno e disteso.


Tutta questa lunga prefazione ci
serve per valutare, a freddo, lapprovazione avvenuta in Senato sul progetto di legge che consente le unioni
civili.
E stata, quella, una decisione che
possiamo definire irreversibile
prima di tutto per una scelta di
liberte poi perch ormai eravamo lultimo grande paese in Europa a non avere, dopo tanti anni, risolto un problema divenuto ormai
non pi rinviabile anche perch
si aggiungeva ad una serie di inadempienze nei confronti della Comunit Europea che, di continuo,
sollecitava lapprovazione di tale
legge: il rischio del permanere della nostra latitanza sarebbe stato anche quello di una nuova denuncia
allAlta Corte di Giustizia Europea.
E bene mettere subito in evidenza
che sia la gerarchia che molti cattolici non hanno esultato per tale
approvazione ma, come accadde
appunto con quelle sul divorzio e
sullaborto, bisognava rendersi
conto che la nostra societ non sopportava pi, certe storiche ed anacronistiche inibizioni di un tempo
ormai passato e che non torna pi.
A questo punto, non ci resta che stigmatizzare gli aberranti atteggiamenti
della Lega di Salvini e con sorpresa di certe fasce della residuale destra berlusconiana, insieme a personaggi, a tutto tondo, come gli on.
Giovanardi, Mauro e Sacconi contrari, per un assurdo principio conservatore, ad ogni innovazione richiesta da una societ in continua
evoluzione.
Ma quello che ha del sorprendente
latteggiamento della sinistra PD
che, dopo avere votato la fiducia al
governo, proprio sulla legge delle
unioni civili, depurata opportunamente dal problema delle adozioni,
si poi stracciata le vesti per il
voto favorevole, ne richiesto ne concordato, del gruppo ALA guidato
dall'ex berlusconiano Denis verdini.
Quando si arriva a chiedere la convocazione di un congresso straor-

dinario a seguito dellavvenuto inquinamento di quel gruppo, siamo


proprio alle cosiddette comiche finali.
Ma allora bisognerebbe chiedere
alla sinistra Pd perch non ha respinto i voti che milioni di italiani,
in occasione delle elezioni europee,
riversarono tranquillamente e consapevolmente sul Partito Democratico perch lo ritennero, e lo riteniamo tuttora, lunica garanzia per
un paese che, con il qualunquismo
populista e denso di pericoli per le
nostre libert del Movimento 5stelle e della Lega di Salvini, rischia
seriamente il crepuscolo delle libert
democratiche!

Gli apprendisti
stregoni
paio di generazioni di dirigenti politici
(anche di sinistra, sia chiaro).
Sembra che, alla fine, alcuni nodi stiano venendo al pettine.
La rivoluzione reaganiana, nel 1980,
impose insieme alla supply side economy una nuova percezione dello Stato (da accantonare rispetto alla cosidetta societ civile), della societ (un
campo dove far giocare i pi forti, e
gli altri a raccogliere le palle che uscivano dal perimetro di gioco) e della
stessa politica (basta con i partiti in
cui pochi signori delle tessere prendevano tutte le decisioni in una stanza
piena di funo: parola al popolo, e a chi
il popolo sa impersonificare). Tre punti che, insieme al liberismo in economia, possono essere riassuni in una
parola: deregulation. Ovvero, fine delle
regole. Tutte. E' l'ora degli "spiriti animali" del capitalismo, delle forze incontrollabili della societ, della giovinezza, della forza creativa e - diremmo noi provinciali italiani - della creativit che sa tanto del vitalismo prezzoliniano, se non di futurismo.
Pi di 30 anni dopo, chi ha cavalcato
la tigre si accorge che una tigre, e non
un pony, ha cavalcato. Troppo tardi
per fermarla, sta per divorare tutto.
Anche i suoi stessi domatori. DOmatori che si stanno rivelando essere degli
apprendisti stregoni.

Economia

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Report sul PIL


Bisogna contentarsi?
di Francesco Butini

Il 1 marzo scorso lIstituto nazionale di statistica ha diffuso il report sul


PIL e lindebitamento delle amministrazioni pubbliche italiane per gli
anni 2013-2015. Come spesso accade, a seconda delle esigenze
propagandiste i numeri vengono
esaltati o denigrati. Prima di commentarli, vediamoli.
Dopo tre anni di flessioni (e quindi
di recessione), il PIL italiano nel
2015 cresciuto in volume dello
0,8%. Nello stesso anno il PIL degli
Stati Uniti cresciuto del 2,4%, del
Regno Unito del 2,2%, della Germania dell1,7% e della Francia
dell1,2%.
Per poter comprendere pi adeguatamente la situazione, i dati non
vanno mai esaminati solo in valore
assoluto, ma anche in termini relativi. E vero che lItalia finalmente
uscita da un triennio di decrescita,
ma il confronto con le altre due
maggiori potenze economiche dellarea euro (Germania e Francia),
con laltra potenza economica europea fuori dalleuro (il Regno Unito) e con la maggiore potenza industriale dellOccidente (gli Stati
Uniti) ci induce a rallegrarci un po
meno. Infatti, come visto sopra, in
Germania nel 2015 il PIL cresciuto il doppio rispetto allItalia, negli
USA addirittura il triplo. E la stessa
Francia, paese che trascina da anni
un letargo economico simile allIta-

lia, cresciuta una volta e mezzo di


pi dellItalia.
Insomma, quando le economie crescono, quella dellItalia cresce meno
delle altre.
Approfondiamo il tema analizzando
i dati dellultimo triennio, quello della decrescita del PIL italiano, secondo le statistiche ufficiali di Eurostat.
Nel 2012 il nostro PIL diminu del
2,8%: nello stesso anno quello della Francia crebbe appena dello
0,2%, quello della Germania dello
0,4%, quello del Regno Unito
dell1,2%.
Nel 2013 e nel 2014 accadde la
stessa cosa: mentre il PIL italiano
calava, quello dei maggiori paesi industrializzati dellEuropa cresceva
(chi pi, chi meno).

La conclusione dellanalisi risulta


quindi semplice. Ci possiamo rallegrare che la situazione economica italiana del 2015 ha smesso di
avere un andamento negativo. Ma
dobbiamo essere realisti: la produzione di ricchezza in Italia sempre inferiore rispetto a quella registrata nei maggiori paesi europei.
Ovvero, sta continuando ad allargarsi la distanza tra noi e il resto delle
maggiori economie europee. Nonostante una congiuntura favorevole
(prezzo del petrolio, sostegno finanziario della Banca centrale europea,
lavvio di qualche riforma).
Non vogliamo pensare cosa possa succedere se questa congiuntura favorevole dovesse interrompersi.

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Economia

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Il rebus petrolio
di Massimo Cappelli

In questi giorni, leggendo la stampa


specializzata, abbiamo appreso un
nuovo concetto sul petrolio: non sembra pi essere solo una materia prima
pregiata, fonte di energia per le economie del mondo, sta divenendo anche un parametro di riferimento per i
mercati finanziari. In breve, se le quotazioni del petrolio scendono, i mercati scendono, se viceversa salgono,
i mercati si apprezzano.
Questo fenomeno apparentemente pu
sembrare strano. Fino ad ieri sapevamo che nei bilanci dei Paesi la spesa
energetica era una delle principali voci,
per cui un prezzo del barile basso doveva favorire lo sviluppo delleconomia
e quindi i mercati, perch allora non
cos?
Cerchiamo di capirlo. Attualmente il
prezzo del barile basso, viaggia tra i
30/35 dollari, a seconda delle giornate e delle dichiarazioni, pi o meno interessate, rilasciate dai vari ministri

dellenergia dei paesi produttori.


Lattuale prezzo determinato da un
eccesso di produzione e quindi di offerta, rispetto alla domanda, conseguente a diversi fattori:1) i postumi della grave crisi economica che ha interessato tutto il mondo con un calo dei
consumi 2) il rallentamento della economia cinese, la seconda al mondo,
rispetto allo sviluppo galoppante di
qualche anno fa 3) il grande cambiamento avvenuto negli Stati Uniti, prima economia al mondo, a seguito della crescente produzione petrolifera da
scisti bituminosi,
con il costoso metodo del fracking. Gli
Stati Uniti, che ieri
importavano petrolio,
in quanto non ne producevano a sufficienza per la loro macchina industriale,
oggi hanno raggiunto lautonomia energetica e si sono affacciati sui mercati
come esportatori.
Questi elementi,
messi assieme,
sembrano compensare di gran lunga le
tensioni nellarea
mediorientale, dovute alla guerra a macchia di leopardo in
Siria e nei paesi limitrofi che, in altri
tempi, avrebbe determinato un innalzamento del prezzo
del petrolio.

Ma perch il prezzo attuale cos basso?


Ci pu aiutare una classificazione elaborata da Rystad Energy (ditta indipendente specializzata in servizi di consulenza e business per loil e gas). Secondo questo schema il prezzo $/ barile dal quale si inizia a trarre profitto
pressappoco cos diversificato tra i vari
paesi produttori: Kuwait 10, Arabia Saudita 14, Iraq 24, Iran 29, Norvegia 38,
Qatar 40, Russia 52, Venezuela 55,
Gran Bretagna 60, Egitto 62, Stati Uniti
68.
Questi prezzi devono essere presi
come indicativi, per una cosa appare
chiara. Con il barile a 30/35 $ quasi
tutti i paesi del Golfo possono resistere mentre gli Stati Uniti hanno dei problemi. Molte delle aziende impegnate
nella nuova produzione di petrolio hanno costi ben superiori ai ricavi e rischiano di fallire.
Sembrerebbe quindi una guerra commerciale per condizionare la produzione degli Stati Uniti nelloil e gas, impedire le loro esportazioni, al pi limitarne le risorse al solo mercato interno.
E perch i mercati finanziari ne risentono negativamente ? Una spiegazione
potrebbe essere che anche i paesi del
Golfo ci rimettono da una situazione che
non vede un prezzo equilibrato del greggio. I loro fondi sovrani che ieri potevano godere di enormi surplus che riversavano sui mercati ora ne vedono molto, molto meno.
A questa si aggiunge una considerazione pi generale. I mercati ,per il loro
sviluppo, chiedono riferimenti certi in
politica e equilibrati in economia.
Un prezzo del petrolio intorno a 60$
viene considerato un giusto riferimento. Periodi di speculazione al rialzo
(alcuni anni fa sino a 140$) o al ribasso, possono favorire singoli soggetti
ma non leconomia mondiale.
Lauspicio quindi che tra i paesi aderenti allOPEC e quelli non aderenti (tra
i quali gli Stati Uniti) possa, in tempi
ragionevoli, essere trovato un accordo
per la diminuzione dellofferta e la stabilizzazione di un prezzo pi equo.

