Sei sulla pagina 1di 8

Orlando: fra gender e genre Nel corso della mia trattazione di Orlando di Virginia Woolf non intendo soffermarmi

(anche per motivi di tempo) sulle vicende biograche dellautrice, se non ai ni delleconomia del nostro discorso. E infatti innegabile che per una buona comprensione del testo sia necessario avere delle nozioni sulla vita dellautrice. Virginia Woolf infatti, durante la stesura di Orlando, si trova in un momento particolarmente favorevole: ormai diventata uno household name della letteratura: ha pubblicato infatti nel 1925 Mrs. Dalloway, e nel 1927 To The Lighthouse, ed ormai un nome di punta del modernismo. La sua casa editrice fondata insieme al marito, la Hogarth Press, ha pubblicato oltre ai suoi libri anche altri testi chiave del Modernismo come la Wasteland di T.S. Eliot. Al momento Virginia si trova inoltre nel pieno di una relazione con Vita SackvilleWest, discendente di una casata nobile dellInghilterra, e moglie di Harold Nicolson. A testimonianza di questa importante e passionale relazione ci sono bellissime lettere scritte dalle due, ed una di Vita spicca per il suo splendore e la sua forte carica: To Virginia Woolf, January 21, 1926 Milan [posted in Trieste] I am reduced to a thing that wants Virginia. I composed a beautiful letter to you in the sleepless nightmare hours of the night, and it has all gone: I just miss you, in a quite simple desperate human way. You, with all your un-dumb letters, would never write so elementary a phrase as that; perhaps you wouldn't even feel it. And yet I believe you'll be sensible of a little gap. But you'd clothe it in so exquisite a phrase that it would lose a little of its reality. Whereas with me it is quite stark: I miss you even more than I could have believed; and I was prepared to miss you a good deal. So this letter is just really a squeal of pain. It is incredible how essential to me you have become. I suppose you are accustomed to people saying these things. Damn you, spoilt creature; I shan't make you love me any the more by giving myself away like this --But oh my dear, I can't be clever and stand-ofsh with you: I love you too much for that. Too truly. You have no idea how stand-ofsh I can be with people I don't love. I have brought it to a ne art. But you have broken down my defences. And I don't really resent it. However I won't bore you with any more. Al di l delle vicende personali, Orlando si colloca allinterno di una intensa ricerca teorica sul genere (uso questa parola con voluta ambiguit), identicabile in due scritti apparsi nel 29, anno successivo alla pubblicazione di Orlando: A Room Of Ones Own e Phases of Fiction. Il primo frutto di una serie di lezioni tenute da Woolf in due college femminili della Cambridge University nellAprile del 28. Inserti narrativi: ume immaginario, idea rappresentata come un pescare, perde il suo pesce in mezzo alla corrente (uso della metafora in un saggio critico), entra in universit per cercare un libro, paga un conto al ristorante e questo le fa ricordare della sua eredit, che prima non avrebbe

potuto avere. La sorella di Shakespeare, Judith, talentuosa quanto il fratello ma senza educazione. Scrive ma brucia per paura. Si sposa subito, costretta, incinta, si suicida. Parla delle prime donne nella scrittura inglese, Jane Austen, George Eliot e Emily Bront, che scrivevano per guadagnarsi da vivere, e si chiede come mai abbiano scelto il romanzo e non la poesia: nel clima di distrazione familiare in cui queste donne hanno probabilmente vissuto, il romanzo si mostra come una forma di scrittura pi resistente e meno fragile rispetto alla poesia, senza contare che leducazione del XIX secolo ricevuta da queste donne le orient probabilmente verso il romanzo. Unaltra motivazione, potrebbe essere la mancanza di una tradizione femminile alle loro spalle, che quindi orienta questa motherless writers verso un genere con una tradizione pi recente e quindi pi malleabile nelle loro mani. Tuttavia, Woolf afferma che presente una grande dose di poesia nelle donne ancora non espressa. Questo non vuol dire che le donne scriveranno