I candidati:
Davide Ferrarese
Gian Marco Duranti
Stefano Scialanca
Paganica una frazione dell'Aquila, situata a circa 7 chilometri dal capoluogo ai piedi del Gran Sasso
d'Italia, a 669 m sul livello del mare, ha una popolazione di circa 5024 abitanti. Il 6 aprile 2009 il centro
stato colpito da un disastroso terremoto che ha causato danni pesantissimi all'abitato, con conseguente
evacuazione totale.
Paganica sorse negli anni della Roma repubblicana in quel territorio dove recenti studi archeologici segnano
il confine tra i due popoli italici,Sabini e Vestini, presenti nella conca tra le catene del Gran Sasso e
del Sirente-Velino. Nel suo territorio, nei secoli successivi, si snodava la Claudia Nova, via che dalla
splendida citt sabina di Amiternum - patria di Caio Crispo Sallustio primus in historia - congiungeva la
citt vestina di Peltuinum e quindi Aufinum (Ofena), nei cui pressi circa 70 anni fa veniva rinvenuta la statua
in pietra di Nevio Pompuledio (VI secolo a.C.), meglio nota come Guerriero di Capestrano, fino a
congiungersi con la Tiburtina Valeria e l'Adriatico. In unarea dove i popoli italici preesistenti alla nascita di
Roma vantavano una fiorente civilt, come per le necropoli di Paganica-Bazzano e Fossa, con i reperti
rinvenuti nell'ultimo decennio (migliaia di tombe a tumulo e a camera risalenti fino al XII secolo a.C.),
testimoniano gusti raffinati e relazioni che andavano ben oltre i confini dei Piceni, lungo le vie dellambra.
Molto interesse hanno destato le affinit tra il Guerriero di Capestrano e le statue funebri di principi guerrieri
rinvenute nei pressi di Francoforte sul Meno in Germania, a Glauberg e Hirschlanden (Guerriero di
Hirschlanden), per le fattezze meno raffinate di quelle espresse in Nevio Pompuledio, come per il contesto
del rinvenimento in tumuli circolari.
Attualmente con le sue cinque frazioni (Bazzano, Onna, Pescomaggiore, San Gregorio e Tempera) Paganica
la X tra le dodici Circoscrizioni in cui strutturato il Comune capoluogo dell'Abruzzo. Con i 7.030 abitanti
residenti (al 31 dicembre 2004) la pi grande tra quelle che hanno avuto unidentit municipale (non quindi
quartieri di nuova espansione). Ciascuna Circoscrizione ha un Consiglio composto da 12 componenti, tra i
quali viene eletto il Presidente, delegato del Sindaco. Attualmente negli organismi del Comune dell'Aquila la
rappresentanza locale conta due Assessori nella Giunta Municipale e 5 Consiglieri comunali. Da quando
frazione del Comune dellAquila sempre stata presente nel Consiglio comunale con alcuni suoi
rappresentanti, come pure in Giunta con Assessori e talvolta con il Vice Sindaco.
Il territorio della X Circoscrizione ampio, si stende nella vallata e sale sin verso il Gran Sasso, con il suo
demanio civico fino a quota 2000. parte di quell'enorme vastit territoriale propria del Comune dell'Aquila,
il quinto nella graduatoria dei pi estesi Comuni d'Italia, con i suoi 477 km (Roma con 1507 km il pi
vasto, seguono Ravenna, Sassari e Foggia). Conseguentemente in scala dispone duna rete d'infrastrutture e
di servizi che ne rendono particolarmente complessa lamministrazione.
Decine di plessi scolastici, quasi 3000 km di strade comunali, 21 cimiteri, 10 depuratori, migliaia di
chilometri di reti. Il Comune capoluogo di Regione, oltre tale sua particolarit, conta 64 frazioni, per 71.500
abitanti complessivi, ma con una presenza giornaliera di 90.000 persone per studi, attivit terziarie, lavoro e
turismo.
Sismicit di Paganica
Allo scopo di stimare laccelerazione correlata con levento di periodo di ritorno 475 anni e quindi
controllare se le prescrizioni normative (NTC 2008) sono adeguate alla sismicit di Paganica, necessario
definire la legge di occorrenza delle intensit macrosismiche e correlarla con laccelerazione del suolo.