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Economia

L'editoriale di Sergio Costalli sul numero 2/2016 di CentrostudiLivorno.news,


il periodico di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche

A proposito di spesa pubblica


Stiamo sereni
Abbiamo appreso in questi giorni, grazie alliniziativa privata di un cittadino,
che costa di pi parcheggiare in centro per un paio dore che condurre in
affitto un appartamento di propriet
pubblica con vista Colosseo o Fori Imperiali nella Capitale dItalia e, a quanto pare, non solamente l.
Per quanto riguarda la nostra CCIAA i
solertissimi funzionari addetti al controllo delle spese delle pubbliche amministrazioni ci hanno fatto intendere,
sanzionando i responsabili, che, nella
sede camerale, mettere a disposizione del pubblico un erogatore dacqua
significa arrecare un danno allerario.
E purtroppo sfuggito ai diligenti funzionari che sono proprio gli assetati a
sostenere i costi dei boccioni tramite il pagamento dei diritti camerali.
Tuttavia, considerati i tempi tecnici, la
quantit di carta, il personale utilizzato ed il risultato raggiunto, possiamo
stare sereni: c chi effettivamente vigila sui conti pubblici. La legge legge e va rispettata e fatta rispettare.
Nel secolo precedente a proposito di
un mio caro collega si diceva: pur di
risparmiare non guarda a spese.
Le CCIAA contribuenti dello Stato
Leggo alla pagina 3 di Avvenire di venerd 5 febbraio un articolo di Eugenio
Fatigante sulla spesa pubblica in Italia. Tralasciando le numerose considerazioni dellautore voglio soffermarmi su
alcuni dati forniti, ad iniziare dal fatto
che nel 2015 le uscite totali sono state di 831,5 miliardi e questanno saranno di 840,5 miliardi a legislazione
vigente.
La spesa pubblica, che nel 1960 si attestava a circa il 30% , arrivata oggi
a superare il 51% del PIL.
Mentre ben 71 miliardi andranno a pagare gli interessi del debito, il costo
della previdenza sar pari a quasi il
40% della spesa pubblica (ovvero circa il 20% del PIL) con 328,3 miliardi
(dati 2014) dei quali 257 miliardi per
pensioni e 71,4 miliardi per altre prestazioni. La rigorosa Germania dedica

alla spesa sociale (dati 2013) il 18,9%


del PIL.
La macchina statale assorbe oltre il
36% della spesa, pari a 297,8 miliardi,
con la componente salariale che incide per 166,33 miliardi. La sanit incide per il 13,5% della spesa, con 111
miliardi; i Comuni (dati 2014), con 66,2
miliardi, incidono per l8% e le Regioni
(sanit esclusa), con 41,7 miliardi, incidono per il 5%.
Nellelenco non ho trovato le Camere
di Commercio: infatti non hanno costi
a carico dello Stato ma sono a tutti gli
effetti contribuenti attivi, anche dei
Comuni attraverso lIMU.
La previdenza: costo o investimento?
Il dato dei costi sociali, a prima vista,
veramente impressionante; forse se
si potesse esaminarlo disaggregato
questa impressione potrebbe venir
meno: ad esempio sarebbe importante avere ben quantificato lammontare
dei costi strettamente inerenti la previdenza separato dallammontare di
quelli relativi allassistenza, evidenziando tra i primi solamente i costi pertinenti alle prestazioni erogate a fronte
di contributi obbligatori effettivamente
versati (quello che potremmo definire
un
rapporto sinallagmatico) al netto pertanto anche delle integrazioni al minimo, degli assegni sociali, delle maggiorazioni sociali, degli assegni per i
nuclei familiari con figli minori e via
enumerando.
Se inoltre potessimo avere un quadro
sintetico indicativo dellammontare
complessivo dei prelievi fiscali operati
a carico dei beneficiari delle prestazioni
previdenziali e potessimo vederlo sommato ai contributi versati da tutti gli
attivi e dai loro datori di lavoro, potremmo finalmente avere, per differenza, la
misura effettiva dei costi previdenziali
netti effettivamente incidenti sul bilancio consolidato dello Stato.
Se il dott. Boeri, anzich impressionarci su quanto potr accadere nel
2050, potesse sobriamente fornirci una

tale semplice paginetta renderebbe un


grandissimo servizio al popolo dei contribuenti.
Se poi, con laiuto di qualche amico
economista, potesse quantificare la funzione di moltiplicatore esercitata dalla
spesa previdenziale otterrebbe il plauso generale. Se inoltre riuscisse ad
estrapolare quanta della liquidit immessa nel sistema ritorna allo Stato in
qualit di imposte, tasse, accise, canoni e via di seguito farebbe opera illuminante di verit.
Non possiamo che ringraziarlo fin dora
per quanto vorr, potr e sapr fare per
chiarirci se i tanto deprecati costi previdenziali (a prestazioni corrispettive)
siano invece, a livello macroeconomico, un investimento remunerativo per lo
Stato. Confidenti, rimaniamo in fervida
attesa.
Far cassa sulle vedove e sugli orfani?
Devo ammetterlo: mi sono sbagliato.
Nella mia lettera del 3 dicembre avevo
dato credito al Governo fidandomi delle
sue apparenti intenzioni di dare maggiori certezze e diffondere fiducia tra i
cittadini, con lintento di far riprendere
gli agonizzanti consumi interni, facendo cessare i costanti allarmi su inasprimenti fiscali, patrimoniali, revisione del
sistema previdenziale ed altri analoghi
arguti interventi.
Appena uno abbassa un po la guardia
ecco un nuovo lancio dagenzia: blitz
sulle pensioni di reversibilit, a danno
delle vedove e degli orfani. Il sistema
ansiogeno sempre in funzione, non
si riposa mai e non ci d pace. Tutto va
bene pur di non rassicurare sul futuro,
pur di turbare la serenit delle famiglie
e non far ripartire i consumi interni.
Per, se come qualcuno teorizza la memoria dellelettore non va indietro di
oltre sei mesi, state attenti a calcolare
bene i tempi: tra poco entriamo nel periodo delle ricordanze.
Auguri!
Sto per apporre la firma e chiudere leditoriale quando la lettura televisiva delle
segue a pag. 6

Attualit

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Dopo che la Gelmini ha soppresso il Ginnasio

Il Classico attende la riforma


di Mario Lorenzini
A maggio un convegno nazionale discuter sul futuro di questo ordine di studi
che da tempo sta soffrendo per il numero
di alunni sempre pi ridotto.
Lo ha annunciato il prof. Accorinti del
Classico di Pisa (lunico che sembra non
avere problemi di iscrizioni) allincontro
promosso da Canale 50 cui hanno parte-

da pag. 5
prime pagine dei giornali di domani,
18 febbraio, rilancia sulla necessit
della patrimoniale. Dopo la crisi delle
banche, la caduta del prezzo del petrolio, il rallentamento delleconomia
cinese, la volatilit dei mercati finanziari, i furti negli appartamenti e le rapine nei negozi, il lavoro che manca, i
rifugiati che abbondano, la dilagante
corruzione, i compiti a casa assegnatici dallEuropa, il prossimo intervento
militare in Libia, i bombardamenti degli ospedali in Siria, il diffondersi del
terrorismo islamico ecco, rilanciamo
pure la patrimoniale cos siamo proprio
sicuri che risaneremo il Paese.
Intanto il Senato della Repubblica, da
giorni, discute animatamente di fondamentali argomenti come le unioni
civili, le adozioni da parte delle coppie dello stesso sesso con il contorno di utero in affitto. Auguri a tutti
noi, ne abbiamo veramente bisogno.
Sergio Costalli

cipato i Licei di Livorno, Pisa e Lucca con


i rispettivi dirigenti docenti e studenti e
qualche ax alunno.
Lex sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, studente degli anni '70, ha ricordato
quegli anni con nostalgia confermando il
valore della formazione ricevuta attraverso docenti di elevata professionalit che
gli ha permesso di arrivare alla laurea in
Medicina e Chirurgia.
Gli studenti presenti hanno confermato
limpegno e la formazione che stanno ricevendo mentre una intervista telefonica con
Sgarbi(che sar al Classico di Livorno il 4
marzo) stata stimolante.
Bene. Complimenti allemittente Canale 50.
Ma il problema non nuovo e lo abbiamo
da tempo denunciato. Attendiamo quindi
il Convegno Nazionale.
Resta per adesso la nostra convinzione,
per quanto riguarda Livorno la presenza
di alcuni indirizzi che non hanno determinato una maggiore e pi specifica scelta
come avviene invece negli altri Istituti cittadini da parte degli alunni provenienti
dalla scuola media e delle loro famiglie.

E al Vespucci
il Carnevale
si festeggia in cinese
Il cinese lingua che si studia a Livorno
solo al Vespucci stata al centro della Festa di Carnevale l8 febbraio.
E i genitori degli alunni cinesi hanno potuto rendersi conto che in Italia si fa sul serio tutto compreso il Carnevale.

Una cattiva educazione


Alla mostra di Toulouse Lautrec, in atto a
Pisa, stato ritirato il registro su cui gli
ospiti erano stati invitati a scrivere eventuali giudizi o critiche per cattiva educazione delle scolaresche e della incapacit
di controllare da parte dei loro accompagnatori. Cos si legge.
Senza commenti.

La prof.ssa Cristina Grieco, assessore regionale alla Istruzione e formazione, con una lettera si personalmente complimentata con
Marioaugusto Lorenzini per la raccolta di articoli - pubblicati sul nostro mensile - contenuti nel libro
"La Scuola di Livorno".

C. S. Laboratori associati
LABORATORIO ACCREDITATO
Analisi chimico cliniche - Dosaggi ormonali
Monitoraggio terapie - Esami microbiologici
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Attualit

Le proposte illustrate dal professor Paolo Dario della Scuola Sant'Anna di Pisa

Toscana costiera: un piano di sviluppo


quanto illustrato di recente dal Paolo Dario, professore ordinario allIstituto di BioRobotica alla Scuola SantAnna di Pisa,
alla commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera. Un incontro che, ha spiegato il presidente Antonio Mazzeo (Pd), rappresenta il primo appuntamento di una serie di
audizioni legate al mondo delluniversit e
della ricerca: Leggendo i lavori della commissione il professor Dario ha ritenuto
opportuno presentarci un progetto sul rilancio della costa realizzato con altri colleghi del SantAnna ha spiegato Mazzeo
Dal momento che andremo a predisporre
un contributo al piano regionale di sviluppo e abbiamo di fronte il tema centrale del
lavoro e delloccupazione, la nostra risposta passa anche dalla capacit di saper tradurre in valore le tante esperienze positi-

ve. Credo che il progetto presentato oggi


dal professor Dario possa andare in questa direzione.
Innovazione, economia digitale, le potenzialit della tecnologia sostenute da un
modello keynesiano rivisitato di intervento pubblico, ancora interessante in
situazioni di crisi, ha sostenuto Paolo
Dario. Questa la filosofia sulla quale si
basa il Piano per lo sviluppo della Toscana basato sullinnovazione e sulleconomia digitale (New Deal 2.0), in cui la Toscana non si ferma allimmagine un po
da cartolina che abbiamo ereditato, ma
scommette sulle capacit di innovazione
tecnologica: Abbiamo realizzato uno dei
sistemi pi avanzati di educazione utilizzando la robotica. Anche questa una caratteristica unica al mondo ed la prova
che in Toscana ci sono le condizioni per-

Da fine marzo le destinazioni attualmente servite da Alitalia


nello scalo pisano saranno operate da altri vettori

La fusione tra Pisa e Firenze


foriera di tanti benefici
A seguito della decisione da parte di Alitalia di rivedere la propria operativit sullo scalo di Pisa,
Toscana Aeroporti conferma che a partire dalla fine del mese di marzo le destinazioni attualmente
servite da Alitalia saranno operate da nuovi vettori, senza soluzione di continuit.
La potenzialit del mercato e la capacit attrattiva del sistema aeroportuale toscano hanno infatti
consentito di mantenere la continuit operativa senza determinare alcuna interruzione di servizio
sulle destinazioni attualmente operate dallo scalo pisano.
- Il collegamento Pisa-Catania sar effettuato da Ryanair a partire dal 1 aprile operando 1 volo
giornaliero;
- Il collegamento Pisa-Tirana, gi operato attualmente anche da BluPanorama con 3 frequenze
settimanali, sar incrementato dallo stesso vettore a partire dal 28 marzo con 4 frequenze settimanali aggiuntive offrendo quindi un volo giornaliero;
- Il collegamento Pisa-Praga sar operato a partire dal 3 maggio dalla Czech Airlines;
- Il collegamento Pisa-Berlino, gi attualmente operato da easyJet con 3 frequenze settimanali,
sar effettuato con altrettante frequenze settimanali anche Ryanair a partire dal 1 aprile.
Per quanto riguarda il collegamento Pisa-Mosca, operato da Alitalia nel 2015 con 3 frequenze
settimanali da giugno a met settembre, restano in corso le trattative con il vettore.
I voli su Roma (4 voli giornalieri) e Olbia (4 frequenze settimanali nel periodo luglio--settembre)
continueranno a essere regolarmente operati da Alitalia.
Ci siamo prontamente attivati al fine di offrire ai nostri passeggeri il medesimo livello di offerta
senza alcuna interruzione di servizio e la tempestiva e positiva risposta da parte dei vettori
testimonia lappeal del nostro territorio, ha affermato lAmministratore Delegato di Toscana
Aeroporti Gina Giani.
Sinceramente continua la Giani appare del tutto infondata la preoccupazione palesata dal
presidente della Confcommercio di Pisa, il quale paventa addirittura uno smantellamento
dellaeroporto di Pisa e una perdita di controllo da parte del management pisano, cosa prontamente smentita dai fatti. E un peccato che alcuni settori del tessuto economico pisano non si
vogliano rendere conto della portata delloperazione che stata fatta con la fusione tra Pisa e
Firenze e di quanti benefici questa operazione stia portando e porter. Credo sia finito il tempo
delle strumentalizzazioni politiche e delle guerre di campanile.

