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INTRODUZIONE

di ALDO CAROTENUTO
Erich Neumann, nato nel 1905 e morto nel 1960 , viene
generalmente considerato come uno dei pili fertili e geniali con-
tinuatori di e.G. Jung. II suo primo lavoro non fu un'opera
scientifica, rna un romanzo, Der Anfang (l'inizio), un capitolo del
quale fu pubblicato in Germania nel 1932. Un tale esordio
artistico e letterario si epoi fatto sentire attraverso tutto l'arco
della produzione di Neumann, come testimoniano i suoi saggi
psicologici sul problema dell'arte. Ci riferiamo ad esempio alle
interpretazioni di Chagal, Leonardo da Vinci, Mozart , Moore, ecc.
Altro fondamentale interesse di Neumann estat a la mistica
. ebraica a cui ha dedicato importanti studi finora non pubblicati.
Fra questi va segnalata un'important e indagine psicologica di
Giacobbe e Esaii. Dopo la laurea in filosofia, gli interessi di
Neumann si indirizzarono verso la psicologia per cui, ripresi gli
studi universitari, si laureava nel 1932 in medicina. Un anne
dopo, l'incontro con Jung e la psicologia analitica.
Non e possibile collocare l'opera di E. Neumann in una
particolare corrente di pensiero. Egli estate il tipico esempio di
studioso che, per particolari circostanze, ha condotto nel silenzio
una serie di affascinanti ricerche che ancora oggi non hanno
avuto il riconoscimento che merit ano. Un'analogia potrebbe es-
sere fatta con l'analista Ronald Fairbairn che, nel pili completo
isolamento e distacco dalle scuole psico-analitiche, ha elaborato
delle teorie originali e feconde. Si puo comunque proporre per
Neumann la qualifica di storiografo della psiche archetipica, in-
tendendo con tale termine chi si dedica allo studio comparativo
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Aida Carotenuto
delle espressioni culturali emergenti dall'inconscio, e cioe la reli-
gione, la mitologia, i rituali, Ie fiabe, ecc.
Solo in questa prospettiva il nome di Neumann puo essere
avvicinato a quello di K. Kerenyi, che ha approfondito I'attivita
mitopoietica dei Greci; possono essere anche considerati Mircea
Eliade, per i suoi studi sulle dominanti ricorrenti nella fenomeno-
logia religiosa; Joseph Campbell che ha studiato i temi fondamen-
tali della nascita e della morte; va infine ricordato illavoro della
Hedwig von Beit che ha raccolto un enorme materiale compara-
tivo sulla simbolica delle fiabe.
L'opera di Neumann si impernia su due temi centrali: la
psicologia femminile e la creativita artistica. I due temi , per
quanto lontani, acquistano nelle ricerche di Neumann una in-
terdipendenza suggestiva. Neumann ritiene che l'uomo creati-
vo ha conservato (0 recuperato) un rapporto benefico con il
femminino, non solo nelle sue manifestazioni esterne (la don-
na) rna soprattutto nel suo aspetto psichico inconscio che in
termini junghiani e denominato Anima . Per Neumann il
femminino si presenta con due caratteri : elementare e trasforma-
tivo. II carattere elementare tende a trattenere tutto cio che da
esso si genera, mentre quello trasformativo, opponendosi all'azio-
ne conservatrice della prima modalita, spinge verso il cambia-
mento, la trasformazione e la creazione.
II rapporto con il femminile trasformativo eil segno che la
personalita non e pili centrata sull'Io rna suI Self, vale a dire
sulla totalita del conscio e dell'inconscio. L'inconscio, secondo
jung, eformato da contenuti personali (inconscio personale) e da
forme strutturanti (inconscio collettivo). Queste forme struttu-
ranti si rivelano attraverso i simboli 0 immagini archetipiche .
Ed esu queste immagini che si eparticolarmente rivolta l'atten-
zione di Neumann. E state quindi giustamente detto che l'opera
di Neumann prende spunto dalle conclusioni a cui era pervenuto
illavoro di Jung.
La prima grande opera dello psicologo svizzero, Simboli
della trasjormazione, presentava allettore l'intricato simbolismo
della Grande Madre. Nella introduzione al libro , aggiornata al
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Introduzlone
1950, Jung diceva che era state spinto allo studio della storia
dal bisogno d'una pili profonda comprensione del simbolismo
mitologico. Come si sa, il simbolismo del mito ha per jung
un'importanza vitale per intendere il linguaggio dell'inconscio.
Dice Jung: Erich Neumann ha dato un contributo decisivo
per risolvere gli innumerevoli e difficili problemi che si presen-
tano ovunque in questa terreno inesplorato (il simbolismo). Cito
in primo piano la sua opera fondamentale Origini e storia della
coscienza che prosegue Ie idee che mi spinsero inizialmente a
scrivere questa libro e Ie colloca nell 'ampia prospettiva dell'evo-
luzione della coscienza umana in generale 1.
Nelle Origini e storia della coscienza Neumann tenta di de-
lineare 10 sviluppo e l'evoluzione della coscienza attraverso l'esa-
me dettagliato di alcuni miti che di quella evoluzione rappresen-
tano l'aspetto fenomenico. Tesi principale dellibro eche Ie fasi
dello sviluppo della coscienza umana, cOSI come esse emergono
nelle grandi mitologie, sono simili alIa storia dello sviluppo della
coscienza individuale.
Con molta fermezza Neumann ha sempre respinto la critica
che egli adoperi , nelle sue formulazioni, il concetto dell'onto-
genesi come riepilogo della filogenesi. In altre parole, Neumann
non ha mai voluto applicare una legge biologica a un fenomeno
psicologico. D'altra parte alcuni autori di scuola junghiana han-
no obiettato a Neumann di fare un uso troppo disinvolto di
concetti biologici e di concetti psicologici.
Michael Fordham, nel suo saggio Teoria biologica e il con-
cetto dell'arcbetipo dice: II fatto che la embriologia mostri
che 10 sviluppo degli organi non segue la via pili semplice, rna
una strada contorta, analoga a quella dell'evoluzione, ha fatto
sorgere l'idea che la storia dell'individuo (ontogenesi) ricapitoli
la storia evolutiva della specie (filogenesi). Questo concetto ha
attirato gli psicologi che hanno fatto un trapianto di leggi bio-
logiche in campo psicologico, in quanto i bambini producono
1 C. G. JUNG, Simboli della trasjormazione, Torino, Boringhieri, 1970,
pp. 19-20.
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Aldo Carotenuto
fantasie che sono sorprendentemente simili ai miti. Neumann
ha dedicato un capitolo del suo volume Origini e storia della
coscienza alIa teorizzazione della sua tesi, senza tuttavia offrire
elementi concreti a sostegno delle sue idee 2.
Fordham avanza varie ragioni che rendono abbastanza inso-
stenibile l'analogia fra mondo biologico e psicologico. Anche
se il confronto fra 10 sviluppo ontogenetico e quello filogenetico
mostra evidenti similarita, e necessario introdurre continue cor-
rezioni per trovare una corrispondenza plausibile. Inoltre 10 svi-
luppo di ogni specie avviene in ambienti completamente diversi,
ragione per la quale i singoli organi mostrano delle differenze so-
stanziali per motivi di adattamento ... In altre parole, se si
usa l'analogia dell'ontogenesi-filogenesi per spiegare 10 sviluppo
della coscienza individuale, comparandolo allo sviluppo della co-
scienza dell'umanita, si commette uno sbaglio in quanto l'ana-
logia si fonda su di un'ipotesi senza alcun valido fondamento.
Dice Fordham: Ci si puo aspettare che i bambini esprimano
degli archetipi, rna che la loro coscienza ricapitoli quella della
specie e tanto probabile quanto che l'ontogenesi ricapitoli la
filogenesi 3.
Vediamo come Neumann risponde a queste critiche. Se-
condo il Nostro esiste, in tutte le grandi cosmogonie, il mito del-
l'origine della coscienza. Questo mito si esprime immancabilmente
con la nascita della luce emergente dalle tenebre. Neumann fa
notare come le tenebre siano una fase sempre precedente alIa
luce. Le tenebre sono cioe una specie di struttura che per-
mette il passaggio ad un'altra fase.
Questa fase e la nascita della luce che per Neumann,
nel suo simbolismo molteplice, si riallaccia a tutta quella serie
di fenomeni che vanno sotto il nome di relazione primaria 0
originaria su cui torneremo pili tardio Per Neumann, che l'onto-
2 M. FORDHAM, Biological theory and the concept of archetypes, in
New Developments in Analytical Psychology, London, Routledge and
Kegan Paul, 1957, p. 28.
3 Lui, p. 30.
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Introduzione
genesi corrisponda alIa filogenesi significa due cose: a) come nel-
l'individuo la coscienza emerge dall'inconscio, cosi la coscienza
del genere umana si e evoluta da epoche oscure e inconscie;
b) la psiche e strutturata in modo tale che la coscienza evolve
sempre dall'inconscio. Che cia dice Neumann sia una legge
psicogenetica, non vi edubbio, rna non eaffatto una legge bio-
logica. Non si tratta, quindi, della falsa applicazione di una teo-
ria biologica dell'evoluzione alIa psicologia 4,
D'altra parte, nel tentativo di trovare un'analogia fra le
leggi biologiche e quelle psicologiche, e possibile far ricorso ad
una pili moderna formulazione delle leggi biogenetiche. Una delle
leggi pili importanti della embriologia, secondo Baer, dice che
molte caratteristiche generali comuni a tutti i gruppi animali
si sviluppano, nell'embrione, prima delle caratteristiche speciali
che distinguono i vari rappresentanti del gruppo . Cia significa
che quanto pili primitivo euno stato di sviluppo animale, tanto
pili questa presenters caratteristiche comuni a molti gruppi di
animali. Traducendo questa legge in termini psicologici, si
puo dire che le prime manifestazioni dell'inconscio, come posso-
no essere esperite nei bambini, essendo infantili, sono pili assi-
milabili ai temi mitologici di quanto 10 siano quelle dell'uomo
adulto.
II lettore che si pone di fronte a queste formulazioni ram-
menti che edifficile trovare in psicologia delle teorie verificabili
o meglio falsificabili, per usare la terminologia di Popper. In ge-
nere 10 psicologo si accontenta di idee plausibili che spiegano
il suo Iavoro teorico e pratico, senza voler dare aIle sue idee il
crisma della inconfutabilita. Quando cia non avviene, eil primo
segno che la teoria efalsa e come tale deve essere difesa con ogni
mezzo. Cia accade con le idee religiose. Per certi aspetti la psico-
logia appartiene al mondo dell'arte e della religione; appartiene,
cioe, al mondo del non verificabile, rna non per questa emeno
4 E. NEUMANN, The significance of the genetic aspect for analytical
Psychology, in Current trendes in Analitical Psychology, edited by
Gerhard Adler, London, Tavistock Publications, 1961, p. 47.
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Aldo Carotenuto
importante di una equazione matematica, la cui incongruenza
risalta facilmente.
Un certo modo di capire i propri conflitti e i disagi dell'esi-
stenza permette, e cio si constat a nella prassi terapeutica, un rag-
giungimento di un differente piano di coscienza, che riesce a
inglobare in se stesso Ie miserie nevrotiche. Che cio avvenga attra-
verso il contenuto del colloquio 0 soltanto attraverso il colloquio,
noi non sappiamo. Ed equesta ignoranza che rende, almeno per
ora, plausibili Ie ideologie delle varie scuole psicologiche.
Tornando a Neumann e alIa sua opera maggiore, Origini
e storia della coscienza, eimportante sottolineare che il suo in-
tento e state quello di tracciare un parallelo fra Ie grandi mito-
logie e 10 sviluppo storico psicologico individuale. La prima fase
mitica equella della creazione, cui corrisponde, a livello del sin-
golo individuo, I'unita originaria; la seconda fase e quella del-
l'eroe, cui fa eco, a livello personale, la separazione fra conscio
e inconscio. La terza fase ecaratterizzata dal mito della trasfor-
mazione, che si manifest a con 10 sviluppo della cultura, nelle
sue forme sane e malate. Vediamo ora queste fasi in modo molto
piu dettagliato.
II primo momento e chiamato [ase uroborica. L'uroboro
e una figura che si trova nei trattati alchimistici; essa indica il
serpente che si mangia la coda. Questa circolarita del serpente
allude ad una totalita psichica che in psicologia analitica viene
chiamata Self originario, in contrapposizione al Self, coronamento
del processo di individuazione. Nella [ase uroborica 1'10 non esi-
ste, rna assume una potenzialita di sviluppo, appena Ie condizioni
esterne 10 consentano. Per meglio intenderci, ci si puo riferire
al fenomeno dello imprinting per il quale un meccanismo
innato scatta solo al momenta opportuno, non prima, ne dopo.
Questa fase e presumibile che si riferisca al periodo prenatale
o ai primissimi momenti dopo la nascita.
Esiste un periodo di transizione fra questa prima fase e la
seconda. Come si accennava prima, in tutte Ie cosmogonie vi e,
come elemento caratterizzante, la separazione della luce dalle te-
nebre, l'ordine dal caos e cio significa, in altri termini, il sorgere
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Introduzione
della coscienza e la possibilita di discernere gli opposti. Questa
fase di transizione si innesta direttamente sulla seconda fase,
quella matriarcale.
Quando Neumann usa i termini matriarcale e patriarcale,
bisogna not are che 10 fa sempre in un'accezione psicologica e mai
sociologica. Per Neumann, matriarcato significa predominio del-
l'inconscio, mentre patriarcato significa predominio della coscien-
za. Che poi il matriarcato si identifichi con Ie donne non significa
che non vi possa essere una cultura matriarcale fatta da uomini,
immersi pero nell'inconscio. Nella fase matriarcale domina in-
contrastata la madre. Essa edeterminante per la sopravvivenza
e il rapporto con essa e anche caratterizzato dallo sforzo di neu-
tralizzare i suoi istinti aggressivi e distruttivi. II bambino mette
in mota dei meccanismi accattivanti che fanno tenerezza .
Al livello animale si e accertato che certi comportamenti,
come il pigolio dei pulcini 0 il ronfare di certi piccoli carnivori,
sono comportamenti inibitori dell'aggressivita materna. La tac-
china, resa sorda sperimentalmente, uccide i suoi pulcini di cui
non puo udire il pigolio. Nella fase matriarcale 1'10 comincia
appena a manifestarsi, rna in gran parte dipende ancora dall'in-
conscio, la cui immagine migliore e data dalla Grande Madre.
- La [ase patriarcale eil terzo mornento dello sviluppo della
coscienza. Nel tentativo di sganciarsi dalla predominanza mater-
na, questa viene disprezzata e ritiutata aspramente. E il momenta
dei cosi detti riti di iniziazione , con i quali , compiendo atti
di coraggio, il giovane si rende autonomo di fronte agli aspetti
protettivi della Grande Madre. E il momenta del tabu dell'ince-
sto, che vieta ogni desiderio pericoloso di ritorno al grembo
materno.
E curioso notare, comunque, che, fra gli Ottentotti, un
rito di iniziazione consiste proprio nell'andare a letto con la
madre, in quanto, cost facendo, Ie si dimostra che essa non epiu
considerata una madre, rna soltanto una donna. In questa fase
si sviluppa il senso del razionale e il senso dei valori spirituali.
Una quarta fase equella denominata da un altro psicologo
junghiano, Edward Edinger di New York, lase integrativa. Tale
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Aldo Carotenuto
fase cerca di superare l'unilateralita dello sviluppo, permettendo
all'individuo di accostarsi alIa controparte sessuale rimossa dalla
coscienza, l'Anima per l'uomo e l'Animus per la donna. Si trat-
ta dell'eterno terna della riconciliazione degli opposti il cui com-
pito, secondo la psicologia analitica, si svolge per tutta la nostra
esistenza. II lettore avra notato che l'esposizione della storia e
origine della coscienza ha un carattere mascolino. In effetti illibro
di Neumann e un tentativo di illustrare 10 sviluppo della co-
scienza prevalentemente maschile.
Per Neumann 10 sviluppo della coscienza femminile avviene
con modalita differente. Egli ha illustrato il suo punto di vista
nel commento alIa favola di Apuleio Amore e Psiche e nel saggio
Gli stadi psicologici dellosviluppo femminile. Questa differenza
di sviluppo dipende, secondo Neumann, dal fatto che il bambino
e la bambina sperimentano il rapporto originario con la madre
in un modo sostanzialmente differente. Vediamo perche,
II rapporto primario del maschietto si basa su di una espe-
rienza fondamentale, cioe il rapporto originario con la madre.
D'aItra parte bisogna tener presente che nella storia della evo-
luzione umana la differenziazione in uomo e donna rimane per
eccellenza il simbolo degli opposti, per cui ogni contrasto puo
essere efficacemente reso dai segni maschile e femminile .
II maschietto verifica l'esperienza dell'opposizione fra il maschile
e il femminile proprio nella relazione con la madre. Se il bambino
vuol conquistare la sua identita con il segno maschile, deve poter
esser capace di rompere la relazione. Secondo Neumann, l'espe-
rienza fondamentale, tipica del maschio calato nel rapporto ori-
ginario, e che la identificazione con un tu si rivela presto
sbagliata.
Da questa incongruenza si origina la tendenza all'oggettiva-
zione, la spinta a mettersi di fronte alIa cose per capirle e stu-
diarle. II prezzo di tale tendenza ela solitudine, mentre il van-
taggio euna maggiore solidita dell'Io. Lo stabilirsi del segno ma-
schile e legato all'evoluzione della coscienza e alIa separazione
del conscio dall'inconscio.
II femminile invece presenta una evoluzione completamente
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Introdu:done
diversa. Quando subentra il momenta della separazione nel rap-
porto originario (madre-bambino), la bambina non sente il tu
come un estraneo. In aItre parole, il femminile puo rimanere al-
l'interno dell'uroboro materno e nello stesso tempo puo svi-
lupparsi e raggiungere una identita di se stesso. Si trattera di una
identificazione primaria, in quanto coincide con il rapporto pri-
mario. Qui si trova la differenza fra il bambino e la bambina.