Per determinare la prima necessario ricostruire il catalogo sismico locale.
In Italia sono disponibili diversi cataloghi di osservazioni macrosismiche (DOM 1197, Guidoboni et al 2007,
DBMI 2004, integrato con DBMI 2008).
Facendo ricorso a queste fonti stato possibile rinvenire sette eventi, due del 1703, 1915, 1950, 1951, 1958,
1985, ,la cui intensit sismica Is a Paganica superiore alla soglia del danno (Is > V Mercalli Cancani
Sieberg).
Fra questi la prima e pi importante menzione quella relativa al sisma aquilano del 1703: secondo
Guidoboni il centro [Paganica] f gravemente danneggiato, con crolli estesi in seguito alla scossa del 2
febbraio.
Per levento del 1915 le informazioni disponibili sono pi limitate: Guidoboni annotano che la scossa, della
durata di 50 secondi, caus il crollo di alcuni edifici e lesioni gravi alla stazione e ai caselli ferroviari,
assegnando allevento unintensit VIII-IX forse stridente con la valutazione per il 1703.
Il 6 Aprile 2009 un sisma caratterizzato da una rottura della faglia avvenuta quasi in superficie ha colpito
lAquila e la valle dellAterno. Il fatto che la rottura sia avvenuta quasi in superficie ha comportato notevole
risentimento che ha per interessato unarea di estensione relativamente limitata.
Un terremoto cos superficiale ha prodotto una componente sussultoria molto intensa ed energetica, se
comparata a quella ondulatoria in genere di gran lunga prevalente e pi gravosa per le costruzioni.
Lazione sismica ha dunque prodotto non solo forze orizzontali, che determinano i ribaltamenti fuori dal
piano del muro e le lesioni a taglio, ma anche forti incrementi o lannullamento delle azioni verticali, con
conseguente schiacciamento dei pilastri murari o perdita di stabilit delle volte.
Inoltre in questo terremoto forse pi che in altri, un ruolo importante lo hanno giocato gli effetti delle
amplificazioni sismiche locali: se si analizzano i risentimenti macrosismici dei tanti centri storici nella Valle
dellAterno, ci si accorge che borghi gravemente colpiti sono vicini ad altri nei quali il danneggiamento
stato pi lieve. Anche allinterno dello stesso centro storico dellAquila ci sono zone in cui chiaramente
concentrato il danno.
Piano terra
Piano primo
Piano secondo
Di seguito vengono riportate le caratteristiche della parete analizzata denominata come parete 1, una parete
verticale di spessore costante estesa su 3 livelli sui quali si distinguono altrettanti orizzontamenti di cui, a
seguito, vengono evidenziate le caratteristiche.
elemento
S04
S12
S23
tipologia
volta a crociera
volta a crociera
volta a padiglione
tecnica costruttiva
mattoni disposti in foglio
mattoni disposti in foglio
mattoni disposti in foglio
Da una analisi qualitativa sulla sezione C-C viene ipotizzato che la volta a padiglione presente al secondo
piano non abbia una funzione strutturale bens funga da controsoffitto per la copertura a doppia falda in
legno che, data lorditura rispetto alla parete 1, pu essere considerata come non spingente su questa.
Materiali utilizzati
Non avendo a disposizione risultati di prove effettuate sui materiali, per quanto riguarda la loro
caratterizzazione meccanica si e fatto riferimento alla Tabella C8A.2.1 della Circolare 2 febbraio 2009 n.
617 del C.S.L.P avendo classificato, in base a ricerche, la nostra tipologia di muratura come Muratura in
pietrame disordinata.
La suddetta tabella mostra i valori di riferimento dei parametri meccanici (minimi e massimi) e peso
specifico medio per diverse tipologie di muratura, riferiti alle seguenti condizioni: malta di caratteristiche
scarse, assenza di ricorsi (listature), paramenti semplicemente accostati o mal collegati, muratura non
consolidata, tessitura (nel caso di elementi regolari) a regola darte; si indicano :
fm = resistenza media a compressione della muratura;
= resistenza media a taglio della muratura;
E = valore medio del modulo di elasticit normale;
G = valore medio del modulo di elasticit tangenziale;
w = peso specifico medio della muratura.
