Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Istituzioni Di Diritto Romano Matteo Marrone
Istituzioni Di Diritto Romano Matteo Marrone
MATTEO MARRONE
CAPITOLO I IL DIRITTO ROMANO E LE SUE FONTI
Norma agendi diritto oggettivo norma, regola di condotta
Facultas agendi diritto soggettivo pretesa di un soggetto riconosciuta e tutelata dal
diritto oggettivo, cui corrisponde il dovere di soddisfarla da parte di altri.
Potest : potere che un soggetto pu esercitare su altri a prescindere dallaltrui volont.
Facolt : possibilit riconosciuta e garantita al titolare di un diritto soggettivo.
Dovere giuridico: posizione giuridica soggettiva passiva correlata al diritto soggettivo altrui.
Onere : sacrificio che il diritto soggettivo addossa a un soggetto affinch possa conseguire
un risultato utile o evitare un pregiudizio.
Il diritto romano si sviluppa dal 754 a.C. al 565 d.C. (morte di Giustiniano).
Ius ricorre nei significati di potest, diritto oggettivo, soggettivosituazione giuridica
soggettiva nelle fonti pi antiche indica la situazione giuridica che si realizza
concretamente in dipendenza di certi atti.
Il diritto privato il settore dello ius che regola i rapporti tra individui in quanto tali; il
diritto pubblico il settore dello ius che regola lorganizzazione e il funzionamento della
collettivit, i rapporti tra collettivit e singoli (ius del populus Romanus).
Periodi diritto romano
Et arcaica 754 a.C. met III sec. a.C.
Regime costituzionale monarchico (Rex, Senato, assemblea popolare) fino al V secolo
a.C. Dalla fine del V secolo a.C. regime costituzionale repubblicano (magistratura,
Senato, assemblee popolari).
Espansione territoriale, sviluppo militare e delle attivit commerciali.
Ius formalistico (certa verba), povero di strutture e riservato ai cives; fondato sui mores
(i costumi giuridici degli antenati), presto integrati dalle leges publicae.
Legge XII Tavole 451-450 a.C. le prime 10 tavole furono emanate dai decemviri, le
ultime due dai consoli Valerio e Orazio.
Leges rogatae il magistrato propone la legge, su cui interroga il popolo. Se viene
approvata diventa lex.
Plebes scita dapprima obbligano solo i plebei, a partire dal 286 a.C. con la Lex
Hortensia, vengono equiparati alle leges ed acquistano efficacia nei confronti di tutti.
I pontefici sono i primi giuristi romani, detengono la conoscenza e linterpretazione dello
ius.
Ius Quiritium: riconosce posizioni giuridiche soggettive assolute (appartenenza ex iure
Quiritium dominium, poi proprietas) e potest su persone libere. Qualificato ius civile
perch riservato ai cives.
Fonti ius civile: mores, leges, plebisciti, interpretatio pontificale.
Oportere = vincolo di ius civile, necessit giuridica del debitore di tenere il
comportamento dovuto.
I diritti soggettivi sono espressi in termini di:
- potere su cose o persone ex iure Quiritium
CAPITOLO II IL PROCESSO
Processo privato: complesso delle attivit volte allaccertamento e alla realizzazione di
diritti soggettivi, vi da impulso il singolo soggetto privato, interviene un organo giudiziario
pubblico.
Il diritto sostanziale consta di norme primarie, che regolano direttamente i rapporti tra
uomini nella vita consociata; in esso hanno fondamento i diritti soggettivi, realizzabili
tramite il processo.
Azione: potere di promuovere un giudizio per far valere le proprie ragioni.
Le actiones sono tipiche: sono actiones solo quelle riconosciute espressamente e
singolarmente una ragione tutelabile solo se vi unapposita actio per diritto
romano il diritto soggettivo presuppone lazione.
Nel diritto onorario determinate posizioni giuridiche soggettive acquistano rilievo giuridico
nel momento in cui il pretore propone nelleditto lo strumento giudiziario adatto a tutelarle
lesistenza del mezzo processuale pu consentire la configurazione di una posizione
giuridica soggettiva riconosciuta e tutelata.
Legis actiones unico processo privato fruibile dai cittadini romani durante let arcaica.
Dichiarative (rivolte allaccertamento di situazioni giuridiche incerte o controverse)
sacramenti, per iudicis arbitrive postulationem, per condictionem.
Esecutive (rivolte alla realizzazione di posizioni giuridiche certe) per manus iniectionem,
per pignoris capionem.
Accessibili solo ai cives, orali, certa verba. Richiesta la partecipazione attiva e la presenza di
ambedue i litiganti e di un magistrato con iuris dictio dal 367 a.C. pretore emana
provvedimenti con cui autorizza la prosecuzione del procedimento.
In ius vocatio: atto privato per cui una parte ingiunge allaltra, mediante la pronuncia di
certa verba, di seguirla dinanzi al magistrato; la parte convocata non si pu sottrarre.
di beni comuni. Le parti devono fare riferimento alla causa dei diritti vantati, e rivolgersi poi
al pretore chiedendo la nomina di un giudice.
L.a. per condictionem: dichiarativa, introdotta per crediti aventi ad oggetto una somma
determinata di denaro, estesa poi ai crediti aventi ad oggetto cosa determinate diverse dal
denaro (certa res). In iure lattore afferma il proprio credito con certa verba senza precisarne
la causa; vincolo riconosciuto dal ius civile oportere. Se il convenuto nega, lattore lo
invita a ripresentarsi dopo 30 gg per nominare un giudice.
Processo formulare con lintensificarsi dei rapporti commerciali fra Romani e stranieri, il
pretore urbano consente agli interessati di litigare per formulas processo che si realizza in
forza dei poteri del pretore (iuris dictio e imperium).
242 a.C. istituzione praetor peregrinus, dicere ius tra cives e peregrini o fra peregrini.
Le legis actiones vengono soppresse nel 130 a.C. con lex Iulia Iudiciaria processo
formulare diventa il processo ordinario.
Carattere unitario, pu essere impiegato per lesercizio della varie actiones, nelleditto
prevista una diversa formula. Due fasi: in iure e apud iudicem, in entrambe le parti possono
esprimere liberamente le loro ragioni. Scrittura, ruolo pi attivo e dinamico del magistrato.
In ius vocatio: chiamata in giudizio, atto privato dellattore per assicurare la presenza in iure
del convenuto, lattore deve precisare al convenuto lazione che intende promuovere;
lattore non pu fare ricorso alla forza, solo il pretore pu esercitare coazione indiretta con
la missio in bona.
Vadimonium: il convenuto, mediante stipulatio, promette allavversario di comparire il
giorno concordato dinanzi al magistrato.
In iure: vengono fissati i termini giuridici della lite, necessaria la presenza di entrambe le
parti. Datio actionis il magistrato con iuris dictio concede lazione richiesta, cos la lite
pu essere decisa con sentenza presuppone che le parti abbiamo concordato il testo della
formula da adottare si rivolge al giudice linvito a condannare o assolvere il convenuto.
Editio actionis lattore indica allavversario la formula dellazione che intende
promuovere facendo riferimento allalbo pretorio. Postulatio actionis lattore chiede al
pretore di procedere con lazione indicata.
Denegatio actionis se il pretore convinto che la pretesa attrice sia infondata non concede
lazione e il giudizio non ha seguito.
Litis contestatio: dare iudicium del pretore + dictare iudicium dellattore (recita il contenuto
della formula) + accipere iudicium del convenuto (accetta la formula). I termini giuridici
della lite restano fissati definitivamente come espressi nella formula. Effetti esclusori
lazione non pu pi essere ripetuta. Effetti conservativi qualsiasi evento successivo non
pregiudica la pretesa dellattore. Linvocazione solenne dei testimoni superflua perch la
controversia impostata su un documento scritto.
Indefensio: atteggiamento passivo di non collaborazione allistituzione della lite da parte del
convenuto. Il giudizio non pu avere luogo e lattore non pu ottenere una sentenza che
dichiari fondata la sua pretesa. Contro questo atteggiamento del convenuto il pretore
minaccia sanzioni diverse.
Apud iudicem: dinanzi al giudice (privato cittadino scelto dalle parti daccordo con il
magistrato, organo singolo o collegiale). Il nome figura in apertura della formula Titius
iudex esto. Presenza di ambedue le parti, ciascuna espone liberamente le proprie ragioni e
adduce le prove che ritiene utili. Il giudice apprezza le prove secondo il suo libero
convincimento; rigorosamente vincolato ai termini della formula, che lo invita a
condannare il convenuto se ricorrono certe condizioni o assolverlo in caso contrario.
Si conclude con la sentenza, definitiva perch non esiste possibilit di appello nel processo
formulare. La condanna sempre espressa in denaro e da luogo alla obligatio iudicati.
Parti ordinarie della formula:
1. Iudicis nominatio: nomina del giudice (Titius iudex esto).
2. Demonstratio: indica la causa della pretesa attrice. Non necessaria, esistono formule
astratte in cui la causa non espressa. Inizia con la parola quod in senso causale
(poich).
3. Intentio: esprime la pretesa vantata dallattore, caratterizza la formula, ne denuncia la
natura e consente di stabilire il tipo di azione quando manca la demonstratio. Certa
quando la pretesa attrice determinata, incerta negli altri casi (sempre incerta quando la
formula con demonstratio). Nelle formule con intentio certa lattore rischia di incorrere
in pluris petitio e perdere la lite; in quelle con intentio incerta questo rischio non esiste
perch lattore deduce in giudizio quello che gli spetta senza specificarlo.
4. Condemnatio: parte di formula con cui si invita il giudice a condannare il convenuto se
sussistono le condizioni indicate, in caso contrario ad assolverlo. Deve precisare
loggetto eventuale della sentenza di condanna, inevitabilmente espressa in denaro. Pu
essere integrata da una taxatio, in modo da limitare la condanna.
5. Adiudicatio: solo nelle formule della azioni divisorie e per il regolamento di confini,
autorizza il giudice ad aggiudicare ai partecipanti alla comunione o ai confinanti parti
definite di quanto oggetto della divisione o del terreno confinante.
Praescriptio: scritta prima della iudicis nominatio, in forza di questa loggetto dellazione
e leffetto preclusivo della litis contestatio vengono limitati a quanto lattore vuole o pu
perseguire nel frattempo rimedio a favore dellattore (es. caso di una stipulatio avente ad
oggetto un pagamento rateale. Se il creditore propone azione pura e semplice alla prima
scadenza ottiene la condanna relativa alla prima rata, ma non potr riproporre lazione per
leventuale mancato pagamento di altre rate).
Exceptio: rimedio a favore del convenuto, inserita nella formula su richiesta del convenuto
dopo lintentio e prima della condemnatio. Condizione negativa della condanna: il giudice
deve condannare il convenuto solo se le circostanze dedotte in exceptio non risultano vere,
altrimenti lo deve assolvere (es. se viene accertato che Numerio Negidio debitore, ma in
exceptio questi chiede di accertare un eventuale dolo di Aulo Agerio se il giudice accerta
il dolo di Aulo Agerio, deve assolvere Numerio Negidio).
Il pretore concede lexceptio quando le circostanza da considerare non erano manifeste e
venivano contestate dallattore cos da rendere necessario un accertamento incorporata
nella formula previa litis contestatio e il giudizio continua apud iudicem. necessaria
quando il giudice, senza di essa, non pu tenere conto di fatti molto importanti.
Leffetto ipso iure automatico e di ius civile, il giudice deve tenerne conto pure se la
formula non lo menziona (es. la solutio estingue lobbligazione ipso iure, la pretesa
creditoria attrice non sussiste perch estinta). Gli effetti che necessitano di exceptio per
essere fatti valere si dicono effetti ope exceptionis (es. pactum de non petendo non estingue
ipso iure il debito, ma il debitore deve opporre lactio pacti conventi per essere assolto).
Rimedio pretorio perch nato dal pretore; rimedio volto a correggere il ius civile perch
permette al convenuto di opporre circostanze iure civili non rilevanti. Tipicit.
Si pu inserire una replicatio in modo che, se fondata, il giudice non deve tenere conto
dellexceptio.
Azioni civili (azioni fondate sul ius civile) o onorarie (fondate sul diritto onorario) azioni
civili quelle le cui pretese si risolvono in affermazioni di appartenenza ex iure Quiritium, di
spettanza di un ius o di obbligazioni a carico del convenuto espresse come oportere. Ogni
altra pretesa di diritto onorario. Le azioni pretorie hanno fondamento in apposite clausole
delleditto, dove il pretore indica le circostanze in presenza delle quali avrebbe concesso
lazione.
Iudicia bona fidei: azioni civili, dovere giuridico del debitore di adempiere espresso in
termini di oportere ex fide bona, tutela giudiziaria anche ai peregrini, azioni in personam,
formula con demonstratio, intentio incerta e condemnatio (tutto quel che in dipendenza di
quanto indicato nella demonstratio Numerio Negidio tenuto ex fide bona a fare nei
confronti di Aulo Agerio) il giudice stabilisce secondo criteri di buona fede quali sono gli
obblighi a carico del convenuto. Sono azioni di buona fede quelle nascenti dai quattro
contratti consensuali (compravendita, locazione, societ, mandato).
Iudicia stricta: azioni civili in personam, dovere giuridico di adempiere da parte del debitore
espresso nellintentio con un oportere puro e semplice, non ex fide bona.
Azioni pretorie sono rimedi supplendi iuris civilis gratia: tutelano rapporti iure civili non
specificamente tutelati.
Azioni utiles: azioni nelle cui intentio si fa riferimento allo ius civile.
Azioni in factum: prescinde del tutto dal ius civile, nella formula la condanna o assoluzione
si fa dipendere dal verificarsi o no di certi eventi. Manca ogni riferimento a ius Quiritium,
ius, oportere
Actiones ficticiae: nellintentio il giudice incitato a giudicare sulla base di una finzione,
come se esistesse un elemento in effetti mancante, ma che secondo il ius civile sarebbe stato
necessario per dar luogo ad una situazione riconosciuta e tutelata.
Azioni con trasposizioni di soggetti: per dar modo al giudice di condannare il convenuto
nonostante il difetto nellattore di legittimazione attiva, si indica nellintentio il nome del
soggetto effettivamente legittimato e nella condemnatio il nome della parte che sta
effettivamente in giudizio al posto del legittimato.
Azioni in rem: la pretesa dellattore erga omnes affidandosi al giudice, nellintentio, il
compito di accertare la spettanza allattore di un potere assoluto sulla cosa per cui si
controverte. Nellintentio figura solo il nome dellattore, nella demonstratio figurano quello
del convenuto e dellattore insieme. La persona del convenibile con azioni reali si determina
al momento della litis contestatio, non a priori lazione reale segue la cosa
proponibile contro chi possieda il bene che ne oggetto (es. rei vindicatio).
Azioni in personam: lattore si afferma creditore ed assume che lavversario tenuto verso
di lui ad un certo comportamento. La pretesa attrice specifica verso un soggetto
determinato, il nome del convenuto figura gi nellintentio con il nome dellattore. La figura
del debitore determinata sin dal momento in cui sorge la relativa obbligazione (es.
condictio, giudizi di buona fede, azioni penali).
Es. formula condictio = intentio + condemnatio (actio certae creditae pecuniae se il credito
costituito da una certa somma di denaro).
Diverso regime processuale. In caso di indefensio nelle azioni in personam il pretore pu
dare corso allesecuzione patrimoniale (missio in bona di tutti i beni dellindefensu) o
allesecuzione personale. In caso di azioni reali il convenuto deve consentire allavversario
lesercizio di fatto del diritto che questi reclamava translatio possessionis sanzioni se il
convenuto non soddisfa neanche lonere del trasferimento del possesso actio ad
exhibendum per beni mobili, inderdicta vari per beni immobili.
Se una volta si agisce con actio in personam (intentio in ius concepta) la lite non ripetibile
ipso iure. Nel caso di azioni reali lazione ipso iure ripetibile, ma il convenuto avrebbe
opposto validamente lexceptio rei iudicatae vel in iudicium deductae.
Azioni arbitrarie: azioni la cui formula contiene una particolare clausola per cui il giudice,
verificata lintentio, prima di procedere alla condanna pecuniaria avrebbe dovuto invitare il
convenuto a restituire, e condannarlo sono in caso di mancata restituzione (condanna sempre
espressa in denaro) giova a entrambe le parti (lattore consegue il vero oggetto della sua
pretesa con la restituzione e il convenuto evita la condanna ad un pagamento che potrebbe
non essere in grado di affrontare). Se il convenuto su invito del giudice non restituisce,
limporto della condanna pecuniaria stabilito dallattore sotto giuramento sicuramente
avrebbe giurato un valore superiore a quello di mercato, aggiungendo un valore affettivo. Se
manca la clausola restitutoria il giudice deve condannare il convenuto pure se dopo la litis
contestatio questi soddisfa le giuste pretese dellavversario riferimento alla situazione
giuridica al tempo della litis contestatio.
La clausola restitutoria esiste solo nelle azioni reali.
Azioni penali: azioni in personam, poenam persequimur. Il privato, vittima di un illecito, ne
persegue lautore con una pena corporale o pecuniaria (nel processo formulare solo
pecuniaria).
Azioni reipersecutorie: rem persequimur, persegue la res = ogni interesse patrimoniale che si
assumeva leso, chi agisce pretende di essere reintegrato funzione risarcitoria.
Le azioni penali sono tutte reipersecutorie, quelle in personam no riferimento al regime
giuridico dellazione. Le azioni penali sono passivamente intrasmissibili (non si possono
esercitare contro gli eredi dellautore dellillecito) e sono cumulabili (in caso di + autori
dellillecito, lazione pu essere esercitata per intero contro ognuno di essi, tutti devono
pagare lintera pena obbl. solidale cumulativa). Nelle azione reipersecutorie il cumulo
escluso: linteressato che esige una volta il risarcimento per intero deve ritenersi soddisfatto.
Pena e risarcimento non sono incompatibili: quindi possibile cumulare azione penale e
azione reipersecutoria se nascenti dallo stesso illecito; impossibile cumulare pi azioni
reipersecutorie.
Le azioni penali possono essere civili o pretorie (queste sono annali entro un anno
dallillecito); possono essere esperite in via nossale (es. azioni penali per gli illeciti
commessi da soggetti a potest lazione viene data come noxalis contro lavente potest,
il quale, se soccombente, posto davanti allalternativa di pagare la pena prevista o dare a
nossa il colpevole soggetto alla sua potest tramite mancipatio) noxa caput sequitur: la
responsabilit penale per i delitti segue la persona del colpevole.
Dagli inizi del principato inizia un processo di depenalizzazione del diritto privato:
in id quod pervenit: contro gli eredi del colpevole pu essere proposta azione non penale
nei limiti dellarricchimento;
deroghe al principio del cumulo tra azioni penali e reipersecutorie
nossalit solo per schiavi e non pi per filii familias
Actio iudicati: per lesecuzione della sentenza nel processo per formulas soccorre lactio
iudicati, actio in personam che presuppone una sentenza di condanna espressa in denaro,
con conseguente obligatio iudicati, e che il debitore non abbia adempiuto entro 30 giorni.
Avviata la fase in iure dellactio iudicati, se il convenuto riconosce di essere tenuto, il
pretore da corso allesecuzione. Il convenuto pu anche negare i presupposti dellactio,
opponendo che non vi fosse stata alcuna valida sentenza di condanna, che i termini per
Cautiones (stipulations praetoriae): espedienti pretori per colmare le lacune del ius civile, vi
si ricorre in casi determinati per i quali manca un obbligo giuridicamente sanzionato al
compimento di una certa prestazione e il pretore ritiene equo che quellobbligo ci sia.
Su istanza dellinteressato compiuti gli accertamenti, il pretore impone alla parte contro cui
stata avanzata listanza di obbligarsi con stipulatio, promettendo allavversario la
prestazione nasce obligatio iuris civilis, sanzionata da actio ex stipulatu lobbligo
giuridicamente mancante scaturisce cos da un contratto riconosciuto iure civili.
I contenuti della cautiones sono previsti nelleditto pretorio.
Missiones in possessionem: disposte dal pretore con decretum, su postulatio dellinteressato
e previa cognitio pretoria per laccertamento dei suoi presupposti. Con la missio, listante
autorizzato ad immettersi in possessionem o di un singolo bene o di un complesso
patrimoniale. Missio concessa solo nelle ipotesi per cui leditto le prevede.