Dice Neumann: Mentre il maschile nella stessa situazione
viene ..castrato" e cioe derubato della sua essenza, il femminile
e soItanto fissato, bloccato in una forma immatura del proprio
essere. Vediamo di continuo ... che il femminile puo benissimo
vivere come totalita naturale entro forme psichicamente non svi-
luppate, e cioe senza un corrispondente sviluppo della coscienza,
nelle quali il maschile fallirebbe ampiamente nei confronti della
societa e diverrebbe un nevrotico. Questa situazione fondamen-
tale della femminilita, nella quale autoidentificazione e rapporto
originario coincidono, Ie da il grande vantaggio di una totalita e
completezza naturale, estranee al maschile (p. 32).
La coincidenza dell'autoidentificazione con il rapporto ori-
ginario porta il femminile ad eccellere nei rapporti che si basa-
no sull'identificazione. In tal modo si differenzia dalla fenome-
nologia maschile, che spetimenta il rapporto soprattutto come
confronto. Nella fase di identificazione con il rapporto primario
la donna rimane sia psicologicamente che sociologicamente all'in-
terno del gruppo di donne. Cia comporta un atteggiamento verso
l'uomo abbastanza peculiare.
Intanto, in questa fase, l'uomo rimane, al fondo, un estra-
neo. La donna eattratta da uomini che per la loro condizione
possono essere frequentati solo di nascosto, come ad esempio
uomini sposati, preti , uomini che hanno cariche pubbliche, ecc.
Data la particolare situazione che si puo generare, la donna e
agevolata nel considerare l'uomo in maniera negativa. E ogni
deprezzamento del maschio eil segno del predominio esistente
del materno originario. A tale fase, inoltre, sono riconducibili
moIte turbe del rapporto matrimoniale, fra cui possono elencarsi
la frigidita e la mancanza d'amore per i figli. La preponderanza
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Aldo Carotenuto
del materna comporta il consolidarsi di una psicologia della
amazzone , che spinge Ia donna a utilizzare I'uomo soltanto nel-
Ie sue prestazioni erotico-generatrici. Ma questa fase dello svi-
Iuppo puo anche comportare un atteggiamento masochistico del-
la donna che investe il maschio del ruolo di sadico.
Questa immagine di donna e molto comune. Essa ha pro-
iettato sull'uomo tutto il suo Iato d'ombra. L'uomo allora di-
venta un oppressore, un mutilatore; I'uomo e associato all'idea
che egli impedisce alIa donna di raggiungere Ia sua dignita e il si-
gnificato della sua stessa esistenza. In tale situazione Ia donna si
sente una vassalla dell'uomo, pronta a muoversi a un suo cenno.
Avendo annientato Ia sua autonomia, fa prevalere il principio rna-
schile incarnato nell'uomo.
Ma eproprio questa momenta masochistico della donna che
prepara il sorgere della fase successiva. Neumann chiama tale nuo-
va evoluzione irruzione dell'uroboro patriarcale. La caratteristica
della nuova fase si basa su di una differente valutazione dell'ele-
mento maschile. Mentre in quella precedente il maschile evis-
suto in forma negativa, in questa nuova progressione in avanti
Ia donna avverte I'istaurarsi di una situazione psicologica che Ie
cera completamente sconosciuta.
Dice Neumann: Con I'irruzione dell'uroboro patriarcale
nel femminile accade pero qualcosa di nuovo: essa viene affer-
rata da qualcosa di ignoto e di soggiogante, vissuto come numi-
noso e senza forma. Nella storia dello sviluppo della coscienza
l'esperienza di una tale anonimita esempre una esperienza limite
dell'Io, che ritroviamo non solo nell'uomo primitivo, rna anche
in coscienze sviluppate, ad es. nella mistica e nell'individuazio-
ne (p. 36).
In genere tutte Ie argomentazioni di Neumann sono corre-
date di continui riferimenti mitici, attinti a differenti culture.
Neumann riesce a trovare, secondo Ie Iinee direttive della
ricerca junghiana, quasi sempre un terna mitologico che riecheg-
gia un analogo motivo vissuto pero a livello personale. Per Neu-
mann I'irruzione dell'uroboro patriarcale ecaratterizzata da quaI-
cosa di indefinito, anonimo. Cia corrisponde, nelle pili svariate
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I ntroduzione
mitologie, all'incontro con il principio fecondante anonimo, sotto
forma di pioggia, animale, vento. Questa fase del contatto con
il patriarcale non e soltanto sperimentata dal femminile in un
rapporto con il maschile esterno , rna e vissuta, secondo aI-
cune coordinate archetipiche, come un importantissimo rapporto
con Ie forze interne che hanno un potere aggressivo e, nello
stesso tempo, creativo. La donna epresa da un'angoscia mortale
(si confrontino i vari mitidelle nozze con Ia morte ); eun'espe-
rienza abbastanza comune incontrare delle donne che si sentono
piccole di fronte al maschile. Ma 11 riscatto da questa situa-
zione consisted proprio nell'abbandonarsi all'esperienza del ma-
schile. L'abbandono apre poi Ia strada all'estasi dell'orgasmo.
Per Neumann questo momenta eparticolarmente interessan-
te perche coincide con una nuova fase di sviluppo per Ia donna,
cioe Ia rinuncia a se, che comporta una particolare esperienza spi-
rituale, connessa a reazioni corporee. La coesistenza di estasi
spirituale e corporea si manifesta ancora nella donna moderna
quando, in occasione di eccitazioni spirituali, come Ia musica,
puo giungere fino all'orgasmo ed anche perche il suo "compren-
dere" contenuti spirituali puo collegarsi a sensazioni fisiche. Sim-
bolicamente parlando, essa comprende non con Ia testa, rna con
tutto il corpo, ed i fenomeni spirituali sono congiunti a quelli
fisici in un modo che e completamente estraneo all'uomo me-
dio (p. 39).
La situazione dell'uroboro patriarcale puo comunque dimo-
strarsi assai negativa, quando Ia donna si attarda in questa fase,
annullandosi, a livello concreto, come figura ispiratrice di quaI-
che poeta, veggente, santone.
Esperienze del genere si verificano abbastanza spesso nella
situazione analitica. Gia il fatto che alcune pazienti dicano, aI-
l'esordio dell'analisi, che non sarebbero mai andate da una ana-
lista donna, indica l' esistenza di una preparazione inconscia
all'irruzione dell'uroboro patriarcale. A sua volta I'analista, co-
stellato nella inflazione dalla figura d' Anima della paziente, si
identifica Ientamente, rna in modo irreversibile, con Ia figura del
Soter.
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Aido Carotenuto
In certi casi particolarmente gravi, epossibile assistere per-
fino a delle mutazioni esteriori dell' analista, il cui aspetto fisico
si avvicina alle sembianze di divinita cristiane 0 di religioni orien-
tali. In tale situazione e facilmente comprensibile che anche la
donna perda il senso della realta, in quanto costretta a vivere una
vita superiore alle proprie forze. In questo momento, secondo
Neumann, la predominanza dell'uroboro patriarcale viene vissuta,
cia e attestato dalle immagini dei miti, come un esser prigio-
nieri del drago, di un mostro e di uno stregone, che con arte ma-
gica distrugge il femminino. Si tratta di una vera e propria situa-
zione di plagio . L'esperienza analitica conferma questa tesi.
Quando la paziente riesce a staccarsi (molto di rado in ve-
rita) dallo stregone , per iniziare una nuova analisi, e sor-
prendente notare la messe di qualita negative che vengono attri-
buite a colui che un momento prima era, a dir poco, un nuovo
profeta.
La fase della rinuncia a se comporta, come inevitabile con-
seguenza, una rottura dei rapporti verso il contatto originario
con la madre.
La Grande Madre assume un aspetto terrificante e predate-
reo Nella vita quotidiana le minacce di distruzione si accompa-
gnano ai ricatti. Tu mi farai morire e la frase tipica della
Grande Madre rivolta alla figlia travolta dall'irruzione dell'uro-
boro patriarcale. D'altra parte, per un sana equilibrio psichico,
la donna non puo rinunciare a un positivo contatto con la Gran-
de Madre, a meno di non perdere la sua stessa femminilita. In
questa caso l' Animus prende il sopravvento e puo farlo proprio
per la caratteristica tipica del femminile di preferire i rapporti
di identita.
Per Neumann cia puo comportare perfino un pericolo di
psicosi, perche la donna in questa estrema rinuncia a se (l'iden-
tificazione con il maschile) non riesce mai ad assimilare il lato
maschile, presente non solo nel partner, rna anche nella propria
psiche e a sviluppare quindi una personalita autonoma (p. 42-43).
C'e infatti una certa naturalezza nello sviluppo e nella conquista
del femminile. Differente e invece la conquista del maschile. Si
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Introduzione
rammenti che nel rapporto primario con la madre la bambina si
identifica naturalmente con cia che e femminile, mentre il
maschietto, per la ricerca della propria identita, deve opporsi
alla madre nel confronto e nella separazione da essa.
Ora, se il femminile puo realizzarsi completamente nel rap-
porto originario, sperimentando se stessa come donna, solo l'ir-
ruzione del maschile permette pero alla donna di sperimentare
se stessa come spirito e conquistare la coscienza. Anche per la
donna, come per l'uomo, la conquista della coscienza puo avve-
nire come confronto. Si abbia comunque presente che quando
Neumann parla di coscienza non intende soltanto la coscienza se-
parata dall'inconscio e centrata sull'Io, fondamento del pensiero
scientifico. Per Neumann esistono altri tipi di coscienza, quali
ad esempio, la coscienza matriarcale.
Dice Neumann: Normalmente nel femminile il rapporto
con la totalita non viene mai completamente annullato dal rap-
porto con la coscienza; accanto alla identificazione' dell'Io con
il punto centrale della coscienza, permane comunque vivo e per-
cettibile quell'aspetto della totalita rappresentato dal Se femmi-
nile, mentre per il maschile l'identificazione cosciente dell'Io e
pili completa e il suo rapporto originario emolto pili sprofondato
nell'inconscio (p. 43). E qui epossibile notare un'altra diffe-
renza di fondamentale importanza nello sviluppo della coscien-
za: mentre per il maschile il distacco dall'uroboro materna porta
immediatamente alla coscienza, per la donna il distacco dall'uro-
boro materna porta al confronto con il tu maschile e quindi
alla coscienza. Cia indica che l'incontro con il maschile per la
donna emolto pili importante e decisivo dell 'incontro con il fern-
minile da parte dell'uomo. L'uomo significa per la donna libera-
zione verso la coscienza, mentre per l'uomo la donna eliberazione
dalla coscienza.
La conquista della coscienza da parte della donna presuppo-
ne l'uomo. L'uomo va verso la coscienza sottraendosi al potere
dell'uroboro matriarcale, rna tale distacco implica di necessita
una svalutazione dell'uroboro materna identicato con cia che e
inconscio. Per Neumann la separazione dell'inconscio per centrarsi
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Aldo Carotenuto
sulla coscienza concepita come maschile ela responsabile dell'as-
soluta dicotomia maschio-femmina. Sarebbe invece necessario, se-
condo il nostro autore, favorire 10 sviluppo sia della coscienza ma-
triarcale sia della coscienza patriarcale.
Cio che impedisce questa sviluppo eil matrimonio patriar-
cale nel quale ognuno dei partner si identifica in maniera assoluta
e univoca con il proprio sesso, rimovendo 0 reprimendo l'altro
aspetto della propria sessualita (Anima e Animus). Neumann in
varie occasioni ha avuto modo di esprimere il suo pensiero sul
matrimonio moderno. Nel suo libro Depth Psychology and a New
Etic, egli fa un'analisi spietata di tale istituzione chiamata tra-
gedia dell'individuo nella quale risaltano con crudelta inaudita
i cambiamenti occorsi nella relazione fra uomo e donna. In effetti
ogni psicoanalista etestimone quotidiano dell'insuflicienza dello
istituto matrimoniale.
Coloro che all'interno di tale istituzione, che non e certo
meno deprimente di altre istituzioni totali , scalciano e sof-
frono, sono certamente coloro che rappresenteranno i futuri
profeti per una nuova immagine del rapporto matrimoniale. Un
altro psichiatra, David Cooper, ha scritto recentemente un libro
dal titolo significativo La morte della famiglia (The Death of the
famil y) Egli dice: E necessaria l'abolizione del nucleo familiare
e di ogni eventuale replica della cellula familiare in qualsiasi
istituzione della nostra societa . Neumann cerca di dare una
spiegazione del perche il matrimonio come istituzione sia comple-
tamente naufragato (da notare comunque che Gerhard Adler, rife-
rendosi al matrimonio di Neumann , ha affermato che was [his
marriage] the most beautiful expression of his unique and deep
gift for relationship .
II matrimonio, nella sua forma attuale, costringe il femmini-
le ad identificarsi con il femminile. In tal modo, non potendosi
sviluppare verso la cultura patriarcale, la donna rimane aflidata
alIa protezione dell'uomo; e questi , in condizione di protettore,
si sente superiore alIa donna. Secondo Neumann ci troviamo in
un vero e proprio circolo vizioso. Costretta nei limiti della sola
femminilita , la donna non puo entrare in contatto con la cultura
20
Introduzione
patriarcale. Cio comporta l'assoluta deresponsabilizzazione della
donna che ha bisogno dell'aiuto maschile.
Si verifica allora i1 seguente fenomeno: la donna ha abban-
donato l'uroboro matriarcale , rna questa rinuncia diventa sterile,
se non comporta uno sviluppo. Lo sviluppo e, pero, impossibile,
in quanto frenato dai valori patriarcali. In tale situazione la donna
reagisce con una psicologia Animus che e in sostanza una
volgare e ridicola copia del modo di fare maschile, un modo
d'essere distruttivo e non creativo. Ma la possibilita dello svi-
luppo esiste per la donna: si tratta della ribellione al matrimonio
di stampo patriarcale. Nel rapporto con l'uomo, questi viene dalla
donna investito da una serie di proiezioni positive. II maschile e
10 spirito, i1 Sole, la volonta , ecc. Ma al contatto con l'uomo la
donna puorimanere delusa in quanto scopre che il suo uomo,
esoltanto un portatore collettivo dei valori da lei attribuiti.
Questo e un momento importante per la donna , perche la
delusione che segue alIa scoperta dell'uomo reale prefigura l'affac-
ciarsi di un nuovo momento psicologico che Neumann chiama la
[ase dell'incontro. Quando l'incontro, e cioe il rapporto indi-
viduale del femminile con il maschile, diviene necessario, un ma-
trimonio, nel quale predomini solamente la simbiosi patriarcale
e i1 carattere collettivo, deve essere spezzato, come dimostrano
non solo i1 gran numero di divorzi nel mondo moderno, rna anche
la guarigione di molte malattie nevrotiche della donna moderna
e il suo stesso suiluppo (p. 62). Noi sappiamo che uno dei
cardini del matrimonio patriarcale e la poligamia del maschio
e la fedelta della donna. Cio e tanto vero che perfino le leggi
penali, in questi casi, sono differenti se applicate all'uno 0 all'altra.
In genere la fedelta della donna all'uomo non eamore, rna
soltanto pigrizia psichica . C'e pero un momento, rammenta
Neumann, in cui la fedelta al proprio destino i n i v i ~ l e epili
importante di qualsiasi altra cosa, anche se ha come conseguenza
la rottura di un rapporto contrassegnato da valori collettivi. In
effetti non e esperienza rara per l'analista incontrare questo
momenta fatidico nella terapia delle donne. Le pili intelli-
genti fra Ie pazienti capiscono I'assurdita del matrimonio patriar-
21
Aldo Carotenuto
cale, nel quale la non-esistenza 0 la sconferma della donna in
quanto donna e la caratteristica pili importante. II tradimento
diventa allora l'unica molla veramente individuale che si contrap-
pone al matrimonio basato su esigenze collettive. E qui c'e un
elemento a favore di coloro che sostengono che il vero razzismo
e quello perpetrato dall'uomo verso la donna. Per Neumann, se
l'uomo non ha distrutto la razza della donna, edipeso dal fatto
che gli era troppo necessaria.
Non eun caso che leggi fatte dal maschio per punire l'adulterio
femminile siano state molto severe: ecome se il maschio avesse
avvertito nel tradimento il primo passo, da parte della donna,
verso la conquista della sua individualita. Ed aveva perfettamen-
te ragione: il tradimento che si basa non sulla convenienza (matri-
monio patriarcale), rna sull'amore, chiude Ie porte alIa psicologia
del patriarcato per dare inizio, come gia detto, alla psicologia del-
l'incontro. Cosa vuole in effetti intendere Neumann con incon-
tro ? Neumann si riallaccia aIle tesi di Jung sull'Anima e sul-
l'Animus. L'Anima e la personificazione inconscia della donna
nell 'uomo, mentre l'Animus ela personificazione inconscia del-
l'uomo nella donna.
Nel saggio It matrimonio quale relazione psicologica Jung
cosi si esprime: L'uomo ha sempre portato in se l'immagine
della donna . Questa immagine e. . . una sintesi di tutte Ie espe-
rienze ancestrali intorno all'animo femminile e di tutte Ie im-
pressioni fornite dalla donna .. . cio vale anche per la donna:
anch'essa ha un'immagine innata dell'uomo 5.
Un incontro autentico fra uomo e donna presuppone il
ritiro di queste imrnagini interne che la cultura spinge a proiet-
tare sui portatori di queste immagini. L'incontro allora avverra
come un rapporto quadruplice , nel quale sia il conscio che
l'inconscio del singolo partner entrano nel gioco. Questo tipo di
nuovo rapporto sara molto doloroso anche per il partner maschi-
Ie, in quanto quest'ultimo sara violentemente tolto da una situa-
5 C. G. ]UNG, II problema dell'inconscio nella psicologia moderna,
Torino, Einaudi, 1964, pp. 200-201.
