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DIZIONARIO
GENOVESE-ITALIANO
COMPILATO
DA

GIOVANNI CASACCIA
SECONDA EDIZIONE
accresciuta del doppio e quasi tutta rifatta

5e7358_

GENOVA
TIPOGRAFIA DI GAETANO SCHENONE
Via della Maddalena, 26

1876

...

si cficiant

vires,

audacia certe
est.

Laus

erit: in inagnis et voluisse sat

Prof. Lib.

II.

El. 8.

ALL'ONOREVOLE DEPUTATO
SIG.

BARONE

CoMM.

ANDREA PODEST
PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI GENOVA.

GRAND'UFFIZIALE DELLA CORONA D'ITALIA

Onorevole

Sg. Barone,

IN

da quando

io posi

mano a

questa seconda edizione del


S. V.

mio Dizionario, mi feci ardito d'intitolarla all'On.


in testimonian:{a

di quel profondo ossequio

stima, che

sempre ebbi ed avr per la Stessa, che con tanta munificenza

promuove

tutto ci che

pu tornare ad
^

utile

della pubblica istruzione.

U On.
offerta.

S.

V. con quella gentilezze^'

benignit, che sono pari all'altezze^

delle altre nobili qualit che

La adornano, degnavasi

di accettarne rumile

Ora

che

la

pubblicazione

giunta al suo

termine,

adempio

all' 'obbligo

mio ; eppertanlo con


On.
S.

tutto quelV affetto

pi ardente
e

maggiore

ch'io posso consacro all'

V. questo
il

mio lungo

faticoso lavoro,

pregandola ad accoglierlo

sotto

suo validissimo patrocinio.

Con

che pieno della pi alta ,osservan:^a

mi

professo

Della On. S. V.
Genova, add i6 Aprile iSy.
Umiiss.
e

Dcvotiss. Servitore

GIO. CASACCIA.

La

favorevole

accoglienza
il

che trov

la

prima

Edizione

del

mio Dizionario
state in bre-

genovese-italiano;

rapido
le

smercio
copie in

della

medesima, essendone
di

vissimo tempo esaurite tutte

numero

fremila; le continue ricerche

che da pi anni

si

fecero di quest' Opera, m'incoraggiarono a darmi tosto ad una


io

seconda edizione. Avendo

per ravvisato che

la

prima,

quantunque benigna-

mente accolta, aveva


sono studiato
ticandone
di voci;
gli

in s

non pochi

difetti

molto lasciava a desiderare, mi

di farvi tutti

quei miglioramenti che per

me

erano possibili ^

retti-

errori che
la

mi vennero

additati, e ampliandola di parecchie migliaja

dimodoch

presente cresciuta del doppio.


le

In essa ho procurato di registrare tutte o quasi tutte


di difficile

voci

del dialetto,
I

come

di facile versione, le varie loro inflessioni, le loro frasi,


le

modi

figurati,

motti,

sentenze,

proverbj

gh sbeffamenti,
i

dettati popolareschi

ed

altri

di familiare trattenimento,

nonch

termini tecnici e volgari delle Scienze,

Arti e Mestieri, colla loro precisa corrispondenza italiana, descrizione o dichiara-

zione

si

voglia, giovandomi in ci dei migliori e pi estesi Dizionari della lingua


;

e di quelli de' suoi dialetti

consultando molti uomini dotti , massime in fatto

di

voci scientifiche,

quali tutti

mi furono
Prof.

larghi

di consigli e di

note, e speciale Proprie-

mente

il

valente

Agronomo Cav.

Antonio Casabona, Direttore

tario dell'

accreditato Giornale L' Orticoltore Ligure; ricorrendo finalmente a vari

amici domiciliati da molti anni in Firenze

per quelle cognizioni che

mi

necessi-

tavano pel migUor andamento


da essa
tutti
i

dell'

Opera mia.

Ho

escluso soltanto e senza riserbo

vocaboli e

modi
pi

disonesti e fecciosi che


familiare e pi
di tutti
,

non possono
tal

e
la

non debbono
stessa potr
si-

aver mai luogo nello

stile

basso, di

che

liberamente correr per

le

mani

senz' averne a temere quei danni che


quelli del

possono incontrare in

altri

Vocabolari; come pure ho ehminati


di significato

volgo

che nascono e muojono e cambiano

ad arbitrio

dell'

uso corrente.


A
d'

VI
di

render poi pi

facile
,

e
i

con risparmio
suoi pi

tempo

la ricerca dei vari significati


,

un vocabolo qualunque
,

sentiti attributi

sia
,

nel senso proprio che

nel figurato

siccome pure

le frasi

che ne dipendono , io

seguendo l'orme segnate


Grai Di:(io-

dal Chiar.""" Cav. Vittorio

di

Sant' Albino, compilatore dell' ottimo

nario piemontese-ifaliano

collocai questi in altrettanti alinea per ordine alfabetico.

Riguardo

all'ortografia, io m'attenni a quella adottata dal


e grazioso

compianto nostro poeta


// Sig.

Martino Piaggio, celebre autore del lepido


siccome
la

Almanacco

Regina,

pi

semplice,

la

pi chiara,

la la

pi

corretta,

facendo per in essa

alcune piccole variazioni atte a facilitare


si

pronuncia del nostro dialetto, come

vedr negli Avvertimenti grammaticali da


Tali in breve son
le basi sulle

me

premessi a quest'Opera.
questa mia seconda Edizione,

quali

fondata

intorno

alla

quale

mi adoperai da
di

pi anni senza posa e senza perdonarla a fatica.

Io

non pretendo non

dare
falli

questo mio lavoro

come

perfetto e finito, anzi tengo


;

per certo che di molti


di questi

ed ommissioni vada ancora cosparso (*)


in materie siffatte,

ma comech
le

fu

mai penuria

oso sperare che dalla gentilezza


,

de' miei

concittadini

mi verr
il

usata

discrezione

imperocch se mancarono

forze,

non manc certo

buon

volere.

(')

Per

quelli;

ommissioni cJ errori che oocorsero nella presente Edizione, parte sfuyjgitimi nel correggerne
le

le

bozze

e parte

statimi gentilmente notati dagli amici, vcdansi

Gh.xti

Correzioni poste

in fine del Dizionario.

INDICE DEGLI AUTORI


dai quali
si

sono

tratte le voci che

hanno servito
Opera.

di base

alla

compilazione della presente

Alberti,

D'iT^ionario universale delia lingua italiana.

Arrivasene,

Di:(ionario domestico.

Baldinucci, Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno.

Bologna, Gran Dizionario,

ecc.,

compilato

da Costa, Cardinali, Orioli,


ecc.

ecc.

Bresciani, Saggio d' alcune voci toscane d' Arti, Mestieri,

Calvi, Catalogo d'Ornitologia.

Carena,

Vocabolario domestico

d'Arti

Mestieri.

Cherubini, Di:(ionario milanese. Dizionario d'Arti, Mestieri,


ecc.

DuRAZzo, Degli Uccelli


Fanfani, Vocabolario
Gallesio, Pomona

liguri.

della lingua italiana.

italiana.

Gargano,

Di:(ionario domestico napolitano.

Giusti, Proverbi toscani.

Grassi, Di:(ionario militare

italiano.

Manuzzi,

Di:(ionario della lingua italiana.

Pollini, Flora veronensis.

Ponza, Dizionario

piemontese-italiano.

Ronconi,

Di:(ionario d' Agricoltura.

Sant'Albino, Gran Dizionario


Savi, Ornitologia toscana.

piemontese-italiano.

Stratico, Dizionario

di

Marina.

Tommaseo , Nuovo Dizionario de' Sinonimi italiani. Tramater e C, Dizionario universale della lingua
ViviANi, Catalogo di Botanica (MS. dell'Autore).

italiana.

Vocabolario dell'Accademia

della Crusca, per Cura ddl'Ab. Cesari.

OSSERVAZIONI

INTORNO

ALL'ORTOGRAFIA GENOVESE
CAPO
L

DELL' ALFABETO E SUA PRONUNZIA.


Le
lettere dell'alfabeto

genovese sono ventiquattro:


ed hanno quasi
tutte
lo

qi-stnvxz;
osservazioni seguenti:
1*
Il

albc^clefg'lLij
stesso

Imnop
tranne
le

suono

che nella

lingua

italiana,

e, che
cosi

si

prepone soltanto
cedro,

alle vocali e

nelle sillabe derivanti dalle italiane ce

ci, si

pronunzia
ecc.
si

come an';

ccddro,

concerto, concerto,

cinque,

cinque,

cighugna,

cicogna,

pronuncieranno seddro, conserto, sinque, sighugna, ecc.


2* La e
si

pronuncia regolarmente stretta

fuorch innanzi allV seguila da altra consonante,

come

erba, erba, persa, maggiorana, inverso, rovescio, ecc.

anche

st,

ha

un suono

irregolare,

pronunziandosi in
si

consonanti f l s t, eA molte parole stretta e in molte aperta. Non

Posta innanzi

alle

polendosi dare intorno a ci una regola determinata,


parole,
ltto,
le

segner

l'

aperta coll'accenlo grave su quelle

quali, pronunziale con e stretta,


pari.
il

hanno un

significato tutto diverso,

come

letto,
la

s.

m.
j

il

letto;
la

Ietto,

pass,

del

v.

leggere; pesta, colui pesta dal v. pestare; psta,

peste

testo,

tegghia, tsto,

lesto, ecc.
nel

5 La n, tanto in principio quanto


italiana;
in

mezzo

delle parole, ha

lo

stesso suono che


si

nella

lingua

(ine

poi delle

medesime

si

pronunzia nasalmente, e nel pronunziarla


ottone, ecc.
il

perde in bocca per

met, come:

man, mano,
si

sen, seno, biObin, dindio, tatln,


i

4* Allorch
sillaba

trovano due

scritte

in

questo

modo tm-,
poi
la

che
si

avviene soltanto nella penultima


alla

della parola, la pronunzia di queste

nasale, ed

ambedue
vocale

appoggiano

vocale precedente
slaccala
dalle

con

cui

sembrano formar

sillaba,

pronunziandosi

che segue

totalmente
ecc.

medesime, come: campann-a, campana, tann-a, tana, Rosinn-a, Rosina,


3 L'o, alla stessa maniera dell'c, ha pur due suoni
largo',

come
al

nella lingua

italiana, l'uno aperto ossia

l'altro

chiuso. Si pronuncier

sempre largo, tanto

principio quanto nel

mezzo

della parola,

quand'esso non avr sovrapposto alcun segno od accento; in fine della parola pronunciasi chiuso, cos:

ommo, uomo,
fossero scritte:

ficcotto,

cazzotto,
fcctlu,

mmu,

morto, morto, rosipiUa, risipola, ecc. si pronuncieranno come se mrlu, rsipilla; si pronuncier sempre chiuso, quasi fosse un u,
la botte, bOllitigo, solletico,

quando

lo stesso

avr sovrapposta orizzontalmente una lineetta, come: btte,

pSrsemmo , prezzemolo,
rende
il

rosso, cansn, ecc.


:

6* La s ha pur essa due suoni

un dolce

un aspro. Chiamasi
nel

dolce quella che pronunziandosi


della

suono quasi d'una z; e ci avviene quando

mezzo o

ncH'iiltima sillaba

parola essa

vien preceduta da una vocule non accentuala o da un dittongo, come: casa, tesou, difcisa, besugno,
ecc.
(*).

Aspra
nel

all'opposto dicesi quell's che

si

fa

sentire

con mollo

sibilo

si

pronuncia alquanto pi
sillabe

presto dell'* dolce,

come: Sanson, sensd.


iinbso

Si

pronunciano pure con

aspra

le

sa,

se,

si,

so,

quando

mezzo

e nell'ultima sillaba della parola sono precedute da


, ,

una vocale accentuala, come: fuso,

se, casetta, sovvegnise

ecc.

(*) Qiiesla

la

rrgola

^jenerale,

lotalmenie l'orlografia adoperala


le

come farilmenle si pu conoscere dalla pronnnzia. Io per, per non capovolgere dalDEFRANcHi, dal Piaggio e suoi sacressori, ho registralo or cplf* ed or colla ;

parole secondo esse vennero samionale dall' uso.

2
7 La
s seguila
col lschio
si

da
di

due e, cio
se,

scc,

tanto

al
il

principio

della

parola

che
e,

in

mezzo

di
,

essa, si

pronunzia
nasccio
,

soggiungendovi

poi

suono

chiaro

d'un'altra

cosi: sccetlo

sedavo,

pronunzicranno come se fossero

scritte

sc-cetto, sc-ciavo, masc-cio.


in

8*

Vu
.

ha due suoni differenti, ora toscano

come

punto, annunzio, muscolo, futta


si

(stizza), ed

ora fianccse, e
circcnflesso.

me

in

duo, condto, dbbio,

ecc.

quest'ultimo

sovrappone per distinzione l'accento

9 La
joli,
ecc.,

si

pronuncia

alla

stessa
,

maniera che

la

dei

Francesi

nelle

parole

jambon, jeton,
ecc.

cos:

xanno , dexe , eaxo

ecc.

10 La z ha pur essa due suoni, un dolce ed un


Aspro, quando precede un diltopgo, come
in

aspro.

Dolce,

come

in

zeo, zn, zutta,

ambizion, annunzio, ozio,

e simili.

CAPO

%"

DEGLI ACCENTI.
Gli

accenti del dialetto genovese sono quattro


(").
si

acuto ('), grave ["), circonflesso

C)

e dieresi ossia

trema

L'a'ccento acuto

mette soltanto
dell'e,

sull'e

in fine

di

parola,

serve
l'

rendere

la

parola

tronca

e a

stringere
Il

la

pronunzia

come: perch, poich, zucche, a


che in italiano, cio
in

cosci.

grave

fa lo stosso uffizio

allarga la vocale cui

vien sovrapposto; e ci avviene

nella

lettera

e, quando trovasi

mezzo

della

parola,

come ahbiam
la parola

visto

(V. Gap.

1,

n.

2). Jlesso in

fine d'una parola

che finisca per vocale, tronca seccamenLe

medesima, come: pappa,


alla

mamm,
le

caff, cosci, per, viriti. Notisi

che

la

pronunzia

dell'ji

sar

sempre

francese

eccettuate

parole

Accax, Bix,

poche

altre

derivate dal

francese

Acajou, Bijou

ecc.,

che

si

pronunciano

coH'm

accentuato toscano.
Il

circonflesso ha

nel nostro dialetto

lo

stesso valore che nella lingua francese, cio strascica la vocale sia/fi, ecc., si pronunziano

a cui vien sovrapposto; cos

andaa, puppec,
che in
si

stafjii,

ecc.

le

parole

andd, pappe,

come

se fossero scritte
si

si

pronunzia strascicato,
ecc.

ma sempre

chiuso, e non
dissi di

usa mettere
1, n. 8),

fine

della parola,

come: so, dott, am, paras,

L'w come,

sopra (Gap.

pronuncier

come

I'm

francese, talora strascicato e talora no al principio e, nel


ecc.; strascicato

mezzo
fine

delle

parole,

come pu, covillo, scito, cbba, multo, dbbio, come in mi, cu, pitlam, ecc. seguenti quattro uffizi La dieresi ossia trema fa
i :

sempre

in

della

medesima,

1 Ora serve a sciogliere

ttt'attorno
la

come nella lingua italiana: E la lnn-a rionda Fava ra nutte ciwra comme un giorno ; E la luna splendendo a pieno corno Facea chiara
il

dittongo in poesia,

notte

al

par del giorno. (Cav. Ballin ammarlellu).

2 Ora serve, trovandosi in


in

mezzo
ecc.

della
Si

parola, a strascicare
eccettua l',
il

la

bugio, polene, pum'ia

pula,

vocale, cui vien soprapposta,


a!

come
delle

quale tanto

principio che nel

mezzo

parole e in fino di esse,


Nelle due prepos. arlicol.

si

pronunzia sempre largo e strascicalo, come f, ta, scso, xello, ecc. co, col, collo, con lo, sci, sul, sullo, e nel pronome lo, eglino o loro,

si

pronunzia stretto.
3" Ora serve a distinguere
il

significato

della

parola o

il

tempo

del

verbo.

Distingue

il

significato della parola

nelle seguenti

voci

le

quali scritte con accento circonflesso

hanno

un senso diverso:
co prcp.

3
Dislingue
il

tempo

dal verbo:

1 in alcune terze persone del fui. sing.


dell' infinito,

le quali

segnale coll'accenlo

circonflesso diventano
far,

tempo

pres.

mangier

cangier, ecc., mentre d, fa,

cos: d, fa, mangia, can(,'i, ecc. valgono dar, mangia, cangia ecc., valgono dare, fare, mangiare,

cangiare, ecc.; 2" nelle seconde persone del plur. del pres. dei modi indicativo, imperativo e congiuntivo
della quarta coniugazione,

come: senti, dorm

maled'i, ecc., sentite, dormile, maledite, ecc.,

le

quali

segnate coll'accenlo circonflesso diventano esse pure tempo pres. dell'infinito: tenti, dorm,
sentire, dormire, maledire.

maledi, ecc

i" Finalmente serve a contrarre

le

seguenti preposizioni articolate

o
9

invece
11

di

a-a,

alla
il,

co-o, col, con

con lo, collo

d
n

n
11

da-a,
nc-e
,

dalla

nelle
le

pe
sci
sci
sci

pe-e, per

n
II

scc-a, su la, sulla


sce-o, sul, sullo
sce-i, su i, sui, sugli.

CAPO

3.

DEI DITTONGI, TRITTONGI E QUADRITTONGI.


I

diltongi del nostro dialetto


si

si

dividono

in

propri ed impropri.
I

propri sono molti,

e,

come

nella
le

lingua italiana,

suddividono

in

distesi e raccolti.

dislesi

sono

quelli

che fanno sentire ambedue


trttola,
si

vocali in maniera che non appariscano quasi dittonghi,


bilico,

come ncoa, ncora, zirdoa,


I

pexo,

naixe ,

narici,
la

moesca, moresca,

influ, influire, ecc.


di

raccolti

sono

quelli

che

pronunciano

talmente uniti che


la

prima vocale perde molto

suono, e

la

seconda principale,

perch sovr'essa

voce si posa, come in ciave, chiave, cggid, cucchiajo, peccise, tencionare, ecc. GVimpropri sono tre: ce, u, u , e si pronunciano nel modo seguente: ce, cio ae unite insieme, vale un'e larghissima e strascinala, come: moe, mio o mia, bwga,

briga, imbricego, ubbriaco, parlce, parlate, ecc.

u, che, per distinguere dal dittongo proprio cu, accentuato


si

suU'w,

come
i

in

pexo, belo, ecc.,


nelle parole feu,

scrive coll'accenlo circonflesso sull'e,

si

pronuncia

allo

stesso

modo

che

Francesi

peu, heureux,

cos: fugo, fuoco, lugo , luogo, dulta, dote, ecc.


al

Gli antichi anteriori al secolo 16"


i

scrivevano oc: loego, foego, doetta; e quelli contemporanei


secolo 18, adoperavano invece
il

Cavalli, e

posteriori sino alla fine del

trittongo oeu, attaccando insieme l'oe, cos: laeugo, fceugo, dceutta, ecc.

u
Tu

vale o-u,

ma

pronunzialo con

somma

prestezza e con tuono enfatico facendo posare


fiato,

la

voce sopra

di pronunzia toscana,
si

ma

tronco,

come sciu,

ballu, ripiano, alluu, stordito, ecc.


,

Gli

antichi invece

servivano del dittongo ao, scrivendo sciao, ballao, l'Abbao

l'Abate.

Ha

il

nostro dialetto pure dei triltongi,

come paeiva, sembrava, andieiv,

ecc., nei

quali

il

prin-

cipale suono poggia suH'ullima

vocale; e dei quadritlongi, formanti due sillabe,

come

in rattaju, trap-

pola, tortaju, imbuto, scorsaju, scorcialoja, ecc.

CAPO

4.'

DEL TRATTO D'UNIONE.


11

tratto d'unione (-) nel

dialetto

genovese
7in-,

si

adopera a due

nsi.

Ora serve a rilevare


1,

la

pronunzia

delle

due n segnale a questo modo


le

come ho
:

notato nel Gap.

n.

4; ora

serve

a congiungere

insieme

seguenti preposizioni coll'articolo


allo

a-o,
a-i,

al,
a',

co-a, colla, con

la
gli

ne-i, ne', nei, negli

ai, agli

co-i, co', coi, cogli, con

pe-o, pel, per


pe-i,
pe',

lo

a-c,

alle

co-e, colle, con

le

pei, per gli


la

da-o, dal, dallo


da-i,
da',

ne-o

nel, nello
nella

pe-a, per

dai, dagli

ne-a,

pe-e, e per

sino,

p, per

le.

rf-c, dalle

ne-e, e per sinc. ne, nelle

ABBRKYIATURE PRINCIPAII.
abus.

A.;

A. Prep. semplice che si accompagna coi nomi di 3 caso sing. e pinr. d'ambo i generi, come pure coir infinito de' verbi: A chi tlio, a chi ninfe ;

a una

medesima

cosa, e

ognuno cerca con preslez a


di pigliarne

e senz'ordine o
it

A
-

chi sorte, a chi

sporte.

A paga
al

a moi gh'
..

il pi che pu. per Quel giuoco puerile, quando giltando un de' fanciulli- in aria alcuna quantit di

modo

ruffa rafTa,

sempre tempo;
1)

Alla

morte e

pagamento indugia

checchessia fanno a chi


piglia-

pili

presto e a chi pi ne

quanto puoi. La. Art. che si prepone ai nomi di gen. femm. sing. che cominciano per consonante, come A mnce, a figgia, a dutla; La madre, la figlia, la dote. Dopo un nome parimente di gen. femm. che faccia l'uffizio di soggetto, usasi da noi come parola riempitiva A moce pietosa a fa i figgiu li:
:

A. Tbag-ax'da avv. Alla diavolala. Alla peggio, A bioscio, A bue, e nell'uso tose. A cazzotti.
Accompagnato
dogi' interessi
col v. Andare, dicesi degli affari, quando vanno malamente, nel peg-

A Ibag-no;
tere,

gior

modo

possibile.
In

molle. Posto avv. coi v. Met-

11

La madre pietosa fa la figliuola tignosa. Preposta ad un verbo, fa le veci di pronome di 3* persona del sing. di genere femm.; ed usasi ora come soggetto, ora come complemento oggetto: Quando a m'ha visto, a l' scappa; Appena ella mi vide, fugg. Chi ha a rogna se a grulle; Chi
gnosi
;

Tenere
in

ecc., vale Mettere,

Tenere ecc. nelcosa


tanto

l'acqua

altro

liquore una
dicesi

che

addolcisca e venga trattabile. Parlandosi di botti,


tini,

bigonce e simili

Mettere a stagno o

Stagnare, e vale Porvi dentro dell'acqua o bagnarli


affinch, gonfiatisi, non trapelino per commessure. And a bagno ; Andar a basso, in fondo, in fascio, a brodetto, alla consuma, in malora V. And. l>ag'iioin.ai:*ia ; A bagnomaria o A bagnomarie V. Ascd, Chcuxe.

altrimenti
le

ha
de'

la

rogna se
di gen.

la

gratti.

A.

-A.-a;
nomi

Alla. Prep. art.

che

si

unisce

al

3 caso

Aa
S

consonante: non ne nasce. s. f. Ala al plur.


,

cominciano per gucera no ne nasce; Alla guerra

femm.

sing., che

A.

Ali

Ale

poel.

Vanni

A. Ibalixcco
A A
macca,

avv.

Membro

che serve

agli uccelli e

ad alcuni

insetti

bizzeffe, In chiocca,

A A

ribocco,
fusone,

A masse, A josa, A cafisso, A balle

per volare e reggersi in aria. e di pesci; Alette, Aliette, Pinne.

busso.

Modi

bassi e piuttosto scherzosi,

e vagliono In gran copia,

S Allarga i e; Allargar l'ale o Allargar l'ale fuor del nidio, figur. vale Uscir di pupillo, cio Fare a suo
il

A. Tbanclietta
Banchetta.

{sej; Essere

Soprabbondantemenle. alle strette V.

modo

e talvolta Alzar le corna o

la

cresta

Jv Ibancla;
v.

Alla banda. T.
dicesi

mar. Posto avv.


le

col

cimiero, Insuperbire, Montare in alterigia. S Asbascid ie; Abbassar la cresta o le corna, figur. vale Smettere l'umore e l'orgoglio. Mltise i e a-i p; Avere o Jiletlersi % Ave l'ale a' piedi, dicesi figur. per Correr velocemente,
Affrettarsi.

Andare,
col

dell'Andar

navi nell'acqua

non
Il

loro corpo diritto,

ma

pendente; alirim.

Sbandare.

S Pttnta dell'aa; Smmolo: Punta dell'ala. S No se pu sghud sens'e ; Non si pu


chessia senz'averne

Andare alla banda. Per simil. dicesi degli Ubbriachi che, non mantenendo il loro naturale equilibrio, ora vanno a dritta, ora a sinistra; che anche dicesi Andare a orza, a onde, Orzare, Ondeggiare,
Tracollare, Barcollare, Ciondolare,
Ciancellare.

volar

senz'ale, dicesi figur. del i\on potersi far chrci

Fd

ancia

a banda; Far andare

alla

banda, vale

mezzi necessari a

farlo.

S Sbatte i e; Sbattere o Dibatter l'ali, vale Agitarle, Scuoterle. Da quel movimento deriva il Frullare,

Mette

Imbriacare; e dicesi del vino o di liquori spiritosi. a banda tm bastimento; Mettere alla banda
sul fianco,

cio

il

Romoreggiare che fanno


le
:

volatili

marini

Quando

o Abbattere un bastimento, dieono i col mezzo di alcune forze gli fanno


resti

specialmente
g

pernici ed altri uccelli di ale curte.

prendere un'inclinazione laterale, sicch


e rimpalmarla.

sco-

Taggi i e; Tarpar l'ali Propriam. Tagliar le penne dell'ali agli uccelli, quando non si vuole che alzino il volo; e figur. Indebolire alcuno. Togliergli
le

perta una parte del siio volume affine di visitarla


^,

A. Ibarlba;
tua
,

Alla barba. Posto avv. cogli addiett.

forze.
s.
f.

sua,

ecc., lo stesso che

onta,

dispetto,

A.ag"iaiica
a collo bianco

Blia, Aliuzza, Pigliamosche

Malgrado tuo, suo, ecc.

A. "balba
A.
-A.
vale

V. Bazan do collo gianco. (And); Andare a mimmi. Modo bambinesco, e vale Andar a spasso, a dipovto. Ibaeclxse; A bastonate, Amazzate. Posi. avv.

A.

Tbassa
chino,

m. avv.

basso,

Al

basso. Al

valle,

All'ingi.

colpi

di bastone, di

canna, di

mazza.
autorit.
ruffa

A. Ibastetta fPuntoj ;Vnnlo a filza V. Punto. Ibattag-g-ion V. sopra A balucco. Ibattoexinio; A battesimo. Posto avv. col v.

A A

Tjacclietta;
alla

bacchetta. Post. avv. col v.

Comandare, vale Comandare con suprema

Albl>aclxiii

A. I>sera
rafTa,

a "Ibsera;
A
si

ruffa raffa, Alla

rffola rffala.

Alla grappa. Posto

avv, col V. Fare,

dice

Quando son

molli intorno

ATbTbacciiiccn

Tenere, vale Levare dal sacro fonte, Esser compare. s. m. Librttine s. f. pi.: Piccolo libricciuolo, sul quale s'imparano i primi elementi dell'aritmetica; allrim. Abbaco. add. Abbattuto, Grullo,

AB
Jlgio, Abbioscialo, Acquacchialo, Balgio; dicesi di Chi abbattuto o vinto da dolore, da infermila

ABB
ATbTbastai'di
figli
Il

v. a.

Ripudiare, Rifiutare: dii

cesi propriam. di quei padri che rigettano

loro

da altra cagione.

quasi e' fossero

bastardi.

A^Tblbaen

s.

m. Ardesia, epicomun. Lavagna:


i

In signif. neut. Imbastardire, Baslardire, Bastar-

Lastra quadra e sellile d'una pietra tenera e tur-

china, ad uso specialmente di coprire

tetti.

**A.l>lbg'ia, V. Bgi.

, Degenerare ; dicesi propr. (Ielle piante che degenerano dal proprio loro essere. A-lblbatin s. m. Abatino, Abatuccio, Abatuzzo,

dare. Tralignare

^Iblbaja^
nitens.
sce nei

s. f. Fungo mugnaio. T. boi. Agaricns Fungo mangereccio e di grato sapore; nadintorni di Genova e specialm. in pri-

e per dispregio Abaliicolo, Abalonzolo: Propriam.

dice di Giovinetto che vesta l'abito clericale, anche senza intenzione di farsi ordinar prete.
si

mavera.

A"blbatte
v. a. Appalloltare, Appallottolare,
I)

v. a. Abbattere, Atterrare: Gettar gi,

A-Ibl^allotta

Mandar

Rappailollolare: Ridurre in pallollole.

; e dicesi delle cose e delle persone. Abbattere, figurai. Opprimere, Indebolire, Ac-

a terra

A.lb"ballotto,

v. a.

Ballottare,

Sballottare

casciare

ed anche Costernare
il

Sbigottire,

Trre

Maneggiare alla peggio; e comunemente usasi in' Toscana per Tenere fra le braccia una persona, specialmente un bambino, e baciarlo, facendolo sale facendogli il pizzicorino ed altri atti di amorevolezza. Dicesi anche pi volentieri Sballottarsi una persona.
tellare,

Scemare
Il

coraggio.
:

Piegare, Inclinare Far volgere una cosa alquanto da una parte: Abbatteilo un p a drita; Inclinatelo alquanto dalla parte destra.

a tenda; Abbatter la tenda. T. mar. Calarla. im bastimento; Abbattere un bastimento, Metterlo


alla

^Iblbaudu

s.

m.

Abbandono, Abbandona-

banda V.

banda.

menlo, Derelizione. de forse; Prostrazione, Abbattimento: Mancanza,


Perdila di forze.

S Lascse abbatte; Lasciarsi abbattere, figur. vale Avvilirsi, Scoraggiarsi, Disanimarsi, Abbiosciarsi.

bastimento l'abbatte ;\\ bastimento abbatte.


T.

S In abbandon; In abbandono. Posto avv. coi v. Lasciare , Mettere e simili , vale Abbandonare Lasciare senza cura, senza custodia.

A.'b'baud.oxi

v. a. Abbandonare, Mettere in abbandono:' Propriam. Lasciar per affatto, e talora semplicemente Lasciare. Abbandonare: Lasciar solo, senza cura, senz'aiuto.

Dicesi in senso Jieut. Quando gira insuo asse verticale. S Abbttise n. p. Abbattersi, figur. Sgomentarsi, Smarrirsi, Perdersi d'animo, Avvilirsi. Inclinare: Piegare alquanto da una parte.

mar.
al

torno

A-Tblbattimento

mondo; Abbandonare il mondo: Ritirarsi dal mondo. Rendersi religioso. penscieo ; Abbandonare il pensiero : Porre gi.
Abbandondse
Deporre ogni pensiero d'alcuna cosa. n. p. Abbandonarsi: Lasciarsi andar

s. m. Abballimento, Atterramento. w Abbattimento, melaf. e comunem. per Sfinimento, Invilimento, Prostrazione d'animo e di forze, Accasciamento.

-A.l>lbatto
stralo

p.

pass. Abbattuto
di

e figurai.

Pro-

d'animo e

corpo. Accasciato, Costerallettato,

senza ritegno; e talora fgur. Sbigollicsi , Mancar d'animo. Perdersi d'animo, Costernarsi.

nato, Invilito, Sbigollito.


%

Gran abbatto; Grano


che
si

dicesi

Quello

Ablbarlocei
non

v.

a.

Diguazzare, Guazzare,
si fa

Sciaguattare: L'agitare che


del tutto pieni.

dei liquidi nei vasi

trova in terra abbattuto dalla dal vento.

pioggia o

A.lblbattuzii
modi
e tratti
il

add. Accanagliato

Che

usa

A-lblbarlg-

y. a. Abbagliare, Abbarbagliare;

canaglieschi.
s.

dicesi propriam. dell'Effetto che fa

sole

od

altro
s

A.l>Tbeced.,io
Abic e

m. Abecedario, Abbecedario,
i

corpo luminoso, quando ferisce che noi possono sostenere.


)

negli

occhi

Abbici, Alfabeto: Libricciuolo sopra cui


principii del leggere.

s'insegna l'alfabeto e

Figurai. Sbalordire, Stordire, Intronare: Far ri-

A.lblbeg'u.
dal

add. Abbechito. T. agric. Corroso


e dicesi propriam. delle

manere uno allonilo, sbalordito, Renderlo balordo percossa. per colpo de parolle; Appallar con parole, ed anche assol. Appallare, vale Confondere, Turbare ad alcuno in modo l'intendimento e le idee da renderlo incapace a dire e a rispondere ordinatamente. nn-a personn-a in t'n canto ; Sbatacchiare,
Stramazzar uno in un luogo, vale Geltarvelo impetuosamente in modo ch'egli resti sbalordito,
e quasi privo di sentimento.

verme chiamato Beco,


v. a. Abbellire,

ulive V. Oiva.

-A.l>"belli
Far
bello.

Abbellare, Imbellire:

Adornare,

g Abbellise n. p. Abbellirsi, Abbellarsi, Adornarsi, Affusolarsi, Onestarsi : Farsi bello.

-A.lbl>ellMieiito
tura
;

s.

m. Abbellimento, Abbellied ornare.

L'alto

e l'effetto dell'abbellire

V. Bellina.

Alblbex'ra
*

v. a. Afferrare,

Afgavignare,
si

Ag-

Abbarlgu
ecc.

p.

pass.

Abbagliato, Abbarbagliato,

guantare, Aggraffare, Aggraffignare,


tiuffare:

Acciuffare,

V.

vari significati del verbo.

Prender con violenza checch


usa per Strappar di

agguanta

d miseia;

Intronalo dalla miseria.


v.
a.

e tener forte, n

A.l>lbass>

Abbassare, Bassare, Sbassare:

Talora

si

mano V. Agguanta.

Far andare o Recare in basso. I e V. Aa. I arme; Abbassar le armi, figurai, vale Tarsi per vinto, Rendersi prigioniero. i uggi; Abbassargli occhi, Atterrarli, Chinarli.

S Ahbcrrse n. p. Afferrarsi, Azzuffarsi, Accapigliarsi, Acciuffarsi, Ghermirsi, Venir a zuffa.

A."b"berrira

v.

a.

Abbarruffare, Arruffare,

Scompigliare, Disordinare; e dicesi propriam. dei


capelli, della barba, delle

matasse e simili.

% Abbasssc n. p. Abbassarsi, Chinarsi ; e figurai. Umiliarsi, Dichinarsi, Aggecchirsi; e talora an-

S Abbcrrffase n. p. Abbarruffarsi, Arruffarsi, Rabbuffarsi, Accapigliarsi, e nell'uso tose. Abbirrucciarsi. Abbatuffolarsi: Azzuffarsi

che Piegarsi a

far

qualche cosa.

insieme graffian-

ABB
dosi
,

ABB
e

guastandosi

gli

abiti

disordinandosi

I)

Appaltare, e nell'uso anche Abbonare: Accordare

capelli.

Concedere

altrui

qualche diritto o prerogativa,


libri, e simili,

j4Ll>>esclx"att

V. Beschutf. A-l>t>essio p. pass. Aggranchiato, Intirizzito, Intormentito, Assiderato V. Abbessise. % Omino abbessto; Uomo torpido, intorpidito V.
Iinbess'io.

come

ingresso
il

al teatro, lettura di

pagamento d'una determinata somma. S Abbondse n. p. Appaltarsi, e nell'uso anche Abmediante


bonarsi. Parlandosi di
simili, teatri,

lettura

di

libri

A.'bibessae
guisa delle
far

n. p.

Aggranchiarsi, e nell'uso
assiderano, e
si

fior.

Ingronchirsi. Dicesi propriam. delle dita

quando

per soverchio freddo

si

piegano a

gambe

de' granchi, sicch non

ponno
di

pepe fpgnettoj.
v.

jA-l>toezixg"nLa
bisogno.

n.

Abbisognare

Aver

Pagare una data somma, in modo che la slessa venga ad esser minore che pagando volta per volta. A.Tbl>oiiaineiito s. m. Appalto, e nell'oso anche Abbonamento: Accordo, Convenzione o Patto, mediante il quale, pagando una determinata somma, si gode di qualche esenzione, diritto, prerogativa,
e simili

V. sopra
n. p.

Abbona

nel 2 signif.

-A-Tbl>if*rcix

add. Infurfantilo, Imbricconito,

-A.Tbl>oiiassse

Appaltonato, Scapigliato.
tiggi abbifrchcB
;

Occhi marrani V. uggio.


Abbigliamenti, e scherzev.

A.ljbig'g-i
Frnzoli
:

s.

m.

pi.

Abbonacciare, Abbonacciarsi, Abbonazzare, Abbonazzarsi, Rabbonacciare, Rabbonacciarsi: Tornar in calma. Tornar tranquillo e queto, e dicesi propr del mare.
in

Gale caricate ed eccessive nel vestire, specialmenle delle donne.

A.lbl>oricl

A.l>lig"li,

V.

a.

Abbigliare
il

Addobbare
rose.

con

questa differenza, che


della persona, e
il

primo secondo delle

dicesi propriam.

Abondare: Aver abbondanza di checchessia; ed anche per Soprabbondare, Sopravanzare, Eccedere: Far pi di quello che sia
v. n.

Abbondare

copia, a dovizia, Essere

in

necessario.

S Abbiglise n. p. Abbigliarsi, Abbellarsi: Vestirsi

A-l>Tbor<ia

elegantemente.

Afetoig-liamento
ranni.

s.

m. Abbigliamento, Ac:

conciatura, Acconciamento

o foggia di vestire; e pi propriam. Abito, Vestimento, Veste,

Modo

A'b'big'oela
stessa a

v. a.

Awolgolare, Avvolgere, Atpropriam.

torcere, Arrotolare: Ripiegare una cosa sopra s

mo'

di piccolo rotolo, e dicesi

di filo, carta tela e simili.

A.l>l>iiicloln
conito.

add. Guasto, Travialo, Imbric-

v. a. Abbordare. T. mar. Accostarsi ad un vascello per combatterlo, per investirlo. nn-a pcrsonn-a; Abbordar uno; per similit. Accostarsi ad uno per trattar seco lui di checchrssia; che anche dicesi Andargli all'abbordo. A.ibbordag'g'io s. m. Abbordaggio. T. mar. L'azione d'una nave che incontra un'altra onde poter combattere da corpo a corpo. Andare all'abbordaggio: Andd all'abbordaggio La manovra che si fa per andare all'abbordaggio >A.lblbord.o s. m. Abbordo. T. mar. Accosta-

mento
V. n.

di

j<^1>1> nella, un parlo.

Binare: Partorire due

figli

De

facile

due bastimenti. (bordo ; D facile abbordo: Aggiunto

-A.'b'bisca V. Avviscd. A.l>l>itt V. a. Abbinare.


alla

T.

mar. Dar
si

volta

gomena sopra

le bitte,

quando

dato fondo

all'ncora.

ad Uomo, vale Affabile, Accessibile, Col quale facilmente si pu parlare e trattare. Al3l>ox-ri v. a. Abborrire: Aver in orrore. -A-blboss V. a. Abbozzare Far la minuta di primi tratti di un diuna scrittura, Stendere
: i

Al> "bocca V. a.

Abboccare, Gustare, Assaporare: l' un viti chi no sepu Saggiar colla bocca: abbocca; un vino che non si pu abboccare.
, :

scorso e simili.

Accontarsi con % Abbccdse con un; Abboccarsi uno Parlar insieme. Venir a colloquio, ad abboc-

camento. Conferire. Abbccdse un bastimento ; Abboccare, Affogare, Traboccare, Far cappello. T. mar. Dicesi in senso neut. che abboccala nave, quando essendo armala di molle vele, spinta dall' improvviso impeto del vento, e ricevuta l'acqua di

Abbozzare : Dare la prima form? cos alla grossa opere di pittura, scol:ura o cesello V. Sbasta. n e Bozzare. T. mar. Allacciare un capo delle bozze a qualche manovra per impedire che trascorra, e per ritenerla nello stato di tensione che
I

alle

le

si

dato.
la

o cadenn-a, ecc.; Abbozzar la catena o mena. T. mar. Legarla alle bozze dopo

go-

gettata

sopra

al

l'ancora in mare, e filala la quantit necessaria. l'ncoa; Abbozzar l'ancora. T. mar. Ritenere l'ancora pendente sotto
la

bordo, s'affonda.

prua, mediante la bozza.

A.l>l>oocam.ento
abboccarsi
,

s.

Conferenza di

m. Abtcccamenlo: Lo due o pi persone per

IraKare insieme.

A-totoocclieive
A-l>l>oina
mar. Tirar
la

add. Abboccato: Aggiunto a


al

vino, vale Amabile, Soave

gusto.
vela. T.
il

nn-a veja; Burinare una

m. Abbozzo: Prima forma o figura di checchessia non ripulita, n condotta a perfezione altrim. Abbozzata, Abbozzatura, Abbozzamenlo. Bozza, Bozzo, Sbozzo V. Sbsso. AJaliyvL 9. m. Abate, Abbate, e per corruz. Abo. Cos chiamavasi anticamente in Genova Quegli
s.
;

A.l>lbosso

vela verso prua per prendere

vento di fianco quando obbliqno e contrario alla volla che si vuol seguire. A.l>"l>5ii s. m. Abbi'ono, Bonificio, Bonificamento. Voci dell' uso. Diminuzione di debito che fa il
creditore al debitore per anticipalo pagamento,

che vi rappresentava il popolo. Questa dignit popolare si ridusse in seguilo alle Ire valli di Bisagno, Folcevrra e Voltri, e in ultimo solamente a quella del Bissgno; essa dur sino alla
caduta della Repubblica.

A.y\>T'Q,gQet
vrare
i

v. a. Bi:acciare.
far

per

altra

cagione; altrim. Sconto.


v.
a.

bracci e
in
la

T. mar. Manomuovere con queste corde i


ri-

-A.l>l>oiia

Bonificare,

Abbonare,

Menar

pennoni
chiede

senso orizzontale, secondo che

buono. V. AbbH.

direzione del vento.

ABB
ATblbrag-lxetta (GambaJ;
V. Gamba.
Abbrancare, Aggrai)pare, Acmano o Prender con violenza e tener fermo quel che si prende. S Abbrancse n. p. Abbrancarsi, Aggrapparsi, ecc. **A'blbi'ascii. add. Avido, Ingordo j e dicesi propr. di Chi ha voglia smoderala di bere o di
a.

ABf
Tromba
a crespe

ATbTbi'u.tio
sato, fatuo

add. Abbrutito: Reso stupido, insenn. p.

V. Abbrtse.
Abbrutirsi
:

-A-Tblbranc V.

A-Tblbrtise
lido, ecc.

Comunem.
fa'.uo,

usasi

caffare, Arrappare,: Strappar di

per istupidire, Divenir come insensato,

sto-

"A-Tblbg-nii
bgnu; Lavoro
Procelloso.

add. Malfallo, Acciarpato,

borracciato, e dicesi di

Lavoro

AbTravaggio ab-

malfatto, abborracciato, ecc.

mangiare.

A.Tblbu.rraisc\x
v. a. Abbracciare
:

add. Burrascoso, Tempestoso,

A.lblbx'as(sa
H
I)

Circondare

Stringere colle braccia.

Abbracciare: Comprendere nel proprio cerchio. Seguire, Preferire, Adottare: Abbrass un par fio; Abbracciare un pari ito.

n. p. Abbracciarsi: Stringersi fra le che anche dicesi Far le abbracciale. A.lblbi*assaiiieiito s. m. Abbracciamento, Abbracciare, Abbracciata: Vicendevole abbrac5)

Abbrassse
;

a. Abdicare, Addicare; Rinunziare V.ad alla dignit, e dicesi propr. de'Sovrani. -A.lbclicazioii s. f. Abdicazione, Addicazione, Rinunzia V. sopra Abdica. ^, A. 'bellaiiieg'io ; Alla meglio, Alla bella

Aibdiica

braccia

meglio. Posto avv. vale Nel miglior


sibile.

modo

pos-

Meno male che uom


inn-a cosa

possa, Jlediocremenle,

Tollerabilmente, Cos cesi.


S

ciarsi

fra

molli.
s.

Accomoda
ciarla,

a bdlamegio; Rabber-

A-TbTbx-asso

m. Abbraccio, Abbracciamento, Amplesso: quest'ultima voce usasi per Io pi nel p!.


Abbraccialo V./166ros.
Figur. Sostenuto, Protetto, Favorito.

Raffazzonarla, Rinfronzirla.
Alla berlina V. Berlinn-a. Abele, Abeto, Abezzo. T. boi. Abies

^^%Inzegnse a bellanwgio; Far del suo meglio.

A-lblbrassu. p. pass.
)

A. Iberlinn-a ;
-A-Tbeto
s.

A.lbTbx*ettio avv. A macca, A macco, A bizzeffe, A josa, A fusone, A ribocco, In chiocca, ecc., e
dinota Abbondanza:

excelsa. Genere di piante della famiglia delle Conifere: Albero ragioso e grande, il cui fusto ter-

Da mangia

ghe n'Ha ab-

mina
della
bar la

in

puma

diritta;

il

tronco d molla resina,

breltio;

Da mangiare

ce n'era a josa.

Lagrima d'abezzoo Trementina fW.AbzioJ;

A catafascio, A pazzombroglio, A vanvera, ecc., e segna Disoidine: Ammggi abbrcllio; Khhnvcare a catafascio.

scorza bianchiccia e fragile, il legno bianco, molle e leggiero. Riesce ne'paesi freddi, e serve alla costruzione di navi, di letti e ad altri usi.

Egualmente, Indifferentemente, Senza divario, e nota Indifferenza: Vaddo abbrettio con ttli Io vo egualmente con chiunque. A babboccio, A caso, A casaccio, A fata, A banIl

-A.

Tbug-a Tbg-ag-na; A
Posto avv. col fanciullesco che
V.

slacciaburatta.
di

Fare

dicesi

un
le

Giuoco
mani, e
lor

fassi

in tal
si

modo: Due seggono


si fa

l'uno incontro all'altro,

pigliano per

diera, Al bacchio, Alla^ diavola, ecc., indica

Poca

tirandosi innanzi e indietro

come

dello slaccio

Parla abbrettio: Parlare a casaccio, inconsideratamente, Anfanare, Abbajare. Fa e cose abbrettio; Farle a caso, senza pensarvi, senza
riflessione;
riflessione.

abburattando
frottola,

la

farina,

vanno cantando una

A capriccio. Ad
abbrettio
;

arbitrio, di Propria volont

Scrive

A.

che comincia: fieu^ia bgagna, Martin l' andceto in Spagna, in Spagna in Spagnu dove canta 5 rscignu, ecc. Ibeletto fScloaJ; Tabacchiera a bauletto

Ucr'w ere a capriccio. Vive abbrettio;

V. Sctoa.
avv. A bizzeffe, A ramata, In chiocca, buon dato. In gran copia, Soprabbondanlemente, ecc. V. A balucco. A.lbzio s. m. Trementina, Terebentina, Lagrima d'abezzo: Si;cco resinoso, che, naturalmente o per incisione, esce da molle piante terebentinacee e

suo arbitrio o volont. A.I>Tbre"vi v. a. Abbreviare, Accorciare, Scorciare: Far pi breve. o discorso; Abbreviare, Epilogare, Compendiare:
di

Vivere

A. Ibezeffe
A
josa, In

Ristringere

il

discorso,

la

narrazione.

o Per Abbreviarla. Posto avv. vale Insomma, Per conchiudere, Per farla breve.

Pe abbreviala; Ad

conifere.

A-fetore-viata s.

A-Tblbreviazin
mario

Abbreviatura: Parola abbreviala de'suoi caratteri nello scriverla; ed anche Legatura di pi lettere insieme per pi brevit. s. f. Abbreviazione, Abbreviamento, Accorciamento; e propr. Epitome, Somf.

-Agibilit
che ne
tudine,
"
lo

V. a.

Abilitare:

Render uno capace


gli

conseguire alcuna cosa, col togliere

ostacoli

impediscono.
s.
f.

A-Tbilitse

Abilit,

Capacit, Idoneit, Alti-

Acconcezza, Perizia.
:

Ristretto d'un discorso,

*AI>Tbrig-ela V. Abbigdeld. A.lbtori'vse n. p. Abbrivare. T.


del Principiare a muoversi
la

mar.

Dicesi

nave prima che essa abbia la sua uniforme velocit proporzionala al vento o ai remi che la spingono. A-Tblirivo s. m. Abbrivo. T. mar. Molo rapido del naviglio spinto da vela o remi; onde Pigliar l'abbrivo Cominciare a muoversi; Aver preso l'abbrivo, Camminare con tutta la velocit proporzionata.

l'ha avo l'aTemerit, Ardire, Impudenza Fu temerario a segno di... g Personn-a u'abilitce; Persona di recapilo, cio d'abilit, capace di eseguire qualunque cosa.
bilitce de....
s
f.

A.Tbilita5Bii
rala
e

Abilitazione: Abilil dichia-

Lo
V.

abilitare.
a.

A-lbiiixa
Render

Avvilire,

Abbictlare, Deprimere:

vile,

abbietto, spregevole.

A. Ibiscia;
**JL

serpicella,

zig

zag,

spina
l,

pesce. Posto avv. colv. Fare, vale In qua e in

qnasi serpeggiando.

^iLib'bi'niiiJLii dd. Verrinato. T. mar. Aggiunto che si d al Legno roso o danneggialo dai brumi V. Brmma.

Ibiscclxin.ii-a
A
il

avv.

bardosso.

Ma-

lamente, Alla peggio,

bioscio V.

Ayisso

(Fa

l'j;

Far

diavolo e

bagarda. peggio. Im-

>l.]blt>ru8tolx

V. Brustoli.

perversare, Tempestare.

ABO

BR

Adibita. V. n. Abitare: Slar di casa, Aver domicilio. iusemme; Coabitare Abitare insieme. S Abitu p. pass. Abitalo. Usasi anche per Ag:

A l>iin.-a;

Alla buona. Posto avv. vale Semplicemente, Schiettamente, Senza malizia e senza cerimonie.

giunto di casa o di

A."bitante
Luogo dove

s.

paese, dove siano abitatori. m. Abitante, Abitatore Chi abita.


:

de Dio ; Alla buona. Alla carlona , Alla grossa, A slampa. Alla dozzinale, Alla sciamannala, Negligentemente.

A.l>ita.ziii

s. f.

Abitazione, Casa, Domicilio:

si abita.

Abituro o Abitacolo dicesi

Andatene a bnn-a; Andarsene


rare con ingenuit

alla

buona: Opeanalia

d'L'n'abilazione misera.

e schiettezza; e talora

A.'bito

s.

m. Abito,
Vesti.

Vestilo, Vesta, Veste, Vesti-

mento V.

che senza cerimonie. a bnn-a, Gente a bnn-a; S

Ommo

Uomo

Abito, Abitualezza, Abituazione, Assuefazione, metaf. usasi per Quella qualit acquistata per un fre-

buona. Gente alla buona, cio Schietta, Senza malizia; ed anche pi frequentem.. Senza eti-

quente uso d'operazioni, che difficilmente

si

pu

rinnovare.
c'u

da

fratte; Abito, Cappa, Cocolla. Madontia; Abitino, Scapolare. Dicesi a

quadretti di panno coll'irrmagine della

Due Madonna

del Carmine, attaccali a due nastri, che per divozione della medesima portano al collo i devoti. de crte o de galla; Abito da spada. L'abito tion fa moiaco; L'abito non fa il mo-

A Ibnn'a A l>n. patto A Tbn pox'to


A A
vale Imbarcarsi.

chetta. Alla piana.

naco. La croce non


veste non
fa

fa

il

cavaliere, La toga o la

m. avv. Di buon'ora, A buon'ora, Per tempo. Di buon mattino, contr. di Tardi. m. avv. A buon mercato, A buon prezzo, Per poco prezzo \. Accatta, Vende. ; A buon porto. Posto avv. col V, Essere, vale Essere vicino al punto di conseguire una cosa o di averla compiuta. "bn px'exo V. sopra A bn patio. "bordo ; A bordo. Posto avv. col v. Andare,
avv.

sofo. Frov.

La barba non fa il filoil dotlorp, (he significano L'apparenza esteriore

A. Ibojrdosso
piglio,

bardosso.

Alla Peggio,

non indizio delle qualit intrinseche. A.1bitvi.> V. a. Abituare, Assuefare, Accostumare, Avvezzare. S Abituse n. p. Abituarsi, Accostumarsi, Avvezzarsi, Assuefarsi, Ausarsi Trendere o Far abito. Contrarre abitudine, Far natura.
:

Senz'ordine, Sossopra, In confusione. In iscome simili

V. Dosso bardosso.
Partorire innanzi
i

-A."borti

v.n. Abortire, Abortare, Sconciarsi, Sciuil

parsi, Disperdersi:

termine

naturale. Parlandosi di bestie,

Fiorent. dicono
progetto,

Freggiare.

^^bitdine

s.

f.

Abito Abitudine, Abituatezza,

Fd

aborti

un progetto; Sventare un
fallilo.

Assuefazione, Costumanza; ed anche Vezzo, per lo pili in senso d'abito men buono.

ma

metaf. Farlo andar

-A."borto

s.

S Cattiva abitdine; Abitacelo, MaFvezzo, Mendo. S F perde l'abitdine; Divezzare, Svezzare, Far

mento d'un
w

m. Aborto, Sconciatura: Disgravidafeto, vivo o morto, avanti il tempo

legittimo del parto,

perdere

il

vezzo.

S Piggi l'abitdine; Prendere o Far Abito, o l'abito, Abituarsi, Contrarre abitudine.

della
n

Aborto: Qualunque frutto, fiore o altro prodotto natura che nel suo genere sia mostruoso,
Figurai. Qualsivoglia cosa falla alla peggio,
infelicemente.
riuscita

A.'bjra

v. a. Abjurare,

Far abjurazione: Negar

A. A, Tbcca

con giuramento qualche opinione credula prima. Iblnda. (Punto); Punto a blonda V. Punto.

Al>tio
riti

add. Mogio, Grullo, Intorpidito: Di spi-

m. avv. A bocca, A viva voce, vale

Presenzialmente, conlr. di

averta ;
vale

A penna. In iscritto. bocca aperta. Posto avv. col v. Slare, Ascoltare con grande attenzione, senza far A

A "btti; A A Tbtto
A.

addormentati, conlr. di Desto e Vivace. balzi, Balzelloni, Saltellone. Posto

avv. col V. Andare V.

Andd.

motto, senza fiatare. de lo; A sgorbia V. Tenagge.


cone,

a "bccn ; A boccone a bocA brano a brano, ecc. A. bodoniana; Alla bodoniana. Modo avv.
A. "bccoli
A
frusto a frusto,

Sorla di legatura di

libri

fatta

con semplice cari

A A Ibra^ge
di

(Accatta); Comperare a novello o in erba V. Accatta. Tbrag-liettii (Porta); Uscio a brachettone V. Braghettn. "branclxse; A brancate, A manate. Posto avv. vale Tanta materia quanta si pu tenere in una mano; e per estens. In gran copia. ; A braccia. Posto avv. vale A forza
braccia.

tone fasciato di carta e lasciali

fogli

intonsi;

ed anche per Una sorla di composizione tipografica, tutta quanta in caratteri lisci e senz'alcun ornamento, cos della dal loro autore Bo-

Parla a brocce; Favellar

a caso,

casaccio,

a fata, a bandiera: Parlare senza considerazione,

A Tbg-lio
avv, coi
ratura
V.

doni, celebre tipografo.

A
n

A-l)!! Ibllse; A
rffcghe.

A bolo o Di bolo. T. dorai. Posto Dorare o Inargentare, Specie di doinargentatura V. Bglio. V. a. Abolire, Sopprimere, Annullare.
;
folate,

A "bra^^etto
infilato

Anfanare, Abbajare. Predica a brocce; Predicare a braccia, vale Predicare senza aver preparato in iscritto la predica.
;

A
,

braccetto,

braccio. Posto
col

avv. col V. Andare


passeggi,

vale

Andare

braccio

nella piegatura di quello

accanto a cui tu

rffiche,

rfoli

V.

A "bra99'armi;
il

Coll'armi al braccio. T. mil.


disteso
il

stormo,

folla,

branchi, In.quanlit,

molli

Sorla di posizione del soldato, in cui


fucile

per volta.

braccio destro naturalmente, sorregge colla

mano

A. toomto
A buon
Se
altro

A "bn. cnto; A
non
fosse,

(Gamica); Tromba

tesa V. Gamica. buon conto, A buona cautela,

appoggiandolo a piombo e strettamente


Indica
il

essere. Posto avv. vale Frattanto, Intanto,

A Ibra^^e a'rerte; A

alla

spalla.

saluto fallo ai bassi uffiziali.

braccia aperte.
:

Modo
Con

Conlulloci, Nondimeno.

avv. e vale Colle braccia dislese

e figurai.

u
soddisfazione.

ACA
gran desiderio, Con gran piacere, Colia maggiore

ACA

A. 'breg-afolla
Punlo.

(Punto); Punto a strega V.

A. l>rennetto

(ZgJ;

Fare

Giocare a

cruscarciia o a semboiino V.

Zgd.

A caiicaig'naii A canestx^ello (Pan); A A cangrio A


biccicalla

(Zgd); Fare o Giocare a

V. Zgd.

Pane

a ciambella,

e assol. Ciambella

V. Pan. cambio, m. avv.


frutto.

censo,

gua-

dagno,

interesse,

A.l>rex
A.

s. m. Compendio, Sunto, Transunto, Sommario, Epitome Ristretto d'un'opera. Voce pretta francese Abrg. strinea; Puntale V. Tbug-g-in
:

Piggid dince a cangio; Dare o Pigliare

denari a cambio, vale Prestare o Trre a prestito danari con interesse.


Mette

da

dime a cangio; Metter denari

a cambio,

A.

Agggm, Tbiilin; A
gliare,

a interesse, ecc.

bulino. Posto avv. coi v. IntaLavorare, ecc. vale Col bulino, Per mezzo

-A-

cannnetti ,
di

cannoncini

Aggiunto a

Gala (xiub), Merletto e simili, vale Fatto a guisa


cannoncini.
alla

del bulino.

A. "biiridda
V. Buridda.

m. avv.

In tocchetto, In guazzetto

A.

cappa (Mttise); Mettersi


V. Cappa.

cappa.

T.mar.

A. Tbstin.
Roba.

(Roba fwtaj; Vestito

bustino V.

A
A.
A.

cappellse ;
A
josa,

cappellate. Posto avv. vale

A.l>xivaMieiite
propriamente.

avv. Abusivamente:

Con

abuso, Per abuso; ed anche Ingiustamente, Im-

A.lt>xivo

add. Abusivo: Detto o Fatto impro-

priamente, Contrario alle regole. S Monceu abx.'va; Moneta abusiva. Voce dell'uso, e vale Moneta computata ad un prezzo maggiore
del
legale
,

A capp9iiiu-a;

A ramata, Ab-' bondantemente. In copia, In quantit, ecc. A capo o A capo di linea. Posto avv. dicfsi dello Scrivere quando dopo un punto fermo si ricomincia una nuova linea. (Roba fceta) ; Vestito a vestina V. Roba. Alla cappuccina. Posto
fusone, In chiocca,

cappo;

cappotto

secondo

le

circostanze
bucciuoli,

gli

usi

avv. vale Alla foggia, All'usanza dc'frati cappuccini.

meglio abusi particolari d'un luogo.

Arve
T'ta

ti

-Al1>x;o; A bucciiiolo, A A boncinello, A anellelto.

cannello,

cappccinn-a ; Scuretti V. Arva. a cappccinn-a; Torta alla cappuccina


alla

AJyux,

T. agno. V. Insci. Abusare: Far cattivo uso, Usare sopra il dovere. Usare alcuna cosa male e sconvenevolmente. Eccedere limiti del convenevole. S Abzse ; n. p Abusarsi, lo stesso eh:; Abusare. A.lbuzo s. m. Abuso, Abusione, Abusazione: Uso perverso, Mal uso. Alla diavolala, Alla pegV.
n.
i

V. Trta.

Tvaggia a cappccinn-a ; Tovaglia


cina.

cappucsulla

Modo

scherz.

vale Senza

tovaglia

A capriolo; A creg"o;

mensa, a foggia dei cappuccini ed che non ne usano.

altri claustrali

A fezzai-onn-a;
gio,

bioscio,

Malissimo, Jlalissimamenle, ecc.


P.obinia:

A capriccio. Posto avv. vale Capricciosamente, Di S'ja testa , Di propria fantasia, Di sua invenzione. Senza determinata regola. A carico. Posto avv. lo stesso
che Ad od in aggravio. se a crego d'nn-a persnn-a; Esser a carico d'uno, vale Cagionargli spesa o incomodo.

V.

bagardas.
f.

A^ccia
Canada
Italia

Beiralbero dell'America settentrionale, cosi chiamato in onore del botanico Robin, che fu
a
il

primo

a recarne

il

seme

dal

A carlnn-a

m. avv.

Alla carlona,

e vale

Parigi

nel

secolo XVII.

Coltivasi in

Trascuratamente, Alla buona, Alla grossa. Alla

A caccia;
S Ave

da quasi due secoli per ornamento de'giarforma la delizia della nostra Acqnasola. Dicesi anche Acacia, Fseudoaccia, Albero de' piselli.
dini, e

A carrse
A
ste,

semplii-e.

m. avv. A carri, A carra, A carrate,

rifuso; e per estens.

barelle,
In

balle,

ceavv.

caccia. Posto avv. col v. Andare,

vale Cacciar;'.

A eai'te sce; A
e
I)

A ramala, A

fusone.

gran quantit.

carte coperte.

Modo

A cadello;
vere,

capo a tentone, a zonzo. Aver il cervello sopra la berretta, vagliono Operare sconsideratamente, senza giudizio.
lesta
il

a caccia; Aver

vale Senza vederle.

Fig. vale
oltre.

A chins'occhi, Non andando pi

Alla cieca,

Senza cercar

l.

In

cervello,

martollo,

A do-

segno, In corda. Posto avv. coi v. Tenere,

Fare stare, Stare, ecc. vale Far vivere o Vivere con moderazione, non uscendo dai termini dovuti. S Mette testa a cadetto; Metter cervello. Metter

A cadenetta A cag-ollo ^ A camallesca;


V, Punto.

giudizio.

A casetta (Lmme); Lume A cataftiscio A A catalaiin-a A


avv.
ciata,

-A. cartolili (Punto); Punto passalo V. Punto. A. cax'toccio; A cartoccio V. ^4 scartoccio.


a calza

V.

Lmme.

catafascio. All'imbrac-

All'Inviluppala, Senz'ordine,

Alla peggio.
,

avv.

garganella

can-

(Punto); Punto a catenella

nella,

A doccia. Accompagnato

col v. Bere, vale

(Scaa); Scala a chiocciola o a lumaca V. Scaa. A mo' di facchino. Posto avv. vale Sgarbatamente, Scortesemente, Villa-

Bere senz'accoslare il vaso alle labbra, ma sostenendolo in aria, versando in bocca il liquore senza

A cattivo partilo;
Trovarsi a mal partito,
in

pigliare

il

respiro.

Alla

mala parala. Po-

sto avv. col V. Essere o Trovarsi, vale Essere o

nammte.

mal punto.

A.

camniin
In acconcio,

A uopo, A dovere

In

concio.

-A.

cavalla^ja
V. Pollastro.

('P/Zas/rq;; Pollo all'arrabbiala

deslro,

Opportunamente V. Ande,

Vegni.
S

Mette testa a camviin; Metter cervello, Metter


giudizio V.

cavalliii; A cavalluccio. Posto avv. col v. Portare, e simili, vale Portare altrui sulle spalle
con una gamba
in

cadello.

qua

una

di l dal collo.

, ,

ACC
A. eavallo; A
cavallo.

ACC
Modo
avv. che
si

11

-A.ecaiid.aca se
tiq.
:

n. p. Abbassarsi, Dichinarsi,

A,

adopera con vari verbi V. Cavallo. ca-valln; A cavalcione, Arcavalcione

.\ccontarsi, Aggocchirsi

Non curare

il

quesfullima voce an; proprio grado, e discendere a


di

A cavalcioni, A cavallo. Posto avv. coi v. Star*, Porre, e simili, vale Slare, ecc. sopra qualsivoglia

far lega

con persone

minor condizione.

A-ccannnu.
nonetti.

add.

cannoncini V.

can'

A ca^'o;

cosa con una

gamba da una banda e una dall'altra. In capo o A capo. Modo avv. e vaio
:

-A-ccaparra v. a.
caparrare
:

Caparrare, Accaparrare, In-

Al fine, Al termine, e simili, e dicesi propriam di

un dato periodo di tempo A cavo deiranno, d'un meize,ecc.; In capo dell'anno, d'un mrse, ecc. Vegni a cavo d'nn-a cosa; Venir a capo o a flne di checchessia, vale Finirlo, Venirne alla conclusione. Ottener l'intento.

compra d'una cosa, dando ricevendo caparra; ed anche Fissare semplicemente sulla parola checchessia per uso proprio o altrui , senza dar caparra : Ho accaparru t iinnoei e a carossa; Ho accaparrato i suonatori e
Fissare
la

la

carrozza.
Anticiparsi, Sollecitarsi,

-A.

Per caso, Per so; te, Accidentalmente, Casualmente, Com'ella vien-^;e talor.i Fortuitamente, Fortunalmente. pensali; A caso pensato, vale Pensatamele, Concaso,

eaxo avv.

Accaparrdse per tempo:

Venir per tempo. l'animo d'nn-a persnn-a


varsi

Conciliarsi, Catti-

l'animo d'uno.

sideratamente, Consigliatamente,

posta.

-A.ecapax'raiite

Parla a caxo ; Favellare


fata, a

a caso o a casaccio, a

gangheri, ecc.: Dirla com'ella viene, e non


si

pensare a quello che

favella.
,

A.cax.

s.

m. Anacardo

Anacardio

Acagi

add. Attrattivo. Dicesi di Volto e di .Maniere che allettano, che piaciono: Manieroso, Gentile, Grazioso, Simpatico. -A-ccapi V. Capi. V. Capita.

A-ccapifa
Castrare
i

Aeajon, Cagi. T. hot.

Anacardinm

occidenlalc.

-A-ccappii
polli,

V. a.

Albero che ha il tronco nodoso, le foglie ovato, smussate, intere, simili a quelle deiralloro fiori biancastri e ternjinali in pannocchie; il suo legno doro e. compalto. originario dell'Asia meridion.
;

Capponare, Accapponare: che poi cos conci appelliamo

-A.cca
Il

s.

f.

Acca: Lettera ottava


zero.

dell'alfabeto.
J

Acca, comun. usasi per Nulla, Cica,


frullo,

me

n'

unto. Un Uno straccio, ecc. S' importa nn' acca : Non me n' importa

Aecappssix
A-ccasse
A.ccaserm.a

Uno

In

jota,

uno zero, ecc. S Fd all'acca; Fare a mezzo, a met, a comune, a comunella, in comunalt. Fare a combutta (voce bassa), vale Accomunare, Far partecipe o Spartire checchessia fra. due o tre in eguali porzioni. S No ne savei nn'acca; Non saperne un' acca Non ne saper boccicata o biracchio o uno straccio, vale Saperne un bel niente. Nei pubblici incanti voce che usasi gridare da! banditore tre volle, distinte l'una dall'altra, annunziando ad ognuna di esse le clTerle fatte dai compratori, e deliberando alla terza Toggetlo esposto
in vendita al

un' acca, un frullo,

Capponi. l'ncoa; Capponar l'ancora. T. mar. Assicurarla col gancio di cappone per alzarla o fermarla alla sua grua quando si abbia salpato. add. Accappuccialo. T. cavali. A.L'giunto di cavallo che ha la testa corta. Imparentarsi per n. p. Accasarsi via di mairimonio.
:

v. a. Accasermare, Casermare. \oci dell'uso. Far prendere i quartieri a' soldati; che anche dicesi Acquartierare. S Accasermdse n. p. Casermars, Accasermarsi,

Acquartierarsi.

A.ccassettu
al

(Mento); Bazza. Dicono


arriccialo.

Fior,

Mento allungato e un poco

A.eeastellix

add. Accastellato, Gallulo, Di molla madia. T. mar. Aggiunto che si d a Quel vascello che ha i castelli di poppa e di prua molto elevali sopra la coperta.

maggior

offerente, cos:

A cai nn-a;
Acca

A.ceatta

Offerta prima;
trae;

Acca due;
n. p.

Offerta seconda;

Terza ed ultima

offerta.

.A.cca'ban.nse
m. quando
e in
b.

Abbuiarsi, Offuscarsi,

Farsi nero. Annerirsi, Rabbruscarsi, Rabbruzzare,

Comperare, Comprare, e Accatvoce pochissimo usata. a bn patto, a bn prexo; Comperare a boon prezzo a buon mercato, cio Per poco prezzo. o btto, a-o btto o a brcco; Comperare a
v. a.

lare: quest'ultima

Far culaja; dicesi propriam. d;l Tempo s' intorbida e minaccia tempesta. ^ (A-i tempi d'J; Ai tempi dei tempi, vale Dalla pi remota antichit. .A.ccaj V. a. Allacciare, Aggruppare. T. murat. Unire insieme e legare in cappio molti mazzi di

novello,

in
sia

erba, vale Contrattare alcun frullo

ccai

prima che

maturo.

Comperare a contanti o por pagamento pronto. all'incetta; Comperare a balzello, vale Comprare con mollo profitto per occasione straordinaria che
dina: contanti;
contanti, cio Col
si offra.

corda.

Legare.

T. agric.

Stringere ed

Unire

insiem?
cesti
di
ritti.
:

all'ingrosso; Comperare
grosso,
all' in

all'ingrosso,
Irf

all'

indi-

con fune o altro rami d'albero sparsi e

piante sparnicciati, ond'e' crescano uniti e

di grosso, cio

gran quantit.

o meno; Comperare
quantit,

>\.ecalappia

v.

a.

Accalappiare, Trappolare

poco

alla

volta

minuto, cio In poca V. A meno nel 2

A-ccamallu.
tratti scortesi
,

Ingannare con alcuna apparenza o dimostrazione di bene, Sedurre. add. Facchinesco : Di modi e
incivili
,

significato.

subilo

Accampse
Porsi a

propri di facchino.

campo

Accamparsi, Campeggiare, Fermarsi coll'esercilo, e porre gli


n. p.

In crensa; Comperare a credenza, cio Senza dar il prezzo. in fraoxo; Comperare per iscarriera: Comprar fuor del traffico corrente, e quasi occultamente.

6 lardo da-i gatti; Andare


Dicesi
in

alla gatta pel lardo.

alloggiamenti

alla

campagna.
add. Accanagliato, Canaglie-

.ccanag'g'iix
sco V. Abbattuzzu.

modo prov. del Comprare checchessia non all'origine, ma in seconda mano, e perci senz'alcun profitto, perch fallo dal

primo rivenditore.

12

ACC
un gatto in
vale t'n sacco; Comprar la gatta in sacco, Comprar checchessia senza vederlo prima.

Adt

A.cclxug'g'e

v. a.

Cogliere, Raccogliere,

Ragdiffe-

granellare. Questi tre verbi

hanno per una

Star bene: S Accattasela; Meritarsela, Meritar cos, Me l'ho accatta; Mi sta bene, Me la meritai. contanti; Comprar S Accalldse e bceghe a dince
le brighe, o simili, a denari contanti, o a contanti, fuor di proposito, o simili, vale Cercar le brighe a bella posta, determinatamente, con piacere.

renza tra loro: Cogliere, e per sinc. Crre, vale Spiccare erbe o fiori o frutti o fronde dalle lor piante; Raccogliere, e per sinc. Raccorre, vale
Pigliar checchessia levandolo di terra
;

Raggra-

S L'accatt,

mostra vende;

Il

comperare insegna

nellare vale Raunare insieme

le

granella sparse.

e r; Raccorre le reti, vale Ripiegarle, Ritirarle.

vendere o spendere. A.ccattix s. m. Compratore: Colui che compra.

Acca-xn,
torto

v. a. Cagionare, Accagionare,

Im-

drappi; Stendere panni. Raccogliere panni, Tendere V. Destende. un cavo, nn-a gmena, ecc.; Adugliare un cavo, una gomena, ecc. T. mar. Disporlo in giro o
j
i

conlr. di

putare, Accoipare, Incolpare:

Attribuire altrui a

Raccoglierlo in duglie.

un detto o un

fatto.

>kcclxitt.se
di Bigi),

Cagionare, Produrre, Arrecare, Esser cagione V.

Caxotid,

A-cchitto
p.

-A-^^eizo
t ,

pass.

Acceso V. Accende ne' suoi

varii significati.

de'Giuoc. Giocare il primo. s. m. Achitto (frances. de'Giuoc. di Bigi.): La prima mossa della palla di colui che dee giocar il primo, e che vince la mano al giuoco.
n. p. Achillarsi (frane.

Dar

l'achitfo, vale

Acceso .detto di Colore, vale Allegro, Vivace e ben vermiglio. Dello di Conto o Partita, vale Non ancora

A.ecia,
si

s.

f.
i

Raschiatoio T. coc. Strum. di cui


conciatori per radere le pelli.
:

servono

Acciacco

pagato,

Non

cancellato dal libro.

A.^9eM.d.e

v. a. Accendere: Mettere o Appiccar fuoco a checchessia perch scaldi e illumini.

Accendere, Riscaldare eccessivamente; e figurai.


:

s. m. Acciacco, Malore, iMagagna Mala disposizione di salute, e propr. Leggera indisposizione, che suole accadere nella vecchiaia e talora accompagnarla. Vegiopin d'acciacchi ; Vecchio chioccio, acciac-

Muovere, Eccitare. S Agcendise; n. p. Accendersi

coso, pieno d'acciacchi, di malori

ecc.

Prender fuoco.

Acciaccix

add. Acciaccato, Acciaccoso, Mal-

in ta faccia; Accendersi, Infiammarsi nel viso. Divenir rosso per isdegno o per altro motivo. nn-a guar, nn-a lite, ecc.; Accendersi una
guerra, una disputa, esimili, vale Appiccarsi, Aver
principio.

saniccio, Jlalaticcio, Morbisciato, Cagionevole,

Valetudinario, Jlalescio.

Accianta
la

A-Ccenna; v.

a.

Accennare: Toccare alcuna cosa,

Il

di alcuna cosa, cio Parlarne

brevemente e suIl

v. a. Piantare Propr. Porre dentro rami dogli alberi acciocch e' vi si appicchino, germoglino e fruttifichino. Piantare, per simil. Conficcare o Affondar checchessia con forza in qualche luogo.
:

terra

perficialmente, Far menzione. Notare, e simili.

Conficcare: Ficcar chiodi per unir cose insieme,

A-ccenta v.
gii

a.

Accentare.

Il

porre nelle scritture

accenti o

altri

segni d'ortografia.

A^QQex'tsL

v. a. Accertare, Assicurare,

Far certo,

per altro effetto. in sci parmcea; Lasciar in asso o in nasso : Lasciar solo e senza compagnia; e talvolta Lasciar sul pi bello;

sicuro V. Assegd.

A^cc&ttsL
come

S Accertsc n. p. Accertarsi, Assicurarsi, Chiarirsi. v. a. Accrespare, Crespare, Increspare,

Rincrespare,Lomb. Pieghettare: Ridurre

in

crespe

zugo; Piantare
giocare.

il

giuoco,

vale

Lasciar di
Lasciarlo,

nn-a personn-a: Piantar uno,

vale

piegoline fccllej; e dicesi propriam. di pannilini,

cmici, colle, rocchetti, gala e simili.

S Accettdse n. p. Accresparsi, Incresparsi, ecc. A.59ett, V. a. Accettare : Ricevere con animo


di ritenere.

Acciapp
Il

M Accettare: Aggradire, Aver grata un'offerta, ecc. H

Abbandonarlo all' improvviso e contro il dovere. Acciantse n. p. Piantarsi, Conficcarsi. V. a. Chiappare, Acchiappare, Agguantare, Aggavignare: Far presa di qualche cosa, Pigliarla improvvisamente e tener fermo. Raggiungere, Arrivare: L'ho acciappu dall' Erco;

Approvare, Consentire, Condi^endere, mettere, Menar buono.


l'ereditce;
l'eredit dichiarandosi

AmIl

Lo

raggiunsi alla piazza degli Archi.

Cogliere, Incogliere, Sorprendere altrui all'im-

Accettar l'eredit, dicesi del Pigliar


voler essere erede.
Il

provviso sul

fatto

Pe nn-a volta ve
vi
ci

g'h ac-

ciappu; Finalmente

colsi.
:

Accettare o Tener l'invito; e in term. giuoco Tener la posta. Tener l'invito, Toppare. nn-a cambiale; Accettar una cambiale: Prometl'invito;
di

il pagamento della somma compresa nella medesima. un in t'n corpo; Accettare alcuno in un corpo, Ascriverlo fra.... Annoverarlo nel numero di...: Associarlo ad un corpo o ad una famiglia. A.ccetta.ii.te s. m. Accettante Accettatore. Accettante, lo commercio dicesi: Colui che accetta una cambiale per pagarne il valore alla scadenza.

tere

L'ho acCogliere, Ferire, Percuotere nel punto ciappu in ta testa; Lo colsi, lo ferii nel capo. Il Guadagnare, Vincere al lotto: Se gh'acciappo un terno, no ghe zugo maiciii; Se vinco un terno, non vi giuoco mai pi. S Acciappse n. p. Chiapparsi, Acchiapparsi, Agguantarsi
,

Attaccarsi

ecc.

Acciattse A^^itlente
plesia
,

n. p. Appiattarsi
s.

V. Accuccidse.

m. Sincope, Apoplessia e ApoInfermila che consiste

volg.

Accidente:

nella repentina sospensione delle azioni vitali.


Il

A.ccetta,zioii
mento

tario,
:

s.

f.

Accettazione, Accettadicesi l'Atto del trat-

Accidente: Avvenimento, Accadimento buono o


reo che sia
Alle volte
:

L'accettare.

De

volte se
certi

dan

di accidenti ....

Accettazione. In
il

commercio

quale promette in iscritto di pagare alla


la

Il

si

danno

accidenti....

scadenza

cambiale che

gli

viene presentata.

volto di

Mostro. Dicesi pure dal volgo per ischerzo al donna per mostrarne la deformit Che
:

ACC
brutto accidente
brullo ceffo!
!

ACC
accidente
!

13

Che

brutto

Che
dia-

Scarpa accolla;

Scarpa accollala: Scarpa


v.
a.

che
'tes$.

calza molto sul collo del piede.

se un accidente; Essere un demonio, un


volo, ecc., dicesi in

A-ceomand-a
T. dipan.
Il

Accomandolare. T.
le
fila

modo

basso di Persona irre-

Rannodare o Rimetter

dell'ordito.
,

quieta S

terribile,

ovvero destra ed accorta.

A.ccoMianclu.a
A.ccoiii.o<ia
settare,
V. a.

accidente m. avv. Per accidente, Per sorte, A caso, Casualmente, Accidentalmente. A.9i<ieiitvx add. Apopletico, e volgarm. Accidentato. Dicesi di Persona inferma d'apoplessia.
$

Pe

Comndolo. s. f. Bndolo capo della matassa che si lega per ritrovarlo V. Lasso.

Accomodare, Assestare, As-

Acconciare: Ridurre a buon essere, Met,

Moro

accidentali; Ceffo brutto, Volto deforme,


vedersi.
Il

mostruoso, orribile a
S
Difficile,

Travaggio accidentali; Lavoro arrangolato, cio


Malagevole, Faticoso.
V. a.

A.cciec;
taf.
si

Accecare e non Acciecare


all'intelletto,

Me-

Il

riferisce

vale

Offuscare,

Abbacinare, Allucinare, Ottenebrare, Affascinare,

Far travedere.

A-cciecu.
lucinato,

p.

, pass.

Acciecalo, Abbacinato, Al-

Affascinato) Illuso, Tratto in errore.


v. a.

A-^giniLeuta
ti

Cimentare, Provocare,
-

Isti-

Il

in buon termine. Accomodare, per Essere opportuno, Venir in acconcio: Quelli dince m'han molto accomodu; Quei danari mi accomodarono molto. Far comodo, Contentare uno d'una cosa Vasci>s5lo sciporrieiva accomodarne; Ella sola potrebbe accomodarmi. e Comodare, in senso neul. per Tornar comodo: Sci facce comme megio gh'accomoda ; Faccia come meglio le accomoda. Raccomodare, Racconciare, Rassettare, Rabber-

tere in assetto

gare, Irritare, Incollerire e simili.

ciare, Rimberciare, Raggiustare, ecc.: Rimettere

Muovere dispetto, avversione, Far rabbia: nn-a faccia chi accimenta; Egli ha un
che
fa

l'ha

volto

in

buon ordine,

in

buono

stalo le cose guaste.

rabbia.
n. p.
s.

o bellamegio; Rabberciare, Rinfronzire. a carne, o stocchefscio, ecc.; Accomodare, Acconciare, Conciare


la

S Accimentse

Cimentarsi, Provocarsi, ecc.

carne, ecc. dicesi di Certa


la carne, lo stoc-

A.99niento

m. Cimento, Rischio, Pericolo:

maniera

di

cucinare in umido

Passo periglioso, S Mltise all'accimento; Porsi, Mettersi o Esporsi al cimento, a rischio, a pericolo. Cimentarsi, Arrischiarsi, Avventurarsi, Attentarsi.

cofisso e simili.

un da-e
tin

feste V. Arrangia. gatto; Conciare un gatto. Assettarlo, e nel

Fior. Sanarlo, vale Castrarlo.

A.9im.eiitoso add.
Che
irrita; e
s,

Cimentoso: Che provoca,


dispetto,
Il

Accomodse
di

n. p.

talora

Che muove

Sci s'accomode ;
sedere.
Il

Si

Accomodarsi, Porsi a sedere: accomodi, Segga, Favorisca


:

A-Ccin

m. Manfanile. T. agric.

maggior

bastone del correggiato (verzella), cio quello che tenuto in mano dal battitore.

Accomodarsi, per Ricoverarsi, Adagiarsi Me gh$ son accomodu a bellamegio ; Mi ci accomodai


alla

A-cclam.

v.

a.

Acclamare: Far a viva voce


e simili.

elezioni, applausi

meglio.
Adattarsi, Acconciarsi a checchessia; che an-

Acclanxazion.

s. f. Acclamazione, Applauso, Lode, e propriam. Grido d'allegrezza. S Elezc un pe acclamazidn ; Elegger uno per acclamazione. Jlaniera di far un'elezione a viva voce, di comune consenso, senza mandare a

che dicesi Aver mantello a ogni acqua;

Mi m'ac-

comodo a
Il

tutto; Io

m'accomodo

a tutto.

Abbellirsi,

Abbigliarsi,

Raffazzonarsi, Azzich'ella

marsi, Rassettarsi, Rinfronzirsi, Affailarsi: /'rimma


eh'

a se segge accomoda... Prima

siasi

partito.

A.cclMia.tse
A.cceg".
Il

zarsi (voci dell'uso)


V. a.

p. Acclimarsi, AcclimatizAvvezzarsi al clima. Coricare: Porre a giacere.

n.
:

Il

Abbattere, Allettare, e dicesi d'erba, di grano, e


simili:
Il

vento 6 l'ha accoegu tutto 5 gran; vento ha abbattuto tutto il grano,

accomodala, raffazzonata, ecc. Rappattumarsi, Pacificarsi, Conciliarsi; Ho piaxe che se sggian accomoda ; Son conlento ch'e'siansi accomodali, rappattumali, ecc. S tempo; Racconciarsi o Riconciars il tempo, vale Restar di piovere. Di torbido farsi nuova-

mente sereno. Rasserenarsi.

S Accocgse n, p. Coricarsi, e fgurat. Convenire, Non opporsi Son raxoin de accoegdseghe; Le


:

A-ccomod-ata
propr,
delle

s.

f.

Conciatura; e

dicesi

Vivande.

A-ccoinu.
soffiando
il

son ragioni da convenirne, da non opporvisi. add. Guasto dal curino o dall'ostro.
o biade , le quali vento d'ostro, riardono e non allegano V. Coin.
v.
a.

Accoiiiod.ua

s. f. Accomodamento, Raccomodamento, Rassettatura, Racconcialura S.Ac'

T. agric. Dicesi di Frutta

Accmpa
lettere

comoda

nel 5' significato.

A-ccolla

Accollare, Addossare:

Affidar

a. v. Compitare: L'accoppiar dels o delle sillabe che fanno i fanciulli quando incominciano ad imparar a leggere.

l'incarico, l'incombenza, la

briga, la cura, ecc.

Accmpag'iia
Far
Il

v. a.

S Accollse n. p. Accollarsi, Addossarsi: Prendersi la briga, l'impegno, l'assunto di fare.

compagnia

ad

Accompagnare: Tenere uno per onorarlo o per


in-

iscortarlo.

un debito;
selo,

Accollarsi

un debito, vale Addossar-

Accompagnare, Congiungere, Unire, Metter

Obbligarsi a pagarlo.
s.

Accollatio
si

m. Accollatario: Colui che


Il

un
t

accolla pesi o debiti, o Colui a cui accollato lavoro.

sieme; ed anche Accoppiare, Appajare, Apparigliare V. Accubbid. Condurre, Correggere alcuna cosa, la quale movendosi, ove fosse abbandonata a se stessa,

A-Ccollu.

p. pass. Accollato V. Accolla. Accollato: Aggiunto di Vestito, dicesi Quello che serra troppo al collo, contr, di Scollacciato.

precipiterebbe con impeto, cos: Accompagnare

una porla affinch non faccia rumore aprendosi chiudendosi con impelo.

AGO

ACG
al

Suonare alcuno strum.

concerto del canto,


Fargli se-

consentito, dicono
sforzo,
lo

Accompagnare col suono chi canta. un morto; Accompagnare un morto:


guito nel portarlo alla sepoltura.

i marini Quando per un grande per una continuazione di sforzi, mut sialo suo primiero, e prov qualche disunione -

parziale.

disgrazie van sempre accompagna;; Le di-

-A.cconta.g'g'ia

v. a.

Appestare,

Ammorbare:

sgrazie non vengono mai sole, cio

Una

tira l'altra.

S L' viegio ese soli che ma accmpagnw ; meglio essere solo che male accompagnato, Prov.
di

chiaro significato.

Accnipagnsc ; n. p. Accompagnarsi; ed usasi anche per Congiungers in matrimonio, Ammogliarsi,

-A-ccppa

3Iaritarsi.
s.

^ccdmpa.g'ua.m.eiito

m. Accompa-

gnamento, Corteggio, Corto, Sguito, Comitiva. Accompagnamento: Quel suono degli strumenli con cui viene accompagnata la voce di chi canta. d'un morto; Accompagnamento, Corteggio funebre, Associazione:

Accompagnamento d'un
v.

ca-

Fieramente putire, e dicesi degli odori cattivi, quasi che essi inducano morbo col loro fetore. .Auccnto s. m. Acconto Parte di debito che si paga per farsela poi far buona nel saldo del conto. V. a. Accoppare, Uccidere. v. a. Accordare; propr. Tender le corde d'uno strumento musicale in modo che esse possano armonizzare; e quindi anche Unire e Concordare strumenti e voci s che consuonino. Accordare, Concedere, Permettere: A m'ha accorJu quanto ho voscio ; Ella mi accord quanto le chiesi. nn-a personn-a; Acconciar'e, Allogar uno, vale
:

Accorda

I)

davere

alla sepoltura.

Metterlo
n.

al

servigio altrui.
n.
p.

A.con.d.iscend.e

Accotidiscendere

Accordse
d'accordo.

Accordarsi: Cantare o

Suonar

Condiscendere, Acconsentire, Annuire: Prestar consentimento, Accomodarsi al sentimento altrui, Concorrere nel parere, nell'opinione, nel volere,
nel desiderio altrui.

Accordarsi: Intendersi insieme. Convenire,


:

Concordarsi, Mettersi d'accordo


Acconciarsi
dicesi

Se son accordce

fra lo; E' s'accordarono fra loro.


:

A-ccOusa^
fa
ai

s.

f.

Concia

Accomodamento che

si

t)

Mettersi

al

servizio altrui, che anche


Patto.

vini coll'infondervi checchessia.

H Concia: Parlandosi di Tabacco, dicesi di Quell'ap-

Accordato
"Accoi'd.io
Accordo.

Andar a padrone. s. m. Accordo, Convenzione,

parecchio che si fa al tabacco naturale, prima di fumarlo o pigliarlo nel naso. n e Concio: La materia con cui si conciano le pelli.

fD'j; D'accordo: Di bel patto V.

Accordo
Il

% Dl'acc5nsa;DaT

la

concia, Conciare V.

.4 ccnsd. la

A-ccus.
concia.

v.

a.

Conciare, Acconciare, Dar

s. m. Accordo, Patto, Convenzione. Accordo. Nella Musica vale Consonanza di voci, Unione simultanea di due o pi suoni, secondo

le
;

n Conciare
il

parlandosi di Vino, vale

Accomodare

t)

regole dell'armonia.
In Pittura, dicesi de' Colori
e accordati.

quando sono bea

vino con infondervi checchessia. - Governare il vino , Dare il governo al vino vale Acconciare il vino mescolandovi uve spicciolale e ammostate per farlo piii colorito e pii saporoso.
,

disposti

Pettinare, Conciare
delle

capelli.

Ravviarli; e dicesi
a

D'accordo o D'accordio; D'accordo, Di bel patto. Posto avv. vale Concordemente, Con accordo, Di comune consenso. D'am e d'accordo; D' amore e d'accordo V.

donne:

Vaddo a fame accnsd; Vado

Am.

farmi pettinare. a persa, p5rsemmo,ecc.; SfogI9re, e nell'uso


Pelare, vale Svellere le foglioline dal

se

Andd

d'accordo; Essere o Andare d'ac-

gambo per
i

cordo, Andar di bello, Essere in detta con uno, vagliono Concordare, Esser d'un animo mede-

servirsene ad uso di cucinare. rr- I ci,i faxu, ecc.; Mondare o Nettare


i

cavoli,
di

simo; ed anche Essere in buona armonia. Mette d'accordo; Porre o Metter d'accordo. Accordare, Conciliare, Pacificare.

fagiuoli

e simili: Togliere ad essi,

prima

farli

cuocere, tutte quelle parti che sono o troppo guaste troppo dure a mangiarsi.

Mttise

d'accordo; Mettersi d'accordo, AccorRestar segretaquel che


si

darsi, Concredersi, Indettarsi:

oive; Conciare o Acconciar le ulive, o simili, vale Metterle a salamoja, o dar loro altra concia.
i

mente d'accordo
dire
a fare.

con uno

di

ha a

un da-e

feste V.

Arrangia.

Accrzise
dersi,

n. p. Accorgersi,

Addarsi, Avve-

$ Accnsse n. p. Acconciarsi , dicesi, ma per Io pi nel contado, per Abbellirsi, Adornarsi, Raffazzonarsi,

Avvisarsi, Presentire, Subodorare.

Accosta,
!

Azzimarsi.

Pe cammin

inin facendo,

s'accnsa some; Per via, o camsi acconcian le some. Prov. che significa In operando si superan le difficolt.
Y. n. Acconsentire,

V. a Accostare, Appressare, Approssimare, Avvicinare: Far vicino. Accostare, Socchiudere, Rabbattere, Appoggiare

V. Arremba.
Accostse
n.
,

p.

Accostarsi
,

Avvicinarsi
,

Farsi

AooGnseiLt

Consentire,

dappresso
it

Approssimarsi

Appressarsi

Trarsi

Aderire, Annuire, Accedere: Dare o Prestar il suo consenso, Condiscendere nell'altrui opinione.^ H Acconsentire, Consentire: Cedere alla pressione'
percossa, e dicesi delle materie sode

avanti.

Accostarsi. Nel giuoco delle bocce, vale


di storno. T. del

An-

magia a
acconsentito.

l'ha accnsento

Questa Questo muro ha


:

de ritorno Accostarsi bocce. Accostmma


;

dar all'accosto.
delle

giuoco

v.

a.

Accostumare, Costu-

S Chi taxe acconsente; Chi tace acconsente. Prov. e vale Chi non s'oppone, si presume che dia il

suo Consenso. S Erboo chi ha accdnscnto; Albero che

ha ac-

Assuefare, Avvezzare, Adusare, Ausare; queste ultime due voci sono antiquate. Accostmmdse n. p. Accostumarsi, Assuefarsi, Avvezzarsi, Adusarsi, Ausarsi.

mare,

,,

ACC

AGI
T.

rs

Accosto
bocce.

s.

m. Accosto.

del giuoco

delle

la

ricevuta d'una lettera: Dire per iscritto d'a-

Amia

all'accosto; Accostarsi, Andar all'accosto.


n. p. Abbiosciarsi,

verla ricevuta.

torto; Calunniare: Accusar falsamente.

T. del giuoco delle bocce.

**-A.cci:*aJse

Protendersi,

S Acciisser. p. Accusarsi, Incolparsi: Dichiararsi colpevole,

Proslernersi, Sdrajarsi, ecc. V. Arrcversse.

Accusarsi, Manifestarsi, Dichiararsi.

**A.ccr'ast;

Y. Crosta.
v.

de so colpe; Accusarsi delle proprie colpe: Confessare


i

A.ccx'aston

ar Riiifrinzellare, Poltinic-

Voci famigl. del dialetto fiorent. Fare un frinzello, un poltiniccio, cio un rimendo o cucitura acciabattata V. Craslon. -A-ccredita v. a. Accreditare: Porre in islima
ciare, Inipoilinicciare.

peccali al sacerdole.

in concetto,

in riputazione.

Accusato
vale

nn-a somma; Accreditare una somma,


Metterla in credito o in conto, cio

A ca;
In

Scrivere o

fcMo; Dichiarare d'aver vinta la partita. T. giuoc. ^eiitaiiaea m. avv. A centinaja: A cento per volta; ma usasi per Io pi indeterminatamente, e vale In gran numero. s. m. Accusatore: Chi accusa. Alla cera, All'aspetto, Alla sembianza, Al sembiante, All'apparenza. Posti avv. vagliono

Notare

nella parte del credilo alcuna partita.

Per quanto pare.


carte al petto: S Tegnise e carte a cca; Tenersi le Propr. vale Tenerle accosto alla persona, affinch

verso tmn-a Potensa; Accreditare un ambasciatore presso una Potenza, Io stesso che Autorizzare colla debita formalit la
sua missione.
v. a. Accrescere, Aumentare: Far maggiore, Dar accrescimento.

un ambasciato

non sian vedute


1

dagli

altri

giuocatori.

modo

fig.

diersi Guardarsi a' piedi, e vale


la

A^ccresce

Esaminar bene

si^a

coscienza prima di bia-

-A-ccriccu.

s. m. Nasello: Quel ferro augnato con un risalto o dente, nel quale entra la stanghetta del saliscendo o del paletto a molla (cricca d5 barcnj e naecavalcia per serrar l'uscio o le

^ ^ercliia; A clxeita
veduta
,

simare

altrui.

Alla cerca V.

And.

avv. All'impensata, Alla non pen-

sata, All'improvvistn, .Alla sprovvista, Alla

finestre; altrim. Monachetto.

A.ccu"blbi

V. a.

Accoppiare, Appajare:

pagnare due cose simili, e diccsi valli e de'buoi. L'accoppiare non richiede intera eguaglianza come appajare. Due cavalli differenti di mantello o di statura si possono accoppiare, ma non appajare; possono formare una coppia, non una pariglia.

Accompropr. deca-

"A

A clii fa meno cliiflFo


avv.

sprovImpensatamente, Improvvisamente.
V.

chi perde gugna.

capello,

gitto,

A vang%

A clxi pei*<ie g-ixg-na A A A cian


Denominazione che.
giri

Appuntino,

pi n meno.

(Zg); Fare

Giocare a vinciperdi o a rovescino V. Zgd. livello. piano, m. avv.

e rioso; Giri a rovescio. Giri rovesci. T. calzett.

Accixccitse
ciolarsi,

n. p. Acquattarsi,

Racquallarsi,

Accosciarsi, Accovacciarsi, Accoccovarsi, Acchioc-

si d a Un certo numero di magJie alternatamente diritte o rovesce nel lembo superiore della calza, affinch esso non

Accoccollarsi
;

Farsi

o Porsi coccoloni
%

si

rovesci,

non

s'incartocci.
saldi.

Accacchiarsi

quest'ultima voce bassa: Chinarsi

sc a cian; Esser
tanto quanto
altri.

Far saldo: Esser

in

a terra

il

pi basso che
V.
n.

Tuom pu

per non esS

sere visto.

Accud
A.ccrt
Farsi

Resta a
niente,

Accudire, Applicarsi,

Attendere

a checchessia: e talora Badare, Guardare, Invigilare.

A. cianjl-a
f

-A-ccg-g-eita

V. Arreccggeila.
Accoriare, Scorciare:

cian o o cian 'cegmi; Rimaner a Esser ridollo al verde. (Andsene) V. in And. ci-vai; Al giuoco di Chiavari. Posto avv.

V. a. Accorciare,

Far pi corto, Scemar la lunghezza. S Accrtsen.p. Accortarsi, Accorciarsi, Scorciarsi

Accusa
n

pi corto.
s.

Accusamento, Accusazione. Imputazione, Accagionamenlo. Accusa Accusala. T. giuoc. Dicesi di quelle verzicole che vengono accusate ossia dichiarate
dai giuocatori, a tenor delle regole del giuoco, per ritrarne qualche vantaggio.

f. Accusa,

col V. Fare, Specie di giuoco fiinciiillesco, usalo da noi soltanto, e che perci non ha corrisponden'a italiana. Esso si fa gettando sur un piano o simili , e una manciata di noci o nccioli poscia a forza di buffetti (viicellce) fare che l'un
, ,

ncciolo, noce, ecc. vada a colpir l'altro.

Acidi

Acido
"

s. m. plur. Acidi: Indisposizione dello stomaco, che cagiona rutti acidi; ci che dottrinaliu. dicesi Ossiregmia, sintomo di Gastrilide. Sapore che pars. m. Acidit, Acidezza
:

Atto d'accusa; Atto


e del doverlo
il

d'accusa.

T.

!eg.

Quello

tecipa dell'agro e dell'aspro.

in cui presentansi le ragioni

dell'accusare altrui,

giudice condannare.
I
i

Aoiditse
A.
l'accu-

Cappi d'accusa; Capi d'accusa:


pali,

punti princiquali

su cui fondasi l'accusa, per


a.

Accusa- V.
misfatti.
)

sato vuoisi meritevole di condanna.

Accusare: Denunziare

alcuno,
colpe

3Ianifeslare in giudizio o altrove le altrui

A ci A ci
Jlodo

vale Che ha acidit. V. Acido. cioxig-io; A piombo. Appiombo. Modo aVr verb. e vale Perpendicolarmente, detto cos dal piombino de' muratori. (Mette); Addoppiare V. Cavo. Ibreve; Al pi curio, Per la pi breve

Acido

in forza d'add.

cavi

corta, Alla stagliata, Alla ricisa, Alla spiccia.

Accusare, per semplicem. Incolpare, Accagionare: Mi non accuso niscin; Io non accuso alcuno,

avv. 5

vale

Per abbreviare,

Per

farla

In term.

di

giuoco vale Dire


si

le

sue carte e

punii e le verzicole che

hanno

tra

mano ; H

che anche dicesi Far l'accusata. a riceva d'nn-a lettera; Accusar una lettera,

A ci lunga; A ci no di A ci no poei

pi breve.

Alla pi lunga, A] pi lungo, 3Iodo avv. e vale AI pi lardi. m. avv. Olire ogni dire.
;

basta lena,

pi potere,

m
A
tutto potere
,

ACR
A
pi non
posso.

ADD
Modo
avv. e
forza.

santi e cappelletto. Posto avv. coi v.


si fa

Fare o

vale Per quanto basta la lena,

Con ogni sua

Giocare, Sorla di giuoco che

A. oa, eie ratto; A

coda di topo V. In-

una moneta ed apporsi


rester voltata.
1

gettando in alto a dire da quale parte

ciongi.

Fiorent. lo chiamano cos, perfatte


le palle,

A.

c5a de rnd-ena;
V. Incrast.

coda di rndine

ch nelle loro monete


v'erano da una parie
protettore
di

coniare dai Medici che sono lo stemma

A. collo d'oca; A sdrucciolo V. Mappa. A. condizion; A condizione, A patto. Modo


avv. e vale Condizionatamente, Sotto certi patti.

de'Medici, dall'altra l'imagine di S. Giambattista,

-A-

cong-reve
conto;
A

fFrgaoj; Razzo

congreve:

Specie di Razzo, cos chiamato dal

colonn.

Con-

grve, che ne fu l'inventore V. Frgao.

A.

conto. Posto avv. coi v. Dare, Ri-

cevere, Tenere, e simili, vale Dare ecc. una por-

zione di denari per farsela far buona o bonificarla


nel saldo d'un credito.

And, se o Fa nn-a cosa a conto d'nn-a persnn-a; Andare, Essere o Fare checchessia
a conto d'uno, vagliono Attenere a
lui

l'utile e

danno. S Mette a cnto


il

Mellere a conto o in conto, vale


altri

Annoverare
S Torid

fra gli

conti.

Adatta

Noi diciamo A croce e monete antichissime da una parte era coniala una croce e dall'altra U!i grifo che opprimeva una volpe, slemma dei Pisani, col mollo: Gryphus ut hanc angit, sic hosles Janna frangit. Oggid essendo l'Italia unita, e conseguentemente tulle le monete ilaliane avendo da una parte lo stemma del Regno e dall'altra l'effigie del Sovrano, non mi parrebbe sconveniente il dire Fare o Giocare a test'arme, come dicono tuttora in Piemonte, cu-ccio; Cuccia l: Comando che si fa al cane di coricarsi o di porsi a giacere. Andd a cuccio; Andare a cuccia V. And.
Firenze.
grifo, perch
nelle

nostre

v.

a.

Adattare, Aliare:

Accomodare

a cdnto; Tornar conto oil conto, Tornar bene, vale Esser utile, comodo o simile.

una cosa ad
proporzione.

un'altra,

mediante

la

convenienza e

A. A.

contrade avv.
A
ritroso V.

rovescio. Alla rovescia,

Adattdse
darsi,

n. p.

Adattarsi, Acconciarsi,

Accomo-

reversa.

cSntrappeizo
trappeso V. Porta.

(Porla); Uscio a con-

Conformarsi, Uniformarsi, ecc.; ed anche Addirsi, Affarsi, Accordarsi, Attagliarsi, Con-

A cSntropei
dere a rovescio.

m. avv. A contrappelo: Fa a barba a cntropet ; Andare a contrappelo, Ra-

Il

venir bene, Tornar bene.

mdvoenta a nn-a cosa; Masticar male alcuna


cosa
:

Adattarvisi male. Sopportarla mal volentieri.


p.

A.

corda

Adattix
persona.

pass.

Adattalo, Accomodalo, ecc.

(Lmme); Lume meccanico, Lucerna


(Pan); Pane a cantucci V. Pan.
corpo,
in-

A cornettiLmme. A corpo e non a meza; A


meccanica V.
contrasi talvolta
nei contratti di

Usalo come add.. Alto, Adatto, Abile, Capace, Idoneo, Proprio, Opportuno, ecc., e dicesi di

non a misura: Esposizione o clausola, che


valente a
In massa, cio Tal quale

vendita, equi-

Adaxetto avv. Adagino, Alquanto adagio, Pian pianino. Bel bello, A passo passo. Adaxin V. Adaxetto.

all'occhio,

A.

correa
Stiva
s.

si presenta senza venire ad una speciale misura. (Stivw); Stivali alla dragona V.

Adaxo

A corsa; A csto de....;


pena
di...

m.

Alla corsa. Posto avv. vale Correndo.

A
o

costo di

A
di....

o Sotto

Addamascix
Addelbita
Il

rischio

pericolo

Se an-

che, Ancorch,

Comunque.
v.

Acqixaterna
dernatura.
lunata per met
l'altro,
i

T. cari.

Aquidernare, Far l'aquiRipiegare con una stecca


a.
,

fogli
sei,

mettendone un

dentro

Addemelln
bambineschi. Che
laggini.

cinque

or pi or meno, secondo

Adagio, Lentamente, A rilento, lento passo, Senza fretta. Con agio. Con comodit; e figur. Con riguardo. Parld adaxo; Parlar cacatamente. M. b. V. Parl. % Adaxo, barbe, che l'cegua a s'ascada V. JEgua. add. Damascalo: Tessuto a opera come il damasco. Metter a debito. v. a. Addebitare Addebitare, Incolpare, Accagionare di checchessia; ma voce da non invaghirsene. add. Atloso, Lezioso, Bacchinone: Colui che di maniere e di costumi
avv.

Pian piano,

le

diverse qualit delia carta.


s.
f.

Acqnerella
Acq.nerell

si

balocca e fa delle fanciul-

Acquerella e Acquerello. T. piti. Sorta di colore stemperalo coli' acqua, col quale usano i dipintori toccare i disegni.

Addenta
dere
e

v.

a.

Addentare, Mordere: Pren-

stringere co' denti; Morsicare,

Morsec-

S Dipinze all'acquerella V. Dipinte. v. a. Acquerellare. T. pilt. Toccare i disegni cogli acquerelli.


tare,

Il

Morseggiare. Pungere, Appinzare, Pinzare, Far punture V. Aschare,

Acq^ueta

sagggid.
g

AcquieQuietare, Quetare, Tranquillare V. Attaxent.


,

v. a. Acchetare, Acquetare,

biscia a l'ha addentu o ciarlattan;


la

La

bi-

scia

vipera ha morso
altrui,

il

ciarlatano. Dettato

% Acquetdse n. p. Acchetarsi tarsi, Tranquillarsi, ecc.

Acquietarsi,

Que

prov. che dicesi

Quando alcuno avendo

tentalo di

Acquista
A. cricca

ingannare

A crosc A croxe e a srx-iiFoj

a. Acquistare, Far acquisto. (Ciavu); Toppa o Serratura a colpo a sdrucciolo V. Ciavua. S Ciavua a cricca e stanghetta; Toppa o Serratura a colpo e mandata V. Ciavua. (Punto); Punto ad ago torlo, Punto all'uncinetto V. Punto.

v.

Can

rimase ingannalo egli slesso. chi baja non addenta V. Can. m'addenta can ch'o n me meghe de so
la

pel V. Can.
S

Addenidse a lengua; Morsecchiarsi


Cucirsi la lingua,

lingua.
la lin-

Infrenare o Raffrenare

gua, figurai, vagliono Fuggir le parole. Zittire.

Addentdse
V. Dio,

die;

Mordersi

le

mani o

le

dita

palle e santi,

ADD
A.d.d.enteu.a,
Sforsecchiatura,
s.
f.

ADD
Morditura,
g

17

.Morsicatura,

Addomesfegdse

n.

p.

Dimesticarsi,

Addimesti-

3Iorso,
p.

A-ddentu.
figur.

Morsura V. Denl. pass. Addentalo, Morso, ecc.


ferito

domestico, famigliare e simili. A.ddoiiiiettix add. Effeminato ed Effemmicarsi, ecc.: Rendersi

V. Addenta. g Resta addentali; Esser


vale Restar
simili.

naio: Di costumi, di modi o d'animo femminile.


o punto nel vivo;

A.ddox'm.eiit.

V. Addorm.
e

offeso.

Rimaner adontato e

A.ddox*ii].i (Fdj; Addormire,

comun. Addor-

A.d.d.eiitr.se
Penetrare.

n.

p.

Addentrarsi, Internarsi,

mentare, Assonnare: Indurre e Conciliar sonno in alcuno. Fd addorm un brasso , nn-a gamba, ecc.;

.A-ddesci; v.

a. Desiare, Svegliare, Svegghiare, Risvegghiare, Risvegliare: Guastare o Rompere altrui il sonno, n Desiare, Svegliare, ecc., figurai. Ravvivare, Eccilare: O g'ha addcscin l'estro; Gli ha sve-

Addormentare un braccio, una gamba, ecc.;


gurai,

fi-

vale

Farli

intormentire

indolenzire,

Addormise

Renderli immobili e quasi privi di senso. n. p. Addormentarsi, Assonnare: Esser vinto piglialo dal sonno. Cominciare a

gliato

l'estro.

addescid can chi dorme; Non desiare il can che dorme V. Can. S Addescise n. p. Destarsi, Svegliarsi, ecc. Svegliarsi, melaf. Divenir allento, Cominciare ad operare: Finalmente o s' addesciu; Finalmente si svegli. spaventu; Svegliarsi o Destarsi in sussulto, vale Destarsi improvvisamente e spauralo. A.ddestx*< v. a. Addestrare: Render o Far destro insegnando o esercitando. Ammaestrare,
S

Non

dormire; che in modo scherzevole dicesi anche Legar l'asino, o Legarlo a buona cavicchia, Addormentarsi, figurai. Anneghittirsi, Impigrire. addosso a nn-a cosa; Dormire sopra una cosa, figurai, vale Farvi lunga considerazione; e pi comun. Non trattarla con troppo fretta, e voler
pigliar

tempo a pensarci.
ecc.;

un brasso, nn-a gamba,


cio,

Indolenzire,

Indormentire, Intermeniire, Intormentire un brac-

Assuefare, e antic. Imburiassare.

una gamba, ecc., dicesi Quando per freddo, per essere slato tanto in postura sconcia, o per lungo stropicciamento, si addormenta quasi
il senso di questo o di quel membro; dicesi anche Addormentarsi, Indormentarsi, Inlormenlarsi. $ Torndse a addorm; Raddormentarsi: Di nuovo addormentarsi. A.ddormig'g'ivi add. Assonnalo, Sonnolente , Sonnolento, Sonnacchioso, Sonnoglioso, Sonniglioso , Dormiglioso , Addormenlaliccio :

cavallo

Addestrare un cavallo V. Cavallo.


p.

S Addestrdse n.
quistarsi

Addestrarsi

Procacciarsi,

Ac-

abilit
V.

a checchessia.
a.

A.ddixtt
gnar
la

Dotare: Dar

la

dote, Asse-

dote.
n. p.

A.ddu.vise
-A.ddicciti
Fortunato.

add. Avventurato,

Adoperarsi V.in Duvi. Avventuroso,

Mezzo addormentalo. Che ha


s.
f.

gli

occhi gravati

A^ddiziSn
^ddolblb.
in

Addizione, Somma : La prima delle quattro operazioni fondamentali dell'aritmetica.


V, a.

dal

sonno.
p. pass.

u^ddoiTiiiio
Addorm
I)

Addormentalo,

ecc.

V.

ne' suoi vari significati.


figur.

Conciare, Acconciare, Mettere

Addormentato,
ghittoso.

per Pigro, Infingardo, Ne-

concia V.

Addbbo.

S Addbbse n. p. Addobbarsi, Adornarsi, Abbellirsi, Azzimarsi, ecc. V. Accomodse, Accnsse.

A.ddoss>
rico,

V. a.

Addossare, Accollare: Appog-

giare altrui un'incombenza.


l'assunto.
figurai.

Dar
di

la

cura,

il

ca-

A.ddlblbo
S

s.

m. Concia: Tutloci

che serve
M

A.dd9

per condimento a qualche cosa. Mette in addbbo ; Conciare , Acconciare, Metter in concia. Parlando di funghi, dicesi Metter sott'olio: Funzj j'n nrfrfoo; Funghi sott'olio. V. a. Addolcire, Addolciare, Addolcare, Indolcire, Indolcare, Raddolciare, Raddolcire: Far dolce,

Addossare,

Dar carico

colpa non

com-

messa.
colpare,

Attribuire, Accagionare, Imputare, In-

Addossse
s,

Appioppare. n. p. Addossarsi: Pigliar sopra di Assumersi l'impegno, la briga, l'incarico, ecc.


s.

A.ddx*sso
capito.

m. Indirizzo, Soprascritta, Risi

Dicesi nelle lettere Quello scritto che

n Addolcire, Raddolcire, figurai. Mitigare, Disacer-

pone

sopra

alle

medesime contenente

il

nome

bare,

Appiacevolire, ecc.
ecc.;

di quello a cui

s'indirizzano. Dal frane. Adresse.

nn-a monta, nn-a stradda,

Imbonire,

A.'AilT'iss,
zare:

V. a.

Addrizzare, Addirizzare, DrizRaddirizzare, Riz-

Rabbonire, Abbonire una salila, una via'o simile, vale Renderla pi piana.
% Addcise n. p. Addolcirsi
,

zare, Dirizzare, Raddrizzare,

Raddolcirsi, figurai,

vale

Ammansarsi,

Placarsi, Mitigarsi.

6 tempo; Addolcare o Raddolcare il tempo, diQuando di freddo grandissimo esso si fa pi temperato: O tempo s'addgisce; Il tempo addolca o raddolca.
cesi

A-ddoloru
sticare,

add. Addolorato, Addoglialo, AcSlesto, ecc.


v.
a.

coralo, Crucialo, Contristalo,

Far dritto il torlo o piegato; e figurai. Rimettere in buon assetto. Ristabilire, Ridurre a buono stalo materiale e morale. Addirizzare. Nelle Arti e Mestieri vale Pareggiare nella superficie qualunque lavoro. Voci addrissd e gambe a-i storti; \ oler dirizzare le gambe a' cani o il becco agli sparvieri, figurai, vale Imprender l'impossibile. Addrissse n. p. Addirizzarsi, Raddrizzarsi, Raddirizzarsi,
ecc.

A^ddomesteg-/

Dimesticare,

DomeH

Addimesticare, Addomesticare: Tr via la selvatichezza, Render domestico. Ammansare, e dicesi propr. delle bestie; per similit. dicesi anche delle persone, e figurai, della terra e delle
piante.

Rimpannucciarsi, figurai, vale


I

.Migliorar

le

sue

condizioni, Rifarsi di qualche danno sofferto.


cavelli, ecc.; Arricciarsi o Ricciarsi
, i

capelli,

il

pelo, ecc.

dicesi

Quando

si

sollevano e intiriz-

ziscono per subitaneo spavento.

Casaccia, Dizionario Oenovete-Ilaliano.

^is

ADI
V. Addgt. a. Addurre, Allegare, Citare, Metcampo, Porre avanti, Produrre. m. avv. Alla democratica,
V.

ADU

Ad.<iixi

Adde
iprc a

A diio; A
S

Accattuse e bwghe a dinw contanti V. Accatta.


dito.

Posto avv. col v. Mostrare, vale

A democratica
ademp
,

Additare, Indicare, Accennare.

A. di

Alla carlona, Alla buona, Alla grossa. Alla semplice

V.

carlnn-a.
V.
a.

Adempire, Adempiere, Com-

piere: Mandare ad effetto, ad esecuzione. -^ a promissa; Adempiere, Attenere, Attendere,

A poco A discrezin.
screzin.

m. avv. A dire il vero. Per vero >eramente, A dirla schiettamente. di m. avv. A dir poco, A poco dire, Per non dir tutto, A farla stretta. Per lo meno.
dire,
;

o -vo

Ao
A

Alla discrezione

\.Di-

Mantenere, Osservar Tener parola.

la

promessa, Tener

fede,

A.

Jv dita
Giusta
il

m. avv.
il

della,
il

Secondo, Giusta:
di
lutti.

A. denti scti
secchi
asciutti.

secchi; A

denti

par,ere,

detto,

consiglio d'alcuno.

de tutti

avv. e vale Senza mangiare; e figurai. Senza Irar profitto alcuno da

Modo

de tutto o mndo; A detta Secondo il detto generale o comune. Stasene a dita d'un; Starsene a delta o
d'uno,
vale
lui.

al

dello
al

dove

si

sperava.
v. a.

Rimettersi

al

parere o Credere

A-dleri

Aderire, Inerire,

Annuire, Accon-

discendere.

A dg-g-io;
A-dora
ligione a
v.
a.
;

dir di

doppio. Posto avv. col v. So-

A. <iex*i'u.
peggior

avv. Alla fracida, Alla peggio: Nel


possibile.
In

nare, vale Sonare con pi

campane
,

un tratto;

modo

modo
ruina

malissimo.

A.

derro
mente.
scapestrcita
,

avv.

trabocco,

Trabocchevolmanifesta, Alla

Senza ritegno,

A doniand;
Dio
n.

che anche dicesi Sonare a gloria a festa. All'accatto. Posto avv. col v. Andare, vale Mendicare, Accattare V. Andd.

flaccacollo,

rompicollo V.

Adorare

Prestar ossequio di re-

rfnpicollo.

e figurai.

Amare

svisceratamente.
vale

S Ciuve

a derro; Piovere
avv.
Alla

a dirotto, a scroscio.

Adorsc

p.

Adorarsi,

figurai,

Amarsi

A.

desinata
A

dirotta.

Alla dispe-

rata,

pi non posso, Senza


dispetto,

modo,
onta,

rilegno o

A-dorat
l'Ente

despto; A AA A

riguardo.

A^dorazin.
A
3IaIgrado,

reciprocamente con isvisceralezza. s. m. Adoratore: Chi adora. s. f. Adorazione, Adoramento: L'effetto d'adorare. Omaggio reso alL'atto

malgrado; e con pi forza A disgrado, marcio dispetto, A dispeltaccio. di santi; A dispetlc di mare e di vento. di maligni o so risjdende ; De'maligni a dispetto
il

A dosso e Ibordosso;
rifascio

supremo.

Sottosopra, In

confusione. L'uno sull'altro, e nell'uso fiorent.

V. Dosso bardosso.
a.

sol risplende

V. So.

Adotta V.
Bisogna rasseIl

Adottare. T. leg. Ricevere in virt


figlio,

pu andd in paradiso a despto di santi; Non si pu entrare in paradiso a dispetto dei


se
santi.

No

d'un alto solenne alcun per suo


propria famiglia e destinarlo

Inserirlo nella

alla

sua successione.

Modo

prov. che

significa

Adottare, per simil. Ammettere, Approvare,

Ab-

A despia A desteiza;

gnarsi se la sorte contraria.

avv. Alla disperala, Disperatamente,


Alla distesa,
V.

A dovei
pi.

bracciare una tale opinione, parere, metodo, ecc.

All'estremo, Col peggio de' peggi.

dislesa,

di-

Sonare, vale Sonar le campane continuamente, senza interruzione, ed contr. di Sonare a tocchi o a martello. S Leze a desteiza; Leggere a distesa, vale Leggere non compilando, ma pronunziando di selungo. Posto avv. col
guito tutte le parole.

A dreita

; A dovere. Posto avv. vale Debitamente, Convenientemente, Accuratamente, Diligentemente, Esattamente, Con giustezza, ecc.

A drita
A.

Adu.g'g'ia V. A-dexioii s.
f.

Alltnim, Euggezz.

Adesione,

Aderimento,

An-

nuenza. Condiscendenza, Assenso. dezix-vio avv. Fuor di dovere, Fuor di ragione, A mal modo: M'ei mttrattu a de-

dna A dne ganasce Adggia un cavo,

zuvio; M'avete maltrattato fuor

di

ragione.

M Inutilmente, Senza vantaggio o profitto:

Spende
e di-

a dezuvio; Spendere senza


Usasi
cesi talvolta

profitto.

per dinotare Abbondanza,


balle,

macco,

bizzeffe:

A Da

A dni a A dix, A. trei cavi,


A quattro

avv. A dirittura, Senz'altro, Senza Senza intermissione. Senza frappor indugio, Subito, Immantinente, Sul campo, ecc. m. avv. Alla destra, A destra mano, A man destra, vale Dalla banda destra. avv. A pari punti. T. del giuoco della pallone; e figurai. A pari condizione. palla due palmenti V. A ; A quattro ganasce. ecc.; Adugliare un cavo, una gomena, ecc. T, mar. Disporlo in giro, Raccoglierlo insieme V. Acchugge. dui; A due a due, A coppia. Posto avv. vale A due per volta, Processionai mente.
ecc.;

due,

tre,

Abbondantemente, mangi, ghe n'Ha a dezuvio;

A josa,

capi, ecc., parlandosi di refe, lana, cotone

A di a dieta;
A.
pigliarla

A Adila g-rossa A dinse contanti; A A


ben larga.
denari contanti,

Del mangiare ce n'era a bizzeffe, cio Oltre il convenevole, il necessario, ecc. "veitse V. sotto A di vo. A dieta. Posto avv. coi v. Stare, Tenere e simili, vale Prendere o Somministrare scarsamente il cibo V. Dieta.

A dixi visi; A
dicesi
di

e simili, vale

due,

tre,

quattro

fila,

ecc.
ritti;

due sommesse,
:

due

panni, drappi e simili.


a.

Adula
tore,

V.

Adulare

Lodar fintamente; allrim.

Piaggiare, Placentare, Piagentare, Lisciare, Incensare, e scherzosam.

Adulato
adula,

m. avv. Per

dirla

larga,

Dar roselline, Lisciar la coda. m. Adulatore, Lisciatore, PiaggiaPiacentiere, Palpatore, Assentatore: Che
s.

liscia,

piaggia,
s.
f.

ecc.
:

o In contanti. Coi

Adlazin
dell'adulare;

Adulazione

L'atto e l'abito
,

denari contanti,

denari secchi,
effettiva.

allrim.

Piacenleria

Piagenteria,

cio Col pagamento pronto, In

moneta

Piaggiamenlo, Incensata, Lisciamento, Lusingheria.

AEG
^.d-lteir.
v. a. Adulterare Quasi alterare, cio. Far che una cosa diventi come un'altra, Falsificare. s. f. Aja Spazio di terra spianato e accomodato per battere il grano e le altre biade. dell'xelliia; Ajuola, Paretajo : Spianata ove si tende l'ajuolo (sorchetto). - Dicesi Tesa il Luogo acconcio per tendervi le reti. S finpeigd Vcea; Stabbiare o Conciar l'aja, e nel contado fiorentino Smerdinar l'aja. T. agric. Inafilar l'aja con acqua in cui siasi stemperata bovina fbuzaj in quantit, aflnch, una volta asciutta, non si levi polvere nel trebbiar le biade.
: :

AEG

19

iEa

benedetta; Acqua benedetta. Acqua santa. bgg'ia; Acqua bollila Acqua che ha bollito. Acqua bollente vale Acqua che bolle. Bollita e Bollente si usano talora per sinonimi. brutta; Acqua sdicia o scida.
:

cada; Acqua calda, conlr. di Acqua fredda. Acqua limpida. civann-a; Acqua piovana: Quella che viene dal
cicBa; Acqua chiara,
cielo per la pioggia, cisterne,

e che, conservandosi nelle


di

dicesi

anche Acqua

cisterna.

cd; Acqua cheta. Acqua slagnante, dicesi di Quella che slagna in un luogo, cio che da s non
corre.

A. seg"iiafV>rte ; Ad
coi V.

acquaforte. Posto avv.

melaf. dicesi

d'Uomo

finto e traditore,

Incidere, Intagliare

V. Incidde.
bello

-A.- Ibonn.-;
e cortese

Alle Ijuonc, Colle buone. Posto

avv. vale Piacevolmente,

Con dolcezza, Con modo, Amorevolmente.


; Alla callaja,

A-e cannie
sere
al

Al fondo, Alla

fine,

che facendo le viste di non curarsi di nulla, pure opera con somma accortezza. con l'axu; Acqua acciaia Bevanda d'acqua mista ad acelo. corrente; Acqua corrente o corsiva: Acqua che
:

Agli sgccioli. Posto avv. col v. Essere, vale Es-

corre, conlr. d'Acqua stagnante.

termine, alia fine di qualche cosa.


;

d'ngei; Acqua d'angioli

Acqua

di soavissimo

A.-e cattive
Posto avv. vale

Alle brusche

Colle

brusche.

Con modo

brusco, Aspramente,

odore, con distillazione d'ambra, zibetto ed altre rage e legni odorosissimi.

Duramente, Ruvidamente.

da beive; Acqua
da potersi bere.
finirla, In

potabile:

Acqua ordinaria pura,

-A.-

erte
s.
f.

Alle curte. Alle brevi, In poche

parole.

Posto avv. vale Insomma, Per


^

conclusione.

-(Elg-a

Erba che nasce


trovasi
tiene
alla

Alga o Aliga. T. bot. Zostra marina. in mare, e che abbondantemente

del Mediterraneo; appargrande famiglia delle crittogame. Si trova usalo anche Cliga. A.-e (Vegn) ; Venir alle brusche: Passare da semplice conlesa a parole aspre, pun-

nelle spiagge

Acquarzente ramerino e fiori d'arancio, ritrovala per medicamento da una Regina d'Ungheria; e serve per levar le macchie e profumare panni. de camamilla; Acqua o Scottatura di camomilla:
distillala

da reginn-a; Acqua

della regina:
fiori

con cnfora

di

Acqua
milla.

bollente che sia versata su fiori di

camo-

grosse
s. f.

genti, minaccevoli.

uEg-ua

Acqua, antic.Aigua: Corpo semplice,


e senz'odore,

fluido ed umido, pesante, insipido

de cisterna; Acqua di cisterna V. sopra ^gtia civann-a. de Colonia; Acqua di Colonia : Acqua odorosa, composta di essenze di bergamotta, ramerino, menfiori d'arancio ed acqua di melissa spiritosa. , de condto; Acqua di acquidotlo. de fimme; Acqua di fiume: Quella che si attinge da un fiume. de Gulr; Acqua vegeto-minerale di Goulard,

Il

composto d' idrogene e d'ossigeno. Presso i chimici Ossido d'idrogeno. Acqua, per Mare: In sce cegue de Crsega; Sulle acque della Corsica. Fiume: De l dall'cegua; Di l dall'acqua.

ta

Pioggia:

Unn-a giornd d'wgua; Una


:

giornata

Acqua saturnina o

d'acqua.
1

Bevanda Dwme un gotto d'cegua; Datemi un bicchier d'acqua. Sugo acquidoso di frutto e d'altri vegetabili

di saturno: Usasi per uso esterno ne' tumori, nell'emorroidi cieche, e in forma d'injezioni nelle ulceri fistolose.

de posso; Acqua
si

di

pozzo: Acqua sorgiva

che

alligne dal pozzo.

l'

"

Orina

un pei ttt'wgua; una pera tutl'acqua. Vaddo a f un p d'iegua; Vado a


:

n
H


si

fare

un po' d'acqua.
Sudore: Sn tutto in t'nn'cegua; Son tutto

de raxa; Acqua di ragia: Olio essenziale distillalo dalle varie specie delle rage o resine del pino, e si adopera nelle pitture. de ruza ; Acqua rosa o rosata Acqua tratta per
:

in

un' acqua.

distillazione dalle rose.

per Alcuni sieri del corpo umano. per Quella materia che, stemperata con acqua, d ai drappi per accrescere loro lucentezza e
:

de sci de cetron; Acqua di fior d'arancio, Acqua nanfa o lanfa Acqua odorosa fatta per di:

stillazione

di fiori

d'arancio.

distenderli

JSgua de

gomma;
meno

Parlandosi di Gioje, dicesi

Acqua di gomma. La qualit della

de vivagna; Acqua viva. Acqua di vena o di polla. d battaeximo ; Acqua del battesimo, Acqua
battesimale.

loro trasparenza, pi o

limpida, o tinta in

alcun colore.
H ^giie; Acque, o

dce

Acqua

dolce, contr. d'Acqua salata o salsa

Acque dell'amnio: Evacuazione sierosa uterina prima del parto. abbrenn; Acqua cruscala: Acqua fatta bollire
con crusca.

e dicesi dell'Acqua di fiume o di fonte, per distinguerla da quella del mare.

amaa; Acqua
bollila

amara: Acqua entro cui

sia stala

della

cicoria.
stalo infuso

appand; Acqua panala: Acqua dov'


pane abbrustolito.

dce con sccao, ecc.; Acqua concia o acconcia: falla con zucchero o altro per uso di bevanda. - Acqua cedrata dicesi L'acqua acconcia con zucchero, sugo di cedrato e simili. ferra; Acqua ferrata: Acqua dentro cui fredd

Acqua

un ferro rovente.

Acqua

acciajata, quella in cui

apptand; Acqua borra, Acqua limacciosa, Acqua fangosa, Acqua grossa.

infusa limatura d'acciajo.


forte; Acquaforte V. JEguaforte.

20

AEG
freida; Acqua fredda,
giassr;
ciata
coiilr.

AEG
d'Acqua calda.

mela
qua, e

e Acqueruola
la

Colei che va

vendendo
o

l'ac-

Acqua

gelala

o gielata,

Acqua agghiac-

trasporta a pago.

ghiacciala,

Acqua addiacciala o diacciata

Cangia
af'qua
,

l'cegua a-o canio;


Pisciare, Orinare.

Fare

Spandere

diaccia.

Modo

scherz. e basso.

guasta; Acqua corrotta. imperiale; Acqua imperiale Soluzione


:

di

cromor-

Chi stceto brxu ha pina da freida ;

o scottoli dall'ceguo, cada,


Il

cane scottato dall'acqua

tarlaro

acqua con sugo di limone e zucchero. in glasso, in ncive Y. sopra jEgua giassd. leggera; Acqua sottile.
in

calda, ha paura della fredda, ovv. Chi dalla serpe

punto, ha paura delle lucertole. Prov. che significa I pericoli passali fanno l'uomo cauto, od anche Chi casligato o ingannato, sia poi in cervello e pi non si fida. Chi vli dell'cegua pa vadde a sorgente; Chi

marsa; Acqua matta ; Acqua


insipido.

putrida.

pazzo,

dicesi del

Brodo lungo ed

mena; Acqua

minuta, Acqua cheta, dicesi della

vuol dell'acqua chiara vada

Pioggerella che viene senza strepito.

minerale; Acqua minerale o termale: Acqua naturale che contiene in dissoluzione alcune sostanze

alla fonte. Prov. e vale Chi vuol essere chiaro d'una cosa vada alla sorgente, la guardi cio dal punto dond'cssa deriva,

straniere, gassose o saline e simili

e che d'or-

dinario s'adopera per medicamenti.

morta; Acqua morta,


netta; Acqua pulita.

contr. di

Acqua

viva.

pesante

Acqua

grossa.

pa; Acqua pura: L'acqua


:

ordinaria.

int'usavi

rotta; Acqua temperata L'acqua che si beve, qualche goccia d'un liquore qualunque. sa; Acqua salata o salsa, Acqua di mare, contr. d'Acqua dolce.
sccetta;

domandi a persona che pi la sa. de bacchw in te l'cegua; Mettere stoppia in aja. Far acqua in un vaglio. Pestar l'acqua nel morlajo. Tender le reti* al vento, Dar l' incenso ai grilli, vagliono Lavorare indarno. Ciliare il tempo Affaticarsi inutilmente intorno a checchessia a persuader chicchessia. Dd dell'cegua; Dar acqua, Adacquare, Inaffiare,
la

Irrigare.

Dd

l'wgiia;

Dar l'acqua: Aprire

condotti donde
di pioggia:

vien l'acqua.

Acqua pura.

Derro d'cegua; Rovescio d'acqua o


Dilvio d'cegua; Diluvio
pioggia.
:

stagnante; Acqua stagnante, Acqua cheta V. sopra JEgua eoa. strhiu; Acqua torbida, Acqua alba. tenta ; Acqyya tinta, Acqua avvinata, Acqua pazza:

Subila e veemente caduta di pioggia.

Trabocco smisurato

di

Doppo cent'anni
In

l'cegua

a torna a-o so min;

Vino molto annacquato. tepida; Acqua tepida o tiepida. zed V. sopra jEgua giassd. Sonovi inoltre molte Acque odorose, aromatiche e medicinali che si ommettono per brevit. A chi n piaxe o vin , o Segn o ghe leve l'a;gua; A chi non piace il vino. Dio gli tolga
l'acqua. Prov.

cent'anni e cento mesi l'acqua torna a' suoi

paesi. Prov. che esprime la continua rivoluzione


delle cose.

se ci grosso che l'cegua di maccaroin; Essere pi spesso che l'acqua de' maccheroni
dice
,

si

d'Uomo

scimunito.

dei beoni.
l'cegiia a s'ascda; Piano, ranno caldo o il ranno cuoce

Adaxo, barbe, che


barbier,

se c'n p a bagno e l'atro in te l'cegua; Esser tra bajanle e ferrante, Esser tra il martello e l'incudine: Aver mal fare da tulle le bande.
Pericolare per ogni verso.

che

il

V. Barbe. jEgna cada e servesi guariscian da ogni ma; Acqua, dieta e serviziale guarisce da ogni male. Prov. di chiaro significato. Andd pe wgua; Andare per acqua, cio A prendere acqua.

se in cattive wgue ; Trovarsi nella mala parata, Essere in duro astro: Essere a mal partito, in mal punto, in cattivo sialo, in termine pericoloso. se tutto iti fnn'aigua; Esser tulio in un'acqua, vale Esser tutto molle di sudore, Trasudare,
Slillare

dal caldo.
di-

A primm'cegua a

l'

quella chi bagna; La prima

acqua quella che bagna. Dettato prov. che significa I primi travagli sono quelli che pi affliggono. A primm'cegua d'agosto a rinfresca 5 csto; Alla prima acqua d'agosto il caldo s' riposto. Prov. e vale La pioggia agostina rinfresca subilo
l'aria.

se nn'cegua cd; Essere un'acqua cheta, cesi figurai. d'Uomo che, bench stia cheto e
dimostri, opera con

noi

somma

accortezza.

Far acqua. Metter acqua, dicesi di Nave, nella quale per qualche apertura entri l'acqua. Far acq''a: Provvedersi d'acqua dolce per servizio delle navi, che anche dicesi Far acquala,

Fd wgua;

Assmeggidse camme due gocce d'cegua ; Essere


somigliantissimi.

Battersi d'acqua.

Avei
in pi

bevilo

dell'cegua de Szeja
il

Aver

pisciato

Fa dell'cegua; Far Fd un pertio in


r acqua
riesca
F'ia
,

acqua, vale Orinare.


te l'cegua;

d'una neve. Aver cotto

cui ne'ceci rossi,

Non

esser uomo da uccellar a fave, dicesi scherz. per Es;er pratico del mondo.

Far un buco nelTentare un' operazione che non Affaticarsi senza fruito.
vale
Filo o Fil d'acqua
:

d'wgua;
i

Un'acqua poca

Avvenndse
Metter

l'cegtia

a un bastimento ; Far acqua,

e sottile che poi

viene a fermarsi.

acqua V. sotto

Fd

cegua nel

1 signif.

Gugnd

dince

cmme

l'cegua; Far danari a

Battezza d'ccgna de balletto; Dar un cappello un cappellaccio, Cantar la zolfa o la compieta il vespro. Risciacquare il bucato a uno. Dargli una buona stregghiala, vagliono Sgridarlo
acremente.

Camalla d'cegua; Acqua jola, Acquarola, Acqua-

come rena, vale Guadagnarne in abbondanza, copiosamente. L'cegua a fa derrd e mage; L'acqua rovina rompe ponti, ovv. L'acqua fa marcire i pali. Jlodo prov. usato frequentemente dai bevitori di vin pretto, per dannare l'uso d'annacquare il vino.
busso, Guadagnar qnattrini
i

AEG
S L'cegua

AEO

21

a lava; L'acqua lava. Modo di dire che usiamo per isciisarci d'esserci imbrattati o d'aver
imbrattato alcuna cosa.

ma e o vin o fa canta; L'acqua vino fa cantare. Prov. e vale Un ubbriaco parla agevolmente," dice le cose come stanno, non pu lacere. % L'cegua a l' appeiza; L'acqua sospesa, vale Sta per piovere. S L'cegua a sch.'ssa; L'acqua stroscia, dicesi Quando
3 L'cegua
fa

a fa
e
il

male

Recare o Portar nttole ad Atene. Modi proverb. che significano Portar una cosa dove ne sia abbondanza maggiore. 3 Quello chi vende cegua dce; Acquacedralajo; e se vende acqua gelata, nell'uso fior. Diacciatino. 3 Rammd d'cegua; Scossa, dicesi di Quella pioggia di poca durata, ma gagliarda. Dimin. Scosse Ita,
Scossettina.

piove gagliardamente.
L'cegua cicea

3 Rggio d'oegua; Getto d'acqua. 3 Savc in che cegua se pesca: Sapere in che acqua si pesca,- vale Sapere quel che uom fa.
3

a non ammaccia; Acqua chiara


simile all'altro Chi delitto
sente.

non macchia. Prov. non ha, rossor non S L'cegua ea a fa i mini mena. Prov. e covan malizia.
S L'cegua

Tid l'cegua a-o so moia ; Tirare o Recar l'acqua al suo mulino, vale Aver maggior riguardo al proprio interesse che all'altrui.

baggiu; Acqua cheta vervale Gli uomini taciturni

Travaggid stt'cegua; Lavorar sott'acqua. Lavorar


di straforo, vale Negoziare,

Operare occultamente.

3 Ttt'cegua chi
fragole, dicesi

mena a
villano,

l'inganna o villan, p che n


par che non piova e
si

va in md; Zucchero che cade sulle d'Uomo ricco che diviene pi ricco

ciuve e a ghe bagna 5 cabban; Acqua minuta

gabba
il

il

bagna

per eredit o per altra cagione. Vegnt zi l'cegua a massette, a segge, ecc.; Pio-

gabbano. Dellalo prov. simile

all'altro

Acqua

minuta bagna e non creduta. 3 Lascia andd l'cegua in zi e o vento in sci; Lasciar andare l'acqua alla china', all' ingi, ecc., vale Prendere il mondo come viene. Non si dar affanno di nulla. Lasciar le cose com'elle vanno; che anche dicesi Lasciar correre due soldi per
ventiquattro danari.

vere a ciel rovescio, a catinelle, a secchi, a bigonci, vale Piovere dirottamente. 3 Venn-a d'cegua; Vena, Rampollo, Polla, Scaturigine.

3 Zughi d'cegua; Scherzi d'acqua: Le diverse forme e direzioni che si fan prendere agli zampilli artificiali

JElsvLetiojrtQ>

d'acqua per mezzo de' cannelli. s. f. Acqua forte, Acquaforte, Ac-

L'aze 5 camalla 6 vin e 5 beive l'wgua; L'asino vino e bee l'acqua V. Aze. il L' megio vin cado che l'cegua freida; E meglio il vin caldo che l'acqua fredda. Prov. de' beoni. S Mttise de l'cegua sotto; Acconciare il fornajo,

porla

qua sligia, Acqua da partire, e presso i Chimici Acido nitroso, Spirito di vino fumante: Acqua che si fa con sali e simili materie a effetto di partir
metalli o far altre operazioni

possenti.

vale Assicurarsi d'aver a vivere a sufficienza. Mot in te so cegue ; Cuocersi- nel suo brodo, vale
Slar nella sua opinione con proprio

.^Eg-uassa s. ./Eg-uavitta

f.

Acquazzone V. Sguassn.

danno
in

e risico.
in
fil

s. f. Acquavite, Acquarzente: Liquore composto d'alcool con pi o meno d'acqua, ed eslrallo colla distillazione da tutte le sostanze

Nega
paglia,

in

V un

gotto d'cegua; Affogare

un
di

alte a passare alla

fermentazione vinosa.

Ac-

bicchier d'acqua,
cialdoni

Rompersi

il

collo

un

Inciampar ne' ragnaleli, nelle cialde o nei 3Iorir di fame in altopascio o in una ,

-^Eg-uetta

quavitaio dicesi Quegli che vende l'acquavite. s. f. Acquetta, Acquicella, Acquettina, Acquerella, Acquolina, Acquitrina, Pioggiolina,
Pioggerella: Pioggia minuta.

madia

di stiacciatine colte,

Ammemmare

sul lasi
)i

stricalo,

dicesi
si

figurai.

d'Uomo dappoco che

S 3

perda per ogni piccola faccenda. N5 bagna a bocca d'cegua; Non bagnar la bocca d'acqua, dicesi di Chi non d e non vuol dare altrui assolutamente nulla. N gh' mai stceto vento senz' cegua ; Non vi fu mai vento senz'acqua. N gugnd l'wgua da lavdse a faccia; Non guadagnar l'acqua da lavarsi le mani, vale Guadagnar assai sottilmente, Guadagnar poco o nulla. Ogni cegua a bagna; Ogn"acqua immolla, A ogni
sete ogn'acqua buona. Prov. e dicesi per dinotare che

avviluppi e

Acquetta: Specie di veleno, cos detta dalla sua limpidezza. Si chiama pure Acqua tofana. -<Eg-u.ix add. Annacquato, Inacquato e Innacquato, dicesi propr. del Vino, e vale Temperalo

con acqua.

A.-e

Aeng-o

avv. 5 Alle mani, Alle prese. Posto Venire, vale Capitare, Occorrere, Dar nelle mani; e talvolta Azzuffarsi. s. m. Aringa, e in alcuni luoghi Alce. T. Ittiol. Clupea harengus. Sorta di pesce che si pesca nell'Oceano germanico, britannico, d'Ibernia, di Norvegia e di Danimarca, e viene a
col
v.

moen

Per poca o cattiva

sia

una cosa, pu ad

noi

secco,

insalato e affumato. Dicesi

Aringa
una so-

ogni
3

modo l'uomo

servirsene avendone necessit.

di

latte Quella che

ha

il

latte,

cio

Ogn' cegua
il

ammorta

fugo; Ogn'acqua spegne

fuoco. Prov. simile al precedente

Ogn

'acqua

immolla, e significa Alle necessit naturali ogni cosa serve per cattiva ch'ella sia. sangue 6 n diventa mai cegua; Il sangue 3 non acqua. Dicesi figurai, degli affetti de' legami
di

bianca e consistente come cacio tenero, che si trova nei pesci maschi in certe stagioni, e che si addomanda Latte di pesce. La femmina ha le uova, onde si dice Aringa d'uova. A.eiiiii s. m. Renella, Renuzza: Rena minuta di
stanza

mare. Renicelo

dicesi

propr. l'arena di fiume.

parentela.

.A.eiiii-a

s.

Pesta l'cegua in lo morta V. sopra


in te l'cegua.

D de

bacchce

de' fiumi.
del

Arena e Rena: Sabbia del mare Dicesi Renaio Quella parte del lido
f.

mare

del letto del fiume, rimasta in secco,

3 3

Pin d'cegua; Acquidoso, Acquaiolo,


de' Frutti che

dicesi princip.

nel quale la rena. Dicesi fienaiuolo

meglio

hanno

in s moll'acqua.

Porta de
Portar
il

l'cegua a-o ma; Portar acqua al mare, cavolo a Legnaja, Portar alberi alla selva,

Arenaiuolo Quegli che per mestiere porta l'arena. Renaccio Luogo molto arenoso. .<!ko s. ra. Ariete, Montone Il maschio della pecora.
:

22

AFE
Alle spalle. Posto avv. vale Di

AFF

A.-e spalle 5
dietro:

A fug-o vivo; A
fuoco V. Chuxe.

fuoco gagliardo,

gran

A-e

spalle

da montagna;

Alle spalle

della montagna. cosa derr a-e spalle; Buttarsi S Caccidse nn-a Gettarsi una cosa dietro le spaile, Postorgarla,

AflFal>ilitse
tesia,

s.

f.

Affabilit,

Gentilezza, Cor-

Amabilit, Dolcezza, Piacevolezza: Soavit

di

trailo,

ed anche Bont nel parlare.


n.

non cale. Divertise a-e spalle d'nn-a persnn-a; PiPrendersi buon tempo d'alcuno, Pigliargliarsi
figiirat.

vale

Non

curarla, Metterla in

AfTaccenclase
cendarsi,

p. Afl'accendarsi

Infac-

Impiegarsi,

Adoperarsi, Affaticarsi V.

Infaccenddse.

sene giuoco. % Impara a-e spalle di atri; Imparare all'altrui spese, vale Farsi saggio coH'esperienza d'altri. persnn-a ; Vivere alle S Vive a-c spalle d'nn-a
spalle d'uno
alle

Affaccencl^u.

add. Affaccendalo, InfaccenAffaccettare, Sfaccettare. T.

dalo V. Jnfaccendu.

AlTa^^ett
giojell.

v. a.

Lavorare' un
pii

corpo solido
e piani
si

in

maniera
che die delle

spalle del CrociGsso, vale

Vi-

che

abbia

facce

diversi,

vere a carico
spesa.

altrui.

Vivere a ufo, senza propria

consi Faccette,
altre gioje.

come

fa

del diamante

A.

sse
rica di
alla

m. avv. A esse. Denominazione geneQualunque ferro ripiegato dalle due parti maniera della lettera S.
fcete

Affaccia.se
la faccia

n. p. Affacciarsi: Mettere fuori da qualche luogo per vedere V, Avnnsdse.

Affaclig-n
gliato

d^A. Faticato, Affaticalo, Stracco,


Affievolito
di

Gambe

sse;
Alle
coi

Gambe
strette.

fatte

a esse

Stanco, Spossato;
dalla fatica.

forze,

Travatutto

balestrucci, dicesi per ischerzo delle

Gambe storte.
il

i^-e streite;
muro. Posto avv.
n

Fra l'uscio e

Affseto
per
tutto,

avv.

Affatto,

Interamente, In

v.

Essere

Trovarsi, vale

Onninamente.
a.

Essere costretto per forza, Trovarsi alle strette, vagliono anche Essere Essere in angustia, in istrettezze, poco men che
in miseria.

Affalla V.
pria

Mollare, Allentare. T.

mar.\. Molla.
Che ha

Affainig-g-ivi.
coll'altrui

add.

Con

famiglia.

famiglia; usasi anche per Chi convive colla profamiglia.

And
strette

Vegn a-e streite; Andare


alle

prese

a' ferri,

Venire alle vagliono Venire a


alle

AffamiM-u.
Faraulcnto
:

add. AfTamato, Famelico, e antic.


dalla

Che ha gran fame, Arrabbiato

risoluzione e pronta conclusione.

fame.
strette.
il

S Mette

un a-e

streite;
il

Mettere uno

Affannase
lora

n. p. Affannarsi: Pigliarsi affanno, in


far

Stringerlo fra l'uscio e

muro, Serrargli

basto

ansiet, sollecitudine

checchessia; e ta-

addosso, vagliono Violentare alcuno a risolversi, replicare. senza dargli tempo a pensare

anche Inquietarsi, Tribolarsi, Turbarsi, Tramecc.


s.
;

basciare,

A.<-e

trsse;

Ai fianchi. Ai crini. Dal frane.

Affanno
respirare,
1)

m. Affanno, Ansima
respirare ansando.
,

Difficolt di

Posto avv. vale Appresso: O gh' sempre a-e trsse; Glie sempre a' fianchi. Mdttise a-e trsse d'iin; Essere Caccidse Slare al fianco d'alcuno, Porglisi alle spalle,

Atix trousses.

II

Affanno

Ambascia Ansiet, metaf. Afflizione Tormento, Fastidio, Travaglio, Agitazione d'a,


,

nimo, ecc.

vale

Non

lasciarlo
si

di

riposo finch non


si

abbia
;

Pat d'affanno; Ansimare, Patir d'ansima,


affanno.

di

adempiuto quanto
per ispiare
i

vuole

aspetta da lui

e talora Inseguirlo, Andargli appresso. Seguitarlo


fatti

Aff'annu.
d'affanno.

add. Affannato,

Anelante: Ripien

suoi.

A. ug-g-io A. u.io; A
% Lslrego

m. avv. A occhio, olio V. Dipime,

A vista

V. uggio.
dell'uso.

Affai-e

nsima. Che ansa s. m. Affare, Faccenda, Negozio, Biso-

A.

a ffei-ccia

tiio ; Lastrico

a olio.

Voce

gna,

Mena, ecc. imbroggiu; Pateracchio: Affaraccio, Faccenda


disgustosa e
diffcile

scoperta, m. avv. A
A

faccia sco-

a sbrigare.
in

perta,

viso scoperto,

fronte aperta,
;

vi-

Ascddse in t'n affare; Pugnersi


fare: Infervorarsi

qualche aftrattarlo.

Palesemente e talora Coraggiosamente, Arditamente, Senza riguardo.


siera alzata. Scopertamente,

Riscaldarsi in farlo

Ave molti affari; Affogar


le

A. Ibero eie cavallo; A

ferro di cavallo.

faccende

a gola,

A i^ro e a fiig-o
fuoco

Posto avv. vale Di forma tenente a quella d'una porzione maggiore d'un ovato. I teatri sono le pi volte di tal forma.

mercato, vale

Aver Aver pi faccende che un Averne moltissime.


nelle faccende.

Camme van
Diccsi

affari?

Come van
ad

le

faccende?

per

domandare

alcuno se guadagna

m. avv.

ferro e a

molto

poco.

Afao

fb/rlbal; A A modo A iferpa A fest<5ii; A A A fette A fiig-g"e A A fug-o lento; A


di falpal

V. Fwro, Fugo. s. m. Afa, Nausea, Stomaco, Schifo: mette fao; E' fa nausea, ribrezzo, schifo, stomaco.
falpal.

Fd

affari; Far faccende. Dicesi dei Mercanti e degli Artisti, i quali spacciano mollo delle loro

mercanzie

dei loro lavori.

Posto

avv.

vale

Fd

affari de casa; Far la

masserizia

della

V. Farbal. (Punto); Punto a

casa,
felpa

Far

le
i

faccende domestiche,
letti,

come spaz-

V. Punto.
vale Fatto

zare, rifare

ecc.

festone. Posto avv.

a festone V. Festn.

Fd so affari zugni in Bcztigno.

Fd

un

affaire

V.

Fd

so be-

m. avv.

fette,

e per estens.
foglie,

pezzi

l'

un

V. Fetta.
di
foglie,

Omino

d'affari;

affare /wn^o; Questa una lunga mena. Uomo Persona di faccende,

m. avv.

vale

A A

maniera
fogliame.
piccolo

cio Atto e valente a far faccende.

Con lavoro che rappresenti


fuoco lento,

Affaretto'
di

s.

m.

Affaretto, Affarino, Affaruccio,


affare, Affare

Faccenduola, Faccenduzza: Piccolo

fuoco V.

Chuxe.

poco conto, di poco

rilievo.

AFF
A-flParn
s. m. Affarone dimporlanza o di lucro.
:

AFF
Grande
affare, Affare

Star cogli orecchi tesi o levati: Star intentissimo

A-fferm.

v.

a.

Affermare, contr.

di

Negare:

per udire.

Asserire, Sostenere, Dichiarar per vero.

Fermare, Arrcslare, Rallenere: Impedire ad una cosa ad una persona l'azione impresa V.

can V. Assia. affi nn-a personn-a; Accileccare, Far la cilecca: Mostrare di dare qualche cosa e non la dare, Accennare di far qualche benefizio e

Fa

Ferma
S

in

tulli

suoi significati.

poi noi fare; che anche dicesi Affilare,

Mettere

Affermse
andare,
di

n. p.

Fermarsi, Arrestarsi: Cessar di


Afferrare, Aggavignare,

filo,

Inuzzolire,

Inuggiolire.

agire, di far checchessia.


a.

A/fise n. p. Affilarsi, Inuzzolirsi, Inuggiolirsi.

Afferra
n

v.

Agguan-

AfflLtofei
sare,

V.

a.

Attribuire,

Apporre, AddosConsegnare
in
:

tare V. Abbcrrd.

Accagionare, Imputare, Appioppare.


V. a. Affidare, Fidare,

Afferrare
gliarsi:

in

senso

neul. per Barbicare,

Appile

Afi^da
in

Porre

L'appiccare piante V. Piggi.

che

fanno colle

radici

custodia.

Dare

in guardia,

cura,

Commet-

tere all'altrui

fede.

S Afferrse n. p. Attaccarsi, Appiccarsi ; e dicesi dei Mali contagiosi quando s'avventano da uno
l' un ma che s'a/fcera ; un ad altro male che s' attacca. - Usasi anche in signif. alt.: m'afferru e vuiue; Mi appicc le vajuole.
:

f A-ffestix
nell'uso
sta

di

add. In isciopero, In festa. Dicesi Chi nel d successivo a qualche fe-

add. Affettatuzzo, Profumatuzzo, Profumino, Galantino, e nel popolo fiorent. Coglioso. In coglia. Dicesi di Giovane che vesta elegantemente facendone ostentazione. AflOLg-g-iuu add. Attoso, Lezioso, Bacchinone: Colui che di maniere e costumi bambineschi V. Addemoellu.

Afllg-g-ina

nediare

non ha voglia di lavorare e fa sciopero. - LuFar la lunediana, nell'uso tose, vale


la festa

Afia.ii
$

s. m. Broncio: Certo segno che apparisce nel volto.

di cruccio

Far
S

nel giorno di luned,

come sogliono

Piggi l'afpn ;
Entrar

V\%\\sx

il

broncio, Imbronciare,

alcuni artigiani.

in valigia. Pigliar lo

gnocco, Corrucciarsi.

San Tommu, ben zazunu


San

ma

affestu;

Tomm

non guardato n da pan n da


,

n da tessitora di sul Prato, ma sar ben digiunato. Prov. forent. il cui significato che Gli operai in quel giorno digiunano, ma lavorano per essere prossimi alle feste di Natale.
bucato,

Accompagnato coi V. Andare o Venire vale Andare Venire con prestezza, quasi a filo. AffluL p. pass. Affilato V. Afji ne'suoi signif. % Faccia affi; Volto affilato, vale Asciutto, Scarno,
add. Difilato, Affilato, Disteso:
fliagro;

Affiivi

e per beffa Viso di stecco,


affla;

Affetta,
in
felle

v.

a.

Affettare (coll'c stretta): Tagliar

Lengua
tina,

checchessia;
,

per

simil.

Tagliar

gli

fora, che taglia e fende;

uomini a pezzi

men

nobile, dicesi

che in questo signif. e in istile anche Farne rocchj o ciccioli

che taglia e Lingua tabana, serpenmordace, fracida ecc. pungente, maledica


tagliente,
,

Lingua

Naso

afflali;

Naso

affilato,

sottile;

e talvolta

salsiccia.

AflFetta
in

v. n.

Affettare (coll'e larga):

Cercare
soverchio

oprando

troppa

squisitezza, Usar

ben fatto. g Peizo afflu; Peso a filo, Peso affilato V. Peizo. g Provvista affla; Provvista a filo: Provvista lidiritto,

per Naso

studio e artifizio in checchessia; ed anche Ostentare,

mitata, parca, appena quanto basta

il

bisognevole.

Far pompa.
s.
f.

Affl.sso
Affettazione, Affettamento,
di

s.

m.

Affisso.
si

V. U. Cartello, Bando,

Affettaziii
Affettalezza:
la

Pubblicazione, che

affigge ne' luoghi pubblici.

Maniera
Artifizio

parlare o di operare,

Affjt

v. a. Conciare. Dicesi delle pelli o cuojo,


,

quale

si

diparte dalla naturalezza. Eccedente

e vale Ridurle ad uso di vesti

di calzari

e di

ricercatezza.

smodato

in

checchessia,

nel vestire, nel parlare,

nello scrivere.

molte altre cose usando la concia. Affiitaja s. f. Concia: Luogo dove


le
pelli.

si

conciano

Afifezin.

s.

f.

Affezione, Affetto, Affettuosit:

Propensione o
H

Amore
i

o Volont dell'animo, per

cui incliniamo a cercare e ad

Affezione. Presso

amare checchessia. medici vale Stato morboso


d'affezione,
dicesi

AflS.tta V. Appixond. Affl.izioii s. Afflizione,


f.

Affliggimento,

Do-

lore,

Affanno, Pena, Travaglio, Angoscia, TorAffliggere,

del corpo o di alcune delle sue parti,

mento, ecc.; Mestizia, Tristezza, Melanconia.

Prexo d'affezin; Prezzo

AQ.izze
g Afflizzise
lorarsi,

v. a.

Dar

afflizione,

Ac-

Quello d'un oggetto di prezzo altissimo, datogli non perch veramente lo valga nell'intrinseco,

cuorare. Addogliare, Travagliare, Addolorare, Cruciare.


n.

Amareggiare,

jna per l'affetto che altri pu averci, o per sua rarit o per la sua singolarit , ecc.

la

p.

Affliggersi,

Accuorarsi,

Addo-

Travagliarsi: Darsi affanno, travaglio,

Affeziona
zionato.

v.

a.

Affezionare:

Rendere

affe-

Afog-
tire,

s. n. Infocare, Arroventare, ArrovenRoventare: Far rovente, Far divenir rosso

% Affezionse n. p. Affezionarsi: Prender affetto, passione, Porre amore.

come

di fuoco, e propr. dicesi di ferro

o simile,

g Affogse n. p. Arroventire,
ventirsi
1)

Arroventarsi, Arro-

Affi

V.

a.

Affilare,

Raffilare:

Dare

il

filo a'ferri

taglienti colla cte (cetta).

Infocarsi,

Divenir rovente. Infocarsi. figurai, vale Accendersi, InfiamAffogare, vale

e lerfe;

che fanno

Far greppo: Quel raggrinzar la bocca bambini quando vogliono cominciar


i

ti

marsi in checchessia.

un bastimento;
dalle acque,

Rimaner coperto

a piangere. i barbixi; Arricciar


Stizzirsi.
i

le basselte,

vale Incollerirsi,

Affog"a
%

denti,

unge; Aguzzar
gli

denti,

le

unghie.

Arroventilo, Rovente, Infocalo, Ignito, Affogato, detto di bastimento V. sopra Affoga.

Empiersi d'acqua. p. pass. Arroventalo,

oge; Appuntar

orecchi, Star in orecchio,

ia

affoga; Aria infuocata, vale Aria caldissima.

%i

AFF

AFR
Euggi affusi; Occhi affossati, V. uggio. Cassa s. m. Lavetta
: i

Acceso, Infocato, S Rsso affogu; Infiammato, figurat. vale Acceso in volto per eccessivo corper troppo operare. rere

infossati,

incaver-

nali

Affusto
tano

sulla quale si adat-

A-ffiiiae

(uggi); Occhi grifagni, Occhi di di falco V. Eiiggio. nibbio A-fiToll/Se n. p. Affollarsi, Affollarsi: Concorrere in
folla.

pezzi d'artiglieria; e nell'uso, omai geAff't.

A fi; A
N
t)

nerale. Affusto. Dal frane.


filo,

Appuntino,

pelo,

pennello,

A k

corda. Posto avv. vale


n. p.

dirittura,

Per l'appunto,

A-ffondase
mergersi
,

Affondarsi:
;

Propr.

SomAdden-

pili
filo,

n meno.
per In linea retta:

Andare a fondo
v.
a.

e figurat.

A
filo

fi

da magia:

trarsi, Internarsi.

A.flPond.e

Fondere V. Fonde.

% A/fdndisc n. p. Perdersi, Smarrirsi, Imbucarsi; dicesi della Palla o Pallone quando, giocando,

vien gettata in qualche luogo ove sia difficile o impossibile il riaverla. A-tPot^rnsi V. a. Afforcare. T. mar. Gettar una

A fil di spada. Posto avv. coi v. MetMandare, o simili, vale Far macello o strage. se a fi; Essere a filo, vale Esser pronto, lesto, in punto di far checchessia. A. fin. m. avv. A fine. Alfine, Con fine, Con animo,
de sp;
tere,

del

muro.

seconda ncora dopo la prima, in maniera che venga a fare con questa quasi una forca, talch l'una scemi la forza dell'altra nel sostenere il vascello. Si dice anche Ormeggiarsi a due o a barba di gatto. A-ffortnu. add. Avventuralo, Avventuroso, Fortunato, Affortunato V. Addicciu. $ Chi nasce bello, nasce affortnu; Chi nasce bello, nasce fortunato, ovvero Chi bello, non del tutto poverello V. in Bello add. S se affortnu comme i chen in gexa; Essere affortunato come un cane in chiesa. Modo prov. e vale Essere sgraziatissimo, perch ivi il cane sempre bastonalo, e si caccia come indegno e importuno. S L' megio nasce affortnu che ricco; Meglio nascere fortunato che ricco. Prov. di chiaro si^

,.

Con

intenzione.

de ben;

fin

di bene.

Per bene,

buon

fine.

Ad

Con onesta intenzione. Vegni a fin; Aver fine. Finire, Mancare, Cessare, Consumarsi: Tutto ven a fin; Ogni cosa ha fine.
onesta fine.

A. fin

fine,

m. avv. Alla Finalmente.


fini.

fine. Alfine, Alla

perfine. In-

di conti; Al far de' conti, Alla


delle

fin

fine.

Alla fin

Alla

fin

del fallo. Al ristretto,

In-

somma

delle

somme.
fin di fin;

Finalmente, Al postutto,
Alla fin

A
fin

considerarla bene. In conclusione.


,

di fwti

fin

del fatto.

Alla

delle fini.

Alla fin fine. Finalmente, ecc.

V.

sopra

di conti.

N
nire,

vegni

mai a
finare.

fin;

Non

rfinare,

Non

rifi-

Non

Non

restare.

Non

cessare.

gnificato.

A-flP5isciii.ix add. Ammartellato, Travagliato;


e per lo pi dicesi di Chi tormentato da pas-

A
Al.

Vegni a fin d'nn-a cosa; Venire a fine o a capo di checchessia, vale Finirlo, Riuscire di condurlo al suo termine. firanxini ; A fiorami. Posto avv. vale A maniera di fiorami. Con lavoro che rappresenta fiorami.

sione amorosa.

A.fifj:*a.dLell;ise

n.

p.

Affratellarsi:

Trattarsi

g Gotto

a frammi; Ricchiere
m. avv.

martellato V. Gotto.

con dimestichezza di

fratello,

Dimesticarsi,

Ad-

fondo
A

fondo, Affondo, Nel fondo,

dimesticarsi, Famigliarizzarsi.

contr. di

galla V.

A-o fondo.

A.fii:*i/U.cata/ V. Infranchita.

A.flFrascix
teso, Lezioso;
doli,

add. Ammoinato, Daddoloso, At-

Che pieno
add.

di

moine, di dd-

di

lezii.

Caccia a fondo; Mandar a fondo, a picco, vale Affondare, Sommergere. Conosce nn-a persnn-a a fondo; Conoscere uno a fondo, figurat. vale Averne perfetta cognizione.
Save a fondo nn-a cosa; Saper una cosa a fondo, figurat. vale Saperla bene. Averne perfetta

A.ffjrecciii

Trafitto,

Punto,

Tocco,

Frecciato; dicesi figurat. del Cuore appassionato,


quasi trafitto da freccia.

A.ffrei<lviu. add.

Affreddato, Infreddalo, Raffreddato: Pien di freddo. Preso dal freddo.


v. a.

A-APrCnt,

A farsa; A
Mediante-,

nozione.

Affrontare: Farsi incontro ardifilato

ditamente francamente o Arditamente accostarsegli. nn-a carta; Affrontare una

ad alcuno.
T.

Posto avv. vale Per mezzo. A forsa d'impegni, de dinw, ecc.; A forza d'impegni, di denari, ecc. de btte; A forza A furia di percosse , cio
forza.

Per

virt:

carta.

giuoc.

Tirare in sorte una o pi carte di valore. 8 Affrntse n. p. Adontarsi, Pigliar onta: Offendersi, Reputarsi offeso.

A.fPrxmza, e rg-lxe;
V. Ruga.

A fran^eize;
A iVesco;
rasciutto.

Percuotendo fortemente. forza di vento. Per impelo di .'e vento; A vento. Per forza che fa il vento.
Alla francese, Alla francesca.
:

Strisciar le crespe

AlFlblbia v.

a. Affibbiare

Stringere con fibbia.

A-ffumnaa
fumo ad una

v.

a.

Affumare,

Affumicare: Dar

cosa.

Posto avv. vale All'uso de'Francesi Libbri tigh(s a franceize; Libri legati alla francese. % Micchetta a frangeize ; Panetto alla francese V. Micchelta. A fresco. T. piti. Posto avv. col
V. Dipingere,

.A^iFuu
propr. del

add.

Avvampato, Arrabbiato ; e dicesi Pane che, mosso a cnocere in forno

vale Dipingere

sull'intonaco non

troppo caldo, abbronza di subito nella crosta, restando incotto nella mollica.

Pitt

fresco; Frescante: Pitlor che dipinge


fronte,

A-fifuso

p. pass. Fuso A Affnde. Perduto, Smarrito, Imbucato; e dicesi di Palla Q Pallone V. AffSndite in Affdnde.
.

A frnte; A
V.

a fresco.

petto.

Posto avv. col

Stare, vale Stare a competenza, a tu per tu.

Star in gara.

AGG
A. fSpto m. avv. A frollo, A interesse, A guadagno, A cambio, A censo, A usura. A. f^lmina^nte ; A percussione V. Fuxin. fA. funzetto (FunziJ; Funghi a funghctto.
Chiamasi cos da noi Ina certa maniera
cinare
sottili,
i

AGG
Ag-g-tto
Quello che
s. si

2S

Aggiadda

con

coltello

m. Saper d'aglio; e intendesi d al salame o altro, affettandolo prima fregalo con aglio.

di

cu-

funghi,

la

qua! consiste in tagliarli a felle

s. f. Agliata: Specie di salsa fatta con aglio pestato e con aceto. g Tempesta con l'aggiadia m. b. e fig.; Tempesta

e cuocerli
fuso.

A. fuzo; A
gia di fuso
;

con olio, rgamo e sale. Posto avv. vaie Fatto a fog-

imperversala, orribilmente furiosa.

Aggianellu.
**-A.ggias8

A.
S

che anche dicesi Affusalo, Affusolato. g-a.lla, avv. A galla, A gallo, vale Sulla suveifce

V. Azzanellu. V. Glassa.
hot.

A-ggio
Agrume
di

s.

m.

Aglio. T.

Allium saXivum.
cui frondi sono suo bulbo, che dile

perficie del liquido.

di

sapore acutissimo,
Il

a ven sempre a galla; La

veritii

sta

bellissimo color verde.

vien sempre a galla. Prov. che significa 11 vero non si pu mai tanto occultare che lardi o per tempo non si palesi. S Sta a galla; Slare a galla. Galleggiare: Star sulsulla superficie di qualsiasi liquore, l'acqua, come fauno le galle o le gallozzole dell'aria, le quali vengono a rompersi sulla superficie dei

cesi Capo, formato a spicchi.

de biscia; Aglio viperino o

di

serpe. T, hot.

Allium rosenm, ovv. Allium triquestrum. Specie d'aglio selvatico, che indigeno ne' nostri prati.

inrestu; Aglio in resta. sensa spighi ; Aglio maschio. T. boi. Allium seodoprasum. Aglio che ha il capo intero e senza
spicchi.

corpi liquidi.
f

Slare a galla, figurai, vale Esser da pi. Essopra.

A
I)

sere superiore. Slare al di

g-a;iixlbe

levse ; A

gambe

alzale o levate.

Posto avv. col V. Andare, vale Andare col capo air ingi e colle gambe alzate all'aria; che anche dicesi Tomare, Tombolare, Capitombolare,
3Iazziculare.

Andare a gambe
Precipitar in
cesi Esser fritto,

alzate

rovina, in malora

o levate, mefaf. vale che altrim. di;

Rimaner

grullo.

Andar
furia.

all'aria,

Far ambassi in fondo. Dar del culo $ Corri a gambe leva;; Andar a
precipitosamente, a slascio.

in sul lastrone.

Correr

pejo: Aglio vano. Co costa l'aggio; Costa caro, Cost salato. Dicesi di Cosa che si compri a prezzo carissimo; e figurai. Pagare un gran fio duo errore, d'una imprudenza e simili. se verde camme l'aggio ; Esser verde come un aglio: Esser di mala sanit. Fa mangia dell'aggio a nn-a persnn-a; Far mangiar dell'aglio ad alcuno, e nel popolo fiodicesi figurai, del Fargli rent. Fargli gngola cosa da rodersene egli di rabbia. Mangia dell'aggio; Mangiar l'aglio, Rodersi, Attapinarsi, Arrovellarsi, Rodere il freno o i
,

A.

g-a;iielliii; A
raramente usalo
fra

ganellina. Posto avv. coi v.


a'

chiavistelli,

e in

m.

b.

Schiacciare, Stiacciare

Giocare, Sorta di giuoco mollo simile

tarocchi,

A ^etssettet
^

noi V.

ucchielio V.
s.
f.

fPunloJ ; Punto.

GanelUn. Punto a occhiello o a

A.g'a.ta^
selce di

pasta

Agata: Pietra preziosa, ed Una pi fina che non la comune,


genio. Posto avv. col v.

A g-enio
vale
toppi.

e di vari colori.
;

Andare
Tornare
pelo.
:

Aver grande non poterla sfogare a suo modo. O l' fo camme l'aggio; Gli un nabisso, un fistolo, dicesi di Ragazzo impertinente, cattivo. morta o sa sempre d'aggio; Il morlajo sa sempre daglio. Dettato prov. che significa Chi ha un vizio non lo perde. Pesta camme l'aggio; Dar come in terra, So-

come un
ira e

picchio, figurai, vagliono

Andare

a sangue, all'animo, a cuore,

nare a catasta, vagliono Percuotere senza discrezione.

a grado, Attalentare, e in

m.
,

b.

Andare a
Facilitare

Ag-evola

V.

a.

Agevolare

Far

agevole. Render facile, Appianare, Levar gl'inDar modo di poter fare.

S Quello chi vende aggio; Agliajo. Voce fiorent. g Resta d'aggio; Resta d'aglio V. Resta. g Spigo d'aggio; Spicchio d'aglio. g

A-g-g-ailbl)

Aggrbare, Ingarbare: Dar garbo, grazia, Accomodare garbatamente.


V.
a.

Spssd d'aggio; Saper

d'aglio,

Puzzar d'aglio.
l'ag-

Abbigliare,
assetto.

Raffazzonare,

Assettare, Mettere in

g Testa d'aggio; Capo d'aglio. g Tutto ven a taggio, finn-a i

unge da pe

gio; Tutto viene in


l'aglio.

Accomodare: Far contento il meglio che si pu una persona. S Aggaibbd un da-e feste; Conciar uno pel d delle feste V. Accotnud. S Aggaibbse n. p. Acconciarsi, Affazzonarsi, Ab
bigliarsi,
'I

unghie a pelar Prov. e vale Doversi tener conto d'ogni


taglio, fino le

Aggio
c'

minima
tra

cosa.
s.
il

m. Aggio. T. comm. ta differenza che


valor nominale e quello reale delle

mola

nete, fra

il

denaro e
le

le

cedole di banco

fra

per Accomodarsi, Acconciarsi


meglio che
si

Adornarsi; dicesi parlicolarm. delle donne.


in

moneta nazionale e

estere.

un luogo

alla

Aggiorna
figgere
il

v.

a.

Aggiornare: Assegnare, Pre-

pu.
s
f.

giorno. Rimandare a giorno fisso; e

Ag-g-allua
in

Cicatricula,
gallo:
alla

Cicatricella

talora Differire,

Prorogare,

Rimettere ad altro

alcuni luoghi

Segno del
bianca
cui
si

Piccola mac-

giorno; ed anche Sospendere, s'intende una deliberazione


simile.

chia
tuorlo

vescichetta

membrana
le

del

dell'uovo,

in

scorgono

prime

Aggiudica

tracce della formazione del pulcino.

- Alone chia-

masi un Cerchiello bianchiccio, assai conspicuo,


alla cicatricula nell'uovo fecondalo, quale d quasi l'apparenza d'un occhio. A-g-g-allu add. Gallalo V, Emo. alla

concentrico

v. a. Aggiudicare. T. leg. Assegnare con atto giudiziario o amministrativo un mobile od un immobile al miglior offerente od ultimo licilatore, o un'opera a colui che propone d'eseguirla a minor prezzo d'un altro.
s.

Ag-S'idicataio

m. Aggiudicatario. T.

afr

AGG
leg. Colui che diviene proprietario della QQsa esposta in vendita, o che resta incaricato dell'esi

AGG
agevolan
le

operazioni;

ed

anche Soccorso,

Assistenza, Sostegno, Appoggio, Prolezione, Difesa.


Il

secuzione dun'opera.

Aiuto, nella Milizia vale Rinforzo, cio Sussidio


di

Ag-g-iclicaziii
Ag'g-i'^st;
Pareggiare,
H
i

s.

f.

Aggiudicazione.

T.

solda'.esche o di

munizioni da guerra.
;

leg. L'atto e i'eflelto di aggiudicare


V. a.

V. Aggiudica.
al giusto,

Ciamm
ajuto,

aggillo

Chiamar aiuto
Soccorrere.
!

o Venir in

Aggiustare: Ridurre

vag ione Ajutare,


!

Adeguare.

%
Asses'.are, ecc.

Aggilto
chi

Aggilto
!

Aita
!

Aita! ed anche sem!

Aggiustare, Adattare,

Accomodare,
,

p'icem. Ajuto

Soccorso
v.
n.

Accorriamo

Grido

di

Comporre

Riconciliare

Metter d'accordo

domanda

soccorso.

Acconciar insieme. i conti; Aggiustar

-A-ggradLd.a
i

Garbare, Attagliare,
in
al

Atta-

conti,

vale Saldarli.

lentare, Piacere, Soddisfare, e

m.

b.

Andar a

colpo; Aggiustare il colpo, vale Tirar dirittamente, Colpire dove si ha dritta la mira. Agginstse n. p. Aggiustarsi, Accomodarsi, Accordarsi, Venir a patti, Mettersi d'accordo, ecc. A.g*g-ista,m.onto s. m. Aggiusiamenlo Accomodamento, Composizione, Accordo, Patto. $ L' megio un aggistamenlo magro che nn-a sentensa grassa; Jleglio un accordo magro che una sentenza grassa. Prov. e vale Che il disastro la spesa della lite supera hene spesso il pregio della cosa litigala; od altrimenti Esser
pi utile di cedere qualche cosa che aver tutto

pelo: Confarsi

al a.

suo genio,
in

suo gusto.

A-gg-rad-
dare
:

V.

Gradire, Aggradire,
grado.

Aver a grado o
ti

Riuscir grato; e dicesi

AggraAver in pregio, comunem. dell'Accettare


l'of-

una cosa che


ferta
ti

viene offerta e mostrar che

graia.
v. a.

A-g-g-rav,

Gravare, Aggravare: Render


Sovraccaricare;
e figurai.

pi grave o pesante,

1)

Opprimere, Angariare, Danneggiare e simili. Gravare: Porre imposizioni, se riferiscesi all'avere.

Aggravse
malattia.

n.

p.

Aggravarsi:

Peggiorare

nella

per via di piato.

A.g"g"istu.
nei suoi

p. pass.

Aggiustato V. Aggiusta

vari significati.

A.-g-g"x*a"vu. V. Aggrava in
1)

p. pass.
tutti
i

Gravalo, Aggravalo, ecc.


suoi significati.

Ommo aggistu; Uomo aggiustalo, dicesi di Persona che si governa nelle sue azioni con
misura.
V. a. Ajutare, Aitare: Porgere o Dare ajuto; ed anche Prestar soccorso, Soccor-

Aggiunto ad Et, vale Esser grave e molesta per


gli

anni.

A-g-g-itt,
rere,

Sovvenire.
Assistere,

de famiggia; Grave in famiglia, cio Carico, Aggravalo di molti figliuoli, g Avet a testa aggrava; Esser grave di testa, cio Aver la testa piena di catarro, intasala, ottusa,

" Ajutare,

Proleggere, Caldeggiare, Fa-

ecc.

vorire, Adoperarsi pel bene altrui.


M

Agg-ravio
Il

Concorrere a rinforzare, a ravvivare, a pro-

S Gente allegre,
allegra
,

i aggitta; Gente Dio i'ajuta. Prov. di chiaro significato. diao 6 l'aggitta i so; Ai pi tristi porci S vanno le migliori pere, ovvero A' porci cadon le

muovere checchessia. 6 Segn

s. m. Aggravio, Aggravamento, Aggravazione: Tutto ci che aggrava; e figurai. Peso, Carico, Disagio, Incomodo.

-A-gg-razi,
vere,

Aggravio, Gravezza, per Gabella, Imposta, v. a. Graziare: Far grazia, Assol-

Condonare una pena.


p. pass.

A-ggrazin
H

Graziato V. Aggrazia.

migliori pere in bocca. Dettalo prov. che significa II bene spesso tocca a chi meno Io merita. % Aggittse n. p. Ajutarsi, Ingegnarsi, Adoprarsi,

Aggraziato, detto di Persona, vale Grazioso, Di

maniere graziose. Vest aggraziu; Vestito aggrazialo, Abito ben


fatto,

Industriarsi,

Aguzzarsi

e talora Arrabattarsi per


di

dipinto, accorellalo.
v. a. Aggregare: Unire o Aggiunnumero, Metter nel numero. Annoverare,

uscir di cenci, vale a dire del bisogno,

po-

A-g-greg,
gere
al

vero slato.

un

coti l'atro;

Fare a giova giova: Giovarsi,

Associare, Arrotare, Ascrivere.

Soccorrersi vicendevolmente. Chi s'aggitta, Dio l'aggitta; Chi s'ajula. Dio I'ajuta. Chi no s'aggitta, nega; Chi non si
Aiutarsi,
aiuta, s'annega.

Ag-gregazion

s.

f.

Aggregazione, Aggrega-

Vaggitti;
ovv.
Ajulati
la

11

Segn 5 dixe: Aggiftite che Signore dice: Ajulati ch'i' t'ajulo, che sarai ajulato. Tutti proverbi

mento, Aggreganza: Lo aggregare. Riunione di pi cose che non hanno fra di loro una naturai dipendenza o connessione, Aggregazione: Associazione ad un corpo o ad una compagnia
di

persone o d'una famiglia.

esprimenti

necessit che ha l'uomo di prov-

A.g-g-r*edL

v. a. Aggredire, Assalire V. n.
p.

Asst.

vedere pi che pu a se slesso.

A^gg-reppse
Aiutatore:

Allrappare, Attrappire,

Aug-g-ittante

s.

m.

Ajutanle,

Chi ajUla altrui nell'esercilare qualche uflzio. de camera; Ajutanle di camera. Nelle Corti una Carica o Ufficio della Camera de' Princif i. de campo; Aiutante di campo. T. wii7. Ufficiale che serve ai generali d'un esercito per portare
gli

Rattrappire, Ingronchirsi: Divenir allrappalo, Non potersi distendere per riliramento di nervi.

A-g-g-resciM.

s. f. Aggressione, Assalimento: L'azione di colui che primo ad assalire in fatti od in parole. Quando l'aggressione era commessa

sulle

pubbliche strade,
s.

le

leggi

romane

la

chia-

ordini
di

ed

assisterli

in

ogni occorrenza
T.

di

mavano Grassazione.

guerra o

servizio militare.

A-ggrress
mil. Ufficiale
aggredisce,

maggio; Ajutanle maggiore.


che ha
certi speciali incarichi in

Che

m. Aggressore, Assalitore: Chi ad aggredire ed anil primo


i

ogni battaglione

che Chi

assalisce

passeggeri

alla

strada con

del nostro esercito.

animo

lAgg'itto
quale
si

s.

alleggeriscono

m. Ajuto, Aita: Mezzo per il o si scampano i mali o

roba od ucciderli; che in in questo significalo, secondo le leggi romane, diccsi pur Grassatore.
di

lr loro la

AGI
A-g-g-rittse
gliolarsi:
n.
p.

AGO
Aggrovimedesimo, e propr. filo quando ritorcesi
e

n
un bel
goffo e

Aggrovigliarsi,
se
il

nicam. di Persona, e prendesi in mala parte:


l'

Ritorcersi

in

un

bell'agibbo; Gli un bell'arnese,

dicesi dell'Effetto che fa


in s p"r essere
Il

troppo torlo.
in

Aggrinzarsi:
dicesi di

Ridursi
,

grinze, Corrugarsi,
e simili. dicesi di

carta

pergamena,

A gilFra l'.n; A giiTre


V. Zgd.
lettere,

suggellino.

(Zg); Far a

maco

(Lucchetto); Lucchetto a

numeri, ^

Il

Attrappire,

Rattrappire,
v.

figurai,

Per-

a parole, e generalm. Lucchetto a

combab.

sona V. Aggreppise.

binazione V. Lucchetto.
a.

-A-g-g-rixell,
come un

Aggraticciare

Formare

A.

gigin

(Andd); Andare
s. f.

mimmi V.

graticcio (grixella),

Avvolgere e quasi

Agilitco
^^1

Agilit, Destrezza, Scioltezza, Svel-

Intrecciar insieme.

tezza: Facilit di muoversi, Prontezza di

membra.

A-g-g-ru-mmvi

Aggrumalo: Pieno di grumi, Rappreso in grumi V. Grmmo. Ag-g-ru-ppa V. a. Aggroppare, Aggruppare,


add.

A g-iorua d'anchu;
di d'oggi.

Cortesia, Gentilezza,

Favore, Servizio.
Alla giornata. Al

Oggid, Oggigiorno. Posto avv. vaie

Annodare, Allacciare Propr. Legare o Stringere con nodo o laccio: Aggruppwve e scarpe; Al:

A giorni A
sere

questi lempi,

questi d. Al

tempo che
,

corre, ecc.

lacciatevi
**ii

le

scarpe.

Andar

via, Svignarsela, Pigliar


:

lambio, Scamojare,
o

Sbieltare, Sgatlojarsela

Appenn-a
,

m'ha

visto,

m. avv. A giorni vale Fra breve tempo; ed anche Qualche giorno. Quando s e quando no. gioi'no ; In giorno. Posto avv. coi v. Es-

5 l'ha aggruppali; Appena mi vide, se la svign. figurai. RistrinS Aggruppse n. p. Aggruj>parsi gersi quasi in un gruppo.

A-ggr-uppiio

Agguanta
n

add. Gruppito: Aggiunto di diamante, e s'intende Quello che lavorato sulla sua naturai figura dell'ottaedro, cio troppo alto al confronto della sua base. v. a. Agguantare: Pigliare e Tener ferma alcuna cosa V. Acciapp. " Arrivare, Giungere, Raggiungere alcuno tenendogli dietro V. Acciapp.
Afferrare, Barbicare, Alleficare, Attecchire. Usato
in senso neut.

Stare, vale Essere informato di quanto accade alla giornata; e talora semplicem. Esserne al chiaro. Esserne consapevole. % Incascid a 'giorno; Legare a giorno. T. giojelL V. Incasci. Tegni a giorno un d'i/nn-a cosa; Mette

Mettere o Tenere in giorno alcuno d'una cosa,


vale Informarlo, Metterlo
al

chiaro di checchessia.

Agita

Punto a giorno; Punto a giorno V. Punto.


V. a. Agitare:
ecc., vale

Parlando d'una questione, di

V. Afferra.
Chiap-

Agguanldse
parsi,

n. p. Agguantarsi, Afferrarsi,

Proporre, Mettere in campo, Cavar fuori una questione, un dubbio, o simile. g Agitdse n. p. Agitarsi, Commuoversi V. Sci' tdse in Sciata.

un dubbio,

Acchiapparsi, ecc.

Agitazion
Il

s.

f.

Agitazione, Agitamento,

ftlo-

Agguantdse a-o vento; Agguantar sopravvento. T. mar. Cercar di guadagnare quanto si pu sopravvento, Navigar dalia parte del vento. V. n. Far capolino: Affacciarsi destramente e anche naturalmente per vedere altrui,

vimento V. Sciato.
Agitazione, Inquietudine, Sollecitudine, Ansiet,

Aggiieit

Travaglio.

de stttmago; Agitazione di storoaco: Nausea,


Voglia di vomitare.
s. f. Aragna. T. ittiol. Trachinus draco. Pesce di mare molto stimalo, detto anche Trota di mare, e pi comunem. Rgana o Raganella

e tanto poco che diffcilmente

si

possa es-

Agna

Agguerr
nella

ser veduto; altrim. Usolare.


v. a. Agguerrire: Ammaestrare guerra, Render abile alla guerra. Avvez-

velenosa.

zare

ai

disagi

della

guerra,

Indurire nel

menel

Agnelletto
gnello V. Ba;.

s.

m. Agnellino. Dirain. m.
pi.

d'A-

Aghn
Agi
Il

stiere della guerra.


s.

m. Argentina V.

Argentinn-a

Agnellotti
trita,

2 significalo.
V. n.

fatto di pasta di farina di

Agire, Operare, Fare, Lavorare; e tail

lora Fare

suo

efTelto.
^,

Agire, per Comportarsi, Maneggiarsi da... l'ha agio da galantommo ; Ha agito da galantuomo. gia'b'ba avv. A ufo, A isonne, A scrocchio, A scrocco, A sovvallo, A macca, A squac-

Ag-no

chera,

berlolpllo,

ecc.,
si

vale

spese altrui,

che si sugo d'arrosto, psr far minestra, nel modo stesso che si fa de' ravioli. s. m. Ragno, Aragno, Ragnatle: Genere d'insetti forniti di otto piedi, che mandano fuori dal loro corpo un filo, al quale si appendono, e col quale formano come una tela, con
cui

Agnellotti: Mangiare grano ripiena di carne cuoce in brodo o si condisce con


s.

Senza propria spesa, e


giare e Bere.

adopera coi v. Mang

pigliano allri insetti

onde

si

nutriscono.

Gambe d'agno; Gambe

spolpate,

A. giai-dini ; A

diporto V.

Andd.

nocchi, Balestri, Fuscelli,

Agiasio
alla

Due

filidei

Gambe di fiCammina
,

m. Agghiaccio, Ghiaccio, Barra del limone. T. mar. Lungo legno fermato ad angolo
s.

su fuscelli. Dicesi per ischerzo di Chi ha le

gambe

testa

del limone,
in

che

si

prolunga dentro

il

direzione inclinala poco sotto la orizzontale, e serve per far girare il timone intorno ai perni o agugliolti, sopra i quali si regge.

bastimento

A gse A A goffo; A
;

lunghe e sottilissime..
gorgate. Posto avv. col v. Bere, Bere molto per volta ad un fiato. goffo, A goffi. Posto avv. col v, Giocare, Specie di giuoco di carte V. Goffo.
dicesi

del

**Agit>toa

V. a.

Ornare, Azzimare, Conciare,


Affazzo-

Agggetta
d'ottone,

s. f.

Infilacappio:

Ago

d'argento,

Raffazzonare, ecc.
S Agibbdse n. p. Adornarsi, Azzimarsi, narsi, Rinfronzirsi, ecc.

d'avorio, ecc., fallo a guisa di lami

Agfil>l>o

s.

m. Arnese, Suggettino;

dicesi iro-

netta stiacciata, con cui le donne infilano le striu' gbe , passamani o simili nelle guaine; allrm. Cmnelio, Fusellino.

28

AGO
come
un
le

AGR
monache che danno un aghetto per avere vagliono Dar poco per riavere asanche dicesi Barattar galla a muschio.
s.
f.

Drizzatojo, Addrizzatojo, Dirizzacrine, Discriminale,

Ago

crinale. T.

pan: Strumento

d'acciajo,

gal!elto,

di ferro,

ma
i

d'osso o simile, lungo circa un palmo, acuto da una banda por ispartire e separare
in

sai; che

A-g-g-g-i
gliata:
s'infila nella
al
't

Agugliata,

e pi

comun. Gu-

due parti uguali. A-g-Sg-g-ia s. f. Ago Strumento piccolo e sotpuntato ad un'estremit e trafotile d'acciajo,
capelli
:

Quella quantit di refe, sola o simile che

pi per quanto

cruna dell'ago per cucire, di lunghezza si pu distendere il braccio.


11

rato all'altra, nella quale s'infila refe, seta o si-

mile per cucire, ricamare, far (appozzerie, ecc. Dicesi anche Gucchia, Agocchia e Agucchia.
V Subbia: Specie di scalpello grosso S appuntato,
di

-A.gSg'g-iaju
nel

Agata: Colpo dato con ago. s. m. Agorajo:


quale
si

bocciuolo

tengono

gli

aghi;

trovasi

anche

Buzzo e Agajuolo.

cui

si

servono

gli

scultori

per isgrossare

A-g-og-gin
Il

marmi,
"

e gli scarpellini per lavorare le pietre.

Aghetto
si

Puntale: Punta

V. sopra Agggetta nel 1" signif. d'ottone o altro che

Palo di ferro, Gucchia: Spranga di ferro simile al Piede di porco, che per non ripiega da un

capo come questo, la qual serve a' meccanici e forare la terra, i muri, e per ai muratori per ismuovere pietre ed altri pesi. da ingratin; Ago da ralinghe: Ago pi forte
di

mette all'estremit delle stringhe, nastri o cor- Aghetto propr. il puntale della stringa o simili, ma per estens. significa l'uno e l'altro insieme. - La stringa per
delline a guisa d'ago d'adbbiare.
altro

pu essere senz'aghetto
si

in

cima, e

in

tal

caso
it

direbbe meglio Stringa che Aghetto,

quello da vele, che serve per cucire

bordi

delle vele alle ralinghe.

da

ligaballe;

di ferro,

Ago da abballare: Ago d'acciajo lungo circa un palmo, rotondo dalla


testa,

o Innescalojo. T. minai. Strumento lungo di ferro, che si adopera dai Minatori nel mettere la polvere nel buco delia mina
Inescatojo
sottile e

parte

della

triangolare

e tagliente dalla

punta sino alia met che ben incavata; cosi detto perch serve d'ordinario a cucire collo spago le tele, con cui s'abballano e s'involgono le merci. L'Ago da sacco alquanto pi corto.


Il

affinch

essa

non

isfiati.

da lmma;
do sccitippo;
tale

Fusellino.
Spillo
V.
a.

A-gggin,

il punV. sopra Agggin nel 1" significalo. Inescare o Innescare V. sopra Agggin nel 2 sign.

V. Spinghetta. Metter l'aghetto o

da lmmea; Fusellino. da preposto ; Fuso: Ferro lungo


si

A-gggiotti
e sottile, di cui di

s.

m.
il

pi.

Agugliotti.

T.

mar.

Ferramenti che fanno


stenere e far girare

l'uflzio di

servono
,

gli

stradieri per forar sacchi, panieri

gangheri per sotimone intorno alla ruota

e simili

nel

tentare se vi sia nulla da gabella.

poppa.
s. m. Paletto di ferro: Piccolo Agoggia nel 3" signif. m. Spinoso, Scazone, Cane ma-

da recammo; Ago da ricamo. da strapnnl; Quadrello: Grosso ago


nella punta,
di

Agggiotto
a tre canti

cui

si

servono

materassai per
altri

Agoggin
rino. Sagr,

palo di ferro V.
s.

cucir

le

materasse. Serve anche ad

usi,

co-

me
da

a cucir sacchi, a vestir fiaschi, ecc.


sella o

da

basti;

lajo: Aguglione di

Ago da basti o da selforma triangolare, che chia-

masi anche Quadrello. da veje; Ago da vele: Grosso ago triangolare che serve per cucir le vele. pe fa e r; Ago: Quello strumento di legno, nel quale si adatta di molto filo, e fansi le reti, la qual quantit di filo si chiama Agata. sensa foamme; Ago scrunato: Ago che non ha la cruna o l'ha guasta. Aggge asciort'te ; Aghi in sorte: Aghi di tutti numeri, dall'uno al dieci e pi, cio Di ogni i
grossezza.

Venez. Azio: Pesce della famiglia degli Squali, che manca aflfatto di pinna anale, ed ha poi spinose ed armate d'aculei le pinne dorsali. Havvene di quattro specie: lo Spi nax Blainvilii (Agoggiu russo o de stampa); lo Spinax uyathus (Agoggiu de boccaneigra); lo Spinax

A gglxin
Ag-on
s.

ucanthias (Agoggiu macciuj e io Spinax niger (Agoggiu neigro o SpinoeloJ. pesce indigeno dei mari europei, ed munito in bocca di tre ordini distinti di denti per ogni mandibola. ; Alla buca. Posto avv. coi v. Fare o Giocare, Giuoco fanciullesco che si pratica facendo una buca in terra, e da una determinala distanza lanciarvi dentro un ncciolo, spingendovelo col
dito indice piegalo se al

da

casette
si

Ferri o Ferri da calzette


le

Aghi

primo tiro non entralo. m. Aguglia o Agucchia. T. ittiol. Be-

da
ferri

con cui

fanno

calze.

tricot;

Bastoncini
fatte

balena o

d'avorio,

Bacchette d'osso di a guisa di grossissimi


:

lone acus. Pesce di mare, di color turchino, con finissima scaglia e col becco lungo simile all'a-

da calze, de' quali si fa uso per lavorare di maglia la lana filata. S Carta d'aggge: Cartina d'aghi: Piccolo involto
di carta,
in

Agsto

ghirone (aironj, sorla d'uccello. s. m. Agosto; Nome dell'ottavo mese


dell'anno volgare.

A primm'oegua
^gua. Chi dorme

d'agosto

a rinfresca 5 csto V.
so csto\.

cui

il

fabbricante pone un

numero

determinato d'aghi.
S

d'agosto,

dorme a
T.

Dormi.
l'acqua

Foamme

dell'a gaggia)

Cruna

Foro

all'estremit

Agtttt

V. a. Aggottare.

mar. Cavar

dell'ago, opposto alla punta.

entrata nel navilio con islriim. alto a ci, e rinella

% Infid l'agggia; Infilar l'ago : Introdurre cruna dell'ago refe o simile: Incrunare.

A gi-an crsa,
A gran
vale In tutta fretta.

gellarla in

mare;

allrim.

Trombare. m. avv. A corso, Di corso,

S Savel fd finn-a foamme all'agggia : Far gli occhi alle pulci ; dicesi figurat. d'Uomo industrioso

corso, Di tutto corso, Di tutta carriera,


Alla grande.

che sappia
S

far cose

difficili

e quasi

impossibili.

A. g'raiKie;
didamente
,

Semend agSgge pe arrecchugge pdfceri ; Dare


un ago per avere un palo
di

Sontuosamente,

Posto avv. vale SplenCon magnificenza,

ferro, ovv.

Far

Da

signore,

scaccafava.

AGR
g Marciijhe il fjnmde; Sfoggiarla, Far gala, Farla da grande, Usar grandezza, Grandeggiare: SpanS

AI
Voxe agra; Voce

29

stridula, cio Acuta, penetrante,

A.

mollo in cose di grande appariscenza, e anche Vestir pomposamnnte e con lusso. g'^'^MDi carriera, A gra:i carriera, Di lui:a carriera V. Carriera.
dere

Ag-rod-^e
f
Agrodolce,
s.

opposta di Melodiosa, e come suol dirsi Pastosa. add. Agrodolce: Aggiunto che si d a Quelle vivande in cui l'agro e il dolce ri-

g'aloppo;
avv.

mangono insieme conlemperali.


metaf. e nel! uso

A. g-ratis
et

grato, Di grato. Gratis, Gratis

ischerzo di Persona nobile,

amore,

Graluilamenle,
s.

Senza ricompensa

A-g-x'a
sost. n

f.

diccsi da noi per povera e spiantata. Agro, Agrezza, Asprezza V. Agro

ma

mercede.

nel 2" signif.

A-g-razio
ed anche H
^

m. Agresto: Propr. Uva


si

acerba,

Parlandosi di Tempo, vale Aria fredda, brasca,


rannuvolata, ventosa, ecc.

A.

cava dalFagresto, il quaie s'insala e si serba per condimento. (Punto); Punto a occhiolino a due ritti V. Punto.

liquore che

greca

Ag-rmiixi

Ag-rcco
S

s.

i'agrcco

m. Audacia, Baldanza, Ardire, ecc. a nn-u persnna; Dar garabcn3

Nome generico s. m. pi. Agrumi che oggid si d ai limoni, ai cedri, alle melarance ed altri frulli di questa specie. Presso gli antichi davasi questo nome ad alcuni ortaggi che hanno sapore forte ed acuto, come di cipolle,
:

ad alcuno, si dice per Dargli tanta confidenza, che pigli quasi padronanza sulle cose nostre. A.gT*etta s. f. Acetosa. T. botanico Acetosa, Oxals. Pianta cos chiamata per essere acida come l'aceto. Havvene di molte specie, ma le tre principali che si adoperano per alimenti e per medicine sono: la Rumex acetosa, Acetosa maggiore, Acetina, Erba perpetua, Sa'amoja, faleggiola,
tivasi

A g-riippi;
Ag-
chiodi,
s.

agli,

porri e simili.

gruppi,

nodi.

Posto

avv.

vale Nodoso, Gropposo, Fatti a nodi o gruppi.

ma

Ag-eto

m. Chiodaiuolo Propr. Quegli che fa i dicesi comun. anchs di Chi li vende. e comun. Chiodino, s. m. Chiodetto
:

Chiavello, Chiovello, Agulello, Agulelto: Piccolo

chiodo. Piccolo agulo.

Sollecciola,
orli

negli

che la pi comune; colp?r fare salse acidule rinfre-

A. g-u-sera finia; A
All'ultimo,
Alla line.
s.
f.

guerra

finita.

Posto

avv. vale Alla tne della guerra; e per

similit.

scanti e per insalala;


tosa,

VOxalis acetosella, Acesi

adopera in medicina, e colle foglie di essa si levano le macchie di ferro e d'inchiostro; e i'Oxalis corniculata, Carpigna alleluia, Pancuclo, Panicubalo, Trifoglio acetoso, Acetosa di pecora; alligna nei campi e ne'Iuoghi arenosi; la pii acida di tutte
Acetose, ha propriet rinfrescanti, e ne mangiano le pecore. Tutte queste tre specie contenle

Acetosella, Li'jula, Fancuculio;

gug-ia

Biancone, Falco aquilino, Falco T. ornit. Falco gallicus. Uccello della famiglia de'Falchi, che ama le eslese boscaglie e nidifica sugli alberi pi elevali ; si ciba di serpi e lucertole, di uccelli, e qualche volta
lerzo d'aquila.

gono

l'assa'ato acidulo di

potassa e di calce.

A-g-retto

add. Agretto,

Agrigno, Agrino: Che

Ag-o
tile

mammiferi. neigra; Astore, Falco cappone, Pojana. T. ornit. Buteo vulgaris. Havvene una seconda specie detta Buteo lagvpus, in ital. Falco calzato. Ferro sots. m. Aguto, Chiodo, Chiovo
assale piccoli
:

ha dellagro.

-Agricolto
tivare
i

s.

m. Agricoltore.
s.
f.

-A-gricolta
noso,

Agricoltura

L'arte di col-

ed acuto con piccolo cappelletto a guisa di fungo da una delle estremit, con cui si fermano legnami con legnami e altre materie con altre
per servizio degli
S
edifizi

terreni per renderli


s.

fertili.

o d'altri lavori.

-A.grif*u.ggio
Pugnitopo

m. Agrifoglio, Alloro spi,

Acciant
chiodo.
i

un ago; Piantare o Conficcare un

maggioi*e
rustica,

Ilice.

T. boi. Ilex
di

aquifoUum. Pianta

sempre verde,

$ Attacca
sieri

lenta vegetazione ed ottima per formar siepi. Dalla

scorza di essa, pestata e macerata, cavasi il vischio, il legno bianco e duro, e impiegasi dagli

pensciei all'ago; Attaccare i pencampanella dell'uscio, vale Deporti. Fusto dicesi La parte Punta dell'ago ; Punta.
alla

stipettai
s.

per

filetti

bianchi.
dalla

A-gro

Sugo che si spreme polpa de'limoni e di altri agrumi simili.

m. Agro:

capocchia e la punta. Rebatle un ago; Ribadire un chiodo V. Ribatte. % Secco camme un ago; Secco come un chiodo,
Ira
la
dice.-i

di

Persona magrissima.
v.
a.

Agro, metaf. Agrezza, Acerbezza, Durezza, Bruschezza, Asprezza, Rigidezza d'animo.

Testa dell'ago; Capocchia, Cappello.

Ag-ssa
t)

% Ave dell'agro

con un; Aver mal fiele contro alcuno. Aver il sangue guasto con alcuno, vagliono Aver con lui mal animo. Esser adirato
contro di
lui
,

lare: Far aguzzo,


netrante, e

Aguzzare, Auziare, antic. Agu/appuntare, Far la punta. Aguzzare, metaf. vale Render pi sottile, pi pesi

riferisce all'ingegno,

alla

vista, al

Agro
al

Avergli odio. Odiarlo.


%

drsiderio e simili.

add. Agro, Aghero, Acre e poel. Acro, Acerbo, Brusco: Aggiunto d'uno de'sapori, conir.
e dicesi

Agssd Vappctitto; Aguzzar


siarlo,

l'appetito, vale

De-

Svegliarlo,

Accenderlo.

Dolce, proprio delle frutta non ben mature; anche del Vino.

Ag-sso

add. Aguzzo, Auzzo, Acuto, Appuntalo;

e metaf. Acuto, Sottile.

Agro,
n

metaf. vale Brusco, Intrattabile, Aspro, Duro, Arcigno, e dicesi di persona,

Ag-ixzzizi.
n

s.

m. Aguzzino, Auzzino

Colui che
ti-

detto di Stile, parole e simili, vale Aspro, Severo, Pungente, Ruvido, Mordace, Acerbo. S Fcero agro; Ferro agro, crudo, vetrino \,Fcero. S Penna agra; Penna vetrina V. Penna.

destinato alla custodia dei condannati alla galera,

Aguzzino, metaf. dicesi d'Uomo crudele, che

ranneggia; e per disprezzo a Chi assai manesco, cio pronto a menar le mani, o percuotere chi gli subordinalo.

Tempo agro ; Tempo agro, Tempo brusco, vale Tempo turbalo, rannuvolato, spiacevole, freddo, ec.

A-i;

A', Ai, Agli.

Prep.

art.

che

si

unisce col 5"

caso dei nomi di gen. masch. plur.

m
j<%.ia<
s,
f.

Aih.

AIA
e anlic. Aera,
S

Aria, Aere, poet. Aura,

Aira, Aire, Ajera, Ajera: Fluido elastico, pesante,

Cangia ia; Cangiar aria: Mutar paese. Capi e cose per l'aia; Intender per aria o
volo

di

massa totale forma l'atmosfera che circonda e occupa la terra da tulle le parti. Nell'uso dicesi anehe Temperalura, Clima. M Aria, per Sembianza, Aspetto, Apparenza, Viso,
la cui

a volo, vale Capir subito e senza fatica.

Colpo d'aia; Colpo d'aria: Flussione o Dolore


cagionato dell'essersi esposto ad una corrente d'aria.

dell'aia

a nn-a stansa,
Arieggiare
gli

per

Fccia, Cera.
Piglio, Aspetto, Luchra,

una camera.
Luchria, Guarn'infutlo; Egli

ecc.; Dar aria ad una camera, e simili,

vale Aprir le finestre,


aria,

usci, ecc. per darle

datura:

l'ha

nn'ia de

me

ha un'aria insolente. per Canto a cui sono adattate le parole di una canzone o di un piccolo pezzo di poesia cantabile;

e dicesi anche
si

La musica
pi
diconsi

stessa,

con

la

quale
M

Nel

canlan

le

arie.

perch l'aria vi circoli. Ddsc ia a nn-a personn-a; Aver aria d'uno. Arieggiar uno, vale Aver qualche rassomiglianza con lui. $ Dse ia d' importansa ; Darsi aria o aria d'importanza: Dar segno d'orgoglio e di vanit,
Star sull'onorevole.

numero

dei

nell'uso

Quei

drappelloni pendenti per intervallo dalla soffitta


del palco scenico, rappresentanti

Destende all'aia; Sciorinare: Spiegar


panni, drappi e simili.

all'aria

nuvolaglia, cielo

e simili.

se basso d'aia; Essere


sere in angustia. Esser poco

in bass' acque,

Esser

Albagia, Boria, Baldanza, Spocchia, Chiella,

Fumo,

terra terra. Essere alle strette, figur. vagliono Es-

averta; Aria gna, che cattiva; Aria da malsana. cd; Aria


salubre,
in luoghi stretti

Vento, SofQoneria, Muffa, Fava, Altura, Alterigia V. Ssta.


aperta, dicesi dell'Aria di

meno che

in miseria.

se per l'aia; Essere o Stare per


vale

aria, figurai,

campa-

Non aver

sufficiente

libera e non impedita dalle case, ecc.

Esser per

aria, vale

Esser disordinato,

fondamento; e talora in iscom-

mal tempo; ed anche Aria inche


si

piglio, ecc.

casa a l'Ha tutta per l'aia; La

casa era lulta per aria, cio


respira
disordine, ecc.

Non

assettata,

In

colata, dicesi Quella

o chiusi,
vale

come

Cortili,

Gole dei
freddis-

monti, ecc.

% sighe di guai per l'aia; Esser fuoco nell'orcio, Esser turbato il cielo, Esser torbida e gonfiata
la

cra; Aria cruda,


sima, ecc.

Aria rigida,

marina, Esser nero

il

tempo.

do paize; Aria nativa.


finn-a; Aria sottile. Aria gelata e cruda, specialmente la notte e la mattina di buon'ora; altrim. Brezza, Brezzolina V. Brixa.

sighe quarcosa per l'aia; Bollire in pentola qualche negozio o simile, vale Trattarsi un negozio, Esserne segreta negoziazione.

slragce

van sempre all'aia;


all'aria,

cenci

o Gli
si

stracci

vanno sempre

ovv. Le mosche

S Addcse Via;
dicesi

Baddolcare
di

l'aria

il

tempo,
diviene

Quando

l'aria

fredda e cruda,
cio

placida e benigna.

posano su cavalli magri. Modi prov. che significano li povero sempre soccombe. g Fd and all'aia; Metter a soqquadro. Metter
sossopra, figurai, vale Metter in confusione,
iscompiglio, ecc.
g
in

S
%

mezz'aia; A mezz'aria,
all'aia
in

troppo

alto,

n troppo basso.

Ande

monte o
aver pi
a

nn-a cosa ; Andar all' aria o a fumo una cosa, metaf. vale Non
all'aia; Andar
il

effetto.

S And, co-e

gambe

all'aria.

Andar

gambe

levate, oltre

proprio significalo, vale


in malora, in

Andar in rovina, S Ando, per l'aia; Andar


figurai.

conquasso.
Adirarsi,

in

aria o

per aria. Sol,

levarsi, Volare; e figurai. Incollerirsi

o castellucci o su pe' nugoli, e semplicem. Far castellucci, Almanaccare, Fantasticare, Far de' lunari, vagliono Far dei disegni vani e impossibili. g Manda all'aia nn-a cosa; Mandar all'aria. Mana monte. Sventare un affare , un dar in fumo
g
in aria

Fd dell'aia; Far del magno. Far Modo figuralo. Fd di castelli in ia; Far castelli

del

signore.

Pigliar fuoco.

negozio, vagliono Guastarlo gi cominciato a tratdell'aria,


tarsi,

S Ave dell'aia; Aver


giare,

Render aria. AriegRassomigliare; e figurai. Aver della chiella,

Non

concluderlo pi.

Aver burbanza, orgoglio, alterigia, albagia, ecc. S Avei l'ja; Aver l'aria, Aver l'apparenza, Sembrare, Comparire.
3 Ave ttta l'aia d'un tale; Esser tutto un cotale.

g Pdscise d'aia; Pascersi d'aria, di vento, di rugiada, d'odore e simili, dicesi figurai. dell'Appagarsi dell'apparenza senza curarsi della sostanza; e in g

modo

scherz. Essere

come

il

cavai del Ciolle.


aria.

Piggid dell'aia; Pigliare o Prender


lare, Pigliar solo: Stare in

Aso-

Aver

tutta l'aria

d'un

tale,

vale Rassomi-

luogo aperto ed arioso,

gliarlo perfettamente. S Ave sempre a pansa all'aia; Esser incinta frequentemente. Modo figur. e scherzoso.

per goder del fresco e dell'aria. Piggid e mosche per l'aia; Pigliar
rini

mosche-

per aria, figurai, vale Pigliar punl'gli minuti,


volanti; e talora Prender sospetto, Pi,

8 Ave sempre e

mocn

all'aia; Aver sempre


,

le

leggeri,
gliar

mani all'aria o per l'aria quando discorre non pu


palpeggi altrui.

dicesi

Persona che star senza che tocchi


di

ombra

dubbio d'ogni piccola cosa.

g Sta all'aia; Star all'aria: Slare a cielo scoperto in luogo aperto.


^

Bezugna ave sempre a voxe per l'aia; Fa d'uopo sempre gridare. Senza gridori non si fa
nulla.

g Std co-a
l'aria,
lo

pansa

all'aia; Giacere colla pancia al-

stesso che Giacere

mente; e
g

figurai. Star in panciolle.

supino o supinaStar con ogni

S Caccia, all'aia; Gettar in aria; e figurai. Metter sossopra, a soqquadro, in iscompiglio V. sotto

agio e comodit, e talora anche Stare poltrendo.

Tegn all'aia; Tener

all'aria,

vale

Tener

in luogo

Fd and

(Ul'ia.

scoperto, espoeto all'aria.

ALA
S

ALI
in aria, Tirar di

31

Tid all'aia o per l'aia; Tirar


volala
:

calcarea della natura del


e pi tenera.

marmo, ma trasparente
specie.

Sparare un'arma da fuoco per aria senza


di

Ce
s.

n' di varie
f.

prender

mira alcun bersaglio.

A-lalung-a
iltiol.

Alalunga, volg. Germone. T.

S Tid rfe//Vi/a;Brezzcggiare: Lo spirar della brezza qualunque vento freddo. S


ria,

Vedde quarcosa per l'aia; Veder in o per l'afigurai, vale Veder vicino l'effetto di chec-

chessia.

A-i estremi
,

Vive d'aia; Viver d'aria, Stiracchiar le milze: di poco, ed anche con poco o niente, Viver miseramente. A-'i arnii! Alle armi.T. milit. Grido di guerra, col quale si chiamano i soldati a prender l'armi. -A-ilbI Oib! Inlcrj. di disprezzo ed anche di nausea, e talora semplicem. di negazione. fseJ; Essere agli ultimi, all' ora estrema , Esser vial vial, all' estremo Essere al lumicino, alla candela al capezzale, ai confitemini, Aver la bocca sulla bara, vagliono Essere all'estremo della vita; e figurai. Essere alla macina o per le fratte o in fondo o i verde,
S

Thynnu alalunga. Pesce del genere deSgomberi, che ha molla analogia nella conformazione col tonno. Vive nel Mediterraneo; la sua carne molto saporita; non giunge ordina^ riamente che al ppso di otto o nove chilogrammi. Al. larg-a; Alla larga, Al largo, Da largo. Posto
gli

Campar

avv. col V. Slaro, vale Star lontano o di lontano.

Mette a larga ; JFeltere


segrete
:

alla

larga. Liberar dalle

Togliere l'imputalo dalla detenzione se-

greta per farlo passare alle difese.

-A-llberg-a V. Allgid. Allbin. s. m. Albino. Nome


ralisti
gli

che
al

si

all'Uomo che abbia

la

pelle

d da' Natubianca assai,


la

occhi tendenti anch'essi


capelli
s.

bianco, d'ordinario

poco veggenti, e che mal sopportano


luce,
i

soverchia

dilavati,
:

di colore albiccio.

A.nbixm
giano

cio Ridotto all'estremo della miseria.

-A.- rxxee,

a-i t, a-i

so g-iorni;
d.

si preo dilette a scrivere o il loro nome o qualche composizione, o a disegnarvi, ecc. per serbarlo come ricordo o come

m. Albo

Libro sopra cui

persone celebri

Posto avv. vale mio, a tuo, a suo tempo, cio Quando io, tu egli era giovine o ricco o in fiore, ecc. A.ietta s. f. Arietta, Aurett Venticello, Brez-

A' miei d, A' tuoi di. A' suoi

cosa preziosa. Voce d'uso originala

AaW Album,

ch'era la Tavoletta o Registro in cui si scrive-

vano
sire

nomi

de'IVfagistrali ecc.
s.

-A^lcliermes
ricercato,
vole.

zolina: Piccola aria. Aria fina e sottile.


i>

stomatico, che

m. Alchermes: Specie di elisi mut in un rosolio assai

Arietta, Ariettina, per Canzonetta per musica, ecc.

Aig-a
A

V. sopra ia nel i" V. yEga.

signif.

A. imita (Zgd); A. inter-esse m.


frutto,

Fare
avv.

censo,

papasso V. Zgd. A guadagno, cambio V. A cangio.


al

Aleatico
che porta

interesse,

sapore delicato e molto aggradesuo nome all'insetto chiamato Chermes, il quale serve a colorirlo. s. m. Aleatico, e pi comun. Leatico: Vino squisito che fassi d'una sorta d'uva

dun
il

Deve

lo

stesso
s.

A.-

(Vegni); Venir agli orecchi o orecchie o ad orecchio V. Ogia.


add.
la

og-e

alle

Alemno

nome.

^ioso
zione,

Arioso:

Propr.

aggiunto d'Abita-

quale per essere spaziosa o situala in luogo aperto ricca di molt'aria o di molta luce; e per similit. dicesi d'Ogni luogo aperto, esposto
e soggetto all'aria.

m. Alamaro. T. sart. Allacciatura da abiti o da altro, falla con cordicella di seta, d'oro o d'argento, ripiegala in guisa da formare un ucchicllo fgassettaj, in cui entra il suo
riscontro, che suol essere un' ulivetta di bssolo

ricoperla della stessa materia degli alamari,

quali

pure

si

A.iirGx].
cello

s. m. Airone o Aghirone, e volg. in Tose. Sgarza o Ciuffetto. T. ornit. Ardea major. Uc-

l'abito

distendono sul petto o in altre parti delin varii disegni. Usasi generalm. in plur.

A. lixg-o
"

pi specie che usa ne' luoghi acquosi tenuto nobile per la sua caccia, e per le penne nere di pregio che tiene sul capo.
di
'

; A s. Posto avv. colla frase Tener mani, vale Astenersi di toccar checchessia, ed anche di percuotere alcuno.
le

lettere
tola

eie

sctoa;

lettere di sca-

Airone e comun. nell'uso con voce frane. Aigrette, Quel pennino di penne bianche che colonnelli de' reggimenti portano per distinzione sul capi

pello.

maiuscole o di speziali o di appigionasi. Posto avv. col v. Dire, vale Dire la bisogna chiarissimamente, in modo che ognun l'intenda. .A-lfiere s. m. Alfiere: Grado di milizia, ed
quel di Colui che porta l'insegna V.

Alfiere.
cipali

A-i sette Q
.A.iss

o can.

(Porta); Celebrar a cielo V. Ce. V. Assia.

Portabanda.

A. istig-azin ;
sione. Per opera,

Per istigazione, A persuaprovocazione, cio SlimoA' tempi de' tempi V.

Nel giuoco degli scacchi Uno dei prinpezzi dello scacchiere, ed il terzo che
il

fiancheggia
di traverso.

re e

la

regina, e

si

muove sempre

lato, Consiglialo, ecc.

-A^-i

tempi d'ceai;
f.

Alidadda
Aliena
altrui
il

s.

f.

Alidada.

T. ingegn. Regoletto

A ccai.
j!%.issas.
tiva.

Ariaccia. Peggior. d'Aria: Aria cat-

mobile, impernialo nel centro d'uno per pigliar la misura degli angoli.
v.
a.

strumento

Aria da mal tempo.


f.

Alienare.

T. giur.

Trasferire in
stabili.

j\.la

s.

Ala.

T.
:

equivale a Tira

mar. Voce di comando, che Alaa gmcna, o cavo, ecc.; Ala,


il

dominio, e dicesi de' beni

cavo o simile. de curasse; Parafango V. Parafango. S Fa ala; Far ala, Fare spalliera: Disporsi in due fila di qua e di l per far onore a chi passa. A.lal>ax'd.a s. f. Labarda, Alabarda V.Z^a6an/o. A-lalbard s. m. Alabardiere V. Labard.
s.

cio Tira la

gomena,

g Aliense n. p. Alienarsi, Allontanarsi, Separarsi, Ritirarsi, Straniarsi da uno. g

Alienu

p.

pass.

Alienato; e in forza d'addielt.

Uscito del senno.

Alienazin

s.

f.

Alienazione, Alienamenlo.

T. giur. Traslazione di dominio

dun

bene sla-

A.lalbastro

m. Alabastro: Pietra o Sostanza

bile,

che

si

considera

come

tale.

de mente; Alienazione di mente: Aberrazione,

32

ALL
Vaneggiamcnlo dello spirilo, Sregolamento ragione, Demenza, Pazzia.
della

ALL
g

Marcia all'antiga; Vivere


vere
alla

all'antica,

cio

Vi-

semplice.

Alla

buona,

Alla

schietta,

^lixKLeut/
Alimentse
Cibarsi.

V. a. Alimentare: Porgere alimento, Pascere, Nutricare, Nutrire; e figurat. ManteTener vive certe cose materiali. nere n.

senza etichetta e senz'artificio.

**Allaiita avv.
Alla
faccia.

Allora, In quel

All'apparensa
All'apostolica

tempo W.AllSa. m. avv. All'apparenza, Ap-

p.

Alimentarsi, Nutrirsi, Pascersi.


dicesi

parentemente, All'aspetto, Alla vista. All'esterno,


avv.
All'

Parlando di persona,
..

meglio Nutrirsi

apostolica

vale

A. liscia<

avv. Alla semplice, Alla buona, Alla


livello.

Semplicemente, Senza ricercatezza; ed anche

grossa: Senza cerimonie. Senza etichetta.

modo
Allo
l'alba

degli

apostoli.

A. livello; A
stesso piano.
1)

Posto

avv. vale

All'arlba;
Intriso

Sul far dell'alba, Allo spuntar delfar

Alio stesso grado.

del giorno, In sul

del

V. A'ba.

In bilancia, In equilibrio. Posto avv. col v. Stare,


dicesi
i

Allardonu
Allarg'a
Dilatare
,

add. Lercio, Sporco, Siidicio,


Allargare, Dilargare, Slargare,
:

Quando

il

romano, se

parlasi di stadera,

V. Inlardonu.
v.
a.

pesi f peize), se parlasi di bilancia, contrappcsano appuntino la roba che si pesa, cio Non

Ampliare

pendono n
"

di

qua n

di l.

Render pi largo

lo spazio, la

Accrescere per larghezza capacit di chec-

Appuntino,

dirittura,

fdo,

pennello,

N
Il

chessia.

pi n meno.

Allargare, contr. di Stringere: Allarghce e

moen;

Alizei
l'Africa

(Venti); Venti alisei: Venti che soffiano

costantemente
e

per

30

da N. N. E. o da S. S. E. tra l'America, e che regnano ordinariam. gradi da ciascuna parte dell' Equatore.

Far a mezzo, a met, a comune, combutta V. Acca. (Dipnze); Dipingere all'acquerello V. Dipinze. A.llag-a V. a. Allagare, Dilagare, Inondare: Coa comunella, a

A.ll'accai (FJ;

All'acquerella
prir d'acqua
n

mani. a braxa; Sbraciare: Allargare la brace accesa, perch'ella renda maggior caldo. i e; Allargar l'ale o l'ale fuor del nidio V. Aa. nn-a veja; Allargare una vela. T. mar. Spiegarla sciogliendo le garselle che la tengono legata, e lasciandola cadere su' suoi imbrogli accift
Allargate
le

sia

pronta per venir o bordata colle scolte, alzata


drizza.
vesti; Slargare

e distesa colla

a guisa di lago,
,

un
e

un vestito V,

Vesti.
i.

Allagare, dicesi figurat. di popoli


mili,

o siche entrano improvvisamente in un paese


eserciti

Allargse

n. p. Allargarsi, Dilatars

Distendersi;

per similit. Protendersi, Abbiosciarsi, DispiaPorsi a sedere con tutta

ad invaderlo.
S Allagse n. p. Allagarsi, Dilagarsi, Inondarsi: Distendersi in forma di lago.
Il

narsi, Sdraiarsi,

como-

dit

V. Iinpattarse. Allargarsi per Allontanarsi, Scostarsi, Rimuo-

All'ag-g-g-ia;
coll'ago.

All'ago. Posto avv. vale Fallo

versi:
il
I!

Allarghwvene

ciii

chepoei; AUargalvene

All'aia;

S Casette (cete all'agggia; Calze fatte co' ferri. All'aria. Posto avv. vale A cielo scoperto, In luogo aperto; e figurat. All'aspetto, Al

pi che potete.
Fn

costa,

term. marinar, vale Allontanarsi da una da una nave, parlando d'una lancia, d'una

sembiante, All'apparenza, Per quanto appare. averta; All'aria aperta, vale A cielo scoperto.
In alto
di

scialuppa.

in sci stumago

Abbracciare

lo

stomaco,
:

si

dice di Revanda, o anche di cibo che conforti.

A.lPam;
sta

mare. Dicesi
si

in

modo

avv.

in t spende; Allargarsi nelle spese


pi dellusato.

Spendere
il

Ogni paraggio
delle terre.

mare dove
;

fuori dalla vi-

chu; Allargarsi
petto V.
Chli.

il

cuore. Sbarrarsi

cuor nel
ecc.:

All'ainljo
alla

(Zg)

tmbola V.

Ambo

Giocare a tmbola, Fare nel 3 signif.


Alla carlona V.

tempo;
schiararsi,

Allargarsi

il

tempo,
il

l'aria,

Ri-

AlPamlbvosiaua;
lnn-a.

car-

Rasserenarsi
s. f.

cielo.

Allarg'a
n. p.

Allargata, Allargamento, Allargo;

"Allag-nse

Prendersi ansiet. Star con


n. p.

e parlandosi di Vestili, Slargatura.

pensiero V. Lagno.

"Allameutase
chevolmente,

Lamentarsi, Lagnarsi,

AlParg-n. (Lmme); Lume argante \.Ltimnie. All'arma g-ianca; Alla schietta. Posto
avv. e in senso flgur. col v. Venire, vale Venire
schietto.

Querelarsi V. Lamentdse.

All'amichevole avv. All'amichevole, AmiDa amico; ed anche Senza


pialo,

Allarma
sospetto.

Venir sincero v. Vegn. v. a. Allarmare ; Mettere


in affanno,
in

in

allarme,

In via privata. Per trattativa privala. Senza for-

.Mettere in apprensione,

timore, in

malit od intervento della legge.

All'andata;

All'andatura,
il

Al

Posto avv. vale Secpndo condo il portamento.

modo

portamento. d'andare. Se-

n. p. Allarmarsi: Metters iin allarme, apprensione, Prender sospetto, timore per novit impensata, e da cui temiamo alcun male.

Allarmdse

in

Allandronu
sona.

add.

Sciatto, Sciamannato:

Allasca

v. a. Lascare,

Allenlare, contr. di

Te-

In cattivo arnese. Sconcio negli abili e nella per-

sare V. Molla.

All'attasto;
Al fiuto, All'odoralo. Posto
Allanciarsi,
Slanciarsi,

Al tasto,

tastone,

tentone.

All'annasto;
avv. vale
gliarsi,

Posto avv. col


porte.

V.

Andare V. Anl.
All'aprir delle
trasse

giudizio dell'odorato.
n. p.

Allausse
sto avv. vale

All'averta de porte;
Sca-

Modo

avv. e vale All'alba.


le

Voce che

Avventarsi V. Avmentse.
All'antica, All'usanza antica.

origine dallo aprirsi in lal'ora

porte della citt.

All'autig-a;

Po-

All'averto;

All'aperto,

All'aria aperta.

Posto

Secondo

l'uso antico o degli antichi.

avv. vale In luogo aperto,

cielo scoperto.

ALL
AJPa/Zza,i*d.o avv.
A
caso,

ALL
gazzare; e dicesi ordinariam. delle vesti da donna V. Aslrofoggi.

All'azzardo, Fcrtuilamente,

fal,

Acciiienialmeote.

AJla,
seggio.

s. f.

N iale: Slradone o Strada diritta, lunga

A^lleu. s.
A.ll'erta,
mano
i

m.

Alleato: Chi in alleanza;

ed osasi
si

e piana, fiancheggiala da alberi regolarmeule disposti, per

anche come addietl.


avv. All'erta: Grido col quale
chiasoldati ai loro posti, e si

rendere pi ombroso e grato


colla

il

pas-

.AJlla.1 Voce,
rimpiattino
f^a

qnale

fanciolli

facendo a
I

die e

le

guarsentinelle vigilanti, equivalente a Badale,


le

tengono

scondillj, nascosti invitano

pagni a cercarli, e vale temi e simili ; forse dal frane. Allez. A.llea.iiisai s. f. Alleanza, Le^a, Confederazione, Unione. H Fede: Anello, nel qnale, invece di gemma, si rappresenta un par di mani congiunte insieme.

comAvanti, Venite, Trova-

Attenti,

State in occhi

e simili.

Sta all'erta; Stare

all'erta,

Star in guardia, in

sull'avviso, sulle intese, a

buon riguardo, a bello

sguardo, metaf. vale Star in guardia. Star vigilante per non incorrere in pregiudizio e non essere giuntato; ed anche per
lare e nell'operare,

Andar cauto

nel par-

Usar cautela, circospezione, ecc.

.AJLlese

n.

p.

alleanza: L'nirsi

A.llecc.
alle

V.

Allegarsi, Collegarsi, Far lega, con alcuno per reciproco interesse. Adescare, a. Allettare, Aescare,
:

A.llesti v. a. Allestire,

Il

Inescare, Alleccornire

Incitare o Tirare alcuno

Apparecchiare, Ammannire. Terminare, Finire, Condurre a fine. un bastimento; Allestire un bastimento. T. mar. Prepararlo per la navigazione. Corredarlo di quanto
si

sue voglie con lusinghe, con allettamenti, ecc.


il

necessario

rapporto agli attrezzi

come

alle

AUeccdse a nn-a cosa; Prendere


lecchetto,
il

lecco,

il

gusto a checchessia.
All'eccesso, Eccessivamente,

provvisioni di bocca, per metterlo in istato d poter navigare.

All'eccesso avv.
Fuor
trui di misura, Olire

modo.
l'al-

Alletta v. a.
**All'u.io

S Alleslise n. p. Allestirsi, Sbrigarsi, Spacciarsi, ecc. Allettare, Adescare, ecc. \. Allecc.


v.
a.

AJleg-,

V. a.

Allegare: Citare o Produrre

autorit

testimonianza a corroborazione
s.

Alleva,
nato
le

(seJ; Essere in bernecche V. uio. Allevare: Dare al bambino appena

delle sue opinioni.

All^gra^zin
I)

f.

Allegazione, Alleganza, Al-

le prime cure, sicch viva e svolga tutte sue facolt. Specialmente per si dice per Al-

legamento: Citazione d'un'aulorit all'oggetto di appoggiare una proposizione. Allegazione: Difesa fatta da avvocato in diritto
civile.

lattare.
I)

Allevare

Prender

la

conveniente cura di far cre-

scere e portare alla sua perfezione o morale o


fisica

qualch'essere animale o vegetale; Nutrire,

AJ.lesSGi^l
trui la
fatica.

Alleviare: Sgravare, Render leggero. Scemare il peso ; e figurai. Sollevare, Confortare, Scemare alV. a.

Alleggerire, Alleggiare,

Alimentare,
n

S Alleggerse n. p. Alleggerirsi: Sgravarsi di un peso ; ed anche Cavarsi i panni d'inverno, e metterseli

Il

Levare, per Imbarcare su lancia o altro battello pi persone per traghettarle a bordo d'un una bastimento o altrove. Trovare il fondo, Giugnere al fondo. T. per lo pi di marina, e vale Giltarsi in mare o in an pozzo, dove l'acqua sia molto profonda, ed ar-

pi leggeri. add. Allegro, Lieto, Ilare, Giulivo, Fe-

A-llegro
stoso,
:

Giocondo, Di buon umore, n Allegro Aggiunto di Sito, vale Piacevole, Ameno,


n

rivare al fondo di essa.

a levre; Levar
anche de'
tori, e degli

la lepre,
fatti

vale Scoprirla; e

si

dice

volatili
altri

alzare a volo da' cacciafatti

Aggiunto di Colore, vale Gajo, Chiaro, Vivace, Che appaga la vista, n Aggiunto di Suono o Canto, vale Eseguito con brio e con grazia. Che apporta allegrezza, opposto a Grave ; ed usasi anche assolutamente in
forza di sost.

Delizioso,

animali terrestri

sbucare.

Chi alleva di figgiu, alleva nemixi su; Prov. che non ha corrispondenza italiana, ma a cui per analogia si pu sostituire i seguenti: Nutrisci il corvo e ti caver gli occhi, Nutri la serpe in seno, mangialo li render veleno , L'asino quando ha
lo

da-o

strame

tira

calci

al

corbello,
il

e significano

vin; Brillo, Chiaretto, Albiccio, Alticcio, Alletto, Cischero, Lschero: Colui cui il vino ha infuso straordinaria allegrezza, non per sconcia e compassionevole. camme nn-a pasqua; Conlento come una pasqua, dicesi d' l'omo contentissimo, lietissimo. % Genie allegra Segn o l'agglla ; Gente allegra Dio l'ajuta, l'omo allegro il elei rajuta.
% Tegni allegro; Esilarare, Render ilare. Allegrare. V. a. Mungere e Mugnere: Spremer le

Gl'ingrati,

dopo ricevuto

beneficio,

o non cu-

}-

A.lleitt

Allevua
sulta,

poppe degli animali per trarne il latte. Allattare: Nutrir con latte, come fanno le blie e le madri i piccoli figliuoli. nn-a fuggia; lr via le costole ad una foglia: Tirare gi colle due dita, indice e pollice,
le

bislrattano il benefattore. rano Chi alleva nevi e nesse, d so cu 5 ghe pende pesse; Altro prov. di significato consimile al precedente, il quale pure non ha pretta corrispondenza italiana. giace e chi S Chi scampa s' alleva; Chi muore vive si d pace. Prov. il cui significato chiaro. Crescere. S Allevdse n. p. Allevarsi, Nutrirsi, s. f. Cresciuto: L'aumento del numero delle maglie nel crescere della calza; ed anche La parte slessa della calza, che cos riallargata.

Alliama
Allilbra
vere

parti
le

laterali

della

foglia

per

servirsene,

v. a. Letamare, Letaminare, Concimare, Stabbiare, Ingrassare. T. agric. Dar l'ingrassamento a' campi. v. a. Allibrare
:

giltar

costole.

Mettere, Porre, Scri-

**S Alleitse

nn-a persSntia;

Allettare,

Adescare

al

libro.

Registrare.
s.
f.

V. Allecc.

AUig'aziii.
V. a. Gaalcire,

Alligazione:

Una

delle re-

AJleits>L

Malmenare, Spie-

gole dell'aritmetica.

Casaoou, Diiionario Oenovese-Ilaliano.

u
A-Uig-Kx

ALL
V. n. Allignare,

ALL
Alleficare, Barbicare,

A.11
chi

Provare, Far prova: L'appigliarsi dei vegetabili nel terreno in cui sono piantati. Far lega: Detto di persone, vale Essere o Star
d'accordo. Star bene insieme, Vivere in buona compagnia. Accordarsi. e bte; Allegar i denti: Quello stringimento di viscere, che produce lo stridio d'un ferro o altro

mne

avv. Prima, Avanti. V. del cont. all; Vecchio chi muore.


e talora
l' cosci,

L' vegio

A.lla
la

avv. Allora, In quel tempo. In quel punto,

In quell'istante;

anche In
alida

quel caso:

S'a

me

tal caso, In ritratto; Se

'

cosa cos, allora mi disdico.

% D'alida in sa, D'aila in poi; D'allora in qua. D'allora in poi.

metallo stropicciato sopra marmo o simile, ed anche L'effetto che fa un violino pessimamente suonato. Alcuni dicono Far ribrezzo o caprezzo. ^' i denti; Allegar i denti: Quell'effetto che fanno le cose agre o aspre a' denti, le quali, morse, quasi
n

A^llo;

Far rimanere attonito, sturumore o per colpo che abbia rintronato il capo o per qualche impensato maraviglioso avvenimento; Intronare, Rintronare,
V. a. Stordire:

pido, sbalordito o per

Sbalordire, Dicervellare.
M Seccare, Importunare, Infastidire:

li

legano.

No

m'alloce;

Non mangiar

di checchessia,

dicesi figurai,

Non mi
% Allo

seccate.

e scherzevol. del

Non
i

intendersi d'una cosa:

latin o m'allighisce

mangio, cio Non

**A.llim,oiile
narlo,

a un;

denti; Del latino non ne intendo il latino. Nojarlo, Seccarlo,

A.lPccaxin
A-llocchetto
vetta.
il

a testa; Accapacciare , Intronare il capo. m. avv. Al bisogno, All'uopo,

Occorrendo, In caso, All'occasione.


s. m. Assiuolo. T. ornit. Strix scops. Uccello di rapina notturno, simile alla ci-

Fastidiarlo, Infastidirlo,
Seccarlo,

Ammoinarlo, Importuil

Muovergli

corpo.

A^lPimprowiso
I

avv. All'improvviso, Alstudio


e

improvvista, Improvvisamente, All'impensata,

Inaspettatamente; ed anche Senz' altro preparazione.

Alberga per lo pi ne' monti, ove pone nido negli alberi incavati, e vive d'uccelletti, di topi e mosconi. Viene^ in primavera e vassene entralo autunno,

A-lPoceorrensa
^lloeuzin.
pi
s.
f.

V. All'ccaxin.
fatto

All'incontrio avv. Al contrario, AU'inconIrario, Per contrario. Per lo contrario, All'opposto, Per converso, Di riverso ; A rovescio, A ritroso.

Allocuzione, Arringa, Ragio-

namento: Discorso pubblicamente


persone.

ad una
Aggio-

Non

ave ninte all'incontrato;

Non

aver nulla

Alloeg-g-ivi
gliato,

add. Allogliato,

antic.

a ridire.

Giogliato.

T. cont. Aggiunto di grano o

iLlPi]idipi:*esso aw. A
di grosso. Circa, Incirca,

un

di presso,

A un

altra

biada, vale

Che unito
:

a quantit di loglio

Ad un

bel circa.

(locggio).

UklPiudoma;!!
Alla

avv. Al dimane, AI dimani, domane: Al giorno seguente.


v. a. Allineare. T. mil. Schierare in di-

^llg-i.
H

v. a. Alloggiare
si

a dormire, acciocch

riposi e si

Ricevere uno in casa adagi; Al-

allinea,
di cose a

bergare, Ospiziare.
In signif. neut. vale Stare ad alloggio, ad albergo: l'alldgia a lcanda de Tros Cornn-e; Alloggia alla locanda delle

ritta linea le

diverse righe de' soldati in fronte di

battaglia; e dicesi anche del Disporre


filo,

una serie
la

a linea retta, sulla stessa linea.

S Allinese n.
linea.

p. Allinearsi:

Mettersi sopra

stessa

Tre Corone.

a nn-a cosa;
Il

Aderirvi, Accondiscendervi, e ta-

fA-ll'infterno ;
noi

All'inferno. Cos chiamasi da

si

certa maniera di cucinare i carciofi, che ponendoli a cuocere intieri in tegame con fuoco sopra e sotto, ovvero su' carboni accesi,
fa

Una

scemmo o gh'allgia; gonzo sta al partito. Chi tardi arriva male allogia; Chi tardi arriva male alloggia, ovv. Chi tardi arriva trova il diavol
lora Stare al partito:

nel catino. Dicesi proverb. a Chi

tardi

arriva in
di

tagliando loro prima


e slargatene le

le

spine un quarto

all'ingiii,

un luogo, dove non possa adagiarsi bene n

squame per introdurvi

olio, sale e

pepe. Che se
cesi

si fanno cuocere sulla gratella, dimeglio Carciofi a' ferri.

mangiare, n d'altro. Quello chi allogia; Alloggiatore, Albergatore,


Capite.

^lPiug-leize

(Andsene); Andarsene insan


i

A-llg-io

s.

m. Alloggio, Alloggiamento, Albergo,


si

lutato hospite, Partirsi senza dire a Dio,

Casa, Abitazione, Domicilio: Quartiere che

abita.

diavolo V. in And. % Lmme all' ingleize ;

Cangia d'uU'gio; Mutar


abitazione.

d'alloggio,

Cambiare

Lume

inglese o all'inglese

V.

Lmme.

All'itL^roBso
investigazione.

avv. All'ingrosso, Alla grossa. In grosso, Indigrosso, In digrosso, A occhio e


croce, vale Grossamente,

A.U'xxiyx'Si^

allgio; Dar alloggio, Alloggiare, Albergare. All'ombra, Al rezzo, Al fresco.

All'uggia. Posto avverb. col v. Stare o simile, vale

Senza minuta o esatta


Il

Stare dov' ombra, dove non batte il sole. All'ombra, figurai, vale In carcere, In gattabuia.
In catorbia, In prigione, e nel gergo Alle bujose.
! interj. Su,

Vende all'ingrosso; Comperare o Vendere all'ingrosso V. Accatta, Vende. " S Mercante all'ingrosso; Jlercante all'ingrosso, cio Che vende all' ingrosso. 'A-ll* avv. A rovescio , Al rovescio,
-

S Accatta

A.11X1

Andiamo. Dal
razione che
s'

frane. Allons.

Su su. Su via, Irana, Animo, Modo con che uno


gli altri

conforta o sollecita se stesso e

per l'ope-

inverso
Di riverso,

intende di fare.
v. a. Allontanare,

A
alla

ritroso: Dalla parte contraria

A^llontana

Lontanare: Te-

parte diritta.
v. a. Livellare
:

^Ili-velia,
le
"

Mettere o Aggiustare
il

cose

al

medesimo

piano. Prendere

livello.

Imberciare, Imbrecciare, Imbrecciare, Imbroccare:

nere lontano una cosa o una persona da un'altra; Scoslare, Discostare, Rimuovere, Appar'are, ecc. S Allontanse n. p. Allontanarsi: Anelare, Stare, Tenersi lontano ; Scostarsi, Discostarsi, Ritirarsi,
Appartarsi, ecc.

Colpir l'oggetto su cui posta

la

mira.

ALL
A.ll'oppo9to V. A~o conlrio. AJl'oi-betto avv. Alla cieca, A
Cogli occhi chiusi

LS

36
vestito.

chins'occhi
:

ti vesti; Slungare

un

; e fgarat. Senza considerazione, vanvera, A casaccio, Alla balorda. S Zgd aU'orbetto ; Fare a gatta cieca o a mosca

S Allunghise n. p. Allungarsi, Distendersi, Protendersi.

AJlnu add. Lunatico,


giunto che
si

cieca. Giuoco fanciullesco, dove uno di loro si benda e studiasi di chiappare uno degli altri che

quando
scere

e'
il

e volg. Allunato : Agd al granchio od altri crostacei, sono grassi o magri secondo il cre-

calar della luna; e per simil. si dice

ed il chiappalo si Lentia egli, ecc. A.lPoir<liiie (Tegni); Tener all'ordine o a orlo'

sfuggono

di altre cose,

A.11U.1X

come pesci, limoni, pietre, ecc. add. Stordito, Stupido, Sciocco, Milenso,
Allogliato, ecc.

dine, Tenere a siepe, Fare arar diritto, vagliono Fare stare a segno, a dovere, Tener sommesso,

Smemorato,

A.llppu.
%

ubbidiente, ecc.

AJPox*sa^;
awerb.
Orzeggiare.

A orza. T. mar. Posto Andare, dicesi Quando il bastimento sbanda sotto vento e s'inclina; altrim. Orzare,
All'orza o
col v.

add. Allupalo : Che ha gran fame. allppu; Legname imporralo, imporrilo, Infracidilo, dicesi Quello che ribollilo comincia a guastarsi e a corrompersi V. Lppa,

Legnamme

A.ll'ui*tliii.a moda, A tutta

modda

m. avv.

All'ultima

usanza.

M Andare a orza, Orzare, Ondeggiare, Barcollare,


Cianceliare, ecc. V.

All'rtimo

banda

nel 2 signif.

AJPoste

(Zg); Fare al paga Toste: Sorla di giuoco che si fa in pi persone, avvicinandosi ciascuno con una boccia al grillo (ballin)^ obbligati per tulli i giuocalori a chiamarsi successivamente.l'un Tallro chi deve
tirare.

avv. All'ultimo, Ad ultimo, In ultimo, vagliono Ultimamente, Alla fine, Finalmente. di urtimi ; All'ultimo degli ultimi, vale lo slesso,

ma

ha pi forza.
alla

Quegli che pi discosto dal grillo o che si dimentica di chiamare il compagno , perde e paga la posta fissata. .A^llddLe v. n. Alludere: Accennare col discorso a qualche cosa intesa e non ispiegata. AJ-lg-, V. a. Riporre: Chiudere o Serrare alcuna cosa per conservarla e nasconderla; altrim. Serbare, n Figurai, vale Mettere in chiusa, cio in prigione,
Incarcerare, Imprigionare:.

cian; A tetto: All'ultimo piano d'una casa. S Asptd all'rtimo; Ridursi all'olio santo o sgocciolatura V. Asptd.
s.
f.

A.llu.x:iu
qua!e
si fa

Allusione
la

Figura rettorica, colla

intendere

relazione o la convenienza

che

si

trova tra due cose, tra due persone.

A.ll.xi"vo
di

add. Allusivo:

Che ha

allusione o

dell'allusione per qualche somiglianza di

nome o

suono.

A.lP.zaiisa

V. All'uno.
All'usanza, All'usato. Posto
il

L'han alLgu; Lo

A.1PZO;

All'uso,

misero in chiusa, Lo incalorbiarono. S Chi alluga, alluga pe-o gatto; Chi serba, serba al gatto. Prov. che, parlandosi di cose man^ gerecce, significa Chi serba qualche cosa, non la serba per s, ma altri la gode. % Chi alluga, attruva; Chi ben ripone, ben trova. Prov. di chiaro significato. **A.llg'g'i V. Allmm.

jf^lmanacco

solilo, Secondo che s'usa. d paize; All'uso del paese. Siccome usa il paese. V. Armanacco.

avv. vale Secondo

Alo

A-lmaviva
s.

V. Armaviva. m. Aloe e Alo. T. bot. Aloe perfoliata. Nome d'un genere di piante carnose, sempre verdi, il cui sugo d'un'amarezza estrema, di granduso nella medicina come purgativo. Ce n'ha di molte
specie,

^llg-g-iu.
fior.

add. Addornienlaticcio, e nell'uso


:

Quasi che addormentato. .A.lliriescell/ V. Arrmescelld. AJ.Puiiiid.o; All'umido. Posto awerb. coi v. Stare o Tenere, vaie Slare o Tenere in luogo ove
Acciocchito

it

Aloe e Alo, per

il

Sugo che
Levare

si

cava dalla pianta

medesima.

A.lsa

V. a. Alzare:

in alto

parlandosi degli edifizi, dicesi

o ad alto; e meglio Ergere,


forte.
Il

possa ritrarsi umidit.


Il

In umido, In guazzetto. T. cuc. Dicesi di Certa

maniera di cucinare la carne, i pesci ed altre vivande Cotellette all'umido ; Coslolette in umido. Allminii-a. s. f. Allumina : Terra bianca
:

Innalzare, Rizzare.

a voxe; Alzar
fanno
i

la

voce: Gridar
il

e carte; Alzar le carte. T. giuoc.

dividere che

giuocalori
di

mazzo
le

delle carte in due,

dopo che un

essi

ha mescolate, quasi per

soffice al latto,

che s'impasta coll'acqua,


si

ma non

assicurarsi da ogni frode.

vi

si

scioglie;

attacca alla lingua ed ha molte

de peizo ; Alzar di
checchessia di grave

propriet, le quali son dichiarale dai chimici; altrim. Ossido d alluminio.

soppeso : Levare di terra e specialmente un corpo

**iVllnim V.

a. Alluciare,

Allumare, Occhiare,

Adocchiare, Alloccare: Affissar l'occhio inverso


checchessia col pensiero d'ottenerlo V. uggezzd.


Il

umano,

colla sola forza delle braccia.

A-llumine V. Ame. A-llua^mento m. Alunamento,


s.

bggio; Levare, Alzare, Staccare il bollore, vale Cominciar a bollire. 5 gommio; Alzare il gmito V. Gmmio. Alsdse n. p. Alzarsi: Rizzarsi da sedere. Rizzarsi

Arcatura,

Bolzone, Cozzone. T.

mar. V. Bsson.
V.

in

piedi. Sorgere.

vin; Levare

il

capo, dicesi del Vino al-

A-ll'u e all'atro

giffra l'n.

lorch nel bollire solleva la vinaccia.


S Chi troppo s' alsa presto s'abbassa ; Chi troppo in alto \a, presto s'abbassa ; Chi monta pi alto
eh' e' non deve, cade pi basso eh' e' non crede; Chi troppo in alto va, cade sovente precipitevolissimevolmente. Prov. di chiaro significalo. s. f. Alzala d'ingegno Discorso o interro:

A.llixiij^li.i V. a. Allungare, Slungare: Accrescere una cosa col farla pi lunga ch'ella non . M Allungare, per Prolungare, Far durare una cosa: G'han allunghto a vitta, 5 permisso, ecc.; Gli

5 passo; 5

allungarono

la

vita,

il

permesso, ecc.
passo; Affrettarsi, Correre.

Allungare
il

il

A.lsata

viti; Allungare

vino: Mettervi acqua o allro

liquore pi debole.

gazione fatta apposta per tentar l'animo altrui, ec.; e per estens. Tiro, Tirata, Stratagemma, Astuzia.

are

Mi
s.
f.

AMA
Jlalvavisco,

A.lta;
vischio,

Allea, Bismalva,

Buon-

Fase
cuno,

ama;

Farsi amare:

Aver grazia con

al-

e in alcuni luoghi Benefischi. T. boi. Allhea ofjicinalis. Pianta della famiglia delle Malvacee, comunissima nei nostri climi. Coltivasi
Ibisco,

Dar Arnse n.

nel genio.
p.

Amarsi: Volersi bene,

Portarsi

reciproca

affezione.

uno dei migliori emoluso specialm. della radice. Havvene un'altra specie, detta Allea rossa. Malva
per
gli usi

medicinali, ed
si

Amatoiilitse
sita,

lienti

conosciuti;

fa

s. f. Amabilit : Il carattere d'una persona amabile; Gentilezza, Dolcezza, Grazio-

rosea, I\[alva rosoni,

Jfalvone, Rosa d'ollremare,

A macelxetto
Pigiato:

ecc.

avv.

calca,

stiva, Stipato,

Rosa di Damasco, Rosa d'India, Bastone di San Giuseppe (Althea o Alcea rosea), la quale indigena della Siria; trienne e rustica; si semina in primavera ed autunno, e coltivasi unicamente da noi per ornamento dei giardini. A.ltera v. a. Alterare: Muovere o Mutare una
cosa dall'esser suo; e pi propriam. Adulterare,
Falsificare V. Adltera.
Il

Alterare,

Commuovere, Perturbare, Sconturbare,


Alterarsi,

Agitare, Far adirare.


Alferse n. p.
barsi,

Commuoversi, Pertur:

Sconturbarsi,

Adirarsi, ecc.

A luce danno A A Ams g-iudizio A mce rixod.d.0 A xn.e& nmme Da


trimento,

Aggiunto a Gente o simili, vale Stretto insieme. Spremuto per troppa calca. AixiSb s. f. Linaria V. Lin sarvtego.

m. avv. A mio danno o deCon mio pregiudizio. m. avv. A mio avviso, mio parere, Secondo la mia opinione, A creder mio. Per quello che mi pare. m. avv. A modo mio. Come mi pare e piace. m. avv. A mio nome, cio mia parte, Da mia vece.
mio
scapito,
s.f.

A-lteraziSn

s. f. Alterazione, Alteramento Mulazione delle cose d'una in altra qualit. Cambiamento, Tramutamenlo; ed in generale La degradazione d'una cosa o 11 cangiare il suo slato da bene in male.

A.inata

Amarella, Amaretta, Amareggiola,

it

Allera/.ione,

Falsificazione,

Adulterazione, Con-

traffacimento.

T. boi. Matricaria parlhenium. Pianta della famiglia delie Composte, d'un odor forte e piacevole, i cui fiori nascono in bei corimbi terminali. Coltivasi negli orti e ne' giardini, e spontaneamente nasce in vecchie mura e fra rottami calcarei.
Matrirale, Malricaria, Jlorella, Partenio.
i

Sdegno, Commozione, Agitazione, Perturbazione di mente, ecc.


f.

Coltivasi anche una sua propriet a fiori bianchi

doppi, di bellissimo effetto, chiamata dai botanici

A-lterig-g-ias.

Alterigia,

Alterezza, Boria,

Albagia, Orgoglio, Burbanza.

Amato

.A.ltex*ii. v. a. Alternare, Avvicendare^ Fare a muta: Operare scambievolmente ed a vicenda.


Alternse n. p. Alternarsi,

Malricaria parlhenium flore pieno. add. Amaretto, Amariccio, Amarogno, Amargnolo, Amarulenlo: Che ha un poco
dell'amaro.

Avvicendarsi.

A-lteru.
significati.

p. pass.

Alteralo V. Attera ne' suoi

^ da-o vin;
del vino.

Alletto, Alticcio, Cotticelo,

Albo, Al-

A Amag-g-ia; A A mag-nse; A
cesi

maglia. Posto avv. vale

A anelli,

guisa di rete, Relicolatamente; che anche di-

Agucchialo V. Maggia.

manate,

manciate.

Posto

biccio: Alterato alquanto per lo soverchio bere

avv. vale In tanta quantit quanta ne pu slare


nella mano: e figurai. Abbondantemente, A piene mani, A fusone, A josa. In copia. **A. m. avv. Alla brava, Alla

A. lmassa.; A

chiocciola,

lumaca. Posto

avverb. vale Piegato a maniera di chiocciola. % Scaa fceta a lmassa; Scala a chiocciola. Scala a lumaca V. Scaa. ,,

magnsera

A
,,

sgherra, Alla sLricca V. Ma(,ncera.

-A-

A.

A. lnn-e
V. And.
Al.

lung'andd. lu.ng-'aii<i avv. Alla lunga, Al lungo, A lungo andare, A lunga andata. Coli' andar del tempo, Col tempo. Con lunghezza di tempo. (And); Esser lunatico, Esser un girella, un girellaio; dicesi di Persona stravagante, che non isl ferma nel proposito, ecc.

luug'a.

V.

ixiainesca m. avv. Alla marinaresca: Conforme all'usanza de'marinaj: e da noi usasi comunem. di Una certa maniera di cucinare lostoccofsso

A malapeuu-a A A
pena
,

e simili.

avv. Appena, Appena ap-

cara pena

mala pena , Tosto che,

Subito che.
binare

Come

prima.

A.iiialgaiii. v. a. Amalgamare.
il

lssin
;

(Manda); Sbusare, Far


uno
tutti
i

brullo. Ri-

A lutto
carsi,

pulire: Vincere ad

quattrini del giuoco.

A m annua;

bruno,

lutto.

Posto avv. col v.


si

T. chim. Commercurio con un metallo; e per similit. Mettere insieme alla rinfusa cose diverse. A blia. Posto avv. col v. Dare, vale Dare ad allattare bambini ad altrui fuor della

A xn; A
Anxi,
ti

^ estire o simile, vale Usar quella vesta che usa per onoranza de' morti V. Lutto.

male, Per male. Posto avv. coi v. ReAvere, Pigliare, vale Ricevere con indignazione checchessia e crucciarsene.
V. a.

madre. Tcgnisc nn-a cosa a mamma; Tener a blia una cosa, fgurat. vale Indugiare mollo a sbrigarla
a
;

A man

fallo

restituirla.

A mano.

Posto avv. vale Colla mano,

Amare, Diligere

Voler bene, Portar

Arlifizialmenle:
a

Travaggio fato a

man; Lavoro

amore, affezione, Amare, per Volere, Desiderare:


solo;

Ammo

de sta

mano o manofatlo. aru; A mano armala, Armata mano: Con mano


armala, Coll'armi in mano. drita; A destra, A mano destra,
Alla destra
la

Esser vago.
O
la

Amo

di star solo,
Dilettarsi, Piacersi in checchessia:

A mandritta,
destra.

l'awma molto a mxica,


musica, ecc.

ecc.; Egli

ama mollo

mano, cio Dalla banda

Verso

parte deslra.

Chi
>di

lemme amma;

Chi

ama

teme. Dettato prov.

chiaro significato.

sarva; A man salva, A salvamano, vale Sicuramente, Senza pericolo.

AMA

AMA

87

,j

scinistra;

mancina,

A man sinistra, A mano manca A sinistra, cio Dalla banda

o stanca,
sinistra,

^xua.ntig'g'i
T.

s. m. pi. Mantiglie, Manticchi. mar. Quelle due corde che sostengono due
i

Verso la parte sinistra. S Scritoa man; Scritto a mano, Manoscritto, cio

capi di ciascun pennone, e servono a tenerlo oriz-

zontale in

bilancia

quand'

egli

nella

sua sta-

Non

istampato.
Alla

zione ordinaria, oppure a tenerlo pi allo da una


parte che dall'altra.

A.

mano. Posto avv. vale In pronto, mano, Manesco. S Avei man un lugo,nn-a cosa, ecc.; Aver alia mano un luogo o checchessia, vale Esserne
Presto
alla

moiU ;

A.iu.a;iitig>g-ia< boma del ghisso.

d Ibme
T.
ecc.
a.

Mantiglia dei

mar. un paranco che

pratico, Conoscerlo pienamente,

serve a sostenere l'estremit esteriore del ghisso nei brigantini e altri bastimenti a vele auriche,

Oinmo man; Uomo


trattabile, affabile,
:

alla

mano,
si

vale

Uomo
nei

cortese, di facile abbordo, ecc.

A.iiiaiiiia^iKia<ii

Voce che

adopera

come geolette, slops, A.tja.ei,n.tissij v. Sospendere per mezzo

Amantigliare. T.
i

mar.

delle mantiglie

pennoni
al

seguenti Ire significati: 1 In senso di timore:

Amannaman

o w'ac-

^mo
Il

e bilanciarli.
s.

m. Amaro: Uno dei sapori contr.

ciappa;

Temo
ti

ch'ei

mi raggiunga;

2 In senso d' ironia o di scherno:

Amanna-

man

no psci; Guarda che tu non possa! 5" Finalmente accenna ad un pericolo che poche
:

trebbe incontrarsi
.

Va adaxo

che

amannaman

Dolce; Amarezza, Amaritudine. Amaro, figurai. Cruccio, Rancore, Stizza, ecc. Avei (ieU'amo con un; Aver mal fiele contro alcuno. Avere il sangue guasto con alcuno, vale Aver mal animo con lui. Esser adirato contro
di
lui.

A. mancinii-a;

A-mudoa

cazzi; Va piano, se no potresti cadere. A mano manca, A man sinistra, A mancina, A sinistra. Posto avverb. vale Verso la parte sinistra. s. f. Mndorla, Amndorla, Mandola: Frutto di buon sapore, chiuso in un guscio
ti

Avei dell'amo in to slnmago; cruccio, la stizza nel petto. il

Aver l'amaro,

come le noci, ma pii piccolo; ve n'ha di sapor dolce e' di sapor amaro. L'albero che il produce

si

chiama Mndorlo (Amygdalus communisj.

in erba; Caterina. Voce dell'uso flor. Mndorla piccola, che non ha ancora granato, e si mangia
col

dce ven l'amo; Dopo il dolce vien Non si pu aver il mele senza le pecchie o le mosche. Dettato prov. che sighiflca Non v'ha gioja che non sia seguila da qualche noja. Dopo le cose piacevoli seguono le spiacevoli. S No gh' dce sens'amdo ; Non v'ha dolce che non abbia l'amaro, ovv. Non c' rosa senza spine. Dettato prov. che significa Non v'ha cosa tanto
S

Doppo

l'amaro, ovv.

mallo V.

Amanduoto.
:

sciacchasla; Mndorla prmice, e nell'uso anche Mndorla spaccarella Quella che ha il guscio fragile,

A.iu.<o

piacevole che non abbia dello spiacente. add. Amaro: La qualit o il sapore di
ci che amaro.

che
di

si

schiaccia premendolo colle dita.


s.
:

A.iiia<ndeta.
Dim.
w

Mndorla

Mandorletta, Mandorlina. Piccola mndorla.


f.

camme
del

o tuscego o

camme
vale

l'arf ; Pi

amaro

fiele,

vale Amarissimo.
di sale,

de sa;

Amaro

Troppo
la

salato.

Mandorletta, Baccelletto. T. cald. Specie di rilievo che si fa per ornamento in fondo delle secchie di

S Avei

a bcca amaa; Aver

bocca amara V.

Bocca.

rame o

simili, cos

misilianza che ha colla

chiamato per mndorla.

la

so-

Mndorle al plur.: Quei vani in figura di

rombo

spd dce; Chi S Chi ha a bocca amaa no pu ha dentro amaro non pu spular dolce, ovvero Chi ha il fiele in petto, non pu avere il miele
in

che restano nella tessitura d'inferriate o ingraticolati fatti con legni o canne. de casette; Mndorla: Fregio laterale delle calze a guisa di ricamo, stretto e lungo, e viene dalla

"S Merda amaa;

bocca V. Bcca. Accattabrighe, Beccalite V.

An-

noce del piede Ano su a mezza gamba anche Fiore.


% Travaggio fwlo

dicesi

a amandoete ; Lavoro fatto a mndorle, Lavoro mandorlato o ammandorlato, dicesi Quello che composto di lai figura. A.ziia<nd.<Siii s. m. Mandolino, Amandolino: Strumento musicale, che una specie di chitardi liuto, ma pi piccolo e della stessa forma. Si suona con una penna tagliata come uno stuzzicadenti piano, ovvero con un pezzetto di

goscioso nel 5 significato. l' dce e 5 paga 5 l' amo ; AI 8 P^{l9' pigliar non esser lento e al pagare non correre. Dettato prov. che significa che Riesce comodo usar maggior prontezza in riscuotere che in pagare.

A,

maoxi

m. avv,

flotti,

sciami,

tor-

me, ecc. V. A mggi nel 1 signif. A.na.skjxrsbXLto s. m. Amaranto: Pianta annuale della famiglia delle Amarantacee, di cui sonovi
pi specie. La pi

rino

Coda
viensi

di volpe

comune quella cosi detta (Amaranthus caudatusj, che rin-

tartaruga o d'osso.

^znaiKluoto

s. m. Caler. Voce dell'uso fior. Mndorla fresca e grossa, che ha gi granato e formato il suo guscio. Vendesi coperta del suo mallo, che si getta assieme al guscio, mangiandone soltanto l'anima.

tutti i terreni della Liguria, e conosce sotto il nome di Giox'ia (V. questa parola). propria a decorare i giardini per la grandezza e singoiar colorito, rossoamaranto-violaceo, delle sue foglie ; 1 fiori sono rossi, piccoli, disposti in pannocchiette caudate.

in quasi
si

che da noi

Amaranto
fior

Sorta di colore porporino


si

simile al

.A.izia.iite s. m. Amante, Manto. T. mar. La fune, per mezzo della quale pennoni delle vele
i

dell'amaranto; ed in questo signif.


forza d'addiett.
s.
f.

usa pure

in

sono sospesi, o

si

abbassano o
s.

si

issano.

A.iiiai*ena
mar.
il

Amarena, Amnrfna, Amarasca


ciriegia
di

A.nia,xitexello

m. Amanticello.

T.

e Marasca

Specie di

sapore
dell'

agro
nsoi

Piccolo amante, che serve per attrazzare

pa-

mescolatovi alquanto d'amaro.

ranchino dei terzaruoli.

Ajnaretto

s.

m. Amaretto. Voce

AMB
Specie di offella, composta di fior di farina, zucchero, mndorle amare, ridotta in forma di paneliino, e biscottata in forno.

AME
si fa con cartelle di IS numeri presi dall'I al 90, e nel quale vince quegli, a cui nell'estrarsi i numeri, che sono in una borsa o urna, vengono prima di lutti i \ S numeri segnati sulla cartella.

Ajoaairilli
della

s.

f.

Amarilli o Amarillide; Pianta

famiglia delle Amarillidee, che

comprende

A-inlbra
rente,

pi di

^0

specie, di cui parecchie son coltivate

s. f. Ambra: Soslauia gialla e traspasommamente elettrica, di consistenza gom-

ne' giardini a motivo della rara bellezza de' fiori


cui va sovente congiunto

gratissimo

odore. La

mosa e bituminosa, accendibile e di sapor resinoso, Ambio, Ambladura. T. cavali. Andatura di cavallo a passi corti e veloci, mossi in contrattempo.
s. f. Ambretta. T. hot. Centaurea Centaurea amberboi. Pianta della famiglia delle Composte, che cresce nell'Asia e

pi coltivata, e forse la pi bella, VAma'ylUs formosissima, conosciuta in Francia col nome di

A.ml>retta
moscata
o

Lis de Saint Jacques. A.rtxeiX'irsL v. a. Amarrare, Allacciare. T. mar. Dar volta a un cavo intorno a qualche oggetto. un bastimento; Amarrare, Ormeggiare un bastimento V. Ormezzd. (Fugo); Fuoco di fila. T. A. mil. V. Fugo. A martello, A stormo. Posto A. avv. col V. Sonare, s dice Quando si d alla campana un colpo per volta a guisa che il martello fa sull'incudine, il che si fa quando si vuol raunare il popolo, e siffatto suono dicesi Rintoccare; il contr. Sonare a distesa. 8 Ti a martello; Tirar col martello. T. ar<)(en<. ed altri, vale Distendere col martello, e dicesi

nell'America meridionale.

martelletto
martello;

Aou

1 suoi germogli esalano odor di muschio molto soave, quindi nomi di Abelmosch e di Grani muschiati, con cui Si conoscono generalmente; con essi preparasi in Oriente la polvere di Cipro usala per profumo. s. m. Mele e Miele: Sostanza liquida e zuci

cherosa,

la

qual

si

compone

dalle api

per mezzo

di ci eh' esse raccolgono dentro a' fiori e sulle


foglie di certe piante, e

del quale esse riempiono


-{

le

cellule

de' loro favi.

nostra o de Spagna; Mele vergine. V, U. Mele


puro, che cola naturalmente dalle cellette de' favi
tagliati
stritolati a tal effetto, e

che di leggieri

si

de' metalli.

congela in masse granolose. Dicesi da noi


l'cegua); Piovere a ciel

Am de

A.

massette (Vegni
T.