per forza poesie, magari giungeranno a nuove forme, non ancora concepite (vedasi il romanzo di Woolf The Waves, 1931). Larte libera secondo Woolf consuma e spezza tutti gli impedimenti e le inibizioni, come fa Shakespeare, e come lui anche Jane Austen (il difetto di Bronte, nonostante sia pi geniale di Austen, quello di mostrare ancora i segni delle sue ferite). Per questo, la situazione ideale per la scrittura secondo Woolf, uno stipendio di cinquemila sterline ed una stanza tutta per s. Cos anche la sua eroina immaginaria, Mary Carmichael, dopo centanni avrebbe potuto diventare una poetessa e superare i limiti del suo romanzo, che mostra ancora piccoli segni della paura e dellodio dovuti alla discriminazione femminile. Alla ne del saggio, Woolf concepisce una teoria dellunicazione dei sessi, simile alla teoria della mente androgina di Coleridge, per cui ogni mente ha elementi maschili e femminili. Larmonico bilanciamento di questi elementi costituisce il segno del genio. Con questa intuizione sul gender nel nale di A Room of Ones Own, passiamo ora a considerare le intuizioni sul genere contenute in Phases of Fiction. Meno famoso dellaltro saggio considerato, in esso Virginia considera diversi tipi di scrittori, e lo fa in modo non accademico e non prestabilito da restrizioni di tipo temporale, sociale, o geograco. In deciding which books to choose the minde was allowed to read what it liked. Un determinato libro letto in precedenza determina quindi il gradimento e la scelta del libro successivo, vi unaltra immagine fortemente narrativa e poco tipica del saggio critico, cio una libreria piena di libri, ordinati non per epoca o ordine alfabetico, ma in modo random, per accostamenti di gusto. Dopo averne avuto abbastanza dello stile realista di Defoe, Swift, e Maupassant (i Truth Tellers) si passa ai romantici, metafora dello spazzino che non pi visibile attraverso le luci della strada e si immerge nelloscurit. I tratti non sono pi deniti, e una nuova dimensione dellarte della ction aperta. Scott, Anne Radcliffe. Dopodich, locchio cerca nuovamente la luce, ma abituato al buio, ha bisogno di caratteri forti, quasi caricature, oggetti solidi, e si volge a una scrittura contenente personaggi bene, anche troppo deniti, come in Dickens. Il romanticismo in Dickens attraverso i personaggi, non castelli o avventure. Dopo aver letto gli psicologi (James, Proust, Dostoevskij), la mente come una

spugna imbevuta di simpatia che ha bisogno di seccarsi. Per questo si rivolge agli scrittori agli umoristi e ai fantasisti, come Sterne, che elastico e fa perdere il senso della direzione, andando indietro invece che avanti con la narrazione. Inne, Virginia dice che un libro sul futuro della ction letteraria inutile, e che una teoria dopo dieci anni sar inevitabilmente sorpassata. Ma, guardandoci indietro, sembra che il romanzo sia il genere pi adatto per esprimere la complessit della modernit, in quanto un genere capacious e roomy, con spazio per ogni cosa, anche la poesia. Lunica cosa costante lelemento umano. Entriamo ora nel merito del nostro Orlando: romanzo pubblicato nel 28, rappresenta summa del lavoro di Woolf sullarte della biograa. Il padre di Virginia, Leslie Stephen, un eminente uomo dellet vittoriana, ed curatore del celebre Dictionary of National Biography, suo opus magnum. Sua glia, cresciuta nella culla dellet vittoriana ma diventata adulta nellelettrizzante atmosfera del modernismo, si rivolge a lui in un rapporto dialettico scrivendo questa metabiograa. Al padre che propone la visione di un uomo tutto dun pezzo, che ha compiuto gesta degne di essere tramandate nella storia, Virginia risponde con domande: chi sono i creatori della storia? Persone senza nome, o le persone famose? Alla Victorian Age, et nella quale i sessi con i rispettivi ruoli non sono mai stati cos separati, Virginia risponde con un eroe che poi diventa eroina, e vive non 60/70 anni, ma quattro secoli, scivolando fra unepoca e laltra, scivolando fra un sesso e laltro, e anche fra un genere letterario e laltro (Orlando infatti anche scrittore). Proprio in merito, nellultimo capitolo