ch molto ancora si possa fare. Per sostenere il benessere vitale creare nuova
ricchezza, lavoro, promuovere lo sviluppo, la nostra idea che gli investimenti
possano essere focalizzati sullarea delleconomia della conoscenza e in particolare delleconomia digitale, ha spiegato
Dario. C bisogno di investimento pubblico, andando oltre lapproccio tradizionale, quello di fare dei bandi. Lazione regionale potrebbe essere diretta invece ad
acquistare nuovi prodotti e servizi, attraverso lo strumento del Pre-Commercial Procurement (Pcp), al quale la legislazione
europea concede espressamente una deroga al divieto di aiuti di Stato. Richiesta
di prodotti e servizi di livello alto che la
Regione potrebbe rivolgere su tre settori:
salute e welfare; industria e servizi; ambiente. Un programma da sviluppare su
dodici linee di intervento e con ipotesi di
investimento compatibili con i bilanci
della Regione.
Lillustrazione del Piano ha incontrato il
pieno apprezzamento dei commissari.
Aria nuova, una ventata di futuro molto
concreta, ha dichiarato il capogruppo M5s
Giacomo Giannarelli.
Giudizi altamente positivi anche da Lega
Nord, S Toscana a Sinistra, come dai commissari del Partito democratico. Un ribaltamento del paradigma, unipotesi che la
Toscana costiera pu mettere a disposizione: come si gestisce la transizione tra i
modelli economici del Novecento e quelli
che poggiano sulla conoscenza e sullinnovazione tecnologica, il giudizio di
Gianni Anselmi (Pd).
A conclusione dei lavori, il presidente
Mazzeo ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare al professor Paolo Dario, per aver condiviso e messo a disposizione della commissione un documento
molto approfondito e di straordinario interesse che segna un cambio di passo radicale spiegando come il nuovo rinascimento sia quello digitale e dellinnovazione.
La costa toscana deve ripartire da qui. Con
meno trasferimenti a pioggia e, di contro,
pi interventi pubblici mirati che vadano a
sostenere la domanda.
Mazzeo ha proposto una nuova seduta di
approfondimento sulle modalit di utilizzo
del Piano, con il coinvolgimento tecnico
della Giunta regionale.
(s.bar)

Cinguettare

@ Province sempre pi prive di


funzioni, di mezzi, di personale ma
ancora in vita. A Livorno, con la caduta a picco della Provincia, molte
attivit che erano presenti e svolgevano una funzione sociale, culturale ed anche economica non ci
sono pi. Sono state azzerate. E
sparito lunico convitto cittadino
che dava opportunit di frequenza in particolare agli studenti delle
Isole. La sede distaccata dellUniversit di Firenze Scienze della
Formazione- ha lasciato Livorno.
Il Mascagni, senza lappoggio allora sostanzioso della Provincia
in profonda crisi. Gli edifici scolastici delle scuole superiori ancora
in carico alle Province, riversano
in situazioni difficili, privi di indirizzi e risorse economiche. No comment!
@ Dagli anni settanta ad oggi non
essere riusciti ad arginare la piaga della disoccupazione, ha portato conseguenze naturali nei
comportamenti di vita. La fragilit
occupazionale ha avuto come ripercussione immediata la fragilit
relazionale e affettiva. Meno matrimoni, pi convivenze, pi persone sole. Pi vita sregolata, pi disagio, pi spreco di risorse, impiegate nel tamponamento dei bisogni invece che nello sviluppo produttivo. Le generazioni che abbiamo sono il frutto di generazioni
adulte che hanno privilegiato la
loro sicurezza, il mantenimento dei
loro (super) diritti acquisiti. E cos
oggi ci troviamo con una popolazione vecchia e sola: 1 bambino
ogni 5 anziani!
@ UnEuropa debole, che non infonde fiducia e credibilit nei cittadini. Lo dimostra l incapacit di
gestire i flussi migratori. Profughi
che fuggono da paesi in guerra e
sempre pi bambini, anche non
accompagnati, che si riversano nel
Mediterraneo con speranza. LItalia sta ancora dimostrando una
generosit encomiabile. La Toscana ha dato ospitalit a 6500 richiedenti asilo ed ha optato per un sistema di accoglienza diffusa, che
ha permesso un coinvolgimento in

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

sa di alternativo. Leconomia cittadina ne ha bisogno!

Cinguettare
di Luca Lischi

strutture con pochi ospiti favorendo lintegrazione. Chi stato accolto stato coinvolto in attivit
di volontariato. Cos i profughi si
sono presi cura di strade, di scuole, di giardini dimostrando che lintegrazione si raggiunge non stando nellozio ma mettendosi a servizio della comunit che ti accoglie.
@ Questanno a Livorno salter
il Trofeo Accademia Citt di Livorno. Il mese di aprile da oltre
ventanni si caratterizzava con un
mare di vele. Al di l della vela,
sport non cos attrattivo come altri, levento costituiva un volano
di presenze da numeri stratosferici, che avevano una ricaduta
importante a livello economico nei
dieci giorni di svolgimento della
manifestazione. In primis nei ristoranti, ma anche a livello di ricettivit alberghiera. Speriamo sia un
anno sabbatico o che questo
anno serva a preparare qualco-

@ Facciamo della nostra citt e


provincia una capitale del gusto.
Magari di mare! Incentiviamo la
cultura del cibo, di quello vero, di
qualit, di eccellenza che contraddistingue un territorio come il nostro, apprezzato ovunque. Realizziamo eventi enogastronomici-culturali capaci di attrarre i cultori del
mangiare bene, della bellezza!
Chi ha idee e capacit non si tiri
indietro.
@ A proposito di cibo, di vini e di
prodotti di qualit appena uscito un bel volume Dal mare alla
tavola realizzato con il progetto
comunitario Italia-Francia marittimo da Provincia Livorno Sviluppo, che mette in risalto con ricette curate a puntino, il pesce povero e i prodotti a filiera corta dei
territori del nostro alto mediterraneo. Livorno presente con ristoratori affermati tra cui Michelangelo dellAragosta, Luciano Zazzeri della Pineta di Marina di Bibbona, ma anche con le sorelle
Orlandi di Montenero, con la Vedetta sempre sul sacro colle e
molti altri. Buon appettito!

DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano


AREZZO
San GiovanniValdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
SIENA
Abbadia san Salvatore
Sovicille
.............................................
FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
.............................................

LUCCA
Gallicano
Antraccoli
Altopascio
Ponte alla Ciliegia
.............................................
PISTOIA
Panicagliora
.............................................
LIVORNO
Via Cattaneo (LI)
.............................................
PISA
Montecatini Val di Cecina
(Loc. La Bacchettona)
.............................................

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Lo ricever per posta


Come i lettori sapranno, e non solo quelli
de Il Centro, data l'ampia diffusione e servizi apparsi sul quotidiano locale, il Sindaco di Livorno - ing. Filippo Nogarin - ha
dato disposizione ai commessi di non ritirare il nostro mensile perch, supponiamo, non gradito al Primo Cittadino della
citt labronica.
E noi, scrupolosi, all'uscita del numero di
febbraio, non abbiamo consegnato le copie che, fin dalla sua nascita, erano riservate, oltrech al Sindaco, anche agli assessori Nel "provvedimento" abbiamo
compreso anche l'ufficio stampa mentre
altre venivano "delicatamente" lasciate sui
tavolinetti riservati agli ospiti.
Ci siamo invece premurati di consegnare,
personalmente, all'ufficio che tiene i rapporti con i gruppi consiliari, quelle riservate ai capigruppo.
Dopo queste "costrizioni" provocate dal
diktat del Sindaco non potevamo esimerci
dall'inviargliene una copia all'indirizzo della
sua abitazione, con questo messaggio:
"Caro Sindaco non potevo esimermi anche perch "leggere le critiche" da sempre "il sale della democrazia e quindi
delle libert". Con i pi cordiali saluti.

e
r
u
t
la
o
g
i
Sp
Nella settimana compresa tra domenica 21
e domenica 28 febbraio la trasmissione
stata condotta da Gianni Barbaceto di Fatto Quotidiano.
Ebbene, venendo meno, ad una deontologia che deve essere sempre alla base di
un giornalista ed in particolare quando
conduce una trasmissione "pluralista"
questo signore, senza soluzione di continuit nei suoi commenti, nei suoi giudizi,
nelle sue valutazioni si sempre espresso sistematicamente contro l'attuale presidente del consiglio e contro tutti i provvedimenti assunti dal governo mettendovi astio, contrapposizione e livore senza
limiti.
E per la prima volta, in tanti anni, sono
stato costretto a cambiare programma.

Livorno

79

riduzioni degli oneri fiscali, opere pubbliche e gi di li.


Ma ci fosse una, dico una delle tante associazioni, cosiddette dei consumatori,
che si mantengono con i contributi degli
iscritti, che denunciassero questi scandali.

I grillini
difendono gli ungulati
E' talmente sconcertante il comportamento dei grillini nel loro essere contro tutto e
tutti che ora si sono arroccati nel contrastare anche la legge regionale sull'abbattimento degli "ungolati" - cinghiali, lupi,
caprioli ecc. - che, per le improvvide scelte
del passato, pruducono danni gravissimi
alle culture, agli animali da cortile e rappresentano un costante pericolo per gli
automobilisti.

Intervista
Dimostranti sono in piazza
perch son senza lavoro.
Linviato de La7
intervista uno di loro.

Enrico Dello Sbarba".

I furbetti di Airbnb.
Ai limiti dell'indecenza
Da molti anni sono un fedele ascoltatore
della rassegna stampa che viene trasmessa sulla rete tre della RAI in prima mattina.
Queste trasmissioni sono condotte, per la
durata di una intera settimana, da giornalisti di varie testate.

