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No light, but rather darkness visible

Ma queste fiamme emanano, non luce


bens tenebra visibile'''

* Epigrafe in inglese nel testo originale, tradotta da Pessoa: Mas essas


chamas lancam, no luz, mas sim treva visfvel.

Uscirono dalla stazione e, giungendo in strada, ella si


avvide con stupore che si trovava nella stessa via in cui
abitava, a pochi passi da casa. Si arrest. Poi, si volt indietro, per esprimere questo stupore al suo compagno;
ma dietro di lei non c'era nessuno. Solo la strada, lunare e deserta, e neppure un edificio che potesse essere o
sembrare una stazione ferroviaria.
Confusa, insonnolita, ma interiormente sveglia e inquieta, arriv fino a casa. Entr, sal; al piano di sopra
incontr, ancora sveglio, il marito. Leggeva, nello studio, e, quando lei entr, depose il libro.
Allora?, domand.
E lei: E andato tutto molto bene. Il ballo stato
molto interessante. E aggiunse, prima che lui lo chiedesse: Alcune persone che erano l al ballo mi hanno
accompagnata in automobile fino all'inizio della strada.
Non ho voluto che venissero fino alla porta. Sono scesa
proprio l; ho insistito. Ah, come sono stanca!.
E, in un gesto di grande stanchezza e dimenticandosi
del bacio, and a coricarsi.
Suo figlio, quando nacque, nacque normale d' aspetto, ma non tard a mostrare di essere un uomo di genio.

Le sue poesie hanno un carattere strano e lunare. Vi alita un desiderio di grandi cose, come di qualcuno che un
giorno si fosse librato, in una vita anteriore, sopra tutte
le citt della terra. Ricorre nei suoi versi una visione di
grandi ponti, inesplicabile in base a qualche esperienza
che gli si conosca. E una volta, in una poesia scritta quasi in sogno, egli dice di aver subito qualche tentazione,
come Cristo, a quella grande altezza da dove si vede tutto il mondo.1
In basso, a una distanza pi che impossibile, c'erano,
come astri sparsi, grandi macchie di luce - citt, senza
dubbio, della terra. Il Diavolo gliele indic. Sono le
grandi citt del mondo: quella Londra - e ne indic
una laggi in lontananza. Quella Berlino, e ne indic un'altra. E quella, l, Parigi. Sono macchie di luce nella tenebra, e noi, su questo ponte, passiamo alti
sopra di loro, pellegrini del mistero e della conoscenza.2
Che cosa spaventosa e bella! E cos' tutto quello l
sotto?.
Quello, mia signora, il mondo. E stato da qui che,
per incarico di Dio, ho tentato suo Figlio, Ges. Ma
non ha dato risultati, come io gi mi aspettavo, perch il
Figlio era pi iniziato del Padre, ed era in contatto diretto con i Superiori Incogniti dell'Ordine. E stata una
prova, come si dice in gergo iniziatico, e il Candidato si
comportato mirabilmente.
Non capisco bene. stato proprio da qui che ha
tentato il Cristo?.
S. Certo, dove adesso c' una valle immensa, allora
c'era una montagna. Anche nell'abisso ci sono geologie.
Qui, dove stiamo passando, era la vetta. Come me ne ri8

cordo bene! Il Figlio dell'Uomo mi ha ripudiato ben oltre Dio. Ho seguito, perch era mio dovere, il consiglio
e l'ordine di Dio: l'ho tentato con tutto quanto c'era. Se
avessi seguito il mio stesso consiglio, lo avrei tentato
con quello che non pu esserci. Forse la storia del mondo in generale, e della religione cristiana in particolare,
sarebbero state diverse. Ma cosa possono contro la forza del Destino, supremo architetto di tutti i mondi, il
Dio che ha creato questo, e io, il Diavolo di zona, che,
poich lo nega, lo sostiene?.3
Ma com' che si pu sostenere una cosa, negandola?.
E la legge della vita, signora. Il corpo vive perch si
disintegra, senza disintegrarsi troppo. Se non si disintegrasse di secondo in secondo sarebbe un minerale. L'anima vive perch perpetuamente tentata, bench resista. Tutto vive perch si oppone a qualcosa. Io sono
quello a cui tutto si oppone. Ma, se io non esistessi, nulla esisterebbe, perch non ci sarebbe a cosa opporsi,
come la colomba del mio discepolo Kant che, volando
bene nell'aria leggera, pensa che potrebbe volare meglio nel vuoto.4
La musica, il chiaro di luna e i sogni sono le mie armi
magiche. Ma per musica non si deve intendere soltanto
quella che si suona, bens anche quella che resta eternamente da suonare. E ancora, per chiaro di luna, non si
deve supporre che si parli soltanto di ci che viene dalla luna e fa agli alberi grandi profili; c' un altro chiaro
di luna, che il sole medesimo non esclude, e oscura in
pieno giorno ci che le cose fingono di essere. Solo i sogni sono sempre quello che sono. il lato di noi in cui
nasciamo e in cui siamo sempre naturali e nostri.5