di Orlando vi scritto: La vera durata della vita umana, checch ne dica il Dictionary of National Biography pur sempre oggetto di discussione; una faccenda assai difcile il calcolo del tempo; nulla che lo turbi pi facilmente quanto il contatto con unarte qualsiasi. Se il padre basava la sua arte della biograa sul puro fatto, Virginia risponde in una serie di recensioni di biograe, The New Biography (1927), dicendo che le verit dei fatti e della nzione sono incompatibili, ma che i fatti devono essere manipolati. Orlando fantastico, ma costruito sulla memoria. Orlando infatti unode, una lettera damore (The longest and most charming love letter in literature, Nigel Nicolson, glio di Vita) per Vita Sackville-West. Come gi detto, Vita appartiene ad una nobile casata inglese, i Sackville. Suo antenato Thomas Sackville, conte di Dorset, importante uomo dellet elisabettiana. E sua la prefazione alla prima traduzione inglese del Cortegiano di Castiglione, che in Inghilterra fu un successo istantaneo. Scrisse prima ancora di Shakespeare la prima tragedia in blank verse. Oltre che scrittore fu anche un famoso diplomatico dellet elisabettiana, che divent perno tesoriere dInghilterra. Anche il marito di Vita fu un famoso diplomatico. Thomas Sackville e i suoi discendenti sono in qualche modo la storia stessa dellInghilterra. Non a caso la storia di Orlando inizia proprio allepoca di Thomas Sackville: Orlando un giovinetto che diventa favorito della regina Elisabetta, che lo onora di titoli nobiliari. Alla morte di essa, Orlando si innamora di una ragazza russa durante il grande gelo dellinverno londinese. Prima della costruzione dei ponti sul Tamigi, il ume dinverno ghiacciava, e si svolgevano le cosiddette frost fairs, ed proprio

in una di esse che Orlando incontra la sua Sasha, in un incontro che per scrittura e temi esemplicativo dellintiera complessit del romanzo. Abbiamo allinizio di questo brano una serie di notazioni storico/biograche, come lindicazione dellora e del giorno, descrizioni precise, che si alternano per subito a notazioni di ambiguit, metafore, sinestesie, no ad arrivare quasi ad un linguaggio poetico: Aveva appena messo piede circa alle sei di sera del 7 Gennaio alla ne di qualche quadriglia o minuetto quando not giungere dal padiglione dell'ambasciata moscovita una gura, la quale, fosse essa maschile o femminile, poich la larga tunica e i pantaloni alla russa ne nascondevano il sesso, lo riempiva della pi grande curiosit. La persona, qualunque fosse il nome o il sesso, era di altezza media, di forma slanciata, e vestita interamente di velluto color ostrica, decorato con dello strano pelo di colore verdognolo. Ma questi dettagli erano oscurati dalla straordinaria sensualit emanata dall'intera persona. Immagini, metafore del tipo pi estremo avvolgevano e distorcevano la sua mente. La chiam melone, ananas, albero d'oliva, smeraldo, volpe nella neve, e tutto in un lasso di tre secondi; non sapeva se l'avesse udita, gustata, vista, o tutte e tre le cose messe insieme. (Poich, per quanto sia nostra cura di non interrompere il nostro racconto, ci sia concesso notare a questo punto, in tutta fretta, come a quell'epoca le metafore di Orlando rispondessero a un'estrema semplicit, accordandosi ai suoi sensi, e riferendosi ai gusti pi grati al suo palato sin da fanciullo. Inutile sarebbe tuttavia arrestarci qui a indagare le ragioni.) Abbiamo una gura che indistinta fra il sesso maschile ed il sesso femminile, lapparizione di una serie di animali, frutti e oggetti che prendono vita unicamente dalla descrizione in termini di metafora del suo aspetto: lostrica, il melone, lananas, la volpe, lo smeraldo. Da non trascurare inne la parentesi alla ne, in cui lautore-narratore, che interrompe il tempo della narrazione con una notazione di tipo metaletterario, e conferma appunto il sospetto che il lettore potrebbe avere: ovvero, che la narrazione solo apparentemente innocente, ma che ci sono una serie di forze e stili che in essa si scontrano e si bilanciano, tutti disciplinati dal forte controllo dellautore. Alla ne, la bella Sasha scappa attraverso il ume