22
Introduzione
zione di sterile anche se comoda incoscienza. L'esperienza anali-
tica insegna che esempre abbastanza pericoloso, per la stabilita
di un rapporto, che soltanto uno dei partner inizi un'analisi psi-
cologica. Lo sviluppo dell'uno mette in crisi l'altro. Inoltre, spe-
cialmente per la donna , si ha bisogno sempre di un altro per
favorire e consolidare il proprio sviluppo psicologico.
La psicologia dell'incontro pone ai due partner i1 problema
della tolleranza perche, ritirando la proiezione dell'Anima e del-
l 'Animus, non sara pili possibile addebitare all'altro Ie proprie
ombre e i propri difetti. II partner viene visto nella sua reale
essenza, nella sua completa manifestazione conscia e inconscia.
Solo in questo momento si raggiunge un incontro reale di due
individualita. Quando gli strati pili profondi della personalita
vengono chiamati in causa nel confronto vivente, i1 solo indivi-
duale della personalita singola diventa il punto di partenza di
un'esperienza del transpersonale entro di essa e nell'altro. Que-
sta forma di incontro e la forma pili alta possibile di un reale
rapporto maschile-femminile (p. 65).
Nella situazione attuale, nella tragica condizione dell'uomo
e della donna, condannati a una forma matrimoniale che regge se
stessa sul ricatto e sulla paura , il reale rapporto maschio-femmina
e, purtroppo, molto lontano. La famiglia non esiste pili. II matri-
monio e morto. Ma dalle sue ceneri probabilmente nasceranno
nuove forme di rapporto, nelle quali, in fondo, l'amore tornera
a essere il vero legame. E allora ricominceremo a parlare del
matrimonio come d'un rapporto dove sara possibile, per dirla con
Rilke, nominare ciascuno dei partner custode della propria so-
litudine.
23
GLI STADI PSICOLOGICI
DELLO SVILUPPO FEMMINILE
In Origini e storia della coscienza1, abbiamo seguito gli
stadi dello sviluppo archetipico che porta alla forrnazione della
coscienza e dell'Io, che noi chiamiamo patriarcali poiche i porta-
tori di questo sviluppo specificamente occidentale sono gli uomi-
ni con il sistema di valori loro proprio.
Lo sviluppo del femminile ha un decorso fondamental-
mente diverso, sebbene per la donna moderna sia necessario an-
che 10 sviluppo verso la coscienza patriarcale. L'evoluzione nor-
male della donna occidentale e i presupposti psichici delle sue ne-
vrosi saranno la base empirica dell'esposizione schematica che
tentiamo in questo saggio.
II primo stadio dello sviluppo sia maschile che femminile,
10 stadio originario, euna units psichica che viene caratterizzata
dal simbolo dell'uroboro, del serpente racchiuso in se stesso,
che si mangia la coda. Diamo ad esso la preferenza, piuttosto che
al concetto di inconscio, perche rende evidente con immediatezza
la vitalita e il contrasto dinamico di processi non compresi nel
concetto di inconscio .
Nella situazione psichica originaria predomina una fusione,
o meglio, un non-essere-ancora-diviso dell 'Io dall 'inconscio: si
tratta di uno stadio pre-Io della psiche che si trova filogenetica-
mente e ontogeneticamente all'inizio di ogni sviluppo della co-
scienza. In questo stadio 1'10 femminile, come anche quello ma-
schile, fa riferimento all'inconscio come a qualcosa di materno,
1 E. NEUMANN, The Ori gins and histor y of consciousn ess, New York,
Pantheon Books, 1954 (prima edizione tedesca: Zurich, Rascher, 1949).
27
Erich Neumann
la cui preponderanza etale che non eancora possibile parlare di
separazione fra madre e bambino, fra inconscio e 10. In un certo
qual senso il bambino non e ancora nato ed e ancora contenuto
nell'uroboro materno. Questa situazione si manifesta a livello
personale nella unione del bambino con la madre, e in generale
nell'esser contenuti, come individui, nel potere della madre, pro-
teggente e sopraffacente, del gruppo, del clan 0 della famiglia, che
determinano largamente l'azione 0 la rinuncia .
, L'inconscio emerge dapprincipio come Buona Madre , cioe
il rapporto originario che il bambino ha con essa ha un accento
positivo in quanto 1'10 fanciullo, dipendente, viene protetto e
nutrito dall'inconscio materno . Per rapporto originario con la
madre, intendiamo la totalita dei rapporti che i1 bambino piccolo
sperimenta nella madre prima di diventare una personalita ben
precisa, con una coscienza centrata nell'lo. Nel rapporto origina-
rio i fattori transpersonali agiscono in misura maggiore di quelli
personali, poiche il bambino eesposto, prima che 1'10 si precisi e
stabilizzi, all'azione preponderante di influenze archetipiche trans-
personali.
L'esperienza archetipica di questa situazione originaria , e
cioe la totale dipendenza dell'lo e del singolo dall'inconscio e
dalla totalita, si attua nella proiezione sulla madre che, indipen-
dentemente dalla propria individualita, influenza il poppante e il
bambino piccolo come uroboro matriarcale e Grande Madre 2.
Ma i1 rapporto originario della figlia con la madre si differenzia
fondamentalmente da quello del figlio e I'analisi di questa diversi-
ta contribuisce in modo decisivo alIa comprensione di quella esi-
stente fra la psicologia femminile e la maschile.
Se in questo contesto noi affermiamo che i1 bambino , da un
certo rnomento decisivo del suo sviluppo in poi, sperimenta la
madre come un tu estraneo e diverso, mentre la bambina ia spe-
rimenta come tu proprio e non-diverse, si pone il problema di
2 Che si tratti di una proiezione e chiaro poiche se un'altra per sona
a, ad esempio un animale, prende il pasta della madre, anch'essa puo assu-
mer e il ruolo di port atri ce della pr oiezione.
28
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
cosa intendiamo con cia e come una tale differenza sia possibile
se illattante non puo essere, e, come sappiamo, non e, affatto co-
sciente di una differenza sessuale.
II rapporto che il bambino ha con la madre, sia come em-
brione che dopo, el'immagine originaria del rapporto primario;
ein questa senso che i1 rapporto originario deriva realmente
dalla madre, cioe ecaratterizzato dall'archetipo materno, dall'im-
magine psichica originaria del materna che vive nella psiche
umana. Con questo pero non vogliamo dire che la reazione psi-
chica del bambino si manifesti per effetto della relazione origina-
ria con la madre personale, nello stesso senso in cui la psicoanalisi
ritiene, ad esempio, che esperienze personali precedenti dell'indi-
viduo siano causa di sviluppi posteriori. II rapporto embrionale
e infantile con la madre eil modello di ogni participation my-
stique e 1' esser contenuto dell'lo nell'uroboro 3 e solo la
descrizione di -questo state di cose.
Nella storia dell'umanita, la differenziazione tra uomo e
donna e una delle prime e piii efli caci proiezioni di opposti e,
per l'uomo primitivo, maschile e [emminile valgono come proto-
tipo degli opposti. Per questa ragione, qualsiasi posizione di con-
trasto assume con Iacilita la simbologia archetipica maschile e
femminile e quindi anche il principio di coscienza e inconscio vie-
ne percepito con questa simbologia, secondo la quale il maschile
eidentificato con la coscienza e il femminile con l'inconscio.
Questa opposizione simbolica non si limita affatto aIle istan-
ze secondarie Anima-Animus 4, rna deriva dalla situazione ori-
ginaria dell'uroboro, e cioe dal nascere della coscienza maschile
dall'inconscio materno. L'evolversi dalla promiscuita inconscia
verso I'obiettivira della coscienza viene realizzato durante la sto-
' ria dell'uomo per mezzo di una divisione simbolica del ma-
schile dal femminile. II piccolo maschio sperimenta il principio
dell'opposizione fra maschile e femminile all'interno di quel rap-
E. N EUM ANN, The Origins . . . , cit .
e. G. .TUNG, L'I o e l'inconscio, Torino, Boringhieri , 1967.
29
Erich Neumann
porto originario con la madre, cui egli deve rinunciare se vuole
raggiungere se stesso e la sua identita con il maschile.
La totalita della psiche, il cui punto centrale eil Se, si trova
in rapporto diretto di identita con il corpo che eportatore anche
dei processi psichici. II mutamento fisico da poppante a fanciullo,
a giovane, uomo e vecchio eaccompagnato da mutamenti psichi-
ci molto differenti dai corrispondenti mutamenti nello sviluppo
femminile. Dobbiamo allora ritenere che esista una diversita bio-
psichica fra i sessi, la quale, anche se non edescrivibile secondo
qualita caratteriologiche precise, si manifesta a livello archetipico
e simbolico, e quindi il Se, come totalita della personalita, ha a
buon diritto i segni del sesso esterno la cui condizione ormonale
estrettamente legata a quella psichica 5.
Anche se nel gruppo pre-patriarcale i bambini maschi vivono
per lungo tempo con il gruppo delle donne e vengono plasmati
da questa convivenza, l'esperienza dell'essere diversi ha luogo
molto presto, al pili tardi al momenta della percezione della dif-
ferenza dei sessi. In quale modo e in quali condizioni culturali
si manifesti il principio degli opposti maschile-femminile non e
affatto importante, come anche non eessenziale che questa diver-
sita sia stata erroneamente interpretata a causa di pregiudizi cul-
turali, come ad esempio quello patriarcale, e abbia portato a con-
seguenze sbagliate.
Poiche il maschile sperimenta come un non-Se la situazio-
ne originaria, l'identita con la madre, con l'altro femminile, l'au-
toidentificazione maschile 6, che eall'opposto del rapporto origi-
nario, puo essere raggiunta solo in una fase pili tarda dello svi-
luppo. Soltanto attraverso il distacco dai rapporto originario e la
sua oggettivazione, il maschile puo giungere alIa scoperta e al con-
5 Non e necessaria in questa sede accuparci della non validita di
questa legge all'inizio della sviluppa che porta all'individuazione.
6 Non bisogna confandere questa autoindividuazione con l'autoindi-
viduazione dell'individualita nella seconda meta della vita. Essa compare
come individuazione dell'Io, ma e il primo stadia di quel trovar-se-stessi
che, per quanta riguarda lindividnazione del fernminile, noi chiamiamo
conquista di se,
30
Gli stadi psicologici dello sviluppo femminile
solidamento di Se e se questo non riesce, egli rimane castrato
nell'incesto uroborico e matriarcale 7, cioe estraniato e improprio
a se stesso. Abbiamo descritto in altro luogo questa situazione
fondamentale e 10 sviluppo che ne deriva, rintracciandola nel mi-
to, nel quale i primi stadi dell'evoluzione della coscienza vengono
interpretati essenzialmente come distacco del maschile dal fem-
minile, e come distacco del figlio dalla madre.
Una delle esperienze originarie del maschile eil fatto che il
rapporto originario, l'identificarsi con un tu, si rivela errata :
essa agisce nella tendenza all'oggettivazione e nel conseguente por-
si a confronto con Ie cose; agisce nel rapporto a distanza caratteri-
stico del mondo cosciente del Logos e anche nella tendenza a non
volersi identificare inconsciamente con un tu. Porta a un maggio-
re isolamento del maschile, rna anche a una maggiore emersione
e solidita dell'Io e della coscienza, e tutto questo in contrasto
con la psicologia femminile. La ritroviamo alIa base di molte
nevrosi maschili in forma di timore verso i rapporti.
Poiche l'autoidentificazione maschile elegata per sua natura
all'evoluzione della coscienza e alIa separazione del sistema con-
scio-inconscio, 1'10 e la coscienza si presentano, a livello archeti-
pico, sempre con la simbologia maschile. Questo significa che
l'individuo maschile perviene a una identificazione del proprio
10 con la coscienza e con il suo ruolo archetipico maschile, e
identifica se stesso con 10 sviluppo della coscienza. Egli vive indi-
vidualmente il carattere archetipico dell'eroe e solo attraverso
la lotta e la vittoria suI drago, lato naturale dell'inconscio che gli
si pone di fronte sotto forma di rapporto originario, egli speri-
menta il proprio Se.
Per il femminile il rapporto originario assume un significato
e un ruolo totalmente diversi. Quando il principio degli opposti
maschile-femminile arriva alIa coscienza della bambina, qualsiasi
ne sia la forma, il rapporto originario con la madre e- come
per il maschile - il rapporto agente; per la fanciulla pero cadono
tutte Ie complicazioni che l'esperienza della diversita crea nel
7 E. NEUMANN, The origins . . . , cit.
31
Erich Neumann
ragazzo. L'identita con la madre nel rapporto originario puo con-
tinuare a esistere anche quando il femminile arriva a se come
femminile, e la sua identificazione di se e primaria poiche puo
benissimo coincidere con il rapporto primario.
Questo significa che il femminile puo restare all'interno del
rapporto originario fiorendo e trovando se stesso, senza dover
abbandonare il cerchio dell'uroboro materna e della Grande Ma-
dre. Finche permane in questa situazione e certamente infantile
e non maturato dal punto di vista dello sviluppo cosciente, pero
non eestraniato da se. Mentre il maschile nella stessa situazione
viene castrato e cioe derubato della sua essenza, il femminile
esolamente fissato, bloccato in una forma immatura del proprio
essere. Vediamo di continuo, fin dentro la cultura patriarcale oc-
cidentale, che il femminile puo benissimo vivere come totalita
naturale entro forme psichicamente non sviluppate, e cioe senza
un corrispondente sviluppo della coscienza, in forme nelle quali
il maschile fallirebbe ampiamente nei confronti della socialita e
diverrebbe nevrotico. Questa situazione fondamentale della fem-
minilita, nella quale autoidentificazione e rapporto originario
coincidono, da ad essa il grande vantaggio di una totalita e com-
pletezza naturale, estranee al maschile.
La relazione esistente nella situazione madre-bambino equel-
la di una identificazione reciproca e il coincidere dell'autoidenti-
ficazione (nella quale il femminile sperimenta se stesso come fem-
minile) con il rapporto originario (nel quale sperimenta il mater-
no come femminile) , porta a un rafIorzamento primario di tutti
quei rapporti che si realizzano sulla base dell'identificazione: an-
che qui c'e difIerenza dal maschio, il quale concepisce il rapporto
essenzialmente come confronto. Mentre questo tipo di rapporto
euna forma individuale e culturale di relazione, i rapporti natu-
rali di identificazione del femminile derivano dal legame di san-
gue della gravidanza e cioe del rapporto originario con la madre,
che fondamentalmente 10 origina. Percio la nostalgia per il rap-
porto di identita accompagna il femminile per tutta la sua vita
e la riempie con la tendenza a ristabilire una situazione simile.
Ma questa nostalgia si acqueta nelle donne a forte tendenza ma-
32
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
triarcale solamente con la gravidanza, nella quale il femminile,
ora adulto, diventa il portatore del rapporto originario nei con-
fronti del bambino, e dove 1'10 sperimenta come soggetto I'iden-
tid e l'essere contenuto del bambino.
La fase dell'autoconservazione, nella quale 1'10 femminile
rimane legato all'inconscio e al Se materno, viene rappresentata
per mezzo del rapporto simbolico di Demetra e Kore, il cui signi-
ficato mitologico estato messo in luce da e.G. Jung e K. Kerenyi 8.
La sua importanza per la psicologia femminile sta nel fatto che in
esso compare una psicologia del matriarcato, in cui il rapporto
del femminile con se stesso e con il maschile vengono determinati
in modo specifico. L'efIetto di una fase come questa, indirizzata ar-
chetipicamente, e reperibile quasi sempre anche in corrispon-
denti costellazioni sociologiche, rna domina contemporaneamente
anche sul comportamento inconscio della donna singola. Ma nel
nostro contesto non ha alcuna importanza delimit are l'influsso
della condizione psichica sulla situazione sociale e, viceversa, l'in-
flusso della situazione sociale collettiva sulla psiche della donna
singola.
E tipico della fase dell'autoconservazione che la donna ri-
manga psicologicamente, e spesso anche sociologicamente, all'in-
terno del gruppo delle donne - il clan materna - e che manten-
ga la sua continuita verso l'alto nel rapporto col gruppo materno,
e verso il basso col gruppo delle figlie. A questa unita e prossimi-
ta col femminile corrisponde una separazione e un estraniamento
dal maschile.
II fratello esogamo, con il quale viene impedito qualsiasi
contatto per mezzo di tabu severissimi, assume il ruolo di autori-
ta spirituale e di guida maschile, anche se vive in altro luogo, in
un clan esogamo.
Al contrario, l'uomo che viene dal clan esterno, con il quale
viene praticato il rapporto sessuale, rimane sempre uno straniero
nel gruppo femminile ed eprivo di diritti e di potere nel senso
8 C. G. JUNG - K. K ERENYI, Prolegomeni alto studio scientifico delta
mi tologia, Torino, Boringhieri, 1966.
33
Erich Neumann
piu ampio. Questa sua estraneita e resa evidente in molti casi
dalla segretezza dei suoi incontri con la sua donna. E 10 stesso
senso ha il tabu della suocera, cioe I'uorno che evita timorosa-
mente la madre della donna, che caratterizza l'estraneita, addirit-
tura l'inimicizia regnante fra maschile e femminile in questa fase.
Psicologicamente infatti l'essenza della fase dell 'autoconservazio-
ne si basa sul fatto che il predominio del materna impedisce l' in-
contro individuale e completo fra uomo e donna e da cio deriva,
o meglio, consegue immediatamente, l'esperienza che il femmi-
nile ha del maschile come di qualcosa di sopraffacente, nemico
negativo e derubante.