Fig. 1.4.8.1 - Tabella C8A.2.1 della Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del C.S.L.P
9
fm
(N/cm)
100
180
fm min/FC
(N/cm)
74.07
t
(N/cm)
2
3.2
t
(N/cm)
2
E
(N/mm)
690
1050
Emedio
(N/mm)
870
G
(N/mm)
230
350
Gmedio
(N/mm)
290
g
(kN/m)
19
19
g
(kN/m)
19
10
17
3
16
0.12
S (m2)
15.91
15.91
21.61
V (m3)
1.65
1.65
5.40
G1 (kN)
58.92
58.92
130.51
(kN/m)
19
19
16
s (m)
0.05
0.02
0.025
Totale
S04
S12
S23
11
G2 (kN)
28.49
28.55
0.00
Pi (kN/m2)
0.95
0.38
0.4
P (kN/m2)
1.73
Carichi variabili Q
Ipotizzando una destinazione duso di civile abitazione, il carico variabile derivante dalla cat.A 2 kN/m2 da
cui risulta:
S04
S12
S23
Q (kN)
32.94
33.01
0.00
S04
S12
S23
G1 (kN)
58.92
58.92
130.51
(con
G2 [kN]
Q [kN]
28.49
28.55
0.00
32.94
33.01
0.00
= 0.3)
F [kN]
97.30
97.38
130.51
12
La sola conoscenza dellaccelerazione massima attesa e insufficiente per determinare la risposta della
struttura, che dipende anche dalla durata e dal contenuto in frequenza dellazione.
In particolare, strutture con frequenze proprie di vibrazione vicine a quelle del terremoto, subiscono
unamplificazione dinamica maggiore di strutture con frequenze proprie distanti.
13
14
La categoria topografica del sito e la T2, alla quale corrisponde un coefficiente di amplificazione topografica
ST=1.166.
Per ricavare i parametri dellazione sismica si fatto uso del foglio di calcolo Spettri
di risposta ver.1.03, scaricabile dal sito del Consiglio Superiore del Lavori Pubblici. Questo programma su
excel fornisce gli spettri rappresentativi delle componenti dellazione sismica di progetto per il generico
sito del territorio nazionale.
La definizione degli spettri di risposta relativi ad un certo stato limite e articolata in tre fasi.
Nella prima fase e stata individuata la pericolosit sismica del sito di Paganica, sulla base dei
risultati del Progetto S1,effettuando una ricerca per comune.
Nella seconda fase e stata inserita la vita nominale VN della costruzione pari a 50 anni, ed il coefficiente
duso Cu pari ad 1;
15
Questultimo dato corrisponde alla scelta della classe duso II, descritta al paragrafo 2.4.2 delle NTC-08.
Sulla base dei due parametri inseriti, il foglio calcola la vita di riferimento della costruzione pari a 50 anni
attraverso la formula della normativa .
Vr = Vn Cu = 50 1 = 50 anni
In questa fase il foglio elabora la seguente tabella dei parametri dellazione sismica per i diversi stati limite:
16
Nella terza fase si inserisce lo stato limite considerato, le caratteristiche del terreno e la componente
dellazione cui ci si sta riferendo.
Nel in esame si sono ricavati i parametri dellazione sismica relativi allo stato limite di salvaguardia
della vita (SLV), considerando uno spettro di elastico riferito alla componente orizzontale.
17
18
19
Il ribaltamento semplice di ciascuna parete esterna delledificio dovuto allazione sismica si schematizza con
una rotazione rigida di porzioni della parete attorno ad una cerniera cilindrica orizzontale posta alla base; la
rotazione e attivata da sollecitazioni fuori dal piano della parete.
Tale situazione si verifica in quanto il muro investito dallazione del sisma risulta libero in sommit e non
ammorsato efficacemente alle pareti ad esso ortogonali.
