U N I V E RSI T À D E G L I ST U D I D I B O L O G N A
M-FIL/05
XXIV CICLO
DA L DO CUM E NT ARI O A L FI L M DI F A MI G L I A:
SP A Z I A L I T À, E N U N C I A Z I O N E E V A L O R I D A L F R E E C I N E M A I N G L ESE
A L L E N U O V E PR A T I C H E D I R I USO F I L M I C O
CANDIDATO
Lorenza Di Francesco
TUTOR COORDINATORE
Introduzione .................................................................................................. 1
Parte prima
Il F ree Cinema come istanza enunciante
1. Premessa ....................................................................................................................... 5
2. La presa di parola del F ree Cinema nella Gran Bretagna degli anni Cinquanta ...... 7
2.1 Il contesto politico e culturale................................................................................ 7
2.2 Il boom della televisione, il fenomeno del cinema amatoriale e le ripercussioni
sul medium cinematografico.................................................................................. 8
2.3 I temi del cinema inglese degli anni Cinquanta e le originali declinazioni del
F ree Cinema .........................................................................................................10
2.4 La crisi dell'industria cinematografica .................................................................12
2.5 !"#$%&%%'()"*#+",# F ree Cinema .............................................................................15
4. La strategia enunciativa sottesa alla lite mediatica tra Lindsay Anderson e gli
esponenti della Nouvelle Vague ...................................................................................... 37
4.1 Le riviste Sequence, Sight and Sound e Cahiers du Cinéma : valori d'uso per il
Free Cinema e la Nouvelle Vague ........................................................................38
4.2 Analisi testuale dei principali articoli di critica cinematografica di Lindsay
Anderson, Jean-Luc Godard e Francois Truffaut.................................................41
I
Parte seconda
Discontinuità e continuità nel F ree Cinema
1. Premessa ..................................................................................................................... 49
II
comprensione emotiva del film ................................................................121
3.4.5 March To Aldermaston (1959): aspetti di finzionalizzazione in un
documentario facilitano il posizionamento affettivo dello spettatore ......127
3.4.6 This Sporting Life (1963): il dolore come asse di pertinenza tra il
macrotema della ribellione giovanile e il coinvolgimento sensoriale dello
spettatore ..................................................................................................132
3.5 Analisi filmica: Karel Reisz...............................................................................139
3.5.1 Momma don't Allow (1956): la valorizzazione della soglia come luogo di
incontro .....................................................................................................139
3.5.2 We Are the Lambeth Boys (1958): l'assiologizzazione euforica della
quotidianità ...............................................................................................145
3.5.3 Saturday Night and Sunday Morning (1960): spazi e tempi della
trasgressione e della routine e la ribellione alle regole di quest'ultima ....153
4. Temi e motivi del cinema francese, americano e italiano della fine degli anni
Cinquanta. Analisi di Ascensore per il patibolo, Gioventù bruciata e Il ferroviere ... 160
4.1 Premessa ............................................................................................................160
4.2 Ascensore per il patibolo (1957): la rilevanza della musica, la tensione di classe,
i giovani ribelli e la costruzione narrativa degli spazi .......................................162
4.3 Gioventù bruciata (1955): la violenza della società ..........................................172
4.4 Il ferroviere (1955): la ribellione giovanile come rigetto dei vecchi valori (e
accettazione dei nuovi) ......................................................................................178
III
Parte Terza
Il paradigma enunciato ! enunciabile ! enunciazione nelle
pratiche di riuso degli archivi filmici privati
IV
Introduzione
proiettati intorno alla metà degli anni Cinquanta in Inghilterra etichettati con
l'espressione F ree Cine m a , allo scopo inizialmente di indagarne temi e figure peculiari
alla luce del cruciale periodo storico e sociale (guerra di Suez, caduta dell'impero
britannico, avvento della televisione ecc.). Tuttavia, siamo partiti dai testi e dagli
interrogativi suscitati dall'analisi filmica per poi lasciare che fossero le domande stesse a
indagando anche altri aspetti, quali la dimensione discorsiva con cui il movimento si è
dovuto confrontare, l'autorialità sottesa al lavoro dei suoi registi (anche in rapporto alle
spazi che caratterizza i suoi cortometraggi. Abbiamo quindi operato nella direzione
nucleo interno e nascosto [...] ma, a partire dal discorso stesso, dalla sua apparizione, e
dalla sua regolarità, andare verso le sue condizioni estern-( )%( $+##%3%,%'45( 6*+"&!",'(
1970: 41). Nelle prime due parti della ricerca ci siamo mossi da un'analisi delle
nato, siamo poi passati allo studio delle caratteristiche dell'enunciato, analizzando temi e
figure dei singoli film che compongono il movimento. Nella terza parte ci siamo spinti
1
All'interno della teoria dell'enunciazione linguistica, Benveniste delinea i parametri necessari affinché si
verifichi un atto di parole, atto concreto, unico e irriproducibile della più virtuale langue: 078!''+(
individuale col quale la lingua viene utilizzata introduce anzitutto il locutore come parametro nelle
&+1)%9%+1%( 1-&-##!.%-( $-.( ,8-1"1&%!9%+1-:( ;.%<!( )-,,8-1"1&%!9%+1-( ,!( ,%1="!( 1+1( >( &?-( ,!( $+##%3%,%'4( )%(
,%1="!:(@(#-="%'+()-,,8-1"1&%!9%+1-A(,! lingua è resa effettiva in una istanza di discorso che emana da un
,+&"'+.-A( B+.<!( #+1+.!( &?-( .!==%"1=-( "1( ")%'+.-( -( &?-( #"#&%'!( "18!,'.! -1"1&%!9%+1-( %1( .%#$+#'!5:(
Benveniste, E., 1974, Problèmes de linguistique générale. II , Gallimard, Paris; trad. it., 1985, Problemi di
linguistica generale II , Il Saggiatore, Milano, p. 173.
1
più in là, cercando di individuare come i testi transmediali odierni rimettano in gioco,
riattualizzandolo, sia il tema dell'enunciazione che quello del riuso degli archivi visivi
Più specificatamente, nella prima parte, aderendo a una concezione del discorso come
1987) come articoli, saggi e manifesti pubblicati nel corso della nascita del F ree Cinem a
dai suoi membri, rilevando come la creazione del movimento sia da interpretare come
una istanza enunciante (Coquet 2007), una presa di parola messa in atto da Lindsay
Anderson, il principale ideatore, per ottenere uno spazio proprio all'interno della
semiosfera (Lotman 1984) della cultura cinematografica inglese degli anni Cinquanta. I
testi suddetti sono perciò stati utilizzati dal movimento come grimaldelli per farsi largo
Nella seconda parte, dopo aver individuato temi e figure del F ree Cine ma, abbiamo
provato a tracciare le linee autoriali dei principali e più prolifici registi del movimento:
il già citato Lindsay Anderson, e Karel Reisz. I loro film sono stati analizzati cercando
di dimostrare come, sebbene $.-#-1'!'%( !,,8%1'-.1+( )%( "1( $.+=.!<<!( che si dichiarava
unico a documentare le aspettative e le ansie del popolo inglese negli anni del
dopoguerra, figure e temi narrativizzati, pur caratterizzandosi per una certa originalità,
presentino più linee d%( &+1'%1"%'4( &?-( )%( )%#&+1'%1"%'4( &+1( ,-( !,'.-( 01"+2-( +1)!'-5(
.%2-,!1+($-.&%C("1(&+<"1-(0#-1'%.-5(&?-('.!2!,%&!(%(&+1B%1%(1!9%+1!,%:(@33%!<+(!)+''!'+(
un approccio interdisciplinare, dalla storia sociale dei media alla semiotica dei media.
2
ambiti della critica cinematografica e della storia del cinema, queste si sono
che entrarono in contatto con Anderson e gli altri, come la letteratura e il teatro degli
Nella terza parte, ci siamo soffermati sulla teoria dell'enunciazione, e in particolare sulla
teoria dell'enunciabile di Deleuze (1986), per analizzare, con il caso del film La bocca
del lupo,2 il modo in cui le pratiche attuali di riuso filmico portano in scena il livello
immagini latente in ogni cultura. Abbiamo perciò, dalla prima parte, ripreso il tema
rapporto tra testo e verità, poiché, se i cortometraggi del F ree Cinema , discorsivamente
0B%,<%1%5(!<!'+.%!,%A((+1'+,+=%&!<-1'-(!''%(!(.-=%#'.!.-(,!(.-!,'4(6home movies).
L'approccio adottato per questo lavoro è stato quello sociosemiotico: abbiamo cioè
condotto non solo delle analisi testuali, cui comunque è riservata una parte importante
del nostro studio, ma anche riflettuto sui saperi sociali (Eugeni 1999) convocati dai testi
per la loro comprensione e che i testi stessi influenzano e modificano. In questo senso,
&%( #%!<+( #+BB-.<!'%( #%!( #"( F"-,,%( &?-( ,!( &",'".!( ?!( &+#'."%'+( &+<-( 01!'".!,<-1'-( '-#'%5(
6&+.'+<-'.!==%A( !.'%&+,%( )%( &.%'%&!( &%1-<!'+=.!B%&!( -&&:G( &?-( #",,-( 0$.+)"9%+1%( &",'".!,%(
silenz%+#-( )-%( '-#'%5( 6H!..+1-( IJJK/( LJM-105), ossia quei discorsi D politici, culturali,
2
La bocca del lupo, regia di Pietro Marcello, Italia 2009.
3
Con finzionalizzazione #8 intende un 0modo di produzione di sensi e di affetti5 che stimola lo spettatore a
interpretare un film come un film di finzione. V. Odin, R., 2000, De la fiction, De Boeck, Bruxelles; trad.
it., 2004, Della finzione , Vita e Pensiero, Milano.
3
dell'industria e della critica cinematografiche D dai quali questi testi hanno preso linfa
vitale.
Per quanto riguarda il corpus, inizialmente costituito dai nove cortometraggi proiettati a
Londra tra il 1956 e il 1959 e presentati sotto l'etichetta F ree Cinema ,4 esso si è espanso
in ragione dell'evolversi suddetta dell'indagine. Come detto, sono stati sono perciò
movimento nonché gli articoli fondativi della Nouvelle Vague francese. Mentre per
i primi lungometraggi degli anni Sessanta dei due principali esponenti del movimento,
Lindsay Anderson e Karel Reisz, nonché tre film, coevi al F ree Cinema ma di differente
In ultimo, il testo più recente: La bocca del lupo, di Pietro Marcello uscito nelle sale
4
Le proiezioni che si tennero a Londra in quell'arco di anni e inserite nel programma del F ree Cinema
furono in realtà sei: F ree Cinema 1 (5-8 febbraio 1956), F ree Cinema 2 (9-12 settembre 1956), F ree
Cinema 3: look at Britain! (25-29 maggio 1957), F ree Cinema 4: Polish Voices, (3-6 settembre 1958)
F ree Cinema 5: F rench Renewal (7-9 settembre 1958), F ree Cinema 6: the last F ree Cinema (18-22
<!.9+(LNONG:(P1(F"-#'!(#-)-A(!1!,%99-.-<+(#+,+(%($.+=.!<<%(0%1=,-#%5(D il primo, il terzo e il sesto D ossia
quelli normalmente considerati quando si parla del movimento. Chiusura che il B ritish F ilm Institute
autorevolmente definisce e applica: !"#$%&""&#%""&#'(#)"#*+",-#,)(.'#/0,'#&"1$%$'$(%#(1#23-""#4$%"5,6#
we have chosen for this bibliography. !"#0,7"#&"*$&"&#'(#1(*.8#(%#23-""#4$%"5,6#$% the strictest sense,
ie. the 3 British progra mmes shown at the National F ilm Theatre in F ebruary 1956, May 1957 and March
1959. It does not include the 3 foreign progra mmes included in the F ree Cinema series, or the feature
films made by Richardson, Reisz, Anderson and others in the early 1960s and known as the British New
Wave. 0QE>( )!vvero bisogno di chiarire quale definizione di Free Cinema abbiamo scelto per questa
bibliografia. Abbiamo deciso di concentrarci sul Free Cinema inteso nel senso più stretto, ossia come
costituito dai tre programmi inglesi proiettati al National Film Theatre nel febbraio del 1956, maggio1957
e marzo 1959. Sono lasciati fuori i tre programmi stranieri inclusi nell'insieme delle serate del Free
Cinema, o i lungometraggi di Richardson, Reisz, Anderson e gli altri girati nei primi anni Sessanta e
conosciuti co1(,E!$$-,,!'%2+()%(R.%'%#?(S-T(U!2-:5
5
0@#&-1#+.-($-.(%,($!'%3+,+5A(.-=%!()%(7+"%#(H!,,-A(*.!1&%!A(LNOK:
6
0V%+2-1'W(3."&%!'!5A(.-=%!()%(S%&?+,!#(X!YA(Z#!A(LNOO:
7
Il F erroviere, regia di Pietro Germi, Italia, 1956.
4
Parte prima
Le istanze enuncianti
1. Premessa
Ribadendo l'esistenza di un continuum tra !essere" e !mondo", una presa diretta del
Benveniste ha scritto che l'uomo si fa soggetto dentro il linguaggio e grazie ad esso (v.
linguaggio che si fondano le relazioni intersoggettive, il nostro rapporto con gli altri.
Nello specifico, secondo Coquet, il soggetto si definisce all'interno del discorso come
soggetto" 4 riflettenti a loro volta tre modalità enunciative: !la presenza", la !quasi
appartiene al non soggetto 5%& 6)/27/& ,**+,((%21,& 7/& 8/)7/1/09, una giudicante,
nell'enunciarsi, riferisce del soggetto e del quasi soggetto 5%& 6)/27/& ,**+/(.,21,& 7%**,&
discorso.
In questa prima parte adotteremo il punto di vista di questa semiotica delle istanze,
!>-0(>%../?,�%-%2.%&%7&,).020;,&#$%&-/0-8,2/11,&*,&(.-)..)-,&7%**@%(>%-/%21,&*/28)/(./#,&
5
%&*%&,>-%&)2&2)0?0&0-/1102.%&7/&,..%(%"&5A,BB-/&CDDEF&GH::9<&infatti ci soffermeremo sul
radicato nell'esistenza e capace di far presa sul mondo. I testi del F ree Cinema saranno
perciò valutati come integrati nell'esperienza di un gruppo di registi attivi nella seconda
metà degli anni Cinquanta a Londra e come istanze enuncianti attraverso cui questi
conquistando un !diritto di parola". Presentando i loro cortometraggi come gli unici nel
volto dell'Inghilterra, gli esponenti del F ree Cinema hanno variato la traiettoria
culturale (Deleuze 1988: 14) 4 definendo così il movimento attraverso il nuovo regime
nella terza parte di questo lavoro, dove studieremo il modo in cui l'utilizzo di filmati
6
2. La presa di parola del F ree Cinema nella Gran Bretagna
La seconda metà degli anni Cinquanta segna profondamente la Gran Bretagna: la crisi
di Suez radicalizza il conflitto tra Egitto, da una parte, Francia, Regno Unito e Israele
è solo l'anno della proiezione a Londra del primo programma del F ree Cinema al
National F ilm Theatre (che a noi interessa) ma anche, e soprattutto, quello in cui la
piéce teatrale Look Back in Anger di John Osborne, viene premiata al Royal Court.1
Sempre nella capitale, in quegli anni nascono le culture giovanili legate alla musica 4 la
cultura mod alimentata dalla musica nera (soul e rhythm & blues), i teddy boys e i bikers
distinti grazie al rock and roll . Fenomeni, questi, che assorbono ed elaborano molte
delle tensioni esistenti nella nazione: esemplare è l'episodio, datato 1958, nel quale un
gruppo di teddy boys aggrediscono degli immigrati neri. In politica sono i tempi della
New Left, la sinistra radicale, impegnata a contrastare gli effetti della crisi d'Ungheria,
mentre sul versante culturale la nascente televisione sottrae pubblico alle sale
transizione.
1
Emanuela Martini definisce /*&7%B)..0&7/&6)%(.@0>%-,�%&!/*&?%-0&%?%2.0&#)*.)-,*%&7%**@,220"I&J,-./2/<&
E., 2003, Enciclopedia del cinema Treccani, vol. II, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, ad vocem
F ree Cinema, p. 657.
7
2.2 Il boom della televisione, il fenomeno del cinema amatoriale e le
massa, rendendosi artefice di riti e miti in un'epoca ansiosa di nuove immagini e nuovi
macchina da presa si era allineato, potenziandolo, allo sguardo con cui ci si guardava
attorno. Il cinema infatti consentiva alle persone di esperire la realtà del quotidiano 4
pensiamo a film come It Happened One Night 2, storia di una ragazza che scappa di casa
per amore 4 di ripercorre gli eventi della storia 4 come in Roma città aperta 3 dove lo
and Death4 in cui un pilota della Raf colpito in guerra sogna di essere già nel regno dei
morti. Con la nascita del piccolo schermo, il cinema perde questa prerogativa. La
diffusione della televisione non mina tuttavia solo la peculiarità del cinema di
!;0(.-,-%"&;,&>-0?0#,&,2#$%&)2,&B,..).,&7@,--%(.0&>%-&6),2.0&-/8),-70&/*&()0&-)0*0&7/
testimone. Già agli albori del cinema, era stato infatti magnificato il potere della
cinepresa di riferire i grandi eventi come le vicende della gente comune. Nel 1914
*%88/,;0& #$%& *%& /;;,8/2/& #/2%;,.08-,K/#$%& !-/7,220& ?/.,& ,**,& ;0-.%& [L] arrestano
produzioni Lumiére, Le déjeuner du bébé 6 prova non solo la natura testimoniale del
pratica amatoriale si verifica tuttavia prima con l'8mm e poi, con il formato
substandard8 per eccellenza, il s8mm). Nella terza parte di questo lavoro, vedremo come
088/<&70>0&>0#0&;%20&7/&)2&(%#0*0<&/�(/77%../&!K/*;/2/"&(020&)./*/11,./&/2&>-07)1/02/&
cinematografiche non solo a fini testimoniali e/o adiuvanti nella comprensione patemica
costantemente i significati all'interno del complesso rapporto tra società e testi. Quindi,
a partire dalla seconda metà degli anni Trenta, il cinema non è più uno strumento d'elité
!;0(.-,1/02%"&/*&B00;&7%**,&.?<&%&6)%**0&7%**,&>-,./#,&#/2%;,.08-,K/#,&*@,??%2.0&
del cinema amatoriale, al cinema tocca ridefinire se stesso, i propri canoni e le proprie
specificità. Non è allora forse casuale che, proprio al termine degli anni Cinquanta,
nascano in diverse nazioni le nouvelle vagues<& !2)0?%& 027,.%"& #$%& #%-#,-020& 7/&
7
Il formato 9.5mm, noto come Pathè Baby<& K)& *,2#/,.0& 2%*& NOCC& 7,**+/27)(.-/,& K-,2#%(% Pathé F reres.
8mm e s8mm nascono ri(>%../?,;%2.%&2%*&@PQ&%&2%*&@RQ&8-,1/%&,**+/27)(.-/,&americana Eastmann Kodak.
Per una excursus storico e tecnologico del cinema amatoriale, v. Fiorini, K., Santi M. 4 Associazione
S0;%&J0?/%(<&CDDQ<&!T%-&)2,&(.0-/,&7%**,&.%#20*08/,&,;,.0-/,*%"<&/2& Comunicazioni sociali, 3.
8
U02&*+%(>-%((/02% substandard s'intende il formato delle pellicole cinematografiche inferiori al formato
per eccellenza, il 35mm. Sono quindi substandard il 16mm, il 9.5mm, l'8mm e il s8mm (ci riferiamo qui a
quelle più importanti).
9
2.3 I temi del cinema inglese degli anni C inquanta e le declinazioni del F ree
Cinema
Gli anni della televisione sono ovviamente anche gli anni della cultura di massa, ma non
solo. Gli anni Cinquanta in Gran Bretagna sono anche gli anni dell' abbondanza 4 age of
affluence ! e quelli della giovinezza 4 age of youth (v. Hill 1986: 5-10). I due fenomeni
sono collegati. =+& !%((%-& 8/0?,2/"& infatti è una questione culturale più che fisiologica,
una categoria economica prima che sociale, che emerge grazie alla possibilità di
senso sono !6)%**@%2./.3& (0#/,*%& /2%7/.,& #$/,;,.,& .%%2,8%-& [L] che detterà legge nella
società e nel merc,.0"&5V>,1/,2.%&CDNDF& CO9, ossia coloro che, grazie a una maggiore
Ora, il cinema inglese di quegli anni dà grande risalto al tema della giovinezza,
(sessuale ma non solo), la delinquenza e il razzismo. Pensiamo a film come Cosh Boy9
addirittura esponenti di altre razze, ad eccezione di Refuge England, dove però il punto
9
Cosh Boy, regia di Lewis Gilbert, Gran Bretagna 1953.
10
Violent Playground (ed. it. L'incendiario), regia di Basil Dearden, Gran Bretagna 1958.
10
posto. In questo perciò il movimento guidato da Lindsay Anderson si discosta molto dal
cinema dominante di quel periodo, quello dei social problem films. 11 Tuttavia, come
vedremo nella seconda parte di questo lavoro, i film diretti a pochi anni dalla fine del
F ree Cinema dagli autori che presero parte al movimento, sono invece caratterizzati da
temi che stabiliscono al contrario una continuità con le nouvelle vagues europee di
quegli anni, rappresentando perciò una marca 12 di un comune sentire delle nascenti
cinematografie nazionali. L'unico elemento che i tre programmi del F ree Cinem a
condividono con i film cosiddetti !(0#/,*/" di quegli anni è l'assenza di obiettivi. Che si
muovano di giorno sul luogo di lavoro 4 come in Momma Don't Allow 4 o di notte per
le strade affollate del centro 4 come in Nice Time ! i giovani sembrano sempre
disorientati e confusi circa le norme sociali e i valori cui aderire. Il motivo dominante
nel F ree Cinema è allora individuabile in un perenne andirivieni tra il lavoro 4 inteso
nella sola ottica della necessità economica, quindi svincolato dall'idea di realizzazione
personale 4 e i luoghi dello svago. E' chiaro che negli anni Cinquanta, quelli
all'evoluzione e alla diffusione dei media (v. Briggs, Burke 2010), assistiamo a una
!>%-7/.,&7%*&(%2(0&7%*&*)080"&#$%&-%/2?%2.,�(.,2.%;%2.%&/*&-,>>0-.0&.-,&&)0;0&%&(>,1/0&
11
Con social problem films s'intende una categoria di film narrativi inglesi, usciti nelle sale dal secondo
dopoguerra all'inizio degli anni Sessanta, caratterizzati dal portare in scena, accanto e insieme alle
vicende private dei protagonisti, questioni più ampiamente sociali come la prostituzione, l'aborto, le
preoccupazioni legate al lavoro e al denaro e l'emarginazione. Scrive Martini mettendo in evidenza il
?,*0-%&(0#/0(%;/0./#0&7/&6)%(./&K/*;&!/*&#-0**0&7/&V)%1&%&*@%(>losione del fenomeno degli Angry Young Men
rappresentarono nel 1956 i due segnali più vistosi dei mutamenti dell'ordine sociale e culturale. Subito
dopo, vennero i social problem films, il F ree Cinema e la New Wave. Focalizzandosi sulla classe, sui
giovani, sui generi e sulle razze, questi film non si limitarono a estendere l'arco dei soggetti del cinema
britannico, ma testimoniarono delle tensioni del periodo. Nell'era Thatcher, quando la rottura del consenso
sociale e la frammentazione dell'identità nazionale sono state tanto più pronunciate, sono state proprio
quelle tensioni a rendere i film inglesi degli anni 50 e dei primi anni 60 tanto interessanti e davvero
-/*%?,2./"&HI&J,-./2/<&WI<&NOEE<& F ree Cinema e dintorni. Nuovo cinema inglese 1956-1968, Lindau, Torino,
p. 18.
12
Per marca in semiotica s'intende un segno di riconoscimento in quanto essa -,>>-%(%2.,&!*@/2(#-/1/02%&
di un elemento supplementare eterogeneo su di (o /29&)2,&)2/.3&0&)2&/2(/%;%"&Greimas, A., J., Courtés, J.,
1979, Sémiotique. Dictionnaire raisonné de la theorié du langage , Hachette, Paris; trad. it. P. Fabbri (a
cura di), 2007, Semiotica. Dizionario ragionato della teoria del linguaggio , Mondadori, Milano, ad
vocem marca .
11
2.4 L a crisi dell'industria cinematografica
A un esame del contesto cinematografico inglese di quegli anni è inoltre chiaro che
esigue sono le possibilità per i giovani filmmaker che vogliono diventare professionisti.
afflusso nelle sale. Ciò è dovuto, in parte, al costo contenuto del biglietto d'ingresso, in
parte, allo spettacolo offerto che prevede più film. Il risultato è l'affermazione delle sale
decennio tuttavia vede, con la nascita e il successo della tv commerciale (un numero
crisi delle sale cinematografiche, che solo pochi anni prima avevano registrato cifre
americane, che conquistano la maggior parte delle sale europee,15 molte industrie
britanniche entrano in crisi. Diverse chiudono gli studi mentre altre si aggrappano agli
aiuti statali ! i vari Cinematograph F ilms Acts, leggi varate per salvaguardare il
13
Anderson non amava questo aspetto del sistema cinematografico francese di quegli anni (ma anche
della critica cinematografica, espressa principalmente sulle riviste Positif e Cahiers du Cinéma ) e non ne
faceva mistero. In due articoli ! !A-%2#$& U-/./#,*& X-/./28"& %& !T0(/./K& %& U,$/%-(& 7)& U/2Y;,"<& %7/./&
rispettivamente nel '54 e nel '55 su S ight and Sound ! al centro della discussione è proprio l'evidente e,
(%#0270&Z27%-(02<&/2(0>>0-.,B/*%&.%27%21,&7%/&K-,2#%(/&,&!>,-*,-(/&,770((0"I&Così, nel secondo articolo
citato, commentando un omaggio dei Cahiers ad Hitchcock, Anderson conclude: One is driven to the
conclusion, paradoxically, that these critics are not really interested in Hitchcock at all. They are above
all interested in themselves. !T,-,70((,*;%2.%<& (/& '& >0-.,./& ,**,& #02#*)(/02%& #$%& 6)%(./& #-/./#/& 202& (/,20&
realmente interessati al lavoro di Hitchcock nella sua interezza. Questi critici sono soprattutto interessati a
*0-0&(.%((/I"
14
Nel 1951 sono funzionanti 4.851 cinema. A cinque anni di distanza, nel 1956, il numero scende a
4.391, e poi ancora a 3.034 nel 1960. H%7/& S/**<& [I<& NOER<& !\$%& K/*;& :27)(.-]I& U0;B/2%& >0^%-& ,27&
/27/>%27%2.&>-07)#./02"<&/2&op. cit., p.37.
15
Ricordiamo che per l'America, a differenza di altri paesi europei, il cinema è soprattutto un business.
Per Sorlin, furono quattro i fattori che permisero la supremazia dell'industria cinematografica americana:
un sistema razionale di produzione, un'ampia visione commerciale, un ottimo adattamento alla domanda e
un forte appoggio del potere pubblico. V. V0-*/2<&TI<& !U,-,..%-/& 7%*& #/2%;,& %)-0>%0"<& /2&Brunetta, G., (a
cura di), 1999, op. cit., pp. 61-65. Della Casa fa inoltre notare che anche la prossimità linguistica, e quindi
l'inutilità del doppiaggio, favorirono la conquista americana delle sale inglesi. V. _%**,&U,(,<&VI<&!U/2%;,&
inglese del dopogu%--,"<&/2&`-)2%..,<&aI&5,&#)-,&7/9<&1999, op. cit., p. 737.
12
prodotto cinematografico nazionale ! o iniziano a investire in nuovi campi, diversi dal
cinema. Una tra tutte, la Rank Organisation, l'industria allora dominante nel panorama
britannico, che incorpora nel 1956 la Xerox, entrando così nel mercato delle macchine
fotocopiatrici. In un ambiente così chiuso produrre un discorso sulla nazione e sui suoi
membri, unitamente alla scelta del genere documentario,16 potrebbe allora essere stato
discorso non è semplicemente ciò che traduce le lotte o i sistemi di dominazione, ma ciò
per cui, attraver(0&#)/<& (/& *0..,"&5A0)#,)*.&NObD: 5), la presa di parola sulle condizioni
desideri umani e le potenzialità del linguaggio, come abbiamo detto, nel F ree Cinema si
Tentativo di discorso tra discorsi già affermati, quello di Anderson subisce, prima della
trovata del F ree Cinem a, una delle procedure messe in atto dalle istituzioni per
16
The documentary cinema, whatever its shortcomings, was the easiest way for a young person to enter
the cinema; the structure Grierson and his associates had created guaranteed that. If we add to this the
general prestige of the British documentary film, and the fact that it is a convenient form to work in, it is
not surprising that F ree Cinema emerged as a documentary movement. !:*& #/2%;,& 70#);%2.,-/0<&
nonostante i suoi difetti, era il modo più semplice per un giovane di accedere al cinema;e la struttura
creata da Grierson e dai suoi collaboratori lo garantiva. Se sommiamo a questa situazione il generale
prestigio del documentario britannico, e il fatto che il documentario permetta di lavorare in maniera
,8%?0*%<& 202& (0->-%27%& #$%& /*& A-%%& U/2%;,& %;%-(%& #0;%& )2& ;0?/;%2.0& 70#);%2.,-/(./#0"I& Lovell, A.,
!A-%%&U/2%;,"&/2&=0?%**<&ZI<&S/**/%-&[I<&NObC<& Studies in Documentary, The Viking Press Inc., New York,
p. 151.
17
Per valore d'uso (+/2.%27% 6)%**+oggetto il cui utilizzo permette al soggetto del programma narrativo di
%2.-,-%& /2& #028/)21/02%& #02& /*& ?,*0-%& 7/& B,(%<& 6)%**0& ,& #)/& -%,*;%2.%& .%27%I& !*,& B,2,2,& #$%& *,& (#/;;/,&
cerca di raggiungere è un valore di base, mentre il bastone che la scimmia andrà a cercare per eseguire il
>-08-,;;,&(,-3&)2&?,*0-%&7@)(0I"&V. Greimas, A., J., Courtès, J., 1979, op. cit., ad vocem valore.
18
La Woodfall F ilm Production è la casa di produzione fondata nel '58 (nello stesso anno quindi
dell'ultimo programma del Free Cinema) 7,*& 7-,;;,.)-80& %& >-/2#/>,*%& %(>02%2.%& 7%/& !8/0?,2/&
,--,BB/,./"<& [0$2& c(B0-2%, e da Tony Richardson, uno dei registi del movimento. Di lì a pochi anni la
Woodfall diventerà la casa di produzione dei kitchen sink dra ma . Questa espressione, che letteralmente
(/82/K/#,& !7-,;;,& 7%*& *,?%**0"<& K) usata nei primi anni Sessanta in senso spregiativo per indicare i
lungometraggi dei registi saliti alla ribalta qualche anno prima con il Free Cinema e che, almeno
idealmente, erano considerati la continuazione del movimento. I kitchen sink erano allora quei film che
>0-.,?,20&()**0&(#$%-;0&*,&!(>0-#,&?/.,&7/&.)../&/&8/0-2/"&0((/,&*,&-0)./2%&7%/&>-0*%.,-/I&
13
escludere gli individui dalla possibilità di produrre un discorso, l'interdetto (Foucault
19709I& T0/#$Y& 6)/27/& !(/& (,& B%2%& #$%& non si ha il diritto di dir tutto, che non si può
parlare di tutto in qualsiasi circostanza, che chiunque, insomma, non può parlare di
programma del F ree Cinema . A un lavoro per commissione, quel Thursday's Children
(1953) che gli varrà l'Oscar, Anderson contrappone, per proprio sfogo artistico, un
realizzazione, negli orari di impiego, di oggetti e opere !/2& ?/(.,& 7/& )2& *,?0-0& */B%-0<&
#-%,./?0& %& (%21,& >-0K/..0" (De Certeau 1990: 59), ossia per piacere personale. Come
causato dalla cultura di massa. Dopo il successo e la vittoria per Thursday's Children
(1953), che gli diede la possibilità di far circolare il film nelle piccole sale indipendenti
di Londra e nel resto della nazione, Anderson si renderà conto della necessità di entrare
19
Scrive Anderson, ricordando le riprese di O Drea mland: at the time of Thursday's Children i paid a visit
to Drea m land, a fainfare at Margate. It had a strange waxwork exhibition showing 'Torture through the
ages' , featuring effigies of the Rosenbergs being electrocuted. I remember a poster which said: 'See the
electric chair in which the atom spy Rosenberg was executed and there was a little hole in the wall
through which you could see a policemen laughing. I was very struck by this image and thought that I
should be put on film. So i went back to Drea mland with John F letcher and we just shot a little ten-minute
film entirely from my own resources. !Z*& .%;>0& 7/& \$)-(7,]@(& U$/*7-%2& ?/(/.,/& _-%,;*,27<& )2& >,-#0&
divertimenti a Margate. Esso aveva un bizzarro museo delle cere di «torture nei secoli» ospitante delle
rappresentazioni dell'esecuzione sulla sedia elettrica di Rosemberg. Ricordo un manifesto che recitava:
«guardate la sedia elettrica su cui la spia dell'atomo Rosemberg ha subito l'esecuzione a morte» e
l'esistenza di un buco nel muro attraverso cui si poteva vedere ridere un poliziotto. Ero davvero colpito da
questa visione e pensai che avrei dovuto inserirla in un film. Perciò tornai a Dreamland con John Fletcher
%& 8/-,;;0& ,>>%2,& 7/%#/& ;/2)./& 7/& K/*;& /2.%-,;%2.%& ,& 20(.-%& (>%(%I"& Z27%-(02<& =I<& NOOM<& !A/27/28& ,&
V.]*%"<&/2& Commentary.
14
nei grandi circuiti: if you work within the system an Academy Award will give you a leg
up. Then all the usual conditions, your own ability, and personality, and of course luck,
apply once more. If you won your Oscar with a film that was made outside the system, it
Nella realizzazione dei cortometraggi che poi confluiranno nel F ree Cine ma, Anderson
e gli altri, operando negli spazi dell'industria cinematografica, hanno secondo noi messo
in pratica alcune tattiche (De Certeau 1990) allo scopo di raggiungere i propri obiettivi.
spazio organizzato e controllato dalle istituzioni per realizzare dei cortometraggi propri,
personali. O Drea mland e Every Day Except Christmas possono essere considerati in
quest'ottica come il risultato di lavori di straforo. Anderson, come appena detto, gira il
primo 4 che pure rimane l'unico dei nove cortometraggi del F ree Cinema ad essere stato
20
!V%&*,?0-/&7%2.-0&/*&(/(.%;, un Academy Award ti darà una mano. Così tutte le normali condizioni, la
tua capacità, la tua personalità e ovviamente la fortuna, fruttano ancora una volta. Se ottieni il tuo oscar
con un film realizzato al di fuori del sistema, esso non ti renderà più fa#/*%& -/>%.%-%& /*& ()##%((0I"&
Z27%-(02<& =I<& V%>.%;B%-& NOQR<& !\$%& H,*)%& 0K& ,2& c(#,-"<& .-,(#-/1/02%& 7/& )2@/2.%-?/(.,& ,**,& ``U<& /2&
Anderson, L., 2004, Never Apologise: the collected writings of Lindsay Anderson , Plexus, London, p. 58.
21
Anderson parla genericamente di finanziamento privato: Who pays for these films? One of them was
privately financed (O Drea mland); Together, Momma Don't Allow and Nice Time were paid for by the
British F il m Institute's Experi mental F ilm Fund; and Every Day Except Christhmas was commissioned by
the Ford Motor Company. !U$/& >,8d& >%-& *,& -%,*/11,1/02%& 7/& 6)%(./& K/*;e& f20<& O Drea mland, venne
finanziato privatamente, Together, Momma Don't Allow e Nice Time furono finanziati dal British Film
Institute's Experimental Film Fund, Every Day Except Christhmas fu commissionato dalla Ford Motor
U0;>,2]"& Z27%-(02<& =I<& V);;%-& NOQb<& !A-%%& U/2%;,"<& /2& Universities and Left Review. Martini
#$/,-/(#%F&!6),2.0&,7&Z27%-(02<&$,&2%*&#,((%..0& O Drea mland (O terra dei sogni), una «discesa agli inferi»
2%*&*)2,&>,-g&7/&J,-8,.%&-%,*/11,.,&2%*&NOQP�>*%.,;%2.%&,&>-0>-/%&(>%(%&%&;,/&>-0/%..,.,&/2&>)BB*/#0"<&
Martini E., 1991, Storia del cinema inglese: 1930-1990, Marsilio, Venezia, p. 215.
15
televisione, e il secondo, con l'accordo con l'azienda automobilistica Ford di inquadrare
veicoli da lavoro. Se nei primi documentari realizzati per l'industria (Idlers that Work,
Meet the Pioneers, Three installations, Trunk Conveyor e quel Wakefield Express che
eseguire un lavoro per cui è pagato,22 in Every Day Except Christmas, pur nel rispetto
dei vincoli imposti dal finanziatore, riesce a portare avanti il discorso che gli interessa,
a conformarsi ai vincoli imposti e ad eluderli nello stesso tempo. Se, infatti, la Ford
dopo alcuni primi piani di camion, ritorna alle immagini che gli sono care. Per la
precisione, la macchina da presa dapprima inquadra quello che sarà il tema del
cortometraggio, la working class del mercato ortofrutticolo, poi mostra per alcuni istanti
dei lavoratori di Margate, cher porterà avanti sino alla fine del film. Ecco la trascrizione
delle inquadrature:
7%8*/&)0;/2/&#$%&8-/7,20&!S,>>]&7,]h"<&!\$,2g/28&]0)"&%&!a007&*)#g&
*,7/%(h"&(/&;%(#0*,&,**,&;)(/#,.
04. Stacco.
05. Primo piano dei visi degli uomini che smistano l'insalata.
06. Stacco.
22
In Idlers That Work e Meet the pioneers documentare il lavoro in una fabbrica di Wakefield. In Three
Installations promuovere la specializzazione di un'industria di costruzioni meccaniche. In Trunk
Conveyor, realizzato per il National Coal Board, descrivere il lavoro che si svolge nelle miniere. Nella
terza parte di questo lavoro, vedremo come documentari industriali dell'Italia del secolo scorso,
precisamente prodotti per la società Ansaldo di Genova, siano stati inseriti in una nuova produzione
cinematografica, il film La bocca del lupo, portando così in scena l'archivio di immagini e suoni della
nostra semiosfera (Lotman 1984) culturale.
16
07. Primo piano di mani di donne che riempiono le cassette di insalata,
70>0&6),*#$%&(%#0270&/2&(0?-/;>-%((/02%�>,-%&*,&(#-/..,&!.0&Z*/#%&
,27&a%0-8%&,27&`/**III"&.
08. Stacco.
09. Primo piano di mani che prendono fiori, dopo qualche secondo in
(0?-/;>-%((/02%& #0;>,-%& & *,& (#-/..,& !III,27& V/7& ,27& Z*,2& ,27&
a%0-8%III"<&>0/&/2&7/((0*?%21,&/2#-0#/,.,&!III,27&_%-%g&,27&`/**III"<&>0/&
/2&7/((0*?%21,&/2#-0#/,.,&!,27&,**&.$%&0.$%-(III"&.
(%#0270& /2& (0?-/;>-%((/02%& ,>>,-%& *,& (#-/..,& !\$/(& K/*;& ,B0).& .$%&
;,-g%.&,.&U0?%2.&a,-7%2&/(&,KK%#./02,.%*]&7%7/#,.%7".
11. Stacco.
12. Primo piano di mani che sistemano funghi nelle ceste. A livello
15. Stacco.
suggerita..
17. Stacco.
18. Totale del ragazzo che indica di nuovo come eseguire la manovra
(#-/..,& !A0-7& 0K& `-/.,/2& >-%(%2.(& i& =ccj& Z\& `k:\Z:l"<& %& >0/&
!WHWkm&_Zm&WGUWT\&USk:V\JZV"I&Z&*/?%**0& (020-0<&,*&-);0-%&
del motore si aggiunge, per poi sostituirlo, il suono di una tromba che
19. Stacco.
17
20. Primo piano di ceste che vengono sollevate da terra. A livello
Discorso analogo per Karel Reisz, i cui film saranno analizzati nella seconda parte di
questo lavoro, il quale contratta con la Ford, che lo ingaggia come responsabile dei film
!promozionali"<&/*&K/2,21/,;%2.0&,22),*%&7/&)2&K/*;&/7%,.0&%&7/-%..0&7,&*)/I23
23
!_,& .-%& ,22/& %-0& 7/-%..0-%& 7%**,& >-08-,;;,1/02%& 7%*& l,./02,*& A/*;& \$%,.-%<& 6),270& $0& 7,.0& *%&
dimissioni, perché non riuscivo mai a trovare i soldi per fare dei film. E sono entrato, per quanto strano
possa parere, alla Ford: direttore del servizio cinematografico, avevo la responsabilità dei film pubblicitari
o tecnici, su trattori, motori e altre cose di questo genere. Eravamo d'accordo che in cambio di questo
lavoro la Ford ogni anno avrebbe messo a disposizione il denaro necessario per fare un film. Il primo
anno, abbiamo fatto Every Day Except Christmas, del quale Lindsay Anderson era regista e io produttore;
il secondo We Are the La mbeth Boys; il terzo anno, ho lasciato la Ford. La Ford era come un «mecenate»;
a condizione che io facessi quello che loro volevano nei film pubblicitari, potevo fare a mia volta quello
che volevo nei documentari. Questi due sono stati realizzati in totale libertà. E la libertà più straordinaria
che mi hanno lasciato è stata quella di dare a We Are the La mbeth Boys la lunghezza che ritenevo giusta: è
un documentario che dura quasi un'ora, una cosa del tutto insolita a quell'epoca. E il film passava nelle
(,*%I"&k%/(1<&jI<&0#.0B-%&NObO<&/2.%-?/(.,.0&7,&Jean Grissolange, in Jeune Cinéma , n. 122.
18
3. La costruzione del consenso
least that this was worth trying. We had about eighteen months of
success. 24!
Se, a distanza di anni, Anderson individua nel mancato supporto del pubblico inglese,
fasi con cui lui e gli altri fondatori del movimento hanno favorito invece tali attenzione
e consenso. Vedremo inoltre come, pur dichiarando la freschezza e genuinità dei temi
proposti, Anderson e Reisz non hanno fatto altro che riproporre gli ideali portati avanti
su Sequence e Sight and Sound da diversi tempo. Ciò che davvero fa la differenza è
che nel 1956, con la nascita del F ree Cine ma, queste idee hanno la possibilità di evadere
Sequence, per raggiungere un'audience più vasta e variegata (frequentatori delle sale
europei, ecc). Nel 1958, poi, Tony Richardson e John Osborne creano una casa di
nel '59 con l'adattamento per il cinema di Look Back in Anger, testo esemplare dei
24
!U-%7%?,;0& #$%& %(/(.%((%& )2,& ?,*/7,& .-,7/1/02%& 7/& #/2%;,& B-/.,22/#0& 5>%-& 6),2.0& %(/8),9& %& )2,& 202&
dello stesso valore (solidamente riconosciuta). Credevamo di poter trovare nel pubblico britannico un
supporto popolare sufficiente, o di poterlo stimolare, così da rendere possibile l'esistenza di una sana
industria britannica. O quantomeno credevamo che valesse la pena provarci. Abbiamo avuto all'incirca
7/#/0..0& ;%(/& 7/& ()##%((0I"& Z27%-(02<& =I<& NOEM<& !`-/./($& U/2%;,F& \$%& S/(.0-/#,*& :;>%-,./?%"<& /2&
International F ilm Guide.
19
Dalla periferia al centro di potere in meno di cinque anni. Se la creazione del F ree
Cinema è stata quasi sempre attribuita a ragioni pratiche 4 come la necessità di trovare
uno spazio per mostrare Together di Lorenza Mazzetti25 4 è indubbio che è nell'attività
Cosa hanno realizzato, chi erano i fondatori del F ree Cinema prima di creare il
movimento? Anderson, noto soprattutto come critico, negli anni Cinquanta aveva già
firmato alcuni documentari e prodotti televisivi. Dal 1948 infatti (qualche anno prima il
passaggio da Sequence, che chiude per questioni finanziarie, a Sight and Sound) gira
"#$%&'$(')"*+%*#',*$-.*/26, su uno dei suoi registi preferiti, Thorold Dickinson. Nel '53
gira, oltre a O Dreamland, l'unica pellicola con cui vince l'Oscar, Thursday's Children,
come già detto, un documentario su una scuola per bambini sordi, girato quasi
completamente a sue spese.27 Infine, nel 1956, gli vengono affidate alcune puntate dello
Karel Reisz negli anni Cinquanta è un affermato critico cinematografico. Nel 1952
25
U0(n&(#-/?%& U-%(>/F& !*,&J,11%../&(.,?,& 8/-,270&)2& K/*;&()& 7)%&(0-70;)./&7%**@W,(.&W27& #$%&(/&(,-%BB%&
dovuto intitolare The Glass Marble : ma si trovava in difficoltà con il montaggio e rischiava di perdere il
finanziamento dell' Experimental F ilm Fund oLp& _0>0& )2,& >-0/%1/02%& 7/& Thursday's Children, nel '55,
avvicinò Anderson, il quale si offrì di aiutarla. Girarono alcune scene aggiuntive e lavorarono insieme al
montaggio. A film finito (e a titolo cambiato: ora si chiamava Together) sorse un problema. Dove è a chi
mostrarlo? In quel periodo Karel Reisz, vecchio amico di Anderson dai tempi di Sequence, lavorava come
programmatore al National Film Theatre, e fu lui il tramite per l'organizzazione di una serata in cui
presentare, insieme a Together, O Drea mland, che non aveva avuto mai proiezioni pubbliche, e Momma
Don't AllowI& :*& >-/;0& >-08-,;;,& 7%*& A-%%& U/2%;,& %-,& 2,.0I"& U-%(>/<&ZI<& NOEE<& Lindsay Anderson, La
Nuova Italia, Firenze, pp. 42-43.
26
Anderson, L., 1952, Making a F il 01'23*'"#$%&'$(')"*+%*#',*$-.*/, George Allen & Unwin, London.
Tuttavia, il libro più importante di Anderson rimane About John Ford (1981, Plexus, London), a tutt'oggi
l'opera più esaustiva sul regista americano.
27
Intervenne finanziariamente, quasi in chiusura di lavoro, la casa produttrice World Wide Pictures.
20
pubblica un libro sul montaggio, Technique of F ilm Editing28, e dal '52 al '55 è direttore
della programmazione del National F ilm Theatre. Walter Lassally è operatore di ripresa
Richardson cura alcune regie televisive per la Bbc, ma la sua passione è il teatro .,2.+'&
che nel 1955 fonda, assieme a George Devine, la compagnia English Stage Company
del Royal Court Theatre di Londra (tra i membri figurano anche gli scrittori Harold
I fondatori del F ree Cinema , ossia coloro che firmarono il primo programma del '56,
avevano perciò già una carriera alle spalle. Anderson, in particolare, aveva le
competenze modali 30 per raggiungere l'oggetto di valore: saper fare tecnico, sapere
let young people become professional film-makers and that was what
28
Reisz, K., 1953, Technique of F ilm Editing, Focal Press, Oxford. In Italia è stato edito nel 2001 dalla
Lindau con il titolo La tecnica del montaggio cinematografico.