La fase dell 'autoconservazione del femminile puo perdurare
a lungo, poiche non impedisce di per se una sana esistenza della
donna e del gruppo; rna mentre puo essere valutata positivamen-
te dal punto di vista della conservazione della vita, se la si mette
in rapporto con 10 sviluppo della coscienza assume piuttosto un
accento negativo. Infatti questo sviluppo viene impedito dal po-
tere paralizzante dell'inconscio, e cio da alla Grande Madre un
aspetto terrificante e ingoiante, oltre che buono e protettivo.
La possibilita diun lungo perdurare dell 'autoconservazione
non significa naturalmente che fino a questa momenta il femmi-
nile non si sia mai messo a confronto con il maschile, con il
quale ha vissuto fin dal principio nel rapporto piii intimo.
II fatto che una donna moderna , con figli e non neces-
sariamente nevrotica, possa vivere nella fase dell'autoconserva-
zione ci dice che essa esiste, inconscia della vit a e della convi-
venza, senza essere turbata da alcun confronto cosciente. In que-
sta fase tutto e scontato e naturale , il che conferma molto
spesso che la donna e piena di immagini a lei stessa inconscie
sull'essere della maschilita e del suo stesso uomo, senza averli
mai sperimentati come 10 e come individuo. II significato del
maschile oltrepassa ampiamente per la donna il rapporto col
suo partner, e una donna che rimane nella fase dell 'autoconserva-
zione, anche senza diventare nevrotica, e comunque un essere nel-
l'insieme incompleto. II rapporto esterno e interiore con il ma-
schile, e cioe il rapporto con l'uomo concreto all'esterno e quello
34
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
con il principio maschile che agisce dentro di se all'interno, fa
parte della sua totalita, proprio come per l'uomo il rapporto con
il femminile e interiore ed esterno.
Oltre al significato che ha per 10 sviluppo psichico della
donna, il permanere nella fase dell'autoconservazione ha anche
conseguenze negative per la sua famiglia; infatti Ie fasi non sono
astratti schemi di un passato storico, rna immagini di costellazio-
ni inconscie attive oggi come in tempi passati e necessarie per 10
sviluppo della personalita. Cosi, ad esempio, la psicologia ma-
triarcale del clan materna puo ancora predominare in un matri-
monio patriarcale occidentale, e il tabu della suocera, la cui vitali -
ta e rivelata ancora oggi da un gran numero di barzellette sulle
suocere, puo essere espressione del fatto che in una famiglia ap-
parentemente patriarcale la madre della donna e il vero padrone
della donna e di tutta la famiglia.
II significato negativo di questa fase si manifesta in un gran-
de numero di turbe matrimoniali 0 , in generale, in turbe nei rap-
porti fra uomo e donna. L'estraneita all'uomo, e doe l'ostilita
verso di esso, che ne sta alla base, rende spesso impossibile un
rapporto intimo con l'uomo e diviene , tra l'altro, fonte di Irigidita.
Allo stesso ordine di problemi appartiene la diminuzione
dell'interesse della donna verso i figli, che rappresentano il signi-
ficato piii profondo del matrimonio; infatti alcune turbe nevroti-
che dei bambini, che hanno origine da questa costellazione, pos-
sono, se si tratta di uno stadio ancora precoce della malattia,
scomparire con la normalizzazione della madre.
Sempre in questa fase, pero, la psicologia della donna puo
essere determinata in senso opposto e doe limitata a un rapporto
solamente sessuale con l'uomo. L'esempio e dato dall 'accentua-
zione fallica del maschile nel matriarcato e nella corrispondente
psicologia amazzonica . Mentre nel solo-fallico predomina il
carattere sessuale privo di rapporto, le Amazzoni, cost afferma
il mito, usano dell'uomo solo per generare i figli. Anche in que-
ste costellazioni e mantenuta I'unita del gruppo femminile amaz-
zonico e il rapporto con l'uomo e il rapporto con un estraneo,
in parte nemico, in parte tutto diver so ,
35
Erich Neumann
Agli effetti negativi di questa fase puo anche appartenere
una situazione in cui il femminile sperimenta se stesso masochi-
sticamente come passive e riduce cost il maschile al solo sadismo.
Abbastanza spesso dietro una tale perversione , caratteristica
in senso lato di un gran numero di donne , si trova la costellazione
archetipica del matriarcato. E proprio questo tratto masochisti-
co diviene pero comprensibile solo con la fase successiva dello
sviluppo femminile, che noi indichiamo come irruzione dell 'uro-
boro patriarcale .
Anche in questa stadio la situazione uroborica iniziale ean-
cora attiva, ma l'accentuazione del carattere maschile-patriarcale
nel termine patriarcale indica che qui si tratta di uno svilup-
po in direzione del patriarcato, nel quale viene superata la situa-
zione uroborica ed emerge l'archetipo del Grande Padre. Nel ma-
triarcato, e cioe sotto il predominio dell'archetipo della Grande
Madre , il maschile viene sperimentato solo in aspetto ridotto;
anche il lato maschile dell'uroboro, che ebisessuato, vale per il
matriarcato come parte della Grande Madre, come suo strumen-
to, ausilio e valletto. II maschile viene amato come fanciullo e
giovinetto e usato come strumento di fertilita, ma rimane pero
adeguato e sottomesso al femminile e non viene mai riconosciuto
nella sua essenza e particolarita maschile 9.
Con l'irruzione dell'uroboro patriarcale nel femminile accade
pero qualcosa di completamente nuovo: esso viene afIerrato da
qualcosa di ignoto e soggiogante, vissuto come numinoso e senza
forma. Nella storia dello sviluppo della coscienza l'esperienza di
una tale anonimita e sempre una esperienza-limite dell'Io che
ritroviamo non solo nell'uomo primitivo, ma anche in coscienze
sviluppate , ad esempio nella mistica 10 e nell'individuazione.
Ma con esperienza-limite dell'Io non vogliamo dire solo che
un 10 primitivo, facilmente disgregabile, sperimenta il numinoso
nel confronto con la propria mancanza di forma; anche in fasi
9 E. NEUMANN, Th e Origins . . . , cit., Th e Great Mother, New York ,
Pantheon Books, 1954.
10 E. NEUMANN, Umkreisung der Mutte, 1, Kulturentwicklung und
Religion, Zurich , Rascher, 1953.
36
Gli stadi psicologici dello suiluppo femminile
transitorie della coscienza e in situazioni di mutamento della per-
sonalita, quando, per una ragione qualsiasi, si costella una nuova
situazione archetipica, l'elemento archetipico si presenta prepo-
tentemente alIa coscienza-Io come indefinito-numinoso e anonimo-
transpersonale. La coscienza reagisce nella situazione individuale
esattamente come nello sviluppo collettivo poiche viene soprafIat-
ta e soccombe. Solo a poco a poco vengono formandosi i modi
di adattamento all'archetipo che, per cia che riguarda il soggetto,
portano a uno sviluppo, arricchimento e ampliamento della co-
scienza, ma dallato oggettivo si manifestano in forme sempre pili
difIerenziate del numinoso, e cioe nel suo divenire formale.
Percio la potenza soggiogante dell'anonimo-numinoso e an-
che quella dei Numina e del Numen, della divinita come figura
maschile, appartengono allo stadio dell'uroboro patriarcale. Que-
sto sviluppo ha inizio nel matriarcato con l'emergere di gruppi
di potenze pluralistiche a carattere maschile demonico, come i
Cabiri, i Satiri, i Dattili, la cui pluralita tradisce l'anonimita e la
numinosita amorfa. Ad essi seguono poi Ie figure di dei fallico-
ctonici, ancora sottoposti alIa Grande Madre, come ad esempio
Pan, Poseidone, Ades e 10 Zeus ctonico in Grecia, ma che pos-
sono gia essere sperimentati dal femminile come uroboro patriar-
cale. Deita tipiche che si presentano come uroboro patriarcale so-
no Dionisio, Wotan, cosi come anche Osiride e, su un altro piano
culturale, Siva, la cui figura transpersonale eammantata da una
evidente anonimita. La maggior parte di essi vengono adorati
orgiasticamente come dei della fertilita, non solo, ma il femminile
percepisce nel contatto estatico-spirituale con essi la profondita
della propria natura.
L'irruzione dell'uroboro patriarcale corrisponde a un soggio-
gamento ebbro del femminile, a un esser preso e afferrato da parte
di qualcosa di potentemente penetrante che non viene riferi-
to e proiettato su un uomo concreto, ma sperimentato come
Numen anonimo e transpersonale. L'impersonalita e il soggioga-
mento sono costituenti essenziali di questa stadio.
Nella mitologia 10 troviamo rappresentato nei rapporti della
vergine matriarcale, senza contatti con l 'uomo concreto, con
37
Erich Neumann
i1 dio che violenta il femminile, una volta come nuvola, un'altra
come vento, oppure pioggia, lampo, oro, luna, sole, ecc.; 0 che
penetra nella donna come fallo numinoso, sia esso serpente, uc-
cello, toro, capro, cavallo, 0 altro.
Proprio in questa fase il carattere archetipico, e cioe non
condizionato da un di fuori dell'esperienza, e COS1 evidente
che ci dobbiamo domandare di quale esperienza interiore del
femminile si tratti. Con l'uroboro patriarcale penetrano nel cam-
po della personalita forze interiori inconscie e contenuti transper-
sonali la cui carica energetica super a di gran lunga la carica co-
sciente del femminile. 11 potere dell'inconscio, penetrante e vio-
lento, viene percepito come maschile, dal quale il femminile vie-
ne sedotto, rapito, penetrato, trascinato, e portato all'estasi: per-
cia i1 muoversi dell'inconscio e sempre creativo e numinoso in
quanto feconda e muta la personalita che ne viene penetrata e
afferrata 11.
Questa esperienza pleromatica (pleromatica in quanto in es-
sa una divinita numinosa viene sperimentata nella sua indeter-
minatezza senza forma, anche quando ne assume una temporanea-
mente) riempie il femminile di angoscia mortale: ne esimbolo
chiarissimo il mitologema delle nozze con la morte in cui il ma-
schile puo assumere forma di masnadiero, violentatore, addirittu-
ra Ade, divinita della morte, che rapisce il femminile, la Kore,
e la porta nel suo regno.
A questo maschile iperdimensionato e schiacciante corri-
sponde un sentimento di insufficienza del femminile, e cioe un
sentimento di inferiorita che ha qui la sua base impersonale
e archetipica. 11 femminile sente se stesso troppo piccolo a con-
fronto del maschile; sente evidentemente con angoscia la propria
incapacita ad accogliere in se la totalita del fallo divino.
In moltissime paure sessuali e comportamenti nevrotici del
femminile che impediscono il rapporto col maschile, noi troviamo
11 Non possiamo in questa sede addentrarci nella descrizione della
corrispondente esperienza dell'Anima nel maschile, che nell'uomo creativo
e in quell o religioso possono svolgersi analogamente che nella donna.
38
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
quest'ultimo in forma di serpente, drago e mostro. Ma l'accetta-
zione di questa situazione e l'abbandonarsi alla violenza porta,
con la rinuncia a se del femminile, al superamento e alla vittoria
sulla paura nell'estasi dell'orgasmo. Quando cia avviene, e sul
suo significato qui possiamo solo accennare, la figura di drago
dell'uroboro patriarcale assume ad esempio la figura di un dio
e quindi possiamo comprendere la frase di Eraclito secondo cui
nei misteri Ade e Dioniso hanno 10 stesso significato 12.
Con la totale conquista da parte del maschile, il femminile
supera 10 stadio dell'autoconservazione e giunge a una nuova fase
della sua esperienza, la rinuncia a se. L'annullamento orgiastico,
sebbene agisca anche su un piano fisico, possiede un carattere
spirituale che pero non ha nulla a che fare con la logica astratta
dello spirito maschile-patriarcale, rna appartiene piuttosto a una
particolare forma femminile di esperienza spirituale che mitolo-
gicamente viene spesso collegata col simbolo della luna 13.
La coesistenza di estasi spirituale e corporea si manifesta
ancora nella donna moderna quando, in occasione di eccitazioni
spirituali, come la musica, puo giungere fino all'orgasmo, e anche
perche il suo comprendere contenuti spirituali puo collegarsi
a sensazioni fisiche. Simbolicamente parlando, essa comprende
non con la testa, rna con tutto il corpo, e i fenomeni spirituali sono
congiunti a quelli fisici in un modo che ecompletamente estraneo
all'uomo medio 14.
Ma anche il rapporto con l'uroboro patriarcale e negativo
se il femminile vi rimane fissato. 11 nuovo di questa fase in rap-
porto allo stadio dell'autoconservazione, nel quale il maschile non
12 H. DIELS, Herakleitos von Ephesus, 1909 , frammento n. 15.
13 E. NEUMANN, La luna e la coscienza matriarcale, Rivista di
Psicologia Analitica , II, 1971, n. 2.
14 Al contrario la dipendenza, nel bene e nel male, dal corpo e pre-
sente all'uomo creativo in misura maggiore che nell'uomo comune, come
indicano molti indizi. E fuar di ogni dubbio che si tratta di una maggiore
sensibilita e di una coscienza pili viva di processi in stretta relazione reci-
proca, ma la coscienza patriarcale, coerente con il proprio sviluppo, ha
anche qui la tendenza a ritenersi libera e a negare la propria dipendenza dai
processi dell'inconscio e del corpo.
39
Erich Neumann
veniva percepito nella sua vera natura, sta nel fatto che do che
soggioga e maschile, rna poiche il maschile stesso rimane numi-
noso, anonimo ed extraumano, il carattere violentante del feno-
meno ne e rafforzato e pili diflicile e il processo di elaborazione
di questa esperienza , che una coscienza maschile definirebbe ad
esempio come assimilazione dei contenuti irrompenti .
. Una tendenza a dar forma completa alia personalita, che noi
chiamiamo centroversione 15, agisce inconsciamente sia nel femmi-
nile che nel maschile e Ii spinge a superare tutte le fasi necessarie
per il proprio sviluppo, e ogni attardarsi in una delle fasi che de-
vono essere superate progressivamente assume, per do che riguar-
da 10 sviluppo della personalita significato di regressione.
La figura positiva e negativa dell'uroboro patriarcale costi-
tuisce uno dei motivi essenziali di problemi che la psicoanaIisi ha
descritto a livello personale come esperienza femminile del com-
plesso di Edipo. Ma questo complesso e spesso solo seconda-
riamente personalizzato 16, e doe solo una manifestazione este-
riore di una costellazione archetipica. Spesso il rapporto con l'uro-
boro patriarcale sta dietro una fantasia di incesto con il padre
personale, rna l 'immagine archetipica con cui viene sperimentata
l'unione supera qui i tratti del padre personale 0 li esclude com-
pletamente. II legame coercitivo con l'uroboro patriarcale come
costellazione archetipica non e pero limitato alIa psiche infantile,
rna anzi rimane un problema anche per la donna adulta che non
e riuscita a superare questo stadio.
Una delle forme caratteristiche, e niente affatto l'unica, in
cui l'uroboro patriarcale si rivela un pericolo e il suo aspetto di
padre-spirito affasdnante, attraverso cui viene costellata la figura
. di figlia del padre eterno e doe di un femminile che rimane
legato come vergine al padre-spirito, concreto 0 in forma in-
visibile. La donna come profetessa, suora, genio 0 angelo
e probabilmente espressione della fissazione in questa fase nella
quale essa e legata in rapporto intuitivo a una entita spirituale
15 E. NEUMANN, Th e Origins . . . , cit.
16 Ibidem.
40
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
transpersonale, la cui grandezza si manifesta all'interno di una
religione come divinita 0 , a livello concreto, come un grand'uomo,
artista, veggente, poeta, ecc. a cui la donna e legata.
In questo caso essa vive la sua vita come Anima di
un uomo, come sua ispiratrice e rischia quindi di fallire la
sua vita individuale che dovrebbe sviluppare anche tratti terrestri,
materni e di altro tipo. Essa vive al di sopra delle sue condi-
zioni ed e vittima di una inflazione 17; e doe identificata con
una figura femminile che oltrepassa ampiamente i suoi limiti
solo urnani e Unge da partner del padre-spirito in veste di Sofia.
Una variante di questa costellazione e la donna senz'ombra 18,
che e sterile perche si e separata dal suo lato terreno di ombra.
In questa costellazione permane la componente esaltante
del rapporto fra piccolo femminile e grande maschile, rna non
viene mai superato un certo infantilismo e filialita. Quando il
legame intuitivo all'uroboro patriarcale porta alIa perdita della
terra, e doe alIa perdita del rapporto con la realta concreta, il
padre-spirito si manifesta prevalentemente come stregone che in-
canta negativamente il femminile e 10 tiene pri gioniero. Illegame
del femminile con l'uroboro patriarcale, e la perdita della terra
ad esso connessa, si lega immediatamente con l'inimicizia della
Grande Madre.
II necessario tr apasso dalI'autoconservazione, legata alia ma-
dre, al dono di se fatto all'uroboro patriarcale sottintende una
certa ostilita verso la madre poiche ogni evoluzione verso una
nuova fase deve combattere contro l'opposizione - determinata
dall'inerzia psichica - della fase che si vuole superare; cost il
potere frenante della madre , che ora appare terrificante, contrasta
il trapasso verso l'uroboro patriarcale. Ma questo, come tutte le
altre resistenze che sorgono dall'archetipo di una fase che deve
essere superata, non da origine a malattia, rna piuttosto a con-
Ilitto. Nel caso che intervenga una fissazione in questa fase carat-
17 C. G. JUNG, VIo e l'inconscio, cit.
18 Cfr. H. HOFFMANSTHAL, La donna senz'ombra, Firenze, Vallecchi,
Collana Cederna , 1955.
41
Erich Neumann
terizzata dalla dominanza dell'uroboro patriarcale, accanto alIa
forma negativa del padre come stregone , interviene anche una
forma negativa della Grande Madre che ora si vendica del tradi-
mento della figlia, La figura della Grande Madre regredisce ora
mitologicamente a strega che, ad esempio nelle fiabe, incanta
e incarcera la figlia,
II femminile che nella fase dell'autoconservazione e del
legame con la madre viene dominato nell 'inconscio e nel corpo,
puo tuttavia realizzarsi completamente dal punto di vista femmi-
nile e naturale. Con l'irruzione dell'uroboro patriarcale esso non
solo giunge a una nuova fase della sperimentazione di se come
donna, rna sperimenta anche 10 spirito; se pero soccombe ad esso,
ne diviene succube e talmente estraniata a se stessa da perdere il
rapporto con la propria femrninilita, anche Iisica.