Sarebbero quegli operatori, nati da poco,


che si sono attrezzati per affittare camer e
locali ai turisti nelle varie citt d'Italia:
Ebbene solo uno su 4 hanno presentato
regolare denuncia di affittare la casa con
conseguenze facilmente immaginabili sull'evasione e quindi sui mancati introiti per
lo Stato.
Poi tutti chiedono interventi sul sociale,

Lei lavorerebbe gratis,


per esempio, per Di Pietro?
Senza dubbio e con piacere,
non mi tiro certo indietro!
Per un uomo come Bossi?
Mica sono un mercenario.
Per servire il gran padano
farei lo straordinario!
E uno come Berlusconi?
Non mi prenda per malato;
del servizio al Cavaliere
ne sarei molto onorato!
Lo farebbe anche per Renzi?
Per il Gran Rottamatore?
Penso potrei ave un orgasmo
nel servir lInnovatore!
Le fa onore tutto questo
ed un bravo cittadino.
Che faceva di lavoro?
Per ventanni fui becchino!
Franco Biancani

10 Livorno

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NOVITA SULLE QUESTIONI PORTUALI LIVORNESI

Il 2015 stato lanno del Prg


e della Piattaforma Europa
di Cristina Battaglini
Bilancio positivo quello del 2015 per il Porto
di Livorno. Tra Gennaio e Dicembre, la movimentazione totale stata di 32.712.473
ton a fronte di 28.335.156 dellanno prima,
registrando un incremento del 15,4%; 6800
le navi arrivate (pi 5,0%), 780.874 i TEUS
contro i 577.471 dellanno prima. I rotabili
(numero mezzi commerciali) 341.297 rispetto ai 329.386 del 2014; 1.962.799 i passeggeri (pi 4,5% rispetto allanno prima),
697.955 i crocieristi (pi 11,4%), auto nuove 475.018 unit (pi 22,4%).
"Il transhipmen - ha sottolineato il Commissario straordinario dellAutorit Portuale Gallanti - costituisce un settore portante, tant vero che tra i primi 16 porti
nel mondo che fanno transhipment si annoverano Singapore, Shangai, Dubai, Algeciras, Rotterdam (oltre il 40% con un
mercato di riferimento relativo a mezza Europa), Anversa (29%), Valencia, Barcellona. Secondo gli studi, il transhipment
destinato ad aumentare dato lincreasing
delle grandi navi. Le navi feeder saranno
destinate ad avere nel prossimo futuro dimensioni a partire da 10.000, dato laumento di stazza delle navi madre. Il vero problema nel Mediterraneo costituito dalla
concorrenza che subiranno quei porti di
transhipmento puro come Gioia Tauro e
gli altri (Tangeri, Algeciras)".
"Il 2015 - ha aggiunto Gallanti - stato
lanno del Piano Regolatore e della Piattaforma Europa".
A questo proposito si svolto recentemente un incontro in Fortezza Vecchia sul
tema Piattaforma Europa. Prima fase - i
contenuti del bando di gara, al quale hanno presenziato il Commissario Straordinario dellAutorit Portuale Giuliano Gallanti, il direttore marittimo CV CP Vincenzo di
Marco, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco Filippo Nogarin, ling. Enrico Pribaz, RUP gara finanza
progetto, che ha presentato il bando di
gara.
Il Presidente della Regione Rossi ha riferito della disponibilit di altri 50 milioni pub-

blici destinati alla Darsena Europa, con


limpegno del sottosegretario Luca Lotti;
cifra che va ad aggiungersi ai 200 milioni
gi resi disponibili dalla Regione e agli
altri 200 dellAutorit Portuale. Molti operatori internazionale hanno manifestato il
proprio interesse per la mega-banchina,
tanto che il termine di scadenza del bando stato prorogato dal 22 marzo al 29
aprile.
Il socio privato avr il compito di investire 300-350 milioni presentando un progetto; per 50 anni avr la concessione della
mega-banchina e al lato concreto, il monopolio del traffico dei container a Livor-

no.
"l progetto della Darsena Europa costituisce la nostra risposta al rischio di marginalizzazione del porto di Livorno", ha spiegato
Gallanti. E la corsa al gigantismo continua,
nonostante il settore registri da tempo una
crisi dei noli e over capacity di stiva: le compagnie mondiali continuano a ordinare la
produzione di navi portacontainer di dimensioni sempre pi elevate". Sempre in Fortezza Vecchia, si svolto recentemente un incontro, alla presenza dei vertici dellAutorit Portuale, degli operatori del settore, e degli studiosi, sul tema Riforma della Legge
n. 84 del 1994.

LAutorit Portuale la gestir sino al 2020

Fortezza Vecchia:
concessione rinnovata
LAutorit Portuale gestir la Fortezza Vecchia per altri quattro anni. Scadr infatti il 29
febbraio del 2020 il nuovo atto di concessione siglato stamani in Sala Ferretti dallAgenzia del Demanio e dalla Camera di Commercio, entrambe proprietarie del complesso
mediceo.
un provvedimento importante e un segnale di fiducia nei confronti dellAPL ha
commentato Provinciali -; ora abbiamo la possibilit di elaborare una pianificazione di
medio e lungo periodo che ci consentir di valorizzare ulteriormente il bene. Sul fronte
della valorizzazione della Fortezza, porteremo avanti un ambizioso programma di interventi manutentivi finalizzati al recupero di spazi oggi preclusi al cittadino.
Sulla base dei suggerimenti forniti dalla Soprintendenza, lAPL si impegner infatti a
risistemare la Palazzina di Francesco I (sul bastione della Canaviglia); a recuperare una
parte del Palazzo di Cosimo I e a migliorare spazi gi usati in passato ma bisognosi di
interventi di manutenzione straordinaria, come la sala della Cisterna (che in passato ha
ospitato la mostra delle false teste di Mod) e la Sala del Piaggione dei Grani. Lobiettivo
pi importante, per, rimane quello del recupero della galleria nord, inagibile da tempi
del secondo dopoguerra.
Ovviamente ha aggiunto Provinciali per il prossimo quadriennio prevediamo di
organizzare, come gi fatto negli anni passati, numerose iniziative ed eventi di carattere
socio-culturale, ludico e musicale. La valorizzazione della Fortezza non far aumentare il
volume dei traffici del porto, ma rappresenta uno dei tanti contributi forniti dal porto
stesso alla citt che lo ospita, per migliorarne laspetto e, speriamo, anche la vivibilit.
Soddisfatto anche il presidente Costalli: Lesperienza degli anni passati dimostra che
stata vincente la scelta di affidare allAutorit Portuale la gestione della Fortezza
Vecchia. Non soltanto il complesso mediceo stato recuperato, ma stato restituito alla
cittadinanza per la rappresentazione di spettacoli ed eventi ed oggi uno dei principali
centri di attrazione della vita culturale e sociale livornese.

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Livorno

11

SI SONO CONFRONTATI CON I CITTADINI

Marco Filippi e Francesco Gazzetti


graditi ospiti al Centro
di Franco Spugnesi

Un gradito ritorno nel programma degli


incontri del Luned (anche se avvenuto
di marted) quello del senatore Marco Filippi, rimasto lunico eletto in parlamento della nostra citt.
Il senatore ha iniziato ringraziando per
loccasione di un incontro al di fuori dellambiente strettamente politico dove
confrontarsi con cittadini, anche con posizioni diverse, ma comunque interessati al bene della citt.
C bisogno di confronto e dialogo per
ritrovare i punti comuni di riferimento
dopo le elezioni amministrative (perse
dal PD pi che vinte dai 5stelle). La citt
non solo sembra abbia perso la sua soggettivit politica ma anche una sua identit. Dopo le elezioni perse, il PD livornese avrebbe dovuto elaborare il lutto della sconfitta e ripartire dal nuovo.

Filippi non risparmia un duro giudizio sui cittadini chiamati al


governo della citt, giudizio che,
dice, peggiora
con il tempo che
passa e che si
estende dal piano
politico a quello
personale nei
confronti del sindaco Nogarin deMarco Filippi
Francesco Gazzetti
finito incompetente (come ha
ampiamente dimostrato nelle varie occa- stemi troppo vantaggiosi.
sioni di crisi: ospedale, porto, Aamps) e
***
inaffidabile perch promette in maniera
estemporanea e si rimangia la parola in- Alla fine della settimana invece abbiamo
incontrato Francesco Gazzetti, neo consicurante dei problemi creati.
Giudizio positivo sullattivit del gover- gliere regionale eletto come indipendente
no che lavora con lena inusuale come nelle liste PD, volto comunque noto per la
pure il parlamento. Meno positivo il giu- sua precedente attivit di giornalista a Tedizio sul generale abbas- legranducato, per sapere quali sono le sue
samento del livello di pre- impressioni dopo questo primo periodo di
parazione del personale esperienza.
Ebbene, la sua risposta stata addirittura
politico.
Purtroppo anche in parla- entusiastica: ambiente favorevole, buon
mento le nuove genera- clima, voglia di fare, molti giovani che per
zioni preferiscono le dina- la prima volta sono in consiglio. Il lavoro
miche personaliste dim- per la legge sulla riforma sanitaria stato
magine piuttosto che la il primo evento che ha impegnato la capafatica di imparare e con- cit e la responsabilit del gruppo PD.
Riguardo agli impegni futuri intende imfrontarsi.
Marco Filippi non vede pegnarsi per far ripartire la fascia costiera,
chiaro sulla possibilit del partecipando alla speciale commissione
Paese di uscire dalla crisi, istituita con la partecipazione di tutti i conormai strutturale. In Italia siglieri eletti su quel territorio.
si troppo ridotta lattivi- Per quanto riguarda invece le problematit manifatturiera ma se che della citt, particolare rilievo ha dato
non si torna a produrre agli investimenti sulla Darsena Europa,
ricchezza, senza crescita progetto centrale per il futuro della nostra
impossibile aggredire il economia, a dispetto delle posizioni ideodebito. Inoltre non si an- logiche del movimento 5 stelle che conticora individuata una nuo- nua ad ostacolare e ritardare anche le pova politica industriale di che occasioni che l'accordo di programma
della passata legislatura assegnava al tersviluppo.
Sar prima o poi indispen- ritorio per il rilancio degli investimenti.
sabile a breve rivedere il Altro argomento trattato stato il finansistema del welfare, com- ziamento del Mascagni, una delle eccelpreso il calcolo delle pen- lenze a cui Livorno non pu certamente
sioni gi liquidate con si- rinunciare.

12 Livorno

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L'intervista di Ruggero Morelli a Renzo Bacci e Jenny Depas, dirigenti "tuttofare"

L'Associazione Don Nesi


e il quartiere Corea
Nei locali della ex scuola Pistelli, in via G.La
Pira 11, confinante con Largo Don Alfredo
Nesi, nel quartiere Corea, ho parlato a lungo con Renzo Bacci e Jenny Depas che
curano da volontari, dirigenti tuttofare,
una delle associazioni pi attive della citt.
Da pochi mesi si sono trasferiti dai locali
storici e con buona lena hanno iniziato un
nuovo ciclo di attivit nei vari settori che
sono ben illustrati nella vivace grafica dei
loro siti web.
La missione questa: Svolgere servizi ed
attivit socioeducativoculturali (come
il doposcuola, Centro educativo estivo,
cinema, presentazione di libri, ecc...) nel
quartiere Corea di Livorno, dove Alfredo
Nesi ha operato dal 1962 al 1982, e nella
citt.
Lampia serie dei film che si proiettano ogni
venerdi alle 21,30, da settembre a giugno,
annunciata su facebook :associazione don
Nesi/Corea .
Ecco le risposte che hanno dato alle mie
numerose domande.
- Oggi pomeriggio ho visto molti ragazzi
nei locali della vostra associazione. Quali
attivit svolgete con loro?
r.- Con i numerosi ragazzi che oggi erano
impegnati a studiare, seguiti da operatori, volontari e giovani del servizio civile,
stavamo svolgendo il doposcuola che
un servizio che offriamo a chi frequenta la
scuola media e il biennio delle scuole superiori. Il nostro doposcuola non si limita a far fare i compiti assegnati per casa,
ma cerchiamo di intervenire con approfondimenti, spiegazioni ed esercitazioni,
e sono previste anche iniziative ludicosportive. Il doposcuola una delle attivit socio educative della nostra associazione, le altre sono la Ludoteca, che svolgiamo due volte la settimana per i bambini dai 4 ai 10 anni. In questo periodo sta
attuando un bellissimo progetto :Leggere le differenze, letture animate seguite
da giochi divertenti. Ce, poi, il centro
Estivo che funziona per 5 settimane nei
mesi di Luglio e Agosto per i ragazzi dai 6

Don Nesi con la sua gente del quartiere Corea.