A.mta

rovescio, a catinelle, a secchi, ecc. V. jEgua. v. a. Amaltare, Alberare, Inalberare.

mar. Mettere

ai loro

luoghi gli alberi

mag-

giori, passarli per le loro mastre, e piantarli nelle

loro scasse, locch

si

fa

colla

mancina o mac-

china da inalberar

le

navi.

A.mat

m. Amatore: Chi tirato dal proprio genio a qualche cosa: Amante, Dilettante
s.
:

V. Dilettante.

Aumlbasci

A.m1>asciat

s. f. Ambasciata, Imbasciata Quel che riferisce l'ambasciatore o altro mandato; e talora anche per semplice Relazione. s. m. Ambasciadore, Ambascia-

appunto ci viene il migliore. Rodimele o Rodomele: Decozione di rose rosse, alle quali si aggiunge mele, evaporandolo a consistenza di sciroppo. sccaen; Mele zuccherino: Mele mescolato con zucchero e reso a guisa di sciroppo. violu; Mele violato, cio Con infusione di rose. il Son Miche, tutte e slragge san d'am ; A San Michele tutti cenci san di mele. Prov. nostro, che non ha precisa corrispondenza italiana, e vale Quando giunge il giorno di questo santo, cio il 29 di settembre, comincia a far freddo, e qualunque abito, per vecchio che sia, serve a ripararlo. I Toscani dicono A San Midi l

Spagna, perch
rosu;

Jlele rosato.

tore, Imbasciadore, Imbascialore: Ministro d'alto grado, inviato con lettere credenziali e investito da principe a prindi carattere rappresentativo cipe, da stato a stato, affine di tratiare negozi
,

chele,

il

calor va in cielo.

Con l'am
obbligano

se piggia e

pigliano le mosche. Prov. che vale


altrui.

mosche; Col miele s Le cortesie

sotto la fede pubblica stabilita dal


genti,

diritto delle

^mea

^S

Fd l'am;
s.
f.

Mellificare,

Zia.

Far il mele. Voce antica, usala

tuttora in

w Dicesi anche per ischerzo e familiarm. parlando,

ad una persona onde


altrui

altri

si

vale

per

riferire

A. meitae; A

^ qualche

paese della riviera V. Lalla.

met,

checchessia.

Posto avv. vale Per met,

A mezzo, A combutta. A met per uno.

Ambasciato n porta penn-a; Ambasclator non


porta pena. Dettato prov. che
aversi per male.
si

dice per iscusa

di Chi riferisce altrui cosa spiacevole, e che possa

A.m1>i
S

V. a.

Ambire: Desiderare

onori, dignit

d gugno ; A mezzo guadagno , cio Spartito il guadagno per met. A. A memoria, A mente. Posto avv. vale Ricordarsi. col V. Avere, Tenere o simili % Fd memia vnn-a cosa; Fare a mente chec-

memia;

e simili.
il mftjsed'wnn-a

chessia, vale Farlo senz'altro aiuto d'istrumento

cosa; Vanagloriarsi d'una cosa.


altero d'una cosa: Giubilarne,

materiale,

Andare o Essere Menarne vanto.

ma solo della memoria. Impard a memia; Imparar a mente. Mandar


memoria, vale Mettersi
nella

alla
f.

mente alcuna
memoria, vale
Tn un attimo,

A.ml>iziG]i
mostra
di
s.

s.

digia d'onori, di
s.

Ambizione: Soverchia cupimaggioranza, di far pompa o


:

cosa da sapersi.
% Stdid

a memia; Mandar
(In t'n); In un

alla

lo stesso.

A.ml>o
al

m.

Ambo

La

vincita di

due numeri

A.mexL
A.
'

ammen,

lotto.

In un subito. In un batter d'occhio, In un baleno,


usasi per Coppia,

Ambo,

figurai, e per ischerzo

cio In quanto

e dicesi d'Un pajo di persone di egual indole e carattere, ma sempre in mala parte: Miw che

bell'ambo! Guardate il bell'ambo! S Zugo dell'ambo ; Tmboli: Sorta di giuoco che

clie avv. Eccetto che, non che, A meno che. A. mente V. sopra A memia.
quetct}

meno

tempo

s'

impiega a dire un amen.


Fuorch, Se

Ad animo

riposato,

AMI
m. aw. A minuto, Per minuto, Minutamente. Vende a meno; Comprare o Vendere S Accatta a minuto o al minuto o a ritaglio: Comprare Vendere, non in grossa quantit, ma a libbre, A ritaglio a once, a braccia a palmi , ecc. per dicpsi soltanto di panni , drappi o simili. A. pa^ei ra. aw. Ma, Forse, Da quanto A rae pare, e consimili voci secondo il senso pae mincionnce; 3Ia voi burlate! A me paei, ve credde che facce o laddro ; Da quanto pare,
,

AMI
Amicizia,
fra
s.
f.

39
Ami-

A.

meno

Amicizia, Amist, antic.

stanza: Scambievole affetto costante o operoso,


e

persona e persona, massimamente tra uomo uomo, nato da conformit di voleri e da non

me

breve conversazione. Amicizia, per Cattiva pratica, Druda, Concubina, Amasia.

S Fd amicizia; Appiccar amicizia, vale Contrarla, Patti dosi, amicizia lunga; Patti chiar amicizia lunga , Patti chiari amici cari. Dettato prov.

voi credete ch'io faccia

il

ladro.

Al.

meza. Ibucca.;
aw.

A mezza

col V. Parlare, vale Parlare

bocca. Posto copertamente,

mido

senza lasciarsi bene intendere.

A. iu.eza> ^a-mlba; ; A

mezza gamba. Posto

aw. vale Alla met della gamba: L'cegua a gh'Sa a meza gamia; L'acqua c'era a mezza gamba.
M Figur. vale Abbondantemente, In gran copia,

Amig-a
Amig'o

A
V.

macca

bizzeffe

josa

fusone,

ecc.

Abbrettio nel 1 significato.

A, xtxezsL labnuua;; A
spada. Posto

mezza lama, A mezza


Venire
alla

che si dice per avvertire che II rimanere chiaramente d'accordo mantenimento d'amicizia. che si ricava s. m. Amido: Sostanza particolarm. dai semi cereali, macerati nell'acqua e che, stemperata nell'acqua, serve principalm. per dar la salda finsgj alla biancheria V. Sugo. s. f. Amica : Colei con cui si ha stretta amicizia; e preso in cattiva parte, vale Concubina, Druda, Amasia. s. m. Amico: Chi sente e dimostra affetto costante e operoso ad altra persona.

da cassi ; Amico da

starnuti

vale

Amico

di

aw.

col v. Venire, vale

conclusione subitamente.

A. meza^uutte; A
m-^zzanotte. Posto

aw.

mezzanotte. In sulla vale In sul punto della

mezzanotte.

iiiiez'a>sta<; A mezzo, A met, A mezza


via.

Posto

aw.

col

v.

Lasciare, vale Lasciare

imperfetto, incompiuto un affare, un'impresa,


altra

od
S

cosa qualunque incominciata.

buona ventura e per interesse. Amixi ! Amici. Con questa parola si suol rispondere allorch, picchiando altri ad una porta, chi dentro domanda Chi che picchia ? Da boia amixi; Da amici, Da buoni amici. Posto avv. vale Amichevolmente, All'amichevole. Dd dell'amigo; Far l'amico o dell'amico, vale Slostrarsi amico. se amixi camme chen e gatti; Essere amici

Banda a mez'asta; Bandiera a mezz'asta. T. mar. Si pone a bordo la bandiera a mezz'asta


quando
essere
si

come

cani e gatti, Star

come capre
,

e coltellacci,

dell'armatore, del capitano, ecc.


la

vuole accennar lutto per morte avvenuta e questa deve ;


nazionale,
la

Essere in discordia. / amixi se conscian all'ccaxion; Gli amici si conoscono all'occorrenza, all'occasione , Al bivagliono Essere nemici

quale s'alza

al

picche alla
strada

sogno

si

conoscon

gli

amici. Calamit

scuopre

A mezo; sti*a<dd.a> aw. mezo; A aw.


mezza via. Posto del cammino.
Farsi
al

met

d'ella

sua altezza dalla poppa della nave.


;

amist. Prov. di chiaro significato.

A mezza

% L' ben ave di


Gli amici

amixi
in

finn'

a casa d5 diao ;

vale

mezzo o A met

piazza; bene aver amici dappertutto. Dettato prov. di chiaro

sono buoni

ogni

Innanzi, Fnora, Fuori, Fuore. Posto g

significato,

coi V. Venire, Uscire e simili, vale Mostrarsi,

Roba da amixi; Cosa


di
sita

dall'amico, cio Cosa degna


si

cospetto, alla presenza, ecc.

essere data dall'amico; e

dice di Cosa squi-

S Lascia chessia

a mezo nn-a cosa; Lasciar


,

fuori chec-

nel suo genere e perfetta.

vale

% Mette a
in

Non riporlo. Non chiuderlo. mezo; Metter fuori, Metter innanzi o

S Servi S

da amigo

Servire

Dare

checchessia

dall'amico, cio

campo, vagliono Produrre, Allegare.

Da amico. Va ci un amigo che cento parenti; Val pi


di

S Ti a mezo ; Trar fuori. Cavar fuori, vale Inventare e Divolgare, e dicesi di chiacchierate,

un amico che cento parenti. Prov.


significato.

chiaro

A m.ezog'iox'iio; A A
zod,

ciarle e simili.

Amig'o add. Amico, Prospero, Favorevole, Utile,


Giovevole e
simili.

mezzo

il

d.

mezzogiorno, A mezPosto aw. vale Alla met


,

Ajmig-n

s.

m. Amicone: Amico stretto, jaAmicissimo.

del giorno,

mezzogiorno

A mezzod

AI meriggio,

so-

A mig'g'iaea;
A.
stolette, le quali

trinseco, intimo.

A meza.
A.

lato, vale

Amia^nto

anche Dalla banda volta a mezzogiorno. clxe m. aw. A misura che, Secondo che, A Nel tempo che, Conforme che. A misura di carbone. Posto aw. vale Abbondantemente, Pi del giusto. Senza badare al quanto. s. m. Amianto Sostanza lapidea di una tessitura lanosa e setosa, che consta di pi fili fibre longitudinali, per lo pi bianche o di

A migliaia. Posto avv. denota ^ Quantit innumerabile o grandissima.


Alla milanese. Posto avv. vale All'usanza dei Milanesi; e da noi dicesi Una certa maniera di cucinare il riso e le co-

milaneize;

meza. de carlbn;
:

pi

comunem.

e assai meglio

A militare;
gli

diconsi Costolette panate.


Alla militare, Militarmente, Alla

soldatesca. Posto avv. vale


usi militari; e talvolta

Secondo le regole e Imperiosamente, Brueccl.

color periato, dotato della mirabile propriet di


resistere al fuoco, e di rimanere inconsunta nel

scamente, Agramente.

Amitto
si

s.

m. Amitto e Ammitto. T.
il

Pan-

calore pi intenso. Gli antichi ne formavano della


tela

nolino con due nastri da legare, che

sacerdote

per la combustione conservarne le ceneri.

de' cadaveri

affine

di

pone

in

capo o

sulle spalle

quando

si

para per

celebrare la Messa e per altra funzione

ili

chie.

40
AJn.JX.eLCOSb
v. a.

AMM
Ammaccare Alquanto meno
:

AMM
insieme, e dicesi di vestimenla, panno, tela, carta,
e simili; Gualcire, Malmenare, Spiegazzare.

dandole dei colpi; o piuttosto Soppestare checchessia con lai forza da farlo cedere e da lasciarvi l'impronta del sop-

che Infrangere una cosa

"A-mmanca
./Vjuniaiiid
a due
e

V. Manca.
s.

m. Ammanidora
nello

s.

f.

T. cart.

pestare.

Donna o Ragazza che


n.

spanditojo (spandi)

S Ammaccata

Ammaccarsi. s. f. Ammaccatura, Ammaccamento: Lo ammaccare, ed anche 11 segno della cosa ammaccata.


p.

Ammaccse

ammannisce, cio mette


i

all'ordine, e separa a
,

due

fogli della carta incollala


la

li

porge alla

spanditora,
li

quale

li

riceve sull'aspetto (aspittoj,

, dicesi L'ammaccamento del corpo di qualche vaso di metallo, cagionato per lo pi da caduta o percossa V. Borio. A,m.nxa,ccL v. a. Macchiare Bruttar di mac-

Fitta

A-mmassa

chie; e figurat. dicesi della coscienza, dell'onore

tt

e simili, Macchiare, Tndanajare, e da qualche scrittore anche Chiazzare: Spargere di macchie o Mettere su checchessia delle cose che il facciano parere macchiato V. Ammacciii nel 2 signif.
rf'

inoios^ro

Inchiostrare
n. p.

Bruttar
:

d'inchiostro.
Bruttarsi
di

Ammaccdse
macchie.

Macchiarsi

ilLmiiiacciu
macchie.

p. pass.

Macchiato: Bruttato di

corde ad asciugarsi. Rasciugati, si raccolgono e si portano alla bottega (Insciad). v. a. Ammazzare, Uccidere, e per ischerzo Mandar a cena cogli angioli: Privar di vita, n Ammazzare, fgur. vale Opprimere, Aggravare, l' un cado chi ammassa; un Molestare: caldo che ammazza. l'ha ammassu Il per Guastare, Rovinare: quella tragedia; Ammazz quella tragedia. de parolle; Ammazzar con le parole: Discorrere sempre e noiosamente, Soffocare altrui con parole. e parolle ; Ammazzar le parole, vale Non termisulle

pone

nar di proferirle.

5 tempo; Ammazzare

il

tempo, vale Far qualche

csa ad oggetto d passar pi brevemente il tempo. n travaggio; Abborrare, Abborracciare, Acciabattare, Acciarpare:

M Macchiato, dicesi di

un Corpo che sopra un fondo

Far checchessia

alla grossa,

d'un colore abbia macchie d'altro colore pili o meno grandi. Dicesi anche Indamajato, Chiazzato,
Screziato, Brizzolato, Bilioltalo, Picchiato o Picchiettato, Taccato,

senza diligenza.

ma

con questa differenza: In-

damajato

vale Asperso di

macchie tonde, come

la pelle del tigre, del

lupo cerviere e simili; Chiaz-

zato, Sparso di pili colori a guisa di macchie; Screziato o Scriziato dicesi quando la variet
de^ colori viene non solo da natura,
tifiziale

Travaggio, straida, ecc. chi ammassa; Lavoro ammazzatoio, Strada ammazzatoja, dicesi nell'uso di Lavoro, Strada o altro faticoso e da ammar.zarvisi. Ammassdse n. p. Ammazzarsi, Uccidersi: Darsi la morte. Ammazzarsi, per Far calca, Affollarsi: Tutti se gh'ammassavan pe andd a vedde; Tutti vi si

ma

da ar-

ammazzavano, cio
a vedere.

vi

si

affollavano, per

andare

innesto dell'uno nell'altro; Brizzolato,


i

quando
misti

due colori sono sparsi minutamente e

in t'nna cosa; Ammazzarsi in una cosa, vale


Darvisi tutto. Affaticarsi intorno ad essa, Constt-

insieme; Biliottato, Asperso di macchie a guisa di gocciole; Picchiato o Picchiettalo, che noi diciamo Appittettu, quando le macchie sono

marvisi per soverchio lavoro.

Ajtniuassag-atto
mazzagalti.
tenersi
in

s.

m. Afazzagatti o

Amda

de sugo; Lumacato: Aggiunto di pannilino insaldato e stirato, in cui si vedono macchie irregolari provenienti da salsa mal d;ita. j^.xn.niLa^ag'Ua.se V. Costippdse. .A^mnxag'ag'iiu add. Magagnato, Guasto, Leso, Difettoso: Che ha dentro la magagna. M Bacato, Bacaticelo, Cagionevole, Malsano V. Sciagagnu. M Scalmanato, Scarmanato, Infreddato V. Costippu.

sopra un fondo uguale; Taccato, Pieno di tacche, cio di macchie.


quasi punti assai
fitti

Voce
tasca.

dell'uso. Pistola piccolissima

Aquinas Sasette

e struppa quattorze;

Ammazzasette, 3fazzasette, Bravaccio, Smargiasso, Cospetlone, Spaccamonte, Spaccamontagne, Spiantamondi, Rodomonte, Gradasso. A.ni.iiiassatio s. m. Ammazzatoio: Luogo dove si macellano le bestie bovine o pecorine ad uso di mangiarne la carne.

A.in.massu.

p.

pass.

Ammazzato, Ucciso.
sciocco

Fd da morto pe
per non pagar
il

n'se

ammassu ; Far lo

^jumag'iiase n.p. Allrislarsi, Contristarsi,


Affliggersi,

sale o

Angustiarsi, Accorarsi, Addogliarsi.


a.

Ajixxaaiuv.

Ammainare, Calare, Few. Mainare. T. mar. Abbassare o Fare scendere un oggetto; e propriam. dicesi delle Vele quando s fanno scendere insieme col pennone lungo il loro
albero sopra
la coperta, ed anche d'un pollaccone che non legato alle antenne quando si cala in barca perch non prenda vento.

pagar gabella, dicesi di alcuna cosa anche spiacevole, la quale potrebbe essergli cagione di qualche briga, se rendessesene

Far il minchione per non Chi sagacemente dissimula

A.mmeiiestra

Ammenda V. Emendd.
v.
alt.

inteso

ne facesse caso.

Minestrare: Cavar

la

a banda; Ammainar
trito,

A^nimaisEiu
S Oxello

la bandiera, vale Calarla. add. Accivettato, Astuto, Scal-

minestra dalla pentola e metterla nella zuppiera, nel piatto, nelle scodelle. - Minestrare e Scodellare valgono Mettere la minestra nelle scodelle,

Malizioso, ]\[ali7alo.

che anche dicesi Far

le

scodelle.

csci, pugni, ficcolli, ecc.;

Menar

calci,

pugni,

Uccello accivettalo, dices di Quell'uccello, che, avendo dato altra volta nella pnia, diventato cauto e fugge dippoi le insidie
de' cacciatori.
a.

ammaiziu;

punzoni, rusrioioni, cazzotti, ecc., vale Percuoter

con

calci, pugni, ecc.


a.

A.iiimei'm& v.

nuire, Scemare, Stremare,

Diminuire, Amminuire, SmiMenomare, Accortare,


:

Ajtnmalloooa v.
!are:

Abbatuffolare, Rabbatuffo-

Accorciare, Abbreviare
corto, Far pi breve.

Ridurre a meno, Far pi

Confusamente e scompigliatamente avvolgere

AMM

AMM
men
S S

41

a penn-a;
dura.

Alieviar la pena^ vale Renderla

Non ammid a
a spendere:

spende; Non guardare a spesa Spendere alla grande.

e bltigge; Scornar le bottiglie


tiglie

: Versar dalle bottroppo piene un po' di vino, afGnch non resti

Non ammid
tonda, Gillar
metaf.

in faccia
il

a niscin; 3Ienar

la

mazza

a contatto col turaccio.

Non

giacchio tondo. Tirar gi la buffa, aver riguardo ad alcuno trattando


alla

6 fugo; Allentare

il

fuoco, vale

Scemamela

forza.

tulli a

un modo o

pari,

Por da banda

ri-

Scemarsi, Sminuirsi, ecc.; e parlando d'Acque, vale Decrescere, Abbassarsi.


n. p.

Aminermdse

spetti.

Rientrare, Ritirarsi, dicesi della tela e de' panni,

quando

si

raccorciano per l'umido V. in Retid.


;

Ammersa. carte
Nel giuoco
di per s
i

Non ammidghe tanto per m,eno; Non la guardar per la mmuta, Non la guardare in un Alar d'embrici o in un filar di case, vagliono Non

Sceglier

le

carte.

delle Carle, vale Separarle e Mettere

quattro semi per distinguerli e giocarli

a dovere.

A-mmette v.
n

a.

Ammellere: Lasciar venire, Ri-

por mente ad ogni minuzia. Ammidse n. p. Guardarsi, Mirarsi, Fissarsi, n in ta faccia un con l'atro; Guardarsi l'un Guardarsi per istupore o per maraviglia. l'altro n in t spegio; Specchiarsi: Guardarsi nello
S
>

cevere in presenza,

Ammettere, per Far biiono. Menar buono. Ricever

specchio. primma de
:

lo

critica i atri ; Guardarsi ai


si

Amniia.

Ammia
zar
la

per valido; e dicesi di ragione, scusa e simili. s. f. Mira: Quel segno che si mette nell'arme da fuoco, nel quale si affissa l'occhio per aggiustare il colpo al bersaglio. S Pigrji l'ammta; Pigliare o Prender la mira. Puntare, Appuntare, Mirare: Affissar l'occhio per aggiustare il colpo al bersaglio.
v. a.

piedi:

Esaminar prima se stesso avanti che


guardarsi
,

biasimi altrui.

Non ammidse; Non


che

dicesi di

Due

vista verso

Guardare, antic. Agguardare: Drizun oggetto. - Mirare, vale Guar-

non si bazzicano pi. Ajniiiiad s. m. VedeUa, Specola, Osservatorio, Altana. Con questa differenza, che Vedetta Luogo allo donde si fa la guardia per iscoprir chi viene; Specola o Osservatorio, Luogo
tra loro c' inimicizia, e

eminente o Parte
gia molto paese, e

alta

dell'edificio

che signoreg-

dar fissamente. Cu rdare; Esser vlto verso ad nna parte. Rispondere, Riuscire; e si dice di Luogo, di casa, o sim. per Avvertire, Por mente, Radare, Astenersi da quel che pu nuocere: Ammioe de n cazze; Guardale di non cadere.

donde singolarm. coi telescopi si osservano gli astri; Altana una Loggia scoperta al di sopra del tetto d'un ediflzio d'una casa, e anche La parte pi alta della casa fatta
a foggia di
torre.

di

**Aiiiirii]ia
Aver
il

V. Mina.
v.a. Amministrare, Ministrare:

per Procurare, Por cura, Ingegnarsi, Sforzarsi: Ammi de fa tutto 5 poscibile; Guarder
far lutto
il

Ai]iiuiiiistx*a
maneggio

possibile.

co-a ea dell'uggio ; Guardare colla coda del-

Guardar furlivamenle, d nascosto. con l'uggio d porco; Guardar con Torchio del porco, vale Guardar biecamente, con occhio bieco, con mal piglio. Mostrarsi adirato verso qualcuno; e pi inlensam. Guardar In cagnesco. controjxe; Sperare: Opporre al lume o alla luce una cosa per veder s'ella traspare. de cattivo uggio; Guardare a stracciasacco o a squarciasacco. Guardar di mal occhio, con mal occhio a mal occhio, vale Non aver a grado, Veder con disamore, con invidia. de stVuggio; Guardar sotl'occhio. Guardar sotl'occhio, vaie

degli affari alimi, di qualche amministrazione o pubblico stabilimento: Reggere, Governare. I sacramenti; Amministrare o Ministrare i sa-

cramenti, vale Conferirli.

Aiiiiiiiiiistx*at
gli

s. m. Amministratore: Che amministra o Che incaricalo della gestione de-

affari

altrui.
s.
f.

Amministiraziii
Maneggio

Amministrazione:

degl'interessi d'alcuno, e specialm. del

pubblico, d'un luogo pio, di pupilli, ecc.

add. Ammissibile: Da amsi deve ammettere. pu A.rain.isciii s. f. Ammissione o Ammessione : Lo ammettere; Accettazione, Ricevimento, ed an-

Aiiiiuiiscil>ile
mettersi,

Che

si

tecchi, sottecchi, soltecco, di sottecchi, di sollecco:

che Facolt d'entrare all'udienza di qualcheduno.

Guardar con occhio socchiuso. Guardar furtivamente, in modo che la brigata non se ne accorga. fisso; Affissare, Guardar fiso o fisso. in la setiemann-a passa; Aver la guardatura losca:

A-niiniseiu.

dine, cio Jlalveslito,

add. Jlal in arnese, Mal in orIn cattivo stalo. Povero

Ammoa
gliare
il

in

canna.

v.

a.

Arrotare

Propriam.

Assotti-

Aver

gli

occhi che guardano in diversa dire-

taglio de' ferri

alla

ruota; e per simil.

zione.

Stropicciare, Lisciare, Pulire: Gotto

amtnuu;
li

in t spende; Guardare a spesa: Aver parsimonia nello spendere. sbrincio; Sbirciare: Socchiuder gli occhi per veder con pi facilit le cose minute, proprio di chi ha la vista corta. storto; Guardar torlo. Guardar a stracciasacco o
a squarciasacco, Guardar in cagnesco. Far il viso torlo il viso dell'arme, vagliono Guardar biecamente, Far viso brusco, Mostrarsi adirato.

Ammoata
sultato

Ricchiere arrotato.
s.' f.

Arrotatura: L'alto e

ri-

dell'arrotare.
V. a. Mobiliare,

Aiiiiiiol>ig'li

Ammobiliare :

Ammocc
var via
la

Fornire una casa, una stanza di mobili. v. a. Smoccolare, Smocoare: Le-

parte carbonaia

smoccolatura (mcco), Tr va quella del lucignolo che rimane sulla

candela o sulla lucerna accesa.

Gaardare pel minuto o pel sonile: Esser fisicoso o troppo considerato. S Fase ammid appruvo; Farsi scorgere : Far parlar di s, Farsi burlare o beffare.

Ammighe per meno:

Amnioinle
Ammolletta,
rota
gli

V. Allimondk. s. m. Arrotino
;

Colui che arArrotatpre,

strumenti da taglio

altrim.

Arrotaforbice, Arrotacoltelli,

42
wA-xamoiix v
cali
a.

AMM
Ammonire, Avvertire, Avvisare. s. f. Ammoniaca. T. chim. Al-

AMO

^iiiiiion.a<ca>
forte

composto d'idrogeno e d'azoto, d'un odor suo proprio. A-iunioiiiziii s. f. Ammonizione : Riprensione che si fa ad alcuno, prevenendolo di essere pi circospetto nell'avvenire, e di non ricadere pili in fallo simile a quello per lo quale viene ammonito, sotto pena d'essere castigato

in t'n canto, ecc.; Sbatacchiare, Stramazuno in un canto, per terra, ecc. vale Gettarvelo impetuosamente sicch e' resti sbalorzar
dito e quasi

privo di sentimento.
;

Fa ammggid
Attirare,

e personn-e Far bella la piazza: Radunar gente o per grida o per risse

per altra cagione.

Ammggidse
Affollarsi

n.

p.

Ammucchiarsi, Ammassarsi,
n. p.

Radunarsi.

maggiore severit; alirim. Ammonigione, Ammonimento, Monizione, Avvertimento. A.xu.iiioir1bid.i V. Immorbid.


con

A.mnxg'g'iu.

Ammucchiato, Ram-

mucchiato, ecc. V. sopra


cosciato, Accovacciato in
di

Ammggid.
un cantuccio, e dicesi

in t'n canto; Rannicchiato, Raggricchialo, Acpersona.


n.

A.xn.m.cnrt,
il

v. a.

lume

e simili.

Spegnere: Estinguere il fuoco, Dicesi anche Estinguere, Am-

morzare, Smorzare e Ammortare; quest'ultima voce trovasi non di rado ne' Trecentisti.

A.iiiiiiu.t]ia.se
tinarsi, Abboltinarsi,

p. Ammutinarsi, AmmoTumultuare, Ribellarsi, Soli

Ammortare

Ammorzare,

flgur. vale

Sedare,

Placare, Attutire, Mitigare, Calmare.

^m
1)

levarsi: Rivoltarsi contro


s.

propri capi.

m. Amore: Inclinazione d'animo verso

un canto; Smussare,
golo
zarsi,
il

Scantonare: Tagliar l'ancantone di checchessia.


n. p. Spegnersi,

ci che piace; e pi propriam. Quella passione


inspirala dalla natura in talli gli esseri viventi,

Ammortdse

Ammorzarsi, SmorNeol.

da cui nasce quella specie d'attrazione


sesso verso dell'altro.

dell'un

Estinguersi.
V. a.

^iii.iii.ox*tizsEai

Ammortizzare.

Amore
volenza.

per Affetto,

Affezione, Dilezione, Benefra-

de'leg. Riscattare, Affrancare, Estinguere un livello, un censo, un debito, un diritto qualunque.

11

A.iiiiiiox*tizza<ziii.
vello,

s. f.

Ammortizzazione.

terna, coniugale.
it

Niiol. de'leg. L'ammortizzare, Estinzione

dun

li-

per Tenerezza paterna, materna,

filiale,

d'un censo, ecc.

per Inclinazione d'animo, Tendenza, Propensione, Disposizione a cose appartenenti al-

AjxtrxiOTcrto add. Ammorto, Spento, Smorzato, ec. S Canto ammorto; Canto ammorto. Smusso, Smussalo,

I)

l'ingegno.

Scantonato

Che ha

il

canto o l'angolo ta-

per Diligente studio. Sollecitudine inspirata dall'amor della cosa presa a fare; e nel lin-

gliato.

A-iuiiista.
farne uscir
il

V. a

Ammostare: Propriam. Pi;

giar l'uva nel tino, nelle bigonce o altrove, per

mosto

l'uva pigiata, servendosi


si

ed anche Rimcnar nel tino dell'ammostatojo; il che


si

eseguisce allorch
le

manifestata la fermen-

guaggio delle belle arti. La compiacenza e il diletto che prova l'artista nel fare un lavoro, e il porvi quella diligenza che per lui si pu maggiore. de Dio; Amor di Dio, che anche dicesi Carit: Desiderio d'unirsi in ispirilo a Dio. de patria; Amor di patria: Quella costante ed
ardente affezione, che abbiamo pe' luoghi in cui siamo nati, non che il desiderio della prosperit

tazione e

vinacce son cominciate a gonfiare


le

ed alzare,
n

Ammostare, per Intridere


mosto.

mani o
il

la

faccia di

nn-apersonna; Rompere
gli

muso ad uno: Far-

far

sangue dalle narici o dal volto per perp. pass.

platonico; Amor persone proprio; Amor


sua
della
abilit;

de' propri

concittadini.

platonico:

Mutua

affezione fra

cossa datagli sul viso.

A.iu.ii].stii

Ammostato

^\

Amme-

sta nel e 2 signif. H Insanguinato : Imbrattato di sangue nel volto per percossa o per caduta. w Appiccicato, Impiastricciato, Imbrattato; e dicesi
delle

scevra d'ogni sensualit. proprio o Proprio amore: Il troppo grande affetto d'un uomo a tutto ci che appartiene alla sua persona, e la troppo alta opinione che l'uomo ha di se stesso, del suo ingegno, della
di diverso sesso,

od altrim. Quel
che

sentimento
lo
fa

insito
alla

natura dell'uomo,

vegliare
felicit.
si

propria conservazione, alla propria


^

come
le

mani quando sono intrise di cose viscose, il mosto: Ho e die tutte ammostce; Ho
V.
a.

Am
e non

con
si

am

se

paga; Amore non

compra
si si

dita tutte appiccicate, impiastricciate.

vende, ma in premio d'amore amor rende, ovv. Amore il vero prezzo con cui

A.iu.iiiottlt<

Ammozzare, Ammozzolare,
S
,

Aggrumolare: Far come un mozzo, un grumo. Ammozzolarsi g Ammottse n. p. Ammozzarsi


Aggrumolarsi.

compra amore. Dettato prov. di chiaro signif. Andd in omd; Andar in amore. Andar in frega
in

degli animali v. a. Tacere,

fregola, Venire o Essere in caldo ; dicesi quando si sveglia in essi l'appetilo

**A.iiiiiincea/

Am

Ammutolire, Star feci ammutolire. mg-g-ia. v. a. Ammucchiare : Far mucchio. Se parlasi di legne, dicesi meglio Abbarcare, Accatastare; se di covoni del grano, di paglia, di biade, Abbicare e Abbarcare; se di letame, scoviglia (rumenta), fuoco e simili. Ammontare e Rammontare; se di denari, Ammassare, Accumulare, Raggruzzolare, Far gruzzo o
zitto:

L'ho

fceto

ammucc; Lo

- Andar in frega o in fregola propriam. dicesi de' pesci; se di piante, Andar in sugo in succhio. S Avei ama; Aver amore, Amare, Portar affelibidinoso.

zione.

ad una S Ave am a nn-a cosa; Aver amore cosa, vale Tendere, Inclinare, Aver inclinazione,
disposizione naturale a una cosa.
S Chi

non ha

ati a-e bestie,

n Vha manco a-i

gruzzolo.

H Far saccaja, metaf. vale Covar dispiaceri senza


palesarli.

crestien; Chi non ha amore alle bestie, non l'ha n anco a' cristiani. Dettato prov. di chiaro signif. S D'am e d'accordo; D'amore e d'accordo, Di

AMO
bel patio. Posto avv. vale

AMP
Con reciproco accon-

43

A.
"

moddo
Come,
chetta;

modo,
di

mo'. Posto avv. vale

senlimenlo, Amichevolmente, Senza contrasto, Senza lite verona. g Fd l'am; Far all'amore, Amoreggiare, Vagheggiare, e nell'uso tose. Ganzare. S Fd l'am a nn-a cosa; Uccellare ad nna cosa:

In guisa. In

maniera:

A moddo

de bar-

A modo

barchetta.

A modo, per Con moderazione; Andceghe a moddo; Andateci a modo, de di; A mo' di dire. Per cos dire. Per modo
d'esempio.

Mostrar desiderio d'averla, ed anche Bramarla ardentemente. % L'am e a tSssa nff puan sta coverti ; Amore e tosse non si pu celare, e non si nascondono, ovv. Il fuoco, l'amore e la fosse, presto si conosce. Prov. di chiaro significato. S L'am l' orbo; L'amore cieco ovv. Affezione acceca ragione.
S

Fd a moddo
modo suo
volont
il

so o

a moddo

di atri; Fare a

d'alcuno, vale Operare secondo la


consiglio proprio o altrui.

-j-

vin piggiu

a moddo, 5 V megio che 5


a.

broddo;

Il

vino preso
italiana.

modo

migliore del

brodo. Prov. di chiaro signif. che non ha corri,,

spondenza

\o

gh' sabbo sensa so,


v' sabato

camme

figgia sens'am;

A. mdeiTiai ;
usa ora. Secondo

Alla

moderna. All'oso mo-

Non

senza sole, non v' donna senza

derno. Modernamente, Posto avv. vale

Come

si

amore, n
S

domenica
de...;

senza

sapore.

Prov.

di

chiaro significato.

A.

moen

moda d'oggid. zunte; A man giunte,


la

giunte

S
S

Per amor di..., lo stesso che Per rispetto di... Per cagione di... Pe am de Dio, Pe am d Ce, Pe am de Cinque daghe; Per amor di Dio, Per amor del cielo, Per amor delle Cinque Piaghe: Formola di pregare alcuno, e vale Di grazia. Per cortesia. Pe am n se sente d; Chi soffre per amor non sente pena. Dettato prov. di chiaro signif. Pe am o pe (orsa; Per forza o per amore. Volere onon volere; e dicesi di Chi se non fa una cosa di sua volont, vi forzato da altri, Pe ama se fa de tutto ; Amor non sente fatica;
la

Pe am

mani. Posto avv. vale Colle palme congiunte insieme in atto di preghiera, aspettando, bramando. j4.in.Sezz. v. a. Amoreggiare, Vagheggiare,
nell'uso tose.

Ganzare

AjULezza.in.eiito
L'amoreggiare.

Far l'amore o all'amore. s. m. Amoreggiamento:


:

A.

momenti avv. A momenti


lano

Fra brevissimo

A monte;
11

tempo, Fra pochi momenti. A monte. T.giuoc. Posto avv. col V. Andare, dicono i Ginocatori quando annul-

significazione chiara.

S Perde l'am a tinn-a cosa; Disaffezionarsi ad una cosa : Caderci dall'amore, dall'affezione checchessia.

quando chi distribuisce le carte, il giuoco, non avendole date bene le getta via, perch siano nuovamente distribuite. Andar a monte dicesi anche per similit. d'altre cose, e vale Non aver ^effetto. Rimaner senza effetto.

S Piggi am a nn-a cosa; Mettere amre a checchessia, Affezionarvisi, Amarlo. S

Manda a monte nn-a


a

ciuve e luxe 5 so, tutte e strie fan e luce il sole tutte le vecchie vanno in amore, ovv. Quando sole e piove,
l'ai ;

Quando

cosa; Mandare o Porre monte alcuna cosa, vale Non proseguire negozio altro. Abbandonar l'idea. Lasciar la cosa
imperfetta, Metterla da parte.

Quando piove

Non ne

far altro,

il diavolo mena moglie. Modo prov. che dicesi per ischerzo, e non ha significato veruno.

A mordente; A
cesi
,

Sconcludere.

Aji
cio,
finio,

corno
Sprone
di

s.

m. Rigligo, Fior cappucldola, Calcatrippa,

cavaliere, Erba speronella, Del-

Delfinella, Pie di

Cap-

mordente. T. indor. Did'una Maniera d'indorare o d'inargentare senza brunitura, coprendo la cosa che si ha da dorare o inargentare col mordente (V, questa parola) sul quale si attacca la foglia dell'oro o
dell'argento.

pucci, Fire a cappuccio, Spazzacampa?ne. T. bot.

Delphinium Ajacis. Pianta

della

famiglia delle

A.mSso

add.

Amoroso, Amorevole,
d'affetto.

Affettooso:

Banuncolacee, annuale e indigena, che produce lunghe spighe di scherzosi fiori celesti, e varianti al bianco e rossigno, e di pii colori, doppi e semidoppi. Fiorisce nel giugno, e coltivasi nei giardini per vaghezza,
n

A msta>cciolo
ciolo.

Pien d'amore,

m. avv. A mndorle. Ammandorlato : Fatto a figura di rombo V. MostacV. a. Ampliare,

Ajnpli,
Dilatare.

Ampiare, Accrescere,

Awene
risce

un'altra specie,

delta Cornetta o

Con-

solida reale ('Delphinium consolida),

un mese dopo

la

la qnal fioprecedente. Trovasi nei

Aonplla^

s.

f.

Ampolla: Vasetto di vetro di

campi

tra' frumenti ; pi ramosa e pi bassa, e del resto affatto analoga alla prima. Serve pare

d'ornamento

a' nostri

giardini, ed usasi in

me-

d'cegua; che de savn;


fa

varie fogge.
Sonaglio, Bolla, Gallozza; Quel globetto
l'acqua

quando piove o quando

ella

bolle,

Bolla, e

comunem.

al

plur. Bolle di

dicina in varie malattie.

.uinoa.

Boccale : Vaso di terra cotta, che ha larga pancia con un manico e un becco, per lo pi dipinto dal vasajo; anlic. usavasi da noi per Misura di vino e d'altri liquidi, e conteneva 32 once genovesi d'acqua comune, Per La misura de' liquidi in esso contenuti: Vens.
f.

deime nn'moa devin; Vendetemi un boccale

sapone : Quelle bolle che si fanno da' ragazzi intingendo l'eslremil d'un boccinolo di canna in saponata e sofiiandovi poscia dentro colla bocca. d veddro; Bolla, Bollica, P'.ica, Pliga, Sonaglio, Vescica, Ampollina: Quello spazielto che pieno d'aria s'interpone nella sostanza del vetro d'altre materie simili. .A.mplletta. s. f. Ampolletta, Ampollina. Dim.

di

vino, Alla

di

Ampolla: Piccola Ampolla.

A.

modda.;
condo
la

moda. Posto avv. vale Se-

Ampolletta. T.

moda o

l'usanza che corre.

sospeso nei bastimenti per dar regola

mar. Orinolo a polvere che ta al cammBO.

44
%

ANO
Fa vedde
5 diao in te l'ampolletta
;

ANO
Mostrar
la

Anca

per Coscia
quella di

di

volatile

ma

ordinariam.

luna nel pozzo, Mostrar lucciole per lanterne, Dar finocchio, vagliono Dar ad intendere altrui una

intendesi

pollastro.

Daghe
altrim.

dell'anca; Andar Arrancare.


avv. Oggi
,

ancajone:
nel

Aggravarsi

cosa ppr un'altra, e fargli veduto quel che non .

p. sull'una che sul!' altr' anca

camminare;
:

Ampolline: Quel due, contiene il vino e l'altro l'acqua, onde fanno uso i sacerdoti nella celebrazione della Messa. A-iiipllositJ s. f. Ampollosit: Gonfiezza del parlare e dello scrivere, e per lo pi vuota
s.
f.

Ajaipllinn-e

pi.

vasettini di vetro, l'uno de' quali

A.n.ch.xi
sente
g
d.

antic.

Anci

Questo pre-

giorno, d'anchu; Al d d'oggi, Oggid, Oggisecolo presente. Nel

giorno, e nell'uso In oggi, In giornata, vale Nel

tempo

tempo che corre.

di

senso.

A.xiia>

'

s. f. Amura, Mura, Contra. T. mar. Cavo che serve a murar le vele, cio a tirare e a fermare dalla parte della prua o del davanti della nave la bugna o angolo di sopravvento della vela, per disporla in modo che la sua superficie interiore sia colpita dal vento quando obbliqna alla rotta.

flga, do man in seporta; Oggi in figura domani in sepoltura. Modo prov. dell'uso,

Anche a in

che dicesi per della morte.

denotare

Essere

incerta

l'

ora

AJii.ua/ e veje; Murar sopra Ama.

le

vele. T.

mar. V.

D'anchu a dman; D'oggi in domane, vale Da un giorno all'altro, Di giorno in giorno. I) Da oggi in domane, vale Dal vedere a non vedere, Da un momento all'altro. Fra non molto. D'anchu a utto , D'anchu a chinze , ecc.;

Oggi a
Otto

otto,

Oggi a quindici e

simili, vagliono

A. mg-g-i; A sciami, A storme, A stormo, A branchi, A fiotti, In frotta. Posto avv. vale A molti per volta; e talora A sacca, A carra, A carrate, A masse, A cumuli, A mucchi, A catasta, A fusone, A bizzeffe, In gran quantit:
-

Quindici giorni dopo oggi. -A.MLclxin s. f. Anchina o Tela anchina


di

Tela : naturalmente giallastra , che ci vien dall'Indie, e che ha tolto il nome da Nankin,
cotone
s
f.

antica capitale della Cina.

(lince

gh'

ean a mugg

danari

e'

erano a

-A.iiclxi!zze

Ancudine, Incudine, dim. An-

sacca, a fiisone, a carra, ecc.

A. mg-g-io; A
montatamente,
alcun ordine.

catafascio,

mucchio. Posto avv. vale AmAlla rinfusa. Senza

cudinuzza, Incudinetta: Grosso arnese di ferro o d'acciaio, sul quale col mantello si batte il ferro
altro

metallo per lavorarlo.


e

se fra o marco
fra l'incudine

l'anchizxe; Essere o Stare


il

And a

mtiggio; Andar a monte. T. giuoc. V.


a

il

martello. Essere tra le forche

S Mette

monte nel " signif. a miiggo; fletter


in

e santa Candidaj Trovarsi tra l'uscio e

muro

monte, Metter

in

tra l'uscio e l'arca, vagliono

Avere mal fare

A.mu.i>x*,

massa cogli altri. Arenare, Toccare, Dar in secco. T. mar. Si dice quando la nave portata sopra un banco di sabbia o sopra un luogo vicino alla costa, dove non bastante ac^ qua per sostenerla a galla V. Arrense. . m.vLrrsL (Zg); Fare o Giocare alla mora V. Mura. (Pan); Pane a cantucci o canA. tucciato Y. Pan. ,,
mezzo, yale Mettere
V. n.

da tutte

le
s.
f.

bande.
Ancia. T. wjusjc.

Investire,

Ajx-Gxsl
canna,

Due

linguette di

sottili assai nella loro

estremit, poste oriz-

muretti

zontalmente runa sull'altra, assodate da un piccolo tubo di metallo, formano l'ancia dell'oboe, del corno inglese e dd fagotto. L' esecutore le mette nella bocca, e col mezzo del tremore che eccita sulle medesime, l'aria cacciala nello strum. acquista le vibrazioni necessarie per produrre il
suono. Nel clarinetto
guetta attaccata
al
l'

mtta.;
altrui.

ancia ha una

sola

lin-

Alla mutola. Alla muta. Posto avv.

vale Tacitamente, Senza parlare, Senza far motto

% Anelasene via

a mtta; Andarsene alla sorda Andarsene insalutato hospite. Dar un piantone. Dar un canto in pagamento. Partirsi senza dire a Dio n al diavolo, vagliono Andarsene senza far motto. Partirsi zitto zitto,
alla sordina,

becco di quello strum. - Le canne d'orbano con lingua son armate d' anele. Aju.<s.sh s. f. Acciuga, Alice, antic. Apua. T. iltiol. Engraulis euchrasicolus. Piccolo pesce di mare, di cui abbondano le coste del Mediterraneo in Italia, in Catalogna ed in Provenza; pescasi
in

ma.sgio e in agosto, e

ci

vien salato in ba-

riglioni.

occultamente, di soppiatto.

A.]ia;lxi
di

s. f.

Analisi. T. scient. Investigazione

checchessia n' suoi principii procedendo dal

composto

al semplice, dagli effetti alle cause, per arrivare aduna cognizione pi esatta del tutto.

Chi laoa mangia nn' ancia e chi n5 laoa ne mangia due; Chi fila ha una camicia e chi non fila ne ha due V. Laod. Leva a testa a-i ancioe ; Scapar le acciughe. T. de' pese. Levar la testa alle acciughe prima
%
di

Aua>lizz.

T. scient. Fare chiama l'analisi Y.Analixi. A.iia.iis s. m. Ananas, Ananasso, Ananasso. T. bot. Bromelia ananas. Pianta indigena delV. a.

Analizzare.

salarle.
l'

quell'operazione che

si

secco ch'

Diccsi per ischerzo di Persona molto


sfinita.

p nn'ancia; un'acciuga. magra e

l'America,
l'Europa.
Il

ma

coltivata nelle stufe in quasi tutta

ncoa
che
si

s.

f.

Ancora. T. mar. Grosso strum. di


si

suo frutto, che ha la forma di pina, soavissimo nell'odore, gustoso nel sapore, dej,

ferro a due uncini, cui


si

attacca

la

gomena, e
al

lascia

cadere in mare a fondo,


la

quale
si

lizia

dello signorili

mense.
(GipponettoJ-,

aff'rra

per ritener

nave nel

sito

ove

na-poleonn-a;
V. Gipponetto.
s. f.

Panciotto
fianco e

A.nca>
coscia^

Anca

L'osso che tra

il

la

vuol fermarla.
in pennello V. Pennello. appennelld; Ancora appennellala o impennellata V. AppenMlld.

a pennello; Ancora

ed anche La carne che

lo veste.

AND

AND
L'ancora magpiglia talora
il
l'

da speransa; Ancora
giore,

di rispetto:

valore del v. Essere, conservando


idea d'una
tal

onde si fa uso ne' pi gravi perigli ; dicesi anche Ancora speranza. Le due de posta ; Ancore di posta al plur. ncore che si portano sempre di prora alle grue,
,

per sempre
acquista
la

progressione e consi

tinuazione nella cosa di che


addiett.:

tratta,

oppure

significanza specificata da essi partic.

And zembo,

storto ecc.; Andare

guardiann-a
a
giri

dritta

e sinistra.
;
:

Ancora al largo Quella che mare aperto. imbruggi; Ancora intrigala o che ha preso delle volte. Dicesi generaim. Quando, pei molti
fondo verso
il

moti della nave, la gomena o catena si avvolge al ceppo o alle marre; colla distinzione per (he avvolgendosi al ceppo, da noi dicesi Ancoa inceppa; se alle marre, Ancoa impaild. impatta, inceppa V. sopra Ancoa imbroggi. Ancora. T. degli orol. Quel pozzo d'acciaio negli il oriuoli, cos detto a cagione della sua figura qual serve per far lo scaltamento degli orologi.
e
,

gobbo, Andare storto, ecc. " -~ per Recarsi presso alcuno. Portarsi in qualche luogo : Se 5 n vegni da mi, mi andio da le; S'egli non verr da me, io andr a lui. " per Partirsi, Andar via: Andemmo che l' tardi; Andiamo che fa lardi.
"

e vale Essere cancellale:


"

Figurai, detto delle Jlacchie o allre cose simili, A se n' andceta ed

spirito de vin; CoH'alcooI se n'and.

per Muoversi o Esser mosso verso qualche

luogo, e dicesi delle cose inanimate:

nvee

anlavan da levante a ponente; Le nuvole an"

Accappona l'ncoa V. Accappona. Anello dell' ncoa V. Ghirlanda. Asta dell'ncoa; Asta, Fuso o Fusto.

davano da levante
Indirizza*-e altrui

ponente.

Parlandosi di Strade, vale Condurre, Menare,

luogo determinato:
a Pontedecimo.
"

o Prolungarsi fino ad un gh' nn-a stradda chi

S Ceppo dell'ncoa; Ceppo. g Croxe dell'ncoa V. Croxe. % Mare o Putte dell'ncoa; Marre o Patte V, Patta. % Pescu dell'ncoa; Rampicone V. Pescu. L'ncoa

va a Pnledeximo ; L evvi una strada che va

per

Trapassare, Scorrere, proprio del Tempo-:


Egli va per
i

va pe-i settanta;

settanta (anni).

a l'agguanta o a l'immra;

L'iicora

"

agguanta o immarra. L'ncoa a l' a picco; L'ancora a picco. Si dice Quando l'ancora pende verticalmente.

per Diportarsi, Vestire una qualit, un carattere, ecc.: Che son andceto comme impiegu;
Io vi andai

"

per Succedere, Accadere

come

impiegalo.
:

cosa a n poeiva

L'ancora ha Significa che l'ancora non morde pi


lasciati;

L'ncoa a l'ha

lascialo.
il

fondo,
"

andct differentemente ; La cosa non poteva andare altrimenli.

e se ne staccata. S

L'ncoa a rastella 6 fondo; L'ancora ara il fondo. Dicesi Quando, essendo ormeggiata, lascia il fondo ed tirata dietro la nave, e con la patta solca
il

Detto di Strumenti, che abbiano molo articome oriuoli, mulini e simili: mce reltijo 5 n va; Il mio orologio non va. " Parlandosi di Negozio, bottega e simili, vale Conlificiale,

terreno del fondo.


l'ancora,
~n

tinuare,

Tirar avanti:

btlega a va sotto 5

Levare l'ancora: Ritirare l'ancora dal fondo del mare nella nave; ci che si fa quando si vuol mettere alla vela cambiar di posto. A.nco.se n. p. Ancorare e Ancorarsi, Dar
%

Sarp l'ncoa; Salpar

"

fondo, Fondeggiare. T.

mar. Gettar
il
:

l'ancora al

A.xicoLSSL

fondo del mare per fermare s. f. Ancorassa ncora che non afferra bene

bastimento.
fondo.

Vecchia e cattiva
il

.A.ncoa.ssae clxe ...

Fortuna che, Fortunatamente che, Per sorte che, Gran merc che, Non poco, e simili modi secondo il senso. A.IIC1.11-SL s. f. Ancona: Tavola o Quadro grande d'altare. -A.iicu.oto ; Ancorotto o Ancora di rimorchio. T. mar. Ancora che serve a dare un punto fermo per tirare il bastimento

da tnnezzo

al

luogo, dov'essa afferrata.


V. n.

sotto il mio nome. Per Rapportare una lite, una quislione : A l' nn-a causa chi andi da chi a sei meixi ; una causa che andr da qui a sei mesi. Usasi anche per termine di giuoco, ed Io stesso che Invitare, Prescrivere la somma che deve correre per quella posta nel giuoco: Vaddo a-o resto; Vado del resto. E in senso contr. vale Non tener l'invilo: Mi me ne vaddo; Io me ne vado. a bab; Andare a mimmi V. A bab. ci bagarda; Andar alla diavolata, alla peggio, ecc. V. bagarda. a bagno V. sotto Andd in te sbigge. a banda; Andar alla banda V. banda. a bn viaggio; Andare a buon viaggio: Andar felicemente, con ogni prosperit. a bordo V. A bordo.

mce nmme; La bottega va

Aja^Lb

ficati e

Andare. Verbo che ha molti signimolte inflessioni, di cui, per non rendermi soverchiamente prolisso, noter soltanto le pi

btti ;

Aver

le

lune o

le

paturne

Essre a

luna, figurai, vale Esser lunatico, stravagante, leggiero,

volubile.

usiiale nel dialetto.


H

Andare, per Muoversi l'animale, mandando i piedi avanti, Condursi da luogo a luogo, contr.

a braccetto V. A braccetto. abbrettio; Anfanare, Andar a zonzo: Andar qua


e l senza saper dove.

ti

Detto Avvisi, novelle van dappertutto Le vanno Aggiunto precedente


di
;

di

htare; Ire, Gire.

abbrettio con
ch-^ssia,

tiitli ;

AninT ugualmente con chic,

e simili:

notizie

cio Senza far distinzione di nascita


ecc.

di

notizie

dappertutto.

qualit,

significa

agl'infiniti, la particella A, Muoversi per far qualche operazione: Vaddo a leze , a studia , a dorm ; Vado a leggere, a studiare, a dormire, ecc. Conjug. con certi p. pass. ovv. con certi addiett.,

a cammin; Andar
in acconcio,

a uopo o ad uopo, in concio^

Andare a dovere. a canta in sciunn'atra carassa; Appigliarsi ad


a

destro, vale

altro partilo:
partili

Abbandonare un'impresa, Far nuovi


antecedentemente.

non

riuscitigli

46

AND
a cappo; Andar
a capo o a

AND
capo di linea V.

cappo. a cupricio; Andar a capriccio: Far checchessia senza giusti molivi, per solo capriccio. a casa d diao csii e vest'io; Andar a sua posta a casa il diavolo in pianeliini o in pedule
a calze solate. cavallo ; Andar a cavallo, vale Cavalcare, Essere portato dal cavallo e simili. cavallo a-e braghe o u-i csoin; Spronar
scarpe,
le

a a

lcite

V. sotto

Andd

a-o cmodo.

livello;

Andar a

pelo, a cappello, a corda, ec.

V. sopra Andd a fi. all'abbordaggio V. Abbordaggio. all'accosto; Andar all'accosto, Accostarsi.


del giuoco delle

T.

bocce.

a o

all'aia V. in ia. aU'attasto V. sotto


all'infinito;

And a

tastn.

Andar

all'infinito

o per l'infinito,

Andar

alla

pedona.

Modo

scherz. e vale

Viaggiar a piedi. a cavallo de San Francesco; Andar sul cavallo di San Francesco, Spronar le scarpe, vagliono Viaggiar a piedi col bastone in mano.

una cosa troppo alla lunga, Non terminare mai quello che si ha alla mano. all'opposto; Andar all'opposto. Andar al contrario, cio Contrariamente al desiderio, al dovere. all'orbetto; Andar alla cieca. Andar a chius'occhi, al bujo, figurat. vale Operar senza considicesi del Procrastinare

cocco;

Andar a

caso, a fortuna, cio Acciden-

talmente,

Per sorte.

derazione.
all'origine; Andar
cose, al
al

fonte, alla sorgente, alla ra-

a gercd 5 ma camme i meghi ; Andar cercando medici, Cercare il male col ruil male come
i

dice, alle fondamenta, vale

Andar

all'origine delle

principio di checchessia.

scellino, vagliono

Andar stuzzicando con pericolo


propriam.
attorno
a

all'orsa; Andare a orza o all'orza V. All'orsa.

di portarne pregiudizio.

a lnn-e; Essere
tume
:

luna.
,

Aver

le

lune o

le

cerchia; Andar alla cerca, dicesi de'Frati mendicanti quando vanno

Essere
btti.

lunatico

stravagante

V.

pasopra

a conta erboeti all'Accassua; Andar meriggione Andar ozieggiando, a conto d'nn-a cosa, d'nn-a personn-a; An2" conto d'uno V. A conto. dar a nosse; Andar nozze, a cuccio; Andar Far checAndare dormire; Andare buona con adaxo; Andar a-o cmodo; Andar zambra, camera, Andar pian pian con comodit, luogo comune, a a adaxo in t'nn-a cosa; Andare adagio o Andare comodit, a-o concorso; Andare o concorso, Sotchecchessia, Procedervi con riguardo per concorrenza e addosso; Andar addosso, tener a-o cu; Andar a domanda; Andar o a a-o de l; Trascendere, Trapassare, Eccedere, busca, accattando, Andar Limosinare, questua, V. Domanda. Soverchiare. a dormi; Andar dormire. Andar a-o fondo; Andare a fondo o fondo V. A'O conto scherzev. Andare fondo. a dormi a-o fondo d'nn-a cosa V. A-o fondo. de galtinn-e; Andar come a-o lugo V. sopra Andd a-o cmodo. Andare a dormire
i
:

raccorre

la

limosina dai loro benefattori.


ecc.

Andd a

a modda; Vestir alla moda, Andar galante: Seguir la moda o l'usanza che corre. a monte; Andar a monte V. A monte. a mggio; Andar a monte V. A mggio nel
significato.

a cuccia, figur. vale


tolta

figur. vale

letto,

la simil.

da' cani.

chessia

allegrezza, di
a

voglia, di genio.
al cesso,

adagio.

bel bello,

piano,

bell'agio, a

passo,

ecc.

sella, al privato, al

necessario,

al

a ri-

alla

vale

a scaricare

il

ventre.
ot-

lento in

vale

al

vale

cautela.

toporsi all'esame in

d'altri

vale Investire.

checchessia.

all'accano

accattare o

**

dietro.

Seguitare.

alla

chicchera, alla
ec.

alla

Accattare,

a letto, e

al

a far

col capezzale.

all'oa

a letto

polli

all'ora dei polli, vale

A
^^

a buon'ora. dui a dui; Andar a coppia, cio Andar ac-

compagnato con altro di pari. afda nanna; Andar a nanna. Voce bambinesca, e vale Andar a dormire. ' a fa a speiza; Andare o Ire a far la spesa, vale Andare a comprar la roba da mangiarsi a
pranzo.

a-o scilo; Andar al bujo, all'oscuro, vale Andar senza veder lume. a-o seguo; Andar al sicuro o alla sicura, vale
fra le tenebre,

Andar senza pericolo. a-o son d campanin; Andare a suon panello. Andare a tavola apparecchiata,
vere a posta
claustrali
,

di

cam-

vale Videl

altrui,

tolta

la

melaf. da' religiosi


al

che vanno

mensa

sonare

' a fd nn-a cosa V. sotto Andd a-o cmodo. a fi ; Andar a pelo, a cappello, per l'appunto V.

fi

nel i" signitcato.

rato, disteso, affilato, difilato

affidnu; Andar a dilungo o di filo. Andar ti: Proseguire il cam-

a p;
** **

campanello. a-o pllezio V. A-o pllezzo. a passeggid V. Andd a spazio.

Andar con un luogo, senza fermarsi. o gambe levce; Andar a gambe levate o alzate V. A gambe Icvob. o genio; Andar a genio, ecc. V. A genio. a giardini; Andar a diporto, a spasso, a sola

mino per

via diritta e pi breve,


filo in

prestezza, quasi a

e vale Andare M. a picco V. A picco. a pochi per volta Andare


b.
;

Pedovare, Andar a piedi; e scherzosam. Spronar le scarpe. a pescd d'in casa; Andar a bastonare i pesci.
in galera.

alla spicciolata, alla

spezzata, alla sfilala:

Andare a pochi per


posta.

volta

lazzo. Diportarsi

Andar attorno per

solo diporto.

non in ordinania. d posta; Andare alla

T. cacc. Porsi

il

a glgin; Andar a mimmi V. A bbd. a ingrascid a toera V. sotto Andd co-i

cacciatore in quel luogo o parte della selva, atciit.

tendendo che passino


pigliare.

le

fiere

cacciale che vuol


dicesi

a-i stdii; Andar a studio o in istudio: Andare ad alcuna Universit o luogo dove si tenga studio
pabblico, ad oggetto di studiare.

- Parlandosi

di

lepri,

balzello, ed Aspettare la lepre che

Andare a venga a

pasturare per ammazzarla.

AND
al possesso, Adire, vale Prenpossesso d'un'eredil o simile. apposta ; Andar a posta o a bella posta : Andare per quel solo effetto di che si tratta.

AND

a possesso; Andar
dere
il

a tempo; Andar a battuta. T. mus. Andare o Cantare a tempo di battuta. - a tid di cosci a-o vento ; Andare a dar dei calci
al

rovaio, vale Essere impiccato per la gola.


fio ;
il

M.

b.

appruvo; Andar dietro, Andar appresso, Andar dopo, Tener diotro, vale Seguitare. appruvo a-i atri; Andar dietro, Andar colla corrente, colla comune, colla piena ; figurai, vale
Seguitare
l'altrui

A
di

Andar
tiro

a tiro, vale

Andar a
al

tale distanza,
si

che

possa arrivare

punto che

piglia

Andar
figur.

mira.

a pelo, a cappello, a corda, ecc.

Modo

opinione.

appuntiti; Andar appunto, a filo, a sesta, a capello, a pelo, a penna e calamaio, vale Andare esattamente, precisamente, n pii n meno, d randa V. randa. a reversa; Andar a rovescio, a ritroso, a traverso, a contrario
,

V. sopra Andd a fi. a ta; Andar a tavola, vale Andar a mensa


effetto

di

cibarsi.

figur. vale

Andar

contraria-

mente, Non camminar negozio, lavoro o simile secondo il dovere o secondo il desiderio.

a tmbolo o a capitmbolo, Tombolare, Tornare, Mazziculare, vale Andar col capo alP ingi. Figur. vale Andar rotolone, Correr di furia, abbandonatamente.

a tomboln; Andar

a^^tZ/du;

Andar

lindo, attillato, abbigliato, vestito

a
a

rischio
:

Andar a

rischio

repentaglio

di tutto punto.

Correr rischio, Risicare. sensa vedde 6 Pappa; Andare a Roma e non veder il papa: Maniera nsitatissima a notare Che d'una cosa si tralasciato o non si
pericolo

a un per un; Andar


dare a uno per volta.

a uno per uno, vale

An-

Romma

potuto ottenere ci che pi importa.

avanti; Andar avanti o innanzi : Portarsi innanzi, Precedere. avanti e inderr ; Andar innanzi e indietro:
Aggirarsi a oggetto di far checchessia.

a scavezzacollo
ricolo di

o rompicollo; Andar a rompicollo, a fiaccacollo, Andar precipitosamente con pe:

a vuo; Andar
senza sortir

a vuoto.

Andar invano: Andar


si

scavezzarsi

il

collo.

l'esito

per cui
:

de rtolo; Andar a rutolo o rotoloni. Nel giuoco delle bocce significa Tirar una boccia contro un'altra, rotolandola vivamente per
terra affine di cacciar quella dell' avversario.

rtolo

a vezo;

Appollajarsi

andava; Non riuscire. L'andare che fanno i polli

a dormire.

a voti; Andar

a partito, vale Essere

partito ad effetto di approvazione

messo al o riprovazione

a rotta de collo V. sopra Andd a rompicollo, a rbatton; Andar rotolone o ruzzolone, vale Andar a precipizio, col capo all'ingi; Ruzzolare. - Usasi anche per Andar a fiaccacollo, abbandonatamente, a tutta corsa V. sopra nd a rompicollo.

co' pubblici suffragi.

ben; Andar bene o a bene. Andar a vanga o di rondone: Camminar prosperamente, e dicesi di Negozio, lavoro, impresa, o simili.

a sarvamento; Andar
dar con felice esito.

a salvamento, vale

An-

stetti;

saltelloni:
cioli
salti.

Andar Andar

balzelloni.

saltellando,

Andar saltellone o Camminare a pic-

asbriu; Andar ratto, Andar

di buona gamba: Andar frettolosamente. a schenn-a nwa; Andar a bardosso o a bisdosso, vale Andar a cavallo nudo, senza sella. a secco; Andar a secco. T. mar. Dicesi del Bastimenti, quando per un vento forte camminano con tutte le vele piegate. sestrinn-a; Andar a lira e soldo V. A se-

Andar bene. Talora vale Riuscir prosperamente, con felicit. Aver buon esito: A l' andceta ben; La cosa and bene. Affarsi, Addirsi, Star bene. Tornar bene; e parlando delle Vesti, vale Star bene addosso. ben de sa; Esser giusto di sale. cian; Andar piano V. sotto Andd adaxo. ciannin; Andare a pian passo, cio adagio, con

lento passo V. sotto

Andd adaxo.
colla corrente, colla piena,
la

co-a corrente; Andar


colla

comune. Andar per

pesta, vale Seguitar

l'opinione, la

moda
atri.

ecc. che corre V. sopra

Andd

appruvo a-i

co-a faccia scverta; Andar col viso scoperto


a faccia scoperta. Andar colla fronte scoperta : Maniera con cui si accenna di non aver vergogna, rimorso, timore di checchessia. co-a testa chutta; Andare a capo chino o a capo basso, vale Andare col capo inchinalo per vergogna o per altra cagione. co-a testa in t sacco; Andar col capo o colla testa nel sacco , figur. vale Procedere, Agire alla cieca, Operare sbadatamente, senza considerazione a casaccio; che anche dicesi Infilar gli aghi al
bujo. Imbarcarsi o Porsi in galea senza biscotto.

slrinn-a.

a sorgente V. sopra Andd all'origine, a spazio; Andar a spasso, a sollazzo, a diporto,


Spasseggiare:
lazzarsi.

Far gita a solo oggetto di

sol-

streit'uggi ; Andare a chius'occhi, vale Andare cogli occhi serrati; e figur. Andar liberamente senza pensiero d' inlopppo o d' oppo-

sizione; Operar senza considerazione e con fiducia. a streppelli V. sopra Andd a pochi per votta.

a struppe; Andar a branchi, a torme, a stuoli, in truppa, cio A molti per volta, e dicesi degli animali, come pecore, capre e simili. - Parlandosi
di persone, pare sia da preferirsi

Andar a schiera, a stuolo, a brigate, in frotta, a stormo, in folla, in truppa.

co-a vrpe sotto l'ascella ; Andar col lepre sotto, sotto coperta, vale Andar con finzione. co bacco co bacchetto; Andar a mazza, cio Appoggiato alla mazza (bastone). co chu in man; Andar col cuore in mano o sulle labbra. Andare a grembo aperto, vale Pro-

Andar

a tastn; Andare
stone.

al tasto,

Andar

tentoni o a tentone,
colle

Andar tastone o a taAndar branco-

cedere con ingenuit e schiettezza. co-e bnn-e; Andar colle buone: Trattar altrui

loni, Farsi

lume

mani V.

tastn.

con buona maniera, dolcemente.

48

AITD
co-e cattive

AND
An-

Andar

colle cattive, contr. di

dare colle buone. co-e gambe all'aia; Andar


levate o alzale V.

all'aria,

Andar

gambe


I)

de ben in megio ; Andar Prosperare sempre pi.

di

bene

in

meglio:

A gambe

levce.

allargate o a

gambe sciarra; Andar largo, Andar a gambe gambe aperte, vale Camminar colle gambe larghe. co-e mneghe ti(s sci; Andare sbraccialo, cio
co-e
colle

de bocnn-a; Andar di b'ilina. T. mar. Navigare con vento obbliquo, facendo uso delle bulino per disporre le vele a ricever meglio il vento. Andare a sghembo; figurai, e in m. b., parlandosi di persona, vale Andar obbliquo della persona per alcun naturale impedimento, o per qual-

Andar

maniche rimboccate

fino al

gomito.
scarpe a
colle

co-e scarpe in paletta; Andar colle


cianta, a calcagnino, a cacajuola, vale

siasi

altra cagione.

de btto; Andar di lancio, di punto in bianco,


vale

Andar

Andar

subilo.

scarpe non tirale su dietro le calcagna. co-e scrssue; Andar a grucce o a gruccia, vale

Andar sostenondosi sulle grucce. co-i ci; Andar tra qua' pii, a babbo
al

riveggoli,

a Buda, a Patrasso, a dar beccare a' polli del prete,

cassone,

al

Signore, a miglior vila^ a vita eterna,


petronciani o Andar a ingrassare cavoli, Dar le barbe al sole, Batter i
i

a Volterra, a rincalzar

de caso in presso; Andar dietro passo passo, Andar dietro alla lon!ana. Codiare, vale Andar dietro a uno senza eh' e' se ae accorga, spiando con diligenza quel che' fa o dove e' va. Neh'uso dicesi anche Piedicare o Pedicare, Pedinare. declinando; Andar in declina/.ione o a dichino; figurai, vale Andar in peggioramento, Ridursi in
cattivo stato.

la

capala e simili, vagliono Blorire.

de conserva; Andar

di

conserva. T.

mar.
si

Dicesi

co-i

p de ciongio; Andar

coi calzari di

piombo,

col calzare del piombo, vale Andar considerato, con circospezione, Andar cauto, Operare con ma-

turit di

consiglio.

cdmme nn-a sata; Andar come un razzo, come un lampo, come un fu!minp, come se si avesse birri dietro, vale Andar vcil fuoco al culo
i

tengono a vista per difendersi o soccorrersi reciprocamente. de contropasso; Andar di trapasso. T. cavali. Si dice d'una Particolar andaiura de' cavalli. de corpo; Andar de! corpo. Andar di sotto, Fare gli uffici di sotto, ed assolut. Andare, vale Scaricare
il

de' Bastimenti che navigano insieme e

ventre.

locissimamcnle. con cautela; Andar con cautela, riguardoso, guardingo, cauto, circospetto, che anche dicesi Andare pel fil della sinopia; figurai, vale Far checchessia

de cubbia V. sopra And da po. de fuga; Andar in furia Andar in foga o


,

di

con grande considerazione e riguardo. con so cmodo; Andar a bell'agio: Andar con comodit, pian piano, con grand'agio. contrai Andar centra, vale Ostare, Contrariare. contro a corrente; Andar conlr'acqua, cio contro la corrente dell'acqua, che figur. vale Far checchessia contro all'uso ed alla opinione comune. co vento in poppa; Andar vento in poppa, Venez. Andare a
la
fil

Andar frettolosamente. de galoppo; Andar di galoppo, vale Galoppare. de md in pezo; Andar di male in peggio, vale
foga,

vale

Aggravare nelle disgrazie, Peggiorare, Aggiungere male a male. de passo; Andar di passo, vale Camminare con
passo naturale, e dicesi propriam. de' giumenti. de passo arrancu; Andar di buon passo o di buona gamba. Camminar presto, Andar ratto, vale

di rada. T.

mar.

Si dice

Quando

Andar fretlolosamenle. de picca; Andar di picca. Andar


giare
:

a gara, Gareg-

direzione del vento coincide colla direzione della chiglia; e figur. vale Essere in fortuna. Aver

Contendere con

altri

per

eguagliarlo

congiunture propizie. Succedere felicemente, prosperamente; che anche dicesi Andar in poppa. c'nn-a scarpa sci e l'atra no; Ridursi sulla corda o sulla stuoja. Modo di dire tose, e vale Rovinarsi , Ridursi al verde. d'accordo; Andar d'accordo, Andar di bello, di concordia, vale Andar concordemente. Concordare.
le

da anchu a doman; Andar doggi in domani: Andar passando da un giorno all'altro, senza terminar quello che si ha tra mano. da mcBxima; Andar* dello stesso piede, Battere a un segno, vale Aver una medesima inclinazione; ed anche Esser del medesimo parere. Convenire
in



Il

superarlo in checchessia.

de

premma; Andar

a fretta o in fretta,

Andar

all'impresela:
cio

Andar frettolosamente. de punto in glanco; Andar di punto

in bianco,

A un

tratto,

subitamente.
trasto

de
in

ramma
sentina:

in

sambgo ; Andare o Saltar di Non islar in proposilo, Uscir di

tema.

de riga; Andar in riga, a filo o in filo: Andar di buon ordine cogli altri, Andar l'uno dopo l'altro. de rnsa; Andar a furia o di furia o di vela, vale Correre, Andare con gran prestezza, precipitosamente. derr; Andar di dietro; figur. vale Attaccar altrui
dalla

parte di dietro, alla traditora.

una sola opinione.

desbandellu; Andare scollacciato, cio Col collo


scoperto.

da po; Andare di pari, del pari o di pare: Camminar con eguaglianza, Esser eguale; e dicesi
tanto in senso proprio quanto figurato.

dattorno; Andar d'attorno, vale Girare intorno


a checchessia.

da un estremo

all'atro; Andare da

Stremo a

stremo, vale Dare in eccessi. davanti; Andar davanti, cio Alla presenza di
alcuno.

descso; Andare scalzo, cio Coi piedi nudi. descollu V. sopra And (' esbandellu. de srva; Traboccare: Versar fuori per la bocca; locch avviene de' vasi, misure o altre cose simili, quando sono piene di superfluo. de srva quando bgge; Bollire a scroscio. de stto; Andar disoUo o al di sotto, Andare a capo rotto o col capo rollo, Andare colla peggio
col

da vexin;

Accostarsi, Avvicinarsi, Appressarsi,

peggio,
affare.

figur.

vagliono
al

Scapitare,

Farsi vicino.

perderne, Rimanere
in

disotto in

Andar una quistione o

de balla; Andar a gara, Gareggiare V. Balla.

un

AND

AND
Modi bassi, Godere assai
e di

49
Gongolar

de sprescia V. sopra And, de prcmma. de testa; Far di suo capo, vale Operare secondo
il

vagliono

d'allegrezza,

checchessia, quasi Disfarsi, Li-

proprio volere e senz'altrui consiglio.


di trotto o al trotto, vale

quefarsi pel godimento.

de trotto; Andar
vi

Trot-

in careghetta d'u; Andare a predellucce


predelline
in

o a

tare; e dicesi tanto delle bestie, quanto di chi


sta

Y. Careghetta.

sopra.

d'incanto; .Andar a vanga o di rondone, Andar a meraviglia, egregiamente, ottimamente, per l'appunto: Succeder bene checchessia, Riuscir prosperamente alcuna cosa. w Andare o Star dipinto, Essere a capello, a pelo, afilo^ecc, dicesi di Vesti o d'altra cosa che si adatti bene ad un'altra cosa. divinamente Y. sopra Ande d'incanto. drito; Andar diritto diritto, vale Andare senza voltarsi n in qua n in l.

in cenila; Andar in dileguo, in consumo, Dar consunzione, Andarsene pel buco dellacquajo,

vagliono Smagrire, Dileguarsi, Struggersi insensibilmente.

in cerchia; Andar in cerca, vale Cercare, Andtf cercando. in chnbalis; Andare in cimberli : Esser molto allegro o per vino o per altro, in collera Y. sopra Andd in bestia, in

conmminSn; Andar
Andare

in

dileguo, in

consumo
cio

drito all'inferno; Andar ritto ritto all'inferno,


dicesi di

Chi per

tristizie si

suppone dovervi an-

dare di sicuro, a dirittura; e in senso opposto, parlando di Persona buona, Andar ritto in paradiso. drito in t scrive; Regger la linea. Condurla
diritta.

V. sopra Andd incontro a un; Verso d'alcuno. inderr; Andar contr. d'Andare

in centa.
alla volta

d'uno,

addietro, a retro, a di retro, innanzi, Racculare, Rinculare;

e flgur. Peggiorare.

drito in t laggi; Tagliar per


filo
filo.
;

filo

o
o

di filo

o
o

drito in t'n lugo


affusolato o diritto

Andar
tirato

afilato

difilato,

come un
o

fuso

Andar

diritto

a diritto o di

filo

o a dirittura, vale
il

Andar per

la

strada diritta, senza torcersi o vol-

tarsi in altra

parte che verso

luogo ove
alla

si

vuol
la

tn deschin; Andare a china o alla china V. Deschin. in dezuvio; Andar in malora, in perdizione V. sotto Andd in mula. in dui tocchi; Spaccarsi, Spezzarsi, Rompersi, in Emmaus; Andare in Cfarnau, in visibilio, in fumo: Dileguarsi, Svanire, Andar perduto, ecc. in erba; Andar in rigoglio, vale Crescere senza
frutto.

arrivare.

driio pe so

cammin ; Andare
il

sua via o

sua via, vale Seguitare

suo cammino.

duo; Andar pettoruto, Andar intero delia persona, Andar tulio dun pezzo, Impettorirsi: Portare la persona diritta in andando; e talora Andare intonato,
e
fil

in estaxi; Andar in estasi, in visibilio; figurai, vale Strabiliarsi, Strasecolarsi per la meraviglia per la dolcezza. in fascio; Andar in fascio, vale Andar in conquasso, in rovina.

con sussiego.
in ni. b.

cose tutte urite; Aver


di

ruota, e

vento in poppa o in Nuotar nelle lasagne; diil

in fregogge; Andar in briciole. In Ischegge, in tritoli, in scamuzzoli V. Fregdggia. in


in

fmme; Andar
niente.
;

in

fumo o

in

dell'Andar altrui tulle condo il suo desiderio.


cesi

le

cose prospere, sein

vertirsi in vento, vaile Svanire, Dileguarsi,

fummo. ConTornar
o sulle fu-

ftta;

Andar

fuori, vale

Andar

campagna, fuor

in fria
rie.

Andar

in furia, nelle furie

delia citt,

del convento, della casa e simili.

In terni, di giuoco, Aver vinta la partita. fua de cascia; Uscir de' gangheri V. Cascia. ftia de s; Arrabbiarsi, Montar in collera, in furore V. sotto Andd in bestia. fua do semenu; Uscir del seminato o fuor del seminato: Uscir di proposilo o Prevaricare

Andar in fisima, in rabbia, Entrar in bgnola, Andare o Montar in bizza, in collera, Dar ne'lumi, nelle
Saltar in sulla
bica, in
bestia,
stoviglie,

nelle

furie,

nelle scartate, Insaccar nel


i

frugnolo, Indragare, Trarre

ferri

per
ecc.

l'aria.

Ar-

rovellarsi, Infuriarsi, Imbizzirsi,

V. sopra

Andd

in bestia.

comecchessia.

in galissoppo ; Andare o
laltro alzato.

Camminare
un pie

a pie zoppo,

guardingo; Andar guardingo, riguardoso, cauto, circospetto, ecc. V. sopra Andd con cautela. in uggitto ; Andare in ajuto cio Andare ad
,

vale Andare o Saltare sopra

solo,

tenendo

in gattn;
in

ajutare.

quattro:

Andare carpone o carponi, Andare Camminare colle mani per terra a

inaju; Anfanare: Andare qua e l senza saper dove, come fanno gli scioperali; e talora anche

guisa d'un animai quadrupede.

Andar sopra fantasia, cio Colla mente astratta. in am; Andar in amore. V. Am. in baracca; Andar in fascio, in baracca, in pasta. T. stamp. V. Baracca.
in barlgn V. sotto Andd in strambaeln. in bestia; Andare o Montare in collera, 31onlare
Saltar sulla bica.
in valigia.

in giandn; Andar girone o a girone. Andar a zonzo zonzoloni, Andar meriggione, vale Andar attorno perdendo il tempo.

rare da ahrui

in flf/orn; Andar a opera, vale Andar a lavoper prezzo.

in lungo; Andar in lungo o le lunghe, vale Procrastinare;


nell'un vie uno,
nir mai.
-

alla

lunga o per
talora

Andar
la
fi-

Montare o Entrare in bgnola Montare in bizza, vale Adirarsi, Inal

Andar
in

nell'infinito,

Non

collerirsi,

Imbestialirsi.

in

malda; Andar

rovina, Guastarsi,

Depe-

in bcca a-o lo; Andare in bocca cane Y. Bocca.

lupo o

al

rire; dicesi di

Qualunque cosa

sia suscettibile di

deperimento. - Parlandosi di alimenti, bevande


esimili. Guastarsi,
trefarsi,

in broddo de taggiaen; Andar in broda o in broda di scciole, Andar in brodetto, in visibilio.

Infracidarsi, Imputridire,

Pu-

Corrompersi.

Csccu, Dioiiano Genovete-ItaNano.

50

AND
in pellegrinaggio ; Andar in pellegrinaggio o in romeaggio, vale Pellegrinare, Viaggiare in paesi
stranieri e lontani, per lo pi a visitare
i

AND
cotto,

perduto, ecc. di checchessia, vale Esserne


di malavoglia, malvolentieri,

invaghito strabocchevolmente.

luoghi

mdvoenta; Andar
a malincorpo,
di
la

santi.

in personn-a mente.
iti

Andar

in persona, cio Personal-

Andar come

male gambe, contro stomaco, biscia all'incanto, vale Condursi


meglio,
vale Essere in

malvolentieri a far checchessia.

punta
punta.

^de

p ; Andar
le

in

Senza posar
la

piante dei

piedi,

punla di piedi, cio ma solamente

megio ; Andar
gliore slato.

alla

mi-

passo passo; Andar passo passo, vale Andar con


lento passo, Avviarsi

in revezzSn; Andar in dileguo, Dar in consunzione V. sopra Ando, in ceneta. in riga V. sopra Andd de riga. in rovinn-a; Andare o Cadere in rovina. An-

lentamente.

dar in malora, in conquasso, a brodetto;, ecc., vale Entrare in malvagio stato, in estrema miseria. in scappin de casetta ; Andar in peduli o in
peduli di calze,
vale

Andar

colle

sole calze e

pe cegua; Andar per acqua, cio A prender acqua. pe-a stradda drita; Arar diritto, Rigar diritto; figurai. Portarsi bene nella vita, nei costumi, Far checchessia con giudizio. Procedere con giudizio. pe-e lunghe V. sopra Andd in lungo, pe giustizia; Andare a o alla giustizia, Andar in podesteria o dal podest. Chiamare in giudizio, vale Ricorrere ai Tribunali per farsi render giustizia. pe i faeti so; Andar pe' fatti suoi, al fatto suo, per
le sue faccende, vale Andar facendo i fatti suoi. pe-i so p; Andar pe' suoi piedi, dicesi delle Cose che vanno secondo l'ordine della giustizia e della convenienza. pe-i so venti V. Andd per so cammin.

senza sctirpe. in sc furie V. sopra Andd in fria. in sci bonn-a fede; Andar sulla fede, sulla parola, vale Fidarsi sopra la promessa. ^ in sci uve; Andar su doglia V. uvo. in sci; Andare in su o ali'insi.
lare: Aggirarsi

Andare in gii e in su. Asofrequontemontc intorno ad un luogo; ed anche Passeggiare semplicemente. in scribanda ; Xagare, Vagabondare: Andar attorno consumando il tempo, come fanno gli scioin
sciti

e in zi;

pe-o mondo; Andar per

lo

mondo, vale Viaggiare.


la

per per

fi;
l;

Andar Andar

a filo:
in giro

Seguitar

dirittura.

o gironi. Andar attorno, a spasso, a spasseggiare; in chiasso, in bor-

perali.

in volta, al passeggio,

insemensa;
instecch'to;

Fare il tallo; e dicesi delle erbe qnando voglion semenzire.


Tallire,

e talora
dello, in

usasi per

Andare

gattesco, Zambraccare, Bordellare, ecc.

Andar

impettito,

impalato, intero,

intirizzato,'incamatito, tirato, dicesi di Chi

cam-

mina
sia

diritto

come un

palo o un camato, quasi

tutto

d'un pezzo.

in strambaelBn ; Balenare, Barcollare, Andar barcolloni. Tentennare, Traballare: Quell'ondeggiare che fa andando chi non si pu sostenere in piedi,
per ebbrezza o per colpo ricevuto o per altra cagione. in struxa; Andar alla birba. Viver di birbn,
in

per ma; Andar per mare, vale Navigare. per so cammin; Andar per la sua via o alla via sua. Andar pel suo cammino, vale Seguitar ed anche modo di Licenziare la sua strada; altrui: Andoe per vostro cammin; Andate perla
vostra via.

pe tcera; Andar per


acqua.

terra,

contr. di

Andar per

**

Birbonare, Birboneggiare, Baronare. in tcera; Andar disuso. Disusare: Non


Andar chiare, Dar
pili,

pe unn-a cosa; Andar per una


dare per prenderla, per
farla,

cosa, vale

An-

per eseguirla. quaccio; Andar picciolino. T. cuce. Dicesi dei

usarsi

gi, Passare, Uscir


nelle vecchie.
in

di

moda. Invec-

Cani da caccia che si muovono lenti e stiacciati a terra per non essere scoperti dall'animale che
puntano.

in te

moen; Andar
in

mano

o nelle mani, vale

Andar

potere.

in te sbigge; Andar in rovina, alla consuma, in fascio, in malora, in conquasso, a brodetto, a brace, a sbaraglio, in chiasso, in bordello, An-

rango o ranghezzando; Andar zoppicone o ancajone. Andar rancando o ranchettando. Zoppicare Rancare ; dicesi dello Storto andare de,

gli

zoppi
sull'altra

sciancati,

aggravandosi pi sull'una

che

anca.

dar del resto, ecc., dicesi di Chi, mancante d'a-

**

in ballon; Andare conquasso V. sopra Andd in veggia; Andar


to
in
trui a

veri, trovasi spiantato e ridotto* alla miseria. in tanti tocchi; Andare in pezzi, in frantumi: Spezzarsi, Esser infranto.
in rovina, in

quaccio quaccio; Andar quatto quatto, quatto! quattone, vale Muoversi leggermente per ispiare
senz'essere sentito o visto.

malora, in

in te sbigge.

veglia: Andare a casa al-

rddeno V. sopra Andd instecchio. sciarru V. sopra Andd co-e gatnbe sciarrce. serru; Andare stretto, cio Unito, Accosto. stto ; Andar sotto o sotterra, dicesi del Tramontar

notte

effetto di passar quivi le ore prima della operando o conversando. in zi; Andare in gi o alFingi, alla china o al dichino, Andare al basso, contr. di Andare
all'erta,

del sole.

stto
al

balla o a-o ballon; Andar


pallone.

alla

palla

pallone. T. giuoc. Jluoversi per dare alla palla


al

all'ins.

lindo; Andar sincero, schietto, aperto. Andare col cuore in mano, vale Procedere con equit
e schieltozza.

:-

ma;

Andar male, vale Andar fuori del desiderio. Riuscire a mal fine. matto perso d'nn-a cosa; Andar pazzo, matto.

Andare sul prezzo, sul mercato, sul trallato d'un altro; e genericam. Dare il gambetto ad alcuno. Soppiantarlo. sped'io; Andar ratto, Andar di buona gamba, vale Andar con prestezza. via; Andar via. Partirsi. via chutto chutto; Andar via o Partirsi basso

sotto in t'n negozio;

AND
basso, colla testa bassa o col muso basso, Andar via grullo grullo, mogio mogio, catellon calellone, cio Qual persona umiliala e avvilita, ed a cui sia stala data qualche risposta'che non le abbia troppo piaciuta; e scherzev. Andarsene va colla coda tra le gambe. via co rignn; Andar via corrucciato, incollerito,

AND
S S

51

n'andi sempre cosci; Sempre non


si

ist

il

mal

dov'ei

posa. Dettato prov. di chiaro signific.


v' accompagno
alia

AndcB che Segna

o 5 ve ne

mande; Andate
date in

in

pace o
di

pace di Dio, An-

buon'ora.

Modo

licenziare altrui con


i

imbizzito.

poveri, ai quali non pu non si vuol fare elemosina. S Andce l ! Andate l o \ a l. Dicesi ironie, con
si

bella maniera, e per lo pi

via sensa sald V. sotto Anddsene all' ingleize. zitlu; Andar a gilto, a pennello, a capello, a pelo, vale Andar appuntino, n pi n meno.

quel valore che pur diciamo per ironia:


bitate

Non du-

Non

dubitare, Fate o

Fa pur

la tal cosa,

Su

- Parlandosi

di Abito o Vestito, dicesi Vestilo

via, Coraggio. tuti'andd; A tutt'andare. Posto avverb. vale

giusto alla vila V. Vesti. cu a nn-a cosa; Sfondarsi V. Cu. lesta e cu; Andar a tmbolo, a scavezzacollo, a fiaccacollo V. sopra And, a rompicollo, a rbattn, a tombolon. % Andghe; Andarci: Bisognare, Far di bisogno. Volerci, Spendere: Me gh' andceto irei sci; Mi ci andarono tre scudi. dell'n, da salute, ecc.; Andarci l'onore, la

giusto

Al pi,

rigore.

z z

S Chi ha premma vadde adaxo; Chi ha fretta indugi, Se hai fretta siedi V. Premma.

salute,

l'interesse e simili,

vale Scapitarvi

nel-

l'onore, nella salute, nell'interesse, ecc.

dG so; Andarci del suo, vale Kimeltervi. pe ineno; Andar per ll della sinopia: Far checchessia con grande considerazione e riguardo. S Andse asconde; Andare a riporsi: Non poter pi

mostrarsi per aver perduto

il

credito; e suole an-

che dirsi a Chi per


chessia, e

essere poco abile in


al

chec-

non poter reggere


il

ben che resti

paragone d'altri, dal cimentarsi: Faopiaxe,vatt'apiacere, valli a riporre.

Chi va a casa n se bagna; Chi va o sta in si bagna. Dettato prov. e vale Chi va a suo cammino, va sicuro. Chi va a-o pasto sensa invio, l' md visto e md Servio ; Chi va alle nozze e non invitato, ben gli sta se n' cacciato, ovv. torna a casa sconsolalo V. Invo. Chi va in letto sensa (enn-a, tutta a nutte s remenn-a; Chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena V. Cenn-a. Chi va cian, va san; Chi va piano, va sano, Pian piano, si va sano. Prov. e vale Chi va adagio non incorre pericolo. Chi ta con fuga, n mangia bn rosta; La fretta fa romper la pentola, Presto e bene non
casa non

scdnde; Fa
I)

a fd leze, a fa bzanc , ecc.; Andare in malora, in rovina, a fondo; e talora anche Morire. Anddsene; Andarsene,
le

stanno insieme. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi V. Fuga. Chi va c'n rango, a-o cavo dell'anno diventa rango e soppo; Chi pratica lo zoppo, impara*
zoppicare,

Partirsene, Pigliar

il

pu-

A ehi
si

usa collo zoppo,


appicca
sei.
la

gli

se n'appicca,
si

leggio, l-'ambio o l'ambulo,

Levar

le

berze. Voltar

Chi vive
tu vai e

tra' lupi,

impara a urlare, Chi


ruggine,

frega
chi

calcagna, Truccar via,

Andarsene, per Partire se n' andceto stanutte; Kgli se n'and stanotte.


In

Andar con Dio. da questo mondo, Morire:

col ferro, gli


ti

Dimmi con

dir chi

Prov. che denota che Nel

term. di giuoco, vale

Non

tener l'invito.

a bnn-a V. bnn-a. a carlnn-a; Andarsene


scuratamente,
la
alla

alla

carlona, cio Tra-

buona, alla semplice.

la piana, vale Andar per mezzi pi facili e usilali; e anche Andarsene alla buona, alla liscia, schiettamente, senza malizia. all' ingleize; Andarsene insalutato hospite, Partirsi senza dire a Dio n al diavolo, vale Andarsene senza dir nulla, senza salutare. d multa V. appresso Anddsene a srdnn-a. a srdnn-a; Andarsene alla sordina, Andarsene cheton chetone Partirsi zitto zitto, occultamente,

a ciann-a; Andar per


strada e per
gli

conversare con alcuno si apprendono e si piglian le sue maniere ; ed usasi per ammonire alcuno che non pratichi co' viziosi, perch con tal pratica si corrompono i buoni costumi. Chi va de testa, paga de borsa; Chi giuoca di pie, paga di borsa V. Brsa. g Chi va pe fugo, perde lugo; Chi va al gioco
%

di soppiatto.

in sci ci bello: Partirsi in sul far del nodo filo, Lasciar sul buono. sensa di n aze e n bestia V. sopra Anddsene
al

"

Anddsene a srdnn-a. via co-a ea tramezo a-e gambe; Andarsene via colla coda tra le gambe V. sopra Andd via chutto chutto. de sprescia; Andar via di volo, Affibbiarsi le
all' ingleize,

scarpette. Mettersi la via tra' piedi, Darla a


anlic.
la

gambe,

Scamojare, e in m.

b. Sculettare: Pigliar

raccio raccio V. sopra Andd via chutto chutto.


S

fuga, Partir.>i in fretta.

A lung'andd ; Alla lunga, a lungo andare V. lung'andd.

perde il loco V. Fugo. Chi va pe ingannd, resta ingannali; Chi va per uccellar, resta impanialo. Prov. di chiaro signif. Chi vu vadde, chi no vu mande; Chi vuol vada, e chi non vuol mandi, ovv. Non v' pi bel messo che se stesso. Prov. e vale Chi vuol ottenere una cosa, vada da per s. Comensd a andd; Cominciar a camminare, Zampettare; e dicesi de' bambini. Dove vceto, Martin ? Mi porto pesci; Dove vai? Son cipolle. Si dice Quando alcuno domandato d'una tal cosa, non risponde a tono. Che sn tante stradde pe andd a Rmma ; Per pi strade si va a Roma. Lascid andd; Lasciar andare, vale Dare il principio del molo o Concedere il partire. Lascid andd l'wgiia in z e vento in sci; Lasciar andare lacqua alia china o all' ingi N.Mgua. Lascid andd un pugno, un berlendn, ecc. Lasciar andare un pugno, un manrovescio, ecc., vale Menarlo, Darlo. Lascidse andd z; Trasandarsi, Trascurarsi negli abiti, nel vestire, Andar dimesso.

^2

AN
Ve caltivo amia contro a corrente; cattivo andare contr'acqiia. Prov. e vale Non devesi osteggiare l'opinione comune, Bisogna seguitare la
moda, l'usanza che corre.
tini, fatti

AN
e in Firenze Lunette, Quei piccoli orecchini

alle

a cerchietto, che si pongono la prima volta bambine, e co' quali nello slesso tempo s bucano loro le orecchie.

L' megio and a casa c'nn-a raxn ma dita che co-a testa rotta; meglio cento beffe che un danno. Prov. di chiaro significato.
S

A.iielletto s.
Dim.

m.

Anelletto, Anellino, Anelluzzo.


anello.

di Anello: Piccolo

N5
V.

se pli and, in paradiso

a despeto di santi

g Anelletti d busto; Cmpanelline, Magliette, Anelli: Tubetti leggermente conici, di soltil la-

despeto.

mina
busto,

metallica, lunghi quanto grossa


i

la tela

de!

careggio d Fi o n va drto in S. Loenso V. Careggio. S Ognun va ramingo da so arte; Ognun patisce del suo mestiere V, Arte. Quando ti gh' andavi , mi ne vegniva; Quando diavoi nacque, il mio andava diritto alla il tuo panca. Dettato prov. che vale <ili uomini d'et, come esperti, si possono difficilmente ingannare
dai pi giovani, come inesperti. % Savei dove and; Aver dove andare: Aver sicurezza di trovar luogo ove andar ad alloggiare.

introducono nei bucolini d'essa tela, e vi si ribadiscono dalle due bande; cos l'aghetto (strinca) vi passa pi agevolmente e
quali
s'

senza logorarsi, e
per lungo uso.

bucolini
Anilina.

non

si

sfilacciano

^nellinn-a
tificiale

s. f.

T. chini. Alcali ar-

che si ottenne per la distillazione dell'indaco colla potassa liquida concentratissima. Agisce come un potente narcotico, ed irrita altres lo stomaco e gl'intestini. Da esso si ottengono i vari
superbi colori della serie del bleu e dei rossi,
l'AzuIina, la Fucssina, ecc. Dicesi

come

% %

Torna a and; Riandare: Di nuovo andare. Un vadde pe l'atro; Vada questo per quello: Forma usitatissima ed ellittica, per dir Questo

anche Fenilammina, Fenilia, Cristallina, Benzidamia. >\.iiello s. m. Anello, al plur. Anelli e Anella: Cerchiello d'oro, d'argento, di ferro o d'altra materia, che si porla in dito per ornamento. Anello e Campanella. T. gen. delle arti e della marin. Qualunque cerchio o cerchietto di ferro,
di

serva per compensar quello, cio Valga in compensazione della cos che si accenna. S Fatt'a fa leze 1 Va al diavolo! Va alla malora! Va via! Escimi d'attorno! Non mi seccare!

1)

A.zid.<
8 %

s.

m. Andare:

L'atto dell'andare, ^L'atto di

legno o d'altra materia soda, che serve a di-

chi va.

A
A

lung'and V. quest'espressione
tlt'andd;

alla

sua sede

alfabetica.

versi usi.

a rosetta; Rosetta V. Rosetta. chi ten battaggio da campann-a; Gruccia,


Cattivello,

A tutt'andare.
j

pili,

rigore

Posto avverb. vale Al e talvolta Senza intermissione e

Ansola: Quell'anello o ferro a


il

modo
Quella

di staffa, a cui s'appicca

battaglio della

campana.
nel ser-

senza misura. 8 Coli' and d tempo; Coll'ndar del tempo. Col tratto di tempo, Nel trascorrer del tempo.

- da ciave; Anello o Capo


parte della chiave che
si

della chiave:

tiene in

mano

A.xidla/lo

s.

m. Nottolino. T. magn. Spezie

di

rare

nell'aprire la loppa.

da porta; Campanella
lo

leva interna nella toppa ^ctaucMo;^ infssa a squadra in un' aslicciuola, delta in genov. Erboio, che

anche assolutam. Campanella

uscendo fuori (maneggia).

del

coperchio

termina in presa
fi-

^uda^meiito

s.

m. Andamento, Andatura;

pi di ferro, fatto appicca all'uscio per picchiare. de Saturno; Anello di Saturno. T. astron. Quel cerchio luminoso che accerchia il pianeta Saturno

ed Quel cerchio per a guisa d'anello, che si


della porta o dell'uscio,
:

gur. Azione o Modo di procedere. A.xida.iiiiiaj s. f. Andana: Spazio in lunghezza tra due file, come d'alberi, di bastimenti e simili.
Il

senza toccarlo (sebbene ora si conosciuto che l'Anello di Saturno non unico). d sposalizio ; Anello nuziale, matrimoniale, sposalizio.

Corsa: Negli Ospedali diconsi Corse zoni ove stanno ordinatamente disposti
i

gli
i

Stan-

letti

per

d snaggin;

Campanella.

malati.

A.zid.a<iite
pone
in

s. m. Andante: T. di musica che si capo delle composizioni per accennare un moto moderalo, che non n allegro n adagio. Il Usato come add. vale Ordinario, Mediocre, Mezzano; e dicesi di cosa o di persona che non ha in s un pregio particolare. S Passo andante; Passo andante, vale Passo ordinario, n troppo lungo, n troppo curto.

facccttu; Anello affaccetlaio o sfaccettato, cio Che ha molti angoli o facce. A nelli de tendinn-e; Campanelle, e se piccole, Campanelline: Quei cerchietti di fil di ferro o d'ottone
attaccati alle cortine, portiere e simili, per farle

Il

Aiida.ta<
Maniera

Andata , Andamento Andatura camminare, ec. A-iidio s. m. Prtica, Uso, Cognizione: Uso o Facilit di recarsi in un luogo, acquistala per la molta conoscenza del medesimo. 8 Piggi l'ndio; Pigliar l'uso, l'abitudine, Abis.
f.
, :

di portarsi nell'andare, nel

s' infilano in una orizzontale bacchetta. ; de tezoie; Anelli delle forbici: Quei fori, io cui entrano le dila per far forza e tagliare. S D l'anello ; Dar l'anello, vale Sposare, Confermare lo sposalizio, congiungendo in matrimonio; il che si fa comunemente col mettersi dallo sposo

scorrere

un anello
Poeto 8 8

in

dito alla sposa.

a anelli;

Inanellalo: Fatto a foggia d'anelli.

Gambo
Zvgo

dell'anello;

Gambo

V.

Gambo.

dell'anello; Giuoco dell'anello: Sorla di

tuarsi,

Assuefarsi.
s.

giuoco, che usasi per passatempo nelle famiglie,

A.xi1>olo
V.

m.
s. f.

Anemone. Voce

di

contado

Anemone.
per
lo
pi. Campanelle: Sorta di Cerpi d'oro, che portansi appiccati

A.nellette
chietti,

agli orecchi; altrim. Orecchini.

- Diconsi Cerchiel-

modo: Uno tiene un anello entro palme delle mani congiunte, quindi andando in giro ad uno ad uno a quelli della conversazione, lo lascia cadere nelle palme, parimente congiunte, di qualcbeduDo; domanda poscia ad uno
e fassi in questo
le

ANG
dei guocalori d'indovinare a chi ha dato l'anello;

ANG

53

se l'interrogalo indovina, acquista

il

diritto di ri-

cominciare

il

giuoco; se no, vien punito con un

A-nelloin
fa'ti

leggero colpo di mesloletto sulle mani. s. m. Campanelle: Grossi orecchini


a cerchietto, che portano le contadine agli
orecchi.

custode; Angelo custode: Quello a cai commessa la guardia degli uomini. **g Ange custodi; Birri. M. b. e del gergo. % ^gua d'ngei; Acqua d angioli V. jSgua.
S iBa//e rf'w^eo ; Angeli, Angeltti, Palle a angioli. T. mar. Palle di cannone divise in due emisferi
attaccati

con una spranga;


alberi e
il

si

adoperano per rom-

Ajiiii.on.e s. m. Anemone, Anmolo. T. hot. Anemone coronaria. Pianta della famiglia delle
Ranuncolacee, che fiorisce in maggio e in aprile. La specie tipo ha il flore paonazzo, ma diede origine a molte variet a fiore doppio, che si coltivano
ne' giardini;
si

pere

gli

sartiame delle navi nemiche.

S Pescio ngeo; Pesce angelo, Squadro, Squadrolino pelle nera, Reina. T. ittiol. Squatina angelus. Pesce di

mare
si

del genere degli Squali, cos

detto a cagione delle sue alette ben conformate a

piantano

suoi tuberi in ottobre e

quel
gioli.

modo che

sogliono rappresentare

gli

an-

novembre; originaria del Levante. Dicesi anche

A.

Fagottino e Lindoro. A nuoto, A galla. Posto

Abila nell'Oceano setlenlrionale, su molte spiagge del quale viene adoperata la sua pelle a
pulire corpi duri, a guernire astucci e a coprire

nuo;

aw. col

v. Stare,

vale Stare sulla superficie di liquido V. A galla. S Passa a nuo; Passar a nuoto, cio Nuotando. A notte. Posto avverb. vale Allo A.

foderi di sciabola o altro.

Avvene

un'altra specie

detta Squadro! ino pelle rossa CSqualus oculata).

nutte;

Travaggi
squisitezza.

comme un ngeo;

Lavorare con

tutta

per la sopravvegnente notte. avansd; A notte avanzata o inoltrata, A notte buja, A notte ferma o fitta : Molto a notte. A.xies:i s. m. Anici, Anace. T. hot. Pimpinella anisiim, ovv. Apiinn aiisum. Piccola pianta an-

imbrunir

dell'aria

**$ Vesti d' ngeo


fare

nn-a persnn-a ; Far gonzo, Far uno, vale Aggirarlo, Frapparlo, 3Iariolarlo, Ingannarlo con parole e con fatti. Zgd aU'ngeo San Miche ; Fare coda romana.

nuale della famiglia delle Ombrellifere


di figura oblunga e lanuginosi,

suoi

fiori,

sono di sapore aromatico, caldo e molto grato; se ne fanno de'confeltini detti Anacini, Anici in camicia o Anici imbrattati,

torno

giuoco de' fanciulli che, ruzzando, corrono atappiccali colle mani a' vestimenti l'uno
s.
f.

dell'altro.

A.XLglLlla>

Anguilla.

T.

ittiol.

Murasna

(fenggetli o nexi in camixaj,


il

quali

correggono
nell'acqua,

fiato e facililan la digestione; stillali

anguilla. Pesce di mare senza scaglia, simile all'angue, da cui ha preso il nome. La sua carne
pingue, solida, squisita
al

danno l'Acqua

d'anisi. Fiorisce in lu-

palalo,

ma

facilmente

glio, originarla d'Egitto, e

nasce in Sicilia. Dicesi anche Anice, Anicio, Anacio, Anise, Aniso.

nauseante. Pescasi con molto frutto, ed in certi


luoghi in
tal abbondanza, che fritto e marinato (misso a scabeccioj forma l'oggetto d'un esteso commercio. Avvi anche l'Anguilla di terra o d'acqua dolce (Anguilla vulgarisj; ess sta volentieri in luoghi
i

stellu; Anice stellato o stellare. T. hot. Illicium

anisatum.

Grande

arboscello

originario

della

China e del Giappone, appartenente


delle Slagnoliacee

alla famiglia

; il suo tronco grosso e ramoso ed elevasi sino a metri tre; il suo frullo una capsula di forma stellala, poco voluminosa, di color bruno ferruginoso, divisa in cinque a sette raggi , contenente ciascuno un seme rilucente. 11 sapore ne caldo, aromatico, mollo piacevole e si accosta a quello dell'Anice. Serve a dare un gusto aromatico a' liquori. Chiamasi pure Bondiano, IIlicio della China, Finocchio della China. **AjxgSLGXG s. m. Ciarpa, Bgola, Scarabltola, Cianciafruscola, Chiappoleria, Ciammengola; ed usasi per lo pi al plur.: Oggetto di poco o niun conto, Masseriziuola di poco pregio, come lellucci, cassoni, seggiole e simili : Sn tutti angaezi da vende a-o repessin; Son tulle scarabattole da vendere al rigattiere. Ajag-ea. s. f. Angela ed Angiola dicesi figor. di Donna che, per sua bellezza o virt, pja degna
;

Il

sud carne pi floscia e meno saporita. Anguilla. T. mar. Legno lungo incastralo orizzonlalmente al di sotto della coperta, che par-

motosi, e

la

legni che

tendo da poppa a prua, e traversando per altri si chiamano bagli (bocei)^ serve a commetterli insieme.

% ^

maina;
con

Anguilla marinata, dicesi l'Anguilla tae conciala in barili o


altri

gliala a rocchj

vasi

sale e aceto.

Lugo pin d'apghille; Anguillaia e Anguillara: Luogo pantanoso dove si trovano molle anguille. Un 5 ta scin a ciappa e l'atro piggia l'anghilla; Uno leva (o scova) la lepre, e un altro
la

piglia.

mccoli,
dicesi

Uno Uno

fa fa

miracoli e l'altro raccoglie

le

Quando

altri

voci e un altro ha le noci, si affatica intorno a qualche

Ang-eo
ramente
periore
tra raggi

d'essere affigurala gli


s.

angeli.
:

m. Angelo ed Angiolo
ed

Creatura pudall'arie in
ali

spirituale
alla

intellettuale, di natura su-

opera, e un altro se ne gode il frutto. S Zg all'anghilla ; Giocare a bruciafuoco: Spezie di giuoco puerile, che si fa col nascondere un fazzoletto o simile in qualche luogo invitando i

umana,
di

rappresentato

compagni
simi
al

a trovarlo

se

giuocatori sono prosil

forma corporea,
di

giovanile bellezza, con


figur. dicesi

luogo dove l'oggetto nascosto,

com-

luce,
;

pagno grida Fuoco o Brucia; se snne


d'una Persona di
;

discosti,

n Angelo ed Angiolo
illibati

Acqua
doli,

Mare.
f.

costumi,

duna

piet straordinaria

ed an-

-A-ng-ienette s.

pi. Sfoine,

Vezzi, Lezj,

Dd-

che per esprimere Qualche perfezione straordinaria di canto, di belt, o simile A canta comme un
:

Smiaci, Caccabldole: Parole lusinghevoli accompagnate con carezze per ottener l'intento

ngeo;

angelo. Angeli ed Angioli. Nella Pittura sono detti talora


putti

Ella canta

come un

A.iig-ito

per entrare in grazia di chicchessia. s. m. Angeletto, Angelino, Angeluccio,


: Dim. vezzegg. di Angelo. Angina. T. med. Infiammazione

volanti,

che

corrispondono

in

tal

guisa

Angioletto, Angiolino

agli

Amorini.

A.ng'izui-a. s.

f.

54

ANI
delle fauci e delle tonsille con difficolt di respid'inghiollimenlo; allrim. Schinanzia,

ANI
ponticello fscagnetto) fra la tavola e il fondo, per mantenere sempre quelle parli nello stesso

razione

Aja^ivL
di

Squinanzia, Scheranzia, Sprimanzia. s. m. Prgola, Pergolato : Ingraticolato di stecconi o d'altro, a foggia di palco di pali
vlta
j

it

grado d'elevazione. Presso Gettatori

sopra
s.
f.

il

quale

si

mandano

le

viti.

Il

di

metallo La forma ri-

cavala dal modello.


In term. d'Artigl., Il vuoto interno dell'armi da fuoco, entro del quale si mette la carica. bnn-a; Anima di messer Domeneddio, dicesi di Persona dabbene, timorata, pia, religiosa e simile. da scarpa; Anima, Tramezza. T. calz. Specie di suolo pi sonile, che per maggior fortezza si mette
tra
il

A-ng"oxiia

Agonia e Angonia,

ma meno

usato: L'ultima lotta del corpo e dell'anima, o della vita colla morte; detto anche Articolo o

Punto di morte. Sensd dell'angon'ia; Strozzino, Checcaio: Mezzano simulato di scrocchi o di altri simili afvero
faracci.

suolo e

la

soletta.
:

de radicce; Anima

Parte legnosa centrale nella

A.ngrouiz2sa>XLte

JLa^oscsL

Agonizzante : Che agonizza o in angonia, in punto di morte. s. f. Nausea, anlic. Naiisa, Stomap. pres.

radice della cicoria.

lunga;

Fuseragnolo

Spilungone,

dicesi

per

ischerzo a Persona magra e di assai alta statura.

caggine, Stomacazio'ne, Abominazione: Rivolgimento di stomaco, Sensazione disgustosa che annunzia il bisogno di vomitare o che vicino il

si dice altrui per modo di ca-. rezze e lusinghe, volendo esprimere sommo af-

mce; Anima mia,


fetto;

vomito. Nauseaj figurai. Dispiacere o Avversione che suscitano certi discorsi insipidi, o certe opere letterarie mancanti di

Ave arigoscia pe-o di mare: Aver quel

sapere e di verit. ma; Mareggiare, Patir mal


travaglio di

stomaco, che
Sto-

sinon. di Cuor mio. Ben mio. Mia vila. ncigra; Anima nera efl'erata , e nel Lucchese Anima di leccio, dicesi di Persona crudele, inumana, feroce e simile. persa; Anima dannala, dicesi di Persona empia, malvagia in supremo grado. raxoncvole ; Anima ragionevole o razionale:
,

molti ricevono dal navigare.

Quella che

il

principio della vita, dell'intendie degli atti della volont del-

^ng-osci. V. a. Nauseare, Muover nausea,


)

macare, Fare stomaco, Fare abominazione. Melaf. vale Infastidire, Stuccare, Annoiare.

mento pensiero l' uomo.

sensitiva;
vere,

Anima

sensitiva

Principio che fa
animali.

muo-

S Angoscidse n. p. Nausearsi; e figurai. Infastidirsi, Tediarsi, Annoiarsi, Muoversi a nausea.

crescere e sentire
; Axmai

gli

vegetativa
gelevole
:

vegetativa o vegetabile o vesi

A.ng'oscoiso
Che nausea. Che
ti

add. Nauseante, Stomachevole:


fa

Principio, in virt del quale

nutrono

stomaco,

e crescono le piante.

Metaf. Noioso, Molesto, Spiacevole, Stucchevole,


Fastidioso, e nel Senese Appojoso.

A bnn'anima de
cio Defunti.

mce poce, de mce messiavo, ec; Mio padre, Mio nonno ecc. di buona memoria,

talora Beccalile, Accattabrighe, Facimale,


liti

Com-

mettimale: Che cerca

o commette del male.


Travagliarsi,
tra-

A-Ug-stise
vaglio.

n. p. Angustiarsi,

Ave in sce l'anima nn-a persnn-a; sull'anima o sulla coscienza una persona,

Aver
vale

Affliggersi, Tribolarsi: Darsi affanno, pena,

A-Uiiua^s.

f.

Anima:

Il

principio della vita d'ogni

Essere sialo cagione della morte o della rovina di qualcheduno. Ave in te l'animM nn-a csa; Aver nell'animo
alcuna cosa, vale Pensarla.
% Ave

creatura vivente; e detto di quella dell'uomo, poet.

Alma. Anima, figur. per Essenza o Parte principale, ove si comprende la sostanza e il fondamento di checchessia: A l' l'anima do negozio; l'anima del
negozio.

l'anima o l'animo de fa nn-a csa; Aver l'animo, il coraggio, l'ardimento di fate


checchessia.

Il

Ave l'anima inversa; Esser croio, adirato, di mal umore ; che anche dicesi Aver le lune o le palurne. Aver

la

cipale, conservatrice, senza cui sistere checchessia


:

In senso simigliante per Forza attiva, prinmal potrebbe sus-

luna a rovescio.

Canta con anima; Cantar con anima, cio Con


energia, con vivacit, con espressione.

l'

l'anima d mondo;

Il

Parte interiore di molte opere dell'arte che serve per fortezza o fondamento; e per traslazione anche di alcune opere della natura. .1 per Persona : No s' visto nn'anima vivente;
la

per

sole l'anima del

mondo.

Con
il

cuore,

tutta l'anima; Di tutto l'animo. Con tutto Con ogni efficacia. In ogni miglior modo.

Non si vide anima viva. - In questo senso, e nel nnm. del pi diconsi gli Abitanti d'una citt: Zena a fa 135,000 anme; Genova fa cenlolrenlacinque
mila anime,
n

D l'anima; Ravvivare, Dar la vita; e figurai. Donar tutto quanto si pu; che in questo senso dicesi anche Dare il cuore. S D l'anima a-o diao ; Dar l'anima al diavolo
al

nimico, Darsi
alle

al

diavolo, Darsi alle bertucce,

ai

cani,

streghe, vale Disperarsi.

Parimente
;

nel

num.

del pi, si

prendono per

In corpo e in iinima; In petto e in persona. Posto avv. lo slesso che In persona. Personalmente. % Lascia per l'anima; Lasciar per l'anima, cio Per suffragio dell'anima.
'*

l'Ombre de'morti:
danna:, ecc.
nale, ecc.

Anime d

prgatuio,

Anime

Anime

del purgatorio.

Anime dan-

per Quello spirito e vivezza e quell'espressione che rende le figure scolpite o dipinte quasi vive ed animate.

Leva l'anima d'in ta pansa; Sbudellare, Uccidere. M. b. ed usasi per lo pi a mo'di minaccia: Te levo l'anima d' in ta pansa ; Ti sbudello
Ti uccido.
l'anima ad uno,

Ifel

Violino e in alcuni

altri

strum. da corda,
ritto

"S Mangia l'anima a un; Mangiar


vale Ucciderlo, Ammazzarlo.

Quel pezzetlo di legno, ch' posto

sotto

il

M.

b.

che usasi

come

ANI
precedente a nio' di minaccia: Te mangio l'anima; Ti mangio l'anima. MetS Mltise in sce l'anima nn-a persnn-a; tersi uno sull'anima, vale Ucciderlo, Levarlo di vita; ed anche .v>andarlo in rovina, Rovinarlo. S Non ave d'anima; Non aver d'anima, figurai. Non
il

ANN
^!\.xiii,
s.
f.

55

anno

intero,

stagiona
fu cattiva.

Annata: Propriam. Lo spazio d'un ma da noi usasi comunem. per La temperie dell'anno, che anche si dice
l' stceta

L'annuale: L'ann a

cattiva; L'annata

aver sentimento, espressione. S N se sentiva nn' anima; Non senti vasi uno zitto, V'era un silenzio profondo. diao 5 l'ha perso nn'anima ; 11 diavolo ha perduto un'anima dicesi nell'uso di Chi dopo aver tenuto una vita licenziosa si mette a fare il
,

di rosolia, ecc., dicesi del

de vuiue, de rssazxe, ecc.; Andazzo di vajuole, Tempo, delFAnnuaie, in che simili malattie dominano, e corrono pi dell'usato; altrim.

Influenza.

% Se ciuve o giorno delt'Ascenscin, l'anno, a va in perdizin; Se piove per Ascensione, ogni cosa va in perdizione. Prov. di facile significato,

bacchettone.
%

ma

assai

fallace.
V.
a.

fa rode l'anima; Mi fa dannare o Mi fa dannar l'anima V. Danna. % Pensa all'anima o per l'anima; Acconciarsi dell'anima o Acconciare i fatti dell'anima sua,
vale Prepararsi alla morte.

O me

A.xki.SLstsL

Fiutare

Attrarre l'odore delle

cose col naso, ed proprio delle bestie, e specialmente de' cani : altrim. Annusare, Braccare,

Braccheggiare,
n

S S

Raccomanda l'anima; Raccomandare l'anima,


vale Recitar l'ultime preci pe' moribondi. Rende l'anima a Dio; Render l'anima a Dio,
Trapas^^are, Uscir di vita, 3Iorire.

Anua-sto

nn-a persnna; Annusare uno, lgur. vale Conoscerlo, Avvedersi comegli sia: Creddo che v'nggian an/ias^M; Credo che vi abbian annusalo. s. m. Fiuto: 11 senthnento dell'odo-

Sens'ani7na; Senz'anima. Posto avv. col v. Essere , vale Essere indifferente , tiepido , disappassionato.
**S

rato, ma dicesi propriam. degli animali, e specialmente del cane. Conosce e personn-e a'I'annasto ; ConoscoT gli' uomini all'alito, cio Ad ogni piccolo indizio.

Vomita l'anima; Recere l'anima o


M.
b.

il

cuore.

e vale
s.

.^uim
che ha

Aver vomito gagliardo. m. Animale Ogni corpo organato


:

J^nnastssa V. Annastd. A^xjltxgss e connessi


;

Annessi e con-

nessi
^

Tutte
s.

le

cose che necessariamente vanno


si

vita,

senso e

dicesi a Quello che

si muove manca della

e pi propriam.

unite con quella di che


f.

parla.

parte razionale;

^.nnia.
ed ha

comunem.
n

Bestia, Bruto.

Anitra e Anatra: Uccello d'acqua simile all'oca, ma pi piccolo; ed selvatico e


domestico.
il

Animale, dicesi per ischerno a Persona, stupida, senza ragione o giudizio; altrim. Bestia. M Majale, dicesi comunem. da noi per evitare la parola Porco; e inlendesi per lo pii della carne da mangiare: Carne d'anima; Carne di majale. A.xixn.L V. a. Animare: Dare o Infonder l'anima,
Vivificare,

Appartiene al genere de' Palmipedi, becco convesso, ottuso, ed internamente

dentato.

neigra o sca; Codone. T.

ornit. Anas fusca. Specie d'anitra di lunga coda, detta anche Ger-

mano

di

mare o marino,
v.
a.

e nel

Romano Coda-

Dar vita. Animare, Dar animo, coraggio, Incoraggiare, Ina-

lancea.

Ajnni.
ricetto,

Annidare, Annidiare, metaf. Dare

nimare, Inanimire; Eccitare, Incitare. n Rappresentare ci che non ha anima in guisa

Accogliere.

da simular che di anima


affetti,

sia

dotato, di vita, di

Annidolarsi:

d loquela.
n.
p.

Annidse in t'n lugo ; Annidarsi, Annidiarsi, Piantar la sede o Fermar la sua stanza in alcun luogo; e talvolta Appiopparsi, Apcasa altrui e slarvi
figurai, vale

Animse

Animarsi

Pigliar animo, Pigliar

pollajarsi, cio Cacciarsi in

coraggio, Inanimarsi, Incoraggiarsi.

senza discrezione.

A.uiiiia.la>sso

A-uimetta,
panno o
di

s. m. Animalaccio. Detto a Persona per ingiuria o disprezzo, vale Ceffone, Scioccone, Gaglioffo, Babbione, ecc. s. f. Anima, Fondello: Parte interna del bottone (pommello), quando ricoperto di
fila

A.nuicci.se

n.

p.

Annidarsi

Eleggersi luogo per abitarlo.

in t'n canto
locarsi

Nicchiarsi in un cantuccio
della

Col-

in

un angolo

stanza od in qualche

bugigattolo

ripostiglio. v. a. Annichilare, Annichilire,

intessule coU'ago, e suol essere

A.nnic]xil;
Distruggere
A-Xi.xi.iiL
s.
;

An-

d'osso

di legno.

nientare: Ridurre al niente. Rendere in nulla,


Palla
:

da crvi calice; Animetta,


di
il

Quadrello

finissima tela ben insaldata, ad uso di coprire


calice.
s.

A^nnient.
l'anitra.

e talvolta per Annullare. V. sopra Annichila.


Il

m. Anitrino, Anatrino:
Anilrella,

pulcino del-

.A^nimo
n

m. Animo, Coraggio, Ardimento, Inassolut. in forza d'interj. vale

Anatrella, Anitrocco, Ani-

trepidezza, Bravura.

troccolo, vale Anitra giovine.

Animo! Posto
Su

Sa!

A.nni"versaio
memoria

s.

m.
si

via! Coraggio!

Trana! All'opera! Alle mani! ec. Basta l'animo; Dare o Bastar l'animo,
s.
f.

determinato, nel quale

Anniversario: Giorno rinnova ogni anno la


At-

di checchessia.

cio Aver coraggio, ardire, ecc.

A.nnoj;
stia,

V. a. Annojare, Nojare, Tediare,

A-uimositaB

Animosit, Rancore, Mal animo. Mal talento. Malevolenza, Risentimento. A. pa.tto m. avv. A patto nessuno. Per nessun conto. In nessun modo. Ajaixetta^ s. f. Acqua d'anici, e nell'uso anche Anisette: Dicesi dell'alcool anaciato, il quale, temperato coU'acqua, forma una bevanda gratissim.

tediare, Infastidire, Importunare, Molestare, In-

quietare, Seccare: Apportar noja, tedio,


ecc.

mole-

nisciu

S ilnnojdsen.p. Nojarsi, Annojars, Attediarsi, ecc.: Provai^- tedio o noja.

Ajanotaizin
servazione

s.

f.

che

si

nota per ricordo;

Nota, Annotazione: Osed anche

56
Commento,

ANT
Interpretazione, Chiosa che
si

ANT
fa

in-

si

lega la vela; e per similit.


Stile, e

si

dice d'Ogni le-

Ajmull'

torno ad un libro. V. a. Annullare, Annuliire, Cassare: Render nullo. Dichiarar invalido e senza effetto; e dicesi di processo, di contratto, di votazione, e simili. - Parlandosi di Leggi, Decreti e simili, dicesi meglio Abolire, Abrogare, Rivocare.

gno lungo.

A-ntermolla
tella.

s.

f.

pi

comunem. Abe-

T.

mar. Lungo
lo

fusto d'albero diritto e ri-

mondo, per

pi d'abete, che serve alle fable taglie

briche per formar ponti e per attaccarvi

ed alzar pesi.

AJOLtioteL
zioni.

v.^i. Notare, Annotare: Fare annota-

A.n.tep5n.n.-e v.
ferire.

a.

Anteporre, Antiporre, Pre-

Segnare, Far note. Annotare e Notare, per Ascrivere, Inscrivere, Registrare, Annoverare: Mettere in noia.

porre: Porre o Mettere avanti, Far precedere, Pre-

A.xi.iLU.xi2S; V. a. Annunziare e Annunciare, Nunziare e Nunciare: Dar annunzio, Notificare, Far noto. Far sapere. w Annunziare, per Predire, Prenunziare: Ve l'ho annunziu fin de vi;o ve l'annunziai fin da ieri. A^uniiiizie s. f. pi. Dinunzie: L'annunziare matrimoni che sono che fa il prete all'altare
i

Ante-ved-de V. Prevedde. A-nticio m. Cicerone. Cos


s.

chiamansi Cole

loro che nelle cill servono di guida a' forastieri


e

vanno

loro

mostrando e dichiarando
pi rare
e pi nobili

cose

pi antiche,

di esse

V.

Servito de ciassa.

Anticmea

s.

f.

Anticamera

Propriam.

Quella parte d'un appartamento che immedia-

deli

per celebrarsi nella sua parrocchia, affinch 1 fene denunzino gli impedimenti canonici che
i

loro fossero noti; altrim. Pubblicazioni.

S Caccia

anmmzie;
tale
si

Dirsi in chiesa:

Far

le di-

nunzie matrimoniali:

Han

cacciu

annunzie

da tale; La

detta in chiesa.

A.

Dare o PiDare o Pigliare cose mobili o semoventi per tempo determinato e pel prezzo patnolo. Posto avv. coi v.
gliare, vale
tuito.

uu;

Ma

nell'uso pi

comune

si

l'Accordare

ppr un prezzo conveniente il servizio d'un bastimento od il posto delle mercanzie condotte da
navigli.

A.nsa; fDdJ; Dar


Dar
adito;
ardire, rigoglio.

ansa,

e comiinem. tra noi

Dar occasione. Dar campo, Dar baldanza,

tamente avanti la camera; ma comunem. si prende anche per Quella stanza dove slanno i servitori ed ove aspettano di esser ricevute dal signore della casa le persone che vengono a visitarlo, Q per cerimonie o per negozi o per altri motivi. Anticliu. s. m. Nausea, Stomaco V. Angoscia. Fd vcgni l'antichu; Far nausea. Nauseare, Stomacare. A-nticlivi, v. a. Nauseare, Far nausea. Fare stomaco. Stomacare; Appestare, Putir fortemente. Questo verbo non usasi che di rado da noi nella l'antisola 3* persona del sing. del pres. chua; E' nausea, Fa stomaco, ecc. V. a. Anticipare: Fare una cosa prima
:

Anticipa

del tempo necessario, vantaggiandosi in esso. nn-a personn-a; Anticipar uno, vale Prece-

A-Uscia;
cesi

s. f. Ansamento, antic. Ansata: Quell'impeto e rumore che fa il respiro quando si ripiglia il fiato frequentemente con affanno; e di-

derlo, Prevenirlo, Fare cosa prima di


rargli le mosse.

lui.

Fu-

nn-a smma,
cipare una
gliela

ecc.

a nn-a persnn-a; Antialtra cosa

tanto degli uomini che de' bruii. Ansima V. Affanno nel \' signif.

somma od

ad un, vale Dar-

Fargliela dare prima del

tempo

stabilito.

S Pati d'anscia; Patir d'ansima. Ansimare. A.nsci> v. n. Ansare: Respirare con affanno, e con certo impelo e rumore, ripigliando il flato
II

Antigipdse n. p. Anliciparsi, Prevenire, Antivenire, Venire avanti; ed anche Vantaggiarsi nel

tempo

in

far checchessia
s.
f.

frequentemente. Per semplicem. Alitare, Respirare, Aver vita, Vivere: Finn'aoa l'anscia; Finora respira,
cio Vive.

Auti^ipaziu
Aja-tig-ag-g-ia
di
s.

Anticipazione, Anlici-

pamento: Lo anticipare.
f.

Anticaglia.

Nome

gener.

anscid; Non far flato. Non fiatare. Non zitNon far motto: Starsi chetissimo. A.]isoiete s. f. Ansia, Ansiet Ambascia, Affanno, Travaglio d'animo. S Piggidse anscietce; Mettersi in affanno, vale Darsi
%
tire,
:

Non

Cose antiche; ed anche per Cosa disusata, antica, conlr. di Moderna, che anche dicesi Vecchiume; ma s nell'uno che nell'altro significalo usasi sempre in senso disprezzalivo.

Antig-amente
antico,

cura, briga, pensiero.

Antighetto
Antig-lxi
Gli
cesi
di

avv. Anticamente, Nel tempo Per tempo antico. add. Amichetto. Dim. di Antico.

S Sta in anscietce; Stare


travaglio.

in ansiet:

Aver pena,

flj;
Gli

s.

m.

pi.

Gli antichi,
I

vecchi,
di-

antenati,

antecessori,

progenitori;
in

A^nscietoso

add. Ansio, Ansietato: Pieno di

Coloro che sono


s.
f.

vissuti

et da noi

ansiet, d'affanno.

lontana.

Ansioso
A.iis{Slla.

add.
s.
f.

Ansioso, Bramoso, Desideroso.


Cocciuola: Piccolissima enfiatura

Antighitse
meno
Sfcoli

Antichit e Anliquii,

ma

usa!o: Astratto di Antico, e intendesi dei

cagionata per lo pi da morsicature di zanzare, ragni e simili.

Tempi

a noi remotissimi; e talora

sem-

Autecess

s. m. Antecessore, antic. Antecessoro: Colui ch' stalo avanti alimi nel medesimo grado ufficio, per lo pi immediata-

Antigo
antichi.
I)

tempo. add. Antico: Aggiunto di Ci che passalo da secoli Ne-i tempi antifjhi; Ne' tempi
plicem. per Vecchiezza,
di
;

Lunghezza

AnteciTsto

mente; opposto a Successore. s. m. Anticristo: Sedutlor de' popoli nella fine del

Usasi talora semplicem. per Vecchio, Passato da

mondo, predetto

nella Scrittura.
stile

Antennct
che
si

s.

f.

Antenna: Propriam. Quello

mollo tempo, opposto a Jloderno: A l' nn-a collann-a antiga ; un monile antico. S AU'antiga ; AWanlicA. Posto avverb. vale Secondo
l'usanza antica.

attraversa all'albero delia nave, al quale

ANV
Ajitig'otto
add. Vecchiccio, e nell'uso Vecchi-

AOC
A.ri"vrieeu.
s.

67

m. Porcino, Porcino buono. Por-

niccio: Aggiunto di Per.-ona, vale

Che ha tanto o
boti. Piccolo

quanto del vecchio, Che comincia ad esser vecchio.

cino bianco. Ceppatello buono di selva. T. bot. Boletus edulis, B. bovinus, B. castaneus. Fango

^ntim.a.g'g-io
i

s.

m. Spina. T.
i

conio di legno duro, che

bottaj

posano sopra

mangereccio assai conosciuto, e impropriam. da noi detto Funzo neigro. - Quello a lungo stipite
(B. edulis lungistipes) credesi dai critlogamisti

cerchi di legno, e vi battono sopra col


cacciarli
le
s.

mazzo

(maggio) per

avanti affine di stringere

che sia una sua variet.

meglio insieme

A.jitipa>sto
che
eh;
si

doghe V. Persetlo. m. Antipasto: Quei camangiari


sul bel principio del pasto, e

Anzian.
Il

s.

m. Anziano: Pi vecchio e pi an-

tico degli altri: e talvolta per Alquanto attempato.

servono in
f.

ora chiamano anche Principi].


Usciale, Bussola
:

Ajitipox*ta. s.
ed anche

Quella spe-

Anziani
di

cie di paravento che si


all'entrala

pone a capo delle scale, delle stanze o delle chiese

Anziano per Un membro dell'Anzianatico, antico Magistrato delle Repubbliche d'Italia. tee s. f. Anzianit: Astratto di Anziano; ed anche Titolo che viene dal precedere
ritto.

per difenderle dall'aria. - L'Usciale d'ordinario guernito di vetri; la Bussola per lo pi fasciata di

tempo La
un

nell'esercizio di
priorit

un

di ricevimento

pagnia, in un ordine civile,


in
ufficio,

o d'un diuna commilitare o religioso,


officio

in

panno e a sdrucciolo, a

cui

fa

battente

in

un corpo, ecc.

un

telaio applicato alla parete. -

Chiamano anche

A-o;

Bussola Certa costruzione di legname fatta dalla parte interna attorno alle porte delle chiese o a quelle d'ingresso negli appartamenti. Codeste
bussole hanno talora tre usci, uno in

si unisce al 3 caso dei nomi di genere masch. sing. che co-

Al, Allo:

Prcp. arlic. che

minciano per consonante L'ho detto allo zio.

L'ho dito a-o barba;

mezzo e

A-o Tbag-n (ZgdJ;


A.-0 Tbattin

due

laterali.

Fare al tocco V. BagSn. (ZgdJ; Fare o Giocare a bat-

Ajatiquio
tende
di
al'a

s. m. Antiquario: Colui che atcognizione delle cose antiche, ed anche Colui che ne fa negozio. - Medaglista dicesi

timuro. Giuoco fanciullesco che fassi ordinaria-

.A^ntivig-ilia

Chi raccoglie e studia medaglie antiche. s. f. Antivigilia: 11 giorno precedente la vigilia.


s.
f.

utoOi
fiori

Anfora. T. bot. Aconiliim anihora.


delle

Pianta della famiglia

sono giallastri e le quanto disgustoso, fetido, allorch


di, nelle Alpi, e fra noi in

Ranuncolacee, i cui foglie d'un odore alsi

A-o A-o

mente in due a qiipslo modo: Un ragazio scaglia una moneta contro un muro ; il secondo vi scaglia quindi la sua, e guadagna se lo stesso avvicina quella dell'avversario non meno d'una spanna che si misura con un fil di paglia. TbeccKello (ZgdJ; Fare o Giocare a butta buttino V. Becchello. Tbello; Al bello, Al buono. Nel buono,
Alla parte buona. Posto avv. coi v. Andare, Essimili, vale Andare, Essere nella parte importante, di maggior interesse o rilievo d'un discorso o simile: Aoa semmo a-o bello; Ora siamo al buono. Alla vittoria. T. di giuoco, e dicesi Quando fatti

stropicciano.

Cresce spontaneamente nei luoghi montani e fred-

sere

abbondanza nel monte Antola e sue adiacenze. Dicesi anche Antilora e


Aconito salvatico.
s.
f.

pi

^utoiuu-a,

Satirio.

T. bot. Sathyrium

Il

hircinum. Pianta della famiglia delle Orchidee, che ha un insopportabile odore di becco. Le sue radici rappresentano due testicoli, e possono essere succedanee

due
tita,

pi giuochi, secondo fu stabilita


fa l'ultimo

la

par-

e la vincita di essi essendo pari da

ambe
a-o

le parli, si

giuoco per decidere a chi

salep o salop. Le si attribuiscono grandi propriet afrodisiache, e serve di base al famoso elettuario diasatirio o diasatirione. Chiamasi anche Satirione, Barbone, Fior cappuccio, Fior del cuculio. Ficcanaso, Testicolo di
al

rimanga la vittoria della partita: bello; Facciamo alla vittoria.

Andemmo

A-o

Tbezixg-iio ;

Al bisogno. All'uopo, Al-

l'occorrenza. Posto avv. vale Abbisognando,

Oc-

correndo.

volpe, Testicolo di cane.

"-A^ntoiiia (Rompi

i); Romper la fantasia. Modo basso, e vale Romper il capo o la testa, Importunare, Trre il capo. Infastidire, Stuccare ; ed usasi ordinariam. colla particella negativa: N

A-o Ibn V. sopra A-o bello. A.-0 Ibtto; Al balzo V. Balla, A-o carron (ZgdJ; Giocare

Btto.
al

carrone.

me rompi

l'anfonia;

Non mi romper

la fantasia.

S Avei atro o ttVatro pe l'antonia; Aver tutt'altro pel capo, per la testa, per la fantasia.

A-ntrem
frane.

s. m. Tramesso, Intramesso. Dal Entremets. Vivande che si mangiano tra l'un servito e l'altro, oppure dopo l'arrosto, e prima delle frutte. A-H-trep s. m. Deposito provvisorio. Dal frane.

Chiamasi Giuoco del carrone una Sorla di giuoco che si fa con un dato numero di dadi di legno, su ciascuna faccia de' quali segnata una figura, come un cuore, un fiore, un quadrato o altro, le quali figure sono egualmente disegnate sopra un foglio di carta. Il giuocalore o giuocatori puntano sopra una di dette figure. Quegli che tiene il giuoco rimescola prima i dadi agitandoli dentro

un bossolo

di latta, quindi

li

riversa sopra ona

tavola, e vince tre o quattro volte la posta colui

Entrept.

a cui viene la figura sulla quale ha puntato.


V.
a.

Antg-g-ia
mar. Unire
i

Antugliare, Impiombare,

T.

l'estremit di

loro cordoni in

due corde intralciando modo che sembrino una corda


lettere.

A^-o cartoccio V. sotto A-o ca"vo V. A cavo. A.-0 clxu. ; Nel cuore. Posto
vale Accorare,

A-o

scartoccio.

avv. col v. Dare,

sola V. Inciongid.

Affliggersi, Attristare.

A.nvelopp'
carta,

s.

m. Coperta da

Sopraclettera

e nell'uso

Busta. Dal frane. Enveloppe.


la

S Piggidsela a-o ehu; Pigliarsela al cuore, vale Accorarsi, Affliggersi, Attristarsi.

Quella copertina in cui, riposta prima

A-o

cieeo 5

Al chiaro. Posto

aw.

vale Dov'
.

da spedirsi,

si fa la

direzione della lettera slessa.

luce.

58

AOD
teja; N femmina fum di candela V. Candeja. da lnn-a; A lume di luna, Al lume della luna, e nel contado fior. Al lampaneggio, cio Dove

AOL
A--0

da candcja d doggin d p
lela
al

descazze;

Sul finire,

Verso

la

fine.

Posto avv. coi V. Giungere, Capitare, Venire e simili, vale Giungere, ecc. sul finire di checchessia.

e qualora risplende la luna.

A.-0 de
u4.-o
a,

se d-o ciwo d'nn-a cosa; Essere al chiaro d'una cosa, figurai, vale Esserne sicuro e chiarito. Mette a-o ciceo nn-a persnn-a d'nn-a cosa ; Far chiaro uno di qualche cosa. Fargli veder
in un affare, vale Farglielo conoscere chiaramente, Informamelo. S Vcgn a-o ciwo d'nn-a cosa; Venir al chiaro a chiarezza d' alcuna cosa vale Chiarirsene, Venirla a conoscere, Verificarla.

srva avv. Al di sopra, Sopra. de sotto; Al disotto, A disotto, Disotto


al disotto,

Dalla parie di sotto.


figurai.

se a-o de sotto; Essere


sere in iscapilo,
in

Es-

perdila.

lume

^o:
col

Che! Oh! Davvero! Come! To! Badate! Voce esclam. che dinota maraviglia.
V.

A. oeg*io; A

orecchio, A aria. Poslo avverb. Cantare, vale Cantare senza musica, ed

A,<-o ci.
chessia
si

a-o ci ;

Al pi

al

pii,

Alla
di

piii,

Tutt'al pi. Posto avv. vale

Lo stremo
Giocare

chec-

anche senza cognizione dell'arte, accordando le cose colla melodia udita dall'orecchio. (Punto); Punto a orlo V. Punto. -A.

voglia fare o dire.

A.-0

cimmin
al

A.-0 f* d g-iorno;
al

oexin

Allo spuntar del giorno,

fZgj
Alla

volano

In sul d. In

sul far del d, Sul

volante V.

Cimmin.
pi tardi. Posto avv.

Neil'

All'aprir del giorno, Di

romper del giorno, buon mattino.

A.-0 ci tardi;

A.-0 fndo;

esprime Quel maggior tempo che una cosa pu tardare ad aver effetto. Ai suono. Posto avv. vale Per A.-0 quanto apparisce o si sente dal suono. A.-0 confTroiito; Al confronto o In confronto, A petto. Posto avv, coi v. Mettere, Stare,

ciocco;

Al fondo, A fondo, Nel fondo. Poslo avv. contr. di A galla. And a-o fndo; Andare o Colare a fondo o a picco. Affondare, vale Sommergersi. And a-o fndo d'nn-a cosa; Andare al fondo di checchessia, melaf. vale Ino'trarsi in checchessia,
i

Reggere e

simili,

vale Mettere ecc.

al

paragone.

A.-0

consumino; A calo, A consumo. Posto


di

avv. coi V. Dare o Pigliare, vale Dare o Pigliare

checchessia per riaverlo o renderlo mediante pa-

gamento

quanto

s'

consumato; e dicesi massi-

mamente

della cera.

Riconoscerne fondamenti, Andarne alia radice. Caccia a-o fndo un bastimento; Mandare a fondo a picco un bastimento, vale Affondarlo, Sommergerlo. A.-0 g-aloppo; A o Di galoppo. Posto avv. col v. Andare, dicesi del Correr precipitoso dei cavalli, ed anche del cavaliere che fa andar di

Piggi a-o consmmo nn-a persnn-a ; Consumar uno, figurat. vale Malignarlo, Tormentarlo,
Trattarlo con mdignit.

galoppo
milit.

il

destriero sul quale cavalca;

e persi-

vale Correre con velocit.

A.-0 g-ariccio
gariccio
fassi

A.-0 continuo;
P. avv. lo

Al continuo. Al continovo. stesso che Continuamente, Di continuo. Al


contrario, All'opposto,

alle

bilie.

(Zgd); Fare o Giocare al Giuoco fanciullesco che


getta in terra
l'altro,

con

bilie di

terra, grosse

.A.-0

contrio;

da
lia

pistola.

Un ragazzo

quanto una palla la sua bia

A rovescio, A ritroso. Posto avv. vale Contrariamente, Nel senso opposto.

ad una data distanza, e

norma

di

A.-0 cord-in
dino

(Zgd); Fare o Giocare

al

cor-

certe regole tra essi convenute, deve trucciarla colla sua propria bilia, messa sull'unghia del dito
pollice e trattenutavi

in aria. T. di

giuoco del pallone V. Cordin.


Al corrente, In giorno. Po-

dall'indice

ripiegalo, spin-

Al.-o

corrente;

sto avverb. coi v.

spedisce alla giornata


alla

Essere o Stare, dicesi di Chi gli affari occorrenti; o piuttutto

gendola poscia col pollice stesso. d'og-g-i V. i' giorn d'anchu. A.-0 Al gusto. Poslo avv. lo slesso

A-og-iorno gusto;
che Secondo
il

tosto Essere informalo di

ci che accade

giornata.

A.-0
de lutto; Tener uno
informalo di tutto ci che ac-

lammo (Resta);

gusto o

il

palato.

Rimanerci. Usasi dire

S Tegni
al

un a-o corrente

corrente o in giorno di checchessia, vale Tealla giornata.

nerlo avvisalo,

cade

in toscano per Rimaner burlato o cllo a qualche chiapparello. Piggi a-o lammo; Pigliar a mazzacchera o al boccone, figurat. vale Tirar uno al suo volere

A.-0 csto;

Al costo. Posto avv. coi v. Dare Vendere, vale Dare o Vendere una cosa per quel che costa senza guadagno. m. avv. Al coperto, A coperto, A.-0 A riparo, lo stesso che In luogo riparato dall'aria V. A sosto. A-^Q crio; A grido. Posto avv. col v. Ven-

e desiderio per

mezzo

di regali.

A.-0
v.

Poslo avv. coi Mettere, Prendere e simili, vale Mettere in


Al zimbello.
in
beffe.

landSn;

coverto

ludibrio,

Fase mette a-o landn; Farsi beffare o burlare, Farsi mettere alla berlina, Far piazza dei Mettersi da s le ventaruole: Farsi falli suoi,

dere, vale Vendere checchessia subitamente, in

schernire pubblicamente.

un momento.

A.-0 largo;
d.e feug-g-e ;
largo,

Al largo. Poslo avv. vale In luogo

-A.-0

Al cader delle foglie. Posto avv. vale In sulla fine d'autunno. **A-o cu. V. A-o Pane.

cr-va

spazioso.

A.-0

leva do so;
e

I levarsi del sole.

Modo

^-o de
ire, Olire

l ;
al

Al di

l,

e meglio Di

da, Ol-

vale Allo spuntare dei primi raggi del sole sull'orizzonte, punto in cui cessa l'aurora.

avv.

termine. Avv. che indica eccesso.

A.-0 livello; A
nello,

capello.

And

a-o de l; Oltrepassare, Passar i limiti; e figurai. Eccedere, Dar nel troppo, Uscir dal
eofivesiente.

corda,

A dramma.
A lato,

Appuntino, A penPoslo avv. vale N

pi n meno.

A.-0 lu

m. avv.

Allato, Accanto, Accosto.

AOP
A.-0 liang-o V. lunga. A.-0 liing''aiid.a V. A hmg'and. A.-0 lveg-o ; A bacio. Posto avv. vale
parte dove non
mili; opposto
batte
il

OS
A.-0
Dalla
slri-

69

presente

avv. A4 presente,

Di

pre-

sente. Ora,

In questa. In questo tempo, Presen-

temente.

solato,

tramontana e cio Parte o Sito che


sole,

A.-0 principio
cipio.

avv. Al principio.

Da

prin-

Sul principio.
;

A.-0 A.-0

guarda mezzogiorno. V. sotto A-o meno. fZgj; Fare al mazzolino

manco
alle

A.-0 procinto

Al procinto

In

procinto

massetto

Nella necessit, Al punto. Posto avv. col v. Mettere, vale Incitare, Slimolare, Mettere al punto di

V. Masse fio.

A.-0
si

mastro (Zgd);
fa

Pareo Giocare a mat-

dover dire o fare checchessia; e per danno proprio-od altrui.

lo

pi

toncello

ponendo

murielle. Giuoco fanciullesco che in terra per ritto una pietra o

A.-0

pnnto;

AI punto. Posto avv. col t. flet-

tere,

vale Aizzare, Cimentare, Istigare,


cio

Mettere

un mattone, detta il Sussi (maslro) , sopra la quale mettono il danaro convenuto, e poscia allontanatisi ad una certa distanza, ordinatamente tirano una muriella (bccchello) per uno in quel
sussi, e chi
ci

9I

procinto di fare checchessia.

de morte; Al punto di morte,


morire.

Vicino

Vegni a-o punto; Venire


al

al

punto,

al

procinto,
:

coglie e fa cadere

il

denaro, gua-

termine. Essere in tale condizione da

Semmo

dagna

denaro caduto che resta pi vicino alla sua lastra, e quello che resta pi vicino al sussi vi si ripone sopra. Dai nostri ragazzi usasi gioil

vegni a-o punto de scannse ; Siam venuti al punto di scannarci. - E talora per Trattare della questione strettamente, senz'allontanarsi da essa;
che dicesi Venire
al ;

A.-0 meno avv. A!meno,

care con regole alquanto diverse.

quia.

Almanco, Per

Io

Talora dicesi per Cosi, In questa guisa, In tal Al mondo. Alla luce. Posto avv. Il-o

meno. modo.

A.-0

redosso

ridosso. Al ridosso. Posto

mndo;
Dare,

riavv. lo stesso che Al coperto. Al sicuro, paro: A-o redosso do vento; A ridosso del vento,

col V.

vale

Partorire;

col

v.

Venire

cio Posto in

vale Nascere.

A.-0 resto
dire....

omino a-o S Talora usasi come ripieno: N gh' mondo chi posse di.... Non v'ha persona al

il vento non abbia forza. (Daghe); Far del resto, Dissipare, Far repulisti. Dar fondo. Consumar l'asta e il torchio: Mandare a male il suo avere,

maniera che

mondo che

possa

A.-0 pmpanof^Zw^o;;

Fare o Giocare alla domenica o alla settimana, e nel Piem. al mondo. Giuoco fanciullesco che si fa disegnando in terra col gesso una grandissima figura quadrilunga,
arcata dall'un de' suoi capi e intersecata inter-

namente da varie linee. 1 ragazzi saltando a pie zoppo fin gaiissoppoj devono colla punta del piede far passare un sassolino dentro le linee di essa
figura,

A.-0

secondo certe regole tra loro prestabilite. Alle spalle, Addietro, Dietro, Ai fianchi. Posto avv. col v. Andare, vale Seguitar uno. Codiarlo, Andargli appresso, e quasi con

pane;

Far del resto. In term. di giuoco, Giocare lutto il restante del danaro ; e meiaf. Arrischiare tutto. A.-0 rig-lxin (Zg); Fare Giocare al fessurino. Giuoco da ragazzi, che lo fanno gettando in aria una piccola moneta; e vince colui la cui pi vicina al fesso moneta rimane sul fesso mattoni fra loro. che risulta dall'unione di lastre (Zg); Fare a butterarsi la trttola V. Scardsso. A.-0 ; Nella carta. Posto aw. Arrostire, dicesi d'Una certa macoi v. Mettere
ti

A-o scardsso
niera di cuocere

scartoccio
le

costolette, salsiccia

altro,

molestia e importunila.

mettendole ad arrostire ravvolte entro un foglio di carta oliala. Parlandosi di cappone, fagiano
simile, dicesi Affagianare.

S Ave

fugo a-o pane; Aver

il

fuoco

al culo,

preme alcun affare. Che pressalo istantissimamente, Che mostra fretta


ricesi figurat. d'alcuno cui

A.-0 scicntera
(v.
u.),

e sollecitudine. S Mette a-o pane nn-a pcrsonn-a; Metter uno alle spalle; flgur. vale Far importunare con mezzi per via d'amicizia: M' han misso a-o pane questo scighin; Mi misero alle spalle questo
seccatore.

fseJ; Essere al siculera al meEssere da capo alle medesime desimo di sempre. Essere alla medesima cantilena.

Essere sempre da pie come i funaj, vale Essere nello stato di prima, Esser sempre come si era da principio. Allo scoperto. Posto avv. A.-0

scoverto;

vale In palese, Senza coperta.

A.-0 passag-g-in
alla

(Zgj; Fare o Giocare

capriola V. Passaggin.

figur. S Resta a-o scoverto; Rimanere allo scoperto, vale Rimanere in danno.

A.-0 pari ;
meno
Il

Al pari. Al paro, Del pari, Egual-

A.-0 scrollin (Zg);


e santi e in alcuni luoghi

raenie. Tanto quanto,


che.
i

pi

n meno,
allorch

Non

Fare Giocare a Far a gettar in

palle aria.

Al pari, dicono
traffici

Mercatanti,

ne' loro

A-o pezo A.-0 pezo aud;


**A.-o
dall'

non corre cambio. V. pezo.


Al peggio andare. Alla

Giuoco da ragazzi che fassi a questo modo : Ciascuno dei ragazzi agita nel concavo delle mani chiuse alcune piccole monete, in numero
di

cinque
le cui

sei

quindi

le getta in aria,

e vince

peggio de' peggi. Alla pi fracida. Alla pi trista. Posto avv. vale Alla peggio che possa succedere.

monete ricadono a terra voltate in maggior numero da quella parte che venne tra
quegli

loro prestabilita.

pllezzo (Andd);
Modo
Appollajarsi,

Andar a

letto.

Ani

A--0 scilo ;
figurato.

Allo scuro. Al bujo. Posto avverb,


in signif. proprio e

dare a dormire.
polli

basso derivalo per simil.

vale Senza lume; e dicesi

ossia dell'Andare che fanno

a dormire.

A.>po

putn

fZgd); Fare o Giocare

alle

% se a-o sco d'nn-a cosa ; Essere al bujo, all'oscuro di checchessia, che anche di^^i Non sa-

eozzate V. PSntdn.

per mezze

le

messe, flgur. vale Esser senza Iqme

AOT

APE
andari del cavallo, che tra il passo comunale e galoppo; e figurai. Andare velocemente.

cognizione d'alcuna cosa, Esserne per niente informato, Non aver parte ne' segreti, Ignorare. Fd e cose a-o sco; Far le cose al biijo, figiirat. vale Farle alia cieca, a caso, senza considerazione,

il

A.-0 tr-cco
Trucco.

(Zgd); Giocare

al

trucco V.

senza norma. a-o sco; Tener S Teyn


figurai.

A.-0 "verde ;
ai

Al verde. Posto avv. col v. Es-

Far che altri di quello che si fa o si discorre. S Vive a-o sco; Vivere al bujo, vale Vivere a caso, a casaccio, senza cognizione di checchessia. A.-0 seg-no; Al segno. Al bersaglio. Posto avv.
contro un obbietto determinato, o coli' armi da fuoco con altr'armi da tiro per farvi colpo degno.

bujo, allo scuro; e non abbia lume o cognizione

sere,
seria,

vale Esser brullo di denari, Essere in

mi-

col V. Tirare o Trarre, vale Tirare per esercizio

A.-0 seg-o ;
vale

Al sicuro. In sicuro. Sul sicuro,

Alla sicura. Pesto avv. coi v. Andare, Mettersi, ec.

mcina. A.-0 ; Al vivo. Posto avv. vale Veramente, Perfettamente, In maniera simile al naturale; e dicesi per lo pi della pittura. A.-0 ; Al volo, Di volo. Posto avv. vale Volando ; e figurai. In un attimo, In un subito, Di colpo, Di brocco. Di posta. Con ogni possibii celerit: Ogh' andceto a-o vlo; E' vi and di volo. Cap e cose a-o volo; Intender per aria, Conoscer per aria, vale Capir velocemente checchessia.
al'a

Essere

vivo

volo

Andar

far

sicuro, senza paura; e figur. Mettersi qualche cosa con sicurezza ch'essa riesca

A. oxelletto;
Posto avv. col
Vitella
v.

All'uccelletto.

Voce

dell'uso.

Mettere, dicesi d'Una certa

ma-

felicemente.

niera di cucinare la vitella: Vitella a xelletto;


Alle strette,

A.-0 sequeeo;
l'uscio e
il

A
il

stretta,

Fra

all'uccelletto.

muro. Fra l'incudine e


nel

martello, ecc.

A.-0 zielo
alla

(Zgd); Fare o Giocare

a!

frullino

V. A-e slreite

1 significato.

ronzella V. Zielo.

A.-0 so;
sole.

Al sole. Posto avverb. vale In posta al Ai raggi del sole, A solatio, Ave de tcere a-o so; Aver al sole o Aver dei beni del suo al sole, vale Posseder beni slabili. Cnsmmd comme a glassa a-o so ; Liquefarsi

A.'

m. avv. A padiglione, A capanna. Diconsi Le coperte degli edifizi alzale ad angolo, le quali pendono da due lati; e per simil. di
altre

padiggiu.
cose.

Consumarsi come il sai nelDimagrare, Intisichire. Tegni a-o so ; Mettere o Tenere al sole, Molle Assolare, Assonnare, Soleggiare: Tener una cosa
ghiaccio
al sole,

come

l'acqua, fig. vale Struggersi,

Cortinaggio a padiggin; Paralo a padiglione V. Cortinaggio. % Soffila a padiggin ; Soffitto centinaio , cio
%

Curvo a foggia

di

vlta.

A.

pan

(se); Essere allogalo o acconciato, Es-

perch si prosciughi, so; Cuocersi le carni al sole, Abbronzare. S Sta a-o so ; Stare al sole, vale Essere in luogo illuminato dal sole per sentirne il calore, Assonnarsi. A.-O slito; Al solito. Posto avv. vale Nella
al sole

g Bostise a-o

sere a padrone V.
e cegua;

Pan.

pane ed acqua. Posto avv. col v. Tenere, vale Non somministrare altro cibo n bevanda se non di pane e d'acqua. Ce fceto a pan; Cielo a pecorelle V. Ce. A micA.

panclxntto e menetti;
cino,

maniera
consueto.

solita,

Secondo

il

solilo,

All'usato, Al

spilluzzico,

spizzico,

spizzicone,

pezzi e bocconi,

A.-0 spunta. d. g-iorno


giorno.

V. A-o fa d
leva d so. Al chiudere
fin

Modo

oncia a oncia, A tira tira. avv. e vale Poco per volta. Con istento,

A.-0 spunta d so V. A-o A."0 streixze di uggi;


degli occhi. Posto
vita.

Con risparmio.

A.

pao;
v.

Stare,

avv. lo stesso che In

di

eguale:

paro, A par, AI pari. Posto avv. col vale Stare a confronto, a petto, Esser pu std a po de chissessas; Egli
di

Alla morte.

A.-0 tag-gio
taglio,
la

(Vende); Dare o Vendere


l'

cio

Non

intero capo di checchessia,

ma

A parmi A
far dei

pu stare a paro
;

chicchessia.

ritaglio.

Posto avv. col v. Ven-

parte tagliata dal tutto.

fZgj; Giocare al pallottolajo V. Teitetto. A.-0 tintin (sej; Essere a un pelo, a manco d'un pelo, Esser sul punto, vale Essere vicinissimo a far checchessia, Esser per farlo di moal

A.-0 teitetto
tettino

mcno. dere V. g / ommi n se mezan a partili ; Gli uomini non si misurano a pertiche o a canne, ovv. Il
cavalli

non

isl

nella
II

groppiera.

Dicesi

proverb. per significare che

fondamento delle

A parolle; A
A. passetto

cose non consiste nell'apparenza. parole. Posto avv. col v. Venire,

mento

in

momento.
al

confitemini, cio Vicino a spirare. In punto di morte. A.-0 tio; Al tiro. Al bersaglio. Posto avv. coi V. Mettere o Porre, vale Porre al segno dove i tiratori drizzano la mira per aggiustare il tiro. A.-0 Al torno, AI tornio. Posto avv. col V. Lavorare, dicesi di Ci ch' fatto con quell'ordigno che chiamasi Torno, sul quale si fanno diversi lavori di figura rotonda ed ovale. S Paci fwla a-o trno; Parer falla al tornio, dicesi di Cosa benfatta, di belle forme, aggraziata,
lumicino,
al

Metaf. vale Esser alla candela,

vale Altercare, Contrastare, Contender con parole. m. avv. Passo

a passetto

A pasto;
A p; A
)i

tSmo;

passo: Di passo, Adagio. A pasto. Posto avv. coi v. Mangiare Bere, vale Mangiare o Bere solamente nel tempo della colazione, del desinare e della cena.
pie,

piede,

piedi. Posto avv. coi v.


simili, vale

Andare, Venire, Tornare e


co' propri piedi,

Andare,

ec.

non sostenuto n portato da

altri,

A A

pie

piede, talvolta vale In fine. lista;

Da ultimo:

p de

pie di

lista,

cio L'ultimo.
col v. Tirare,

ciantu; A pie fermo. Posto avv.

falla

a pennello.

nel giuoco delle bocce vale Tirare nella boccia

A-'O trotto;

Di

trotto,

Trottone, Trottando.

dell'avversario restando fermo su due piedi, cio

Posto avv. col Y. Andare, dicesi d'Una spezie degli

Senza

far alcun

passo innanzi.

kP

APP
frangiare
il

ni; A pie igoudi, V. Descso.


sciti;

pie scalzi, Sgambuccialo

pan di bando, vale 3IangiarIo e non


all'ozio,

guadagnarselo.

pie ascntli,

Con

pie secco. Pos'o av-

Mantegni un a petton; Sfanteuer Uno


senza
far

verb. vale Seccamente, Asciuttamente, Senza ba-

nulla.

gnarsi

piedi.

w Figur. vale

Impunemente, Senza

castigo,

danno

A. A.

peuxi

pezo
A

(Porta); Porta a bilico V. Porta. avv. Alla peggio. Al peggio, Nel peg-

simile: Sciorttne ape sciti; Uscirne illeso, senza danno o castigo. zunti; A pie giunti, A pie pari. Posto avverb. col
V. Saltare, vale Saltare coi piedi congiunti insieme,

gior

modo possibile. andd; Al peggio andare V. A-o pezo andd.


piacimento,
arbitrio,
cito,
libito,

A. piaxel; A

Ad

A piacere, A plaA senno, A talento.

senza separare l'uno


S Piggi
a calci Resta

dall'altro.

o Pigliar nel deretano, vale Scacciar uno percuoio


calci

a p in

cu; Pigliar a

tendolo col piede.

a p; Restare a piedi, figurai, vale Rimaner deluso nella speranza d'ottener qualche bene o
impiego che s'aspettava.

Posto avverb. vale Secondo la volont. Quando e come pare e piace. A mce, a t, a so piaxe; A mia, A tua, A sua posta, A mio, tuo, suo comodo. Quando mi, torna bene. ti, gli

A. picclietto
V. Picchetto.

(Zgd)

Giocare a picchetto

A- ^eg-inn-a; Alla diavolata, Alla balorda, A bioscio, A bue, A cazzotti, Alla peggio V. A bagorda. A. peizo ; A peso. Posto aw. coi v. Comprare
Vendere, vale Comprare o Vendere secondo

A. piceo
Andd a

avv.

picco. T.

mar. La direzione

si dice L'ancora a picco, quando pende perpendicolarmente.

perpendicolare d'una cosa; cosi

picco; Andar a picco o a fondo,

Som-

mergersi. Dicesi d'una

il

peso.

A. penna,
Non
corrente;

peso lordo, e comunem. Al lordo, dicesi di Pesi che non son netti di tara. d'u; A peso doro, cio Tant'oro quanto il peso della cosa comprata o venduta; e figurai. A carissimo prezzo. netto; A peso netto, e comunem. Al netto, dicesi di Pesi che son netti di tara. m. avv. A penna. Colla penna. In iscritto: Aggiunto di Testo, vale Scritto a mano,
brutto;
istampato.

A,

Vira a picco; Virar a bordo sull'ancora ridotta gi a picco. pig-na; A pina. Posto avv. vale
di

Nave quando si affonda. picco. T. mar. Virar di

forma

pina,

cupola.

A.

pissae
e culo V.

(Zgd) ; Fare o Giocare

a punta

Zgd.

A. pittin
A
e lalora

pittin
A

poco per volta,

avv. A poco a poco, grado a grado, A bel bello;


spilluzzico,

miccino,
le dita,

spizzico,

leccarsene

A. pixn; A
tutto correr di

\.A panchutto e menuetti. A pigione, A fitto. Ad affitto V.


ecc.

penna corrente,

Pixn.

penna, cio Con speditezza.

A. poclii
^,

per votta;
A
Essere o

Alla

spicciolata,

A. pennello; A

pennello. Posto avv. col v.

Alla spezzata. Alla sfilala,

pochi per volta.

Fare, vale Far con maestria, ottimamente, perfettamente. Appuntino, onde Fa nn-a cosa a pennello; Far una cosa a pennello, vale Farla
:

A.

porta;
avv. coi V.

In grado, In istato, Nel caso. Posto

Non

Essere, vale Essere

Non
**A.

essere in istato, in grado, in possibilit

tccellentemente bene. Ancoa a pennello; Ancora in pennello V. Pennello.

di dire, di fare, ecc.

V. A-o caxo.

portopig-liug-g-io
solato.
il

A
m. avv. A perfezione, A penOttimamente; e talora A meraviglia, Ec-

avv. A caldino, Al sole: Accompagnato col v. Stare,


sole affine di riscaldarsi,

A. perffezin
nello.

vale Stare dove batte

Assonnarsi.

cellentemente,

filo,

menadito.

A.

possesso
Adire V. Andd.

(Andd); Andare

al

possesso.

A. pertxelli
Punto.

(Punto); Punto a buchi V.

A.postat
V.
v.

A. pessL (Punto); Suppunto V. Punto. A. pessl 5 A pezzi, A brani, Brano a brano A tocchi. A, pto; A petto, Appetto. Posto avv. col
Slare, vale Stare a fronte, in confronto, a
forze.

V. n. Apostatare : Rinunziare alla sua fede. Partirsi dalla sua religione. (Stiva); Stivai duro, Slival da postiglioni V, Stivd (nome).

posti^g:ionn-a

A. postisso

com-

petenza, in gara, a tu per tu. Essere uguale di

S Ave un figgiu a peto; Aver a petto un bambino,

vale Allattarlo.
Salita a(*clive, erta, ripida,

avv. A posticcio, Disacconciamente, Con negligenza; e talora Finlamente. A. A posto. Posto avv. col v. Mettere, vale Allogare, Collocare le cose dove richiede l'ordine e il luogo ad esse destinato. Tegni e moen a posto ; Tener le mani a s V.

posto;

Monta a peto;

ma-

lugo.
a.

lagevole a salire.

Apostrofa v.
t)

Apostrofare: Propriam. Porre

Piggiselaa pto; Pigliarsela a petto, a cuore V. A-o chu nel 2 significalo. % Ptggisela a peto per un; Pigliarla per uno, vale Assumerne la difesa. Proteggerlo, Impegnarsi

nella scrillura apostrofi,

Segnare con apostrofi,

Figurai,

vale Pungere, 3Iotteggiare, Proverbiare,

Dir villanie ad alcuno.

A-ppd

per

lui

in alterco,

rissa o simile.

% Scaa a peto; Saia orla o ripida, dicesi Quella che ha poca pianta in proporzione della grandezza.

s. m. Paratore : Quell'artefice che in occasione di feste o sacre o profane adorna con festoni , drappi , arazzi ed altro , le chiese o i luoghi dove si fa la festa. Dicesi anche Festa-

A.

petton
usasi

avv.

tradimento, Di bando: ed
significato:
il

comunem. in questo G pan a petton; Blangiare

Mangia

pane a tradimento,

ma questi prcpriam. Quegli che intraprende e dirge gli apparali delle feste. iA.ppci>egria Y. a. Apparecchiare, Preparare,
iuolo e Festaiolo;

62

.A!^t>

PP
Il

Apprestare, Approntare, Allestire, Ammaniiare,

Apparato e Apparecchio V. Appaegio nell'ultimo


significato.

Amraannire: Mettere in ordine, in pronto. Apparecchiarsi, Approntarsi, S Appaegidse l. p. Ammannarsi, Ammannirsi, Mettersi all'ordine, ecc. A-ppaeg-io s. m. Apparecchio, Apparecchiamento, Apparato: Preparamento di tutti gli oggetti
t

Il

Parato, Paramento, Paratura,

Addobbo: Quegli orsi

namenti

drappi, co' quali

adornano
:

le

pareli

dei templi o delle case per qualche festa.

A-pparensa
II

s. f.

Apparenza

Quello che ap-

necessari per lo pi di festa o di convito,


Arti pigliasi

parisce ed in vista.

Apparecchio, Preparazione: Nelle

d'ordinario per L'effetto delia saida, colla,

gomma
i

od
le

altra materia, colla quale si


tele

fanno

lisci

panni,

o simili all'uscire della fabbrica, per cui restano incartali e lucenti ; il che comun. chiamasi Cartone, onde: D l'appaegio; Dar il cartone,
Rincartare, cio Dare l'apparecchio , il lustro, ec. Apparato ed Apparecchio. T. chim. Cos dicesi ne' Laboratori di Chimica o ne' Gabinetti di Fisica

Appa^g-
fare,

Tutto ci che serve a denotare un sistema di vai ordigni, macchine e strum. necessari per intraprendere e condurre a termine un qualche esperimento. V. a. Appagare, Render pago. Soddisi

Apparenza, per contrapposto di Realt, Sostanza; ed usasi per lo pi in cattivo senso: A l' tutta apparensa; Ell' tutta apparenza, u Aspetto, Sembianza, Vista. Finzione, Simulazione, Velo, Manto. 3 All' apparensa; In apparenza. Apparentemente. Posto avv. Per quel che appare in vista. g De beli' apparensa ; Di bell'aspetto, Di bella presenza. Appariscente, Compariscente, Vistoso, Vago, Avvenente, Bello. L'apparensa a l'inganna; L'apparenza inganna. Prov. e vale Non bisogna fermarsi a ci che mostrano al di fuori le persone e le cose per coIl

S
n

Appagse
tarsi,

Contentare, Acquietare. n, p. Appagarsi, Soddisfarsi, Contenalla

noscerle bene.
Salva /'ap^jorerasa; Salvar l'apparenza: Condursi
in

Acquietarsi, Acquiescere. de raxn; Pagarsi di ragione: Cedere

modo

-A-ppar
parre,
vista
I)

che nulla appaja meritevole di biasimo. v. n. Apparire, Comparire, antic. Ap:

ragione, Acquietarsi.

Comparre

Farsi vedere, Presentarsi alla

A.ppa.iza.iiix
A.ppa.lli/

add. Zotico, Tnghero, Tozzo,

altrui.
all'

A-ppaltat
A.ppalto

Grossolano: Di maniere scortesi e villane. v. a. Palliare, Colorare, Mascherare V. Pallia. Quegli che pis. m. Appaltatore glia in appalto; e comunem. Impresario, Imprenditore V. Impresalo. s. m. Appalto: Quell'incetta, e pi propritm. Quel monopolio, per mezzo del quale una o pi persone, unite in societ, si fan soli padroni di un traffico, d'una mercanzia, ecc. per venderla al prezzo che loro piace d'imporre, pagando perci al pubblico al principe una somma determinala. I) Appalto. anche un Contralto sinallagmatico, il quale ha luogo quando si commette ad alcuno di fare un lavoro mediante un prezzo, e ci sia che questi somministri soltanto l'opera od anche la materia; e diccsi anche Impresa V. Impreiza, % D in appalto; Bar l'appalto o in appalto. Ap:

Apparire, Comparire, per Mostrarsi


viso: G/i' apparso

a Madonna;
f.

Gli

improvapparve la

Madonna.

A-pparizin

s.

Apparizione, Apparimento,
:

Comparsa, Comparizione

L' apparire.

Appartamento

s.

m. Appartamento,

d-

min. Appartamentino: Aggregalo di pi stanze che formi abitazione libera e separala dal resto della casa. - Quartiere, dimin. Quartierino: Aggregato di pi stanze a uso di abitarvi una o pi persone
insieme, ma che per lo pi fa parte d'altra maggiore abitazione, n ha cucina in s. n. p. Appartarsi, Tirarsi da parte.
Segregarsi, Separarsi, Dipartirsi, Sceverarsi, Scostarsi, Allontanarsi,

A-ppartse

Cansarsi.

Apparteg-ni
prio. Spettare
;

v. n.

Appartenere, Esser pro-

e talvolta Risguardare, Concernere,

Toccare, Convenirsi, ecc.

paltare:

Concedere altrui dazi pubblici, acciocch; pagandone una somma determinata di danaro li
i

Apparto!
volgo
fior,

v.

a.

Partorire e Parturire, e nel

A-ppau
nel

riscuota a suo rischio. S Piggi in appalto ; Pigliar l'appalto o in appalto. v. a. Panare: Rivoltare carne o altro

anche Scodellare: Dar in luce o al mondo. Sgravarsi d'un bambino. Divenir madre; altrim. Infantare, ma voce antica e francese.

Appartxi

add. Appartalo, Separato, Diviso,


p. Appassionarsi, ImpsPrendere passione o dolore

pane

tritalo

in

mortajo o
Panalo.

si)riciolato

nella

Discostalo, Riposto.

grattugia, per poi friggerla.

Appasciouse n.
sionarsi. Passionarsi
di checchessia.
di
:

.A.ppa.xiii

p.

pass.

A-ppann
ai

.^gua appan; Acqua panata V. jEgua. v. a. Appannare: Coprir come


un panno, facendo perder
metalli
altrimenti,
la

Appascionu.

p.

pass. Appassionato, Pas-

lucentezza

ai vetri,

sionato, Impassionato: Preso da passione; e

sem-

e altre cose lucide alitandovi dentro dice dell'Offuscare la vista,

Apptana
si

plicem.

Afflitto,

Malinconico, 3Ieslo.

Appannare, fgur. ed anche il lume

dell'intelletto.

Appattase
Il

Appannse
parato
le

n.

p.

Appannarsi.

A-ppara
%

v. .

pareti
n.
p.

dei

Paiare, Addobbare: Ornare con templi o delle case.


Pararsi.

(JEguaj; Acqua borra, Acqua limacciosa, fangosa V. jEgua. n. p. Pattare, Impattare, Far patta pace: Pareggiare le partite. Non vincere e non perdere; e dicesi comunem. del giuoco.
Rifarsi, Rivalersi, Ricattarsi, Vendicarsi,

Far bansi

Apparse
quando

Dicesi dei

Sacerdoti
S

diera di ricatto.

si adornano dei paramenti sacerdotali per celebrarla messa o per altra funzione ecclesiastica.

se

pu n vince n appalta; Non


n
pattarla,

pu n

vincerla,

vale

Non

restar superiore,

A.ppax*ato
altra

s. m. Apparalo: Apparecchio formale per qualche pubblica festa, solenne azipne

n nel

pari,

Appattumio add. Cupo, Pensoso, Taciturno,


Serio, Malinconico.

ma

al

di

sotto.

cos importante.

APP

APP
Pacificare,

63

Appaxenta/
ciare,

v.

a. i^ppaciarc,

Pa-

AppillA.

Acchetare, Tranquillare, Calmare, ecc.


n.

V. a. Accalastare: Far calasfa, e dicesi propriam. delle legna, ma persimilit. anche d'ogni

Appaxentse
quillarsi,

p. Appaciarsi, Pacificarsi, lo

Trancol-

Calmarsi: Deporre
furore.

sdegno,

la

altra cosa che si ammassi o si ammonti: allrim. Abbarcare, Abbicare; quest'ultima voce usasi per

lera,

il

Ammucchiare
n. p. Appellarsi.

covoni.
V. a. Appiccicare:
pigli

-A.ppellase

T. ^imr. Richia-

A.ppillotta
zia

Fare con astu-

marsi da una semenza, e domandar nuovo giudizio a giudice superiore.

che alcuno
il

siero,

sopra di s la cura, il pencarico d'una persona o d'una cosa.

A.ppello
Azione
far

s.

m. Appello, Appellazione. T. giur.

A.ppiss o fug-o ;
care
Il

un tribunale superiore per riformare o cassare un giudizio profferito da


di ricorrere a

il

Appicciare o Appicfuoco, vale Accenderlo.

un tribunale
ti

inferiore,

-A-ppisso

Il

Chiamata, e nell'uso anche Appello. T. mil. Battuta di tamburo o Quel suono di tromba, al quale si raccolgono soldati in un luogo determinato per la mostra o rassegna, o per chiamarli a battaglia, onde: Fa l'appello; Fare o Battere la chiamata, Far l'appello, vale Chiamar i soldati pei motivi sopraddetti. Chiama, e nell'uso anche Appello: Quello che si
i

Smoccolare, parlandosi di Lume V. Ammacca. add. Acuminato, Appuntato, Puntuto, Puntaguto; quest'ultima voce disusata: Acuto in punta.

Naso

Appittettoa
A-ppitt
a beccare
il

appissiio; Naso appuntato. add. Picchiato,

Picchiettato,

Brizzolato, Indanajato V. Pitfettu.

xelli;

Allettare:

Avvezzare

cibo agii uccelli; che anche dicesi

Tirarli su a beccatene.

fa

dai professori alle scuole.

Appittoe

% Corte d'appello; Corte d'appello V.


**

Crte.

lare,

nn-a persnn-a; Adescare, AllelAmmoinare e Ammuinare Incitare o Trarre


:

appende piccare Appenn-a avv. Appena, A


in

A-Ppenaccu.

V. Appaizanu. v. a. Appendere, Sospendere: Apallo; e talora per Impiccare.


pena. Soltanto, So-

uno

sue voglie con lusinghe, carezze o inganni. Dal francese Appdter.


alle

A.ppixona
priam. zione e
cesi
di

v. a.

a pigione o a fitto.-

Appigionare, Affittare : Dare Appigionare si applica pi procase o


altri

lamente; e talvolta accompagnalo col Che, vale Subito che, Tostoch, Non appena, Quando.

all'afftto delie

luoghi d'abita-

di stazione; Affittare pi generico, e di-

A-ppennella nn'ncoa;
lare o

Appennel-

terreni,

mobilie, abiti, ecc.

impennellare un'ancora. T. mar. dar fondo ad un'ancora piccola davanti ad una maggiore, a cui questa unita, per dividere il suo
sforzo, e ritenerlo nel caso che fosse per arare; ci che si pratica quando si prevede cattivo

ApplaiKii
le

V. a.

Applaudire, Applaudere, Plau-

dire: Far applauso o plauso, per Io pi battendo

mani

e talvolta per
V. a.

Commendare, Encomiare.
Adattare
in

Applica
tatto;
Il

Applicare, Apporre:
un'altra

una cosa sopra

modo

che sia a con-

tempo

Appensase
A.ppeSt

aumento
n.

di
p.

vento.

Appensarsi, Por mente,

Far allenzione, Metter pensiero. Pensare. V. a. Appestare, Ammorbare V. Accntaggi, Impesta.


V.
a.

11

e dicesi anche dei rimedi esterni. Applicare per Assegnare, Destinare : L'han applicu a-o Ministero; Lo applicarono al Ministero. per Riferire una cosa ad un'altra. Farne la

A-ppeti
tito,

Appetire,

Apptere, Bramare,

applicazione.

Desiderare.

inn-a penn-a; Applicare una pena, vale Infliggere una pena dalla legge prestabilita ad un
dato delitto.
in

A-ppetitto

s.

m. Appetito, per corruz. Appi:

e per ischerzo Appipito

Appetito differisce da Fame. propriam. relazione al bisogno d'alimentarsi, sia che venga da troppo lunga astinenza, sia che nasca dalla voracit naturale dell'animale. L'Appetito ha'pi di relazione al gusto, ed ha la sua causa

Desiderio di cibo. La Fame ha pi

care,

scciaffo, ecc. ; Accoccare, AbbrieAppoggiare, Appioppare, Appostare, Sciorinare, Girare un pugno, uno schiaffo e simili,

pugno, un

vale Darlo, Blenarlo..


Appiicdse n. p.
qualsiasi

Applicarsi Darsi o Mettersi a cosa con tutto l'animo; ed anche Stu:

hanno gli organi a trovare piacere nel mangiare, unita ad una grande capacit di stomaco.
nella disposizione che
del

diare con attenzione.

ApplicaziM.
mento.
resti

s.

f.

Applicazione,
di

Applica-

Adattazione*: L'azione

applicare, di
s

Agss

l'appetitto; Aguzzare, Conciliare, Ecci-

adattare una cosa a un'altra, accostandola

che

Provocare l'appetito. S B5n appetitto; Buon appetito: Augurio solito farsi a chi s'appresta a mangiare o sta mangiando. S Pe-a fabbrica dell' appetitto; A pr del pentolino. S Perde l'appetitto; Perdere rapi)etito, il cibo, il mangiare.

tare, Stuzzicare, Solleticare,

Il

aderente; ed anche per Relazione d'una cosa ad un'altra. Applicazione, figur. Quell'operazione dell'intelletto, il quale intento allo studio di qualche cosa.
V.
a.

A-ppog'g'i
Il Il

Appoggiare V. Arremba.

Appetittoso
Ghiotto,

Appicca

add. Appetitoso, Appetitivo, Gustoso: Che desta, aguzza ed eccita l'appetito nel mangiare. V. a. Impiccare, Appiccare, Appendere, Impendere, Sospendere, Aorcare, Inforcare, e scherzevolm. Mandare in Piccardia: Sospendere alcuno per la gola con laccio o capestro sulle forche per dargli la morte.

Appoggiare, per Convenire, Acconsentire, Prestar assenso. Approvare. Poggiare v. n. T. mar. Navigare colla nave che
si

Appiccdse n. p. Impiccarsi, Appiccarsi, dersi, Impendersi.

Appen-

penda ov' legata la poggia, cio a destra, il che fa quando il vento trae da sinistra, ed propriam. contrario di Orzare, Andare a orza, che Navigare colla nave pendente a sinistra, e avviene quando il vento spira da destra. a labarda; Appoggiar la labarda, figurai, vale Andar a mangiare a casa altrui senza spendere. nn-a persnn-a, wm-a raccomandaniSn, ecc.;

^4

A3P

APP
S

Appoggiar uno, una raccomandazione, un ricorso


e simili, vaie Raccomandarlo, Caldeggiarlo. Appoggise n. p. .Appoggiarsi Posarsi su checchessia, Valersi di checchessia per sostegno.
:

And appruvo; Andar


nire
tare
l'altrui

appresso. Andare, Vefigur.

Tener dietro. Seguitare: e


opinione.

Segui-

a nn-a persnn-a; Appoggiarsi


in sci
del

a uno, figurai,

vale Chiedergli appoggio, protezione, ajuto.

magia do vexin;
vale

Appoggiarsi sul
il

muro
al

And appruvo a-i atri; Andar per la pesta, Andarsene colla piena, Seguitar la comune. Modo figur. V. Andd co-a corrente in And. % se appruvo a fd nn-a cosa ; Esser presso
%
dietro a far alcuna cosa, vale Starla

vicino,
di

Appoggiare
s.
f.

suo edilzio

facendo.

muro

propriet del vicino.

A-ppog-g-iata
una Nota

Appoggiatura.'^, mus.

da una nota qualunque, ed anco da una pausa, ma seguita da una nota armonica, a cui deve aderire. A-ppog-g-io s. m. Appoggio : Qualunque cosa serva di sostegno a checchessia; e metaf. Ajuto,
adiacente, preceduta
Sostegno.

appruvo; Farsi scorgere: Dar da dire da parlar di s. Dar che dire. Far dire di s de' fatti suoi. Far dire altrui o la gente. Pcrdise appruvo a unn-a personna; Intabaccarsi, Incapestrarsi d'amore. Esser bacato o intabaccato d'una persona. Perdersi dietro ad essa: Invaghirsene perdutamente.

Fase

ammi

Sta
v. a. Abbottonare:

A-ppoDunell

Fermare
:

alle

appruvo a nn-a personn-a; Star dietro spalle d'uno, Serrare panni o il panno
i

con bottoni V. Appunta nel 1 significato. A-ppoiMLinellu. p. pass. Abbottonato Fermato con bottoni. S Bcchin appommellu; Bocca da sciorre aghetti V. Bcchin.

addosso alcuno.

Essergli

alle

costole:

Essergli

sempre dattorno,

Sollecitarlo, Stimolarlo per

con-

seguire checchessia.

-^PP'^^^ V. a.
Valutare V.

Apprezzare, Prezzare, Stimare,


a.

Stimma.
v.
i

A-ppomiixvi
dicesi
di
fiori.

add.

Non

isbucciato, Chiuso; e

A.pp5iid.ev. a. Piantare V.

Acciant nelfsign.

Affondare, Intromettere, Introdurre: Cacciare al-

cuna cosa

in

un'altra con qualche violenza per

A-pposta

Afppost

-A-pptronise
lento,

quanto si vuole. S Appndise in ta bratta; Ammemmarsi, Ammelmarsi, Affogarsi nella melma, Impantanarsi. avv. A posta, A bella posta, A bello studio, A bel diletto, Appositamente, Appostatamente, Espressamente. avv. Appostare, Far la posta. T. cacc. Posta Quel luogo dove si suol porre il cacciatore attendendo che passino le fiere cacciate che vuol pigliare V. Andd a posta in And. n. p. Impoltronire, Anneghittirsi, Impigrire, Infingardire, Infingardirsi: Divenir
farla penetrare

Propagginare. T. d'agric. rami delle piante e i tralci della vite senza tagliarli dal loro tronco, affinch faccian pianta e germoglino per se stessi. V. n. Approfittare, Profittare: Fare Trarre profitto, Far progresso. Acquistare, Guadagnare, Avanzarsi. Approfittse n. p. Approfittarsi, Prevalersi, Giovarsi: Non perder l'occasione. A.pprofV>iidl v. a. Approfondare, Approfondire, Profondare: Scavar a fondo, Far pi proCoricare sotterra

A:pproana

A-pprofitta

fondo.
Approfondse
dirsi,

n.

p.

Approfondarsi,

Approfon-

Profondarsi; figurat. vale Internarsi, Speculare addentro, Andare al fondo delle cose, Studiar a fondo.

-A-ppropria

v.

a.

Appropriare, Appropiare:
propriet. Attribuire.

negligente, infingardo.

Far proprio, Recare

in

A.ppottifrse
Incarognarsi
male.
,

n.p. Impelagarsi, Incarognirsi,


:

Approprise

n. p.

Appropriarsi, Farsi proprio,


n. p.

Intabaccarsi

Perdersi o Radicarsi

Impadronirsi, Far suo. Attribuirsi, Arrogarsi.

profondamente

in checchessia,

ma

per lo pi nel

Appro8ciiM.ase

Approssimarsi, Av-

vicinarsi, Accostarsi; Farsi dappresso, davvicino.

A-Ppottignix

dicesi degli occhi V.

dd; Cisposo, Caccoloso; e Fuggi pottini in ttggio.


1" signif.

A-ppoacitamente \. Apposta nel


dente, Apprenditore
cita
in
:

Chi rie d ma di atri, so se gh'approsrima; Chi ride del mal d'altri, ha il suo dietro l'uscio. Prov. di chiaro significalo.
simativamente, Per approssimazione, Poco presso,

A-ppoxito add. Apposito, Acconcio, Opportuno. A.ppx*eiidista s. m. Apprendista, ApprenColui che impara o
si

A-pproseimativament avv. ApprosA un


di

eser-

presso, Quasi.

alcuna professione.
s.
f.

Approvit V. a. Approvare: Giudicar


i

per buono.

j(Lppx*exisciii
tosto

Apprensione, Apprendi-

Tener per buono o per vero. Ricevere, Accettare.


Approvare, per Autorizzare, Ratificare, Convalidare, Confermare. A.ppro"^azi5ii s. f. Approvazione, Approvamento. Assenso, Consenso, Annuenza. Approvazione, per Autorizzazione, Confermazione,
1)

mento, Sgomentamenlo, Tema, Timore, o piutil primo grado del timore. S Mette in apprenscin ; Dar apprensione, Metter in apprensione: Indurre sospetto o timore. S Std in apprenscin; Star in apprensione: Dubitar temendo. A.ppx*eseiitase n. p. Presentarsi, Appresentarsi Recarsi innanzi alla presenza. Affac:

Ratificazione.
i

A-pprowixiona

Talvolta per Applauso, Aggradimento.

ciarsi

Mostrarsi.

A.ppretta
sciare.

A.ppru.vo

v. a. Pressare, Impressare, ImpreFar pressa. Incalzare, Atfrettare, Costringere, Sollecitare, Stringere fra l'uscio e il muro. prep. Appresso, Dietro, Dopo, A pruovo; quest'ultima voce antiquata. Usato come avv. di tempo, vale Dopo, Poscia, Di poi, Indi, In seguito.

v. a. Approvvigionare, Approvvisionare: Provvedere, Far le necessarie provviste. Fornir di vettovaglie. Vettovagliare.


s. m. Approvvigionamento, Approvvisionamento Provvista, Provvedimento, Vettovaglia, Annona. Dicesi co,

A.ppro'wixionam.ento
munem. per
citt
la

Fornitura o Provvista

di

viveri

d'altre cose necessarie alla sussistenza d'una

d'un'armata.

APR
^ppullii
dieiare,
V.
a.

AQU
Infracidare, Fra, eccedentemente da

65

Infradiciare

Immollare: Bagnare

S Mette a pruva; Mettere a prova o alla provi vale Provare, Sperimentare.

capo a piedi.
S

AppuUu p.
Bagnato
bagnato.

pass. Fracido, Fradicio, Fracido

mezzo,

fracido, vale Eccedentemente


V.

molle e

Piggid pruva; Trrea prova, vale Prendere checchessia sotto condizione di farne prova, sperimento, cimento.

A. x>ru.va
a.

appunta.

de l>5ml>a;
bomba;

btta di

bomba.

Abbottonare, Allacciare, Affibbiare, Aggangherare: Fermar con bottoni, con laccio, con fibbie, con gangherelle (corcclti). Appuntare, Far punto. In terni, di Comm. vale Sosprndere le operazioni mercantili per riparare danni avvenuti o pericolo di fallimento. 1' Sequestrare: Fermar un oggetto prezioso, ricorrendo agli orafi perch ne siano avvertiti e ritengano la cosa di mal acquisto. cannn; Puntare il cannone Disporlo in modo
:

Dicesi di Quegli edifizii, di quelle opere di fortificazione, di quelle

armature difensive che resie figurai,


si

stono

alle

btte della

dico

che, sparato, colpisca l'oggetto cui

sha

in

mira.

Parlandosi di .Moschelteria, direbbesi Mirare. fuggio ; Impuntare il foglio. T. stamp. Metter

nel

punto

il

foglio

da stampare.
carta.

Persona incorruttibile, fedele, costante, ecc. cio Capace a resistere a qualunque assalto, prova cimento. A. A buon mercato, A buon prezzo, A basso prezzo, Per basso prezzo. fisso; A prezzo fsso o fermo, e nell'uso tose. A ^ prezzo fatto, vale A prezzo inalterabile. A. pi^iiniiia m. avv. Alla prima, -\lla bella prima, Al bel primo, Sulle prime. Di primo acchito, Dapprima, A prima giunta. Di primo tratto. Di subito. Subito subilo.
di

anche

prexo;

nn-a carta; Puntare una


lo

T. di giuoco,

A. priinin'aspetto

stesso che Tassarla.


Soffrir

A pr'iiniiia vista
A A

nn-a parolla;
offeso.

male un detto, Restarne


:

nn-a persnn-a; Appuntar uno Far nota di Chi non andato a far l'ufficio suo, per ritenergli il premio, e fargli pagar la pena; il che si dice anche Dargli un'appuntatura. g Appuntdse n. p. Abbottonarsi, Allacciarsi, ecc. V. sopra Appunta nel 1 signif.
una
si

A prinns;
misura che, Di
V.

n Appuntarsi, Arrestarsi, Affermarsi, dicesi di

cosa che scorra e che per qualche accidente

A proporzin mano A propoxitA


;

primo colpo, X prima prima mano, Da principio. Sul bel principio. Alla bella prima. Dapprima, Primieramente, ecc. A sassate, A colpi di sassi. Posto avverb. coi v. Mettere o Pren-Jere, vale Percuotere altrui a colpi di sassi; e col v. Fare, vale Percuotersi vicendevolmente co' sassi.

A primma vista. A prima vista, fronte, A prima giunta,


V.

m. avv.

m. avv. A proporzione, A in mano. A proposito. Posto avv. coi


ecc.
in

fermi nel corso;


girella
I)

e parlandosi

della corda della

Arrivare, Cadere, Tornare, Venire e simili,


acconcio, in ta-

carrucola (laggi), quando uscita dalla gola della pi non iscorre, "dicesi
Incarrucolarsi.

vale Arrivare, Cadere,


glio,

Adontarsi, Offendersi, Arrecarsi o Aversi a male,

Tenersi offeso.
in ( parla o in lo leze; Impuntare o Incoccarsi nel parlare o nel leggere; si dice di Colui che

acconciamente, opportunamente, adattamente, ecc. Oh appui.to Ora A propoxito ! A proposilo che mi risovviene... Locuzione rammcntativa che
!
!

s'introduce assai

volte ne' discorsi,


sul proposito.

come

sino-

A-ppunto^meiito

ed inciampa. 6 bccn in ta ga; Far nodo alla gola. Sentirsi far nodo; dicesi d'un Boccone che si fermi in gola slenti ad andar gi. e nell'uso s. m. Posta, anche Appuntamento: Accordo o Convegno fra pi persone di trovarsi in luogo stabilito due e ad ora determinata, onde: Dse l'appuntanel parlare o
nel leggere s'arresta

nima

di

Giacch siamo
il

Giacch cade

a proposilo
ig

dire e simili.

Mal a propoxito o Fua de propoxito; Mal a proposito, A sproposito, Fuor di proposito, A


contrattempo, In mal punto, Fuor
di

luogo.

Parl

Hispnde a propoxito; Faveilare o Ri-

menlo; Darsi
11

la

posta, vale

Fermar luogo e tempo

per checchessia.

Appuntamento, per Stipendio, Paga, Onorario, Assegnamento, Provvisione, Mercede.


s. f.

A A pg-ni

Appuiitata
-A^ppuntella
puntelli.

Appuntatura: L'appuntare.
Puntellare,

v. a.

Appuntellare:

sostener con pu.telli; ed anche Metter uno o pi

-A-ppuntin

avv. Appuntino, Appunto, Per appunto, A filo, A sesta, A capello, A pelo, A penna e calamajo, Per filo e per segno, \ pi in qua n pi in l, i\' pi su n pi gi, ^ troppo n poto, iN pi n meno. Esaltamente, Precisamente, Compiutamente, g Save nn-a cosa appuntin; Aver una cosa per alfabeto, vale Saperla appuntino.
p.

A punta de diamante; A punsBilanza A quaddretti; A quaterno


sia
chi,

spondere a proposilo, vaie Star ne' termini, Rispondere secondo la materia proposta. pu-flFo; A credito, A credenza. Posto avv. vale Senza sborso istantaneo del danaro. Alle pugna. Posto avv. ; A pugni col V. Fare, vale Percuotersi vicendevolmente colle pugna. A punta di diamante V. Diamante. fZgj; Faro o Giocare a guaiicialiu d'oro V. Zg. A scacchi. Posto avv. vale A forma di scacchi o di quadrelli, g Vedde 5 so a quaddrelti; Vedere il sole a scac,

figurai,

vale Fssere in prigione.

(sej; Fssere

alla

candela,

al

lumicino, a'confitemini; dicesi dell'infermo che


vicino a spirare,

A.ppuso
^ pnde.

pass. Piantalo,

Affondato V.

Ap-

A.

pruva; A
V.

col

prova o Alla prova. Posto avv. Dare, vale Dar checchessia altrui perch

Mette a quaterno nn-a persnn-a ; Metter uno alle strette, vale Astringerlo per forza a fare una cosa; e lahra Rovinare, Mandar uno in precipizio,
in

rovina. Impoverirlo, Ridurlo all'eslrefiggio o in

ne faccia esperimento.
Casaccia, Dtionario Genov^i.-'-TMano.

mo: M(e

ha misso a quaterno } MO

(^

ARA
figlio

ARB
in

mi ha rovinato, mi ha mandalo

preci-

pizio.

A. q.uattr'ug'g'i ; A
vale

quattr'occhi,
testa.

teco

Rasente, Accosto, Accanto, Allato, onde: Amia Passa a randa; Andare o Passare a randa. Rasentare, vale Accostarsi in passando tanto alla
cosa che quasi ella
si

meco, locca a bocca, Testa a

Da

solo a solo

Posto avv. Bezugna che ve parie a


io vi parli

tocchi.

guattr' uggi ;
tr'occhi.

Bisogna che

a quat-

Arasso per uso Aratro


peslre,

s.

di
s.

Arazzo: Panno tessuto a figure parare e addobbare V. Tappeto. m. Aratro, Aratolo Strum. campe-

m.

A.

quattro g-auasce

(Mangia); Maci-

nare a due palmenti, Mangiare a crepapelle, a crepapancia, a crepacorpo, fuor di misura. Menar le mestole, Talliare, Cuffiare, Scuffiare, Diluviare, 3Iorfire, Sbasoffiare, Pacchiare, Strippare,

A i*avivi
Arlba
si

col

quale

si

ara

la

terra.

(^Pjm^o^; Punto a smerlo V. Punto.


11

s.

f.

Alba, e poelic. Albre:


i

tempo

in cui

Empier
var
il

il buzzo o lo Stefano, Stivar corpo di grinze.

l'epa,

Ca-

scorgono primi albri della luce, Quel chiarore che appare tra il mattutino e il levar del sole. All'arba; Sul far dell'alba. Sullo spuntar del
giorno, in sul
d,

In sul

far del

d.

Sul

romper

A. q^izattro
niiis.

moeu;
di

quattro mani. T.
essere
pia-

del giorno. Allo spuntar dell'alba. Di

buon mattino.

Aggiunto

Sonata composta per

Arlbajua
V. Uga.

(Uga); Uva albarola o bianchetta


s.
f.

eseguita da due persone sopra un


noforte.

medesimo

Arlbanella
quest'ora. Posto avv.

Alberello, e in qualche parte

A. quest'a; A
Ih quost'ora. Adesso.

vale

della
di

Tose. Alborella: Vaso pi o

meno grande
di ve-

Aq^uila

Aquila: Uccello di rapina notissimo, di volo rapido ed elevato, di coraggio e forza superiore a tutti gli altri volatili, per cui
s.
f.

forma cilindrica, di terra invetriata o tro, per tenervi conserve e altre cose.

Arlbaxiia
I!
i

fresco, piacevole,

re de' volatili. dotato d'una vivive sulle alture e perseguita gli uccelli e i quadrupedi. Le quattro specie a noi note sono: L'Aquila red, AqnWa reale (Aquila chryfu chiamato
il

sta acutissima,

Brezza, Brezzolina: Venticello che usasi pi spesso allo spuntai- dell'alba, e anche sulla sera: Aura, Aurella. Albagia, Boria, Altura, Orgoglio, antic. Algaria, Alghei'a V. Ssta.
s.
f.

Arlbaxo

s.

m. Albagio: Sorta
altri

di

pannolano groil

saetos),

la

qual abita
1'

dirupi delle nostre gio-

solano, che suol essere bianco, e conserva

nome

gaje e vi annida;
traia

Aquila neigra, Aquila anadi

anche negli
; 1

colori;

allrim. Arbascio.

(Aquila naeviaj,

porvi nido; l'Aquila de

passaggio fra noi senza ma, Aquila di mare,

ArTbezza
Arlbicn.
cenza,
la

di fftdo arriva alle nospiagge; e l Aquila pescajua, Falco pescatore (Pandion haliaetos), che all'inverno, soggiorna in riva dei nostri torrenti, ma non ac-

(Haliaetos albicilla), che


stre

Arlbitrase
arbitrio.

v. n. Albeggiare: Spuntar l'alba, Cominciare a farsi giorno. (Figo) ; Fico san-piero V. Figo. n. p. Permettersi : Pigliarsi la li-

libert,

'la

facolt, larbitrio,

Agire ad

Farsi

lecito,

Osare.

certato che vi annidi,

Arlbo add. Bianco


a testa o quanto

Cria comm'nn'aqiiila ; Gridar

se n'ha in gola, vale Gridar fortissimo, a pi

non posso. S Non se nn'aquila ; Non esser un' aquila


vale

metaf.

, Candido , e poetic. Albo, llavvi per differenza tra Candido e Bianco. Candida quella cosa che insieme alla bianchezza ha un certo splendore, come l'avorio; fimncn quella che non risplende, come la neve.

aver grandissimo ingegno, Essere di mediocre ingegno. Aq^vLlirL add. Aquilino: Aggiunto a Naso, vale Adunco a somiglianza del becco dell'aquila. V. a. Arare: Rompere e Lavorar la terra

Non

Arlbs.m.
dore.
plice

Con questa

Albre, Bianchezza, Candidezza, Candifferenza che Albre un Sem-

biancheggiamento unito a splendore,

ma

pi
1

d'ordinario esprime Quello splendore bianco di


cielo che apparisce

Ai*a

quando

si

partono
Il

le

tenebre

coll'aratro tiralo da' buoi

o da

altri

animali.

della notte; fimc/j(-'Z2;a propria m.

color bianco,

Ajra"l>ica (Gomma); Gommarabica


arabica Y.

Gomma

quello che simile alla neve

Candidezza e Can-

Gmma.

A, jrsB-p\na.to(Punlo);Vaxlo incrunato V.Ptmfo. rJtt'eg-lie; A rffiche, A rfoli, A folate.

A
.

ArTboa

Posto avv. dicesi del Vento allorch viene tutto ad un tratto, soffia con impeto maggiore e poi

manca.

Ajra^osta
,.

s.

f.

Aliusla, Arigusta, Locusta

ma-

rina, Langosta, Astaco. T. ittiol.

Palinurus vul-

garis. Specie di grosso gambero -marino, di corpo


lungo, quasi cilindrico, con coperchio rosso. Pescasi
.

abbondantemente nella Corsica

colle nasse,

dore dinotano Bianchezza unita a splendore ed anche Bianchezza in supremo grado. s. f. Albera, Alborella, e generalm. Pioppo : Albero d'alto fusto che fa per Io pi lungo fiumi ed altri luoghi umidi ed arenosi ove cresce rapidamente. Hav vene di pi specie: Il Pioppo bianco (Populus alba) , detto anche Gttice e Gltero; il Pioppo nero (P. nigra); il Pioppo tremolo (P. tremula) , detto anche Tremolo o Tremula, perch le sue foglie sono tremolanti ad ogni leggerissin.a aura che spiri; il Pioppo cipressino o libico o Al,
i

e talora accidentalmente colla palamitara.

La sua carne mollo stimata, e da noi tengonsi sommamente in pregio gl'individui giovani, siccome pi teneri e pi delicati, che ci vengono provvisli

bera pino (P. dilatata vel fastigiata). Fiorisce dal marzo all'aprile; e il suo legno (specialm. quello
del pioppo nero)
,

bianco

leggero e tenero

segasi

in tavole per fare casse,

armadj e

varii lavori di

dai pescatori di Boccadasse, paesello

ma-

legnaiuolo e d'ebanista.

A ranxmee
A
linua,

rittimo nella riviera di Levante.

Arlboa
Nome

v. a.

Alberare, Arborare, Inalberare. T.

Posto avv. dicesi della Pioggia che vien gi gagliardamente, non con;

A scosse.

mar. Alzar

all'aria
f.

Arlboatas.
sono
in

antenna, insegna o simili cose. Alberatura, Arboratura. T. mar.

ma

a riprese.

collettivo che

esprime Tulli

gli alberi

che

-r&jxAsi, avv.

randa,

Da

vicino,

Da

presso,

una nave.

ARC
AjE*liita.xi s. m. Buttafuori, Venez. Cazzafaori. T. mar. Lungo bastone o pertica, col quale si
s'pinge e
si

ARD
delle colonne, cio Quel
all'altra

67

sostiene

il

fondo

dona

vela fuori del

sodo che si pone dall'una colonna e pilastro sopra alcun vano, o vero finto , per alzarvi su un muro o vlta a mezza
altro edificio.

bastimento.

A.rca<iia

Imbarazzo. Voce che usasi comunem. da noi per dinotare un Arnese di casa, e particolarm. armadio, cassettone, guardaroba o simile, il quale per essere di soverchia grandezza e nel tempo slesso di forma disadatta e tozza, serve
s. f.

bolle

*
e volgarm.

da porla; Architrave
verta.
s.

Coperta V. Cos

-A.rclxivSo
servano
le

m. Archivio: Luogo dove


segnatamente
le

con-

scritture, e

pubbliche.

-A.rclxivi!sta

pi d'ingombro che d'ornamento alla stanza; altrimenti Masseriziaccia.


S

s. m. Archivista: Colui che ha cura dell'archivio, che presiede alla custodia, al-

l'ordinamento ed all'uso degli archivi.

de parotle ; Far una lungagnata lungagnola o lungheria, Far una stampita, vale Far un discorso lungo, nojoso e spiacevole.
s.

Fd nn'arcadia

-A.r chintto
l'ascia

s.

larga che fa aggetto sopra


all'altra del

m. Archivolto. T. d'Archit. il muro che va


prospetto d'un arco.

da un'impostatura

A-rcng-eo
rito celeste

m. Arcangelo e Arcangiolo: Spi-

Cavalcavia, Passavia: Arco o Altra simile costru-

d'un ordine superiore a quello degli


Arcala, Arco, Arcale: Apertura a
dicesi

Angeli.

zione a somiglianza di ponte, da una parte all'altra sopra la via, per lo pi fatto ad uso di
passare da una ad un'altra casa.

A.i*ca<ta,

s.

f.

guisa d'arco.

- Arcovata

Una

serie di pi

-A.x*9icoii tento
contenio.

add. Arccontento

Pi che

archi per uso di acquidolti e simili.

A-rc

s.

al quale s

m. Arciere. T. milit. Soldato del prevosto, commette l'esecuzione delle pene proi

jA.rid.iacono s.
dinali

m. Arcidiacono o Archidiacono: Grado ecclesiastico nel Collegio de' cardie

nunziate contro

soldati
f.

delinquenti.

ne' Capitoli
s.

de' canonici.

-A.rclxebu.xa.
-A.rcli.elbu.xa
FuxiU.

Archibugiala o Archibusata, Fucilata, Schioppettata : Colpo d'archbuso o simile.


s.

A-rgidleca
chessa
in
:

v. a.

Archibugiare, Fucilare V.

uso

m. Arciduca, femm. ArciduTitolo di principato ch'oggid non pi fuorch parlandosi dei principi della Casa
s.

d'Austria.
s.

-Aj^clxelbx
Colui che lavora

m. Archibugiere, Archibusiere:
archibusi, gli schioppi e simili.

-A.r^ipi-sove
la

m. Arciprete: Quegli che ha

gii

dignit dell' arciprelato.

HA.rclxelbu.xo

s. m. Archibugio, Ardii buso, Arcobugio, Fucile, Schioppo: Arma nota da fuoco. A.rclxetta s. f. Arcata: Toccata o Colpo d'arco sopra le corde del violino o simile; allrim, Ar-

Arcivescovato
-Arcivescovo

chfttnla.

-A.rclxetto s.
colo arco.
H

ni.

Archetto. Dimin. d'Arco: PicSorta di


cui

Archetto.
tile,

T.

magn.

lima piatta e sotdi ferro,


i

A.rco
"

fermala in telajetto arcalo


si

nichetto di legno, di

servono

con mafabbri per


di

far g' ingegni

(denli) alle chiavi.

d frappali; Archetto. T. magn. Spranghetta


ferro
fatta

s. m. Arcivescovato e Arcivescovado: Dignit suprema di chiesa metropolitana; e Luogo dove l'arcivescovo ha la sua giurisdizione, non che la sua abitazione. s. ra. Arcivescovo, e anlic. Arcivesco : Prelato metropolitano che ha diversi vescovi sufifraganei sottoposti a lui. s. m. Arco: Strum. piegalo a guisa di mezzo cerchio per uso di tirar frecce o altro. Arco. In Archit. dicesi Quella parte d'una vlta che, partendosi di su le sue basi o beccatelli, descrive un mezzo circo: Arco di ponte, Arco

ad arco e immanicata, alle cui estremit fermala una corda di minugia, con cui
fa

si

girare la saetta del trpano.

di

porta e simili.

; Arco, Archetto: SI rum. che, corredalo di setole, serve a suonare il violino, la

violili, ecc.

viola e consimili strumenti.

-AjTolxig'g-iia
Taygiam.-

s.

f.

Tagliamare. T. mar. V.

-A.rclxito V. -A.rclxitett
mente
similit.
idi

sotto

Archimtto.
:

v. a. Architetlare

Formare
;

nella

a o modello

propriam. d'edilzi

e por

di

macchine o d'altro, secondo

le

regole

dell'architellura.
n

Architettare, per semplicem. Disporre, Ordinare,

Combinare checchessia, ma per lo pi con troppo studio e sovenhia squisitezza. -A.rclxitetto s. m. Architetto, Architettore Co:

lui

che esercita l'archilcltura.


s.
f.

-A.rclxitetta
blici e privati,

Architettura

L'arte dello

inventare, disporre e ben edificare

gli edificj

pub-

per

gli usi e

comodi

della vita. Divi-

desi in tre parti, cio in Archilellura civile, militare e navale; l'ultima

-A.rclxitrave
bri

s.

comun. detta Costruiione. m. Architrave: Uno de' mem-

Epistilio, e da altri

detto da' Greci , Sopraccolonnio; ed Quella parte che seguita immediatamente sopra il capitello
principali
dell'architettura

baien; Arco celeste. Arcobaleno W.Arcobalen. trionfale; Arco trionfale: Sontuoso edifizio ad archi che s'innalza all'entrare della citt o delle piazze, come monumento di qualche fortunato evento , o per onorare l'entrala de' trionfatori. Ai'col>aleii s. m. Arcobaleno , Arco celeste Iri Iride, e da' poeti L'ancella di Giove: Quel segno arcalo di pi colori che in tempo di pioggia comparisce nell'aria rincontro al sole. ^F /';; Fare il diavolo a quattro, Fare il diavolo e peggio. Fare il diavolo in montagna, in un canneto o simili, vale Imperversare grandemente; e talvolta Fare ogni sforzo per avere o trovare checchessia. **ArcIla (Rompi /'^/Rompere il capo o la tesla: Importunare, Infastidire, Annojare, Stuccare. s. f. Alcva: Luogo separato in una stanza dal rimanente a uso di riporvi un letto; la sua fronte per lo pi falla d'un arco , che cortine o portiere. Dicesi anche si chiude con Arc va e Arc''a. V. Ardimento. s. m. Ardire, Ardimento V. n. Ardire: Aver ardimento, coraggio, Osare, Arrischiarsi. Usasi talora colle partic. Mi, Ti, ecc.: N5 m'ardiscio de parldvene ; Non m'ar-

Argiciiao

Ax'cva

Ardi Ardi

disco parlarvi di ci.

68
Ardire, preso in

AKF
mala parte, vale Essere temes.

ARG
Arg'lia
s.
f.

Algalia, Siringa,

Sciringa e cor-

rario, sfronlato, petulante.

roltani. Scilinga. T. chir. Cannella rotonda, liscia,

A-rdimento
H

m. Ardimento, Ardire, Ardi-

tezza, Coraggio: Potenza d'animo nell' intraprendere cose difficili e pericolose.

eguale per lutto e concava a similit. d'una penna, che s' introduce dentro la vescica per estrarne
l'orina.

Ardimento, Ardire, preso in mala parte, vale Temerit, Sfrontatezza, Baldanza, Impudenza, Petulanza, Audacia, Sfacciataggine, Insolenza. A.r*<liiiieiitoso add. Ardimentoso, Audace,

rg-ano

s. m. Argano : Sirum. di legname per , uso di muovere, tirar in aito, calare al basso materie d'eccedente peso. Esso per lo pi composto d'un cilindro o Fuso, detto anche Anima,

^Temerario.

rdLio Ard-io
))

V. Argio.
add. Ardilo, Ardimentoso, Animoso, Co-

perpendicolare all'orizzonte , il quale si fa muovere in giro con alcune slanghe o leve, e cos
vien tirata
la

fune

cui

attaccato

il

poso, av-

raggioso, Arrisehievole,
ciato,
')

Avventato, Temerario.

Ardilo, preso in mala parte, vale Insolente, Sfac-

Audace, Petulante, Temerario. Vispo, Brioso, Vivace, Svegliato, ecc.


rabeschi,

volgendosi questa intorno al cilindro medesimo. % Che vui rgani: Ci vogliono gli argani, Fa d'uopo tirarlo a forza d'argani, dicesi figurai, di Chi fa

A. r*elbig"lvi; A
rigori.
fatto

giriggoli,

ghi-

Argentili
%

qualche operazione per forza o di malavoglia. add. Argentino : Di color d'argento


simile all'argento.

Modo avv. e dicesi d'un Lavoro qualunque con intrecciature di linee tratteggiate a caavv. avv.

priccio.

Vxe argenlinn-a; Voce argentina, cos La voce chiara e soave di alcuni cantanti,
la
il

dicesi
tratta

A. relbcco A. red.osso
pararsi,

A ribocco A ridosso,

V. A balucco. Al sicuro, Al co-

similitudine dalla chiarezza e soavit che ha

suono dell'argento.
s.
f.

perto: Accompagnato col v. Mettersi, vale RiRicoverarsi.

Argentinn-a
cmnua
Crocifere.
rossi

Lunaria. T. boi. Lunaria

A. reizeg-o

V.

rischio.

o Lunaria inodora. Pianlicella bienne, della Svizzera, appartenente alla famiglia delle

Arl

V. a.

Raltorzolare,

Raggomitolare: Rav-

Da

aprile a

maggio

adorna

di fiori

**

**

volgere checchessia quasi a

modo

di gomitolo.

disposti a grappoli, che alle volte son por-

un

in t'n canto; Stramazzare, Sbalordire uno

porini

bianchi o anche variegali, a'quali sucdelle silique quasi rotonde e

in

un canto.
Rotolare, Ruzzolare uno gi

un z da scaa;

della scala.

S Arlsen. p. Raltorzolarsi , Raggomitolarsi, Rannicchiarsi. E parlando di biscia o d'altro animale

con tramezzo adoperano nei mazzi di fantasia. Chiamasi anche Erba luna, Monetaria, Moneta del papa, Moneta dei scudi.

cedono
di

perla argentata,

che

si

Argentina. T.
di
di pi,

che rattorcasi

in se stesso, dicesi Arroncigliarsi.

Arente
D'urente;

itliol. Argentina sphyrcena. Pesce mare lungo quasi un metro, e talvolta anrlie

avv. Accosto, Appresso, Vicino.

somigliante all'anguilla,

ma

stiacciato,

che

Da

presso, Dappresso,

Da

vicino.

A-rentise

A reo
Jl

V. Awixindse in Avvixin. avv. In generale: Senza cerna, discerdistinzione, Senza eccettuare persona nimento
cosa alcuna,

Ar*geiito
"

ha la pelle senza scaglia veruna, liscia, di color d'argento, velata di mav. s. m. Argento, anlic. Ariento: Il metallo pi prezioso dopo dell'oro. Argento, per Moneta d'argento, a distinzione di

Arescoso

rescosonn-a

viene viene. (D'J V. sotto A rcscosnn-a. avv. Alla coperta Alla na,

Come

scosa. Alla celata, Alla sfuggiasca, Alla macchia,

A respio;
Comprare
accorda
al

A chetichelli. Di soppiatto, Di straforo, Occultamente, Copertamente. A respiro. Posto avv. coi v. Dare,
e
simili,

dicesi

Quando

il

venditore
al

compratore uno o pi termini

papi

rame o d'oro. Nel num. del pi Argenti e Argenteria: Quantit d'argento lavoralo, purch non sia in moneta, ma in vasellamenlo, posate e simili. abuggin; Biglione: Argento di bassa lega. 6^<Ho ; Argento battuto, vale Argento coniato,
quella di

monetalo.
tallo

A rste reveise A re^versa A


**A.

gamento

del prezzo.

vivo; Argento vivo, Mercurio, Idrargiro Mebianco, liquido, col quale si fanno molte
:

(Pan); Pane
V.

a picce:

Unione

di

preparazioni.

pani connessi insieme.

A
A

rivedersci.

o Al rovescio, Alla riversa, ritroso, A traverso, All'opposto, Al contrario. % Amia a reversa; Andar a rovescio, a ritroso ecc. V. And. al rovescio, alla riversa % Fa a reversa; Fare a
avv.
ecc. V. Fa.
s,

Ave t'argento vivo addosso; Aver l'argento o l'ariento vivo addosso, dicesi figur. di Coloro, e massime fanciulli, che non islanno un momento
fermi.
s.

Ai-getto

m. Truogoletto. Dimin.

di

Truo-

golo: Piccolo truogolo V. Argio.

Beveratoio, Abbeveratojo \. Leccarda nel 2 significato.


v. a. Arginare. T. idraiil. Far argini Difender con argini. s. f. Arginatura, Arginazione,

Arf^

m. Fiele e Fele: Umore per

lo

pi giallo

Argina

e d'amarissirao sapore, che sta in una vescica attaccata al fegato ovv. La vescica stessa o borsa
del fiele.
dicesi

Ax'ginata
degli argini.

- Quello

del corpo

umano

in term. anaf.

Arginamento. T. idraul. L'arginare, Formazione

Cistifellea, da Cisti o Ciste che significa

Vescichetta

Sacchetta qualunque,

la

quale na-

Argine
vazione

s.

m. Argine: Propriam. Rialto o Eleposticcia falla sopra


le

turalmente

umano,
% Citi

per cagion di malattia sia nel corpo e da Fiele o Fele.

di terra

rive dei

fiumi per tener l'acqua a segno. Se l'argine assai


rilevato chiamasi Berga; se di pietre.

amo

che l'arf; Pi amaro del

fiele,

vale

Pignone;

Amarissimo.

se di pali, Palafitta.

iRM
Argine, figur. Impedimento, Ostacolo: Fd argine; Far argine, vale Ostare, Opporsi. ^ A-rg-io s. m. Truogolo, Trogolo, Truogo, e nell'uso tose. Albio Quel vaso entro cui mettesi il mangiare e il bere a' porci, n Truogolo. T. arrot. Specie di cassetta, posta sotto la ruota, nella quale cade o si raccoglie la logoratura ossia rosume della ruota e de' ferri che
n
: Il

ARM

69

Arme, per Stemma

gentilizio, Insegna di

famiglia o di popolo.

da fcugo; Arme da fuoco: Quella


dopera
la
;

in

cui

si

a-

polvere.

da punta
e simili.

Arme da

punta

come spada

lancia

da taggio; Arme da taglio come sciabole , ecc. Abbassa i arme; Abbassar le armi, Por gi le
,

si

arrotano

misto cell'acqua in ischizzo di pol-

armi,

figurai,

vale Arrendersi.

tiglia.

A-rg-omenta v.
tare:
n
di
1

n. Argomentare e ArgumenAddurre, Formare argomenti, Argomentare, per Ragionare, Discorrere per via

A-i arme! All'armi! V. A-i arine. Cammd a-i arme V. Cria a-i arme. Classa d'arme; Piazza d'arme: Luogo destinato
agli esercizi militari
,

vale a dire alla pratica del

Inferire, Dedarre, Desumere, ConConchiudere. s. f. Argomentazione: Lo argomentare. La forma dell'argomento per persuadere altrui la proposizione che si difende, o per combattere la contraria. Ajr^x v. n. Arguire, Argomentare V. Argomt-nld nel 5" significato.

Arguire,
,

ragione.

getturare

Arg-omentazion

maneggiar Tarmi, marciare, ordinarsi e simili. g Cria a-i arme; Gridar all'armi, vale Dar cenno d'impugnar l'armi. S Fwto d'arme; Fatto d'arme: Azione onorevole di guerra, cui la voce di Battaglia e quella di Giornata non possono convenire. Manezzd i arme; Maneggiar l'armi: L'adoperare, 11 trattar bene le armi che si portano, come
il

fucile,

la

sciabola,

la

lancia,

ecc.
altri

A. ri^cetti
inanellali
,

m. avv. A ricciolini, A anella, A cincinni: Cavelli a riccetti ; Capelli a cincinni,


ricciuti.

Ommo
che
fa

d'arme;

Uomo

d'arme: Soldato o

profession d'arme.
l'armi, vale Esser

Passd pe-i arme; Passar per


fucilato.

A. rig-oeln
^
j\.
% land.

avv. Rotolone, Rotoloni, Roto

rin.fu.za
Maniera
rinfusa.
di

avv. Alla rinfusa. Confusamente.


a cassa:
alla

Careg a rinfzu gran, ecc.; Caricare


caricare
il

Piggd i arme; Prender l'armi , Mettersi in armi. Dar di piglio all'armi, Armarsi. S Porto d'arme; Porto d'armi. Voce dell'uso. Quella
polizza che d licenza di portar armi.

grano o simili cose

A-ringa v. n. Aringare o Arringare


diceria. Parlamentare.

%
:

Presenta tarme; Presentar Parme: Onore che


rende
il

Far pubblica

soldato

ai

superiori

portando
la

il

fucile

innanzi a s col calcio in fuori e


dritta sostenendolo

cartella alla

A. riso (Punto); Rovescino V. Punto, A. rischio avv. A rischio, A risico, A pericolo, A repentaglio. A. rissose m. avv. A ciottolale, A sassate: A colpi di ciottolo, di sasso V. A prionnoe.

con una
altro

mano

all'impugnatura

del calcio

e coU'allra al di sopra della cartella.


si

Oggigiorno

fa

in

modo.

S Sens'armi; Inerme, cio


S

Che

senz'armi.
,

A riva;
derci.

riva. T.

Andare, Salire e
di sopra. Dallo

mar. Posto avverb. coi v. simili, vale Andare in su, in allo,


rivederci,

A-rm

spagnuolo Arriba.

A. rivedersci; A

ben rive-

.Maniera di salutare congedandosi.

Vegni all'arma gianca; Venire schietto Venire alla schietta V. All'arma gianca. v. a. Armare: Fornire o Corredar d'armi; e propriam. Provvedere un esercito, una fortezza, un paese d'armi e d'atlreizi militari. - Parlandosi di vascello da guerra, vale Equipaggiarlo e Guernirlo di tulio ci che necessario per combattere.
e

A.rlicclxiii s. m. Arlecchino, Zanni, Truffaldino Nome d'una maschera burlesca da scena


:

remme; Armare
slrppoli

assai conosciuta

rappresentante un servo sciocco

bordo della scialuppa


gli

remi. T. mar. Disporli tul o schifo , e pass&re , lancia

bergamasco.
M Arlecchino: Specie di sorbetto, che trae
dalla variet dei colori che vi
si
il

frenelli agli scalmi

per essere pronti

nome

a servire e a

veggono, per
di

primo comando. un violin, un basso, ecc.; Incordare: Metterle


vogare
al

essere composto di due o pi


gusti

gelati

diversi

corde

agli

strumenti da suono.

dicono Giardino. S Fa l'arlicchin; Lazzeggiare, Far lazzi da arlecchino , Buffoneggiare, Far il buffone, cio Far atti giocosi che muovano il riso; e talora Fare
lo
il

e colori.

A Roma

p. Armarsi, 3Ieltersi in armi; ed anche Far armamento o apparecchio di guerra, n.


Allestirsi

Armdse

per

la

guerra.

bordello. Far baje,


(iulleria:

Scherzare, Ruzzare.

A-rliccliinata
foneria,

s. f. Zannata, Buffonata, BufAzione o Detto di nian conto

Provvedersi, 3Iunirsi per che sia per riuscir molesto o dannoso: Armdse de coraggio, de pazienta,

Armarsi,

figurai, vale

difendersi da ci

e da buffone.

A^rma
altrui.

Arma
Il

ecc.;

.Armarsi di coraggio, di pazienza,


s. f.

ecc.

s. f. Arma o Arme, e nel plur. Arme, Armi : Ogni arnese o slrumenl, per lo pi di ferro o d'acciajo, per uso di difendere s od offender

datesca

Armala, Esercito: 3Iollitudine di solgente armata per combattere. Dimin.

Armalella, Armatetla. Parlandosi di Quella di mare, dicesi Armata navale,' e

Arma: Mozzo
animali:

naturale di

offesa

sono

Nella Milizia indica ]l corpo o La divisa del corpo, a cui uno appartiene, quale sarebbe di
fanteria, cavalleria, artiglieria e simili.

le

E unge san i arme armi de' galli.

che hanno gli di gatti; Le unghie

comunera. Flotta, dimin. Flottiglia. s. m. Armadino, Armadietto. Dimin. d'Armadio : Piccolo armadio. A-rmajevi V. ArmaroUo. s. m. Armadio, Armario: Arnese di

Armajetto

Armaio

legno che tiensi per

muro, per

lo pi affisso o accosto al riporvi checchessia sui palchetti che

70

ARM
ed aprosi a guisa d'ucon uno o due sporlelli. - Armadio in muro dicesi Quello che consiste in uno o due sportelli, i quali chiudono una cavila fatta nella grossezza del muro, e frammezzato per lo pi da
vi son dentro, e serrasi
scio,

ARO
allungata in

coda che chiamasi Ravanello. Tutte

queste variet mangiansi crude, intinte nell'olio,

alcuni palchetti.

da

balle: Sballone, Bubbolone, Sbracione, Cain-

rotaio, ecc.j dicesi per ischerzo a Chi d ad

tendere cose che non son vere V. Cntaballe.

de casa; Vecchio squarquoio, disutile, Uomo bacalo, impotente e simili. Ajriiia<iiieiito s. m. Armamento Comunem. dicesi Ogni apparecchio di guerra; e nella Blarineria L'equipaggiamento d'uno o pi vascelli da guerra e l'imbarco delle truppe; il suo opposto Disarmamento. A.i*ma<iia;Cc> v. n. Almanaccare, Far almanacchi, Far dei lunari; figurai, vale Andar vagando coll'immaginazione, Jlulinare, Fantasticare, Arpicare, Bischizzare, Far castelli in aria. A.x'iu.i>]iLcco s. m. Almanacco, Lunario: Libro giorni dell'anno, le feste, in cui son notati tutti le lunazioni , gli ecclissi ed altre simili notizie. da balle V. Cntaballe. Ajrm.CLX'ollo s. m. Armajuolo o Armaruolo, Archibusiere Colui che fabbrica le armi le rassetta
:

anche solamente con sale. Far l'amore o all'amore, Amoreggiare, Vagheggiare, in Tose. Ganzare. A.x'mog'xiiii s. m. Albicocca V. Bricccalo. s. m. Corbezzola, Corbezza, Albalra, Rosella: Frutto del corbezzolo (Arbutus unedoj, che gialleggia nella rosrilondo , punteggialo sezza, ed grande come una grossa fragola.

Fd l'armoassa;

Armn.

Vin d'armn; Albatrino: Vino


corbezzole.
s.
f.

fabbricato colle

A.]:*i]a.oiiia>

Armonia: Consonanza
fiato.

Con-

cetto s di voci che di slrum.

musicali tanto da

corde quanto da
n

Armonia,

figurai,

per Concordia, Unione d'animi.

Conformit

di volere:

sere in buon'armonia

A.i*m.oiiica
monia; e
armonia.

s.

se in bonn'artnonia; EsAndar d'accordo. m. Armonica. Voce dell'uso.


,

Slrum. da suono assai nolo.

A.x*iixoiiizz;
in

Y. a.

Armonizzare Metter
:

in

ar-

senso neutro Render armonia, Dar

-A-rnxn p.

pass. Armato: Fornito d'arme; e figur. Corredato, Munito, Guernilo di checchessia. finn-a i denti; Armato sino alla gola, cio Ar-

e le forbisce.

malo m. Armatore. T.

di

lutto

punto.

A.x*ina<t
provvede

s.

mar.

Colui che

nave di quanto necessario a viaggiare, e per conto del quale va la navigazione lucri e sopdel baslimento, percependone egli portandone le perdite. A.nia.a>t.eb s. f. Armatura o Armadura: Guernimenlo d'arme che si porta per difesa della persona, n Armatura. Presso alcuni artefici dicesi Tutto ci che serve di sostegno o di difesa delle opere loro, e specialmente Quei legnami che si mettono per
la
i

armata. Armata mano. Armatamente, Con armi. Ande armu; Andare armalo, vale Portar armi
addosso. Vascello

A man arma; A mano

nrmK; Vascello armalo, 'dicesi alloi-a che provveduto del suo equipaggio e di lutto il bisognevole per la guerra. -A-rneize s. m. Arnese: Nome generico di Tulle le masserizie di casa, di navigli e simili, come fornimenti, arredi, ecc.; gli slrum. suppellellili
S
,

sostegno delle fabbriche.

ed attrezzi d'agricoltura

d'arti o mestieri

e pi

A.rmavi-va
bvero.

d5 tetto; Armatura o Travatura del tetto. T. murai. Complesso di travi o di altri legnami che reggono la coperta del tetto. s. f. Almaviva. Voce dell'uso. Sorla di mantello non troppo ampio, con maniche e
f.
:

comunem. nel significato di Masserizie di poco momento. Nei l' un beWarneize ! Gli un bell'arnese
!

discorsi famigliari dicesi per ironia d'un Soggetto,


^,di

cui

non pu l'onesl'uomo

valersi.

caduto in disuso. Seme Semenza che A.x*iiiella< s. torso (roziggio) delle fruite, come di
e simili,
la

trovasi nel

**JLro s. m. Errore, Sbaglio V. Err. A. rollo (Mette); Mettere a ruolo, vale Mettere
registro. Registrare
;

pere, mele

e talora Arrolare V. Arroll.

anche dentro

ai

poponi, zucche, ecc.,


al

f A

qual seminata genera cose simili

suo sub-

bietto.

rollo a rollo ; A ruolo a ruolo : Chiamata colla quale nel giuoco di rimpiattino (scondillo) si ragunano i giuocatori sparsi qua e l, e vale Riunitevi.

A-rmellette
mile
ai

s.

f.

pi.

Semini

Pasta per mi-

nestra, minuta e ovale, di forma e grossezza si-

.A-i'omatizza

semi del popone. A-sriuellin s. m. Armellino o Ermellino. T. zool. Mustela herminea. Quadrupede candidissimo, simile nella figura alia mrtora della cui pelle fan,

v. a. Aromatizzare : Dar sapore e odore d'aromato. Profumare con aromati. A. fZgdJ; Giocare a scocciella W.Zgd. avv. A rompicollo, A flac-Acacollo, A scavezzacollo, Alla dirolla, A rovina,

rompi

rompicollo

nosi pellicce bellissime.

siaselo. Senza rilegno, Precipitosamente.


rosto.
,

dell'ga; Vinacciuolo V. Granella.


s.
f.

A. rosto; A
maniera
di

Arrosto. Posto avv. coi v.


vale Arrostire
,

.Aj>iiiex*ai

Armeria: Luogo dove si ripongono e conservano le armi. A.r'niistizio s. m. Armistizio: Sospensione di armi, Breve tregua. Cessazione temporanea delle
ostilit.

Mettere o Cucinare
senz'ajulo d'acqua.

Cucinare a
pi
si

roslo, cottura che per

lo

fa

A. rtolo

(Anddj; Andar

a rtolo o rotoloni.
la

T. del giuoco delle bocce. Rotolar


s.
f.

propria boccia
di

A.x*iiioa;Si9a
bot.

Ramolaccio, Armoraccio. T.

contro quella dell'avversario

affin

levarla dal

Raphanus

sativus. Sorta di radice di pianta

luogo dove trovasi.

da orto, bianca, talora schiacciala come la rapa, ma pi piccola, che dicesi propriam. Ramolaccio; talora piccolissima, bianca , rossa, violetta o rosea , che dicesi pi comunem. Ramolaccino ; ora

A.

rOtta
A
V.

d.e

fiaccacollo,

ecc.

collo V. A
A

m. avv. A rompicollo, rompicollo.

Abbondantemente,

josa,

isonne,

bizzeffe

balitcco.

RR
S Ciuve a rotta de collo ; Piovere a flagello, a dirollo, a del dirollo, dirollameale, Venir giti la pioggia a caleralle aperle. S Travaggid a rotta de collo ; Lavorare a mazza e stanga o coH'arco dell'osso o della schiena, cio Con ogni sforzo e potere.
S S

ARR
Adirarsi, Stizzirsi
,

71

Incollerirsi

Arrovellarsi, Ar-

rangolarsi, Inciprignire, Imbizzire,Pigliar lo gnocco:

Montar

in collera.
il

Fd arraggi;

Far montare Far arrabbiare.

moscherino

al

naso.

AjTjra,in.SLSssk,
lare:

Vende a rotta de collo; Andar


ruba.

via la roba a

Dicesi dello Spacciar le merci tostamente

v. a. Raccogliere, RaggranelMetter insieme ragunando V. Arrecchugge nel 2" signiflcalo.

a gran concorso de' compratori.

f A-rratnmu.
giunto che
al
si

A^rpa

roba a rotta de collo; Vendere a prezzo rotto, a prezzacelo, a mercato disfatto, Far della roba ogni mal mercato, vagliono Vendere a vilissimo prezzo. s. f. Arpa: Slrum. da suono assai noto. S Sunna l'arpa; Sonar l'arpa, Arpeggiare: e metaf. Auncicare, Dar d'uncico, Arpagouare, Giocare Lavorar di mano, Menar le mani. Bestemmiar colle mani. Modi di dire copertamente. Esser ladro, Rubare, Portar via. S Tid dell'arpa; Auncicare, Dar d'uncico, ecc. Nel senso metaf. significa lo slesso che Sunna
%

Vende o

D z a

add. Che ha il verderame: Agd a Quei vasi di rame slagnali di dentro, che per lungo uso che si fa degli

slessi

hanno perduto

Io

slagno, e riescono per-

niciosi alla salute nel cuocervi

dentro; e dicesi
stare lun-

anche delle Vivande c^tle o

lasciate

gamente

in questi vasi.

A.]:*i*aiiipiiiase

n.

p.

Arrampicarsi,
:

Ram-

picarsi, Arpicarsi, Inerpicarsi,

Abbriccarsi, AgSalire aggrapgli alberi

grapparsi, Arrapparsi, Arramparsi

pandosi colle mani e coi piedi su per

muraglie, balze e simili; e dicesi tanto degli animali che degli uomini. - Abbriccare dicesi par-

l'arpa.

lando di piante, che salgono sugli alberi e sopra


f.

Ajrp
fignd.

s.

Ugnata, Sgraflo, Sgraffione V. Gran-

A-rranca v.
m. Arpagone, Pittima Dicesi d'Uomo troppo
s.
f. ,

muri abbarbicandosi. a. Arrancare

Svellere

Svegliere
:

Ajrpag'Sn
Pillacchera.

Taccagno,
al
Il

e per sinc. Sverre, Sradicare, Stirpare, Spiantare

attaccato

denaro, spilorcio, avaro.

Ajrpetta
capo delia
dell'uso.^

s.

Arpetla.

T. pese.

Canna
legati
i

all'un

quale

sono

fortemente

tre o

Propriam. Spiccar dalla terra piante, erbe e simili. Arrancare: Il camminare che fanno con fretta gli zoppi sciancali, quasi che si tirino o si strascinino dietro le anche ; ma dicesi anche dello

quattro ami, ed usasi per pescare

polpi.

Voce
n

Ugnala, ecc. V. Arpa. >lLX*pezz/ V. n. Arpeggiare : Sonar l'arpa, e per traslato si applica ad ogni sorta di slrum. mus.
f.

A.rpett
sicale

Andar a voga arrancala Quando vogatori fanno molla forza sul remo, e ne immergono la pala profondamente nell'acqua, prendendo un pi largo tratto
In term. marin. vale
forzata; e dicesi
i

Affaticarsi

nel

camminare,

l'una

dopo

da corde, toccando con velocit le corde l'altra , secondo le regole dell'armonia,


vale Auncicare
,

per

la

voga.
:

5 cataro; Spurgare
fuori
il

Far forza colle


;

fauci di trar

Arpezzo
uno dopo
scala.

Dar d'uncico Arpagouare V. Sunna l'arpa in Arpa. s. m. Arpeggio, Arpeggiamenlo L'arMetaf.


,
:

catarro dal petto

Spurgarsi

Gettar fuori

catarro.

peggiare, ossia Maniera di far intendere


suoni d'un accordo, e non per
l'altro,
tal

tutti
,

lutti

insieme

ma

facendosi con

cominciando dal pi grave, e ordine o tutla o quasi tutta la

A.x*pLa<
varo,

s.

f.

Spilorcio,

Arpia, Arpagone, Pillacchera, APittima, Taccagno, Barbino,

5 chu; Spezzare, Strappare, Lacerare il cuore V. Chu. 6 dente ; Sballere il dente, Ugnere il dente V. Dente. 5 passo; Affrettare il passo: Camminar presto. tirt dente; Cavare un dente V. Dente. Arrancarsi la i cavclli; S Arrancdse a barba,
barba
,

capelli

vale Strapparsela

Svegliersela.
sesto
,

Tarsia. Dicesi fgur. a Persona sordida, bruttata


del vizio dell'avarizia.

A.irang'ia
Assettare.
M

v. a.
in

Accomodare

Dar

flet-

tere in assetto,

ordine, Ordinare, Assestare,

Arpia. Detto di

Ajrpn
Uncino
le

s.

Donna, vale Donna secca e brutta. m. Arpagone, Rampicone. T. 7nar. Graffio di ferro , col quale si fermano
V.
a.

scialuppe, le lance, gli schifi e simili.


Intaccare. T. d'arti e mest. Far

A.x*poiia
ponua.

lacche o intaccature a chiodi, perni, ecc. V.

Arn

Aarpontia
dalla
lesta

s. f.

Intaccatura, Tacca. T. d'arti


si

e mest. Taglio o Tacca che

fa

a'

chiodi

Abbigliare, Adornare, Acconciare, Azziraare, Far bello. Raccomodare, Racconciare, Rassettare, Raggiustare, Rattoppare, Rappezzare, Rabberciare, Rattacconare; Rimendare, Risarcire: Rimellere in buon ordine, in buono slato le cose guaste. Accomodare , per Comporre , Riconciliare Metter d'accordo: Acconciare insieme una persona col,

perni da un capo all'altro, cio nella direzione

punta, per impedire che non escano dal legno nel quale sono conficcali.
alla

Ajrponu
a barbone.

(ddo o Perno); Chiodo o Perno


T. d'arti e mest.

Specie di chiodo

pernio intaccalo dalla lesta alla punta per impedire che non esca dal legno nel quale coificcato V. sopra Arponua.

l'allra.
I

cnti; Acconciare o

Accomodar
le

conti, le par-

tile,
I

vale Aggiustarli, Saldarli.

cnti co

Segn; Accomodar
a

cose sue con

Dio, vaie Disporsi bene un da-e feste; Conciar Rosolar uno, Abburattar gliono Conciarlo male,
in

morire.

uno pel d delle feste, uno per lo modo, vaRidurlo a mal partilo,
lite,

A.z*jraff

V. a. Arraffare, Accffare,

Abbrancare:
Arrabbiarsi,

Togliere a forza.

cattivo stalo.
lite,

unn-a

ecc.;

Accomodar una

una

dif-

A.rrag-g'i/se

n. p. Arrabbiare,

ferenza, ecc., vale Coinporla, Farla cessare.

ARR
vnn-a pers5nn-a
in qualcha luogo;

ARR
n

in t'n Icugo; Acconciar uno

Raccogliere, Mettere insieme, Raggranellare, Ra-

in qualche luogo, vaie

Accomodarlo, Ricoverarlo
a servizio al-

dunare, Adunare.
S Chi no

e talora Porlo

semenn-a, non arrecchu g g ; Chi non


ricoglie.

trui, Allogarlo.

semina non raccoglie o


11

Prov. di chiaro

tempo d l'arrangia tlio;


tutte
le

tempo aggiusla cose. Da cosa nasce cosa e il tempo la


n. p.

significato.

governa. Dettato prov. di chiaro significato.

Accomodarsi, Aggiustarsi, Venire Convenire. n Accomodarsi, per Rappattumarsi Pacificarsi, ecc. n Abbigliarsi, Addobbarsi, Acconciarsi, Adornarsi, Azzimarsi, Raffazzonarsi Rassettarsi, Rina patti,

S Arrangise

Mettersi d'accordo.

e fugge , che chi e arrecchcuggc V. Fuggia. A.rrecom.an.d.a v. a. Raccomandare: Pregar altri che voglia aver a cuore e proteggere quello che tu gli proponi. n Raccomandare, per Affidare, Commettere all'altrui

giastemme son cvmme


i

caccia se

fronzirsi,
M

Affaitarsi.

Il

Adattarsi, Acconciarsi a checchessia; che

anche
I)

Aver mantello ogni acqua: Mi m'arrangio a tlio; Mi accomodo a tutto. Acconciare il fornajo o Acconciar le uova nel panieruzzo, figurai, va'e Accomodar benissimo suoi affari s' sapo arrangia ; E' seppe acdiccsi
i :

Dare .Mandar ArMandar recomandcemeghe tanto; Raccomandatemi Avvertire, Prescrivere: Esortare,


salute.

cura

custodia.

a salutare:

lui.

Consigliare,

Ve raccomando de sta savii; Vi raccomando

di

%
I)

star cheti.

l'anima; Raccomandar l'anima Y. Anima.

Arrecomanddse
l'altrui

n. p.

Piaccomandarsi

Implorare

conciare

il

fornajo.

A.x*x<a,iig>ia.nieiito

A-rrappa
Arrappsc
cresparsi:

s. m. Accomodamento, Aggiustamento, Acconciamento: Accordo tra le parli che sono state in discordia. de conti; Saldamcnto, Saldo. v. a. Aggrinzare, Raggrinzare, Raggrinzire, Accrespare: Ridurre in grinze, in crespe.

I)

protezione.

a-c gambe; Giocare o Menare lo spadone a due gambe. M. b. e vale Salvarsi colla fuga. a-o terso e a-o quarto; Raccomandarsi a
tarsi
il mondo: Supplicar lutti a suo pr. Aiuper via d'intercessioni e di mediazione per ottenere ci che si desidera.

mezzo

n.

p.

Aggrinzarsi, Raggrinzire, In-

A.i*recorii.aii<iaziii
zione, Raccomandagione,
:

Venir pien di crespe o di grinze; e parlandosi ^del Viso, difesi anche Affaldarsi.
p.pass. Aggrinzato, Grinzalo, Grinzoso, Grinzo: Pieno di grinze.
S

-A-rrappTi

S Faccia arrapp ; crespo, grinzoso.

Volto

infrigno

infrignato

s. f. RaccomandaRaccomandamenlo, Raccomandigia, Raccomando Il raccomandare ad alpersona a bocca o per lettera. cuno cosa Lettera d'arrecomandazin ; Lettera di raccodi raccomandigia, Commendatizia: mandazione
si d per lo pi aperta a chi viaggia per metterlo sotto la protezione o procacciargli l'assistenza di qualche corrispondente.

Quella che
,

A.rraxa-

Camosciare Svenare. T. ccsell. Percuoter la figura che si vuol finire nel suo panneggiamento con un martelletto sopra un ferro a tutta tempra sottilmente granito in punta, perch cos impronia una grana sottile, togliendo il lustro
v.
a.

A-nrecg-g-eitas.
Refrigerare,
lievo,

f.

Raccolta:

Il

raccogliere;

e talora per Colletta, Raccolta di elemosine. A.i*x*ecu.ve v. a. Confortare, Riconfortare, Rcfiziare,

la

pulitura all'oro e all'argento.

Ricreare, Corroborare,

A-rjraxix
tojo.-

m. Ferro da camosciare, SvenaGranitoio chiamasi Quel ferrolino appuntato,


s.

Ristorare, Rinfrancare:

Dar alleggiamento,

sol-

che serve

per

dimostrare
colle

panni pi
ci

grossi,

conforto, (refrigerio, ristoro.

percuotendoli
dice Granire.

punte;

che
il

nell'arte si

stumago; Abbracciare lo stomaco, si dice di bevanda o anche di cibo che conforti. % Arrecuvese n. p. Confortarsi, Riconfortarsi, Ricrearsi
,

A.i*r>a<2:z,

v.

a.

Radere

Levar

pelo col ra-

Rifocillarsi

ecc.

sojo

altro strumento.

A-rreg-ordl
sentir
la

v. a.

Ricordare, antic. Arricor-

5 panno; Cimare: Levar la cima o Scemare il pelo al pannolano, tagliandolo colle forbici. un vascello; Rasare un vascello. T. mar. Levargli una parte de' suoi castelli e delle opere
pi alte; e talvolta Levargli teria superiore.

dare, Avvertire, Avvisare, Ammonire: V'arregordo d'undd a messa; Vi ricordo di andare a

messa.
s.

A-rreg-ordo-

ni.

Ricordo, Avvertimento,

an^he

la

sua bat-

Ammonizione, Ammonimento, Lezione, Avviso. D un arregordo a nn-a persnn-a ; Bar altrui


un ricordo o un lientamente, dicesi ironicam. per Dar altrui o pugni o altro ad oggetto d'indurlo a tener a mente checchessia. A.rx*ei V. a. Diradare, Allargare: Tr via la spesla densit; e parlandosi di Frutta, vale sezza Coglierne e Tme via qua e l , acciocch quelle che rimangono restino pi rade. v. n. Abbarbare, Abbarbarsi, Abbar-

n Radere un bastimento: Togliere o Portar via da un bastimento qualunque le vele, gli alberi e
lutto

ci che tiene sulla coverta; il che avviene per causa di burrasca o altra cagione.
p. pass.

-Ajrrazzu
simili.

Raso, parlandosi di barba e

- Cimato, parlandosi di panno V. Arrazza. S Frexelto arrazzu; Naslro a raso, cio Liscio
e luTtro.

A.rreixa
raso. T.

% Vascello arrazzali; Vascello


scello cui
si

mr. VaIl

bicare, Abbarbicarsi,
taccarsi

Barbare,

Allignare: L'at-

levata
la

la

batteria

superiore, ed

rimasto

grosso calibro, e

batteria bassa di cannoni di con pochi di minore calibro nel secondo ponte, ridotto ai castelli.
a.

con

che fanno colle radici in terra le piante. Usasi anche figurai, parlando di molte altre cose s fsiche che morali, e vale Prendere origine,
radice
,

stabilimento.
v.
a.

A.x*x*eoIxug>^e v.
altrim. Ricogliere,
e

Raccogliere e per sinc. Raccorre: Pigliar checchessia levandolo di terra;

A.ri'exiilb

Appoggiare:
lo

Accostare

una

cosa ad un'altra per

ritto

alquanto a pendo

per sinc. Ricorre.

acciocch sia sostenuta.

ARR
- a porta,
i

ARR
A.rre"versase
Brajarsi,
altrove,
n. p. Abbiosciarsi,
:

73
Sdrajarsi,

arve, ecc.; Accostare, Rabballere,


le

Socchiudere Inscio,

imposte, ecc., vale

Non
come

chiuderle interamenle.

Far la mndra Gitlarsi a bioscio, Distendersi abbandonatamente in terra, sul letto o

Arrembdse
ad appoggio;

n.

p.

Appoggiarsi: Accostarsi

come fanno
v.
a.

le

bestie.

Aj^rembag-g-ia

Cercar favore, prole.:ione. s. f. Bracciuolo, e in term. gener. Appoggialojo: Quella guida o di le^no o di ferro o di fune o di pietra, posta lungo il muro delle scale a uso di lenervisi colla mano per ajulo di salire, o per sicurezza nello scendere. Dicesi anche Bastone se di legno, Ferro se di ferro, Fune se di fune, Cordonato te un orlo tondo di pietra o di cotto.
e figurai.
s.

A.rre'vei'teg' v. a. Rimboccare X.Reddggid.


A.i*x*eze
di s
,

in

qualsivoglia

Reggere, Sostenere: Tener sopra modo Portare o Appog-

giar checchessia.
1)

Reggere, melaf. Difendere, Proteggere, Sostenere, Ajulare: ed anche Sostentare, 3Ianlenere in vita.
p.

$ Arrzise n.
in

Reggersi, Sostenersi, Jfanlenersi;

A.rreinTbag'g'io
battere.

m. Arrembaggio T. mar.
si

dTn'impresa che si mantiene buon grado, senza volgere in rovina: Covim'a va l'opera ? A s'arrese ? Come va l'opera ? Si
e suol dirsi anche

L'incontro di due navi che

accostano p.T comI)

regge.

per

Reggersi a galla,
v. a.

al

nuoto: Reggersi nelArrisicare,


in

A.ri*eni."bo
,

m. Appoggio: Usasi fgur. e vale Sostegno, Ajuto, Prolezione; e nel num. del pi. l'ha tanti arrembi che...; Fautori Froleltori
s.
:

l'acqua nuotando,

Cominciar a nuotare.
Rischiare,

Arrezega
venturare,

Av-

Cimentare:

Mettere

cimento, in

Ila

tanti

(jutori

o protettori che....

pericolo, a repentaglio della fortuna.

A-rremedi V. AjTenise n. p.
de' baslimiiiti

Remedi.
Arenare, Arrenare,
toccano o
Inare-

Arrezegse n. p. Arrischiarsi, Attentarsi, venturarsi, Cimentarsi.

Av-

nare, Iiicigliare. T. mar. Dar in secco, e dicesi

Arrezilbrag-a
V. Rezibraga.

s.

m. Reggibraca. T. de'sellaj

quando

s'arrestano in

un fondo
S

Arrena

di sabbia o di fanghiglia. o Mette un co-e spalle a magia; Strinfra

Arrezipto
\. Srvccollo.

s.

m. Reggipetto. T. de' sellaj

gere uno

l'uscio e

il

lentare aL'uno a risolversi

muro, figurai, vale Vioo a far checchessia

Ar-rezitile
V. Rezitiele.

s.

m.

Reggitirelle.

T. de' sellaj

senza

dari^li

tempo
p.

a pensare. Metterlo alle strette.

A.rrji

v. a.

Ammainare,
a

Calare. T.

mar. Mandar
della

A-rrenu.

Arrenseniio

Arenato, ecc. V. Arena. g Passa arenu a magia; Rasentare il muro, Passar T sente il o al muro, vale Accostarvisi in passai do, tanto che quasi esso si tocchi. p. pass. Aggranchialo, ecc. V.
pass.

gi da allo

basso

per

mezzo

fune un

qualche oggetto V.

Ammaina.
mar. Tesare una

AitccIl

Arrida

v.

a.

V. Jnricchi. Arridare. T.

Arrensei'.tse ne' suoi significati.

Dorm a rrensento; Dorm ir raggruppalo WDormi. A.x*i*en& ense n. p. Aggranchiarsi, Aggricchiarsi,

A.rriesci A-rrig- V. -a.

corda per mezzo de" colatoj. V. Risci.


Rigare: Tirar righi o "linee.
V. Arrigo. Rotolare e Ruololare

Altrapparsi,
rsi
,

Ratlrapp
Irarsi:

Rallrappare, Rattrappire, Rannicchiarsi , Raggrupparsi , ConRaccogliere ina muoversi


inabile

Arrigoa

A-rrig-hezza
v. a.

Spingere

ristringersi in se slesso,
le

sieme

membra. Divenir

per fred lo o per contrazione muscolare, n Aggrinzarsi, Raggrinzarsi, Incresparsi, e dicesi

Arrigoela
ArriguL
cui
si

di
e

perganena e
v. a.

simili

V. Arrappdse.

una cosa per terra facendola girare. Arrigose n. p. Rotolarsi e Ruotolarsi, Ruzzolare. / dince san riondi e s'arrigan; \ danari son tondi e ruzzolano, cio Si spendono facilmente. V. Arrigd. Fatto a righi, Su p. pass. Rigato:
tirano dei righi,
rigata
:

bte; Aggricchiarsi le budella.

A-rresta

Arrestare: Fermare o Prender

Canna arrigd; Canna


cile

La canna

del fu-

per forza una persona per metterla in prigione condurla ad esser giudicata.
In signif. neul. vale Restare,

Rimanere V. Resta

Arrionda

ne' suoi vari significati e inflesssioni.


w

da imo a sommo nella parte interiore; si carica con palla calcata a forza. v. a. Tondare, Attondare, Rotondare: Ridurre in forma rotonda, Far divenir
che rigata
rotondo.
I

A.rresto

Arresto che questo; Stupisco che mi diciate ci. s. m. Arresto, Arrestamento, Presa, Presura, Cattura. Mandato d'arresto; Mandato d'arresto o di cattura: Ordine della competente autorit, perch si debba procedere all'arresto di quella persona. Proibire S Mette a-i arresti ; Mettere agli arresti ad uno l'uscita d'un luogo, assegnandogli per
Stupire, Stupefarsi, 3Iaravigliarsi:

me

d'i

cavelli;

Tondare o Rotondare
in

capelli,

vale

Tagliarli in sull'estremit

giro egualmente; e

talora semplic.

per Tosarli.
CaVialare un bastimento.

un bastimento;

T.mar.

Rislopparlo tulio all'intorno , cominciando dal livello dell'acqua sino all'ins V. Cfatd. un d'io; Troncare, Mozzare un dito, vale Tagliarlo
,

Portarlo via di netto.

prigione

la

casa propria o altro luogo (fialunque.

Ax'reti
e nel

V. Retid
add.

in

lutti

suoi significati.

Arrischia Arrissa v.
i

-A.rretrTX
num.
I

Arretrato:

Rimaso indietro;
Arretrati

del pii e in forza di sost.

diconsi
al

fruiti

o Interessi decorsi e non pagali

dovuto tempo.

V. Arrezegd. Arricciare: Propriam. dicesi dei capelli , e vale Inanellarli con arte per abbellarsi ; ricci. altrim. Fare Cogliere, Colpire, Quasi dirizzare nel segno: Ghe l'ho arrissu in ta testa; Lo colsi nel capo.
a.

Arre-ventse
pindse.

n. p. Arrovellarsi, Acciappinarsi, Attapinarsi, Rodersi, Macerarsi V. Atta-

Rizzare. In term. mar. vale

Fermar
si

colle rizze.

o cda; Arroncigliar

la

coda;

dice del porco

e della vipera quando la ritorcono.

74

ARR
a lancia; Rizzar
in nave.

ARR
T.

**

la

lancia.

mar.

Metterla

bare, Furare,
di

ma

voce piuttosto poet.

,,

mano. Porre cinque

e levar sei, Cogliere

Lavorar o

pennoin; Rizzare
i

pennoni. T. mar. Fermar


di

colle rizze

pennoni

rispetto,

affinch pei

movimenti
pei
al

del vascello

non escano

da' loro luoghi.


il

tt-o

panno; Accotonarlo: Arricciare

pelo

Corre l'agresto, ecc. e gallinn-e; Sgallinare: Rubar le galline. in sci speiza; Far l'agresto. Dicesi di Quello avanzo illecito che fa taluno nello spendere o fare
i

panno lano.

fatti

altrui.
il

Mwn-a/)er5nffl; Acciuffare, Ciuffare uno, Ghermirlo, Acchiapparlo : Se t'arrisso... Se ti ciuffo...


s.
f.

chu; Rubare morare.

cuore, figurat. vale Far inna-

A.x*i*is!sa>tu.a<

Arricciatura:
essi.

Il

complesso

tempo

Rubare

il

tempo

Metter a

profitto

de' ricci e la disposizione di

ogni minuto, ogn'istante d'esso.

Ajrx*sso<
ciottoli.

v.

a.

Acciottolare:

Lastricare con

nn-a figgia; Rapire una


un
ratto.

fanciulla

Commettere

Arrissso
Aj:*j:*ss6ti
suoi

add. Riccio, Ricciuto, Crespo: ed


part.

un
Il

scrito,

nn-a compoxizon ,

ecc.; Plagiare:

proprio de' capelli.


p.

rubare

gli scritti altrui

o Far proprio ci che

Arricciato V. Arriss nei


arricciate:

si

vari significati.

ruba in qualche libro; che anche dicesi Rubare. Chi n'arrba n' ha de roba; Chi non ruba non
di.

Cimme arrmce; Penne


piuma crespa e per ornamento ai dicesi Una penna

Penne

la cui.

ha roba. Prov.

chiaro significato.

ed usanle le donne loro cappelli. Tortiglione


ricciuta;

L' tanto laddro chi

arrba

camme

quello chi

di

struzzo colla
della

piuma increingrossata e

spata lutt'all'inlorno
ripiegata nella cima.

costola,

A.rriv
venire
al

v. n. Arrivare, Giugnere, Capitare

Per-

pggia; Tanto ladro chi ruba che chi tiene il sacco Tanto tenere che scorticare ovv. Anche chi tiene il piede ajuta a scorticare. Prov. che significa Nello stesso modo pecca e va punito chi fa il male che chi lo consiglia o vi consente.
,

luogo.

Arrog-se
propriarsi.

n.-p. Arrogarsi, Attribuirsi,

Ap-

Se arrivo a gugnd un terno ecc.; Se arrivo a vincere un terno, ecc. w per Giungere una cosa o una persona, cio Avvicinarla tanto da poterla toccare. II Parlandosi di et, vale Compire: l' arrivu a cent'anni; arrivato a cent'anni.
Arrivare per Riuscire:

w w
"

Parlandosi prezzo, Poter spendere: No ghe posso arriva; Non posso per Andare metter capo. per Accadere, Avvenire, Succedere, ma
di

A-rrolla

v. a. Arrolare e Arruolare

Inscrivere,

Metter a ruolo, Assoldare, Far soldati. S Arrllasexi. p. Arrotarsi o Arruolarsi per soldato,
Farsi soldato.
s. m. Arrotamento e Arruolamento: L'arrolare. **A.i'i'jisa V. a. Trafugare, Involare, ArpaPortar via di nascosto. gonare. Sottrarre v. a. Ritirare, Rimuovere, Scostare: Trarre da parte, Metter da banda; e figurat.
:

A-rrollanxento

vale

ci

arrivare,

a finire, a

in

A-rrs

tal

senso voce pretta francese

da fuggire:

De

votte arriva che ecc.; Alle volte arriva (accade) che, ecc.

Trafugare, Involare, Rubar di nascosto. Arrsse n. p. Ritirarsi , Arretrarsi : Trarsi da

rivare:

cheita; Sopraggiungere, Sopravvenire, SoprarArrivare per lo pili improvvisamente e

banda o

indietro,
v.
a.

Far largo, Far piazza, Scostarsi.


Arrostire V. Rosti.

-A-rrost

quasi inaspettato.

A-rrovina
voltolare:

arriva a fa nn-a cosa; Arrivarci o Non arrivarci, vale Essere o Non essere abile ad una cosa: Mi non arrivo a capilo; Io non
c'arrivo.

Non

A.rru.lbatt

V. Rovina. v. a. Rotolare, Voltolare, AvFar girare una cosa rotolandola per

terra o altrove,
ti

a propoxito; Arrivare opportunamente

o a gran-

d'uopo; che anche dicesi in istil famigliare Giugnere pi a tempo che l'arrosto. a piggi nn-a cosa; Arrivare una cosa o a una
cosa, vale Pigliarla,

Abburattare: Malmenare, Dibattere, Scuotere alcuno in qua e in l. un travaggio; Abborracciare, Arrocchiare, Acciarpare un lavoro, vale Gettarlo gi precipitosamente con incuria e per levarselo prestamente
,

essendo
il

alquanto
braccio.

lontana,

dalle

mani.
n. p.

onde

ci

convenga allungare
vale Ottenerlo.

Arrbattse
tarsi

Rotolarsi,

Voltolarsi:
nel

Volletto,

a un graddo ;
simili,

Arrivare o Pervenire ad un grado


tal

in

giro per la terra,

sull'erba,

e simili,
t)

a un nmero; Arrivare ad un

numero, vale Fare o Compire quel tal numero; In tutti non arrivavan a cento; Fra tutti non arrivavano a
cento.

su da scaa; Rotolare o Ruzzolare la scala, Andar rotolone gi per la scala: Cader gi per
la

scala

rotolando.

i!Lrr.flR
il

5 naso,

ecc.; Arricciare

il

naso,

da-e zengge , da-e spalle, ecc. ; Dare alle ginocchia, alle spalle e simili, vale Arrivare sino
ginocchia, alle spalle, ecc. in bon punto; Arrivare o Capitare a o in buon punto, cio Opportunamente, Fortunatamente. in t'n cattivo momento; Arrivare o Capitare
alle

muso,

le

labbra, ecc. dicesi

Quando con un

certo gesto raggrinzando e spingendo il naso e la bfbca all'ins, si mostra d'avere qualche cosa a sdegno e a stomaco, e se ne stizzisce.

A.rrg'a

v. a.

Aggrinzare, Accrespare, Incre-

spare: Ridurre in crespe, in grinze, in rughe;

in

mal punto, cio

Disavventurosamente.

% Chi tardi arriva, male allgia; Chi tardi arriva, male alloggia V. Allgid.

e dicesi

propriam. de' panni.

a fronte; Corrugar la fronte. Arrgdse n. p. Arrugare, Aggrinzarsi, Accresparsi, Incresparsi, Divenir rugoso; e dicesi pi

A-rrlba

V.

a.

Rubare,
la

sua ingiustamente

Arrubare: Far roba altrui; aitrim. Deruantic.

che altro della

pelle.

, ,

ARS
A-rruimescella v. a. Aggomitolare;
milolo, Avvolgere
Fatto in gomitolo.

il

ART
Far go-

76

filo

in gomitolo.

al

che s'innalza in forma d'arco davanti e di dietro cavalcatore. 1 sellaj chiamano Sugheri i due
lati

Aarrmescelliz
scellu.

p.

pass.

Aggomitolato;

dell'arcione.
s. f.

A-rsa
AllmeIl

Arsura

Stato dell'atmosfera asciutto,

Figurat. vale Avviluppalo, Avvolto V.

secco, arido.

A.rr.xenta

v. a.

Sciacquare, Risciacquare,

Diguazzare, Sciabordare, Sciaguattare. Nell'uso son sinonimi; a rigor di termine lian senso diverso. Sciacquare e Risciacquare Lavar leggermente, e per lo pi dicesi di cose che non

Arsura: Privazione d'umido per l'effetto del calore inlerno che si sente nelle viscere per sete, per febbre, o simile; altrim. Ardura, Arsione. de moen, di labbri, ecc.; Stole al plur. : Alcune piccole scoppiature o fessure che si producono per freddo nelle mani, nelle labbra, e pro-

abbisognano d'una lavatura pi forte, p. e. si risciacqua un bicchiere ov' altri ha beulo, una pezzuola brancicala; ovv. Dar l'ultima lavatura in acqua pura a cose gi lavate, p. e. lavale le
stoviglie nel ranno,
si

Arsix
A.irt
il

ducono dolorosa sensazione. add. Arso , Arido


Ristecchito.
s.
f.
:

Secco , Stecchito
Altaretto

Altare

dimin.
la

Altarino
si

risciacquan nell'acqua pura.

Allarello

Mensa sopra

quale

offerisce a

Dio

Diguazzare o Sciaguattare valgono propriam. Agitare liquori ne' vasi non pieni (V. Abbari

sacrifizio.

Artd ve gi, n
vecchi non
all'altare

se gh'a^ccnde ci candeje; Ai santi

usano pure nel senso di Agitare una cosa nell'acqua per lavarla (V. Sguass). Sciabordare pi forte di Sciaguattare, l tinlocci)
,

ma

si

gli si

d pi incenso. Prov. toscano.


il

Sbaglia finn-a 5 prceve all'artd; Sbaglia

prete

il

contadino all'aratro. Prov. e vale

p. e. non sciaguattano , ma sciabordano un panno quando lo sbatton di forza in un truogolo, in un rigagnolo o altro per levargli il ranno o

tori

Tutti

A.rte
n

il

soverchio colore che avesse contratto. In questo

.senso voce tecnica.