29
L'espressione Angry Young Men si riferisce a un movimento letterario e teatrale inglese degli anni
Cinquanta caratterizzato da un profondo scontento verso la condizione politica e sociale della nazione; in
6)%(.0&(%2(0<&!8/0?,2/&,--,BB/,./"&%-,20�*0ro che mal digerivano l'ipocrisia della classe borghese e che
a questa cercavano di ribellarsi. L'appellativo fu dato da alcuni giornalisti nel maggio del '56 a Londra in
occasione della prima rappresentazione di Look Back in Anger ma in poco tempo furono chiamati
!,--,BB/,./"& ,2#$%& ;0*./& -0;,21/%-/& *%& #)/& 0>%-%& #02.%2%?,20& >/q& 8%2%-/#,;%2.%& %*%;%2./& 7/& >-0.%(.,&
contro le ingiustizie sociali e l'establishment britannico. Molti studiosi, ritenendo che gli appartenenti a
questo gruppo avessero in realtà poco in comune tra di loro, sostengono che il movimento e la fama che
ne seguì furono invece principalmente opera della stampa: in retrospect, the Angry Young Men had little
in common, and the fact they were treated as a coherent phenomenon oLp is often attributed to the
influence of the media, and especially the popular press, which were crucial in presenting Anger to a
general publicI&!Z&>0(.%-/0-/<&/&!8/0?,2/&,--,BB/,./"&,?%?,20&>0#0&/2�)2%&%&/*&K,..0&#$%&K0((%-0&.-,..,./&
come un fenomeno omogeneo è generalmente attribuito all'influenza dei media, in particolar modo della
(.,;>,& >0>0*,-%<& K027,;%2.,*%& 2%*& >-%(%2.,-%& 8*/& !,--,BB/,./"& ,*& 8-,27%& >)BB*/#0"I& Lacey, S., 1995,
British Realist Theatre: The New Wave in its Context 1956-1965, Routledge, London, p. 17.
30
Per competenza modale (+/2.%27%& )2,& #0;>%.%21,& (>%#/K/#,& #$%& -%27%& >0((/B/*%& *+%(%#)1/02%& 7/& )2&
programma narrativo. V. Greimas, A. J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem competenza.
21
much guided by our idea of what cinema should be. But it was also a
way of getting our films shown and written about. Giving a collective
Espressione fortunata, quella di F ree Cinema , anche a causa di una certa ambiguità
interpretativa. L'idea di !freedom" infatti è suscettibile di due interpretazioni pertinenti.
Come è stato già notato, da una parte si può privilegiare l'isotopia tematica della libertà
d'espressione dell'artista 4 These films are free in the sense that their statements are
entirely personal 32 4 come è scritto in uno dei primi volantini. Dall'altra, si può
propendere per 6)%**,& 7/& !*/B%-.3& 7,**%& #0(.-/1/02/& 7%*& (/(.%;,& 7%**%& produzioni
#/2%;,.08-,K/#$%"33 poiché, sempre nello stesso volantino, leggiamo Most of them [the
films], so far, have been produced outside the framework of the film industry. This has
meant that their directors have been able to express their own viewpoints, sometimes
unusual, without obligation to subscribe to the technical or social conventions imposed
on work under commercial conditions).34
In questo paragrafo ci occuperemo dei testi che accompagnarono le tre proiezioni dei
film in esame: co-testi che influenzarono l'aspettativa e la ricezione da parte di pubblico
e critica. La proiezione del primo programma si svolse dal 5 all' 8 febbraio 1956 e si
avvalse di una sede illustre, il National F ilm Theatre (oggi B F I Southbank), la sala
31
!l%**@establishment cinematografico non c'era possibilità per i giovani di diventare filmmakers
professionisti, ciò ci portò alla creazione del Free Cinema. Questo è stato descritto come un movimento, e
lo fu nel senso che a guidarlo era la nostra idea di cinema. Ma rappresentò anche il mezzo per mostrare i
nostri film e fare in modo che qualcuno ne scrivesse. Coniando un nome per quello che altrimenti sarebbe
stato un insieme di film disparati fu possibile ai giornalisti di recensirli. I giornalisti hanno sempre
B/(0820&7/&)2&r8,2#/0s<&>%-#/d&2%&#-%,;;0&)20I"&Z27%-(02< =I<&NOOM<&!W?%-]&_,]&Wt#%>.&U$-/(.;,("<&/2&
Commentary.
32
!u)%(./&K/*;&(020&*/B%-/&2%*&(%2(0&#$%&#/d&#$%&?/%2%&%(>-%((0&/2&%((/&'&7%*&.)..0&>%-(02,*%"I
33
F reedom from the restraints i mposed by commercial syste ms of film-making. =0?%**<&ZI<&!A-%%&U/2%;,"&
in Lovell, A., Hillier J., 1972, op. cit., p. 136.
34
!=,& ;,88/0-& >,-.%& 7/& 6)%(./& K/*;<& (/20& ,7& 0-,<& (020& (.,./& >-070../& ,*& 7/& K)0-/& 7%**@/27)(.-/,&
cinematografica. Questo ha significato il fatto che i loro registi hanno potuto esprimere il proprio punto di
vista, a volte atipico, senza l'obbligo di piegarsi alle convenzioni tecniche o sociali imposte a lavori che
(088/,##/020&,&*08/#$%�;%-#/,*/I"
22
cinematografica del British F ilm Institute. Questo importante spazio fu acquisito grazie
a Reisz, che dal 1952 era primo programmatore della sala più importante della capitale.
Fu lo stesso Reisz a decidere per il F ree Cinema uno spazio di programmazione di tre
anni. In quelle tre serate fu distribuito, a mano, tra il pubblico, il manifesto del F ree
Cinema e dei volantini.
Ecco il manifesto del primo programma (fig. 1):
F ig. 1: il manifesto del primo progra mma del F ree Cinema ! F ree Cinema 1 ! proiettato a Londra dal 5
23
:*&>-/;0&%*%;%2.0&7,&-/*%?,-%&'&/*&.%2.,./?0&7/&(K-)..,-%&202&(0*0&*,&!7/;%2(/02%&(>,1/,*%&
>%-./2%2.%& ,*& .%(.0& (#-/..0"& 5J,--02%& CDDNF& COM-295), ossia la linearità, ma anche,
seppure in minima misura, l'intera estensione del foglio, come accade più generalmente
/2&>0%(/,I&Z&*/?%**0&>*,(./#0<&/*&.%(.0&'&&()77/?/(/B/*%&/2&.-%&(>,1/F&/*&>-/;0&?,&7,&!.$%(%&
K/*;"&,&!%?%-]7,]"<&/*&(%#0270&7,&!,(&film-;,g%-"&,&!,../.)7%"<&/*&.%-10&7,&!=0-%21,"&,&
!k/#$,-7(02"I& :*& >-/;0& %& /*& .%-10& spazio risultano accomunati da stile, tondo, e
interlinea, singola; il secondo spazio è distinto invece da uno stile corsivo e un'interlinea
doppia.
A livello discorsivo, è invece possibile isolare due parti. Nella prima, il soggetto
prima parte è possibile individuare sia la dichiarazione del carattere di discontinuità che
questi cortometraggi hanno tra loro se si pertinentizzano gli aspetti produttivi 4 non
sono stati girati per essere mostrati insieme, in tal senso quindi sono diversi 4 sia il
inoltre il valore che li anima: raggiungimento della libertà, valorizzazione delle persone
e della vita di tutti i giorni. Nella seconda parte individuiamo il ruolo attoriale del
(088%..0& 7%**@%2)2#/,1/02%<& !K/*;& ;,g%-("<& 202#$Y& /*& (/(.%;,& ?,*0-/,*%& 7%*& (088%..0&
dell'enunciazione (questa seconda parte, tra l'altro, è quella che generalmente viene
In basso a destra, compaiono, uno dopo l'altro, gli attori individuali (per il primo posto,
movimento, Lorenza Mazzetti; per la restante parte, da una più banale ragione
24
1979), è evidente che l'uso di verbi denotanti un universo emozionale 4 to feel , to
believe 4 unito alla struttura semplice degli enunciati 4 brevi, dalla forma basilare
orientato a una comprensione patemica più che cognitiva. Ciò ci induce a inferire che il
pubblico cui Anderson e gli altri volevano raggiungere sia stato quello del pubblico
un pubblico più competente come ad esempio quello dei critici. Confronteremo tra poco
Le proiezioni del terzo e del sesto programma, rispettivamente nel maggio del 1957 e
nel marzo del 1959, saranno invece accompagnate da testi più lunghi e complessi. Ma
Claren e Le sang des Bêtes di Franju), nel maggio del '57 si svolge il secondo
programma dei film presi in esame: F ree Cinema 3: Look at Britain!. Riguardo al titolo,
due sono gli elementi rimarchevoli. Look at Britain! è il titolo che Reisz intende dare
all'insieme di documentari che l'azienda Ford gli ha commissionato,35 quindi l'uso che
Ma, soprattutto, Look at Britain! marca il contrasto con un titolo eccellente della
cinematografia inglese. Ci riferiamo a Listen to Britain36, uno dei documentari più noti
attraverso rumori, voci e musica della nazione durante la seconda guerra mondiale,37 nei
35
HI&_)>/2<&UI<&!A-%%&U/2%;,"<&2%*&B00g*%.&/2#*)(0&2%*�K,2%..0&0;02/;0&%7/.0&2%*&CDDR&7,*&`A:I
36
Listen to Britain, regia di Humphrey Jennings e Stewart McAllister, Gran Bretagna, 1942.
37
Il film fu commissionato a Jennings dal governo inglese e mette in scena una giornata nella nazione
sconvolta dai bombardamenti. Esso prende avvio enfaticamente da un piano medio di uno dei più noti
speaker radiofonici del tempo, Leonard Walter Brockington, che guardando in camera recita la poesia
Listening to Britain: I a m a Canadian. I have been listening to Britain. I have heard the sound of her life
by day and by night. Many years ago, a great American, speaking of Britain, said that in the storm of
battle and conflict, she had a secret rigour and a pulse like a cannon. In the great sound picture that is
here presented, you too will hear that heart beating. !V020&#,2,7%(%I&So ascoltato la Gran Bretagna. Ho
25
film che compongono il programma Look at Britain! il cuore pulsante dell'Inghilterra è
inscritto nelle facce dei suoi figli. L'anima dell'Inghilterra non si ascolta ma si vede.
Come vedremo tra poco inoltre il manifesto del terzo programma è firmato con un più
il nome che Anderson e gli altri si sono dati dopo il successo dei primi due programmi.
da Anderson nei suoi articoli e molto presente nella politica di quegli anni. Negli ultimi
tempi, la notorietà del critico è inoltre cresciuta grazie alla pubblicazione, a soli otto
mesi dalla proiezione del primo programma, di uno dei suoi articoli più importanti,
Stand Up! Stand Up!39, incentrato proprio sul tema dell'impegno (comm itment) del
critico e del filmmaker . In questo articolo, parlando in prima persona, in quanto critico,
Anderson dichiara che artisti e critici hanno dei principi legati all'umanesimo, e che
espliciti questi principi e lottare per affermarli: Our ideals-moral, social and poetic !
must be defended40.
Ora, il manifesto del terzo programma del F ree Cinema (fig. 2):
udito il suono della sua vita giorno e notte. Anni fa, un grande americano, parlando della Gran Bretagna,
disse che nella furia della battaglia e del conflitto, essa conserva un rigore segreto e un ritmo simile a
quello di un cannone. In questa grande rappresentazione sonora che qui è presentata anche voi ascolterete
6)%(.0&B,../.0&7%*&#)0-%"I
38
!:*&(%;,&7%(/82,�)2%;%2.%&*@r)2/.3&;/2/;,s&5#0;>,-,B/*%&,*&.-,..0&>%-./2%2.%&0&(0*0&7/(./2./?0&7%**,&
scuola di Praga) della significazione: situato sul piano del contenuto, corrispondente al fema, unità del
>/,20&7%**@%(>-%((/02%"I&V. Greimas, A., J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem sema .
39
Z27%-(02<&=I<&Z).);2&NOQR<&!V.,27&f>h&V.,27&f>h"<&/2&S ight and Sound, London.
40
!:&20(tri ideali 4 morali, sociali e politici 4 7%?020&%((%-%&7/K%(/"I
26
F ig. 2: il manifesto del terzo progra mma del F ree Cinema ! F ree Cinema 3: look at Britain! !
27
Il testo, di natura più lunga e complessa di quello del primo programma, è suddivisibile
in quattro spazi. Il primo comprende quello che possiamo chiamare il sottotitolo del
due spazi sono inoltre separati graficamente dal terzo e quarto mediante una linea nera
orizzontale continua. Il primo e il terzo spazio sono allineati verso sinistra, il secondo e
il quarto verso destra. Il terzo spazio è a sua volta suddiviso in cinque parti,
corrispondenti ai cinque paragrafi, e ogni parte presenta un aspetto del movimento. Per
quanto riguarda il primo paragrafo, se nel manifesto del primo programma l'attenzione
-/?0*8%&()B/.0&,**@%2)2#/,.,-/0<&.-,;/.%&*0!]0)"<&/27/#,2708*/&*,�%-%21,&7,&,..-/B)/-%&,*&
testo (inteso come l'insieme dei cortometraggi che costituiscono il programma). Non in
base a un ruolo tematico, relativo all'arte oppure a un semplice divertisement, i film che
il pubblico sta per vedere devono essere intesi in netta contrapposizione con la
cinematografia britannica coeva. Viene perciò stabilito il ruolo di antisoggetto dei corti
secondo paragrafo invece l'attenzione è posta sulla strumentazione tecnica usata per la
ripresa 7%/�-.0;%.-,88/<&>0?%-,&;,&#,>,#%&7/&!#-%,-%&>0%(/,"I&ZBB/,;0&8/3&,##%22,.0&
a questo come uno dei cardini dell'estetica del movimento. Qui, aggiungiamo che tale
capacità è quella che Anderson ha sempre ravvisato e ammirato nei film di Humphrey
Anderson non esita a scrivere di lui come dell'unico poeta del cinema britannico 4 i t
might be reasonably be contended that Humphrey Jennings is the only real poet the
41
Con l'espressione only connect Z27%-(02& (/& -/K%-/(#%& ,**@,B/*/.3& 7/& [%22/28(& 7/& #-%,-%& !-%*,1/02/&
/2,(>%..,.%"<&0((/,&#-%,-%&>0%(/,I&Anderson L., April-[)2%&NOQP<&!c2*]&U022%#.F&V0;%&Z(>%#t of the Work
0K&S);>$-%]&[%22/28("<&/2&S ight and Sound.
28
Britsh cinema has yet produced 42 4 e dei suoi film come positivamente distinguibili dal
8%2%-%&!K/*;&7/&8)%--,"&>%-#$Y&/(>/-,./&7,*�-,88/0&%&7,**,&.%2,#/,&7%**,&8%2.%�)2% 4
they are all films of Britain at war, and yet their feeling is never, or almost never,
warlike. They are committed to the war [L] but their real inspiration is pride, an
unaggressive pride in the courage and doggedness of ordinary British people 43. La
che Anderson e gli altri reitereranno e che rappresenta uno dei valori d'uso con i quali il
F ree Cinema cercherà la legittimità della sua presa di parola sullo stato della Gran
Bretagna negli anni Cinquanta. La Gran Bretagna infatti viene citata come la patria che
Ma in realtà di inglese gli autori del F ree Cinema hanno davvero poco. I fondatori e gli
India,45 Tanner e Goretta sono svizzeri, Mazzetti è un' italiana trasferitasi a Londra dopo
essere stata cacciata dalla scuola di cinema di Roma,46 Reisz è un ebreo polacco
42
!V/& >)d& -,8/02%?0*;%2.%& ,KK%-;,-%& #$%& S);>$-%]& [%22/28(& (/,& *@)2/#0& ?%-0& >0%.,& #$%& /*& #/2%;,&
B-/.,22/#0&,BB/,&;,/&>-070..0"I
43
!U/&(020&K/*;&()**,&a-,2&`-%.,82,&/2&.%;>0&7/&8)%--,<&%&2020(.,2.%&#/ò la loro atmosfera non è mai, o
6),(/&;,/<&r7,&8)%--,sI&V020&7%7/#,./&,**,&8)%--,&oLp ma la loro vera ispirazione sono la fierezza, un mite
0-808*/0&2%/K-02./&7%*�-,88/0&%&7%**,&.%2,#/,&7%**,&8%2.%�)2%&7%**,&a-,2&`-%.,82,"I
44
Per effetto di senso (@/2.%27%&6)%**,&!/;>-%((/02%&7/&r-%,*.3s&>-070..,&7,/&20(.-/&(%2(/&,*.,..0&/*&
(%2(0<& 0??%-0& #02& )2,& (%;/0./#,& (088/,#%2.%I& oLp situato sull'istanza della ricezione, l'effetto di senso
corrisponde alla semiosi, atto situato al livello dell'enunciazione, e a quello della manifestazione che è
l'enunciato-7/(#0-(0I"&HI&a-%/;,(<&ZI<&[I<&U0)-.'(<&[I<&NObO<&op. cit., ad vocem effetto di realtà .
45
Lindsay Gordon Anderson è nato a Bangalore nel 1923. Il padre era un capitano dell'esercito, la madre
apparteneva a una famiglia da generazioni a capo di un'azienda produttrice di whisky. Scrive Ryan:
Lindsay's sense of himself as a Scot grew over the years and allowed him to make sense of his position as
an outsider ! morally, emotionally and socially ! in the english middle-class world into wich he was
expected to take his place. !:*&(%2(0&7/&,>>,-.%2%21,&,&)2,&#)*.)-,&(#011%(%&#-%BB%&/2&=/27(,]&2%8*/&,22/&
permettendogli di considerarsi un outsider 4 moralmente, emotivamente e socialmente 4 all'interno della
mi77*%& #*,((& /28*%(%& 2%**,& 6),*%& #/& (/& ,(>%..,?,& #$%& *)/& ;%..%((%& -,7/#/I"& k],2<& TI<& !:2.-07)#./02I& Z&
-%?0*)./02,-]&(0*7/%-"<&/2&Z27%-(02<&=I<&CDDM<&op. cit., p. 3.
46
Rimasta orfana da bambina, Lorenza Mazzetti fu affidata alle cure di alcune zie, uccise in seguito dai
nazisti durante la seconda guerra mondiale. Dopo la breve esperienza del Free Cinema a Londra, tornò in
Italia e lavorò in televisione per la Rai al fianco di uno dei maggiori registi del neorelismo, Cesare
Zavattini. Oggi invece è una scrittrice. Per un' approfondimento della vita di Lorenza Mazzetti, v. Betti,
29
scampato alla persecuzione nazista, Richardson è l'unico inglese ma di famiglia
decisamente agiata (ha studiato ad Oxford e si occupa di teatro). Eppure tutti parlano
dell'Ing$/*.%--,& ,8*/& /28*%(/<& >0-.,270& .-,& *+,*.-0& ()**0& (#$%-;0 la forma gergale usata
nella capitale, il dialetto cockney. Sempre nel terzo paragrafo, viene usato l'aggettivo
!,--,BB/,./"&5angry), citazione del ben più importante movimento di quegli anni, quello
degli Angry Young Men di John Osborne. Nel quarto paragrafo viene ribadita la lettura
oppositiva dal dare al F ree Cinema , quindi il F ree Cinema è presentato come opponente
attaccare le sue for;%& 7@,B)(0<& ,;,-%& *,& (),& 8%2.%". A rafforzare il senso di quanto
(#-/..0<&*,&K-,(%&K/2,*%&#$/,-/(#%&!6)%(.0&'&/*&20(.-0&/;>%820"I&
Dal punto di vista della cooperazione interpretativa (Eco 1979), è la corenza 47 che
caratterizza il passaggio dal primo al secondo manifesto poiché il rapporto instaurato tra
autore e lettore nel primo qui continua e s'ispessisce con la stipula di un contratto
poco ostica 4 frasi brevi e dalla struttura semplice, termini che si ripetono da una frase
connotano la sfera delle sensazioni più che dell'intelletto 4 poetry, feelings, love !
G., 2002, L'italiana che inventò il F ree Cinema inglese. Vita cinematografica di Lorenza Mazzetti , Vicolo
del Pavone, Piacenza.
47
La coerenza è uno dei concetti fondamentali della linguistica testuale, nello specifico essa è uno dei
#-/.%-/& #$%& )2& .%(.0& 7%?%& -/(>%..,-%& >%-& ,?%-%& ?,*0-%& #0;)2/#,./?0I& f2& .%(.0& ,**0-,& '& #0%-%2.%& (%& !*%&
componenti del mondo testuale, ossia la configurazione di concetti e relazioni soggiacente al testo di
supe-K/#/%<& (020& -%#/>-0#,;%2.%& ,##%((/B/*/& %& -/*%?,2./"I& V.-%..,;%2.%& *%8,.,& ,**,& #0%-%21,& '& *,& coesione
#$%& /27/?/7),& !/*& ;070& /2& #)/& *%& #0;>02%2./& 7%*& .%(.0& 7/& ()>%-K/#/%<& 0((/,& *%& >,-0*%& #$%& %KK%../?,;%2.%&
)7/,;0&%&?%7/,;0<&(020�**%8,.%&.-,&7/&*0-0"I& Coerenza e coesione, quindi, pur denotando entrambe un
insieme di relazioni, agiscono l'una a livello profondo l'altra a quello di superficie del testo. De
Beaugrande R.-A., Dressler, U., 1981, Einführung in die Textlinguistik , Max Niemeyer Verlag, Tübingen;
trad. it., 1984, Introduzione alla linguistica testuale , Il Mulino, Bologna, pp.13-29.
30
dall'altro il contenuto si estende, dalla sfera dei sentimenti a una relativa alle
differenza infatti del primo manifesto, non si parla qui solo della volontà, artistica, di
fare un certo tipo di cinema, ma anche dei mezzi, tecnici e finanziari, indispensabili per
16mm, lo sponsor Ford Motor Company, ecc. Chiaro è anche l'accordo di fiducia
attuare è esplicitamente chiesto, we ask you to view it not as critics, nor as a diversion,
but in direct relation to,48 in chiusura è l'autore che s'impegna col lettore a perseguire un
L'ultimo programma del F ree Cinema viene proiettato nella primavera del 1959, dal 18
Polish Voices, dal 3 al 6 settembre del '58, subito seguito dal F ree Cinema 5: F rench
Renewal, dal 7 al 9 settembre dello stesso anno. Sempre nel '58, Anderson ha pubblicato
quello che sarà ricordato come il secondo dei suoi scritti più famosi, Get Out and Push!.
Redatto per il libro Declaration50, Anderson offre in questo modo il suo contributo
.%0-/#0&,&(0(.%820&7/&)2&;0?/;%2.0<&6)%**0&7%8*/&!,--,BB/,./"<&#$%<&,&7/KK%-%21,&7%* F ree
tesi già comparse sui giornali e sui due manifesti del movimento 4 l'attacco al cinema
48
!H/&#$/%7/,;0&7/&?%7%-*0&202&/2&6),*/.3&7/&#-/./#/<&2Y�%&)20&(?,80&;,�%&(%&,?%(.%&)2.,..0&
7/-%..0&%((0"I&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
49
!u)%(.0&'&/*&20(.-0&/;>%820"I
50
Maschler, T. (a cura di), 1957, Declaration. MacGibbon and Kee, London. Si tratta di una raccolta di
(,88/&7%8*/&,).0-/�(/77%../&!,--,BB/,./"I
51
The term «New Wave» is itself highly problematic. Viewed in terms of the plays alone, the moment of
the late fifties and early sixties is a difficult moment to map with any confidence: there are no manifestos,
no obvious «schools» of writing (certainly no school of Osbourne), and a diverse, if overlapping, set of
concerns. !/*&.%-;/2%& rl%^&X,?%s&'&/2&(Y&;0*to problematico. Nel solo ambito delle opere teatrali, gli
anni tra la fine dei Cinquanta e l'inizio dei Sessanta sono difficili da mappare senza incertezze: non ci
sono manifesti, non ci sono «scuole» identificabili di scrittura (sicuramente non tenute da Osborne), e
(?,-/,.%<&,2#$%&(%&(0?-,>>0(.%<&(%-/%&7/&>-%0##)>,1/02/I"&Lacey, S., 1995, op. cit., pp.1-2.
31
dell'Inghilterra non corrispondente al vero 4 ma anche, dato il contesto, nuovi assunti, di
fondamentale per Anderson, viene qui messo in relazione polemica con la corrente del
liberalismo. Secondo Anderson è anche grazie alla cultura liberale, rea di tenere separate
arte e società, se esistono da un lato una concezione dell'arte come mero divertimento,
dall'altro dei valori sociali deboli. Anderson quindi crea il testo costruendo una coesione
tra temi differenti, legati a semiosfere (Lotman 1984) diverse come la comunità sociale,
il cinema e la politica 4 the cinema is an industry [...] it is also an art [...] but it is
this makes it peculiarly relevant to a problem of the most urgent importance to us [...] I
mean the problem of community ! the need for a sense of belonging together.52
52
!:*& #/2%;,& '& )2@/27)(.ria [...] è anche un'arte [...] ma è anche qualcos'altro: è un mezzo di
comunicazione, un mezzo per stabilire connessioni. Ciò lo rende particolarmente importante per il
problema da risolvere con più urgenza per noi [...] mi riferisco al problema della comunità 4 la necessità
7/&)2&(%2(0�)2%&7/&,>>,-.%2%21,I"
32
fig. 3: il manifesto del sesto programma del F ree Cinema ! F ree Cinema 6: the last F ree Cinema !
Dal punto di vista grafico, quest'ultimo manifesto gode di una grande uniformità,
#$%&(/&&(.,8*/,20&(020&!A-%%&U/2%;,"<&#/.,.0&>%-&0..0&?0*.%&/2&;,/)(#0*0&%&*,&7/#/.)-,&
33
!f2/.&A/?%&V%?%2"<&(%;>-%&/2&;,/)(#0*0I&T%-&6)%(.@)*./;,<&?%7-%;0&>-%(.0&7/�(,&(/&
tratta. Come nel manifesto del secondo programma, distinguiamo undici spazi,
Il primo paragrafo contiene unicamente il titolo, F ree cinema six, il secondo contiene il
sottotitolo, The last free cine ma , in cui l'uso del termine last, anticipa l'aspetto
Nel terzo paragrafo è racchiuso l'incipit del testo vero e proprio. La frase che apre il
ancora per una volta a un programma narrativo contrario a quello del cinema della
tradizione britannica. Nel quarto paragrafo sono citati gli effetti del primo programma
(stir), l'accoglienza positiva da parte della pubblico e della stampa critica, la creazione
del movimento grazie soprattutto a questa risposta e infine il termine dello stesso,
decretato dai membri del movimento, dovuto all'avvenuta congiunzione con l'oggetto di
valore. Secondo la nostra ipotesi tuttavia l'oggetto di valore non è costituito dal successo
smentisce in qualche misura quanto affermato nel paragrafo precedente poiché viene
affermato che la fine del F ree Cinema è dovuta alle difficoltà produttive e distributive
(/(.%;,"& '& K,./#0(0I& l%*& (%(.0& >,-,8-,K0& ?/%2%& %(>*/#/.,.0& /*& ()##%((0& /2,(>%..,.0& 7%/&
hanno permesso, coi loro soldi, la realizzazione di alcuni film. Potremmo dire che si
tratta di un mettere in mostra le proprie credenziali. Nel settimo paragrafo si dice che i
34
sentimenti e i valori portati avanti dal F ree Cinema non moriranno ma che il
contraddicendo quella più ovvia: la cattiva sorte del cinema in Inghilterra non è il
7%**,& >,-.%& !;,*,.,"<& /*& #/2%;,& .-,7/1/02,*%I&Sono presentati e pubblicizzati i film che
del F ree Cinema . Nel nono paragrafo viene interpretata anche l'imminente fine del
caratteristiche del F ree Cinema : stesso oggetto di valore, stessa provenienza (gli autori
sono tecnici del mestiere, quindi attori operanti ai bordi del sistema della produzione
Seven. Nel decimo paragrafo giocando su una frase simbolo della Gran Bretagna 4 the
queen is dead. Long live the queen che apre riferimenti enciclopedici molto estesi 4 con
l'effetto di rafforzare il legame del F ree Cinema con la nazione, viene dato l'addio al
Dal punto di vista della cooperazione interpretativa (Eco 1979), nell'ultimo manifesto le
sull'autore ma soprattutto sulla costruzione delle legittimità del movimento: ecco quindi
spiegato il ripercorrere enfatico del programma narrativo, delle prove e degli oggetti di
Dopo le analisi dei manifesti dei tre programmi del F ree Cinema è possibile affermare
che Anderson sembra aver costruito, ancora prima del suo discorso, la coerenza di cui
35
questo discorso dovrà dotarsi. Prima di mettere insieme i cortometraggi e presentarli
nuovo tipo di cinema deve possedere. Inoltre, nei pochi anni di vita del movimento,
cinematografico, quindi poter parlare di cinema 4 fino a poter agire nella semiosfera
(Lotman 1984) politica (in Get Out And Push!, come abbiamo visto, non solo partecipa
,7&)2,&>)BB*/#,1/02%&-/(%-?,.,&,8*/&!,--,BB/,./"<&;,&%(>-/;%&8/)7/1/&()**0&(.,.0&;0-,*%&%&
politico della nazione). Anderson pare anche giocare con il concetto di autore/autorialità
(v. Pescatore 2006: 59-88). Negli articoli su Sequence e Sight and Sound, parla a più
filmmaker; poi, nel manifesto del primo programma mette la sua firma da attore singolo
(assieme a quelle della Mazzetti, di Reisz e Lassally); nel secondo, l'enunciatario del
discorso è una più generica Committee for F ree Cinema ; nel terzo, ritorna la sua firma,
coerenza a un discorso che deve ancora farsi, poi ne costruisce uno, infine gioca con la
procedura di autorialità53, ossia con ciò che rappresenta il fulcro della coerenza di ogni
discorso. Nella seconda parte di questo lavoro avremo ancora a che fare con il concetto
di autorialità, visto che analizzeremo, dei due più importanti esponenti del F ree Cinema ,
8/-,./&!,&>-0>-/0&20;%"<&2%**@/2.%2.0&7/&/27/?/7),-%&*%&*/2%%&,).0-/,*/&7%/&7)%&-%8/(./I
53
Anche quella di autore è una procedura di controllo sociale, essa in particolare è una delimitazione che
il discorso esercita su se stesso. Il principio dell'autore limita infatti il discorso alla sua individualità, cerca
di dare coerenza alle possibilità infinite del linguaggio. V. Foucault, M., 1972, op. cit.
36
4. La strategia enunciativa sottesa alla lite mediatica tra Lindsay
sulle riviste di settore inglesi e francesi negli anni Cinquanta. In un periodo, quello
odierno, in cui accanto alla critica più tradizionale cartacea, specializzata e non, nascono
blog,54 da una parte vediamo riattivate degli anni da noi analizzati forme accantonate
critici come Anderson e Godard avevano tanto investito. Ricordiamo inoltre che
storicamente ci troviamo in quella che Casetti ha definito come la prima fase degli studi
()*&#/2%;,<&0((/,&6)%**,&7%**%&!.%0-/%&02.0*08/#$%&#*,((/#$%"&5U,(%../&NOOP9I&:2&.,*%&K,(%<&
compresa tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del secolo scorso, critici e studiosi
cercarono di definire l'essenza del cinema sia confrontando quest'ultimo con le altre arti,
sia indagando il linguaggio specifico del mezzo cinematografico. Ecco perché i testi che
posizione teorica assunta dalla rivista inglese 4 Sequence was quite untouched by
F rench influence and the aesthetics of Cahiers du Cinéma. We certanly had no time for
the auteur theory55 4 e Jean Luc Godard ha inserito in una sua opera un cattivo giudizio
54
T%-&*+,pporto che la semiotica può dare allo studio dei testi e dei discorsi dei nuovi media v. Cosenza,
G., Semiotica dei nuovi media , Laterza, Roma-Bari, 2004.
55
!Sequence non subì molto l'influenza e l'estetica di Cahiers du Cinéma . Non avevamo di certo tempo
>%-& *,& .%0-/,& & 7%8*/& ,).0-/I"& Anderson, L., March 1991, !V%6)%2#%"& 5/2.-07)#./02& .0& ,& -%>-/2.9<& /2&
Sequence.
56
"Gli inglesi hanno fatto ciò che fanno sempre nel cinema, niente". La frase è contenuta in Histoire(s) du
37
noi riteniamo che Cahiers, Sequence e Sight and Sound, assieme ai rispettivi movimenti
di critici e registi, presentino in realtà differenze formali più che sostanziali e che la
polemica innescata sia stata strumentale alla promozione dei due movimenti. Effetto che
forse è stato raggiunto più dai francesi che non dagli inglesi visto che, nonostante
Anderson si sia scagliato con non meno veemenza di Godard e Truffaut contro i vizi
avvenuta tra il 1956 e il 1958 nel modo di intendere il cinema e quindi di fare critica
#/2%;,.08-,K/#,F& !'& B,(.,.0& #$%& )2& 8-)>>0& -/(.-%..0& 7/& /27/?/7)/& [L] cominciasse a
proprie idee in modo usurpatore e convincente, perché emergesse una nuova idea di
E' chiaro tuttavia che sia Cahiers che Sequence sono stati imprescindibili per la nascita
della Nouvelle Vague e del F ree Cinema poiché sulle loro pagine sono stati espressi i
principi teorici cardine dei due movimenti. Prima di addentrarci nell'analisi conviene
però ricordare il contesto in cui nascono queste riviste e operano i critici poiché
Cahiers, Sequence e Sight and Sound non nascono esattamente negli stessi anni ma è
4.1 L e riviste Sequence , Sight and Sound e Cahiers du Cinéma : valori d'uso per
Sequence esce per la prima volta nel 1946 ad Oxford, ad opera di due giovani studenti
fondatori della Oxford University F ilm Society. Anderson si unisce a loro nello stesso
inglese. Cahiers nasce a qualche anno dopo, nel '51, a Parigi, grazie agli intellettuali
parigini, Objectif 49 e Ciné-Club du Quartier Latin (tra cui Robert Bresson e Jean
Coucteau). Il terreno di semina dei critici di Cahiers era quindi già arato e più fertile
rispetto a quello di Sequence. Anche la durata delle riviste è diversa. Sequence è edito
per sette anni, dal '46 al '52. Tuttavia i suoi principali redattori hanno contribuito alla
Inghilterra (fondata dal British F ilm Institute nel 1932, e di cui Gavin Lambert e
Penelope Houston, sostenitori del F ree Cinema , sono stati rispettivamente direttore dal
'49 al '55, e primo redattore). Cahiers, ancora esistente, ha invece esercitato il massimo
Se esistono quindi delle discrepanze tra le due riviste a livello contestuale, sono però
di valore e d'uso, soprattutto in relazione al F ree Cinema e alla Nouvelle Vague. Sia
l'uno che l'altro movimento hanno infatti utilizzato le due riviste come punti di
convergenza di attori e come organi di diffusione delle loro idee. In tutte e due i casi, la
alla regia cinematografica, prima con i cortometraggi poi con pellicole di maggiore
tipo di cinema, soprattutto americano che sia F ree Cinema che Nouvelle Vague
39
ammiravano apertamente.57 Anche dal punto di vista tecnico le innovazioni sono simili:
strumentazione esigua, uso della luce naturale, strade e appartamenti reali come setting.
l'attenzione a un discorso teorico, coltivata dalla Nouvelle Vague e trascurata dal F ree
inglese. Ecco perché, nell'assunzione di un' idea di critica come istanza generatrice di
discorsi e di regole cui tali discorsi sono tenuti ad osservare, secondo noi Anderson ha
creato, avvalendosene come valore d'uso, una finta diatriba per distinguersi dal
movimento francese. Ciò è ancora più plausibile se pensiamo come i testi indagati siano
pertinente entrando in relazione con lettori operanti in quella stessa semiosfera (Lotman
1984) (cosa che non accade con la critica quotidianista presente sui settimanali e in
quella televisiva più divulgative); dall'altro, non possedendo il linguaggio degli studi sul
57
A questo proposito, rimandiamo agli articoli di Anderson su John Ford e a quelli di Godard su Orson
Welles e Nicholas Ray. Per quanto concerne la situazione francese, qui aggiungiamo che, tuttavia, parte
del cinema americano divenne oggetto di valore anche perché negli anni dell'occupazione tedesca fu
proibita l'uscita nelle sale di film americani. Dopo il 1945, rimosso tale divieto, in un solo mese i critici e
i cinefili dei cineclub riuscirono a vedere opere quali Quarto potere ( Citizen Kane , regia di Orson Welles,
Usa 1941) e La fia mma del peccato ( Double Indemnity, regia di Billy Wilder, Usa 1944). V. Bordwell,
D., Thompson, K., 1994, F ilm History: An Introduction, McGraw-Hill Inc., New York; trad. it., 1998,
Storia del cinema e dei film II. Dal dopoguerra ad oggi , Il Castoro, Milano, p. 101.
40
4.2 A nalisi testuale dei principali articoli di critica cinematografica di L indsay
Un discorso critico, quello di Anderson e Godard, agito in maniera attiva. Non semplice
discorso che mira a cambiare la realtà delle cose: da parola sanzionatoria a parola
performante. Ciò è rinvenibile sia nelle parole di Anderson che in quelle di Godard.
Così se per il primo è necessario combattere per ciò che si afferma 4 fighting means
commitment, means believing what you say, and saying what you believe 58 (Anderson
1957) 4, il secondo sembra fargli eco asserendo che la critica è un'arma di battaglia 4
est une intendance, la ligne de communication avec le front 59 (Godard 1965) 4 e che
discorso critico e discorso filmico sono equipollenti 4 aux Cahiers nous nous
considérions tous comme des futurs réalisateurs. Ecrire c'était déjà faire du cinéma:
entre écrire et filmer il n'y a qu'une différence quantitative et non pas qualitative [...] en
tant que critique je me considérais déjà un cinéaste 60(Godard 1963). Entrambi usano
quindi la critica non solo per giudicare un film o un regista, ma per diffondere e
inequivocabili come è stato notato dagli studiosi di cinema per Godard61 e che noi
rileviamo in Anderson62. Ancora, se, come è stato più volte detto, la novità della
58
!=0..,-%&(/82/K/#,&/;>%82,-(/<&(/82/K/#,&#-%7%-%&/2&#/d&#$%&(/&7/#%<&%&7/-%&#/d&/2&#)/&(/&#-%7%I"
59
!L'esercizio della critica è molto più interessante quando c'è la battaglia. La critica è un'intendenza, la
linea di comunicazione con il fronte."
60
!ai «Cahiers» ci consideravano tutti come futuri registi. Scrivere significava già fare del cinema: tra lo
scrivere e il girare c'è solo una differenza quantitativa e non qualitativa oLp come critico mi consideravo
8/3&)2&#/2%,(.,"I
61
Scrive ad esempio Roberto Chiesi a proposito di una critica godardiana del film Bitter Victory ( Vittoria
a mara <&-%8/,&7/&l/#$0*,(&k,]<&f(,<&NOQb9F&!U0;;%2.,270&/*&K/*;&7%*&-%8/(.,&,;%-/#,20<&%8*/<&/2&-%altà, si
,##/28%?,&,&>-%#02/11,-%&)2,&(),&/7%,&7/&#/2%;,"I Chiesi, R., 2003, Jean-Luc Godard, Gremese, Roma,
p.5.
62
Pensiamo alla critica sul film On the Waterfront ( F ronte del porto, regia di Elia Kazan, 1954) in cui
41
politique des auteurs non sta tanto nei contenuti, più o meno mutuati dalla critica
K-,2#%(%& 7%8*/& ,22/& u),-,2.,<& 6),2.0& !2%*& .020& /2%7/.0& 7,.0& ,**,& 7/(#)((/02%<& 2%**0&
spirito iconoclasta, nell'attacco a un nemico che viene identificato con più precisione
-/(>%..0& ,*& >,((,.0"& 5`/(02/& CDDRF& PC9<&Z27%-(02& >-0B,B/*;%2.%& /;/.,& 6)%(.0& .020& >%-&
perdita di identità causata della seconda guerra mondiale. Discorso che si avvia in
6)%8*/& ,22/& /2& A-,2#/,& %& #$%& >-%?%7%& 7,& )2& *,.0& /& !K-,2#%(/"& #0;%& %2)2#/,.0-/& 5#-/./#/<&
/2.%**%..),*/& %& #/2%,(./9& %& 7,**@,*.-0& 8*/& !,;%-/#,2/"<& %& /2& ;,2/%-,& ;/20-%& !/.,*/,2/"& %&
!K-,2#%(/"& 5-%8/(./& ;,& (0>-,..)..0& K/*;9, come oggetti di valore. Ma l'Inghilterra tanta
amata e promossa da Anderson è esclusa da tale discorso. Anderson, infatti, non è tra
E' un caso preciso ad aver stimolato in noi l'ipotesi della creazione ad hoc di una lite. Ci
riferiamo a un articolo di Anderson del 1954 incentrato sulla valorizzazione della critica
francese. In questo testo, anche se i critici francesi di Cahiers e Positif non sono,
secondo il punto di vista dell'enunciatore, esenti da vizi 4 the younger critics especially
loro articoli posseggono ciò che Anderson ama di più e che denota i suoi scritti 4 they
will often annoy: they are seldom dull 64 ! pertanto la loro lettura è caldeggiata ! two
periodicals which deserve recomendations65. Da ciò inferiamo che prima della nascita
rovescia e nei suoi enunciati Positif e Cahiers sono additati in quanto esempi dei difetti
della critica francese 4 they are respectively rather inadeguate and inexcusably bad.
For the light they throw on certain vices endem ic in F rench criticism, however, they
merit attention.66 Anche le poche accuse rivolte ai critici francesi in F rench Critical
Writing qui diventano più marcate e occupano maggiore spazio nel testo. Si passa cioè
Howard Hawks, Preminger, Hitchcock, even Robert Wise seriously vitiates much of the
alla sanzione perentoria che quella disposizione è motivata dall'egotismo dei critici
stessi.68 Ancora, se nell'articolo del '54 Anderson pubblicizza prima della sua uscita una
sancisce cioè positivamente una performanza non ancora portata a termine, l'anno
seguente per un programma narrativo simile, un testo di critica sul cinema americano, la
to record that they are respectively rather inadeguate and inexcusably bad70.
66
Anderson, L., January-J,-#$&NOQQ<&!T0(/./K&,27&U,$/%-(&7)&U/2Y;,"<&/2&S ight and Sound.
67
!=@,7)*,1/02%&2%/K-02./&7/&-%8/(./�%&S0^,-7&S,^g(<&T-%;/28%-<&S/.#$#0#g&,2#$%&k0B%-.&X/(%&
inficia seriamente molti dei testi di Cahiers; sarebbe bene intraprendere un esame dell'atteggiamento che
(.,&7/%.-0&o6)%(./&(#-/../p"I
68
Non a caso poi Anderson invita che legge a notare a come tale cieca venerazione vieti ai critici di
Cahiers di considerare anche /& K/*;& !/28*%(/"& 7/& )20& 7/& 6)%(./& -%8/(./& >-%7/*%../F& but strange, as it may
seem, all this admiration for Hitchcock does not inspire in these critics the slightest interest in his work as
a whole; there is not a word in the whole issue on his British films oLp these critics are not interest in
Hitchcock at all. They are above all interested in themselvesI&!;,&(.-,2,;%2.%<�%&(%;B-,<&.)..,&6)%(.,&
ammirazione per Hitchcock non ispira in questi critici il minimo interesse nella sua opera completa: non
c'è menzione in questo compendio dei film britannici di Hitchcock oLp questi critici non sono davvero
/2.%-%((,./&,&S/.#$#0#gI&V020&>-/2#/>,*;%2.%&/2.%-%((,./&,&(%&(.%((/I"
69
!70?-%BB%&%((%-%&7,??%-0&/;>0-.,2.%&,#6)/(.,-%"I
70
!W@&7%*)7%2.%&70?%-&>-%27%-%&20.,&#$%&6)%(.i sono rispettivamente l'uno abbastanza inadeguato e l 'altro
43
Procediamo però con maggior ordine confrontando prima i significati veicolati dai testi
osservazione da fare è che, come detto in precedenza, alcuni concetti fondamentali del
F ree Cinema e della Nouvelle Vague non sono così antitetici come i membri dei due
movimenti vorrebbero fare sembrare.71 Presentiamo due esempi. Se Anderson alla fine
di una fusione miracolosa 4 almost miraculous fusion of many and various creative
elements72 (Anderson 1948) 4 Godard nel decennio successivo porta avanti l'idea che
ogni film sia il frutto del genio di un solo uomo, il regista-autore 4 le ciné ma n'est pas
un métier. C 'est un art. Ce n'est pas une équipe. On est toujours seuls, aussi bien lors du
tournage qu'en face de la page blanche73 (Godard 1958). Ora, se nel discorso critico
F rench writing on the cinema of this kind seems to be this extraordinary unawareness of
the fact that films have to be written before they can be directed; that comparatively few
American directors have actually conceived the films they have made 74 (Anderson 1955)
Difatti Anderson, pur definendo il film come il prodotto di molteplici elementi creativi,
diverse componenti 4 it is under the director's guidance that the film is created75. Allo
manifesto della Nouvelle Vague, (l'articolo Une Certaine Tendance du Cinéma frAncais
del 1954) di valutare il talento di un regista sottoponendolo a una prova decisiva, cioè
saurait nier que la comédie est bien le genre le plus difficile, celui qui demande le plus
de travail, le plus de talent76 4 sembra andare nella stessa direzione di Anderson che
anni prima aveva affermato che in un film forma e contenuto diventano qualcosa di
unico non riconducibile alle parti componenti 4 a synopsis of L'Atalante means as little
as one of a lyric poem ; on paper My Darling Clementine is just another western. But as
they unfold upon the screen, with grace of movement, freshness of vision, they are found
Fin qui l'analisi del contenuto. Per quanto riguarda la struttura enunciativa, esaminiamo
come viene costruita la relazione tra autore e lettore. Negli articoli antecedenti Une
>-/?/*%8/,&/*&7YB-,],8%&%2)2#/,1/02,*%<&)2&!20/"&/2#*)(/?0&#$%&,##0;)2,&,).0-%&%&*%..0-%&
#0;%& ;%;B-/& 7%**,& #,.%80-/,& !B-/.,22/#/.3"& 20-;,*;%2.%& /2& #02#0;/.,21,& 7/& K-,(/&
assertive e sanzionatorie 4 to most people, we may as well admit at once, the subject
will not seem of any importance, hardly, even of any meaning78 4 al fine di dividere con
/*&*%..0-%&*,&-%(>02(,B/*/.3&7/&#%-./&8/)7/1/I&=@&!/0"&>%-;,2%&(0*0&/2&%2)2#/,./&#$%&/&8/)7/1/&
75
!W@&(0..0&*,&8)/7,&7%*&-%8/(.,&#$%&/*&K/*;&?/%2%&#-%,.0I"&
76
!U$/)26)%&(i sia cimentato nella scrittura di una sceneggiatura non può negare che la commedia sia di
8-,2&*)28,&/*&8%2%-%&>/q&7/KK/#/*%<&6)%**0&#$%&-/#$/%7%&/*&;,88/0-&*,?0-0&%&/*&;,88/0-&.,*%2.0I"
77
!f2,& (/20((/& 7%& L'Atalante esprime poco quanto quella di una poesia lirica; riassunto, My Darling
Valentine è solo un altro film western. Ma nel suo svolgersi sullo schermo, con la grazia del movimento,
la freschezza dell'immagine, si scopre che esso possiede un potere magico che stimola, incanta, ridona la
?/.,I"
78
!T%- la maggior parte delle persone, possiamo ammettere per una volta, l'argomento potrà sembrare di
nessuna importanza, o quasi, pe-(/20& 7/& ,*#)2& (/82/K/#,.0I"& Z27%-(02<& =I<& X/2.%-& NOMb<& !Z28*%(& 0K&
Z>>-0,#$"<&/2&Sequence 2.