Un legame positivo con la Grande Madre e comunque per
i1 femminile i1 presupposto necessario per poter diventare madre
anche psicologicamente , per essere fecondo e per avere un rap-
porto sana con il proprio corpo e con la terra. Una scissione da
essa porta, al contrario, alIa incapacita di sviluppare i tratti ma-
terni e fecondi della natura femminile e ai sintomi tipici dell'iste-
ria, dell'estraniamento dal proprio corpo, e quindi alIa sterilita.
Anche l'osses sione dell' Animus e spesso espressione, nella
nevrosi Iemminile, dell'impossibilita di distinguersi dal maschile.
La donna diviene vittima della sua tendenza a un rapporto di
identita e si estrania cosi dalla propria natura ipersviluppando il
lato Animus maschile, e questa identificazione con 10 spirituale
maschile puo dar luogo a conflitti veramente tragici . Identifican-
dosi con il maschile transpersonale in luogo di donarsi comple-
tamente, il femminile si priva della propria natura terrestre 19 e
diviene cosl vittima inerme delle forze maschili. Questo pericolo,
che puo arrivare fino alIa psicosi, ecausato anche dal fatto che
la donna non riesce mai, in questa estrema rinuncia a se, ad
assimilare illato maschile presente non solo nel partner, rna an-
19 Vedi il problema della spirito negativo in Die mystische Welt
and der Einzelne in Umkreisung .. . di E. NEUMANN, cit. , I.
42
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
che nella propria psiche, e a sviluppare quindi una personalita
autonoma.
Mentre il mistero femminile si compie naturalmente nel rap-
porto originario e nella gravidanza e puo avvenire sempre ed
eternamente anche senza partecipazione della coscienza, anche
senza essere concretizzato in forma di mistero, il mistero ma-
schile e al contrario una azione, qualcosa che deve essere con-
quistato 20.
Sebbene l'autoidentificazione femminile sia qualcosa di ori-
ginario, la donna che vuole divenire cosciente deve anch'essa
giungere a una diversita e deve rinnegare la propria totalita ori-
ginaria, altrimenti rimarrebbe solo se stessa e non sperimen-
terebbemaiilmaschile.illato della coscienza e il suo sviluppo
umano.
Quando parliamo di coscienza, noi intendiamo quella co-
scienza ampiamente separata dall'inconscio e cent rata nell'Io, il
cui sviluppo maschile autonomo abbiamo descritto in altro luogo.
Ma questa forma che estata realizzata nella coscienza patriarcale,
base del pensiero scientifico occidentale, e un caso limite. Ac-
canto ad essa esistono forme viventi di passaggio da inconscio ,/-/, !
a coscienza, quali la coscienza matriarcale 21, caratteristica proprio. . !\ . <;/," I
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e emmim e. " , / 1' ,
Normalmente nel femminile il rapporto con la totalita non : ,j " I\ ' \ \
viene mai completamente annullato dal rapporto con la coscien-
za; accanto all'identificazione dell 'Io con il punto centrale della
coscienza permane comunque vivo e percepibile quell ' aspetto
della totalita rappresentato dal Se femminile, mentre per il ma-
schile I'identificazione cosciente dell 'Io e pili cornpleta e il suo
rapporto originario e molto pili sprofondato nell'inconscio.
Cosl la tendenza maschile alIa separazione dal rapporto ori-
ginario porta al maschile in se, mentre 10 sviluppo femminile ,
distaccando dal rapporto originario e conducendo alIa coscienza,
passa attraverso il Tu maschile, i1 quale rappresenta peril fem-
20 E. N EUMANN, T he Origins . . ., cit.
21 E. N EUM ANN, La luna e fa coscienza matriarcale, cit .
43
. ,
, "
Erich Neumann
minile la coscienza liberatrice, sia che venga sperimentato in
forma transpersonale 0 personale, all'esterno 0 interiormente.
II rapporto con il maschile e, nella vita della donna, deci-
sivo in modo affatto diverso che quello con il femminile nella
vita dell'uomo; a parte alcune forme moderne di sviluppo, il di-
venire cosciente e la cultura dipendono per la donna molto
strettamente dal maschile. L'adesione alIa forma patriarcale della
nostra cultura permette al femminile il distacco dal naturale del
rapporto originario verso un rapporto con il maschile in forma di
padre, uomo, Animus e guida .
Esagerando un po' per chiarire meglio, possiamo dire che
il maschile ha per la donna un carattere penetrante, premente;
il femminile ha per l'uomo un carattere di legame all'indietro
(ambedue questi caratteri mutano nel processo di individuazione
della seconda meta della vita). II maschile significa per la donna
la liberazione verso la coscienza, e il femminile significa per I'uo-
mo la liberazione dalla coscienza; apparentemente il femminile
epili povero nel suo rapporto con il maschile e questi epili in-
dipendente, rna cio deriva da questa situazione di base, anche
quando per 10 sviluppo cosciente del femminile la proiezione del-
la propria parte maschile sull'uomo ha assai pili importanza
dell'uomo stesso.
Sebbene il femminile S1 ntragga per sua natura dal modo
e dall'accentuazione della coscienza maschile , esso viene anche
spinto verso un estraniamento da se che favorisce 10 sviluppo
della sua coscienza; viene costretto a sviluppare anche il proprio
lato maschile senza il quale non epossibile alcuna manifestazione
culturale 22.
La liberazione del femminile dal potere dell'uroboro patriar-
cale e - nella prefigurazione mitologica - compito dell'eroe,
il quale deve liberare la vergine dal drago. II maschile entra ora
in contrasto con 1'uroboro patriarcale in forma individuale e per-
22 C. G. JUNG, UIo e l'inconscio, cit., EMMA JUNG, Un contributo al
problema dell'Animus, in C. G. JUNG, La realta dell'Anima, Roma, Astro-
labia, 1949, p. 130 e ss., E. HARDING, La strada della donna, Roma, Astro-
labia, 1947.
44
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
sonale e trasferisce il femminile, liberato dalle potenze dell 'uro-
boro patriarcale e matriarcale, nei propri dominii, quelli del
patriarcato .
Mitologicamente questa costellazione si ritrova nella libe-
razione di Andromeda ad opera di Perseo che vince il drago ,
nella liberazione di Brunilde da parte di Sigfrido, per non consi-
derare gli innumerevoli esempi nelle fiabe di tutti i popoli . Nel
caso di Brunilde la forza imprigionante e caratterizzata da due
simboli: uno e Wotan che incanta la prigioniera come uroboro
patriarcale, l'altro e Waberlohe, che circonda la dormiente in
forma di cerchio uroborico e deve essere vinto dall'eroe.
L'eroe, il maschile liberatore, rappresenta contemporanea-
mente una grandezza esterna e Interiore . Puo avvenire
percio che un uomo 0 partner reale assuma il ruolo libera-
tore di luce cosciente e distrugga la vecchia forma di prigionia
nell 'inconscio , rna puo anche accadere che un maschile inte-
riore , una for za cosciente appartenente allo stesso femminile,
riesca a compiere questa atto di liberazione. Nella maggior parte
dei casi avvengono tutte e due Ie cose contemporaneamente, poi-
che la qualita maschile interiore della coscienza femminile viene
proiettata sull 'uomo esterno; in ogni caso pero per 1'10 femmi-
nile questa maschilita si presenta come qualcosa di esterno ,
pili forte , autonomo e indipendente. L'Io femminile ha la
convinzione assoluta, e in un certo senso anche giusta, di non
poter compiere questa impresa con la sua propria forza dell'Io
e di dipendere invece dall'aiuto dell'uomo. Nelle nozze con la
morte, con l'uroboro patriarcale, la donna dipende psichicamente
dall'intervento del maschile per potersi aprire; 10 stesso accade
fisicamente nelle nozze reali, e anche la sua liberazione verso la
coscienza elegata alIa persona dell'eroe. Solo in forme posteriori
e superiori di sviluppo questo maschile puo essere in certa misura
sperimentato e visto come qualcosa di interiore, quando la donna
perviene alIa propria autonomia e cioe a una relativa indipen-
denza dal partner maschile personale 23.
23 Vedi inoltre p. 63 e ss.
45
Erich Neumann
Nel trapasso dalla fase dell'uroboro patriarcale al patriar-
cato, quindi, la figura dell'eroe maschile enecessaria e rappre- .
senta il progresso. 10 sviluppo della coscienza, descritto in
Origini e storia della coscienza, si compie attraverso una
tensione e una lotta fra 10e inconscio con la quale 1'10 puo raffor-
zarsi, il sistema conscio prender forma e la personalita assumere
limiti precisi rispetto a quelli dell'inconscio. A causa di cio in
questo processo di opposizioni il femminile viene privato di
valore, in quanto per il maschile esso ecollegato alle forze del-
l'inconscio e sembra loro identico. II maschile deve raggiungere,
non senza una caratterizzazione negativa del femminile, 10 svilup-
po patriarcale che va dalla mitologia lunare a quella solare, quel-
la che da al femminile ruolo di dea a cui esottoposta la terra
e la fertilita di cio che vive, e il posto di sposa che amministra
solo la stretta cerchia familiare, e deve percorrere la via che
va dal predominio del femminile nel gruppo fino allo Stato degli
uomini.
A questo processo corrisponde nella mitologia la fase della
lotta dell'eroe contro il mostro uroborico ingoiante, nella sociolo-
gia e in politica si manifesta nello sviluppo di una cultura pa-
triarcale e porta nei rapporti fra maschile e femminile al matri-
monio patriarcale come base della famiglia e della vita patriarcale.
La linea patriarcale dello sviluppo cosciente porta a una do-
minanza di valori maschili-patriarcali che spesso sono concepiti
in diretto contrasto con quelli del femminile e dell'inconscio.
Questo tipo di sviluppo, che nella cultura occidentale viene indi-
rizzato per mezzo del canone culturale archetipico in ogni pro-
cesso individuale di sviluppo, sia nei fanciulli maschi che nelle
femmine, porta a un distacco della coscienza dall'inconscio, all'in-
dipendenza del sistema conscio con 1'10 maschile come centro, a
una repressione dell'inconscio e al maggiore allontanamento pos-
sibile di esso dal campo visivo dell'Io.
Usiamo i termini patriarcale e matriarcale come defi-
nizioni psicologiche che possono essere usate solo secondariarnen-
te per condizioni politiche, forme di potere, ecc. Una cultura
patriarcale e i valori ad essa propri sono percio in contrasto
46
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
con i valori e Ie convinzioni di una coscienza matriarcale , che
esoprattutto una forma primaria della coscienza e il cui por-
tatore privilegiato e il femminile. In questo senso la liberazione
della coscienza femminile ad opera di quella patriarcale rappre-
senta un progresso; se pero si tien conto delle debolezze e pericoli
psicologici della cultura patriarcale, la cui forma estrema ha por-
tato nel moderno occidente a una crisi che minaccia l'intera uma-
nita, si potra evitare l'errore di considerare la coscienza ma-
triarcale solo come una eredita arcaica e il femminile come
relativamente non sviluppato .
Solo quando sara riconosciuta la necessita dello sviluppo
della coscienza fino al suo estremo patriarcale e al suo contra-
rio, la coscienza matriarcale , sara possibile prendere in esame
la complicata problematica della moderna coscienza occidentale
nella sua forma patriarcale. Solo allora si potra comprendere il
significato di cio che condiziona simbolicamente, come psicologia
femminile e maschile , 10 sviluppo normale e distorto del-
I'individuo moderno di tutti e due i sessi.
La figura centrale della coscienza matriarcale eper il fern-
minile, come abbiamo detto in altro Iuogo, l'uroboro patriarcale
in forma di luna, dal quale il femminile e costretto alIa rinuncia
a se, e cioe alIa rinuncia all'autoconservazione nel rapporto ori-
ginario con la madre. Mentre pero questa rinuncia a se porta uno
strato profondo del femminile a sperimentare se stesso, la libe-
razione della prigioniera a opera delI'eroe , 10 scioglimento del
femminile a opera delI'uomo dalla dominanza delI'uroboro pa-
triarcale, porta di nuovo la donna, nonostante la necessita di
questo sviluppo, a un pericolo per la sua natura, al pericolo della
perdita di se stessa.
Con l'inserimento del femminile nel patriarcato e la sua
subordinazione ai valori ad esso propri - indipendentemente
dal fatto che si tratti di una forma molto primitiva 0 molto civi-
lizzata del patriarcato - l'uomo diviene per la donna il rappre-
sentante della coscienza e dello sviluppo cosciente, e con questo
acquista una preponderanza psicologica che determina il feno-
47
Erich Neumann
tipo 24 del matrimonio patriarcale e anche la posizione della
donna nella vita.
II matrimonio dell'epoca patriarcale, che definiamo per bre-
vita matrimonio patriarcale , comprende molteplici situazioni
psichiche nelle quali i sessi sono in rapporto vicendevole; sotto Ie
sembianze di forme patriarcali si nasconde in queste unioni un
insieme di complicazioni spirituali che sono poi alIa base di un
gran numero di turbe matrimoniali e pedagogiche.
II fatto che Ie diverse forme del matrimonio patriarcale
abbiano conservato la stessa forma per millenni testimonia che
esso rappresenta in una certa misura una forma di vita spiritual-
mente possibile sia per il maschile che per il femminile, e seb-
bene nasconda un pericolo non irrilevante per 10 sviluppo del
femminile, Ie possibilita di quest'ultimo di far valere - anche se
di nascosto - Ie proprie necessita sono in esso abbastanza
rilevanti. Percio fino all'epoca moderna non si emai giunti a scuo-
terlo apertamente; rna a una osservazione pili attenta ci si accor-
ge abbastanza spesso che il matrimonio patriarcale e solo una
forma esteriore, in certo qual senso una Persona di matri-
monio, dietro cui si nascondono forme di rapporto matrimoniale
molto lontane 0 addirittura contrarie al patriarcato.
II matrimonio patriarcale e una soluzione collettiva nella
quale maschile e femminile si legano in un rapporto di sostegno
reciproco tale, da arrivare a una simbiosi che costituisce la spina
dorsale della cultura patriarcale. II significate transpersonale di
questo rapporto reciproco sta nella conservazione di questa col-
lettivita, della cultura patriarcale e della sicurezza del singolo
in essa immerso.
Mitologicamente la solidita della cultura patriarcale si riflette
nel rapporto fra cielo e terra e nella loro reciproca dipendenza , dal-
la cui solidita dipende l'esistenza del mondo. A questa costellazio-
ne archetipica devono corrispondere i due partner, l'uomo rappre-
sentando simbolicamente il cielo e la donna la terra, come accade
24 Fenotipo indica Ia forma esteriore, aI cont rario di genotipo, che
indica Ia reale strut tur a psichica.
48
Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
non solo nel mito, rna anche nel rito di innumerevoli usanze rna-
trimoniali. Per poter portare a compimento questa identificazione
simbolica, ciascun partner deve rinunciare alIa propria bisessuali-
ta psicologica, che diviene evidente fra l' altro nel fatto che nel-
l'uomo moderno il lato femminile viene costellato in forma di
Anima e nella donna moderna il lato maschile viene costellato
in forma di Animus 25. Psicologicamente una tale unilateralita e
possibile in quanto il maschile si identifica con la struttura della
coscienza e dell'lo, mentre il suo lato femminile rimane in-
conscro.
L'unione del maschile con la donna viene determinata dal
fatto che la coscienza dell'uomo si pone in rapporto con il fern-
minile della donna come solo maschile e proietta su di lei
il proprio femminile inconscio in forma di Anima. Allo stesso
modo la donna si pone consciamente in rapporto con il maschile
dell'uomo come solo femminile e proietta su di lui il pro-
prio lato inconscio maschile in forma di Animus. Poiche questa
distribuzione di ruoli fra maschile e femminile compare nel mito
e nei riti , questo vuol dire che il canone culturale patriarcale
assegna un posto centrale a questa parte di possibilita archetipi-
che di rapporto, secondo il quale viene impostata l'educazione di
fanciulli e fanciulle, e, come sfondo archetipico sacrale, da alIa
struttura sociale che 10 caratterizza quella intoccabilita garantita
che enecessaria alIa sua esistenza. Questo significa che un uo-
mo femmineo e una donna mascolina sono - contro la
realta della struttura psichica di un gran numero di individui -
forme ripugnanti dell 'esistenza umana che bisogna reprimere dal-
l'inizio; e gli stessi individui in questione si sforzano di nascon-
dere come meglio possono la propria natura irregolare.
II risultato di questa situazione e una polarizzazione del
maschile e del femminile che pare dar forma a una situazione
univoca: questa univocita da la sensazione di un sicuro orienta-
mento della coscienza entro la cultura patriarcale, secondo il qua-
Ie maschile euguale a maschile e femminile euguale solo a fem-
25 C. G. ]UNG, L'Io e l'inconscio, cit.
49
Erich Neumann
minile, e per il quale cio che si richiede idealmente all'uomo e
alIa donna edi identificarsi con questa unilateralita.
Questa struttura simbiotica ela base della famiglia e della
cultura patriarcale in quanto garantisce sicurezza e unilateralita
non solo, rna anche una tensione di contrari in se fruttuosa fra
maschile e femminile; ma in una tale soluzione collettiva, che
purtuttavia in origine estata valida per un numero relativamente
grande di uomini, tutte quelle parti della natura individualmen-
te ambigua dell'uomo, che non rientrano in questo tipo ideale,
vengono represse 0 rimosse. Cio significa che creeranno una pili
forte tensione nell'inconscio e formeranno, proprio come gli ele-
menti d'ombra repressi dalla morale imperante 26, la riserva
psichica potenziale che determina in modo spesso caotico l'aspet-
to degli avvenimenti in epoche di inquietudine e di rivoluzione 27.