342 viene formalmente abolito il processo formulare. Sostituito dalle cognitio extra
ordinem.
Augusto stabili la competenza dei consoli per le controversie relative ai fedecommessi
cognitio extra ordinem, processo n per formulas, n per legis actiones.
Organi competenti a giudicare extra ordinem: nelle province competente il governatore, a
Roma sono competenti sia magistrati dellordine costituzionale repubblicano, sia funzionari
direttamente nominati e dipendenti dal principe. Il princeps prese ad intervenire nei giudizi
privati: su istanza degli interessati dava pareri vincolanti ed emanava rescritti.
Nelle chiamate in giudizio interveniva un organo pubblico: il convenuto che non si
presentava in udienza dopo esservi stato chiamato era considerato contumace, non
obbediente allinvito dellorgano investito di pubblica autorit. Il giudizio si sarebbe svolto
nonostante la sua assenza, ma il giudice avrebbe dovuto comunque valutare per quanto
possibile le ragioni dellassente.
Il processo non era diviso nelle due fasi in iure e apud iudicem, il giudizio si svolgeva tutto
dinanzi a un organo pubblico, investito anche del potere di emanare la sentenza.
Non esiste alcuna litis contestatio simile a quella formulare, gli effetti conservativi nascono
dalla chiamata in giudizio, gli effetti preclusivi dalla sentenza.
Alla sentenza extra ordinem si attribuiscono effetti pregiudiziali positivi: se la questione gi
decisa fosse stata riproposta davanti ad altro giudice, questi avrebbe dovuto conformarsi al
precedente giudicato.
La cognitio caratterizzata dalla massima libert di apprezzamento del giudice sia per
quanto riguarda il merito della lite sia per quanto riguarda la conduzione del procedimento.
Assente ogni formalismo: lattore illustra le proprie ragioni, il convenuto oppone la sua
difesa (praescriptio).
Nella sentenza la condanna poteva anche non essere espressa in denaro. Quando la sentenza
di condanna pecuniaria si da luogo alla procedura esecutiva il giudice extra ordinem
avrebbe potuto evitare esecuzione personale e bonorum venditio disponendo il
pignoramento e la vendita di singoli beni del soccombente per soddisfare le ragioni
dellaltra parte.
Processo postclassico e giustinianeo
Gli organi preposti alle nuove circoscrizioni territoriali (praeses per province, vicario per
diocesi) sono gli organi giudiziari competenti territorialmente, in primo o secondo grado.
Limperatore decide in ultima istanza.
Vengono introdotte le spese giudiziarie, sono eliminate le carceri private, perde significato
la distinzione tra azioni civili e pretorie, permane la differenza tra azioni di stretto diritto e
di buona fede, a cui vengono assimilate le azioni arbitrarie.
Negozi causali (la causa determina la struttura del negozio, elemento costitutivo ed
essenziale) o astratti (negozi nei quali la causa non emerge dalla struttura del negozio, gli
effetti negoziali si producono indipendentemente da essa).
Negozi unilaterali (una sola parte manifesta la sua volont, es. testamento), bilaterali
(manifestazioni di volont di due parti, es. contratto) o plurilaterali ( manifestazioni di
volont di tre o pi parti, es. societas).
Ogni parte rappresenta un centro di interessi. Per diritto romano la parte coincide con la
persona singola ma possibile che una parte sia formata da pi persone, quando queste sono
portatrici di interessi identici.
Negozi a titolo oneroso (ciascuna parte consegue un vantaggio dietro corrispettivo) o a
titolo gratuito (si consegue un vantaggio senza corrispettivo, es. atti di liberalit, negozi di
giuridici che danno luogo ad unattribuzione definitiva in favore di chi ne trae vantaggio).
Negozi inter vivos (destinati a produrre effetti in vita dei soggetti partecipi del negozio, es.
contratti) o mortis causa (destinati a produrre effetti dopo la morte del loro autore, es.
testamento).
Negozi con effetti reali ( idonei al trasferimento della propriet, costituzione o estinzione di
diritti reali limitati, es. mancipatio, in iure cessio e traditio) o con effetti obbligatori (idonei
alla nascita o estinzione di obbligazioni, es. contratti).
Negozi dispositivi (atti di disposizione, atti in forza dei quali taluno aliena, estingue o
comprime un proprio diritto, es. rinunzia ad un credito, affrancazione di un servo).
Negozi fiduciari (atti che eccedono negli effetti lo scopo che si intende raggiungere, in cui
allo stesso tempo le parti stringono unintesa che consentir di realizzare esattamente lo
scopo, es. mancipatio).
La volont deve essere manifestata, i negozi formali esigono limpiego di forme
determinate. Spesso le formalit prescritte erano orali, richiedendo luso di certa verba. La
forma era rigorosamente imposta, lo schema dellatto rigidamente predeterminato. Le forme
negoziali del ius civile esprimevano di per s in modo stilizzato i contenuti del negozio che
andavano a realizzare = formalismo interno. La mancata adozione delle forme prescritte
fonte di nullit.
Mancipatio: fondata sugli antichi mores, negozio di ius Quiritium, fruibile solo dai cives.
Gesta per aes et libram: una parte consegue un vantaggio dietro pronunzia di certa verba,
impiego della bilancia e metallo, presenza di 5 testimoni cittadini romani puberi e di un
libripens.
La mancipatio comporta lacquisto di un potere su persone o cose in favore del mancipio
accipiens e la perdita di un potere sulle stesse nel mancipio dans; impiegata per il
trasferimento della propriet delle res mancipi, per la costituzione di servit rustiche, per
lacquisto della manus sulla donna, per lacquisto del mancipium sui filii
La mancipatio di beni mobili trasferisce sia propriet sia possesso, per la mancipatio di
immobili era necessario dapprima recarsi sul luogo per acquistare propriet e possesso. Pi
avanti per acquistare il possesso era necessaria la traditio.
Dallet preclassica viene definita imaginaria venditio: atto che della vendita ha solo
laspetto negozio astratto, produce i suoi effetti a prescindere dallesistenza di una causa,
pu essere compiuta anche per cause diverse dalla vendita.
Leges mancipii : leges privatae, manifestazioni di volont espresse oralmente dal mancipio
dans, volte a limitare o integrare gli effetti tipici della mancipatio.
Scompare del tutto con Giustiniano.
In iure cessio: negozio di ius civile, impiegata per il trasferimento del dominium su res
mancipi e nec mancipi, per costituzione o rinuncia di servit prediali e usufrutto, per
lacquisto della patria potestas nelladoptio forma imposta: si compie in iure dinanzi a
magistrato con iuris dictio (367 a.C. pretore), parti: cedente e cessionario.
Appare come un finto processo, ricalca la prima parte della legis actio sacramenti in rem. In
sostanza un vero negozio giuridico bilaterale, laccordo presupposto.
Effetti reali, negozio astratto. Se impiegata per trasferire la propriet, comporta anche il
passaggio di possesso solo quando si tratta di cose mobili.
Scompare in et postclassica.
Stipulatio: negozio formale, bilaterale, effetti obbligatori, Parti: stipulante e promittente. Si
compie in forza di una interrogazione e di una congrua risposta.
Nasce a carico del promittente (debitore) e stipulante unobbligazione sanzionata iure civili
avente ad oggetto la prestazione promessa.
Essendo negozio astratto, pu essere impiegata per le cause pi diverse, leffetto voluto
deve sempre essere quello di far obbligare qualcuno al compimento di una prestazione.
Prototipo: sponsio, riservata ai cives.
Forme scritte: esistono negozi in cui la scriptura era di per s produttiva di effetti giuridici,
in particolare fonti di obbligazioni; altri in cui il documento scritto rappresenta solo il
contenitore della volont che si manifesta con il negozio.
Traditio: negozio bilaterale riconosciuto a Roma sin da et arcaica per il trasferimento del
possesso, si compie essenzialmente con la consegna della cosa che si intende trasferire.
Contratti consensuali: compravendita, locazione, societ, mandato. sufficiente che la
volont sia manifestata in qualche modo.
Divergenza tra manifestazione e volont: nei negozi solenni il compimento delle formalit
richieste necessario e sufficiente per la validit dellatto; nei contratti consensuali e negli
altri negozi non formali la mancanza di volont ne comporta la nullit.
dichiarazioni ioci causa: fatte per scherzo, durante una rappresentazione teatralenon
possono essere prese sul serio, neppure se compiute rispettando le modalit dei negozi
formali;
riserva mentale: caso di chi, consapevolmente e senza averlo concordato con altri,
dichiari ci che non vuole negozio valido comunque.
Simulazione: presuppone negozio almeno bilaterale. S. assoluta se le parti dichiarano di
volere un negozio, ma in realt non ne vogliono alcuno; relativa se le parti vogliono un
negozio diverso da quello palesemente dichiarato. La consapevolezza di non volere ci
che si dichiara comune alle parti, laccordo simulatorio un patto . Il negozio
dissimulato (quello realmente voluto) valido purch sussistano i requisiti di forma e
sostanza.
Errore: divergenza tra dichiarato e voluto inconsapevole.
errore ostativo: nei negozi bilaterali pu nascere perch una parte attribuisce alla
manifestazione di volont dellaltra parte un valore diverso da quello obiettivo, dissenso;
errore vizio: di per s non esclude la volont, incide sul suo processo formativo; taluno,
convinto di circostanze non vere e in dipendenza di ci, compie il negozio. La volont
c ma viziata.
I giuristi romani non distinguono fra errore vizio ed errore ostativo.
Quando lerrore riguarda le parti fisse dei negozi formali del ius civile, lerrore irrilevante
e il negozio ugualmente valido.
Causa: ragion dessere oggettiva del negozio, funzione che si intende realizzare attraverso
gli effetti che il negozio andr a produrre, elemento oggettivo a base del negozio. Nei negozi
bilaterali comune alle parti.
Nei negozi causali, la causa determina la struttura del negozio; il difetto di causa il negozio
non viene giuridicamente ad esistenza.
Nei negozi astratti, la causa non emerge dalla struttura del negozio perch ad esso esterna;
la struttura del negozio esprime solo gli effetti giuridici. In linea di massima restano iure
civili validi ed efficaci pure se la causa manca o illecita.
Condictio: versione formulare della legis actio per condictionem, serve per perseguire
crediti per cui lattore pretendeva sussistere a carico dellaltra parte un obbligo di dare
espresso con oportere, pu avere per oggetto una certa pecunia (actio certae creditae
pecuniae) o una certa res (condictio certae rei).
Azione civile, in personam e di stretto diritto. La formula senza demonstratio, la condictio
presuppone una datio, intesa come trasferimento di propriet presuppone che lattore
avesse in precedenza trasferito al convenuto la propriet di una res. Deve sussistere una
ragione valida per cui il convenuto non debba trattenere la cosa obbligo del convenuto
soccombente di trasferire allattore la propriet della stessa cosa ricevuta (se si tratta di cosa
individuata nella specie) o dellequivalente (se si tratta di denaro o cose fungibili).
Et classica: condictio ex causa furtiva, non presuppone una tecnica datio, il convenuto
soccombente non sarebbe stato tenuto a una datio in senso tecnico.
Applicazioni contrattuali: presuppongono una datio compiuta con lintesa che quanto si
trasferiva sarebbe stato poi restituito (es. mutuo).
Applicazioni extracontrattuali: riguardando dationes compiute per una causa inesistente o
venuta a mancare.
Condictio impiegata come rimedio contro il difetto di causa nei negozi astratti di
trasferimento (es. taluno trasferisce la propriet di qualcosa nellerronea convinzione di
esservi obbligato, il falso creditore perseguibile con la condictio indebiti e tenuto a
restituire la stessa cosa o lequivalente).
Elementi accidentali del negozio giuridico: anche nei negozi giuridici tipici possibile
aggiungere di volta in volta clausole diverse, sia per modificare gli effetti negoziali tipici sia
per integrarli, compatibilmente con la natura del negozio.
Condizione: evento futuro e oggettivamente incerto dal quale si fanno dipendere gli effetti
del negozio + clausola che contempla levento. Un negozio con condizione sospensiva non
produce i suoi effetti fino a che non si verifichi levento; un negozio con condizione
risolutiva produce i suoi effetti e cesser di farlo quando si verificher levento. Il negozio
soggetto a condizione si definisce condicionalis, quello senza condizioni puro.
Gli actus legitimi sono negozi che non tollerano laggiunta di condizioni, la quale comporta
linvalidit dellatto. Sono actus legitimi la mancipatio, lin iure cessio, lacceptilatio, la
manumissio vindicta negozi che si compiono dietro pronuncia di certa verba.
Condicio iuris: condizione implicita, non soggetta al regime giuridico della condizione
negoziale. Gli effetti di certi atti sono di per s subordinati al verificarsi di certi eventi (es.
legati subordinati alla morte del testatore e allefficacia del testamento).
Condiciones in praesens vel in praeteritum conlatae: fa dipendere gli effetti del negozio da
eventi attuali o passati. Il negozio a cui viene aggiunta questa clausola subito efficace se
levento dedotto risulta verificato, altrimenti non viene nemmeno ad esistenza nel mondo
giuridico.
Patti e contratti in favore di terzi: vietati, pena la nullit. Deroga in et classica avanzata con
la concessione di actiones utiles e in factum a terzi in materia di donazioni, deposito, dote e
pegno.
Cognitor: sostituto processuale nominato direttamente dalla persone che desiderava farsi
sostituire nel processo, con pronunzia orale e solenne rivolta direttamente allavversario.
Partecipa al giudizio nomine alieno, in nome altrui. Contesta la lite con una formula con
trasposizione di soggetti (nellintentio si trova il nome del dominus litis, soggetto legittimato
allazione, il nome del cognitor figura solo nella condemnatio). Gli effetti preclusivi della
litis contestatio si producono direttamente nei confronti del dominus litis, come gli effetti
conservativi. Una volta emanata la sentenza di condanna, lactio iudicati sarebbe spettata
direttamente al dominus litis o contro di lui.
Procurator ad litem: nominato informalmente, anche in assenza dellavversario. Formula
con trasposizione di soggetti, litis contestatio e sentenza non hanno effetto nei confronti nel
dominus litis. Lavversario che sostiene la lite nel ruolo di convenuto solitamente pretende
che il procurator presti la cautio ratam rem dominum habiturum (promessa che il dominus
litis ratifichi liniziativa del procurator, non riproponendo lazione); lavversario attore
pretende dal procurator la cautio iudicatum solvi, promettendo che leventuale sentenza di
condanna sarebbe stata comunque adempiuta.
CAPITOLO IV LE PERSONE
Capacit giuridica: idoneit ad essere titolari di diritti ed obblighi, di situazioni giuridiche
soggettive.
Capacit di agire: idoneit a compiere personalmente atti giuridici.
Per diritto romano, erano dette persone tutti gli esseri umani, ma non tutti avevano capacit
giuridica: potevano averla le persone libere, non lavevano mai gli schiavi.
A Roma la c. di agire riconosciuta alle persone intellettualmente capaci, ma non
presuppone la c.: un p.f. adulto e sano di mente ha sia la c.g. sia la c. di agire; schiavi e filii
adulti e sani di mente sono capaci di agire ma non hanno c.g.
Presupposto di ogni capacit lesistenza: inizia con la nascita, finisce con la morte.
Dottrina dei tre status
Status = posizione giuridica della persona (status libertatis comunit di uomini liberi;
status civitatis comunit cittadina; status familiare familia).
Ha piena capacit giuridica la persona che si trova in una certa posizione rispetto a tutti e tre
gli status: libera, cittadina romana e pater familias = sui iuris. Le persone giuridicamente
incapaci soggette ad altrui potest sono dette alieni iuris.
Status libertatis: solo i liberi possono avere c.g. Liberi si nasce o si diventa.
La diffusione della schiavit avviene con la cattura di prigionieri di guerra il prigioniero
diventa schiavo, unautorit pubblica provvede alla vendita in modo che i nuovi schiavi
vengano acquistati in propriet ai Romani.
Ius postlimini: istituto per cui il cittadino romano catturato e divenuto schiavo del nemico
avrebbe riacquistato libert e cittadinanza una volta tornato in patria, inoltre sarebbe stato
reintegrato nella posizione giuridica personale e patrimoniale precedente alla cattura.
Et postclassica: regolamentazione vendita figli neonati, che sarebbero diventati schiavi del
compratore; i genitori hanno la possibilit di riscattarlo per restituire al figlio la libert.
Condizione giuridica dei servi: i servi, quali esseri umani, nelle Istituzioni di Gaio, rientrano
tra le personae, ma quali possibili oggetti di diritto sono res mancipi non sono
giuridicamente capaci, le unioni tra servo e serva non hanno rilievo (contubernium), non
hanno rilievo i vincoli tra genitori e figli, n gli altri vincoli di sangue potere dei
proprietari di separare le famiglie servili di fatto costituite.
Gli schiavi sono sottoposti alla domenica potestas del proprietario, nel suo dominium ex
iure Quiritium potere assoluto, ius vitae ac necis.
Solo con Giustiniano si riconobbe rilievo giuridico alle famiglie servili.
Ai servi, sebbene alieni iuris, si riconobbe una certa capacit di agire, dando rilevanza
giuridica a certi comportamenti volontari purch migliorassero la posizione giuridico
patrimoniale del dominus. Fungono da organi di acquisto del dominus, possono partecipare
validamente a negozi che comportino lacquisto di diritti soggettivi, ma lacquisto si verifica
in capo al proprietario del servo.
Responsabilit nossale: contro il servo altrui responsabile di delicata, la vittima pu
esercitare la vendetta direttamente, impossessandosene o applicando la pena corporale
stabilita, salva la facolt del dominus di pagare una pena pecuniaria per salvare lo schiavo.
Peculio: il servo non poteva obbligare se stesso e nessun negozio da lui compiuto poteva
generare obligatio a carico del dominus (non pu peggiorare la sua situazione).
In et arcaica prassi di concedere ai servi e ai filii una somma di denaro guadagnata con il
lavoro o con altre attivit commerciali. Il proprietario del peculio resta il dominus, ma si
ammise presto che gli schiavi potessero trasferire il possesso delle res peculiari e anche la
propriet nel caso di res nec mancipi, salva la facolt del dominus di revocare il peculio in
ogni momento.
Obbligazioni naturali: obblighi assunti con atto lecito dai servi, ma al cui adempimento non
possono essere costretti dal terzo. Il dominus non pu pretendere dal terzo la restituzione di
quanto il servo gli avesse dato in adempimento di un proprio obbligo. Le obbligazioni
naturali non danno luogo ad actiones, il principale effetto la soluti retentio, per cui il
creditore, pur non potendo costringere il servo ad adempiere, avrebbe potuto trattenere
quanto ricevuto in adempimento.
Azioni adiettizie: alla responsabilit naturale del servo si aggiunge la responsabilit del
dominus, sanzionata da actio, nei casi in cui il dominus si fosse assunto esplicitamente la
responsabilit di certe operazioni finanziare compiute dal servo.
Actio quod iussu: presuppone che limpegno del servo nei confronti del terzo sia stato
assunto di seguito ad unautorizzazione, dal dominus al terzo, di negoziare col servo,
assumendone il dominus ogni rischio dominus risponde dellintero debito.
Actio exercitoria: presuppone che il proprietario dello schiavo sia un exercitor navis, un
armatore, il quale pu affidare la gestione e lamministrazione della nave ad un proprio
schiavo, preponendolo quale magister navis.
Actio institoria: il dominus pu preporre il servo ad un settore di attivit economica quale
institor il dominus risponde dei debiti contratti dal servo.
Actio de peculio et de in rem verso: nella formula esistono due taxationes. Una de peculio
(presuppone che il servo abbia un peculio, la responsabilit del dominus per i debiti assunti
dal servo verso terzi non va oltre lammontare del peculio stesso) e una de in rem verso (il
dominus risponde nei limiti del suo eventuale arricchimento).
Il peculio viene calcolato al netto dei debiti naturali che il servo ha verso il proprio padrone.
Presupposti per queste actio: il servo deve aver assunto obbligazioni in ordine a beni
peculiari affidatigli dal dominus per commerciarne; i terzi creditori, avendo fondate ragioni
di temere un dissesto finanziario del servo, si sono rivolti al pretore e questi ha invitato il
dominus a procedere alla ripartizione dellattivo peculiare tra i creditori.
Liti di libert: quando lo status libertatis viene contestato, si istituisce un processo di libert.