Don Nesi (1923-2003) con i suoi ragazzi del quartiere di Corea.

ai 14 anni e a cui partecipano anche alcuni indirizzati dai Servizi Sociali del
Comune. Tutte le attivit della nostra associazione sono gratuite ed hanno lobiettivo principale di combattere la dispersione scolastica. Un altro servizio molto
importante quello degli Incontri Protetti svolto in collaborazione con lASL e
con i Servizi Sociali.
- I vostri utenti sono quindi solo studenti?
r.- No, ci rivolgiamo anche agli adulti
con attivit che hanno per fine lelevazione culturale del Quartiere Corea e, pi
in generale, della citt. Prima fra tutte
il Cinema che ha una programmazione
mensile di rassegne di film su temi diversi; viene effettuata tutti i venerd in orario serale: si vede il film e poi se ne discute insieme, un dibattito svolto tra gli intervenuti e, talvolta, se largomento lo
richiede, invitiamo degli esperti. Nellambito delle attivit socioculturali abbiamo anche la BCE, Biblioteca Clandestina Errabonda: presentiamo e parliamo
di libri di autori livornesi e non.
Inoltre organizziamo incontri con esper-

ti su temi attuali. Infine la Banda musicale di Corea Domenico Papalini a cui


partecipano persone di et diversa e con
differente preparazione musicale: gli strumenti sono disponibili in associazione e
vengono dati agli utenti in comodato
duso.
- I locali che vi hanno assegnato sono
sufficienti?
r.- Attualmente disponiamo di 5 stanze
che sono aule del padiglione dismesso
dellex scuola media Pistelli, padiglione affidatoci dal Comune dopo aver partecipato e vinto il relativo bando; bando che prevedeva lobbligo di mettere
tutto a norma e curarne poi la manutenzione. Una stanza adibita a ufficio/segreteria/archivio, unaltra il luogo ove
si svolgono gli incontri protetti con i
minori, due sono utilizzate soprattutto
per il doposcuola ed in orari diversi per
la ludoteca e le proiezioni serali del nostro Cineforum. Lultima il luogo dove
si esercita la nostra banda ma che serve
anche per incontri vari quando gli altri
locali sono occupati. Certamente se aves-

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

simo la disponibilit di altri locali non


saremmo costretti ad un uso multiplo
delle varie stanze; la difficolt maggiore per il doposcuola che, in molti casi,
necessiterebbe di spazi maggiori per offrire un rapporto individuale volontario-alunno in un ambiente che consenta
al ragazzo in difficolt di concentrarsi.
- Quanti sono i soci della vostra associazione? E quanti operatori retribuiti seguono le attivit?
r.- LAssociazione pu contare su circa
un centinaio di soci, ma le attivit vengono svolte dai volontari, dai ragazzi
assegnatici dal Servizio Civile (di norma 4 persone), e da tre operatori partime che hanno un apposito contratto
retribuito (ai minimissimi ed anche
meno).
- Comunque come concepite il volontariato di cui tanto si parla di nuovo oggi?
r.- Fortunatamente noi possiamo contare su un buon numero di volontari per
tutte le nostre attivit e siamo orgogliosi di poter affermare che ogni anno vediamo crescerne il numero. C anche
un buon ricambio generazionale, infatti abbiamo molti giovani ed alcuni, concluso il servizio civile, continuano a lavorare da noi come volontari. I nostri
volontari mettono a disposizione il loro
tempo e le loro capacit con seriet e
con rigore come fosse un lavoro retribuito e se qualche volta non possono venire, avvertono per tempo in modo che gli
operatori abbiano la possibilit di organizzarsi al meglio. Nella nostra associazione si svolgono anche progetti speciali quali i corsi di formazione per volontari in modo da promuovere nei volontari azioni efficaci ai bisogni dei destinatari.

- Le vostre attivit sono rivolte solo al


quartiere?
r.- Tutte le nostre attivit sono programmate principalmente per il quartiere Corea ma sono estese a tutta la citt. Infatti,
quando ad esempio stiliamo le graduatorie per laccesso al doposcuola o al
Centro Estivo, assegniamo un punteggio
maggiore ai ragazzi residenti nel quartiere. Le attivit per gli adulti sono rivolte ai cittadini di Corea e di altri quartieri: abbiamo organizzato incontri con
giornalisti e professori quali Giulietto
Chiesa, Salvatore Settis, Adriano
Prosperiche hanno visto una notevole
partecipazione di tutta la cittadinanza.
- Noto che i dirigenti in alcune associazioni sono i soliti e pochi; voi siete uneccezione oppure
r.- Beh, noi abbiamo un Consiglio Direttivo in cui il Presidente e la Vicepresidente sono casualmente dirigenti anche
di unaltra associazione. Comunque il nostro Direttivo composto anche da volontari giovani che sono una grande risorsa e che lavorano in associazione con
entusiasmo e molta competenza.
- Lassociazione nata molti anni fa, avete
inciso nella vita del quartiere?
r.- Lassociazione Don Nesi/Corea nata

Livorno

13

il 15 marzo 2003 con lo scopo di promuovere la conoscenza e lapprofondimento


della figura di Don Nesi e di continuarne
lopera che era proprio quella di incidere
nel quartiere in campo educativo e per la
promozione sociale e culturale della persona. Il nome del quartiere COREA infatti significativamente anche lacronimo
di Centro di Orientamento e di Ricerca
per l'Educazione Aperta.
Come gi detto tutte le nostre attivit sono
rivolte principalmente al quartiere e poi
offerte al resto della citt, e questo fa s
che i residenti in Corea abbiano lopportunit di usufruire di spazi dove incontrarsi ed elevarsi culturalmente. Inoltre
qui abbiamo anche la Fondazione Don
Nesi che ha lo scopo di valorizzare la figura e l'opera di Don Nesi, di ricostruire
e valorizzare l'esperienza del Villaggio di
Corea e di continuare l'opera educativa
e limpegno socio-culturale portata avanti
da Don Nesi.
E questo sia attraverso pubblicazioni tratte da suoi manoscritti, epistolari e dal patrimonio fotografico, sia attraverso iniziative, eventi, incontri e progetti.
- Quali prospettive per il futuro?
r.- Noi siamo unassociazione basata sul
volontariato e su contributi offerti o provenienti dal 5 per 1000, per cui il nostro
futuro dipende molto da queste risorse,
per siamo sempre in evoluzione con Progetti nuovi e cogliamo le opportunit e le
proposte che ci vengono offerte. Collaboriamo con lASL, con il Comune, partecipiamo ai bandi del CESVOT e di Fondazioni proprio per allargare le nostre prospettive. In questo periodo, per esempio,
stiamo lavorando a un progetto finanziato dal CESVOT Rom protagonisti si raccontano.
r.m.

Ristorante

Otello
di Benedetti Sergio

Via Indipendenza 3 - Venturina Terme


Tel. 0565851212 - Cell. 3389243719
Una manifestazione dell'Associazione Don Nesi/Corea.

14 Livorno

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Se ne parler luned 21 marzo in un convegno presso il nostro circolo

La figura di Don Giovanni Battista Quilici


Il prossimo 21 di Marzo sar nostro ospite al circolo Antonello Riccelli, giornalista di Telegranducato, che tra laltre
cose parler del video di cui ha curato
la realizzazione sulla figura del sacerdote Don Giovanni Battista Quilici. Don
Quilici, attualmente servo di Dio, ha in
corso il processo di canonizzazione che
si dovrebbe presto felicemente concludere. Il prete Don Quilici sar probabilmente il primo livornese a diventare santo vivendo sempre a Livorno e operando
per i livornesi. Un patrimonio per la nostra citt che conveniente cercare di
conoscere meglio.
La citt di Livorno, alla fine del 700, a
causa delle guerre e della scarsit di lavoro, non attraversava certo un momento felice. Ma qui che nel 1791, ultimo di sette
figli, nasce Giovanni Battista Quilici. Il padre, che faceva il vasaio ed aveva un laboratorio appena fuori il perimetro dei Fossi
Medicei, decise di fa studiare il piccolo Giovanni mandandolo alla scuola dei Padri
Barnabiti. La domenica, con la famiglia,
andava al catechismo e a messa al Duomo.
Nella zona del porto, gli capitava spesso
di incontrare i carcerati che venivano condotti ai lavori forzati: la gente li derideva e
li insultava ma il piccolo Giovanni provava compassione per loro e sentiva il desiderio di aiutarli.
Divenuto prete nel 1816, fu assegnato alla
parrocchia di San Sebastiano, in una delle zone pi problematiche della Livorno
di allora. Don Giovanni seppe entrare in
relazione con tutti quelli che incontrava e
forniva aiuto e conforto soprattutto ai pi
deboli ed emarginati: prostitute, ladri, ragazzi e ragazze senza un futuro. Con un
amico, il giovane padre barnabita Tellini,
si impegna per le ragazze di strada che
decidono di cambiare vita e si mette a disposizione dei carcerati della Fortezza
come cappellano, per portare loro ascolto
e conforto, mostrando loro il volto di Dio
misericordioso. Lintervento di don Giovanni riusc a far s che il Governo migliorasse la condizione di vita dei reclusi,
ma poi fu allontanato dal servizio perch
ritenuto responsabile di averli istigati alla
rivolta.
Don Giovanni mette in opera una serie di
iniziative per il suo popolo, in particolare
da vita ad una grande casa per accogliere
le bambine ed insegnare loro un mestiere.
Servono grandi energie che don Giovanni attinge dalla preghiera notturna davanti

al crocifisso, ma servono anche molti soldi. Gli viene in aiuto il Granduca Leopoldo II, su interessamento della moglie, che
gli concede il terreno per ledificazione e
le sovvenzioni per la costruzione ma don
Giovanni mette anche tutti i suoi pochi
averi e la sua manodopera per completare, in pochi anni, lIstituto Santa Maria
Maddalena. LIstituto si riempie in breve
tempo di bambine e di volontarie che insegnano loro i lavori domestici e il ricamo
e che costituiranno il primo nucleo del
nuovo ordine religioso fondato da don
Giovanni, le Figlie del Crocifisso. Lopera
di don Giovanni cresce poi con i laboratori di tessitura e di sartoria, aperti anche

alle giovani donne sfuggite alla schiavit della prostituzione.


Don Giovanni una miniera di idee: fa
costruire una chiesa accanto allIstituto, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
della quale viene nominato parroco, progetta un istituto anche per i ragazzi ed
ottiene la concessione del terreno per la
costruzione del seminario.
La vita frenetica e carica di impegno, le
conseguenze del colera, laggressione
violenta da parte del fratello per motivi
di soldi, indeboliscono fortemente il fisico di don Giovanni che muore, in fama di
santit, il 10 giugno 1844, per la festa del
Corpus Domini. (f.s.)

