Gli impasti cartai consistono in fibre, cariche minerali, additivi chimi
ci e acqua. Tutti questi componenti apportano al sistema sostanze che si accumul ano nel circuito delle acque bianche e interagiscono nel processo produttivo. L’attuale tendenza è quella di utilizzare paste meccaniche ad alta resa (SGW, PGW, TMP,...) che contengono elevate quantità di sostanze estraibili dal l egno e derivati della lignina. Lo scarto patinato, come pure le fibre riciclate, contengono residui di prodotti chimici anionici, stickies, che abbassano la resa della ritenzione e della coll atura e formano depositi, avendo così un effetto negativo sulla qualità della ca rta e sulla runnability della macchina. La tendenza a chiudere il circuito delle acque bianche crea una concentrazione d elle sostanze interferenti rendendo necessaria la gestione di questo anionic tra sh. Il cambiamento delle condizioni di pH del processo, da acido a neutro, diminuisc e la possibilità di utilizzare l’allume per neutralizzare gli effetti dell’anion ic trash. La quantità delle sostanze interferenti è talvolta misurata dal COD, dalla torbi dità e dall’anionicità del sistema. Naturalmente per avere informazioni più dett agliate sono essenziali i test di drenaggio. Il COD delle acque bianche è un par ametro somma di tutte le sostanze disciolte o di tutto il materiale organico col loidale presente nel sistema. La domanda cationica ha una buona correlazione col materiale anionico presente. La torbidità ha una correlazione lineare alla concentrazione dell’anionic trash, offrendo così un veloce e pratico metodo di routine per le misure in continuo.