Rito della legis actio sacramenti in rem, si adottano formule ricalcate sulla rei vindicatio,
giudicano i recuperatores. La persona sul cui status si disputava era oggetto della lite; le
parti del giudizio sono il preteso dominus e ladsertor in libertatem (a fare gli interessi della
persona il cui status era contestato, ruolo di attore o convenuto).
Da Giustiniano si permise allinteressato di litigare personalmente pro sua libertate.
Cessazione stato di schiavit: con laffrancazione da parte del dominus manumissio il
servo affrancato acquista libert e cittadinanza.
Manumissio vindicta: si svolge dinanzi al magistrato, in iure, presenti il dominus e lo
schiavo. Un adsertor in libertatem dichiara libero il servo toccandolo con una bacchetta, il
dominus non si opponeva, il magistrato pronunziava laddictio secundum libertatem, il
servo acquista la libert.
Manumissio censu: in occasione della redazione delle liste del censo, il censore vi iscrive il
servo dietro autorizzazione del dominus. Cos il servo viene incluso tra i cives romani.
Manumissio testamento: disposizione testamentaria, occorre limpiego di termini imperativi,
tollera lapposizione di condizioni sospensive o termini iniziali (durante questi, il servo
manomesso detto statuliber).
Manumissio pretorie: inter amicos (con dichiarazione informale resa dal dominus alla sua
cerchia di amici), per epistulam (semplice lettera). I manomessi in forme pretorie vengono
chiamati Latini Iuniani, liberi ma non cittadini romani.
Manumissio fedecommissaria: manomissione indiretta, sullerede cui il testatore avesse
fatto carico di manomettere un servo si fa gravare lobbligo di procedere alla manumissio;
in caso di rifiuto, lonerato pu esservi costretto extra ordinem.
Nuove forme: in et postclassica compaiono la manumissio in sacrosantis ecclesiis
(dichiarazione di volont di voler liberare il servo resa dal dominus durante la messa
presieduta dal vescovo) e la manumissio per mensam (durante un convivio).
Acquisto automatico della libert: prigioniero di guerra che iure postliminii riacquista la
libert; schiava venduta a patto che non sia prostituita diventa libera una volta violato il
patto.
Limitazioni alle manumissio: Lex Fufia Caninia, 12 a.C. pone un limite percentuale alle
manomissioni testamentarie. Lex Aelia Sentia del 4 d.C. vieta la manomissione degli schiavi
di condotta turpe e le manomissioni in frode ai creditori.
Liberti: condizione dello schiavo liberato (i nati liberi si dicono ingenui), il quale soffre di
una minore considerazione sociale (non pu esercitare le artes liberales, riservate agli
ingenui) e subisce discriminazioni per il diritto pubblico (esclusione cariche pubbliche).
Lex dominus assume la qualifica di patrono e gode nei confronti del liberto del diritto di
patronato, trasmissibile mortis causa ai discendenti (aspettative successorie sui beni del
liberto, diritto alla tutela legittima, diritto agli alimenti in caso di indigenza).
Personae in causa mancipii: liberi, cittadini romani ma assoggettati al mancipium di
unaltra persona (es. filii familias mancipati dal loro p.f.). Possono vivere in matrimonio ed
avere figli legittimi, ma non hanno c.g. per i rapporti patrimoniali e sono qualificati alieni
iuris, soggetti al mancipium. Morta la persona che esercita su di essi il mancipium non
diventano sui iuris, ma cadono sotto il mancipium dellerede. Sono liberati dalla soggezione
del mancipium e diventano sui iuris con la manumissio.
Colonato: altra situazione di dipendenza personale, non comporta privazione della c.g. i
coloni sono persone libere di umile condizione, piccoli affittuari di terre o liberi lavoratori
giornalieri dei campi (locatio operarum). Subiscono gravi limitazioni alla c.g. e alla c. di
agire: i loro beni sono considerati quasi come un peculio servile, alienabile solo col
consenso del proprietario del fondo, limitata la libert matrimoniale, su di essi il proprietario
terriero pu esercitare legittimamente atti di coercizione fisica.
Status civitatis: possesso della civitas romana, presuppone lo status libertatis, solo ai cives
pu essere applicato il ius civile.
Cittadini si nasce o si diventa. Nascono cives i nati da padre cittadino purch procreati in
matrimonio legittimo, i nati fuori da matrimonio legittimo da madre cittadina; diventano
cives gli schiavi liberati o gli stranieri per concessione dello Stato.
Perdono la cittadinanza romana i cives ridotti in stato di schiavit; quelli stabiliti in colonie
di nuove istituzione (latini coloniarii); quelli che, liberamente o per sfuggire alla pena
capitale, avessero scelto lesilio presso altro stato sovrano legato a Roma da trattato; i cives
che per i crimini commessi avessero subito condanna allesilio.
Peregrini: soggetti al ius gentium, talora gli viene concesso il ius commercii (capacit di
alienare ed acquistare con mancipatio), pi raramente il connubium (capacit di contrarre
iustae nuptiae con i cives).
Latini: categoria privilegiata di peregrini.
Latini prisci: cittadini delle citt laziali vincolate a Roma da antica alleanza e formalmente
sovrane. A parte il ius migrandi (diventano cives trasferendosi stabilmente a Roma e ivi
iscrivendosi in una delle trib), i latini prisci mantengono le loro istituzioni, godono del ius
commercii e del ius connubii, possono ricevere per testamento da cittadini romani.
Latini coloniarii: coloro che si stabilivano nelle colonie fondate da Roma, perdono la
cittadinanza di origine.
Latini iuniani: schiavi liberati nelle forme pretorie, minori di 30 anni manomessi senza le
garanzie stabilite dalla lex Aelia Sentia.
Peregrini dediticii: membri di collettivit straniere arrese a Roma senza condizioni,
allinterno delle quali il vincitore aveva abrogato ogni ordinamento nazionale, soggetti solo
al ius gentium.
Status familiae: persone sui iuris. Gli alieni iuris sono sottoposti a potest (dominium per gli
schiavi, mancipium per le persone in causa mancipii, patria potestas per i filii familias,
manus per le donne).
Familia proprio iure dicta: gruppo unitario composto da una sola persona sui iuris (libera e
cittadina romana) e, se il sui di sesso maschile, anche dai filii e dalle donne in manu
assoggettati alla sua potest. Le persone sui iuris potevano esserlo indipendentemente
dallet o dal sesso. Tuttavia solo i patres familias (sui iuris maschi) potevano avere filii
sotto la propria potestas. La donna sui iuris familiae suae et caput et finis.
Sponsali: promessa di matrimonio. Nellet pi antica si compie tramite sponsio, il pater
familias della donna fa al fidanzato promessa di matrimonio sponsalia, tra i due fidanzati
se entrambi sui o tra i rispettivi patres se entrambi alieni iuris.
Dallet preclassica la promessa di matrimonio si comp con il semplice reciproco consenso
comunque espresso.
Matrimonio legittimo presupposto per la costituzione di una familia proprio iure dicta si
richiede il connubium (attitudine a vivere in matrimonio legittimo con laltro coniuge), che
gli sposi fossero almeno in et pubere e il loro consenso reciproco. Il divieto di connubium
tra patrizi e plebei fu rimosso dalla lex Canuleia del 445 a.C connubium sussiste tra
cives.
Lutto vedovile: vietato alla vedova un nuovo matrimonio prima del decorso del tempus
lugendi. Dapprima sanzioni di carattere sacrale, poi infamia. In et postclassica perdita dei
lasciti disposti in favore della moglie nel testamento del primo marito e perdita capacit di
acquisto mortis causa da terzi.
Matrimonio romano: consiste nel fatto in s della convivenza stabile di due persone di sesso
diverso, con la volont costante di vivere in unione monogamica come marito e moglie =
affectio maritalis. Il matrimonio un fatto prima sociale, poi giuridico.
Conventio in manum: la moglie cade sotto la manus del marito, viene di diritto incorporata
nella famiglia del marito, muta lo status familiare e perde iure civili ogni legame con i
parenti di prima se si accompagna al matrimonio, questo cum manu. Nei matrimoni
sine manu, la moglie mantiene lo status familiare di prima.
Struttura matrimonio: non si esige alcun rito, sufficiente che tra due persone di sesso
diverso si stabilisse convivenza con la volont di vivere come marito e moglie (affectio
maritalis): senza affectio, non matrimonio ma concubinato. Monogamia, se un coniuge
desidera costituire un nuovo matrimonio deve prima sciogliere quello esistente.
Linizio della convivenza accompagnata da affectio maritalis segna la nascita del
matrimonio. Laffectio maritalis difficile da provare, si pu desumere dalla preesistenza di
sponsali, da uneventuale costituzione di dote, dalla conventio in manumpi facile da
provare se la donna ingenua ed onesta, o se uomo e donna sono di pari condizione sociale.
Effetti matrimonio: solo i figli nati da iustae nuptiae sono figli legittimi e cadono sotto la
patria potestas del padre, la donna acquista la dignit sociale e giuridica del marito (honor
matrimonii) e vi dovere reciproco di fedelt fra i coniugi. Linfedelt della moglie
configurata come adulterio, questa pu essere uccisa dal marito. Sono vietate le donazioni
fra coniugi, pena la nullit; con il diritto pretorio e per effetto di costituzioni imperiali si
stabilirono reciproche aspettative successorie fra marito e moglie; esclusa lazione penale di
furto fra marito e moglie, actio rerum amotarum per le cose che la moglie avesse sottratto al
marito in vista del divorzio. Il marito ha sempre il beneficium competentiae contro ogni
azione contrattuale della moglie.
Il matrimonio si scioglie per morte o perdita della libert o cittadinanza di uno dei coniugi,
per il venir meno in uno dei coniugi dellaffectio maritalis o per linterruzione della
convivenza divortium. Il divorzio determina lo scioglimento del matrimonio qualunque
ne fosse la causa, ma il comportamento del coniuge che vi da causa pu essere sanzionato.
Nessun ostacolo si oppone al divorzio per mutuo consenso; il ripudio viene ritenuto lecito
solo nei casi di divortium bona gratia, in presenza di motivi ritenuti validi e non imputabili
ad alcuno dei coniugi (vita claustrale di un coniuge, impotenza, scomparsa, deportazione...).
Il divorzio viene consentito in ipotesi di comportamento gravemente colpevole dellaltro
coniuge (adulterio moglie, concubinato marito, essersi macchiati di gravi crimina).
In ogni altra ipotesi il ripudio sarebbe stato illecito perch sine causa: il matrimonio si
scioglie comunque, ma il coniuge che da inizio al divorzio viene colpito da sanzioni diverse,
dalla perdita della dote alla deportatio in insulam. Si richiese poi che la volont di divorziare
venisse notificata al coniuge mediante linvio di un libellus repudii.
Dote: una o pi cose o diritti che la moglie (dote adventicia) o il suo p.f. (dote profecticia)
conferivano al marito. Per i giuristi classici rappresenta un contributo per sostenere i pesi del
matrimonio giova direttamente al marito. Funzione di mantenimento della moglie dopo
divorzio o morte marito.
Costituzione dote:
datio dotis, trasferimento di propriet realizzato tramite mancipatio, in iure cessio o
traditio (la dote causa esterna)
Posizione personale dei filii: soggezione al potere personale del p.f., il quale esercita ius
vitae ac necis.
Rapporti patrimoniali: filii privi di capacit giuridica, acquistano al p.f. ma non lo
obbligano. Per gli illeciti sanzionati da azioni penali il p.f. convenibile con azioni nossali. I
filii possono essere titolari di un peculio e possono contrarre obbligazioni naturali rispetto al
p.f.; i filii maschi possono assumere, con atto lecito e rispetto ai terzi, obligationes civiles ( i
terzi creditori da atto lecito possono procedere con azioni di cognizione per accertare il
credito e conseguente sentenza di condanna; per lesecuzione della sentenza non adempiuta
spontaneamente i creditori avrebbero dovuto attendere che sul filius cessasse la patria
potestas) si applica il regime della responsabilit adiettizia (non si pu agire in via
esecutiva contro i filii). Macedoniano vieta i mutui in denaro ai filii familias.
Peculio castrense: Augusto concesse ai filii familias militari di potere disporre validamente
per testamento dei proventi del servizio militare e dei beni acquistati con tali proventi (in
generale tutti i beni acquistati in relazione al servizio militare). Il filius ne pu disporre sia
mortis causa, sia inter vivos, a titolo oneroso o gratuito. Il pater non ne pu fare ademptio.
Peculio quasi castrense: insieme dei guadagni, dei beni e dei diritti acquistati dal filius con i
proventi ricavati dallesercizio di funzioni civili a servizio dello Stato, dallesercizio di
attivit forensi e del sacerdozio.
Bona adventicia: il filius, in et postclassica, ottiene la propriet dei beni provenienti da
successione materna, poi dei beni provenienti comunque dal lato materno con Giustiniano
di tutti i beni in ogni modo acquistati dal filius purch non provenienti dal padre.
Lamministrazione e il godimento dei bona adventicia spetta comunque al pater familias,
che non li pu alienare.
Cessazione status filius familias: i figli possono essere emancipati dal proprio pater e
diventare personae in causa mancipi; in caso di adoptio i filii cadono sotto la patria potestas
di un altro pater familias, la moglie pu cadere sotto la manus del marito, i filii possono
uscire dalla familia di appartenenza in conseguenza di capitis deminutio.
Cessata la patria potestas, il filius diventa sui iuris,.
La patria potestas si estingue normalmente con la morte del pater familias (o la sua capitis
deminutio maxima o media) . I filii diventano tutti sui iuris, i maschi diventano patres
familias, raccogliendo in una nuova familia tutti i figli, per nascita o adozione
Emancipatio: per consentire a un filius familias di diventare sui iuris ancora vivo il pater, si
fa riferimento alla norma delle XII tavole che sancisce la perdita della patria potestas a
carico del padre che mancipa per tre volte il filius. Tre mancipationes successive a persona
di fiducia, seguite, la prima e la seconda, da manumissio; si estingue la patria potestas, il
figlio si trova in causa mancipii del terzo fiduciario, il quale lo rimancipa al padre; il padre
manomette il figlio, il quale diventa sui iuris.
Il figlio emancipato cessa di appartenere alla familia di origine (spezza i vincoli di agnatio)
e subisce una capitis deminutio minima.
Donne in manu: persone libere soggette a potest, condizione giuridica acquistata per effetto
della conventio in manum (le donne sui iuris cadono sotto la manus del marito e diventano
alieni iuris, le filiae familias cessano di appartenere alla famiglia di origine ed entrano a far
parte di quella del marito)
La conventio in manum si compie mediante:
Usus: convivenza coniugale protratta per un anno. La donna pu interromperla
allontanandosi per tre notti consecutive da casa del marito (usurpatio trinoctii).
Donne: escluse dallesercizio della patria potestas, dagli uffici di tutore e di curatore, non
possono rappresentare altri in giudizio, divieto di postulare pro aliis e intercedere pro aliis
(garantire o assumere obbligazioni nellinteresse altrui).
Capacit di agire: idoneit ad operare direttamente nel mondo del diritto, a compiere
personalmente atti giuridici. Riconosciuta anche agli alieni iuris in maniera limitata.
Et: distinzione tra impuberi (coloro che non hanno raggiunto la capacit fisiologica di
generare) e puberi (coloro che hanno raggiunto la capacit di generare o ne hanno le
apparenze). Per le femmine 12 anni, per i maschi prima ispezione corporale, poi 14 anni.
Fra gli impuberi si distinguono infantes (fanciulli fino ai 7 anni, non ancora in grado di un
eloquio ragionevole) e infantia maiores (impuberi oltre i 7 anni).
Ai puberi si riconosce capacit di agire, pienamente ai maschi; negata del tutto agli infantes,
riconosciuta in parte agli infantia maiores (possono compiere solo negozi che comportano
lacquisto di un diritto, non atti di alienazione o atti dispositivi).
Tutela impuberum: gli impuberi sui iuris vengono soggetti a tutela, esercitata dal tutore sul
pupillo.
Tutela legittima: le XII Tavolo chiamano al ruolo di tutore del pupillo lagnatus
proximus (fratello pubere);
Tutela testamentaria: il p.f., temendo di morire prima che il figlio raggiungesse la
pubert, provvede con tutoris datio testamentaria, a nominare un tutore;
Tutela dativa: il pretore ha il potere di nominare, su istanza della madre o di altri
congiunti, un tutore allimpubere sui iuris.
Il tutore esercita un potere nellinteresse della familia per la buona conservazione del
patrimonio familiare e al contempo assicura al pupillo assistenza e protezione.
Poteri del tutore: auctoritas (il tutore legittimato ad intervenire negli atti negoziali del
pupillo infantia maiores interponendo la sua dichiarazione di volont integrativa), gestione
autonoma del patrimonio pupillare, potere di acquistare e trasferire il possesso nellinteresse
del pupillo con effetti imputati direttamente allimpubere (oratio Severi, pena la nullit pone
il divieto al tutore di alienare fondi rustici e suburbani appartenenti al pupillo, rimane al
tutore il potere di alienare beni di scarso valore).
La tutela cessa con il raggiungimento dellet pubere.
Responsabilit: actio rationibus distrahendis data allex pupillo contro lex tutore in duplum
per gli abusi compiuti dolosamente a danno del patrimonio pupillare.
Actio tutelae in et preclassica, azione reipersecutoria, di buona fede, infamante, per cui il
tutore obbligato a trasmettere gli acquisti fatti a nome proprio e nellinteresse del pupillo.
Minori di 25 anni: 200 a.C. lex Laetoria istituisce lactio legis Laetoriae contro quanti,
negoziando con un minore di 25 anni pubere e sui iuris, lavessero raggirato.
Il pretore propose ulteriori rimedi in favore del minore che avesse compiuto negozi a lui
pregiudizievoli: lexceptio legis Laetoriae se il negozio non ha ancora avuto esecuzione, la
in integrum restitutio propter aetatem a negozio eseguito.
Cura minorum: istituzione della figura del curatore del minore adolescente, con il compito
di assisterlo nella gestione degli affari. Il rapporto tra il curator e il minore rientra nella
negotiorum gestio, con ricorso alle azioni negotiorum gestorum.
Venia aetatis: in et classica il minore di 25 anni pu amministrare liberamente il proprio
patrimonio e gestire liberamente i propri affari, senza per poter invocare i rimedi pretori in
favore degli adolescenti.
Furiosi (infermi di mente) e prodigi (incapaci di amministrare i propri beni, tendenza allo
sperpero): negata totalmente la capacit di agire, se sui iuris sono soggetti a cura, alla quale
CAPITOLO V LE COSE
Res = oggetto, entit materiale, inclusi gli schiavi.
Res corporales (quae tangi possunt = che si possono toccare + diritto di propriet) e
incorporales (quae tangi non possunt = iura, diritti soggettivi o posizioni giuridiche
soggettive, anche se questi diritti hanno ad oggetto cose corporali, es. ius successionis per
leredit, ius utenti fruendi per lusufrutto).
Cose in commercio (possono formare oggetto di propriet privata e di rapporti giuridici
patrimoniale, es le res publicae se si tratta di beni dai quali il populus Romanus trae
unutilit diretta, res humani iuris) o fuori commercio (non possono essere oggetto di
propriet privata, come le res divini iuris, le res sacrae dedicate agli dei, le res religiosae
luoghi utilizzati come sepolture , le res sanctae, le res publicae se destinate alluso
pubblico).
Res mancipi (fondi del suolo italico, schiavi, animali da tiro e da soma, servit rustiche;
cose di maggior pregio nella societ romana arcaica, si richiede il trasferimento di propriet
attraverso mancipatio) e res nec mancipi (tutte le res che non si qualificano mancipi, per il
trasferimento di propriet sufficiente la traditio).
Beni mobili (animali, oggetti inanimati amovibili, schiavi) e beni immobili (suolo e tutto ci
che vi inerisce stabilmente).
Cose fungibili (cose che rilevano in base al peso, numero, misura, per le quali
rappresentabile un equivalente tantundem) e cose infungibili (cose considerate nella loro
individualit).
Genere (appartenenza ad una categoria genus) o specie (cose perfettamente individuate).
Cose consumabili (suscettibili di una sola consumazione, si consumano per il fatto stesso di
usarle) o inconsumabili (consentono un uso continuato).