45
tendono ad evaderli, spesso usando la forma negativa come in I do not want to suggest
that these films are worthless79. Negli articoli in cui il tema è invece la pratica
like the theatre impresario, the producer undoubtedly has a creative function80 ! mentre
lettore questa volta però sotto l'etichetta di pubblico, a volte passivo come in centuries
attivo nel suo poter e saper ragionare come in in the other arts we are dealing with
facets of the same personality; in the cinema we have a varying number of artists82. L'
!/0"& (%-?%& ,& (0..0*/2%,-%& *,& 7/;%2(/02%& %(>%-/%21/,*%& >ersonale ed emotiva 4 I was
particularly interested because, by the time the letter arrived, I had seen the film in
question a few more times83 4 e ciò permette all'enunciatore di ridurre in alcuni casi la
distanza con l'enunciatario, come in now let me thrust my right hand ! the hand that
Dopo la pubblicazione dei due articoli più importanti di Truffaut (l'altro è Ali Baba et la
/,$.5#567*' <*9' 47#*7%9/ edito nel '55 sempre su Cahiers), nell'articolo di Anderson,
F ree Cinema 85, in cui il tema è proprio il movimento creato da Anderson, nei primi
?%28020& ,70>%-,./& 6),(/& %(#*)(/?,;%2.%& 7YB-,],8%& %2)2#/,./?/<& /2K,../& *@& !/0"& #0;>,-%&
una sola volta e indica l'enunciatore. Non appena il discorso inizia a vertere sul F ree
Cinema (020& /2?%#%& >/q& 2);%-0(/& /& & 7'B-,],8%& %2)2#/,1/02,*/& /2& #)/& /*& !20/"& /27/#,&
79
!l02&?08*/0&/2(/2),-%&#$%&6)%(./&K/*;&(/,20&(%21,&?,*0-%I"
80
!U0;%&*@/;>-%(,-/0&.%,.-,*%<&/*&>-07)..0-%&$,&7%#/(,;%2.%&)2&-)0*0&#-%,./?0"I
81
!V%#0*/&7/&#-/./#,&*%..%-,-/,&#/&$,220&,B/.),./&,**%&,2,*/(/&7%**@/2.-%##/0&%&7%/&>-0.,802/(./"I
82
!l%**%&,*.-%&,-./&(/&$,&,&#$%&K,-%&(K,##%..,.ure della stessa personalità; nel cinema si ha un numero
?,-/,B/*%&7/&,-./(./I"&
83
!:0&%-0&/2.%-%((,.0&/2&;070&>,-./#0*,-%&>%-#$Y<&2%*&;0;%2.0&/2&#)/&8/)2(%&*,&*%..%-,<&,?%?0&?/(.0&/*&K/*;&
/2&6)%(./02%&,*#)2%&,*.-%&?0*.%"I&&&&&&&&
84
!=,(#/,;/&;%..%-%&*,&;/a mano destra 4 la mano che ha scritto questa critica 4 2%*&K)0#0"I&
85
Z27%-(02<&=I<&V);;%-&NOQb<&!A-%%&U/2%;,"<&/2& Universities and Left Review.
46
l'attore collettivo rappresentato dai membri del movimento 4 all of us want to make
per favorire una condivisione esperienziale e patemica col lettore come in when you are
making a film like Every Day Except Christmas it is easy to talk about what you are
trying to do87 dove chi legge è invitato a vestire i panni dello stesso Anderson. Questo
non appaia in una rivista di settore bensì in una più generalista. L'enunciatore quindi
distanti.
segnaliamo un articolo di Godard del '5888 in cui la critica, caustica, nei confronti di un
film inglese è sfruttata anche per gettare discredito sull'intera prassi cinematografica
inglese. Ogni elemento del testo sembra avere come oggetto di valore allargare il
terreno del discorso dal locale al globale89. Il titolo, Désesperant, indica infatti una
timia90 negativa resa più pervasiva dall'assenza per il lettore di un soggetto o un oggetto
a cui circoscrivere, quindi limitare, quello stato d'animo. Anche la struttura dell'articolo
86
!\)../&20/&7%(/7%-/,;0&K,-%&K/*;&7%**@088/"I
87
!u),270&-%,*/11/&)2&K/*;�%& Every Day Except Christhmas è facile parlare di ciò che stai provando a
K,-%"I
88
Godard, J.-=I<&w)/**%.&NOQE<&!_Y(%(>%-,2."<&/2& Arts n.680. Si tratta di un articoli di critica sul film The
Woman in a dressing-gown (ed. it. L'adultero, regia di Jack Lee Thompson, Gran Bretagna, 1957).
89
Quella di locale/globale è una categoria individuata da Jury Lotman e Boris Uspenskij (1970)
all'interno di una riflessione sulla cultura e sulla storia del ventesimo secolo. Nello specifico, i due
studiosi notano come il ventesimo secolo sia caratterizzato, rispetto ai secoli precedenti improntati alla
località ossia alla determinazione geografica, dalla globalità degli eventi storici (pensiamo alle guerre
mondiali) e dall'esplosività dei fenomeni sociali e culturali (pensiamo a com'è cambiato il concetto di
testo in seguito all'avvento dei mass media).
90
La timia , intesa come disposizione affettiva di base, è in semiotica l'elemento che regola
l'atteggiamento euforico o disforico di ciascuno verso qualcun altro o qualcosa. La timia è ad esempio
responsabile della percezione che l'uomo ha del proprio corpo, ma soprattutto è ciò che informa la
categoria responsabile - quella timica, appunto - 7%**,& !.-,(K0-;,1/02%& 7%/& ;/#-0)2/versi sematici in
,((/0*08/%"I& Greimas, A., J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem categoria timica .
47
incorniciata da una manciata di paragrafi che estendono il giudizio negativo da un testo
filmico preciso al più generale rapporto tra Inghilterra e arte. Anche la frase di apertura
l'enunciatore sta per compiere, ossia lo scrivere una critica 4 il faut vraim ent se creuser
la tête pour trouver quelque chose à dire sur un film anglais91 4 frase costruita in
richiami alle strategie di Anderson. Pensiamo al paragrafo posto in chiusura che sembra
riecheggiare le parole di Anderson con cui, nell'articolo citato del '55, giudicava i critici
cinematografica. Allo stesso modo, Godard riconduce la cattiva qualità della produzione
filmica inglese a una pregressa incapacità estetica 4 leur redonner le sens de la beauté
[L] comment les descendants de Daniel Defoe, Thomas Hardly et George Meredith en
soint - ils arrivés à un tal degré di incompetence en matière d' art?92. La frase che
finalmente utile al lettore per comprendere il senso di quello scoraggiamento posto nel
titolo (ma che comunque influenza la sua interpretazione e che impregna il testo).
Godard però ribalta la situazione rifiutando il concetto stesso di cinema inglese 4 non,
vraiment, c'est à désespérer. Mais désespérer du cinéma anglais serait qu' il existe 93.
91
!`/(082,&>-0>-/0&(>-%;%-(/&/*&#%-?%**0&>%-&.-0?,-%&6),*#0(,&7,&7/-%&()&)2&K/*;&/28*%(%"I
92
!_02,-%&2)0?,;%2.%&*0-0&/*&(%2(0&7%**,&B%**%11,&oIIIp�%&(020&,--/?,./&/&7/(#%27%2./&7/&Daniel Defoe,
Thomas Hardly e George Meredith ad un tale grado di incompetenza in fa..0&7/&,-.%e"
93
!U@'&>-0>-/0&7,&7/(>%-,-(/I&J,&*,&7/(>%-,1/02%&7%*&#/2%;,&/28*%(%&'&#$%&%((0&202&%(/(.%"I
48
Parte seconda
1. Premessa
In questa seconda parte della nostra ricerca ci proponiamo tre obiettivi. Operando in
costruito gli spazi fisici all'interno della finzione cinematografica. Infatti, la riflessione
semiotica e la ripetuta visione di questi film ci hanno indotto a credere come, si tratti di
spazio assuma in essi un ruolo narrativo di rilievo e concorra alla costruzione identitaria
degli attori. Operando in profondità, isolando cioè all'interno del movimento le opere di
Lindsay Anderson e Karel Reisz, suoi principali esponenti, ragioneremo poi sulle
strutture narrative e sulle figure del F ree Cine ma . La prima preoccupazione sarà quella
di rilevare se il F ree Cinema si è sviluppato in coerenza con quanto dichiarato nei co-
testi (articoli, manifesti e saggi analizzati nella prima parte di questo lavoro). La
esso coevo. La terza invece quella di constatare se il percorso dei due autori è stato
registi nel contesto del nascente cinema europeo. Pur tenendo conto delle differenze tra i
due, siamo infatti convinti che il F ree Cinema abbia rappresentato un momento
49
di elementi innovativi almeno dal punto di vista contenutistico ! ma che, scioltosi il
"#$%"&'(#)*+&%,-*&*.'/&0,#'*122%1'#*,#,(1'-%13"&'(&*40&5&0%(#*67'*0&8#310&*,$%3uppo
3%'&10&9*:ivi: 31): cioè abbiano messo in scena temi e figure in voga in quegli anni, pur
Infine, prenderemo in esame tre film coevi al F ree Cinema ma appartenenti a differenti
.'/&0,#'* &* +&%,-;* <3* =>?* /&3%'&&0&22&* 7'1* 68὏%19* * =%'&"1(#8015%=1* &70#4&1* &*
americana più compatta e uniforme, seppure articolata, di quello che le singole nouvelle
affermare che il F ree Cinema presenta un mancato raccordo tra i piani della
significazione: esso cioè conferisce allo spazio un ruolo importante a livello discorsivo
! ciò che si intende comunicare con il film ! ma non a quello semio-narrativo ! dove si
situano i valori profondi che animano la narrazione. Infatti nonostante il tema dello
spazio non venga mai esplicitato nei co-testi, incentrati invece sui temi dell'artisticità
che la rappresentazione dei luoghi nel F ree Cinem a sia di non trascurabile importanza ai
1
!"#$%"$&'()*&'(+,-#./0/&1, regia di Louis Malle, Francia, 1957.
2
Rebel Without a Cause , regia di Nicholas Ray, Usa, 1955.
3
Il ferroviere, regia di Pietro Germi, Italia, 1956.
50
fini della significazione. Se ad esempio O Dreamland ha, come oggetto di valore,
introducendo nel discorso un luogo concreto, figurativizzando uno spazio reale, ossia un
parco divertimenti situato alla periferia di Londra. Allo stesso modo We Are the
Lambeth Boys, valorizzato dalla critica poiché con esso 6Reisz si propone di scoprire un
gruppo sociale ignorato: quello dei giovani operai e dei teddy boy94 , si propone di
veicolare un'idea circa quei giovani mediante la figurativizzazione degli spazi ! strade,
In questo capitolo studieremo allora lo spazio inscritto nei testi filmici. L'ipotesi guida
è che gli attori in questi testi non intrattengono tanto delle relazioni interpersonali
,&"43%=&"&'(&* /&%* 6"1'751((%* 7021'%9* &* =#33&810,%* %'$&=&* 4%@* 01/%=13"&'(&* 13* 51((#* /%
figurativizzare il programma narrativo degli attori ! la strada, nei suoi differenti ruoli,
in Refuge England, Nice ti me, Together 2 o dall'essere intesi come spazi risemantizzati
dalla prassi umana, parte integrante quindi della costruzione dell'identità da parte degli
E' bene sottolineare che nel F ree Cinema lo spazio è dato, si tratta cioè di luoghi reali !
strade, sale da ballo, abitazioni di periferia ! non luoghi fantastici né spazi ricostruiti in
studio. Ciò comporta che se da una parte lo spettatore non necessità di particolari sforzi
per interpretare la realtà del profilmico, dall'altra egli deve necessariamente mettere in
campo dei saperi sociali (Eugeni 1999) ossia attingere a un sistema complesso e in
4
Torok, J., décembre 1962, 6A7B&,(=&*C7&*3&*D0&&*E%'&"1F9)*%'*Positif, n. 49, p. 19.
51
continua redifinizione di conoscenze e competenze derivanti dal suo vivere e agire in
una società. Pensiamo, ad esempio, a Nice Time in cui, attivando la porzione di sapere
sociale storico relativo alle pratiche che si svolgono nelle piazze principali di ogni
di Piccadilly Circus di sera. Oppure, pensiamo alla scena del ragazzo che parla al
telefono in We Are the Lambeth Boys, dove l'enunciatore seleziona convoca e attiva una
comprensione del testo che implica una conoscenza di tipo sociale privata, per cui i
contenuti e i modi di una comunicazione indicano una relazione amorosa (il flirtare).
Quelli del F ree Cinema tuttavia, oltre ad essere luoghi dati, sono spesso anche spazi
Piccadilly Circus o Covent Garden, luoghi generalmente noti sia per una cultura
libresca sia in quanto luoghi esperiti personalmente) che diventano spazi diegetici e
tra spazio familiare e spazio ostile (Propp 1946) e la distinzione greimasiana tra spazio
topico e spazio paratopico5 potremmo associare l'assenza di grandi eventi e azioni nei
cortometraggi del F ree Cinema allo scarso interesse per uno spazio paratopico a favore
di uno topico. Nella maggior parte dei casi infatti gli attori si muovono sempre
all'interno del loro quartiere di origine, come in Momma Don't Allow, e solo in alcuni
5%3"*G*40&,&'(&*7'*613(0#$&9)*13*C713&*G*0%,&0$1(#*7'#*,41-%#*"%'%"#*&*"10=1(#)*=#"& in
We Are the Lambeth Boys. E' solo in un'occasione che la rappresentazione dell'
613(0#$&9* G* 4iù ampia e articol1(1* 0%,4&((#* 1* C7&331* /&3* 6C7%9;* Hi tratta di Refuge
5
Greimas distingue due macrospazi della narrazione: quello eterotopico, familiare, e quello topico, non
familiare. Lo spazio topico è quello in cui si svolge l'azione eroica ed è a sua volta distinguibile in spazio
paratopico, dove si acquisiscono le competenze, e spazio utopico, nel quale si svolge l'azione. V.
Greimas, A. J., Courtés, J., 1979. op. cit., ad vocem topico (spazio).
52
England, film che mette in scena le traversie di un rifugiato ungherese che a Londra
=&0=1*/%*0%510,%*7'1*$%(1*/%*31$#0#*&*/%*155&((%)*#,,%1*(01,5#0"10&*7'*613(0#$&9*%'*7'*6C7%9;
Lo spazio nel F ree Cine ma si caratterizza inoltre come statico, privo di modificazioni
qualitative nel senso che a uno stesso luogo si associano sempre le stesse situazioni ed
fondamentali: forgiato dagli attori, quindi in relazione positiva con questi ultimi, o in
qualità di oppositori al progetto e ai desideri degli attori stessi. Strade di periferia male
illuminate (We Are the Lambeth Boys) e piazze gremite del centro di Londra (Nice
Time) valgono allora non come opere architettoniche ma per l'uso che gli attori, i
giovani inglesi della fine degli anni Cinquanta, ne fanno. Un uso semplice, diverso da
quello che ne faranno i giovani di appena dieci anni dopo (nel movimento politico e
s#=%13&* /&3* 6H&,,1'(#((#9I, ma non per questo privo di investimenti passionali come
l'allegria dei giorni di festa, l'ansia circa il futuro e la ricerca dell'amore. L'occhio della
cinepresa sembra allora concentrarsi su fatti banali, passati normalmente sotto silenzio,
che tuttavia secondo il F ree Cinema ci descrivono. Ecco perciò che Piccadilly Circus,
da luogo costruito con finalità aggreganti in quanto piazza, acquista agli occhi dello
ruolo di operatore patemico nei cortometraggi del F ree Cinema . Pensiamo anche a
Refuge England dove le strade di Londra, che il protagonista percorre per tutto il film,
sensazione euforizzante di sfida (all'arrivo del protagonista nella capitale), poi quella
6
In molti cortometraggi del F ree Cinema compaiono figure dell'immaginario degli anni Cinquanta
(locandine e fotografie di ragazze formose e poco vestite, le pin up). Tuttavia tali figure subiscono un
diverso trattamento in ciascun film. Così, se in O Drea m land aiutano a gettare una luce disforica sul
divertimento di massa, in Nice Time sono trattate come semplici immagini denotanti il tempo libero,
mentre in Together promuovono la partecipazione emotiva dello spettatore perché comunicano i tentativi
dei protagonisti di accedere alla vita sociale.
53
disforizzante della sfiducia (dopo i diversi tentativi falliti) e infine quella di nuovo
&75#0%--1'(&* /&331* $%((#0%1* :7'1* $#3(1* %'/%$%/71(1* 31* 640#40%19* =1,1I;* <'* 13=7'%* =1,%* 3#*
spazio nel F ree Cinema si caratterizza come spazio assiologico (Bertrand 2000), nel
senso che le inquadrature sono usate dall'enunciatore per tradurre concetti astratti in
(Buccheri 2010: 139). In O Dreamland lo spazio si delinea inoltre anche come spazio
dell'enunciazione, poiché esso svela l'architettura del sapere che soggiace al testo
filmico. Suddividere, infatti, lo spazio concreto del luna park nei due spazi astratti della
dominazione e della sottomissione sottende una precisa visione del mondo. Quindi in O
Dreamland 3&*5%870&*,#'#*(01((1(&*,41-%13"&'(&*%'*7'*"#/#*=>&*=%*6=#',&'(&*/%*(01==%10&*
Sempre a causa degli affetti investiti in esso, lo spazio nel F ree Cinema si caratterizza
7
Con ca mpo-controca mpo ,B%'(&'/&*6C7&3*(%4#*/%*"#'(188%#*=>&*"#,(01*13(&0'1(%$1"&'(&*/7&*4&0,#'188%*
=>&*/%13#81'#*:#*4%@*%'*8&'&013&*/7&*&3&"&'(%*40#5%3"%=%*=>&*,(1''#*3B7'#*/%*50#'(&*133B13(0#I9;*+#'/#3%'#)*
G., Tomasi, D., 1995, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi , Utet, Torino, p. 168.
54
disforico dello spettatore. Lo spazio nel testo, coincidente con un parco divertimenti di
articolato in limiti e soglie accessibili. I limiti riguardano i ruoli tra gli attori e tra le
categorie astratte sottese a questi ruoli, le soglie sono relative a spazi fisici. A questo
possibile distinguere tre momenti del film, ciascuno scandito da una differente relazione
di prossimità tra gli attori ! avventori del parco divertimenti ! e lo spazio ! il parco
divertimenti stesso. Avremo per cui un primo momento, incoativo, nel corso del quale
gli attori si accingono ad entrare nello spazio; un secondo, durativo, in cui lo spazio
viene attraversato dagli attori e infine un terzo, terminativo, nel quale gli attori da quello
introduce al parco divertimenti, quella dell'androne dal quale l'occhio della cinepresa
osserva la folla &* 3P%'80&,,#* '&33P1((01-%#'&* /&3* 6"18%=* 810/&'9 ! il che consente allo
spettatore di seguire gli attori nello svolgimento del programma narrativo, ossia
divertirsi. Nel momento durativo, l'attenzione alle soglie lascia il passo a quella per i
limiti (figg. 3-6), figurativizzati tramite inferriate e parapetti che dividono chi guarda,
gli avventori, da chi è guardato, rispettivamente animali reclusi e imbonitori.9 Nel terzo,
delimitanti spazi che riconducono a diverse realtà, come nella scena finale dove si invita
8
L'aspettualizzazione G* /&,=0%((1* /1* Q0&%"1,* =#"&* 631* "&,,1* %'* #4&01)* 13* "#"&'(#* /&331*
discorsivizzazione, di un dispositivo di categorie aspettuali che rivelano la presenza di un attante
osservatore. Questa procedura generale caratterizza le tre componenti dell'attorializzazione, della
,41-%13%--1-%#'&* &* /&331* (&"4#013%--1-%#'&)* =#,(%(7(%$&* /&%* "&==1'%,"%* /%* /?201R18&;9* Q0&%"1,)* .;* S;)*
Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem aspettualizzazione .
9
In queste inquadrature poi la mdp no'* 1""&((&* (01* 3P13(0#* "1%* '&331* ,(&,,1* %'C71/01(701* &'(01"2%* %*
termini di questa categoria scopica se non in poche occasioni in cui comunque la parte centrale
/&33B%""18%'&*G*0%,&0$1(1*13*63%"%(&9)*1/*&,&"4%#*%3*41014&((#;
55
F igg. 1-8: la figurativizzazione di soglie e limiti in O Drea mland.
56
Grazie all'enfasi posta su queste soglie, il parco di Margate è rappresentato come luogo
inglobato e accessibile. Esso infatti figura come collocato all'interno della città e da essa
circondato: ciò è visibile nella prima scena quando la mdp mostra la vita che si svolge
al suo esterno e in quella finale in cui ad essere inquadrati sono le persone che escono
fissità dei ruoli: c'è chi lavora e chi si diverte, chi offre una distorsione della realtà e chi
la subisce. Tale effetto demarcante è rinvenibile anche tra narratore e attori, appartenenti
muove all'interno dello spazio seguendo un asse verticale mentre gli attori obbediscono
enunciativo e uno spazio della narrazione vera e propria. Riguardo alla prima, sia nelle
scene deputate alla guida scopica e cognitiva dello spettatore, quindi più prescrittive !
movimenti di macchina nell'incipit e nel finale ! sia in quelle raminghe tra gli stand, più
descrittive ! primi piani degli animali in cattività o degli imbonitori al lavoro ! l'occhio
seguendo una direzione verso l'alto. A tale proposito, esemplari sono le scene in cui il
disseminate tra gli stand, che nutrono l'effetto di angoscia che il cortometraggio ambisce
a suscitare nello spettatore; come anche le inquadrature aventi per oggetto figure legate
&'51(%--10&*3#*%1(#*(01*%3*,%,(&"1*/&3*/%$&0(%"&'(#*:,%(71(#*6,#4019I*&*C7&33#*/&3*47223%=#*
:=>&* ,%* (0#$1* ,&"40&* 6,#((#9I10;* TB#44#,%-%#'&* (01* 613(#9* &* * 621,,#9* 0%$&31* C7%'/%* 31*
presenza di un semisi mbolismo11 (Greimas 1984), ossia di una correlazione esistente tra
10
T&*7'%=>&*0%40&,&*6/13*21,,#9*riguardano l'assunzione del punto di vista degli attori inserite nel campo-
controcampo.
11
Il concetto di semisimbolismo è alla base della distinzione, fondamentale in semiotica, tra sistemi
conformi e siste mi non conformi proposta dal linguista danese Hjelmslev e parzialmente rivista da
57
una categoria del piano dell'espressione ! alto/basso appunto ! è una del piano del
gli attori dall'ambiente circostante e spesso sono ottenute posizionano lo sguardo, ossia
appartengono a un punto di vista situato in basso rispetto alla realtà ripresa. Anche in
questo caso, lo spazio diventa operatore patemico poiché crea delle sensazioni di
oppressione e soffocamento nello spettatore. Gli attori invece si muovono all'interno del
parco unicamente secondo un asse orizzontale, cioè si spostano da uno stand all'altro. La
ripetizione, come nelle riprese della gente in fila per mangiare, anche se questo effetto è
Greimas. I sistemi conformi sono quelli caratterizzati dalla corrispondenza tra elementi del piano
dell'espressione ed elementi del piano del contenuto. I sistemi simbolici, contenendo solo significanti e
significati, sono per Hjelmslev conformi (pensiamo all'esempio hjelmsleviano del semaforo in cui al
,%8'%5%=1'(&* 0#,,#* =#00%,4#'/&* %3* ,%8'%5%=1(#* 6,(#49I;* <* ,%,(&"%* non conformi invece sono quelli che non
permettono tale sovrapponibilità tra i due piani. I sistemi semiotici, contenendo elementi minimi di
ciascuno dei due piani o figure ! fonemi per quello dell'espressione e sémi per quello del contenuto !
sono per questo motivo non conformi perché tra figure di un piano e figure dell'altro non sussiste una
=#00%,4#'/&'-1*67'# 1*7'#9;*Q0&%"1,)*&'(01'/#*%'*/%21((%(#*=#'*UV&3",3&$*! 631* "&,,1*13*"108%'&*/&33&*
semiotiche monoplanari, che Hjelmslev considera come sistemi di simboli rifiutando la loro dignità di
«semiotiche»)*51*40#23&"19*,%*3&88&*'&3* Dizionario - introduce il concetto di sistema sem i-simbolico. Al
contrario dei linguaggi simbolici, conformi, quelli semi-simbolici sono allora contraddistinti dalla non
conformità fra unità del piano dell'espressione e unità del piano del contenuto, caratterizzandosi quindi
come sistemi semiotici, bensì dalla correlazione tra categorie del piano dell'espressione e categorie del
piano del contenuto. Qui aggiungiamo che l'individuazione e l'analisi dei linguaggi semi-simbolici è
particolarmente utile nei testi sincretici, come i film analizzati nel presente studio, poiché il linguaggio
semi-simbolico può riguardare diverse sostanze dell'espressione contemporaneamente (musica e
immagini negli audiovisivi ad esempio).
12
Le espressioni primo piano e primissimo piano indicano rispettivamente delle inquadrature aventi al
=&'(0#* 7'1* 4&0,#'1* #* 7'* #88&((#* 0%40&,#* 6/133&* ,4133&* %'* ,79* &* ,#3#* '&3* 6$#3(#* 7"1'#9M* =%W* =>&* 0%,73(1*
pertinente è quindi la distanza tra macchina da presa e profilmico. Rondolino, G., Tomasi, D., 1995, op.
cit., p.79.
13
Per totale o figura intera ,B%'(&'/&*7'B%'C71/01(701*1$&'(&*13*,7#*=&'(0#*7'*#88&((#*#*7'1*4&0,#'1*6/1331*
(&,(1*1%*4%&/%9;
58
2.2 Momma Don't Allow : la condivisione dello spazio come possibilità di
sciogliere un conflitto
all'insistenza dell'occhio della cinepresa sugli attori suggerisce già un diverso approccio
allo spazio rispetto a O Dreamland, dove l'inquadratura più usata è il totale e a volte il
profilmico esclude del tutto l'agente umano. In O Dreamland l'accento di senso è posto
progetto comunicativo che include lo stesso rapporto, al primo termine è attribuita una
maggiore rilevanza. In Momma Don't Allow infatti i luoghi sono valorizzati in base alle
azioni degli attori. Pensiamo a due inquadrature simili presenti in entrambi i film: il
finalizzato alla comunicazione dello schiacciamento della massa da parte di luoghi che
dovrebbero invece essere deputati al suo divertimento, mentre in Momm a Don't Allow,
valorizzazione che di un luogo opera una prassi umana. Nello specifico, in Momma
Don't Allow abbiamo due luoghi opposti tematicamente, quello del lavoro !
e quello dello svago ! figurativizzato unicamente dall'interno della sala da ballo ! che
in apertura che vede immagini della jazz band, che accorda gli strumenti e prova
all'interno del locale, alternate a immagini degli attori, dapprima nel ruolo di lavoratori
14
Il piano a mericano %'/%=1* 7'B%'C71/01(701* =>&* $&/&* 13* ,7#* =&'(0#* 7'1* 4&0,#'1* #* 7'* #88&((#* 6/133&*
8%'#==>%1*%'*,79;*+#'/#3%'#)*Q;)*Y#"1,%) D., 1995, op, cit., p. 79.
59
connotata euforicamente, tra luogo del lavoro e luogo dello svago qui è solo accennata,
ritornerà più marcatamente nei lungometraggi di Reisz, perché è al luogo dello svago,
introdotto dalla sineddoche della palla stroboscoipa, che è dedicata la maggior parte
della narrazione.
spazio unico delimitato da soglie esterne non facilmente attraversabili. Anche in questo
cortometraggio è presente infatti la figura della soglia, ma essa ha meno rilievo rispetto
relative per lo più ai luoghi del lavoro, come il muretto da cui l'assistente di poltrona
saluta il fidanzato, che dal posizionamento di tali inquadrature nella narrazione filmica
&,,#*/#$&*%'$&=&*3&*%""18%'%*/&'#(1'#*37#8>%*=>%7,%*,&'-1*"#,(010&*%*6=#'5%'%9*/%*(13&*
sia la soglia, il muro, che gli spazi da essa delimitati mentre nelle ultime inquadrature
del film, dove lo spazio rappresentato è quello della sala da ballo, al centro
come ad esempio delle finestre, ma solo gli attori umani (figg. 9 e 10).
60
Quelle che comunque qui ci sembrano più interessanti non sono le soglie materiali,
contenuto. Ci riferiamo alle divisioni tra classi sociali tematizzate nella sequenza della
6%'(07,%#'&* /&%* 0%==>%9)* =#"&* 4#,,%1"#* =>%1"1031)* /#$&* 3B%'=#'(0#* (01* 31* 2#08>&,%1* &* %3*
Aprendo il nostro discorso a una prospettiva storico-sociale, dobbiamo qui ricordare che
la questione delle classi era molto dibattuta in quegli anni in Inghilterra, Paese che verso
la metà degli anni Cinquanta sta lasciandosi alle spalle l'austerità del dopoguerra per
secondo il già citato John Hill, la prosperità economica di quel periodo procurò un
effetto solo apparente di abbattimento delle classi sociali. Nonostante l'aumento dei
l'ineguaglianza dal punto di vista economico rimase la stessa, come pure l' origine di
straniamento, tematizzato soprattutto nel periodo del kitchen sink dram a , allora forse
può essere interpretato come conseguenza dell'impatto degli attori con una realtà diversa
figurativo spicca il contrasto tra i vestiti e i modi dei rappresentanti dell'una e dell'altra),
15
Hill dedica un intero capitolo alla situazione ! tra economia, politica e ideologia ! /&33P<'8>%3(&001*1331*
fine degli anni Cinquanta. Z;*U%33)*H;)*[N\])*6J0%(%,>*H#=%&(RM*[N^]-]_9)*%'*op. cit., pp. 5-34.
61
sociali, come in questo caso il ballo e la ricerca dello svago dei giovani (figg. 11 e 12).
F igg. 11-12: L'annullamento della barriera comunicativa tra classi sociali figurativizzata in Momma Don't
Allow.
attenz%#'&* 133B133&80%1* &* 1331* 8%#%1* '1(7013%* /&3* 0&,(#916, secondo noi esso è parte di
E' il primo film del Free Cinema ! seguendo l'ordine di proiezione al pubblico ! che
chiaramente scandito. Finzionale perché in esso non figurano persone còlte nella realtà
della loro vita quotidiana ma attori, anche se non professionisti. Come in Thursday's
16
Tratto da Monthly F ilm Bulletin, n.309, October 1959.
62
parte degli attori, la favola ! tale, come leggiamo nella dedica posta nei titoli di testa !
di Lorenza Mazzetti mette in scena anche quella della sanzione finale (negativa).
con il piano del significato. Infatti nonostante il luogo della ripresa coincida con il
quartiere portuale di Londra, i docks)* %3* (&,(#* 5%3"%=#* "&((&* %'* ,=&'1* (0&* 637#8>%9* ! la
tema astratto dell'infanzia, nel quale l'isotopia dominante è quella del gioco. Il Tamigi,
marcato dal silenzio e dall'assenza di vitalità (le poche inquadrature che lo riguardano
mostrano come unica forma di vita le chiatte che lentamente risalgono il fiume)
figurativizza il tema della morte. L'isotopia che regola lo spazio del Tamigi è
l'immobilità. Infine le gru e le impalcature sono le figure del tema della maturità è
Se risulta relativamente semplice individuare questi tre spazi nella loro discretezza,
meno facile è definire con chiarezza le relazioni di opposizione che lo spettatore avverte
questi luoghi. Il ricorso allo strumento del quadrato greimasiano ci viene allora in aiuto
(figg. 13-16). Il quadrato prescelto è quello della vita che lessicalizziamo nel modo
seguente:
63
bambini, gente del bar acqua del Tamigi
socializzazione straniamento
Vita Morte
<3* ,&"1* 6$%(19* >1* =#"&* ,&"&"1* 31* ,ocializzazione. Per questo motivo, mediante
3B%,#(#4%1* (&"1(%=1* /&33#* 6,(10&* 1,,%&"&9)* %* 21"2%'%* %'* ,(01/1* =>&* 8%#=1'#)* 31* 51"%83%1*
64
del Tamigi, rappresentate nel film come solitarie, silenziose e attraversate solo da
5%870&*/%*C7&,(#*,&"&"1;*<3*,&"1*6'#'*$%(19*>1*=#"&*,&"&"1*31*,#401$$%$&'-1*&*$&/&*%*
due protagonisti, la cui vita si appiattisce sul soddisfacimento dei bisogni primari, come
3&* 5%870&* =#00%,4#'/&'(%;* <'5%'&* 31* 6'#'* "#0(&9* >1* =#"&* ,&"&"1* %3* 31$#0#* #4&01%#* &*
trova nelle figure delle macchine da lavoro, che rispondono all'isotopia tematica
Il quadrato non serve solo a cogliere le relazioni tra gli elementi valoriali e poi tematici
performanze principali del livello narrativo, a comprendere il finale della storia narrata.
`&33&*,&C7&'-&*%'%-%13%*%*/7&*40#(18#'%,(%*12%(1'#*%3*$&0(%=&*/&331*6'#'*$%(19*%'*C71'(#*%3*
Solo uno dei due lotta per uscire dall'isolamento e cerca di congiungersi con uno stato di
socializzazione: frequenta i locali notturni, si invaghisce prima della figlia dei padroni
di casa, poi della ballerina. L'altro viene solo trascinato in queste imprese quindi non
può dirsi come attivo in questo processo. Trasferite sul quadrato, queste performanze
(7((1$%1* '#'* /%$&'8#'#* ,%'(1((%=1"&'(&* 7'1* #4&01-%#'&* /%* '&81-%#'&* /&331* 6'#'* $%(19*
poiché la socializzazione non viene mai davvero raggiunta, perciò diciamo che
rappresentano una tensione verso la negazione. Tali tentativi di entrare a far parte del
"#'/#*,#=%13&*$&'8#'#*4&0W*0&,4%'(%*61*,=7/#9*/1%*"#'&33%*/%*,(01/1*%*C713%)*1'=>&*,#3#*
giocando una burla al protagonista (gli fanno scivolare il berretto dalla testa), ne
40#(18#'%,(1* /13* $&0(%=&* /&331* 6$%(19* 1* C7&33#* /&331* 6"#0(&9;* a13* 47'(#* /%* $%,(1*
65
espliciti le tensioni esistenti tra essi. Le prime immagini di Together infatti presentano
l'immissione nel discorso delle figure dei bambini e della strada entrambi con un ruolo
attivo: i bambini urlano saltano, corrono, disegnano in terra con dei gessetti; la strada è
=#'(%'71"&'(&*0&%'$&'(1(#*/1%*8%#=>%*/&%*2%"2%;*<3*(&0"%'&*6"#0(&9*$%&'&*5%8701(%$%--1(#*
attraverso la diegetizzazione delle acque del Tamigi. Il ruolo del fiume è passivo: non
,&"201* 1$&0&* 7'1* 6$#=&9)* 31//#$&* 31* ,(01/&* &* %3* =1'(%&0&* 67031'#9)* &/* 1==#83%&* =#'*
%'/%55&0&'-1*4%==#3&*%"210=1-%#'%*=>&*,7*/%*&,,#*,=%$#31'#*=#'*3&'(&--1;*<3*(&0"%'&*6'#'*
"#0(&9* $%&'&* 40&,&'(1(#* "&/%1'(&* 3&* 5%870&* /&33&* 807* =>&* %'* C7&,(&* %'C71/01(70&* ,#'#*
contrasto patemico tra il piano visivo e quello sonoro scaturisce il senso di paura e
angoscia che pervade lo spettatore (diversamente dalle inquadrature della strada dove
del film appaiono nella diegesi in un luogo molto vicino a queste gru ! lo notiamo dalla
conoscere i due operai ! #,,%1* 3B7,=%(1* /&3* =1'(%&0&M* 3%* $&/%1"#* 6=>%1==>%&010&9* (01* /%*
lo0#;*b,,%*01440&,&'(1'#*31*6'#'*Z%(19)*=#"&*122%1"#*/&((#;*c1*,&*31*,&C7&'-1*%'%-%13&*
di Together tende a presentare i termini come distinti l'uno dall'altro, in un'altra la mdp
enfatizza invece le continuità esistenti tra due vertici del quadrato. Ci riferiamo alla
sequenza in cui il montaggio delle immagini dei due operai al lavoro e delle immagini
dei giochi dei bambini si avvale di una componente sonora che tende a mescolare i due
luoghi e le due pratiche. Nello specifico, la corrispondenza che si viene a creare tra
inquadratura e sonoro non è sempre pertinente: a volte, mentre lo spettatore vede gli
66
operai, i rumori del cantiere vengono innaturalmente sorpassati dal canto dei bambini; a
volte, le grida di questi ultimi, ripresi dalla cinepresa, sono sopraffatte inverosimilmente
dai suoni meccanici; a volte ancora le immagini del cantiere e quelle dei bambini si
unicamente del rumore di macchine e operai. L'analogia costruita dal discorso filmico
non riguarda tuttavia solo la struttura dei due termini ! 6=#,d*=#"&*%3*0&8'#*/ella «Vita»
convivono, all'interno dei margini dell'inquadratura, sia la strada dei bambini che le
789:(;<=((8%(&%/(4/%#8/>/(18(8%?&/1'/>&'$(+@$%&%#8/>*'$(4$>>$(8%("#$%/(+/(#*%>8%&8>A(08"8#/(>'/(8(>'$(B+&*9.8C(
In realtà il film ci mostr1* =#"&* %3* 41,,188%#* /1331* 6'#'* Z%(19* 1331* 6Z%(19* 4&0* %* /7&*
protagonisti è possibile solo attraverso l'isotopia del gioco. Ciò è visibile in due scene.
Nella prima quello che lo spettatore vede sono disegni realizzati dai bambini sui muri
della strada raffiguranti in maniera stilizzata e grottesca i sembianti dei due sordomuti
(fig. 18). Nella seconda, vediamo l'uomo più robusto, e non a caso più infantile dei due,
dapprima infastidito dagli sberleffi dei piccoli poi sollevarne uno in aria, strapazzandolo
67
dei bambini, e soprattutto le inquadrature ! in una i due sono immortalati come eroi che
5%12&,=1;* H#3#* %'* C71'(#* 6#0=#* 27#'#9* 133#01* 3B7#"#* G accettato nello spazio della
6Z%(19;* Together quindi indica come il rapporto tra lo spazio della vita e i due attori non
sia identico '&3* ,&',#* =>&* 31* (&',%#'&* (01* 6Z%(19* &* 6'#'* Z%(19* '#'* 47W* =>&* 0%,#3$&0,%*
accettando il ruolo tematico del giocatore, ossia giocando, come l'attore più robusto fa
(13&* (&',%#'&* &* 13* =#',&87&'(&* 1==&,,#* '&33#* ,41-%#* /&331* 6M#0(&9)* =#"&* 1$$%&'&*
all'allampanato.
68
Infine, nella scena finale, come in quella di apertura, ritroviamo tutte e quattro le figure
che rappresentano la messa in discorso dei valori del livello semio-narrativo. In essa,
l'operaio allampanato trova la morte cadendo dentro il Tamigi a causa di uno scherzo dei
bambini, ossia scivolando da un parapetto posto tra la strada e il fiume (fig. 21). Da
sfondo a questa scena sono presenti le gru che lavorano senza sosta sulla sponda del
fiume.
In Together è evidente quindi la tensione creata dal testo filmico tra gli spazi costruiti a
luoghi
Del rapporto tra realtà e scrittura in Wakefield Express parleremo nel prossimo capitolo,
proposito diciamo subito che l'effetto omogeneizzante prodotto dai titoli di testa e di
69
discorso cinematografico. La particolare composizione dei titoli di testa infatti, assieme
indirizzamento dell'interpretazione dello spettatore (Re 2006: 27), unisce nel profilmico
immagini relative al tema che il testo filmico si propone di raccontare e diciture che
F igg. 22-23: la particolare composizione dei titoli di testa di Wakefield Express tende a neutralizzare la
cui sono inseriti mostra la storia, anche qui ridotta all'essenziale, della produzione di un
17
Q0&%"1,* &* E#70(?,* /&5%'%,=#'#* 3B&'7'=%1-%#'&* 6%,(1'-1* 3%'87%,(%=1)* 3#8%=1"&'(&* 40&,744#,(1*
133B&,%,(&'-1* ,(&,,1* /&33B&'7'=%1(#* :%3* C713&* '&* 4#0(1* 3&* (01==&* #* "10=>&I9* &)* %'* 0144#0(#* 1* C7&,(1)*
l'enunciazione enunciata: 6,%* 51* ,4&,,#*7'1*=#'57,%#'&*=>&*$1*&3%"%'1(1* (01*3B&'7'=%1-%#'&*40#40%1"&'(&*
detta [...] e l'enunciazione enunciata (o riportata) che è il simulacro che imita, all'interno del discorso, il
fare enunciazionale: l'«io», il «qui» e l'«ora», che si incontrano nel discorso enunciato, non rappresentano
affatto il soggetto, lo spazio e il tempo dell'enunciazione. Bisogna considerare l'enunciazione enunciata
come costitutiva di una sottoclasse di enunciati che formano il metalinguaggio descrittivo (non
scientificoI*/&33B&'7'=%1-%#'&9;*Q0&%"1,)*.;*S;)*E#70(?,)*S;)*[NeN)*op. cit., ad vocem enunciazione .
70
cioè vede e sente ad esempio le dita che correggono a matita su fogli di carta le diciture
songs by, direction ecc. Queste inquadrature, che inevitabilmente rinviano alla
informazioni sul testo filmico che lo spettatore si trova davanti (chiariscono i ruoli
lungo tutto il testo così da permettere allo spettatore di passare dalla concretezza della
La relazione posta dalla narrazione filmica, visibile già dalla prima scena, è quella tra
(extradiegetica), the backbone of a weekly local newspaper is the kind of news you get
Data l'attenzione posta dalla mdp alle soglie fisiche ! grazie a totali che colgono gli
attori in momenti puntuali come l'ingresso agli uffici comunali o l'uscita da un pub ! la
2002: 42) ossia un insieme di luoghi delimitati e distinti l'uno dall'altro ! lo stadio,
18
631*,4%'1* /#0,13&* /%*7'*,&((%"1'13&*3#=13&*G*=#,(%(7%(#*/1*C7&3*(%4#*/%*'#(%-%&*=>&* ,%*$&'8#'#*1*,14&0&*
,&"43%=&"&'(&*=>%1==>%&01'/#*=#'*31*8&'(&9;
71
F igg. 24-HI=(+*(")/J8*(#*4$(B9'89+8/(18(+&*9.8C(8%(Wakefield Express.
l'ordine delle scene che compongono la prima sequenza si nota infatti che l'enunciatore
che dal primo muove al secondo. Difatti se, nella prima scena, la voce over
Horbury è solo una piccolo centro nei pressi di Wakefield, infine nella terza lo
spettatore, con riprese in cameracar 19, alla scoperta della regione di cui Wakefield è la
principale città, ossia lo Yorkshire. Tale costruzione spaziale in Wakefield Express segue
una precisa circolazione del sapere interna al testo che intreccia fittamente i livelli
luogo narrato viene suggerita allo spettatore non dalle prime immagini, primi piani del
lavoro di stampa del giornale, ma dalla canzone per bambini che le accompagna ! My
girl 's a Yorkshire girl 20 ! mentre la voce over (extradigetica) solo successivamente
denoterà i primi totali delle vie, delle piazze e delle persone di Horbury ! in a little town
19
Per ca meracar s'intende un particolare movimento della macchina da presa. Precisamente il ca meracar
si ottiene quando la macchina è collocata su un veicolo a pneumatici e allo spostarsi del veicolo, essa si
muove nello spazio. V. Rondolino, G., Tomasi, D., 1995, op. cit., p. 120.
20
6T1* "%1*0181--1*G* 7'1* 0181--1*/&33#*f#0g,>%0&9;* T1*410#31*6f#0g,>%0&9*G*0%4&(7(1*4%@* $#3(&*%'*C7&,(1*
specie di filastrocca.
72
like Horbury the newspaperman has to know pretty well everyone 21. All'inverso, in altre
istante prima della voce narrante. Pensiamo ad esempio al momento in cui il primo
piano di un muro su cui campeggia l'insegna di un club cittadino ! Horbury Trade &
F riendly Club ! viene seguito da un movimento di macchina verso il basso e dal piano
americano22 del giornalista che entra nel locale (fig. 26). In questo caso, allo spettatore
verbale facente parte del profilmico e poi con le parole della voce over (extradigetica)
attraversare l'ingresso ! there are five clubs in Horbury and they' re all worth a visit 23.
corner of the all newspaper called the Wakefield Express24 ! che oltre a motivare la
relazione tra i due luoghi giustifica il passaggio da una sequenza all'altra (la prima
incentrata sulla vita sociale di Horbury, la seconda sulla storia del Wakefield Express).
21
6%'*7'1*4%==#31*=%((X*=#"&*U#0270R*%3*8%#0'13%,(1*/&$&*=#'#,=&0&*(7((%*1221,(1'-1*2&'&9;
22
L'espressione piano a mericano %'/%=1*3B%'C71/01(701*1$&'(&*13*,7#*=&'(0#*7'*%'/%$%/7#*6/133&*8%'#==>%1*
%'*,79;*+#'/#3%'#)*Q;)*Y#"1,%)*a;)*[NN^)*op. cit., p. 79.
23
6E%*,#'#*=%'C7&*=372*1*U#0270R*&*(7((%*$138#'#*7'1*$%,%(19;*
24
6T1*=#3#''1*/%*U#0270R*#==741*,#3#*7'#*,41-%#*/&33B%'(&ro giornale chiamato «Wakefield Expressh9;
73
L'ultimo passaggio, dallo spazio di Wakefield a quello della regione dello Yorkshire, è
sapere specifico ! Wakefield is more than a city. It's the capital of an area 25 ! colora i
solo in relazione agli abitanti che ha conosciuto e anche grazie alla componente
2.5 Nice Time : una categoria topologica alla base dell'articolazione nar rativa di
Come Momma Don't Allow anche Nice Time è un film sulla ricerca di svago. A
presenza di soglie. Come O Dreamland anche Nice Time è un film sul divertimento di
massa: entrambi sono girati in luoghi, un parco divertimenti e una pubblica piazza, in
cui l'euforia fa già parte del progetto architettonico (v. Marrone 2001: 323). In entrambi
inoltre una categoria topologica articola a livello narrativo una categoria semantica.