Ma, se il mondo azione, com' che il sogno fa parte del mondo?.


che il sogno, signora, un'azione divenuta idea; e
che, perci, conserva la forza del mondo e ne ripudia la
materia, cio l'essere6 nello spazio. Non forse vero che
siamo liberi nel sogno?.
S, ma triste il risveglio....
Il buon sognatore non si sveglia. Io non mi sono mai
svegliato. Dio stesso dubito che non dorma. Gi una
volta me lo ha detto....
Lei lo guard con un sussulto ed ebbe improvvisamente paura, un sentimento dal pi profondo dell'anima, che non aveva mai provato.
Ma, insomma, Lei chi ? Perch cos mascherato?.
Rispondo, con una sola risposta, alle sue due domande: non sono mascherato.
Come?.
Signora, io sono il Diavolo. S, sono il Diavolo. Ma
non mi tema e non trasalisca.
E in un batter d'occhi di terrore estremo, in cui affiorava un piacere nuovo, ella riconobbe, all'improvviso,
che era vero.7
Sono proprio il Diavolo. Non si spaventi, per, perch sono il Diavolo, per l'appunto, e perci non faccio
male. Certi miei imitatori, in terra e sopra la terra, sono
pericolosi, come tutti i plagiari, perch non conoscono
il segreto del mio modo di essere. Shakespeare, che ho
ispirato molte volte, mi ha reso giustizia: ha detto che io
ero un cavaliere. Per questo, stia calma: in mia compagnia si trover bene. Sono incapace di una parola, di un
gesto, che possa offendere una signora. Quando cos
non fossi per mia natura, mi obbligherebbe Shakespeare ad esserlo. Ma, per l'appunto, non necessario.
10

Esisto dal principio del mondo, e da allora sono sempre stato un ironista. Ora, come deve sapere, tutti gli
ironisti sono inoffensivi, tranne quando vogliano usare
l'ironia per insinuare qualche verit. Io per non ho mai
preteso di dire la verit a nessuno - in parte perch non
serve a nulla, e in parte perch non la conosco. Mio fratello maggiore, Dio onnipotente, credo che neppure lui
la sappia. Queste, per, sono questioni di famiglia.
Forse non sa perch l'ho condotta qui, in questo
viaggio senza meta effettiva n proposito utile. Non
stato, come sembrava che potesse pensare, per violentarla o sedurla. Queste cose succedono in terra, tra gli
animali, che includono gli uomini, e sembra che diano
piacere - credo, a quel che mi dicono di laggi, addirittura alle vittime.8
Del resto, non potrei. Queste cose accadono in terra,
perch gli uomini sono animali. Nella mia posizione sociale nell'universo, sono impossibili - non tanto perch
la morale sia migliore, ma perch noi, gli angeli, non abbiamo sesso, ed questa, almeno in questo caso, la principale garanzia. Pu, dunque, stare tranquilla, perch
non le mancher di rispetto. So bene che esistono mancanze di rispetto secondarie e inutili, come quelle dei romanzieri moderni e quelle della vecchiaia; ma perfino
queste mi sono negate, perch la mia mancanza di sesso
risale al principio delle cose e non ho mai dovuto pensarci. Dicono che molte streghe abbiano avuto commercio con me, ma falso, sebbene propriamente non lo sia,
perch ci con cui hanno avuto commercio stata la loro immaginazione, che, in un certo modo, sono io.
Stia, dunque, tranquilla. Corrompo, certo, perch
faccio immaginare. Ma Dio peggiore - in un senso,
perlomeno, perch ha creato il corpo corruttibile, che
molto meno estetico. I sogni, almeno, non marciscono.
11