Cose divisibili (suscettibili di divisione materiale senza perire e senza apprezzabile
pregiudizio economico) o non divisibili.
Cose semplici (costituiscono una unit naturale, es. schiavo), composte (costituite da + cose
semplici congiunte tra loro artificialmente, sempre che le componenti siano riconoscibili es.
edificio) e collettive (pi cose semplici non congiunte ma considerate collettivamente es.
gregge, biblioteca).
Frutti naturali (prodotti delle piante e degli animali, divengono propriamente frutti una volta
separati dalla cosa madre, prima ne sono partes, frutti pendenti) o civili (corrispettivo
ottenuto concedendo una cosa in godimento).
Diritti reali: diritti soggettivi su una cosa e a carattere assoluto, opponibili a tutti i membri
della collettivit (erga omnes). Diritti reali di godimento (attribuiscono, su una cosa di cui
altri proprietario, facolt di godimento pi o meno limitate) o di garanzia (conferiscono al
titolare il diritto di soddisfare un proprio credito rivalendosi su una cosa altrui in caso di
inadempimento).
Propriet: diritto soggettivo reale per cui al proprietario si riconosce sulla cosa che ne
oggetto una signoria generale, il contenuto il pi esteso ed esclusivo.
Elasticit: limitazioni volontarie (es. costituzioni sulla cosa stessa di diritti reali limitati a
favore di altri) o legali del diritto di propriet comprimono le facolt di godimento del
proprietario, che riacquistano pienezza quando la causa delle limitazioni viene meno.
Il diritto di propriet non si perde per il fatto in s che non venga esercitato, ma sussiste sin
quando non si verifichi un fatto che ne determini lestinzione, es. usucapione. Il proprietario
anche possessore della cosa propria, ma pu non esserlo e restare proprietario.
Affermazione di appartenenza dico che questa cosa mia (mancipatio, in iure cessio,
vindicatio della legis actio sacramenti in rem) potere legittimamente acquistato e
riconosciuto dal ius pi antico dico che questa cosa mia ex iure Quiritium.
Nella tarda et repubblicana compare il dominium ex iure Quiritium istituto del ius civile
riconosciuto e tutelato, con il termine dominus si indica il proprietario. Possono esserne
titolari solo i cives, ne sono oggetto res corporales mancipi e nec mancipi, mobili e immobili
(solo se res mancipi, quindi sul suolo italico).
Origini propriet immobiliare: le comunit preciviche che contribuirono alla formazione di
Roma non conoscevano la propriet privata, le terre appartenevano alla collettivit ager
publicus, lasciate in godimento esclusivo a privati. Da un certo momento delle porzioni di
ager publicus cominciarono ad essere assegnate in via definitiva, diventavano propri dei
originario, prescinde dal consenso del dominus della cosa accessoria, a vantaggio del
proprietario della cosa principale.
Unione di cose di qualit diversa: organica se ha per luogo la compenetrazione di corpi s
che la cosa accessoria diventa tuttuno con la cosa principale (semina effettuata con
sementi proprie su terreno altrui, tintura con colore proprio su tessuti altrui, ferruminatio
unione di due oggetti metallici di due proprietari diversi).
Incrementi fluviali: i proprietari dei fondi rivieraschi non limitati estendono il loro
dominium fino alla linea mediana del fiume (alveo abbandonato), lisola di terra
affiorata nel mezzo del fiume di propriet dei domini dei fondi non limitati opposti,
con confine segnato dalla linea mediana del fiume.
Inaedificatio: costruzione di un edificio con materiale appartenente a persona diversa dal
proprietario del suolo superficies solo cedit il proprietario del suolo diventa
automaticamente proprietario anche delledificio, ma non necessariamente dei materiali
quindi, demolito ledificio, avrebbero potuto essere utilizzati per altre costruzioni.
Costruzione su terreno proprio con materiali altrui: finch dura la costruzione il dominus
fundi non pu usucapire i materiali; avvenuta la demolizione il proprietario dei materiali
pu pretenderne la restituzione con rei vindicatio. Durante lunione il proprietario ha
lactio de tigno iuncto, penale e in duplum.
Costruzione su terreno altrui con materiali propri: al costruttore non si dava lactio de
tigno iuncto, il proprietario dei materiali mantiene la propriet quiescente su di essi solo
se alla costruzione era in buona fede.
Specificazione: trasformazione di una cosa altrui sino a farne altre cose che appare nuova
(es. uva vino), per i proculiani lo specificatore acquista la propriet della res nova, per i
sabiniani il proprietario della materia ne mantiene il dominio anche dopo la specificazione.
Et classica: se la specificazione reversibile, il dominus materiae mantiene la propriet; se
non reversibile, lo specificatore acquisisce la res nova.
Mancipatio e in iure cessio: la in iure cessio il risultato di adattamento di strutture
processuali a funzioni negoziali, in queste due forme solo chi acquista ha un ruolo attivo
sono modi di acquisto a titolo derivativo perch lacquisto del dominium nel mancipio
accipiens o nel cessionario prescinde dallesistenza dello stesso potere nel mancipante e nel
cedente. Trasferiscono la propriet sulle res mancipi (effetti reali), ma comportano anche il
passaggio di possesso solo per i beni mobili, per i beni immobili si richiede la traditio.
Traditio: negozio bilaterale che si tiene con la consegna di una cosa, iuris gentium, oggetto
beni mobili o immobili, trasferisce il possesso (solo per res corporales). Quando riguarda res
nec mancipi trasferisce possesso e propriet (se fatta dal proprietario).
Si pu mancare la consegna materiale, in caso di atteggiamento del tradens quando fa
conseguire allaccipiens la disponibilit della cosa. T. symbolica (per consegnare le merci
contenute in un magazzino si consegnano le chiavi del magazzino), t. longa manu (traditio
del fondo valida con lindicazione dei confini dallalienante allacquirente e dichiarazione di
voler trasferire limmobile), t. brevi manu (lacquirente tiene gi la cosa che lalienante gli
trasmette).
Costituto possessorio: lalienante trattiene presso di s la cosa che vende (es in affitto) e al
compratore non viene fatta una materiale consegna, ma la cosa si intende tradita.
traditio in senso proprio solo la consegna in cui la persona che riceve acquista il possesso;
non traditio la consegna della cosa a scopo di custodia o del locatore allinquilino.
Per il passaggio del possesso occorre la concorde volont di tradens e accipiens di fare
acquistare allaccipiens una posizione indipendente in ordine alla cosa che viene
consegnata. Per il passaggio della propriet si richiede la volont delle parti di fare
acquistare allaccipiens il possesso uti dominus, quale proprietario.
Iusta causa traditionis: ragione per cui si procede a traditio che giustifica lacquisto della
propriet. Definite: causa vendendi, causa donandi, causa solvendi indice di volere
effettivamente trasferire la propriet.
Legato per vindicationem: atto mortis causa, modo di acquisto derivativo a titolo
particolare. Disposizione testamentaria con la quale il testatore attribuiva direttamente (do
lego) una cosa propria a un terzo, detto legatario questi acquista sulla cosa legata la
propriet civile una volta che, morto il testatore, il testamento fosse divenuto efficace.
Adiudicatio: pronunzia del giudice formulare, trae fondamento dallomonima parte delle
formule dei giudizi divisori (il giudice assegna a ciascuna delle parti una o + res tra quelle
comuni oggetto della divisione cessano di essere comproprietari di quote ideali, diventano
proprietari esclusivi di beni determinati adiucatio costitutiva) e delle azioni per il
regolamento dei confini (confini fissati in modo incontrovertibile propriet su un terreno
definito).
Litis aestimatio: condanna pronunziata dal giudice del processo formulare espressa in
denaro, il possessore convenuto con la rivendica dal proprietario, una volta soccombente,
anzich restituire, subisce la condanna pecuniaria, il cui importo corrisponde al valore della
cosa rivendicata. Con lofferta di pagare la litis aestimatio il convenuto mantiene il possesso
della cosa rivendicata e ne diventa proprietario ex iure Quiritium se una res nec mancipi.
Delle res mancipi il convenuto acquista la propriet pretoria (possesso valido ai fini
dellusucapione).
Usucapione: comporta lacquisto del dominium ex iure Quiritium, riservato ai cives.
Requisiti:
Res habilis: sono usucapibili le cose suscettibili di dominium ex iure Quiritium che sono
al contempo habiles, idonee ad essere usucapite. Sono escluse le res furtivae (cose
rubate) e le res vi possessae (cose di cui taluno si fosse impossessato con la violenza),
fino a che non ritornino nel possesso del proprietario.
Possessio: necessario lanimus domini, ovvero latteggiamento di coloro che tengono la
cosa altrui come propria.
Tempus: le XII Tavole stabiliscono il decorso di due anni per lusucapione degli
immobili e di un anno per le altre cose. Durante questi termini la cosa doveva essere
posseduta in modo continuo e non interrotto. Con la morte del possessore il tempus
usucapionis procede nellerede e non si interrompe successio possessionis.
Accessio possessionis: il compratore pu sommare il suo possesso a quello del dante
causa in modo da terminare lusucapione iniziata dal venditore.
Titulus o iusta causa: ragione oggettiva a base dellacquisto del possesso tale da
giustificare lacquisto della propriet per effetto del possesso continuato per il tempo
stabilito.
Il titolo pi frequente quello pro emptore (titolo del compratore cui il venditore avesse
trasmesso il possesso della cosa venduta, ma non la propriet, o perch il venditore non
era proprietario della cosa venduta, o perch si tratta di res mancipi).
Fides: convinzione del possessore di non recare ad altri un ingiusto pregiudizio. Deve
sussistere al tempo dellacquisto del possesso, se viene meno dopo lusucapione si
compie ugualmente.
Usucapio pro herede: la persona che prende possesso anche di una sola cosa ereditaria,
purch appartenente ad uneredit giacente, trascorso un anno avrebbe acquistato leredit
nel suo complesso, pure in difetto di titolo ed anche se in mala fede.
Rei vindicatio: difesa del dominium ex iure Quiritium, prototipo delle azioni reali, spetta al
proprietario non possessore contro il possessore non proprietario si agisce con legis actio
sacramenti in rem, poi con formula arbitraria (con clausola restitutoria).
Il giudice deve verificare che la cosa controversa appartenga allattore ex iure Quiritium, se
non gli risulta o se la cosa stata restituita, assolve il convenuto. Il giudice condanna solo se
il convenuto, invitato a restituire, non lo avesse fatto condanna in denaro, valore della
cosa determinato dallattore mediante giuramento.
Il convenuto possessore mantiene il possesso della cosa durante il giudizio, lattore deve
provare di essere proprietario: il convenuto viene assolto solo se lattore non riesce a dare
questa prova, gode del commodum possessionis.
Lonere della prova a carico dellattore: ogni qualvolta si invocava un modo di acquisto
derivativo bisognava provare di aver acquistato in forza di un adeguato negozio traslativo di
propriet, ma anche di aver acquistato dal proprietario.
Per lusucapione bastava che lattore dimostrasse di avere posseduto la cosa, in buona fede e
con iusta causa per il tempo necessario per usucapirla. Il principio della successio
possessionis e quello dellaccessio possessionis rendono pi agevole la prova dellattore.
Ius retentionis: il convenuto possessore, prima della lite, pu aver erogato delle impensae
spese sulla cosa. Ai fini del rimborso pu opporre lexceptio doli, reputandosi iniquo il
comportamento dellattore che insistesse nellazione senza prima aver rimborsato le spese
necessarie (se senza di esse la cosa sarebbe perita o deteriorata) o utili (se migliorano la
redditivit della cosa); verificata lexceptio il convenuto sarebbe stato assolto e avrebbe
trattenuto la cosa. Il possessore di mala fede non ha diritto ad alcun rimborso.
La rivendica deve essere diretta contro il possessore, il quale vi passivamente legittimato
risulta dalla clausola restitutoria.
Il convenuto per essere assolto avrebbe dovuto restituire anche i frutti percepiti dopo la litis
contestatio e risarcire i danni che la cosa, dopo la litis contestatio, avesse subito per suo dolo
o colpa.
Lesercizio della rivendica non avrebbe interrotto leventuale decorso dellusucapione in
favore del convenuto il possessore che avesse usucapito dopo la litis contestatio doveva
ritrasferire allattore la propriet con idoneo atto traslativo.
Il convenuto che, una volta rimasto soccombente, non avesse restituito la cosa rivendicata,
sarebbe stato condannato a pagarne il valore litis aestimatio.
Azioni negatorie di servit e di usufrutto, di ius civile e di natura reale, con clausola
restitutoria, date al proprietario possessore contro quanti esercitassero illegittimamente
sul bene servit e usufrutto.
Actio aquae pluviae arcendae spetta al proprietario di un fondo rustico contro il
proprietario del fondo vicino nel caso in cui questi o altri ne avessero alterato lo scorrere
naturale delle acque piovane, con la conseguenza che queste confluissero pi abbondanti
nel fondo dellattore. Actio in personam, con clausola restitutoria (convenuto deve
consentire allattore di ripristinare lo stato dei luoghi antecedente alle opere
pregiudizievoli).
Cautio damni infecti: stipulatio pretoria con la quale il proprietario del fondo da cui si
temeva un danno prometteva al proprietario del fondo minacciato di risarcirgli il danno
temuto nel momento in cui questo si verifichi.
Contro il vicino che rifiuti di prestare la cautio il pretore emette un decreto di missio in
possessionem, in modo che il proprietario del fondo minacciato abbia libero accesso
nellaltro fondo detenzione utile ai fini di sorveglianza e protezione, non possesso.
Operis novi nuntiatio: vi ricorre linteressato quando sul fondo del vicino sono in corso
opere di costruzione o demolizione ritenute lesive di un proprio diritto (es. il proprietario
del fondo vicino gravato da servit di non sopraelevare inizia a costruire dove non
dovrebbe). Lintimato quindi vincolato a sospendere lesecuzione dellopera; se la
continua, il pretore emette contro di lui linterdictum demolitorium, per cui lintimato
sarebbe stato tenuto a demolire quanto avesse costruito dopo la nuntiatio; gli effetti
sospensivi delloperis novi nuntiatio cessano dopo un anno.
Interdictum quod vi aut clan: il proprietario del fondo pu ottenere la rimozione della
costruzione che taluno avesse realizzato sul fondo di parte attrice vi (nonostante il suo
divieto) o clam (clandestinamente, senza chiedere autorizzazione, nella convinzione che
sarebbe stata negata).
Actio finium regundorum: utilizzata se, per alterazione dello stato dei luoghi dipendente
da forze naturali, non si scorgessero pi i confini tra due fondi rustici e sorgesse una
controversia a riguardo. Formula con adiudicatio, la pronunzia del giudice ha efficacia
costitutiva nel ristabilire i confini.
Azione Publiciana: speciale tutela per quanti, possessori di buona fede e cum iusta causa di
una cosa suscettibile dessere usucapita, ne avessero perduto il possesso prima del
compimento dei termini per lusucapione azione in rem e con clausola arbitraria, a cui
passivamente legittimato colui che avesse in precedenza posseduto la cosa in maniera utile
ai fini dellusucapione. Il giudice avrebbe dovuto accertare se lattore, prima di perdere il
possesso, avesse posseduto la cosa cum iusta causa e in buona fede finge trascorso il
termine dellusucapione, actio ficticia.
Pu sorgere conflitto tra il proprietario quiritario e il possessore ad usucapionem: secondo i
principi dovrebbero prevalere il proprietario.
Il possessore ad usucapionem, perduto il possesso prima che fosse trascorso il termine per
lusucapione, avrebbe avuto lactio Publiciana contro ogni possessore attuale
(eventualmente anche il proprietario quiritario), ma il dominus ex iure Quiritium avrebbe
opposto lexceptio iusti dominii, respingendo lazione Publiciana risolvere la questione a
favore del proprietario civile giusto solo se il possessore ad usucapionem ha acquistato il
possesso da un terzo non proprietario.
Nel caso in cui il venditore di res mancipi non ne avesse fatto al compratore mancipatio o in
iure cessio, ma solo traditio intervenne il pretore, concedendo al compratore, contro la
rivendica del dominus alienante, lexceptio rei venditae ac traditae + possibilit di
neutralizzare lexceptio iusti dominii (in caso di azione publiciana) con la replicatio doli.
Propriet pretoria: il possessore ad usucapionem, legittimato allazione Publiciana, gode a
volte di tutela relativa (prevalendo di fronte ai terzi, ma dovendo cedere di fronte al
proprietario civile), a volte di tutela assoluta (anche di fronte al proprietario civile nel caso
di res mancipi tradita). Nei casi di tutela assoluta il diritto del proprietario civile
qualificato nudum ius Quiritium, il possessore ad usucapionem tiene la cosa in bonis.
Propriet provinciale: dominium sulle terre dei paesi assoggettati dai Romani e organizzate
in province, gravate da imposta compete al Populus Romanus o allimperatore, il potere
dei privati su di esse si dice possessio. In sostanza si tratta di propriet, per i contenuti del
tutto simili a quelli del dominium ex iure Quiritium sui fondi italici.
I fondi provinciali rientrano tra le res nec mancipi, si trasmettono mediante traditio, non si
acquistano per usucapione.
Praescriptio longi temporis:il possessore di un fondo che lo avesse posseduto per lungo
periodo, convenuto con lazione reale da chi, assumendosene titolare, ne reclamava la
restituzione, pu opporre una praescriptio strumento di difesa del convenuto, non utile
per il recupero del possesso perduto e non modo di acquisto della propriet. Vi si
estendono i requisiti dellusucapione, tranne il tempus, stabilito in 10 anni inter praesentes e
20 anni inter absentes.
Diritto giustinianeo: si torna a distinguere nettamente la propriet (diritto soggettivo al
possesso) dal possesso e da altre posizioni giuridiche reali istituto unitario, limperatore
sopprime la qualifica ex iure Quiritium e vi assimila la propriet pretoria. Non c +
differenza tra fondi italici e fondi provinciali, tutti assoggettati a imposta fondiaria.
Si oscura la distinzione tra negozi astratti di trasferimento e relative causae esterne ad essi:
vendita e donazione si considerano al contempo cause e atti causali di trasferimento della
propriet.
Costantino istitu una longissimi temporis praescriptio, quarantennale, opponibile, a
prescindere da titolo e buona fede, dal possessore di un immobile. Giustiniano riduce il
termine a 30 anni, dispone la fusione di usucapio (solo per beni mobili, 3 anni) e longi
temporis praescriptio (solo per beni immobili, 10 o 20 anni).
Lazione fondamentale a difesa del dominio rimane la rei vindicatio.
Consortium ercto non cito: prima manifestazione di compropriet.
Si costituisce automaticamente alla morte del pater familias tra pi heredes sui (discendenti
soggetti allimmediata potestas del defunto) o si costituisce tramite legis actio fra estranei.
Ciascun consorte pu, senza il concorso degli altri, sia gestire e fruire delle cose comuni, sia
alienarle, disporne per lintero con effetti verso tutti gli appartenenti al consortium.
Per la divisione del consortium: actio familiae erciscundae tra heredes sui e actio communi
dividundo tra estranei.
Communio di propriet: volontaria o incidentale (prescinde dalla volont dei partecipanti,
es. per legato per vindicationem in favore di pi persone in ordine alla stessa res).
Ciascun partecipante socius titolare di una quota ideale del bene pi persone non
possono essere proprietarie per lintero della stessa cosa. Ogni comproprietario quindi pu
alienare la propria quota senza il consenso degli altri, non oltre; pu costituirvi pegno e
usufrutto, ma non servit prediali, partecipa alle spese e fa suoi i frutti, risponde dei danni
che la cosa comune provoca ai terzi pro quota.
Ius prohibendi: ciascun comproprietario pu, senza il consenso preventivo degli altri,
operare nella gestione e fruizione della cosa comune trattandosi di innovazioni, spetta a
ciascuno dei contitolari il diritto di veto.
Ius adcrescendi: se un socius rinunziasse alla sua quota, questa si accresce agli altri, a
ciascuno in proporzione della misura del suo diritto sulla cosa comune.
Manumissio del servo comune: la manomissione da parte di uno dei socii non rende lo
schiavo libero, ma da luogo ad accrescimento in favore degli altri comproprietari. Lo
schiavo diventa libero solo se tutti i socii compiono latto di affrancazione.