Parleremo allora di sem isi mbolismo (Greimas 1984);* `&33#* ,4&=%5%=#)* 6%'83#21(#9* ,(1*
4&0*6%00&13&9*&*=#%'=%/&*=#'*31*4#0-%#'&*/%*,41-%#*=>&*=#'(%&'&*31*5#'(1'1*&*31*,(1(71*/&3*
fontana ! e per due volte enfatizzato da panoramiche circolari attorno alla vita sociale
che anima i suoi bordi ! agito dagli attori umani. La categoria sopra/sotto serve a
sottolineare la distinzione di ruolo tra la statua di eros (fig. 27) e le persone in carne ed
ossa con i loro desideri (amore e erotismo), la loro voglia di divertirsi ed amare (fig.
25
6i1g&5%&3/*G*4%@*/%*7'1*=%((X;*bB*31*=14%(13&*/%*7'B10&19;
74
28).
medesimo tema, in Nice Time non figurano riprese di interni. Si vedono lunghe file alle
casse dei cinema ma non ci sono riprese all'interno di esso e la stessa osservazione vale
onirica dall'effetto di osmosi tra dentro e fuori prodotto in una scena del film in cui ciò
diventa per qualche momento musica e voci in (intradiegetiche), ossia relative alle
75
2.6 The Singing Street : lo spazio frammentato
sua pertinenza al tema trattato. E' proprio la configurazione spaziale infatti ciò che
in The Singing Street lo spettatore viene a contatto con una realtà spaziale banale ! in
Come suggerisce il titolo, nel quale le strade sono assunte a soggetto della frase, lo
spazio in The Singing Street ha un ruolo importante, non di semplice ambiente. Esso è
rappresentato dalle strade della città semideserte che ricevono anima e voce dalla pratica
Esemplare in tal senso è una delle inquadrature iniziali, che esplicita il titolo del film,
costituita da un primo piano su un muro di mattoni dove campeggia una scritta infantile
realizzata col gessetto (figg. 29 e 30). Un artificio del genere è ravvisabile in un altro
(1956) del regista Ken Russell, nel quale però le scritte sui muri sono unite a oggettive
irreali27, un'alta dinamicità della cinepresa e ad altri artifici ! scritte su ombrelli aperti o
26
V. Dupin, C., 2006, op. cit.
27
L'oggettiva irreale è uno dei quattro tipi di atteggiamenti comunicativi, o sguardi, derivanti dal punto di
vista e dal3&*5%870&* =>&* ,&* 51''#*=10%=#*'&3*/%,=#0,#*=%'&"1(#8015%=#;*`&33B#88&((%$1* %00&13&*63B%""18%'&*
"#,(01*7'1*4#0-%#'&*/%*0&13(X*%'*"#/#*1'#"13#*#*14410&'(&"&'(&*%'8%7,(%5%=1(#9;*bB*%3*=1,#*1/*&,&"4%#*/%*
%'C71/01(70&* 0&13%--1(&* %'* 4#,%-%#'%* 6%"4#,,%2%3%9* =#"&* la ripresa intorno ad un'automobile in corsa.
Casetti, F., Di Chio, F., 1990, Analisi del film, Bompiani, Milano, p. 244.
28
Sull'opera di Ken Russell, recentemente scomparso, è incentrata la nostra tesi di laurea, Ken Russell:
anticipatore del neobarocco, alla quale rimando per approfondimenti.
76
Muri e utensili da viaggio risemantizzati dal discorso filmico in The S inging Street (figg. 29-30) e in Peep
Ad immettere gradatamente lo spettatore all'interno del testo non sono solo i titoli di
quello sonoro dialogano tra loro indicando allo spettatore la disposizione timica da
Edimburgo, una filastrocca narra della città in termini poetici ! in essa Edimburgo è
miticamente la 68#3/&'* =%(R9 al cui volere si piegano gli umani.31 The Singing Street
29
Anche i titoli di coda sono semplici 2 titolo del film, città di ripresa e anno 2 e rappresentati da una
scritta sul muro.
30
Il termine panora mica nella tecnica cinematografica indica un tipo di movimento di macchina. Nello
,4&=%5%=#* &,,1* ,%* 0&13%--1* C71'/#* 631* =%'&40&,1)* 5%,,1(1* ,7* 7'* =1$133&((#)* 07#(1* ,73* 40#40%#* 1,,&* %'* ,&',#*
orizzontale o verticale; si potranno rinvenire così panoramiche verso destra, sinistra, l'alto, il basso e, ma
piuttosto raramente, oblique9;*Rondolino, G., Tomasi, D., 1995, op. cit., p. 120.
31
Recita la filastrocca: the wind the wind the wind blows high / the snow come falling from the sky /
Margareth Tompson says she' ll die for the want of the golden city . 6<3*$&'(#*%3*$&'(#*%3*$&'(#*,#55ia forte /
31*'&$&*,=&'/&*8%@*/13*=%&3#*j*c10810&(>*Y>#"4,#'*/%=&*=>&*"#0%0X*4&0*%3*$#3&0&*/&331*=%((X*/Po0#9;
77
spettatore nel testo filmico patemicamente, come ha colto la critica scrivendo di
6,401--%* /%* 2&33&--1* &* ,%8'%5%=1(#9* :shots of beauty and meaning).32 Mediante le
totali, suggeriscono una predilezione dell'enunciatore per l'attore umano a scapito di ciò
in direzione della creazione di uno spazio frammentato. L'alto numero delle sequenze
che compongono il film 2 più di otto in un cortometraggio che dura meno di quindici
minuti ! rette da dissolvenze incrociate come punteggiatura, cesellano agli occhi dello
spettatore una collana di microspazi accomunati solo dal fatto di contenere l'attività
ludica infantile. I pochi campi lunghi33 e panoramiche, che includono nell'occhio della
mdp porzioni più estese di spazio, sono sempre giustificati dal voler seguire una
bambina che sfreccia con i pattini a rotelle o un'altra che corre saltando con la corda: è
quindi il séma del gioco che lega gli spazi tra loro.
Ad aprire e chiudere il film sono le uniche due panoramiche in cui l'attore non è
presente: mentre però nella prima, come abbiamo detto, è la filastrocca a connotare
diventa l'oggetto di valore dell'ultima bambina visibile nel cortometraggio. Questa, dopo
aver salutata un'amica dopo una giornata di giochi, si ferma silenziosa, quasi in
32
J&08&0)*S;)*H7""&0*[N^e)**6T##g*1(*J0%(1%'9)*%'*S ight and Sound.
33
L'espressione ca mpo lungo fa riferimento alla scala dei piani cinematografic%)* #,,%1* 1331* 6/%$&0,1*
possibilità di ogni inquadratura di rappresentare un elemento profilmico da una maggiore o minore
/%,(1'-19;* <'* C7&,(#* ,&',#)* %3* =1"4#* 37'8#* G* C7&3* (%4#* /%* %'C71/01(701* =>&* 612201==%1* 7'1* 4#0-%#'&* /%*
,41-%#*410(%=#310"&'(&*&,(&,1*klm Se la figura umana è presente al suo interno essa è perlopiù ridotta a
,&"43%=&*&3&"&'(#*1"2%&'(13&)*,72#0/%'1(1*1331*01440&,&'(1-%#'&*/&3*41&,188%#9;*+#'/#3%'#)*Q;)*Y#"1,%)*
D., 1995, op. cit., p. 78.
78
2.7 Every Day E xcept Christmas : lo spazio come altamente percor ribile al suo
metonimica. Così come il parco divertimenti di Margate era stato usato per mettere in
Garden in Every Day Except Christmas possiede le qualità positive che caratterizzano
l'intera Inghilterra. Tuttavia, l'opposta timia che il testo intende suscitare nello spettatore
è alla base della differente configurazione spaziale che ai due luoghi è conferita nei
appare, in contrasto con la realtà concreta, privo dei settori merceologici ! soglie
esistenti tra venditori e acquirenti (marcate invece in O Dreamland). Ma ciò fa parte del
progetto comunicativo inscritto nel film, finalizzato a instillare fiducia e positività nello
spettatore. In Every Day Except Christmas quindi il luogo indagato dalla mdp oltre ad
ciò è visibile, ad esempio, nei totali che mostrano il trasporto di cassette di frutta o fiori
dove lo spettatore non vede e non avverte alcun attraversamento di delimitazioni tra
79
F igg. 33-34: l' assenza di soglie percepibili all'interno del mercato di Every Day Except Christmas .
Le soglie intervengono invece a chiudere il mercato rispetto a ciò che è esterno ad esso.
Il film si apre infatti con la scena di camion che nottetempo raggiungono Londra, come
marcato dalla voce narrante (through the night klm the lorries are coming to London
[L] all these roads leave to Covent Garden)34. Una scena simile è riproposta a metà
film dove l'apertura al pubblico del mercato è messa in scena mediante la ripresa
soglie riguarda in particolare solo quelle che permettono un flusso dall'esterno verso
l'interno e non viceversa sempre perché il film tende a enfatizzare solo ciò che pertiene
alla realtà del mercato. Ecco perché sempre nella sequenza iniziale, immagini e parole
sono unite nell'atto di introdurre lo spettatore in quel mondo che pian piano si anima !
carrellata della parte interna del mercato ancora poco illuminata e popolata unito alla
voce over che informa che the middle of the night is the beginning of a new day for the
night workers of the market 35 2 mentre in quella finale è solo la voce narrante, e non le
leaving Covent Garden all day and travelling on through the night 36. Nonostante la
34
6`&331* '#((&* klm* %* =1"%#'* ,(1''#* 100%$1'/#* 1* T#'/01* klm* (7((&* C7&,(&* ,(01/&* 4#0(1'#* 1* E#$&'(*
Q10/&'9;
35
6<3*4%&'#*/&331*'#((&*G*3B%'%-%#*/%*7'*'7#$#*8%#0'#*4&0*=>%*31$#01*13*"&0=1(#*/%*'#((&9;*
36
6T1,=&01''#*E#$&'(*Q10/&'*4&0*(7((#*%3*8%#0'#*&*$%188&01''#*4&0*(7((1*31*'#((&;9*A7%*188%7'8%1"#*=>&*
80
categoria interno/esterno sia più utile a catalizzare l'attenzione su Covent Garden come
realtà significante che ai 0144#0(%* (01* %3* "&0=1(#* &* 3B* 6&,(&0'#9)* Every Day Except
Christmas dedica uno spazio al tema della porosità di questa realtà lavorativa e
soprattutto umana. Pensiamo alla scena della pausa al bar nella quale, mentre le
133B&,%,(&'-1* /%* 7'* 657#0%9* E#$&'(* Q10/&'* "1* ,&"40&* "1'(&'&'/#* 3B1==&'(#* /%* ,&',#*
sulla porzione di reale indagata dalla cinepresa (Not everyone you find in Albert's works
in the market. Some of them you wonder where they come from. They come in at two or
three in the morning [l] then they go and you wonder where 37). O alla sequenza finale
dove la voce narrante, diversamente dalle inquadrature corrispondenti fisse sugli attori
del mercato, spende qualche parola in riferimento al fatto che, per alcuni, la giornata
lavorativa non termina lì al mercato ( For the boys who came at midnight this is the end
of the day / for the others it's just a break then across to the shops for another three
hours or so38).
tratto distintivo di questo film rispetto alle altre opere del F ree Cinema è la presenza di
un narratore interno, ossia di un attore che racconta un'esperienza da lui stesso esperita.
le parole giungono alle orecchie dello spettatore ma le immagini che scorrono non denotano l'uscita dei
veicoli poiché i primi piani fissi utilizzati consentono solo di intravedere la parte anteriore dei veicoli
scomparire dai bordi dell'inquadratura E' la scritta impressa sui veicoli che offre informazioni circa la
provenienza extralondinese del contenuto trasportato da essi.
37
6`#'*(7((&*3&*4&0,#'&*=>&*,%*%'=#'(01'#*/1*.32&0(*31$#01'#*13*"&0=1(#;*n&0*13=7'%*/%*3#0#*=%*,%*=>%&/&*/1*
dove vengano. Arrivano alle due #*3&*(0&*/&3*4#"&0%88%#*klm*4#%*$1''#*$%1*&*$%&'&*/1*=>%&/&0,%*/#$&9;
38
6n&0*%*0181--%*=>&*,#'#*8%7'(%*1*"&--1'#((&*C7&,(1*G*31*5%'&*/&331*8%#0'1(1*j*4&0*83%*13(0%*G*,#3#*7'1*417,1*
40%"1*/%*(#0'10&*(01*3&*21'=10&33&**4&0*=%0=1*(0&*#0&9;
81
Grazie alla presenza di un narratore, il film esplicita la volontà di instaurare un rapporto
diretto ed emozionale con lo spettatore sin dalla prima scena. Infatti, quella che all'inizio
si connota come voce off ( proveniente da una fonte diegetica non inquadrata), dopo
aver assegnato a Refuge England lo statuto di racconto ! I want to tell you about my
first day in London39 ! , per mezzo del costante uso dell'interpellazione e di riferimenti
semantici a una sfera passionale ! I can still remember clearly what I saw and felt that
day [l] I was excited and afraid40 ! colloca lo spettatore in una posizione fortemente
inscritto nel testo perché anche l'oggetto di valore, che muove il protagonista nelle sue
la città come un insieme di zone e soglie che il soggetto attraversa per congiungersi
tensione (Cavicchioli 2002: 68). Cosi, la città agli occhi del3P1((#0& e dello spettatore 2
numerose sono le soggettive 2 diviene uno spazio segnato all'interno da molte divisioni:
divisioni tra il treno in movimento e i binari (fig. 35), tra l'interno della stazione
ferroviaria e la realtà circostante (fig. 36), tra il dentro e il fuori di un'abitazione privata
(fig. 37) a differenza dalla realtà normalmente esperita dove tali separazioni non
39
6Z#83%#*01==#'(10$%*%3*"%#*40%"#*8%#0'#*1*T#'/019;
40
6+%=#0/#*1'=#01*'%(%/1"&'(&*=#,1*$%/%*&*40#$1%*C7&3*8%#0'#*[lm*&0#*&==%(1(#*&*%"4170%(#9;
82
F igg. 35-37: le molteplici soglie messe in scena in Refuge England.
timidamente con la mano ad aprire il cancello ! tenta cioè di superare la divisione che lo
789:(MK=(L$(+@8%"8">$%J/(1$++@$%&%#8/>*'$(/1($F81$%J8/'$(>/+8("*9+8$('/))'$"$%>/>$.
2.9 E nginemen : lo spazio come attante-soggetto
83
2.9 E nginemen : lo spazio come attante-soggetto
Quello di Enginemen è lo spazio più ristretto messo in scena dal F ree Cinema poiché il
film si svolge quasi unicamente sulle rotaie di una ferrovia nei pressi di Manchester. Il
tecnologico puntuale, ossia nel passaggio dalla locomotiva a vapore a quella a diesel,
secondo termine di questa relazione, in linea con il cosiddetto cinema industriale (cfr.
Bertozzi 2008: 130). L'ambiente quindi, che normalmente funge da attante oggetto
totali e primi piani aventi al centro la locomotiva e non l'uomo, e le sequenze che
Queste ultime poi sono analizzate quasi anatomicamente, come fossero cioè parti di un
essere vivente. L'occhio della cinepresa compie quindi un percorso fuori e dentro di
esse: dapprima la mdp è esterna alla locomotiva e la riprende mentre, sbuffando, ruota
su una piattaforma prima di avviarsi sui binari (fig. 39); poi entra nel corpo della
macchina mostrando un ferroviere che attizza la fornace (fig. 40); poi ne inquadra la
641'=%19* :5%88;* O[* &* OKIo* /#4#* '&* &,=&* 4&0* 8%010&* 7'1* ,&0%&* /%* %'C71/01(70&* =>&* '&*
mettono in risalto la possenza (figg. 43 e 44), infine riprende la locomotiva nella sua
84
F igg. 39-45: la dina mica anatomica dell'enunciatore nei confronti della macchina in Enginemen .
85
Questa dinamica dello sguardo rinvia a una serie di inquadrature del celebre L 'uomo con
la macchina da presa ( Celovek s Kinoapparat, regia di Dziga Vertov, Urss, 1929) dove
però i primi e primissimi piani delle macchine (figg. 45-49) concorrono al progetto
inquadrature di cui parliamo servono a dotare rotaie e ingranaggi di una valenza che
F igg. 45-NO=(L$(&%/(4$1$"84/(/>>$%J8*%$(%$(P@&*4*(#*%(+/(4/##.8%/(1/()'$"/.
Rare sono le scene che vedono al centro gli operai (li vediamo negli spogliatoi al
cambio turni e in una pausa durante il lavoro) mentre più spesso i discorsi degli uomini,
complice il montaggio disgiunto, giungono allo spettatore come echi di ben poca forza
rispetto all'efficacia plastica del profilmico che vede al centro il possente ferro. Ci
riferiamo in particolar modo a una serie di totali e primi piani incentrati sulle
86
3#=#"#(%$&* #01* 63&#'%9* ,27551'(%* &* 07"#0#,%)* #01* 431=%/%* 641=>%/&0"%9* #3%1(%* /1%*
macchinisti, immagini accompagnate dai commenti malinconici degli operai. Il risultato
è un evidente dislivello di forza patemica tra i due canali di comunicazione: lì
l'animosità e la fierezza delle macchine, qui l'arrendevolezza e un'incipiente nostalgia di
uomini consapevoli della fine di un'epoca. Pensiamo ad esempio alle parole you and I
must realise that these diesels will eventually represent our brad and butter41 usate per
accompagnare il totale di una locomotiva fischiante pronta alla partenza.
In We Are the Lambeth Boys è presente una strategia di valorizzazione dello spazio che,
ossia come un concatenamento spaziale con soglie marcate. L'enunciatore infatti invita
lo spettatore a seguire gli attori nel circolo culturale del loro quartiere, negli altri luoghi
dello stesso quartiere e infine al di fuori di esso sempre marcando, ossia ammettendo nei
dell'identità dei soggetti in Momma Don't Allow, costruita attorno a luoghi familiari,
topici come i luoghi di lavoro e di svago del proprio quartiere, l'identità dei soggetti in
We Are the Lambeth Boys è tale anche grazie all'esperienza di luoghi non familiari,
eterotopici, come il centro di Londra. Infatti se da una parte è vero, come tra poco
vedremo, che il fine esplicito del film è mostrare il modo in cui funziona un determinato
,41-%#*,#=%13&)*G*$&0#*1'=>&*=>&*%*37#8>%*%'*&,,#*'#'*,#'#*(1'(#*6,#88&((%*&'7'=%1(%*'&33#*
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41
6I #*&*(&*,10&""#*=#,(0&((%*1*=#"40&'/&0&*=>&*C7&,(%*/%&,&3*1331*5%'&*=%*/101''#*/%*=>&*$%$&0&;9*
87
640&,=0%$#'#*3#0#*possibili usi e simbolizzazioni e, nello stesso tempo, interdicono altri
4#,,%2%3%*7,%*&*,%"2#3%--1-%#'%9*2&',d*,41-%*=#3(%*'&3*3#0#*&,,&0&*&55&((%$1"&'(&*&,4&0%(%*
in We Are the Lambeth Boys 6C7%9* &* 613(0#$&9* ,#'#* &75#0%=%* '&3* ,&',#* =>&* (&'/#'#* 1*
'&33#* ,41-%#* G* %3* =&'(0#* 0%=0&1(%$#* 6.35#0/* U#7,&9;* T1* =1(&8#0%1* (#4#3#8%=1* =>&* 133#01*
solo una parte del quartiere. Nel film vige anche la categoria interno/esterno, utile a
dividere il quartiere dal resto della città; tuttavia la percezione delle soglie è connotata
euforicamente in virtù dell'oggetto di valore del film che, come evidenzia lo stesso
Il legame tra spazio e narratività in We Are the Lambeth Boys è esemplare perché l'
613(0#9*G*01440&,&'(1(#*'&3*5%3"*/1*1((#0%*'#'*7"1'%;*`&331*,&C7&'-1)*/%*=7%*parleremo
Lambeth e le strade del centro, non i suoi residenti; strade che vengono percorse in
soggettive). A livello enunciativo, sia nelle oggettive che nelle soggettive, notiamo lo
sforzo dell'enunciatore di costruire una situazione di armonia tra gli attori umani e
l'ambiente, situazione comunque padroneggiata dai primi: nelle soggettive, per loro
stessa natura, è il punto di vista dei ragazzi a dominare (figg. 50 e 54); nelle oggettive,
88
il camioncino sul quale si trovano i ragazzi è sempre al centro (figg. 52 e 53)42. A
livello figurativo l'atteggiamento dei giovani sul mezzo di trasporto è più simile a
quello di condottieri coraggiosi che ad adolescenti in gita. Solo accettando questo ruolo
5%8701(%$#*G*4#,,%2%3&*=#"40&'/&0&*1/*&,&"4%#*%3*8&,(#*=#"4%7(#*/1*13=7'%*/&%*631"2&(>*
2#R,9! mossa del braccio in segno di riuscita e pollice retto ! nel momento in cui il
42
In The King's Speech (ed. it. Il discorso del re , regia di Tom Hooper, Regno Unito/Australia, 2010) al
contrario per quasi tutta la durata del film lo spazio enunciativo relega il protagonista ai margini
/&33B%'C71/01(701*,%'#*1331*640#$19*5%'13&)*31*C713&)*,74&01(1*=#'*,7==&,,#) permette al sovrano balbuziente
/%*&,,&0&*60&9*/&331*,71*$%(1*=#"&*60&9*/&331*,=&'1;*
89
F igg. 50-54: il rapporto armonioso tra attori e a mbiente costruito dall'enunciatore in We Are the Lambeth
Boys.
Oltre al livello visivo, anche quello sonoro è utilizzato dall'enunciatore per enfatizzare il
rapporto tra gli attori e i luoghi. Sia la voce over ! when the boys pass through the West
End, the West End remembers, for a while, that they have passed through and that's how
the boys want it [...] back in this familiar streets there's no need to shout so loud any
90
more43 ! che la canzone intonata dal gruppo di ragazzi ! We are the Lambeth Boys! We
are the Lambeth Boys! / we know our manners / we spend our talents / we are expected
appartenenza.
Poche sono le soglie nel film e queste si distinguono per la loro percorribilità (ciò
indica quindi una modalizzazione pragmatica dello spazio): cancelli, porte, quartieri
allora non sono fratture insanabili o ostacoli da superare ma semplicemente varchi che
segnalano il cambiamento di luogo e, in alcuni casi, delle pratiche che in questo luogo
livello patemico: percependo l'estensione del testo più che la sua struttura, lo spettatore
verrà collocato all'interno di esso in una posizione euforica, di fiducia di fronte alle
immagini. L'enfasi maggiore è posta dalla mdp sulle soglie collocate in apertura di film,
dei cancelli che dividono dei cortili nei quali giocano alcuni bambini. Dall'alto, con un
totale, seguendo due ragazzi oltrepassare a piedi quei cancelli, l'enunciatore svela il
tema del film. Sono perciò soglie significative a livello tematico poiché la loro
l'individuazione del topic. Nello specifico, l'attraversamento dei due ragazzi guida il
quest'ultimo, man mano che i due attori sorpassano i cortili dei giochi (fig. 55), scarta
l'ipotesi interpretativa legata al tema dell'infanzia e, nel momento in cui il titolo del film
appare in sovrimpressione dei due attori (fig. 56), stabilisce che l'argomento in base al
43
6A71'/#*%*0181--%*1((01$&0,1'#*%3*p&,(*&'/)*%3*p&,(*&'/*0%=#0/1)*4&0*7'*"#"&'(#)*%3*3#0#*1((01$&0,1"&'(#*
e questo è il modo in cui i ragazzi desiderano che avvenga [...] al ritorno in queste strade familiari non c' è
4%@*2%,#8'#*/%*70310&*=#,B*5#0(&9;
44
6`#%*,%1"#*%*0181--%*/%*T1"2&(>q*j*'#%*,%1"#*%*0181--%*/%*T1"2&(>q*j*'#%*=#'#,=%1"#*%*'#,(0%*"#/%*/%*
fare / noi usiamo i nostri talenti / noi siamo attesi dovunque andiamo [...]9;
91
F igg. 55-56: le soglie poste in apertura di We Are the Lambeth Boys influiscono il processo di
3.1 Premessa
Ora analizzeremo le opere di Lindsay Anderson e Karel Reisz con un duplice obiettivo:
primo, misurare il grado di coerenza con quanto enunciato nei co-testi del F ree
Cinema; secondo, individuare i tratti stilistici dei due autori. Poi, aderendo a un'idea di
influenzato dal contesto sociale ! 6/ietro uno stile c'è sempre una logica culturale,
implicazioni e motivazioni che conducono fuori dai testi, verso un contesto storico e
Reisz con quelle di alcuni film europei coevi. Lo scopo di questa operazione è delineare
gli elementi di continuità tra il cinema inglese, francese e italiano della fine degli anni
Nello specifico, confronteremo le caratteristiche tematiche stilistiche dei film del F ree
Cinema con quelle de Il ferroviere (regia di Pietro Germi, Italia 1956), Ascensore per il
92
patibolo (Ascenseur pour l'échafaud, regia di Louis Malle, Francia 1958) e Gioventù
bruciata (Rebel without a cause, regia di Nicholas Ray, Usa, 1955). Testi accomunati
apparentemente solo dal momento storico, poiché nazionalità, genere e temi discostano
Il concetto di stile ha una storia lunga e articolata, che qui non ripercorreremo.45 Se, ad
F ree Cinema è l'esponente inglese, conferivano grande potere alla figura del regista,
ritenuto responsabile anche dello stile di un film, secondo noi anche altre sono le figure
601440&,#9* '&33&* "183%&* /&331* ,(#0%1* 2&',ì come un fattore che, influenzato da diversi
Ripercorriamo ora allora il punto di vista di Bordwell e Thompson sullo stile, espresso
45
Rimandiamo al primo capitolo di Buccheri per un excursus sia sul concetto di stile in generale che più
specificamente sullo stile cinematografico. V. Buccheri, V., 2010, Lo stile cinematografico, Carocci,
Roma, pp. 13-31.
93
in F ilm Art: an introduction, nell'intento di dimostrare come quello elaborato dai due
studiosi americani sia una 6'#-%#'&* "#'#3%(%=19* :J7==>&0%* KL[LM* O[I)* %'1/1((1* =%#G* 1*
cogliere, in un'ottica globale, stili e sottostili che, in una continua interazione dinamica,
caratterizzano la storia del cinema, e, in un'ottica locale, la complessità del testo filmico,
il quale affida a tutti i suoi livelli di espressione la veicolazione del significato (cfr.
Greimas 1970).
film tutto è forma: non solo il livello espressivo ma anche quello deputato ad accogliere
Legata alla forma è anche la reazione dello spettatore ! 631* 0%,4#,(1* &"#(%$1* /&33#*
l'intero approccio a favore di uno sociosemiotico. Se, come appena detto, in F ilm Art la
reazione emotiva dello spettatore dipende dalla forma del film ! 63B&"#-%#'&*1$$&0(%(1*
dallo spettatore emergerà dalla totalità delle relazioni formali percepite nell'oper19*
maggior numero possibile di relazioni formali; più ricca è la nostra percezione, più
%'$&=&* =#00&31(1* 13* "#/#* %'* =7%* %* /%$&0,%* 6,(01(%9* /&33B#4&01* 5%3"%=1* :40#5#'/#)* /%*
46
6n10(%1"#*/13*40&,upposto che un film non sia un assemblaggio casuale di elementi. Se così fosse, agli
spettatori non importerebbe di perdere l'inizio o la fine del film, o che i film venissero proiettati in un
#0/%'&*/%$&0,#*klm*,%*40&,7"&*=>&*&,%,(1*7'#*,=>&"1)*7'*,%,(&"1 interno che governi i rapporti fra le parti
klm* * chiameremo forma C7&,(#* ,%,(&"19;* J#0/p&33)* a;)* Y>#"4,#')* r;)* [NNO)* F ilm History: An
Introduction, McGraw-Hill Inc., New York; trad. it., 2003, Cinema come arte. Teoria e prassi del film, Il
Castoro, Milano)* 4;* ]N;* * 6c#3(#* ,4&,,#* ,%* =#',%/&01* 31* s5#0"1h* =#"&* =#'=&((#* #44#,(#* 1* C713=#,1* =>&*
$%&'&*/&5%'%(#*s=#'(&'7(#h*klm*'#%*'#'*1==&((%1"#*C7&,(#*40&,744#,(#;*H&*31*5#0"1*G*3B%'(&0#*,%,(&"1*=>&*
lo spettatore attribuisce al film, non possono esistere un interno o un esterno. Ogni componente funziona
come parte del disegno complessivo che viene recepito. Quindi tratteremo come formali molti aspetti che
13=7'%*=#',%/&01'#*=#'(&'7(%,(%=%;9*44;*e_-74.
94
congiungersi all'oggetto di valore. Il modello greimasiano infatti non è molto interessato
alla maggiore o minore complessità di un testo, quanto al modo in cui all'interno di esso
Sempre dal punto di vista dello spettatore, se i due studiosi americani condividono con
la semiotica il concetto di 6aspettative ,4&((1(#0%*13%9 nei confronti del film, per i primi
queste sono sempre legate alla forma filmica, cioè a uno schema che chi guarda attende
che giunga a compimento: in F ilm Art %'51((%* ,%* 41031* /%* 7'1* ,#0(1* /%* 61',%1* /%*
=#"43&(&--1* 5#0"13&9;* T&* '#,(0&* 4&043&,,%(X* 13* 0%8710/#* ,#'#* "#3(&;* n&0* 40%"1* =#,1)*
queste aspettative, che originano dal desiderio di percepire una forma compiuta,
semiotica si rivela uno strumento sensibile poiché riesce a distinguere film in cui a
&,(&,%=1"&'(&*1/*1/&0%0&*13*6$#3&0*$&/&0&9*40#4#,(#)*/1*(&,(%*=>&*47'(1'#*(7((# su quello
più che essere catturato dai colpi di scena si dimostra attento a recepire le minime
47
Pensiamo alla narratività, unico livello del percorso generativo in cui sia possibile cogliere il senso, che
$&/&* $10%* ,#88&((%* %'* ,$10%1(&* 0&31-%#'%* (01* /%* 3#0#* &* =#'* 3B#88&((#* /%* $13#0&* 18#8'1(#;* 6c&'(0&* 3d* [sul
quadrato semiotico] c'erano solo delle articolazioni semiche, ora quelle articolazioni diventano valori,
intervengono dei soggetti che vogliono fare delle cose, trasformare delle situazioni, ecc. Traini, S., 2006,
op. cit., pp. 132-133.
48
La semiotica generativa, teoria della generazione del senso, indaga infatti il percorso compiuto dal
senso, all'interno di un qualsiasi testo, dalle istanze generative più profonde alla struttura narrativa di
superficie. Di livello in livello il senso subisce una conversione diventando sempre più complesso e
concreto.
49
Psycho, regia di Gus Van Sant, Usa, 1998.
95
=#'* 3B1,,7'(#* 4&0* =7%* 6/133B%'%-%#* 1331* 5%'&)* %3* '#,(0#* =#%'$#38%"&'(#* %'* 7'B#4&01* /B10(&*
/%4&'/&* %'* 27#'1* 410(&* /133&* '#,(0&* 1,4&((1(%$&9* :ivi : 76), crediamo che queste
=#',&87&'-1)*1'=>&*31//#$&*J#0/p&33*&*Y>#"4,#'*%'/%$%/71'#*'&3*/%,1((&,#*6/&,%derio
un film ! 6,%1"#*,(1(#*=1((701(%*/133&*%'(&01-%#'%*501*83%*&3&"&'(%*&)*%'*1,,&'-1*/%*,(%"#3%)*
'#'* ,%1"#* %'* 801/#* /%* ,$%374410&* &* =#"43&(10&* %3* * /%,&8'#9* ! , noi imputiamo questo
fastidio più che altro all'arresto del coinvolgimento patemico, legato alla visione di un
testo filmico.
tiene conto di quanto e come i vari espedienti tecnici e quelli più propriamente stilistici
si combinino tra loro e con altri livelli della comunicazione filmica. Pensiamo allo
studio della sequenza di apertura di Citizen Kane ( Quarto Potere, regia di Orson Welles,
Usa, 1941) dove gli studiosi descrivono minuziosamente il montaggio della sequenza
d'ingresso nella proprietà, con una serie di movimenti di gru verso l'alto la
=1,1* 0&,(1* ,&"40&* ,733#* ,5#'/#* klm* A7&,(&* %'C71/01(70&* /B14&0(701* ,#'#*
si stia avvicinando alla casa, quando in realtà essa non compie movimenti in
96
avanti. Di inquadratura in inquadratura il primo piano cambia, ma l'unica
/&,=0%((1* 7'%=1"&'(&* =#"&* 65&013&9)* #,,%a funerea, e sulle reazioni dello spettatore, il
quale si rivela in grado solo di comprendere che si sta per verificare qualcosa
(a ragione) che qualunque cosa ci sia in quella stanza sarà importante per
iniziare la storia.
b,1((1*"1*/1*1"43%10&)*1*410&0&*'#,(0#)*G*%'5%'&*31*=#'=&-%#'&*/&3*,%8'%5%=1(#*6,#=%13&9*/%*
un film, colta in F ilm Art ma ricondotta unicamente al rapporto tra spettatore e testo !
da un lato, il testo crea il suo significato attraverso il modo in cui i valori vengono in
esso organizzati ! pensiamo al quadrato semiotico, situato al livello più profondo del
1979), che quindi propone un significato eminentemente testuale ! è pur vero che
97
all'interpretazione di un testo contribuiscono in maniera determinante i saperi sociali
Questi saperi, infatti, sono da un lato continuamente selezionati e convocati dal testo
In tutto questo, ora è forse lecito chiedersi: come è stato inteso lo stile dei cortometraggi
del F ree Cinema ? Per Bordwell e Thompson, che utilizzano gli stili come strumenti di
periodizzazione, utili cioè a ricondurre ogni stile a una determinata fase della storia del
cinema, lo stile cinematografico classico arriva sino alla fine degli anni Sessanta. Per
profilo estetico e i'/7,(0%13&9* :J7==>&0%* KL[LM* _\I;* ner questo motivo, se si può con
27#'1*018%#'&*410310&*/%*6=31,,%=#9*4&0*3&*801'/%*40#/7-%#'&*>#33Rp##/%1'&*1/*&,&"4%#)*
desideriamo pertinentizzare qualche tratto del loro stile, ossia vedere in che modo i due
registi si sono avvalsi di inquadrature, montaggio, musica, luci ecc. per veicolare le
proprie idee.
98
Bordwell e Thompson concepisce il film come forma costituita dall'intreccio di altre
un fattore di grande rilievo. Quel mondo, quella cultura che si muove dentro e fuori i
(&,(%* &* =>&* ,%* =#33#=1* =#"&* 6memoria non ereditaria della collettività9* :T#("1')*
che include oggetti di varia natura ! immagini, opere architettoniche, testi scritti, spazi
Abbiamo già anticipato la novità contenutistica dei documentari del F ree Cinema . Se
infatti il panorama britannico, ma non solo, della fine degli anni Cinquanta porta in
giovane ribelli, violenti e razzisti ! il F ree Cine ma sceglie una valorizzazione aforica,
neutra, rappresentando una generazione che pare più pacata e mite di quella che emerge
dal cinema ad esso contemporaneo. Da questa riflessione è nata la nostra ipotesi: pur
esponenti del movimento probabilmente hanno narrativizzato altri temi. Ecco, allora
intravedersi uno scollamento tra quanto affermato per accedere nel mondo della
tematico, nella costante attenzione al lato umano dei temi indagati. Infatti che lo
sguardo della mdp si rivolga a un piccolo evento, come l'esperienza di una scuola per
bambini sordi, o uno grande, come una marcia antinucleare, il livello di pertinenza che
Anderson assegna ai propri film è sempre lo stesso: il punto di vista privilegiato è quello
99
delle persone comuni. A livello tecnico, 3P17(#0%13%(X*/%*.'/&0,#'*G*0%'(01==%12%3&*nella
predilezione per la creazione di uno spazio dinamico espressivo (Casetti, Di Chio 1990:
137), ossia nell'uso di movimenti della mdp con i quali si decide, al posto dei
protagonisti, cosa si deve vedere.50 Reisz, invece, che preferisce una dinamica dello
più sulle implicazioni, economiche sociali e culturali, che si creano nell'interazione tra
le persone e i luoghi (questi ultimi intesi sia come spazi inglobanti che come soglie o
confini). Sin dal suo esordio, infatti, il regista segue con discrezione i protagonisti nel
loro andirivieni tra il luogo del lavoro e quello dello svago, nel ritorno a casa in strade
di approfondire questi temi. Sia per Anderson che per Reisz, queste cifre stilistiche non
si stemperano con la fine del F ree Cinema e l'inizio della carriera personale, poiché, pur
girando film atti a trasporre romanzi importanti di quegli anni ! i quali ripropongono
/%*/%,,&',#*8&'&01-%#'13&)*,#=%13&*&/*&('%=#)*0%,4&((#*13*4&',%&0#*/#"%'1'(&9 (Spaziante
2010: 20) ossia il beat americano dei primi anni Cinquanta ! continuano il discorso
50
Lo spazio dina mico espressivo G* /&5%'%(#* 6/13* "#$%"&'(#* /&331* "1==>%'1* /1* 40&,1* %'* 0&31-%#'&*
dialettica e creativa con quello delle figure [l] questa capacità di andare oltre il movimento strettamente
descrittivo conferisce ad alcuni movimenti di macchina il carattere di vere e proprie didascalie, di
=#""&'(#)*/%*=>%1$%*/%*3&((701*/%*%'(&0%*5%3";9
100
3.4 A nalisi dei film: L indsay A nderson
Vorremmo iniziare l'analisi dei film di Anderson con un primo stretto paragone, quello
del secondo, non confluì nel F ree Cinema . Thursday's Children è infatti un lavoro
0&13%--1(#* '&3* [N^_)* '&33&* =7%* 417,&* &* =#'* 6"&--%* 40#40%9* $&''&* 8%01(#* 1'=>&* O
52
Dremland . Mettere a confronto i due cortometraggi, attraverso l'analisi delle
inquadrature e del montaggio, renderà possibile individuare come lo stesso autore, nello
stesso anno, usi strategie narrative differenti per veicolare due diversi universi valoriali.
Il tema in entrambi è simile: da una parte una scuola d'infanzia per bambini non udenti,
dall'altra un parco divertimenti per tutti, ma ideato soprattutto per i bambini. Il tema
inglobante è quindi quello del mondo dell'infanzia nell'Inghilterra degli anni Cinquanta,
quindi almeno concettualmente i due corti potevano essere simili. Anderson tuttavia
presenta con essi due lati della società: quello roseo di una struttura che accompagna
bambini disabili nel mondo civile, e quello grottesco in cui le persone e i bambini
cercano svago a contatto con una versione distorta e violenta di quello stesso mondo.
Sia in Thursday's Children che in O Drea mland in ogni caso siamo di fronte a
costruzioni narrative forti poiché in essi la mdp non passa da una situazione all'altra !
macchina da presa sembra seguire casualmente attori e azioni ! ma è attiva nel costruire
una storia e dotarla di un effetto di senso preciso. In entrambi i film inoltre grande cura
è riservata alla costruzione dello spettatore e al suo posiziona mento affettivo (Odin
2000) all'interno del testo filmico. A tale scopo, Anderson utilizza ogni elemento del
testo, strappando alla realtà registrata con la macchina da presa solo ciò che è pertinente
101
il tono della voce di commento, in Thursday's Children quasi lirica in O Dreamland
meno coinvolta, può influire sul tipo di interpretazione da dare al film. Opposta è però
abbiamo detto, due facce della stessa medaglia, ossia due aspetti della società civile. Nei
due paragrafi che seguono allora l'analisi di Thursday's Children e O Dreamland sarà
cortometraggi. Particolare attenzione sarà riservata alle soglie del film, ossia ai titoli di
nella narrazione.
patemicamente lo spettatore
Si tratta di un documentario di venti minuti, che illustra l'attività una scuola inglese per
bambini sordi, vincitore dell' Academy Award for the Best Documentary Short nel '53. Il
legame esiste tra dei bambini e quel particolare giorno della settimana? Cosa accade poi
in quel giorno? Si chiede lo spettatore. Così come il significato del titolo, anche il tema
dominante del film ! la sordità infantile ! non viene esplicitato immediatamente bensì a
due minuti e mezzo dall'inizio, durata non esigua se considerata in rapporto a quella del
film nella sua interezza. Il fornire informazioni in ritardo, tecnica ripresa anche in O
avanzato un'ipotesi tematica (topic) è una marca del regista in questi anni del F ree
102
continuamente stimolato nella ricerca della verità, come vedremo. Il documentario si
avvale di una voce narrante, quindi di un attore forte a cui è affidato il ruolo di guida.
Tra l'altro, non si tratta di una voce qualunque, bensì di quella del già famoso Richard
Aldermaston, al fine di dare lustro al documentario, associando quella che fu una marcia
4#4#310&* 1* 7'1* 4&0,#'1* =>&* 13* 64#4#3#9* '#'* 14410(%&'&* 4%@)* #,,%1* 1* 7'* /%$#* /&3*
ludica. Anche l'introduzione degli attori del cortometraggio, che avviene tramite una
individuandoli, ossia ottenendo discretezza dal continuo, all'interno di una nenia che
così recita:
53
Nel '59, Burton, sotto contratto con la Fox, ha già recitato in La Tunica (The Robe , regia di Henry
Koster, Usa, 1953) , Le piogge di Ranchipur ( The rains of Ranchipur , regia di Jean Negulesco, Usa,
1955) e I giovani arrabbiati (Look Back in Anger , regia di Tony Richardson, Gran Bretagna, 1958).
54
6<3* 21"2%'#* /&3* 37'&/d* G* 2&33#j%3* 21"2%'#* /&3* "10(&/d* G* 4%&'#* /%* 801-%1j%3* 21"2%'#* /&3* "&0=#3&/d* G*
4%&'#*/%*(0%,(&--1j%3*21"2%'#*/&3*8%#$&/d*>1*"#3(1*,(01/1*/1*510&9;*<'*<'8>%3(&001)*621"2%'#*/&3*8%#$&/d9*G*
un'espressione usata =#"7'&"&'(&* 4&0* /&,%8'10&* C713=7'#* 657#0%* 4#,(#9;* Thursday's Child è anche il
titolo di un noto brano musicale, contenuto nell'album Hours del 1999, di David Bowie che fa riferimento
proprio a questa situazione. Ma una rapida ricerca svela come esistano romanzi, canzoni e film aventi per
titolo questa espressione, indice perciò della sua popolarità.
103
Da notare come l'attenzione dello spettatore sia catalizzata unicamente sulle parole
4#%=>?*,733#*,=>&0"#*'#'*G*$%,%2%3&*13=7'1*%""18%'&*:$%*G*%3*6'&0#9I;*E%W*4&0"&((&*(01*
l'altro al film di istituire una connessione inversa tra la modalità d'ingresso dello
spettatore nella narrazione e il tema affrontato, nel senso che l'approccio al film avviene
quella dimensione.
Grazie all'ancoraggio del titolo, Thursday's Children, è possibile comprendere che gli
1((#0%*/&331*=1'-#'&*=>&*%'(&0&,,1'#*133#*,4&((1(#0&*,#'#*6%*21"2%'%*/&3* 8%#$&/d9*&*=>&*
C7&,(B73(%"%*,#'#*=101((&0%--1(%*/133B1$&0&*67'1*37'81 ,(01/1*/1*4&0=#00&0&9;**c1*=>%*,#'#*
tra spettatori e protagonisti della storia narrata avviene quindi occultando una
informazione saliente, quella sordità che marca i bambini che vediamo sullo schermo
inquadra i bambini giocare (figg. 57-60),55 la voce descrive l'attività in cui gli attori
sono impegnati, informando lo spettatore del nome di ciascuno bimbo, man mano che
55
Una delle prime immagini è un piano medio di un bambino che gioca. In sovrimpressione, a grandi
caratteri di colore bianco, campeggia il titolo del film. Ciò consente allo spettatore di individuare uno dei
protagonisti dell'opera. Precede questa inquadratura un totale dello stesso bambino intento ad attraversare
un corridoio: anche questa figurativizzazione della strada che i bambini del giovedì hanno da fare, come
insegna la filastrocca, rafforza l'individuazione degli attori della narrazione.
56
6a&'%,* 510X* %3* 414X* j* S#1'* 510X* 31* "1""1* j* S1'&(* ,(1* 4&0* 510&* %3* 218'#* 13* 21"2%'#* j* &*.31'* 4#0(&0X*
3P1=C719;
104
F igg. 57-60: i primi fotogra mmi di Thursday's Children contribuiscono alla stipulazione del contratto di fiducia
con lo spettatore .
Poi, la voce over passa a descrivere l'attività dell'istituto in cui si trovano i bambini: la
preghiera mattutina, le lezioni con le diverse insegnanti. bP proprio nella sequenza con
la prima insegnante che allo spettatore viene comunicata la sordità dei bambini. Viene
quello ludico e di apprendimento ! poi viene svelata l' anomalia della situazione, ossia
l'handicap. Nello specifico, lo spettatore mentre vede delle pratiche insolite per imparare
l'alfabeto, come il soffiare su delle bandierine per capire il modo in cui si pronuncia la
l'hanno mai udito e mai lo udiranno. Dal punto di vista narrativo, per creare una
vicinanza sensoriale ed emotiva dello spettatore, in questa scena la voce over assume il
punto di vista dei bambini, raccontando quindi in prima persona un'esperienza così
105
particolare ! this is the way we play, this is the way we start our lessons. Every morning
at nine o'clock we come in and we find our chairs. Our teacher is called Miss Taylor 57.
spettatoriale, è notevole come, qualche secondo prima della comunicazione della sordità
dei bambini ! but we do not hear Miss Taylor, we watch her speaking but we do not
hear anything because we are deaf 58 !, sempre per simulare l''esperienza da non udenti,
l'audio, in, ossia appartenente alla scena del racconto, sparisca. Anderson quindi gioca
con un effetto di sorpresa e fraintendimento iniziale tali per cui il lettore è costretto a
tornare sui suoi passi relativamente al sistema di aspettative che si era appena creato.
5%31,(0#==1)*0&=%(1(1*,7331*,#83%1*/&3*5%3")*#,,%1*'&3*"#"&'(#*/%*641((&88%1"&'(#*=#'*3&*
attese del3#* ,4&((1(#0&9* :J7==>&0%* KL[LM* \OIM* 31* 637'81* ,(01/1* /1* 4&0=#00&0&9* 133#01* ,%*
sociale, come è evidente nell'ultima parte del film, dove dopo aver illustrato le
complesse attività della scuola per bambini sordi, la voce narrante prima informa che
solo un alunno su tre riesce davvero a parlare ! only one deaf child in three achieve real
speech59 ! poi con tono enfatico ripete thursday's children have far to go.