Passano. Meglio cos, non vero?


ci che significato nell'Arcano 18. Confesso che
non conosco bene i Tarocchi, perch ancora non sono
riuscito ad apprendere i loro segreti, con tutte le persone che pure ci sono al mondo che li comprendono perfettamente.
Diciotto? Mio marito ha il grado 18 della Massoneria.
Non della Massoneria: di un rito della Massoneria.
Ma, nonostante ci che si detto, non ho niente a che
vedere con la Massoneria, e ancora meno con questo
grado. Mi riferivo all'Arcano 18 dei Tarocchi, cio, alla
chiave di tutto l'universo, della quale, del resto, la mia
intelligenza imperfetta, come lo della Cabala, di cui i
dottori della Dottrina Segreta sanno pi di me.9
Ma lasciamo stare questo, che puramente giornalistico. Ricordiamoci che io sono il Diavolo. Siamo, dunque, diabolici. Quante volte mi ha sognato?.
Che io sappia, mai, rispose, sorridendo, Maria, fissandolo con occhi spalancati.
Non ha mai pensato al Principe Azzurro, all'Uomo
Perfetto, all'amante inesauribile? Non ha mai sentito
accanto a s, in sogno, qualcuno che la accarezzasse come nessuno l'accarezza, qualcuno che fosse suo come se
facesse parte di lui, qualcuno che fosse, al contempo, il
padre, il marito, il figlio, in una tripla sensazione che
solo una?.
Per quanto non comprenda bene, s, credo di averci
pensato e di averlo sentito. Mi costa un po' confessarlo,
sa?.
Ero io, sempre io, che sono il Serpente - stato il
ruolo che mi hanno assegnato - dal principio del mondo. Devo andare a tentare, ma, beninteso, in un senso
figurato e frusto, perch non serve tentare utilmente.10
12

Furono i greci che, con l'interposizione della Bilancia, resero undici i dieci segni primitivi dello Zodiaco.
Fu il Serpente che, con l'interposizione della critica,
trasform per l'appunto in dodici la decina primitiva.
U]. 1 1
Per l'appunto, non ci capisco nulla.
Non capisce, allora ascolti. Altri capiranno.
(...) Le mie migliori creazioni - il chiaro di luna e l'ironia.
Non sono cose molto simili....
No, perch io non sono simile a me stesso. Questo
vizio la mia virt. E per questo che sono il Diavolo.12
E come si sente?.
Stanco, soprattutto stanco. Stanco di astri e di leggi,
e un po' con la voglia di restare fuori dall'universo e ricrearmi sul serio con cose di nessuna importanza. Adesso non c' vuoto n senza ragione; e io ricordo cose antiche - s, molto antiche - nei regni di Edom che erano
prima di Israele. Di questi io sono stato sul punto di essere re, e oggi sono in esilio da ci che non ho avuto.13
Non ho mai avuto infanzia, n adolescenza, n quindi et virile a cui arrivare. Sono il negativo assoluto, l'incarnazione del niente. Quello che si desidera e non si
pu ottenere, quello che si sogna perch non pu esistere - in ci risiede il mio regno nullo e l poggia il trono
che non mi fu dato. Quello che avrei potuto essere,
quello che avrei dovuto avere, quello che la Legge o la
Sorte non mi hanno dato - l'ho gettato a piene mani
nell'anima dell'uomo ed essa si turbata a sentire la viva vita di ci che non esiste. Sono l'oblio di tutti i doveri, l'esitazione di tutte le intenzioni.141 tristi e gli stanchi
della vita, una volta distaccatisi da quell'illusione15, le13