Se pero 10 sviluppo di un numero abbastanza grande di
individui e talmente avanzato sulla via dell'individuazione che
1' ambiguita della natura originaria dell'uomo non puo pili
essere repressa a favore di un ideale archetipico collettivo, il ma-
trimonio patriarcale e la stessa cultura patriarcale entreranno
. ' I
10 cnsi.
Comunque la simbiosi culturale del matrimonio patriarcale
ha per il femminile un effetto assai pili negativo che non per il
maschile: essendo costretto in un aspetto unilaterale della fem-
minilita, mentre i valori coscienti della cultura patriarcale sono
maschili, esso non puo svilupparsi in questa direzione e rimane
sempre affidato all'aiuto dell'uomo, il quale si ritiene per questa
motivo superiore e considera la donna inferiore.
Le conseguenze negative del patriarcato per il femminile
26 E. NEUMANN, Depth Psychology and a new ethic, London, Hodder
and Stoughton, 1969, Prima edizione tedesca: Zurich, Rascher, 1949.
27 La forte partecipazione che uomini e donne perversi hanno
nelle rivoluzioni, sommosse, ecc. deriva da questi tipi marginali della societa
patriarcale, i cui seguaci sono gli individui con grandi energie di riserva
represse. Sarebbe possibile portare innumerevoli esempi tratti dalla rivo-
luzione francese, nazista e russa, senza pero naturalmente misconoscere con
cia il carattere spesso eroico -positivo dei rivoluzionari.
50
Gli stadi psicologici della sviluppo femminile
costituiscono percio un circolo vizioso, nel quale il maschile co-
stringe 1a donna con la forza entro i limiti del solo-femminile
e le impedisce cost un rapporto genuino con la cultura patriar-
cale, respingendola nel ruolo di creatura inferiore e di secondo
rango. In questa modo il femminile cade nel ruolo della non-
responsabilita filiale che deve essere tenuta sotto tutela dal ma-
schile, il quale ne trae la giustificazione per sottovalutare il fem-
minile, mentre la donna ne trae i motivi per la propria presunta
inferiorita naturale. E inevitabile che una tale situazione abbia
effetto catastrofico su una fanciulla cresciuta secondo questa con-
cezione patriarcale di svalutazione di se stessa. La preghiera mat-
tutina dell'uomo ebreo che ringrazia ogni giorno Dio di non
essere nato donna , la psicologia femminile freudiana tutta costrui-
ta sull' invidia del pene , sono manifestazioni estreme di que-
sta situazione patriarcale e del pericolo che il femminile corre
nella simbiosi patriarcale.
Quando questa simbiosi funziona e il femminile reprime 0
rinuncia alIa propria essenza, si realizza l'imprigionamento del
femminile nel patriarcato e il matrimonio come harem; dal punto
di vista psicologico questo significa che in un tale matrimonio
non solo la coscienza patriarcale della donna non si sviluppa, ma
che essa rinuncia anche alIa propria essenziale coscienza matriar-
cale, poiche non corrisponde ai valori patriarcali 0 eaddirittura
in contrasto con essi. L'identificazione con i valori patriarcali,
non per conquista personale, ma per persuasione esterna, causa
una pigrizia e paralisi della coscienza, pericolosa per 10 sviluppo
psichico del femminile, che rimane legato a una forma del pa-
triarcato protettivo e della psicologia filiale nella quale l'uomo
porta la proiezione dell'archetipo di padre e il femminile gli ri-
mane sottoposto infantilmente e come figlia.
Questo femminile filiale non e pero l' elemento creativo
(nonostante il pericolo che corre), che abbiamo visto nel rappor-
to con l'uroboro patriarcale: nel mondo patriarcale il maschile
prende su di se qualita paterne e materne, da sicurezza al fem-
minile e non e soltanto procreatore e portatore dello spirito e
della coscienza, ma anche protettore e nutritore.
51
Erich Neumann
In questa maniera si verifica nella moglie patriarcale una
limitazione, addirittura una atrofia della femminilita; l'abbando-
no degli stadi precedenti, del rapporto originario con la Grande
Madre che era la base dell'autocoscienza femminile, l'abbandono
dell'uroboro patriarcale che aveva reso possibile il rapporto col
transpersonale, hanno un senso se garantiscono la dinamica vitale
di uno sviluppo progressivo, rna, imprigionando il femminile nel
patriarcato, un tale sviluppo viene frenato. La sua vita e i suoi
interessi vengono ridotti al solo-personale, al pili strettamente
materiale, e compare cost una psicologia-Animus che scimmiotta
supinamente succube il maschile e prende il posto di una pro-
duttivita spirituale matriarcale propria del femminile.
Bisogna pero, nonostante tutto, parlare di una simbiosi cul-
turale del patriarcato, poiche l'immagine della signoria ma-
schile viene compensata, quando analizziamo pili profondamente
la situazione psichica, da un ampio capovolgimento dei poteri .
II predominio esteriore del maschile e della sua psicologia
viene integrato dalla proiezione dell'Anima del maschile sulla
donna e dalla regressione derivante da questa perdita dell' ani-
ma . L'Anima, la figura simbolica delle forze femminili di sesso
opposto presenti nell'uomo, viene respinta dal patriarcato nel-
l'inconscio, rna una tale costellazione porta di conseguenza alla
proiezione di cio che si e represso, e cioe l'istanza-Anima, sul
mondo esterno, in questa caso sulla donna. II maschile perde
in questa modo la propria anima e si perde inconsciamente
nella donna, divenendo infantile, lunatico, sensitivo e dipendente
nei sentimenti dalla donna 28.
Una costellazione di questo tipo porta al predominio della
Grande Madre, e cioe alla regressione in uno stadio anteriore
della coscienza nel quale l'uomo sta di fronte alla donna in veste
di bimbo 0 giovinetto amato.
Questa situazione assume forme diverse nell'introvertito e
nell'estrovertito. Al livello pili basso una tale perdita dell'anima
trasforma l'uomo in eroe in pantofole che vive con la donna come
28 C. G. JUNG, L'Io e l'inconscio, cit.
52
Gli stadi psicologici dello sviluppo femminile
se fosse con sua madre, e dalla quale dipende per tutte le cose
riguardanti il sentimento e I'interiorita; rna anche nel caso relati-
vamente positivo, nel quale la donna esignora della cerchia in-
tima e svolge il ruolo di padrona di casa che deve occuparsi con-
temporaneamente di tutte Ie questioni e problemi intimi e senti-
mentali, l'uomo perde la vitalita dell'anima e si riduce a una uni-
lateralita sterile. Ormai si occupa solo delle questioni esterne
e razionali della vita, professione, politica, ecc. e la sua per-
dita dell' anima trasforma il mondo da lui creato in mondo patriar-
cale, privo di anima, che costituisce per questa caratteristica un
enorme pericolo per l'urnanita. II significato che un femminile
completamente sviluppato puo avere in una nuova societa futura
non puo esser preso in considerazione in questa sede.
Dietro la facciata di un matrimonio patriarcale, entro una
simbiosi culturale riuscita , puo benissimo esistere un tale ca-
povolgimento di potere e di dipendenza; anzi, la forza della sim-
biosi patriarcale non puo che essere rafforzata da un tale grovi-
glio coatto inconscio maschile-femminile. Assai spesso la donna
femminilmente scaltra riesce a nascondere il proprio potere agli
occhi del mondo, meglio ancora, del proprio uomo ; infatti pili
la Persona dell'uomo epatriarcale e tirannica e piu egli edomi-
nato - dall'interno - dalla sua Anima 29. Quando nel pat riar-
cato la proiezione dell' Anima che predomina nell'uomo eportata
da una donna diversa dalla moglie, e quando questa donna non
puo essere inquadrata nella .cornice patriarcale, che pure ufficial-
mente e ufficiosamente epoligama, si giunge allo scioglimento del
solido matrimonio patriarcale e al trapasso verso uno stadio
complicato posteriore e piu conscio del rapporto uomo-donna.
Un'altra forma di perdita dell'anima nella donna, nella sim-
biosi patriarcale, sfocia per l'uomo in una fanatizzazione del pa-
triarcato secondo la quale la donna viene sempre piii svalutata
e nella quale l'uomo si comporta tirannicamente verso la donna,
fino al sadismo sessuale e a un tale dominio patriarcale che essa,
secondo ad esempio il diritto classico, non ha piii una esistenza
29 Ibidem.
53
Erich Neumann
propria, rna eproprieta dell'uomo. Ma anche dietro questa si-
tuazione esiste spesso una dipendenza psichica del maschile domi-
nante dal femminile dominato, che si manifesta fra l'altro nel
predominio dell'archetipomaterno riscontrabile di frequente 0 nel
predominio della madre 0 in quello della donna come madre dei
figli, come ad esempio in certe situazioni patriarcali ebraiche.
Un'altra forma del predominio dell'archetipo materna si rna-
nifesta, per quanto possa a prima vista sembrare paradossale,
nella dipendenza dell'uomo dalla donna vista come oggetto ses-
suale. Anche il dominio del sesso sull'uomo corrisponde a un
prepotere dell'archetipo della Grande Madre sul giovinetto ama-
to il quale non eper essa in realta che uno strumento al servizio
degli scopi collettivi della specie 30.
Poiche la simbiosi patriarcale si fonda su una scissione
psichica, e cioe sull'isolamento di una coscienza, unilateralmente
indirizzata, da un inconscio a essa opposto, anche qui sorge il
pericolo di malattia; finche gli individui soggetti a questa peri-
colo rimangono fermi e legati a una situazione colletti va, ad esem-
pio ai valori di un canone culturale patriarcale, esso viene eli-
minato collettivamente; e cio e possibile - secondo l'etica an-
tica - con l'aiuto della psicologia del capro espiatorio 31, che
in questa caso porta le culture a carattere patriarcale, ad esempio
quella giudeo-cristiana, la maomettana e l'induista, a considerare
la donna come il male . Essa percio viene oppressa, schiaviz-
zata, esclusa esteriormente dalla vita 0 , in quanto portatrice del
male - come nei processi alle streghe - perseguitata e uccisa.
Solo l'impossibilita dell'esistenza maschile senza il femminile ha
impedito l'estirpazione, altrimenti COS1 accarezzata, del cattivo
gruppo umana costretto a portare su di se la proiezione del pe-
ricoloso inconscio.
Quando l'individualizzazione progressiva dell'uomo scuote
30 II complesso materna di Don Giovanni e nella sua coattivita
tr anspersonale un esempio di quanta detto. Cfr . il capit ola : La grande
madre, in Origini e storia della coscienza, cit .
31 E. N EUM ANN, Depth psychology and a new ethic, cit.
54
Gli stadi psicologici dello soiluppo [emminile
un sistema di valori come quello patriarcale, anche la soluzione
collettiva della psicologia del capro espiatorio non epili possibile.
Se prima la donna era considerata la radice di ogni male, terreno
o celeste, oggi nessuno potrebbe considerarla causa, ad esempio,
della guerra mondiale. Nell'opinione collettiva prevalgono ora
idee 0 immagini quali agenti 0 forze del destino. Cause di tutto
il male sono il capitalismo 0 i1 bolscevismo, la religione 0 la
mancanza di religione, condizioni sociologiche, e cioe terrene, 0
costellazioni astrologiche, e cioe celesti, chiamate tempi . Tut-
to, meno che la realta del singolo.
Se pero una scissione psichica persiste e non puo essere
superata per mezzo di una soluzione collettiva, verra percepita
individualmente assai pili che in tempi passati e provochera ma-
lattia nell'individuo, la nevrosi. Tale e per 10 pili il segno che
abbiamo a che fare con un individuo moderno, il cui sviluppo
individuale non si adatta pili al vecchio schema collettivo e per-
cio si ammala 0 viene spinto verso nuove forme di rapporto 32.
II femminile che nella simbiosi patriarcale perde, con la
proiezione dell'Animus suI maschile, la propria attivita spirituale,
regredisce a fasi psichiche prepatriarcali, causando COS1 ad esem-
pio un rafforzamento dell'archetipo della madre e una identifica-
zione con esso. II rapporto originario della situazione Demetra-
Kore rivive e il matrimonio apparentemente patriarcale viene
determinato dalla famiglia della donna , se la donna non e in
grado di assumere essa stessa il ruolo di madre. In casi estremi
chi dirige tutto ela suocera dell'uomo e cioe la madre della don-
na, rna anche 10 zio della situazione matriarcale puo dominare la
vita della sorella in misura maggiore del suo uomo.
Un'altra forma di regressione equella che riporta all'urobo-
ro patriarcale e si manifesta suI piano personale con un rafforza-
mento dell'immagine del padre al quale la donna ritorna . In
questo caso, dopo che per un breve tempo il ruolo paterno pa-
32 Al contrario, quando l 'individuo non puo adattarsi al moderno
canone collettivo dei valori, puo presentarsi una forma atavistica della
malattia.
55
Erich Neumann
triarcale e state addossato al marito, puo aceadere ad esempio
che i valori , le concezioni e opinioni del padre divengano nuova-
mente determinanti per la donna e minimo i1 suo rapporto con
l'uomo personale.
In un altro tipo e a un altro livello femminile, si puo avere
la proiezione dell'uroboro patriarcale su un contenuto trasperso-
nale e il rapporto personale con l'uomo puo essere ridotto, com-
pletamente 0 quasi, anche da questa dedizione a un movimento,
a una cerchia 0 setta, a un grande uomo da cui la donna e affa-
scinata. Anche se normalmente il contatto con i figli viene man-
tenuto, in casi estremi pero anch'esso puo esserne distrutto e la
donna viene mangiata fino all'osso , come dice giustamente
i1linguaggio di questa situazione archetipica, dal drago della re-
gressione.
Una parte non trascurabile delle moderne turbe matrimo-
niali viene causata da complicazioni della simbiosi patriarcale
e dal tentativo di uscire da questa situazione collettiva e giungere
a soluzioni e rapporti individuali. Prima di accennare alle ulte-
riori fasi, ormai individuali, dello sviluppo del femminile, voglia-
mo illustrare, con l'esempio di un sogno, come si costelli in una
donna moderna il problema della prigionia nel patriarcale.
La sognatrice, una donna ebrea nella prima meta della vita
che vive in Israele, incontra un arabo che la vuole sposare e Ie
promette una vita molto agiata e felice a patto che abbandoni la
propria religione. Dopo qualche esitazione lei e d'accordo e vive
una esistenza paradisiaca nel palazzo dell'uomo arabo, rna il suo
state celestiale viene disturbato da un fenomeno che il sogno de-
scrive pressappoco COS1: ogni notte si presenta una civetta e di-
lania I'aquila, e ogni mattina la donna e costretta a vedere i
resti dell' aquila inchiodati alla parete. II sogno finisce con la so-
gnatrice che comincia a scrivere una lettera a sua nonna, in cui
si discolpa per l'abbandono della religione. Proviamo a spiegare
i1 sogno: il matrimonio con l'arabo e una situazione nella quale
il rapporto del femminile con l'uomo e infantile e non individuale
e informato al solo principio del piacere fisico; questo paradiso
56
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
inconscio del piacere viene comprato dalla donna con la rinun-
cia alIa propria religione.
Poiche la sognatrice non e religiosa, non sembra che lei
rinunci a contenuti essenziali, rna l'abbandono del lato che la
differenzia dall'arabo none senza conseguenze. II dramma che
si svolge ora avviene a un livello pili profondo e impersonale,
fra potenze che a prima vista non sembrano aver nulla a che fare
con la coscienza e la vita della sognatrice. Ogni notte l'aquila e
dilaniata dalla civetta. L'aquila e un simbolo solare, diurno, cele-
ste, spirituale, archetipico del maschile, mentre la civetta e arche-
tipicamente simbolo della notte e del femminile, rna come simbolo
della saggezza notturna non e affatto congiunta a una simbologia
negativa. E quella che vede nell'oscurita; la sua intuizione cioe 33,
supera la comprensione degli oscuri processi inconsci. La civetta
come principio della saggezza e positiva nel suo aspetto di uccello
di Atena, e negativo in quello di uccello della strega che fa uso
della stessa saggezza a scopi malvagi.
II femminile, che di giorno e COS1 sottomesso nell'harem, si
vendica di notte sull'aquila maschile. L'aquila domina di giorno,
nella coscienza , mentre la civetta deve nascondersi ; di notte pero
non solo domina quest'ultima, rna addirittura uccide il principio
maschile il quale comunque ogni mattina viene risvegliato a
nuova vita con il sole.
La simbologia di questa sogno mostra non solo il capovolgi-
mento della posizione di predominio patriarcale cui abbiamo gia
accennato, il lato interiore del quale e rappresentato per mez-
zo del mondo notturno della civetta, rna anche l'effetto nascosta-
mente erosivo del femminile verso il maschile. L'opposizione raf -
forzata dal patriarcato fra maschile e femminile, giorno e notte,
coscienza e inconscio, porta a una guerra nascosta rna mortale
fra i sessi, che imperversa sotto la superficie del dominio patriar-
cale e della simbiosi maschile-femminile, nelle profondita not-
turne del rapporto inconscio.
L'accettazione apparenternente innocua del paradiso dell'ha-
33 C. G. .TUNG, Tipi psicologici , Definizioni, Torino , Boringhieri, 1969.
57
Erich Neumann
rem da parte del femminile e la sua sottomissione cosi piacevole
al maschile ha conseguenze nascoste, rna terribili 34: il femminile
si vendiea del maschile, da cui viene oppresso e abusato come og-
getto di piacere, con la regressione all'inimicizia matriarcale ver-
so il maschile, simbolizzata dalla civetta come Grande Madre.
Mentre il femminile buono rigenera di notte il maschile e 10 pre-
para a una rinascita, il femminile cattivo 10 dilania, cosi come
Penelope per opposizione ai pretendenti nemici disfaceva ogni
notte la tela del giorno prima.