Oltre alla situazione di fraintendimento iniziale ci sono altre strategie narrative messe in
dopo aver mostrato le fasi del percorso didattico, finalmente si sente la voce acerba e
tentennante degli alunni più bravi. Tutto ciò concorre a creare un corpo a corpo tra film
e spettatore, così, mentre il discorso gioca, mettendo alla prova sentimento e nervi dello
57
6A7&,(#*G*%3*"#/#*%'*=7%*8%#=>%1"#)*C7&,(1*G*31*"1'%&01*in cui iniziamo le nostre lezioni. Ogni mattina
alle nove arriviamo e troviamo le nostre sedie. La nostra insegnante si chiama Miss Taylor9;*
58
6c1*'#%*'#'*7/%1"#*c%,,*Y1R3#0)*31*#,,&0$%1"#*410310&*"1*'#'*,&'(%1"#*'%&'(&*4&0=>?*,%1"#*,#0/%9;
59
6H#3#*7'*21"2%'#*,#0/#*#8'%*(0&*0%&,=&*/1$$&0#*1*410310&9;
106
spettatore,60 la narrazione diventa via via più complessa, svelando quello che potremmo
sordità. Ma dopo alcuni minuti chi guarda scopre che il programma narrativo è di più
ampio raggio, riguarda cioè la possibilità di accedere nel mondo, la facoltà di parlare ne
la voce narrante che suggerisce come sia la mancanza di parole che allontana i bambini
dal mondo come nella frase these children starting to pass through door that silence had
put between them and the world outside 61 o it is only from words that mind can grow
and reach out into the world62. Nella scena finale, dopo un discorso moraleggiante della
distratto rispetto ai loro problemi ! la chiusura è affidata allo sguardo in macchina degli
attori (fig. 61). Questa strategia discorsiva forte pone l'accento sul discorso instaurato
dal film, esplicitando il progetto comunicativo che questo testo si prefigge. Come se,
con quegli occhi diretti alla mdp, il film chiamasse in causa lo spettatore 6155&0"1'/#*
60
Ricordiamo qui che ciascun tipo di discorso ha sempre una componente affettiva. V. Marrone, G.,
2001, Corpi sociali. Processi comunicativo e semiotica del testo, Einaudi, Torino, pp. 121-135.
61
6A7&,(%*21"2%'%*%'%-%1'#*1/*1((01$&0,10&*%3*$10=#*=>&*%3*,%3&'-%#*>1*&0&((#*(01*3#0#*&*%3*"#'/#*3X*57#0%9;*
62
6bB*,#3#*1((01$&0,#*3&*410#3&*=>&*31*"&'(&*47W*,$%374410,%*&/*140%0,%*13*"#'/#9;*
107
F ig. 61: l'interpellazione cinematografica posta in chiusura del film mette in evidenza il carattere discorsivo di
Thursday's Children.
Per quanto riguarda i titoli di coda, essi, se dal punto di vista visivo-verbale forniscono
0&8%,(1* /%* 6=>%7/&0&* %3* =&0=>%#9* '1001(%$1"&'(&* /13* "#"&'(#* =>&* 3&* ,=0%((&* ,#'#*
valore di Thursday's Children, ossia l'ingresso nella società dei bambini sordi (figg. 62-
65). In questo senso, quei visi, sorrisi e mani agitanti in direzione della camera sono il
segno dell'avvenuto raccordo tra delle persone affette da handicap e i cosiddetti normali,
108
F igg. 62-65: i titoli di coda in Thursday's Children figurativizzano il congiungimento con l'oggetto di valore
connotare un'esperienza reale, l'attività di una scuola per sordi, di una patina fiabesca,
come il titolo che rinvia a una filastrocca per bambini e l'uso di un particolare
la realtà è legato alle emozioni e ai sentimenti. Via via che la narrazione si dipana,
infatti, lo spettatore assiste, patendone, al percorso degli attori nella conquista del loro
oggetto di valore, l'inserimento nella società civile. Mediante delle strategie di sorpresa
109
3.4.2 O Dreamland (1956): la ripetizione di suoni e immagini per collocare lo
O Dreamland è il primo cortometraggio proiettato del F ree Cinema (è il primo film del
alienazione in cui versa il popolo inglese. Tale argomento, complesso perché astratto,
documentario è però tutt'altro che lineare, poiché diversi sono le strategie cui il regista si
C7&33#*/&'#(1(#;*Q%X*%3*(%(#3#)*=#,(07%(#*4&0*#44#,%-%#'&)*=0&1*=#'57,%#'&M*C7&331*6(&001*/%*
,#8'#9*/&=3%'1(1*13*$#=1(%$#*/X*%3*'#"&*1*7'*5%3"*=>&*%337,(01*%'*0&13(X*67'1*/%,=esa agli
con molta perizia e guidato saldamente lungo il percorso stabilito dalla cinepresa. Ciò è
visibile già all'inizio della prima sequenza dove la mdp esplicita il suo potere di
decidere cosa mostrare, quindi di cosa parlare. Essa infatti prima dedica diverse
inquadrature a una macchina di lusso lavata da un autista (figg. 66-68) e poi, con una
=1""%'1'/#*:=>&*,&87%0XI*:5%8;*]NI;*E#"&*1*/%0&*6`#'*(%*4103&0W*/%*C7&,(1*,%(71-%#'&)*
=>&*=#"7'C7&*(%*51==%#*$&/&0&*4&0=>?*'&*>#*%3*4#(&0&)*"1*/%*C7&,(B13(019;*
110
F igg. 66-69: la costruzione dello spazio enunciativo in O Drea mland .
In O Dreamland allora c'è un uso diverso della mdp rispetto a Thursday's Children, ma
le differenze sono anche altre. Diverse ad esempio sono le costruzioni narrative perché
/%$&0,%* ,#'#* 3B7'%$&0,#* $13#0%13&* &* %3* (&"1* $&%=#31(%;* H&* '&* 6<* 21"2%'%* /&3* 8%#$&/d9* ,%*
all'interno dello svolgimento narrativo. Se all'inizio del film ! momento incoativo ! esso
nel corso della narrazione ! momento durativo ! segue con curiosità gli avventori tra gli
63
Tale timidezza è visibile in una delle prime inquadrature dall'interno del parco divertimenti dove la
macchina da presa è collocata all'interno dell'androne di un palazzo, sembrando così spiare la realtà che si
sviluppa all'esterno di esso.
111
spettacolare gru64(fig. 70). Questo movimento di macchina, che concorre alla creazione
del già citato spazio dinamico espressivo, indica la volontà di allontanarsi da una simile
realtà.
`&*6<*21"2%'%*/&3*8%#$&/d9*1==1/&*%3*=#'(010%#*/13*"#"&'(#*=>&*%3*5%'13&*=73"%'1*=#'*7'*
accorciano anche sul piano fisico poiché gli attori si rivolgono direttamente al lettore
<'*14&0(701*/%*5%3")*3&*,=10'&*/%=%(70&*5#0'%,=#'#*%'5#0"1-%#'%*,#3#*,73*640#/7((#0&9*:5%8;*
71) ! si tratta di un film prodotto dalla rivista Sequence ! sul titolo (fig. 72) !
(Lindsay Anderson) e tecnica (Johhn Fletcher) (fig. 73). I chiusura, nel titolo di coda
(fig. 74), vengono invece offerte le informazioni che permettono allo spettatore di
n#(0&""#*/&5%'%0&*C7&,(%*(%(#3%*=#"&*6,(0&((1"&'(&*%'5#0"1(%$%9*4#%=>?*%'/7=#'#*%3*,#3#*
64
Il termine gru indica un movimento di macchina complesso. Esso infatti prevede l'installazione della
macchina da presa su un braccio mobile collocato su una piattaforma a sua volta posta su una gru
"&==1'%=1;*+%40&,&*/%*C7&,(#*(%4#*4&0"&((#'#* 67'1* "188%#0&*4#,,%2%3%(X*/%*&3&$1-%#'&*&*/%*=#',&87&'(&*
,4&((1=#310%--1-%#'&*/&33B%""18%'&9;*Rondolino G., Tomasi, D., 1995, op. cit., p. 121.
112
D
narrazione hanno un effetto forte sullo spettatore, quasi di disgusto, collocandolo in una
astanti davanti alla rappresentazione delle torture. L'esperienza della visione, in cui
consiste l'intrattenimento di un qualunque luna park, viene qui riproposta con una
primi piani degli spettatori, soprattutto bambini, e i totali dello spettacolo. Ma l'effetto
65
I've been always thought of the two films as being comparative, O Drea mland being a song of the
experience as opposed to the song of innocence of Thursday's Children . 6U#*,&"40&*4&',1(#*1%*/7&*5%3"*
come paralleli, O Dreamland come una canzone dell'esperienza opposta a Thursday's Children, canzone
/&33B%''#=&'-1;9 .'/&0,#')*T;)*6D%'/%'8*1*H(R3&9)*%'* Commentary, 1994.
113
che tale visione suscita viene ricreato %'*"1'%&01*#0%8%'13&*/133P&'7'=%1(#0&*sommando a
queste immagini la risata meccanica di un pupazzo il quale, dopo essere apparso in una
scena, ritorna diverse volte, come suono off (proveniente da una fonte diegetica non
inquadrata). Tale risata, abbinata a delle immagini non pertinenti, è alla base di uno
provocato dalla percezione dell'autonomia di un elemento del film rispetto al resto della
struttura narrativa. In questo modo l'artificiosità della risata si riverbera sul profilmico
contrastiva rispetto alle immagini come la musica allegra che accompagna le scene di
violenza o noia ad esempio. L'uso della ripetizione è visibile non solo a livello sonoro
ma anche a quello visivo perché oltre alle risata e alle canzoni ci sono riprese che si
ripetono, come il montaggio dei totali di pullman in transito (macchina da presa fissa,
profilmico in movimento) che si avvicendano per tre volte senza motivo se non quello, a
1221'/#'1(#*%*C710(%&0%*13(%*&*=%*,(%1"#*%'=1""%'1'/#*$&0,#*%3*4#4#3#9:E0&,4%*[N\\M*_KI*
! il ruolo di guida svolto dall'occhio della cinepresa continua per tutto il film. Lo
dicitura verbale al luogo in cui è posta l'insegna), poi, con un movimento di macchina
verso il basso, mostra le persone che si recano per entrare. O quando, con un primo
piano, inquadra un cartello ! See here the rappresentation of the electric chair in which
114
the atom spy Rosemberg was executed66 (fig. 75) ! poi sale verticalmente per riprendere
%3* 4741--#* =#'$73,#* /133&* 0%,1(&* :5%8;* e]I* &* %'5%'&* 6,(1==19* 4&0* 0%40&'/&0&* 31*
pupazzo meccanico che ride o in quella stessa risata usata come suono off per altre
simbolista. In questo caso, siamo quindi lontani dalla volontà di mostrare la realtà,
visibile in altri momenti di O Dreamland e in altri film di Anderson e degli altri registi
del movimento. Nel suo complesso, il F ree Cinema infatti sembra essere più vicino allo
per gli individui alle prese con azioni comuni all'interno di spazi sociali ! come
vedremo con le persone che fanno la spesa nel mercato di Covent Garden in Every Day
Except Christmas o nella pausa pranzo dei macchinisti in Enginemen ! combacia infatti
2&'&* =#'* %3* 0&8%"&* /%,=#0,%$#* "%"&(%=#* 6=>&* "%01* 1/* 1/&0%0&* 1331* 0&13(X* =#"&* 7'1*
,&=#'/1* 4&33&9* :ibidem); mentre la convinzione di mostrare una realtà sino ad allora
tenuta nascosta ! come avverrà in We Are the Lambeth Boys dove la voce over indica
sulla soglia del film l'alto valore etico del circolo ricreativo che il testo si accinge a
racconti.
66
6Q710/1te la rappresentazione dell'esecuzione sulla sedia elettrica con cui è stata giustiziata la spia
/&33B*1(#"#*+#,&"2&089***
67
Lo studioso traccia quattro tipologie metastoriche di stile, ossia quattro tipi astratti ai quali possono in
parte aderire i film concreti. Essi sono: lo stile concettuale-simbolista , lo stile autoriale-modernista , lo
stile logico-narrativo e lo stile mimetico-realista . Tali categorie sono il risultato del diverso rapportarsi di
narrazione e enunciazione ! rispettivamente narrazione chiusa/enunciazione ipertrofica, narrazione
aperta/enunciazione marcata, narrazione forte/enunciazione invisibile, narrazione debole/enunciazione
trasparente ! e non sono tanto riconducibili a un periodo storico preciso bensì a pulsioni sociali, tecniche
e ideologiche e rinvenibili in più momenti della storia. V. Buccheri, V., 2010, op. cit., pp. 147-157.
115
F igg. 75-<<=(+@$%&%#8/>*'$(B0*'>$C(8%(Q(5'$/4+/%1.
E' proprio in questa scena tra l'altro che lo spettatore fa la conoscenza della voce off
(fuori campo intradiegetica). Pur con un tono e un'inflessione ben diversi da quella di
Burton in Thursday's Children 2 lì una voce calda e coinvolta, qui una più fredda e
5#0'%(1* 31* =>%1$&* 4&0* =#"40&'/&0&* 31* 6$&0%(X9* /%* .'/&0,#';* A7&3* a show you cannot
afford to see but you cannot afford to miss68 riferito alla rappresentazione delle torture
del secolo passato è una traccia del tema del film: l'alienazione come conseguenza di
una cultura di massa che offre alle persone come svago la visione della violenza. Tema
che in O Dreamland viene figurativizzato tramite foto di ragazze nude, tableaux vivant
68
6t'#*,4&((1=#3#*=>&*'#'*47#%*4&0"&((&0(%*/%*$&/&0&*&*'#'*47#%*4&0"&((&0(%*/%*4&0/&0&9;
116
3.4.3 Wakefield Express. The portrait of a newspaper (1952): totali e voci over per
Così come era avvenuto per O Dreamland, anche Wakefield Express, girato nel '52,
viene mostrato per la prima volta al pubblico grazie all'inserimento nel terzo programma
del F ree Cinema , datato 1957. Opera girata su commissione, Wakefield Express doveva
il regista per festeggiare i cento anni di attività. Tuttavia Anderson declina questo tema
secondo direttrici che di lì a poco diventeranno i cardini del F ree Cinema . In tal senso
Wakefield Express può essere considerato come un'opera di transizione dai primi
all'avvento del F ree Cinema , che metterà bene in luce la sensibilità del regista nei
giornale come abbiamo detto. Tuttavia la narrativizzazione opera in favore della messa
Express descrive il lavoro giornalistico scorporandolo in due spazi, quello della città e
quello della redazione. Nel primo, la realtà viene scritta ! vi avvengono i fatti ! nel
secondo, la realtà viene letta ! interpretata e tradotta in una versione per la stampa.
Nella sequenza che chiude il film, tale dicotomia è mostrata con grande evidenza grazie
la partita di rugby, il discorso del sindaco, la mostra di dipinti ecc. (figg. 78-83).
117
F igg. 78-83: la costruzione della realtà attraverso la prassi giornalistica in una sequenza di Wakefield
Express.
spettatore ostacolando l'adesione di quest'ultimo allo scorrere della storia raccontata (v.
Odin 2000), i titoli di testa di Wakefield Express, collocandosi all'interno della diegesi,
118
primi piani, si vedono mani in movimento intorno alle rotative e scritte tipografiche su
fogli che forniscono informazioni filmiche (e non diegetiche): destinante dell'opera (il
giornale di Wakefield), titolo e sottotitolo, soggetti del fare filmico (Anderson per la
regia, Lassally per la fotografia ecc.). Più in generale possiamo dire che in tutto il
cortometraggio le immagini delle scene di vita si alternano alle riprese delle pagine di
dell'informazione stampata.
I titoli di coda o, meglio, il titolo di coda è costituito ancora da una scritta tipografica
apposta su carta bianca che fornisce due indicazioni utili al lettore per contestualizzare
quanto appena visto ! Wakefield Express/made in Wakefield and the West Riding of
Yorkshire/September 195269. Tuttavia ciò che qui ci preme far notare è una strategia
discorsiva messa in atto da Anderson per ribadire al lettore la propria firma autoriale. E
proprio di firma si tratta perché la mano che si intravede nel primo piano del foglio ! e
che nei titoli di testa si vedeva operare delle correzioni a matita ! scrive su di esso
L'articolazione sintagmatica del film é semplice: prima viene mostrato il lavoro del
cronista, poi una digressione sull'origine del quotidiano seguita da una sequenza che
descrive alcune sue sezioni (sport, cronaca, ecc.), infine le fasi tecniche che ne
cronista in strada alla ricerca della notizia e si chiude con una inquadratura simile. In
connotato quindi come attività dai tratti profondamente umani in quanto praticato
attraverso i contatti con le persone. E' evidente che, pur lavorando a un documentario su
69
6i1g&5%&3/*bu40&,,*j*8%01(#*1*i1g&5%&3/*&*'&3*i&,(*+%/%'8*/&33#*f#0g,>%0&*j*,&((&"20&*[N^K9;
119
commissione, Anderson riesce a veicolare i motivi che gli interessano: se deve parlare
informazioni con la gente del posto (fig. 85) e non la scrittura di un articolo di cronaca
Il film si avvale di una voce narrante over, la quale presenta persone, luoghi e azioni con
Every Day Except Christmas, come vedremo, dove lo spettatore può godere di alcuni
dialoghi 6in sincro9 dei protagonisti recependo quindi un effetto di realtà maggiore).
mdp è fissa ! ma tale effetto viene bilanciato dal contenuto delle affermazioni della
voce over che fornisce le immagini del piano di coerenza (isotopia ). A bilanciare la
freddezza del documentario, oltre alle parole della voce narrante, contribuisce anche il
canto dei bambini: questo, incontrato già in apertura di film, torna più volte e conferisce
alla narrazione un senso di levità, laddove di norma la musica over è usata per
120
3.4.4 Every Day Except Christmas (1957): la connotazione al servizio di una
me0=1(#*/%*E#$&'(*Q10/&'*1*T#'/01;*Y7((1$%1*3P#88&((#*/%*$13#0&*/&3*5%3"*G*4%@*40&=%,#*&*
meno locale poiché, coerentemente con quanto dichiarato in articoli e saggi, esso
riguarda il mostrare l'Inghilterra nei suoi tratti più veritieri, degni e umani. Come già
detto nella prima parte di questo lavoro, il regista riesce a realizzare questo film grazie
del F ree Cinema , eloquentemente intitolato F ree Cinema 3: Look at Britain!, proiettato
nel 1957. Come gli altri titoli dei film di Anderson, anche Every Day Except Christmas
permette allo spettatore di inferire solo che qualcosa avviene sempre tranne che nel
giorno di Natale. E' presente una voce narrante che guida con mano forte
medi, sono indice della volontà di focalizzare l'attenzione sugli attori più che
sull'ambiente.
Le diciture verbali che aprono il film riguardano non i crediti ma una dedica. Così, se in
7'* (&,(#* 5%3"%=#* 63B%'%-%#* =#,(%(7%,=&* %3* 37#8#* /&331* 40%"1* $%,%2%3%--1-%#'&* /&%* saperi
sociali, nonché del loro primo intreccio reciproco e con i saperi testuali che vengono nel
501((&"4#* =#,(07%(%9* :b78&'%* [NNNM* [_I)* 3Pincipit di Every Day Except Christmas
(01,"&((&*133#*,4&((1(#0&*7'*,14&0&*0&31(%$#*13*5%3"*&*7'#*0&31(%$#*13*6"#'/#9*/&3*5%3";*<*
destinatari, come si legge, sono delle persone (figurano solo i nomi propri, senza
cognomi o professione) e le frasi che compongono tale dedica ! To Alice and George
121
and Bill... and Sid and Alan and George...and Derek and Bill.../and all the others. This
quattro inquadrature (figg. 86-89) e scandite al ritmo di musica e rumori, forniscono due
F igg. 86-89: le soglie iniziali di Every Day Except Christmas incoraggiano una comprensione emotiva del film .
ortofrutticolo di Covent Garden. Lo spettatore può quindi già avanzare una valida
ipotesi tematica. A questo riguardo è possibile dire che, ancora una volta, Anderson
dimostra coerenza nel designare un pubblico preciso, quello inglese. Infatti quest'ultimo,
richiamando il proprio sapere enciclopedico (Eco 1984), può inferire che il mercato si
trova a Londra anche se la città non è espressamente citata, che si tratta di uno dei
simboli più antichi della città e, dato non scontato, probabilmente è un luogo già
esperito in prima persona. Seconda informazione utile, viene suggerito allo spettatore
che Every Day Except Christmas va interpretato, come sottolineato dalla critica, sotto
70
6./*.3%=&*&*Q&*&*J%33;;;*&*H%/*&*.31'*&*Q&;;;*e Derek e Bill... / e tutti gli altri. Questo film sul
"&0=1(#*/%*E#$&'(*Q10/&'*G*/&/%=1(#*=#'*155&((#*k1*3#0#m9;
122
una luce timica alla quale rinvia quel affectionately: 6«affettuosamente» è la parola
=>%1$&* /&3* 5%3"9;71 Due in particolare sono le scene legate a una comprensione più
tenesse conto della musica usata per accompagnarli: una versione orchestrale di God
save the Queen che connota l'immagine di un alto valore simbolico. Come a dire che il
senso e la storia dell'Inghilterra sono più in quel monotono tragitto notturno che in
situazioni più appariscenti. La seconda è nella scena finale, costituita dal montaggio dei
primi piani dei lavoratori del mercato còlti nei momenti di pausa. In questa situazione il
07#3#*/%*$&0#*637#8#9*/&3*5%3"*G*1,,&8'1(#)*4&0*"&--#*/%*7'*1'=#0188%#)*/1331*,=0%((1*%'*
sovrimpressione ! London 1957 2 a uno dei visi inquadrati (fig. 90), segno che l'essenza
F ig. 90: l'ancoraggio che indica allo spettatore l'oggetto di valore del film : mostrare l'essenza dell'Inghilterra.
Nei titoli seguono poi il nome del finanziatore della rassegna e il nome della rassegna
stessa (fig. 91), il titolo del film (fig. 92), i nomi di coloro che vi hanno lavorato (Reisz
figura tra i produttori) (figg. 93-97) e infine quello del regista (fig. 98). Già dai titoli di
testa, inoltre la mdp riprende i camion in transito di notte e lo scarico delle merci presso
71
J&08&0)*S;)*H7""&0*[N^e)6T##g*1(*J0%(1%'q9)*%'*S ight and Sound.
123
il mercato, quindi le soglie di Every Day Except Christmas collocano già lo spettatore
124
F igg 91-98: i titoli di testa di Every Day Except Christmas, mostrando immagini della storia narrata, collocano
125
Così come Wakefield Express e, in parte, Thursday's Children, anche Every Day Except
Christmas è teso a mostrare il meccanismo che rende possibile ogni giorno un'attività,
in questo caso quella del mercato. Tuttavia, anche se gran parte del film è incentrata sul
lavoro, poiché numerose sono le inquadrature degli attori mentre sistemano cassette o
mettono in bella mostra i fiori, l'accento di senso è posto sempre sul lato umano, come è
chiacchiere al bar antistante il mercato. La scena del bar rappresenta inoltre uno dei
momenti del film in cui è possibile ascoltare la voce degli attori poiché i dialoghi sono
quanto rappresentato. Il film, abbiamo detto, si avvale di una voce narrante (voce over
extradiegetica) che avrà per tutto lo svolgimento narrativo la parte più importante:
musiche e rumori costituiscono una parte minore rispetto ad essa e anche i dialoghi sono
sempre anticipati dalla descrizione preventiva del narratore. E' questa voce, infatti, che,
in apertura di film, presenta l'attore collettivo ! %3* 64#4#3#9* /%* E#$&'(* Q10/&'* !
lo strumento che permette di isolare, all'interno dell'attore collettivo, gli attori singoli e
con Thursday's Children. In Every Day Except Christmas e in O Drea mland, Anderson
72
Every Day Except Christmas rappresenta uno dei primi esperimenti in campo cinematografico di suono
in presa diretta.
73
Ossia affinché l'oggetto venga fruito anche da chi non può mettersi in rapporto diretto con la sua
presenza.
126
/%$7381(%$&9* :v. Bettetini 1984) ! o, meglio, un aspetto sconosciuto di una situazione
ancorando alle immagini un significato connotativo, comunica allo spettatore cosa quei
disvelamento.
questo documentario abbiano partecipato diverse menti, tra cui Reisz, e maestranze,
raggruppate nella The F ilm and TV Committee for Nuclear Disarmament . Marche della
presenza di Anderson, che collaborò sia alla produzione che alla postproduzione, grazie
ai legami con la New Left e la University and Left Review Magazine, sono visibili sia a
livello tematico sia a livello figurativo, come vedremo. Della durata di circa trenta
minuti, March to Alderm aston documenta la marcia pacifica da Londra agli stabilimenti
nucleari di Aldermaston svoltasi nel week end pasquale del 1958. Il titolo del film è di
facile comprensione per uno spettatore che conosca appena il dibattito politico e sociale
a un'enciclopedia (Eco 1984) che permetta di inferire il contesto politico in cui inserire
individuare il topic, ossia l'argomento del testo filmico che si accinge a vedere. Il
127
documentario segue, con ovvie ellissi temporali, tutte e quattro le giornate della marcia,
alternato che permette ad Anderson di evidenziare il legame che gli interessa, quello tra
anche in March to Alder maston la voce narrante di Richard Burton guida alla lettura del
film.
La prima inquadratura che sancisce l'ingresso dello spettatore nel film è un primo piano
su 7'P%""18%'&* 5%,,1 (fig. 99). Dopo qualche secondo, l'occhio della mdp,
indietreggiando, include nel profilmico 3P%""18%'&* e lo spazio nero posto tra questa e i
limiti dell'inquadratura (fig. 100). Sin dai primi istanti, lo spettatore ha chiaro l'oggetto
rullo di tamburi il quale, collocato in un ambito che non lo pertiene, una situazione
sostituisce alla foto il titolo ! March to Aldermaston ! a caratteri bianchi molto grandi,
sempre su uno sfondo nero (fig. 101), mentre il rullo ha lasciato il posto al rumore di
una marcia. La dicitura verbale seguente svela l'enunciatore del film: made by The F ilm
and TV Committee for Nuclear Disarmament (e l'uso del participio passato di make
mette l'accento proprio sul film come oggetto costruito e non del film come come
veridittivo effetto cui mira il documentario) (fig. 102). Tale strategia enunciativa, unita
alla scelta di mostrare il fondo nero inglobante la foto, indica la volontà di presentare il
74
Per stacco ,B%'(&'/&* '&331* (&='%=1* =%'&"1(#8015%=1* 6%3* 41,,188%#* /%0&((#* &* %""&/%1(#* /1* 7'* 4%1'#* 1*
q7&33#*,7==&,,%$#9;*+#'/#3%'#)*Q;)*Y#"1,%)*a;)*[NN^)*op. cit., p. 144.
128
F igg. 99-10: +,8%#8)8>(18(3/'#.(>*(!+1$'4/">*%(8%F8>/(+*(")$>>/>*'$(/(&%/(+$>>&'/(08%J8*%/+8JJ/%>$(1$+(08+4:
Anche l'ultima scena del film, che vede la marcia arrivare dinanzi alla fabbrica, mescola
esplosione ! mentre la voce narrante recita un discorso moraleggiante dal tono simile a
quello di Thursday's Children. La sequenza dei titoli di testa è chiusa dalla voce off
(proveniente da una fonte diegetica non inquadrata) di una donna in mezzo a un vociare
di folla che, mentre sullo schermo è visibile solo il nero, dichiara il motivo della sua
partecipazione alla marcia: I've got two children and I try to do the best for my children
that's possible75. Con questa mossa, tendente tra l'altro a catalizzare l'attenzione sul
Aldermaston, asserendo che il livello di pertinenza dato alla marcia dal testo filmico è
621,,#9)*#,,%1*C7&33#*/&33&*4&0,#'&*=#"7'%;*
75
6U#*/7&*5%83%*&*=&0=#*/%*510&*%3*"&83%#*4#,,%2%3&*4&0*3#0#9;
129
L'ultima immagine del film è invece un ca meracar sulla folla in cammino. In
sovrimpressione appare il simbolo della pace (fig. 103),76 poi l'immagine scompare e
rimane solo il nero, il simbolo bianco e il rumore dello scalpiccio dei piedi (fig. 104).
Quindi da una parte abbiamo un profilmico che rinvia a una situazione di finzione,
La voce narrante in questo film ha un ruolo sia descrittivo ! informa circa la genesi
della marcia (l'iniziativa solitaria di Roger Rawlison alla quale poi altri si sono uniti), e i
dati salienti ad essa relativi (le motivazioni della scelta di Aldermaston, la durata
Trafalquar Square, che proveremo a riassumere. Nella suddetta scena, l'occhio della
mdp enfatizza, con carrellate e totali, la folla che ascolta i discorsi di personalità
pubbliche che benedicono l'evento. Tuttavia, la cinepresa non inquadra queste ultime se
comune (figg. 105 e 106), come già detto. Nella stessa scena la voce di Burton inizia a
parlare in prima persona (we), cioè si qualifica non come semplice osservatore ma come
76
Simbolo, oggi noto e ampiamente risemantizzato, che nacque proprio in quei giorni e in
quell'occasione.
130
io-narrante della storia. Tale scelta discorsiva provoca un effetto di coinvolgimento
'&33#*,4&((1(#0&*=>&)*=#'*C7&3*6p&9)*,%*,&'(&*=>%1"1(#*%'*=17,1;
L'attenzione al lato umano è indicata anche nella mescolanza nel film di scene aperte a
una lettura soprattutto politica ! l'atto della marcia nel suo compiersi, lo sguardo sugli
bevande (figg. 107 e 108), ossia dove è il lato umano e relazionale a prevalere.
131
In ultimo, è da notare la presenza in March to Aldermaston di tecniche mutuate dal
discorso televisivo. Infatti le interviste ai marciatori sui motivi della loro adesione !
realizzate con primi piani, microfono in vista e sguardo in macchina (fig. 109) ! sono
indice della presenza di tecnici televisivi all'interno della Committee e, come abbiamo
già visto nella prima parte di questo lavoro, dell'influenza che la televisione sta
F ig. 109: l'influenza della nascente televisione sulla prassi cinematografica in March to Aldermaston.
Cinema contava tra le file Alan Tanner e Claude Goretta, autori di Nice Time, la cui
esperienza si era svolta sino a quel momento principalmente per il piccolo schermo.
3.4.6 This Sporting Life (1963): il dolore come asse di pertinenza tra il macrotema
Organisation, This Sporting Life è generalmente considerato l'ultimo film della British
132
New Wave, corrente cinematografica inglese che si espresse pienamente tra il 1958 e il
1963, o adottando il punto di vista dei detrattori, del kitchen sink drama , di cui abbiamo
già parlato. Contestualizziamo prima l'opera per poi passare all'analisi dei temi e della
narrazione.
Nel '58, secondo la volontà di chi l'aveva creata, l'esperienza del F ree Cinema è
terminata. La carriera dei suoi singoli componenti inizia da lì a poco: Tony Richardson
fonda con lo scrittore John Osborne una casa di produzione, la Woodfall Production, e
grazie a questa nel 1959 gira Look Back in Anger , adattamento cinematografico del
romanzo omonimo dello stesso Osborne. Il 1960 è la volta di Saturday Night and
romanzo noto di quegli anni. Anderson, come sappiamo, alla fine dei Cinquanta è già
famoso: la sua grinta e passione lo hanno fatto conoscere non solo in campo
cinematografico, grazie alla creazione del F ree Cinema e il premio Oscar ottenuto per
Thursday's Children, ma anche in quello televisivo (le puntate dirette per la serie
insieme a Reisz, della rivista Sequence (1947-1952). Così dopo alcuni anni dedicati alla
Anche This Sporting Life porta sul grande schermo un romanzo di quegli anni ed è il
ma lo squallore della provincia industriale del nord dell'Inghilterra e lo sport del rugby
fanno solo da cornice al film,77 così come il tema, pur presente, della tensione di classe.
Infatti, in This Sporting Life gli aspetti sociali del romanzo sono tenuti sottotono a
favore del mondo interiore dei protagonisti perciò condividiamo la definizione che di
77
In un articolo sul film Anderson chiarisce che lo sport del rugby è una perfetta metafora della lotta
nella vita. Z;*.'/&0,#')*T;)*D&20710R*[N]_)*6H4#0()*T%5&*1'/*.0(9)*in F ilms and F ilming.
133
esso ne diede il regista ! a study of temperament78 (Anderson 1963). L'attenzione al
profilo psicologico è uno dei tratti che distingue i lungometraggi dei singoli registi dai
cortometraggi confluiti F ree Cinema: se questi non contengono mai un'analisi interiore
dei protagonisti, dei quali spesso non conosciamo neppure il nome, quelli danno invece
funzionale allo studio della mente di quest'ultimo (v. Bordwell, Thompson 2001).
This Sporting Life racconta l'esperienza di un minatore dalla vita tormentata che riesce
a sfondare nello sport diventando un campione di rugby. Il film, le cui scene più
scabrose subirono i tagli della censura inglese, ottenne buon successo di critica (vinse il
premio della critica a Cannes e una nomination come miglior film al BAFTA) ma non di
pubblico.
I titolo di testa e di coda sono tradizionali. Troviamo infatti dei caratteri bianchi su
filmiche del testo (figg. 110-124): ciò promuove una lettura finzionalizzante del film
78
6t'#*,(7/%#*/%*7'B%'/#3&9;
79
Per flashback ,B%'(&'/&* 13*=%'&"1* 631*01440&,&'(1-%#'&*17/%#$%,%$1*/%*7'*&$&'(#*41,,1(#9;*+#'/#3%'#)*
G., Tomasi, D., 1995, op. cit., p. 30.
134
135
F igg. 110-124: i titoli di testa di This Sporting Life inducono lo spettatore a una lettura finzionalizzante.
136
La costruzione narrativa di This Sporting Life è complessa. La sequenza d'avvio ha per
coinvolgimento fisico dello spettatore. Infatti la mdp insegue i rapidi passaggi della
partita e questo punto di vista mobile su persone e cose colloca lo spettatore in una
inquadrature soggettive (figg. 126 e 128) ! incarna cioè il punto di vista del protagonista
secondo si vede l'immagine nera, simulando lo shock dovuto al trauma) (fig. 127).
F igg 125-128: le immagini d'avvio di This Sporting Life favoriscono un coinvolgimento fisico dello spettator.e
scheletro di This Sporting Life. A partire dalla scena del cazzotto infatti la narrazione si
137
divide in due sintagmi narrativi: da una parte continua la sequenza iniziale (con la corsa
all'ospedale e la ricostruzione dei denti); dall'altra ha inizio una lunga retrospezione che
competenze alla prova qualificante sino alla sanzione positiva) e l'evoluzione della
relazione, distruttiva, del campione con la padrona di casa. I due sintagmi sono messi
assieme tramite un montaggio alternato. Oltre alla messa in scena di flashbacks, anche
psicologico del protagonista, laddove nei precedenti lavori del F ree Cine ma i numerosi
passaggio da un sintagma all'altro, reso più fluido grazie all'uso del rumore off,80 si
storcere il viso dal male fisico c'è uno stacco che conduce a una scena in cui lo
quando sul lettino del dentista il protagonista viene anestetizzato prima dell'intervento.
Q3%*,%*=>%&/&*6=#"&*(%*,&'(%F9)*&*(13&*0%5&0%"&'(#*1*7'*6,&'(%0&9*G*%3*5%3#*=>&*=#'/7=&*1331*
scena seguente, il ricordo del giorno in cui la padrona di casa e il campione ebbero un
acceso alterco.
In This Sporting Life, Anderson non perde quindi di vista sia l'attenzione per la gente
comune sia l'approccio libero e personale , declamato nei programmi del F ree Cine ma .
Tuttavia i temi veicolati dal film, e dal romanzo cui il film è ispirato,81 si riallacciano
idealmente più a quelli del movimento beat americano dei primi anni Cinquanta. In
questo senso This Sporting Life sembra più discendere da produzioni americane come
80
TB7,#* /&3* 07"#0&* #55)* #,,%1* %3* 07"#0&* 640#$&'%&'(&* /1* 7'1* 5#'(&* /%&8&(%=1* '#'* %'C71/01(19)* 47W*
agevolare il passaggio da una scena all'altra se esso anticipa, appunto mediante il canale sonoro, ciò che il
lettore di lì a poco vedrà. Casetti, F., Di Chio, F., 1990, op. cit., p 93.
81
Storey, D., 1960, This Sporting Life , Longsman, London.
138
Gioventù bruciata (Rebel Without a Cause, regia di Nicholas Ray, Usa 1955), che
analizzeremo nell'ultimo capitolo di questa sezione, che dai cortometraggi del F ree
Cinema. Il tema della violenza infatti che tanto spazio ha in questo film ! declinato nei
motivi del rugby come sport violento, delle percosse e dell'aggressione sessuale ! non
pertiene, come abbiamo detto, al F ree Cinema ma al cinema ad esso contemporaneo (il
social drama).
3.5.1 Momma don't Allow (1956): la messa in scena della soglia come luogo di
incontro
Il titolo del primo lavoro di Reisz, che vede anche la collaborazione di Richardson,
ricalca quello di una popolare canzone degli anni Cinquanta (il brano jazz Momma
Don't Allow, presente nel film) così da indurre lo spettatore ad inferire di essere davanti
a un film sulla musica, magari proprio sul jazz e sui locali da ballo che nascono e
conquistano popolarità in quegli anni. In realtà, Momma don't Allow non mette in scena
particolare, né offre giudizi su quanto osservato. Le immagini che via via scorrono sullo
schermo ritraggono alcuni giovani che dopo il lavoro si recano a ballare e poi
semplicemente tornano a casa. Noi crediamo che Reisz porti in scena proprio il
attento, tuttavia, Momm a Don't Allow non lavora tanto su personaggi o luoghi veri e
! tra il luogo del lavoro e la strada, tra la strada e il locale da ballo, ecc. ! come pure
139
frequenti sono quelle di personaggi che tali soglie si trovano ad attraversare (l'assistente
allontana dal vagone appena sistemato ecc.). Ma le soglie che vediamo non sono solo
quelle fisiche ma anche quelle astratte. In Momm a don't Allow infatti si parla anche dei
limiti tra le classi sociali senza però portarne in primo piano il lato conflittuale,
tutto attraverso la musica, che potremmo definire come adiuvante di questo tentativo di
socializzazione.
Il tema della giovinezza, che accomuna F ree Cinema e cinematografia coeva, trova
allora il suo accento di senso in Momma Don't Allow grazie all'inserimento di questi due
temi, ricerca dello svago e possibilità di incontrare l'altro. Tali giovani, appartenenti al
proletariato inglese, Reisz, qui come nel successivo We are The Lambeth Boys, sceglie
significato è la sequenza centrale in cui, due coppie di ricchi borghesi prendono parte
alla serata danzante, come tra poco vedremo. Qui più che altro ci interessa notare
viene usato lo stesso bene-feticcio, un'auto di lusso. Anderson, come abbiamo visto, con
un complesso movimento della mdp, utilizza l'auto in principio di film per indicare allo
spettatore quale non sia il suo oggetto di valore; Reisz invece si serve di questa figura
sofisticato a livello narrativo, l'auto di lusso è indice di borghesia. Non stupisce allora,
che anche nel successivo This Sporting Life di Anderson, il proletario Frank Machin
cashmere.
140
Il film si apre con una dichiarazione di finzione su quanto lo spettatore sta per vedere.
Infatti, sebbene le immagini indugino su una band che si prepara per un'esibizione in un
immediatamente dove Momma don't Allow è stato girato, grazie all'opera e ai soldi di
chi (figg. 129-134). I titoli di testa quindi forniscono informazioni sul film come
costruzione.
141
Abbiamo quindi un inizio differente dall'esordio di Anderson alla cinepresa, O
Dreamland, che non chiarisce nulla, se non nei titoli di coda. Come anticipato, la soglia
vengono presentati nel momento incoativo, mentre entrano nel locale (anche se il
passaggio dall'esterno all'interno non viene filmato). Il punto di vista che segue gli
spostamenti degli attori è quello di un osservatore esterno e tale rimarrà per tutto il
cortometraggio. Dopo pochi attimi allo spettatore vengono presentati i protagonisti del
campo totale, sono alle prese col lavoro quotidiano. Da notare come, se il profilmico
cambia con buon ritmo, il sonoro rimane sempre quello musicale delle prove dei
musicisti. Ciò non è casuale ma rientra nella scelta stilistica del regista.
Qualche parola allora sul ruolo della musica in Momma Don't Allow. Se è vero che la
musica non è l'oggetto di valore del film, che rimane la ricerca dello svago, è bene
(&,(#*/%*C7&%*$13#0%*=>&*%3*V1--*%'*C7&83%*1''%*%'=10'1M*60%2&33%#'&)*0#((701*/&83%*,=>&"%)*
fuga, trasformazione di un immaginario in una forma di vita [...] sono tutti ingredienti
valoriali di un vero e proprio schema narrativo di molte delle culture giovanili che si
,$%3744&01''#*/%*410%*41,,#*=#'*3&*=73(70&*"7,%=13%*$&0&*&*40#40%&*/&3*(10/#*`#$&=&'(#9*
(Spaziante 2010: 20). Le canzoni che si susseguono sono l'unico elemento discreto
comprende perché coperti dalla musica o dal rumore di urla e applausi ! né può
avvalersi della guida di un commentatore esterno. Coerentemente con uno dei principi
142
dichiarati nel primo manifesto ! the image speaks / sound amplifies and comment 82 ! il
In Reisz, il tema del lavoro e quello dello svago non sono portati avanti nella loro
visibile nella scena in cui una ragazza, impiegata come assistente di poltrona, esce dallo
studio per dare appuntamento al suo accompagnatore, che, com'è visibile dai vestiti
anche i margini della soglia, ossia il muretto che separa lo studio dentistico dalla strada)
(fig. 135).
F ig.135: la soglia che esalta la distinzione tra lavoro e svago in Momma Don't Allow.
Nell'economia del cortometraggio, però, queste riprese rappresentano una minima parte
del film (durano circa quattro minuti), anzi, sembrano anch'esse una preparazione,
un'anticamera alle immagini che seguiranno. La gran parte del film, infatti, si svolge
nella sala da ballo e non è un caso che le scene precedenti, relative ai diversi ragazzi
prima di recarsi nel club, rappresentino diversi sintagmi narrativi, mentre le scene della
82
6TB%""18%'&*=#"7'%=1*j*%3*,7#'#*1"43%5%=1*&*=#""&'(19;
143
sala da ballo ne compongano uno unico. Tramite un simbolo, invece, avviene il
passaggio nel luogo privilegiato del film, la sala da ballo. Per diversi secondi, lo
abbagliante dalle luci artificiali. Obbligato perché l'oggetto è ripreso con un primo piano
che non consente scelta; una simile inquadratura verrà usata nuovamente più avanti nel
film per segnalare il passaggio dai balli movimentati ai più romantici lenti.
Al contrario delle scene concernenti il lavoro, nella sequenza che potremmo chiamare
locale quando ancora la serata non è iniziata poiché, passando da un lato all'altro
cappotto mentre né sul palco né in pista è ancora stato raggiunto l'acme del
divertimento. La soglia tra interno ed esterno del locale viene narrativizzata grazie alla
sequenza, di cui abbiamo parlato nel capitolo precedente, che vede protagonisti le due
divertimento, la mdp, dalla strada antistante il locale, segue l'arrivo di una macchina di
lusso dalla quale escono dei giovani di diversa estrazione sociale (lo spettatore lo
inferisce oltre che dalla macchina, anche dai vestiti e dalle acconciature che denotano
un'estrazione sociale alta). Qui, allora, la soglia è rappresentata non tanto dal luogo
fisico che i nuovi arrivati si accingono a varcare, 3P%'80&,,#* /&3* =372, ma quella
intangibile relativa al patrimonio e alla collocazione nel mondo sociale che da esso
/&0%$1;* n&0* %* 4#=>%* ,&=#'/%* /%* 0%40&,1)* C7&331* =>&* 14410&* 7'1* $&01* 6%"40&,1* /%*
timore83 dall'altro l'ebbrezza della trasgressione che i ragazzi ricchi provano nell'entrare
nel locale. Emozioni rese ancora più visibili in uno dei pochi primi piani che Reisz ci
83
Timore evidenzia(#*/1331*"/4*=>&*,%*,#55&0"1*4&0*C713=>&*,&=#'/#*,733P17(#*410=>&88%1(1*&*,73*0181--#*
che la guidava, il quale si appresta a svitare e portare con sé lo Spirit of Ecstasy, cioè la statuetta posta
sulla griglia del radiatore della Rolls-Royce.
144
regala in Momma Don't Allow, 2 la maggioranza delle inquadrature sono totali o piani
americani ! quello della ragazza ricca che, entrata, si guarda attorno con felice curiosità
(scena che abbiamo già discusso nel capitolo precedente). Parleremo ancora di questa
3.5.2 We Are the Lambeth Boys (1958): l'assiologizzazione euforica della vita
quotidiana
Si tratta del secondo lavoro di Reisz, girato a tre anni di distanza da Momma Don't
Allow e, a differenza di quest'ultimo, è il frutto dei suoi unici sforzi. Da qualche anno,
infatti, il regista realizza film pubblicitari per la Ford e, secondo gli accordi, la casa
automobilistica si incarica di finanziare anche gli altri suoi lavori in pellicola. Il film
verrà proiettato lo stesso anno all'interno del terzo programma del Free Cinema, F ree
Cinema 3: look at Britain!. Soffermandoci sul titolo della rassegna, che contiene anche
il già analizzato Every Day Except Christmas, è possibile ravvisare in esso un richiamo
parlato nel capitolo prima, che rappresenta in qualche modo il simbolo della stagione
doppio significato, coerentemente con quanto dichiarato da Anderson e gli altri nei
riguarda il desiderio di far vedere la nazione e rinvia alla già dichiarata volontà del F ree
Cinema di parlare in maniera veritiera dell'Inghilterra agli inglesi. L'altro, colto solo da
chi possiede un'enciclopedia (Eco 1984) relativa alla storia del cinema, suggerisce allo
84
Listen to Britain, regia di Humphrey Jennings e Stewart McAllister, Gran Bretagna, 1942.