Actio communi dividundo: rimedio per la divisione dei beni comuni, formula con adiudicatio
e condemnatio (esigenza di conguagli in denaro). Non pu prescindere dalla divisione (per
conteggi e saldi bisogna attendere la divisione giudiziale), nel diritto giustinianeo si
ammette la possibilit di esercitare lactio communi dividundo solo per esigere dagli altri
contitolari il dovuto in relazione alla gestione della cosa comune, senza dover
contemporaneamente procedere alla divisione.
Servit prediali: diritti soggettivi di natura reale per cui il proprietario di un fondo pu
pretendere dal proprietario di un fondo vicino un comportamento determinato di tolleranza o
di omissione. Riguardano solo beni immobili, spettano al proprietario in quanto tale di un
fondo segue il fondo, non la persona, non alienabile separatamente dai fondi.
La servit deve essere utile al fondo dominante, ne deriva la necessit che i fondi siano
almeno vicini. Servitus in facendo consistere nequit il proprietario del fondo servente
pu essere solo tenuto a pati tollerare o non facere, non a fare qualcosa.
Considerando il lato attivo del rapporto, esistono servit positive (per il cui esercizio il
proprietario del fondo dominante non potr non tenere un comportamento attivo,
corrisponde un pati del fondo servente) e servit negative (il cui esercizio non comporta in
s alcuna attivit, vi corrisponde un non facere del fondo servente).
Le servit sono indivisibili e tipiche modus servitutis, precisa le modalit di esercizio
della servit. Sono servit solo quelle relative a fondi italici.
Servit di passaggio: iter (passaggio a piedi), actus (passaggio con carri e animali) e
acquedotto (derivazione di acqua attraverso il fondo altrui).
Servit rustiche (relative a fondi rustici, sono res mancipi) e urbane (relative a edifici, sono
res nec mancipi).
Nel III secolo il termine servitutes si estende a usufrutto e uso servit personali.
Costituzione:
mediante negozi con effetti reali, con mancipatio le servit rustiche e con in iure cessio
le servit sia rustiche, sia urbane
pactio et stipulatio (patto + stipulatio con oggetto il contenuto di una servit)
deductio servitutis, quando il proprietario di due fondi, nellalienarne uno mediante
mancipatio, daccordo con lacquirente e in forza di una lex mancipii, costituisce servit
fra di essi
legato per vindicationem, il legatario proprietario di un fondo e laltro fondo, destinato
ad essere servente, del testatore, dal quale si trasmette allerede o ad altro legatario per
vindicationem.
Le servit non si costituiscono mediante traditio, perch di tratta di res incorporales, non
suscettibili di possesso.
Lex Scribonia del I secolo a.C. vieta lusucapione delle servit.
Estinzione:
confusione: i due fondi appartengono allo stesso proprietario
remissio servitutis: rinuncia mediante in iure cessio
non usus: mancato esercizio continuato per due anni.
Per le servit urbane (generalmente negative, quindi si esercitano per il fatto stesso di
possedere il fondo dominante) la servit si considera non esercitata dal momento in cui il
dominus del fondo servente tiene un comportamento incompatibile con lesercizio della
servit.
Tutela giudiziaria della servit: vindicatio servitutis, detta anche actio confessoria da et
classica avanzata.
Usufrutto: diritto soggettivo reale di usare e percepire i frutti di una cosa altrui, senza
alterarne la destinazione economica il titolare detto usufruttuario, il proprietario della
cosa gravata detto nudo proprietario.
Lusufrutto viene riconosciuto come diritto autonomo in seguito alla diffusione dei
matrimoni sine manu (la donna non entra a far parte della familia del marito) con la morte
del p.f. c il rischio che la moglie sui iuris cada nellindigenza, inoltre c il timore che i
beni da lei acquistati ex testamento poi vadano alla famiglia originaria e non ai figli, che nel
matrimonio sine manu non sono iure civili eredi legittimi della madre prassi di legare alla
moglie lusus fructus di certi beni a partire da met II secolo a.C. tutelato con vindicatio
e qualificato ius.
Giustiniano qualifica lusufrutto, insieme allusus, come servitus (servit personale).
Pu avere ad oggetto cose mobili e immobili, mancipi e nec mancipi, purch inconsumabili
e fruttifere. Il testatore pu legare lusufrutto di tutti i propri beni.
Lusufruttuario pu usare la cosa gravata da usufrutto e percepirne i frutti, i quali diventano
suoi dal momento delleffettiva percezione. Gli acquisti dello schiavo gravato da usufrutto
vanno allusufruttuario se dipendono da un suo esborso o dallattivit dello schiavo,
altrimenti vanno al nudo proprietario. Manutenzione ordinaria della cosa a spese
dellusufruttuario.
Cautio fructuaria: imposta a garanzia delladempimento degli obblighi dellusufruttuario,
stipulatio pretoria con cui lusufruttuario promette al nudo proprietario la restituzione del
bene una volta estinto lusufrutto e luso della cosa con criteri di correttezza. La cautio
pretesa dal nudo proprietario quando lusufrutto si costituisce con atto inter vivos, se
lusufrutto si costituisce con legato per vindicationem il pretore denega al legatario di
usufrutto la vindicatio usus fructus finch non presta la cautio al nudo proprietario.
Lusufrutto ha carattere personale, inalienabile e intrasmissibile agli eredi. Lusufruttuario
pu cederne lesercizio, ma comunque il diritto si estingue con la sua morte.
Costituzione:
legato per vindicationem
in iure cessio (modellata sulla vindicatio usus fructus, il cessionario afferma il suo diritto
di usare e percepire i frutti di una res)
adiudicatio nelle azioni divisorie, quando il giudice lo ritiene opportuno in sede di
attribuzione delle quote
deductio, quando chi aliena la cosa con mancipatio o in iure cessio ne trattiene
lusufrutto
pactio et stipulatio
Non si costituisce con traditio perch res incorporalis, non suscettibile di possesso, n per
usucapione. Giustiniano estende allusufrutto la longi temporis praescriptio con effetti
acquisitivi.
Estinzione:
morte usufruttuario o capitis deminutio
avveramento della condizione risolutiva (se contemplata dellatto costitutivo)
scadenza del termine finale (se contemplata dellatto costitutivo)
trasformazione della cosa e della destinazione economica
rinunzia
consolidazione (il proprietario acquista lusufrutto e viceversa)
non usus (1 anno per mobili, 2 anni per immobili)
longi temporis praescriptio dopo Giustiniano
Tutela giudiziaria con vindicatio usus fructus (azione confessoria)
Quasi usufrutto: possono essere oggetto di legato di usufrutto anche denaro e altre cose in
consumabili, con obbligo al legatario di prestare una cautio con la quale promette la
restituzione dellequivalente una volta estinto lusufrutto.
Usus: il titolare usuario ha il diritto di usare direttamente e personalmente la cosa, ma
non di percepirne i frutti. Non divisibile, pi usuari eserciterebbero il totale usus sulla
cosa, non pro quota.
Diritto di superficie: il proprietario di un terreno non pu non essere al contempo
proprietario della superficie, ma nulla gli impedisce di darla in locazione e venderla (es.
inaedificatio). Il superficiario acquista solo un diritto di credito al godimento delledificio
tutela del superficiario di tipo possessorio con interdictum de superficiebus (contro turbative
al godimento anche provenienti da terzi) e azione reale in factum, esperibile contro
chiunque tenesse il godimento della superficie al suo posto.
Agri vectigales: terre pubbliche che i censori e i municipia erano soliti dare in concessione
ai privati (possessores, tutelati con interdica contro turbative e spossessamenti).
Le concessioni possono essere a termine, revocabili per mancato pagamento del canone,
qualificate generalmente locazioni. Fine I secolo a.C.: azione reale in factum concessa per il
recupero del possesso ius in agro vectigalii, trasmissibile mortis causa e inter vivos, vi si
possono costituire diritti reali limitati in favore di terzi, il concessionario pu esercitare certe
azioni spettanti al dominus in sostanza diritto reale di godimento su cosa altrui, sempre
soggetto a revocabilit per mancato pagamento del vectigal.
Enfiteusi: concessione di terra pubblica, lenfiteuta tenuto al miglioramento del fondo e
obbligato al pagamento di un canone annuo. Se decide di alienare il fondo enfiteutico, il
concedente ha diritto di prelazione; in caso di alienazione a terzi, il concedente ha diritto al
2% del prezzo di vendita.
Estinzione:
mancato pagamento del canone o dellimposta fondiaria per oltre 3 anni
alienazione del fondo a terzi effettuata senza cura degli adempimenti verso il concedente
confusione (proprietario = concedente)
Pegno e ipoteca diritti reali di garanzia.
Datio pignoris: pegno manuale, consegna di una cosa al creditore in modo che la tenga fino
alla soddisfazione del credito, la propriet della cosa resta a chi effettua la consegna
(debitore).
Conventio pignoris: patto tra creditore e proprietario di una cosa (debitore) con cui, pur
restando la cosa presso il proprietario, si conviene che il creditore ne prenda possesso in
caso di inadempimento e la tenga fino allestinzione del debito.
Tutela giudiziaria nella conventio pignoris: interdictum Salvianum, I secolo a.C., data al
creditore pignoratizio contro il conduttore di fondi rustici che non paga la mercede
convenuta, il creditore prende possesso degli attrezzi di lavoro come pegno a garanzia del
pagamento.
Interdictum de migrando, spettante al conduttore di immobili urbani contro il locatore che
gli impedisca di portare via dallalloggio le cose ivi immesse, presuppone un regolare
pagamento del canone e che le cose non siano state convenute in pegno.
Actio Serviana, in factum e di natura reale, esperibile dal creditore pignoratizio contro il
possessore attuale della cosa (debitore o terzo), diretta al conseguimento del possesso.
Il pegno validamente costituito da chi abbia la cosa in bonis, ovvero proprietario quiritario
o pretorio.
Interdictum de vi armata: senza limiti di tempo, spetta alla vittima di uno spoglio violento
contro la persona che commette lo spoglio avvalendosi di una banda armata. Non contiene
lexceptio vitiosae possessionis (tutela la vittima anche se possessor iniustus).
Il possesso uno stato di fatto che prescinde dal corrispondente stato di diritto il
possessore uti dominus protetto sia che sia effettivamente proprietario della cosa
posseduta, sia che no; protetto sia contro terzi, sia contro lo stesso proprietario se lui a
violare il possesso. La questione di propriet va decisa in sede di rivendica, il dominus non
possessore, per avere il possesso della cosa propria, deve ricorrere alla rivendica.
Lusucapione riguarda solo i possessori uti domini (coloro che tengono la cosa come
propria, con animus domini) se non sono gi proprietari, lo diventano con il decorso
dellusucapione possesso ad usucapionem, tutela con azione Publiciana.
Il possesso ad interdicta il possesso che da luogo alla tutela possessoria interdittale.
I possessori uti domini di norma possiedono sia ad interdicta, sia ad usucapionem; gli altri
possessores hanno solo la possessio ad interdicta.
Corpus possessionis: riconosciuto a quanti avessero un controllo materiale con la cosa e a
quanti ne avessero leffettiva disponibilit e il controllo.
Animus possidendi: intenzione di tenere la cosa nel proprio interesse, in maniera
indipendente.
Il possesso di una res si acquista dal momento in cui taluno, con lanimus possidendi, ha la
possibilit di disporne si conserva finch il corpus perdura senza smettere lanimus, si
perde quando viene meno il corpus o lanimus.
Nessuno pu mutare a se stesso la causa del possesso: chi ha iniziato a tenere una cosa in
forza di un titolo, non pu pretendere di possederla ad altro titolo per avere mutato da s il
proprio animus, non ha effetto linterversione del possesso senza intervento di altra persona.
Oggetto del possesso: il possesso di una cosa composta non comporta il possesso anche
delle singole partes, il possessore dellintero, durante lunione, non usucapisce le partes.
Il possesso riguarda solo le res corporales (no possesso per usufrutto e servit, ovvero res
incorporales). Il diritto di propriet non concepito come ius perch si identifica con la cosa
che ne oggetto.
Quasi possessio: coloro che esercitano usufrutto e servit non sono ritenuti possessori, ma
quasi possessori, gli sono concessi in via utile gli interdicta uti possidetis e unde vi.
CAPITOLO VI LE OBBLIGAZIONI
Obligatio: vincolo giuridico per cui un soggetto (debitore) tenuto ad un determinato
comportamento (prestazione) nei confronti di un altro soggetto (creditore). Al creditore
contro il debitore spetter unazione in personam.
La prestazione del debitore consiste in un comportamento spesso positivo il debitore
inadempiente incorre di responsabilit (posizione di chi deve render conto, esposto al rischio
di dover subire una sanzione).
Lunico tipo di reazione ammesso agli inizi contro i comportamenti illeciti era la vendetta:
loffensore doveva essere punito con una poena corporale, inflitta dal pater familias del
gruppo familiare offeso impossessamento immediato dellautore dellillecito.
Loffeso pu rinunciare alla vendetta se loffensore offre di pagare una composizione
pecuniaria da un certo momento si stabilisce che loffeso non pu rifiutare la
composizione pecuniaria offerta dalloffensore riscatto (no obbligazione perch non
una prestazione a cui tenuto loffensore).
Responsabilit contrattuale
Il debitore responsabile se limpossibilit della prestazione a lui imputabile.
Nelle obbl di dare cose determinate, il debitore risponde dellimpossibilit sopravvenuta
della prestazione se essa consegue a un suo comportamento positivo e cosciente (factum
debitoris), non importa se voluto o non.
Quando il debitore tiene a proprio vantaggio una cosa altrui, con lobbligo poi di restituirla,
risponde per custodia. Il debitore liberato solo se la prestazione diventa impossibile, per
caso fortuito o forza maggiore; in ogni altra ipotesi egli responsabile.
Il depositario risponde solo per dolo (inteso come volontariet dellevento dannoso
provocato dal comportamento), perch tiene la cosa non a proprio vantaggio, ma a
vantaggio del deponente. Commette dolo il depositario che volontariamente provoca il
perimento della cosa depositata.
In conformit ai criteri della buona fede, giusto che il debitore risponda dellimpossibilit
sopravvenuta della prestazione sulla base del criterio di custodia.
In altri casi il grado di responsabilit del debitore limitato al dolo o alla colpa colpa =
comportamento negligente o imprudente.
Culpa lata: colpa grave, nella quale incorre il debitore che non intende quel che tutti
intendono, in quanto agli effetti equiparata al dolo.
Culpa levis: la persona non adopera la diligentia propria delluomo medio, culpa in abstracto
Culpa in concreto: colpa di chi non cura le cose altrui come le cose proprie.
Ai criteri di imputazione dellinadempimento si pu derogare con patto contrario nelle
obbligazioni da contratto. nullo il patto di esonero dal dolo.
Periculm; rischio dipendente da un evento pregiudizievole per taluno e non imputabile a
nessuno. Nelle obbl solitamente a carico del creditore.
Perpetuatio obligationes: divenuta impossibile la prestazione per causa imputabile al
debitore, invece di estinguersi si perpetua.
Il debitore cade in mora quando, consapevolmente e senza alcuna giustificazione, non
adempie il proprio debito.
Interpellatio = prassi di invitare il debitore ad adempiere, da quel momento il debitore cade
in mora. superflua in caso di obbl con il termine iniziale previsto nel negozio costitutivo e
in caso di obbl nascenti da furto (perch il ladro sempre in mora).
Il debitore moroso sempre responsabile dellimpossibilit sopravvenuta della prestazione,
il periculum sempre a suo carico e lobbligazione, diventata impossibile la prestazione, si
perpetua.
Nelle fattispecie di iudicia bona fidei il debitore moroso liberato se prova che, eseguita
tempestivamente la prestazione, la cosa sarebbe perita ugualmente; inoltre il debitore
moroso deve corrispondere al creditore anche i frutti della cosa dovuta dal momento in cui
sia caduto in mora o gli interessi, in caso di debiti pecuniari.
Le conseguenze della mora del debitore vengono meno quando lo stesso debitore purga la
mora, offrendo di eseguire la prestazione.
Il creditore cade in mora quando rifiuta la prestazione offerta dal debitore. Il debitore,
divenuta impossibile la prestazione, resta responsabile per dolo soltanto.
Se il debitore offre di pagare specificando le cose che offriva in pagamento e queste,
rifiutate dal creditore, periscono per cause non riconducibili al dolo del debitore, questi
liberato in forza di exceptio.
In caso di obbl pecuniarie, il debitore ha la possibilit di liberarsi depositando la pecunia
(dopo averla obsignata, cos da renderla riconoscibile) in luogo pubblico.
La mora accipiendi cessa una volta che il creditore manifesta la concreta disponibilit a
ricevere la prestazione.
Fonti delle obbligazioni:
Contratti (atti leciti con effetti obbligatori, poi negozi giuridici almeno bilaterali in cui si
ravvisa tra le parti un accordo volto a far nascere lobbligazione)
Delitti (atti illeciti extracontrattuali sanzionati da azioni penali)
Variae causarum figurae di Gaio (solutio indebiti, vari altri atti leciti con effetti
obbligatori non classificabili tra i contratti per difetto di accordo volto a far nascere
lobbligazione)
Obbligazioni quasi ex contractu (relative ad atti leciti obbligatori non contrattuali per difetto
di consenso) e obbligazioni quasi ex maleficio (relative ad illeciti meno gravi gi sanzionati
dal pretore con azioni penali)
Contratti: negozi giuridici almeno bilaterali con effetti obbligatori, produttivi
dellobbligazione concordemente voluta dalle parti.
Tipici perch sono tipiche le azioni in personam che li sanzionano, esistono dei correttivi (es
stipulatio un contratto in cui la tipicit sta nella forma e non nei contenuti, contratti
innominati)
I contratti del diritto romano hanno solo effetti obbligatori, gli effetti reali si riconoscono ad
altri negozi giuridici bilaterali non qualificati contractus.
Contratti unilaterali (sorgono obbl a carico di una sola persona, es stipulatio, mutuo),
bilaterali (sorgono obbl a carico di entrambe le parti, es compravendita, locazione) o
bilaterali imperfetti ( obbligata una sola parte, ma pu nascere obbl a carico anche
dellaltra).
Contratti consensuali: lobbligazione si contrae in virt del consenso, il quale necessario e
sufficiente (compravendita, locazione, societ, mandato, tutti sanzionati da azioni di buona
fede). Finch non hanno avuto esecuzione si sciolgono per mutuo dissenso.
Contratti reali: lobbligo si contrae in virt della consegna della cosa e a partire da quel
momento, il consenso incorporato nella consegna, che pu essere una traditio (mutuo >
propriet, pegno > possesso).
Contratti verbali (lobbl nasce per effetto della pronunzia di certa verba) o letterali (lobbl
nasce con la materiale registrazione per iscritto di certe operazioni contabili). Il consenso
espresso mediante verba o mediante scriptura.
Mutuo: contratto reale unilaterale, una parte (mutuante) consegna allaltra (mutuatario) una
somma di denaro o altre cose fungibili con limpegno del mutuatario di restituire altrettanto
dello stesso genere, negozio causale che realizza un prestito di consumo.
Con la traditio il mutuatario acquista la propriet del denaro o delle altre res nec mancipi
che gli vengono consegnate datio.
Nasce unobbligazione sola a carico del mutuatario, che deve restituire lequivalente di
quanto ricevuto. Il periculum a suo carico. Per la restituzione il creditore mutuante agisce
con una condictio, azione per la restituzione del dato, di stretto diritto, in personam e in ius,
con formula senza demonstratio, astratta, nellintentio vi un dare oportere a carico del
convenuto.
Il mutuo un istituto del ius civile, riconosciuto e tutelato anche nei confronti dei peregrini,
quindi qualificato iuris gentium.
Far conseguire al compratore il pacifico godimento della merx (nella vendita di res
corporales tenuto a farne traditio vacuae possessionis)
Risponde per custodia se la merce non consegnata contestualmente alla vendita periva.
Actio empti di buona fede contro il venditore inadempiente.
Il venditore che vende cosa non propria non per questo in s responsabile, purch faccia
conseguire al compratore il pacifico godimento della cosa venduta. La resp del venditore
sorge solo se il compratore subisce evizione fatto del terzo che rivendichi con successo,
presso il compratore, la cosa venduta.
Vizi occulti: vizi o difetti materiali della cosa non manifesti al compratore allatto della
vendita la resp del venditore non discende di per s dal contratto di vendita.