A livello personale, e cioe in rapporto alIa psiehe della so-
gnatriee, l'azione della civetta significa pili della distruzione del
principio spirituale maschile e pili della possibilita di una vita
istintiva femminile, notturna e percio inconscia. II matrimonio
con l'arabo ecomprato a prezzo della rinuncia alIa religione, che
eun principio spirituale appartenente alIa sognatrice, collettivo,
rna purtuttavia rappresentativo di una coscienza pili alta dellato
istintivo predominante ed estraneo, impersonato dall'arabo. In
questa luce la civetta eun principio femminile negativo e regres-
sivo, presente nella sognatriee, il quale uccide ogni notte l'aquila,
e cioe illato cosciente maschile a lei proprio.
Se mettiamo uno aceanto all'altro i vari stadi dell'interpre-
tazione, riconosceremo i nessi che seguono.
La coscienza della sognatriee viene determinata dalla sotto-
missione al patriarcato e dal sacrificio del proprio lato spirituale,
e cio porta a due conseguenze: una eil paradiso di piacere della
vita degli istinti, l'altra eil dramma fra civetta e aquila nell' in-
conscio collettivo. II significato a livello oggettivo di quest'ulti-
mo, che si svolge fra sognatrice e uomo, fra maschile e femmini-
le, indica vendetta del femminile suI maschile, regressione all'osti-
lita per il maschio, caratteristica dello stadio matriarcale, e cioe
34 E estremamente significative che nella favo1a-mito di Amore e
Psiche, 1a vita di Psiche nel paradiso del piacere di Eros porta alla stessa
conseguenza mortale: solo che n I'irruzione del potere nemico femminile
viene rappresentata dalle sorelle di Psiche e non dalla civetta.
Cfr . E. NEUMANN, Amor and Psyche, New York, Pantheon Books,
1956. Prima edizione tedesca: Zurich, Rascher, 1952.
58
I
, I
Gli stadi psicologici dello sviluppo femminile
vittoria sul maschile con l' aiuto della sua dipendenza dagli istin-
ti - ela situazione Sansone e Dalila, la vittoria notturna, la ca-
strazione e 10 smembramento del maschile da parte della Grande
Madre con l'aiuto degli istinti, cui il maschile si abbandona com-
pletamente.
A livello soggettivo pero, in cui civetta e aquila sono posi-
zioni interne alIa stessa sognatriee, questa significa che l'essere
disposta a sacrificare il proprio tesoro spirituale, il rapporto col-
lettivo con il padre-spirito (Ia religione), porta al dominio cata-
strofico della madre terrificante la quale rende inconsci, dona
piacere, rna distrugge anche ogni rapporto con il maschile, con la
coscienza e con illato spirituale. Questa regressione si manifesta
- nella donna moderna - negativamente sia all'esterno che in-
teriormente; difatti sia il rapporto con I'uomo che l'uomo stesso
ne vengono danneggiati, come anche 10 sviluppo del femminile
che non puo esistere senza coscienza e in forma solo notturna e
di civetta.
In opposizione alIa civetta dilaniante 35, aspetto istintivo del
femminile, nemico del giorno, la nonna della sognatrice ela forma
umana della Grande Madre. Con la lettera di discolpa a lei di-
retta, la sognatrice comincia a prendere coscienza della situazione
sbagliata e a liberarsi dalla prigionia di un mondo che rende in-
consci. La nonna come Grande Madre eil Se che protegge i va-
lori individuali e coscienti del femminile necessari allo sviluppo
della totalita e, quando il tempo evenuto, determina in partico-
lare i valori della seconda meta della vita nella quale deve essere
realizzata la totalita del processo di individuazione. Questo pro-
cesso pero fa parte di una fase di sviluppo della psicologia fem-
minile che ha gia superato la simbiosi patriarcale.
Mentre i problemi fin qui indieati si presentano ancora al-
l'interno della simbiosi patriarcale, le outsider femminili non
appartengono pili all' ambito proprio del patriarcato: in quanto
outsider, esse sono in grande misura delle anticipatrici . Le
35 La civetta, simbolo positive della saggezza femminile, e qui nega-
tiva e regressiva poiche dilania innaturalmente l'aquila.
59
Erich Neumann
donne che rimangono fissate 0 come eterne figlie della madre nel
rapporto originario con essa, oppure come eterne figlie dell'uro-
boro patriarcale in una fase prepatriarcale, nonpossono natural-
mente giungere al matrimonio 0 alIa simbiosi patriarcale; ma ben
altrimenti e per Ie non redente del patriarcato, nelle quali
eevidente la delusione del femminile verso il patriarcato stesso.
La necessita e la disponibilita del femminile a farsi liberare
dall'eroe dalle fasi prepatriarcali, dipende dal fatto che il maschile
epercepito archetipicamente come solare, spirituale e transperso-
nale. II maschile viene identificato con I'attivita, la volonta, la
coscienza e 10 sviluppo verso 10 spirito maschile, come anche con
10 sviluppo della coscienza patriarcale nella quale 10 stesso rna-
schile assume questa identificazione. Quando perc si accorge che
l'uomo individuale rappresenta solo collettivamente questi valori,
e cioe corrisponde loro solo per come riesce a svolgere 10 svi-
luppo archetipico della coscienza, ma non 10 adempie in alcun
modo come persona e individuo vivente, il femminile edeluso
dall'uomo che corrisponde solo collettivamente e non individual-
mente all'archetipo dell'eroe liberatore. In questo caso la soffe-
renza della donna nei confronti dell'uomo patriarcale che fallisce
come partner individuale, anticipa interiormente la fase dell'in-
contro, caratterizzata dall 'incontrarsi individuale di due singoli.
Poiche il matrimonio patriarcale e antico quasi quanto la
nostra storia e la nostra scienza (poiche scienza e storia divengono
possibili solo col predominio di una coscienza patriarcale), anche
Ie complicazioni che il canone culturale patriarcale porta con se
per il femminile sono molto antiche, e percio noi troviamo gia
prefigurate nella mitologia situazioni di questo tipo e la loro so-
luzione.
Cie e particolarmente evidente nella mitologia greca 36, che
rappresenta in grande misura la cristalizzazione di conflitti di base
scatenati dallo scontro fra Ia mentalita matriarcale pregreca e Ie
36 II sorgere, 10 spa star si e ttasformarsi dei singoli miti non hanna
nulla a che fare can questa costellazione psicologica, 1a quale rappresenta
una parte delle for ze che portano alla stesur a del mi to.
60
I
, I
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
popolazioni patriarcali dell'invasione greca. Cost la tragedia del-
l'incontro fra Medea e Giasone sta nel fatto che in un primo
momento Giasone libera Medea dal drago e dal mondo dominato
da suo padre, ma quando poi dovrebbe sviluppare suI piano
individuale il suo rapporto con lei, fallisce. Egli l'abbandona per-
che evidentemente non eabbastanza maturo per la sua individua-
lita e passionalita, stadi pericolosi e diHicili da far rientrare in
un matrimonio patriarcale. In questa situazione la delusione che
Medea prova per il fallimento del partner, la fa regredire alla
madre terrificante che uccide i propri figli e fugge suI carro del
drago. Questo significa che la liberazione ad opera dell 'eroe, ap-
parentemente realizzata nella vittoria di Giasone suI drago e nel
ratto di Medea, rimane incompleta.
In altra forma troviamo 10 stesso problema di Teseo e
Arianna. Anche Teseo sottrae Arianna, che 10 ha aiutato, al pote-
re del padre e anche lui l'abbandona in seguito, ma in questo
caso non si verifica una regressione alIa madre terrificante, ma in-
vece una regressione molto pili positiva verso l'uroboro patriarcale
che si rivela poi il tramite verso un progressivo sviluppo. Arianna
viene trovata da Dioniso e liberata da lui. II fallimento di Teseo
come figura di eroe terreno, personale, viene superato dal rappor-
to con il maschile transpersonale in grado di liberare il femminile.
In uno sviluppo moderno questo significherebbe che la delu-
sione verso il partner personale porta sl al rifiuto del rapporto
personale con l'uomo in questione 0 con l'uomo in generale, ma
sfocia poi nello sviluppo spirituale di un rapporto liberatore con
il transpersonale, ad esempio in forma religiosa. In questo caso
non elecito parlare di una regressione verso l'uroboro patriarcale,
rna dobbiamo piuttosto vedere la figura uroborica patriarcale di
Dioniso come un simbolo progressivo dello sviluppo femminile.
All'opposto di un tale incontro positivo con l'uroboro pa-
triarcale, nel mito ce ne sono altri nei quali il suo potere ha
effetto regressivo e disgregatore: ad esempio il risultato catastro-
fico di questa situazione eillustrato nella mitologia greca dalle
Iiglie di Minia. Nella loro tendenza a rimanere buone mogli e
spose fedeli, e cioe ad adempiere al canone della cultura patriar-
61
Erich Neumann
cale, esse si rifiutano a Dioniso chepassa loro vicino col suo cor-
teo trionfale. Ma l'avvicinarsi di un archetipo, e cioe di una forza
transpersonale che, come Dioniso, ha significato di redenzione e
mutamento, specie per quanto riguarda la morte femminile, e
qualcosa di destinale il cui strapotere non puo essere esc1uso a
forza dalla vita senza gravi conseguenze. Cosi in queste donne la
tendenza a essere buone mogli, tendenza artificiosa e limit ante
che impedisce l'approssimarsi del transpersonale, Ie porta alIa
pazzia, cui soccombono.
Anche oggi alcune malattie psichiche della donna possono
essere causate dall'aderenza a una psicologia patriarcale tradizio-
nalmente fedele e limitante; in tali disturbi 10 sviluppo vitale
determinato dall'intrusione del transpersonale viene esc1uso e di-
venta negativo. In questo senso e possibile che la minaccia di
rompere, 0 la rottura stessa del matrimonio simbiotico patriar-
cale, sia necessaria allo sviluppo individuale del femminile. Quan-
do l'incontro, e cioe il rapporto individuale del femminile con il
maschile, diviene necessario, un matrimonio nel quale predomini-
no solamente la simbiosi patriarcale e il carattere collettivo deve
essere spezzato, come dimostrano non solo il gran numero di di-
vorzi nel mondo moderno, rna anche la guarigione di molte rna-
lattie nevrotiche della donna moderna e il suo stesso sviluppo 37.
La fedelta e un problema centrale proprio per la psi-
cologia della donna, poiche fin troppo spesso non e la componen-
te di un rapporto vivente con il partner, rna solo l'espressione
di una pigrizia psichica che impedisce il progresso necessario
per 10 sviluppo di una nuova fase della vita. L'infedelta puo allora
essere un sintomo necessario della lotta dell'eroe, con la quale
deve essere spezzato un tabu ormai senza significato, e la fedel-
ta diventa quindi, al contrario, proprio quell'atteggiamento
che adempie a cio che e necessario secondo il destino, anche quan-
do non corrisponde a un canone tradizionale di valori tramandati
e cioe collettivi. In questo caso la fedelta all'individuazione, e
cioe al proprio destino e al proprio sviluppo inevitabile, e assai
37 E. NEUMANN, Depth Psychology and a new ethic, cit.
62
I '
. Gli stadi psicologici dello sviluppo [emminile
pili significativa della fedelta a un atteggiamento non individuale.
La decisione di un tale conflitto e percio fatidica, qualunque essa
sia, e non dipende mai da un giudizio collettivo esterno.
Questo problema del rapporto individuale, e cioe dell'in-
contro, si presenta laddove - all'opposto che nel matrimonio
patriarcale collettivo, che in fondo viene deciso fra stirpi e fami-
glie - si tratta di amore individuale e non pili dell'essere spinti
da forze esterne collettive quali i gruppi, 0 da forze collettive in-
teriori quali gli istinti. II rapporto individuale che, come matrimo-
nio d'amore, comincia a presentarsi accanto al matrimonio pa-
triarcale convenzionale 38, puo pero esistere all'interno della nor-
ma collettiva di quest'ultimo.
La situazione descritta cambia solo in epoca moderna, nella
quale l'intero rapporto fra maschile e femminile e messo in causa,
e il mutamento si manifesta non solo nei rapporti fra uomo e
donna, rna anche nella stessa interiorita psichica, in quanto ora
la relazione del maschile con il proprio femminile inconscio, l'Ani-
rna, e quella femminile con il proprio maschile inconscio, l' Ani-
mus, comincia a presentarsi alIa coscienza.
Qui termina la psicologia del patriarcato e ha inizio la psi-
cologia dell'incontro, della dedizione di se, dell'individuazione e
dell'autoindividuazione del femminile, che sono gli ultimi e pili
alti stadi dello sviluppo psichico femminile. Rappresentarli oltre-
passa i limiti del nostro schizzo, poiche i problemi di questa fase
abbracciano quasi tutti i problemi della donna moderna, in quan-
to realmente moderna , e doe che non vive solo casualmente
nel nostro tempo. Queste due fasi presuppongono un superamen-
to interiore della simbiosi patriarcale, per cui e anche possibile
che un tale sviluppo del femminile si verifichi all'interno di un
matrimonio iniziato secondo gli schemi simbiotico-patriarcali che
poi viene spezzato e sfocia in un rapporto di nuovo tipo. Ma
ogni trapasso da una fase alIa successiva puo riuscire solo tramite
38 Una prima forma archetipica di questa situazione amorosa indivi -
duale si trova gia nella favola-mito di Apuleio: Amore e Psiche.
63
Erich Neumann
10 sviluppo di un conflitto psichico e puo essere vissuto solo con
la partecipazione dell'intera personalita.
Una tale crisi deve percio coinvolgere ambedue i partner,
nel caso che avvenga all'interno di un legarne matrimoniale, per-
che il mutamento del rapporto maschile-femminile per la don-
na presuppone un corrispondente mutamento in ciascuna fase
anche per il partner maschile. Infatti una causa molto frequente
di conflitti matrimoniali e di divorzi sta proprio nel fatto che la
necessita vitale di sviluppo verso una nuova fase del rapporto e
tragicamente condannata a naufragare, a causa dell'incompren-
sione del partner 0 anche della sua incapacita a evolversi.
Nel vero e proprio incontro si giunge, al contrario che
nella polarizzazione collettiva della simbiosi patriarcale, a un
rapporto nel quale femminile e maschile si incontrano come strut-
ture conscie e inconscie e cioe come totalita. Jung ha rappresen-
tato questa forma di rapporto nella Psicologia del transfert,
come quaternita archetipica e cioe come rapporto quadruplice nel
quale la coscienza e l'inconscio di ambedue i partner sono in reci-
proco rapporto. Con cio epresa in considerazione la natura totale
dell'individuo, e cioe nell'uomo ad esempio non solo la coscienza
maschile patriarcale, rna anche il suo lato femminile di Anima,
la quale ora non viene proiettata inconsciamente in modo che
l'uomo abbia di fronte a se stesso e di fronte alIa sua partner
un ruolo solo maschile: rna uomo e donna devono mettersi in rap-
porto cosciente sia col lato maschile che con quello femminile
dell'uomo. Questo provoca suI piano umana un insieme di com-
plicazioni e problemi, poiche il lato femminile Anima dell'uomo
e emotivo e a lui completamente estraneo, cosicche egli giunge
solo con Ie vie della sofIerenza a sperimentare come natura pro-
pria, parti essenziali di cio che aveva sperimentato in un primo
momenta come estraneo femminile nella sua partner. Questi pro-
blemi tuttavia non richiedono grossi sforzi solo all'uomo, rna
anche alIa donna, la quale dal canto suo eesposta al crollo della
sua immagine ideale di uomo quando illato femminile dell'uomo
diviene cosciente.
Lo stesso vale, con uguali complicazioni, per la psicologia
64
Gli stadi psicologici dello suiluppo femminile
Animus della donna , quando perviene alIa coscienza. Anche que-
sto processo pone ai due partner grandi esigenze di reciproca com-
prensione e tolleranza, e percio la complicata poliedricita dei rap-
porti fra uomo e donna nella fase dell'incontro e di fatto quasi
imperscrutabile.
La realizzazione di una situazione di questo tipo garantisce
non solo un rapporto vitale e una polarita delle tensioni di oppo-
sti, rna anche e contemporaneamente l'intervento della natura
unica e individuale dei due partner nel rapporto stesso. Poiche
al processo di evoluzione della personalita partecipano sia l'incon-
scio che la totalita, l'apparenza collettiva e convenzionale della
personalita deve essere abbandonata e la particolarita unica e ir-
ripetibile dell'individuo comincia ad agire indisturbata per mezzo
della Persona 39. Solo in questa momenta pero si raggiunge un
incontro reale di due individualita, Quando gli strati pili profondi
della personalita vengono chiamati in causa nel confronto viven-
te, il solo-individuale della personalita singola diventa il punto
di partenza di un'esperienza del transpersonale entro di essa e
nell'altro. Questa forma di incontro ela forma pili alta possibile
di un reale rapporto maschile-femminile.
La forma di rapporto cosi ravvicinata, comprendente anche
l'inconscio , che esimbolizzata nella quaternita del transfert, sem-
bred al maschile, orientato verso la distinzione e la distanza,
sulle prime diflicile e ostile come una prigionia , men-
tre invece sembra favorire la tendenza del femminile verso
il rapporto di identita, tendenza che ealIa base della natura so-
ciale del femminile e del suo continuo tentativo di ricostruire
nella participation mystique l'orda originaria. Per la donna il
marchio della vita enell'essere entro la comunita e non nell'a-
zione all'interno di essa; per lei non edecisivo parlare, rna man-
giare allo stesso tavolo, non il confronto e la conversazione, rna
l'essere insieme e vicini.
II sapere l'uno dell'altro senza parole, quando avviene vera-
mente, eforma pili completa e pili essenziale al femminile dell'es-
39 C. G. JUNG, L'Io e l'inconscio, cit.
65
Erich Neumann
sere insieme, di quanto non 10 sia il porsi a confronto maschile,
1'10 di fronte a 10, coscienza verso coscienza, che spesso disgiun-
ge pili di quanto congiunga.