145
spettatore che, se Jennings ha mostrato l'Inghilterra attraverso i suoi suoni e rumori, il
F ree Cinema farà la stessa cosa mediante le immagini. We Are the Lambeth Boys, della
durata di circa cinquanta minuti, rimarrà l'unico mediometraggio del movimento. Per
questo forse rappresenta già, intesa la brevità dei lavori come un tratto distintivo del
F ree Cinema, il tentativo di uscire dai canoni del movimento per iniziare a confrontarsi
con un altro ambito, un'altra semiosfera (Lotman 1984), quella del circuito
,72%(#* 3B%/&'(%5%=1-%#'&* =#'* %3* 40#40%#* 637#8#9)* T1"2&(>* 7'* C7artiere popolare di
Londra. Quella di Reisz si configura quindi come una precisa scelta. Così come aveva
già fatto Anderson in O Dremland e in Every Day Except Christmas e Mazzetti con
Londra per parlare di tutta la nazione. Una decisione del genere presuppone e implica
ovviamente una buona conoscenza enciclopedica (Eco 1984) dello spettatore il quale
non solo deve riconoscere i luoghi che la mdp mostra, ma ad essi deve associare la
storia e gli usi che di quei luoghi è stato fatto nel tempo. Il punto di partenza di Reisz è
un club per ragazzi, l'Alford House, ma con lo svolgersi del film, la cinepresa allargherà
il suo sguardo al resto del quartiere e alla capitale, sempre all'ombra della relazione tra i
sequenza presenta il club, i giovani, chiamati per nome dalla voce narrante, e
l'interazione positiva tra il primo e i secondi (la scritta in sovrimpressione a ridosso dei
titoli di testa dichiara che Alford House è un ottimo club per giovani). La seconda
mostra la dimensione lavorativa dei ragazzi e il suo facile amalgamarsi con quella dello
svago. La terza, la più famosa, vede i ragazzi in gita in centro, con molte riprese in
cameracar, ed è lo spunto per mostrare il loro punto di vista, solare e ridanciano, sulla
146
capitale e i suoi simboli. L'ultima vede i ragazzi ballare nel club per poi rincasare,
In tutti i cortometraggi del F ree Cinema la relazione tra personaggio e ambiente, che
tanto conta in un'opera cinematografica (v. Casetti, Di Chio 1990: 164-181) è spesso
England). In We Are the Lambeth Boys invece non siamo di fronte a un'opposizione
personaggi/ambiente ma a una felice relazione tra i due termini. Anche il precipuo tema
del F ree Cinema , la dicotomia lavoro-svago, qui è risolta felicemente poiché i giovani
divertono. Questo aspetto è visibile nella terza sequenza, nella quale i ragazzi cantano il
"#(%$#*6p&*10&*(>&*31"2&(>*2#R,9*1((01$&0,1'/#*3&*,(01/&*/&3*=&'(0#)*"&'(0&*13*0ientro
nel quartiere la canzone lascia posto al silenzio. La voce narrante enfatizza questa
Come in O Dreamland, anche in We Are the Lambeth Boys 3P&'7'=%1(#0&* 40%"1* ,%*
sofferma su ciò che non gli interessa, poi passa a una figura del tema del film. La prima
inquadratura infatti è un totale su un cortile dove giocano dei bambini. Poi, dopo uno
stacco, la mdp spostandosi con una gru indica l'oggetto di valore del film, vale a dire
due giovani che camminano e che l'occhio della cinepresa seguirà attraversare varie
soglie. Il film sceglie perciò di raccontare la giovinezza e non l'infanzia. Dopo poche
not a typical London youth club. It is a very good one 2 friendly and alive and enjoyed
by 350 members. More like it are needed86. Analizzando la scritta, notiamo subito come
l'enfasi sia posta su un luogo, un club per giovani. Rovesciando i ruoli attanziali,
85
613*0%(#0'#*%'*C7&,(&*,(01/&*51"%3%10%*'#'*=BG*4%@*2%,#8'#*/%*13-10&*(1'(#*31*$#=&9;
86
6.35#0/*U#7,&*'#'*G*7'*(%4%=#*=372*%'83&,&*4&0*0181--%;*bB*#((%"#*! accogliente e vitale e apprezzato da
_^L*,#=%;*E&*'&*$#00&22&0#*13(0%9;
147
6.35#0/*U#7,&9*$%&'&*(01((1(#*=#"&*7'*4&0,#'188%#*:01440&,&'(1*%3*,#88&((#*/%*(7((&*3&*
frasi), mentre i ragazzi fungono da ambiente, come vedremo tra poco. L' individuazione
è operata per opposizione: Alford House non è un posto tipico, non rientra nella normale
categoria di club per giovani. Tale atipicità è caricata di una valenza euforica poiché,
/%=&* 31* ,=0%((1)* G* 7'* 6#((%"#9* 0%(0#$#* 4&0* %* 8%#$1'%;* T1* "#(%$1-%#'&* G* /1(1* /1* /7&*
Come anticipato poc'anzi, i ragazzi sono trattati come un ambiente, poiché servono
Sempre a proposito di luoghi, è ravvisabile una differenza con O Drea mland, dove allo
spettatore viene comunicato solo alla fine il luogo in cui il film l'ha condotto (con una
scritta essenziale recante luogo, anno e Paese delle riprese), mentre in We Are the
Lambeth Boys 3P&'7=%1(#0& scopre subito le sue intenzioni. Ciò si verifica perché alla
base dei due film ci sono intenti differenti. Anderson ambisce a evidenziare l'alienazione
degli inglesi prodotta dalla cultura di massa, il luogo perciò è pretestuoso (potrebbe
essere qualsiasi altro posto). Reisz costruisce il suo film sul legame positivo tra luogo e
persone, chiarire quindi immediatamente i nomi dei primi e dei secondi permette allo
I titoli di testa di We Are the Lambeth Boys sono singolari poiché contengono strategie
enunciative volte a favorire una lettura finzionalizzante del film (Odin 2000) molto
marcate. Ci riferiamo all'uso del sonoro 2 squilli di tromba 2 per enfatizzare elementi
filmici (nome della rassegna e titolo) già posti in evidenza. Vediamo nel dettaglio. La
prima inquadratura di We Are the Lambeth Boys contiene una dicitura verbale indicante
of Britain presents) (fig. 136). Alla scritta e il logo bianchi su sfondo nero viene
affiancato, a livello sonoro, uno squillo di trombe. Dopo di questo, un rumore di voci
148
infantili e una dissolvenza incrociata introducono lo spettatore a una gru che dei
bambini che giocano (e di cui ancora si sentono i rumori) (fig. 137). A un secondo
della rassegna cui We Are the Lambeth Boys fa parte (Look at Britain 2) (fig. 138).
Segue una carrellata87 orizzontale che obbliga la visuale del lettore a spostarsi verso due
giovani che stanno attraversando uno di quei cortile (fig. 139) e, nel momento di varcare
il cancello, un terzo e ultimo squillo di tromba e la sovrimpressione del titolo del film
sempre a caratteri bianchi (fig. 140), introduce a titoli di testa più nella norma: musica
jazz over, scritte che introducono il topic del film, credits su inquadrature che
ritraggono i due giovani e altri ragazzi nel loro cammino per le strade del quartiere
(figg. 141-145).
Molto più sobri i titoli di coda 2 la scritta The end/A Graphic F ilm sovrimpressa su una
gru 2 che 60&,(0%'8#'#9* lo sguardo dello spettatore sul paesaggio cittadino notturno,
reso più solitario dalla presenza, a livello figurativo, di uno scheletro di una casa in
costruzione.
87
Il termine carrellata nella tecnica cinematografica si riferisce a un tipo di movimento di macchina.
`&33#*,4&=%5%=#*,%*>1*7'1*=100&331(1*C71'/#*631*"1==>%'1*/1*0%40&,1*G*,%,(&"1(1*,7*7'*=100&33#*che corre su
2%'10%9;*+#'/#3%'#)*Q;)*Y#"1,%)*a;)*[NN^)*op. cit., p. 120.
149
F igg. 136-145: i titoli di testa di We Are the Lambeth Boys se, a livello verbale invitano a una lettura
150
E' la voce narrante a presentare gli attori i quali appaiono per la prima volta allo
spettatore nel cortile del club. Lo fa dapprima con un débrayage temporale e spaziale (a
informazioni sul nome degli associati, sulla frequenza delle loro visite al club e sui
così le parole della voce narrante non servono a disambiguare ciò che viene visto ma a
di film, la voce unisce le immagini delle ragazze che chiacchierano in un punto del
cortile e i ragazzi che giocano in un altro (che in apparenza quindi potrebbero sembrare
separati). Poco oltre, all'interno della biblioteca, l'accento non viene posto sulla pratica
della lettura, generalmente concepita come attività solitaria, bensì sulla discussione di
gruppo mediata da un adulto (this is a library but they don't much reading. Instead, most
nights there's talk, more or less organized)90. Similmente anche in una scena di ballo
La voce narrante opera una giunzione anche tra la prima e la seconda sequenza Being
young in the morning is different from being young in the night 92 introduce infatti la
categoria tempo del lavoro / tempo dello svago, che in questo film non è disforica né
oppositiva. La voce narrante racconta l'occupazione diurna dei ragazzi che abbiamo
visto sinora al club. Alcuni vanno a scuola, la maggior parte lavora (in una macelleria,
88
6t'*4#"&0%88%#*/B&,(1(&*13*=3729;
89
6bB*C713=#,1*/1*510&*%',%&"&)*%'*80744#9;
90
6A7&,(1*G*7'1*3%20&0%1*"1*1*3#0#*'#'*4%1=&*"#3(#*3&88&0&;*<'$&=&)*"#3(&*,&0&*,%*/%,=7(&*%'*"1'%&01*4%ù o
"&'#*#081'%--1(19;
91
6<3*2133#*G*7'*27#'*"#/#*4&0*,(10&*1,,%&"&9
92
6b,,&0&*8%#$1'%*/%*8%#0'#*G*/%$&0,#*/133B&,,&03#*/%*'#((&9;
151
in un'industria, in una sartoria ecc.) e viene spiegato come il passaggio dalle ore del
lavoro a quelle del tempo libero sia privo di tensione 2 after a meal and a change of
clothes into a dark suit, the day's work is left behind. 93 Non c'è quindi trauma nel
passare da una dimensione del vivere quotidiano all'altra, bastano uno spuntino e un
cambio d'abito.
La terza sequenza vede i ragazzi entrare in contatto con un altro tipo di personaggi, i
giovani di un altro ceto sociale, e un altro luogo, il centro di Londra. Anche qui, non ci
sono attriti o fastidi. La maggior parte delle inquadrature, come detto, sono cameracar ,
ora aventi un punto di vista esterno rispetto ai protagonisti (la mdp è posta
presumibilmente su una macchina che segue il camioncino dove loro sono appollaiati),
ora il loro punto di vista (la mdp riprende in mezzo a loro inquadrando i simboli della
città, come il Big Ben, che scorrono davanti ai loro occhi)94. La voce over 2 when the
boys pass through the West End, the West End remembers, for a while, that they have
riconosciuto, un senso, anche al di fuori del loro quartiere. L'ultima sequenza vede i
ragazzi ballare nel club di sabato sera e il loro lento rientro a casa.
640#,19)* 0&31(%$#* 1331* 0#7(%'&* :v. Lotman 1973), allora crediamo che nel periodo di
appartenenza al F ree Cinema , Reisz abbia messo in scena la parte prosaica della vita
operazione che luoghi semplici, come un club ricreativo o una sala da ballo di periferia,
si rivestono di una luce nuova. In quella routine, contro cui si ribellerà il protagonista
93
6a#4#*1$&0*"1'8%1(#*&*1$&0*%'/#,,1(#*7'*=#"43&(#*,=70#*=%*,%*31,=%1*133&*,4133&*31*8%#0'1(1*/%*31$#0#9;
94
In questa situazione è previsto il ricorso, da parte del lettore modello, alla propria enciclopedia in modo
da vedere in quegli edifici e monumenti i simboli della città e dell'Inghilterra tutta.
95
6A71'/#*%*0181--%*1((01$&0,1'#*%3*i&,(*b'/)*%3*i&,(*b'/*0%=#0/1)*4&0*7'*"#"ento, che i ragazzi sono
41,,1(%9;
152
del lungometraggio successivo Saturday Night and Sunday Morning (caratterizzato
%'$&=&* /13* (&"1* /&331* 8%#$&'(@* /%,1/1((1(1* &* 0%2&33&)* C7%'/%* %3* 3%$&33#* 64#&(%=#9* /&331*
quotidianità), Reisz in maniera originale vede la concretezza di una vita sincera e felice.
3.5.3 Saturday Night and Sunday Morning (1960): spazi e tempi della trasgressione e
cottimista in un'industria del nord dell'Inghilterra (Nottingham), preso tra una relazione
clandestina con una donna sposata, vissuta come ribellione all'ordine, la frequentazione
con una ragazza di buona famiglia e un lavoro sentito come privativo della libertà
personale. Come This Sporting Life e altri film del kitchen sink drama anche Saturday
Night and Sunday Morning è un adattamento di un romanzo96, tuttavia con esso Reisz
porta avanti i temi già presenti nei cortometraggi del F ree Cinema come la dicotomia
proletaria. Prodotto dalla Woodfall , casa di produzione fondata qualche anno prima dallo
Saturday Night and Sunday Morning questa ha un posizione di rilievo poiché Reisz, a
differenza /&33P17(#0& del romanzo, colloca quasi tutti gli avvenimenti causati o subiti
dal protagonista nel fine settimana.97 Immutato dal romanzo al film, il titolo esalta la
presenza di un confine: da una parte l'evento puntuale del sabato sera, dall'altro quello
della domenica mattina (tra l'altro nella versione italiana ! Sabato sera, domenica
96
Sillitoe, A., 1958, S aturday Night and Sunday Morning, W., H., Allen, London.
97
V. Cattini, A., 1985, Karel Reisz, La Nuova Italia, Firenze, pp. 12-13.
153
mattina ! la sostituzione dell'and con una virgola accentua tale iato). Questo tratto
ad attività socialmente accettate e più rilassanti come il pescare con gli amici e lo stare
in famiglia. Poche, abbiamo detto, sono le scene riguardanti i giorni feriali ma queste
hanno il compito di mostrare allo spettatore il contesto sociale in cui Arthur si muove e
dal quale egli sente di doversi difendere attraverso comportamenti ribelli. A differenza
di This Sporting Life, dove di proletario c'è solo il contesto urbano, utile a connotare la
di vista del protagonista. Nel corso della narrazione infatti la mdp non adotta la
prospettiva di Arthur ! come accade invece in This Sporting Life 2 e mantiene sempre
un certo distacco. Ciò è evidente nella scena della scalinata. Arthur si sta ubriacando in
un bar (è il sabato sera della trasgressione), si alza per andarsene e, prima di scendere
una rampa di scale, misura con lo sguardo la sua ripidezza, poi, al primo gradino, cade
ruzzolando a terra. Questa scena è enfatizzata dalla mdp attraverso il montaggio delle
inquadrature che così si avvicendano: mezza figura dal basso dello sguardo che scruta
pensoso (fig. 146); ripresa fissa da dietro le spalle di lui che inizia a scendere e poi cade
154
F igg. 146-148: la grande mobilità dello sguardo enunciativoin S aturday Night and Sunday Mornig
suggerisce allo spettatore un punto di vista distaccato dalla storia narrata dal film .
L'unica dicitura che compare all'inizio del film è il logo della casa di produzione !
Bryanston (fig. 149). Dopo di questo, una dissolvenza in apertura conduce direttamente
all'interno della narrazione filmica, anche se il rumore off, presente dal primo istante,
permette allo spettatore di intuire e ambientarsi a ciò che sta per vedere (il rumore è di
macchine da lavoro, la prima immagine è quella di una sala macchine di una fabbrica).
orario di lavoro (fig. 150). Nell'immagine ci sono tanti operai ma la mdp lentamente !
simulando un approccio cauto alla storia e ai temi trattati ! compie una panoramica
verso destra e una carrellata in avanti sino ad inquadrare, in piano americano, Arthur
(fig. 151). Quindi il primo elemento figurativo con cui ci si relaziona non è il
155
protagonista bensì un ambiente. Questa scelta è indice della volontà /&33P&'7nciatore di
proletaria ! tanto più che nel monologo seguente il protagonista parla delle sue idee e
mai di se stesso.
F igg. 149-151: +,8%#8)8t di S aturday Night and Sunday Morning serve all'enunciatore per chiarire che ciò di
cui parlerà è un caso specifico, una località, di un fenomeno generale, una globalità.
Al piano americano segue un montaggio di primi piani di mani al lavoro al torchio (lo
spettatore può facilmente inferire che appartengono ad Arthur), e poi il primo piano del
segue i piccoli movimenti del protagonista e al rumore si è sosti tuito una musica jazz
156
hundred and fifty- four / nine-hundred and fifty-bloody- five / another few more and
>./>,"( >.$( +*>( for the F riday98! poi introducono il tema del film, la ribellione del
giovane proletario ! no use working every minute God send99 klm* 1*%,>( +$>( >.$
bastard,s grind y*&( 1*6%( R( ( >./>," one thing I've learned100. All'oggettività della
cinepresa che segue, variando inquadrature e punti di vista, il lavoro manuale, quasi si
di Arthur che, anche dopo la serie di eventi narrativizzati, rimarrà inamovibile. Nelle
parole del protagonista c'è anche il riferimento all'opposizione tra lavoro e svago, che in
Saturday Night and Sunday Morning , a differenza dei precedenti Momma don't Allow e
We are The Lambeth Boys, è caricato di una valenza negativa. Così come i colleghi più
they've got ground before war, never got over 101 ! il programma narrativo mirante a
good time, all the rest is propaganda 102. L' aumento di volume della musica jazz segnala
la fine del monologo e accentua lo stacco che conduce alla sequenza seguente, dove una
gru mostra il piazzale esterno della fabbrica dal quale gli operai corrono via. Il suono è
quello della sirena del cambio turno e a questa 3P&'7'=%1(#0& somma uno squillo di
trombe e una scritta a caratteri bianchi (a Woodfall F ilm) sull'immagine (fig. 152).
Come è facile notare, questo ritorno ai titoli di testa è analogo all'inizio di We Are the
Lambeth Boys: identici sono il tipo di inquadratura, l'angolazione della mdp, il suono di
tromba e quasi il profilmico (qui operai che escono dalla fabbrica, lì giovani che si
recano al club).
98
6954 / 955 schifosissimi pezzi / ancora pochi e poi basta per C7&,(1*,&((%"1'19;
99
6G*=0&(%'#*31$#010&*,&'-1*5&0"10,%*"1%*/1''1-%#'&9;
100
6'#'*510,%*,507((10&*G*una cosa che ho imparato9;
101
6&01'#*1*(&001*40%"1*/&33&*87&001*&*3d*,#'#*0%"1,(%9.
102
6C7&33#*=>&*=#'(1*G*/%$&0(%0,%)*(7((#*%3*0&,(#*G*7'1*40#4181'/19;
157
F ig.152: in diversi momenti 1$++,8%#8)8>( di S aturday Night and Sunday Morning, la dina mica
enunciativa mostra uno sguardo lontano e distaccato da quello che sarà il tema del film
che in bici tornano a casa. Fabbrica, casa, pub: tutto il film non vedrà altri luoghi che
non siano quelli del quartiere in cui Arthur è nato, vive e lavora. Situazione simile a
quella di We Are the Lambeth Boys, dove 31*,&C7&'-1*/&33Puscita per le vie del centro
all'ambiente dei ragazzi. I titoli di coda bianchi su sfondo nero compaiono subito dopo
l'ultima inquadratura del film. Questa vede la mdp inquadrare da dietro il protagonista e
della musica jazz over che ha accompagnato lo spettatore per gran parte del film.
Le similitudini tra Saturday Night and Sunday Morning e We Are the Lambeth Boys
sono diverse. Abbiamo detto delle tecniche di ripresa e dei temi cari al regista, ma anche
attori oscillano dal luogo di lavoro, alla casa, ai luoghi di divertimento, e viceversa. In
tracciare traiettorie all'interno del quartiere mediante la loro prassi quotidiana. Non si
spiegherebbero altrimenti le scene in cui l'occhio della cinepresa è rivolto alle lunghe
traversate dei protagonisti ! a piedi, in bici, più raramente su veicoli a motore ! nelle
quali lB7'%=1*640#$19*4#0(1(1*1*(&0"%'&*G*,&"43%=&"&'(&*C7&331*/%*"7#$&0&*%3*=#04#*%'*7'*
158
dato ambiente. Pensiamo ad esempio al ritorno a casa notturno attraverso le vie sì
familiari, ma buie e deserte (che in We Are the Lambeth Boys chiude addirittura il film).
Differente invece è il programma narrativo che anima i due film: semplice nel primo,
più complesso nel secondo. Infatti in We Are the Lambeth Boys gli attori non sono
lavoro e quella dello svago, man mano che la narrazione procede, il mondo del lavoro
con tutte le sue regole (figurativizzato ad esempio da due militari che lo riempiono di
botte e dalla fidanzata che non si concede se non dopo la promessa di matrimonio),
riesce ad avvilupparlo, sebbene, come è espresso nel finale, Arthur annuncia che non
piegherà il suo spirito ribelle alle norme della società. Non è un caso che anche questa
scena veda in primo piano il protagonista in relazione a un ambiente (in questo caso
una zona residenziale in costruzione che Arthur vede dall'alto di una collina). In questa
occasione, dopo aver parlato di quando quegli stessi spazi erano dominio del mondo
cartellone pubblicitario (fig. 153) e ai rimbrotti della futura moglie per il gesto ! you
shouldn't throw things like that103! lui risponde ! it won't be the last one I' ll throw104.
F ig. 153: il gesto ribelle che chiude Saturday Night and Sunday Morning.
103
6`#'*/&$%*4%@*=#"4#0(10(%*=#"&*7'*0181--#9;
104
6E&0(#*=101)*"1*'#'*=0&/&0&*=>&*,%1*3B73(%"#*,1,,#*=>&*(%0#9;
159
4. Temi e motivi del cinema francese, americano e italiano
4.1 Premessa
al F ree Cinema ma provenienti da altre nazioni europee (Francia, Stati Uniti e Italia). Il
nostro scopo sarà quello di verificare come, nonostante alcune evidenti differenze di
neorealismo italiano ! e di stile ! tre diversi autori come Louis Malle, Nicholas Ray e
Pietro Germi ! i temi che ciascuno tratta sono i medesimi. Ci riferiamo alla ribellione
8%#$1'%3&)* 1331* (&',%#'&* (01* =31,,%* ,#=%13%)* 1331* 5781* &* 133#* ,(%3&* /%* $%(1* 6,&3$188%#9;*
Ingredienti valoriali, quelli succitati, che abbiamo già evidenziato nei lavori di Anderson
e Reisz e che, se da un punto di vista storico-sociale, sono indici di paure e speranze che
a pochi anni dalla fine della seconda guerra mondiale accomunano un po' tutti i Paesi
restituiscono una visione unificante di tante occorrenze testuali (cfr. Spaziante 2010:
13). U'#* 6,4%0%(#* /&3* (&"4#9* =>&* >1* 13%"&'(1(#* (7((%* %* "#$%"&'(%* =%'&"1(#8015%=%* 6di
rottura9.
.* 40#4#,%(#* /&33#* ,(%3&* /%* $%(1* 6,&3$188%#9)* '#'* G* (01* 3B13(0#* =1,713&* =>&* 7'* 5%3"*
americano di qualche anno precedente a quelli da noi studiati si intitoli The Wild One
(Il Selvaggio, regia di Làszlò Benedek e Paul Donnelly, Usa, 1953). Un motociclista
160
627#'#9* "1* %'* =ontrasto con le regole sociali (interpretato da Marlon Brando), e un
ragazzo che soffre il cattivo rapporto con i genitori (il James Dean di Gioventù
di cui abbiamo parlato nella prima parte di questo lavoro, che l'iconografia del rock and
roll .
In particolare, Ascensore per il patibolo mostra come la musica possa diventare un tratto
per le tre vicende narrate) così come era avvenuto per i cortometraggi del F ree Cinema.
Ma il film di Malle presenta anche una protesa linea di continuità che sottolinea la
violenza come valore pervasivo nella fine degli anni Cinquanta. Tale violenza emerge
con più forza in Gioventù bruciata dove essa appare nelle abitudini dei giovani ribelli
che si azzuffano e corrono in macchina fino alla morte, ma anche nelle figure
ribellione giovanile trova una declinazione meno intensa ma più radicata nella società
poiché l'ansia e la voglia di fuga dei ragazzi nascono in seno alla ciclica rigenerazione
dei valori: così il figlio non accetta di svolgere lo stesso lavoro del padre e la figlia non
Come si vedrà, le principali affinità con il F ree Cinema sono proprio con il film
francese: ciò concorre ad avvalorare l'ipotesi da noi sostenuta nella prima parte di
questo lavoro secondo cui tra il movimento inglese e la Nouvelle Vague francese ci sono
molte più continuità di quelle che gli stessi movimenti hanno mai voluto ammettere.
avvicendati innumerevoli film che hanno trattato il tema della ribellione giovanile,
=7%*1'=#01*#88%*,&*,%*4&',1*13*60%2&33&9*13*=%'&"1*,%*4&',1*1*S1"&,*a&1';
161
4.2 Ascensore per il patibolo (1957): la rilevanza della musica, la tensione di
dipendente (Julien), amante della moglie (Florence) . Dopo aver compiuto il gesto
l'uomo rimane intrappolato per una notte intera nell'ascensore del palazzo del suo
ufficio, mentre fuori, nell'oscurità piovigginosa della metropoli, due giovani fidanzati
gli rubano l'auto e per un sciocco litigio ammazzano due turisti tedeschi. Il mattino
seguente, tutti i colpevoli ! i due amanti e i due ragazzi ! verranno inchiodati dalla
polizia. Com'è intuibile da questa sinossi, la storia narrata appartiene al canone noir dal
momento che include il tema della violenza, la plasticità livida delle notti metropolitane
e la presenza di un attore forte, una donna bella e senza scrupoli, la dark lady, che
conduce il suo amante al disastro. Quale può essere allora l'affinità tra questo film e i
cortometraggi del F ree Cinema ? Innanzitutto il rilievo dato alla musica. Sia nell'uno che
'&83%* 13(0%* %'51((%* &,,1* '#'* >1* ,#3#* %3* 07#3#* /%* 61==#"418'1"&'(#* /&331* ,=&'19* #* /%*
6"#"&'(#* =>&* =#'=37/&* %'* =0&,=&'/#* 7'1* ,&C7&'-1* &* 1==&'(71* 3#* ,(1==#* 0%,4&((#* 1331*
,&C7&'-1*,&87&'(&9*:E1,&((%)*a%*E>%#*[NNLM*NOI*"1*0%$&,(&*%'$&=&*7'*07#3#*/&(&0"%'1'(&*
ai fini narrativi. Così, ad esempio, come Momma Don't Allow lasciava al jazz del locale
da ballo il compito di descrivere gli amori, il candore e l'entusiasmo dei ragazzi accorsi
per il sabato sera anche Ascensore per il patibolo consegna alla lunga improvvisazione
162
passione e morte. Le note del famoso musicista infatti compaiono sin dai primi istanti
,4&((1(#0&9 (Buccheri 2010: 84), poiché che dopo pochi secondi di scorrimento delle
immagini inizia un assolo di tromba, in concomitanza con i titoli di testa. Per tutto il
film poi, nonostante il montaggio parallelo raccordi tre percorsi narrativi differenti !
S73%&')* 40%8%#'%&0#* '&33P1,=&',ore, che tenta di liberarsi, la sua amata che lo attende
%'$1'#* 8%0#$181'/#* 4&0* 31* =%((X* &* %* 8%#$1'%* 5%/1'-1(%* =>&* 4&0* 8%#=#* 0721'#* 3P17(#* /%*
Julien e presto si ritrovano nei guai ! c'è una sola musica che colloca patemicamente lo
In secondo luogo, ciò che accomuna Ascensore per il patibolo questa volta ai film di
Anderson e Reisz è la comune messa in scena di due motivi: le tensioni esistenti tra
classi sociali e la ribellione giovanile. Quello che qui ci preme sottolineare è come, a
una lettura decisamente finzionalizzante (Odin 2000), com'è visibile dalla lunga e
Malle lasci ampio spazio agli stessi temi rintracciabili nei cortometraggi del F ree
della realtà. La sequenza dei titoli di apertura, infatti, programma narrativo avente lo
scopo di 640#/700&* 31* $13#0%--1-%#'&* /%* 7'* #88&((#* '1001'/#'&* %* 40#=&/%"&'(%* /%*
=#,(07-%#'&9* :b78&'%* [NNNM* []I)* %'%-%1* * =#'* 7'* 40%"%,,%"#* 4%1no di un volto; volto di
cui, grazie a una particolare illuminazione, sono visibili solo gli occhi, socchiusi e dalla
linea femminile (fig. 154). Da questo momento in poi la mdp giocherà su una serie di
primi piani e carrelli, in avanti e all'indietro, finalizzati a isolare i personaggi della storia
nella loro tragedia individuale. Dagli occhi illuminati della donna un stacco elimina
163
l'ombra e ciò consente allo spettatore di riconoscere una donna (fig. 155), che nel
frattempo ha aperto gli occhi e snocciola 501,%* /1* 1"1'(&* :6(%* 1"#* S73%&')* '#'* 1$&0*
comunicato un sapere relativo al fatto che le parole appassionate della donna sono
rivolte a qualcuno che dall'altro lato della cornetta è in comunicazione con lei.
L'inquadratura seguente è il primo piano di un uomo che stringe un telefono tra le mani
(fig. 157) e risponde, com'è facile inferire, alle richieste della donna che abbiamo
appena visto. Sin qui, il film mette lo spettatore in grado di ricevere delle informazioni
tra le due persone suggeriscono che ci troviamo di fronte a un film di finzione; con ogni
Dal primo piano dell'uomo in poi, il fare enunciativo di Ascensore per il patibolo si
preoccupa invece di dotare lo spettatore di un sapere relativo alla costruzione del testo
filmico poiché il primo piano successivo è ancora quello della donna ma sovrimpresso
su di esso, a caratteri bianchi, vi è il nome dell'attrice, Jeanne Moreau (fig. 158). Con
una mossa molto plateale, le diciture verbali indicano allo spettatore da un lato il
carattere finzionale del film dall'altro ancorano il volto della donna a un'attrice, ossia
una donna reale oltre che già nota in quegli anni. Uno stacco conduce di nuovo al primo
piano dell'uomo, anche questo stavolta sovrimpresso dal nome di un attore maschile
(fig. 159). In seguito vengono fornite innumerevoli informazioni circa la produzione del
film (figg. 160-183) che non analizzeremo singolarmente. Qui segnaliamo solo
l'espediente di usare come profilmico un totale di un grande palazzo (in un punto del
quale parla l'uomo che abbiamo visto, mentre in dissolvenza alternata appaiono i
107
Ecco la versione originale. Je t'aime Julien, n'avoir pas peur .
164
credits) per aumentare l'idea del film come oggetto costruito, proprio alla stregua di una
costruzione edilizia.
165
166
167
F igg. 154-183: i titoli di testa di Ascensore per il patibolo invitano a una lettura finzionalizzante del film .
168
Quindi, quella di Ascensore per il patibolo ,%*=101((&0%--1*=#"&*,#83%1*65#0(&9*4#%=>?*%3*
passaggio dello spettatore dalla realtà della vita ! con ogni probabilità è seduto in una
poltrona del cinema al buio assieme ad altre persone ! alla finzione del film ! la donna e
patibolo punta perciò molto sulla lettura finzionalizzante (Odin 2000) dello spettatore.
Ma anche in un film del genere entrano la storia, gli stimoli e le ossessioni della cultura
di un'epoca: in esso, infatti, la situazione storica viene citata più volte e, in particolare,
dalla guerra di Indocina mentre l'industriale assassinato produce armi. Questi tratti non
sono inferiti dallo spettatore bensì compaiono nei dialoghi, quindi in maniera diretta, sin
dalle prime scene. L'industriale Carala schernisce in questo modo il dipendente Julien:
Caro Tavernier, voi arrivate sempre in ritardo. Quando giocavate alla guerra
in Indocina questo non importava [...] ma adesso non siete più nell'esercito,
C7&,(1*G*7'1*/%((1*,&0%19;108
6H47(1(&* (1'(#* ,7331* 87&001* "1* C71'(#* "%3%10/%* $%* G* 507((1(1* 31* 87&001* %'*
Ciò ha un duplice effetto poiché da un lato, viene conferito al film un legame con
108
Assurément, chér Tavernier, vous arrivez toujours en retard. Quand vous jouiez à la guerre en
Indocina ça n'avait aucune importance [...] mais maintenant vous n'êtes plus dans l'ar mée, celle-ci est
une enterprise sérieuse .
109
Vous crachez tellement sur la guerre mais combien de milliards il est fructifié la guerre en Indocina, et
combien d'autres l'Algeria...
169
sola dimensione della guerra, fa sì che il séma della violenza vada a rafforzare la
spettatore assiste alla storia di un omicidio passionale a sua volta incastonato in una
vicenda di violenza più grande e pervasiva, quella di una guerra. Il locale e il globale si
Anche in un film chiaramente finzionale, com'è Ascensore per il patibolo, non manca
una certa tensione derivante dalle differenze tra classi sociali. Nel film infatti, ci sono
quattro attori che ricoprono lo stesso ruolo tematico110, quello dell'amante. Ma ciò che
marca questi quattro ruoli, oltre evidentemente l'oggetto di valore della loro passione, è
d'esercito, l'altra la moglie di un ricco industriale; mentre i due ragazzi sono una fioraia
&*7'*62733#9*/%*,(01/1;*c1*,&*G*C71,%*#$$%#*=#',(1(10&*=#"&*%3*3#0#*=#"4#0(1"&'(#*dei
dello stabile in cui lavora e lo saluta svogliatamente, mentre Florence pensa alla giovane
110
Per ruolo tematico s'intende la realizzazione, all'interno di un discorso, di un percorso figurativo reso
4#,,%2%3&* /1* 7'1* =#'5%8701-%#'&* /%,=#0,%$1;* <3* 07#3#* (&"1(%=#* %'* (13* "#/#* G* %3* 64&0'#9* =>&* =#',&'(&* /%*
ridurre, in primo luogo, la configurazione discorsiva a un solo percorso figurativo realizzato o realizzabile
nel discorso, e, in secondo luogo, un percorso figurativo a un agente competente. Nel Dizionario, i ruoli
(&"1(%=%*,#'#*/&,=0%((%*=#"&* 631*5#0"731-%#'&*1((1'-%13&*/%*(&"%*#*/%*4&0=#0,%*(&"1(%=%9;* Greimas, A., J.,
Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem ruolo.
111
Il s'en fiche de contraventions, agents de police: il est tranquille. Tu trouves qu'il est de gran classe
170
E anche il commerciante che dialoga con Florence, chiedendole se si trova bene con la
57#0%,&0%&*1=C7%,(1(1)*"&((&*%'*0%,13(#*%3*,7#*&,,&0&*6/%*=31,,&9*
Possiamo perciò affermare che Ascensore per il patibolo mette in risalto le barriere tra
le classi sociali. Situazione ancora più evidente se pensiamo al fatto che nonostante la
seconda coppia di ragazzi abbia dalla sua la giovinezza, l'energia e la bellezza, tre
&3&"&'(%*,%=701"&'(&*&75#0%=%)*%3*5%3"*"&((&*%'$&=&*%'*0%,13(#*31*3#0#*6%'5&0%#0%(X9*/#$7(1*
Jeanne Moreau per le strade notturne, conferisce rilevanza alla città di Parigi, vogliamo
qui sottolineare altri due spazi che l'enunciatore plasma e modifica a fini narrativi. Ci
riferiamo a quelli che circondano i due protagonisti. A ben riflettere, infatti, la scena
della telefonata appassionata, che apre il film, vede i due attori doppiamente separati.
Da una parte, Florence è stretta in un primissimo piano che lascia spazio solo al
sentimento dell'apprensione leggibile nei suoi occhi. Dall'altro, Julien è ritratto dalla
mdp come intrappolato in una casella di un sistema molto più grande di lui (la silhouette
dell'uomo si perde tra le molteplici finestre del palazzo moderno). Non è un caso che in
seguito a questa telefonata, i due, che lo spettatore non ha mai visto e mai vedrà
assieme, non si parleranno più. Allo stesso modo in cui l'enunciatore utilizza quindi lo
e interrogare alla stregua di una scatola cinese ! mentre il centro di Parigi è presentato
171
come un luogo incapace di stimolare alcun interesse ! un contenitore vuoto. Vediamo
infatti Julien lottare per evadere dall'abitacolo (figg. 184 e 185) e Florence vagabondare
senza meta nella città (figg. 186 e 187). Ascensore per il patibolo mostra, quindi, come
abbiamo già visto per i cortometraggi del F ree Cinema )* =>&* 6'&33B10(%=#31-%#'&* /&33#*
spazio non c'è solo coerenza topologica, ma anche rilevanza narrativa &* ,&"1'(%=19
dal titolo del romanzo che analizza un criminale da un punto di vista medico,113 questo
113
Lindner, R., 1944, Rebel without a Cause. The Hypnoanalysis of a Criminal Psychopath, Grune &
172
film è l'unico tra quelli studiati in cui il tema della ribellione giovanile viene affrontato
sinossi per poi analizzare temi e motivi del film. Jim è un giovane inquieto, che vive un
difficile rapporto con i genitori. In una situazione simile si trova Judy, una ragazza che,
contrariando la famiglia, frequenta dei ragazzi poco raccomandabili. John, per tutti
6n31(#9)* %3* 4%@* giovane e sensibile dei tre, soffre la mancanza dei genitori, separati e
sempre in viaggio. Jim, sopravvissuto ad una sfida in automobile con il capobanda degli
amici di Judi, Buzz, è inseguito dagli altri teppisti e con Judy e Plato si rifugia in una
villa abbandonata. Giunta la polizia, allertata dalle famiglie, Plato muore colpito da un
Ora, come dicevamo, se ad esempio This Sporting Life di Anderson e S aturday Nigh
and, Sunday Morning di Reisz mettono in scena attori che vivono un disagio relativo
alla società e ai suoi vincoli, Gioventù bruciata individua la radice del malessere nel
rapporto tra figli e genitori, in particolare con la figura paterna. Infatti Jim odia il padre
perché lo reputa incapace di reagire alle vessazioni della moglie, Judy crede di non
essere amata dal suo, e Plato è praticamente abbandonato a se stesso. Tuttavia anche
riferimenti nella società di quegli anni. E se, sia nei cortometraggi del Free Cinema che
ad altalenare tra i luoghi del lavoro e quelli dello svago, in Gioventù bruciata il
benessere borghese è ciò che, confortando i padri, mina il benessere dei figli, desiderosi
di più attenzioni. Riportiamo a proposito il dialogo tra Jim e suo padre dopo una notte di
173
padre di Jim [rivolgendosi all'agente]: ho cercato di capirlo in tutti i modi.
Non ho soddisfatto tutti i tuoi desideri? Vuoi una bicicletta? Eccoti la
bicicletta. Una macchina? Ecco la macchina.
Jim: [sempre verso l'agente] mi compra troppe cose.
padre di Jim: perché non ti diamo anche il nostro affetto? E allora che
cos'hai?114
un'opulenza ! i ragazzi possiedono tutto: vestiti, auto e belle dimore (figg. 188-189) !
che non riesce a colmare il mancato affetto e la solidarietà richieste ai genitori dai figli.
F igg. 188-189: la figurativizzazione della ricca borghesia americana: auto, televisione e case spaziose.
E anche dal punto di vista enunciativo, il malessere del protagonista è espresso sia
indugiando sulle posture innaturali assunte dal ragazzo (fig. 190) sia attraverso
l'assunzione del suo punto di vista quando il ragazzo si relaziona agli altri in momenti
114
Ecco la versione originale.
Padre di Jim: I try to get to him. What happens? I buy you everything you want. A bicycle? You get it. A
car? You get a car.
Jim: You buy me too many things.
Padre di Jim: S$(98F$(T*&(+*F$(/%1(/00$#>8*%:(5*%,>(6$U(V.$%W(6./>(8"(8>U
174
F igg.190-191: la dina mica dello sguardo di Gioventù bruciata spesso indugia sulle posture innaturali del
protagonista o assume il suo punto di vista per figurativizzare il suo malessere interiore.
Il forte disagio esperito dai ragazzi compare anche nelle soglie, che stimolano in
Gioventù bruciata , una lettura finzionalizzante (Odin 2000). Pensiamo ad esempio alla
scena finale dove una spettacolare gru, cui l'enunciatore sovrappone in dissolvenza la
/%=%(701*6Y>&*b'/9)*%'$%(1*3#*,4&((1(#0&*1/*133#'(1'10,%*/1331*$%=&'/1*'1001(1*&*/13*/#3ore
del suo epilogo. Sofferenza resa plasticamente lungo il film dal colore rosso fuoco del
giubbotto del protagonista e riproposto proprio nel finale dallo stesso colore che
F ig. 192: nella scena finale di Gioventù bruciata la dina mica enunciativa spinge lo spettatore ad
allontanarsi cognitiva mente e passionalmente dalla storia narrata.
Tuttavia, in alcuni punti del testo riecheggiano motivi già rintracciati in Reisz, come la
difficoltà dei giovani ad aderire alle norme sociali: Disagio evidente ad esempio nello
scambio verbale tra Jim e Buzz, il teppista della scuola, poco prima della gara mortale
175
con le auto
risolutore rispetto a una vita di routine. Oggetto di valore, ossia vivere una vita
come abbiamo visto, gettando un sasso contro delle case appena edificate, grida di non
$#3&0,%* =#'5#0"10&* 1331* $%(1* 6,#=%13&9;* c1*in Gioventù bruciata l'enunciatore mette in
scena anche figurativamente la rigidità di alcune regole sociali con le quali i giovani si
scontrano. Ci riferiamo a una delle prime scene, quella del primo giorno nella nuova
scuola, dove Jim viene rimproverato da un ragazzo per aver calpestato il simbolo
dell'istituto, che si trova proprio sul pavimento al centro del ballatoio che introduce alla
scuola (fig. 193), e pochi attimi prima, lo spettatore è invitato, grazie a un primo piano,
a soffermarsi sulla bandiera degli Stati Uniti issata accanto all'edificio (fig. 194).
F igg. 193-194: figure che rappresentano in Gioventù bruciata le regole costrittive della società:
115
Jim: why do we do this?
Buzz: y*&(9*>(>*(1*("*4$>.8%9L.
176
In una scena successiva troviamo una figura ancora più evidente della violenza.
famiglia, inserendo, in una lite tra padre e figlia, un intervento non casuale e
Padre di Judi [parlando con la moglie della figlia]: non so più cosa fare. A un
F ig. 195: una figura della violenza ( il mitra giocattolo) e il riferimento verbale alla bomba atomica in
Gioventù bruciata.
Il riferimento del bambino alla bomba atomica, richiamo la cui violenza è aumentata
dal rumore in (intradiegetico) del mitra giocattolo, dura sullo schermo pochi secondi
ma allo ,4&((1(#0&*21,(1'#*4&0*6%'(1==10&9*31*$%,%#'&*/%*C7&33#*=>&*G*7'*5%3"*/%*5%'-%#'&)*
visto con March to Aldermaston, Anderson documenta la marcia di protesta contro gli
116
Padre di Judi: X(1*%,>(Y%*6(6./>(>*(1*:(!++(*0(/("&11$%(".$,"(/()'*G+$4:
Madre di Judi: Z.$, ll outgrow it, de /':(X>,"([&">(>.$(/9$:
Fratellino di Judi: The atomic age!
177
esperimenti nucleari, negli Stati Uniti il sentimento di paura legato all'arma nucleare è
tale per cui l'enunciatore trova il modo di dargli corpo anche all'interno di un film di
finzione. Come sosteniamo quindi, nonostante la volontà del cinema inglese, francese,
discontinuità dell'uno rispetto all'altro, i desideri e le angosce che riaffiorano nei film
4.4 Il ferroviere (1955): la ribellione giovanile come rigetto dei vecchi valori (e
Il F erroviere è uno spaccato dell'Italia proletaria degli anni Cinquanta da poco uscita
dalla guerra. Così come Gioventù bruciata , Il F erroviere mette in scena i problematici
proletaria con i suoi problemi economici. Tale scelta è comprensibile riflettendo sul
fatto che nel nostro Paese il boom economico arrivò in ritardo rispetto agli altre nazioni
con conseguenze sia sociali che culturali (v. Spaziante 2010: 33). Assieme al tema del
contrasto tra le generazioni troviamo allora nel film di Pietro Germi anche quello delle
lotte sindacali. Ecco la sinossi del film dall'intreccio narrativo piuttosto complesso. La
sera di Natale, il macchinista Andrea Marcocci, interpretato dallo stesso Germi, dopo il
lavoro si ferma in osteria dove si ubriaca. Rincasato tardi, apprende che la figlia Giulia,
incinta di nove mesi, si è sentita male e ha dato alla luce un bambino morto. Il fatto
impressiona molto Andrea poiché è stato proprio lui ad insistere perché la figlia
sposasse l'uomo non amato che l'aveva messa incinta. L'investimento accidentale di un
178
suicida e la mancata osservazione di un segnale di blocco provocano un'inchiesta a
carico del ferroviere ed aggravano la sua crisi interiore. Intanto la famiglia si disgrega:
una lite tra padre e figlia coinvolge anche il secondo figlio ed entrambi rompono ogni
relazione col padre; soltanto la moglie e il figlio più piccolo non lo abbandonano. La
accresce il suo isolamento. Solo la notizia della malattia dell'uomo riesce a far
Il film si apre, dopo una serie di titoli di testa costituiti da diciture nere su sfondo
gente (figg. 196-197). Un montaggio simile è riproposto anche più avanti: da una parte
ancora la soggettiva del treno in corsa, dall'altro il bambino alle prese con una povera
eppur giocosa routine quotidiana. Vedremo tra poco il senso di questo accostamento.
F igg. 196-197: il montaggio alternato in apertura de Il ferroviere affianca due tipi di movimenti, quello
Quello che più colpisce in questo film del 1955 è la rappresentazione dei problemi
ragioni del sostentamento della propria famiglia valgono di più della lotta in nome della
179
dignità del proprio lavoro. Tuttavia i colleghi che decidono di incrociare le braccia, lo
F ig. 198: la sanzione sociale che reputa sbagliato non lottare per i diritti lavorativi.
Siamo allora spettatori della messa in scena di uno scontro tra una comunità che cambia,
l'Italia del dopoguerra ! vedi la soggettiva delle rotaie in fuga ! e i singoli individui che
tanta parte ha ne Il F erroviere è marcata non tanto come una difficile comunicazione
tra genitori e figli ! come accade in Gioventù bruciata ! bensì come difficoltà dei padri
a far propri i nuovi valori sociali, come l'indipendenza delle donne e la lotta sindacale,
valori che i figli hanno già accettato e interiorizzato. Nel film di Germi allora la
ribellione dei giovani non è rivolta alle regole della buona vita borghese, come nei
che li vizia ma non li ama, come in Gioventù bruciata , ma è una lotta per adeguarsi al
nuovo universo di valori, per agire da individui integrati nella nuova società a un passo
180
Parte terza
"#$%&'(($%)*+%+,-'.
1. Premessa
Dopo aver interpretato, nella prima parte del presente lavoro, il fenomeno del F ree
Cinema come tentativo di ottenere diritto di parola nella semiosfera (Lotman 1984) del
cinema inglese degli anni Cinquanta, ossia come istanza enunciante (Coquet 2007), e
dopo aver analizzato, nella seconda parte, temi e figure dei testi filmici di questo
affrontiamo qui un nuovo aspetto della ricerca. Un discorso in parte affrontato perché
messa in discorso della virtualità della lingua, in parte inedito perché volge la nostra
1
Preferiamo l'espressione più generale di riuso a quella di found footage e di open cinema . Difatti per
found footage !"#$%&$'&( )$( *&$&+&( '#( ,#-.( !/&+#.&$%0-&( +&0-#110%2( 3*+01#&( 0-( +#$4&$#.&$%2( '#( 4&556#&(
pel-#52-&7( 892+':&--;( <62./!2$( =>>?: 146) mentre l'open cinema +#,&+#!5&( '&--&( 3'#$0.#56&( '#(
0//+2/+#01#2$&( &( +#&-0@2+01#2$&( '0( /0+%&( '#( 0)'#&$5&( '#,,&+&$1#0%&7( '#( un testo filmico (De Blasio,
Peverini 2010: 17). In entrambe le situazioni A nella prima si tratta di pellicole trovate casualmente e nei
posti più disparati, nella seconda di pratiche attuate dal pubblico A siamo perciò lontani dal caso che
intendiamo studiare, vale a dire l'inserimento di filmati privati, conservati in strutture dedicate, nel
montaggio di un film.