Contro il emancipante del fondo venduto che in seno alla mancipatio avesse, con lex
mancipii, precisato lestensione del fondo, spettava al compratore lactio de modo agri per il
doppio del minor valore del fondo se il fondo stesso risulta di estensione inferiore.
Actio ex stipulatu una volta verificato che le qualit promesse con stipulatio non esistono o i
vizi dichiarati assenti sono invece presenti.
Edili curuli obbligano i venditori di schiavi e di animali esposti in vendita a dichiarare
preliminarmente al compratore i vizi delle res in vendita. Il compratore ha unactio
rehdibitoria (il compratore riottene il prezzo previa restituzione del servo o animale 6
mesi) e unactio quanti minoris (per recuperare il minor valore dello schiavo o animale 1
anno).
Patti aggiunti patti risolutivi sospensivamente condizionati, per cui la vendita, nel suo
complesso, risulta soggetta a condizione risolutiva.
Patto commissorio, a favore del venditore,se il compratore non paga il prezzo entro il
termine convenuto si risolve la compravendita.
In diem addictio, a favore del venditore, se il venditore entro un certo termine riceve una
migliore offerta, si risolve la compravendita.
Pactum diplicentiae, a favore del creditore, se il compratore dichiara, nel termine
convenuto, di non gradire la cosa, la vendita risolta.
Locazione: contratto consensuale e bilaterale per cui, con lesplicita previsione di una
mercede, il locatore si impegna a mettere a disposizione del conduttore, per un periodo di
tempo limitato e con uno scopo preciso, una cosa (mobile o immobile) e il conduttore si
impegna a prenderla in consegna, per poi restituirla una volta scaduto il termine convenuto o
raggiunto lo scopo previsto.
Azioni locati e conducti, in ius ex fide bona, contratto iuris gentium in relazione ai soggetti
che ne fruiscono, iuris civilis in quanto agli effetti.
Locatio rei: ha ad oggetto cose mobili o immobili (inquilinus = conduttore di immobili
urbani, colonus = conduttore di fondi rustici). Il locatore assume lobbligo di consegnare la
cosa, idonea alluso convenuto ed esente da vizi non dichiarati, e di assicurarne al
conduttore il godimento. Il conduttore assume lobbligo di pagare la mercede, mantenere la
cosa nelle condizioni in cui gli stata consegnata e restituirla alla scadenza.
Il conduttore acquista la detenzione della cosa, responsabile per custodia.
Locatio operis: il locatore si obbliga a consegnare una cosa, il conduttore a esercitare
autonomamente, ma nellinteresse del locatore, una certa attivit relativa alla cosa stessa, s
da raggiungere il risultato convenuto, per poi restituirla al locatore trasformare la res.
Il conduttore acquista la detenzione, responsabile per custodia in caso di perimento o
deterioramento della res locata. Risponde per imperitia (equiparata alla culpa) per cattiva
esecuzione dellopera. liberato per impossibilit sopravvenuta dipendente da caso fortuito
o forza maggiore (il periculum a carico del locatore, che deve ugualmente pagare la
mercede).
Se, per difficolt della navigazione, si costretti a gettare in mare parte delle merci locate
per il trasporto, il rischio dovrebbe essere sopportato dai locatori, ma per la lex Rhodia de
iactu, il rischio viene ripartito proporzionalmente tra tutti i locatori delle merci imbarcate
sulla stessa nave.
Locatio operarum: un uomo libero assume limpegno di mettere la propria attivit
lavorativa alle dipendenze di altra persona, la quale si obbliga a pagare, come corrispettivo,
una certa mercede. Periculum a carico del datore di lavoro, deve pagare la mercede anche se
il lavoratore non presta le suo opere per causa a lui non imputabili.
Societas: contratto consensuale bilaterale, eventualmente plurilaterale, per cui i socii
convengono di mettere in comune beni e attivit lavorative al fine di conseguire un lucro per
tutti, previa divisione di profitti e perdite. Iuris gentium (tutelato anche nei confronti dei
peregrini) e di ius civile (sanzionato dallactio pro socio, in ius di buona fede).
Il grado di resp del socio diverso a seconda delle situazioni.
Societas omnium bonorum: societ pi antica, dove i soci convengono di mettere in comune
tutti i loro beni, presenti e futuri.
Nella societ consensuale le parti si obbligano in forza del semplice consenso comunque
manifestato, ma necessario che questo permanga nel tempo affectio societatis.
Scioglimento della societ:
Reciproco dissenso
Manifestazione di voler recedere dal contratto di anche solo un socio
Esaurimento dello scopo
Impossibilit sopravvenuta di raggiungere lo scopo
Morte o capitis deminutio anche di un solo socio
Procedura esecutiva per insolvenza con bonorum venditio di anche solo un socio.
Profitti e perdite vanno divisi in parti uguali se nulla convenuto in proposito. nullo il
patto leonino (patto che limita la partecipazione di un socio alle sole perdite e lo esclude
dagli utili); valido il patto per cui non socio partecipi solo agli utili e sia escluso dalle
perdite.
Per la fraternitas che si stabiliva tra soci e per la fiducia reciproca fra di essi, la condanna
dellactio pro socio infamante. Il convenuto gode del beneficium competentiae, quindi pu
evitare la condanna pagando una pena.
La societas romana non da luogo alla costituzione di un patrimonio autonomo distinto da
quello personale dei soci, n la societas assume rilevanza esterna verso i terzi. Per limitare la
responsabilit si svolge lattivit comune per mezzo di schiavi forniti di peculio.
Mandato: contratto bilaterale imperfetto per il quale il mandante conferisce un incarico al
mandatario, il quale si impegna a eseguirlo. Al mandatario non dovuto alcun compenso, in
quanto se fosse previsto il rapporto potrebbe rientrare nella locatio operis.
Il mandato pu essere nellinteresse del solo mandante o di terzi.
Il mandante ha, contro il mandatario, lactio mandati directa (infamante); il mandatario ha,
contro il mandante, lactio mandati contraria azioni in ius ex fide bona, iuris gentium.
Il mandatario ha lobbligo di eseguire fedelmente lincarico e trasferire al mandante beni,
diritti e crediti acquistati in relazione al mandato; sul mandante grava lobbligo di
rimborsare al mandatario le spese e risarcire i danni occorsi, e sollevarlo dai debiti assunti.
Sistema di rappresentanza indiretta. Per inadempimento o cattiva esecuzione del mandato, il
mandatario risponde per dolo.
Estinzione mandato:
Revoca del mandante
Rinunzia del mandatario
Morte di una delle parti
Reciproco dissenso
Espletamento dellincarico
Contratti innominati: negotia in cui ciascuna delle parti viene onerata di un dare o di un
facere, il cui valore obbligatorio deriva dallesecuzione data da una delle parti do ut des...
Il pretore il primo a dare efficacia a queste convenzioni, con actiones in factum decretales,
nel II secolo a.C. si afferma il principio per cui la parte che avesse fatto la prestazione
avrebbe potuto avanzare la pretesa alla controprestazione tramite un actio praescriptis verbis
(azione in personam e in ius, in cui lintentio esprime lobbligo alla controprestazione del
convenuto con il verbo oportere ed preceduta da praescriptio).
La responsabilit del debitore estesa alla colpa.
Unilaterali (si obbliga solo la parte che riceve la prestazione).
Condictio causa data causa non secuta: la parte che compie una datio pu esperire la
condictio extracontrattuale per ripetere quanto prestato nel caso in cui manchi la
controprestazione.
donazione modale
permuta
contratto estimatorio una parte da allaltra una cosa stabilendone il valore, laccipiente
si obbliga o a venderla e restituire il ricavato nei limiti della stima, o a restituire la cosa
stessa
datio ad inspiciendum una parte consegna allaltra una cosa perch ne determini il
valore e la restituisca.
Precario concessione di un bene che il concedente fa al precarista perch ne goda
gratuitamente e lo restituisca a semplice richiesta. Il precarista tutelato contro terzi con
linterdictum uti possidetis qualifica di possessore. Il concedente pu riprendere
possesso della cosa in ogni momento con atto di autodifesa, anche contro la volont del
precarista (interdictum quod precario). Iuris gentium, Giustiniano nega al concedente di
poter riprendere possesso della cosa in via di autodifesa.
Nuda pacta: convenzioni, accordi, in qualsiasi forma manifestati, che non rientrano nello
schema di alcun contratto tipico. Nella prima et repubblicana leditto pretorio de pactis
diede efficacia limitata mediante lexceptio pacti conventi non danno luogo ad
obbligazioni. La parte che ne trae vantaggio non pu promuovere giudizio, convenuta in
violazione del patto avrebbe opposto lexceptio per essere assolta una volta che il giudice
avesse verificato leffettiva esistenza del patto.
I patti aggiunti ai contratti dai quali derivano azioni di buona fede si distinguono tra:
pacta adiecta in continenti, contestuali alla conclusione del contratto, per la loro
attuazione pu essere proposta la stessa azione di buona fede propria del contratto cui il
patto inerisce, sono parte integrante del contratto.
pacta adiecta ex intervallo: successivi alla conclusione del contratto.
Giustiniano diede efficacia obbligatoria al patto extragiudiziario con cui due parti
convenivano di rimettere allarbitrato di un terzo scelto di comune accordo la decisione di
una controversia tra loro. I classici vi davano rilevanza giuridica indiretta: ciascuna parte
prometteva allaltra con stipulazioni penale una pena pecuniaria se la parte promittente non
si fosse adeguata alla pronunzia dellarbitro compromesso patto legittimo.
Atti leciti non contrattuali
Negotiorum gestio: gestione di affari altrui senza mandato, intrapresa con la convinzione
che si trattasse di affari altrui e iniziata utilmente, non rilevando se poi lesito della gestione
fosse stato utile o no per il gerito, effetti obbligatori. Ambedue le parti hanno le actiones
negotiorum gestorum, diretta per perseguire il gestore e contraria per perseguire il gerito, di
buona fede.
Obblighi del gestore:
portare a termine laffare intrapreso
trasferire al gerito beni e diritti che ricava o avrebbe dovuto ricavare dalla gestione
responsabilit per dolo, poi per colpa
Obblighi del gerito:
assumere su di s le obbligazioni che laltro contrae in relazione alla gestione
rimborso spese e danni al gestore
Sistema di rappresentanza indiretta.
Gestione della tutela impuberum: cessata la tutela, il tutore dellimpubere deve rendere
conto allex pupillo della gestione tutelare. Lex pupillo deve rimborsare allex tutore e
sollevarlo dai debiti assunti per la gestione. Il tutore risponde per culpa in concreto.
Communio incidens (gestione cosa comune) e coeredit seguono gli stessi criteri di
responsabilit.
Legati obbligatori: legati per damnationem e sinendi modo danno luogo ad obbligazioni tra
erede e legatario quando il testamento acquista efficacia.
Nel legato per damnationem il testatore, con certa verba, onera lerede di compiere una
prestazione determinata in favore del legatario.
Nel legato sinendi modo il testatore pone a carico dellerede un obbligo di non facere per
consentire al legatario di fare qualcosa.
Il legatario ha lactio ex testamento, in personam in ius e di stretto diritto, comporta
condanna al doppio in caso di contestazione infondata.
Fedecommessi: disposizioni di ultima volont in favore di terzi che il testatore rimette alla
fides dellerede o del legatario per lesecuzione. Sanzionati per la prima volta in sede di
cognitio extra ordinem, che concede la petitio fideicommissi al fedecommissario (il giudice
deve giudicare con criteri di equit).
Solutio indebiti: ricorre ogni qual volta un soggetto esegua una datio nellerronea
convinzione di esservi tenuto, e laccipiens riceva la prestazione inconsapevole che non sia
dovuta applicazione della condictio indebiti per la restituzione del dato obbligazione
dellaccipiens di restituire lindebito al solvens, la stessa cosa se una cosa specifica,
lequivalente per cose fungibili.
Applicazioni non contrattuali della condictio = si procede a datio dotis e il matrimonio non
ha luogo, il donante sopravvive nella donatio mortis causa senza la condictio laccipiens
avrebbe realizzato un arricchimento ingiustificato.
Delitti: comportamenti determinati che lordinamento riprova, tutti rientranti tra gli atti
illeciti extracontrattuali. Obligatio = vincolo giuridico esistente tra offensore ed offeso per
cui luno era tenuto verso laltro al pagamento di una pena pecuniaria, perseguibile con
azione penale furto, rapina, damnum iniuria datum e iniuria trattati nelle Institutiones di
Gaio.
Criterio generale del dolo: il delitto si imputa al suo autore se commesso col deliberato
proposito di provocare alloffeso il pregiudizio che gliene deriva.
I crimina sono i comportamenti pi direttamente lesivi degli interessi della comunit, pi
gravemente riprovati, sanzionati con pene pi gravi e repressi nellambito di iudicia publica.
Furto: sottrazione illecita di una cosa mobile altrui (amotio rei) ogni comportamento
doloso che, non integrando gli estremi di altri delitti, provocasse ad altri una perdita o uno
svantaggio relativo ad una cosa mobile o immobile.
Aspetto oggettivo: per configurare il furto, si ritiene sufficiente la contrectatio rei, contatto
fisico con la cosa pur senza la materiale sottrazione.
Aspetto soggettivo: si richiede la contrectatio fraudolosa, si nega che sia furto la sottrazione
di cose ereditarie e la sottrazione di cose tra marito e moglie.
Genera furtorum:
furtum manifestum: furto commesso dal ladro preso, catturato dal derubato sul fatto il
ladro deve essere fustigato e addictus dal magistrato al derubato. Se il ladro commette il
furto di notte o se cerca di difendersi con le armi, il derubato pu ucciderlo.
furtum nec manifestum: ogni furto non manifesto pena pecuniaria in duplum, poi
perseguibile con lactio furti nec manifesti in ius.
Et preclassica: actio furti manifesti, azione penale pretoria, il derubato persegue il
quadruplo del valore della cosa rubata, esercitata direttamente contro il ladro se sui iuris,
contro lavente potest e in via nossale se il ladro alieni iuris.
Le actiones furti sono infamati, vi attivamente legittimato il derubato che avesse un
interesse giuridicamente apprezzabile che la cosa non venisse rubata.
Condictio ex causa furtiva: reipersecutoria, vi ammesso il proprietario della cosa rubata in
quanto tale. Nel caso di furto di cosa comodata, il comodante agisce con la condictio, il
comodatario con lactio furti (cumulabili).
Rapina: 76 a.C. actio vi bonorum raptorum volta a sanzionare la sottrazione di cosa altrui
commessa con violenza, penale e infamante, entro lanno al quadruplo, dopo lanno in
simplum.
Danneggiamento (damnum iniuria datum): lex Aquilia III secolo a.C. articolata in 3
capitoli:
uccisione iniuria di schiavi e pecudes altrui poena: maggior valore che lo schiavo o
lanimale ha avuto nellanno precedente luccisione.
adstipulator che, in frode allo stipulante, ha estinto il credito mediante acceptilatio
poena: importo del credito estinto.
ferimento di schiavi e pecudes, uccisione e ferimento di animali non pecudes, distruzioni
o semplice danneggiamento di cose inanimate poena: maggior valore di schiavi,
animali e cose inanimate nei 30 gg precedenti levento dannoso.
Actio legis Aquiliae, penale e in ius, contro lautore del danno. Il pretore estende la tutela
aquiliana anche ai non proprietari. Lautore del danneggiamento responsabile anche per
culpa levissima.
Giustiniano qualifica lazione aquiliana: reipersecutoria se il danno provocato nel
momento di maggior valore della res nellultimo anno o mese; mista nel caso in cui la cosa
avesse perduto valore nellultimo anno o mese, la parte della condanna che supera il valore
della res al tempo del danno a titolo di poena.
La legge Aquilia punisce il damnum iniuria datum = danno ingiusto, causato da
comportamento negligente.
Aspetto oggettivo: rileva il danno corpore corpori datum, prodotto direttamente dalla forza
muscolare dellagente allintegrit fisica della cosa.
Iniuria: offese arrecate al fisico di unaltra persona.
Membrum ruptum: lesione fisica con perdita definitiva della funzionalit di un organo
pena del taglione o composizione pecuniaria concordata con la vittima;
Os fractum: frattura di un osso che non comporta perdita della funzionalit dellorgano
300 assi per un libero, 150 assi per un servo;
Lesioni e altre violenze fisiche minori 25 assi.
Il pretore istituisce nel II secolo a.C. lactio iniuriarum estimatoria per la persecuzione degli
atti dolosi e ingiusti di violenza fisica alle persone, penale e infamante, giudicano i
recuperatores, condemnatio con taxatio, intrasmissibile agli eredi.
Actio de pauperie: XII Tavole, si riferisce ai danni prodotti da comportamenti spontanei e
innaturali dei pecudes, data contro il proprietario delle bestie, posto di fronte
allalternativa di risarcire il danno o dare a nossa lanimale trasferendone allattore la
propriet. Dal lato attivo legittimato il dominus della res danneggiata. Azione nossale, non
penale.
Obbligazioni quasi ex delicto: derivano dagli illeciti pretori non dolosi, enunciate da
Giustiniano nelle Istituzioni.
Iudex qui litem suam fecerit: per il giudice che giudica malamente per imperizia, actio in
factum, penale per la parte che ne risente;
Effusum vel deiectum: danni a persona provocati da oggetti lanciati o lasciati cadere
dallalto delle case di abitazione sulla pubblica via, azione penale in factum contro
lhabitator. Per i danni a cosa la pena il doppio dei danni arrecati, per il ferimento di un
uomo libero la pena determinata dal giudice secondo equit, per la morte di un uomo
libero pena fissa.
Positum aut suspensum: azione penale, in factum, popularis con pena fissa, concessa
contro lhabitator o il dominus della casa sul cui tetto o cornicione fosse stata posata una
cosa che, cadendo, avrebbe potuto provocare danni ai passanti. Sorge per il solo fatto
della situazione di pericolo, prescinde dallevento dannoso.
Actiones adversus nautas, caupones, stabularios: per furti e danni a passeggeri e
avventori che si verificano sulle navi, nelle locande o nelle stazioni per il cambio dei
cavalli, azione penale in factum e in duplum.
Estinzione delle obbligazioni: ipso iure o ope exceptionis, con la compensazione ope
iudicis.
Solutio: adempimento, dalla prima et preclassica estingue le obbl ipso iure. Compiuta dal
debitore o dal terzo nei confronti del creditore. Comporta ladempimento per intero della
prestazione (salvo che il creditore accetti un adempimento parziale o che il debitore goda
del beneficium competentiae in virt di una taxatio nella condemnatio formulare).
Se il debitore tenuto verso lo stesso creditore per pi debiti omogenei e non si precisava
per quale debito si compisse la solutio, il pagamento si imputava: al debito scaduto, a quello
pi gravoso per il debitore, a quello pi antico; se non ricorre nessuna di queste circostanza,
il pagamento imputato proporzionalmente a tutti i debiti.
Datio in solutum: il debitore pu compiere una prestazione diversa solo con il consenso del
creditore, sempre nei tempi e luogo indicati nellatto costitutivo, se non risulta il luogo
dallatto la prestazione va compiuta al domicilio del debitore.
Remissione del debito: atto col quale il creditore rinunzia ad esigere il proprio credito.
Solutio per aes et libram: dinanzi a 5 cives puberi e a un libripens, presente il creditore, il
debitore dichiara solennemente di liberare se stesso dal potere del creditore. necessaria per
la liberazione dei nexi dal potere del creditore, per lo scioglimento del vincolo a carico del
condannato in un giudizio privato e per lestinzione delle obbligazioni pecuniarie da legato
per damnationem. Effetto estintivo ipso iure, riconosciuto a prescindere dalladempimento
imaginaria solutio. Scompare in et postclassica.
Acceptilatio: atto simmetrico e contrario rispetto alla stipulatio (Hai ricevuto quel che ti ho
promesso? S) lobbligazione si estingue verbis e ipso iure. Si estinguono mediante
acceptilatio solo le obbl nate verbis. Gaio definisce lacceptilatio imaginaria solutio, la quale
produce i suoi effetti indipendentemente dalla causa negozio astratto.
Pactum de non petendo: il creditore pu rimettere il debito impegnandosi con semplice patto
a non pretendere ladempimento della prestazione, con efficacia propria dei nuda pacta.
Estingue ipso iure le obbligazioni perseguibili con le azioni penali furti e iniuriarum.