e tradisce Orlando, e la prima parte del libro si chiude con la descrizione del Tamigi che sta riprendendo a scorrere, in quanto il ghiaccio si sta sciogliendo. Le lastre di ghiaccio scorrono tortuosamente e convulsamente in mezzo allacqua, portandosi dietro oggetti, persone, facendo scontrare, distruggendo, ed uccidendo. Proprio questa pu essere unutile metafora per la concezione di storia di Woolf: non qualcosa di sso ed immobile, ma come qualcosa che si scioglie, che si pu plasmare in modi diversi, come lacqua del Tamigi che ha ripreso a scorrere. Finita let elisabettiana, Orlando entra nel pieno del XVII secolo. Fin dal regno di Elisabetta, scrive poesie e tragedie (genere adatto allo spirito dellepoca elisabettiano), e recluta un poeta, Nick Greene, per insegnarli la nobile arte della poesia. Lincontro, nonostante Orlando paghi anche Greene, si rivela insoddisfacente: Greene si rivela essere un venale scribacchino, che disprezza

Shakespeare e rivela particolari scabrosi su John Donne e Christopher Marlowe. Scrive per soldi, e dice in modo pretestuoso e pieno di pregiudizio che lunica vera grandezza quella dei Greci, e per scrivere bene, bisogna scrivere come loro. Alla delusione segue un periodo di sterilit letteraria per Orlando, che smette di scrivere. Prima di ricominciare, inizia a leggere il genere in voga allepoca, ovvero quello della prosa scientica di Thomas Browne, e dopo una visione di Orlando intento alla lettura, che legge non solo con gli occhi ma con lintero corpo, che viene come analizzato dalla prosa anatomica dellepoca, Orlando torna a scrivere il suo poema The Oak Tree. Come per Orlando non si pu innocentemente parlare di biograa, neanche di questo poema si pu innocentemente parlare di poema. E come se questo testo si scrivesse e poi cancellasse e riscrivesse in modo diverso, conformandosi allo spirito dellepoca. Infatti, ora Orlando scrive secondo lo stile scientico del XVII secolo: Egli scriveva no allo scoccare della mezzanotte e oltre. Ma siccome cancellava tanti versi quanti ne scriveva, il loro numero, in ne danno, tornava minore che in principio, e si sarebbe detto che, a forza di scriverlo, quel poema avrebbe nito per non essere scritto mai. Spetterebbe qui allo storico della letteratura constatare come il suo stile fosse mutato in modo sorprendente. Egli lo aveva purgato; ne aveva temprato lesuberanza; unepoca dedita alla prosa congelava quelle sorgenti infocate. Il paesaggio stesso, nella natura, appariva meno inghirlandato, persino i biancospini erano meno spinosi e intricati. Pu darsi che la sensibilit fosse diventata, in generale, un po pi ottusa, e che miele e crema apparissero meno grati al palato. Che poi una maggiore pulizia delle strade, una migliore illuminazione delle case avessero i loro effetti sullo stile, anche questo non pu venire contestato. A questo periodo, segue la partenza di Orlando per la Turchia, dove serve come ambasciatore per la regina, come diplomatico. Il biografo qui ammette le sue difcolt nel trovare informazioni su Orlando in questo periodo. A queste difcolt del narratore/biografo si contrappone un maggior peso della voce di Orlando, che inizia gradualmente a prendere le redini della narrazione, e questo si avverte man mano nello stile del romanzo, e raggiunger lapice con lesplosione modernista del sesto capitolo. Non un caso se proprio in questo capitolo che Orlando diventa donna. La famosa scena del cambio di sesso essendo qualcosa di inverosimile per la biograa canonica, non pu essere infatti rappresentata con la voce monolitica del biografo. Infatti, assistiamo alla scena che viene narrata come se fosse una mascherata, e il linguaggio quello del dramma teatrale. Ci sono le maschere della purezza, della modestia, della castit, le cui battute sono rappresentate come se fosse un dramma, e inne dei trombettieri i cui strumenti urlano: LA VERITA A quellurlo, Orlando si svegli. Stir le membra. Si alz. Sost ritto in piedi dinanzi a noi, nella sua assoluta nudit, e mentre durava ancora il suono delle trombe: Verit! Verit, Verit! antro non ci rimane che confessare Orlando era una donna.