Le condizioni di vincolo che rendono possibile questo meccanismo sono quindi lassenza di connessioni
efficaci con le pareti ortogonali e lassenza di dispositivi di collegamento, come cordoli o catene, in testa alla
parete ribaltante.
Il meccanismo e individuabile da lesioni verticali in corrispondenza dellincrocio tra la parete ribaltante e le
pareti ad essa ortogonali.
Il ribaltamento semplice pu interessare uno solo o pi piani delledificio, relativamente alle modalit di
connessione tra i solai e le murature ai vari livelli della struttura. In questi casi occorre considerare la
possibilit che il ribaltamento possa coinvolgere diversi livelli della parete; bisogna quindi
valutare il moltiplicatore di collasso per differenti posizioni della cerniera cilindrica.
La geometria di ciascun macroelemento coinvolto nel ribaltamento e definita; risulta allora definito
lo schema di calcolo al quale fare riferimento con tutte le grandezze richieste.
Risultano inoltre determinate le condizioni di vincolo ed i carichi agenti sul sistema, rappresentati dai pesi
trasmessi al macroelemento dalle strutture e sovrastrutture che agiscono su di esso e dalle azioni orizzontali
dovute al sisma oppure a spinte statiche, come quella dovuta alla presenza della copertura spingente.
In condizioni sismiche, infatti, a ciascun carico verticale corrisponde un carico orizzontale calcolato come il
prodotto del primo per il coefficiente sismico , anche detto moltiplicatore di collasso.
Per il caso in esame i solai scaricano direttamente sulle volte a crociera del primo e del secondo
orizzontamento mentre per il terzo orizzontamento si considera la volta a padiglione come avente funzione di
controsoffitto (non spingente staticamente sulla parete.
Il moltiplicatore di collasso delle forze orizzontali che determina lattivazione del cinematismo e
valutato imponendo le condizioni di equilibrio che il sistema di forze agenti deve rispettare in condizioni
di incipiente ribaltamento. Si procede quindi alla valutazione del momento delle forze che determinano il
ribaltamento del corpo attorno alla cerniera cilindrica considerata (momento ribaltante) e quello delle forze
che si oppongono a tale rotazione (momento stabilizzante) nella configurazione iniziale del sistema.
20
lunghezza [m]
altezza [m]
spessore [m]
gamma [kN/m]
FV volta [kN]
FH volta [kN]
P parete [kN]
fm [kN/m]
FC
fd [kN/m]
t [m] - arretramento
spinta copertura H [kN]
piano TERRA
5.40
3.29
0.70
19
48.65
38.92
236.29
1000
1.35
740.74
0.12
0
piano 1
5.40
3.28
0.70
19
48.69
38.95
235.57
1000
1.35
740.74
0.08
0
piano 2
5.40
3.11
0.70
19
96.58
0
223.36
1000
1.35
740.74
0.04
0
Arretramento della
Peso
cerniera attorno alla
specifico
quale avviene il
della
ribaltamento
rispetto
muratura
al lembo esterno della
3
gi [kN/m ]
parete [m]
Quota del
sottofinestra
[m]
Quota del
soprafinestra
[m]
Larghezza della
fascia
sottofinestra al
netto delle
aperture [m]
Larghezza
della fascia
intermedia al
netto delle
aperture [m]
Larghezza della
fascia
soprafinestra al
netto delle
aperture [m]
0.00
2.49
3.37
3.37
5.40
19.0
0.12
0.00
2.16
4.40
4.40
5.40
19.0
0.08
0.00
2.16