181
cinematografiche. Questo caso ci permetterà di affrontare anche il tema della prassi
enunciativa (Fontanille, Zilberberg 1998), vale a dire il fenomeno per cui, attraverso
diversi gradi di presenza dei valori nei discorsi sociali, la semiosi influenza i testi.
Nel dettaglio, analizzeremo il caso di un recente film italiano che si avvale di immagini
3/+#40%&7B( La bocca del lupo (regia di Pietro Marcello, Italia, 2009). Quello che è stato
d'amore tra due emarginati e allo stesso tempo uno sguardo poetico su una città,
Genova. Sguardo che in diversi momenti si rivolge al passato, attraverso immagini del
patrimonio filmico famigliare e amatoriale del secolo scorso. Nella stessa città dove una
decina di anni fa un fatto d'attualità, gli scontri tra polizia e manifestanti durante il G8,
(Bertozzi 2008: 276), il film di Marcello si concentra su una zona d'ombra mediatica, la
52.)$#%D( '&*-#( &.0+*#$0%#( '&#( 350+)**#73, pur non costituendosi come una denuncia.
Riprese in digitale unite a scene di vita filmate da cineamatori agli inizi del Novecento e
negli anni Settanta concorrono allora, insieme, al progetto di offrire un ritratto di uno
Tali inserti amatoriali d'epoca, inseriti in momenti puntuali del film, concorrono inoltre
dello spettatore. In questo senso immagini delle navi che prendono il mare accostate a
quelle di ruspe che riducono palazzi in macerie sono utili all'enunciatore per
figurativizzare, tensivizzandolo, il contrasto tra ciò che è solo possibile e ciò che
avviene concretamente, ossia tra i livelli potenziale e realizzato del senso (Dusi 2010)
mentre quelle dei vicoli di Genova fanno calare lo spettatore nell'atmosfera e nelle
2
E"F*2!%#$#;( GH;( ?I( ,&@@+0#2( =>?>;( 3J$12( &( K0+L( )$( /2"( 0$*&-#( )$( /2"( $0),+0*6#( '&--0( 4#%07;( #$( La
Repubblica.
3
Con questo termine dialettale si indicano i portici e i vicoli stretti e ombrosi che caratterizzano molte
città della Liguria.
182
emozioni descritte dalla voce off (diegetica fuori campo). Attraverso l'analisi di un testo
%&!%#( !%&!!#7( 8E)!#;( N/01#0$%&( =>>OB( ?>P. Il film di Marcello infatti se narrativamente
racconta una storia d'amore còlta nella sua aspettualità durativa4, dal punto di vista
passionale mette in scena l'amore per un luogo e i suoi attori (umani e non). Uno spazio
ben delimitato, i caruggi e il porto di Genova, che nel lungometraggio svolge una
triplice funzione. Esso rappresenta lo spazio topico (Greimas 1976) in cui i due attori
quest'ultimo suggestivo livello che l'opera filmica si avvale di un altro testo, una serie di
filmati amatoriali degli anni Venti e degli anni Settanta del secolo scorso. Si è venuta
M)#$'#( 0( 5+&0+&( )$0( #$%&+%&!%)0-#%D( %+0( ')&( %&!%#( 4#!#4#B( #-( /+#.2;( &!%&%#52( &(3#$')!%+#0-&7(
(nel senso di concepito e prodotto per il cinema); il secondo, estetico a suo modo5 e
amatoriale, ossia nato per essere fruito all'interno del solo ambito famigliare. Il primo
ambisce a incontrare il gusto del pubblico più ampio, il secondo a allietare una stretta
cerchia di persone suscitando in loro il ricordo. La pertinenza tra i due tipi di testo,
immagini create per il film e filmati d'archivio, è data dal comune spazio raccontato.
Così la Genova dei primi Novecento si lega a quella dei giorni nostri grazie ad un filo
4
3Q0( duratività è un sema aspettuale che indica, sull'asse sintagmativo, che un intervallo temporale,
situato tra il termine incoativo e quello terminativo;(R(#$%&+0.&$%&(52-.0%2('0()$(/+25&!!27H(Greimas, A.,
J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem duratività .
5
Bertozzi, a proposito degli home movies, solleva il dubbio sulla validità del paradigma amatorialità-non
0+%#!%#5#%D(+#4&$'#50$'2(%)%%2(3-"0.2+&(/&+(#-(@&--27(56&(/)S($0!52$'&+!#('#&%+2()$2(!*)0+'2('#-&%%0$%&!52B(
30*&$%#('#('&!%0@#-#1101#2$&(&!%&%#50(5#(52!%+#$*2$2(/0+0'2!!0-.&$%&(0(+#52$!#'&+0+&(-"0.0%2+#0-#%D('#(M)&-(
cinema. Cosa significa cinema d'amatore? Qualcosa di inconsapevolmente dilettantesco? O un cinema
davvero appassionato, un cinema che, appunto, «ama», che se ne infischia dei professionismi e
dell'industria e reintroduce quelle creatività «casalinghe» sinora concesse quasi esclusivamente ad arti
qu0-#(-0(/2&!#0(2(-0(/#%%)+0T7H(Bertozzi, M., 2008, op. cit., p. 308.
183
sensazioni e gusto dello spettatore 3#$( )$( 52+/2( 0( 52+/2( 52$( -0( .&.2+#0( 56&( '#4#&$&(
intertestualità è l'assoluta discretezza tra i due tipi di testo. Infatti, similmente ai prodotti
culturali (Colombo, Eugeni 2001: 24), testi in cui convivono frammenti di altri testi
tutti differenti (verbali, visivi, audiovisivi ecc.), ne La bocca del lupo gli anonimi
tradiscono mode e tendenze lontane nel tempo, e sempre a livello plastico dove grana,
colori e graffi della pellicola amatoriale ribadiscono l'estraneità di questa alle riprese in
digitale di oggi.6
Ma prima di addentrarci nella disamina del film, occorre fare un passo indietro
processi di creazione e mutamento dei valori all'interno della cultura, vale a dire il
2. Il dibattito sull'enunciazione
superare i limiti di un approccio focalizzato sulle evenienze concrete del sistema dei
segni, il versante della manifestazione, per abbracciare anche quei fenomeni che si
6
Eugeni nel suo studio sulle esperienze mediali definirebbe questa situazione come esperienza estetica
/2#56C( -2( !/&%%0%2+&;( 044&+%&$'2( *-#( &-&.&$%#( ( /-0!%#5#( ( '&#( ,#-.0%#( 'V0+56#4#2( $&--0( -2+2( !2!%0$1#0-&(
autonomia rispetto 0-( +&!%2( '&-( ,#-.;( 52./#+&@@&( 0//)$%2( )$V&!/&+#&$10( '#( %#/2( &!%&%#52H( WH( J)*&$#;( XH;(
2010, /*01'21($%)*1%0*)1$3%#*%4'50*%)*++6*7-*51*89$, Carocci, Roma, pp. 47-53.
184
trovano dietro e prima tali evenienze, il versante immanente7. Proviamo qui a
5#$&.0%2*+0,#50(+0//+&!&$%0(!2-2()$(350/#%2-27;(0$%#5#/0$'2;(52$(-&(/0+2-&('#(U6+#!%#0$(
M)&--&( '#( +#@0'#+&( 56&( 3-"&$)$5#atore e l'enunciatario sono istanze astratte e strutturali
[Y] che sarebbe sciocco confondere con l'emittente e il ricettore «empirici» e che
1991: 7).
Il concetto di enunciazione nasce in linguistica alla fine degli anni Quaranta del secolo
scorso. E' Émile Benveniste che lo conia in vista del superamento della distinzione
concreto. Alcune categorie della lingua, come i pronomi personali e i deittici, afferma lo
studioso, non sono suscettibili di un'analisi esaustiva se non tenendo conto anche della
&$)$5#01#2$&( 4#&$&( M)#$'#( 3*&%%0%2( )$( /2$%&7( %+0( #-( !#!%&.0( '#( !&*$#( 56&( ,2+.0$2( #-(
la parole: 3#-( -#$*)0**#2( R( 2+*0$#110%2( #$( .2'2( '0( /&+.&%%&+&( 0( 2*$#( /0+-0$%&( '#(
appropriarsi dell'intera lingua design0$'2!#( 52.&( #27( 89&$4&$#!%&( ?ZOO: 312). Ciò
avviene grazie a un apparato formale costituito dalle forme linguistiche che mettono
7
La dicotomia immanenza/manifestazione fa parte del discorso e della storia della semiotica. Così se
Hjelmslev ha utilizzato il principio di immanenza per ribadire l'autonomia della linguistica dalle altre
discipline, Greimas ricorre alle espressioni universo sem antico e oggetto semiotico per sciogliere i
problemi relativi al concepimento della semiotica come descrittiva o, all'inverso, costruttiva della realtà:
35#(!&.@+0(2//2+%)$2;(/&+(-#@&+0+&(-0(%&2+#0(!&.#2%#50('0(2*$#(M)&!%#2$&(.&%0,#!#50;('#(0552$%&$%0+!#('&--0(
messa in opera di alcuni concetti operativi, chiamando universo semantico (il «c'è senso») ogni semiotica
anteriormente alla sua descrizione, e oggetto semiotico la sua esplicitazione grazie a un metalinguaggio (e
0( -#$*)0**#( '#( ( +0//+&!&$%01#2$&P( 52!%+)#%27H( Greimas, A. J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem
immanenza .
185
ricordiamo gli indici di persona (i pronomi personali che rimandano agli individui
facenti parte della situazione di enunciazione); gli indici dell'ostensione (i termini che
allocutore).
Se Benveniste crea attenzione attorno al tema, Greimas sposta e allarga tale attenzione
dal campo prettamente linguistico, che aveva caratterizzato la proposta dello studioso
*)#'0%0( '0( )$"#$%&$1#2$0-#%D;( 3)$( 2+#&$%0.&$%2( [Y] con cui il soggetto costruisce il
.2$'2( #$( M)0$%2( 2**&%%27( 8[+&#.0!, Courtés 1979: 105). Ma tale apporto se per un
verso amplia l'orizzonte della ricerca dall'altra lo limita poiché, sempre secondo
l'approccio generativo, di questa istanza non è possibile cogliere l'atto ma solo le tracce
#$'#4#')0@#-#($&--"&$)$5#0%2(52$5+&%2B(304&$'2('#(,+2$%&(#-(%&!%2;(R(/2!!#@#-&(/+&!)//2++&(
che questo testo sia stato «enunciato» da qualche soggetto. Tuttavia, una volta che il
%&!%2( !#0( !%0%2( &$)$5#0%2( '0-( !2**&%%2( '&--"&$)$5#01#2$&( \Y]( R( #./2!!#@#-&( +#!0-#+&( '0-(
%&!%2( 0-( !2**&%%2( &$)$5#0%2+&7( 8K0$&%%#( =>>^B( ??IPH Più specificatamente secondo
enunciata, individuabile nei testi grazie a delle marche, ossia dei segni di
riconoscimento.
legata agli studi di Eco, l'idea di simulacro testuale viene mantenuta e declinata a una
gli elementi cardine del testo e della sua enunciazione A l'autore e il lettore modelli A
186
sono delle strategie utili, il primo, a simulare il comportamento costruttivo
sono invece concetti operativi che riferiscono delle situazioni in cui il destinatario di un
testo nel corso della lettura '0//+#.0( 3!52..&%%&7( !)-( %&.0( 0,,+2$%0%2; cioè sul topic,
poi verifica la giustezza della sua ipotesi ricostruendo il livello di coerenza semantica
Il tema dell'enunciazione nel cinema, il cui relativo dibattito svoltosi negli anni Settanta
audiovisiva (sino ad allora, come abbiamo visto, si erano indagate solo quelle verbali).
!56&+.2('&!%#$0%0(0'(0-.&$2(8&(,+)#%0('0(0-.&$2P()$2(!/&%%0%2+&7(89&%%&%#$#(?Z^aB(?>IPH(
!%+)%%)+0( '#( )$0( 352$4&+!01#2$&7;( $&-( !&$!2( 56&( -"&$)$5#0%2+&( 2,,+&( )$( /+2*&%%2( '#(
0%%+04&+!2(#(M)0-#(-"&$)$5#0%2+&(3!#(/+&/0+07(#$(4#!%0('&--&('2.0$'&(56&(-"&$)$5#0%0+#2(*-#(
porrà nel corso della conversazione. L'enunciatore potrà allora porre la domanda
8
3b-( /+2@-&.0( \Y]( '&--0( c&$)$5#01#2$&( 5#$&.0%2*+0,#50d( +#.0$&( 0/&+%2;( $2$2!%0$%&( -0( +#556&110( &( -0(
/+2,2$'#%D( '&#( 52$%+#@)%#( 56&( '0( /#e( /0+%#( !2$2( !%0%#( 2,,&+%#7H( K0$&%%#;( [H;( =>>^;( L'enunciazione. Dalla
svolta comunicativa ai nuovi media , Mondadori, Milano p.195.
187
soddisfarla immediatamente (seconda strategia), soddisfare una domanda non posta
(terza strategia) e infine, ma questa è una mossa attuata dall'enunciatario, avanzare una
deittico. Secondo quest'ottica, che riprende per certi versi il discorso di Benveniste, il
Christian Metz è lo studioso che muove le critiche più decise agli studi
sull'enunciazione cinematografica e allo stesso tempo colui che, proponendo una lettura
.&%0%&!%)0-&('&--"&$)$5#01#2$&(0-(/2!%2('#(M)&--0('&#%%#50;(3'&!#'&+0(!0-40+&(-0(/+&!&$10(
è metadiscorsiva, nel senso che informa non su un qualcosa al di fuori del testo, come
9
Nel primo caso la mdp non coincide con lo sguardo di nessun personaggio ma assume posizioni che
semplicemente rientrano nelle possibilità fisiche di un ipotetico osservatore. Nel secondo l'attore,
guardando in macchina, dà la sensazione di rivolgersi direttamente allo spettatore. Nel terzo la mdp
coincide con lo sguardo di un personaggio e noi spettatori vediamo solo ciò che lui vede. Nell'ultimo la
mdp non coincide con lo sguardo di nessun personaggio ed assume posizioni che vanno al di là delle
possibilità fisiche di un ipotetico osservatore.
188
caratterizza come un io-enunciatore non può diventare un tu-enunciatario, come accade
invece nella comunicazione orale dove chi parla può successivamente diventare colui
che ascolta e viceversa. Nella comunicazione filmica c'è quindi una maggiore fissità dei
filmico utilizzato da André Gaudreault (1988) nei suoi studi sull'intermedialità . Sempre
sorta di ripiegamento del film su se stesso, come dotata di auto riflessività: 3-0(50/05#%D(
'&!M)0.0+!#( '#( )$0( -2+2( !2%%#-&( /&--#52-0( 56&( +&50( #$5#!&( 0-5)$&( #$'#501#2$#( '#( )$V0-%+0(
#$!&+#%&( $&-( /+2'2%%2( '0--V&!%&+$2( 2//2!%2H( JV( -V0%%2( !&.#2-2*#52( 0%%+04&+!2( #-( M)0-&(
0-5)$&(/0+%#('#()$(%&!%2(5#(/0+-0$2('#(M)&-(%&!%2(52.&('#()$(0%%27(8K&%1(?ZZ?B(?ZPH
Q0( /2!#1#2$&( '#( K&%1;( 56&( #$( )$"2%%#50( !25#2!&.#2%#50( +0//+&!&$%0( 3/#e( )$( /)$%2( '#(
/0+%&$10( 56&( )$( /)$%2( '#( 0++#42711 (Eugeni 2002: 55), è stata a sua volta oggetto di
10
Dispositivo filmico che secondo Gaudreault è scomponibile in dispositivo profilmico (la messa in
scena), dispositivo di ripresa (la messa in quadro) e dispositivo di trattamento delle immagini già girate
(l'operazione di montaggio).
11
\/2#56C(/&+.&%%&](3)$2(!52--0.&$%2(%+0(*-#(0//0+0%#(52$5&%%)0-#('&--0(%&2+#0(&(-"0%%#4#%D(%&!%)0-&('&-(,#-.B(
quest'ultimo [...] non semplicemente rappresenta e racconta, ma costruisce simulacri di interazioni
comunicative e in tal modo spinge lo spettatore a personalizzare la propria relazione con quanto passa
sullo schermo, come se ci fosse qualcuno a parlargli, a incantarlo, a confessarsi, ecc. La teoria dovrà
rinunciare a far propria una simile concezione antropoide; ma a partire da questa rinuncia essa dovrà
anche chiedersi come mai il film continua a essere felicemente attraversato dalle concezioni da cui essa si
R(0-%+&%%0$%2(((,&-#5&.&$%&(-#@&+0%0H7( J)*&$#;( XH;(=>>=;( La relazione d'incanto: studi su cinema e ipnosi ,
Vita e Pensiero, Milano, p. 55.
189
critiche da parte di Jacques Fontanille. Quest'ultimo, pur condividendo il principio
riflessività che Metz assegna al film, auspica il recupero della nozione greimasiana di
simulacro A mai del tutto abbandonata, potremmo dire, dagli studiosi che si sono
5#+52-0+&;(/&+'&$'2(M)#$'#(M)0-)$M)&(2/&+0%#4#%DB(3M)0$'2(-0(!#*$#,#501#2$&(R(«messa in
immagini», allora vi sono sufficienti prove per considerare il rapporto fra soggetti
all'enunciatore, inscrivendosi nell'e$)$5#0%2;( '#( #$'#+#110+$&( -0( -&%%)+0B( 3-0( !5&-%0( '#( )$(
punto di vista rappresenta, per l'enunciatore, uno dei mezzi più certi per imporre
testo di Metz, dal titolo Des simulacres de l'énonciation à la praxis énonciative (1994),
venga a coincidere col testo stesso (mentre l'enunciazione è un fenomeno ben diverso
3.0$%&$&+&()$2(!52--0.&$%2(%+0(%&!%2(&'(&$)$5#01#2$&(56&(&4#%#()$0(%0)%2-2*#07(8J)*&$#(
2002: 54).
190
qui lui échappe toujours par définition12 (Fontanille 1994: 189)
In Italia, negli anni Sessanta Pier Paolo Pasolini già additava l'esistenza di una lingua
#%0-#0$0( 3.#*+0$%&7;( ( #$( 52$%#$)0( &( M)0!#( #./+&4&'#@#-&( &42-)1#2$&;( &( '#( )$0( +&0-%D(
detto a un detto. Il concetto attorno al quale ruota questa visione è quello di discorso
libero indiretto, ossia il fenomeno per cui uno scrittore, utilizzando parole ed espressioni
tipiche del ceto da cui il personaggi2( /+24#&$&;( 3!"#..&+*&( $&-( !)2( /&+!2$0**#2(
$0++0$'2(%)%%2(0%%+04&+!2(-)#7(8G0!2-#$#(?Z`=B(^iPH(U2.&(044#&$&(5#ST(N&52$'2(G0!2-#$#(
bisogna partire dall'assunto che in Italia non sia mai esistita una lingua media, quella del
parlato comune, ma solo un livello alto, quello letterario, e uno basso, quello dei ceti più
856&;( 0-( -#.#%&;( R( '&50')%0P7( A e non è ancora presente una nuova lingua A 3&( $2$( R(
X, che non è altro che la lingua A nell'atto di diventare realmente una lingua B. E cioè la
semplice codice. Pasolini applica poi questo concetto anche al cinema, sostenendo che
191
diretto né a uno di tipo indiretto bensì a un discorso libero indiretto e che il cinema è 3la
-#$*)0( !5+#%%0( '&--0( +&0-%D7 ossia il cinema è la lingua visiva in cui la realtà agita,
presunta da Pasolini come una lingua orale e non uno scenario mentale, si manifesta.
Negli anni Ottanta, l'idea pasoliniana di discorso libero indiretto, contestata negli anni
seguenti da Eco e Metz che ribadivano la natura di codice del cinema, è stata ripresa da
Gilles Deleuze e applicata nuovamente al cinema allo scopo di contestare una teoria
indica come sia in letteratura che nel cinema possano verificarsi situazioni in cui è
alcuni romanzi è arduo ricondurre la paternità di una frase al protagonista della storia
narrata o al narratore, allo stesso modo in un film alcune inquadrature non permettono
precisamente, secondo Deleuze, tale difficoltà dipende dal fatto che le immagini
!2%%2-#$&0+&( 0//)$%2( M)&!%2( 3«essere insieme» della macchina da presa che non si
92). Non esiste quindi una enunciazione e un enunciato che si amalgamano tra loro
bensì un concatenamento enunciativo 356&( 2/&+0( 0--2( !%&!!2( %&./2( ')&( 0%%#( '#(
-"0-%+2( 56&( 0!!#!%&( 0--0( !)0( $0!5#%0( &( -2( .&%%&( #$( !5&$07( 8ivi: 93). Quella che quindi
192
diverso perciò dal rigido schema entro cui sinora era stato rappresentato.
X2*&+( j'#$;( 56&( /+2/2$&( )$0( %&2+#0( 3!&.#2/+0*.0%#507( '&-( 5#$&.0;13 rispetto alla
una fase del processo di fittizzazione A -0( 3,#%%#1101#2$&( i7( A che chi guarda il film
52!%+)#!5&( -"#'&0( '#( )$( 3#27( 56&( *-#( /0+-0( +#42-*&$'2*-#( )$( 3%)7H( 3b27( &( 3%)7;(
dallo spettatore in uno spazio altro rispetto a quello reale della fruizione del testo
costruzioni si debba tener comunque conto perché parte di un universo più ampio
come testo di finzione (e non, ad esempio, come un documentario o una favola nei quali
come, con tale fittizzazione dell'enunciatore, Odin sembri aderire alla proposta di
dell'enunciazione.
13
La teoria semiopragmatica studia il modo in cui lo spettatore crea il senso del film avvalendosi delle
indicazioni fornite sia dai testi che dal contesto isituzionale. Nelle parole di Odin, suo fondato+&;( 3-0(
semio-pragmatica è un modello di (non-)comunicazione che presuppone che non avvenga mai
trasmissione di un testo da un emittente a un ricevente ma un doppio processo di produzione testuale:
l'uno nello spazio della produzione e l'altro nello spazio della lettura. Il suo obiettivo è di fornire un
quadro teorico che permetta di interrogarsi sulla maniera in cui si costruiscono i testi e sugli effetti di
questa costruzione. Odin, R., 2000, De la fiction, De Boeck, Bruxelles; trad. it., 2004, Della finzione, Vita
e Pensiero, Milano, pp. XXVII-XXVIII.
193
In ultimo, riportiamo qui l'apporto alla teoria dell'enunciazione ad opera della
non riflessività dei poli dell'enunciazione, proposta da Metz, a favore di una concezione
56&(4#&$&(+0//+&!&$%0%2;(-0(/+2/+#0(!#%)01#2$&('#(4#!#2$&('&-(,#-.7(8J)*&$#(=>>=B(IIPH14
14
Negli ultimi anni altri contributi teorici hanno arricchito il panorama della ricerca sull'enunciazione.
K0++2$&;(0'(&!&./#2;(52--250(#-(52+/2(0-(5&$%+2('&--"&$)$5#01#2$&B(3-"#!%0$10('&--"&$)$5#01#2$&($2$(R(\Y](
una forma vuota che in modi più o meno meccanici, più o meno consapevoli, tende a produrre A o a
recepire A la discorsività. Essa ha, ed è, innanzitutto un corpo che, prendendo posizione nello spazio e
nel tempo, determina in modi di volta per volta diversi se stess2(&(2*$#(!)0(.2$'0$0(0-%&+#%D7(8K0++2$&(
2005: 16). G02-)55#;( $&--V#$%&$%2( '#( !)/&+0+&( -V2//2!#1#2$&( %+0( !&.#2%#50( *&$&+0%#40( &( !&.#2%#50(
#$%&+/+&%0%#40;( /+2/2$&( #$4&5&( )$0( 3%&2+#0( '&--V&$)$5#01#2$&( )$#,#50%07( 8G02-)55#( =>?>B( aiaP( #$( 5)#(
lV&$)$5#01#2$&(R(3M)&-(%#/2('#(#$%&+/+&%01#2$&(56&(60(0(56&(4&'&+&(52$(-0(/+&!&$%#,#501#2$&('#()$V0!!&$107(
( ibidem) ossia con il rapporto tensivo %+0(-V&$)$5#0%2(&(-V&$)$5#0%2+&H(90!!2;(0--V#$%&+$2('#()$0(5+#%#50((0--0(
%&2+#0( '&--V&$)$5#01#2$&( 5#$&.0%2*+0,#50( '#( K&%1;( +#/2+%0( -V0%%&$1#2$&( !)-( /)$%2( '#( 4#!%0( $&--0( %&2+#0(
'&--V&$)$5#01#2$&(/2#56C(#-(3!&$!2(!%&!!2(&.&+*&('0()$0(/+&$!#2$&(/+2!/&%%#50('#()$0(%+0!,2+.01#2$&('&#(
40-2+#7(890!!2(=>>iB(??OPH(
194
2.2 Il concetto di !"#$#%&'(&)"*+ ,&+ -")"$."+ "+ )'+ /$'+ '00)&%'.&1#"+ '))'+ 02'3&%'+
Dicevamo che con questa terza parte intraprenderemo un discorso attuale. Attuale non
solo perché riguarda la pratica del riuso al cinema ma anche perché include le
dimensioni della sensorialità e corporeità su cui il testo filmico scommette per ottenere
il coinvolgimento dello spettatore. Come scrive Dusi infatti 3il film, nella sua complessa
tessitura che non è solo un articolarsi retorico di temi e narrazioni [Y] è un insieme di
strategie che legano lo spettatore al suo contesto di fruizione, e lavorano tanto a livello
'&#( 52$%&$)%#( 56&( 0( -#4&--2( '&#( !&$!#( &( '&--0( /&+5&1#2$&7( 8=>?>B( ?>PH( Di attualità parla
enunciati diventano leggibili o dicibili solo in rapporto alle condizioni che li rendono
%0-#(8YP(-0(!2-0(#$!5+#1#2$&;(-0(,2+.0('#(&!/+&!!#2$&;(R(52!%#%)#%0('0--V&$)$5#0%2(&(-0(!)0(
52$'#1#2$&;( #-( @0!0.&$%2;( #-( !#/0+#2H( E#( M)#( 0--2+0( -V#$%&+&!!&( '#( h2)50)-%( /&+( )$( %&0%+2(
(ivi: 61) che ben si concilia con la sua stessa critica all'enunciazione linguistica. Per
la concatenazione sintagmatica di ciò che un'epoca storica può dire e vedere, ossia i suoi
ossia tra la virtualità e l'occorrenza concreta della lingua. E' a questa sospensione che
195
sembrano, a nostro giudizio, appartenere le immagini d'archivio amatoriale e famigliare
#-( 4#+%)0-&( '#4&$%0( +&0-&7 (Bertozzi 2008: 201). Collocate in diversi punti narrativi del
testo, esse, da un lato, mirano al coinvolgimento fisico dello spettatore (pensiamo alla
scena dei tuffi in mare che, anche mediante l'uso del ralenti, stimolano in chi guarda il
52*$#%#42;( 0,,#0$50$'2( 0--0( !%2+#0( '&#( ( ')&( /+2%0*2$#!%#;( 3%ante, troppe vite, abitazioni,
10). N&(#$,0%%#(/&+(h2)50)-%;(+#-&%%2('0(E&-&)1&;(-0(!%2+#0(R(3#-('#!&*$2('#(5#S(56&(!#0.2(&(
5&!!#0.2('#(&!!&+&7;(.&$%+&(-"0%%)0-&(R(3-2(!56#112('#(5#S(56&('#4&$#0.27(8E&-&)1&(?Z^^:
29-30), l'enunciatore de La bocca del lupo utilizza, attraverso il riuso filmico, la prima
per avvalorare il secondo, creando invece un forte effetto di continuità tra passato e
presente.
potenziale del discorso (Greimas, Fontanille 1991) ossia a uno dei quattro stadi della
1998) A di cui parleremo tra poco. Così, se realizzata è la storia d'amore tra i
protagonisti del film A uno dei primi saperi che il film comunica allo spettatore è
proprio che tra i due a un certo punto sia nato il sentimento A attuale è il loro
Enzo in prigione e viceversa A e potenziale è l'insieme dei percorsi narrativi relativi alle
facce e alle voci che la macchina da presa inquadra e incastona nel testo filmico A
pensiamo alla scena delle prostitute nei caruggi, ritratte e abbandonate dall'enunciatore
196
2.3 L a prassi enunciativa ne La bocca del lupo
capacità del bricolage di costruire significati nuovi a partire da oggetti di senso già
esistenti A nasce in Semiotica delle passioni (Greimas, Fontanille 1991) a indicare l'uso
di un dispositivo che all'interno di una data cultura, prima riduce una disposizione
delle tassonomie passionali e facendole apparire come primitivi . E' tuttavia in Tension et
Signification (Fontanille, Zilberberg 1998) che viene formulato il modello a quattro fasi
che segnala l'esistenza di una profondità enunciativa. L"&!#!%&$10( 5#2R( '#( )$( 3/+#.2(
testi non sono caratterizzati solo da relazioni logiche e narrative tra gli elementi, al loro
interno, ma anche che tali elementi sono sempre più o meno presenti all'interno del
testo; sono cioè, gli uni in rapporto agli altri, virtuali, attuali, potenziali o realizzati,
creando tra l'altro una tensione derivante proprio da questa gradualità di presenza
testuale.
15
Secondo Greimas e Fontanille, una cultura seleziona, tra tutte le combinazioni, chiamate universali ,
offerte dal sistema profondo della significazione, solo alcune disposizioni modali presentandole come
passioni, lasciando da parte le altre. Tali passioni sono poi riversate sul sistema profondo sotto forma di
primitivi che a loro volta !#( 0/+2$2( 0-( '#!52+!2H( k)#$'#;( 52.&( /)$%)0-#110( K0++2$&( 3$2$( @#!2*$0(
confondere allora gli universali (che passano dal virtuale al realizzato nel percorso generativo: questione
strettamente di significazione) dai primitivi (che non sono grandezze realizzate ma realizzabili e che
lavorano su un percorso più che altro genetico, '&%&+.#$0%2('0--0(!%2+#0PH7(Marrone, G., 2002, 3X&%2+#50(
'&--0($2%#1#0H(G+0!!#(&$)$5#0%#40($&-(%&-&*#2+$0-&7(+&-01#2$&(/+&!&$%0%0($&-(U2$4&*$2( Narratologia e media
presso il Centro di semiotica ad Urbino, 8-10 luglio e pubblicata in ARC O Journal , e-journal del
E#/0+%#.&$%2('#(F+%#(&(U2.)$#501#2$#('&--Vf$#4&+!#%D('&*-#(N%)'#('#(G0-&+.2H
197
Ne La bocca del lupo troviamo la rappresentazione visiva di questo fenomeno, poiché
accanto alla vicenda principale, realizzata , di Enzo e Mary, grazie agli inserti d'archivio
si innestano anche le storie, appena suggerite, di chi in quegli stessi luoghi anni addietro
possibili. Attuale è invece la situazione di lontananza dei due innamorati, raccontata per
quasi tutta la durata del film, e virtuale quella riguardante le vicende che il film ha
deciso di non farci vedere, che ha scartato, ma che rimangono in quell'enorme archivio
198
3. La bocca del lupo: dispositivi patemici, ritmici e tensivi
La bocca del lupo è il racconto della storia d'amore, ambientata ai nostri giorni, tra un
vicinanza A -V( incontro avviene in carcere, per difendersi e curare la solitudine A ora
immagini, attuali e d'epoca, della città di Genova, ripresa principalmente negli angoli
bui e nei vicoli antichi. Solo nell'ultima scena, lo spettatore vede Mary ed Enzo assieme
$&--0(50!0(#$(50./0*$0;('&5#!#(0(%+0!52++&+&(3#$(')&7(M)&-(56&(+#.0$&('#()$0(4#%0(!2-50%0(
dalla difficoltà e dal dolore. Questa è la sinossi, piuttosto semplice, del film che ci
accingiamo ad analizzare.
che lo spettatore aderisce gradatamente all'interpretazione della realtà proposta dal testo
filmico: lasciarsi serenamente il passato alle spalle.16 Introdotto con cautela (attraverso
il prologo, la voce narrante ecc.) al cuore valoriale del film A l'opposizione tra nostalgia
e disincanto A lo spettatore accetta questa lettura del mondo. Del resto, pur nella
tensione della ricerca di un' aderenza alla nostra percezione del reale e alla nostra idea di
rapporto tra rappresentazione e realtà, il documentario, come qualsiasi altro testo sceglie
16
Non a caso, il primo approccio dello spettatore con la storia d'amore tra Enzo e Mary avviene proprio
nel tema della disgiunzione col passato. Dice infatti il transessuale, narrando il momento puntuale del
,#'0$10.&$%2;(3'&5#'&..2('#(.&%%&+5#(#$!#&.&(&(.&%%&+&(#-(/0!!0%2(0--&(!/0--&7H
199
'#(3.0*$#,#50+&7(0-5)$#(0!/&%%#('&--0(+&0-%D(&(3$0+52%#110+$&7(0-%+#(8J52(?Z`ZPH(b!%#*0$'2(
enunciativo17 a uno stato patemico di attesa più o meno intensa, la passione si configura
ne La bocca del lupo come un operatore di veridizione (Fabbri, Sbisà 1985) ossia come
costituendosi come voce over onnisciente, non chiede allo spettatore un coinvolgimento
0%%#42(83#$%&+/+&%0(M)&--2(56&(%#(,055#2(4&'&+&7P(.0(0-(52$%+0+#2(2,,+&()$(%&!%2(52$%&$&$%&(
molte certezze e nessuna domanda. Quella de La bocca del lupo è infatti una
spettatore, e sembra non curarsi troppo della sue interpretazioni al punto da indicargliele
Ne La bocca del lupo gli inserti amatoriali figurano per undici volte all'interno del
montaggio cinematografico e non sono tutti della stessa natura. Troviamo infatti piccoli
film amatoriali A nel caso delle pellicole provenienti dal circolo cineamatoriale
Ansaldo A e inserti di cinema famigliare, home movies, ossia produzioni filmiche che
nel caso delle pellicole appartenenti alla famiglia genovese degli Ansaldo e conservate
17
Per contratto enunciativo s'intende l'insieme delle modalità con cui un testo cerca di stabilire un legame
52-('&!%#$0%0+#2(0( 5)#(!#(+#42-*&;(3)$0( 52$4&$1#2$&(,#')5#0+#0(%+0(-"&$)$5#0$%&(&(-"&$)$5#0%0+#27H(Greimas,
A., J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem contratto.
200
L'espressione 3film di famiglia7 identifica un testo visivo realizzato da un membro della
uso privilegiato de#( 52./2$&$%#( '#( M)&!%V)-%#.0.18 Diffusosi nei diversi formati tra gli
anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento, il film di famiglia viene normalmente
che noi qui vogliamo sottolineare sono due particolarità nell'uso degli home movies ne
La bocca del lupo. La prima riguarda il fatto che notoriamente i cosiddetti filmini sono
girati e proiettati non in forza della loro narratività ma per il loro primato affettivo. In
essi infatti non troviamo grandi eventi e il valore è costruito attorno all'atto di mostrare
dei legami personali o dei luoghi legati, attraverso il filo delle emozioni, alla propria
vita privata. A differenza dei film realizzati per il cinema poi, come scrive Odin, il film
'#(,0.#*-#0(R($2+.0-.&$%&(3,0%%2(.0-&7;($&-(!&$!2(56&(&!!2($2$(/2!!#&'&()$0(!%+)%%)+0(
$&*-#( !*)0+'#( #$( 50.&+0( &( $&--0( ,2+%&( '#!52$%#$)#%D( %+0( )$V#..0*#$&( &( -V0-%+0;( -&( !)&(
marche distintive. E' così che, sempre secondo Odin, l'home movie adempie la doppia
!&52$'0;( 52--&%%#40;( *0+0$%&( '&--V#'&$%#,#501#2$&( &( M)#$'#( '&-( +0,,2+10.&$%2( '&-( *+)//2(
familiare. Ne La bocca del lupo invece, in primo luogo, i film di famiglia sono inseriti
all'interno di un testo saldamente strutturato A trovano posto cioè in un punto preciso del
sono stati concepiti, realizzati e fruiti.19 Mentre infatti è ormai consuetudine che gli
18
V. Odin, R., 1995, Le film de fa mille. Usage privè, usage public , Meridiens Klincksieck, Paris; trad. it.,
2001, 3b-( 5#$&.0 0.0%2+#0-&7;( #$( 9+)$&%%0( [H( GH( 80( 5)+0( '#), Storia del cinema mondiale, V. Teorie,
strumenti, memorie, Einaudi, pp. 319-352.
19
Ricordiamo che negli studi sui film di famiglia contano non solo le immagini prodotte ma anche il tipo
'#( ,+)#1#2$&( 8/+2#&1#2$&( #$( 50!0( 52$( 52..&$%#;( +#!0%&( &( )+-0PH( WH( N#.2$#;( GH;( =>>I;( 3Q0( $0!5#%0( '#( )$(
0+56#4#2( /&+( #-( 5#$&.0( 0.0%2+#0-&B( #-( 50!2( '&--"F!!25#01#2$&( l2.&( K24#&!7;( #$( Comunicazioni Sociali ,
201
home movies vengano utilizzati in produzioni audiovisive per indagare, mostrare e
discutere aspetti sociali ed economici di un determinato momento storico, nel film che
3'25).&$%0( )$( .2'&--2( #'&0-#110%2;( 56&( #$( !)/&+,#5#&( #*$2+0( 0-5)$#( &-&.&$%#(
bocca del lupo le immagini di felicità e spensieratezza di una famiglia al mare del
secolo scorso concorrono a raccontare proprio un'esistenza segnata dalla difficoltà, dal
dolore e dall'incomprensione. Un uso simile del film di famiglia è rinvenibile anche nel
documentario Un'ora sola ti vorrei (regia di Alina Marrazzi, Italia, 2002) dove la
regista indaga il disagio della madre, suicida, anche attraverso la visione dei 3,#-.#$#7 di
altro valore o, meglio, per un'altra valenza,20 nel senso che la loro attrattiva non è legata
atteggiamento, una prassi) che non c'è più o che al contrario perdura. La bellezza delle
immagini amatoriali ha quindi ne La bocca del lupo una valenza spazio-temporale e non
solo affettiva.
n.3.
20
Con il termine valenza !V#$%&$'&(3#-(40-2+&('&#(40-2+#7;(2!!#0(-0('#!/2!#1#2$&(52$%#$)0.&$%&($&*21#0%0(&(
rinegoziata socialmente, in ordine di importanza dei valori. h0@@+#;(GH;(?ZZ?;(3Q0(/0!!#2$&('&#(40-2+#7;(#$(
Carte semiotiche, numero 8, Ponte alle Grazie editori, Firenze, p. 57.
202
3.3 L a tensione tra attualita e storia e il mondo delle ombre
Abbiamo detto che -V2//2!#1#2$&( 40-2+#0le al cuore del film è quella tra malinconia e
disincanto. Si tratta di due valori di base passionali di cui La bocca del lupo evidenzia
Questi due valori di base fanno emergere a livello tematico )$V0-%+0(50%&*2+#0;(M)&--0 tra
storia e attualità, dotata della stessa passionalità e carica tensiva. Già la prima immagine
del film infatti fa convivere nella stessa scena l'attualità A l'immagine del mare di
[&$240( &( '&*-#( 30@#%0$%#( '&--&( *+2%%&7( A e la storia A la voce narrante over dal tono
casuale che alcuni termini della voce over 52.&( 3-&**&$'07;( 3!2*$#7;( 32.@+&7;( #( 5)#(
sémi rinviano al tema dell'irrealtà, si trovino accanto a &!/+&!!#2$#( 52.&( 3)2.#$#( '&-(
Quarto dei mille / qui si imbarcarono per le terre del sud / guidati dall'eroe
dei due mondi che provò a fare un paese / nell'ostinata leggenda di cenere,
sangue e sogni corrotti / non sappiamo chi tra mille è più tornato /
sappiamo che hanno scelto, trovato questo luogo / e non altri / per sentirsi al
riparo / a ridosso di una strada che diventa città / all'ombra di chi riposa e chi
veglia / come antiche figure / tra le mille altre che riempiono i luoghi dei
nostri ricordi / e delle nostre memorie sfocate / forse è dal mare che
21
3b$#1#0(52$()$0(425&($0++0$%&(c0$%#50d;('0(c5"&+0()$0(W2-%0HHHd;(&!%&+$0(&(0$52+0%0(0()$(%&./2(56&($2$(
5"R(/#e(2;(!&(5"R;(0()$(%&./2(0--"2.@+0('#([&$240(&('#(5#S(56&([&$240(R('#4&$%0%0H(\HHH]7H Gerry, 17 febbraio
=>?>;(3Q0(@2550(('&-(-)/2;('25).&$%0+#2(!&$10(!/01#2($C(%&./27;(#$( La Padania .
203
provengono / come naufraghi abbandonati / lì / i loro corpi / sulla soglia delle
nostre avventure.
Mentre il finale del film vedrà invece una radicalizzazione della diversità tra malinconia
e disincanto, storia e attualità, invitando lo spettatore a non pensare più a ciò che è
accaduto come vicino e rivivibile A quindi essere malinconico A e a lasciare andare ciò
che è già stato, considerando il passato come qualcosa di non più rinvenibile A essere
perciò disincantato. Occorre qui una precisazione. Quando in scena entra la storia, essa
è sempre messa in forma come un qualcosa dai tratti indefiniti e labili. Ne La bocca del
lupo infatti non sono mai citate date o cifre, ma le parole e la plasticità delle immagini
infatti )$#!5&( !%2+#0( &( 2.@+&( $&--"&!/+&!!#2$&( 3)2.#$#( &( 2.@+&( '&-( $2!%+2( %&./27( &(
/-0!%#50.&$%&(52.&(2.@+&(!2$2(+&!%#%)#%&;(!&./+&($&-(/+2-2*2;(-&(,#*)+&('&*-#(30@#%0$%#(
'&--&(504&+$&7(8,#*H(?PH(X&!%#%)#%&(/&+56C(R(#-(,0+&(&$)$5#0%#42('&--0(.0556#$0('0(/+&!0(0(
agli occhi dello spettatore anche la prima immagine di uno dei protagonisti del film,
Immagine, questa di Mary, che tornerà identica verso la fine del film e che ci permette
204
possibile inferire, quasi al termine del film, l'inquadratura in questione ritrae, seppure in
ombra, il transessuale all'interno dell'oggetto di valore che muove i due innamorati e che
a più riprese viene citato o evocato nei loro discorsi. Si tratta della casa in campagna, la
cui conquista genera fino alla fine del film uno stato di attesa nello spettatore. Attesa
-0*6&%%27H
3.4 45+!1#,'*+2&36&%'
Il discorso della voce narrante ne La bocca del lupo possiede un ritmo discorsivo che
'&,#$#0.2( 30( 2$'07H( Q&$%2( .0( 50'&$10%2;( &!!2( #$,0%%#( !&.@+0( 52!%#%)#+&;( 0( -#4&--2(
figurativo, una rima con il movimento dell'acqua marina (quel mare che tanto spazio ha
nel testo) e, a livello semantico, con i temi enucleati dalla voce narrante nel discorso
iniziale. Questi infatti, pur variando A dalla rievocazione della spedizione dei Mille al
tema più attuale dei senzatetto della zona portuale A sono sempre espressi mediante
non spostasse mai davvero il suo asse. Simile a un'onda, appunto. Di conseguenza, il
52.&()$0(!%+0%&*#50(&(52$5#%0%0(352!%+)1#2$&('#(0%%&!&;(+#!2-)1#2$#(&(!2+/+&!&7(8N&./+#$#(
2002: 16) bensì come un'insieme di immersioni e riemersioni, lente, in un discorso che
/2!!#0.2('#+&(3#$'#/&$'&$%&7('0--2(!*)0+'2(56&(4#(!#(/2!0;($&-(!&$!2('#()$('#!52+!2(56&(
205
esisteva prima e continuerà anche in assenza di esso (ancora una volta come il mare).
%&!%2H(E#(52$!&*)&$10(-)$*2(%)%%0(-0($0++01#2$&($2$(5#(!2$2((3/#556#7(2(3(50')%&7($&--0(
tensione con cui il film viene visto ma al contrario l'arco tensivo (Barbieri 2004) A il
sistema di costruzione di aspettative su ciò che avverrà nel film, creato dal testo nello
una curvatura dolce e +&*2-0+&H( G0+0--&-0.&$%&;( 0( -#4&--2( /0!!#2$0-&;( #-( +#%.2( 30( 2$'07(
determina l'uniformità emotiva che investe chi guarda, nel senso che La bocca del lupo
momenti più propriamente narrativi, in cui sono le capacità cognitive dello spettatore ad
essere coinvolte A pensiamo a Enzo ripreso dallo sguardo della macchina da presa nel
suo ritorno a casa o in una serata al bar in compagnia di amici A e momenti più
immagini amatoriali, e sfocate, dei caruggi di notte. Non è un caso allora che scene di
M)&!%V)-%#.2( %#po siano poste sulle soglie (Genette 1987) del film A ci riferiamo alle
immagini d'epoca dei tuffi dei ragazzi in mare e a quelle della famiglia còlta in un
momento ludico in spiaggia A punti strategici de La bocca del lupo in cui la grana, il
nello spettatore il ricorso a una comprensione più emotiva che cognitiva del testo. In
M)&!%&(!#%)01#2$#(!#(4&+#,#50;(%+0(-"0-%+2;()$(&,,&%%2('#(3!,0!0.&$%27(8j'#$(=>>>P(2!!#0(#-(
fenomeno per cui all'interno di un film una parte è autonoma rispetto al resto della
esterno poiché lo spettatore, all'inizio del film, è straniato dagli inserti di cinema
206
amatoriale che non hanno nulla a che vedere con la storia raccontata. Tale straniamento
una comprensione emotiva più che cognitiva. Come abbiamo detto, nella visione de La
bocca del lupo, lo spettatore è perciò maggiormente sollecitato dal piano visivo ad
l'#./2+%0$%&(R(+#&./#+!#(-0(4#!%0722.
Marcello siano chiaramente distinte e distinguibili dal resto, presentino cioè un alto
ossia al fatto che elem&$%#( /-0!%#5#( '&#( 3,#-.#$#7( 8grana, bianco e nero o seppiato)
immagini dei vicoli di Genova negli anni Sessanta quando la voce off di Mary racconta
per brevi cenni la vita di Enzo. Nella seconda, il sapere tecnologico serve invece
spettatore: è il caso, già citato, del momento iniziale del film in cui, guardando i tuffi dei
22
Questo è il titolo dell'articolo di Davide Turrini pubblicato su Liberazione il 14 febbraio 2010.