Cerimonia delle candele 2016


di Laura Conforti

La convenzionale cerimonia delle Candele si tenuta dalla Sezione di Livorno nel Grand Hotel
Continental di Tirrenia sabato 13 febbraio 2016.
La presidente Giuseppina Bombaci, conosciuta anche a livello internazionale, ha organizzato
con la collaborazione del suo comitato, questa bella manifestazione, allietata dallintervento del
balletto del Centro Studi Danza Arabesque diretto da Nicoletta Papetti con la musica de La
danza delle ore di Ponchielli per la coreografia di Lisa Simoncini. Le ballerine erano Federica
Cangiano,che simboleggiava laurora, Margherita Lippi il mezzod,
Ginevra Leoni il tramonto e Rachele Viani la notte.
La cerimonia delle Candele rappresenta il momento internazionale
pi importante dellanno sociale di una Sezione: Le donne, quando
sono unite, possono raggiungere le stelle! (Lena Madesin Phillips
fondatrice della BPW International).
Questa suggestiva manifestazione simboleggia lunione di tutte le
donne in ogni parte del mondo. La luce particolare delle candele
colorate posizionate al tavolo presidenziale e sugli altri tavoli esprimono il mondo femminile nella cura, nel sostegno, nella cooperazione e nella cultura in ogni paese del mondo. Presenti alla manifestazione la presidente nazionale Pia Petrucci (nel riquadro) e la presidente del Distretto Centro Fiorella Annibali. Giuseppina Bombaci
dopo i saluti ai numerosi ospiti ha iniziato la cerimonia secondo il
protocollo, dividendo i suoi compiti con la vice presidente Guia
Raugi, la segretaria Cristiana Chiti, la tesoriera Cristina Palazzi e la past presidente Yasmine
Cipriani. Con loccasione sono state presentate sette nuove socie tutte con ottimi percorsi
professionali: Marina Bertuccio, Paola Licheri, Marianna Pace, Concetta Pace, Paola Paolacci,
Natalia Valli. Fiorella Annibali ha commentato il messaggio della Presidente Internazionale; ha
ribadito i successi raggiunti dalle donne, insistendo che le stesse debbono continuare a perseverare sulla parit di genere e raggiungere la sostenibilit economica e lo status politico e sociale,
nonch partecipare ai tavoli in cui si discute di pace e lavorare attivamente, tutte insieme, per
portare avanti i programmi per la differenza di genere attraverso la leadership di azione. La
presidente nazionale Pia Petrucci ha riaffermato lappartenenza alla realt internazionale, ma ha
dedicato lintervento al ricordo della prima presidente internazionale italiana Livia Ricci, che
stata lorgoglio di tutte le fidapine. Livia Ricci, farmacista e artista stata socia dal 1960 ed ha
terminato la carriere da Presidente Internazionale, ma quando si formato ad Auckland il
Gruppo speciale delle Amiche di BPW ha sempre continuato a lavorare con impegno per
lInternazionale.
Molte le presenze delle socie con i consorti. Si sono pure notati i rappresentati degli altri club
service, e le varie presidenti e socie delle sezioni vicine.

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Livorno

15

Dal 1 marzo visitabili (su prenotazione) da marted a sabato

LAutorit Portuale apre


il Port Center e il Magazzino Ex Fs
Inaugurato a novembre, visitabile dalle
scuole gi da gennaio scorso, ora il Port
Center apre le porte anche al pubblico. E
lo fa ufficialmente a partire dal 1 marzo:
da marted a venerd (tutte le mattine dalle ore 9.30 alle ore 12.30) e il sabato, dalle
9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00, i
cittadini potranno infatti prenotare una
visita alliper tecnologico centro espositivo della Fortezza Vecchia e imparare cos
a conoscere il porto di Livorno attraverso luso di multiproiettori, touch screen
e simulatori di navigazione. Oltre al Port
Center, sar possibile visitare su prenotazione, sempre negli stessi giorni, anche il magazzino ex FS, che ospita due
imbarcazioni storiche da poco restaurate: il navicello Pilade e il Rimorchiatore
Marzocco. Parte integrante di questo
percorso didattico-museale sar anche la
mitica Motovedetta Gregoretti, oggi ormeggiata nei pressi dellemiciclo dellAndana degli Anelli e visitabile su appuntamento.
Come sapete ha dichiarato il segretario generale dellAutorit Portuale di Livorno, Massimo Provinciali, durante la
conferenza stampa stata da poco rinnovata allAPL, per ben quattro anni, la
concessione della Fortezza Vecchia. Lo
consideriamo un attestato di fiducia allAuthority per il lavoro svolto nei mesi
precedenti, durante i quali, assieme ai vari
organizzatori degli eventi, e al Comune di
Livorno, abbiamo lavorato per provare a
restituire il complesso Mediceo alla cittadinanza. Con lapertura del Port Center e
del Magazzino Ex Fs vogliamo rafforzare il
sodalizio tra il porto e la citt di Livorno.
Il Port Center ha aggiunto il dirigente
Promozione e Studi dellApl, Gabriele Gargiulo un luogo dove le esperienze di
vita e cultura portuale possono essere vissute grazie ad innovazioni e tecnologiche
pienamente accessibili. Vogliamo si comprenda che il porto e rimane la vera ricchezza della citt.
Allincontro intervenuta anche la responsabile Ufficio Trasporti, Porti e Logistica della Provincia di Livorno, Irene
Nicotra, che ha dichiarato: La Provincia
di Livorno si gi impegnata ad investire

nel Port Center livornese 80 mila euro ottenuti a livello comunitario per il progetto Porti, relativo al programma operativo Italia-Francia Marittimo 2007/2013.
Approfitto per annunciare che ci stato
accordato un ulteriore finanziamento a
fine programmazione, di 150 mila euro, di
cui almeno 75 destinati alle attivit del
Port Center.
Insomma, il Port Center, il Magazzino Ex
FS, e la Fortezza Vecchia, saranno sempre di pi i protagonisti della vita culturale cittadina. Ne anche una riprova il
fatto che marted prossimo, allinterno
del complesso mediceo, si aprir il processo di dibattito pubblico sulla Piatta-

forma Europa: Per la prima volta, in Italia,


applicando una legge regionale, la n.46 del
2013, sar possibile avviare un vero e proprio dibattito su una grande opera pubblica - ha detto Provinciali -, questi momenti
di confronto, cui potranno partecipare cittadini e associazioni varie, verranno organizzati in Fortezza Vecchia e saranno coordinati dalla dottoressa Sophie Guillain,
che stata nominata dallAutorit regionale per la garanzia e la promozione della
Partecipazione Toscana. La base operativa del tavolo di coordinamento del dibattito pubblico sul progetto di ampliamento del porto di Livorno sorger proprio allinterno del Port Center.

Confindustria e Autorit Portuale


insieme per le tecnologie in porto
Il Presidente della Sezione Terziario Innovativo di Confindustria Livorno, Simone Genovesi, nel corso della presentazione dellAgenda strategica delle attivit
2016 del Centro Servizi di Innovazione per la Portualit e la Logistica (CSI), ha
illustrato gli obiettivi del Protocollo dIntesa Industrial Port Innovation: agenda dellinnovazione per il futuro del porto di Livorno. Infrastrutture, ICT ed ITS
per un porto di nuova generazione, sottoscritto da Confindustria con lAutorit Portuale.
Il Protocollo istituzionalizza una collaborazione stabile tra Autorit Portuale e
sistema delle Imprese, che ha dato vita al Port Innovation Center, con la funzione di attrarre e coordinare le iniziative idonee a far nascere partnership virtuose
ed efficaci, tra pubblico e privato per il trasferimento tecnologico e linnovazione portuale e logistica.
Innovare da anni una delle parole dordine per le aziende del sistema
Confindustria. - sottolinea Il Presidente della Sezione Terziario Innovativo di
Confindustria Livorno ed proprio nellambito della ricerca e dellinnovazione che Confindustria Livorno ha costituito un Gruppo di Lavoro, che collaborer con il Centro Servizi dellAutorit Portuale di Livorno.
La nascita del Port Innovation Center, frutto dellintesa tra lAutorit Portuale e
Confindustria, costituisce lelemento base attraverso il quale accelerare i processi di innovazione.
Invece di subire il cambiamento - prosegue Genovesi - le aziende del Polo
Portuale di Livorno (prossimamente insieme anche a quelle di Piombino),
potranno essere protagoniste delle scelte che produrranno una profonda modernizzazione del comparto logistico e portuale, caratterizzato da enormi
potenzialit in termini di efficientamento, per il quale linfrastruttura tecnologica e linnovazione di processo, saranno le sfide pi importanti per accrescere la propria competitivit.

16

Rosignano

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Eletto il nuovo consiglio del Ccn

Vanessa Guidi confermata alla presidenza


Nei giorni scorsi si svolta l'assemblea
del Centro Commerciale Naturale , un'associazione che sta svolgendo un ruolo
importante per Castiglioncello e supporto importante per la Pro Loco "Amici di
Castiglioncello".
Oltre che dalla riconfermata presidentessa Vanessa Guidi, una conferma meritatissima a seguito delle ottime "performances" dimostrate nel decorso biennio, il
consiglio sar formato da Andrea Salvadori (titolare dei mitici Bagni Salvadori di
Portovecchio che sar anche tesoriere
insieme ad Andrea Nacci dei Bagni Nettuno, entrambi vicepresidenti.e dai consiglieri Beatrice Falai, Carlo Mencacci, Ferdinando Brigida e Roberto Giannarelli.
Il programma intenso e pieno di interessanti appuntamenti alcuni dei quali saranno realizzati in collaborazione con la Pro
Loco e l'associazione Giacomo onlus.
La prima iniziativa in programma sar
quella del 23-24-25 aprile con la terza
edizione del Foodies mentre sul mare sar
organizzata "Giardini di mare" ed a giugno "la sfilata delle sirene".
La presidente Vanessa Guidi, animata da
grande entusiasmo e grande animatrice
della Perla del Tirreno, sta pensando "veramente in grande": il suo programma
prevede anche di investire gli utili che
saranno raccolti dalle manifestazioni per
migliorare l'arredo urbano oltre alla manutenzione di zone verdi.
Ci sembra un progetto estremamente serio e responsabile che pu aprire interessanti prospettive e coprire, sia pure
in parte, certe colpevoli assenze istituzionali.
A Vanessa Guidi le pi vive congratulazioni de Il Centro e l'augurio di un buon
lavoro per quello che resta della "Perla
del Tirreno".

AllUniversit Popolare di Rosignano Solvay

Una primavera di libri al femminile


(m.p.) - Nel mese di marzo e di aprile, presso la Sala Concerti dellUniversit
Popolare del Teatro E. Solvay a Rosignano, si svolgeranno le presentazioni
letterarie di tre autrici toscane. Gli eventi, organizzati dal Consiglio dellUniversit Popolare presieduto dal Presidente Camillo Bargelli, saranno curati
dal consigliere Maurizio Piccirillo e avranno inizio sabato 12 marzo alle ore 17
con la presentazione del libro della Dott.ssa Gloria Larini dal titolo: Controversie, letterarie, storiche, religiose. Leggere il passato per una riflessione sul
presente, edito da Libreriauniversitaria.it., con la prefazione curata dal Prof.
Franco Cardini. Lautrice, conosciuta ed apprezzata insegnate di Latino e Greco al Liceo Fermi di Cecina, laureata in Letteratura Greca e in Filosofia allUniversit di Pisa, specializzata in Logica e Modelli di Sapere allUniversit
Tor Vergata a Roma, far un panoramica dallantichit fino ai giorni nostri
sulle controversie persistenti nel mondo.
Il secondo appuntamento, Sabato 19 marzo sempre alle ore 17.00 avr come
protagonista la Dott.ssa Letizia Leopardi che presenter il libro da lei tradotto
e curato dal titolo: Mayrig di Henry Verneuil edito dalla casa editrice Divinafollia. Il volume una delicata poesia: un racconto intimo e accorato, una
sorta di testamento spirituale che questo grande autore ci ha lasciato in eredit
riguardo al genocidio armeno ad opera del governo turco.
Ricordiamo che la Dott.ssa Letizia Leopardi laureata in Scienze Economiche
e Bancarie presso lUniversit degli Studi di Siena, e giornalista professionista
che ha collaborato con Il Messaggero e Il Tempo. Il terzo ed ultimo appuntamento fissato per Sabato 09 aprile alle ore 17.00 con la presentazione del libro
della Dott.ssa Sandra Cosci dal titolo La tua dieta , un testo, una guida per
mangiare bene e dimagrire meglio. Lautrice Sandra Cosci, un noto medico
nutrizionista che svolge la sua professione a Viareggio.
Il Consiglio dellUniversit Popolare di Rosignano, non manca di segnalare
che allesame sono in programma altre iniziative culturale che interesseranno il
territorio nei prossimi mesi.