Transazione: una specifica causa di negozi astratti e una particolare applicazione del
pactum de non petendo. Presuppone una lite in corso tra le parti e queste, per mettere fine
alla lite pattuiscono reciproche attribuzioni (tramite stipulatio, la transactio ne la causa) e
rinunzie (pactum transactionis, opponibile mediante exceptio).
Nel tardo diritto romano per lattuazione si diede alla parte interessata lactio praescriptis
verbis contratto innominato.
Novazione: sostituzione di unobbligazione con unaltra per cui la prima si estingue ipso
iure e al suo posto sorge la nuova. Si verifica per effetto di una stipulatio che, avendo ad
oggetto la stessa prestazione, fa espresso riferimento al rapporto obbligatorio che con essa si
vuole estinguere si estinguono anche eventuali garanzie personali e reali e si interrompe
il corso di eventuali interessi. Requisiti:
Idem debitum
Aliquid novi: la nuova obbligazione deve presentare qualcosa di nuovo rispetto alla
vecchia
Animus novandi: intenzione delle parti di procedere a novazione
Giustiniano ammette che la novazione possa aver luogo a prescindere dal requisito
dellidem debitum.
Stipulatio Aquiliana: novazione oggettiva, in ununica stipulatio si deduce in maniera
generica il corrispettivo pecuniario di ogni debito del promittente verso lo stipulante in
modo che, compiuta la stipulatio, il promittente fosse tenuto verso lo stipulante ad una sola
prestazione.
Delegatio promittendi: lelemento nuovo nella novazione soggettiva la persona del
creditore o del debitore in seguito a unautorizzazione unilaterale e informale.
D.p. attiva: il debitore (delegato) si impegna con stipulatio con un terzo (delegatario) in
seguito allinvito del creditore (delegante).
D.p. passiva: un terzo (delegato) si impegna con stipulatio con il creditore (delegatario) su
invito del debitore (delegante).
Litis contestatio: nelle azioni civili in personam effetto preclusivo ipso iure il creditore
non potr pi agire quindi il suo credito estinto, se il giudice assolve il convenuto debitore.
Tuttavia il debitore rimane tenuto in forza di un vincolo di natura processuale, il condemnari
oportere, che si estingue solo con la sentenza di condanna, dando luogo ad obligatio iudicati
novazione sia per effetto della litis contestatio, sia per effetto della sentenza di condanna.
Sono nulle le stipulazioni prestate per importi superiori a quelli del debito principale, ma
valide se prestate per importi minori. Lestinzione dellobbligazione principale comporta
necessariamente lestinzione delle obbligazioni di garanzia.
Lobbligazione principale si estingue per effetto di solutio, acceptilatio, novazione, pactum
de non petendo in rem, litis contestatio; non si estingue se lobbligazione di garanzia si
estingue per confusione, capitis deminutio, pactum de non petendo in personam.
Mandato di credito: il garante(mandante) da incarico al futuro creditore (mandatario) di dare
a mutuo una certa quantit di denaro a un terzo mandatum pecuniae credendae, al
creditore spetta sia lactio certae creditae pecuniae contro il debitore, sia lactio mandati
contraria contro il mandante.
Se sono pi i mandanti di uno stesso credito, lesercizio dellazione contro uno non avrebbe
impedito al creditore di ripetere lazione contro gli altri fino alla completa soddisfazione.
Atti in frode dei creditori: tutela delle aspettative dei creditori contro il pericolo che il
patrimonio del debitore si riduca oltre misura sino a rivelarsi insufficiente.
Es. lex Aelia Sentia sancisce la nullit delle manomissioni dei servi fatte dal debitore in
frode ai creditori.
Per obbligazioni che il debitore insolvente ha assunto a proprio carico con il proposito di
accrescere, aumentando il passivo, la sua situazione di insolvibilit, il pretore denega
lazione al terzo creditore contro il bonorum emptor.
Con lin integrum restitutio ob fraudem gli atti del debitore che ne riducono il patrimonio
vengono sostanzialmente revocati. Linterdictum fraudatorium si da al singolo creditore
dopo la bonorum venditio, riguarda gli atti di riduzione dellattivo patrimoniale che il
debitore compie in frode ai creditori, rivolto contro il terzo in favore del quale tali atti
sono stati compiuti, restitutoria termine di un anno dal giorno in cui listanza avrebbe
potuto essere proposta.
Requisiti comuni:
Eventus damni: latto del debitore deve essere tale da aver recato effettivo pregiudizio ai
creditori, avendo ridotto il patrimonio del debitore in maniera tale che esso non pi
sufficiente a soddisfare i creditori.
Consilium fraudis: determinazione di realizzare leventus damni da parte del debitore
Scientia fraudis: conoscenza da parte del terzo che avrebbe tratto vantaggio dallatto
fraudolento del consilium fraudis del debitore.
fatte contro il divieto n altre sanzioni; solo il pretore propone unexceptio legis Cinciae,
che giova al donante solo se, trattandosi di donazione in dando o in obligando, non avesse
dato esecuzione alla donazione.
Quando si tratta di donazioni in obligando e non ricorrono i presupposti del divieto stabilito
dalla lex Cincia, il donante, convenuto dal donatario con lactio ex stipulatu per
ladempimento della stipulatio, avrebbe potuto invocare il beneficium competentiae.
Et classica: con la morte del donante vengono meno le limitazioni della lex Cincia, la
donazione non pu pi essere revocata.
Donazioni ancora revocabili = imperfectae; donazioni non vietate e quelle vietate ma
eseguite lo stesso = perfectae.
Riforma di Costantino, 323: qualifica della donazione come contractus, riconoscimento di
effetti di traslazione della propriet.
Formalit per le donazioni di immobili: forma scritta, consegna della cosa in presenza dei
vicini, registrazione presso un ufficio pubblico perfecta, donazione irrevocabile.
Giustiniano, Digesta: si esige la traditio per il passaggio della propriet, efficacia alle
donazioni in obligando anche se compiute con semplice patto.
Donazioni tra coniugi: fra i mores vi un principio che vieta le donazioni tra marito e
moglie, che comporta la nullit dellatto compiuto contro il divieto (es. mancipatio fatta dal
marito alla moglie donationis causa non da luogo a trasferimento di propriet).
Sono esclusi dal divieto i doni di modico valore, specie se in occasione di particolari
ricorrenze, e i beni dallutilizzo quotidiano.
Donatio mortis causa: la causa donandi si combina con la causa mortis. Taluno, credendo di
essere in imminente pericolo di vita, o ritenendo di dovere morire prima del donatario, dona
una cosa propria trasferendone al donatario la propriet. Sopravvissuto al donatario o
guarito il donante legittimato allesercizio della condictio s da poter pretendere il
ritrasferimento di quanto donato viene a mancare la causa per cui prima aveva donato.
Giustiniano la parifica ai legati.
Una volta deferita leredit, il chiamato diventa heres per il fatto stesso dellavvenuta
delazione, o dove richiesto in seguito ad accettazione. Una volta acquistata la qualit di
erede non si perde pi e non pu essere ceduta.
Incompatibilit fra successione testamentaria e ab intestato il de cuius o muore avendo
fatto testamento o muore senza averlo fatto.
Intrasmissibilit della delazione ereditaria: se il chiamato alleredit muore prima di avere
accettato i suo eredi non potranno acquistare leredita del primo decuius.
Giustiniano introduce la transmissio Iustinianea, riconoscendo agli eredi del chiamato di
acquistare in sua vece leredit entro un anno dal giorno in cui il dante causa aveva avuto
notizia della delazione o dal giorno della delazione stessa se il dante causa non ne aveva
avuto notizia.
Sono vietati i patti successori, con cui una parte dispone direttamente della propria eredit in
favore dellaltra, promette di istituirla erede o dispone di uneredita futura che avrebbe
potuto acquistare da un terzo ancora vivente.
La delazione ereditaria, intrasmissibile mortis causa, a fortiori trasmissibile con atti inter
vivos in iure cessio hereditatis, lerede volontario ab intestato, prima di accettare, cede
leredit, cos il cessionario diventa egli stesso erede direttamente e immediatamente.
Ereditando e heredes non possono essere privi di capacit giuridica, devono essere cives,
liberi e sui iuris, sono chiamati anche i nascituri gi concepiti al tempo della morte
dellereditando.
Nella successione ab intestato la capacit giuridica in capo allereditando doveva sussistere
al tempo della morte, in capo agli eredi al tempo della delazione e per gli eredi volontari
anche al tempo dellaccettazione.
Testamenti factio successione ex testamento: per la t.f. attiva si richiede capacit giuridica
(deve sussistere al tempo della perfezione del testamento e durare senza interruzioni fino
alla morte) e capacit di agire (necessaria solo al tempo della perfezione del testamento).
Per la t.f. passiva si richiede la capacit giuridica sia al tempo della perfezione del
testamento sia al tempo della delazione; per gli eredi volontari la capacit giuridica
richiesta anche al tempo dellaccettazione.
Filii familias e servi manomessi nel testamento, anche se non hanno capacit giuridica,
possono essere validamente istituiti eredi e diventano giuridicamente capaci con la morte
dellereditando. Nulla vieta listituzione ad erede di filii e schiavi altrui, con laccettazione
questi non acquistano a se stessi ma allavente potest accettazione valida solo di seguito
ad espresso invito dellavente potest (iussus).
Gli incapaci non sono chiamati alleredit, n testamentaria n ab intestato. Se viene istituito
erede un incapace, al suo posto viene chiamato leventuale substitutus o la sua quota si
accresce ai coeredi testamentari. Se sono incapaci tutti i chiamati, si apre la successione ab
intestato (si apre anche se nel testatore manca la testamenti factio).
Capacitas: lex Iulia de maritandis ordinibus (18 a.C.) e lex Papia Poppaea (9 d.C.) ne
parlano a riguardo delle incapacit ad acquistare mortis causa per caelibes (non coniugati in
et matrimoniale) e orbi (coniugati senza figli) totale incapacit di acquistare per
testamento per i caelibes e met per gli orbi. La capacitas richiesta alla morte del testatore
(i caelibes la possono conseguire nei 100 giorni successivi).
Quanto non acquistato dai non capaces si accresce in favore dei coeredi che fossero
discendenti o ascendenti del testatore. Se mancano, il patrimonio diventa caducum e viene
devoluto ai coeredi con figli, poi a legatari con figli, per ultimo allaerarium populi Romani.
Caducorum vindicatio: azione extra ordinem per la persecuzione dei caduca da parte
dellerario (fisco da et classica avanzata).
Dal regime dei caduca restano fuori le disposizioni testamentarie in favore dei parenti in
linea retta e quelle nulle ab inizio (come non scritte).
III secolo, Caracalla abolisce i privilegi di coeredi e legatari con figli, stabilisce che, in
assenza di coeredi parenti in linea retta del testatore, la quota caducum sia devoluta al fisco.
Indegnit a succedere: gli indegni non sono ritenuti incapaci ad acquistare iure ereditario,
ma quello che acquistano viene rivendicato extra ordinem dal fisco. Una volta divenuti
heredes restano tali anche dopo lazione dellerario o del fisco, ma il pretore avrebbe
denegato le azioni ereditarie contro e a favore di essi.
Sono ritenuti indigni: luccisore dellereditando, lerede che contesta giudizialmente lo
status personale dellereditando, chi impedisce allereditando di testare o ne impugna il
testamento come inofficioso o falso, i rei di adulterio e stuprum
Eredi necessari: sia i sui sia gli schiavi manomessi nel testamento dal dominus e nello
stesso testamento istituiti eredi diventano automaticamente eredi con la morte
dellereditando, senza bisogno di accettazione ma senza possibilit di rinunciare.
I sui heredes sono i familiari immediatamente soggetti alla potestas dellereditando al tempo
della sua morte (filii e filiae familias, donne in manu) con la morte dellereditando
acquistano lo status di sui iuris. Solo un maschio pu avere heredes sui.
Subentrano al decuius sia nellattivo, sia nel passivo se il passivo supera lattivo
hereditas damnosa, gli eredi devono onorare il passivo ereditario col proprio patrimonio
personale. In et repubblicana il pretore concede ai sui heredes il beneficium abstinendi
pur conservando la qualifica di eredi, possono evitare la praescriptio (insieme alla bonorum
venditio avrebbero avuto luogo a nome del defunto, rendendone ignominiosa la memoria).
Spesso lereditando manometteva nel testamento un proprio schiavo istituendolo erede
erede necessario, ma non essendo sui non avrebbe goduto del beneficium abstinendi e la
bonorum venditio sarebbe stata a suo nome.
Eredi volontari: altri chiamati alleredita, sia ab intestato sia ex testamento. Non diventano
eredi automaticamente per leffetto della chiamata, ma di seguito ad accettazione (aditio).
Prima dellaccettazione leredit considerata giacente, esposta alleventualit di usucapio
pro herede.
Accettazione delleredit
Cretio: atto formale (fa parte degli actus legitimi), si compie con la pronuncia di certa verba
(adeo cernoque) che esprimano la volont di accettare leredit. Ricorso necessario alla
cretio quando il testatore, nellistituire taluno erede, subordina listituzione alla condizione
che listituito accettasse mediante cretio entro un certo termine. Scompare in et
postclassica.
Pro herede gestio: fuori dai casi in cui il testatore impone la cretio, laccettazione pu anche
aver luogo informalmente. Accettazione tacita delleredit, comportamenti che indicano
senza possibilit di equivoci la volont di accettare (atti concludenti); dichiarazione espressa
e informale di accettazione. Deve essere compiuta personalmente senza condizioni o
termini, dopo che ha avuto luogo la delazione (mai prima della morte dellereditando).
Non si impongono iure civili termini entro cui il chiamato deve accettare, per li pu
imporre il pretore, dando al chiamato indeciso un tempus deliberandi trascorso il tempus,
il chiamato considerato rinunziante.
In et postclassica rimane lunico metodo di accettazione.
Lhereditas petitio in et classica viene ammessa anche contro colui che ha accettato di
hereditatem difendere per distogliere lattore dal vero legittimato e per colui che ha cessato
dolosamente di possedere prima della litis contestatio.
Il convenuto con la petizione di eredit, in buona o mala fede, oltre a restituire i frutti
maturati dopo la litis contestatio e a rispondere del suo comportamento doloso e colposo
successivo allistituzione del giudizio, deve anche restituire i frutti precedenti alla lite e
restituire le res acquistate con denaro ereditario e i pretia delle cose ereditarie vendute.
Coeredit: regime giuridico simile alla comunione di propriet, ogni erede titolare di una
quota ideale, con diritti e doveri analoghi a quelli del comproprietario sul bene comune.
Ius adcrescendi: uno o pi contitolari, ognuno in proporzione alla sua quota, in determinate
circostanze acquistano automaticamente la quota di altro contitolare. Laccrescimento
presuppone che uno dei chiamati alleredit, per incapacit, rinunzia o altro, non divenga
coerede accrescimento ipso iure in favore degli altri chiamati, sempre che questi abbiano
acquistato quanto loro deferito.
Si deroga al ius adcrescendi:
quando trova applicazione la legislazione caducaria
quando il testatore provvede alla nomina di un substitutus (sostituzione volgare)
quando il testatore istituisce congiuntamente pi eredi per la stessa quota.
Divisione eredit comune: dalla divisione sono esclusi crediti e debiti ereditari perch
vengono imputati direttamente ai coeredi, a ciascuno in proporzione della quota ad ognuno
spettante le obbligazioni (trasmissibili) attive e passive che facevano capo al defunto
seguono il regime delle obbl parziarie (se divisibili) o il regime delle obbl solidali elettive
(se indivisibili).
Actio familiae erciscundae: azione propria per la divisione delleredit, fondata nelle XII
Tavole, dispone che per essa si proceda con legis actio per iudicis arbitrive postulationem,
dopo la legge Ebuzia si procede per formulas.
Simile allactio communi dividundo, formula con adiudicatio il giudice procede alla
distribuzione dei cespiti ereditari in tanti lotti quante sono le quote ereditarie, e mediante
adiudicatio li aggiudica ai partecipanti alla divisione, con effetti costitutivi di propriet.
Ad eventuali conguagli il giudice provvede mediante condemnationes la comunione
ereditaria per questo classificata tra le fonti di obbligazioni.
Larbiter dellazione deve tener conto di circostanze molteplici, dei modus messi a carico di
alcuni eredi dal testatore, delle praeceptiones spettanti ai singoli coeredi sullasse ereditario
indivisio, della certa res da assegnare per rispetto della volont del testatore allerede
istituito ex certa re.
Successione mortis causa secondo il diritto pretorio
Dallet repubblicana si sviluppa la successione universale mortis causa pretoria, attuata
mediante la concessione della bonorum possessio.
Origini: dicere vindicias il magistrato nella l.a. sacramenti in rem assegna a una delle parti
il possesso provvisorio della cosa in contestazione, nel caso di controversia ereditaria
assegna il possesso interinale dei beni ereditari.
Et preclassica: adozione della formula petitoria, il pretore continua a provvedere
allassegnazione provvisoria del possesso quando sorge questione su quale delle parti sia in
effetti nel possesso delleredit e debba sostenere la lite nel ruolo di convenuto bonorum
possessio assegnata alla persona che appare pi probabile erede o che, affermandosi tale, da
maggiori garanzie per la restituzione in caso di soccombenza.
Tarda et repubblicana: bonorum possessio assegnata alla persona che sembra essere il
successore del decuius secondo ragioni di opportunit. Negli editti i pretori indicano i
soggetti ai quali avrebbero dato la bonorum possessio.
Stato giuridico dei bonorum possessores: bonorum possessor il successore universale iure
praetorio, heres il successore universale iure civile. Il pretore non pu annullare posizioni
soggettive acquistare e riconosciute iure civili o crearle non crea heredes. Ai bonorum
possessores assicura posizioni di vantaggio e di svantaggio analoghe a quelle degli heredes
civili.
Tutela giudiziaria: interdictum quorum bonorum. Il successore pretorio, non al contempo
erede civile, non acquista il dominium ex iure Quiritium dei corpora hereditaria, ma ne
detiene la possessio ad usucapionem (detiene i corpora in bonis) e ne pu diventare
proprietario civile con il decoso del tempus usucapionis; se ne perde il possesso prima, pu
recuperare con unazione analoga allactio Publiciana.
Al bonorum possessor e contro di lui si danno in via utile le azioni che iure civili spettano
agli heredes e contro di essi.
La bonorum possessio spesso concessa a soggetti che sono al contempo eredi iure civili,
che hanno convenienza a conseguire la doppia qualifica bonorum possessio adiuvandi
iuris civilis gratia. Se viene concessa a soggetti non heredes in presenza di essi, cum re (se
in caso di conflitto il bonorum possessor prevale sullerede civile grazie allexceptio) o sine
re (se prevale lerede civile).
Bonorum possessor loco heredis: il bonorum possessor succede in luogo dellerede,
hereditas e bonorum possessio sono accostabili per certi profili (es. entrambe sono
universitas e ius).
La delazione testamentaria (bonorum possessio secundum tabulas) o ab intestato (sine
tabulis o contra tabulis).
La delazione dei successibili ha luogo secondo criteri diversi da quelli di ius civili,
specificati nelledictum successorium. I successibili sono chiamati alla bonorum possessio
per categorie, ma la delazione ha una durata limitata nel tempo se il termine per essere
ammessi alla bonorum possessio decorre inutilmente, listanza viene preclusa a quella
categoria e vengono chiamati quelli appartenenti alla categoria successiva.
In presenza di testamento valido alla bonorum possessio sono ammessi prima di tutti gli
eredi testamentari (b.p. secundum tabulas), altrimenti i successibili ab intestato (b.p. sine
tabulis).
Tempo: 1 anno per i figli e i genitori dellereditando, 100 giorni per gli altri chiamati.
I chiamati alla successione pretoria sono tutti volontari, dopo unistanza degli interessati
(petitio) e una datio del pretore agnitio bonorum possessionis.
Nel diritto giustinianeo le figure di heredes e bonorum possessores si assimilano.