23
Eugeni, nel suo approccio sociosemiotico al testo filmico, ritiene che sia importante indagare non solo
il modo in cui i film selezionano convocano e attivano dei saperi sociali ma anche in quale maniera e in
quale misura questi saperi sociali sono percepiti dallo spettatore, ossia, nella terminologia usata
dall'autore, quanto i saperi sono visibili. V. Eugeni, R., 1999, F ilm, sapere, società. Per un'analisi
sociosemiotica del testo cinematografico, Vita e Pensiero, Milano.
24
Dusi e Spaziante, nel loro studio sulle pratiche attuali di remix e remake, considerano fondamentale
analizzare il livello intermediale, ossia se e come gli inserti di testi altri si amalgamano in quelli nuovi
sino a divenire altro da sé. V. Dusi, N., Spaziante, L., (a cura di), 2006, op. cit., p. 33.
25
Per sapere metatestuale intendiamo, !&*)&$'2( J)*&$#;( 3-"#$!#&.&( '#( 52$2!5&$1&( &( 52./&%&$1&( 56&(
riguardano e guidano le relazioni '&#(!2**&%%#(52$(#(%&!%#7 con particolare riferimento agli atteggiamenti
interpretativi. Eugeni, R., 1999, op. cit., p.7.
207
4. Il montaggio delle immagini d'archivio amatoriale ne La
4.1 47"#8'/&+/$)+8'2"+"#$#%&'3&91
dell'enunciatore, che consiste nell'instillare nello spettatore due passioni forti: dapprima
il desiderio di immergersi nel passato, essere quindi malinconici, poi lasciarsi il passato
alle spalle, essere perciò disincantati. Infatti, se il film da un lato enfatizza il suo fare
enunciativo evidenziando le situazioni discorsive, allo stesso tempo esso investe molto
discorso filmico. Riguardo questa enfasi sul fare enunciativo c'è da notare come voce
$&--"&$)$5#0%2( '#( M)0-)$M)&( +#,&+#.&$%2( 0--"( 3&*2;( 6#5( &%( $)$57( '&--"&$)$5#01#2$&H(
Tuttavia, i racconti di Mary ed Enzo si caratterizzano anche come discorsi all'interno del
discorso del film. Abbiamo perciò dei débrayages interni . Conseguenza di questa
'D( -V#./+&!!#2$&( 56&( M)&!%2( +0552$%2( 52!%#%)#!50( -0( «situazione reale»7 (Greimas,
Courtés 1979: 70). Ciò contribuisce a marcare le parole della voce narrante com&(34&+&7(
e come parte di un discorso più ampio e importante che esula dal racconto della vicenda
di Enzo e Mary. Le voci ne La bocca del lupo rafforzano anche, a livello tematico,
l'isotopia della devianza. C'è infatti, quasi fino al termine del film, una continuità tra la
26
3N#(/)S(%&$%0+&('#('&,#$#+&(#-('C@+0Lage come l'operazione con cui l'istanza dell'enunciazione disgiunge
e proietta fuori di sé, al momento dell'atto di linguaggio e in vista della manifestazione, certi termini
legati alla sua struttura di base per costituire così gli elementi fondatori dell'enunciato-'#!52+!27H(Greimas,
A., J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem débrayage .
208
voce over e le voci dei due attori che si configurano come voci-soggetto (Metz 1991:
157), ossia come voci parzialmente diegetiche poiché appartenenti agli attori della
riflettendo sul fatto che Metz definisce questo tipo di intervento come 3voce
l'ipotesi secondo cui questo parlare allo spettatore mantenendosi, almeno sino al finale,
Per quanto concerne invece la passione, ricordando che in semiotica essa non indica un
sentimento realmente esperito bensm( )$( 3&,,&%%2( '#( !&$!2( #$!5+#%%2( &( 52'#,#50%2( $&-(
amorosa, codificata nel ruolo tematico dei due protagonisti del film A Enzo e Mary
appaiono allo spettatore innanzitutto 52.&( ')&( 3#$$0.2+0%#7( A, né tanto di quella che
ma della passione che il film mira a provocare in chi lo sta guardando. Questa passione
è ciò che modalizza infatti lo spettatore secondo un voler sapere relativo a luoghi noti
alla vista (vediamo da sempre strade, vicoli e porti) e al corpo (sono spazi che abbiamo
costruito, usato e risemantizzato con le nostre pratiche) che tuttavia, come recita la voce
sono archeologie di una memoria / desideri sconosciuti / ricordi proibiti di un mondo scomparso
Questo voler sapere istigato dal film indica un desiderio legata alla vista. Perciò diciamo
che alla base della passionalità de La bocca del lupo si situa una ti mia positiva A questa
curiosità di scoprire con gli occhi A, una disposizione euforica verso l'esterno, verso il
209
4.2 A nalisi filmica
La prima immagine del film, escluso quindi il peritesto (Genette 1987), ossia l'insieme
delle inquadrature in cui compaiono le diciture e i loghi dei produttori e dei distributori,
circa dieci secondi. Questa inquadratura vede contrapporsi da un lato, il blu del mare,
una nave dello stesso colore, riflesso nell'acqua, e un cielo azzurro sovrastante,
evidenziata per contrapposizione dalla ripresa fissa della macchina da presa), e la roccia
Già questa primo impatto con La bocca del lupo introduce una isotopia plastica
figurativizzata dalla roccia. A ben riflettere questo primo approccio al film mette in
campo tutti e quattro gli elementi della natura: aria (il cielo), acqua (il mare), la terra (le
rocce) e il fuoco (nelle immagini del prologo vediamo anche dei falò). Ma se questi
210
sono inseriti da Greimas e Courtés in una struttura assiologica figurativa 27 A una
/fuoco/ /acqua/
/aria/ /terra/
quello negativo vengono considerati dalla dinamica dello sguardo de La bocca del lupo
-V2//2!#1#2$& acqua/terra poiché questa è l'unica costante in tutto il film e a questa sono
corrispondere di valori, figure e plasticità rende inoltre possibile una doppia lettura del
testo per cui il film di Marcello può essere recepito, compreso e sanzionato come
racconto di una storia d'amore 3al limite7( 2!!#0( %+0( ')&( &.0+*#$0%# A a livello di
della storia delle persone e dei luoghi, per poi invitarlo ad abbandonare il passato e i
27
V. Greimas, A., J., Courtés, J., 1979, op. cit., ad vocem struttura . Nel dettaglio, la struttura assiologia
figurativa costituisce il terzo modello, dopo le due strutture assiologiche elementari originate dalla
categoria vita/morte e da quella natura/cultura, '#( M)&!%0( /+2/2!%0( 3)$#4&+!0-#!%07 che assegna ai tre
modelli la capacità di articolare in senso valoriale qualsiasi universo di discorso.
211
suoi ricordi A a livello più profondo.
Il film si apre quindi, con un'immagine dei giorni nostri alla quale si somma, dopo quei
primi dieci secondi, una voce over che rievoca un evento storico A 3k)0+%2('&#(.#--&(g(
qui si imbarcarono per le terre del sud / guidati dall'eroe dei due mondi che provò a fare
enciclopedia (Eco 1984). Sappiamo così che stiamo parlando della città di Genova. Il
prologo, il cui compito canonico è introdurre ai tempi, luoghi e personaggi della storia,
dirige inoltre lo sguardo dello spettatore su un evento che non ha nulla a che fare con la
504&+$&7n( .#!%&+#2!#( /&+56C( #$( M)&!%2( .2'2( 4&$*2$2( 52$$2%0%#( '0--0( 425&( $0++0$%&(
mentre sullo schermo vediamo le loro figure. Di loro sappiamo nulla A 3$2$(
52$2!5#0.2( -0( -2+2( !%2+#07( A eccetto il fatto che hanno affrontato un viaggio A 3!2$2(
modellare la competenza dello spettatore A fornisce uno dei temi de La bocca del lupo,
sospensione del sapere dal momento che quando inizia il racconto di Mary ed Enzo,
30@#%0$%#( '&--&( 504&+$&7H( _2$( 5#( 42++D( .2-%2( #$,0%%#( allo spettatore per comprendere
come gli sconosciuti del porto e i due protagonisti ricoprano lo stesso ruolo tematico:
sono persone ai margini della società. E questo, probabilmente, per il loro essere stati
28
Ecco il testo complet2B(3#($)24#(0@#%0$%#('&--&(504&+$&(g($2$(!2$2(/&!50%2+#(g($C(!&'&$%0+#(g(!2$2()2.#$#(
che trasmigrano / non conosciamo la loro storia / sappiano che hanno scelto / trovato questo luogo / e non
altri / per sentirsi al riparo / a ridosso di una strada che diventa città / all'ombra di chi riposa e chi veglia /
come antiche figure / tra le mille altre che riempiono i luoghi dei nostri ricordi / e delle nostre memorie
sfocate / forse è dal mare che provengono / come naufraghi abbandonati / lì i loro corpi / sulla soglia delle
$2!%+&(044&$%)+&H7
212
$&--0( 3@2550( '&-( -)/27;( 2!!#0( 04&+( !)@#%2( '&--&( '#!*+01#&;( 52.&( !)**&+#!5&( #-( %#%2-2( '&-(
film mutuato dal romanzo omonimo.29 Sempre a proposito della figura degli uomini
delle caverne è interessante notare come essa rinvii ad un passato nemmeno troppo
abitativa portò molti a rifugiarsi in caverne, acquedotti e cunicoli della penisola, come
Vittorio Sala, Italia 1954)30 e il famoso L ' Italia non è un paese povero (regia di Joris
Le immagini amatoriali d'epoca, abbiamo detto, compaiono nel film per undici volte.
il titolo del film, costituisce quella che potremmo definire una piccola scena, dato il suo
stesso mare invaso dai tuffi di giovani natanti. Il ralenti con cui esse scorrono sullo
quasi apparire e svanire in una continua fluttuazione, sono espedienti tecnici che,
29
Invrea, G., 1892, La bocca del lupo, Treves, Milano. Qui suggeriamo come questa ripresa di un testo
letterario preesistente determini un processo di storicizzazione A 4#&$&( &4#'&$1#0%2( )$( 3/+#.07( &( )$(
3'2/27( A 56&( 3R( 0$56&( )$( /+25&!!2( '#( /+2')1#2$&( .#%#50( /&+56C( 40-2+#110( #-( %&!%2( /+&5&'&$%&7( 8E)!#;(
Spaziante 2006: 22). Chissà quanti, apprezzata l'opera di Marcello, saranno andati a leggere il testo di
Invrea, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Remigio Zena? Questo è stato rieditato di recente da una
nota casa editrice italiana e messo in commercio in un cofanetto contenente anche il dvd del film.
30
WH(9&+%211#(K;(3Q&(5#50%+#5#('&--0(!%2+#07(#$(9&+%211#;(KH(80(5)+0('#P;( Storia del documentario italiano.
Immagini e culture dell'altro cinema, Marsilio, Venezia 2008. L'autore informa anche del ritrovamento di
una scena, censurata, in cui un uomo dona un pacco di provviste ad abitanti delle grotte sotterranee in Le
notti di Cabiria (regia di Federico Fellini, 1957).
31
In questo documentario, accanto alle sequenze degli impianti di distribuzione di metano nella valle del
Po, compaiono anche le immagini, subito censurate, di bambini con le mosche sugli occhi, all'interno di
caverne adibite ad abitazione tra i sassi di Matera. L'Italia non è un paese povero è un documentario
concepito per la televisione in tre episodi commissionato da Enrico Mattei, allora presidente dell'Eni, allo
scopo di promuovere un'idea di un'Italia moderna grazie all'industria degli idrocarburi. L'opera, realizzata
da Ivens con la collaborazione dei fratelli Taviani, Valentino Orsini, Tinto Brass e il commento di Alberto
Moravia, ebbe una storia travagliata. Il film subì la censura, un nuovo montaggio (mandato in onda per
una sola volta dalla Rai in una notte d'agosto), e infine la sparizione del negativo originale. Una copia
della versione integrale si salvò grazie alla valigia diplomatica usata da Brass, come raccontato in Quando
l'Italia era un paese povero (Italia, 1997), documentario di Stefano Missio che ne racconta le travagliate
vicende.
32
G&+(!5&$0(!#(#$%&$'&(#$,0%%#(2*$#(3!)55&!!#2$&('#(#..0*#$#(56&('D(4#%0(0()$(&/#!2'#2($0++0%#42(52./#)%2(
!&$10( -0( /+&!&$10( '#( !0-%#( %&./2+0-#7H( [H;( X2$'2-#$2;( <2.0!#;( EH;( ?ZZI;( Manuale del film. Linguaggio,
racconto analisi, Utet, Torino, p.36.
213
assieme alla musica, inducono lo spettatore a costituirsi come soggetto patemico33 (fig.
una posizione di attesa legata più a un voler sentire emotivamente che a un voler capire
scopicamente, poiché non c'è niente sul piano figurativo di rilevante che induca a porsi
F ig 5: immagini d'archivio ne La bocca del lupo stimolano una comprensione emotiva e patemica del film.
La prima scena del film riguardante l'avvio della narrazione è costruita in maniera
inversa rispetto al prologo. Lì i primi secondi di immagine erano seguiti dalla voce
narrante, qui è la voce, che si rivelerà appartenere a uno dei protagonisti della storia,
Enzo, che anticipa, sempre per qualche secondo, l'immagine. Nello specifico, la
registrazione34 di una voce maschile dal forte accento siciliano parla ancora della storia,
del partire e tornare, solo in una dimensione locale, ossia relativa alla vita quotidiana. A
livello visivo, lo schermo buio lascia spazio all'immagine, grazie a una dissolvenza dal
33
L'emergenza del soggetto patemico, o costituzione , è la prima delle cinque fasi dello schema passionale
canonico, equivalente sul piano patemico dello schema narrativo canonico, attraverso cui un soggetto
subisce un processo passionale diventando ad esempio collerico, indifferente, generoso ecc.. Le altre fasi
sono la disposizione, la patem izzazione, -V( emozione e la moralizzazione. V. Greimas, A., J., Fontanille J.,
1991, Sémiotique des passions: dés etas de choses aux étas )6$0*, Seuil, Paris; trad. it., 1996, Semiotica
delle passioni. Dagli stati di cose agli stati d'animo, Bompiani, Milano.
34
Il suono dell'apparecchio di registrazione è chiaramente udibile perciò identificabile dallo spettatore.
Più avanti nel film saranno gli stessi protagonisti a farne menzione.
214
$&+2;(/+2/+#2(#$(52#$5#'&$10('&--0(,+0!&(3!0#(#-(.#2(!2*$2(M)0-"&+0H(<#(+#52+'#T735 mentre
continuum emotivo. In entrambe le situazioni abbiamo infatti dei profili umani delineati
dall'ombra e dall'orizzonte del mare. Ora è forse possibile spingerci più in là con la
linguaggio caratterizzato non dalla corrispondenza tra elementi isolati, come avviene
per quelle che Hjelmslev chiama semiotiche monoplanari , ma da quella tra categorie.
In questo caso,
determina che ciò che lo spettatore vede A un profilo umano delineato su uno sfondo di
aperto mare A stimoli a livello emotivo una precisa sensazione A il disincanto rispetto
alla malinconia. Nella seconda scena, che vede il ritorno a casa di Enzo, il contributo
4#!#42( '&--&( #..0*#$#( 0.0%2+#0-#( 3+#&./#&7( ,#*)+0%#40.&$%&( -0( !5&$0H( Q"0%%2+&( #$,0%%#( R(
osservato nel suo attraversare la zona portuale, luogo diurno di febbrile lavoro (lo
vediamo dalle presenza delle macchine e dai container) e rifugio notturno dei clochard
del film abbandonato e senza vita. Le immagini presentano numerose soglie A binari,
staccionate, soglie mobili come i treni in corsa A e figure che invece rappresentano il
superamento delle divisioni A pensiamo all'aereo in volo. Anche Enzo supera queste
!/01#0-&B( $2$( !2$2( !2-2( 3,+&''#7( -)2*6#( '#( -042+2( &( !/01#( '#( @#40556#( #./+244#!0%#( .0(
35
J552-2($&--0(!)0( #$%&+&110B(30.2+&;(,055#0.2()$0(52!0H(<)(.#(60#(0!/&%%0%2(%0$%#(0$$#(&(0'&!!2(!#0.2(
quasi alla fine. Sai il mio sogno qual'era, ti ricordi? La casa in campagna, con i cagnolini, le paperelle, il
laghetto, faccio l'orto. Nel nostro piccolo, vivremo in questo luogo. Il mio desiderio è sempre quello.
Penso che è anche il tuo sogno, vero? Ti amo, amore. Come ti ho sempre amata, stronza. Sei la mia vita.
215
costituiscono il percorso che separa l'uomo dalla sua abitazione, il suo spazio
immagini amatoriali invece raccontano dell'operosità di quel luogo che ora viene colto
dalla macchina da presa nel suo momento terminativo poiché le ruspe stanno
demolendo tutto. E' in questa scena che lo spettatore viene a contatto, per la prima volta
nel film, con le immagini delle macerie e delle demolizioni. Ciò accadrà più volte e ci
tra malinconia e disincanto (figg. 6 e 7). Quei piani medi e lunghi in cui le ruspe o la
dinamite buttano giù l'opera dell'uomo, trasformano infatti l'attuale in passato: in questo
F igg 6-7: lo sguardo enunciativo ne La bocca del lupo, attraverso +6$(('72$0*82'%)1% immagini attuali e
Stesso ruolo della sequenza precedente hanno le immagini d'archivio in quella che
chiamiamo della 3*0--&+#0( &o( 42%27( '24&;( 0$52+0( )$0( 42-%0;( #-( '#,,#5#-&( /&+52+!2(
compiuto da Enzo (lo vediamo risalire una piccola collina) per congiungersi con uno
216
gusto e il significato di quel luogo in un tempo lontano.
F igg. 8-11: ne La bocca del lupo la tensione tra la malinconia e il disincanto è mantenuta mediante il
0'82$::1'%)1%100$:181%)6$5(;1<1'%*%100$:181%$22,$+13
In due sequenze centrali del film, le immagini d'archivio sono utilizzate come contributo
a un preciso effetto stilistico. Nella sequenza che ripercorre la sparatoria notturna che
condusse Enzo in carcere, le immagini di Genova negli anni Settanta A primi piani di
secondo canoni noir 36. Pensiamo ad esempio al momento in cui, mentre scorrono i primi
fuori campo delle urla femminili. Tale montaggio, tuttavia, invece di incrementare le
attese di genere, ossia aumentare il senso di paura già generato nello spettatore dal tema,
36
In alcuni casi, questo effetto è stato colto e portato in primo piano dalla critica cinematografica com'è
&4#'&$%&('0-(%#%2-2(3f$(@05#2;()$0(/#!%2-0;(#-(c$2#+d(/+2,).0('#('25).&$%0+#27(52./0+!2(!)( Il Manifesto.
V. Silvestri, R., 19 febbraio 2010.
217
serve invece a smorzare la tensione. Le immagini stereotipate A la città di notte, la
pioggia fitta A tipiche cioè di un genere codificato di film, connotano infatti questa
sequenza de La bocca del lupo di un senso di artificio per cui essa non spaventa lo
spettatore come lo spaventerebbero gli stessi eventi raccontati se questi avessero luogo
F igg 12-13: immagini d'archivio montate all'interno di una scena che ricalca il genere noir aiutano lo
spettatore a prendere patemica mente le distanze da una narrazione di fatti spiacevoli e cruenti.
Nella scena in cui la voce off di Mary racconta l'infanzia di Enzo, per la prima e ultima
enunciazione (Benveniste 1974) della sua vita. In altre parole, forniscono allo spettatore
in parte motivano le scelte di vita, gli errori e il coraggio di Vincenzo. Ciò, ovviamente,
218
campagna, vicino Catania / quando poi si è trasferito in città allora
che vendeva accendisigari e faceva anche altri traffici, tra cui stecche
di sigarette e cose varie che poi Enzo trasportava senza sapere neanche
M)&#( 34#52-#7( #$( 5)#( J$12( @0.@#$2( 3R( 5+&!5#)%27( 8,#**H( ?a-15). E' bene notare come,
anche in questo caso, l'uso di immagini d'archivio, se sotto un certo aspetto limita la
comprensione emotiva del racconto di Mary. Così, anche se quelle bancarelle che lo
spettatore osserva non sono esattamente quelle che rallegravano le vie percorse da Enzo
bambino, allo spettatore queste immagini sono utili perché lo avvicinano patemicamente
F igg. 14-15: l'uso testimoniale di immagini d'archivio a matoriale ne La bocca del lupo.
E' tuttavia in una scena precisa che viene enunciato il senso del film, o, meglio, una
secondi in cui, se da una parte lo spettatore gode dei cameracar d'epoca dal colore
219
virato al blu a causa del deterioramento chimico della pellicola (figg. 16-17), dall'altra la
425&($0++0$%&;(0%%+04&+!2(M)&--2(56&(0@@#0.2('&,#$#%2()$(+#%.2(30(2$'07;(+&5#%0B
città che oggi è molto cambiata, la voce over (extradiegetica) dota quei vecchi palazzi
l'invito è infatti quello di immergersi nella ricordo e il blu della pellicola rovinata evoca
plasticamente proprio questa azione. JV(#$(momenti come questo che La bocca del lupo
mette in scena il livello potenziale del discorso (Greimas, Fontanille 1991) poiché nel
relative ad altre storie, di luoghi o persone, che -V&$)$5#0%2+& ha scelto di non raccontare
F igg. 16-17: le immagini d'archivio in una scena de La bocca del lupo evocano plastica mente, suggerendola
220
Ecco quindi l'oggetto di valore de La bocca del lupoB( %2*-#&+&( #-( 34&-27( '&--"0%%)0-#%D(
'0*-#(!/01#($2%#;(!25#0-.&$%&(52$'#4#!#(&'(&!/&+#%#;(.&%%&+&(/&+()$(0%%#.2('0(/0+%&(-"(3#2;(
M)#;(2+07('&--0($2!%+0(&!#!%&$10;(/&+(-0!5#0+&(!/01#2(0--0(.&.2+#0(!2%%2(,2+.0('#(4#!#@#-&H(
Anche se, dopo averlo evocato, l'invito sarà ad accantonarlo coscientemente. Ecco
che il più delle volte non denotano la storia d'amore tra i due attori bensì i cambiamenti
che il tempo, e con esso i mutamenti sociali, impone all'architettura della città. La bocca
del lupo si configura allora come una mappatura di luoghi nel tempo e, in quest'ottica, si
potrebbe quasi dire che la narrazione del percorso di Enzo e Mary è solo un pretesto per
mostrare degli spazi come sono e come erano. La difficoltà di questa impresa è tra l'altro
figurativizzata dalle tre immagini di Enzo appartenenti a scene diverse, in cui, per
tornare a casa, egli supera diverse soglie. Se abbiamo infatti già visto -V)2.2(
attraversare dei binari abbandonati o arrampicarsi per portare un cero alla Madonna, qui
F ig 18: una delle immagini de La bocca del lupo denotanti i ca mbia menti che il passare degli anni ha imposto
alternativamente l'uno o l'altro attore come collocato in uno 3spazio off non percepito7
221
evocato o richiamato nel corso del film, finalmente i due attori condividono la stessa
inquadratura. Ciò che avviene a livello figurativo, ossia l'unione di Enzo e Mary la cui
narrativo e valoriale. Infatti, da una parte è vero che se la storia narrata avesse avuto per
disincanto non sarebbe stata così forte: Enzo e Mary hanno superato un passato difficile
(carcere, droga) ma sono comunque individui in bilico tra presente e passato poiché
EV0-%+0(/0+%& rappresentare come compiuto il sogno dei due A 30vere una veranda con
una bella panca dove potersi sedere e guardare abbracciati l'orizzonte [Y] e lì aspettare
-0(4&556#0#07 come ci confida Mary ossia essere in pace col passato e guardare avanti
senza illudersi A rende possibile, agli occhi dello spettatore, la convivenza dei due valori
di base passionali discordanti. Nel film infatti sin dall'inizio sono presenti figure
contenenti sémi della malinconia (fig. 19) e del disincanto (fig. 20) che si avvicendano:
pensiamo per quanto riguarda il primo termine, alle navi che prendono il mare e ai canti
antichi che accompagnano molte scene, oppure, per il secondo termine, alle macerie e
all'anziano malato amico del padre di Enzo che l'uomo va a trovare nella casa di riposo.
F igg. 19-20: una figura della malinconia e una del disincanto ne La bocca del lupo.
222
Figure che mettono in scena rispettivamente il potenziale e il realizzato, ossia ciò che è
potrebbe avvenire e ciò che è già stato. Potenziale del discorso che è possibile mostrare
al cinema poiché 3-V0!/&%%2( !2+/+&$'&$%&( R( /+2/+#2( M)&!%2B( 56&( $&-( .2.&$%2( '&-(
montaggio tutto torni primigenio, immagini «nuove» alla deriva del senso globale e
guizzanti di vita propria, disponibili per migliaia di altre storie7(89&+%211#( =>>^B( =^>PH
Ma l'amore tra Enzo e Mary contiene in pacifica armonia entrambi i termini. E' a questo
punto che la conclusione del discorso della voce narrante indica l'abbandono del
passato. Le parole denotano infatti una distanza tra la storia &(-V0%%)0-#%D, tra lo sfocato e
Il nostro viaggio termina qui / tra i fuochi della notte e Quarto dei mille /
storie / questo è stato / misura della notte, del giorno, del tempo, dell'amore,
Q0( ,+0!&( 3#-( /0!!0%2( R( )!5#%2( '#( !/0--&7( 52!m( 52.&( #( 4&+@#( 3-0!5#0.27;( 3+&!%0$27( &(
Abbiamo visto come La bocca del lupo, film che racconta una storia tutto sommato
223
narratori (il narratore onnisciente e i due narratori intradiegetici) e composto nel
soffermiamo sul livello profondo, valoriale, notiamo invece come il film contempli la
35)2+&7( 40-2+#0-&( '&-( ,#-.( !2$2;( !)-( /#0$2( ,#*)+0%#42( -V2//2!#1#2$&( %+0( #-( .0+&( &( -&(
iniziali del mare e della roccia, quella sfocato/nitido visibile nella contrapposizione tra
e le ombre, ricorrenti nel film, sul piano tematico infine la categoria storia/attualità.
A livello timico, i valori di base della malinconia e del disincanto sono caratterizzati
infatti un piacere legato alla possibilità di un ricongiungimento col passato (v. Greimas
sentimento del disincanto invece genera una spiacevolezza derivante dal senso di
compresenza di queste opposte timie determina inevitabilmente una tensione nel film.
Tale tensione viene da un lato acuita con l'introduzione di Enzo e Mary, due personaggi
al limite dell'esistenza, e al contempo risolta dagli stessi due attori poiché la loro
vicenda si configura nel film come la storia dell'abbandono da parte di due emarginati
della presa di consapevolezza da parte degli stessi di ciò che li aspetta, un futuro privo
di illusioni.
37
3cE2/2( #-( /0!%2( 4#&$&( #-( *)0!%2;( '2/2( #-( 50$%2 viene il pianto». Così Gaspare Invrea, con lo
pseudonimo di Remigio Zena, scriveva nel romanzo La bocca del lupo (1890). Bocca nella quale
,#$#!52$2( #( +&#&%%#( '&--0( !)0( !%2+#0;( 52!%+&%%#( 0( @0%%&+!#( %+0( -&( 044&+!#%D( !&$10( 0-5)$0( !/&+0$10( '#( +#!50%%2H7(
Gerv0!#$#;(KH;(?O(,&@@+0#2(=>?>;((3Q0(@2550('&-(-)/27;(#$( F ilm Tv.
224
4.4 Temi e figure potenti eppur mai visti: la sessualità, l'amore, il carcere e la
droga
Accanto al macrotema della marginalità, portato in scena dalla vita e dalla carne dei due
società non solo con i loro racconti ma anche con il loro corpo grazie ai visi segnati
dalla fatica e allo sguardo reso cupo della rassegnazione) ci sono altri temi ad essa
riguarda il primo, se è vero che Enzo e Mary non esprimono mai il lato sessuale della
loro relazione né sullo schermo li si veda mai in atteggiamenti intimi, i due protagonisti
transessuale e una prostituta A presenta quindi questa marca nel suo essere e nel suo fare
macchina da presa si accorcia le maniche della t-shirt e si liscia i baffi (fig. 21) e la
lambito da figure in cui è il séma della devianza sessuale quello dominante. Nelle
sequenze che compongono La bocca del lupo vediamo infatti prostitute (figg. 22 e 23),
luminose di locali (fig. 24). Tuttavia l'erotismo di queste figure è sempre calibrato
mentre bevono un caffè, gli approcci erotici al bar sono più simili a un gioco tra amici
che a delle vere e proprie avances, e nei locali segnalati dalle insegne gli spettatori non
entreranno mai.
225
F igg. 21-24: il tema della sessualità ne La bocca del lupo.
L'amore ne La bocca del lupo, invece, assume il ruolo opposto, poiché pervade tutto il
film, apparendo, agli occhi dello spettatore, come l'unica elemento in grado di conferire
dignità e valore alle esistenze dei due emarginati. Il sentimento è sempre presente nei
racconti dei due protagonisti e valorizzato come ciò che rende sopportabile la
anche i gesti dei due quando finalmente lo spettatore li vede condividere i bordi
226
F ig. 25: l'a more figurativizzato dalle posture e dagli sguardi ne La bocca del lupo.
infatti ciò che ha permesso ai due protagonisti di incontrarsi la prima volta, funzionando
quindi da adiuvante, così come ciò che divide i due per molti anni, agendo perciò da un
opponente.
Infine, il problema della droga trova solo un timido accenno nel racconto di Mary, una
nel film. In certi casi questa tensione è positiva e intensa A l'amore e la sessualità
227
sfocatura, nello sfarfallìo e nel deterioramento cromatico che spesso caratterizza queste
2001: 131).
38
Q0(!,250%)+0(#$'#50(-"0!!&$10('#('&,#$#1#2$&('&--"#..0*#$&(&'(R()$(3'#,&%%27('&--"#..0*#$&($2+.0-.&$%&(
provocato da una cattiva ripresa cinematografica. Lo sfarfallìo invece è un fenomeno che si verifica in
proiezione, quando il trascinamento della pellicola non è ben sincronizzato con il movimento
dell'otturatore, per cui l'immagine sullo schermo appare fuori quadro e subisce variazioni di luminosità.
Infine, il deterioramento cromatico riguarda più direttamente il supporto pellicola e indica il decadimento
chimico che porta l'immagine ad essere caratterizzata solo da alcune varianti dello stesso colore, di norma
il rosso e il blu.
228
5. Conclusioni
Come scrive Aumont (1996) indagare un testo filmico non significa ricercare a priori in
esso la manifestazione concreta di una teoria e verificare in che misura il testo aderisca
a quei cardini teorici ! considerare il film come un problema già risolto ! bensì
considerare quindi il film come "#$%&'#()*+*, aperto. Iniziare perciò dall'analisi testuale,
del corpus della nostra ricerca. Dall'iniziale scelta di analizzare nove cortometraggi
proiettati a Londra tra il 1956 e il 1959 costituenti la corrente cinematografica del F ree
manifesti relativi a questo movimento e ai suoi autori, poi gli articoli più importanti
della Nouvelle Vague francese, nonché tre film coevi al F ree Cinema ma di differente
origine nazionale (Ascenseur pour l'échafaud1, Rebel Without a Cause2, Il ferroviere 3), e
infine un testo filmico recente, La Bocca del lupo4. Ciò, evidentemente, ha affiancato
temporale e spaziale, l'esperienza del F ree Cinem a influenzi e affascini ancora oggi la
cultura europea, e non solo. Nella B F I 100, la classifica del British F ilm Institute dei
1
Ascenseur pour l'échafaud (ed. it. Ascensore per il patibolo), regia di Louis Malle, Francia, 1957.
2
Rebel Without a Cause (ed. it. Gioventù bruciata ), regia di Nicholas Ray, Usa, 1955.
3
Regia di Pietro Germi, Italia, 1956.
4
Regia di Pietro Marcello, Italia, 2009.
229
cento miglior film britannici del ventesimo secolo,5 i film degli autori che presero parte
cavallo tra i Cinquanta e i Sessanta, l'epoca del F ree Cine ma 6. Anche nel discorso
Cinquanta, in Tutti giù per terra 8 vengono messi in scena alcuni temi cari ai registi del
F ree Cinema e la serie televisiva americana Mad Man9 (2007) ricrea per lo spettatore le
mode e mutamenti sociali verificatisi tra gli anni Cinquanta e i Sessanta. Anche nella
musica recente è facile trovare richiami al F ree Cinema . Ad esempio, una delle canzoni
più note degli Oasis, gruppo musicale inglese, è intitolata Don't Look Back in Anger 10
(1995), citazione rovesciata ma esplicita del dramma teatrale del 1956 di John Osborne
che diede il nome a un'intera generazione di artisti, gli Angry Young Men, e che uno dei
libro di recente pubblicazione che utilizza uno dei temi del.2030#)30 film del 1962 di
un membro del F ree Cinema per sintetizzare una visione degli aspetti sociali ed
econ03)&)$ -*..24('.)'$ '(("'.*.12 Perciò, se del F ree Cinema è stato spesso evidenziato
5
Stilata nel 1999 attraverso un sondaggio rivolto a mille persone in rappresentanza dell'industria
cinematografica (produttori, registi, sceneggiatori, attori, tecnici, esercenti, distributori e critici).
6
Ecco titoli e regie dei film indicati: S aturday Night and Sunday Morning (1960) di Karel Reisz, This
Sporting Life (1963) e If... (1968) di Lindsay Anderson, The Loliness of the Distance Runner (1962), Tom
Jones (1963) e A Taste of Honey (1961) di Tony Richardson, Billy Liar (1963), F ar from the Madding
Crowd (1967), Darling (1965) e Sunday Bloody Sunday (1972) di John Schlesinger.
7
Regia di Lone Scherfig, Gran Bretagna 2009.
8
Regia di Davide Ferrario, Italia 1997. Nei titoli di coda è presente una dedica esplicita al regista
Lindsay Anderson.
9
Ideata da Mathew Weiner nel 2007 e ancora in produzione.
10
La canzone è contenuta nell'album (What's the Story?) Morning Glory, pubblicato in Gran Bretagna nel
1995.
11
Ci riferiamo a Look Back in Anger 5$%4$6)07'#)$'++'88)'(),5$+*6)'$-)$90#:$ ;)&1'+-/0#5$ <ran Bretagna,
1958.
12
Ci riferiamo a The Loliness of the Distance Runner (ed. it. Gioventù, a more e rabbia ), regia di Tony
Richardson, Gran Bretagna, 1962. Il film racconta di una ribellione alle regole borghesi poiché la
230
solo l'aspetto locale, cioè come evento legato strettamente a un luogo ! %"#$$=*#03*#0$
chiuso ! %This Sporting Life14 rappresentò il risultato più compiuto del F ree Cinema [...]
segnò però anche, insieme a Tom Jones15 la fine del movimento. Gli interessi del
prospettiva, la supposta località del fenomeno F ree Cinema potrebbe essere intesa come
globalità, pertinentizzando il fatto che, secondo quella dinamica culturale che vede
alternarsi strutture di rilievo e strutture di sfondo (Lotman 1993), alla fine degli anni
chiusura del movimento potrebbe dissolversi considerando come asse di pertinenza non
Cinema appare una parentesi effimera, ma, più in generale, la nascente cultura
vicenda narrata è quella di un ragazzo di estrazione proletaria che finito in riformatorio non accetta le
indulgenze e le concessioni offertigli dal direttore paternalista &1*$ 7"0.*$ )#$ ?"'.&1*$ 30-0$ %+*-)3*+.0,@
Telese, autore del libro, individua nelle nuove barriere di classe uno dei mali attuali del Paese e così
spiega il parallelo con il film inglese del 1962: %il film mi è tornato in mente perché questa Italia di inizio
millennio è di nuovo un Paese segnato dalle disuguaglianze e da barriere di classe invisibili. Da un lato, il
3)(0$ -*)$ &0#/"3)$ $ A*+$ ("(()5$ -*..2)3A"#)(B5$ -*.$ A0(*+*$ )#('#6)8).*@$ C'..2'.(+0$ .'$ &0#-)>)0#*$ -*)$ #"07)$$
poveri: giovani e vecchi, ragazzi che trovano chiuse tutte le porte e meno giovani che vengono espulsi dal
mercato del lavoro senza più reti di protezione o diritti. Mi è tornato in mente Gioventù, a more e rabbia
perché non si dovrebbe essere più così soli di fronte alle nuove ingiustizie mascherate che la modernità
/('$-)/*6#'#-0$)#$ "#$D'*/*$ /*#>'$/A*+'#>*@,$9*.*/*5$E@5$FGHH5$ Gioventù, a more e rabbia. Il coraggio di
!"!#$%%&!'&%()*#(+"%)&#')#,-)#./"0&#,$12)$%&#/!34+$0)$#,-&#!"!#,)#5)$,)6, Sperling & Kupfer, Milano, p.
XIV.
13
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14
This Sporting Life (ed. it. Io sono un ca mpione), regia di Lindsay Anderson, Gran Bretagna, 1963.
15
Ton Jones, regia di Tony Richardson, Gran Bretagna, 1963.
16
Martini, E., 2003, in Enciclopedia del cinema Treccani, volume II, Istituto della Enciclopedia Italiana,
ad vocem F ree Cinema , p. 660.
17
Pensiamo alle scioperi di massa nei Paesi Baschi, alle proteste dei Corsi contro il governo francese e ai
moti dell'Algeria per l'indipendenza.
18
L+*/A)5$ M@5$ FGGS5$ %L1)$ T$ C'7)-$ U*..0+V,$ )#$ About Lindsay Anderson, Bergamo Film Meeting,
Bergamo, p.23.
231
popolare, il pop. Il F ree Cinema infatti indaga la cultura popolare, portando in scena una
giovanili: prima fra tutte il movimento punk. Il F ree Cinema ha quindi colto e
rappresentato lo stretto legame tra moda, linguaggio e cultura popolare che diventerà
evidente già nei primi anni Sessanta con la Swinging London, fenomeno culturale che,
&0#$ A)W$ =0+>'$ -*6.)$ %*+0),$ A+0.*('+)$ -*.$ F ree Cinema , spezzerà la rigidità del sistema
sociale inglese.
Nello specifico, nella prima parte abbiamo evidenziato come il F ree Cinema abbia
Grazie alla creazione ad hoc del movimento, quindi, giovani registi poco o affatto
Nella seconda parte della tesi, abbiamo dapprima enucleato temi e figure del F ree
Cinema per poi provare a tracciare le linee di autorialità (v. Pescatore 2006) dei due suoi
più prolifici membri, Lindsay Anderson e Karel Reisz, e quelle di continuità tra questi
registi, il F ree Cinema e il cinema europeo coevo, rilevando come le continuità esistenti
siano più numerose delle discontinuità evidenziate sinora dalla storia e dalla critica del
cinema.
Nella terza, ci siamo concentrati sul film La bocca del lupo per testare come le nuove
232
potenziale (Fontanille, Zilberberg 1998) mostrando allo spettatore lo spazio discorsivo
tra ciò che è possibile e ciò che è realizzato. Tali pratiche di riuso riattualizzano e
Altre questioni, solo accennate in questo lavoro, potevano essere approfondite, come
rappresenta una sottotraccia della nostra ricerca. Un filo rosso che ha attraversato le
analisi dei paratesti del F ree Cinema intesi come istanze enuncianti (Coquet 2007)
le analisi dello spazio nei film del movimento individuati come costruzioni operate ai
fini della narrazione e quella de La bocca del lupo dove il carattere di verosimiglianza
del documentario è marcato dalla tecnica del riuso filmico.19 In semiotica, non esistono
verità ma solo discorsi costruiti come veridici. Greimas parla di effetti di senso,
impressioni di realtà prodotte dai testi, e afferma che ogni discorso basato sulla
-)/&0+/)$/0&)'.)$A+*/*#()$#*..'$/0&)*(BX$%"#'$()A0.06)'$-*)$-)/&0+/)$8'/'('$/")$30-)$-*..'$
garantite dal contratto sociale che &'+'((*+)>>'$ .*$ &".("+*$ 0306*#**$ YZ[$ &0#$ .\'77*#(0$
19
Anche Damiano Razzoli, si è occupato del rapporto tra discorso e verità nella sua tesi di dottorato dal
titolo
Giornalismo e genocidio. Discorsi, interpretazione e memoria del caso Rwanda sulla sta mpa italiana .
Nello specifico, Razzoli indaga le procedure attraverso cui il discorso giornalistico si presenta come
7*+)()*+0X$%).$-)/&0+/0$6)0+#'.)/()&0$-*+)7'$-'.$-)/&0+/0$/(0+)&0$"#'$/0+('$-)$A"./)0#*$+*=*+*#>)'.*X$/)$(+'(('$
di un discorso che pretende di voler dire e comunicare qualcosa sulla realtà, creando un effetto di
aderenza al referente di cui narra. Tuttavia, il giornale non seleziona eventi effettivamente accaduti, come
fossero presupposti, ma piuttosto li costruisce come reali, mediante la messa in discorso di elementi che
+)#7)'#0$'$"#'$/=*+'$&".("+'.*$&0#-)7)/',@$
20
L'espressione contratto di veridizione indica il patto fiduciario tra enunciatore ed enunciatario fondato
sullo statuto veridittivo dell'enunciato. Tale &0#(+'((0$ -)$ 7*+)-)>)0#*$ %A"]$ 8'/'+/)$ /"$ "#\*7)-*#>'$ YZ[$
0AA"+*$ A"]$ *//*+*$ A+*&*-"(0$ -'$ "#$ ='+*$ A*+/"'/)70$ YZ[$ -*..\*#"#&)'(0+*5$ '.$ ?"'.*$ &0++)/A0#-*$ "#$ ='+*$
)#(*+A+*('()70$ N"#$ &+*-*+*O$ -'$ A'+(*$ -*..\*#"#&)'('+)0,@$ <+*)3'/5$ M@$ ^@5$ L0"+(_/5$ ^@5$ HPQP5$ Sémiotique.
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233
eterogenei, retti ciascuno da una A+0A+)'$+*(0+)&',$N<+*)3'/$HPR`: 106-107). In ambito
&'A'&)(B$-)$"#$=).3$-)$'-*+)+*$'..'$+*'.(B$8*#/a$.'$/0((03)//)0#*$-)$?"*/(\".()30$'$%&*#/"+*$
)/()(">)0#'.),@$ 4#$ ('.$ /*#/05 il verosimile cinematografico non è che una strategia
scena e cosa no. Dettami che variano a seconda dei Paesi, delle epoche e dell'arte e che
'-*6"'+/)$&)0T$'.$6)B$=).3'(0$'#&1*$#*.$&'/0$-*)$-0&"3*#('+)X$%'#&1*$&1)$)#(*#-*$=).3'+*$
.'$7)('$YZ[$.0$='$/*3A+*5$A)W$-)$?"'#(0$#0#$&+*-'5$)#$+'AA0+(0$'6.)$'.(+)$=).35$#0#$=0//*$
(ibidem). Una prospettiva simile prende corpo da qualche tempo anche nelle discipline
asserendo che lo storico si avvicina a un documento già con una serie di domande e non
pertinenti, egli pertanto opera una costruzione testuale del documento stesso ! %A*+$.0$
s(0+)&05$ ).$ -0&"3*#(0$ #0#$ T$ /*3A.)&*3*#(*$ -'(0$ YZ[$ *//0$ T$ &*+&'(0$ *$ (+07'(0@$ C)$ A)W5$
?"*/()0#'3*#(0$ YZ[$ -)7*#('5$ &0/a5$ -0&"3*#(0$ ("((0$ &)]$ &1*$ A"]$ *//*+*$ )#(*++06'(0$ -'$
uno storico, che abbia la speranza di trovarvi un'inform'>)0#*$ /".$ A'//'(0,$ N;)&0*"+$
2000: 252). Il cosiddetto fatto storico perciò emergerebbe grazie a una costruzione
234
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Celovek s Kinoapparatum (ed. it. L'uomo con la macchina da presa ), regia di Dziga
Citizen Kane (ed. it. Quarto potere), regia di Orson Welles, Usa, 1941.
251
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F ar from the Madding Crowd (ed. it. Via dalla pazza folla ), regia di John Schlesinger,
Histoire(s) du cinéma: La monnaie de l' absolu, regia di J.-L. Godard, Francia, 1998.
If... (ed. it. Se...), regia di Lindsay Anderson, Gran Bretagna, 1968.
It Happened One Night (ed. it. Accadde una notte ), regia di Frank Capra, Usa, 1934.
L' Italia non è un paese povero, regia di Joris Ivens, Italia, 1960.
252
Le déjeuner du bébé, regia di Louis Lumière, Francia, 1895.
Les Mistons (ed. it. L'età difficile), regia di Francois Truffaut, Francia, 1957.
1942.
Look Back in Anger (ed. it. I giovani arrabbiati ), regia di Tony Richardson, Gran
Bretagna, 1958.
March to Aldermaston, regia di The Film and TV Committee for Nuclear Disarmament,
My Darling Valentine (ed. it. Sfida infernale), regia di John Ford, Usa, 1946.
Nice Time, regia di Claude Goretta e Alain Tanner, Gran Bretagna, 1957.
253
On the Bowery, regia di Lionel Rogosin, Usa 1956.
On the Waterfront (ed. it. F ronte del porto), regia di Elia Kazan, Usa, 1954.
Rebel Without a Cause (ed. it. Gioventù bruciata ), regia di Nicholas Ray, Usa, 1955.
Saturday Night and Sunday Morning (ed. it. Sabato sera, domenica mattina ), regia di
Sunday Bloody Sunday (ed. it. Domenica, m aledetta domenica), regia di John
The King's Speech (ed. it. Il discorso del re), regia di Tom Hooper, Regno
Unito/Australia, 2010.
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The Loliness of the Distance Runner (ed. it. Gioventù, amore e rabbia ), regia di Tony
The rains of Ranchipur (ed. it. Le piogge di Ranchipur ), regia di Jean Negulesco, Usa,
1955.
The Robe (ed. it. La tunica), regia di Henry Koster, Usa, 1953.
The Singing Street, regia di Nigel McIsaac, Raymond Townsend e Jamie T. Ritchie,
Scotland, 1952.
The Wild One (ed. it. Il Selvaggio), regia di Làszlò Benedek e Paul Donnelly, Usa,
1953.
The Woman in a dressing-gown (ed. it. L' adultero), regia di Jack Lee Thompson, Gran
Bretagna, 1957.
This Sporting Life (ed. it. Io sono un campione), regia di Lindsay Anderson, Gran
Bretagna, 1963.
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Tom Jones, regia di Tony Richardson, Gran Bretagna, 1963.
Violent Playground (ed. it. L' incendiario), regia di Basil Dearden, Gran Bretagna, 1958.
Bretagna, 1952.
We Are the Lambeth Boys, regia di Karel Reisz, Gran Bretagna, 1958.
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