vano gli occhi verso di me, perch anch'io, e a mio modo, sono la Stella Lucente del Mattino. E da tanto tempo che lo sono! Un altro mi venuto a sostituire (...).16
L'umanit pagana. Mai qualche religione l'ha penetrata. E non nell'animo dell'uomo comune il poter
credere alla sopravvivenza di questa stessa anima. L'uomo un animale che si sveglia, senza sapere dove n
perch.
Quando adora gli di, li adora come feticci. La sua
religione una stregoneria. Cos stato, cos , e cos
sar. Le religioni sono solamente ci che straripa dai
misteri nel profano e da esso non inteso, poich, per
natura, non pu esserlo.
Le religioni sono simboli, e gli uomini prendono i
simboli non come vite (che sono), ma come cose (che
non possono essere). Si propiziano Giove come se esistesse, mai come se vivesse.17 Quando si rovescia il sale,
se ne lancia un pizzico, con la mano destra, sopra la
spalla sinistra. Quando si offende Dio, si recita qualche
Padre Nostro. L'anima continua ad essere pagana e Dio
da esumare. Solo pochi gli misero l'acacia (la pianta immortale) sulla cima della sepoltura, affinch lo alzassero
da l quando fosse venuta l'ora. Ma costoro sono quelli
che, per il fatto di averlo ben cercato, sono stati eletti a
trovarlo.
L'uomo non differisce dall'animale tranne che nel sapere di non esserlo. E la prima luce, che non altro che
tenebra visibile. l'inizio, perch vedere la tenebra
possedere la sua luce. la fine, perch significa sapere,
attraverso la vista, che si nati ciechi. Cos, l'animale diventa uomo per l'ignoranza che in lui nasce.
Ere si accumulano su ere e tempi inseguono tempi, e
non resta che percorrere la circonferenza di un cerchio
che ha la verit nel suo punto centrale.
14

Il principio della scienza sapere di ignorare. Il mondo, che dove siamo; la carne, che ci che siamo; il
Diavolo, che ci che desideriamo - questi tre, nell'Ora Alta, ci uccisero il Maestro che fummo sul punto di
essere. E quel segreto che lui aveva, perch ci convertissimo in lui, questo segreto andato perduto.
Anch'io, signora, sono la Stella Lucente del Mattino.
Lo ero prima che Giovanni parlasse, perch ci sono
Patmos prima di Patmos, e misteri anteriori a tutti i misteri. Sorrido quando pensano (penso) che sono Venere
in un altro schema di simboli. Ma che importa? Tutto
questo universo, con il suo Dio e il suo Diavolo, con ci
che vi di uomini e di cose che essi vedono, un geroglifico eternamente da decifrare. Sono, per mestiere,
Maestro di Magia: eppure non so cosa sia.
La pi alta iniziazione finisce con la domanda incarnata, se c' qualcosa che esista. Il pi alto amore un
grande sonno, come quello in cui noi amiamo dormire.
A volte io stesso, che dovrei essere un alto iniziato, domando a quello che in me da oltre Dio se tutti questi
di e tutti questi astri non saranno altro che sonni di se
stessi, grandi oblii dell'abisso.
Non si stupisca che io parli cos. Sono poeta per natura, perch sono la verit che parla con l'inganno, e
tutta la mia vita, in fondo, un sistema speciale di morale velato di allegorie e illustrato da simboli. 18
No disse ella ridendo, ci deve pur sempre essere
una religione vera... S ridendo pi forte, oppure sono tutte false.
Signora, tutte le religioni sono vere, per quanto possano sembrare tra di loro opposte. Sono simboli diffe
renti della stessa realt, sono come la stessa frase detta
15

in varie lingue; tanto che non si intendono gli uni con


gli altri anche dicendo la stessa cosa. Quando un pagano dice Giove e un cristiano dice Dio stanno mettendo
la medesima emozione in termini diversi dell'intelligenza: stanno pensando differentemente la medesima intuizione. Il riposo di un gatto al sole la stessa cosa che la
lettura di un libro. Un selvaggio guarda la tormenta nello stesso modo in cui un ebreo guarda Geova, un selvaggio guarda il sole nello stesso modo in cui un cristiano guarda Cristo. E perch, signora? Perch il tuono e
Geova, il sole e Cristo, sono simboli diversi della stessa
cosa.19
Viviamo in questo mondo di simboli, allo stesso tempo chiaro e oscuro - tenebra visibile, per cos dire, 20 e
ogni simbolo una verit sostituibile alla verit finch il
tempo e le circostanze restituiscano quella vera.21
Corrompo ma illumino. 22 Sono la Stella Lucente e del
Mattino - frase, a proposito, che gi due volte stata
applicata, non senza criterio o intendimento, ad un altro che non sembra me. 23
Mio marito mi ha detto una volta che Cristo era il
simbolo del sole....
S, signora. E perch non dev'essere vero il contrario - che il sole simbolo di Cristo?.
Ma Lei rivolta proprio tutto....
E il mio dovere, signora. Non sono, come ha detto
Goethe, lo spirito che nega, ma lo spirito che contraria.
Contrariare brutto....
Contrariare atti, s... Contrariare idee, no.
E perch?.
Perch contrariare atti, per cattivi che siano, equiva-