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Montecatini val di Cecina 17

UN ARGOMENTO DI FORTE ATTUALIT

Le fusioni dei piccoli Comuni


di Sandro Cerri

CHIUSO IL MARTED

E tornato fortemente di attualit il tema


delle fusioni dei piccoli Comuni. In toscana sono gi nati nuovi Comuni derivanti da fusioni, come ad esempio il
nuovo Comune di Crespina Lorenzana,
oppure Casciana Terme Lari.
La Legge Regionale Toscana n. 68 / 2011
Norme sul sistema delle autonomie locali, prevede la possibilit di effettuare
la fusione tra Comuni obbligati ad esercitare in forma associata le varie funzioni
fondamentali, attraverso apposita intesa
tra gli stessi e di concerto con la Regione, passando attraverso consultazioni referendarie.
La stessa Legge prevede per che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, la Regione
Toscana possa deliberare il processo di
fusione dei Comuni, anche in assenza di
accordi tra gli Enti stessi e quindi anche
in presenza di esisti referendari contrari
alla fusione.
Esempio delle scorse settimane, per il
percorso di fusione che la Regione ha
attivato tra i Comuni di Cutigliano e Abetone, in provincia di Pistoia. A Cutigliano il referendum popolare ha sancito la
vittoria del si alla fusione, mentre si
sono pronunciati negativamente gli abitanti di Abetone.
Nonostante questo, la Regione sta pro-

cedendo con la fusione dei due Comuni.


Inoltre, di poche settimane fa la proposta in Parlamento, fatta da esponenti
del Partito Democratico, che prevede la
fusione obbligatoria di tutti i Comuni
aventi meno di 5.000 abitanti.
A mio avviso listituto della fusione pu
anche essere utile ai territori ed ai cittadini, ma non pu assolutamente essere una
ricetta uguale per tutti, calata dallalto, e
soprattutto considerando il solo parametro demografico dei residenti.
Occorre considerare anche le particolarit di un territorio e quindi di un Comune.
Devono essere considerati anche altri
importanti parametri che caratterizzano un
piccolo Comune, come, ad esempio,
lestensione territoriale, la montanit, la
vocazione turistica e quantaltro.
Ci sono comuni piccoli per il parametro
demografico, ma molto estesi, come, ad
esempio, Montecatini Val di Cecina, che
pur contando solo 1.750 cittadini residenti circa, ha una estensione di 156 Kmq. e
frazioni importanti. Per percorrere da nord
a sud questo Comune, occorre circa
unora e non pu essere certo equiparato ad altre realt dove magari in un ora di
tempo si attraversano pi Comuni, spesso costituti da centri abitati contigui.
I piccoli comuni sono lultimo avamposto della catena Istituzionale della nostra
Repubblica, sono gli Enti pi a contatto

con i Cittadini ed i suoi amministratori svolgono anche un ruolo sociale importante,


essendo spesso a conoscenza diretta di
tutti i Cittadini e dei loro problemi.
La fusione, insieme alle Unioni ed alle convenzioni per lesercizio in forma associata
delle funzioni fondamentali possono essere strumenti importanti, ma ogni piccolo Comune deve avere la possibilit di scelta su quale strumento usare, fino anche a
rimanere pienamente autonomo se riesce
a erogare servizi di buona qualit a costi
congrui.
Invece, spesso, le esperienze delle Unioni
hanno dimostrato che aumentano i costi e
diminuisce la qualit dei servizi. E comunque sono strumenti che non hanno trovato il consenso sperato e soprattutto non
hanno migliorato lefficienza dei servizi e
prodotto risparmi. La crisi istituzionale di
alcune Unioni della Toscana, dimostra
questo grosso limite che indubbiamente
esiste.
Infine, il fatto stesso che lobbligo dellassociazionismo delle funzioni fondamentali sia stato prorogato per lennesima volta, dimostra che questa obbligatoriet non porta da nessuna parte, e
soprattutto non porta nulla di positivo.
Libert quindi di scegliere per un piccolo
Comune quale percorso intraprendere, al
fine di garantire un buon livello di servizi,
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costi.

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18 Cultura

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Quegli artisti russi


incantati dal nostro mare
di Marisa Speranza
Livorno occupa un posto di rilievo nella
memoria di famosi artisti russi che, nel XIX
secolo, si soffermarono sulla costa toscana, lasciandone testimonianza nelle loro
opere. Che sono tornate alla ribalta grazie
alla conferenza della prof.ssa Marzia Dati,
organizzata dallAssociazione Livornese
Storia Lettere Arti, presso la Fondazione
Livorno.
Esperta di arte russa, la relatrice ha al suo
attivo numerose ricerche, tuttora in corso,
sulla presenza di importanti artisti e intellettuali russi nella Toscana della seconda
met dellOttocento (1860-1870), in particolare a Livorno, e sui rapporti con i maggiori esponenti della scuola dei Macchiaioli. Dopo il saluto di Luisa Terzi, direttrice
della Fondazione, e di Riccardo Lombardi,
presidente dellAssociazione, le prime sorprese : nessuno dei presenti conosceva il
nome e i dipinti di Nikolaj Nikolaevic Ge, il
pittore russo, famoso in patria, che nel 1862
piazz il suo cavalletto sulla costa di Antignano.
Chi ricorda pi quei fuoriusciti russi che
negli anni tempestosi dellUnit dItalia
vennero in Toscana?. Nikolaj, che aveva
studiato presso lAccademia Imperiale
dArte a S. Pietroburgo , arriva in Italia nel
1860 grazie a una borsa di studio. Fa tappa
prima a Roma e poi a Firenze dove rimane
a lungo, spostandosi per qua e l per la
Toscana. Sono, questi, gli anni in cui sincontra a Firenze con eminenti pensatori
russi , quali lo scrittore e filosofo Aleksandr Herzen, fiero oppositore dellautoritarismo zarista, il politico rivoluzionario Mikail
Bukunin che fu tra i fondatori dellanarchismo, e persino il grande scrittore Do-

stoevkij che trascorse un intero giorno


nella nostra citt. In
compagnia degli
amici, Nikolaj si muoveva tra Firenze e Livorno, parlando darte, ma anche di politica, sotto il controllo della polizia zarista. A cui non mancava il lavoro, vista
la forte presenza di
fuoriusciti russi (il
Palazzo Blu di Pisa ne
ospitava una colonia).
La loro presenza in Italia non era per una
novit. La cultura russa, ha spiegato
Marzia Dati, era da tempo arrivata attraverso il porto labronico. Qui, tra la fine
del Cinquecento e il Seicento, si erano
avviati proficui rapporti commerciali a cui
seguirono poi quelli culturali.
Tra Nikolaj Nikolaevic Ge e la costa livornese fu amore a prima vista. Tanto che il
pittore vi trascorre lestate del 1862. E
prolifico quanto mai e dipinge una quantit di vedute che la relatrice ha proiettato
per loccasione sullo schermo : Tramonto sul mare a Livorno, Antignano al tramonto, Viottolo che conduce al mare
ad Antignano, Boschetto nei pressi di
Livorno... .
Il soggiorno labronico devessere stato
per il pittore russo un momento di grazia,
visto che qui ha messo mano agli studi
preparatori di un suo capolavoro. Livorno deve essere orgogliosa che vi abbia

realizzato Lultima cena, un quadro portato a S. Pietroburgo nel 1863 e acquistato


dallo Zar Alessandro II che ne rimase talmente impressionato da nominare Ge professore dellAccademia Imperiale dArte.
Nel 1870 egli torna in Russia dove si orienta verso una pittura storica e religiosa, senza escludere la ritrattistica (famosi i ritratti
di Tolstoj e di Herzen).
La parentesi livornese , con i dipinti en
plein air, resta a testimonianza di una
sorta di legame con la pittura dei Macchiaioli. Unarte che doveva andare verso il
popolo: questa lidea propagandata dalla Associazione dei pittori ambulanti
fondata dallartista (1861) proprio durante il soggiorno labronico. Ricordare Nikolaj Nikolaevic Ge significa ricordare un tratto di storia dimenticata : quella che ci lega
a fatti e personaggi che sicuramente hanno arricchito con la loro presenza la nostra citt. E testimoniato amore per la Toscana.

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19
7

La Collezione Chiellini

I materiali di provenienza non livornese

Alcuni reperti di Tarquinia della Collezione Chiellini

di Lorenzo Taccini
Il famoso collezionista livornese Enrico
Chiellini (del quale abbiamo diffusamente parlato gi e presentato le vicende in
un articolo uscito nel numero precedente di questa rivista), nella sua collezione, pur privilegiando le acquisizioni di
materiale proveniente dal territorio livornese, non escluse oggetti di diversa provenienza.
Molti di questi oggetti gli vennero donati da amici e conoscenti sparsi per lItalia. Primo fra tutti Gaetano Chierici, paletnologo di Reggio Emilia che don al
Chiellini una serie di oggetti preistorici.
Il Chiellini dedic particolare attenzione
agli scavi di Belora localit nel comune
di Riparbella, in provincia di Pisa, che
prende il nome dal casolare che vi era
situato su una collina che domina la strada Salaiola che collegava il mare con
Riparbella e proseguiva fino alle saline
di Volterra.
Nel 1879 Chiellini finanzi degli scavi
proprio in questa localit e in seguito agli
oggetti rinvenuti in questoccasione si
andarono ad aggiungere quelli che gli
vennero donati dal Signor Giusteschi
proprietario del terreno.
Una grande quantit di materiali che entr a far parte dellallora Museo Civico
di Paletnologia Archeologia e Numismatica di Livorno provenivano dai dintorni di Cecina e soprattutto da Vada. Si
tratta probabilmente di materiali provenienti dalla zona dove recenti scavi hanno riportato alla luce lantico porto di
Vada Volaterrana con le annesse attivit commerciali, che serviva da punto di
snodo per i traffici commerciali lungo la
Via Aurelia.
Nel 1863 inoltre il Comune di Livorno, su
suggerimento dello stesso Chiellini, ac-

quist cinque urne cinerarie trovate nel


territorio di Vada, durante i lavori per la
costruzione del tratto ferroviario VadaCollesalvetti.
Il Chiellini acquist anche numerosi oggetti provenienti da Volterra, che appartenevano probabilmente ad ununica
tomba ipogea, tipici della facies villanoviana. A questi materiali vanno aggiunti quelli di epoca etrusca pi recente che vennero donati al Chiellini da un
tale David Giovanni o Giovannoni.
Fondamentale per lo sviluppo della collezione Chiellini fu la donazione di materiali provenienti dallisola dElba fatta dal

Signor Ulisse Foresi di Portoferraio. Si


trattava di materiale paletnologico, oggetti della prima Et del Ferro e di un
nucleo di oggetti etruschi provenienti
da contesti tombali.
I numerosi contatti che Chiellini aveva
con intellettuali e collezionisti del tempo, gli permisero inoltre di venire in
possesso di reperti provenienti da aree
geografiche molto distanti da Livorno.
Tra il 1890 e il 1891 il Signor Luigi Andrea Nizzi don al Chiellini una serie di
oggetti etruschi provenienti da Talamone prevalentemente statuette in terracotta ed idoletti di bronzo.
Chiellini acquist anche diversi materiali da Roselle e da Tarquinia, in prevalenza ceramica e manufatti bronzei.
Nel 1880 durante un viaggio a Tunisi,
il Chiellini ebbe loccasione di acquistare e raccogliere una serie di oggetti
che andarono ad arricchire la collezione. Tra questi spicca la bellissima pisside davorio con figure in bassorilievo, orgoglio del Chiellini e del Museo
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21

SECONDO APPUNTAMENTO

Scheletri - le canzoni di cui ci vergogniamo


di Paolo Arzilli

Per cominciare, una breve premessa,


attraverso la quale ci piace ricordare
che questa spiritosa rubrica, questo
piccolo spazio che vuol proporsi soprattutto come ricreativo, si chiama
Scheletri: le canzoni di cui ci vergogniamo perch questo vuol essere: il
gesto di chi si toglie la maschera -o
larmatura, se preferite, o il vestito, la
corazza- e, finalmente a nudo, ammette: s, amici e amiche, nella mia vita
ho ascoltato anche questo, e che sia
stato per un mese, due anni o cinque
minuti, questa canzone stata una
delle pi amate attrici di quel bellissimo e tragico teatrino che chiameremo Vita. Che poi lattrice sia stata
con il tempo liquidata -o, peggio ancora, dimenticata, come una Laura
Antonelli qualsiasi- poco importa: il
suo scheletro fa capolino dallo stesso
armadio nel quale il suo corpo fu nascosto dagli sguardi degli altri.
Tutto questo per dire che, neanche
troppo paradossalmente, le canzoni
che si trovano qua non possono stupire: sono scheletri, appunto, e ce ne
vergogniamo, e le amiamo ancora, e
voi che conoscete le lingue sapete
che Diavolo e Divino provengono dalla
stessa radice sanscrita dev.
Spero abbiate capito, amatissimi, che
la breve premessa funge da giustificazione preventiva ai vari no, questo
no!, cose inaccettabili!, questo sito
non pi quello di una volta!, che si
ritorni ad un MinCulPop!, quando sco-

Enrique Iglesias

Jennifer Love Hewitt

prirete che per la puntata di oggi Diavolo e Divino assumono le sembianze di


Enrique Iglesias.
Nel 2001 chi scrive aveva 15 anni, possedeva da poco la sua prima Vespa 50L
ed era senza dubbio attratto da qualcuno -non so dire con certezza di chi,
ma lo ero certamente, poich ricordo
certi trambusti emotivi tipici del contesto. Quando usc Hero, mi parve subito
che larpeggio iniziale, e quello che immagino essere un violino, avrebbero potuto essere lincipit di una gloriosa e cinematografica colonna sonora per questa mia storia damore (che, a voler esser pignoli, mai ebbe luogo), cos come
il sospirato let me be your hero che
lipodotato Enrique dedica alla bella attrice nelle prime battute, sarebbe senza troppe differenze potuto uscire anche dalla mia bocca.