M Sparecchiare, e in m. b. e plebeo Sconocchiare,

siamo soggetti a commettere sbagli. Metodo o iMaestria nell'operare Arte secondo alcune regole stabilite; e dicesi s delle Arti liberali che delle meccaniche. Arte, per Compagnia d'artieri Gh'a tutta l'arte;
s. f.
:
:

C'era tutta
n

Far repulisti: Lasciar vuoti piatti , Mangiar tutto. de dincenn-a per sonila; Sbusare e nell'uso tose. Ripulire: Spogliar uno di lutti i denari che abbia
i

l'arte,

per Artifizio, Astuzia, Frodolenza e simili;

per vincila fatta al giuoco o per altro motivo. % Arrxentdse a bocca ; Risciacquarsi la bocca : Leggermente lavarsi o pulirsi la bocca con acqua
simile.

e pigliasi in buona e in mala parte.

diabolica; Arte diabolica, Incantesimo, Stregoneria, Sortilegio,


Malia.

liberale; Arte liberale: Quella nel cui esercizio

ha pi luogo l'ingegno che la mano, come la poesia, la musica, la pittura, la scoltura, l'ar-

AjE*i*:x:exLt
fetto

s.

f.

Risciacquata

L'atto e
di

l'ef,

del risciacquare.

- Parlandosi

panni

di-

cesi

meglio Risciacquatura.
s. f.

A.rx*xeiitua,
resta dell'umore
,

Risciacquatura: Quel che

hitettura, ecc.

magica; Arte magica: Arte


meccanica; Arte meccanica
la
:

di

adoperare cose

mirabili o col soccorso della natura o dell'arte.

Quella, ove pi opera


l'oriflceria,
la

col quale si risciacquato

fia-

mano che
la

l'intelletto,

come

pla-

schi

bicchieri

o altro.
nell'uso

stica,

vetreria, ecc.

de

btte; Sciacquatura o Risciacquatura di bicdicesi

oratoria; Arte oratoria: L'arte di parlar bene;


altrim. Rettorica.

chieri,

scherzev.

Vino lungo

lungo e di poco e mal grato sapore.

Ad

arte m. avv.

Ad

arte.

Con

arte,

Artatatalora

AjrsellL

s.

f.

Arsella. T. zool.

Mytilus edulis.

mente,

bella posta,

bello studio; e

Specie di conchiglia bivalve appartenente al genere Mitola, pi grande delle telline , col guscio di fuori ruvido, e nell'interno lucido; altrim.
Tellina.

Astulamente.
g Chi fa l'arte e

.Ajrsellixiii-a;

s. f.

Susina vecchietti o Catelana

morella: Specie di susina di buccia violacea, di polpa giallognola, gentile, sugosa e d'un sapore zuccherino e rilevato. Matura in agosto.

Ajfsellu
un
rastrello

serve a

m. Draja. T. pese. Rete unita ad ferro, che ha lungo manico, e radere il fondo del mare per pescarvi
s.

di

n a conosce, i so dince diventan mosche; Chi fa la mercanzia e non la conosce suoi denari diventan mosche , ovv. i Chi fa quel che non sa, guasta quel che fa. Prov. che significa Chi si mette a fare l'arte ch'e' non sa, in cambio di guadagnare ne scapita. Chi ha arte ha parte; Chi ha arte ha parte. Arte d parte, chi da lei non s parte. Prov. e vale Chi sa recapitato e pu campar da per
,

tutto.

conchiglie o altre cose che stanno in esso fondo.

Tutto ci che
dalla rete.

si

stacca entra nella borsa formata

H Pescarsene,

Arsellaio.

Voci

dell'uso. Colui

che
fab-

Con l'arte e con l'inganno se vive mezo l'anno, con l'inganno e con l'arte se vive l'atra parte ; Con arte e con inganno si vive mezzo l'anno, con inganno e con arte si vive l' altra parte.
Prov. che suolsi dire degl'Imbroglioni che se la cavano abbindolando or questo or quello. - Avvi pure un altro prov. consimile , ma adoperato in buona ^arte, cio: Con arte e con ingegno si acquista mezzo regno. Con ingegno e con arte
si

Arsen
bricano
s

campa

la

vita sul mestiere di pescare arselle.


s.

m. Arsenale: Luogo dove

si

si conservano armi, strum. da guerra campale che navale ed attrezzi militari d'ogni

genere.

Ajrsenico

s. m. Arsenico : Sostanza metallica corrosiva e velenosissima, assai nota.

acquista

l'altra

parte;

vale L'arte e

l'in-?

jtsoo
A^jcsu

^.

V. sotto Arsu. m. Arcione ; Quella parte della

sella

gegno conducono a qualunque gran fine. S Fa arte d'nn-a cosa; Far arte o mestiere dj una cosa, vale Essere avvezzo a fare, a dire, o

76

ART
t)

ARV
Artiere, Artigiano, Artefice V. sopra Artexan. s. f. Altura: Luogo alto.
avv. Rotolone e Rotoloni, Ruz-

Maneggiarsi con industria in checchessia affine di guadagnarvi sopra. % Ognun va ranimgo da so arte ; Ognuno patisce del suo mestiere. Dettato prov. e vale che Gii artieri difettano per lo pii delle cose proprie
dell'arte loro.

A^jrtvLSi,
zolone

A. rlbatton.
e

Ruzzoloni,

Rotolandosi,

Ruzzolando.

Accompagnato coi v. Andare, Correre e simili, vale Andar a precipizio, col capo all'ingi ; e
talora

A-rta
usasi

V. Alida.
Arlefare, Artificiare, Artifdare: Far

fiaccacollo,

scavezzacollo,

tutta

A.rtef/ V. a.

briglia,

slascio, Senza ritegno.

Abbandona-

checchessia con arte e con artifizio ; ma comun. per Contraffare, Adulterare, Falsificare.
p.

tamente V.
cesi
si

rompicollo.
avv. In rustico o Alla rustica. Didi legatura
,

A. rsteg-a
d'Una sorta

Ajrtef^to
tiflziato:

pass. Artefatto,

Artificiato,

Che opera

dell'arte o Fatto

Arcon arte,
vino.

di libri

in cui questi

lasciano intonsi

opposto a Naturale; e figurai. AfTalturato, Faisificaio,

tone

Adulterato, e dicesi specialm. del

A.r"va
e

coprono di semplice carcartapecora, senz'altro ornamento. s. f. Imposta: Legname commesso in piano


e
si

Ajrt&ia,

corpo animale s. f. Arteria: Vaso del che porta il sangue dal cuore alle parti tutie del corpo, al contrario delle vene, che lo portano
dalle parti al cuore.
s.
f.

che, girevole sui cardini, chiude l'apertura di


,

uscio o finestra, r Dicesi Imposta a bande ripiegato o a libriccino Quella in cui a una delle bande, o a tutte e due, ne unita un'altra con

porta

Ajrtetica
lattia

Artetica, Artrite, Artritide:


le

Ma-

che attacca
s.

articolazioni.

mastiettatura, e perci pieghevole.

scc

a cappcci nn-a;
,

Scuretti: Quelle imposte

AjcteicsiTX
Questi
tre

m. Artiere, Artigiano, Artefice. nomi abbench si usino comunem.


pure

da finestra formate d'assicelle per lo pi sottili, che dalla parte di dentro volgons su gangheri
imperniati nel telajo a vetri. Fa d'nn'arva nn-a tavella; Far d'una lancia

l'uno per

l'altro,

rigorosamente parlando

Artigiano o hanno fra loro questa differenza: Artiere indica Colui che esercita per conto suo proprio un'arte manuale, come l'arte del magnano, del legnaiuolo, del muratore e simili; VArlefce Quegli che esercita un'arte meccanica, ma con qualche effetto d'intelligenza; egli congegna, combina, ordina, abbellisce, ecc.; VArtigiano od Artiere meno ^'Artefice e alquanto pi A'Operajo.

un zipolo

un punteruolo, vale Ridurre

il

mollo

a poco, e di Materia atta a fare gran cosa, appena cavarne, per poco sapere o per trascurag-

gine, una piccola. In Toscana corrono

anche

seguenti modi proverb.: Bartolomeo Ingegno d'una


trave fece un fuso, ovv. Mastro Piallino d'una trave
fece

un
s.

nottolino.

Ajt^I
Muovere;

A.x>ticol<
e dicesi

V. a. Articolare: Piegare,

propriam.

delle

gambe,
:

delle braccia

m. Aprile: Quarto mese dell'anno volgare, e secondo dell'astronomico. % Arv, dui dui; Aprile una gocciola al die e
spesso tutto
il

e delle dita.
M Articolare, Pronunziare
le
,

Profferire

Mandar
:

fuori

mese

di

aprile per lo pi

die; dicesi a significare Essere sempre piovoso.

il

parole.
s.
f.

Aj:*ticolo.zi]i

Articolazione

Nodo
:

Giuntura, Connessione delle ossa tra loro.

% Arvi, fa bn dormi; Aprile, dolce dormire; dicesi a significare che in quel mese si dorme bene. Arvi 5 l'ha trenta, e se civesse trentun , 5

A.x*ticIocca. s.

f.

Carciofo e Carciofano
al

Frutto

n faeiva

ma

Cardo, detta Carciofo, e dai Botanici Cynara scolymus fatto a guisa di pina, e formato di tante squamme, che diconsi Sfoglie, buono a mangiare. Ce n' di due variet: uno colle sfoglie senza spina, e dicesi Carciofo domestico e in Toscana Jlazzaferrata ; l'altro colle sfoglie terminate da spina, e dicesi Carciofo salvatico. La pianta si moltiplica per seme, e anche co' getti o polloncelli de' vecchi
d'una pianta simile
,

vesse trentuno

niscin; Aprile ha trenta, se pionon farebbe mal nessuno. Prov.


,

dinotante che D'aprile l'acqua sempre giove-

vole alla campagna.

Marso scito e arv bagnu, beato quello chi ha semenu; Marzo asciutto e aprii bagnato, bealo
il

villan che ha seminalo. Prov. di chiaro signif.


V. a.
le

A-rvi
guisa
si

Aprire: Disgiungere od Allargare in imposte degli usci e delle finestre che


e
l'uscita;

dia

l'entrata

e dicesi

d'ogn'altra

carciofjdetti Cardoncelli o

Cardoncini (tettinotti).i

cosa che sia serrata.


I)

Diconsi Gobbi o Gobbe


ricati

Cesti

dei carciofi co-

e coperti di terra perch imbianchiscano,

si

mangiano

crudi. - Girello dicesi


le sfoglie

II

carciofo
il

Aprire, per Dilatare, Allargare: Arvi e maen; Aprire le mani. Queste casette bezugna avvile chi in fondo; Bisogna aprir queste calze nel fondo.

grosso a cui sien troncate

gambo,

si

usa per vivanda. - Carciofaia, Carciofeto Carciofolelo II luogo piantato di carciofi.

Il

Fendere o Spaccare.
la

a bocca; Aprir

bocca, oltre

il

signif.

proprio,

usasi figurai, per

all'inferno; Carciofo all'inferno V. All'inferno. tocca in te l'eujo; Carciofo al pinzimonio. Di-

Rompere il silenzio. Parlare: Mi non ho averto mai a bcca; Io non ho aperto mai bocca. Non ho mosso bocca, cio Non ho
mai fiatato, Non ho mai detto una parola. a bcca e lascia andd; Aprir la bocca e sof-

cono i Fiorentini II carciofo con olio, pepe e sale.

intinto in salsa fatta

Aj:*tifi.ziu.
con
artifizio,

add. Artificiato e Artiflzialo: Fatto

fiare,

figurai,

vale Parlar senza


il

considerazione.

S Fughi artifizioe
fizio,

artifaiali ; Fuochi d'arti-

a stradda; Aprir la via o lare il cammino, e dicesi


nel figuralo.

passo, vale Agevocos nel proprio come


alcuno, vale Aprir-

Artista s.m. Artista:


Alcuni
tuosi
,

V. Fugo. Propriam. Colui che professa alcuna delle belle arti o altra arte liberale.
artifiziati

Fuochi

a nn-a personn-a; Aprire ad


gli

la

porta di casa. Introdurlo a s.

vi

comprendono anche

Coreografi,

Vir-

a venn-a;

Aprir

la

vena, vale Pungerla colla

ecc.

Jancetl per cavar sangue.

ASA
btlega; Aprir bolloga; vale Cominciar qualsielemento
il

ASB
ferro

77

combinato ed unito

in lega col

nome generico bottega, e si pone invece il nome particolare dell'arte che vuole esorcilarsi, come: Arvi unn'staja , un cn/f, ecc.; Aprire an'ovoglia arte in pubblico. Talora
si

ommetle

il

carbonio.

steria,

un

caff

e simili.
le

Operazione che si fa dai soldati disposti sopra due o pi righe, andando avanii o indietro secondo vien ordinato dal comando. Le righe si aprono per eseguire alcune parti del maneggio delle armi, per dar luogo all'ispettore od a chi passa la mostra del soldato; ha per contrario Serrare. 1 uggi; Aprir gli occhi V. uggio. I uggi a nn-a persnn-a; Aprir gli occhi ad alcuno V. nggio. o passo V. sopra Arvi a stradda. so chu a nn-a persnn-a; Aprire o Spalancare il suo cuore a qualcheduno, ed anche semplicem. Aprirsi, vale Manifestargli j Palesargli
e righe;

Aprire

righe.

T.

tnil.

grosso; Acciaioni al plur. T, mug. Nome che d alle Grandi verghe d'acciajo dell' Allemagna, che si trovano in commercio. d fzo; Cuore della piramide. T- orol. Piastrella d'acciajo infilala nell'asse della piramide (fzo), nella parte opposta alla base di essa, e avente un becchetto, il quale arrestato dal guardacorde (scontro) avverte che l'orologio caricato.
si

A.
Al.

sacchetto
senza
la

(Conti); Conti

alla

grossa, al

digrosso, a occhio e croce, cio Fatti grossamente,

debita esattezza.

-Nell'impeto della collera

Asappo
Punto.

A sangue caldo, Nel caler della passione, cio Quando bolle il sangue perturbato da qualche violento ed improvviso affetto. freido; A sangue freddo, cio Con animo posato e cheto, Senziilterazion d'animo. s. m. Tanghero, Bfolo, Tarpano, Marm. avv.
,

sang-ue cado

l'animo suo.

lignone, Allbrogo: Persona grossolana e rustica.

schua; Aprire scuola, vale Mettersi a far il maestro di scuola, Ammaestrare. ttfi libbro ; Aprire un libro, vale Schiuderlo per
leggerlo.

A sarsi tua A sarvamento; A


m. avv.
V.
pronnce.
care a salincerbio, e volg.
loni,

Dalla voce turca

Azap

(soldato).

(Punto); Punto a rimendo V.


salvamento. Posto avv.

un testamento, nn-a
mento, una

lettera; Aprire un testa-

lettera, vale

Romperne

sigilli.

S Chi ben scer, ben arve ; Chi ben serra, ben apre. Prov. che significa Le cose ben chiuse sono
sicure.

Un

continuo arvi
cio
di

scera;

Un

apri chiudi con-

A A sascia A A stalbscag-g-ia A A stetti


Andar

vale Senza danno, Sano e salvo.


sassate,

colpi di sasso

(Zgd); Fare o Giosalta


il

cervio V.Zu</(i.

(Andd); Andar
V.
a. la

saltellone

o saltell'altezza.

tinuo,

Un

frequente

aprimento e chiudi-

balzellone o balzelloni V. Atidd.

mento

qualche uscio, finestra e simili.

Asl>asci

S Arvise n. p. Aprirsi, Schiudersi, Dischiudersi, contr. di Chiudersi.


"

Sbassare:
cresta,
le

Scemar

de; Abbassar
asbascid
i

corna ecc. V. Aa.

"

Fd

e; Abbassare altrui la cresta, l'or-

Aprirsi, Fendersi, Spaccarsi,

Rompersi:
il

goglio e simili, figurai, vale Far scemare ad al-

s' averto

a testa; E'
de' fiori
,

si

aperto
Dilatarsi

capo.

Detto

vale

sbocciando

Schiudersi, Sbocciare, che anche dicesi assolut

cuno l'umore, l'alterigia, Sbaldanzirlo , Cavargli il ruzzo del capo. As1>asciaiu.e]ito s. m. Sbassamento: Lo
sbassare,

Aprire
w

E
I

scioi
fiori

tempo;

Detto di pare, Fendersi, Far gran fessure; e detto particolarm. de' muri , Sbonzolare.

no s'rvan tutte a-o mcexivio non aprono tutti ad un tempo. muri, legnami e simili, vale Cre-

Scemamento

d'altezza.

As"birona
Asl>orri
As1>ria

o pelle; Ricidersi la pelle. - Screpolarsi la pelle , vale Ricidersi in varie parti: Ho e moen tutte
averte;

(Faccia); Viso da cialtrona; dicesi di Donna vile che abbia un aspetto sfaccialo. v. a. Aver a scorno, a vile, in uggia, Abominare, Disprezzare, Aborrire. v. a. Lanciare, Avventare, Scaraventare:

Ho

tutte le
la

mani screpolate.
terra, vale Spaccarsi facendo

tetra; Aprirsi

Scagliar con violenza, con impeto. Gettare, Cacciare, Sbalzare: Spignere quasi con forza: M'han asbriu in t'n canto; Mi caccia-

voragine.

da-o danze, da-o sbraggid, ecc.; Struggersi dal piangere, Non far che gridare, ecc. un conto di conti con qualche persnn-a;
Mettersi in
in

rono

in

un canto.

briga.
in

Accattar brighe,

cio Porsi

imbarazzo,
se scera

pericolo.

mai nn-a porta che n s'arvc nn-a porta e un barcn; Non si serra mai una
porta che non se ne apra un'altra. Prov. che vale

^5

Da un male

talora nasce
s.

un bene.

sciaccadente , ecc.; Abbriccare, Appioppare, Sciorinare, Appiccare, Scagliare, Vibrare, Appostare un pugno, un mostaccione, un sorgozzone e simili, vale Percuotere con aa pugno , con un mostaccione ecc. S Asbridla a un; Accoccarla, Barbarla, Calarla ad uno, vie Giuntarlo, Ingannarlo, Mariolarlo. S Asbridse n. p. Avventarsi, Lanciarsi, AUanciarsi, Slanciarsi , Scagliarsi : Spingersi , Celiarsi con im,

un pugno, un

f Arzillo

Voce nostra che non ha precisa corrispondenza italiana : Sapore marino e squisito, che acquistano quei pesci che vivono
m.
Arzillo.

pelo a checchessia.
II

addosso a un;
rergli

Fogarsi

addosso a uno. Nel


fargli

Pistoiese dicesi dell'Avventarglisi fieramente, Cor-

ja iscoglio a

differenza

di quei

che vivono

in

impetuosamente addosso o per

danno

mezzo al mare o in luoghi limacciosi; ed anche la loro freschezza e bella apparenza.


S

per impedirgli che Io faccia altrui. in t'n scito; Corrervi alla dilagala, di foga,

a d'arzillo; Sa d'arzillo, dicesi per simil. di Qualunque altra vivanda che abbia un gusto prelibato.
s.

Asl>riio

A.&.

m. Acciajo: Sostanza che ha per principal

Andarvi ratto, Sbaleslrarvisi. s. m. Rincorsa: Quel dare indielro che altri fa per saltare o lanciarsi con maggior impelo leggerezza; allrim. Lancio, Slancio.

ASC
slmile, vale

ASC
Lavoro
di ferro ripiegato in giro
:

S Corri d'asbr'io; Correr di foga, ad impeto, con

A. scaTbeccio

impeto, con furia. S Piggid l'asbrto; Prendere

la

rincorsa.

(Mette); Carpionare. Dicesi di di pesci , e vale Cucinarli nel modo che si cucina pi comunom. il carpione, cio Friggerli e coprirli d'aceto, aggiuntivi spicchi d'aglio, buccia fette sottili di limone, cime di salvia, ramerino
e simili.
in
si

Canna a scartoccio; Canna a cartoccio. Tempea a scartoccio ; Tempera coperta o a cartoccio. T. oriuoL, colteli, f magn. ecc. Maniera
particolare di dar
la

tempra all'acciajo o

al ferro,

che

si

vuol temperare con diligenza.


v. a. Schiarare, Rischiarare:

Asociaei
chiaro.

Render

barili

- Marinare Conciarli con sale e aceto o in altri vasi. Questi due verbi per
fitti

% Ascciaeise n. p. Rischiararsi, Rischiarire: Divenir

chiaro. Acquistar chiarezza.


))

usano assai spesso l'uno per l'altro. S se a scabeccio in t'n sci<o; Esservi
i

come
H

pani in forno, Esservi in soppressa, vale Esscacchi o Scaccheggiato. Posto

servi pigiati, spremuti, ecc.

A. tsca^oclii; A
dipinti
in altra
;

Il

a vista;
6
f,
il

Rischiararsi

la

vista,

vale

Ricuil

perarla.

cielo,

tempo; Chiararsi, Rischiararsi tempo, vale Rasserenarsi. o vin; Chiarirsi, Schiarirsi.

avv. vale Fallo a forma di scacchi

o quadrelli

maniera.

scciancacali V. A beer a beer. Ascciauiia v. a. Appianare, Spianare .'Ri**A.

scd; V.
chessia.
I

Zgd a

scacchi
a.

Giocare a scacchi V. Scacco.


il

Scaldare: Indurre

caldo in chec-

Scaldare, metaf. vale Accender l'animo, Muovere,


Eccitare.
e

banche; Acculallare o Culattar le panche. basso, e dicesi del Sedere a lungo, e per
oziosamente,
sulle

Modo
lo

durre in piano; e figurai. Agevolare, Facilitare. a magia; Spianar il muro, vale Renderlo liscio collo sparviere o nellaloja V. Frettasse.
e

costile,
il

Spianar

le

costure, vale Spianare col

ferro

rilevalo delle costure.

e costile

a nn-a pers5nn-a ; Spianar


le

mattoni

pi

Riveder

costole a uno. Spianare o Ritrovar le

panche; e dello degli scolari,


trarre alcun
profitto.

costure a
e
ai

uno,
il

figurai,

vale Bastonarlo, Dargli

Non imparare, Non


Ascdse
calore
j

delle busse.

n. p.

Scaldarsi: Farsi caldo. Prender

rughe; Dare
si

mattone. T. sart. Dicesi quando^

e metaf.

Accendersi, Muoversi, Infiamdi altre biade,


,

panniiani con un mallon caldo, suvvi


lievaii
le

un cencio

marsi, Adirarsi, ecc. n Parlandosi di grano e

molle,

grinze, ecc.

dicesi
;

in neul. assol. Riscaldare

e vale Patire

Volarsi

e dello di farina, formaggio, fruita e simili, vale Guastarsi , Corrompersi.

scciuppo; Spianar lo schippo o simile, vale Abbassarlo e stenderlo in modo da tr la mira a sparare. Rivolgerne la bocca contro l'oggetto che si vuol colpire.
s.

o boccia, 5 sangue; Montare,


il

Salire o Venire

Ascciauuameuto
A-scciauuata
A-Scciannu
s.
f.

m. Appianamento,

moscherino. Venir

la

muffa

al

naso, vagliono

Spianamento, Spiaiiazione: Lo spianare.


Spianatura, Spianala,

Adirarsi.

in t'nn-a cosa; Riscaldarsi in checchessia, Accalorarvisi

Prendervi calore, fer, Infervorirvisi : vore, come nel giuoco, nel discorso, ecc.; e in senso contr. Pigliarsela a tre o quattro quallrin la calala, cio Procedere lentamente nelle faccende. A-SCStdiGS. m.Guajo, Impiccio; e talvolta Danno, Disgrazia, Sconcio, Sciagura, n Paura, Spavento, Sgomento.

Spianamento: La parie spianala. s. m. Pianalojo. T. cese//. Specie di cesello che si usa per appianare il melallo e per fare gli scannellali. Senne di due specie: Pianalojo colmo e Pianalojo piano.

A.

scciattapausa; A
papelle,

crepapancia,

cre-

scoppiacorpo. Posto avverb. col v. Mangiare o simile, vale iVangiar cos


crepacorpo,

A. sca.g'g-e
malo
del
;

m. avv.

A scaglie A
,

Fallo a guisa di scaglie o


serpente.

squame Squasquame del pesce


,

smoderatamente che quasi


Stripparsi, Stipar
1'

la

pancia crepi; allrim.


l'

epa, Gonfiar

otre,

Cavar

il

corpo di grinze, Sbasolliare, Impinzarsi, ecc.


add. Scapestrato, Sfrenato, Dis-

**A.8eai8Sii
soluto, ecc.

Ascella
%

s.

f.

Ascella, Ditello e nel piur. Dilella


il

e Dilelle: Quel concavo che sotto

braccio nelcol lepre

A.

scanso
A
fin

avv.

A scanso, A
o sfuggire,

scansamento, cio

l'appiccatura di questo colla spalla.

di

scansare

evilazione,

risparmio, ecc.

Ande co-a vrpe sotto l'ascella; Andar sodo V. Ande.


add.
Stupido, Giucco, ecc.

A. scareg-albari (Zg) ; Fare


V. Zg. n Fare a scaricalsino,
rili

a scaricaba-

Ascemmellu.
gito, Instupidilo:

Scemo, Goffo, Fatuo,

figurai, vale

Rimuovere da
altri.

A-Scenanniio add. Imbecillito, Ingollilo, ImbarboDivenuto imbecille,


s.

s la colpa d'alcun errore e ributtarla su

goffo,

scemo,

A,

scarpa
cesi delle

m. avv.
,

scarpa,

pendo; e disia elevalo

stupido, ecc.

mura

terra o altro che

non

Ascendente

m. Ascendente: Figurai, vale

piombo, cio verlicalmanle,

ma

sporga pi a-

Superiorit, Prevalenza, Predominio, Autorit, Influenza, e s'inlende sopra o presso alcuno, onde:

vanli nella pianta che in cima.

A.

(Travaggi); Lavorare a collimo in collimo, vale Lavorare non a giornale, ma a prezzo fermo e convenuto da corrispondersi
terminalo che sia
il

scarso

Aver l'ascendente sopra uno, vale Poter molto sopra l'animo di lui. Dominarne la volont.

Ascensln
stivit.

s.

f.

Ascensione:
al

lavoro.

s'inlende L'ascensione

cielo
si

DA

A. scartoccio;

Piggi un truvaggio a scarso; Dare o Trre un lavoro a collimo. A cartoccio. T. magn., archib. e altri. Posto avv. e aggiunto a Lavoro

talora pel Giorno nel quale

Posto assolut. Redentore; e celebra questa fedel

Se ciuve 5 giorno de l'Ascensin, l'ann

a va

in perdin^in V.

Anna.

ASC
A.scetta>
ferro fatto a
s.
f.

ASE
A-sciste
varsi
)i

79

Accetta (coll'e stretla): Strum. di


di zappa, rra col
il

v. n.

Assistere

Star presente, Ritrol'occhio. Invigilare

forma

piano curvato
principalm. n

presente.

a foggia d'arco

verso

corto manico di legno.

Assistere, per Accudire,

Aver

Pianeggiasi con una sola

mano, ed

adoperato da' legnaiuoli per tagliar legni, e dai bottai per assottigliare le doghe nella parte interna
delle

Gh'ascistio

mi; Vi

assister io.

Usato

alliv. vale

Prestar assistenza, ajuto, soc-

botti,
s.

tini
f.

simili.

corso, consiglio, Ajutare, Soccorrere, Proteggere, Consigliare.

A.scetta

Asciala: Colpo dato coli' ascia o

ilLScisteusa s.

coll'accetta.

A. sclxeriii-a d'aase
dosso d'asino, capanna.
bisdosso,

m. avv.

schiena o

basto rovescio,

comignolo, A

A-scistente
it

f. Assistenza : Lo assistere, Ajuto dato colla persona o colle facolt. S Assistenza, per Cura, Vigilanza. p. pres. Assistente, Che assiste,

Che presente,

A. sehenn-a,
A

na
balzi,

m. avv.

bardosso,

Assistente, Soprastante: Usato

come

sost.
al

dicesi

cavallo nudo, cio Senza sella, e for-

A. scliittetti A. sclxitti; A
loni.

s'anco colla sola barda o gualdrappa. V. A schiltL

Colui che incaricato di soprantendere de' muratori.


S

lavoro

salti, Balzelloni, Saltel-

Posto avverb. col v. Andare, vale Balzare andando. A.SC avv. Anche, Anco, Ancora, Eziandio, Pure: Vegno mi asci; Vengo pur io. t Eppure Asci ve l' ho dito; Eppure vel dissi V. Esci. A.iscia s. f. Ascia Strum. di ferro, di forma simile all'accella (V. sopra Ascelta), ma pochissimo curvato nel piano e col manico lungo. Maneggiasi con ambe le mani, e si adopera nelle darsene e ne' cantieri per assottigliare e squadrare grossi lein
: :

A^scnd.
%

Mego ascistente; Medico assistente, o Medico in secondo, vale Medico in ajuto del medico anziano. V. a. Ascondere, Nascondere, Niscondere. Occultare, Celare, Sofficcare
:

Sottrarre chec-

chessia alla vista altrui.

Ti 5 sascio
il

sasso e nasconder

gnifica

Far

il

asconde 5 brasso; Trarre o Ciliare la mano. Modo prov. che simale e mostrare di non esserne stato
Ascondersi, Nascondersi, Niscon-

l'autore.

Ascndise

n. p.

dersi. Celarsi, Occultarsi, Appiattarsi, Sofficcarsi.


Il

in t'n canto /Incantucciarsi, Rincantucciarsi,

gnami da costruzione, tenuti col piede dagli artieri. % Meistro d'ascia; Maestro dascia \. Mcistro. A.sci, s. m. Asse e comunem. Sala: Quel legno
ferro, intorno al quale si

Raccantucciarsi.

A.

sconde
a bruciafuoco

Pang-lxilla
V. Anghilla.

(Zg); Giocare

sostengono e girano

le

A. scndill

ruote dei carri, delle carrozze e simili.

A. sciallo (Roba); Vestito a (sci V. Roba. A. sciamiiii m. avv. A folate: A molti per
volta; e dicesi propriam. degli uccelli.

fZgdj; Fare a capo a niscondere o a capanniscondere, Fare a rimpiattino, e nel Romano Fare a nascondarello V. Zgd.

A. scotto; A

A.scid.i
Molestare
a
;

V. a. Importunare,

Fastidire, Seccare,

scotto, A cottimo, A do/zina. Posto avverb. col v. Tenere , vale Tenere altrui in sua casa, dandogli il vitto e ricevendo un tanto al mese.

e in senso neut. Venir a nausea, a noja,

se a scotto; Stare

a dozzina, a scollo, a cottimo.


n. p. Rodersi, Macerarsi,

fastidio.

A.sc]:*azn.iiia]iase
Annojarsi, Infaslidirsi, Seccarsi,
tica

% Ascididse n. p. Tediarsi.

Acciappinarsi, Consumarsi dalla rabbia.


e
disusata.

Voce an-

A.sci<iio
portunit,
it

s,

m. Fastidio, Seccaggine, Noja, ImSeccatore, Seccatura:

A.scri"v

V. a. Ascrivere, Attribuire, Imputare.

A-scroccog-nse n. p. Accosciarsi: RistrinUomo


imporgersi nelle cosce

Seccafistole,

abbassandosi; che anche dices

tuno, molesto, nojoso, increscioso, fastidioso.

Accoccolarsi, Rannicchiarsi, Raggricchiarsi, Rag-

A.i9cidiu.
V. Ascidid.
n

p. pass.

Importunato, Fastidito, ecc.

gruzzarsi. Raggruzzolarsi.

scdiera
Stiva.

(Stivw)

; Stivali alla

dragona V.

Stufato, Ristuccato, Ristucco: Cui ogni cosa reca

noja

fastidio.

A.SCS
non

n. p. Abbujarsi:

Farsi bujo, scuro; e

A.scid.uitse
A.scid.ixo

S Chti uscidiu; Cuore languido, oppressato. s. f. Assiduit: Continuazione


interrotta nel far checchessia.

detto della vista. Annebbiarsi.

'*A.scrti V. Accrt. A. secco m. avv. A secco,


terra, contr. di In acqua.

AH' asciutto, cio In

add. Assiduo, Continuo, Incessabile; e detto particolarm. di persona, Diligente, Esalto,


Indefesso, Perseverante, cio
plicarsi a checchessia.

Maxind a

secco; Murare a secco. Dicesi figurai.

Che non

cessa di ap-

A-scimmiu. add.
somiglianza col

Scimiesco,

Da

scimia: Fatto

a guisa di scimia, e dicesi specialm. di Volto so-

verchiamente magro e allungato, che abbia qualche

Mangiare senza bere, secco; Murare a secco, cio Senza calcina altro cemento. g Mgia a secco; Muro a secco, cio Non collegato con calcina o altro cemento.

e per ischerzo del

Md a

muso

della scimia:

Muro ascim-

^ mio; Muso

scimiesco o da scimia. Viso di stecco.

A. sciiiisti>a
A mano manca

m. avv. A sinistra, A mancina, o stanca, vale Dalla banda sinistra. A.sciort v. alt. Assortire, Fornire Provvedere cose di varia foggia o natura, di sorta diversa e bene scelle.
:

A.8ciortinxerito
tit di

s.

m. Assortimento: Quanla qualit di

Resta a secco; Rimanere in secco o a secco. T. Dicesi del Mancar l'acqua sotto alle navi o altra simil cosa che galleggi, g Terno o Quaterno a secco; Terno o Quaterne a secco. Dicesi nell'uso quando al giuoco del lotto si giuocano tre o quattro numeri di solo terno quaterno senz'altro. A. seg-g-e m. avv, A secchie, A bigonci, A cag

mar.

cose diverse ordinate secondo

ciascuna, o la specie o sorte.

tinelle; parlando di pioggia, vale Dirottamente, Io gran copia.

80

ASO
avv.

ASP
A
gesti, di

A. seg-u m.
-A.

segni,
di

cenni, vale

A.-S0I0
di

Con semplici segni


Senza parlare.

mano,

lesta

o simile,

seg-no
vale
cailello,

segno. Posto avverb. col v. Stare

A so marso despto
onta sua.

Mare con

rispetto,
i

con timore,

a ubbidienza,

s. m. A solo. T. mus. e dell'uso. Pezzo musica di danza, eseguito da un solo con senz'accompagnamento. m. avv. A suo dispetto, A suo marcio dispetto. Suo malgrado, Ad

a dovere, dentro

termini del convenevole V.

A A.

che; A segno che. In guisa che, In tal modo. Tal che, A tal che. Talmente, Cos che. % Ave a testa a segno; Fsscre in cervello, Avere il cervello seco, vale Essere disposto a capire le ragioni e i discorsi che gii son fatti; e anche generalm. Tornar colla mente chiara. S Fd sta a segno; Fare stare o Tenere a segno,
^,vagIiono Costringere a ubbidire.

A sSn A A so piaxel
forza di
dire.
.

m. avv. A suo modo, A suo Fa a so moddo; Far a suo modo, figurai, vale Far di suo capo, cio Seguendo la propria opinione capriccio. de....; A forza di..., Per mezzo di...: A son de centi, A son de di; A forza di lagrime,
senno. Di sua testa, onde:

so

moddo

Tener

a dovere.

**A,

snn-a
A

avv.
ciel

ciel scoperto. Alla scnperln,

Al sereno,

sereno, Alla serenala. All'aria


lira

A sordSnii-a
zitto.

m. avv. A suo piacere piacimento, A suo talento, A sua posta, A suo arbitrio, A suo beneplacito, A suo senno.
5 Alla

sorda, Alla sordina, Zitto

aperta.
e soldo,

A. sestx*iu.ii-a< ; A
sinari
la

bocca e
simili,

borsa. Posto avverb. coi v. Andare,

Pareo

Chetamente, A chetichelli. Alla chetichella. Posto avverb. col v. Andare, vale Andar via di soppiatto, senza salutare senza che alcun se ne

vale Concorrere per rata eguale, e dicesi dei


fatti

De-

in

pi persone, e dove ciascuno pagi

accorga.

sorte m. avv.
tuna e simili.

Alla sorte, Alla ventura,

for-

sua parte.

A.

settemezo
mezzo V.
Zt'ig.

fZgj

Giocare

a sette e

A sorsi;
tellare,

A. six
strati,

per

e nell'uso

six m. A suolo a

avv.

falda a falda,

A centellini. Posto avv. Bere pochissimo per volta; che anche dicesi Sorsare, Sorseggiare, Zinzinare, Cenzinzini,
col V. Bere, vale

suolo; dicesi di Materia

dilatala in figura piana,

che posi distesamente e


l'altra.

per ordine l'una sopra

A.eU,lto

s.

m.

Asfalto, Aspallo,
si

Pece minerale:

Variet di bitume che


di

rinviene parlicolarm. sulla superficie del lago di Giudea, conosciuto col nomo

A srveg A srveman A sosto A


cieio

Sorbecchiare.

(Cortinaggio) ; Paralo a sopracV. Cortinaggio.

(Puntoj; Punto

a sopraggitto

V. Punto.

avv.

Al coperto, Sotto

il

tetto,

Lago

asfaltico, e perci detto

anche Bitume giu-

Fuor

dell'aria.

daico.

Figur. In carcere. In
s.

prigione. In chiusa:
in

L'han

jLmf.x.sL

ed Asfissia. T. med. Abbattimento subitaneo di lulte le forze del corpo e dello spirilo, per cui uno resta come morto. Proviene da strangolamento, sommersione, inspirazione di gas impropri alla vita, irritanti o deleterii.
f

Asfisia

A so tempo
Aspa
cello
la

-misso a sosto; L'hanno messo


m. avv.
:

chiusa.

suo tempo,

A tempo

debito,

Ad

ora opportuna.

>\.sfi3ci<

V. a. Asfissiare:

Produrre

asfissia. Col-

s. f. Aspo, Naspo Strum. fatto d'un bastoncon due traverse in croce contrapposte ed alquanto distanti fra loro, sopra le quali si forma

pire d'asfissia V. sopra Asfixa.

matassa.

A^sgliea;

V. Asgrejd.
v. a.

%
le

Asg-rea

Sciupare, Sprecare: Dissipare

Aspe dell'argano; Aspi Aspe dell'argano. T, mar. Legni squadrali e forti, che nelle grosse navi
hanno quattro
cinque
pollici di

cose, le sostanze.

grossezza,

e,

in-

A. sg-ruxo
In avvilimento,

m. avv.

A sfregio, Ad onta, In

onta,

trodotti noi fori del cappello dell'argano,

servono a

dispetto.

A. sg^uasso
Con
prodigalit,

avv.

profusione, Profusamente,
talvolta

A spa trseta
e per tulio,

far

forza

per girarlo.

Senza modo o misura; e

anche A bizzeffe, In gran copia.

josa,

isonne,

sovvallo.

A spazio;
vale

spada tratta: In tutto Apertamente: .^an nemixi a sp tratta; Eran nemici a spada tratta. A spasso. Posto avv. col v. Andare,

m. avv.

dirittura, Afifatto,

S Dipinze a sguasso; Dipingere a guazzo o a tem^ pera. T. pitt. Dipingere con colori stemperati con acqua e con gommarabica o con colla di limbellucci altre cose simili viscose e tenaci.

Andare

a diporto. Spasseggiare,

Andare

al

passeggio.

se
dei

Rsta a spazio; Esser


servitori

Restare a spasso,

vale Essere

Restare fuori di padrone; e dicesi

Aslung-a
dietro della

s.

f.

scia di cuojo che talora

Allungo o Slungo, T. cah. Stricalzolaj attaccano al di i

Manda un a
il

che rimangono disimpiegali. spazio; Mandar uno a spasso, Dargli


Licenziarlo, Congedarlo.
s.

A-smodeo
strano.

forma per allungarla. s. m. Caso, Accidente, Avvenimento


del volgo.

cencio, vale

speo srdo
scia di

m. Aspide. T. zool. Coluher


stri-

Voce

aspis. Specie di serpente velenoso a denti mobili,


distinto dalla vipera

**A.Siri.ort

V.

Ammorta.
a.

comune per mezzo d'una


in
sul

Asing-g-ia V.
S

Ammollare, Infnserare: MetRinvenire: Ammollirsi e Ri11

macchie nere longitudinali

dorso

tere in molle una cosa disseccata affinch rinvenga.

a zig zag.

Asmggise

n. p.

Lumacone, Soppiattone. Dicesi


ad

gonfiarsi le cose secche e passe

messe

nell'acqua,

Uomo

figur. e per scherno che agisce segretamente e non dice la


i

come

baccal, stoccofisso e simili; altrim.

Amsuo

cosa
l'uso

come

sia.
s.

mollarsi.

A.

so

comodo m.

Aspersio
Asperge

m. Aspersorio, Asprgolo,

e nel-

avv.

suo comodo,

bell'agio.

Asperges: Strum. per aspergere coll'acqua benedetta; altrim. Scomberello.

ASP

ASS
u4.spetta,
n
s.
f.

SI

A-spertixe
Destrezza.

s.

f.

Sagacia, Sagacit, Accorlezza,

Aspetto, Naspetto: Piccolo aspo


biforcalo ad
il

naspo V. Aspa.
add. Sagace, Avveduto, Destro, Ac-

A.spei*to

Mdano: Legno
sul

ambe

le

estremit,
le

mala parte, Furbo, Astato, Scaltro. ^spi*t^ii add. Diritlone, Diriltaccio, Furbone, Furbacchione, Scalabrino, Volpone, Volpaccione, ftfascagno. Mozzino, Cargo, Fagnone, Formicone, Formicon da sorbo, Corbacchion da campanile. Dicesi d'L'omo scaltro, accorto, furbo, sagace, che sa il fatto suo ed molto sperimentato nelle cose
corto; e preso in
del

quale
reti,

si

avvolge
s.

filo

per farne

maglie

delle

reticelle,

ecc.
f.

A^spettativa
Espetlazione
:

Aspettativa,

Aspettazione,
isperanza
di

Aspellamento

con

buona

riuscita.

mondo.
V. a.
Raffittire:

A.spe!ssi
Spessire,
Spessirsi,

Addensare, Condensare, Spossare, Far denso, spesso, fitto.

Ese in aspettativa ; Essere in aspettativa, vaie Essere in isperanza di succedere nell'altrui eredit, uffizio, provento, ecc. ; e nella srilizia, detto degli ufBziali, vale Aspettare di esser nuovamente

% Asppssise n. p. Addensarsi, Condensarsi, Spossarsi,


Raffittirsi.

A.spt<

V. a. Aspettare: Propriam. Attendere, senza muoversi da un luogo, finch sia giunta la tal cosa la tal persona.

chiamalo al servizio, essendone stalo licenziato per qualche motivo. % Mette in aspettativa; Mettere in aspettativa: Nella Milizia vale Congedare dal servizio quaicha uffiziale, colla speranza al medesimo di rientrarvi
,,

all'occorrenza.

Aspettare, Interlenersi, Stare a bada, Indugiare tanto che succeda checchessia:


.4

AAl.

//e^o cAescgf^fe

avv. Alla spacciata, Speditamente, Subitamente.

spiccia
spig-a

Alla spiccia,

lesto; Aspello che abbiate terminato.

m. avv. A

spiga,

cio Fatto a spiga

a balla a-o bollo: Aspettar


il

la

palla al balzo

(piccola pannocchia del grano, orzo o simile); e dicesi

porco alla quercia V. Balla, Btto rt imo; Ridursi all'ultimo o all'olio santo. Ridursi alla sgocciolatura, figurai, vale Aspettare a fare una cosa da ultimo quando non v' se non pochissimo tempo. a manna da-o ed; Aspettare a bocca aperta le lasagne ovv. che le lasagne li piovano in bocca.
all'

particolarmente dei tessuti.

A. spig-lii

m. avv. A

spigoli,

Ad

angoli,

A can-

toni; e dicesi del canto vivo od angolo esteriore,

A-spio

Dicesi figurai, di Chi vuol conseguire alcuna cosa


e non fa dal suo canto nulla per ottenerla. intilmente; Aspellare il corvo o il corbo, figurai,

che presentano alcuni corpi solidi. add. Aspro, Arcigno, Lazzo, Africogno: si dice del Sapore delle frutta acerbe, che nei mangiarle allegano i denti. S Fd vegn a bcca spia; Aspreggiare, Allappare od Allappare la bocca: Produrre quell'effetto che fanno le frutte molto acerbe nel masticarle,Me quali
costringono
la

vale Aspettare invano.


il

lingua e le altre parti della bocca.

rcfox/on; Aspettar

tempo, Attendere

la

con-

Vin spio; Vino aspro.


di
V. n. Aspirare: Desiderare o Pretender conseguir checchessia o per merito o per favore.
il

giuntura. S Aspla aspta a j/ii; Aspetta aspetta. Modo di minaccia, usato per lo pi co' fanciulli allorch

^ispira
"

Aspirare, Inspirare: Ritirare

fiato in dentro. In-

fanno alcun male.


S Chi

a fa
fa

l'aspte; Chi la fa l'aspetti. Prov. e vale

trodurre per mezzo del naso e della bocca l'arit nei polmoni, contr. di Espirare.

altrui, aspetti di ricevere allreltanto. S Chi ha tempo n' aspte tempo; Chi ha tempo non aspetti tempo V. Tempo. % Chi roba ha, mercante aspta; A roba fatta

Chi

male

A-spirante
usato

p. pres.

Aspirante: Che aspira; e

come

sosl.

vale Candidato, Concorrente a

A.spijraaBin
le

qualche carica, impiego o simile. s. f. Aspirazione: Quell'asprezza

non manca compratore, ovv. Lavoro


aspella. Prov.
di

fatto denari

prolungamento
lettere
si
;

di fiato,

con cui

si

pronunziana

chiaro significato.

e per Quel segno anche onde in scri-

% L' giusto chi che t'asptava; Qui ti voleva. Cost mi cadde l'ago, cio Tu sei caduto appunto

vendo
I

dinoia o accenna l'asprezza di fiato dft


in

pronunziarsi

pronunziando certe

lettere.

dov'io t'aspettava. Ti ghe n'hce da asptd; Tu puoi aspettare a gloria. Tutti I tempi vgnan, basta savnili asptd; Tempo viene chi pu aspettarlo. Prov. che vale
Colla pazienza
si

A.spitto

Aspirazione e Inspirazione: L'alto d'introdurre l'aria ne'polmoni per mezzo del naso o della bocca. s. m. Aspetto. T. cari. Gruccia di legno

conseguiscc
,

l'

intento.

S Aspidse n. p. i^spottarsi l'un l'altro a vicendn.


II

Attendersi: Aspettarsi

a lungo manico, nella quale la spandente pone ripiegale per mela le coppie fchupp'ej, e le mette accavalciate sulle corde perch si rasciughino, e,,
rasciugale, le raccoglie coll'aspetto

medesimo e

Aspettarsi, figurai, vale Star a speranza o in timore


d'

ne

fa

prese o stive.
v. a

alcuna cosa che si crede possa accadere ; ed anche Immaginarsi, Credersi, Figurarsi: M'asptavo ttt'atro; lo m'aspettava tult'altro. S A morte a vcn quando meno a s' aspta; La morte viene quando men sVpetla. Dettato prov.
di

A-sprescia
ciiare,
"

Pressare, Far pressa: SofliSlimolare a far presto. In S' uso neut. vale Premere, Essere urgente, necessario, Non ammetter indugio: Un a/fare chi asprescia; Un affare premuroso, pressante, urgente.
Incalzare,

chiaro significalo.

Stringere,
far

Ristringere:

Accostare ben unito

per.

Chi

primma
aspelli.
s.

arriva s'aspte; Chi prima arriva


l'

luogo.

l'altro

A-spto

m. Aspetto: Lo aspeftare:

un

Asprcscidse n. p. Stringersi, Ristringersi, Accostarsi, Farsi ben presso; ed indica latto che fa una

aspto troppo lungo ; un aspetto troppo lungo. S Batta d'uspeto; Battuta d'aspetto. T.mxis. Breve sospensione di suono.
S Sala d'aspto; Sala d'aspetto.

pi persone per far luogo alle altre.

A.ssa
di

s.

f.

Matassa: Certa quantit di


lana,

fil

di canape,

lino,

di

di cotone, di sela, ecc., avvolta

sull'aspo

faspaj o

sul Gundolo (^hindaoj, e poi

CasaCCU, DiaionariQ OenoveM-IMiano.

ASS
annodata ne' due capi con nn nodo particolare, che tessitori chiamano Bndolo faccomandiiaj. r ingarbggid ; Malassa. arruffata, scompigliata, ini '
;

ASS
strada
e
Il i

viandanti per uccderli e tr loro

la

roba;

per estens. Uccidere a tradimento.


si

Assassinare, per simil. dicesi d Ogni gravissimo

garbugliala, cio Matassa,

le

cui

fila

son disordinate.

danno che
chicchessia.
Il

rechi altrui, che tenda a rovinare


travaglio

S Desbroygid l'assa; Ravviar la matassa. g Fa l'assa; Ammatassare: Ridurre in matassa. . Spaghetto deU'assa; Laccetto della matassa: Pezzo

per Dar pena, tormento,


te
ti

Ballin solo
ti

tedia e t'assascinn-a; Ballin solo


assassina.

tedia e

spago annodato alla matassa, perch non si scompigli e pel quale s'appende. A.ssee s. m. Assai Lo stesso che il nome Molto Ghe sta 6 poco e l'assce ; C'entra il poco e l'asdi
:
:

un

vest; Rovinarlo, Guastarlo.


n.

Assascindse
in

p. Assassinarsi: Logorarsi la sa-

nit per troppo lavoro, o Rovinarsi nelle sostanze

,;.

sai; dicesi di recipiente molto grande. S Tanti pochi fan un assce; Molti pochi fanno un assai, Un poco e un poco fa un tocco. Poco e

qualunque

altra

maniera.
s.

A.ssasciiiaixi.e]i.to
Assassinatura, Assassinio:

m. Assassinamento,
assassinare; e per

Lo

spesso empie

il

borsello. Prov. che significa Molte

estens. Soperchieria grave, Scelleraggine, Perfdia,

piccole quantit adunate insieme

formano un
assce

tutto

Ribalderia

che considerevole.

A-Ssee
1

avv. Assai,

iVlolto:

l'

zveno;

fa assce a vive ; Fa assai a vivere. Assai per Abbastanza, A suficienza, Quanto basta:
assai giovine.

Asst

Assascinio

Questo o l' un assascinamento Questo nn assassinamento. V. sopra Assascinamento. V. a. Assaltare, Assalire, Aggredire, Assassinare: Andar alla volta d'uno con animo
:

n'ho assce; Ne ho assai. assce; Fortuna che, Gran merc che, ecc. V. Ancoassce. S Ddne tante d'aveine assce; Dargliene una satolla. Dargliene per un pasto, e intendesi di busse.

Mi

risoluto di svaligiarlo o di

nuocergli.

Anco

**A.sstiii.a
.

v. a. Acciabattare, Acciarpare,

Ab-

boracciare, Arramacciare, Arrocchiare, e nell'uso


fior.

Rappiccicottare, Rimpiccicottare: Far un laalla

voro qualunque

grossa e senza diligenza.

S se assce; Esser assai, vale Bastare. assce; Alquanto, Un po' V. Pocoassce. S Poco % Mi so assce ! M' importa assai ! Detto con di-

A-ssto

s.

m.

Assalto, Assaitamento, Assaltare,

Assalimento, Attacco: Propriam. L'alto dell'investire una fortezza o i trinceramenti nemici per

sprezzo e quasi inquietandosi, significa che d'una faccenda nulla cale a chi il dice.

impadronirsene
Il i

di

viva forza.
studio che fanno

Assalto, per Quell'esercizio o

A.i9sa<eii

s.

m. Acciajo, Acciarino, Acciajuolo,


S

giuocatori di scherma co' floretli.

Focile, Fucile, Battifuoco V. Battifugo. Acciajno o Acciarino: Strum. d'acciajo lungo e

l'assto; Dar l'assalto: Muoversi con impeto

tondo
1)

fatto in

altra forma, di cui si


i

servono

Assavoi
il

contro una fortezza, per montar sulle mura, ecc. v. a. Assaporare : Attendere a sentire

molti artieri per affilare

loro ferri.

Fucile, Piastra, Martellina. T. archib. Quell'or-

sapore di ci che derarne la qualit.

si

assaggia,

senza consi-

digno deli'acciajno (fuxinj che sta sopra


dell'archibuso, e nel quale batte
la

il

focone

Assaxonu
e simili.

add. Stagionato

Fatto,

Maturo

pietra focaia.

Condotto a perfezione;

e dicesi delle frutta, biade

A.sssb fetida, s. felida, Assa: Gomma

f.

Assa

fetida. Assafetida,

Asa-

resina d'un giallo rossiccio e

Assazz
di
Il

V. a.

Assaggiare: Gustar leggermente


sentirne
il

marezzato, d'un odor forte e spiacevolissimo, di sapor acre ed amaro, e di cui si fa molto uso in medicina. Si estrae da una pianta della famiglia
delle Ombrellifere, chiamata

checchessia per

sapore; impro-

Ferula assafoetida.
certi
i

j!Vssa<g-g-g-i.
insetti,

v. a.
Il

Pungere, Morsecchiare,

priam. Saggiare. Assaggiare, per Cominciare a gustar checchessia; e dicesi cos dell'animo come del corpo. avanti; Prelibare, Pregustare, Antiguslare, Far

Pinzare, Appinzare:

mordere che fanno

come

gli

aragni, le vespe, le zanzare,

tafani, ecc.

Assai

v. a. Acciaiare, Inacciaiare. T. magn. Saldare un pezzo d'acciajo all'estremit d'un pezzo di

ferro; e talvolta

Dar

l'acciajo o la

tempera

al ferro.

A^ssa>lajt V.
A.SSSI
le

a. Salariare,

Stipendiare Y.Salajd.

Far la credenza, dicesi dell'Assaggiare che fanno gli scalchi delle vivande o delle bevande prima di metterle in tavola al lor signore. l'u, l'argento, ecc.; Saggiar l'oro, l'argento, ecc., vale Cimentare, Provare, Far il saggio della bont e finezza dell'oro, dell'argento, ecc. 6 bastn; Provare, Sentire il bastone; tgurat.
saggio,
vale Esser bastonato.

A.ssa.l<l. V. Assurda.

Assa/ldata.
V. a.

V. Assardata.
V. Asstd.

Dd

da assazzd o Fd assazsd; Dare


Risaggiare.

a saggio,

Assalire, Assaltare

vale Far assaggiare.

A.ssa.rd,
d'altre, di

v. a. Saldare: Riunire,
si

aperture o fessure; e

dice

pii

Ricongiungere propriam. che

Torna a assazzd;
s.

Assazzso
saggiatura:
Il

m. Assaggio, Assaggiamento, Asassaggiare.


si

cose di metallo.
s.
f.

Lo

A.ssa<x*da.ta<
saldato.

Saldatura: L'azione di salII

Saggio: Piccola parte che

d delPintiero:
frtta; Vi

dare. L'effetto di quest'azione e anche

luogo

mando un assazzo da ma;


Il

Ve mando

Assascin
armato
e roba
strada.
la
a'

s.

m. Assassino, Grassatore, Masna:

diere, Malandrino, Scherano

Colui che percorre


vita

campagna, assaltando e togliendo e


viandanti.

Assazzu
l'oro
altri

un saggio della mia fruita. La pruova, il cimento, la ricognizione della bont e finezza dell'oro o d'altri metalli, sebbene per traslato dicasi anche d'altre cose. s. m. Saggiatore: Colui che saggia
metalli.
a.

% Mttise a fd l'assascin; Darsi o Gettarsi

alla

**Assecca v.
v.
a.

Seccare, Importunare, Nojare

Assascin;

Assassinare: Assaltare

alln

V. Seccd.

ASS
A.sse<li> V. a. Assediare,
antic. Asseegiare,

ASS
Porre
S

Compagnia d'Assegazin; Compagnia d'Assicurazione. T. mere. Instituzione di Societ di


capitalisti,
i

assedio, Stringere d'assedio: Fermarsi un esercito intorno a luoghi muniti affine di prenderli.

quali, mediante un prezzo

convenuto

nn-a persnn-a; Assediar uno,


Essergli alle costole, Essergli

figurat.

vale

e relativo al pericolo dell'intrapresa, consentono,


in

conseguir
tandolo.

checchessia,

sempre attorno per importunamente solleci-

caso d'infortunio, di sopportar


la

la

perdita, sborassicurala.

sando

somma

pattuita alla persona

A.ssein.iixe

avv. Assieme, Insiem'^,

Insieme-

A.issedio s.

m. .Assedio, antic. Asseggio, Assediamenlo: Lo accamparsi che fa un esercito intorno ad una piazza per conquistarla.
.Assegnare,

mente, e antic. Inseme, Insembra, Inserabremenie, Ensemora, Ensieme: Unitamente, Di compagnia.


S Ttt'assemme ; In
in
u. tratto, In

A-sseg-nv. a.

Fermare, Destinare,

Fissare, Stabilire.

una

tirala

mpdesima:

una volta: Quasi se l'ha bevo tt-

nn-a causa o sentensa; Assegnar una causa


sentenza: Fissare il strato dee pronunziare
profferir la sentenza.

giorno, in cui il Magiil merito della causa o


s.

"

A-sseg-na^mento
sedilo V.

t'assemme; Se l'ha bento in un tratto. per In un subito. Di subito. Subitamente, All'improvviso, Tutto a un tratto. In un tratto, Di schianto: l' arrivu ttt'assemme ; Egli

m. Assegnamento, As-

Assegno.

A-ssenniz
dente.

Fd assegnamento in scinn-a cosa; Far assegnamento sopra checchessia, vale Sperarne un

giunse tutto a un tratto. add. Assennalo, Assennito, Sennalo: Pieno di senno, Savio, Giudi doso, Pru-

pronto conseguimento. A.sseg"iiazin V. Assegnamento. A-sseg-nos. m. Assegno, Assegnamento: Ragion di credito che si cede altrui, acciocch se ne valga

A-Ssenscin Assenta, v.
a.

V. Ascensin.

a suo tempo; Trasporto, Cessione, Cedizione. Rendita Provvisione S Assegno , per Entrata
, ,

Arrolare. e nell'uso Assentare. T. milit. Inscrivere, Mettere a ruolo un soldato. % Assentale l. p. Assentarsi, Absentarsi, Allontanarsi dal luogo ove ci ritien l'ufficio o la convenienza: Devo assentdme per pochi giorni;

Stipendio.

Deggio assentarmi per pochi


v. a. Assicurare e

d.

A-sseg-ixa

Assecurare : Render sicuro , Far certo , Accertare : A m' ha assegu d'avello visto viseja; Elia mi assicur
d'averlo visto jersera.
pii

A^ssentio

Ernioso: Che ha ernia, Che patisce d'ernia; altrim. Rotto, Allentato.


add.
s.
Il

A-ssento
T. milit.
l'armala.

m. Arrolamento, e

nell'uso Assento.
ruoli del-

registrare un soldato sui

w Assicurare, per Affermare, Asserire, e

in-

tensamente Asseverare : Quando ve l'assego mi, creddeivelo ; Quando ve lo assicuro io, credetelo, n por Mettere checchessia in sicuro , levando il

Asseqixeu.
Messo
alle

strette.
a.

add. Stretto, Astretto, Coartato, Serrato, Premuto.


,

pericolo di poterlo perdere

Assegaeli in sci
sulla

Banca de Londra;

Assicurateli

Banca

di

Londra.

a banda ; Assicurar
, per uso nave di
stabilito,
tal

la

bandiera. T.

mar

Spala

rare una cannonata neir inalberarla, la qual cosa

una dimostrazione che nazione quale mostra essere


la

la

bandiera.

a veja; Assicurar
tenna perch
la

vela.

T.

mar. Calare

l'ansi-

vela prenda

meno vento per

curezza del bastimento. 5 clpo; Accertare il colpo: Prendere aggiustatamente la mira onde colpire.

, Dar per cerio, Asseverare: Affermare che la cosa o sta come diciamo ; e nelle campagne tose. Propriare e Propiare. A.ssex*zixL s. f. Asserzione, Asserimenlo, Asserto, Affermazione, e con pi forza Asseveranza, Asseveramento. s. m. Assessore: Propriam. Giudice dato a' Magistrali per risolvere injure; in genere Uffiziale aggiunto ad un Magistrato principale per aiutarlo nel disimpegno delle sue funzioni. v. a. Assestare : Dar spsto. Ordinare, Mettere in ordine, in assetto. Disporre, Aggiu-

Asser v.

Asserire

Affermare

Assicurare, e con pi forza

Assess

A^ssest
stare per

tn bastimento , nn-a mercanzia,

ecc.; Assi-

A.ssesto
n

Tappunlo ; Assettare, Rassettare, Conciare. s. m. Assetto, Assettamento, AccoFusto,


si

curare un bastimento, una mercanzia, ecc., vale Obbligarsi, mediante un prezzo convenuto, di rifare

modamento, Ordine,
Mobile, Suggellino; parprende per ironia in mala parte e vale Uomo tristo e da tristi falli : O l' un l)eU' assesto; Egli 'un bef mobile, un bel
Cesto, Cero,
landosi di persona,
suggellino.
p. pass. Assestalo, ecc.

danni che posb^no accadere ad un bastimento, ad una mercanzia, ad una propriet qualunque. nn-a }:osa chi mescia; Assicurar una cosa che
i

vacilla,

vale

Fermarla,

Assodarla, Appoggiarla

a sostegno, a puntello, Puntellarla.

Assestix
:

% Assegse
certo.

n. p.

Assicurarsi, Accertarsi

Rendersi

Casa assesta; Casa


in

pulita, cio

V. Assesta. Messa in ordine^

d'nn-a persnn-a; Assicurarsi d'uno, vale Porlo in luogo onde non possa fuggire o nuocere. A.sseg"u.at s. m. Assicuratore. T. mere. Colui

assetto.

assestu; Uomo aggiustato, Uomo assegnato, di proposito, di senno, cio Che si governa nelle sue azioni con misura , con senno,
e con giudizio.

Omma

che risponde delle perdite e danni che possano accadere ad una nave o al suo carico nel tempo d'un viaggio di mare, mediante una somma che gli viene pagata dall'assicurato. A-Sseg-iiii V. sopra Assegat.

Vesti assestu; Vestilo buono, cio Quasi nuovo;


e talora Vestito pulito.
s. f. Matassina, Malassetta. Dimin. di Matassa: Piccola Matassa. - Manetta, Specie di piccola matassa a fili incrociati dal pollice aj

Assaetta
mignolo.

A.sseg-azin

s.

f.

Assicurazione, Assicu-

ramento, Assicuranza: L'assicurare.

A.issetta<

ASS
A.iSsold

ASS
V. a. Assoldare, Soldare: Incorporare,

de sffranin; Matassina di zolfino. v. a. Far sedere, Porre a sedere. Assetlse n. p. Sedere, Sedersi, Torsi a sedere. Assidersi, e presso i classici anche Assettarsi; quesfullima voce per esprime non un porsi a sedere in qualunque modo, s bene un mettersi in assetto o comporsi sulla seggiola o simili, equivalente

Staggir soldati

dando
a

loro
di

il

soldo; ed anche

Ragunar genie

disegno

far

una cosa.

A-ssoltamente

-AuSsoltiscimamente
Assolt-to
finitiva vien
Il

al

nostro Accomodse.
Archit.
dicesi

Assolutamente: In modo assoluto, Senza venir al particolare. Senz'aver considerazione ad altro. avv. Assolutissimamente: Superi. d'Assolutamente.
avv.
p.

Assettarsi. In

Quel calamento

pass.

Assolto,

Assoluto.

Dcesi

ossia Quell'abbassarsi che fa talora un gran

mu-

d'un Accusato d'un delitto, che con sentenza degiudicato innocente.

ramento

fatto

di

fresco

nel

ridursi pel proprio

peso al punto della sua definitiva stabilit. in sc carcagne; Sedersi sulle calcagna. Porsi
Star coccoloni. Accoccolarsi.
V. a. Aizzare,

Assoluto, per Isciolto, Slegato, Liberalo, Uscito


d'obbligo.

Il

Adizzare, e nell'uso tose. Annizzare: Incitare il cane a mordere. A.isisietta> s. f. Virla. T. orivi. Nome che si

A.ISI9&

Libero, Non obbligato, Non limitato, Indipendente: Son padrn assoluto de fd quello che viiggio; Son padrone assoluto di fare ci che mi pare e piace.

per

d a

Quei
s.

pezzi d'orinolo

che

ne sostengono

Il

per Prosciolto da' peccati.

degli altri. Dal frane. Assiette.

A.ssoltoria
A-ssolziM.
I)

.A.ISSO
nelle

m. Asso. T. gmoc. -L'unit ne' dadi e


V.
a.

add. Assolutoria; dicesi d'Una sentenza che pronuncia l'assoluzione d'un accusato.
s. f. Assoluzione: Propriam. Remissione delle colpe. Perdono, Perdonanza, Scancellamento d'errore, d'offesa e simile. Assoluzione, per Quella che il confessore d al penitente dopo la confessione; altrim. Proscio-

carte da giocare.

A^ssocia/
altri in

Associare: Propriam. Ricevere

societ di negozio, d'un'impresa o simile.

S Associare, per Aprire un contratto d'associazione, Prendere, Tenere il registro di chi si associa. S As&ocise n. p. Associarsi negozio simile.
H
:

Unirsi in societ di

glimento da' peccati. Ave l'assolzion ; Aver l'assoluzione, vale Essere assolto.

Il

Associarsi: Sottoscriversi per l'acquisto dpere letterarie, di belle arti, ecc. voce d'uso, e dicesi meglio Dare il nome, Scriversi o simile. Talvolta per Coincidere o Concordare nell'altrui

l'assolzion; Dar l'assoluzione, vale AssolV.


a.

vere da' peccati.

Assolve
e pi

Assolvere: Far grazia. Condola

parere. Essere della stessa opinione.

nare, Rimetter l'ingiuria,


:

pena,

la

colpa, ecc.;

A.issocabZ]i
compagnia;
tato
di

s.

f.

Associazione

L'atto di

comunem. Liberar

dalle accuse per sen-

associare o associarsi formando


societ

come una

societ
Il

tenza giudiziaria.
dalla
Il

e pii propriam. Contratto o Trat,

per cui due o pi persone s'uniscono insieme per operar di concerto ovv. per

Assolvere, per Isciogliere, Liberar dall'impegno, promessa da un giuramento, da un voto, ecc.


,

per Rimettere

al

penitente la colpa de' suoi

maggior comodit
Il

di

vivere.

peccati.

Associazione: Contratto o Impegno di pagare una certa somma per qualche intrapresa, ovvero per
ricevere alcun lavoro di lettere o d'arti, e II prezzo stesso che si paga ricevendo l'oggetto, per cui uno si obbligato. s. m. Associato: Chi stato rice-

Assomeg-g-ia
gliare,

v.

a.

Assomigliare,

Assimi-

Rassomigliare, Rassimigliare: Far simile; altrim. Paragonare, Comparare, Equiparare, Agn. p. Simigliare,

guagliare.

Assomeggidse ;

Somigliare, As-

Associlo,
di

simigliare. Assomigliare, Rassimigliare, Rassomigliare, Assomigliarsi, Assimigliarsi, Rassimigliarsi,

vuto come socio d'una Compagnia di commercio, * letteratura o simile. w Associalo, dicesi anche Colui che si soscrive si associa per acquisto d'opere letterarie , di
belle arti, ecc.

Assop
Il

Rassomigliarsi: Aver somiglianza. Esser simile. V. a. Assopire, Sopire: Indur sopore,

Addormentare.
Sopire, figurai, vale

Ammorzare, Calmare, See dicesi

u^ssd
Il

V.

a.

Saldare V. Assurda.

dare, Reprimere,
passioni del corpo

Rinluzzare;

cos di

Assodare, Indurare, Consolidare. S Assddse n. p. Assodarsi, Addurare, Consolidarsi,

come

delt'anima.

Addormentarsi S Assopise n. p. Assopirsi, Sopirsi:


leggermente; e talora Cadere
in

Il

Indurirsi.

assopimento, in

Assodarsi,

figurai,

vale

Mettersi

sul

sodo,

Divenir savio, Rinsavire, Fuggire gli scherzi. n, p. Saldatura Y. Assardata. A.i8sdu. s. m. Saldatoio. T. delle arti. Strum.

A.i8is<lua<
per saldare.

cio in una specie di sonno morboso, il quale, per qualunque siasi causa, si prolunga pi in l del termine ordinario.
letargia,
Il

Sopirsi,

Assopirsi;

figurai,

vale

Ammorzarsi,

A-Sso^^ett, V. a. Assoggettare, Assoggettire,


Soggettare,

Calmarsi, Sedarsi, Attutarsi, cio Non entrar in altro, Non proceder oltre. Quietarsi.

Sottomettere:

Fare o Render sog-

Assopimento

getto, dipendente.

S Assoggettdse n.^. Assoggettarsi, Soggettarsi, Soggeltirsi Sottomettersi : Rendersi soggetto, dipen,

dente, subordinalo; e talora Dichinarsi, Umiliarsi,


Abbassarsi.

s. m. Assopimento, Sopore, Sonnolenza: Lo slato di chi assopito; ed anche Letargo o Letargia, cio Sonno morboso accompagnato no da sintomi di reazione del sistema circolatorio, e che per qualche siasi causa si prolunga oltre il termine ordinario.

A-Ssoiig-g-ise
Essere o Stare
sentirne
il

in

n. p. Soleggiare, Star al sole: luogo illuminato dal sole per


'

Assopito
taticcio
:

p. pass. Assopito, Sopito,


;

Addormen-

Preso da sopore

ed alquanto pi, Preso

calpre.

da letargo.

ASS
Sopito, figurai, vale Torpido, Pigro, Lento, contr. di Svegliato, Vivo, Destro. A-Ssorfcix add. Fortunato V. Acklicciu.
Assopito,

AST
Assppdse ti. p. Inzupparsi, Imbeversi, ImmoK Abbombarsi; voce non bella. A-ssppu. p. pass. Inzuppato ecc. V. Assppd. Fracido: Eccedentemente bagnato V. Appullo. -A.issu.i*<iit0 s. f. Assurdit, Assurdo: Fatto Detto non consentaneo alla ragione, al buon senso, che non pu stare, che ha dell'impossi
larsi,
Il

A-Ssostse
fuggire,
tersi
ai

n.

p.

Riparare, Ricoverarsi, Ri-

Ritirarsi; e per lo pii dicesi per Jlet-

riparo delia pioggia.


v. a. Sotterrare, Interrare,
i

A.sstterr*,
pellire:

Sepcosa

Metter sotterra, Metter


si
,

corpi nella sealtra


si

bile

dell'incredibile.
s.

poltura; e per simil.

dice

d'ogni

A.ssvi.r<io
Assurdit;.

m. Assurdo, Assurdit V. sopra

che si riponga sotterra con checchessia.


n

o che anche

cuopra

in

A-sta.
di

s.

f.

Sotterrare;

fg.

vale Nascondere, Occultare, che

forma per

Asta: Legno sottile, lungo e pulito, lo piti rotonda, che si adopera a

questo senso dicesi meglio Seppellire:

Han amIl Il

vari usi.

miu

d'asstlerr quanto hanposcio; E' pro-

Asta, per Una delle parli del compasso.


per Quella parte de' caratteri ch'esce di riga per di sopra; e nel plur. Quelle righe obblique e parallele messe una accanto all'altra, come
tante gambe di m o di n. da bnsa; Stilo o Fusto: Quel

curarono di seppellire quanto poterono. M Usato pur figurai, e per esagerazione, vale

Immergere e quasi come Affogare


ne gh'assttcera in
ti

in checchessia
ci

dince ; E'

sotterra

ne' danari.

^ssottig-gri;

v. a. Assottigliare

Far

sottile,

Ridurre a sottigliezza. a stacca; Assottigliare


Asciugarla.

la

borsa, vale Votarla,

ferro della sta-

dera dove son segnate le once e le libbre. da cascia do scciuppo: Fusto: La parte superiore della cassa dell'archibuso.

da ciave
schia

Fusto

Quella parte della chiave


e
-il

mala

l'arma;

Assottigliar le schiere,

l'armala, vale
vale Renderlo

ch' tra

l'anello

pallino;

che se

Diradarle.

chiave femmina, dicesi Canna.

5 sangue ; Assottigliare

il

sangue

pi scorrevole; e si dice di materie medicinali. Assottiggidsc p. n. Assottigliarsi: Diventar sottile. V. Assff. .A^ssizef, Y. a. Assuefare, Avvezzare, Abituare,

da lmm'a; Fusto V. Lmma. dell'ncoa Asta dell'ancora La parie


;
:

retta del-

l'ancora

compresa

Ira la cicala e la

congiunzione

"A-Sscoa.
Esercitare.

Accostumare ; ed anche Ammaestrare, Addestrare,


% Assucfse n. p. Assuefarsi, Avvezzarsi, Accostumarsi , Ausarsi , Abituarsi : Pigliar uso, vezzo

de' bracci.
; Freccia V. Tendinn-a. do cltellasso o d cottellassin ; Bastone, But-

de tendinn-e
T.

tafuori.

mar. Quella specie


i

di anlenella, alla
i

quale s'inferiscono

coltellacci o

collellaccini.

costume,
Abito,

abito.
s.
f.

A-Ssued^ziu
Abitudine:

Assuefazione^ Assueludine,
acquistata

Qualit

per

fre-

d d d d

pcegua; Asta o Canna V. Posgua. spu; Asta del frullino V. Spu.


stantuffo; Asta o Fusto V. Pompa. tempo; Asta del tempo o della bilancia.
T.

quente uso.

oriol. Asse della bilancia mobilissimamente


p. pass.

im-

A.sisnef3eto
vezzo.

Assuefallo

Assueto

Av-

pernialo nella potenza e nel bracciuolo.

S se assuefceto; Costumare o Accostumare, Aver


in

Fa i a^e; Asteggiare: Fare, scrivendo, le aste, elemento delle lettere per primo esercizio di
calligrafia.

costume

Esser
a.

solito.

A^ss-ft

V.

Acciuffare,
,

Ciuffare: Propriam.

Pigliar pel ciuffo

e per estens. Acchiappare,

Ag-

Subastare,

Vende all'asta; Vendere all'asta o sotto Pasta, e volgarm. Vendere alla tromba V.
v.
a.

guantare, Aggavignare.
S Assffse n. p. Acciuffarsi, Azzuffarsi, Accapigliarsi, Venir a zuffa.

Subasta.

A.jsta^g'ua.

Stagnare

Coprire

di

stagno

A^suLUiise
gliar a far

n. p. Assumersi: Trsi la cura. Addossarsi un carico, ecc., Intraprendere o Pi-

le superficie

de' metalli.

nn-a

btte, ecc.; Stagnare una botte, un lino,

una

cosa.
n. p.

ecc., vale Empierla d'acqua, facendo rinvenire il legno acciocch ingrossi e non lasci sfuggire

A.ssxin.u^se
% Chi
talo

Sognare, Sognarsi: Far sogni;


si

e figurai. Fingere, Immaginarsi, Darsi a credere.

Il
Il Il

il

vino

altro liquore

che

gli

sar versato dentro.

nn-a feria; Saldare una


Astagndse
Saldarsi
,

ferita.

dorme s'assunna; Chi dorme


proverb. di chiaro significalo.

sogna. Det-

n. p.

Stagnare, Stagnarsi, Ristagnare,


ferite.

Ristagnarsi: Cessar di versare.


e dicesi di
,

A-ssuneutu.
sonnato
:

ad. Assonnalo, e nell'uso In-

Che ha ancor sonno.

A-Ssuuta. A.ssuiito

{L'J; L'Assunta o L'Assunzione: La salita di M. \'. al cielo e l giorno in cui si

celebra questa solennit.


s.

Divenir savio sodo Rinsavire; dicesi figurai, di persona. A-stall, V. a. Affrenare, Raffrenare, Contenere, Reprimere, Tener a segno, Ridurre al dovere.
Assodarsi
Mettersi
sul
,

m. Assunto, Carico, Peso, Cura,

a lingua; Porre

a freno

la

lingua, vale Slar


a

Briga, Pensiero.
S Piggise l'assunto de fd; Pigliarsi o Trsi l'assunto di fare, vale Assumersi, Accollarsi, Incaricarsi
di

avvertito nel parlare.


Astalldse n. p. Affrenarsi , Tornar Metter cervello, Metter giudizio.

segno

fare alcuna cosa.


V^.

JL stecca.; A
S Mette

slecchetlo. Posto avverb. col v.

Assunta. A.ssu.pp< V. a. Inzuppare : Intignere nelle cose liquide materie che possano incorporarle; e alquaolo meno Immollare; Ammollare, Bagnare.

.A.SSU.U.ZI1

Slare, vale Vivere miseramente, con istrellezza,

* Usar gran parsimonia. a slecca V. sotto Asteccd. beccaS Tegni a stecca; Tenere a slecchetlo o a

AST
Ielle
,

AST
,

Tener

a crusca e cavoli

vale

Tener

altrui

poco, magramente, con iscarsit di vitto, di denaro o d'altro. A.tecca. v. a. Costringere, Astringere, Violentare, Coartare, Mettere alle strette, Mrigner fra l'uscio e il muro, Pigliar di filo, vale Violentare alcuno a far checchessia, senxa dargli tempo di pensare, di risolversi V. A-e strette. A.stes"nise n. p. Astenersi, Contenersi, Tracol lasciare,

altrim. Astrazion di

mente da' sensi e Qssa applicazione a checchessia j mente, Astrattezza, Astratv.


il

taggine.

Astreg"

a.

Lastricare, Allasirfcare

Gene-

ralm. Coprire

suolo della terra con lastre conciottoli e simili. Dicesi

gegnate insieme, mattoni,

Far di manco. Non


s.
f.

fare,

A-stlla.
gli
si

Coppone, Toppa: Scheggia che

atterra o dal legno che

slrum. da taglio fanno cadere dall'albero che si melle in opera.

anche Selciare, Inselciare, Inseliciare, Acciottolare, Ciottolare, Ammattonare, colla differenza che Selciare , Inselciare, Inseliciare usansi propriam. per Lastricare con lastre di selce; Acciottolare e Ciottolare per Lastricare con ciottoli (rissu); Ammattonare vale Far i pavimenti con mattoni.

Astreg-ata
Lastrico:
Il

s. f.

Lastricatura, Lastricamento,

Stcicche.

Nel num. del

pi diconsi Quelle

liste

lastricare.
s.

di legno sottili usate da' chirurghi per

mantenere

Astreg-o
Astregd
Resta tonato
iti

a po^lo

membra,

ecc.

Selciato, Inselciato, Acciottolalo,

m. Lastrico, Lastricato, Selciata, Ammattonato V.

^stellvL
Nave

add. Stellato. T.

mar.

Dicesi che una

nel differente uso delie sue voci.

molto stellala e di fondi fini quando l' acculamento de' madieri considerabile anche verso il mezzo della lunghezza della nave. **A.stiixt, V. Estima. ** V. Estimmu. A. stiz*iou.ii-'a< (Mette); Affagianare: Cucinar polli, e snecialmenle anatre e tacchini, in modo che prendano sapore di fagiano.

sce l'strego;

Rimanere

in

sullammal-

in sul lastrico, figurai,

vale

Rimanere

senza nulla.
S

estiminoli

Ride nn-a personn-a in sce l'strego ; Porre uno al sole, Ridurlo al verde, in sul lastrico, in
sull'ammattonato, vale Ridurlo in estrema necessit.

Rovinarlo, Mandarlo in precipizio.

A.stiiss&
S Astissse

V. a. Aizzare,

Adizzare, Irritare,

Isti-

S Ridise in sce l'strego ; Ridursi o Condursi in sul lastrico o in sull'ammatlonato, vale Ridursi o

gare, Fare stizzire, Incollorire e simili;


volta Stimolare a dire.
n.
p. Stizzirsi,
:

e tal-

Divenire in estrema necessit.

Astreg-u
Adirarsi, Incollorirsi,

s.

che

lastrica le strade; lo
s.
f.

m. Lastricatore, Selciatore Quegli chiamano anche Stradino.


:

A.st

Montar in collera, ecc. Agazzare m. Bricconcello, Cattivello, Buonalana, Fusto, Mobile, ecc.; dicesi di Persona mali-^iosa, accorta; e talora detto anche ppr giuoco. u^sti'a.celi s. m. pi. Astri della China. T. hot. Asler sinensis, Callistephus hortensis. Bellissime piante annuali che fioriscono la maggior parte dell'anno. Si coltivano per ornamento delle ajuole, e riescono anche egregiamente in vaso. I Francesi le chiamano Beine Marguerite.
Incollerirsi,
s.

A-streita

Stretto e nel

romano Calatura

Astrenze
un
derlo

Operazione delle Calzajuole, con cui, infilando nel ferro (agggia) due maglie ad un tempo, ristringono il tessuto della calza. streit'ug-g-i m. avv. A chius'occhi o Ad occhi chiusi V. uggio. v. a. Strettire: Diminuire lo spazio l'ampiezza: Ristringere, Scemare, Rappiccinire.
vesti; Strettire un vestilo: Ricucirlo per ren-

men

largo.

A. straclla

armacollo. Posto avv. coi

V. Portare, Tenere e simili, si dice di collana, banda o simil cosa che, attraversando il petto e le reni, scende da una spalla all'opposto fianco. stx'ag'^n s. m. Dragoncello, Targone T. boi. Arthemisia dracunculus. Pianta vivace, originaria della Siberia, della famiglia delle Corim-

S Astrenzise n. p. Ristringersi, Strettirsi, Diminuirsi, Scemarsi; e talora per Accostarsi stretta-

mente. Farsi ben presso


scidse in Aspresci.

l'uii

all'altro

V. Aspre

A. streppelli
ciolata,

avv. Alla spezzala. Alla spic-

cio Senz'ordine,

Un dopo

l'altro,

po-

bifere;

si

coltiva in tutti

giardini d'Europa, ed

per volta. Ande a streppelli; Andare sbrancali, dispersi,


chi
sparpagliali.

usasi pel suo forte odore penetrantissimo per av-

vivare

il

sapore scipito delle carni bianche, degli


(Mttise);
i

% Beive

erbaggi o delle insalate.

A.

stradda
strada, vale

Darsi o

Gettarsi alla
la

A.

Rubare
n. p.

passaggieri per

strada,

a streppelli; Bere a scosse, cio Bere scompostamente, a riprese. m. avv. A slorme, A lurme, A brigala, In frotta. In folla, e vale In quan-

struppe
A
,

Mettersi a far l'assassino.

tit,
:

molti per volta.

Astx*se
mente,
il

Astrarsi, Astraersi

Svolger

la

Astriu.
astuto
nell'uso

(Vegio)
,

pensiero da qualche cosa.

tristo

malizioso
v.

Vecchio scallro, scaltrito, mascagno, ecc. , furbo


,

A.

stramesci

(Parla); Anfanare, Anfanare

Astrfg-g-ia
e di
altri

a.

Sgualcire, Gualcire, e

a secco, Abbaiare, Abborracciare, Bociare in fallo, Parlar a tastone, alla balorda, senza considerazione, Ciarlar da briaco senz'aver beuto.

A. s trapunte
Punto.
Posto avv.

(Punto); Punto a stuoja V.

anche Ingualcire; dicesi delle Vestimenta panni quando per disattenta portatura si inducono in essi di brutte grinze e loro si toglie quella freschezza o buon garbo, che effetto
dell'

insaldatura o della stiratura.


l.

A. strassoin ; A

gran fiocchi, e aggiunto a Neve,

larghe falde.

1)

Astr5fggtdse
cirsi.

p. Sgualcirsi, Gualcirsi,

Ingualdicesi

dicesi

quando

essa casca gi foltamente dal cielo.

Astruuuu.
d'Uomo
de'^vasi, e delle

add.

Fesso

Propriam.

A.stx*assoxiu

add. Cencioso. Dicesi

mal in arnese. Che ha indosso vesti stracciate e consumate: allrim. Bruco, Galuppo,

Astrazi^u

s. f.

Astrazione

Alienamente della

biano perduto il dino un disarmonico e falso per essere fesse. Crocchiare dicesi il rendere questo suono.

campane specialmente, che ablor suono naturale e ne man-

ATI
$

ATR
del moschetto,

87

Da

ci

un

gotto

Dura pi una conca Basta pi una conca

astrnnu che un nuvo ; fessa che una nuova, ovv.


fessa che

una salda.

Modo

Ato

prov. e vale Talora vive pi un mezzo malazzato che un sano.


S

l'

un vaso astrnnu; una conca


ra.

fessa,

Ato

dicesi per simil. di Chi abbia poca sanit.

A. stffu.
maniera di
Stffu.
%

avv.

stufato. Dicesi di

Certa

cucinare carne

o altra

vivanda V.

se a stffu in t'n lugo ; Esserci a stiva o ^ stipati pigiati, Esservi fitti come pani in forno. (Gamba) ; Tromba tesa V. Gamba. A. (Zg); Fare o Giocare A. tacca,
i

su var

a tacca

della pistola, del cannone e di ognaltra arma che si scagli. s. m. Alto: Alto luogo. Luogo di sopra. S A sdn d'ti e bassi; A forza d'altalenare, di far all'altalena V. sopra A tiamolla. ,, adi. Alto, Elevalo, Sublime, Eccelso, e si aggiunge a luogo, edificj, piante, monti e simili, contr. di Basso, n Alto: Aggiunto di quaresima, dicesi di Quella che comincia assai tardi, e per lo pi nel mese di marzo. M Aggiunto di prezzo, vale Caro, Grande. " Aggiunto di sole, vale Ora tarda. $ to d tcera; Alto da terra, si dice di Cosa

a picchietto. Dicesi quando in una partita tra pi giuocatori due soli rimangono perdenti, e questi

che

si

alza assai

dalla superficie della terra.

g In to

ma;

In alto. In alto mare, vale

Lontano

giocano

fra loro a chi de'

A, taffet

due deve pagar Io scotto. (Frexetto); Nastro alla manlna V.

Ato
S g

dal lido.

A tag-g-io
V.

Frexello.

De

avv. Alto; A luogo alto, Altamente. d'to; Sopra, Di sopra: Dalla parte o Nella
d'to in basso; Far alto e basso, vale Fare

; A taglio, In taglio. Posto aw. coi Cadere o Venire vale Cadere opporlnnamente, Cader bene, Attagliare. % Tutto ven a t aggio, finn-a i unge da ped l'aggio; Tatto vien in taglio, fino le unghie a pelar l'aglio. Prov. di chiaro significato. (Recammo); Ponto a tamburo V. A.
,

parte di sopra,

Fd

a suo senno, a suo arbitrio, a suo

modd.
birri e ladri

-A.

tccafsero (Zg);
V. Zg.
nuzzoli
,

Fare a

tambo
;

A tocclxetti; A A A
bricioli
,

pezzuoli,
tritoli.

pezzetti,

A micol v.

Posto

aw.

A tastif
tasto.

Recammo.

Fare, vale Ridurre checchessia in piccoli pezzi,

tastone,

tentone, Tentoni, Al

Minuzzare, Tritare,
g

A teito

Posto avv. col v. Andare , vale Andar tentando fra le tenebre colla mano affine di trovar la via che conduce ad un divisato luogo, evitando gl'inciampi; altrim. Farsi lume colle mani.

Parld a tacchetti; Parlare a


a stento.

spizzico o a spil-

luzzico, vale Dire checchessia a

poco per volta,

A tocclxi; A
in

pezzi, In pezzi,

brani,

A boctaggid

m. avv.

tetto, cio All'ultimo piano

coni. Posto avv. col V.


parti
,

Tagliare, vale Tagliare


:

A tempo;

S e
il

della casa, Senz'altro palco che il tetto. S Rmlaninn-a teito a tetto porta l'ujo a San Beneito; Per San Benedetto la rondine sul tetto V. Rndaninn-a. A tempo. Posto avv. coi v. Dare, Andare, Venire e simili, vale Dare ecc. opportunamente, a tempo debito, ad ora opportuna. e a lugo; A tempo e luogo, A luogo e tempo,

e talora Uccidere

Me
in

faeivo

a tocchi; Mi farei tagliare Cazze a tocchi; Cascar a


vesti e simili, vale

pezzi.

brani; parlandosi di
veste ecc. lacera e
se ne tener buono;

Aver

la

logora, che anche dicesi

Non

e figurat. riferito a persona , vale Non poter reggersi in piedi, Essere accasciato. Aver le membra

vagliono In congiuntura propria,

Quando

il

tempo

A tocteo e n
tocca.

indebolite per et o per malattia.

tcco; A

tocca

non

permettono. de mxica ; A tempo di suono e accompagnando il suono.


luogo
lo

cio Secondando

Posto avv. coi v. Essere, Stare o simili, vale Esser vicinissimo cos di tempo come di

tempo o a battuta, vale Andare o Cantare a tempo di battuta. S Cazze a tempo; Cadere o Venire in acconcio,
a
in

And a tempo; Andar

A tonxTboln A trsio
V. And.

luogo.

; A tmbolo, A capitmbolo. Posto avv. coi V. Andare, Correre o simile, vale Andare col capo all'ingi; e figurat. Andar ro-

proposito.

tolone. Correr di furia, abbandonatamente, ecc.


in giorno in giorno, dicesi
5 A dndolo. Posto avverb. coi v. Essere o Stare, vale Essere o Stare ozioso, disoccupato, colle mani in mano; e talora Essere a

S se
delle

a tempo; Essere

donne che sono vicinissime a partorire. S se a tempo a fa nn-a cosa; Essere a tempo a far checchessia, vale Esservi ancora tempo ^ prima che passi la congiuntura di farla. testa; Alla testa. Posto avverb. coi v. Andare, Essere, flettere e simili, vale Per il primo. Nella prima fronte, Avanti alle schiere, ad una
moltitudine di persone , ecc. S D d testa; Dar al capo o nel capo, vale Offuscare la mente; e dicesi di vino, liquori, car-

A torto

-A.
ragione.
e

spasso, Essere fuori di padrone.

m. avv.

torto. Ingiustamente,

Senza

a peccu; A gran

torto,

Con gran

torlo e in-

giustizia. Ingiustissimamente.

A tiamolla; A
A

boni accesi, odori troppo

forti

e simili.

A traverso A
In traverso,

traclla; A

armacollo V.

straclla.

avv.

traverso, Di traverso,

sbieco, Obbliquamente, Trasversal-

tiramolla,

tira

e allenta,

^ mente.

All'altalena. Posto avverb. col v. Fare, vale Non andar risoluto a far checchessia; che anche dicesi Tentennarla, Dondolarla, Ninnarla, Dimenarsi nel mnico. txo ; A tiro. Posto avv. col v. Essere vale Essere dentro a quello spazio dove arriva il tiro
,

A.trettaiito
^ Due
volte tanto.

add.

avv. Altrettanto

Pro-

priam. vaie Quanto l'altro, Tanto quanto, ma da noi usasi anche per significare 11 doppio, cio

^trimenti

avv. Altrimenle, Altrimenti, Altra-

mente, Allramenli: In altro modo,DiYersameiite.

ATT
J^tro
add. Altro:

ATT
lo

Che non

slesso,

Che

Appiccicarsi,
piaslriccicarsi

Appiastrarsi,
;

Appiastricciarsi,

Ap-

maniera a quelle cose persone di che si parla o sintende: Alida an atri tempi; In allora correvano altri tempi. n Altro, per correlativo del primo termine, cio Un 5 vive, di due, sia di persone, sia di cose l'atro l' morto; Uno vive, l'altro mor. l'ha atro inzgno 1) per Molto maggiore: che so {ree; Egli ha altro ingegno che suo fratello. t per Restante, Rimanente: L'atro fvinj metdifferente in qualsivoglia
:

dicesi

di cosa

morbida

e viscosa

che
Il

si appicchi a checchessia. Detto di mali contagiosi. Appiccarsi, Afferrarsi V. Afferrdse in Afferra.

brocca, a-o fiasco, ecc.; Attaccarsi

alla

brocca,

in te bttiggie ; L'altro imbottigliatelo, Talora ha forza di sost. e vale Altra cosa Ma nS me poei di atro; Ma non mi potete dir altro. S Atro ! Altro ! Modo d'accertare : Ohe n'a d vin ?.... Atro! Ce n'era del vino?... Altro ! S Atro che; Altro che. Se non che, Fuorch: N' ho visto atro che un atto ; Non ho veduto
teilo
t)
:

al fiasco

simile, vale Metter la bocca alla brocca,

al fiasco, ecc.

per bere.
,

a-i spegi
l'

Attaccarsi agli specchi

al

vetro, al-

intonacato; dicesi di Chi coglie qualunque pi strano o cavilloso pretesto per poter venire al suo

desiderio. Fondarsi su ragioni non buone, Cavillare.

camme
le

mignatte o come sone nojose, da cui

sangue te ; Attaccarsi o Appiccarsi come la gramigna dicesi delle per;

si

dura fatica a liberarsi.

altro

che un

atto.
!

S Gh' dell'atro peggio. 8

Altro

ci

vale

Eh

ci

di

6 fugo ; Appiccarsi il fuoco, vale Pigliar fuoco, Cominciare ad ardere. E msche s'attaccun a-e carogne ; Le mosche si posano vanno addosso a' cavalli magri. Prov. che
vale
I

meno

potenti sono

primi ad esser puniti.

Pe atro; Per altro, vale Quanto al rimanente. Roba d'atri; Roba d'altri. Roba altrui, vale Roba
d'altra

A-ttaccalite s.
lite

m.

Altaccalile, Attacchino. Voci

dell'uso. Colui che di piccola cagione

muove gran

persona.

conlesa, e che a un bisogno cerca occasione

S Ttl'atro; Tutt'altro, vale 11 contrario. % Ttto l'atro; Tutto l'altro, vale Tutto il resto,

d'attaccarla; altrimenti

Accattabrighe, Beccanti.

A-ttaccameiito
A-ttaecaticeio
ticcio, Appiccati vo
:

s.

m. Attacco, Attaccamento;

Tutto Tutto

il

rimanente

Tutto

l'atro 5 l' ninte

Forte affezione verso checchessia.


add. Attaccaticcio, Appicca-

l'altro

niente.

JkJutebCtoh

V. a. Attaccare, Appiccare:
all'altra.

Congiun-

gere insieme l'una cosa Attaccare, per Affiggere:


Attaccare, Affggere

e dicesi
i

Attacca

manifesti;

attacco
Il

Che agevolmente si appicca; comunemente delle malattie contagiose. s. m. Attacco Appicco Relazione
,
:

Detto di bestie da tiro, vale Adattarle coi mezzi da ci al legno da trasporlo per modo che lo tirino. per Cominciare ; e dicesi di attaglia, di zuffa 6' simili: / nostri han attaccu verso seja; I

manifesti.

Corrispondenza, Affinit. " Attacco, per Affezione, Amore,

ma

di cattivo uso.

per Assalto di fortezza

e simile;

ed anche

per Battaglia, Zuffa.

Attaccu

p. pass. Attaccato,

Appiccato, ecc. V.
dicesi di

nostri attaccarono sul far della sera,


w

Attacca ne' suoi varii significati. co spo; Attaccato colla saliva,


cilit

Cosa

J)etto

di

nemico,

di

fortezza

simili, vale

appiccata ad un'altra leggermente, e che con fa-

Andargli addosso. Investirlo.


"

Attecchire, Appigliarsi, Abbarbicarsi, Afferrare;

possa disgiungersi. de peto; Attaccalo di petto. Infetto

di tisichezza:

ed proprio delle piante.

amicizia; Attaccar amicizia, vale Cominciarla. irfra^pi; Appiccare, e meglio Appuntare panni, vale Attaccarli col cucito a due o pi pezzi insieme per darli alla lavandaia.
i

Che d nel tisico. Che patisce di tisicume. Mei, Pei ecc. attaccu; Pomo, Pera ecc. guasta,
magagnala, maculata, vale Guasta caduta, grandine o allro.
al di

fuori per

Moen
ciate,

attacchce; Mani appiastrate o appiastricdiconsi

in sce l'n

Intaccar nell'onore, tale Offendere,

Ferir uno nell'onore V. Intacca.


lite con quarchedn ; Attaccar lite con qualcheduno, ed anche Attaccarla con uno, vale Venir

e viscose,

Le mani unte come pece, vischio

di

materie tenaci

e simili.

A-ttmassu
II

add. Bottacciiiol : Grosso e nano. Aggiunto di edilzio o simile, vale Di goffa

secolui a contesa di

parole.

un

discorso

Attaccare un discorso, vale Impe-

gnarlo, Cominciar a favellare.

S Attaccdse n. p. Attaccarsi, Appiccarsi stretto a checchessia.


Attaccarci, per

Tenersi
11

apparenza e proporzione, contr. di Svelto. Tangoccio, Tozzo, Maccianghero: Aggiunto di persona, vale Malfallo, Grossolano, Di figura goffa, Che non sa muoversi. Acciarpalo, Abborraccialo, Arrocchialo, Rappiccicotlato,
fatto,

Aggrapparsi

Gh' riscio d'at

Rimpiccicottalo; dicesi di lavoro

mal

taccdse a nn'a

gmena;

Gli riusc d'attaccarsi

gettalo gi alla grossa.

ad una gomena. per Trovar appiglio o prelesto a qualche cosa. w per Eleggere una cosa come la migliore: Mi me san attaccu a-i raviu; Io mi sono at-

Vesti attmassu; Vestilo disadatto, Veslitaccio,


e nel Fior. Vestito fatto in

malfatto.

Che non

s'attaglia

contumacia Vestito bene alla persona.


:

A-ttapinase
**A.ttascia

n. p.

Tapinarsi, Attapinarsi, Ac-

taccato
t)

a' ravioli.

ciapinarsi, vale Affligersi


v. a.

e talvolta Mangiar di checchessia non avendone di meglio s'attacca a-o pan; E' si attacca al pane.
:

Attasta
citare
il

grandemente, Tribolarsi. Tassare V. Tuscia. V. a. Tastare, Atlastare, Toccare : Esersenso del tasto o tatto. Toccare per cerla

per Altercare, Rissare, Venir a contrasto di


Il

care

la

cosa

qualit della cosa.

parole.

Assaggiare, Atlastare: Gustar leggermente di checchessia

..H-r- P^r Imprimere, Penetrare: A limma a nS te gh'attaccai L lima non gii si attacca.

per sentirne

il

sapore V. Assazzd nel

1" signiflcato.

ATT

ATT
il

89

5 poso; Toccare o Tastare


Quell'alto che fanno
i

polso, dicesi di

Attnseeg"a v. a.
sicare. Intossicare,

medici colla
il

mano
danari,

sul polso

dell'ammalato per comprendere


teria; e figurai,

moto

dell'ar-

inlaccar uno a

Doman-

dare

Riscuotere danari da alcuno.

nn-a persnn-a; Perquirere uno, e nell'uso Tastarlo: Visitar uno negli abiti per conoscere se
ei

Attoscare, Attossicare, TosAvvelenare: Dar il tossico, il veleno; e per sirail. dicesi anche d'odore o sapore cattivo: l'ha un oda chi attuscega; Ha un odor che attossica, che avvelena, g Attuscegse n. p. Attoscarsi, Attossicarsi, Avvelenarsi: Uccidersi col veleno.

nasconde nulla da gabella, roba rubala, armi


ecc.
s.

proibite,

"A.ttise V. Attirse. A.ttillse n. p. Attillarsi:


abbigliarsi,

Porre ogni cura nello

A.ttLsto

m. Tasto, Tastala: Il tastare, n Assaggio V. Assazzo. S And, all'ut tasto; Andare al tasto. Andar tastone
tastoni V.

Vestir attiilalamente.
s. f.

Attillata
A.ttillu.

Attillatura, Attillatezza

Leg-

giadra squisitezza degli abili.


p. pass. Allillalo
:

And.

dicesi di persona die

aitasti o

un

attasto; Dare

tasti

le

tastate, Dare una tastata, Tastare: metaf. vale Tentare cosi leggermente di sapere una cosa, Cercare di conoscere, d'intender per bella guisa. A.tta.:x:eiit. v. a. Racchetare: Far restar di

abbia acconci e ben composti vestimenti addosso, g Vesti attillu; Vestilo attillalo, cio Fatto con eleganza e squisitezza; e non che di vestito, dicesi di

casamento o

d'altro simile,

come scarpa

attillala, ecc.

piangere, di lagnarsi e simili; Tranquillare, Cal-

A.ttimo

mare, Acchetare, Appaciare.


S Attaxenldse n. p. Acchetarsi, Racchetarsi, Calmarsi, Tranquillarsi, ecc.

A-ttempu
tempo. Che
si

add. Attempalo
v. a.

Che ha

di

molto

s. m. Attimo: Tanto mnimo spazio di tempo che non si possa misurare O l' steste un ttimo a vegni; stalo un attimo a venire. g In t'n ttimo m. avv. In un attimo, In un baleno, In un bacchio baleno, Senza batter polso,
:

accosta alla vecchiezza.

Prestissimamente.

A-ttena^g-g-i.

Attanagliare; figurai, vale

Attir*se
A.ttiss

Tormentare, Martoriare, Cruciare, Straziare, Affliggere, Tribolare.

n. p. Attirarsi e per sinc. Attrarsi: Tirare a s; ed anche Tirare con allettamento

una persona.
V.
a.

A.tteii<le
w

v.

Applicarsi al

Attendere, Badare, Accudire: proprio dovere. Fare i falli suoi,


n.
reti,

Attizzare, Aizzare, Adizzare, In-

Tendere

Acconciar

lacci,

trappole o altro

citare, Slimolare.

per uso di acchiappar animali e simili.

a promissa; Attender
tenerla.

la

promessa, vale Manecc. ;

a un posto , a un impiego ,
e
si

Concorrere
carica o dei
del cont.

5 fugo ; Attizzare o Rattizzare il fuoco: Ammassare e Accozzare i tizzoni insieme in sul fuoco afBnch' egli abbrucino , ravvivandolo col soffio o con altro.

dice dei Candidati a qualche


fletter in
i

concorrenti a qualche premio.

5 lmme; Stizzare il lume, vale Farlo pi splendido col farne cadere il fungo (bolla) o la moccolaia C macco J; allrim. Smoccare, Smoccolare
V.

5 gran; Inajare,
e vale Distendere

aja.

Voce

Ammacca.
v. a.

Attendente
A-ttenzin
tendimenlo.

s.

covoni sull'aja. m. Concorrente : Che concorre

A.ttiva
all'alto

Attuare e nelPuso Attivare

Ridurre

V. Attua.
s. f. Attivit: Potenza d'agire, per Prontezza, Speditezza, Vivacit nel-

a qualche carica, impiego o simile. s. f. Attenzione: Applicazione di animo per apprendere o operare; allrim. Ats.

Ajttxv\tee>
n

Attivit,
l

'operare,

se in

A.ttei*rag-g"io
Luogo dove
tornando dal
si

m. Atterraggio. T. marin.
la

attivitce; Essere in attivit, vale Operare, Agire; e nella Milizia, detto di uffiziali. Essere

viene a riconoscere

terra ri-

mare dopo una lunga traversata,


la

nel tempo della quale se n'era perduta Esprime anche L'azione ed il momento

vista.

al servizio, Essere in funzioni. g Mette in attivit;; Mettere o Porre in attivit, vale Jletlere in islalo di operare.

di

rico-

A.ttivo
)

noscer

la

terra,

g se all' atterraggio ; Essere all' atterraggio. T. mar. Avvicinarsi alla terra, senza per vederla

add. Attivo: Che ha virili e principio d'operare o Che opera alcuna cosa. Attivo, dello di persona, vale Spedito, Pronto,
Risoluto nelle azioni.

ancora, quando

A-t terrena
la

viene da un lungo viaggio. v. a. Ammontare. T. agric. Metter terra intorno al pedale delle piante; locch mesi

"

it

glio dicesi Incalzare.

A-tterri

v. a. Atterrire,

Spaventare: Dare terg

Aggiunto di rimedio, dicesi Quello che produce effetti non equivoci, Aggiunto di verbo, presso i Grammat. dicesi Quello che opera immediatamente sopra qualche oggetto differente dal subbiello o agente dell'azione,

rore, spavento.

A.ttes

V.

a.

Tesare, Arridare. T. mar. Sten-

dere un cavo o una corda con forza, e renderlo rigido con lo stirarlo.

Vitta attiva; Vita attiva, dicesi di Chi esercita molto il corpo; ed contr. di Sedentaria. g Vxe attiva e passiva; Voce attiva e passiva,
vale Diritto e facolt di eleggere o di esser eletto.

A-ttesta Y. a. Attestare, Intestare. T. arti e mesi.


Eguagliar
di fogli
le leste
;

e dicesi di cose materiali,

come

A-tto
it

di

caria e simili, sicch le


le

une non so-

pravanzino
n

altre,

Attestare, per
s.

A.ttsto
testi;

Confermare, Far testimonianza. m. Appicco, Appiccagnolo, Appiglio,

Sofisticheria, Al lacco, Prelesto:

Ommo

pin d'at-

Nel num. del pii si dicono Quelle comparse e altre scritture che si presentano da' liticanti
davanti
al

Atto,

m. Alto, Azione, Operazione, Opera. per Gesto, Costume, Maniera. per Cenno; L'ho capto da-i atti; Lo intesi
s.

agli

atti,

Uomo

pien d'appicchi, ecc.

giudice.

9tO

ATT

AUM
e che serve a discernerla dalle altre; altrim. Propriet, Condizione, Qualit.

Le deliberazioni o decisioni di un'assemblea convocata per autorit pubblica. M Le storie di ci che nelle Accademie si fa, si dice, si scrive, si legge o si delibera. Le principali parli in che sono divise le commedie' ed ogni altro componimento drammatico, ed anche i balli.
n
per Movimenti virtuosi Atti de contrizion; Atti per Le proteste che si fede, de speransa, ecc.;

A.ttrilbzion
Incombenza,

s.

f.

Attribuzione, Funzione,

Ufficio,

Ministero, Carico.

A-ttrizion
fetta ossia

e interiori dell'animo
di

contrizione.

s. f. Attrizione: Contrizione imperQuel dolore che si ha d'aver offeso Iddio, ma che nasce dal timore delle pene dell'inferno. -A-ttrmlbvi. add. Affiocato, Arrocato: Divenuto fioco, roco; e dicesi per lo pi di voce molto

fanno a Dio: Atti de


Atti di fede, di

affaticata.

spe-

-A-ttrova

v. a.

Trovare,

anlic. Allrovare, Ri-

ranza, di carit.

% Mette in atto pratico ; Mettere in atto o in atto pratico, vale Mettere in operazione o Principiare a fare.

A.ttrovixa

A.tt

s.

m. Attore :CqIu che

nel litigare
il

domanda
si

Attruppamento
tuosa; e talora

e chiama altrui in giudizio,

cui avversario

Trova. Mancia: Ricompensa che dal proprietario d'un oggetto smarrito si d a colui che, avendolo trovato, glielo riporta. s. m. Attruppamento : Gran frotta, Adunanza in truppa, Adunanza tumultrovare, Invenire, Rinvenire V.
s. f.

chiama Reo.
H Attore, per Colui che rappresenta persona o carattere in teatro.

Ammutinamento.

A-ttrppase

A.ttox*]ii/

v. a. Attorniare, Intorniare, Accer:

n. p. Attrupparsi : Mettersi o Adunarsi in truppa. Affollarsi, Unirsi insieme molte persone in qualche luogo. Dicesi auehe di uccelli

chiare, Circondare, Ricingere

Chiudere e StrinAttorcigliare,

e di altri animali.

gere attorno. Chiudere in mezzo.

A.ttii
ad

V.

a.

Attuare

Ridurre in atto
esecuzione.

Mandare

A.ttoi*ti^]i;
A-ttiretoosL
ferrare
il

v.

a.

Attorcere,

effetto,

Mandare
s. f.

in

Attortigliare V. Intrtignd.

Attualitee
A. tiitt'
passo,

Attualit.

Voce

dell'uso. Tutto

T. mar. Prendere e ritenere con forza: Attracca 5 gaitello; Afv. a. Afferrare.

ci che corre in giornata.

aud
pili

avv.

tutt'Andare

tutto

gavitello.

tuito pasto,

Continuamente, Senza inpii

S L'ncoa a l'ha attraccu; L'ancora ha afferrato


il

termissione, Senza fermarsi; e

parlicolarm.

fondo.
V. a.

Oltre misura, Fuor di misura. Oltremodo, Fuor di

A.ttx>a<pp
sotto la fede

TrufTare, Giuntare:

Rubare

modo, A

non posso,

tutt'uomo. Eccessiva-

V. Birba. A.ttx'SLSSSL V. Attressd. A.ttjreLSSSLtvLet V. Attressata.

mente, ecc.

A. tirtti
In ogni

AjttirsLzioX
a spingere
i

s.

f.

Attrazione, Attraimento:

Lo

A. A.

i conti m. avv. A marcia forza, modo, Assolutamente, Risolutamente. tutti i costi m. avv. Ad ogni costo, A
Gosto, vale

attrarre. Nella Fisica dicesi Quella forza

che tende
propriet

tutto

Non

ostante qualunque danno,

corpi

gli

uni verso

gli altri,

che generalm.

esiste nella natura delle cose creale.


v. a.

A-ttraversa

Traversare, Attraversare: Porre a traverso ; e figurai. Impedire, Contrariare, Apporre ostacoli alla riuscita d'un negozio o sim.

Checch ne avvenga. tutti i "venti (Vortdse); Voltarsi o Volgersi a tutti i venti o ad ogni vento: figurai. Non
avere n
lo

stabilit,

n fermezza, Esser incostante.


ore,

Al ttt'oe A.

S Attraversdse n. p.- Traversarsi, Attraversarsi: s' attraversu Stendersi o Mettersi a traverso :

m. avv. A tutte stesso che Continuamente.

tutte le ore,

tu per
Stare, vale parole,

tu. ; A

tu per tu. Posto avv. col v.

mezzo alla via. M Attraversarsi, per Restare a traverso: Se gh' attraversu un osso in ta ga ; Gli si attravers un osso in gola.
in
Si attravers in

mezo a stradda;

Non
s. f.

si

lasciar soperchiare

da uno in
che.

ma

rispondergli a ogni

minimo

Audacia

Audacia, Sfrontatezza, Sfacciataggine, Sfacciatezza, Impudenza, Temerit: Inve-

A-ttiressa

V. a. Attrazzare e meglio Attrezzare. T. mar. Guernire una nave di tutti gli attrezzi

A-iida^ioso
A.

necessari a metterla in islato di poter navigare.

A.ttx*essata
trezzatura.

s.

f.

Attrazzatura e meglio Atnave.

T.

mar. Guernimento d'una

recondia nel fare e nel dire. add. Sfrontato, Sfaccialo, Audace, Temerario, Impudente. u.flfo avv. A ufo, A isonne, A scrocchio, A scrocco, A squacchera V. A giubba.
V. a. Augurare e Auguriare, antic. Agurare: Far augurii. Desiderare, Pregare.

M Intrecciatura. T. delle calzett. Lavoro di maglie


scavalcate che forma l'estremo orlo delle staffe e

A.u.g-r

A.ttx*esso
plur.
tit di

quando la calza si fa senza pedule. m. Attrazzo e meglio Attrezzo, Arnese, Strumento. Usato per lo pii nel num. del
de' quaderletti
s.

Am
ai

Augrdse

n. p. Augurarsi, Pregarsi, Desiderarsi.

come termine
la

collellivo,

esprime Una quan-

cose necessarie per certi usi,

come per

la

T. tint. Dar l'allume panni innanzi che si tingano acciocch ricevano il colore; e in generale Immergere un corpo in una dissoluzione d'allume nell'acqua od ImpreV. a. Alluminare.

guerra, per

marineria, per

le

fabbriche e simili.

- Arnesi
nimento

dicesi parlicolarm. degli slrum.


,

appro-

A."ixme
mano

gnarlo d'allume con qualsivoglia procedimento. s. m. Allume: Specie di miniera o sai minerale acido che lascia in bocca un sapore tra dolce
e lazzo,

priali alle arti


alle

e delle cose che servono di for-

abitazioni.

aspro ed astringente.

moderni

lo chia-

A.ttx*il>ui

Reputare che una cosa sia propria di chicchessia ; e talora anche Imputare, Addossare, Apporre, Accagionare /^ttz*i>to s. m. Attributo: Ci che proprio e peculiare ad un ente, ad aoa persona, ad una cosa
V. a. Attribuire, Ascrivere:

Solfalo d'allumina. Se ne fa grand'uso nelle

arti, e

principalm. nella tintora.

Allume bruciato. l'allume deacquificato mediante l'azione del fuoco; allrim. Allume calciftrMacu;

nalo, Allume usto.

,,

UZ

AVA
done
il

91

de fexa; Allume di feccia. Allume calina, oggi


Sotlocarbonato di potassa impuro: Sale artifiziato il qual si fa di liscia fatta di cenere di soda, di
felci, ecc.
;

signiQcato, Villanamente,

Rozzamente, Da

altrim. Sai vetro, Sai alcali,

Dd

A-umeut v.
A.iLiia.
s.
f.

l'ame; Alluminare V. sopra Amd. a. Aumentare, Augumentare, AcAnna: Jlisura


di lunghezza cir cor-

A zo A zo treit
di

incivile,

Scortesemente, Senza creanza. slbiro m. avv. Alla birresca:

A modo
,

birro.

m. avv. Alla traditora

Tra-

crescere V. Accresce.

A za;
Ava
A-va
quale
Chi

un un A. nn presso. Circa, Incirca, Ad un A. un modclo m. avv. A un


A.
di

risponde a quattro palmi e Ire quarti dell'antica misura genovese, o ad un metro e diciotto centimetri delia misura decimale. m. avv. A uno, Ad uno per uno, vale a, Uno per volta, Successivamente l'un dopo l'altro. <iipx'esso avv. A un dipresso. Ad un
bel circa.

dilorescamenle , Proditoriamente : Da traditore Con tradimento. A usura. Posto avv. coi v. Dare, Prestare, ecc. vale Dare, Prestare, ecc. per guadagnarsi l'usura; e prendesi per lo pi in mala parte, cio in senso di profitto esorbitante, illegale. s. f. Ape, Pecchia, anlic. Apa: Animaletto volatile che fa il miele e la cera.
V. a.
si

trasporta

Varare. T. mar. Quell'operazione, colla il bastimento dal cantiere in mare.

A.
-A.

modo. In un Egualmente A va sempre a un moddo; La va sempre ad un modo. A una nn-a,


modo, A un
pari,
:

cosa per votta;


A
l'altra.

cosa per volta,

Una cosa dopo

nu-a voxe

cosa a cosa. Posto avv. vale Successivamente. ; A una voce, Ad una bocca.

n'ume n'avaa; Chi non ugne le carrucole non tira su i pesi. Prov. che vale Chi non corrompe altrui con donativi, non arriva a' suoi fini; che anche assolutam. dicesi Unto alle ruote. A"vaja s. f. Avara. T. mar. Il danno sofferto nel viaggio da una nave o dal carico posto in essa.
"

A.

Posto avv. vale Unanimemente, Di comun consenso, Di concordia, m. avv. A uno a uno, A uno per uno, vale Distintamente, Separatamente l'uno

un per un
s.

Avaju

Voce del contado. Imposizione di danaro da pagarsi al Comune Paga i avaje; Pagare le imposte. add. Avariato: Che ha sofferto avaria; e dicesi delle mercanzie guaste o danneggiale dalImposta.
:

dall'altro.

A.

un per votta
f.

AnsteritsB

V. sopra A -un a un. Austerit, Asprezza, Rigi-

Ava mposto
tien

l'acqua del mare.


s.

m. Avamposto

Posto avan-

zato; e dicesi anche La sentinella avanzata che


l'occhio
al

dezza, Rigore, Severit.

nemico.

A.utentiea v. a. Autenticare: Chiarire in forma


valida, autorevole, e con pubblica testimonianza,

Avaug-uardia
dia,

s. f. Avanguardia, VanguarAntiguardo: Quella parte dell'esercito che

Render degno
scritture.

di fede

e per lo

pil si

dice delle

Avans
in
Il

va innanzi.
v. a.

Avanzare

Mettere in

avanzo

Antenticazin
tenticare.

S Autenticdse n. p. Autenticarsi, Accertarsi, Assicurarsi: Uscir di dubbio, Chiarirsi, Cerziorarsi. s. f. Autenticazione: L'auAutenticit

acquisto. Acquistare, Accumulare.

Avanzare,

per

Risparmiare,

avansu quuttr'oe de cammin quattr'ore di cammino.


1)

Sparagnare: Ho Ho avanzato ;
:

Antenticitee
cosa autentica.

s.

f.

Qualit

di

Auto

Autoritae

s. m. Autore: Inventore di checchessia o Quegli dal quale alcuna cosa trae la sua prima origine; e per lo pi dicesi degli scrittori. Autore, per Cagione, Origine: L'auto de tutto questo l' stceto le; Egli fu l'autore di tutto quel che avvenne. s. f. Autorit: Facolt o Podest data da Dio o dagli uomini o dalle leggi. n Autorit, per Detto d'autore: m'ha portu V autor itce d Boccaccio ; E' mi port l'autorit del Boccaccio. H Oggid diconsi cos nell' uso Tutti quegli individui che sono insigniti di cariche o gradi

Il

per tavolin; per


di

Spingere, Portar innanzi

Avansae quello
:

Avanzate quel tavolino.


;

Oltrepassare, Lasciar a tergo


Gli

avansce de due miggia


Il

/ aveivimo avevamo avanzali

due miglia.
Usato in neut. assol. vale Andare avanti o

Farsi innanzi: Avansce

sempre; Avanzate sem-

pre. Andate sempre avanti.


II

per Soprabbondare, Sopravanzare: Vorriesci ave quello che gh'avansa; Vorreste aver quello

che
Il

per Risaltare, Sportare, Sopravanzare, Sporgere in fuori, Uscir di linea, di livello, Non cor-

gli

avanza.

de

deggiare; altrim. Aggettare, Far aggetto.

superiori.

Fd

autoritce; Fare autorit: Avere autorit da


v. a.

poter servire di regola.

Autorizza
^
torizzare

Autorizzare: Dare autorit


s.

Rimanere Se m' avansi d per Restare tempo; Se mi avanzer del tempo.


,

di,

de fd, ecc.; Avanzare, Restare, Rimanere,

a chicchessia di fare, di dire e simili.

Autorizzazion
A.

Desistere dal dire o dal fare checchessia. di dince da nn-a persnn-a; Avanzare denari da uno, vale Esser creditore verso alcuno di qual-

f.

Autorizzazione: L'au-

che

somma

e per ironia dicesi anche di busse,


i

zo
stiale.
stia,

Approvazione , Consenso. l^estia m. avv. Alla bestia. Alla be;

altrim.

A.

All'usanza de' cacciatori,

zo caceiu m. avv. Alla cacciatora: Come usano cacciatori. zo paizan m. avv. Alla contadinesca,
i ,

Bestialmente, All'animalesca: guisa d'animale.

A mo'

di be-

pu di ch'5 pu dir d'avanzarle. i p fua d letto; Avanzare i


ceffate e

simili:

avansa; E'
fuor del

piedi

letto

delle scarpe; dicesi di Chi

non ha mai

messo nulla in avanzo. Avansdse a. p. Avanzarsi, Farsi


avanti
,
,

innanli,
:

Andar

Alla villanesca, Villanescamente

Rusticamente:

All'usanza de' villani, de'contadini; ed abbassan-

Procedere innanzi Inoltrarsi Farsi pilli vicino al luogo dove si deve arrivare: Q nenii^Q s'avansava; Il neinico s' avanzava,

n
n
faccia per vedere,

AVA

AVE
fuori
la

Avanzarsi per come per Far qualche avanzo,


si

Affacciarsi, Mettere

A.

vap

a finestra e simili.

corruz. In un battibaleno: Colla

qualche risparmio,

A-varoii

m. avv. In un bacchio baleno, e per massima prestezza. s. m. Avarone, Avaraccio. Acer, e pegg.

Risparmiare, Civanzare, Accumulare: Aoa ch' t'aveiva avansti quattro sodi, 5 l' morto; Ora

d'Avaro; allrim. Spizzeca, Pillacchsra, Taccagno,


Jlignolla, Mignatta, Barbino, Cacastecchi, Pittima,

che

aveva avanzato quattro soldi, mor. per Profittare, Progredire, Far progressi, Ans'

Sordido, Spilorcio.

A-var-Sso

s.

m. Avaraccio. Pegg. d'Avaro.

dar avanti acquistando, e


n

intende nello studio

la

simile.

A-^&si, V. Ruggio. A.'vei; Avere. Verbo

per Osare, Attentarsi, Prendersi l'ardimento,


libert:
s'

avansa un p troppo; E'

si

avanza un po' troppo.


1)

che generalmente dinota possedimento. Si adopera in varie forme , e se ne compongono molte maniere di dire. Io far cenno di quelle che sono pi frequenti nell'uso.
agli infiniti

Parlandosi di et, vale Andar in


s.

l cogli anni,

Il

Avere. Posto innanzi


parile.

dei
:

verbi colla

Invecchiare.

A.'va.usa^Tuento
mento

m. Avanzamento, Proecc.
tt

gresso, Profitto; e talora Promozione, Innalzaa carica, grado,


s.

Da, piglia forza di Dovere Ho da scrive, da leze, da mangia, ecc. ; Ho da scrivere, da leggere, da mangiare, ecc. cio Debbo scrivere,
leggere, ecc.

A.'va.nso

m. Avanzo: Quello che rimane di una data quantit, d'un dato numero, dopo che
per uso fattone o per qualsivoglia cagione ne stata tolta la parte maggiore; Resto, Residuo, Sopravanzo, 11 restante, 11 rimanente. - L'avanzo della mensa dicesi Rilievo; AcWe pietanze, Ri-

l'

Parlandosi di anni, vale Compiere: Quand'5 morto 5 l'aveiva trent'anni; Quando mori,

egli
Il

per Acquistare, Ottenere


l'impiego.

aveva trent'anni.

Doppo tanto 8
egli

l'ha

amo
Il

quell'impiego; Finalmante

ebbe quel-

freddo; della bevanda, Abbeveraticelo ; d'un bicchier di vino, Culaccino; d'una pezza intera d panno, Scampolo. Avanzo, per Acquisto, Risparmio, Guad gno: l'ha fmto pochi avarisi; Egli ha fatto pochi avanzi. de forca, de galea, d bia; Scampaforca, Avanzo
di forca, di galera, Furfantone, Scapestro; dices

Il

Il

per per per

Ricevere:
Sentirsi

Emmo

avo vostre notizie;

Abbiamo avuto vostre


:

notizie, vostre lettere.

Ti hce miga
:

md

Hai forse male?

Riputare, Stimare

L'emmo sempre avo

**

Pessimo soggetto. de Tria; Avanzo o Rovina di Troja; dicesi scherzosam. accennando a Donna gi bella, ma oramai invecchiata. S D'avanso; D'avanzo. Posto avv. vale Pi del giusto, Pi del dovere. Di soprappii: Ghe n' d'avanzo; Ce n' d'avanzo. S Fd di avansi; Avanzare, Mettere in avanzo, Risparmiare, Sparagnare, Civanzarsi, Approvecd
ciarsi.

pe un brav'ommo ; L'abbiam sempre avuto per un uomo dabbene. o bn patto, a bn prcxo; Avere a buon mercato. Aver a buon prezzo, vale Aver checchessia
con poco costo.
sotto

a caghetta V. a co; Aver caro o


fortunato. Giudicar
-

Ave a diarrea.
:

a caro, Tener caro, Tenersi

una fortuna

Aggicene a co

eh' a segge andceta cosci; Abbiate a caro che la

cosa sia andata cos.

o cigaa in sci canna; Aver


Esser
fiori

Fd
Far

di belli avansi
gli

Far

gli

avanzi di Berta Ci

riegia che rovin la casa per vendere


ciriegie per avanzare

calcinacci;

e baccelli, ecc. V.

la pera Cigaa.

mezza.

chiara, netta

a cnscensa netta; Aver la coscienza pura, Non aver macchia sulla coscienza. a diarrea; Aver la soccorrenza o la scorrenza,
:

avanzi di Berto, che dava a mangiar le il civanzo di i nccioli ; Far

monna

Ciondolina che dava tre galline grandi nere per averne due nane e capellute, perch eran brizzolate; Far l'avanzo del Cibacca che a capo d'anno avanzava i pie fuori del letto; Far gli avanzi del

corpo. Scorrere il la smossa di m. b. Aver la cacajuola V. Diarrea. a drita; Aver la mano o la precedenza, vale Occupare il primo luogo. Goder l'onore della precedenza. a-e moen nn-a cosa; Aver alle mani alcuna
la

diarrea

ventre, e in

Spagna per far cenere morbidina; Far i guadagni del Zolla che dava due pecore nere per una bianca. Son tutti modi bassi che diconsi di Chi mettendosi con poco senno alla mercatanzia fa piii scapito che guadaGazzetta che bruciava
il

panno

di

cosa, vale

Averla

in

pronto per servirsene.

a faccia bonn-a, Ave a faccia cdmme a batta da balla, a faccia de di, de fd, ecc., Ave a faccia franca, a faccia rtta, a faceta
faccia,

tosta V. Faccia.

gno,

Chi facendo risparmi senza ragione ritrae da quelli pi danno che utilit; Avanzar nulla
di

affezin; Aver affezione: volenza.

Portar amore, bene-

affatto. Scapitare,

Disavanzare.

a freve mangicenn-a; Aver la pelatina; di cesi per ironia ad Uno che mangi assai, e vuol far
credere d'essere amliialato.

A.-vaus6vi
i

p. pass.

Avanzalo V. Avansd
di

in tutti

suoi significati.

Avanzato; parlandosi

Tempo, come anno,


Che n'
gi tra-

giorno, et, notte, ecc., vale scorsa una gran parte.

A-vansg-g-io
A."vaiiti
avv. ler

s.

m. Avanzaticcio, Avanzume,

Avanzuglio: La piccola e peggior parte di quel che avanza.


l'altro: Il

o gamba

lesta

Aver buona gamba

Esser agile

e presto nel camminare.

a grigoa de due eoe; Aver

la lucertola da due code V. Grigoa. a lengua affi o in fi, a lengua desligd , a lengua lunga V. Lengua.

a lnn-a imbsa; Aver


i

la

luna a rovescio. Aver

giorno innanzi ad
liberalo dal

ieri.

bachi e

le

palurne. Esser crojo, Essere in cattiva

A."vao

s.

m. Abbrivo: La prima mossa con foria


checchessia,
ritegno

del correre di

che l'impediva di muoversi.

Sonar a mattana, e nell'uso fior. Aver le il buco a rovescio, vagliono Aver mal umore, Esser di cattivo umore.
luna,

lubgine, Aver

AVE
a
il

AVE

93

man; Aver la mano: Nel giuoco vale tssere primo a fare o cominciare il giuoco.
ecc.;

bnn-a o cattiva opinion d'nn-a persnn-a; Aver buona o cattiva opinione d'uno, vale Pensar
bene o male
bel
di
Ini.

a man un lugo, nn-a cosa, mano un luogo o checchessia,

Aver

alla

vale

Conoscerlo

bnn-a manca ; Aver buona maniera, buon garbo,

pienamente, Averne pratica, uso, cognizione.

modo,

vale Esser manieroso, di bei modi,

a memia; Aver a o alia mente o alia memoria, vale Ricordarsi, Rammemorarsi; e dicesi anche
d
scritto

Trattar affabilmente, cortesemenle.

bnn-a

man

in tlio; Aver buona

mano

in

chec-

che

si

sappia a memoria.

chessia, vale Esser solilo a riuscire in alcun affare.

a mente; Aver a mente V. Avci a memia. a merda a-o cu; Aver fretta, prescia, pressa,

bnn-a o cattiva vxe ; Aver buona o Cattiva voce; figurai, vale Esser di buono o di cattivo
concetto.

premura.

Modo basso e figurato. am; Aver amore: Portar affezione.

bn naso; Aver buon naso o buon odoralo, vale

a-o chli nn-a cosa; Aver a cuore o a petto checchessia V. Chu. a pansa ci ga ; Aver il corpo alla gola o il corpo agli occhi ; dicesi delle donne che sono
vicine
al

Dar

nel segno,

Apporsi.

bnn-e spalle; Aver buone spalle; dices figurai, di Chi sopporta pazientemente le accuse che gli
fanno senza cercare di ricattarsi e si accomoda a tutto. bn senso; Aver buonsenso. Aver senno o crisi

parto.

a pansa
il

chi scciuppa; Esser pieno pinzo. Aver corpo tiralo come il fondo di tamburo, vale Aver mangiato assai. a pansa pinn-a; Aver la pancia piena, e scherzev. Aver pieno lo Stefano, Aver gonfio l'otre, Aver stivato l'epa, Aver alzato il fianco. Esser pieno pinzo. a peixe a stacca; Aver il granchio alla borsa o alla scarsella; dicesi dello Spendere malvolentieri dell'esser lento a cavarne i denari. a plo; Aver a petto, vale Allattare; e dicesi delie blie che allattano un bambino. a pezo; Aver la peggio, vale Restar inferiore, Esser vinto. appetitto; Aver appetito, vale Aver fame. o spssa d'una cosa; Aver fumo o sentore di

terio.
si

Aver
si

il

cervello a partilo: Saper quello che


bel

fa

dice.

bn tempo; Aver buono o


sarsi,

tempo, vale Spas-

Sollazzarsi, Stare allegramente, Godersela;

e talora Essere sulle baje. Piacevoleggiare, Scherzare, Burlare, Celiare, Buffoneggiare, Bergolinare.

gent'uggi ; A.\cr
oculato.

gli

occhi d'Argo, vale Star cauto,

ci debiti che a
la

lepre, vale Esser

ci poco
Piatire

Un

pi debiti che mollo indebitato. in sci rcca; Essere alle ventitr,

Mpaga; Aver

co' cimiteri.

Avere un pie

nella fossa,

bocca sulla bara, si dice dell'Essere per vecchiezza o altro in grado di poter poco vivere.
la

Aver

checchessia, vale Averne indizio, avviso,


di nascoso e

ma

quasi

coce;

Aver
;

voglia, volont, desiderio, ecc.

non ben certo. a testa a caccia; Aver il capo a tentone o

coco de fa
a

chessia

e
il

nn-a cosa; Aver voglia di far chectalora pulitam. per Aver voglia di sbaventre.

zonzo. Aver il cervello sopra la berretta, vagliono Operare sconsideratamente, senza giudizio. a testa a segno; Esser in cervello, Avere il
cervel secco o
il

razzarsi

cervello a parlilo,
si

Aver senno:

Saper quello che

fa.

compascin; Aver compassione, Compatire. comodo; Aver agio, comodit; e s'intende di Fare in tempo e agevolmente checchessia. coraggio; Aver cuore, coraggio, animo, ardire:
Esser coraggioso. crso; Aver corso, Correre; trattandosi di Moneta, dicesi dell'Essere o

testa

da; Aver
atto
lesta,

la

coccia dura, Esser capoccio,

vale

Non

allo studio;

Essere di sua sua opinione.

ed anche in senso di Esser aparbio, ostinato nella

Non

essere ricevuta.

a
al

testa

vna; Aver
,

vento

la zucca vuota o la zucca Essere una zucca da sale. Aver la testa

ca; Aver cura, Aver a cuore. Tener conto. Curare. da d; Esser debitore, Dovere. da fd; Aver a fare o che fare, vale Aver faccende, occupazioni.

la coccia ripiena di pappa; dicesi figurai, di Chi procede con poco senno e inconsideratamente. o virt dell' aze V. Aze. a vista cria; Aver la vista breve o corta: Veder poco da lungi; ed usasi si nel propr. come nel fig. o vista frusta; Aver la vista logora, stanca. a vista slorbia ; Aver la vista offuscata, cali-

da fd con un ; Aver che


con
lui

fare con uno, vale

Aver

negozio, interesse, attinenza, parentela, ec.

da fd e' nn-a testa matta; Aver da fare con uno stravagante, con un pazzo, con un cervel
balzano, bislacco, bisbetico.

ginosa, oscura.

da fd d so

da di; Aver che' ugnere V. D. d sa parte; Aver dal suo, cio Aver da superbia ; Aver gran fava Aver Aver boria, albagia: Esser ambi,

o vQxe; Aver
tacciato.

la

voce, vale Aver fama, Esser

dal suo parlilo.


rfo ssta,

azin; Aver azione: Aver ragione su qualche cosa. bello d, bello fd; Aver buon dire. Aver bel fare, vagliono Aver agio, opportunit, ragione di
dire
di fare.

della

chiella.

zioso,

borioso, superbo.
cervello
:

testa ; Aver di giudizio.

da

Esser

uomo

savio

bello rie;

bello

Aver buona ragione di ridere. bSn zugo; Aver bel giuoco, vale Aver

davanti a-i uggi


sotto gli occhi, vale
alla vista.

; Aver davanti agli occhi Aver in presenza. Aver esposto

tanto in

mano da

poter

giuocare,

secondo

le

buone regole, colla speranza di vincere. bezugno; Aver bisogno, Abbisognare. bn cavallo in stalla; Aver buon cavallo
istalla; figurai,

da vive; Aver con che o


in

di

vale Posseder mezzi suflcienti da vivere


lavorare.

che o onde vivere, senza


risse,

vale Essere agiato, ricco, dovizioso.


j[uslc.

de baghe; Aver brighe, contrasti,

contese;

bSn j/wtof Aver buon

(Contrariare; Quistionare, Rissare. Riollare.

u
bene.
cattive
certo,

k^
speranze, Vale
e

AVR
gambe
rotte; Essere sgambato,
in

de bonn-e speranse; Aver buone Sperar de intenzoin Aver mal de de seguo; Aver come de crSxi; Aver Aver V. Croxe. Aver
;

vale

Essere

stracco per soverchio


e

talento: Tener

cammino, moen in pasta; Aver le mani


nel negozio di

pasta: In-

cattive intenzioni.

di

certo: Tener per


la

certo

cosa certa.

delle croci,

croce o

il

crocifisso

deU'affettu;
lezioso, del

dell'affettato, del ricercato, del

che si IraKa. moen lunghe; Aver male mani o le mani fatte a uncino; flgurat. vale Aver il vizio di rubare. e scarpe in patella; Aver le scarpe a cianta cio Non tirate su dietro le calcagna, e so croxi; Aver le sue corna o la sua croce,
gerirsi

pomposo;

dicesi di Chi usa negli


abiti

atti,

vale

Avere

delle afflizioni.

nelle parole o negli

soverchio

artifizio.

dell'amo con un; Aver mal fiele contro alcuno, Aver il sangue guasto con alcuno, vale Esser adirato contro di
dell' aggitto ;
lui.

fidcia in t'nn-a persnn-a ; Aver fede, fiducia, fidanza in alcuno, Stare a fidanza d'alfede

Aver

ajuto,

vale Esser

soccorso.

dell'aia; Aver dell'aria. Arieggiare, Rassomigliare; e flgurat.

cuno, vale Fidarsi, Confidarsi in lui. Aver fine: Consumarsi, Finire. fortnn-a; Aver sorte, Esser in della. Aver il vento in poppa, in fil di ruota, vagliono Esser
fin;

Aver burbanza,

orgoglio, alterigia, ecc.

favorito dalla fortuna. Essere avventuroso.


futta, raggia,

; de parolle con un; Aver

parole con uno, vale

Garrire, Altercare, Contendere.

baco,

il

tarlo con

ghignn con qualchedn; Aver uno. Averla con uno, Aver

il
il

desdiccia; Aver disdetta: Provar disgrazia al giuoco; e assolut. Essere sfortunato. de taire a-o so ; Aver delle terre, de' beni, del simile al sole, vale Posseder beni slabili. suo di crediti; Aver crediti, vale Esser creditore. di crzii ; Aver de' grattacapi, delle brighe, delle
cure, dei dispiaceri
e simili.

con tr 'alcuno , vagliono Esser adirato contro di lui V. sopra Ave dell'amo. grazia; Aver grazia, garbo, maniera, vale Aver bel modo di far checchessia o di trattar colle persone.

mal

fiele

i
i

btti V. sotto

dince

cffe,

Ave l'axillo. a sacchi, a mggi ; Esser

nell'oro

a gola, Star nell'oro, ed anche Misurar le doppie

di debiti; Aver debili, vale Dovere, Esser obbligato di dare o restituire altrui checchessia, e
s'intende per lo pi di denari.

di fastidii \. sopra

Ave di crzii.

Esser ricco sordo : Ave denari in abbondanza. i uggi attacchce; Aver gli occhi tra' peli; dicesi di Chi, essendo svegliato di poco, ancor soncollo stajo
,

di obbligazioin; Aver obblighi, obbligazioni, doveri: Esser tenuto, obbligalo.

nacchioso.
Pigliar in

discrezion; Aver discrezione: Procedere con discretezza. di libi; Aver denari, Esser danajoso, danaroso, addanajato. Modo basso e scherzevole.

uggi che fan cicebelle; Aver le traveggole: guardando una cosa per l'altra, Travedere. Aver gli occhi nella i uggi in t coppsso;
i

colloltola
i
il

di

dietro; figurai, vale

Non

vedere.

d chti; Aver cuore. Esser di cuore: Aver animo, coraggio, ardire V. Chu. d credito; Aver credito, stima, riputazione; dicesi

fmmasci a
cervello
;

testa; Aver

bollori,

Aver caldo

e talora anche Esser cotticcio, alticcio,

cio Alquanto alterato dal vino.

delle persone

di

stima e di valore, conotali.

in chu; Aver in cuore, nel pensiero, nell'animo. Pensare.

d Aver Vivere. d naso V. Ave da d spago; Aver Temere. d sciu V. sopra Ave d d'nnn-a cosa; Avere o Tenere galantuomo, come d'zo; Aver Aver Aver costume, Esser e V. Aze.
fiato;
fiato,

sciute dal popolo per

vale

ssta.

paura, timore:
fiato. di

checchessia,
ecc.

dell'avaro, del villano, del


in uso, in usanza,

usato:

in

consuetudine, in

solito.

incmbensa; Aver incombenza, commissione, caTener ordine. in concetto; Aver in concetto, in islima, in pregio, in buono o in gran conto. in consciderazin ; Aver in considerazione, vale Avere slima. Far conto; e talora Considerare, Tener conto. - in cu; Aver a scorno, a vile, in lasca, a morico.
lesto, in urlo, in uggia, nella collottola, nelle code,

bellesse dell'aze

e bracge liglm;
vale

Aver

le

mani legate;

figurai,

e in

modo

basso Aver sulle corna, in culo, nello


nel bel di

Non

poter operare.

zero, in cupola,
dello zoccolo.

Roma,

nella

tacca

lunghe; Aver le braccia lunghe; dicesi figurai, di Chi ha gran potenza, e vale Aver modo d'operare da lontano. e casette z pe-e gambe; Aver le calze a bracaloni a cacajuola, cio Increspate per non
e bracce

Aver a carte quaranlollo una persona cosa, vagliono Dispregiare, Aver in nessunissimo conio quella tal cosa o tal persona.
in custodia; Aver in custodia, in cura, in guardia. in desdegno; Aver in disdegno o a sdegno. Aver in ira, vagliono Sdegnare, Mal volare ad una

essere tirate su bene. e porne in ta stacca e mettisele in testa; Aver

seno e mettersele in capo, dicesi Quando uno manifesta i suoi disonori. effetto; Aver effetto, Effettuarsi: Ridursi ad efle

corna

in

persona o cosa. in erl'ia; Aver a schifo, a stomaco, a nausea. in grilla; Aver a sdegno o in disdegno. Sdegnare; e dicesi soltanto di persone.
in

fetto.

Riuscire.

man; Aver
Aver
in

in

mano, Tener
in

in

pugno, va-

fua a parolla, nn-a promissa ; Aver fuori la parola, una promessa, vale Averla data e doverla mantenere. fua di dince; Aver fuori de' danari Averli sborsati, per riaverli a tempo.
:

gliono

bala,

potere.

in

man

Aver buono
fare

Aver lanio in mano da ... ... mano, valgono Aver tanto da poter checchessia, ed anche Aver quasi sicurt di
tanto da
in

checchessia.

AVF2
in pegno nn-a cosa;
cosa,

AVE
in

05

Aver

pegno

alcuna

vale Tenerla per sicurt.


in petto;
il

in peto; A\er
si

parlandosi de' cardinali,


la

dice

Quando

papa sospende

pubblicazione

d'alcuno gi designato. in da lengiia quello che s'ha, in t5 chu ; Aver sulla lingua quello che si ha nel cuore, vale

pmma

Essere schietto, Dire quello che in sce l'anima nn-a pcrsonn-a


sulla

si ;

ha nell'animo.

Aver sull'anima

coscienza una persona V.

Anima.
sulla

in sci

cimma da
si

lengua; Aver

punta

della lingua,

dice

Quando

si

per dire una

cosa che non risovvenga cos in un subilo. in sospetto ; Aver'in sospetto, in diffidenza: Non
si

fidare.

in la slacca

nn-a persnn-a; Aver uno


Averlo in sua
bala.

nella

Aver Toflore, Recarsi ad onore di fare, di dire, ecc. l'uscita V. Ave a diarrea. ma; Aver male, vale Esser travagliato, oppresso dal male, da infortunio, ecc. md da mot; Aver mal da morire, e scherzev. Aver male che il prete ne goda. mana; Aver maniera, garbo, grazia V. Ave grazia. 5 battichu; Aver il batticaore, Aver paura, ansiet, ecc. V. Battichu. o brx; Cuocere, Dolere, Aver rincrescimento V. Brx. 6 perci a testa; Aver la spranghetta; si dice di Coloro i quali, avendo soverchiamente beuto, sentono gravezza o dolor di capo nello svegliarsi
l'n de fa, de di, ecc.;
la

manica;

flgurat. vale

in ta testa nn-a cosa; Aver in testa, in pensiero, Correr per lo capo. Andar per la fantasia. in te c'iote V. Ave in te m,oen. in te corne V. Ave in la testa nn-a cosa, in te grazie; Aver in grazia o nelle grazie: Conservare in grazia. in te grinte; Aver nelle ugne o nell'ugna V. Ave in te moen.

o chu contento; Aver


nelle
viole, vale

mattina seguente dal sonno. cuor il

nello zucchero Esser lieto, contento, tran-

quillo, ecc.

6 chu in te ruze V. sopra Ave 5 chu contento. o coraggio, 5 slumago, 5 peto, 5 fgceto de....

Aver lardire,

l'arditezza, l'ardimento, la petulanza,


di...

Osare, Attentarsi, Dar l'animo

in te l'anima; Aver nell'animo, nel pensiero, nella mente o in mente. Aver in testa, vagliono Stimare, Pensare; e talora Essere in risoluzione. in te moen; Aver in mano o nelle mani, nelle ugne

5 corpo V. sopra Ave a diarrea. 5 crescentin; Aver il singhiozzo. Singhiozzare, e


all'ani.

- cu Modo

Singhiozzire e Singozzare V. Crescentin. brutto ; Avere sporco il culo o la camicia.

Aver in bala, in potere. in ti unge V. Ave in te moen. in td chu; Aver nel cuore, Aver in petto, valgono Conservar nell'animo, nel pensiero; e talvolta Tener celata una risoluzione gi presa. invidia; Aver invidia. Invidiare. in vista nn-a cosa; Aver in vista alcuna cosa, vale Prenderla di mira. Avervi il pensiero sopra.
nell'ogna nelle forbici, vale
i

basso e flgur. V. Cu. 5 cu de paggia; Aver il cui di paglia, vale Essere sospettoso, Paventare il male per qualche delitto commesso. - cu desfognu; Essere avventuroso, favorito dalla fortuna, Andargli a seconda ogni cosa. Modo basso e figurato. 5 desci; Aver il sopravvento. Stare a vantaggio, cio Al disopra. 5 diao addosso ; Aver il diavolo o il gran dia-

pappe netti; Esser


p dsci; Aver
i

netto; figurai, vale


pie' teneri;

Non
di

aver
Chi per

colpa.
i

dieesi

volo addosso o in corpo, vale Essere indiavolato, indiascolato, imperversato, infurialo V. Diao.
te bracce ; Aver il diavolo nelle braccia, Aver grandissima forza nelle braccia. 6 dbbio; Aver il dubbio. Dubitare. - fugo a-o cu; Aver il fuoco al culo; figurai, e in m. b. vale Esser pressato islantissimamente. 5 granfio; Aver il granchio V. Granfio. Icete in bocca; Aver il guscio in capo, Non aver rasciutto il bellico o rasciutli gli occhi. Aver il lalle sulle labbra, Saper di latte. Modi figur.

i piedi malsani sia cagion di podagra che per altro motivo. i p zece; Aver i piedi assiderati, agghiacciali, intirizziti dal freddo. i scripixi; Aver i grilli al capo o il capo ai

cammina adagio per aver

5 diao in
vale

grilli,

vale Attendere a baje o a bizzarrie.

unge lunghe V. Ave e moen lunghe. l'aia; Aver l'aria, l'apparenza: Sembrare, Comi

parire.

l'anima de fa nn-a cosa V. Anima. l'anima inversa; Esser crojo, adirato, di mal umore. Aver le lune. Aver la luna a rovescio V. Ave a lnn-a imbosa. l'ardimento; Aver l'ardimento, l'ardire, il coraggio, la petulanza,
la

che

si

giudizio,

dicono a Giovine di poca esperienza ma che parla ed opera male.


il

md

da lppa; Aver

mal

della lupa; dicesi

temerit,

la

sfacciataggine.

l'argento vivo addosso; Aver l'argento o l'ariento vivo addosso V. Argento.

discoloro che sempre hanno fame, o di Chi insaziabile nel mangiare; che anche dicesi Aver in corpo la consuma. 5 md da ma; Aver i pedignoni V. Md. 5 md de moce; Patire o Esser affetto d'isteri-

l'assolzion ; Aver l'assoluzione,


assolto.

vale

Essere

smo V. Md.
5 md de nuve lnn-e; Aver il lattime V. ilfd. o md d padrn; Aver l'ipocondria V. Md. md d scimmin; Patir di tabe o d'atrofia mesenterica V. Md. md d verme; Aver la rogna. T. veter. V. Md. 5 manezzo; Aver il maneggio, Aver la mestola in mano o il baslon dei governo: Far da padrn. Padroneggiare.

l'axillo; Essere o Stare in zurro, in zurlo, in ruzzo, vale Aver qualche eccesso d'allegria, Aver

voglia

fantasia di ruzzare, di scherzare, di far

baje e simili. l'uggio addosso a

nn-a persnn-a ; Aver


gli

l'oc-

chio addosso ad alcuno, vale Star attento a ci

che uno faccia, Osservarne

andamenti.

l'ogia

marsa; Aver

indizio, fumo, seniore di

marmo;

Essere in bernecche o in pernecche.

alcuna cosa V. Ogia.

Modo

basso, e vale Esser ubbriaco V.

Marmo,

$g
5 mdro de fd, de
di dire, ecc.,

AVF.
Aver Viso

AVE
di
fare,

di,

ecc.;

cio

Aver

l'ardire, la petulanza, la

baldanza, l'arroganza di dire, di fare, ecc. Non ave testa a fd nn-a cosa; Avere

sempre moen sempre a pansa chu


e
J-

all'aia o per l'aia V. ia. all'aia V. Aia.


figoeti;

sette

e sette

Avere un cuor di

lione: Esser ardito, coraggioso, pronto ad affrontare pericoli, a soffrire sventure, dolori, ecc.

Non

avere

il

capo a una cosa, vale Avervi genio.


di
farla, e al contr.

Non

Aver voglia
clinazione.

Non

avervi in-

5 pxetto in corpo ; Aver la tremarella. Tremar ad uno i pippioni, Fargli il cui lappe lappe; figarat. dicesi di Chi ha paura che non gli succeda qualche cosa pericolosa.

5 presmi; Aver
la presuntuosil,

la

presunzione,

la

presumanza,
la

l'arroganza, la tracotanza,

pretensione, ecc.

anni cu; Aver Essere Modo tanto man Aver buone Aver torto; Aver Esser Non aver in scin sodo; Esser
**

ha precisa corrispondenza italiana. speransa; Aver speranza, Speranzare.


tanti

in scio

tanti

anni sul culo.


et.

basso e vale
s

nella

tale

in

da...

tanto in

mano

da...,

cio

ragioni da...
dalla

torto:

parte dell'ingiu-

stizia.

ragione.

tre dince

li

per rom-

5 rncio

Esser rancido o rancio. Sapere o putire di vieto V. Bngio. d santo in corpo ; Aver il santo in corpo. Dicesi nell'uso di Chi essendo a cognizione di qualche
;

perla.

Mdo

prov. che dicesi da Chi corrucciato


gli

con altra persona quasi che poco

manchi per
:

pratica, negozio,

ecc.,

non se ne d per

inteso,

ma ha gi pensato al modo di condarsi nella medesima. 6 scciuppo presso capod; Aver buon santo in paradiso, vale Aver buon appoggio. Essere ben sostenuto per poter dire, fare, ecc. 5 vento a fi de radda V. Avei o vento in poppa. e vento in poppa; Aver il vento in poppa o in fl di ruota. T. mar. Navigare con vento favorevole ; e figurai. E?ser in detta, in fortuna, Aver le congiunture propizie, Aver ogni cosa a seconda. fi verme scimonin addosso; Essere irrequieto, Esser un abisso, un fstolo, un frugolo, un serpentello; dicesi figurai, di Quei fanciulli che non istanno mai fermi. paggia in becco; Aver paglia in becco V. Becco, panno e tezo'ie; Aver la palla in mano o la vanga pel manico. Aver la mestola in mano; figurai, vagliono Aver in sua podest checchessia. Poter fare checchessia a sua voglia, Essere in buono stato
di checchessia.

dichiararle aperta la sua inimici. Ja.

diensa;
ascoltato.

Avere

udienza

audienza

Essere

Aver una buona sopraAver una buona cera. un chu ben fceto, un chu da lion, un chu da peccetto, un chu duo V. Chu. un diao pe cavello; Aver un diavolo per capello. Aver tanti diavoli addosso quanti capelli in capo, Aver il diavolo o il gran diavolo addosso o in
bello frontespizio ;
figurai,

un

scritta;

vale

corpo, vagiiono Essere arrabbiatissimo.

nno famme da

luvi

Aver una fame da

lupi.

Allupare o Allupar dalla fame. Allampanare, Aver una fame canina : Aver gran fame , Svenirsi o

parte; Aver parte. Partecipare. paziensa; Aver pazienza o pace: Sopportare. pe-a testa; Aver per la testa o pel capo, Correr per lo capo. Andar per la fantasia, vagiiono Aver in pensiero, in animo, ecc. pe-e moen; Aver per le mani, Trassinare, Maneggiare.

Arrabbiar dalla fame. nn-a cosa in sci cimma da lengua V. sopra Ave in sci gimma da lengua. nn-a cosa in sci gimma de die; Aver una cosa su per le dita o sulla punta delle dita. nn-a fu/fa; Aver una battisotlia o battisoflBola cosoffiola. Aver la tremarella, vagiiono Temere, Aver gran paura. nn-a lengua chi tuggia e cxa; Avere una lingua che taglia e fora, o che taglia e fende

piaxe; Aver piacere, Compiacersi. poca testa, poco gervello ; Aver poca testa, poco cervello, poca levala, vale Esser leggieri. puia; Aver paura, Temere. puta da so ombra; Aver paura de' bruscoli, delle mosche o dell'ombra sua, vale Apprender per
'

V. Lengua. nn-a lengua da battezo, da sciarbclla; Aver buona ciarla, buona parlantina. Non morire a uno la lingua in bocca V. Len'jua.
V.
vista; Aver vista, apparenza, Dar segno, indizio Vista.

vxe; Aver voce, nome, fama. vxe in capitolo; Aver voce in capitolo: Pro-' priam. vale Poter render parlilo. Aver volo; melaf. Esser in credito. Aver influenza. Aver una

grandi

le

piccole cose.
Spericolarsi,

tal quale auloril sugli altri. Aveila a-o chu, a-o pto; Averla a cuore o a petto, vale Aver passione, dolore, ecc.

puta de lutto;
corpo
:

Avere

conigli in

Esser timidissimo, Farsi paura d'ogni minima cosa. Temer pericoli in ogni dove.

% Aveila con un; Averla con uno, vale Esser adirato con lui. ** fagotto; m. b. S Aveilo in t'iin pc; Averlo nel

pratica d
in

mMdo;
colto

Esser pratico del mondo, e


il

m.

b.

Aver

cui

nei ceci rossi,

Aver

pisciato in pi d'una neve.


vizia, vagiiono

premma;

Aver lacciuoli a doAver lunga esperienza delle cose. Aver fretta, premura, prescia: Aver
Essere
assistito

che significa Andare una cosa contro a' desiderii nostri; e ta'ora Esser rovinalo, perduto, ridotto a cattivo stato, e dicesi lanlo delle sostanze che
della

salute.

in animo d'affrettarsi. raxSn; Aver ragione:

3 Aveise cita; Aversi cura: Riguardarsi, Attendere alla propria salute. S Aveisela

dalla

ragione.

a md o pe a md; Averla a male o per male: Ricever con indignazione checchessia e


Aveine assw; Aver
a sufficienza; e
assai d'una cosa, vale

retazn; Aver rapporto, correlazione, attinenza, dipendenza o simile.

crucciarsene.

Averne

riguardo; Aver riguardo, Usar attenzione, COnSiderazione, rispetto.

talora

Averne

fatto

guadagno,

Uscirne con onore.

AVI
S 3

AVV
occhi,

97
Palesemente,

Non

avet ni de pesti ni

in canna,

Non

da pesta; Esser povero Esser brullo, Esser privo di checchessa. avet ninte da fa; Non aver che fare, vale

veduta,

A veggente,

vista:

vista de tutti ; vista; A vista.


dicesi delle

Alla vista o

vista di tutti.

Nel Commercio vale Subilo'

Esser disoccupalo, ozioso, scioperato, sfaccendato. S Non ave rosso, verghugna ; Non aver vergogna n faccia, Dispregiar la vergogna, Por da banda il rispello, Tirar gi la buffa, Mandar gi
la

Loltere di cambio, allorch debbonsi

visiera.

Chi ciit n'ha, citi ne vorrieiva; Chi pi n'ha, pi ne vorrebbe. Dettalo prov. che dinota Essere insaziabile la cupidigia dell'uomo.

pagare subito dopo veduta la lettera ; che anche dicesi A veduta. de tcera, ecc.; A vista di terra o simile, vale Vicino a terra o simile, cio In luogo da cui vista la terra o altro sito. d'uggio; A vista d'occhio, cio Per quanto vede
lontano l'occhio.
;

S Chi l'ha dall'osso 5 porta a-o fosso; Vizio per natura tino alla fossa dora. Prov. di chiaro
significalo.

A vitta A A viva itorsa; A


vita.

Posto avv. vale Dorante la vita. viva forza, Per viva forza,

A marcia
versa. Dettato

forza.
il

Posto avverb. vale Forzatamente,

S Chi

n'ha ne versa: Chi ne ha ne

prov. che dicesi di Chi spende prodigamenlo. S Chi de vinti n n' ha, de trenta no sa, maici 5 n'ha avo e maicm o n'avi; Chi di venti

A viva "vxe
A-voltio
uccelli di
i

Con

lutto

potere.

V. A vxe. m. Avoltojo, Avollre: Genere di rapina che hanno il rostro diritto sino
s.

non aspetti, ovv. Chi di venti , di trenta non sa, e di quaranta non ha, n mai sar, n mai sapr, n mai avr, ovv. L'asino che non ha fallo la coda in trent'anni, non la far mai pi. Prov. di chiaro significato. A.-veiiiarie s. f. pi. Avemarie. T. de'pastai.
h.i,

non non

di

trenta

verso l'estremit,

la

quale uncinala, e

la testa

Sorta di pasta tagliata per uso di minestra, rassomigliante


ai pallottolini della

ccroncina (cnnclia).
al girello,

A-vorio

-A.-veiin.-a

V. Biava.

A. "ventola fZgdj;
tuna V. Ventola.

Fare o Giocare

e in alcuni luoghi Giocare alla rotella o alla^for-

A-verto
I)

pari.

Aperto, Schiuso, Dischiuso.

tarsi reticolati ossia coperti di piccole nuda; squame; vola molto lentamente, e si pasce d'animali morti. Sulle nostre .\lpi ne soggiornano tre specie, cio l' Avoltojo detto Grifone (Vultur fulvusj; r Avoltojo nero (Aegypius cinereusj e l'A voltolo barbuto (Gypactos barbatusj. s. m. Avorio o Avolio: Dente d'elefante d' ippopotamo. D'ordinario non gli si d tal nome se non quando staccalo dalla mascella dell'animale, ed per esser mosso in opera. S Neigro d'avorio; Nero d'avorio: Specie di colore, il qual reso in polvere molto fina adoperalo

Aperto, pr Fesso, Spaccalo, Crepato, e simili: Unn-a mgia averta, Un legno averlo da

dai pittori, pulitori, orefici, ecc.

A.

fondo; Un muro aperto da cima a fondo. Il Aggiunto di luogo, vale Esleso: Campa(jna averta; S A bracce averte; A braccia

cimma a

aperto,

Un

legno

; A voce, A voce viva. Di voce viva. Posto avverb. vale Con parole, Per via d discorso. Oralmente, A bocca: A differenza della

voxe

Spazioso,

Ampio,
aperta.

Campagna
aperte

\. questa

locuzione

al

suo posto alfabetico.

persa;
Avo

% All'aia averta; All'aria aperta. Posto avverb. vale A cielo scoperto. % Conto averto; Conto aperto o acceso, dicesi II

comunicazione per iscrittura. generale, A vxe de tutti ; A voce comune. Per voce d'ognuno, cio Con universal consentimento. A quanto se n'ha in gola, A pi non posso; ed usasi avverb. col v. Gridare. p. pass. Avuto V. Avei ne' suoi varii significati,

A^verta
Il

conto non saldato, ed usasi anche in senso flg. Roba auer^a; Veste aperta, cio Slacciata, Scio'.la. s. f. Apertura, Apritura, Aprimento: Propr. Spaccatura, Fenditura, Fessura, Crepatura.
Apertura, Callaja, Vlico, Adito: Quell'apertura
per cui si passa da una parte all' altra. per l'Azione o II tempo in cui si apre qualche pubblico stabilimento L'uverta d teatro,

Avalla
Avallo

Il

avo; Chi s'ha s'abbia, ovv. Chi ha tenga e chi ito suo danno, vale Far la danni. pace senza riparare V. a. Ingollare: Inghiottire senza mastiare. Dal frai:C. Avuler. n Far l'avallo. T. comm. V. Avallo. s. m. Avallo. T. comm. La girala d'una
g Chi n'ha avito n'ha
i

d
Il

caff, ecc.; L'apertura del teatro,

del caff,

e simili. Nella Musica, dices della Sinfona, da cui d principio al dramma o allo spettacolo. da camixa, de braghe, ecc.; Sparalo \. Sporti ggua. A. vixo ; A vto. Posto avverb. vale Vanamente, Invano, Senza effetto. A. CAnddJ; Appollajarsi V. Andd. A. "Via (Fcetoj; Fatto a vile, cio A maniera di vile Attorciglialo a forma di vile V. Va. >?L"vi<iitse s. f. Avidit, Avidezza, Cupidigia, Cupidit: Desiderio ardente ed insaziabile; e dicesi tanto al proprio che al figurato. Dicesi an^ che Ingordigia, ma pi comunem. del cibo.

cambiale. - L'Avallo non altro che Far fare le cedole o polizze di cambio a una terza persona con obbligar se stesso in solidum; e passando la delta
cedola da uno in un altro in pi persone, son tanti
avalli, e dal

si

primo

all'ultimo restano tutti obbligati.

Avvalora roborare. Avr^amp


gliar
la

v. a.

Avvalorare, Convalidare, Cor-

v.

n.

Avvampare, Divampare

Pi-^

vzo

vampa; V. Brxd.

e talvolta semplicem. per Ardere;

Avvantag-g-ia
taggiare,

Vantaggiare, Avvan-Aumentare; e talora per Supprare, Avanzare, Divanzare, Soprav.


a.

Migliorare, Accrescere,

vanzare, Sorpassare,
n

Vantaggiare, Avvantaggiare, usato in neul. assol.


vale Avere o Pigliar vantaggio: S'han creddo d'awanlaggi e g' han perso; Ei credettero di

vista;

Alla vista, All'apparenza, All'aspetto,

Alla faccia. Posto avverb. vale Per quel che apparisce all'occhio; e talora Alla presenza. Sotto gli

avvantaggiare e vi perdettero.
S

Awantaggidse

n. p. Vantaggiarsi,

Avvantaggiarsi,

Casaccia, Dizionario Genovese-Ilaliano.

98

AVV
Miglioriirs
:

AVV
S

Acquistar miglior essere o miglior


s.

Avvelense

n.

p.

Avvelenarsi
:

poetic.

Avve-

fortuna.

nenarsi, Attossicarsi

Uccidersi col veleno.

A-waixtagig-io
gio.
UtiJf',

m. Vanlajrgio, AvvantagGuadagno; e talora anche Superiorit, l\!aggioranza, Primato, Premil'ha l'avvankiggio in sce tutti ; Ila il nenza: vantaggio da tulli. o Di vantaggio. Posto avS D'avvantaggio; Da ver, vale Di pi, Eccedentemente, Sopra il bisogno: Che n'ho dasto d'avvantaggio; Gliene
rtilili\

A.-VT^eleiaat
avvelena.

s.

m. Avvelenatore: Colui che

l'rofitto,

A.wllo
come
volta
Il

A^wenase
appena

(Frexetto); Nastro a raso.


n.
p.

Incrinare
e simili,

rompersi; e dicesi propriam.


vasi, specchi

di

Incominciare a materie fragili,


sulla

quando

loro

superficie appajnno sottilissime crepature,


visibili.

e tal-

diedi di

vantaggio.

D deWawantaggio

a un ne-o corri; Dar van-

Parlandosi di muri, dicesi Far pelo. Pelare, e nell'uso tose. Crettare. - Crepolare, Screpolare,
Screpolarsi, Far crepolo o screpolo, dicesi
le

taggio ad alcuno nel correre, vale Lasciarlo andar innanzi un tratto prima di porsi a seguirlo.

quando

Zgu d'avvantaggio; Giuocator


Giuccatore astuto

di

vantaggio:

che cerca

di

guadagnare per
Vantaggiato, Av-

crepature sono pi larghe e visibili. " Uscire, Spandere, Versarsi, e dicesi di liquidi: Se gh'c avvennu sangue da-o naso; Gli usci
il

modi

illeciii.

sangue dal naso.

A-vvantag-g-iu.

p. pass.

A.-wenua
di

vantaggialo V. Avvantaggia ne' suoi significati. g Pas^ot(vi>n^a5'5'a; Pasta vantaggiata. Voce dell'uso. Pasta per uso di minestra di miglior condizione che l'ordinaria.
I)

s. f. Incrinatura: Sottilissima erepatura, e talvolta apprna visibile, sulla superficie

'

matirie

fragili,

senza che

se ne separino

le

parti,

come d'un vaso, d'uno specchio e simili. Parlandosi di muri, dicesi Pelo, e nell'uso tose.

A-"V"vaiita
S

^ Vanta. Chi s'uvvanta s'imbroggia; Chi


.

si

loda s'im-

A-ward-a

broda, ovv. Chi fa il saputo stolto tenuto. Prov. e vale I-sser vituperevole la lode in bocca propria. v. a. Guardare, Liberare, Scampare,

la crepatura pi larga e visibile, Crepa, Crepatura, Screpolatura, Screpolo V. Crepatila.

Cretto. - Se
dicesi

A.weiitse
tarsi
,

n.

Avventarsi, Spingersi, Get:

Lanciarsi,

Ailanciarsi

Scagliarsi con

im-

Difendere: Preservare dal male. Dicesi per avvertire % Avvarda ! Guarda guarda alcuno a prendersi guardia, a far attenzione, trarsi
!

poto e violenza addosso a checchessia.

A.weiitizii

in disparte e simili.

s. m. plur. Incerti Alcuni proventi casuali di qualcha carica o impiego, oltre la paga V. Incerti.
:

Da chi me fio m'avvarde Dio, da chi n5 me fio m'avvardi io; Da chi mi fido mi guardi Dio, da chi non mi fido mi guarder io, ovv. Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guarder
io.

A.wexit
schiarsi,

s.

m. Avventore V. Casann-a nel


n. p.

i" significato.

A.-weu.trase

Avventurarsi,

Arri-

Prov. di chiaro significalo. largo par l'io avvardime Dio; Dalle buone derrale mi scampi il cielo, ovv. Alla buona der-

Awerse
rificarsi:

Allentarsi, Cimentarsi.
n. p.

Da

Riuscir vera

Avverarsi, Verificarsi, Avvela predizione, l'annunzio,


I

l'augurio.

rata pensaci su.

Prov. e vale Sotto


!
I

il

vii

prezzo

cattive notizie pe-o

citi

s'avvran; Le male

spesso trovasi fraude.


S

Dio me n'awarde

Dio mi
!

guardi

me

ne

A-wersio
Il

nuove sono sempre vere. s. m. Avversario, Rivale, Emulo,

Cessi Iddio! Guarda! guardi! Dio me ne beri Gramma quella pgoa chi n sa avvardd a

so lann-a; Tristo colui che non cura Prov. di chiaro significalo.

fatti

suoi.

Antagonista, Impugnalore. Avversario o Parte avversaria, nel linguaggio del foro dicesi La parte contraria a quella che impegnata in un processo.
s.
f.

V.

Non avvardd a in Ammid.

spende ; Non guardare a spesa

A-vvenscin
A.wei*ten.sa

Avversione e Aversione:

S Avvarddse n.p. Guardarsi, Prender guardia, Aver l'occhio, Avvertire, Por mente, Badare, Star sull'avviso,
all'erta,

Alienazione della volont da checchessia; altrim. Abominazione, Antipatia, Ripugnanza, e talora

ecc.
n. p. Avvisarsi,

A.we<i<iise
darsi,

Accorgersi,

Ad-

Avvedersi V. Accrzise.
add, Invecchiuzzito. Dicesi di
cera apparisca vecchio.
nella
s.

Aborrimento, Odio, .Malevolenza. s. f. Avvertenza, Precauzione, Cautela, Prevedimonto, Circospe/one, Riguardo. S Avc avvertensa; Awcr lire, Hadaie, Por mente,
Considerare, Riflettore.
S Std in sce l'avvertensa; Star in guardia. Star all'erta, citi
vertito
iiell

A-vveg-iornio
Giovane che

sull'avviso.

Star

A-vveg-n

m. Avvenire, Futuro: Che ha da venire, Che ha da essere. S Pe l'avvpgni avv. Per l'avvenire, In avvenire.
D'ora innanzi,

Oculato

ed av-

operare e nel parlare.

A.wer*t

A-we^ni
nenare,

Da

quinc'innanzi. D'ora in poi.

V. n. Avvenire, Accadere, Succedere V. liUvrvegni, Succede.


v. a.

A-"V"velena

Avvelenare e poetic. Avve-

a. Avvertire, Ammonire: Dar avvertimento; e talora Avvisare, Render avvisato, Far intendere. Far avvertito. n Avvertire, usalo in senso neut. vale Guardarsi, Far attenzione. Badare, Por mente, ecc.
s.

Attossicare:

Dar

il

veleno.

A-wertiniento
viso,

m. Avvertimento, Av-

Avvelenare, per Render velenoso, e dicesi delle cose che si avveleniscono per avvelenare qualche persona; altrim. Avvelenire, per Appostare, Ammorbare, Putir fieramente:

A-wia

Ricordo, Ammonizione.
v. a.

Avviare, Assuefare, Avvezzare, Accoil

stumare.

S fugo; Avviare o Destare


n. p.
s.

fuoco.

Unn-a spssa
yelena.

chi avvelena;

Un puzzo

che av-

S Avvise

Avviarsi, Assuefarsi, Avvezzarsi, ecc.


ra.

A.'V'viauieuto

Avviamento; comunem.

AVV
usasi da noi per

A2E
Ulilil,

Gnadacno,

Proflllo, Af-

A.xill,
ruzzi,

V. n. Ruzzare, Zurlare,

fluenza di avventori ad un
simile.

negozio, bottega o

baje, Schermare, e

dicesi

Bajeggiare: Far generalm. del


alle-

Saltare e lasi'ivire de' fanciulli.


V. a. Avvilire, Invilire,

A.W1
bieiiare.

Far

vile,

Ab-

A.XII0S.
S

in.

Kuzzo, Zurro, Zurlo: Una certa


il

Umiliare, D'^primcre.

gria smoderala che induce a far baje e scherzare.

S Avoilise n. p. Avvilirsi: Rendersi vile e spregevole. Abbassarsi, A-'geccliirsi, Umiliarsi; e la'volta Invilirsi, Smarrirsi, Perdersi danimo, Abbiosciarsi.

Avci l'uxillo; Aver


in

zurlo,

il

ruzzo. Essere

ruzzo, in zurlo, vale Far baje, Bajeggiare,

Sih"r':are.

A."v-viiiu.

add. Avvinato; dicesi di

botte,

bi-

simil vaso ch^ sia aiisa'o dal vino. goncia por S Botte avvina: Bolle avvinala, dicesi figurai, e ischerzo a Colui che p?r quanto bea molto vin;),

S Leva l'axilto a nn-a personn-a; Cavare il ruzzo il zurro. Cavare il ruzzo il zurro dal capo ad alcuno, vale Farlo stare a segno ed in
cervello. Tenerlo
in

Perde ruxillo ; Uscir


voglia di ruzzare.
s.
f.

timore col castigo. di ruzzo: Non aver pi

non s'imbriaca cesi f.cilmenle.

Avvezzo, Ac-

A.-WU

part. Avvialo, Assuefatto,

Ji-xima,

Asima, Ansima, Ansa, Affanno:


p.

costumato.

Strettura di petto chf proibisce di respirare.

incamminala, S Bttega avvi; Bottega avviata, dicesi Quella a cui concorrono di molti avventori.
S

^ximse
e talora

n.

AtTannarsi, Pigliarsi affanno;

Impaurarsi, Spaurarsi, Spaventarsi.


p. pass.

Daghe avviu;
e
np|

F.avorar di premura. Far presto,

A.X111U.
d'affanno.

Affannalo, Anelante: Ripien

popolo
V. a.

fior.

.A^vvis-

Bordare. Avvisare, Dar avviso, Avvertire

Far intendere, Far sapere. A.-v>^isa,t s. m. Avvisatore. T. teatr. Quell'attore che dal palco scenario suole avvisare la commedia o tragedia da rappresentarsi ne' giorni
appresso.

ansima V. Affannu. Acino Il granello dell'uva. -A-xoa s. f. Acetosa: Bevanda fatta d'aceto e zucchero; altrim. Ossizzachera, e pi comunem. Suz-

Che ansa
s.
f.

AxiuelltL
zacchera.

Axoio add. Acelilo


dicesi
fetto di

Inacetito, Inforzato, Infortito;

A-wisc. v.

a.

Accendere

dicesi propriam. del

cnmunem. del vino, e vale Diventato acetoso. A.XOXI s. m. Acelo: Vino diventato agro per efuna particolare fermentazione,
per procurata ad arte, e serve

fuoco. Voce derivala dal pieniont. Visch, e da noi ora rimasta soltanto nel contado.

sponianea condimento.

A.WS1X

p. pass. Avvisalo V. Avvisd. Qiniio (ivoisu mezo sarvu; Uomo avvisato mezzo sa!vo o mezzo salvalo, ovv. Uomo avvertilo mezzo munito. Pritv. che significa Chi avvertito

Fassi acelo anche con altri liquidi fermentati e

pn facilmenle salvarsi da s. A."V"vi8t- V. a. Avvistare. T. mar. Vedere o Scoprire da lontano un bastimento, una terra
del pericolo,

con frutte ammezzate (nisse), e si ottiene buono e con poca spesa dalle gelse. di quattro laddri; Acelo de' quattro ladri Acelo acconcio con erbe aromatiche e odorifere, usalo come preservativo in tempi di pesle. Acelella, Fosca: Acqua con S ^gua con t'axu;
:

od

a!tro.

acelo.
V. a.

A-wixin,

Avvicinare: Far vicino. Accostare, Appressare, Approssimare. Avvixinnsc n. p. Avvicinai'si, Accostarsi, Appressarsi, Approssimarsi: Farsi o Trarsi vicino o
presso.

A mom
il

dell'axu; La madre dell'aceto: La feccia


te

fondigliuolo dell'aceto.

Mette in

l'axn; Carpionare, Accarpionare


molle in aceto
il

Soffriggere e tenere in

pesce

per conservarlo.
add. Avvizialo, Invizialo: Divenuto

A.^^'^viziix

Piggid l'uxu; Acetire,


fortire:

Inacetire, Inforzare, In-

vizioso, guasto, corrollo.

Divenire acelo, e dicesi

massimamente

A-Wocato
in foro lo
ci

m. Avvocalo: Colui che difende cause che gli vengono affidate; alirim.
s.

del

vino.

A. zazsBti

Avvocalore. n Avvocato, per Proiettore; e dicesi de' Santi che


protesigono.
l'uvv'icuto; Avvocare, anlic.

S S

Fa

Avvogadare Far
:

l'avvocato, Fsercilar l'avvocatura. Passa avvocato; Avvocatare : i-rendere, mediante

A m. avv. A digiuno, A corpo stomaco digiuno: Avanti il mangiare, ossia Senz'aver mangiato in quel giorno. A-ze s. ro. Asino, Ciuco, Bricco, 3Iiccio, Somaro, Somiere: Animale notissimo. Asino, Ciuco, Somaro, melaf. e aggiunto ad Uomo, vale Zotico, Scortese, Di rozzi costumi, ed anche
11

esame,
ficio.

il

grado

di avvocato, per esercitarne l'uf-

Salamistrare, Far il saS Voela fa da avvocato; cenie o il ser saccente. A.'v^voeata, s. f. Avvocatura, anlic. Avvocheria, Avvocarla:

Di grosso intendimeito, Ignorante. Asino coronato, rf'; Asino col pelo d'oro si dice d'un Ricco scortese e ignorante. sarvcego; Onagro: Asino salvatico, il quale

comune

nella Tarlarla orientale,


,

nella

Persia,

L'esercizio

della professione

Siria, ecc.

e corre assai velocemente.

Non

dif-

Awxa, mi-a, persnML-a; Dar


{-

d'avvocato.

ferisce dal
la

per

la

domestico se non pel suo lungo pelo, forza e per la velocit. Dicesi anche Asino
selvaggio.

A.WXIX

voce a uno, Metterlo in fama, in grido, Famarlo: Farne correre buon nome, ecc. Avvxcemc che so dxe; Datemi la voce e sar doge. Detlato prov. che diccsi ironicam. di Chi vien messo in fama senza merito alcuno. p. pass. Hinomalo, Vociferalo, Predicalo, Decantato,

salvatico

Atidd a cavallo all'aze; Asinare: Viaggiare a cavallo dell'asii 0. dosso d'asino S A schenn-a d'aze; A schiena

V. questa locuzione al suo posto afabetico. Avei a bellessa deU'aze; Aver la bellezza dell'asino,

Accreditato, In grido, Cono-

sciuto per fama.

figurai, vale Non aver altro persona fuori della giovinezza.

fiore

nella

100

AZE
a virt
dell'aze; Aver la virt
dell'asino,

AZE
S L'aze 5 camalla 5 vin e 5 beive l'cegiia; L'asino porla il vino e bee l'acqua, L'asino porla grano
diccsi proverb. di Chi si afpr d'altri senza profitto. Liga l'aze dove vu 5 padrn; Lega l'asino dove vuole il padrone, vale Fa quel che ti
fatica
in

figurai. Vale

Esser paziente, tolleralor de' soprusi.

Banca

dell'aze-,

Panca

dell'asino,

Panca del biacui


si

e mangia paglia;

simo. T. delle

scuole. Panca in

isolano

gli scolari riprovevoli od ignorami. all'aze, perde a lesc'ia e 5 S Chi lava a testa savri; Chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone, cio Mette di suo la fatica e il ca-

pitale.

commesso, e pensivi chi commette. S Mette l'aze a cavallo; Metter l'asino a cavallo, vale Mettere una cosa vile sopra una di pregio.

giore.

Cda d'aze; Coda


vallina

d'asino.

equina. T. botan.

Coda di cavallo o caEquisetum arvense.

Ogia d'aze; Orecchio d'asino, Consolida magErba rustica. T. botan. Syniphylum offine' prati

Pianta indigena che nasce ne' terreni umidi argillosi ; ha i cauli fiorili, nudi, diritti, di 6 in 7
pollici;
le

cinale. Pianta delia famiglia delle Borragginee,

comune

guaine brune,

in

denti acuti.

profondamente divise Fiorisce nel marzo. Dicesi anche


fossi. Setoline,

nelle ferite e fratture,


alla a chiudere
i

umidi e negli orli. Si adopera ed usasi internamente come

Brusca, Asperella, Hasperella, Cucitoli, Marziuoli,

tessuti degli organi nelle ragie e nelle altre perdite di sangue.

emor-

Pennacchine, Pincheri de'

Selolone.

Fesso d'uze

V. sollo Tcco d'aze.


l'ha perso l'aze; Per

S Co-i axi (jhe vu o torseu; L'asino non va so non col bastone; dicesi figurai, di Chi non si

Pe un punto Martin 5
un punto
volta
i

non vi spinto a forza. D ad intende che l' sghuu un aze; Dar ad intendere che un asino voli o che il mal sia sano, cio Una cosa impossibile ed affatto opposta
se
al

muove ad operare

Cappa. Diersi in prov. per significare che Jn negozi rilevantissimi tal-

Alartin perse la

vero.
i fenggetli margherite o

D
le

o e confttile all'aze; Gettar


le

dicesi figurai,

o la ireggea a'por^i; del Dar cose degne e preziose a


perle

minimi accidenti ne tiran seco di gran conseguenze. Questo prov. ebbe origine dal seguente fattarello Frale Martino, priore nel convento della Cappa, avea letto sopra la soglia del suo monastero Porta patens esto. Nidli claudatur honesto ; lev il punlo di l dov'era dopo esto e lo mise dopo nulli, e fece leggere Porta
:
:
:

persone

vili

e idiote.

patens esto

nulli.

Claudatur honesto. La cosa

S Disputa dell'ombra dell'aze; Disputar dell'ombra dell'asino o della lana caprina; dicesi proverb.
del Disputar di cose frivole o di poca o nessuna

fece tanto orrore, che l'abiite .Martino fu levalo dal convento.

importanza.
S

se un aze csu e vest'io; Esser un asino visu, verbo et opere o un asino battezzalo, Esser un asino bue calzalo e vestilo, vale Essere ignorante scortese in grado superlativo. % F l'aze e boia; Esser l'asino, va^ Esser continuamente gravalo di fatiche, Durar faliclie da facchino, da sino; Sfacchinare, Facchineggiare,
Afl'acchinarsi, Tirar la carretta,

Ragno d'aze n va in ce; Raglio d'asino non arriva in cielo. Prov. e significa che Le imprecazioni e le preghiere degli sciocchi e indiscreti

non fanno impressione e non sono udite. Sensa di ni aze ni bestia; Senza dire n ai n bai, cio Senza dir nulla. S Tcco d'aze; Pezzo d'asino! Asinaccio! Asino della Marca Somaraccio dicesi altrui per vil! t

lania.

Essere

il

cavallo della carretta.

Che n' per

l'aze e

per chi 5 menn-a ; Ce

n'

Trotto d'aze poco da; Trotto d'asino poco dura. Dicesi in" prov. di Chi si mette a fare qualche cosa oltre il suo potere, che non pu durarla.
Vii ci un aze vivo che un dott morto; Val pi un asino vivo che un dottor morto. Dellalo
di filosofia poltronesca di coloro

per l'asino e per chi lo mena, ovv. Ce n' per il manico e per il mcslolo; si suol dire proverb.

Due persone per dinotare che se l'una di esse merita biasimo o castigo per qualche mancanza commessa, l'altra, per esserne stala in qualche
di

nell'ozio e nell'ignoranza; ovv. dicesi

che aman viver A chi troppo

studia e in

modo da
si

recar danno alla propria salute.

modo
S /

l'origine,

pur meritevole di biasimo,

di

A. acemin.
vande.

avv. In zimino: Sorta di particolare

castigo,

ecc.
Gli asini si co-

tocchetlo in cui

mettono a cuocere alcune viAsinaggine, Asinit;

axi se conscian a-o basto;

noscono a' basti, figurai, vale Le qualit d'uno si conoscono dall'esterno. S In mancansa de cavalli i axi trttan; In mancanza di cavalli gli asini trottano, A tempo di carestia pan veccioso, A tempo di guerra ogni cavallo ha soldo. Prov. che significa In tempo
di

A.zeiiaja.
ed usasi per

s.

f.

Asineria,

lo

pi in senso di Sgarbatezza, di

Incivilt e simili.

-A-zeiiajix

necessit

si

fa

capitale d'ogni

minima

cosa,

per poca o cattiva ch'ella sia. % Lava a testa all'aze; Lavare il capo all'asino, Stropicciare gli orecchioni dell'asino, Gettar via il sapone e il ranno ; dicesi in modo proverb.
e vale Far
benefizio a chi
noi

m. Asinajo: Guidator d'asini. m. Asinone, Asinaccio, Asino della Marca, Somaraccio, Asino colle costole a quattro larghezze; dicesi per villania ad Uomo ignorante, villano, mal educato e simili. A.zeiietto s. m. Asinelio, Asinelio, Asinino,
s.

A.xGr.ebSi^o

s.

Ciuchino, Miccierello, Bricchetto: Asino piccolo e

per

lo

pi di poco pregio. Melaf. vale Jgnorantello.


s. f.

conosce o non

A-zeninu-a.
Asina.

Asinella,

Asinina. Dimin. di

ed anche Perdere il tempo e la fatica in cosa che non sia per sortirne buon effetto. % L'aze dove 5 cazze nn-a volta 5 n ghe passa ci a segnda; L'asino dove inciampa o casca una volta, pi non vi passa, figurai, vale Non cafa

ne

capitale,

Tossa azeninn-a; Tosse asinina o cavallina V.

Tossa.

A-zenon
Il

dere pi negli stessi

falli.

cavallina V. Msca. m. Asinone, Asinaccio V. Azenasso. Asticciuola, Tirante, Prima corda. T. archit.
s.

Msca azeninn-a; Mosca

BAB
Quella trave orizzontale, che forma
cavalletto del
tetto
la

BAB
base del
$

101

Azzarddse
rischiarsi,

n.

p.

Azzardarsi, Avventurarsi,

Ar-

il

sostegno

dei

puntoni

Attentarsi, Cimentarsi;

e talora per

(montanti) V. Cavallo.

Osare,

Ardirsi.
s.

A.zi]iits3e

s.

f.

Asinit, Asineria, Buassaggine,

A.zza.x*d.o
Cimento.

m. Azzardo, Rischio, Risico, Zara,


avv. Per azzardo. Per sorte. Per
di ventura,

A.
"

Pecoraggine, Melcnaggine: Ignoranza crassa. zigavv. A zig zag, A spinapesce,

zag-

Pe azzardo
ventura,

ghirigori, Tortuosamente.

caso, Accidentalmente.

A.ZI1

s. f. Azione, Atto, Operazione, Fatto. Azione. Nella Fisica e Medie, dices La maniera con cui un oggetto opera sopra un altro, n Nei Commercio, dicesi Quella somma di de-

Zugo d'azzardo; Giuoco d'azzardo,


di

sorte: Giuoco in cui

la

sorte sola decide.

A.zza]:*d.oso
sicoso, Zaroso.
Il

add. Azzardoso, Rischioso, Ri-

naro, che somministra ciascuno degli Associati per un gran nejiozio o altra impresa fruttuosa, a proporzione della qual somma si entra in parte degli utili che se ne ricavano. Con vocabolo meglio appropriato dicesi Voce. n per Quell'attributo della pittura, che, bene espresso dagli Artisti, il fondamento di quella

Azzardoso: Aggiunto di Persona, vale Arrischiato, Arrischievole, Che si arrischia, ed in senso pi esteso, Avventato, Inconsiderato, Precipitoso.
add. Passo, Appassito; e dicesi
il

A-zzetoiblbu.

comun. d'Uva divenuta passa come

zibibbo.

A-zzerlba
a prato un

v.

a.

Appratire.

T. agric. Ridurre

terreno.

che dicesi Anima o Spirito dell'arte, M per Rappresentazione teatrale, ma per lo pi coH'aggiunto di Comica, Tragica, ecc. S Ave azin in scinn-a coso; Aver azione sopra una cosa, vale Avervi su ragione. S Ognun figgio de so azioin; Ognuno figlio delle sue azioni. Dettato proverb. di chiara si-

A.zzuiize V. a. Aggiungere e Aggiugnere: Unire


cosa a cosa, parli a parti, tanto omogenee che eterogenee, di quantit continua o discreta. n Aggiugnere, Aggiungere, per Pigliare in compagnia. Accompagnare, Accoppiare: Gh'emmo azzunto quattr' ommi ; Vi aggiugnemmo quattro

gnificazione.

Il

Tempo

dell'

azin; Tempo dell'azione o


i

della
Il

scena, dicono

teatrale in cui

comici Tutto quel tratto d'un'opera si sta in iscena rappresentandola.


s.

A-zionista;
Azionario
:

m. Azionista,
di

pi

comunem.
Il

Colui che con molli

altri

contribuisce

denaro per un negozio per un'impresa fruttuosa, che richiede un capitale grandioso. Dicesi anche Associato.

una destinala

somma

uomini. per Aumentare, Accrescere: Azzunjeighen franco; Aggiungetevi un franco. per Seguitare un ragionamento, aggiungendovi altre cose, Dire pi avanti: E gh'azzunzo che... E vi aggiungo che ... Rimelter di nuovo in capo, Rincappellare cio Sopra, come fanno coloro che stringon le vinacce per cavarne il vino, e le: ulive per cavarne l'olio, i quali, dopo aver dato qualche

A. zitto avv. A gillo, A A dirittura. Per l'appunto.


-A-zug-g-io

pennello,

capello,

s. m. Assillo: Insetto alato, poco maggioie che la mosca, il qual punge acutissimamente e tormenta i buoi. Voce del contado. **A.zziiellix add. Bacalo, Intarlato Guasto
:

allentano lo strettoio, e melton nuova vinaccia o nuova pasta sull'altra che v'era prima. legne a-o fugo ; Giugnere o Aggiungere legne
stretta,
al

da" bachi, e dicesi delle frutta,


delle castagne

ma

pi propriam.

fuoco, figurai, vale Fomentare o Procurare di il male o Tira in altrui ; e propriam. Aggiugnere al male nuova materia di peggiorare. A.zzu.iita s. f. Aggiunta, Giunta: Qualunque
crescere
si aggiunga ad un'altra ; Aggiuozione, Accrescimento. A.zzu.T^a V. a. Aggiogare Mettere il giogo ai buoi, che si dice anche Giugnere.

V. Znello.
a.

cosa che

A.zza,i*d.L

Azzardare, Avventurare, Arrischiare, Cimentare: Mettere a rischio, a zara, a cimento.


V.

B
Dal>
bab. Babbaccione, , Babbaleo, Babbano, Babbasso, Babbione, Babbuino, Baccellone , Badalone Bambagione , Bietolone, Bighellone, Caparrone, Capassoue, Ciondolone, Ghiandone, Gocciolone, Lasagnone, Martignone,
s.

fAj;

A mimmi

V.

X^albazzn

m. Babbaccio
,

Ciompo, Cionno, Citrullo, Cuccio, Cucciolotto, Frannnnolo, Gabbiano, Gnocco, Lavaceci, Mangiafagiuoli, Marzocco, Pappaceci, Pappalardo,
Pascibietola

Balbollo Bar"bollo
M

Serfedocco , Soro , Squasiniodeo , Zugo, ec; dicesi d'Uomo sempliciotto e inesperto. s. m. Lucciolato: Ba-

Mazzamarrone, 3Iellone, Mestolone, Moccicone, Palamidone , Perlone Pinchellone , Pincone ,


,

cherozzolo che luce come la lucciola, ma non vola. Gorgoglione, e comunem. Tonchio: Animaletto che

Sguscialasagne, Tambellone, ecc. materiale e goffo.

dicesi

d'Uomo

I3al>ilaii
,

s. m. Avanollo, Baccello, Bacheca, Bacheco, Bachiocco, Baciocco, Baggeo, Balogio, Balocco Barbacheppo , Barbalacchio , Barbandrocco , Barlacchio , Besso , Capocchio , Ciofo

vuota le sementi di molle piante leguminose V. Fratte. Babolti Diconsi da noi per ischerzo I confradelle Compagnie mortuarie quando e' sono tfclli imbacuccati con cappa e cappuccio e vanno a
seppellire
i

morti.

102

BAC

BAC

Ba<'buccia<

Bacca,

Pappuccia, e frequentem. f. s. Babbuccia: Sorta di pianella da casa e pianella da turchi. Il popolo toscano la usa per Panlnfola. s. f. Bastonata, -Mazzata, Bacchiala, Ba-

Baccliezzix
**

p.

pass.

Bastonato, ecc.

V.

Bacchezz. Via baccliezzu; Vino


s.
f.

artefatto.

Bcciare

plur. Uuhboie,

Fandonie, Fa-

Percossa di bastone, mazza, batacchio V. Bacco. bacchio Bastonata, e nell'uso fior. Bacchiata o Bacchialaccia; figurat. usasi por Perdita, Danno, Pregiul'ha avo nn-a gran bacca; Egli ebbe dizio: lina gran bastonata o una gran bacchiata o una
tacchiala: Colpo

vole, Frottole, Foie, Baie, Ciancie, Panzane,

Bag-

giane, Carole, Invenzioni.

Conia de bcciare; Bubbolare, Panzanare, Inzampognare, Froltolaro , Dar bubbole, favole,


panzan;,

baggiane, cio Chiacchiere per dar


s.

ad

bacchiataccia.

Bacco

intender altrui una cosa.


di legno, di

% Bacchce da orbi; Bastonate o Mazzate o Fracassate da ciechi, Mazzate sudice, cio Stazzate

sode, solenni. S S

de bacchce in

te

l'agita

V.

in

^gua.

Dse de bacchce;

Bastonarsi, Fare a'Ie bastonate:

Percuotersi vicendevolmente col bastone.

m. Bastone, nella Tose. Stazza : Arnese canna d'India o d'altro, di varia lunghez/.a, pili o m:^no grosso, formio per lo pi di pomo alla testa, e di ca'ziiolo (punta) da piede, che porlasi d'ordinar o in mano per appoggiarsi, n Bastone, per Qua unqu^ fusto o ramo d'albero rimondo, di -varia lun-h'^zza e gro.vse/za, secondo
l'uso cui si d(>slina, cdiie:
Il

**JBacca(ja,

Baccal
ma

V. Barbaggi. m. Baccal. T. ittiol. Gadus aegiifnus. Specie di pesce bianchiccio, appartenente al genere Cado, molto somigliante al merluzzo,
s.

bastone della gra-

nata (spassma),
ferralo per lo

il

bastone d'I pollaio, ecc.


in

da orbi; Bacchio, Balacchio, Patocehio: Bastone

punta, col quale

si

fanno

alquanto pi stimato, che

si

pesca nell'Oceano

strada

ciechi, ball 'minio in terra per farsi sentire.


Il manico della frusta, da postiglione, da vettu-

settentrionale,

donde

ci si

reca seccato al vento e


la

da

scurrili; Bacchslto:

salato; altrim.

3IerIuzzo.

sia esso lungo o curio,

S Tid d baccal; Faticare, Bistentare, Tirare


vivere. Ni vere in disagio o bistento.

rino

da cocchiere.

carretta; figurai, vale Lavorare con istento per

Baccau
talvolta

da spassma; Bastone della granata. "S ^'"' A^^o co bacco; Vino artefatto. Dicesi per
ischerzo Quel vino, che per giunteria si arlef con vari ingredienti per lo pi dannosi alla sa-

s. m. Sere, Padrone, Principale; e anche per Padre. Voce dei volgo. S Bosco de baccan; Chiasso, Bordello, e nell'uso

lme, senza che

ci

entri

uva; e per

simil.

Qua-

Diavoleto, Diavolo. Dicesi per dinotare

Un

luogo
stuc-

lunque sorta

dove

si

faccia

strepito

grande,

fracasso

Ba^i
il

chevole e noioso.

Baccauetto Padrone. Voce del Baccaun-a


s.

s.

m. Padroncino. Diminut.
volgo.
f.

di

vino cattivo. s. m. Bacile, Bacino, Bacina : Vaso di metallo, di terra o d'altra materia, di forma riionda e cupa, per uso per lo pi di lavarsi le mani e
di

viso; se di terra, dicesi pi

comunem.

Cati-

Padrona, e

talvolta

anche

nella,

per Madre. Voce del volgo.

Il

dimin. Catinellelta, Calin illina, Catinelluzza. Bacino serve pure a contenere altri vasi ed

Bacchetta

s. f.

Bacchetta, Mazzuola

Baston"

a ricever danari.

cello sottile, che

mano per passasi porta in tempo, per segno d'autorit o altro. rfC scciuppo, dapistolla; Bacchetta Verga tonda
:

mar. Luogo rinchiuso ed appartalo in un porto, dove si raddobbano i baslimenli o si mettono al coperto da' cattivi tempi o dal mar
Bacino. T.
grosso.
Bacile o Bacino da barbiere. bac; Lavamane, Lavamani, Portabacile, Reggieali nella V. Treip. fD o Piggij; Conciare o Esser

di

ferro,

d'osso di balena o d'altra materia, che


calcare
la

swve per
quest'armi.

polvere e

il

piombo dentro
di

da perrcch;
li

Treip

de tambo; Bacchetta: Piccola mazza con bottoncino da un capo ad uso di


tale

legno

suonare

"Baciccia

strumento.

concialo pel d delle feste

Comanda a

bacchetta; Comandare o Governare

Baciccola

s.

f.

Pacchina, Pacchetlina: Per-

a bacchetta, cio Con suprema autorit. S Passa pe-e bacchette ; Fsser tanfanalo tartassato.

cossa data leggermente, e quasi sempre per celia, sul capo colla mano aperta.

Modo

figur.

e vale
s.
f.

Bacclxetta
bacchetta.

Bacchettata

Male conciato. Colpo dato


:

Bacinetto
Fava piccola

s.

m. Favino. Diminut.

di fava:

colla

e secca.

Baccliettiun-a

s. f.

Baccheltina, BacchelBacchetta.

Bacillo Basilica
Vaso
in

s.

s.

m. Fava secca v. Bazann-a. m. Bacino, Bacinella. T. de' ceraj.


si

luz a, Mazzettina. Dimin. di

cui

fa

passare

la

cera

strutta

nella

Bacclietto

s.

m. Bastoncello, Bastoncino,

caldaja, che dello anche Pozzetto.

Bastonetto. Dimin. di Bns'one: Piccolo bastone. S Bacchetti da carga; Piuol: Quei legnetli che servono per sostegno e per tener unite insieme

Bacinetto
della

s.

m. Scudetto: Quello strnm. che


il

ne' fucili a pietra foeaja era posto sotto

focone

le

gambe e da gaggia;
cello vi
si

la

spalliera

delle segjiiole.

canna, per ricevere scatore V. Pa.ien.

il

polverino

dell' ine-

Posatoi,

ballatoi:
alle

Quei

fuscelli

che

Baciocco
Boni.
I

s.

m.

Snin*^o, Zerbino, Zeri inolio,


attillata

si

mettono a traverso
posi.

gabbie, perch l'uc-

alno; dicesi di l'ersona

con

somma

caricatura

per mostrarsi inclirala agli amori.

d ghndao; Stecchine V. Trappctta. Andd co bacchetto; Andare a mazza, cio Appoggiato alla mazza o bastone.
v. a. Bastonare, Batacchiare, Bordare: Percuotere con bastone o bacchio.

Bacg-i
ciofo,

Bacclxezza

s. m. Cuccio, ( iicciolollo, Soro, CrZugo, Avanotto, Pelapolli, Peslapepe, Babbione, Polebbro, N uli n puli, Bamboccicne, Lavaceci, Citrullo, Balogio, ecc.; dicesi d'Uomo

sempliciotto e inesperto V. Bubilan.

BAG
!Ba>da<l\lflFa
vidui,
s.
f.

BAG
:

103

Baruffa

Contrasto tra indi-

IBsb^ebtto
si

Coi lenzirne confusa tra gente d'ordinario plebea; altrim. Sciarra, Sciarrata, Tafferuglio,
TafftTiiv'l:a,

s. m. Bagatlo. T. giuoco. Nome che prima carta dei tarocchi. Bag";*'ia,ti s. m. Baggiano, Babbeo, Pippione,

alla

Subuglio, Mischia.
s.
f.

Piiich'Ilone,

.Minchiona, Soro, Scioccone,

Bom-

!Ba,der>iia,
corda piatta

Bad'*rna.

T.

mar. Specie
di slnoja.

di

ber, Bietolone, ecc. \.

Scemmellan.

Bs
n

o dieci capi di Serve per fasciare le gomene e le manovre dormienti. s. m. Agnello, Pecorino: Parlo tenero della
fatta a

mano

di otto

Ba^g'ia.iiata

sfilacce intrecciale

insieme a guisa

s. f. Baggianata, Baggianeria, Pippionata, Sciocchezza, Mucciconeria, Balordaggine V. Scemmaja.


s. m. Rospetto. Dimin. di Rospo: Piccolo rospo V. Saggio.

Bag'g'etto
Bag-g-iti

pecora,

Voce che manda


s mili.

fuori la pecora o altri ani-

mali
S
S

Fd ce; Belare V. Bced. Paxe c5mm'n bcs; Mansueto come un


V. n.
la

agnello.

BsBL
fanno
dicesi

Belare:

11

mandar

fuori della

voce che

pecora e

la

capra; e melaf. e in m. b.

anche d'Una maniera di piangere de' bambini, quaii si lamentano imitando il belare delle pecore e di Ile capre. - 11 bambino che molto
i

facile a

belare dicesi Belone.


s.

Bseee
lore,

f. pi. Chiappole, Chiappolerie, Lappole, Bazzecole, Bazziche, Bazzicature, Cianciafruscole,

s. m. Girino: Animaletto tondiccio, con codetta stiacciata, di color alquanto nero, che si vede nuotare nelle aeque palustri, il quale non altro che l'embrione nato dall'uovo della rana del rospo; altrim. Cazzuola. S L'cegua cod a fa i baggiu; Acqua cheta vermini mena. Acqui cheta mena cetani V. ^Egua. S Ma baggiu; 3Iu.2hetto V. Fanghello. Bag-g-io s. m. Bolla, Rospo, Bufone; l'ultima voce antiq.: Animale tenuto come velenoso, di forma simile i ranocchio, assai corlo, grosso

e spesso

bitorzoluto

bruiiamenle

colorito.

Beccatene, Ciammengole
di

Coserelle di poco va-

Tose, chiamano

propriam.

Rospo

il

maschio e

poco pregio.
s.

Botta la femmina.
Il

Siedili
A^o vaet

m. Carato:
bceJin:

seme

della carruba, dal

Bg-ia
Aprir
la

V. n. Sbadigliare, Sbavigliare, Badigliare:

quale forse ha preso

un

nome il carato peso. Non valere un'acca, un

bocca raccogliendo
di
s.

il

fiato e
,

poscia
di

mandi

fico,

darlo fuori, ed effetto di sonno


pigrizia

noja,

un

un paracucchino, cica, niente, pinta, Non montare un ago, un frullo, un bagattino; dicesi figurat. di cosa, e vale Non essere in verun
lupino,

Bgiajaj

fame. f. Sbadigliamento, Sbavigliamento,

Sseg-a;

alcun valore. Bega, Briga, Contrasto, Altercazione. S Attacca bcega; Pigliar briga, Attaccar lite. Altercare, Contrastare, Contendere, Quistionare.
s.
f.

pregio,

Non aver

Bagio

Badigliamento: Lo sbadigliar frequente. s. m. Sbadiglio, Sbaviglio, Bsdiglio: L'atto


dello sbadigliare.

% se co bgio
astretto.

Sseo

Modo

a ga; Avere figur. V. A-e

le

strette, Essere

streite.
tratto,

s.

m. Belo, Belato, Belamenlo: L'alto del


s.

Tid l'ultimo bgio; Dar l'ultimo

vale

belare.

!Be:xlii

m. Spruzzaglia, Fior. Spruzzolo: Mi-

nutissima pioggia e leggera; allrim. Acquerugiola,

Morire. S Un bgio de gallo; Un momento, simo spazio di tempo.

Un

brevisdelle viil

Acquilrina, Acquerella, Acquicella, Acquellina, Acquolina.

Bagna,

s.

f.

Intinto:

La parte umida
s'

vande, in cai ordinariamente

inligne

pane.

Bsexin,
e leggera.

de No; Acquazzone, Diluvio. Dicesi per ischerzo Un trabocco smisurato di pioggia, presa la simil. dal Diluvio universale che venne al tempo di No. v. imp. Piovigginare, Pioviscolare, Spruzzolare, Lamicare: Cader minutissima pioggia
s. m. pi. Baffi, Basette, Barbigi, Mustacchi: Quella parte della barba, per Io pi lunga e arricciata che cuopre il labbro superiore V. Mustcuici. s.

Bagna

Piggid a bagna; Bagnare o E^ser bagnalo. v. a. Bagnare: Propriam. Spargere acqua

Ba/ffi.

Ba.g'a.g-^'i

m.

pi.

Eagaglie, e

al sing.

glia e Bagaglio, altrim.

Fardaggio:

Nome

rico dell'" some, arnesi, masserizie che si cono appresso gli eserciti per olile e comodo dei medesimi; e per simil. dicesi anche di Tutti gli arnesi, (he porta dietro di s chi viaggia per

Bagagenecondu-

a sppa; Far zuppa: Ammollare brodo. due camixe de s; Sudare vpje; Bagnar mar.
la

ma dicesi pure d'ogni altra materia liquida, come lagrime, sudore e simili. Bagnare, per Inumidire, Rinfrescare: Bagnceghe a bcca d'axu; Bagnategli la bocca d'aceto. a pasta; Dar acqua alla pasta.
sopra checchessia,
il

pane col

trce

due o tre

camicie.
e

le vele.
si

T.

Gettar dell'acqua

servizio delia propria persona.

fili della tela, e condensi, con che si ritiene di pii il vento sulle stesse, onde se n'ha maggior prefitto. 5 becco; Immollare il becco. Mettere o Porre il

sulle vele, affinch

gonfino

quesla

si

Bag-aS"Srio
di ferro

m. Bidente. T. agric. Stram, con due denti a guisa di forca, e con un


s.

becco

in

molle, dicesi scherzev. per Bere vino.

occhio

foro nella parte che unisce

tali

denti o

punte, entro cui fermalo un manico per impugnarlo e adoperarlo come zappa.

Bag'a.i'illo
Cittolo,

s.

m. Fanciullo, Ragazzo,
f.

Cilto,

.Varmocchio.
s.

n. p. Bagnarsi: Entrare in bagno, in in acqua simile. Prendere un bagno; fiume ed anche Inumidirsi, Farsi molle. Chi va a caia n se bagna; Chi va o sta in casa non si bagna. Prov. che vale Chi va a suo cammino, va sicuro.
s.

Bagnate

Bag-atella
Cosa
8
di

Bagatella, Inezia, Ciuffola, Fra-

Baguetto

m. Bagnetlo. Dimin.

di

Bagno:

scheria, Bija, Freddura, Ciancia, Corbelleria, ecc.:

Piccolo bagno.

Bagatdla
Poffare
il

nessuna importanza, da non farne caso. ! Bagalella Capperi Poter del mondo!
! !

Abbeveratojo
bianca, che

Beveratoio, e volgarm. Beverino


lo
pili

e Berinolo: Quel vasello, per


i

di

terra

cielo.'

loterjezione di meraviglia.

tiene pieno

d'acqua

agii

uecelti

104

BAG
si

BAJ
trova ne' forni, nelle cucine e in
sucidi.
Ila
il

uccelli de'serbaloj, affinch abbiano comodit di bere, IBa/g-ni s. m. plur. Bagni : Luogo dove siano acque naturali o condottevi per artifizio manuale, o per industria di sliumenti, aperti al pubblico per uso di bagnarsi comodamente. - Diconsi.con voce greca Terme i Bagni che han le acque ter-

nelle gabbie o agli

caldi

altri luoghi colore d'un bruno carico;

mali, ossia certe naturali scaturigini d'acque calde,

che prendono
si

la qualit di

quelle miniere per le

nulla si serve delle sue ali, ma corre spepoco dilamenle; il suo odore nauseoso e si comunica a tulio ci che tocca: durante il giorno si na^ sconde nei buchi delle pareti, solto le assi, ecc., ed esce poi di notte a fare suoi saccheggi. - ScaScarabeo stercorario fBagnJ, dicesi rafaggio Quello di campagna che depone le uova nello
i ,

quali passano, e che in diversi luoghi del

mondo

sterco dr cavallo o di vacca, e lo riduce in forma


palla rotolandolo per terra , e conducendolo dove vuol tenere o conservare le sue uova. Tocco Specie di giuoco, che si fa alzandosi da ciascuno uno o pi diti a suo talento, e facendo
di
:

e per curar
la

trovano a pubblica salute dell'uman genere, leggermente i morbi procacciar

sanit,

come

Bagni di Lucca,

di

Pisa^ di

II

Acqui, ecc.

Ba.g'no

s. m. Bagno: L'immersione o il soggiorno pa?saggiero, pi o meno prolungato, del corpo d'una parte di esso in un liquido, e specialm. nell'acqua semplice o tenente in dissoluzione differenti sostanze.

cader

la

sorte in quello, in cui termina la condei diti il numero bagn; Fare al tocco.
alzati.

tazione, secondo
Zigd a-o

Sajo;
nozza
I

s.

f.

Baja.

fatta

d'un

T. mar. Specie di vaso o timezzo barile, che serve a molli

Bagno, per Quel


latta,

vaso

di

marmo,

di

rame,
ad uso
si

di

ecc.,

in

cui contenuta

l'acqua

di

bagnarsi, che anche dicesi

Tinozza. per Quel luogo, entro al quale coloro che per delitti sono condannati

usi nel baslimento. Baja: Seno di mare nelle terre, pi largo d'ordinario al suo mezzo che al suo ingresso.
V. n.

tengono

B^Ja
fuori

Bajare, Abbajare, Latrare:


il

il

mandar

alla galera.

a vap; Bagno a vapore o Bagno vaporoso, dicesi Quello, quando il corpo immerso in un'atmosfera di vapore che
si

eleva dall'acqua bollente;


a vapore
slilla
la

e per similit.

dicesi

Bagno

tutlavolla

cado; Bagno segna da 30 5^ freido; Bagno minore IS tepido; Bagno 29 /n/re^o Bagno
a

che uno dall'eccessivo caldo


caldo: Quello,
gradi
R.

sudore.

cui

temperatura
temperatura

freddo: Quello,
gradi R. tepido: Quello,

la cui

cane la sua voce a riprese ripetendo bau bau. - Latrare, poco usato nella lingua parlata, pi forte A' Abbajare: Un cagnolino abbaja e non latra. Bcijd: Belare, Gracchiare, Anfanare, Abbajare; figurai, vale Favellare vanamente e leggermente, Non saper quel che si dice. Can chi baja non addenta; Can che abbaja, poco morde. Prov. e vale Chi fa molte parole fa pochi
che
fa
fatti.

di

la

cui temperatura

Baichlla
gialla
,

di circa
;

gradi R.
intiero: Quello in cui

s'immerge
cui s'im-

ludo
%

il

Mezo bagno; Semicupio:


merge
la

corpo ad eccezione della Quello


sola

testa.

in

Violacciocco giallo. Viola f. s. Bastone Leucojo giallo , Ramo d' oro dorato. T. boi. Ctieirantus cheiri. Una tra le variet del Violacciocco, che produce [ori d'un giallo aureo, odorosissimi V. Baico.
,

parte di

mezzo

del corpo, tenute

Baiclxetto
piccolo,

asciutte le estremit inferiori e l'imbusto; altrim.

Bagno alla sedia.- Chiamasi pure Semicupio (Mezo bagnoj il Vaso, del quale si fa uso per questo
bagno.
S Atidd a bagno V. nel v. Ando, in te sbigge. S
la

m. Violacciocchino, Violacciocco marino, Violacciocco di Majolica, Viola o Giuliana di Maone, Jlillefiori. T. boi. Cheirantus maritimus. Piccola pianta
s.

Violacciocco

annuale, che produce

fiori

rossi

lilacini

rosei

dizione

Andd

e bianchi,
tivasi
in

moslrantisi
ajuole.

quasi tulio

l'anno. Col-

terreno leggero e impiegasi per orna-

Fa

di bagni; Far de' bagnnoli, dicesi


locali

comunem.
parte

mento

delle
s.

dei bagni

che

si

fanno

in qualche

Baico

del corpo o col tenerla

bagnala. Se
piluvii;

al

sommersa, o col tenerla capo, propriam. dicesi Far de' caFar de' maniluvii.
pedie

m. Violacciocco. T. boi. Cheirantus fenestralis. Genere di piante erbacee, della famiglia delle Crocifere, che producono fiori semplici,
semidoppi e doppi, d'olezzo molto gradilo, e di vari colori, porporino, bianco, rosso, giallo, incarnato, celeste e screzialo. Si coltiva per

se alle mani,

S Mette
pi

gambe a bagno; Far un


i

luvio, dicesi dell'Immergere o

Tenere per un tempo

ornamento

meno prolungato
in

piedi o una parte delle

de' giardini; fiorisce al principio di marzo, e riesce

gambe

acqua semplice o carica di qualche so-

stanza medicamentosa.

S Mette, Sta o Tegni vnn-a cosa a bugno ; Jlettere, Stare o Tenere checchessia in molle, Ammollare, Ammollire V. A bagno.
S

N5 bagna a
p.

Sa.g|xiu
**ii

bocca d'cegua \. JEguapass. Bagnalo V. Bagna ne' suoi

Bajetta

varii significali.

ottimamente tanto in piena terra quanto in vaso. I fiori si chiamano pi specialmente Violacciocche. Baico giano V. Baichlla. Baico rosso; Violacciocco rosso. T. hot. MaIhiola rincana. Sorla di s. f. Bajellone e Baetlone pannolano ordinario con lungo pelo, di color vario, che usasi per lo pi a soppannare gli abiti.
:

Brillo, Cotticelo, Cischero,

Lschero: Mezzo

Baifardo

add. Beffardo:

Che

beffeggia,

Che

briaco, Alquanto avvinazzalo.


S

Voce

del popolo.

solito a beffare.

Pappe bagnli;
di

Carta sprecata: Dicesi nell'uso

Bajo

s.

m. Abbajo

Un bau non

ripetuto dal

non abbia alcun effello o valore. SO'g'xivLruiiiie s. m. Fracidume, Fradiciume. Sa^g-u s. m. Blatta, Tose. Piattola, Rom. BaScrittura che

cane; Abbajamento, Abbajatura - Abbajo, Ab-

Bajo

gherozzo, Napol. Scarafone; Specie d'insello che

bajamento frequente e continualo. add. Bajo: Aggiunto di mantello di cavallo di mulo, il cui colore si avvicini a quello della

BAL
castagna pi o
ferenze
cale,
si

BAL
Secondo
le

105

meno

carica.

sue dif-

Balestx*o
razzi

dice Bajo chiaro, scuro, castagno, fo-

lavato, bruciato,
s.

dorato, ecc.

Saju
dicesi

m. Balaustro. T. archit. Spezie che si adopera per ornamento di parapetti, ballatoi, ters.

di colonnella lavorata in varie forme,

m. Abbajone, Anfanalorc, Gracchiatore; tgurat. di Chi parla sempre e sconsides.


f.

e simili.
s.
f.

Balla
$

Balla: Quantit di roba, per lo pi di

ralamonle.

lana o cotone, messa insieme e rinvolta in tela o

Baionetta
Lama

Baionetta:

Ferro appuntato

simile materia, p:>r trasportarla da luogo a luogo.

triangolare ed acuta, che innastata alla

Fd

balle; Far

le

balle,

Abballare, Imballare,

bocca del fucile serve ai soldato d'arma da punta. ** A (jhe balte d parie da bajonetla; Egli ha la
picchierella o
e
l'ai

Abballinare V. Imballa.

Balla
ti

me

di

Siena.

Modo

scherzev.

basso, e vale Egli ha un appetito che scanna. Virolla da bajonctta; Fascetta o Cerchio della

baionetta V.
bajonelta.
s.

Virolla.
s.
f.

Baionetta
di

Bajoneltata: Colpo o Ferita


T. de' carrad.
il

s. f. Palla: Corpo di figura rotonda, e specialmente s'inlende di Quella da giocare, Falla, per Quel corpo solido rotondo, che si mette per finimento in cima a piramidi, cupole e simih'.

Balausa

f.

Bilancia.

Nome

addenta; Palla amala: Palla d'archibuso o di cannone uncinala per lacerare. affoga; Palla rovente od affuocata: Una palla da cannone che si fa arroventare sul fuoco, e
s'introduce nel pezzo.

timone delle carrozze e simili, sostenuto da due punloncini di ferro, ed a cui sono raccomandati i
d'un pezzo di legname, fermalo sopra

da cannn;
libri,

Palla da cannone: Quel globo di ferro

fuso, di diversa
col

b lancini, acquali

si

attaccan

le

tirelle.

Balan^

s.

m.

pi.

Bilancieri. T.

mar. Sono Due


, i

cerchi d'ottone, concentrici e mobili

quali ten-

gono le bussole in equilibrio, sicch si mantengono sempre orizsontali nei movimenti della nave
agitala dal mare.

grandezza secondo i diversi casi carica il cannone. da sccicuppo, da pislolla; Palla da schioppo, da pistola: Picciol globo di piombo del calibro stesso del fucile o della pistola che si sovrappone
quale
alla

polvere nel caricar quell'armi. de brescia; Palla lesina: Palla da giocare, co-

Balan^lle
Pesca che
nica
filano
si fa

s.

f.

plur. Bilancelle. T. pescai.

perta di cuoio, ripiena di borra, e cucita colla


lesina; diccsi anche Pillotta. de gomma lstica ; Palla di gomma: Palla da giocare di gomma elastica e piena d'aria compressa. Se ne fanno anche di gomma elastica tagliala in sottilissime tle e avvolte intorno l'una
sull'altra.

con due barche, le quali si accostano per buttar insieme una rete, la cui ma-

meno
alla

fissa di quella della rezzuola.


la

Quindi
cia-

egualmente

sferzina, e
,

danno volta

scuno
rel,

sua barca

e fatto pigliar fondo alla

perch non venga volando sovr'acqua, fanno


la

vela del pari strascinando

rete, e

dopo corso

un
col

tratto di

mare
s.

si

rovesciano, salpando la rete

pesce che vi pu esser preso.

Balan^iu
S

m. Bilancino. T. carrad. Quella


si

parie della carrozza o simile, a cui


tirelle del cavallo.

attaccano

le


i>

Balancin do reluio V. Bilancili. % Balancin do coltello ; Bilico V. Coltello.


s.
f.

Balaugiiin-e
V. Amanliggi.

pi.

Balanzuole. T.

mar.

de neive; Pallottola di neve. de pessa; Palla impuntila: Palla da giocare fatta di cenci e cucita con punti fissi; se ripiena di borra e coperta di panno a varii colori, dicesi Palla bonciana e assolutam. Bonciana. da; Palla soda.- Detto metaf. vale Cacasodo, e dicesi per ischerzo di Chi procede con pi gravila e con maggiore apparenza che non ricerca il suo essere. E talvolta pure raelaf. usasi
per Ricco.

Baleuu-a
Balwna

Balena, anlic. Baleno. T. iltiol. mysticettis. Mammifero di smisurata


s.
f.

molla;
dinc^tare

Palla floscia.
ai

Balle; Palle, Pallottole, osasi talvolta

plur. per

grandezza, appartenente all'ordine de' Cetacei, e che si pesca nei mari del Nord; altrim. Cete Ceto, ma sono voci latine. - Balena si dice

anche delle Barbe della balena,

di cui si fa uso per intelaiare ombrelli, steccar busti, ecc. Balcnn-e d busto; Stecche: Pezzi sottili e piani d'osso di balena, di cui le donne si servono per tener disteso il busto o la fascella.

d'ngeo; V. Angeo.

testicoli.

Angeli, Angelotti, Palle a angioli

Coccole, Orbacche.

d'fuggio, de cipresso, de llloa, ecc.; Bacche, - Quelle del cipresso diconsi


di di

Il

anche Galle. incadence ; Palle incatenale : Due palle cannone congiunte insieme con una catena

d pwgua; Asticciuole, Stecche V.


di balena:

in

Can-

ferro lunga tre o quattro piedi, le quali nell'uscire


dal pezzo si distendono e rompono ogni cosa che abbracciano. Non si usano pi. - Palle ramate si dicono Quelle palle d'archibuso unite insieme

netta.
S

Giunco de balenn-a; Bianco


nel capo dell'animale vivente

Liquido

; si rassoda all'aria ; purgato, diventa secco e friabile, e mescolato con cera, serve a far ottime candele di bella trasparenza.

Il

Balestra

per vota;
dono
i

per via d'un

filo

di

rame.

Palle, Pallotte, Ballotte: Quelle pic-

s. f. Balestra. T. slamp. Assicella incanalala nel vantaggio per polernela trarre a piacimento, e trasportar la composizione sul marmo

Balestra

per impaginare o per marginare. s. f. Balaustrata ed anche Balaustrato. T. archit. Ordine di balaustri , con un proporzionato vano fra l'uno e l'altro, collegali insieme con alcuni pilastrini posti in conveniente
distanza.

si rensono bianche, rosse e nere. % Andd de balla con un; Esser di balla o di ballala con alcuno, vale Esser seco d'accordo per alcun segreto maneggio; e talvolta anche Andare a gara, Gareggiare, Far competenza. Il sotto a balla; Andar alla palla: Muoversi

cole pallottoline di legno o d'altro, colle quali


voli nei parliti;

il

giuocatore per dar alla palla.

S Asptd

balla a-Q bOtto; Aspellar

la

palla a|

106

BAL
Aspettare
il

BAL
alla

balzo,

il

porco

quercia; figurai,

il

dente, Dare

il

portante

a" denti.

M.

b.

e vale

vaie Aspettar
di
far

tempo

e l'occasione favorevole

checchessia.

S Avei a faccia
faccia di

batta da balla; Aver paliollola V. Faccia.

camme a

a balla; Ballcr la palla, si dice del primo che vi d. S Carcgd con balla; Caricare a pal'a, dicesi d'Ogni arma da fuoco che venga caricala con una palla,
S Batte
a differenza d'ogn'altra carica us;ila in qiiostarmi.

Mangiare. M balla nn-a persiin-a; Palleggiar uno. Cuculiarlo, Farne il trastullo; e takoita Aggirarlo, Abbindolarlo, Dargli a credere cose non vere. O balli eiva in sci nn-a punta de spd; E' ballerebbe sulla trementina, dicesi di pt-rsona lesta

e destra.

Vesti chi balla indosso


sovercb'amente

Vestilo largo: Quello che


alla

abbondanle intorno

persona.

Cazze

Vcgn a balla a-o

btto

Bal/ar

la

Balla^lbile

s.

m.

Ba'Iabile: Qnel.'a parte d'una


al

palU Balzare la palla in mano, figurat. vale Venir l'occasione opportuna. $ D balla; Dare alla palla: Spingerla con mano con islrnmento. a balla de posta; Dare alla palla di posta

azione mimica che destinala

ballo.

Bstlleo

V. Bubilan. Ballaenn-a, V^ Ballcrinn-a. Ballcenn-a; Ballerina, tulretlola,

Codizinzola,

di

colta,

vale Darle innanzi ch'ella tocchi in


altro luogo

Coditremola, Strisciajuola, Stiiscialtola, Boarina. T. ornit. Molacilla boarula. Uccelletto del ge-

terra o in

percuota, sicch

ancora

non abbia faito alcun balzo. S Tid con balla; Tirare a palla: Scaricare armi caricate con palla.
S

nere delle 31olacille, che per lo pi si pasce di moschf^ e di vermi , e posato in terra dimena continuamente la coda. Soggiorna accosto de' nostri

torrenti

e vi

si

rinviene in gran

numero

Zgd a
d

balla; Fare o Giocare alla palla. balla d'nn-a persnn-a; Fare alla palla
il

ogni slagione ed in tutte livree.

Bai lai trai


Ballerin.
s. fa

d'uno, Pa leggiarlo, Pallonarlo, vale Farne


stullo,

tra-

V. Barban. m. Ballerino, Danzatore: Quegli


professione di ba lare.

il zimbello; ed anche Strapazzarlo, AbuFarne ogni suo piacere. Ba>lla< s. f. Favola, Frottola, Fandonia, A' escica, Bubbola, Bozza, Pastocchia, Panzana, Carota, Fialia, Cantafavola: Cosa falsa. Trovato non vero. 8 Bilie! Bubbole! Frottole! Giuggiole! Zucche! Zucche marino! Iiterj. con cui si accenna di non credere, di non consentire, ecc. % Conta de balle; Sballare, Dare o Cacciar biibboie, pa'^tinache, bozze, panzane, ecc.. Narrar fole, fanfaluche, fandonie, frottole. Vendere vescich?, Piantare o ficcar carote, ecc., Panzanare, Imbub^Trottolare, Crrotare: Raccontare cose bolare sciocche e non vere, Dar ad intendere una cosa per un'altra. S D in balte, in ciampanelle ; Dar in fritture, in ceci, in ciampanelle, in budella, in piattole: Far delle minchionerie, ed anche Non corrispondere n all'espettazione, n al desiderio. Sa>llai s. f. Pallata: Percossa data con palla da

sarlo,

che balla o

da
che
eh''

corrfo; Ballerino da corda. Funambolo, ed anal

plur.

Acrobati.
s.
f.

Ballerinn-a
balla

Ballerina, Danzatrice: Colei


'

fa
s.

professione di
f.

ballare.

Balletta
Il

Palletta, Pallina, Pallottola.

Di-

min, Usato

di
in

Palla: Piccola palla.

gen. masch. dicesi per vezzo a Piccolo


Ciltolo, Toiifetln.

raga'.zo: Citto,

da ciuccd;

Marmocchio, Rabarchio. Voce fior. V. Ciocchetta.

Balletto

de bce; Pillacela, Orbacca, Pillola caprina; Cacarello delle capre e delle pecore. s. m. Balletto. Dim. di Ballo: Piccolo lallo; ma d'ordinario dicesi d'Una breve azione pantomimica con musica e danza, di genere semplice, pastorale o comico.
Ballotta, Scciola, Balogia:
colla sua buccia.

Il

Castagna cotta allesso

Il

**g

giuoco di neve. Tise de ballce de neive ; Fare o Giocare alla neve : Tirarsi a vicenda della neve ridotta in palle.

Boltonatojo V. Bottonu. Battezza d'aigua de balletto V, ^gua. % D 5 balletto; Dar pasto. In tcrm. di giuoco si dice del Lasciarsi vincere artatamente qualche
cosa per tirar su
il

giuocatore, e mostrare di non


poi di dargli la stretta.

!Ba>ll>

Danzare: Muovere piedi andando e saltando a tempo di musici; il che fassi per semplice diletto e allegria, e anche per altrui trattenimento. Dicesi anche Carolare, ma questa voce significa propriam. Ballare a tondo, ed usasi per lo pii in poesia.
v. n.

Ballare,

ne saper pi di

lui, alfine
s.

Balle ttoin
tose.

m.

pi.

Veccioni.
pallini

Voce d'uso
da schioppo.

La qualit pi grossa dei


v.
a.

Ballezza
al
Il

Palleggiare: Fare alla palla o

pallone fuori di partila. Mandare o Ribattere la palla il pallone per puro esercizio e trattenimento.
Palleggiare, per Farsi
sulle

Ballare; dicesi per similit. di Tutte

le

cose che

come
mani.

sbalzar checchessia

non istanno ferme dove sono collocate , e non combaciano l dove dovrebbero: A bacchetta a ghe balla drento; La bacchetta vi balla dentro. da-o freido; Tremare di freddo. drento 5 vesti; Affogar nell'abito, Disaccolare Dimenarsi agiatamente e alla larga come in un
:

braccia

sulle

nn-a persnn-a;

Palleggiar uno, (gnr. vale

Te-

Ballili

nerlo a bada, a dndolo. Lusingarlo con parole. s. m. Pallino, a! pi. Pallini: Munizione

piccola per uso della cai'cia.

Qu-^lla

munizione

sacco in

e dicesi per lo pi di vesti troppo agiate.


i

piedi nelle scarpe. p; Guazzare corda; Ballare in sulla corda. S Chi balla sensa san, l' matto oppii minciSn: Chi balla senza suono un asino ben buono.
scici

e scarpe in

poi che ancor pi piccola, e che da noi chiamasi Strixta [\'. questa pania), dicesi Migliarola.

de bocce; Pallino: Quella piccola


di
s.

pa'la

che serve

lecco al giuoco delie bocce o del

bigliardo.

Ballo
Il

dinatamente

m. Balio, Danza: Arte di muovere oril corpo secondo il misuralo tempo

Prov. che dicesi di Chi


servi sollecitato.

fa

checchessia senza esdenti, Sbattere

% Fd balla

denti; Far ballare

dell'armonia e l'Atto del ballare. Ballo: Quell'azione drammatica rappresentata da ballerini per mezzo del gesto e della danza.

BAM
Mettersi in bailo, se in 60//0 ,:Enlrare, Essere comincia a entrare Quando uno si trova impresa. in qua'che maneggio S Quando s' in bullo bezugna balla ; Chi si trova 5
dicesi
in

BAN
Ba>ml>
da' suoi

107

s. m. Bamb. T. boi. Banibusa artmdinacea. Pianta indigena delle due Indie. I bastoni che col nome di Bamb si usano, derivano

polloni.
f.

ballo ha da

ballare

e vale Chi

si

trova in

Banibocoia^ta, s.
ceria,

Bambinaggine, BmboCtrastulla.

impegno

debfce insistervi finch ne esca a onore.


s.

Fanciullaggine. Fanciulleria V. Figgioaja.


v. a.

Ballii
falla

m. Tallone: Sorla di palla grande d aria, che serve a giocare. Scioccone, Babbione, Babbaleo, Bomber, Bietolone, Penlolone, Jtoccicone, Pappalasagne, Lavaecc. V. cpci, Bescio, Arsafallo, Barbandrocco
d cur'jo, ripiana
,

Ba.iixt>ox>di

Dar erba

Dar cansenza ve-

zone, Tener a bada


nire a conclusione.

a badalucco, .Menar per le

lunghe: Lusingare con isperanze,

ma

Scemmellan. da fd pisselli ; Tmbolo: Arnese rotondo,


quale
si

Ba.iia,iiiio s. m. Banano, Musa, Fico d'Adamo. T. boi. Musa para listaca.TQilo della famigha
delle Musacee, che rassomiglia ad un piccolo co-

sul

fanno lavori di trina, merletti e simili. da tento; Pallone, Pallone pien di vento, Carotaio, Carotiere, Sballone, Sbracione, Bubbolone,
Favolajo, Parabolano, Gonfiavesciche, ScaricamiDicesi di Chi conta frottole, cio intendere cose non vere e spropositale.

comero bislungo, che si apre per lungo quand' maturo. La polpa saporita e nutritiva, onde serve

Ba.iia.stx*a<

d'alimento in Asia, in Africa ed in America. s. f. Cestone. Dallo spagn. Banasta.

racoli.

D ad

Quella particoIa'"e spezie di cesta grande e qua* drata, tessuta di strisce d'albera (rboaj, nella

volante; Pallone Pallon volante, Areostato, Globo areorlatico. **% And. Esser se in t ballon; Ubbriacarsi
ubbriaco.
pallon?.

quale

si s'iole

ordinariamente mettere vermicelli,

Modo
s.
f.

basso e fgnrato.
Pallonata
:

Ba,llon,

Percossa

data

col

Badilone
vede
lone:
"

s.

m.

Pallaio e nell'uso Pallonaio e

uova e simili per trasportare da un luogo all'altro. - Cestone dicesi anche La cesta per someggiare V. Scarbassa. Basilea, s. f. Panca, e in molli luoghi fuor di Tose, anche Banca: Arnese mnvibile di legno, sul qnale possono sedere insieme pi persone. Pancaccia, Ogni panca
in

Palioniere, ed anche Gonfatore: Quegli che prove che gonfia


s.
i

luogo pubblico, spe-

palloni.

Ba^llonetto
raIlon<ini.

m. Palloncino. Dimin.
del

di Pal-

simili, sulla cialm. accanto a botteghe di caIT per quale chi che sia vi siede per passatempo

Pallone piccolo.

conversare.
pi
diconsi
nell'

- Panc((Cc/ao
si

Nel num.

oso

caccino, Quegli che

diletta

Pancacciere, Pan" trovarsi alla pan:

Certi piccoli recipienti di


lorilo,

foglio, per lo pi coaccomodati in guisa da tenervi entro il lume, e eh? si adoprano in occasione di pub-

caccia.

con spalta ; Panca a spalliera uno dei iati pi lunghi ha una


poggiatojo.

Quella che da
spalliera

ap-

bliche luminarie.

Barilotto,
bossoli
e

v. a. Ballottare:

Proporre per via


la

di

de gxa; Panca da chiesa: Panca con

ispalliera,

ballotte la deliberazione

scelta di

coll'appoggialojo e coli' inginocchiatojo.


dell' aze; Panca dell'asino, Panca del biasimo V. Aze. imbotita; Panca imbottita: Quella in cui il piano imbottito, cio Riempilo di capecchio (rvioj di crino e non suole avere spalliera. Banche da cu; .Manganelle: Quelle panche affisse
al

una cosa; che anche


a partito, Squitlinare.

dicesi .Mandare

Mettere

Ba<llotta,zioii
Sqniltmio:
Il

s.

f.

Ballottazione, Scrutinio,

ballottare.

Ballotto
di cenci

s.

m. Ballotto: Piccola

balla di lana,

mercanzia, abballata in un canovaccio o simile a forma rotonda.


altra

muro

nei cori dei religiosi, le quali

ma-

BOrllttoa.

Baja, Fanfaluca, Bozza, B'ibbola, Frottola V. Balfa.


s.
f.

Fandonia,

stieltate s'alzano e s'abbassano.

Quelle

fisse a

spar-

Ballotto.

V. AhbulloUo. Ba.llu. s. m. Pianerottolo, Ripiano: Quel piano che tra branca e branca delle scale. "Ba-llusse V. Ballon nel 2' significato.

timenti ne' cori de' Capitoli, diconsi Stalli. Ascdd e banche; Acculattare Culatlar le panche.

Modo

basso: Sedere a lungo, e per


sulle panche.

lo

pia

Ba<lsa<]iii-a,
tela

s.

f.

Bazuna: Quella
si

striscia di
la

d'altra stofTa che

cuce sopra

parte

e serve a tener ferme le crespe medesime. Balzana, per Quella striscia di tela, che fa parte del guscio de' sacconi e delle materasse, cingen-

increspata delle camicie, de' grembiali

altro,

done inforno intorno

teli.
Il

Ba^lminsi
pi
1

s.

f.

Balmina. T. mar.
latina.

telo

Ur'o

della vela
s.

Ba.tiil3a,x,

m. Rambagiajo e Bambagiaro:
s
fil
f.

NVndilore di bambagia.

Ba.iiil>a.s:in.ii-a,
tela

Bamlagino: Sorta
bambagia.
,

di

bianca falla di
filato

di

Ba.iiil>a.x:o
Cotone

s. m. Bambagia anlic. Bambagio : V. Cotin. Ba.m.'biii s, m. Bambino, e per vezzo Bimbo, Bambo, Mammolo, Bamboceino, Naccherino, Par-

Banca/

Noi lo diciamo specialm. di ( hi va alle scuole e non ne trae profitto. cosa; Mandar sotto S Passa sotto banca nn-a banca una cosa, vale Non curarsene. Banca di sconto: Quel Ba/iica, s. f. Ranca luogo, dove una Compagnia di commercianti, con beneplacito e sicurt fatta dal Governo tiene grandi somme di denaro da mettersi in giro, e dove si scontano cambiali e si barattano fogli di altri fogli, ecc.; dicesi commercio con danari anche Banco. Basilea, s. f. Pancata: Quella quantit di persone che seggono sur una panca. - Pancale si dice II panno col qnale si copre la panca per ornamento. Basilea, s. m. Arcile. Chiamasi con tal nome dai contadini una Cassa grossa ove e' ripongono ca? stagne,, fichi secchi, pomi di terra, farina, ecp. s. m. Legnaiuolo, Falegname; il primo pi comune nell'uso, il secondo pi nobile ;
oziosamente
,

golelto, Infante:

Pieeolo faociollo in fasce.

Artefice eh layora di lefnam*.

108

BAN
"

BAN

Garzone del leS Garsn da banca; Marangone: gnaiuolo che lavora per opera.

Bancato

m. Cambiamonete, CambiavaColui che fa profeslute, Ciimbialore, Cambista sione di cambiare, a seconda delle richieste degli avventori, dischi monetati d'una data specie in dis.
:

per Quella tavola, presso la quale stanno i mercadanti a contare loro danari o a scrivere lor conti; ed anche 11 luogo dove i Banchieri
i

custodiscono

denari ed esercitano

la

lor pro-

1)

fessione.

schi d'altra specie, di

biglietti bancarii

o di carta

monetata in moneta sonante o viceversa, e di materie d'oro e d'argento in numerario conialo. In Tose, dicesi anche Bancherotto.

per Quella tavola che disposta nella larghezza de' battelli, e su cui seggono i rematori quando vogano.

Il

In alcuni giuochi,

come

al

faraone, al biri-

bisso, al sette e

Bancartta
Banco
a'

s.

f.

Bancarotta,

Baiicarolto,

colui

fallito. Fallimento: Mancamento di denari mercadanti, per cui non possono pagare i debiti a tempo.- Bancarotta e FaUimenlo abbench si adoperino comunem. l'un per l'altro, propriam. parlando differiscono molto fra loro, in quanto che

fa

somma che che regge il giuoco, e che, siccome dicesi, tien il banco, deposita per far fronte alle
mezzo
ecc. Quella
j

vincite che fanno gli altri giuocatori

e chiamasi

Banco anche

Colui che lo tiene.

la

Bancarotta Lo
i

stato di quel ne?;oziante, che

d'aenn-a; Banco d'arena: Quell'alzamento Ineguale di rena nel fondo del mare (o de' fiumi), che non lascia tanl'acqua che basti a sostenere
le

cessa

suoi pagamenti, non costretto da immeri-

navi d'una certa grandezza, e che

si

alza tal-

tate sventure,

ma

per sua colpa o delitto;

il

Fal-

volta verso la superficie dell'acqua o la sormonta.

limento

al

contrario

Lo

stato di quel negoziante

Vi sono de' banchi di sabbione e de' banchi di

che, a cagion di perdite e disgrazie non prevedute,

posto in grado di non poter soddisfare


creditori.

suoi

- Bancarotta trae

l'etimol.

dal

Romi

persi

il

banco, che anticam. usavasi in

Italia, di

quel negoziante che in malafede ingannava


creditori e fuggiva.

suoi

sassi.

da banche; Pancone: Quella panca


cui
i

grossa, sopra

legnaiuoli lavorano
T.'ivolello:

da fraveghi;
lavorano
gli

legname. Piccolo banco


il

su

cui

orefici.

da
si

tolto:

Prenditoria, Ricevitoria, e in alcuni

Bauclxetta

s.

f.

Panchetta, Pancuccia, Pan-

luoghi

della Tose.
al

Botteghino: La bottega ove


E' paga

chetto, Predella: Arnese di legname, sul quale

giuoca

lotto.

si

siede,

o sedendo
sur un

da

barilce;

Cavalletto:

quale
le

come

tengono piedi. Specie di capra, sulla banco il barilajo, seduto a


si
i

paga camme un banco;


i

come un

banco, dicesi di Chi puntualissimo nel pagare

cavalcione, pareggia, col coltello a petto (cottello),

Banda
1)

debiti.

s.

f.

Banda

Una

delle parti o destra o

doghe ed

assottiglia le stecche

di

legno per

sinistra, o dinanzi o di dietro; Canto, Lato, Parte.

farne cerchi.

da caga;
si

Predella, Seggetta, Sella: Quella seg-

Banda, per Paese e Parte del mondo: Da-e nostre bande; Dalle nostre bande, cio Nei nostri

giola fatta a cassetta,

con entro

il

tiene vicino al letto per caso


la

cntero, e che occorra andar

del corpo

notte, senza recarsi allo stanzino.


alla

S Esc

a banchetta; Essere
le fratte.

mcina o

in

fondo
a'

I)

per Truppa, Numero persone, malviventi o pi Quell'unione suonatori


di
Io

paesi.

e dicesi per

di

ladri.

di

salariati
i

che accom-

per

Trovarsi

in bisogno, in angustie,

pagnano
dicesi
t)

precedono, suonando,
militare.
:

distaccamenti

alle strette,

impegni.

Non aver modo d'adempiere Modo figurato.


s.

suoi

dei soldati in alcuna delle loro funzioni; che anche

Banda

Banclxettiii
ad uso

m. Panchettino, Panchettina,
Sgabellino:

Predellelto, Predellino, Sgabelletto,

Piccolo panchetto,

ma

intendesi
i

di appoggiarvi

piedi

sempre che sia quando si sta se-

Quella guarnizione della stessa o diversa roba, tagliata a schianco (de sbiascio), che si pone esteriormente verso il lembo del
Stralisciatura

duti e per salire in letto.

vestito delle donne. stagna; Banda stagnala,

lo stesso

che Latta V.

d'appoggio; Appoggiatojo. T. de'Torniai V. Tersaggio.

Lamma. Andd a banda, Fa andd a banda

V.

banda.

Bauoliettiiin-a

Banchetto

V. Bamhettin.

s. m. Panchetto, Predelletto, Predellino: Piccolo panco per sedere o per altri usi.

da ptenw ; Panca.
voro intorno

T. petlin. Arnese che ha

una
la-

lesta chiamata Torchio, su cui si fa


a' pettini.

qualunque

banda; Da banda. Posto avverb. vale Da una parte o In disparte: Ciammd d banda; Chiamare da banda, cio In luogo separato ove altri non intenda. Da banda a banda; Da banda banda, cio

Da una
e corrottam. Bischetto:

parte all'altra.

da savaltin; Deschetto
Tavolino sopra cui
e
i
i

calzolai

pongono

tutti

ferri

Dall'atra banda; Dall'altra banda. Posto avverb. vale Per lo contrario, D'altronde, Dall'altra parte.

materiali per lavorare le scarpe.


s.

Banclxiere

Da

m. Banchiere e Banchiero: Chiamansi cos I commercianti che tengono casa di banca, facendovi il traffico cambiario, ricevendo depositi, aprendo conti correnti, e compiendo altre
operazioni bancarie.
s.

vale
S
*

nn-a banda; Da una banda. Posto avverb. Da un Iato, In un verso, Da una parte. Lascia d banda; Lasciar da banda, vale Ommettere.

Non

parlar d'una cosa.

Banco
gliano

zolai, sarti

m. Banco: Quella tavola, su cui caled altri artigiani distendono', o tapesano o misurano la lor mercanzia.
i

Mette banda nn bastimento; Mettere alla banda Abbattere un bastimento V. banda. Mettise d banda; Metter o Mettersi Mette
da banda, vale Mettere o Mettersi da parte o in disparte; e parlandosi di denaro, dicesi Porre
in serbo.

Banco, per Quella tavola, appresso la quale riseggono i giudici a render ragione.

Far gruzzo o gruzzolo o peculio.


s. f.

Baudadda

Bordata; Fiancata. T.

mar.

AN
Lo sparo
nave.
S
di
tulla

AN
n

109

lariiglieria d'un fianco della

Banderuola o Banderuola da campanile, Brgolo,


Farfalla,

Girandola, Arcolaio;

detto

figurai,

di

Manda nn-a
l'uno

bandai' da
tulli
i

Mandare o Fare una


che sono sullegato ad asta,
vascello.

bordata: S'parare
sull'altro
s. f.

cannoni

fianco del

persona, vale Instabile, Leggiero, Mutabile di voionl e di parere per ogni minima cagione.

da para
Rosta.

mosche; Paramosche, Scacciamosche,

s.
f.

!Ba.ii<la<

Ba-idie:a:
le
si

Drappo

dipintevi entro
de' principi, e

imprese de' capitani o l'arme porla in battaglia; Insegna,

Sa/Udt
Ba/iidi
1)

Bandt

Colpo

di ventaglio
:

Stendardo, Vessillo.

s. m. Ventagliaio e Ventagliaro che fabbrica e vende ventagli.

Colui

Bandiera, per Quel drappo di diversi colori o fogge, con armi o altri segni indicanti la nazione delia quale la nave, e si porta fissata sopra un'asta
dirizzala sul castello di

poppa.
a mezz'asta. T.

a mez'asla; Bandiera

mar. V.

V. a. Bandire V. Exilid. Bandire, per Allontanare, Cacciare, Escludere, e dicesi tanto di persone quanto di cose: L' ho band'io da casa mce; L'ho bandito da casa mia.

a crxe addosso a nn-a persnn-a ; Bandir


croce
le

la

mez'asta.

croci addosso a uno, vale Dirne male,


di

de pai'iensa; Bandiera di partenza. T. mar. Quella bandiera, che anticamente usavasi porre
sui

Far proposito
darvi pi.

perseguitarlo.

Bandise da un lugo; Allontanarsene, Non an-

navigli al trinchetto per segno di

dover tosto

Non
s.

lasciarvisi pi vedere.

partire.

Sa.n.ciio
si

cosi

mar. Chiamasi na bandiera, stretta insieme in tutta l'intestatura ghindante, ovvero con un nodo verso
in derno; Bandiera in derno. T.
l

m. Bandito: Colui che, avendo commesso qualche delitto, per isfuggire alla sua pena
rido; lo alla specie degli assassini e
si

fallo

malandrino.
Il

la

met

di essa; si

issa

al

pomo

dell'asta, e

si

ed quoslo un segnale per domandar soccorso quando il bastimento trovasi in qualche gran pericolo. vegia, on de capilannio; Bandiera vecchia, onor di capitano, ovv. Bandiera vecchia fa onore al capitano. Prov. e dicesi per Io pi di Ciascuno che abbiasi quasi consumati gli strumenti della su' arte, per averli adoperati assai.
lascia

cos

sventolare;

Bandito, in forza di partic. vale Esiliato, Proscritto, e talora Cacciato, Allontanato, Escluso V. Bandi.

Corte banda; Corte bandita V. Crte. Tegn loa band'ia; Tener tavola bandita, vale Far convili ove pu andare ognuno. !Oa.iid. s. m. Cuffia, da notte, e pi comunem. Berretta e Berrettino da notte: Quella specie di cuffia che, bianca e poco ornata, tengono le donne in capo la notte. Dal frane. Bandeau.
% %

Assegd a banda; Assicurar


V. Assegd.

la

bandiera. T.

mar.

SLiidLoliex*a>
di

s. f.

cuoio

d'altro,

Bandoliera: Quella traversa che si porta a armacollo, alla

Fa a banda; Far

la

bandiera. Dicesi de'sarli

che rubano del panno nel tagliare i vestiti. % Porta a banda; Portar la bandiera: Essere primo. % Porta via a banda; Riportare o Guadagnar palma. Modo figurato. S Quello chi fa bandee; Banderajo.

quale stanno at'accate fiaschette di cuoio, che portano soldati ad uso di tenervi la polvere, o anche
i

il

la

sciabola e
s.

la

giberna.

Sa/Ud-u
la

m. Bandone. T. di magona. Larga

piastra di ferro, che

Una specie

di lamiera, sta-

gnata da

ambe

le parli,

e serve per fare vari arplur. Bilance:

nesi di cucina.

Vortd banda; Voltar bandiera, Voltar cappa o


casacca, Cangiar mantello, vagliono Cangiar sentimento.

Sansa. Buge; Bilancia e


Slrum.
farsi

al

in

cui Pignolo

peso d'un corpo viene a

!Ba<iidei*lla.

Banderuola, Ventarola e Ventaruola: Arnese di metallo che si volta a tutti i venti, e ponsi ne' pili eminenti luoghi degli edifizi per ornamento o per conoscere qual vento
s.
f.

altro

nolo dal vederlo slare in equilibrio con corpo di peso conosciuto, ambedue sospesi

soffia.

M Banderuola, per similit. dicesi ad

Uomo

volubile,

movimento. La due gusci o piattelli (cppe) sostenuti da tre catenelle raccomandale superiormente ad un uncino (gancio), che si appicca all'estremit delle braccia (bracci) del giogo (asta). In uno dei
a eguale distan//a dal centro del

bilancia ha

instabile,

leggero V. Bandta.
:

gusci
tro
i

si

mette

la

roba che

si

vuol pesare, nell'alIl

da lmma ; Ventola, Paralume Arnese che serve per parare il lume di lucerna o di candela affinch non dia negli occhi. Ce n'ha di seta, di
vetro colorato e di porcellana bianca, Quest'ul-

pesi (e peize) che le fan contrappeso.

giogo

consta di braccia eguali, ha da

ambe

le

parti in-

time diconsi Ventole litofane. da sciusci in lo fugo ; Soffietto. Voce fiorent. Specie di rosta quadrangolare di latta o di cartone con manico di legno, che serve a scuoter l'aria e spingerla sui carboni nel fornello o nel braciere per ravvivarne l'accendimento. In Toscana suol
essere di sala o di paglia, e rotonda.
s. f.


I)

torno al pernio due lenti (lenti) ossia due ingrossamenti che rendono il giogo pi forte, e fan s che n esse n l'ago (ombrisallo) freghino contro la trutina (maschetta). a due porlce; Stadera a due portate V. appresso Porld da bansa.

da man; Stadera:
cui
si

Bilancia d'un guscio solo, con pcsan diverse robe sostenendole in bilico.
Bilancia gelosa, dicesi Quella la
ii

Bdnse finn-e;

Sa.iicLta.
l'aria

Ventaglio: Arnese atto ad agitar

quale, per essere di squisita costruzione, d

a uso di rinfrescarsi la faccia nella stagione

calda.

stoncelli

Consta delle stecche (cannette) e de' bastecche maestre (timoinj, tutte imperniate insieme ad un'estremit, e del \o%\\o (pappe) che una zona circolare per lo pi di carta addoppiata.

tracollo al

minimo peso che rompa

l'equilibrio.

ordenie ; Bilancia pigra: irconlrario

di Bi-

lancia gelosa.

Asia da bansa da man;


le

Stilo o Fusto: Quel lungo braccio della stadera, su cui sono segnate

libbre e le once.

Ilo

BAR
(15

BAR
il

Da

do a bnsa; Dar
la

tratto alia bilancia,

soldati. Alcuni lo

dicono Gamella o Gavetta,

ma

vaie Far che

bilancia pieghi da una parte.

que?la propriam. sarebbe


in

Una
i

scodella di legno,
i

S se in bnsa; Dubitare, in dubbio. 3Iodo tgurato.


S Grosso

Non

si

risolvere, SlJic

cui mangici no

la

zuppa

marinai e

soldati

da bnsa; l'orlala maggiore, Lato grosso: Quel Iato, le cui tacche (crenn-ej indican pesi di una maggior denominazione. S lUeno da bnsa; Portala minore: Quel lato, le cui tacche indican pesi d'una minore denominazione.

Baraccn.

a bordo de bastimenli da guerra. s m. l'etloja: Tello fallo in luogo

S Porta

da bnsa ; Portata

della stadera

La mag-

aperto soslenulo da pilastri, e ch'uso ordin;iriiimenlc con cancelli di -gno, sotto il quale si ripongono per lo pi legnami ed altre grosse masserizie. Bai*"bas.m Zio: Fratello del padre od Ha madre, correlativo di Nipote; aniic. Barba e Barbano. Chi rompe S In casti d5 barba, chi rompe paga;
I

gior quantit di peso ch'essa pu indicare da un


lato dello stilo.

pagn

Prov.
s.
f.

di

chiaro signifl'ato.

!Bax*1ba

S Tegni un in bnsa; Tener a bada, Tener sulla sulla corda, sulla gruccia, in pastura. Dar fune
pasto, Badaluccare
altrui colla
j

Barba: Nome collettivo dei pe!i del mento e delle guimee nell'uomo; e per similit. dicesi di Quei ciondoli di pelo ch'i sogliono avere i
becchi e
le

figurai,

vagliono Intertenere

capre soito

il

mento, che

in

questo

speranza, Tenerlo dubbioso e sospso.

Dargli pena coll'indugio.

(.ns.
8a.xi.sa.

s.

f.

Una

bilancia piena, cio

Quanto ne
o vende
le

pu capire una bilancia. s. m. Biianciajo : Colui che


bilance: oggi Sladerajo.
s.
f.

fa

senso dicesi anche Cincinni. arruffa; Barbaccia, ed in isch^rno Barba d'Oloferne: Barba folla ed arruffata. cria e arriss; Barbetta a cavolo. Voce dell'uso. d' arti ciocche ; Barba, Borra, Fieno: Quella lanugine che nel girello de' carciofi quando e'son
vecchi.
tilissimo filo simile

"Bandlle
IBan^ette
onde pesare

pi.

Bilancelle V. Balancelle.
Bilancelle.

s. f

p'.ur.

Dimin.

di Bi-

lancia e Bilance. Chiamansi d'ordinario cos Quelle


bilancelle che lengonsi in una cassettina di legno
le

d gran; Resta e dottrinalm. Arista: Quel sotalla sdola , appiccalo alla prima spoglia del granello, ed proprio del grano
;

monete d'oro e anche

le

gemme

altrim. Saggio, Saggiudo.

e di alcune biade. d spigo de grann


Quelle
fila

Barba,

Ciuffo,

Chioma:

dell'u

da frveyo;

Bilancia dell'oro o Bilancia


si

che sono attaccate

alla

pannocchia del

dell'orafo: Piccola bilancia, con cui

pesano mi-

nuterie d'oro e d'argento,

gemme,

perle e simili,

Bansu
Sa.x*a

e anche moneta d oro. s. m. Staderone. Accresc. di Stadera

grano turco. reca; Barba rada, Barba spiovuta. sparita; Barba a forfpcchina: Barba

bipartita,

come

pingesi nei profeti.

Grossa stadera V. sopra Bnsa da man. s. f. Carrettone Grosso veicolo a due ruote, senza sponde, che serve al trasporlo di mercanzie
:

de (cero; Barra, Spranga, Verga di ferro: Lunga asta di ferro quadrata, rotonda o piana che si lavora a vari usi. iBa.x*a.cca< s. f. Baracca: Capanna d'assi, di fradallro, che si fanno i soldati o altri in sche

ne' lunghi viaggi.

succida; Barba piallolosa. Barbe; Barbe: Quelle radicene delicate e filamentose che si trovano attaccale sulle grosse radici di qualunque pianta, e pi propriam. Le fibre molli e pendenti delle piante. questa voce S A barba m. avv. Alla barba V. alla sua sede alfa!;etica. A l'ha tanto de barba; Ila la barba. Si dicedi
S

Una
S

novit, e vale Si sa da un p.-zzo,

il

vecchia.
la

campagna per

ripararsi dal sole e dall'acqua, o

Fa

Taggi a burba ; Fare o Radere


:

barba,

per farvi bottega. Gozzoviglia Gozzovigliata; dicesi figurai, e in m. b. per Manicamento in allegrezza e in brigata. di burattin; Castello de' burattini: Quelli macchina mobile, in cui sta
il

ed anche assolutam. Radere


viso col rasojo.
%

Levare

pelo dai

Fd a barba a nn-a persnn-a;


serne da pi.

Far

la

barba

a uno, figurai, vale Sopraslargli, Saperne o Es-

buruttinajo a far ballare


burattini.

d caro ; Copertino. Voce del contado V. Tambo. Caccia in baracca; Andare o riandare % Ande in fascio, in baracca, in pasta. T. starnp. Andare Mandare in iscompiglio per negligenza o per
altro accidente la materia gi

Insavon a'barba; Insaponar la barba. N gh' barba d'ommo chi posse... ; Non v'ha barba d'uomo che passa... Dicesi in astrailo per
dire

Non v'ha

alcuno per valente che sia

che

composta.

baracche; Baraccare. T. milil. Rizzare o Piantar le baracche, Coprirsi con bae

Fd

Acciantd

racche.

possa fare una tal cosa. de gatto; Ormeggiarsi a S Ormezzse in barba due in barba di gallo. T. mar. V. Ormezzd. poco $ Poca barba, poco giudizio; l'oca barba, giudizio. Frov. e vale che 1 giovani non hanno
il senno delle persone gi falle. % Servi nu-a pcrsonn-a de barba e de perrcca; Abburatlare uno per lo modo, Conciarlo pel d delle feste. Conciarlo male. Fargli gran danno;

Ba.ira.oea.li
"

s.

m. Baracane: Sorla
:

di

panno

fatto

di pelo di capra, simile al ciambellotto.

Pastrano, Palandrano Specie di mantello senza maniche, con larga pistagna (colletlo) e lungo bavero ftabarrinj; cosi detto perch da principio era fallo di baracane; in seguito per si adoper altro genere di panno secondo la moda.

Barl>al>ecco
frica,

ed anche Aggiusiar uno, Trattarlo come merita. s. m. Barba di becco, Sasseporro,

!Bax*accliiii

m. Ramino: Vaso di stagno, di rame o di latta, con manico metallico, curvalo in semicerchio, girevole in due opposti occhiellini ad U90 di portar minestra o checchessia d'altro ai
s.

di

Raperoiizolo salvaiico, Tragopogono a foglia Tragopogono comune. T. bolan. Trail

gopogon porrifolium. Pianta che ha

fuslo di

circa centimetri 63, cilindrico, liscio, fistoloso; le foglie abbracciami il fuslo, lunghe, strette.

BAR
appuntale,
scanalale alla base;
i

BAR
fiori

111

violetti,

solitari, terminali,

che appajono

da

maggio

a
"

Poste sotto la tesa del cappello delle donne, una per parte e scendenti fino qnasi sotto il mento.
Barbette; chiamano nell'uso
di seta

luglio. Collivasi (la noi

daneo buone
slesa

alla

come orlaggio ed succescorzone'a. Le sue barbe colle sono


s.

in

in>a!a[a.

Barbacio

m. Canzone:

Il

cantare alla di-

Barbiu

dell'usignuolo e d'allri uccelli.

Bairlbag-g-i

v. n. Cicalare, Cinguettare, Ciaramellare, Ciacciameliare, Anfanare, Taltamellare, Berlingare, Scolteggiare : Ciarlare slucche-

pescatori Quei fili da pescare raccomandati all'estremit delia lenza ed a' quali sono allaccali gli ami. (Canj; Can barbane, e assolut. Barbone: Sorta di cane col pelo lungo, folto, ricciuto, coll'orecrhie a palma, e che per lo pii va all'acqua.
i

Barbixi

s. m. plur. Balli, Basette V. Bu^. gallo; Bargigli o bargiglioni: Quella carne rossa

Bartoag-g-in

volmene. Parlare a vanvera. s. m. Cicalone, Cicaliere, Ci-

come

la

cresta

Barbixon.

s.

che p'^nde sotto il becco a' galli. m. Basetlone: l'omo che porta

calaiore, .Aniaiialore, Gracchiatore, Ciaramella, Tatlamel'a: Chi favella assai, senza fondamento conclusione.

basette grandi e folle.

Brboa
dalla

(Santa); Santa Barbara. T. marin.


il

Ricetto della polvere da guerra, sotto


parte di poppa.

ponte,

Sa]:*l>a]i

Sax*

Befana , Trenlavecchia Trentapara, Trenlancanna, Biiiorsa, Orco, Versiera: Nomi di larve imaginarie inventati dalle blie, che hanno il malvezzo di spaventare i bambini per icnderli ubbidienti. Inanella s, m. Baggeo, Parbagianni, Mocs.
, ,

m. Pau

Barbollo Bax'b'n
ha.

s.

V. Babollo ne' suoi vari signif. m. Barbone: Colui che nutrisce


s.
f.

la

ha lunga.
di'l

Barbos^sa
lesta

cavallo dov'

Barbozza: Quella parte della il barbazzale V. Bardssd.


Balbezzare, Baibeldiffi-

ceca, .Moccicone, Bietolone, ecc.j dicesi ad infilo e scempio.

Uomo

Barbott v.
ticare,

n. Balbettare,

Balbutire, Balbuzzare, Scilinguare, Tro-

Barbari tse Inumanii. Spielatez Barbarssa


s.

f.

Barbarie, Crudellii, Ferit,

gliare, Tartagliare:

Pronmziar male o con

a,
f.

s.

Tirannia: Azione crudele. BarLarossa: Spezie d'uva,


tal

coll

le

parole per impedimento di lingua.

Tar-

con cui odorso


va e

s
,

fa

del vino di
di

nome,

delicato e

una medesima

tagliare propriam. dicesi del Replicar pili volte sillaba p^r non poter esprimere

ma

poco

spirilo e di

Barbascisci^I
Non
s.

poco colore. Cozzi gozzi! Interj. che

mai.

Non

.ara

mai vero.
ha gran barba.

Barlbasso add. Barbuto: Che


IBarlb
i

m. Barbiere: Quegli che rade la barba e tosa capegli. Voce oggid pressoch e nfinala in conlaJo V. Pertcch. - Una volta p^r la promiscuit dell'arte dicevasi Barbiere eziandio
Quegli che eserciiava la bassa chirurgia, il perch in molli paesi della Liguria vige anche og-

ad un trailo le parole, e quelle specialmente un po' difficili V. Checchezz, Tarlaggi. Borbottare, Brontolare, Lifonchiare, Bofonchiare V. Mijgn.
di figgiu; Cinguettare, Ciancicare, Linguetlare:
Il

parlar de'fanciulii

cominciano a favellare. nn-a lingua; Cinguettare una lingua, vale Parlarla malamente e a stento.
e'

quando

Barbotto

linguato, Troglio:

add. Balbo, Balbuziente, Bleso, SciChe balbetla, scilingua o Iroglia,

gid

Adaxo barbe,
si

Barbe per Chirurgo. che l'wgua a


si si

s'

ascada; Piano

piano, barbier, l'acqua


usa quando

scalda. Prov. che da noi

vuol presagire altrui


I

castigo delle s;ie colpe.

Piano, barbier, che

il

il prossimo Toscani invece dicono ranno caldo o che il ranno

Che per vizio naturale o accidentale stenta a pronunziar le parole. Bleso dicesi propriam. Colui che per difetto di lingua non pronunzia schiette certe consonanti, special m. le lettere /, r, *, o le scambia involonlariam. con altre ; Scilinguato Quegli che ha difollo nello scilinguagnolo (filetto),
e non potendo volgere
lit

cuoce;

ma

essi

vcglion dire Che


bel b
Ilo,

si

faccia a bel-

la

lingua colla debita agi-

vada consentire che si


l'agio e si

]Bart>cng-a
della

ovv. Che non si vuol acfaccia alcuna cosa in nostro danno. s. f. Guancia: Quel taglio del bue
alla

vacca vicino

mascella nella regione


,

Barbuto

parnlidea.

JBarlbeotto
stimenti.

s. m. Flebotomo: Chi cava sangue negli spedali. Barbierotto in Sfarineria chiamasi Il servente del barbiere o chirurgo ne' ba-

non pu profferire spedito e netto o pronunziare certe lettere; Troglio, Quegli che ha la lingua un po' grossa, ed meno di Scilinguato. s. m. Rondone o Rondine maggiore. T. oriiit. Cypselus murarius. Specie di uccelletto del genere de' Rondoni, che annida e dimora nsitatamenle nelle alte nostre montagne, d'onde volando al basso lungo i torrenti e il lido del mare viene prenunzialore di burrasche , e pasciutosi quaggi degl'inseltijChe afTollalissimi vi sono spinti ed aggirati dalla bufera, torna in suirannoltare ai
propri nidi.

Barbra
porla
di
lo

s.

f.

Barbra

Spezie d'uva, che

si

raccoglie specialmente nella provincia d'Asti o in quella d'Alba,


la

quale d un vino eccellente che

slesso
s.

nome V. Uga.
f.

Barbetta

Barbssa
Bax^ca

Barbetta,

Barbaccia.

Dimin.

Barba.
//jc/a; Barbetta della lancia. T. nar.

da

Corda

sottile
alla

appartenente ad una lancia per darle volta banda della nave o a terra, o per rimors.
f.

chiarla.

Barbette

pi.

Brbule. T. di mascalcia.

s. f. Barbuccia. Pegg. di Barba: Barba lunga e arruffata. s. f. Barca. Nome generico di naviglio di non molla grandezza, per lo pi da carico, quale a remi e quale a vele e a remi.

cannonea; Barca cannoniera; chiamasi una Barca


da guerra ch'^ ha un sol pezzo di cannone. de fen,de poggia, de legne, ecc.; Barca di fieno, di paglia, di legne e simili: Gran massa di fieno, paglia, ecc. falla a cupola, di forma circolare e coperta con frasche, ovv. con letto di paglia sostenuto da travi.

Piccola escrescenza di carne, lunghetla e acuta, che nasce nel palalo o sotto la lingua del cavallo che g' impedisce di mangiare. M Barbine : Ciocche bislunghe di fiorellini artefatti,

BAR
nulla,

BAR
Che non
tiene ia

furlunn-a; Uomo da sua gisu grillaenn-a; Brgolo:


parola.

dcesi d'Una barca che di leggieri sbanda e s'inchina, e manca di


stabilit.

co-a grixella; Finestra reticolata. co-i veddri: Finestra invetriata.