le

le ad ostacolare il movimento del mondo, che azione.


Ma contrariare idee fare in modo che esse ci abbandonino, e si cada nello sconforto e da l nel sogno e quindi
si appartenga al mondo. 24
Ci sono, signora mia, riguardo a quanto succede in
questo mondo, tre teorie distinte - che tutto opera del
Caso, che tutto opera di Dio, e che tutto opera di varie cose, combinate o incrociate. Noi pensiamo, in generale, nei termini della nostra sensibilit, e perci tutto
ci si risolve in un problema del bene e del male; da
molto che anch'io subisco grandi calunnie a causa di
questa interpretazione. Pare che non sia ancora venuto
in mente a nessuno che le relazioni tra le cose - supponendo che ci siano cose e relazioni - sono troppo complicate perch un qualche dio o diavolo, o entrambi,
possano spiegarle. 25
Sono il maestro lunare di tutti i sogni, il musicista solenne di tutti i silenzi. Si ricorda di quel che ha pensato
quando, da sola, si trovata dinanzi ad un grande paesaggio di albereti e al chiar di luna? Non se lo ricorda
perch ha pensato a me e, devo dirglielo, in verit io
non esisto. Se esiste qualcosa, non lo so.
Le aspirazioni vaghe, i desideri futili, i fastidi delle
cose comuni, anche quando le amiamo, le noie di ci
che non annoia - tutto questo opera mia, nata quando, steso sulla riva di grandi fiumi dell'abisso, penso
che nemmeno io so nulla. Allora il mio pensiero discende, come vago effluvio, nelle anime degli uomini ed essi
si sentono differenti da loro stessi.
Sono l'eterno Differente, l'eterno Rinviato, il Superfluo dell'Abisso. Sono rimasto fuori dalla Creazione.
Sono il Dio dei mondi che furono prima del Mondo - i
17

re di Edom che regnarono male prima di Israele. La mia


presenza in questo universo quella di chi non stato
invitato. Porto con me memorie di cose che non sono
arrivate ad essere, ma che sono state sul punto di essere.
(Allora, faccia non vedeva faccia, e non c'era equilibrio).
La verit, per, che non esisto - n io, n un'altra
cosa qualsiasi. Tutto questo universo, e tutti gli altri universi, con i loro diversi creatori e i loro diversi Satana pi o meno perfetti e addestrati - sono dei vuoti dentro
il vuoto, dei nulla che girano, satelliti, nell'orbita inutile
di nessuna cosa.26
Non sto parlando con te ma con tuo figlio....
Non ho un figlio,.. Cio, lo avr fra sei mesi, se Dio
vorr....
con lui che sto parlando... Fra sei mesi? Sei mesi
di che?.
Di che?! Sei mesi....
Sei mesi solari? Ah, s. Ma la gravidanza si calcola in
mesi lunari, e anch'io non riesco a contare se non con i
mesi della Luna, che mia figlia, cio, il mio volto visto
nelle acque del caos. Con la gravidanza e tutte le porcherie della terra non ho niente a che fare, e non so per
che diamine mi sono andati a misurare queste cose con
le leggi della luna che ho fornito io. Perch non hanno
trovato un'altra misura? A che scopo l'onnipotente aveva bisogno del mio lavoro?27
dal principio del mondo che mi insultano e mi calunniano. Gli stessi poeti - per natura miei amici - che
mi difendono, non mi hanno difeso bene. Uno - un inglese chiamato Milton - mi ha fatto perdere, con i miei
compagni, una battaglia indefinita che non si mai