4.28
4.28
5.40
19.0
0.04
Elevazione
Quota del
punto di
Quota del
Quota del
applicazione di
baricentro della baricentro della
azioni
parete al piano parete al piano
trasmesse da
i-esimo
i-esimo (**)
archi o volte al
y
[m]
yGi [m]
Gi
piano i-esimo
hVi [m]
Elevazione
Spessore della
parete al piano
i-esimo
si [m]
Altezza di
interpiano al
piano i-esimo
hi [m]
0.70
3.29
0.00
0.70
2.21
1.80
0.70
3.28
0.00
0.70
2.03
0.00
0.70
3.11
0.00
0.70
2.38
0.00
21
Elevazione
Peso proprio
della parete al
piano i-esimo
Wi [kN]
1
2
3
4
168.9
206.8
191.2
0.0
Peso proprio
della parete al
piano i-esimo
(**)
Wi [kN]
Carico
trasmesso dal
solaio al piano
i-esimo
PSi [kN]
Spinta statica
della copertura
PH [kN]
0.0
0.0
0.0
Componente
verticale della
spinta di archi
o volte al piano
i-esimo
FVi [kN]
Componente
orizzontale
della spinta di
archi o volte al
piano i-esimo
FHi [kN]
48.7
48.7
96.6
38.9
39.0
0.0
0.0
Azione del
tirante al piano
i-esimo
Ti [kN]
Definita la geometria e i carichi sulla parete si ha un computo delle azioni stabilizzanti e ribaltanti:
MOMENTO DELLE AZIONI STABILIZZANTI
Ribaltamento
delle
elevazioni:
Azione di archi o
volte [kNm]
3-2-1
172.8
0.0
128.0
0.0
3-2
127.2
0.0
97.8
0.0
63.1
0.0
65.7
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
Inerzia di archi o
volte [kNm]
Spinta statica di
archi o volte
[kNm]
3-2-1
2241.4
0.0
1231.1
293.2
0.0
3-2
627.1
0.0
645.6
79.1
0.0
0.0
0.0
229.9
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
MOLTIPLICATORE
Ribaltamento
delle
elevazioni:
Valore di a0
3-2-1
0.002
3-2
0.115
0.560
N.C.
Fattore di
Confidenza
FC
1.35
Massa
partecipante
Frazione massa
partecipante
M*
e*
Accelerazione
spettrale
a0* [m/sec2]
60.270
0.777
0.020
30.849
0.557
1.496
9.847
0.336
12.126
0.000
0.000
N.C.
22
2.00
1.17
0.247
Periodo di inizio del tratto a velocit costante dello spettro TC* [sec]
0.337
Fattore di smorzamento h
0.500
B
2.363
9.68
1.167
Coefficiente CC
1.367
1.360
1.286
0.274
In funzione dellinput sismico e delle caratteristiche della parete si confronta la capacit con la domanda:
Ribaltamento
delle
elevazioni:
Baricentro delle
linee di vincolo
Z [m]
(Z) = Z/H
3-2-1
Se(T1)
(C8A.4.10)
0.003
3-2
3.29
0.340
0.224
6.848
6.57
0.679
1.818
27.792
PGA-SLV
23
ag(SLV)
(C8A.4.9)
Ribaltamento
delle
elevazioni:
min(C8DA.4.9;
C8A.4.10)
3-2-1
0.003
3-2
0.224
1.763
ag(SLV)
0.247
0.247
0.247
0.003
0.224
1.763
confronto capacit-domanda
1.2%
90.7%
713.8%
Appare subito evidente che la parete disponga di una limitata capacit nei confronti del meccanismo di
ribaltamento delle elevazioni 3-2-1 per cui la verifica non soddisfatta. Giacch questa verifica
semplificata, si procede con la verifica con spettro di capacit (analisi cinematica non lineare).
1
ribaltamento parete monolitica elev. 1-2-3
9.68
C1
0.050
b (m)
t (m)
R (m)
0.274
0.00
0.00
3
1.286
0.350
0.148
4.844
0.042
0.042
dk0 (m)
P (kN)
M* (tons)
FC
0.202
889.1
90.6
1.35
a0* (m/s2)
0.303
d0* (m)
0.202
du* (m)
0.081
ds* (m)
0.032
as* (m/s2)
0.255
Ts (s)
2.238
0.070
0.341
0.087
0.006
d (m)
0.087
24
Nel caso in esame si ha una capacit di 0.081m a confronto con una domanda di 0.087m per cui lesito della
verifica negativo.