Bubbole Frottole ecc. V. la voce Balla Favola, Frottola, ecc. Aggitld a barca ; AMlareh barca, figurat. vale

Barche

nel signif. di

con l'impannata ; Finestra impannata V. Impannata. Arve do barcn; Imposte della finestra V. Arva. Ciappa d barcn; Davanzale V. Cappa. $ Fase a-o barcn; Farsi alla finestra, Affacciarsi. Riga de barcoin; Fincstrato Ordine di Fio
:

Tener

di

mano

al

compagno

in qualche

nego/.io,

finestre.

che anche dicesi Fare spalla. Far peduccio, Dar


braccio; e talora semplicom. Ajnlare, Sovvenire. Piggid barca; Imbarcarsi, Stizzirsi, Incollerirsi,

Md i barcn; Accecare una finestra V. Md. Natale a-o barcn e Pasqua a-o tissn; Chi
fa
il ceppo al sole, Di Natale al gioco,

fa

Andare in collera, in bizza, ecc. Modo figur. Tegni a barca drita; Mantenere o Tener la barca dritta; dicesi figurai, del Governar bene, Avor buona regola, buon governo delle cose di famiglia,
di negozio, di Stato.

di

la Pasqua al fuoco, ovv. Pasqua al foco. Prov. di

chiaro significato.

se sar mai nn-a porta che n s'arve nn-a porta e un barcn V. Arvi. Ppto d barcn; Parapetto del'a finestra V.

!Ba.i*c,

s.

f.

Barcata: Quantit di roba o di gente,

di cui sia piena o quasi piena una barca.

Bareaju.
Sa<x*ca.ssa.

s.

m. Barcajuolo, Barcaruolo,

B;ir-

Ppto. Serrd barcn in ta faccia ; Fare una finestrata. Dicon le donne toscane Quando, essendo alla finestra,
la

carolo. Navicellaio: Colui che colla barca tragh Ila


a nolo persone, mercanzie e simili.
s. f. Barcaccia. Peggior. di Barca Barca vecchia, scassinata, cattiva e guasta. s. f. Barchetta. Dimin. di Barca.
:

chiudono stizzosamente e con forza per sdegno o di disprezzo verso alcuno che passi per via o sia ad altra finestra dirimpetto. % Sta a-o ijarcn; Slare alla finestra: Trattenersi
segno
di

Barclietta
Burchiello.
11

affaccialo alla finestra; e talora figurai. Star aspet-

Piccola barca; e da noi intendesi specialm. Quella

tando
S

l'esito

di

checchessia.
della finestra

che serve per andar


Perchia. T.
glio,
ittiol.

a diporto sul

mare;

altrim.

Tea d ijarcn; Telajo


s.
f.

V. Ted.

Barcona
Serranus scriba. Pesce
abita gli
la

Finestrone: Finestra grande,

di

scotri-

e per lo pi dicesi di ^Quella delle chiese.

della grossezza all'incirca di

d'una piccola

Barconetto
Dim.
si

s.

m. Finestrino, Finestrella, FiFineslruccia, Finestruzza.

glia,

color rosso-cupo, che

scogli.

nestrella, Fineslruola,

Pescasi in primavera ed estate, e


'

sua carne

di Finestra: Piccola finestra.


s.

di mediocre sapore. Andd in barchetta; Andar in barchetta o a fare una barcheggiata, vale Andare a fare una passeggiala sul

Bard.acclxii3.
porla
i

mare

in barchetta a remi.
s. f.

Barclxettinn-a
lino.

Barchettina e Barchrt-

Uim.

di Barchetta.

m. Baldacchino: Arnese che o seggi de' principi o prelati in segno d'osopra nore. per lo pi di forma quadrata e di drappo, con drappelloni o fregi pendenti intorno. da tendinn-e; Palchetto: Asse per lo pi cornisi

tiene affisso sopra le cose sacre

BarclxeaBza v. n. Barcheggiare: Andar in barca


per diporto. Voce poco usata
;

ciala davanti e lateralmente, e fermata sopra porta


finestra,
la

dicesi meglio Far

quale sostiene
la

la

bacchetta di ferro

una barcheggiala.
Figurai vale Ondeggiare, Titubare, Essere incerto,

dubbioso, irresoluto, perplesso.

da cui pende da due lunghi muro.


dicesi

tenda.

11

palchetto sostenuto

arpioni ovv.

occhi ingessali nel

nn-a persnn-a;
a dndolo.
n. p.

Palleggiar uno. Tenerlo a bada,

Bar<lascia
faccia
delle

s.

m. Ragazzo, Fanciullo; da noi


leggero e che

Lusingarlo con parole.

per ischerno a Giovinetto


fanciullaggini.

% Barchezzdse

Barcheggiare; figurai, vale De-

streggiare, Sapersi

maneggiare con destrezza.


s.
f.

!Bax*clasciain.m.e

Baircliezzata
giata
fatta

Barcheggiala:
barca a remi.
:

Passpg->

Bardasciata

a diporto in
s.

Saxrclii
tettura

m. Fontana Tutta l'opera d'archicon cui si adornano le fontane artificiali

collocate a
della citt.

comodo

de' citftdini

in

varie piazze

Bax*co
le

Bardlla
Nome
generico di Tutte
le

V. sopra Bardascia. Ragazzata, Ragazzeria, Fanciullaggine, Fanciulieria, Bambocccria, Bambocciata, Puerilit: Allo o Azione da ragazzo; e talvolta Leggerezza, Cervellaggine, cio Azione da cervellino, fatta con poco senno. Quell'asse o lamina di s. f. Pedana
s.
f.
:

s.

m. Bastimento:

metallo, per lo pi d'ottone o di ferro, collocata

navi di qualunque forma e grandezza, salvo


altri legni
s.

BarcSn
grossa

lance o

minori, da

remo o
di

latini.

piano avanti la soglia del camminetto fcammnj per preservare dal fuoco il tappeto o il pavimento
in di legno.

m. Barcone. Acer,

Barca: Barca

e per lo pi s'intende di Quelle che seral

Bardellinn-a
Specie
di sella

s.

f.

Bardella

Bardellelta

vono

trasporto delle mercinzie e simili.

con pochissimo arcione o senza,

Bai*c5ii s.

m. Finestra : Apertura per Io pi quadrangolare e talora arcata che si fa ne' muri per dar aria e lume alle parli interne degli edilzi, e per afTacciarsi anche al di fuori dell'abitazione.Balcone, Finestra pi grande della comune.

ampia, imbottila e quasi spianala, di cui si servono i contadini, i mulattieri e simili per cavalcare.

Brdlena

s.

f.

Bardana, Bardana

maggiore,

chi fa pandan; Fineslr-d che fa riscontro V.Panrfcoi. co-a ferra; Finestra ferrala.

co-a ferra V. Ferra,

inzenSggid; Finestra inginocchiata

Lappa, Lappa bardana, Lappa tomentosa, l,appola, Lappolaccio, Lappolone, Cappelluccia, Personata maggiore, Farfaiaccio. T. boi. Arctium lappa. Pianta della famiglia de'Cardacei, indigena, co-

manissima, perenne. La sua radice, d'un sapore

BAR
dolcigno, adopprala in medicina
rica, risoluliva. appriliva dello

BAR
come
antlsle-

113

Baritono
voci della

s.

m. Baritono. T. mus. Una delle


il

orine, sudorifera,

musica, fra
v. a.

tenore ed

il

basso.

prtlorale, vulneraria e

febbrifuga.

Barlocci
misto bianco

Guazzare, Diguazzare V. Ab'

Bar-dig-lio s. m. Bardiu'lio: l^larmo


e cpruleo,fhe dalBaldinucci fu

barlvccld.

chiamalo Bargiglio. iBa^irclo s. m. Sordone V. Grix^n. ]Ba.x*do add. Soriano: Aggiunto di color bigio e lionato, serpaio di nero; e lai colore, bench si dia in altri animali e in panni, non si dice se non de' galli, forse perch primi galli di lai colore vennero a noi di Soria: Gatfo bardo;
i

Bax'lgrn.

Barlmme
cerlaj

s. m. Capogiro, Capogirlo, Giracapo, Vertigine V. Giamento de testa. g And in barlgon; Balenare, Barcollare, ecc. V. Anid. s.

m. Barlume: Luce confusa, in-

Lume

tenue misto di bujo; e figurai. Leggera

apparenza.
3 Ave

Gallo soriano. S De nulle i gatti son bardi; Al bnjo tulle le galle son bigie. Dellato prov. che significa II passeggiar di notte pericoloso.

un barlmme de speransa; Aver un bardi

lume
di

speranza, cio Qualche leggier

motivo

sperare.

Sa.i'd.ia.
licit

s.

f.

Baldoria:
fa
il

Allegrezza popolare,
delle

tolta da' fuochi

che

p-ibblico per alcuna fe-

Baroccata
simil.

presente o

memoria
Festa,

passale; altrim.

Ziirro, Gazziirro,

Tripudio, Gallria.

Aveine un barlmme; Averne una linfura, vaie Aver suportciale notizia o perizia di checchessia. s. f. Baroccata. Voce dell'uso. Invenzione, Cosa che ha del barocco, ^Scostamento da ogni regola consentila dal buon gusto; e per
Stranezza, Stramberia.
add. Barocco.
Difettoso.
in

Fa bardia;

Far baldoria, Far tempone: Spen-

dere allegramente, e darsi bel tempo consumando il suo avere.

Barocco
Irregolare,

Voce

dell'uso: Strano,

!Oa.i*d.otto
Si.i*diss,

s.

m. Bardotto

3Iiilo

giovine, vi-

Argomento barocco; Argomento


Argomento
strano. Cattivo

barocco, vale
dicesi nell'uso

vace, pieno di brio.


s.

raziocinio.

m. Barbazzale. T.

cavetti.

Cate-

Mxica barocca; Musica barocca,

nella ch^ va altaccala all'occhio diritto del

morso

rampino che barbozza del cavallo. iBa^rella, s. f. Barella. T. murat. Arnese di legno formalo di due piccole assi poste ad angolo rettangolo con due stanghe atlaccale, di cui si servono manovali per trasportare da un luogo all'altro i
della briglia, e si coiigiunge col

all'occhio

manco, dietro

alla

Quella dove l'armonia confusa, caricala di modulazioni e di dissonanze, il canto duro e poco naiurale, l'intonazione difleile ed il movimento

non naturale ed

affetlalo.

Stile barocco; Stile barocco, cio Strano, Strambo, Bizzarro, Irregolare, Fantastico.

Barometro
surare
il

la

calcina gi spenta e mescolala con

rena.

S Barella: Altro slrum. fallo a somiglianza di bara, che si porla a braccia da due persone, per uso
di

Barxe
frane.
laiia

trasportare sassi, terra e simili.


s. m. Ba^rege. Voce dell'uso tolta dal Burge: MofTa sollilissima di lana, o di

Barn

s. m. Barometro Slrum. per mipeso dell'atmosfera e le variazioni che in essa succedono, e principalm. per determinare la variazione del tempo. Dicesi anche Tubo torricelliano, dal famoso suo inventore Evangelista Torricelli da Faen/.a, malematico del secolo XVII.
:

e seia,

ed anche di cotone, poco dissimile


s.

{attuo;

dal

crespone.

Ba-x'exello
cam. davasi
al

Bari

m. Bargello: Capo. di*' birri.

Nome

che anti-

Baruda

s.

m
le

Barile: Piccola botticella falla a doghe,


di

forma lunga e rilonda o bistonda, si mettono, per uso di contener li;|uidi ed altri oggetti, come salumi, farina, legumi, catrame, polvere da cannone, ecc. - Il Barile ad uso de' salumi dicesi anche Bariglione
cerchiala,

secondo

materie che vi

Baronata
cone, ecc.

s. m. Barone: Ti.olo di nobilt. Barone con l'effe, e vale Briccone, Farfan'e, Forca, Gogna, Cialtrone, .Mascalzone: Persona di mal affare. s f. Baraonda: Unione di gente che procede confusamente e senz'ordine; altrim. Frotta, Stormo, Turma. s. m. Baronata, Bricconata, Bricconeria, Birboneria: Azione da barone, da bric-

Barrica
Sbarrare,

Barile,

per l'na specie di misura di liquidi , e di vino; e in questo senso nel dialetto di gen. femm. : IJnn-a bari d'uio,

v. a. Barricare: Impedire il passo ai nemici attraversando le vie con carri, bolli, alberi ed altro; altrim. Asserragliare, Abbarrare,

segnalamenle d'olio e
de

"

nel

vm,

ecc.; l'n barile d'olio, di vino, d'acqua, ecc.

g Barricse n. p. Barricarsi, Asserragliarsi, Abbertescarsi: Fortificarsi, Ripararsi, Chiudersi, Serrarsi

per La
barile.

quantit

della

materia

che capisce

dentro, puntellando
s.
f.

le

p;)rte
:

e simili.

Barricata
alle gabbie. T.

a-e gagge ; Bassi lerzernoli V. Tersoju.


s.

mar.
,

Propriam. Riparo di legname o d'altro attraverso alle vie per impedire il passaggio a' nomici; e in senso di solBarricala

Barila

m. Barilaio: Quegli che


s.
f.

fa barili

bit)

levazione per trattenere l'azione della forza legale,


Barricala, per simil. dicesi- di Pi cose
ticellate

gonce, zngole e simili.

ammon-

Bariletta
Quello che
vetnrali

Barlolto, Barilotto, Bottaccio:


di

che impediscano

il

passo.

si d pieno da vino.

vino

in rigaglia ai

Barsaminn-a
della
friitti

s. f. Balsamina T. bot. Mamord.cu balsamina. Pianta annuale, rampicante,

Barilotto
e Barlolto.

s. m. Bariletto, Barilotto, Barlelto, Dim. di Barile: Barile di mezzana grandezza. - Barilozzo dicesi propriam. Quello

famiglia

delle Cucurbitacee,

che produce

cucumiformi

d color giallo-arancio, rotondi,


i

ad uso di tenervi polvere, Tombolelto; dicesi Ogural. ad statura ed alquanto tarchiato.

Uomo

di

bassa

appuntali da ambe le parli, verrucosi, quali quando lorsemi involli son m;iluri si aprono e mostrano da una polpa rossa, la qual messa in bolligla con
i

olio d'oliva,

ed esposta a Torli raggi solari, dopo

CsOCU, Dizionario

Qcnoese- Italiana

114

BAS

BAS
vagliono Tenerlo a bada, Mandarlo da oggi a domani, Tenerlo a parole lungamente senza venir punto a quel che importa.

che sar macerata si pu adoperare come nn polente balsamo vulnerano. Dicesi unche Carenza,

Brsamo
sinosa, cui

Melo santo, Momordica, Vilicella. s. m. Balsamo. T. farm. Combinazione d'un corpo grasso e d'una sosianza reil

Bsig"o

calor della

mano

Lasla a liquefare:

e per simii. dicesi di Qualunque olio o unguento

s. m. Dndolo e Dindolo, Biciancole: Giuoco fanciullesco che si fa sedendo sopra una tavola tra due funi pendenti da allo, o in altra guisa, e facendola ondeggiare si muovono cos

prezioso.

d Per ; Balsamo del Per, Balsamo nero

Bal-

ciondoloni, alzandosi ed abbassandosi, secondo che li porta il movimento che lor vien dato.-

samo che viene


piccoli

in

commercio entro zucchelte o


si

Un

cocchi

assai odoroso e di sovente

adopera in medicina. Cacalia compressa. T. hot. Cacalia ficoides. Pianta indigena che ha le foglie compresse e di odore aromatico, per il che falsamente fu chiamata Balsamo del Perii. Alcuni condiscono queste

fa pure in altra maniera, cio un legno sopra un'altro, ponendosi due fanciulli, uno da un capo e l'altro daltal

giuoco

si

coll'atlraversare

l'altro,

alzandosi ed abbassandosi a vicenda, ed

allora dicesi

Altalena.
si

se in
in

sci bsigo; Dubbiare, Dubitare, Slare

dubbio.

Non

risolvere.

Jfodo

ligur.

foglie.

Barselletta

S
s.
f.

Barzelletta, Celia, Facezia

Detto faceto, Motto arguto e piacevole. S Pin de harsellette; Motleggevole, Motteggioso, Faceto, Scherzevole, Sollazzevole, Tutto facezie Piggi in barselletta iinn-a cosa; MetS Mette
tere

Tegn un in scio bsigo; Tener uno sulla corda sulla fune, ecc. V. sopra Bs'ig nn-a persnn-a in Bsigse.
s. f.

Bassessa
Nilt:

Bassezza, Tapinila, Meschinit,

Basig'a

Pigliare in

barzelletta

checchessia,

vale

Farne poco conto. Stimare che sia detto per celia. Tenere o Volgerlo in celia, bench sia detto sul
serio.

Barselletta v. n. Barzellettare, Celiare, Motteggiare:

motti

Dir delle barzellette, Scherzare Discorrere burlando e scherzando.


s.
f.

con

Azione bassa, meschina, vile. s. m. Bazzica: Giuoco di carte, che si fa per lo pi in due persone ed anche in quattro e in cui le carte contano ciascheduna il suo numero, e le figure coniano dieci; il numero al quale si dee giungere per vincere la posta suol essere il 31, e se uno piglia tante carte che col loro contare passino questo numero, egli dicesi Spallato
(sballuj, e perde tulli
i

Baruffa

BanifTa, BarabufTa, Tafferuglio,


plur. Rovescie.

punti gi

fatti.

giglid; Bazzica gigliata, ed in Tose. Bazzica con

Scompiglio V. Badalffa.

Barnl
liste

s.

m.

T. calz. Quelle

larghe di cuojo, di color diverso, che all'imdella

boccatura

tromba (gamba) dello


:

stivale

Basa

restano

come

rovesciate in fuori.

V. a.

Basare. Voce dell'uso


i

Fondare, Fer-

giul, dicesi Quando in mano d'uno de'giuocatori sono due carte consimili, come due re, due regine, due assi, ecc. Bassig-g-ia s. f. Baciucco, Baciucchio, Finocchio marino, Finocchio selvatico. Erba di San Pietro, Frangisasso, Critamo, Critmo, Crilmo ma-

mare, Stabilire su checchessia ranze e simili% Basse n.

disegni, le spe-

rino. T. hot.

Chritmum maritimum.

Pianta er-

bacea, della famiglia delle Ombrellifere, che cresce


in
al

Baseellcea

Bascetta
Bscetto

Basoi

p. Basarsi. Voce dell'uso: Far fondamento. Assicurarsi, Far capitale. s, /. Rastrelliera V. Vascellcea. s. f. Bassctta, Faraone: Specie di giuoco di carte. s. m. Violina. T. hot. Lychnis dioica Lychnis flos cuculi. Pianta della famiglia delle Carioflee, che trovasi ne' prati, e produce fiorelbianchi, senz'odore, disposti in panlini rossi nocchia bassa e poco guernila, quali si mostrano da giugno a settembre. Dicesi anche Licnide, Veronica de' giardini. Fior del cuculio, Margheritina gentile rossa, Oculus Christi. s. m. Basci o Bassa, Pasci: Nome presso i Turchi di dignit, che propriam. spetta a' governatori di Stato, provincia o citt, ma che si d pure ad altri ragguardevoli personaggi,
i

copia ne' luoghi sassosi, negli scogli e muraglie

mare; le sue foglie hanno un sapore salato, amaretto ed alquanto aromatico, e, prese in decozione, sono buone per l'itterizia e le renelle. de munte; Peucedano. T. hot. Fceniculuin porcinum. Altra specie d'erba, dalla cui lunga radice, allorch vi si fanno de' tagli, esce un liquor giallo, d'odore aromatico e forle, e di sapore acre. Nasce
ne' luoghi paludosi, ombrosi, marittimi, ne' prati

umidi e
agosto.

sulle

montagne, e

fiorisce in

luglio

ed

Basso
Il

s. m. Contrabbasso: Strum. in forma di gran violino, che ha quattro corde, e si suona

coll'arco; allrim. Basso.

Basso

La voce pi bassa

della

musica

conlr.

di Soprano.
Il

ti

Bassa, metaf. dicesi di Chi esige ubbidienza cieca,

Che non vuol

sentir ragioni, Despota, Prepotente.


f.

Basette
V. Baffi.
al

s.

plur.

Basette, Baffi, Mustacchi

per Colui che ha wce di basso, e canta in chiave di basso. basso a un; Far il contrabbasso a uno, vale $ Fd Aiutarlo e Sostenerlo con le parole facendone

buono
n. p.

il

detto.
s.

Basig-se

Altalenare, Far all'altalena,


al

Basso
f.ir

giuoco dell'altalena, del dndolo, Domlolarsi V. Bsigo. S Bsigd in l'n lugo ; Bazzicare, in senso neut. vale Conversare, Praticare, Usare in un luogo.

dndolo: Trastullarsi

m. Basso : Luogo basso, Profondit Parte inferiore. S A san d'ti e bassi; A forza d'altalenare o di
all'altalena

V.

tamoUa.

nn-a persnn-a

; Tener uno a dndolo, Tenere uno sulla corda o sulla fune, per aria, in ponte, in pendente, in pastura, Tenerlo sulla gruccia in croce o a cresima, Badaluccarlo j metaf.

% se in sci basso; Aver del basso, dicesi del vino allorch nella bolle vicino a finire ond'

che comincia a sentir di feccia. Fd d'to in basso; Far alto e basso, vale Far a suo senno, a suo arbitrio, a suo modo.

BAS

BAS
Sa.ssox'ilie'vo
:

116

Basso
letto

add. Basso: Che ba poca altezza: Questo


l'

troppo basso; Questo

letto

troppo

basso.
n

s. m. Basso rilievo Quel voro di scoltura ch'esce alquanto dal piano, che non resta in tulio staccato dal fondo.

la-

ma

va co-a testa bassa


colla testa

Basso, per Chino, Piegato, Vlto verso terra : , co-i iiggi bassi; E' va
bassa, cogli occhi bassi.
,

Sa,ssotto
feriore,

Bassoventre
e

add. Bassotto: Di bassa statura.


s.

volg. Pancia, ed in term.

m. Bassoventre, Venire inmed. Addome

per Inferiore
l'

relativamente a cosa che


:

gli

sia superiore e della slessa natura

mce casa
la

Bassa
Sasta
buono,
ti

Addomine.
s.
f.

Bassura, Basso, contr. d'Altura:


basso, Al chino,

a ci bassa de
tutte.

tutte;

La mia casa

pi bassa di
M

Plebeo: Pers5nn-a de bassa condizin; Persona di bassa


per Abbietto, Umile, Infimo,
condizione.

Luogo basso. Parte inferiore. S A bassa m. avv. A basso, Al

valle,

ecc.

V.

bassa.

t)

per Codardo, Vile, Miserabile : A l' nn-a bassa vendetta; una bassa vendetta. Aggiunto di sole , vale Ora tarda , Versov il tramonto del sole: so l' za basso; 11
sole gi basso.

s. f. Basta: Cucitura a punti radi e lenti, che si fa solo per tenere al loro posto i pezzi d'un vestimento che si sia facendo per poi cucirli a

Basta, Sessitura, Ritreppio: Piegatura che

si

fa

per lo
cilo,

pili

da pie

alle

vesti,

fermandola col cufassi

"

per iscorciarle e poterle in seguito allun;

Aggiunto di prezzo, vale Prezzo poco, Prezzo


bassa, Aria grave, soffocata: impedisce il respiro, contr. di

gare a misura del bisogno

anche per or-

vHe. S

namento.

ia bassa; Aria
Che
soffoca, che

Basta

V.

n. Baslare:

Essere assai, a bastanza,

Aria libera, aperta. Bassa gente; Gente bassa, vale La plebe. S Basse veje; Basse vele. T. mar. Le vele di maestra,
di trinchetto e di

a sufficienza. Esser bastante, sufficiente.

a paratia; Basta
un contratto.

la

vale A' galantuomini

la

parola, detto comuniss. e parola data come fosse


cuore, vale

mezzana.

/'onmo ;
dire.

Bastar l'animo e
il

il

Aver ar-

8 Basso d'aia; Basso d'aria. Dicesi di luogo, stanza simile che abbia poc' altezza. ti fnJo; Basso fondo. Parlando di fiume, mare, ec, dicesi dov' poc'acqua, Io stesso che Poco fondo.
n

Dare

cuore

(di

fare o

dire checchessia);


di
i

e talvolta Esser capace, Riuscir possibile:

N m'

baslH l'anima de trovalo ; Non fui capace. Non mi stato possibile. Non mi fu dato di trovarlo.

uffiziale; Bass'uffiziale, Solt'uflSziale

Nome
di
furieri,

Basta
cos.

Busta cosci;

Basta, Basta basta, Basta


altrui

grado immediatamente inferiore a quello

Modo d'imporre
s.

silenzio.
,

uffiziale,

come

marescialli d'alloggio,

Bastardiu

m.

Bastardelle

Trovatello

rilievo; Basso rilievo V. Bassorilievo. ventre; Basso ventre V. Bassoventre. $ Bastimento de basso bordo ; Bastimento di basso bordo, dicesi Quello che non ha coverta, e che va a vele ed a remi. **S Ese z do cu e basso d'aia; Esser ridotto al basso al verde di danari. Modo basso e dicesi di Persona che sia in cattivo sialo di fortuna, che

sergenti.

Fanciullo esposto.

Bastardo

sost.

e add. Bastardo: Nato d'il-

d'uomo e di donna. Usalo come ad liett. dicesi anche Spurio, Illegittimo; e non solo di persona, dicesi per simil. di Tutto ci che traligna e degenera, n Bastardone. Poppajone, Succhione, Pollone falso: Ramo rimessiticcio che nasce sulle piante; cos
legiliimo congiungimento

chiamalo perch
spese degli

altri

infruttifero

si

nutrisce a

direbbe: Le acque son basse. S Fa man bassa; Far man bassa Non dar quartiere, Disfare interamenie. S Gente de bassa man; Gente di bassa mano, di basso affare, di bassa condizione V. Bassa gente.
si
:

parlandosi d'essa

rami.
di peso,

se bastardo; Non esser


once; dicesi
gittimi.
in

Esser di undici
ai

Toscana
s.

dalla

plebe

Non

le-

Bastardmine
trim. Bastardigia.

m. Bastardume: Progenie

Messa bassa; Messa


Quella cantala.

bassa, dicesi a differenza di

bastarda, Condizione o Macchia del bastardo; al-

Moddo basso; Modo


di

basso: Frase plebea,

Modo

Basta
s'adatta
il

s.

f.

Basto: Quell'arnese, che a guisa


le

parlare del volgo.

di sella portano

bestie da soma, e sui quale

S Oli basso; Oro basso o di ba.ssa lega, vale Oro di minor perfezione, e dicesi anche dell'argento. **S Paixi bassi ; Paesi bassi. Dioesi scherzev. per
Parli da basso, e

carico.
s.
f.

Baste
gamento

piur. Difese. T.
la

mar. Pezzi

di

le-

gno, che hanno


stimento, e
si

(gura del contorno del


al
la

ba-

comunem.
ti

le,

daggo un caso in

paixi

bassi...; \

vergognose: Ve do un
i

applicano

difenderne e garanlirne
della

bordo esteriore per bordatura dallo sfre-

calcio nei paesi bassi... S Sta basso; Star cheto. Sfar umile. Tener la cresta il cimiero basso. Modo fi^'iurato.

scialuppa, del battello, delle botti

Bas tetta
i

e di altri

S Tegni bassa nn-a persntn-a; Tener basso alcuno: Impedir che arrivi a' suoi disegni. Non lasciar che uno estenda o allarghi le ali. Tenerlo
cheto, a segno, in soggezione. S Te(,ni e moen basse; Tener le

che s'imbarcano o si sbarcano. Filza: Cucitura di punto andante, nella quale i punti dalle due parti, di sopra e di sotto, sono separati da intervalli eguali, e
pesi,
s.
f.

punti che sono da una parte corrispondono agli

intervalli

che sono

dall'altra.

mani

basse.

Te-

ner

le mani a s, vaglio no Non impiegarle a pregiudizio altrui.

alzarle,

Non

Punto a bastetta; Punto a filza V. Punto. Basti s. m. pi. Basti. T. mar. Due grossi pezzi
legno, che dalla ruota di prua, secondando la curva dell'opera morta, sono incastrati ne' riempimenti ^ e vanno a terminare da una parte e
di

S Vdxe bassa; Voce bassa^ vale Voce Che poco si senta.

ammessa,

116

AS.
ruota, servendo

BAT
come
d'orlo

dall'altra contro la
alla

Bat,

prua.
s.

iOa.sting-a.g'^io

m. Bastingaggio. T. mar.

V. a. Barattare, Abbaraltare, Cambiare, Scambiare, Permutare, Bazzarrare, Dar in barano, Far baratto o a baia lo, Far la baiallina: Cambiar

Specie di parapetto o barricala, che nei bastimenti da guerra si fa lult' ali" intorno di bordi per mt'tlere l'equipaggio al sicuro della moschel-

cosa con cosa. Dare o Pigliare una cosa in cambio


d'un'allra.

Bld qualche parolla cqn un; Barattar una parola con alcuno, vale

mico; questa difesa si fa con brande, con veccliie corde, con sacchi pieni di stcppa, di borra, di terra, ecc. Nei bastimenti mercaniili invece si forma di semplici assi, e serve a riparare il meglio che si pu la coverta dallo spruzzo
(eria del ni

Famigiiarmente discorrere
ed assolulam.

un po' con
Balista

altri.

!Ba.tista< (Tiju);

Tela balista,

Sto

Battista: Sp'^cie di tela di lino finissima.

delie oi.de e dal vento.

Sa.stiuii-a.s.f Bastina: Specie di basto leggero. iOa/Stixi s. ni. Bastione: Riparo fatto di muraglia,
i

s. m. Baratto, Barallazione, Barattamento, Cambio, scambio, Permuta, Bazzairo: Il barattare, Il dare o pigliare una cosa per un'altra. IBa-ttaexixiio s. m. Battesimo: Il primo dei

terrapieuato, per difesa de' luoghi contro

selle sacramenti della legge cristiana; Baltesmo,

nemici.
s.

Baltezzanienio.
% Tegni a battcexmo V.

m. Basto V. Basica. ^ / uxi se cunsctun a-o basto V. Aze. % Mette basto; Imbastare, Mettere il basto. Sa.stoii s. m. Bastone V. Bacco, n Bastone, ligural. vale Aiuto, Appoggio, Sostegno: bustn da mw vecciaja; Egli il ba. t stone deila mia vecchiaja, da pellcgrin; Bordone.

SO/Sto

baftcexim,o.

Ba^tta/g-;'!

Dndoli: Cose ciondolano o dondolano. dreluio; Berlocchi. Dal frane. Brloques. Quei
s.

m.

plur. Cindoli,

chr*

baiocchi
alle

bagatelluzze, che

si

portano sospese

catena degli orinoli da tasca.


s.
f.

'BtSbttsLgg.si
%

Battaglia, Fatto d'armi,

Com-

baltimeiilo: Affrontamento d'eserciti nemici.

da spassoa V. Bacco. da poll, ; Bastone da pollajo.

Finta battaggia; Battaglia

finta

o simulata: Eser-

Dicesi

figurai,

cizio di soldati in tulle le fazioni,

mosse ed evo-

per ingiuria a Persona sudicia, lercia, dall'essere un tal bastone per lo pi imbrattato dallo sterco

luzioni che occorrono nelle battaglie vere.

l'

5 so cavallo de battaygia;
battaglia.

il

de' polii.

vallo di
del

Dicesi Igurat.

d'opera

suo cao la-

d pild ; Bastone
legno messo
entro
il

pollaio

Posalojo

Quel

voro qualsiasi, nel quale uno abbia


prove.

fallo le migliori

per lo lungo da un

capo

all'altro

posano o dormono i polli. Bastone di flocco. T. mar. Specie di alberello, d'una grossezza poco considerevole, che situalo sopra l'aibero di bomprrsso, sul quale resta murato il flocco quando alla vela, e sopra
pollaio, su cui

Battag-g-ia
e dict'si
(Ielle

v.

n.

(lo

campane,
s.

Sonare a festa, a gloria, allrim. scampanare.


Btto
al

Battag'g-ia

in

a.

T.

e'

mugnai.

cui

si

riposa.

d pwgua; Asta o Canna: Quella mazza di legno, con cai si tiene l'ombrello in mano. Bustin di tarocchi; Bastoni de' tarocchi: Uno de' semi del giuoco de' tarocchi e di altri giuochi da carte. S Assazza o Baxd 5 bastn; Assaggiare o Provare
S
il

mulino, che col battere coiitinuamenie nella cassa del grano, d indizio al mugnajo che liitlora in questa evvi giano da mac nare; esso si arresta qua.itlo non ve ii' pi.

Legno altaccato mobile

Battag-giue
Stanti
forcuti
i

s.

f.

pi.

Baitaglioie. T.

murtn.

a sostenere

legno o di ft'rro, che seivono ripari o parapetti che si fanno in


di

un bastimento dappcrlnlto dove devesi prevenire


qualche accidenle o delle cadute pericolose, come sui bordi, in capo ai castelli, sul contorno delle coiTe. Questi parapetti chiamansi Filari o Filarelli

bastone, figur.

vale

Ksser bastonato.

Ti de bastn; Tirar di bastone. Voce deiiuso. Imparare o Saper l'arte di maneggiare il bastone. S Zg de bastn; Giuocare di bastone, lgur. vale
Bastonare.

di

batlagliol'-.
s.

Sattagg*io

Battaglio, Pattocchio: Quel

ferro aiiacialo dentro nella


s.
f.

campana, che quando


la

Ba-stn; Sa/Stu.
Castagneto,

Baslona'a, Mazzata, Bacchiata,


:

Colpo o Percossa di mazza, bastone, bacchio, ecc. V. Bacca.


Batacchiala, Legnala
v.a. Bastonare, Abbaslonare, Legnare,

Batacchiare, Bordare, e scherzevol. anche


a Legnaia, a Querceto,
lutti
al

Mandar
tutti

fa sonare; l'estremit del battaglio dicesi Pera o Materozza. 3 Quello chi n va in campann-a va in butt aggio; Quello che non va nel manico va nel canestro, ovv. Quel che non va nelle maniche va ne' ghe-

mossa, battendo in essa,

Pino, in Perticala, in
del

roni V.

Campann-a.
s.

villaggi

Fiorentino, e

Percuotere con mazza, bastone o bacchio V. facchezz.


:

modi

usati dal Buonarroti nella

Fiera

Sattagg'iu. Sattag-lion

A primma a se perdnn-a , a seconda a se bastnn-a; La prima si perdona, alla seconda si bastona, ovv. Alle tre si cuoce il pane o si corre il pallio, si d il cavallo. Irov. di chiaro significato.
s.
f.

{AJ V. A balucco. m. Baltaglione: l'n n'imero determinalo di fanti, p:>r lo p: non minore di cinquecento, n maggiore di mille, diviso in quattro, sei od otto compagnie, <d in due pani eguali che si chiamano mezzi-ballaglioni di destra e di
s.
f. Tabella, Bttola, Crepilegno con maniglie di ferro,

sinistra.

JStei^ttjita^^ek,

Pastinaca. T. boi.
la

Pa-

Sattandella
tacolo: Strum. di
la

stinaca suivu. Pianta che ha


salala.
Si

radice carnosa,

fu.siforme, d'acuto sapore, e mangiasi coita in in-

coltiva

poca estensione,
j^i

come ortaggio nei terreni di e come foraggio nella grande

coltivazione. Piace mollo agli animali cornuti e

con corda, che si suona settimana sanla invece delle campane. Ave a Icnguach'ap nn-a baltundella; Esser un ciarlone, un chiacchierone, dicesi di Chi parla
assai,

palle di legno attaccale

ingrassa; dicesi aucbe Pastinala e Baucia.

e prendesi per lo pi in cattiva parte.

BAT
Saette
Batl-re,
n
V.
a.

BAT
a ritirata;
del
i

117

Baltere: Dar percosse, basse, pic-

Battere

la ritirata.

T. milit. Dicesf

ehia'e ad alcuna p'^rsoiia.

ppr Vine<MT, Sconfiggere, Superare; e

lo pi di nemici in ballagiia. piT rrava;j|iarp: L'wgua a n'ha sempre batto o Zi-na a SavSnn-a; f/acqna ci ha inces-

dicpsi

per

"

p^r per grano o 5 gran. per Tendere, Mirare,


Baccliiare,

sanlemenle
e nxp.

balinii

da

Savona, Abbacchiare V. sotlo Batte


a
le

Onova

Battere

il

biade V. sotto Batte

Sonare tamburi o le trombe in segno che i soldati d bbano tornare a' loro quartieri o ritirarsi da un comtaitimenlo; e figurai. Recedere, Ritirarsi, Desistere da checchessia. a sella pe n poe butte cavallo; Batter la sella per non batter il cavallo, Dare al basto per non poter dare all'asino. Modo prov. e dicesi di Chi no! potendo vendicarsi con chi e' vorrebbe, si vendica con chi ei pu. de moen; Batter le mani, Batter palma a palma,
vale Applaudire.
rfi denti; Battere i denti, vale Percuoterli insieme per tremito, freddo, rabbia od altro, di uggi ; Balter gli occhi o le ciglia: quello spesso percuotere delle palpebre che si fa in serrarle ed aprirle. di p in tcera; Battere i piedi V. Pesta. e nxe, e castagne, ecc.; Battere, Bacchiare, Ab-

colare:

Avere nn flne partiVeiUo za duv'5 vu balle; Gi m'avV'iol

vedo dovVgli
1

Nelle Arti e Mestieri, vale Lavorare percnotendo il ferro, il rame, largento o altro metallo, con martello, maglio o altro strumenio. In Terni, marin. vale Portare, come: O vatcello 6 halle Cornelia d'ammiraglio, ecc.; Il
n

pr Essere 6 batte a

ba'lerp.

a cavaliere,

cittce ;

Dominare: Lo Sperone batte la

Spern
citt.

vascello balle !a cornetta d'ammiraglio o simile, per dire Ch la cornetta che sventola in cima all'albero mostra tal grado di chi lo comanda. Insistere, Durare, Perseverare, \on si ristare
di dire, di fare Hd hatlm tanto che finalmente ghe sn rsco ; Ho battuto tanto che finalmente
:

bacchiare, Batacchiare, Abbaiacchiare, vale Batter con bacchio o pertica le fruite col giiscio, come noci, nocciuole, castagne e simili, quando sono
sull'albero per farle cadere,
I

giudei; Batter

dell'uffizio.
fa

Si

dice volgarm.
dei mattutini,
si
si

Q'iello strepito che si


detti di tenebre, nella

in

fine

settimana santa, quando

scuote
i

il

crepitacolo o tabella (battunttella) o

sono riuscito. Cammirujre: Doppo tanto batte, finalmente ghe sn arrivu ; Dopo tanto battere , finalmente ci son giunto, a balla, ballon; Battere la palla o il pillone;
ci

balte con bacchette sulle pan^h'^ per far rumore.

e;

Battere le ore. dicesi

Quando

e se suo-

nano; altrim. Scoccar le ore. Sonar le ore. rissu d'nn-a slradda; Passare e Ripassare I continuamente per una via. Aliarvi di conlinnp.

dice

II

mandare

la

prima volta

la

palla o

il

Modo
I

figur.

pallone in giuoco.

vesti; Scamatare gli abiti V. Sbatte,

a birba;

Birbantare, Birboneggiare, Furfantare,


in

l'ungin; Pedovare, Camminare a piedi, e scherle scarpe. Voce furbesca. lungo; Mandar lungo. Tarlandosi della palla o

Viver di birb.i, va e \ ivere limosinando e ozieggiando; e talvolta Scroccare, cio Mangiare e bere a spese altrni. a campagna; Batter la campagna. T. mi Ut. Scorbirba.

Essere o Andare

zevolm. Spronar
del

ispiarne la sicurezza, per paese; e fignrat. Star sulle volte, Star sulle generali. Volteggiare, Saltar di palo in frasca,
la

rer

campagna per
il

pallone, vale Lanciarli assai lunsi in giuocando. - In voce furbesca vale Far la spia, che anche ilicesi Far la pera, la marachella.

iscoprire

mnwa;
tallo

Batter moneta. Coniarla: Improntar


(efiBgie

mefa

dell'impronta
pei'

o arme) di chi

la

parata o alle parate, dicesi di Chi con destrezza cerca di evadersi da qualche risposta, e
a' la

Andar

battere.

non vuole entrar in materia per evitar impegni. a carena ; Calcare : Premere o Battere la polvere
e
ricare le armi

figurai vale

carte false per uno , suo pr o per amor suo qualunque cosa: Per le batlieiva mncea fsa;

mncea fsa

un; Far

Fare

in

a a a

stoppaccio col battipalle o calcatore nel cada fuoco. cascia; Batter la cassa. T. mil. Sonar il tamburo.
lo

Per lui farebbe carte false. chu; Battere il cuore, Palpitare il cuore: Quel muovere frequente che fa il cuore per qualche
passione.

cattolica; Vendicare all'accattolica


\

d'accatto,

iver di

limnsi-ia,

Reggersi , Quesiuare.

(cero fin ch'o


tr'egli

l'

cado; Battere

diann-a; Batter la diana. T. milit. Si dice del Sonare che si fa il tamburo o la tromba alla
punta del giorno per destare i soldati. a generale; Sonare o Battere a raccolta. T. milit. Dare il segno ai soldati di raccogliersi in luogo

caldo, figurai, vale

ferro menil Non perdere n tempo,

n occasione, 5 fugo; Battere il fuoco. Batter l'acciarino: Percuotere la pietra coll'acciarino per appiccare il
fuoco.

determnalo, ed anche a'qnartieri o alle insegne. a lann-a; Scamatare la Inna, Diveltare: Batter
lana col camto ossa co. la vetta per distenderla e purgarla.
la

5 gran; Battere il grano, ed assolulam. Battere, Trebbiare o Tribbiare Cavarlo dalla paglia e dal guscio percuotendolo con correggiato (verzella)
:

pelle di bu, de vacche, di vitelli, ecc.; Tamburare. Voce usala da' macellai, quali quando
i

con altro. 5 lau; Colpeggiare. T.


ribattere
il

tessit.
il

Il

battere

il

polline contro

tessuto, alfine di radfilo

hanno ammazzalo nn
fiano,

vitello

un bue.

ecc., lo

gon-

drizzare e serrare ciascun nuovo

del ripieno.
il

ed acciocch
la

faccia spiccare

vento passando dapperUitto peMe dalla carn*, bastonano la


il

Un; Amagliare

il

lino: Percuotere

lino col

maglio, prima di scotolarlo, maciullarlo o gramolarlo, per diromperlo.

bestia con alcun-^

maz.e:

altrim.

Tambussare.

o porta; Battere all'uscio V, Picc. o pa; Dar le pacche V. Pa.

nemigo; Batter Rimaner superiore

l'inimico.
al

Nella milizia vaie


nel combattere.

nemico

118

BAT
fa
i

BAT
Ba,tteute

s.

d pei pe

cappelli; Cordellare, Accordellare.


il

m.

Battente,

Battitoio:

Quella

T. capp. Baliere coH'arco o a corda e sfoccare

parte degli stipiti, dell'architrave e della soglia

pelo da far cappelli. 6 poso; Battere il polso. Dicesi di quel moto in fuori che fanno le arterie, scorrendovi dentro il

d'una porla, eh' battuta dall'imposta.


Battente, Battitoio: Quella lista di legno attaccata

sangue.

5 reverso; Contrariare, Opporsi, Contraddire, Avversare: Dire cosa contraria a quello che si vuole si sta per fare. d so in qualche scj^o ; Battere il sole in alcun
luogo, vale Percuotervi co' suoi raggi,
colla sua

per ritto esleriormenle ad una delle imposte di armadio, guardarobe o simile, chfi batte nell'altra parte dell' imposta quando si serra.

da porta; Soglia: La parie inferiore degli usci, dove posano gli stipili. Dicesi Soglia intavolata
Quella che rialza alquanto e
del pavimento.
fa battente

all'im-

Arrivarvi

posta; Soglia liscia, Quella che riesce a piano

luce, Illuminarvi
;

6 tambo

col suo splendore. Battere, Sonare o Toccare il tamla

da picca a porta;
di

Battitoio, Battitore, Battente:

buro, Batter

cassa,

Tamburare, Stamburare
si

Quell'arnese, di ferro o d'ottone, fallo a foggia


martello, che
si

V. sopra Balte a cascia. 5 tempo; Battere il tempo,


sic.
Il

attacca agli usci delle porte


di

dice nell'arte

muFug-

misurare

il

tempo.
s'ingerire in cose frivole,

per picchiare. Se fatto in forma dicesi Campanella V. Anello.

cerchio,
fa

sodo; Star

in sul sodo, Star in cervello, vale

gire gli scherzi.

Non

gittce, vmn-a fortessa ; Battere una citt, una fortezza esimili, vale Percuoterla affine di atterrarla, il che si fa comunem. colle artiglierie. - nn-a cosa in scia faccia a unn-a persnn-a ;

ma tenersi nelle importanti e opportune. stacchette; Batter la marina, la borra, i denti, la diana, le gazzette. M. b. e scherzev. e vale Tremar per soverchio freddo.
nn-a

Risalto squadra che fondo colla cerniera. Battenti d bgatlo; Btiole: Due o Tre pezzi
la

da sctoa; Battente:
fascia del

di

palmi per ognuno, i quali, attaccati a qualche distanza fra loro nella parie superiore del frullone, poggiano liberamente sul burattello (ghndao) e vi danno continue scosse
legno, lunghi ire o quattro

mentre

gira,

per far cadere

la

farina nella sot-

toposta cassa; allrim. Battagli.

Ba>ttei*ia.
noni da
in cui

Batter checchessia

altrui

nel mostaccio o nella

s. f. Batteria: Una quantit di cancampo o da muro con quanto occorre,


il

testa,

vale Ingiuriosamente avventargliela.

posti in atto di battere

nemico ;,e

II

luogo stesso

nn-a b5nn~a o cattiva stradda; Correre una


via buona o cattiva, figurai, vale

sono disposte

le artiglierie in allo di battere.

Tener buono
Far
trilli.

% In Marineria dicesi Quella serie di cannoni che

cattivo

modo

di vivere.
trillo,

sono

da poppa a prua in

tutti

due

fianchi

un

trillo

di trilli; Battere un

delle navi

Nell'arte music, vale Far tremare la voce cantando.

Battestn
Ba.ttaa
dicesi
s.

da guerra. V. Scemmcllan.
f.

La La cosa

batte fra dui, fra tre, fra quattro, ecc.; batte fra due, fra tre, fra quattro, ecc., e vale
si

Battente, Battitoio.

T. de' legn.

Scanalatura nelle imposte degli usci o finestre,


e Quella parte

aggira fra due, fra tre, ecc.,

Non

esce

dell'imposta quando
di
altre

si

serra; e
si

che da due, da tre, da quattro, ecc. S A farsa de batte ; A forza di battere, cio D'insistere,

anche

cose che

si

aprono e

serrano a

toio

modo

delle

imposte.
ecc.; Batti-

di

perseverare.

Battna d'un spgio, d'un quaddro,


:

lengua a batte dove 5 dente 5 due; La lingua batte dove il dente duole. Prov. che vale Si discorre sempre volentieri di quelle cose, dove si ha passione, ossia che dilettano o disgustano. S A pu batte ci pochi giorni; La pu durare
pi pochi d.

Quella parte d'uno specchio, d'un quadro o


s'

simile, in cui

incastra

il

quadro,

il

cristallo, ecc.
:

Battezza
Amministrare
it

V. a. Battezzare e Batleggiare
il

Dare,
di:

battesimo.
il

Battezzare, per simil. Porre o Dare

Battezzarla

camme

voe; Battezzatela
o

nome come

pi

S Capi dove a va

a batte; Capire o Comprendere


1)

vi

dov'ella va a battere o a parare, vale Prevedere

e Conoscere il successo di checchessia. S Bttise n. p. Battersi: Combattere l'uno coll'altro gli uni cogli aiiri, e dicesi anche degli animali.

per Esser compare comare,Tenere Bagnare o Gettare


Figurai, vale

piace.

a battesimo.
in

capo ad

Se

il

combattimento

sta fra

due sole per-

alcuno acqua o simile.

d'wgua de

balletto V. yEgua.
il

vm;

Battezzare

vino, vale Annacquarlo.


Confetti

sone dicesi pure Duellare, Far duello. Battersi, per Battere se slesso. Darsi la disciplina.
Dibattersi, Contrastare, Disputare
in

Battezzag-gre
amici bambino.
agli

s. f. pi.

battesimali

Confetti, Zuccherini o simili

pr e in
vento

nell'occasione

che soglionsi regalare del baltesimo di un


Il

contra V. Scmbattise.

d'nn-acosa;
farne
il

Infischiarsi, Impiparsi, Farsi

Battezzo
battezzare.

di checchessia, vale Ridersene,

Farsene

beffe,

Non

s. m. Battesimo, Baltezzamento: Fa funzione del battezzare.

minimo

caso.

Battilballe

5 muccin d'nn-a cosa V. sopra Bttise d'nn-a


cosa.
di

peto; Battersi il petto: Picchiarselo in segno compunzione. S Bttisea; Battersela, Crsela, Svignarsela, Scamojare. Sbiettare, Mucciare, Far tela. Darla a gambe, e in modo basso Battere il taccone. Batter la calcosa, vagliono Partirsi
di fretta
,

s. m. Calcalore, Ricalcatoio. T. de'bomb. Asta lunga di legno, che da un capo ha una lunga capocchia, con cui si calcano la polvere e il boccone nel cannone: altrim. Rical-

calore. Stivatore, Batticarica, Frugalore.

- Batti-

palle dicesi quello del fucile, ed La parte ingrossala

Battilbirlba s.

capocchia della bacchetta. m. Birba, Birbone, Birbaccione,

Fug-

girsi,

Trafugarsi.

Guidone, Gaglioffo, Galeone ; dcesi d'Uomo scioperalo e poltrone che studia di cansar fatica e

BAT
Tivere in un

BAL
a

119

modo
s.

nell'altro

spese altrai.

SattSea.
relli

s.

f.

Battura. T.

mar. Canale

intadelle

Talvolla vale anche Scroccone.

gliato ad angolo, tutt'a lungo della chiglia

Sa^tticliu.
La

m.

Biillieuore: Palpitazione di
pigliasi

ruote di poppa e di prora, per incassarvi


finch

cuore per eccessiva paura; e


stessa paura.
il

anche per

i toe l'estremit de' majpri e delle incinte, af-

s'uniscano

meglio

siano stabilite pia

S Avvi 6 battichu; Aver

batticuore V. Ave.

fermamente.

Sa/tticofFa.
di tela sul

s. m. BalliCoffa. T. mar. Pezzo mezzo verso il basso d'ogni vela di

JBa^ttezo

gabbia, contromezzana o velaccio, cucilo


la

sopra

per rinforzare questa parie e difenderla dallo sfregamento continuo della gabbia, controstessa

mezzana
arco
la
:

velaccio.
s.

s. m. 3Istola e Mstolo : Strum. di legno adoperalo da certe lavandaje per battere i panni affine d'estrarne con pii facilit il sudiciume. Lengua de battezo; Lingua affinata, aga/.za, dicesi ad Uomo cicalone, che favelli troppo; e prendesi per lo pi in mala parte.
s. f. Batosta, Carpicelo: Buona quanintende sempre di busse.

Sa<tticottii
lana collarco.
s. la

m. Battitore a
il

Colui che balie e sCocca

corda o ad cotone ed anche


si

10a>t tosta,
tit,

s'

Batliciilo.

Batosta per Contesa di parole.


d'esercito.

Sattic.
passa sotto

m.

T.

mar. Cavo che

gabbia o di velaccio, allorch questi si ghindano per metterli al lor posto, onde serva d'aiuto alla ghindaresse (cavo bn) e ritenga gli alberi nel caso ch'essa si rompesse.
M Batticulo, per Qualunque grossa fune che
vanti pei
si

rabazza degli alberi di

per Rotta, Sconfitta, Sbaraglio, Disfacimento


Figurai, vale Rovescio,
Sinistro,

Disdetta,

Danno, Perdita, Disgrazia:


battosta
tale
che,... Gli

tocc

tal

l'ha avo nn-a batosta che, Ebbe

disgrazia che....
s.
f.

passa

Sa.ttug-g>ia;
soldati,

Pattuglia:
lo pi

Un
le

drappello di
sott'ufficiale,

dietro a nn corpo solido e pesante, e tirasi sul da-

comandati per
le

da un

Ba,ttifu^o

due capi per farlo avanzare nel trainarlo. s. m. Battifuoco, Acciarino, Acsi

che scorre

vie d'una citt,


il

vicinanze d'un

campo, ecc. per mantenere


venire e discoprire

buon ordine o pre-

ciainolo, Acciajo, Fucile o Focile: Piccolo strun

le insidie.

d'acciajo, col quale

batte la pietra focaja per

Sa.ttg'g'i,
Far
la

V.

n. Pattugliare.

Voce

dell'oso:

trarne faville di fuoco che accendano l'esca.

Sa<ttifia>cca;
fa.

s.

ica: Dicesi

d'Uomo
m.

m. Fiaccone, Badalone, Fuggiindolente che va freddo a


Battifianco: Quella stanga

Sattinme

far checchessia.

Sa^ttifia^nco s.
asst*

V. Batlggia. Smallo: Un composto di s. f. calcina e d'altre materie; come pozzolana, matton pesto, polvere di marmo, ecc., mescolale con acqua e rassodate insieme, che serve per fare papattuglia

che

si

mette tra un cavallo e


greppia, aflSnch non
s.

l'altro nelle stalle


si

vimenti nelle stanze; altrim. Battuto.

presso

la

urtino fra loro.

!Ba<ttu
n

s.

m.

Battitore a corda o

ad arco V.

Sa^ttilu

d a Quell'artefice che ridfice l'oro in foglia per dorare. Nella Toscana dicesi anche a Colui che lo riduce in lama per filare, che pii propriamente
Battiloro:

m.

Nome

che

si

Batticottn.
Battitore.
fanciullo

T. cari. Quel lavorante, per lo pi nn una ragazza, che sottopone la pressa


colpi

direbbesi Filaloro.

della carta ai

del

maglio.
:

da gran;

Battitore o Baltidore
il

Colui che

col

Saittimaje
fabbro-ferrajo.

V. Battisuxoa.

coreggiato balle

grano e
T.

le

biade sull'aja per


in

Sa/ttima/U s. m. Sattima^ssa, s.

Battimano V. Cioccata. m. Battimazza : Ajuto del

separarle dalle spighe.

Satta;
La misura
sica in

s.

f.

Battuta.

mus. La divisione

Sattinetta,
elettrica alla

s. f. Torpedine, Torpiglia, Trmola. T. ittiol. Raja torpeilo. Pesce di mare del genere Bacza, che ha facolt di dare una scossa

pi parti eguali della durata o del tempo, in cai si &<;eguisce un certo numero di note; ed anche
del

tempo che d
a'

il

maestro della
i

mudi-

battendo
di

cantori.

mano

e al braccio di chi la tocca,

M Battuta, per Quel ruotolo di caria, con cui


rettori

intorpidendoli,
w

musica battono

la

misura dei tempo,

Accattona: Chiamasi cos da noi per dispregio Una donna che, nata di condizione signorevole ed agiata, caduta in povert costretta a mendicare
alluselo dei Signori,

che anche dicesi Battente.


n

ma

per quanto pu, secondo

il

procura d'andar vestita, suo primiero stato.


: Macchina da pianmaglio: altrim. Berta.

Fardata, Zaffata: Molto pungente verso alcuno: g'ha desio nn-a battu ; Gli diede una fardata.

do

balla, d ballon; Battuta:

Il

luogo dove

si

batte

donde
la

Battipa>li
tare
i

s.

m. Battipalo
s.
f.

suo contr.

manda la pal.'a o il pallone; il Ribattuta. - Se inlendesi l'Alto del


si

pali

a percosse di

mandare
cesi

palla

il

pallone all'avversario, di-

Sa>ttsu.xoa>

Battisuocra.

T.

botan.

Pseudonarcissus. Pianta che appartiene alla famiglia delle Amarillidee; i suoi fiori sono d'un giallo leggero. Coltivasi una sua variet a flore doppio, ed altra il cui fiore d'un bel giallo vivo. Dicesi anche Falso narciso. Narciso a tromba o iromlialo, N. romano, N. salvatico, Trombone, Collo di cammello.

Mandala, e Rimessa.
S Ave

in questo

senso

il

suo contrario

Sa<ttistio s.
si

m.

Battistero e Battisterio, antic.

Ballisteo e Battez/.alorio:

Ba.ttistr'a.dd.a
manda

s.

Luogo dove si battezza. m. Battistrada: Colui che


le

batta da balla; Aver Faccia. S Batta d'aspSlo V. Aspto. de poso; Battuta o Battimento del polso, Polseggiamento: Il battere dell'arteria del polso, e dicesi per dinotare tempo breve. Ba/ttixso s. m. Baroncio, Baroncello, Monello. Nome che si d a Quei ragazzi sudici e sfor-

faccia

camme a

faccia da pallottola V.

mali che

si

innanzi a cavallo per

occorrenze di

**Ba/ssa

v. a.

veggono birboneggiare per la citt. Imbavare, Scombavare, Sbavaz-

cbi va in carrozza, e speeialm. de' signori.

zare: Imbrodolare di bava.

120

BAX
s.

BAX
insieme e talmente si tocchino non vi appaja nessuno sp:!zio. 5 bastn V. Baslon. Bezuijna piggid de botte e bax brugo ; Bisogna slar cheto e baciar la scopa, o semplicem. Bisogna baciarla scopa; dinoia che Quando uno offeso da una persona della q'uile ha bisogno, non
nella superficie, che

**Sa>ssou
di

m. SLavazzone: Che s'imbratta

corpi ben uniti

bava.

"BassAu.
Bata. Bauza.

pari. Imbavato, Scombavato, Sbavazzalo: Imbrattato di bava. s. f. Bautta V. Beuta. s. f. Bavosa. Livorn. Galeeto. T. ittiol. Blennius ocellaris. Pesce di mare del genere delie

Biennie, delia lunghezza di du'^ decimeiri circa,

solamente

si

dee soffrire con pazienza,

ma anche
la

scuro simile a quello del ghiozzo fghlgginj; ha il corpo allungalo e compresso, il quale intonacato d"un umore o bava viscosa. Abita le alghe e le buche degli scogli. di tersaju; Impuntura. T. mar. Corda colla
di color olivastro

ringraziarla e mostrarsi contento; lolla

simili-

tudine dai fanciulli, che quando errano e son castigali, si fa loro

sputare
stati

la

stiua e baciare

la

scopa,

colla quale

sono

puniti.

qaale

si

lega l'estremila della vela all'estremit

del pennone,

quando

si

prendono

lerzeruoli.

Lmassa bauza; Lumacone mile alla chiocciola, ma senza


s.
f.

Bauzetta
Ba.^a
s.
f.

ignudo: Lumaca siguscio V. Lmassa.


ittiol.

dovieiva bax a tcera dov' mette i p ; E' la terra che (un tale) ca'pesla, dicesi di persona che abbia grandi obbligazioni verso ad un' altra.

dovrebbe baciir

Baxse

n.p. Baciarsi: Darsi scambievoIm.de' baci.

Bavosella. T.

Blennius

Baxa<loiiii.e

variabilis o Clinus argentatus. Pesce di mare somigliante in tutto alla Bavosa V. sopra Bauza.

s. f. Spadacciola, Pancacciuolo, Monaciicce, Erba spadma. T. boi. Gladiolus com-

Bava, Sbavatura: Saliva che cola dalla bocca de' vecchi, che hanno perduto i denti, e dei fanciulli che cominciano ad averli. n Bava, per Quell'umor viscoso ch'esce per se mede-

Baxaic
liscie,
i

munis. Fiore che nasce da una cipolla, che trovasi abbondantemente nelle nostre montagne. s. m. Basilico e Bassilico. T. boi.

Ocymum basilicum.
calici

Pianta che ha

le foglie

ovate,

cigliati.

Ha odore
di

di

garofano e

simo

dalle fauci deg'i animali,


gli

massime

arrabbiati.

di

spezie, e ce
la

n'ha

pi qualit e nomi. Si
baciare della

T. (Ielle Arti. Presso

orefici, scultori, get-

usa per

cucina.
s.

che che son dalla forma, per cui necessario che l'artefice rimetta e pulisca suo lavoro. il de vento; Bava di vento: Pccolo soffio, che non

tatori di metallo, ecc. dicesi Quella superfluit


i

Ba:x:am.aii
mano
simili.
altrui in

m. Baciamano
segno
s.

Il

hanno

lor getti, cavati

di

riverenza, d'omaggio e

Baxaprseve

m. Lauro rosso o Lauro spi-

noso. T. hot. llex aquifolium. Frutice che cresce


in abbondanza nei nostri monti. II tronco ei suoi rami sono flessibili, lisci, verdi il legno bianco, le foglie grandi, fitte, leggermente dentate, spinose,
,

si

distingue per altro che per un po' d'increspa-

tura che d alla superfcie del mare.

di ccchetti; Bavella: Quel

filo

che

si

trae dai boz-

Ba/Veen
bini

zoli posti nella caldaja, prima di cavarne la seta. d pappe; Riccio: Quell'orlo ineguale, che hanno intorno fogli di carta a mano e non ralllata. S Perde e bave; Sbavare, Sbavazzare: Perder la bava, Far bava dalla bocca. s. ni. Bavaglio e pii comunem. Bavaglino: Pannolino per lo pili addoppiato, e anche imbonito e trapuntato che si lega al collo de' bami

fiori ascellari, piccoli,


s.
f.

bianchicci e
:

filli

assai.

Baxilica
principale.

Basilica

Tempio

Chiesa

Baxilisco
alla

s.

m. Basilisco, antic Bavalischio:


in

Anfibio che ha coda binga e fittamente squamosa;

nuca una cresta


al

forma d'aletla;

sul

dorso

ed
in

principio della coda parimente una cresta

per preservarne le vesti dalla bava e dalle imbrodolature. In alcuni luoghi della Toscana dicesi

forma d'aletta Gli aniichi con un tal nome intendevano Uno spaventevole animale, di cui non

anche Babajola.
V. sopra Bavcen.
s.

Bvao

Bavceto

sii(ficieiti per conoscerlo e sopra del quale dissero molte favole, fra cui quella

dichiararono caratteri

Bavareize

m. Bvero V.
s. f.

Colletto.
:

Basili
mile
volta
n

che uccideva col solo sguardo. Specie di bambagino s. m. Basino


:

si-

Chiamasi cos Uno scudo d'argento di Baviera o di Germania, del valore di lire cinque e centesimi. Bavarese, per Una sorta di bevanda fatta di latte e cioccolata con giulebbe.
Bavarese
M Pettina. T. sart. Quella rimboccatura dell'abito, cappotto simile, che scende dal bvero sul davanti V, Matelolte.

al

frustagno,

ma

pi fino e pi forte, e tal-

Baxo

Bavette

tessuto con mescoianza di fili di canapa, Bacino; d min. di Bacio. d'Albenga; Bacino d'Alben?a. Voce nastra. Sorta di bozzolaio o pasta dolce che ci viene d'Albenga. s. m. Bacio, ani. Basio: L'atto del baciare. de chu o chi ciocca; Ba.'iozzo: Bacio dato di cuore, e sodo e appiccante. Bacio che fa scop-

s. f. pi. Stringhette, e nell'uso Bavette: Pasta da minestra a similit. di piccoli naslrini.

Bavettinn-es

Bax

f. pi. Stringheltine, e nelluso Bavetline. Dimin. di Stringhette V. sopra Bavette. V. a. Baciare, anlic. Basciare: Appressare le labbra chiuse a checchessia, e d'ordinario, pre-

pio; mi molo conladmesco. de Guida; Bacio di Giuda: Bacio o Carezza che ti fa chi vuol Iradirli. freido; Bacio asciutto, cio Senz'anima, Incon-

cludente.

mendovele sopra, poscia aprirle con qualche forza in segno d'amore o di riverenza. a man o e men a nn-a personn-a; Baciar la mano o le mani ad alcuno, per lo pi in segno di riverenza. ben insemmc nn-a cosa; Baciare, Combaciare, Combaciarsi, dicesi in senso neut. dell'Essere due

in cortexa; Bacio alla francese: Sorla di tacio che si fa stringendo lievemente le guance d'alcuno fra l'indice e il medio piegati, e poi baciandolo; ed carezza da bambini. % se un bcchin da boxi; Essere un hacio, Essere una bocca da baci, cio Che invita a baci. S Sssd un da-i baxi ; Mangiarsi uno coi bac, vale Baciarlo e ribaciarlo frequentissimamente.

BEC

BEO

121

Sa<zajotto
che
recasi
o'-rni

baraita
prei-'io:

m. Baradierc e Baratlioro : Colui bordo de' bastim^nli e comp-a o sorta di m Tcaniiuole e cose di poco
s.

Beccafig*o

s. m. Beccafico, Bigione. T. ornit. Sy via horlensis. Uccello di grossezza come una

passera, di passaggio in settembre ed

ottobre,
tavole.

allriin.
s.

Bazzarralore.
ornit.

Ba/ZU/iia,

m. Pigliamnsch'^. T.

Musci-

in

quale stagione forma

la

delizia

delle

chidmali perch

capa, (ienere d'uccelli dell'ordine de' Passeri, cos si pascono d'inselli, e parlicolarmenle di mosch. Hanno il becco depresso orizzonlalnipnlo, guernitodi peli alla base, colla punta

"Beccalin Becca. morto


Coni che
sotlerrii
s.

d peto giunco; Sterpazzola (Sylvia cinerea). V. Beccamorto. s. m. Beccamorto, Becchino:


i

morti.

Beccassa

pi

meno
collo

curva. Ce

nha
:

di pi specie; le

pi

d5 Pigliamosche fianco; bianco (Muscicapa d pelo rosso; Pigliamosche parva); grixo; Pigliamosche (Muscicapa grisola); sco; Pigliamosche nero (M. atriBlia
a
collo

coni"ni sono

le seiinenli

Beccaccia, Acceggia. T. ornit. Scoli/pax rusticola. Tccello di passo assai noto, che sia per lo pi negli acquitrini, di colore e
f.

grandezza simile
sottile e diritto,
ali

alla

albicollisj;

di

starna; ha il becco lungo, punta ottusa e rugosa, e le

p"llirosso (31.

proporzione del corpo piccole


Pittima piccola. T. ornit.
il

ed

inette

grigio

al

vo!o.

Blia nera,

de

ma;
il

Limosa

rufa.
in

capilluj. Tulle e quattro queste specie di

pas-

Altra specie d'uccello, che ha


allo;

becco rivolto

saggio annua
la

e,

pi o

meno abbondante secondo


iu

timoniere con otto o nove fasce irasverse


l'unghia del dito

lor variet.

Arrivano
s.
f.

primavera,

partono

nerastre;
dentala.

medio corta e non

in

agosto.

Sa>za<iiii-a>

mfe/^a; Baccello: Fava


spella; Bai-'iana
sia
tolta
la

Fava fresca sgranata. non ancora sgranala. sbucciata: Fava fresca, alla quale
Bagiana
:

Beccassin
lopux. Uccello

s.

fresca

di palude,

buccia.

Campo

de bazann-e; Baccellajo: Luogo

semi-

nalo di fave.

S Scorsa de

Suza.un.-a;
prire
zolai
i

di bagiana o di fava. Bazzana. T. de'mojai. Pelle di montone assai morbida, colla quale si usa cos.
f.

bazann-a; Guscio

col

becco

sottile e

m. Beccaccino. T. ornit. Scominor della beccaccia, lungo. Ce nha di pi specie.

reale, e volgarm. Pizzardella (Scolopax gallinagoj. rfa eoa /arjfa; Beccaccino a coda larga (S.BrhemiiJ. mazzengo; Beccaccino maggiore, Pis. Croccolon o Coccolone, Bicnt. Pasqualino, (S. gallinula). srdo; Beccaccino sordo, Pis. Frullino, Bient.

comune; Beccaccino

libri

quando

si

legano alla francese.

cal-

servono delle ba'.zane per foderare le scarpe e gli stivaletti da donne. Sa>za.iiotto add. Bazzotto, Guascotto: Quasi collo, iXon totalmente collo. - Bazzotto dicesi propria m. delle Uova, quando sono tra il sodo
si

Pinzacchio (S. gallinula). ucce li di questo genere.

il

pi piccolo degli

"Beccellan
Babazzn.

s.

m. Babbaleo, Badalone,

Tam-

bellone, Baggeo, Marzocco, Pappaceci, ecc. V.

il

tenero.
s.
f.

Sazi'a

per intimorire

Befana, Befania, ecc.: Spauracchio fanciulli V. Barbari.


a Giovine,

!Bazetta<s.

m. Mingherlino: Aggiunto

vale Giovine di piccola forma, di poca carne, debole e quasi crealo imp^rfello; allrim. Seriale.

Prood Ottenere checchessia con industria o con arte allrim. Beccare o Beccarsi su una cosa. Sassellala. Voci s. f. Sassatella dell uso: Co'po di sassolino, Sassalello tiralo altrui. Becclxelletto s. m. Sassolino, Sassellino,
:

"Becclxella v. a. Buscare, Buscacchiare


cacciarsi
; ,

Becclxella

Sassalello, Sassuolo, Ciottolino, Cioltoletto: Sasso

Seatifica
si

v.

a.

Beatificare:

Dare

il

cullo di
il

piccolissimo.

bealo dopo morte ad alcun servo di Dio,


fa

che

Becclxellua
nativo che
si

dal

papa dopo lunga


s.
f.

disamina.

Seatifioazin
zione che
fa
il

s. f. Imbeccala: Mancia o Dod fuor del prezzo stabilito; ma

B^'alificazione:
il

La funI

pigliasi

per

lo

pi

in

cattivo senso.

papa nel dare

cullo di bealo

Becchello
Portalinee
T.

V. Becchelletto.

ad

alcuji

Becca Becca
il

servo di Dio.

stamp. Piccola lamina

della stessa

(Nxe); Noce malescia V. Nxe

lega de' caratteri, e talvolta anche d'ottone, leg-

v. a. Beccare: Pigliare il cibo col becco, che proprio degli uccelli; e talvolta melaf..

germente uncinala ad un'estremit, che

si

colloca

camb'o di Mangiare: L' vegno 5 gatto e 5 s'ha beccu tutto; Venne il gallo e si becc tutto, n Beccare, per Guadagnare o Acquistare con industria con arte alcuna cosa : Ho beccu tre scili; Ho leccalo tre scudi. inn-a pcrsnn-a; Sbusar uno, vale Vincergli
dicesi degli altri animali in
tulli
i

successivamente sopra ciascuna riga della compO' sizinne sul composilojo, quando non interlineata, afiine di tenerla ferma, ed anche di facilitare lo sdrucciolamento delle lettere in esso composito/o. Zg a-o becchello ; Fare o Giocare a butta bottino: Specie di giuoco fanciullesco, che si fa tra due p lanciando da una data distanza un sassolino, cui
l'altro
si d il nome di becchello, e un dopo avvicinandovi una moneta. Quindi raccolte

suoi

denari: / ho becchce tutti; Gli

ho

sbusati

tutti.
s. f.

Becca

tulle le

monete
le

lanciate, e

accomodate l'una sulparte superiore,

Colpo che d l'uccello col bfcco; ed anche Quel tanto di cibo che piglia in una volta col becco l'uccello. - Bezzicata, Bezzicatura, Beccatura vagliono L'alto d-^l bezzicare, ed anche La ferita o margine che resta nel
:

Becca'a

l'altra
i

colla testa

(griffa) dalla

percuotono successivamente collo slesso sassolino, procurando per vincere di farle


pi vicini

voltare dalla parte opposta, cio da quella del-

l'arme (crxe).

bezzicare.

de bccchw; Dar beccate o bezzicale. Bezzicare, Sbezzicare, Dar di becco: Percuotere o


ferire col

Becclxezza v.
T.

n.

mar.

Dicesi di Quel

Beccheggiare, Tangheggiare, moto che fa la nave bar-

becco.

collando da puppa a prua, quasi che, alzandosi e(i abbassandosi a vicenda, dia di becco nell'acqo^.

t22

BEF
s. m. Beccheggio, Tangheggio, beccheggiare o tangheggiar delle navi. m. Becco La parie dura, ossra, per
:

BEI

3eccIi.ez2:o
T.

BefezzL
l^&^lx\x
s.

mar.
pili

Il

V. Mincion. m. Bacchellone, Baciapile, Bacia-

Becco
Io

s.

polvere, Beiihino, Bighino, Bigotto, Bigozzo, Biz-

acuminata, che tien luogo uccelli; ailrim. Rostro.

di

bocca

agli

zoco, Bizzochero, Capilorzolo, Collotorlo, Gabba-

deo, Graffiasanti, Picchiapetto, Pinzochero, Schiodacris :i, Spigolislro: Di voto affettato, Falso di voto,
Ipocrita.

V Becco, chiamano gli arleflci Qualunque punta che


nelle loro manifatture abbia somiglianza col

becco

degli uccelli.
rf6
si

Beg'lxiuajoi

V. Beghiniximo.
Bacchettoneria, BacchelSantocchieria:

clarinetto; Becco: Parte del clarinetto, che

Beg-Iiiuisiiiiios.m.

mette nella bocca quando si vuol suonare questo strumento. d5 gas; Becco di luce, o sempllcem. Becco: Il foro ond'esce ed arde il gas. S Ave paggia in becco; Aver paglia in becco, si dice Quando alcuno procede in modo da far conoscere che in un tal negozio egli ha nascosi disegni con qualche promessa , e che gi gli palese tutto ci che i tal negozio ci pu essere
di celato.

toiiismo, Bigollismo, Bizzocheria,

Ostentamento di santit, Falsa divozione, Ipocrisia.

Beg'lxiun.-a/

s.

f.

Bacchettona, Biasciarosari,

Beghina, Bigotta, Bizzochi^ra, Pinzochera, Bizzoca, Santessa, ecc.: Falsa divota V. Beghin.

Beg-dda;

s.

f.

Gozzoviglia: Mangiamenlo in

allegrezza e in brigala, fuor del consueto e dei

bisogno; e dicesi da noi Quella che suol farsi ordinariam. dalla plebe; ailrim. Stravizzo, Crapula,

Bagordo.

S %

Bagna
in

o becco; Immollar

il

becco. Porre

il

becco

Beg-dd,

molle, dicesi in ischerzo per Bere.

v. n. Gozzovigliare, Slravizzare, Bagordare, Crapulare: Star in gozzoviglia., Faro


Stravizi, crapule,

De
Fa

bon becco; Di buona bocca,


becco all'oca; Far
il

dicesi di Chi

bagordi.

assai di pasto e mangia di tutto.

Beg-ddn
alle

s.

m. Crapulone:

Chi

dedilc

Becco

becco all'oca, figurai. vale Conchiudere o Terminare il negozio che si ha tra le mani. Dar compimento a checchessia. s. m. Becco: Il maschio della capra: altrim. Capro, Caprone, Irco. contento ; H^tco contento. Becco agevole, Becco
cornuto, dicesi a Chi sopporta
il

crapule, alle gozzoviglie.

Beive
Il

V. a. e n. Bevere e pi comunem. Bere: Prender per bocca vino, acqua o altro liquore. Bere ; usalo assolut. si prende per Bere del vino,

e per lo pi soverchiamente, Ubbriacarsi : Mepii che aggice un p bevo; Parmi che abbiate al-

disonor conjugale.
Il

fotto; Becco con

Becco scivero, Becco indiano. Becco zucco, Gran monello, Cavezza; dicesi per ingiuria a Persona maliziosa, astuta,
l'effe,

sagace; e talora, parlando di ragazzo. Cattivello, Tristanzuolo, Tristarello, Furbacchiotto, Facimale,

quanto beuto. per Trarre a s Tumore, Assorbire, Imbeversi, Inzupparsi V. Scirbi. o catalann-a; Bere a cannella o a garganella, Bere a doccia, vale Bere senz'accostare il vasc) alle labbra, ma sostenendolo in aria versando in

ed anche Insolente.

bocca

il

liquore senza ripigliare

il

respiro.

Beccociatto
malo
dall'avere
il

s.

m. Mestolone, Palettone, Cucclypeata. Specie d'ucslargato e

gce

Bere a gorgale

Ber mollo per volla ad

chiajuola. T. ornit.

Anas
rostro

cello d'acqua, somigliante alla cicogna, cos chia-

spianalo a

guisa d'una paletta o mestola.

Di passaggio da

un fiato. a-o fiasco; Abboccare il fiasco o la zinna del fiasco, vale Soprapporre la bocca al fiasco per bere. a pittin a pittin; Bere a centelli, a centellini,
a cianlellini, a zinzini, Cenlellare, Cenlellinare Zinzinnare, Zinzinare: Bere interroltamenle e a
piccoli sorsi.

autunno a primavera.

Beccofins. m. Occhiocotto

sardo. T. ornit. Syl-

via sarda. Uccelletto che annida ed abita permanentemente, e sta di continuo celato Ira cespugli.
i

Bere pochissimo per volta.


a sorsi, a sorso a sorso, a pittin a

a sorsi a sorsi; Bere


pittin.

Beccostorto
Beecotoi*to

V. Beccotorto.

Sorsare, Sorseggiare V. sopra Beive

s. m. Crociere, Crocione, Pis. Becc'a forbice o Becco storlo. T. ornil. Loxia curvirostra. Uccello di becco grosso, duro e nero,

streppelli; Bere a scosse: Bere scomposlamenlo

e a riprese.

ricurvo, e colle mandibole, a differenza di tulli


altri,

gli

Becca.

che in punta s'incrociano. s. f. Gancio, Gancetto: Spezie di serratura, che si meile agli armadi o simili , ed Una lamella di ferro bucala da un capo, e dall'altro terminala in un gancio o becco, la qual conficcata dalla parte

moen; Bere colle giumelle, cio Col concavo delle mani accostale insieme. camme nn-a terrassa, camme un truggio, camme un turco; Bere come un lanzo. Bere ce! secchio, Bere a josa, Azzuffarsi col vino e co' bicchieri, Tuffarsi nel vino, Far la zolfa per bimmolie,
co-e
nella vetriuola, Caricar l'orza, Zizzolare. Sbevazzare, Cioncare, Bombare, Trincare, Imbollare: Bere in copia e largamente.

buco con un chiodo in una delle due imposte dell'armadio dove battono insieme nel chiuderle, accavalcia colla parte dov' il gancio un ganghero
del
fissato

Soffiare

Bedun
Il

neir altra imposta, e serve a serrarle.


s.

m. Beduino

Nome

degli Arabi del

e scagie d'itin-a persnn-a; B?re l'abbeveraliccio altrui, cio Quel centellino che altri lascia
nel bicchiere.

deserto, abitanti sotto la tenda.

BefTe

Beco, Bedano, Tanghero, Tarpano V. Tngao. (Fdj; Far bocchi. Far muso, Coccare, Far i visncci, Far boccaccia o le boccacce o le bocche: Aguzzare e scontorcere le labbra inverso d'uno in segno di dispregio.
cosa, vale

grosso; Ber grosso, dicesi figurai, di Chi nello cose di suo interesse e anche di suo onore noji la guarda lanlo pel sottile o ha pochi scrupoli

Fase beffe d'nn-a cosa; Farsi beffe d'alcuna

Non

istimarla,

Non

curarla.

di coscienza. cosa, Gabellarla. S Beivise nn-a cosa; Bersi una Ingozzarla, vale Crederla quand'ella della, aicorch non sia vera V. in SciCrbi.

mi
S Chi ci belve, meno belve; Chi pi bee, meno bee. Prov. e vale che Dai soverchio bere non si vive a lungo. S Chi n5 belve de viti; Astemio. S Z>a eujso. Bevcreccio, Bevibile, Beibile:
versi

BEL

123

Sella de g-iorno ;

Convlvolo o Vilucchio

a tre colori, campanelle a tre colori, volg. Bella di giorno. T. botan. Convolvulus trlcolor. Pianta

erbacea, annuale, che forma eleganti cespugli; bel-

Da

be-

Che

gradevole al bere.

% S
n %

D da belve; Dar bere o a bere o da bere; Porgere da bere. D da belve a-e bestie; Abbeverare. a-l vasi, a-e scloi; AnnafDare, Innaffiare i fiori. D i dince da belve; Dare il beveraggio, la mancia, la benandata. Dee da belve a-o prave che 5 cego l'ha sce; D bore al prete che il cherico ha sete, dicesi Quando alcuno chiede per altrui quello eh' e' vorrebbe per s. Fa bn belve; Dar buon bere. Dar gusto al bere, dicesi di cosa che mangiandola ci si beve su volentieri; il suo contrario Dar cattivo bere. L' bello sclgo quanto i bu no vuan belve; Quando buoi non vogliono arare o bere, non serve fischiare, ovv. Quando il bue non pu arare

suoi fiori, i quali lissima quando nell'estate apre hanno un contorno celeste, bianchi nel mezzo e gialli nel fondo. Si semina in primavera, e riesce
i

ne' terreni normali alquanto sostanziosi. de nutle; Gelsomino di notte. Gelsomino di Spagna, Gelsomino brachettone. Maraviglia di Spagna, e volg. Bella di notte, Fiore di notte V. VlntldSe. d'nz'e; Ornitogalo, Aglio florido, Aglio salvatico.

Cipollone bianco co'

fiori

rappa. Latte di
undici

gallina, Latte d'uccello, e volg. Bella di


ore. T. botan.

Ornltogalum umbellatnm. Pianta


i

indigena che ha
selle
di

bulbi
i

numerosi,

corto dei peduncoli,

fiori in

lo scapo pi corimbo, in num. di


al

od

otto, biancolattei

internamente, verdi

fuori. Fiorisce nell'aprile e nel

comune

in

tulli

maggio, ed campi o luoghi erbosi, dove

moltiplica eccessivamente.

Bella/donna,

tu puoi cantare, tu puoi cantare,

dicesi Degli

nomini svogliali o restii in fare checchessia. N belve de vln; Essere astemio, e nel volg. tose. Bere a sciacquabudella. bevlelva l'Adda; E' farebbe a bere co' nugoli. S Modo figur. e dicesi di Gran bevitore.
S

Belladonna, Erba bellas. f. donna, Solatro maggiore. T. hot. Atropa belladona. Pianta erbacea e perenne che elevasi da metri 1,30 a 1,S0; ha le foglie intere, larghe ed ovali ; i fiori d'un rosso bruno, pendenti e solitari;
le

di colore eguale a quello de' fiori, e

bacche arrotondale, grosse come una ciliegia, molto velele

Torna a belve; Ribere, Ricioncare. Versa da belve; Mescere: Versare


altro

nose. Si adopera in medicina per


il

sue

pro-

vino
bere.

priet narcotiche.

liquore nel bicchiere per dar da

% Zig

a chi belve

cl; Gareggiare a chi pi imbotta.

Sla.
gli

s. f. Budello, al pi. Budelle e com. Budella: Canale che con vari avvolgimenti va dalla bocca dello stomaco sino al sedere, donde conduce fuori

Leandro, Oleandro, Alloro indiano. Alloro rosa. Erba da rosa, e volg. .Mazza di S. Giuseppe, Mazza d'asino. Ammazza lasino. T. hot. Nerlum oleander. Pianta arborea, che fa bellissimi fiori, rossi, rosei, bianchi, screziati, doppi e semidoppi. Fiorisce

escrementi.

nell'estate e nel principio d'autunno.

An-

% Allighi e ble; Allegar i denti V. Allighi. S Cazze e Ble; Cascar le budella, il fiato, le braccia e simili, vale Perdersi d'animo, Scoraggiarsi,

ch'essa ha propriet venefiche.

d'autunno; Belladonna, Narciso belladonna. T. bot. Amaryllls belladona. Pianta bulbosa, producente secondo
in estale de' bellissimi fiori bianchi e rosei
la variet.

Perdere D de
lorare,

il

coraggio,

moen

In te ble;

Rimaner sbalordito. Dar nel cuore, Addo-

Riesce in

tutti

terreni, e re-

Dar cordoglio.

siste in piena terra nell'inverno se si

ha

la

pre-

S Leva e ble d'In ta


e ble

pansa V. appresso Mette

a-o

collo.

S Mette e ble a-o collo ; Levar le budella o Metter le budella in mano ad alcuno: Lo dice chi irato contro un altro minaccia volerlo uccidere.
S

cauzione di coprirla. de sia; Amarilli a strisce. T. bot. Amaryllls vitlata. Pianta che ha lo scapo cilindrico, i fiori pedicellali, bianchi,
le corolle

gradevolmente

strisciati di rosso;
;

hanno cinque divisioni imbutiformi


Coltivasi

gli

Rimescolare il sangne, e as* solulam. Rimescolare: Prender rimescolamento, agitazione e simili. Il Barbieri usa Rimesciar l'anima; Ira ed jimor, gagliardi moti, in fondo Le rimesciano l'anima potente. Le Stagioni, e. i. S Sclg e ble; Rompere il capo, Importunare, Infastidire, Stuccare, Aver fracido un tale. S Vomita e ble; Recer le budella, dicesi in modo basso di Chi sia molestato da continuo vomito.

Re mescla

e ble;

stimmi

solcali.

come

la

precedente.

BfelPe Bell'e
bile:

toen.
bell'e

avv. In buon dato. Molto, Assai:

Che n'a

ben; Ce

n'era in buon dato.

Ibon.

add. Mezzano, 3Iediocre, Passa-

Discreto nella sua specie. Che, senza esser


Bellezza,
:

ottimo, pu bastare allo scopo.

Bellessoi

s.

f.

Bellore, Bilt, Biella

Belt, Bello, antic. Parlandosi del corpo La


parti;

esattezza delle proporzioni di tutte le sue

"Blesecelie
di

m. Segaligno, Abbarberato, Asciutto, Allampanato, Lanternuto, Secco com'un uscio. Secco allampanato, dicesi in m. b. da noi
s.

parlandosi del Volto La regolarit e finezza dei


lineamenti, nella freschezza e colorito della car-

nagione,
n

Persona molto magra,


s.
f.

Slette

pi.

Budella d'agnello

complessione adusta. Budelllni, Budelline, Budella; accomodate in umido per vidi

Bellezza, per Belld persona, e specialm. parlan-

tr

dosi di donna.

per Piacere, Consolazione, Gioja

L'

nn-a
il

vanda. Voci dell'uso.

Slin
Uno
si

bellessa

veddllo
al plur.,

a cavallo; una

bellezza

31ela di culccio, dicesi da' macellai de' diversi tagli della coscia delle bestie che
s.

m.

vederlo cavalcare.
II

Bellezze
ecc.
;

Agi, Agiatezze, Dovizie, Facolt,

macellano, vicino alla coda.

Bella>

s. f. Ganza, Manza, Amante, Bracciata, Donna amata, Amica.

Se n fsse pe-a mogg, n saelva in sc bellesse ch'o l'; Se non fosse per sua moglie, egli non sarebbe in queste bellezze.

124

BEL
grazia a confnde a bellessa: Ta grazia con-

BEL
Lung'ora, Mollo tempo: V'ho bello; Vi ch'amai liii^ianiente.

ciammu pc d5
Persona, vale Che

fonde la bellezza, dicesi iroii camonte pirlaiido di persona deforme e di maniere scortesi. E bcUfSse n se mngian, ovv. E bollesse in ta jmgnatlu n se ghe mltan; La bellezza non si mangia o non si mette a tavola. Dettalo proverb. e dicesi a Chi
si

Sello
ha
Il

aild

Beilo

Aggiunto

di

belle/za,

Vasio, Avvenente, Leggiadro.

Bello: Aggiunto di animali, vale Ben formalo nella sua specie: Bello cun, Bello cavallo; Bel cane,

marita senza dote ed


I)

senza patrimonio.

Belliom. mi
le

m. p!ur. Begliomini. T. botan. Itnputiens balsamina. Fianla erbacea, rhe hii lo stelo t rosso e sugos , alto circa mezzo braccio;
s.

Il

foglie lanceolate, den:ate, liscie,


i

alterne supe"

Aggiunto di cosa, va'e B"n proporzionato, Apparente, Vistoso, Che ha in ogni sua parte la debita corrispond nza. Aggiunto di colore, vale Fresco, Vivace: Un bello c; Un bel colore.

Bel cavallo.

riormente;

tiori ascellari,

speronati, solitari, e che


la

variano

ta ito pel colore

quanlo per

grandezza.
Il

Dicesi anche Balsamino, Sposa novella.

Sello

s.
:

m.

Bello, Belt, Bellezza,

(Jrazia,

venenza
ivenli

donne quando prdan 5 bello Le donne quando perdono il bello

Avda

Il

Aggiunto di suono, vale Che ricrea l'udito: bello sn; Un bel suono. Aggiunto di odore, vale Piacevole, Grato, Soave: Sent che bell'od ! Sentile he bell'odore! Aggiunto a pranzo, cena o simile, vale Lauto, Sontuoso Un bello disn, Unn-a bella cenn-a;

Un

<

della giovenli
Il

opportuno, Cosa dicevole, conveniente, importante, ecc. bello


Bello, per Occasione,
:

Tempo

Il

Aggiunto
bello.
fa

Un

bel

pranzo,

Une

bel'a

cena.

di lempr, aria o simile, vale

Buono,

Chiaro, Sereno:

saeiva d' acciapplo in sci (ceto; Il bello sarebbe di coglierlo sul fatto. % And a-o bello; Far alla vittoria V. A-o bello
nel

tempo l' bello; Il tempo Anchu l' nn-a bdla giornd; Oggi
giornata-.

Il

2" significato.

villa,

% Ani'

se a-o
al

bello

Essere
%

bello o al
\

d'nn-a cosa; Andare o buono d'una cosa V. A-o


il

bello nel

significato.

"

Aoa ven

o bello; Ora viene

buono.

S Cose sci fa de bello ? Che fa di bello ? Che cosa si fa di bello ? Suole domandarsi a persona nostra

amorevole e famigliare, per sapere lo stato di sua sanit, o in eh-; cosa presentemente si occupi. % D bello m. avv. Un pezzo, Gran pezza, Un gran pezzo, Lung'ora, 3Iolto tempo: L' d bello che v'aspeto; un pezzo che vi attendo.
Il

per Grande, Bella Bello giardin; giardino. per Grazioso, Nobile, Cortese Pin de mance; Pien maniere. per Gra.ioso, Acconcio: Bello Belle raxoin; per Arguto: g'ha nn-a risposta; ha dato una per Piacevole Buono Dolce O ha un
Delizioso, Agiato,
Spa/.ioso
:

una

bella

Bella

villa.

Bel

Gentile,
di

belle

belle

>

ago,

stile

Bello

stile,

Belle ragioni.

Frizzante,

dceto

bella

Gli
,

bella
l'

risposta. bello

Il

Ri'erendosi a prez.o, vale Assai caro. Molto caro:

m' costu d bello ; Mi costalo assai caro. Talvolta usasi anche per Molta faiica, Molta difficolt,

simile: Gh' viisc(o d bello

afghelo
Il

Ci volle del buono o Ci volle molla fatica a farvelo andare. %

andd;

naturale; Egli ha un bel naturale. per Limpido, Pulito: l' un bello vin ; un bel vino. per Mollo Ghc n' di belli che n crddan a guoera; Ce n' di molti che non credono alla gu 'rra. Quante scarpe ve frstun i figjiu f Me ne frslan de belle; Quante scarpe vi consumano ragazzi? Di molte. Generalm. dicesi di Tutto ci che appaga la visla, che dotato di qualit eccellenti nel suo

se in
d'iyia

t bello

u'nn-a cosa; Esser


buono, nel
l'a in t
:

nel

bello
n

cosa, vale Esser nel

fiore, nel

genere,

Talora usasi com parola riempitiva: Sei

un

vigore di quella cosa


$

bello

da
in

bell'aze; Siete un bell'asino. G'h dceto

un

bello

zvent; Egli era nel bello della giovenli. Fd bello davanti e 5 treit dcrr ; Ridere

sco;
S Bella ! bella !

Gli

Bella

ht dato un bello scudo. Oh bella V. sotto Questa a


!

l'

bocca ed accoccarla dietro. Fare il bello bellino, il bellin bellino ad alcuno, vagliono Dissimulare con esso, Fargli in presenza dimostrazioni
d'affetto

Bell'arneize! Bell'arnese! Bel mobile! V.

per poi ingannarlo.


Infischiarsi

\ BeU'asi V. Asl.
% Bella

Bricconcello

Cattivello

Arneize. Buonalana

Fsenc d bello; Ridersi,


chessia,

Non

farne verun caso:

Me

di checne fasso d

comme
Un

un
di

fiore,

so; Be la come il sole o come occhio di sole. Una Venere, dicesl

bello;

Me

n'infischio.

donna ed esprime una singoiar bellezza,

S In sct ci bello V. appresso fn t c?tt bello. S In t ci bello; Sul bello, Sul pili bello, Nel bello duna cosa, vale Nel buono, Nel mejilio.

g Bell'e ben V. Bell'e ben alla sua sede alfabetica. Bell'e bn V. Bell'e bn aila sua sede alfabetica.

Nel colmo
coi V.

cosa; ed usasi comiinem. Fariirsi, .Andar via, lasciare, .Vancare,


di

quella

tal

Modo ironico, con cui S Bella giia ! BMla gioja tacciamo alcun di malizia o d'altro vizio o man!

camento.
S

Guastarsi e simili.
Ch'^

- Usasi anche
i

in

altro signifi-

calo: In t ci bello che i,he


!

manche a nwnwnt
?

gli

che
S S

gli

mnncheranno d.inari manch ranno danari?


i

Vuoi

tu

dire

Bell'ommo] Bella donna! Buon uomo! Buona donna! Buona femmina! Modi usati in parando chiamando con persona di bassa condizione, di cui non si sa il nome.

bello l' che...

Il

bello

che... cio La

cosa strana che...


bello 6 piaxe a tutti; Il bello piace a tutti, Le cose belle piaciono a tutti. S Pe d bello m. avv. Lungamente, Lunga pezza,

propriam. S Z;t'//'Mmd;Re:rumorp, Beliumore, dicesi d'Uomo allegro e faceto.


S And a-o bello V. Bello snst. buon dire, Aver S Ave bello di, bello fd; Aver bel fare, vagliono Aver agio, opportunit, ragione

BEL
di dire o d far*-; e talora

BEN
arrivare nell'intento,
A' l' bello quello chi bello, chi

125

Non

ma

l' bello quello

ti

ragione
fresco.

bench

tu abbi detto o fallo

quanto bai potuto.


$

piaxe; Non

bello qu?l ih^ bello,

ma

bello

bello rie;

Aver buon ridere, vale Aver buona


bel

quel che piace. Prov. di chiaro significato.


col

di ridere.

bello

zugo; Aver

giuoco V. in Avei.
soprascritta,

Questa a l' bella! Questa di pezza! Quesl' manico e coli' ulivo! vale Questa strava-

ii^e//o/'ru/i<(j;;)(zo;

Aver buona

gante, curiosa, grossa, massiccia.

figurat. vale

Aver buona
bella

cera, Esser sano, vigoroso,

Scappala bella; Scapparla bella: Uscire a salvampnlo da un pericolo, ed anche Passarsela liscia,
senza danno, castigo o spesa.

nn-a

man;
A

Aver una buona mano,

dicesi ordinariam. di

S Bel bello
piano,

ni.

avv.

Chi ha bella scrittura. bel bello, A bell'agio, Pian

pian passo, Passo passo, Adagio,

Gomo-

S Sta bello; fcta bellino o su bellino, dicesi propriam. a piccoli cagnuoli o altri simili animali domestici, e vale Sta diritto. Sta sulla persona,
in

damenle, ecc. S Chi bello e grazioso, chi brutto superbia;


Chi bello beilo e grazioso, chi brutto brutto e dispettoso. Prov. di chiaro significalo.
S Chi iivid ct bello
fi,

postura bella a vedersi.


i

Tutti
tare

belli se

fan prega

Tu

ti

belli si

fanno

pregare, dicesi Qu.Mido alcuno pregato a cana far qualsiasi altro, se ne scusa leziosamente,
bello tuxe'i
fu
s.

fa

citi

bella (eja;
tela,

hi

avr

e ci quasi per muoverlo a esser compiacente.

p
S Chi

bello refe, far pi bella

chi

meglio

Un
non

meg'io. Rider bene chi rider ultimo V. Tcja.

ha

bella

ha bella moglie,

mogg, a non ttfa a so; Chi la non tutta sua. 3Iodo prov.

Blo

di ch'aro significato. % Chi nasce bella a l' ha a dutta con le; Chi nasce bella nasce maritata, Chi ha le buche nelb>

n se pu scrive; Un mai scritto V. Taxei. m. Budello, Intestino.

bel tacer

cd; Budel cu'are. Nome plebeo dell'Intestino retto. B i de stocchefiscio ; Budelli di stoccofisso. Voce
delluso.
s.

Blon.

m. Budellone, Moccicone, Gocciolone,

marita senza dote. Chi bella non del tutto poverella. Dellali prov. che significano Le donne belle agevolmente trovano marito. S Chi nasce bello, nasce affortnu ; Chi nasse bello, nasce fortunato. Chi bello non del tutto
gole
si

Sllua;

ma dicesi propriam. delle doune V. sopra Chi nasce bella, ecc. S De novello tlio bello, de slugiSn lutto l' bn; Di nove lo tulio beilo, di stagione tutto buono. Prov. di chiaro significato. S E belle sun aminice, e e bruite sn piggice; Son
poverello, ecc.
le
b*'lle

Pecorone, ecc., dicesi in modo basso e avvilitivo ad Uno stordito e dappoco. 3. f. Donnola, e in alcuni luoghi anche Bellula: Animaletto mammifero, che bianco nel ventre e bruno nel res!o d'Ila pelle; la sommit della coda di color uniforme a quello de' piedi e del dorso; abita in luoghi nascosti e segna-

tamente nelle rive de' fiumi

si

nutre di piccoli

animali e di serpi. Belliia, s. f. Abbellimento, Abbellitura, Orna-

mento. - Parlandosi delle Gale cari


le

-ale

che usano
Abbiglia-

va-'heggiate, e
all'altro

le

bruite maritale. Prov.

donne
i,

nel vesiire,

dicesi

nel

plur.

opposto
'*$

Chi nasce beiia nasce maritala,


partita.

ma non sempre v^ro. Fd a bella; Far l'u'lima

BelPm
d'Uomo

men

e scherzevolm. Frnzoli.
s.

T. di giuoco

a'.legio,

V. Anild a-o bello in Bello sosl. bello; Far Lello, Abbellire, Abbcllare, Imbellire,

Belvedere

m. Bell'umore, Belhimore, dicesi faceto, the ha fanl.isie graziose. s. m. Contrammezzana. T. mar.

labbelliie.

Rimbellire.

Ben
Il

Fdla bella; Far:a di qu.irla: ghe l'ha fceta bella; Gliela fece di quarta, cio Gli fece cosa
il

V. Conlruviiiezzann-a. s. m Bu': Ci che si desidera e che, possi duio, iippaga,e Quello che per se stesso si debbe
eleggere in quanto eh e utile
e voluto da
ali

umano

consorzio,

da scollargli. $ Fd bello; Far


Il

Dio.

bello, Pavoneggiarsi,

Far modonne,
sosl.

stra

di s.

6 bello co-e donne; Far


il

il

beilo colle

Il

" n

6 bello davanti

vale Far con esse

grazioso, \o spasimante.

Bene, per Amore, Affezione verso ura qualche persona: Mi ghe vuggio ben; Le voglio bene. Grazia, Favore, Servizio, Benefizio: Om'ha fasto sempre (.6 ben; Mi ha fililo sempre del bme.

e 5 treit .erre
il

V. Bello

Il

bello sparito; Far

bello spirito: Mostrar

ecc.:

per Opere Luoiie, Opere virtuose, di piet, Bezugna ummid de fd d ben ;B sogna
alle

vivacjl d' ingegno ed Essere di piacevole conversa zione.


n

5 bell'urna; Fare
slravaganie.
belle;

il

bell'umore:

Mostrarsi

procurare di far del bene. per Cnsa che porti suffragio defunti: Quella roba vendetta,
fategliene dire tanto

anime dei

e faeghene di

fastidioso,

tanto ben; Quella roba vendetela, e del denaro


n

S %

Fune de
di

Farne di quelle coU'ulivo, Farne


bello.

marchiane o solenni.
Farsi

Fdse bello;
Azzimarsi,
Strebbiarsi,

Adornarsi, Abbellirsi,
Allindirsi,
Lisciarsi,
di

ler Tutto ci eh utile e di giovamento: A schugij'a a me fa ben; Il siero di latte mi fa bene.

Lene,

Rinfronzirsi,
Attillarsi;

Ben

chi

da poco; Allegrezza

di

pan caldo, vale

e parlandosi

tempo,

vale Farsi chiaro, sereno. Rasserenarsi.


n

bello
:

da roba

d'afri
I

Farsi Lello di erse al-

o fatiche, Vantarsi d una cosa senz'averci merito. Il bello d'nn-a cosa; Farsi bello di checchessia, dicesi del Far mos ra delle cose sue. $ L' bello scigod quando i bu n vuan beive y. Beive.
ailrui opiTa/.ioni

trui

Aitrihuire a s

Conlento passeggiero. % Ben de Dio; Bene di Dio: Abbondanza di denaro, roba e simili. tranquillit: Da S Avei ben; Aver bene, pace, quiete,

doppo ch'

l'

in casa,

non ho

avito c<

de ben; Da dopo ch'egli


Il

in casa,

nn'a non ebbi pi


in luogo

per

un'ora di bene.

ben; Aver per bene: Ricevete

di favore.

m
ligenza.

BEN
a' saziet
:

BEN

fa del benp, S Chi fa d ben s'aspte d ma; Chi si aspetti del male. Modo prov. di chiara intel-

S Chi

me vu ben me fu danze, e chi me vu ma me fa rie; Chi mi vuol bene mi lascia pianchi

per ben pascio ben pa per sta ben ma Molto ben per Prosperamente, Con buon evento E cose
l'
;

sciuto.

Assai,

Egli sta

male.

mi vuol male mi lascia ridendo, ovv. Chi mi vuol bene mi fa arrossire, e chi mi vuol male mi fa imbianchire. Prov. che vale
gendo, e
I

I)

veri

amici dicono
i

il

vero, bench talora di-

Il

ungono gli stivali. nasce un ben; Da un male nasce S Da un ma ne un bene, ovv. Non vi male senza bene. S Di tutto 5 ben d mndo d'nn-a persnn-a;
spiaciono, e
piaggiatori

ghc van ben; Le faccende gli vanno bene. per Diligentemente, Con accuratezza: Un travaggio ben fceto; Un lavoro ben fatto. per Lautamente, Del buono, e specialm. aggiunto di Mangiare e Bere: Se ghe pitta ben;


Vi

Dir mille beni d'uno, Levarlo a cielo. nn-a cosa a fin de ben; Dire alcuna cosa per bene, vale Dirla a buon fine, per buon rispetto. S D ben tutti ne stan ben; Il bene fa bene a tutti. Il bene bene per tutti. % se ben; EsSer bene, Tornar utile, Convenire: Saeva ben che ti sidiasci; Sarebbe bene che

Il

parla molto ben; Egli parla molto bene. per Sicuramente, Senza pericolo: / dince san stesti ben consegnce ; I danari sono stati ben conper Pulitamente, Ornatamente:

si

mangia bene.

segnati.
"

Il

per Strettamente, Fortemente Legatelo bene. per Interamente, Del


Affatto,

Lighcelo ben;
tutto:

Mice che
la

a
Il

btte

a segge ben pinn-a; Procurate che


:

ti

applicassi allo studio-

botte sia ben piena.

F d

ben; Far del bene, vale Esercitare opere


al-

per Comodamente, Abbondantemente


And

E dor-

di piet.

trui,

d ben a chi n se merita; Gettar le margherite o le perle o la treggea a' porci. Pettinar tigna, vale Far del bene a chi noi merita. per ben o a fin de ben; Far per bene, vale Far con buon fine o a fin di meglio. S L' ben avet di amixi finn-a a casa d diao
w

mto ben? Avete dormito bene?

d ben a nn-a persnn-a; Far del bene


Beneficarlo.

Amma
il

ben! Guardati bene! Avverti! ben; Andar Lene, Camminar bene, oltre
:

Il

signif. proprio usasi figurat. per Riuscir bene, con prospero evento, felicemente / affari van ben; Le cose vanno bene. de ben in megio; Andar di bene in meglio, vale Prosperar sempre pi. S Avvardd ben de fa nn-a cosa; Guardarsi bene,

V. Amigo.
S Mette nn-a parolla in ben; Metter una parola in bene, vale Parlar vantaggiosamente per altrui. S
lascia un momento de ben ; Non lasciar ben avere, Cruciare, Noiare, Infastidire, Perseguitare V. sopra Ave ben. S N poe fa de ben d'nn-a persnn-a; Non poter aver bene d'uno. Farti egli inquietare, Darti noja : N ne posso fd de ben; Non ne posso aver bene. ben l' sempre ben ; Il bene sempre bene, S L'elemosina ben fatta anche al diavolo. ben non e mai troppo; Il bene non mai S
troppo.

Avvertire dal far checchessia.


S Bell'e ben V.

Ben Ben Ben $ Ben

Bell'e ben in ordine alfabetico. ben V. Ben ben in ordine alfabetico. con ben V. Ben con ben in ordine alfab.

de spesso V.

Ben

ile

spesso in ord. alfab.


fischio
!

Esclamazione sdegno ad un tempo. Chi sta ben n se descmode ; Chi sta bene non si muova. Chi sta in agio non cerchi disagio. Chi ha buono in mano non rimescoli. Prov. d
!

un corno

Bene un

di negativa e di

chiara intelligenza.
S
$

De ben in megio; Di bene Andd de ben iti megio.


Di ben; Dir bene:
Parlar

in

meglio V. sopra

con

fondamento

di

%
S

S S

% S

ben n' ma; Il bene non mai male, Il bene sempre bene. ben vince ma, e ma f.... i schuggi II bene vince il male, e il mare batte gli scogli. tratta ben l' nn-a mncea chi se spende dappertutto; Il buon tratto apprezzato dovunque. voeise ben n csta ninte; A volersi bene non si mai speso nulla. Piggid in ben o per ben nn-a cosa; Pigliar per bene checchessia, vale Pigliarlo in buona parte. Rende ben per ma; Render bene per male. Voe ben a nn-a persnn-a; Voler bene ad uno, vale Amarlo, Portargli affezione. Voeise ben; Volersi bene: Amarsi reciprocamente.
Portarsi affezione reciproca.

ragione e di convenienza.

se ben arrangiu; Essere acconcio


feste,

pel d delle

cio Ridotto a mal termine o simile.

Fd ben;
stizia,

Far bene: Operar dirittamente, con giucon equit, con saviezza; e parlando di rimedi, bevande e simili, vale Recar giovamento.
Giovare.

Fdla ben; Farla bene: Guadagnare o anche Passarsela bene: Con le ghe a fasso ben; Con lai
gliela

faccio

bene.

Fase ben

voci; Farsi ben volere, vale Farsi amare,

Cattivarsi l'amore, l'affezione altrui.

Mangia

o Beive ben; Mangiare o Bere

bene,

vale Mangiare o Bere lautamente, del buono.

!Beii

avv.Bene, Ottimamente, A meraviglia: l'ha fasto ben a castigalo ; Ila fatto bene a castigarlo. M Bene, per Rettamente, Secondo il conveniente, il giusto, il dovere: O l'ha sempre trattu ben; Egli ha sempre agito bene. " per Acconciamente: dixe ben; Egli dice bene, n per Agiatamente O l' persnn-a chi sta ben; persona che sta bene.

nn-a cosa a nn-a persnn-a; Bletbene a chicchessia qualche cosa. Tornar io pr, in utile o comodo; ed anche Riuscire, Tornar bene o in bene. S N va ben, N sta ben; Non va bene. Non isl bene, Sconviene, Disdice. ben md; guasto o fatto. Maniera dino% tante Esser la cosa a repentaglio, di dubbio evento, cio Comunque sia per riuscire o bene o male.
% Mette ben
ler

BEN
S

BEN

127

Parla ben; Parlar bene: Parlar 'palitamenle,


ornalamcnie.

di Fonti battesimali, ecc., vale Consecrarli al cullo

divino
n

con

le

cerimonie e preghiere

prescritte

Passasela ben; Passarsela bene, agiatamente, ed anche Star bene in salute.

S Pens, ben ; Pensar bene, vale Pensar rettamente. S Seilise ben; Sentirsi bene, Star bene, vale Sentirsi bene in salute. S Sta ben ; Star bene : Essere in buona sanit, ed

anche Esser agiato, Essere


di

in

buono

stato,

Aver

agiatezze, sostanze, ricchezze, poderi. -Parlandosi

Vestilo simili, vale Esser aggrazialo, Tornar bene indosso: Mcb quella marscinn-a camme a ghe sta ben; Osservate come gli sta bene
quell'abile.

Parlando d'Armi, Bandiere, delle Tavole dei campi e simili, vale Recitare alcune orazioni, e far sopra quelle cose il segno della croce per pregar loro bene da Dio. Parlando di Cose di Tempo che ci richiamino alcun bene ogran,soddisfazione, vale Commendare, Lodare: Benediggo Ida e 5 momento che ecc.; Benedico l'ora e il momento che ecc. Manda un a fase benedi; 3[andar uno a farsi

dalla

Chiesa,

benedire, si dice pulilamenle e quasi in modo d' imprecazione a chi ci fa cosa che ci dispiaccia,
e vale I^fandarlo %
al

a ca; Adattarsi, Tornar bene al volto V. Ce a. S Sta ben c'nn-a persnn-a; Star bene con ano, vale Essere in sua grazia. S Tratta ben; Agir bene. Trattar rettamente, secondo il conveniente, il giusto. ben ttnn-a persnti-a; Trattar bene uno, vale
S Sta ben

diavolo.
ecc. la be-

Segn 5 a benighe; Dio, Il cielo dica, vale La prosperi, La protegga.


s.
f.

Benedizi^n
benedire.

Benedizione

L'atto

del

a benedizin a nn-a cosa; Dar


la

zione

la benedibenedica a una cosa, figurai, vale Rinun-

Usargli ogni sorta di gentilezze; e parlandosi di mangiare, vale Trattarlo lautamente, Dargli a

ziarvi affatto. Lavarsene le maai.

Non

impacciarsi

S S

mangiare del buono e del bello. Vue ben; Voler bene, Amare, Portar amore,
affetto,

Ben

n intrigarsi pi d'essa.
add. Ben educato. Ben costumalo, Ben creato: Educato nel buon costume. s. m. Benefattore, e nel femm. Be-

edcu.

ecc.

Benefatt
Benefica
Benefizia

Voeise ben; Volersi bene, Amarsi, ecc. XexL aecoiiiodLix add. Ben accomodato,

nefattrice e Benefattora: Chi o


v.
a.

Che

fa

bene

altrui.

Beneficare, antic. Beneficiare,


Beneficiata

Ben acconciato. Ben condizionato. Be]ia.i:*d.a; s. f. Benarda. T. mar. Botte

Benifcare: Far benefcio o bene altrui.


di lars. f.
:

Serata teatrale deattore, d'una

ghissimo cocchiume, da potervi facilmente introdurre un vaso per estrarne il liquore rinchiuso.

stinala a parlicolar benefizio d'un

cantante, ecc.; dicesi anche Serata.'

BexLa,i:*d>
intrisa o

s. f. Zafardata : Colpo dato con cosa imbrattata di checchessia.

Benestante
case, di

s.

m. Benestante: Possidente
Facoltoso.
fatto.

di

Seiia.x*doii

s. m. Baggiano, Barhalacchio, Pascigregge, Sermestola, Baccel da vedova, Ghian-

Ben

done, Baccellaccio, Barbacheppo, ecc., dicesi ad Uomo goffo e scimunito.

Ben fseto add. Ben Di Ben fortnu.


zionalo, Bello,

terre, di capitali;

Ben

fatto,

Propor-

belle

forme.

add.

Ben

fortunato,

Benav-

a,i<iiiu. add. Ben armato


add.

Armalo

di

Beneitin

venturato, Benavvenluroso, Felice. s. m. Pila dell'acqua santa: Vasca

lutlo punto.

3eii arjrang-iix

Ben acconciato o

Ben arrivu. add. Ben Ben venule: Capitato buon punto; ed anche Ben Ben Ikeii avv. Ben bene V. l-Jen ciantu. V. Ben complesso. Ben complesso; Een complesso, Imperarrivato.
in

acconcio. Acconcio pel d delle feste, vale Ridotto a mal termine e simili.
tornalo.

di marmo, pietra o metallo, di pi grandezze e forme, che contiene l'acqua sanln.- Piletta e in Lomb. Acquasantino chiamasi Quello, per lo pi di cristallo o dargenlo, che si tiene nelle case

accanto del
lino,

letto.

Secchiolina dicesi Quel secchio-

Bell'e ben.

d'argento o d'ottone, e con manico arcato, dentro il quale si reca l'acqua santa e l'aspersorio.

Beneitosssel

sonalo, Alliccialo, Tarchiato,


di carne.

Membruto, Pieno
:

Ben. con Iben

3en condLizionn add. Ben condizionato, Beneixi Ben accomodalo. Ben acconcialo. Beni Ben d.e spesso avv. Bene spesso. Molte Frequentemente. Ben disposto add. Ben Ben tenzionato. Ben e sopraddolali Ben dito add. Ben Beniamin m. Cucco e Opportunamente Detto dovere. famiglie dice Bene Bene Ottimamente A meravglia Dimadre. padre e
volte,

Di grosse membra. avv. Ben con bene, Bene sta Se ti ve(jni ben con ben, dunque ghe vaddo solo; Se tu vieni, bene sia, altrimenti ci vado solo.

disposto.

in-

Ma Dio santo! Ma benedetto Dio ! Ma per bacco Ma per dinci ecc. Esclamazione di sdegno, d'inquietudine o simile: Beneitossce ! sei sempre chi a frsciame ; Ma benedetlo Dio! voi mi seccate continuamente. Beneitossce! voi sei sempre arraggiu! Mi per bacco voi siete sempre imbizzito V. sopra Benedi. s. m. pi. Beni, Averi, Facolt: Possessioni di pi campi o prati, poderi, tenute, ecc - 1 Beni possono essere mobili, immobili o stabili, demaniali, comunali, ecclesiaslici, dolali, parafernali o
! ! ! t ,

inclinalo.

allodiali.

detto.

detto,

s.

volg.

dicesi

nelle

II

figliuolo

pi

Beniamino; amalo dal


di

dalla

Si

anche

Chi

il

cesi

mostrando soddisfazione
a.

di quello

che

si

detto e operato.

Benedi v.

Ben

prediletto d'un Superiore, d'un Professore, ecc.

immaneg-u.
ordito.

add. Ben

combinato,

Benedire, antic. Benedicare, e alla latina Benedicere: Compartir benedizione. Pregar bene da Dio a cosa o a persona.

Ben

Ben macchinato, ma

dicesi per lo pi

Ben ing-iarmn add. Ben


bato, Lindo, Attillato.

con astuzia o con frode.

assetto.

Addob-

Benedire; parlando

di Oratorii, pubblici

o privati,

12

BER
avv. Benissimo, superi, di Bene,
add.
Beninteso-.
I

BER
Fusaggine, e volgarm. Berretta da prete. T. Eoonyinus curopceus. Arbusto della famiglia delle Ramnf^e, il cui legno giallo simile al bosboi.
solo,

Senscimo

Seu

Ollimamenle.

inteizo

Aggiunto

di
si

lavoro, fabbrica, scollura o pittura, nei quaie riconoscano le dovute propriet.

ma

pi tenero, e

si

adopera da' tornitori

Benna,
per
lo

che; Ben inleso che. Posto avv. vale Purch, A condizione che. Con palio che. s. f. Benna : Veicolo sulle ruote, fatto

per diversi lavori, specialmente per fusi da filare; i suoi frutti si assomigliano ad una berretta da
prete,

donde

trasse

il

nome. Fiorisce

nella stale

di

vimini e buono a molti

usi, fra

ed comune ne' terreni umidi. Chiamasi anche Silio, Berretta da cardinali, Fusaria, Fusario,
n

quali da contarsi anche quello del

viaggiare.

Benone
timamente.

avv. Benone, Arcibene, Benissimo, Ot-

in

Fusaro, Evonimo.

Ben provvisto
fornito. Corredalo,

Bensci

Levdse aberettu; Far berBen teg'no Cavarsi ad segno Ben tox*nu Va nn-a bercila che cento Val una che cento Prov. Ben con perfezione Berettas. m. Modo femm. Ben trovix Ben incontrando Chi o Che vende berBen veg-no add. Ben venuto, Benvenuto, Tulio quanto capisce Ben Beretta una ed anche Colpo Ben visto add. Beneviso, Ben Gradito. Berettins.m.Berretlino: comMolto vobaeiante Ben voenta, avv. Ben capo. da ncutte; Di grado. Di buon grado. Berretto da buona BerPi che che portare T. Quel uomini Beo m. Acquajo, campo, che per r.cever da Zizzanioso, Commeltimale V.

di

add. Ben provvisto, B n Provveduto. avv. Bens e Bene s: Modo afTerm., lo stesso che S bene. S. add. Ben tenuto: Aggiunto di checchessia, vie Ben custodito. Ben conservalo. add. Ben tornato. Modo di salutare altrui al suo ritorno. tra-va/g'g-iii add. Ben lavorato : Eseguito
di

Monacella, Fungo marino. T. hot. Helvella mitra. Fungo buono a mangiare, che ha il gambo bianco e il cappello a foggia di mitra intagliata
diverse giiise di color vrrdaslro.
:

dell'ga; Ficina

La buccia dell'acino dell'uva,


berretta, Trarsi d

specialmente quindo vuota.


retta,
la

berrelta
di

alcuno, vale Scoprirsi

la testa in
citi

riverenza.

scuffie

pi

berretta

cullie.

di facile in-

lavoro.

terpretazione.

add.

trovalo:

di

sa-

Berrettaio. Berretlinajo, nel


:

lutare

alcuno.

Berrellaja, Berretlinaja
rette.

fa

arrivalo.

s.

f.

Berretlala:

visto, Accetto,

berretta;

dato colla berrelta.

Berrelta piccola

volenlinri.

al

lentieri,

Di

voglia,

Berretta o
fatta

notte:

volentieri.

ret a di coione,

a maglia,

usasi

s.

Gorello.
si

contaci.

solco

dagli

alla notte nel letto.

attraverso al

fa

l'acqua

**

ciceii;

Ci'cb-

digli altri solchi, e trarnola fuori.

tezzoso.
% Lasctse pggi

Berbexin
letto del

s.

m. Cingallegra piccola. Fior. Po-

tazzina, Buloyn. Fratino, e in qualche luogo Cincia

e Parozzolino. T. ormi.

Parus

ccerulcus. Uccel-

genere delle Cince, di color mollo somigliarne alla Cingallegra maggiore (Partssuaj, di corpo assai piccolo, che annida e rinviensi in tutte stagioni nei nostri monti. \e n'ha altre due variet, cio:
il

Bei*ettina

5 berellln; Lasciarsi pigliar addosso campo, rigoglio, baldanza, figurai, vale Lajciar che altri ti usi sopt^rchieri. V. Berelt nel significato di Berrettaio; notandosi per cha da noi con questa voce iniendesi Quegli che fa berreite da pre e.
s.
f.

Berettinn-a
pi dici
si

Berrettina, Berrettuccia,

Berbexin

s/fetto, Cincia col ciuffo

Bcrreiluola, Berriuola: Piccola berretta, e per lo

(Parus crislulusj, e il Burbexin ea lunga, Codibugnolo Codilungo (Parus caudalusj, che pur essi vivono e annidano nelle nostre montagne d'onde nell'inverno scendono nelle pianure e ricovransi negli oliveli.
H
tt

quella de fanciulli.
s.

Berettn

Fignoletto; Piccolo ciccione V. Ciavello.


Grifo, Grifone. T. boi.
cie di fungo

Berg-amotto
;
i

Pulypurus frondusus. Spemangereccio, assai grosso, di carne

m. Berrettone: Accresc. di Bergrande e alto, e per lo pi con rovescio; ed anche Quella coperta del capo, falla di pelle d'orso, ch^ u.^avano portare Granatieri. s. m. Bergamotto. T. bot. Citrus auranliuiii bergamium. Albero che poco si eleva suoi rami sono lunghi e piegh-^voli ; le
relta: Berretto
i

bianchi.'isima,

alquanto coriacea, e prrci un po' indigesto, che trovasi in settembre ed oltobre


castagni e delle querce;
le
il

ma

foglie lungiimenie

picciuolate, alale;

fiori

bian-

chi;

il

Irullo piccolo, spesso piriforme,

ed

alle volte

al pie de'

suo

stipite

diviso in molle diramazioni,


cioccolaite chiaro, imitando n

cui

sommit sono

ha un mimmeilone all'estreinil. Ksso s'ingiallisce nella maturit, e prende il colorilo del limone; la sua scorza liscia e sottile con polpa acre ed amara. Coltivasi nelle Calabrie e pi speciaim. in Sicilia. Le vescich'^lte della scorza contengono un
olio essenziale

fornite d'un cappello carnoso, odoroso, di color di

forma una specie di conchiglia chiamala aron a. Hawrne un altra


'Ila

variet detta

C/auarm
ed ha
in

bolrytis, e^\r<\mettle grosso


il

d'odor soavissimo e piccante usato


ulto del bergamotto.

e mangereccio, che nella forma imiia

pomo

d'un
"

dai profumieri,

cavolo

fiore,

cima

agli stipili

un piccolo

Bergamotta:

Il

f.

cappello bianco.

Beretta,

s, f. Berrelta e Berretto Copertura del capo falla in varie fogge e di diverse ma'eiie, ciatta; Berretta a tagliere. Dicesi quella berretta
:

% Pei bergamotto; Pera bergamotta, o semplic. Bergamotta : Sorla di pera morbida e sugosa, di cui

sonvi pi variet V. Pei.

Berla

dia
c:ii

campann-a;

Callivello:

piatta e bassa, nella quale

non

si

vede

la

forma

del capo.

Occhio da

pende il ballaglio di'lla campana. (lbattaggiodacampunn-o; *!aniglia: Quella parte


lo stesso

daprwve;
che portano

Berretta o Berretta a spicchi: Quella


i

del battaglio opposta alla testa, per cui


si

preti.

appicca con una striscia di cuojo

al callivello

BEB

BES
T. ornil.

129

Berlend-n

Berlicc
ficato.

s. m. Manrovescio e Marrovescio : Colpo grande dato sul viso colla parie convessa della mano volgendo il braccio. v. a. Beccare V. Becca nel 2" signi-

Pica caudata. Uccello

dell'ordine dei
della

Passeri, di color bianco e nero,

grandezza

quasi d'un colombo, atto ad apprender e imitar la

voce umana ove Dd a berta; Dar


quadra, l'allodola,

s'istruisca

da piccolo.
ciancia,
trave,
la soja,

la berta, la
la

la

Berliun-a.
davasi a certi

Pena che gi colpevoli per aggravarne la condanna


s. f.

Berlina,

Gogna

monna,

la

Dar cacca-

luogo pubblico alla vista degli accorrenti, e anche facendoli passeggiare per la citt, con iscritta appesa al collo indicante la
col vitupero, esponendoli
in

baldole. Dar moine o roselline, vagliono Burlare, Far paroline o per ingannare o per entrare in

grazia di chicchessia.

S L' passH 5
pili
il

tempo che Berta a flava; Non


filava.

colpa che

li

macchi.

tempo che Berta


s.

Modo
i

prov. e vale

w Berlina. Dal frane. Berline. Sorta di carrozza

molto alla, a quattro ruote e quattro posti , ha la cassa raccomandata a due forti cignoni e lesi por modo da levare ogn incomodo di scosse
,

non che

tempi son mutati, E' son passati

be' tempi,

Bertselo

m. Bertovello. T. pese. Strumento

da pescare, ed

Una

specie di gabbia col ritroso,


pesci di squama,
ecc. Dicesi

in tutto simile alla

nassa, se non che di figura


i

a chi vi dentro.

quasi rotonda; serve a pescare

S se a berlinn-a; Essere alla berlina, figurai, vale Essere esposto allo scherno, alle beffe, al ludibrio
delle persone.

come

orate,

mrmore,
f.

sparli, sarghi,

anche Berlabello, Berloello.

Bertag-nas.
alla berlina
:

Bretagna, Gran Bretagna o Gram-

Fase mette a berlinn-a; Farsi scorgere, Farsi


burlare o beffare.

brelagna. Giacinto doppio: Sorta di flore, ed una variet del Giacinto V. Giacinto.

% Mette
rai.
si

un a berlinn-a ; Mettere uno

Bertagnin. add. Bertagnino:

Aggiunto ad una

Schernirlo pubblicamente in pena di delitto; e figu-

Sparlarne e Fare che sia schernito, che anche


v.a. .'^piaccicare; dicesi di Cosa

Specie di baccal pi piccolo dell'ordinario e tenerissimo.

dice Battere la cassa addosso uno.

Berteggi
morternostri.

s. ra.

plur. Verticch, Bertocci,


di palle

Pa-

Iiei*iiiss.
altro

T.mar. Specie
le

rotonde

di legno,

bida, e vale Premerla colle mani, co' piedi o con

forate a guisa di palernoslri, che s'infilano con una

da renderla quasi come una panicela. S Bernissdse n. p. Spiaccicarsi. !Bei*iiisso s.m. Moticchio, Fanghiglia, Poltiglia: Quel fango che si forma nelle contrade della citt quando cade pioggia minuta V. Bratta, Pastisso. ^ Fd bernisso "nn-a cosa; Mandar a male una
cosa, Sciparla,
narla, e talora

fune,

onde formare
pi.

trozze, che facilitan l'ascesa


In

discesa de' pennoni

igo gli alberi.


Bertelle, Bret-

Bertella eal
i

Bertelle;
d'altro,

lelle,Cigne, Stracche, ed a Siena Dande: Quelle


strisce di panno, di pelle o

due

3Iantruggiarla,

Guastarla,

Malme-

anche bpi;iccicarla V. Bcrniss.

Berodo
Biroldo.

m. Sanguinaccio: Budello di majale di vitello, ripien di sangue acconciato con vari ingredienti, che collo si d a mangiare. In parecchi
s.

che si usano per sostenere calzoni, abbottonandone i capi al davanti e al di dietro, e facendole passare in croce per le spalle.

dscciuppo; Cinghia, Cigna, Cintolone: Quella che serve per portarlo ad armacollo.
s.

Bertoeli

m.

plur. Cavolini

Bimessillicc del

luoghi della Toscana, e specialm. a Lucca, lo dicon

cavolo. Nel coni, di Fir. diconsi anche Broccolini.

Bex'sag'g'ia
figurai.

v. a. Bersagliare:

Propriam. In-

festare colle batterio. Colpire

colle artiglierie; e

Tirare

come

al

bersaglio.

Bersag-liere s.m.
saglieri
i

Bersagliere. Diconsi Ber-

soldati che

si

mandano

spicciolati e a

branchi fuor della fronte del battaglione o dell'esercito ad esplorare il nemico, a tirare i primi colpi, a tenerlo indietro con un vivo fuoco, o a

Cos'ha da fa sccao rozn co-i bertoeli? Che ha da fare la luna co' granchi? Jlodo prov. che dinota la gran differenza che passa da una cosa all'altra; e per Io pi si dice a Chi, continuando un discorso, vi frammischia cose lotalmente estranee all'oggetto di cui si tratta. sccao rozu co-i bertoeli; Mescolar le Mesccid lance colle mannaje, vale Unire insieme cose disparate.

Bersag-g-io
d'unarme.

stamheggiarlo e pizzicarlo sui fianchi, ?cc. s. m. Bersugiio, antic. Berzaglio: Segno ove si drizza la mira per aggiustare il tiro

Bescliutta V. a.
altro

Biscottare: Cuocere

il

pane
fa

a modo

di biscotto.
s.

Beschett
caiiliirci

m. Cantucciajo: Colai che

biscotti.

M Bersaglio, figurai, vale Zimbello, Ludibrio, Tra-

Bescliiatto

onde: se o bersaggio d'nn-a persnn-a d'nn-a compagnia, ecc.; lissere il bersaglio di una brigata o di qualunque altro. Essere o Servire per zimbello o di zimbello ad una brigala, ecc.
stullo,

vale Essere l'oggetto di tulle le beffe e di


scherzi che da quelli
g
si

tulli gli

fanno,
il

Fu

5 bersaggio d'nn-a cosa; Far


il

trastullo,

il

s. m. Biscolto: Pane colto pi lungamente, e pi disseccato del pane ordinario, atlnch si conservi mej,'lio nelle navi. Ciascun pane di forma rotonda e piatta si chiama Castagnola Galletta V. Galletta. Biscolto, per riccolo biscotto a fette, di fior di farina, zucchero e altro; altrim. Biscottino, Cantuccio. Ce n"ha di pi falle e nomi, come Biscotto

ludibrio,

zimbello d'una cosa; e talora anche

della regina, l'iscolto reale, anicino, del


cio, ecc.

Lagacper

Bers

Malmenarla, Sciparla, Mandarla a male. s. m. Capanno, Cupo'a, Copei lo: Quella specie di vlte, che sogliono farsi nei giardini o terrazzi con legnami o ferri ingraticolali, sovra cui si fa rampicare l verzura per coprirle. Dal frane. Berceau.
s.
f.

Beschulti de cavallo ; Cavallina ischerzo allo Sterco del cavallo, g

dicesi

Imbarcdse sensa beschiilto; Imbarcarsi, Mettersi


mare, o simili, senza biscotto, dicesi figurai, debiti provvedimenti e senza i necessari riguardi.
in

del Mettersi all'impresa senza

Berta

Gazza, Cazzer, Cecca, Pica, Putta.

Cscou, Dfionafio QaHOUtM-IiaUano.

130

BET
CCstd SJ V. Cost.
dell'acdell'oca, si dice

BEU

Ses tento fFa d5J; Canzone o Favola


cellino,

Bestasso

Bettou

s.

m. Smallo, Getto. T. murai. Comsi

posto di calce viva mescolato subito con acqua e

Canzone
fine.

vellando, torna sempre sulle

Quando uno, famedesime cose, e mai

sabbione o ghiaja, che cosi caldo


Io stesso

mette in opera

e fa presto presa e indurisce moltissimo.

quasi

non viene a

che

il

Calcestruzzo.
s. f.

Sestetto add. Malauguroso, Malaurioso, Malauroso, Di caltiv'uria: Aggiunto a Persona, vale Di


infausto, di cattivo augurio.

Bettouica
Betonica
di grand'uso

Bellonica o Breltonica. T. bot.

o/ficinalis. Pianta notissima

che cresce

Chiamasi cos da noi

ne' boschi, e le cui foglie e fiori erano anticamente


nella

Colui che ha preso

il

latte della

madre o

della blia
il

medicina.

dopo

il

parto d'un secondo

figlio.

costui

volgo

attribuisce la propriet di far andar

male certe

Ese conoscio citi che a bettonica; Esser noto pi che la mal'erba. Esser conosciuto come l'ortica,
dicesi di Chi nolo universalmente a ciascuno.

Sestia.

fanno mentr'egli presente. s. f. Bestia: Nome generico di Tutti gli animali bruti, fuorch degl'insetti. Bestia, metaf. dicesi d'Uomo senza discorso, e che abbia costumi e faccia azioni da bestie. S Andd in bestia; Andare, Entrare, Saltare in bestia, Dar ne' lumi o nelle scartate, vagliono Andar in gran collera, in ismanic. S S'5 s'arraggia, 5 diventa nn-a bestia; Se gli monta la slizza, egli una bestia, cio Furioso e senza ragione. !BestLlite s. f. Bestialit: Propriam, Azione da bestia ; comnnem. usasi per Sciocchezza, Mattezza, Goffaggine, Sproposito da cavalli, onde: Fd
cose che
si

Bu.

s.

m. Bue,

antic.

Bo

e Bu, al plur. Buoi e Bovi:

Toro

castrato e domato.

Animale da giogo e da

macello.

sarvcego; Bisonte e Bissonte: Bue selvatico dei paesi settentrionali, che ha la barba sotto il mento,
la

gobba sulle spalle, e la testa coperta di finissima lana. % Collann-a di bu; Giogaja, Soggiogaja, Pagliolaja: La pelle pendente dal collo de' buoi. % uggi de bu; Occhi di bue. T. marin. Grossi
cristalli

semisferici, incastrati nella coverta del


ai

bastimento per dar luce


stiva e luoghi oscuri
di

esso.

camerini, dispense, vapori e certuni I

de bestialitcd ; Far mattezze, sciocchezze. Operare scioccamente.

Sestiamnie
bestie,

ma

dicesi
s.

m. Bestiame: Moltitudine comunem. delle domestiche.


s.
f.

di

Bestiassa

Bestiaccia, Bestione, Asinone,

Asinaccio, Animalaccio; dicesi per ingiuria a Per-

sona rozza, indiscreta, dappoco, scimunita.

Bestiu

s.

m. Puzzo

di bestino o di bestinaccio:

Quel fetore che mandano certi pesci ordinari, chiamali Pesci bestini, che non hanno squame, specialmente solto la pancia, come le razze, i polpi, i calamai, ecc.; ed anche 11 puzzo degli animali
selvatici.

gli hanno anche ne' fianchi, e questi aprono e chiudono in tempi di calma per comunicar aria nelle camere. basso e **S uggio de bu; Scudo d'argento. Modo proprio del parlare furbesco: G'h desto un uggio de bu; Gli diedi uno scudo. % I bu pe come e i ommi pe-a lengua; Gli uomini si legano per la lingua e i buoi per le corna. Dettato proY. e vale La parola dell'uomo un'ob-

bastimenti
si

bligazione.

Lengua de bu;

Biiglossa. T. bot.

Anchusa
la

of-

ficinalis. Pianta della famiglia delle Borragginee,

cos chiamata perch le sue foglie

hanno

figura

M Lezzo

Quel puzzo o tanfo di sudiciume che esala dalle persone che non hanno veruna pulizia negli abili, e mutansi radissime volte la biancheria; chj anche dicesi Caprino: spssa de bestin; E' sa
:

e l ruvidezza della lingua d'un bue. Dicesi anche

di

lezzo

di caprino.

Lingua di bue, Borrana selvatica, Ancusa. Mercante da bu; Boattiere: Mercatante da buoi. S Mette 5 caro avanti a-i bu; Mettere il carro innanzi a' buoi, vale Fare innanzi quello che si

Bestinn-a
ciuola,

V. Bestiolinn-a.
Bestiola, Besliuola, Bestic-

dovrebbe

far

dopo.

Bestiolixm-as.f.

Beslioleila, Besliolina, Beslioluccia.

Dim.

di Bestia: Piccola bestia.

Bestiou s.m. Bestione, Bestiaccia, Animalaccio,


V. Bestiassa.

S Mette zuvo a-i bu; Aggiogare i buoi, Giugnere i buoi: Porre ad essi il giogo sul collo. % N serve scigod quando i bu n vuan beive

V. Beive.
% Serra a stalla quando i bu son scappos; Chiuder la stalla quando son scappati i buoi, vale Pigliar rimedio quando non v'ha pi tempo. %

Betord-o

Bttoa

s. m. Mestolone, Navone, Minchione, Rapa, Zugo, Soro, ecc. Uomo di poco senno, di poco intelletto. s. f. Bettola, Taverna: Osteria dove si vende vino a minuto, ed anche da mangiare, e dove capita solamente gente di bassa mano.
:

Va tanti agnelli a Pasqua quanti bu a Dnd; La morie non guarda solamente al libro de' vecchi,

ovv. Al macello va pi capretti giovani che


la

d pntn; Batlello del fango. T. mar. Chiamasi con tal nome Una barca destinala a ricevere e
trasportar fuori del porlo

vecchi, ovv. iNon ha pi caria l'agnello che pecora. Dettato facile ad ogni intelligenza.
s.

materie eslratle col cavafango (ponton) dal fondo del mare entro il porto medesimo, per mantenerlo pulito,
le

Bug-a Ibg-ag-na V. A buga bgagna. Beletto m. Bauletto. Dimin. di Baule: Piccolo baule,

n Barcaccia, per similit. e in senso avvilitivo dicesi

Belo

g Sctoa a beletto ; Tabacchiera a bauletto. s. m. Baule: Sorla di cassa, tutta ricoperta


di pelle

pure

di

Qualunque bastimento vecchio, e non pi


navigazione.
le
Il

senza, foderata di carta o tela, e raffor-

atto alla

zala con rcgolini e con lamiera su coperchio con-

S Frequenta e bltoe; Betlolare, Frequentare


bettole.

vesso. Serve a riporvi la roba

massime per viaggio.

Bettoante
niere,

s.

m.

Bettolante, Bettoliere, Taverle bettole

Il

Panchina. T. murat. V. Coverta. Burello. T. mar. Legno tondo, che serve a for-

Tavernaio: Che frequenta

le

mare l'impiombatura d'un carro


S

collaltro.

taverne.

Fd

beiUi; Far

bauli, vale Disporsi a partire.

BEZ

lB
la

181
modo
la
si

belo; Far
Viaggia
giar

il

baule: Adattarvi

roba da

quella cosa di cui in certo

si

portare in viaggio.

e importa o

meno

di Necessit,

pu far senza, quale Mancafar senza io

cmme vn beto
baule o
i

camme
i

beuli; Viag-

mento

di

quello di cai

non

pu

come un

come
si

bauli, dicesi di Chi,

modo

veruno.

viaggiando, non osserva


e
i

luoghi pe' quali passa,

monumenti che

gli

parano dinanzi, n

costumi de' varii paesi, nulla insomma di tutto pu ammaestrarlo, e torna a casa pi ciuco di quando si mosse; ed prov. pari a quegli altri: Partir dentro una cassa e tornar dentro un
ci che
baule,

Andar

vitello

e tornar bue,

Andar mes-

sere e tornar sere.

Bug-g-io
**Beu.ssn,

s. ni.

Buco, Pertugio. Voce del coni.


plur.

bisogno. Abbisognare. Chi ha bezugno de fugo, porze 5 do ; Chi ha bisogno di fuoco paletta porti. Chi abbisogna s'arrenda. Chi abbisogna non abbia vergogna. Proverbi che vagliono Chi ha bisogno domandi, ed anche Chi ha bisogno non debb' essere superbo. S Fd bezugno o de bezugno; Essere o Far bisogno di bisogno. Bisognare, Abbisognare, Esser necessario; e talora anche Importare.

S Ave bezugno o de bezugno; Aver

V. Bevssd.
s.

Sussa>i
tutti
i

m.

Pruni:

Nome

generico di
i

S S

Fd

so bezugni; Fare

suoi agi:

Andar

del corpo.

frutici spinosi, de' quali si

vagliono

con-

Quando ghe sa 5 bezugno;

Al bisogno. Occor-

tadini per formare le siepi.


**ii

In

voce furbesca s'intende per Danari, Quattrini: l' omino chi ha di bussai; uomo che ha

Sezig-g-in

rendo, Quando occorrer o bisogner. V. Beziggio.


s.

Sezig-^io
sta

m. Mignatta,

Seccafistole,

Jlosca

danari, cio

uomo

ricco, facoltoso, ecc.

culaja, Frangicupola, Frangisedere, dicesi di Chi

**Bssn V. Bevssn. Fautta: Mantellina Seta.


s.
f.

sempre presso d'alcuno grandemente impor-

di seta

con piccol

tunandolo.

Sexo

cappuccio

di

color nero ad oso di n^aschera.

IBeziiiscio
tra
il

V. Abeto.
s.

add. Bolso. Dicesi di Persona malsana per troppa umidit e ripienezza, e di colore

Butta^l.

m. Bagattino, Pelacucchino, Para-

verde e

il

giallo; e talora

anche semplice-

cucchino. Frullo, Lupino, Cica, Niente: Cosa di

nessunissimo pregio, ed usasi per lo pili in questa simile locuzione: N ghe daeivo iin buttal;

Bezg-o
perch
i

un bagattino, un lupino, ecc. Bovina e i;uina: Fimo de' buoi e delle vacche che, oltre al servir di concime, si usa pure stemperato con acqua per coprirne l'aja non lastricata, il che nel coniado di Firenze dicesi Smerdinar l'aja, e nel nostro Impeigd l'wa \.Ma. Suziiiia^ V. sopra Buza. s. f. Bevanda: Ci che si bee per rinfrescarsi, por ristorarsi, ppr medicina. iBeverag'g'io s. m. Beveraggio: Slancia per bere, o II bere che si d altrui per fatiche o servigi prestati.- In marineria dicesi Beveraggio La mescolanza eguale di vino e d'acqua per la bevanda ordinaria delleqiipaggio. Be'vioii s. m. Beverone: Quella bevanda composta d'acqua e di crusca che si d a' cavalli o altri simili animali per ristorarli o ingrassarli. s. m. Bevitore V. Beviissn. Bevsst*, V. n. Bevazzare, Sbevazzare, Sbevucchiare, Sbeucchiare, Zizzolare: Bere spesso, ma non in gran quantit per volta. ]Be^ssa.ta> s. f. Sbevazzamento, Beveria: !l
gli

Non

darei
f.

mente per Gonfio. s. m. Occhione, Occhialone. T. ittiol. Sparus pagrus. Pesce di color rosso, che ha una macchia nera presso la coda, ed cos chiamalo
suoi occhi sono molto grandi relativaalla

Suza.

s.

mente
"

mole

del

corpo.

Soro, Piccione, Babbaccio, Babbaleo, Moccicone,

Castrone, Tulipano, ecc., dicesi figurai. scimunito e lalordo V. Babazzn.

d'Uomo

Sincola

s. f.

Ballerina, Cutrettola, e volgarm.

Be'rand.a

Biancola. T. ornit. Motucilla alba. Uccelletto del

genere delle Motacille, che ha il becco nero, il dorso cenerino e l'addome bianco. Pascesi d'insetti e

fabbrica

il

suo nido nelle buche de' massi,


s.

sotto le tegole de' tetti e negli editzi semi-diruti.

Siancomaiig-i.
vanda composta
altrim.
di

m. Biancomangiare: Vifarina, uova, zucchero

latte,

e altri ingredienti che si d a mangiare cotta;

Bevit

Biava
bot.

Crema.
f.

s.

Biada,

Avena

comunem. Vena. T.
il

Avena

saliva. Cereale noto,


a' cavalli.

cui

grano

dassi a

mangiare
l'
la

menestra a

a biava dell'omino

La mi-

biada dell'uomo, cio La vivanda pi soddisfacente e quasi necessaria.


nestra

bevazzare.

S Mercante de biava; Biadajuolo.


s.

Se^vssn.

m. Beone, Bevone, Bevitore,

Bia:xiiii

Trincone, Trincatore, Trinca, Cioncatore, Pecchione, Cinciglione, Gorgione, Succiabeone, Moscione: Chi bee assai ed a cui piace
il

vino, So-

Biasimo

v. a. Biasimare, poetic. Biasmare, Vituperare: Dir male della cosa di cui si parla, e mostrando in essa sconvenevolezza e difetto.
s.

m. Biasimo,

poetic.

Biasmo:

Il

lenne bevitore.

Seza.g-iiiiin.-a/
ortaggi,

s. f.

Erbajuola, Erbajola, Er-

barola, e volg. Cavolaja: Colei che

vende o rivende

come

cavoli, carciofi, rape, sdano, ecc.;

biasimare; ed anche Nota, Macchia o Difetto che risulta dall'essere biasimato. Bilbtoin s. m. Gallinaccio, Gallo o Pollo d'India e volg. Tacchino: Sorta d'uccello domestico, e
alquanto
la

nome da
presso
il

noi derivato dal torrente del Bisagno,

pii

grosso del gallo, che ha

la testa

quale sono

orti,

ove

si

coltivano esclusi-

Beza'vo

Sezug'iia

vamente civaje ed erbaggi. s. m. Bshvo, Bisavolo, Bisnonno, Proavo: Padre dell'avo o dell'avola. v. imp. Bisognare, Abbisognare,
Esser bisogno o di bisogno o d'uopo, Occorrere, Far di mestieri, Doversi. Mancamento di s. m. Bisogno:
n

parte superiore del collo coperta di pelle bitorzoluta, ora turchiniccia ed ora rosseggiante,

una Caruncopende sul becco. In alcuni luoghi della Tose, dicesi anche Billo. Soro, Bescio," Zugo, Avanotto, Cucciolotto, Carchiamala Caruncola, e
lella, la qual talora
si

sulla fronte
gli

allunga e

ciofo, ecc.

Bezug-no

bibbin 6 fa

V. Babilan. da scignda;

Il

lacchino

fa la ruota,

32

BIG
ralmente rotondi,
i

BIN
quali rizzali e incrociati nelle

dicesl quand'esso striscia l'ali e spiega la coda

a guisa di ruota come fanno i pavoni. bibbin fa gl gi; Il tacchino gorgoglia.

Roba da fa
telline

rie

bibbin; Cosa da

far ridere le

ranocchi, dicesi di Cosa


s.
f.

ridicola

al

maggior segno.

due estremit, dove legansi insieme fortemente, servono per inalberare gli alberi maggiori d'una nave. Chiamansi pure con questo nome Que' legni che si mettono agii alberi maggiori per rinforzarli, quando si vuol mettere in carena una nave.

33ilblbiiiJX-a
tacchino.

Tacchina: La femmina del


:

Biglia^
le
si

s.

f.

Palla: Palle d'avorio, di circa tre

dita di diametro, rotondissime, lustre, ora di color


s.
f.

Blbita

Bibita

Qualunque bevanda rinfre-

naturale, ora tinte uniformemente, or brizzolate,


quali sul prato del biliardo, percosse colla stecca,

scativa; e

comun.

nell'uso intendasi

Un

bicchiere

pieno d'acquacedrata o altrimenti acconcia, che si beve in ghiaccio nell'eslale.

urtano,

si

riurtano, si riflettono per venire in

fine a toccarsi in determinati

modi, o esser cacficco.

DSilbliotecio
sopranlende
alla
s.
f.

s.

m. Bibliotecario: Quegli che


%

ciate

nelle bilie (bscioej.

Bicocca

biblioteca, e ne ha il governo. Catapecchia. Dicesi di Casa posi

Fa

biglia; Far bilia V.


s.

Fd
il
i

Big-liard
ai

m. Pallajo:

vera, ridotta in pessimo s(ato, dove appena


possa abitare; allrim. Casaccia, Tugurio.

luoghi pubblici allestisce


giuocatori,
i

Sidan
Side
s.

ne segna
ne
s.

Garzone che nei d le palle punti e le purlile, ne


biliardo,
le

s.

m. Badile,

r.^wm. Scalpello

grosso ed

risolvo

dubbi,

compone

conlese.
:

augnalo ad uso d'incavar il legno che si vuol caFioroni, dicono pi comun. Scalpello. lettare ;
i

Big-liardo
di

m. Bid. Voce

dell'uso, dal frane. Bidet.

giuoco cos Tavola dove si

m. Biliardo e Bigliardo detto, non che del Luogo


fa
il

Nome
e della

detto giuoco.

Bidello

Bidou

Il

mobile fallo a guisa di cassetla, retto da quattro peducci e coperchialo, con enlro una catinella piena d'acqua ad uso di lavarsi le parti di sotto. s. m. Bidello: Chi serve all'universit, in un'accademia, in un istituto, in un collegio, ecc. s. Bidone. T. mar. Vaso di legno di forma cilindrica e cerchiato di ferro, con un beccuccio poslo lateralmente alla parie superiore, che usasi a bordo de' bastimenti da guerra per mettervi le razioni di vino de' marinai. Bidone, per-Una specie di vaso di terra della forma di un boccalone o d'una grossa brocca, contenente pi litri, che usano a tener sul banco i rivenditori di vino a minuto, per lo pi sempre pieno, per
servir gli avventori.

Bscioe d bigliardo; Buche o Bilie: Le sei buche, una per ogni angolo, ed una nella met
di ciascun lato di fianco del biliardo,

che diconsl

anche Buche o Bilie di mezzo, g Cian do bigliardo; Prato: La tavola del biliardo coperta di panno verde, eh' compresa fra le
quattro mallonellc (spranghe).

Spranghe do bigliardo; Mattonelle: Le quattro sponde che ornano la tavola, su cui si giiioca al biliardo. La parte interna delle mattonelle, imbollila

di

ermo,

conro

alla

quale urlano le

giuocando, chiamasi Battuta. Testwn do bigliardo; Lati di battuta: I due lati minori del biliardo, ove si principia ri giuoco.
palle
in

Voce

dell'uso.

Big-elo
l'uso.

Bite
Punle

s.

f.

pi.

Punte del mazzo. T. di cartiera.


mazzo, con capocchia a foggia di le quali servono a pestare i cenci

di

ferro, simili a grossi chiodi, conficcate del

s. m. Orlo filato. Rotolino. \ oci delOrlo ripiegalo sopra se stesso a mo' di piccolo rtolo, che si fa a fazzoletti, a pezzolti, a

nella base

guernizioni e simili.
t)

piramide tonda,

Bigorello, T.
ferzi

mar. La ripiegatura
dentro
la

del cucito dei

por farne caria.

delle vele,
si

quale va una corda,

Bif*rco
31al

s.

bigatto.
di

m. Furfante, Forca, Mariuolo, Tristo, Mal soggetto, Impiccalojo; dicesi a


affare.

che

chiama midolla.
s.
f.

Big-otta
nella
straglio,

Bigotta. T.

mar. un

lavoro di

Persona

mal

Alle volle usasi in senso

bozzellajo, in forma di sfera stiacciata, traforala

meno

cattivo,

e sta invece di Facimale, Tristan-

parte pialla con un


e

zuolo, parlandosi di ragazzo.

buco in cui entra lo con un solco nel suo contorno circov.


a.

Big-g-etto
lettera breve,

s.

m.
si

Biglietto o Viglietto: Sorta di

lare V.

Mocca.
Bilanciare: Agginslare
il

che

manda

fra
la

non

lontani,

come
o

Bilancia,

peso

da una casa

all'altra,

dentro

medesima

citl

terra, e in cui lo scrivnte suole dispensarsi dalle

per l'appunto. Adeguare, Ragguagliare; e talora anche per Considerare, Esaminare attentamente.

cerimonie ordinarie.
M Biglietto, per Qualunque piccola carta scritta per

Bilancili
di

(d reluioj

chietto d'ottone,

s. m. Ciambella: Cerche muovesi circolarmente in

memoria o de banca;
emessa

simile.
Biglietto

banca:

Carta

monetala
ri-

dalla

Banca Nazionale, autorizzala e


si

conosciuta dal Governo.

de teatro; Biglietto: Quello per cui


ingresso allo spettacolo.

ha

librer

Bilancio

de vixita; Biglietto di visita: Piccola cartellina, su cui si scrive o si fa incidere il proprio nome, e che si lascia poi per segno di essere sialo a
visitare alcuno.
Biglietto o Polizza del lotto: Quel

doppio senso contrario a seconda degli allernati opposti impulsi, che riceve l'asta della bilancia, su cui collocato mediante le crociere. Crxee d bilancin; Crociere V. Crxea. Rendiconto che il nes. m. Bilancio goziante fa a se slesso, o a' compagni o ad altri, dell'esito delle faccende enlro un dato tempo per
:

conoscere e dare a conoscere se


perdita, e quale.

ci sia

guadagno

-r d semenio;

biglietlo a slampa che il Bolleghino (Piggiu), dopo avervi scritto sopra numeri giuocati, taglia
i

dalla matrice e rilascia al giuocatore in garantia

del

pasamenlo nel caso


s. f. pi.

di

vincita.

Big'lie

Bighe. T.

mar. Due

legni gene-

s. m. Stadera a ponte o Ponte a bilico: Macchina per pesare mercanzia di gran peso e volume. .Bilin s. m. Bilione: Un milione di milioni. BixL (L'anno de San); L'anno di S. Bellino o di S. Bindo, la cui festa si celebra tre giorni dopo il giudizio universale. Modo di dire che dinota Un

Bilico

BIR
tempo che non verr mai pi
la

BIS

133

dicesi

anche Per

capra giovanna, o Per l'anno di capra Giovanna. IBnda. s. f. Fascia: Striscia di tela, di panno,
di

gante e sfacciatello; e talora anche per vezzo, e vale Furbetto, Monello, Bricconcello.

Bii*icclxiiia;ta> s. f.

Birrichinata e Birichinata

lana, di flanella

o d'altro simile tessuto,

la

cai

lunghezza varia da nno fino a dieci o dodici metri, la larghezza da tre centimetri fino ad otto, e che serve ad avvolgere le varie parti del corpo, s per contenerle, che per comprimerle, e finalmente per tenere assicuriiti sopra di esse i rimedi
e
n
gli

Biroccio

Aziono da birrichino, da monello. s. m. Biroccio: Spezie di carrozza a quattro ruote, con carrino, sterzo o cassa a due soli posti, la quale viene guidala da quello chs vi siede dentro. Oggid usasi por Qualunque legno leggiero a due o a quattro ruote.
Stravagante; dicesi

dicesi

apparecchi di cui si coprono. - Fasciuota, comun. Quella che si adopera nei salassi,

Bisbetico add. Bisbetico, Fantastico, Lunatico,


d'Uomo
difficile

a trattarsi.

Binda. T.

mar.

Striscia di tela cucita all'intesta-

tura della vela parallelamente agli occhietti de' terzaruoli per fortificarla; ed anche
tela

S Cervello bisbetico ; Cervel balzano, Capo a cantoni, cio Stravagante, Bislacco; ecc.

Una

striscia

di

Bisca.

V.

n.

Brontolare, Borbottare, Taroccare,

cotonina o d'olona, con cui


il

si

fasciano alcuni

cavi per impedirne

XSindn
di

s.

fregamento e logoramento. m. Bindone. Voce dell'uso. Specie


nell'uso an-

; dicesi di Quel borbottare che fanno tra s le persone disgustale o malcontente, per aver ricevuto qualche danno o simile.

Arrovellarsi, Dispettare

feltnccia
s.

larga otto centimetri circa.

Bisca<eso
far

s.

Sinello
3io]idin

m. Binato, Gemello, e

neta che avanza da un intero,

m. Rotto: Quella parie della moo non arriva a

che Binello: Quegli che nato con un altro in

un

intiero.

un medesimo parto.
add. Biondino, Biondetto, Biondello. Veiz. di Biondo: Che ha i cappelli biondi. add. Biondo, poetic. Flavo: Aggiunto di
il

Bisca;ixin.-ai V. Bscaginn-a. Bisca.iii1>ig'^ia< s. Briscola: Giuoco di


f.

carte

Siondo
%

Colore tra quello d'oro e


prio de' capelli o peli.

castagnino, ed pro-

Ti a-o biondo; Biondeggiare: Essere o Apparir


biondo.
f.

che si fa in due o in quattro, e che per vincere si dee fare 61 punto, pigliando via via la carta minore con la maggiore; e briscole (in dial. trionfi) si chiaman tulle le nove carte del seme di quella che si mette scoperta in tavola, con le quali si piglian le carte di altri semi, bench le siano
maggiori.

iDxra. s.
si
il

Birra

Sorta di bevanda fermentata, che

fabbrica con frumento o con orzo, aggiuntovi


luppolo, ed usanla per bevanda quei popoli che

Bisca>ssa<
da noi usasi

s.

f.

Propr. Luogo dove

Bisca, Biscazza e Biscaccia: si tiene giuoco pubblico; ma


Bettola,

ne'lor paesi non hanno vino. Usasi anche da noi,

comunem. per Taverna,

ma

per semplice gusto, e


s.

come bevanda

rinfre-

Osteria V. Bttoa.

scante, fuori del pasto.

Bisca,ss

Bix*l>a<

Birba: Specie di carrozza scoperta, a due posti e quattro ruote, guidala da chi vi siede dentro; altrim. Calesse, Calesso. S Batte a birba; Birbantare, Birboneggiare, Essere Andare in birba, ecc. V. Batte.
f.

Bisce
al

s. m. Biscazziere: Propriam. Quegli che tiene biscazza; ma da noi usasi per Tavernajo, Bettoliere, cio Quegli che tiene taverna o bettola. s. f. plur. Bisce, Ombrinali di stiva. T. mar. Intagli Buchi fatti sotto madieri nel fondo di una nave, per facilitare lo scolo delle acque sino

Sirlb.
Rubare

V. a. Truffare, Giuntare, Barare, Mariolare:

sotto la fede,
s.
f.

!Oii"lba>iitaja.

Birbanteria, Birbata, Birbo-

nata, Birboneria; e per estens. Bricconata, Bric-

coneria, Furfanteria, Ribalderia.

pozzo delle trombe, che altrimenti si fermerebbero tra quei membri. Biscel>a<^g-i (FA veddej ; Mostrar lucciole per lanterne, Mostrar la luna nel poiio, Dar finocchio. Far travedere, vale Dar ad intendere una cosa per
un'altra.

]3ii*l>a.iite
glioffo,

s.

m. Birbante, Birbone, Birbaccione;

e per estens. Briccone, Furfante, Cialtrone,

Ga-

Biscia.
di tre

)S.

f.

Mariuolo, Ribaldo.

verde-giallo,

Biscia, Colubro: Specie di serpente comunissimo tra' boschi, senza ve-

Kii*l>o
Che

s.m. Birba, Birbone, Birbante, Birbaccione:

leno, innocuo, e che giunge sino alla lunghezza

fa la birba.

Che birboneggia. - Usasi anche

in

senso vezzegg. per Lionello, Birbantello, Bricconcello, Furfantello.

quattro piedi.

de ma; Serpe marino. T. itliol. Ophisurus serpens. Pesce di color bianco, pi lungo del grongo
(brnco) e pi liscoso, ma non se ne fa uso. xellinn-a; Colubro uccellatore. Bacchio: Altra specie di rettile simile alla biscia, cos chiamalo per-

Biribi
sorte,
il

V. Birba nel 1" significato.


e Biribisso
:

Siril^isci s. m. Biribissi
quale
si fa

Giuoco di

tra

un banchiere e quanti giuo-

catori

si

vogliono.

fare questo giuoco si sogliono

adoperare certe pallottoline forate per lo lungo, in ciascuna delle quali s'introduce un numero dall'uno in su progressivamente. Tali numeri sono, pi o meno, secondo le diverse usanze de' diversi paesi, e corrispondono ad altrettanti segni sopra un tavoliere in separate caselle, dipinte a figure

ch si arrampica sngli alberi per cercarvi le uova ed anche gli uccelletti, de' quali si nutre ; il colore del suo dorso negro, variato di giallo, e giallo il colore del suo ventre ; neppur esso velenoso.
S

biscia

m. avv.

biscia,

zig zag,

spina-

umane

e animalesche. Vincitore quegli che, avendo ir esso una moneta sopra un numero, ha la fortuna che il numero medesimo sia cavato dalla borsa o
dall'urna,

pesce V. A biscia. ciarlattan; La biscia o S A biscia a l'addenta 5 la vipera morde il ciarlatano, ovv. si rivolta al ciarlatano. Prov. e significa Che alcuno volendo

ove

si

pongono

si

agitano le pallotto-

line suddette.

s.

giuoco antichissimo.

Siriccliiii
dirsi

m. Birrichino e Birichino; suol

ingannare altrui, rimane ingannato egli stesso. biscia viva no ghe manca pertzo; Biscia viva trova buco. Prov. consimile all'altro A chi ha testa non manca cappello, e significa Chi ha

a Ragazzo

tristo e facimale, insolente, arro-

cervello in capo

si

sa approvecciare.

194

BIT

BLO

% Erba biscia; Aro, Giaro, Gichero, Pie di vitello vitellino, Erba rogna, ecc. V. Tuscego. ]3iscia>sce s. m. Sbiobbo. Voce dell'uso tose,
picesi di Persona piccola e colle membra storte per rachitide, e che abbia un po' la bazza lunga. Barbigi dicesi Uno che scilingua per accostare

Bivacca, v.n. Serenare.

7. milit.

Lo accampare

e il pernottare degli eserciti a cielo scoperto e senza tende. Dal frane. Bivouaquer.

Bivacco
JSixa

s.

m. Alloggiamento e Pernottamento

a cielo scoperto; e dicesi degli eserciti.


s. f. Filo d'aria: Quell'aria sottile che trapela da una fessura d'imposte d'usci o di finestre, che non bene combaciano insieme. Nello Stalo romano

troppo

le

labbra a' denti, facendo sentire

come
e,

nn certo strascico nella pronuncia delle g e se, onde si dice ancora Bisciola; e
quasi
tulli

lettere
tali

sono
torte.

dicesi

Filatura d'aria.

coloro, che nascono colle

gambe

Bixo
delta

Siscclxixixi.-a;

{Aj V.

biscchinn-a.

qualit, la qual

IIBiscntin

s. m. Soja: Specie d'adulazione mescolata alquanto di beffa. Z>d 5 biscontin; Dar la soja, Sojare: Adulare, Piaggiare, Lodare smoderatamente o per adula^ zione per beffa.

m. Bigio. Voce dell'uso. Lana di seconda viene dopo lo slame frefinj, cos pRr non essere totalmente bianca, ma mista
s.

di bioccoli bianchi, neri

e rossi.
nell'uso Bigiottiere.
fa e

J3ixott
anelli,

s.

m. Minnliere, e

Dal frane. Bijouiicr. Orefice che


orecchini, polsini e simili.
s.
f.

vende

la-

vori d'oro minuti, gentili, di lusso,

come

vezzi,

Bisoox>iiia>

s. f.

Bicornia.

T. oref. e d'altri.

Specie d'ancudine d'acciajOj con due corni fatti in varie fogge, di cui servonsi gli orefici, i lattai ed altri per eseguire alcuni loro lavori.

!Bix:ottex*ia
teria.

Minuteria, e nell'uso Bigiot-

Dal frane. liijouterie. Lavori gentili d'oriliceria, Galanteria, Mercanziuole di lusso e di lavoro
gentile.

]6isla>cco

add. Bislacco, Strano, Stravagante, add. Bislungo

Fantastico, ecc.

B3C
:

Bislung'o
Inngo.

Che ha alquanto
:

del

s. m. Gioiello. Dal frane. Bijou. Lavoro bello, grazioso e di pregio ; e dicesi anche d'Ogni cosa che abbia in s pulizia, aggiustatezza, bellezza,

iBisogrii-OSO

add. Bisognoso

Che ha bisogno,

garbo, galanteria: Quella bttega Quella bottega

l'

un

bixv,;

Indigente, Povero, Mendico, Povero in canna,

Bruciato di denari.
S Bisognoso , per Necessario, Che di bisogno, Che bisogna. Bisognevole.

}9issa/cca>
sacce:
M

s.f. Bisaccia, e

comunem.

al plur.

Bi-

Due

tasche che portano sulle spalle f

frati

mendicanti; altrim. Sacca. Bisaccia, usasi anche per Una specie di sacco grande in cui si melte lana, cotone ed altra roba.
s.

l^isteo
tella,

m. Bistecca: Neologismo

tolto dall'in-

glese^ e significa

Una

larga fetta di carne, tagliata

Sistorin

od altronde, poco arrostita sulla gramangia cos guascotta. s. m. Bistor, Bisturi, Bistorino, e dottrinalm. Gammaulte. T. chir. Slrum. tagliente, molto simile ad un piccolo coltello, che serve in
nella culatta

e che si

chirurgia a separar

ISisiuito

le parti molli del corpo. add. Busunlo, Sudicio, Sporco.

% Unto e bisunto; Unto e bisunto: Molto unto, Untissimo, Impiastrato con grasso o altra cosa

untuosa; e comunem. s'intende Molto sudicio.

un giojello, cio Una bottega galante, Una vaghezza di bottega. !Bizx>o add. Buono, Eccellente; e dicesi tanto delle persone quanto dei cibi. Blag-v. n. Smargiassare, Millantarsi, Trasoneggiare; ed anche semplicem. Chiacchierare, Anfanare, A.girarsi in parole vane e inconcludenti. Dal frane. Blaguer. Blag-liux* s. m. Arcifnfano, Smargiasso, Millantatore, Spaccone, Trasone, Sbracione; ed anche semplicem. per Ciarlone, Chiacchierone, Parolajo. Dal frane. Blagueur. BluL add. Azzurro, Turchino, Cileslro : Aggiunto di Colore. Dal frane. Bleu. cia!o; Mav: Azzurro sbiadato o dilavato, Biadetto. scio; Azzuolo: Azzurro cupo. turchin; Turchino: Turchino vivo. S Co chi Via a-o ble'u; Turchiniccio, Azzurriccio, Azzurrognolo: Che ha del turchino, dell'azzurro. add. Azzurro celeste, Azzurro vivo; ed anche semplicem. Cileslro, Smeraldino. Dal

Blussie

Molto sporco.

frane. Bleu-cel.
f.

lBiteola>
Cassetta o

s.

Chiesuola, Abitacolo.

T.

mar.

Blocca
cupando

V. a. Bloccare:
tutti
i

Assediare

alla larga,

oc-

Armadio di legno situalo davanti al timoniere, dove si tengon le bussole, e di notte un lume per potersi regolare nel dirigere la nave. ]3tta/l s. m. Bitlal, Sperone, Freccia. T. mar. Unione di molti pezzi di legno, che formano un ago una punta o una frescia molto sporgente
sul davanti di

luoghi che mettono ad una piazza

nemica, ed impedire cos l'entrala delle vettovaglie. nn-a persnn-a; Attorniare, Circondare alcuno,
si da vicino chei non possa fu;:gire. Bloccare un porto. In Marin. vale Circondare un porto con forze, e impedire che non

vale Stringerlo

;)or?o

come
il

certi bastimenti del Mediterraneo, zambecchi, i pinchi, ecc. , nei quali tiene luogo di sperone o di bompresso.
gli s.
f.

Blocco

IBitte

plur. Bitte.

T.

mar. Pezzi

di

legno
alle
Il

lunghi e quadrati, piantati a guisa di colonne nelle

possano entrare n uscir bastimenti. Dal frane. Bloquer. s. m. Blocco, Bloccatura: Assedio posto alla larga e fuor del tiro del cannone, per impedire ogni accesso ad una piazza, che si vuole
espugnare affamandola. Blocco: Pezzo grandissimo, e dices per lo pi di legname, come di mgne, di radica, ecc. Massa, Monte. Nome collett. che signilca Pi cose considerate insieme, come mercanzie, derrate, ecc. de marmo; Masso, Ceppo di marmo: Pezzo grande
di

due bande

della

nave, e servono a dar volta


grossi

gomene

e ad

altri

cavi,

per assicurare
di

Bittn
.

qualche manovra forte nella nave.


s.

m. Bilione. T. mar. un pezzo

Il

legno forte riquadrato, e stabilito verlicalm. sul secondo ponte delle navi grandi, alquanto all'ini

jietro

dell'albero di maestra saldamente tenuto e

marmo, non ancora segato o

scarpellato.

inchiodato ai bagli del ponte inferiprs e del se-

Fd un
dere

condo

pontff.

blocco; Fare un taccio: Contrattare, VenComperare in corpo, a un colpo, fenza

BOC
considerare
gpili

BOC

135

parlitamento il valore dei vari ogformanti soggetto del contralto.

d5 stumago; Bocca
Fossetta dello stomaco
:

dello stomaco, Forcella

La parte superiore
disutile,
si

d'esso,

iBlonda.
S

s. f. Blonda. Voce dell'oso. Specie di merletto di seta fatto al tombolo (ballon), che si usa mettere per guarnizione. Da! frane. Blonde.

Punto a binda; Punto


s. f.

a blonda V. Punto.

Bocca o sona che mangi senza sensa davanti; Bocca


intile;
inutile

dove finiscon

le

costole.

dice a Per-

esser abile a guadagnarselo.


sferrata.

denti

Slsa^
il

Camiciotto, e comunem. Blusa: Sorta di sopravveste di tela o altra stoffa, che va sino ai ginocchi, con tasche in petto e ricinta a mezzo

A bcca, A A cavallo
boccare.

bcca averta, A bcca de lo \.A bcca.

dnu n
si

se

gh'ammta

in bocca;

corpo con cintura. Portasi in casa invece di

guarda in bocca V. Cavallo. S Acciappd co-a bcca; Pigliar colla bocca, AbS S

cavai donato non gli

veste da camera, ed anche per viaggio ad uso di spolverina. Dal frane. Blouse.

A meza
Andd
al cane,

bcca V. sotto

I^SL

s.

m. Boa. T.

zool.

Boa

constrictor. Specie

in bcca a-o lo;

Di a meza bcca. Andar in bocca al lupo

di serpente, considerato il pi forte di tatti; sovente arriva ad una lunghezza e grossezza straor-

contrare
%

il

vale Andare in poter del nemico, Inpericolo da se stesso.

dinaria, e
n

si

trova nelle Indie.

Boa:
cita

Stretta e lunga striscia, di pelliccia fine,

cudi

longitudinalmente

in

tondo, col pelo

al

nome. Portanla d'inverno le signore sulle spalle ad uso di ciarpa, facendogli anche dare un giro o due intorno al collo V. Serpan.
V

fuori, cos detta dal serpente di questo

Arvi a bcca, Arvi a bcca e lascia andd V. Arvi verbo. S Ave a bcca amaa; Aver la bocca amara V, sopra Bcca amaa. Cxise a bcca; Cucire o Cucirsi la bocca, $ Cxi
figurat.

vale Metter silenzio.

Non

parlare.

In terra,

marin. dicesi Quella botte o cassa

gallegaianlp nel porto, destinata per ormeggiarvisi

bastimenti.
s.

So.

m.

Gingillo, Gingillino,

serella che si dia in

mano

ai

Ninnolo: Ogni cobambini per trastallo,


d'un oggetto de-

bench non rappresenti


terminato,

la figura

come

a dire pezzetti di stoffe o di fogli

bcca; Di buona bocca, Abboccato V. sotto se de bnn-a bcca. S Di a bcca V. sotto Parla a bocca. n a meza bcca; Dir a mezza bocca a bocca stretta: Dir fra' denti, senza lasciarsi intendere; e talora Con perplessit, Timidamente, ed anche Freddamente. se bcca ^erna; Esser boccuccia. Modo flgur.
S

De bnn-a

di vario colore, di nastri o altro simile.

Ba! Oh

bello! Inter], di meraviglia propria del

e vale Esser di palato o di gusto fino e delicato. de bnn-a bcca ; Esser di buona bocca o

Scca.

bambini; e dicesi anche in senso d'ironia. s. f. Bocca : Quella parte della faccia dell'uomo ond'esce l'alitc^ e la voce, e per la quale si prende il cibo; e dicesi anche quella degli animali.
cose,

abboccato, dicesi di Chi mangia di tutto


volta Esser di facile contentatura.

e tal-

Il

S S

H Bocca, per similit. diccsi dell'Apertura di molte

come

di sacco, vaso, pozzo, forno, artiglierie,

campane, ecc. Persona: Ho trce bcche da tnantcgni; Ho tre persone da mantenere. amaa; Bocca amara, dicesi Quando si sente nella cavit della bocca una sensazione d'amarezza prodotta da indigestione o malore qualunque. appmelld; Bocca stretta, piccina, Bocchino, Bocchino da sciorre aghetti : Bocca naturalmente
stretta e graziosa.

S
S

da fugo; Bocca
tiglieria, si
le artiglierie,

di fuoco o

da fuoco, Bocca d'ar-

dice d'Ogn'arma da fuoco,

come sono
atte a

ed anche quelle che sono

por-

S
S S
S

tarsi

addosso,

come

archibusi, pistole e simili.

de bcca finn-a V. sopra se bcca cerna. vegni a bcca spia V. Aspio. Impse a bcca d'nn-a cosa; Empirsi la bocca di checchessia, vale Parlarne strabocchevolmente, senza ritegno, e talora Millantarsene. Lavse a bcca d'nn-a persnn-a; Tagliar le legne addosso a uno, vale Sparlarne. Slette a bcca dappertutto ; iMettere o Por bocca ad ogni cosa, vale Entrarne a parlare senz'averci che fare. Mettise a bcca un fiasco, un gotto, ecc. ; flettersi alla bocca un fiasco, un bicchiere, e simili, vale Recarselo alla bocca per bere. Naso chi piscia in bcca; Naso che piscia in bocca. Naso a pezzuola. Naso di civetta V. Naso. N bagnd a bcca d'cegua V. AEgua. 21 A^ mette bcca sci; Non muover bocca, Non

Fd

da inferno; Lingua
de

serpentina, dicesi a Persona

parlare,

Non

fiatare.

di lingua maledica, bestemmiatrice, oscena.

Non

arvi bcca;

Non

aprir bocca.

damma;

Bocca

di
la

pasta delicatissima,

dama. T. confett. Specie di cui sostanza di mndorle,

bocca, vale

Non

fiatare,

Non

alitare,

Non muover Non far verbo.

Parld a bcca; Parlare a bocca o a viva voce,


vale Parlar di presenza, presenzialmente, contr.
di

zucchero e tuorli d'uva. de lion; Bocca di leone. T. bot. Anthyrrinum majus. Pianta che cresce presso le siepi e nei luoghi incolti, cos chiamata perch suoi fiori imitano in qualche modo la Locca di simile animale. Oggid vien coltivata ne' giardini, ove ha dato molte variet in tutte le gradazioni di coi

co-a bcca
colla

penna. In

iscritto.

streiia; Favellar colla bocca stretta,

bocca piccina, vale Favellar con rispetto,

lori,

**

de manu; Gabbiano,

eccetto nel turchino.


Pascibietola, Bigollone,

timidamente, n pe ave a lengua in bcca; Parlare e soflSare, Parlare al bacchio, a vanvera, a casaccio: Non saper ci, n pensare a ci di che si favella. Portd in bcca cmme i chen barbin; Far la

Ghiandone, Soro, donno, Citrullo, ecc., dicesi d'Uomo scimunito e dappoco. d ciuneWo; Buca: Incavatura angolare, che aitraversa il ceppo del pialletto o pialla (cinasaa), e
teriQijia

pera o

la

marachella, Soflare, Mangiare spinaci;

figurat, e in

S Quello

inferiormente nella feriloja (imbccati^.

m. b. vale Fare la spia. ho in bcca l' ho in t chu; Il mio labbro non mentisce sentimenti del cuore, e vale Dico la verit, Parlo sinceramente.
e'
i

136

BOC

BOC
contenenti una l'olio e
dire l'insalata o altro,
ti

bcca averta; Rimaner a bocca aperta, S Resfd co-a vale Rimaner attonito, maravigliato, stupefatto,
S Save pere

l'altra

l'aceto, per

con-

Ammutolire. Sent nn-a cosa per bocca d'un; SaLdire alcuna cosa da alcuno o per bocca d'alcuno, vale Saperla o Sentirla da esso, o per
Allibbire,

Palle: Pallottole d'avorio, colle quali


sul

si

giuoca

prato del biliardo V. Biglia.

mezzo

di

esso.

Zgd a-e boccette; Giuocare alle palle: Sorta di giuoco simile in tutto a quello delle bocce, ma che si fa sul prato del biliardo colle palle d'avorio.
s.
f.

labbra; S Sbatte da bocca; Batter la bocca o le e per lo pii in segno di dispiacere, di corruccio. S Scappa de bocca nn-a cosa; Fuggir di bocca.

Bocchetta

Rocchetta, Scudetto: Piastra

Uscir di bocca una cosa, vale Dirla senz'averne intenzione o volont. g Sta co-a bocca averla; Sfare colla bocca aperta, vale Ascoltare con grande attenzione. S Storce a bcca; Far boccaccia: Mostrar segno
di

secondo la figura della chiave, che si conficca sulle imposte per l'ornamento del foro della serratura. Se lo scudetto colmo, didi metallo traforala

cesi Borchia.

Bccliiii
stretta

s.

Boccuzza. Vezz. di Bocca:


e graziosa,
:

m. Bocchino, Bocchina, Boccuccia, Bocca naturalmente

dispiacere, di corruccio.
la

Bocchino
si

Piccolo scudetto concavo di metallo, o

Tappa a bocca a nn-a personn-a; Turar


vincenti.

d'avorio, o di legno duro, forato nel mezzo, che


adatta all'imboccatura di alcuni strum. musi-

bocca a uno, vale Farlo tacere con ragioni conS Tenagge S

a bocca de

lo ;

Tanaglie a bocca di lupo

V. Tenagge.

Un

bello ne o

tristi

porci
le

va in bocca a un porco; A' pi vanno le migliori pere. Ai porci ca-

dono
nelle

migliori pore in bocca. Dettato prov. e

Cose beile o lucrose, che talora danno mani di chi meno le merita. S Vegni 5 sccimmasso a bocca; Venir la schiuma alla bocca, figurai, e in m. b. vale Adirarsi grandicesi di

demente.

Scc.
di

s. m. Boccole: Vaso di terra cotta ad uso misura di vino o cose simili; ed anche per L misura stessa del liquido in esso contenuto. iBScca;1bscio ! Muci Buci Zitto Acqua
!

Boccia
%

trombone, il serpentone, ec, ad essi il fiato. appmellu; Bocchino da sciorre aghetti. Dicesi di Quelle donne che per affettazione tengono la bocca stretta, u muovono i labbri di come se li sono accomodali a'io specchio. da baxi; Bocca da baci, Bocchin d'amore, dicesi per vezzo a Giovine bella e graziosa. da beschutti; Bocchino da ciambelle, dicesi per ironia di Chi fa il dilicato quando prima era grosso. da fighe V. sopra Bocchin appmellu. % Fa bocchin; Far bocca stretta, Far bocca di occhiello, Far bocchino: Accomodarsi la bocca nel parlare, Far lezi, smorfie, ecc. comunem. Boccia: s. f. Pallottola, e
cali,
il

come

corno,

il

e che serve per dar

in

bocca.
s.
f.

Palla di legno o di cartapesta, grossa e piccola,

BSccaccia,
palline o dadi.

Trombone, Spazzacampagna:

Specie d'archibuso curto di canna larga, che si slarga poi di pi alla bocca, e che si carica di

ad uso di giocare. Zgd a-e bocce; Giuocare alle bocce. g Zugo da bocce; Pallotlolajo. Cosi chiamasi Firenze II luogo destinato a tal giuoco.

!05cclxlla; s.
rompono

f. Boccaccia. Peggior. di Bocca: Bocca grande, svivagnata; e per simil. chiamansi con tal nome I fichi, che dopo lunga pioggia si

"Boccia
S Ascddse
il

s.

f.

Coccia, Capoccia, Zucca; dicesi


Testa.
Salire o

per ischorzo

la

a boccia; Montare,
al

Venire

in

larghe spaccature verso

il

fiore.
:

moscherino

naso, figurai, vale Adirarsi,

Mon-

!Bc>cca<lxi da^
Quel piccolo

lmmea/
dove

Luminello
il

tare in collera.

anelletto,

s'infila

lucignolo

della

lui-erna.

g Gi a boccia; Girare il boccino o i corbelli, vale Essere di tristissimo umore, Aver grandi cagioni
di

da sigari; Bocchino: Arnese


rato
,

di varie fogge, fo,

dolersi

e talvolta

Perdere

il

cervello, Venir

da mettersi in bocca dall'altra, per fumare; ed anche Quella parte della pipa che si mette in bocca. di ampollinn-e ; Beccuccio Quel canaletto adunco che hanno le ampolline od altri vasetti, onde ne esce il liquore compresovi. do timn; Cartoccio. T. de'carrozx. Cerchio di ferro posto all'estremit del limone delle carrozze, che ha due maniglie, una per lato, alle quali sono attaccali i cavalli mediante correggioni fzuntej.
da
infilarvi
il

sigaro da una parte

pazzo, Impazzare.

Boccia ciala: Colpo Boccia V.


s.

f.

Pallottolata, e nell'uso

anche Boc-

dato colla pallottola o boccia. a. Trucciare, Truccare, Trucchiare: Levar colla sua la boccia dell'avversario dal luogo
il voto sfavorevole o conRimandarlo dall'esame per difetto d'idoneit, o Rimuoverlo dalla sua carica e simili ; e dicesi della ballottazione che si fa nel

dov'era.

nn-a persnn-a; Dar


trario ad alcuno.

335ccaporto
S

s.

m. Boccaporta. T. mar. Aper-

mandare a

partilo.

tura quadrangolars fatta nei ponti delle navi, e per la quale si scende nell'interno.

Bcciu.
cio:
si

s.

m. Boccino, Vitellino, Vitello giovine,


s.

Bucello, Torello.

Quarte d boccaporto; Quartieri

di

boccaporta:

Boccili
stropiccia
Slruffo,

Coperchi di tavole unite, che servono a chiudere le boccaporte d'una nave.

Un pugno
il

m. Trtoro, e comunem. Strofinac(li paglia ritorta insieme, con cui


cavallo

quando sudato;

allrim.

Socca^seitO/

s.

m.

Fagnone, Lumacone,

FlnifTolo,
v.

Mriiffolone.

BSocette
cristallo

Merlo, dicesi di Persona astuta che finge d'esser semplice; o di Chi sapendo le cose mostra di non saperle, e mai non apre bocca a parlarne.
s.
si
f.

BSccina a Stropicciare, Strofinare: Strotrtoro V. sopa Bccin. picciare cavallo Bcciu m Trucciatore, Truccatore, Trucil

col.

s.

che

pi. Ampolle: Quelle boccette di portano in tavola entro l'oliera,

chiatore. Voci dell'uso. Quel giuocatore di bocce

che ba molta abilit nel trucciar

le

pallottole,

BOC

BOG
dell'uso, dal frane.

13-7

Bccola,

s. f.

Bccola.

Voce

fiouc/e. Sorla d'orecchini per lo pi senza ciondoli.

Bccoli

BSccn
w w

s. m. pi. Ricci, Anelli. Dal francese Boucles. Ciocche di capelli inanellale. s. m. Boccone: Quella quantit di cibo sodo, che in una volta si mette in bocca,

Boccnetto

Morso: Quella quantit di cibo o altro, che si spicca in una volla co' denti V. Denta. s. m. Bocconcello, Bocconcino. Dimin. di Boccone; ma comun. si usa per dinotare

Cosa gustosa o appetitosa, Pocconciiio ghiotto.


e in pi
fiirmaceotica
il

da speziCB; Bocconcino, Boccnncello,


luoghi d'Italia Bolo: Preparazione
di

Boccone, per Pezzetto, Pezzuolo, Brando, Brandello, quasi come boccone,

una consistenza molle, che tiene

mezzo

fra

per Pillola avvelenala. da prcevi ; Boccone da preti, dicesi per iseherzo per boccone Il codione de' polli, siccome avuto

quella dell'elettuario e quella delle pillole, e che

destinata ad essere amministrata per la bocca, senza masticare.

ghioKo; ed in generale Boccon scelto, squisito, Boccone da leccarsene i baffi, da non rifiutare. de pan; Tozzo di pane. d vergognoso ; Boccone della creanza, Rem. Boccone della cerimonia, si chiama famigliarm. Il piccolo avanzo d'una vivanda, che niun de' commensali vuol prendere, o per non passare per ghiotto, per non toglierlo ad aliro. per belve ; Sciacquadenti Il mangiare qualche piccola cosa per bere con gusto. teologico; Boccon teologale, dicsi per iseherzo,
:

BScco
ma buono

add. Boccone e Bocconi: Chi stadisul

steso sul ventre e colla bocca


giace, contr. di Supino.

piano

dove

Bdissn

s.

m. Babbione: Uomo

grassoccio,

a nulla.

Boseo

B5e
T.

s. m. Baglio. T. mar. Si chiamano Bagli Le travi grosse messe a traverso della nave da un fianco all'altro, nella parte della larghezza, onde sostenere i tavolati dei ponti. s. m. Badile. T. d'agric. e de'mur. Strnra. di ferro con manico di legno, simile alla pala,

e perch approvato da' Teologi,

Un

pezzetto di

pane o simile, cui alcuni pretendono possa prendersi, dopo la refezione e il pasto, ne' giorni in
Chiesa comanda il digiuno. % Bon bccn; Buon boccone: Boccone squisito, e Boccone santo o di paradiso, oltre il signif. proprio, vale Grosso partito.
cui
la

Ben.

per cavar fossati e simili. s. m. Lu grosso, Pis. Beccafico finocchio.


ornit.

delle Silvie, famiglia de'Muscivori, che

Sylvia trochilus. Uccelletto del genere ha il becco

V. Bnbccn.

$ Ave

D nn-a cosa pe un bSccdn de pan; Avere o dare checchessia per un pezzo o loizo di pane, vale Comperarlo, Darlo, o simili per
nonnulla, per pochissimo costo, a vilissimo prezzo.
i
il

BSenetto
le

bruno , le parti superiori di color olivastro e il rimanente macchiato d'un bel color giallo-zolfino. Trovasi nelle pianure a' suoi due passi, cio in settembre e in aprile. s. m. Lu, Luicchio. T. ornit. Sylvia rufa. Altro uccelletto del medesimo genere e famiglia che il Lu grosso (Ben), col becco scuro,
parti

inferiori

scuro-olivastre, e le

inferiori

5 Conta
Piatire

bccin che

un 5

se mette in bocca;
i

biancastre, macchiate di giallastro.


Cucciolotto, Pollastrone, Pollastrello
,

pane a uno, Rimproverargli

bocconi,

Avanotto,

vale Fargli fare vita stretta.

Paolino, Pascibietola, Zugo, e pi

comun. Cor-

S
$

5 bccn V. D in ta ga. bccn- a-i chen; Dar il boccone a' cani, vale Dare ad essi un boccon ghiotto, nel quale
vi sia veleno, Avvelenarli.

D D

dere

dovano; dicesi ad Uomo semplicione, facile a cread esser gabbato o ingannalo V. Babilan.
s.
f.

Boeuu-a
Beta.

Bolina e Eulina. T.

mar. Cavo

Fd nn-a
in delli,

cosa in tanti boctin; Far checchessia

bocconi, a bocconi, a pezzi, a brani, a bran-

Abbocconare, vale Far una cosa in tanti Spezzare, Appczzare. S Fa 6 bccn; Far la pappa o Lastricar la strada, figurai, vale Agevolar il mezzo di conseguire. S I bin bccin cstanci; I buoni bocconi eostan
pezzi. Dividere,
salati,

che serve per tirare il gratile o ralinga d'una vela quadra, allorquando il ve.ito non favorevole. S Andd de benn-a V. Andd. s. f. Boeta. Dal frane. Botte. Specie di bossolo posticcio, quadrato, fatto d'una sottilissima foglia di piombo, ricoperta esternamente di carta,
e contenente una libbra circa di tabacco in polvere. In alcuni luoghi della Tose, dicesi Slagnata, e nello Stato romano Pacchetto.

dieesi

in

prov. e vale Ci che piace alla


borsa.
I

bocca, sgusta
n

pidxan
tutti.
il

alla

Bouo
bocconi
piaciono

tutti;

buoni

Tettato prov. di chiara intelligenza.


di

S Levdse bccn

boccon

d ga pe dlo a-i atri; Trsi bocca per darlo altrui, vale Far di
amore
altrui.

s. m. Uovolo, Ovolo, Cocco, Fungo rosso. T. hot. Agaricus aurintianus. Spezie di fungo mangereccio e di sapor squisitissimo, il cui eappello rosso ranciato al di sopra, e d'un bel giallo al

di sotto. Nella

prima

et tutto coperto dalla volva

tutto,

e privarsi d'ogni cosa per

che

lo fa

somigliare ad un uovo V.

Funzo

rosso.

S S

Munyid in
sol

t'n bccn; Far di checchessia un


dicesi

Bfituo

boccone.
.van?iar poco e in fretta;

add. Rosso acceso; dicesi per lo pi a Persona che abbia finito di desinare e che sia

Mangia un bccn; Mangiar nn boccone,


del

molto rossa nel volto.

per esagerata

Bg-g- V.
A
n
tcera

n. Bollire:

Il

rigonfiar de'liqnori

quando

umilt Desinare o Cenare.


S
iiccn; Pigliar il boccone, o l'ingoffo palmata, figurai, vale Lasciarsi corrompere con donativi V. Piggid in ta ga.
la
s. f. Boccata : Tania materia quanta una volta tenere in bocca; ad alle volte quanta n'esce di bocca: Bccn de sangue, de bili, de fmme, ecc.; Boccata di sangue, di bih,

Piggid

per soverchio calore lievan le bolle o i sonagli, n Bollire: Pigliare o Avere in s soverchio calore:

a bggiva da-o cado; La

terra bolliva

BSccn;
si

pu

in

ti

mato per senso


in
lire.

dal calore,

Melafor. vaie Esser commosso, agitato, infiam-

sdegno o altra passione, vale Far bollire o Metter a bol- Lessare propriam. dicesi del Cuocere cheor
ira,
alt.

di forno e simili.

ebessia per lo pi in aoqua.

13S

BOL

BOL
Calderotto, per Quel vaso di

n Formicare, Brulicare; dicesi per metaf. del Muoversi d'innumerevoli oggeiti viventi a guisa del
brulicare delle formiche
:

rame con manico


fondo e
il
i

senza, parimente girevole, largo nel


stretto
latte
alla

bqyge

cla-i

pighuggi;
corpo, Bor-

bocca, entro cui


citt.

lattai

mettono

pidocchi

gii

formicolano addosso.
le

per recarlo in

a pausa; Gorgogliare

budella o

il

Il

bodare, Ruggire, Bruire il venire, si dice Quando gl'inlesiini o per vento o per altra cagione ru-

moreggiano.

-^ d'and de sorva;

Bollire a scroscio o a ricorsojo,

Blaecon
golare che
stragli
si

Campanaccio, cos chiamano in alcuni luoghi della Liguria Quel campanello fatto di lama di ferro che mettesi al collo delle vacche invece della squilla V. Snaggio. s. m. Pollaccone. T. mar. Vela trianusa sui bastimenti latini a guisa degli
nelle

"-

Crosciare, Scrosciare, vale Bollir nel maggior colmo,

forte; Bollire gagliardamente; e se per molto tempo, Bollire a sodo. 6 sangue; Bollire il sangue. Locuzione colla quale si dinota aver l'istinto del concupiscibile o dell'irascibile

navi d'alto bordo.

Bola]:*iixeiio

appetito.

un

fcero; Bollire un ferro: Roventarlo a un


al

mag-

Bolentiu

punto che possa attaccarsi e unirsi con altro ferro parimente bollito,
gior grado e modificarlo
e massellati
battuti

ambedue

sull'

incudine,

troppo; Soprabbollire : Bollir di soverchio, Bollire per troppo tempo. S A bgge; La bolle. Si dice per accennare Che
presto per seguire la cosa di cui
si

Bolla

parla.

Comensd a bggi;
Bollicare, Sobbollire,

Grillare: Bollir leggermente,

Levar un po' di bollorino. Parlandosi del Vino, dicesi anche Levare il capo V. Als. g Fla bggi e ma chuxe ; Farla bollire e mal cuocere: Far una cosa presto presto e senza considerazione.
S L'
fatti

m. Bolo armeno, Bolarmeno, s. Bolarmenico: Terra di color rossiccio, contenente una gran quantit d'ossido di ferro, ed usasi in Medicina come astringente. (Pesca a-oj; Pescare a lenza morta, e in Livorno Pescare alla correntina: Spezie di pesca che si fa con una lenza, a cui sono attaccati pili ami, e che si tiene in mano invece di lasciarla pendere dalla canna. V. Ampolla nel 2 significato. d'ago; Cappello, Capocchia o Cappellotto del
chiodo.

de savon V. Amplla nel 5 significato. d'inciostro; Scorbio e Sgorbio: Macchia d'inchiostro caduta sopra la carta.

nella

d lmme; Fungo: Quel bottone che si genera sommit del lucignolo acceso nella lucerna in tempo d'umidit.

un pesso
di

ch'a bgge;

un

pezzo che bolle,


di

S Stacchette co-a blla; Bullette: Specie di piccoli chiodini col capo tondo a guisa di bolla, di cui
si

dicesi per

accennare una vicina esplosione


parole.

servono
s. f.

calzolai

ed

altri.

Bolla
ma
il

Bolla: Impronta del suggello fatta per


le scritture

S Se me bggian.... ; Se rai adiro, Se monto in collera; e talora Se mi salta il grillo. Se mi vien


la

contrassegnare e autenticare

pubbliche,

fantasia,

il

ghiribizzo,
s.
f.

capriccio.

Blla
Bollizione.
I)

particolarmente quelle de' papi. V. a. Bollare, Marchiare, Improntare: Con-

Bg-g-id-ta

Bollitura.
il

T.

magn., fab-

trassegnare con bollo, con marchio, con impronta


suggello.

bri, ecc. L'atto di bollire

JBgg'i mento

ferro o lacciajo.

s.

m. Bollimento,

Bollerare.

T. cono. Rimestare col boller l'acqua

Usasi soltanto da noi questa voce parlando del


fa per ira per altro movimento interno violento. Bg-g-iio part. Bollito V. Bggi. - Lessato, Lesso,

del calcinaio, tuffandolo e rialzandolo con forza,

sangue, e vale Queir estuare ch'esso

Allesso, dicesi propriam. della Carne o d'altra

che ribolla tutto il bagno, e si alzi dal fondo posatura V. BUu nel signif. di Boller. nn-a persnn-a ; Bollar uno, Fiorirgli le spalle, vale Segnar le spalle a' malfattori con marchio
s la

cosa cotta in acqua,


n Bollito, Lesso, usato

di ferro infuocato,

pena che venne

abolita.

come

sost. dices della

Cosa

S Bollse n.

p. Tuffarsi,

Cacciarsi nell'acqua; e figu-

Sggo
fiamento
,S

lessata, e

per
s.

lo

piti

s'intende della carne.


fa
la

rat. Ingolfarsi, Gettarsi a checchessia;

Mettersi ad

m. Bollore, dimin. Bollorino: Goncosa che


bolle.

un'impresa.

Gorgoglio che

Bollata
Bolletta

s.

f.

Bollatura: L'atto del bollare,


II

Alsd
il

Erze 6 bggio; Levare, Aliare, Staccare

L'applicazione del bollo e


8.
f.

bollo stesso.

bollore:

D
Fa

Cominciare a bollire. un bdggio; Dar un bollore, una bollitura. d un o dui bggi ; Bislessare, cio Alquanto
s.
f.

Bolletta e Bulletta: Polizzelta per

lessare.

contrassegno di licenza di passare o di portare merci, improntata col sigillo pubblico; ed anche Contrassegno del pagamento d'un dazio qualunque.
t

Bggita,

Bollitura

L' atto del bollire

Sglio
S

per tempo proporzionato. s. m. Bolo: Sorta di terra bianca o rossa, di cui si servono i doratori per mettere d'oro
d'argento.

Povert, Arsura, Mancanza di denari, onde : se in bolletta; Essere arso o abbruciato di denari,
cio

Non averne
s.

o Averne pochi.
Bollettino o Bullettino: Polizza

Bollettin.
Governo,
sia

m.

Foglietto contenente una notizia pubblicata dal

Inargenta a bglio ; Dorare o Inargendi bolo, dicesi d'Una maniera di dorare o inargentare, mettendo prima il bolo sulla cosa che si destina ad essere dorala o inargentata. IBla,cc]xiii s. m. Calderollino. Dimin. di Caltare a bolo

Indo

d'operazioni militari in tempo di

guerra, sia d'altre cose.

da lustra e scarpe; Cera o Ceretta o Nero da scarpe o da stivali: Mistura nera e consistente,
colla quale si lustrano le scarpe, gli stivali e simili.

derotto V. Blucco.

Slacco

da

teatro, festa

da

ballo, ecc.; Biglietto: Quella


alla

m. Calderotto: Vaso cilindrico metallo, con manico di ferro arcato girevole, forpa eguale al laveggio y, Lavezzo,
s.

di

cartellina
festa

che

si

vende

porta del teatro, d'una

di

da

ballo o simile,

per

aver ingresso 9II0

spettacolo, al ballo, ec^.

BOM
3<Sllettiiiio s.
Quegli
ballo
alla
chi'

BON
Voce
dell'oso.

139

m.

Bigliettaro.

contenersi, che in questo signif. dicesi anche

Dar

alla
i

porta del teatro o d'una festa da

festa

Gllezzumme
di

vende da

biglietti

ballo

per entrare allo spettacolo, o simile. s. in. Mareggio, Maricino:


bolli,

bombarda. S Tid de bmbe; Bombardare, Scagliar bombe V.


fuoco
alla

Bombarda,

!B5iiil>sea>

s.

f.

Gialtanra, Iattanza, Millanteria,

Agitazione dell'acqua del mare prodotta dal vento.


n Agitazione, Snbnglio, Bolli e dicesi figurai.

Ho visto do bUezzmme e g'h dceto de gambe; Ho visto del subuglio e me la svignai. !Bllitig:> V. a. Solleticare, Dileticara: Stuzpersone:
zicare altrui leggermente in alcune parli del corpo,
tillare e

Vanto, Vanteria. Vantainento, Vanagloria. S Fa bmbcea d'nn-a cosa; Millantarsi d'una cosa, Farne jaltanza o giallanza, Menarne vampo o

rombazzo.

6oml>a.ir<la;
IBiKi1>a<i'd.

s.

f.

Bombarda

Sorta di

nave

da carico di basso bordo, non gran


rente dalle grosse barche.
V. a.

fatto diffe-

che toccate incitano a ridere ed a squittire. - TiVellicare, un Solleticare pi dolce e che produce piacevole e delicata impressione.
Solleticare, figurai,
s.

Bombardare: Scagliar bombe


affine di distruggerla

Bllitig-o

m.

per Eccitare, Stimolare. Solletico, Diletico: Quellin-

contro una piazza o simile, e forzarla a sottomettersi.

citamenio nervoso che si risveglia in noi allorch altri ci tocca in qualche parte del corpo,especiaIm. nelle anche, e che ci costringe a causarsene, divincolandosi e scontorcendosi e ridendo; altrim. Solleticamento, Dileticamenlo. - Titillamento,
Titillazione,
solletico dolce,

Vellicamento,
delicato,

Vellicazione

Un

piacevole.

Fa bllitigo; Fare il solletico: Stuzzicare alcuno nel detto modo. bllitigo; Temere il solletico: Non esser S Pali
%
abile a resistere a quei toccamenti delti di sopra;

e metaf. Esser facile a stizzirsi,


simili,

Non

soffrir burle

^llo

con che s contrass. m. Bollo : Suggello segnano e si autenticano molle cose; ed anche L' impronta stessa che rimane nella cosa bollata, che in questo significato dicesi anche Bolla. M Marchio: Lettera o Segno, onde anticamente si fiorivano le spalle ai delinquenti con ferro rovente.
,

s. m. Bombardamento, bombardare. DSoiiil>ariTd s. m. Bombardiere e Bombardiero, Bombista: Colui che carica e scarica le bombe, livella il moriajo e fa altre operazioni d'artiglieria. Oggid voce disusata e dicesi Artigliere. Biuba.r'd.oii s. m. Bombardone: Strum. a fiato che fa parte delle bande musicali. j-Oinljoin s. m. pi. Rintocchi: Quel picciol numero di colpi, che senza il minimo intervallo si danno l'un dopo l'altro col battaglio della campana in occasione ch'esca qualche processione. Biii.1>ii s. m. Zuccherino. Dal frane. Bonbon. Specie di dolce, composto di solo zucchero, a cui per si aggiunge un qualche sapore aromatico o

I2iiil>a<i'da>m.eiito
Bombardazione:
Il

spiritoso.

Ce n'ha

di

varie guise.

D
di

5 bmbn; Dar pasto V.


s.
f.

D
:

o balletto nella

voce Balletto.

Bom"bna
due
lana

Portadolci

Arnese formato

tre piatti o dischi di cristallo, di porcel-

Tuffo: L'atto del tuffarsi o cacciarsi sott'acqua. de ciccolata; Doglio, Pane o Panetto, Mattonella
di cioccolata
:

d'argento, tenuti paralleli a qualche distanza

Quel mozzo

di cioccolata della slessa

figura che le forme, nelle quali fa posto


la

quando

cioccolata era

calda e molle.

infilati generalmente in un manico fallo verticale che sorge dal centro del maggior piatto, il quale talora serve pure di base. -Scatola da chicche dicesi Quella scatoletta di

l'un dall'altro, e tulli

Sllou
rotonda.

de lacca; Bacchetlina di ceralacca. s. m. Cappellotto, e volg. Bollone. T. di magona. Specie di chiodo o pernio cos chiamalo dal suo larghissimo cappello, per lo pi di forma
s.

tartaruga o altra nobile materia, in cui

si

tengono

Some
Sou
Il

zuccherini, tresgea e simili dolci.


s.

m. Boma.

T.

mar. Pezzo

di legno ro-

tondo, che ne' brigantini, ne le golette e in altra specie di bastimenti serve per cazzarvi la randa

IBllu
per
lo

m. Bollatore: Che bolla. Nome che d nelle dogano o in altri pubblici ' uffizi a chi appone il bollo alle mercanzie o simili. - Marchiatore dicesi pi propriara. Quegli che marca nella zecca. Sllu. s. m. Boller. T. conc. Strura. di ferro con manico lungo, che serve a stemperar la calpi
si

ovv. mezzana.
%

Massa d bome; Mazza


s.

del

boma.
si

m. Buono

Ci che bene e che

dee

appetire, opposto a Cattivo.

cina ne' calcinai.

Buono, per Cosa di valore, come mobili od altro: Gh'a d bello e d bn; C'era del bello e del buono. n per Uomo dabbene : Pe-i cattivi ne sdfre i boin; Pe' cattivi ne soffrono i buoni.

J3iiila<
vuota, che

s. f.

Bomba: Grossa

palla di ferro fusa,

In term. di

Comm.

dicesi Quel biglietto che

S
S

riempie di polvere, e che, scagliala dal mortajo, scoppia in molli pezzi, dopo essere arrivata a determinala distanza. trineizc; Bomba: Sorta di bevanda fatta di
si

porta l'ordine di pagare una


oggetto in esso indicato.
Chicca. ^

somma, ovv. ordine ad alcuno per rilasciare in favore del latore un


Voce
puerile V.

Bnn-a.
ecc.;

semi

di cetriuoli, melloni o
si

mndorle

dolci e zuc-

Bn per mi, Bn per

ti ,

Buon per me,


le,

chero, che
sferico,

tiene in

onde prese il pruva de bomba V. questa locuzione


fnigo

un arnese di slagno qaasi nome.


alla

Buon per te, ecc.. Felice me. S Avei de bn; Aver di buono,
che
di
tra
:

Felice

ecc.

dicesi di persona,

sua

molti

difelli

abbia qualche buona parti-

s^de alfabetica.

colarit

l'ha de

bn in

le che, ecc.; Egli

ha

bmba; Dar
altri

fuoco

alla

girandola,
S

figurai,

vale Cominciar risolutamente una cosa,


sia sialo

buono che, ecc. D da bn; Dir sul sodo o


contr. di Parlare in
burla.

di vero o sul serio,

qualche tempo in dubbio, Venire a risoluzione.- Alcune volle


intorno alla quale
dcesi di Chi per ripetute ingiurie

Dopo d
il

cattivo ven 5 bn;

Dopo

il

cattivo yien

noo pu pi

baoQO. FroY. di

ctiiaro sgaificato.

140

BON

BON
viera, vale Esperto in ogni cosa, Atto a qualunque
qualsiasi

buona o in S sc in b5nn-a con un; Essere in buono d'a'cuno, Essere in grazia d" alcuno o ad
alcuno,

Aver grazia con alcuno, vagliono Dargli


l'affelto.

nel genio, Possederne la benevolenza,


Il

% S S

bn dell'elee; Esser nel buono o sul buono dellVt V. Eiw. Fd bn; Far'buono. In trm. di giuoco vale Impegnare la fede, SoUoporsi a perdere maggior somma di denaro di quella che si ha davanti. Fa da bn; Far di buono, Far daddovero, vale Operar davvero. Metlise 6 tempo in sci bn; Abbonarsi l'aere, Farsi bello il tempo, Rasserenarsi. Segn ne a mande bnn-a; Dio ce la mandi buona o simili, dicesi allorch si scorge pericolo
t in qualche cosa quasi pregandolo che lo allontani.

-^ in

cosa; e talvolta Capace di qualunque tratto, di mai'azione.

bccn; Buon boccone V. Bccn. coppo d'anno, Bnn-e feste, Bnn-a pasqua; Buon capo d'anno. Buone fesle. Buona pasqua:
Sorta di saluto ed augurio di felicit nei detti tempi.
il pane, dicesi di Persona di buon naturale, di eccellenti qualit. creslian; Buon crislianaccio. Buon pastricciano,

-^ cmme o pan; Buon come

Pasticcione, Semplicione, dicesi

d'Uomo

di

buona

S Parla da bn V. sopra D da bn. Piggid co-e bnn-e o da-e bnn-e nn-a persnn-a; Pigliar uno colle buone, vale Traitarlo

pasta, fallo alla buona, bonario.

da belve; Buono a bere, parlandosi di Vino, vale Che nella sua beva, ossia nel tempo di esser beuto. da mangid; Buono a mangiarsi, Mangereccio,
fliangiativo.

Spendibile, Spendereccio: Che spendere, Alto a spendersi.

da spende;

si

pu

fggiu;

con buona e umana maniera, con dolcezza, amoS

revolmente. Poco de 66n; Mal bigatto, Mal tartufo. Mala sciarda, Mala zeppa, Mala lanuzza, e nell'uso Poco di buono,
dicesi di

Uomo

tristo, di

animo

catlivo.

Buon pastricciano, Buon compagno, Compagnone, dicesi per lo pii di Persona allegra, gioviale, alla mano, fatta alla buona, di conversazione, che sa conviver con tutti senza offendere nessuno. giorno, Bnn-a seja, Bnn-a nutte ; Buond

% Saveighe de bn; Saperci di buono, dicesi di luogo ove si cucinano pietanze buone e ben acconce. S Zgd da bn; Giuocare o Far di buono, si dice
nel giuoco

Quando interviene
si

il

denaro o simile,
gli

Bou

quasi allora

giuochi da vero.

ommo; Bonuomo V. paccin; Bonaccio,


Buon giorno. Buona sera. Buona o Felice notte. Modi di salutare altrui al principio del giorno, sulla sera, nel tempo della notte.

Bnommo.
Buon
pastricciano:

Pasticcione,

add. Buono: Che dotato delle qualit che


:

sono proprie secondo la sua natura Bn cavallo, Bn can, ecc.; Buon cavallo. Buon cane, ecc. n Buono. In generale aggiunto di vari significati, ma che sempre dinota eccellenza e perfezione, conlr. di Jlalvagio, Reo, Cattivo. 1) Attribuito ad Uomo o a dote che gli appartenga, vale Dabbene, Di buone qualit. Schietto, Pio, Lodevole, Esemplare, Eccellente ; e talvolta Bonario, Semplice. n per Valente in qualche arte o professione: Bn mxico, Bn mgo , Bn meistro , ecc.; Buon musico, Buon medico, Buon maestro, ecc. H Dello delle Cose artificiali o naturali, vale Eccellente Squisito nel suo genere Bnn-a lamina, Bnn'wgua, Bnn'ia, ecc.; Buona lama,

Di buon naturale. Di buona pasta; e talora per Bonario, Che ha bonariet. Buono, Semplice. peizo ; Buon peso, Peso traboccante. pr; Buon pr: Formola d'augurio che si suol fare a chi mangia o ha mangiato. senso; Buon senso: Disposizione a fellamente
giudicare.

tempo; Buon tempo,


Ciel sereno,
figurai,

oltre

il

signif.

proprio di

vale Allegria, Passatempo,

Sollazzo V. sotto Ave bn tempo.

Bnn-a ea; Buon viso. Buona cera V. sotto Fa bnn-a ca. gente; Buona gente, Gente alla buona, cio

Buon'acqua, Buon'aria, ecc. per Alto, Idoneo: Libbro bn pe-i fggiu; Libro buono per gli fanciulli. " per Gustoso, Saporito, Piacevole alla bocca. i per Orrevole, Nobile: De bnn-a casa, de bnn-a fami ggia ; Di buona casa, Di buona faw

Senza cerimonie o Senza man; Buona mano, Mancia, Benandata V. Bnnaman. memia; Buona memoria: Memoria meza; Buona misura, che Misura colma. parte; Buona La Una gran
Schietta,

malizia.

lusso.

fedele,

pronta, felice, fresca, viva, irenace.

lo stesso

piena,

parte, cio

parie,

miglia.

I)

maggior parte degli uomini.

Bnn-e parolle; Buone o

dolci parole

V. sotlo

per Piacevole, Lieto, Giocondo:

Ho passu
buona

nn-a bnn-a giornd; Ho passato una


giornata.

bnn-a dutta; Le diede una buona dote.

p!>r fliolto

grande. Vistoso:

g'ha dcBto nn-a


l'

de bnn-e parolle. speranse; Buone speranze V. sotto D de bnn-e speranse. A bn conto V. questa voce alla sua sede alfab. ma; pace, de mce messiavo, S A bnn'anima de

Da

per Giovevole, Salutare, Eflicace:

un

ecc.;

Il

fu

bn remedio; un buon rimedio. a d de parolle ; Buono a dare o a vender parole, dicesi di Chi promette

Blio padre,

mio padre. Mio nonno

Il

fu

di

mio nonno, ecc., ovv. buona o felice memoria,

cio Defunti.

molte

cose senza

S S

venire

a' fatti.

A A
A A

bnn'a V. questa voce alla sua sede alfabetica. bn patto, A bn prexo V. queste VOCl alla

anfan V. sotto Bn fggiu. r a ninte; Buon da nulla V. sotto Non se bn a ninfe. appelitto; Buon appetito: Formola d'augurio che

lor sede alfabetica.

jpT-

si

suoi fare a chi

mangia o

sta

tutto;

Buon

a tutto,

Uomo

per mangiare. da bosco e da ri-

bn porto V. questa voce alla sua sede alfabetica, 6n rem/e ; A buon rendere. Al contraccambio. % A bn segno; A buon segno, A buon punto V, sotlo se a bn segno. ^ A bOn viaggio V. in Andd.
%

BON
S

BON
festa de'Magi
,

141

Andd

in sci bonn-a fede; Andar sulla fede, sulla


la

Non

esser

buono a levar un ragno

parola, vale Fidarsi sopra

promessa.
la faccia

d'un buco, diccsi di Persona inetta, buona da nulla.


la

% Ave a faccia bnna; Aver faccia losta V. Faccia.

franca,

Oinmo de bn senso; Uomo di buon senso, cio Uomo pieno di senno, savio, giudizioso, assennato.

% Ave bn cavallo in stalla, Ave bn gusto, bnn-a o cattiva opinion d'nn-a persnn-a,

% S

bonn-a manca, bnn-a man in tutto, bnn-a cattiva vxe, bn naso, bnn-e spalle, bn senso, bn tempo, bello o bn zugo, de bnn-e sperarne questi modi in Ave. Ave in bn o in cattivo concetto nn-a persnn-a V. Concetto. Bell'e bn V. questa voce alla sua sede alfabetica. D a bnna seja, a bnn-a nuttc; Dar la buona sera o la felice notte, vale Augurar felicit in quella sera o nel tempo della notte. D bn cnto da so persnn-a; Dar buon conto

Opee bnne; Opere buone: Tutti gli alti interni ed esterni delle virt cristiane. S Tegnise de bn; Stimarsi un gran fatto, Reputarsi da molto, Menar vampo ; ed anche Star sul grave, Andar con burbanza, Gonfiarsi sopra il dovere. Testa bnn-a; Testa buona, dicesi d'Uomo d'ingegno, di capacit.
S

TrcB volte bn; Buono tre volte, vale Scioccone,

Dolce

di

sale,

Bulboccu
tra variet,

Navone, Cogliluva, Bietolone. s. m. Catelana o Catelana gialla

genovese, volgarm. Buomboccone: Specie di sasina molto grossa, di color giallo. Ilavvene un'aldi color

paonazzo, che dicesi Susina

di

s V.

Cnto.

vecchietti.

D de bonn-e parolle ; Dar parole o buone parole, Dar panzane, vale Lusingar senz'effetto, Trattenere e non venir a' fatti. S D de bnn-e speranse; Dar buone o lusinghiere
speranze, vale Fare sperar bene.

Suseg-ia.
questo

m. Buonavoglia. S'indicavano con Genova e d'altri paesi quali per una certa somma di dad'Italia coloro naro vendevano la lor libert e s'impegnavano a servir sulle galee e a lavorare al remo, d'ordis.

nome

sulle galee di
i

D
per

e bnn-e feste;

altrui felicit in
lo la

Dar le buone feste: Augurar tempo d'alcuna festa, e inlendesi

nario per tre anni; essi erano alla catena


i

galeotti.
,

Oggid usasi da noi per Furfante,

come Ma-

Dar
^

pi di quelle natalizie; e talora vale anche strenna o alcuna mancia che serva altrui
le

riuoJo

Persona

per passar bene

feste.
il

Bonarietse
buon capo d'anno,
il

Scampaforca , Capresto, Mal bigatto, ecc. ; di mal affare. s. f. Bonariet Semplicit , Dol:

Dd bn coppo
vale Augurar vale Augurar

d'antw; Dar
in
il

felicit
;

quell'anno.

cezza e Benignit di natura. Sxia.ssi s. f. Bonaccia e Bonazza: Lo stato del

D bn giorno

Dare
in

buond o

buon giorno,

mare
turale.

in

calma e

in

tranquillit.

felicit

quel giorno.

!DQiiella.n.

add. Bonario, Bonaccio: Di buon na-

se a bn segno ; Essere

a buon segno o a buon punto, vale Essere gi molto avanzalo nel com-

Di buona pasta, Pasticcione, Buon pastrics.

ciano; e talora anche Sempliciotto.

pimento d'un negozio, d'un trattato, d'un lavoro qualunque, mancarci poco pi a terminarlo. n cm bn che 6 pan; Esser me' o meglio che

Bonetto

nell'uso Timballo:

m. Bodino e Budino, Pasticcio, e Vivanda fatta d'un intriso di


i

varie maniere e condimenti secondo

gusti, ri-

il

gustaio
n

1)

ri

V. Gusto. de bnn-a bocca; Esser buona bocca abboccalo V. Bcca. de bnn-a famiggia; Esser buona buona V. Famiggia. de bnn-a Esser buona buona volont V. scinn-a bnn-a stradda; o
di di
di

pane, Essere un zucchero V. Pan. de bn cibbo ; Esser di buon pasto V. Gibbo. de bn gusto ; Essere di buon gusto o buono

volta entro pasta e cotta in forno o fornello in

forme fatte apposta. Bonetto e Bonctta. Dal frane. Bonnet: Berretto di panno alla civile. !Boiiii-a< s. f. Chicca: Voce puerile, con cui i fanIl

ciulli

casa

frutta

intendono ciambelle, paste dolci, confetti, e cose simili.


s.
f.

famiglia

Bnna^dorLiia.
trice: Quella

Levatrice, aniic. Alleva-

ventce ;

di

voglia

donna che
il

assiste alla

femmina parto-

di

Ventce.

riente e ricoglie

parto. Diccsi anche

Mammana,

in

Essere,

simile,

Raccoglitrice e Ricoglitrice e dottrinalm.Ostetrice.

Il

buona strada V. Stradda. vitta; Far buona vita. Far vita magna. Far bella vita V. Vitta. bnn-a vitta con un; Viver con esso d'accordo, in buona armonia. bn peizo; Far buon peso V. Peizo. % In bnn-a fede; Di buona fede. Posto awerb. vale Semplicemente, Sinceramente,JBonariamente. Iri bn punto; A buon punto, In buon punto. Posto awerb. vale In buona congiuntura. Opporper
la

!Biiiia<la,iiii-a;
per

s.

m. Bnnalana,

dicesi ironie,

Fa bnn-a

Uomo

trisio,

ma
f.

pi che altro in

modo ca-

rezzevole.

Buna/iua;]!
data
;

s.

Buonamano, Mancia, Benansi

propriamente per d al garzone che ti ha servito all'albergo e ti d il buon viaggio, ed anche al vetturino che li conduce. Bnnefig-liLe ; Spida : Voce usata ne' giucchi fanciulleschi, dinotante sospensione di giuoco o
quest' ultima voce usasi

indicare Quella mancia che

tunamente.
% In t ci 6w;NeI buono. In sul buono, Sul glio, Sul bello. In sul bel conchiudere.

me-

Buommo
^Bnserv

permissione di cessare o esso senza pregiudizio.

esentarsi alquanto da

Mnwa
V.

bnn-a; Buona moneta. Moneta


uti

legale

Mnwa.
bn n cattivo; N

n puli, parlandosi di bene n di male. S Non cse bn a ninte; Essere un voto o un boto, un chiurlo, una sferra, un uom da scciole, un pan perduto, un ciccialardone, Essere buono alla
di persona, vale

Non capace n

s. m. Bonuomo: Uomo di garbo, Persona dabbene. Di buona natura ; e talora per Semplicione, Dolce di sale, .Minchione, ecc. s. m. Benservito Licenza che si d altrui per iscrittura con attestazione del buon ser:

vizio ricevuto.

Butee
che
si

s. f.

Bont

Il

buono e

la

buona qualit

ritrova in qualunque cosa.

l42

BOR
risulta
simili.

OlS

n Bont, per Dolcezza d'animo, Gentilezza, Cortesia, AfTabiiil; e talora per Condiscendenza, Compiacenza, Indulgenza.
%

per lo pi dallo scherzare sconciamente e

Sx*a>ccia/
seco

Boracela e Borraccia, dimin. Borraccina : Specie di fiasca, vestila per lo pi, coll'aperlura a foggia d'imbuto, che usano portar
s.
f.
i

dello, figurai, vale

in bordello; Andare in bordello o al borAndar in malora, in conquasso, in rovina.

Andd

S
n

viandanti.
latta,

Fa

bordello; Far

bordello
il

il bordello: Far baje. Scherzare, appruvo a nn-a persnn-a; il

M Borraccia, per Quel vaso di

cilindrico e teri

Farne
stullo,
1)

zimbello,

ludibrio, Prendersene tra-

minante esso pure ad imbuto, entro cui


trasportano

trici,

lattai

Abburattarlo.

per Quella
s.

il

latte.

un

bordello d diao; Far baccano. Bacchegstrepito,

specie di grossa fiasca, fatta di vefrali

internamente impegolata, portata dai mendicanti nell'andar a cerca del vino.


f.

Fare gran un tumulto disordinalo, insolente.

giare, Sbaccaneggiare, vale

Far

Manda
Mandar

IBx*eiia>

Borace e Borrace. T. chim. Sale composto d'aeido borico unito chimicamente con una quantit di soda pi grande di quella che si
richiederebbe per
la

in

Bordetto

in bordello; Mandare al bordello, vale malora, Dar un cattivo commiato.


s.

m. Bordotlo, dimin. Bordotlino.

saturazione

dell'acido. Gli

T. calaf. Specie di chiodo quadro, curio e grosso, che Hsasi per la chiavagione de" bastimenti.

orefici

ed

altri artefici

se ne servono per saldare


i

!Box*dez2:>
T.
trario,

v. n. Bordeggiare, Star sulle volte.


il

e liquefare pi facilmente

metalli.

mar. Navigare secondo


col girar la

vento quand' contanto in tanto, per

jBSx*a<3Ca> s. f. Borraggine boi. Borrago officinalis.

e coniunem. Borrana. T.

Pianta che ha lo stelo ramoso, vlo, coperto di peli rigidi, le foglie lanceolate, prolungate nel loro peziolo, alterne. Ila i fiori ordinariamente celesti ma qualche volta
,

prenderlo ora dalla stra, ond'acquistar

nave banda

di

dritta,
nell'

ora dalla siniaspettar che


il

cammino

tempo

si

faccia favorevole.

o bianchi. Si coltiva dappertulto negli orli perch ottima per minestra ed insalala. Fiocarnicini
risce nella

intorno a un lugo; Aliare, Asolare: Aggirarsi intorno a un luogo frequenlemenle.


V. n. Frugacchiare , Frugolare volg. Rugare: Andar tentando con chiave, bastone o
,

Bordig-it

primavera

fino all'autunno.

iBx*a;3Cii
latta

s. m. Boraciere e Borraciere. T. oref., archib. ed altri. Spezie di vasetto, per lo pi di

simile, in qualche luogo chiuso o nascosto.

Bordig-otto s.m. Bugigatto, Bugigattolo, Stambugio: Niccolo stanzino.

d'ottone con un beccuccio, ad uso di tela

nervi

borrace ridotta in polvere.


s.

Brdisco

BSrlbg-g-io
Romore
insieme.

m. Bnrhoglio, Borbogliamento,
Chiucchiurlaja, Uccellaia:

Bisbiglio, Biribissajo,

Bordo
1)

e frastuono di-pi persone che bisbigliano

s. m. Bordello, Chiasso, Baccano V. Bordello nel 2 significalo. s. m. Bordo. T. mar. Tutta quella parte d' un bastimento, che da' fianchi sta fuori del-

l'acqua; e anche Tutto


s. f.

l'orlo
la

sovrapposto agli
batteria.
lista

Srlboneize
num
tutti
i

Borbonese. T. boi. VihuropiUus. Frutice bellissimo che alligna in quasi


terreni, caricandosi in

schermolti,

il

qual termina

Bordo

Fregio, Fornitura a guisa di

per ador-

maggio di

tiori

bianchi,

anche Maggio, Pallone di maggio, Palla di neve, Sambuco roseo.

disposti in falsa ombrella globosa. Dicesi

.nare, arricchire vesti, arnesi ed altro; e talora per Orlo, Lembo, Margine, e generalm. per Qua-

lunque estremit.
S %

Andd a bordo; Andar


nave, Imbarcarsi.

a bordo, cio Sopra

la

DordL, v.

a.

Gallonare, Trinare, Frangiare, Fran-

gionare, Fregiare, Filettare: Orlare, contornare


l'estremit di checchessia con gallone, trina, filetto

e simili; adoperando per ciascun di questi verbi secondo la cosa con cui s' orna l' oggetto. Dal frane. Border. nn-a veja; Cazzare una vela. T. mar. Lo stendere una vela per la sua parte bassa, sicch presenti la superficie al vento, ci che si la filando mollando gl'imbrogli o alando sulle scolte.
s.
f.

Dd Fd un bordo ; Fare una bordata o un bordo: Scorrere una delle linee che si va bordeggiando. Far camminare verso quella parie serrando li vento.
Gi de bordo; Girar
ricolo
si

di

gnare, Battersela da un luogo dove


sta

bordo, molaf. vale Svisi scorge pe-

a disagio.

JBox*d.a.dda<
che
si fa

Bordata. T.

mar.

Il

cammino

bordo; Personaggio o Uomo dalla condizione, d'alio paraggio, dicesi figurai, di Chi trovasi nella societ in grado eminente sia per nascita, sia per carica o altro.

Persnn-a

d'alto

d'alto affare,

bordeggiando or per una parte, ora per

l'altra.

Pggid

bordala, dicono

Fi nn-a bordadda; Prendere una marinaj quando dovendo andare


i

contro vonlo, si volge il legno in modo che la Vela possa ricevere il vento; il che si fa generalmente coll'andar di bolina.

Fid un bordo; Prendere una bordala V. Bordadda. se in sc'i bordi; Stare sui bordi, vale S Std Bordeggiare veleggiando. S Vira de bordo; \ irar di bordo. T. mar. quando
S Piggid

avendo
fa fargli

il

vento contrario e che


il

si

bordeggia,
di

si

virare

bastimento per cambiar


il

rolla, e

il&5x*da;tto s. m.
dratini e di

Bordato: Tela di cotone a qua-

prendere
s.

vento dall'altra parie.


i

color diverso; allrim. Vergatino.


s. f.

BrdM.
pellegrini

m. Bordone: Bastone che usano


vinggio per appoggiarsi.
s.

i&i:*d.a,ta.

con che si Dal frane. Bordure.

Orlatura: Guarnizione o Fregio cigne intorno un lavoro per ornamento.


s.

in

Brdna
i

m. Trave,

propriam.

Trave

Bordello
Postribolo.

m. Bordello, Chiasso, Lupanare,


i

maestra: Legno lungo e grosso, riquadralo o tondo, che si adalla negli edifizi per reggere palchi e
i

M Bordello, per Chiasso, Baccano, Baccanalia, Baccaneria, Busso, Gianajo:

amie. Bordonale e Bordone. Figurai, usasi per Sostegno, Puntello, Appoggio:


telli:
l'

Tumulto disordinato che

5 brdond da casa;

il

sostegno della casa.

BOR
Bordonaro. T. di pesca.
si

OT
di
rete, in

143

Camera

cui

rinserrano

tonni che vengono dal largo, e


detta di Ponente.

Brvio

donde passano ad altra camera V. Bouo.


s.
f.

Si*g-a,d.<la/

Borgata, Borgaggio: Tolto


:

luoghi incolli e deserti. Fiorisce in aprile e fa anche d' inverno. % Ave -a brsa grossa; Aver buona borsa, vale Esser ricco, Aver molli danari. S se de brsa stretta; Avere o Tenere la borsa
stretta,

qnp| popolo che abita nel borgo V. Brgo.

vale Essere avaro.

Borg-lieize

Borghese , Borghigiano Propriam. Abitatore del borgo; ma da noi pigliasi


s.

m.

S Chi
pie,

Brg-o
mero
di

per Cittadino, e inlendesi specialmente Quegli che non addetto alla milizia. S Vestio a brgheize; Vestito alla borghese, opposto di Vestito alla militare. s. m. Borgo: Villaggio che ha certe di-

Brsa,

Brsaju.

testa, paga de brsa; Chi giuoca di paga di borsa V. Andd. s. f. Borsata Quanta materia pu capire in una borsa. s. m. Borsaiuolo, Tagliaborse : Ladro che si ficca nella calca per rubar borse, fazzoletti, ecc. V. Mundlld.

va de

pendenze da una
di case,

citt

vicina; Strada o
alle

Buon nucitt, fuori

Brsellin
Borsetta,
Borsellino,

contigue

mura d'una

s.

V. Borsetta. f. Borseta, Borsello, Borsellina,

II

essa; Strada fuor di citt, e per lo pi che risponda o che cominci dalle porte: Borgo di Incroxce; Borgo degl'Incrociati. Borgo, dicesi anche Una parte non centrale d'una
citt,

Borsiglio.

Dim.

di Borsa V.

Brsa

Brx
tiche
si

nel

significato.
s.

m. Borghese: Quegli che non ads.

detto alla milizia. Dal frane. Bourgeois.

nella quale ora compresa, forse per esserne slata allargata la cerchia : Borgo di Lane, Borgo de S. Vicenza; Borgo de' Lanajuoli, Borgo
di
S.

Ksclietto

m. Frasconaia,

Uccellaia, Uccel-

lare, Uccellatoio. T. caco. Ristretto di piante selva-

Vincenzo.
add. Ammaccato, Contuso, Che ha V. Borio nel 2 significato. s. m. Bernoccolo Bernocchio Corno
, , :

!Bx>idL<ia> V. Buridda.

Borlattou.
fitte

Bsse
bile,

concerto ordine e per modo acconcio che vi possano porre i vergelli impaniali, per uso di pigliare alla pania gli uccelli e in particolare i tordi. s. f. pi. Bozze. T. mar. Corde corte, un
ferma a qualche punto slamanovra, per impedire che trascorra, o per ritenerla. Bozze. T. archit. Pietre, le quali con maggiore o minore aggetto sportano in fuori degli edifizi rivestendone alcune parli esteriori. -Diconsi Bozze a (juanciuletto quelle che son rigonfie a forma di guanciale; Bozze piene o Bugne quelle che risaltano meno, acciocch non si faccia con esse scala alle muraglie; Bozze a punta di diamante quelle che han la fronte piramidale; Bozze punzecchiate quelle che son punteggiate. s. m. Bozzcllaio, Girellajo : Colui che
capo delle quali
e
si

Borio
M Fitta:

laltro si allaccia a qualche

Quell'enfiato, che fa la percossa, specialmente nel

capo in cadendo. vaso metallico, cagionata da caduta o da urto che vi facciano avvallamento senza schianto o rottura V.
del corpo di qualche

I)

Ammaccatura

Ammaccata. iBox*]iia> V. Ssta.

Borra
la

v. a. Borrare, e pi correttam. Calcare.

T. mil. Battere col calcatore o colla

bacchetta

carica del cannone, dell' archibuso, della pi-

stola.

Dal frane. Bourrer.


s.
f.

Bssella
fa

Brsa/

Borsa: Sorla di sacchetto di varie fogge e materie, a uso di tenervi il danaro che ano porta addosso nelle tasche, n Borsa, per Quel piccolo sacchetto, per lo pi di
seta,
si

bozzelli

o girelle.

Bssello

n
n

drappo, Nel Commercio,


rivestili

a varie fogge, in cui anticam. gli uomini chiudevano capelli del!a parte di dietro, Presso gli Ecclesiastici dicesi di Quei cartoni
i

Bssetto

di

in cui

si

ripone

il

corporale,

dicesi di Quella riunione che

Bsson
coprir
gli

ha luogo,

sotto lauioril del

zianti, capitani di

zani; ed anche

II

Governo, dei negomare, agenti di cambio e mezluogo dove i mercanti si riuBisaccia di


i

s. m. Bozzello T. mar. I bozzelli son macchine semplici comunem. note e di molto uso nella marina. Sono formati d'una o pi rotelle, che si contengono e girano dentro una cassa o corpo, la qual si dice anche Sciarpa. T. piti. Schizzo in s. m. Bozzello. piccolo d'un quadro in grande. s. m. plur. Mane, Mazzuole. T. cacc. Quei bastoni che si attaccano alle reti del paretaio fsrchctioj e che servono ad alzarle per

uccelli
s.

e pigliarli.

niscono.

Bssu
simile,

da magniscarco ; Ferriera : Tasca o


pelle nella quale
i

si

tengono
di

chiodi e

m. Bolzone, bozzone, Alunamento, Arcatura. T. mar. la curvalura convessa che si d ad un tavolato, come quella che si d a' ponti,
nave, sicch riescano pi
lati.

gli

strum. da ferrare

cavalli.

a' bagli, al Irigante della

da perrcch; Borsa: Borsa

pelle con vari!

alti

nel

mezzo
V.

di
a.

quello che ai

scompartimenti, di cui i parrucchieri si servono per riporvi pettini, rasoi, forbici e simili. di ballin; Paliiniera, Borsa de^ pallini: Quel sacchetto di pelle in cui si tiene la munizione per la caccia.

Bsticca,
Bsticcte
dimenarsi.

Azzicare, Bucicare: Muovere


Bazzicarsi,

checchessia dal suo posto.


n. p. Azzicarsi, Bucicarsi,

Bulicarsi: Pianamente e con fatica

muoversi e

d cppo ; Sacco, Borsa, Colpo V. Cppo. d pasl Erba brsa; Borsa di pastore. T. hot. Bursa pastoris. Pianta annua che ha baci

Btta,
n pello
t>

s.

f.

Bolla, Colpo, Percossa: L'impetuoso

urlare d'un corpo violenlemenle gettato,


Bolla. T. degli artisti. Colpo di pennello, di scal-

celli

quasi a forma di cuore; la radice piccola fibrosa e bianca, da cui manda parecchie
fatti

radicali che si stendono a terra in raggi; bianchi, piccoli, con quattro pelali di slami biancl. Nasce quasi dappertutto, e per io pi in
foglie
i

fiori

o d'altro, secondo l'arie o mestiere. Sparo d'armi da fuoco; Lo scoppio o fragore che fanno le stesse nello scaricarsi, ed anche La munizione che si mette in esse per caricarle, che in qaesto significalo dcesi pur Carica.

141

BOT
Motto arguto e piccante; altrim. Bottata, Bot

BOT
azioni conformi alla sua natura
;

e prendesi

sem-

tone, Zaffata, Cinghiala.


)

pre in cattivo signilcato.

n Usato

Albagia, Boria, Superbia V. Naso, Ssia. al plur. vale Busse, Percosse, Picchiate, e

Arrxentd a botte; Sciacquare, Sciabordare, SciaguaUar la botte.


a btte; Cerchiar
btte; Abboccar
a

Risciacquare,

scherzev. Nespole, Pesche, Noci.

Cercid S
si

botte.

d lo; Colpo di riserva. Voce scherzevole. e risposta; Botta e risposta o Botta risposta,

Cimmd a

la

botte, vale

Em-

pierla fino al cocchiume.

dice Quando ad un motto si risponde subito con un altro di pari acutezza. reiza no fa preiza; Botta resa non fa offesa. Dettato prov. che significa Niuno dee tenprsi per offeso se altri con pronta risposta e pungente gli rimbecca un motteggio lanciatog'i prima da lui. 8 A botta segua; A colpo sicuro. Modo avv. e vale Con certezza. Senza paura di sbagliare. S Bezngna piggid de btte e bax o brugo V.

D nn-a btta a-o perci e l'atra a btte; Dar un colpo al cerchio e uno alla botte, vale
Tirar innanzi pi faccende ad un tratto, atten-

dendo ora
il

all'una,

ora

torto e la ragione

all'altra, ed anche Dare un po' a una parte e un

po' all'altra.
'S

se in ta btte; Esser ubbriaco. Modo basso e


del gergo.

Bax.
S

de btte; Dar busse, Menar colpi, PercuoZombare, Bordare, Tamburare. S D btte da chen ; Dar come in terra, Sonar a martello. Dar pesche duracini, Dar picchiate che
tere,

8 Ins a btte; Manometter la botte V. Ins. 8 Leva fondo a btte; Sfondare la botte. Tegni a bagno nn-a btte; Mettere 8 Mette

hanno

a pelar l'orso, vagliono Percuotere a

mal

Tenere una botte a stagno. Stagnarla, Farla A bagno. 8 N se pu ave a btte pinn-a e a mgg imbricega; Non si pu avere la botte piena e la
rinvenire V.

modo
$
S
ciderlo

e senza riguardo.

D nn-a btta
mani dispiace
ha per male
significato.

a un; Far un colpo a uno, vale Uc-

E btte despixan
le

per vendicar ingiurie o per altra cagione. finn-a a-e bestie; Il giocar di
fino ai cani, ovv.

Anche

il

somaro

moglie briaca. Dettato prov. e vale Non posaver cattivo ministro e buona amministrazione, gran comodo senza alcun incomodo. 8 Pansa da btte; Uzzo V. Pansa. Portello da btte; Mczzule V. Portello.
sibile

busse.

Modo

proverb. di chiaro

Fa

btte; Bussarsi

Percuotersi, Battersi, Pie-

chiarsi.

% In t'nn-a btta; Tuli' insieme, Tult'in una volta. S Piggi de btte; Toccar delle busse, ed anche semplicem. Toccarne, vale Essere battuto, picchialo, percosso. $ Scrolla e btte; Scuoter
i

Se n ciuve d'arv, n s' impe n btte n bari; Se non piove d'aprile, non s'empie n la botte, n il barile. Prov. contad. di chiaro significato. 8 Se zen V impe e fosse, settembre l' impe a btte; Se gennajo empie le fosse, settembre empie la botte. Altro prov. conlad. che significa Quando piove in gennaio, buon raccolto d'uva
8
in settembre.

le

busse. Scuoterle

come

cani,

vale

Non

curarle,

Non

farne caso.

S Segno de btte; Bolla, Pesca, Monachino, Sigillo: Livido che resta sul viso o altrove, p-r percossa riportata.

Stazza a btte; Stazar la bolle V. Stazza. Tacchi da btte; Piumacciuoli V. Tacco. 8 Tappa a btte; Tappare, Zaffare la botte. 8 Tappo da btte; Tappo, Zaffo V. Tappo. 8 Tegna d' nn-a btte; Tenuta o Capacit
8

di

IBtt

s.

m. Bottajo

Artefice

che

fa

vasi di

una
8

botte.

legno a doghe,

come

botti, carralelli, tini,

bigonce

Zmn-a da
ticella,

btte; Capruggine V. Zinn-a.


s.
f.

e simili.

littexinn-a
s. f.

Bollicina, Botlicino, Botdi

JBttteo^eL
Sona
compresse
Bultagra.

Bottarga e pi comun. Potlarga: di caviale fatto d'uo\a di muggine, salate,


fra

Bollicello.
V. n.

Dim.

Botte: Piccola botte.


Il

Sttezzaj

Balzare;

risaltare

che fanno
palla,
il

due tavole, e seccale

al

sole; al-

molli corpi percossi in terra,

come

la

irim. Botlarica, Butlariga,

Buttarga, Boltagra,

pallone e simili V. Btto.

Botte

Botte: Vaso tondo di legno fatto a doght, cerchiato di ferro o anche di legno, circos.
f.

larmente piano nelle due testate, che chiamansi Fondi, serve a conservare il vino o simili liquori, e dicesi Botte a tenuta; ovv. a trasportar
lontano robe asciutte, come farina, zuccaro, indaco od altro, e dicesi Botte a mercanzia.
di

a-e bocce; Arromanare, voce fior., e nel contado Fare una romanella. Nel giuoco delle bocce dicesi d'Una certa maniera d'accostarsi, il che fassi arrovesciando la mano e lanciar in alto la boccia per farla baltere leggermente in terra, sicch poi vada ad avvicinarsi al grillo fballmj. d raggia; Dar nei lumi o nelle scartate: Dar
segni d eccessiva collera e dispiacere baltendo
i

avvina; Botte avvinala: Botte ausala

dal vino;

e figurai, dicesi di Persona che per quanto bea '^ molto vino non s' imbriaca cos Cacilmente. chi ciocca; Botte che canta; Botte che percossa
,

piedi correndo qua e

o simile.

d cavallo; Andar groppoloni, dicesi d'una particolar andatura del cavallo, quando sconciamente

dimena

la

groppa.

manda suono,

indizio che vuota del lutto o in

Sttezzo

gran parte.
chi fa danno; Botte che versa o spande. chi stissa; Botte che slilla V. Stiss. chi sua; Botte che geme V. Sid.

s. m. Romanella. T. del giuoco delle bocce V. sopra Btfezz a-e bocce.

Bttig-g-etta

s.

f.

Bottigliella, e pi

comun.

Boccetta. Dimin. di Bottiglia o Boccia.

da doi;

insa; Botte manomessa, vale Botte da cui si comincialo a Ir.irre vino. S A btte a d de quello vin ch'a l'ha; La botte d del vino che ha. Prov. e vale Ciascuno fa

setlino d'oro, d'argento,

Boccetta, Boccettino, Bottoncino: Vadi cristallo, di smalto,

d'altro, entro cui si tengono acque odorose, essenze o simili. Bttiggette dell'uio; Ampolle V. Boccette.

BOT
BSttig-gia,
le dui?
s.
f.

BOX
Vaso
di vetro quasi

145

Bolliglia:

BSttSn.
artcfii-i

s.

m. Bottone.

In generale dicesi dagli

scuro, di corpo cilindrico, grosso quanto slringon

a Qualsivoglia parte di strum. o di alcuno

mani, alto un palmo o poco pii, terminante con orlo presso alla bocca. Serve comunem. a conservar vini prelibati o liquori. de cristallo; Boccia : Specie di bolliglia, ma di cristallo non coloralo, ad oso di tenere in sulla mensa Pacqua, e talora anche il vino. inlaccd; Bottiglia sigillala. S Ammermd e Otligge; Scemare o Sbeccar le bottiglie : Versar dalle boitiglie troppo piene un po' di
in collo conico,

somiglianza da affibbiare. d'argento; Pie di cornacchia. T. bot. Ranuncdus aconiti fot ium. Pianta indigena e vivace, che trovasi nelle montagne. Fiorisce in giugno, e produce fiori bianchi terminali. Le sue variet a fiori doppi son di bell'effetto nelle ajuole de' giardini.
co' bottoni

dei loro lavori, che abbia qualche

Margheritina, Pralellina, Fior

di

primavera

vino onde non resti al contatto col luraccio. Cu da bottiggia; Fondo della bottiglia V. Cii. S Fini d'impi e bttigge; Abboccar le bottiglie : Riempiere a sufficienza quelle ch'erano stale empite scarsamente.

V. Margaitta.

da

brilla; Bottone della briglia: Sorta d'imboc-

catura della briglia del cavallo.

Impi

e bttigge;

Empier

le bottiglie.

S Inlaccd e bKigge; Sigillar le bottiglie. S iletle a scd e bttigge; Mettere a sgocciolar


le

boitiglie: Bleller capovolte

le bottiglie lavale

perch sciughino.
S Mette in fresco o in giasso e bttigge; Metter in fresco in ghiaccio le bottiglie.
S

Pansa da

bttigyia; Ventre della bottiglia V.Pansa.


s.

anche Bottigiioue: Grande boccia di vetro scuro, che ha la capacit di pi bocce o bottiglie, da tenervi nonch vino o altri liquidi, anche caff non tostato, tabacco in polvere e altre cose simili. In quest'ultimo caso il boccione ha corto il collo e larghetta la bocca, che si chiude con legarvi foglio o pergamena, OYV. con lappo di sughero. ISttiu s. m. Bollino Preda propriam. che soldati fanno in paesi nemici. $ D 5 bttin; Mettere a bollino, Saccheggiare.

]3^ttig>g-io]i

m. Boccione, e

nell'uso

Bttn.
Dado

de fugo; Bottone di fuoco : Strum. di ferro, che ha in cima una pallottola a guisa di bottone, di cui, arroventilo, si servono i chirurgi per incendere qualche parte dp| corpo. Dicesi anche Cauterio attuale. de scioi; Bottone, Boccia, Boccinolo V. Pmmo. d cotiello; Bottone : Parie grossa e tondeggiante che limita l'entrata del cJolo nel manico. do fioretto; Bottone del fioretlo: Cerchietto o Palloillina di ferro, che trovasi in cima al fioretto, perch nel far di scherma non offenda. d'u; Bottone d'oro. T. bot. Ranunculus acris. Pianta indigena, che dal giugno sino all'agosto adornasi di fiori d'un bel giallo vivo; comune nelle umide praterie, e nei giardini non coltivasi che la variet a fiori doppi col centro verde. Chiamasi pure Spillo d'oro. Pomo d'oro, Pie di corvo, Pie di gallo, Batrachio, hanuncolo agro. s. f. Colpo di bottone; e intendasi

BttnvL
di metallo.

comun. Quello dato col bottone del fioretto. s. m. Botlonatojo. T. di vari artef.
d'acciaio incavato per dar rilievo alle piastre

Sttinn-e

s.

f.

plur. Ghette.

Voce moderna per

Botta;
Bouture.

s.

f.

Barbatella. T. agric. Dal francese

indicare Quel calzamenlo delle gambe, fatto di

Ramo

staccalo dall'albero, e che essendo

panno, e talora anche di cuojo, abbottonalo lungo la parte laterale esteriore, e tenuto fermo da una
staffa di pelle

posto in terra vi prende radice: allrim. Talea,


Tallo, Piantone,
lo

ma

quest'ultima voce dicesi per


latrato del

presso

il

che passa sotto la pianta della scarpa, tacco. Le ghette per lo pii si portano soe servono a difender le
dal freddo.
:

pi degli ulivi V. Sccianca.

pra

le calze,

gambe

dal-

Bu. Ibu; Bu Bxax*daja.


Cosa
falsa,

bu:
s.
f.

Il

cane.

Menzogna, Bugia, Falsit:


antic.

l'acqua,

dal fango,
s.

contraria alla Verit.

Btto

Quel rinnalzamento, che fa la palla il pallone percuotendo in terra; e per simil. si dice di molte cose, che fan moto somigliante a

m. Balzo

Bxa.iTd.o s. m. e add. Bugiardo,


Chi dice bugie
;

Bugiadro:

Menzognero, Mendace, Mentilore,

quel della palla.

antic. Menliero.

S
S

S S
S S S

Btto

V. And. Asptd a balla a-o btto; Aspettar la palla al balzo V. Bulla. Ave I btti; Aver il razzo, il zurlo, Ruzzare, Zurlare j Scherzare, Fare zurli, baje, Esser allegro. Cazze Vegni a balla a-o btto; Balzar la palla Balzar la palla in mano V. Balla. De btto avv. Di botto, Di balzo, Di lancio, In un subito, A un iratto^ Subitamente. Fd btti; Balzare V. Bttezzd nel 1 signif. In t'n btto m. avv. In un botto. In un subito, A un trailo, Di balzo. Di lancio. fanciulli, che s. m. Bocco. Cos chiamano giuocano a nocino o a nocciolino. Quella noce o
btti
i

Andd a

lesela; Bugiardo come un gallo, si dice Chi frequenlem. uso di mentire. S Chi bxardo laddro; Chi bugiardo ladro. Prov. di chiaro significato. S Fd passd pe bxardo; Sbugiardare, Smentire, Dimentire: Convincere di bugia. S Pe consce un bxardo, bezugna (dio parla trcB volte; Fai parlare un bugiardo e l'hai clto. Prov. che significa 11 bugiardo varia, ed colto
di

comm'a

parla sempre a comodo della presente utilit; onde l'altro proverbio: Il bugiardo vuole avere buona memoria.
in fallo perch'egli

B:xa.x*<lii.

s.

m. Bugiardone, Bugiardaccio,
epitaffio

Pi bugiardo d'un

o d'un

gallo,

Menti-

tore sfacciato, solenne, ecc.

ncciolo pi grosso degli


castelline (cullai).

altri,

col quale tirano alle

Bxiia/

n Tocco: Colpo del ballaglio nella campana.


cesi

- DiRintocchi quando sono molti ed a colpi se:

s. f. Bugia, Menzogna, Mendacio: Detto non vero, Cosa falsa, conlr. di Verit. S A boxia a ghe sca z pe-o naso ; La bugia gli

corre su pel naso; e dicesi


$

chi

d colore d'aver

parali

Dd
s.

btti; Rintoccare, Dare

rintocchi.

detto q'iaiche cosa non vera.

Bttn
bolle,

m. Bottone: Accresc

di Butte:

uran

Di

de bxie; Dir bugie. Dir menzogne, Bugiare,

pi propriam. chiamala Fasto V. Fiuto.

Bugiardare, Mentire: Dir cose non vere.


10

CitOOU, Disionario Genovete-IlalianC

146

ERA
bxie han
e

BRA
bugie hanno le via, ovv. Le
$

gambe crie; Le

gambe

corle, ovv.

La bugia ha corta

bugie sono zoppe. Dell. prov. e vaie La verit si scopre facilmente, e il bugiardo resta svergognato.

se dui cu in Vn pd de braghe; Esser due" anime in un ncciolo, dicesi di Due fratelli a amici cordiali e sviscerali si che uno faccia il
piacere dellallro.
;

gucera ci bxie che (cera; A tempo S In tempo de di guerra con bugie si governa. Prov. di chiaro
significato.

g Fscia in te braghe
figurai,

Farsela nelle brache o sotto"


i

ne' calzoni. Empiersi

calzoni.

Modi

bassi cher

vagliono Cacarsi sotto; e dicesi di Chi'

Tto-jgia.

s. f.

Bugia: Specie

di

candelliere senza

fusto, cio

Un

piatteiiino

metallico, tondo, con

boccinolo centrale per porvi dentro una non lunga candela, e per lo pi un candelotto CgeriottoJ ;
al

per timidit od altro si perde d'animo o esce di s. S Levse e braghe; Sbracarsi, Trarsi le brache. $ Mettise e braghe; Incalzonarsi, flettersi i calzoni^
g

Perde

braghe; Aver
tulli

le
si

brache o

calzoni a

che serve di base unito un manichelto ovv. presa in forma di maglia o anello. Bugia, dicesi anche Una specie di lucerna a foggia di cassellina, per lo pi di latta o di ottone, grossa quanto aggavigna comodamente la mano, bislunga, quadrangolare, talvolta tonda dalla parte di sopra, ad uso di trasportarla qua e l senza
piatteiiino

cacajuola o a bracaloni,
nell'andare sono

dice di Persona a cui


i

increspali

calzoni, per

non

essere

tirati

su bene.

g Sta co-e
cintola, a

men in te braghe; Star colle mani a man giunte, cio Ozioso, Senza far nnlla.

spander

olio.

S Tise zi e braghe; Calar le brache, oltre il signif. proprio, vale Arrendersi, Darsi per vinto. Bi:*a.g-ljL s. m. Brachiere, Brachiere, Braghiere,
e pi pulilamenle Fasciatura, Allacciatura: Fascia*
tura propria a contener le ernie inguinarie e crurali. Bracone, Bracalone, Brachierajo, Cionno, Bacheca, Barbalacchio, Ciampicone, ecc., dicesi figurai, e

Stretta

Quella piegolina, che

si

fa

al

panno per
Il

istrettire

un

vestito.
f.

8zzoiLa<g'^ia>
schiena del tonno, e

s.

Bozzimaglia. T. tannar.
leva tra la pancia e
sala.
la

Carne sanguinosa che

si si

Bra9
altrui
le

s.

m. Bracciere: Quegli che d braccio


e
si

quando cammina;

dice specialmente di

Colui, sul cui braccio si appoggiano colla

mano

signore quando vanno attorno.


di

!Bra99etto

s. m. Braccetto. Dimin. da serpentinn-a; Contropotenza. T.

Braccio.

oriuol. V.

Contrappotenza. d registro ; Guida del rastrello. T. oriuol. Negli oriuol da tasca Quell'arco circolare d'ottone, poco maggiore del rastrello (rastello) cui cuopre
i

Uomo dappoco, A chi non cava mani di nulla, g A l' ci antiga che 5 braghe de Giudda; pi antica che il brodetto, dicesi di Detto o Fallo antichissimo che li venga narrato quasi succeduto poco tempo innanzi. Rx'a.g-!h.e s. m. Bracone, Bracalone, Cencio molle. Ciampicone; dicesi per ischerno a
per ischerno ad

mai

le

molle
f.

Uno che

sia

troppo lento

nell'

operare.

!B]:*a<g-]xetta> s. V. Braga nel i"


Il

Braghetta. Dimin. di Braga

significalo.

intieramente e ritiene in sesto. S Andd a br aggetto; Andare a braccetto o a braccio V. A hracgetto.


S

D braggetlo; Dar il braccio, Dar di braccio: Porgere un braccio per lo pi a donna, aflBnch
le sia

Marmocchio, Rabacchio, Rabacchiolo. Nome vezzegg. che si d a' fanciulli: Vegnich, braghetta; Vien qua, marmocchio. Sx*a;g"lxett, s. m. Brachierajo: Facitor di brachieri.

sostegno nell'andare. S Piggid a braggetto; Prendere a braccio: Attaccarsi col proprio al braccio altrui per passeggiare
e discorrere.

Bx*a>g-lxette
diconsi

s. f.

plur.

Brachesse e Braghesse,

Quelle

che

portano

ordinariamente

le

donne

sotto la veste.
s.

Brag-liettn

m. Brachcttone. T. archit.

!Bi*a9ia,
iBr'a.g-a.

\. Abhraggi.

s. f. Braga. T. mar. Cavo, col quale si circonda una botte o altro che non abbia in s luogo proprio dove incocciarvi il gancio d'un paranchino per issare a bordo o per metter fuori

Tulio quello che fascia un arco e ne fa l'ornato. Porta a braghettn; Uscio a brachettone. Term. legnai. Uscio fascialo esternamente da cornice o stipite di legno, liscio o intagliato, che serve al

medesimo

di batlilojo (battente).

alcun corpo pesante. Usasi pure dagli Architetti,

Brajua
'^jrsLrtcsL
Il

t)

Muratori ed altri nel medesimo significato. Braca, Imbraca. T. valig. Quella parte del

fini-

mento

de' cavalli da tiro, che

pende sotto

la

grop-

piera e investe le cosce.

do cannon; Braca del cannone o Braca di riteCavo che serve a ritenere il cannone quando rincula nello sparare.
nuta. T. artigl.
s.
f,

(Uga); Uva brachetto V. Uga. f. Branca V. Cita. Branca e Branco: Quella massa di catene che sta conficcala nel banco ove s'incatenano i forzati; ed anche L'incalenamenlo dei medesimi a due a due. Bx'a.uc. s. f. Brancata, Manata, Manciata: Tanta quantit di materia quanta si pu lenere o stringere in una mano: Branca de fen, de paggio,
s.

Si^a^g-lxe

plur. Calzoni,
:

Calzoni lunghi, e

neir uso Pantaloni

Quella parte di

vestimento

Branoata
nelio.

d'erba, ecc.; Brancata di fieno, di paglia, d'erba, ec. s. f, Manalella, Manellino, Ma-

dell'uomo, che copre dalla cintura insino a' piedi, e snne di due sorte, cio: Pantaloni a loppino (co portelletto davanti) e Pantaloni a sparalo (co-a sportigguaj. - Brache oggid suol essere

E(x*a.ncli.e

voce
cio

di celia

e dicesi propriam. dei Calzoni curii,

al ginocchio V. Csoin. molle V. BraghemoUe. S Andd a cavallo a-e braghe; Spronar le scarpe, Andar a piedi.

Che dall'anca scendono sino

Manata: Piccola manata o brancata. f. plur. Candelabro Candeliere a pi lumi, sostenuto da figure, fogliami e viticci. Viticcio dicesi propriam. Ogni bracciuolo del candelabro, che sostiene il candelollo (geriotto). da bnsa; Branche. T. bilanc. Quei ferri divisi

Dim.

di

s.

in tre piccoli bracciuoli, a eguali distanze, piegati

mo' d'uncino,

e altaccati alle

due estremit dei


i

bracci dell'asta delle bilance, ai quali sono acco-

mandate

le catenelle

che reggono

gusci o bacini.

BEA
!Bz*a<ndLL
di
s.
f.

BRA

Branda, Amaca. T. mar. Pezzo


vari punii de' suoi margini, che

tela

forte,

sospeso orizzontalmente con cordi-

celle attaccale a

bordo

delle navi

ciascun marinaio. Ora

ogni genere, di
a tanaglie.

forma una specie di letto per le brande sono in uso per milizia, ma sono di ferro e fatte
,

5 l' un affare chi va in lungo; Se non vi aggiungono delle braccia, un lavoro che va per le Junghe. M ao collo e gambe in letto ; Braccio al collo e gamba in letto. Dettato prov. che ci avvisa come

!Bx*a.n.cl<

s.

m. Capifuoco, Alare,

e per lo pi

nel plur. Alari (brandos):

Arnese da cucina o da
Il

dobbiamo regolarci nelle malattie degli arti. Bracci; Bracci. T. mar. Corde allacciate a' due capi di ciascun pennone per muoverli ad oggetto di presentar pi vantaggiosamente la superflcie
delle vele

Brasi

camminetto, per Io pi di ferro, e talvolta con ornamenti d'ottone, bronzo o altro metallo, ad uso di tener sospese le legna, ed anche lo spiedo per l'arrosto. Il volgo toscano dice Arali. s. m. Brasile, Brasile in corda, Tabacco in corda: Specie di tabacco concio e ritorto a guisa di corda ad uso di masticare o fumare.
s.

le

al

vento.
della bilancia: Quelle

da bnsa; Bracci
dell'asta della

due

parti

bilancia, a cui
i

sono attaccate
I

i>

II

da scaa; Branche. da dell'ncoa; Braccia


scala interrotti
di

catenelle che reggono

bacini o piatti.

T. archit.

pezzi d'una

pianerottoli.

dell'ancora. T.

mar. Specie
il

[Brasiletto
alle
tinte.
s.
f.

m.

Brasile: Albero,

il

cui legno

rebbj, in cui
i

si

divide inferiormente
si

fusto

di color rosso, mollo pesante e duro, e serve

Bx*assa.
di

Braccia.

T.

mar. Misura

lineare

cinque piedi, colla quale si esprimono le dimensioni delle profondit del mare, delle luns. f.

curvano in fuori, e si rialzano in modo di gancio adunco. u d'nn-a crxe ; Bracci Le due parti che, attraversando il fusto, sporgono in fuori e formano
dell'ancora,

quali

la

croce.

ghezze delle corde, ecc.

brocce,

bracc'armi,

brache averte V.

!Oi*assa
braccia
di

Bracciata, dimin. Bracciatella: Tanta

queste voci

alla

lor sede alfabetica.

materia quanta in una volta pu stringersi colle Brass de legne, de feti, ecc.; Bracciata :
legne, di fieno, ecc.
s.
f.

Brassadella
tien congiunta la

Fascetta. T. archib. Quella

lastruccia di ferro, d'ottone o d'altro metallo, che

canna alla cassa dell'archibugio. s. f. Colpo di bracciale V. Brassallo. s. m. Braccialetto, Smaniglia, Slaniglia: Cerchietto d'oro, d'argento o d'altro, con cui !e donne cingonsi per ornamento polsi. !Bx*assallo s. m. Bracciale: Arnese di legno, dentalo, di cui s'arma il braccio chi giuoca al

Brassalla

% Arranca d'in te brocce; Strappar di braccio. % Ave e brocce bnn-e; Aver le braccia buone, vale Esser sano, robusto, capace a guadagnarsi da vivere colle proprie braccia. 11 e brocce lunghe; Aver le braccia lunghe, dicesi metaf. di Chi ha autorit e possanza grande. % Coccise in te brocce d'nn-a pcrsnn-a; Get-

13rassalletto

tarsi
alla

nelle

braccia d'uno, figurai, vale Bicorrere


a bracciuoli
le

protezione di essa.

$ %

pallone.

Brassu.
di

s. m. plur. Bracciuoli. T. mar. Pezzi legname naturalmente ad angolo pi o meno aperto, l'uso de' quali di commettere i bagli

o il fiato o il cuore, vale Scorarsi, Perdersi d'animo. % D brasso; Dar il braccio o di braccio, vale Porgere il braccio in ajuto, in sostegno V. Bracbraccia
cetto nel 3" significalo.

Corgo a brocce; Sedia Cozze e brocce; Cascar

V. Corgo.

dei

ponti con
s.

le

coste della nave.


al plur.

!Bx*assi]i

m. Bracciolino e
di

Braccioline.

S se 5 bracco drito d'nn-a persnn-a; Essere il braccio destro d'un tale, figurai, vale Esser quello di cui quel tale si serve in ogni sua cosa,

Dimin. e vezzegg.

Bx*asso

Braccio: Piccolo braccio. s. m. Braccio, al plur. Braccia: Membro dell'uomo che deriva dalle spalle e termina colla mano. Parlandosi dei rami della vite o di altre
al

Essere

il

Gugndse
par

suo primo ajuto. d pan co-e so brocce

Vivere o Cam-

delle braccia, cio Delle

proprie fatiche e

de' propri sudori.

cose inanimale,

plur.

dicesi

bracci.

Parla a brocce; Favellar


fata,

Braccio, Misura lineare, comunem. di tre palmi circa, che per varia secondo le diverse citt
dell' Italia.

a caso, a casaccio, a a bandiera, ecc. V. Abbretlio nel 5" signif.


nelle braccia.

Piggid in brasso; Prendere


sulle

Levar

braccia, Becarsi

in

braccio.

Nelle Arti dicesi di Qualunque ferro, legno

che spiccandosi da una parte si estende alquanto e serve a reggere o portar checchessia: Brasso d'un lampin, d'un-a insegna, ecc.;
altro,

Piggid sotto 5 brasso ; Prendere a braccio V. Braccetto nel 6" significato. S Porta in brasso; Portare in braccio o in colloj

tenore

il

bambino come seduto


intrecciando
le

sul cubito,

cio

Braccio d'un lampione, d'una insegna, ecc. de fwro; Braccio di ferro, dicesi Quella prova di destrezza e di forza che gli alteggialori sogliono fare, abbrancando colle mani due staffe solidamente fissate ad un'asta, e sollevato poi tutto il corpo fino a che venga orizzontale, reggendosi cosi per sola
forza di
braccia.
di

sulla parte anteriore del braccio, sorretta coll'altra

mano,
le

e talora

dita

d'ambedue

mani.

brocce. g Predica a irarce; Predicar a braccia V. Preg co-e brocce in crxe; Pregar colle braccia
in

croce, vale Pregar umilmente e caldamente.


11

de ma, de tcera; Braccio di mare o


ch'entra Inno nell'altro.

terra:

3 Riceive un a brocce averte; Ricever uno a braccia aperte, vale Fargli lieta ed onorevole accoglienza.

Quello spazio lungo e stretto di terra o di mare


drito V. sotto

Tegnpe

un brasso nn-a persnn-a; Tener


un braccio: Tenerlo
;

alaf-

se 5 brasso drito d'iinn-a peral plur.,


:

cuno
S Ti
tare

pel braccio o per

sonn-a. Bracgc; Braccia

ferrato per quella parte.


dicesi assolutam. per

La-

saseio e ascnde 5 brasso


il

Trarre o Gitla

voranti, Braccianti

Se no gh'azzimzan de brocce,

sasso o

la

pietra e

nasconder

mano

148
Modo

BRE

ERE

prov. che vale Fare il male e mostrare di non esserne slato l'autore. !Bx*a.tta< s. f. Fango, Fanghiglia, Melma, Mola, Loto, Belletta, roiligiia, Brago. Questi nomi, designando egualmente una terra imbevuta d'acqua, sono frequentemente impiegati come sinonimi; ma le variate maniere, colle quali succede la predetta composizione, ed i vari rapporti di luogo,
d'uso, ecc.
Il

Breccia
di

s. f. Breccia: Apertura ossia Rottura muri e terrapieni d'una fortezza o d'altre opere di fortificazione, falla dal cannone o dalla mina del nemico, per entrare dentro di quelle a viva forza. Batte in breccia; Battere in breccia: Dirigere tiri delle artiglierie a furia contro un luogo dato; e figurai. Baitere, Astringere qualcuno con forti
i

ragioni. Forzarlo a cedere.

fanno

le

differenze di

tali

vocaboli.