combattuta. Un altro - un tedesco chiamato Goethe mi ha dato un ruolo da ruffiano in una tragedia paesana. Ma io non sono ci che pensano. Le Chiese mi abominano. I credenti tremano al mio nome. Ma io, che lo
vogliano o no, ho un ruolo nel mondo. Non sono colui
che si ribellato a Dio, n lo spirito che nega. Sono il
Dio dell'Immaginazione, perduto perch non creo.
grazie a me che, bambina, hai sognato quei sogni che
sembrano giochi; grazie a me che, gi donna, la notte
hai potuto abbracciare i principi e i dominatori che dormono al fondo di quei sogni. Sono lo Spirito che crea
senza creare, la cui voce fumo, e la cui anima un errore. Dio mi ha creato perch io lo imitassi, di notte.
Lui il Sole, io sono la Luna. La mia luce si libra su tutto ci che futile o finito, fuoco fatuo, sponde del fiume, paludi e ombre.
Che uomo ha posato sui tuoi seni quella mano che fu
mia? Che bacio ti hanno dato che fosse uguale al mio?
Quando, nei lunghi pomeriggi caldi, sognavi tanto da
sognare di sognare, non hai visto passare, nel fondo dei
tuoi sogni, una figura velata e rapida, quella che ti
avrebbe dato tutta la felicit, quella che ti avrebbe baciato indefinitamente? Ero io.
Sono io. Sono colui che hai sempre cercato e che mai
potrai trovare. Forse, nel fondo immenso dell'abisso,
Dio stesso28 mi cerca, affinch io lo completi, ma la mali-dizione del Dio Pi Vecchio - il Saturno di Geova aleggia su di lui e su di me, ci separa, quando avrebbe
dovuto unirci, affinch la vita e ci che desideriamo da
lei fossero una cosa sola.
L'anello che usi e ami, l'allegria di un pensiero vago,
il sentirti bene di fronte allo specchio in cui ti guardi non illuderti: non sei tu, sono io. Sono io che lego bene
lutti i lacci con cui le cose si decorano, che dispongo
19

esattamente i colori con [cui] le cose si adornano. Di


tutto quanto non vale la pena di essere io faccio il mio
dominio e il mio impero, signore assoluto dell'interstizio e dell'intermedio, di ci che nella vita non vita.
Come la notte il mio regno, il sogno il mio dominio.
Ci che non ha peso n misura - questo mio.29

nanza, venire dal porto o ad esso tornare, le vele delle


barche dei pescatori, e il mio cuore sente nostalgie immaginarie della terra dove non mai stato. Felici quelli
che dormono, nella loro vita animale, - un sistema peculiare dell'anima, velato di poesia e illustrato da parole.30

I problemi che tormentano gli uomini sono gli stessi


problemi che tormentano gli di. Ci che sta in basso
come ci che sta in alto, disse Ermete Trismegisto, che,
come tutti i fondatori di religioni, si ricordato di tutto,
meno che di esistere. Quante volte Dio mi ha detto, citando Antero de Quental*' 'Povero me! Povero me! e
chi sono io?'.
Tutto simbolo e ritardo, e noi, che siamo di, non
stiamo che un grado pi in alto, in un Ordine i cui Superiori Incogniti non sappiamo chi siano. Dio il secondo nell'Ordine manifesto, e non mi dice chi il Capo dell'Ordine, l'unico che conosce - se conosce - i Capi Segreti. Quante volte Dio mi ha detto: 'Fratello mio,
non so chi sono'.
Voi avete il vantaggio di essere uomini, e credo, a volte, dal fondo della mia stanchezza di tutti gli abissi, che
valga pi la calma e la pace di una notte in famiglia accanto al focolare che tutta questa metafisica dei misteri
a cui noi, di e angeli, siamo condannati per sostanza.
Quando, a volte, mi affaccio sul mondo, vedo in lonta-

Questa conversazione stata davvero interessante....