Collazione
Collatio bonorum: introdotta dal pretore per la bonorum possessio ab intestato (sine tabulis
e contra tabulas). Il pretore si occupa delle disparit di trattamento tra sui e figli emancipati:
gli acquisti compiuti dai sui in vita del pater familias vanno allavente potest, mentre quelli
degli emancipati sono fatti propri dagli stessi morto il padre, gli acquisti dei sui,
rientrando nella massa ereditaria, sarebbero stati divisi tra sui ed emancipati, mentre gli
acquisti degli emancipati no. Il pretore addossa quindi ai figli emancipati, pena la denegatio
dei mezzi giudiziari loro spettanti, lonere di procedere a collatio bonorum in modo che del
patrimonio loro personale si avvantaggiassero in uguale misura anche i sui che conseguono
la bonorum possessio. Lemancipato tenuto a prestare tante cautiones quanti sono i sui che
hanno titolo alla collazione, promettendo loro la quota dovuta dei propri beni personali,
detratto il passivo.
Collatio dotis: riguarda la figlia cui il padre avesse costituito dote e a cui, sciolto il
matrimonio, sarebbero stati restituiti i beni dotali dei beni dotali si avvantaggia solo la
figlia, nonostante provengano dal patrimonio paterno collatio dotis a carico della figlia
ancora in potestate al tempo della morte del suo p.f., che concorre alla bonorum possessio
ab intestato nella successione paterna, garantendo cos la parit di trattamento tra fratelli e
sorelle.
Nel diritto postclassico collatio dotis e collatio bonorum confluiscono nella collatio
descendentium. Giustiniano estende lonere della collazione alla successione testamentaria.
Successione universale ab intestato: si apre in difetto di testamento valido ed efficace. Il
momento della delazione ab intestato nella successione civile lo stesso della morte
dellereditando, gli eredi sono chiamati alleredit quando si certi che non esistono eredi
testamentari. I successibili pretori ab intestato sono chiamati alla bonorum possessio sine
tabulis una volta trascorsi inutilmente i termini per lagnitio della bonorum possessio
secundum tabulas.
Ius civile
Ordine di chiamata:
sui: persone libere che al tempo della morte del decuius erano assoggettate alla sua
potestas o manus e che alla sua morte sarebbero diventate sui iuris figli in potestate
nati da iustae nuptiae e adottivi (non figli illegittimi), moglie in manu del marito, nipoti
del figlio premorto, postumi sui (non ancora nati ma gi concepiti alla morte del p.f.. Se
ci sono pi sui, ciascuna stirpe ha diritto ha una quota.
Diritto di rappresentazione successio in locum: ai nipoti ex filio ai quali fosse premorto
il padre si assegna globalmente quando sarebbe spettato al padre loro se questi fosse
stato ancora in vita.
agnati: persone libere discendenti in linea maschile da un capostipite comune di sesso
maschile, sempre che il vincolo di agnatio non si sia spezzato per capitis deminutio
agnati non sui: parenti in linea collaterale e maschile (fratelli e sorelle). Gli agnati
maschi sono chiamati senza limiti di grado, le donne fino al 2 grado.
Agnatus proximus: lagnato di grado + vicino esclude lagnato di grado + lontano no
successio graduum. Se esistono pi agnati dello stesso grado vengono alla successione
tutti per quote uguali, successione per capita, non per stirpi.
gentiles: appartenenti alla stessa gens dellereditando (legati allereditando da vincoli di
parentela reali o supposti), eredi volontari.
Successione del patrono: secondo le XII Tavole il patrono succede al proprio liberto se
questi, morto senza avere fatto testamento, non avesse avuto sui heredes il patrono tiene il
ruolo che nella successione degli ingenui aveva lagnatus proximus.
Successione del parens manumissor: il padre chiamato alla successione civile del figlio
emancipato.
Diritto pretorio
Nel ius civile la successione ab intestato un sistema lacunoso e iniquo: a succedere ab
intestato erano solo parenti in linea maschile, non esistono aspettative successorie tra madri
e figli nei matrimoni sine manu o tra mariti e mogli, spezzato il vincolo di agnatio in
dipendenza di emancipatio o adoptio, i figli, non pi in potestate, non erano chiamati alla
successione del proprio padre naturale bonorum possessio sine tabulis da et
repubblicana.
Ordine di chiamata:
liberi: sui, figli emancipati, figli dati in adozione gi sui iuris al tempo della morte
dellereditando, attribuzione per stirpi se vi sono pi liberi;
legitimi: successibili ab intestato iure civili (sui, agnati, gentiles, patrono e parens
manumissor);
cognati: parenti di sangue in linea maschile e femminile, non oltre il sesto grado.
Succedono quelli pi lontani se i parenti che li precedono nel grado non avanzano nei
termini istanza di bonorum possessio, ammessa la successio graduum. Attribuzione per
capita tra cognati di pari grado;
vir et uxor: marito e moglie reciprocamente.
Ogni soggetto contemplato come heres ab intestato nella successione civile presente nella
bonorum possessio sine tabulis.
In virt delledictum successorium gli appartenenti a una classe sono chiamati sia se
mancano successibili nella classe precedente sia se esistono e fanno decorrere inutilmente i
termini per lagnitio della bonorum possessio.
Per diritto pretorio, i figli succedono alla madre e la madre ai figli, nella classe dei legitimi
solo se la madre fosse stata uxor in manu del padre, se no nella classe dei cognati.
Senatoconsulto Tertulliano (117/138, Adriano): chiama a succedere ab intestato ai propri
figli la donna con ius liberorum (donne ingenue con 3 figli, donne liberte con 4 figli).
Senatoconsulto Orfiziano (178, Marco Aurelio): chiama i figli, anche illegittimi, a succedere
alla propria madre a preferenza di chiunque.
Et postclassica: gli agnati perdono gradualmente la posizione privilegiata che avevano
rispetto ai cognati, il trattamento successorio dei parenti in linea femminile si assimila a
quello dei parenti in linea maschile, scompaiono le limitazioni alla successione ab intestato
delle donne, migliorano le aspettative successorie della madre rispetto ai figli e della vedova
rispetto al marito, si ammette la successione in favore e nei confronti dei figli illegittimi,
nella successione dei liberti si riconoscono i rapporti di parentela sorti durante la schiavit,
si indebolisce la posizione successoria del patrono.
543, Giustiniano: rilievo esclusivo alla parentela di sangue.
Eredit vacante: quando nessun erede o bonorum possessor acquista leredit, i creditori del
defunto hanno via libera per procedere ad esecuzione patrimoniale.
Lex Iulia de maritandis ordinibus, 18 a.C.:se non si fa avanti nessun creditore ereditario,
leredit vacante va allerario.
Testamento
La chiamata alleredit o alla bonorum possessio pu avere luogo in forza di testamento (la
delazione testamentaria prevale su quella ab intestato.
Il testamento un atto unilaterale, mortis causa, personale, revocabile sino allultimo istante
di vita, con il quale un soggetto dispone delle proprie sostanze per il tempo dopo la propria
morte.
Pu contenere pi negozi: listituzione di erede non pu mancare, pena la nullit dellatto.
Testamento civile
Testamento calatis comitiis compiuto oralmente di fronte ai comitia curiata.
Testamento in procinctu per i militari, i quali possono testare con dichiarazione solenne e
formale dinanzi allesercito romano in armi pronto alla battaglia.
Mancipatio familiae: negozio fiduciario con cui il testatore trasferisce il proprio patrimonio
a persona di fiducia, il familiae emptor. Il mancipio dans, con lex mancipii, affida al
familiae emptor lincarico di trasferire, subito dopo la morte dello stesso mancipio dans, i
singoli cespiti alle persone da lui indicate.
Testamento per aes et libram: dal punto di vista formale una mancipatio familiae, ma il
familiae emptor recita una formula dalla quale traspare il carattere fittizio dellaffermazione
di appartenenza della familia. Il testatore manifesta solennemente le sue ultime volont
nuncupatio = il testatore enuncia solennemente e con certa verba la propria volont di
testare, per le disposizione e le persone destinatarie si fa riferimento alle tavolette cerate su
cui scritto il testamento vero e proprio.
Il testamento per aes et libram pu essere compiuto tutto oralmente (nuncupativo totale) o
con nuncipatio di rinvio (il contenuto sostanziale dellatto tutto nel documento scritto).
Con la morte del testatore il testamento librale ha effetti immediati dando luogo
direttamente alla delazione ereditaria i designati diventano eredi.
Testamento pretorio: per la bonorum possessio secundum tabulas il pretore esige un
documento scritto, chiuso e sigillato con il contrassegno di sette testimoni, senza formalit
orali.
Fino allet postclassica la forma testamentaria pi applicata quella del testamento per aes
et libram; Costantino sopprime poi la necessit della mancipatio e della nuncupatio,
accentuando il ruolo dei testimoni si assimilano testamento civile e pretorio.
Regime unitario con Teodosio II, 439: il testamento deve consistere in un documento scritto
che il testatore presenta a 7 testimoni, dinanzi ai quali aggiunge la sua firma. I testimoni
firmano e sigillano il testamento.
Invalidit per inosservanza delle formalit prescritte, per incapacit del testatore, per vizio
di forma dellistituzione di erede, per incapacit degli eredi istituiti. Linvalidit pu colpire
un testamento anche dopo la sua perfezione:
sopravvenienza di un figlio suus, discendente naturale, figlio adottivo o donna
convenuta in manu e sopravvenienza di un postumo
revoca: iure civili il testamento si revoca solo per effetto di un nuovo testamento. Il
testamento per aes et libram rimane valido anche se il testatore rompe i sigilli del
documento cancellandone in parte o del tutto i contenuti. Iure praetorio un nuovo
testamento avrebbe revocato il precedente, ma il pretore, per il fatto di esigere per la
bonorum possessio secundum tabulas un documento scritto con garanzie di autenticit,
nega la b.possessio agli eredi istituiti e la concede ai successibili ab intestato.
Istituzione di erede: pu essere contenuta solo in un testamento. Caput et fundamentum
totius testamentiil testamento deve iniziare con la heredis institutio, ogni disposizione
adottata prima nulla; nessun testamento valido senza valida istituzione di erede, ha
effetto solo se almeno uno degli eredi istituiti acquista leredit in base al testamento.
Deve essere disposta in termini espliciti e in forma imperativa Titius heres esto.
Costanzo (339) abolisce il rigore formale e riconosce valida listituzione di erede disposta in
qualsivoglia forma che renda la volont del testatore inequivocabile.
Istituzione di erede:
cum modo (impone un modus, un comportamento determinato allerede)
cum liberate (manomissione di un servo nel testamento istituendolo erede necessario)
cum cretione (erede a condizione di accettare con cretio entro un certo termine)
Possono essere istituite eredi pi persone: lunico erede testamentario erede per intero (ex
asse); pi eredi sono eredi per una quota (uncia, espressa in dodicesimi).
Heredis institutio ex certa re: istituire un erede per un singolo bene determinato sarebbe
stato un contraddizione (lerede universale). In et classica si ritenne che lindicazione
della certa res dovesse essere considerata come non aggiunta per salvare la validit
dellistituzione di erede.
Nel caso di pi eredi, lindicazione della certa res doveva riemergere allatto della divisione,
cos che larbiter dellactio familiae erciscundae ne tenga conto nel procedere alla
distribuzione agli eredi dellasse ereditario.
Lheredis institutio pu essere disposta sotto condizione sospensiva, non risolutiva o termine
finale perch incompatibili col principio di perpetuit della qualifica di erede. Non
ammessa listituzione di erede con termine iniziale. Se apposti, termini e condizioni
risolutive si considerano come non apposti.
Sostituzione volgare: istituzione di erede sotto la condizione sospensiva che il primo istituito
fosse premorto al testatore, o non avesse accettato leredit o la sua istituzione fosse stata
senza effetti il chiamato in subordine al primo istituito si dice sostituto (eredi di primo e
secondo grado). La sostituzione prevale sullaccrescimento (deroga al ius adcrescendi).
Sostituzione pupillare: presuppone che il testatore istituisca erede un discendente soggetto
alla sua immediata potestas consiste nellistituzione di un erede al pupillo qualora questi
fosse morto ancora impubere, nellimpossibilit di testare. Il testatore nomina un erede al
proprio discendente, facendo testamento al suo posto, in deroga al principio di atto
personalissimo.
Successione contro il testamento
Ius civile
Secondo la giurisprudenza pontificale i sui heredes devono essere o istituiti eredi o
diseredati la exheredatio deve essere adottata nel testamento e in forma imperativa,
esclude il suus dalleredit. Lomissione avrebbe comportato invalidit del testamento, con
apertura della successione ab intestato successione necessaria formale, addossa al
testatore lonere di nominare i sui, non importa se per istituirli o diseredarli.
Diritto pretorio
Tutela disposta dal pretore in favore dei pi stretti congiunti del testatore, riguarda i liberi
della successione pretoria (che comprendono anche i sui) in favore dei liberi che non
fossero stati n istituiti eredi n diseredati dal testatore, il pretore da la bonorum possessio
contra tabulas (prevista anche in favore del patrono per la met delleredit del liberto morto
senza figli)
Querela inofficiosi testamenti: successione contro il testamento in favore di congiunti del
testatore, volta a fare apparire infermo di mente il testatore che, senza serio motivo e
violando lelementare dovere di affetto verso i familiari pi vicini, avesse escluso il figlio
dalla propria successione i centumviri applicano questo espediente, considerando nullo
sub colore insaniae il testamento inofficioso.
La querela inofficiosi testamenti una speciale petizione di eredit atta a fare perseguire al
querelante la propria quota di eredit ab intestato. Deve essere esercitata, a pena di
decadenza, entro 5 anni dalladizione delleredit da parte dellerede istituito.
Attivamente legittimati i figli del testatore, sui e non (in assenza di figli, genitori, fratelli e
sorelle, con maggiori difficolt probatorie). Esclusi il legittimato che da seguito alla volont
testamentaria, il congiunto che riceve mortis causa dal testatore almeno di quanto gli
sarebbe spettato ab intestato.
Passivamente legittimati gli eredi testamentari.
Et postclassica: legittimazione attiva dei genitori, di fratelli e sorelle consanguinei e di
agnati, a condizione che gli eredi istituiti nel testamento fossero persone turpi.
Giustiniano: il congiunto che ha ricevuto qualcosa in testamento (meno della portio debita)
escluso dalla querela ed ammesso allactio ad implendam legitimam per integrare la portio
debita.
Legati: il testamento pu contenere disposizioni a titolo particolare mediante i legati il
testatore, con intento di liberalit, attribuisce alle persone indicate singoli beni o singoli
diritti, sottraendoli agli eredi.
Quattuor genera legatorum:
legato per vindicationem: disposto con le parole do lego, accompagnate dallindicazione
delloggetto e del destinatario, ha effetti reali (traslativo di propriet o costitutivo di
servit o usufrutto), ha ad oggetto beni propri del testatore;
legato per damnationem: disposto con le parole heres meus damnas esto, integrate
dallindicazione della persona del legatario e delloggetto della prestazione. Il testatore
fa cos carico allerede di compiere una prestazione di dare o di facere in favore della
persona indicata, dando luogo a obligatio. Pu avere ad oggetto cose del testatore,
dellerede o di terzi;
legato sinendi modo: disposto con le parole heres meus damnas esto + imposizione
allerede di consentire (sinere) qualcosa, es. che il legatario prendesse possesso di una
cosa determinata, appartenente al testatore o allerede. Con la presa di possesso il
legatario sinendi modo acquista la propriet delle res nec mancipi o il possesso ad
usucapionem delle res mancipi
legato per praeceptionem: esige limpiego dellimperativo praecipito, preceduto dal
nome del legatario e dallindicazione delloggetto, un legato di propriet quindi pu
avere ad oggetto solo cose proprie del testatore.
Senatoconsulto Neroniano (54/68 d.C.) conversione negoziale, il legato, invalido solo
perch disposto con una formula propria di un tipo non adatto al caso, si considera come se
disposto con la formula adatta.
Costanzo 339 abolisce la necessit delluso delle antiche formule sia per listituzione di
erede, sia per i legati.
Giustiniano riconosce effetti obbligatori ai legati, oltre a quelli reali gi riconosciuti. Cos il
legatario gode di doppia tutela, reale (con rei vindicatio) e obbligatoria (con actio ex
testamento) garanzia maggiore, spesso il legatario preferisce lactio ex testamento, in
quanto basta provare lesistenza del legato (con la rei vindicatio occorre provare lacquisto
della propriet); lactio in personam esperibile contro gli eredi dovunque sia la cosa legata,
la rivendica presuppone lesistenza fisica della cosa al tempo della litis contestatio, persegue
la cosa com al momento e deve rivolgersi contro chi in quel momento la possegga.
Il ricorso alla rei vindicatio pi conveniente solo se, essendo la cosa legata reperibile e non
deteriorata, il debitore non sia in grado di far fronte con il suo patrimonio ai debiti contratti
con altri il legatario nellactio ex testamento agisce da creditore e concorre alla
spartizione del saldo attivo, cos da ottenere una percentuale del credito; esercitando la
rivendica il legatario agisce da proprietario, sempre che la cosa sia reperibile e non
deteriorata, potendone pretendere lintegrale restituzione.
La testamenti factio passiva si esige anche per i legatari.
Lonere dei legati grava sugli eredi, non oltre lattivo ereditario; se sono pi gli eredi istituiti
il testatore pu porre il legato a carico di uno solo o di alcuni di essi sempre nei limiti della
loro quota, per la parte eccedente i legati vengono ridotti proporzionalmente, in caso di
hereditas damnosa sono interamente nulli.
I legati hanno effetto dal momento in cui lerede onerato acquista leredit (momento della
morte del testatore se lonerato heres suus, momento dellaccettazione delleredit se
lonerato erede volontario).
Se il legatario morisse dopo il testatore, ma prima delladizione da parte dellerede
volontario, il legato non ha effetti la giurisprudenza afferma che al legato riconosciuto
leffetto limitato di fare acquistare al legatario diritto al lascito sin dal dies cedens (momento
della morte del testatore).
Il legato disposto sotto condizione sospensiva non pu avere alcun effetto prima
dellavveramento della condizione.
Dies veniens: momento a partire dal quale il legato pu essere fatto valere il legatario, nei
legati per damnationem e sinendi modo, acquista immediatamente il relativo credito, nei
legati con effetti reali lacquisto immediato ma il legatario pu rinunziare.
Regula Catoniana: il legato invalido al tempo della redazione del testamento resta invalido
pure se prima della morte del testatore la causa di invalidit cessa negata la convalida del
legato inizialmente nullo. Regola applicata solo quando il dies cedens coincide con il giorno
della morte del testatore (non applicata ai negozi con condizione sospensiva).
Il legato revocabile dal testatore, con la revoca del testamento, con luso nel testamento di
espressioni contrarie a quelle adoperate per il legato.
Efficacia pretoria alla revoca del legato liberamente manifestata dal testatore dopo la
perfezione del testamento il testamento rimane valido iure civili, ma lerede ha lexceptio
doli.
Lex Furia testamentaria, II secolo a.C, lex minus quam perfecta, fissa in 1000 assi il valore
massimo di ogni legato.
Lex Voconia 169 a.C. stabilisce che limporto di ciascun legato non pu superare quanto
rimane agli eredi.
Lex Falcidia 40 a.C. stabilisce che il testatore possa disporre in legati massimo della sua
eredit (calcolata al tempo della morte dellereditando), in modo che agli eredi resti la
quarta Falcidia.
Altre disposizioni testamentarie
Manumissio testamento: il testatore da la libert ad un proprio servo, il quale diventa
libertus Orcinus. Pu essere disposta in unico contesto con listituzione di erede dello stesso
servo manomesso, che diventa erede necessario; attribuzione esplicita di libert, Giustiniano
la ritiene implicita nellistituzione di erede.
Tutoris datio: il testatore nomina il tutore a un proprio discendente immediatamente
soggetto alla sua potest suus.
Fedecommessi: uso del testatore di raccomandare informalmente allerede o al legatario di
compiere una prestazione determinata in favore della persona indicata.
Augusto rende vincolanti i fedecommessi legittimando il beneficiato a proporre la petitio
fideicommissi secondo il rito extra ordinem, effetti obbligatori.
Deve essere disposto in forma precativa, non imperativa; per il resto libera. Il
fedecommesso pu essere disposto sia nel testamento sia nel codicillo o oralmente.
libera anche la forma per revocare il fedecommesso revocabile nuda voluntate.
Efficacia subordinata allacquisto dellonerato, ma il fedecommissario avrebbe trasmesso ai
suoi eredi il diritto al lascito con il dies cedens (morte del disponente).
Testamenti factio richiesta nel disponente, non nel fedecommissario.
Fedecommessi di libert manumissio fedecommissaria: si obbliga lonerato a manomettere
un servo.