A questo inserto teatrale del cambio di sesso, segue la fuga di Lady Orlando in mezzo agli zingari, in una terra di nessuno dove lei non pi nessuno. In mezzo a loro Orlando torna a scrivere, e scrive ai margini del suo poema, metafora del luogo che le donne avevano al tempo della scrittura. Scrive un poema in blank verse, una via di mezzo fra la poesia e il romanzo, come Aurora Leigh, poema autobiograco del 1856 di Elizabeth Barrett-Browning, simbolo di una donna costretta ad usare il blank verse come forma di rappresentazione della realt, che per non abbastanza. La presenza degli zingari un medium per esprimere il passaggio della prosa verso il fantastico. Non a caso, sono di quel periodo le traduzioni nei vari linguaggi europei de Le Mille e una Notte, oppure la presenza dellEst e dellesotismo negli scritti di Montesquieu. La prosa fantastica in conversazione in questo quarto capitolo con la prosa giornalistica, che specula sulla sorte di Orlando (ormai Lady) che nito in una terra di nessuno, del quale non si sa pi niente. Alle speculazioni giornalistiche si alternano storie su Orlando, come se fosse un vero eroe de Le Mille e una Notte. Tornata a Londra, Lady Orlando la trova radicalmente cambiata: Cromwell passato (1653-1658), Guglielmo dOrange e la reconquista anche, e inne, passato anche il grande fuoco di Londra, dopo il quale la citt stata completamente ricostruita. E singolare che questi eventi storici, fondamentali per la storia dellInghilterra, siano solo una lontana eco nella narrazione di Orlando: la rivoluzione si sente soltanto come uneco per via di una sommossa dei soldati in Turchia, e lincendio si avverte solo per via dellarchitettura rinnovata, ma non ne si fa menzione. Unaltra stoccata della Woolf nei confronti della canonica descrizione della storia e della biograa? Daltronde, scrivere la storia non forse anche cancellarne una parte? Questa parte del libro ambientata prima del 1750: Orlando infatti incontra gure della storia inglese come Addison, Pope, Swift, morti tutti intorno alla met del XVIII secolo. E in questa parte che Orlando e non il biografo medita sulla sua vita per la prima volta. Lo stile in questa parte gi cambiato: nei primi tre capitoli, c sempre una chiara divisione fra narrazione, commenti del biografo, e pensieri di Orlando. Qui lo stile vacilla e c una transizione, invece: notazioni dellautore si fondono e riportano attraverso il discorso indiretto libero le notazioni di Orlando. Come aveva amato la musica delle parole, quando era ancora fanciullo e le sillabe tumultuose che sfuggono dalle labbra gli parevano la pi meravigliosa tra le poesie. Poi forse per effetto di Sasha e della disillusione di cui era stata la causa in quella frenesia violenta era caduta qualche goccia di un liquido nero che aveva assopito il suo lirismo. IN seguito, lentamente sera aperto in lei un dedalo intricato di molte stanze, che bisognava esplorare con la torcia in mano, in prosa e non in versi; e ramment con quanta passione avesse studiato allora le opere di quel dottore di Norwich, quel Browne, il cui libro aveva l, a portata di mano. Orlando in questo capitolo, trasferitasi dalla campagna alla citt, cerca una vita ed un amante, due parole astratte che alludono a quello che diventer il tema

principale del romanzo realista inglese. Lady Orlando va a Leicester Square e l incontra prostitute, si veste come un uomo. E metafora anche della letteratura che cambia, le donne che incontra sono metafore dei personaggi principali dei romanzi dellepoca, come Moll Flanders (1722). Lady Orlando cerca un amante, e lo trova: Orlando cade, e viene raccolta in modo goffo dal suo principe, attraverso una parodia dei romanzi di Jane Austen, come Sense & Sensibility. E il momento per Orlando, sposata, di conformarsi alle regole del nuovo secolo, il XIX. Il secolo della regina Vittoria: mai i ruoli di donne e uomini furono cos separati in Inghilterra, mai la personalit fu cos prestabilita dalle convenzioni sociali. Non un caso che questa sia lepoca in cui Orlando soffre di pi, in cui ha pi difcolt a scrivere. In questatmosfera in cui domina il tirannico realismo dickensiano, quando Lady Orlando prova a scrivere, una macchia dinchiostro invade la pagina. Non una notazione innocente