Un gran numero di conflitti in rapporti matrimoniali 0 arno-
rosi ha all'origine questo contrasto fra essere fernminile e maschi-
Ie, nel quale la costellazione fra uomo e donna ne etalmente com-
plicata che anche fra Anima e Animus subentrano tutti quei
rapporti contrastanti che distinguono archetipicamente il maschi-
Ie dal femminile . L' Anima, fedele alIa propria natura femminile ,
tende, indipendentemente dall 'Io maschile che vorrebbe mante-
nere la distanza, a instaurare un rapporto di identita caratterizzato
ernotivamente e corrispondente al rapporto originario. La donna
invece ha presente consciamente nella propria femminilita la vo-
lonta di essere insieme, di essere uniti nella partecipazione, rna,
perseguitata dal proprio Animus, non puo ignorare di avere pun-
ti di vista contrastanti e irritabili, non puo fare a meno di fare
osservazioni critiche, ecc. per essere poi debitamente ferita e col-
pita quando questo disturba la comunanza spirituale con l 'uomo,
cosl ardentemente desiderata.
La fase dell 'incontro porta quindi per ambedue Ie parti,
per I'uomo come per la donna , enorrni diflicolta, la cui causa sta
nel fatto che il problema del rapporto reciproco si rivela insolu-
bilmente legato all'individuazione, allo sviluppo della propria
totalita. La formazione di un rapporto quaternario , descritto
nella Psicologia del transfert , avviene apparentemente in massima
parte nell 'inconscio, con una partecipazione solo marginale 0 com-
pletamente episodica dell'attivita dell'Io, rna in realta essa agisce
con la totalita di ambedue gli individui, e cioe con la totalita che
abbraccia la loro coscienza e illoro inconscio. Se Ie proprie istan-
ze psichiche bisessuali , l'Anima 0 I'Animus, vengono coinvolte
nel processo di integrazione che ristabilisce la bisessualita origi-
naria di ogni psiche individuale, l'orientamento verso il mondo
di valori patriarcali deve essere abbandonato, e con cio l'individuo
si trova nella situazione di dover trovare la propria via senza che
Ie istanze collettive gli possano essere di aiuto.
Qui si presenta un nuovo contrasto fra la problematica ma-
66
Gli stadi psicologici della sutluppo [emminile
schile e quella Iernminile che si manifesta nelle diflicolta di adat-
tamento della donna moderna e porta facilmente alIa nevrosi.
L'assimilazione dellato femminile eper l'uomo un problema de-
cisivo dell'individuazione, rna rimane comunque una faccenda
privata poiche la cultura patriarcale non solo non sollecita, rna
addirittura preferisce respingere I'individuazione dell'uomo.
Ben altrimenti e l'assimilazione del lato Animus da parte
della donna che, gia dalla fanciullezza, viene spinta a sviluppare la
controparte psichica dalla cultura patriarcale moderna, nella qua-
Ie non viene pili oppressa e impedita a partecipare alIa fruizione
della cultura. Cio significa che il femminile viene spinto verso una
certa alienazione da se stesso a favore dello sviluppo della sua co-
scienza, e con cio si pretende da esso assai pili che dall'uomo.
Mentre infatti da questo si richiede solo la virilita, dalla donna si
pretende virilita e femminilita insieme. Senza dubbio, per la cul-
tura che ha portato a cio il fatto che una cost grande percentuale
di donne partecipi allo sviluppo della psicologia moderna, attiva-
mente con la loro collaborazione e passivamente con i loro con-
flitti , costituisce una delle complicazioni rna anche una delle pos-
sibilita della situazione femminile.
Ma una ulteriore conseguenza della situazione fondamentale
femminile e che la coscienza tale e quale si e formata attra-
verso Ie valutazioni del collettivo patriarcale, non trova nella
donna una completa risonanza in quanto, come espressione della
cultura patriarcale, si trova spesso in contrasto con Ie valutazioni
del Se femminile. Nell'identificazione dell'Io con la coscienza pa-
triarcale, il femminile non ha rnai la percezione di se come se
stesso . Divenendo cosciente, la donna sente spesso di essere
estraniata a se stessa, poiche subisce come una turba il conflitto
fra la struttura simbolicamente maschile della propria coscienza
e la propria struttura totale femminile . La sua sofferenza epero
legittima e la sua doppiezza euna turba solo se la patagonia-
mo alIa ingenua e passiva totalita e unilateralita della situazione
ongmana.
L'uomo e la donna vengono costretti per loro stessa natura,
dal maschile che ein loro, ad abbandonare il rapporto originario
67
Erich Neumann
e a cercare Ia via verso 1'10 e Ia coscienza, e dal femminile ven-
gono poi spinti a rinunciare anche a questa posizione e a tendere
verso Ia rinuncia all'identificazione di se come solo maschile.
Nella donna eIa psiche come Se che Ia spinge dal mondo patriar-
cale verso cia che Ie eintrinseco ; nell'uomo eI'Anima, e quindi
eli nuovo Ia totalita della psiche che Ie sta dietro, a spingerlo
verso Ia rinuncia e all'identificazione di se come solo maschile.
In ambedue, questa processo di completamento sta al centro del-
l'individuazione dello sviluppo psichico nella seconda meta della
vita.
L'individuazione come fase piu alta dello sviluppo fem-
minile porta all'autoidentificazione della donna; I'incontro con
l'uomo si presenta ora come incontro interiore nel quale il fem-
minile sperimenta il maschile suo proprio. Ora Ie istanze psichi-
che, che prima erano state vissute proiettate all'esterno, sono
per il femminile interiormente coscienti ; tutti i simboli e i con-
tenuti caratteristici delle prime fasi dello sviluppo riemergono,
rna sotto il segno dell'integrazione della personalita tot ale e di uno
sviluppo che non ha piii il suo centro nell'Io, rna nel Se come
centro della psiche unificata.
II significato e il valore di una costellazione archetipica di-
pendono dalla fase della vita in cui si presentano. Mentre nella
prima meta della vita una fissazione archetipica alle singole fasi
o una regressione verso di esse e quasi sempre negativa, la loro
riattivazione nella seconda meta, sebbene presenti anche allora
momenti che possono apparire negativi 0 perturbanti, ha per 10
sviluppo femminile un significato progressivo e cioe decisamente
positivo. Ad esempio, la fissazione sull'uroboro patriarcale co-
stella nella prima meta della vita una impossibilita al rapporto in
forma di insufficienza verso l'uomo personale, di frigidita e di
fuga in una esistenza fantastica nevrotica .
La stessa costellazione assume spesso nel processo di indi-
viduazione un ruolo totalmente diverso : l'irruzione dell'uroboro
patriarcale puo avere qui la funzione di una istanza liberatrice
e portare oltre la limitazione del solo-personale verso l'esperien-
za del transpersonale.
68
Gli stadi psicologici dello suiluppo [emminile
A illustrazione di cia, valga l'interpretazione del sogno se-
guente di una donna moderna. La situazione della donna era stata
determinata da un lungo conflitto fra due uomini, nel quale il
rapporto con il marito veniva percepito come insufficiente e inso-
stenibile, mentre quello con l'amico non solo era sessualmente
molto positivo, rna era anche vivificato da una quantita di tratti
spirituali e di sentimento, che si manifestava fra l'altro in una
comunanza che arrivava fino a una reciproca sensibilita telepatica
del tipo della participation mystique.
La sognatrice si trovava nella casa della sua fanciullezza dove
c'erano tre camere una di seguito all'altra: la sua, la stanza di
mezzo e la camera del padre. In questo sogno ella si era decisa
a favore di suo marito e contro l' amico. Voleva ritornare nella
propria stanza, rna prima, attratta magicamente, doveva andare
nella terza stanza, quella del padre, e per far cia doveva passare
per quella di mezzo, dove si trovava l'amico.
AlIa scrivania del padre vide, in piedi , la figura di una fan-
ciulla, che pero era uno spettro, un'ombra. Quando la sognatrice
grido piena di paura: Cosa vuoi da me? , send qualcosa, come
se questo essere l'avesse improvvisamente punta e avvelenata con
un ago. Accadde qualcosa di spaventoso , Mentre voleva ritor-
nare alIa propria camera, l' amico la scorse nella stanza di mezzo e
penso che fosse ritornata da lui; nell'attimo in cui l'abbracciava
divenne sempre piii grosso e si avvolse sempre piii strettamente
attorno alIa sognatrice. L'ago mi punge spaventosamente, lui
si avvolge attorno a me, io vedo parti di un enorme serpente ed
egli mi chiede se ora rimarro sempre con lui , Quando la so-
gnatrice assenti, venne afferrata dal dolore per la perdita del rap-
porto con i1 marito , e svenne. Cosi fini i1 sogno.
.Per una migliore comprensione bisogna ricordare ancora
alcune cose: la sognatrice era fortemente legata a suo padre, da
cui si credeva non amata. Sembra pero che in qualche maniera
essa impersonasse, nonostante tutto, la figura di Anima del padre,
il quale la prendeva spesso, improvvisamente e alIa sprovvista , a
propria confidente. II rapporto con la madre era molto negativo.
Cosa accade nel sogno? La separazione dall'amico e i1 ri-
69
Erich Neumann
torno alIa propria stanza vengono resi impossibili dal fatto che la
sognatrice viene attratta magicamente dalla figura femminile
nella stanza del padre. Questa ombra spettrale accanto alIa scri-
vania del padre, che la avvelena, elei stessa nel suo rapporto in-
conscio con lui; la natura impersonale, anzi transpersonale del
legame con il padre (come chiariremo pili avanti) , determina an-
che il rapporto con l'amico, che non esolo una integrazione ses-
suale del matrimonio insoddisfacente. Proprio questa unita di ele-
menti mistici e sensuaIi ela caratteristica del rapporto con l'uro-
boro patriarcale.
Nel tentativo di liberarsi dall'amico emerge il carattere pe-
ricoloso e sopraflacente di questa relazione, che consiste in un ri-
torno nascosto al complesso personale di padre della sognatrice
e alIa figura archetipica dell'uroboro patriarcale. II veleno della
sua 'unione fantasma spirituale con il padre si rivela nel muta-
mento dell' amico in grande drago-serpente, caratteristico dell'uro-
boro patriarcale. L'abbraccio dell'amico-drago esolo un'altra ma-
nifestazione dell'avvelenamento causato dall'archetipo strapoten-
teo II mutamento dell 'amico umana in essere transpersonale, inu-
mano, echiara espressione dell'influsso di quella base archetipica
da cui vengono determinati i rapporti inconsci con il padre e con
l'amico stesso. Abbiamo gia accennato al fatto che il drago ma-
schile espesso, nel rapporto con il femminile, il simbolo dell'uro-
boro patriarcale ~ in questo caso e particolarmente interessan-
te l'incrociarsi dell'elemento personale con quello archetipico.
La schiavitii al drago-amico il quale le mormora che ora
rimarra eternamente con lui , e sottolineata da un disegno fatto
dalla sognatrice nel quale l'amico la abbraccia, rna eevidente che
i due non si guardano: ciascuno dei due sembra fissare un punto
lontano, come per render chiaro che ambedue sono aftascinati da
qualcosa di diverso dal proprio compagno, di cui nessuno dei due
percepisce la realta,
40 eft. E. NEUMANN, Amor und Psyche e per cio che riguarda il
rituale di morte , E. NEUMANN, Umkreisung der Mitte, cit. , I , Zur psyco-
logischen Bedeutun g des Rituals.
70
Gli stadi psicologici dello suiluppo femminile
Conosciamo gia la figura dell'uomo col corpo di serpente
della mitologia greca, nella quale i Titani e i Giganti vengono rap-
presentati con la parte inferiore del corpo in forma di serpente
terrestre. AI Titano che nel mito vuole violare le potenze supe-
riori, anche quelle del femminile superiore, corrisponde, a Iivello
pili basso, il centauro, nel quale il maschile invece del corpo di
serpente ha corpo di cavallo. Anche il centauro rapisce il fem-
minile, 10 vuole violentare e cioe rendere inconscio, condurlo
nell'Ade, ecc.
Nel mito solo l'intervento delle forze eroiche puo rompere
la superiorita potente dell'uroboro patriarcale che si presenta nella
sua forma ctonia inferiore. Le potenze eroiche assumono a li-
vello terrestre la forma di Teseo 0 dei Lapiti, a Iivello celeste la
forma di Giove 0 di abitanti dell'OIimpo, e in ambedue i casi sim-
boIizzano illato cosciente patriarcale. Questo processo corrispon-
de al riscatto, nella storia dell'umanita, dall'uroboro patriarcale,
anonimo e strapotente, per mezzo del patriarcato e del maschile
individuale. Lo stesso significato avrebbe il sogno citato, se la
sognatrice si fosse trovata nella prima meta della vita, e se il
rapporto con un partner Ie fosse stato reso impossibile dallegame
con l'uroboro patriarcale.
In questo caso pero si tratta di qualcosa di diverso: la donna
e adult a, vive il processo di individuazione e deve portare alIa
coscienza la figura dell 'uroboro patriarcale e il pericolo che rap-
presenta per lei, indipendentemente da come si svolge il suo rap-
porto con il partner maschile. Questo significa che dovrebbe ar-
rivare , nel suo sviluppo interiore, a liberarsi dall 'abbraccio del
drago diventando lei stessa eroe luminoso, oppure dovrebbe su-
bire, in dedizione amorosa rna cosciente, le nozze mortaIi con
il drago per uscirne - assieme al drago stesso - trasformata.
Anche qui la favola di Amore e Psiche 41, gia molte volte citata, e
paradigmatica. Accettando interiormente l'uroboro patriarcale e
la sua trasformazione, si apre alIa donna nella seconda meta della
vita un regno spirituale di tipo transpersonale che appartiene pro-
41 E. N EUMANN, Amor and Psyche, cit .
71
Erich Neumann
fondamente allato spirituale della sua stessa natura femminile e
che lei rende interiormente indipendente dai valori e dai giudizi
dello spirito maschile patriarcale, essenzialmente estranei alIa sua
natura.
Nella fase dell'individuazione femminile, della conquista di
se, si manifesta la centroversione tendente alIa totalita individua-
Ie 42, e con cio ha inizio un processo di trasformazione che sbocca
in una nuova sintesi delle componenti della personalita e nel
quale il centro di gravita si sposta dall'esterno - anche dal rap-
porto esterno - all'interno.
I processi di trasformazione che operano in generale per una
individuazione sono stati descritti cosi esaurientemente da C. G.
lung, che in questa nostro saggio basta solo accennarvi 43. D'altro
canto non epossibile, entro i limiti di questo schizzo, trattare
completamente i tratti specifici della forma femminile dell'indi-
viduazione, poiche il nesso fra l'individuazione femminile e gli
stadi che la precedono puo esser messo in chiaro solamente per
mezzo di un amplissimo materiale casistico. Dobbiamo quindi ac-
contentarci in questa sede di una compilazione schematica di
alcuni problemi significativi di questi processi.
Nel corso dell'individuazione il femminile si ritrae in certa
misura dal rapporto con il partner esterno e sperimenta interior-
mente, a piii alto livello, Ie istanze cui aveva dovuto rinunciare
all'inizio del suo sviluppo. Perviene cosi a una nuova esperienza
del lato maschile della propria natura, che in principio era state
vissuto come eroe e come uroboro patriarcale proiettato per 10
piu all'esterno. II processo di trasformazione permette di incon-
trare il maschile-divino interiore a livello superiore, come anche
la nascita del fanciullo divino e tutte Ie conseguenze che vediamo
rappresentate, ad esempio, nel mito di Eros e Psiche; ma soprat-
tutto porta al ritorno, in forma nuova e superiore , del rapporto
originario, dell'incontro fra 10 femminile e Se femminile. Con la
42 I bidem.
43 C. G. JUNG, 1'Io e l'inconscio, cit ., Psicologia e religione, Milano
Comunita, 1966, Gestaltungen des Unbewussten , 1950.
72
\ ,
Gll stadi psicologicl della suiluppo [emminile
riunificazione con la Grande Madre come Madre terrena, come
Sofia e come Se femminile, 10 sviluppo si conclude e costituisce
una unita con i suoi stessi inizi. Con l' emergere della figura uro-
borica superiore del Se, nella quale Ie figure della Grande Madre
e dell'uroboro patriarcale 0 Grande Padre sono unificate, il fem-
minile perviene a un rinnovamento interiore, alIa fertilita del
sentimento e dello spirito che gli epropria e alIa piir alta espe-
rienza possibile della totalita della psiche.
Cosl, accanto agli stadi dello sviluppo maschile descritti in
Origine e storia della coscienza, troviamo una serie di stadi
da essi indipendenti e corrispondenti alIa natura femminile, che
il femminile deve percorrere per arrivare alIa conquista autonoma
dell'individuazione. Queste due successioni di stadi pero non sono
affatto evoluzioni in se concluse, nelle quali il maschile diviene
maschile e il femminile femminile. In tutt'e due il principio della
connessione reciproca costituisce l'elemento decisivo. Sebbene il
giungere-a-se stia alIa fine dello sviluppo cosciente e personale
come meta finale dell'individuazione, l'interdipendenza destinale
del partner maschile con quello femminile epresente in tutti gli
stadi dell'evoluzione maschile e femminile. A partire dallo stadio
piii basso fino a quello piii alto, dall'essere contenuto nell'incon-
scio fino alIa riconquista del Se nella trasformazione, il Proprio
viene sperimentato anche nell'altro. E sempre il completamente-
diverso, cio che anche nella polarita maschile-femminile e op-
posta al Proprio, si rivela come Numen misterioso dal quale pren-
de la scintilla l'evoluzione verso se stessi, e nel quale alIa fine,
con il definitivo superamento della diversita, questa evoluzione
termina.
73
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