Questa conversazione, signora? Ma questa conversazione, ancorch forse il fatto pi importante della sua
vita, in verit non si mai verificata. In primo luogo,
risaputo che io non esisto. In secondo luogo, come concordano i teologi, che mi chiamano Diavolo, e i liberi
pensatori, che mi chiamano Reazione, nessuna conversazione con me pu avere interesse. Sono un povero mito, signora, e, quel che peggio, un mito inoffensivo.
Mi consola soltanto il fatto che anche l'universo - s,
questa cosa piena di varie forme di luci e di vite - un
mito.
Mi dicono che tutte queste cose possono essere chiarite alla luce della Cabala e della Teosofia, ma sono, questi, argomenti di cui non so nulla; e anche Dio, una volta
gliene ho parlato, mi ha detto che non li comprendeva
bene, giacch erano di pertinenza esclusiva, nei loro arcani, dei grandi iniziati della Terra - che, a quanto ho
letto su libri e giornali, sono sempre stati abbondanti.
Qui, in queste sfere superiori, da dove si creato e si
trasformato il mondo, noi, per dirle la verit, non capiamo nulla. Mi affaccio a volte sulla vasta terra, steso
sul margine del mio altopiano che tutto sovrasta - l'altopiano della Montagna di Heredom, come l'ho gi sentito chiamare - e ogni volta che mi affaccio vedo religioni nuove, nuove grandi iniziazioni, nuove forme, tutte

* Ponta Delgada, 1842-1891. Figura di spicco della rivoluzionaria generazione del 70, che introdusse nelle lettere portoghesi i moduli dell'estetica realista, Antero fu poeta di ispirazione sociale all'insegna di un umanitarismo utopistico alla Proudhon (Odes modernas), ma anche di inquietudini metafisiche segnate dal pessimismo, sotto l'influenza della filosofia di
Schopenhauer e Hartmann {Sonetos). (N.d.T.)

20

21

contraddittorie, della verit eterna, che neppure Dio


conosce.
Le confesso che sono stanco dell'Universo. Sia Dio
che io dormiremmo ben volentieri un sonno che ci liberasse delle cariche trascendenti di cui, non sappiamo
come, siamo stati investiti. Tutto molto pi misterioso
di quanto si creda, e tutto questo qui - Dio, l'universo
ed io - soltanto un cantuccio menzognero della verit
inattingibile. 31
Lei non immagina quanto ho apprezzato questa
conversazione. Non ho mai sentito parlare cos.
Erano scesi in strada, inondata dal chiar di luna, proprio in quella strada a cui ella non aveva fatto caso. Tacque un momento.
Ma, sa - curioso - sa, davvero, in fin dei conti, cosa provo?.
Cosa?, chiese il Diavolo.
Ella volt verso di lui gli occhi improvvisamente lucidi.
Una gran pena per Lei!....
Un'espressione di angoscia, come nessuno avrebbe
pensato che fosse possibile, pass sul volto e negli occhi
dell'uomo vestito di rosso. Lasci subito cadere il braccio che cingeva quello di lei. Si ferm. Ella fece qualche
passo, imbarazzata. Poi, si volt indietro per dire qualcosa - non sapeva cosa, perch non aveva capito nulla
-, per scusarsi del dolore che vide di aver provocato. 32
Rimase attonita. Era sola.
S, era la sua strada, l'estremit della strada, ma oltre
a lei l non c'era nessuno. La luce della luna batteva,
chiarissima, non sull'uscita della funicolare, ma sulle
due porte chiuse della solita officina del fabbro.
No, oltre a lei, l non c'era nessuno. Era la strada del
12