Fango Una

terra molto stemperala e quasi

liquida, pii snperrici,ale che

profonda, di cui
le

si

Fd breccia; Far breccia, Far colpo, figurai, vale Ottener l'intento; ed anche Far preda, Far acquisto, Acquistare.
v. n. Brigare, Brigarsi: Far diligenza, Far opera, Procurare, Cercare, Adoprarsi, Ingegnarsi,

copro)io le strade di

campagna per

piogge.

La

Breg-a

Fanghiglia

dicesi

geneo, che si per la sucidezza del medesimo si distngue dal fango delle strade campestri. La Melma o Memma Quella terra che trovasi nel fondo delie paludi, de' fossi, e de' fiumi. la iVota indica un fango sucido e putido. 11 Luto la terra de' campi, che troppo inumidita dall'acqua non regge alla coltivazione. La Belletta Quel sedimento che fa
l'a-qua torbida ne' vasi od in altri luoghi, che per
sottigliezza del suo

Quel fango sucido ed eteroforma nelle strade della citt, e che

Metter in opera checchessia per ottener

l'intento; e talora Brogliare, Far broglio, Intri-

gare onde procacciarsi favore.

Breg'ad
comanda una
bellieri

s.

m. Brigadiere:

Sotl'ufiSciale

che

squadriglia di carabinieri o di ga-

di

guardie di pubblica sicurezza.


s.
f.

Breg-adiia

cavalleria, formato di

strato

differisce

da melma.
indica

La poltiglia

un

nome generico che

In

qualunque imbratto od intriso di materie ridotte ad uno stato liquido. Il Brago Quella poltiglia sudiciume in cui s'intridono i porci. La nostra voce Bratta deriva dalla voce lai. Blattea,

Corpo di fanteria o di due reggimenti d'una stessa milizia, comandata da un ufliziale generale, che dicesi Generale di brigata, Brigata, per Una Squadriglia di carabinieri, gabellieri, ecc , comandata da un sott'ullziale, detto Brigadiere V. Bregad.
Brigala
:

Breg-ante
II

s.

m. Brigante:
far

Uomo

sedizioso, ri-

voltoso, perturbatore dello Stato, Borghese che

Schizzo di fango o Zacchera. do caff; Posatura: Quel sedimento o residenza


della polvere del caff, la quale pel cessato bolli-

prende le armi per

guerra illegittima e sregolata.

Brigante, per Blasnadiero, Jlalandrino, Scherano,

Assassino V. Assascin.

mento, e pel riposo, cade in fondo della caffettiera. rio vin; Feccia. S Leva a bratta da-t juannj;Spillaccherare: Levar
le

Breg-antin
di

s.

m. Brigantino: Bastimento

di

basso bordo, che ha un albero di maestra, uno


Ifinchetto ed

pillacchere o zacchere.
s.

Breglxella
teatrale,
1)

Sx*a.ttiiiiue

m. Fango, Fanghiglia,

ecc.

uno di bompresso. m. Brighella Antica maschera rappresentante un astuto servo cremasco.


s.
: :

Bravo
l'

V. sopra Bratta.
add. Bravo, Onesto, Probo, Dabbene:

Brighella, dicesi talvolta per ischerzo a Chi nel-

un brav'ommo, nn-a brava persnn-a;

o nel parlare tenga dello zanni breghella; un brighella,


l'agire

l'

un

Egli un brav'uomo, una brava persona, cio

Breg-ulo

Uomo

Persona di garbo o

di

merito.

M Bravo, per Esperto, Perito, Eccellenle, Dotto,

Che

Brava,
Bz*axa

ha sapienza, ecc. S Bravo ! Bravo! Va bene! Benissimo! Voci tutte da adoperarsi tanto in senso naturale che ironico. s. f. Bravura, Valentia, Valore, Prodezza: Impresa da prode, Azione da uomo bravo
e valoroso.
s.
f.

s. m. Povero dell'Albergo. Chiamasi da noi con tal nome Quell'essere infelice, che, vecchio od orfano o inabile al lavoro, vien ricoveralo per carit nell'Albergo di Carbonara, ma-

gnifico stabilimento

fondalo nel

16a6

dal filan-

tropo Emmaniiele Brignole, patrizio genovese.

Breig-a

s. fe Briga, Noja, Molestia, Fastidio, onde: D breiga a nn-a persnn-a; Dar briga ad uno, vale Dargli molestia, fastidio. Molestarlo,

Brace, Bracia, Brage, Bragia, Bra-

Infastidirlo,

scia: Carboni accesi ossia

Fuoco senza lamma,

n Briga, per Impaccio,

che resta delle legne abbruciate.


S Allarga a braxa; Sbraciare: Allargar la brace perch renda miglior calore. S Cazze d poeta in te braxe; Cader dalla padella nelle brace,
I)

a ve d breiga,

levio

Imbarazzo Se questa cosa ; Se questa cosa vi d


:

briga, la toglier via.

Talora usasi semplicem. per Fatica:

me
il

csta

o Uscir deila brace e rientrar

1)

poca breiga; Mi costa poca fatica. Perde a breiga e 5 sciu; Gettare


la

tempo e
riuscir

nel fuoco, figurai, vale Uscir di cattiva congiuntura dando in


fune, figurai, vale 8 se in te Aspettare con grandissimo desiderio e struggimento che alcuna cosa accada o si faccia.

fatica,

vale

Affaticarsi

invano.
ti

Non

una pegg;ore. braxe; Star in sulla

nell'intento,
j-

Unzi

e freiga

poca breiga,

guajce se

ti

porfatica

vice....

Dettato prov. che usasi dire in senso iroil

nico dal volgo a Chi perde


in

tempo

la

Bsso

cmm'nn-a braxa; Rosso come bragia, Rosso come un verzino, o Rosso peggio d'un tac:

cosa che non sia per sortirne buon effetto.


s.

chino, vale Acceso, Infocato in viso. Bz*a;xa< s. m. Braciere, Caldano Largo vaso a basse sponde, per lo pi di rame o di ferro, dove
tiensi la brace accesa

Bremiuo m. Eremo. T. mar. Fune una specie d'erba detta Sparlo V. Liban. Brennadda Crusrata: Impiastro
s.
f.

fatta di

fatto

per iscaldare o per iscaldarsi.

con crusca e aceto bollili insieme, che si applica ad una gamba o ad un piede, quando per istoria
di piede

Brclx

m. Carrettone: Specie di carro cheserve a domare ed esercitare i cavalli.


s.

per altra malattia si cerca di risolvere l'infiammazione della parte e di fortificarla.

BBI
3Bx*eiinetto
schereila V.

BRI
Iati,

149

CZg a); Fare o Giocare a craZg.


:

polposo, rossiccio da nna parte, giallo dall'al-

tra;

entro ha un ncciolo
altri

liscio,

coll'anima in alcuni

IBrenno

m. Cruscone Crusca mollo grossa, abburallala per mezzo d'un largo burattello o slaccio, che lascia pas-are lulla la farina con la crusca minore. - Cruscajo dicesi Colui che compra la crusca per rivnderla. impastu; 3IescoIone: Crusca inlrisa nell'acqua
s.

Bricolla
in

amara; molto squisito a mangiarsi. v. a. Scapezzare, Scapitozzare, Scoronare. T. agric. Tagliare i rami agli alberi insino
dolce, in
sul

tronco.

Briccn
baldo:

add. Briccone, Furfante, Barone, Ridi

Uomo

malvagi e disonesti costumi.


f.

e impaslala per cibo a' polli. S A faenn-a du diao a va tutta in brenno; La farina del diavolo va lulla in crusca, Quel che

Briccnajas.
Brig-iassotto

Bricconeria, Bricconata, Ba-

ronata, Furfanleria, Furfantaggine, Ribalderia, ecc.:

vien di buffa in baffa se ne va di ruffa in raffa, Di mal lollello (mal lolle) non si fa buon lavoro, Diavol reca e diavoi porla via. Prov. che val-

Breve

gono Le cose malamente acquisiate vanno in malora.


s.

in

breve

m. Breve, Brevino: Un involtino sodo forma ovale o quadrangolare, ricamalo d'oro o d argento o di seta, aggiuntovi dentro qualche segno di devozione. Si appende al collo de' bambini mediante un nastro di seta, specialm. quando si portano attorno, Breve: Sorla di lettera o mandato papale.
e schiaccialo, di
a.

Azione da briccone, da furfante. s. m. Brogiotto, Fico brogiotto: Specie di fico molto squisito, di grossa buccia, che matura verso la fine di settembre V. Figo. Brig-id-nn-a s. f. Badalona ; dicesi per ischerzo di Donna grande, grossa e mal formala. V. Brignn. Brig-nu. s. m. Pruno selvatico, Pruno a frutti neri, Prunelle, Prugnolo, Susino prugnolo. Susino di macchia, Spino nero, Strigniculo. T. boi. Prunus spinosa. Frutice con cui si costruiscono siepi so-

Brigna

lidissime e impenetrabili.

Brevetta v.
Brevetto

Briguu-a

s.

f.

Prugnola, Susina salvalica:

Brevettare.

Voce

dell'oso.

Dar

un brevetto, un diploma, una patente. Rescritto o Speciale s. m. Brevetto privilegio dato dal principe, col quale accorda un dono, una pensione, un avanzamento, un titolo di dignit o qualunque altro privilegio o favore in forma particolare, e non di lettere patenti. 3 Brevetto d'invenzin; Brevetto d'invenzione: Quell'atto, col quale il Governo per ricompensar l'industria d'un artista o autore qualunque, gli accorda per un determinato tempo il diritto esclusivo di fabbricare o di vendere gli oggetti, dei
:

Frullo del Prugnolo (v. sopra Brignu), di forma piccolissima, e molto aspro anche nella sua piena

maturit; tanto esso quanto

il

suo sugo conden-

salo potentemente costreltivo, e

come

tale si

Brig-non

quali gli attribuita l'invenzione.

adopera nelle diarree. s. m. Pruna, e comun. Prugna, Susina: Fruito del Prugno o Susino (Prunus domestica), che ha ncciolo ed polposo e sugoso. sarvcego; Prugnola V. Brignua. n Brignoin; Geloni, Pedignoni: Infiammazione che per cagion di freddo in tempi d'inverno si genera nelle dita delle mani e de' piedi, e talora anche nell'estremit delle orecchie. Geloni e Pedignoni

Brevettu.

Breviio
si

add. Brevettato Aggiunto di Chi ha "brevetto o ha ottenuto un brevetto. s. m. Breviario, Breviale: Quel libro ove son registrate l'ore canoniche e tutto l'uffizio divino; e pi parlicolarm. per l'Uffizio stesso che
:

sono sinonimi,
diconsi quelli

ma propriam. parlando, Pedignoni che vengono ne' piedi.


le la

S Avet 5 brignn; Aver broncio, il cimurro, il

lune a rovescio.

Aver
vale

mattana,

figur.

dee dire giornalmente dalle persone obbligate

a recitarlo; aniicara. Breviare.

Essere imbronciato, corrucciato. S Piggid brignn; Impennarsi, Inalberarsi, Corrucciarsi, e nell'uso tose. Pigliar lo gnocco (Piggi
petto).

Brevin

Brevit
discorso.

V. Breve nel significalo. s. f. Brevit: Astratto di Breve; e dicesi per io pi di tempo, di cammino, di scritto

Brig-oa

s.

f.

Bolla: Quel rigonfiamento o vesulla pelle degli

scichetta che

si fa

uomini e degli

Bricca ; Nulla, Niente, Biracchio. Voce del contado:

animali per ribollimento di sangue o per malignila d'umore; altrim. Brozza e Bgia, voci ant.

ne so bricca;
s.

Non ne

so biracchio,

Brig-oelin.
molo

Non
nelli

ne so nulla.

Bricchetti
fosforici

m.

plor. Fiammiferi o Zolfa:

s. m. Frullino. Voce fior. Specie di dado conico che termina in punta, con cui si giuoca facendolo girare in un tondino e imprimendogli
il

vulcanici

Quei

fuscellini di le-

co' polpastrelli del pollice e

dell' indice.

gno, intinti ad una estremit d'una mestnra, che accendesi col fregarla bruscamente entro un corpo

Brig-oelo Brig-oeta
tola.

V. Bigclo.
s.
f.

Bollicina, Bollicella, Bolliciatbolla.

aspro e duro; ce n'ha collo scoppio (btta) e senza, e fassene anche di cera. M Tronchelti: Pasta da vermicellaio per uso di minestra, e son penne (fide da penna) tagliale curie quasi un dito; se un po' pi corti diconsi Bruci.

Dimin.
s.
f.

di Bolla: Piccola

Brilla

Briglia: Slrum. col quale si tiene


il

in ubbidienza e soggezione

cavallo; ed

com-

posta della testiera, delle redini e del morso.

% Sctoa de bricchetti; Fosforiera.

Bricco
picarsi

s. m. Bricca, Brccola, Balza, Dirupo, Greppo: Luogo selvaggio, dirupalo e scosceso. S Andd pe-i bricchi; Salir per le bricche, Arram-

d cpresso: Briglia o Barbagianni di bompresso. T. mar. manovra ferma, che serve a legar l'albero di bompresso col tagliamare della nave pi a\%[ che sia possibile, affinch resista contro gli
sforzi dello straglio di trinchetto e di parrucchelto

per dirupi, per balze.


s.

Brioccalo
meniaca

m. Albicocca, Albercocca, Ar-

Meliaca, e nell'uso Gorenl. Biriccola:

Fratto dell'Albicocco

(Armeniaca vulgarit)

piut-

che tendono a sollevarlo. d scubam; Briglia di scopamare. T, mar. Corda per alzare o issare, gli scopamari , la qual s'annoda col pennone alla parte inferiore dello sco-

tosto grosso e rotondo, e alquanto schiacciato sui

pamare, e serve di scotta pr

lo

stesso.

150

BRI
la briglia, Sbrigliare.

BRO

Levar S Leva a brilla; Cavar o


S Mette

Brocca

a S Molla a

brilla; 3Ietler la briglia, Imbrigliare.


brilla a-o cavallo;

Dar

la

briglia al

eavallo, Allentargli la briglia.


Il

Brocca, antic. Broccia: Vaso di manico curvo, pure di terra, fermato a due punti opposti della bocca, e un beccuccio a boccinolo sotto l'orlo di
s.
f.

terra cotta, a ventre rigonfio, con

brilla

a nn~a personn-a;
la briglia sul collo

Sciogliere la
d'alcuno, vale
Il

briglia,

Lasciar

Lasciarlo in sua balia, Lasciarlo operar a suo senno. Streppn de brilla; Sbrigliata, Sbarbazzata, Strappata di briglia.

essa, ad uso di portare acqua o altri liquori. Brocca, per La quantit della materia contenuta nella brocca: Unn-u brocca d'cegua; Una brocca

d'acqua,

S Tegnt
nerlo
S

brilla

a un; Tener

la

briglia

ad uno,

Tenerlo a segno, a freno. Frenarlo,

figur. vale

Te-

s ch'ei non trascorra. Tid a brilla; Tirar la briglia. - Sbrigliare,

Brocca
oltre

de viovetta, de gazz'ia, de gisemin, ecc.; Bappa, e se di maggiorana (persa), di ramerino, di salvia e simili. Cima. v. a. Sbroccare, Sbroccolare, Sbrucare: Lo slaccar delle foglie che fanno colla bocca le
Ciocca
;

il

signif. di

Levar
n.

la briglia,

ha pur quello di Scuo-

bestie dagli alberi.

tere la briglia o tirarla con forza.

Broccag-g-io
T.
e per allargarli.

s.

m. Broccajo

e Broccaglio.
i

!3-rill.

V.

Brillare:

Tremolare scintillando.

magn. Slrum. che serve per segnare


s. f.

buchi

Il

Splendere con vivacit in modo che la luce appare tremolante. Brillare, per simil. si dice anche delle gemme,
del
si

Brocclxetta
Il

Piccola brocca V.

Brocca

Brocchetta. Dira, di Brocca: nel 1" significato.

vino, ecc.

quando hanno grande vivacit;

Bolletta e Bulletta: Piccolo chiodino che ha largo

applica anche a Coloro che sono compresi da

cappello. Bullettone dicesi quello, che ha

il

capo

vivacit ardente.
II

grosso, e affaccettato; e usasi dai contadini piantar

Usasi anche da taluni per Spiccare,

Compa-

nei calcagnini (tacchi) degli

scarperolti

perch

rire fra l'altre cose, Distinguersi, Segnalarsi,

ma

un pretto francesismo.

non
lica,

si

logorino tanto prestamente.


e tncn
;

da lavse

Jlesciacqua

Vaso

di

majo-

^xrillsLrxtt v. a. Brillantare. T. giojell. Tagliare una gemma a faccette sotto e sopra, ed proprio de' diamanti e de' cristalli di monte.

cupo, pi alto che largo, con impugnatura la-

!Bi'illa>u.te
tato e

s.

m.

Brillante:

Diamante

brillan-

incastonato in qualche lavoro.


s.

i^rille

m. Bastajo: Artiere che


al

fa basti,

bar-

terale, pure di terra, a uso di manico ; collo brenessuno, bocca larghetta, la quale dalla vissimo parte opposta al manico alquanto prolungata in forma spasa, leggermente e uniformemente concava, a pi comodo uso di versare moll'acqua in

delle, cavezze ordinarie, gabbie di

corda o di

una volta

nella catinella (baci) del

lavamano. Ta-

sparto da adattarsi
simili arnesi

muso

de' giumenti, e altri

lora serve a versar direttamente l'acqua sulle


allrur, tenute al

mani

e bardature a uso del someggiare.


fa

di

sopra della catinella per laplur. Scarponcelli,

- Brigliajo, dicesi Colai che

o vende briglie.

varsele, stropicciandole l'una coll'altra in pi versi.

Brindici
Invilo
in bevendo.

s.

m.

Brindisi, e poetic.
si

anche Brindis:

Brocclriii

s.

m.

e nell'uso

Saluto che

fa

a tavola col bicchiere

brindixi; Far un brindisi, Propinare: salute di qualcheduno. S]ruii-a< s. f. Brina Goccioline congelate e bianchissime, di cui si vede coperta la superfieie
S

Fa un
Bere

anche Brocchini. Dai frane. Brodcquins. Scarpe che calzano alquanto pi su del collo del piede e che si allacciano sul davanti con cordellina o
stringa passata entro

alla

diversi bucolini de' larghi

loro orecchi (eginn-e).

Brocco
per
t)Ot.

della terra allo spuntar del giorno

dopo

le notti

s. m. Rama Ramicello che nasce sui rami dell'albero, e generalmente prendesi anche
:

i6x*iuta>
ciato,

fredde e serene del verno; altrim. Brinata, Pruina. s. f. Brenta: Specie di mastello stiacportabile a spalle, della tenuta di

Ramo.

SO

litri,

ossia

mezzo
f.

ettolitro,

ad uso

di travasare e tras-

portar vino.

Srisca;
Il

s.

Brusca
i

Sorta d'erba che

si

adopera

nello spalmare

bastimenti.

Brisca.

Voce

dell'uso. Specie di carrozza a quattro

s. m. Broccolo, Cavolo broccolo. T. Brassica oleracea cimosa. Sorta d'ortaggio notissimo, che mangiasi cotto in insalata, od anche in minestra accompagnato colla pasta. add. Broccato : Aggiunto di Drappo di seta tessuto a rami e fiorami. BrodLd- s. m. Brodajo, Brodaiuolo Chi ghiotto

Brccolo
Broccix
del brodo.
Il

ruote, che oggid pi


Il

non s'usa.

Srisc
d

Favo, Fiale: Pezzo di cera lavorata a cellette, che le api a bella posta formano per deporvi le loro uova e depositarvi il mele. S D a brisca a un bastimento ; Bruscare un bastimento V. Brisca. V. a. Bruscare. T. mar. V. D 5 fugo a n bastimento nella voce Fugo.
s.
f.

Brodaiuolo, Brodolino, dicesi anche in senso dispregiativo a Persona ignorante e dappoco.


s.
f.

Brod.d.lla

Broda

Appellazione

quasi

Broddo
z'altro

Brod-dag-g-ia
s.

scherzosa e avvililva di Brodo, per dire ch'esso in troppa quantit o inopportuno. cattivo, V. Broddlla.

m. Brodo: L'acqua

in cui si cosse la

!Bj:>i^ca;ta/
bruscar
la

Bruscatura. T.
l'effetto

mar. L'azione
tale

nave, e

che risultai

carne o altro commestibile, come paste, civaie, ecc.: Brodo di cappone, di vitella, di rane, di pesce, di

operazione.

maccheroni, di fave, ecc.

Ma quando

si

usa sen-

Bx*ix:a.

Brezza, dimin. Brezzolina: Piccolo venticello, ma gelato e crudo, speciaim. la notte o la mattina di buon'ora, e che regolarmente soffia in
s.
f.

aggiunto suol intendersi Brodo di carne.


nel quale abbiano

consiimmu; Consumato: Brodo


bollilo polli

simile carnaggio, tanto che vi siano

BjrixGn

tempi dell'anno; altrim. Sizzettina, Sizzolina. s. m. Brezzolonc, Brezzone. Accresc. di Brezza V. Brixa.
certi

consumati dentro; ed anche Brodo ridotto a piccola quantit perch divenga pi sostanzioso V,
sotto

Broddo

ristreito.

BRO
^^
f(Bto; Brodo fatto: Quello che ha bollito
colla
la

BRU

151

carne safficientemente da poter essere bevuto o alIrim. adoperato, bench il lesso non sia ancor cotto. fallo ; Brodo sciocco : Brodo in cui sia poco o
aulia di sale.

che

qual entra perpendicolarm. in detto boccinolo il tubo o canna ond'esce l'acqua.


s.

Brnzinetto
Bronzinn-a;

m. Piccola cannella, Piccolo


f.

robinetlo V. Brnzin.
s.

Bronzina. T. delle Arti.

in lavolctie; Tavolette
sato per lunga coltura,

di brodo:
il

Brodo condensi

qual poi versato in pic-

cole forme di latta o simile, una volta freddo,

assoda e s'indurisce. lungo; Brodo lungo: Brodo di minor sostanza di quello che dovrebb'essere per esservi soverchia-

Qualunque piastra o spranga di bronzo, e talora anche di ferro che si adopera per armatura di checchessia; ed anche Qualunque dado o pezzo di bronzo o di ferro su cui gira un bilico fpexoj od altra rotondata estremit, che in questo significato

mente d'acqua. - Brodo lungo

dicesi

anche

figurat.

d'un Discorso lungo, scipito e nojoso. naturale; Brodo ordinario o naturale, cio
ristretto,

dicesi meglio Ralla, Bronzina. Chiamasi generalm. con questo nome Una polvere di bronzo minutissima, chimicamente

Non

preparata, di cui
tografi

si

servono
il

gli

Ornatisti,

Li-

n consumato.

ed

altri

per dare

color di bronzo a certi

ristreilo; Brodo ristretto, Brodo grosso; Quello

che

si

fa col
;

cuocere molta carne in poc'acqua.

scemmo

sipido; che allrim. dicesi

Brodo dissavoroso, Brodo sciocco, inAcqua pazza. semplice; Brodo semplice o puro, cio Senza mi-

i medesimi e soffregandola quindi leggermente con cotone o altro per renderla unita. Avvene pure di altri metalli,

loro lavori, distendendola sopra

e perci di diversi colori,

stura di savori, di colori, ecc.

sostanzioso V. Broddo ristreito. Andd in broddo de taggiaen; Andar in succhio, in visibilio, Imbietolire, e in m. b. Andar in broda in brodetto, Andare o Andarsene in broda di
succiole, vale

n Lucerna. T. stamp. Pezzo circolare di bronzo o d'ottone, incassato nel piano del torchio, e nel cui centro una cavit concava, destinata a ricevere
la

punta del pirrone, quando colla maxza


la

si

ab-

bassa

vite.

Non

capire in se stesso dal piacere.

Brnzo
di

da carrosse ; Bronzina V. Bscioa.


s.

m. Bronzo: Lega

di

rame, di zinco,

Compiacersi eccessivamente di checchessia. % uggi do broddo; Scandelle V. uggio. % Gallinn-a vegia fa bn broddo; Gallina vecchia fa buon brodo. Prov. che usasi a poco onesto
proposito.

stagno e d'una parte d'antimonio, n Pajuolo. T. contad. Vaso di bronzo con tre piccoli piedi, fatto a foggia d'una marmitta, ed usato
da' contadini per cuocere la carne o la minestra

S
Il

vinpiggiu a moddo 5
vin pigliato a

l'

megio che 5 broddo;

S Ave

V. Puiu. un chu de brSnzo


bronzo, dicesi

Aver un cuore
di

di

modo

meglio assai del brodo.

dTomo

duro, fiero, implacabile.

Prov. di chiaro significato.


Scciinnind 5 broddo; Digrassare il brodo, vale Levarne il grasso galleggiante in figura d'occhi
scandelle.-

Co de brnzo; Bronzino: Aggiunto


di

Volt o

Pelle,

vale Di color bruno e quasi simile a

quello del bronzo. S

Schiumare e fior. Stumiare


la

il

brodo,

vale Levarne
n

schiuma.
di brodo.

Sroddoso add. Brodoso: Abbondante


Brodoso
:

Brotti
luni

se de brnzo; Esser di bronzo o di ferro, vale Essere di tempera robustissima. V. n. Germogliare, Germinare, e da taT. agric. V. Btitl nel 6" signif. m. Brocco, Sprocco, Getto, Gettata, Germoglio, Rampollo, Pollone Il nuovo tallo che la nuova pianta rimette. s. m. Brodetto e pii comunem. Cordiale: Tuorlo d'uovo sbattuto in brodo con zuccaro e alcune gocce d'acqua di fior d'arancio. s. f. Scopata, volg. Stipala: Colpo dato con un ramo o frasca di scopa o di stipa. Terra sterile ed s. f. Brughiera:

Aggiunto di Scritto, vale Tessuto senza arte, e soprattutto abbondante di vani periodi o vocaboli, che il rendono soverchiamente lungo
e nojoso.
s. m. Stracciafoglio: Quel quaderno che i mercanti tengono per semplice ricordo, notandovi le cose alla rinfusa. s. m. pi. Bronchi: Canali o Ramificazioni dell' asperarteria che si diramano nei polmoni, servendo al trasporto dell'aria nella

Buttare
s.

Brotto

Dr*og-lia.sso

Brvetto
Brg-

Brnclxi

Brg-lxa
detta
in
le

traspirazione.

incolta, piena di pruni e d'altre piante spontanee,


s. f.

Bronclxite

Bronchite e Bronchitide: In-

Tose. Scopeto o Stipeto, perch

ivi

na-

Bronco

fiammazione della membrana mucosa dei bronchi. s. m. Grongo. T. Ittiol. Muraena conger. Sorta di pesce molto somigliante all'angnilla, ma pi grosso, di carne saporita e delicata al gusto, massimamente quando messa in tocchetto (a buridda); dicesi anche Congro.
s.
f.

scono

scope
s.

le

stipe.

Brg-o
di

trinalm. Erica. T. bot.


suffrutice,

m. Scopa, Scopa da granate, e dotErica scoparia. Specie


che serve a far granate da impie-

garsi ne' pi vili esercizi,


seta,

ad infrascar bachi da

Sirnza.
bolle,
di

Carratello e Caratello: Specie di

e stretta

forma alquanto lunga, larga nel mezzo alle due estremit, che serve a trasportar
s.

Brmma.
con
testa
le

breve durala, ecc. Fiorisce nel maggio e nel giugno, ed comune ne' boschi. Bczugna piggid de btte e iaxd brugo V. Baxd.
a far fuochi di
s. f.

Bruma: Sorta

di

verme

di

mare

vino sui carri.

simile al baco da seta,

ma

alquanto pi grosso,

Srnzin

m. Cannella, e freqnent. nell'uso

Robinetlo. Dal frane. Robinet. Quello strum. di ottone, formato d'un corto boccinolo e di una

chiave o mastio (masccio), terminata in anello


in gruccia, il qual s'adatta ad un tubo di piombo, ad una fontana o simile per dar la via all'acqua tenerla rinchiusa, secondo che si gira la chiave,

dura e mollo nera, che rode sott'acqua marinai, vero, come dicono rinando i legni pi annosi e pi duri. Bruma, per Quella sorta di musco, che si genera ne' vascelli sott'acqua V. Brcio.
navi trivellando,
i

Avarone, Avaraccio, Pillacchera, Mignatta, PJUl-

ma,

ecc.

V. Avardn.

15!2

BRU
s.

BRU
Tostino : Cilindro cavo di ferro, fallo a foggia di tamburo, in cui si tosta il caff.

(x*ixmmezzo
si

m. Esca. T. pese. Cibo che

sparge in mare per adunare i pesci , prima o durante"Ia pesca. Esso componesi-di pane^^ salacche e renuzza (aenin), ovvero di solo parie e cacio guasto, pestali insieme. add. Bruno, Oscuro: Di color che tende
a!

Brustolilo

p. pass.

Abbrustolito, Abbrustolato,

ecc. V. Brustoli.

Brn

nero.

Brunella
seta e molto

S Caff brustol'io; Caff tostato. Faccia bruslola da-o so; Viso incotto, abbronzato. S Fd piggid brustol'io; Rosolare: Far che le vi-

s. f. Brunella e Brunello. Dal frane. Prunelle. Sorta di panno-lano raso, misto con

vande per forza


che tende
S

di fuoco

prendano quella crosta

al rosso.

fitto.

Pan

brustol'io;

!Bx*ni
per

V. a. Brunire:

Dare

il

lustro al metallo,

Brustoliu
Brustolisci

lo pi
s.

con brunitoio.
f.

Pane abbroslilo. V. sopra Brustolin. V. sopra Brustolin.

Sruia;

Barttolo:

Vaso piccolo

di terra

Brutta V.

a.

Bruttare, Imbrattare, Intridere, Lor-

di vetro per riporvi e tenervi conserve e simili.

dare, Insudiciare, Insozzare, Sozzare, Sporcare:

Srxxiu.
col quale si

s.

m. Brunitoio. T. delle arti. Strum.


i

bruniscono

lavori

fatti,

fatto

d'ac-

ciaio dicesi

di denti d'animali o d'altre

materie dure;

anrhe Prunitojo.
s.

Brunito
ed anche
li

m. Brunitore
s. f.

Colui che brunisce.

Brnita;

Brunitura: L'azione del brunire,


Notte.
f.

lustro della cosa brunita.


s. f.

**Brnna Brscelle
Nome

Voce bassa

e furbesca.

s.

pi.

Pinzette. T. di vari artisti.

generico d'Uno slrum. d'acciajo o di ferro, che si allarga e si stringe a piacimento per prencollocare alcuna cosa in luogo, dove non dere si potrebbe colle dita. **Br.sclx V. n. Fare i suoi agi. Voce bassa, e

Brttessas.
qiianlo brutto.

Mettere su checchessia sporcizia o lordura. in t'n lugo; Far bruttura. Sporcare, vale Fare l'ha brttu i suoi agi, Cacare in certi luoghi : in letto; Ha sporcato nel letto. g Brtise n. p. Bruttarsi, Sporcarsi, Lordarsi, Imbrattarsi, Insudiciarsi, ecc.; ed usasi anche in senso figuralo, g Chi n se brutta n se lecca; Chi non suda, non ha roba. Chi fugge fatica, non fa la casa a tre solai, A voler che il mento balli, alle man gna fare i calli ( gna per bisogna ), Prov. chiaro ad ogni intelligenza. f. Bruttezza e Bruttizia: Astratto
di Brullo, conlr. di Bellez/a.

Brusco

vale Andar del corpo. s. m. Brusco, Bruscolo, Pugnitopo, Pungitopo, Picca sorci, Ruschio, Ruschia, Spruneggio,

Brutte tto add.

Brultacchiolo, Bruttarello: Al-

Brutto

adJ. Brullo:

Che manca

delle propor-

Spruneggiolo. T. bot. Ruscus

aciUeatns. Pianta
verdi, ramosi,

perenne, che ha

gli steli cilindrici,

a cespuglio,
bianchi;
i

numerose, acute, ovate, pungenti, d'un bel verde; i fiori piccoli, alquanto
le foglie

Laido, Malfallo, Sproporzionalo, Deforme, contro di Bello. Brutto, per Bruitalo, Imbrattato, Insudiciato, Inzioni convenevoli:
triso,
1)

frutti

rotondi, polposi, d'un rosso vi-

vace. Fiorisce dal dicembre al giugno, ed co-

Brusco add. Brusco


non dispiacente

mune

ne' boschi.
:

Il

per Sucido, Lercio, Gualercio, Guitto, Lordo, Schifoso, Sozzo. Figurai, vale Disonesto, Turpe, Vituperevole,

Sporco, Insozzato, ecc.

Di sapore che

tien alPaspro,

al gusto.
:

Ignominioso, Obbrobrioso, Disdicevole, Sconvenevole : Brtt'azin, Brutta figlia, Brutto vizio;

Brusco, metaf. vale Rigido, Austero, Aspro

Onimo

brusco. Faccia brusca, Parolle brusche; brusco, Faccia brusca, Parole brusche.
Il

Uom

Brutt'azione, Bruita figura, Brutto vizio.

ratoia.

Aggiunto di Tempo, vale Turbato e freddo, g Co-e brusche; Alle o Colle brusche. Posto avverb. vale In modo brusco, contr. di Colle buone. % Fa a faccia brusca; Far il viso brusco, Far il viso dell'arme, vale Mostrare sdegno, abbominazione.

Aggiunto d'Aria, vale Cruda, Fredda, Sfer-

co; Color sudicio o sucido, dicesi a Quel coloro che privo di quella vivacit che sogliono avere tutti i colori schietti, ciascheduno per se stesso.

camme
tempo

5 peccu; Brullo

come

il

peccato, vale

Bruttissimo.

Tempo

brutto; Mal tempo, Cattivo tempo,


di scrittura

Tempo

nero. Tempaccio.

Brutta copia; Mimldi: Bozza


tersi poi in pulito.

da met-

vegia; Ancroia, Vecchia


vecchia, deforme e sucida.

squarquoia:

Donna

% Salsa brusca; Salsa acetosa, dices in genere

Qualunque
S

salsa in

cui entra dell'aceto.


di
al

Br stia
di pulire
i

Vino brusco: Vino tira all'aspro, ma non dispiacevole anche dicesi Vino duro.

Vin

briisco;

sapore che
gusto; che

g se nn-a brutta copia; Scimmiare malamente uno. Modo figurato, g Fata brutta; Farla brutta o sporca, vale Fare
allrui

un'azione poco lodevole,

s.

f.

Brusca, Bussola

Spazzola a uso

cavalli

dopo

la stregghialura; suol es-

g Giancaja brutta; Panni sucidi. Biancheria sudicia: Quella che da porsi' in bucalo.

sere di saggina o d setole di porco.

Brustoli V. a.
piiH dei

Abbrustolire, Abbrustolare, Bru-

il

diao 5 non tanto brutto camme 5 fan; Non diavolo bruito quanto si dipinge V, Diao.

stolare, Abbroslire; quest'ultimo

verbo un po'
il

primi tre: Porre

le

cose presso

fuoco

g Parolacce briil te ; ParoldiCCP, Parole sporche, sucide, laide, cio Disonrsle, turpi, indecenti, lascive,

che non ardano,

ma

si

abbronzino. - Parlan-

dosi di Caff, dicesi pi propriam. Tostare.

g Passala brutta; Uscire a stento di pericolo, g Pei brtl'e bn; Pera roggia, Pera bugiarda, Rom.

% Bruslolise n. p. Abbrustolirsi, Abbrustolarsi, Incuocersi, dicesi per iperbole d Chi troppo si espone
al

fuoco

si

che ne rimanga come riarso.


s.

Pera brutl'e buona, Lomb. Pera gnocca V. Pei. g Peizo brutto; Peso bruito. Peso lordo, dicesi di Peso che non netto di tara.

BruMtolin

m. Tamiiurlano; e

nell'uso fior.

$ Veddi$ela brutta; Vedersela brulla, Veder

BRU
mala parata, vale Conoscere d'essere in termine
pericoloso, a mal partito.

BUD
S

153

Brxdse
che parte

n.

p.

Scottarsi

Farsi cottura in qualli-

di^l

corpo con fuoco, ferro caldo,

Brutt

s.

m. Sudiciume, Sucidume, Lezzume,


n

quido bollente o simile,

Loja, Lordura, Lordezza, Lordaggine, Sporcizia, Bruttura e anticBrutlore: Specie d'intonaco sporco

e ^ervelle; Farsi saltar le cervella. Mandarsi

le cervella all'aria,

vale Uccidersi sparandosi una

che cuopre
si Ta alia

proveniente dall'esalazione che sua superficie, e in parte dalla polvere


la pelle,

pistola nelle tempie.

Bvu.xaljosclxi
Gabbamondo, Gabba

s.

che vi si attacca. M Porco, Forcone, dicesi per ingiuria a Persona di porchi e disonesti costumi; e detto di Donna,
Troja, Trojaccia, Scrofa.
Usato nel

l'oste:

m. Truffatore, Truffiere, Che gabba o trulla.


:

Brxacaff
Uriixu.a.
tare e
s. f.

V. Brustolin.
Scollatura
L'effetto dello scot-

numero del pi, dicesi da noi pulitamente invece di Pidocchi, che i Tose, dicono Fal'a crego de brtti; Era pieno di stidii:
pidocchi, di fastidii,

Brjc

La parte scottata. s. m. Bruciore, Cociore: Dolore che cagionato da puntura o da scollatura.- Frizzo e nell'uso Frizzore dicesi propriam. di Quel dolore in pelle che cagionano le materie corrosive, ince Pena:

n Usato

come

addiett. vale
s.
f.

Brttonaja.
cizie:

Codardo, Vile, Vigliacco. Brutteria, Porcheria, Spor,

n Dispiacere, Bincrescimenlo, Dolore,

Cosa da porco.
a.

brx

Brx, V.

Bruciare, Abbruciare

Ardere

ConEsser

5 l' che; Il mio rincrescimento che, ecc. de chu; Brucior di cuore, e dottrinalm. Pirosi: Sensazione d'ardore cocente nella regione epigastrica.

sumare col fuoco; ed consumalo dal fuoco,

in signif. neut. assol.

w Cuocere, Frizzare, Mordicare; usato in neut. assol.


dicpsi di Quel dolore cagionalo in pelle o da

% Avetghe 5 brx; Cuocere, Dolere: Provar rincrescimento, dolore, pena, ecc.

una

Brxix
Puzzo

scottatura o da materia corrosiva posta sulle ferite,

sugli scalfitli, ecc., ovv. dalle percosse di

scopa e simili.

a un; Far saltare le cervella ad uno, Mandargli le cervella all'aria, vale Ucciderlo sparandogli una pistola nel capo. da-o cado; Abbruciar dal caldo, vale Sentir soverchio caldo. de fd nn-a cosa; Ardere di far checchessia, vale Desiderare ardentemente. t uggi, a bcca, e m5en, ecc.; Sentir un fuoco agli occhi, alla bocca, alle mani, ecc. 5 paggiasso; Bruciare o Abbruciar l'alloggiamento, vale Partirsi da un luogo senz' aver prima soddisfatto la persona del dovuto ; che anche dicesi Marinar la paga. - Bruciare o Bruciar pagliaccio di cesi nelluso tose, a Chi abbia mane cervelle

Bruciaticcio : s. m. Abbruciaticelo Sapor di bruciato, onde : Ave o Piggid 5 brxu ; Avere o Prender l'abbruciatic^io. Saveghe de brxu; Pulirci d'abbrucioticcio. Bvu-xti p. pass. Bruciato, Abbruciato, Arso,
,

poetic. Adusto, n

Inusto: Consumato dal fuoco.

Scottato, dicesi di Quella parte del corpo dell'ani-

male sovra cui fu fatta coltura o con fuoco o con ferro molto caldo, o con liquido bollente, ecc. n e figurai, dcesi di Persona che abbia sofferto

qualche

falla accorta dal

la quale poi danno per inesperienza proprio danno diviene cauta.


,

n Parlando delle piante, dicesi Biarso, Incotto, Arido,

Adusto ; e detto della frutta, Afalo. da-i liquori; Bruciato da' liquori.

da-o so; Abbronzalo, Incotto dal

sole, e dicesi

comunem. del volto. Oa brxd ; Ora buscata o rubata o


Ora
in

bruciata, vale

un dato appuntamento. stumago; Bruciar lo stomaco:


cato a
stione

Il

sentire quel

ribollimento dello stomaco cagionato da indige-

da

altri

motivi.
in pieno

nn-a boccia; Trucciare

ona boccia,

vale Trucciarla con tanta maestria, che sparisca

come un lampo dal posto dov'era. nn-a persnn-a; Scottare uno, vale

Dannificarlo,

Pregiudicarlo, e dicesi per lo pi nell'interesse. S Chi stceto brxu dall'cegua cada, ha puia da freida; Il cane scottato dall'acqua calda ha

Srzzi
bovini.

ha nulla o pochissimo a fare, f Pan brxu; Pan bruciato, dicesi da noi La mancanza degli alimenti da provvedersi dal creditore al debitore carceralo, per la qual mancanza il debitore vien tostamente rimesso in libert. S Testa brxd; Impetuoso, dicesi di Chi tosto si adira e che si lascia agevolmente trasportare dalla forza del suo umore oltre i limiti della ragione e della convenienza. V. n. Sfuggire, Mugghiare, Mugliare: II mandar fuori la lor voce che fanno gli animali
cui si
s.

paura della fredda V. ^gua. % Chi non ha atro pan, frnd 5 gfte 5 brxa; A chi disgraziato gli tempesta il forno V. Pan.
S
fanno

ISz-zzo

m.

Sfuggito, Mugghio, Muglio:

La

voce degli animali bovini.

Mordicare, dicesi di Quell'effetto che materie di virt corrosiva su qualche parte sensibile del corpo, od anche la bocca manle

Fa brx;

Bua.

s.

Doglia, Dolore, onde: Ave


dicesi

Bna: Voce puerile che significa Male, a bua; Aver la bua, dai bambini per Aver male, Sentirsi male.
f.

giando cose

forti

e piccanti,

come

peperoni, se-

napa e

simili.

Bul>
Scottare uno, vale Becargli

$ Fata brxd
cessivo.

a un;

nocumento, gagliardo travaglio o dispiacere ec-

S Fase brxd

uggi de

piotile di

atri; Pigliarsi

gl'impafci del Bosso V. uggio.

S Brxdghc a un; Cuocere, Dolere, figurai, vale Provar dispiacere, rincrescimento, pena, cordoglio, ed usasi sempre impersonalm. nel singol. 5e te ghe
:

Bccole Buccolica Bddeg-assa Bddeg'o


.

bevanda. s. f. p Buccole; dicesi nell'uso tose. Una sorla di Pendenii che le donne portano agli orecchi. s. f. Buccolica o Boccolica, dicesi per {scherzo II mangiare. s. f. Pescatrice V. Gianetto. s. m. Boldr o Pescatore marino. T. iti. Lophius pitcatorius. Pesce di carne molle,
la

Aver qualche doglia. s. m. Bombo, bambini chiamano i

Mommo: Voce

colla quale

brxa, sciscighe; Se

ti

caoce, soffiaci sa.

di

color vinato sudicio,

come

quello delie

raue

164

BUF

BUG
Fa
5 bffon; Far
il

II suo capo grossissimo a propozione del corpo, e la bocca larghissima. Il Buzzone, Trippone, Pentolone, dicesi figurai, a Colui che ha gran ventre. ]Ba<li*i s. m. Budriere. Dal frane. Baudrier. Larga fascia di pelle di bufalo o di cavallo posta sulla spalla diritta, la quale attraversa da una

di pelle liscia.

buffone, Far lo scurra, Buf-

foneggiare, Buffonare, vale Far azioni buffonesche,


ridicole.

OfFonaitai s.
Bu.g-a<
ciol

f.

Buffonata, Buffoneria, Zannata,

Arlecchinata: Azione da buffone.


s. f. Boga. T. itliol. Sparns boops. Picpesce che frequenta le spiagge del mare e specialmente le imboccature de' fiumi. Ha il capo

parte

il

petto, dall'altra la schiena del soldato, e


i

va a congiungersi al fianco sinistro, ove due capi si uniscono insieme per ricevere la sciabola. Sudoa/ir s. m. Gabinetto da signora: Camerino ov'ella scrive, legge, lavora e riceve anche visite. Dal frane. Budoir. - AbbigHatojo o Stanzino della toeletta dicesi La camera ov'altri s'abbiglia, s'adorna o s'acconcia il capo.

piccolo con occhi grandissimi a proporzione del

corpo,

il

qual tondeggia, ed coperto di scaglie


fior.

giallastre.

de iimn; Buccia,
s.

Bucchia: La met d'un

limone, dalla cui polpa gi stato spremuto

Bu^..
D
cide
S

il sugo. Bucciala, fior. Bucchiata: Colpo dato con buccia di limone.


f.

]BujOf. V. n. Mandar fuori

Buffare: Soffiare gonfiando


l'alilo

le

gote,

cose

con impeto e a scosse. n Buffare e Soffiare: Respirar con affanno ripigliando il fiato frequentemente o per caldo o per soverchia fatica per aver corso trppo celerementej che altrim. dicesi Ansare, Ansiare, Anelare. n Nel giuoco della dama dicesi II soffiar su una pedina e toglierla all'avversario per non aver egli mangialo con quella la pedina o dama, che inavvertentemente o appositamente eran soggette ad

aranciate, cio
le

da fase mette a bughoe; Dir cose da Da farsi tirar dietro le arance frabucce del limone.

Piggi a bughce; Mettere a bucciate o a bucchiate. Bg-a; s. f. Bucato: Rimbiancatura di pannilini sucidi, fatta con cenere e acqua bollente messavi sopra; ed anche per Quella massa e quantit di panni, che s'imbucatano in una volta. - Bucatino suol dirsi quando si mettono in casa pochi panni
in

bucato, senza l'opera della lavandaja.

essere mangiate.

S
:

d gatto;

Soffiare

Quell'atto che fa

il

gatto sof-

fiando minacciosamente colla bocca aperta. in coverta; Esser in caldo, Essere in prospero stato, Sguazzare, Scialare, Viver bene, splendi-

Cncn da bg; Conca da bucato, ed anche assolutam. Conca V. Cncn. $ Fa bgd; Far bucato o il bucato: Lavare o Imbiancare
i

pannilini con sapone, liscia, ecc.

damente. Trattarsi alla grande, Grandeggiare, Filarla da signore. % Tempo rsso, o che ciuve o che buffo; Aria rossa,
piscia
soffia.
il

Dicesi in prov.

del sole

cielo si
il

cosa segno che

Buf,
-<-

de "vento

Quando al cader d a vedere infocato, la qual giorno dopo sar acqua o venlo.
s.
f.

Leva a bgd; Sconcare: Cavar fuori della conca i panni quando si termin di bollire il bucalo. 8 Mette in bgd; Mettere in bucalo, Imbucatare. g Netto de bg; Di bucalo, e dicesi dei Panni non adoperali dopo che sono slati in bucato. Spesso
$ anche sinonimo di Nettissimo.

Bug-aiisie
e Lavandara
a prezzo.

s. e.
:

Lavandaio e nel femm. Lavandaja


i

Buffo, Buffata, Folata

Colui o Colei che lava

pannilini

di vento: Soffio di

venlo non continuato,

che

sorge a un tratto, cessa e ritorna. de cado; Buffo o Vampa di calore.


s.
f.

!Bg>a<tta<
Leggera

nel Pislojese Fantoccia e a Siena

Suf)ELd.i]iii-a/
buffala.

Leggero
:

soffio.

S^fiao

s. m. Bufalo e Bufolo Specie di bue nero, grande e forte e quasi indomito, con lunghe corna. Il Bufalo, Tanghero, Bue, dicesi ad Uomo grossolano, materiale e d'ingegno ottuso. !Bffe s. m. Rinfresco. Dal frane. Buff'et. Apparecchiamento di bevande congelate o di confetti di altri commestibili, che si fa in occasione

Bambola, nel Romno Pupazza, Popa: Figurina umana, vestita da donna, gradito e utile trastullo alle bambine, anche gi fatte grandicelle, perch imparano a rivestirle, a pellinarle e variamente
s.
f.

ornarle

fassene di cenci, di legno e di cartapesta.


a.

Bg-a/tti V.

Burattare, Abburattare

col buratto o frullone la crusca dalla farina,

Separare e

divider questa in vari gradi di finezza.

Eg-a<ttua<
dell'abburattare,

s.

f.

Abburattatura

L'operazione
se ne riceve

La mercede che

di

qualche

festa

od

allegria,

fuor

dell'ore

dei
I)

se ne paga. Cruschello, Tritello, Stacciatura, Farina di quarto

pasti

ordinari.
s.

Buffetto
SfiTetto

m. Buffetto

Specie di tavolino.

velo:

La

parte pi minuta della crusca che ri-

add. Buffetto: Aggiunto che si d a Quel pane, che sopra tutte le specie il pii bianco

tiene ancora

non poca
s. f.

farina.

!Bg-a/ttiiiu-a/
involto di tela

e del miglior grano e fatto di schietto

fior di farina.

Boltoncino: Piccolissimo bianca assai fina con entro zuc-

Buffo
ma

s,

fatto

m. Buffo, Soffio Soffio non continuato, ad un tratto Dee un buffo a-o lmme;
:
:

chero un mozzo di manna, legato con refe, che ammollato nell'acqua calda si mette in bocca al

Date un buffo

al

BfTo
BlTo
S

lume.
T.

s.

m.

Buffo.

mus. Cantante

il

quale
Il

bambino che poppa ancora.

lo

succhia

ne' primi

di

che Don

eseguisce

le parti giocose dell'opera buffa. add. Buffo, Buffonesco, Giocoso.

Ceneretta, Ceneracciolo. Voci dell'uso.

Una

leg-

Opera buffa; Opera buffa: giocoso in musica.


s.
f.

Specie

di

dramma

gera quantit di cenere fasciata pure in pannolino, e legata con spago o con refe, che si usa mettere a bagno con civaje secche, affinch rin-

Su.fola/

d per burla

sulle

Buffetlone: Colpo leggero che si gole gonfiate d'una persona.

vengano

Sfifu

Buratto
una ruota,

s. m. Buffone, Giullare; Quegli che ha professione di trattenere altrui con buffonerie o

buona cotloja (chutta). m. Buratto, Frullone: Slrum. di legno a guisa di cassone, dove per mezzo d'un
e diventino di
s.

baratlello di stamigna o di velo, scosso dal girar


si

cQse ridicole.

cerue

la

farina dalla

crosca.

BUL
Buratto presso iMugnaj
il

BUR
anche
II

155

dicesi

luogo dov'

frullone per abburallar la farina.

S Ghndao d bgatto ; Burallello, Tmbolo, Rocca (coll'o stretto) V. Ghndao. 8 Swa do bgatto; Buratto: Specie di velo variamente rado, di cui ricoperto il buraltcllo, che
crusca dalla farina. V. Bggi. -Bug-g'i'breig'a, s. m. Nabisso, Facimale, Fila

Bulin
si

Pezzo di cartastraccia ritorta in se stessa, di forma allungata, un capo della quale, intinto nell'olio e acceso, serve per far lume all'oscuro in mancanza di cerino. s. m. Bulino e Bolino: Sorta di scarpel-

secerne

Bug-g-r

punta d'acciajo, col quale sottilmente scava o intaglia oro, argento, rame, cristallo simili, per farvi caratteri, rabeschi e figure. Usasi anche dai Fonditori di caratteri per incilello colla

stolo; dicesi

a Fanciullo che
di far

mai non

si

ferma e

qualche male; ed anche a Giovine fastidioso, seccante, molesto. Bug-g-vi s. m. Bugliuolo e Bugliolo: Vaso di

sempre procura

dere certe pi minute parti delle lettere, dove l'uffizio del contrappunzone. Bulino, per Incisjre: l'. ci bravo bulin de Zena; il pi bravo bulino di Genova.

vano riuscirebbe

legno simile

al

bigonciuolo CsebOroJ,

ma

mollo

S
S

bulin;

A
s.
f.

bulino V.

bulin.
di bulino. Bulinare.

minore, con un manico circolare, ovv. con orecsenza, che serve a diversi usi, e d'ordichie nario a bordo de' bastimenti per tenervi acqua
da bere ad uso giornaliero dell'equipaggio.

Travaggi de bulin; Lavorar

Bulina Bulinn-a

Colpo di bulino. fDd a); Picchiare, Zombare,

Tam-

Bug-g-ida

Biig-g-iiuento

Bug-gin

s.

V. Bggida. V. Bggimento. m. Ardiglione: Quel ferrozzo apS

Dar busse, picchiate, percosse, e scherzev. Dar nespole o nespole secche, Dar noci, Dar pesche, Dar le frutte, Sonar le
bussare, Percuotere,

nacchere.

Buggxo Buggxo Hixggio Buggio


piglio,

puntato che nella fbbia.


s.

Piggid a bulinn-a; Toccar


s.
f.

delle busse, Essere

m. Lesso V. Bggo.
pass. Bollito V. Bggo.

zombato, picchiato, percosso, ecc.

p.
s.

Bllata
azione che

Bravata, Braveria, Sraargiasseria,


.Millanteria,
:

m. Bollore V. Bggio. s. m. Alveare: Cassetta, dentro a cui le pecchie fabbricano il mele; dicesi anche Alveario, Alveo, Apiario, Arnia, Bugno, Copile, CoCoviglio, 3Ielario, Cassetta d'api.

Squartata; e talvolta
si fa

Spampanata,

Ostentazione, Ostentamento

Pomposa mostra ed

per vanagloria, burbanza e albagia.


Bulletta: Piccolo chiodo con largo
si

Bulletta
Stacchetta.

s. f.

cappello di cui

servono

calzolai

ed

altri

Buggita
BuglLea
suo nome.

Y.

V. Bggita. s. f. Bogara. T. di pesca. Rete lunghissima, con maglia d'un pollice di larghezza, con cui si prendono le boghe, da cui deriva il
s.
:

Bllezz
mode;
giorgio,
il

v.

n.

Sfoggiare: Correr dietro alle

e talora Barberare, Braveggiare,

Fare

il

bajardino,
il

il

fantino, lo spaccone,

bravaccio, il rodomonte, ecc. V. Bullo.

bravo,

il

Buglxezzo

m. Maretta Piccola conturbazione del mare, ovvero quando il mare non grosso, ma fa le onde spesse e spumose, e travaglia assai il baslimento V. Mata. S Dd bughezzo; Dar noja, molestia, Dar da pensare, Mettere in imbroglio, in confusione, dicesi

Bullil>8e
cesi in

m. Buaccio, Fantonaccio, Fastellone, Pollebbro, Cacacciano, Mestolone, Tambellone,


s.

Zugo, Sabbione, Lavaceci, Tagliaricotte,

ecc., di-

m.
s.

b.

d'Uomo non buono

a nulla e assai
sfar-

dappoco.

Bullo
gante,
Il

m. Elegante, Bellimbusto; Uomo

per

similit. e

in
i

modo

basso dal travagliare che

Bugna
l'ascella

fa la

maretta
s.
f.

bastimenti.

zoso e fastoso, che sfoggia nel vestire e corre ad ogni uso della moda: Fd da bullo; Far l'eleil

e Bubbone: "Tumore accompagnalo da infiammazione, che ordinariam.

Bubone

bellimbusto, Sfoggiare.

sviluppasi nel tessuto cellulare dell' inguine, deldel collo: altrim. Bozza, Enfiato,
n

Bravo, Cospettone, Smargiasso, Tagliacanloni Rodomonte, ecc. Usalo come aggeli., vale Eccellente, Bravo, Valente in checchessia
:

n Sconciatnra V. sotto
)

Bgnata.
Gli

Poeta bullo; Poeta

eccel-

Bugne; Bugne.

T.

mar.

angoli

delle

vele
%

lente.

Bugna

quadre, specialmente gli inferiori. Sgoa de bugne V. Contrascotta.

Fd
stie,

Bx*a
Cosa

bullo V. sopra Bllezz nel 2* signif. s. f. Borra: Ammasso di pelo d'alcune be-

V. Brzzi.
s.
f.

Bgnata
Bugnato
nione
delle

come

buoi, vacche e cavalli, che raschiato

Sconciatura,

Malafatta:

dalle lor pelli serve


simili.

a riempir basti, cuscini e

malfatta, falla alla peggio e che sia riuscita in-

felicomenle: Guazzabuglio, Pasticcio, Aborto. s. m. Bugnato. T. archit. La riu-

Borra, metaf. usasi per Ripieno o Superfluit di parole nelle scritture, cos detto perch la borra

bugne (basse) che sporgono da un


nel 2 signiflcato.

non serve ad
S

altro

Bugno

muro V. Basse
V.

Impi de bra; Abborrare


piere di borra.
s.

che a riempiere. : Metter borra, Riem-

Bmzzo.
V. Blacchin.
V. Blacco.

Bulacco

Bulacclxin
s.

Bi*a

m. Zngola V. Bra.
V. Braccia.
s.

Buldog

Blgaro
Bulican
per cavare

m. Molosso, ed ora comun. Dogo. Dalla- voce ingl. Bull-dog. Cane feroce anzi che no, che azzannando raramente lascia la preda. s. m. Bulghero: Sorta di cuojo, per lo
pi rosso, di cui
s.
i

Burattin

Buraccia

m. Burattino, Fantoccio

Fantoccio di legno rivestito,

si

fanno scarpe, valigie e simili.


chir.

con molti dei quali i sentano commedie, facendoli muovere colla mano cacciala sotto la veste dei medesimi. Il Fantoccio

Figurino senza piedi, ciarlatani e simili rappre:

ma

m. Pellicano. T.
denti.
s.
f.

Strumento
tose.

che ha
si

il

corpo intero, dicesi Marionetta, e questo


alcuni
fili

fa

muovere mediante

attaccali all^

Bulicanu-a

Rificolooa:

Voce d'uso

varie parli del suo corpo Y.

MammttQ.

166

BUR

BUS
8 Brlse d'nn-a persnn-a o d'nn-a cosa ; Bur- larsi duno o di checchessia, vale Non farne conto
alcuno, Infischiarsene.

8 Fantoccio, Fantonaccio, Zugo, Nibbiaccio, Uccellacelo, ecc., dicesi

ad

Uomo

stolido

e da nulla,

che si lascia uccellare. 8 Baracca di burattin; Castello da burattini: Quella piccola baracca di legno coperta di panno, entro cui stanno ascosi i ciarlatani quando rappresentano commedie co' burattini. S Cfd fa balla i burattin; Bnrattinajo. % Fa burattin; Far il chiassino, Far baj, Ruzzare Zurlare ; e dicesi per lo pi de' fanciulli
,

Srlou
tore:
la

s. m. Burlone, Che burla sovente

Burliero, Bajone, Celiae volentieri,

burla, la celia, lo scherzo; e usato

Che ama come add..

Sollazzevole, Giocoso, Faceto.

Bu.ro

Bar
balta,

che saltellano e tripudiano. 5 burattin appruvo a nn-a pers5nn-a ; Di-

V. Btiro. m. Scrivania o Scrivania a ribalta: kvnese di forma mollo simile al canterano (com). Il quale, per termina superiormente in una specie di stipo, tagliato a sehianco, e chiuso con ris.

leggiar uno, Beffarlo, Schernirlo, Farne

il

trastullo,

Metterlo in ridicolo, in canzona, Abburattarlo.

!Bu]:*a.ttiua;ta<

s.

f.

Burattinata, Fantocciata,

entro cui sono molti comodi di sportellini e cassetlini ad uso di riporvi scritture importanti minute cose preziose. Quando si apre, si tirano
le

Bambocccria, Ragazzata, Ragazzeria, FanciullagIdea misera e sciocca. gine: Cosa Bur'a.xa. V. Braxa. laureili s. m. plur. Rebbj. T. agric. I rami o le punte della forca V. Forcafcera. Bi*cio s. m. Bruma. T. mar. Specie d'erba o

due mensoline

laterali

per sostener

la ribalta,

eh ' mobile sui mastietti. Ufizio, Ministero, Dicastero, Cancelleria, ecc.:

Luogo ove

traltansi e spedisconsi

pubblici affari.

Busca,
glia

Busca, Busco, Brusco, Bruscolo : Minuzzolo piccolissimo e leggerissimo di legno, pas. f.

musco che
i

si

genera sott'acqua, sugli

scogli, sotto

e simili

materie.
ti

Bure
un
alto

baslim^nti, ecc. V.

Brmma.
:

CPeJ; Pera butirra V. Pei. Sx*a< s. f. Zngola Vaso di legno, nel quale si dibatte la panna per farne il burro. Ha la forma di
barile fatto di

uggi; Aver un bruscolo Quando si vorrebbe parlare di eerte cose, ma se ne astiena per esservi presenti o fanciulli o altri cui non

Ave de busche in

dei bruscoli negli occhi, dicesi

che

al basso,

doghe connesse, pi stretto con un coperchio di legno

in fo-

ist

bene

di

sentirle.

rato in
tiazza

: nel foro del coperchio passa una bastone, detto Manico (mescia), in fondo del quale sta confitta una rotella pure di legno,

mezzo

8 Levdse nn-a busca d'in ti uggi; Levarsi un bruscolo di su gli occhi, vale Liberarsi da checchessia a s molesto.

Zgd a-e busche; Giocare


bruschette V. Zgd.
s. f.

alle

buschette o alle

ed ha alcuni buchi pel passaggio della liquida panna e dell'aria. ]Bui*ia,ii]i-aj s. f. Buriana. T. mar. Nome d'un certo vento procelloso; e talvolta per Burrasca: Vedilo neigro a tramonfann-a, vorri fa quallarga poco
la

meno che

zngola,

Busca

Burattino. T. di carater. Legnetto den-

tato fermato all'estremit del

virgolo CvigoJ. Sul


la forma per ne distende il

burattino

11

ponilore

lien

rizzata

lasciarla alquanto sgocciolare, poi

che buriann-a ; L'aria fosca qualche burrasca.

al

nord, minaccia

foglio sui feltri della

ponitora fponediija).
:

Surooo
Su.x*id.da>

s.

m. Bricco,

lo stesso

che Asino, So-

maro, Ciuco.
Pesce in guazzetto. Modo particopesci Pesce tagliato a pezzi e cucinato in umido con olio, finocchi, cpperi, funghi, prezzemolo ed altro. Si suol comunem. co.iciare In questo modo lo stoccofsso, il grongo (bronco), Il boldr (bMego), il palombo (meanto) ed altri. s. f. Burla, Baja, Beffa, Celia. Scherzo, Fas. f.

Busca Busca
Il

lare di cucinare

Acquistar cercando, Proed ottener checchessia con industria. V, a. Asciare: Propriam. Digrossar legni coll'ascia. Usasi anche per Tagliuzzare, cio Assottigliare, Guastare ecc. un legno con coltello o altro
V. a. Buscare

cacciarsi

ferro tagliente.

Bruscare, Dibruscare, Dibrucare, e vale Spazzar l'albero, cio Ripulirlo, Rimondarlo, Trre via il
superfluo.
plur.

Burla,

Bscag-^e
far fuoco.

s. f.

Toppe, Schgge, Copponf,

niun valore e di nessuna credulit, manifestato soltanto per giuoco o per riso; ed anche Detto o Fatto ingegnoso per
cezia: Detto

Fatto

di

e in lerm. gener. Bruciaglia: Minuto legname

da

E bscagge

s' assdmeggian

a-i ceppi; La scheg-

rendersi gioco Innocente contro d'alcuno.

Fa nn-a cosa in burla o pe burla; Dire Fare checchessia per burla o da burla, per gioco da beffe, vagliono Fare o Dire non da senno, ma per ischerzo. 8 Fua de burle; Parlando sul serio, Lasciando
Di
gli scherzi.

ovvero II ramo somiglia al tronco. Prov. e dieesi di Chi non traligna da' suoi progenitori, e pigliasi sempre in mala parte.
gia ritrae dal ceppo,

Bscag-inn-a

s. f.

Scala buscalina, e in

Ve-

nez. Scala boscaina. T.

mar.

Scala di corda, guer-

nita di pinoli di legno a certa

comoda

distanza,

8 Sta

burla; Reggere alla celia, e nel volgo tose. Reggere alla conia, vale Non averla per male, Non alterarsi e Pigliar in burla qualche scherzo o motto
li

che formano de' gradini. Sospendesi al bordo del bastimento, verso il mezzo della sua lunghezza, e serve a' marinai per discendere dal bastimento,
e ascendere in esso.

sia

fatto

detto.

Bscetto
Scherzare: Fare o
quale
i

s.

m. Bassetto. T. de' calzol. Strum.


i

Bx*l&

V. n. Burlare, Celiare,

di bossolo, fatto quasi a somiglian/.a di fungo, col

Dire da scherzo. Non dire e non fare da senno, Operar per Ispasso: Ma che /.lr/o; Ve' ch'io burlo.

calzolai lustrano

tacchi delle scarpe

dopo

averli tagliali col trincetto.

nu-a persnn-a;

Burlare, Beffare, Berteggiare,

Bscetto add. Vecchietto, Vecchiotto, Vecchino,


di Persona, e vale

Corbellare, Cuculiare, Motteggiare, Sbertare, Sojar

uno. Minchionarlo, Deriderlo.


Fase brld; Farsi scorgere, Farsi burlare o beffare.

Attempatello, Attempatello, Attempatotto; dicesi Che ha di molto tempo, Cbe ac*

costasi alla veccbiezza.

BUS
Bj scili
fici
s.

BDT
geDer. di Talli
i

167

m. rrnni

Nome

frn-

comunem.

Pasticciere: Colui che fa ogni sorla di

spinosi.
s.

paste dolci per vendere. Dicesi anche volgarm.

DBscliin.
ornil.

m. Sallimpalo, Sen. Fornajolo. T.


di

Suxicola ru6/co/o. Uccelletto

genere delle

Bscolotto
Vaso
di
latta

Bozzolaro. Bozzolaraj'o, Offelliere, Ciambellaio. s. m. Bussolotto e Bossolollo:

Silvie, che abita laugo le siepi, sol margine dei paduli, Ira le fessure degli scogli, ecc. Nidifica sulla terra fra l'erbe alle e ordinariamente sui cigli delle

fosse. sedentario. da monti ; Passera scopino,

ad uso di bicchiere, con cai i fanno vari giuochi di mano, facendo comparire e scomparire sotto il medesimo pallottole di sughero o altro,
bagalellieri

Pis. Passera stipajola, .Sn. Passera sepajuola. T. ornit. Accentar modularis. Uccello di genere degli Accenlori, che ha la

Bossolollo: Vaso

colazione
Il

il

latte

per
cui
i

Una

di maiolica, in cui si serve a o latte e caff e simili. specie di cassetta di latta o simile,

nuca e gola biancastre con macchie brune, gozzo e petto rossicci con macchie bruno-nerastre, venire bianco appannato. Annida nelle alte nostre montagne, nelle foreste di faggi, e vive sempre ne' cespugli. Emigra molto lardi in ottobre e torna
in aprile.

in

ferri della loro arte,


Il

ed altri usano riporre diversi come'bulini, pianaloi e simili. per Qualunque altra specie di vaso lungo e
cesellatori
'

3BSCO
dura,

s. m. Bosso, Bossolo, Bosso. T. bolan. Biixus sempervlrens. Arboscello di perpptua ver-

ad uso di riporvi caff, the e simili. d con(/; Boccinolo: Quella parte del candeliere che riceve la candela o il candelotto. S Quello chi fa i zughi di bsciolotti; Bagatelliere, Giocolare, Giocolatore, Giuocalor di mano, Giaocilindrico,

cui legno gialliccio durissimo ottimo il per istrumenti da fiato, intagliarvi slampe, e specialmente per lavori da tornio. M Ruota, e intendesi Qnel'a in cui si rimescolano
i

cator di bussolotti.

Fa

bussolotti, ed
telle;

zughi di bsciolotti; Fare o Giocare ai anchf Giocar di mano o di baga-

numeri del
gli

lotto.

]Buscio add. Vecchio:


ppr
anni V.
s.
f.

Uomo

pieno (fanni, grave

Vegio.
Bussola, Portantina: Specie di

Busco

3Bscioa.

veicolo capace d'una sola persona, chiuso da tutte le bande, e portato da due uomini, mediante due

Xlusticca

cigne ad armacollo e due stanghe che s'infilano ciascuna in due staffe fermate a ciascun lato della
portantina,
n

Sstn

Sstos.
mar. Slrnm,
di

Bussola.
allo

T.

marina che serve

in

e figurai. Bubbolare, Busbaccare, cio Ingannare con finzioni. Fare sparire o Portar via con inganno checchessia. s. m. Incerto: Provento casuale di qualche carica o impiego oltre la paga; per lo pi si adopera al plur. V. Incerto. V. Bsticcd. s. m. Bastino. Dimin. di Busto V. Busto. Vestilo a bustino V. Roba. S Roba fata a bslin; m. Busto. Imbusto: Parte del corpo umano dal collo alla cintura; ed anche La statua scolpila
dalla testa infno al petto,
n

mare

Una

a dirigere la rotta del bastimento, ed scatola quadra o tonda, dal cui fondo sorge
in

un perniuzzo o punta centrale d'ottone,


sfa in
bilico
la

cui

Busto, per Quell'arnese, armato di stecche fbalenn-ej, che le donne portano stretto alla vita
sulla

iermata

l'ago magnetico, sopra il quale rosa, e sopra questo un vetro che le fa

camicia, allacciandolo davanti e di dietro

coll'aghetto (strinca).- Dicesi anche Fascetta e in

coperchio. Se ne attribuisce l'invenzione a Flavio Gioja d'Amalfi verso l'anno 1300.


Cassetta Piccolo arnese di legno, di forma alquanto quadrilunga, che serve per accattar le limosine. Se questa d'ottone o di latta, e talvolta anche di legno, ma di forma cilindrica, dicesi Bossolo, n Bscioe; Bisce T. mar. V. Bisce. d bigliardo; Bilie V. nella voce Bigliardo. . da carossa; Bronzina. T. carrvzz. Tubo di fer:

ma essa men grave del fortemente impuntita, e con meno stecche e pi sottili; ed proprio delle cittadine, dove il basto delle contadine. co-e balenn-e; Busto steccato V. Balenn-a nel 2 significato. Pei'lxelli do busto; Buchi o Bacolini. busto; Spallacci V. Spallassi. S Spallassi d Tascelli d busto; Chiavi V, Tascello.
alcuni luoghi Bustina,

Busto,

men

raccio, oppure di bronzo che riveste il foro longitudinale del mozzo (pigna), e v' tenuto fermo

JBtiro

V. Tila. S Tta d busto; Stecca


s.

m. Burro e Butirro,

anlic. Buliro, Bi-

da una esterna costola o aggetto longitudinale che


s'incastra nel legno stesso,

la bronzina,
fregamenlo

inter-

turo e Bilarro: La parie pi grossa del latle, ossia esso, ridotta a consistenza col lungo il fiore di
dibatterla nella zngola (brSa); serve d'alimento,

namente

liscia,

diminuisce
agevola

il

colla sala,

liscia essa pure,

la

rotazione e impedisce

l'incomodo scricchiolare della ruota. da riposo; Bussola da malati: Bussola che aprendosi dalla parte davanti e di dietro si distende a foggia di Ietto, e serve per adagiare e trasportare gli ammalati allo spedale.

ma
chi

pi frequentemente di condimento.

ha fort; Burro o Butirro


principia ad avere
il

fortigno, cio

Che

sapor forte. co rncio: Burro vieto, cio Stantio o rncido, Che ha* perduta la sua perfezione per la troppa
vecchiezza.

S Camalli da bscioa; Portantini: Coloro che portano altrui nella portantina. S Perde a bscioa; Perder la bussola, la scherma, la scrima, dicesi figurai, di Chi nelle sue azioni
si

d'antimonio ; Burro o Butirro d'antimonio. T. chim. Una certa composizione di sai comune,
vetro d'antimonio, acido solforico e acqua,
distillato insieme,
il

tulio

che

si

adopera

in

medicina per

abbandona e non sa pi che cosa


s.
i

si

faccia.

cauterizzare.

Suscoeta,
li

f.

colla, nel quale

Salvadanaio: Vasello di terra fanciulli mettono per un piccolo


i

pertugio, ch'esso ha,

lor danari per salvarli,

non
pi

de Saturno; Burro o Butirro di Saturno. T. chim. Acelalo di piombo unito coll'olio o col grasso, con cui formasi una pasta atta a guarire i geloni

potendo pi cavare se non rompendolo. 33^)Sciolio s. m. Paslelliere, ed oggi

e le affezioni erpetiche.

Pan

de btiro; Pane di butirro: Certa quantit

168
burro,

BUT
come
di

BUT

di
in

forma

pane o

a dire d'una libbra, pi o mono, altra consimile.

Stta>

Stt^

Rsola. T. manisc. s. m. Incastro, Rsolo e Quel ferro piano e fatto a modo di paletta, con manico di legno, di cui si servono i maniscalchi per pareggiare le unghie alle bestie che si ferrano. V. a. Ruttare e pi nobilm. Gettare: Lanciare con forza ci che si tiene nelle mani. n Gettare, per Mandare che fanno fuori l'acqua le bronzin 6 n bautta; La fontane o simili:
cannella non getta. Parlandosi di piaghe, vale

z da cavallo; Cacciare o
vallo,

Gettar uno da ca-

vale Scavalcarlo.

di figgiu; Sciorinar figliuoli, dicesi di Donna che partorisca frequentemente. z ne-o scrive; Scriver come la penna getta,
vale

Comporre disapplicatamente. Scrivere senza pensare a quel che si scrive, senza badare con
rigore a tutte
alle spese
le

z nn-a persnn-a;
altrui, e

regole della favella.

Scroccare

Far checchessia
dice del

per lo pi
Precipitare

si

man-

della penna da scrivere, vale Rendere no l'inchiostro A penna a n bulta; La penna non getta. Parlando di vulcani dicesi quando mandano fiamme: Quando butta Vesuvio ecc. /Quando getta il Vesuvio ecc. Parlandosi delle piante e degli alberi, vale Pro:

marcia. Parlando

Mandare o Menar

giare e bere.

z un travaggio;
Farlo di

un lavoro, vale

durre, Dar fuori, che anche dicesi Mettere, Pullulare, Germogliare, Germinare, Sbocciare. - Mi-

con pochissima diligenza; che anche dicesi Abborracciarlo, Strapazzarlo, Tirarlo gi. Farlo a pappaceci. S A btte a butta stti; La botte fila, dicesi Quando ella, essendo quasi vuota, getta sottilmente. S Bttdse n. p. Urtarsi, Fare agli urtoni, agli spintoni. Gettarsi Correr con impeto a una cosa A se m' bttd in te bracce; Mi si gett nelle braccia. n Buttarsi, parlandosi degli uccelli, diccsi Quando
fretta e
I)

somma

gnolare dicesi pi propriam. degli

ulivi e

Gem-

n
n

mare

delle viti.

fondo un ben; Far buona


a
rat. delle

Urtare, Dar urtoni, spintoni: Spinger incontro con impeto e violenza V. Spunci. a fondo un bastimento; Colar a fondo. Mandar
bastimento, vale Sommergerlo.
riuscita, Riuscir bene, dicesi fgupersone, e vale Dar buon saggio di s.
;

calano o in twra; o in zengge; o ginocchioni: Porsi z pe-a ga;


:

alla rete, all'esca

altro.

Buttarsi

Gettarsi a

terra, vale

Dislendervisi, Sdrajarvisi.
Buttarsi
in

Gettarsi ginocchione

terra colle ginocchia.

tutto

Buttarsi, Ficcarsi,
la

ciarsi ogni tutto

cosa gi per

gola, vale

CacSpendere

II

Manifestarsi buono
cesi Attecchire,

e parlandosi delle piante, diIl

ereixe; fua; V. Vomita. fugo;


caniche
;

Venir innanzi, Crescere, Prosperare, Far buona prova, Far piede.


di sospii; Gettar sospiri, vale Sospirare. Gettar le radici, vale Stenderle nella terra. Gettare, Recere, Vomitare, Cacciar fuori
Gettar fuoco, dicesi delle
eruzioni vul-

nn-a cosa in Caccia. z da un lugo;


O
se butta;
11

per saziar l'appetito della gola. ta testa o in te come V. in


Buttarsi gi. Gettar da...,

vale Cacciarsi abbasso, Precipitarvisi.

nibbio cala. Per traslalo degli


si

uccelli rapaci

che

calano alla vista della preda,


s'in-

dicesi di Chi a

poco a poco s'accomoda,

duce a

far

alcuna cosa.
s.
f.

Btteg'a^
e

Bottega, antic. Boltiga e Buttiga


gli

e talora fgur. per Essere in gran collera, che in questo caso dicesi meglio Schizzar fuoco. annunzio; Dire in 'chiesa V. Annunzie. t
faccia. Batter

Stanza a pian terreno dove

artefici

lavorano

vendono

le

loro

merci; e talvolta per Tutti

in uggio; Buttare in occhio o negli occhi o in negli occhi. Gettare al volto o in

J-

gli

slrum. ed annessi della bottega.

faccia,

in

ma;

vale Rinfacciare. Buttare o Gettare in

avvid; Bottega avviata, dicesi Quella a cui concorrono di molti avventori. Ave a bltega averta.... Si dice in-ischerzo di
Chi ha sbottonata la toppa de' calzoni. Cazann-a de bttega; Boltegajo, Avventore V.

mare o
il

in acqua.

Far

gel lo: Gettar in

mare

tutto

carico o una

parte d'esso per alleggerir la nave e scampar di

Cazann-a.
S S

pericolo.

Fd andd nn-a

bttega; Far andar una bottega,

bastimento; Gettare o Lanciare una nave o simile in mare, vale Vararla. md; Riuscir male, Far cattiva riuscita, dicesi flgurat. delle persone, ed contr. di Far buona riuscita V. sopra Bttd ben. scandaggio; Gettar lo scandaglio. T. mar. Serin
virsi di questo strum. gettandolo in

md un

vale Farla tirare innanzi.

Garsn de bttega; Garzone, Garzon di bottega. Giovine di bottega. Fattorino. Elissi comunissima per chiaS Bttega ! Bottega
!

mare
Colui

fattorini
s.

de! Caff, ecc.


nel

Stteg-,

m. Bottegaio,
s.

femm. Bottegaia:
la

mare per

sa-

Colei che esercita e tien

bottega.
di

pere l'altezza dell'acque sopra il fondo. via; Buttar via. Gettar via, vale Rimuover da
s checchessia

3.tte^lii]i

m. caff: Abbreviazione

Bot-

tega da caiT, cos detto per Io smercio continuo

come

inutile,

superfluo, dannoso

nojoso; e talvolta per Dissipare, Dilapidare o simili: butta via i dince a-o zugo; Getta

che

ivi si fa di

questa bevanda.
Gabella o Gabella
si

do sa

e tabacco;
Il

di
il

sale e

tabacchi:

luogo dove

vende

il

sale e

tabacco.

via via z;

via

denari

al

giuoco.

JBixtteg-l'Liii

aciu; Gettar ranno e sapone, Soffiar in legna verde. Sprecare il fiato. tempo ; Gettar via il tempo, vale Perderlo. Gettare, Mandare o Mettere a terra, Cacciar a basso, vale Demolire, Abbattere, Atterrare, Diroccare; e dicesi proprism. delle fabbriche, muri
simili.

BttSn.

s. m. Caffettiere : Il padrone di una bottega da caff. s. m. Spinta, Spintone, Urtata, Urto, Untone; e parlandosi della Spinta indietro che danno le armi da fuoco nello spararle, quando son troppo

cariche, dicesi Rispinta.

Andd a

farsa

de bttoin; Andare a spinte,

cio Per forza di spinte.

CAB
S

CAB
iBzza.x*a.dda> !
! !

I5d

Situ
quale
si

D di bttoin; Urtare: Spingere incontro con impeto e violenza. s. m. Ripieno, T. tesst. Qnel filo col
riempie l'ordito della
s.

Cagna! Cacalocchio! Cacasangue! Cacasego! Capperi! Cappita! Zucche! Cospetto Catter Esclamazione di sorpresa e
maraviglia.

tela,

intrecciandolo

ad angolo retto colla spola; altrim. Trama.

!Bzza/i*a.cldo
del

add.

Cattivello,

Birbantello,

Sxa,cco
contado,

m. Noce
Busilli

guasta, bacata.

Voce

Bricconcello, Furfantello, dicesi

scherzevolm. a

Fanciullo svegliato e vispo assai.


s.

Sxilli

m.

e Basillis

Difficolt,

Im-

!Riizza;Z*iJa, V. Mincionnaja.

pacrio. Imbroglio, Cattivo passo e simili. Dicesi derivata questa espressione da un chierico ignorante, il quale dovendo spiegare in un esame le

Kzzetto

parole In diebus illis, dopo aver tradotto In die per la parola Indie, non pot pii continuare dicendo che quel bus illis era nn passo mollo oscuro
e
difficile.

Suzzo
n

s. m. Buzzone Agnello fatto che ha gi cominciato a pascolare. Tonfacchiotto, dicesi di Persona piccola e grassa. s. m. Acerbo, Immaturo: Non condotto a malurezza, e dicesi propriam. delle frutte. S Fin buzzo; Vino acerbo, cio Fatto di uve acerbe,
:

conlr. di Mature.

BiL-KO
tra
si

m. Boccinolo. T. agric. Parte di buccia nodo e nodo d'un ramoscello estratta o che
s.

Imbronciato,
persona.
s.

Di mal umore, dicesi

figurai,

di

possa estrarre.

**!Bzzo
a bocciaolo, a bnccilo,

m. Buzzo. Voce bassa


la
si

e significa
il

II

S Insei

a bxo; Annestare
V.
a.

ventre; onde tra

plebe Empiersi

buzzo, Aver

Szanc
S S
1)

a buccili, a cannello, a boncinello, ecc.

V. Insei.

pieno

il

buzzo,

dice di Chi mangia o ha

man-

Rovinare, Guastare, Conquassare, Conciar male, Jlandar a male.

Suzzmmo
**Bzzii

giato soverchiamente.
s.

m. Ormino. T.
di

hot.

Salvia

Anddse a fa bzanc; Andar in rovina. Andar a gambe alzate, Rimaner brullo, povero, ecc.
Bzancdse
n. p.

horminum. Specie

pianta del genere Salvia,

Rovinarsi: Ridursi in cattivo


altro.

stato di salute,

d'nn-a cosa o persnna;


VatCa fa buzanc; Va
al

mezzi o

che ha propriet afrodisiache e slimolanti. indigena dell'Europa e fiorisce nell'estate. s. m. Buzzone, Pancione, Trippone :
Colui che ha gran ventre; parlandosi di donna,

Ridersi, Infischiarsi,

Non
%
lora.

sapersi che fare di checchessia.

dicesi Buzzona.

diavolo,

Va

al

boja, alle forche

e simili.

Va in maModo di

Suzzmiiii
nerico che
si

imprecazione,

SjBza>x*a/

V, sopra Bzanc.

s. m. Frutta acerbe: Nome ged a Tutta quella frutta, che non bene maturata, e che mangiandola pu cagionare soccorrenza o altro malore; altrim. Asprnmi.

s.

f.

Casa.

Voce

contad. V. Casa.

Oa.'ba.lista,
Oa.lba/iiiia<
dove
i

s.

OaxL

s. f.

Cera, Aspetto, Sembiante, ed usasi sem-

cabale per indovinare


s.

l'ha nn-a pre in significato men buono: eoa cattiva; Ha un aspetto tristo, ributtante,
cattivo.
n

m. Cabalista Colui che fa le i numeri al lotto. f. Capanna: Ricettacolo costruito


:

di frasche o di paglia,

ed

alle volle
gli

conladini ripongono
le

strami

anche murato, e dove ,

Cala: Pccolo

seno di mare dentro terra, ove

alloggiano

persone povere, specialm. quelle di


dicesi Quella che si

pu
glio,

trattenersi alcun

tempo qualche piccolo navi-

e mettersi al coperto della burrasca. e Tratta. T. pese. Il trarre che si fa della rete, ed anche la quantit de' pesci che si pigliano colla rete ad .ogni traila.

campagna. d presepio; Capannuccia,


fa

nelle case o nelle

chiese nella solennit

del

Natale a imitazione della capanna dove nacque


Gesi Cristo.

S
S

in eoa; Andar in cala, vale Andar a pescare, ed arrivare al posto dove si vuol pescare.

And

CaTbarinetta

V. Cabannotto.
s.

Oabanuotto
Cablban
e dalla

se in scia caa; Essere

in cala, dicesi

Quando

Cloala,

una barca peschereccia in atto di pescare. s. f. Cbala: Arte che presume indovinare per via di numeri, lettere o simili. % Fd a cbala; Far la cbala: Cercar d'indovinare per via di numeri o lettere i numeri da
eslrarsi
al

f. Capannetta, Capannella, Capannuccia, Capnnola, Capannuola. Dimin. di Capanna : Piccola capanna. Sorla di vestimento s. m. Gabbano contadini per ripararsi dal freddo che portano
: i

pioggia,
s.

OaTbar
genlo
ciata

lotto.

Oa,l3a>letta,

s. f. Cabaletta. T. mus. Pensieretto musicale melodico, ossia Cantilena semplice, atta a blandire l'orecchio, la quale, merc un rjtmo ben distinto, imprimesi agevolmente nell'animo dell'uditore, e per la sua naturalezza viene facil-

m. Vassojo: Specie di piallo d'aro anche di latta vernie colorita, di forma quadrangolare, tonda,
d'altro metallo,

ovale, ecc., a bassissime sponde, che serve a porvi sopra e portare da luogo a luogo un cerio nu-

mero

di

chicchere, di tazze da caff, di bicchieri

e simili. Dal frane.

Cabaret.
iHoX.

mente
fi

ripetuta,

appena intesa e dagli orecchianti

Oalbass^n.

s.

m. Calciniello.T.

Atherina

dagli intendenti.

Boieri. Pesciateilo di mare, molto simile oeJU

CAC
ma
di

CAD
cessero, per non essere di suo servizio

forma e colore ad una piccola acciuga,

che

il

sapore alquanto meno gustoso. **Cal>il<ia, V. Cabiria. **Oa.lbirdLa s. f. Combriccola: Compagnia o Conversazione di gente che consulti insieme di far

pubblico
S

lo

sapesse.
le cacce.

Segnd o Mar ed e cacce; Segnar giuoco della palla o del pallone.


a. Buttare,

T. del

Oacoia V.

male o d'ingannare; aitrim. Confrediglia. Oalbotag-g-io s. m. Cabotaggio. T. mar. Navigazione che si fa lungo le coste del mare da capo a capo e da porto a porto, in opposizione
di

inflessioni di questi

Gettare v. Bttd. - Molle due verbi avendo un eguale e

quella a lungo corso.


s.

Oalbrag-lxe
di carte che

si fa

quattro carte del ai giuocatori, ciascuno piglia dal tavolino quelle


carte, a cui ne
piglia
il

m. Calabrche: Sorta di giuoco in pi persone. Messe in tavola mazzo, e distribuite le restanti


di simili,

ha

come

chi ha

il

setie

sette se in tavola, o

un cinque o un due

fua de casa; Cacciar Scasare: Obbligar casa dove annunzie V. Annunzie. in bordello; Mandar malora, rovina, gambe Rovinare. in nn-a cosa a un; su in sacco; Mettere o
di casa, altrui
i

identico significato, io qui le tralascio per amore di brevit e per evitare una nojosa ripetizione.
a lasciar la
abita.

in

in

in

bordello, a

alzate,

sc spalle
t

Gettar
in

la

colpa

uno, vale Incolparlo.

in

sacco

calcetto,

se vi sono, e in fine del giuoco si contan le carte che ciascuno ha in mano, e chi pil n'ha, quello
riesce vincitore.

vale Superare nel sapere


in

nel valore; ed
gli

Stringere o Convincere altrui con

forma

eh' e'

non abbia o

anche argomenti non sappia che

Calbriol
frane.
Il

s.

m. Seggiola a bracciuoli; e se molto

grande, Seggiolone o Seggiolone a bracciuoii. Dal Cabriolet V. Carei,n. Cabriol. Voce dell'uso, dal frane. Cabriolet. Specie di carrozza a
tice,

rispondere.

sulle

due posti, abbarcata, con mansenza sportelli, n fiancate anteriori, e retta molle, e ha il carro a due stanghe e due ruote;

allrim. Calesse, Calesso.

Oaco

Oaccloa
la testa

s. f. Cacca. Voce de'fanciulli e delle nutrici, parlando di cose sdce, e specialm. della m % Fd a cacca; Far la cacca. Voce fanciullesca e vale Cacare. s. f. Galla, Gallozza V. Galla. icigd e caccloe; Rompere il capo g Rompi

Cacciar mano. Metter mano V. Mette man voce Man. z; Demolire, Abbattere, Atterrare V. Butta. Chi due levre caccia, nn-a a fzze e l'atra a scappa; Chi due lepri caccia, l'una non piglia e l'altra lascia V. Levre. Caccidse n. p. Buttarsi, Gettarsi V. Bttd. a lengua derr; Metter la berta in gabbia, Cucirsi la bocca. Far silenzio. Ammutolire Tralasciar di parlare per paura o altro.
nella
:

man;

in sci letto; Buttarsi sul letto: Gettarsi nel letto

seduto

disteso,

ma

vestito.

nn-a cosa derr a-e spalle;

Gettarsi

una cosa

Oaccvao
Seme

o le tavernelie, figurat. vale Infastidire, Nojare, Importunare, ecc. s. m. Caco e Cacco: Mndorla d'un albero dello stesso nome, chiamato dai Botanici Theobroma cacao. Queste mndorle sono ovali, violacee e della grossezza d'una piccola ghianda; sono molto nutritive, e con esse, dopo essere state abbrustolite e ridotte in pasta,

dietro le spalle, vale Metterla in non cale.

Non

nn-a
cosa,

farne caso alcuno, ed anche Dimenticarla.


Cacciarsi in
volerla fare.
zi; Precipitarsi, Diroccarsi, Gettarsi gi: Precipitar se stesso

cosa in ta testa o in te come; Ficcarsi umore o in capo o in testa una


,

vale Incaponirsi

Ostinarsi a crederla o a

Oaccezz
Cuccia.

forma la cioccolata. S Grasso de caccvao; Burro o Butirro di caco, T. chim. Sostanza grassa, pi dura del sevo, bianca, nauseosa, che si estrae dalle mndorle del caco. v. a. Cacciare, Dar la caccia, Appostare, Dar la posta \. Fd a caccia nella voce
si

da

allo

in

basso.
si

stto

Cacciarsi gi, dicesi di Chi

stende

nel letto, su cui

prima era seduto.


Cacciavite. T. delle arti. Pic-

Cacciavii

s. f.

colo siriim. da invitare o svitare una cosa.

Oacciixa

s.

f.
i

Cacciatora: Quel farsetto che


cacciatori quando vanno alla con molle comodit a tal uopo.

usano particolarm.
caccia, perch fatta

Oaccliezz

Oaccia
narli,

s.

f.

Caccia

V. Checchezzd. Perseguitamento delle


:

Cccioa
fiere

s. f.

Brocca. T. conlad. Canna divisa

in

cima
i

in

pi parti, e allargata per uso di co-

selvatiche e degli uccelli d'ogni maniera, e intendevi per lo pi col fine di prenderli o di stermi-

gliere

fichi.

Oacciu.
cia

od anche per semplice


che
in

diletto,

s. m. Cacciatore: Colui che va a cacChe vago di cacciare; ed usasi anche in

w Caccia per Cacciagione, ossia Le fiere o gli uccelli

cacciando

si

prendono o

si

possono

senso figurat. A zo cacciu V. questo


fabetica.

modo

alla

sua sede al-

prendere,
ti

Term.
,

del giuoco della palla, del pallone e

OdLa

simili

e significa
si

pallone

luogo dove la palla o il ferma o vien fermato dal giuocatore.


li

s. f. Calda. T. de' fabbri e magn. L'operazione del tenere il ferro o l'acciajo nel fuoco perch prenda quel grado di calore che ne-

caccia; Andar a caccia, vale Cacciare. a caccia; Aver il capo a tentone o a zonzo. Aver il cervel sopra la berretta V. Ave. D a caccia; Dar la caccia. Cacciare, Inseguire. S Fa a caccia; Cacciare, Dar la caccia, Appostare, Dar la posta : Osservare cauiamente dove si riS

Andd
a

S Ave

testa

cessario a bollirlo, piegarlo e fabbricarlo.

di

oive; Pastone. T. contad. Una porzione di

olive macinate e ridotte

come

in

pasta sotto le

mcine, da mettersi nelle busche.


S Piygidsene nn-a cada; Darsi o Pigliarsi un caldo, cio Scaldarsi leggerm'nle.

coveri

sia riposto checchessia.

Oadauzi-e

Odannie
un gran

s.

f.

plur.

S-

S Scrvi e cacce; Scoprir gli altari o gli altarini, flgorat. vale Dir cose che altri vorrebbe si ta-

dainini: Piccoli tumoretti che


nella cute e cagionare

sogliono
prurito.

nascere

CAD

CAD
g

161

^darrosto
Caldarrostaro
:

s.

m. Bruciataio, Caldarrosta jo e
le

Mette a cadenn-a; Mettere


catenare.

alla catena, vale

In-

Quegli che fa e vende


s.

brucialo
S

caldarroste (rst'ie).

No

tegnieiva e cadenn-e;

Non

lo

terrebbero

Oadastra,

m. Custode

del catasto

Colui

tene.

Modo

di dire

che significa

Non

le cav'ha ritegno

Oadastro
,

che incaricato di custodire il catasto e farvi le opportune mutazioni V. Cadastro. s. m. Catasto: Registro o Stima di beni stabili la gravezza che ad essi s' impone secondo l'estimo, e il libro in che si registrano
i

Oden
Od-ta
Cadlia

che vaglia a distorre uno dal fare una tal cosa. s. m. Calderone, Caldajone. Accresc. di Caldaja: Caldaja grande.
s. ra.

Odeonetto
s.
f.

Calderotto. Dimin. di Cal-

derone: Piccolo calderone.


Calderuola, Caldajuola. Dimin. di

si

descrivono
s.

beni stabili coi

nomi

de' loro

possessori.

Caldaja: Caldaja piccola.

od-veo
morto,

Oda
tissimi

m. Cadavere e Cadavere: Corpo corpo umano. antic. Caldajo: Vaso di s. f. Caldaja, rame, grande e cupo, con due maniglie, da scal-

V. sopra Cde.
s.
f.

ma

dicesi del

Oadisea

Pannello. T. macell. Quella rete


il

carnosa, che nelle bestie bovine divide


dai visceri.

polmone

masserizia da cucina,
artefici

darvi e bollirvi entro checchessia ; n solamente ma serve ancora a mol-

Odion V. sopra
Odionetto

per lor diverso uso. In Marin.

Cado

dicesi Caldiera.

n Caldaja, per La quantit del liquore o altro contenuto nella caldaja.

OdLea
di

s.

m. Calderajo: Facilor
allrim.
s.

di

calderotti,

Cdden. V. sopra Cdeonetto. s. m. Caldo, Calore : Quel sentimento che in noi vien prodotto dalla presenza del fuoco o dall'aumento del calorico. Caldo e Calore, figurai, vale Fervore, Impeto, Vigoria: In t cado da zvent, da battaggia, ec.
Nel caldo o nel calore della giovent, ecc. e freido; Caldana, Scalmana, Scarmana, e nell'uso Caldo e freddo: Infermit o Specie d'infreddatura, c3giona(a da subito raffreddamento dopo
essersi riscaldato.

caldani, caldaje, secchie, scaldaletti ed altri lavori

rame;

Ramajo, Ramiere.
Catello, Pernio della stanga. T.

Oadello
quale
tieiie

m.

di cartiera.

un Bastone
in

cilindrico di legno,
in

il

imperniate tutte

una volta

le stan-

Oadeuasso
OadLenetta
n

una stessa chiave. S A cadellu V. questa voce alla sua sede alfabeli<a s. m. Catenaccio, Chiavistello, Chiavaccio, Catorcio, ed a Siena Teschio o Pestio V. Fwronorto. " Boncinello V. Cainasso.
ghe che sono
s.
f.

Catenella, Catenuzza, Cate:

nina. Dimin. di Catena

Piccola catena,

naturale; Calor naturale: Quello che si sviluppa continuamente dal corpo degli esseri viventi. S Ave cado; Aver caldo. Sentirsi caldo. S Chi para freido para cado ; Quel che ripara Io freddo, ripara lo caldo. Proverbio degli Spagnuoli, i quali portano il mantello tutto l'anno. Pare un paradosso, eppure vero per cagion fisica. Una casa colle mura grosse buona egualmente per
chi porta lana addosso, ; freddo l'inverno, e meno ealdo l'estate. S Fd cado; Far caldo. Esser caldo, oltre il signif. proprio, usasi anche figurai, e vale Esser alle mani,

Catenella: Specie di ricamo fallo sai vestimenli

l'inverno e per Testate

a guisa di catena,
tena, che

sente

meno

per Una specie di cucitura , fatta pure a cai calzolai fanno alle scarpe rotte o tagliale in qualche parte lungo il giiardione fgardnj. do reluio; Catenella dell'orologio: Quella ca-

Oadenn-a
l'un

tenuzza d'oro, acciajo o simile, a cui s'attacc.-. l'orinolo da tasca. S Cadenette da lampa; Catenelle: Quelle che reggono il corpo della lmpana. S Punto a cadenetta; Punto a catenella V. Punto s. f. Catena: Legame per lo pi d
ferro, fatto d'anelli o simili,

commessi

in

lungo
di-

Far guerra. Combattersi^ Picchiarsi, Percuotersi Ghe fa cado; E' si picchiano. S Lampi de cado ; Vampi di caldo. Tegni in cado; Mettere o Tenere in S Mette caldo, dicesi delle Vivande o simili, che si lasciano sulle brage per mantenerle calde. S Non avei n cado n freido in t'nn-a cosa; Non aver n caldo n freddo in una cosa, ow. Non farti n freddo n caldo una cosa, vale Non
:

dentro

l'altro.

Questi anelli

comunem.

averci

interesse alcuno.

Non
sotto

premerti, Esserli

consi iMaglie.

indifferente.

Catena, per Collana, Monile. anche Term. di ballo, ed Una specie di movimento che si fa in tondo intrecciando braccia con braccia. Ordito. T. tessit. Specie di cotone inglese pi torlo della trama, che serve per ordire.

Non

ave

manco de cado

a lengua; Essere mezzo

spiantato, Essere arso. Essere nell'estrema po|

vert, Essere assolutamente privo d'ogni


di fortuna.

%
|

O
N

cado

e 5 freido, i ratti

n se mangian;
in

caldo, n gelo rest

mai

cielo.

Prov. di

da fugo; Catena V. Chnn-a. de montagne; Catena di montagne, Giogaja: serie di montagne unite insieme.
mi/jf are
;

chiaro significalo.
j

Lun.i

Oado add. Caldo: Che ha


Il

calore, contr. di Freddo.


il

Catena militare: Sorta


i

di
,

pena

a cui

si
\

Caldo, metaf. vale Che ha il vigore, ardenti effetti della giovinezza.

brio e gli

condannano
perch
i

soldati

delinquenti

cos chiamata,

H
n

tengono incatenati come i galeotti; non per pena infamante. S Cadenn-e da bnsa ; Catene: Quelle che sostenalla
si

condannati

medesima

gusci della bilancia. gono S se ligu camme un sedavo a cadcnn-a; Essere come uno schiavo alla catena, cio In gran
i

soggezione.

in ardenza: Cado da-o vin; Caldo dal vino. bggto; Caldo caldo, cio Recentissimo, Fatto d'allora, ed anche Molto caldo, Caldissimo. Usato come avv. vale Subitamente, Di subito, Subito subito: O gh' andceto cado bggto; E' v'and subito subito.

per per Accaldato, Messo

Accalorato, Voglioso, Desideroso, Cupido.

Casccia, Dionario Genovete-Ilaliano.

162

CAE
sangue cado V. questo modo
alla

CAF
sua
sede

f Oaeta

s. f. ....

T. culzol.
si

alfabetica.

% Aveila cada; Averla calda, dicesi nell'uso dell'Amma'arsi e morire in brevissimo tempo. %
-{-

Caez
antic.
I)

impeciato, con cui

Il residuo dello spago sono cucite le scarpe.

Batte fcero fin ch'5 l' cado; Battere mentr'egli caldo V. Batte.

il

ferro

v. a. Carezzare, Accarezzare, Careggiare, Accareggiare: Far carezze, Far vezzi, Esprimere ad alcuno il suo alTetto con azioni e con

Bezugna piggine de cade


al

de freide; Bisogna

mondo

pigliarne

delle calde e delle freddi\

Prov. nostro, che dicesi abbia avuto origine da un colai Cicopero, ricco ed avaro patrizio, il quale

parole, o con le une e le altre. Accarezzare, per Lisciare, Piaggiare, Palpare, Far le lustre, cio Secondare con dolcezza di parole l'altrui opinione ad effetto di venir scaltramente
e quasi con inganno a fine del

andando

a passeggiare per la citt solca caricarsi

suo pensiero,

un
e

aze,

un

cggin, ecc.

Confettare imo stron-

di qualche pietra o mattone per valersene nelle sue case, che un bel d abbrancala una pietra, eh" alcuni maligni avoano apprestala rovente al suo

zolo

una rapa: Far cortesie a chi dappoco


le

non

merita.
s.

Oaezn
OfU,tta
pare
nelle
i

passaggio, non ostante che

si

scottasse le

malamente s'ingegnasse
lasciarla,

a tenerla sotto,

mani e non volle

famiglia V.

m. Cucco Beniamin.
:

Il

pii

accarezzato della

V.

a.

Calafatare e Calefatare: Ristop-

borbottando a coloro che ridevano: Doversene al mondo "prendere delle calde e delle

navigli cacciando sloppa a forza di maglio

commessure o

in

qualunque parte potesse

fredde.
%

penetrar acqua,
e

Dne nn-a cada

nn-a freida; Darne una


la

calda e una fredda, vale Dire

cosa ora in
in

modo

da consolare, ora da attristare. se cado; Esser in caldo, vale Essere


in

Cf^tto
amoro,

Cfatta de pugni ; Ddx buon carpicelo di pugna, Malmenar uno con pugna, ecc. s. m. Calafato e Calafo: Colui che cai

lafala o risloppa

navigli.
:

lussuria, e dicesi de' cavalli, de' cani e d'altri

Oaff

s.

m. Caff

Frutto noto d'un albero ori-

animali; parlandosi di Cagna, dicesi Essere a cane. S / lensu cadi fan mangia e sppe freide ; 1 caldo de' lenzuoli non fa bollire la pentola, ovv.
II letto caldo fa la minestra fredda. Prov. chiaro ad ogni intelligenza. s. f. Caldura; dicesi propriam. della StaTempo in cui fa caldo. gione
t)

ginario dell'Arabia, chiamato da' Botanici Coffea

Oda

arabica, di cui, tostato che sia e polverizzato, si fa una bevanda, che pur si chiama Caff. Caff per La bottega, in cui si fa e vende della bevanda. crego; Caff grave. Parlandosi del Caff in be,

San Lorenso gran cda, SanVAnlogno gran freida, l'nn-a e l'atra poco da; San Lorenzo

vanda, dicesi Quello che pi carico di colore, e contiene maggior quantit del principio aromalico, per la maggior dose di caff in polvere che vi si adoperata. leggeo; Caff leggero, contr. di Caff grave. Caff in polvere.
Caff posato: Quello

gran caldura, Sant'Antonio gran freddura, l'una e l'altra poco dura. Prov. che significa 11 caldo e il freddo passano presto da que'giorni in poi. Oa>d.u.to (Ma); Mal caduco, Blal benedetto, Mal maestro, Brutto male, Morbo sacro, e dottrinalm.
Epilessia: Sorta di malattia cerebrale, che soprav-

muxinu; pisu;
posatura.

che ha gi

fatto la

Brustoli 5 caff; Tostare o Abbrustolire

il

caff.

viene

cava di sentimento; in guisa che a chi d questo male, mancando in


altrui all'improvviso e
il

Zuita do caff; Posatura: Quel sedimento o residenza della polvere del caff,
caffettiera,
la

quale pel ces-

un istante tutte % Chi patisce de

le

forze,

cade.
Epilettico.

sato bollimento e pel riposo, cade in fondo della

ma

caduto;

Oag-a,
dere
ferta.

s.

f.

Incanto pubblico: Slaniera di ven-

Cafl'eaus
nell'uso
il

o rimane nella calza ove si colato. s. m. Casina o Casino da caff, e


si

comprare checchessia per la maggior ofNel foro genov. antic. dicevasi Clega.
s.

anche Caffeaos: Edifizio nel quale


Nelle ville
si

beve
gli si

caff.

colloca ne' giardini, e

Caeg-a
fa
le

m. Calzolaro e Calzolajo: Quegli che


gli stivali;

d forma di tempietto, d'anticaglia rovinosa, di


edifizio

scarpe e

trovasi anche Caligajo.

cinese, gotico, ecc.

Dalla voce Bttega

lat.

Caligarius.
Calzoleria.

OalTett

da caeg;
s. f.

Oa/euu-a;

Carena. T. mar. La parte di sotto

del naviglio fino all'opera morta, cio L'opera viva

OafTetta
latta

s. m. Caffettiere: Colui che in bottega vende a tazze il caff boll'e fatto, e vende pure altre bevande acquose e spiritose. Vaso per lo pi di s. f. Caffettiera
:

del bastimento dalla chiglia sino alla linea d'acqua.

di

rame,

in

cui

si fa
i

bollire

il

caff to-

do fugo; Catena V. Chenn-a. S D caenn-a; Dar carena, Carenare: Eseguire


tutte
le

stato e polverizzalo. - Presso

Tose, dicesi Bricco

Coccoma o Cuccuma
caffettiera o

Quella parlicolar sorla di

operazioni

necessarie per

intonacare e

spalmare l'opera viva d'una nave con una mistura di materie resinose e grasse, affine d'impedire che l'acqua non penetri, e per facilitare il corso della nave nell'acqua. S se in caenn-a; Essere in carena, dicesi della Nave che messa alla banda per essere carenata. **S Fd caenn-a; Esser sotto cura. Modo basso.

vaso stagnalo, panciuto e rigonfio in basso, con coperchio maslieltato, in forma di guancialino tondo. Il Bricco suol avere un canaletto
dello beccuccio

onde versare

il

liquidi^, la

Coc-

coma

no.

OaflFn

do Iwte; Lattiera. Voce dell'uso. s. m. Cafro Nero a modo de' Cafri. Donde tragga origine siffatta voce noi so, se non
:

Oasa.
S

s. f. Carezza, e per lo pi Carezze al plur.: Cordiale amorevolezza con atti o con parole; Lusinghe, Vezzi, Amorevolezze.

fosse dalla parola Caffa, provincia dell'Abissinia,

Fd

zare, Carezzare; Careggiare, ecc. V.

de cacse; Far carezze. Far vezzi. AccarezCaez.

dove i Genovesi ebbero sede lunghissimo tempo. Or siccome gli abitanti di quella contrada sono neri, cosa facilissima a credersi che i nostri volendo notare la nerer.za di qualcheduno, lo

GAG
abbiano rassomiglialo ad an
nativo
di

AI
Ccffa:
cafro.

163

n Morsa.

T. de' Sellai. Slrum. di legno, fra


si

le cui

Xeigro

cmme un

caffon;

Nero come un
assai.

bocche
$

stringono

cuoi

che

si

cuciono dal

OafTnento add.
OafTusci
iDugSL
Andar
"li Cacare,

Nero

lavorante.

V. Caffon.

Fd a cagna;
Garabullarsi
:

Oziare, Ozieggiare, Calameggiare

V. n. Cacare, Tortire, e in

modo
Fare
i

pi palilo
suoi agi.

Slare ozioso.

del corpo,

Andar

di sotto,

S Liga
la

per sim'lit. e in modo bassissimo usasi per ra'torire: A Vha cagu dexe figgiu; Ila
cacalo dieci

figli.

cimmoin; Cacar
i

le lische

giato

pesci, Costar salato, vale

dopo aver manPagare il fio di

qiialch?

in

errore commesso.
Giuliano.

a cagna che can l' casti gu; Castiga cagna che il cane star a casa. Dettalo proverb. che significa Togli l'occasione e non t' incoglier danno. S Oa da cagna; L'ora del dormicchiare, dicesi nell'uso Quell'ora che segue dopo il pranzo, in cai si perde ogni voglia di lavorare, essendo presi
dal S'^nno.
s.
f.

l carfjon; Cacar in S.

M.

b.

Venir in disgrazia di persona che prima accordava prolezione e favori, e ci per villania fallale o dispiacere cagionatole. ** l'anima; Andar a bocca di barile, vale Aver una grandissima dissenteria. **% Chi vive sperando mue cagando ; Chi vive a speranza muore cacando, e pi oneslam. muore
dell'ubo tose, e vale

Oag'iiara

Pippionata, Pappolata, Freddura,

Fregna e Frigna, dicesi d'.Mcuna cosa che riesca sciocca e scipita, e si direbbe di spettacoli , composizioni
Inezia, Sciocchezza, e nell'uso tose.
e simili.

Oag-nassu
ralo

s.

m. Lamia. T.

itliol.

Galeus

canis. Pesce marino del genere Squalo, conside-

ow. Chi vive a speranza fa fresca la dinza. Prov. che vale Esser vanit fondarsi nelle
cantando,
speranze.
**S

come
Il

il
,

re de'p^sci cani.

voracissimo
preda.

ferocissimo e avido di sangue ed insaziabile di


cnerino

colore del suo dorso d'un


la testa piatta la

Lascise caga in scio mro; Lasciarsi cacare addosso, Lasciarsi mangiar la lorla o in capo
schiacciar le noci in capo, vagliono Lasciarsi
fiir

bruno,

la

parte infpriore del sno corpo d'un bianco


e terminante in un muso bocca grandissima e ter-

sporco; ha

alquanto arrotondalo;

onta e soperchicria, Comportar ohe


villania.

ci

sia

falla

**S

no ('aciva manco de quello ch'5 caga; Non


scierebbe accendere un cencio
al

la-

Oag-nastrn
tura grande,

ribile per molle fila di denti dentellati e appuntali. Diventa lungo 20 piedi e del peso di iOOO libbre. s. m. Baslracone Uomo grosso
:

suo fuoco.

Modo

e forzuto. - Fantonaccio dicesi

bassissimo esprimente
**S

la

somma

avarizia d'alcuno.

ma

s'

inten le in

d'Uomo di stacerto modo grande

n mangia pe no caga; un brullo taccagno, un mignolla, uno spizzeca. E' mangia le piattole, dicesi di Chi vive a slento, miseramente per
avarizia.

Oag-netta

**S

P'99"^ "-0 ^^9'^ nn-a persnn-a; Consumar


uno. Malignarlo: Trattarlo malignamente o con

si dice La;agnone, Merendone, Scioperone. s. f. Cagnolina, Cagnuolina, Cagnucletla, tagnuola, Cagnina. Dimin. di Cagna: Cagna piccola, n Grillotalpa, Zuccajola V. Sccd nel 3 significalo,

e poltrone e disu:ile; che anche

*g

Chi per timidit altro nel trattar qualche negozio si sgomenta e si perd'', che anche dicesi Far fico, Dar se g'iu cagu; Si cac sotto. Fece fico. in nulla:
d

mal talento. Modo tasso. Cagdseghe; Cacarsi sotto, dicesi

n Cagnetta. T. legnai e dell'uso. Grosso

fil

di ferro,

piegalo ad anello, che a guisa di molla serve a

tener ferme

le

impiallacciature incollate di fresco.

Oagnetto
piccolo.

"Cag-adda

s. f. Cacata, Cacatura: Il cacalo d'una volta. Noce bassa. 'Oag-ad- s. m. Caeatojo, e pili pulitam. Cesso,

s. m. Cagnoletto, Cagnuolello, Cagnolino, Cagnuolino, Cagnaolo, Cagnuzzo, Cagnuccio. Canino, Catello. Dimin. di cane: Cane

Oag-nin.

s.

m. Cagnino. Vezzegg.
s.

di

Cane: Cane

Privato, Necessario, Destro, Agiamento, Latrina:

piccolo e gentile.

Luogo proprio ove deporre


corpo.

gli

escrementi dei

Oag-noln.
Lamiola. T.
di

itliol.

m. Pesce bove. Pesce manzo, Heptranchias cinereus. Sorta


di color

Cag-a<il>l>ii
Tentennone:

s.

m. Cacadubbi, Cacapensieri,
irresoluto, dubiloso,

pesce della razza de' cani marini,

ce-

Uomo

che

in

nerino, con denti grossi e di fattezze conformi


(V. Cagnassn). Fra noi non peso di dodici libbre. s. m. Cagnaccio. Pegg. di cane: Cane brullo, e talora per Cane grande. s. m. Caragoo: Specie di picco'a chiocciola falla a turbine, altra che tende al tondo, altra all'acuto. Dallo spagn. Caracol, Chiocciola.

ogni cosa ravvisa difficolt.

a qu ile del arriva che

Lamia

Oagra
fra

li s. m. Cucco V. Beniamin. Isasi anche per dinotare 11 figlio nato per ultimo
tulli
i

nio
s.

al

Oag'nsso
Cg-ollo
S

suoi

fratelli.
f.

**Oag'Iietta
"S
**S

Cacajuola, Cacajola, Cacaj

>,

Cacherella, e pi pulitam. Soccorrenza, Smossa di corpo. Diarrea, Flusso di ventre.


^^ejn
sotto,

ca ghetta
figurai.

Venir

la

cacajola,

Cacars-

Scaa a cgollo; Scala


V. Scaa.
s.

a chiocciola o a lumaca

v;le Aver paura.

Che te vegne a caghetta; Cacastecchi li venga. Ti venga il cacasangue, Malanno li colga. Modi bassi d'imprecazione.
s. f. Cagna: La femmina del cane; e pa:*lando di Donna, vale Iniqua, Perfida, Traditrice, e talora Senza cuore, Crudele, Aspra, Dura, Di-

**Oag-n

m. Cacalore : Colui che caca o che

caca sovente, n Barbalacchio, Mocceca, Sloccicone, Magogo, ecc.,


dicesi per disprezzo di Persona sciocca, pigra e

Oag-na
sumana.
Cane.

dappoco, Merdellone, Slronzolino, dicesi di Giovine sbarbatello, che vuol fare il saccenluzzo o pronunzia
cose superiori
all'et

T. boftoj. Slrum. per tener forte


si

cerchi

sua.

mentre che

pongono

alle botti.

Oaiccio

s.

Caicco. T.

mar. Piccola barca

164

GAL
I)

GAL
Parlando di Musica, dicesi Quando l'intuonazione d'un cantante o d'un suonatore resta pi bassa di quello che dovrebb'essere. N cala un ette; Essere a un capello, a un filo, Essere appuntino, g Calse n. p. Calarsi: Venir da alto in basso,
Discendere.
s.

di servizio d'una nave, pel trasporto d'uomini, provvisioni, acqua, ecc., dalla terra al bordo, e dal bordo a terra ; e si usa per istendere e sal-

pare

le

ncore

d' afTorco.
s.

Oainag"g"io
dove
si

m. Carenaggio. T. mar.

Il

luogo

d carena.
s.

Oa-inasso
dall'un

de' lati,

m. Boncinello: Quel ferro b'jcadi messo nel manico del chiavistelio


si

Oala"b

e affisso in

checch
s.

sia

per ricevere

la

stan-

gila, Strepito,

m. Baccano, Baccanalia, Fiacca, BuSchiamazzo: Rumore grande e

ghetta dei serrami.

scomposto.

Oajrno
T. ornit.

m. Velia, Avelia, Verla, Averla Lanius. Genere d'uccelli di piccola molo,


fieri

Oalalbertin

ma

coraggiosi,

e insofferenti. Cibansi d'in-

che specoiano sulla cima degli alberi o dei macchioni, e loro piombano addosso e li divorano quando escono dai loro nascondigli. Sono comusetti,

s. m. Frulla, Frullo, Pelacucchino, Paracucchino, Cica, Niente : Cosa vile e di niun pregio. Cosa da nulla. No vae un calabertin; Non valere un frullo, una buccia, una fronda di porro, ecc., vale Non

valer niente.

nissimi fra noi nella primavera, state e principio d'autunno. Nidificano per lo pi sugli alberi o nei
cespugli,
e ce

Calalbrisella
tressette,

n'ha

di

pii

specie.

OaladdLa
mc-

. Mi

foesl; Averla o Verla forestiera (Lanius yidionalis).

lomhtiTd'O ; Verla grossa o Velia grande, a Pisa Averla grossd, a Siena Castorchia grossa, e in altri luoghi Cazzava e Cazzavelo (Lanius excubitorj.

la

specie

piii

rara.

t)

f. Calabresella : Specie di ordinariamente in tre. s. f. Calata Pendio di terreno praticato per arrivare all'acqua, ed agevolare l'imbarco e lo sbarco della mercanzia e delle persone; Luogo fatto dall'arte per facilitare l'abbordo delle scialuppe, lance ed altri piccoli bastimenti, vicino ad una riva, Buscherio: Chiasso o Frastuono fatto cos per

s.

che

si

fa

mezzan;

Agasella, a Fir. Velia cenerina, a Pisa

Verla o Ghierla gazzina, a Siena Castorchia o Ga-

strica

tramontana (Lanius minor). nostra; Velia scopina, a Fir. Velia piccola, a Siena Castorchia bigiarella (Lanius collurioj.
specie pi comune di tutte. testa rossa; Velia capirossa, a Siena Gastrica Castorchia capirossa, Capo rosso, a Volterra

Oalamlbur

la

Oaistrioso

Oaitse

Guaja rossa f^anms rufus). Non tanto comun', luoghi pii selvaggi. ed abita add. Carestoso e Carestioso: Aggiunto che si d a' tempi e luoghi di carestia. 1) Carivndolo. Comunena. usasi da noi come aggiunto di Negoziante, e vale Assai tenace nel prezzo, Che vende a caro prezzo. Movimento d'animo onde si s. f. Carit ama Dio come nostro bene supremo, e il prossimo per amor di Dio. Carit, per Compassione, Commiseraiione, Sentimento di piet del male altrui. per L'effetto dell'amor del prossimo, che conM poveri colla limosina o assiste nel sovvenire sistere ad alcuno nelle sue necessit coll'islruzione
i :

come per diverbio; altrim. Scalpore, Clamore, Grido, Cagnara, Cagnaja, Strepito, ecc. s. m. Calemborgo. Voce dell'uso, dal frane. Calembourg. Giuoco di parole, che nasce dal doppio significato d'una voce. Oalan^iitta s. f. Calamita: Pietra minerale, che ha la propriet di tirare a s il ferro, e, bimessa in libert, di rivolgersi sempre a licala tramontana. Trovasi nelle cave del ferro o in luoghi ad esse circonvicini. Calamita metaf. per Attrattiva, e ci dalla virt che ha la calamita di trarre il ferro: l' a calamitla di scigable; la calamita degl'imallegria,
Il ,

portuni.
11

per L'ago della bussola, per essere


la

tal

ferro

calamitato di sorta che ha presa

sua virt.
la

Oalamitt

v. a.

Calamitare: Comunicare
il

propriet della calamita a un corpo,


tiene collo stropicciamento.

che

si

ot-

S Calamiltdse n. p. Calamitarsi della calamita.

Acquistare

la virt

Oalanea
al

s.

f.

Cala, Calanca. T.

mar.

PiccioI

ricovero o seno lungo una costa di mare, nel quale

pelosa;
di

altro

aiuto.

possono entrare dei piccoli bastimenti e mettersi

Carit pelosa. Carit di

monna Candida

coperto da' cattivi tempi.

monna Agnola che masticava il zucchero agli ammalati, dicesi Quando sotto specie di carit
verso altrui
si

Oalanc

tende

al

proprio

utile.

S Frai da Caitce; Fratelli della Carit: Ordine istituito da S.Giovanni di Dio a servigio degl'infermi. Su da Caitce; Sorelle della Carit, Suore di Carit:

s. m. Calanc o Calancar. T. mercant. Tela stampata a fiorami e figure che ci capita> dall'Indie e fabbricavasi anche in Europa. La usavano presso noi anticam.le donne plebee per gonne e gamurrini (contssij; oggid andata in disuso.

Oalaudx*a
T. ornit.
delle

s. f.

Calandra, Calandro, Calandrino.

Comunit

di

donzelle,

istituite

cenzo De Paoli coll'ajuto del sig. assistere le inferme negli spedali e nelle case private, per visitare prigionieri, allevare fanciulli
i i

da S. VinLe Gras per

Allauda calandra. Uccello del genere Allodole. uno de' pi abili cantori che ten;

Oazze

le fanciulle povere. Fuliggine e Filiggine: Quella materia nera, che lascia il fumo su pe' camini o altrove.
s. f.

esposti, tenere scuole per

Oala
alto
1

Pin

Brutto de caizze
V.
a.

Fuligginoso, Filigginoso.

Calare,

Abbassare: Mandare gi da

non ha canto suo proprio, ma tutti gli uccelli che ode cantare. uccello stazionario, e comunissimo nelle Blaremme; nidifica ne' campi di grano e ne' prati. 3 Canta camme nn-a calandra ; Cantare come una calandra, come una sirena, o come un usignuolo, dicesi proverb. di Coloro che cantano
gansi in gabbia
imita a perfezione

a basso.

frequentemente.

Calare, in signif. neul. e detto di Moneta, vale

Oa<laxid.i>iiiu-a (Erba);
ciola

Camedrio, Quer-

Scadere, Essere scarso di peso.

V. Erba calandrinn-a.

GAL
Oa.la.n.te
qualche
add. Calante,
della sua

GAL
in

165

Scemo: Che manca

serve di regola
delle

ai sacerdoti

per

la

celebrazione

parie

pienezza o grandezza:

Lnn-a calante; Luna calante. % Monoda calante; Moneta calante: Quella che scarsa e che cala dal suo legittimo peso. GeL-SL^trsL s. f. Calasira, Sedile: Quel sostegno sopra il quale posan le botti. Se di pietra o
di

mattoni, dicesi Caiastra o Sedile murato.


V. a. Calcare
:

Calca
uno

Aggravare colla punta


i

di

stile

d'avorio o di legno duro

dintorni di

alcun disegno fatto sopra carta ordinaria o trasparente, a effetto di far comparire, sopra altra
carta o tela o muro, esso dintorno, per poi farne
altro disegno

o pittura.

Calcare, per

Premere

cio Stringere fortemente

Calcalettere

Caleestru.sso

una cosa o Aggravarsi sopra di essa V. Schisss. m. Calcafogli, Calcalettere, Calchino, e in alcuni luoghi della Toscana Fattorino V^. Prespapi. s. m. Calcestruzzo o Calcistruzzo: Mescolanza di calcina con altre materie
per accrescerle tenacit ; e serve per lo pi per murare condotti d'acqua, conserve o vasche di

Messe e la recitazione dell'Uffizio. s. m. Calepino: Vocabolario ampio ed abbondante di voci. Dal nome di Ambrogio Calepino, compilatore di un lessico poliglolto di molto pregio. s. m. Calesse Calesse V. Biroccio. Calilbr v. a. Calibrare. T. d'artigl. Misurare la portata delle artiglierie, cio il diametro dell'anima di qualche pezzo. Si calibrano pure le palle, cio si guarda se sono di quella data misura corrispondente al calibro della canna; al qnal ufficio si adopra un cilindro vuoto detto Calibratoio V. Calibrato. n Calibrare, presso gli Oriuolaj vale Dare alle ruote od ai rocchetti o ad un corpo una determinata

Calepin

Calesso

dimensione.

Calibrato
mento
di

s. m. Calibratoio. T. d'artigl. Strurame o di legno, nel quale fatto un

foro rotondo per riscontrar la grossezza delle palle,


affinch siano proporzionale all'anima dei cannoni.

Calitoro

II

acqua o simili.

Oalcol
coli,

v. a. Calcolare e Calcolare: Far calFar conti o computi. M Calcolare, per Giudicare: De chi poe calcola quanto g'h gugno ; Da ci potete calcolare quanto vi guadagnai. per Computare, Aggregare, Annoverare, Metter Calcolarne mi asci ; Calcolale annel numero

s. m. Calibro. T. d'artigl. Propriam. diametro dell'armi da fuoco; ma perch le palle debbonsi ragguagliare alla bocca della canna chiamasi pur Calibro II diametro di tutti i proietti e La lor proporzione colla detta bocca, n Calibro, presso gli Oriuolai dicesi Uno strum. che serve a determinare la grandezza delle ruote e il luogo dov'esse devono essere rispettivamente

collocate; altrim. Pianta.


n

che me. S Calcol in scinn-a cosa o pershn-a; Far diassegnamento o fondamento sopra una segno cosa persona, vale Pensar di valersene. S N calcola a speiza; Non far conto alcuno della
spesa, vale

Calibe

Non

valutarla.

Non

istimarla.

Calcolo

s. m. Calcolo: Computo o Ragione non pur di numero, ma eziandio di quantit o grandezza quali che sieno. Calcoli e Calculi al plur., ed anche Renella Quelle pietruzze che si generano nelle reni, onde Pati ma de calcoli; Aver calcoli, Aver la renella,
:

Figurai, vale Qualit e carattere della persona: San tutti d stesso calibro; E' son lutti d'un medesimo calibro. s. m. Calice: Quel vaso sacro che serve nel sacrifizio della Messa alla consecrazione del vino. de scioi : Calice de' fiori: Quella parte che da basso sostenta alcuni fiori, e per lo pi li circonda e gli abbraccia; e propriam. L'inviluppo
il

esteriore dei fiori,


le

quale quando circonda tulle


nel 3 signi f.

parti

di

essi

dicesi Perianto.

Borsa d calice; Borsa V. Brsa

Patir

la

renella.

Cali^eitto
cosa o pers5nn-a V.

S Gotto (ceto a calice; Calice, dicesi Quel bicchiere che ha la pianta Co pj come il calice. s. m. Calicelto, Calicino, Bicchierino:

S
""

Fd

calcolo in scinn-a

Quel bicchierino

di cristallo, fatto
si

a foggia di picfini

Caleudio
le

Calcola nel i" significalo. % Fd i so calcoli; Far i suoi calcoli: Calcolare, Esaminare, Ponderare, Considerare. s. m. Calendario, anticam. Calendaro: Tavola o Almanacco, che contiene la serie de' giorni, delle settimane, de' mesi , delle feste,
quali

colo calice, entro cui

mescono vini

o liquori.

di uve; Uovarolo V. Portuve.


s.

Calic
si

m. Calic. Voce

dell'uso.
lo

Nome

che

alla

Tela di cotone, per

pi fine, da

far

Cllao

accadon nell'anno, colla notizia pel sosole e della luna e dei

lito

del corso del

loro

accidenti.

S Ave
vale

Non

ave

Non avere
istima

un in io so calendio; Avere alcuno nel suo calendario, figurai,


in

camicie e simili. s. m. Castellina, Casella, Capannella: Tre noci o nccioli o simili posti in triangolo e un altro sopra di essi, in cui si tira da lontano con altro ncciolo, e vince chi coglie, onde: Zgd a-i cUlai; Fare o Giocare alle castelline, alle
caselle,
alle

Aver uno

pregio o in odio, Tenerlo in

capannelle.

disistima.

Non
Non

ese in t calendio

d'nn-a pers5nn-a;

bastardo; Casella o Castellina bastarda, dicesi Quella che formata di due nccioli invece di tre, e un altro sopra di essi.
add. Guascotto
:

essere nel calendario d'uno, vale

Non

es-

"Callvio

Quasi cotto,

Non

sere in grazia d'esso.

Non

essere amato o sti-

mato da

lui.
s. f. pi.

Calende

Callo
Calende e Calendi
:

totalmente cotto V. Bazzanotto. s. m. Callo: Piccolo tumore duro e corneo,

Il

primo

che

si

sviluppa nelle parti sporgenti delle falangi

giorno di ciascun mese presso gli antichi romani. S Mandd nn-a cosa a-e calende greche; 3f andare alle calende greche, vale Mandare un affare all'infinito; prch i Greci non avevano calende.

delle dita de' piedi,

prodotto dalla pressione che


di

ed anche Pelle infatica o per altro accidente, che comunem. viene alle mani, ai piedi,
vi fanno le strette calzature;

durita

per

continuazione

Calend-in

s.

m. Direttorio

Calendario

che

alle

ginocchia.

166

GAL

CAM

M Callo. T. de'tonnar. Carne del tonno accanto alla coda che si sala come la sorra (sraj e lo spinello (spinllo).

Oama
Dicesi

s.

m. Calamaio: Quel vasetto dove


quello in cui

tiensi

l'inchiostro e inlingesi la penna per iscrivere.-

Calamajo a guazzo

non

si

n Grilianda

T. di cartiera. Quella parte di soptenuti connessi

pressa che formala di due grossi dischi di le-

gno orizzontali,
frapposti piuoli.

paralleli

da

Fa

callo

a nn-a cosa; Fare

il

callo a

una

cosa, figurat. vale Assuefarvisi, Ostinarvisi.

mette stoppaccio (stppetta), ma solo inchiostro; Calamujo a stoppaccio, quello in cui si mette stoppaccio, cio stoppa, cotone o simil cosa cedevole; Calamajo a scrivana, quello che fermalo sopra un vassoino, che sostiene pure il polverino (petea) o altre cose relative allo scri-

Oa;liua>

V. Carma.
Medicina semplice sedare le convulspasimi e simili angosce dell'ammalalo,
la virt di

vere; Calamajo da tasca,


portare in tasca.
H

il

calamaio che

si

pu
mol-

Oa^lma/ V. Carmd. Oa.liua.nte s. m. Calmante:


composta, che ha
sioni, gli

Calamajo. T.

itliol.

Sepia

loligo. Specie di

lusco, dell'ordine de' Cefalopodi, somigliante al

Oalmcco Oalomelan

Usato come addiett. vale Che calma. Che mitiga. s. m. Calmucco V. Carmcco. '/. s. m. Calomelano. farmac. Sorla di medicamento preparato con sublimato corrosivo e mercurio metallico. purgativo, vermifugo e leggermente antisifllitico: altrim. Aquila alba, Protocloruro di mercurio. Cloruro mercuriopo, Mercurio dolce. Panacea mercuriale, ecc.
s.
f.

Totano, se non che mollo pi grosso, ed ha il sacco pi largo, di color vinato, e le due natatorie pi curie; ha sul dorso una sottile lamina
cornea
in

forma

di

penna, con una vescica


r inchiostro.
% Testa de
di

spada o lancetta, da noi detta di materia nera come

cm;

Testa d'asino, Capo di becco

bue. Capocchio, Cervel di gatta, diccsi di

Oali5i*iia
composto
mit
allo

Caliorna. T.

mar. Meccanismo
tre

Persona scimunita, balorda, senza senno; e talora anche di Persona ostinala nella sua opinione, che
in tal signif. dicesi Testereccio, Teslicro, Testac-

di

due grossi
,

bozzelli o taglie a

raggi ed una corda

che, fermala con un'estre-

ciuto, Capaccione.

stroppo d'una di dette taglie, passa e

Oamaleonte
ga), di cui ha

s'ordisce con tutti gli altri raggi, e serve a tirare

sollevare de' grossi pesi V.

Pnco.

s. m. Camaleonte e Cameleonte, femm. Camaleonlessa Specie di serpentello quadrupede che nasce d'uovo come la lucertola (gr't:

Oalotta

s. f. Berrettino. Dal francese Calotte. Sorta di berretta che combacia al capo e senza

le

fattezze,

di colore, piuttosto a

e che cangia spesso suo piacimento che per co-

tesa (visiera).

do reluio; Calotta. Frane. T. degli oriuol. Specie di cappelletto che serve di custodia al movimento dell'oriolo; altrim. Coperchio.
v. a.

n Voltafaccia, figurat. dicesi

Oalpesta

Calpestare, antic. Calpistare,

Calpitare: Propriam. Percuoter co' piedi; ma da noi usasi nel solo signific. figur. di Conculcare,

Oamalla Oamalla

Opprimere, Oppressare, Oltraggiare, Vilipendere,

Tener a

vile.
v. a.

municazione degli oggetti vicini, ad Uomo che mula discorso e maniere a seconda delle circostanze, Uomo mutabile ad ognt evento. d'eog-ua; Acqua jola, Acquarola, ecc. V. in ^gua. v. a. Facchineggiare : Portare pesi sulle spalle o sul capo. Abbench questa voce non sia registrata ne' Dizionari se non nel signif. di

Oalsa
i

Calzare

Mettere

in

gamba

e in pie

calze e scarpe e simili; e pi estesam. Vestire,

Coprire o simile.
Calzare, figurai, vale Quadrare, Tornar por l'appunto. Tornar bene, Venir a proposito.

Durar fatiche da facchino, p.ire trovasi usata dal Manuzzi e dal Fanfani nella deilnizione di Portantino (Camallo da bscida). ben i anni; Portar bene gli anni, figurai, vaie
Esser prosperoso in et avanzata. caniulla o vin e o bcive l'wgua V. Aze. s. m. Facchinaggio. Voce dell'uso
:

Oalsaute
figurat.

add. Calzante: Che calza;

ma
ira

usasi

S L'aze

Che

si

affa

per Acconcio, Proprio, Che qua alla cosa di cui si tratta.


s.
f.

bene,

Camallag-g-io
prezzo che si d qualche cosa^ che
s.

La corporazione de'
al

facchini

e talvolta

li

Oalsata

Calzatura, Cal.amcntJ: Tutto

quel che copro

il

piede e

la

gamba,

cos scarpe

facchino per avere portato in questo senso dicesi Facchi-

Oalma

come

calze.
v. a. Calare,

neria V. Camallua.
Villania, Scortesia, MalaOamallata creanza: Azione incivile, Tratto da facchino. Oamallesco add. Facchinesco, Da facchino:
f.

Calomare e Calumare. T. mar. Mandare gi di alto in basso. Abbassare per mezzo d'una fune un qualche oggetto. S Calmse n. p. Calarsi Venir da alto in basso mediante una fune o altro.
:

Aggiunto d'Azione, Tratto, Procedere e simili,

Oalnnia
Apporre

v. a.

Calunnia, Calunniamento, Ca-

Oamalletto da posta
posta a domicilio.

vale Sgarbalo, Scortese, Villano.

s.

m. Portalet-

lunniazione, antic. Calogna o Calonnia: Imputazione falsa malignamente dala ad altrui.

tere: Colui che nella citt porla le lettere della

S Piggid de calnnie; Dar calunnie, Calunniare,


il

da Banca:

Fattorino della Banca.


s.
f.

falso.

Oamallua
Oamallo
quelli

S Pin de calnnie; Calunnioso, Pieno di calunnie:

Vago

di

calunniare.

Oalnnia

v. a. Calunniare, antic. Calonniare e Calognare: Accusare falsamente. Apporre altrui

Facchineria : Fatica da facprezzo che si d al facchino per aver portato qualche cosa. s. m. Facchino: Quegli che porla pesi
chino, ed anche
11

Oalnniat

malignamente qualche falsit. s. m. Calunniatore,

antic.

Ca-

lonniatore e Calognalorc : Chi calunnia; ijllrim. Infamatore.

addosso per prezzo ; e generalm. si chiaman cos delie dogane, dei banchi, di negozio, ecc. Dicesi anche Portatore, Porlareca e Porlarecchia, antic. Bastagio, e con voce lat. Bjulo. da bscioa; Porlantino, Seggellicre V. Bsciga,

, ,

CAM
S Avei un fa da camallo; Aver an fare da facchino, vale Aver modi incivili, sgarbali, scortesi.

CAM

167

Dicesi a bordo Quegli che serve al capitano ed


agli
altri uffiziaii.
s.

Oama^milla.
boi.

s.

f.

Camamilla e Camomilla. T.

Oaxti.ex*iii
n

m. Camerino, Stanzino, Gabinttto:

Matricaria chamoinilla. Pianta annuale che nasce spontanea ne' campi, di odore aromatico,

Piccola camera,

meno

grato di quello dell' Appiolina


di

Ccamati

iilla

ronuma).
Germania o
bot.

romana;
di

Appiolina, Camamilla Boemia, Erba cotognina. T.


le

Anlhemis

Camerino, per Quella stan'.a ne' teatri, ove i cocantanti stanno per abbigliarsi e riposarsi quando non sono in scena, Camera, Cameretta: Lo stanzino ov' posto il cesso: Andd a-o camerin; Andare a camera,
mici
cio

uobilis. Altra specie che coltivasi ne' giardini per

l'odore che
gati
il

sue foglie e

suoi verdi fusti fre-

Oamern
Oanxita

fare

suoi agi.
s.

esalano di mele appiole, d'onde ebbe anche


I

m. Camerone Aceresc. Camera grande.

di

Camera:

nome 'Appiolina.

fiori

di

questa .come

dell'anzidetla specie servono a far decozioni giu-

s. f. Cameretta, Camerelia, Camerina, Cameruccia, Cameruzza. Dimin. di Camera: Ca-

dicate febbrifughe, antispasmodiche, stomatiche,

anodine, diuretiche, ecc.

mera

piccola.

da morti; Camera da morti o

mortuaria. Chia-

CarnTbr
citt

s.

m. Cambragio, Cambra ja o Tela

di

Cambrai: Sorta di tela finissima, cos detta d Cambray, dove si fabbricava.


s.
f.

dalla

Oa'iulbsaj

Dispensa. T. mar. dal frane.


separato sotto
il
i

ma\asi gi da noi Quella stanza attigua alle chiese in cui si deponevano i cadaveri prima di portarli alla sepoltura, che ordinariamente soleva farsi in qualche chiesa. Da dopo che fu statuito per legge
che
cimiteri,

Cambuse: Luogo

ponte de' baviveri e

stimenti, che serve a racchiudere se ne fa la dispensa.

dove

morti debbano essere interrali ne' pubblici i cadaveri vengono per ordine de' Municipii tolti dalle case e deposti alla casa mortuaria,
i

Oain."bs
giere.

T.

s. m. Dispensiere, e vojg. Cambnmar. Colai che dispensa o vende i vi-

veri

a'

marinai.
s.
:

Carn

Oamixa

Oama Omea
ufliziali

servitori m. Cameriere Quello tra che ha la cura della camera e della persona del padrone; e nelle Locande Quegli, il cui ufizio letti. d'acconciar le camere d'alloggio e ordinare
i
i

appositamente costrutta in luogo appartato della citt per quindi trasportarli al cimitero. s. f. Camicia e Camiscia : Veste ordinariamente bianca, di pannolino o di cotone, che portano nomo e donna in sulla pelle. Talora a colori, ma non usano portarla che soli uomini, ed sempre di cotone. La camicia dell'uomo
i

s.

f.

Cameriera

Colei

che

assiste

ai

servigi della
s.

camera delle signore. f. Camera : Stanza fatta principalm.


II

lunga per lo pi sino alle cosce, e quella della donna innanzi a mezzagamba o anche al malleolo, n Panno : Quel velo o Trasudamento che fa d' estale l'acqua fresca ne' vasi di vetro,

per dormirvi.
M Camera, in Jlarin. dicesi

rame
il

e simili;

luogo destinato agli della nave: Crnea do cupitaunio,dd chi-

ed anche Quella posatura che lascia

vino nelle

rurgo, ecc.; Camera del capitano, del cerusico, ec. ta d'aia; Camera sfogata. da canna do scciuppo ; Camera : Il fondo della canna, che la stanza della carica, ossia Pestremit posteriore dell'anima. Bassa crnea; Camera, Cameretta V. Camerin
nel

pareti

interne delle bottiglie.

co xiab; Camicia colla gala.

Camicia galala

V. Xiab.

3 significalo.
recatto

da donna; Camicia da donna. Le sue parti principali sono Schiffita, Scollo; Genn-a, Guainetta; jJ/dne^Ae cur/e. Maniche tronche; Tascelli, Gheroni; Bulsann-a, Balzana; Redggia, Rimbocco. da nutte; Camicia di notte: Camicia pi sem:

S
S

a cmca; Far
il

la

camera, vale Ac-

plice e d'ordinario

men

fine,

che suol portarsi

conciarla ed ordinare

letto.

Roba da crnea; Veste da camera: Vestimento


agiatissimo che
si

la notte.

usa solamente per casa, spe-

Oameadda
Canieclrio

cialm.

il

mattino prima di vestirsi per andar fuori.

Oamelia
I

s. m. Camerata, Compagno, Compagnone, Buon compagno. s. m. Camedrio, Qaerciola V. Erba calundrinn-a. s. f. Camelia. T. botan. Camelia Japonica. Arboscello sempre verde, indigeno della China, ed era coltivato con successo in Europa.

parti ed Cori^ o Vita, cio Tutta la camicia, tranne le maniche e la goletta; Slin da collo. Colletta, Collaretto, Collarino, ed anche So-

da ommo; Camicia da uomo. Le sue

acccssorii sono: Corpo,

suoi

fiori,

inodoriferi,

somiglianti a rose, for-

mano uno
eleganti,

de' pi begli ornamenti delle sale pili

Oamelinii-a

reggendo al confronto de' pi bei fiori Ve n' ha delle bianche e delle rosse. s. f. Camelina e Cammellina, Camelino, Camamilla oleosa, Dorella, Miagro falso. T. botan. Myagrum sativum. Pianta indigena ed
conosciuti.

che se posticcio dicesi pi propriamente Colletto; Mneghe, Maniche; Averte de mneghe. Sparati delle maniche; Averte de fndo, Sparati di fondo; Sportiggua, Sparo o Sparalo del petto ; Sdlin da man. Polsini ; Manexclli, Manichini; Tasce//, Quaderlelti ; Tascellelti, Gheroncini, Quaderletlini; Chu, Cnoricino; Dggia, Doppietta; Ferma, Cinturino; Cette Pieghe; Cette a cannnetto, Pieghe a cannoncino; Cette co-e ciocche, Pieghe a gala; Cettinn-e
lino del collo;

Pieghette o Crespe; Cettinn-epe refesso, Pieghette

annuale. Si coltiva in alcune localit, e segnatamente nella Normandia, per estrarne olio dai semi

**%

buono da bruciare, da digrassar


bricar sapone, e pel suo fusto che
fila

la
si

lana e fab-

Crespe a gala ; Cettinn-e a p'toinn-a. Pieghe o fatte a sghembo; Nmme, Puntiscritto. de forsa ; Camicia di forza Specie di veste, le cui maniche sono chiuse e che si ferma dietro; fatta d'ordinario di tela forte per contenere i main tralice
:

macera
fili

e si

niaci

malati che sono in violento delirio,

col lino,

perch da s solo d de'


s.

inferiori.

A camixa a
gli

n ghe tocca 5 cu
Dicesi in

Oameotto

La camicia non
basso di

m. Mozzo

di

camera. T. mar.

tocca

il

calo.

modo

Chi

1^

CAM

CAM

per troppa allegrezza non pu contenersi di non ne dar segno. Anicini o Anici in camicia S Anexi in camixa;

V. Anexi.

camixa per un; Sbracarsi, SpaS Despggidse in rarsi per alcuno, figurai, vale Far ogni possa in
servizio d'alcuno.

uve in camixa; Uova

% In camixa; In senz'aura veste.

affogate V. uvo. camicia: Colla sola camicia e

I)

S In mncghc eie camixa V. In camixetta. Meistra da camixe ; Camiciaja o Camiciara Quella il cui mestiere di far camicie.

(agendo m. avv, Cammin facendo, vale Nel tempo slesso che si cammina ; e dicesi d'una cosa che si faccia o ci avvenga nel camminare; e metaf. Di transito, Senza proposilo. And, a cammin; Andar a uopo o ad uopo, in concio, a destro, e talvolta A dovere: Tutto va a cammin; Tutto va in concio, Tutto va a dovere. per so cammin; Andar per la sua via o alla sua via, ecc. V. Andd. Chi ha da fd cammin ammie tempo ; Chi ha da far cammino guardi il tempo. Dettato prov. e vale Che prima d'intraprendere alcun affare

bisogna riflettervi avanti.

S Mettise a
camicia.

camixa;

Incamiciarsi,

Mettersi

la

Redoggise e

mneghe da camixa;

Sbracciarsi

Rimboccar le maniche della camicia, s che rimanga nudo il braccio od una parte di esso. Resta in camixa; Rimanere in sull'ammattonato in sul lastrico, fgurat. vale Rimaner senza nulla, Ridite un in camixa; Ridurre uno al lastrico,
figurai, vale Spogliarlo

Far cammir|o, Camminare; e talora Avanzare, Progredire, Profittare, Avvantaggiare. g Mette a cammin nn-a cosa; Porre a destro, in concio, a lavoro checchessia, vale Farlo ser$
fisr.

Fd cammin;

vire all'uopo.
Il

testa

a cammin; Mettere

cervello, Mettere

giudizio,

vale Cominciare ad usare prudenza.

g Mettise in

cammin;

Porsi in cammino, in via,

de' suoi averi, della sua

vale Incamminarsi, Avviarsi,


%

roba, Torgli
in

il

fatto

suo, Rovinarlo, Mandarlo

Andar verso un luogo. Per cammin s'accnsa some; Per la via s'acle le

precipizio.

Oa<m.ix< eie suo;

Camiciata: Sudata grandissima da inzuppar la camicia, onde: Far una camiciata, vale Affaticarsi per modo da inzuppare la camicia di sudore.
miciato. Posto avverb. vale Co' soli
calzoni,

concian superan

some. Prov. e vale che In operando


difficolt.

si

Vegn a

cammin;
v.
n.

Venir all'uopo,

in

concio, a

Camicetta (Inj; In maniche di camicia. Scail

Oammina
Il

destro: Venir opportunamente.

Caminare e meglio Cammiall'altro

nare: Andar da un luogo

movendo

piedi.

corpetto fgippnettoj e la camicia. S Mettise in camixetta; Porsi in maniche di camicia, Scamiciarsi: Levarsi l'abito o il cappotto
simile, e rimanere colla sola camicia,
i

Camminare, per Affrettare il passo camminando : Se cammince gh'arrivce a tempo ; Se camminate


vi giungete a tempo. Marin. vale II muoversi e l'andare del bastimento d'uno in altro luogo per forza di vele

Il

(cio se correte), In

calzoni

Oamixua
Oaixiiixiii
s.

il

corpetto.
s.
f.

Camiciuola: Specie di corpetto, per lo pii di lana, che si porla sopra la carne o sopra la camicia per difendersi dal freddo V. Mariolo.

di remi. Quando si dice che // bastimento cammina, s'intende ch'esso avanza velocemente. a gambe; Camminar forte, vale Andar a gran

passi

e sollecitamente.

camminn-a

ch'

p pagu;

E' corre che par

m. Carnicino: Larga

nolino assai fine, lavorato

come

il

pandavanti d'una
fascia di

unto, dicesi di Chi corre velocissimamente, tolta la comparazione dalle caruccole o pulegge, le quali

t)

camicia con solino da collo e sparato, la qual usasi metter di sopra alla camicia per coprirne la grossezza o il sudiciume. Camicino , per Queir ornamento di tela fine e bianca, che porlano le donne a uso di coprire sotto
al vestilo le spalle

quando son unte con olio, sapone o altro, corrono velocemente. 5 Ziigd a cammind; Far a corri corri. Oaziimiiiad.0 s. m. Camminatore: Che cammina, ma per lo pi dicesi di Bastimento, che naviga velocemente. Tignuola, Baco, s. f. Tarlo, Tarma, Beco, Tonchio, Gorgoglione, Punteruolo, Marmeggia. Queste voci abbench pajano sinonimi, pure

il

petto,

e che talora esce

fuori

dal collo in

una bvera ricamala,


rovescia sulle spalle.
:

pi o

OiMioa

meno larga che si Oaiii:s:iii]i-L s.

Cmixo
Erode
in

f. Camicina Piccola camicia ad uso de' bambini dell'uno e dell'altro sesso: e talora anche Quel pannicello di lino che copre l'imbusto de' teneri bambini e s'allaccia di dietro. s. m. Cmice, Camicio: Veste lunga

hanno grandissima differenza


quel vermicciuolo, che
si

fra loro.

Il

Tarlo

ricovera nel legno e Io


la

rode; Tarlo e Tarlatura dicesi anche


tarlo.

rosura del

La

Tarma

quel vermicciuolo che rode di-

di pannolino bianco, liscia o increspala (accetta), che porlano i preti nella celebrazione degli uffizi divini, per significare il vestimento bianco che da

verse cose, tanto legno quanto altro. La Tignuola quella che rode per lo pi pannilani, della qual rosura si alimenta, si forma la casa, che un
i

Camixotto

Oammin
medesimo
per dove
il
i

gabbo e derisione fu fatto indossar a G. C. s. m. Camicia fine. s. m. Camminetto e meglio Caminetto: Quel piccolo cammino, dove si fa fuoco nelle stanze per riscaldarsi ; ed anche L'ornato
di
s,

cannellino,

il

quale

si

strascica dietro in quella

slessa guisa che fanno del lor guscio le chiocciole.


Il

pietra,

Oammiii
si

marmo

o altro.

Baco, dello anche Fucignone, quello che guaIl Gorgoglione o Tonchio l'insetto che rode e vuota le biade e i legumi. Baco della crusca o della farina dicesi quel vermetto od
sta le frutte.

m. Cammino, Strada, Via: Luogo cammina: cammin 5 l' lungo;


stesso: Ilo (ceto quat-

.insetto nericcio, che sussiste nella farina


tala,

ammon-

cammino lungo. Cammino, per II camminare


tr'de de

ed il cibo graditissimo de' rosignuoli, in Lomb. Cmola. La Marmeggia quel verme che si genera nella carne secca e la tarla. Il Beco
quello che rode
le

cammin;

Ilo fatto quattr'ore di

cammino.

olive

V. Verme.

CAM

CAM

169

resla allrui

de vujue; Baller: Qoel segno o margine, che dopo il vajuolo o simili.


:

Campanello V. Snaggin. da gaggia; Cupola: Quella parte in cima delle


gabbie d'uccelli,
falla a

di denti; Carie

Disfacimento e corruUela della

modo

di cupolclla, e dov'

sostanza dell'ossa e dei denti.

Omo;
loro.
Il

V. n. Tarlare, Intarlare, Intignare, In-

tonchiare, Ai)bechire, Cariare, ecc. Questi

verbi

un anello che serve a sospenderla in qualche luogo. 3 Andd a ta a-o s5n d campanin; Andare a suon di campanello.
S

a guisa de' loro nomi hanno pure differenza tra

Tarlare o Intarlare proprio


il

de' legnami
pelli,

daltro; V Intignare dicesi de' panni, delle


della carta e simili;

Bacare,

delle frutte;

il

Gor-

Manda a gercd co campanin; Bandire, dicesi Quando avendosi smarrito qualche oggetto, si manda in giro una persona col campanello per le mani a gridarlo, promettendo una mancia a
chi lo riporta V. Atfrovua.

gogliare o Intonchiare, delle biade e de' legumi; VAbbechire, delle olive; il Cariare, dell'ossa e de' denti. Cos si dir un legno tarlato; il panno intignato o che ha le tignuule; un frullo bacato;
il grano intonchiato ; l'uliva abbechita; un dente cariato; il viso butterato; la carne che ha la marmeggia, ecc. V. sopra Cmoa. Oa<ixip/ s. m. Campajo, Camparo, Guardia campestre: Colui che preposto alla guardia de'carapi.

Oampann-a;
tallo
,

Campana : Strum. di mevaso arrovescialo , il quale con un battaglio di ferro, sospesovi di dentro, si suona a diversi effetti, come a radunare il popolo
s.
f.

fatto a guisa di

e
V

magistrali, a odire

divini uffizi e simil cose;

altrim. Squilla.

Campana
stallo

per simil. dicesi ad

Un

vaso di cri-

simile per difender dall'aria

dalla pol-

Oa^mpa^g-na^
w

s.

f.

Campagna: Paese aperto

e
n

vere checchessia.
distillare.

coltivato fuori di terre murale,

Campagna, per Villa, cio Villeggiatura: Possessione in campagna con casa ove villeggiare, w In terra, milit. dicesi II tempo in cui dura l'ha foeto a campagna do 10, una gnerra : d 39, ecc.; Ha fallo la campagna .del 1810, del 1859, ecc. w In term. mariti, s' intende II tempo che dura

per Un vaso per Un vaso


il

di

cristallo

o simile ad oso di
si

di vetro

che

adopera ne' giar-

dini per riparare le piante dal gelo o concentrare

calore del sole e delle caldine intorno a quelle

piante medesime. Dicesi

Campana oscura

quella

la

quindi

spedizione d'una nave da guerra o duna flotta; si dice Una campagna di sei mesi, di nove

che serve a coprirle nella notte per garantirle dalle gelate, e nel giorno dalla troppa vivacit del sole. per Quel vaso o globo di cristallo smerigliato che si mette ai lumi arganti (all'argan) o simili,

mesi, ecc.; Far la prima, la seconda campagna, ecc. Andd in campagna; Andar in villa, cio An-

dare in campagna a villeggiare.

Oampag'iia.ta.

Oainpaiia

Oampanella

campagna V. Batte. Scampagnala Spasso che ci si piglia un giorno andando in campagna. % Fd nn-a campagnata ; Fare una scampagnala: Andare un giorno in campagna per sollazzarsi e darsi buon tempo. s. m. Campnajo e Campanaro : Quegli che suona le campane o ha cura di esse. n Campanaro, per Colui che fonde le campane; che in questo senso dicesi meglio Geltator di campane. s. f. Campanella e Campnula: Genere di piante cos chiamate dal loro fiore campaniforme. Se ne distinguono bi specie. Le pi comuni fra noi sono: La campanella de' giardini (Ippomcea purpurea), i cui fiori sono bianchi,
Batter la
s.
f.
:

S Batte a

campagna ;

da Term.
pasta

perch rendan pi chiaro. per Quella parte dell'argano, dove


far vermicelli

si

pone

la

o altre paste.

del giuoco del goffo V. sotto

Fa camo pic-

pann-a. da pippa; Camminelto: Quel


ciol vaso,

fornelletlo

che in capo
si

pipa, in cui

mette

il

tubo o cannello della tabacco per estrarne il fumo.


al

da pompa; Corpo
in cui

della

tromba, Bronzina: Ci-

lindro ordinariam. di bronzo o anche di ottone,

Andd

muovesi strettamente lo stantuffo V. Pompa. de campann-a con un; Esser di balla o


con alcuno, vale Esser seco d'accordo

di ballata

per alcun segreto maneggio.


S Berla da campann-a; Cali vello V. Berla. 5 Bezugna sentile tutte e campann-e sunna; Bisogna sentire le due campane, ovv. Fa d'uopo

azzurri, porporini, rosei e variegati; la


nella selvatica (Convolvulus arvensisj,

Campala

quale
%
di

ordinariam.

si

trova ne' campi, negli orti, ne' ter;

reni incolti e nelle siepi

nell'estate

adorna

fiori bianchi con slriscie rosse, che hanno leggiero odore di mndorla amara; altrim. Cibo delle lepri, Erba leprina, Vilucchio campestre, Viticchio

S
%

comune;
la
i

la
si

Campanella (Convolvulus sepiumj,


rinviene nelle siepi, e specialm. fra

quale

canneti. Essa pure nell'estate adorna di grandi fiori bianchi, imbutiformi, di bell'aspetto; altrim.

Campanella

di siepe,

Camicia della Madonna, Vif.

lucchio bianco.

Oampanetta;

s.

Campanella, Campanella.
piccola.

Oampanin
sul

Dimin.

di

Campana: Campana
s.

m. Campanile: Torre ove si tengono sospese e si suonano le campane.- Campanile a ve/o, dicesi Quell'arcuccio che s'innalza

campane, vale che II giudice prima di pronunziar la sentenza, Ascoltar le ragioni d'ambedue le parti. Ciocco da campann-a; Tocco: Colpo di battaglio nella campana. se de eampann-a \ .sollo Sta de campann-a ec. se in campann-a; Tentennare o Dimenarsi nel manico: Slare fra il s e il no, ed anche Non dichiarare apertamente il suo pensiero, ecc. Fa campann-a; Far campana. Dicesi da noi nel giuoco del goffo Quel falso ridare sull'invito che fa uno de' giuocatori, il quale avendo pochissimi punti in mano azzarda una grossa posta affine di intimorire gli altri a non tener l'invito. In Tose, non si usa questa frase, perch ivi giocasi a goffo raramente, e diversamente da noi. Fd e campann-e; Fare a scaricabarili: Giuoco fanciullesco, che si fa in due soli, che si volgono le spalle l'un l'altro, e, intrigale scambievolm. le
udire sonar tutte
le

dee udire

tulle

le

parti

muro d'una

chiesuola o casa, ove

si bilica

una

braccia,

si

alzano a vicenda l'un

l'altro.

campana.

S Fosto

a campann-a; Campaniforme, Campanq'

170

CAM
:

CAN
santo: Quel campo, per Io
cinto di
piii

lato

Che ha

la

forma d'una campana,, e dicesi

fuori della citl,


i

per lo pi de' fiori. n5 va in campann-a, va in balS Quello chi taggio; Quello che non va nelle maniche, va nei gheroni. Dettalo prov. che significa Quello che

mura

o allro riparo, dove


i

cristiani

usano

di

seppellire

morti.

Oampccio
il

s. m. Campeggio. T bot. Haemaloxylum campechianum. Albero americano,

non

si

consuma

in

una cosa,

si

consuma

nell'altra.

cui

legno pesante e durissimo, e serve alla

Sta de campann-a a nn-a personn-a; Fare la posta ad alcuno, Appostare uno, vale Scortarlo
in alcun luogo.

tintora.

Oamscio
le

S
n

Sunna
V.

campann-e a dggio ; Sonar a doppio


a martello

s. m. Camoscio, nel femm. Camozza: Animai mammifero che appartiene all'ordine de' Ruminanti; grosso come un becco, ha

V.

A
e

dggio.

corna

lisce,
il

rotondate e diritte,

ma

terminate
ai fianchi

campann-e a martello ; Sonar


nel
s.

in

uncino;

colore del pelo sul dorso ed

A martello Oa<iiipa<n.u

1" significato.

m. Campanone.
grossa.

Accresc.

di

Il

baio bruno; sta in luoghi montuosi ed alpestri. Camoscio, per La pelle del suddetto animale, alla

Campana: Campana

quale

Oa^mpezz.
loni

v. n.

Campeggiare, dicesi de' Co-

Oampin
1)

quando sono sparliti talmente che si spicchino con vaghezza l'uno lall'altroj e per simil. dicesi che Una cosa campeggia in mezzo ad altre, quando vuoisi dire Che fa tra molle altre gran mostra di s V. Spicca. s. m. Campione: Porzione di checMostra per far conoscere la qualit di chessia
qualche mercanzia. Campione, per Difensore
l'altrui

Oan
Il

assai

si d una parlicolar concia, che l rende morbida. s. m. Cane; Quadrupede noto, il pii famiil

gliare e

pili intelligente

degli animali domestici.

ad Uomo per villania, e vale Uomo senza cuore, disumano, avaro, tenace, che lscierebbe perire il suo simile anzi che sovvenirlo.
Cane,
figurai, dicesi

de' Tartari.

per Titolo di barbara signoria, come:


per Quel ferro dell'acciarino
la

Il

Can

dell'

archibuso

in

campo, cio Colui


la

che in istcccato combatte per


difesa.

propria o per

Campiin da fede; Campioni


I

della fede, diconsi

che tien
ziato,

pietra focaia.

ammacciu; Cane

pezzato, cio Taccato, ScreMacchiato a pezzi grandi di piii d'un colore. american ; Cane americano : Specie di piccolo

Oampo
si

santi

martiri.
s.

m. Campo

al

plur.

Campi

anlic.

Cmpora: Spazio
M

di terra,

ordinariam. piano, dove


e l'Ordinamento del-

semina grano e
in

simili.

cane senza pelo. harbin V. Barbin. bracco; Can bracco o semplicem. Bracco: Specie di cane da caccia che fiuta, e tracciando trova
l'animale.

Campo, per l'Attendamento


l'esercito
l'oste e

campagna, e

gli

Alloggiamenti del-

l'Oste

medesima o

l'Esercito

accampato

a combattere.
n Metaf. vale Opportunit, Occasione, Tempo, Agio, Comodo, Luogo, onde: Vd campo de fd nn-a cosa; Dar campo di far checchessia, vale

I)


le

Dar comodo, occasione,


3Ietaf.

agio, ecc.

pure vale Subbietto d'occupazione. Ma-

teria

di

favellare, di scrivere e simile.

In term. di Disegno, dicesi


il

Lo spazio

del

quadro

buldog \. Buldog. chi addenta; Cane ringhioso. Cane che morde. co-i oegie taggice; Cane bertone, e se, oltre le orecchie, ha anche la coda tagliata, dicesi Corlaido, lo slesso che il cavallo. co'so ; Cane corso : Grosso cane bigio pomellato, eccellente da guardia. da caccia; Cane da caccia: Cane che ajuta l'uomo
nella caccia.

del basso rilievo, sopra

quale sono distribuite

da ferma; Cane o Bracco da fermo: Quello che veggendo, o sentendo per mezzo dell'odorato
starna, quaglia, o altro simile uccello,
si

11

figure o le cose scolpite o dipinte.

ferma.

In term. d'Arald., Quello spazio dello scudo, nel

quale

si dipingon le imprese, gli stemmi o simili: Crxe rssa in campo giunco; Croce rossa in

da guardia; Cane da guardia: Cane che si tiene perch guardi la casa. - Cane da pagliajo dicesi
Quello che
si

tiene a guardia di casa rustica, e


il
:

campo bianco. o marso; Maggese, Maggiatico e Maggiatica: Campo lasciato sodo per seminarlo l'anno vegnente. de battoggia; Campo di battaglia. Campo d'arme:
li

suole avere per cuccia

pagliaio.

da

leva

Cane da leva

Quello che scorre

la

de

luogo nel quale si combalte, si fa la battaglia. bazann-e ; Baccellajo: Luogo piantato di


:

baccelli.

de poisci

Pisellaio e Pisellaja
i

Luogo

in

cui

coltivansi e germogliano
:

piselli.

de s;)ra5ij; Sparagiaia Luogo piantato di sparagi. santo V. Camposanto.

campagna per levare le starne e simili uccelli. Cane da punta o da presa, quello che per breve spazio di tempo si ferma quando vede o sente vicino l'animale, poi corre per prenderlo. Cune da corsa, un grosso cane e robusto', atto alla caccia delle fiere, come l'alano, il mastino, il dogo. da levre; Veltro, Levriere o Levriero: Cane di velocissimo corso , che anche dicesi Cane da
giungere.
sotto

averto ; A campo , A campo aperto. Posto avverb. vale In campagna aperta. S Decidde in sci campo ; Conchiudere sul campo. % Fd campo raso; Far piazza pulita. S Leva 5 campo; Levare il campo, Togliere gli alloggiamenti. Levarsi da oste. S Mette in campo ; Mettere a campo o in campo, vale Metter fuori. Tirar fuori. Produrre.
s.

A campo

da maxello; Cane da macello V. da pasto; Cane da pastore o da

pecoraio.

Can mastin. Ha

orecchie curie e diritte, lungo pelo a pezze bian-

che e nere, coda penzolante. Guarda le pecore e le difende dal lupo. da pernixe; Bracco: Cane robusto, di mezzana
statura,

muso
la

grosso,

ampie orecchie e pendenti,


pili

pelo curio e per lo

macchiato. Gli

si

suole

Ca/inposaxito

m. Camposanto e Campo

mozzare

coda.

CAN

CAN

171

da posta V. sopra Can da ferma. ingleize; Cane inglese; Cane di pelo lungo pezzato,

d'abbajare del cane, essendo sulla passata della lepre.- Squittire, Squitterire, Bociare, dicesi dello
Stridere inlerrottamenle e aculamente che fa il cane allorch insegue la lepre o la traccia di essa. S Lesto cmm.e un can de marmo; Lesto come una gatta di piombo, dicesi comunem. ad Una persona che nell'andare o nell'operare sia lentissima. % Liga a cagna che 5 can l' castigu ; Castiga la cagna che il cane star a casa V. Cagna. % Lig i chen co-e ssisse in t'iin lugo ; Legar le vigne colle salcicce in alcun luogo, si dice
del Vivervisi con gran dovizia e in ampia fortuna. Uggiolare, GaS Lid d ean; Mugo'are, Muggiolare, gnolare, Guaiolare, Guaire: Quel mandar fuori

e talora

no.
Ila statura

mastin; Mastino.

grande, pelo curio

e per lo pi fulvo gialliccio,

muso grosso, ma

non corto n schiaccialo, coda ondeggiante e non fioccosa. vmretto; Muffolino, Arlecchino, Mascherin da bergamo. pamele; Cane volpino o pomerano. Dal lat. pumilus, nano, pigmeo. Ila statura men che mezzana, orecchie curie e diritte, pelo fulvo e nero,

curio sulla testa, lungo nel rimanente del corpo,

puenter;

muso

acuto, coda fioccosa, rialzata e attortigliala.

Bracco. 3Io!to simile

al

cane da per-

nici; ne differisce soltanto

per essere
la

meno

ro-

busto e per avere

il

pelo raso e
si

coda lunga

d'una voce inarlicolata significante certo lamento compassionevole, che fa il cane quando alla catena, e qualche volta anche per dolore.

e sottile, a cui non

usa mozzarla.

Mggn d can;

Rugliare.

spinoso; Bracco spinoso o da acqua: una variet del precedente, ed ha il pelo lunghetto,
e quasi caprino.
volpiti V. sopra

N m'addenta

can che n

me meghe

d so pei;

E' non mi morde cane eh' io non voglia del suo pelo. Prov. che significa Ninno mai m'offende ch'io
in qualche

Can pmmele.
Slato

maniera non ne voglia

far vendetta.

can

vecjio

n se yhe dixe cuccio; Chi

Non

se n can n lo;

Non

essere n uti n

de' Consoli sa che cosa arte,

ovv. Chi vicn

dalla fossa sa che cosa morto. Detlalo proverb.

che comunem. si dice a Chi vuoj dare ad intendere una cosa a chi la sa meglio di lui. Addesci can chi dorme; Destare o Stuzzicare il cane che dorme, vale Suscitar qualche cosa che possa anzi nuocere che giovare. $ laj d can; Abbajare, Latrare V. Bnjd.
$

Cun chi baja non addenta; Can che abbaja poco morde. Prov. e vale Chi fa molle parole, fa pochi
falli.

Non essere persona da sperarne bene, n da temerne male, Non essere n buono n cattivo; che nell'uso dicesi anche Non esser n cane n lupo. d'un genere di S Pescio cun; Pesce cane. Nome pesci marini, che comprende pi specie. I cani marini sono tutti armati di pi filari di denti acutissimi, e sono voracissimi. Quello da noi conosciuto sotto tal nome lo Squaltis carcharius Carcharodon lamia, ed ha il dorso di colore
puti, cio

turchino.
S Stenta cmme un can; Stentar vale Durar fatica grandissima. $

Chi dorme co-i chen, se leva co-e prxe ; Chi dorme co' cani, si leva colle pulci. Prov. e vale Chi pratica co' viziosi si macchia de' lor vizi e gliene incoglie male, che anche dicesi Chi tocca la pece s'imbratta. S Chi vli sta san, pisele spesso cmme can; Chi vuol avere le membra sane pisci spesso come il cane. Prov. chiaro ad ogn'intelligenza. S Cuccio L can; Canile, Cuccia: Il letto del cane. ^ Dente de can; Dente di cane, Calcagnuolo Y. Dente.
S

come un

cane,

Travaggid cmme un can; Lavorare a mazza

e stanga, vale Lavorare di tutta forza. Oa^n, s. e. Canale : Luogo per dove corre o pu
correr l'acqua ristretta insieme.
n

Canale, per
le

Uno spazio di mare fra due terre, estremit del quale terminano in un mare pi
per Qualunque scanalatura fatta sopra od at-

largo.

De

vlte

bezugna fa

cmme can
non

chi nega;

torno ad un corpo, come: Il canale della carrucola.


u

A cuna du
:

laggi;

Alle volle conviene bere per

aCTogare.

Det-

talo proverb. che significa In circostanze cattive talora convien cedere. S se chen e gatti; Esser amici come cani e gatti, Star come capre e coltellacci, vagliono Essere in

Figurai, vale Modo, Mezzo, Via Bczugnava passa pe un cand differente; Bisognava passare per un canale differente.

da bacchetta d sccicuppo; Guida, Custodia:


Quella scanalatura nella cassa dell 'archi buso, entro
cui
si

discordia e nemici.

mette

la
s.

bacchetta.
f.

fortnu

cmme

chen in gexa ; Esser


chiesa,
il

for-

da frvego

tunato

come un cane
si

in

vale Essere di-

ferro o d'acciajo scanalato, in cui

Canale. T. oref. Strumento di si versa oro,


liquefatto per renderlo

cane sempre bae importuno. san Rocco e cun; Esser chiave e malerozzolo, Esser manico e scure, dicesi di Due che
sgraziatissimo, perch ivi
stonalo, e

scaccia

come indegno

argento o altro in verghe.

metallo

vadano sempre insieme. solo cmme un can; Esser solo come un cane, vale Non aver niuno in sua compagnia. S Fd nn-a fadiga da chen; Durar una fatica da cani, vale Durar fatica grandissima. **S Fotte can; Pigliar il puleggio, Parar via, ScaM

T. mar. s. f. Doccia della tromba. o Canale di legno, che dalla cisterna delle irombe a ruota corrisponde fuori del bordo per mandar fuori l'acqua che vien tirata su dalla

da pmpa

Cilindro

sentina.

de buscioe

s. f.

buchi aperti sotto

mojare, Fpuleggiare, Spulezzare, Sbiellarc, Sloggiare, Scamojarsela, Battersela, Alzare i mazzi,

Andarsene, Fuggir via. S Giappi d can; Ghiattirc

fondo della delle Irombe, e non restare stagnante fra i membri. de ciongio s. f- Canna: Quel tubo di piombo, nel quale si fa correr l'acqua e il gas per mandarlo a domicilio de' cittadini o altrove,

Canale delle bisce. T. mar. Quei i madieri, perch l'acqua nel nave possa scorrere sino al pozzo

Un modo

particolare

172

CAN
Oa;Ua,p
l'uso.

dAN
. m. Canap o Canop. Frances. delSpecie di letticciuolo o di lungo sedile con

Canna, per Quel tubo, parimente di piombo, annesso alla bronzina della tromba fcampann-a da pompa), e che va pure a pescare nel pozzo. Talora superiormente alla bronzina e da lato si

ispalliera
giiettato

e bracciuoli, e col

piano talora impa-

e talora imbottito, ad uso di seder tre

aggiungono
mati Canne,

altri

simili

tubi,

che pur son chiaelevar l'acqua


delle

quattro persone in conversando: uno pu anche


coricarvisi.

servono a

trombe a' piani superiori delle case. d r espio s. m. Canal del respiro o della respirazione, Canna de' polmoni, Canna del fiato: Quel canale per cui si respira, e comprende la laringe,
la

Oaneato
od

s.

colo aguto uncinato, che


in altro luogo

m. Arpioncino, Arpioncello: Picsi conficca in un muro


per appiccarvi checch
si sia.

Oancai^nan.

trachea e
s.

bronchi.

Oncao
caro,

fA); A

biccicalla

V. Zgd.

d riso
fago,

m. Canale alimentare, e dottrinalm. Esodicesi da noi per ischerzo Quel canale che
gli

porta

alimenti dalla faringe allo stomaco.


f.
:

Doccia Canale per lo pi di latta, pone lungo l'estremo lembo della gronda per ricever l'acqua piovana che viene dal tetto, e tramandarla per una sola caduta. In alcune case rustiche si fa servire di doccia una abetella risegata per lo lungo e incavata angolarmente con iscarpello. ^ rinda s.f. Cannoncini: Tubi di latta o d'altro metalloj quali fermati contro il muro comunicano colla doccia fcand d teito), e ne mandano l'acqua fin presso al suolo, o anche sotto di esso, in un condotto sotterraneo. S Cuna; d letto s.f. pi. Canali, Guide: Sono due regoli di legno sodo, con solco longitudinale, a guisa di eanale a fondo piano, e nel quale scorre
teito s. tinto a olio, che si
i

s. m. Canchero, Cancro, ed anche Canraramente usilato : Tumore o Ulcere di pessima condizione, cos deito perch suole essere circondato da vene varicose slese a guisa delle gambe del granchio, che pur chiamasi Cancro; ha colore ordinariam. livido, duole assai, e va rodendo lentamente o prestamente.

ma

Oanca/rilblba
onde:

s. f.
:

volgo fiorent. Conia

Allegria, Tempone, e nel Tutto ci che spasso, sol-

lazzo e anche un po' di crapula e di stravizio;

Ommode cancan66a; Buontempone, Uomo


e fior.

d'allegria,

Uomo

di conia, dicesi Chi di

Oaueaxix

buona voglia prende parte a' giuochi e sollazzi, del quale anche dicesi Che sta alla conia. s. m. Zafferano salvatico. T. botan. Colchicum commune. Pianta reputata velenosa, che fa un fiore di poca durala, il quale non oltrepassa per lo pi due giorni. Essa sponlaneamenle cresce ne' prati , nelle siepi e ne' pascoli
in

ciascun pajo delle ruote semplici del letto. Fd cand; Far canale. T. mar. Attraversare un
canale, ed anche Navigare nell'alto mare, che in

caustica, e cagiona alla lingua di chi

luoghi umidi. La sua radice acre e la gusta la


di rigidezza

perdita del senso, con una specie

questo significato dicesi Far rotta al largo. S Fcero da cand; Ferro doppio V. Fcero da cfalto nella voce Fcero.
S Save
loco.

nn-a cosa da bn cand;

Ritrarre di buon

Oancella Oaudalssa

Aver da buona sorgente. Saper di buona Aver d'una cosa certa e chiara notizia. Oa;na<<l< s. m. Carad: Sorla di tabacco, di cui sono due qualit, cio Carad fiore e Carad
fonte, vale
foglietta.

Cand

Presso noi trovasi abbondevolmente in Granarolo, Garbo, Torbella ed altrove. V. Scassa. s. f. Candelizza. T. mar. Manovra a paranco, la qual serve a sollevar l'ancora quando nel salparla comparisce fuori d'acqua, e a collocarla nel suo posto contro il bordo.
per pochi
minuti.
s. m. Candeliere e Candelliere, antic. Candelaio: Arnese in cui si ficcano le candele per tenerle accese. Le parti del candelliere sono : il piede la pianta fp), il fusto {canna), il bocciuolo (bsciolotto) , e il piatellino (padel-

Oana/en

add. Giallo, e nell'uso Canarino: Co-

lore cos chiamato per la somiglianza che ha con

quel del canarino.

Oauaeuu-a. (^i?r6a;; Centone, Centocchi, Morso


Pavarina V. Erba canaenn-a, Oa^ua.to s. m. Canaletto, Canalino. Dimin. Canale Piccolo canale.
di gallina,
:

linn-a).
i

Candellieri al plur., in termine di

MJirina

si

di

questo

nome ad

Alcuni pezzi di legno o di ferro


e verticalmente sul discolato o

piantati in piedi

Oa.uaig'g-esco add. Canagliesco. Voce dell'uso.


Proprio della canaglia, ed aggiunto di Azione, Tratto, Modo di procedere e simili.

capo

di banda, o in

qualunque altro luogo del basti-

mento per sostenervi la tenda o altre simili cose. da scaa de bordo ; Candellieri di scala. T. mar.

Oa.ua.g'g-ia. s. f.
vile e abbietta.

Canaglia, Bordaglia, Bruzzaglia,

Due
si

sostegni
ai

di

ferro colla
lati

testa

rotonda, che

Marmaglia, Plebaglia: Schiuma di ribaldi, Gente


S Usasi talora in masch. e vale Cattivello, Bricconcello, Birbantello e simili.

pongonsi

due
le

ammarrano

ed ai quali corde che pendono sino all'acqua


di ciascuna scala,

Oa.iia.iiia> (Uga); Uva

Oa^na^io
seri

canajola V. Uga. m. Canarino, Canario, Passera di Canaria. T. ornit. Fringilla canaria. Specie d'ucs.

per sollevare e insieme assicurare coloro, i quali montano nella nave o ne discendono. vale S se in sci cand ; Esser sul tavoliere, Essere nel trattato, Trattarsi una cosa. $ Porta cand; Portar polli. Tirar il calesse:

celletto gentile,

che appartiene all'ordine de' Pas-

Fare
S Serv
liere,

il

e al genere Fringuello, di color giallo, che

mezzano V. Fd ciwo nella voce Ciceo. da cand; Essere o Servire per candel-

canta dolcissimamente, cos detto dalle Isole Ca-

donde fu portato in Europa. s incroxu o bastardo; Canario spurio: Uccelletto cjie nasce dall'accoppiamento d'una passera di Canaria col cardellino, lucherino o verdone. **^ Cangia l'ceua a-o canaio; Far acqua, Orinare,
narie,

quale non

Oa<xide
fa

Esser pergola, dicesi figurai, di Alcuno, al si d retta nelle deliberazioni, quasi che si trova nell'adunanza per far numero. s. m. Ceraiuolo: Propriam. Quegli che bianchisce la cera, e ne fa candele, ceri, torchietti e simili. - Candelottajo dicesi Quegli che
candele di qualunque materia.

pisciare.

Modo

scherzev. e basso.

CAN
S Bttega o Fabbrica da cane; Cereria. s. f. Candeletta, Candeluzza, Candelina. Dimin. di Candela: Piccolissima candela.
s.
f.

CAN
Oiieva.
esce
filo

173

Oa.iid.eeta>

s. f. Canapa e Canape. T. botan. Cannabis saliva. Pianta, dalla cni scorza filamentosa

simile

al

lino,
tele,

ma

di

minor finezza,

Oaiid-eja
in

Candela: Cera lavorata, ridotta

forma
si

cilindrica,
il

eoo {stoppino nel mezzo,

al
;

Oandeletta
di

fuoco per uso di veder lume e se ne fanno ancora di sevo, di stearina e di altro: antic Candelo e Candella. % A-o ciceo da candeja, 5 canevasso 5 p teja; N femmina, n tela al lume di candela. Prov. che vuol dire che Queste due cose si devono guardare di giorno. S Tempo in camcja; Tempo asciutto, Tempo secco.
quale

appicca

corde ed altro. I mercanti dicono Garzuolo (carzu) la canapa pi fine, e Canapone (cneva sgrezza o da cordane) la
col quale si

fanno

pi grossa. - Canoprrjfa dicesi

11

campo dove

sr

semina o

sa

seminata
s.

la

Oanevasso

canapa.
di

m. Canevaccio e Canovaccio:
canape

Sorta di tela grossa e ruvida, fatta

V. Doggidn.

da recammo; Filondente V. Rcetin


s.
f.

nel 2 signif.

Oaue-^etta

s. f. Candeletta. T. chir. Slrum. o anche di metallo, fatto a similitudine di candeletta, che i chirurghi introducono nell'uretra per {slargarla ed aprire il passo all'orina.

Canapetla: Sorla di tela di canapa, grossetta, ma pi fine del canovaccio.


assetta e
di

gomma

Oanevin
canapa.

Colui che s. m. Canaparo e Canapajo vende la canapa, ed anche cordami fatti


:

Oaudeto

s.

m. Ghiaccinolo, Diaccinolo,

Oi].fV>r*a
trasuda

s.

f.

Cnfora: Specie di resina, che


la

Quei pezzi di ghiaccio che pendono talora dalle gronde del tetto o dalle docce nell'inverno. a-o naso; Mccolo. Voce bassa : Moccio pendente
nell'uso tose. Gocciolotto:

da

un albero indiano, detto da Botan.


quale purificata solida,

Laurus camphora,

bianca, trasparente, d'odor forte, aromatico e spiacevole, grassa, untuosa al tatto, molto infiammabile, ardente senza residuo, ecc.
%

dal naso.

Oandi
ci
il

v. a. Candire: Conciar

frutte e simili,

facendole bollire in zucchero mescolalo con chiara d'uova.

Erba cnfora; Erba V. Erba cnfora.


add.
cnfora.

cnfora, Artemisia canforata

Onda fPria de)


viene dall'isola
filo

OanfV>rix

Canforato:

Mescolato

con

Candia : Sorta di pietra che di Candia; ottima per dare


;

Oang-i. v. a. Cambiare, Cangiare,

Mutare, Scaml'ha

a' ferri

di alcuni

artigiani.

biare: Convertire una cosa in un'altra:

Oandi,
laja,

V, sopra Canded.

Oandieea
le

s. f. Candelaia, Candelara, CandelCandelora: Giorno della festivit della Pu-

rificazione della

Madonna,

nel quale

si

benedicon

candele e

si

distribuiscono al popolo.

Candicea (o frevajuaj dall'inverno semnio (ua; a ciuve camme a nev, quaranta giorni g' han da passa; Per la Santa Candelora se nevica o se plora, dall'inverno siamo
fuora;

A Madonna da

cangln l'cegua invin; Ha cambiato l'acqua in vino. M Cambiare,per Trasformare, Cangiare in altra forma, Variare, Far differente Han cangiu a facciata; Hanno cambiato la facciata. i> per Barattare, Permutare una cosa con un'altra: N cangieivo mce stato co so ; Non cambierei
:

il

per Lasciare o Abbandonare una cosa per prenderne un'altra:


g'

mio

stato col suo.

ha cangiu S

nmme ;

Gli

ma
il

se sole o solicello, noi slam

sempre
tt

cambi

mezzo

Candiio
dito,

s.

verno. Prov. contad. di chiaro signif. m. Candito: Tutto ci che can-

come

frutte e simili cose. -

Canditajo, Colui
n

che

Oandito

Canestrelletto

vende oggetti canditi. V. sopra Candeto. s. m. Ciambella, Ciambeiletta, Ciambellina, Ciambellino: Cibo di farina intrisa coll'uova, e alcune volte con zucchero e burro. Ce n' ha di pii sorte, ridotte per sempre
fa e

Parlandosi di moneta, vale Risolvere in ispecic minori una specie maggior di moneta, Ridurla in spiccioli : Cangiceme un sco; Cambiatemi uno scodo,

il

nome,

In signif. neut. e detto di persona, vale

Cam-

biar vita e costumi,

prendesi per lo pi in

buona parte:
bi totalmente.
n

l'ha cangiu affasto; Egli camFarsi di

in figura circolare, o, per meglio dire, d'anello,

ora maggiore, ora minore, w Ciambella o Campanella: Anello o Cerchio d'avorio, di due tre dita di diametro, che si ap-

Parlandosi del tempo, vale


viceversa,

buono

cattivo

Parlandosi di colori ed altre cose, vale Alsentinella,

o guardia, a

terarsi.

a guarnixn,

ecc.;

Mu-

pende
le

bambini in dentizione, per agevolarla col frequente premersi che fanno con esso
al collo de'

tar la guardia, la sentinella, la guarnigione e simili,

vale flettere altra guardia, sentinella, ecc. in luogo


di qoella che vi ; a pelle; Mutare o

gengive.
s.

Oanestrello
ciambella grande
M Redancia
T.

m.

Bracciatello
fior

Specie di

Dar la muta. Cambiar di pelle o

di gasdff,

fatta- di

di

farina.

dicesi di alcuni animali.

Canestrelli stto

mar. V. Redancia. a goa; Pappagorgia. Voce

o vxe;

Contraffar la. voce.

fior.

Quel quasi secondo mento che per grassezza si vede sotto la mascella inferiore ad alcune persone.
%

de casa; Mutare o Cambiar di casa, de co; Cambiare o Jlutar colore, Cambiarsi; e


parlandosi di persona, dicesi Allibbire, cio Impallidire per cosa che ti faccia restar confuso e

Pan a

oanestrello; Pane a ciambella: Pane di


d'anello.
f.

forma circolare a guisa

Oanetig-g-ia s.
d'oro, d'argento,

Canutiglia e Cannutiglia: Filo


e si-

sbalordito per un subito timore o vergogna.

metallico, vuoto all'interno, formato di striscioline

rame dorato o inargentato


ad an lungo e

mili, state attortigliate

sottile ferro

de paizc; Cambiare o Molar di paese, vale Read abitare in paese diverso da qoello ove si avea la residenza. d'opinion, de sentimento; Cambiare o Mutare
carsi

rotondo; se ne serve ne' ricami e simili lavori.

d'opinione, di sentimento, di parere, d'avviso.

174

CAN
dadi, Scambiar Scambiare mano. Maniera prov. che vale Ridire
i

CAN
le
il

e carte in ta;

carte in

contrario di quello che si era detto altra volta, e far comparire una cosa diversa da quella che . cavalli; Mutare i cavalli. j i denti; Mutare, Rimetter i denti: Quel venir fuori

Oang-ista

Questa a l'u a segnda do cangio; Questa la seconda di cambio, dicesi fgurat. di Cosa spiacevole che sopraggiunga ad un'altra. V. Bancaotto.
s. f. Parielaria. T. boi. Parietaria o/ficinalis. Specie d'erba assai nota, cos detta perch nasce per le pareti; altrim. Pari-

Canig-g-isea,

secondi denti in luogo dei primi, caduti o


l'cegua a-o canio V. Canio.

tratti.

taria, Parietaria delle officine, Vetriuola,

Erba ve-

5 carattere; Contraffar la mano o la scritturn. 6 ile dietro a-e casette; Rifare il di dietro, vaie
Rifare co' ferri la parte di dietro e inferiore di

triuola,

Oanna
do,
il

etriuola da
f.

mura, Murajuola.

s.

Canna.

Nome

della famiglia delle

Graminacee

generico d'una pianta e dei genere Arun-

una

calza, tagliatane la
;

parte rotta.

cui fusto diritto, cui


si

Mutar registro, parlando di slrum. musicali, vale Mutar tuono o sonata. tn; Mutar registro; metaf. vale 5!atar maniera
registro

e di

lungo, nodoso e vto, conoscono molte specie. Si chiama

senz'altro aggiunto Canna YArundo rfonaa; quella che diciamo Canna comune, la qual si adopera
a far conocchie, tessere stuoje, incannicciate, cannicci e simili.

modo

di

fare

in

qualsivoglia cosa.

vesti; Mutar abito, Mutar panni.

Nasce

intorno a' tumi e luoghi


la

vorpe a cangia pei, ma i vizii mai; la lupo cambia il pelo, ma non il vizio il volpe il vezzo V. Pei. S Cangiando de lnn-a, se cangia forfnn-a; Chi muta lato, muta fato. Prov. e si dice di Chi ta-

stagnanti, e fiorisce verso

fine

dell'estate.

lora

mutando paese migliora le sue condizioni. Cangise n. p. Cambiarsi, Mutarsi ; e detto asi

solutam. vale Mutarsi

panni.
il

tempo, 5 vento; Cambiare o Cambiarsi


il

tempo,

vento e simili.

Oa.iig-a;iu.en.to

s. m. Cambiamento, Cangiamento, Mutazione, Variazione: Il cambiare, Il mutare, ecc. de frnte; Cambiamento di fronte. T. miiit. Voce di comando e nome di una evoluzione, colla quale

Canna, per Pertica, ossia Bastone lungo fatto di canna. I per Una misura di lunghezza di quattro braccia fiorontine, ma che varia sr^condo i diversi luoghi e talora anche secondo l'oggetto che si misura. per Tutta la porte cava, che percorre internamente il corpo degli strum. da fiato. da ciave; Canna della chiave Il fusto della chiave femmina V. Asia.

uno
a

pili

battaglioni voltano la fronte a destra

da pesca; Canna: Una pertica di canna, ad-un capo della quale si altacca la lenza cogli ami, e serve a pigliar pesci al boccone. - Mazzacchera, dicesi Quella da pigliar ranocchi ed anguille. da piggid e fi(jhe; Brocca V. Cccioa. da sciusci iti t fugo ; Soffione: Canna trafoi

sinistra, sia

marciando

avanti o indietro,

rala da soffiar nel fuoco colla bocca

sen,',a scottarsi.

sia di pie fermo.

Oa/Ug-iante
viste
sotto

add. Cangiante:

Che cangia,

dicesi per lo pi del colore delle cose, le qunli

diverso angolo

si

mostran diversa-

mente
S

colorite.

Swa

cangiante; Ermisino,
s.

ed

anche

Scang:

Sorta di drappo di seta di color cangiante,

Oang-io
ratto:
ratto,

m. Cambio, Scambio, Permuta, Baba-

de sccao; Cannamele, Canna del zucchero. T. bot. Saccarum officinale. Specie di canna, originaria delle 'ndie, ma coltivata in Asia ed in America, il cui culmo ripieno di midollo biancastro e spongioso rende alla spremitura un sugo dolce ed abbondante, da cui con complicatissime operazioni si cava lo zucchero, d'India; Canna d'India. T. boi. Calamus Sci-

Fd un cangio; Far un cambio, un


ecc.

pionum. Canna che nasce


cialm.
ci

nelle Indie, di cui spe-

M Cambio. In term.

comm.

vale Traffico di monete

portare in
"

serviamo per farne mazze o bastoni da mano; suoi fusti pi piccoli servono
i

e di scritture o cedole.

per L'aggio o

interesse che

si

d o

si

ritrae

nelle arti a

pi usi.
Indie,

Canna

delle

Canna

d'India o indiana,

dal denaro cambiato.

marittimo; Cambio marittimo: Specie


contratto, che
si

di

cambio

fa

col

dare danari a frutto

Cannacoro. T. bot. Cunnacorus ovathus. Pianta che coltivasi ne' giardini per ornamento, s per le sue grandi foglie d'un colore verde bello, come

pagabili al ritorno del viaggio.

militare; Cambio o Scambio: Colni che si costituisce nella milzia in luogo di un altro che rimane libero; nell'uso diccsi anche Surrogato e Rimpiazzo. Piggid dince a cang'o; Dare o Pigliare % D denari a cambio o a guadagno, vale Prestare o Trre a prestito denari con interesse. % Fd a segnda de cangio; Fare la seconda di cambio, fgurat. vale Incorrere nell'errore stesso la seconda volta, e simile. S In cangio; In cambio. In iscambio. Posto avverb.
vale Invece.

por

la

sua prolungala fiorilura.

del cammino: Il condotto che dal focolare o dalla cappa (<e vi ) guida il fumo sino al a torretta o sopra il letto V.

d cand; Fusto. d fmmajdu ; Gola

Fmm,aju.

S Lettera de cangio ; Lettera di cambio, Cambiale. S Piggid in cangio; Barattare, Far baratto: Cambiare cosa a cosa; e talora Cogliere o Trre o
Pigliare in cambio, vale Pigliare una persona o

do scciuppo, da pistolla, ecc.; Canna del fucile, d''l!a pistola e simili, dicesi a Quel tubo di ferro entro cui s'introduce la carica. - Canna rigata dicesi Quella che rigata dentro e si carica con palla calcala a forza. S Canne dell'organo; Canne dell'organo: Tubi o Canali falli per lo pi di stagno, di forma quadrata, cilindrica o conica, di vario diametro e
,

una cosa per

un'altra.

di varia lunghezza , nelle quali si fa entrare il vento che produce il suono dell'organo, S Cannn de canna; Boccinolo, Boccilo e Bucciolo, Bubbolo: Pezzo di canna tagliata Ira un

CAN
nodo e TaUrc, ed anche taglialo in gaisa che da un' estremit abbia il nodo e dall'altra sia aperto. % Ave a cigaa in sci mnna; Aver la pera mezza, Esser fiori e baccelli V. Cigaa. S se in te canne; Essere al verde, Essere all'ablaEsser povero in canna, Esser brullo, vale Esser in estrema povert. S Gro) de canne; Cannajo, Canniccio: Graticcio fatto di canne \. Grce. c'n cannn de canna; Non % N save fa un
tivo,
alla

CAN
ciarlo nell'intestino retto col
tuffo.

175

mezzo

dello stan-

beccuccio della Canna, ossia II tubetto di legno o d'avorio, che s' innesta in cima alla canna, e per cui, inlrodotio nello
dicesi
II

- Cannello

sfintere, passa
dallo stantuffo.
di

nell'intestino

il

liquido sospinto

mcina o

alle micine,

Cannello torto dicesi II cannello slagno che termina in becco ricurvo, perch
darsi
;

uno possa

da s

il

lavativo.

da assaldd
di

Cannello da saldare. T. oref. Picelo! tubo d'ottone, incurvato da un capo, ad uso

Canna
Il

Oannag'g'io
numero
di bordato

con un bocciuol di canna, Non saper accozzar tre palle in un bacino, vale Non saper fare anche le cose facilissime. s. f. Cannala : Colpo di canna. s. m. Cannaggio. Voce dell'uso:
saper far un
delle canne,

mandare

col soffio la
si

fiamma d'un lume


Il

sul

lavoro che

vuol saldare.
e Cannella:

dapippa; Cannello
per
lo

tubo della pipa,

fumo passa per lo camminetto (campann-a) al bocchino. Il Bocchino la cima


quale
il

che

tira

una pezza

di tela,

Oannella

o altro tessuto; come anche II diffalco de' palmi che suolsi accordare sul numero delle canne alle tessitrici. La seconda scorza s. f. Ca nella
:

de' rami d'una pianta indiana dello stesso

nome,
la

del rannello, per lo pi ripiegala e assottigliata per tenerla pi comodam. in bocca per fumare. da pria infernale; Cannello per la pietra infernale: Certo slrum. d'argento, in cui i chirurghi usano tenere la pietra infernale. d lapis; Matitatoio: Slrum. piccolo di metallo,
fatto a
si

chiamata da' Botanici Laurus


qual disseccata e accartocciata

cinnamomum ,
si

vende come aro-

mato. Dicesi anche Cinnamomo,

ma

da

usarsi

soltanto nello stile grave e poetico.

Oannella
in

s.

f.

Cannella: Sorta di misura che


il

guisa di penna da scrivere, nella quale ferma la matita, gesso o carbone ridotto in punta, per uso di disegnare. S Cannette da bandita; Stecche: Strette e sotlili laminette di legno, d'osso, d'avorio, di canna d'India ovY. di tartaruga, le quali nella loro estremit inferiore rifondata sono attraversale da un pere dal mezzo in su sono appuntate , ed , entrano fra raddoppiatura del foglio, una per ciascuna ripiegatura, e vi s no incollate,

serve a misurare

terreno, e contiene 12 palmi

palmi genovesi, n Cannella , per Un' altra misura da misurare le pietre degli edifzi; allora contiene quattro palmi

quadralo ossia

Mi

nietto

d'altezza, sei

di
s. f.

lunghezza e dodici di larghezza.


n
s. si

Cannella Colpo di matterello V. Cannello. Cannellino: Nome che Cannelletta


f.

d ghndao; Stecchine o Costole dell'arcolaio: Quei legni verticali, intorno ai quali s adatta la
matassa.

d a Certi confetti, che son pezzuoli di cannella


inzuccherati.

"
s.

Cannelletto
Bastone
la

m. Mazza da
bossolo
i

lisciare. T. calz.

chette, per

cilindrico di
si

lungo circa due

d poegua; Baggi e comunem. Stecche: Baclo pi di balena, le quali dal nodo dell'asta si diramano divergenti, e sopra di esse
la

palmi, di cui

servono

calzolai per lisciare

distesa

spoglia.

- Asticciuole chiamansi

quelle

supprficie del suolo della scarpa.

del parasole.

Cannellnn-a

s. f. Erba cannella, Giranio odoroso, Malva d'Egitto. T. boi. Pelargonium odoratissimtim. Pianta perenne , della famiglia

Cannetto
di
filo

s. m. Cannello. T. tessit. Bocciuolo canna, taglialo di lai lunghezza da poter en-

trare nella spuola, affine di

incannarvi sopra

il

de'-Ciranii, originaria del

ranza, e trasportala in
giardini
pel

Capo di Buona SpeEuropa, dove coltivasi nei

delle matasse di ripieno, con cui si tesse l'or-

dito delle tele, panni o drappi,

per

la

soavissimo odor delle sue foglie e bellezza de' suoi fiori bianchi piccoli. Fio-

n Cannetto. T. cardai. Fascello di lana cardata per


filarsi.

risce in

maggio e

nell'estate.

Cannello da otneizoa; Matterello, Spia-

Fa

connetti; Far
il

cannelli: Avvolgere colla


di ripieno
:

spuola sui cannelli

filo

Legno lungo e rilondo che serve a spianare e assottigliare la pasta per fame sfoglie (^cros/e;. da polenta; Matterello, e pi comunem. Mestello:
natoio:

Cnnie

onde

tessere.

Bastone parimente di legno, lungo un braccio e ritondo, grosso quanto pu aggavignare la mano, che serve a mestare la polenla affinch non s rappigli a mozzi (mttij. de caxa; Bocciuolo di cassia, dicesi^ll baccello
della cassia.

Canniu
fil

S Cannelli; Diavoloni, Diavolini, diconsi famigliarmente Quei rotolelti di bambagia sostenuti da

Canncciale
:

un'anima
sopra
larli,
i

di

di ferro e coperti di seta straccia,


si

quali
in

avvolgono

capelli per inanel-

che

Cannetta
w

alcuni luoghi diconsi Tufazzoli.


s.

Quei minutissimi frammenti d'una certa specie di muffa bianca, che il panno che produce il vino quando alla fine della botte: Vin co-e cnnie; Vino fiorilo. S se a-e cnnie d'nn a cosa; Essere agli sgoccioli, Esser alla callaia di qualche cosa, melaf. Ess( re al termine, alla fine, Bestartici poco pi della cosa onde trattisi. s. m. Canneto: Luogo dove sono piantato le canne; dicesi anche Canniccio. s. m. Cannocchiale e Canocchiale Slrum. composto d'un tubo e di varie lenti di cristallo collocale nell'estremit, e anche per entro in guisa che servano ad ingrossare e
s. f.

plur. Fiori

L Cannuccia. Dimin.

di

canna

avvicinare

gli

oggetti lontani.

Fu

inventato l'anno
le

Sottilissima canna.

1609 da
per
le

Galileo Galilei, pisano. Quello che serve

Canna da
di

serviziale, e assolutam. Canna: Tubo stagno lungo circa due palmi, grosso appena
la

stelle,

quanto aggavigna

mano,

il

cai vano, perfetta-

Cannn
tato
in

dicesi

maggiori lontananze e per contemplar meglio Telescopio.

mente

cilindrico, si riempie di

liquido per cac-

s. m. Cannone: Pezzo d'artiglieria, gitbronzo o in ferro fuso, che serve a cac-

176

CAN

CAN
e foralo, che fermansi al lato destro le

ciar projeltili di ferro calibrati al suo diametro

interno,

In terni, di Cavali, dicesi Quella sorta

boccalura di morso falla in forma di da tener in bocca a' cavalli.

d'imcannone,

donne per quando fanno le calze. da leva 5 rziggio a-e meje ; Cannello: Bocsostenere
i

ferri

ciuolo di latta, che serve a levare

il

trsolo alle

mele e a

simili

usi.

Presso

gli

Stampat. dicesi
altri.

Un

carattere chs

da penne de [cero; Cannello,


lindrica,

se vuoto dentro;

maggiore degli

Aslicciuola, se massiccio: Quella

bacchettina ci-

da incanna; Cannone: Boccino] di canna, lungo mezzo braccio circa, sopra il quale s'incanna la
seta, la lana,
il

cotone o simili

materie. Se

di

legno, dicesi Rocchetto.


:

Cannoncello, Cannello : Quell'inferiorit estrema della penna, vola, trasparente ed ela-

da penna
che

metlon le penne di ferro per iscrivere. I cannelli sono metallici, le asticciuole comunom. son di legno. da pigna d siagnn da sciai; Boccinolo Specie di gambo vuoto della mela CpignaJ dell'annaffiaentro cui
si
:

tempera per servirsene nello scrivere. de canna; Boccinolo, Bubbolo V. Canna. deWcegua; Cannella: Piccolo tubo di bronzo, di ferro o d'altra materia, diritto o ricurvo, sporgente da fontana oda muro, donde l'acqua sgorga. rie piante; Tallo La messa delle piante quando voglion semenzire. do granon; Sagginale, Culmo: Gambo o Fusto del formentone o saggina. dd mntexo; Canna. T. fabbri-ferr. Quel bocstica,
si
:

tojo

per annestarla all'estremit del beccuccio.

do

cmd;

scrivania (V.

temperate

Pennaiuolo: Arnese nel calamajo a Cmd) da tenervi dentro pi penne che si hanno a mano; e talora Un

astuccio cilindrico fermato a vile sulla bocca del

calamajo da tasca. do mccalmme ; Boccinolo: Quella parte dello spegnitoio, che serve a fermarlo in cima d'una
.

Il

lunga pertica.

d pcegua; Cannello: Tubo metallico, che scorrere lungo l'asta, per ispingere o per
le

si

fa

tirar

ciuol conico di lamiera, piantato nel

mozzo

del

conlroslecche (vrpctte), e cos aprire e chiu-

mantice, e che, posalo direttamente sul fuoco, serve a ravvivarlo coll'aria che vi passa sospinta dal mantice stesso. pe-e trappette d5 visco; Cannone: Qualunque canna forata ne' nodi, o tubo di latta, in cui si ripongono, dopo usati, panioni.
i

dere l'ombrello.

d scmsce/<o; Canna: Quel bocciuolo o tubo metallico,

da cui

falla uscire l'aria del manticetto.

% Cannnetti

da negid;

Cialdoni, Cialdoncini V.

Cannin da negid nella voce Cannn. da sccmjope^fa; Cannelli: Boccinoli Tubetti


canna del
quella
fucile

Camiom da nepm;
di

Cialdoni: Sottilissime faldelle

metallici fermali alla

da caccia,

pasta, confetta con

zucchero, colla come

le

quali

sostengono

parte

della bacchetta

ostie in

forme appropriale, e

rattorte a guisa di

cartoccio. Sogliono mangiarsi colla

panna mon-

Il

tala (fiocca).

che non entra nella cassa. de scuffie; Cannoncini di creste o cuffie: Certe piegature di creste o cuffie delle donne, fatte a
Fatto a cannoncini V.

pe-e condte d'cegua, gaz,

ecc. ;

Cannoni e Doc-

guisa di cannoni.
Fceto

ciani: Tubi di ferro fuso o di terra cotta, che

imboccano
i

gli

uni agli

altri,

e servono a formare

a cannnetti; cannnetti.

condotti dell'acqua, del gas, delle

immondezze

Oa^uuiiezz.

con questa differenza, che quelli per l'acqua possono essere di ferro o di terra; quelli del gas, sempre di ferro, e le cannonate del cesso, ordinariamente di terra cotta. c'wn cannn de canna V. S N5 save fa un
del cesso;

Battere col v. a. Cannonare cannone un nemico o un sito occupalo dal nemico. - Cannoneggiare, frequentativo di Cannonare, vale Spesseggiare i tiri del cannone; comunem. per si usano l'uno per l'altro. Scanno^ nezzare fu detto per ischerzo dal Caro.
:

Canna.

Oanii5iie5Bzaiaen.tos.m. Cannonamento
s.
f.

Oa,uiioiit

Cannonata: Colpo, Tiro, Sparo

e Cannoneggiamenlo
Il

Sparo

di

molte cannonate.
il

cannne. do lugo cmodo; Condotto del comodo : Ordine di doccioni, imboccanti gli uni negli altri, che, scorrendo lungo o dentro del muro, mena le immondezze nel bottino o pozzo nero. Se il condotto di lavagna, dai nostri muratori dicesi
di

battere con frequenti colpi d'artiglieria

nemico

Oaneaso

un luogo da esso occupato. s. m. Canna, Cannaregghia, Strozza, Gargozza e Gargozzo, Gorgozzule, Trachea: Il canale della gola. Aspera arteria o Canna dei polmoni, la quale inferiormente si divide ne' due bronchi;
Slrozzule, Gargarozzo e Gargalozzo.
s.

OaiUndn^in

Gaggiu V. questa voce. Cannoncino. T. stamp. s. m. Carattere minore del Cannone. Oa-nnons. m. Cannoniere; Soldato d'artiglieria; altrim. Artigliere, w Cannoniero; in Marin.
flciale incaricato, nella

anlic.

Oanonicato
sia

m. Canonicato,

anlic. Caloni-

calo e Calonacato: Dignit e Prebenda de'canonici. n Canonicato, dicesi per ischerzo d'Impiego, in cui

buona paga e poco da


v. a.
tra' santi

fare.

Un

ufficiale

Solt'uf-

Oanonizza
un defunto

Canonizzare: Lo annoverare
V. Cuncnizzazin. s. f. Canonizzazione, antic.
fa
il

Oa>uudiietto

nave, dell'artiglieria e di munizioni che le appartengono. Oa.uiion.a< add. Cannoniera. T. mar. Aggiunto di Barca, Lancia o Scialuppa, dicesi Una barca da guerra che ha un sol pezzo di cannone. s. m. Cannonello, Cannoncino.
tutte
le

OanonizzaziSn.
tra' santi.

Calonizzazione: L'alto solenne che

Papa

nel

dichiarare un defunto degno d'essere annoverato

Canotto

s.

m. Canotto. Dal frane. Canot. T.


sottile
gli ufficiali

Dimin. di Cannone, e diccsi tanto d'Un picciol pezzo d'artiglieria, quanto di Un qualunque altro

marin.: Lancia lunga e

namenti per trasportare

con pitture ed ordel bordo; nei

piccolo tubo.

da casette;

Bacchetta, Bacchellina:

Legno tornilo

bastimenti mercantili Quella destinala pel capitano altre persone di riguardo; altrim. Bargio.

CAN

CAN
:

177

Canson
di

s. ni.

Canzona e Canzone Poesia

lirica

Vcroia, un qualirino a cominciare a cantare e

pi stanze, che serbano per lo pi un medC' Simo ordine di rime e di versi, che la primiera.

due a

finire.

Modo

prov. che dicesi di Chi

essersi fatto pregare a dir qualche cosa,

dopo dopo che

3
j)

Canta sempre a maxima canson V. Canta. z nn-a cosa pe-a canson d5 carlevd;

ha cominciato non vuol pi terminarla. A primma gallinn-a a canta a l' ha (ceto l'uvo;

Abbacchiar una merce, Celiar .via una merce, vale Venderla a qualunque prezzo per frella di far denari. Mette in catisn nn-a pcrsnna; Mailer uno in canzone, in baja, in favola, in novella, Beffarlo, Sojarlo, Cuculiarlo, vale Metlcrlo in ridicolo.

La

gallina che

schiamazza quella che ha fatto


i

uvo. S A-a sfja canta


l'uovo V.

ommi

a maltin canta

xelli;

Alla

sera leoni, alla

mattina babbioni.

saveine ni nativa e ni canson ; Non sapersene nulla affatlo, Non averne nessuna notizia; e dicesi di Persona che sia assente da qaalchc
I^'o

Prov. che dicesi di Chi alla sera essendo in bernecche cicaleccia e fa lo smargiasso; alla mattina poi, cessali vapori del vino, mulo, abbiosciato, invilito, pi timido di conglio.
i

tempo.

-{-

Oansn, v.
ecc. V.

a.

Canzonare, Berteggiare, Sojarc,


s.
f.

Canta Gnecco: Canta Gnecco. Modo prov. assolutam. nostro, che dices abbia avuto origine da
on
Gnecco, genovese, maestro d musica e quale quando era brullo di denari, per averne montava la scena e cantava egli stesso. I Toscani usano dire E' non ce ne canta uno; perch dove non denaro, la borsa non rende
colai

Mincion.

Oansnetta

Canta
uccelli.

Canzonella, Canzoncina, Canzoncino. Dimin. di Canzone: Breve canzone. g Canta de cansnetle ; Dare o Dire canzoni, figur. vale Par parole invece di falli, e simili. v. n. Cantare: Mandar fuori misuratamente la voce, con modo ordinalo a produrre
melodia, e alquanto simile a quello col quale si produce melodia ; ed proprio dell'uomo e degli

poeta,

il

suono.
g Carta canta e villan dormi; Carla canta e vllan dorme, Carta canti e villan dorma. Chi ben slra-

Cantare, dlcesi anche del gallo, dei grillo e della


cicala.

menla, ben s'addormenta, Lettere in carta, denari in arca. Prov. che significa Quando i contralti sono chiaramente spiegati in iscrllo, si pu vivere tranquilli sull'efficacia degli stessi.
g

per Poetare, ed usasi attivamente


ecc.

Canto a

Fa canta nn-a persnn-a;


vargli
il

Far cantar uno, Ca-

gticera de bestie, ecc.; Canto la guerra delle bestie,

passerotto o

calcetti.

Dar intorno

alle

per Recitare
la

versi con enfasi e con accora

pagnamento
quale

di quella

specie di cantilena, per

la

misura del verso s'intende meglio. n per Manifestare altrui, come fanno le spie, qualche cosa la qual sarebbe da tacersi: GAV stceto chi ha cantu; Vi fu chi ha cantato. a nanna; Cantar la ninna nanna, dicesi di Quella specie di cantilena o canzone, che si fa cantando ai bambini che giaciono in culla per addormenper acquietarli. tarli camme nn-a calandra V. Calandra. de gatlinn-e; Schiamazzare: Il gridare o il cantare delle galline dopo aver fallo l'uovo. destonnu, Canta ma, ecc.; Cantazzare, d'ogio; Cantare a orecchio o ad aria, cio Senza cognizion dell'arte, ma solamente secondando colla voce la melodia udita dall'orecchio. in ciave de basso, de ten, ecc. ; Cantare in basse, dinota la chiave o la parte sulla in tenore, ecc.

buche a uno, vale Cavar di bocca altrui una cosa. Fargliela dire con artificio mentre si stadia di tacerla, Scavare il suo sentimento. g Fd conto che un cante; Far conto che uno canti. Lasciarlo zufolare. Far il dosso d buffone. Fare
il

innanzi.
role d

formcon del sorbo, vale Lasciar dire e tirar Non badare o Non far stma delle palui.

quale

si

canta.

Oant
Dir
la

messa; Cantar messa: Dir la messa cantala. sempre a nicexima canson; Essere sempre alla medesima cantilena, Non saper fare il latino che
per
gli

d cappellan cantando vgnan, cantando van V, Cappellan. g L'wgua a fa md e vin 5 fa canta V. JEgua. g Lascid che un cante; Lasciar cantar uno, vale Non gli dar retta. Non curare il suo detto. g N se pli canta e porta a croxe; Non si pu portar la croce e cantare o suonar le campane. Non si pu bere e zufolare, Non si pu strigliare e tener la mula, Non si pu tener la farina in bocca e soffiare. Non si pu attendere alla casa e a' campi. Prov. che valgono Non si pu fare nello stesso tempo due cose contrarie. s. m. Cantaro: Unit d peso che in Toscana e in Liguria di laO libbre, ossia di sei rubbi, ed equivale a i7 chil. S60 gr. del peso
g /
rfj'nfl?

decimale.
n

aitivi

canzone o
la

la

favola del-

l'uccellino } si

usa proverb. e dicesi


ripete

discorrere

si

sempre
il

Quando nel medesima cosa,

suo parlare. stto 5 nmme d'un tale ; Cantar sotto il nomo d'alcuno. T. comm. e vale Andar sotto il suo nome sotto il suo titolo, e dicesi di Ragione, Negozi
di

Chi non sa variare

Stadera: Slrum. col quale si pesano diverse robe, bench gravissime e di gran mole, sostenendole in bilico con un unico contrappeso, chiamato Romano Piombino, fatto scorrere a debite distanze lungo lo siile. Alla testa di questo stile

sono attaccali uno o due ganci, ai quali spende la roba che si vuol pesare.

so-

e simili.

Caiital>r*iin-a
cantala a uno,
:

s.

f.

Sifone, e coraonem.
barile e assolulam.
Io

nn-a cosa in mxiea; Far una


liscia,

chiara, senza passaggi, ere. Cantarla in


li-

Tromba da vino. Tromba da Tromba Tubo ricurvo, per

pi di
si fa

latta,

col

musica, figurai, vale Dire apertamente e con bert l'animo suo.

quale, mediante l'inspirazione,

montare e

fd canta un orbo ghe vu un sdo, a fal taxc ghe ne vu trei; Far come gli orbi di

venir fuora il vino o altro liquore da botte, barile, ecc. per raccoglierlo in allro sottoposto vaso, e per lo pi in fiaschi o bottiglie.

Milano

d Bologna,

o Far come

la

vecchia di

Oantado

(Grillo); Grillo cantajuolo V. Grillo.

CA9ACCIA, Dizionario Genovese-Italiano.

1%
Cantaride
s. f.

(ik^

A^

Cantaride, Canterella, Canta-

Oautin

rella: Specie d'insetto veirnoso somigliante

ad un

piccolo scarafaggio, di color verde dorato e iucetite, di odore acre e nauseante, il qua', disseccato
e ridotto in polvere,
si

s. m. Cantiniere e Cantiniero: Colui che ha cura della cantina : allrim. Canovajo. Finiijo e Cunliniere dicesi Quegli che ha cura di vendere il vino a minato nelle cnove (fon-

adopera

in

medicina come
ci-

base dei vescicatorii. Trovasi nel frassino, ove basi delle sue foglie.

de(,hi) e

nelle cantine de' privati.


le

de reggimento; \i\andiere: Colui che vende vivande e il vino ai soldati.


s.
f.

Oant
i Il

s.

m. Cantiere: Luogo dove


plur. T. de'
travicelli,

si

fabbricano

Oantinotta

Canlinetla. Dimin. di Can-

bastimenti.
al

tina: Piccola cantina.

Correnti

murai.

Legtii riquadrati

Oantiuu-a
Cellajo,
si

a foggia di

che s'inchiodano in Luon


tra

s. f. Cantina, Vlia: Luogo, per Io pi sotterraneo, dove si conserva il vino.-Ce//a,

numero

su'

puntoni
al

cavalietto e cavalletto
del
tetto.

Celliere dicesi una stanza terrena


vino.

dove
luogo

parallelamente

comignolo

Diconsi

tien

il

Cnova ed anche Cantina,

il

anche Piane.

Cantg-oa
i

Nen'a, Cantilena: Cauto monotrno, senza precisa articolazione di parole, che massai delle parrocchie, adunatisi noi villaggi
s. f.

vende vino a mnulo. Tinujo, II luogo si tengon le line. La cantina ove tiensi l'olio, dicesi Coppaja; quella delle legna Legnaja.
si

dove

stanza dove

in
le

numero

di

sei

o pi, sogliono fare, terminate

Ontio
terelto:
tiensi

\enden:im'e, a ciascuna abitazione de' conlaCassetta

dini per chiedere limosina a suffragio de' defunti.

Ontia
di
si

s. m. Cntero, dimin. Canterello, CanVaso assai cupo, cilindrico e leggermente conico, a fondo alquanto minore della bocca, e

s.

f.

Recipiente quadrangolare

ordinariamente nella seggetta pei

bisogni

legno con maniglia o pallino, che

mette

fuori

ne' cassettoni

cava e (com), armadi e


si

corporali.

Oanto
Il


**

simili.

da spd;
tili

Cassetta da spniare: Cassettina di sot-

s. m. Canto: Armonia espressa con voce; ed proprio degli uomini e degli uccelli. Canto, dicesi anche dello Stridere della cicala e

assicelle, quadrangolare,

senza coperchio, con"

tenente segatura di legno; e tiensi nelle stanze a uso di sputarvi dentro per non lordare il tap-

pavimento il do cavallo; Conca: Specie


peto
golare di legno, nella quale

Il

per per Parte


Maestro
di

del grillo.

l'Arte del cantare:

Meislro de canto

canto.
di

poema :0 sa memota iprimmi

di
il

cassetta

quadrancavallo mangia la
o beverone.
di conia,

profenda,
l'

sia essa crusca, cruschello

da cntia;

Sta alla conia,


fior, di

uomo

dices nel volgo


chi,

Chi prende parte a giuo-

a sollazzi, ecc.
s.
f.

Oantia
cassetta.

Cassetta

Quanta roba cape

in

una

Oantia

s. m. Canterano, e in alcuni luoghi della Tose. Canterale: Arnese di forma simile al cassettone (com), ie non eh pi alto, ed ha ordinariamente pi cassette. Per la sua forma in

quattro canti dell' Eneide; Egli sa a memoria i primi quattro canti dell'Eneide. d gallo; Canto del gallo, detto anche Cuccuruc Chicchirich, pT imitazione di suono. fermo; Canto fermo: Canto ecclesiastico introdotto da S. Gregorio nel principio del secolo VII, epoca in cui il contrappunto non avea per anco regole determinate; detto allora anche Canto gregoriano. figurali; Canto figurato: Quello in cui si praticano delle note di misto valore, a differenza del Canto corale o Canto fermo, composto di note
principali uniformi.
s.

qualche vocabolario dicesi

lo stesso

che Cassettone.

Oanto
Il

m. Canio: Spigolo o Cosla

di

chec-

Oantieta
di di

s. f.

Cassettina o Cassetlino. Dimin.

chessia che finisca in angolo.

Cassetta: Piccola cassetta; e dicesi per Io pi

Canto, per Capo di strada, che anche dicesi Can-.


tone. Cantonata, Biscanto.

Quei

ripostigli

che

si

fan talora dentro alle H

cassette o negli stipi,

ecc.

di

per Parte, Banda, Lato: A^5 so ci da che


metaf. per
:

^ da

oxelli; Beccatojo, Cassetta del mangiare:

Una
ti
Il

canto.gidme ; Non so pi daqual canto voltarmi.

scatoletta pi lunga che larga, aperta al di sopra, en-

Luogo

ritiralo,

solingo, remoto.
il

tro la quale

si

pone
s.

la

scaglinola od altro becchime.

Cantoniera

Sorta di piccolo armadio,

cui fondo

'^ d maxinin da

Oantilena

caff; Cassetta. f. Cantilena. Dicesi del Parlare

dietro unicamente rappresentalo dalle due

fiancale unite

ad angolo

retto,

onde poterlo adat-

con un certo suono di


j)recisa articolazione di

voce monotono, senza


parole e slenlalamente,
i

tare negli angoli

delle stanze, e riporvi, su pa-

recchi palchetti, varie minute masserizie, che si

come quella delle blie per addormentar bambini. Fa sempre a maxima cantilena; Far sempre la medesima cantilena, dicesi di Chi sempre ripete
si

vogliono avere a mano.

ammorlu; Canto smusso o


e

smussalo, cio Canto

taglialo.- Biscanto dicesi Quel canto o lato rollo


taglialo a due, onde invece d'un canto vengono a formarsene due. da rumenta^ d carlwn; Buca della S) azzatura, Buca del carbone: Quei vani che sogliono farsi
lato

le

stesse

parole, e per Io pi di Chi

sempre

come

Oantin
1)

lamenta e brontola. s. m. Cantino: La corda pi sottile del violino e d'altri strum. da corde, posta in ultimo luogo, di suono acutissimo.
Cantino, presso
carta di
i

nelle cucine sollo

il

cammino per

riporvi la spaz-

Fabbricanti di carta, diccsi La


la

mezzo

tra

pcrfetla e Io scarto, ossia

zatura

il

carbone.

de casa; Canto, Angolo, Cantuccio: Angolo interno d'una stanza della casa.

mezzetti.

% T6ccd

figurai,

tasto o una corda, qualche proposito con brevit e destrezza. Parlare cos alla sfuggita di

un cantin ; Toccare un
vale

Entrare in

Canti do cappello; Punte, Acque, Becchi, onde: Cappello a dui o a tre canti; Cappello a due o
a tre acque, a

due o a

tre punte, a

due o a tre

p.n

affare.

becchi, dicesi Quello che ha due o tr$ lese rialzale.

Gao
n

GAP
per ischerzo
gli

I7d

mutti; Canlino. T. di cari. V. Con/ nel 2^

chi fa

ritenuto, e

non frequenta

significalo.

amici.

S Ascndise in t'n can<o; Rincantucciarsi, Ra^canlucciarsi, Incanlacciarsi: Riporsi in un canto,

Cost ca ; Costar caro , Costar salato , dicesi melaf. del Riuscire in un'impresa con molto danno

Nascondersi. Da canto; Da canto o A canto. Posto avveri, vale Dal fia .co, Allato, Presso, Vicino; e laiore

ilo

proprio e molta fatica; e talora Pagar un gran d'un errore, d'un' imprudenza e simili.

Da
S S

parte.

co; Costar caro o salato, vale Valer assai, Valer gran prezzo.

Da

canto mce, so,

t, ecc.;

Da

canto mio, tuo,


le,

suo,ec., vale Per quanto spella a inr, a

a lui, ec.

canto; Da una parte, e laiora A parie, s' retiu da un canto; Da banda Si ritir da una parte, in disparte. Destende nn-a persnn-a in scin canto ; Distender uno, Stenderlo morto a terra, Farlo cader morto per terra, Ucciderlo. g Gi canto; Scamojare: Voltare al primo canto, per non incontrare taluno che ci sia molesto. g Lascia in t'n canto nn-a persomi -a ; .Non

Da vn

In disparte.

se co che... Aver caro o a caro che.... vale Volere, Amare, Desiderare. n ci co che Aver pi caro che vale Amar meglio. Voler piuttosto.
M

so co; Essere
il

prediletto,

il suo cucco, cio suo favorito.

li

sao

S Pafjd co; Pagar caro, vale Far mal Contrattare a caro prezzo.

mercato,

g Tegnse co; Farsi caro. Far caro d s, figur. vale Farsi ritenuto, Tener suo grado. Non lasciarsi

avere n vedere.
g

farne alcun caso, Dimenticarla. Modorfigurato.


S Mettisc da canto; flettersi da canto, s'ha avanzi. Avanzarsi nell'avere:
vale Far

**Oo

misso da

Co

canto

un miggid de

sci; Egli

si

mise da canto
il

Capage
cesi

Vende co; Vender caro, cio A caro prezzo. s. f. Cavo V. Cavo. Voce bassa. d'ixvia V. Cuppomeistro. add. Capace: Che capisce o cape, Che
delle cose.

fuoco la cenere, dicesi di Chi sta di continuo presso il fucco per iscaldarsi. S Sccao canto; Zucchero candito o candi X.Sccao. Oa^ntoiia. s. f. Cantora : Tribuna o Palco, dove
;

un migliajo di scudi. 5 Sta sempre a canto a-o fugo

atto a capire, a contenere checchessia; e di-

Covare

H Capace, metaf., e detto di persona, vale Abile, Alto,

Idoneo, Che ha capacit per intendere, dire o fare una qualche cosa.
ti

e talora per Atto a ricevere:


e

non ca-

stanno

cantori

in

chiesa.

pace di sacramenti
n

Oantn.

s. m. Cantone, Cantonata, Canto, Angolo. se de cantn; Far la posta, Appostare: Aspet-

n se pu salva; Non capace de' sacramenti e non si pu salvare.

Ta'ora usasi per Atto di minaccia


simili

come

in

Oaiitnadda

Oantn
farvi
la

tempo, l'cccasione di coglier uno. s. f. Cantonata, Cantone, Canto: L'angolo esteriore delle fabbriche. s. m. Cantoniere: Quegli che preposto a qualche stradale, o ponte o simile, onde
tare
il

guardia e tenerlo pulito o altro.

n Guardia municipale.

Oano

Oanzellaja
Oanzelle

Chamansi cos nelle citt Quelle persone che dal 5Iunicipio sono preposte a sorvegliare che le vie della citt siano sgombre e pulite, che le vetture non corrano olire il dovere, che bottegai diano il giusto peso ai compratori, ed altro. add. Canuto, Fioccoso: Bianco di pelo per lo pi da vecchiezza. S Cavetto cano non creddo; Capei canuto non creduto V. Cavcllo. s. f. Cancelleria : luogo dove tiene il suo uffizio il cancelliere V. Canzdl. s. m. Cancelliere: Quegli che ba cura
i

Oapagit
vincere.

Saeivo capace a dve due maschcB ; Sarei capace a darvi due schiaffi. g Omino capace a fa de tutto ; Uom capace di lutto. Prendesi comunem. in mala parte, e vale Uomo di mal aCfare, capace di commettere qualunque malvagia azione qualunque delitto. v. a. Capacitare: Far capace, Render capace, persuaso. Appagar l' intelletto, Cavar di dubbio. Indurre a credere. Persuadere, Conquesto

modi

g Capacitdsc n. p. Capacitarsi : Divenir Rimaner appagalo, convinto, persuaso.

capace

Oapagitee
n

s.

f.

Capacit: Detto di cose, vale

Altezza a capire, a contenere.


Capacit, metaf. parlando di persone, vale Altitudine, Abilit,
Intelligenza,

Disposizione di na-

Capro
mento
il
11

tura che le rende atte all'operazione.

Cao
n

di

far registrare

gli

atti

pubblici dei magistrali.

add. Caro:

Che

vale assai. Alto di prezzo,

m. Arra, Caparra: Parte di pagamercanzia o d'altro pattuito, che si anticipa per sicurt, la qual si perde in caso che la merce non si volesse, osi mancasse d'eseguire
s.

della

Costoso, Di molla spesa.

contrai lo.

Caro, melaf. vale Che si stima mollo, Di gran pregio, Prezioso ; e laiora Pregiato per gentilezza amabilit di coslumi, Amabile, Amato, Ben veduto. Gradito, ecc.:

l'

un zveno co; un

caro giovine.
S

Oaparra Capire, Capi


V.
a.

Pegno o Prova di sicurezza nell'adempimento d'alcuna cosa. v. a. Caparrare, Accaparrare, Incaparrare V. Accaparra.
Figurai, usasi per
l'intelletto

cao prexo; A caro prezzo. Posto aw. vale Caramente, A gran prezzo. % Avci a co; Aver caro o a caro, vale Amare. Desiderare, Volere j e talora Aver in pregio, in
istima,

Intendere, Comprendere colV. Accap.

per ia; Intender per aria, Comprender di volo, cio Prontissimamente. pe discrezin; Intendere per discrezione o su-

a vlo

Gradire.
caro, Costa salato V.

perficialmente , Intendacchiare.

Co csta l'aggio: Costa

Aggio. S Chi co se ten, co se vende; Le cose rare son le pi care, Cosa rara, cosa cara. Prov. che dicesi

no capisce un corno; Intende Non ha comprendiraenlo.


p. Capii"si,

ch"

un recere,

Capi et

g Capise n.

Intendersi, Comprendersi.

V.

Accomandua.

1^0

GAP
V. Accapild. s. m. Capilale: fanno gli assegnamenti o
del

'

GAP

Oapittt
si
il
1

Capitale
fruito

II

fondo, sopra coi


entrale, che sono

venzioni. Accordarsi, Convenire in certi patii; e dicesi d'una piazza da guerra d'un corpo di
esercito, che

le

medesimo fondo.

sone,

si arrende salve le vite delle pered a quelle altre condizioni, pi meno

Capilale,

gono
n

mercatanti sui

per Qnrlia quantili di denari, che pontraffichi, che anche dicesi


si

onorevoli, che piace


i

al

vincitore d'imporre,

che

difensori possono esigere.


s. m. Capitolalo: Patti che codebbono costituire un contralto,'

Corpo,

Capitolato
Quel denaro, che
d^allrui per trarne

pf'r

stituiscono

interesse.

specialmente parlando
infruttifero.

di

contratti

per

appallo

morto; Capitale morto, vale Capilale

od incanto.

% Bello capitale t Bel capitale! Rei mobile! Dicrsi in senso irrn'co e per dispregio di Persona che

CapitolaziM.
accordo
pitoli
la
fra'
la

s.

f.

Capitolazione. T. milit.
si

nemici, col quale


resa

stabiliscono

ca-

poca o nessuna slima, che anche direhhesi Mal Lignllo, J'alazeppa o I.annzza. % Fa capitale in scinn-a persnn-a; J-'ar capitale. Fare stima, conio, assegnamento sopra di una persona, vale Conlarvi sopra, Pensare di vasi
Ita

in

por

duna

fortezza, d'un posto,

per

ritirata

d'un corpo di soldati, ecc.

Capitolo
tedrale, e
I)

s. m. Capitolo: Corpo de' canonici d'ogni chiesa collegiata, e in particolare delia cat-

lersi

ditssa, di ricorrere ad essa


s.
f.

come

al capilale.

Capitolo, per

L'adunanza dei medesimi. Corpo Parte di discorso, ed anche

Capitale
Capitale
,5;

Capilale: Citt principale d'un

per Ina dello, parli della scrittura, della cos dal


ricomip.ciarsi da capo a scrivere,

regno ed anche d'una provincia, dove sogliono aver residenza principali magistrati o il sovrano. add. Capitale: Del capo. Delitto capitale; Delillo capilale: Quello che ne va il capo, che merita la pena di morie.
i

non che La ma-

Nemigo

capitale;

Nemico
il

capitale:

Nemico

prin-

cipale che perseguita

capo, cio a dire


capitale, dicesi

la vita

Nel nuni. del pi dicesi dei Patti e Convenche si fanno a capo per capo. Non avc vxe in capitolo ; Avere Non Avet avere voce in capitolo, si dice dell'Avere Non avere in qualsivoglia negozio autorit, e per lo
zioni

teria

soggetto, di cui

si

traila.

deiravversario.

pi Avere

Non aver
a capitolo
si
!

credito. Essere

Non
!

es-

Peccu capitale ; Peccato


dei Siile peccali

Ognuno

sere stimalo, consideralo, ecc. Pcnscieri Pensieri a capitolo profondirsi

mortali.
l^ena capilale,

Lo-

Penn-a capitale;
di morte.

vale La pena

cuzione che
flessioni, a

usa da chi abbia a rientrare in s,


in ria' casi

a raccogliersi, a internarsi, a
:

Vizio capitale; Vizio capilale Vizio principale, il quale come il capo e il principio degli altri vizi.
s.

Cappa
zare,
la

pensare

suoi.

s. f.

Capitalista
Il

m.

Capitalista.

Voce

dell'uso.

fraternite

Cappa: L'abito de' fratelli delle Concon buffa (cappsso) da calare ed alsi

Colui che possed molti capitali.

quale

lira

gi

nell'

uscire processio-

per Chi possiede parte del capilale del corpo delle sostanze sociali in denaro altro
Capitalista,

la

rappresentativo circolante.

ministra
sola

Nelle imprese commerc. dicesi di Chi somil denaro, per opposizione a Chi presta
industria.

Capitnia

add. Capitana. T.

mar. Aggiunto
lo

di

nave, dicesi Quella che porta

stendardo,

sol lo del quale

vanno
s.

le

altre di quella squadra.

Capitnio
piedi

ni.

Capitano: Propriam. Capo,

Condottiero, Governatore di soldati. Oggid dicesi di Colui ch' capo d'una compagnia di soldati a
a cavallo, ed ha sotto di s tenenti, soltoe kass'ulliciali.

Cappa

lenenti

de bastimento; Capitano di bastimento: Quegli a cui afldata la condona d'un legno mercantile, e la cura delle merci che vi sono caricale. de vascello, de fregatta; Capitano di vascello,
Capitano
di fregata, vaie

nalmcnte in pubblico. Cappa, per Un' ampia veste che si usa da' cardinali, vescovi e canonici: Cappa magna. d fmmaju; Cappa Capanna del cammino: 'Quella par, e fatta come una mezza tramoggia rovesciala, cio pi stretta in allo che in basso, che immediatamente dal focolare riceve il fumo per condurlo alla gola torrella. S Figgin da cappa V. Coppetta. % Stto a cappa do ce; Sotto la cappa del cielo. Sotto le cappe del sole, vale In questo mondo. s. f. Cappa. T. mar. la situazione d'una nave, la quale per un vento forte, burrascoso e contrario alla rotta di lei, obbligata ad ammainare tutte le sue vele, fuorch una due delle pi
al pi presso ed a traverso del vento, con la manovella del limone tutta sotto vento per lottare contro il mar grosso e il vento forte, derivando meno che sia possibile, per non

piccole, mettendosi

Comandante

del vascello,

della fregata, ecc.

discostarsi dal luogo, in cui

si

trova. Vi sono pi

do porto; Capitano del porto: Uffiziale di marina stabilito ne' porli ove siavi un arsenale di marina, e che ha cura di sorvegliare alla sicurezza del porto e de' navigli che vi sono entrati. s. m. Capitello. T. d'archit. Membro sovrapposto alla colonna, quasi capo e (nimenlo
essa.
i

modi
Pezzo

di mettersi alia cappa.

dell'erboo; Capp.i
di
tela

Jlanica dell'albero. T.

mar.
piede

cerata

catramata, che

si

applica
il

intorno alla gola


della pioggia

mastra, per cui passa

Capitello
di

dell'albero, e ci aflinc d'impedire che l'acqua

M Capitello, presso

Legatori da
di

libri dicesi
il

Quel

quel'a scagliata dai colpi di mare non s'introduca nell'interno della nave. d capitnio ; Cappa del capitano. T. comm.

pezzo di carta
piato
libro,
s'

finta

tela,

quale addop-

due estremit del corpo del sopra ciascuna catenella, per tenerne meincolla sulle

Un certo tal qual diritto regalo, che i capitani dei bastimenti son soliti di riscuotere per ciascuna tonnellata di merci caricala sulla lor nave oltre il nolo slatilito, e ci in premio della buona
cuslodia che debbono usare al carico.

glio riuniti

e pi
v.

fermi

quinterni.

Capitola

n. Capitolare. T. milit.

Far con-

GAP
S se a cappa; Essere o Stare alla cappa, Cappeggiare: La situazione e l'azione d'una nave che alla cappa. S Meltise a cappa; Mettersi alla cappa, vale Serrar tutte le vele, meno una o due, e talvolta tre, che pigliano por ci il nome di Vele di cappa, porre la barra del limone tutta solto vento ed attendere pazientemente che le circostanze che hanno costretto a prender questa misura, vengano a mutar(!.
'

GAP

181

d pwgua; Ghiera, e

pii

comunem. Viera: Quel


base di esso. Serve ad

disco metallico o d'osso infilato nel puntale dell'ombrello e fermato alla

che l'acqua non iscorra internamente lungo l'asta, e anche fa fermezza al nodo (pigna) che le sta solto.

impedire

Cappelletto
Dimin.
di

s. m. Cappelletto, Cappelluccio. Cappello: Piccolo Cappello. - Cappelluccio in senso avvililivo diccsi anche di Cap-

Oa-pp'a pe
V. Cappa.

(Daj; Da capo
s.

a'

pie o a' piedi


n

pello

consumato e

di

poco pregio.

Oa<ppi;ta.sso
altri.

m.

Trimate, Maggiorente,
I

Maggiorengo: Uomo principale, Che S'prasla agli Dicesi anche scherzev. Primasso, Bacalare, Barbassoro, Capoccia; quest'ultima voce pi^r indica
Il

pez/,o di cuojo che si aggiunge al tomaio della scarpa dalla parte che va su; colio del piede V. Pistagna. per Una specie di malattia che viene al ca-

Cappelletto.

calzai.

Vn

Cappella
nelle case,

contadino capo di casa. s. f. Cappella: Luogo nelle

vallo nelle gambe di dietro. da bsciaa; Cappelletto. T. mar. Cappellozzo

di

chiese

gata posto

al

cent-o

dell'ago
u:i

della

bussola, e

dov' situato

l'altare

per celebrarvi.

che va a posarsi sopra


quale gira l'ago stesso.

pernietto d'acciajo, sul

<

Cappella, per

Una

piccola chiesina od oratorio.

de fumo; Cappello: La parte superiore del fungo, perch fatta a guisa di cappello. do stoppiti d lmme; Fungo V. Bolla nel S"
significato.

da ciavua; Coperchio. T. de' fabbro- fcrr. Quella lamiera di ferro ch'i copre da una banda gl'ingegni della toppa. Le toppe che si apron da due bande, hanno il buco della chiave nel coperchio
e nel fondo. da- rcca;

g Meistro de cappella; Maestro di cappella: Quegli che regola i musici destinati a suonare o cantare
in

Pergamena e Perganiina:

Striscia di

una chiesa.
s.

cartapecora, ridotta in forma di cartoccio, che

Oappella

m. Cappellaio : Fabbricante o Venf.

ditore di cappelli.

Oappella
Il

Oappellan
tres

Colpo dato col cappello. uso fiorent. : Tanta quantit di roba quanta n' entra in un cappello. S A cappella!; A cappellate V. A cappellai. s. m. Cappellano Prete che ufliiia
s.

Cappellata.

Voce

dell'

cappella o benefiziato di cappella; e dicesi aldi

Quel prete stipendiato per dir

la

messa

in

alcune case particolari.


soldati nelle

de reggimento ; Cappellano d'armata: Sacerdote


secolare o regolare, che istruisce
i

cose della religione, amministra loro i sacramenti, ed assiste ai loco estremi momenti, s in pace

come
% I

in

guerra.

Ce

n'era

uno per reggimento:

oggid sono soppressi.

tien fermo sulla rocca il pennecchio. de lampe, d turibolo; Cappelletto : Quella specie di scodellino rovescio, a cui sono attaccate da capo le catenelle del turibolo e delle lampadi. d /M??iTOe; Cappello: Specie di ventola, a cono tronco, di metallo o di carta colorata, che a qualche distanza circonda la fiamma della lucerna, e ne para la viva luce orizzontalmente all'intorno. do pagua; Cappelletto: Quel pezzo rotondo di tela cerata che si mette in cima agli spicchi da capo dell'ombrello, sotto la spoglia; ed anche Quel pezzo rotondo della stessa stoffa della spoglia, il quale sotto la ghiera (cappelletta), ma pili grande di essa, copre la riunione centrale di tutti gli spicchi, e concorre colla ghiera e coll'altro cappelletto di tela cerata ad impedire il passaggio

dime d cappellan cantando vgnan, cantando van; Quel che vien di salti, va via di balzi, ovv.
Quel che vien di ruffa raffa, se ne va di buffa in baffa. Prov. e vale Del mal acquistato se ne va poco innanzi.

pe-i chen;
di

della luce e dell'acqua.

Cappelletto:

Un

piccolo cerotto fatto

Oappellauia
che gode
il

s.

f.

Cappellania

li

benefizio

Oappellin
H

pece distesa su cuojo, di forma ritonda, che si appicca sul capo a' cani ed a' gatti, quando sono affetti dal cimurro. s. m. Cappellino. Dimin. di CapCappellino, per Quel cappello fatto di treccia di
paglia
,

cappellano.
s.

pello: Cappello piccolo e gentile.


di

Oappellasso

m. Cappellaccio: Peggior.

Cappello: Grande e cattivo cappello.

di

trucioli di legno

ovvero

di stoffa

or-

Cappellusci ; Lasagnotti, Lasagne inferigne : Sorta di lasagne fatte con farina mcn fine, e di sfoglia
pi grossa, che usano mangiare
i

contadini

in

tempo

di

qualche loro solennit.


s.
f.

Oappella
pongono
i

Oappelluu-a
Porlacappello
si

penne, ecc., che si porta dalle signore, secondo il gusto della persona e della moda. V. sopra Cappellin nel 2" sinato talora di locchi, di galani, di
fiori, di

Cappelliera,

gnificato.

Quella custodia di cuojo o di cartone, ove


cappelli

ri-

M Sellino. T. de' sellaj. Parte del finimento del cavallo

specialmente per trasportarli

da

tiro,

che sta nel laogo della


si

sella,

ma

in viaggio.

sul quale

non
s.

siede.
:

Cappelle tta
cola cappella.

s. f. Cappelletta, Cappelluccia, Cappelluzza, Cappellina. Dim. di Cappella: Pic-

Cappello
fatta

m. Cappello

Copertura del capo,

per lo pi di

feltro, di

forma emisferica o

Confortatorio, Conforteria. Chiamasi cos da noi Quella stanza nelle carceri giudiziarie, eretta a
piccola cappella, in cui
si

traducono e
i

si

tengono

ventiqnatt'ore prima dell'esecuzione

condannati di pena capitale, per confortarli e prepararli a subire cristianamente l'estremo supplizio.

o leggermente conica, circondato nella parte inferiore da una falda o tesa, della stessa materia e che fa solecchio. Cappello, per Quel vaso, per lo pi di vetro, che si adatta sopra le bocce quando si stilla. per Quella parte della campana da stillare che
cilindrica,
Il

cuopre

la

padella.

182

GAP
i

GAP

_ Presso
si

Giornalisti Quel breve discorso che a

Oa^ppellsso

s.

m. Cappelluccio. Peggior.

di

uno scritto altrui dal direttore del giornale, per darne ragione a' lettori, o per esprimere qualche sua particolare opinione su tal

pone innanzi

Oappetta

Cappello: Cappello logoro e di poco pregio. s. m. Farfanicchio, e nell'uso fior.

Frustino: Misero ganimeduzzo che, non potendo,

soggetto,

per altra cagione.

all'orsa; Cappello alla sgherra, e in Firenze Cappello alla birrichina : Cappello portalo come lo
soglion portare
i

Oappin
i

pretende d'essere assai. s. m. Cappi no. Dicesi nell'uso Quella mantellelta che portano i canonici sulla cappa e
preti
della

birrichini
lato.

e gli

sgherri,

cio

massa sopra

la colla.

Se

il

cappino

pendente da un

Irei canti; Cappello a tre acque o a tre punte

a tre Lecchi V. Canio. da cardinale; Cappello da cardinale o cardinalizio: Gran cappello rosso, poco rilevato, con cordoni e nappe di seta dello slesso colore, che portano i cardinali.

da parroco; Btolo: copre cuni Oappo m. Capo


luoghi deirilalia
s.
:

di pelliccia, dicesi Gufo. Mantellella di sela che in alle spalle

de'parrochi.
altri posti

Titolo che indica superio-

rit relativa

d'un individuo sopra alcuni


;

sollo
ti

di

lui

altrim. Superiore.

Capo,

figurai,

vale Guida, Scorta,

Regolatore,
Ci vorrebbe

da donna; Cappello da donna o


fa di paglia, di

Cappellino. Si

Principale:

Ghe vorriciva un cappo;

drappo, di velluto, ecc., e la foggia ne varia secondo la moda V. Cappellin nel 2


significato.

un capo.

da portdse

salto

brasso;

Sotto braccno o

Schiaccina. Voci d'uso a Firenze.

da prwve; Cappello da prete o a tre punte; e schcrzevolm. da' Toscani dello Nicchio V. Lmma, Lmincea.
de paggia o de tressa; Cappello di paglia o di treccia: Quello che fallo di trecce di paglia. dS tordo; Cappello del torchio. T. stamp. Quell'asse che tiene unite da capo le cosce del torchio, e gli serve di finimento. montu ; Cappello arriccialo Quello che ha una
:

ti

per Capitolo, Parte di discorso.


quale
altri

d'accusa; Capo d'accusa: Articolo e Punto, circa


il

accusalo.

d'anno; Capo d"anno: Il principio dell'anno. de casa; Capo di casa: Il principale della casa. d'opera; Capolavoro, Capo d'opera: Lavoro insigne, perfettissimo.

de roba; Capo di roba: come merce o simile.

Un

oggetto qualunque,

de toa; Capo di tavola: Il luogo pi degno della mensa, ed anche La persona che in esso siede. d'un parilo; Capiparte o Capoparte: Capo di
qualche partito o fazione.

A
ha

pi parli della tesa rivolte all'ins. chi ha testa no ghe manca cappello;

per cappo; Capo per capo o


Distinlamente,

capo per capo, V.

chi

cosa per cosa.


di linea

testa non manca cappello. Prov. che significa Chi ha cervello in capo si sa approvecciare. S Ainigo de cappello; Amico di cappello, dicesi di Persona con cui non si ha intrinseca amicizia, ma si saluta per semplice conoscenza.

A cappo; A capo, A capo Da cappo ; Da capo. Posto


cipio.

cappa.

avverb. vale

Da prin-

Da
sino

capp'a p; Da capo
a' piedi. al

a pie,

Da capo

Posto avverb.

Dal capo al pie. vale Dal capo

Appende

5 cappello; Appendere

il

cappello, di-

pie della persona.

avendo poche sostanze prende in moglie una donna ricca. S Canti dd cappello Punte V. Canto. $ Cian do cappello ; Fondo o Cucuzzolo : La parie
cesi nell'uso di Chi

bon cappo d'anno; Dare il buon capo d'anno, vale Augurare felicit nel principio del5
l'anno nuovo.

se da cappo; Esser da capo o da principio:

superiore del cappello, sia essa piana ossia convessa.

Fd

cappello; Far cappello. T. mar. Abboccare,


:

Capovolgersi, Rovesciarsi
laterale e

Una

nave, e specialm.
forte

una lancia fa cappello, allorch per vento


troppe vele
s'

Ricominciare a far checchessia. Squaddr da capp' a p; Squadrare da capo a' piedi, figur. vale Squadrar bieco. Guardar alcuno in atteggiamento di severit e di minaccia. Torna da cappo; Farsi da capo. Ricominciare.
S

inchina
si

tanto

su d' un

Tra cappo

e collo ;

Tra capo

e collo

Accompa-

fianco che beve, abbocca e

rovescia.

Fda do

cappello; Tesa o Vento: Quella falda


intorno alla base della
lo pi

Oappolbancia
alla

del cappello che unita


fascia e fa solecchio.

Foddra dB cappello; Fodera: Tessuto per


di sela,
pello.

Cappocaecia caccia. lendenle Oappocannon


mar.
Ufliziale di
l'artiglieria

gnato col V. Dare, vale Colpire senza discrezione. V. Cappomxica. s. m. Capocaccia: 11 sopranT. s. m. Capocannoniere. marina che comanda sopra lulla

con cui

si

copre

internamente

il

cap-

d'un vascello.
s.

S Levdse cappello; Levarsi


di

il

cappello, vale Trarlo

Oappoclxu.g-0
cuoco
aftri.

capo in segno

di saluto

o di riverenza; altrim.
il

in

una casa o
s.

trattoria,

m. Capocuoco Il primo dove ne siano degli


:

Scappellarsi.

S Mettise S cappello ; flettersi


pellarsi.

cappello, Incap-

OappocflFa
la

m. Capocoffa. T. mar. E un
si

bass'uflciale o gabbiere anziano, al quale affidala

S Tegn S cappello in man; Slare a capo scoperto, Stare in zucca. S Teslea d cappello; Fascia: Il corpo del cappello, tranne la tesa e il cucuzzolo.

direzione de' servizi che


s.

eseguiscono in cofTa.

Oappocomico

Oappelln
n

s.

m. Cappellone. Accresc.

di

Cap-

Oappoconvog-lio
nave da guerra ed anche
caricala
di

m. Capocomico: Capo o Direttore d'una compagnia di commedianti: altrim. Capocommedianle. s. m. T. mar in. la
talvolta mercantile, in-

pello: Cappello grande.

Cappelloni

al piar.,

chiamvansi cos per ischerzo

dirigere,

scortare

proleggere

un

da qoj

Gesuiti, dal loro cappello grande.

convoglio,

GAP

GAP

183

Oa.ppo de
famiglia.

ca<sa<;

Capofamiglia: Capo di
il

Cappo de lista.; Capolista: Colui una segnalo primo nome Oappostorno m. Capostorno. T. veter. monofalangi che manifesta ne' caMalattia Oappo d'opera; Capolavoro: Lavoro percui

che dirge i movimenti dei viaggiatori e delle merci a grande e piccola velocit nelle stazioni
ferroviarie.
s.

il

in

lisla.

dei

si

fellissimo. Dicesi

nell'uso anche Capo d'opera,

ma

un francesismo da non imitarsi.

OappolUtobrica
Oappofila
della
s.

s. m. Capofabbrica: Quegli che sopraintende o soprasla agli altri operai di qcalche fabbrica od oflicina.

con decisi sintomi di vertigine, ora con accessi furiosi, ora con coma. L'animale che n' colpito spingo quasi sempre la testa contro la mangiatoia contro il muro.
valli

Oappotairilo
solfufliziale che in

m. Capofila:

II

primo
di

della

fila,

Tamburino maggiore.

e dicesi propriam. de' solda'i schierali; e in iMarin.

m. Tamburo maggiore, milit. Titolo di Quel un reggimento di fanteria am-w


s.

T.

Nave che naviga a capo


s.

allre

disposte

in

fila.

Oappolug-o
pale,

m. Capoluogo: Luogo princis.

maestra e guida tutti i tamburini di esso, precedendoli nelle marce, e ordinando loro le varie batiule che hanno a fare, secondo ne riceve l'ordine od
il

Oappo meistro
ricevuti
gli

ma

dicesi

propr. delle provincie e dislrclti.

m. Capomaestro, Capoalle

Oappotimon
Bnss'ufficiale
al

segno da chi comanda. s. m. Capotimoniere. T. mar.


incaricato di lutto ci ch' relativo

maslro: Soprainlendente

fabbriche,
li

il

quale,

ordini dall'architello,

molle, per
esecuzione.

Oappomxica
l'uso.

mezzo

degli

uomini a

lui solloposli, in
s.

m. Capomusica. Voce delsuonatori che accompaColui che dirige


i

Oappotta
sopra
stagione.

timone, alle bussole, ai sognali, alla corsa della nave, ed ai fanali di banda e di posizione. s. f. Cappotta: Specie di mantello, per lo pi di pannolano, che le donne indossano
le altre vesti

OappSn
n

gnano

gli

eserciti nelle loro funzioni.


s.

n^ll'uscire di casa nella fredda

m. Cappone

Gallo castralo, perch

divenga grasso e delicato, Cappono, Pesce cappone. T. ittiol, Scorpcena scropha. Pesce di mare, di color rosso, la cui carne

Cappotto

molto bianca e
w Cappone. T.

dilicata.

il cui filo o pulegge della grua dell'ancora, e dall'altro per quello d'un bozzello facendo arrecavo alla grua slessa ; esso serve ad

marin. Grosso paranco,


le

s. m. Cappotto: Veste da uomo con maniche, bvero, abbottonatura e falde, che pendono per lo pi fino al ginocchio. Cappotto, per Quella sopravveste di panno, per lo pi bigio, della quale si vestono i soldati in tempo

velia passa da un lato per

d'inverno.

per

Una sopravveste o mantello con cappe-

ruccio ad uso de' marinai ed anche de' galeotti,

alzare l'ancora dall'acqua sino alla grua.

de casette; Frinzello: Raccomodatura grossolana fatta coll'ago V. Crastn, Molto.

per lo pi di panno ruvido e grosso, che copre loro la vita e la testa e li difende dal vento e
dalla pioggia,
t)

magro; Cappon magro. Voce

dell'uso. Sorta

di

Poltiniccio, Frinzello V.

Crusln nel 2"

signif.

vivanda gustosissima, che si mangia per insalala, cosidelta perch composta di ingredienti onnina-

D cappotto;
l'avversario

Dar cappotto. T. del giuoco di carte.


tutte le bazze, in guisa

mente magri, cio

biscotto, pesce taglialo a rocchi,

OappSna OappGuadda

Oappna

uova a fette, scorzonera, mosciame, ostriche, gamberi ed altro, ogni cosa disposta suolo per suolo, quindi condila con salsa. V. Accappona. s. f. Cappone in galera. Voce fior. Specie d'insalata, che si fa di biscotto, messo prima a leggermente immollare nell'acqua, e poscia condilo con olio, aceto, sale, alici salate, capperi, mosciame, olive conce ed altro. s. f. Capponaia, Stia: Grande gabbia fatta a cancelli, dove si tengono capponi ed altri polli ad ingrassare $ Mette in cappnea; Mettere in chiusa, in gabbia,
arigusla, funghi sott'olio,
i

che punto; e figurai. Vincere, Superare, Sopravanzare. % Taggi cappotti ; Tagliar le calze o il giubbone. panni addosso a uno, figurai, vale MorTagliar morarne, Dirne male essendo assente.

Vincere in giuocando

non

faccia alcun

Oappovenere
partenente
al

s. m. Capelvenere, Capelvenero, Capovenere, Capello di fontana, Coriandro del pozzo, Adianto, Adianlo nero. T. boi. Adianthum capiUus veneris. Pianticella assai nota, ap-

genere Adianlo e
slilla

alla famiglia delle

Felci, la quale ordinariam. si rinviene ne'

muri dei

pozzi e nelle grotte ove


difese
dalla

l'acqua e che siano

luce

diuretica,

e se

del sole. molto pettorale e ne forma un conosciutissimo si-

in catorbia, alle bujose,

figurai, vale

3Ieltere in

roppo aperiente.

prigione.

Oappoverso
polli

s.

m. Capoverso e Capiverso:

S Tegni in cappdna; Stiare

o capponi, vale Tenerli nella stia e governarli con scello e abbondante becchime, per ingrassarli.
s.

Principio di verso o riga. Verso o riga ricominciala

da capo.
s.
f.

Oappopesso

Oappsselle

pi.

Cappezzelle. T.

mar.
curvi,

m. Capopezzo.

T.

mar. Primo

Alcuni pezzi di legno squadrati, pi o


quali

meno

Oapposquaddra

cannoniere d'un pezzo d'artiglieria. Quegli che punta e dirige la manovra del proprio cannone.

membri
Dimin.

entrano nella composizione delle coste o della nave.


di

s. m. Caposquadra. In Marineria dicesi Quell'uflziale generale che comanda una squadra, un distaccamento, ovv. una divisione di vascelli. - Nella Milizia, Quegli che comanda ad una squadra di soldati, cio ad una

Cappuccetto
Oappix99n.

parte

della
il

compagnia chiamata Squadra; ed


caporale.
s.

s. m. Cappuccetto, Cappuccino. Cappuccio: Piccolo cappuccio. s. m. Cappuccino: Frale d'una delle Regole di S. Francesco. w Cappuccino, Bracciuolo cappuccino, Venez. Gambillo. T. mar. Il bracciuolo principale che unisce
il

propriam.

Oappoistazi^n

m. Capostazione: Quegli

tagliamare

alla

ruota di prua.

In terra, marin. dicesi auche

La mura d'una

184

GAP
%

CAIi

da veja do cappuccino della vela di straglio. Fraschella volante, e volg. Cappuccino. T. stamp. Pezzo di cartoncino con un becchetto praticatovi
vela di straglio: 5fce o cappcciti
strallo; Murale
il

nel centro per uso di tenerlo sospeso,


tagliato

il

quale,

de caprigio ; Far di capriccio. T. dell'arti del. Operare di propria invenzione, senza esempio, ed opposto a Ricavare o Far dal naturale. g Faccia chi fa capricio; Viso geniale, che d nel genio, Viso avvenente, simpatico, che ispira amore,
dis.

Fa

0pp99nii-a

secondo la grandezza d'un vuoto scoperto della forma in torchio, si sovrappone al medesimo appena dato l'inchiostro alla forma, per impedire gli sporchi che possono cagionare 1 margini al foglio che si stampa. s, f. Cappuccina, Cardaminto, Asturzio, Fiore d'asturzio. Fiore chiodo, Fratino, Nasturzio d'India. T. hot. Tropaeolum

g Leva i caprici a nn-a persnn~a ; Scapricciare, Scapriccire: Trre altrui di testa i capricci, e talora Scaponire.

g Levse
priccio,

un capricio;

Scapricciarsi, Scapriccirsf,

mo/us. Pianta rampicante che produce

fiori

grandi,

speronati, di vario colore, odorosi, che in molti

un cauna voglia V. Descapricidse. g Piggid caprigio pe nn-a persnn-a; Incapricciarsi, Incapriccirsi, Invaghirsi: Accendersi d'amore per essa V. Jncapricidse. g Std 5 capricio; Saltar il ticchio, la fantasia, il
Sbizzarrirsi.

Sfogarsi, Sbramarsi: Cavarsi

luoghi servono d'ornamento, ed anche per dar

capriccio.

sapore

alle insalate.

semi

raccolti si
i

conservano

Oapri^ioso add. Capriccioso,


tastico,

Bizzarro, Fan-

nell'aceto e si

Ce n'ha
di alcuni

di

usano come molte variet.


in

capperi (lppanij.

Stravagante, e dicesi propriam. di per-

Oapp9n.n-a
nomi come

add. Cappuccina: Aggiunto

sona. Parlandosi di cose, vale Di forma e figura strana e particolare, fatta come a capriccio.

appresso:

Capriola
salto del

s.

f.

Capriola.

T. cavali. Specie di

Lcitga cappccinn-a; Lattuga cappuccina o cappuccia: Quella che fa il suo cesto in forma si-

cavallo.
s.

Oapsl

mile a quello detto del cavolo.

Razza cappccinn-a; Razza cappuccina \. Razza. Scimia cappccinn-a; Scimmia cappuccina Specie di scimmia, il cui capo, mani e coda sono
:

: Quel picciolissimo fondo del quale spalmato d'una composizione capace d' infiammarsi per effetto della percussione; e che si mette nel luminello dello schioppo, perch battendoci il cane,

m. Cappellotto
il

boccinolo di rame,

di
di

color nero, e
pelo bruno.

il

rimanente del corpo coperto

la

faccia

esplodere.
s.

Oaralbine
CJ m. avv.
Alla cappuc-

m. Carabiniere

Propriam. Soli

Oappix^^iiin-a
cina V.

dato armato di carabina. In

Italia

Carabinieri

cappccinn-a.

sono soldati appartenenti ad un corpo di milizia,


parte a piede e parte a cavallo, destinati a

S Arvn a cappccinn-a; Scuretti V. Arva. S Torta a cappccinn-a; Torta alla cappuccina V. Trta.
S Tovaggia a cappccinn-a; Tovaglia alla puccina V. cappccinn-a.

man-

tener

il

buon ordine ed a vegliare

alla

pubblica

sicurezza. Negli altri Stali chiamansi per lo pi

cap-

Gendarmi.

Oappix99inn-e

Oaralbinn-a
i

Cappuccine: Chiamansi cos Certe monache, le quali osservano alla lettera le Regole di Santa Chiara, siccome Caps. f. pi.

puccini quelle di S. Francesco. Vivono ritiratissime, dedite affatto alla penitenza e alla contemplazione.

Oaralbottin

Oappsso
per

s.

m. Cappuccio, Capperuccio, Cap-

Carabina : Arma da fuoco fucile, che si suole porlare da alcune milizie a cavallo pendente al fianco sinistro da una tracolla di cuojo. s. m. Castello di prua o Castello davanti. T. mar. Parte superiore nelle grosse navi , che da prua termina vicino all'albero di trinchetlo, e ne' bastimenti minori un metro circa
s.
f.

portatile, pi corta del

peruccia, ed anche Scapperuccio,

ma

pochissimo

di

poppavia dalle grue delle ncore e


.

in alcuni

usato: Quella parte d'abito, di cappa o cappotto,


la parte di dietro, con cui si copre il capo per ripararsi dalla pioggia e dal vento. Quello dell'abito de' frati dicesi propriam. Cappuccio e Scapolare; quello de' vetturini, contadini e soldati,

dalle grue

medesime.
s.
f.

Caracolla

Caracollo.
quali,
la

T. milit. Evolu-

zione di soldati a cavallo, i trotto di galoppo voltano


Caracollo, presso

marciando

di

gran

fronte intera a destra

a sinistra tanto nell'avanzarsi che nel ritirarsi.


i>

Capperone
i

e quello con cui


delle

confratelli

cuoprono il capo Compagnie mortuarie per non


si

Cavallerizzi vale Volta in tondo


si fa

essere conosciuti, Cappuccio, Capperuccia, Buffa.

mezzo tondo che biare di mano.

fare al cavallo col

camFar

da

filtra; Calza: Specie di cappuccio di panno,


si

Caracolla
caracolli,

v.

n.

Caracollare.

T. milit.

con cui

filtra
s.

il

vino o

altri

liquori.

Oapri^io

m. Capriccio,

Fantasia, Ghiribizzo,

Caraffa
Vaso

Volteggiare V. Caracolla. s. f. Caraffa, Guastada, ma

meno

usato:

da matto;
A

Bizzarria, Ticchio: Pensiero fantastico.

Cervellaggine: Capriccio strano e pazzo.

A capriccio. Capricciosamente. Posto avv. vale Di sua testa. Di sua invenzione. Secapricio;

corpacciuto con collo stretto e lungo, fondo parimente molto pi stretto del corpo, e per lo pi alquanto concavo, ad uso di tenere
di vetro

acqua; a Firenze dicesi Doccia.

condo detta la fantasia. Amld a capricio; Andar a capriccio, vale Far


checchessia senza giusti motivi, per solo capriccio. S Ave capricio d'nn-a cosa; Aver capriccio di una cosa, o Venir una cosa in capriccio, vale

Carafflnn-a
fetla,

s.

f.

Carafina, Caraffino, Caraf-

Guastadella, Guastadino. Dimin. di Caraffa:

Piccola caraffa.

Caramlbla
giuoco che
si
si

s.

f.

Carambola

Specie
la

di

fa sul bigliardo,

ed havvi

caram-

Averne
S

voglia.

capricio; Far capriccio, Incapricciare, Incapriccire, Invaghire; e talora per ischerzo, Far il bello, il grazioso colle donne.

Fa

la russa. La carambola francese con tre palle, duo delle quali bianche e una rossa, ed ha le stesse leggi dell'altra detta a pallino. La carambola russa, altrim. detta Carolina, si fa

bola francese e
fa

CAR
con cinque palle, due delle quali bianche, una rossa, una turchina o verde, ed una gialla, e tulle queste palle sono prezzate il valore di tanti punti, cos che il giuoco consiste nel mandarle con certe dtermDate leggi nelle buche del bigliardo, e chi primo tante ne manda quante arrivino a quaranta
punti, ai quali d'ordinario
1

CAR

185

In Marineria vate
il

La 24""*

parte,

in cui si

va

la

partita, quegli

Caravana
di
raerie,

con questo nome proprietari indicano l'interesse che ciascuno ha in esso bastimento. Cosi se uno padrone d'un terzo del bastimento, si dice che ci ha olio carati.
divide
e
i

valore del bastimento;

s.

f.