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Mickey Rourke

Pi della canzone, che trovai comunque immediatamente rilevante, ho


amato il video: lattrice di cui sopra
lallora 22enne Jennifer Love Hewitt,
ossia un fiore primaverile, una gemma - e mi viene adesso il dubbio che i
trambusti descritti in precedenza fossero in realt dedicati a lei-, il cattivo
di turno il cattivo di sempre, ovvero
Mickey Rourke, e quello che prende
un sacco di mazzate proprio Enrique.
C un momento, nel video, in cui proprio Iglesias si avvicina a Mickey, e,
certamente consapevole che quel momento rappresenter la sua fine, assesta un sonoro schiaffone al nemico: il nostro protagonista con ogni evidenza sa che quellistante cambier
la sua vita -la terminer, semplicemente-, quella della incolpevole Jennifer, e
che da quel preciso frame niente sar
pi reversibile; ma non se ne preoccupa, perch un eroe, glorioso, e
con lui lo il ritornello, che esplode
proprio nellesatto istante in cui il suo
schiaffone si infrange sulla faccia di
Rourke, il quale non pu perdonare laffronto.
Come non posso perdonare io a me
stesso di aver sofferto per questo video -lo avevo detto, che la premessa
serviva a qualcosa- e di non saperne il
motivo: ho sempre gioito per il gesto
coraggioso del povero Enrique, ed
esultato per il pestaggio poi inflittogli
dallimpietoso Rourke.
So che potrete perdonarmi voi.

22 Cultura

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Autentico e riservato personaggio livornese, ha iniziato a suonare nell'immediato dopoguerra, quando di miseria
ce n'era a palate e di possibilit di studiare nella Livorno sventrata dai bombardamenti, nessuna o... quasi.

Giorgio Dari e la sua fisarmonica


"La fisarmonica l'ho conosciuta quando avevo undici anni ed stato amore a prima vista!"
racconta il Maestro che ha gi celebrato con lo strumento le nozze d'oro e... chiss... come
tutti gli innamorati vuole giungere a quelle di diamante!
diAngela Simini

Il ragazzino, ancora in calzoncini corti, si rimbocc le maniche e cominci a guadagnarsi da vivere suonando alle feste di paese, nelle sedi
dei partiti e dove capitava. Ma non
era un dilettante! n per temperamento n per un talento innato che
l'ha accompagnato nella sua evoluzione.
Non c'erano allora scuole musicali,
n libri a portata di mano, perci
Dari si rivolto a bravi insegnanti
privati. Sono stato allievo del musicista Giulio Compare e di Tommaso Rovini, che ha formato tutti i giovani fisarmonicisti della provincia,
mentre, in momenti migliori, ha sostenuto gli esami di solfeggio al
Cherubini di Firenze. Intanto apriva gli occhi sul mondo nuovo, sulle
suggestioni che venivano dall'America: il jazz, che signific "Libert" e
dunque anche la musica coinvolgente di Gershwin e di Gorni Kramer. Ma ha faticato per raggiungere la vetta e per mantenere la famiglia: ce lo ricordiamo, noi livornesi,
quando lavorava presso il negozio
di Pietro Napoli, dove, con estrema
gentilezza e consigliava nella scelta di spartiti musicali e dischi?
Oggi, che ha superato la superato
la soglia degli "...anta...", continua
a studiare cinque ore il giorno ed
un musicista con i fiocchi ed attira
ovunque un folto pubblico di appassionati.
Se da ragazzo animava le modeste
sale di paese, dove accorrevano le
ragazze con i tacchi e i calzini, diventato poi una celebrit, chiamato persino a Montecarlo e in prestigiosi Auditorium, dove cattura il pubblico con le musiche da ballo, s, in
ricordo dei vecchi tempi, ma anche

Il M Giorgio Dari

con Bach, Beethoven, Rossini, pezzi


d'opera e canti popolari. Come
possibile che una fisarmonica possa suonare pagine classiche ? Lo
strumento si evoluto con i tempi
"Ho sempre intuito le potenzialit di
questo strumento - racconta il maestro- ed ho colto al volo le novit
che la tecnica mi metteva a disposizione. Cos ho potuto espandere il
mio repertorio e suonare quelle pagine che prima pareva impossibile
!".
Si spiega cos il mistero di quelle
straordinarie esecuzioni che sembrano miracoli. Oggi suona preva-

lentemente per beneficenza nelle


case di riposo, ed ha un'altra inseparabile compagna, oltre alla fisarmonica.
"L'altro mio grande amore la famiglia, mia moglie, il soprano Anna
Rossi dalla quale ho avuto un figlio,
il musicista Alessandro Dari e cos
si perpetua la tradizione".
Anna gli sempre accanto, talvolta
interpreta cantando le arie del marito, ma soprattutto illustra i brani e,
per prevenire le critiche dei maligni
chiarisce durante i concerti "Gli apparecchi elettronici della fisarmonica non partono da soli, non ci sono
pezzi registrati, tutto suonato dal
vivo. il Maestro richiama soltanto la
voce del violino o di altri strumenti,
grazie alle innovazioni tecniche, ma
la sua tecnica sui tasti la stessa di
cinquanta anni fa. Se straordinaria l'esibizione di Dari, altrettanto
insolito incontrare una coppia cos
unita nel nome della musica.

FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

prossimi
appuntamenti
Sabato 12 marzo, ore 20.30
Domenica 13 marzo, ore 16.30
AIDA Musica di Giuseppe Verdi
direttore Marco Boemi - regia Franco
Zeffirelli. Allestimento del Teatro Marrucino Chieti. Coproduzione con Fondazione
Teatro Goldoni Livorno, Teatro di Pisa, Teatro Sociale Rovigo.
Grand-opra italiano, fra le opere pi eseguite nei teatri di tutto il mondo fin dal
debutto al Teatro del Cairo il 24 dicembre
1871, Aida nasce in embrione quando Camille Du Locle, autore del libretto del Don
Carlos e neodirettore della parigina OpraComique, spedisce a Giuseppe Verdi un
soggetto egiziano ricevuto da Auguste
Mariette, famoso egittologo francese. Verdi si mette subito al lavoro e in breve tempo trasforma il soggetto di Mariette in un
testo ricco di verit drammatica e di intensit emotiva. Su suggerimento di Giulio
Ricordi chiama quindi ad elaborare il libretto Antonio Ghislanzoni, seguendone
passo passo la stesura. Il risultato il capolavoro ancora oggi cos amato: unopera dove si fondono tradizione e rinnovamento, dallelevata tensione drammatica,
ricca di invenzioni melodiche, imperniata
sul conflitto tra desiderio e ethos, monumentale ma insieme profondamente intimista. Com stato scritto, Aida unopera archeologico-esotica, il Grand-Opra
commissionato dal Khediv dEgitto per
lapertura del Canale di Suez; ma anche

la parola verdiana definitiva sul tema del


conflitto padri-figli, cos centrale nella
sua drammaturgia ma destinato, dopo la
lunga pausa operistica seguita ad Aida,
ad essere radiato dai due ultimi capolavori.
Lallestimento scelto quello che Franco Zeffirelli ide per il piccolo Teatro Verdi
di Busseto nel 2001, aprendo cos allora i
festeggiamenti dellanno verdiano. Allepoca la scelta creativa di Zeffirelli, come
fu annotato, suon come una sfida particolarmente attraente sul piano della
messinscena: ficcare un Grand-Opra
verdiano in un teatro carico di memorie
del maestro per piccolo, come quello di
Busseto; ma lasciandolo Grand-Opra,
con tutta la vocazione alla visualit e al
dcor grandioso che proprio del genere, anzi abbracciando senza inibizioni
unidea tradizionale, o, se si vuole, nostalgica, della messinscena operistica.
Marted 15 Marzo, ore 21
PADRI DEL PIANOFORTE
Epifanio Comis, pianoforte
Musiche di M. Clementi, F. Chopin
Gioved 17 e venerd 18 marzo, ore 21
Alessio Boni, Marcello Prayer
I DUELLANTI di Joseph Conrad
regia Alessio Boni, Roberto Aldorasi
Gabriel Florian Feraud, guascone iroso e
scontento, e Armand DHubert, posato e
affascinante uomo del nord, sono ufficiali del pi grande esercito dellOttocento: la Grande Arme di Napoleone Bonaparte.
Per motivi ignoti, senza che nessuno conosca il perch di questo odio cos profondo che li accompagner per ventanni, inanellano sfide a duello che li accompagnano lungo le rispettive carriere fino
allo scontro decisivo. Due uomini che non
possono fare a meno luno dellaltro, rassegnati ad un destino a cui nessuno dei
due pu sottrarsi.

Teatro

23
19

Unopera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso un capolavoro


dellassurdo, su come i fili della vita e del
destino sfuggano di mano e sopravanzino ogni buon senso e prevedibilit.
Sabato 22 Marzo, ore 21
In collaborazione con Menicagli pianoforti TRIO DI PARMA
Alberto Miodini, piano, Ivan Rabaglia,
violino, Enrico Bronzi, violoncello
Programma da definire

Periodico mensile
del Circolo Culturale

in distribuizione gratuita
anche presso i seguenti punti:

LIVORNO:
Libreria Nino Belforte,
Via Roma 59;
Libreria Edizioni Paoline,
Via Indipendenza;
Edicola Cairoli, via Cairoli 18;
Edicola Nelli, piazza Cavour 39;
Edicola P.zza Grande,
lato Farmacia Ospedale,
Edicola Bianchi,
via del Porticciolo,
Edicola Attias, corso Amedeo;
Edicola piazza Matteotti;
Edicola Ramagli e Rossi
Via Calatafimi:
Edicola Paolini (Baracchina Bianca),
piazza S. Jacopo;
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113;
Edicola c/o Bar Oasi,
Ardenza Mare;
Edicola Barcellona, via Goito;
Edicola Borghi, corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tabaccheria Cioni, via Roma 133;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
Chico Sas, via C. Puini 9;
Ed. Martelli Anna Lisa,
via Meucci 5 (Coteto).
CASTIGLIONCELLO:
Edicola Rossi, P.zza della Vittoria;
Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria;
LEdicola, Via Aurelia 512.
ROSIGNANO SOLVAY:
Edicola Giovannoni, via Allende;
Edicola Vallini, via O. Chiesa.

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