giorno vista di notte. Invece del sole, il chiaro di luna nient'altro; un chiaro di luna normale, molto chiaro,
che lasciava le case e le strade cos com'erano. Il chiaro
di luna di sempre, e s'incammin verso casa.33
Sono venuta con dei conoscenti. Siccome venivano
da queste parti....
E come sei venuta? A piedi?!.
No. Sono venuta in automobile.
Questa buona! Non l'ho sentita.
Non fino alla porta, disse lei senza esitazione. Sono passati l all'angolo, e io ho chiesto che non mi accompagnassero fin qui, perch volevo fare a piedi questo pezzetto di strada, con questo chiaro di luna cos
bello. Ed bello... Senti, mi vado a coricare. Buona notte....
E se ne and, sorridendo, ma senza dargli un bacio quello consueto, che nessuno, nel darlo, sa se abitudine o se un bacio.
Nessuno di loro not che non si erano baciati. 34
Il bambino, un maschio, che nacque cinque mesi dopo, venne, nel corso del tempo generale e della sua crescita particolare, rivelandosi, ormai adulto, molto intelligente - un talento, forse un genio, il che era forse vero,
per quanto a dirlo fossero alcuni critici.
Un astrologo, che gli [fece] l'oroscopo, gli disse che
aveva l'Ascendente in Cancro, e Saturno nel segno. 35
Dimmi una cosa, mamma... Dicono che certe memorie materne si possono trasmettere ai figli. C' una
cosa che costantemente mi appare in sogno e che non
posso ricollegare a nulla che mi sia accaduto. E la memoria di un viaggio strano, in cui appare un uomo vestilo di rosso che parla molto. C', prima, un'automobile,
e poi un treno, e in questo viaggio in treno si passa su
23

un ponte altissimo, che pare dominare tutta la terra. Poi


c' un abisso, e una voce che dice molte cose, che se io
le udissi, forse mi direbbero la verit. Poi si esce alla luce, cio, al chiaro di luna, come se uscissimo da un sotterraneo, ed esattamente qui, alla fine della strada...
Ah gi, vero, al fondo o al principio di tutto, c' una
specie di ballo, o festa, in cui quest'uomo vestito di rosso appare....
Maria depose in grembo il suo lavoro di cucito. E,
voltandosi verso Antonia, disse:
Che cosa buffa. chiaro che quello dei treni e delle
automobili e tutto il resto un sogno, ma, in effetti, c'
una parte di verit... Fu quel ballo al Clube Azul, a Carnevale, molti anni fa - s, all'incirca cinque o sei mesi
prima che lui nascesse. Ti ricordi? Ballai con un ragazzo
qualunque vestito da Mefistofele, e poi voi mi accompagnaste a casa con la vostra automobile, e io, addirittura,
rimasi alla fine della strada (guarda un po', proprio dove lui dice di essere uscito dall'abisso...).
Oh s, figlia mia, ricordo perfettamente... Noi volevamo venire fin qui alla porta di casa, e tu non volesti.
Dicesti che avevi voglia di fare a piedi questo pezzettino, al chiaro di luna....
Proprio cos... Ma proprio buffo, figlio mio, che tu
abbia indovinato certe cose che sono sicura di non averti mai raccontato. Certo, non hanno alcuna importanza... Che cose curiose che sono i sogni! Come si pu architettare in questo modo una storia, in cui ci sono cose
vere - e che non si potevano indovinare - e tante assurdit, come il treno e il ponte e il sotterraneo?.
Ingrata umanit! cos che si ringrazia il Diavolo.36

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NOTE AL TESTO

Questo testo si presenta nello Spoglio (depositato nella Biblioteca Nazionale di Lisbona) in fogli sciolti, non datati, alcuni manoscritti, altri dattilografati ed altri ancora misti. La numerazione
stata successivamente introdotta da coloro che hanno fatto l'inventario del suddetto spoglio, ma non corrisponde ad alcuna sequenza: quella che presento di mia responsabilit.
Il testo si estende per diciannove fogli (21 pagine), archiviate nel
dossier 277 W, con segnature che vanno da 1 a 19.
I fogli, in generale, presentano in cima il titolo Ora del diavolo
(nove volte), L'ora del diavolo (due volte), Notte del diavolo (due
volte), in due casi scritto in inglese, Devil's Night, nonostante che il
testo sia in portoghese. Due di questi fogli non recano alcuna indicazione.
Ho corretto lapsus o lacune ovvie della scrittura e della punteggiatura, ho sciolto le abbreviazioni e attualizzato l'ortografia.
Segnali usati nel testo
[...] - Parola/e non letta/e
(...) - Spazio lasciato in bianco dall'Autore.
Le parole tra parentesi quadre sono state aggiunte in quanto ovvie, nonostante risultassero omesse.
1. Il testo che segue, separato da questo mediante una lunga linea tratteggiata, apparentemente gi il resoconto del 'viaggio' di
cui il figlio conserva la reminiscenza, scritto, forse, da lui stesso.
2. Foglio sciolto, dattilografato e manoscritto, con riferimento
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