Carovana
si

riesce vincitore.

Levante, e propriam.
ptire Allorch si

dice

Voce venuiaci dal d'Una compagnia

Carambola, dicesi
sul

viene a toc-

mercatanti, viaggiatori o pellegrini, con sal-

care colla propria palla o bilia


bigliardo.
s.
f.

le altre

che sono
cilindrico

che in quella regione per loro maggiore

Oarapig-na
congelare
significa
i

Sorbettiera

Vaso

sicurezza vanno di conserva per terra o per mare ne' luoghi infestali da ladri o da corsali, o pei
deserti; e per similil. d'Ogni altra

di stagno coperchiato, nel quale, circondato di di ghiaccio contenuto in

neve
fanno

compagnia

di

un bigonciuolo,

si

viandanti, condotta da bestie da

soma

e simili.
tal

sorbetti. Dallo spagn.

Garapegna che

Carovana. Chiamavansi gi da noi con


la

nome

Una

particella di qualsivoglia liquore na-

Alcuni individui, nativi di Bergamo, ammessi per


loro buona condotta e fedelt a facchneggiare
sosliluili

turalmente

artifizialmente congelato.
s.

Oax*assa

Broncone: Palo grosso con traversi da capo, che si dicono cornetti o cornicelli, ad uso di sostener le vili ; allrim. Troncone. Dalla voce greca charas, che significa Palo,
f

nel nostro Porlofranco. Oggid furono

dai nostri.

Archibuso, Schioppo. Voce furbesca, e intendesi sempre quello di munizione. And, a canta in scinn'tra carassa; Appigliarsi

Ave fato e so carovane; Aver fallo le sue carovane, dicesi figurai, di Persona che abbia fatto delle scappatelle, che abbia commesso qualche errore nella sua giovinezza.

Fu a carovana;
Far
il

Far

la

carovana, figurai, vale

Caratello

ad altro partito V. And. s. m. Caratello e Carralello Bollicina di varie forme, ma per lo pi lunga e stretta, ad uso di tener vino e liquori.
:

noviziato. Prender pratica in checchessia.


s.

Cartoon

Carattere

s.

e particolare, per cui

m. Carattere: Qualit propria una cosa distinguesi essen-

zialmente da un'altra.
n

Stampatori lerm. gener. che comprende le differenti specie di lettere che si usano per istampare libri. Ce n' di pi sorte. corsivo; Carattere corsivo, dlcesi dagli Stampai. Quello che simile allo scritto a differenza del
gli

per Presso
caratteri

Carattere, per Indole, Dote, Qualit, Naturale,


Iscrilliira

Modo con

cui

si

formano

Carbone Legno d'albero di boprima che incenerisca, e che serve per riaccendersi ad uso di cucina, fabbriche, ecc.; riacceso, fa gran calore, e non d fiamma n fumo. w Carbonaia: Carcere oscuro ed angusto: Lhan misso a-o carbon; L'hanno messo alla carbonaia. de pria; Carbon fossile o Carbone di terra: Mara.
:

sco, arso e spento

nello scrivere.

teria infiammabile che si trova nelle viscere della

e che composta di terra, di pietra, di bitume e di zolfo. Si estrae dalle cave, produce un calore vivissimo e che lungamente conserva; ed molto usato per le fucine e per le macterra,

tondo. Esso chiamasi


di testo,

pure Carattere italiano, perch d'origine ilaliana, e serve per le citazioni


di lingua straniera, ecc.

chine a vapore. dce; Carbon dolce: Carbone di legna dolce, cio tenera e leggera, come di pioppo, d'ontano, di salcio.
forte; Carbone forte
d'altra quercia.
:

Carbone

fatto di legna

dura

tondo; Carattere tondo: Quello che comunem. si adopera nella stampa. S Avei un bello carattere; Aver un bel carallere, vale Aver buona mano di scrivere. un bn carattere; Aver un buon carattere, figurai, vale Esser di buon naturale.

e pesante, per es. di rovere, di cerro, di leccio

Commedia di carattere; Commedia di carattere V. Commedia. % se in carattere; Essere io carattere, vale Serbare il costume. % Ommo de carattere; Uomo di carattere, vale Uomo di conto, di garbo, d'onore o di riputazione. Il sensa carattere; Uomo senza carattere, Uomo da bosco o da riviera, Tecomeco.
S

de carbon V. questo modo alla sua sede alfabetica. **g Caga in t carbon V. Caga. g Cantinn-a d carbon; Carbonaia: Stanza ove si conserva il carbone ad uso di cucina. S Canto do carbon; Buca del carbone V. Canto. g Mcco de carbon; Fumaiolo, e pi comunem.

A meza

Fumacchio: Legnuzzo o Carbone malcotlo, che, per non essere interamente affocalo, manda fumo.
g
l'

comme

o carbon de nissua,s'5
il

n brxa

5 tenze;

Caratterista
comunem.
si

s. ra.

Caratlerisla:

Nome

che
le

Carlbncio
agli

carbone che scolla o tinge, dicesi proverb. di Chi per ogni lato fa male altrui. s. m. Carbonchio : Rubino giunto
estremi gradi di eccellenza e di perfezione;

come

tra'

Comici a Chi

sostiene

parti facete.

Caratterizza

risplende maravigliosamente
v. a. Caratterizzare
:

come carbone

acceso;

Dare o

allrim. Carbone.

Far conoscere il carattere o la qualit d'una persona d'una cosa. Qualificare.

n Carbonchio, Carbone: Specie di Agnolo o di cic-

Caratto
2i
lit

cione maligno e pestilenziale, detto cos dall'essere infocato e rosso a gaisa di carbone acceso.
n

Carato. T. oref. Ciascuna delle parti eguali, in cui si suppone divisa la quas.

m.

Carbone, Volpe e corrottam. Golpe, Filiggines


Sorta di malore nelle biade, per cui divengonq

pi pura d'un'oncia d'oro. Carato, per Un peso di quattro grani, con cui i gioiellieri pesano le perle, i diamanti e le pietre
preziose.

marce e
che
fa,

Carlbn

vanno in polvere. m. Carbonaio e Carboniere : Colui vende o porla il carbone. - Facchino (/


se ne
s.

186

CAR

CAR
mento non ricoperto
dal

Oarlbna
dove
si

carbone dlces propriam. Quegli che porla il carbone a domicilio. s. f. Carbonaia: Propriam. La buca
fa
il

fasciame, o prima eh",

questo vi sia applicato e dopo che dallo slesso siasi staccalo; ed in senso dispregiativo anche

carbone.

Carbonaia, per M

La stanza

in

cui

si

tiene

il

car-

**%

Un vecchio

e cattivo bastimento.

bone ad uso di cucina V. Cantinn-a d carbn. per La femmina del carbonaio. Carbonara. T. mar. Si d volgarm. questo nome alla Vela di straglio di mezzana.

(/5/)oWa/ro; Catriosso: Ossatura del cassero dei d'altri uccellami scussa di carne. polli
Lasciarvi
la vita.

"g Lascighe a carcassa;

Morire.

Modo

basso.

Schiss a carcassa a un; Picchiar uno,


barlo, Percuoterlo, Dargli delle busse.

Zombasso.

C'artonig-g'ia

s.

f.

Carbonigia, Carbonella,

Modo

Carbonina, Brusta: Carbone minuto. - Brace diconsi 1 carboni di legne minuti spenti che, crivellati per separarli dalla cenere, servono per
riaccendersi ne' bracieri.

Oair9
Il

s.

m. Carceriere,
s.
f.

e nel

femm. Carceriera:

La custode

delle irceri.

Orcoa
Calcele.
in

Calcola,

e per lo pi n?l plurale


regoli appiccati con fu-

T. tessit.
del

Ceni

Oa>x*1>oxLzz&
corpo come
il

V. a.

Carbonizzare: Ridurre un
s.

nicelle a' lacci

pettina,

per cui passa


i

la

tela,

carbone, abbrucian:iolo.
f.

sui

quali

il

tessitore

tiene

piedi, e ora ab-

Oci'X'l^iizzaziii

Carbonizzazione:

bassando l'uno, ora aliando


fila

l'altro,

apre e serra

le

Carca.

L'operazione per cui un corpo vien ridotto in carbone. Trasformazione d'una materia vegetale od animale in carbone. Moltitudine di popolo stretto s. f. Calca
:

della tela

e formane

il

panno.

Calcola,

per similit. dicesi da vari arteHci Quella

parte dei loro arnesi o ingegni, che mossa col piede, fa lo slesso effetto delle calcele de'lessitoii.

insieme

altrim.

Folla

Folta

Serra

Stretta

Oarca
cello

Pressa, Ressa.

Oarcola Oarcolo

V. Calca.
s.
f.

Oarcalbag-g-i

Succiacapre, Nottolone,

Oarclsen Oard-senn-a
rosso e
le
ali

V. Calcola. V. Clcolo. V. Curdcenn-a.


s. f.

Cardellino. T. ornil. Frin-

Fottivento, Pis. JNotlolo, Sen. Piattaione, Bologn.

gilla carduelis. Ucccllelto appartenente all'ordine

Calcabotto. T. ornit.

Caprimulgus europceus. Uc-

de' Passeri e al genere Fringuello, che ha

il

capo

notturno dell'ordine de' Passeri, che ha il becco nero, le penne superiori cenerine o ceciate, screziate di nero, le inferiori o bianco-cenerine o
bianco-ceciate
farfalle,
,
i

chiazzale di giallo e nero, e canta dolcissimamente; altrim. Calderine, Calderello,

Calderugio, Cardelletlo, Cardello, Carderello, Carderugio.


/ crovi
agnelli.

piedi scuro-carnicini.

Cibasi di

di scarafaggi e d'altri insetti che volano

passeggiano di notte.

uccello di passo; d'in-

verno
S

sia in

Africa,
s.
f.

d'estate in Europa.

Oareag-na
D
Quando

Scalcagnata.

Voce

dell'uso.

de carcagnw; Scalcagnare, dicesi propriam.


nell'andar indietro a

Oard-inale
n

n fan cardcenn-e; Il lupo non caca Di vacca non nasce corvo, 11 mal corvo fa mal corvo. Prov. che significa Dalle cose tristi non nascon le buone. s. m. Cardinale: Titolo di dignit
notissimo nella Chiesa callolica. Cardinale, per Una specie d'uccello americano,

uno se

gli

pone

il

piede sulle calcagna.

Oarcag-nu.
Tacco V. Tacco
w
laterale e di

s.

m.

Calcagno, Calcagnino,
:

appartenente

al

genere Lossia ed all'ordine dei

nel

1" significato.

Passeri, cos detto dal color rosso delle sue

penne

Quartiere, e se in due pezzi, Quartieri


dietro delle scarpe.

L parte

(Loxia cardinalis).
Cardinala
niche,
:

Specie di mantellelta lunga senza

ma-

Calcagnuolo.

T.

mar. Quella parte


poppa, che
il

esterna ed in-

feriore della ruota di

ottuso e serve a far che

fa un angolo timone non esca dai


il

Oreg-a
n

che portan le donne sopra la roba. S Cappello da cardinale V. Cappello. s. f. Carica, Uffizio, Impiego, Posto:

propri agugliotli quando

la

chiglia tocca

fondo;
i

Cura di fare o amministrare checchessia,


Carica, per Carico, Peso che aggrava alcuna cosa: / (anzi i ho missi in crega; I funghi gli ho

od anche ad impedire, in un porto, che e le catene non entrino fra il timone e il


di

cavi
dritto

poppa.
s.

Oarcag-no

m. Calcagno,

al plur.

Calcagni,

Il

Calcagna e Calcagne: Parte deretana de' pie, cos chiamata perch quella che calca il suolo.

messi in carica. per Quella munizione che s mette nelle armi da fuoco per far colpo, ed anche La misura che

la

da scarpa; Quartiere V. sopra Carcagnu

nel

contiene.

Nella Blilizia dicesi

II

movimento

dell'eser-

2 significato. da chiggia ; Calcagno della chiglia. T. mac. La estremit posteriore della chiglia, nella quale la ruota di poppa assicurata a incastro ed a maschio, e che termina obbliquamente o

cilo contro l'inimico per affrontarlo, assalirlo, ecc.

Passo de crega; Tasso

di carica. T. milit.

Quel

ad angolo

Oarg-a

passo acceleralo anzi che no, che usa un'armata quando va per incontrare o assalire il nemico. s. f. Sedia, e pi comunem. Seggiola :

acuto abbasso.

Arnese a pi fogge, ordinariam. su quattro gambe,


per sedervi sopra, n Semicupio V. M'zo bagno nella voce Bagno. chi scrdsce; Seggiola che sgrigiola, che sgricchiola che scricchiola : Seggiola che adoperata o smossa

S Assettse in sce car cagne; Sedersi sulle calcagna, Porsi Star coccoloni, Accoccolarsi.
S

Mostra

carcagne; Mostrare

il

calcagno o
,

le

calcagna, Voltar le calcagna, Calcagnare vale Darsi in fuga. Fuggire.

figurat.

OaiTcassa

s.

f.

Propriam. Tutte le nute insieme da nervi e scusse di carne. M Carcassa e Carcame, in Marin. djcesi Un basti-

Carcassa, Carcame, Arcarne: ossa d'un animale morto, te-

rende un suono molesto. co-a macchinetta; Seggiola meccanica V. Caregn co-e rue nella voce Caregn. da bragce; Sedia a bracciuoli Quella che ha gli appoggi per le braccia,
:

CAR

CAB

187

da ceg;
giola che

Seggiola a libriccino o a ccassc: Segsi

piega.
il

da parto; Tredella: Arnese sopra


sano
le

quale

si

po-

donne quando partoriscono.


i

do
le

jorl

viarutli; Seggetta: Seggiola con due

l'orsa, ecc.; Caricar l'orza o slmile, dicesl dai marinai per Tesare, Stringere. 6 nemigo; Caricar il nemico. T. milit. Dicesl dell'Urlarlo o dell'Andargli contro con gran forza. stumago ; Caricar lo stomaco, vale Riempirlo

stanghe sa cui

si portano gli ammalati, od anche persone sane per luoghi disastrosi.

soverchiamente.
<ro;)yo; Sopraccaricare, Sopraggravare,
tift

de pasgia; Seggiola di paglia: Seggiola, il cui piano ha l' impagliatura di sala, che anche chia-

in

Opprimere. bastimento; Caricare un bastimento: Portare un bastimento delle mercanzie o effetti e did'alcuna cosa,

miamo

Paglia.
:

sporli nello stesso.

dcscavggi; Seggiola spcrniata o sfilata Seggiola pernii o stecchi lenteggiano, o son rolli od i cui
asciti fuori.

un d'nn-a cosa; Caricare uno

vale Dargliene soverchiamente. un de villane, de legna;, ecc.; Caricar uno di villanie, di bastonale o simili, vale Ingiuriarlo

descU; Seggiola

scollata: Seggiola, le cui parti,


si

molto.
Pittori

sono staccale. imbUa; Seggiola imbottita: Quella, il cui piano (stloj e talora anche la spalliera sono imbottiti di crino, di lana, capecchio MvioJ o simile,
ch'erano incollate insieme,
ricoperti
di
stoffa.

Dargli molte bastonale, ecc.

nritrceto; Caricare un

ritrailo,

dicono

dell'Accrescere in esso, o in meglio o in peggio,

qualche parte della persona ritratta. vento 5 crega e veje; Il venlo carica
T.

le vele.

ranga ;

Seggiola zoppa

Seggiola che ha qualche

mar. Dicesi quando

il

vento

soffia

con gran

piede pi corto degli altri. sconqiiasci ; Seggiola scommessa: Quella! cui


pezzi,

forza e gonfia molto le vele.

S Caregsc n. p. Caricarsi, Aggravarsi


dicesi anche Far culaja.

e dello del
in

come che

sia,

son disaniti.
n

Tempo, Abbuiarsi, Rannuvolarsi; che

m.
la

b.

stroscia; Seggiola rotta. Bsigdse in sci carga; Dondolarsi o Bilicarsi


sulla seggiola.

a cnscensa d'nn-a cosa;

Caricarsi

co-

S Legnetti da carga; Traverse, Mazze: Regoletti stecche che sono al disotto della cartella Cspal-

Oareg-ad-
stimento.

?cenza d'alcuna cosa, vale Doverne dar conto a Dio. s. m. Caricatore : Quegli che fa
caricare mercanzie per suo conto sopra un ba-

linn-aj nella spalliera, e Ira gamba e gamba sotto piano della seggiola. Le mazze sottili e veril ticali che meltonsi nella spalliera di alcune seggiole, diconsi

Oareg'alaze
simo vino.

s.

m. Sangioghello: Sorla d'uva,

aspra a mangiare,

ma
s.

sugosa e che di pienis-

Pinoli.

S Stto

da carga; Piano o Sedere: Quella


cui si siede.

parte

Oareg-aniento
allro
;

m. Caricamento: L'opeo mer-

della seggiola su

Se

il

piano im-

razione che consiste a caricare un bastimento o

paglialo, i Fiorent. lo dicono Impagliatura. S Spalla da carga; Spalliera: Quella parte della seggiola a cui s" appoggiano le spalle. Se la spalliera vuota, dicesi Spalliera aperta; se non

ed anche La

lolaiil degli oggelli

canzie che
signific.

compongono un

carico, che in questo


carico. In term.

dicesi anche Carico.


di

Caregr
Oareg-

ha apertura, ma tutta di legno, o imbottita, Spalliera piena. S Tea da carga; Intelajalara V. Tea. s. ra. Seggiolaio: Colui che fa o vende seggiole, Colui che semplicem. le impaglia. v. a. Caricare: Porre carico sopra a persona o animale o cosa per reggerlo e portare. " Caricare, per Pesar troppo. Aggravare: Questo peizo 5 ve careghi troppo; Questo peso vi caricher troppo.
"

Ddse caregamento; Darsi

finanza vale Darsi debito. Obbligarsi, Rendersi rispoDsabile d'una somma riscossa, Costituirsene

mallevadore, Farne debito proprio.

Oareg-ascotte
al

s.

m. Caricascolle. T. mar.

Imbroglio delle scotte d'una vela. Fune attaccala alle bugne d'una vela e che serve ad alzarle sino

pennone.
s; f.

Oareg-ata
n

Caricatura, Affettazione: At-

titudine affettala. Attillatezza studiata,

d'armi da fuoco, vale Porre in esse la polvere, la palla, i pallini o la munizione necessaria per fare il colpo.

Parlando

di

Caricatura, per Rappresentazione in figura d'una

In Marin. dicesi L'azione di calare abbasso


straglio

od un fiocco; in generale Alare e Tirare con forza. M Burlare, Voler la burla, la baja, Scherzare; e tadi

una vela sinonimo

pi persone con atteggiamenti ridicoli e con sembianze alterale e contraffalle si, ma che serbano la somiglianza, acciocch la persona messa in caricatura possa esser riconosciuta da talli ; il che si fa col proposito di mettere altrui in beffe.
Beffa, Soia, Dileggio, Dileggiamento, Coglionatura,

Minchionalura e simili.
S

Canzonare, Cuculiare, Dileggiare, Minchionare V. 3findonna. o dose; Caricar nel discorso, figurai, vale Aclora attivam. Corbellare,

nn-a caregata; una caricatura, dicesl cai modi diano nell'esagerato o nell'affettato; ed anche d'Uomo o Donna di grave
l'

di Persona,

crescere in parlando una cosa di pi di quello che veramente sia nell' esser suo.

et, che, a forza di lisciarsi, tingersi


si

capelli, ecc.,

crede parer pi giovane, e invece pare pi

memia;

Caricar
la

la

memoria, vale

Affaticarla

ridicola e schifosa.

a pippa; Empier a rinfza; Caricar cassa V. rinfza. de co; Caricare Aggravar e cose; Caricar cose grande, Esagepipa.

troppo.

Careg-lxetta
i

di colore,

vale Colorire assai.

di

colore.
le

s. f. Seggiolina, Seggiolino : Dimin, di Seggiola: Piccola seggiola per islarvi sebambini ; ed anche per Quella piccola o duti bassa seggiola a bracciuoli con foro in mezzo ad uso di tenervi seduti un pezzo i bambini, per-

in

vale

ch facciano poi

loro agi

in

sottoposto vaso;

rarle, Amplificarle

soprammodo.

aHrim. Seggettina, Predellina.

188
% Porta
line

CAR
in carcghetta d'u; Portar uno a predela predellucce,
si

CAR

Oarleva
d

dice

Quando

due, intrec-

ciale fra loro le mani,


Si

portano un terzo che vi mette sopra a sedere.


s.

s. m. Carnevale e Carnovale: Quel che precede il primo giorno di quaresima ; ed anche Tutti quei giorni precedenti al giorno di carnevale, ne' quali si d bel tempo; antic. Car-

Oareg-Hiii
di Seggiola:
di

m. Seggiolino, Seggiolina. Dim,

nasciale, Carnesciale,

Carnassale.

Piccola seggiola, e dicosi per lo pi

Baccano, Chiasso, Bordello, figurai, vale

Remore,

Seggiola da bambini^ e col piano allo e piano

per sedere a mensa.


Soja
di
:

Fracasso che risulta dallo scherzare sconciamente, onde: Fd 5 carlevd; Far baccano, Far chiasso,
Baccheggiare.
S

Specie d'addiazione mescolala con alquanto

beiia.

d careghin; Dar la soja, SojarPj Dar l'unguento, Dar la monna, la quadra, la giarda. Beffare,

Fd carlevd; Carnevaleggiare Carnovaleggiare, Far carnevale: Far gozzoviglia, Darsi a' diletti,
,

Passar allegramente

il

tempo

di

carnovale

antic.

Adulare beffando. Oii'eg-o s. m. Carico: Quel peso che si pone addosso o sopra a quel che si carica; Caricamento, e poetic. Carco. .M Carico, per Tutta la roba di che si carica un
Dileggiare e simili
:

Carnascidlare, Carncscialare, Far carnesciale.


S u

Fd carlevd d'nn-a Cosa;


Rovinarla, Mandarla a

Sciuparla, Guastarla,

bastimento.
M

B
il

Metaf. vale Peso, Cura, Pensiero:

l'ha 5

6 carlevd d'nn-a pcrsnn-a; Farne il zimAbburattar uno, dicesi figurai, il trastullo. del Prendersene trastullo, aggirandolo con parole, e con mandarlo ora a casa a questo, ora a casa a
bello,

male,

carego da fumiggia; Ila il carico della famiglia. Pure melaf. per Obbligo, Condizione onerosa : azzunzcighe o crego de tusce; E aggiungete
ti

quell'altro,

che anche

si

dice

Mandar da Erode
di

a Pilato.

Oarlin
%

s.

m. Carlino: Sorta

moneta napocentesimi.

Carico delle imposte.

letana, che valeva circa quaranta

per Danno, Scapito, Pregiudizio, Aggravio o

simile: Tlio
carico.

va a carego

mw;

Tutto va a mio

o resto do cariin; Dare il resto del carlino, vale Dire o Fare altrui ci che si lasciato di
fare o di dire in altra occasione, e simili locuzioni.

Dd

S Fase crego d'nn-a cosa; Darsi carico, Darsi cura, pensiero. Addossarsi, Prender sopra di s.

OarlOnn-a fJ; Alla carlona

O,reg"o
bili,

Oarma
Il

V.

carlnn-a.

s.

f.

Calma: Pace, Tranquillit, Quiete

add. Carico,

Caricato

Che aggra-

dell'animo.

vato da peso.
M Carico, metaf. dicesi di Varie cose,
d'aCfari,

come

di

defi-

di peccati,

di dolori, d'anni, di

Oarm
lare,

Quando

Calma, per Bonaccia, Tranquillit di mare, e dicesi la sua superficie comparisce affatto piana. v. a. Calmare, Abbonacciare, Tranquil-

gliuoli,

ecc.

de co; Carico di colore, vale Colorito assai. stumago crego; Aver lo stomaco caS Ave rico, cio Aggravato di cibo. Tempo crego ; Tempo nero. Tempo carico, dicesi allora che L'aria oscuratasi minaccia una
vicina procella.
s.

Carmdse
serenarsi

Sedare, Appaciare, Pacificare. n. p. Calmarsi, Abbonacciarsi, dicesi

propriam. del mare; e figurai. Pacificarsi, RasPlacarsi , Appaciarsi : Deporre lo sde,


gno,
la

collera.

Il

Oareg-on

m. Seggiolone. Accresc.
lo

di

Seg-

Oarmo add. Oarmo


cos
s.

Parlandosi di dolori, di febbre, d'alterazioni d'umori, vale Mitigarsi, Diminuirsi, Scemare, Cessare.
Tranquillo, Queto, Placido, Pacalo,
;

giola: Gran seggiola, e per


ciuoli

pi intendesi Quella

dicesi di persona

e parlando di

Mare

Acque

a bracciuoli, che anche diccsi Seggiolone a brac-

(Caregon da bracce).

correnti e simili, vale In riposo. In bonaccia, opposto di Sconvolto, Agitalo.

co-e rne; Seggiola meccanica, Seggiolone meccanico: Seggiolone a bracciuoli, sostenuto di dietro

m. Carmine;

Istituto de' Carmelitani,

detto dal Jlonte Carmelo nella Siria, dove

da una ruota matta, cio che si pu volgere in ogni verso, e lateralmente da due grandi ruote che si fan girare colle mani da chi vi siede sopra. da bracge; Bajone, Burlone, Berteggiatone, ecc., dicesi figurai. d'Uomo che burla volentieri.

1182 ebbe origine: A Madonna do Carmo; La 3Iadonna del Carmine.


nel

Oarmccos. m. Calmucco:
cie di

Nome

d'una spe-

panno lano con lungo pelo, che perci da molti anche chiamato Pelone. Ve n'ha de' lisci
e de' rigati d'ogni colore V. Pelsso.
s.
f.

Oareg-xi

p. pass. Caricato, Carico, poet. Carco V. Caregd. Caricato, per Affettato, Esagerato, Soverchiamente t'ha nti' andata troppo caregd; ricercato: Ha un'andatura troppo caricata.
s.
f.

Oarnassa qualunque; altrim. Oarnaxn

Carname: Quantit
Carnaccia.

di

carne

s. f.

Carnagione: Colore dell'abito

esterno del corpo umano, e specialmente dicesi


del colorito del volto.

Oareg-ssa
Oax'ezz
M Rotaja:
le
Il

Seggiolaccia.

Peggior.

di

Seggiola: Seggiola guasta, malfalla e simili.


s. f.

Oarne
Il

s. f.

Carne: Quella sostanza molle e san-

Carreggiata

La larghezza d'una

carrozza, d'un carro e simili tra ruota e ruota.


solco o laffossalura che fanno in terra
ruote.
di

guigna che tra la pelle e l'ossa dell'animale. Carne, per Corpo morto degli animali ammazzati dal beccajo, e venduto dal medesimo a ritaglio per

^ Andd fud de carezzd; Uscir


minato,

carreggiata.

Il

Uscir della pesta, del solco, del segno, del sefigurai, vale Uscir di proposito o fuor di materia; e talora Uscir de' gangheri, de' limiti. |I?a>x>ise n. p. Cariare e Cariarsi : Generar carie

accomodd; Carne accomodala, batta; Carne o


Il

Figurai, per Carnalit, Lussuria, Libidine: / stimoli da carne; Gli stimoli della carne.

camangiare.

acconciala.

co-i uve, articiocche, ecc.; Piccaliglio.


battuta
frollala:

Quella che fu
il

o Diventar
le

carioso, e diccsi propriam. delle ossa

battuta sul tagliere o altrove per farle perdere


tiglio. Si noti

dei denti V.

Camod.

per che pi comunem. in Toscana

GkU
per

ktt

Carne battuta intenJcsi Carne laglinzzala minutamente col coltello o colla mezzaluna. chi spassa; Carne stracca: Carne che puzza. con l'erba; Carne che sa di mucido. da tid co-i denti; Carne tirante: Quella cho, co-

S Mette troppa carne a-o fugo; Mettere o Porre troppa carne al fuoco, vie Imprendere troppe cose a un tratto.

munque cedevole
denti,
rfe

si

in ogni verso, resiste sotto ha a tirare per ispiccarne il boccone,

bu; Carne di manzo. - Manzo non Bue dicono i Tose, parlando di Bue da macello. de porco; Carne di porco, e or comun. Carne di
majale.

Il

piccolo majaie o porcellino da latte in

lerm. di cucina da' Toscani suole dirsi Porchetta de scllonn a; Carne di giovenca o di manzolla

Giovenca o Manzotla Giovine vacca che non


ha ancora portato.
di

de vacca; Carne di vacca o Vaccina. - La carnr manzo o di vacca dicesi in genere Carne grossa o vecchia. de vitella; Carne di vitella. -Dicosi Vitella 11 giovine animale della sppce bovina, chp, gi divezzato, abbia cominciato a pascersi d'erba CVidicesi

Non ese n carne n pescio; Non essere n carne n pesce, dicesi di Chi in istato d'ambiguit nel'a sua condizione, e che non ha nulla di fermo. IV savei se nn-a cosa a l' carne o pescio ; Non sapere se sia carne o pesce, vale Non aver duna cosa la bench minima cognizione. S Remetlise in carne; Rimettersi in carne, Rincarnare, Rimpolpare, vale Ingrassare, Divenire alquanto complesso. cavoli, S Sarvd carne e coi; Salvar la capra e vale Di due pericoli non incorrere in nessuno, e*danche Far bene a uno senza nocumento dell'altro. S Scottd a carne V. sopra Ingiunchi a carne. $ Tra carne e pelle; In pelle, Pelle pelle. Tra
S
i

polle e

pelle,

In

pelle

pelle.

Posto avverb. vale

In superfcie,

Oarn
nesecca

Poco addentro, Senza profondarsi.

tla da dente);

Vitella

mongna
da

o di

s. m. Carniere, Carniero, Carniera, Carnaiuolo: Sorla di tasca, propria de' cacciatori, per riporvi la preda.

latte se tuttora lattante (Vitella

Itete).

Oarnesa
:

fresca; Carne fresca: Quella che macella!a di poco. Dicesi anche fresca in opposizione di solata conservata col sale.
frolla; Carne frolla e anche Carne trita: Quella

che ha ammollito

il tiglio ed diventata facile a cuocersi e tenera a mangiare. - Carn floscia

s. f. Carne salata, Carne secca, CarLa carne del porco conservata nel sale. S Zgd a carnesd; Fare o Giocare al zimbello o al bersaglio: Giuoco puerile che si fa coll'allaccare una corda ad un muro, ed un de' giuocatori tenerla per un capo con una mano, e coli' altra procurar d'agguantare qualcuno fra gli altri, che

floccida dicesi Quella parte carnosa che age-

Io

percuotono col giubbetto, fazzoletti

pieni di

voimenle cede
carne.

al

latto.

ingiancMa; Carne fermata V.

scilo

Ingianch a

Oamceio

gruppi e simili.
s. m. Carniccio, Limbelluccio, Limbello: Ritagli di pelle fatti da' conciatori, guanlaj e simili, che servono a far la colla, della

marsa; Carne fracida. meza cra; Carne verdemczza,


e cruda.

cio

Tra

colta

perci Colla di limbelluccio.

Cariiecin
malattia.
s.

sd; Carne salata , Carne secca V. Carnesd. scotta V. sopra Carne ingiancha. stalla; Carne stanta: Carne macellata da troppo tempo, contr. di Carne fresca. st5]!pr)sa; Carne lida, dura, tijjliosa Quella carn" che, por essere macellala da pochissimo tempo, ha le fila che non bene si dispaccano, e perci il dente male la pu masticare. A carne nn; A carne ignuda. Posto avverb.
:

s. m. Ccciolo: Escrescenza di carne che nasce sulle ferite o che si forma per

Carnssa pessima Carne Caro m. Carro,


di

f.

Carnaccia. Peggior. di Carne


qualit.

s. al plur. Carri e Carra: Arnese con due ruote e un timone, il qual, tirato da cavalli da buoi, serve a portare pesi, carichi, bagagli, ecc., e talora anche persone. n Carro, per Carraia: Un caro de fen; Un carro,

vale Sopra

la

carne nuda.
peccetto ; Aver poca

A vai tanta carne camme un

carne addosso, vaie Esser magro. Co de carne; Color di carne. Carnicino, dicesi da' Pittori Un corto color rosso dilavato, simile a quello della carne umana j allrim. Incarnatino,

"

prodiera
mala

cio

Una

carraia di fieno.

In lerm.

marm.

dicesi

La parte inferiore e

d'un' antenna.

Dagli aslron. dicesi Quella costellazione fordi sette stelle assai chiare e belle,

non guari

lontana alla tramontana, cos detta perch quattro


di esse son

Scamatino. Diao in carne; Diavolo


scelleratissimo.

poste in figura quadrata a

modo che
il

in carne, dicesi

d'Uomo

un carro, e tre distese nella guisa che

ti-

e coi con un; Esser carne e ugna, pane e cacio con alcuno, Esser due anime in un ncciolo, vale Essergli molto congiunto d'interessi

se carne

mone

allrim. detta Orsa maggiore.


della carrozza
si
:

da carossa ; Carro
de' legnami su cui
della

Il

complesso
si

stabilisce la cassa (scocca)


Il

carrozza e simili.

carro della carrozza

e d'amicizia.

se in carne; Essere in carne, vale Essere alquanto complesso. Fd piggid 5 co a carne; Rosolar la carne: Far clic la carne per forza di fuoco prenda quella crosta che tende al rosso. In carne e in osso; In carne e in ossa. Posto avverb. vale Corporalmente. Ingiunchi a carne ; Fermare la carnej vale Dare ad essa una leggera cottura, perch non vada a male quando si vuoi differire a cucinarla.

divide in Carro di dietro (Caro) e in Carro davanti (Cai-ria o Carretto).

da morti; Carro funebre: Specie


coperto, con cui
si

di carrettone
al

trasportano

morti

cimitero.

da rumenta; Carrettone:

Carrella grande a foggia

d'una gran cassetta, con coperchio a ribalta, posta su due ruote e tirata da una bestia da soma, ad uso di trasportar la scoviglia raccolta nelle strade
dagli spazzatura].

d lordo; Carro del torchio. T.stamp.

QmUx
che

parte del torchio, su cui si pone la forma e

i90

CAR
si

CAK
fa

S ^

per mezzo del manubrio indietro per la tiratura.

correre innanzi e

OafoSsa
ziere:

s.

m. Carrozzaio, e meglio Carrozle

Artefice che fabbrica

carrozze.

trionfale; Carro trionfale: Specie di trono corrente usato ne' trionfi, nelle solenni entrale, ecc. Conde o Guiddd 5 caro; Carreggiare, Guidare
il

Oarossalbile add.
strada o simile.

Carrozzabile: Aggiunto di

Da
s.
f.

polervisi andare in carrozza.

Oax'ossata

carro.

Fd caro; Far il carro. T. mar. Far passare l'antenna da destra a sinistra dell'albero e viceversa. avanti a-i bu; Jleltere il carro S Mette 5 curo innanzi a' buoi. Modo prov. che significa Far innanzi quello che si dovrebbe far dopo. % Ti caro; Tirar la carretta, figurat. vale Stentare,

Oaross
di

Scarrozzata : Lunga gita in carrozza per sol diporto. s. m. Cocchiere: Colui che guida la

carrozza; allrim. Carrozziere,

ma
s.

voce antica

e fuor d'uso, ed usasi oggi soltanto per Artefice

carrozze V. sopra Carossd


s.
f.

m.
per
i

Oarossetta
di

Carrozzella. Dimin. di Car-

rozza: Piccola carrozza;


quelle ch
si

ma

dicesi

lo

pi

Lavorare da mattina a sera per vivere.


s.

OarSg-g-etto
chiasso
vico.

m. Chiassuolo, Chiassetto,

OarossesBZO
di

fanciulli. fanno per divertire s. m. Corso : Rigiro continualo

Chiassolino, Chiassatello, Chiasserello, Vicolo, Vicoiello. Diminu, di Chiasso , di Vico : Piccolo

carrozze
citt.

per altre
della

feste,

ed equipagi:i che, nel carnovale o si fa in alcune determinate vie

OarSg-g-in OarSg'S'io

V. Carggetto. s. m. Chiasso, Vico: Viuzza

Carossiii
stretta,

s. m. Carrozzino, Calesse, Biroccio: Qualunque legno leggiero a due o a quattro ruote. s.


f.

pi

meno

lunga.

Oarotta
di

Carola. T. boi.
le cui radici
si

Daucus carota.

c/oo; Vico cieco: Vico senza riuscita.

Pianta bienne,

fusiformi e carnose,

Donna di triS Connadecor5(;5!o;Ciaromengola, vio, e in Fin. Ciana: Donna dell'infimo volgo, mal educala e di rotte maniere. curggio d Fi 5 no vd drilo in S. Locnso....
Dettato prov. nostro che dicesi quando
si

color rosso o giallo,

adoperano assaissimo
la

nelle cucine. Dicesi pur Carota

sola radice di

questa pianta.

vuol

OarpendL

Carpe

V. Carpi.

dinotate che

Le cose non procedono


si

a dovere,
1

anzi a rovescio di quel che

dovrebbe.

Tose.

Oarpi

direbbero E' vassi

a,

Roma

per Mugello.

CMeJ; Mela carpendola o curiipendola V. Mei. s. m. Carpino, Carpine. T. boi. Carpi' nus etulus. Albero d'alto fusto, il cui legno

Oarog-na
diccsi figurat.

dell'animale gi corrotto e fetente;


sporca,
n

Carogna: Propriam. Cadavere ma da noi e in m. b. di Persona sucida e


f.

buon combustibile.

Oarpi
Oarx'a

v.

a.

Carpire:
Carrata

Pigliare

con
in

violenza e

improvvisamente.
s.
f.
:

massimamente

di

costumi e

di

vita.

Quanto pu

una volta

Talvolta in signif.

meno

ingiurioso dicesi ad

Uomo

portare un carro.

pigro e indolente, che non vuol applicarsi a nulla, e dicesi Carnaccia, Fuggifatica, Scioperone, Spa-

carro; V. questa voce alla sua sede alfabet.


s.

Oarratt
carro o
la

m. Carrettiere: Colui che guida


add. Carreggiabile: Aggiunto
si

il

rapane, Poltrone, Infingardo; ed eziandio ad Uomo buono a niente, Carciofo, Zugo, Babbione, Soro,

carrella.
di

Oarratta
strada, per cui

Marzocco,

ecc.

pu andare con
:

carri.

msche s'attaccan a-e carogne; Le mosche posano sopra le carogne, ovvero Ai cani e ai cavalli magri vanno addosso le mosche. Prov. che primi ad essere significa I meno potenti sono
si
i

Carretta
a

s. f.

Carretta

Specie di piccolo carro


solo,

due ruote, tiralo per lo pi da un cavallo ad uso di portar legnami, calcinacci ed


materie
vili.

altre

puniti.

Oai*og-nata
glioneria, ecc.

s.

f.

Porchera, Corbelleria, Co-

a man; Carriuo'a: Carretta con una ruota a due braccia, che si mena da un uomo spingendola
innanzi, ed utilissima ne' lavori delle fortificazioni
e

Oax*Gliuii-a
assai
fine.

s.

f.

Carolina

Sorta di bordato

dell'agricoltura.

da camion;
artiglieria.

Carrella da cannone, e nell'uso Afsi

Carolina, per
feriore, e

Una

specie di riso di qualit in-

fusto: Quella carretta su cui

posa

il

pezzo di

Oalrossa

che tende al rossiccio. w Nel giuoco del Bigliardo, lo stesso che Carambola russa, che allrim. dicesi Giuoco alla russa V. Carambola Sorta di carro nobile s. f. Carrozza con quattro ruote, lavorato e ornalo finamente, tirato per lo pi da due cavalli, ad uso di portar Uommi a sollazzo e diporto, ed anche per viaggio; allrim. Legno, Cocchio, ma quest'ultima voce in-

Carretta
Carretto

s.

f.

Carrettata

Tanta materia quanta


di

ne contiene una carrella.

Carrettin.

s.

m. Carrellino. Dimin.

Car-

rello: Piccolo carrello.

Dimin. di Carro: s. m. Carrello. Carro piccolo da tirarsi a mano o por trasportar per portar derrate da vendere. roba Carretto. T. batti. Strum. per riquadrar l'oro
battuto.
s.

Il

Oax*osaa

Una carrozza di gala. Carogna, dicesi di Persona in ischerzo e per modo meno inurlano V. Carogna nel 3 significalo. S Andd in carossu; Scarrozzare; Andar in carrozza. s. f. Carroz/.ala Camerata di persone o che che sono portale nella stessa carrozza
dica propriam.
:

Cax'rettn
Carx'iix
s.

m. Carrettone. Accresc.
:

di

Car-

retta: Carretta assai grande.

quattro girelle, ove


cesi Cestino.

m. Carruccio Arnese di legno con bambini perch si mellono imparino a camminare. Se fatto di vinchi, dii

riempiono una carrozza.

Oarossa

Carrozzare, e in Tose. Scarrozzare: Far trottate in carrozza, Andar in carrozza.


v. n.

Carrin da carossa; Carro davanti


carrozza V. Caro.

alla

Farsi portare in carrozza.

Carro

s.

m. Ferro da

Sarti;

Ferro da spianare.

CAR
Dal frane. Carreau. Ferro di cui si servono per ispianare o ragguagliar le costure. V. A-o carrn. s. f. Carta V, Pappe. Carla, parlandosi di Libro o Foglio stampato, dcrsi Ciascuna parte del foglio ripiegato, sulle cui opposte superficie o pu essere stannpata una
i

cAn

19l

sarti

CarTn Carta
pagina.

S Cangia e carte in ta; Scambiare i dadi. Scambiare le carte in mano V. Cangia.


S

glio iu bianco, figurai, vale


l'arbitrio
altrui.
le

carta gianca; Dar carta bianca, Dar foRimetter l'affare nelcarte

S S

D e carte ; Dar
catori.

vale Dispensarle a'giuo-

per

Un

piccolo quadralo
liscio, nel

di

cartone

sottilis-

ti

quale sono stampati da un Iato diversi punti e figure, che diconsi Pali o Semi (Merce); e l'aggregato d'un certo numero

simo e ben

%
n

de carte; Fabbrica Fabbricante de carta; de carte


; Cartajo,

Fabbrica de carta; Cartiera V. Cartea.


di carte

da giuoco.

Cartajo V.

Papped.
le

Colui che fabbrica

carte

di

essi

cliiamasi

Mazzo, per uso di giocare a di-

Nel num. del pi pigliasi anche colletivam. per Certificati necessarii a chiunque viaggia, corai^
passaporto, attestati di buona condotta, carte di

versi giuochi.

da giuoco. S Fd carte; Far le carte. In lerm. di giuoco vale Mescolarle avanti di darle a' giuocatori ; e talora

per metaf. dicesi di Chi pi degli altri ciarla nelle conversazioni, che in questo signif. dicesi anche

Tenere

il

campanello.

sicurezza e simili.

bolla; Carla bollata o da bollo.


d'flp^^e; Cartina d'aghi: Involtino quadrangolare
d caria, per lo pi turchina, nella quale
il

S Mette in carta; Mettere o Porre in caria, vale Mettere in iscritto; dicesi anche Incarteggiare,
fab-

ma voce antica. Mi son carta reale;


quando
rispelli

Io son carta reale,

dicesi

bricante pone qualche

centinaio

allro

deter-

nel cominciar

un discorso
parlar

si

vuol pree senza

minalo numero d'aghi. da navcg; Carla da navigare o nautica, Carla marina: Quella dove sono figurate le coste, gli
scogli,
la
i

venire altrui di volergli

chiaro

umani.
e carte; Scoizar le carte, Batterie
:

Remescid

Me-

profondit dell'acqua, ecc., e per cui


naviganti riconoscono
di
i

scolarle avanti di

darle ai

compagni

di

giuoco.

mezzo

loro viaggi.

musica: Carla preparata con quelle cinque linee nere, dette Rigo, che servono caratteri della musica. a scrivervi sopra
i

de mxica; Carta

S Tegnise e carte a ca; Badare a s, dicesi comunem. A chi vuol censurare altrui, mentr'egli

non immune da

difetti:

Tegnoe e carte a ca;

Biidale a voi stesso.

de ir^ca; Carta di procura, o semplicem. Procura: Scrittura colla quale si d altrui autorit di operare in nome e invece di se medesimo. de puntaiu; Carla di spilli: Foglio ripiegalo pi volle su di s, in cui sono p' filari di spilli. de sicressa; Carla di sicurezza: Certificato che il buon governo rilascia ad un individuo contenente nome e descrizione personale, ecc., onde all' occorrenza possa essere assistilo e protetto
dalla

S Tegni scit e carte; Tener su le carte, in terra, di giuoco vale Tenerle alquanto accostale al petto

per non lasciarne vedere i semi all'avversario. Vortd a carta; Voltar la carta, figurai, vale Mutar
discorso.

Zgd
di

a-e carte ; Giocar

alle carte. Il

giuoco delle

carte fu inventalo dal Grignoarl per divertimento

Carlo VI re di Francia. Zgse nn-a carta; Giocarsi una

carta, figurst.

forza pubblica.
del

vale Tentare un colpo.

d micoo; Carla

carte dicesi Quella che

miracolo: Nel giuoco delle abbisognando al giuocalore, ed essendo rimasta sola nel mazzo, appunto
viene.
paesi e le provincie.

Oart

s. m. Carlolajo: Colui che vende carta a minuto, e pi altre cose a uso dello scrivere, come

penne, inchiostro,
e simili.

ceralacca, ostie, libri bianchi

gli

geografica; Carta geografica: Quella dove sono


figurali
i

S Bttcga da carta; Cartoleria.


S Piggidse 5 7nd do Rsso carta; Pigliarsi gl'itnpacci del Rosso , dicesi proverb. di Chi pigliasi
le

lcida V. sotto Carta trasparente. moneta; Carla moneta o Carla monetata: Quei
biglietti,

brighe che non


s. ra.

gli

toccano.

cui la legge ordina, in

certi casi

d'ur-

Oartalbou

genza, di ricevere in pagamento in luogo di nu-

merario metallico. trasparente; Carla lucida, Carla gelatina: Cerla sorta di carta sottilissima e trasparente che serve
a

lucidare o calcare.

Quartabuono e Carlabono. T. de' legnai. Squadra di legno di pi grandezze, con cui da' legnaiuoli e da altri artieri si segna un angolo semiretlo, cio di iH gradi. n Carlabono. T. de' maestri d'ascia. Squadra a lati mobili come le punte d'un compasso ; essa serve
a pigliare e riportare angoli obliqui sui pezzi di

ve/inn-a; Carta velala: Carla finissima, cos della perch imita la bianchezza e levigatezza della pergamena. Chiamasi anche Carla velina, denominazione pi immediatamente tratta dalla lingua francese, nella quale Vlin vuol dire Cartapecora

costruzione, ci che dicesi


sotto
n

carlaboni V. Dare Piggid i cartaboin. Beccatello: Peduccio che si pone per sostegno di
i

trave, cornice o altro oggetto, ch'esce a dirittura


del piano retto ov' affisso: allrim. Mnsola. Piggid i cartaboin; Dare i carlaboni. T. dei maestri d'ascia. Operazione colla quale i maestri d'ascia, valendosi del carlabono, giungono a tagliare il legname con quelle inclinazioni che

Pergamena. S Carta canta e villan dormi; Carla cauli e villan dorma. Chi ben istrumenla, ben s'addormenta V. Canta verbo. S Alsd e carte; Alzar le carte V. Als. S Ammers e carte; Sceglier le carie V. Ammersd. % Appunta nn-a carta; Puntare una csria , in
lerm. di giuoco vaie Tassarla.

sono indicate dal piano di costruzione.

Oax*tal>xa
T. de' doratori
di
fila

s. f.

Gratlabugia e Grattapugia.

a fuoco. Strumento composlo

d'ottone accomodale insieme a goisa jj

m
'

CkU
colo e Soltil disco d
catenella all'anello

pennellello por pulir le figure o altro IiiVoro di metallo che si vuol dorare a fuoco, o che abbia

logno

legalo con ispago o


e sul quale

d'una chiave,
s.
f.

perduto col tempo

il

primo colore.

l'indicazione del luogo dov'essa apre.

OarfcaTbxin

s. m. Avvivatojo. T. de' dorai. a fuoco. Strum. formato d'una vcrghetla di rame

Cartellinn-a
tella,

Cartellina.

Dimin.

di

Car-

ma

usasi por Io pi nel signif. di Biglietto

simile ad un matitatoio,

ftta

in
il

un

manico

di

da

visita,

legno, che serve ad avvivare rare a fuoco.

lavoro nel do-

Cartello
scritto

o simile. s. m. Cartello:
si

Foglio

stampalo o

che

attacca

ne' luoghi

pi frequentali

Oartapecora Cartapesta
Ommo

V. Curtinn-a.
f.

della citl per dare avviso al pubblico di qual:

s.

Carta pesta e Cartapesta

che cosa,
n

Oartascig-a

Oai*tassa

Oar tatecia
Oar tea
la
s.
f.

Carta macerata con acqua e ridotta liquida, poi gettala nelle forme e rassodata. de cartapesta; Uomo di cartapesta, Pan perduto, Rastiapavimenti, Spulcialctti, Spoiveramura: Uomo da nonnulla. s. f. Carta sugante o succhian'e, Carlasucchia: Quella carta che per essere sottile e senza colla non atta allo scrivere, ma distesa sulla scrittura ne suzza alquanto l'inchiostro. s. f. Cartuccia. T. stamp. Foglio straccio che si ma da al macero. In ogni stamperia si raccolgono le cartucce per trarne profitto. s. f. Cartuccia: Cartoccetto pieno di polvere, con palla o senza, che serve per caricare lo schioppo. - Cartoccio dices Quello che serve per caricare il cannone.
Cartiera; Edilzio ove
si

Cartello, per

Una

scritta

a grosse leltere, al di
il

fuori della bolleiia, per indicare

che

vi si tiene, giuntovi talvolta

il

genere di merce nome del bot-

logajo.

desfdda; Cartello

di disfida o semplic. Cartello:

Cartelln

Lettera di sfida a combattere in duello. % Cantante do cartello; Cantante di cartello, vale Cantante di fama, di grido, eccellente nell'arte sua. s. m. Cartellone. Accresc. d Cartello : Cartello grande, e dicesi propriam. Quello che serve per accennare al pubblico l'opera che va in scena, e il giorno e l'ora in cui si apre il teatro; ed anche Quello col quale s'annunzia al pubblico opere letterarie o scientifiche.

Cartexin
di

s.

m. Carticino. T. stamp. Foglietto

fabbrica

carta:

altri

m. Cartara.
Cartella: Custodia o Coperta cho

stampa, composto ordiuariam. di quattro pagine, che si sostituisce ad un altro gi stampato, per esservi corso degli errori , o por cambiare
alcun punto la materia. Se questo non eccede due pagine, dices Cartuccia. v. n. Carteggiare : Tener corrispondenza di lettere con altrui. s. m. Carteggio : 11 carteggiare, Corrispondenza di lettere con altrui. s. f. Cartapecora, Pergamena: Specie di carta fatta di pelle per lo pi di pecora, a uso di scrivere o altro; dicesi anche Carta di pecora, Cartapccorina, Pergamina. V. Scartoccio. s. m. Cartolaro e Cartolare: Libro di memorie o Cartone da tenervi scritture, fogli, ecc. Cartolili V. A cartolin.
in
le

Cartella
si

s. f.

usa por conservare scritture, disegni o simili;


ragazzi che vanno a scuola ripongono
la

e j;pecia!m. Quella custodia di cartone o di pelle,

dove

quinterni da studio, e che, avendo per lo pi tenuta addosso.


n

tracolla,

Cartezza Cartezzo

Cartella, per Quella cartolina o biglietto, che in alcune feste da ballo a pagamento si paga per

Cartinn-a

poter ballare.
!

por Ognuna di quelle cartelline su cui sono stampati saltuariamente quindici numeri, e colle
quali

da
si

giuoca a tmbola (all'ambo). appendighe i vesti; Gruccia e per lo pi


si

Cartoccio Cartolaio

al

plur.

Grucce: Quegli appiccagnoli di legno che mettono entro gli armadi e vi si appendono
Cartella. Presso gli archib. dicesi Quella

Cartolinn-a

s.

f.

Cartella

Quelle cedole di

dSfuxin;

vestiti.

debito emesse dal Governo o da compagnie di privati, e che han valore di danaro.

piastra d ferro, incastrata nella cassa degli archi-

Cartn
usi
;

busi, pistole e simili, parallelamente alla culatta


della canna, e tenutavi ferma con due vili. Essa serve di sostegno a lutti gli ali ri pozzi dell'ac-

cerati ridotto

stali

m. Cartone: Composto di cenci main foglio grosso che serve por vari ed anche Pi fogli di carta incollati e impauno sull'altro, soppressali, spianali, lisciali e
s.

ciarino Cfttxinj, tre de' quali, lo scodellino (bassinetto),


la

talvolta

lustrati.
al plur.

marl^lina (ciappin) e
altri

il

cane sono

Cartoni

T. pitt. Cos ch'amansi

disegni
di carta

esterni, gli

interni.

di figure falle dal pittore su

grande foglio

% Cartelle d relujo ; Cartelle. T. orkiol. Quei due dischi lamine circolari d'ottone, parallele, le
quali,

grossa per trasportarli poi sulla tela d'un quadro sul muro por dipingerveli a fresco.
Faccia de cartn; Faccia di pallottola, dicesi a Colui che sfrontato e non ha vergogna.

tenute in sesto da quattro colonnini, forci

mano
Nella

che

si

chiama Castello

dell'orinolo.
la

cartella

superiore

fermata

mostra

Cartnetto
1)

(quadrante).

Cartellili s.

m.

Cartellino.

Dimin.

di Cartello:

Piccolo cartello.
n Cartellino, per Un pezzetto di latta o di cartone, su cui stampalo un numero o a'iro sogno, cho

s m. Cartoncino: Specie di cartone pi sottile del cartone comune. pittori Cartonelto. Dimin. di Cartone. Presso vale Modello piccolo di pittura a fresco V. sopra Cartn nel 2" significalo.
i

Carul>l>as. f
rubo
cialo,

contrassegno da chi riceve qualche oggetto da accomodare, da soppressaro o simile,


si

rilascia per

Carruba: Frullo dell'albero CarCarrubbio (Ceratonia siliqua), ed Una

specie di baccello bislungo, spesso, tortuoso, schiace mollo simile a quello delle fave, ma pi lungo e pi schiaccialo; ingrato al gusto mentre verde, ma secco dolcigno ; medicinale perch racchiude una polpa zuccherina, e per lo pi

come
tato

ombrelli, cappelli, pozzotti, ecc., al proprietario del medesimo, acci non gli venga baratn

per Un

nel ritirarlo.

pezzo

di piastra di metallo,

Un

pic-

CAS
i cavalli, asini e mali; altrim. Caruba, Caroba, Carbola. L'albero in Toscana dicesi anche Guainetla dalla forma del suo frullo, molto simile a una piccola guaina. M Nasone, e per ischerz. Nasorre: Gran naso.

CAS

193

se ne abbiadano

% Cangia de casa; Mutare o Cambiar casa, Tramutarsi: Trasferirsi in altra abitazione. S Chi mincidn se ne stagghe a casa; Chi minchione suo danno, Testa di vetro non faccia

Carutoin.
carabina.

V. Carubinn-a.
s.
f.

Oarutoina
s.

Carabinala: Colpo o Tiro di

Chi ha paura di passere non semini pacordovani restino a Levante. Prov. che valgono Chi ben provveduto, non si metta a
a' sassi.

nico,

pericoli.

Oarulbinn-a V. Carabinn-a. Oarzix m. -Carzuolo, Grmolo:

Le

foglie di

S Chi va a casa n se bagna; Chi va o sta a casa non si bagna. Prov. che vale Chi va a suo

dentro congiunte insieme del cesio dell'erbe, come di cavolo, lattuga o simili. da cneva; Garzuolo: La canape pii fine.

cammino, va
S S

sicuro.

Dd

reeatto

a casa;

Rassettar l casa: Metterla

in assetto, in ordine.

d cand; Padellina: Altro


di cristallo,

pialtellino

di

sottil foglia metallica,

amovibile o anche
si

di carta bianca a foggia di foglie crespe, che

sovrappone al piattellino del bucciuolo (bsciolotto) per ornamento o per maggior nellezza del
candelliere.

Di casa, Casereccio: Appartenente alla - Casalingo dicesi di cose e di persone V. Casaengo. S De casa in casa; Di casa in casa. Di porla in
casa, e dicesi soltanto di cosa.

De casa;

porta,

uscio a uscio.

Oasa
di

% Che bn carzu ! Oh il bel mobile ! Oh il bello arnese Che buona lana ! Dicesi figurai, e per disprezzo d'Uomo cattivo e insolente V. Assesto.
!

s.

f.

Casa: Ediflzio di pietre, di mattoni,

legno, a uso di abitarvi.

n Casa, per Appartamento, Abitazione. M per Un'intiera famiglia, cio L'aggregato di tutti coloro che abitano nella stessa casa. n

per Casato, Stirpe, Lignaggio nobile; di casa nobile.

per Patria, Paese, ecc. : Son pardo da casa ch'aveivo chinz'anni; Partii da casa nell'et di quindici anni.

de casa; Donna casalinga: Donna che sta in casa o die bada alla casa; che in qaest^ultimo signif. dicesi pure Buona massaja. S se de casa; Esser di casa, vale Esser famigliare, intrinseco in una casa; e talvolta Esser casalingo, cio Abbadare agli affari di casa. n de casa camme a spassata; Esser di casa pi che la granata, vale Esser famigliarissimo in
S

Donna

l'

de casa

II

pel Guscio che portano seco le testuggini e

de casa e de bttega; Esservi a casa e a bottega, diciamo figurai. d'Alcuno che frequenti spessissimo qualche luogo. % Figgia de casa; Innocentina, Trovalella, Esposta. Chiamansi da noi Quelle giovani che per essere state esposte neonate nella ruota (curioJ dell'ospedale di

una

casa.

le

chiocciole.

Pammatone,
ai

vi

civile; Casa civile:

Una

casa decentemente cocasacciacca, che pur

destinate

servigi dell'ospedale

rimangono adulte e son medesimo.


vi pare la casa del

strutta, a differenza d'una

Ghe p a casa do diao ; E'


diavolo, dicesi d'Un- luogo

fosse in citt.

da manente; Casa
tadini.

rustica:

Casa a oso de' con-

dove si faccia un gran chiasso, un rovino, un baccano del diavolo. S Gruppo de case; Ceppo di case: Aggregato di
S S

de campagna; Casa di campagna o campestre, in opposizione a Casa di citt ; e talora Casa in

campagna a uso di villeggiatura. de commercio; Casa di commercio o di negozio, dicesi del Corpo d'on negozio con tutte le sue
appartenenze
chiesa.
;

de Dio; Casa de pappe


mura troppo

che anche dicesi semplicem. Casa. di Dio, Casa d'orazione, vale La

Casa pochissimo solida, Casa con Casa che ha pi il modo di parer fatta di carta che di pietra. distrta; Casa rovinaticcia : Casa trasandata e in malo stato. d diao; Casa del diavolo, Casa maledetta, Casa
sottili.

j-

calda, vale L'inferno.

vua;
A

grande; Casa grande, metafor. vale L'ospedale. Voce dell'uso.


reale; Casa reale: 1 principi del sangue reale. Casa spigionata, vuota, disabitata.
8

casa mw; A casa mia. Jlodo avverb. e vale Secondo me, A mio parere. S Andd a casa d5 diao, Andd a casa d diao csn e vest'io V. Andd. **S Ave 5 cu grosso comm'nn-a caso; Aver un culo che pare un vicinato o una badia. Modo basso. S Caccia a casa all'aia o sttcsrva; Sossoprar
la

%
%

molte case unite insieme. Guardian de casa; Casiere, e nel femm. Casiera: Guardiano della casa. In casa dd barba chi rompe paga; Chi rompe paga e porta via i ciottoli. Prov. che vale Chi ha fatto il male, ne dee soffrire il danno. In casa nuva, chi n5 ghe ne porta n ghe n'attruva; Casa nuova, chi non ve ne porta non ne trova. Prov. di chiaro significato. In gimma de casa; AH'nllimo piano della casa; e figurai. Sommamente, Grandemente, A cielo, ed se fa paga in anche A carissimo prezzo: cimma de casa; E' si fa pagare a carissimo prezzo. L' megio andd a casa c'nn~a parolla ma dita che co-a testa rotta Prov. nostro, che non ha precisa corrispondenza italiana. I Toscani per ne hanno de' consimili, e che esprimono la medesima idea, come: Sopporta e appunta un mal chi non vuol giunta. Il sopportar non nocque mai, meglio cento beffe che un danno. Leva de casa; Dismettere o Smettere casa, contr. di Metter casa V. sotto Mette sci casa. Manda via de casa; Cacciar di casa. Meistro de casa; Maestro di casa: Quegli che
soprintende all'economia.

fua de casa nn-a persnn-a; Scasare uno,


l

casa: Metter sossopra o a soqquadro

la

casa.

8 Mette casa a nn-a pcrsnn-a ; Metter casa a uno. Allestirgli la casa. S Mette sci casa; Metter su casa, Metter casa,
vale Provvedersi d'abitazione propria e fornirla
13

vale Obbligar altrui a lasciar

casa dove abita.

Caiaocu, Ditionario Otnovese-Italiano.

194
di

CAS
mobili. di

CkB
dicesi per Io pi delle

Aprir casa,

In senso neutro, vale Quadrare,

Tornar bene,

commercio. % Non ave n casa n tetto; Non aver casa, n tetto, Non aver luogo, n fuoco, vale Esser rovinato interamente. Non aver luogo ove poter dimorare, Dover andar ramingo. di casa! Modo di chiamare quando $ O de casa! si entra in una casa ove non si veda nessuno. ghe vorrieiva poe mette a casa in testa; S E' gli vorrebbe metter la casa in capo, dicesi Quando essendo uno in casa d'un altro, questi
Case
tratta lautamente e gli fa offerta di tuttoci che ha in casa. nd sa manco dve a stagghe de casa; Ei nepS pure sa dove la sta di casa, dicesi di Persona af-

Adattarsi.
1

Cazzare

v. a. T.

mar. Tirare

a s una fune, Alare,

contr. di Mollare; usasi per particolarmente per

esprimere
I)

11

tirare delle scotte.


vela. T.

nn-a veja; Cazzare una

mar. Lo

stendere una vela per la sua parte bassa, sicch presenti la sua superficie al vento, ci che si fa filando e mollando gl'imbrogli e alando sulle scotte.
S Csdse n. p. Calzarsi
le
:

Vestirsi

panni, Mettersi

calze o le scarpe.
s.
f.
il

lo

Ga,ssLCOSk,
il
i

busto

come
le

Casacca: Vestimento che copre giubbone, se non che ha di pi

quarti o

falde,

ma

assai

corte.

d'una scienza, disciplina o simile. de casa; Pane casalingo, cio Fatto in casa; ed usasi pure figurai, per dinotare Una cosa buona, eccellente. S Porta via a roba de casa; Sgomberare, Sgombrare, Far lo sgombero: Portar via le masserizie da luogo a luogo per mutar domiclio. S Remesci pe-a casa; Gingillare o Gingillare per casa, vale Andar aggirandosi per la casa, occuS

fatto ignorante

Pan

Fortd casacca; Volta bandiera. Voltar cappa o casacca, Voltar la giubba V. Banda. Oa.sa.ccli.iii s. m. Casacchino e Casacchina : Vestitino delle donne che copre loro solamente
S
la

vita e le

braccia, ed staccato dalla sottana.


s.
f.

Oa<sa;d.da.
famiglia e
di

Casata e Casato:
stessa.
:

Cognome
d'

di

La famiglia
,

Oa.sa.eng'o
donna
bada
Il

add. Casalingo
,

Aggiunto

uomo
Che
in

vale Di casa

Che

sta in casa,

alla casa.
II

pati in pili coserelle, tanto per far l'ora. S Santi in gexa e diai in casa; Santi per la via, diavoli in masseria. Dettato prov. e significa che
I

Casalingo: Aggiunto di pane,


casa,

pane

fatto

per

la

famiglia, o secondo l'uso

delle

case private.

santinfizza sono

sempre

intolleranti e perci

sono

casacnga; Alla casalinga. Posto avverb. vale


s.

insopportabili in famiglia.

Alla domestica. All'uso famigliare.

% Sta a casa; Star a casa, vale Trattenersi nel proprio paese.


fi

Oasa-fristo
glia,

m. Fromba, Frombola, Sca-

a casa d diao

Abitar in Chiarenna o in Chia-

ridadda,in orinci, cio In luogo lontanissimo:


M

Osta

fnn-a a casa do diao; Egli abita in Chiarenna.

casa; Stare di casa, vale Dimorare abitualmente in una casa : Dov' sta de casa? Dove sta di casa? E metaf. dicesi pure d'altre cose: Da San Domenego vento 5 ghe sta de casa;
Sulla piazza di

de

Fonda: Strum. fatto d'una lunghezza intorno a due braccia, nei mezzo della quale una piccola rete fatta a mndorla, dove si mette il sasso per {scagliare. f un bello csafrsto ! Egli un bell'arnese S un bel mobile o un buon ciaccherino ! Dicesi famigliarm. di Persona maliziosa, accorta; e taFionda e
antic.

funicella, di

San Domenico^ il vento vi sta di casa, cio Continuamente vi tira. de casa e de bttega; Essere a casa e bottega, lo dicono I mercatanti che hanno la bot-

lora detto anche per giuoco. Oa.isa>iia.a;tta. s. f. Casamatta


nelle fortificazioni militari, cio
all'

Sorta di lavoro

Un

luogo chiuso

intorno
il

coperto

al

di

disopra a botta di
stesso che

tega nella stessa casa che abitano.

Oasameuto
Casa,

bomba,

quale ha una o pi cannoniere.


s.

m. Casamento: Lo

in casa; Star in casa, Star fermo in casa,

in casa d'nna persnn-a; Star in casa d'alcuno, vale Avervi la sua abitazione. S Stramd de casa; Tramutare: Levar le masserizie d'una casa che si abbandona, recandole in altra che si va ad abitare; altrim. Sgomberare,

vale Trattenersi in casa.

per lo pi grande; altrim. Casaggio. Oa.sa>iietta< s. f. Buonalana, Cecino, dicesi per giuoco di Fanciullo malizioso ed accorto; altrim.
Bricconcello, Cattivello,

ma

Oasanu-a.

Sgombrare, Far lo sgombero V. sopra Porta via a roba de casa. S Unn-a donn-a a l' a rovinn-a o a fortnn-a d'nn-a casa; La savia femmina rifa la casa e la matta la disf. Prov. e vale che L'una stabilisce e
li

Il

moltiplica

gli

effetti

di

sua casa, e

l'altra

manda

in malora.

S Vexin de casa; Vicino: Che o abita presso la nostra casa. - Casigliano cosi chiamansi in Toscana Le persone che abitano la stessa casa,

Avventore, Bottegaio: Colui comprare ad una tal bottega, che presso un artefice continua a servirsi dell'arte sua; nel femm. Avventer, Bottegaia. Monte di piet. Chiamasi cosi da noi Quel luogo pubblico, dove s' imprestano denari con interesse a coloro che vi lasciano in pegno ori, argenti, drappi ed altre cose di valore. Dalla voce turca Chasana, Luogo dove il Sultano tiene il suo tesoro. d'agosto; Cecino, Ciaccherino, Bel mobile, ecc. V. sopra Casanetta. S Desgstd e casann-e; Tirar sassi alla colombaia, Sviar la colombaia, vagliono Disgustar gli avs.
f.

ch' solilo ad andar a

ma non

nella stessa famiglia.

ventori.
di case in contado.

Oa.s;
di
II

OAs
alla

s.

m. Casale: Mucchio

V. a. Calzare: Vestire scarpa, di calza o simile.

il

piede o

la

gamba

% Perde e casann-e; Sviar gli avventori. O,isa.jScotte s. f. Cazzascotte. T. mar. Puleggia incassata nel bordo, o Pasteca stabilita sul

Calzare, dicesi anche di vesti che accostan bene

Questa scarpa a no casa ben; Questa scarpa non calza bene, cio Non si adatta bene al piede.
persona
:

bordo, nella quale per cazzarle.

si

passano

le scolte delle

vele

Oa.sa.i9sa>

s. f.

Casaccia.

Voce
Case

dell'uso e nostra.

Chiamavansi

Casacce

grandi

alcuni

CAS
Genova fin dall'anno i200, in cni radunavano alcnni sodalizi delti dei Disciplinanti, a suffragar defunti ed esercitare altre opere pie. Questi confratelli col progresso del tempo,
Oratori! eretti in
s
,

CAS

195

Oasoetton

obbliando totalmente le loro sante istituzioni, conversero in seriche cappe il sacco primiero, e cominciarono ad uscir processionalmente per la citt con pompa inusitata. Quindi a poco a poco crebbe talmente lo smodato ed eccedente lor lusso, che ne insorsero tosto invidie, gare, dissapori ed altri inconvenienti s pubblici che privati, motivo per
cui furono proibite.

m. Cassettone, e per lo pi al Compartimenti delle soffitte, che sono regolarmente incavati come casse e procedono dalle distribuzioni delle travi; debbono perci essere quadrali, sebbene entro il quadrato si
s.

plur. Cassettoni:

descriva talvolta altra figura.


n

Cassettone, per
si fa

Lo sfondato
si

Ir

medaglioni della

cornice corintia, nel quale


w

pone un rosone, come

Osa.ta>
che copre

s. f.
il

Calzatura, Galzamento: Tatto ci

Oasclxetto

pure alcuna volta nei cassettoni della soffitta. Una costruzione quadrala di legname per murare a secco dentro le acque, come accade spesso di dover fare ne' ponti di mare, ne'fiumi, ec. s. m. Caschetto: Berretto con vi-

per

piede

o
s.

la

gamba, cos

in

scarpe,

siera e sogglo.

come

in calze.

Oascia
si

Oascamorto
usa per lo

m. Cascamorto. Voce che pi accompagnata col v. Fare, e dicesi

s. f. Cassa Arnese per solilo di legno, da riporvi dentro panni, vestimenti e simili, fatta
:

di

a diverse fogge,
si

Chi fa

lo

spasimato, l'innamorato d'alcuna donna.

Oa/Sca>ta>

s. f. Cascata, Caduta, Cadimento. d'cegua; Cascata d'acqua, dicesi di Quell'acqua d'un fiume o torrente che cade come per saito; di Ramo d'acqua che scorre rovinosamente per nn gran pendo^ o per ostacoli frapposti al suo

ma di figura quadrilatera, il quale apre di sopra sollevando un coperchio, che si muove a maniera di battente, girando sopra una
Commercio
s'intende

foggia d'arpioni o d'altro simile ingegno.


n

Cassa, in
di

Un

simile arnese

corso.

per uso mercanzie; e talvolta intendesi delle Mercanzie stesse contenute nella cassa, e secondo
le parti

legno rozzo, chiuso da tulle

di trasportar

Oa>sc
i

s.

denari,

m. Cassiere : Quegli che ha Che tiene la tassa.


s.
f.

in custodia

Oascetta

Cassetta.

Dimin.

di Cassa: Pic-

diversa lor qualit specifica Un dato numero peso delle mercanzie medesime: Unn-a cascia de siiccao; d'ndego, de veddri, ecc.; Una cassa
la

cola cassa

e snne di varie specie e a diversi usi.


i

da ascdse
tina

f;

Cassetta, Cassellina, Casset-

n
n

di

zucchero, d'indaco, di vetri, ecc.

per Quell'arnese, in cui

si

rinchiudono

corpi

da fuoco, Cassettina da piedi, Scaldapiedi: Piccola cassetta con coperchio traforato, la quale ne ha dentro di s una di ferro pi piccola, piena di brace accesa, e che usasi nell'inverno per iscaldarsi i piedi. Se invece di brace accesa vi si tiene acqua calda, dicesi Stufetta. da fa i so bezugni; Predella, Seggetta: Quella seggiola fatta a cassetta , con entro il cntero, e che si pone vicino al letto pel caso occorra d'andar del corpo la notte, senza recarsi allo stanzino. da sd; Cassetta o Cassettina del sale; e se di forma rotonda. Bssolo del sale. da viaggio; Cassettina da viaggio, Forzierelto, Forzierino Piccola cassetta maneggiabile, per lo pi di legno nobile, con coperchio che serrasi con chiavetta. In opportuni compartimenti interni sogliono allogarsi boccetline d'acque odorose o gentili masseriziuole d'oso personale, specialm. da
:

morti.

per Quel veicolo , con cui si portano le sacre imagini a processione; che in questo signif. di-

anche Barella. ~- per Una costruzione quadrata di legname per murare a secco dentro le acque V. Cascett5n
cesi

per Incavatura,

nel

3 significato.
nella quale sta

o gira alcuna cosa.


si

Presso

Mercatanti vale Quel luogo dove

tengono i danari; ed anche II danaro che si tiene per uso del commercio.
w

contante

per La per danaro che


II

stanza in cui

il

cassiere riscuote e paga.

altri

ha a sua disposizione:

A
n

mcB cascia a non arriva a mille franchi; La mia cassa non arriva a mille franchi. per Tamburo, onde: Batte a cascia; Batter la cassa, vale Sonar il tamburo per far soldati. da stampoei ; Cassa : Gran quadrilungo di legno

viaggio,

come

a dire arnesi di teletta, di cucilo,


giojelli

a basse sponde, diviso in vari scompartimenti delti


Cassettini (Cascetlin), in ciascun de' quali
distribuite le diverse lettere di metallo, e
il

d'ornamento femminile, e anche

e denari.

sono
si

Francesi chiaraanla Ncessaire.

donde

de limoxine; Ceppo: Cassetta delle limosine. do stumago; Cassa dello stomaco: La riunione delle costole, in cui sono chiuse le viscere del petto e la cavit del basso ventre; allrim. Casso,
Cassero.

compositore

le

trae per

comporre ci che

vuole stampare.

Le

casse sono due, simili e unite

Oaseettin

S Testa in oascetta; Soppressala V. Testa.


s. m. Casseltino, Cassettina. T. di stamp. Diconsi Cassettini Quei numerosi spartimenti, ne'quali son divise le due casse degli Stampatori; e ciascuno di essi contiene pi dozzine o

insieme, cio una in alto, che chiamasi Cassa di sopra (Cascia majscolaj e che contiene le lettere maiuscole, le accentate e i numeri ; l'altra in basso, detta Cassa di sotto (Cascia bassa), la quale
al compositore, e contiene le lettere minuscole, gli spazi e altro. da taggia, d bssello ; Cassa della carrucola del bozzello: Quel pezzo di legno, nel quale

pi vicina

centinaia di ciascuna special lettera o altro segno


tipografico a uso del compositore V.

fatto

l'incavo per contenere

la
i

ruota o
raggi

il

raggio

Cascia nelCassettino
:

della carrucola

o bozzello, o

se

ve ne

Vi

significato.
s.
f.

Oascettinn-a
Diminu,

Cassettina

di Cassetta: Piccola
s.

cassetta.

Oaseetto

m. Cassetta: Quella parte


il

della cari

rozza dove sta seduto


cavalli; altrim. Serpe

cocchiere per guidare

V. Scerpa.

sono pi d'uno. de legne pe-o cammin; Camminiera, Cassina: Certa cassa elegante, in cui si tengono i pezzi di legna da ardere nel camminetto. Essa di mogano d'altro legno gentile, coperta in parte da una ribalta piana o concava, mastiettata all'attiguo

196

CAS
lo

CAS
il cui piano mastettato serve coperchio ad una cassa. Le cassapanche sogliono tenersi nella prima sala d'entrata a uso specalm.

fale

piano, sulla quale si aggiunge talvolta uno scafa pochi palchetti per comodo di leggere

pi con ispalliera,

di

accanto al fuoco. deU'cegua; Conserva dell'acqua. - dell'anello; Castone: Quella coppetta o casset-

de' servitori,

che vi tengono cerle masseriziuole

domestiche, come a dire granate, spazzole, spolveracc e simili.

tina metallica, saldata sul

gambo

dell'anello, e nella

quale legata
dell'anello. dell'

la

pietra;

dicesi

anche

Cassetta

Oasciun-a.

s.

f.

Capanna

Piccola stanza fab-

bricata di frasche o di paglia, ed alle volle an:

uggio; Occhiaja

Luogo dove stanno


il

gli

cora murala, dove


paglia e strame, e

occhi, Cavit che riceve dentro s


l'occhio

bulbo del-

altrim. Cassa dell'occhio, Incassatura, ; Coppo, Orbita. dell'organo; Armadio: Quella specie di scaffale sportellato, ch' guardia alle canne ed al conge-

conladini ripongono fieno, dove alloggiano le povere persone, particolarmente quelle della campagna.

Oascinotto
capanna.

s.

m. Frascato
lati
,

frasche, aperto ne'

: Coperto fatto di per cui diverso dalla

gno fonico dell'organo. de risparmio; Cassa d risparmio: L'uffizio o L' istituzione, ove si depositano, pr farle fruttare,
le

Oascio

s.

m.
s.

Cascio. T. di cartiera. Contratelajo


s

Coperta che

applica sulla forma del foglio.


Accresct. di Cassa:

Oascin

m. Cassone.

piccole

somme

di

danaro

che

gli

assennati

risparmiano.

Cassa grande.

d dente; Alveolo V. Dente. dd reluio ; Cassa dell'orologio : Quella specie


custodia
ciata,
la

di

scatoletta metallica, per lo pi d'oro

d'argento, di forma fonda, pi o

meno

stiac-

d mngano; Cassone del mngano. T.de'wianjmn. Quell'arnese in cui son posti pesi, e che si fa muovere innanzi e indietro per manganare. ^ Cascioin de pppa; Cassoni d poppa. T. mar. Quelle casse che sono fitte interiormente alla poppa
della nave, e che servono per mettervi
altro.
il

quale racchiude

il

castello e le altre in-

biscotto

terne parti dell'orinolo.

dd scciuppo, ecc.; Cassa dell'archibaso,


simili
:

pistola e

Quella parte dell'archibuso, pistola, ecc., o di la quale di legno, per lo pi di noce cero, e sulla quale incastrata e fermata la

diS Prediche d cascin; Prediche del cassone, consi nell'uso Quelle prediche alla grossa e piene
di luoghi

comuni.
s.

OasciSnetto
seguente
nato
:

m. Cassonetto, Cassoncello,
:

canna, come pure l'acciarino. d tea; Cassa del telajo. T. tessi t. Specie di intelajatura mobile, che serve a colpeggiare e battere
il

Cassoncno. Dimin. d Cassone

Pccolo cassone.

f Oascisca . .

Nome ideale che si usa nel modo Testardo camme casciscia; Ostisi

ripieno a traverso alle aperture delle


il

fila

come un mulo.
navoni e
alle

dell'ordito per far la tela e

panno serrato. Essa

Oaseo add. Legnoso, Spongioso: Aggiunto che


d
ai

composta di due pezzi verticali detti Staggi, e di due orizzontali, che tengono obbligato il pet-

delti uno il Coperchio e l'altro il Travone. forte; Forziere: Sorta d cassa di ferro o di legno molto forte guernito di lamine di ferro, con pi serrature a secreto, dove si chiude il denaro

tine,

Caseize
si

rape quando, ita a vuoto la lor carne, le fibre son ruvide e non buone a mangiarsi. s. m. Calcese. T. mar. Testata di forma quadra in cima all'albero di tal nome, nella quale

Oaserma
d'uso.

e ci che si ha di pi prezioso. In alcuni luoghi chiamanla Cassa di ferro o anche semplicem. Cassa. S Andd fua de cascia; Uscir de' gangheri, vale Essere o Uscir fuor di cervello; che anche dicesi

Oasermag'g'io

pulegge per issare la vela Ialina. f. Caserma : Casa o Edificio per alloggio dei soldati ; deriva da Casa e da Arme. s. m. Casermaggio. Voce

contengon

le

s.

Ogni spettanza
s.
f.

di

Caserma.

Oasetta
n Casella:

Casetta, Casina. Dimin. di Casa:

Dar

nelle girelle,

Pccola casa,

Deficit de cascia;

Manco o

Difalto di cassa:

Da-

Uno

di quegli spazi
i

quadri,
far

dove
i

gli

naro che dovrebbe, secondo i bilanci, esistere in cassa e mancavi. S Fdghc andd a cascia e i pteni ; Consumare l'asta e il torchio, Far del resto, Far ambassi in fondo : Mandar male il suo, Fondere le sue facolt. % Fa conto de cascia; Fare il conto di cassa: Riscontrare o Rivedere i conti della cassa per
riconoscerne lo stato.

Aritmetici rinchiudono

ed
tere

numeri nel

calcoli.

al plur.

partimenti
scaffali

Caselle o Cassetlini : Quegli scomseparazioni che trovansi nelle scansie


d metter libri, scritture,
let-

ad uso
s. f.

simili.

Oasetta
Calzette
.

Calza, Calzetta, ed al plur. Calze,

S Fndo de cascia; Fondo di cassa Danaro che si ha in serbanza nella cassa, che rimane disponbile dopo averne diffalcate le somme pagate. S Levd a testa de cascia ; Cavar il cervello, Cavar de' gangheri, ecc. V. Testa. S Mei fi de cascia; Renetta o Renetta bgia V. Mei. OASOia^ s. f. Rozzima: Intrso di stacciatura o di cruschello, d'untume e' d'acqua, col quale s frega la tela in telajo per rammorbidarla; il che dicesi Imbozzimare fDd a cscia). Oa<soi< s. m. Cassaro e Cassa jo. Voci dell'uso. Colui che fa le casse d legno. - Cassettajo, Colui che fa le cassette. Oasoial^anca. s. f. Cssapanca: Panca per
:

Specie di vestimento di gamba, fatto a maglie, ma di materia nobile, come seta, filaliccio, filo e cotone. fwte all'agggia ; Cahe fatte co' ferri: Quelle che
:

son
fcBte

fatte

mano

dalle

donne, coi

ferri

senza

cucitura.
col telajo del calzetlajo,

a-o tea; Calze tessute: Quelle che son fatte e son cucite in tutta la

loro lunghezza.

inverse; Calze arrovesciale. sensa scappin; Calze a staffa o a staffetta Quelle che invece d'aver peduli (scappin) terminano in una staffa. strafoce; Calze traforate: Quelle cui, per ornamenti , si lascian trafori, specialmente sul collo
:

del piede, siano esse fatte al telajo ovv. co' ferri.

CAS

GAS

197

z pe gambe; Calze a bracaloni o a cacajaola. Modo basso. Qaeiie che non legate ricadono verso
il

$ Pasta de csinn-a; Grassello: Calce spenta, non ancor mista con rena, e perci non per anco
ridotta in calcina.

piede, 0, mal legale, s'allentano e s'increspano


le

gambe. % A-i paizen e casette de scea ghe spellan e gambe; 11 villano nelle piume sta a disagio. Dell. prov. S Andd in scappiti de casette; Andar in peduli V. Andd. se sensa casette; Essere sgambucciato , cio Senza calze. % Sfeze casette; Mezze calze: Quelle che arrivano soltanto a mezza gamba. S Scappin de casette; Pedule V. Scappin. O&sett. s. m. Calzettaio: Colui che fa calze altri simili lavori col telajo da maglia. Osettaea; s. f. Calzettaia: Donna che per mestiere rimenda le calze ; altrim. Rimendatrtce, e pi comunem. Rimendatora. Oa/Settiii]i-a< s. f. Casettina, Casellina, Calungo
serella, Caserellina, Casinina: Piccola casetta,

S Sciod a csinn-a; Spegner la calce, vale Gettarle dentro dell'acqua affinch lieviti.- Sciod, Lievitare, adoperato in senso neul. vale Quel rigonfiarsi, riscaldarsi, ammollirsi e disfarsi che fa
calce viva, lasciata ammontata con poc'acqua per qualche tempo nel truogolo, per rimenarla quindi e stemperarla in maggior quantit d'acqna e formarne il grassello (pasta) da ridursi poi io calcina: A csinn-a a scioa; La calce lievita.
la

O>so

s. m. Calcio: Percossa che si d col piede. erboo ; Ceppo : Base o Piede d' un albero qualunque. S D di csci a-o vento; Dar de' calci al vento, al rovaio, all'aria e simili, vale Esser impiccato. di COSCI a nn-a cosa ; Dar de' calci a checM

dell'

chessia, figurai, vale Lasciar ire l'occasione di poterlo avere, Disprezzarlo, Tenerlo a vile:

Calza ampia e s. m. Calzerone per lo pi di lana ordinaria. Osig'g^iSn. s. m. Gambo: Il fusto del fnngo
:

Osett^u
grossa,

ma

d di csci a-i dince; Egli d de' calci ai danari. Fd csci e pugni; Far a calci e a cazzotti, si
dice di cose che sono tra loro contrarie, e una

che ne sostiene il cappello. Le penne degli occell S Casiggioin; Bordoni quando cominciano a spuntare. Oa.siiuix*o V. Caximiro. CsLSin. s. m. Casino : Piccola casa. Oggid pigliasi per lo pi per Casa di delizie in campagna, w Casino, per Quell'appartamento, dove i nobili e altre persone dei primi ordini della citt sogliono convenire per giuocare o per altro trattenimento. 1) Chiasso, Bordello, Lupanare, Postribolo, e
:

ripugna S Piggid

all'altra.

a csci nn-a perstm-a ; Prender

a calci

un
di

tale,

vale Dargli de' calci. Percuoterlo a forza

calci,

che anche dicesi per ischerzo Mandar

a calcinaia; e talora figurai. Dar brusco commiato a uno, Cacciarlo fuori di casa o d'ofiScio.

S Tid di csci; Tirar calci, Menare o Levar calci, Calcitrare; e dicesi propriam. de' cavalli, mali, e asini. Parlando di cavalli, dicesi meglio Scalciare, Scalcheggiare,

Calceggiare.

V. Caffeaus. O.sin.> s. m. Calcinaio. T. conciat. Pila o Truogolo da porre o tenere le pelli o il cuojame in calcina , onde poscia conciarli e ridurli atti ad
caff

nell'uso

Casa di tolleranza. da caff ; Casina o Casino da

O-soin
due come
ciascuna

s.

m.
la

plur.

Calzoni
al

Vestito da

uomo

che copre dalla cintura


fa

piede, spartendosi in

forcata dell'uomo, per

coprire

gamba da s, ed diviso in due pezzi, bench anche ad un sol pezzo dicesi Calzone V.
Vallnn-a.
,

O.siiiajii
lui

uso di vesti, calzari e di molte altre cose. s. m. Fornaciaio, Fornaciaro: Coche


fa

cirti; Calzoni curii

Brache

Calzoni che giun-

ed esercita
s.

l'arte

di

cuocere

la calcina

nella fornace.

Oa.siiia.sso
nelle muraglie.

m. Calcinaccio : Rottame

di cal-

cina rasciutta e secca, gi stata posta in opera

Osiuiello
legno fatto a

T. de' contad. Arnese di

ginocchio V. Braghe. $ Andd a cavallo a-i csoin; Andar alla' pedona. Pedonare, cio Viaggiar a piedi. se dui cu in t'n pd de csoin; Esser due anime in un ncciolo V. Braghe. g Fdsea in ti csoin; Empiersi i calzoni, Farsela

gono

fin sotto

il

V con due buchi nelle servono i contadini per istringere e serrar le funi, con le quali legano grossi
modo
d'un
aste, di cui
si

nelle brache o sotto

o ne' calzoni V. Braghe.


pel

Scappd da-i csoin; Andarsene

buco dello

acquaio, Assecchire, dicesi figurai, di Persona che

carichi di paglia, di fieno e simili cose.

vada dimagrando e consumandosi insensibilmente.

O,siiiii-a<

s.

f.

Calce

Pietra cotta e calcinata

Oasn
grande.

s.

m. Casone.
s.

Accrescit.

di

casa: Casa
Piccoli cal-

per via di fuoco in fornace, la qual, lievitala a poco a poco con acqua mescolala con rena, serve a far la calcina da murare. n Figurai, usasi da noi per Miseria : A l' csinn-a; miseria. pin de csinn-a; Uomo pien

Oa.soiietti

m.

plur. Calzoncini

zoni, e dicesi per lo pi di quelli de' fanciulli.

Oa.sotto

s.

m. Casotto,

dicesi

comunem. Una

Ommo

di

miseria.

grassa; Calcina grassa: Quella eh' mescolata con poca rena. magra; Calcina magra o magher: Quella ch'
mescolata con troppo pi rena del convenevole. sciod; Calce spenta e in Tose. Calce sfiorata: Quella

stanza posticcia, fatta per lo pi di legname, per istar coperto o per farvi bottega. $ Casotti da gaggia di xelli; Casottini: Giascnna di quelle parli laterali della gabbia sporgenti in
fuori
quali

come due
si

piccole gabbioline,

in

una

delle

mette
s.

il

mangiare,

nell'altra

il

bere.

OfLSOtto
di
lo

m. Calzerotto: Sorta
al

di calza grossa,

che ha avuto l'acqua, Ch' finita di fermentare. vergine; Calce viva: Quella che non ancora
slata

lana ordinaria e senza pedule, rimboccata per

pi sopra

ginocchio, che usano

contadini,

Cd

spenta coU'acqua. a csinn-a; Colare

mulattieri, vetturali ed altri per difendere le


la

gambe
To-

calcina: Farla pasle

dal freddo e dal fango. In alcuni luoghi della

sare alla cola per separarne

pietruzze o altra

moDdigla.

Omu

scana dicesi anche Calzinollo. part. Calzato V. C$d.

198

CAS
mar. Mezzo ponte
all'albero di

CAS
della nave, che prende dalla * maestra. s. m. Cacciapunte. T. falegn. e dell'uso: Strum. di ferro, sottile, che serve per cacciar le punte ben addentro nel legno, quasi simile alla Cacciatoja Y. Cassacidi. (Corte de) V. Corte.

Oaspita.:
!

l' un aie csu e vestio ; Egli un asino bue calzato e vestilo V. Aze. Cappita! Caspita! Capperi! CpMinchioni Esclamaz. Cagna Cazzca pzzi
!
!

poppa

Oassapunte
Oassazin Oassetta

di

maraviglia.
!

Oaspitinn-a ! Caspiterina

Cappiterina

Per

Oassa

bacco! Capperi! Esclamaz. di maraviglia. s. f. Romajuolo, Romajolo, Ramaiuolo, Ramajolo, Mestola , Cazza : Strum. per lo pi di

s.

f.

Mestoletta, Meslolina,

Romajo-

cucina, di ferro stagnato o di legno, fatto a guisa di

mezza palla vuota, con manico alquanto lungo e uncinato per appenderlo. Adoprasi a prendere

Mestolo dicesi Quel cucchiajo di legno, pochissimo incavato e a lungo manico, che serve a rimestar roba nelle
lino: Piccola mestola o romajolo. -

casserole e in altri vasi.


1)

minestra, brodo, ecc.

da arrecchiigge

Strum. di latta fatto a foggia di grosso cucchiaio, con cui si prendono i danari sovra un banco. da frtti; Mestoletta o Meslolina da fritti, e semplicem. Afestolina: Mestoletta per lo pili piana,

dincB; Mestola

Succhio, Foratojo, Trivella. T. mar. Strum. di maestro d'ascia, fatto d'una verga di ferro acciaiala e tagliente a spirale in giro ad un'estremit, dall'altra guernila d'un manico, che serve a far de' buchi ne' legni per introdurvi chiodi
cavicchi, pernii nella costruzion delle navi.

Ve

a uso di rivoltare

il

fritto

nella

padella,

di

do peixc;
simile
al

cavamelo, fattone scolar


Cucchiara. T.

l'unto.

mar.

Utensile di ferro

ne sono di varie lunghezze e dimensioni. da meneslra; Romajuolo da zuppa, e semplicem. Romajuolo: Specie di cucchiaione da tvola, d'argento d'altro metallo, che serve a scodellar la minestra. da merelli; Romajolino da fragole : Arnese per 10 pi d'argento e bucherato, che serve a distribuire
le

e con cui la

romajuolo, nel quale si fonde la pece, si versa sui commenti dei ponti

dopo

d'averli calafatati.

da sccimmd; Scumaruola o Scnmajuola: Piccola mestola di ferro stagnata


di levar via la

o forata ad uso schiuma dalle cose che si fanno

fragole a mensa.
i

Mento de cassetta; Bazza. Chiamano


11

Fiorent.

cuocere. : Agitare colla S D da cassa; Mestare, Tramenare mestola la minestra o altro che sta cuocendo, affinch non si attacchi al fondo della pentola,
casseruola, ecc.

mento allungalo
s.
f.

un poco

arricciato.

Oassua

Cazzuola, Mestola: Strum. di di forma triangolare, con suo manico da tenere in mano, che serve a' muratori per maneggiar la calcina nel murare, inpiastra di ferro torto,

Cassa
stola

Mestolata, Romajolata : Colpo di meromajolo ; e Quanta materia si pu prendere colla mestola o romajolo. S Aveine nn-a cassa ; Averne una buona bussata, dicesi fgurat. a Chi ha o ebbe qualche gran
s. f.

tonacare e arricciare.
1)

Cocchiumalojo. T. de'bottaj. Sgorbia per fare

il

malattia.

Oassaola Oassaola

V. Cassarolla.
s.
f.

Oassezz
Mettere
n
la

cocchiume alle botti, ch' la buca per dove queste si empiono. d5 bgatto; Cassetta: Quell'arnese ch' sotto la tramoggia (tramuia). v. a. Mestare, Tramenare V. Cassa

Tanta materia quanta entra in una casserola; ed anche per Colpo


Casserolata:

nell'ultimo significato. H Alle volle usasi per Minestrare, Scodellare, cio

dato colla casserola.

Oassaolin V. Cassaolinn-a. Casserolina. Oassaoliun-a


s.
f.

Ed anche

minestra nelle scodelle, per Cavar sovente minestra od altro


Cazzuolata
si

Dimin.

di

cibo dalla pentola.

Oassax*oa
ramajolo,

Casserola: Piccola casserola. s. f. Mestola bucherala o sempli-

Oassoa
cina
cazzuola.
solto:

s.

f.

Quella quantit di calin

simile che

prende

una volta

colla

cem. Mestola: Strum. per cucina di rame, d'ottone simile, che ha qualche somiglianza col
pochissimo concavo, bucherato, e con manico lungo, e per lo pi della stessa

Una

cazzuola piena; e nell'uso Mestolata.


s.

Oassottp
Pugno
%

ma

forte dato sotto

m. Cazzotto, e pi onestam. Comano; altrim. Pu-

gno, Sgrugnone.

materia, a uso di trarre checchessia dalla pentola caldaja, lasciatane scolare la parte liquida.

Oassax*olla
zaruola
:

s. f.

Casserola, Casseruola e Caz-

Oasta^ua

Vaso

di

cucina, di rame, di ghisa o di

terra cotta, concavo, con

manico
si

laterale, diritto,
le

Fare a cazzotti, dicesi di Due o si dieno de' pugni. s. f. Castagna: Frutto del Castagno (Castanea vescaj, la cui scorza di color brunorossiccio, e la sostanza farinacea fornisce un buon

Fa

cassotti

pi persone che tra loro

lunghetto, fermo, nel quale


in

cuociono

vivande

umido.
s.

alimento.

Oassaoidi
di

m. Cacciatoja. T. falegn. Strum.

ferro a guisa di scalpelletto, di grandezza per

ordinario d'un dito d'uomo, e pi grosso da capo che da piedi, il qual serve per cacciar ben addentro i chiodi nel legno, talmente che la testa
del chiodo ancor essa entri nel legno.

d'India; Castagna d'India: Frutto del Castagno d'India fAesculus hippocastanumJ,mgi non buono a mangiarsi a cagion della soverchia sua amarezza. marrdnn-a; Marrne V. Marrnn-a. g Castagne secche; Castagne secche: Quelle fatte seccare col guscio sul seccatoio. - Castagne bianche diconsi Le castagne secche battute e ripulite
dal guscio.

Oassacuiiii
Pezzo
patori.

s.

m.

Cacciatoja.

T.

stamp.

di legno ossia Conio,

serrare e stringere le

che serve per aprire, forme nel torchio da stamCastello di poppa. 7.

Cniscio

s.

m. Cassero o

dell'argano; Castagne, Linguette, Scontri. T. Ferri, il cui uso d'arrestare l'argano ed Impedire che disviri o giri in contrario, per la forza della gomena, quando si vuol sospenderne

mar.

CAS
Qualunque scontro o tacco. cchugge e castagne; Raccr le castagne V. Castagna. g Cazze in castagna; Cader in fallo. 3 Co de castagna; Castagno, Castagnino, Castal'azione; e in generale

CAS
% Castellasso
tra!
!

199

! Cazzica Cappita Cagna CanchCancherusse! Cacalocchio! V'oci d'esclam. che si adoperano, per lo pi in senso di sabito sdegno, pulitamente invece d'altra sconcia e plebea. S jVS capi un castellasso; Non intendere un'acca,
! !

gnlo

Di color simile

alla

scorza della castagna.


S

Non

capir nulla.

S Z) faggio a-e castagne; Castrar le castagne: Intaccar la scorza delle castagne con un piccolo
taglio

vae

un

castellasso;
s.

lupino,

uno

straccio, ecc.:

Non valere un fico, un Non valer nulla.


Dimin. di Ca-

aflSnch nell' arrostire

non iscoppiino.

Oastelletto
stello:

m.

Castelletto.

S Deriss e castagne; Diricciare o Sdiricciare le castagne V. Deriss. % Fa castagna; Far la camiciaola, Io dicono in Firenze I giuocatori di biliardo o di palle o di
altro giuoco d'abilit,
tato

Piccolo castello, e propriam.


lo

Un

forte io

forma per

pi quadra col cassero sulla porta, e le torri ai quattro angoli, che si poneva per

sopraccapo
cittadini
,

alle

citt

onde frenare

gli

umori dei

quando ano

di essi, indet-

con l'avversario, perde a bella posta per le tasche a un altro con cui in societ, spartirsi poi il suo denaro e goderlo alla barba sua. % Lggio da castagna; Peluia o Peluria V. Lggio. $ Ombrissailo da castagna; Bellico V. Ombrisvuotar
salto.

o nel luogo pi alto d'un gran castello per allungar la difesa.


n

Castelletto, nelle Arti si applica a Qaalsivoglia ingegno composto di varie parti di legname o di metallo a guisa di macchinetta acconcia a condurre alcun lavoro, come: Castelletto da ottonajo, da legator da libri, ecc.
s.

Ped

e castagne; Scorzare, Sgusciare, Sbucciare,

Oastello
tificata,
gli antichi

m.

Castello: Terra murata e for-

Mondar le castagne. S Piggid in castagna; Trovar


in flagranti.

entro la quale avevan la loro abitazione

in

fallo,

Cogliere
n
della ca-

baroni e signori. Oggid usasi per Rcca,


nelle

Fortezza.
Castello,
Arti dicesi

g Rissa

S Scorsa stagna.

da castagna; Riccio V. Rissa. da castagna; Guscio o Scorza


;

Qualunque macchina
diversi usi

composta

di ritti, travi, traverse, sproni e simili,

S Secchceso de castagne
Secchceso.

Metato o Seccatojo V.

da castagna; Baco V. Zanella. C!a<sta<g'ii< v. n. Raccorre le castagne. Voce


S Zanella
del contado.

e congegnati insieme per meccanici. de pppa ; Cassero o Castello di poppa de prua; Castello di prua o Castello Carabottin. dd reluio; Castello dell'orinolo. T.
incastellati

V. Cssao. davanti V.
oriuol.

La

Oa^sta/g-nasso
nella.

s.

m. Castagnaccio V. Paf.

riunione delle due cartelle, che comprende (atto


dell'orinolo da tasca. ia; Far castelli o castellucci io aria, o semplic. Far castellucci, Far castelli sa pe' nuvoli, vale Pensare a cose vane e difficili; altrim. Almanaccare, Far almanacchi, Far de' lail

meccanismo

Oastag'nette
fanciullesco
al
il

s. si

pi.

Castagnette: Strum.
tra

Fd

castelli in

qnal

lega alle dita e rende suono

dimenar

delle braccia

per lo percuotersi

loro de' pezzi, composti per lo pii d'osso, d'avo-

rio,

di legno

o di gusci di noce.
Calli, Ugnelle, Castagne: Quella

nari.

Fantasticare.

do cavallo;

dual

castello 5 tia sasci; E'

non ce ne canta uno,

rezza eh' situata nella parte di dentro sotto ginocchio delle gambe davanti del cavallo.

Non

Oastag-nu.
giore V.

(Funzo); Rssola, Rssola magFunzo.


s. f.

aver da far cantare un cieco : con cui vaolsi esprimere Che si mcina, cio Scusso di denari.

Modo
al

di dire

verde, alla

Oastig-

v. a. Castigare e Castigare, Punire;.

Oastag>iiua
chromis. Pesce

Castagnola. T. \ii\o\.Sparus

di mare, cos detto dal suo colore castagnino e che ha qualche somiglianza col pgaro. Distingnesi per le sue pinne azzurre, eccetto
le

Dar pena conveniente al fallo commesso. a ga; Castigar la gola: Temperarsi nel cibo,
Far astinenza.
s.

Oastg-amatti
pazzi,

m. Castigamatti, Gastiga-

pettorali e le toraciche,

che sono

gialle.

w Castagnola. T.
di bietta,

mar. Pezzo

di legno fatto

ad uso

cme
Voce
cesi

s' inchioda sovra un altro legno il qnal antenna, albero o simile, per dar volta a'cavi. s.
f.

Oastag-uixLU-a
del contado.
:

Farina

di

castagna.

Oastigo
ha
fallato.

n Migliaccio

La

farinata di castagna, la qual cuo-

o simile, minacciano i fanciulli impertinenti; e talora di Persona che pu mettere altrui il cervello a partito, che in questo signif. dicesi anche scherzev. Conciateste. s. m. Castigo, Castigo , Gastigament, Punizione: Pena che si fa soffrire a colui che
dicesi metaf. di Sferza, Staffile
si

con cui

al forno come la farinata di cece, e ordinariam. vien regalata d'olio , di finocchio agro e pinocchi.
:

% Mette in castigo; Castigare: Assegnare punizione a' fanciulli.

alcan

Oastag-no add. Castagno


gnino, Castagnlo.

Di colore simile

alla

GaiStigxL

scorza della castagna, ed aggiunto del pelo delFoomo e del mantello del cavallo; allrim. Casta-

prt.

Castigato, Pnnito.

ne-o parld; Castigato- nel parlare, vale Corretto,


Pulito, Regolato.
s. f. Castit : Quella virt per la quale l'aomo si astiene da ogni turpe libidine; e talora Astinenza totale da' diletti sensuali.

Oastag-uu
le

Oastitee
m. Castagnaio: Chi raccoglie
di ca-

s.

castagne.
s.

Oastellan
stello

m. Castellano: Capitano
s.

Oastn
tallica,

s.

m. Castone.

T. giqjell. Casseltina

me-

Signor di esso.

saldata sul
la

gambo

dell'anello, e nella quale

Oa<stella>sso

Castello, cio Castello

m. Castellaccio. Peggior. di grande e mezzo rovinato.

legata

pietra.
s.

Castro

m. Castro

e Castore:

Animale

200
anfibio, che

CAT
produce
il

CV
t

Castorio, e fa maravigliose

abitazioni nelle acque; altrim. Bvaro, Bvero.

spetta,

Panno, cappello, guanti de castro; Panno,


cappello, guanti di castro, diconsi Le suddette cose fatte col pelo o colla pelle di detto animale.
Il

Il

Aggiunto di cera, vale Torbida, Oscura, SoChe palesa un non so che di malvagio; e talvolta Smunta, Sparuta, Che indica malsania. Aggiunto di risposta, vale Brusca, Scortese. Aggiunto d'aria, d'alimento, ecc., vale No-

Oa<su.tlit8e
sul

s. f.
II

Casualit: Ci che fondato


Il

civo, Pregiudizievole.

puro caso,
s. f.

poter accadere o non accadere

una cosa.

"

Oa;Sppa<

Casupola, Casipola, Casolare: Casa


;

Il

Aggiunto Aggiunto
gibile.

Aggiunto

di

tempo, vale Che minaccia pioggia.


scrittura, vale Bruita e

d'augurio, vale Sinistro, Infausto.


di

non leg-

piccola e misera

altrimenti Tugurio, Catapecchia.

OO'S.ssa.s.

f. Casaccia. Dimin. e avvil. di Casa: Casa piccola e cattiva. Casa ridotta in pessimo slato, dove appena si possa abitare.

S Co-e cattive; Colle cattive. Modo avverb. e vale Con modi severi e minacciosi.

S
$

Doppo
viene
il

cattivo ven o bon;

Dopo

il

cattivo

ne
il

Oatafti/rco

s.

m. Catafalco:

Quell'edifzio di

legname, fatto per lo pi in quadro o piramidale, che si circonda di fiaccole accese, dove si pone la bara del morto. 4(Da>ta>lauu-a> CBeive a) V. Beive. Oa<ta.letto s. m. Cataletto, Bara, Feretro, Atato: Strum. di legname fatto a guisa di letto, in cui si mette il. cadavere per portarlo alla sepoltura.

Fd

buono. Prov. di chiaro significato. eattivo; Cagneggiare, Fare il giorgio,

bravo, lo squarcione.

Q/&,ttolca (Batte aj ;

Catta

3Iendicare all'accattolica. Reggersi d'accatto. Viver di limosina V. Batte. s. f. Cattura : Presura di alcuno, per ordine della Giustizia; ed anche L'ordine stesso
della presura.
a.

Oattr v.
s. ra.
il

Catturare:

Il

pigliare ed imprigio-

Oatx'o
ingombra

Catarro: Superfluit d'umore che

petto e la testa.
:

Oataroso add. Catarroso


che patisce
gioni catarro.

di catarro, ovv. d'Ogni cosa

Aggiunt di persona che ca-

nare che fanno gli agenti della pubblica forza di qualche delinquente o fallito. Catu-lblba s. f. Tamburaccio: Strum. militare di

OateolLiximo
mento
anche
di quello
II

s. m. Catechismo: Insegnache dee credere ed operare il

cristiano per ottenere la salute eterna; e dicesi


libro che contiene detto insegnamento.

suono strepitoso, somigliante al tamburo, ma assai pi grande in lunghezza e larghezza, che si suona nelle bande con una mazza che ha in cima una palla piena di borra e fasciata di pelle , quando queste accompagnano e precedono sonando i distaccamenti di soldati in parecchie loro funzioni altrim. Tamburone, Gran Cassa, Cassone.
;

Oatecliiziz v. a. Catechizzare: Propriam. Insegnare


la

dottrina cristiana.
s. f.

Catccetto
:

s.

m. Canterello,

Canterello.

Dim.

Cattedrale
,

Cattedrale

La

chiesa nella

di

quale siede il Vescovo; altrim. Metropolitana. Usasi anche come addiettivo.


s.
f.

Catcci
Oatccio
Causa;
V.

Cntero: Piccolo cntero. s. f. Quanto cape


s.

in

un cntero.

Un

cntero pieno.

Oatex*atta

Cateratta:

Addensamento delSufiTusione.

l'umor cristallino che appanna e toglie interamente


la vista. Gli antichi la

Caudatrio
a.

s.

m. Cntero V. Cntio. m. Caudatario Colui che so:

chiamavano

stiene l'estremit delle vesti prelatizie, detta Coda.

"Oato

V. Caratlo.
f.

Causare: Esser causa, Produrre,

**Oatorlbia s.

Catorbia.

Voce

furbesca, e vale
Il

Oatran
quale
si

Prigione. IncatorS Mette in catorbia; Mettere in catorbia, biare, vale Mettere in prigione. Specie di ragia nera, la s. m. Catrame
:

Cautio
che
si

Cagionare. Causare, per Incolpare, Por cagione V. Accaxdnd. Apertura s. m. Cauterio e Cautro:
fa

nella

carne bruciandola
i

con

caustico

potenziale, per farne uscire


dicesi
Il

cava per via di fuoco dagli abeti e pini, e serve specialmente a vari usi marinareschi, come a spalmar le navi, impeciare e incatramare i cor-

** Vino.

Oattaiuetta
lungato, con
ali

dami per difenderli dall'acqua e dal sole. Vce furbesca: Ghe n'ea d cafranf Ce l'ha 5 catran; ubbriaco. n'era del vino? s. f. Cavalletta, Locusta: Animaletto simile al grillo,

che ; anche Roltorio, Fontanella e Inceso. Cauterio, figurai, dicesi a Persona fastidiosa e seccante, da cui sia difficile liberarsi; e talora ad Uomo continuamente malatticcio, pieno d'accattivi

umori

ciacchi,

di

malori, ecc.
s.
f.

Cautela
Diligenza
:

Maniera

Cautela, Accortezza, Sagacit, di procedere con avvedimento

ma

di

corpo pi

sottile

ed al-

lunghe.

Ce n'ha

di pi colori,

ma

e giudizio in alcuna cosa; anlic. Caltela. A cautela; A cautela. Posto avverb. vale Per
sicurezza,

Oattivse
sene
la

da noi intendasi quello ch' tutto verde. n. p. Cattivarsi; ed usasi in questo significato: Cattivse l'animo d'nn-a persnn-a;
Cattivarsi l'animo d'una persona, vale Procacciar-

A
v.

ben essere.
a.

Cautela,
Incendere.

Cautelare,
a.

Assicurare.

Cauterizza v.

Cauterizzare: Far cauterio,

benevolenza. Farsela amica.


s. f.

Catti vla

Cattivezza, Cattiveria, Cattivit,

Tristizia, Ribalderia, Malizia,

Pravit: Inclina-

Caute rizzazin L'atto del cauterizzare. Cauzione, Cauziou


s. f.

s.

f.

Cauterizzazione:

Cautela, Sicurt, Mal-

Cattivo
ha
.

zione a nuocere e mal fare. add. Cattivo: Aggiunto

leveria.- Usasi anche per Mallevadore, cio Colui

d'uomo,

vale

Ribaldo, Tristo, Malvagio, contr. di Buono.


M Cattivo: Aggiunto d'animale o di cosa, vale

Cava
talli
,

che

si

Che

rende sicurt per altri. f. Cava : Il luogo dove si cavano i mele pietre, ecc. - La cava di pietre dicesi
s. s.

in s alcun difetto o vizi essenziale; quindi

Cattivo paese, Cattivo vino, Cattivo cavallo, Catlivl

Cava

anche Pelraja.

m. Grascino. Chiamavasi
il

gi da noi Quel

versi,

Panno

cattivo, ecc.

ministro basso degli Edili,

quale avea special

CAV
obbligo d' invigilare a che
ai
si desse il giusto peso compratori di derrate, che le grasce si vendessero legittime, ecc. L'etimol. della voce genovese sembra dal verbo latino Caveri, Guardarsene, Starne airerla ; ovv. anche dalla voce torca Cavass, che in Costantinopoli equivale a Guardia municipale o qualche cosa di simile. Oggid vennero aboliti e sostituiti dalle Guardie Municipali

CAV

201

da ascddse; Caldanino, Scaldino, e in Tose. Laveggio, e comunem. per aferesi Veggio: Vaso di
manico curvo elevato, fermo a due punti opposti della bocca, e serve per iscaldarsi le mani.
terra cotta o di rame, con

OaT^ag-ninu-a
traforata dicesi
le

s.

f.

Canestrina, Canestretla,

Canestrella, e a Fir. Panerna, Panerina,

Pne-

ruzzola: Piccola canestra o paniera.

- Panerna

Oa-v

V. Cantone nel 2* significato. V. a. Cavare : Far un buco nella terra con arnesi da ci, Scavare; e talora anche Zappare attorno ad una pianta, che in questo significato dicesi anche Scalzare. n Cavare, per Levare una cosa dond'ella si trova, Trarre V. Leva.
Detto di scritti, vale Copiare. per Isvellere o Levar dal suo luogo con qualche forza una cosa che vi sia attaccata, come: Cava i uggi, i denti, ecc.; Cavar gli occhi, i
denti e simili, vale Svellerli, Strapparli. via
la

Una
i

piccola ed elegante panelor minuti lavori.

rna a larga bocca, intessuta a trafori, entro cui

signore tengono

Talora

panciuta e a bocca stretta, e porlanla esse in mano appesa al braccio a guisa d borsa (saccan)

da riporvi

il

fazzoletto,
s.

l'uffiziolo

altro.

n w

Oavag^no
a

Canestro, e a Fir. Paniere: Arnese intessuto di fili di vetrice o altre consimili vermene, di figura tonda o conica, e

m. Cavagno,

manico arcato

in

centro, onde

comodamente
serve a riporvi

imbracciarlo o portarlo a
e a portar attorno robe
delle

mano

o ih/O) Smidollare: Tr sangue; Cavar sangue V.

non

liquide.

Il

Cavagno

midolla dalle ossa.

Leva.

Cavdse da nn-a cosa; Cavarsi da checchessa, vale Liberarsene.

% Cavdseghea bell'e ben; Cavar buon viso da checchessia, vale Riuscirne bene, Trarne vantaggio,
utile.

Guardie del fuoco CPmpJ fasciato internamente di pelle di tela incerata, e serve a trasportar acqua per estinguere g' incend. S Rompi 5 cavagno in te vendegne; Rompere o Guastar Fuovo in bocca o nel paniere, vale Guastare

disegni altrui presso alla conclusione.

Oavadenti
di cavare
tista
;

Ca'valca
s.
il

V. Cavarcd.

m. Cavadenti: Colui che fa l'arte denti altrui. Dicesi anche nell'uso DenDentista Colui

Cavalcata V. Cavarcata. Oavalcata V. Cavarcata.


Oavaleg-g-iero
leggiere, cavallo,
s.

ma, propriam. parlando,

m. Cavaleggiere, Caval:

occupa esclusivamente nel trattamento e nella cura delle malattie de' denti.
che
si

Cavaleggiero, Cavalleggero

Soldato a
insi{[nitD

armato

di
s.

leggiera armatura.

Oavafe^ng-o
Pdntn.

s.

m. Cavafango

Curaporli V.

Cavaliere

m. Cavaliere: Chi

d'alcun ordine di cavalleria,

Oavag-g-o

s. m. Cavaliere, Nobile, Gentiluomo: Uomo di nobile stirpe, Di condizione cavalleresca. Voce nostra andata in disuso. S Tratta da cavaggo; Trattare, Agire da cava-

Cavaliere, per Cavalcatore,

Che cavalca, Gavaliero.

del dente; Cavalier del dente, Parassito, Becca

vale Trattar cavallerescamente, alla grande, con lustro e da gentiluomo.


liere,

pranzi, dicesi per ischerzo d Colui che fato scroccone, che uccella a cene e a desinari. d'indstria; Cavalier d'industria, dices per disprezzo d'Uomo che campa a spese altrui, scroc.

Oa'vag'iia

s.

m. Canestra,

e a Firenze Paniere
,

cando quel che pu.


servente; Cavalier servente Colui che frequenta una signora per servirla del suo braccio; altrim.
:

bislungo, e, se molto grande, Panierone

Paniere stretto e lungo con manico arcato in centro, da portar pane, paste, fiaschi, bottiglie ed altre cose. I Panieroni talora hanno due coperchi, uno per
parte, girevoli verticalmente per via d'una
stiettatura,

Bracciere.

Cavalla
del cavallo.

s.

f.

Cavalla, Giumenta:

La femmioft

ma-

una traversa intessuta da bocca nella direzione del manico, i quali possono fermarsi ciascuno al corrispondente punto in sull'orlo con una staffa che entra in una maglia.
che
li

lega a
alla

due punti opposti

S Cavalla; Ciortone, Certone, e nell'uso Cavalla. T. ittici. Scomber colias. Pesce di mare simile

Cavallaja

d5 disnd; Panierone da pranzo Portavivande fatto di vetrice, di forma cilindrica, a parecchi piani, con isportello e forte impugnatura o ma:

Lucertolone marino (Zaxerto), se non che ha occhi pi grandi. s. f. Cavalleria: Milizia a cavallo. Dicesi Cavalleria leggera quella armata alla leggiera, come usseri, dragoni, ecc. ; Cavallera pesante grave o grossa, quella d grave armaal
gli

niglia per di
piatti

Ca-rag-na

Oa-vag-netto

OaT^ag-nin
nestretto,

sopra, acconcio a portare alcuni vivande da uno in altro luogo. s. f. Cavagna, Paniere, Canestro pieno: Quanto cape in un cavagno, paniere o canestro. s. m. Strenna pasquale. Voce d'uso. Regalo che si suol fare tra amici nella Pasqua di Risurrezione, cosi detto da noi per l'uso che s ha di dare in quel tempo ai fanciulli un canestrino fcavagninj di legno, fasciato di pasta, con due o pia uova dentro. s. m. Canesirino, Canestrello, Cdi

tura,

S Pollastro
in

come le corazze, a cavallaja;

ecc.

Pollo all'arrabbiata: Pol-

lastro tagliato a pezzi e fatto

cuocere presto presto


si

casserola con burro e cipolla: vi


talvolta dei

aggiun-

gono

Cavalleria Cavallerissa
care
;

pomidoro. V. Cavallaja.
s. f.

Cavallerizza:

Luogo de-

stinato all'insegnamento o all'eserczio del caval-

e anche L'arte del maneggiare e

ammae-

strare

cavalli

e dell'insegnare a cavalcare.
s.

CQ>vallerisso
ammaestra ed
a cavalcare.

m. Cavallerizzo: Colui che


i

Canestruzzo, Canestruolo, e a Firenze Panierino, Pancrino, Panieretto, Paneruzzolo: Piceolo canestro o paniere.

esercita

cavalli, e insegna aitnii

Cavctlletto

s.

m.

Cavalletto, Trespolo:

C^i

02

CAV
a vola;

CAV
Cavallo scpolo o bilancino: Quello il gli altri che tirano la car-

'

strum. da sostener pesi, che sia fatto con qualche sirailil. di cavallo. da massachen; Capra: Arnese formato d'una travetta piana o travicello posato per lo piano o a pendo sopra quattro piedi, a guisa di trespolo, a uso di regger ponti o palchi posticci, che si

quale sciolto precede

rozza altro legno. avvallu derr; Cavallo sgroppato. bajo; Cavallo bajo: Cavallo di mantello rossobruno ; e secondo le sue differenze, Bajo chiaro,
ecc. - Cavallo

fanno a chi dipinge muro o torno agli edilzi.

fa

altro

lavoro in-

scuro, castagno, focato, lavato, bruciato, dorato, a specchietti dicesi II cavallo bajo

Cavalletto: Specie di capra o banco con due corti piedi da una sola parte, e perci molto inclinato, largo poche spanne, lungo tre

da peU(B;

chiazzalo di macchie pi bianche o

pi scure;

Zaino
rello,

aggiunto di Cavallo bajo scuro o


il

monon

quattro volte tanto, convesso, cio ritondo per


disopra. Serve a lavorare le pelli con appropriati

quale in nessuna parte del corpo abbia pelo o segno naturale di bianco.

strum., cio a pelarle, scarnarle, purgarle. da pittoi; Cavalletto, Leggo, ma meno usato:

balsan; Cavallo balzano, dicesi Quel cavallo che, essendo d'altro mantello, ha i piedi segnati di
bianco.

da potersi abbassare e sollevare, di cui si servono i pittori per regger la tela e le tavole che dipingono. Il bastone movibile che
serve a tenerlo in piedi dicesi Staggio o Porcello. da sella; Reggisella : Specie di capra, sul cui dosso s'alza un'asta sormontata da una gruccia girevole a uso di sovrapporvi la sella nella scuderia. $ Cavalletti d letto; Cavalletti, Caprette, Trespoli del Ietto: Pezzi di travetta o di piana lunghi quanto largo il letto, retti su due gambe con piede a gruccia. Sopra due cavalietti, uno a capo
l'altro

Strum.

di legno

basso de quarti V. sotto Cavallo de p affr'itellu. chi batte a man; Cavallo che batte alla mano. chi fua de marca V. sotto Cavallo chi ha serru.
chi chi

ha a grappa; Cavallo allupalo. ha serrati; Cavallo agnomone: Nome che


l'et

si

d a Quel cavallo,
chi peiza
Il

del quale

non pu pi

conoscersi dai denti.

a man;

Cavallo grave della

mano:

cavallo che s'appoggia sul morso.

da pie del
s.

letto, si

collocano per lo lungo

chi puntezza V. Cavallo rampin. chi raspa; Cavallo che batte la polvere, dicesl

gli

assereni (tej.
f.

Oavallixa,
delle calzett.
pili

Scavalcato, Accavallato. T.

Una
s.

sorta di stretto che risulta


le

da

Quel cavallo d'ordinario ardente che va calpestando il terreno, quando non pu correre perch raffrenato.
di

maglie scavalcate nel far

calze.

Oa^allin

m.

Cavallino, Cavalletto, vezzegg.

chi s'arreze in sci mrscio V. sopra Cavallo chi peiza a man.

Cavalluccio: Piccolo cavallo. S Porta a cavallin; Portar a cavalluccio, a pentole, a pentoli ne ecc. V. A cavallin.

chi seappssa; Cavallo che scappuccia, che inciampa. chi se batte; Cavallo che fabbrica.
chi

Oa.'valliuxi-a
cavallo
ti*
,

s.

f.

Cavallina:

Puledra

del

s'impenna; Cavallo che


quando
II

s'

impenna, che

si

Cavalla giovine.

inalbera, dicesi
le

cavallo, levando all'aria

Cavalletta Pedina, Soprammano, Coperchiella, Inganno o Doppiezza, onde: Fd nn-a cavallinn-a; Far una cavalletta, un soprammano, ecc., vale Ingannare con doppiezza e con astuzia. Oa'vallo s. m. Cavallo: Animai quadrupede che nitrisce, ed proprio per portar l'uomo in sella, come anche per tirar carrozze, carra e simili. Dicesi anche Destriere e Destriero, Corsiere e Corsiero, Palafreno e Ronzino, osservando per che Destriere voce di stile nobile ed elevato, perch dinota un Cavallo di battaglia, agile, sciolto e vigoroso; Corsiere propriam. si dice un cavallo

zampe
'

chi

dinanzi, si regge tutto sui pie di dietro. intaggia; Cavallo mancino, Cavallo che si

attinge.

chi ta; Cavallo che scalcia, che calcitra, che spara calci, calcitroso, griccioloso.

co-a ea taggid; Cavallo codimozzo, cio Senza coda. Che ha mozza la coda. co-e balsann-e te; Cavallo calzalo, dicesi Quel cavallo il quale ha una macchia bianca, che dal piede s'estende sino al ginocchio o sopra. co-i oege e a ea taggid; Cavallo cortaldo: Cavallo a cui si

sono accoriate o mozzate

la

coda
scor-

che

si

distingue per

la

velocit, per la

rapidit

e le orecchie.

del corso, ed usasi per lo pi in poesia; Palafretw oggid s' usa per ogni cavallo da tiro, da soma da comparsa ; Ronzino cavallo di poca grandezza e di poco pregio. M Cavallo, per Uno de' pezzi fatto a guisa di cavallo,

coronu; Cavallo coronato: Cavallo che


tic le ginocchia, o che perdette
i

si

peli in

questa

parte,

in
il

seguilo ad una caduta, o fregandosi

contro

muro o contro
:

la

mangiatoja.
le cui

corno ; Cavallo cornuto

Quello

ossa dei

onde
M w

si

gioca a scacchi, detto anche Cavaliere.


staffile

fianchi si alzano allo stesso livello della groppa.

per Percossa data con nerbo o deretano; altrim. Spogliazza.


Cavallo, Cavalletto. T. d'archit. e

sul

da mnta; Cavallo da razza o da monta. Cavallo da coprire. Cavallo di guadagno, Stallone.

mur. Com-

posizione ed aggregamento di pi travi e legni ordinati a triangolo per sostener tetti pendenti

da nu; Cavallo da nolo o da vettura. da fio; Cavallo da tiro o da traino, de comparsa; Cavallo di comparsa: Cavallo' di
bell'apparenza; e figurai, dicesi a Persona, e vale
di figura e non da fatti. de fadiga; Cavallo affatichevole

addestru;
Reso

da due

parti.

Cavallo addestrato, ammaestrato, cio


esercitalo a certi giuochi e a certe

Uomo

destro,

cio

Alto

ad

operazioni.

allegro vivo; CayaWo tostano, cio Vivo e bizzarro, r- ardente; Cavallo ardente, cio Impetuoso, Focoso, Ipipazienle, Vivissimo,

a durare, a sostener fatica. dell'apocalisse; Rozza, Brenna, Cavallaccio, e


affaticarsi,

scherzosam. Alfana, Buscalfana, dicesi per dispregio di Cavallo cattivo, magro e molto lungo.

CAV
de p affritellu; Cavallo basso di muraglia:
Cavallo che ha il pie largo. derenu; Cavallo spallato: Cavallo che ha lesione nelle spalle cagionata da soverchio affaticamento
percossa.

CAV

203

de ritorno; Cavallo di rimeno: Quello che torna


luogo donde partito. desciancu; Cavallo sfiancato: Quel cavallo, i cui fianchi sono cavi, non a livello delle costole e
al

tacchellu; Cavallo moscaio V. sopra Cavallo giunco. frenante; Cavallo di ricambio o di rilasso: Quello Quelli che si tengon di riserva per cambiarli porli a un bisogno in luogo degli altri gi stanchi. vuo V. Cavallo sfancu. S Cavallo marin; Cavalletto di mare. T. itliol.

Syngnathus hippocampus. Pesciolino


cosi detto dalla forma del di
lui-

di

capo

che

mare, ha

delle anche, e

come

ritratti

in su.

dce de bcca; Cavallo di


Sensibile al freno.

bocca

fresca,

cio

qualche somiglianza con quella del cavallo. Tal somiglianza non ha luogo che dopo la morte, perch allora si china la testa e si rotola la coda;

duo de bcca; Cavallo sboccato, bocchiduro o


duro di bocca: Cavallo che non sente il freno, che non cura il morso. freido de spalle ; Cavallo atlrappato , cio Che non ha moto libero. giunco; Cavallo bianco o leardo; e secondo le sue differenze, Bianco o leardo pallido (giunco brutto), rotato, pomato, moscato (tacchelluj, ecc.
S

ma quando

vivo egli ha,

come

gli altri

pesci,

una retta direzione.

cavallo;

cavallo. Posto avverb. coi v.

Ansul

dare, Essere, Stare, ecc., vale Andare, ecc.


cavallo
altro altra cosa su

animale che porti e su qualunque

cui stiasi a cavalcioni.

di

Stornello aggiunto del mantello del cavallo color bianco e nero.


le

grixo; Cavallo bigio o grigio; e secondo


scato,

sue

differenze, Bigio argentino, bruciato, focato,

moS

pomato, scuro, sudicio (grixo-brttoj. incidu; Cavallo inchiodato: Cavallo punto sul vivo dell'unghia quando si ferra. inscllu; Cavallo sellato, cio Che ha la schiena che piega troppo verso la pancia.
intrego; Cavallo intero, cio

Non

castrato.- Quello

destinato alle razze domestiche dicesi Stallone V.

sopra Cavallo da mnta, invianescu; Cavallo guidalescato o guidalescoso,


cio

Che ha

guidaleschi.
di

colla tromba a' cavalieri montare a cavallo. A cavallo dnu n se gh'ummta in bcca; A cavallo donato non gli si guarda in bocca. Dettato proverb. e vale La cosa che non costa, non bisogna guardarla s minutamente. A cavallo giastemmou ghe lxe pei ; A cavai bestemmialo gli luce il pelo. Dell. prov. che vale Le imprecazioni non recano altrui danno alcuno. Addestra un cavallo ; Addestrare, Ammaestrare, Scozzonare un cavallo, vale Domarlo, Ridurlo facilmente pieghevole, arrendevole. Avvezzarlo ad ogni specie di cavallerizza e di movimento. Andd a cavedio, Andd a cavallo a-i csoin, Andd a cavallo de San Francesco V. Andd. Arrend un cavallo; Raffrenare un cavallo : Ri-

cavallo

Segno da(o

di

isabella; Cavallo isabella: Cavallo

mantello

tenerlo col freno.

giallo-lionato, misto con carnicino; e secondo le

sue differenze, Isabella chiaro, dorato, scuro, ecc. tnocelo; Cavallo morello.

S Ave bn cavallo in stalla; Aver buon cavallo in stalla , figur. vale Essere in buono stato, ricco,
dovizioso.

ombrso; Cavallo ombroso, ombratico, cio Che


aombra. quartu; Cavallo quartato, cio Ben complesso,
Tarchiato.
raJbican; Cavallo rabicano: Cavallo che abbia
il

^
w

Dd

a pennada o-o cavallo ;


de sperncB oro cavallo

Forbirlo, Nettarlo,
di sprone,

Pulirlo.

mantello con molli parti del corpo.

peli sparsi

qua e

l in

diverse

Spronarlo. n itn cavallo in sci cii; Dar un cavallo, vale Fruslare o Nerbare al culo sul deretano.

; Dargli

Donna, cavallo

e barca, sn de chi e

cavarca

rumpin;

Cavallo rampino: Quello che nel

cam-

minare, ed anche nello stesso riposo s'appoggia quasi interamente sulla punta del piede.

ripreizo V. sopra Cavallo freido de spalle, ran; Cavallo rovano o roano: Cavallo di mantello grigio, che ha il crine e tutte le estremit nere, tranne la testa; se anch'essa nera, chiamasi Ro-

y. Donna. cavallo, oltre S se a cavallo; Essere o Stare a figurai, vale Esser fuor di peil senso proprio, ricolo, a buon porlo, in sicuro. Aver ottenuto ci che si desidera, Aver riuscito in qualche impresa. 5 Freve da cavulli; Febbrone, Febbre da cavalli: Gran febbre. Dicesi anche Febbricone, ma voce
dello
stil

vano

di testa

moro. Se

il

mantello misto di scuro,


S S

famigliare.

dicesi

Rovano vinato; se di bajo, Rovano bajo. sauro; Cavallo sauro: Cavallo di mantello di colore tra bigio e tan ftan, color mezzano tra

Imbrilldn cavallo; Imbrigliar un cavallo: Mettergli


la

briglia.

Immorscid un cavallo; Affrenare un


Mettergli
il

cavallo:

bigio e nero). Secondo le sue differenze, si dice Sauro bruciato, chiaro, comune, focato, lavato, ecc.

sbccu; V, sopra Cavallo duo de bcca, sbrso; Cavallo bolso: Cavallo che con difficolt respira. Cavallo soverchiamente pituitoso o catarroso.

morso. S Inombrdse cavallo; Aombrarsi il cavallo. Inselld 5 cavailo ; Sellare il cavallo : Mettergli
freno,
il

la

sella.

scappad; Cavallo da
sottile,

corsa, Corsiere, Corridore.


di collo, cio

S L'uggio d pudrn governa cavallo ; L'occhio del padrone governa o ingrassa il cavallo.

scavesso; Cavallo scarico


svelto.

Di colio

sfancu; Cavallo scarico di fianchi.


stullusso
;
,

Cavallo stallio

sulla stalla

: Cavallo stato assai in senza essere stalo p adoperato, n

Prov. che significa che Quando un padrone cura stesso i suoi affari , questi gli vanno meglio che se maneggiali da altri. 3 Matto cmme un cavallo; Malto da sette scotte, vale Bizzarro, Collerico, Bilioso, Ghiribizzoso,
egli

cavalcalo.

Bisbetico,

204

CAV
Oaivaroata.
cavallo.

CAV
s. f.

cavalli; Medicine da cavalli, vale S Meixinn-e da Medicine da bestie; e persimi!. Medicine forti,
potenti.

cavalca o da cavalcarsi;

Cavalcatura: Bestia che si si dice principalm. dei

$ Meritdse un cavallo ; Meritare un cavallo, dicesi di Chi ha fatto qualche sproposito, e si portato male in alcuna cosa. S Mette a sella a-o cavallo V. sopra Insella 5
cavallo.
w

Oavastivce

Oavastrag^e

in tcera

un

cavallo; Abbattere un cavallo,

vale Rovesciarlo a terra per dargli

fuoco,

ca-

s. m. Cavastivali: Arnese di legno, dentro cui ficcando il calcagno, e facendo forza di gamba, si cavano gli stivali; dicesi anche Camerierino. s. m. Cavastraoci: Strum. che si adopera per cavar fuori lo stoppaccolo dalla canna dell'archibuso e simili.
s. f.

a cavallo; Metter l'asino a cavallo W.Aze. S Mettise a cavallo ; Mettersi a cavallo o a cavall'aze
cioni, Cavalcare,

strarlo

altro.

Oavata

Cavala. T. di mus. L'alto di trarre

Cavalciare: Essere o Mettersi


si

con maestria il suono da uno strumento. de sangue; Cavata di sangue. Emissione di sangue. Salasso: Evacuazione artificiale d'una certa
quantit di sangue.
s.
f.

-sopra
si

una cosa dove

stia

a cavalcioni o che

avvalchi

come

si

fa al

cavallo.

Oa'vatiuu-a

Cavatina. T. di
si

%
M

Monta a

cavallo; Montare o Salire a cavallo,

aria musicale, colla quale

mus. Breve esprimono generalm.


Capigliatura: li , che cuoprono il capo
dicesi

Salire in sella.

un cavallo; Montarlo, Cavalcarlo. Ommo a cavallo, seporta averta; Cavallo

sentimenti teneri ed affettuosi.

Oavella
cor-

s.

f.

Cappellalura
i

complesso

di tutti

capelli

rente, sepoltura aperta. Prov. dinotante Essere cosa pericolosa il correre a cavallo.

umano. - Zazzera o Chioma

La capellatura
Capelli e
II

Quando n5
sella, ovv.

se

pu batte

cavallo se batte

Oavello
Cavelli vellSa.
Il

tenuta lunga
s.

al

pii

sino alle spalle.


al plur.

m. Capello, e
:

Capelo

Se batte a sella per no poe batte 5 cavallo; Si balte la sella per non battere il cavallo. Chi non pu dare all'asino, d al basto. Dettato prov. che significa Chi non pu vendicarsi con chi e' vorrebbe, si vendica con chi e' pu. $ Sensd da cavalli; Cozzone.
S Servito a cavallo; Palafreniere: Servitore che va a cavallo dietro il padrone o la Corte. Dicesi anche pi comunem. Stafifiere. 8 SSrdatto a cavallo; Soldato a cavallo. Soldato
,

pegli, antic. Cavello

Pelo del capo umano.


si

del capo de'

Mori pi volentieri
Zazzera,

chiama Lana.

a nazarena;

Chioma V. Ca'

a-o btiro; Capelli alla papigliotte. Diconsi ben avviali e spianati , unti con pomata, e tagliati in tondo sin presso alla collotnell'uso I capelli
tola (coppsso).

H
>

di cavalleria, contr. di Soldato

a piede.

I)

S Spropoxiti
vallo, cio

da cavallo; Spropositi, Errori da caChe non li farebbe un cavallo; che


e vale Solennissimi, Bestiali.

ti

anche dicesi Spropositi da can barbone. Spropositi


dell'ottanta,
Il

Octva.llou
Accavalcioni,

(AJ;

cavalcione, Accavalcione cavallo V. A cavalln.

Il

arrissosi; gianchi; ingarbggicB; Capegli o lunghi pe V. sopra zarena. ndezzae; sparpaggice; Capegli
Capelli canuti.
lisci; Capelli lisci, distesi
zi*

Capelli ricci, ricciuti, crespi.

incerfugliati, intricati.

spianati.

spalle

Cavelli

a na-

Capelli crespi: Quelli che

non sono
abbar-

affatto

lisci.

scitos

arruffati,

Oa<'va<llotto

s.

m.

Cavallotto.

Voce
16

nostra.

ruffati, rabbuffati, scarmigliati, scarruffati.

Sorta di moneta antica genovese del valore d


quattro soldi genovesi, equivalenti a
italiani.

Abberrdo Acciappd pe-i


gliar pel ciuffo

cavelli; Acciuffare: Pi-

centes.

pe' capelli.

Chiamavasi con tal nome, perch aveva da una faccia l' impronta di S. Giorgio a cavallo. Oa<^a<iiia;Cce s. m. Cavamacchie, Smacchiatore V. Levamacce. Oa.'va^ro. v. a. e n. Cavalcare Propriam. Andare a cavallo. n Cavalcare, per Soperchiare, Avanzare, Sporgere
:

5 Abberrdse o Acciappdse pe-i cavelli; Acciuffarsi, Accapigliarsi, Accapellarsi , Pigliarsi a capelli,

Far a

capelli, vale Tirarsi l'un

l'altro

ca-

pelli

azzuffandosi.
i

Addrissdse
di

cavelli; Arricciarsi

capelli, dicesi

in fuori.

Per Mare che soperchia per Essere sopra ogni dove


simil. dicesi del
altra cosa,

le rive. si stia

Quel rizzarsi che fanno i capelli per qualche grande paura, per ispavento, per orrore, ecc. cavelli; Dirizzatojo, AddirizS AgSggetta da sparti i zalojo, Dirizzacrine, Discriminale V. AgSggetta.
S Arrissd
i

cavelli; Arricciare, Inanellare

capelli.

a cavalcioni, e che si accavalchi


valcare, Accavalciare, Cavalciare.

come

si

fa al

cavallo, che in questo senso dicesi anche

Acca-

diao pe cavello; Aver un diavol per S Ave un capello , vale Esser accesissimo di sdegno e d'ira. 3 Cavello cano non credo ; Capei canuto non
creduto. Prov. che significa che I capelli bianchi non indicano vecchiezza, stantech molti incanutiscono da giovani per malattia o per altro.

a schenn-a ntia; Cavalcare a bisdosso o a bardosso, cio cavallo nudo, senza sella. iinn-a magia; Trapassarla, Sormontarla, con passare da una parte all'altra.

Fd
i

vegn
i

cavelli grixi

o gianchi; Far mettere


i

S Chi n' asstiefceto a cavarc 5 cu ghe spella; Chi non sa scorticare inlacca la pelle. Prov. e vale Chi si mette a fare cose difficili e non sa, gliene ,
incoglie male. S Cavarcsc n. p. Accavallarsi: una cosa sopra un'altra.
II

peli

canuti.

$ Ligd
le

cavelli; Rannodare

capelli,

Ricompor

trecce, e parlasi di donne.

gettarsi

che

fa

ci

Oai'vaiX'oaita.
vallo,

s.

f.

Cavalcata

Passeggiata a ca-

ghe passa un cavello da un all'atro; Non regge la grossezza d'un capello dall'uno all'altro. Modo di dire che usasi in ogni congiuntura di paragonare una cosa coH'altra, non solo in quan-

ed anche L'atto del cavalcare.

tit,

ma

anche nella

qualit.

CAV
S

CAV
torcere

205

storce

un

cavello

a niscin; Non
fargli
il

gamia
dicesi

di fianco alla libia, cui serve d'appoggio.

un capello a veruno, vale Non

bench

Nell'estremit inferiore ha un rigonfiamento che


Jlalleolo

menomo
S

torto o dispiacere.
i

esterno V. Ndxetta.
Stecchi: Legni tondi e legco' quali si raffermano le calet-

Quando

cavelli fan gianchin, lascia e

donne

S Cuvigge

da carga;

e attacchile a-o vin;

Quando

la

chino lascia le donne e chiaro significato.


g

lienli al

bianvino. Prov. di
fa
11

barba

germente conici,

tature dell'intelajatura d'una seggiola.

da fa
al

pissetti ; Vovnhm: Alcuni legnetti latornio,

Riga

Sparlta di cavelli ; Spartizione, Scri-

vorali
simili,
glietti

minatura, Discriminatura, Addirizzatura, Dirizzatura, Divisa: Spartimento di capelli sul capo a diversa direzione. - Dicesi Spartizione a punta quella che si fa a mostaccioli ; e diconsi Capelli

ai quali si avvolge refe, seta e per farne merletti, cordelline, trine, gie altri somiglianti lavori.

d pianoforte; Pironi: Ognuno


per avvoltarci intorno
:

di quei fer-

ruzzi, che si conficcano ne' pianoforti, arpe e simili,


I)

all'impazzata
raccolgonsi
e la fronte.

capelli

lutti

indietro lasciando

che non hanno divisa, ma nude le tempia

capelli. S Spart i cavelli; Scriminare, Dirizzare S Spassetta da cavelli; Setola da capelli V. Spasi

sotetta.

d violin ; Bischeri Legnetti congegnati manico del violino o d'altro slrum. simile attaccarvi le corde, e stringerle o allentarle sendo a quelli avvolte. OaviSTg-iotto s. m. Cavigliotlo: Piccola
viglia
filo

le

corde.
nel

per
es-

cail

% Ti

un pe-i

cavelli

a fa nn-a cosa; Tirar uno


violenza.

bastone, che serve a torcere


simili.
s.
f.

la seta,

pe' capelli a far checchessia, vale Indurvelo contro

sua voglia, quasi

fargli

Cavitse

Cavit

Luogo cavo, scavato

in-

Oavessa
colla quale altra

Vegni

cavelli giunchi; Fiorire, Incanutire.


s. f. si

Cavezza

Quella fune o cuojo,


il

Oavo
si
I)

ternamente,
s. m. Cavo. Generalm. sotto questo nome comprendono Tutte le funi, si piccole che

ticn

legato per Io capo

cavallo

bestia simile, per lo pi alla mangiatoia;

grosse, ad uso delle navi.

allr.
rfe

Cavicciule, Cavicciuolo, Cavicciolo, Capestro.


di

mu; Cavezza
di

moro: Una
tessit.

sorla di

mandi pi
Il

tello

cavallo.
s.

Oavessp
fili

m. Ordito. T.
lungo
si

Unione

distesi per lo

sul lelajo, di

rispondente a quella che tela, bordato e simili.

lunghezza corvuol dare alla pezza di

Cavo, per Quella grossa fune di canapa, di cui i muratori ed altri per tirar su i pesi, trasportarli, ecc.; la quale parimente dicesi Cnapo. Capo: Punta di terra che sporge in mare con
servonsi

qualche altura
di

Oavessn
fune che
si

s. m. Cavezzone Cavezza di grossa mette sopra il naso del cavallo per domarlo, mansuefarlo e addestrarlo o maneggiarlo.
:

Cavo de Bnn-a Speransa; Capo Buona Speranza. Presso i Tessitori lo stesso che Filo: Fi
:

o dui

Cavia
lino,
1

s.

m. Caviale: Uova

del pesce storione che

vengono

salate in alcune bolli di

Moscovia, d'Am-

burgo e di Costantinopoli.

Ca'vig'g'a
di

s. f.

Fettuccia

Tessuto o Nastro di

cotone o di

filaticcio.

Oavig-g-etta
Ca'vig'g'etto
mar.
le
i

Caviglione, Stringa. T. ittiol. Cepula rubescens. Pesce di mare, di color rossiccio, cos chiamato per essere lungo e sottile a guisa della fettuccia. s. f. Caviglielta. Dimin. di Caviglia: Piccola caviglia.
s.

m.

Caviglietto, Coccinello. T.

Caviglia di legno tornito, che serve per al-

lacciarvi delle

manovre

correnti,

onde assicurarvi

mantiglie delle gabbie quando siansi ammainati


pappafichi, ai quali queste servono
s.
f.

come
si

scotte.

Ca'vig'g'ia
n Caviglia,
coi quali
n

Caviglia, Cavicchia, Cavicchio:

Piccol legnelto a guisa di chiodo, che


nel muro, nel legno o simile,

conficca

nome che
si

in

Marin.

si

d ad Alcuni
apposta,
alle

due capi, due fila, a tre fila, ecc. clan; Cavo piano : Grossa corda, bianca o incatramata, pi rotonda e pi liscia delle altre corde ordinarie, che si adopera ne' porli a fare delle manovre che richiedono forza, come per abbattere le navi io carena, alberare, imbarcare delle ncore, de' cannoni, ecc. da remrco ; Cavo da rimorchio Cavo che si d da un bastimento ad un' altra barca, la quale va a remi, per tirarla a qualche punto, ed anche per far viaggio. dell'assa; Bndolo: Il capo della matassa che si lega per ritrovarlo. dell'mbrissallo ; Cordone ombcllicale, Funicolo Quel legame proveniente ombellicale Tralcio dall'ombellico del feto; dicesi anche Belliconchio, ma voce bassissima. de tnnezzo; Cavo di tonneggio: La corda che essendo allacciala ad un punto fermo fuori della nave, serve ad accostarsi a quel punto alando
cavi,
tre cavi, ecc.; Bete a

a tre capi, ecc., cio

pezzi di legno rotondi e

sottili, tagliali

sulla slessa

nave.

uniscono

fasciami

del

bordo

staminare e scalmi, Cavigliatojo: Slrum. di legno, di figura cilindrica, incastrato da un capo nel muro, o a dente in terzo in un palo, e terminato dall'altro da una testa di legno tonda, sopra di cui si torce la seta, il
filo,

ecc.

Caviglia da impiombare. T. mar. Slrum. di ferro fatto a cono alquanto acuto per aprire i cordoni delle corde che si vogliono impiombare. dd p; Caviglia, Fibula, Fucile minore. T. anat.

do incingid;

de vigna; Tralcio: Bamo di vite, menlr'egli verde ed ha le foglie. Se secco, dicesi Sermento V. Passa. d rmescello; Capo del gomitolo: L'estremit del filo con che termina il gomitolo. I due capi S Cavi da ga^sa; Ciondoli del cappio: che pendono in gi sciolti dal nodo del cappio. de scca; Cime di zucca I pezioli della zucca. n Le parti pi tenere dei medesimi si lessano e si

mangiano condite
S

in

insalata.

Osso longitudinale, posto

nella parte esterna della

A-o cavo V. A cavo. Adggid un cavo, ecc. V. Adggid. S In cavo dd mondo; In capo al mondo,
cavo,

dccsl

m
figurai,

CAt
per dinotare

GAZ
spazio di grandissima

Uno

distanza.

cavo d rmesccllo; Ravviare o TroS Trova vare il bndolo della matassa, o semplicem. il bndolo, vale Rinvenir l'origine d'un intrigo, di

Persona attendibile o non attendibile, cio Di cui si deve non s deve far caso, conto, stima e simili. 8 Sta in ti caxi so; Fare i fatti suoi, vale Attendere a s,

Non
5

impacciarsi nelle cose alimi.

an

rigiro.

Oaxoca
di

Supponemmo

caxo V. sopra Mettemmo 5 caxo. vallo s. m. Caciocavallo: Una specie


si

S Vegni a-o cavo d'tm-a cosa; Venir a capo o a fin di checchessia V. A cavo. Carv^jx s. m. Triglia di fango V. Treggia de fndo nella voce Treggia. CSL'xek, s. f. Cassia. T. bot. Cassia fislula. Pianta
indigena dell' Egitto e delle Indie orientali. La polpa delle silique di questa pianta si adopera
dai medici

formaggio che

fa

nella Sicilia

e nella Sar-

degna.
n

Oaxu

mar. Lungo e grosso perno di o chiavarda quadra, che passa per un buco fatto nel piede o rabazza d'un albero di gabbia ) di pappafico per mantenerla a suo luogo. Principio da cui dipende s. f. Cagione
Cacciacavallo. T.
ferro,
:

come
s.

purgativo.
fabbrica in Francia

l'essere d'una cosa; altrim.

Causa.

Oai3Cxuiz*o
mire. Specie

m. Casimiro. Dal frane Cachesi

di

pannina che
:

e in Inghilterra.

Oascxi
Avvenimento, Accidente che

8 Cagione, per Colpa: D caxn a nn-a pers5nn-a; Accagionare, Incolpare, Accolpare, Impalare. V. a. Cagionare: Produrre, Arrecare,

Oa.xo

s.

m. Caso

Esser cagione, Causare.


n Cagionare, per Imputare, Incolpare, Accagionare

sopravviene senz' alcuna necessaria o preveduta


cagione; e talvolta poelic. Fato, Destino, Sorte, Fortuna. n Caso, per Occasione, Opportunit: S' dwto 5 caxo che ecc.; Si dato il caso che ecc. per Specie del fatto : Son quattro i caxi, pe-i

V. Accaxdnd.

Oazauu-a V. Casann-a. Oazassa V. Casassa. Oazze V. Cadere: Venire

Oaasanetta

V. Casanetta.

qua bezugna
II

ecc. ;

Quattro sono

casi, pe' quali

bisogna ecc. Presso i Grammatici vale Uscita, Termina-

zione, Cadenza, Desinenza del

nome.

n Bossolo

raccolgono i voti allorch si ballotta per deliberazione d'alcuna cosa. de cnscensa; Caso di coscienza : Quel dubbio che
;

Quell'arnese, in cui

si

da alto in basso n. senza ritegno, portalo dal proprio peso; lo stesso che Cascare. H Cadere o Cascare, dicesi anche semplicem. di Chi inciampando o urtato, o per altra cagione, perde la naturai situazione e stramazza in terra. per Incorrere, Trascorrere : Cazze in peccu;
M

si

promuove per decidere cosa

la

religione per-

mette vieta in certe occasioni. de Stato; Caso di Stato: Cosa di gran momento. Faccenda assai importante : D'nn-a cosa da ninte n'han (ceto un caxo de Stato; D'una frivolezza ne fecero un caso di Stato. riservu; Caso riservalo, e meglio al plur. Casi
riservati, diconsi Alcuni peccati, l'assoluzione dei

1)

per in rattaju: Cadde per Morire: da per Ricorrere o


Cadere
to
in

peccalo.

Incappare, Incorrere, Venire: Ol'cheilo nella trappola.

gh'

cheito

da-o

lu; Gli

casc

fianco.

simili

Dman
,

cazze a festa
Luigi.
dicesi Cascare,

de
H

San Luigi; Dimani cade


stile,

la festa di S.

Parlando di
e vale

versi e simili

Non

sostenersi con egual robustezza o con

Vescovo o al Papa. 8 A caxo, A caxo pensu V. A caxo. S Casco che ovv. In caxo che; Caso che, Posto che, Dato che. Qualora. $ Chi fa caxo de tutto; Casoso: Che fa caso di
quali riservata al

egual armonia.

balla a-o btto

Balzar

la

palla, e Balzar la

addosso;

palla in

mano V.

Balta.

Cascar sopra, Andar addosso.

ogni cosa. S Coso da no fan caxo; Cosa non attendibile,


cio

a propoxito V. appresso Cazze a tempo. a tempo; Cadere o Venir in acconcio, in proposito. a tcchi un vesti; Cascar a brani. Non se ne
tener brano, parlandosi di vesti o simili, vale Esser Aver la veste lacera o logora ; e figur. parlando di persona, vai Non poter reggersi in
piedi, Esser accascialo,
bolite per

Da non

farne caso.

Da non

farvi attenzione.

caxo V. sopra Caxo che. S Dwto S Ddse caxo; Darsi il caso. Succedere, Avvenire. S se in caxo; Essere in caso, cio In istalo, in
d'operare o simile. 8 Fd caxo de tutto; Far caso d'ogni cosa, vale Dar importanza a tutte le cose, anche piccole. M caxu d'nn-a cosa; Far caso d' una cosa,
fare,

Aver

le

membra

inde-

grado di

vale Darle importanza, Farne slima; e in senso

opposto Non farne caso. Non badare a quello d che si tratta, Far conio che passi l' imperatore, n nn-a cosa a caxo; Far una cosa a caso,
vale

Operare

senza considerazione e senza

la

guida dell'arte. S In caxo de morte; In caso di morte d'alcuno o simili, vale Se avverr ch'egli muoja. S In tale caxo; In lai caso. Allora.

ben; Quadrare, Tornar bene V. Scazze. Cader bcco Cader boccone o bocconi co-a Tombolare, Capitombolare, in capo Tomare: Cader da cavallo; Votar Cader da per da-e nvee; Cader grande. notar d famme, da-o sunno Cascar fame,
Calzare,
;
,

et o per malattia.

vale

colla faccia innanzi.

testa

zii;

col

air ingi.

la

sella,

cavallo.

dalle nuvole, dicesi

di-

maraviglia, stupor

dalla

dal

sonno, vale Avere gran voglia di mangiare, di

dormire.

d poeta in

te

braxe; Cascar

dalla padella nelle

%
S

Mettemmo

5 caxo che;

Pognam
a

caso che. Sap-

brace, Cascar dalle brace nel fuoco, figurai, vale


giore; che anche dicesi Cascar di

poniamo che. Parla a caxo; Favellare

caso o a casaccio,

a vanvera, a fata, a gangheri, ecc. V. A caxo. 5 Personn-a da fan caxo o da no fan caxo;

Uscir di calliva congiuntura dando in una pegmale in peggio.

de poco
cesi di Chi

de poco erto; Cader di poc'alto, diebbe a subire qualche leggero scpito.

CE
- d'indosso;
Cascar di dosso; e dicesi di veslimenla, d'armi e simili, quando tornano male al dosso di chi le porta. - * bracge; Cascar il fiato, le braccia, le brache e simili, figurat. vale Sbigottirsi, Abbandonarsi, Perdersi d'animo. - in castagna; Cader in fallo V. Castagna. - in contraddizin ; Cader in contraddizione, Contraddirsi.

CEC

207

scano: Cielo a pecorelle, acqua a catinelle, che corrisponde al nostro genovese: Quando ce 5
l'

fceto

a pan,

se

n ciuve anchu

ciuve,

dman.
ce, n in tcera; n in cielo, n in terra, dicesi di Ragionamenti che non abbiano del verisimile, n l'ombra di probabilit, o" stravaganti da non darvi retta. % Non ese n in ce, n in tcera; Essere o Stare per aria, per l'aria, o in aria figurat. vale Non aver sufllciente fondamento. S L' cmme d di pugni in g; come dare un pugno in cielo, dicesi per esprimere l'impos-

Di de

cose che

n stan n in
istanno

Dir

cose

che non

- tn desgrazia d'nn-a personn-a ; Cadere


in disprezzo.

o Ve-

nire in disgrazia d'alcuno, vale Venirgli in odio,

in

man

d'atri

Cader

in

man

d'altrui, vale

Ve-

nire in suo potere, Venir in preda di quello. i ndetti; Venir il casco ad alcuno, Cadrgli il

sibilit

cuore, Perdere

il

coraggio, Sbigottirsi.
pie

% Porta
i

in

p cmme i gatti; Cader in come le gatte, dicesi proverb.

come

gatti

e vaie Ottenere S

d'una cosa. a-i sette ce; Lodare o Celebrare uno a cielo. Portarlo al cielo. Mettere in cielo alcuno, vagliono Esaltarlo sommamente.

un

da un cattivo accidente un bene impensato; che anche dicesi Cascar ritti. - in peccu; Cader in peccalo, vale Peccare. - in te moen; Cader alle o nelle mani o tra le mani, figurat. vale Venir in potere; e talora Venir alle mani,

Ragno d'aze n va
arriva
ragli in

in ce; Raglio

d'asino
in

non
1

cielo, o

non arriv

mai

cielo,

Abbattersi.

punti

tt-e

casette;

Scappar

le

maglie.

Sma-

non arrivarono al cielo V. Aze. S Stto e cappe d ce; Sotto la cappa del cielo del sole V. Cappa. ce co do; Toccare il cielo col dito, S Tccd dicesi dell'Esser lietissimo per il conseguimento
dell'asino
di cosa desiderata, Ottener cosa desideratissima

gliare.

l'nio in sci

gio in sci

fava V. sotto Cazze 5 formagmaccaroin.

e fuor del nostro credere.

Vegni z o
rotto

chu; Cascar il cuore, si dice dello Sbigottirsi per mala novella o per accidente imprevisto, Venir il casco V. sopra Cazze i nelti. d chu d'nn-a cosa; Star sul cuore di fare o
avere checchessia, vale Desiderare di farlo,
averlo.
di

f e ; Piovere a ciel rovescio, a ciel dirotto o messo, Venir gi 1' acqua a

Ca,

S formaggio in sci maccaroin; Cader il cacio maccheroni , dicesi Quando avviene alcuna cosa inaspettata, e che torna appunto in acconcio a ci che si desidera. - stto; Cader sotto, dicesi di Bestia che si cavalchi ; e figurat. vale Cader tra le mani. Venir alle mani, Abbattersi. S Czzighc; Incappare, Cader nella rete, Incorsu'

Quando piove dirottissimamente. Cera: Sembianza, Aspetto, Aria di volto; ed anche semplicem. per Faccia, Viso, Volto V. Faccia. $ A-a ca; Alla cera. Posto avverb. Io stesso che All'aria del volto, All'apparenza, All'aspetto, Al sembiante. Al volto. S A megio pittanza a l' un piatto de bdnn-a
secchioni, dicesi
s. f.

cea; La vivanda vera l'animo


cesi di

e la

cera, di-

Chi

si

scu^a d'essere scarso nell'onorare

altrui.

Brutta ca; Brutta cera, dicesi di Faccia che dal suo cattivo colore indica poca sanit o grave
disgusto che, travagliando l'animo,
affligge

rere, e
ricoli

inlendesi principalm. in insidie, in pe-

andel-

e simili. g

che

il

corpo.

S L' megio cazze d'un scaen che d'nn-a scaa; Egli meglio cader dal pie che dalla vetta. Maniera prov. che
si

Ca brusca; Viso brusco, arcigno, Viso


l'arme V. Faccia.

usa per consigliare altrui ad


si

Ca contenta; Cera giojosa, Cerozza


gioviale,
dilettosa

allegra,

eleggere de' mali che non

possono fuggire,

il

manco

nocivo.
Quell' apparente vlta azzurrina
la

p
M

s.

m. Cielo:
i

che coperchia
e nella quale

terra e perdcsi

nell'orizzonte,
i

corpi celesti

compiono

loro moti.

V. Faccia. Fd bnn-a o cattiva ca a nn-a pers5nn-a; Far buona o mala cera a uno, vale Mostrargli col cambiamento del volto di accoglierlo volontieri mal volontieri. Far buona o cattiva accoglienza.

Cielo, per Paradi.o.

di

per Clima, Paese, Regione che differisce da


stagioni o

un'altra o per via delle


terreno, ed anche

per qualit
degli

rispetto ai

costumi

N gugnd l'oegua da lavdse a cea; Non guadagnar l'acqua da lavarsi le mani V. ^Egua. g Se ghe vedde in ta ca; Il viso lo dimostra,
cio Egli S Sta ben

abitanti.

Per

La parte superiore di molte cose, come: Ce da carossa, Ce d frno, ecc.; Cielo


similit.

come apparisce. a ca; Adattarsi, Tornar bene


il

al

volto.

S Tegni
|

a ca bassa; Tener

viso basso: Stare

della carrozza.

Cielo o Vlta

del forno, ecc.

da bcca;

Palalo V. Bocca.

d letto; Sopraccielo o Soprallelto: Specie di baldacchino piano, quadrangolare, della grandezza del letto, fermato in alto presso alla soffitta della camera. foBto a pan; Cielo a pecorelle.- Diconsi Pecorelle

inchinata per umilt o vergogna. Tegnse e carte a ca; Badare a s o a' casi suoi V. Carta. S Unn~a man lava l'atra, e tutte due a ca; Una man lava l'altra e ambedue il viso. Prov. che dinota che Reciprocamente l'un dee comcolla faccia

piacere e ajutar

l'altro.

Quei nuvolelti

bianchi e radi

che danno
il

Oecitse

s.

f.

Cecit,

Cecaggine.

Usasi da noi

figura d'un

branco di pecore, onde

prov. to-

soltanto in senso melaf. e vale

Adombramento,

208

cm
!

GEI
Cherca: Rasura tonda che
fanno
chierici

Offuscamento dell'intelletto: Che cecit! Qual


ceci t

si

in sul cucuzzolo del capo; altrim.


n.

Oede
n n

V.

Cedere:

Concedere

la

preminenza,
all'altrui

Oeg'st'eso

Corona. add. Pieghevole, Piegatile: Atto ad

Essere o Confessarsi inferiore. n Cedere, per Arrendersi, Sottomettersi

essere piegato.

Oeg-atA

s.

Che pu ripiegarsi. m. Piegatore: Colui che piega; nel

volere.

Dicesi anche delle Cose materiali


flessibilit,

che son
Il

Cg-lietto

femm. Piegatrice, Piegatore. s. m. Chierichetto,


s.

dotate di cedevolezza,

per Avvallare: Usato


lasciare

pieghevolezza.

Cherichetlo, Chierichino e Cherichino. Dimin. di Chierico.

terren 5 l'ha ceduo;

Og"o

m. Chierico o Cherico, e per

sinc.

terreno cedette, cio Avvall.


in signif. attivo, vale Rinunziare, Riuna cosa: Gh'avievo cesso a bltega

Chierco, Cherco: Propriam. Colui che, indirizzato al Sacerdozio, non sa per anco passato agli

Ordini maggiori sacerdotali, purch abbia

la pri-

se ecc.; Gli avrei

ceduta

la

bottega se ecc.
Il

ma

tonsura.

i arme; Porre gi l'armi. Arrendersi. d passo, 5 posto, 5 lugo a nn-a persnn-a; Cedere il passo, il posto, il luogo a qualcheduno, vale Lasciarglielo per rispetto o per civilt. S A^5 cdila a niscin; Non cederla a chicchessia, vale Stargli a fronte o del pari, ed anche Re-

Cherico, dicesi

comunem.

Quel

giovinetto,

il

quale, vestito d'abito chericale, serve a messa e

ad
% Dee

altri

piccoli servigetti della chiesa.

da beive a-o prceve che cgo 5 l'ha


al

scb;

Da' bere
altrui

prete che

il

chierico ha sete.

Modo

proverb. che usasi dire

Quando alcuno chiede per


pi

sistere,

Opporsi, Contrastare.
s. f.

quello ch'ei vorrebbe per s.


s.
f.

Cedronella

Cedronella, Cetronella, Ce-

^eg'g'ia
Ciglia:

Ciglio, e

comunem.

al

plur.

droncella, Cedornella, Cetrina, Cedrina, Citrag-

La

parte del viso sopra l'occhio con

un

Erba cedroncella, Erba limonina. Limona, Limoncina, Appiastro, Jlelissa, Mela citola, Ortica salvatica. T. bot. Melissa officinalis. Pianta perenne che trovasi nelle fosse e ne' luoghi freschi; ha odore di limone, e se ne distilla un'acqua per profumi, ed adoperata nella medicina
gine,

piccolo arco di peli.


S Cegge azzunte; Ciglia raggiunte o sopraggiunte: Quelle, in cui i peli sopra l'un ciglio si congiun-

gono a

quelli
f.

dell'altro.

^eja
Il

Cera: La parte solida dei favi delle api, conformata in celle esagone, nelle quali
s.
il

come stomachica

e antisterica.

riposto

miele.

^ed-dro

s.

m. Cedro. T. botan.

Citrus

me-

Cera, per Tutte quelle cose composte di cera e

dica. Albero di perpetua verdura, che produce un frutto giallo e di delicatissimo odore, chia-

bambagia per uso

di ardere,

come

candele, torce

mato egualmente Cedro o Cedrato, e che serve


per candire
;

antic.
f.

OedLola
lunque

s.

Cederno. Cedola: Generalm.

dicesi

Qua-

e simili.

de Spagna; Cera di Spagna V. Lacca. giunca; Cera bianca: La cera imbiancata. sd; Cera arsa od arsiccia, dicesi delle Candele
delle

scritta privata

che obbliga, che esprime

torce, che gi' sono state accese e che


si

obbligazione.
n Cedole al plur. diconsi
Gli attestati del debito

comunem. Le
pubblico, ossia
i

cartelle
I

Titoli di

obbligazione del Governo verso

suoi prestatori.

Oeg*^
carta

V. a. Piegare: Parlando di panni, tela, o simile, vale Porli a pi doppi in certo ordinalo modo; che anche dicesi Ripiegare. Piegare, per Torcere, Curvare, Incurvare alcuna cosa. per Svolgere, Persuadere, Far cambiar pensamento, risoluzione V. Dggid. n Usato in senso neut. vale Inclinare o Volgere verso una delle parti.
'

comperano a minor prezzo; e anche di Cera nuova che, adoperata per non lungo tempo, si restituisce al ceraiuolo, pagandogliene il solo consumo. vergine; Cera vergine. Cera gialla, Cera greggia: La cera naturalmenle estratta da' favi , non ancora purgata, n lavorata. S Ingianchi a ceja; Imbiancar la cera : Lo esporla,
perci
ridotta in garzuolo (in sfuggiaj, all'alternata azione della luce e della rugiada per farla diventare bianca. S Piggid a geja a-o consmmo; Pigliare o Comperar la cera a calo o al consumo, vale Prendere Comperar le torce o candele per restituirle al ceraiuolo col solo pagamento di quanto esse
,

Parlandosi d'Eserciti in battaglia, vale Incominciare a cedere, a dar indietro, che anche dicesi Dar in piega, Esser in piega. Panneggiare. Term. della Piti, e Scnlt. col quale s esprime una delle principali azioni di quell'arte,

siano calate V.

A-o consmmo.

^e alacca
Oelg-a
Il

s.

f.

e vale Far panni, cio Coprire di vesti-

carte e simili

V. Lacca. Piega: Raddoppiamento di panni, in se stessi : Piegatura, Piegamento.


s'

le figure. E perch nel Far ci bene si incontrano non poche difficolt, di qui che si "dice Rene o male panneggiare: O l' un pitt chi ceiga ben; un pittore che panneggia bene. e veje; Piegare o Stringer le vele, vale Racco-

menta

Piega, per Quella riga che


piegala.

imprime

nella cosa

Panneggiamento ed anche Pieghe,


presenta
la

nella Pittura e

Scoltura dicesi Quel lavoro con cui l'artefice rap-

somiglianza de' panni, ossia

le

con-

glierle al

pennone o all'antenna per sospenderne

venienti piegature de' medesimi.

nn-a
CgSt

l'azione.

lettera; Piegar una lettera. % Cegse n. p. Piegarsi, Ripiegarsi, Torcersi, Incurvarsi, ecc., secondo i detti significati.
le

% Piggid bnn-a o cattiva ceiga; Prender buona cattiva piega, parlando di faccenda, negozio
simile,

vale Incamminarsi & questa o a quella

M Basire, Ripiegar le bandiere o vale Morire.


s. f.

insegne, figurai,

Chierica o Cherica, e per sinc. Chierca

bene o in male. S Piggid nn-a cattiva ceiga; Prendere una mala piega, detto di persona, vale Inclinare, Avvezzarsi al male.

riuscita o in

GEL

CEN

209

Oegr^sso
giorai, di

s.

va.

Cbericaslro, Cbericazzo: Peg-

sforme, gialla, lo stelo alto un braccio, alquanto


peloso, le foglie picciolale e dentate,
i

Chierico.
s.
f.

fiori gialli

^eimonia.
M

Cerimonia, Ceremonia, Ciridel pi diconsi

e numerosi.
fra
le

Nasce

ne' luoghi

ombrosi ed umidi,

monia: Nei num.

Le forme estesi

fessure de' muri, e fiorisce dall'aprile al-

riori

e regolari del culto religioso. Cerimonie , per Quegli atti di regola che

l'agosto.

Contiene un sugo giallo, acre, amaro


si

e corrosivo, cui

attribuisce

la

virt di distrug-

fanno dalle

persone costituite in

dignit

nelle

gere

porri fprrinj e di guarire le erpeti, toc-

funzioni

pubbliche.

per Dimostrazioni reciproche, che si fanno Ira loro per onoranza le persone privale. Usato al sing. , per Formalit, opposto di
Realt:

Ire volte la parie infetta. Chiacandone due masi anche Erba marchesita. Erba donna, Erba
gialla

Oelo

ghe l'ha dceto pe ceimonia; Gliel'ha

dato per cerimonia. 8 Chi sta in sc ceimonie; Cerimoniasle. S F de qeimonie; Fare stoggi, dicesi di Chi
stra

^ena
mo-

da porri. Cenerognola. m. Guadagnala. T. di giuoco. Il confine oltre il quale, passando e alzando la palla o il pallone, si vince: Fd celo; Far guadagnata.
s.

con

certi

altucci

repugnanza di fare o di

dire qualche cosa, sebbene sia internamente di-

^eneasso ^enee
^eneen.

sposto a farla o a dirla. % Meistro de geimonie; Cerimoniere V. Ceimonie.

S /*m (/e f emoni e; Cerimonioso V. Ceimonioso. % Sensa ceimonie; Senza cerimonie. Posto avverb. vale Senza complimenti, Liberamente, Senza soggezione. Alla baona.

^eimoui m. Cerimoniere, Ceremoniere, Cirimoniere: Maestro delle cerimonie. ^eimonioso add. Cerimonioso, Ceremonioso,
s.

v. n. Cenare: Far quel pasto che chiamasi Cena, Mangiare da sera la cena. V. Ceniasso. V. Genie. add. Cenerino, Cenerognolo, Cinerizio, anlic. Cenerugiolo: Di color simile alla cenere. ^eneeta/Olnd in;; Andar in dileguo V. Andd. s., f. Cenella, Genina, Cenino: Pic-,cola cena o Cena di pochi. s. f. Cinghia e Cigna: Larga striscia Fascia tessuta di spago, che serve a di pelle diversi usi, e propriam. a tener ferma addosso

genetta
^eng'ia
alle

bestie la sella,

la

bardella e simili.

Cirimonioso: Quegli che

.^eittro

s.

con cerimonie. m. Centina. T. mur. Armatura arcala


traila

Cinghia o Cigna, per Quel passamano o gallone, con cui si tirano su i cristalli della carrozza.

di legnami, sulla quale

Oeive

si costruiscono archi e vlte. Pieve: Chiesa parrocchiale che ha sotto di s Priorie e Rettorie, e per lo pi di ville e castella: allrim. Pievania, e anlic. Pi-

Cengie

da carga; Cigne: Quelle che sosten-

s.

f.

gono

^eug-in.

viere e Pivieri.

piano imbollito della seggiola. grande, e s. m. Cignone: Cinghia propriam. nome di Quelle due cigne di cuojo, che sostengono la cassa della carrozza e simili.
il

^eixao

s. m. Cece. T. botan. Cicer artelinum. Specie di legume o ivaja adoperata per cibo, ed Un granello tondo ed alquanto appunlato.

^eniasso
nere
contiene pi

s.

sfruttata

m. Cenerone, Ceneraccio: La ceche ha servito al bucato e non

alcali.

Ce n' ha di bianchi, di S Bggi i cexai; Girar


fgurat. vale

rossi, di neri.

^enie

cosa che

ci

il boccino o i corbelli, Esser turbalo, agitalo, Aver qualche tenga inquieti e disposti ad alterarci

Cenere. Nel sing. poetic. si usa tanto in masch. quanto in femm.; nel plur. sempre femminile: Quella polvere nella quale si
s.
f.

per lieve cagione.

risolve tutto ci che abbrucia.

cada; Cinigia: Cenere calda mista per

lo pi.

Oelebr,

S Co de cexao

Ceciato

v. a.

Ch' del colore del cece. Celebrare : Esaltare, Magnitcar


:

con parole od anche in iscritto. Celebrare, per Dire la messa od OlTerire il sacrifizio dell'altare; che anche dicesi Celebrare
la

messa.

8 Celebra 5 matrimonio; Celebrar le nozze, vale Farle colle debile formalit o cerimonie. S Celebrdse nn-a cosa; Mangiarsi, Papparsi. Voce
figur. e

con poca e minuta bragia. Si suol mettere nei veggi fcavagninj, nella cassetta da piedi o altrove, dove occorra di avere un blando calore. santa; La cenere o Le ceneri: Quella cenere particolare, con cui il Sacerdote segna la fronte de' fedeli il primo d di Quaresima. % O gidi-no de Genie ; Il d di Cenere o delle Ceneri Il primo d di Quaresima. Amia in cenie; Andar in cenere, Diventar ce:

bassa:
tulio.
s.

se l'ha celebru

tutto;

Sei

nere. Incenerirsi.

mangi

Dove
di

gh' stceto d fugo, gh'


vi

sempre da cenie

Oelelbrante

m. Celebrante: Sacerdote che celebra la messa; e dicesi anche di Qualunque sacerdote impiegalo in una funzione ecclesiastica.
s.
f.

cada; Dove

slato

il

fuoco, vi sa sempre

bruciaticcio V. Fugo.
s.

^eniu.

Oele1>i*a.ziii
mento:
atto

Celebrazione

Celebra-

L^azione di celebrare, di
s.

eseguire un
di

solenne.
f.

Oelelbritse
lebre;
Cilestro

Celebrit:

Astrailo

Ce-

Fama, Gran nome, Riputazione.


Celestino, Celeslrino, Cilestrino,

^euu-a
vale

Oelestinadd.
Azzurro.

Celeslro:
Celia,

Aggiunto

di

colore,

Oelia Oelia

s.

f.

Schorzo, Burla.

V.

n.

Celiare:

Non

dire,

Non

fare da

senno, Burlare, Scherzare.

Oelidouia

s.

f.

Celidonia, Chelidonia. T. botan.


la

Chelidonium mMju. Pianla che ha

radice fu-

: Grosso panno di copre panni che sono nella conca del bucalo, e sopra il quale si versa la cenere per fare il ranno, o si versa l'acqua bollente con cenere. s. f. Cena: Il mangiar che si fa la sera; ed anche Ci che si mangia a cena. Domini; Cena Domini, Cena del Signore, Sacra cena: La cena che il Signor Nostro fece co' suoi Apostoli il gioved santo, dopo aver loro lavali piedi, giorno precedente la sua Passione. i Chi va in letto sensa cenn-a, tutta a nulte se remenn-a; Chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena, cio Non dorme.

m. Ceneracciolo
si
i

canapa, con cui

CasacCIA, Dizionario Gtnovesg'Italiano.

14

210
Fa da

CEN
gcnn-a; Far da cena, vale Preparare
la
il

CEP
Insetto

nero

composto

come

di

tanti

anelli,

cibo per

cena.

ciascuno de' quali sono due picciolissime e

sottili

disn co-a cenn-a; Non accozzar la S Litiga cena col desinare, dicesi di Chi ha magrissimo

gambe.

^entopelle
maco
riceve
il

s.

m. Centopelle:
ruminanti
lo
,

11

terzo stoalla

Oens

guadagno e non suflciente alla vita. cenn-a; Tusignare; e quindi PuS Mangia doppo signo diresi 11 mangiare che si fa dopo cena. s. m. Censore, Corretlore: Propriam. Chi corregge e d giudizio de' componiesamina
,

degli animali

quello cio che

cibo dalla trippa e


in

manda

mol-

term. anatom. Omaso. Il Centopelle de' piccoli ruminanti dicesi pure Rerrettini. " Centopelo chiamasi per ischerzo e bassamente
letta, detto
,

menti altrui. n Censore, per Una specie di dignit delle Accademie. n Preso in cattiva parte, vale Critico, e dicesi di Colui che per inclinazione censura o critica

L'ano.

Oenti'alizza
tro.

v. a. Centralizzare: Far cenVolgere e Ridurre molte cose ad un centro.


s,
f.

Oeutiralizzazin

Centralizzazione,

delti e

fatti

altrui.

Censa
.

Oentro
im-

s. f.

Censura, Correzione, Riprensione,

Sindacato.

Censura, per

Una
alle

sorta di pena ecclesiastica

posta dai canoni o dal Papa a coloro che non

obbediscono

leggi

della Chiesa.

Oensz*.
-vuoi

V. a.

Censurare:
di

Comunem.

usasi da

Accentramento, Concentramento V. Centralizza. Punto nel mezzo del cers. m. Centro chio della sfera; ed anche II mezzo o La parte pili addentro di checchessia. de gravita; Centro di gravit: Quel punto nel quale appesi gravi sfanno in equilibrio. se ne-o so centro; Esser nel suo centro o nella sua piscina, cio Nel luogo dove maggiormente
: i

nel signific.

Sindacare,

Criticare, Biasi-

si

ama

di

slare.

mare, Riprendere.
s.
f.

^enta
si

Cintura,

Cintola, Cintolo, ed anche

Sta in ti so centri; Stare o Starsi ne' suoi cenci ne' suoi panni, vale Non s'intricare con per-

Cinta e Cinto,

ma
vesti

son voci

pochissimo

usate:

sone
la

di

rango superiore. Non aver desiderii oltre


s. f.

Fscia di seta, di panno o d'altro, colla

quale

propria sfera.
Cintura, Cintola
:

cingono

le

*
-'

da caross o
vita

c'a

al mezzo della vita. maince; Fasciacca e Fusciacca:

^enta

Il

luogo dove

la

si portava cinta alla per ornamento, e tuttora si porla allucignolata da' marinai, da' vetturini, ecc.

Cintura di seta o d'allro, che

Mentana
Somma

cintura

si

cigno.

da sp; Cintura della spada V. Centrn. de chujo; Scheggiale: Cinto di cuoio con fibbia. di csoin; Serra, e pi comunem. al plur. Serre:
L'estrema parte
cucita ai dinanzi
vita,

s. m. Centinaio, al plur. Centinaia : che arriva al numero di cento. Centenario: Quella cerimonia o solennit fatta ogni cent'anni da un dato avvenimento, o per onorare la memoria di qualche Santo o altroj

superiore de' calzoni


e ai
didietri
si

la

quale
della

fa

il

giro

cignendo

lombi, e

abbottona sul davanti.


Cintolino. Dimin.

^entrin.
di

s.

m. Cinturino,
m. Cintura

Cintura.
s.

Oentaurea min

che anche dicesi Anno secolare. A cenlancea; A centinaia. Posto avverb. vale A cen'o per volta, ma usasi per lo pi indeterminatam. e vale In gran numero.
s.
f.

^entrn.
fascia
al

della

spada

Quella

di

pelle o d'altro che serve a tener cinta


la

fianco

spada o simile.
s.
f.

^eottaja
come

Cerotto, dicesi d'Un'opera d'arte,

Centaurea minore.

pittura o disegno, che sia fatta

male e non

T. botan. Centaurea minor. Erba medicinale amarissima, che nasce comunem. nelle terre sec-

abbia pregio; e generalmente di Qualunque cosa


bruita e malfatta nel suo genere; altrim. Porcheria.

che e sabbionose, ne' monti aprichi e ne' boschi. Fiorisce in giugno e luglio, e d dei fiori somiglianti a quelli del garofano per l'aspetto e il colore, ch' per meno carico. pianta annua, ed stimala malevole per togliere la febbre. Chiamasi anche Cacciafebbre, Riondella, Fiel di terra,
Calcatreppo, Calcalreppolo.

^eotto
fatto

s.

m.

Cerotto:

Composto medicinale
si

di

cera o altra

materia tenace, perch

appicchi in sui malori,


w
I)

Cerotto V. sopra Ceottaja.


Lercio,
di

Lezzone, Sudicio, Sporco, dicesi figurai, Persona di porchi costumi e schifa: A f un


alla

^eiite:xiixio

m. Centesimo e per sinc. Centesmo: La centesima parte; ed anche Nome nnmer. ordin. di Cento.
s.

^ppa quale sono ^epp


gio:

ceotto; EH' una lercia, una lezzona. s. f. Ceppaia: La parte del ceppo,
appiccale
le

radici dell'albero.

Centesimo, per Jloneta piccola La centesima parte della lira.


s.

di

rame che vale

s. f. Colpo dato col calcio dell'archibug'ha dcBto nn-a ceppa in t stumago;

Oenti
di

m.

plur.

Pianti,

Lagrime: Versamento
contenente Dieci

^eppo

Lo percosse
s.

nel pelto col calcio del fucile.


,

^ento
decine n Cento,

lagrime per cagion del piangere.


s.

m. Cento

Numero

Toppo : Pezzo di pedale grosso di qualunque albero atterrato, solamente riciso, e serve a vari usi.
m. Ceppo
Ceppo, per Quel legno,
colla
sul quale
si

allrim. Centinaio,
alle volte usasi

decapitavano

come add. numer.

Cen1)

Zie, ec; Cent'uomini, Cento lire,ec. ed anche per Numero indeterminato riferente Gran quantit: Me p cent'anni che... Mi paion cent'anni che . S De semme in cento; Delle mille una volta, Di^ tempo in tempo. Di quando in quando, A volta

t'omnii, Cento

mannaia
la

malfattori.

Figurat.

usasi

per Origine di famiglia, Sti-

pite; tolta

metaf. dal ceppo degli alberi, ed

^eutog-ambe

a volta, Alcune volte, Di rado, Raramente.


s.

m. Centogambe, Millepiedi:

usasi per lo pi in mala parte: ven da un geppo che ecc.; Egli viene da ceppo tale che ecc. Usato al plur. dicesi Quello slrum. col quale si serrano piedi ai prigionieri: L'han misso a-i ^eppi; L'hanno messo ai ceppi. tfa brix; Ceppo, Ciocco: Piede dell'albero o
i

CER
di

CER

211

pianta cedua, separato dal fusto, spaccato in

5 pei in te l'uvo
nell'uovo.

Cercare o Guardare

il

pel

pezzi, che chiamansi Cepperelli o Ceppatelli, e

Modo

proverb. e vale .Mettersi a con-

serve per ardere,

da canipann-a; Coppo, Mozzo, Cicogna: Quell'armatura di {crosso legnaniP, in cui sono inca-

campana. da maxelld; Desco, Descheria: Banco o Ceppo


strate le trecce o
della
sul

maniche
la

quale
lia:tono

si

taglia

carne

alla

beccheria.

da pesta
si

e casta gne; Pestat(tjo:


le

Ceppo

sul quale

castagne secche chiuse

in

un sac-

chetto per mondarle dalla buccia.

da tramezi; Ceppicale.
di

T. di cartiera.' Vezzo

pietra fermato a fior di terra, con

buca qua-

^ercettin
Cerchielletto.
II

cosa. Perdersi minutissime osservazioni. un per ma e per Itera; Cercar uno per mare e por terra, o per mare e per monli, vale Cercarlo per tulio. S Chi cerca attruva; Chi cerca trova, ovv. Chi cerca rogna, rogna trova. Prov. che significa Chi stuzzica altrui, ha spesso delle nnje e de' fastidii, g Cercdse n. p. Cercarsi; e talvolta parlando di Servitori, vale Provvedersi di padrone. Cerchiettino, Cerchiellino s. m.
in

siderare qualunque minutissima

drangolare nella faccia superiore dov' piantato


il

Dim.

di

Cerchietto.

tramezzo.

Cerchiptlino, por Anellino V. Cercetto nel 2' significalo.

dell' anchizze; Ceppo o Toppo delj'incudine: Quel toppo di legno, su cui fermata l'incudine. dcU'ncoa; Ceppo dell'ancora: Unione di due

^ercetto
1)

s.

m. Cerchiello. Dimin.

di Cerchio.

pezzi di legno della

medesima

figura e

taglio,

strettamente congegnati insieme mediante perni


caviglie di ferro o di legno, la quale rinchiude

Piccolo cerchio: altrini. Cerchiello. Cerchietto, per Anello andante e uniforme nell'intero suo giro, senza castone o altro.

incassa

il

fuso dell'ancora

appunto

sotto al-

l'occhio della cicala.

da lmma; Nodo: Quel piccolo cerchietto metallico, da cui pendono le catenelle, le smoccolaloine (mcchette), lo spegnitojo (campaninj e
il

d5 cinctfo; Ceppo del


(ciiinassaj: Quel
ferro;
la

pialletto
in

o della pialla
imbiettato
il

legno

cui

fusellino (agggin).

da piatti;
vetrici

Portapiatti,

Cercine:
si

Cerchietto di
i

sua parte inferiore dicesi Piano.


;

metallico,

su cui

posano

pialli in

d ghindai)
conficcata

Ceppo, Toppo

dell'arcolajo: Quel
nel cui

tavola.

piede di legno o di

marmo,

mezzo

d mnego

un'asta di ferro, che

serve a soste-

nere l'arcolajo. d scciuppo ; Calcio dell'archibuso: La parte pi grossa della cassa, in cui incastrata la canna
dell'archibuso.
;

S Avei un bello ceppo de barba barba, vale Aver barba folla. S Chi veste

Aver una
;

bella

Ghiera: Quel mette intorno al manico del coltello, quando questo non metallico, acciocch il legno non si fenda. do tovaggiu; Cerchiello: Piccolo cerchio d'avorio, di legno o simile, entro cui s'infila il tovagliolo ravvolto su di s, dopo d'essersene
cerchiello che
si

d clollo; Viera,

serviti.

un

ceppo, o

pd un

vesco

Chi veste

Cerchia

s.

f.

Cerca:

Il

cercare o L'atto di ceralla cerca,

un zoccarello, ei pare un fanterello. Prov. che significa che Una persona, abbench bruttissima, quando ben vestila, fa una bella comparsa. S E bscagge s'assmeugiun a-i ceppi; La scheggia ritrae dal ceppo V. Bscaggia. S Lcgne de ceppo; Legne pcdagnuole: Legne dei boschi cedui, tagliale dal ceppo, e lasciate tonde
al

care: altrim. Cercatura, Ricerca, Ricercamento.

Andd a
corre

cerchia; Andare

dicesi

dei

Frali mendicanti

quando vanno attorno per rac-

I)

in

le limosine da' loro benefattori. in cerchia d'nn-a persnn-a, ecc.;

Andar

cerca

d'una

persona o cosa,

vale

Andarla
tal

cercando.
% Fratte

^erca

pi rifesse in due.
v.
si

da cerchia; Cercatore, chiamasi con


frale laico,
le

a.

Cercare: Adoperarsi

per

trovare

nome Quel
raccogliendo

eh '

deputato a andare

ci che

desidera.
:

imosine.
:

M Cercare, per Cercare tastando

Lascioeme cerca
polso.

^ercia v.

6 poso; Lasciatemi cercar

il

Cinger di cerchi, Legar con cerchi vasi a doghe o allre cose.


a.

Cerchiare

per Scrutinare, Investigare: Ilo cercu dap-

^erciata

s.

f.

Cerchiatura, Cerchiamento

pertutto;
t

Ho

cercalo da per tulio.

per Chiedere, Domandare:

Ho

gercu d'ot-

L'azione del cerchiare, ed anche L'assettamento de' cerchi attorno a un vaso a doghe o allre cose.

tegni quell'impiego;

Ho

cercato dotlenere quel-

perci
11

s.

m. Cerchio,

poetic.

Cerco

Quello che

r impiego. per Impacciarsi, Intrigarsi: scin; lo non cerco nessuno.

per
Fiutar

cinge, circonda e attornia qualsivoglia cosa.

MI n

cerco ni-

Cerchio,

per Quel

legame

di

legno o di ferro,

piegato in forma circolare, che tiene insieme bi-

Tentare, Procurare:
di

l'ha cercu de
Il

;'

scappa; Egli cerc


dappertutto
tutti
l
;

fuggire.

altri simili vasi. gonce, botti, tini Nel num. del pi diconsi Quelle sottane

lar-

Braccare, Rimuginare, Rivilicare,

qua e
e

gli usci. Cercar ogni buco: Cercar per ogni dove, dappertutto che o chic-

o di funicelle, che le tengono intirizzite, cui porlan le donne per dare


ghe, cerchiate di giunchi
vistosit
alla

chessia.

loro
e

persona.

da lnn-a; Ara,
landa di luce che

comunem. Alone: Quella


vede

ghir-

prxe; Dar
pulci

la

caccia alle

pulci,

Scuoter

le

pulci, Spulciare; e in neut. pass. Spulciarsi, Trsi


le

da pippa;

si

talora intorno alla luna.

d addosso. in testa; Cercar in capo, intendesi I pidocchi. ma cOmme i mcghi; Cercare il mal come medici, vale Cercare il pregiudzio suo a bella
i

Cerchio della pipa, dicesi Quel nero che acquista il caminetto della pipa di gesso pel continuo fumarvi dentro. S Cerci d siasso; Cassini e Cascini: Que' cerchi di cascina, che si adoperano per gli vagli,
slacci,

posta.

ecc.

212
n

CER
Oertid.u.11

CER
pron. plur. Certuni, Alcuni, Taluno:
s

di bttafua; Cerchi di buUafuori. T. mar. Cerchi doppi di ferro delia forma di un 8, un occhio de' quali abbraccia l'estremit del basso pennone, l'altro resta libero, e serve a farvi passare
il

quest'ultima voce non

Oertiflc/

v. a. Certificare

adopera che nel sing. Dare o Fare una


:

attestazione in iscritto.

Voce

dell'uso.

buttafuori del coltellaccio,

quando

si

vuol

Oertificato
pubblico.

mettere fuori questa vela. di puntce; Cerchi di puntali. T. mar. Fasce di ferro che circondano il piede e la testa de' pun-

T.

m. Attestato, e nell'uso Certificato: Testimonianza in iscritto ad uso privalo o


s.

^erto

tali

nella stiva

o tra

ponti.
di testa di di

de testa de mou ; Collare marin. un Semicerchio

ferro,

moro. che si

muove

a cerniera sopra l'una delle sue estremit, ed essendo posto davanti del suo cappelletto abbraccia l'albero superiore, lo mantiene al suo

^erto

s. m. Certo, Io stesso che Certezza : San tra 5 certo e l'incerto; Sono tra 'I certo e l'incerto. % Lascia d gerto pe l'incerto; Lasciar il proprio per l'appellativo, vale Lasciar le cose sicure per le incerte e dubbiose. add. Certo: Ch' secondo verit. Chiaro,

Indubitato, 'ncontestabile, e dicesi delle cose.


" Certo, parlando di

luogo, vicino alla testala dell'albero inferiore, e


si

persone, vale

ferma con una copiglia

all'altra

sua estremit.

tezza, Sicuro, Accertato, Chiarito:

Che ha cerSon certo che...

Ave un cercio a testa; Avere la spranghetta V. Ave. % D nn-a btta a-o cercio e l'atra a btte ; Dar un colpo al cerchio e uno alla botte V. Btte. % Schissd i cerei a nn-a persnti-a; Picchiare

Sono certo
Il

Aggiunto tempo, Convenuto, Determinato. adopera


a

che...

vale

Stabilito, Fissato,

Alle volte

lit

si come relativo di quaGhe son certe persnn-e che ecc. ; Vi son

^ercin
con cui
renderle
si

uno. Zombarlo, Dargli un buon carpicelo di busse. s. m. Cerchione: Lastra grossa di ferro,

circondan

le

ruote delle carrozze, per


intendesi

pii
s.

salde e pi durevoli.

Oreo
Il

vegno nn~a certa insciaggia . . . Gli venne certa enfiatura... S A l' gerla e segua ; certo, indubitato. % Ave de gerto; Aver di certo. Tener certo, vale
certe persone che ecc. Gh'

m. Cero: Detto assolutam.

Aver certezza, Aver


% Sta gerto; Star Esser sicuro.

di

sicuro.

cero pasquale, ed Una candela grossissima di cera, che nelle chiese solennemente si benedice il sabato santo.

certo,

Esser

certo,

vagliono
usasi

^erin

^erto
al

pron. Certo, Alcuno,

ma comunem.
Di
certo,

s.

m. Cerino: Slo^pim CmvcchettoJ che

plur.

^eriotto

variamente ravvolto su di s, ovv. ripiegato in piccola matassa si adopera per farsi lume; in Tose, dicesi comunem. Stoppino V. Mcchetto. s. m. Candelotto : Candela piuttosto corta e grossa, che serve per le lumiere, per
le

^erto

V. Certidn. avv. Certo, Certamente,


che,

Per

crto V. Certamente.

Certo che; Certo

Per certo che,


al plur.

Certa-

mente che.

Cervella
Cervella

s.

f.

Cervello, e

Cervelle e

ventole e simili.

Cervella: Massa di sostanza molle, rinchiusa nella

da carossa; Candelotto d carrozza:


quanc's non vi
si

pi corto

cavit del cranio, e che

e pi grosso e poncsi ne' fanali delle carrozze,

arde

olio.

^erne
sinc.

Uno dei principali organi della vita: altrim. Cerebro, e antic. Celabro. s. m. Cervellata e Cervellato: Composto di grascia e di cervello di porco, triturati

v.

a.
:

Scerre
la

Cernere, Cernire, Scegliere e per Separare o Metter di per s cose

minutissimamente, insalati e regalati d'aromi e


di
si

di qualit diversa per distinguerle

o per

eleg-

cacio lodigiano grattugiato;

il

qual composto

gerne
e

migliore.

usa

prxe a nn-a personn-a; Riandare o Rivedere le bucce a uno, fgur. ,vale Rivedergli severissimamente il conto delie sue azioni. l'insalatla; Mondare o Nettar l'insalata, vale
Trie e gettar
5 riso,
i le parti

come

brodi da zuppe, o ripieno d'altre vivande, e si vende insacdi

come condimento

cato in budelle tinte in giallo col zafferano, e


strozzate a lunghezza di spanna
de'saicicciuoli

come

rocchj

men buone
il

e cattive.
riso,
il
i

ipewelletto
l'occipitale.

comuni o de' sanguinacci. s. m. Cervelletto, Cerebello. T.

faxu, ecc.; Nettare

fagiuoli

e simili, vale Trgli e gettar via

mal seme o

anat. La parte posteriore del cervello, ch' Una massa midoliosa situala nelle fosse inferiori del-

altra mondiglia. S Cernise n. p. Cernersi, Cernirsi, Scegliersi.

^ervellin
figurai,

s.

m. Cervellino, Bell'umore,

dicesi

^erneg-g-ia
^'mal seme

v. a. Vagliare,

Crivellare: Proil

ad

Uomo
s.

bizzarro, stravagante, e talora

priam. Sceverare col vaglio da grano o biada o altra mondiglia.


s.

iutraltabile.

^ex-vello
n
fatto

m. Cervello V. Cervella.
che
abbia cosi
:

^erneg'g'io

pernia

m. Vaglio, Crivello: Arnese di pelle forata, distesa sopra un cerchio di legno, e che agitandosi si adopera a mondar grano o biade da cattive semenze o altre mondiglie. s. f. Cerna, Scelta La cosa cattiva se:

Cervello, per Genio e L'uomo


genio, e
al

plur.

dicesi

Cervelli

Ghe son

gerii cervelli cAe.

che... per Intelletto, Giudizio, Ingegno, che anche


di tali cervelli

..Vison

parata dalla buona.

^eirtameute

Cerna, per Separazione o Divisione. avv. Certamente, Di certo, Per certo, Al corto. Senza dubbio: In modo da non

scherzev. in questo signif. dicesi Celloria. S Ave d gervello ; Aver cervello, figur. vale Essei-e savio, giudizioso, prudente, n 5 gervello a posto, a segno; Aver il cer-

vello a partito, vaie n

Aver senno, Sapere quel che


il

potersene dubitare; antic. Certanamente. ^eirtessa, s. f. Certezza, Certiludine, Certo, antic. Certanza: Stato in cui si trova lo spirito
pllorch non ha pi luogo di dubitare.

uno

si

fa.

5 gervello chi vacilla; Aver


il

cervello balal

zano. Aver
nio, dicesi

cervello fallo a orinoli o

tor-

d'Uomo

di cervello vago, incostante.

CET
M

CHE
il

213

6 gervello

in te carcagne; Aver

cervello

nelle calcagna o sopra la berretta, dicesi di Chi

it

Cette a cannnetto; Pieghe a cannoncino. co-e ciocche; Pieghe a gala; e sono per

lo

precede inconsideratamente, con poco senno. tanto gervello quanto un mdscin; Aver meno n cervello d'un grillo o d'un'oca o d'una gatta, vale Esser scemo di giudizio, Essere sciocco, privo

di

lungo.

Oettinu.-a
ghetta.

s.

f.

Piegolina,

Pieghettina, Piein trlice:

senno.
gervello; Darsi a rimle

Dimin. di Piega. S Cettinn-e a ptoinn-a; Pieghe ghe fatte a sghembo.


n

Pietrajs-

Dse a fa accomoda 5
pedular
giudizio,

pe

refesso;
s. s.

Piegoline a gala;

e sono

cervella, figurai. Esser rimaso senza

versaii.

come s'' si fosse mandato a racconciare. perde 5 cervello a un ; Cavar uno di cervello, figurat. vale Fargli girar il capo, Soverchiamente importunarlo. Lambiccse 5 cervello; Beccarsi o Stillarsi il
S

^e.ttro

m. Centina V. Ceillro.
f.

Fd

^evlla

Cipolla V. Ciaola.
v. n.

Olxecclxezzj
Stiamazzare:

Schiamazzare, e
Il

alla fior.

Propriara.
fatto

gridar

delle

galline

cervello, Mulinare, Fantasticare, Bischizzare, va-

gliono Affaticar l'intelletto, Arzigogolare intorno

o prima di far l'uovo. Tartagliare: Ripetere per impedimento di lingua, per difetto di scieltezza nella pronunzia, le

quando hanno

a una

cosa,

Applicarsi

cose

che affatichino

prime

sillabe

prima

di poter seguitare.

l'imaginazione.

Oheim-a
:

d. f^Bug-o;

Catena da fuoco:

^ei"VO
,.

S Senso cervello; Dicervellato, figurat. vale Senza senno. Sciocco, Mentecatto. Animai quas. m. Cervo, Cervio, Cerbio drupede boschereccio che ha palchi e corna ra-

Quella catena pendente da una spranga di ferro, che pi in alto attraversa la gola del camino
nella

cucina, per attaccarvi pajuol,


la

calderone

simile sopra

fiamma.
poetic.

morale , ed velocissimo
Il

al corso.

Cerbiatto

Oliu. s.

m. Cuore, e

Core

Viscere prin-

Cerviallo, Cerbietto, Cervetto, Cervietto dicesi

cipale del

petto, ch' l'organo della circolazione,

cervo giovine ; Fusonc, anno, in cui gli spuntano


v. n. Cessare,
:

il

cerbiatto del secondo

le

corna senza rami.

nel quale le vene portano il sangue, e dal quale riesce poi per le arterie a nutrire tutte le parli del corpo.
II I

Oessi

Tralasciare, Restare, Ri-

macellai di Firenze chiamano Palla

stare, Finire

Non

proseguire pi avanti. Sospen-

Oessazin
Oessiu
un
si

dere un'azione. de vive; Cessar di vivere, vale Morire. % Scnsa cessa; Senza ristare. s. f. Cessazione, Cessamente, antic.
Cessagione, Cesso:
L'atto di

cuore degli animali bovini. n Cuore, per similit. Centro, Mezzo: In t5 chu dell'inverno; Nel cuor dell'inverno. M Metaf. si prende sovente dagli amanti in senso

da

di Vita,

esprimente svisceratezza

d'affetto:

Lunxi

cessare,

Interru-

vof,

zione di cosa incominciata. s. f. Cessione : Contratto, col quale un


individuo trasferisce in un altro
i

voi,
n

cmm'h da vive cuor mio, come posso vivere?


mce
chti,

Lungi da

suoi diritti so-

per Animo, Mente, Pensiero: iViscJtin a cose m'agge in t chu; Nessuno sa quel ch'io mi
Coraggio: Bezugna fase d
cuore.

pra una cosa


credito.

qualunque, e segnatamente sopra


ti

abbia in cuore.

Oessionios. m. Cessionario
fa
la

Quegli al quale
I

cessione.
s.

per Ardimento, chu; Bisogna Presso


gli

farsi

Artefici dicesi

^estn
pili

m. Cestino: Sorta

di paniere di figura

in

ovale colle sponde molto


di mettervi dentro

alte,

intessuto per lo

di stecche o assicelle di castagno, per uso

forma di cuore: Un cuor d'argento,

Un
Un

Qualunque cosa falla chu d'argento, d'u;


di tela tagliato

cuor d'oro.

da camixa ; Cuoricino : Pezzetto

^ta*

^etjrou

roba da mangiare ed altre cose. cannello di s. f. Ceretta, Cerino: Piccolo pomata, che serve per darsi a' capelli. s. m. Arancia, Melarancia ed anche Pomarancia: Il frutto dell'arancio (Citrus aurantiumj. Specie d'agrume, ordinariam. rotondo, con buccia o corteccia grossa, d'un bel giallo
dorato o di zafferano, la polpa divisa in ispicchi meno dolce secondo le variet. Ve n'ha di pi specie, come il Bergamotto, il Chinotto,

a foggia di cuore, che talora si mette per fortezza all'angolo dello sparato del petto.

Aliar gse 5 chu; Allargarsi il cuore, Sbarrarsi vagliono Provar piacer granil cuor nel petto,
dissimo.

A moddo

de chu;

cuore. Posto

awerb. vale

In forma di cuore.

Arranca 5 chu ;
il

Spezzare, Strappare, Lacerare

CgaeliJ pi o

cuore, Dispiacere in sino al cuore, figur. va-

gliono Dispiacere
dolore.

sommamente. Dar soverchio


il

l'Arancio forte ossia Melangola fMargait-

tin), l'Arancio
di Portogallo

mandarino (Mandarin), l'Arancio (Portug), ecc. V. le voci Ber-

Arrecuved 6

cAc'm; Confortare

cuore. Ricreare,

Riconfortar l'animo.

gamotto, Chinotto, ecc. S Co de getrn; Arancio, Arancioso, Aranciato, e pi comunem. Ranciato, Rancio: Color d'arancia matura.- Arancione, Di color arancioso molto acceso. ^etzrua.tai s. f. Aranciata Bevanda composta d'acqua, sugo d'arancia e zucchero. Oetta< s. f. Crespa, e pi comun. al plur. Crespe: Certe pieghe fatte apposta alle camicie e simili, o per via di cucito o col ferro da stirare; ed anche Quelle piegoline rilevate e angolari onde si arricciano, specialm. in Genova, cmici, cotte e simili.
:

S Arvi 5 so chu a nn-a persdnn-a; Aprire il l'animo suo ad alcuno. Aprirsi con alcuore cuno, vagliono Palesargli ogni pi segreta cosa, Parlargli candidamente. S Arvse o chu; Scoppiare, Crepare, Spezzarsi
il

cuore, vagliono Sentir


:

sommo

dispiacere o doIl

lore

Ho

chu chi se m'arve ;

cuor mi

si

spezza,

Mi crepa il cuore. Ave a-o chu nn-a cosa; Aver


in

a cuore o a

petto checchessia, Star checchessia sul cuore, nel

cuore

mezzo

al

cuore, vagliono

Aver pas-

sione, dolore, ecc. per quella tal cosa.

214
n

CHE
dB chu; Aver cuore, Esser
ardire.
di

CHE
cuore, vaI)

de chu; Esser

di cuore, vale

Esser persona

gliono Esser persona coraggiosa, Aver coraggio,


forza,
Il

coraggiosa, magnanima, generosa o simile.

-^ in chu; Aver a cuore, in cuore o nel cuore, vale Aver nel pensiero, nell'animo, nella me-

Il

avcivo atro in chu che. Non avevo altro in cuore che... in sci lengua quello che s'ha in t chu; Aver sulla lingua quello che si ha nel cuore, vale Parlare o Trattare con sinceril, senza finzione. n in t chu; Aver nel cuore o nel petto, vale Conservar nell'animo, nel pensiero; e talvolta Tener celata una risoluzione gi presa. 5 chu contento; Aver il cuore nello zuc chero nelle viole, vale Esser allegro, contento,
moria, ecc.
:
.

Non

de gran chu; Esser di gran cuore o d'alio ma in grado maggiore. un chu serru; Essere un golpone, un lumacone, un soppiattone. Fase do chu; Fare o Farsi cuore, vale $ Fa Pigliar animo, ardire. Fa do chu a nn-a persnn-a ; Far cuore. Far animo ad uno, Am'marlo, Dargli coraggio, Inco-

cuore, vale lo stesso,

raggiarlo.
Il

tranquillo,
1

n
Il

5 chu in contento. chu un chu ben


sette

ecc.

te

ruze V. sopra Ave B chu


V. Ave. di buon

Il

Il

e sette figaeti
[ceto ;

Il

inette scili 5 chu; Accileccare, Allettare: Sedurre fingendo e mostrare di far benefizio o vantaggio con animo di non farlo; ed anche metter in succhio, in zurlo. Accender bramosia, Far venir voglia altrui di checchessia. chu duo; Far cuor duro. Ostinarsi. rde 5 chu; Far rodere il cuore. Mrt chu da lin ; Far cuor di leone o tanto

Esser

cuore,

Aver somma bont. M Mn chu da lion; Aver un cuor da leone, vale Aver un gran coraggio. n un chu da peccetto; Avere un cuore da sgricciolo, vale Aver poc'animo, poco coraggio. i> un chu duo; Aver un cuor duro o di ferro, pi duro d'un macigno. Aver un animo efferato, vagliono Essere crudele, inumano, senza cuore.

vale

Il

di cuore. Far del cuor rcca, vagliono Pigliar grand animo. inn-a cosa con tutto chu; Far checchessia di lutto il cuore V. sopra Con lutto

chu.

Laod da chu V. sotto Travaggid da chu. L' megio un d de stacca che iin d de chu; meglio un dolor di tasca che di cuore. Dettato proverb.

chu; Battere il cuore V. Batte. S Brx de chu V. Brx. S Cazze 5 chu; Cadere o Cascare il cuore o l'apinio, Perdere il cuore, vagliono Smarrirsi d'ani-

% Batte

nari

che significa Le perdite de' danon affliggono tanto quanto il travaglio del-

l'animo.

Levdse da-o chu ; Levarsi dal cuore checchessia, Levare il cuore da checchessia, vagliono Slaccarne

mo. Scoraggiarsi;
.f>

e talvolta Sbigottirsi per

mala
Il

novella o per accidente improvviso.


chu de fa nn-a cosa ; Star sul cuore di far checchessia, vale Averne pensiero, desiderio, voglia.

5 chu pe ddlo a-i atri; Trarsi il cuore per darlo altrui, dicesi per mostrare eccesso di affetto,
di

il

pensiero,

Non

applicarvi

pii.

generosit.

5 Cianze 5 chu; Piangere

cuore. Esser dolente cuore, figurai, vagliono Provar gran dolore di checchessia. Esserne sommamente commosso.
il

Lntan da-i uggi, lntan da-o chu; Lontan


dagli occhi,
fica

lontan dal cuore. Prov. che signiche Quando uno lontano dalla cosa amala,

Con
vale

tutto 5 chu; Di tutto

il

cuore. Posto avverb.

facilmente scorda l'amore. Manca 5 chu; Mancar l'animo,


talora

il

coraggio; e

Con

tutta la volont,

Mollo volentieri, Cor-

dialmente.

Svenire, Venir meno. Richiudersi o Stringersi il cuore, Perder le forze, il sentimenlo,


Io

un pesso de chu; Costar % Cost d chu cuore il cuor del corpo. Costar il cuore e
occhi, vagliono Costar moltissimo.

il

spirito

V. Svegni.
Deliquio, Sfinimento, Sve-

gli

Mancamento de chu;

5 Crovd chu; Cascare o Cadere il cuore V. sopra Cazze 5 chu. S D a-o chu; Dar nel cuore, vale Accorare,
Affliggere, Attristare.
i>

6 chu; Dare o Donare il cuore, vale Esser generoso; e talora dicesi anche per espressione d'amore, e vale Amar teneramente.

nimento, Mancamento di spirito V. Svenimento. Rammentare, Far S Mette in chu; Ricordare, sovvenire. Il sdii 5 chu in t'nn-a cosa; Mettere. Porre il cuore in una cosa, vale Mettervi l'ani-

mo,
in

il

pensiero,

l'affetto.
il

Mettise

chu in paxe ; Mettere

suo COOre

5 sangue d chu V. sopra D chu. Di cuore o Del cuore. Posto avverb. vale Con affetto. Cordialmente, Volonticri. S Di in t so chu; Dir in suo cuore o fra suo cuore, vale Discorrere fra s, Pensare. n chu; Dire il cuore, vale Aver presagio
S

pace, vale Tranquillarsi, Calmarsi. Non ave de chu; Esser di povero cuore, vale

De chu;

Aver animo
S

vile.

iiresentimento di alcuna cosa che debba suc-

cedere:

chu

me

dixciva;

Il

cuor me'l
figurai,

chu me o dixeiva V. sopra Di 5 chu. g Ommo de gran chu; Cuor di Cesare, vale Splendido, Generoso. Palpitazione, Battimento S Palpi tazin de chu; di cuore: Moto violento, sconcertato, frequente e convulsivo del cuore , accompagnato da op-

diceva, I\:'andava per lo cuore. Io prevedeva.

pressione,

da

diflcolt

di

respiro, da abbatti-

de chu; Dolore o Puntura

di cuore,

vale Dispiacere, Disgusto, Travaglio, Amarezza, Cordoglio.

mento di forze, e talora da deliquio. Trafiggere il cuore, S Passa chu; Passare o Agghiadare: Melaf. Dar ambascia, affanno o
simile.

S se de ben chu; Esser di buon cuore, vale Aver somma bont; ed anche Esser liberale,
CQnlr. d'Avaro.

Star sul cuore S Pati S chu de n fa iinn-a cosa; di far checchessia, Provar pena, rincrescimento,

CHE
dolore di non fare o
dire

CHE
checchessia,

215

Averne

Olxuuaos.
Segreto, e in

m. Cornetto, Ven. Anguella, Sard.


alcuni luoghi
d'Italia

pensiero grandissimo. S Piggidsela a-o chu ; Pigliarsela Accorarsi, Affliggersi, Attristarsi. S


al

Spillncola.
di

cuore, vale

T.

iltiol.
,
il

Alherina epsetus. Piccolo pesce


cui

cuore, vale Pregar con grande istanza quanto uno pu. 5 Quello c'h in to chu l'ho in bocca; Ci che tengo nel cuore ho sulla lingua, Vi parlo col cuore sulle labbra V. sopra Ave in sci lengua quello che s'ha in t chu. S Rodimento de chu; Rodimento di cuore; e dicesi anche figurat. per Travaglio, Ambascia, Cruccio interno.

Prega da chu; Pregar da

Olivippia
Oiiuscia;

corpo quasi diafano , e la sua carne di buon sapore. s. f. Coppia. T. di cartiera. Unione di quattro o cinque fogli che si pongon l'un sopra l'altro ad asciugarsi.

mare

s. f. Coscia: La parte del corpo animale dall'anca fino alia piegatura del ginocch io. S Chusce d timn da carossa; Cosciali: Quei pezzi di legno che mettono in mezzo il timone

della

Sccippd 5 chu; Crepare, Scoppiare, Spezzarsi cuore V. sopra Arvise o chu. il Cicchetta, l'atro 5 l' S mce chu S Se un 5 l'
S

V. Cicchetta.
de chu; Puntura S Spinn-a D de chu.
di

cuore

V. sopra

tordo da ttampoe ; Cosce o Cosciali V. Tordo, Std sempre in te chusce a unn-a perS se snn-a; Essere o Star sempre a' fianchi d'alcuno, Stargli continuamente d'attorno.
s.
f.

carrozza.

d5

Olxutta
che
Il

Colta: Certa

quantit di roba
volta:

scio chu; Star a cuore o sul cuore, S Std in vale Aver passione, pensiero, premura di fare,
di dire, ecc.

si

fa

cuocere in

una sola

Unn-a

chutta de

pan; Una

cotta di pane.

Cotta, per L'atto del cuocersi o di far cuocere,

S Strenze 5 chu

Stringere

il

cuore, vale Metin

relativamente
dicesi

all'effetto

che ne

risulla, al

tempo

tere in angustie, in ambasce,

aCfanno.

e durata del cocimento, e in questo significato

sdito chu; Ricreare, Riconfortar l'animo, S Ti cuore, Andare al cuore, all'animo, vagliono il Piacer fuor di modo, Far buon pr, Esser gradita

meglio Cottura, Cocitura V. Cotta.

Carpicelo, Rifrusto:

una cosa.
;

S Tocca 5 chu

Pungere o Toccare

il

cuore, vale
e stanga.

Commuovere, Convincere, Convertire. mazza S Travaggid da chu; Lavorare a

Buona quantit, e s'intende sempre di busse: Ghe n'han dceto nn-a chutta da arregorddsene pe un pesso ; Gli diedero tale un carpicelo da non scordarsene cos facilmente. de neive; Stretta di neve Abbondanza di neve
:

ch' caduta o eh' per cadere.

Lavorar di gana o di buona gana, vagliono Lavorar con tutta forza, colla maggior attenzione e con gusto. S Vegni co chu in man; Venir col cuore in mano, vale Venir con sincerit , alla buona. w in chu; Venir in cuore. Cader in mente,

Debonn-a chutta;
cottoja

Cottojo e Cocitojo, Di buona

cottura: Aggiunto di civaje e simili,

vale Facile a cuocersi. S

De
tiva

cattiva chutta; Di cattiva cottoja, Di catcottura

cocitura, dicesi di civaje e simili,

in pensiero; e

talora

Rammentarsi, Ricordarsi,

che sono difficili o tarde a cuocersi. % Fdne de tutte e chutte; Farne di mille cotte.

Rammemorarsi, Ridursi a mente.

diug-g-e

Oliug-o
cuoce
il

Pani della vile: Le anelli che girano intorno al cilindro spire della vite maschia. Quelle della vite femmina o madrevite, nelle quali s'insinuano e girano i pani del mastio, diconsi Vermi V. Va. s. m. Cuoco, Cuciniere, Cucinajo, nel

da,

vxa;

femm. Cuoca, Cuciniera,


le

Cucinaja:

Colui che

vivande.
s.

Oliuja,
cuojo.

m. Cuojajo

e Cojaro: Colui che

vende

Oliutto
mentato.

Operar male in mille maanche Farne in quattro doppi colla coverta. Farne di quelle marchiane o coll'ulivo. n'ha avo nn-a chutta; Egli n'ebbe una S buona bussata V. Cassd. pari. Cotto, dal v. Cuocere V. Chuxe. da-o sunno; Cotto dal sonno, vale Addordell'uso, e vale

Voce

niere

dicesi

da-o so; Colto, Scottato dal sole. e peu; Brullo, Scusso, dicesi di Persona a cui non rimasto pii niente. Privo e spogliato di
ogni cosa.
sotto

Oliujaiiiiixe s.

m. Cojame: Quantit
al

d cuojo.
:

Olxujo
per far
le

s.

m. Cuojo,

plur.

Cuoj e Cuoja

Pelle d'animali concia per vari usi, e specialm. suola de' calzari.

Lascia 5 chujo in t'nn-a cosa; pelle in un'impresa, vale Morirvi.

Lasciar

la

a genie; Soccenericcio : Aggiunto per Io pi del pane, vale Cotto sotto la cenere. S Andd via chutto chutto; Andar via quatto quatto, grullo grullo, catellon catellone V. Andd.
Chi
la

S Piggid 5 chujo a iinn-a pers5nn-a; Pigliar la pelle a uno. Voce dell'uso, vale Ucciderlo, Ammazzarlo. S Retaggi de chujo; Cojacci, Cojattoli, Cojazzoli
Ritagli d'ogni sorta di

lesso la vuole

a vu chutta e ed uno

chi a vu cra

Uno

al-

arrosto, figurat. vale Chi

cuojo.

Olxulloe
rosse,

vuole in un modo e chi all'altro. l' chutto ; Egli colto, Egli cotto come una monna, dicesi d'Uomo ubbriaco, avvinazzato. S Restd chutto; Rimaner cotto, mutolo, senza
parole.

s.

f.

plur.

Rossori: Quelle macchie

che appariscono talvolta sulla fccia, cagionate da vergogna, o dall' aver beulo sover-

g Tcera chutta; Terra cotta: Argilla fatta soda col fuoco, come s'usa per le stoviglie, tegoli ed altro.

OHumacco
latte

chiamente.

01i.eu.xe
s.

V. a.

Cuocere: Propriam. L'azione che


materiali
tra Io scaldare

bollito,

che

si

m. Ldtteruolo Schiuma versa in un tondino con


:

di al-

fa

il

fuoco nelle cose


cibi per
al

e l'abbruciate;
stare
i

ma comunem.

dicesi dell'Appre-

quanto di gaglio, affinch


panno, che ha formato
il

si rappigli,

e cuopresi col

latte

raffreddato.

pi acconci

mezzo del fuoco affine di renderli natrimento e pi grati al palato.

me
disseccar
la

CHI

CHI

M Cuocere, per L'azione fatta dal calor del sole nel


terra,
la

Ohidxing'ez*
Il

s.

m. Alchechengi, Alcacbingi,
l'Italia.

pelle o altro:

Gh'

un

so

Alicacabo, Vescicaria. T. botan. Physalis alckeckengi. Pianta perenne, frequente per tutta

chi chuxe e cervelle;

VI

batte

un

sole

che

cuoce il cervello. Usato in senso

suo

fiore,

ranciato, rinchiude una bacca dol-

neiit.

dicesi dell'Essere

una

cigna, giallastra e grossa quanto una lazzcruola.

cosa sottoposta all'azione del fuoco per farla ac-

ClxfFaro
OJxiflPel
s.

concia a esser mangiata : A menestra a chuxe; La minestra cuoce, a fugo lento; Cuocere a fuoco lento o a piccolo fuoco.

V. Chi/fel. m. Chiffel, Chiffello

Panetto di

paisla

bianchissima, rattorto alquanto su di s, ripiegato a foggia di mezza luna, e appuntalo alle

a fugo vivo; Cuocere


fuoco vivo.

a fuoco gagliardo o a

co fugo stto e srva ; Cuocere col fuoco sopra e sotto, Cuocere fra due fuochi , Cuocere sotto Sottestare, vagliono Cuocere colla bragia tsto posta sopra il tsto fcvercio de tceraj oltre
quella ch' sotto
il

vaso.

troppo asbriu; Arrabbiare, dicesi delle Vivande quando sono cotte in fretta e con troppo fuoco. % Fdla bggi e ma chuxe; Farla bollire e mal cuocere V. Bggi. 8 Mette a testa a chuxe; Mettere il cervello a partito, vale Far senno e pensare di proposito
a' casi

adopera per inzuppare bevande. Oliig-^ia. s. f. Chiglia, Ven. Colomba. T. tnar. Trave lungo e diritto, che nel mezzo della carena si prolunga da poppa a prua, e forma la base di fianchi, tutto il carcame e ossatura della nave; le coste membri della nave si adattano alla chiglia come le coste d'uno scheletro alla spina dorsale; all'estremit della chiglia sono indentate

due estremit,

il

qual

si

nel cioccolatte, caff e simili

le

ruote.
s.

Oliig'Ii.iiiiiabO

m. Cedrinolo o Cetriuolo,
boi.

Citriuolo e Cidriolo. T.

Cucumis
i

sativus.

Pianta ortense simile alla zucca,


di bernoccoli,

cui frutti sono

bislunghi, quasi cilindrici, verdi e bianchi e pieni


i

suoi.

quali
in

si

mangiano crudi

e sottil-

Olii;

Qui, Qua. Avv. di luogo che accompagnasi

mente

affettali

insalala

o in conserva.

tanto co' verbi di stato, quanto coi verbi di moto,

Oliiii,

e vale In questo luogo, A questo luogo. Qui, talvolta vale In questo fatto, In questa coso, Intorno a ci, e simili: Chi gh' dell' intrigo;

V. a. Chinare : Piegare al basso, al chino, Abbassare, Inclinare, Inchinare. o pixn; Diminuire la pigione o il fitto,

Qui v' dell'intrigo. M Qua, talvolta usasi come ripieno per mostrare la presenza o la vicinanza d'alcuna persona o cosa Questo chi 5 l' mce figgio; Questo qua mio
:

figlio.

la testa o il capo, vale Abbassegno di riverenza; talvolta Acconsentire alle domande senza rispondere,, e talvolta Soltoporsi e Comportar con pazienza: Ho dovo china a testa; Dovetti chinar il capo o le spalle. i uggi; Chinare, Abbattere, Abbassar gii occhi

testa; Chinar

sarla in

Talvolta dicesi per ofTrirsi pronto


:

al

servizio,

le

ciglia.

soccorso e difesa altrui

Se occre, san chi mi;


zii.
gii

Se occorre, son qua io. S Chi de dato, Chi de sotto, Chi


to, ecc.;

prexo; Diminuire, Calare il prezzo. zi da un lugo ; Scendere, Discendere da un


luogo. Venir abbasso: Chince zi de li; Scen-

Chi dreno Quaggi,

Qua

sopra,

Qua

sotto,

Qua

dete di

l.

Qua

entro (e non Qui sopra. Qui sotto, ecc.) vaparte di sopra, di sotto, ecc.

gliono Nel luogo

$ Chi ghe patisce, se fac^e chin in twra; Chi l'ha per mal si scinga. Prov. e vale La parola

S Chi e l; Qua e l, cio In questo in quel luogo, Dall'una e dall'altra parte V. In sa e in l.

Da

chi

a dman, da

chi

a iUto, a dexe, a

dura , peggio per colui che l' ha meritata, g Chinse n. p. Chinarsi: Piegare in basso tutta la persona.

chinze giorni, ecc.; Di qui (e non Da qui) a domane, Di qui o Fra qui a otto a dieci, a quindici giorni, a un mese, ecc., vagliono Da quest'ora al termine di domani, di otto, di dieci, di quindici d, di un mese, ecc. Avv. di tempo.
S
S

Oliiiicag-g'
di

s.

m. Chincagliere: Venditore
Chincaglie, Chincaglierie:
di

chincaglierie.
s. f.

CiTLCSL^^ia,
Ogni sorta
di

mercanziuole

ferro, di rame,
forbici,

d'ottone, di latta, ecc.,

come

coltelli,

Da

chi

a poco; Da

qui a poco, vale In breve,

delieri, smoccolaloje, tabacchiere e simili.-

canChin-

Fra poco. Avv. di tempo Da chi in avanti; Da qui in avanti, Da qui innanzi, Quind' innanzi, D'or innanzi. D'ora in poi. Avv. di tempo. S De chi ; Di qua. Accompagn. co' verbi di sialo,
vale M

caglieria dicesi La bottega ove


caglierie.

si

vendono chin-

Oliinetta
entro
il

s.

f.

Cunetta. T. milit.

Un

piccolo

fosso scavato nel gran fosso secco d'una fortezza,

Da

questo luogo.

Da

questa parte

De

chi

n se gh vedde; Di qua non ci si vede. Accompagn. co' v. di moto, vale Per di qua,

l'acqua del continuo. La nemico il passaggio del fosso ed impedisce Tavanzamento delle mine verso la muraglia: E chinette d Bezagno; Le cunette

quale scorre
al

cunetta ritarda

Per questa parte: Passce de chi; Passale di qua. S Talora segna disianza da luogo a luogo, e in lai signif. diccsi Di qui e non Di qua : De chi a

del Bisagno.

OIlhu
bri

s.

m. Chinina e Chinino.

T. farmac.

Solfato di china, Sostanza alcalina, di color bianco,

Trin ghe s5n novanta miggia; Di qui a Torino vi sono novanta miglia. S Talora vale In questo mondo,
In

amarissima, che serve di medicamento nelle febperiodiche.


s.
f.

questa

vita

Olxinu-a

Culla e

Cuna Piccolo
:

lellicciuolo

V.
S S

De

sa.

De De

chi e de l V.
chi li;

De sa
l,

e de l.

Da

qui a

vale Molto vicino, Assai

concavo, fermalo su due legni a guisa d'arcioni, per uso de' bambini lattanti. Diccsi anche Zana, ma colla differenza che la Zana ovale e inlessula di vimini
;

dappresso,

poca dislaoza.

la

Culla

invece

pu avere

CHA
altra forma,

CU
tavole o di

17

ed essere

iDtessuta di

ferro.

chiacchiere, Dar paS Cnta de cicciare; Dar role: Intertenere altrui con parole. Discorrere

Oliinotto

S Lobbia da chitina; Arcuccio, Arcocchio, Cassetta V. Lobbia. S P da chinn-a ; Arcioni : Due legni ricurvi fermati sotto la culla per poter cullare il bambino. Olxinn-a. s. f. China, China del Perii, Chinachina, Chinchina. T. botan. Chincona ofjjicinalis. Pianta esotica, la cui scorza molto rinomata per l'efiBcacia contro le febbri periodiche. s. m. Arancina, Arancina della China: Piccolo frutto dell'Arancio chinotto (Citrus bigaradiaj, che non mangiasi se non candito. 01iiiita.iiii-a> s. f. Puzzola, Putizza, Averno, Mofeta, Fogna, Cloaca dicesi cos da noi Qua,

per non attenere. cicciare; Perdersi in chiacchiere, S Prdise in vale Perdere il tempo in cose vane e scipite. Sta a cnta de cicciare; Star a chiacchiera,
S
Star a crocchio, Chiacchillare
il
,

vagliono Perdere

tempo

a cicalare, a cianciare, a discorrere.

Oiacciara
e

v. n. Chiacchierare: Parlar mollo vanamente. Avviluppar parole senza conclu;

sione

allrim. Cicalare, Ciangolare, Ciaramellare,

Cinguettare, Cingottare, Ciarlare,


Berlingare, Taccolare.

Tattamellare

lunque

luogo da
li

cui

esalano

vapori

fetenti

pericolosi a chi

respira.
e Quindeci
dieci.
:

Okiuze
composto

s.

m. Quindici
Cinque e

Nome numer.

Sta a ciacciard; Slare a chiacchiera V. sopra Cicciara nell'ultima inflessione. Cia,cciarata s. f. Chiacchierala: Ragionamento inutile, vano e confuso. Lunga diceria di cose vane e inutili ; allrim. Chiacchieramento,
g

di

Chiacchieria, Cicalala, Cicalamenlo, Cicalera, Cicaleggio, Lunggnola, Tiritera, ecc.

Ohinzenixa. ;

Quindicimila: ddiett. numer.

dinotante Qundici migliaja.

Oiacciarn
:

s.

m. Chiacchierone, Chiacchiera,

Olxinzen
quindici o

s.

m. Quindecimo, Quindicesimo
parte.

La

decima quinta
II

Cicalone, Ciambolone, Ciarlone, Cornacchione, Gracchione, Ciaramella, Taltamella, Dicace, dicesi Colui

01xiiizen.ii>a>

s. f. Quindicina: Il numero di complesso di quindici cose della stessa specie.- Qnindena dicesi propriam. Lo spa-

che chiacchiera e cicala assai, Ch'


la

soverchiamente verboso e linguacciuto. Oiaetoella s. f. Lucciola Spezie di mosca,


:

zio di quindici giorni.

Oliirie
letot,

s.

m. Gabbano, Pastrano, Palandrano:


che anticm. indossasi

Sorta di largo soprabito

vasi nell'inverno. Oggid vi

supplisce col

Pa-

ma meno
f.

agiato e pi corto.

Olii tara. s.
noto.

Chitarra: Strumento musicale assai

ChiteLirjrsL

s.

m. Strumenlajo,
il

e nell'uso

anche

Chilarrajo: Colui,

cui mestiere di far chitarre

Oieeo

e altri strumenti musicali di corde.

01iita[.r*i*iii
tarra.

s.

m. Chitarrino: Piccolo strum.


di

da suonare, corredato
$

corde a foggia di chi-

N me rompi
il

chitarrino, dicesi

che cessi
seccare.

Non mi rompere ad Un importano per dirgli dall' annoiarci; lo stesso che Non mi
5 chitarrin;

vede frequente ne' campi de' paesi meridionali, al tempo delle messi, il cui ventre risplendente d'azzurra luce, che pare sia fuoco, e chiude e apre questo fulgore secondo che s chiude e apre coU'ali quando vola, ed perci annoverata fra i Fosfori. Ave I iiggi che fan cicebelle; Aver le traveggole V. uggio. s. m. Chiaro, Chiarezza, Lame, Luce: Tulio ci che illumina.- Tra le voci Lume e Luce abbench frequentemente s adoperino l'un^ per l'altra, pure passa una gran differenza. La luce propriam. 11 corpo che illumina; il luvie Io splendor tramandalo; la luce la sostanza, il
qual
si

d'uvo

lume l'effetto, Lume, per Lacerna, Candela accesa


;

e simili.

Chiara o Chiara

dell'uovo.

Albume,

Olxitta^

Verbo ani. venuto dal Provenzale che vale Abbandonare: L'han chittu in scio c bello; Lo chitarono sul pi bello.
v. a. Chitare.

M Chitare, per Quitare, Far la quitanza, Saldar le

Liberar dall'obbligazion di pagare; ma voce anliq. 5 travaggio; Scioperarsi, Levarsi dall'opera.


partite,
s. f.

Bianco dell'uovo V. uvo. de lnn-a; Lume o Chiaror di Iona o della luna, Lampaneggio. e sco; Chiaroscuro. T. di pitt. Pittura di an color solo, che con due Unte, una chiara e l'altra
oscura, dello slesso
negli oggetti.

colore,

imita

rilievi

diversi gradi della luce e dell'ombra che si

vede

OI].itta<xisa<
Scrittura che
nella quale
il

Quitanza, Quietanza, Qnetanza:


debitore quando ha pagato,
si

si fa al

fso;
si

Lume

falso,

Conlrallume

Lume

che non
lai

creditore

chiama e

si

dichiara

riceve addirittura, onde l'oggetto esposto a

soddisfatto: antic. Chetanza, Quitazione.

OIxitta;ns;
la

v. a.

Quietanzare, Quitare: Far


: Unito col v. Esn debito, n credito. Chiacchiera: Discorso senza

quitanza.
add. Saldo,

Olxitto
sere, vale

Par pari
altri

Non

aver con
s.
f.

lume non pu mostrarsi nella sua bellezza. % A-o cicco da candeja 5 doggin 5 p teja; N femmina, n tela al lume di candela V. Candeja. % A-o cicco de tnn-a V. A-o cimo. Usalo nel nura. del pi e % Ccb de lnn-a
in senso figur. vale

Oiccia^x'a.

Tempi

difficili, cattivi,

Cir-

proposito e senza conclusione.


n Chiacchiera, per

Vano

cicaleccio;

costanze critiche, Guai, Miserie e simili.

allrim. Chiacchieramento, Anfanla.

Voce sparsa e non vera a ca-

rico d'una persona o cosa; Ciarla, Fola, Ciangola V. Ciarla.

per Viva e smoderata loquacit; allrim. ParCiarlaxta. S Ave da gran cicciara; Aver gran chiacchiera, vale Esser ciarlone, parolajo.
lantina V.

se a-o cicBO d'nn-a cosa; Essere al chiaro d'una cosa, vale Esserne sicuro e chiarito. S F ciaso ; Far chiaro. Far lume. Illuminare. Talora usasi per Tenere il lume. Servir da lucerda candeliere; e figurai. Portar polli, niere
S

Fare il mezzano. S Fase eicBo; Farsi giorno. Aggiornare, Sorger


il

d, Albeggiare.

218

CIA
di

CIA
contesa o di differenza generalmente:
tutti
i

nn-a pers5nn-a d'nn-a cota; S Mette a-o cieeo Far chiaro uno di qualche cosa, Fargli vedere lume in un affare, vagliono Farglielo conoscere
chiaramente, Informarlo.
n
Il

Pe
i

leva

da mezo
tutti
i

ciceti;

Per

tr via tutti

piali,

chiaiti.

in

Pettegolezzo V. Pettegolezzo.

in ciceo

nn-a cosa; Mettere o Porre


e con verit
si

in

I)

chiaro alcuna

cosa, vale Dilucidarla, Schiarirla

Guajo, Impiccio, Sbroglio, Scandalo e simili: s' trovati in t'n brutto ciceto ; Egli si trov

modo che agevolmente


stia.

veda
t)

com'ella
S Se ti

non

hce atro ciceo, ti

pu andd a dorm

tastn; Se tu non hai altri mccoli, puoi andare a letto al bujo, ovv. Se non hai altri moca

un brutto impccio, in un pazzo guajo. Faccenda semplicem., ed usasi cornuneni. nel num. del pi: Conta i ciceti de casa; Bit le faccende di casa. Mesccidse in ti ciceti di atri;
in

Fatto

Mischiarsi ne'

fatti

altrui.

coli
altri

modo

di reticenza, e vale

Se non hai

mezzi, altro assegnamento o altra abilit, non arriverai mai al tuo desiderio. S Tra 5 ciceo e 5 sco; Tra luce e scuro, Tra lume e bujo. Tra giorno e sera, Al barlume, Al buiccio. S Vegni a-o ciceo d'nn-a cosa; Venir al chiaro
a chiarezza d'alcuna

f Oiseza
Oia.g'aj

Fd

di ciceti V. sopra Cicetezzd.


V.
n.

Piatire,

Litigare.

Voce

del

eoo
fatta

tado V. Litiga.
s. f.

Piaga: Disgiungimento di carne

per corrodimento o per ferita. chi bautta; Piaga che sfoga, cio Che
fuori

manda
ti

cosa, vale Chiarirsene,

Oieeo

Venirla a conoscere, Verificarla. add. Chiaro, Lucente, contr. di Scuro. M Chiaro, per Puro, contr. di Torbido, che diciamo

l'umore corrotto,
ecc.; Guidalesco
:

de
fa

m,

Ulcere o Lesione che

nel dorso delle bestie da soma.

anche Limpido, ma dinota pi perfetta chiarezza: JEgiia cicea; Acqua chiara. A so rovinn-a a per Manifesto, Evidente

S se tutto nn-a daga; Esser lutto un'impiagatura, Esser tutto piagato o piagoso.

"

fl

"

rovina La Aggiunto voce, Sonora, opposto Roca. Aggiunto Piano, Aggiunto capo. Aggiunto Senza Aggiunto
l'

Fa daga
Pe am

Formse nn-a daga; Far

piaga,

Piagare, Impiagarsi.

cicea;

sua

chiara.

S
**S

de Cinque

daghe; Per amor

di

Dio

o.

di

vale Intelligibile, Piana,

del cielo, Per vita vostra. Di grazia, In grazia.

di

di favellare, discorso e simili, vale

P^Sg^ l'uggio do cu pe nn-a daga ; Prendere un granchio o un granciporro, vale Pigliar


errore, equivoco, inganno.

Facile a capirsi.
di colore,

Modo

bassissimo.

vale

Poco carico, Poco

Serrdse a

daga ;
s.

Richiudersi, Saldarsi o Rimardcesi per

ginarsi la piaga.

di

cielo,

aria,

tempo, vale Sereno,


sole.

Oiajlla.li
vezzo ad animale.

m. Naccherino, Cecino,
fanciullo vezzoso o

nuvoli.

Un

ad alcun piccolo

di giorno, vale Illuminato dal

cmme
figurat.

l'inciostro; Chiaro
vale Torbo,

come

l'inchiostro,

Non

liscio,

Sotto

cui

sta

malizia o frode.
di

o so de mezogiorno ; Ch'aro come il sole mezzod, vale Evidentissimo. lampante; Chiaro palpabile, Chiaro o Specchiato

cmme

Pupa, Tota, Citta. Voci delUna giovine leggiadra e di graziose maniere. '*Oia.l.iu.iua, s. f. Gozzoviglia, Gozzovigliata.
s.
f.

Oia.lla<xiu-a
l'uso. Dicesi

per vezzo ad

Oia.iiilber*laiii
lano
:

Voce bassa V. Ribotta. s. m. Camberlano


Gentiluomo destinato
al

Ciambel-

com'ambra.

servizio d'intro-

Oieeo avv. Chiaro; e


alla

si adopera ne' seguenti modi; S Parla ciceo; Parlar chiaro: Parlar senza velo, lberamente. Dicesi anche nell'uso fiorent. Parlar

duttore e di trattenitore nella corte de' monarchi.

Gran ciamberlan; Gran


Uffiziale

ciambellano:
la

Grande

della
gli

Corona, che ha
della
f.

soprintendenza
del

chiarozza.

su

tutti

Ufiizali
s.

camera
:

monarca.

ciwo

e netto; Parlar schietto e tondo. Parlar

Oia-mbretta
con un buchino

Lustrino

Piccola e sotti-

a bandiera levata o spiegata, vagliono Dire aper-

lissima grellina d
in

rame inargentato o dorato,


mezzo, che
si

tamente e francamente le sue ragioni, il fatto suo. Dir checchessa fuor de' denti. S Piscia ciceo e incghite do mego; Piscia chiaro e fatti beffe del medico. Prov. che usasi frequentem. per dire Chi ha la coscienza pura e netta non ha occasion di temere. S Vedde ciceo; Veder chiaro, cio Veder bene,
distintamente. Aver buona vista, w

namento
che
lustrino

sulle guarnizioni delle vesti

Bisante

mtte per ordicesi an; Bisanlino. - Paglietta dicesi H


V. Ciarbottd.

non

traforato.

Oiamma
Il

Oiamljrott.
v. a.

ciceo in t'nn-a

cosa, figurat.
spetto.

cosa; Veder chiaro in una vale Accertarsene, Levare ogni son.

Chiamare: Dire ad alcuno che venga a te, o Nominarlo a fine ch'e' risponda; L' mez'a ed usasi anche in neut. assoluto che damino; mezz'ora che chiamo. Chiamare, si dice altres della voce degli ani:

mali per far venire a s alcuno della loro spe-

OisetezzEi v.

Metter zeppe, discordie. Semipiati, pettegolezzi;

cie:

dossa a
i

damma

ipllin; La chioccia

nar zizzanie, scandali. Eccitar

^Svesciare, Spettegol/.zare, Sfringuellare,

ecc.

Oisetezzoso

add.

Novelliere: Colui che riIl

porta novelle, cio Riferisce gli altrui ragionamenti, de' quali ne pu nascere scandalose mala soddisfazione.

Il

Zizzanioso, Commettimale, cio^Che'semina zizzania, discordie, Che eccita piati, pettegolezzi.


s.

per Nominare, Appellare: Camme a damme questa sci ? Come chiamale questo fiore ? per Chiedere, Domandare : CiammcB S conto; Chiamate il conto. per Gridare, Chiedere gridando o invocando: ciammava aggitto ; Egli chiamava ajuto.

chiama

pulcini.

Oeeto

Andd

Mandd a dammd nn-a pers5nn-a;

m.

Piato, Chiaito

Ogni sorta

di

lite,

Andare o Mandare per uno.

CIA
i*-

Gli
AI giuoco della Basla

21

o carta; Chiamar
sella

la carta.

Oia,ii

ad
si

altro vale

iNominar

carta, sopra la

quale

vuol giuocare.
a conti, vale Stringere e For-

a conti; Chiamar

zare a render conti.

a limxina; Chieder l'elemosina, Accattare, Mendicare.


Fri ciamiiM in giudizio;

Chiamare o Far chia-

avv. Piano, Pianamente, cio Senza rumore, contr. di Forte: Fd cian; Far piano V. Cianin. % A cian, A cian e rioso, se a cian, Resta a cian V. A cian. S Chi va cian, va san; Chi va piano, va sano, Pian piano si va sano V. Andd. S fn cian; In piano, vale Orizzontalmente, In

mare uno

alla

corte o in giudizio, vale Citarlo,

luogo piano.

Farlo citare.

Oia<ticia>iiin.

de [lla; Chiamar fuori alcuno, vale Chiamarlo


a
battersi, Sfidarlo.

stto

vxe; Socchiamare, Chiamar sotto voce. Segn o se l'ha ciainmu; Dio lo chiam
s,

con
%

dicesi di

Uno, volendo dinotare

ch'egli

morto.

Ciammse
narsi,

n. p. Chiamarsi, Appellarsi, NomiDomandarsi, Aver nome: Cornine se damIl

avv. Pian piano, Piano piano. Adagio adagio, Bel bello, A lult'agio, Pianellamente; lo stesso che Piano, ma ha pi di forza suoi significati. V. Cianin in tutti Oiansea, s. f. Pianeta: Quella veste che porta prete sopra gli altri paramenti quando celebra il la messa. s. m. Pianelto. Dimin. di Piano: Pici

Cianello

cola e breve superficie di terra piana.

contento, fortnu,
marsi

ma

5 tale?

tale

come

si

chiama?

chiamasi per

le

- Pianro montagne Uno spazio piano tra

vinto, offeizo, ecc.; Chia-

altura e altura.

contento o per contento. Chiamarsi fortunato, vinto, offeso, soddisfatto, ecc., vale Dichiarare d'esser contento, fortunato, ecc.

Cianetto Oianin avv.

Cianello.

Ese ciammu a nn-a cosa; Esser chiamato ad alcuna cosa, vale Avervi vocazione: N5 ms sentivo ciammu a fa 5 fratte; Non mi sentiva chiamato a far il frate. Oia.iiiixia,ta> s. f. Chiamala, Chiamamento Il chiamare: antic. Chiama, Chiamazione. Chiamata Quel segno che si fa per indicare il luogo dove si dee fare alcun' aggiunta o correzione annotazione in alcuna scrittura. Presso gli Stampat. dicesi di Quella parola che si mette a pie duna pagina e che la prima della pagina che segue. Oia/miiia;ti:>e CZgd oj; Giocare o Fare a chiamare il tre: Giuoco di carte che si fa in quattro, lo stesso che il Treselte, se non che invece di dividersi i giuocatori in due contro due al principio del giuoco, quegli che ha la mano domanda un tre o altra caria di quel seme che meglio gli comoda, e quegli che ha la carta do%
: :

Piano, Pianamente, Senza rumore, conlr. di Forte: Fd cianin; Far piano. M Piano, talora vale Sommessamente, Con bassa e sommossa voce: Parlce cianin; Parlale piano.

per Adagio,

pian passo.

Con passo corto

Oiauu-a

cianin; Andar piano. s. f. Piana, Tavola: Pezzo di terreno dun orlo, ove si coltiva una sola specie di piante. SchietS ciann-a; Alla piana. Posto avverb. vale tamente, Alla buona. Alla liscia, Senza malizia. S Anddsene a ciann-a; Andar per la plana V. in
e lento:

Andd

Andd.

Olanta

s. f. Pianta : Nome generico d'ogni sorta dalberi, d'arbusti o frutici, di suffrutici e d'erbe. n Pianta, per Piantone o Pollone, spiccato dal ceppo della pianta per trapiantare, e per lo pi si dice

degli

ulivi.

dmestega; Pianta domestica o saliva,


Quella che per collivamenlo
si

dicesi

dimestica. Pianta

mandala resta suo compagno sino


gi'ioco.

alla

fine

del

foesta; noslrd; d p;
S

silvestre o selvatica

il

suo contrario.

Pianta esotica.
Pianta indigena. Pianta del piede:
pianta.

Tutta

la

parie infe-

Oia^mpa^nelle
in

fDd

in);

Dar

in

ciampanelle,

riore del piede.

cenci,

in

budella,
falli.

in

piattole:

Incorrere in

De

cianta; Di
getto.

Posto

awerb. vale Di

debolezze, in

Oiamiiro
del cane e
ei

Far delle minchionerie. s. m. Cimurro: Infermila del cavallo, d'altri animali, la quale avviene quando

primo

Fd nn-a

pianta o di sana pianta, vale

cosa de cianta; Far cheechessia di Farlo da' fonda-

sono stati nel capo assai infreddati, per la qual cosa discende per le lor nari un flusso d'acqua continuamente.

menti, lutto per intero, o simile. Piggid nn-a boccia de cianta o Piggid cianta

nn-a boccia; Truccarla


nel quarto significato.

in

pieno

V. Cianta

Oia^n

s.

m. Piano: Luogo piano, Superfcie piana.

Pidno, Pianura, per Silo piano in luogo elevato e montnoso.

Oiauta

da ta; Piano V. Ciappa.


de casa; Piano: Ciascuno degli ordini orizzontali delle stanne che si conlan progredendo di basso in aito: Primmo cian. Segando cian, Cian
nobile, Cian terren, ecc.;

d cinetto; Piano V. d martello; Bocca


Oia-u
lit

Primo piano, Secondo piano. Piano nobile. Piano terreno, ecc.


Cinetto.
del

suoi significali. V. Acciantd in tulli cuggi addosso a nn-a persnn-a; Fissargli occhi addosso ad uno, o per intimorirlo, o coli' intendimento di leggere e penetrare nell'animo di Ini. nn-a batteria; Piantar una batteria, vale Disporre acconciamente un terreno, col quale si vuol battere a fermo le opere nemiche. nn-a boccia; Truccare in pieno una boccia,
i

dicesi dello Scacciar

la

boccia dell'avversario dal


la

o Piano

martello: La
il

luogo dov'era e farvi restar


S Cianlse n. p. Piantarsi in un luogo.
,

propria.
,

parte larga del martello. Se la bocca piana,

Stabilirsi

Collocarsi

martello dicesi 31ariello piano o a bocca piana.

add. Piano

Che ha

nella superficie

egua-

Oiantamalauui
bietta,

s.

m. Mala zeppa,
si

31ala

in

ogni sua parte.

Zizzanioso, Commettimale,
gli

dice di Chi

Com

cianf Cavo piano Y. Cavo,

mette male fra

amici per disunirli, ecc.

220

CIA
Ficcacavicchie,

CIA

Oiantapuffi. s. m. Ficcachlodi,

Oianzu
,

Scroccatore: Colui che va a mangiare o a bere e non paga lo scolto.

s. m. Piagnucolone, e per derisione Belone Pecorone, dicesi ad L no che piange assai ;

Piagnoloso, Piangoloso.

Oiantastecclxi
del quale
si

s.
i

m. Pianlastecchi
calzolai

Striim.
gli

Oianzss

servono

per piantar

stecchi nella suola.

Oiappa
cui
si

v. n. Piagnucolare, frequent. di Piangere: Piangere interrotto dal lamentarsi. s. m. Lavagna Specie di schisto duro,
:

Olanto

Oiautou
Oiaua,
nura per

m. Pianto: D un cicmto d'nn-a .cosa; Far il pianto o un pianto di checchessia, vale Abbandonarlo, Non vi pensar pi. s. m. Piantone: D un ciantn; Dar un piantone, vale Andarsene senza far motto.
s.
Il

nericcio, e per lo pi turchino, e in lastre, sopra

disegnano nelle scuole figure d'aritmetica

e geometria; essa serve altres a coprire i tetti (V. Abbaen) e fasciar mura perch non penetri
l'umidore, a far pozzi d'olio e allro.

Oiautotto add. Tarchialello, Fatlicciollo, Compressocelo: Piccolo e tarchiato della persona.


s. f.

Lastra: Ogni fetta di


stallo

marmo,

di

legno, di cri-

od

allro, larga, di

maggiore o minore gros-

Pianura, Piano

Io pi impiegasi

dicare Luoghi molto vasti

Luogo pano.-Piaquando trattasi d'ined eslesi; ma quando


:

sezza, e di superficie piana dall'una parte e dal-

occorre accennare Luoghi poco estesi, suolsi d'or-

danze
ti'

dinario adoperare

il

nome Piano.
e

V. n. Piangere

Piagnere:

Gettare,

Versare, Spargere lagrime, Lagrimare, Lacrimare, e in modo basso Belare, Specorare.


alt.

Ciappa de marmo, de cristallo, de veddro, marmo, di cristallo, di vetro, ecc. Pescheria: Il luogo dove si vendono pesci. da ta; Piano: La parte superiore della tavola,
l'altra:

ecc.; Lastra di

u Piangere, in signif.

vale Lamentarsi,

Ram-

che serve a posarvi sopra checchessia. do barcn; Davanzale: Quel piano superiore del parapetto della finestra, che per lo pi una lastra di lavagna, di marmo o simile, sporgente alquanto
in

maricarsi d'una cosa o persona perduta, o per morte o per altra cagione: danzo i mai libbri;

fuori sul quale si appoggia colle braccia chi


alla finestra.

Piango i miei libri. Talora usasi in forza

di sost.:

Cose

l'

questo

danze continuamente
.'
.

Che

cos' questo pian-

gere continuamente Piangolare, Piagnucolare, Vagire:

sia

do barcBn di monest; Btola e Bdola. dObigliardo; Cartella: Quella lavagna, su cui


notano
i

si

punti.

cammin;

Il

piangere dei

terra (un tambellone,

Frontone: Lastra di ferraccio o di in dial. mfjrexo) fermala

bambini, n Uggiolare V. Ld d5 can nella voce Can. w Cigolare, Gemere, dicesi Quel rumore o suono
simile a un gemito che esce dalle legna verdi od

a squadra sul piano del focolare contro il maro del caminetto o del camino, affine di preservarlo
dai guasti che arrecano le legne, le molle e la
palella,
il

ed anche

il

calore del fuoco, ecc. Talora

omide quando abbruciano. - Cigolare propriam. esprime il rumore prodotto dal vapore o dall'aria
che va via
;

frontone di pietra arenaria, e dalla materia

Gemere esprime
il

la

cosa slessa,

ma

dicesi

pure Pietra.
la

dd com; Piano o Coperchio del cassettone: La


parte superiore orizzontale di esso,
lo

eziandio pi proprio

lento uscire che fa l'umor

quale per

acqueo
*

dalle legna

umide o verdi V. Sud.

i
>i

Pigolare, Far marina, Far il piangi, si suol dire di Coloro che, ancorch abbiano assai, sempre si lagnano dell'aver poco e sempre chiedono. in t5 so chu; Piangere dentro Gemere in cuore,

a nonna, a madonnava;
fior.

pi di legno, talora di marmo. d fuxin; Cartella V. Cartella.

e nell'uso

Accorarsi.

-if

lgrime de sangue; Piangere a


figurato.
il

cald'occhi.

Modo

^ 5 chu; Piangere
V

cuore, Esser dolente a cuore

V. Chu. 5 Ave i uggi che cinzan; Aver la lagrimazione la lacrimazione V. Lagrimazin. S Chi me vu ben me fa danze, chi me vu ma

me fa rie V. Ben (sost.) S Chi nB danze n5 tetta; Chi non piange non ha poppa. Prov. che significd Bisogna chiedere e
fare il pigolone per muovere altri a donargli. S Chi rie de venard danze in domenega; Chi ride in sabato, piange in domenica. Prov. di nessun significato. S Mettise a danze; Mettersi o Sciogliersi a piangere.

d lavello; Lastrone dell'acquaio: Grossa lastra di lavagna o di marmo; inclinala verso la pila (truggio), scanalala ai quattro lati. Questo lastrone non si vede nelle cucine toscane, perch ivi soglion rigovernar le stoviglie nella pila, ch hanno pi grande della nostra, quadrangolare, e meglio d'un palmo profonda. g D d cu in cm/);}o; 'Battere il culo sul lastrone in sul petrone. Dar del culo in terra, tgurat. vagliono Fallire; ed derivalo dall'uso antico ch'era in Firenze, che coloro i quali fallivano, andavano nel mezzo di Mercato Nuovo, dov'era una gran lastra di marmo, e quivi posavano tre
volte
il

culo a vista del popolo radunalo

e qu(j-

st'alto

assicurava

la

loro persona dalle molestie

OianziuSu
:

Oianziuouna.
Oianzistio

V. Cianzn. s. m. Pigolne, e nell'uso fior. Piangi Colui che sempre si duole di aver poco e sempre chiede.
s. m. Piagnisteo, Piagnistero: Pianto lungo, nojoso, affettato, irragionevole. Lamentazione che stucca; antic. Piangoleggio.
s.

, a favore de' quali s'intendeva ceroba del debitore. ^ Un 5 Via sdii a ciappa e l'atro 5 piggia fan' ghilla; Uno leva o scova la lepre, e un altro la piglia V. Anghilla. Zgd a-e ciappe; Giuocare alle laslrucce: Giuoco

de' creditori

duta

la

simile a quello delle bocce, se non che invece di

Oiapp;
lavagna.
S

bocce si adoperano lastrucce, ed nn piccolo sasso serve di grillo (ballin). s. m. Lastra juolo: Artefice che lavora
intorno alle lastre, e pi propriam. a quelle di

Oianziu

m. Piangoloso, Piagnoloso: Che

per poco piange.

Oiapp&

Merlo ciappd; Passera V. ceiappd.

solitaria

V. Merlo.

CIA

CIA
Oiax*l3ott>
Ciaramellare,

Oia.ppaJu
Vendilor
di

s.

m.

Pesciaiuolo, Pescivndolo
rolla,

pesci.

Oia.ppa<ssu. s.
quali
si

m. Lavagna
i

Rottame

di

lavagna, dicesi per lo pi di Quelle lavagne, colle

cnoprono
di

letti,

sono

in pezzi

pi o

meno
di

grossi slaccati

e gettali sulle vie per forza

vento o

pioggia.
s.
f. il

Oia<ppella,
tone pi
tetti

Pianella:
qual
si

Una
i

specie di
correnti.

matai

v. n. Gracchiare, Cornacchiare, Ciambolare, Ciambottare, Taltamellare, Anfanare, Cinguettare, ecc.: Aggirarsi in parole. Parlare senza sapere che dirsi, Dir cose inutili e vane. s. m. Chiacchiera, Cicala, Ciarleria, Anfana: Detto inutile, vano e confuso. Oiarlbottn. s. m. Gracchione, Cicalone, Chiac-

Ciarl>otto

sottile,

adopera solamente

chierone, Anfanatore,
favella senza

Cornacchiatore, ecc.:

Che

delle case, e murasi sopra


s. f.

Oiappelletta
l'uso
:

fondamento o conclusione V. Ciae-

Pastglia, Pasticca, e nel-

ciaron.

Caramella Zucchero bjanco chiarito e cotto, finch cavatone un piccolo saggio si rappigli e prenda l'apparenza vetrosa e trasparente, e non
s'attacchi alle dita; allora
di
si

Oiai*essa
di

s. f. Chiarezza, amie. Chiarit. Astr. Chiaro; Lucidezza, Splendidezza,

versa sopra una lastra


di

mili,

marmo,

unta con olio


le

mndorle dolci, a

Chiarezza, trattandosi di discorso, scritture e sivale Agevolezza, Facile intelligenza.

grosse gocce,
in
in

quali fredde che siano si fasciano

Detto di vino, d'acque o d'altri Limpidezza, conlr. di Torbidezza.

liquori, vale

pezzettini di carta, e si vendono per tenerle bocca o per dilettare il gusto, o per rendere odoroso l'alilo, o per medicina. Ciambelle al plur. Ciocchelle di capelli inanel:

"Oiari
fica

V. n. Chiarire. In lingua furbesca signiBere, e propriam. Ber vino, che in questa lingua si appella Chiaro: l'ha ciano; Egli ha

late a
le

e rinvoltate in un pezzetto di carta, quali poi si stringevano fra le schiacce. Oggi


si

mano

Ha beuto, e dicesi Chi alquanto brillo dal vino.


chiarito, cio

comunem.

di

Ciarla
ti

s. f.

Ciarla:

Vana loquacit ;

altrim. Cian-

non

usano pi.
:

gola, Chiacchiera,
Ciarla, per Voce sparsa a carico di qualcheduno V. Cicciara. D de ciarle o da intende de ciarle; Dar chiacchiere. Dar parole, vale Discorrere per non ai-

Pastiglie da vermi o vermifughe o Caramelle composte di cioccolalte, gialappa, calomelano e scamonea , cosparse di sementina nella loro superficie superiore, che si danno come purganti e vermifughe a' bambini.

da vermi;

solutive

tenere.

Oiappetta
di

s.

f.

Lastruccia, Lastretta. Dimin.

Fd

de ciarle; Far parole,

chiacchiere,

ciarle:

Lastra: Piccola lastra.


lavagna, e allora dicesi

Ciarlare inutilmente.

Usasi ancora per dinotare


tra

Un mozzicone di pieUn pezzetto di la'

Perdise in ciarle;

Perdersi

in chiacchiere

V.

Cicciara.

vagna.

Oiax*la
ornit.
v. n.

s. f.

Ciurlelto, Ciurloltino, Calandro. T.

do fuxin; Martellina V. Ciappin.


Scorrer
la

"Ciappett

cavallina

il

paese: Andar liberamente dove si vuole; e si dice per lo pi de' giovani nel significato di Far la vita del discolo. In senso meno cattivo dicesi
Gironzare, Girandolare, Girellare, Gironellare.

Uccelletto della famiche abbondantissimo giunge in primavera, ove pon nido, e ne parte in autunno. grossa; Calandro forestiero. T. ornit. Anthus Richurdii. Questa specie fu confusa colla precedente; tra noi rara anzi che no, sebbene
glia delle Motacille,
ci

Anthus campestris.

Ciappetto

s.

retrice, Berghinella, Ciccanlona:

m. Cantoniera, Baldracca, MeDonna di partito.


;

ponga nido.
V.
n.

Oiappi
Tutti
i

Oiarla
lare,

Ciarlare, Chiacchierare,

s.

m.

plur.

vasi di terra cotta vasi di


s.

Cocci, Greppi: Rollami di e talvolta per Stoviglie, cio

Ciangolare, Cicalare, Cornacchiare,

chiare: Parlare assai,

CiamboGraced anche Parlar vanamente


di cele

terra per uso di cucina.

e leggermente, e talvolta per semplic. Discorrere.

Oiappin
che
all'urto

m. Martellina. T. archib. Ordigno


pietra focaja porlala dal cane

Oiairlattan
rotti

s.

m. Ciarlatano: Venditor
fa

dell'acciarino (fuxin) che ricopre lo scudetto, e


della

e d'altre
ciarle

bagatelle, cos
ch'ei

chiamato per
gli

molte
far

onde tentar

astanti

Oippoa
tenero,
fuscellini

quando scatta, si rovescia e manda scintille che accendono la polvere del bacinetto. s. f. Schiaccia o Stiaccia: Ordigno
per pigliar animali, e per
lo

compra

delle slesse; altrim.

Cerretano, Sal-

timbanco, Cantambanco, Ciurmatore, Ciccantone.


n

Chiacchierone, Cicalone,Gracchione, Cornacchione,


dicesi figurai,

pi uccelli di becco

ad

Uomo

che favella troppo e senza

come
posti

tordi, rossignoli, ecc.; ed

Una
S

considerazione.

lastra di lavagna

o simile cosa, sostenuta da certi bilico, tra quali si mette il cibo per allettarli; tocchi scoccano e la pietra
in
i

biscia

l'ha

pera

la biscia

ha morso
s.
f.

addenfn 5 ciarlattan; La viil ciarlatano V. Addenta.


Ciarlataneria
:

Oiarlatanata

Astratto di

schiaccia chi 'sotlo. Volendo pigliar gli uccelli


vivi,
si

Ciarlatano: Atti e parole da ciarlatano; altrim.

fa
la

cadendo

un buco nella terra , sopra lastra, non gli schiaccia.


V. n.

il

quale

Cantambancala, Ciurmerla.

Oiappss ciabailare: Lavorar Oiappssata


Lavoro
;
cattivo,

Oiax*latan.3i:iiii.o
qualit astratta e
di
il

Acciarpare, Ciarpare, Acpresto e malamente.


f.

chi

si

s. m. Ciarlatanismo : La procedere del ciarlatano, Cfc * governa come i ciarlatani. s.


f.

s.

Sconciatura, Lavoraccio:

Oiai:*la:Ka
leccio,

Parlantina: Viva e smoderata

malamente eseguito.
s. ra.

loquacit; allrim. Ciarleria,


Garrulit,

Oiappsso

Chiacchiera, Cica-

Acciarpatore, tiarpone,Ciar-

Anfana. - Chiacchierina in

piere, Ciabattino, Cibaltone, Ciabattone, Cicciajo,

e pi nobilm. Guastamestieri, Guastalarte, dicesi d'Ogni cattivo artefice ed inetto, ed in generale


di Chi eseguisce qualunque lavoro

Firenze dicesi II primo grado dell'ebriet : N5 dia che ti fsci imbricego, ma ti aveivi un p de ciarlaxia; Non dir che la fossi briaco;
avevi un po' di chiacchierina.

malamente.

222

CIA
s

CIA
T. ornit. Sylvia
l'ccello della fai

Oiarlettoa,
ali

f.

Bigiarella.

il

qual nell'interno de' porti serve a trasportare


si

il

curruca o Curruca garrula,

carico che s'imbarca o

sbarca

da' bastimenti

piedi e le miglia delle Silvie, che ha il becco, bruno-nere; la parte superiore della lesta e

maggiori.

Oiattaju.
Voce

s.

m. Chiatlajuolo
le

e Piatta jolo

Colui

guance di color piombato-cenerino cupo; superiormente giallastro, inferiormente bianco con una leggera ombra carnicina. Costuma annidare fra le siepi; migra in autunno e ritorna in primavera.
1)

che attende a trasportare


dell'uso.
s.

merci

sulla

piatta.

Ciattaron
T. ornit.

m.

Strillozzo, Pis.

Stialtajone.

Emberiza miiiaria.

Uccello del ge-

nere delle
inferiori

Chiacchierino, dicesi figurai, di Persona che favella continuamente,

grigio-ceciale

Che non rifina di cinguettare. nostra; Beccafico canapino. T. ornit. Ficeduta


s.

Emberize, che ha le parti sup:^riori con una macchia sullo stelo, le ceciate; il becco compresso, giallo-cei

nerognolo;
nelle aperte
vasti stagni

piedi

cenerino-carnicini.

Nidifica

hypolais.

campagne

delle pianure basse e nei

Ciarlon
latore,

m. Ciarlone,

Chiacchierone, Cicafior.

submarini rimasti asciutti in estate.

Ione, Crocchione, Gracchione, Cornacchione, Ciar-

Ciarliero, e nell'uso

Ciabone: Che

Cibasi di semi e bacolini cercali fra la terra. Prendesi in gran copia allorquando cadono nevi.

Ciarn

parla assai, e prendesi per lo pi in cattiva parte. Bugliuolo per Tacqua. T. mar. s. m.

Oiattlla
per
lo'

s.

f.