50
pretensione (MPa)
2
380.1
area 22(mm )
2
0.0004
5
95.0
area 22 (m )
n 22
tiro T (kN)
Utilizzando questo sistema di 5 tiranti 22 con un tiro totale di 95 kN inseriti alla quota del secondo
orizzontamento (h=6.57m) possibile verificare la stabilit della parete nei confronti del meccanismo di
collasso a ribaltamento semplice delle elevazioni 1-2-3. Di seguito si riportano i risultati della verifica:
MOLTIPLICATORE
PGA-SLV
25
Ribaltamento
delle
elevazioni:
Valore di a0
3-2-1
0.182
3-2
0.360
0.560
N.C.
Ribaltamento
delle
elevazioni:
min(C8DA.4.9;
C8A.4.10)
3-2-1
0.255
3-2
0.703
1.763
ag(SLV)
Fattore di
Confidenza
FC
1.35
Massa
partecipante
Frazione massa
partecipante
M*
e*
Accelerazione
spettrale
a0* [m/sec2]
60.270
0.777
1.701
30.849
0.557
4.690
9.847
0.336
12.126
0.000
0.000
N.C.
0.247
0.255
confronto capacit-domanda
103.2%
La verifica a ribaltamento semplice in presenza dei tiranti risulta soddisfatta con una sufficiente riserva di
capacit.
Elevazione
Spessore della
parete al piano
i-esimo
si [m]
Altezza della
parete al piano
i-esimo
(interpiano iesimo)
hPi [m]
0.70
3.29
0.70
3.28
Braccio
orizzontale del
carico trasmesso
dai piani
superiori
rispetto al
carrello in B
d [m]
0.35
Braccio
orizzontale
dell'azione di
archi o volte al
piano i-esimo
rispetto al polo
del corpo
dVi [m]
Braccio
verticale
dell'azione di
archi o volte al
piano i-esimo
rispetto al polo
del corpo
hVi [m]
Braccio
orizzontale del
carico trasmesso
dal solaio al
piano i-esimo
rispetto al polo
del corpo
ai [m]
0.70
2.21
0.00
0.00
1.25
0.00
26
Elevazione
Peso proprio
della parete
WPi [kN]
Carico
trasmesso dal
solaio al piano iesimo
PSi [kN]
43.8
0.0
43.6
0.0
Carico
trasmesso alla
parete dai piani
superiori
N [kN]
Componente
Componente
verticale della orizzontale della
spinta di archi o spinta di archi o
volte al piano i- volte al piano iesimo
esimo
FVi [kN]
FHi [kN]
59.2
9.0
7.2
9.0
7.2
Azione del
tirante al solaio
intermedio
T [kN]
0.0
N.B. Le azioni sui macroelementi sono riferite ad una larghezza unitaria della parete.
Elevazione
19.0
19.0
Fattore di Confidenza
FC
1.35
MOLTIPLICATORE 0
Flessione verticale di
fascia muraria
continua
Flessione
verticale di
fascia muraria
continua
PGA-SLV
Valore
minimo
assunto da
a0
Quota di
formazione
Valore
della
Massa
Valore minimo
assunto da
cerniera
partecipant
assunto da
e
a0 per rispetto alla
a0
base della
M*
h1 = hP
parete
h1 [m]
Valore di
h1 per a0
minimo
[m]
0.496
5.20
0.635
N.C.
N.C.
N.C.
Baricentro delle
linee di vincolo
Z [m]
(Z) = Z/H
0.000
0.000
Flessione
verticale di
fascia muraria
continua
5.20
N.C.
Frazione
massa
partecipante
e*
Accelerazione
spettrale
a0* [m/sec2]
0.496
10.228
0.952
3.787
N.C.
0.000
0.000
N.C.
ag(SLV)
Se(T1)
(C8A.4.9)
(C8A.4.10)
0.568
ag(SLV)
min(C8A.4.9;
C8A.4.10)
0.568
A questo punto possibile procedere con il confronto tra la capacit del meccanismo e la domanda sismica
che, se risulter inferiore, fornir un esito positivo della verifica:
27
0.247
0.568
confronto capacit-domanda
230.0%
Conclusioni
La verifica a flessione risulta soddisfatta per le elevazioni 1-2 con un adeguato margine di capacit. Non
necessario svolgere la verifica a ribaltamento semplice della elevazione 3 giacch questa possiede, in base
alla valutazione data dalla verifica suddetta, una capacit molto superiore alla domanda.
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