questa: rimanda ad un saggio di Virginia, The Mark On The Wall, e a Jacobs Room. La macchia appare ad offuscare la visione ed indica che le cose stanno vacillando: Che bisognasse proprio comprare uno di quei brutti cerchietti e portarlo, come tutti gli altri? Cos fece, infatti; e si inl la fede al dito, vergognosa, nellombra discreta di una tenda. Ma non le giov. Il prurito persisteva, pi violento, pi irritante che mai. Quella notte, non chiuse occhio. Allindomani, quando riprese la penna per scrivere, non poteva fermare il suo pensiero, e la penna lacrimava macchie dinchiostro una dopo laltra; o, cosa che ancora pi la allarmava, si perdeva dietro melliuit a iosa sulla morte prematura e sui tempi corrotti, le quali erano ancora peggio del cervello vuoto. [...] Per quanto la sede del malessere di Orlando fosse, secondo ogni probabilit, la mano sinistra, lei si sentiva intossicata; e fu costretta in ultimo a prendere in considerazione il pi radicale dei rimedi, il quale consisteva nel piegarsi nel modo pi remissivo allo spirito dei tempi, e prendere marito. Il frequente uso della notazione spirito dei tempi non innocente: ritorna spesso anche nellultimo capitolo, quello in cui la memoria ha il ruolo minore; ci troviamo infatti nellepoca presente, e la voce del biografo praticamente muta. Orlando ora scrive secondo lo spirito dellepoca, che per nalmente coincide con il suo spirito, che lo spirito delluomo del 900: scisso in molteplici io, che tutti si riversano sulla carta. E intinse la penna nellinchiostro, risoluta. Con sua grande sorpresa, non ci fu esplosione di sorta. Ritir la penna; il pennino era inumidito, ma non gocciolava. Si mise a scrivere. Le parole stentavano un poco a venire, ma venivano. [...] Mentre scriveva, sentiva una forza ignota (non dimentichiamo che stiamo assistendo a una delle pi oscure manifestazioni dello spirito umano). [...] Respir, grandemente sollevata, come ne aveva ben donde, poich la transazione fra uno scrittore e lo spirito dei tempi innitamente delicata, e tutta la fortuna delle opere del primo dipende da una felice intesa tra i due. Orlando aveva fatto le cose in modo tale da trovarsi in unottima posizione; non aveva bisogno di polemizzare col suo tempo, n

di sottomettervisi; apparteneva a esso, senza cessare di rimanere se stessa. Ecco dunque perch ora poteva scrivere, e scrisse. E scrisse. E scrisse. La contemporaneit con la sua tecnologia ed i suoi rumori invade il campo nel nale del romanzo. Orlando si reca in un centro commerciale e prende un ascensore, vede aerei, sente i rumori delle macchine e gode dellilluminazione articiale grazie allelettricit. Nellascensore che prende nel grande magazzino in Oxford Street si crea una sorta di buco nello spazio/tempo, che reale (lascensore che in tempo breve attraverso una galleria conduce in un altro luogo) e gurato: Orlando va con limmaginazione allAmerica (spazio) ma anche alle epoche passate da lui/lei vissute: Finalmente, per la buona ragione che la porta era aperta, entr nellascensore, e venne dolcemente rapita verso lalto. Tutto il tessuto della vita odierna pensava mentre saliva magico. Nel diciottesimo secolo, sapevamo comerano fatte le cose; ma ora, eccomi trasportata in aria; sento delle voci in america; vedo degli uomini che volano ma come accada tutto questo, non posso cominciare neppure cominciare a domandarmelo. Ecco perch credo nella magia. Con una scossa lieve, lascensore sera arrestato al primo piano; e lei ebe una visione di innumerevoli stoffe di mille colori, uttuanti in unatmosfera che emanava odori strani eppure distinti: e ogni volta che lascensore si arrestava, aprendo bruscamente le porte, lasciava intravedere un altro spicchio di un altro mondo, il quale emanava altri caratteristici efuvi. Le torn alla mente il ume al di l di Wapping, ai tempi di Elisabetta, dove andavano ad ancorarsi i galeoni e i vascelli mercantili. Quanti odori rigogliosi e strani! Questo ultimo capitolo una sorta di full immersion nelle possibilit della scrittura modernista, ricco di immagini sincroniche, porte che si aprono sul passato, sul presente e sul futuro: il libro si chiude con la visione di un aeroplano nel cielo, immagine comune ad altri scrittori a lei coevi, come Proust.

Potrebbero piacerti anche