Piallone: Specie d'insetto che


i

pi

si

ricovera tra

peli dell'anguinaia.
si

Oiarna
di

una Specie di piccola lina che d'ordinario si mette sul cassero, a babordo e tribordo dell'albero di maf slra, per tenervi l'acqua da bere ad uso giornaliero dell'equipaggio. Dal frane. Charnier. Dal frane. Charnire. s. f. Cerniera

Fuori della Tose, comunem.


ti

chiama
Chi sta

Piattola,

Mosca culaja,

dicesi figurai, di

sempre

presso ad alcuno nojandolo; Seccafistole, Seccaggine, Increscioso, Tedioso,

Oiattlla

Specie di masliettatura gentile formala dall'unione pi cannelli di metallo, infilzati e ferdue mati da un perno, per aprire e serrare, e ren-

Oiatto

Importuno. Contendere, Altercare, Quislionare di parole V. Rattell. Di forma piana a guisa di add. Piatto
v.
n.
:

piattello;

Spianato,

Schiaccialo.
di

der mobili

Oiarra
Ciottoletto

due parti a cui sono saldati. Girella. Voci fiorenl. s. f. Ruzzola, Pezzo di lavagna ritondala per farla
le
:

Bastimento de fndo ciatto; Bastimento


piallo: Quel bastimento,
nel

fondo

quale

il

piano po-

salo de' madieri retto e senza acculamento alle

Oassa
)

correre in aria. s. f. Piazza

Luogo spazioso, pubblico,

sue estremila. S Daghe de ciatto; Tirar di lungo, figurai, vaie


Rallentarsi
in

scoperto, circondalo di ediflzi.

una cosa, Scemare

il

fervore nel-

Piazza, per simil. Spazio grande e vuoto. _ por il luogo dove si fa il mercato,
n

l'operazione.
S

De

prendersi soverchia premura. ciatto; Di piallo, Di piallone. Posto avverb.

Non

In

lerm. mercant. dicesi Tutto

il

corpo dei

vale Colla parte piana dell'arme, conlr. di

A
si

taglio.

mercanti che negoziano in ana citt. d'arme; Piazza d'arme. T. milit. Dicesi di Citt Terra fortificala e presidiala; ed anche di
Piazza destinata a far
le

Oiattn
S

s.

f.

Piattonata

Colpo che

d col

evoluzioni militari.

S Cose fa a classa ? Che fa la piazza ? cio In che pregio sono le mercanzie e i cambi?

Oiava
>.

piano della sciabola o altra arma simile. de ciattnce; Piattonare, Dar piattonate: Menar colpi di piatto. V. a. Chiavare. Voce derivala da Chiavo (chiodo): Fermar con chiodi.
Inchiavarlo. T. di costriiz. Stai

de classa; Piazzina, Ciana. Voci delDonna plebea, mal educata e di rotte maniere. % Molte in ciassa nn-a pers5nn-a ; Svergognar uno. Disonorarlo pubblicamente, Pubblicarne difetti e le mancanze. S iV semmo miga in ciassa; Non slam mica in piazza, dicesi per significare Che non siamo
g
l'uso
fior.:
i

Donna

un bastimento;
bilirne e

Fermarne solidamente

legnami

con

grossi chiodi o chiavarde o chiavette.

in

luogo ove sia lecito far rumore.


s.

Oiastsa

m. Piazzale. Voce dell'uso: Piazza


s.
f.

Incatenarla: Fortificarla con catene y. Ciave nel 9 signif. S se ciavu in fn letto; Essere inchiodalo o conficcato in un letto o nel letto, vale Non poterlo abbandonare per cagion di malattia. Cia"var*d.a s. f. Chiavarda. T. delle arti. Grosso pezzo di ferro con occhio da una testala che

nn-a casa;

innanzi alle chiese di campagna.

Oiassata
S
teria
di

Piazzala,

Chiassala:

Gran ru-

Oiavatua
Tulli
fitti
i

more. Strepilo da radunar la gente. Fa nn-a ciassata; Far una piazzata: Dar maparlare alla

serve per vari usi. s. f. Chiavalura, Chiavagione, Inchiodatura: L'inchiodare, Il chiavare; ed anche
chiedi confitti e
II

luogo dove sono conT. di costrtiz.

gente

col

pubblicarsi cosa

V. CiavHXn.
s.
f.

che saria stato bene tacerla.

Oiassa
che pesa
certa

Cia^axon
dell'uso:

Chiavagiofje.

s.

f.

Piazzajola.

Voce

Donna

Nome
si

collellivo di

Tulle
i

le

sorte di chiodi che

le

derrate del mercato, riscuotendo una

somma

per ogni

cosa che ha pesato; ed

ha l'appallo a ci dal Municipio.

Oiassetta

s.

f.

Piazzetta, Piazzuola. Dimin. di

Olave
la

bastimenti ; ed anche usano per conficcare slessa azione che si fa d' inchiodare o legnami d'un bastimento. fermare insieme s. f. Chiave: Strum. di ferro, col quale

per La

Piazza: Piccola piazza.

voltolandolo dentro alla serratura


stanghetta per aprire e serrare.
figurai,

si fa

scorrere

Oiastra
su
altri

ed anche Frttello: Larga macchia, specialm. d'untume, sulle veslimenla e


s.
f.

Friiiella

Chiave,

usasi

per Mezzo di fare o acsi

panni.
e Piatta. T.
,

quistare checchessia,

Oiattas.f. Chiatta
stimento da carico

mar. Specie

di ba,

e figurai,
la

pure per Contraccifera onde


cifra; e
in

spiega
di

di fondo piallo senz'alberi

e intende

generale pel

Modo

C5IA

CIA
duo

22S

intendere l'occnlto pensiero d'uno scrino, racconto, d'on ingegno e simili.

per li luogo che sia sur una frontiera, che tenga o possa tener chiuso il passo. Nelle Arti si dice di Qualunque pezzo, per Io pi di metallo, che si adoperi per tener saldo checchessia nel suo luogo. u per Quella figura musicale che dinota la variet

S Prrin o Ziygio da ciave; Pallino : Specie di bottone, in che termina il fusto della chiave maschia. 8 Serra stto ciave; Chiudere flettere sotto chiave. Serrare a chiave,

CiaT^ello
rosissimo.

s. m. Fgnolo, Ciccione, e in term. med. Furuncolo: Infiammazione d'alcune cellule del tessuto cellulare che fa un enfialello dolo,

diversit de' toni.

Ciavellso

ai

per Ciascuna di quelle molle, che si adattano buchi di certi strura. a fiato, e che si chiucolle

Ommo

add. Fignoloso: Che ha flgnoli. ciavcllso, presto spso; Qurst'anno fiali

gnoloso, un

ranno sposo. Dettalo proverb.


f.

di

dono e si aprono calcandole varne varii suoni.


w

dita per ca-

nessuna significazione.

Cia,vetta
di

s.

Chiavetta, Chiavicina.

Dimin.

per Quell'arnese con cui s'accordano stram, musicali da corda. per Quella lunga e grossa spranga di ferro,

chiave: Piccola chiave,

che tiene saldi due muri mediante un paletto (stanghetta) conficcato nell'occhio a ciascun dei

capi; che anche comunem. dicesi Catena. dean co-i denti; Chiave snodata: Chiave doppia con una snodatura nel mezzo per poterla

Un pezzo di ferro a cuneo piatto anche rifondo, che si mette nel foro bislungo rotondo, aperto all'estremit d'un perno di ferro per fermarlo e assicurarlo a suo luogo; dicesi anche Copiglia. a bregh; Chiave alla cieca. T. d'orol. Sorta di
Chiavetta, per

chiave che, piantata nell'orologio,

si

volge alter-

piegare e portare pi facilmente in saccoccia.

desnd da fceromorto
asta di ferro, lunga un

Bacchetta

Una

sottile

palmo e mezzo circa, che verso il mezzo ha una snodatura, e dall'nn dei capi l'anello o una gruccia. Introdotta la Bacchetta in un foro dell'uscio che sovrasta all'asticciuola
la

del paletto d'assicurazione (ferrggidj, casca

natamente a dritta e a sinistra, tenendola stretta tra le dita. Questa chiave ha il fusto verso la met ingrossato in palla, e la palla divisa trasversalmente in due emisferi che imboccan l'un nell'altro con denti a sega. Girando la chiave a dritta, denti d'un emisfero puntan contro quelli dell'altro e si move l'intera chiave che fa perci girar l'ali

anteriore parte di essa,

la quale spinge il paletto urtando contro Fasticciuo'a mentre si gira colla mano l'anello o la gruccia. d5 discorso; Chiave del discorso, vale II principio, la base principale del discorso, o simile. dggia; Chiave doppia: Quella che, senz'anello ha gl'ingegni Cdentij verso ciascuna delle due

bero e caricar l'orologio; girandola a sinistra, si muove solo la parte supcriore, perch i denti dell'emisfero superiore scorrono sulla convessit dei
denti
dell'altro

emisfero senza spingerli.

estremit del fusto per due toppe diverse.

d reluio; Chiave dell'orologio: Piastretlina metallica di varie fogge, con mastietlo girevole ad un de' capi, terminato all'altro capo in quadrello d'acciajo da poterlo imboccare nell'albero della
piramide e
farlo girare, e cesi caricare l'orinolo.
s.
f.

fsa; Chiave falsa, Conlracchiave


contraffa l'altra.

Chiave che

Ciavna
Quella che ha cavo

Toppa, Serratura: Sorta


il

di ser-

femmina; Chiave femmina:


il

rami, per
in

lo pi fatto di ferro,

quale conficcato

fusto,

e riceve in

s l^ago della toppa.

uscio, armadio,
la

cassa o altro simile serve a


chiave. Le parti della loppa
la

ingleize; Chiave, e nell'uso Chiave inglese: Uno strum. d'acciajo, con occhio a pi angoli da una
tastata

serrarlo mediante

sono: gl'ingegni (scontri),


ghetta),
i

stanghetta (stan-

ad uso d'invitare e svitare, cio aprire e serrare o stringere le viti ; ed anche Quello stram, chirurgico da cavare i denti. 7 tnasccia; Chiave maschia Quella il cui fusto pieno, e per lo pi termina in pallino (prrin). S A ciave a n zuga; La chiave falla, cio Non volgesi diritta per la serratura. S Anello da ciave; Anello o Capo della chiave: Quella parte della chiave che si tiene in mano
:

piegalelli (digiunselle), la feritoja


il

(im-

bccata),
chetta),
il il

buco (pertzo),

lo

scudetto ((bocla

la

mandala (mandata o gio),

molla,

calcio della molla (creo), l'ago (mbrissallo),

coperchio (cappelletto). Vedi queste voci

alla

lor sede alfabetica.

a a-icca; Toppa o Serratura


ciolo: Quella
l'ordinario, ha
la

a colpo o a sdruc-

cui stanghetta,
in

men

sottile del-

nel

serrare o nell'aprire

la

toppa.
la

S Avei
affare,

a ciave d'un affare; ksex

chiave d'un

d'un negozio, figurai, vale Esserne infor-

matissimo.
%
n

Canna da ciave masccia;


della chiave

Fusto: Quella parte


il

cima, pel quale essa, nel serrare, battendo nell'orlo curvo e liscio della bocchetta (goccia), vi entra da s, cacciatavi da un'interna molla a chiocciola, e perci senz'ajuto di chiave, e sol che sia data una spinta all'uscio, questo cada da s quando fosse sdruc-

uno smusso

maschia ch'
femmina,
:

tra l'anello e
Il

pallino.

da ciave femmina; Canna:

fusto

cavo

ciolo.

cricca e stanghetta; Toppa o Serratura a colpo

della chiave

e mandala: Quella che ha due stanghette, una a

Denti da ciave; Ingegni

Quella parte della chiave

colpo e l'altra a mandala; ovv. un'unica stanghetta

che serve ad aprire o serrare la toppa. S Masso de davi; Fascio di chiavi. S 3Iclte a ciave stto a porta ; Pagar di calcagne,
Uccellar l'oste e
il

smussa,

la

quale prima

si

muove

a colpo

per forza della molla, e poi a mandala mediante

lavoratore, vale

Sloggiare,

la

chiave.
gii
;

a dui
la

Toppa

Andar via;
la

si

applica ordinariam. a' pigionali


gentilezza di la-

stanghetta

percorre

che, votata la casa delle robe loro senza pagar

spazio per effetto

due mandate: Quella in cui in due volle un doppio d due successive voltale di
a

pigione, usano al padrone


la

la

Kivgli almeno

chiave

dell' uscio.

chiave.

co segretto; Toppa segreta o Toppa a segreti;

224

eie
il

eie
girar delia chiave

Quella in cai l'introduzione e

Se un 6
quando

l'

Cicchetta, l'atro B

l'

5 mae chu;

sono dipendenti da

movimenti , preparalorii o concomitanti, non noti ad altrui. da incrasld; Toppa o Serratura da incanalare alla piana: Quella che va tutta nella grossezza
certi
altri

E' vanno da galeotto a marinaro, dicesi generalm.


parlasi di Due tristi o di due accorti, per dinotare che tra essi non passa alcuna dif-

ferenza.

dell'imposta o simili.

"Oiccliett
ciavua;

Fd vedde nn-a cosa da-o pertzo da

Mostrar checchessia per iirabicco, cio Con gran diflicolt, gelosia o riserbo o per somma grazia.
S

V. n. Bere acquavite; e propriam. Farne abuso. Voce del volgo. "Oioclietta s. m. Bevitor d'acquavite. Chiamansi cos dal volgo Coloro che sogliono fre-

Maneggia da ciavua;
chi fa lacchiave.

Presa.

S Quello

ciavue; Toppajuolo,

Toppa!-

"Oicclietto

ciavua; Stare,. S Sta a aggueitd da-o pertzo da Guardare, Ascollare, cio Spiare od Origliare al buco dell'uscio ; e prendesi comunem. in senso odioso, siccome azione raramente innocente, per
Io

quentare gli acquavitai e ubbriacarsi d'acquavite. Dalla voce Cicchetto (V. appresso). s. m. Bicchierino, ma per lo pi ntendesi quello dell'acquavite; ed anche La tenuta di esso. Voce del volgo, dal piemont. Cichet.
s.
f.

Oiccia
dicio,

Ciccia:

Vivanda

di

carne.

Voce

bambinesca.

Oia.zzai
e dove

pi indiscreta e sempre da riprovarsi. s. f. Spiaggia. T. mar. Terreno piano

Oiccialai*d^]i

lungo il mare e inclinato verso di esso, il quale coperto d'acqua solamente nelle grandi maree,
si

s. m. Lercio, Gualercio, SuSporco, Schifo, antic. Sugliardo; e dicesi di persona.

Oiccig-ate

pu sbarcare.
V. n. Arare, Chiassare. T.

Oiazz

mar.

Dicesi

Oiccio

s. f. plur. Frnzoli : Gale caricale ed eccessive nel vestire delle donne V. Abbiggi. s. m. Cecino : Nome che si d per vezzo

dell'Ancora ed anche della Nave, quando, essendo ormeggiata, un grosso colpo di vento fa che l'ancora lasci il fondo e venga tirata indietro alla

a fanciullo.

Oiccio

V. n. Bisbigliare, Pispissare,

Far

pissi

nave, e colla patta faccia


reno.

come un

solco nel ter-

Favellar pian piano, Parlar basso, sotto voce, in ti oge; Sufolare .o Zufolare o Soffiar negli
pissi:

orecchi ad uno, vagliono Favellargli di segreto;


n. p. Cibarsi,

^ilblbse

Alimentarsi, Nutrirsi,

ed anche Andarlo continuamente istigando.

Prender cibo.

Oiccioezo
pissi:

s.

m.
in

Bisbiglio, Bsbigliamento, Pissi

^ilblbla s. Bersaglio V. Sibbla. ^ilblbo s. m. Cibo: Qualunque cosa


f.

Mormorio
s.

di voci

che fanno pi persone

da

man-

che discorrono

segreto o sottovoce.

giare; Vivanda, Alimento. S se de molto o de poco cibbo; Esser d gran pasto di poco pasto, dicesi di Chi mangia

"Cicciollo

m. Budello. Voce bassa e scher:

zevole.

da cioulunn-a ; Bucciuolo
opposta
alla

La parte
Scapo.

della cipolla

molto
trice,

mangia poco.
v.

radice
s.
f.

altrim.

Oicatrizz

n. Cicatrizzare:

Far

la

cica-

Ciccolata

Cioccolata, Cioccolato,

Cioc-

Oicca
Me

Rimarginarsi la ferita. s. f. Chicchera: Vaso piccolo a forma di ciotolctta, per lo pi di terra, per uso di ber
per lo Liquore contenuto in essa: n'ho piggiu due cicche; Me ne presi due

colate e Cioccolatle:

Pasta o Confezione
i

com-

cioccolatie o altri simili liquori.


Chicchera,

Il

chicchere.

tengono maggior luogo il cacco abbronzato e lo zucil chero. Si prepara in diverse maniere, ma per lo pi sciolta in acqua calda per uso di bevanda. Cioccolata, per La bevanda che si fa con la detta pasta, pestandola e facendola bollire e di
posta di diversi ingredienti, tra
quali
sfarsi

w Masticatura di tabacco. Dal frane. Cique. Chiamasi cos da' marinai e da' soldati Quella quantit

nell'acqua.

**

di tabacco ch'e' si mettono in bocca e la masticano, senza per inghiottirla. Rabbuffo, Sbrigliala: D o Piggid a cicca ; Dare

e caff; Nera. Voce dell'uso fior.: La bibita di cioccolata e caff mescolati insieme.

Pigliare un rabbuffo.
**n

Modo

basso.

pure in m. b. Carpicelo, Rifrusto, e intendesi di busse: Dd o Piggid a cicca; Zombare, Picchiare, o Essere zombato, picchiato V. ^mtalvolta

S Bllo de ciccolata; Bglio, Pane, Mattonella di cioccolata V. Bollo. S Sbatte a ciccolata; Frullar la cioccolata, vale Agitarla col frullino (minello) acciocch spu-

meggi.

Oiccun-a
gine

s. f.

Ciaccona: Aria di ballo d'ori-

linn-a.

italiana;

di

movimento moderatamente

Oicc,
tit

V. n.

Masticare, e ntendesi tabacco. Dal

lento, e per lo pi di tre tempi.

pure
,

il

nome
Dad-

frane. Chiquer. Mettersi in bocca


di

tabacco in corda

una certa quanper masticarlo, senza

del Ballo stesso, mollo usalo

in

Ispagna.

Ciccnn-e
doli,

s.

f.

plur.

Moine

Vezzi

per inghiottirlo.
Per simil. e in

ecc. V. Anginette.
s.

modo

basso vale Mangiare, Papn'

Oieeolatt
brica e vende $

m. Cioccolattiere: Colui che fabcioccolata.

Oiccaru

da mangiare? Usasi anche figurai, per Brontolare, Taroccare, Dispettare, Arrovellarsi V. Biscd. s. m. Chiccherone. Accresc. di Chicchera: Grossa chicchera.
pare:
n'

Ghe

da ciccai Ce

la

Fd a

figlia

do ciccolatt;
s.
f.

Far

trista,

cattiva,

meschina
di
latta

(gura.

Ciecolatta
in
s.

Cioccolatliera
bolle
la

Vaso di rame

cui

si

cioccolata.

Oicclie-ciacclie ; Cicche-ciacche. Voce di

^icer

m. Cicero. T. Stamp.

Nome

d'una

Oiccixetta

suono che si fa nello schiacciare, rompere o battere qualunque cosa. (Sci); La morte. Nome che le si d per ischerzo.
il

niun significato dinotante

specie di carattere da stampa, piutloslo grande,


cos chiamalo dalla edizione delle Opere di Cicerone fatta in Roma nel 1^58 da Uberto Gallio,

da' cui caratteri fu esso imitato.

CIG

CIM

225

Oiceron.
e vanno
pili

s.

m. Cicerone: Cos chiamansi Comostrando e dichiarando


le

de

ma;

Cicala

di

mare.

T.

illiol.

Scyllarus

loro che nelle citt servono di guida a' forestieri,


loro

arctus. Specie di crostaceo di mare.

cose

antiche, pil rare e pii nobili di


s.
il

esse.

Oioistoeo
rino:

m. Cicisbeo, Vagheggino, Damegalante.

Che
s.

fa

Oicoria
Oicta.

V. fadiccidn.
f.

Cicnta. T.

botan.

Conium macu-

latum. Pianta erbacea e velenosa, molto simile al prezzemolo, ma che ha i gambi rosei e tramanda un odore nauseoso. Applicata esterna-

mente

in cataplasmi,

dissipa gl'induramenti dei


un'altra specie, la Cicuta

gangli linfatici.-

Havvene
effetti.

acquatica (Cicuta virosaj, che press'a poco pro-

duce

gli

slessi

**^ittoa

V. Civetta. Cader l'acqua dal


cielo,
II

Ave a cigaa in sci canna; Aver la pera mezza, Esser fiori e baccelli, Aver il ctor nelle nello zucchero, vagliono Esser in buona viole fortuna, Esser allegro. $ Gratta cu gigaa; Grattar il corpo alla cicala, vale Dire per far dire, Provocar un linguacciuto a parlare e a dir male. ^ig-liug-na s. f. Cicogna. Genere d'uccelli dell'ordine de' Trampolieri, composto tra le altre specie della bianca e della nera. La Cicogna bianca (Ciconia alba o Ardea ciconiaj ha -il becco rosso-cinabro la testa, il collo e il dorso bianco, i piedi rossi come il becco, le unghie color di carne. La Cicogna nera (Ciconia nigra
,

Oiixve
pra

V. n.* Piovere:

w Piovere, per

cader della pioggia da' tetti : tetto 5 civeiva in ciassa; Il tetto pioveva so-

Ardea nigra) ha il becco eguale a quello della Cicogna bianca, la testa, il collo e il dorso nero nero-verdone l'addome , i fianchi , le penne
,

la

via.

delle

gambe
al

e sottocoda candidi
le

piedi di color

Metaf. per Venire o Cadere di sopra a sidella

eguale

becco,

unghie nere.

pi rara della

milit.

pioggia:

l'aspta

che ciiive a
la

Cicogna bianca; abita


grandi foreste paludose,
n

lontano dall'uomo, nelle

manna

da-o ce; Egli aspetta che piova


similit.

manna

dal cielo.

Per

Hawene

un'altra specie detta Cavaliere d'Italia

vale Concorrere in folla,

ma

ge-

V. Gambclunghe.

neralmente si dice di gente che dall'alto viene Ghe ciuve gente basso, o da monte a valle da tutte e parti ; Vi piove gente da ogni parte, per Sgorgare, Venire, Tramandare abbondantemente: Ghe civeiva o sangue da-o naso; Gli pioveva il sangue dal naso, Detto delle palle, dardi, saette e simili, vale Essere scagliate in gran copia, Detto de' capelli, vale Cader gi distesi. a derro o a rotta decollo; Piovere a dirotto alla dirotta, a ciel rovescio, a bocca di barile, Venir gii l'acqua a rovesci, a secchioni, a orci, a catinelle, a bigonci, ecc., vale Piovere strabocchevolmente. in sa e in l; Piovere a paesi, dicesi Quando non piove universalmente per tutto. in sci bagnu ; Piovere sul bagnato, dicesi figurai, e nell'uso Quando ad una disgrazia se ne aggiunge un'altra, che anche dicesi Al mal fagli male, e dal popolo fior. Agli zoppi grucciate. N ciuve manco se l'cegua a fosse in t'n cavagna; Non piove n anco a bucarlo, (e s'intende il tempo, il cielo e simili). Modo fior, che usasi
al
:

^ig-liug-na
e che
si

s. f.

Mazzacavallo (quasi Mazza

a cavallo): Strum. che serve per attinger acqua da' pozzi, ed Un legno bilicato sopra un altro

abbassa e

si

alza, e usasi per lo piii

negli orti; dicesi anche Altaleno e Ciconia.

N me rompi a
il

cighugna; Non mi rompere


seccare.
Ciglia

capo,

Non mi
s.
f.

Modo

figuralo.

Oig-lie
sotto

pi.

V. Ceggia.
al cilindro, e nell'uso stoffa

Oilindr

v. a.

Passare
carta,

Cilindrare: Passare

un pesante cilindro o
s.

fra

od altra cosa due cilindri per

lustrarla e assottigliarla.

Oiliiid.T*o
a basi

m. Cilindro: Corpo solido lungo,


lo

piane e rotondo, il quale ha diametro in tutta la sua lunghezza.

stesso

d bagno
cilindrica,
di cui
si

Fornello o

Tubo

della tinozza

l'arnese di rame, di latta o d'altro, fatto di

Quelforma

dire

Quando alcuno

dice esser vicina la pioggia,

accesi, e si riempie di carboni uso per riscaldare l'acqua de' bagni; diccsi anche Cilindro. S Cilindro o Cappello a cilindro; Cappello a cilindro, cio Di forma cilindrica. S Reluio a cilindro; Orologio a cilindro: Orologio, in cui il moto si fa principalmente per

che

fa

e noi vogliamo asserire che invece lontanissima.

via d'un cilindretto.

dui dui V. Arvi. S Quando ciuve e lxe 5 so, tutte e stre fan l'ama V. Am. S Quando ce l' (ceto a pan, se n5 ciuve anchu ciuve dman V. Ce.
S Arvi, S Se cittve giorno dell' A scensin, l'annd in perdizin V. Anna.

^ilizio

s.

m.

Cilicio,

Ciliccio,

Ciiizio:

Qua-

lunque arnese che si porti in dosso per cagion di tormento e di penitenza.

^ill

(Nj; Non

far zitto,

Non

fiatare,

Non

far

a va

Oillan Oillann-a
Oillo

% Se no ciuve de marso^ n gh' ni fen ni atro; Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio, ovv. Se marzo non marzeggia,
aprii

mal pensa. Prov.

tose,

di

chiaro signific.

Tempo

rosso, o che ciuve o che buffo V. Buffet.

Oifutti
gnifica

s. m. Pollebbro, Cacacciano, Pacchiano, Mestolone, ecc. Dalla voce turca Ciphut, che si-

motto n tolto, vagliono Starsi chetissimo. V. Ciallan. V. Ciallann-a. s. m. Citto, Piccino, Ragazzo, Fanciullo, Marmocchio; e talvolta usasi anche come vezzeggiativo V. Ciccio. s. f. Cimasa. T. archit. V. Simaxa. se in); Essere o Andare Oiiiil>a>li (And in cimberli, vagliono Essere allegro o per vino

^izuaxa

per altro.

Ebreo V. Bulliboe.
s.
f.

^im.1>alo
Animaletto col sno stridere
:

^ig-aa.

Cicala e poetic. Cicada

Insetto

volante

che

annoja

Clavicembalo, s. m. Gravicembalo, Buonaccordo, Arpicordo ed anche Cembalo: Aulico strum. musicale di tasti colle corde di metallo,

nella slate sulle ore

calde.

di figura

simile a

un'arpa a giacere,
15

ma

Casaocia, Ditionario Gtnovese-Italiano,

226

CIM

CIO

sostituito dal col fondo di legno. Oggi venne "*' Pianoforte V. Pianoforte. V. Accimentd. s. m. Cimitero e Cimilorio: Luogo
,

da pesca; Canna ^immetta


s.

per pescare.
f.

Cimenta
sacrato ove

Oiraitio
s-

Bighero, e pi comunem. Bigherino: Sorla di merletto stretto e smerlato da un lalo solo, con cui le donne usano guernire
le

si
f.

seppoiiiscono

morti.

cuffie e altri lor

vestimenti.

- Bigherare

Or-

OJM-M12*'

Cima, Sommit, \etta, Vertice,

nare con bighero.

Colmo: L'estremit superiore degli oggetti pianpai te pi alta di chectati verticalmente, La


chessia. n

Rimossa
de'
lati
s.

s.

f.

Cimossa e Vivagno: L'estremila


Citlo,

del panno, della tela e simili.

Oiii

m. Piccino,

Cima, per Sponda, Estremit, ossia La parte estrema onde una cosa finisce: In sci cinima d letto; Sulla cima del letto.

sincop. da Piccin,
fanciullo:

Ragazzo, Fanciullo. Voce ed usasi per chiamare un Vegni chi, cin; Vien qua, piccino,

Vien qua, ragazzo.

"

Cavo

Cima d'un cavo.

T.

mar. L'estremit
si

d'un cavo, od anche

Un

da maschetta da
la

getta altrui per agguanlarvisi

cavo qualunque che o altro.

Cincetto V. Cincia. CinciamosohLe


lone, dicesi

s.

m. Ciondolone, Ninnonelle piccole

per ischcrno a Colui che non cava


di

bcinsa; Testa della trutina: Quella

mai
cose

le si

mani

nulla,

Che anche
le

da scaa; Cima, Capo: La superiore dove termina capo. Cucuzzolo: Estrema sommit Oinci de Cesto d'ommo; Cima d'uomo, ad Uomo che Cincio
parte
scala.
ria testa;

parte della trutina (maschetta) a cui attaccalo (guersu), cio l'uncino della trutina. il voltojo

trova impaccialo e
n.
p.

fa

lentamente.

Oineiase
s.

Gongolare,
:

Giubilare, Colleppolarsi

Giojre, Godere, Commuoversi per una

certa interna allegrezza V. Recillse.

del

m.
s.

cli;

di

cavolo.

gienelte,

plur. Moine, Lezj, Daddoli V. Cicconn-e.

An-

dicesi

m. Cotliccino, Pietanzina, Manicasi

pi pinn-a;
1

veramente buono e di nessun biasimo, ed anche di abilit e di riputazione, Capace di ben eseguire qualunque cosa. rio teito ; Comgnolo, antic. Cimajuolo : La parte
sia
alta

retto

Pollastro o Altra pietanza che usasi por-

tare

con s quando

va a fare qualche scam-

pagnala.

Oincislbcclie
Lega
di

s.

m. Similoro, Oricalco:

del tetto.

zinco e di rame, che piglia l'apparenza

Pancetta ripiena

e se

il
:

taglio di carne

d'oro V. Sciniilii.
S Talvolta dalla plebe usasi anche per ischerzo invece di Cicisbeo V. Cicisbeo.

nelle costole. Costole ripiene


stole

Pancetta o Cocapretto,

di vitello, d'agnello

o di

entro

cui

si

caccia un ripieno d'uova, d'erbe e d'altri

Cinquanta;
e vale

Cinquanta. Add. numer. indecl.


s. f.

ingredienti
si

cuce

minutamente tritali e conditi, che poi con refe all'intorno e si mette nella
cima a fondo, vale Dal

Cinque decine.
Cinquantina: La som-

pentola a bollire.

^iiiqLu.axi.texixi-a ma di cinquanta.
numer. ordin.
Il

Da gimma a fondo ; Da
principio alla fine.

^inquanteximo
di

Cinquantesimo

Add.

Cinquanta.
spazio di cinquant'anni, nel
Addiett.

se in sci cimma de fa nn-a cosa; Esser


l
li

Cinquantesimo, usato in forza di sost. chiamavasi prima Quello

^imm,

punto di far checchessia. In cimma de casa V. Casa. v. a. Cimare: Levar via la cima a" qualunque cosa; e parlandosi di panni, vale Scesul

quale anticam. cadeva l'Anno santo.

^inq[u.e;
vale
Il

Cinque.
di

numer.

indecl., e

La met

dieci.

marne

il

pelo tagliandolo colle forbici.

un

gotto,

nn-a bottiggia,

ecc.;

una bottiglia e simili, colmo affinch'essi non trabocchino. '-^ nn-a bari, nn-a botte, ecc.; Abboccare un barile, una botte e simili, vale Empirli sino al
bicchiere,

Scolmare un dicesi del Le-

Cinque, alle volte usasi come sost. masch., e spezialm. parlandosi di dadi e di carte segnate :

Un
Il

cinque,

Dui

ginque, ecc.;

Un

cinque,

Due

varne

il

cinque, ecc.
Confetti da nozze o nuziali, e nell'uso anche semplicem. Nozze: Que' confelli che gli sposi

cocchiume.

^imiiia.lbsclL

^imiiiacusti

s.

V. Cimmacsti. m. Stiaccino Pis.,

^inq^xe^ento 5
Salt'in
Il

sogliono regalare agli amici. Cinquecento. Add. numer.


indecl. e vale

Cinque centinaja.
forza di sost.
dicesi del
in

vanghile Fior., Salt'in seccia, Saltancicci, Piagnacela Sen., Scrocchino Bitnt. T. ornit. Saxicola rubetra. Uccello del genere delle Sassaiuole,

Cinquecento, usato in
Secolo

XV,

cio dal

1401

al

ISOO, secolo

cui fiorirono in Italia le Lettere e le Arti.

che ha

il

becco nero e

le

penne quasi

tulle di

Cinquemila 5
Add. numer.
di

Cinquemila, antic. Cinquemilia.


s.

color lionato

con piccole macchie bianche, la coda bianca e nera, i piedi neri. Annida sulle alte nostre montagne, ove pone nido tra le zolle smosse delle appianate lor vette.
variet della
localit

indecl.

^inqueimio
cinque anni.
s.

e vale Cinque migliaja. m. Cinquennio: Lo spazio

^iusa

L Cencio, Straccio, Strambello, Sbrens.

^imnielli

m. pi. Cime, Cimelle, dicesi Una Lactuca sutiva, conosciuta in molte


s.
il

dolo V. Sinsa.

sotto

nome

di

Lattuga romana bionda.

Mangiasi cruda

in insalata.

^iminello

Cinsn cione V. Oi
s.

m. Brindellone, Brendolone, StracAssiuolo.

ra.

Sinsn. Chi, Pis.

T. ornit.

Otus

m. Cima, Cimetla, Pipita: Tenera punta dell'erbo e de' ramicelli. - Pollezzola e Pollczzuola, La punta tenera de' polloni che sono cresciuti innanzi tempo; e dicesi anche
s.

scops. Uccello del genere Strige, detto cos dal verso che fa, il quale imitativo di tal voce.

Cibasi di scarabei, locuste,


le
il

grilli,

ecc.;

depone

uova nelle buche


terrccio che
vi

laterali

degli

alberi sopra

del Broccolo delle rape.

trova, senza farvi nido.

CIO
n In voce furbesca usasi per Moneta, Danari ecc.:

CIO

227

l'persnn-a chi ha d ci;

Oiocca

che ha danari. s. f. Bolla, Galla, e se ampia, Vescica: Rigonfiamento di pelle pieno di siero, cagionato da scottatura o da altro. de cavelli; Ciocca di capelli : Piccola quantit
d capelli separali dagli altri. -

uomo

A-o ciocco; Al suono. Posto avverb. vale Per quanto apparisce o si sente dal suono.
s. f.
si

Ciccioa
altro,
il

di

cui

Chiccolo : Strnm. d'ottone o servono i cacciatori per imitare

chioccolar delle merle, afiine di tirarle a s e

pendenti per

la

fronte

Le due ciocche diconsi Pendoni, e quando

Cide

uccellarle; altrim. Fischietto o

CiodLo

Richiamo da merli. V. Tappa. s. m. Chiodo e Chiovo, anticam. Chiavo,

risalgono e sgonfiano diconsi Sboffi; e se incre-

Chiavello: Strnm. pi o

meno grande,

di

ferro

spano alquanto stiacciate a onde, si dicono Pendoni a stiacce. % Ciocche; Anseri, Vecchioni: Castagne secche lessate col gscio V. Vegctte. w da csinn-a; Bullette : Fa o Caccia de ciocche; Sbullettare. Dicesi ad un Certo gettare che fanno gl'intonachi di calcina d'una porzioncella

di

lor superficie,
alla testa

per Io pi di figura tonda,


bulletta,
fa
la

si-

mile

o cappello d'una
quello

lasciando
bulletta o

anco di altro metallo, aguzzo da una parte e con capocchia dall'altra, per uso di conficccre. arpnu; Chiodo a barbone V. Arpnu. romano; Dorone: Specie di chiodo o rosone di rame indorato, fatto in varie maniere, che si mette a sostegno d'un quadro, di cortine o ad altro ornamento. solare; Ticchio o Tic doloroso, e volg. Chiodo solare Dolore nervoso che viene ad intervalli in
:

un buco
S

simile a

che

chiodo nelle muraglie nel cavamelo fuori. Fd ciocca; Sgallare: Alzare la galla, detto dell'Azione prodotta sul nostro corpo da una forte
percossa, o da acqua bollente; onde
irritata
si

varie parti del capo, e specialm. nell'arco sopraccigliare nelle tempie, cos chiamato perch or-

la pelle cos

alza e forma la galla o la vescica.

Ciocca

v. n. Sonare: Render suono, e dicesi propriam. di vasi vuoti, di moneta e d'altre cose quando si percuotono.
la frusta,

dinariamente suole svilupparsi al levar del soie, farsi pi acuto sul mezzogiorno e decrescere al tramonto. In term. med. Neuralgia facciale. S Di roba da dodi; Dir cose da chiodi o da fuoco: Dir cose strane, spropositate, terribili;
e riferendosi a

persona, vale Dirne

il

maggior

male
S

possibile.

a scurri; Chioccare, Schioccare


Squassar
la

vale

Gamba d dodo;
che tra
la

frusta

fortemente in aria per farle

pitare che fa

rendere suono; ed anche in senso neut. Lo streuna frusta agitata con forza per aria.
,

"S Mangia
narsi,

Fusto: La parte del chiodo capocchia e la punta. dodi o di dodi; Arrovellarsi, Attapi-

deWcegua; Strosciare: Romoreggiare e dicesi propr. di Quel romore che fa l'acqua in cadendo.
de men; Batter
le

Rodere il freno, ecc. V. Mangia dell'aggio voce Aggio. $ Rebatte un dodo; Ribadire un chiodo V. Renella

mani o

delle

mani, vale
battendo

batte.

Applaudire, Far segno d'approvazione palma a palma le mani.


dinoe

a nn-a persnn-a; Pagar


effettiva, quasi

in contanti, in
il

moneta

facendone sentire
bacio,

suono.

un dodo pe arrancalo; Dimergolar: Dimenare un chiodo circolarmente colle mani per trarlo da dove conficcato. S Testa do dodo; Capocchia, Cappello: La parte
Scrolla

un boxo; Schioccare un
bacio saporito e sonoro.

vale

Dare un

Cienda
riparo che

superiore di esso, perch fatta a guisa di cappello.


s. f.

S Cioccala a nn-a persnn-a; Sonarla, Accoccarla, Barbarla a qualcheduno, figur. Farlo stare
a qualche partito, ovv. Fargli o burla o qualche cattivo scherzo ch'e' non s' aspetti. S Cioccale a un; Sonar uno, e nell'uso Chioccar uno, vale Dargli delle busse, Picchiario, Batterlo,

si

fa

Chiudenda Qualunque cosa o con siepe, pruni od altro ad


:

Cioma
Ci orna
S

orti,

campi

coltivati e simili

altrim. Siepe, Chiosa.


I

s. f.

Chioma, Criniera:

crini del collo

del cavallo; altrim.

dma

Giubba. de lin; Giubba. V. n. Crogiolare, Pigliare


:

il

crgiolo.

con pugna, bastone e simili. S Cioccghela in t zugo ; Barare, Giuntare, Far il collo, dicesi di Chi ruba altrui nel giocare. S Cioccasele; Battersi, Picchiarsi, Percuotersi vicendevolmente.
Percuoterlo

Cuocere a rilento Stagionarsi a fuoco lento, Cuocere pianamente, adagio. Std a dma in letto; Crogiolarsi, Covarsi o Covar se medesimo, si dice di Chi sta mollo
nel
letto,

Oioccata

Battimano : Applauso che si fa battendo le mani. S Fd cioccata; Far un battimano, vale Applaudire battendo insieme palma a palma le mani.
s. f. s.
f.

Starsi a

poltrire nel letto.


il

Std a
la
il

dma

da-o fugo; Covar


si

fuoco o

cenere, dicesi di Chi

sta di

continuo presso

fuoco per iscaldarsi.


V. n.

Cionca
ciamente.

Cioncare, Tracannare

Bere sconcose
fu-

Oiocclxetta

Tonfetto.

Voce

fior.

Chia-

mansi cos Quelle pallottoline formate di carta con entrovi o sabbia o vetro trito o piccole
pietruzze e alquanto di materia
quali

Cing-ia

V. n.

Piombare
e

Cader

le

riosamente da

alto.

fulminante,

le

CiSng-iu
n

s.

m. Piombo

Piombino V. Cidngio

gettate fortemente a terra scoppiettano.


s.

nel 2 significato,

Ciocco
neta

m. Suono , dicesi per lo pi di movaso vuoto percosso. w Alle volta usasi per Ora: Un ciocco, Dui ciocchi, ecc.; Un'ora, Due ore, ecc.
di

Piombino, usato in forza d'addiett., vale Che ha la qualit o color di piombo.


s.

Cing-io

m. Piombo: Metallo
fra' metalli.

di color livido

turchino, e molto arrendevole al martello, ed

da campann-a; Tocco:
taglio nella

Il colpo che d il batcampana. da scurri ; Chiocco e Schiocco. Il suono della frusta agitata fortemente per aria.

uno de' pi pesanti


tallo

Dagli Alchimisti

chiamato Saturno, e da' passati mineralogisti Meimperfetto e lebbroso,


piccolo cilindro di
n

Piombo, per Quel

piombo,

228

CIO

GIR
^iu.la<
s. f. Cipolla. T. bolan. Allium caepa. Pianta bulbosa, di odore e sapore forte, composta di vari scogli o scorze sovrapposte le une

raWi
cesi
Il

legato ad una cordicella, di cui si servono i Muper aggiustar le diritture; che anche di-

per Sigillo espresso in piombo ; ed anche per Quei piombi che dalla Dogana s'appongono ai colli delle mercanzie prima di metterle in spedizione.

riombino.

Il

diveddri; Piombo
pie,

filato: Strisce di

piombo, dopI

unite l'una all'altra lungo l'asse, aperte ai


fra' quali

son contenute le lastre contigue d'un' invetriata. Oggi andato in disuso. Ciongi; Piombini : Quei piombi che si attaccano alle reti per farle dar gi. % A cingio; A piombo, Appiombo. Posto avverb. vale Perpendicolarmenie, A perpendicolo, A dirittura; e in term. marin. A picco. S And co-i p de cingio; Andar co' calzari di

due margini,

altre, che si adopera negli alimenti ed anche medicina; ve n'ha di varie specie e nomi. Cipolla, metaf. e per ischerzo dicesi del Capo: Ghe gi a ciula; Gli gira la cipolla. e parimente per ischerzo dicesi dell'Orologio Che a fa a vostra giula ? Che ora da tasca
alle

in

^
fa

la

vostra cipolla?
i

Fase brxd
dersi
g'

uggi de pule di atri; Pren-

impacci del Rosso V. Piggidse 6


nella

ma

% Batte
di

piombo V. And. a cingio; Battere a piombo, parlandosi


artiglierie,

vale Battere, Percuotere a perpen-

al quale si mira. S Cazzo a cingio ; Cader a piombo, vale Cader le cose furiosamente da alto e a perpendicolo; e in senso figur. vale e dicesi Cadere o Venir

dicolo dell'oggetto

voce Cartd. S Mangia pan e ciule ; Mangiar pane e cipolla, vale Mangiar male, poveramente. % Quello chi vende ciule; Cipollaio. Voce dell'uso: Quegli che va a vendere le cipolle attorno. S Donna, scca e ciula n son grazia de Dio; Donna zucca e cipolla non son grazia di Dio. Prov. che non ha corrispondenza toscana; il significato facilmente
si

Rsso carta

capisce.
,

^iuletta

s.

f.

Cipollina, Cipollino

Cipolla

in acconcio,

in

proposito.

S %

Co de cingio; Piombino V. Cingin. se a cingio; Essere a piombo o Piombare,


Essere o Stare a perpendicolo: Corrispondere col disopra al disotto a linea retta perpendicolare. fua de cingio; Uscir di piombo, vale Uscir

novellina: Quella che non ha fatto, n ingrossato il capo, e mangiasi fresca.

Il

sarvcega; Cipollino, Erba cipollina. T. boi. Allium scoenoprasum. Pianticella che si trita nell' insalata, detta anche Porro sottile. Da noi pochissimo usata.
s.
f.

^iulnn-a
polla:
loni
cotti

Cipollone.

Accresc. di Cii

del perpendicolo,

del

livello.

Grossa cipolla;
interi

ma

diconsi da noi

Cipol-

S Lav, a faccia de cingio Fucilar uno. Modo figur.

a nn-a persnn-a ;

nel forno.

^ipressinn-a, s.

Mette a cingio; Piombare, Plombinare: Mettere una cosa a perpendicolo.

Ciso
le
Il

V. Tappu.
s.
f.

Oiossa^

Chioccia
i

La

gallina

quando cova

f. Cipressna, Cipresso femmina. T. bot. Cupressus fastigiata. Specie di pioppo di forma eguale a quella del cipresso (V. Cipresso), se non che i suoi rami sono orizzontalmente stesi. indigena dell'Italia.

uova e guida
'/.

pulcini.

dipresso
diritto,

che si vedono tra il Tauro e l'Ariele, cos dette perch son piccole e in un mucchio. Nello stil sostenuto si dice
Gallinelle.

astr.

Le

sette stelle

s. m. Cipresso o Cipresso maschio. T. bolan. Cupressus pyramidalts. Albero alto,

che ha

la

forma

di

piramide e produce

delle coccole (balle); ha le fronde


le quali

sempre verdi,

Le

pleiadi.
V. n.
:

Oioss.
Oioss.

Oiostro
Oita.
s.

Chiocciare e Crocchiare Il manvoce che fa la chioccia. s. f. Covata : Quella quantit d'uova che in una volta cova la gallina. s. m. Chiostro: Luogo chiuso da abitare. Oggi si dice al Cortile de' monasteri, conventi e canoniche cinto di logge e chiuso da tutte parti.

per essere molto scure servono a parati lugubri. Il suo legno, detto pure Cipresso, usasi nella
ebanisteria per costruzioni, e

dar fuori

la

come

combustibile.

Oircola
Il

v. n. Circolare, detto del sangue, vale


fa

muoversi ch'esso

continuamente ne' suoi


II

vasi; e detto del Denaro, vale


fa

passare ch'esso

f.

Branca: Zampa
si

colle

unghie da

fe-

Oircolare

rire; e per simil.

dice della

Mano che

aCferra

da persone a persone, o da luogo a luogo nel commercio. s. f. Lettera circolare o Circolare assolutamente : Quelle lettere che mandano i commercianti a' loro corrispondenti per informarli di qualche loro nuovo stabilimento, del principio o cessazione di qualche Societ, o per altra cagione.

Il

qualche cosa: Se g/te metto e dote addosso... Se gli metto le branche addosso Usato metaf. e in m. b. vale Bala, Potere, Potest; che anche in questo senso dicesi Ugna, Unghia,
Artiglio.

Oii:*colaziii.
sangue, vale
11

s.

f.

Circolazione,
in

detto

del

muoversi

giro ch'esso fa dal

S Ave

nn-a cosa in

te

dte: Aver alcuna cosa


artigli,

cuore

alle
al

arterie,
;

dalle arterie alle

vene e dalle
,

tra le branche, fra gli

nell'ugna o nelle

vene
della

cuore

e detto del danaro

II

corso

ugne, vale Averla in potere. S Cazze in te dte d' nn-a persnn-a; Cascar nelle branche, nelle ugne d'alcuno, vale Cadrgli
in

moneta

nell'uso del
v.
a.

commercio.
Circoncidere

OircSnciddLe
cncisin.

V. Cir-

mano,

in

potere.

Oiircncisiii

s. f.

Circoncisione: L'alto del

% Liberse da-e dte; Uscir dalle branche, dalle .ugne, dagli artigli, vale Uscir dalle forze o po.lere
altrui.

circoncidere, ed Quel tagliamento usato dagli

**Oiot,

V.

a. Graffiare, Sgraffiare.

Modo

basso V.

Ebrei e da altri popoli d'Oriente del prepuzio ne' maschi e delle piccole labbra nelle femmine, n Pel Giorno nel quale da' Cristiani si celebra la
festa della

Granfignd (verbo).

Oit.

s.

f.

Graffio

Graffiatura

Ugnata.

Modo

OircSud

Circoncisione del Signore. V. a. Circondare, Attorniare, Ac-

basso V. Granfignd (nome).

cerchiare: Chiudere e Stringere intorno.

CIU

CIU

229

Oircondio

Oircnd-ario
ed sottoposta

V. Circondario. s. m. Circondario : Quelle terre che sono attorno ad un paese; ed anche Quella estensione d'un paese che parte dun distretto
alla

Pioe, Pioi, Pi, Plui, Plusore. Parola che si adopera per avverbio, per nome addiett., per nome
sost., e

che subisce varie inflessioni e significati


le

secondo

particelle alle quali si

unisce.

giurisdizione del magistrato.

Pi, talora

Oircoscrive
Porre
i

v. a. Circoscrivere:
i

Limitare,

A
it

l'

Maggiormente, Sommamente: a cosa che citi me piaxe; la cosa che


vale
:

Oircospetto

Oircospezixi
cortezza.

Assegnare termini. add. Circospetto e Circonspetto: Comun. dicesi di Persona che ha caule'a e riguardo; Guardingo, Caalo, Accorto, Riguardoso, Prudente, Riserbato, Avveduto, ecc. s. f. Circospezione e Circonspezione, Prudenza, Cautela, Accorgimento, Aclimiti,
s.
f.

pi mi piace. Talora denota Quantit continua e discreta

Som qualtr'anni
))

e ci, che...

Sono quattr'anni e

Oix*costa<iisa>
particolarit di

Circostanza:

luogo, di tempo, di

Qualunque modo, ecc.

Il

pi che... Talora denota Tempo: N se pu ci vive; Non si pu pi vivere; e talora Quind' innanzi. Da ora in poi, In avvenire: Certe cose n e f ci; Certe cose non le far pi. per Piuttosto: Ci per vostra btUce che pe-i

so meriti; Pi per vostra bont, che pe' suoi

che accompagni un fatto o una cosa,


w

Circostanza, per Occasione, Opportunit di fare,


di

in

meriti.

Congiunto con diversi avv. o prepos. forma

eseguire un' azione.

diversi

E circostanse d'nn-a
di
la

persnn-a; Le circostanze

sci,

modi avverbiali, come: Ci zi, Ci Ci in sa, Ci in l, Ci avanti, Ci

uno, dicesi nell'uso e vale


v. a.

Lo

stato, l'essere,

inderr, ecc.; Pi su, Pi gi, Pi in qua. Pi

fortuna, la condizione presente d'una persona.

Oix*costa<iizi<
Specificare tutte
le

Circostanziare

Dire

circostanze, tutte le qualit

concomitanti.

Oircuncirca
che.
dipresso.

avv. Presso a poco

Presso

Pi innanzi, Pi indietro, ecc. Aggiunto a' nomi addiett. dinota Maggior l' ci ricco che quantit, in comparazione: voi; pi ricco di voi. n Talora dinota l'elezione d'una delle due cose
Il

l.

Poco pi poco meno.


s. f.

All' incirca,

un

di

che

si

tratta, e vale

Meglio, Anzi, Piuttosto:

Me
Cisterna, antc. Citerna: Ricetto
si
il
Il

piaxe ci 5 vin che l'cegua; Mi piace pi


Preceduto
il

Oistema.
piovana.

a guisa di pozzo, nel quale

raccoglie l'acqua

vino che l'acqua.


dall'arlic. e

vale
Citare:

superlativo relativo:

accompagnato coll'add. A Ve a ciii bella

^it,

v. a.

Chiamare

a'

Magistrati

per

de tutte;

la

pi bella di tutte.

mezzo

de' ministri pubblici o in voce o in iscritto,

assegnando un tempo determinato.


Citare, per Addurre, Allegare, Produrre
l'altrui

Accompagnalo coi nomi sost., allora addiett. e vale Molti: Son ci giorni che v'aspto; Son

autorit a confermazione delle proprie opinioni.

pi giorni che v'aspetto.

Preceduto

dall'artic.

del

plur.
:

diviene

nome

^itaizin.

amie. Citagione : Il citare. Comandamento di comparire in giudizio; ed anche La polizzetta, la quale si presenta ad uno per citarlo; che in questo signf. dicesi anche Citatoria o Lettera citatoria.
s.
f.
,

Citazione

sost., e vale

La maggior parte

/ ci dixan che...

pi dicono che...
pi lunga, AI pi lungo

A-a ci lunga; Alla V. A-a ci lunga.

A
A

ci n poet;

Cittadella,
Mantova, ecc.

Fortezza attigua vicina a citt, da cui suol prendere il nome, come: Cittadella di Torino, d'Alessandria, di
s. f.

Cittadella

lutto potere, ecc.

pi non posso, A pi potere, V. A ci n poet.

ci parte;
;

Il

pi,

La maggior

parte, detto
11

di cosa

e riferendosi a persona, vale


I

maggior

numero,

pi.

^ittadiu
citt
;

s.

m. Cittadino: Colui che


citt.
f.

abita nella

And

co-i ci;

e propriam. Quegli ch'

capace degli onori

e dei benefizi della

S Chi ha (ceto 5 ci il il pi, pu fare S

Andar coi pi, vale Morire. pu fd meno; Chi ha fatto meno V. Fd.

Cittadinansas.
^ittadiuu-as.
di
f.

Cittadinanza, antic. Citta-

dinatico: Ordine e Grado di cittadino.


Cittadella, Cittadetta.

Dimin.

Ci che mai; Pi che mai. Pi che pi, vale Maggiormente, In modo maggiore. Ci che de spr escia; Alia pi presto, Di tutta
fretta.

Citt: Piccola citt,

Cittadina,

per

Donna

abitante di citt.

Neil' uso diconsi


allestiti

bell'e

sulle piazze

Quei legni soliti fermarsi o in altri luoghi delle

% Ci filo; Pi presto. Pi per tempo. Con maggior prestezza e sollecitudine ; e talora per Piuttosto:

Ci

filo

de fd questo

Piuttosto, Pi

grandi citt, pel prontissimo servizio di chi li vuol noleggiare, a prezzo invariabilmente predeterminato a un tanto per corsa o a un tanto per ora; altrim. Vettura di piazza.

presto di far ci...


g

Ci spesso
Spessissimo.

Ci de spesso; Pi sovente, cio

^ittee
abitate
in
vie,

s. f.

Grande adunamento di case da popolo pi o men numeroso, diviso


Citt:

S Ci tanto; Pi tanto, vale Tanto pi. S Citt tsto V. sopra Ci filo. % Ci


%
quasi.

piazze, quartieri,

e per lo pi cinto di

un p; Un Fu ad un

po' pi.
pelo.

Poco manc, Qaasi

mura e fossi : poetic. Cittade e Citiate, w Citt, per Gli abitanti della stessa citt.

Con ci; Con

pi.

Quanto pi. Come pi.

**Oitto
Oi.;

s.

m. Centesimo V. Centeximo

nel

2*

S Che ci ? Che pi ? Che bisognan pi parole ? S Da-o ci a-o mno; Dal pi al meno, cio
Incirca,

significato.

Pi, e talvolta Piue,

ma

in poesia bernesca

e per forza di rima; anlic.

Piua, Pinne, Pi,

De De

Poco pi poco meno. ci; Pi o Di pi, vale Inoltre, Oltracci: ci gh'azzunzo che Di pi v'aggiungo

230

CIU

CIU
barbe increspate lutt'all'intorno delle costole, ingrossata e ripiegata nella cima.
g

che... Talora vale Di soprappi, Sopra il dog'ha desto vere, Sopra il concordalo e simili : de ci vinti franchi; Gii diede venti franchi
di pi
;

Perde

cimme; Perder
s.

le

penne, Spennarsi.
chir.

e talora per Pi innanzi

N5

posso andd

Olmma/Sstt

m. Piumaccuolo. T.

posso andar di pi. d'tin atro; Esser da pi d'uno, vale EsS se citi sergli superiore, Essere in pi vantaggioso stato

de ci;

Non

situazione di quello.

S Fceto S ci, se pti fa 5 meno; Dove ne va il pi, ne pu andare il meno, Dove va la nave,

pu
S

ire

il

brigantino.

Quel guancialino formato d'una pezzuola di pannolino ripiegala a pi doppj, che metlesi sopra l'apertura della vena dopo l'emissione di sangue. Oiu.iiiLiiia.sso s. m. Pennacchio e Spennacchio: Arnese di pi penne unite insieme, ritte o pendenti, che si porla al cappello o al cimiero dei militari; dimin. Pen'nacchietto, Pennacchino, Pennacchiaolo.
ti

S In t5 ci ghe sta

meno; Nel

pi sta

il

meno.

Mai

ci; Mai pi,


,

D'ora in poi. In avvenire,

Piumino: Arnese
legali

fallo di

pi

fili

di seta

od

altro

S
S
S

ma accompagnalo sempre colla negativa: A^ f mai ci; Noi far mai pi. N ci n meno; N pi n meno, vale Appunto, Precisamente, Non diversamente. N poeine ci; Non poterne pi, Non poter
Quind'innanzi
pi reggere. ci d tempo;
parte del tempo.
11

insieme in guisa che formino un mazzocil

chio,

qual serve per dar

la

polvere cipria

ai

capelli.

da leva a pa; Pennacchio

Mazzo

di

penne

lunghe legate in cima ad un manico di legno per uso di spolverare.

pi del tempo,
si

La maggior
...

Oiiiixiiiietta
di

s.

f.

Piumella, Piumina. Dimin.

Piuma: Piccola piuma.

ci l'...

Il

pi importante
Il

Oiunnniettinii-a;
di

ci

tta

meno;

pi tira

il

meno.

de ci; Il di pi, cio Quello che sopravanza. S Pe-o ci; Per lo pi, II pi delle volle. S Poco ci poco meno; Poco pi poco meno,
g
vale Incirca, Senza guardarla pel sottile. S Tanto ci che; Tanto pi che, Aggiungete che, Notale che, e simili.

Dimin. s. f. Piumolina. Piumella: Piuma gentile e sottilissima. V. Cimmasso nel 1" signiflc. Oit-iiiiniii s. m. Peluria, Caluggine e Calugine : Quella prima peluria che cominciano a mettere

Ciminiero
gli
I)

uccelli

nati

di

poco.

Piumino: Piuma
terassi,

fine,

per lo pi bianca, per


si

ma-

S Ttt'a-o ci; Tutt'al pi. Alla pi, Al pi. % Un p ci V. sopra Ci un p.

Il

pi.

**Oiixcca
b.

s.

f.

Briachezza, Ubbriachezza, ecc. M.

it

guanciali e simili.
tiene in

per Sorta d'ampio guanciale che


sui

Ietto

piedi.

V. Imbricegata.

intrisa in fior di farina,

per Quella nappetlina di piuma, colla quale, s' impolveran, per tenerle
incolte e ricise

**Oiuoco

add. Ubbriaco : Colui che ha beuto soliquori spiritosi. M. b. V. verchiamente vino Imbricego. **Oiu.ccn s. m. Ubbriacone V. Imbricegn.

rasciulte, le parti

del bambino.

Oida;
Dado
pezzo
di

s. f. Sffice.

T. de'

magn.
si

e da' fabbri. sotto

per Quella nappetlina di seta, colla quale, intrisa in polvere di cipro, i barbieri usano impolverare la faccia, dopo aver fatto la barba.

dazgd;
tesi

Volante e Volano: Piccolo strum. da


la palla

ferro traforalo che

pone

ad un

giuocare, rigirato con penne, che baltesi e ribat-

di

ferro infocato, che si

vuol bucare.
alle

siccome

con racchetta V. Racchetta.


i

Oig>ia>n.u-a> ... Fumo


che pel tempo umido
si

addensato

mura

Oiiniiiiii

add. Leggiero: Aggiunto che

ra-

scioglie e cola.

Oiu.iKiiiia>
pronsi
gli

s.

f.

Piuma

Penna
si

uccelli e di

che

Ci di che coservono per volare.


:

gazzi danno alla trottola CmiardoaJ, quando, presala in mano mentre gira, d'un leggerissimo
peso, quasi simile a quello della piuma.

Quantunque questi due vocaboli alcuna volta si confondano, pure le Penne differiscono dalle Piume per la forza, per l'uso, pel luogo donde nascono e per l'ordine loro. 1 pulcini prima si vedono
colle piume, poi con le penne. Penne propriam. sono quelle delle ali e della coda, che nascono dalla parte pi interiore, e servono al moto ed al volo dell'animale. Le Piume poi nascono dalla cute pi superficialmente, e servono non ad altro che per difesa e copertura del corpo; e sono le penne pi corte, pi morbide e pi fine degli

"Oinnnoiii
aver mangiato

CCagd
il

i); Cacar le lische

dopo

pesce V. Caga.

Oin.

Lavorar di pialletto, di Cinassa. pe drito; Piallar per ritto, cio Secondo la diV. a. Piallare: di pialla

piallone V.

rezione delle fibre del legno.

refesso o pe re/"<?sso; Piallare a ritroso, cio

In direzione opposta a quella dell'andamento naturale delle fibre del legno.

Oin

s.

f.

Piallala

pialletto,

pialla

o piallone, che

Ogni colpo o passala di si d al legno nel

uccelli.

piallarlo.

da penna; Barbe: La parte


morbida e pi
e
si

della

penna, pi
alla

Oinassa
i

fine

ch' attaccata

costola,

dilata in fuori.

Parlando d'ornamento donnesco da porsi in capo, soglionsi intendere Le penne di struzzo e delle sgarze. - Salcio Penna di
struzzo
colle

Cimme; Piume.

s. f. Piallone, ed anche Barletta : Strum. di legno notissimo, con cui i legnaiuoli assottigliano, spianano, puliscono e addirizzano legnami. Le sue parti sono il Ceppo (ceppo), i manichi del ceppo, la buca (incava), la feriloja (imbccata), la bietta ossia il cuneo che tiene
il

piume aggiunte due o


all'altra.

tre

volle

le

una

in

capo

ferro (scinco) e

il

ferro.

o dui

fceri; Piallone a
fa

arrissa;; Penne arricciate, diconsi

Le penne,

pialla si

due ferri. Con questa un lavoro pi pulito, e non lascia


si

che servono

pure ad ornamento donnesco, ma Tortipitone chiamano poi Una penna di strusto colle
cui barbe son rese crespe e ricciute.

traccia nel legno de' trucioli (riggi) che

trag-

gono

in piallando.
s.

Olnetto

m.

Pialletto

Piccola

pialla

la

CIV
qaale pn adoperarsi con una sola

co
mano ;
allrim.

231

Piallino.

Render ben educato e


tilire,

civile,

manieroso, cortese, gentile,

simili.
:

a barchetta;
letlo,
il

Piallelto curvo o a barchella: Pialceppo piega in arco, e serve a piallare l'interno d'un corpo rotondo.

cui

Civilizzse n. p. Incivilirsi, Ingentilirsi zarsi ne' costumi, Divenir civile.

Diroz-

Oivilizzazion
limento:
chi
Il

s.

f.

Civilizzazione, Incivi-

a denti: Pialletlo il cui ferro minutamente dentato, e adoprasi a dar railima piallata ai legni sai quali si hanno
Pialletto, col ferro

a denti;

ridurre a vita civile e


Civilt:

Lo

stato

di

ridotto a vita civile.


s.
f.

Oiviltse

Maniera

di vvere civile;

a incollare impiallacciature, perch su cos solcali e gralati meglio si appiglia


rionio; Incorsatojo V. Lengosa.
'V.

di

essi

la colla.

Urbanit, Costumatezza, Creanza, Gentilezza, bilt di costumi.

No-

Olacelxi
che.

Oivippo
Bient.T.

Arboa.
xxx.sl ;

Oirlo de

Jlignattone Fior., Mignat-

lajo Pis., Ciurletto nero

o marino Vccch., Chiurlo


il

s. m. plur. Calosce, e nell'uso CiacDal frane. Claques : Calzare che tien del sandalo e dello zoccolo, e va sopra lo scarpe per conservarle asciutte e nette dal fango.

ornit. Ibisfalcinellus. Uccello della fami-

Olandestiu
lo
pili

glia del!e Beccacce, che

becco nero-olivastro, le penne superiori d'un bel color marrone tendente aJ rosso-cioccolata, le ali di color verdone. Chiamasi in Tose. Mignattajo , supponendosi che si nutra di mignatte; il suo cibo per di chioccioline acquatiche, d'insetti, di qualche lombrico.

ha

Olarinetto
dicesi

add. Clandestino: Aggiunto per matrimonio, vale Contralto in segreto. Strum. a fiato s. m. Clarinetto di bossolo, che si suona imboccandolo in cima;
di
:

anche Clarino e Chiarino.


v.
a.

Olassifica

Classare

Classificare
le

Dis-

Oirlotto

Viene dall'Africa. s. m.

porre e Ordinare in serie, in classi cose di un medesimo genere.

diverse

Ciurlollello.

T. ornil.

JVu-

Olassificazin.
si

s.

f.

Classazione, Classifila

menius temtirostris. Uccello

della famiglia delle

cazione: Disposizione metodica, secondo

quale

Beccacce, che ha il becco molto pi lungo della testa, arcuato, le penne superiori nero-scuricce

ordina od esseri o qualunque altro


generi, specie, ecc.
s.
f.

oggetto,

in classi,

con margine lionato sudicio, le inferiori candide con macchie nero rotonde le gambe lunghe, i piedi nero-piombati, le unghie nere. mollo comune lungo il Tevere, nelle praterie amide; da noi molto raro. Oiixsa< s. f. Gora: Canale, per lo quale si cava l'acqua de' fiumi mediante le pescaje, o si riceve da' fossati che scendono da' monti per servigio de' mulini e di qualsivoglia altra macchina mossa
,

Olaiisa

Clausura

Divieto di entrare in

un convento o monastero di religiosi, relativamente alle persone di diverso sesso.

01imatex*ico
ricoloso
;

add. Climaterico, Infausto,

Pe-

e dicesi di Alcuni anni o periodi della

vita dell'uomo,

ne' quali

il

corpo soffre una no-

Clinica
lattie

che sovente conduce ad alcune '^' malattie e talvolta alla morte. s. f. Clinica: Il modo di curar le matabile alterazione,

guidala per forza d'acqua.

insegnato particolarmente

ai

giovani

al Ietto

Oisma<
forzati

Ciurma: Propriam. La torma dei che anticamente vogavano in una galea.


s.
f.

del

malato; e dicesi

Clinica
le

chirurgica, secondo se

medica o Clinica malattie sono mediche

Oggi per
gente vile

simil.
:

da noi intendesi Moltitudine di Ciurmaglia Bruzzaglia Bordaglia ,


, ,

chirurgiche,
n
Clinica,
i

per

II

luogo dove stanno negli spedali

Gentaglia, Canaglia, Geldra.

Civaenn-a
bagna.

malati scelto a questo fine d'insegnamento alla

V.

Cigiann-a.
Pioggiolina: Quella

OU.-VSSO s. m. Pioggerella,

medicina che si esercita al letto del nonch dell'ammalato stesso obbligato

malato,
al

Iett.

pioggia minuta e spessa, che, non lo mostrando,

Cloro

s.

m. Cloro. T.

cAm.Una

delle

matedel

rie credule
s.
f.

semplici dai Chimici,

La base

Rivetta
turno
licce cata,

Civetta, Coccoveggia, Luce. Cuc-

cumeggia. T. ornit. Stvix passerina. Uccello notdel genere delle Strigi, che ha il becco

ClorjTO

gas acido mnriatico ossigenalo. s. m. Cloruro. T. chim. Denominazione di qualunque

combinazione

di

cloro con

giallo-verdastro, le penne superiori cenerino-gial-

con macchie bianco-rotonde, la coda tronle dita quasi nude verso la cima. Vive nelle
delle fabbriche vecchie, nelle cavit degli

un corpo semplice combustibile, metallico o no, da cui risulti un composto che possegga le propriet degli acidi.

bache

Clt.l>

s.

m. Club: Voce

inglese che significa Croc-

alberi e ne' massi

non molto lontano


di
rettili,

dall'abitato;
di

chio, Ritrovo, Ridotto:

Convenzione

di

pi per-

pascesi di grossi insetti,


passere, di ballerine, ecc.

topi, di
di gri-

Ha per costume
mezzo

dare

alla
il

notte ed anche in

alle citt

po-

sone che si riducono per sofiazzo in un medesimo luogo; e talora per Combriccola, Cricca, Criocca, Conventicola, cio Compagnia di per-

lliate;

suo grido talvolta una specie di sordo

sgnaulo, talvolta

un gemilo

flebile e prolungato,

e perci creduto dalle deboli menti come indizio di morte. Nonostante tutte queste prevenzioni,
uccello domestico, e se ne allevano moltissimi

Co

sone che consultino insieme segretamente, e pigliasi per lo pi in mala parte. ; Col, Collo, Con lo : Prepos. art. di gen. masch. del num. sing. formata dalla prep. sempl. Con e
dagli articoli
s.
II

Toscana e altrove per adoperarli nelle cacce come zimbello. Da noi con altro nome chiamasi Sbrzzoa.
in

Co

o Lo.
la

m. Colore: Impressione che

luce riflessa
I

dalla superficie de' corpi fa sopra l'occhio.


lori si

Co-

n Civetta, figurai, e per iscberzo dicesi


ardita e vaga d'amoreggiare.

Donna

distinguono in primitivi e in secondarli. Diconsi Colori primitivi Quelli che sono pro* dotti dalla decomposizione de' raggi luminosi mediante
il

Oi'vllizza

v.

civile; e talora

a. Civilizzare: Ridurre a vita semplicem. per Incivilire, Ingen-

prisma, e sono selle:


il

il

violetto, l'in-

daco, l'azzurro,

verde,

il

giallo, l'arancio

ed

232

CO

COA

rosso. Diconsi Colori secondari Quelli che risultano dalla combinazione d'un dato numero
il

paggiwn;

adopera per le tinte e per la pittura. Di questi alcuni sono naturali, e questi sono per lo pi di terre o di pietre, che si adoperano tali quali senza veruna preparazione, ed alcuni si fanno artificiosamente; e gli uni e gli altri, mescolali fra di loro, ca-

de' precedenti. Colore, per Ingrediente

che

si

gionano un numero
M

infinito di colori

secondi.

Figurai, usasi per Indole o Natura di chec-

ma pi specialm. per indicare l'opinione che uno professa: De che co l' 5 tale? l' un giornale de Di qual colore il tale? niscin co; un giornale di nessun colore. M E figurai, pure, per Apparenza, Finzione, Sichessia,
politica

Color pagliato o semplicem. Pagliato: Del color della paglia. pin; Color carico, Color pieno, vale Colorito assai. pons; Color di fuoco: Color rosso vivo. serio; Color modesto, quieto. smorto; Color abbagliato o abbacinato o smorto: Color languido, poco vivace. sperso ; Colore sbiadito o dilavato, cio Che ha perduto molto della sua vivacit. vivo; Color vivo, Color acceso. g Cangia de co; Cambiare o Cangiar faccia, Molar di colore, Allibbire: Diventar pallido per cosa che ti faccia impallidire. Faccia sensa co, o fso o tradito ; Faccia senza colore falso o traditore. Prov. nostro , che equivale all'altro toscano Poca barba e men co,

mulazione, Pretesto. blu ciceo; Mavi, Azzurro sbiadato o dilavato.


Biadetto.

lore, sotto

il

ciel

non

il

peggiore.

cangiante; crego;
rito
assai.

blu sco; Azzuolo, Azzurro bujo, Turchino. blu ttirchin; Turchino, Turchino vivo.

Cangiante V. Cangiante.
pieno, vale Colo-

Color carico, Color


Color
regge.

ten; che n5 ten; Color che non Color che smonta. crmexi; Chermisino: chermisi cremesi. d'amaranto; Amarantino: Color d'amaranto. d'Avanna; Color scuro: Color de Color verde-bruno. de California; Color de carne; Scamatino. de g; Verdazzurro o de ciappa; Color Azzuolo, Turchino de ceddro; Color o decente; Cenerognolo, Cenerugiolo: Color de cetrn; Arancio, Arancioso,
chi chi
regge.

Far prendere il colore alla carne, e a Siena Allazzerire. T. di cucina. % Maxind i coi; Macinare i colori: Stritolarli minutissimamente sopra d'una pietra col macinello e dippoi stemperarli con acqua o con olio di noce di lino, per renderli alti a poter dipingere. S No legni o co; Smontar di colore V. Sperde. S Roba, Mandillo, ecc., de co; Vestilo, Fazzoletto e simili, di colore, cio Di lutt'altro colore che
S
;

Fd

piggi o co a carne

Color

bianco e nero. Vegni de mille

lionato

simile

al

sigaro dell'Avana.

bsttiggia;

coi; Diventare o Mutarsi di quando Alcuno si trova aldinanzi a persona, verso cui abbia l' improvviso fatto gravissimo fallo e ne tema castigo; od a
mille colori, dicesi
lui

giallo-scuro.

Persona da

amata e tradita; o in

altre simili

Incarnato, Incarnatino,
di lavagna,

o Color aerino

ajerino.

congiunture da doverne sentire grave turbamento. Oo-a. ; Colla, Con la. Prepos. artic. di gen. femm.
del

num.

sing. formala dalla prepos. sempl.

Con

bujo.

e dall'art. La.

Citrino

Zolfino:

di cedro.

Oa>

Cinerino, Cinerizio, antic.

simile a quello della cenere.

Aranciato, e pi

s. f. Coda: Quel prolungamento pi o meno lungo della colonna vertebrale che si stende dalla parte deretana dei quadrupedi e di alcuni rettili; e Quelle penne pi lunghe che spuntano dalla

..

de Color de ma; Glauco, Verdazzurro, Color verde verde. bianco mare, Che de man pesto; Color matton Color mattone, Rosso mattone. d'oiva; Ulivigno: Color de pei de Color topino o Simile topo o de penscio; Color deprxa; Color scuro: Del de saffran; Croceo o de sangue; Color sanguigno. de sxa; Color Color
lill; Gridellino:

comun. Ranciato V. Cetrn. de cidngio; Piombino: Color

parte deretana degli uccelli.


di

piombo.

II

tra bigio

e rosso.
di

cio

tra

il

il

Coda, per Quella parte di capelli, che si portava in passato dagli uomini, raccolti di dietro e ristretti insieme per mezzo d'un nastro; che anche dicesi Codino.

di

pesto.

di

Ulivastro,

di uliva.

it

per

Lo

strascico del

manto

di principi, cardi-

nali,

prelati,

delle donne, ecc.

ratto

soricigno, cio

al

color di

di sorcio.

violaceo scuro.
Zafferanato.

cito

In term. milit. per L'ultima parte dell'eserquando e' marcia.


dello

da pmpa; Coda della tromba. da stanghetta do fuxin; Coda o Gambetta

tan

color delle puliei.

scatto. T. degli archib. Estremit posteriore dello

scatto piegata a squadra, la qual riceve la pres-

rosso

ciriegiuolo:

di ciriegia.

rr-

de tcera; Color terreo,

interriate o interrato.

sione del sottoscatto quando de cavallo V. Aze. d'aze

si

spara.

r^ de vin;

diamantin; Bianco Del diamante. Color che smonta, che non fdv; Color gianco late; Color bianco o bianco
periato:

Color vinato: Del color di vino rosso. de vidvetta; Color di viola mammola.
del

color della perla

fso; Color falso:


e

regge.

di fava secca.

lattato

latteo, cio

Che somiglia

nel colore al latte.

de comete; Coda, Crini, Trecce: Quella striscia di luce che lasciano dietro di s le comete. d dragn; Coda del dragone. T. astron. Il nodo discendente della Luna. de lion; Coda di hoae.T.hotm. Phlomis frtkLeonatis leonurus. Specie di pianta che licosa appartiene alla famiglia delle Labiate ed al genere Phlomis. Ha il fusto fruticoso, tomentoso le foglie ovali o ovali cordate rugose , appena
incise

'^

isabella; Color isabella, Color falbo: Color giallo lionato misto con carnicino.

crenate,

fiori

gialli

in

verticilli

folli

e distanti.

originaria della Spagna, della Ca-

naturale; Color naturale V. sopra Co nel 2."


significalo.

labria e della Sicilia. Fiorisce per tutta la stat9

ed sempre verde,

COA

COA
L'estrema parte
S

233

deWuggio; Coda

dell'occhio:

dell'occhio allato alle tempie.

de ratto; Coda di topo. T. mar. un modo di terminare in punta un gherlino o altro cavo, commesso due volle, sicch possa passare e ripassare per alcuni buchi senza guastarsi e sfilaccollo sfregamento. d'uggio; Capidoglio V. Caduggio. de vdrpe V. Amaranto. d coltello ; Cdolo La parte inferiore e sottile della lamina d'un coltello, ch'entra nel manico. do scdpello; Cdolo: La parte pi stretta dello scalpello, ch'entra quasi tolta nel manico. d snetto; Coda del sonetto: Quei versi che
ciarsi
:

Questa ca a non dd mas gatto; Questo pie non mi va da questa gamba. Modo proverb. che usasi dire Quando uno vuol farci credere cose che non
possono stare e che
si

contraddicono.

S Save dove 5 diao 5 l'ha a ca; Saper dove il diavolo lien la coda, vale Esser sottilissimo ed

accorto. Saper

il

conto suo.
la

Oo.

S Taggid

a ca; Scodare: Tagliar


Colare
:

coda.

V. a.

Il

far

passare cosa liquida in

sono in

versi onde

dopo i quattordici compongono. d5 vin da canna do scciuppo; Codetta del


fine

d'alcuni sonetti

si

panno o in altro, ond'ella esca s sottilmente che venga netta e purificala dalle fecce che avea in s. - Decantare dicono i Chimici II travasare da un vaso in un altro leggermente liquori , s che la feccia non si confonda col chiarificato. a csinn-a; Colar la calcina: Farla passare alla
i

cola per separarne


i

le

pielruzze o altre mondiglie.


star degli uccelli in sull'uova

uve ; Covare

Lo

vitone.

T. degli archb. Allungamento posteriore

che s'incastra nella parte superiore dell'impugnatura della cassa e vi si ferma con vite accecata, cio la cui capocchia non fa risalto (in dial. Va ciann-a). S Incingiata a ea de ratto; Impiombatura a coda di topo. T. mar. un modo d'impiombatura per unire i capi di due gomene, imitando
del vitone, in

forma

di

coda

piatta,

elle nascano. - Covo L'azione del covare. Posta o Covata La quaor tit delle uova che si pongono sotto la gallina

per riscaldarle acciocch

covaticcia.
cini nati

Covata

altres

La quantit

de' pul-

dalla stessa

posta.

S Sta a eoa l'uvo in letto; Covare il letto o Covarsi in letto, dicesi di Quel poltrire buona

a ciascuna estremit

il

lavoro della coda di topo,

che
S

si

-a ca; A coda o
vale Dietro a
tutti^

descritta (V. sopra Ca de ratto). Alla coda. Posto avverb.


In ultimo luogo.

Oo
Il

pezza nel letto senza pi dormire, dopo aver ben dormito tutta la notte.
s.
f.

Pasto, Paracuore:
si

mali che

macellano,

majali e simili.

Polmone degli anicome di buoi, di castrali, Paracuore dicesi pi comunem.

ca de cavallo;

coda di

cavallo.

Posto

avverb. col v. Trascinare, Modo di supplizio, col quale si legava ano alla coda del cavallo, e si
i

derndcna; A coda

facea correre

il

cavallo finch fosse morto

il

legato.

polmone de' majali. La Corata, donde il term. genov. Co, significa Le parti intorno al cuore, compreso il cuore stesso. Coratella dicesi H fegato e gli altri visceri intorno al cuore de' piccoli
animali quadrupedi,

di rondine. T. de'legnaj.
si

come

agnelli, capretti e si-

con intaccatura incavo angolare, che largo da una parte e stretto dall'altra a somiglianza della coda di rondine; e che si usa dagli Artefici per tenere insieme parti di legno, ferro o simili , le quali per la figura che si d loro, che va dal largo
e fabbri. Quella calettatura che
fa

Oo

che in dialetto diciamo Giamo e neigro s. m. Porta cote. Astuccio o Corno da cote: Quel bossolo o corno vaccino, che i contadini portano a cintola, entro cui ripongono la cole (V. Cota) per afllar la falce, quando vanno a
mili,
falciar l'erba.
s.
f.

non possono facilmente disgiungersi. % A ciii cattiva a spella a l' a ca V. sotto In ta ca ghe sta 5 venin. S Ammid co-a ca deWuggio; Guardar colla coda dell'occhio V. uggio. S Amia a ca; Far coda o codazzo: Andar dietro
allo stretto,

OAad.ixg'g'io
T.
ittiol.

Capidoglio e Capidoglia.
all'ordine
de' Cetacei,

Physeter

macrocephalus. Specie di

mammifero appartenente

cos chiamato perch dalla testa del

medesimo

si

cava una prodigiosa quantit d'olio; altrim. Orca.

Ooadjiit
dignit.

s.

m. Coadiutore: Colui che ag-

altrui

per corteggiarlo.

giunto ad un Vescovo o ad un Canonico, colla

S Arrissd S

a ca;

Arroncigliar la coda,

come

il

sola ricompensa di succedergli neli'uflizio e nella

porco od altro animale.


porro per la coda, figurai, vale Fare a rovescio, ed anche Cominciare a fare una cosa da quello che si dovrebbe far dopo. S In ta ca ghe sta venin; Nella coda sta il veleno. Dettato prov. che significa Neil' ultimo
il

Comens d ca; Mangiare

Ooad.jiiv
altrui

V.

a.

CoadjuvaVe:

Porgere ajuto

con mezzi

cosa

o indirelli a far qualche Cooperare, Operar insieme, Prender parte


diretti

all'opera sua.

Oose

s.

f.

Voglia, Volont, Appetito, Desiderio,

Brama.
Voglia: Quella macchia o altro segno esteriore nato all'uomo in qualche parte del corpo, e che da alcuni stoltamente si crede nascere da soverchio appetito della

consiste la difficolt o

il

pericolo.
la

S Mescla
la

a ca; Scodinzolare: Dimenar S Mettise a ca fra mezo a-e gambe;

coda.

Mettersi

coda fra le gambe, figurai, vale Aver grandissima paura o confusione; tolta la metaf. da' cani. diao g'ha misso a ca; Il diavolo ci ha S messo la coda, Il diavolo proprio ci ha messo
gli ugnelli.

madre

nella

gravidanza

di
si

quel cibo o bevanda, che da quella macchia

dice rappresentata. matta; Sosta, Fregola, Uzzolo, Cupidigia, Cupidit:

Usasi dire

Quando nasce discordia

tra

Appetito intenso, Voglia fervida.

alcuno, ovv. Quando, cercandosi una cosa, durasi

fatica a

trovarla.

l'ha

a ca

ch'

p nn-a
dalla

la; Allra. Usasi


le

in Firenze lai

voce

plebe per ischernir

maschere.

S Ave eoo de fa nn-a cosa; Avere voglia di far qualche cosa ; e pulitamente dicesi anche per Aver voglia di andar del corpo. Sentise nn-a gran cow de dormi; SenS Avei tirsi indosso una ^'an cascaggine, un gran sonno.

234

COA

eoe
famiglia de' Codirossi, che ha le parti superiori
di

coce ; Cavarsi una voglia, vale S Levse nn-a Soddisfare per una volta al suo desiderio. tutte e so cocb ; Cavarsi o Levarsi tutte le S Levse sue voglie, vale Soddisfare a tutti i suoi desideri
capricci,

color bruno-scuro, un poco tendente all'oli,

vastro

la

gola e

lucente, con

il gozzo d'un bel colore azzurro una macchia grande nel mezzo d'un

g Mette cow d'nn-a cosa; Far voglia, Far venire voglia di alcuna cosa, vale Suscitarne il
desiderio.

bianco purissimo e sericeo. Nidifica fra' cespugli e fra le radiche degli alberi state cavate dall'acqua.

moa;

Codirosso spazzacammino. T. ornit. Sylvia


la

tithys. Uccello dello stesso genere e famiglia del

Mot d cow de fa nn-a cosa; Morire o Morirsi

precedente, che ha

parte superiore della testa

di voglia di

far checchessia,

vale

Averne

veemente desiderio, grandissima voglia. Perde a cow; Perder la voglia. Svogliarsi. S Vegni cow; Venir voglia, Entrar in desiderio,

d'un bel cenerino-piombato cupo, la schiena dello slesso colore, ma varialo di nero, le parli infed'un bel color nero. In estate abita sopra monti. Nidifica negli spacchi di massi, ne' muri rovinati, e qualche volta su' tetti e ne' campanili. mntagninn~a ; Codirosso Pis., Culrosso Sen.
riori
i

Desiderare, Bramare.

Ooag-etto
maso

Ooal

m. Quaglio: Ventricolo o Abodi latte, i quali non abbiano ancora pasciuto, donde si cava il caglio per cagliare il latte V. Trippin. s. m, Corallajo: Negoziante e Lavoratore
s.

degli animali

T.

ornit.

Sylvia phoenicurm.
famiglia

Uccelletto

dello

stesso genere e

de' precedenti.

Ha

la
il

parte superiore della testa di color cenerino,


petto,
i

di coralli.

Ooa>la<
coralli.

s.

f.

Corallaj:

Colei

che

lavora

di

Ooa/liu

s. m. Peslellino : Pezzo di corallo o anche d'avorio, di pietra dura, di cristallo, di forma allungala, tondeggiante e ingrossata all'un de'capi

Oarssii
Turdus

sopraccoda di color fulvo acceso, il sottocoda bianco-giallastro. Abita il margine de' boschi e i luoghi macchiosi ; nidifica vicino alle abitazioni, nelle crepe de' muri o negli ammassi di pietre o nelle buche degli alberi. Codirossone, Codirosso s. m.
fianchi,
il

quasi a foggia di pestello, che


de' bambini in

si

appende
il

i collo

rossolone Pis., Tordo

maggiore. Codirosso sassatile Fior., Sen., Codimarino Bient. T. ornil.


saatlis. Uccello del genere delle Silvie,
il

dentizione, perch

premano con
Bubbolino,
questo

esso
talo

le

gengive. Allo stess'uso serve


alla cui

famiglia de'Tordi rupestri, che ha la testa e


di color turchjno-cenerino,
le

collo

che un Pestellino,

parte sottile adat-

parti superiori di

un
la

fischietto d'argento, e alla base di

color nero-bruno, con una gran macchia bianca


sulla

sogliono aggiungersi alcuni sonaglini (V.

Snag-

schiena,

le

parti inferiori e la
i

coda di color
e nudi; nidi-

gn);

Ciambella o Campanella, che un Cerchietto d'avorio, di due o tre dita di diametro (V. Canestrelletto) ; il Dente o Zannina, che Una zanna o dente curvo di cinghiale o di majale con guernizione e campanellina per appenderlo; la Branca, che un ramo biforcuto di corallo;
Conchiglia, ecc. In qualche provincia d'Italia tulli questi arnesi ed altri consimili, che servono
la

fulvo acceso.
fica

Abita

colli

sassosi

nelle fessure

de' massi e ne' cespugli.


:

Chiamansi cos I cas. m. Mazzocchio donne legati tutti insieme in un mazzo. Olbelletto s. m. Pasticcino: Sorta di dolce,
pelli delle

Oa>sso

allo stesso uso, dlconsi

con term. gen. Dentarolo.


!

S Poveo figgiu
dategli
il

dwghe 6 coalin; Povero bimbo

pestellino o la chicca, ovv. Licenziale la

blia, il bambino si balocca, dicesi per ischerzo a Giovane gi adulto, il quale faccia delle bambinate. Ooalinii-a/ s. f. Corallina o Muschio di Corsica. T. boi. Fucus belminlhocorton. Pianta o Alga marina che cresce sulle sponde del Mediterraneo di Corsica- in forma di mazzetti ravvicinali e formati da numerosi filamenti cartilaginosi ; ha color rosso-bruno, odore di mare e sapore salmastro. mollo attiva contro i vermi
intestinali.

ed Un piccolo vasettino fatto di pasta frolla, di forma conica, allargato molto alla bocca, il cui vuoto si riempie di marmellata di pere o di mele, d'altro, che poi si copre con isfoglia di latte della stessa pasta, formandovi in giro sull'orlo una specie di ricamo a smerlo, e, cotto in forno nella sua forma di rame, si estrae dalla stessa e si serve spolverizzato al disopra con zucchero fine. Ooca.g'xia. s. f. Cuccagna: Nome d'un paese
favoloso pieno di piaceri;

ma

usasi

comunem.

per Felicit, Contento, Piacere, Sollazzo, Baldoria, Divertimenlo e simili: A ccagna a l' finta;

La cuccagna finita. Erboo da cocagna; Albero


ad

della

cuccagna. Dicesi

Un

altissimo
si

albero fatto liscio ed anche inrizza nelle piazze o in qualche

saponato, che
n. p.

Ooa/lizz/se

Confederarsi, Collegarsi: Unirsi in lega, in confederazione.


s.

altro

luogo, in occasione di qualche festa poposi

lare, alla cui vetta

appiccano pollame ed altre


alcun orinolo o borsa con

Ooa>lo

m.

Corallo. T. zool. Isis nobilis. Pianta

cibarie,

come pure
;

di sostanza pietrosa, in fondo del

che trovasi fssa alle rocce mare. Finch sta sott'acqua assai

denari a piacere
lisciatura

chi voglia avventurarsi


,

morbida;

uscita, indurisce e piglia il color" rosso acceso. Ci ha per del corallo bianco e del nero. Polverizzato, serve di dentifricio.

roba esposta alla gara di alla tombolata di quella e a premio di colui che sa giunger
tutta

primo
altri

alla

Oocoard-a

meta e agguantarla. s. f. Coccarda Rosa


:

di nastro

che

H Corallo, per Quella parte dura e di color rosso

porta per segno di servizio di un princjpe o

acceso,
8

come

il

vero corallo, che

si

scorge in

signore qualunque, o per simbolo della parte che

alcuni pesci.

de coalo ; Branca di corallo, dicesi Tallo un ceppo di corallo che sia attaccato insieme.
Pettazzrro. T. ornil.

Bamma

segue ; ed formala de' varii colori scelti per insegna o dalla parte o dal principe. Non buona voce italiana, tuttavia usata generalmente; alIrim. Rosa, Nappa.

06a>lu.iig>a/ V. Ballwnn-a.

Oar^ssa a peto blu;

Ooolie

s.

m. Cocke

Carbon

fossile

che

ba

(Sy/vrt 9vceQa. (iccellelto del

genere delle Silvie,

gi servito alla formazione del gas.

COE

COL
filagello,

235
une
colle altre proposi-

OScclietto
Ira

s.

m. Filagello, Baco
la

Bi-

pendenza che hanno


zioni,
le

le

gatto: Baco che fa


noi
II

bozzolo

seta.- Ccchetto dicesi pur formalo da questo baco V.

varie parti d'un sistema, d'un ragiosimili.

namento e
di

Galletta.

Coerente
ti

add. Coerente: Aggiunto di idee e

Occlxiii

Occina

(Vgio); Vecchio cucco. Voce dcldell'uso, e vale Vecchio di poco senno, e che attenda ancora alle cose amorose. s. f. Pronunzia, Accento Suono sgradevole nel profferir parole; Maniera di profferirle affettata ; ed anche Tuono speciale di pronuncia d'un luogo rispetto ad altri parlanti sossopra la stessa lingua o dialetto ;_ e si prende comunem.
:

proposizioni, vale

Che hanno dipendenza

connessione con esse. Coerente; Aggiunto a persona, vale Sodo, Stabile, Che non muta nel suo fare, nel suo dire, ecc.
s.
f.

Oota,
lano a

Cote: Pietra arenaria, di color cesi

nerognolo, colla quale, bagnata d'acqua,

raffi-

mano

grossi ferri,

come

accette, falci,

in

senso dispregiativo.
s.

pennati ed anche coltelli, fregandone con essi la lama presso al taglio, con molo obbliquo, strisciante e alternato, or sull'una, or sull'altra parte.

Occinelli
T.

m.

pi.

Coccinelli, Cavigliotli.

mar.

Caviglie di legno tornito, che servono

Voce

del contado.
s.

per

allacciarvi

assicurarvi le

manovre correnti, onde mantiglie delle gabbie quando si


delle

OoflFa.

m. Corbello. T. de'murat. Vaso intes-

suto di vinchi, fallo a campana, con due ferme

ammainano come scotte.

pappafichi, ai quali questi servono

maniglie in arco, entro cui

da massacanj
toni.

Oooco

m. Cocco. T. botan. Cocos nucifera. grandi ede'pi begli alberi del regno vegetale, appartenente alla famiglia delle Palme, produce un frutto, chiamato pure Cocco, il qual che grosso quanto un popone, col guscio legnoso durissimo e che racchiude in s un liquore
s.

il manovale (garsn muratore pietre e matUsasi anche in Marina per trasportare la

porta

al

Uno de'pi

zavorra, biscotto
1)

simili, e allora dicesi Coffa.


di tavole stabilito sulle cro-

Coffa. T.

mar. Piano

cette degli alberi primari!, ai cui

bordi

si

assi-

curano
sta
la

le

sartie degli alberi sovrapposti, e

dove
Far

vedetta,

cio l'uomo che fa l'ascolta.


il

di color bianco

come

il il

latte

e di sapor dolce.

Camalld a co^a; Portare


il

corbellino, vale

Chiamasi pure Cocco

guscio di questo frutto,


della bilancia.

il

qual

serve a fare bei lavori.

d bilancin do relujo ; Braccio


traforalo,

T. orinai. Ponticello tondo d'ottone, variamente

ampio quanto la ciambella (bilancin), che copre senza toccarla, e nel centro della quale
gira,

manovale. fOofQn. s. m. Coffino : Segnale che si mette alla Lanterna ossia Faro di Genova per avvisare la scoperta di qualche bastimento mercantile. Meltonsi al suo vento tanti coffini quanti sono i bastimenti che da quella parte si sono scoperti ; se
il

un

de' perni

della bilancia.
s.

Ooccodrillo

m. Coccodrillo. T. zoolog. Lucerta crocodilus. Animale anfibio in forma di gran lucertolone, coperto di squame e formidabile per la sua forza e voracit. Abita ne' climi

mettersi una bandiera.

bastimento da guerra, invece del coffino suole Voce che viene dal latino

caldissimi ed abbonda lungo

il

corso del Nilo;

Cophinus, che significa Corba. V. Mincin. Cog'g'ioii V. Minciond. V. Mincionata.

Cog'g'in

Oog-g-ionata
Oog-g-ioulla
e dell'uso V.

altrim. Cuccudrillo, Cocodrillo e Crocodilo.

s. f.

Coglionella.
.

Voce bassa

S Sn lgrime de coccodrillo, ch' l'ammassa i ommi e poi 5 i danze ; Le son lagrime di coccodrillo, che

Da

Mincionata. n coggionlla; Dar la

fanferina.

Voce

del-

uccide l'uomo e poi lo piagne


altrui

si

l'uso tose, e vale Burlare, Deridere, Corbellare

V.
di

dice di Chi avendo fatto


finge d'averne piet.

del

male,

poi

Minciond.

Occoma,
V. Caffetta.
s.

Oog'nac
in

s.

m. Acquavite

di

Cognac: Sorta

s.

m. Cccoma, Cuccuma, Bricco

Ooccn m. Cucco e Cocco. Voce bambinesca, stesso che Uovo. Oocr m. Bracciolino. Frances. degli
lo
s.

acquavite cosi chiamata, perch si fabbrica nel paese di Cognac, nel dipartimento della Charente

Francia.
s.
f.

Oog-niasin

Cognizione, Conoscenza, Co-

orittol.

Pezzo d'orinolo da
dell'asta sul

tasca,

che sostiene

il

perno

bracciuolo.

Odeg-liiii s.
di

m. Cotichino e Codighino: Specie salame fatto di cotenna (cuiga), guancia (barbengaj e matam di majale, insaccali in budella.
s.

Oog-nmme
Ooin
di

noscimento, Contezza, Notizia. S Vegni a cogniziSn; Venir a cognizione, a conoscenza, vale Venir a notizia. s. m. Cognome V. Parenlu. s. m. Curino, Corina, Vento d'ostro: Sorta
vento
perniciosissimo
alle

fruita

biade.

Oodeg-g-uo

m. Cuticugno e Coticugno:

Melume

dicesi Quell'umor pernicioso e adusto,

O^diu
in

Specie di veste da camera.


s.

m. Codino, Coda V. Ca nel 2" signif. w Codino, chiamasi cos nell'uso moderno Colui che
avverso ad ogni idea di libert e di progresso ; lo stesso che Retrogrado. l>onn.-e 5 Alle buone, Colle buone V. A-e bnn-e.
;

che ne' tempi mollo caldi , cadendo a guisa di sottilissima pioggia, nuoce assai alle vili ed anw

politica si mostra

che alle piante e sementi, Colabrodo, Colino V. Passin.


v. n.

Oo-e Oo-e cattive Alle brusche, Colle brasche V. A-e cattive. Oo-e ^amlbe ne; Sgambucciato. Posto
avverb. vale Colle gambe nude

Ooincid-de

Coincidere: Concorrere nella

slessa incidenza,

Adattarsi l'uno sopra l'altro.


s.
f.

Ooincid-ensa

Coincidenza: Slalojdi due


Pantaloni

cose che coincidono.

Oolan

(PanlaloinJi
arti
s.

giusti, serrati, cio Configuranti

combacianti pienamente colle

Ooex*eu@a>

presso che nude. Coerenza. Usasi da noi soltanto in senso trasiato, e vale La connessione dis. f.

forme degli

che cuoprono.

Ooland.ro

m. Coriandolo, Coriandro

Seme

d'una pianta ombrellifera, delta d^i Botanici

236

COL
sinili,

COL
vale Soffrirlo con pazienza senza farne

Coriandrum sativum, il qual quando fresco ha un certo sapor di cimice, ma secco grato al gusto, aromatico e tonico. I confettieri ne fanno confetti; usasi per condimento ed anche ne'ratafl. Oola<isso s. m. Colombaccio, Palombo. T. ornit. Columba palumbus. Specie di colombo salvalico che non differisce dal piccione torrajuolo o comune se non per la sua maggiore grossezza e per un cerchio bianco attorno al collo. Annida nelle foreste delle alte nostre montagne ne' castagneti e faggi. Emigra in novembre, ritorna
.

poterne far risentimento.

Oollajl>ox*a;t
l'uso

s.

m. Collaboratore,

dicesi nel-

Chi lavora insieme con altri, ma specialmente intorno ad opere d'inchiostro, e pit che altro, periodiche. Oolla<eii s. m. Collare: Quella striscia di cuojo
di

stie, e per lo pi a' cani,

mette intorno al collo alle beo per ornamento o per tenerli legati o per difesa loro. da prcevi; Collare, Collarino: Quella striscia di
d'altro

che

si

-in

aprile.
s.
f.

cuojo, vestita di nero, con falda ugualmente nera,

Oolaiasiii
desinare.

Colazione
si

piccola refezione che

fa

la

Colezione : Quella mattina prima del

mezza

poi coperta d'una striscia di tela azzurra


i

bianca, che portano al collo

preti.
il

S Caccia via 5 collaen; Buttare


colazione, Asciolvere (verbo):
di malattia
fico,

collare su

un

%-Fd colazin; Far


Mangiar
la
s.

mattina innanzi desinare.

Olera
-:

m. Colera-morbus: Nome

Quei oberici che si spogliano l'abito ecclesiastico por fastidio presone. S Mette sciti collaen; Mettersi il collare : Vestir
dicesi
di
l'abito sacerdotale.

comunem.

molto acuta dello stomaco e degl'intestini, nella quale d'improvviso insorgono vomiti, diarree, sudor freddo alla fronte e all'estremit, sete molesta, sovente convulsioni ed altri cattivi sintomi, che fanno perire qualchevolta l'ammalato nello

S Quello chi fa collaen; Collarettajo


fa
i

Colui

che

collari

da preti.
s.
f.

Oolla>xixi-ai
di

Collana

Vezzo n Catena d'oro


al

gioje che
al

si

porta intorno

collo o

pen-

spazio di ventiquaitr'ore.

OoleiTOSo
Olica>
s.
f.

add. Colerico: Chi attaccato dal


Clica

dente

collo sul

petto; altrim. Monile.


collo delle bestie da tiro,

da

cavalli, ecc.; Collare: Quell'arnese imbottito


al

Colera-morbus.

e ferrato, che mettesi


:

Dolore che si risente in una ma specialm. inj|> parte qualunque dell'addome, torno all'ombilico; che dicesi altres Dolori colici. Olissa. s. f. Guida, Canale, Scanalatura: Incavo per lo lungo d'un legno o altro, entro il quale si fa scorrere altro legno o simile cor-

affinch serva

loro a far

maggior forza bel


la
:

trai-

nare con minor pericolo di lacerarsi


rft

pelle.

bu; Giogaja, Pagliolaja

La

pelle

pendente

dal collo de' buoi.

Oolla/udL. v.

n. Collaudare.

Voce

dell'uso:

Apdel-

provare V. CoUaudazion.

rispondente.

Oolla>uda;Z^xi
l'uso
:

s. f.

Collaudazione.

Voce

d5 negistro d rcluio; Colissa o Guida del raV. Braccetto. f. Clla: Materia viscida e tegnente, che serve ad nnire due cose, e specialm. di lestrello
s.

Approvazione d'un lavoro, d'un'opera stata eseguita, fatta da un perito dell'arte, a ci delegato.

Oolla;

Oollazion
Oolleg-a.
strato
s.

V. a.

Collazionare: Riscontrare

gno, affinch una resti attaccata all'altra. Essa ^ricavasi con larga ebollizione dai ritagli delle
grosse
pelli,

scritture o simili.

m. Collega: Compagno nel Magis.

dalle corna, dalle unghie, dalle ossa

iieirufficio.

ecc. degli animali, cos da' limbellucci d'alluda e dai gheroncini di pergamena; altrim. Glutine.

Oolleg-iale
lievo

m.
f.

Collegiale, Collegiano: Al-

Convittore d'un collegio.


s.

Gomma: Materia tenace, che cola e si rappiglia intorno ai ciliegi, ai peschi, agli albicocchi, ai susini, ecc., e talora anche intorno ai
d'erboo;
loro frutti, tranne le ciliege.

Oolleg-iata.
collegio

Collegiata: Chiesa

che ha
si

capitolo di
s.

canonici.

OoUgrio
cano
civili

m. Collegio: Luogo dove

edu-

giovinetti.

de pescio; Colla di pesce o


gelatinosa che
pesci
;

Itticolla:

Sostanza
d'alcuni
il

si

ricava dalle vesciche

e serve

come

vulneraria per fare

drappo

detto Taffett inglese; e nelle cucine per assodare le gelatine e simili.

S Dipinze a colla; Dipingere


colori stemperati in colla.

'a 'colla

cio

Con

Collegio, per Congregazione o Adunanza d'uomini che esercitano qualche scienza o professione liberale, e formano un corpo morale sotto determinati regolamenti, n Chiusa, Catorbia, Prigione, ma dicesi scherzevolmente : l' stwto dui anni in collgio ; Fa

Ooll>

V. a. Inghiottire, Ingojare,

Trangugiare:

Spingere, Mandare il boccone gi pel gorgozzule. - Ingozzare, Mettere o Mandare nel gozzo. o saliva; Avere o Venire l'acquolina in bocca alla bocca, dicesi Quando si appetisce grande-

due anni in catorbia. S Collgi elettorali; Collegi elettorali. Nei governi rappresentativi sono Quelle assemblee comunali, che hanno diritto di eleggere chi lo rappresenti
nell'esercizio del potere sovrano, che loro accorda
la

legge fondamentale dello Stato.

mente checchessia, onde , ricordandola


della saliva.

e specialm. cibo
,

o bevanda,
secrezione

OoUetta
tropico.

si

accresce

la

s. f. Colletta : Qualunque soscrizione che viene aperta onde raccogliere somme destinate ad un determinato uso, per Io pi filan-

$ Collane de quelle; Mandar gi bocconi amari Sopportar dispiaceri senza lamentarsene. S Collse nn-a pers5nn-a; Inghiottire altrui, fig.
:

OoUetto

vale Sopraffarlo di molto, che anche

si

direbbe

Mangiar uno vivo.

<in affronto, ecc.; Inghiottire, Ingollare, In-

forzare Trangugiare uo' ingiuria, un affronto o

s. m. Collaretto, Pistagna, Bvaro e Bavero: Quella parte della giubba, cappotto o simile che sta intorno al collo. - Bvaro o Bvero dicesi propriam. Quello che arrovesciato; Pistagna, quella ritta, come nell'abito di spada, nel ferrajuolo, nella sottana o simile.

COL
n Goletto: Fascinola di panno lino o altro, bianco colorato, che serve di cravatta, ma fa un solo
giro del
di dietro. Il Goletto ora increspalo, e talora gli si rapporta sul davanti un fiocco delia medesima roba per dargli somiglianza di croatta.

COL

237

collo e aflbbiasi

$ Mette a corda a~o collo; Metter la cavezza alla gola V. Mette 5 gancio a ga nella voce Ga. 11 5 p in sci collo a nn-a persnn-a; Porre

ora

liscio,

a cannnetti; Gorgiera
Gorgierella:

dimin.

Gorgierina e
tela

Collaretto di

bisso o di

lina

finissima, che portano le signore intorno al collo,

increspato a foggia di lattuga, che per ischerzo

e nell'uso dicesi in plnr. anche Le lattughe.

da camixa;
SUin.

Collo, Colletto, Solino da collo V.

da donne;
fina,
liscio
l'orlo,

Collaretto: Colletto di tela lina molto

o ricamato, e talvolta smerlato sulsi s.

il piede sul collo, figurai, vale Sopraffarlo, Dominarlo, Tenerlo schiavo alla sua volont. S N saveise d nn-a vlta a-o collo; Non accozzare tre palle in un bacino, dicesi di Chi per la sua dappocaggine non sappia fare le cose anche pi facili. $ O se zghieiva l'osso do collo; Si giuocherebbe il nodo del collo, si dice di Chi per giuocare disposto a disertare tutto il suo e se medesimo. S Pe l'osso d collo ; Per forza, A viva forza, A marcia forza. Forzatamente, Di riffa. Modo avverb. che accompagnato col v. Fare o simile, vale Fare

altrui

che

Oollett
le

rimbocca sulle spalle. m. Collettore: Colui che raccoglie


s.
f.

alcuna cosa contro voglia e costretto dalla forza. Rompi 5 collo a nn-a novena; Affogare una
fanciulla, e

limosine in benefizio altrui.


Collezione, Raccolta:

nell'uso

fior.

Abbacchiare,

si

dice

Oollezi^n.
mento

AdunaIl

figur.

di cose, e per lo pi di quelle che appartengono a qualche scienza. Oollinx. V. n. Collimare, Coincidere: Tirare, Mirare, Tendere ad un medesimo fine. OollixinL-a< s. f. Collina: Sommit e Schiena del colle; ed anche Colle piccolo. Poggio; dimin.

Quando ella a forza vien male maritala. 6 collo a nn-a mercanzia; Abbacchiare nna merce Gettarla via vale Vender le cose per manco che elle non vagliono. Rmpise 5 colto o l'osso do collo; Rompersi o

Fiaccarsi

il

collo,

Rompersi

il

nodo del collo,

vagliono Morire cadendo precipitosamente da alto

Collinetta.

Oollixin
versia

s.

m.

Collisione. Usasi da noi tras-

da cavallo, ecc.; e metaforic, dicesi di Chi da buono slato cade in pessima condizione, o
di Chi capita male, o finalmente in

latam. per Urto, Conflitto,


simili.
s.

Contrasto, Contro-

ischerzo di

Chi prende moglie.


S Sllin
lino

Oollo
1)

Il

m. Collo: Quella parte del corpo che capo alle spalle; scherzevolm. Giogaja. Collo, per Carico o Fardello di mercanzie, e propriam. di roba che si navighi o si vettureggi. per La parte pii alta del fiasco, della botunisce
il

da

collo; Collo, Colletto, Collaretto,

So->

da collo V. Sllin. Tid 5 collo a-i pollastri vale Ammazzarli.

Tirare

il

collo a' polli,

tiglia,

della

boccia e di molti

altri

vasi e struIl

menti: al collo del fiasco dicesi anche Canna. da vesciga; Collo della vescica: La parte pi stretta di essa e la sua imboccatura coll'uretra. d'oca; Collo d'oca, dicesi comunem. dagli Artefici

collo a nn-a persnn-a ; Impiccarlo , e scherzevolm. Allungargli la vita. collo a nn-a cosa; Tirar il collo ad alcuna cosa, dicesi nell'uso del Farne acquisto, sia per

Qualunque cosa curvala o centinaia a ma:

niera del collo d'oca.

d p; Collo del piede

La parte sopra

di esso

dalla piegatura al fusolo.

storto V. Collostorto. % Acciappd pe-o collo; Prender pel collo o pel collare, Aggavignare: Scaricarsi addosso a uno e maltrattarlo. S Allunghi o collo; Allungare il collo: Aspettare con ansiet che venga l'ora del mangiare ; e tro-

Colloca

vandosi in misero stato. Andar umile, abbattuto. S Ciuve a rtta de collo; Piovere a dirotto o alla dirotta, a ciel rovescio, ecc. V. Ciuve.
S

parlilo stalo proposto, sia per qualunque motivo; e parlando di Ragazze, vale Sposarle, Prenderle in moglie. S Travaggid a rtta de collo ; Lavorare a mazza e stanga V. Travaggid. S Vende a rtta de collo ; Andar via le merci a ruba V. Vende. % Vende zi a rtta de collo V. sopra D z a roba a rtta de collo. V. a. Collocare: Porre in un luogo. Situare, Allogare, Accomodare. nn-a fggia; Allogar una ragazza, vale Darle marito. Collocarla in matrimonio.
altro
s.
f.

buon

Oolloquintida.
quinlida: Frutto,
la

Colloquinlida e Colo-

cui

polpa amarissima e

D
De
De

ZI a roba a rotta de collo; Vendere a prezzo rotto, a prezzacelo, a mercato disfatto,

violentemente purgativa.

Oollostorto
n Collotorto:

s.

m.

Collotorto, Torcicollo,

Bac->

vale Vendere a vilissimo prezzo.

chettone, Storpiccione, Santi nfizza, ecc. V. Beghin.


eolio o gola

collo crto; Sgolalo, cio


collo lungo ; Collilungo

Con

Una

variet di susina.

corta.
:

Oolloverde
Che
di collo lungo.

S Lascise mette 5 p in sci collo; Lasciarsi porre il calcagno sul collo o Lasciarsi schiacciare le noci in capo, vagliono Lasciarsi sopraf-

s. m. Germano reale. T. omit. Atias bosc/tas. Specie d'anitra salvatica, ed il pi grosso degli altri uccelli della sua specie.

Olm.

V. a.

Colmare. Usasi da noi soltanto nel


:

senso metaf. di Rendere altrui de' gran servizi

Cedere vilmente. S L'osso d collo ; Il nodo del collo La congiotura del capo col collo. $ Mandino da collo; Fazzoletto o Pezzuola da collo: Quell'arnese di velo, tela o altro che le donne si mettono al collo per coprirsi il petto; e gli uomini attorno al collo per cravatta.
fare,
:

Colmar uno

di

benefizi, di

favori, di finezze,

OSlmo

di

cortesie e simili.

V. Crmo.
s.
f.

Oolomlbaja

Colombario: Quell'ordine di un sepolcro o camposanto, in ciascuna delle quali si ripone una cassa contenente la salma d'un morto.
caselle o nicchie in

238

COL
f.

COL
Colubrina: Sorta d'ari

Oolmlbriiin-a, s.
tiglieria
pili

lunga e pi sottile che

cannoni

ordinarli.

Oolonia/O^^tto dej; Acqua di Colonia V. JEgua.

Coloniale
suol

add. Coloniale: Epiteto con cui

si

strada a' viaggiatori , o il luogo d'un defunto. Colonnette de platinn-e d relujo ; Colonnini. T. or tuoi. Quei quattro pezzi che negli oriuoli da tasca antichi riuniscono insieme le due carla

per additare

della sepoltura

olouua;

mercanzie che ci vengono dalle Indie orientali ed occidentali, e specialm. lo zucchero, il caff, la cannella, il pepe ed altre droghe simili. s. f. Colonna : Membro d'architettura notissimo, di marmo, di pietra o di legno, di
distinguere Alcune
figura cilindrica, posto ritto a

telle,

e in
V.

mezzo
a.

a'

quali
je

sono situate
Colorire
:

le

ruote.

Oolori
I

Colorare
colore.

Dar colore

Tingere con
Colorire, figurai.

Dare un

bello e diverso aspetto

a checchessia di cattivo. H per Rappresentare alcuna cosa

con aggiudi

piombo

dal piano

statezza e con termini alfine di persuadere.

del terreno all'alto, destinato principalm. a reg-

Colorito
cio Quella

s.

m. Colorito: Maniera
pittura
,

colorire,

gere
rale,

le

coperture degli
di

ediflzi,
liscia

ornamento. La colonna
pi pezzi,
la

ed anche a puro o scanalata o spi-

perfezione di
al

dalla

quale

tutta d'un pezzo, ecc.


il

Le

nasce la somiglianza gere il disegno.

vero, a cui non pa giun-

sue parti sono


scapo, e
w Colonna
,

base,

fusto o fuso

o corpo
:

Olpa

il

capitello,

metaf. usasi per Appoggio, Sostegno

O
M

l'

nn-a colonna da Gexa; una colonna

della Chiesa.

per Quantit di materia fluida che ha un'al-

tezza ed una base determinata realmente o col pensiero: Colonna d'aia, d'wgua, de fugo, ecc.;

Colonna
M

d'aria, d'acqua,
gli artefici

di

fuoco, ecc.

Presso

dicesi generalm.

Qualunque

s. f. Colpa, Peccato, Fallo; e semplicem. Errore, Mancamento in checchessia per difetto d'avvertenza, di cognizione o simile. t) Colpa, per Cagione: Tutto per clpa vostra; Tutto per colpa vostra. Ave clpa o se clpa d'nn-a cosa; Aver colpa di checchessia o Esserne in colpa , vale Averne dato cagione: Mi n ghe n'ho clpa; Io non ce n'ho colpa. Chi n' clpa ? Chi n' in colpa. a clpa; Dar colpa o la colpa. Por S Dd clpa

lavoro

parte di esso, di figura cilindrica, che


di checchessia.

la

colpa,

e simili, vagliono Imputare, Incolpare,

serve

come d'appoggio o sostegno

Accagionare.

distinta

de pagina; Colonna: Ciascuna delle parti in cui la stampa d'una facciata in lungo di un libro, sicch le linee non corrono per tutta la larghezza della pagina, ma sono attraversate
e divise d'alto in basso, come, a cagion d'esempio,
ne' giornali.

Oolpi

V. a. Colpire

cuotere, Ferire; e

fig.

Dare o Avventare colpi, PerFar impressione nell'animo.


Cogliere

da vixin; Dar
col

rasente. in t segno; Colpire, Dar nel segno:

colpo nel segno; e per Iraslalo Riuscire ad

altrui

felicemente qualche suo


s.

fatto.

de srdatti; Colonna:
posti
in

Una

quantit

di

soldati

Olpo
^gliare,

certa ordinanza.

m. Colpo: L'impressione che fa un corpo sopra un altro nel percuotere, ferire, laecc.;

S Colonne doppie; Colonne binate o doppie: Colonne che si alzano a due a due sopra un solo piedestallo o una sola base e talora sopra due,

Botta, Percossa,

Ferita.
si fa

Colpo, per La carica, colla quale

colpo col-

l'armi da fuoco:
clpi;
II

gh' aveivimo

ciii

che

sci

ma

vicinissime.

di battifianchi ; Colonnini: Pali a foggia di colonne, che nelle scuderie reggono un de' capi del battifianco V. Battifianco.

tira

d bigliardo; Colonnini: Le gambe che sorreggono il prato fcianj del biliardo.

"

Non

ci

avevamo pi che

sei

colpi.

per Colpo apoplctico. Sincope V. Accidente. per Accidente impensato, che per lo pi si
dietro conseguenze funeste o avventurose.

per

dolorosi

sventura accadutaci
stceta

cotonila;

colonna.

di Libri

Quaderni, dove
si

ciascuna faccia; e
si

avverb. e dicesi pagina doppia in dice anche Scrivere a cola


la

Modo

per le madre stala

che sentiamo per una de so moce a Ve un gran clpo; La morte di sua per lui un gran colpo, od anche
effetti
:

A morte

lonna, quando, piegata in due


scrive solo da una parte.

carta per lo lungo,

Oolonnato

S Spazio tra nn-a colonna e l'atra; Intercolonnio. s. m. Colonnato: Quantit e ordine di colonne disposte in una fabbrica ; che

Oolounello
militare, e che
1)

anche dicesi Colonnata. Colonnato, per Una moneta spagnuola d'argento del valore d'uno scudo e alcuni centesimi italiani; che anche dicesi Piastra di Spagna o Pezzo duro.
s. m. Colonnello Titolo di grado comanda a pi compagnie di sol:

un colpaccio. d'aia; Colpo d'aria. da meistro; Colpo da maestro o di


vale

maestro,

Un

bel

colpo.

de camion; Colpo di cannone, lo slesso che Sparo cannone. d'uggio; Colpo d'occhio. Francesismo che ora signif. Occhiata, Sguardo, ora figur. Accorgimento,
di

Perspicacia, ora Veduta deliziosa, estesissima. de grazia; Colpo di grazia, dicevasi II colpo

dati e ai capitani

di

esse compagnie.

ultimo che dava il boja agli arrotali. de ma; Colpo di mare: L'urto impetuoso d'un'onda cavallone contro d'un bastimento.

Colonnello, per

la

Scrittura d'una pagina di qua-

de
pi

man;

derno

simile fatta da una sola parte, essendosi piegata in due la carta per lo lungo; dicesi

Colpo di mano: Inganno, comunem. Operazione, Negozio e

Artifizio; e
simili, fallo

Oolonnetta
solito

anche Colonnetto, Colonnino, Colonna.

s. f. Colonnetta, Colonnello, Colonnino. Dimin. di Colonna: Piccola colonna. " Cippo: Quella mezza colonna senza capitello, per

con artificio e destrezza. de partensa; Colpo di partenza. T.mar. Sparo di cannone a polvere per dar avviso che si parte
dalla rada.

con inscrizioni

per servir di confine,

de pennello; Colpo di pennello, ste.sso che Pennellata.

nella

Pili,

lo

COM

COM
n

239

de so;
sul
ile

Colpo di sole: Encefalite prodotta dalia

azione pi o
glio Solinala.

men

prolungata dai raggi del sole

capo; dicesi anche Insolaiione, Solata, e medi vento.


la

vento; Colpo T. mar. Tempesta, quale bruscamente con empito bastimento. mortale; Colpo mortale, Che cagiona
agita
e
il

Comandare, per Signoreggiare, Aver potest di comandare. a bacchetta; Comandare a bacchetta, cio Con suprema autorit. 5 pan; Comandare il pane , si dice allora quando
il

fornajo ordina l'ora determinata, in cui neil

cio

la

cessario che

pane

sia lievito

per poterlo in-

per Dolore eccessivo d'animo. S A colpo d'cuggio ; A colpo d'occhio. Frances. e dicesi A occhi correnti. S A clpo seguo; A colpo sicaro. Modo avverb.

morte; e

flgurat.

fornare.

un travaggio; Commettere,
dare un qualche lavoro, 71 vascello, un reggimento

Ordinare,

Coman-

cio Senza pericolo di sbagliare.

S A-o %

primmo

colpo; Al primo colpo, Di primo

, ecc.; Comandare un vascello, un reggimento, un esercito, vale Averne il comando, Esserne il capitano, il co-

colpo,

Alla prima.

D
Fa

5 colpo de grazia;

Dare

la

stretta, si usa
altrui,

comunem.
Dargli
il

in Tose, per Finire

d'opprimere

lonnello, il generale. S C/li comanda paga; Chi comanda paga. Modo proverb. che suol dirsi Quando recandosi alla

colpo mortale.

clpo; Far colpo. Far clta, Far breccia, Col-

taverna o simili a domandar bevande o cibi per la brigata, il comandatore suol essere il pagatore.
% Chi n sa fd, n sa manco comanda; Chi non sa fare, non pu saper comandare. Prov. d chiaro
significato.

pire; e figurat. Far impressione nell'animo, Far

dolorosa sensazione per qualche sventura accaduta.

Fd un
vale

bello clpo; Far un bel colpo, figurat. Conchiudere un negozio con suo grande

Comandamenti de I>io

Comanda-

vantaggio.

Pe un
Modo
tire e

colpo n cazze un erboo ; AI primo colpo Per un colpo non cade l'albero o la quercia.

proverb. che signitca Non doversi sbigotabbandonarsi alla prima.

menti di Dio, si chiamano I dieci precetti che Dio diede a Mos, come la sostanza e il sommario della morale.

da Geaa; Comandamenti

della Chiesa

Lggi

fatte

dai Pastori della Chiesa in diversi tempi per istabilirne l'ordine e l'uniformit nel culto e ne' co-

ColtT^a

V. a. Coltivare e Cultivare: Fare o lavori necessari a render la terra pi Far fare fertile, ed a ridur migliori suoi frutti. Coltivare, per similit. usasi per Ammaestrare,
i i

Comandante
manda;
che di

stami.

s.

m. Comandante
dignit
militare

Che codi terra

Esercitare, contr. di Trascurare.

a nemoia;
citarla.

Coltivar

la

memoria, vale Eser-

Comandna
nell'alto

Grado mare.
e

di

s. f.

ordito che s'innaspa


del

sopra

Comndolo. T. tessit. Filo un "rocchetto posto


dell'ordito

l'amicizia; Coltivar l'amicizia, vale Fare ogni


studi per acquistarla o conservarla.

telajo da tesser panni o altro, e che


i

serve a supplire

fili

che

si

romsi

nn'arte, nn-a sciensa, ecc.; Coltivare un'arte,

una scienza,

le lettere,

ecc. vale Attendervi, Stu-

Comando
H
I)

diarle,

ecc.

iinn-a personn-a; Coltivar uno, vale Stargli at-

pono; detto perci anche Ripieno. s. m. Comando: Autorit che ha sopra alcuao o sopra un corpo morale. Comando, per Decreto, Ordine, Ingiunzione.

torno per guadagnarne

la

benevolenza.

In

term. mar. chiamasi

Coltivato
esercita
tivatore.

m. Coltivatore, Agricoltore: Che l'agricoltura. Che coltiva campi; Culs.


i

sione

semplice

fatta

Una funicella o tormano con un molinello


provenienti da vecchi

confezionala con
cavi fuori
dell'oso.

filacci
Il

Colti vazin s.
coltivar le

f.

Coltivazione: L'arte di ben


l'effetto

fasciature e legature

comando serve per fare momentanee di poca im-

campagne, ed anche L'atto e

portanza.

del coltivare; Cultivazione, Coltivatura e Culti-

vatura, Coltivamento e Cultivamento.

bastn d comando; Aver il bastone Ave del comando, figurat. vale Aver dominio, padronanza, autorit.

add. Coltivo : Aggiunto di Terre che possono coltivare o che si sono coltivate. Coltivu. s. m. Coltivato: Luogo coltivalo;
si

Coltivo

dere

D, Piggd o Lascia comando; Dare, PrenDeporre il comando, vaie Consegnare,

altrim. Colto.
"

Coltivato, part.

del v.

Coltivare V. Coltiva.

Colto

add. Colto, dicesi di Persona

che abbia

Assumere o Rinunziare l'autorit di comandare. Ese a-i comandi d'nn-a personn-a; Essere ai comandi, ai comandamenti, agli ordini, ai
cenni d'uno, vale Essere pronto a ubbidirlo. Essergli
al

istruzione, contr. di Idiota; Dotto, Erudito,

Advale

dottrinato, ecc.

Colta

s.

f.

Coltura e
spirito

Cultura, figurat.
negli

Comandu
n

servizio.
part.

Comandato, Imposto, Or-

Cma
altrui

Allevamento dello
s.
f.

studj lelterarii.
tiene

dinato, ecc. V.

Comanda.

Comare

Comadre: Donna che


cresima
;

a battesimo o a
antic.

ed anche La

madre
tesimo

del battezzato rispetto a chi tiene al bat;

Cmaenn-a

Comanda
samente che

Comalre, Comatrice. s. f. Comarina, Comarozza, Comaruccia. Dimin. e vezzegg. di Comare: Giovane comare. v. a. Comandare, Ordinare, Imporre, Prescrivere, Decretare:
si

Comandato, per Chi riceve o ha ricevuto il comando: Mi son stceto comandu; Io sono stato comandato. D solenni Feste comandce; Feste comandate comandati: Quei giorni, ne' quali la Chiesa proibisce le opere servili, e comanda che si oda la
,

Messa.

Cmltsea

Commettere espres-

faccia

una cosa.

s. f. Colombaia e Colombara, antic. coColombaio: Stanza dove stanno e covano lombi. - Dicesi AssercUo Qndla tavola o simile
i

940

COM
muro
presso
le

COM
buche
di gente

della

fermala esternamente nel colombaia.


v.

che consulti insieme per far male ed


altrui
;

ingannare
venticolo.

Confrediglia, Conventicola, Con-

Comlbatte

Combattere : Il battersi che fanno insieme gli uomini guerreggiando; altrim. Battagliare, Far battaglia, Pugnare. H Combattere, per Contrastare, Opporsi, Contrapporsi, Avversare: Combatte nti' opinion , un scistema, ecc.; Combattere un'opinione, un sin.

Oomlbstilbile
il

s. m. Combustibile: Nome generico esprimente Qualunque materia suscettibile di venir abbruciata collo scopo di ulilizzarne

Oomens
cipiare,

calore negli usi domestici ed industriali.


v. a. Cominciare, Incominciare, Prin-

stema, ecc.
t

per Agitare, Travagliare, Tempestare: ma combattilo da-i venti; li mare combattuto dai
venti.

Dar principio;

anlic.

Comenzare,

Co-

minzare.

e pascioin;

Combatter

le

passioni, vale Cercar

di domarle, di vincerle.

S Combttise n. p. Combattersi
tare in

Venir

alle
,

mani

e talora figurai. Dibattersi, Quistionare pr e contro V. Scombttise.


s.

Dispu-

Oomlba^ttimento
Il

m. Combattimento:
;

Cominciare, talvolta usasi in senso neul. e vale Aver principio, Prender cominciamento: Comensa a bcexind; Comincia a piovigginare, n Usato assolutam. vale Cominciare a parlare: l'ha comcnsu cosci; Ha comincialo cos. d ea; Mangiare il porro per la coda V. Ca. da-o principio; Cominciare dal capo: Raccontare checchessia, incominciando dalla pi rimota
I

combattere, Affrontamento d'eserciti nemici

origine.

'Pugna, Battaglia, Conflitto, Certame. V Combattimento, figurat. vale Dibattimento, Dibattito,

% Chi

comensa ma,

finisce

pezo; Quando

si

co-

Disputa, Controversia, Discussione.

Oomlba^x, Ooxalba<x.se; Combaciare,


Combaciarsi L' essere due corpi ben uniti insieme talmente che si tocchino nella superficie, che non v'appaja nessun spazio; dicesi anche Combagiare e Combagiarsi. s. ra. Colombiere. T. mar. Quella parte degli alberi d'una nave, che ne hanno uno sovrapposto, compresa fra le due crocette di gabbia e la testa di moro. Oinlbin. s. m. Colombino, Piccione e Pippione V. Piccin. de gesso; Spia, SolTone. V. furbesca. v. a. Combinare: Propriam. Metter a due per due. Accoppiare; e per estensione Metter insieme, Confrontare, Congegnare pii cose insieme coll'immaginazione o in effetto. " Combinare, per Riscontrare, Corrispondere col:

mincia male, si finisce peggio. Prov. chiaro. S O tutto 5 sta ne-o comensd ; Il pi tristo passo quel della soglia. Dicesi proverb. per dinotare che La maggior difficolt consiste nel cominciare.

Torna a comensa; Ricominciare,


cominciar da capo.

Ripigliare, Ri-

Omlb

Ooiiieziisa<xaeiito

s. m. Cominciamento, Incominciamsnto, Principio: Il cominciare; anlic. Comincio, Incomincio, Comincianza, Incomin-

Oomenso Oment
lettare.

ciata,

Comenza.
V. Comensamento. Commettere, Congegnare, CaT. de' Icgnaj. e simili. Collocare e Riuv. a.
al

Oomlbina

nire le parti sej)arale de' materiali in

siano adeguatamente collocate

luogo e

modo che com-

Omento
della cosa
I

bacino perfettamente.
s.

m. Commessura, Commettitura,
commettere o
calettare e

Calettatura, Congegnalura. T. de' legnaj. e simili.

l'originale.

L'operazione
n. p.
;

di

Lo

stato

Combinarsi, Riscontrarsi lora Convenire nell'opinione. Accordarsi.


s.
f.
:

Combindse

e ta-

commessa o calettala. Commento. T. mar. 11 vto che


tavole, che

resta fra

due

Oomlbinaziii

Combinazione Il combinare; ma comuncm. usasi per Caso fortuito. Accidente: Ma se per combinazin mi n poese yegni? E se per combinazione io non potessi ""venire ? S' dwto a combinazin che ... Si die il caso che... Il caso volle che... Presso Chimici dicesi L'unione di due o pi corpi, da' quali risulla un altro corpo omo-

formano

il

fasciame d'una nave, nel


la

quale

calafati

cacciano a forza

sloppa

affin-

ch l'acqua non penetri.

Comestilbili
da mangiare.
s. f.

s.

m.

Comestibili:

Nome
le

geder-

nerico, col quale s'indicano in


rate alimentari; Cibo

commercio

"

Vivanda, Cosa qualunque


di Certi

Oometa
astri

Cometa. T. astrun. Dicesi


intorno
al
s

geneo, e dolalo di propriet particolari.

che

si

muovono

sole,

ma

in orvisibili

Oxu'bo

s.

m. Colombo e Colomba: Uccello nopi specie.


ornit.

bile tanto allungale,

che

non

fanno

'

tissimo, di cui sonovi

da rcche; Colombo torrajuolo, T. lumba livia. Colombo vagante, pi


domestico, e
nelle
torri

Co-

quest'astro,

fuorch nella parte del loro corso pi vicina di onde ci pare che appariscano in cielo
Il

piccolo del

accidentalmente.

pi delle volte

si

vedono con
loro corpo,

men

casalingo, che suole nidificare


torrette

una
e
si

striscia di

luce da un punto del

e nelle

bucherate a uso di

'

colombaia. sarvcego; Colombella, Palombella. T. ornit. Columba oenas. Colombo salvalico, minore del

Colombaccio V. Galasso. de cmbo; Colombina Lo sterco di colombo. S MdgBgnd dS combo; Grugare, Tubare: Il susurrare che fanno colombi. - Tronfiare dicesi del colombo che gonfiando il gozzo e tubando va pettoruto; il che dicesi pure Andar tronfio.

Merda

chiama Coda V. Ca; anlic. Stella cometa, forse Stella comata, ed anche semplic. Comata. fanciulli toscani danno a n Aquilone: Nome che Quel balocco di carta, stesa sopra cannucce o stecche, ch'essi mandano in aria quando spira un po' di vento, allentando lo spago a cui raccomandalo, e che tengono in mano per riai

Ooiu.l>x*iccola>

s. f.

Combriccola: Compagnia

verlo a piacimento. In alcuni luoghi d'Italia chiamasi Cervo volante ed anche Cometa. Ooin.in.ig-a, s. f. Viatico : Il sacramento dell'Eucaristia che si porta a quei che sono gravemente infermi e minacciano di morire.

COM
S Per Quel seguilo di persone che divotanienle e recitando preghiere accompagna il Viatico.

C50M
ed anche semplicem. Metterlo
zona, in ridicolo.
S Scritto de

241

in

burla, in can-

Oomiui^i
il

V. a. Comunicare: Amministrare sacramento dell'Eucaristia; e talora per Dare

comico

semplicem. Comico, anlic.

commedie; Commediografo, Autore Commdo,


Commediajo. s. m. Comico: Colui che
i

il viatico .V. Viaticd. S Cominigse n. p. Comunicarsi: Ricevere

e per disprezzo
il

sa-

Oox)iiiied.ia,iite

**ii

cramento dell'Eucaristia. nn-a persnn-a; Mangiar uno

ha per professione di recitare su


vivo, Insoli

teatri

allrim.

ghiottirlo.

Modo

figur.

e basso.
i

Omiue;
significati.
I

Commediante, Recitatore, Attore. Ooiii.iii.eiid.ai s. f. Commenda


siastica data

Rendita eccle:

Come,

e antic. e presso
:

poeti

a godere a prete o a cavaliere.


s.

Como, Com', Con'

Particella che usasi in vari

Ooiiiiii.exida,t
I

m. Commendatore

Pro-

Come, per

avv. comparai, e vale

guisa, In

priam. Colui che gode una commenda. Commendatore, per Grado distinto d'un ordine
cavalleresco.
v. a.

modo che, Secondo che: giastemma camme un turco; Bestemmia come un turco.
guisa di, Siccome, In quel
Il

Oomiixieut.

Comentare e Commentare :

Accompagnalo

coli' interrogai.,

vale

In

che

Oommexito
menlazione
Glosa.
:

Chiosare, Glosare, Interpretare un libro o altro,


s.

m. Comento, Commento, Com-

guisa, In che

posso fare?

modo: Camme posso fd? Come Gmme ti te ciommi? Come li chiami?

Esposizione, Interpretazione, Chiosa,

Il

talvolta anche senza l'interrogativo:


ti

M n5

so
.

S
Il

Fd

commenti a nn-a cosa; Far

coment!

c5mme

faggi a... Io non so

come

tu faccia a.

per Quando, Poich, Tosto che, Appena chp,

a, Comentare una cosa V. Commenta. commenti in sce tutto; Chiosare, Glosare:

Subilo che:
w

Gmme

sii

lesto,

vegni;

Come

sar

Interpretare ogni cosa sinistramente col censa-

allestito, verr.

rare o biasimar sempre.


sia. In

per

Comunque

qualunque maniera:

Ooiiin3Lex*ci. v.
commercio o
la

FcB
I
Il

cmme

ve piaxe; Fate

come

vi piace.

n. Commerciare: Esercitare H mercatura; allrim. Mercanteggiare,

Il

per Quel Faccio come per


pu

per Quanto:

CSmm'a

l'

bella! Com' bella!

Mercalanlare, Negoziare, TraflBcare, Mercare.

che, Quanto: Passo


posso.
Colei

cmme

posso;

Oona.nietta.g'g'io

s.

de' funai. L'arte o l'atto

di

m. Commettaggio. T. commettere i cavi

Colui

che :

Cmme ommo,
errare.

fall;

Come uomo, pu

Oommette
Voi
voi,
Il

V. Commette nell'ultimo significalo.

Alle volte ha signillcato determinativo:


voi,

cmme
Il

m doveivi

anddghe; Voi come

non dovevate andarvi.

Colia giunta dell'arile, piglia la forza di sosL,


:

e vale Via, Modo, Verso e simili cerco n S S

Mi n vaddo
ecc.; Io

a gercd n 5 cmme, n 5 quando


il

non

I)

come, n

il

quando

ecc.

Cmm'a ven, Cmm'a l'accapita; Com'ella viene, Come vien viene, cio Senza cerna o distinzione. Cmm'i f; A modo, A verso, A dovere, Come
si

Oommuve
vere: Muovere
S

v. a. Commettere: Fare, Operare, mala parte: Commette un delittOf npeccu, ecc.; Commeltere un delitto, un peccato. Commettere, per Comandare, Ordinare, Dar commissione, incombenza, carico ad alcuno di fare qualche cosa, Incaricare, Incombenzare, ecc. Presso i Funai vale Riunire o Torcere gli uni sugli altri pii cordoni o legnuoli, o torti o non torti , per farne un cavo o pi cavi per farne gomena, gherlino o altro.

ma sempre

in

v.

a.

Commuovere

Commo-

deve. Appuntino. Dal frane. Comm'il faut. S Cmme se; Come se, vale Quasi come. In quella guisa: Ghe vuggio ben cmme s' fosse mos frcp; Gli voglio bene come se fosse mio fratello.

o volont; Toccare, Intenerire, Destar piet, compassione.


l'altrui affetto

Commuvise
Intenerirsi.

n. p.

Commuoversi

Commoversi,

Gmme

se ghe dixe ?
al

Come

si

dice

Locuzione

Oonuniscii].
siono.

interrogativa

bimbo per rammentargli roccioso


gli

s. f. Commissione e CommesComando, Incombenza , Carico Mandato


:

ringraziamento a chi come chicca, fiore o


S

ha dato qualche cosa,

altro.

ad alcuno di far qualche cosa per nostro conto. Commissione, per Unione di persone per conoscere, discutere, giudicare, scegliere, stabilire, ecc.

Dicesi quando si vuol largamenle confermare una data cosa. S Ommo cmme se de ; Uom di garbo, di conto,
!
!

E cmme

E come

intorno ad un dato oggollo.

Oommiscion. v.

ragguardevole,

riputalo,

d'ogni
e

eccezione V.

Ommo.

Oommedia
Comedia
:

s.

f.

Commedia,

meno

usato

Composizione divisa in alti e insieme in verso o in prosa, nella quale scilo diversi abili e persone si esprimono gli accidenti della

umana vila, virt, vizi e condizioni mondane in ogni slato e nazione di genti, ma sempre nella condizion famigliare. Il suo (ine quello di purgare i costumi.

a. Commettere, e nell'uso anche Commissionare: Dar commissione. Incaricare di qiialche affare o incombenza. Ooiixiiiiscioii.io s. m. Commissionario: Colui che fa le commissioni per un altro; e nei Commercio, Colui che fa atti di commercio in suo nome proprio e sotto quello d'una ragione speciale per ordine e per conto d'un committente, mediante salario o provvisione.

Ooiiiiiise]:*a,ziGu

Gompnn-e commedie; Commediare, Fare o Comporre commedie. S Fd due parti in commedia; Far il tecomeco
S

s. f. Commiserazione, Commiscramento, Compassione, Compatimento V. Gompascin. Ooiiiixiiiss.io s. m. Commissario e Commes-

sario:

Nome

generico di Tulli coloro,

alla

cui

V. Fd. S Mette un in commedia; Mellere uno in commedia, vale Contraffarlo salla scena o altrove;
Caiaooia, Ditionario Onove$-Itaiano.

fede raccomandalo qualche pubblico incarico,


relativo alle funzioni di giustizia o di polizia,

anche all'amministrazione degli

eserciti.

242

COM
di guerra.

COM
Chiamasi con

de gucera; Commissario
questo

Oomoto
settone V.

s.

m. Piccolo canterano, Piccolo cas:

nome

negli eserciti Qucll'uffiiiaie che

am-

ministra e soprainlende alle spese militari, avendo io particolar cura le vettovaglie, i foraggi, gli
ospedali,
lutto
i

Oomp.
del
Il

s.

Com. m. Compare

Quegli che tiene


II

il

fi-

gliuolo a battesimo o a cresima; ed anche

padre
affet-

quartieri, le vestimenta de' soldati, e


alla parte

battezzato rispetto a chi lo tiene a battesimo.


usasi

ci

insomma che concorre


d'uno Stato.

eco-

Compare,

anche per denominazione


famigliarit

nomica
si

della milizia

de leve; Commissario di leva:

Quell'ulliziale, cui

tuosa, che dinota

o intrinsichezza.

boiardo; Bugiardo, Mendace, Menzognero, dicesi


per ischerzo a Chi ajuta
si
il

commette l'incarico
in

di levar gente, di far sol-

bugiardo nelle sue bugie.


dicesi nell'uso

dati

questa o in quella provincia o citt.

Fd cm;); Far compare,

Quando

Oommoziou

de polizia; Commissario di polizia: Quell'ufiziale che incaricato di far osservare le leggi che risguardan la sicurezza e la tranquillit pubblica.
s.
f.

Oompa.g'iii
Formar

prestano danari a uno,'e quei non li rende. v. n. Impaginare. T. stamp.

Commozione, Commovi:

le pagine co' caratteri messi insieme dal compositore.

Oom

mento, Intenerimento: Sentimento di tenerezza. Mobile di s. m. Canterano, Cassettone legno, nel quale sono collocale, una sopra l'altra, qual'ro cassette lunghe che si tirano fuori Ire per dinanzi, ad uso di riporvi vestimenta o altro che si vuol tener custodito, e tiensi in camera. Dal frane. Commode. OoruLoda; V. Accomoda. s. m. Matta. T. del giuoco di Bazzica V. Pncin. 1 Ripieno. Dicesi figurai, di Persona che non adoperata se non a riempiere il vuoto che rimanga accidentalmente, onde Servi de comoditi;

Oompag-inats.m. Impaginatore. T.s/oTni.


Colui che incaricato di metter
le

pagine in luni

ghezza, e vi colloca

numeri,
s.

le
f.

note,

titoli,

ecc.

Oompa.g'iiia^ziii
L'esser impaginato.

Impaginatura. T.

stamp. L'operazione dell'impaginare, ed anche

Oonipa>g-xiia<

s.

f.

Compagnia,

antic.

Com-

Oomodu

"

pagna: Adunanza di persone per conversare insieme per altro passatempo; Brigata. Compagnia, per Comunanza d' interessali in alcun traffico mercantile ; detta altrim. Ranegozio
per Certa unione di commedianti, i quali per prezzo vanno recitando in questo o in quel teatro cambiando luogo per Io pi ogni stagione. per Un certo e determinato numero di soldati sotto un particolare capitano. per Qualunque numero di persone che si uniscano ad un fine o buono o reo. per Compagno : gatto 5 l' l'unica m(c compagnia; Il gatto l'unica mia compagnia. per Accompagnamento, Accompagnatura: Ve fasso compagnia finn'a Banchi ; Vi faccio compagnia fino a Banchi. And, in compagnia con un; Andar in com-

tt

gione

Societ.

Servir per ripieno o per lucerniere, vale Inter-

venire in alcun fatto senz'avervi utile o interesse


proprio,

ma

per solo servizio o comodo

d'altri

"

V. Tappapertxi. V. Cmodo. Oxn.od.0 s. m. Comodo, Comodit, Comodezza, Agio: Tutto ci che di quiete e di soddisfacimento de' sensi, ed acconcio a checchessia. Comodo, per Opportunit, Destro, Congiuntura idonea. Tempo opportuno ad operar checchessia. Per La prossimit de' luoghi, ove si pu andare per alcuni bisogni Gh' 5 cmodo deWcegua, da cuxinn-a, ecc.; C' il comodo dell'acqua,

Oomoditee

ti

S
%

pagnia d'alcuno, vale Andar insieme con

lui.

della cucina, ecc.

per Cesso, Privalo, Necessario, Latrina, Agia-

Tegni compagnia ; Fare o Tener compagnia, vale Accompagnare qualcheduno, o Stare


insieme con
lui.

Fa

mento.

% And a-o cmodo; Andar a camera, a zambra, al cesso, ecc. V. And. % Cerca i so cmodi; Cercare i suoi comodi , i
suoi agi.

S In

^ Con mce, con so, con t ecc. cmodo; A comodo tuo, mio, suo, ecc., cio Quando far co-

Oompag-no

me, a le, a lui, ecc. S Piggisela con cmodo; Pigliarsela consolata, dicesi dell'Imprendere a far checchessia con agio
a

modo

e senza mollo affaticarsi.

S Sta con tutti

so cmodi; Stare agiatamente

in panciolle. Star in

barba
i

di gatto

di micio,

Omodo
Sollecito,

vagliono Slare con


add.

lutti

suoi agi.

Comodo,

detto di persona, vale


il

caduto con de guoera; Commilitone. de schua; Condiscepolo. de toa; Commensale. de viaggio; Compagno
d'u/fizio; Collega.
cui
fa
si

5 prceve 5 piggia mogg; Per compagnia prese moglie un frate, ovv. Per compagnia s' impicc un lanzo. Prov. che significa che Talvolta per contentare i compagni si fanno cose che da soli non si farebbero. s. m. Compagno Quegli che accompagna fa compagnia. de disgrazia; Compagno di sventura: Quegli che

compagnia

noi nella stessa disgrazia.

di

viaggio: Qjiegli

eoa

Agiato, Benestante, Ricco; e talvolta


cio Tardo,

contr. di

viaggio.
gioviale, piacevole e di
s.

Indugevole, Lento nello

Dn compagno; Buon compagno, Compagnone,


dicesi

operare.

d'Uomo
,

detto di cosa, e specialm. di vestiario, vale Che largo e da starci bene.

Oompa/iiseg-o
panatica
si

buon tempo. m. Companatico e Comsi

dice di Tutte quelle cose che

man-

S Liigo cmodo; Luogo' comodo o comune. Cesso, Privalo, Necessario V. Cagad. % Sci staggile

Oompsezo
compare.

giano col pane.


s.

m. Comparatico, Comparaggio:
si

cmodo; Non

si

scomodi.

Non

si

L'esser compare o L'azione per cui

diventa

incomodi.
in l,
a

Stia

comodo. Modo

di gentilezza

con

cui s'invita a

Non

alzarsi
il

non cavarsi

da sedere, a non farsi cappello e simili.

Figurai, usasi per Parzialit, Deferenza, Favori-

tismo verso una parte in pregiudizio

dell'altra.

COM
S

COM

243

Fd
di

di compcezi d'nn-a cosa; Far parte alimi

di checchessia, dicesi in senso Iraslalo

regali

Chi avendo qualche cosa in pi persone.

ed ironico poca qaaDtil, ne

Oompcndi

ha dimostrato la sua insufficienza; e talora anche Fare delle sciocchezze, Farsi scorgere. v. a. Compendiare: Ridarre in compendio, in epitome, Ristringere, Raccogliere
in

Compari

v. a. Comparire, Apparire, anlicam. Comparere, Apparerei Presentarsi all'altrui vista. Farsi vedere , Manifestarsi arrivando in alcun luogo. Comparire, per Presentarsi dinanzi a un giudice L'han [ceto cita, ma 5 non comparso ; Lo fecero citare, ma non comparve. per Fare buona comparsa. Spiccare, Farsi distinguere: Le 5 no ccerca atro che de com:

Oompeus
valente
I

brevi parole, Ridire in succinto.


v.
a.

Compensare: Dar l'equi-

contraccambio. Ricambiare, Contraccambiare. Compensare, per Ricompensare, Rimunerare, Rimeritare.

Il

Oompete

per Ragguagliare, Calcolare.


:

pari; Egli non

si

studia che di comparire.

S Tutti viuin compari; Ogni gatto vuole il sonaglio, Ogni cencio vuol entrare in bucato, dicesi

proverb. di Chi vuole quello che

la

sua con-

dizione sovente non comporta.

Oomparsa.
rivo,
anlic.
1

s. f. Comparsa : Il comparire, L'arLa venata; altrim. Comparizione, Comparigione, Comparimenlo, Apparimento, Apparizione,

Oompeteusa
tere,
Il

v. n. Competere Stare o Venire a competenza. Emulare, Gareggiare, Rivaleggiare, n Competere, per Dispulare, Quistionare, Contendere, Tencionare, Studiarsi di vincer la prova. Pretender lo stesso. per Appartenere, Spettare, Toccare; ed anche Convenire, Esser conveniente.

s. f.

Competenza:
;

Il

compe-

gareggiar con

altri

Concorrenza,

Emu-

Comparsa, per Compariscenza,

Apparsione, Apparila, Apparente. Appariscenza,

Prova, Gara, ecc. n Competenza, per Podest di render ragione, di giudicare su d'una data causa; e dice^ di Trilazione,

Comparila, Vista, Apparenza, Mostra. per Quegli alti o scritture che si presentano
da" litiganti avanti al giudice.

bunale, di Giudice, ecc.


S

se de competensa; Esser

di

competenza,
di

Com-

petere, Convenire, Esser conveniente:


la

Non

per Qiielle persone mule che servono

scena

mce competensa l'anddghe; Non


petenza l'andarci.

de mia com-

e che compariscono per semplice mostra.

S Cavallo de Cavallo. %

comparsa; Cavallo
;

di

comparsa V.

Oompetente
S Gidice,

add. Competente, Proporzio-

nato, Ragionevole, Giusto,

De

bella

comparsa

Di

bella

appariscenza o

Oompascion
.

compariscenza, Appariscente, Compariscente. s. f. Compassione, Compassio-

Discreto, Congruo. Tribunale, ecc. competente; Giudice, Tribunale ecc. competente, vale Che ha convenevole e necessaria autorit di poter giudicare

namento, Compalimenlo, Commiserazione: Sentimento di piet del male altrui. S Avet compascin ; .\ver compassione, commiserazione, Compassionare, Commiserare: Muoversi
a piet. Intenerirsi, Sentir pena del male altrui.

su di una data causa.

Oonipetit

s. m. Competitore Che compete. Che gareggia. Che concorre al medesimo posto, impiego, grado o dignit; Emulo, Rivale, Con:

Oompasciona Oompassa

Degno de compascin; Compassionevole: Che muove compassione.


v. a.

Oompi
I)

corrente, Gareggiante.
V. n.

Compire e Compiere:
anlic.

Finire,

Dar

compimento;
comprire.

Accompiere, Accomplire, Acfine

V. Compati. Compassare: Misurare col compasso; e figurai. Far checchessia con estrema precisione, quasi a misura di compasso. e parolle; Misurare, Pesar le parole nel discorrere. Parlar colle seste, vagliono Parlar con gran
cautela.
s. f.

Compiere, Compire, per Venir a


zio di

d'uno spa-

tempo trapassato:

l'ha

compio vinti

anni a-i quattro d'arvi; Ha compiuto vent'anni


ai

per Osservar
l'

quattro d'aprile,
la regola, il dovere, ecc., andceto a compi Pasqua;
il

piere:

Adem an-

Oompass compasso. Oompasso


r

Compassala: Colpo dato

col

dato a compiere
altrui,

precetto
n.

pasquale.

Conxpiaxei v.
s.

trico

composto

di

m. Compasso: Slrum. geomedue aste o gambe, mastiettale


in

Compiacere: Far la voglia Far servizio, Far cosa grata; e semplic.

Contentare, Esser cortese. Cercar di far piacere


altrui.

all'un de' capi, e finienli

cui

misurano piccole
si

altrove, e

punta dall'altro, con lunghezze sul disegno descrivono circoli o archi di cir-

colo; altrim. Seste.

Ce n'ha

di

pi sorte.

Oompativ.

Compatire, Compassionare, Commiser^e: Aver compassione deirallrui male. n Compatire, per Tollerare, Comportare con benigna indulgenza l'incapacit, le debolezze d'ala.

Compixise n. p. Compiacersi, Dilettarsi : Prenpiacere in una cosa o d'una cosa. der gusto Compiacersi, per Degnarsi, Essere in piacere ad alcuno il far checchessia : Sci se compiaxe de vegni da mi ; Si compiaccia di venir da me.
S

Ooru.piaxen.sa
proprie,
n

cose simili. cuno, per Reputare stolto. Giudicar degno di

s. f. Compiacenza, Compiacimento, anlic. Complacenzia, Complacibilil: Gusto Diletto che si sente nelle cose o azioni

passione
patisco.

come

stolto

comVe compatiscio ; Vi com-

pinn-a a no compatisce a vuu; pieno, o simile, non crede al diall' affamato V. Pania. giuno S Fase compati; Farsi compatire, dicesi famiCorpo
satollo,

A pansa

Oompiaxente
rendevole.

Compiacenza, per Favore o Condiscendenza alle altrui voglie; Bont, Benignit, Degnazione. add. Compiacente, Condiscendente, Cortese, Grazioso, Obbligante, Ar-

Ooiupio p. pass. Compito e Compiuto V. Compi.


Compito, usato

gliarm. di Chi nel voler dar prova di dottrina,

come

addielt.

ed

aggiunto di

244

COM

COM

persona, vale Gentile, Obbligante, Manieroso, Affabile, Che ha le qualit che si richieggono

CompSnn-e

v. a.

Comporre e Componere:

Oonxpil
ed
,

persona costnmata e gentile. V. a. Compilare: Comporre, Distendere, ma raccogliendo la materia di qua e di l,


in

pi che altro, lerm. degli scrittori.


s.

Compilato

m.
s.
:

Compilatore:
f.

Colui

che

compila, Che raccoglie.

Oompilazi^n.
mento. Compilatura
pilata.

Il

Compilazione, Compilacompilare e La cosa com-

Propriam. Far checchessia coli' unione di varie parti; ed anche Porre o Mescolare insieme varie cose per farne una. n Comporre, per Iscrivere e Favellare, inventando in prosa, in versi o in musica. Nelle Stamperie dicesi Quell'ordinare che fa il compositore i caratteri sul compositoio per farne righe, e con queste formare le pagine e i fogli.

Componimento

s.

m.

Componimento,

Oompimentos. m. Compimento: Finimento,


Conducimento
conto.
a fine; e talvolta

Saldamente d'un

ComplesciML

s.

f.

Complessione: Qualit,

Comporta
Il

Composizione: Ogni sorta di poesie o prose di iuvenzione o recitate; e in lerm. di scuola, Il tema che fa uno scolare su ci che gli viene dettato dal suo maestro. V. a. Comportare, Sofferire, Tollerare, Sopportare.

Complesso Completare. Voce dell'uso: Completa Metter a numero, Render compiuto, intero. Completo add. Completo, Compiuto: Intero sue Complicare, Implicare, AvComplica
v.
a.

Disposizione esterna del corpo, Stato del corpo. add. Complesso : Pieno di carne, Membruto, Tarchiato, Impersonato, Fatticcio, ecc.

Comportare,

in

senso neut. vale Richiedere, Con:

cedere, Aver forza di poter fare

A mce etce a nS comporta de... L'et mia non comporta di... Comportdse n. p. Comportarsi, Diportarsi, Contenersi, dicesi della
trattare

Maniera
colle

di

procedere, di

in

tutte le

parti.
a.

bene o male

persone.

V.

Compoxrta1>ile

add. Comportabile,

Com-

viluppare, Inviluppare, Intricare,


brogliare, Intralciare.

Intrigare,

Im-

portevole, Tollerabile; e talora per Conveniente,

Complicazin

s.

f.

Complicazione: Adudi

Compostas.

namenlo. Ammassamento

pi cose insieme.

Complicazione, parlandosi di malattia, vale La riunione di molte malattie e di moIt circostanze accidentali estranee alla malattia primitiva.

Confacente a checchessia. f. Guazziera o Ciotola da guazzi. Dal fratfc. Complier. Vaso per lo pi di cristallo, en'ro cui si pongono le composte, cio
fruite allo spirito, al rosolio e allo sciloppo,
ciliege, arancine,

come

ecc.

Complice
gli
altri

add. Complice: Che a parte co-

Composito

a mettere in esecuzione qualche fatto,

si piglierebbe per avventura in buona parte. Correo vale Complice nel delitto.
s. f.

Complicit
plice
:

Complicit. Aslr. di

Com-

Consorteria, Partecipazione in cosa cattiva.


part.

Complicu.
tricato,

Complicato, Implicato, In-

Intralciato, ecc.

V. Complica.
dicesi

8 Malattia complica; Malattia complicata,


Quella che
si

manifesta con sintomi d'altra didicesi

versa malattia.

S Mxica complica; Musica complicata,

Quella, in cui Pintreccio delle parli molto studiato e ripieno d'imitazioni artificiose.

Complimenta
plire:

Complimento
verso
altrui.

v. a. Complimentare, ComFar complimenti. Usar cirimonie. Esprimere suo affetto, suo ossequio gentilmente. s. m. Complimento: Espres-

Compoxizin
d'invenzione.

sione di stima, di riverenza, d'ossequio o di lode

sinc. s. m. Compositore e per Composlore, Componitore: Colui che compone. Il Compositore, nella Musica dicesi Quegli che compone nuova musica secondo le regole del contrappunto ; che anche dicesi Componista. M Nelle Stamperie dicesi Colui che trae i caratteri dalle cassette, e s gli acconcia sul compositoio che vengano a formare il disteso dell'opera che si dee stampare, n Compositoio. T. stamp. Arnese formato d'una lamina di ferro, ripiegata a squadra per lo lungo, chiusa alPun de' capi con un pezzo saldato e dall'altro capo col tallone scorrevole, in cui si compongono le linee ad una ad una, e serve a dar loro la dovuta giustezza; dicesi anche Compositore. s. f. Composizione: Unione, Accozzamento, Mescolanza di cose; altrim. Com-? posto. Compositura, n Composizione, per Poesia o Altra simil opera

Passasela in complimenti
cirimonie.
S

Passarsela in vane
fa

il

Nelle Stamp. dicesi


di filetti, di

Quel

tutto

insieme di
costituisce

lettere,

linee, ecc. che

Pin de complimenti; Complimentoso: Che


molti complimenti.

lavoro del compositore,

destinalo
la

non S Sensa complimenti ; Senza complimenti, A far complimenti. Modo avverb. e vale Parlare
Operare schiettamente, chiaramente,
alla
alla libera,

Compra

riprodotto sulla carta mediante

ad essere stampa.

V. Accattd.

% Chi schersa cmpra; Chi biasima, vuol eomperare. Prov. che suole applicarsi a Chi coper-

Complotta

buosa. S Std in SCI complimenti ; Star sui convenevoli. V. n. Macchinare, Tramare, Congiurare, Cospirare: Negoziare copertamente e soltomano, Concertare un tradimento, un inganno,

Comprato Comprende
.

tamente pe'suoi

fini

biasima ci che desidera.

s.

m. Compratore V. Accattu. v. n. Comprendere, Capire: In-

una congiura, ecc.

Il

tendere pienamente. Concepire: N posso comprende cvime. Non posso comprendere come... Comprendere, usato attiv. vale Occupare, Cir.

Complotto

s.

m. Macchinazione, Trama, Co-

spirazione, Congiura:

Meditato disegno tra pi individui di compiere un atto reo, stabilendone mezzi pi spediti e pi sicari per riascir neli
l'impresa.

condare, Abbracciare, Compigliare: tutta a Liguria; Comprende tutta

comprende
la

Liguria.

per Annoverare, Metter nel novero.


Conlare,

Com-

putare,

Riunire:

G'h compreizo a
la

tnancia; Vi ho compresa

mancia.

(X)M
$ Comprendise n.
in tutti
i

CON
n

245

p.

Comprendersi, Capirsi, ecc.


precedenti.
f.

si

significati
s.

cazione, adito, passaggio, cio

Oompiressa.
zetta
di

panno
ad

lino

usato,

Compressa. T. chir. Pezpiegata a due o pi

Detto di casa o simile, vale Aver comuniChe dall'una casa pu andare in un'altra senza interruzione che
s.
f.

ne impedisca l'accesso.

doppii, che serve a

comprimere qualche parie del


chirurgici. Dal frane.

Oomunica/zin
tificazione.

Comunicazione

II

corpo
presse.

altri

asi

Com-

comunicare, Comunicamento, Partecipazione, Non Accesso, Adito, Varco, Passaggio.


s.
f.

Ck>ixipx*ixii.iiie
Calcare,

V.

a.

Comprimere, Premere,

Oompromette
tere a
in

Pigiare V. Schissd.

Oomnion
vere
il

Comunione:

L'atto di rice-

Compromettere : Metcompromesso. Porre a rischio, a


v. a.

Oomnitse
La comune
n

sacramento dell'Eucaristia. s. f. Comunit, anlic. Comunalt:


delle persone.

pericolo, a cimento.
: Mettersi, S Compromettise n. p. Compromettersi Esporsi a rischio, a cimento, Arrischiare di per-

Comunit, per

Un

corpo di persone che convi-

dere il credito, l'onore e simili. d'nn-a pers5nn-a; S A^5 poeise compromette Non poter far a fidanza con alcuno, vale Non potersene fidare, Non poter contare su di lui. Ck>iii]i s. m. Comune, Comunit: Il corpo di cittadini d'una citt o terra ; ed anche II tutti
i

Oonca^

vono a comune sotto una regola. $ In comunit;; In comunit, In comune, A comune, Tutti insieme. s. f. Conca e comun. Calino: Vaso di terra cotta, di rame o d'altra materia, di grande
concavit e di bocca assai larga, che si adopera a molli usi, e per lo pi a rigovernar le stoviglie.

circondario

onde composto un

villaggio; aolic.

Comuna, Comuno, Comunale, Comunalt. % Andd in cornuti; Andar a comune o in comane: Appartenere egualmente a tutti gl'inteDoversi spartire fra lutti. Chi serve 6 eomn, n serve niscin; Chi S serve il comune, non serve nessuno. Proverbio che dicesi d pubblici impiegati , i quali servono
ressati,
il

quadrangoservono i muratori per mettervi la calcina quando murano. M Tozzo. T. cart. Una cassa o grosso cucchiaio di rame, che adoprasi per votare le pile.
n Giornello.
lare,

T.

murat. Vaso

di legno

alquanto cupo, di cui

si

pubblico nelle bisogne riguardanti

il

loro uffizio,

senza essere
5 In

menomamente
In

obbligati al servizio

awen; cxia; scciappd;


S

S Cnche; Fossette. T. veter. Quelle piccole cavit poste al di sopra alle orbite del cavallo.
Calino incrinato V. i4wease. Catino risprangalo V. Cxi. Calino fesso.

particolare di nessuno.

comn;

nit. In

comune, In comucomunale, A combutta, A commuta. Pocomune,


Universalmente,

Fa cnca; Far conca. Voce dell'.uso: Incavarsi, Esser concavo, e propriam. dicesi di Luogo o di
Cosa,
la

cui superficie interiore pieghi


a.

in arco.

sto avverb. vale Generalmente,

Ooiica>teii< v.

In generalit. Fra tutti insieme. S Mette in comn; Far a comune, a comunella, a combulla. Metter a o in comune, Metter in combalta. Accomunare, Far partecipe di checchessia. Roba d comn, roba de niscin; Boba del coman, roba di nessun. Prov. che dicesi parlando di pubblici stabilimenti o simili, de'qnali pu usufruire i benefizi, ma nessuno il pubblico ba sovr'essi diritto o propriet particolare. Vive in comn; Star a comune, Vivere S Sta
in

Concatenare: Unire insieme, Collegare, ed osasi per lo pi melaf. V. Concatenazin. Ooiica.teua.zi]i s. f. Concatenazione, Concatenamento: Propriam. Connessione di cose a modo di catena; metafor. Connessione e relazione che alcune cose hanno reciprocamente fra loro. Ooncai'vdtae s. f. Concavit, Concavo, Profondit: La cavit profondit d'un corpo, contr.
di

Convessit.
v. a.

Ooncede
n

Concedere: Dare, Accordare

comune,
leggi.

cio Tulli insieme e sotto

le

me-

checchessia, e dicesi per lo pi di grazia, pri-

Oomn
cui

desime

add.

Comune

dicesi di Quelle cose, di

ognuno partecipa o pu partecipare; anlic. Comuno. S Lugo eomn; Luogo comune, Necessario, Privalo, ecc. V.
-

tempo, ecc. Concedere, in senso neut. vale Accordare, Permettere, Dar licenza, facolt di fare; anlicam.
vilegio, favore,

Ollriare.

Comodo

sosl.

nel

i' significalo.

Ck>nceiitr*>
nel

per Consentire, Ammettere, Menar buono. v. a. Concentrare: Raccogliere

Senso eomn; Senso comune : Quella facolt, per eoi il pi degli uomini pu giudicar sanamente
delle cose.
s. f. pi. Beni comunali, Beni compascui, Pascoli comunali, Comunanze, e nell'uso Comunaglie: Chiamansi cos Alcune terre, la cui propriet spella collellivamente ad uno o

mezzo o

nel centro; e talvolta Condensare.

S Concentrdse n. p. Concentrarsi: Propriam. Ritirarsi, Ficcarsi nel centro ; figurai, vale Raccogliersi,

Oomna/g'g'e

Concentrarsi eolla mente in un oggetto.


p. pass.

Oonoentirri
centra.
n

Concentrato V. Con-

Concentrato, aggiunto di persona, vale Raccolto,

pi comuni
prati

comunem. Que' campi


ove chiunque ha

boschi

simili,

diritto di

man-

Ooncepi
Il

darvi alla pastura le sue bestie, e talora di trarne


la

Cupo, Misterioso, Di poche parole. V. n. Concepire e anlic. Concpere: Propriam. Impregnare, Divenir gravida.
Concepire, figurai, vale Entrar nell'animo. prendere, Capire, Arrivar a conoscere,

legna.
a.

Com-

Oomnic, v.

Comunicare: Render cornane.


n

Fare partecipe, Partecipare, Conferire; e talora Far noto,. Notificare, Annunziare. Comunicare, usato in senso ncut. vale Conversare, Praticare, Aver comunicazione, relazione con aleoDo.

Usato attivam. vale Spiegarsi, Esprimere i modo A prefazin l'ho concepla eosc; La prefazione l'ho concepita cosL S Concep am pe nn-a pertBnn-a; Concepire amor ad uno, vale AffezioDarseiIi, Portargli amore.
propri concelli in un dato
:

246

CON
n.

CON

Oonoerne v. partenere: Aver Oon^erta


n

Concernere, Riguardare, ApConcertare: Unire o Es-

relazione, attenenza.

v. alt. e n.

B stinno; Conciliare il sonno, vale Indurre al dormire. 5 Concilise n. p. Conciliarsi, Unirsi, Accordarsi,

sere accordata l'armonia delie voci e degli stram, musicali; altrim. Consertare,

Andar d'accordo.

a stimma,
la

l'affetto ecc.

d'nn-a persdnn-a;
la

Concertare, figurai, vale Ordire fra due o pi persone, e disporre e ordinare checchessia perch riesca a un fine proposto.

Conciliarsi

stima,

l'affetto,

benevolenza di

uno, vale Procacciarsela, Cattivarsela.

S Concertse n. p. Concertarsi, dicesi dell'Accordarsi che fanno insieme due o pi voci o slrum.
musicali, affinch l'esecuzione della musica riesca

Conciliato m. Conciliazin
s.

Conciliatore:
f.

Che

concilia.

s.

Conciliazione, Concilia-

OoncisiSn
stile

mento. Acconciamento, Aggiustamento, ecc. Formazione d'un s. f. Concisione


:

Oon^ertista,
l'uso,

uniforme; e figurai. Intendersi, Accordarsi insieme di checchessia. s. m. Concertista. Voce dele significa

discorso conciso, e Qualit del


di

parlare e dello

scrittore,

il

quale dice

molto in poche

parole.

Un

sonatore, specialm. di vio-

Oongittadiu
desima
citt.

s.

m. Concittadino: Della me<

lino,

abilissimo ne' concerti.


s.

Concerto
sonanza
di

m. Concerto. T. di mus. Condi

Ooncl.d.d.e

voci

suoni di strum. musicali;

altrim. Conserto,

w Concerto, per Trattenimento musicale, dove pi

suonano in concerto. de pianoforte, de violili, ecc.; Concerto di pianoforte, Concerto di violino e simili, dicesi Quando questi strum. fanno la parte principale
strumenti
d'un concerto.
p.

v. a. Conchiudere, Concludere: Cavar da quello che si dello di sopra, la sua intenzione, Dedurre una cosa da un'altra. H Concludere, per Venir a capo o alla conclusione d'un discorso, ed anche Ridurre o Recar a fine un negozio. it per Decidere, Deliberare, Determinare, Ri-

solvere.

S
pass. Concertato

Oon^exrtii
1)

V. Concerta

ne' vari suoi significati.

Oonclxin

Concertato, aggiunto a Pezzo di musica, vale Eseguito da molle voci e strumenti, a differenza di
quelli

concldde ninte; Fare alla neve, figurai, Non conchiuder nulla, Perdere il tempo. s. f. Conchiusione e Conclusione: Quella parte d'un ragionamento, con la quale ad esso si d fine, argomentando cos o cosi dalle
vale

plice

eseguiti da un istromento solo, o con semaccompagnamento: Messa conceria; Messa

cose dette innanzi.


i>

Conclusione, per Fine, Termine d'un^operazione,


d'un discorso e simile.

concertata.

Ooucessiu
Il

s.

f.

Concessione, Concedimento:

Conclxioin do
dell'uso
:

concedere, e dicesi particolarm. di dono, grazia, privilegio, accordalo dal sovrano.


s.

fisco ; Conclusioni del fisco. Voce Avviso, Parere, Giudizio del fisco sulle
gli

materie che

vengono sottoposte.

Ooncessiona/io
legale.

m. Concessionario. T.
la
:

Oonotto

cosa imaginata ed inventata dal nostro intelletto ; Idea, Pensiero. M Concetto, per Idea concepita, Opinione: Che conctto v'e formli de quella personn-a; Qual concetto vi formaste di quel tale? l' un libbro pin de conper Sentenza:
n

Quegli a cui fatta 5. m. Concetto

concessione.

S In conclxin; In conclusione. Posto avverb. vale Finalmente, Insomma, Al postutto. Al distretto,

La

ecc.
alla

Vegni a conclxin; Venir


tandosi

conclusione, trat-

d'alcuna operazione, vale Dar fine. Ter-

minare, Conchiudere.

OncSn

ctti;

un
parte.

libro pieno di concetti,

per Riputazione, e prendesi in buona e in

cattiva

S Ave in bn o in cattivo conctto nn-a persnn-a; Aver in buon conto o in concetto di buono di cattivo un tale, vale Averlo in stima
di

s. m. Concone. Accresc. di Conca: Conca grande. % Cncdn da bgd; Conca da bucato, ed anche assolulam. Conca: Quella conca di terra cotta che serve per fare il bucato. Ha in fondo un bocciuolo (cannn) per cui esce il ranno. % Poeta cancn; Poeta di fava, dicesi da noi per dispregio a un Poeta da nulla.

buono

di

cattivo.

OoncordL, v.
d'accordo.
II

n.

Concordare, Convenire, Esser

S se in conctto de santi Ice; Essere in concetto di santit, Essere in fama. Essere in odore di
santit.

Ooncezin
si

Concordare , presso Accordare secondo


loro,
i

le

Grammat. vale Costruire o buone regole nomi tra


i

s.

f.

celebra la- festa

Concezione Il giorno in cui della concezione di Nostra


:

nomi

co' verbi.
s.
f.

Ooncordansa;
%

Concordanza, Confor-

Signora.

mit, Accordo, Armonia, Consonanza.


s. f. Conchetla, Cncola, Caticonca o Piccolo catino. s.

Oonolxetta
nella: Piccola

Ooncliettiii
catinella.

m.

Calinelto, Calinello,

Ca-

Ooncordato
materia
eccles.

Fa e concordanse; Far le concordanze o Concordare V. Concorda nel 2 significato. s. m. Concordato, Accordo: In


vale Convenzione
tra
la

linuzzo: Piccolo calino.

Corte

OondxettirLxi-a;

s.

f.

Catinelluzza

Piccola
Il

romana
i

e qualche

sovrano.
fallito

Oouclxusce
Oonoili.
cow
Y.

Concordato, nel Commercio vale Convenzione tra


creditori del

Concuocere, stomaco che opera chimicamente promuovere una buona digestione.


v.
a.

dicesi
sui

dello

mercante
s.
f.

e lui

intorno

al

cibi

per

pagamento

del suo debito.

Concorrensa
S

Concorrenza, Compe-

Accordare: Concilia nn-a cosa con l'atra; Conciliare una


coH'allra.

n. Conciliare, Unire,

tenza, Emulazione, Gara.

Andd in concorrensa; Andar in concorrenza, Far concorrenza, Concorrere, Gareggiare.

CON CJonoonri
comunem.
v. n.

CON
Propram.

247

Concorrere:

Ac-

dicono

si

fanno certe cose, acciocch riescano

correre, Correre,

Andar insieme, Convenire; e Attendere in compagnia ad altri ad

Oondiu
cesi
di

meno

disgustose, ecc.

una carica, ad un impiego e simili. a /" nn-a cosa; Concorrere a far checchessia vale Cooperarvi, Avervi parie. ne-a speiza; Concorrere alla spesa, vale Unirsi
a spendere.

ironicam. e per ischerzo

(Osso d); Osso del conditojo, diQualunque osso,

una certa grossezza, che sia totalmente spolpato dalla carne. Questo modo di dire tratto dai Crsi, perocch fra essi nelle misere famiglie

nell'opinion;

Concorrere
s.

nell'opinione,

vale

d'osso,

invece di carne usavasi a comprare un granche mettendolo a bollire in acqua ser-

Unirsi a credere nel

CJJonc'binii-a
sta

con uomo, cui monio.


s.

medesimo modo. Donna che f. Concubina non congiunta per matri:

Oondiscendensa<
f.

Condiscende
rendibilit.

viva a far brodo, imprestandosi di mano in mano agli altri dopo che i primi se n'erano serviti. V. Accondiscende.
s. f. Condiscendenza, Condescendenza, Indulgenza, Compiacenza, Ar-

Ooncscin
si

Concussione: Angheria, Estorsione, Prepotenza, Ingiustizia, ma propriam.


dice L'azione d'un pubblico funzionario quando ricusa ci a che egli tenuto, se non gli dato

Condiscendente
Condescendente: Che
xente.

p. pres. Condiscendente, condiscende V. Compia-

un compenso, ovv. quando esige per forza pii che non dovuto. Oiid.a.11; Quondam, Fu: Aggiunto che si d a Persona che mor, dovendone far menzione. Il condannare, ed s. f. Condanna anche Pena, Castigo che si d altrui da' giudici per misfatti commessi; altrim. Condannagione Condannazione, Condannamento, e antic. Condennazione, Condennagione. Oond.a.im' v. a. Condannare, Castigare, Punire, e Impor pena altrui de' suoi misfatti; antic. Condennare. Condannare, per Dichiarare per sentenza che altri Il ha torto in una causa,

Oondizin
))

s.

f.

Condizione:

Grado, Slato,

Essere, Qualit d'una cosa

d'una persona

Oonda^nna;

se Condizione, per Essere, Stato di fortuna: Iriiva in bnn-a condizin; E' si trova in buona

condizione.
'I

per Stalo dell'uomo

riguardo
civile

alla

nascita:

Persnn-a de bassa, de
n

condizin; Per-

sona di bassa, di civile condizione, per Patto, Limitazione, Clausola, Partito: Ve 5 daggo co-a condizin ecc.; Ve lo do colia condizione ecc. n Nell'arte del Setificio Un determinalo grado

tt

d'asciuttezza che

si

alle

sete

da

iraflQco,

to-

per

Disapprovare,

Biasimare

alcuno
fatta.

circa

gliendo loro col fuoco l'umidit soverchia

al fine

qualche cosa ch'egli abbia detta

d'averne
stante,

il

giusto peso
dal

tn con/^nacm; Condannare in contumacia, vale

consentita

con norma ferma e cocommercio e autorizzata

Condannare chi non presente. un bastimento; Condannare nn bastimento. T.

mar. Dichiararlo incapace


per
la

alla

navigazione, sia

sua vetust, sia pel cattivo stato delle sue parti, che lo rendono incapace di resistere alla
forza del

mare e
v.

de' venti.
a.

Oondens

Condensare, Accondensare, Addensare, Inspessare, Inspessire, Spessare, Spessire: Far denso, spesso. Ristringere insieme, e dicesi per lo pi de' liquori iacendo loro acquistar per altra cagione. corpo per bollimento S Condensdse n. p. Addensarsi, Condensarsi, vale Divenir spesso, denso. Ck>]i<leii!a;t s. m. Condensatore. T. di Mecc.

Oondizion
una cosa
di
tulle

da legge. A condizin; A condizione. Posto avverb. vale A patto, Condizionatamente, Condizionalmente, Sotto ceni palli. S Co-a condizin che; A condizione die. Dove per, Con patto che. Laddove. S Persnn-a de condizin; Persona di condizione, cio D'alto grado. Di nascila nobile. v. a. Condizionare: Dare ad
S
le

condizioni necessarie; e detto

vivande, vale Apprestarle, Renderle saporite e gustose, mettendovi tatto ci che per questo

rchiedesi.

a scea; Condizionare
toporre
la

la

seta, T. de' setaj.

Sot-

macchine a bassa pressione, ridursi di bel nuovo in acqua il vapore, tosto che ha agito sullo stanluffo, sempre che quella riduzione non si faccia nel cilindro slesso.

Vaso va a

in

cui,

nelle

seta
nel

Condizin
diziona,
n

all'azione della 5 significato.

condizione V.

Oondizionn p. pass. Condizionalo V. ConCondizionalo, osato


a condizione,
soluto.

Odndi

Condire: Perfezionare il sapor delle vivande con condimenti; e in signif. pi particolare Tusiamo per Ugner la vivanda con olio
v. a.

come add.

vale Sottoposto
conte. d'As-

Che ha condizioni,

semplicemente.
Condire, metaf. Rendere con alcun mezzo piacente alcuna cosa, a quel modo che i condi-

Oondlmento
ziijre,
I*

menti rendon pi grati i cibi. Usasi anche famigliarmenle per Macchiare altrui le vesti, specialm. con robe untuose: ed anche per Appiccare il contagio venereo : A l'ha cntlto bell'e ben; Lo ha condito a dovere. s. m. Condimento, Conditura, C:ndito : Ci che adoprasi a perfezionare il sa-

Oondoirmlse
dormise.

Male condiSfa condizionu; Bene in cattivo Che si trova in buono mal tenuto. grado, bene male in ordine, bene n, p. Addormentarsi. V. Ad-

Ben

zionato, vale

Oonde
si

v. a.

dice non

meno

Condurre, Menare, Guidare; e delle persone che delle bestie,

pore delle vivande, come


ecc.

olio, sale, aceto,

spesi

Coadimento, metaf. dicesi dei Modo con cai

ed anche delle cose inanimate, Condurre, usalo in senso neut. e detto di strada, vale Far capo, Andare a riuscire. ben un affare; Condur bene un affare, vale Recarlo a buon fine. ben un Iravaggio; Gondar bene un lavorio, vale

248

CON
Ouett. s.
le

CON
m. Coronajo
:

Lavorarlo con diligenza e maestria, e dicesi per


Io pili di

Colui che fa e vende


il

pittura, scoltara, cesellatura,

ecc.

corone, e propriam. quelle da dire


s.

rosario.

rr- l'tBgua;

Gondar

l'acqaa, vale Farla

dato luogo per via di fossi,


i

andare in un docce, condotti e


ecc.;

Onf^oii
Cleri

m. Stendardo: Quella insegna a

foggia di bandiera, che portano innanzi alcuni

simili.

-^.

nn-a
una
fitto.

villa,

un appartamento,

villa,

un appartamento e

simili,

Condurre vale Tenerlo

ternite

quando vanno in processione, e le Confraquando accompagnano qualche cadavere;


il

altrim. Gonfalone.

,-

ben o S Condise

Condursi bene o male, vale Governarsi lodevolmente, onestamente, o il contrario; ed anche Comportarsi, Regolarsi bene o

ma;

% Porta 5 cdnfan; Tenere vale Primeggiare.

gonfalone, figurai,

male

in checchessia.
s.
f.

Onfaon dignit. Oonfse


tica

s.

ra.

Gonfaloniere:

Nome

di

an-

Oondta.
tegno.
n

Condotta: La maniera di governarsi e di procedere nel vivere; altrim. ConCondotta, per

n. p. Confarsi, Addirsi, Affarsi, Esser conveniente, Convenire; ed anche per Corrispondere, Consonare, Accordarsi insieme: Questo co

6 nd se conf co-i atri; Questo colore non

si

Una

quantit di bestie da soma,

conf cogli

altri.

che vettureggino roba o mercanza in alcun luogo a nolo: Unn-a condta de m; Una condotta
di

Oonfted.era,!se

Oonftederazin
Confteri
it

roba o mercanzia. tra un dottore di mew di chirurgia e un Municipio, per cui dicina malattie le genti il primo si obbliga a curare nelle d'un circondario, e il secondo si obbliga a una data responsione in denaro, onde Medico o Chisi

per Trasporto, Nolo, paga che per Quel compromesso

muti.

V. Calizzdse. s. f. Confederazione, Confederamento. Unione, Alleanza, Lega; e per lo


pi dicesi di potentati.
v. n. Conferire:

Vettura, cio

La mercede

pel trasporto di

Essere o Stare a con-

ferenza, a colloquio, Abboccarsi,

t)

rurgo di condotta, Medico o Chirurgo condotto. Dicesi anche del Circondario, dove il Medico o Chirurgo esercita la sua professione.
jffH
;

Contribuire, CoopeTutto conferiva a fghe perde cervello ; Tutto conferiva a fargli perdere il cervello, per Dar giovamento, Far pr, Esser utile, ecc.: L'aia a n me conferisce; L'aria non mi conConferire, per Concorrere,
:

rare

ferisce.
II

da cand; Canale: Tubo


eia,

di latta saldalo alla


la

doc-

che ne accoglie l'acqua e

conduce sotlo stesso

terra V.

Grnda. deU'cegua; Condotta dell'acqua,


Acquidoccio.
s.

Oonfterma
che

OondLto

m. Condotto, Acquedotto, Acquiapparente o sotter-

Oonfterm,

dotto, Acquidoccio: Canale

raneo, quello con uno o pi ordini di archi, in terreno ineguale e coperto al disopra, questo attraverso montagne o sotto la superficie della terra, costruito di pietre o di muratura, per condurre
m-. di cSniggi;

una certa quantit d'acqua da uno all'altro luogo. Fogna, Cloaca, Condotto: Condotto sotterraneo per ricevere e sgorgare acque e immondizie.
s.

Usato attiv. vale Dar cariche, benefizi, ecc., ed anche Accordare grazie, doni, privilegi di qualunque spezie. s. f. Conferma, Confermazione, Confermamento: Il confermare, Corroborazione di quanto venne detto o fatto. v. a. Confermare Dare nuovi riscontri e pi precise circostanze di qualche avvenimento che si era spacciato per vero ; ed anche Recare nuove prove, nuove ragioni per mostrare la verit d'un detto. Confermare, per Afforzare maggiormente, RafTermare, Assodare, per Mantenere , Approvare , Tener fermo : G'han confermu a sentensa; Gli hanno con:

it

Oondtt
n

m. Conduttore: Chi conduce;


Colui

al-

fermato la sentenza. Parlando di privilegi, cariche e simili, vale


Rinnovarli, Consolidarli.

trim. Conducitore, Condottiere, Guida.

Conduttore, per
beni altrui.

che

prende ad

affitto

di

In Fisica dieesi de' Corpi che

hanno

facolt

S Con/'ermdaen.p. Confermarsi: Tener per fermo, Persuadersi ; ed anche Assodarsi , Raffe rmarsi : Tutti i giorni me vaddo sempre ci confer-

di elettrizzarsi facilmente per comunicazione, e

tramandare
;

il

calore e l'elettricit da una parte

de diligenza

all'altra

della loro massa.

Oon-ftermaasin
:

mando ne d mcB propoxito; Ogni d mi vado sempre pi confermando nel mio proposito. s. f. Confermazione, Cresima V. Cresima.
s.
f.

Conduttore di diligenza
gita,

Quello che

l'accompagna nella

e sotto
il

la

cui vigilanza

Oonfescin

Confessione: Affermazione
de' peccati fatta

responsabilit affidato
giatori e delle merci; e

trasporto de' viag-

di quello di che altri

domandato; Confessamente.

anche Quello che ac-

Confessione, per

La dichiarazione

compagna e invigila i convogli delle ferrovie. (ifl paraflmine; Conduttore , Corda V. Paraflmine.

dal penitente al suo confessore.


II

per

II

sacramento
il

della penitenza;

ed anche

L'autorit che ha

sacerdote di poter confesGli fu levata

d'nn-a trattoria, d'un caff; Conduttore d'una trattoria, d'un caff, si dice Chi prende sopra di
s quella data azienda, retribuendo al proprietario

sare:
la

G'han levu a confescin;

confessione.

D nn-a cosa

in confescin; Dir una cosa in

un compenso

stabilito
f.

ecc.

confessione, vale Dirla con patto espresso e con

Onetta.

Coroncina, Corona: Quella filza materie e fogge, per novero di tanti paternostri e avemmarie da dirsi a riverenza di Dio e della Madonna; dicesi
s.

di pallottoline bucherate, di varie

formale promessa che non sar rivelata; e cosi Averla in confessione, vale Non poterla rivelare.

Oonf^scion/io s.
fessionario
:

m. Confessionale e Con-

Bussola o Casotto, per lo pi di legno,

ftncb Rosario.

dove

sacerdoti ascoltano le confessioni.

CON Oonfbss.
che
si

CON
la

240
Arrischiarsi

V. a.

Confessare: Affermare ci d

licenza.

Fare con esso a

sicurt,

richiesto,

Noa

negare, Concedere.

di trattarlo troppo alla libera,

facendo anche cosa

n Confessare, per Palesare, Manifestare nn segreto, ovv. Indurre altrui a confessarlo. per Amministrare il sacramento delia penitenza, cio Stare a udire peccati altrui per assolvernelo (ulTzio proprio de' sacerdoti). 6 so debito; Confessare il suo debito, vale Di-

che

gli

dispiaccia o Io urti.
confida.

Oonfidente
altri si

Colui di cui s. m. Confidente: Che gode l'altrui confidenza; ed

Oonfin
S

chiararsi debitore.

anche Amico strettissimo, a cui si confidano i pi segreti pensieri. s. m. Confine, antic. Confina e Confino: Termine che circoscrive un paese, on Limite

S Confcsss n.
i

suoi

Me

p. Confessarsi : Dire a! sacerdote perch ne dia l'asso'nzione. ghe saeiva confessu; Io mi sarei confesfalli,

un podere, una casa, ecc. o Mette a-i confin nn-a pers5nn-a ; Mandare o Mettere a' confini uno, vale Sbandirlo,
territorio,

Manda

sato da

lui, si

dice per esprimere d'Essere restato


si

Esiliarlo.

deluso della buona opinione o aspettativa che

Oonfin; v.
n

n. Confinare: Esser contiguo.

Con-

avea d'alcuna persona.

terminare, Servir di confine:


antic. Confesser :
il

Nuve a confinn-a

Oonl^ss

s.

m. Confessore,
s'

Colui che confessa, e

intende

sacerdote che

co Piemonte; Novi confina col Piemonte, Confinare, usato attiv. e detto di persona, vale
Relegare,

ascolta

peccati altrui per assolvernelo.

Mandar

in

confine.

Mandar

domi-

de

mnega larga;

Confessore di manica larga.


gli

cilio coatto, cio

Confessore che lasci


solvere
peccati.
s.

scrupoli allo speziale;


as-

particolare di

Assegnare per castigo un luogo domicilio a persona che abbia comdelitto;


antic. Terrafinare.

dicesi scherzos. di Confessore facilissimo ad


i

messo qualche
S Confindse n.
dersi,

Oonfto Confette

p. Confinarsi, Rinserrarsi,

Rinchiu-

m. Confetto V. Conftta. s. m. Confettiere, e nell'uso anche Confetturiere : Colui che fa e vende i confetti ;
antic. Confetfatore.
V. n. Crogiolare,

simile.
p.

C/onfiiia.iite
Adiacente.

pres. Confinante:

Che con-

fina, Contiguo, Vicino, Circonvicino, Vicinale,

Oonfzo
il

Crogiolarsi, Pigliar

Confinante, usasi anche


stantivo: / confinanti
I

crgiolo, e in fiorent. Crogiolare, Crogiolarsi,


il

Pigliar

grgiolo: Cuocere adagio, Stagionarsi


Confettar

confinanti

a fuoco lento, a calor moderato V. Crocea.

OonfinTL
stretto a

comunem. a mo' di soSan tulli brava gente; erano tutti buona gente. part. pass. Confinato, Relegato: Co-

nn-a pers6nn-a;
smisurate cortesie.

uno, vale Fargli

Oonf^zion.

v. a. Fare, Fabbricare, Condurre a termine. Dal frane. Confectionner. n. p. Confidare,

dimorare per castigo in luogo particoed usasi anche per similil.: Son sei meixi ch' l' confinu in t'n letto; Son gi sei mesi
lare;

ch' confinato in

un

letto.

Oonfise

Confidarsi

Aver

fi-

Oonfisc,
dicare
al

V. a.
le

Confiscare: Applicare, Aggiafacolt d'un privato, e per Io

ducia, speranza. Credere, Stimare:

Me

conftu

fisco

ch'5

n gh'andi; Mi confido che non vi andr. in scinn-a pers5nn-a; Confidare o Confidarsi


in alcuno,
le

pi de' condannati.

Oonfitta. s.
mile,
coperto

f.

Confetto

vale Mettere in esso la sna fiducia,

pistacchio, nocciuolo, corindolo,


di

Mndorla, pinocchio, aromato o si-

sue speranze, ecc.

S Gonfia nn-a cosa a nn-a persdnn-a; Confidare alcunch a taluno, vale Narrarglielo , Raccontarlo a
lui,

D
le

fenSggett o e eonfitte
le

zucchero sriloppato e cotto. all'are; Gettar


perle o la

margherite o

traggea

a'

porci

ma

sotto fede di segretezza.

V. Aze.

OonfidensO;

s. f. Confidenza, Fede, Fiducia, Fidanza, Confidanza: Bezugna avet confdensa in Dio; Bisogna avere confidenza in Dio. Confidenza, per Segretezza o Comunicazione che

Ooiif<5iide
me

V. a.

Confondere

Mescolare insie-

senza distinzione e senz'ordine. n Confondere, per Non far distinzione tra diverse persone o diverse cose, Scambiarle le une colle
altre.

si

si riceve d'un segreto, per Dimestichezza, Famigliarit, Intima ami-

Metaf. vale Rendere

altrui

incapace di ar-

cizia.

ticolare parole

S Avei eonfldensa con un; Aver confidenza con uno, vale Esser suo famigliare, Averci dimestichezza.

ben ordinate, e turbargli in modo l'intendimento e le idee ch'esse vengano come

per Convincere
dergli la bocca.

a rimescolarglisi nella testa,


altrui

con

tali

ragioni da chiu-

S Con confidensa; Con confidenza. Posto avverb. vale Senza cerimonie, Alla dimestica, Famigliar-

a vista; Confonder
vedere.

gli

occhi, vale Turbarne la

mente; e talora Francamente, Sicuramente, Con


sicurezza.

facolt visiva, Renderli

meno

atti

a chiaramente

S se de confidensa; Esser di confidenza, Aver la confidenza d'uno V. sopra Ave confidensa ecc.

S Confndise n. p.

Confondersi: Restar soprap-

preso, ingombrato nell'animo, e perder la chia-

Fd nn-a confidensa; Far una confidenza vale Dire una cosa ad uno con patto che la ritenga in s, che non la palesi. S In confidensa; In confidenza. Posto avverb. vale In segreto, Segretamente, Mediante confidenza: me l'ha dito in confidensa; Me lo ha detto
S
in confidenza.

rezza delle idee in modo che non si sanno dire parole ordinate ; e talora per Avvilupparsi in fatti
-

in parole, senza trovar modo di ben riuscirne; Abbacare, Anfanare, Avvilupparsi.


n.

Ooiift>i*xn.,se
all'altrui

p.

Conformarsi: Adattarsi

volont, esempio o costume; ed anche

$ Piggidse

0denz

a confidensa con un ; Prendersi conla confidenza eon uno, vaU Prendersi

Uniformarsi, Rassegnarsi, Sottomettersi : Conformandome a-i vostri comandi ecc.; Conforman-

dmi

ti

vostri

comandi

ecc.

250

CON
s.
f.

CON
Conjettura, e anlic. Conjectura: Indizio di cose che si pensi passano essere o essere slate, fondato su qualche apparente ragione.
S

OoiifV>rmita
Forma
:

Conformila, Conforraezza:

per cui altro simile, Somiglianza, Cor-

rispondenza Conformitce de idee, de costmmi, ecc.; Conformila d'idee, di costumi, ecc. Conformit, per Modo, Maniera: Fcelo ne-a stessa conformitce; Fatelo nella stessa conformit.
S In conformit!; In conformit. Posto avv. vale Conforme, In ordine, Per esecuzione.

Fd

de congetle; Fare o Formar conghietture. Congetturare V. Congettura.


v. n.

Oongrettra

Congetturare, Conghiet-

Oonf^ort
leggerire
il

v. a.

Confortare, Riconfortare: AlSollevare.

dolore altrui con ragioni e con pa-

Argomentare su fondamenti apparenti, Giudicare per via di congetture. Arguire, Trarre argomento, Inclinare a credere, Supporre.
turare, Conjetturare: Supporre,

role piacevoli e affettuose, Consolare,

Ooilg"ia
opportuna

Confortare, per Ricreare, Ristorare, Refrigerare

Oong-iuuta
di

V. Congiura. s. f. Congiuntura
fare,

Occasione

V. Arrecuved. S Confortse n. p. Confortarsi, Riconfortarsi: Prender conforto, coraggio, Consolarsi, Darsi pace, Entrare in migliore speranza. Ooxift>rtat s. m. Confortatore: Colui che conforta, ma diconsi pii particolarmente Quelli che accompagnano i condannali al supplizio. Ooiift>rtatio s. m. Confortatorio, Conforteria V. Cappelletta nel 3" significato.

Opportunit.
s.
f.

Oougriu^Lziu
Sentenza.

Congiunzione. T.

gramm.

Parte indeclinabile dell'orazione, colla quale si unisce uno con l'altro membro o una con altra

Oong-ira

s. f. Congiura, Congiuramento, Congiurazione: Unione di pi persone contro allo alla persona di chi domina; altrim. CoSlato

spirazione, Sedizione, Ribellione.

Oonfi>x'tiii
di farina,

s.

m. Confortino

Pasta dolce fatta

Oong-iiira
Cospirare lo Stato
:

mele e spezierie, come cannella, pepe,


simili.
s.
f.

zenzero e

v. a. Congiurare, Far congiura, Cospirare con una o pi persone contro contro il Principe.

OoiifVa<te]:*iiita>
persone per opere

Confraternita o Fra-

Oou^iratulamento V.
Ooiig-i*atulse
citarsi: Rallegrarsi

Congratlazidn.
felicit.

ternit: Compagnia, Adunanza, Congregazione di


spirituali.
s.
f.

n. p.

Congratularsi, Feli-

con alcuno della sua


s.
f.

Oonfricazin.

Confricazione, Fregafregarsi,

Oong'iratulaziii
si fa

Congratulazione,

mento, Strofinamento:
insieme di due corpi

1!

Lo

strofinarsi

solidi.

Oonfront
Riscontrare
:

v. a. Confrontare, Raffrontare, Paragonare una cosa coH'altra, quasi

Oonfso
%

mettere una a fronte dell'altra. p. pass. Confuso, ed usasi in signif. del suo verbo V. Confnde.

OongT*eg",se Oong'reg-azoii
parlicolarm. d'una
secolari, che

Congralulamento, Felicitazione: Complimento che per dimostrare altrui il piacere che si prova per la sua felicit. V. ladndse.
s.
f.

Congregazione, Con-

tutti

gregamenlo: Adunanza

di persone, e dicesi pi

Anddsene via confuso; Andarsene


V.

grullo grullo

Andd

via chutto chutto nella voce And.


Il

S In confuso ; In confuso. Posto avverb. vale Confusamente, Alla confusa. Senz'ordine, Con confusione.

Compagnia di persone religiose vivono sotto una medesima regola e costituiscono un corpo; anticam. Congreganza, Congrega. Congregazione, nella Corte romana Un'adunanza
di cardinali
fari

e di prelati per discutere certi af-

OonnOit V. a. Confutare: Ribattere con sodezza


di risposte le ragioni

di Stato e dj Religione.

d'un altro, Abbattere ra-

gionando

l'altrui

sentenza.
s.
f.

Ooui
le

05n.j^r"v
V.
a.

CJ V. A-a cngreve.
Coniare: Improntare
le

monete o

Oonftitaziou
mento:
Il

Confutazione, Confuta-

medaglie col conio.

confutare.

Onig-g-io
orecchie per

Confutazione, per Quella parte d'un discorso ch'


diretta a rispondere alle opposizioni dell'avver-

s. m. Coniglio. T. zoolog. Lepta cunicuhis. Quadrupede timidissimo, che ha le

lo

pi nude e

piedi pi corti di

sario e a sciogliere le difficolt.

OonftL-sin
piglio,

s,

f.

Confusione: Disordine delle


al

cose per non essere


n Confusione, per

loro posto

altrim.

Scom-

Caos, Disordine, ecc.

Turbamento dell'animo. Smarrimento, Sbalordimento, Rossore, Vergogna. n per Moltitudine di persone. Folla, Calca, Turba, Furia di gente.

comune. Ce n' ha de' selvatici, i quali son grigi, ed abitano in tane che si scavano come la volpe, e de' domestici, i quali sono neri o bianchi o macchiati. - Conigliera dicesi La stanza ove si tengono i conigli. Onig'g-io s. m. Fogna, Fogno, Chiavica, Smaltitoio: Condotto sotterraneo, sotto il selciato delle
quelli della lepre

vie,

Oong>

s.

Licenza di

m. Congedo, Commiato e Comiato: partirsi data o domandata; e nelle

acque piovane e

per raccoglier e menar fuori dell'abitato le le immondizie. Si d anche questo nome agli Spiragli che lasciansi nel pavimento

soldatesche. Facolt di ritirarsi dalla milizia. $ D 5 cdng; Dar il congedo , Congedare V.

delle strade per dar adito al colo delle


delle

acque e

immondizie.
V. a.

Congeda.

Oong'ed.a
soldati.

Ooujg-a
v. a.

Congedare, Dar congedo. Dar commiato , Accommiatare e Accomiatare : Dar licenza di partire; e nella milizia. Licenziare i
s.
f.

durre

Recitar per ordine

Coniugare. T. de' gramm. Rii tempi e le persone

de' verbi.

Ooxi.jg'azi<Sn s.
verbi.

f. Coniugazione. T. gramm. Ciascuna delle maniere con cui si. coniugano i

Oong-estin
parte del corpo.

Congestione. T. med. Acaltro

cumulazione di sangue o

liquido

in

una

Onlig-a'

V. Ligd.
s.
f.

CTon^etta

Oonnesoi^n
s.
f.

Connessione, Connessila,

Congettura,

Conghiettura,

Conneltimento

Congiungimento, Attaccamsoto,

CON
e dicesi propriam. di Qnella relazione che
certe cose fra di loro.

CON
hanno
S

261

Oonnesso
tere V.

p. pass. Connesso. Dal v. ConnetCannlle. S Annessi e connessi; Annessi e connessi : Tutte le cose che p?r necessit vanno unite con quelle di che si parla. Ck>iiiitte V. a. Connettere: Metter insieme, Congiungere, Attaccare, e per lo pi usasi al figurato, e dicesi delle cose morali o intellettuali. S N5 cannlle; Non connettere, dicesi di Chi, per

E persnn-e se conoscian da-o tratto ; Le persone si conoscono al tratto, cio Gli alti esterni palesano l'interno dell'uomo; e scherzosam. Gli asini si conoscono al basto. A' segnali si cono-

infermit mentale, o per altre cagioni che lo turbino, non capace di ragionare ordinatamente;

scon le balle. Fd conosce; Far conoscere, Dar a conoscere, Recare a conoscimento, vale Far fare la conoscenza d'alcuno, ed anche Dimostrare. S Fase conosce V. sopra Dse a conosce. $ I frveghi conoscian l'u; Gli orafi conoscono l'oro V. Oh. S N conosce a so drita; Non conoscere il suo S
pr,

che anche dicesi

Non
m.
pi.

annodare.
Connotati.

OSnnio
che

suo diritto, e simili. il conosce 6 pan da-e prie;


sassi,

Non conoscere
i

il

V. Ctinnio.
s.

pan da'

tordi

dagli stornelli,
il

bufali dalle

Ooiiiiota.ti

Voce

dell'uso:

oche,
il

fagiani dalle lucertole,


dal pesco,
il

dattero dai fico,

Contrassegni, Segnali, Notizie che servono a determinare l'identit d'una persona, e talora anle

melo

pruno
il

dal

melarancio, l'ac-

querello dal mosto,

vino dall'aceto, e simili,

sue qualit. Descrizione d'una persona.


v.
a.

vagliono

Non
il

distinguere da cosa a cosa,

Non

Oonosoe
de' sensi
delle cose;
letto,

Conoscere, antic. Canoscere, Conosciere, Cognoscere : Apprendere o per mezzo


>o in

discernere
3

buono

dal cattivo e nocivo.

N
l'ha.

se conosce 5 ben che


la

altro

modo

coli' intelletto

l'essere

L'asino non conosce

dicesi ancora della


la

e nonch delle operazioni dell'intelmaniera con cui i bruii


diversit degli oggetti
:

quando 5 ' ha perso; coda se non quando e' non Prov. esprimente che II bene non si conosi

sce se non quando

perduto.
darsi a conoscere,

apprendono

can 5

S
S

se

dd a conosce; Non

canosce 5 so padrn; Il cane conosce il suo padrone. 1 Conoscere, per Distinguere, Discernere: Ghe vii poco a conosce 5 rammo dall'u; Ci vuol poco a conoscere il rame dall'oro. per Riconoscere, Ravvisare, Raffigurare: A' v'aveivo manco conoscio; Non vi avevo nep-

Star incognito.

Ogni xello conosce 5 so nio ; Ogni eccello conosce il suo nido. conoscian a scaggiua; Tutti S Tulli i xelli n gli uccelli non conoscon il grano. Prov. e vale che II buono non sempre da ognun conosciuto. Vegni a conosce; Venir a conoscere o a coS

pur conosciuto. n per Essere informato, Avere cognizione di una cosa : Mi conoscio 5 so stato ; Io conosco il suo stato. n per Aver pratica, perizia od esperienza di certe cose. Intendersene: Conosce 5 mndo, i ommi, ecc.; Conoscere il mondo, gli nomini, ecc. per Avere notizia o esperienza del valore, delle virili, delle doli d'una persona: Se d conoscessan, n ghe faeivan carlevd appruvo;

noscenza, vale Venir a notizia.

Conoscersi: Aver piena cogniS Conscise n. p. zione di se stesso. con un; Conoscersi con uno, vale Aver co-

noscenza
sersi

amicizia collo stesso; e talvolta Esprovato, sperimentato con uno in guerra,


simile.

giostra

di facile conosciS se facile a conscise; Esser tura, vale Esser facile ad essere conosciuto. 8 Se conoscemmo; Ci conosciamo, Conosco i miei
polli.

Se

lo

conoscessero, non ne farebbero

il

trastullo.

per Sapere: Conoscio quanto 6 peiza; Co-

Oonoscensa
Notizia, Contezza:

s.
Il

f.

Conoscenza, Cognizione,

nosco quanto egli pesa. per Avvedersi, Accorgersi, Comprendere, Venir in notizia: Se conoscio che 5 fce pe despeto ecc.;

conoscere, antic. Canoscenza,


l'

Cognoscenza, Conoscenzia.
n Conoscenza, per Persona che si conosce:
tica conoscenza.

Se conosco che

facciate ci per dispetto ecc.

nn-a mce antiga conoscensa; una ma ann

per Chiamare, Nominare: Tutti 5 conoscian


Tutti lo conoscouo per

pe Mnego;

Domenico.

S Chi fa l'arte e n a conosce , i so dinoe diventan msche V. Arte. % Conosce a fndo nn-a persnn-a; Conoscere
alcuno addentro o a fondo, Sapere quanto corra il cavallo d'alcuno, Conoscere alcuno di lunga mano, vagliono Essere perfettamente informato dei costumi e delle qualit d'una persona. all'odo; Conoscere al fiuto o all'alito: Essere accorto e pronto conoscitore. e so pgoe; Conoscere i suoi polli: Conoscere

Mi n
S

per Famigliarit, Pratica con qualcheduno: g'h niscinn-a conoscensa; Io non ho con lui nessuna conoscenza. Fd conoscensa; Far conoscenza. Imparar a conoscere, Far amicizia.
s.


la

Conoscente m. Conoscente: Che conosce, ma usai da noi per Noto solamente d'amicizia. Oonoscimento m. Conoscimento, Cos.

gnizione, Conoscenza

Il

conoscere.

Oonosoit
^

s.

Che

s'

intende.

m. Conoscitore: Che conosce, Che ha pratica, cognizione, espep.

natura d'una data persona, e sapere


trattarci.

come

bi-

rienza di certe cose.

sogna

Oonoscio
.

l'erba V. sopra Conosce e so pigoe.

Dd

a conosce; Dar

a conoscere.

Dar

a divedere,

3Ioslrare, Far conoscere,

Far capace.

% Dse a canosce; Darsi a conoscere, Farsi conoscere, vale Scoprirsi, Manifestarsi; ed anche

pass. Conosciuto, Noto, PubSaputo generalmente V. Conosce. bellonica; Esser pi S se conoscio ci che a noto che la mal'erba V. Bellonica. conosciuti, vale S Lughi n conoscii; Luoghi non
blico. Manifesto,

Luoghi

ignoti,

non mai veduti o


a.

praticati.

Far conoscere

la

propria abilit.

Conquista v.

Conquistare: Acquisl^ire, Jm-

252

CON

CON
S Ave in conscideraziBn nn-a persBnn-a; Aver in considerazione una persona, vale Averne stima,
%

padronrsi, Far suo; e per solito si dice dello Acquistare paesi coll'armi, o almeno contrastando
e affaticandosi.

Ooiiquista>t6
quista.

s. ni.

Conquistatore

Chi con-

Farne conto. Fa consciderazin; Far considerazione. Considerare, Ponderare, Riflettere.

V. AccSnsa. Gcmseicira, v. a. Consacrare, Consecrare, Consagrare, Consegrare : Far sacro, Render sacro mediante le cerimonie da ci; e non che di persoone,
$;

O^nsa

% In conscideraziBn de. . . In considerazione di. . Posto avverb. vale Per motivo di. In riguardo di.

Oonscimile
cemente Simile.

add. Consimile: Che quasi simile ad un'altra cosa, che dicesi anche sempliv. n.

dicesi anche di cose,

come

chiesa, altare e simili.

if Consacrare per Fare il sacramento dell'altare. M per Volare, Promettere in voto. per Destinare, Dedicare checchessia a qualf

Oonsoiste
damento,
sistenzia
:

Consistere; Avere

il

suo fon-

la

Oonsoisteusa.
Il

sua essenza in ci che si accenna. s. f. Consistenza, antic. Conconsistere; e


:

I
.


.9
.^.T

eheduno: G'han consacru questo giorno; Gli hanno consacrato questo giorno. per Render famoso, immortale colle scritture: Consacri 5 vostro nmme a posterilce ; Consacrer
il

comunem.

usasi

per

Densit, Sodezza, Spessezza

Panno

chi

ha molta

Oonscisteute

vostro
di

nome

alla

posterit.
:

conscistensa; Panno che ha molta consistenza. p. pres. Consisiente: Che consiste; e talora come addiettivo per Denso,

Consacrdse

n. p. Consacrarsi

Dedicarsi, Appli-

Spesso, Solido, Che ha consistenza.

carsi, Mettersi

proposito a qualche opera.


s.
f.

OonsegrS'^ s.m. Consigliere, Consigliero, Consiliatore, Consiliario:

Oonsa.cx'a.zi^n.
s'

secrazione, Consagrazione, Consegrazione:


secrare,

Consacrazione, ConIl con-

Colui

che d consiglio; ne!


dignit
ufficio,

femm.

Consigliera,

n Consigliere, per

Nome

di

pi

-n

Consacrazione, per Quell'azione del sacerdote che fa il sacramento dell'altare per celebrar la messa.
s. f. Coscienza, antic. Conscienza, Coscienzia: Quell'interior sentimento che abbiamo

O^nsoeusa^
-

Consegg de Stato, Consegg da Corte d'appello, Consegg provinciate, ecc.; Consigliere di Stato, Consigliere della Corte d'appello, Con-

meno

alto:

sigliere

provinciale, municipale ecc.


s-

del bene e del male, da noi liberamente operato.

Oonsegr^^^^o

^-

Consiglietto. Dimin. di

-^brutta; Coscienza macchiata.

Consiglio: Piccolo consiglio.

larga; Coscienza libera e larga. S Avei a cdnscensa in le carcagne; Aver la co-''scienza nelle calcagna. Voce dell'uso, e vale Non aver coscienza, Non avere scrupoli. 5 Crego de cGnscensa; Carico di coscienza. S Dcsearegse a cnscensa; Discaricarsi la coscienza. Levarsi gli scrupoli.

Minor Consiglio : Nome che anticamente davasi in Genova ad Un numero di 100 nobili, nei quali si concentrava la suprema autorit del Consiglio Grande , da cui venivano estratti a sorte
ogni anno.
V. a. Consigliare,

Oouse^g-i.
Dar parere
:

Dar

consiglio,

Proporre

altrui alcuna pensata re-

S Fase cBnscensa; Farsi coscienza: Adempire ad una stretta obbligazione dettata dalla coscienza. S In mce cnscensa
scienza,
:

gola da seguitare nel dubbio di dover fare


fare alcuna cosa. n

non

In coscienza

In buona

co-

Per mia

f,

In fede mia.

Modo

avverb.

^
^

che usasi per attestazione di verit. Libertce de cBnscensa; Liberlk di coscienza:

Consigliare, usato in senso neut. assol. vale Proporre semplicem.. Suggerire : Mi conseggieivo a fa questo; Io consiglierei di far ci. nn-a cosa; Consigliare una cosa, vale Proporla

Permissione

di credere ciascuno ci

che vuole in

materia di religione.

Ommo
vale

de cBnscensa;
retto.

Uomo

Uomo di buona coscienza, Uomo coscienzioso, dabbene.


Considerare: Attentamente
Riflettere.

perch si faccia. Lascise conseggi; Lasciarsi consigliare, vale Lasciarsi persuadere. Accettare il consiglio, Indursi.

Oonscidex'.
osservare,

v. a.

% Conseggise n. p. Consigliarsi, Consultare, Consultarsi: Pigliare

Por mente, Ponderare,

Considerare, per Notare appunto una cosa : Conaciderando giorno e l'a ch'B gh' andceto ecc.;

Domandar

consiglio.

co spegio; Consigliarsi collo specchio, vale

Specchiarsi.

Considerando il giorno e l'ora che vi and ecc. per Reputare, Avere in concetto: Mi l'ho ''' tempre conscideru pe un galantommo ; lo l'ho sempre considerato per un galantuomo.

E vdrpe se consggian; Le volpi si consigliano, ovv. Consiglio di volpi, tribolo di galline, dicesi in prov. quando si veggono due persone scaltrite
parlare insieme di segreto. s. m. Consiglio
:

Oonsoideirazixi s.
'

Considerazione, Riflessione. Ponderazione: Attenzione nell'osservare,


f.

Oonseg-g-io

Discorso

De-

'^

'

ponderare la natura valore di alConsideramento, Consideranza. Considerazione, per Istima, Riguardo, Rispetto: Ommo de conscideraziBn ; Uomo di considerjiesaminare cuna cosa;
antic.

liberazione che si fa intorno alle cose incerte e dubbie, che sono da farsi, il quale con ragione

elegge e risolve

il

pi virtuoso e miglior

effetto.

Consiglio, per Parere

per Importanza,
considerazione.

zione.

,1

Rilievo,

Momento, Peso: Roba


di

Avvertimento che si d da lasciare. altrui circa cosa ch'egli abbia da fare per Pubblica e solenne adunanza d'uomini che consigliano ; ed anche II luogo stesso dove si ra-

"'de niscinn-a consciderazin ; Cose


n

nessuna
trattare

dunano

Consgli.

per Circospezione

Attenzione nel

de Stato; Consiglio di Stato. Dicesi presso varie nazioni L'eccelso corpo che, formalo di eminenti
nelle gravi

Sens'avei niseinn-a conscidetatB pe-o vexinato; Senz'aver neswna consiiderazione pel yicinalo,

colle persone:

personaggi, incaricato d'assistere il Governo emergenze amministrative, di elaborare e proporre schemi di lefge.

GO^

CON
buono
stato.

253
Non de-

d'amministrazin ; Consiglio d'amministrazione.


T. milit. Quel consiglio d'ufficiali d'uno stesso
il quale regola e distribuisce il danaro a vantaggio e conto de' soldati. de disciplinn-a ; Consiglio di disciplina. T. mil. Quello che veglia ne' corpi la stretta osservanza

Rimaner nel sao

essere.

teriorare.

corpo,

S ConservcBve in salute ; State sano, Procnrate di star sano. Abbiatevi riguardo, e simili. Modo di
saluto.

Oonservat
n

s.

m. Conservatore: Che con-

delle regole della disciplina militare, e


i

ne punisce

serva, mantiene, difende; altrim. Conservadore.

trasgressori.

de guaera; Consiglio di gnerra. r. mi7i7. Quello


che
si

raccoglie

intorno

al

principe e presso

Conservatore, per Nome d'un Magistrato che anticam. davasi in alcune repubbliche. do ipoteche, de gabelle, ecc.; Conservatore delle
ipoteche, delle gabelle, ecc., dicesi Quel pubblico
ufficiale

suoi ministri, o nel padiglione maestro del capitano

supremo per consultare e deliberare

in-

magistrato stabilito per


tali

la

conserva-

torno alle cose della guerra.

Consiglio militare, e nell'uso anche Consiglio


guerra.
T. milit.

zione di che cura

la

pubblica amministrazione, riscossione dei diritti dipendenti, e


di

rami

di

Adunanza

d'uffizali

d'un

decide

le

controversie ad essi relative.

corpo d'esercito, d'una divisione o d'una brigala per giudicare delitti commessi da persone mii

Conservatolo

litari,

le

azioni contrarie alle leggi militari.


:

s. m. Conservatorio : Nome dato a Certi stabilimenti d'istruzione, d'educazione e di beneficenza ; dicesi quindi Conserva-

di ministri; Consiglio di ministri

dei depositari del potere esecutivo,

La radunanza onde prov;

torio di ciechi, di sordo- muti, d'allievi di canto,


d'arti

e mestieri, ecc.; altrim. Gineceo.

vedere agl'interessi dello Stato. % D un conseggio, D per conseggio


consiglio.

Conseirvoei
Dar un

Dar per

consiglio, vagliono Consigliare.

di conseggi a un matto; Consigliare un pazzo. Man. proverb. che vale Gittar la fatica. S Fd, Tegn o Raduna conseggio; Fare, Tenere Radunar consiglio, vagliono Adunar le persone che debbono consigliare o consultare. % Piggi conseggio da nn-a personn-a; Prendere Pigliar consiglio da alcuno, vale Consi-

dio Conservatori del Mare. Cos chiamavasi Un antico Magistrato della Repubblica di Genova, creato nel 1604, che avea l'incarico di sorvegliare a tutto ci che riguaril

ma;

dava

porto.

Conservu. p. pass. Conservato V.


S Pittila,

Conserva. ben conserva; Pittura, Medaglia, ecc. ben conservata, dicono gli Antiquari allorch tali cose sono ancora in buon es-

Medaggia,

ecc.

sere e ritengono tuttavia

la

loro freschezza.

gliarsi, Consultare.

ConservasBin
:

Oonseg-ii^
Affidare,

Consegnare e Consignare anche per Dare semplicem.. Rimettere alcuna cosa a uno. un sordatto in quarte o in caserma; Consegnare un soldato in quartiere o in caserma, vale Non lasciarlo uscire dal quartiere o dalla caserma.
V.
a.

Conservazione, Conservagione, Conservamento: 11 conservare e l'efs.


f.

Dare

in guardia e in custodia; e

fetto

di

tale

azione.
registro dei debiti che gra-

di ipoteche; Conservazione delle ipoteche: Ufficio


in cui si tiene esatto

vitano sopra

beni immobili dei cittadini.

'*OSn.so
Unione,
insieme.

s.

m. Console. Voce del volgo V. Cons.


f.

Oonseg-na^tio
comm.
Quello
al

m. Consegnatario. T. quale fatta o deve farsi la


s.

sole nel 3." significato.

Oonsociaasion
ma
s.

Consociazione

Lega

consegna d'una merce, d'una derrata, o d'un valore qualunque.

dices di diverse

Societ collegate

Oonseg-ui
manda
si

v. a. Conseguire, Assegnire,

Con-

OonsP
bile

f.

Mensola. Dal frane. Console.

Molo

seguitare: Ottenere, Acquistar


desidera.

ci

che si do-

elegante di legno, che serve a reggere


a.

specchio.

Oonsenti V. Oonseirea
si

Acconsenti.

Oonsol v.
:

Consolare

Alleggerire

il

dolore

s. f.

Conserva

conservano e si anche Conserba, ma voce antiquata, n Conserva, per L'atto e l'effetto di mettere in serbo, Conservare. per Confezione di frutte, di fiori, d'erbe, di 9 radici d'erbe o simili composte con zucchero: Conserva de cuxa, de ruze, de viovetta, ecc.; Conserva di cassia, di rose, di violetta, ecc. de manna; Conserva di manna: Confezione di

Luogo riposto dove mantengono le cose; dicesi

altrui,

Dar consolazione, contento,

conforto, ecc.

S Consolse n. p. Consolarsi, Racconsolarsi, RicoB^ fortarsi: Darsi conforto, Pigliar consolazione.

con un; Consolarsi con uno : Rallegrarsi con


di qualche prosperit.
s.

Ini

Oonsolat
Confortatore.

ra.

Consolatore: Che consola,

Oonsolazion.
mento,
antic.

manna con zucchero


de

e chiara d'uovo. tornate; Conserva di pomidoro, dicesi la polpa de' pomidoro spremuta e purgata dal seme; si serba pel tempo dell'inverno per condimento

s. f. Consolazione, ConsolaConsolanza, Consolare, Conslo: li consolare. Contento, Refrigerio, Conforto, Sod^ disfazione. Soddisfacimento, Appagazione d'animo,

n Consolazione, per la persona, dalla quale

si

ha
la

consolazione

l'

a mce consolazin

vivande in mancanza di pomidoro freschi. de conserva; Andar di conserva. T. mar. Andar in compagnia, e dicesi del Numero dei navigli di pi padroni, che navigano insieme a conservazione l'un dell'altro.
delle

Amia

Oonsole
in

mia consolazione. % D a consolazin; Dar la consolazione. Consolare; ed anche Dar piacere. s. m. Cnsole e Consolo: Agente o Delegato che il sovrano d'una nazione mantiene
di

onseir^st
S Qmaervd$e
n.

v.

a.

Conservare: Tener nel suo

paese straniero, e principalmente nelle piazze commercio, per invigilare alla conservazione

essere, Mantenere, Serbare,

Tener

in

serbo, in

dei diritti e privilegi de' suoi concittadini, non-

guardia, in custodia.
p.

Conservarsi:

Mantenersi

in

ch per adempiere a loro riguardo certe funzioni amministrative e giudiziarie.

254

CON

CON

ConsoFe, per Capo d'alcuna Accademia, Capi d'alcune arti o maestranze, pei Capo

e di corporazioni di facchini, barcaiuoli

ecc.

de marinn-a; Console di marina: Uffiziale dell'amminislrazione della marina incaricato di tulio ci che ha relazione ai servizio di mare, sia per la navigazione, sia per la costruzione de' bastimenti, pel loro armo ed equipaggiamento, pel

5 matrimonio; Consumare il matrimonio. tempo; Consumare il tempo, vale Spenderlo, Impiegarlo, Occuparlo. S Consmdse n. p. Consumarsi, Venir meno. Scemarsi, Disfarsi, Dislemprarsi ; e melaf. Struggersi,

Dimagrare,

Intisichire.
l'asta

tutto; Consumar

il

torchio: Dissi-

commercio marillimo, per

la

pesca, ecc. ecc.

Oonsma^t

Oousolid.
Assodare.

V. a. Consolidare:

Render

solido,

Dar fondo ad ogni sua facolt. s. m. Consumatore: Che consuma; ma dicesi per lo pi di Chi consuma cose
pare,

da bere e da mangiare.

$ Consolidse n. p. Consolidarsi: Divenir solido, Assodarsi.

Oonsma^zion
"

Ooiisolid.a.2si5u.

s.

f.

Consolidazione, Con-

solidamento: L'atto e l'effetto del consolidare, OomsoriLa; v. n. Consonare, e men correttam.

Consuonare: Propriam. Concordarsi il suono delruna voce all'altra; figurai. Confarsi, Corrispondere. -i- nn-a cosa a un; Consonare una cosa ad uno,
^^'

vale Restarne persuaso. Piacergli.

Onusta,
manifesto.

v.

imp. Constare
v.
a.

Apparire, Esser noto,

G&xxstsLteL

Dimostrare, Accertare,

Com-

Oonsmmo
di

provare, e nell'uso anche Constatare: Far constare d'alcuna cosa. Render manifesto, evidente
checchessia.

s. f. Consumazione, Consnmamento, Consumo, Consunzione, anlic. Consuma, Consumanza; Diminuzione, Scemamento. Consumazione, per Fine, Disfacimento, Dissipamento, Distruzione, Annientamento; e nell'uso Il disirursi una cosa o per uso o per vetust. d matrimonio ; Consumazione del matrimonio. do mndo; Consumazione del mondo: La fine del mondo. di secoli; Consumazione de' secoli: Tutta la durala del tempo sino alla sua fine. s. m. Consumo, Consumamenlo, Consumazione, Scemamento, Calo Diminuzione
:

peso delle mercanzie o di q^ialunque altra cosa. n Consumo, per Ci che si consuma in una data
cosa.
ti

Oousixlt/

v.

a.

Consultare: Ricercar uno del


di
libri

suo

parere

consiglio; e parlando
la

Mignatta, Seccafistole, Mosca culaia, dices figurai,

codici.

Esaminarne

lezione o studiarli

comec-

chessia per trovar appoggio a qualche opinione


risoluzione di qualche dubbio.

S And, in

Persona grandemente noiosa, importuna. consumino; Andarsene in consumo, Consumarsi; e dicesi tanto delle persone che
di
delle cose.

S ConsUdse
gliarsi:

n. p.

Consultare, Consultarsi, Consi-

Oonslto

Far consulla. Discorrere, Esaminare qual partilo si abbia a prendere nelle cose dubbie. s. m. Consulto: 11 parere legale emesso da uomo di legge; ed anche Scrittura o

%
S

m Consulto, per

-^Consiglio dell'avvocato a favore del cliente. 11 parere che d il medico ad un ammalato che va a consultarlo; Consulta, Con-

sultazione.

Oousmiuii
V. Andd.
II

per La riunione de' medici chiamali ai letlo dell'ammalalo per deliberare sopra la malattia;
talora

di consumo: Quello che imposto sulla consumazione delle cose, specialmente villuarie, determinale dalla legge. S Piggid a-o consmmo nn-a persdnn-a ; Consumar uno V. A-o consmmo. fAndd in); Andar in consumo, Andar in dileguo, Dar in consunzione

A-o consmmo; A calo consmmo. Dazio consmmo; Dazio


,

Al

consumo V. A-o

'e

anche

deliberamenlo scritto di questa

Oonsmmu.
i

malatlia.

Gortslt
consulla.
n

s. m. Consultore e Consultatore: Che Che d consiglio. Consultore, per Titolo d'uomo che ha pubblico

pari. Consumato Usasi in latti Consumare V. Consmd. % Broddo consmmu; Consumalo V. Broddo.
:

signif.

del

v.

Ommo consmmu
malo

ne-o stdio;

Uomo

consu-

Oonsm
Ridurre
n
'

incarico.

OousuziGu
V.
a.

Consumare,

pjetic.

Cons-

molto studio. s. f. Consunzione, Consumazione, Estenuazione: Decrescimento lento e progressivo


nello studio, vale
di

Uomo

niere: Toglier l'essere, Distruggere,


al

Dar fondo,

delle forze

e del

niente, Annientare.

del corpo, che

volume di tutte le parli comunem. mantenuto da

molli

qual-

'

'

'

Usalo in senso neut. vale Decrescere, Scemarsi, Venir in declinazione, Abbassarsi, Calare; e parlando di liquidi, dicesi Quando essi diminuiscono per soverchia bollitura.
a miccino. Consumare a poco per volta, Usar risparmio.

Consumare, per Logorare checchessia per uso troppo lungo e frequente. per Spendere, Dar fondo, Scialacquare, Mandar a male. Dissipare, e dicesi delle sostanze.
Melaf. vale Tormentare, Affliggere,

che malattia cronica.

Ont
ti

Dar am-

V. a. Conlare, Numerare, Noverare, Annoverare: Raccorre unit. Dar la serie, il numero di pi grandezze, d'oggetti, d'individui, ecc. Contare, per Pagare: G'h cdntu i so dina;

bascia.
ji

o poco per vlta; Fare


giassa

>

per Dar prezzo Quanto terrinn-e? Quanto zuppiere? per Far n5 me Stimare, Riputare cnta per ninte; Non mi conta per per Narrare, Raccontare, Dire Cntceme un
Valutare,
:

Gli

ho contati

suoi danari.

cdntce e

contale

le

conto.

nulla.

'^ C5mme a
ghiaccio

a-o so; Consumare

come

il

al sole, o come il sai nell'acqua, vale Andarsi distruggendo dell'intullo; e parlando di persone. Struggersi Dimagrare, Intisichire, Andarsene pel buco dell'acquaio.
,

l' andceta ? Coniatemi un po' come cosa? 11 Usato in senso neut. vale Aver credilo, aul' pertorit, Importare, Esser in conto: sSnn-a chi cnta; E persona che conta. per Disegnare, Disporre, Stabilire: Quando

pd camme a
and

la

, .

COK
d'and a Firerue? Quando conlate di andar a Firenze? cdnine 5 sbiro a goffo; Contare quanto il due a briscola, vale Coniar poco o nulla, e dicesi di Chi in casa propria o anche in un pubblico ufficio non ha autorit veruna. (le balle, de micce, de mincionaje, de vesce
contee

CON

255

S Mette a contatto n con un atro ; Metter nno a contatto con altro, figur. vale Jletterlo in correlazione, in corrispondenza con

un

altro.

Oontavesce
Oonteg-ni
nato spazio.
I

V. Contaballe. v. a. Contenere, Capire, Racchiadere dentro di s. Comprendere in un determiContenere, s dice altres delle diverse materie corroborate ne' misti; ed anche delle materie dottrinali ed erudite che son comprese in nn libro,

V. Balla. I drappi a bgaixe

Riscontrare o Annoverare

panni; il che fessi alla presenza della lavani daia quando li riceve o li riporta. ciicti de pcrsnn-e ; Sbrodeltare, Sfringuellare, 1 Spettegolare: Manifestare indiscretamente i fatti
altrui,

in un trattato, in un discorso o simile. S Contegnise n. p. Contenersi, Comprendersi, Racchiudersi, Esser compreso,


n

come

fan le pettegole.

Contenersi, per Reprimersi, Raffrenarsi,


rarsi
;

Tempe-

in scinn-a persnn-a; Contare o Far conto sa duno, Far disegno. Far assegnamento sopra al-

e talvolta Regolarsi, Comportarsi.

Contg-no
t

cuno: Collocar

la

sua fiducia in

lui,

Farne ca-

pitale.

in scinn-a cosa; Confidare, Far fondamento, Credere, Sperare.


tiitlo; Svesciare, Rinvesciare:

s. m. Conlegno, antic. Contenimento: Portamento, Attitudine, Apparenza, Contegno, per Portamento altiero e grave, Sussiego, Maest, Gravit, Sostenutezza ; antic, Con-

tegna.
I

Ridire tutto ci

per Condotta, Maniera di governarsi nel vis.

che

si

sa o

si

sospetta, ancorch si

debba tener

vere, di contenersi in un affare, ecc.

segreto.

Oouteg-no
Ci che
si

m. Contenuto, Contenimento:

S Chi n ne fa, n ne conta; Chi ne ferra, ne inchioda. Prov. che significa Chiunque fa, pu
errare.

contiene in un vaso, in un'opera, in


ecc.

uno
S

scritto,

Da-o contegno; Dal


s. f.

contesto.
Il

S Confale grosse; Lanciar campanili o cantoni in aria: Spacciar cose e frottole non verisimili o
impossibili.

Oonteiza
mente
e
il

Contesa, Contenzione:
v.
a.

contenla

Oontempl
contempla.

dere. Contrasto, Alterazione, Quistione, Disputa.

Contemplare

Affissar

S A' cnta;

Non monta, Non

imporla,

Non

serve.

pensiero, Considerar attentamente cogli

8
S

N N

cnta ci in scinn-a cosa; Far una cosa

occhi del corpo e dell'intelletto.

andata, Averla per perduta.

Oontemplat
Contemplamento,
prazione:

Il

s.

m.

Contemplatore:

Chi

savei conta trce bari in scin aze ; Non saper accozzar tre pallottole in un bacino V. Bari. % Roba da contse a-o fugo; Cose da contare o da dire a vegghia, cio Vane, Senza sostanza,
Inverisimili.

OontemplaziSii
antic.

s. f. Contemplazione Contemplanza, Contemcontemplare. L'atto della mente, con

cui l'uomo s'applica a considerare e a contemplare.

$ Cnta cnta; Impinza impinza, dicesi ironicam. ad uno, cui, mentre narra qualche fiaba, si mo-

Contemplazione, per Elevazione della mente a Dio,

non prestargli fede veruna. Ooiita,lba.lle s. m. Sballone, Bubbolone, Castra di


rotaio, Carotiere,

vista di Dio, come presente all'anima. S In contemplazin de... X contemplazione di. . Posto avverb. vale A riguardo di, Per rispetto
di.

Amorosa

Favolajo, Favolone, Cianciven-

Per amore di...

dolo, Sbracione, ecc.: Narrator di fiabe,

Che d

ad intendere cose che non son vere.

S Sta in contemplazin; Stare in contemplazione: Contemplare, Tenere la mente fissa.

Ooiita.l>ilitse

s.

f.

Computisteria, e nell'uso
tener
i

Oontent

v.

a.

Contentare,

Accontentare;

Contabilit: L'arte di

conti.

Soddisfare, Adempiere l'altrui voglia. Far contento, Render pago. Appagare. S Contentdse n. p. Contentarsi, per Acconsentire: Se ve contenta che vadde a Trin, ecc.; Se vi

s. m. Contadino, dicesi ordinariam. da noi Colui che lavora la terra V. Paizan. Oouta/g-g-i, V. a. Appestare, Ammorbare V. Accontaggi.

Oonta^cLin

Ooiita>g-g-io s.
della peste.

m. Contagio, Contagione,poetic.

Contage: .Male attaccaticcio, e dicesi segnatamente


% Contaggio; Fistolo, Nabisso, dicesi figurai, a Quel
fanciullo che mai non si ferma e sempre procura di far qualche male; ed anche a Giovane insolente, che guasta e chiappa.

contentale ch'io vada a Torino, ecc. S Contentdse de poco; Esser di facile contenlalura, Contentarsi facilmente.

S Ese facile o diffcile a contentdse; Essere di facile di difficile contentatura, vale Cputentarsi
facilmente o difficilmente. S Chi se contenta gode; Chi si conlenia gode. Dettalo facile ad ogni intelligenza.

Oonta.g'g'ioso
cio,
scettibili di

add. Contagioso, AppiccaticAttaccaticcio: Epiteto dato alle malattie su-

N scpu
e' la

fa

contenta tutti; Chi fa la casa in piazza, alta o e' la fa bassa. Prov. che signidifficile
il

comunicarsi per contatto, o di essere trasmesse per mezzo di corpi intermediari.

fica

Esser cosa

contentar

lutti

per la

variet de' caratteri.

Oo]ita<iiiicce V. Contaballe. Ooilta;iiii]lcioiiaje V. Contaballe.

Oonteutin

Contatto
che
S
si

s.

m. Contatto: Stato

di

due corpi

toccano.

conlatto; A contallo. Posto avverb. vale In maniera che una cosa tocchi l'altra immediatamente.

s. m. Vantaggino, e nell'uso anche Contentino: Un altro poco della cosa piacinta per prolungarne il conlento; e comnnem. dicesi di Quella giunta che si d sopra una chicchera di cioccolata e simili.

Oouteuto

add. Conlento, Soddisfatto, gato; e talora Lieto, Allegro.

Appa-

868

COIt

CON

Becco contento, Becco agevole S Becco contento; cornato V. Becco. Ciammse contento; Chiamarsi contento per
S

corrente ; Conto corrente : Quello a cui giornalmente s'aggiungono partite, e dicesi propriam.
Il

contento: Dichiarare d'essere soddisfatto.

conto de' danari.


Il

dell'oste; Cartina o Cartina del conto:

conto

mi, contento tutto mondo; Contento S Contento io, contento il mondo. Maniera proverbiale. se contento d'nn-a cosa; Esser o Star contento a una cosa, vale Contentarsene, Tenersene pago. 5 Niscin Ve contento da so sorte; Nessuno
contento della sua sorte.

che d l'oste o simile riand; Conto intiero, saldu; Conto spento, 8 A bn conto; A buon

dopo
giusto.

il

trattamento.

conti (ceti;

Conto saldato. conto V. A b6n cnto. conti falli. Posto vverb. vale
il

Ragguagliata ogni cosa, Pesato


In conclusione. S %

pr e

il

contro,

Oontest

v. a. Contestare, antic. Contastare:

Contrastare, Contendere, Protestar contro, Opporsi

Ooiiitesta.ziu.
Contasta, Contasto:
Contrasto.

s.
Il

f.

Contestazione, anticam.

A A
V.

conto;

conto V.

cSnto.

fin di cSnti; Al far de' conti, Alla fln fine ecc.

contestare, Opposizione,
S

fin di cnti.

niscin cnto;
tutti i cnti;

palio nessuno, In

nessun

Oontetto
Strum.

s.

m. Contarello, Conticino: Breve


S

modo. Modo avverb.

piccolo conto.

A
i

marciaforza, ecc. V.

ttti

Oouteuir d^

Sftiz

Misuratore del gas


il

cnti.

Cassetta metallica, con cui

volume
passa

Andd a
sotto suo

del gas misurato di

mano

in

mano che
i

dicesi di traffico,

cnto d'un; Andare a conto d'alcuno, fondaco e simili, e vale Andar

ad ardersi ne' becchi.

Ooutezz/

V.
s.

n.

Conteggiare: Fare

conti.

di

nome

o a suo pr.
la

o cnto d'un nn-a speiza; Andar


lui.

spesa

Oontezzo
conteggiare.

m. Conteggio: L'atto
il

del con-

a conto di chicchessia, vale Esser posta a conto


n

teggiare; e pi spesso

Resultamento di esso

Non and
i

ben

cnti; Tornare o non


dice

Oontiuensa;
per

la

Continenza: Quella virt, quale l'uomo contrasta al senso, e supera


s.
f.

tornare bene
s,

conti, si

Quando non
i

vi ,

errore nel calcolo.


i

l'appetito de' diletti corporei.

Arrangi

cnti; Aggiustare

conti, vale Sal-

Umerale, e nell'uso anche Continenza: Quel drappo serico ornalo di trapunti, che gli ecclesiastici pongonsi sulle spalle, e le cui falde dinanzi servono a coprire il calice o la pisside, o involgere le mani nel portare l'ostensorio nel sacramento.
Continuare, Continovare, antic. Continuvare: Seguitar a fare. Proseguire una cosa
a.

darli; ed usasi anche figurai,

quando evvi alterco


la partita,

quistione tra due persone.


S

Arv un cnto; Accendere o Piantar


cio Far debitore o creditore
al

libro.

Oontinu v.
cominciata.

Arvise
figurato.

un cnto;

Accattarsi

una briga. Modo

Avei- di cnti averti; Aver conti accesi. Aver partite da aggiustare, da saldare e simili, figurai, vale Aver brighe con qualcheduno. Dover rendere soddisfazione a qualcheduno per cattive azioni
fatte
al medesimo. Chi fa cnto sensa
il

Continuare, usato in senso neut. vale Non cessare, Durare: Continua a ciuve; Continua a piovere.

per Venire appresso,

di seguito;

ed anche per
:

continua Andare di continuo a qualche luogo a anddghe; Contnua ad andarvi. Oontinua^t s. m. Continuatore: Chi continua, ma comun. si dice di Chi continua un'opera V. Continuazion nel 2 signif.

l'oste,

bezugna fal tra

vlte; Chi fa
farlo

l'oste, gli convien Prov. che vale I disegni che si fanno cos da per s, per lo pi non riescono.

conto senza

due

volle.

Ciammd a

cnti; Chiamare a' conti, Chiamare

Oon.tiuua.zi]i
tinuanza:
Il
II

Continuazione, Continovazione, Continuamento, antic. Continua, Cons.


f.

continuare, L'atto del continuare, e


la

d'unnn'opera; Continuazione d'un'opera,


Oontiuuo
zione,

tempo che dura

cosa continuata.

a render ragione. S Ciammd cnto V. sotto Domanda cnto. Riceivo dince a cnto; Dare o Ricevere D denari a conto o a buon conto, vale Dare o Ri-

si

chiama

cevere
denari
%
i

d'un
per

debito o credito
farsela
far

una porzione
o

di

Quella parte di essa continuata a scrivere da altri, perch l'autore o morto, o non ha potuto condurla a termine.

buona

bonificarla nei

saldo del conto.

add. Continuo: Che ha

continua-

interrotto, Perenne. continua a l'ammassa l'ommo ; La febbre continua ammazza l'uomo. Prov. che figur. si dice per esprimere che Le continue spese fanno

Non

frevc

cnto; Dar conto, vale Render ragione. cnto d'nn-a cosa; Dare o Render conto d'una cosa, vale Dar ragione dell'operato , Render soddisfazione, e talora -Darne avviso o notizia.

Onto

impoverire. S A-o continuo; Al continuo o Al continpvo. Del continuo o Del continovo, Di continuo o Di continovo. Posti avverb. valgono Continuamente, Senza interruzione, Senza intermissione. Sempre. s. m. Conto, Calcolo, Computo, Ragione;
e presso
i

bn cnto da so persnn-a; Dar cnto conio di s, Dar buon conto di s, vale Portarsi come si conviene, da uomo onesto, da bene. n so cnio a nn-a persnn-a; Dar ad alcuno il suo conto, cio Dargli ci che gli si dee; e figurai. Dargli soddisfazione, Trallarlo com'' merita, o simili. % Dince piggiie a cnto; Denari ripresi, cio Deti

.Mercatanti

II

registro delle partite di

nari

tolti

a prestanza, ovv. a sconto di lavori

danaro da dare o da avere. o parte; Conto a parte. Conto separalo. averto; Conto acceso. Conto aperto: Il conto non
saldato.

da
S

fare.

Domanda

cnto; Domandar conto, vale Chiamarlo a render ragione, Far render conto o soddisfazione, osemplicem. Cercar notizia d'una cosa.

CON
S

CON

857

Fd conto; Far conto, Conlare, Divisare, Disegnare, Determinare, Stabilire; e talvolta semplicem. Figurarsi, Immaginarsi, Supporre: Fa? cnto che ghe scgge stceto; Fate conto ch'io vi

S Trapaggid pe cnto proprio; Fare per s. Lavorare sopra di s o sopra le sue spalle, Cucir a suo refe.

Cntar
i

s.

m. Banco
i

sia stalo.

cassieri

contano

: Tavola sopra la quale danari che pagano o riscuo-

far conio d'ana cosa, vale

fd cnto d'nn-a cosa; Fare o Non Averla o Non averla


in

tono. Dal frane.

Comptoir.
n. p.

Ooutr^ice
dicesi di

Contorcersi, Scontorcersi,

in pregio, n

islima.

cnio che

canti, vale

un 5 cante; Far conto che uno Non curare suoi delti. Non far caso
i i

delle sue parole. n

scontrar
I

V.

Contorcimeli
conti, vale Conteggiare, Ri-

Quel rivolger di membra, che si fa talora per dolor che si senta, o per vedere o avere a fare cose che dispiacciano. tos. m. Contorcimento, Contorsione:
le

cnti; Far
le

Molo violento che contorce


d'una persona.
v. a.
i

muscoli

ragioni o le partite.
i

membra

cnti con

sopra

un; Aggiustare conti con uno Arrangia i cnti nel senso figurato.
so cnti; Far male
i

Contorna
de' Piti. Fare

Contornare, Conlorniare. T.
i

contorni o

dintorni alle pit-

md

suoi conti, vale


il
Il

ture; e generalm. dicesi

del Fare

un contorno

Male immaginare. Pensarla male, Non curar


w

a checchessia; altrim. Dintornare, Intornare.

suo interesse. cnto sensa l'oste; Far

Circondare, Attorniare,
intorno alla larga.

Accerchiare: Chiudere

il

conto senza

l'oste.

Modo

s quello a che

provcrb. e figur. e vale Determinare da dee concorrere ancora la volont degli altri V. sopra Chi fa 5 cnto sensa
roste, ecc.

Coniornse
cerchiarsi.

n.

p.

Circondarsi, Attorniarsi, AcT. dei


si

Contorno
in

s.

m. Contorno, Dintorno.

un cnto a parte; Far un conto a parte,


nn-a cosa a cnto d'un; Far checchessia

cio Separalo da un altro. a conto d'uno, cio

fanno disegno; e per similil. dicesi dell'Estremit in cui si termina intorno intorno ogni altra cosa. n Contorno, per Lo spazio circonvicino alla cosa
di cui si parla,

Piti. Linearaenlo esterno delle figure che

suo

utile

o danno.

e dicesi

specialm. di paese, e

Fase dd o rende cnto d'nn-a cosa; Farsi

vale Vicinanze, Dintorni.

render conto o ragione o soddisfazione, e dicesi ordinariam. di qualche cattiva azione ricevuta da uno. S Libbra di cnti; Libro delle ragioni o de' conti. g Slette in cnto ; Mettere o Porre in conto o a
conto, vale

Contorscin

Contra
abitato.
gli

s.

f.

V. Contorcimento. Contrada, Via: Strada di luogo

ContraTbTbandL
che
fa

Annoverare

tra gli altri

conti.

ave ninte da di in sci cnto d'nn-a persnn-a; Non aver nulla a dir sul conto d'uno, cio A suo riguardo.

Non

s. m. Contrabbandiere: Queche uso a fare contrabbandi, cio Che introduce mercanzie proibite e froda le gabelle V. Fruoxad.

Contralblbandista
T.

s.

m. Contrabbandiere.
mercantili,
i

mar.

Si dice de' Bastimenti

quali

S
S

Ommo
Uomo

de ln cnto;
di

Uomo

di

buon conto, vale


so, ecc.;

fanno un commercio

clandestino

ed

illecito di

buona

fede,

sincero, leale, onesto.

mercanzie
di
alle

di

contrabbando.
s.

Pe cnto mce, Pe

cnto t,

conto mio, tuo, suo, ecc., Per csgion mia, lua, sua, ecc. S Persnn-a de cnto ; Persona di conto o da conto, vale Pregevole, Da farne stima. S Rende cnto; Render conto: Far vedere l'amminislrazone, talora Render ragione dell'operato,
e talora

Per posti avverb. valgono

Pe cnto

Contratolbando
Checchessia che
leggi,
si

m. Contrabbando,
contro ai
dell'introdurre

dicesi

faccia

bandi o

ma

principalm.
il

mer-

canzie proibite o

celarle ai gabellieri

per non

Dar soddisfazione.
cnti; Saldare
i

S Salda

conti o le ragioni; ed

usasi anche tiiurat. V. sopra

Aggiusta

cnti.

pagar gabella V. Fraoxo. De contrabbando; Di contrabbando. Posto avverb. vale Furtivamente. S Fd nn-a cosa de contrabbando ; Far checchessia di contrabbando o alla macchia, vale Far una cosa furtivamente, nascosamente.
S

Savei fd de cnto; Saper fare di conto, Saper fare i conti, Saper conteggiare.
n

Contral^itte
le

s.

f.

pi.

Controbitte. T.

mar.

suo conto, fiil Operar con ogni avvedutezza. n so cnto; Saper il conio suo, vale Esser accorto e da non si lasciar ingannare; ed anche
so cnti; Saper fare
gurai, vale

Bracciuoli verticali che appoggiano e sostengono


bilie dal lato

fai

verso cui devono fare resistenza.

Un ramo
contro
la

del bracciuolo fissato al ponte e l'altro


bitta.
s.

Contratolbordo
mar. Coperta
al

m. Contrabbordo.

Esser dotto e valente in checchessia. S Tegni cnto; Tener conto : Prender memoria o ricordo; ed anche Riflellere, Abbadare, Osservare: Tcgn cnto de quanto ve diggo; Tenete conto di quanto vi dico. M cnto d'nn-a cosa; Tener conto di chec-

di tavole, che

T. anticamente facevasi
alle incinte,

vivo d'una nave dalla chiglia sino


il

e serviva per conservare

bastimenlo.

Contraccang-ia
Dar contraccambio.

v. a. Contraccambiare, Ricambiare: Propriam. Cambiare una cosa incontro d'un'altra; e com.unem. per Compensare,

chessia, vale

Averne cura, riguardo, Conservarlo, e talora Risparmiarlo: Bezugna tegni cnto di dinoe; Bisogna tener conto de' danari.

Contraccang-io

cnti

a nn-a persnn-a; Tener

conti

ad uno, vale Essere il suo computista, il conlahile. S Torna a cnto ; Mettere, Porre, Tornar conto. Tornar bene, Essere utile o conveniente.
CMkOOih,

Contraddansa

s. m. Contraccambio e Contracambio, ma pochissimo usato: Cosa eguale a quella che si d o si riceve. Concambio; e comunem. per Compenso, Compensazione, Ricompensa, Rimunerazione eguale o adeguata. sost. fem. Contraddanza e

iMMoMoHo

<}*HOV0tt-Itali<mo.

17

258

CON

CON
Ooiitjra>la,iide
mar.
Gli anelli
s.
f.

sone, messe in

OontraddL

Conlradanza: Specie di bailo fatto in pi perfila sopra due linee. v. n. Contraddire e Contradire:

piar.

Controlande.

T.

inferiori

delle lande, che s'in-

chiodano a due incinte per rinforzarle.

Dir contra o il contrario, Contrariare comunque sia, Opporsi; anlicam. Contraddicere e Contradicere. Contraddirsi e Contradirsi: S Contraddise n. p. Dire il contrario di ci che si detto' Cader
in

Ooutx'a.ma.n.tg'^i
tiglie

s.

False mantiglie. T.

m. pi. Contrammanmar. Corde semplici

che servono a raddoppiare le mantiglie de' bassi pennoni, pe' tempi burrascosi e pei combattimenti.

contraddizione.
s.
f.

Ooiiti*a.iii.eza/iin.-ai> s. f. Conlromezzana. T. mar. Vela che si spiega all'albero di contromezzana, che quello sovrapposto all'albero di mezzana; essa ia minore delle tre gabbie. Oo]itx*a<iiia; s. f. Contromura. T. mar. Fune che serve di rinforzo alla mura. Chiamansi pure Contramure o Mure di rovescio quelle di sottovento, ma non esatto. s. m. Contrappeso : Cosa che adegua un'altra nel peso, e serve per lo pi di stram, a muover le macchine, sorreggendole che non precipitino, ma si muovano coi moto che

Oontraddizin

Contraddizione, Con-

traddicenza, Contraddicimento, Contraddetto, Contraddetta, voce usala dal Caro, antic. Contraddi ttura: L'atto di contraddire, di opporsi al parere,
al ragionamento d'un altro. S Spirilo de contraddizion; Spirito di contraddizione, dicesi d'Uno che ha per uso di con-

Oontrappeizo

traddire ogni cosa.

Oontra-dormiente

s.

m.

Controdor-

miente. T. mar. Lunghi pezzi di legno, che rigirano intorno intorno al vascello, sopra le testate de' bagli fermate sul dormiente.

vuole
Il

l'artefice.

Ooiiti*a,e
mano
n

V. a.

Contrarre e Contraere: Acquistar

cosa, con aver data cagione d'acquistarla, e intendesi sempre di cose incorporali, come le chiai

Contrappeso, per Quell'asta Innga di legno, impiombata da ambe le estremit, di cui servonsi gli acrobati per tenersi in equilibrio allorch ballano e saltellano sul canapo teso.

Legisti, cio debiti,

diritti,

effetti,

ecc.

Contrarre, per Stabilire concordevolmenle, Conchiudere un accordo, un trattato, ecc. matrimonio; Contrarre matrimonio, vale Legarsi in

S Contrppcizi da pndola; Contrappesi: Quei piombi avvolti con funicelle alle ruote degli oruoli

per

farli

muovere.

Oontrappez, v.
all'incontro.

matrimonio.
v.
a.

a. Contrappcsare: Adeguare peso con peso, Equilibrare, Bilanciare.

Ooxiti:*a.ir
altro,

Contraffare:

Far come un

Ooiiti>a.ppoxiii-e
Opporre.

v. a.

Contrapporre: Porre

Imitarlo per lo pi ne' gesti e nel favellare.

M Contraffare, parlandosi di metalli, d'opere d'arte,


di

Ooutrappoteusa
a cilindro,

s. f.

Contropotenza. T.

scrittura e simili, vale Falsare, Falsificare.

oriuol. Negli orologi da tasca, non per quelli

S Contra/jfdse n. p. Contraffarsi, Trasformarsi, Travisarsi, Trasfigurarsi,

Travestirsi.
pass. Contraffatto

Oo]itx*a;lFeto
tra/jf.

p.

V. Con-

pezzo fermato con vite alla poappoggio a quel pernio della serpentina che corrisponde al rocchetto di essa.
tenza
,

Un

e serve

d'

Ooxxtx*appviiitista> s.
Che
sa
il

m. Contrappuntista:

n Contraffatto, per Brutto, Sformato, Deforme, Sfi-

contrappunto.
s.

gurato, Stroppiato della persona.

Oontrappunto
Conmedesima; detto cos gnavano invece delle

Go]itx*a<fra<ziii

s. f.

Contraffazione,

L'arte del comporre di musica, e


note.

m. Contrappunto. T. mus. La composizione


che gi
si

traffatlura, Contraffacimento: L'atto e l'effetto del

dai punti

se-

contraffare, Imitazione fatta per l'appunto.

Oontira.g'a.lblbiii;
Legno curvo, che serve
cui applicato.

Contraccapione. T.mar. di rinforzo al capione,


antic. Contradio

Ooutx*airi/
sarsi;

v. a.

Contrariare, antic. Contra-

diare: Far contro. Ostare, Opporsi,

Intraveril

ed anche

Contraddire,
s. f.

Dir

contro o

Ooiiti*iio
:

s.

m. Contrario,

contrario.

Ci che contrario. Cosa contraria. Cosa opposta fa ttto o contrio de quello che ghe diggo; Fa tutto il contrario di quanto gli dico. S A-o contrio; Al contrario. All'opposto, Al rovescio V. A-o contrio. 8 Non ave nintc in contrio; Non aver nulla a ridire.

Oontrariets

Contrariet. Astr. di Con-

Impedimento, Impaccio, ecc.; ma pi comunem. usasi per Accidente sventurato, Traversia, Peripezia,
trario: Opposizione, Ostacolo, Intoppo,

Avversit, Infortunio e simili.

Oontrascotta

s.

f.

Controscotta.

T.

mar.

Scotta supplementare od altra fune che serve di


rinforzo ad altra scotta in tempo di per ragioni di navigazione. mento

Oontir^io add.

Contrario, antic. Contraro, Con-

combatti-

trarioso, Conlradio,

Contradioso: Propriam.
il

si

dice di Quelle cose che, poste sotto

medesimo

Ooutirasseg-ua
segni, Segnare,

genere, sono in fra di loro in tutto e per tutto opposte: O freido 5 l' contrio a-o cado; li

freddo contrario al caldo, Contrario, per Avverso, Sfavorevole, Sinistro: Emma avo vento contrio; Abbiamo avuto il vento contrario. per Avversario, Nemico: s' misso d
n

v. a. Contrassegnare: Far Notare a riscontro. Ooutx'asseg'iio s. m. Contrassegno: Segno di riscontro ad altro segno ; ma vale per lo pi Semplice segno per riconoscere e distinguere una cosa da un'altra. Il Contrassegno, per Pegno, Testimonianza.

Oon.tx*aistxrallos. m. Controstraglio.
Straglio di rinforzo, che
si

T.

mar.

parte contria; Egli


traria.

si

mise dalla parte con-

usa

nelle

navi da

per Opposto, Differente: Opinion contria, Effetto contrio, ecc.; Opinione contraria. Effetto

guerra.

Ooutjcast,
trariare,

v. n. Contrastare:

Propriam. Star

contro, e vale Opporsi, Ostare, Resistere, Conantic.

contrarlo, ecc.

Contastare.

CON
H

CON
:

t9

Contrastare, usasi frequentemente per Gareggiare, Competere, Stare o Porsi a petto, al confronto,
a gara.

Ooiit]:*i1bvi.zixiL s. f. Contribuzione In economia politica sotto tal nome si comprendono


Tulli
i

tributi,

imposte, tasse d'ogni maniera,

si

in sci ninte; Contrastar di nonnulla, Contrastar da un soldo a dodici denari o dodici piccioli:

dirette che

indirette,

che una nazione deve pa-

gare

al

suo Governo.

Contender d'una cosa da niente. Oon.tx*a.!sta.xn.p> v. n. Controstampare


cesi da' librai, legatori
,

di-

S Contribuzione, per Ci che si paga o si somministra in tempo di guerra da' paesi invasi dal-

ecc.

dei Fogli stampali

l'inimico per andar salvi dal saccheggio o altro

di fresco,

della

quando macchiano o lasciano i segni stampa nelle pagine che sono a contatto.
a.

pregiudizio.

Oontrito

Ooutx*a.tti V.
dere,

Contrattare
simili.
s.

Trattare di ven-

comprare e

Oontrattempo
ballo, della
n

m. Contrattempo. T. di
ecc.

scherma,

Tempo

contrario o

add. Contrito: Che ha contrizione, Compunto, Pentito con dolore de' falli commessi. Oontrizin. s. f. Contrizione Dolore spontaneo de' peccati commessi, nato da un principio d'amor di Dio, con proponimento di non pi
:

dilTerente dell'ordinario,

commetterli.
S Allo de contrizini Atto di contrizione: degli alti della fede cristiana. %

Contrattempo, figurai, vale Ostacolo, Inciampo, Contrariet, Accidente inopinalo e contrario al

Uno

buon

esito d'un affare.


s.

Contratto
giusta la legge,

m. Contralto: Convenzione,

Patto fra due o pi persone disteso per iscritto onde nasce l'obbligazione e l'a-

zione de' contraenti. Ce n'ha di pili sorte. Contralto aleatorio o di sorte dicesi quello, in cui l'equivalente o correspeltivo dipende da un avvenimento incerto; Contratto bilaterale o sinallag-

matico, quello, in cui contraenti si obbligano reciprocamente gli uni verso degli altri; Contratto oneroso, quello, in cui ciascuna delle parli si obbliga a dare o fare qualche cosa. S Fd contralto; Far contratto, vale Stipularlo. S Serra o contratto; Fermare il contratto, vale
i

Conchiuderlo. S Scrittila do contratto; Apoca: Scritta del contratto.

de contrizin; Far l'atto di contriManiera familiare, e dinota II prepararsi alla morte che vediamo imminente. s. m. Controbordo. T. mar. Bordo opposto a quello che si sta facendo od a quello di cui si parla navigando di bulina ; con altri termini La linea di bulina opposta a quella che si percorre e sulla quale naviga un'altra nave si va a navigare se stessi dopo aver giralo di bordo.- Dicesi anche che due navi vanno a controbordo allorch s'incontrano con direzioni opposte. Ooiitr'obra99 s. m. plur. Controbracci. T. mar. Cavi semplici , che servono a rinforzo dei bracci de' pennoni bassi in un tempo burrascoso in caso di combattimento.
l'atto

zione.

ControTbordo

Oontrotoraggi
mar.
Invertire
la

v. a. Controbracciare. T.

posizione de' pennoni da destra

Contravelacei
T.

s.

m.

plur. Controvelacci.

mar. Sono

le

pi piccole vele quadre d'una


ai
la

nave e si spiegano sopra hanno comune la forma e

velacci, coi quali

Oontrolbrilla
Nome
glia

a sinistra mediante i bracci, e che i marinai sogliono dire Far tiramolla. s. f. Crontrobriglia. T. mar.

guarnitura.

d'una specie di manovra, che serve per


il

Oontrav'reg'nx
ubbidire
alla

Contravvenire: Dislegge o Mancare alla propria obv. n.


s.

rinforzare

bompresso, ed
f.

di

ajuto alla bri-

briglie.

bligazione.

Oonti*ocaiscia s.
m. Contravveleno: Ri-

Contraccassa

Cassa che
d'

Oontravveleno
medio che impedisce

Oontrawent
ditore.

l'effetto d'un veleno; altrimenti Antidoto, Alessifarmaco. s. m. Contravventore: Chi disubbidisce alla legge; Trasgressore, Trasgre-

ne circonda un'altra. d reluio; Sopraccassa


orinolo da tasca.

Seconda

cassa

un

Oon.troclxig'g'ias.f. Confrochiglia.
Legni prolungati
di sulla chiglia

T.

mar.
affine

esternamente

preservarla nelle investiture.


s.
f.

Oontravvenzion

s.

m. Contravvenzione,

Oontrocia-ve
falsificata.

Contracchiave:
l'altra.
s.
f.

Chiave

Conlravvenimento, Trasgressione, Disubbidienza; e in generale dicesi d'Un'azione qualunque con cui s'infrange una legge, un regolamento o simile. S Piggid in conlravvenzin ; Crre in contravvenzione: Acchiappar uno nell'atto che disubbidisce al comando, alla legge, ecc.

Che contraffa

Controcommiscin
Oontrocrosoie
marin. Lunghi pezzi
nel

Contraccom-

missione : Commissione opposta ad una commissione gi data. s. f. plur. Controcorse. T.


di legno posti sotto i bagli verso della lunghezza della nave, specialm.
all'altra,

Oon.ti*aziii

s.

m. Contrazione, Contrattura:

Raggrinzamenlo, Riliramenlo, e dicesi ordinariam. de' nervi e de' muscoli.

da una boccaporta
per rinforzare
la

immorsali negli

stessi

loro unione.

Oontre

s.

f.

plur.

Contre. T.

mar. Le contre

Oontrodutta
dote e Sopraddota
:

eran pezzi di grosso cavo attaccati alle bugne delle basse vele, le quali servivano a rinforzare le mure e le scotte ed a tenere le bugne accostate alla murata. Dal loro nome aveva luogo il vecchio comando: Molla contre, issa bugne! rimpiazzato poi da quello energico e bellissimo di Smura.

Soprads. f. Contraddote, L'aumento di dote, che fa il


co-

futuro marito od un terzo alla sposa nella


stituzione della dote.

Controdjpag-ante
T.
di
la

s.

m. Controdragante.
fa con esso dragante al-

mar. La pi

alta

barra o traverso nel quadro


posta sopra

poppa, sull'alto della ruota che


figura d'una T.

Oontritoux V.
correre
al

n.

Contribuire: Concorrere colle


a

il

spese, colla fatica, cogli uffizi e simili

chec-

l'altezza a

un dipresso della soglia superiore dei


esterno) Contrar-

chessia; e per similit. Giovare, Ajutare,

Con-

portelli

posteriori.

vantaggio di checchessia.

Ooiltx*odx*to de poppa

260

CON
fortif.

CON
La scarpa che chiude
il

ruota di poppa esteriore. T. mar. Pezzo di legno che si unisce alla ruota di poppa per di fuori, e intorno al quale si muove il timone. de pdppa interno ; Contrarruota di poppa interiore. T.

fosso,
alla

cos chia-

mata perch rimane incontro


fortezza.

scarpa della

Oontroscig-ill,
delle Segret.

v.
il

a.

Controsigillare. T.

mar. Pezzo

forte di legno che si unisce

Apporre

controsigillo.

per di dentro alla ruota di poppa. de prua; Contrarruota di prua o Contr'asta di prua. T. mar. un Pezzo di un solo legno, o per lo pi Un pezzo composto di pili legni curvi,

Oontrosoig-illo

s.

m.

Controsigillo: Pic-

col sigillo posto allato a

un maggiore.
al

Controsenso

s.

m. Controsenso. Voce d'uso.

Senso d'una parola o d'un discorso contrario

che per

si

applicano interiorm. alla ruota di prua,

fortificarla

ed unirla saldamente

alla

chiglia

della nave.

OontroftmdLo

do com; Contraffondo. T.

Oontrospalla,
liera rimpetto

senso naturale. S A controsenso ; A controsenso. Posto avv. vale Al contrario, All'opposto. s. f. Controspalliera : Spal-

de' iegnai. Asse orizzontale, dalla quale una cassetta (cntia) separata da un'altra per tutta

ad un'altra,

per

lo

pii

con

un

viale che la tramezza.

l'ampiezza del cassettone (com). I contraffondi si pongono aflinch chi ha accesso ad una delle cassette, non l'abbia a quella che vi sta di sotto,

Ooiitro"veliio
stomaco,
volont.

V. Contravveleno.
avv. Controvoglia, Con-

Oontrovug'g'iai
A
malincuore,

trovolont, Di malavoglia, Malvolentieri, Contro-

bench chiusa a chiave.

malincorpo, Contro
s. f.

la

Oontrog-enio
sione, Antipatia.

s.

m. Contraggenio, Avver-

Ooiitx*o"voltig"iia
T.

Controvoltigliola.

cosa controgenio; Far checchessia malvolontieri, di malavoglia V. Controvuggia.


v.
a.

Fa nn-a

mar.

il

nome

d'un Pezzo di legno rotondo

a foggia di bastone, che fa parte dell'ornamento


dello sperone

Oontroll.
rificare,

Controllare.

Voce

dell'uso

dal frane. Controler: Riscontrare, Rivedere,

Ve-

Oontrlb v.

Esaminare, Registrare.
s.

Ooiitrollo
frane.

m. Controllo. Voce

dell'uso, dal

d'una nave. a. Conturbare, Sconturbare, Turbare, Perturbare, Alterare, Commuovere, Metter in affanno. Inquietare V. Sciata.

Contrle: Riscontro, Confronto, Verifica-

zione, Rivista, Registro.


n

S Contrbse n. p. Conturbarsi, Sconturbarsi, Turbarsi, Perturbarsi, Alterarsi, Commuoversi, Inquietarsi, ecc.

Controllo, per Pubblico uffizio che esercita una

superiore censura sugli

atti

degli

altri

uffizi,

ap-

Oontrlbamento
Conturbazione
, ,

provandoli
larit

disapprovandoli, secondo

la

rego-

irregolarit di essi.
s.

Oontroll

m. Controllore. Voce d'uso, dal


il

Oontsso

frane. Controleur: Quello,

cui uffizio partico-

lare di rivedere

conti e di registrarli.

generale; Controllore generale: Uno dei principali uffiziali

dello Stato,
tutti

incaricato di controlalti

lare e registrare
alle

gli

che

si

riferiscono

finanze.
s. f. Contrammarca: Seconda marca sovrapposta a qualche cosa gi

OoMLtromarca,
e terza

Oontxion

marcata prima.

Oontxronx.a/ircia; s.

f. Contrammarcia. T.mil. Marcia opposta a quella gi prima incominciata, voltando le fila da dritta a sinistra, o da sinistra

Convalescensa
vi scorre

a dritta.

Oontrordine
dine
:

s. m. Contrordine e Contr'orOrdine contrario o Revocazione d'un ordine; Conlrammandato, Contralleltera. s.

s. m. Conturbamento, Conturbagione , Perturbazione: Commovimento d'animo. Agitazione, Inquietudine. s. m. Gamurra, dimin. Gamurrino: Specie di veste da donna che cuopre la schiena e il petto; volgarm. Petturina. da nutte; Camiciuola da notte, e pi comunem. con un gallicismo d'uso Corsetto o Corse, dal frane. Corset: Specie di farsettino larghetto, accollato, con maniche larghe, e che non arriva oltre i lombi V. Spnser. s. f. Contusione, Ammaccatura, Ammaccamento: Lesione delle parti molli del nostro corpo che risulta da un corpo contundente, che si fa senza ferita apparente. s. f. Convalescenza Principio di ricuperamento di sanit, ovv. Stato di colui che esce da una malattia, e II tempo che
:

onde ricuperare perfettamente

la sanit.

Oontrope
trario.
Il

Oon."valesciit

add. Convalescente: Che

m. Contrappelo: Pelo
la

al

con-

entra in convalescenza, cio

Che
:

uscito

no-

trappelo.

a barba; Dare e Fare il conRadere il contrappelo, si dice del Barbiere che, dopo aver raso il pelo, rade il residuo
a rovescio.
s. f.

verso 5 contrope

piegatura contraria del pelo.

Oon-validL
Ratificare,

vellamente di malattia. v. a. Convalidare

Render

valido,

Riconfermare ; e diccsi d'ordinario del Rimettere in vigore un qualche atto o caduco resosi mancante per qualche lato.
s. f.

Oontroprnva
zione
fatta

Controprova

Opera-

OonvalidaziM.
d'uso:
Il

Convalidazione.

Voce

a rovescio d'un'altra per riscontrare


fatta

convalidare, Conferma, Ratificazione.

con questo mezzo s'era


Controprova, presso
fine di
i

a dovere.

Oonveg-nx

Calcografi dicesi

La slampa

impressa per mezzo d'un'altra appena tirata, afveder meglio i ritocchi che debbono farsi al rame, giacch la controprova presenta gli oggetti come sono nel rame medesimo e non rovesciati.
f.

v. n. Convenire, Concedere, Accordare, Essere dello stesso sentimento: Convegno che se poeiva fd megio; Convengo che si poteva far meglio. n Convenire, per Pattuire, Stabilire: Emmo convegno de ecc.; Abbiamo convenuto di ecc.

Ooutroirisposta, s.
sposta
fatta

Contrarrisposla: Ri-

bene.

una

risposta.
s.
f.

Me
Contrascarpa.
T. di

per Essere conveniente, vantaggioso. Tornar Non si disdire, ed usasi impersonalmente: p che convegnieiva scrivighc due righe;
ch'e'

Ooutrosoajrpa.

Farmi

converrebbe scrivergli due linee.

COT^f

COP
l'abito della religione nel

J61

con un; Convenir con ano, vale Esser del suo


parere.

convento, ed laico V.

Terziio.

N convegni; Non convenire, Sconvenire, Disconvenire, Disdire, ed usasi pure impersonalmente: Na convcn parla de certo cose; Non
conviene parlar di certe cose.

Convert v.
al

a.

Convertire e Convertere: Tra-

sformare, Trasmutare V. Scangid. Convertire, per Far rivolgere la mente dal bene
lont,

S Convegnse n. p. Convenirsi , Accordarsi , Venir nello slesso sentimenlo, Andar o Restar d'accordo,
w dB

male; e per similit. Far mutar pensiero, voanimo. Rimuovere alcuno dalla sua opi-

prexo; Convenirsi, Aggiustarsi, Accordarsi


Convenzione, ecc.

del prezzo.

nione. Dissuadere. S Convrtise n. p. Convertirsi, Cangiarsi, Tramutarsi; ed anche Rivolgersi dal bene al male, o

Ooxivg"n.o s. m. Convegno,
V. Convenzin.
n

da

'ina

religione falsa alla vera.


v. a. Convincere:

Convince
n

Condurre

altrui

Convenienza,
nel 2 signif.

Utilit,

Vantaggio V. Conveniensa
pass.

per via di ragione o prove evidenti a credere ed a confessar vera o falsa una cosa,

Oon'vegTJit.o
n

p.

ecc. Dal v. Convenire V.

Convenuto, Pattuito, Convegni,

Convincere, per Provare


p.

altrui

il

suo delitto.

% Convincise n. p. Convincersi:

Oonveniensa
la

Convenuto, usato in forza di sost., dicesi nel Foro Colui, contro il quale proposta un'azione ed citato in giudizio per dir le sue ragioni. s. f. Convenienza, Decoro, Decenza , Dovere , Ragionevolezza : Se non a pe-a conveniensa, me n'andavo; Se non era per

Convincente pres. vincitivo: Che convince, Allo a convincere. Convinzion Convinzione, Convincis.
f.

Rimaner convinto. Convincente, Con-

mento

Il

convincere, e pi
tal

comunem.
;

Il

restar

convinto d'una

cosa.

Convitto
altri in

s.

ra.

Convittore

Che convive con

convenienza, io me n'andava. Convenienza, per Utilit, Vantaggio, Giovamento e simili: A^ ghe truvo a race conveniensa;

un

collegio, seminario, spedale


v. n.

Non

Convento

Nel num.

ci

trovo

la

mia convenienza.

Convive comune. Convoca

Convivere

o simile. Vivere insieme o in

v. a.

Convocare: Chiamare, Invitare,

del pi vale Cerimonie, Convenevoli.

s. m. Convento: Luogo ove conle monache ; e per li Frati slessi vivono i frati che vivono in convento. S Frce Piggia o sta in convento, e Frcs D 5 n ghe sta drento ; Al pigliar si va a nozze, al pagar si va al mortorio. Maniera prov. di chiaro

Convog"lio
n

Radunare a parlamento, a consulta e simile. s. m. Convoglio e Convojo: Accompagnatura che segue checchessia per maggior
sicurezza, o per far onore ad alcuno.

Convoglio,
dicesi

trattandosi di spedizioni marittime,

tate
i>

signiOcalo.

convento 5 no passa de ciit;


passa altro,
si

Il

convento non

dice

tandosi del trattamento,

Quando alcuno non contenmassimamente del cibo

Nelle Ferrovie, dicesi Un numero indeterminato di vagoni carichi di persone o di merci, tirati da una macchina a vapore; pi comunem.

d'Una compagnia di navi mercantili, scorda navi da guerra per difenderle da' corsari.

Oonvenzin
pi persone.

che riceve, si vuol significargli che quella la usanza che corre in famiglia, e che se non le piace, se ne vada. s. f. Convenzione, Convegno, Conventigia, Palt, Accordo: Concordato fra due
add. Convenzionale: Di convenzione, Risultante da una convenzione.
insieme, Star in compagnia
tenersi.

fnebre;
che
si

Treno.

fa della

Convoglio funebre; L' accompagnatura salma d'alcuno che abbia ben meo della

ritato delle lettere, delle arti, delle scienze

patria.

Oon-venzionale

Convolo V. sopra Convlscin


s.

Convoglio.
f.

Convulsione: Moto contro

l'ordine di natura e involontario de'muscoli, ac-

Conversa v. n. Conversare: Usare e Trattare


;

e talora per Inler-

Conversazin
oneste,
ti

compagnato da scosse pi o meno violente, cagionate da irritazione nervosa. S Chi patisce de convlscioin; Convulsionario. S se in convlscin; Esser convulso, Esser preso
da convulsioni.

s.

f.

Conversazione, antic.

Conversanza : Usanza domestica tra amici e persone che si conoscono ed amano per cagioni
utili

Conzunze
costarsi.

e dilettevoli,

g Fase vegni e convlscioin; Fingersi convulso. v. a. Congiungere e Congiugnere: Mettere e Attaccare insieme una cosa coll'altra.

Conversazione, per La gente stessa unita ohe conversa insieme, specialm. la sera per onesto
diletto.

S Conz'unzise n. p. Congiungersi, Congiugnersi,


n.

Ac-

Andd

in conversazin ; Andare a conversazione:

Andere nelle case dove si raduna gente per onesto passatempo. S Fd coiversazin; Far conversazione, vale Intertenersi in alcun luogo a discorrere, conversazin co-i morti; Conversare coi n morti, vale Leggere, Studiare.

Coopera v. Cooperare, e per sino. Cooprare: Operar insieme, Giovare, Ajutar coll'opera. Cooperazione, CooperaCooperazin
s.
f.

mento :
coopera.

Il

concorrere all'opera e L'azione di chi

Copaile

s. m. Coppaiba, Coppaiva, Copava, Coppau. T- bntan. Copaifera o/ficinalis. Albero del Brasile, da cui slilla, mediante incisioni fatte

Converscin
mediante
il

s. f.

Conversione: Mutamento
Il

nel tronco,

una gomma resina

liquida,

di color

da mala vita a buona,

convertirsi.

giallognolo, odorosa, aromatica, amaricante, al-

M Conversione, nella Milizia dicesi

quale nn dato numero, pi o


s.

Un movimento, men

quanto acre,

di virt slimolante e diuretica, detta

grande, di soldati gira.

Copale

Balsamo del coppaiba o assolutam. Coppau. add. Coppale e Copale: Aggiunto di una
specie di ragia odorosa, che
stilla

Ck>ii.T'eriiio

m. Converso: Quegli cht porta

d vari alberi

263

COP

COP
S Cattivo copista; Copislaccio. s. f. Copisteria.

Oopella
Ou Ou

comporre le del Messico, e serve specialmente a migliori vernici. s. f. Coppella. T. d'ortf. Piccola coppa

Oopisteria

vaso che serve a coppellare V. Cpelld. Argento de cpella; Oro o Argento di copS pella, vale Oro o Argento finissimo.
5

Oppa
gento
I)

Voce d'uso comune: Ollicina dove si copiano scritture, stampe, e massimamente carte di musica. s. f. Coppa, Nappo: Vaso d'oro o d'ard'altra materia,

con bocca spasa senza


Citola.

Opell

de cpella ; Oro di coppella, dicesi metafor. a Persona eccellente, perfetta. V. n. Coppellare. T. d'orif. Separare metalli stranieri, il che dall'oro o dall'argento comunem. si opera da' nostri orefici col riempire
i

piede, per uso di bere; altrim. Tazza,

Bondila V. Mondila.

da peta;
il

Citola:

Coppa

di legno,

in cui tiensi

polverino da mettersi sullo scritto fresco, acci


si

a forza un vaso di terra di cenere d'ossa calcinale, macinate e stacciate, lasciandovi nella superficie una specie di concavo, nel quale mellesi l'oro e l'argento bruito, cio misto ad altri metalli.

non

cancelli fregando.

di (^/nce; Citola, Bacinella, Scodella da denari:


Quella coppa di legno, in cui
canti tengono
i i

Posto questo vaso

in fornello all'azione del fuoco,

quando

l'oro e l'argento

comincia a lavorare ossia

a liquefarsi , gettarvi sopra da quando a quando alcune pallottoline di piombo lavoralo. La coppellazione sar terminata quando l'oro o l'argento cesser di lavorare ossia rimarr fermo.

Oopellazin
Oopia.

s.

f.

Coppellazione. T. d'orif.

L'atto e reffello del coppellare. s. f. Copia : La cosa copiata, cio quella

che ritrae l'originale. Copia, parlando di pitture, sculture e simili, diconsi Quelle che non
si

banchieri e i merVernig. d calice; Coppa del calice: Quella parte a uso di coppa, in cui si mesce il vino e l'acqua pel sacrifizio della Messa. do cggi; Palla del cucchiaio: La parte convessa del cucchiaio per cui si prende il cibo. Cppe; Coppe: Uno dei quattro semi delle carte da giuocare; dicesi anche Cuori, per esservi dipinte forme e figure di cuore. de bnse; Coppe, Gusci, Piattelli: Que' due vasi di rame o d'ottone, or mollo, or poco cupi, in un de' quali si pone la cosa da pesarsi, e nel-

denari V.

l'altro

il

contrappeso.

fanno di propria inven-

zione,
n

ma si ricavano dagli originali. per Esemplare, e dicesi di un'opera, libro, incisione, ecc.: Me san associu pe trai copie;
associai per Ire copie.

"S Fa piggi 5 dui de cppe; Dar il puleggio, il cencio, l'ambio, lo sfratto, Mandar via. Modo b. S Fceto a cppa; Fatto a coppa, dicesi di Checchessia tiralo a uso di coppa, cio e convesso di fuori. S
l'

Concavo dentro

Mi

brutta; Minuta, e nell'uso tose. Copiacela: La prima stesura d'uno scritto da esser poi bozza copiata a buono. di scritture e simili, S D copia; Dar copia, parlando vale Concedere o Permettere che siano copiale. % se a brutta copia d'nn-a pers5nn-a; Scimmiare alcuno malamente. Modo metaf. Far coS Piggi copia; Pigliar copia, Copiare,
piare, Trascrivere, Ritrarre.
V.
a.

nn-a cppa d'u;


figurai, di

Egli

una coppa d'oro,

diciamo
strare

Taluno, quando vogliamo


lui

mo-

o squisitezza o eccellenza, cio Persona da non apporgli alcun difetto. **S P^99^ 6 dui de cppe; Svignarsela, Crsela, Battersela, Andar via. Fuggire, Darsi alla fuga. Modo basso.
essere in
S Rispnde cppe;

Dar una negativa, Risponder


s. f.

negativamente.

Oopi,

l'originale.

Copiare: Far copia. Ricavar dalFar cosa somigliante a cosa fatta.

Opparu-za.
chim.
di

Copparosa e Cuperosa. T.
si

Nome

antico che

dato a diverse specie

Copiare, detto di scritture, vale Trascrivere, Rescrivere,

Parlandosi di pittori
ei

scultori e simili, dicesi

Quando

dipingono ecc. non d'invenzione,

ma

coll'esempio davanti.

Per similit. dicesi di Qualunque imiti soverchiamente altrui in detti o in fatti. % Copidse n. p. Copiarsi, Ripetersi Ripeter le sue
:

o Solfati metallici, segnatamente a quelli di zinco, di ferro o di rame. Dicesi Copparosa bianca o Solfato di zinco la combinazione d'acido solforico coH'ossido di zinco; Copparosa azzurra o turchina o Solfato di rame, la combinazione d'acido solforico coH'ossido di rame; Copparosa verde o Solfalo di ferro, la combinazione d'acido solforico coH'ossido di ferro.
Vetrioli

idee gi espresse altra volta; e talora

II

copiarsi

OSppetta
comun

che fanno reciprocam.


e dell'uso
:

gli

autori delle opere loro.

Oopialetteire s. m.
e di cui
si

Copialettere. T. de'merc.
si

s. f. Coppella, e or comun. Citola: Vasetto da bere, di varie fogge, per lo pi corpacciuto e senza piede, di tenuta poco pi d'un

Registro delle lettere che

scrivono,

bicchiere. Serve pure ad altri usi.


s.

vuol tener memoria per gl'interessi

O^ppettin.

m. Ciotolina e Ciololino.

T.

occorrenti.

M Copialettere, per
torchietto
,

Una macchinetta o

specie di

degli artef. Scudellino che serve a diversi osi.

da xelli; Beverino, Bevirolo, Beverello: Vaselletto


letti

di cui si fa uso negli scrittoi per

im-

di

terra colta per dar

da bere

agli uccel-

primere nel registro la lettera originale scritta poco tempo prima con inchiostro fatto apposta.

nelle gabbie.

Oopia,ta.

s. f.

Copia, Copiatura, anticam. Co-

Oopista
dispregio.

piamenlo: L'atto del copiare e La cosa copiata. s. m. Copista: Colui che fa professione di copiare musica, codici, carte legali, ecc.; altrim.

da recchutti; Scodelli na da ricolte. d calibe; Coppellino del calice: QucHa specie di vaso staccato, in cui la coppa del calice sembra
esser contenuta.
s.
f.

O^ppettiuu-a
Piccola citola.

Ciololina,

Ciololetta:

Amanuense, ma
Copiatore
di
,

voce che ha in s idea di

OCppetto
nelle Arti dicesi Colui che

s.

m. Citola: Una foggia


pittori,

di

sco-

non lavora

propria invenzione,

ma

coll'originale davanti.

deHina senza orecchie ad u^o di tori ed altri artefici,

smalta-

COR
S

COR
n

263

Cfpetti;
di

Cappelletti.

Voce d'oso cornane: Sorta


,

pasta da vermicellajo o casalinga

ed Una

Corba, per La misura della tenuta di essa corba : Unn-a corba de pan, de patalte , ecc.; Una

piccola lasagna fatta cupa quasi a foggia di


cesi
le

un

corba di pane, di palate, ecc.


% Ave nn-a corba d'anni; Essere in l cogli anni o Esser pieno d'anni , vale Averne molli Esser vecchio.

piccolo cappello, la quale, lasciata disseccare, cuoin

acqua, e mangiasi condita col sugo


simili.
:

come

lasagne, tagliolini e

O^ppin

Oppo

s. m. Giumella Quanto cape nel concavo d'ambedue le mani, per lo pi accostate insieme: Fa cppin; Far giumella. s. m. Scodella: Vaso cupo ad uso di mettervi dentro varie cose, ma per lo pi minesira con brodo V. Xatta. Sorta di lavoro di terra cotta * Tgola e Tgolo lungo e arcato, che serve per coprire i tetti, ovvero anche le sole congianture degli imbrici V. EmJbrexo. n Rezzla. Voce livorn. e term. de'pesc. Specie di rete quadrata e molto grande , che ha nel sao mezzo una manica, detta borsa o colpo; distendesi orizzontalmente da due barche sul mare, ed aspettando che vi passino i pesci sopra si solleva. Si pescano con essa muggini, sgomberi, sragi,
:

Oor*1>
corba,
n

s.

f.

Corba: Quanto pu contenere una

Colpo di corba.
s.

Oorl>elliii

m. Corbellino. Dimin.
:

di

Cor-

bello: Piccolo corbello; altrim. Ceslellino.

Or"bello
Oox*'betta
cola cesta.
n

s.

m. Corbello
f.

Vaso ritondo tessuto


altriro. Cestello.

di strisce di legno col


s.

fondo piano;

Cestella, Cestola, Cestella: Pie-

Fattorino del foro: Chiamasi cosi da noi Quegli

che serve
i

agli

avvocati col portare in Tribunale


necessari alla difesa delle
liti;

libri degli slessi,

forse cos detto perch anticamente

usavano portar

questi libri dentro una piccola corba,


n

Usasi anche da noi

come voce
s.
f.

di disprezzo, e

vale Ignobile, Plebeo, Maleducato e simili.

acciughe, sardelle e

altri

pesci.

Oox'bettinn-a.
Cestoiina
:

Corbellino, Cestellina,
di Corbello:

S Da-i cppi in sci ; Dal tetto in sa. Modo fgur. che significa Per tutto ci che non riguarda la

Piccola cestella.
s.

Oorton

m. Corbellone: Acer,

umana

natura,

O^polin

che V. Cupolin.

ma

si

riferisce a Dio.

Grossa corba.

Ooppo

Oor*l>otto

add. Cupo: Aggiunto di vaso o simile


s.

Orcetto
al

vale Concavo, Profondo.

Ooppsso

m. Occipite, Occipizio : La parte

V. Cffa nel 1" significcto. m. Gangherello, Cangheretto, Gangherino: Piccolo slrum. di fil di ferro, rame od ottone, adunco, con due piegature da pie simili
s.

posteriore ed inferiore del cranio; dicesi anche

Coppa, Collottola, Nuca. S Avet i uggi in t coppsso; Avere


nella collottola, vale

gli

occhi

calcagno delle forbici, che serve per affibbiare invece di bottone, entrando nella Femminella o Gangherella (crcetto femmina).

Veder dappertutto, ed anche


le

Appunta
nelle

crcetti; Aggangherare: Infilare

gan-

in senso contr. per

Non vedere

cose pi vistose.

Opresso
Oorag"S"io
n
tativa, e vale

gheretli d'un vestilo o d'altro nelle loro

femmi-

s.

mar. Quell'albero
s.

m. Bompresso, Compresso. Term. della nave eh' posalo sulla


m. Coraggio, Cuore, Ardimento,

magliette per tenerlo chiuso;

il

suo con-

ruota di prua, e sporge in fuori d'essa.


Intrepidezza, Valore,

Oorda
pi
fila

trario Sgangherare.
s.
f.
:

Coraggio! Usasi talvolta a mo' d'interjez. esorAnimo, Su, Suvvia, Via, ecc. S Fa coraggio ; Far coraggio. Far cuore. Incoraggiare, Inanimire.

Corda Nome generico che si d a canapa o d'altra pianta (talora anche di metallo o d'altra materia) rattorle insieme in vario numero, e in lunghezza indeterminata, a uso di stringere, tirare o reggere checchessia; dicesi anche Fune, ma questa per Io pi di
di

Oorag-g-ioso
imprese.

perde o coraggio ; Scoraggiare, Scorare, Disanimare, Sgomentare, Avvilire, Trre il coraggio. S Fase coraggio ; Farsi o Pigliar coraggio, Farsi cuore, Prender animo, Riconfortarsi. % Perde 5 coraggio; Scoraggiarsi, Avvilirsi, Sbigottirsi, Sgomentarsi, ecc. add. Coraggioso, Animoso, Ardilo, Ardimentoso, Intrepido, Valoroso, Bravo: Che si pone con animo intrepido a malagevoli
S

Fd

canapa, e alquanto grossa. Corda, per Un tormento, che anlicam. in tempi meno civili e pi crudeli si dava a' prelesi rei col tenerli sospesi ad una fune colle braccia legate
dietro
allrim.

Oorallo

Oorassa.

Oorass
colpi

V. Codio. s. f. Corazza: Armatura del busto fatta di lama di ferro; allrim. Corsaletto, Usbergo, Lorica, Lamiera. v. a. Corazzare Propriam. Armar di corazza; ma nell'uso moderno usasi comunem. per Fasciar di piastre d'acciajo una fortezza, un vascello o simile, perch resista maggiormente
:

Dagli Archil. e da' Geom. dicesi La linea retta che va da un tratto all'altro d'un arco. da cricca; Corda del saliscendo, dicesi Quella che
sta appiccata al saliscendo per aprir l'uscio

per cavar loro di bocca Fune, Tortura, Colla.

la

verit;

da

via.

da saera; Fune della sega. da taggia; Fune della carrucola. dell'ncoa; Grippia V. Grppia. dS reluio; Catena: Quella catenella, formata
piastrelline d'acciajo imperniale le

di

une

nelle altre,

ai

d'artiglieria.

Oox>1>a

s. f. Corba, Cesta: Arnese a modo di gran paniere, di sponde pi o meno rilevate, di forma ordinariam. ritonda, intessuto per lo pi

che dalla piramide d' un orinolo si scarica sai tamburo, e finita di scaricarsi lascia inerte l'orinolo se non rimontato. d snaggin; Corda del campanello: Funicella, della quale uno de' capi, legalo al campanello e pendente da una girella, serve a tirare e suonare. Questa parte della corda, quando pendente dalla parete delle stanze, sia essa tonda o
fatta

di vimini, salici,
meterie;,

vermene

di castagno, e simili

a nastro, chiamasi Cordone; se fuori della

da tenervi o da portarvi entro robe.

porla, dicesi Corda.

264
n

COR
d5 tamho; Fune
del

COR
tamburo:
Cordicella

Oord-iale

s.

m. Cordiale: Qualunque bevanda


il

grossa a un dipresso quanto il dito mignolo, !a quale passando alternalamente in fori di ciascun
cerchio, con direzione serpeggiante a modo di affibbiatura di busto o fascetta, tende ad accostare l'uno all'altro
altretlanlo la

che giovi a confortare

cuore.

Oordialitse
AlTetlo cordiale.

s.

f.

Cordialit:

Svisceratezza,

OordLig-g-i,
con una corda.

s. f.

Sferzata con fune, Colpo dato

due cerchj, e crescere di tensione delle due pelli , che cos


i

Oordin.
s'

diventano, colla percossa, sonanti.

inctngid; Corda impiombata, Corda senza capi, e da'Neologi Corda perpetua o senza fine: una corda di canapa, e talvolta anche di minugia, i cui due capi sono riuniti l'uno all'altro per intrecciamento , e perci senza nodi sensibili. Si

s. m. Capestro : Laccio, Fune con cui impiccano gli uomini. Cordino in aria. T. di giuoco e de/^ttso ; Quella soltil corda che al giuoco del pallone, quando

questo
si

si

fa

tra scelli

giuocatori,

si

stend'?

in

alto affine

di

dividere per met lo spazio dove

giuoca

e fa lo stesso uffizio della linea che

adopera per far girare il frullone dell' arrotino (rna dell' atnmoletta), il filatojo (curio), lo spiedo (spiddo) ed altre macchine. Alla corda dello spiedo
talvolta si sostituisce

una

catenella.

S Corde armoniche; Corde, e nell'uso Corde armoniche, diconsi generalm. Quelle fatte di minugia, di metallo, o di seta ravvolta di metallo. Se queste corde sono fatte di budella d'agnelli, di castrati e simili animali , diconsi propriam.

Toscani Cordino a terra, e da noi Fallo V. questa voce. Perch il giuocatore non faccia fallo, bisogna che nel mandare e rimandare il pallone, lo faccia sempre passare al di sopra di questo cordino: Zgd a-o

comun.

usasi far in terra, detta dai

Oordon.
Corda;
di

cordin; Fare o Giuocare al cordino in aria. s. m. Cordone Corda alquanto grossa, piuttosto, secondo luso comune, alquanto men grossa e pi gentile di quella che noi chiamiamo
:

Minuge. da bastimenti; Corde, Canapi, e pi comun. Cavi V. Cavo nel 1 significalo. do collo; Corde del collo, diconsi I due nervi n
H n

suol essere di seta, di filaticcio, di lana,

cotone, ecc.
:

del collo.

ti

d6 panno; Corde del panno: 11 fondo dell'ordito; onde quando il panno logoro ed ha
il

Cordone, Cingolo e Cordiglio Quella cordicella, con cui il prete si cinge sopra il cmice. per Quella funicella piena di nodi, che i frati di S. Francesco ed altri a loro somiglianza, por-

perduto
I

Corde fasciate: Corde per uso di suonare, di minugia o di seta, coperte di filo di rame inargentato, e che servono pe' bassi degli strum. da arco. Le corde fasciate del violino sono di minugia, quelle delia chitarra, di seta. % Ballerin da corda; Funambolo: Ballerino da corda V. Ballerin. S Chi troppo Via, a corda a se streppa; Chi troppo
tira la

pelo

si

dice Mostrar tutte

le

corde.

fascia: d'argento;

tano cinta ai fianchi; comunem. detta Cordiglio. per Quello che si adatta alle tende per aprirle chiuderle tirando; e talora anche per tenerle

sollevate, e questa suol terminare in


,1

di
si

nappa

(fiocco).

per Quello che si appicca alle leve de' campanelli per sonarli tirandolo V. Corda d snella

naggin
ti

Presso

si

voce Corda.
Quel
risalto a

gii Architetti dicesi

modo

bastone o di corda sportante in fuori, con cui adornano e cingono d'ordinario i bastioni e

corda,

la

strappa. Prov. e vale che Chi


fine
la

baluardi, facendolo posare sopra l'estremit della

vuoi troppo
S
w

alla

D
alla

a corda; Dar
colla.

perde tutto. corda o la fune. Mettere

ti

a corda a-o r elenio; Caricar l'orologio, vale Rimetterlo su, girando le ruote, sicch abbia la corda da restituirgli il movimento. S Daghe da corda; Allungar la fune, metaf. vale Conceder dilazione. Metter tempo in mezzo. S Incingid nn-a corda; Impiombare una corda T. mar. V. Incingid.
S Ligd con da corda; Legar con, fune, Infunare. S Mostra e corde; Mostrare le corde, dicesi dei panni e dei vestili quando son logori V. sopra

Collare V. sopra

Corda

nel 2 signif.

scarpa de' medesimi. per Quella linea o Scavazione di terreno fatta in occasione di sospetto di peste o d'altro, che

guarda da'soldati, affinch nessuno la oltrepassi; che anche dicesi Cordone sanitario. da monwa ; Cordone della moneta, dicesi La circontorno della moneta, quando conferenza
ricinta

come d'un cordone.


della frusta:

da scurrid; Cordone
pi

Ci che pende

dal bacchetto e serve a percuotere; formato di


fila di spago attorto o di cuojo intrecciato. dell'mbrissallo; Cordone ombeilicale V. Cavo

Corde d panno. S Tegni corda; Tenere o Reggere il lazzo. Tener bordone, vagliono Secondare, Andar d'accordo.
Dire e Fare quel che vien dello o fatto da altri. S Tid a corda; Tirar la corda, vale Aprir la porta. Oox*d.a/iie s. m. Cordajo, Cordajolo, Cordaro, e in Toscana pi comunem. Funajo o Funajolo; quest'ultima voce meno usata: Colui che fa o vende le corde. - Chiamasi Minugiajo Colui che fa le corde di budella ad uso di suonare. s. f. Cordella, Cordicella, Cordicina V. Terragninn-a.

neir8 significato. do can; Guinzaglio, Lassa: Striscia di soatlo, cordoncino o simile che s'infila in un anello del
collare de' cani per condurli o tenerli legati.

g Cordoin

da carossa;
quali
si

Stole.

Voce
il

dell'uso fiorenl.
il

Cigne
n

alle

attacca

cacciatore o

ser-

de pria ; Cordoni di pietra : Quelle pietre alquanto rialle che si pongono in testa de' padiglioni che si fanno nelle strade troppo ripide,
per rattenitivo de' piedi.

vitore che sta ritto sulla sospesa.

Oofdetta
avorio

Gran cordn ; Gran cordone:


cavalleresco.
s,

Sorta

di

Titolo

Oordi.
manico
posan
Iff

s. m. Cordiera: Striscia di legno, di simile, posta nell'estrema superiorit del d'un violino, d'una chitarra, ecc., su eoi

Oord-onetto

m. Cordoncino, Cordoncello,

Cordellina: Piccola corda di refe, seta o simile materia, intrecciata, per uso per lo pi di allacciare le vestimenta.

eorde.

COR
Intrecciatura. T. delle ccdzctt. Lavoro di maglie scavalcate, die forma l'estremo orlo delle staffe, quando la calza si fa senza pedule. Sponderola a forcella. T. legnaj. Sorta di sponderola che ha un piccolo ferro col taglio concavo,
cio rientrante, e serve per fare
i

COR

MS
Cornui

Oorn
Cornee,
di quasi

s.

ra.

Cornio, Corniolo, Corniale, Coralla famiglia delle

naro, Cornaji, Crognlo, Corgnlo. T. boi.

mascula. Pianta appartenente


la

qual

si

trova e
Il

si

coltiva ne' giardini

bastoncini delle

cornici; nell'uso dicesi anche Cordonetto.

Orezza
che
tola.
i

w Pettine da notte V.
s.
f.

Ptminn-a.
:

Coreggia

Larga

striscia di cuojo,

contadini, carrettieri e simili sogliono por-

tare affibbiala intorno alla vita a

modo

di cin-

Coreggia doppia, e serve come tasca per mettervi dentro danaro da portar su di s in viaggio, dicesi nell'uso Ventriera V. Venlra

Se

la

nel
n

1 significato.

Coreggia : Il suono di quel vento che si manda per le parli di sotto. n Cigna Cinghia: Quella larga striscia di cuojo, di cui si servono i portantini e i seggetlieri per sorreggere e portar con maggior comodo la bussola
la

suo legno durissimo, assai difficile a rompersi e suscettivo di bella levigatura. I suoi frulli, detti Cornie o Corniole, sono grossi come una nocciuola, di color rosso e di sapore lazzo e afro ; si mangiano e servono altres a far composte, eccellenti confetti e liquori, t Lentaggine. T. botan. Viburnum tinus. Frutice sempre verde, appartenente al genere Viburno e alla famiglia delie Caprifogliacee. adallo per far siepi, ed usasi ordinariam. porre dove si uccella colle ragne. Chiamasi anche Alloro lino, Lauro selvatico, Laurentina, Lagro selvatico, ecc. lino Oorn.atog'g'ia s. f. Origano, e comunem. Rogamo Rigamo. T. botan. Origanum vulgare.
tutta l'Europa.

Pianta comunissima, e che si coltiva per condimento delle acciughe salale e di alcune insalate.
Il

lettiga.

suo odore penetrante ed aromatico,

il

sapore

S Ti de carezze; Scoreggiare, Coreggiare, Trullare, e in m. b. Sonar le trombe: Tirar delle coregge.

forte e alquanto acre; fiorisce sul principio della

Crezas

Cinghiata : Colpo dato con cinghia V. Carezza nel 3 significalo.


s.
f.

Oorn.ag'g'etta s.

Orezzetta

f. Coreggiuola, Coreggina. s. Dimin. di Coreggia. di csoin; Codino: Quel pezzo di panno o drappo che si cuce saldamente alla serra de' calzoni dalla parte di dietro, e a cui s'attacca la fibbia per affibbiarli mediante la Coda. d raz da burba; Striscia o Striscia da appendere: Pezzo di pelle concia e liscia, sul quale

Erba acciuga, Erba da acciughe. f. Corvetto, Corvo de'campanili fior, e pis., Gracchila bienlin., Cornacchlola vecchiano. T. ornit. Corvus monedula.
state; altrim.

Uccello del genere de' Corvi, che annida per Io pi in Lombardia e ne' boschi lungo il Po. Ha
il

pileo,

l'ali

e
in

la

coda

di

color nero cangiante


l'occipite, la

in violetto o

turchino chiaro;

cervice e
il

lati

del cgllo di color cenerino serceo;


il

dorso, le scapolari,
di

sopraccoda e tulle
piedi neri.

le parti

inferiori

color cenerognolo, leggermente cani

si

raddrizza

il

filo

al

rasojo.

giante in turchino;
la

Non ama mollo

S Corezzette de scarpe; Cinturini: Quella parte delle scarpe a cui si attaccano le fibbie per affibbiarle.

Oorezzin
di sovaltolo

carne; cibasi ordinariamente d'inselli, di frutti, di semi. Nidifica nelle fabbriche elevale ed antiche, e particolarmente nelle torri.

s.

m. Coreggia, Coreggina

Striscia

OoT'iiag'g'ia

s.

f.

Cornacchia pis. e

fior.,

Ma-

cuojo a guisa di nastro, con che gli nomini si cingono i lombi per sostenere i calzoni invece delle bertelle V. Bertella. rficasoin; Cinturini: Quella parte de' calzoni curii

lacchia fior. T. ornil. Corvus cornix. Uccello del genere de' Corvi, che ha il becco nero, colla estre-

che due
al

si

affibbia

sotto al ginocchio, ossia

Quelle

mit della mascella superiore leggermente adunca; media del gozzo e del petto, ali e coda di color nero cangiante in violetto e
testa, gola, parte
in

liste

di panno, ciascuna delle quali cucita

porporino

le

penne di

tutte le parti del


i

corpo

lembo inferiore de' calzoni, e fa finimento ai medesimi. - Chiamasi Coda del cinturino l'estreprolunga libera e serve ad affibbiare lo sparalo del ginocchio dopo che si abbottonato; e Codetta la parte pi corta, cio quella che sta a rincontro della Coda, e riceve la fibbia.
si

di color bigio collo stelo nero;

piedi neri. Ni-

difica vicino a' torrenti, sovr'alberi altissimi e

ben

mit che

fronzuti; comunissimo lungo la Trebbia.

Ooirnetta
di
Il

s.

f.

Cornicella, Cornicina. Dimin.

corno.

'*Orezzii
di

m. Coreggiere, Scoreggione: Chi ha per uso di tirar coregge. M. b. V. Peez25n. Ooi>ista> s. m. Corista: Colui che nelle opere
s.

Cornetta: Slrum. musicale da fiato fatto a guisa di corno, che usavasi nelle truppe, ed a cui si sostilni la trombetta; oggid non s adopera che

OSrmo
S
vale

musica canta ne' cori. s. m. Colmo, Colmatura: La parte che sopravanza della misura. d tcito; Comgnolo: Quello spigolo o linea nella
pi alta parte del tetto, dove opposti pendenti.
si

ti

Il

uniscono

due

Co conno; A colmo o

Al colmo. Posto avverb.

rado e quasi esclusivamente da'postiglioni. Un insegna pccola e di forma quadra, altre volte in uso nella Cavalleria; ed anche Colai che portava la cornetta. In term. di Mar. Una specie di bandiera divisa in due punte. La Cornetta il distintivo dei Caposquadra o del Supremo Comandante della squadra, e, secondo il luogo dov' issata, indica
assai di

per

misura
colmo.

colma

Ghe n'ho

dceto

nn~a

xaita co crmo; Gliene ho empiuto una sco-

OSrmo
dante:

della al

add. Colmo, Traboccante, Soprbbons.


f.

Oorn

colma. Cornata, Cozzata: Colpo di corna. 8 Dse de cornee; Fare a cozzi. Cozzare: Il percaotersi degli animali cornati eolle corna.

Meza crma; Misura

grado di chi comanda il vascello, sia AmmiContrammiraglio. 8 Batte cornetta; Batter cornetta. T. mar. Si dice che Una nave batte cornetta d' ammiraglio o simile, per dire che la cornetta che sventola in cima all'albero mostra tal grado di chi la comanda.
il

raglio

Ooiruetto s. m. Cornetto, Cornicello, Cornicino.


Dimin.
di

Corno: Piccolo eorno.

266

COR
S Caccia e

COR
come;
Gettar
le

* Chiocciolina di mare, e nell'uso comune NicchioNicchietto : Nome generico che abbraccia lino tulle le piccole conchiglie formale a guisa di piccolo corno, e Ira le quali sia rinchiuso un insello marino.

corna, dicesi de' Cervi

mettono ogni anno. S Chi ha de crave, ha de come; Chi ha capre, ha corna V. Crava. $ Fd e come; Far le corna, dicesi Quell'alto della
che
le

da puvee; Corno da polvere: Corno enlro

cui

mano che

si

fa

in

dispregio altrui stringendo


il

il

cacciatori solevano lener la polvere V. Fiaschetta. da scarpe; Corno da calzare, e nell'uso florenl.

pugno, e allungando
le

dito indice e

il

mignolo
i

a guisa delle corna, che portano in fronte

buoi,

Cornelio: Pezzo di corno incavalo e ricurvo con cai si calzano le scarpe; dicesi anche Calzatojo e Calzatoia, ma questi due vocaboli valgono pure

capre e simili.
e

Fd porta
Romper
la

come; Fare o Por

le

corna o

il

cimiero. Far le fusa torte, Far becco, vagliono

Una

striscia di cuojo

che serve

allo

slesso uso

fede al marito.

fS

del cornetto.

% Lavata
acustico: Strura.
in

de

come;

Bravata, Rabbuffo, Gridata,


Grattacapo, Lavacapo
:

forma di piccola tromba o corno, che si adopera da chi ha l'udito ingrossalo, e lo ajuta ad udire i suoni

da sordi; Cornelio

Rammanzo, Rammanzina,
Riprensione che S N5 stimma o
si fa altrui

con parole minaccevoli.

No

vae

coH'accoslarne la bocchetta all'orecchio. Cornetti; Cornetti. Voce nostra. Pezzettini


pasta allorcigliati a

Non
di

valere un corno o un fico.

lipendere checchessia, e

un corno; Non istimare Modo di visignifica Non istimare o

modo

di piccolissimo

corno,

Oomila.
lido

e che da noi usansi per minestra. s. f. Cornila : Selce flna o Specie


d'agata di color rosso sanguigno o carneo palgialliccio. Trovasi in alcune rocce in globi
sotto forma stalaltilica ; diafana e palle prende un bellissimo pulimento. s. f. Cornice: Quell'ornamento di ledi metallo, per lo pi di figura quadrata
si

valer nulla; e talora Disprezzare o Essere da disprezzare. no capisce n corno V. Capi. $

Non

Rompi
Fiaccar
le

Scciapp
il

come a un; Rompere o

corna ad alcuno, vale Dargli sul capo,


capo.

Rompergli
S

Oornixe
gno

Spunta e come; Metter le corna, Corneggiare, dicesi Quando ad una bestia cornigera cominciaDO
a spuntar le corna.

rotonda, che

mette

alle tele, tavole ecc. di-

pinte, agli specchi e simili.

Oornixn

s.

m. Cornice, Cornicione. T. di

Buccinare, Trombettare, Metter Bandire o Bandir su pe' canti, figurai, vale Divulgare e Spargere alcuna cosa ridicenin grido.

Snnd 5 corno;

archit. Jlmo superior

membro

della trabeazione,

dola per tutto.

Ootuo
M Nel

che sporge in fuori e fa corona alla cima d'un palazzo, d'una chiesa o d'altro sontuoso edilzio. de stanse; Corona: Quell'orlo rilevato che sporta in fuori al di sopra delle pareli interne. s. m. Corno, al plur. Corna: Eminenza conica e dura, che cresce sopra la tesla d'alcuni
animali quadrupedi,
siva e difensiva.
ai quali

Un corno ! Un corno ! Un cavolo Voce di sdegno che rispondesi a seccatore indiscreto in luogo di
!

altra

parola pi sconcia.

Oorno
distinto a

add. Cornuto

Che ha corna, o Che

maniera

di

corno.

Am como;
como

Rigaligo, Fior cappuccio, Sprone

serve d'arme offen-

di cavaliere, ecc.

V.

Am

como.

anche Quelle delle chioclumache , che da' Naturalisti chiamansi Antenne. da caccia; Corno o Corno da caccia: Slrum. a fiato d'ottone assai nolo, che usano i militari nelle bande; al piar, fa Corni e non Corna. de cervo ; Corno di cervo : Sostanza ossea e non

nam.

del pi diconsi

ciole e delle

V. Becco contento nella voce Becco. v. a. Coronare, Incoronare V. Incorona. l'opera; Coronar l'opera, figurai, vale Perfezionare, Condurre a fine con onore, Dar lodevole compimento, Dar l'ultima mano ad una cosa. Ooz*zLii-a> f. s. Corona: Propriam. L'ornamento di cui si cingon la testa i re ed altri personaggi illu-

Ooron,

S Becco

rinnova sul cranio de' cervi. La raschiatura o rasura di esso, come quello che racchiude molta gelatina e fosfato di calce, usavasi gi in medicina come rimedio; minuzzato serviva a preparar bevande mucilaginose; calcinato privato della gelatina, fa parte del decotto bianco di Sydenham, ed usasi anche dagli orefici per pulire l'argento. dell'abbondansa ; Cornuccopia, dicesi figurai, per
cornea
,

che

si

segno d'autorit o d'onore; altrim. Diadema. Corona, per Lo re medesimo o imperatore: discorso da Cornn-a; Il discorso della Corona. n per 3Iaest regia. Sovranit ed il Regno stesso: Erede da Cornn-a; Erede della Corona. n per Serto o Ghirlanda di foglie, fiori o simili, che si porla in capo per ornamento o in segno
stri in

d'allegria V.

dinotare Abbondanza di tutte le cose. dcll'anchizze o da biscornia; Corno dell'incadlne

Ghirlanda.

toli

per Quell'ornamento , che per ragion de' tisi pone sopra le armi o insegne. Figurai, dicesi della Gloria che i Martiri acqui-

Ciascuna delle punte dell'incudine della bicornia che si stendono oltre il piano. inglcise; Corno inglese od anche Voce umana: Slrum. musicale da flato simile all'oboe. Il diapason del Corno inglese una quinta al di sotto
della bicornia:

dell'oboe

comune; quindi
la

il

suono pi grave

di

questo slrum.

quello che

il La; ed rispetto viola al violino.

all'oboe

S Ave e

come

in ta stacca e mttisele in testa;

Aver le corna in seno e mettersele in capo, dicesi Quando uoo manifesta i suoi disonori occaltl.

la Fede; che in questo caso Corona del martirio. n Per similit. dicesi di Qualunque cosa che cinge circonda un'altra; e dicesi anche delle persone che circondan checchessia. u per La suprema parte dell'unghie de'cavalli e altre bestie, che confina coi peli delle gambe. " Nella Musica dicesi Un segno, chiamato ancora Fermata, il quale si pone sopra o sotlo una noia pausa per indicare un tempo arbitrario di fermarsi o di fiorire la nota, ove cos piaccia

stano

morendo per

dicesi


al

cantante o

al

suonatore.

COR

COR
stesso

t67

de spinn-e; Corona di spine, chiamasi per eccellenza Quella che fu posta in capo a

ove

qnesti soldati

hanno stanza per

fare

Ges

Cristo.

de stelle; Corona di stelle: Quella, di cai i pitcngono il capo di Maria Vergine. de snetti; Corona di sonetti , chiamasi cosi Un dato numero di sonetti composti intorno ad un medesimo argomento, l'ultimo verso de' quali deve servir per primo al sonetto seguente, e cos via via sino all'ultimo, il quale finisce col primo verso del primo sonetto. d5 dente; Corona del dente: La sommit o l'orlo con cui termina il dente. S Fd cor5nn-a; Far corona, Accerchiare, Circontori

la

loro fazione.

diplomatico; Corpo diplomatico: La riunione di tutti i ministri esteri accreditati presso una data
Corte.

dS carattere; Corpo del carattere. T. degli stamp. La grossezza del carattere compresa fra quelle due facce del quadro, che corrispondono una al vertice e

Taltra alla base della lettera alfabetica.


;

dS
le

delitto

Corpo del

delitto

La

cosa,

il

luogo

circostanze, ecc., con cui stato

commesso an
Milizia

delitto.

franco; Corpo franco. Dicesi


reggimento,
al

nella
i

Un

dare.

quale

si

mandano

cattivi

e in-

Rna a cornn-a; Ruota

a corona, ed anche
dagli oriaolaj

assolutam. Corona, chiamasi cos


pentina, e che annoverasi fra

Quella ruota orizzontale, che imbocca nella seri secondi mobili


tasca.

soldati, che non hanno fatto buona prova ne' reggimenti, essendole leggi di questo Corpo severissime. legislativo; Corpo legislativo, dicesi in generale
disciplinati

OSrpa

dell'orinolo da

V. Clpa.
s.
f.

Oorpa^coi;

Corpacciata, Scorpacciata, e

nell'uso Gorent. Strippata, Mangiatacela:

Abbon-

Tutta l'assemblea nella quale risiede il potere di formar le leggi d'uno Stato. morto; Corpo morto, vale Cadavere.

dante mangiata di checchessia. S Fd nn-a corpaccio; Scorpare, Fare una scorpacciata.

Oor*pa.sso s. m. Corpone. Acer, di Corpo: Corpo

Corpettin
ciuoio. n

grande. - Corpaccio, peggior. di Corpo. s. m. Corpicino, Corpicello, Corpic-

santo; Corpo santo, vale II corpo d'un santo. And de corpo; Andar di corpo V. Andd. S Ave 5 corpo V. Ave a diarrea nella v. Avel. S ^ve d santo in corpo ; Aver il santo in f orpo V. Ave. S Mette 5 corpo; Muovere o Smuovere il corpo, dicesi del Far cacare, Indurre menagionc o fiosso,
S
cio soccorrenza di corpo.

Dimin. e vezzegg. di Corpo: Corpo piccolo. Camiciolina, Camiciolino: Piccola camiciuola da

C5rpo
n

V. Clpo
s.

in tutti

suoi significati.
:

bambino.

Corporale
s.

m. Corporale
il

Quel pannicello

Oor*petto
riolo.

m. Corpetto V. CamixitOf Ma-

di lino bianco, sul quale posa

prete l'ostia con*

sacrata nel dir Messa,


s.

Oox*po
n

m. Corpo, al plur. Corpi e anticam. Corpora: Ogni sostanza materiale dotata di lunCorpo, per La parte corporea dell'animale. Metaf. per Forza e Vigore di certi liquidi: Viti chi ha d corpo; Vino che ha corpo.
per Consistenza, Spessezza, e dicesi per Io
pi di tessuti.

Corporale, usato in forza d'addiett., vale Apparal corpo: Penn-a corporale, Bezugni corporali, ecc.; Pena corporale, Bisogni corpo-

tenente
rali,

ghezza, larghezza e profondit.

per La parte principale di alcune cose arlila quale come la base di tutta l'opera : corpo da lampa, ecc.; Il corpo della lmpana, ecc. n per L principale sostanza d'alcuna cosa non trovici ne-o corpo da lettera'j Lo materiale : troverete nel corpo della lettera. M per Tutta la massa insieme di molte parti ridotta in una: Corpo de cittce, Corpo de lezzi,
ti

ecc.
s.
f.

Oorporata,
posto del corpo.

Corporatura: Tutto
Corporazione.

il

com-

Oorporaziu

s. f.

Voce d'uso

comune: Compagnia

instituitn

con facolt di chi

ficiai,

Oorpo Oorpusdomini
sta

governa, e formata di pi persone, le quali vivono sotto una regola o reggimento comune, in quanto riguarda la loro professione. S Corporazioin religiose; Corporazioni religiose: Le comunit di frati o di monache, che vivono ciascuna sotto una separata regola. add. Corpacciuto, Corputo, Corpolento, Corpulento: Grosso di corpo. Di gran corpo.
; Corpo del Signore: La fe> che si celebra in memoria dell'istituzione del SS. Sacramento dell'altare dodici giorni dopo la

Corpo di leggi, ecc. Nella Milizia, dicesi Ogni Membro dell'esercito che possa star da s, come un Reggimento,
ecc.;

Corpo

di

citt.

Pentecoste.

Un

battaglione
tutti
i

Tutta

la

milizia degli arti-

Oorr
i
ti

s.

m. Corriere

Corner,

antic.

Cor-

glieri,

soldati di fanteria, della cavalleria,

rere, Correr: Colui che correndo la posta porla

tutti gli

uffiziali i sott'uffiziali d'un reggim. ecc. per Societ o Compagnia di persone riunite insieme: Gh'a 5 Magistrato in corpo; C'era il Magistrato in corpo.

pubblici dispacci e le lettere de' privati,

Correnti.
i

T. mutai. Quei legni che nel formare


si

ponti per le fabbriche,

mettono per

lo

lungo;

quelli
fuori,

che
s.

mettonsi per traverso e

sportano in
sia, si
gli

a corpo; A corpo
avverb. vale

a corpo, Corpo a corpo. Posto solo a solo. Testa a testa, e adod'esercito

diconsi Passanti.
f.

Oorra
di

Corriera: Legno qualunque

prasi coi v. Combattere, Battersi e simili.

mare che

di terra,

che porla

dispacci e

d'arma ; Corpo

Un numero

di

divi-

avvisi.

sioni unite insieme, che

formano un esercito.
della camicia:
la

Oorred-, v. a.
Guarnire.

Corredare, Adornare, Arricchire,

da camixa; Corpo o Vita


la

Tutta
de-

camicia tranne le maniche e de guardia; Corpo di guardia:


di soldati

goletta.

Corredo

s. ra.

Un numero
il

Masserizie, abiti, biancheria e tutto ci che

Corredo, dicesi comunem. delle si d


si

terminato

che

fa la

guardia, e

Lnogo

ad una faocialla quando

marita o

si fa

monaca.

968
- Corredino

COR
suol dirsi in Tose, di Tolte le biancerti altri difetti,

COR
come sarebbero caratteri guasti o scambiati. I) per metaf. vale Mitigare, Purgare, Toglier via la malignit o qualche difetto nelle cose naturali. S Correzise n. p. Correggersi, Ravvedersi, Emendarsi, Ammendarsi Riconoscere e lasciare i falli

Oorrelazin
cosa ad un'altra.

cherie e roba ad uso de' bambini nati di fresco. s. f. Correlazione: Relazione,

rovesciati

Attinenza reciproca,

li

reciproco riferirsi d'una

Oorrente
sivo che ha

s. f.
il

Corrente
la

mare

in varii luoghi,

Movimento progresil quale pu

commessi

proprj
s.
f.

difetti.

accelerare o ritardare

velocit della nave, se-

Oorrezin.
Emendamento
Rabbuffo.
ti

Correzione, Correggimento,

condo che la direzione quella stesso della nave, oppure contraria o di traverso; e si dice anche dell'Acqua che corre e si muove secondo una direzione determinata, in fiume, canale, lago, ecc. Corrente, metafor. usasi per Opinione o Usanza

Castigo , Punizione ; ed anche , Rimprovero, Ammonizione, Lavacapo, Sgridata,

comune, Andazzo, onde: And co-a corrente, Seguita a corrente; Andar colla corrente, Seguitar la corrente, vagliono Seguitar l'opinione,

Correzione, in term. di Stamp. L'atto di coreggere le bozze per lr via gli errori del compositore; e Correzioni (nel plur.) diconsi I segni

in gen. masch. vale Tutto ci che si passa, che avviene alla giornata, onde: se a-o corrente de tutto; Essere al corrente d'ogni cosa, vaie Saper quello che si passa, le novit che corrono, Essere informato d'ogni cosa: Tegni a-o corrente; Tener al corrente, vale Informar senza dimora di ci che succede. n Dormiente o Pontuale. T. mar. Pezzo di costruzione, che cinge la nave inlernamenle e per lungo, ffssato alle sue coste, e sul quale vanno ad incastrarsi ed appoggiarsi le teste de' bagli, a guisa

Usato

la

moda, ecc.

Oorrezzilbilo

Oorrx
Il

si fanno in margine delle bozze, accennano le correzioni da farsi. S Casa de correzin; Casa di correzione o Ergastolo: Luogo dove si tengono a correzione i discoli. add. Correggibile, Correggevole, Emendabile, Emendevole: Atto ad essere corretto, Che pu correggersi o emendarsi. V. n. Correre : Andare con impeto ed estrema velocit, e dicesi dell'uomo, de' cavalli

medesimi che

e co' quali si

altri

animali.

Correre, dicesi anche di cose inanimate,


luce, la
palla

come

la

del cannone, la carrozza, ecc.,


il

ed

anche degli enti di ragione, come


Il

pensiero,

delle travi sopra alla cornice d'una sala.

d'dm; Corrente

d'aria, e nell'uso tose.

Riscontro:

fiumi, de' ruscelli, del


delle

Un'apertura dirimpetto a un'altra, onde si fa una corrente d'aria, che non solo incomoda, ma pu
esser cagione di qualche malore.

Il

Oorrente

add. Corrente: Che corre, e dicesi propriam. d'acqua, fiumi e simili, che vanno per luogo declive; allrim. Corsivo.

per Andar mare Parlando mode voga. Parlando Andar Detto moneta,
alla

la

fantasia e simili.

china,

all'

ingi,

e dicesi dei

qualunque liquido. e simili, vale Essere


e di

in

di notizie, di scritti

e simili, vale

Circolare,

attorno.

di

vale

Aver corso, Essere


,

Corrente, aggiunto di persona, vale Pronto, Fa-

w * M

Corsivo; e dicesi per Io pi di Chi facile allo spendere. Che non avaro. Aggiunto di conto V. Cnto. Aggiunto di moneta, dieesi Quella che corre comunem. e con prezzo determinato. Aggiunto di giorno, mese, anno, secolo, che anche si dice Corrente assolutam. , vale Quello nel quale si parla , o cui si riferisce il discorso. Detto di versi e anche delle scritture, vale Facile, Spontaneo, Che mostra essere fatto senza
cile, Inclinato,

accettata.

addosso a un

Correre addosso ad uno

vale

Assalirlo, Investirlo.



'

a gambe; Andar di corsa, Andar sollecitamente a gran passi, Camminar fortemente. a gambe levce; Andar a furia, Correr precipitosamente, a slascio.
.

sforzo.

S Scrive

a penna corrente; Scrivere a penna corcon {speditezza.


avv. Corrente, Correntemente,
leze,

rente, vale Scrivere andante,

Corrente
dante,

paga, vale Essere dovala o Darsi semplicemente. appruvo a un; Correr dietro a uno. Rincorrerlo ; ed anche semplic. Tener dietro, Seguitare. appruvo a-e ricohesse, a-i ono, ecc.; Correr dietro alle ricchezze, agli onori, ecc., vale Esserne vago, Desiderarli o Procacciarseli con calore. a rompicollo ; Correre a rompicollo, a fiaccacollo,

a paga; Correr

la

An-

Con
:

ispeditezia, ed usasi coi v. Scrivere

Leggere

scrive corrente; Egli legge.

a scavezzacollo, ecc. V. And. a v5xe o Corri wxe ; Correr voce, vale Esser discorso tra le genti, Buccinarsi, Vociferarsi.

Egli scrive corrente.

Corretto
corregge.
Correttore
ufficio
:

burrasca; Correr burrasca o fortuna. T. mar.


Trovarsi in mare con burrasca. in aggitto; Accorrere, Venir in ajuto. i interessi; Correr gl'interessi ne'eambj, vale Esser dovuti. Doversi pagare dal debitore. l'obbligo; Correr l'obbligo, vale Essere tenuto,
obbligato.

s.

m. Correttore, Correggitore

Che

Nelle Stamperie dicesi Quegli che fa

di riveder le

bozze per tme

gli

errori

V. Correze

Oorreze
n

nel 4 significato.

v. a. Correggere: Far ravvedere. Emendare, Ammendare, Rimettere sulla buona via.

Correggere per Riprendere, Castigare,

Rampo-

Esser

gnare, Sgridare,

Ammonire.

rischio; Correr rischio, risico o pericolo, vale in pericolo o Portar pericolo o rischio. N corri nn-a moncea ; Correre o Non cor-

Parlando di scritture, deliberazioni e simili, vale Purgarle dagli errori, Emendarle, Rimoderarle.

rere una moneta, dicesi dell'Essere o

Non

essere
figurai,

ricevuta.

nn-a burrasca; Correr una burrasca,


trovarsi
in impiccio, in guajo o simile.

In terra, di Stamp. dicesi

II

notare a penna

sul

margina

delle bozze

trascorsi rrori di

stampa

S Corrtghe; Correrei,

Andarci

di

meizo, vale

COR
Provare
chessia,
il danno, il pregiudizio, la pena di checPagar il fio, le spese e simili significali: Chi ghe core son mi; Chi ci corre o ci va di

COR

269
Corroborante

Corrolborante
corrobora.

p. pres.

Che

- Corroborativo Che ha
v. a.

virt di cor-

roborare, di rinfrancare, di rinvigorire.

mezzo son a vitto,

io.

Corrod-t
a poco.

Corrodere

Consumar a poco

l'n, ecc.; Andarci, Perderci la vila,

l'onore, ecc.

CorrSmpe

v. a.

Corrompere: Guastare, Con-

corri a voxe; Far correre la voce, Heller voce, Dar lingua, corri da moncea; Far correr del denaro, vale n
S

Fd

Spenderlo. S Fdghe corri nn-a pcrsnn-a; Farci pensar uno: Fargli provare il danno, la pena e simile. D tutto; Dissipare, Dar fondo ad ogni cosa,

che anche dicesi CoRsumar l'asta e il lorchio: Dissipare tulle le sue sostanze. S Lascia corri; Lasciar correre: Lasciare che una cosa continui a farsi in un dato modo, dissimulando quel che c' di male; o anche Non
risentirsi e dissimulare

Corroxi-vo
dente,

taminare, Putrefare; e figurai, parlando di cose morali, Depravare, Sviare, Far diventar cattivo il buono. nn-a personn-a; Corrompere alcuno: Indurlo con donativi o con altri mezzi simili a fare a tuo pr quello che non conviene. S Corrompise n. p. Corrompersi, Guastarsi ; e dello della favella, vale Perdere la sua purit. s. m. Corrosivo : Medicamento o altra sostanza che corrode,

n Corrosivo, usato in forza d'addietl. vale Corro-

Che corrode ; e
merc

si

applica a Qualunque socolle quali si

se altri abbia fatto cosa

stanza che distrugge


in contatto

le parti

mette

Il

bruita, ecc.

l'azione chimica che esercita

corri

pescio; Lasciare
;

correre

V. sopra
,

su di esse.
S Sublimato corroxivo; Sublimalo corrosivo tico nome del Deulo-cloruro di mercurio.
:

Lascia corri

e talora

Non

impacciarsi

Non

An-

prendersi briga o impaccio di checchessia.

S Mettise a corri; Levarsi a corsa, Porsi o Cacciarsi a

Oorrtt

s.

m. Corruttore: Che corrompe,

correre.

seduce, deprava, ecc.

corri tanto; Non correr tanto, si dice ad che troppo precipitosamente s'affretta a fare a pensare o a sentenziare d'una data cosa. core ch' pd pugu; E' corre che par unto, S cio Corre precipitosamente, in furia; tolta la

Oorrzion
costumi.

Uno

s. f. Corruzione: Il corrompere, Depravazione, Corruttela, Corruzione di buoni

OSrsa
n

s. f.

Corsa

Movimento impetuoso

e breve;

altrim. Corrimento.

melaf. delle carrucole o pulegge, le quali , quando son unte con olio e sapone o altro, scorrono velocemente; dicesi anche E' corre che par s'abbia
i

birri

dietro.

La gara d pi corridori a piedi o a cavalla o su carri, per vincere il prmio proposto; che in questo signif. dicesi anche Carriera.
Corsa, per
di cavalli; Corsa di cavalli: Spettacolo pubblico
di pi cavalli,

Zgd a

corri; Fare a corri corri: Gareggiare


:

che corrono a gara per vincere

nel correre.

OorridL
all'altra.

s. m. Corridoio, Corritojo, Corridore Andito tanto fuori che dentro agli edifizi, che serve di stretto passaggio per andare da una parte

il

palio.
ti

in

messo ciascuno
fuori la testa e

sacchi; Palio de' sacchi: Corsa d'uomini in un sacco, dal quale rimane

un solo braccio, e

cos saltellando

e sovente tombolando, con risa degli spettatori,

N Corridoio e Corritoio, in Marin. dicesi

Un

pas-

saggio angusto Ira

CorridL

scompartimenti inferiori della nave, come il magazzino della polvere, ecc. add. Corridore: Che corre, e dicesi
gli

pervengono alla meta prefissa. Andd de crsa; Andar a corsa o di corsa o di corso, vale Andar correndo. n de tutta crsa; Andare a lutto corso o di
S

d'ordinario di Cavallo veloce al corso.

lutto corso, vale

Camminar furiosamente correndo;

Corrid-eto

s.

m. Corridorelto

Piccolo cor-

e parlandosi di cavalli, dicesi meglio Andare a


tutta carriera o di tutta carriera. S Piggid nn-a crsa; Prendere una corsa o una rincorsa, vale Mettersi a correre velocemente. s. m. Corsale e Corsaro: Ladrone di mare;

ridoio, Stanza lunga e stretta a uso di passare.

Oorrispn.d.e v. n.
slessa significazione.

Corrispondere : Confarsi, Aver proporzione, convenienza. n Corrispondere, detto di vocaboli, vale Avere la
w

Corsa
altrim.
u

per Render cambio per un


s.

Corseggialore, Pirata.

benefizio ricevuto.

Corsale e Corsaro, in Marin. davasi prima d'ora,

Compensare, Contraccambiare.

ma

impropriamente, questo
il

nome

a Quel bastidi

Ooririspndeiisa.

Corrispondenza: Relazione, Rapporto, Vincolo d'amicizia o d'interesse fra due o pi persone, w Corrispondenza, per Commercio di lettere o d'affari tra persone lontane di domicilio l'una dall'altra. S Avei corrispondensa con un; Aver corrispondenza Corrispondere con uno: Carteggiare o
f.

mento mercantile,

quale in

tempo

guerra

era autorizzalo da un Governo di correre sopra e predarli; quest'autorizzai bastimenti nemici

Oorscivo

zione dicevasi Lettera di marca. add. Corsivo, Corrivo e Corribo:

Tener commercio
dicesi presso
soliti
i

di

lettere
s.

OorrispndLexite

con altrui. m. Corrispondente,


sono
;

Mercanti Quegli col quale

Facile e disposto a credere; e talora anche allo spendere V. Corrente add. nel 2" significato. S Carattere corscivo; Carattere corsivo: Quello che pi atto alla velocit dello scrivere; e presso gli Stampai. Quello che simile allo scritto a
difi'erenza

tener commercio di lettere o negoziare


v. a.

del tondo.

dicesi anche di altri fuori di traffico.

Orso
nem.

s.

Oorrolbora
Dar

Corroborare: Fortificare,

del

m. Corso: 11 correte, e dicesi comuMoto e scorrimento de' fiumi, torrenti


astri.

forza, vigore, Rinvigorire; e melaf.

Avva-

e simili, ed anche degli


N Corso, per Spazio di

lorare, Convalidare, Confermare.

tempo decorso o da decorrere.

70
n

COR

OOS

per Una serie conlinuala di lezioni in una data scienza; ed anche 11 tempo che s'impiega per impararla. per I diversi stadii che percorre una malattia. n per Nome di strade particolari o principali

a padiggin; Parato

a padiglione

Paralo, le cui

cortine sono sospese a una corona o ad un'asta.

a srveg; Parato
specie di

a sopraccielo: Paralo, le cui

cortine pendono da un sopraccielo, cio da

una

in diverse citt.

OSrvetta

baldacchino piano e quadrangolare. s. f. Corvetta: Specie di bastimento

de curasse V. Carossezzo. corso, Corseggiare V. S Andd in crso; Andar in

Corsa nel 2"


^

significato.
il

Fd

so crso; Fare

suo corso, dicesi pro-

Ox*so
di

priam. d'una malattia, e vale Progredire ordinatamente sino alla fine. S Monoea in crso o fcua de crso; Moneta in che pili non corre, dicesi Quando ricorso non ricevuta ne' pagamenti. cevuta add. Crso Aggiunto d'una sorla di vino
:

f Oorzetto
Voce

da guerra della slessa forma, a un dipresso, e attrazzatura che hanno le fregate , ma alquanto pi piccolo. Ve ne sono di due sorta, Corvetta a batteria scoperta, e Corvetta a batteria coperta, quella cio che ha la batteria sotto coperta. Generalmente hanno da 2iJ a 24 cannoni. s. m. Corzetto o Corzetto stampato.
nostra. Specie di lasagna tonda, su cui da una parte impresso un rabesco mediante una slampa di legno; essa staccasi dalla sfoglia (crsta) col tagliapaste di legno, che un disco alquanto incavalo con orlo acconcio a tagliar la pasta.

05rte
u

Corsica; ed anche di Cane V. Can. s. f. Corte: Palazzo de' principi e La fa-

miglia stessa del principe.

Corte, per

Luogo dove

si

tiene ragione, e per Gli


essa.

S Corzetti lice co-e die; Corzelti alle dita. Voce nostra. Piccoli e corti ruololini di pasta schiacciati

ministri ed esecutori

per Quello spazio scoperto in mezzo delie case onde si piglia il lume. d'appello; Corte d'appello: Tribunale superiore,
cui

di

colla punta

d'ambedue

le

dita indici, e ri-

dotti
alla
al

quasi alla forma di un 8. Fassenc ancora

demandata

la facolt di

confermare, riformare

e, a seconda de' casi, anche cassare la decisione del giudice o tribunale inferiore.

Oorzix
Osa<

de cussazin; Corte di Cassazione: Quel supremo demandala la facolt di annullare una sentenza definitiva pronunciata da un Tribunale d'un ordine qualunque, per infrazione
tribunale, a cui
della legge.

macchina da'vermicellai, e mangiansi conditi sugo come le lasagne q i tagliolini. Tanto i primi quanto i secondi non si usano in Toscana. s. m. Crogiuolo e Coreggiuolo : Vasetto di terra cotta, entro cui si mettono i metalli per fonderli ; dicesi anche Colalojo. s. f. Cosa: Nome generalissimo che dicesi di Tulio quello che in qualunque modo, Ci che . Cosa, per Fatto, Negozio, Affare e simili : A cosa a l' andceta cosci; La cosa and per cos.
Il

Andd a

crte; Andar a corte, s dice di Chi per nobilt o per grado sia ammesso nelle Corti a trattamenti privati o solenni che danno i principi

per Roba, Arnese, Masserizia e simili. Pulilamenle si adopera per non nominare sterco, la merda.

Lo

regnanti.

Fd a

crte; Far

la

corte; se parlasi di donna,


,

vale Starle attorno servendola e mostrarsele devolo per ottenere il suo affetto, Corteggiarla, Vagheggiarla, Fare il galante con essa; se parlasi

d'uomo,

si

dice per Mostrarglisi assiduo servi-

fd nn-a csa; Andare a zambra, a cesso V. Andd. n pe nn-a csa ; Andar per una cosa, cio A farla, a pigliarla o simile. S Brutta csa ; Cosa cattiva. Cosa brutta. Cosacela. S Csa che posse; Cosa che possa. Modo di rispon$

Andd a

camera,

al

tore, Adularlo, ecc.

per ottener favore.


n

Oorteize add. Cortese, Grazioso, Affabile, Compiacente: Che ha in s cortesia.

Oox*texia/
%

s.

f.

Cortesia: Disposizione d'animo


AfTabilil, Gentilezza.

Il

a far benefizio o grazia senz'alcun proprio inco-

modo; e comunem. per

dere a chi domanda un servigio. cicea cmmc o sa ; Cosa specchiata , cio Chiara, Evidente. da ninte; Cosa da niente, Coserella, Inezia, Ghiarabaldana, Lppola, Chiappoleria, ecc. : Cosa di nessuna importanza.
cio Di cui non

Baxo in corlex'ia; Bacio alla francese V. Baxo. Fd Uzd de corlex'ie; Fare o Usar cortesie,
vale Prestar servizio, e talora semplicem. Usar
gentilezze.

ti

S In corlex'ia; In cortesia o Per cortesia. Modo avverb. col quale preghiamo allrui a farci alcuna grazia; lo stesso che Di grazia.

fatta

da n daghe a mente; Cosa non dee da principianti pe (orsa, a n va nn-a scorsa; Cosa Prov. una per non pe csa; Cosa per cosa, A cosa per cosa,
si

attendibile,

far caso.

Imparaticcio.
scorza.

fceta

forza

vale

chiaro.

Cosa a cosa, vale Distintamente,


volta.

una cosa per

Ooxrtezz,
compagnare

v. a.

Corteggiare, Far corte: Acserviti!

i gran signori, e Far loro per onore, per debito o per altro.

S Cse

S Cse che no

a man; Cose manesche. van ninte ; Cose che non

vagliono

Corteggiare, per simil. vale Far all'amore, Vagheg-

Oox*tezzo

Oortile
lo

Fd a corte nella voce Corte. m. Corteggio, Corteggiamento, Corteo, Codazzo, Coda V. Sguito.
giare, Cicisbeare V.
s.

s. m. Cortile : Corte grande, che per pi ne' palazzi e nelle case grandi V. Crte nel 3 significato.
s,

una sorba, un corno. ovv. S Da csa nasce csa; Di cosa nasce cosa, Di cosa nasce cosa e il tempo la governa. Prov. che vale II tempo aggiusta molte cose. sue S Di e so cse; Dir le sue orazioni. Far le una
lisca,

preghiere.

Oortiua.g'g-io

S se $

a stessa o a mcexima csa; Essere


Fce

la stessa

m. Cortinaggio: Nome collettivo delle cortine d' un letto e de' loro accessoria - Parato dicesi Tutto l'addobbo, che compone un letto a cortinaggio.

cosa, Essere lo slesso.

Fd
Faccia

una

cosa

Sci fagce nn-a csa; Fa, Fate o Formola di chi propone o


:

consiglia.

cos
%

cos

271

Fa
al

e cse in sprescia; Far le cose a staffetta,

Ooscx>ito
- Leva

s.

m. Descritto,
II

comun. Coscritto:
,

bacchio^ Fare a ruffa raffa, vale Farle solle-

Ciascuno de' giovani compreso nella coscrizione.


dicesi

cilamente,

ma con

trascuratezza.
e

soldato di fresco levalo

ma

si

Fd

finta de fa

nn-a cosa

fan nn'atra;

in coppe e dare in danari, si dice proverb. di Chi mostra di voler fare una cosa

Accennare

Ooscrizin

e ne fa un'altra.

Gran csa; Gran cosa, Molto. S In csa che psse V. sopra Csa che psse. $ Pe a primma csa; La prima cosa, Primieramente, Prima di tulio. Innanzi tulio. Modo avv. S Pe niscinn-a csa; Per nulla, Per nessuna cosa,
3 S

adopera pi frequenlem. al plur. s. f. Descrizione, e comunem. Coscrizione, Leva o Levata. Queste due voci, abbench si adoperino comunem. l'nna per l'altra, pure differiscono in ci che la Descrizione o Coscrizione propriam. L'inscrizione che si fa nel ruolo di coloro che son chiamali alla milizia,
de' quali

servizio militare; e la
trario
tulli
i

Per cosa del mondo. Modo avverb. Poca csa; Poca cosa. Poco. S Un p de quella csa! Un po' di discrezione! Un po' di prudenza Discrezione se ce n' ! volta S Unn-a csa per vlta; A una cosa per
!

un certo numero pel Leva o Levata al couLa chiamata, colla quale dal numero di
si

estrae a sorte

descritti

si

che son necessari

Osettinn-a^

raccolgono sotto l'armi quelli bisogno presente. s. f. Cosettina, Cosolina, Coal

serella, Cosarelia, Cosettina, Coselluccia, Cosel-

V. sopra Csa pe csa.

luzza, Coserellina, Cosicciuola.

Dim.

di Coselta:

Oosci;

Cos, anlicam. Cose: Particella che ha molli sgnGcali, e primieramente In tal guisa, In questo modo, In quel modo: Chi v'ha inse-

e per lo pii vale Cosa da nulla.


Il

Cosettina, dello ironicamente di Fanciulla, vale


Cattivella.

gnu a parla
lare cos?

cosci f Chi vi ha insegnalo a par-

Osin. c,o;

Bel fusto. Bel cece, Bel cbiae,

cherino. Buonalana

dicesi

ironicam. di Persona

n Cos, per Tanto: In cosci trista condigin; In

maliziosa, cattiva e simile.

cos trista condizione.

Oosinn-a.

s.

f.

Cosina. Vezzegg. di Cosa.


bassa, che presso
si
il

Talora ha forza d'esclamazione, ed equivale ^WUtiHam dei Latini: Cosci fosse vo ! Cos
fosse vero
!

Coso

s.

m. Coso. Voce

volgo

signiGca Tutto ci che

vuol dire ove non sov-

Seguilo dalla pari. Come, esprime similituparagone: Cosci voi camme le; Cos voi dine come lui; e talvolta signiOca Siccome, Tal quale:

camme ve dixeivo; Cos com'io vi diceva per Bench, Tutto che. Quantunque : Cosci vegio, g' ha ancn testa f Cos vecchio , vi

Cosci

pensa ancora? Talvolta usa per ripieno: L'ho dito cosci pe rie; L'ho dello cos per ridere. M Accompagnalo, col gesto d idea di grandezza Ca grande di piccolezza, secondo esso gesto
n

venga il vero nome di ci che si bramerebbe nominare: Dcemc quello cso; Datemi quel coso. co V. sopra Csin co. fatto V. solto Cso mollo. lungo; Coso lungo. Lungone, Fuseragnolo, Faslellaccio, dicesi di Persona lunga di statura. mollo ; Cencio molle, Bracone, Bracalone, Lonzo, Agiato, dicesi a Uno che sia troppo lento nell'operare.
s. f.

GossonisgisL
quale
si

Cocciniglia: Materia colla


quali

tinge in chermisi e in scarlatto, che ci


i

viene dal ^lessico in minuti granelli,

cosci; Era grande cos.


S A l' cosci; Cos , Cos la va, La cos. S Cosci cosci; Cos cos, vale Poco bene, Non mollo bene , Mediocremente : Comme ti sta: f Cosci cosci; Come te la passi? Cosi cosi. J Cosci che ; Cos che. Tal che. Per modo che. S De cosci ; Di cos, lo stesso che Cos, ed usasi per ripieno: Ve diggo de cosci che... Vi dico
di cos che
. .

sono altro che

certi

inselli

cresciuti sopra

specie di fico spinoso, scossi da delta pianta,

non una im-

mersi nell'acqua calda e seccati

al sole

o fh forno.

Oosta.

s.

f.

Costa, Costola:

Uno

di quegli archi

ed un poco appiattati, che si partono dalla spina e vengono al petto, rinchiudono le viscere e danno forma al torso dell'animale, Costa e Costola, per La parte pi dura che nel
ossei, irregolari, lunghi, ricurvali in se slessi,

cosci ?

talo di

domandare il risulqualche ambasciala mandata a fare, o di


cos ? Biodo di

mezzo delle foglie, e regge il tenero di da penna ; Costola della penna Tutta
:

esse.

quella

chieder risposta a chi indugia a darla. S Li cosci; Cos cos V. sopra Cosci cosci. Talora usasi per Cos, Circa, L intorno: Da chi un anno o li cosci. Da qui a un anno o cos...
. .

Pe

cosci; Per cosi.

Modo

avverb. che serve a

numero di persone o di cose: Ghe n'a pe cosci ; Ce n'era per cos, cio Molli. Oosciee s. m. plur. Cosciali. T. de'carrad. Quei due pezzi di legno, che mettono in mezzo il tiindicare un gran

pi lunga parte del fusto, al di sopra del cannoncello, e ne' cui lati sono le barbe. de cotello; Costola del coltello: La parte opposta al taglio; e non che del Coltello dicesi anche di altro strum. per tagliare o da altre operazioni. d ptene; Costola del pettine: La sua maggior
grossezza, che

come

la

base de' denti.

S Aggiito de costa; Ajulo di costa: Sovvenzione data altrui oltre il convenuto.

mone

della carrozza.

Andd
di

Cosce e Coscioli. T.

murat. Quei

travi o legnami,

torno, ed anche
fronte.

de costa; Andar di rosta, vale Andar inAndar per fianco, Non andare

O^scin

su cui si costruiscono e posano gli scalini delle scale d'un edifizio. s. m. Cscio : La coscia della bestia
macellala, slaccala dal corpo e spellata.
s.

OSsciotto

m.

Cosciotto, CoscettO: Coscia di

castralo, d'agnello

o simile, separala dal corpo per esser colta arrosto, tutta d'un pezzo V. Quartetto.

sempre a-e eoste nn-a persnn-a ; Aver una mosca culaja intorno, Aver uno sempre dietroi da costa, a' fianchi. 8 De costa; Di costa. Posto awerb. vale D'allato: Vegntme de costa; Venitemi di costa. E parlandosi d'armi da taglio, vale Dalla parte della
S Ave

vn

cos
:

COS
O
Abbaltimento, Avvilimento, Sbigottimento, Smarrimento d'animo commosso.

S S

g'ha costa, cio Dalla parie opposta al taglio doeto de costa; Gli diede di costa o di costola. Fasto a costa; Accostolalo, Lavorato a. costa.

Cstetti
di

Mangia nn-a costa a nn-a persnn-a; Mangiar una costola a uno,


celia, e
si

dice alcune volte per

alcune volte per davvero, di Chi abusialle

vamente mangia

spalle d'altri.

Radicchio imbiancato: Talli si ottengono col seminare della cicoria (Cicorium intybusj in luogo ombroso ed umido, e frequentemente inaffiarll. Sono acquosi, teneri, ma quasi di nessun sapore;
s.

m.

pi.

radicchio domestico che

coste d'nn-a persdnn-a; J Mette da gente a-e Mettere i cani alle costole d'alcuno, vale Mettergli persone attorno ond'egli sia spinto a far

si

mangiano

in insalata.
s.
:

Cstetto m. Cespuglietto Piccolo cespuglio. Costezz, v. n. Costeggiare, Andar terra terra:


Navigar lungo
le coste,
s.

qualche cosa. S Mette in costa; Raggruzzolare, Far gruzzolo, e nell'uso fior. Metter monete per ritto, melaf. vale
Metterle da parte, affine di tesaurizzare.

o senza perderle di

vista.

Ostig-g-iu.

m. Costerella, Piaggerella,

Poggelio, Poggetlino, Poggiolino: Piccola costa, piaggia poggio.

$ Mostra e coste; Mostrar

le costole, si

dice degli

Costig-g-ina s.
ciuola V.
Cotelletta.
fall'ie ;

f.

Costoletta, Coslolina, Bra-

animali, e specialm. de' cavalli, buoi e simili, che

sono secchi ed estenuati.


S Resta in te coste; Rimaner a carico, dicesi delle mercanzie ed altre cose, che rimasero da vendere. S Std a-e coste d'nn-a personn-a; Star alle costole a' fianchi d'alcuno, vale Stargli intorno;
e figur. Pressarlo affinch e' faccia alcuna cosa.

S S

Costiggiiie

Costole false.

Carne in

te

costiggiue; Carne nelle costole

nel costato.

Oostippase

Oosta.

f.

s.

Costa r.Luogo o Silo di terra che abbia


Costare: Valere, Montare;
s

del pendio; ed anche Confine della terra col mare.

n. p. Infreddare , Scalmanarsi Scarmanarsi, Pigliare un'infreddatura, un'imbeccata, un brezzolone o il mal del castrone: Muoversi per freddo patito alcun catarro dalla lesta, per lo pili con tosse.
s.
f.

Oost,
si

ma non bene a riguardo della compera e del prezzo che vi s'impiega. 6 bcstasso, Cost un diao e mezo, Cost un pesso de chti; Costare il cuore o il cuor del corpo, Costare il cuore e gli occhi, Costare o Valere un occhio, vagliono Costar moltissimo. co; Costar caro, Costar salalo o amaro o saporito, vagliono Costar gran prezzo; e metafor. dicesi del Riuscir in una impresa con molto danno proprio e molta fatica : A m'd cost caa; Mi
V. a.

Oostippazin
dopo
S

Costipazione, Costipa*-

dice del valore intrinseco,

mento, Infreddatura, Scarmana, Scalmana: Infermit cagionata dui raffreddarsi immediatamente


essersi riscaldalo,

accompagnata da

tosse,

fiocaggine, ecc.

Piggid nn-a costippazin ; Pigliar un' infreddatura V.

Coslippdse.

Oostippu. p. pass. Costipato, Infreddato, Scal-

Costitu
n

manalo, Scarmanato V. Costippse. V. a. Cosliluire: Eleggere, Stabilire una persona in qualche grado o uffizio; altrim.
Conslituire,

poco inn-a cosa;


vale Averla
arbitrio.

costata cara.

ma meno

usato.

Costar poco alcuna, cosa, figur.


posta, a suo potere, a suo

Costituire, per

a sua

o dutta;

al

inlrinseca

Dar essere o fondamento o parte o essenza, Comporre, Far essere, ecc.


Costituir la dote.

T. de'Lcg. vale As-

Co costa

l'aggio V. Aggio.
s.
f.

segnarla, Stabilirla.

Osta;iixi-a<

Oosta^nsa.

Trave V. Bordond. Costanza: Fermezza, Fortezza d'animo, Stabilit, Perseveranza. S Tcja de Costansu; Costanza e pil comnnem. Costanzina o Tela coslanzina: Specie di tela ordinaria ad uso d'intelucciare o fortificare le vesti neir interiore.
s. f.
s.

8 Costituse n. p. Costituirsi, Constituirsi, Presentarsi, Venir alla presenza, Comparire, e per lo pi Darsi prigioniero. 'I in prexn; Costituirsi in prigione, vale Presentarsi a chi vi
li

dee mettere.

Costituto
giudice e

s. ni.

Costituto. T. de'Crim.

L'esame

e le interrogazioni fatte al reo cosliluito davanti


le

Oosta^to
costole.

m. Costato:

Il

luogo dove sono

le

sue risposte.
s.
f.

Costitzin.
s.
f.

Costituzione

Quell'atto con

$ se d costato; Esser de' protetti, de' favoriti, Essere il buono e il bello di qualcheduno.

cui si modifica o si restringe rautorit del go-

Oosta>

Costiera, Costa
Costiere. T.

Spiaggia, Riviera

e Paese o Regione contigua alla Riviera.

Ooste
di

mar. Pezzi robusti ad angolo retto sulle traversiere colle quali formano un sistema che chiamasi Croccile. Le costiere degli alberi maggiori appoggiano sulle maschelte, e quelle degli alberi di gabbia sopra un risalto o dente praticato als.
f.

pi.

verno monarchico, ovv. Statuto fondamentale, secondo il quale uno Stato si governa. Costituzione, per Legge che ordina e stabilisce il regolamento d'una societ politica o d'altro

legname

fissati

modo;
I

per Complessione, Abito di corpo. ramento.

altrim.

Statuto.

Tempe:

Costituzionale
cui
il

add. Costituzionale

Ag-

giunto di monarchia o governo, dicesi Quello in

l'uopo sull'albero stesso.

Sovrano governa secondo


fondamentale
s.

il

dettame dello
dello

Oostellaizin
di

s. f.

Costellazione: Aggregalo
figura

Statuto
Stato.

ossia

Costituzione

pi stelle che ginaria.


v.

compongono una
a.

imma-

Csto
pagarsi.

m. Costo, Spesa: Prezzo pagato o da

Oostei*xia,

Consternare : Atterrire, Sbigottire, Abbattere, Sbalordire, Spae

Costernare

A
la

csto

da

vitla, de l'n, ecc.;

costo della
la

ventare, ecc.

vita,
s.
f.

dell'onore, ecc. vale


l'onore, ecc.

Anche ne andasse

Oostex^na/Ziu

Costernazione e Cone

vita,

lflrnazioue, Coslernamento

Consternamento

Ad

ogni costo o

tutti i ctti;

Ad

ogni costo,

GOS
A
tulio costo.

COT
Non
ostante
% Piggi 5
l'abilo.

273

Posto avverb. vale

costumine; Pigliar

l'uso, l'assuefazione,

Osto
allrim.
S
J5

qualunque danno, Checch ne avvenga. S A-o csto ; Al costo V. A-o csto. s. m. CpsIo: Pianta di frulice e d'erbe, e propriain. dicesi di Quelle piante che sopra una radice molliplicano molli figliuoli in un gruppo;
Cespo, Cespite.

% Secndo costumine; Secondo il costume, il costume, Come si suol costumare.

Com'

Otella

s.

f.

Coltellata,

Ferita di coltello.

Fa

Fare il cesto. .primm'ccgua d'agosto a rinfresca 5 csto


csto; Cestire, Accestire:
p. pass. Costretto,

a-o chli; Coltellata, Trafitta, Puntura, metaf. vale Dolor grande per cattiva nuova o per ingiuria che si riceva. D de cletlce; Accoltellare, Dar coltellate o delle
coltella.

V. jEcfua.

Ferir di co'Iello,
s.
i

Costreito

Astretto, Stretto,

Otellaja
si

f.

Coltelleria:

Menare altrui del Luogo ove

coltello.
si

fanno

Obbligato, Sforzato, Violenlato, Necessitalo; e


talora seinplicem. Spinto,
Sollecitato.

vendono

coltelli.

Ctellassi
ma
che

Oostrinze
che
si

v.

alt.

Costringere, Costrignere,

Astrign-Tc, Forzare, Sforzare, Violen!are: Verbi

usano freqnenlem. come sinonimi,

differiscono tra loro pel grado dazione:

Forzare

s. m. pi. Collellacci. T. mar. Vele lunghe e slrelle, che si aggiungono ai due Iati di qua e di l sulle vele quadre d'una nave, per pigliar maggior quantit di vento, e con ci conseguire una maggior velocit.

pi di Costringere, e Violentare pi di Forzare.

Otellassin
cola

s.

Oostx'e
brica.

v.

a.

Costruire e Construire V. Fab-

vela

che

si

adoper.i

m. Collelhccino. T. mar. Piccome coltellacci V.


i

sopra
i

Ctellussi.
s.

Costruire, presso

Gramm.

vale Far

la

costru-

Otellasso
tello:

m. Coltellaccio. Peggior.
Coltello grande.
fa

di Col-

zione, Ordinar le parti del discorso.

Coltello

cattivo o grtinde. - Co/<c//one, ac-

Oostrto
%

p.

pass.

Costrutto V. Costru.

cresc. di

Coltello,
s.

Ma

cosirto; SI)iIenco e Bilenco: Mal della persona, parlandosi del corpo.


s.

formalo

Ootell
Coltellajo.

m. Coltellinajo: Quegli che

o vende

coltelli, rasoj,

lancette e simili; allrim. Collellaro,

Oostrtt
struire
le

m. Costrultjrc: Che costruisce;


o che presiede
alla

e propriam. Colui che pralico nelKarte di conavi,

Otelletta
Ielle:

s.

f.

Costoletta, Coslolina, Braciuola,

costruzione

e nelluso di tutta Italia Coleletla, dal frane.

Cote-

d'una nave.

Oostrtta
forma
della

s.

f.

Costruttura:

Il

modo

La
II
i

carne aderente ad una delle costole dell'animale, la quale per lo pi si cuoce


Fotta di

cosa coslriitta.
s.
f.

Oosti-zion
materiali
1

Costruzione: L'atto e risultalo dfl costruire. L'arte di ben disporre


nelle
in

falibriche.

sulla

gratella o in. umido o nella carta. a-i ((eri o in sci grixella; Coslolella alla gratella, cio Cotta sulla gratella.
in

all'umido; Costoletta

umido, cio Colla


altri

in le-

Costruzione,
navi.

Slarin.

vale Fabbricazione delle

game con

alquanto burro, pomidori e

ingre-

"

Presso i Grammal. dicesi L'ordinamento del discorso secondo le regole e l'uso della favella;
allrim.

dienti.

d miluncize: Braciuola o Costoletta alla milanese, ovv. Braciuola o Coslolella panala : Fella sottile
di

Coslrultnra, Costrutto.
s.
f.

magro
in

di

vitella,

Oosta,
In
i

Costura: Cncilura che

fa cestola.

generale nell' arte de' cuciti si dice Costura Quel punto che si fa per orlare o rimboccar la tela, panni, ecc., che in alcuni luoghi dicesi Sotto punto Suppunto. averta; Costura aperta: Cucitura che si fa presso
i

frilla

padella con

panata e colla in legame o poco burro.

a-o cartoccio; Coslolet'a nella carta: Costoletta un pezzo di carta olialo, in cui ravvolta dicosi anche Costoletta in papigliotta, ma un francosismo da non imitarsi. de porco; Arroslicciana Fella di carne o Coarrostita dentro
;
:

lembi, e parallelamente agli stessi.

slolella

di

maj'ale arrostita alla dozzinale.

- Car-

rcbatta; Costura rivoltata: Quella che si fa rivoltando una parte sull'allra resa pi stretta, e poi cucendo a suppunto. S Ascciannd e coste; Spianar le costure: Spianar
col

bonata
lala

dicesi
sui

Una
V.

fella di

carne di porco insa-

O teli etto
O^tellin
piccolo.
s.

cotta

carboni o nella padella.


Ctellin.
Coltellino, Collellello:

m.

Coltello

ferro

il

rilevato delle costure; e figurai. Pic-

chiare, Percuotere, Bastonare, che anche dicesi

ostello

s.

m.

Collello, al plur. Collelli, Coltegli


il

Oostma
$

Ragguagliare o Ritrovar
V.
n.

le

costure a uno.
in

e Coltella: Slrum. da tagliare,

qiale da un Iato

Costumare: Avere

o per

OostmirLe

costume. Usare, Esser consueto a fare. Costmsc n. p. Costumarsi, Usarsi, Solere, Essere solito Consuelo a farsi. s. m. Costume, Ct>sluman/.a, Uso, Consuetudine; antic. Costuma, Costumo. Costume, per Abito naturale o acquistalo, per cui l'uomo procede bene o male nelle sue azioni. M per Maniera particolare di vestirsi o d'abbigliarsi secondo l'uso d'una nazione, dei tempi,

ha
di

il

taglio

e dalTaltro la

costola.

ch' laggi

cmm' cxe;
Che'
:

Castraporcelli: Collello

cattivo taglio,

rfa ce(;/tce;

Trincetto

com'' cuce. Strnm. per tagliar la suola,


taglia

per ritagliare e raflllar la suola delle scarpe, fatto somiglianza della falce, ma pi piccolo e dritto

nel

manico; dicesi anche

Rafliialojo e Falcetto.

secondo

la

carica, la dignit,

il

carattere

delle

che serve per ispezzare o tagliar cose mangerecce in cucina. da maxellw; Squartatoio: Specie di coltella, colla quale si tagliano e si appczzano le parli tenere
Coltella da cncina: Quello
delle bestie,

da citxinn-a:

persone.

cattivo; Abitaccio.

damezoa;
di
gliolini.

Coltella della
sottile

Avc 5 costumine o de costumine;

Aver

in 00-

lama larga e

madia: Grosso ccllello che serve a tagliare i ta-

slome, Esser solilo.


Cabacoia, Dition^rin
Ct<^nr,<'.^f.-Jlaliano,

i8

^li

cot

cov

da d faggio a-o castagne; Castrino: Quel piccolo colleiiuzzo da castrar le castagne. da s'acca; Coltrilo da tasca, Coltello da serrare:
Quello,
perniala
la

Ootta
cersi

s.

f.

del

far

ColUira, Cocitura: L'alio del cuocuocere, relativamente all'effetto

cui
sul

lama mobile e girevolmente im-

Ou.

manico,

su

di

esso ripiegala

quando

il

coltello

serralo.
Coltello in asta o innastato;

fermo

in lo
la

mncgo;
i

lama ferma nrl manico e non si coltelli da tavola, da cucina ripiega, come sono ed altri.
Quello,
cui

multo;
tello

Coltello senza punta o spuntato. reverso; Coltello da scarnile, e da taluni Colinglese. T. conciai. Coltellaccio, col quale
i

al tempo e durata del cocimento. m. Cavolo. T. botan. Brassica olcracea. Pianla da mangiare che assai fronzuta e cestula, e sunne di pi sorte. brccolo; Cavol romano e nel Lucchese Cavo! broccolo V. Brccolo. garbxo; Cavol cappuccio V. Garbxo. lombardo; Cavol verzotto. Sverza (Brass. oler, sabati aj: Sorla di cavolo che ha colore ver-

che ne risulta,
s.

dastro, foglie crespe, le esterne aperte,

le

interne

serrale a palla.

conciatori vanno scemando la carne di su le pelli. scannwso; Scannabecco: Specie di coltello con
la

navn; Cavol navone CBr.

con cui macellari scannano - Scortichino e Scorticatojo beccai per buttar dicesi Quel coltello che usano
punta
ritorta,
i

becchi e montoni.

oler. naptisj: Sorlai cavolo colla radice grossa e carnosa. neigro; Cavol nero CBr. oler. acephalaj: Sorta di cavolo di color verdastro assai cupo, colle foglie aperte e

giij le

cuoja e lavorar

le

bestie all'ammazzatoio.

sci

% lulancin do cutello; Blif'o: Il bottone del coltello da tavola quando ha lati sporgenti in modo
i

mollo accrespate. Cavolo fiore e Cavolfiore fBr. oler. botrytis alba): Sorla di cavolo, cui numerosi e fitti fio;
i

rellini

formano una bianca nappa tondeggiante o


mangiasi
in

lama di toccar la tovaglia. Bottone V. Bttn. Ccrcetto do mncgo do cl elio ; Viera, Ghiera V. Ccrcetto. % Mangia pan e catello ; Mangiare pane scusso o pane asciutto, cio Senza companatico. S Mette man a-o catello; Metter mano al coltello: Impugnare il coltello per ferire altrui. Mon a ctello; Mattone a coltello o per coltello, diconsi Que' mattoni , che nel costruire qualche
che impediscano
alla
;

palla, la guai cotta

insalata o in salsa

Bttcn do co t elio

altramente.

verdotlo V. sopra Con lombardo. Ci mina de cti; Cesto di cavolo, o assolut. Un cavolo, e per lo pi intendiamo del Cavolo cappuccio
verzotto.

S Giunco do cti; Grmolo e in Tose. Grmolo, Garzuolo V. Curzcti.


S Strscio de con; fusto del cavolo.

Torso e Trsolo:
i
i

Il

gambo o
o a

mezzana o simile posano


largo,

in terra

non

col

piano

Avcghe

ma

col

pi stretto.

da fa cmme renda; Entrarci come

coi

a menda

me-

cavoli a merenda, vale

g Slccio d ctello o da ctelli; Coltellesca e Coltelliera. La prima voce indica propriam. La guaina
del coltello;
la

Non

addirsi,

Non

esser a proposilo, Esser cosa

affatto

disparala.

seconda,

la

custodia di
tal

piti coltelli.

Td carne
dicesi

l catello;

coltello

tal
si

guaina,

proverb.

Quando una cosa

avviene e

adatta bene altrui.

sc carne e coi con un; Esser carne e ugna, Esser pane e cacio con alcuno V. Carne. % I coi rescdce fan dot a pansa; Cavolo riscaldalo non fu mai buono, flgur. vale Che un'amicizia rotta e poi riconciliala

S Tesfwn do ctello; Cocchiglia: Quella specie di bottone di metallo, con che si guarnisce da piede
il

non ritorna nel prila

manico

de' coltelli.
s.

m. Coltelluccio , Coltelluzzo Castrino: Coltello piccolo e buono a poco. Ootog'zio s. ni. Cotogno. T. botan. Cydonia vulgaris ovv. Pyrus cydonia. Pianta, cui frutti, detti Cotogne, sono molto odorosi, di sapore costrettivo,
i

Cotellsso

miero fervore. Sarvcl carne e coi; Salvar V. Carne.

capra e

cavoli

Son
a

coi

a menda o a merenda; E' son


dicesi di

cavoli
I

Cose fuori di proposilo. Frane, dicono Moutarde aprs diner.

merenda,
s.

Ou.

ni.

tloro: Parie rifonda dietro l'aliar


clero ed

mag-

e utilissimi

nelle diarree.

Fassei.e

la

cotognata

giore delle chiese, ossia Quella parte d'una chiesa,

ossia marmellata, la qual viene dai medici proposta

d'una cattedrale, ecc. dove


l'aliar
Il

il

coristi

debolezza di stomaco, e che tanto adoperala nelle offellerie. Se ne coltivano molle


contro
la

cantori sono collocali, che ordinariam. dietro

maggiore. In Archil. Abside, Absida, Assida.


religiosi d'intervenire
l'

variet e specie ne' giardini.

Coro, per L' obbligazione che hanno

OotSn
di

m. Cotone: Nome di molte piante del genere Gossyjtium, che producono una materia,
s.

ed

altri

in

i canonici coro pei sacri

ufBzi:

l'a d
s.

cui, filandola, si

fa

la

bambagia, che chiamasi

Ot>"vercetto

cu; l'ora del coro. m. Coperchiello. Dimin. di Co:

anch'essa Colone.
% Imbottito de co/o; Imbottito di cotone, Cotonalo. $ Teja de colon; Bambagino, Tela bambagina V.

perchio: Piccolo coperchio.

Oo-vercio
con che
I

si

s. m. Coperchio e Coverchio Quello cuopre alcuna cosa, come vaso, arca,

BamJ)axinn-a.

cassa e simili.
f.

Cotoiiinn-a s
formata
e n
di

Cotonina: Tela grossa da vele solo coione, ed anche di filo di canapa

Parlandosi di Vasi da cucina,


essere o di

il

Coperchio suol

cnlone.

o di terra; se di terra dicesi Coperchio di terra. Tsto, e nel


di

rame o

ferro

Bambagino V. Damlmxinn-a.
s. ni.

Cotoritta
spagnuola.

Parrucchello, Papagallo. Voce

Ootta

s.

f.

Cotta

lino, e spesso a crespe, bianco,

Breve sopravveste di panno che portano nel-

danese ed Aretino Copertoio; dicesi Coperchio piano fCJvercio cianj quello che si pone semplicemente sulla bocca de' vasi per coprirla in tutto ed in parte. Il Coperchio delle casserole, quando di rame o di ferro, suole avere il

l'csercitare

divini uffizi gli ccclesiaslici.

manico

diritto

terminalo in occhio; quello delle

cov
pentole o caldaje snoie avere
terra,
le

CtlA

375

maniglie

se di

ti

da

letto; Coltrino, Coltretta: Piccola coperta da

ha una presa fpmmoj nel centro invece di maniglie. Dicesi Coperchio da serrare fCvercio coU'incrasloJ quello, il cui manico intorno intorno ripiegato a squadra, e calza bene alla bocca agguantandola per di fuori, ovv. imbocca in essa
giusto giusto, se esso di
vole, se di
terra con

letto.

Ooverfco
l'aria, ecc..

p.

pass.

Coperto V. Crwi.

Coperto, usato in forza di sost. vale Luogo coperto, che ripara dalle ingiurie del tempo, deltise
al

rame; e

lente e age-

Riparo, Ricovero, onde: se o Meta-o coverto; Essere o Mettersi a coperto o

battente,
in

n Copertina.

Tose, e dicesi di Persona cnd'allri si vale per coprire le sue azioni men che oneste, onde: Serv de cvercio a un; Servire per copertina ad uno. da sctoa; Coperchio della tabacchiera: Il pezzo
superiore di essa
;

Voce duso

coperto, vale Essere o Mettersi in luogo riparato dall'aria, dalla pioggia, ecc.; ed usasi anche nel senso figurato.

Alle volle usasi in forza d'avv., e vale Coper-

tamente, Oscuramente, e simili, onde: Parla coverto; Parlar coperto, vale Parlar oscuro, ambiguo, in
Il

pu essere mastiettato con cer-

modo non

intelligibile.

niera al fondo di essa, ovvero totalmente staccalo.

dS fortw; Chiusino V. Serraggio. do lugo cmodo; Coperchio del cesso, allrim. Carello e Cariello: Pezzo circolare di grossa tavola di legno o di lavagna o di
il

Coperta. Nell'uso dicesi per Piatto, salvietta e posala, che si apparecchia per ciascuno de' convitati:
di

Un

disn4 de dzze coverti; Un pranzo

dodici coperte.

marmo

bianco,

Ooverta do teito
paglia
altro,

bocca del cesso, ed ha nel centro un'impugnatura per rimuoverlo e per riporlo. svercio rompe cvercio; li soperchio S rompe il coperchio. Prov. che significa Ogni eccesso dannoso; ed simile all'altro Ogni troppo troppo CO troppo spande). diao l fa e pgnatte , ma 5 n fa de co%
quale bene
si

adatta e chiude

la

; Copertura del letto, che anche dicesi soslantivam. il coperto: Denominazione generica delle lastre, tgoli, embrici,

che

si

ponga sopra

la

travalura,

a compimento del tetto.

"Crixia
n

s.

f.

Capra V. Crvia.
e in

Per

similit.
l'

modo

gambe: 5
lunghe.

ha
ni.

e crdie

lasso diconsi da noi Le lunghe; Egli ha le gambe

verei:

Il

diavolo insegna a rubare,


Il

ma non

sa

Oiraju.
nem.

s.

Caprolo, Caprilo, e pi

comusi

nascondere, ovv.

diavolo

le

insegna faro,

ma

Viticcio. T. agric. Quel rimessiticcio della

non

le

sa disfare V.
s.
f.

Diao.

Coverta

Coperta e Coverta, dicesi in generale di Cosa che cuopre, o con che si cuopre. n Panchina. T. murat. La coperta di pietra d'un parapetto o spalletta. da cari, da m ecc.; Srgano, Sarg.a: Specie di panno da coverte di carri, muli e simili.

vite che si avviticchia inanellandosi e fa che appicfhi ai pali ed ai rami degli alberi.

Crannio
il

s.

ossa del capo,


cervello e
in
**ii

m. Cranio: La riunione delle otto le quali cunprono e rinchiudono


cervelletto.

il

Talvolta
tero:

modo
dieta

basso usasi per lo Capo in-

G'han
G,'i

nn-a bttiggia in
il

sci cranbottiglia.

da

(elio; Coperta da ledo.

Ce

n' di

lana e di

nio;

percossero

capo con una

cotono. Dicesi anche Coltre,

ma

oggi questa voce

Orast
sticoli.

poco in uso, se non in poesia e nello slil grave. In Tose, si adopera solamente per signifc.sre Quel

v. a. Castrare: Tagliare o Cavare i teParlandosi d'uomini, dicesi meglio Asset-

tare,

Aggiustare, Evirare; se di porci, montoni,


galli,

drappo, con cui

si

cuopre

la

bara V. Drappo.

vitelli,

ecc.. Sanare,

Conciare, Governare

de lann-a ordonia; Cdrpla, Schiavina: Panno col pelo lungo, e propriam. Coperta da letto villosa, che si fa di panno grosso. do bastimento; Coperta e pi comunem. Coverta. T. mar. Forte tavolato a modo di palco in tutta l'estensione superiore della nave; dicesi anche

V.

A eco mola.
scrito; Mozzare, Mutilare uno scritto, figur.

Mu

vale Troncargli alcune cose.

Crastns. m. Castrone, Castrato: Agnello grande


castrato,

Frinzello: Ricucitura falla malamente e senz'arte

Ponte e aniic. Tolda. d'un libbro; Coperta V. Fascia. d'nn-a porta; Architrave, e volg. Coperta. T. de' murat. Quella che posa sagli stipiti, opposta
alla

veruna

a vestimento
fa

d'uomo o

di

donna, per
di

modo che
mendatura
la

pi brutto vedere che avendolo la-

scialo stracciato;

Segno troppo

visibile

ram-

per essere slata malfalla, o per non

soglia.

e lensu; Sliralojo:

Panno lano coperto


biancheria.

di tela

"

per stirarvi sopra imbotita; Coltrone


fra' quali

la
:

Coperta da letto doppia, cio


altri,

per Una cicatrice sconcia e mal rammarginata, - Gonga e Gongola dicesi propriam. La cicatrice che resta nei collo dopo che le sue glandule
enfiate son venule
a

poter far meglio.

Fatta di due pannilini, o

ma sempre

sottili,

suppurazione.

trapuntata bambagia o lana.

Orastonettos. m. Caslroncino, Castroncello,


Casiralino, Castrino: Piccolo castrone.

S Buffa in coverta; Esser in caldo, Essere in prospero stato, ecc. V. Buffa.

Cra^^'a
capro

s.

f.

Capra, anlic Zeba:

Femmina

del

Oovertajxi
pezza:

s.

m. Pezza da
avvolge
s.
il

rinvolto, Soprap-

becco.

- Caprile

C tproja, La

stalla

Un panno

lino, lano
si

o serico, pi o

meno

ornalo, nel quale

bambino

fascialo,

specialmenle nel portarlo attorno.

Oovertinn-a

f.

Copertina. Dim. di Coattacca

Caprajo e Capraro, Il custode o guardiano delle capre. sarvoega; Stambecco: Capra salvatica. zvena; Toriccia: Capra giovine.
delle capre;

perta: Piccola coperta,


n Coverlina, per Quell'abbigliamento, che
alla sella delle bestie
il

si

da cavalcare, e cuopre loro

dorso.

S Barba da cruva; Tettola V. Barba. S Chi ha de crave ha de come; Chi ha capre ha corna, ovv. Chi ha polli ha pipite. Prov. che significa Non si ha utile senza fastidio.

276
S Formaggetta

GRE
de crava
s.
f.

GRE
Raviggiuolo

V. For-

Oredens
Oredlde
n
v. a.

s.

m. Credenziere: Colui
:

che ha

maggetta.

cura della credenza.


Capcclta e Cavrelta. Dimin. di
Agiicllajo

Oravetta
Capra:

Credere

Prestar fede o credenza,

cco!a capra
s.

x\ver fede altrui.


:

Ora-vetttt
scani
Il

m.

Colui

che uccide

agnoili, capretti, castrati e simili, e ne

carne. - Agnellaio dicono

pii

vende la comunom. Toi

Credere, in senso noul. vale Aver opinione, Persuadersi, Darsi ad intendere, Pensare, Reputare

ed anche Slimar bene.


Il

venditore di carne d'agnello o di capretto che porla in giro la carne sopra un carrettino, e Macellaio (hi la vende a bottega, perch ivi
nella stessa bottega suol vendersi la carne bovina,

Dotto assolutam. vale Tener


l'

la

fede cristiana:

un

Nei

pecorina, caprina e anche porcina,


noi ne' paesi. In
la

come pure

tra

credilo:

Genova il Macellajo vende solo carne bovina, e VAgneHujo solamente la pecaprina, che
la

de sci che sia


gh'c

che non crede. lempi composti vale Esser in fede. Aver Mi nson creddo ; Io non sono credulo. de no; Creder di si o di no: Creder o non sia una cosa che altri domanda : l'avvocalo? Creddo de sci; C' l'avvo-

chi n credile;

uno

corina

porcina Vendesi da' pizfiglio

zicagnoli.

calo? Credo di'si.


in sci parulla; Creder sulla parola, si dice del Credere senz' altra difficolt che della promessa
di

Oravetto
della

s.

m. Capreltg e Cavrctlo:

Il

capra.

parola.

Oravia
travi
a

Capra: Macchina composla di tre piramide, della quale si fa uso per sols.
f.

lutto quello che

dixan; Andarsene
che
l.

alle
si

grida o
detto

presso
sen/.a

le

grida: Credere quello

levare verticalmente oggetti assai pesanti. Cruvie; Capre o Clavie. T. mar. Macchina por alberare, la quale drizzata sulla covcrla d'un
\ascello per poter sospendere gli alberi primarii

pensare cercare pi in

per collocarli a loro posto o pur levarli. Le clavie si sostengono diritte mediante alcuni paranchini
detti Venti,

fermali nella

lor

lunghezza tanto di
distanza

pruavia che
nel

Crea
e
in
1)

di poppavia, e bordo del vascello.

lesati a certa

v. a.

Creare, anlic. Criare: Trar dal nulla,

questo senso non si dice fuorch di Dio. Creare, prr Ingenerare: E chi o l' chi v' ha

credde ; Far erodere, Dar a credere, vale Persuadere per lo pi il falso. Fd fnta de creddise nn-a cosa; Far le visle di credere una cosa o di bersela, dicesi di Chi dotti altrui por piaggiarlo o per fare appoggia che da altri si credano. A' credde scusa vedde o tocca con man; Non credere al santo se non fa miracoli, vale Non credere che una cosa possa intervenire, finch non si vegga seguire. % Non ese da credde; Non esser credibile o crei

Fa

creu? Qual diavolo v'ha creato?


per Costituire, Eleggere, Ordinare novellamente : Ilan creu nn-a Co inmiscin ; Crearono

Se
lo

devole o credilojo. ti me creddi ; Se tu lo credi. modo di affermare: ^e ti me creddi, a l' cosci; Se la


credi,
la

una Commissione. Inventare, Immaginare, Comporre, e dicosi


per lo*pi d'opere d'ingogno.
s.

cos.

S Stenta a credde; Stentare a credere, Fare il Calandrino o il Grasso legnaiuolo, dicesi quiando

Oi'eansa

Creansix

Oreat

sitore,

f. Creanza: Costume, Maniera di proceder nel viver civile; e prendesi in buona e in mala parte. add. Creanzato: Di buona creanza, Ben educato; altrim. Creanzuto. S Ben creansu; Don creato, si dice di Chi di buona creanza, Che di tratto gentile, nobile, garbalo. AJd creansu; Mal creato. Screanzato, Rozzo, Incivile, Sgarbalo: Che di calliva creanza. s. m. Creatore: Che. crea. Che trae dal nulla; e propr. a Dio solo s'attribuisce tal nome.

uno dubita che

altri

voglia

fargli

credere

una

trattare o di

cosa per un' allra.


g Creddise; Credere, Credersi, Pensare, Aver opir se credde d'Use un grand' ommo ; Egli nione:

crede o

si

Orclito
Il

s.

crede d'essere un grand'uomo. m. Credilo: Quello che si ha


Io

aver da altrui, e per


contr. di Debito.

pi dicesi di

ad moneta;

Credilo, figurai, vale Buon nome. Buona fama, Riputazione, Slima, Credenza.
e figurai, pure vale Credenza, Fede. privilegiu; Credilo privilegiato: Credilo a cui le leggi accordano un favor particolare, in con-

Creatore, u.-alo
ecc.:

come

add. vale Inventore,

Compo-

I)

Oreata
dicesi
pili

s. f.

Genio creato; Genio creatore. Creatura: gni cosa creala; per

specialmente dell'uomo, n Creatura, por Bambino appena nato: L'han fa'ta battezza questa creatila? Battezzarono ancora
questa creatura?

pbblico;
g Avei
dito,
Il

fronto del credito ordinario.

Credilo pubblico,
i
i

si

dice della Confi-

particolari accordano capitalisti o denza che al Governo, allorch esso incontra de' debiti pei

che sotto la disciplina d'alcuno, allevato ed educalo da lui, e da esso molto amato: l' nn-a so creata; J una sua creatura.
s.
Il
f.

per Colui
Creamenlo:

bisogni dello Slato

credito; Aver credilo o Esser in creGoder buona fama, Essere in istima. poco credito; Aver poco credilo, Essere in
(,

vale

Creazin.

Creazione,

anlic.

Criazione,

discredilo, in disistima; e

talora

Non aver

fede.

Oreclensa
vi
si

Formazione dal nulla. s. f. Credenza e Credenziera, dimin. Crcdenzelta, Crrdrnzina: Armario o Tavola o simile, dove si ripongono le cose da mangiare, e
creare,

Non

dilo.

esser credulo.

Chi ha debiti ha crediti; Chi ha debili ha creProv. e vale che Chi si mostra zelante nei
credito; Dar credilo. Dar fede:
sue parole.
credito o Mette a credito; Dar credito
A'^

suoi doveri, acquista slima e credilo.

distendono sopra i piattelli e altro vasellame per sirvizio della tavola; e nelle case grandi
le

Dd
alle

daggo
credito

gucei credito a-e so parotle;

Do poco

La stanza medesima, dove


ripon{;ono.

suddette

cose

si

Dd

GRE
Metlpr
in

GRE
i

277

credito, presso
le

Commerc.

vale Scri-

vere

Notare

parlile a' libri de' conti in cre-

dito d'alcuno.

perare a credenza, vagliono Vendere o Comperare senza ricevere o dare il prezzo subito, ma per riaverlo o darlo in altro tempo; che anche
dicesi

% Perde o credito; Perdere il credito o la credenza, Perder la slima, Cader in discredilo.

Vendere
V.

Comp"rare

pe' tempi.

Credito
danaro.

Crepp

n.

Crepare, Blorire, Basire, Batter


dalla fame.

s. ni.

Creditore: Quegli a cui dovuto

Oredo

la

capala.

da famme; Arrabbiare o Allampanar


Morir
di

Crmexi
Nome
di

m. Credo: II simbolo degli Apostoli. S In t'n credo; In un credo. Posto avverb. vale In tanto tempo che si reciterebbe un credo; e per estensione In un attimo, In un batlcr d'occhi. s. m. Chermisi, Chermisi, Crmisi:
s.

fame, Cascar di fame, Esser scannato dalla fame, vagliono Aver gran fame, Esser gran-

demente afTamato.
s(e; Morire o .affogare o Ardere di sete, vaginno Avere gran desiderio o bisogno di bere. dall' invidia: Creparfi o Arrabbiare d'invidia,

color russo acceso che


pe' drappi,

si

fa col

cher-

mes; ed uno

de' colori pi apprezzali nell'arte


i

vagliono Esserne preso fieramente, Avtr gran-

tintoria, specialm.

quali

cos

tinti

diconsi Tinti in grana.

dissima invidia. de salute; Abbondare

di

sanit: Esser vegeto,

Co de crmexi; Cremesino, Cremisino, Chermisino: Di color di chermisi. s. f. Crema, Fior di latte. Capo o Cavo di latte, e or coinunem. Panna: La parte

Cremma
pingue del

robusto, Goder perfetta salute. 8 Creppe Vavarizia ! Muoja o Crepi l'avarizia! Dicesi quando uno, piuttosto aviyo o resto nello

spendere,

si

mostra generoso

in

cosa di

minima

latte,

la

quale col riposo

si

separa

importanza.

dal latte, vi galleggia sopra, e serve principal-

Oreppaohix

mente a fare il burro. - Crema dicesi pure Un composto di crema, tuorli d'uova e zucchero
dibatfuli insieme e rappresi
al

s. m. Crepacuore, Crepacore, Crepamentodi cuore: Gran travaglio o cordoglio.

fuoco, equivalente

Oremr de
taro;

al

nostro Lcele

a spugnolla.

trtaro;
pii

Creppapansa Oreppata
per antichit.

Dolore che, per cos dire, fa crepare il cuore. (.i) V. A scciattapansa.

La

parte

Cremor di tarpura cavata dalla gruma di

s. f. Crepa, Crepatura, Screpolatura, Crepolo, Scrpolo, Cretto (voce dell'uso): Fenditura che si fa ne" muri o p r debolezza o

bolle ppr uso di medicina; dicesi anche Tartrato

- Crepaccio
Creppn.
s.

dicesi La fessura

molto

Orena
perficie

acido di

Glassa o Sopra-larlrato di polassa.


a.

grande

v.

Intaccare, Far lacca: Fare in su-

piccolo taglio, Sdrucire con ferro.

Oreppo V. Oreppon
Cresce

se piccola, Crepcciolo, Crepacciuoto.

8 Crendse n. p. Screpolare, Screpolarsi, Crepolare, Crettare, Far crepolo o scrpolo, Far pelo, Pelarsi,

Oi-enata
teria dura.

screpolano o cacciano delle fenditure V. Awendse nel 2" significato. s. f. Crepatura, Fenditura, Fessura :
dicesi
si

de' muri

quando

m Schianto e Slianto: Subilo e improvviso scoppio, Romore, Fracasso. v. n. Crescere : L'aumenlarsi di checchessia per qualsivoglia verso. Farsi maggiore in qualit o in quantit. Prendere augumenlo.
Crescere, per Divenir grande, Crescere in et. 5 duggio; Far due tanti. Duplicarsi, Addoppiarsi,

Piccola spaccatura lunga nel legname o altra

ma-

S S

Crescere

il

doppio.
il

Crenala dc^ mage V. Creppata.


s.
f.

Orenn-a
legni
n

Tacca, Intaccatura: Piccolo taQuelli che


si

cresce ci; Aver fallo crescer pi della persona.

groppo, vale

Non

glio, e dicesi

di

fanno nel legno


entro
alcuni

Pasta

nelle pietre per

collegarvi

per

Riso chi cresce in lo chuxe; Pasta o Riso cresccvole, rendevole, alta a crescere cuocendo.
s.

pietre,

Crescente
Voce
citare

m. Lievito, Fermento, Formento:

Crina, Crino, Criniera: La cresta de' monti.


del contado.

Pasta soda, d'odore acidelto, che adoprasi per ec-

S Crenn-e de bnsc; Tacche: Intaccature o Tagli segnali colla lima lungo lo stilo, corrispondenti

ad
si

altrettanti

determi na'i pesi di roba, co' quali


il
f.

Crescentin

una fermentazione ne'la pasta da fare il pane; essa si stempera in acqua tiepida, e si unisce alla farina per comporne la pasta. s. m. Singhiozzo, e antic. Sin-

equilibra
s.

romano V. Roman.
Credenza
credito.
:

Crensa

L'alto del credere o

gozzo: Moto espulsivo del ventricolo con subila e interrotta convulsione del diafragma, prodotta
per consenso dell'orificio superiore delio stesso ventricolo irritato. Spesso il singhiozzo cagionato dal mangiare ingordamente. Ave 5 crescentin; Aver il singhiozzo, Singhiozzare, antic. Singhiozzire e Singozzare.
s.
f.

fidar altrui sul

% Chi fa crensa e vende assai, perde l'amicizia e i dinw; Chi d a credenza spaccia assai, perde l'amico e danar non ha mai. Prov. di chiaro
i

significato.

$
%

S
S

Chi fa crensa, despensa V. sopra Chi fa crensa e vende assce, ecc. D in crensa ; Dar a credenza : Vendere senza ricevere il prezzo subito. Fa crensa; Far credenza. Io stesso che Dar a credenza V. sopra D in crensa. Talora usasi anche da noi per Togliere o Pigliar checchessia a credenza : Ho fceto crensa; L'ho tolto a credenza V. appresso Piggid in crensa. Piggid in crensa; Togliere o Pigliar a credenza, vale Comperare senza dare il prezzo subito. Vende o Accattd in crensa; Vendere o Com-

"Cresciansa
Lo
lieo

Crescenza, Crescimenlo:
crescendo.

accrescersi, Slato di ci che va


s.

Crescin.
di

m. Crescione, Crescione acqua-

fonte, Nasturzio acquatico, antic. Cer-

concello. T. hot.

Sisymbrium nasturtium o Sisymbrium aquaticum. Pianta che nasce per le


i

fosse attorno alle fonti e in tulli

luoghi acquosi.
;

Mangiasi

in insalata,

per

Io

pi crudo
facilita
il

eccita l'ap-

petito, fortifica Io

stomaco,

corso delle

Cresoionetto
nella, Gargaleslra,

orine e quello in genere d tutti gli umori. s. m. Crescionelto, Erba can-

Sedamina d'acqua. T.

bot.

Sium

278
nodiflorum. Pianta
fero,

GRE
della famiglia delle

CRI
Ombrelli-

Orn-viog-e
quelle liste che

die ha
i

le

foglie alale,

lanceolate, appuntale,

s. m. Orecchlo Ciascuna hanno certi berretti per uso


:

di di

dentale;

fiori

bianchi, disposti in ombrelletle

coprire

gli

orecchi.
s.

ascellari, quasi sessi!!,

opposte

alle foglie.

Trovasi

Oruvip
da
letto,

m. Coltroncino: Piccola coperta


le

ne' ruscelli e ne' terreni umidi.

che cuopre solamente


s.
f.
:

Oresima
Cinesi

Cresima, e per sinc. Cresma ; Il sacramento della Confermazione j allrim. Confermazione. $ D, a cresima; Dar la cresima, Cresimare V.
s.
f.

Cruza
citt,

gambe

piedi.

Traversa Quella strada fuori di che Iraver-ando dalla strada principale mena
ville.
;

Oruzo da man
La
parie opposta
al

per

le

Concavo

della

ma

nel

! significato.

dosso. Dal frane.

mano : Creux de

Cresima
mento

Orespo Oresta
luzzi

Cresimare: Conferire il sacracresima; allrim. Confermare. M Cresimare, metaf. e per ischerzo vale Schiaffeg Ed ecco che un facgiare', Percuotere e simili chin pieno di stizza mi ha cresimalo con una panizza ". P. Serra, Novenviri liguri. V. Crespo.
v. a.

della

la main.

Cria Cria
Il

d barcn; Vano della finestra. s. f. Grida, Bando, Pubblicazione. Voce da


noi cadu'a in disuso, e rimasta
V.

nel

contado.

n.

suono allo, mare, Schiamazzare, Stridere,

Gridare: Mandar fuori la voce con forte e strepitoso; Sclamare, EsclaStrillare.

s.

f.

Cresta: Quella carne rossa a mer-

Gridare, per Garrire, Sgridare, Riprendere,

Ram-

che hanno sopra il capo il gallo, le galline ed alcuni altri uccelli. H Cresta, per Sommit, Cima: In sci cresta d monte, Sulla cresta del monte. de gallo; Amaranto a cresta o eresiato, Fior di velluto, e volgarm. Cresta di gallo. T. botan. A maranthus ceiosia o Ceiosia cristuta. Pianta della famiglia delle Amaranlacee, cos chiamata perch fiori sono disposti in forma di cresta, d'un i suoi
bel rosso
l'estate.

pognare, Rimproverare, Rimbrottare, Rabbuffare:

Ho puia

ch'e'mi gridi. Gridar quanto se n"ha nella gola o nella strozza, Gridar a testa o quanto se n'ha in testa. Gridar a cielo, vagliono Gridar
ch'

me

crie;

Temo

Cria cmin nn'aquila

fortissimo, a

pi non posso.

Lascia ch' crie (filanto 5 vu; Gracchi a sua posta, Lascialo gridare.

Ped a
e

amaranto vellutato; fiorisce durante tutta Se ne coltivano molte variet, di color


rosso.
s.

pi

meno

gallinn-a sensa fdla crid ; Pelar la gazza farla stridere , Cavar l' uccello dal nido senza ch'egli strida. Prov. che significa Far altrui cosa spiacevole, ma bel bello, e in modo che

non

Orestian
femm.

m. Cristiano: Che vive sotto


Battezzato, Fedele,

la

quasi

legge di Cristo;
Cristiana.
Cristiano, per

Credente;
l'

Cricli

non se ne accorga. s. m. Martinello: Strum.

di legno a guisa

di piccola colonnetta portatile, e cerchiata di ferro,

Uomo
un

semplicf^mente:
;

ha ci
di

giudizio che

crestian

Ha pi

giudizio

un
S

cristiano.

ed ha dentro di s accomodata una vite lunga, dentata, quasi per la lunghezza dello strumento. Questa vite ha dalla parie superiore una gruccia,
pure
di ferro, la

Da

crestian baltezzu;

Da

cristiano,

In

fede

quale nel girarsi a forza di leve,


anelli,
si
all'

mia, SuH'onor mio: Sorla di giuramento. % se un bn crestian; Essere un buon cristianaccio, un buon piastricciano, dicesi
cile

messe zando

in

certi

fuori del legno

va a poco a poco alins con tanta violenza,

d'Uomo

fa-

e corrente, di buon naturale, di buona pasta,

e simile. %

che sottomessa ad eccedenlissiflii pesi gli alza facilmente; ha ancora nel fondo appiccata una staffa di ferro come una zappa, destinata pure
Il

Fd
nel

nificare.

crestian; Far cristiano, Crislianare, CristiaBattezzare, Tener a battesimo JJetler


:

numero

de' cristiani.

Roba da

crestien; Cosa da cristiani, vale Cosa


add. Cristiano: Appartenente o Cons.

ad uso d'alzar pesi. Cricch Cricche: Il suono del ghiaccio o del vetro d'altro quando si .fende; ed anche II suono che fa il cane dell'acciarino (fuxinj quando si mette
a lutto punto o a

buona, adattata, convenevole.

mezzo punto o quando

scalta.

Orestian
sinc.

Fd

crich; Far cricch o cricche. Criccare, CricSaliscendo e Saliscendi:

cernente a cristiano.

chiare, Scricchiare.

Ox*estiaiie.i:xn.o

m. Cristianesimo e per

Cricca

s.

f.

Una

delle

Cristianesmo e Cristianismo: Istituzione o Religione cristiana; ed anche L'universalit dei


cristiani, che
stianit.

serrature deiruscio, che

Una

stanghetta di ferro

in

questo senso dicesi anche Cri-

fermata da un capo con una vite all'imposta dell'uscio, e dall'altro, accavalciando il monachelle
nasello faccriccuj, serra
l'uscio.

Oretin

s.

m. Cretino

Nome

che propriam.

si

Il

Saliscendi, per Un'altra specie di serratura, che

d ad Alcune persone mutole, insensate, e con gran gozzo, che Irovansi frequentemente in alcuni
paesi delle Alpi
falo,
;

usa mettersi agli usci di strada, e che consta di

materiale e goffo

da noi per similit. dicesi d'Uomo Ciofo, Gnocco, Gabbiano, Bu:

Tanghero, Bue, ecc.


s.

Orti-viletto
e lesgera,
la

m. Copertoio
si

Coperta ampia
alle

due spranghe imperniale nell'imposta. Tirando la fune raccomandala all'occhio, una spranga preme d'alto in basso sulTaltra, e ne solleva l'estremit che nel dente del nasello. do barcn; Paletto a molla: Quella serratura che
nestre, ecc., e che

quale

soprappone

lenzuola e

le

ricuopre largamente.

co farbal; Copertojo colla balza.


s. m. Paraguai : Lo usa popolo toscano per significare Un'ampia veste da coprir quasi tutta la persona, e celare posi i panni di sotto un po' miseri,

mette nella parte superiore delle gelosie, fisi apre mediante un cordone attaccalo ad un occhio del medesimo ; dicesi ansi

Orxi-vimisia
spesso
il

che Paletto a mazzacavallo, e comunem. a Firenze Mazzacavallo. S Ciavua a cricca; Toppa o Serratura a colpo a sdrucciolo V- Ciavua.

CRI
a cricca e stanghetta; Toppa o serratura a colpo e maDdala V. Ciavua. C^^ricclietto s. m. No: telino. T. uruol. Stretta
M
piaslrellina

CRO
tagna, Cristallo

279

gemma:

Pietra trasparente, bianca,


gli

simile al diamante, che

antichi credevano for-

d'acciajo,

la

q
fa

ale, gircvolnifiile

imnei

malo
do

di

ghiaccio pietrificalo.
di

lmme; CammineKo: Tubo

vetro sottile

perniata all'un de' capi, imbocca coli' altro


denti curvi d
I

e bianco,

largo circa due dila, lungo un

palmo

ruolino e

che questa non possa


al

girare se non in

Orin
H

s.

un solo verso. m. Crine: Peli lunghi che pendono


filo

cavallo dal

del collo e dalla coda.

Parlandosi del Crine morto, cio reciso dall'ani-

poco pi, impiantato verlicalmenle intorno alla base della fiamma dun lucignolo a calza, che la rende pi vivace e ne dirada il fumo per l'aumentala rapidit della corrente d'aria. d reluio; Cristallo: Vetro bianco circolare, pi

male, e concio in modo particolare per diversi usi, come imbottire cuscini, materasse, ecc., o tessuto in s'offa per farne coperte di seggiole,
sgabelli,

meno

convesso, incastrato nell'intaccatura cirtraspa-

colare della lunetta; serve di coperchio

rente per veder l'ora senz'aprire Toriuolo.

canap, ecc., dicesi Crino.


v. n. Screpolare. T. vernic. Quei fendersi

Orina
tal

Oritelo
per cui
tellello.
si

s.

m. Criterio Norma e fondamento forma un retto giudzio; Senno, In:

che fanno le vernici sopra tele o tavole per dipingere, a cagione de' composti non adattali a
effetto.
s. f.

Buon
V.

senso.
a.

Oritic
altrui

Criticare: Giudicare delle


i

cose

notandone
v.
a.

difetti.

Oriuata.

Screpolalara, Scrpolo. T. ver-

Orivell
Vagliare V.
I)

Crivellare e poetic. Cribrare,

nic. L'cffelto dello screpolare

Orina
nata:
I

V. Crina.

Cerneggid.

s.

f.

Criniera, amie. Crinaglia e Cri-

Crivellare, per similit. vale


vello.

Bucare a mo'

di cri-

cuoprono la parte superiore del collo del cavallo; altrim. Chioma, Coma, Giubba V. doma. n Criniera Quei crini del cavallo, che si lasciano pendere dalla cima dell'elmo o del caschetto sul
crini che
:

Orivellata
in

s.

f.

Crivellatura, Vagliatura:
si

L'alio del vagliare e

La mondiglia che

cava

vagliando.
s.

Orivelletto
colo crivello

m.

Crivelletlo, Vaglielto: Pic-

dorso del soldato a cavallo.

vaglio.
s.

Orinolin.
dito di

s.

m. Crinoline : Tessuto,
di
fil

il il

cui or-

Ori-vello

ni.

Crivello e

poetic. Cribro,

Va-

lino

di

coione, e

ripieno

di crino bianco a uso di farne cerla piccola sottana che, per esser boCTice ed elastica, impedisce che il sovrapposto vestilo non istia mucido e cascante,
in disuso.

glio V.

Cerneggio.

da massachen; Vaglio, Crivello: Piccola cola a mano a foggia d staccio, con fondo a rete d
fil

di

ferro,
le

che adoperano

muratori per sceVagliajo:

ma

gonfio e rilevato. Oggid caduto


s.

verare

pielruzze dalla calce.

Orinoliiin-a

Crinolina: Sottana larghissima d'un tessuto di crine di cavallo, che la porf.

S Fabbricante de crivelli; Crivellajo, Facitore d crivelli o di vagli.


v.

Orio

tavano le donne sotto il vestilo per gonfiar mollo. Oggid vennero ad essa sostituiti i Cerchi V. Cercio nel 3" significato. s. m. Grido, al p!ur. Gridi e Grida : Suono strepitoso propriam. di voce umana mandalo fuori
per varie cagioni, come per paura, ira, ecc.;
altrim. Gridata, Grido.

Orocoa Crogiolare, Crogiolarsi V. Cim, Confze. Oroccante m. Croccante. T. pasticc. Sorta


s.

pasta dolce composta per


tosiate, cos detta
i

la

maggior parte

di

mndorle

scroscia sotto

perch nel mangiarla denti. Dal frane. Croquante.

Orocco

Rabbuffo, Sgridata,

Rampogna, Canata,

Sbrigliata,

m. Stacca, Borsotlo Pisi., Boccuolo Fior. : Arnese di cuojo fallo a modo di bossolo calzuolo, che metlons dinanzi coloro che nelle
s.

Riprensione, ecc.

a nn-a persnn-a; Garrire ad uno. Riprenderlo, Rampognarlo V. Cra nel 2 signif. Vende nn-a cosa a-o crio; Vender checchessia

crio
a grido, vale Venderlo subitamente, in un

processioni portano la croce o lo stendardo (confanj, quando e'son d grossa mole e troppo pesanti. In questo boccinolo, che fermato al
petto con cinghie, parimente d cuojo, e che scen-

mo-

dono
il

dalle spalle a guisa d bretelle,

s fa

entrare

mento.

calcio della croce o dello stendardo, e serve

Oristallizz

v. a. Cristallizzare. T. naturai. Ridurre in cristallo. Congelare a guisa di cristallo. S CristaUizzse n. p. Cristallizzarsi, dicesi di quei corpi che diventano solidi e trasparenti come il cristallo, e che si riducono a concrezione di sale.
s.
f.

11

per sorreggerli pi comodamente. Crocco. T. di tonnara. Quel gancio inastato, con


d sostegno

cui

tirano

tonni nel paliscalmo.

S Serra 5 crocco; Cessare, Finire: Desistere dal fare un'operazione. Jlodo figurato.

Oristallizzaziou
T.

Cristallizzazione.

Oreifsoiii
sione,
Il
t

s.

f.
:

Crocifissione e CrucifisIl

chim. Operazione, per via


e

della quale le part


si

Crucifiggimenlo

crocifiggere, e anche

d'un sale o d'una pietra sciolte in un fluido

supplizio della croce,

condensano

formano un solido
m.

di

figura re-

Crocifissione, pel

Quadro o Bassorilievo o
la

altra

golare e determinata.

Oristano
licea fondu:a

opera d'arte

rappresentante

Crocifissione di

s.

Cristallo, antic. Crestallo:

Ma-

Cristo.

teria trasparente

e chiara che si fa di terra sialcali, ossia

Orcifisso
cefisso:

s.

m.

Crocifisso, Crucifisso e CroS.

Vetro bianco mollo trasparente e di peso grave, nella cui composizione entra l'ossido di piombo. M Cristallo, per Lastra di cristallo, che si mette alle vetriate, carrozze e simili. de rcca; Cristallo di rcca, di monte o d mon-

con

Detto assolut. L'immagine di N.

Ges

Cristo confitto in croce,


n

Usato come add., vale Confitto in croce.


v.
:

Orooifizze

a.

Crocifiggere, Crucifiggere,

Or oppa

amie. Crocificcare

Conficcare in sulla croce.

V. Grppa,

m
Crosc
cinello:
in
s.

ORO
m. Ago
a tamburo,

CRO
Ago
torto.

Unfilo

Cr-vi

Ago

fallo a guisa

d'uncino ed assicuralo
il

un manichello, adoperalo pl ricamo;


>

posto sotto l'uncino, e l'ag tiralo all'indielro, portando seco il filo. Dal frane. Crochet. %

Punto a crosc; Punto ad ago

torlo o

ad ago

Il

a tamburo o all'uncinoUo V. Punto. Travaggio (ceto a-o crosc; Lavoro fatto all'unall'ago torto o all'ago a tamburo. cinello

Il

V. a. Coprire, Cuoprire, Covrire: Porre una cosa sopra a checch sia che l'occulti e la difenda ; ed altres Porre una cosa sopra checch sia in gran quantit: L'han coverto d'u; Lo coprirono d'oro. Coprire, metaf. vale Nascondere, Occultare, Ricoprire: Crovi i difetti; Coprire difetti. Per similil. Congiungersi il maschio colla

femmina per

la

generazione,

ma

dicesi proprio

Oroscxe
agli
stessi

s.

f.

Corse.

T.

mar.
i

File

di

majeri

panconi di
di

dall'avanti all'indielro sopra

rali di tulle le

dimensioni, che distendonsi bagli, per servire legame, e formano i margini lateboccaporte. Oggid pi non si usano
forti

delle

bestie; allrim. Montare.


il

co cvcrcio; Coperchiare: Soprapporre


chio,

coper-

sul

5 fugo; Coprire il fuoco: Ammucchiar cenere fuoco rammonlalo; allrim. Velare o Addor-

facendosi

le
s.

coperte tulle uguali.


f.

Ox*sta>
rolla e

Crosta: Quella

coperta

d'umori
la

Il

mentare

il

fuoco.

un impiego, nn-a crega; Coprire un impiego,

riseccali, che si

genera naturalmente sopra

pelle

magagnala; allrim. Schianza, SUanza e

dollrinalm. scara.

M Crosta, per similil. Tutto ci che s'indurisce o


s'attacca nella siipfrflcie d'alcuna cosa.

Da'Piltori dicesi Ci che


Modo
lenzuola.

si

slacca dalle pitture.


l'

**n Lenzuola, Lello.

basso e figur,:

ancn

sllo a-e crste; Egli ancora a lello, cio Sotto

le

da rnagia; Intonaco, Inlonico V. higurb. da rgna; Piastra; Quella crosta che fa la rogna.
de lasagne, tagglcen, trta,
ecc.; Sfoglia, dicesi

una carica, vale Esercitare, Possedere un impiego, una carica. Crvse n. p. Coprirsi: Coprir se stesso. Coprirsi per Mettersi addosso panni gravi per ripararsi dal freddo, o Stringersi al petto quelli che uno ha. it per Mettersi in capo berretto o cappello, che altri tenga in mano per alio di riverenza. Cro'^^o s. m. Corvo e Corlio: Uccello grosso e di color nero, che si pasce di carname, d'insetti e di friitta. Ita il becco convesso e a forma di coltello, le narici coperte con penne somiglianti
,

Un

pezzo

di pasta reso piano, largo e sottile

per

alle setole e rivolle

innanzi,
di

la

lingua cartilagi-

mezzo

dello

spianatojo

{cannello
il

da mezoa)

nosa e biforcala. Ce n'ha

pi specie:

intorno a cui s'avvolge,


corzetti, torte, ecc.

quale poi, taglialo in

impt'j. Corvo imperiale (Corvus coraxj;

Crovo Crovo

differenti forme, serve per far lasagne, tagliolini,

d formaggio; Crosta del caeio Quella che ricopre la forma del cacio. Se dura dicesi anche Roccia, specialmente quando coperta di sudiciume morchioso; se tenera si dice Buccia. d pan; Crosta o Corteccia del pane La parte
: :

esterna del pane indurila dalla cottura.

^ Tid a crsta; Fare o Tirare V. sopra Crsta de lasagne, ecc.

la

sfoglia

Orstin
M

S Leva u crsta.; Scrostare. Pin de crste; Crostoso, Crostalo: Pieno d croste.


s.

m.

pi.

Crostini: Fettucce di

pane

Orxassa
di

arrostile sulla gratella o fritte in padella, e poste

de becco giano, Gracchio (Frcgilus gruculus); Crovo de becco rosso, Gracchio, Corvo corallino (Prrhocorax pirrhocorax); Crovo de ma ceneen. Berla maggiore cPuy^'nMS cinercus); Crovo de m neigro , Fringuello di mare fPu/fnus obscurus). / crovi n fan cardcenn-e ; Il lupo non caca agnelli V. Cardcenn-a. $ Pesato crovo; Coracino, Corbacchio, Ombrina loca, Ombrina di castro. T. ill'ol. Corvina nigra. Specie di pesce che essendo coperto d'un bel nero fu dagli antichi paragonalo al corvo, da cui ebbe il nome. s. f. Crocion^. Accresc. di Croce: Croce grande e di gran peso; ed anche per Segno
gran croce.
s. m. Crocione, Crosazzo: Sorla di moneta d'argento austriaca, del valore di lire ilal. cinque e cent. 68; cosi chiamala per aver in

intorno all'arrosto,

al

fritto,

ecc.

Crostini, per Quelle fettucce di pane abbrustolile,

Orxasso

su cui

si

distendono ostriche,

ricci

marini fzinj,

dtteri o simil frulla di mare. In Toscana chiamansi pure cos Quelle fettucce di pane, su cui si distende un composto d' acciughe e burro o un battuto di rigaglie, e che si portano in ta-

Orxe
Il

vola

al

principio de' desinari.

una delle sue facce improntala una croce. s. f. Croce: Due legni attraverso l'uno dell'altro, per salito ad angoli retti, nel quale gli malfattori, e sui quali pat antichi uccidevano
i

de pan; Orlicelo, dimin. Orlicciuzzo, Orlccinzzino: L'estremit intorno del pane.


s.

N. S. Ges Cristo. Croce, per Vessillo, Insegna de'


funzioni ecclesiastiche.

Cristiani

nelle

Orottn
Orv,

m. Carcere, Prigione: Stanza a


si

terreno, in cai

rinchiudono

militari che

com-

Il

per Segno
di

Dislinlivo, in forma press' ^


insigniti
i

poco

mettono qualche mancanza.


V. n. Cascare,

croce,

onde sono

membri

d'ordini

Cadere, dcesi de' capelli,


I

cavallereschi.

de' denti,

delle foglie degli alberi, degli abiti di

OrS-vata

dosso quando e'son laceri e d'altro. w S chu; Cascare il cuore V, Chu. s.f. Corvatta e meglio Cravatta, Crovatla e Croatla; l'ultima voce disusata: Pezzuola di roba fine, che si porta intorno al collo

II

per Ogni cosa formala per Quella


parte
l'a-'ma

a similitudine di croce.

moneta ov' coniata sovrano o della citt; e chiamasi cos da noi perch anlicam. nelle nostre monete era da una parte coniata una croce. Oggid dicesi pi comun. Arma o Arme.
della

del

allacciata sul davanti,

due canti opposti pendenti sul petto ovv. rannodali in cappio, oppure
i

Il

Figurai, vale Tormento,


Affanno:
si

Dolore, Tribolazione,

Afflizione,

in 0OCCO,

vu; E'

se fa de crxi fa delle croci perch vuole.

perch'

GR

cro
mar. Quella
due voce

281

dell'ncoa; Croce

dell'

ncora. T.
il

parte dell'ancora dove

fusto si divide in

pi braccia V. Brar^i dell'ncoa nella BrassQ. S A santa cixe; La croce santa, dicesi figurai. La tavola dell'o b e, perch si usa stamparvi una croce da principio. S Ave de crxi ; Aver delle croci, Aver la croce
il

S Tutti han e so crxi; Ognuno ha le sue croci, vale Ciascuno ha i suoi guai, le sue afflizioni. 8 Zgd a crxe e a griffo; Fare o Giocare a santi

Croxa
a
I)

e cappelletto V.
s.
f.

crxe

griffo.

Crociera. Dicesi

dagli

Artisti

qualsivoglia pezzo di legno, di

metallo o simile
di

foggia di gruccia (scrssua) o

croce

per

diversi usi.

crocifisso.

Jlodo fami!, tose, e vale Avere

grandi pene e travagli. % Co-e bravce in crxc ; Colle braccia in croce. Posto coi V. Slare, Pregare e simili, vale Arrecarsi le braccia al potto a guisa di croce, in segno

Crociera, in Marin. dicesi Quel paraggio dove uno pi bastimenti da guerra incrocian il mare. n E parim. in term. marin. dicesi Quel pezzo di legno quadro o tondo inchiodato a traverso

grande umiliazione, di preghiera, ecc. Cria a crxa addosso a nn-a persnn-a; BanGridare la croce addosso a uno o sopra dire uno vale Cercar di danneggiarlo nella fama o
di
,

de' macellari del castello verso la

prua.

da stampoe pp deslende
in
gli

fcuggi ; Crociera e pi comun. Gruccia: Un'asla lunga con un legno


i

cima posto per traverso,

della quale

si

servono

neir interesse. %

D a

c.xe; Dar

la

croce, vale Conferire alcun

ordine di cavalleria. S D due par olle in crxe a nn-a personn-a; Parlar ad uno secco, forte, risentito. S Fd a crxe co gmmio a nn-a cosa o a un

Stampatori per distendere sulle corde e fare asciugare i fogli stampati. de stradde; Crocicchio, Quadrivio: Luogo dove fanno capo e quasi incrocicchiansi le strade; altri m. Croce, Crociala, Crociale. d tea do tordo; Traversa, Sbarra. T. stamp. Spranga di ferro amovibile, che divide per Io

lugo; Far un crocione ad una cosa o ad un luogo. Darle la benedica, vogliono Lasciarla segnala e benedetta, cio Con proposito di non volerne saper altro o di non tornarvi mai pi. Tid nn-a crxe addosso a un debito; Fa Far la croce addosso a un debito, vale Condonarlo, Cancellarlo.

mezzo il lelajo del torchio. Crxee d bilancin d relcuio; Crociere


bilao'ia.

della

T. oriuol. Aslicciuole formanti un solo

pezzo colla ciambella (bilancin), disposte a mo^di


raggi equidistanti, nella cui riunione centrale passa
l'asta

della

Crxe tta
S

bilancia (usta
s.
f.

d tempo).

Crocetta. Diminu, di Croce:

Fd nn-a axe; Far una croce, vale Fare il segno della croce, Segnar col segno della croce, Effigiare una croce. Fase de crxi; Farsi delle croci, figurai, vale Formarsi, Crearsi afflizioni. Fase segno dj, crxe ; Farsi il segno della croce, vale Segnarsi col segno delia croce; e figurai. Prendersi maraviglia d'alcuna cosa. Restarne ammirato. Gran crxe; Gran croce: Grado cavalleresco, maggiore di quello di Commendatore. Mette in crxe; Porre in croce. Crocifiggere; e figurai. Pressare, Sollecitar uno importunamente
a far checchessia. N save di due parolle in crxe; accozzar due parole.

Piccola croce.

Fd de Modo
Non
si

crxette; Far delle crocette o de'crocioni. basso che significa Star a denti asciutti, aver da mangiare; detto cos perch quando
si

sbadiglia per fame, da molti

costuma
alle

farsi

la

croce col dito pollice incontro

fauci.

Oroxette
legno, che

Oruamme
Ordeltse

s. f. pi. Crocette. T. mar. Barre di dispongono a traverso delle costiere (bare coste) e pel verso della lunghezza della nave per sostenere la piallaforma della gabbia. s. m. Corbame. T. mar. Il complesso de' legni e del e coste che forma l'ossatura dei bastimenti, cio madieri, cappezzelle,
si

staminali, forcacci, ecc.

S S

Non

saper

s.

f.

Crudelt, Immanit, Barbarie,

Spietatezza, Tirannia, Atrocit: Azione inumana,


conlr. di Compassione.

No

se

pu canta

e
la

cantare e portare

porta a crxe; Non s pu croce, Non si pu bere e

Ori

zufolare. Maniera proverb. che significa Nel

me-

desimo negozio non si pu far due parti. Per questa santa crxe! Per questa santa croce! Specie di giuramento, anzi mezza bestemmia, che usasi pronunciare dal volgo, incrociando le due
dita
indici

Oro
e n

s. m. pi. Silici, e volg. Crudi. T. murat. Chiamansi cos Quei mozzi di calce viva, che nello spegnerla non si ammollano n impastano per non essere slati ben colti nel'a fornace. Tutto ci che pu cuocersi add. Crudo
:

e baciandole per affermare di voler

fare

una cosa.

co-e brache in crxe; Pregar colle braccia croce V. sopra Co-e brocce in crxe. S Quello chi porta a crxe; Crocifero: Colui che porta la croce nelle processioni.
S
in

Prega

"

Segno da santa crxe; Segno


toccarsi colla
sulle

di croce:
al

Quel
e

man

destra in fronte,

petto

non stagionato dal fuoco. Non collo, Crudo: Aggiunto di ferro, dicesi Quello che facilmente si rompe, perch le sue parli non sono bene collegale dal fuoco, e talora per non essere stato ben affinalo dal fuoco e purgalo dalla scoria. Aggiunto di filo, dicesi Quello che non slato bollito, imbucatalo, o che non gli si data alcuna concia dopo la filatura. Aggiunto di seta, dicesi Quella che non

che si fa da' Cristiani in principio di orazione o per altro. S Taggi in crxe; Tagliar in croce, vale Tagliare in modo di croce, cio Per lungo e per traverso. nn-a crxe addosso a nn-a cosa; Far % la croce addosso a checchessia, vale Cancellarlo
spalle,

due

slata

bollila

con qualche ingrediente per renderla


di

alta alla "

tintura.

Aggiunto

tela, dicesi Quella


;

che non fu

lavata e

non imbiancata

altrim. Tela rozza, Tela

greggia.
"
"

V. sopra

Fa

o Tid nn-a crxe, ecc.

Aggiunto d'inverno, Aggiunto

vale Rigido, Freddissimo.

di parola, vale Aspra,

Dura, Pungente,

282

CU
Aggiunto
fililo.

CU
Non maturo.
alIl

_
Non

di

vino, vale Aspro,


e chi

e dicesi d'Alcuno cui

Esser pressato instantissiraamente;

preme molto alcun affare, Camminar vela

S Chi
S

a vcu chutta

a vu cra; Uno
Chatto.

locissimamente.

lesso la vuole

e l'altro arrosto V.

un spago o do spago a-o cu; Aver


il

tre-

Mezo cro; GnascoUo, Mezzo

cotto, ed anche

marella, Far

cui

lappe

lappe.

Sudar

di

bel

Orzia

Verdomezzo, cio Tra cotto e crudo. V. a. Cruciare, Affliggere, Tormentare, Dar pena, dolore, fastidio V. Tormenta. $ Crzise n. p. Cruciarsi, Affligersi, Angustiarsi,
Accorarsi, Prendersi
slidio,

Il

gcnnajo, dicesi di Chi ha eccessiva paura. tanti anni in scio c; Aver tanti anni sul
culo, in sul gallone, in sulle chiappr, vale Es-

sere della tale et.


S

affanno, tribolazione, fa-

impiccio

briga.

g Chi

M Tormento, metaf. vale Persona molesta, nojosa,

DeschuUi in to cu; Cantucci nell'orlicco. ha cu de paggia, ha pua ch' ghe pigge fugo; Chi ha il culo o la coda di paglia, teme
che gli abbruci, ovv. Chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco. Prov. che
vale
I
tristi

che tormenta, che


% Ave di crzii

affligge.

Aver

de' grattacapi,

Aver

degli

afanni,
s.

delle afflizioni, Aver molto da pensare. m. Culo. Voce poco onesta Quella parte
:

temono sempre.

g Chi

non

e assuefceto

a cavarcd, 5 cu ghe spella;

dei corpo, colla quale

si

siede, perci delta an-

che Sedere; altrim. Dentano, Diretano, Pdice,


Preterito, Natiche, e per ischcrzo Belvedere, Bel
di

Chi non sa scorticare, intacca la pelle V. Cavarcd. * Chi parla de mi dcrr a-e mas spalle, parla

Roma,

Culiseo, Cupola, Meleto, Utriiisque,

Ta-

fanario, Culallario,
I

Culabria.

Culo, per ^Quella parie che

comunem.

dicesi

Ano

V. sotto Euggio ilo cu. n Per simil. Il fondo di checchessia, come Culo

cu; Chi mi dice mal di dietro, me lo Modo basso V. Parla. culo sul lastrone S D do cu in ciappa; Battere il in sul petrone V. Ciappa. de palle in sci cu; Sculacciare, Dare delle sculacciate o degli sculaccioni. Dar delle mani
co
dice
al

mw

culo.

della

pentola, del bicchiere, della bottiglia, della

artificiale

sul

culo;

il

che

fassi

per lo

pii

a'

bambini.

candela, ecc.

Daghe d cu; Dar


dando del culo
in

del culo in terra, Battere

una

de gotto; Brillo: Pasta

vetrosa,

che

culaia, Cimbellare, Cimbottolare, vagliono


terra.

Cascare

negli anelli o in altri giojelli contraff

una gemma una pietra dura; Falso diamante, Diamante concol

traffatto

vetro.
:

dell'

articiocca; Girello
le

Carciofo, a cui

siano

caso in t cu a nn-a persnn-a ; Dar un pie nel culo a uno, Dargli un calcio nel sedere, metaf. vale Licenziarlo da un ufficio con

D un

troncate

squame e

il

gambo.

dell'iivo; Culo dell'uovo:

La

parte dell'uovo pi

modo brusco e un cavallo

risentito.

in sci cu;

Dar un cavallo V.

grossa opposta alla punta.

Cavallo.
g

de Parigli; Culo posticcio. de sigaro; Mozzicone di sigaro, e nell'uso fiorentino Cicca, Cicchetto Quel resto di sigaro gi fumato che si getta via. d5 salamme; Culatta o Culaccino del salame: L'avanzo d'una fila di salame. no, pansa de vello ; Corpo unto e panni strac:

it

se dui cu in t'n pd de braghe; Esser due anime in un ncciolo. Essere anima e corpo con uno V. Braghe. z d5 cu; Essere a mal partilo, Esser ridotto alla miseria; ed anche

Esser vestito con

panni laceri; e talora anche Essere o Star male


in salute.

Maniera prov. di chiaro significato. **S And a-o cu; Andar dietro, Seguitare. M.
ciati.

g
b.

z ca nn-a csa;

ZI testa e

Sfondarsi, e dicesi par.

uggio do cu; Ano, Culo: L'orifizio della parte deretana, dalla quale si evacuano gli escrementi; e per ischerzo Cocchiume, Forame, Sesso, Buco
del culo.

lando di pentole, ceste, bigonce, ecc.


t

cu; Andar a scavezzacollo, a cacollo, a rompicollo, a tmbolo V. And. S Ave a faccia camme o c; Aver faccia di
lottola

fiac-

Fd vegni

cu rosso; Far altrui

il

cui rosso,

pal-

Sculacciarlo, Dargli delle sculacciate. alla cicala g Gratta cu a cigaa; Grattar il corpo

**ii

Il

Y. Faccia. a merda a-o cu; Aver prescia, pressa, premura, fretta. Modo basso V. Ave. in cu nn-a pcrsnn-a o nn-a cosa; Aver uno una cosa in culo, vale Non istimare quella

V. Cigaa.
g Locci

Dimenar
'*%

il

Scrolla cu; Culeggiare, Sculettare: culo camminando. - Qulettare e Scu-

lettare dicesi anche dal volgo fior, per Ballare. Psa 5 cu in t'n /ew^o; Annidiarsi, Mette

tal

cosa, quella

lai

persona; che anche dicesi Aver


del

nell'anello, nello zero, in quel servizio, in cupola,

Appollajarsi, Appiopparsi in qualche luogo, Ficcare il capo in alcun luogo.


'*g

nel sedere, nel

mezzo

quaderno,

in

tasca,

nelle code, a carte quarantotto, nella tacca dello

zoccolo, ecc.
n

'*g
il

5
in

cti

brutto; Avere sporco

culo o

la

ca$

Mette do spago a-o cu; Metter pensiero. Metter in apprensione, vagliono Porre in timore. N poe legni cu in niscin lugo ; Non poter slare in alcun luogo; e dicesi per lo pi di Chi

micia, figurai, e in m. b. vale Essere in colpa


difetto,

mula spesso padrone.


il

Aver

la

coscienza macchiata o calil

ieri la.

cu 5 ghe fa pisselti; La camicia non gli tocca l'anche. Non cape in se slesso, Gongola culo
gioja.

cu dcpaggia; Avere

cui di paglia, vale


il

dalla

Essere sospettoso. Paventare


delitto
I)

male per qualche


floscio,

l'ha cu ch'

p un vexinato;

Egli ba

un

commesso. CM mollo; Avere

culo che pare un vicinalo o una badia: Iperbole


il

cui

mencio,

non
b.

usitatissima che dicesi a Colui che ha un sedere

consistente.

estremamente grande.
il

115

fugo a-o cu; Aver

fuoco al culo. M.

Sculaccioni V. S Patte in sci cu; Sculacciate,

PaWo.

CUB
**S P>99'<^ l'uggio

CUC
daga
V.

283

dd cu pe nn-a

daga.

l'una e dall'altra parte della roota d prua, aperti

**S

S Scrovise cu; Mostrare il culo, figurai, e in m. b. vale Palesare i propri fatti. Vegni z dd cu; Venire a mal termine o a mali
termini, Venir
al di

pi in allo del primo ponte, per

gli

quali

si

fa

Olbito

sotto, al basso,
le

Fare

il

la-

tino de' deponenti, Infilar

pentole, figurat. va-

gliono Cadere di buono in cattivo stato, Ridursi


in povert,

OTbo

Andar

in

rovina; e talora anche Dile

magrare, Smagrire, Disfarai. **S Forjd 5 cu; Dare o Voltar


faccia.

spalle,

Voltar

la

Occa

Modo

basso.

Zgd a pissa cu; Fare


culo
a punta

o Giocare a

punta

Oa>
t)

e capocchia V. Zg. s. f. Cura : Pensiero accompagnato da affetto; Sollecitudine, Premura, Studio, Diligenza,

cavo dell'ancora quando si d fondo. s. m. Cubito: Sorta di misura di lunghezza, cos chiamata perch piess'a poco eguaglia la lunghezza dell'osso cubito o del braccio. s. m. Cubo: Corpo regolare e solido, che cui consta di sei facce quadrate ed eguali, ed angoli sono tulli retti e per uguali. Piccolo ingrossamento nella s. f. Cocca punta inferiore del fuso, dove si fa la cocca del filo consistente in una specie di nodo. $ Dd a cucca; Accoccare, Incoccare: Far la cocca del filo sulla cocca del fuso.
passare
il
i :

Ouccetta
messo vicino
ficato

s. f.

Cocchiella. T.

mar.

Lellicciuolo

Cura, per Governo o Custodia di checchessia. per Curazione o Medicazione delle infermit. pel nome del Luogo dove, nel nostro Ospedal

ai

bordi della nave per uso dogli

maggiore, si curano i sifilitici. S Avc cita; Aver cura, Curare, Procurare, Por mente, Darsi pensiero, sollecitudine. ca d'iinn-a csa; Avere o Tener cura d'una

anche Capanna, e in questo signis'intendono Quei camerini falli di tavole molto stretti, a foggia d'armadio, praticali nella poppa e lungo i lati d'una nave ad uso di farvi dorullciali; dicesi

mire
frane.

gli ufficiali di

marina o
:

passaggieri. Dai

Couchette.
s.

cosa, vale Governarla, Conservarla, Tenerla guardata. Tenerla in serbo, Vegliarla.

Ouccia
Cuccia

S AvL'se ca; Aversi cura, vale Riguardarsi, Attendere alla propria salute. S
S

anche per Covacciolo, Covo, Nidio, Ricetto Luogo dove si sta. Canile, parimente in senso metaf., per
dicesi

m. Cuccia, Canile Il anche melafor. per

letto de' cani.

Lello, ed
:

in ca; Dar in cura, cio In custodia. Ese sdo ca; Esser in cura o sotto cura, dicesi de' malati quando si corano o si fanno curare per
qualche malattia.

Qualunque letto cattivo. A can vegio n se ghe dixe cuccio; Chi de' Consoli, sa che cosa arte V. Can.

stalo

Mego da ca; Medico


rante,

della

cara, Medico cu-

e sempiic. Curante.

S Piggidse

ca d'nn-a persSnn-a o d'nn-a cosa; Prendersi cura d'una persona o d'una cosa, vale
Interessarsene,

cuccio; Andar a cuccia, figurai, vale Andar a dormire. che si usa per S Cuccio l; Cuccia li: Espressione comandare al cane che si corichi.
S

Andd a

Andar

a letto.

Ou
il

Averne pensiero,

sollecitudine.

V. Cura.
de' ceraj. Far tondo

Ou.ag"etto V. Cagetto. Oa.ss< v. a. Acculare. T.


culo delle candele.

Oiiocio Ou-cco;

figurat. vale Giacersi, S Stdsene a cuccio; Cucciare, Starsene in letto. cuccia, dicesi al cane per S Fa o cuccio; Va a dire Va nel luo letto. Va dove sei solilo a giacere. add. Quatto: Cheto, Senza muoversi.

Oua<sso
Oa>ta.
I)

s.

V. Casso. f. Culatta: Parte deretana

dal gesto della


di

Cu cu e Cuc: Parola che accompagnala mano e dal suono della voce usasi

molte cose.

Culatta,

pel

fuoco,

cio

Fondo della canna d'ogni bocca da La parte opposta alla bocca; dicesi

per significare che altri invano si procura di volerci far danno o inganno, perch siam pronti a rintuzza. lo, o per significare che non siamo

Oa<to

anche Culaccio. S Cuta de bu , de vacca , ecc. ; Culaccio , cos chiamano macellai La parie deretana delle bestie che si macellano separata dal taglio delle cosce. V. Cratto. O.a>tt s. f. Culattata, Culata: Colpo di culo, o
i

Occo

mai per lasciarci vincere alle parole di chi vorrebbe indurci a fare cosa spiacevole. Lo fanno anche le mamme e le blie a' bambini, n, scondendosi dietro a qualche cosa e mettendo fuori di svagarli. il capo e rinascondendosi, aflSne s. m. Cucco, Cclo, Cucle, Cuculio, e
Cuculus
cancrtj-.

Percossa del culo io cadendo. % Piggi nn-a cutt; Battere ona culata, vale Cascare dando del culo in terra; e generaloienle
Cimboltolare, Dare un cimboltolo.

antic. Cuccuino. T. ornil.

Uc-

quanto un piccione, cos chiamato dal snono del suo verso eucu cucu. Ila il becco scuro-cenerino con gli angoli gialli, le palpebre
cello grosso

Olblba
carrozza.

s.

f.

Cielo:

La

parte

superiore

della

Oulblba
E

Coppia, Pajo: Due persone o doe cose insieme. - Applicato ad animali, la Coppia non indica che il numero, il Pujo la somiglianza.
s.
f.

nude, gialle, le parli superiori d'un bel colore piedi cenerino-piombato, leali cenerino-scure, gialli. Annida ne' nostri monti; emigra in seti

se parlasi di cavalli da tiro,

mili nel mantello e nella statura, dicesi

quando sono siPariglia

Ouccn OucuUi

tembre, ritorna in maggio. V. Cccn.

s. m. pi. Galletti, e da taluni in Tse, anche Cccoli: Frittura in pezzi, fatta d'altrettante

V. Accubbid. Andd de cubbia; Andar di pari, del paro o di pare V. Andd. OlbeTbe s. m. Cubbe Pianta , il cui frullo dicesi pure Cubbe, ed simile al pepe nero,
S
:

rina di ceci

cucchiaiate di pasta non soda, per lo pi di fadi palale, la quale friggendo sgonfia
e riesce croccante.
s. m. Faloppa: Nome che si d in Bozzolo incominciato e non terminalo dal baco, che mor nel lavorare. s. m. Spugna, Spugnla, Spugnino: Specie di fungo mangereccio V. Spunziua.

OncuHo
Toscana

al

ma

alquanto pi grosso, di sapore aromatico, bru5.

ciante e amarognolo.

Oucixnxlla
T.

Olbx^

f.

plur. Cube.

mar. Quei

fori dal-

284

CUG
Y. Cotoritta.
Cliiricchi.

CL'R

Ouciiritta
mere
il

Cuig-as.
falla

Oucurixcc;
caito

Voce

por espri-

prolungalo del gallo.

OixiTa

V.

C^ffa.
C/fin.
s. f.

Ouin V. Oujoso
tafatli,
1)

f. Cotenna, Ctica: La pelle Leva a cuiga; Scotennare: Levar via

del majale.
la

cotenna.

Coin.
add. Curioso: Colui che ha curiosit,
i

Ou.ffl.ix V.

e che bada a spiare

fatti

altrui; eltrim. F.u-

Cug-g-ia
schio,
1)

Testicolo e Tesliculo, e in term.


fabbrica

Fiottone.

basso Coglione: Parie genitale dell'animale ma-

dove

si

il

seme.

Curioso, per Faceto, Piacevole, Lepido. per Particolare, Strano, Stravagante:

Fiaba, Favola, Frottola, Vescia, Vescica, Bubbola, ecc. : Cosa falsa. Trovalo non vero V. Balla,

Il

un
li

l'ha

vesti cujoso
cujoso!

Ha un

abito curioso.

de bce i Ciiiffola, Bazzecola, Inezia, Cosa da nulla: io/i veini nemixi pe nn-a ciig^jia de ha:; Diventarono nemici per un'inezia, per un nonnulla. Spara <lc cugge; Sballare, Panzanare, % Conta Imbubboliire, Dare o Cacciar bubbole, panzane, ecc. S D in cugge; Dare in fritture, in ceci, ecc. V. D in balle nella voce Balla. S Rompi e cugge; Infastidire, Annojare, Importunare, Stuccare, Moleslare, Rompere il capo.

Cuixitee
di
fatti
Il

ti -soe che per Fra strano e ridicolo: Ma tu se' curioso sai? desiderio s. f. Curiosit: Veemente

Ma

vedere, d'intendere
altrui

d'imparare cose nuove,


i

pellegrine, singolari,

ecc., ed anche di sapere

senza suo pr. Curiosit, talvolta usasi per Novit, Cimelio, Cosa
rara, pellegrina e curiosa.
s.

Cletto

m. Culetlo.

T. de'giojell.

La parte
di

inferiore del brillante opposta alla

tavola.

Modo
g Cugge

figurai,
!

e basso.
!

Olto
!

s.

m. Cullo: Tributo d'onore e


si

vene-

Zucche

Zucche marine

giole! Frottole! Interj. con cui

si

Bubbole accenna

Giugdi

razione che
esterni.

rende a Dio con

atti

interni

ed

non

credere, di non consentire, ecc.

Ortnnieto
si

Og"g"i
il
1)

s.

m. Cuccliiajo

e Cucchiaro: Slrum.
piglia

noto di legno o di metallo, col quale


cibo, specialmente se
liqu.do.

Cumluo
~

Cucchiaio, per Cucchiaiata, ossia Quella parte di checchessia che si prende in una volta col cucchiajo.

Il

Cucchiaia e Cucchiara. T. d'anig. Slrumenlo di


ferro o di
di cui
si

Quadrello. T. de' guantaj. s. m. rezznolo a rombo che ne' guanti cucito nel biforcamento delle dita. Oggi pi non si usa. s. m. Cuneo, Conio, Cogno, Bietta: Pezzo di legno o di ferro o d'altra materia soda, che ad una estremit grosso, all'altra assolligliato. Si adopera a serrare o stringere insieme
legni

rame

fatto a
gli

forma

di

mstola fsssoaj,
per tr via
la

altro; e talvolta a
i

dividere, sei>arare e
di

servono

artiglieri

ca-

fendere

medesimi

introducendolo a colpi

rica dai cannoni. $

Cggice di pntoin; Cucchiaie: Strum. di ferro per uso di sgomberare le materie dal fondo del

mare V. Pntn. % Cppa d cggid; Palla del cucchiaio V. Cppa. S Mncgo d cggi; Ccdoio del cucchiaio V. Mnego. Og-g-iaen s. m. Cucchiaino e Cucchiarino:
Piccolo cucchiajo, e inlendesi per lo pi quello

mglio nel'a spaccatura. da cinassa, ecc.; Bietta V. Scinco. da mnaca; Conio: Slrnm. di ferro, nel quale intagliata la figura che si ha da imprimere sulle monete; allrim. Torsello, Punzone. Dicesi anche Conio l'Impronta stessa delle monete. Ctinnii da cannoin; Cuner o Conii: Quei pezzi di legno che si ficcano fra la culatta ed il letto
del

Og-g-iarin Cg-g-iaron

Og-ianco

zucchero nella tazza del caff. V. sopra Cggiwn. s. m. Cncchiaione e Cucchiarone: Cucchiaio grande, e dicesi generalm. Quello con cui si tira su la minestra dalla zuppiera. d.e Culbianco, Massajola, Pis. Codibianco. T. ornit. Suxicola oenanthc. Uccello del genere de' Tordi , famiglia delle Macile, che ha il becco nero, le parli susi

con cui

pone

io

1)

da stampoe;

pezzo per alzarlo gradatamente e

puntarlo.

Biette: Conii di legno di varia


gli

grossezza, per islringere a colpi di martello stecconi intorno alle pagine entro al telaio.
Il

tsera;

Oupe
due
cos

p ltti; Zeppe : Qu^i pezzi di legno che pongonsi tra i sedili (calastre) e le botti per impedire ad esse il rotolare. s. m. Cup. Frances. dell'uso. Nelle grosse vetture chiamate Dilinenze, che son composte di
tre gusci,

uniti

gli

uni agli altri, dicesi

periori

di

color cenerino-scuro,
le ali

le

inferiori

di

color cedalo,
de' massi,

nere.
in

dentro

Fa il nido negli spacchi qualche zolla o in qualche

H primo fondo dimezzato, come a dire Carrozza dimezzata. Mezza carrozza. Dal frane. Coup.

Opola
a

s.

f.

Cupola: Specie di vlta

di

gran

buca del terreno con fili di paglia, radici, sottili scorze, ecc. grossolanamente riunite. Emigra in settembre, ritorna in aprile e maggio. d'aia; Balestruccio. T. ornit. Ilirundo tirbica.. Uccello del genere delle Rondini, che ha il becco nero, il dorso e la coda nero-violetti, il groppone bianco, piedi coperti di piume fino alle unghie; nelle femmine, la gola e il petto son di color
i

rigoglio, cio molto rialzata, che rigirasi intorno

Cupolin
fatta

un medesimo centro, usata comunem. per coperta di chiese, di cappelle, di battisteri. Berretta piccola s. m. Berrettino :

a cupola e combaciante il capo,; e ordinariamente inlendesi Quello con cui gli ecclesiastici chierica. In Roma e in Napoli la si cuoprono Scazzelta, in altri luoghi Solideo, in Firenze Ciiierica e Cupolino; dicesi

bianco sudicio.
popolati,

Annida

ne' borghi

paesi pi
sotto gli

anche Calotta,

ma

frances.

e spesso sin

dentro

la

Citt

sporti del tetto de' palazzi. Arriva parte in settembre.

in

maggio,
moglie o
sorella

da evitarsi. da lanternetla; Cupolina, Cupolino, Cupoletta:


Il

Og-na

s.

f.

Cognata:

Sorella

della

Moglie del

fratello.

Og-nu.

Ora
S

Ou.ppiix
Crse

capannuccio della lanterna. s. m. Giumella V. Cppin. v. a. Curare: Medicare le infermila cogli


n. p. Curarsi
:

s.'m. Cognato: Marito

della

opportuni rimedi.

Fratello della moglie.

Medicar se

stesso,

Prendere

cus
gli

C0r
da

385

opporlnni medicamenti per goarire

nna

vite quello che

maialila.

ginocchi,

ma

si

non ha casselli.na, n liensi sui ferma con vite ad una tavola o


Paniolline.

Curass
libalo,

Oratto

Oiircuma
Curcuma
le

s. m. fnracao: Sorla di liquore precomposto di spirilo di vino, di zucchero e di tiicce d'arancio mandarino. s. m. Curalo, cliiamasi da noi Qaci sacerdote iippicalo ad una parrocciiia, cie supplisce il parroco nella cura delle anmie.- Curalo in Toscana lo s:esso die Parroco. s. f. Crcuma o Cccuma. T. hot

altro luogo.

Cuscinetti
dal
frane.

da sella;

Voce

dell'uso,

Pannvaux: Quei due

cuscini imbottiti,

posti a ciascun lato della sella, perch


il

non offenda

dosso del cavallo.

*Ctistiii

Ostode

radici

simili

longa. Sorla di pianta indiana, ciie fa alla canna, dalle quali si estrae

V. Questin. s. m. Custode, antcam. Cuslodo e Ciis'.odio, Guardiano: Persona che custodisce e che ha in custodia o guardia checchessia. de prexoin ; Carceriere : Custode delle carceri.
custode; Angelo custode, Angelo guardiano:

un sugo che serve per miniare, di color giallo. Questa radice ha color di i:afi'erano, ed usala come condimenlo ne' paesi ove cresce. Ridotta in polvere chiamasi Terra merita.

Angeo

Quello a cui

commesso

il

custodire

gli

uomini;

e figurai. Birro, Zaffo, Cagnotto, Satellite.

Oixsto<ii
in

V.

a.

Custodire: Avere o Tenere in

Ouria scovile. Ourla

s.

f.

Curia: Uflcio della Cancelleria ve-

custodia, Guardare o Slare a guardia; ed an-

s.

f.

Monaca

rolaja: Quella che de-

Oustodia
n

pulata a slare alla nuola (curio) per dare o ri-

che per Conservare. Tener cura, S'orbare, Curare. s. f. Custodia Guardia, Cura, Governo.
:

cevere roba da quebi di fuori.

Custodia, per Quell'arnese fatto per custodire o

Cx'letto
lana, lino,

m. Fiiatojo: Macchinetta da seta e simili, che ha una mola,


s.

filar

difendere cose di pregio e

colla

facili

a guastarsi.

qrale, girandola,

si

torce

il

filo,

ecc.

D
sia

per Ripostiglio di cose sacre. in custodia; Dar in custodia: Dar checch


a custodire.

Orlo
setta

s.

m. Rnoia: Strum.

in

guisa

duna

cas

rotonda, che, girando su un pernio nella apertura di muro, serve a dare e ricevere robe da persone rinchiuse, come monache e simili. Fiiatojo V. sopra -Cj/We/Zo. % Melfe in t curio un figgiu; Esporre: Abhandon.ire un fanciullo nato di fresco mettendolo
nella ruota- dello Spedale o altrove, per liberarsi
dal mantenerlo.

Oxuja
Sarlessa
,

stto a custodia d'un; Essere alla custodia d'uno, vale Essergli affidato in educazione. $ Tegni in custodia; Tener in custodia, in serbo, in guardia, Tener guardalo, Guardare, Custodire.
s.
f.

Esc

Sartora e
:

Sarloressa

Colei ch3 taglia e

comunem. Sarta, anlc. La moglie del sartore , o cuce veslimenti. - Sartora


i

Sarta da donna
taglia,

dicesi Colei che, prezzolala,


le

Orto

add. Corto e Curio, ma meno osalo: Di poca lunghezza. Tale che non adegua una data lunghezza, ma torna minore di quella. Corto, per Breve, Che poco dura : Quest'anno carlcvd 5 l' cria; Quest'anno il carnevalo

Oxi
di

cuce,
V. a.

fa

e rappezza

vesti

donnesche.

Cucire: Congiungere insieme pezzi di

panni, tele, cuoj o altro con refe, seta, spago


simile,

passato per essi per via dell'ago.

corto. A-e crie; Alle corte. Posto avv. vale Insomma,


e
si

usa generalm. intimando ad alcuno che faccia

nna cosa subitamente.


S se crfo de mncca; Fsser corto a danari, vale Aver poco o nulla da spendere, tanto che a fa-

per i bisogni, n curio de ifista; Esser corto di vista, dicesi di Colui che mal vede gli oggetti alcun poco ditica

basti

scosti dagli

occhi.
le corte,- nell'uso

drenlo e fua; Impuntare, Impuntire. T. calzai. Cucire con punti mollo filli. un tondo, ecc.; R'sprangare, Rabberciare: Riunire con fl di ferro vasi rotti. S Ave nn-a lengua ch'a taggia e a cxe; Aver una ling"a che taglia e cuce V. Lengua. Colei $ Quella chi cxe; Cucitrice e Cucilora che cuce. S Tuggid e cxi; Rimpellarc. T. de'murat. Rinnovare interamente o parzialmente un muro, senza demolirlo tulio a un tratto, ma ripigliandone la
:

S Tuggid lrlo; Andar per

co-

mune

vaie Venir tosto alla conclusione d'un dial fallo

% Cxse
Starsi

ricostruzione a pezzi dal basso in alto V. /?<'/on(^oa. a bocca; Cucirsi la bocca, figurai, vale
in
s.

scorso, d'un trallalo. Venire longaggini.

senza molle

silenzio,

Ouxiu
n

Tacere.
:

m. Cugino

Figlio

di
i

zio o di

zia.

Cuscin

m. Cuscino, ed anche Cucino: Piccolo sacco ripieno di piuma, di crino, di lana, ecc che ha sottosopra la forma d'un guancia'e (ocgj,
s
,

monarchi conferiscono a principi e baroni, che per sangue e


Cugino, per Titolo d'onore che
dignit son loro prossimi.
V. a. e q. Cucinare: Apparecchiar le vivande e stagionarle col fuoco. s. m, Cucinajo, Cucinatore, Cuniere e Cuciniero: Cuoco che cuoce le vivande che fa la cucina; ma da noi dicesi per lo pili del Frale che fa la cucina ne' conventi, s. f. Cucinalura: L'alio e l'effetto
di

e serve per sedervi sopra e per allri

usi.

Ouxin

Ouscinetto

s.

m. Cuscinetto, Cncinelto, Guanspilli,

cialino:

Piccolo cu-cino.

Ouxinatto
Torsello: Pic-

di puntuju; Guancialino da
crino

colo guancialino o Sacchetto di stoffa, ripieno di

anche di crusca, a uso di tenervi pianed aghi per averli pronl.imente a mano. pe cxi; Guancialetto o Guancialino da cucire, cuccino Specie di c;:ssellina con spravi una imbottitura, di cui s servon le donne tenendolo
lati spilli
:

Oiixiuata
cucinare.

Onxin V. Ouxina

sopra
f.

Cuxinallo.

s.

Cucinaja, Cuciniera, Cucinatrice:


addetta

sulle ginocchia,

lavori quando per appuntarci stanno cucendoli, ed anche per riporvi dentro i vari arneselti per cucire. Dicesi Guancialino a
i

Donna di cucina. de mneghe; Cucinaja: La monaca


servizio della cucina.

al

286

t)A

DA
e

Ouxinetta
di

s.

f.

Cacinetla, Cocinazza. Dlmin.

Ouxinn-a,
si
Il

Cucina: Piccola cucina. s. f. Cucina: Luogo dove


in

rotti
la

Rabberciatura dicesi Quella che con fil di ferro.

si

fa a

vasi

vivanda
di

I)

Cucitura, pel
si

Modo

particolare con cui una cosa

cuoce.

Cucina,
di

Marin. Una grossa cassa quadra


per far
la

I)

cuce:

Cxila all'ingleize; Cucitura all'inglese. per La riunione delle ferite fatta con ago

ferro o d'allra nvaleria, che serve di focolare

nelle navi

cucina.

e refe.

via (cela; Pottiuiccio, Frinzello V. CrastSn nel


2 signilicato.
s.

de cuxinn-a; Far la cucina, Cucinare, Ou-xinn-a, s. f. Cugina: Figlia di zio o di


S

FA

zia.

Oxita

s.

f.

Cucitura: Congiuntura

di

due

Cuxo Oxu
che

s.

m. Cugino. Voce del contado. m. Sartore e comunem. Sarto: Quegli


i

cose, fatta col me^zo dell'ago o d'altro slrura., e con refe, seta, spago e simili. - Risprangatura

taglia

vestimenti e

li

cuce.
sarti

S Pria da cxu; Lardile, Pietra da

V. Pria.

D
Da;
che
Della,
si

e iu verso

anche De

la: Prepos. arile,

il

unisce col secondo caso di genere

femm.

altrui

per Porgere, Recare, Porre checchessia in mano, e dicesi di cosa presente o vicina:
iin

singolare, e

sonante: /

si mette comunem. dinanzi a concomandamenti da lezze de Dio; I

Dceme
libro
Il

p 5

libbra di conti; Datemi un po'

comandamenti
I)

della

legge di Dio.

Da, prepos. sempl. o segno del sesto caso sing. e plur. di tutte le voci masch. e fcmmin. che non

Il

ammettono
Il

coDgiunge sempre con l'inrba da danze; Si n cose da piangere. Talvolta usasi come avv., e vale A modo, A foggia: O l'a vesto da donna; Era vestito da donna. II>a; Dalla, e in verso anche Da la: Prepos. arlic. che si unisce al sesto caso dei nomi di genere femmin. singoi che cominciano per consonante: Vegno d schua; Vengo dalla scuola. n Dnlla, usasi talvolta invece di Per: Tremmavo d futa; Tremavo dalla paura.
a' verbi, si

Davanti

articolo.
I

per Vendere, Contraltare: Se me 5 dee ve daggo un sco; Se me lo date vi do uno scudo. per Attribuire: Che dun tanta importansa; Gli danno tanta importanza. per Imporre, Metter sopra, Velare, Coprire : man de co; Dategli una mano di

de' conti.

finito:

l'

Dceghe nn-a

t)

per Urlare: Ho desto da pausa in tS tavalin; Diedi della pancia nel tavolino. Parlandosi di fanciulla, vale Maritarla: L'han

colore.

data a un frvego
n


in

La diedero ad un
di

orefice.

Parlandosi di sole,
ti

lume o simili, vale

Battere, Ferire, Percuotere:

lmme
negli

me d

uggi;

Il

lume mi d

occhi.

so; Dalla sua, cio Dal suo partito. ll>a v. a. Dare. Verbo frequentatissimo per la variet dei significati che esprime, e per la molS
tiplicit delle

Parlandosi di titoli, vale Trattare altrui, in parlando o scrivendo, con quei titoli: G'h dcelo dell' Eccellensa; Gli diedi dell'Eccellenza. E dicesi altres vituperando: M'han dcelo d laddro; Mi diedero del ladro. balla; Dare alla palla V. Balla. o benedizin a nn-a cosa; Dar la benedizione
la

maniere

nelle quali si

adopera. Io,

per non essere soverchio di troppo, ne noler


le

principili.

altrui:

Dare, per Donare, Trasferire una cosa da s in Chi v'ha daeto questo libbra? Chi v'ha dato questo libro?

it

per Percuotere:

scorriva, 5 ghe dava,


gli

d
t)

ammassava;

Gli

inseguiva, dava loro,

uccideva.

per Arrivare, Giungere, Toccare: Vmgua a ghe dava a-e zengge; L'acqua gli dava alle ginocchia.

per Assegnare, Stabilire o Pagare per asse-

gnamento: Quanto g'han dcelo de dutta? le diedero di dote?

Qmnio

per Cogliere, Colpire:


Egli d
in
"per

d in t'n gente-

ximo;

un centesimo.

benedica una cosa V, Benedizin. a Dar V. Berta. a bnnaman; Dar buonamano, mancia, benandata V. Bnnaman. o bn patio, a bn prexa Dare buon merbuon prezzo V. A bn a bulinna; Zombare, Tambussare, V. Bulinna. a caccia; Dar Appostare V. Caccia. o accomoda 5 rimpedulare Dare V. cangio; Dare cambio V. Cangio. a ciancia; Dar
a

berta,;

la berta, la la

ciancia,

la-

soja
la

la

cato,

patta.

Picchiare,

ecc.

la

caccia, Cacciare, Inseguire; e

talora

cervella;
a

le

cervella

Cervello.

la

ciancia, la berta,

la

burla, la

Il

Conferire: G'han daeto a crxe da cavaliere; Gli diedero la croce da cavaliere.

soja. Burlare. Talora significa

Dar panzane, cac-

per Pagare, Dare in pagamento: n m'ha voscio d che vinti franchi; Non mi volle dare

cabaldole,

nare

baggiane, pasto, pastocchie per inganper entrare in grazia di chicchessia; ed

che venti franchi. per Concedere, Permettere, Accordare: Basta nS daghe a confxdensa; Basta non dargli la con-

fidenza.

anche Discorrere per non attendere. o cicca; Dar un rabbuffo, una sbrigliala, un ripiglio, ecc.; e talora anche Dare un carpccio, un rifrusto, e s'intende di busse V. Cicca negli ultimi due significati.

)A

DA
a-o mondo; Dare
al

287

a
a

cond'zii,

coggionlla; Dar la fanferina V. Co^(;ion//a. a patti; Dare a palli; Concedere

mondo, vale Partorire.


la

a paga; Dare
soldati.

il

soldo o

paga; e dicesi dei

con condizione. a conosce; Dar a conoscere V. Conosce, a cnsa; Dar il concio o la concia, e dicesi di peli-, di vino o cose simili, e vale Acconciarli con vari modi proporzionati per l'uso. a consolazin, u contentcssa ; Dar la consolazione, Dar il contento o !a contenlez/.a, vagliono Consolare, Dar piacere, soddisfazione, allegrezza. a cnto ; Dare a conio o a buon conto V. Cnto.

menuetli ; Dare a spizzico, a Dar una cosa poco per volta V. A panchulto e menuetli. a punnada; Forbire. T. cavali. V. Pannada. a pasta; Inlonicare. T. murai. Dare una terza ed ultima copertura pi liscia e pi pulita alla
e

a punchutto

spizzicone, a spilluzzico, a miccino-:

vi

a corda a-o rcluio ; Caricar l'orologio V. Corda, a crxe; Dar la croce V. Crxe. a cucca; Accoccare, Incoccare V. Cucca, addosso; Dar contro, Far contro, Contrariare,
Contraddire, Obbiettare; e talora Pregiudicare, Nuocere, Dar addosso. a desdita; Dar la disdetta V. Desdita,

muraglia arricciata ({rettassj, specialm. quando si abbia a far dipintura, sia a fresco, sia a tempera, sia a olio.

pruva

alcuna cosa sotto

o in pruva; Dare a prova, vale Dare condizione di farne pruova,

esperienza o cimento.

o primma m^n; Dar


il

la prima mano, vale Dare primo principio ad alcuna cosa. a purinn-a; Accecare una falla. T. mar. Ristop-

ad intende; Dar ad intendere, Dar intendere,


vale Persuadere, Dimostrare.

parla in

modo

che

si

possa chiudere stabilmente.


vale Somministrar

argomento; Dar argomento,


in-

ad intende che

l' sghitti

un aze ; Dar ad

tendere che gli asini volano V. Aze. ad intende de micce, de verdinn-e, de vescighe pe lanterne; Dar ad intendere lucciole o vesciche per lanterne.

Dar

finocchi,

vale

Dar ad
Secondo

intendere altrui una cosa per un'altra.

tema, occasione, materia. a Savoia; Dar vn cappellaccio, una canata, una rammanzina, un rabbuffo, una strigliala, una scopatura, ecc.: Riprender con minacce, con asprezza di parole V. sotto D nn-a lavata de lesta. a scarso ; Dare a cttimo, vale Dare nn lavoro

a discrezin; Dare

a discrezione, cio

onest ed equit, o Secondo par che convenga; fd anche talvolta Ad arbitrio o volont altrui.

a dived'e; Dar a divedere. Far intendere. a dritu; Dar la precedenza. Dar la mano. a-e msche; Cacciar le mosche, antic. M escare. a-e zengge, a ga, ecc.; Dare alle ginocchia,
al!a
alla

da fare non a giornale, ma a prezzo fermo. a sciaccadda; Ballcre, Percuotere, Picchiare, Zombare, Tambussare V. sopra D a bulinn-a. a so paratia; Dar parola o la sua parola, vale Obbligarsi, Promettere con sicurezza di fare. a stiva; Dar la cala: Specie di castigo che si
usa dare sopra i vascelli ai marinai caduti in qualche fallo, e consiste nel legarli in capo di un'antenna, e cos legati tuffarli pi volle in mare,

gola, ecc. vale Arrivare sino alle ginocchia,

gola e simili.
ajiito

aggitlo; Dar

aita,

Ajutare.

a grascia; Far agio: Dar il gusto, il piacere ad una persona. a-i nervi; Dare sui nervi, Urlare il sistema nervoso, figurai, vale Cagionar pena, travaglio, ecc. a libertce ; Dare o Concedere la libert, vale Far libero. aU'uggio; Dare nell'occhio V. uggio.
allogio; Dar alloggio. Dar albergo. Alloggiare, Albergare, Ricettare.

a stradda a scera; a striggia V. sotto a l; Far la tara,


ci che riferito.

Allicciar la sega V.

Stradda.
testa,

nn-a lavata de

fig;ir.

Non

credere
la

a tutto

td

a nn-a persnn-a; Far


quanto

tara a

uno,

figurai, vale Calcolarlo


tirlo

egli vale.

Compa-

nelle sue debolezze. Soffrir con benigna indulgenza le sue scempiaggini. a legni nn-a cosa; Dar checchessia a guardia
in guardia,
a

serbo, in custodia

Affidare alla

d lxe; Dar alla luce o in Ince, vale Pubblicare. a mamma; Dare a blia V. Mamma. a man; Dar la mano, ora vale Cedere il luogo.
Accordare
ci
la

custodia.

testa; Dare

al

capo, vale Offuscare

la

mente,

e dicesi di vino, liquori, carboni accesi o simili.

a mancia; Dar a

precedenza, ed ora Inipalmare. che la mancia: Regalar altrui

a tra; Dar

ascollo.

Dar

retta; e

talvolta

Por

man

ha rendulo un servigio o fatto cosa grata. Dare altrui salva; Dare a man salva
:

mente. Badare. Voce del contado V. sotto D retta, audacia ; Dar baldanza : Porgere animo, ardire,
temerit.
a un morto, vale Gittar la Perdere il tempo. autoritce; Dare autorit, Autorizzare. a vergaida; Bacchettare V. Vergadda. a villa; Dar la vita: Propriam. Offrirsi pronto a spenderla per alcuno; e figurai. Apportar somma consolazione, grandissimo piacere, utilit, ecc. bacchce da orbi ; Dar bastonale o mazzate o fracassate da ciechi. Dar mazzate sdice V. Bacca,
fatica,

colpi

simili

senza ch'e'si abbia

modo

di di-

a un morto; Dare

fendersi

d'offendere.

mente; Por mente,


(

l'etler mente, Badare attentamente. Considerare. Talvolta usasi sempliemente per Osservare, Guardare; e talvolta per

Dare ascolto. Dar retta V. sotto D retta, a mente in su e in l; Sguaraguardare, voce


ant.
:

Guardare

in

qua e

in
la

l.

o nuvu, a notizia; Dar


Recare
altrui notizie

nuova o

la

notizia:

d'alcuna cosa o persona.

bacciccia; Conciare pel d delle

feste.

a nu; Dar
convenuto
porlo
il

nolo: Accordare

per un prezzo

servizio d'un

bastimento per tras-

d'effetti

mercanzie.

a-o

ansa; Dar baldanza, ardire, rigoglio, temerit. consmmo ; Dare al calo o al consumo V.

bn beive; Dar buon bere, Dar gusto al bere, dicesi di cosa che mangiandola ci si beva sa volonlieri; il suo contrario Dar cattivo bere. bn conto da so persnn-a; Dar buon conto di s, vale Portarsi come si conviene, da uomo
onesto^ dabbene.

A-o consmmo.

288

DA
d
cheti;

DA
in

btte

Dar come

terra. Percuotere

negli occhi, figar. vale


altrui.

Usar mezzi per deludere

a rolla,

forlemrnle, senza discrezione. braccetto; Dar il braccio V. Braccetto.

brcVga; Dar briga,


vale

fastidio,

molestia, travaglio,

da studia V. sopra D da pensa. da testa; Dar di capo o del capo, vale Capitare
Arrivare; e figurai. Ricorrere o Appigliarsi a

iMolesiare, Infastidire.
noj;i,

hughexzo; Dar

molestia V. Bughozzo.

qualunque parlilo.

cae/in-a; -Dar carena, Carenare V. Caenn-a. cumjjQ a fa nn-a cosa; Dar campo o agio a

da

testa in ta

magia;Dn\

del capo nel


il

ne' muri. Battere o Urlare


al

capo nel
allo

muro muro
scopo.

una cosa: Porgere rpporlunil, comodo. capro ; )nr caparra: Sborsare parte del prezzo
far

iiuro,

vagliono Darsi alla disperazione.

da vixin; Dar rasente: Colpir vicino

patinilo p<T fermare o stabilire

il

conlratlo.

cappotto; Dar cappotto V. Cappotto.

de baccha;;)ar bastonate. Bastonare V. Bacca, de baccha: in te Vwgua; Mettere stoppia in aja.


Postar l'acqua nel morlajo, Far acqua in un vaglio V. JEgua, Bacca.

carta p/anc V. Carta.

Dar

carta bianca o foglio in bianca

carte V. sotlo D e carte. cattivo exempio ; Dar mal esempio, cio Di operazioni caltivo, Dare scandalo.

cuuzin; Dar cauzione, sicurt, vale Assicurare con mallevadore o simili. compimento ; Dar soddisfazione. Soddisfare, Pagare
il

debito.

conseggio, conseggio, un conseggio o pe con-

de bnn-e parolle; Dar buone parole, Dar canzoni, bossololli, erba trastulla, vagliono Discorrere per non attendere, Lusingare senza efTello, Trattonere e non venire a' fatti. fie btte; Dar busse o percosse, Dar picchiate, Dar colpi, ecc. V. Btta, de curcagnce; Scalcagnare V. Carcagnd. de ciarle; Dar chicchiere, Dar parole, canzoni
V. Ciarla. de dcutta; Dar di dote, vale Assegnare o Pagare por dote. de foettw; Scudisciare, Scurisciare: Percuotere collo scuriscio Y. Poeto,

seggio

Dar

consiglio,

il

consiglio,

un consiglio

per consiglio, vogliono Consigliare, Far altri avvisalo, avveduto. conto da so persnna V. sopra D bn cnto

da so persnna.
; Dare o Prender conto d'una Render ragione dell'operalo. condro; Dar contro, vaie Contraddire; ed anche Opporre od Opporsi ad alcuna cosa. clpa; Dar colpa o la colpa V. Clpa. da assstsc; Dar ricovero, albergo, ricetto, Ri-

cnto d'nn-a cosa

cosa, vale

de lecche ; Dar mostacciale, ceffate, gelate, cio Dar delle mani sul vollo altrui. deirwgua; Dar acqua, Annaffiare, Irrigare. del 'aia a nn-a .jtansa, ecc.; Dar aria ad una camera, ecc. V. ia. dell'aze, n birbo, d la hlro, ccc ; Dar dell'asino,
del

coverare, Albergare, Ricettare.

da eive; Dar da

bere,

Dar bere o

bere: Por-

con dargli quei

birbone, dol ladro o simile: Ingiuriare altrui titoli ignominiosi.

gere da bere. Mescere, Apprestar la bevanda. da beive a-e bestie; Abbeverar le bestie.

da beive a-i vasi, a-e


fiare
i

scioi; Annaffiare, Innaf5 l'ha sa;;

dell'uggio; Dar un occhio, vale Osservare, Star allf nli a checchessia per conto altrui : un pi) dell'uggio il btteijo; Fatemi il favore di

Dwme

fiori.

da beive a-o prwvc che 5 cego


bore
al

darmi un occhio alla bolloga. dell' incenso ; Dar incenso, propriam. vale Incensare; e ligurat

prete che

il

chierico ha sele V. Beive.

Adulare, l*iaggiare.

da con/; Allungar

la

fune; mclaforic. vale Con-

de lungannie
lunga
il

Menare per
a

le

lunghe o per
in

la

ceder dilaziono, Metter tempo in mezzo. da d; Bar da dire, Dar che dire: Porgere altrui occasione di mormorare; e in qualche caso Dar altrui da pensare, Esser cagione di grave
pensiero; e talora anche Infastidire, Dar molestia,
travaglio, disturbo.

per lunga o
a

lungo o

lungo,

Menar
senza

can per laja. Dar erba trastulla. Dar canzone,

Tener
de

bada

Lusingar con isperanze,


di

ma

venir a conclusione.

man; Dar
:

pglio

figliare

mano, Cacciar mano, Dar di con prestezza, e con alcuna didi

da di
pare,

e da fa; Dar da dire e da fare: OccuTener impiegato, per lo pi con affaticar


altrui.

e tribolar

mostrazione di forza. de man a un travaggio; Dar lavoro, vale Cominciarlo.

mano

un

da fa; Dar a fare o che fare: Occupare, Tener impiegato, Dar faccende, Dar da lavorare, Somministrare occasione di lavorare; e talora figurai.

de moen in te bte; Dar nel cuore V. Bela, de parolle o de bnn-e parolle; Dar parole, Dar ciancie, Pascer di parole, vagliono Inlerlenere,

Travagliare, Tribolare.

da fd nn-a cosa; Dar da

fare

una cosa, vale

Commettere che altri la faccia. da mangia; Dar mangiare o da mangiare, vale Porgore cibo altrui porche mangi; o anche Teil

nerlo a niangare senza ch'egli spi nda.

da mormo; Dar da mormorare: Dar occasione


materia perch
si

mormori.
di

danno; Dar danno. Danneggiare. da penna aldosso a un seri to; Dar


Diponiiare, Cassare, Cancellare.

Non venire a' falli, Discorrere por non attenere. de patte in sci cu; Seulacciare, Dare culacscnlaccioni V. Patta, ciale de vantaggio; Dar vantaggio ad alcuno nel camminare, cio Lasciarlo andar innanzi un tratto prima di porsi a inseguirlo. de zinzannie V. sopra D de lungannie. di cusci; Dar calci: Trar calci. di csci u-o vento, D d csj a nn-a cosa
V. Caso. di denti in fa

penna,
e

magia;
fastidii,

Stare a denti asciutti


cure, brighe, molestie,

da pensa; Dar

grallacupi,

Dar da pensare
la

da

V. Dente.
di fastidii
;

vegghiare: Mettere in travaglio. da pa in ti uggi; Gettare o Bullar

Dar

polvere

Dar

grattacapi. Infastidire, Molestare.

DA

DA
i

289

pugni; Dar pagna. Menar pugna: Percuoter con pugna. di pugni in ce; Dar pngna in cielo, Dar an pugno in cielo, dicesi per esprimere rimpossidi

aitasti;

Dar

tasti

le

tastale. Tastare

V.

Attasto.
i

bmoin; Dar

rintocchi V.

btti; Toccheggiare, dicesl delle

Bmboin. Campane
uffizi

delle

d'nna cosa. di punti; Cucire:


bilil

chiese quando danno cenno degli

divini o

l'

in casa ch'a

d di punti;

di

qualche sacra fun/Jone battendo a tocchi e non

Ella in
di

casa a cucire.
t

a distesa; altrim. Rintoccare. ciocchetti V. sopra D i btti, idea; Dar idea. Dar mostra, segno, Mostrare. 1 fenoggetti all' aze V. Aze. imbarasso ; Dar impaccio, impedimento, imbaI

punti in

del e bocce ed altri, vaie


il

vantaggio di

zugo; Dar de' punti: Nel giuoco Dare alla parte contraria due, tre o pi punii sul numero

cui si deve arrivare per vincere il giuoco. d cu in ciappa; Battere il culo in sul lastrone in sul patrone V. Ciappa. do l'io a bnsa; Dare il tratto alla bilancia, e nell'uso tose. Dar ranchetta alla bilancia V. Bnsa.
a

razzo, Apportar briga.

importansa; Dar importanza, Dar grido, Dar


rilievo.

in appalto; Dar in appalto V. Appalto,

corda a uno. Tirar su le calze a uno, Scalzarlo: Usar artifizio per cavargli di bocca artatamente un segreto ; e talora Aizzare.

do ino sotto; Dar

la

in balle, in ciampanelle, ecc.; Dar in


in

budella,

cenci, in

ciampanelle, ecc. V. Ballai

Ciam-

panelle.

Indiare, Fomentare, Stuzzicare, Instigare. ( figgiu; Dare il latino, vale Trattare altrui

in bio; Dar in baratto. Barattare.


in crensa; Dare a credenza o a credito V. Crensa. inderr; Dar addietro, Cedere, Piegarsi, Ritirarsi.

da fanciullo. do naso, D d fMSO dappertutto \. Naso. d sacco a li gaggia; Dar del sacco le corde V. Ligaggia, Sacco. do sevo; Dar del burro V. Sevo. drito; Dar diritto: Cogliere per l'appunto
saglio.

informazin; Dar informazione, Informare. in frie; Dar nelle furie, ne' lumi, nelle scartate. Entrar in valigia, Montar in sulla bica, in
collera, in bestia, in ismanie. Infuriarsi, Adirarsi.

il

ber-

in mattia; Dar in frenesia. Dar nelle girelle.

d so d
del
ti,

Dar

del suo o

il

suo, vale Dare le cose


le

proprie o appartenenti a chi

d.
del
tu, del voi,

do voi, do
ecc.,
titoli,

le,

ecc.;

Dar

Impazzare. in sci testa; Dar in capo: Offendere alla volta del capo. Colpire nel capo. in sci vxe; Dar sulla Voce o sulla bocca, vale

lei,

vale Usar parlando con alcuno di

questi

secondo

la

maggiore o minore
ecc.; ecc.,

fa-

migliarit.

e bnn-e feste, 5
le

buone Augurare

feste,

il

bn cappo d^anno, buon capo d'anno,

Dar
vale

altrui

felicit

in tali congiunture.

e carte;
catori.

Dar

le

carte, vale Dispensarle ai giuo-

Interrompere l'altrui discorso. Far che uno taccia. Sgridarlo acciocch egli taccia. in sussia ; Dare a soccio a sccida, a capo salvo, dicesi del Bestiame che si d altrui a governare a mezzo guadagno e a mezza perdita, in la ga; Dar l'ingoffo. Imbecherare, vale Subornare o Corrompere altrui con donativi; al,

trim.

Dare

lo

sbruffo.
le

e confittc

aWaze V. Aze.

e patte V. sopra

de patte in scio cu.

in te bocce; Trucciare V. Boccia.

bocce o

le

pallottole

e sedie; Sferzare; e intendesi delle sferzate che


si

Cazze in
in

te

dte, in

ti

unge; Dar

nelle

un-

davano una volta da' parenti ed anche da alcuni


ai

ghie. Cascar nelle branche, figurat. vale Venire

spalle; Dar Aver davanti uno tcche V. D exempio Dar esempio o esemplo Essere primo operare per dar occasione exito; Dare spaccio o checchessia. V. sopra D breiga. fua; Dar fuora o riandare V. sopra D lxe. Dar Fare prima un
e
le

maestri

fanciulli cattivi, irrequieti, negligenti.

potere V.

dota.
Darla
i

spalle.

voltate le spalle,

in te

gambe a nn-a persnn-a ;

alle

dicesi dello Stare e

colle spalle voltate.

gambe

d'alcuno, figurat. vale Attraversargli

suoi

sotto

aitasti.

il

negozi; e talora Diminuire, Scemare sul prezzo. in te tnoen; Dar fra mano, per mano o nelle

d'esser imitato.

mani: Mettere
tu in
ti

in

podest o bala; ed anche sem-

esito

plicem. Metter in
altro chiarore,
ti

fastidio
luce

mano, Dare, Consegnare, uggi; Dar negli occhi, parlandosi di lumi


vale Offender
la

fuori:

alla

luce o

vista,

in

tacchi; Bestemmiare, Adirarsi V. Tacchezzd.

fuori.

T. scult.

solco nel
batterlo

marmo con

subbia o scarpello

di

poi

a versi, a genio,
fare,

in t genio; Dar nel genio, nell'umore, Andar Garbare, Venir a grado, SoddisPiacere. IH Ida; Dare, Mettere o Portare in tavola, inpiatti delle vivande sopra tendesi del Porre
i

'

onde si spacchi da per s. fugo; Dar fuoco, Appiccare il fuoco, vale Ardere, Abbruciare; e parlandosi d'arme da fuoco,
si

-,-

dice dell'Appiccarvi

il

fuoco per iscaricarle.

la

tavola

apparecchiala.

fugo a bomba V. Bmba. fndo; Dar fondo. Dissipare, Scialacquare, Profondere, Dilapidare, Macinare, Dar
la

tn trattaju; Dar nella trappola, nel calappio, nella ragna: Rimaner preso; e figurai. Cader
negl'inganni.

balta.

Rimaner ingannato.

fondo a un bastimento
T.

Dar fondo, Fondeggiare.

mar. Gettar

l'ancora per ormeggiarsi.

in t segno; Dar in brocca, in brocco o nel brocco. Dare o Trar nel segno, Imbroccare, Imberciare: Colpire nel

grazia; Dar grazia, vale Aggiunger vaghezza,


Conferire eccellenza. stti; Render grosso o sottile, dicesi grosso
della

mezzo
il

del bersaglio. Usasi


il

anche
-

figurat. e vale
fatto.

Apporsi, Indovinare

se-

penna quando
sottili.

fa

linee o troppo grosse o

troppo

nerbo della cosa. so recatti a un; Conciar uno pel di delle t fesle; ed anche Ucciderlo, Ammazzarlo.
greto d'un
Pigliare

Casaccia,

I>if tonar io

Genovese-Italiano.

19

90

DA
Dar
l'acqua
:

DA
i

l'cegua;
l'acqua.

Aprire

condotti dove vipn

importuna, facendole intendere in


niera che non gradita,
Icete; Dare
prio lalle.
il

qualche

ma-

l'aggrcco;
ardire.

Dar audacia, baldanza, Porger animo,

latte, Allattare:

Nutrire col prodi

Dar l'anello, vale Sposare V. Anello. l'anima, D l'anima a-o diao V. Anima. l'animo; Dar l'animo o il cuore, Bastar l'animo,
l'anello;

o lard; Dare
del quale
il

il

chi
le

va

l:

Grido

guerra,

si

servono
chi

sentinelle per

domandare

nome

di

s'avanza.

vagliono Aver coraggio o simile.


l'arbitrio;
l'assto;
salire.

Dar arbitrio, Concedere facolt. Dar assalto o l'assalto Assaltare, As:

-^

l'assolzion ; Dar l'assoluzione, Assolvere. l'avo; Dar la mossa, la spnta V. Avo.

5 lardo in guardia a-i gatti; Dar la lattuga in guardia a' paperi: Dar in guardia alcuna cos a persona, da cui appunto bisogna guardarla. 5 lecco V. sopra D o bombn. 5 liamme; Letamare, Letaminare, Concimare

lugo

Dar

luogo,

Dar occasione o causa


comodit
di far

Som-

V. Alliam. lustro; Dare


lucenti.

il

lustro,

Lustrare: Parlando di
Farli pi

qualche cosa. lugo a raxn; Dar luogo alla ragione, vale Capacitarsi, o piuttosto Ravvedersi.
l'uio santo
il

ministrare agio

drappi, pietre, scarpe e simili, vale

ombra; Dar ombra, Dar

gelosia,

Dar

l'olio

santo, vale Amministrare

sacramento dell'Estrema unzione. lezin; Dar lezione, vale Insegnare.


lesze; Dar legge, Impor legge. licensa; Dar licenza, permissione: che altri faccia. l'ultima man a

Permettere
l'ultima

un travaggio; Dar

mano majo

a checchessia, vale Finirlo, Perfezionarlo.

lxe; Dar luce o lume, vale Illuminare. mar'io; Dar marito, Maritare.

da-e feste a nn-a pcrsnn-a; Nominare alcuno pel suo nome, vale Dirgli villania. 5 pattn; Dare il guasto, Manomettere, Spogliare; e nell'uso Spianare o Fare lo spiano in casa d'altri, cio Rilnire e Consumare quello che colui ha di commestibili in casa. ordine; Dar ordine, Ordinare, Imporre. o remrco; Dare il rimorchio o il rimurchio, Rimorchiare, Rimurchiare, Rimburchiare V. Be-

nmmc

morc.
retto;

man; Dar mano


lenendolo per
la

mano: Accompagnar uno mano; ed anche Dar di piglio.


o
la

Dar

il

riposo, vale Dispensare altri da

alcuna carica o

uffizio,

con conservargli

le

mercedi.

mente; Badare; Attendere, Attentamente considerare. Por cura, For mente; e talvolta semplicem. Guardare, Osservare V. sopra

reverso; Contrariare,
gliala,

Contraddire, Opporsi.

riso co-a natta ;)are un rabbuffo, una sbrilora

a mente. meza banda; Dar mezza banda. T. mar. Far inclinare alquanto il bastimento da una parte per

una scopatura, una strapazzata, ecc.; e taanche Percuotere, Picchiare, Zombare Dar
,

delle busse,

**

mgg; Dar moglie, Ammogliare. motivo; Dar motivo, argomento, cagione. balletto; Dar pasto V. 6 battceximo; Dar battesimo, Battezzare. 6 biscontin; Dar Sojare V. Biscontin. 5 bccn; V. sopra D in ta ga.
6
Balletto.
il

nettarlo o spalmarlo.

5 saliu; Dare il salario, Salariare, Stipendiare. sangue d chu V. sopra D o chu. 5 segno; Dar il segno, il segnale. so conto; Dare il conto suo Fare altrui quello
:

che

si

conviene.

la

soja,

5 straccollo;
librio.

Dare

il

tracollo:

Far perdere

l'equi-

6 bccn Bccon. bmbn


5

a-i chen; Dar

il

boccone

a'

cani V.

; Dar pasto Lasciarsi vincere artatamente qualche cosa per tirar su il giuocatore, e mostrar di non ne saper pi di lui. o bn giorno, 5 bdn viaggio, ecc.; Dar il buon giorno, il buon viaggio, ecc., vale Augurar fe:

strapuntin V. Sotto D un strapuntin. a-e castagne; Castrar le castagne V. Castagna. tettin; Dar la poppa, la zinna, la mammella,
5 faggio
Allattare.

licit

in quel giorno, nel viaggio o simili. 6 careghin; Dar la soja, Sojare, Dar l'unguento, il giambo, la quadra, le quelle, la monna, la cenciaia, I,i baja V. Careghin. ccaxin; Dare, Porgere, Somministrare occa-

fio; Dare un motto, Fare, Gittare, Toccare motto d'alcuna cosa, vale Favellarne brevemente, che anche dicesi Dare un tocco o il tocco V. T'io. 5 vaso; Andar via. Modo basso. viavinli a nn-a pcrsnn-a; Dar il cencio l'erba cassia. Dar l'ambio, il commiato, lo
sfratto,
il

puleggio

Mandar
il

via, Licenziare,

6 chcu; Dare Donare cuore 5 de grazia; Dare cmodo; Dar comodo Concedere consenso; Dare o {(Bromorto; 5 fugo a un bastimento S V. 6 giunco; Imbiancare,
o
il

sione, argomento.

zamento; Dar

giuramento, vale Costrin-

V. Chu.
V. Clpo. comodit, vale
consenso, vale
paletto e

colpo

la

stretta
la

il

gere a giurare altrui, e dicesi pi spesso quando cifassi con autorit pubblica. parolla; Dar parola, vale Promettere per mantenere.

opportunit, agio.

Prestare

il

Acconsentire.

Tirare

il

catenaccio,

il

simili.

fi; Affilare, Raffilare

V. Fiigo. A/f nel 1 significalo. Scialbare: Stendere col

parte; Dar parte, avviso, notizia: Partecipare, Far consapevole. Avvisare, Informare. pe cnseggio; Dar per consiglio. Consigliare. pegno; Dar pegno: Assicurare altrui col metter pegno in sua mano. pe-o naso; Dar nel naso, dicesi figurat. del Sentirsi da chicchessia cosa che gli dispiaccia, o gli
ingeneri sospetto.

pennello

S go; Dar

Mandar

bianco sui muri. l'ambio, il puleggio; e dicesi del via con buon garbo. Liberarsi da persona
il

pe poco; Dar per poco, vale Vendere per


col prezzo.

pic-

DA

DA
una
il

291

piaxe; Dar pruva; Dar Dar capo una Dar


princi})io;
a

piacere, diletto, Dilettare.

prova, Provare.
principio o cominciamento,

Dar

cosa,

vale Principiarla, Cominciarla.


: Propriam. Salvar la vita semplitem. Non proseguire

strigliata, Cantar la solfa o la compieta o vespro a uno, Risciaquargli il bucato. Fargli un rivellino, uno scapponeo, vagliono Fargli una solonne e aspra riprensione.

qxrnrt;

quartiere

nn-a man; Dare una mano,


Ajutare.

vale

Dar

ajulo,

ai

vinti; e

talora

d'incalzar chicchessia.

nn-a

man

de co; Dare una volta di colore a


fardata,

querela; Dare, Porre o Sporgere querela: Querelare, Accusare in gindizio. recatto; Dar sesto, Assestare, flettere o Porre in assetto, Assettare, Rimettere in buon ordine; e talora Raccomodare, Riattare, ed anche Allestire,

checchessia.
-

nn-a mona; Dare una


toneggiare:
alcuno.
Gittare basso.

un

mollo

un bottone, Sbotpungente verso

Modo

nn-a patta in

Preparare, Ammannire. recatlo a crnea, a casa; Far


letti,

la

casa, vale Rimetterla in assetto, in

camera o la buon ordine,

icera, in ta magia d'nn-a cosa; Lanciare, Avventare, Scaraventare: Scagliar con violenza, con impelo; ed anche semplicem.

Gettare, Cacciare.

cio Spazzare, rifare

ecc.

Piggi nn-a patta; Fare una

cascata,

una

respio; Dar Iena, cio Spazio di respirare. retta; Dar retta, Dar ascolto, Dar orecchi, Dar

caduta. Dare uno stramazzone, un cimbottoio, Cimbotlolare.

udienza; e talora Por mente, Abbadare. riposo; Dar riposo, sosta, risquitto o resquilto,
queste ultime due voci sono antiquate: Conceder
riposo dopo
la
;

nn-a penna addosso a un serito V. sopra da penna. nn-a repassd; Dare una ripassata, una rivista,

scaccomatto

fatica.

Dare scacco o scaccomatto: Nel giuoco degli scacchi quando si vince il giuoco
chiudendo l'andata al re; e figurat. Cagionare rovina perdita, ed anche Vincere, Superare. tempo; Dare spazio, indugio. Conceder tempo. torto; Dar torto: Giudicare in disfavore.
tutti
giare,
i

**

so titoli a

nn-a persnn-a ; Svillaneg-

vale Tornare a vedere, a leggere, a considerare, ad esaminare alcuna cosa. un sciaccadenti ; Dare un sergozzone, un sorgozzone, un golino V. Sciaccadenti. nn-a sciocca; Soppressare alquanto. nn-a sci'sa; Dare una scorsa, una letturina: Leggere rapidamente un libro o una scrittura. nn-a stoccd de chu; Dare una stoccata: Ca-

Ingiuriare alcuno: Caricarlo d'ingiurie, di

villanie.

Modo

figur.

un slrapuntin; Dare una


gli

gionare dolore acerbissimo, dispiacere eccessivo. scopatura a uno. Dar-

diensa; Dar udienza o andienza, vale Udire, ed proprio de' Gran Magistrati o de' gran personaggi.

un

caso in lo cu a nn-a persnn-a

Dar un

un cappello o cappellaccio, Fargli una ripassimile, vale Rimproverarlo, rinfacciandogli i mancamenti di lui; e per lo pi intendiamo Manifestare sotto maschera i difetti o
sata

pie nel culo a uno, Dargli

un calcio

nel sedere

segreti di colui, a cui indirizziamo la parola.

V. Cu. xin cavallo in sci cu V. Cavallo. M cianto d'nn-a cosa; Far il pianto o un pianto di checchessia V. Cianto. un fracco de legnce; Dar un flacco, un rovescio

un slreppn; Dare una


Dare
di
di

strappata,

una

stratta,

strappo,

e vale Tirare con violenza e

scossa.

- Strappata

di briglia

II

tratto violento

essa.

un travaggio da
un lavoro da Assegnare un
bilirne
il

una pastura
bastonate.

di

bastonate, vale

Dar

di

molle

farsi

fd; Allogare un lavoro: Dare ad un artetce; e propriam.

artefice per

un dato lavoro e

sta-

Dare una giravolta , una corsa : Fare una breve passeggiata. Andare alquanto attorno. iinn-a labard; Dare un manrovescio, cio Un colpo dato colla parte convessa della mano. 3Iodo
(jio ;

un

prezzo.

via; Esitare, Spacciare, Smaltire. Talvolta significa Donare, Regalare ; e talvolta Dispensare, Distribuire.

figurativo.

nn-a bnn-a striggia; Battere alcuno fortemente; e comunem. al figur. Dare una buona
a striggia. un colpo, vale Ferire, ed anche Uccidere uno o p(r vendicar ingiurie per altra cagione. Talvolta vale Suonare Cantare un pocolino. nn-a cosa a-o csto; Dar una cosa pel capitale, cio Senza guadagno, Darla per quello che costa a colui che la d. nn-a cosa pe-a cansn d carlevd; Dar una cosa per un pezzo di pane, e nell'uso BacchetAbbacchiare una cosa, vale Venderla a tare prezzo vilissimo per bisogno presente. nn'uggid; Dare uno sguardo, un'occhiata. nn-a lavata de festa o de come; Dar un lavacapo, un grattacapo, una risciacquata, una slregghialura, una scopatura, una gridata, una sbrigliata, una rincanata, una sbarbazzata, una ripassata, un rabbuffo, un ripiglio, una spelliccialnra,
strigliala

V. srpra

vlta; Dar volta. Avvolgere, Annodare, dicesi cavo, fune o simile quando si allaccia intorno a qualche cosa ferma o stabile. Parlandosi di vasi, ed usalo in senso neutro, vale Abbattersi,
di

nn-a btta; Dar una

btta,

Rovesciarsi; e parlandosi di carrozze, dicesi Ribaltare V. Ribulld.

vlta a-o cervello


la

volta al canto.

; Dar la Dar nelle

balta a! cervello,

Dar

girelle, ne' gerndii,

vagliono Uscir di s, Perder l'uso della ragione. Impazzare, Ammattire. z; Dar gii. Ridar gi. Andar gi, figurai. Far calo, Disvenire, Declinare, Dimagrare. Parlandosi
de' fiumi, dicesi Abbassare de' fiumi, dell'acqua;

parlandosi delle fecce che fanno


in

liquidi

lasciati

riposo, dicesi

Posare.
lavoro, vale
dili-

ZI

a un travaggio; Precipitare un

Farlo di

somma

fretta

con

pochissima

genza ; che anche dicesi Abborracciarlo, Strapazzarlo, Tirario

gi.

z Vinsciaggia;
gione.

Disenfiarsi:

Andar via

l'enfia-

292

DA
so; Tramontare, Dar
viti
;

DAB
la

z
z

volta o la balta,

Il

Inclinare all'occidente.

Uscire

il

vino del capo, vale Cessar


Il

l'ubbriachezza.

bon tempo; Darsi buono o bel tempo, Far lemp. ne, vagliono Slare allegramente, Passarsela in allegria, in divertimenti. da sappa in svi p; Darsi della scure sui
Darsi
la zappa su' piedi, Rompersi le noci Darsi del dito nell'occhio. Darsi su per

z a nn-a mercanzia; Abbacchiare una merce,


vale Venderla a qualunque prezzo per fretta di
far

pie,

sul capo.

denari.
del resto,

l'unghie col martello, Murarsi in un forno,

Ta-

Daghe a-o resto; Far


e
il

Consumar

l'asta

torchio

avere,

Mandar male interamente il suo Consumar ogni cosa; e in term. di giuoco,


:

Giocare tutto
Arrischiare
n

il

restante del denaro; e melafor.


11

il

tutto,

Aguzzarsi il palo sulle ginocchia, Tirar a' suoi colombi. Modo proverb. che vale Recarsi pregiudizio da se stesso. Operare a proprio svantaggio. dattorno; Darsi le mani attorno, vale Magliarsi
le

legne addosso.

cmme
in

o sci Gicea;
in

Dar

in ceci o in cenci,

neggiarsi, Adoperarsi, Industriarsi,

Prender briga
mille,

Dar

D
1)

ciampanello, ecc. V. sopra in balle; e talvolta semplicem. Sbagliare,


piattole,

Il

studio d'avere.
dell'

irnportansa

Star

in

sul

Aver

Prendere sbaglio, Dare in fallo, Fallire, Errare. de ciatto; Tirar di lungo, Indugiare: Usar

Il

trascuragginc o negligenza,

Non

pigliarsi

cura
1)

11

pensiero.

de gambe; Darla a gambe. Farsela a gambe

alle

gambe, Dar

delle calcagna, Raltere

il

tac-

11

gran fava. Aver della chiella: Riputarsi d'assai. l'appuntamento ; Darsi la posta o la ferma, cio Fermar luogo e tempo per checchessia. 5 caxo; Darsi il caso, la combinazione, Av.venire. Accadere, Succedere. rossetto; Darsi il bellello, Imbellettarsi,

cone, vagliono Partirsi in fretta, Fuggir

veloIl

11

Il

cemente. deveje; Svignare, Battersela, Fuggire, ecc. d stdiu; Non far caso. Non far conto, Non
culata,

Il

Il

ti

curare una cosa. do cu; Battere una Dar cufo terra V. Cu. do naso Darci dentro, Dar cozzo V. Naso. drento; Darci dentro: Mettersi con
del
in
;

Scialbarsi, Lisciarsi

Il

Il

pensiero recatto

V. Rossetto. vanto; Darsi il vanto, Vantarsi. premma d'nn-a cosa; Darsi cura, briga
di

checchessia, Brigarsi
; SFetlersi in

di...

ordine. Allestirsi, Disporsi,

Apprestarsi, JMettersi in punto; e talora Curarsi

da qualche malallia.
S Ddsejjhe lugo; Darcisi motivo, occasione, ecc. Ddseghepaxe; Darsi pace, Appaciarsi, Quietarsi.
g

di

tutto

l'animo ad un'operazione qualsiasi per condurla

Dwghe
cesi

u-o lo; Dili

dalli.

Dagli dagli: Ci di-

Il

comecchessia a compimento. Parlandosi di vivande, dicesi comunem. in Toscana Darci sotto, e vale Mettersi a mangiarle con voglia e finirle. l; Lasciar correre due soldi per ventiquattro danari, Lasciar andare dodici denari al soldo, Far orecchi da mercante. Non la guardar pel

quandi sopra una persona- vogliamo addossare lutto il torlo, vogliamo incolparla.

Dwghea
dlie.

dceghca! Dalli dalli. Dagli dagli, Dlie Maniera di dire per incitare ad arrestare

un ladro, o simile, come dire: Arresta arresta,

Ammazza ammazza.
Dceto

sottile,

vagliono
fatta sia

detta

Non s'inquietare per cosa che men che bene, Mostrar non colunga, Procrastinare, Trac-

ranza

di

ci che altri dica.

caxo; Dato il caso. Dato che. Posto che. Dagghe, tocca e busticca; Batti, picchia e martella. Dagli, picchia e mena, Dgli e tocca. Maniera di dire per dinotare un'azione continuala.

Dla lunga; Darla


cheggiare.

Dle de marca maggio; Dar come in terra, Crosciarle a macca, Darne altrui un rotolo, vag

allora

E dalli Si dice con un po' di stizza, che uno insiste o ripete parole o alti che non ci aggradano.

dgghea

gliono Percuotere a rotta, senza discrezione. % Ddtie nn-a cada e nn-a freida; Darne una calda e una fredda V. Cado addiett.

Pu dse; Pu
dubitativa che
bilit
si

darsi.

Pu

essere, Sar:
la

Forma
possi-

dice per ammettere

d'una cosa.

S
Il

Ddse
Venir

n. p. Darsi,
alle

Battersi, Percuotersi a vicenda,

Te

Il

mani. o conosce; Farsi conoscere V. Conosce. a credde, ad intende ; Darsi o Farsi a creSpulciarsi

I>t

Da

amixi

do mi; L'avrai a fare con me. V. sotto Da boin amixi.

Il

11

11
Il

a-e prxe; V. Prxa. a-e mosche Levarsi mosche o moscherini Non a man; Darsi mano, Impalmarsi. afa de baronate; Darsi
;

dere, vale Imaginarsi.

Tbanda; Da banda. Posto avverb. vale Da una parte o In disparte V. Banda. o banda; Da banda a banda, Da parte a parte, Da una parte all'altra.
Mettise da banda; Jleltere o Mellersi
a

le

g Mette

dal naso, figurai, vale

si

lasciar fare ingiuria.

da banda V. Banda.

la

Passa da banda a banda; Passare da banda

al

Il

11

ia; Aver aria, Arieggiare, Rassomigliare V. ia. aia d'importansa ; Darsi aria d'importanza, Darsi l'aria d'uom 'da faccende. a-o diao; Darsi al diavolo, al nemico, ai

briccone,

al

furfante.

I>a Tbasso
e talora

banda: Ferire facendo passare la punta dell'arme dall'altra parte del corpo. avv. Da basso. D'abbasso, A basso, Al basso: In luogo basso. Dalla parte inferiore;
per Di sotto, Per secesso.
add. Dabbene,

r>albTbeii

Da

bene, Probo: Ag-

cani, alla versiera, alle streghe,

alle

bertucce,
alla vita

vale Disperarsi.
Il

giunto d'uomo, vale Onorato, Pio, Onesto, Buono. Parlando di donna, oltre il proprio significato,
vale anche

a-o Segn; Darsi a Dio: Dedicarsi

Donna

onesta.

spirituale.
11

I>a Iboin amixi ;


Gettarsi
alla strada,

Da amico, Da

amici,

Da

d slradda;

vale Porsi

a far l'assassino di strada.

Da

buoni amici V. Amiga. ; Da senno, In sul sodo, In sul serio.

"bon

DAE
Sul serio, Per da vero, Da buon senno, Da voro senno. Posto avverb. coi v. Fare, Dire, Parlare,
e simili, vale Fare ecc. daddovero, seriamente,
conlr. di
I

DAM
ed anche L'indicazione del millesimo stampato un libro. Data, nell'uso tose, significa ancora
dal quale cominciala alcuna cosa:
in

293

cui fu

II

tempo,

Da

beffe,

Da

burla.

Semmo amixi
di pi

X>ai

Ibravo;

Coraggio, Animo, Su via.


al

Ma11

de lunga dccta; Siamo amici di lunga data.


Detta.

niera d'incitare altrui

lavoro.

Voce
gli

dell'uso. Quella

somma

che,

I>a.cca>iito
I>a>

avv. Accanto, Allato, presso, Vicino.

lato.

Ap-

allorch essendo slata falla una vendita

all'in-

canto, e

eappo;
pie,

Da capo

e Daccapo,

Di ricapo

societ da pi individui,

V. Cappo.

r>a capp'a p;
al

Da capo a' pie, Dal capo Dal capo a' piedi V. Cappo. S Squaddrd da capp'a p ; Squadrare da capo ai piedi V. Cappo. fiondo ; Da cima a fondo. Posto avverb. vale Dal principio alla fine. I>'aceor<io; D'accordo, Di bel patto. Posto avverb. vale Concordemente, D'intelligenza, Di comune consenso, g D'am e d'accordo; D'amore e d'accordo, A buon C( ncio. In buon concio, lo stesso che D'accordo, ma ha pi efficacia. And d'accordo; Essere o Andar d'ac$ se cordo V. Accordo. % Mette d'accordo; Porre o Mettere d'accordo. Accordare, Conciliare, Pacificare. % Mettise i'accordo; Mettersi d'accordo, Accor-

essendo stali comprali in si aggiunge da ciascun degli stessi all'importo della spesa effettuala, in guisa che il maggior offerente ricompera il tutto da solo, e sborsa la della accresciuta la qual
oggetti
,

si

divide in egual porzione fra


s.

tulli gli altri

socii.

I>a simula a

m. plur. Dati, Documenti, lozioni, Indizi, Argomenti, Prove. I>aflrse s. m. plur. Faccende, Affari, Negozi. Specie di spada corta e larga. s. f. Daga I^ag-aeso add. Manesco: Colui che inclinalo e pronto al menar le mani. s. f. Dlia e Dlea. T. bolan. Dahlia variabilis o Gcorgina variabilis. Pianta importata dal Messico e introdotta in Francia nel 1800.

I>Eeti

Dag-a

Dlia

Ve ne sono
d'ornamento

di

dazioni di colori, eccettualo


a' giardini.

molte variet e in tntte le grail turchino; serve

r>a

li

a poco;

Da

indi o

Da

li

a poco, Poco

dopo, Poco stante.

darsi.

I>a chi a poclxi g-iorni;

I>'alla
Di
qui a

che

che. Poscia che.

Da poi che. Dappoich, Dopo Da quel tempo che.


in

pochi giorni, cio Fra breve, Fra pochi giorni, Quanto prima.

r>'alla in poi, O'alla in sa;


D'allora in poi. D'allora
poi.

qua. Da quella in

I>a
I>a

elii clxi

a poco tempo

Di qui a poco.

Da
in

indi poi.

innanzi. D'allora innanti,

Da

quel

Fra poco, In breve, Fra non molto.

tempo

in a>^anti ; Da qui o Da quinci Da questo tempo innanzi, Da ora in poi. Da ora innanzi. Da ora avanti. D'ora in avanti, Da oggi avanti, Da indi in l. Posto avverb. vale
innanzi.
In

I> lontan
nanza.

avv.

Da

lontano. Dalla lontana,

Alla lontana. Dalla lungi. Dalla lunge, In lonta-

Da
I>a

Per l'avvenire. In avanti, In appresso. clxi in l V. sopra Da chi in avanti.

X>a lixnxi V. sopra D I>a man a man ; A


a testa.

lontan.

mano

mano,

lesta

clii

in sci;
Da
quel
quel luogo o

Da

indi
in

in

su,

cio

Da

I> mancinn-a; A
vale

quel luogo o
cio

tempo

su.
in giuso,

A mano

sinistra.
s.

I>a chi in z;
Da

Da indi in gi o Da quel tempo

I>amsclxina

mancina. Posto avverb. Dal lato manco. f. Susina dommaschina o

in

gi.

I>adLdo
di

s. m. Dado. T. mar. l'ezzo quadrato bronzo che s'incastra nel mezzo della rotella d'un bozzello. Vi passa il pernuzzo intorno al

damaschina. T. bolan. Prunus damascwna. Sorla di susina di gusto assai prelibalo, nominala cosi da Dommasco, che corruzione di Damasco,
citt

di

Sona,
s.

la

quale

la

rotella

gira.

da porta;

Nocella, Rollino.

Damasco
la

prugne, e da cui

quale abbonda di perfettissime ci furono portale le prime.

m. Damasco, Dammasco e
di seta
ci

Dom-

I>'a<ld.osso ; Da
persona, Dal corpo.

dosso. D'addosso, Di dosso.

masco: Drappo
e a diversi

fatto a opera, cio a fiori

Posto avverb. vale Di sopra

persona,

Dalla

disegni, che anticam.

veniva da
dtcesi di

S Levdse nn-a cosa o persnn-a d'addosso ; Levarsi Cavarsi d'addosso una cosa o una persona, vale Liberarsene, Sgravarsene.

Damerin

Damasco.

s.

m. Damerino, comunem.

I> dlrita; A
ritta.

destra,

A man

destra,

A man

Posto avverb. vale Dalla banda destra. X>a-e; Dalle: Prepos. articolata che segna il sesto caso plur. femm. innanzi a consonante. I>ae s. m. Dado: Pezzuole d'osso o d'avorio di sei facce quadre eguali, in ciascuna delle quali segnalo un numero, cominciando dall'uno inflno al sei, e che serve a diversi giuochi. - Dadajuolo dicesi Colui che spesso e volentieri giucca
a dadi.

Damixanetta

Chi lezioso e nel vestire ricercato. % Fd damerin; Far' i\ damerino: Vestirsi in gala, Conversare e Andar attorno come dama. s. f. Damigianelta: Piccola

Damixann-as.

Damma
S

damigiana V. Damixann-a. f. Damigiana: Vaso di vetro in forma di grandissimo fiasco, vestilo d'ordinario con tessuto di vetrici, per uso di conser-. trasportar vino o altri liquori. varvi Donna di nos. f. Dama, Gentildonna
:

bile condizione.

Zgd
e del

a-i da;; Dadeggiare, Giocare o Fare

a' dadi.

Damma
si fa

Bcca de

damma;
s.
f.

Bocca

di

dama V. Bocca.
con alcune picdue colori, e sono

Dama: Una

specie di giuoco che

I>8etas.

f. Data: Designazione precisa del tempo luogo, in cui si fece un contratto o si

sullo scacchiere (scaccha)

cole girelle di legno tonde, di


di

sped una patente,

si

scrisse

una

lettera,

ecc.;

numero

dodici

per ciascun colore.

294

DAP
che, a detto giuoco, arrivala

DAY

per Quella pedina


nell'ultima
un'altra,

con e pu andare innanzi e indietro a suo


casella

della tavola, coperta

talento.

de Dio; Grazie a Dio, Alla


ventura.
ICE,

fin

fine,

Per buona

F damma; Far dama,

dicesi

quando

il

giuo-

catore ha condotto una pedina sino agli ultimi quadretti della scacchiera alla parte opposta, e
la

fa

coprire con altra pedina dell'avversario.

Zg a damma; Fare
care
al

o Giocare a

dama: Gio-

detto giuoco.
v. a.

Damma,

Coprire con altra pedina la pedina che giunta sino agli ultimi quadrelli dello scacchiere alla parie opposta.
:

Damare

I>'am e d'accord-O
I>'aiiolxii
S

V. D'accordo.

avv. Di quest'oggi, Dentr'oggi.


d d'oggi, Oggid,

giornd d'anchu; Al

Og-

gigiorno V. Anchu.

S D'anchu a dman; Da oggi a domane o in domane o in domani: Da un giorno all'altro,

d R; Per parte del re, cio D'ordine del re. da parte t, so, ecc.; Da parte mia, tua, sua, ecc., vale Dal canto mio, tuo, suo, ecc.; e talvolta In nome mio, tuo, suo, ecc. a parte; Da parte a parte, Da banda a banda, Da una parte all'altra. Lascia da parte; Lasciare o Porre da parte, vale Omettere, Tralasciare Lascemmo da parte i complimenti ; Lasciamo da parte i complimenti. % Mette d parte; Torre da parte, vale Non far conto, Non far capitale: Metto d parte l'affronto ricevilo; Pongo da parte l'oltraggio ricevuto. % Meltise d parte; Mettersi o Porsi da parte, vale Avanzare o Ammassar denari O s'ha misso d parte un miggid de sci; Ei si mise da parte un migliajo di scudi. S Sld d parte; Stare da parte, cio Da s, Se:
:

Fra non molto.


'S

parato dagli
,

altri.

D'anchu a ulto, a chinte


olio, a quindici, ecc., vale

ecc.;

Da

oggi a

Tid un d parte; Tirar uno da parte o


parte, Separarlo

in dis-

Di qui a otto, a quin-

dici giorni,

ecc.

Da

dagli

altri.

poco in sa
in qna,

I>aii<0eiis. m.pl.
di pasta

Ghianderini. T. verviic. Sorla


fatta a

poco tempo
vellamente.

avv. Da poco in qua, Da Di fresco, Di recente. No-

tonda per minestra,


v. a.

forma
al

di pic-

Danna
eterno.

cole ghiande o di piccoli ditali.

Dappertutto avv. Dappertutto, Da per lutto.


fuoco

Dannare:

Condannare

Per tufo, In ogni

parte,

In

tutti

luoghi.
poi,

Dappu.
o

avv. Dappoi, Dippoi,

Da

Di

poi,

Fd danna

Fa danna l'anima; Far

dannare, o

Poscia, Dopo.

Far dannar l'anima, lo dicono le donne specialmente quando i fgliuoli o le figliuole danno loro spessa cagione di lamento o di dispiacere.
S

Dappresso avv. Presso, Appresso, Dappresso,


Vicino, Accosto, Da vicino. Allato; ed usasi anche come preposizione.

Dannse
gli

n.

p.

peccati

commessi; e

Dannarsi: Andar all'inferno per figurai. Arrabbiarsi, Di-

D'arente
cino,

avv. Dappresso, Appresso,

Rasente, In vicinanza, Di poca o

Da viA poca

sperarsi, Darsi alle streghe, alla versiera, al dia-

disianza, Accosto, ecc.

volo.

Dannazin.

D'arescoso avv. Di
s.
f.

I>annezza

Danno
S

Dannazione, Dannamento: Perdizione eterna; e figurai. Fastidio, Pena, Tormento, Molestia, Travaglio, Martirio, Supplizio. v. a. Danneggiare, Dannificare, Nuocere: Dare, Fare o Arrecar danno, detrimento, ecc. s. m. Danno, Danneggiamento, Nocumento, Pregiudizio, Discpito, Perdita, Jallura. S Caxond d danno; Arrecar danno V. sopra

soppiatto, Di nascosto. Occultamente, Furtivamente, Alla celala. Alla fuggiasca, Alla macchia, Copertamente.
s.
f.

Drsena

Darsena

La parte pi interna

del porto, cinta per lo pi di muraglie.

D'assettn

testa a-i p;
al

capo

pie.

m. avv. Stando a sedere. Da capo a piedi, Dal Modo avverb. e vale Per tutta la
al

persona, Dal capo sino

piede della persona.


alto e basso, vale

D'to;
Fd

Da

aito,

Dalla parte superiore.


;

Dannezzd. Fd danno; Spandere, Versare


i

d'to in basso

Far

Fare

dicesi de" vasi

a suo senno, a suo arbitrio, a suo

modo.

quali essendo incrinati


il

lascian fuggire dalle fes-

sure

liquido che contengono.

- Trapelare

al

Poe fd d'to in basso ; Poter far alto e basso, vale Aver facolt di poter fare lutto ci che ri-

contr.

si

riferisce soltanto al liquore contenuto nel

vaso, e significa

Lo scappare

ch'ei fa da questo

Dttao

uscendo per sottilissime fessure. Fdse dd danno ; Danneggiarsi, Pregiudicarsi

Far

Dannu
8
scellerato.

danno a se stesso. S So danno; Suo danno. Tanto peggio per lui. p. pass. Dannalo, Perduto: Condannalo
all'inferno.

guarda una data cosa. s. m. Dttero e Dttilo, antic. Dttaro, Andttalo, Andltero: Frutto della palma (Phoenix dactyliferaj, che forma uno dei principali alimenti degli Orientali. La palma dicesi anche
Dttero e Dttilo. de md; Dttero di mare. T. de' Natur. Pholades. Specie di nicchio bivalve, di sapore squisito, che
trafora gli scogli, vi
si

Anima dannd; Anima

dannala,

dicesi

d'Uno

annida e vi cresce, cosi

Dante rPeWerfe;; Pelle


Da-o;

detto per una certa somiglianza col frutto della

Da-o
Poco

di dante: Pelle di daino cervo concia con olio V. Pelle. Dal, Dallo: Prcpos. arlicol. che segna il sesto caso^sng. masch. innanzi a consonante.

palma. Chiamasi ancora dagli Scrillori Balano e


Folade.

Dattorno;
D'a^vanso

Dattorno, D'attorno,

Da

torno,

ci.
presso,

a-o
A un
Circa.

meno
Da

dipresso,

; Dal pi al meno. Poco pi poco meno,

Dintorno, Intorno. Dsc dattrno; Darsi


giarsi, Industriarsi,

Da D parte;
paratamente,

All'incirca,

parte, In disparte,

Se-

le mani attorno; PianegPrender briga o studio d'avere. avv. D'avanzo, Davanzo. Posto avverb. vale Pi del giusto, Pi del dovere, Di

soprappi.

DEB
I>a<v^a>ut
checchessia.
s.

DEC
S

295

m. Dinanzi: La parte dinanzi di


I

Fd

di debiti; Fare o Contrarre debiti. Indebitarsi.

S / davanti di csoin;

dinanzi de' ca'zoni:

Le

S Mette vere S
S

a debito; Dar
i

debito, Addebitare: Descridebili. Uscir

Mettere in debito.
debiti; Pagar
i

due

parli de* calzoni che

coprono l'una e

l'allra

Paga

di

debiti,

coscia anteriormente.

Sdebitarsi, vale Soddisfarli.


Alla presenza,

II>a,-va;]iti prep. Davanti, Dinanzi,


e
si

Perdona un debito; Perdonare un


altri

debito:

Non

unisce coi 5" e col 6 caso.

voler esser pi pagato o soddisfatto di ci che


era obbligato,

S Sta davanti per un; Slare o Stare mallevadore per uno, vale Promettere ed obbligarsi per altrui.

I>elbito
I>elit
debito

I>a,

vixin
verit,
s.

avY.

Da

vicino, Dappresso, ecc.

V.

nevole, Opportuno,

add. Debito, Dovuto; e talora ConveAcconcio.

sopra D'urente.

II>awei
In

avv. Davvero, Daddovero,

Da

senno.

s, m. Debitore: Che obbligato per ha contratto alcun debito.

I>a<zio

paga portano
si

al

Veramente; conlr. di Da beffe. m. Dazio, Gabella, Diritto: Ci che governo per le mercanzie che si trass'introducono nel paese.
di

Delbitsso
II>e

s.

m. Debiluzzo, Debituolo

Pic-

colo debito, Debito di poca entit.

Tbemi-a

(AndJ V. And.

I>e Ibjm'a;
consumo

consumino; Dazio consumo o Dazio V. Consumino.


Di. Prepos. sempl. che segna
sing. e plur. de'

I>e;

nomi

il secondo caso pronomi masch. e femm.

che cominciano per consonante.


I

Di, dinanzi
l'infinito.

a'

verbi,

si

congiunge

sempre col-

M Delle:

anche prepos. articol. che serve al secondo caso dei nomi di gen. femm. plur. che cominciano per consonante: zugo l' a rvinn-a de famiggc; Il giuoco la rovina delle
famiglie.

A buon'ora. Posto avv. vale Per tempo, conlr. di Tardi. I>e Ijotto; Di botto. Posto avverb. vale Immantinente, Di colpo. Di subilo. Di balzo. Di lancio. In un subilo, A un tratto. Subitamente. I>el> s. m. L'esordire, dicesi Quel primo salire sul palco scenico. Dal frane. Dbut. r>eTbtta v. n. Esordire: Salire la prima volta sul palco scenico. Dal frane. Dbuter.

I>eca]i
siastica;

s.

m. Decano: Titolo di dignit eccleed anche II capo o il pil anziano di


persone.

I>eTb

Oe

diversi ordini di

can.cariTbl>a (Ommo);
d'allegria,

Buontempone,
di conia

m. Dibattimento: Nei processi criminali Quella parte dell'istruzione che si fa pubblicamente, e che consiste nell'alto d'accusa,
s.

Uomo
V.

e nell'uso fior.

Uomo

Cancaribba.
v. a.

JDecaut

Decantare: Divulgare lodando,

nell'interrogatorio che vien dato all'accusato, nel-

Celebrare, Predicare, Lodare, Encomiare, ecc.

l'esame dei testimoni, tanto ad aggravio che a difesa, nelle cause della parte querelante, nelle
requisitorie del Pubblico 3Iinistero e nella difesa

Decantare, in term. chim. vale Travasare da un vaso alPallro leggermente i liquori sicch la feccia

non

si

confonda.
diepasso,

dell'avvocato, e termina col riassunto del Presidente del Tribunale. Dal frane. Bbat.

JDe

'ba.d.d.a. avv.

Gratis,

Gratuitamente, Senza

spesa; e talvolta

vilissimo prezzo.

I>e
!De

("Anddj; Esser di balla o di ballata con alcuno V. Balla.

loalla,

CAnddJ; Andar Andar dietro alla lontana, diare, Pedinare V. Andd. I>e ciin m. avv. Di buon cuore. Di buon mo. Di buon grado. Con piacere. Volentieri.
tro passo
tutte le altre inflessioni

r>e caso in presso

Coani-

Per

vedasi

la

voce Chu.

1ba;Ssa< inaili; Di bassa mano. Poslo avv. e in forza d'addiett. vale D'amil condizione, Di basso lignaggio.
s.

r>e

olii, II>e clii li V. Chi avverbio.


n.

die l,

IDe olii
Ab-

I>eolxiiise

p. Dicbinarsi,

Umiliarsi,

Delbito
altrui

m. Debito: Obbligazione

di

pagare

bassarsi, Avvilirsi.

di danaro. Obbligo di fare, di dire. pbblico; Debito pubblico o dello Stato: Sotto

qualche

somma

r>e ci atto

(Daghe) V. Ciotto, D.
Delibe-

Debito, per Dovere,


questa

Oecidde v. n. Decidere, Determinare,

denominazione si comprendono I debiti che contrae il Governo, sia col prendere un prestito, sia per qualunque titolo, col riconoscersi debitore, sia verso propri concittadini, sia verso
i

rare, Statuire, Risolvere.

nn-a question, nn-a


quistione,
dicarla.

lite,

ecc.;

Decidere una

una

lite

e simili, vale Risolverla, Giu-

Stati

cittadini

stranieri.

Addossse un debito; Accollarsi un S Accollse debito: Recar sopra di s il debito d'una cosa. S Ave ci debiti che a giustizia; Aver pili debili

% Deciddise n. p. Risolversi, Determinarsi: Prender partito. Deliberare. S Deciddisea fra nn-a personn-a; Deciderla coq

Decima
Oeoim
chessia,
lai.
i

alcuno, vale
s.

f.

Finir la quislione con esso. Decima: Quella parte dei fruiti


si

che la lepre. Aver debito il flato e la pelle. Affogar ne' debili. Modi che esprimono Aver dein

della terra, che in alcuni luoghi

paga annual-

mente

alla

Chiesa.

bili

abbondanza.

S Cento pensctei n

pgan nn'dnsa de

debiti;

di pensieri non ne pagano una di Prov. di chiaro significalo. S D debito V. sotto Mette a debito. S se crego o pin de debiti V. sopra Ave ci debiti che a giustizia. Trovse in debito; Essere o Trovarsi in S se debito: Propriam. Rimanere indebitato, e co-

Cento libbre
debili.

v. a. Decimare: Levar parte di checMenomare, Diminnire; traslato preso dal Decimare, che appo i Romani valeva Punire

soldati colpevoli

Oecimaziu
fetto

IDecisiu

uccidendone d'ogni dieci uno. f. Decimazione L'atto e l'efdel decimare. s. f. Decisione: Risolvimento di quis.
:

stione. Definizione

d'una cosa controversa,

n Decisione, per Risoluzione, Partilo,

Determina-

monem. Trovarsi

in

dovere.

zione ferma di dire o fare checchessia.

296

DEC
p.

DEF
Definito,

r>'eciso
Risolto.

pass. Deciso,

Giudicato,

Altro liquore, nel quale


frutte,

Deciso, aggiunto di persona, vale Risoluto, liberato, Fermo a voler fare o dire.

Detalil

I>e oi

avv. Pi, Di

pii,

Inoltre,
il

ecc.; e

Decu
pito
;

volta Di soprappi, Sopra

dovere,

Sopra

concordato, e simili V. Ci.

Decrepito
alla

Declama/
si

v.

a.

Declamare: Recitare ad

si son fatte bollire erbe, somi, e simili, a uso di bevanda per lo pi medicinale. - Decozione dicesi pure la suddetta operazione. s. m. Decoro: Convenienza d'onore proporzionata a ciascuno nell'csser suo. add. Decrepito: Aggiunto a persona, vale Di estrema vecchiezza: Vegio decre-

voce col tono e col gestir conveniente a ci che


recita,

Vecchio decrepito.
a.
s.

n Declamare, per Inveire, Gridar contro:

Declama

Decreta v. Decretare: Ordinare per decreto, Decrettur m. Luslraslivali, ed a Fir.


Lustrino: Colui che sta per le vie facendo il mestiere di lustrare altrui le scarpe e gli stivali. Dal frane. Decrotlcur.

contro
gli

abzi,
i

vizii, ecc.;

Declamar contro
Il

abusi,

vizj e simili.
s.
f.

Declamazin
mare,

Declamazione:

decla-

L'arte di ben recitare orazioni, poesie

Decretto

s.

m. Decreto, Comandamento, Or-

od

altro in pubblico,

accompagnandolo
presso
dei
i

co' gesti

convenienti.

De

dinazione, Sentenza, Legge.

cix"lbl>ia (And) V. Amia.


;

Declina
Recitare
articoli.

v. a. Declinare,

Gramm.
coi

vale
loro

Decrtt e scarpe
gli

Lustrare

le

scarpe

per

ordine

casi

nomi

stivali

V. Lustra.
s.

Dec^riSn
talvolta per
de...;

m. Decurione:

Nome

cheanticam.

n Declinare, nell'uso dicesi

Non

voler
l'o-

riconoscere: Declinn-o l'ond

Declino

nore

di...

davasi a Ciascuno dei 60 Talrizi, che componevano il Consiglio Municipale, che poscia si cangi in quello di Consigliere municipale.
II

In senso

neut.

vale Abbassarsi, Calare,


neut. dicesi
di

Metaf. e pure in senso

Chi

Decurione, nelle scuole detto cos Quell'allievo, che ha la vigilanza sulla squadra di scolari, delta
Decuria.

11

essendo in buono stato di sanila, di fortuna, ecc. comincia a mancarne. per Trapassar del tempo, e di Chi dall'et
virile

De De

d-'ato

avv. Sopra, Di sopra V. io.

viene a vecchiezza. Presso i Fisici, parlandosi dell'Ago magne-

Dedica
libri,

derr
s.
f.

avv. Di dietro V.

Derr.
cosa^

Dedica: Offerta

falla altrui di

tico,

vale 11 divergere di esso colla sua direzione per un certo numero di gradi dalla linea del meridiano astronomico.
s.
f.

durevole per attestalo d'ossequio. Parlandosi poi di Quella lettera che si mette avanti alle opere
cesi

Declinazin.
Gramm.
"

Declinazione, presso
i

Dedica
libri

ad effetto di dedicarli a chicchessia, dimeglio Dedicatoria. v. a. Dedicare: Sacrare, Offrire e Dostatue,

vale Declinare
,

nomi

ecc.

nare altrui qualche opera, e particolarm. chiese,

n Declinazione

presso

gli

Aslron. vale Abbassa-

ponendovi

il

nome

di colui a cui
la

mento, Dilungamenlo, o piuttosto Disianza d'una


o altro pianeta dall'equatore verso mezzogiorno o tramontana. S And in declinuzidn ; Andare in declinazione, Declinare, Calare, Abbassarsi; e dicesi tanto in
stella, del sole
1)

s'intitola

per onorarlo e per ottenere

sua pro-

tezione.

Dedicare, usasi anche


Offrire.

semplicem. per Donare,

DecollazioM.

senso proprio che figurato. s. f. Decollazione:

Non

si

usa

Dedicazin

Deiiicdse n. p. Dedicarsi, Offerirsi, Sacrarsi; ed anche Darsi, Applicarsi. L'atto di cons. f. Dedicazione
:

generalm. che parlando del. Martirio di S. Giovanni Battista, per dinotare la festa che si celebra in onore di questo santo Martire.

sacrare un tempio, un altare, una statua, un luogo


all'onore della Divinit.

Decomponn-e
e
fis.

Dede
Il

Decomporre. T. chini, Sciogliere un corpo, riducendolo con mezzi


v. a.

Trarre o Riv. a. Dedurre e Didurre cavare dall'altrui operazione o discorso alcuna conseguenza. noiizia
:

chimici

ne' suoi

principii o parli
l'analisi.
s.
f.

che

lo

com-

Sbattere, Diffalcare, Detrarre, Sottrarre: Sbattere

pongono per farne


chini, e
parli che
fis.
il

Decompoxizion

Decora
dornare.
11

v.

Decomposizione. T. Il ridurre un corpo nelle diverse compongono; lo stesso che Analisi. a. Decorare, Abbellire, Ornare, A-

Dedzin
si
Il

da un conto una quantit di denaro. s. f. Deduzione: Conseguenza che

Conferirle le insegne di
leresco.

Decorare, Insignire, parlando di persona, vale qualche ordine cavalDecorazione: Nome generico indicante Ogni insegna d'ordine cavalleresco,
s. f.

Def*er
scrive
la

deduce col discorso; altrim. Illazione. Nel Comm. vale Sottrazione, Diffalco, Diffalcamento, Defalco. Deftjeti avv. In fatto. In fatti, Infatti, Di fatti.

zamento;

Deferire

il

giu-

ramento. Tcrm. for. Far giurare secondo prelegge.

Deooirazidn
di

Defalc

De fua
11

V. Di/Talcd. avv. Di fuori, Di fnora, contr. di Dentro:


straniero:

cui

altri

sia

fregiato.

% Decorazioin de scena ; Decorazioni teatrali : Tutte le parti che concorrono ad ornare il palco
scenico.

Sciorti de feua; Uscite di fuori. Di fuori, usasi anche per Da paese

Decre

Defeziona
v. n.

Decorrere: Passare, e dices del

De

tempo.

ven de fua; Egli vien di fuori. v. n. Abbandonare, Mancare, Lasciare: Abbandonar la parte colla quale si slava congiunto per dovere o per palli; Separarsi 1
sudditi dal loro sovrano,
tano, gli alleali dalla
i

costa $
5.

Decotto

Di costa. Modo avvcrb. V. Cosla. m. Decotto, Decozione: Acqua o

soldati

dal

lor capi-

lega.

DEL
I>e

DEL
Per
filiera

297

fxa

Filo

filo,

Alla sfilata,

Defila.

V. n. Difilare,
filo,

Sfilare. T. milit.

V. Fia. Marciare
Il

Di
ce

non

si

porta nulla, ovv. L'ultimo vestilo

schieralo e a

cio In difilla linea, parlan-

dosi di drappelli, di compagnie, di squadroni o


ballaglioni,
altri
i

quali

procedono
difilali

gli

uni dielro agli

fanno senza maniche. Si dice anche da chi in una stanza della casa per accennare altra stanza: Va un p de l a piggime e leztte; Va un po' di l a pi-

lo

perfettamente

e in ordine di parala.
sfilare.

Dal frane. Dfiler.

gliarmi

le

cesoje.
l
:

da un Hugo; D
parte di quel
l

da un luogo, vale Dall'altra

r>efil

s.

m. Difilamenlo, Lo

T. milit.

luogo

De

l da-o

fiamme

Di

Marcia in colonna d'una truppa che difila davanti ad un capo. Dal frane. Dfil. I>e filo avv. Di filo Ver filo, e nell'uso tose. Di riffa. Accompagnato coi v. Avere, Fare e simili, vale Per forza, Forzatamente. De filo e de potensa; Per maledetta forza.

dal fiume.

IDefini

V.

a.

Definire, Diflnire, Difinire: Spie-

gare, Dichiarare,

Dar

la

definizione,

la

spiega-

zione di checchessia.

alla sna sede alfab. de l di mnti ; Di l dai monti, Oltremonli. n de l da-o ma; Di l dal mare. Oltremare. % se cii de l che de sa; Esser pi di l che di qua, suol dirsi di Chi in agonia. I>elal>r s. m. Sciatto, Sciamannato, dicesi di Colui che male in assetto, cio Che sudicio, sconcio e scomposto negli abiti e nella persona ;

A-o de l V. questa voce

IDefinitos.
Nome
che
si

m. Definilore e DiflBnitore. T. mon. d a Colui che preposto ad asnell'ammi-

Bruco, e nel

fior.

Tribolato.

Deleg-

v. a.

Delegare: Mandare

alcuno'con

sistere al Generale o al Provinciale

nistrazione degli affari dellOrdine.

iDefiniziGn.

s. f.

Definizione, Difinizione, Dif-

finizione: Spiegazione,

chiarazione, Esposizione
differenza.

esaminare, giudfcare, ecc.; ed in genere Commettere, Rimettere in altrui. IDeleg-aziin s. f. Delegazione : Commissione Facolt data al alcuno di poler esaminare, senfacolt di fare,

dell'essenza, della natura dei principii d'alcuna

tenziare,

ecc.
:

cosa mostrandone

il

genere e

la

Deleg-u.
ziale

**I>efizio
dove
si

s.

m. Cartiera. T. di Cari. Edifizio


forza. Posto avverb. dicesi dai

fabbrica la carta.

Colui che con ispes. m. D.^legato commissione mandalo dal principe al governo di qualche provincia, o da un corpo di

ll>e ftursa,; Di
Pittori
II

dipingere di maniera forte.


v. a.
gli

Delegato,

I>eftau.dL
altrui

Defraudare: Trre o
si

Non

dare

persone a trattare qualche negozio, ecc. anche Titolo dun ufllciale di pubblica sicurezza; lo stesso che Commissario di polizia.

quel che

deve.

II>e

De

Di fresco. Posto avverb. vale Di recente, Poco U, Poco avanti, Novellamente.

ft*esco ;

'*I>e

fg-a; Di fretta, A furia, In furia. Posto avverb. vale Con gran prestezza. Corri de fuga; Andar di foga o in foga % Anid in furia, Correre a furia, vale Correre celeremenle; e
% Chi
figurai.

Deifin

Operare sconsideratamente.

Deg-ener

va de fuga, n mangia bn rosto ; La ragna frettolosa fa canini ciechi, ovv. La gatta frettolosa fa miccini ciechi V. Fuga.
i i

avv. Di leggiere. Di leggieri, Di Agevolmente, Facilmente, Con facilit. s. ni. Delfino. T. ittiol. Delphinus delphis. Grosso pesce di mare, la cui pelle liscia e dura, il corpo allungato, il dorso alquanto ricurvo, la bocca grande, gli occhi grandissimi, sebbene appena apparenti a cagione d'un'increspatura di pelle che li ricopre. n Delfino, aniic. era un Titolo del primogenito dei
legg;ero.
re di Francia.
v.
n.

lng-

Degenerare, Tralignare: Esser men virtaoso o men valente che genitori; e figurai, dicesi delle Cose che mulansi di bene in male, o di male in peggio, e in particolare
v. n.
i

Deliljer,
n

Deliberare, Diliberare e per

sinc. Delibrare, Statuire, Risolvere,

Determinare,

Deliberare, usalo attiv. vale Concedere, Accordare per via di deliberazione; ed anche per Allogare

dei frulli e delle piante.

un lavoro ad alcuno.
per sinc.

I>eg^if*r,
Dicifrare
:

v. a. Deciferare, Diciferare, e

Oeliberazin
zioie,

s.

f.

Deliberazione, Dilibera-

Dichiarare qualsivoglia cosa

difilcile

ad

intendersi.

gione
dere.

Deliberamento, Diliberamcnto, DeliberaConsultazione sopra alcun partito da pren-

Degifrsela con un ; Deciderla con alcnno : Finir


la

quistione con esso.

n Deliberazione, per Risoluzione, Volont deliberala

II>e

g-iorno ; Di giorno.
V.

Posto avv, vaie Mentre


1

giorno.

di

far

nna cosa. Parlando di lavori, vale L'atto di


s.
f.

allogarli

ad

I>e

g-ir*oiu.ia; Di buon umore. Posto


p.
:

avverb.

una persona.

co!

Essere, vale Essere allegro, gioviale.

Delicatessa
Riservatezza ne'
licamenlo.
Il

Delicatezza, Dilicatezza:
nel discorso; antic.

IDeg-nse n.

Oeg-radl

Degnarsi Compiacersi per benignit e cortesia, Compiacersi di far altrui grazia benefizio; ed anche Mostrarsi di facile abbordo. V. Dcsgradd.

tratti e

De-

Delicatezza, per Riguardo,

Degradse
bassarsi,

n.

p.

Digradarsi
s.

figurai,

vale

Ab'a-

Avvilirsi, Umiliarsi.
f.

per Morbidezza. Parlandosi di opere di mano, vale Finitezza, Sottigliezza, Leggiadria di lavoro.
add. Delicato e Dilicato,
dicesi

I>eg'x*ad.azid]i

Degradazione, Digra

Delicu.
Il

ge-

zione: Pena infamante che nella Milizia consiste nello spogliare alcuno del suo grado, accompagnata per lo pi da cerimonie ignominiose.

neral, di Qualsivoglia cosa squisita, gustosa, pia-

cevole, eccellente nel suo genere.

Delicato e Dilicato, per Morbido


di

al tallo,

contr.

I>e l

avv. Di

l,

contr. di Qua.
i>

Di

l,

per L'altro mondo, a riscontro Di qua, che

Parlandosi
sito,

Ruvido.

cose che

si

mangiano, vale Squi-

vale

Questo mondo

De land

se

porta ninle;

Di buon gusto.

298

DEM
Aggiunto Aggiunto
Robusto.
jn
di

DEN
altrui

t,

"


di

suono, vale Dolce, Armonioso,


l'orecchio.

con

diletti

vani e fanciulleschi; e figurat.

Che percuote soavemente


di

persona, vaie Di genti!

comIl

plessione, ed anche Di sanit poco costante, contr.

Tener a bada: Son tre meixi ch'5 me dema; Sono tre mesi ch'e' mi balocca, mi trastulla. Spassare, Sollazzare, Trastullare, Dilettare: Dare
spasso, sollazzo, diletto, piacere, divertimento,

Pittura dicesi di
al

ci che contrario al
al

Intertenere piacevolmente.
S

ruvido,

forte,
;

al

gagliardo,

risentilo.

Demose

n. p. Baloccarsi, Trastullarsi:

Far bae

de cnscensa
Scrupoloso.

DeVcalo di coscienza, figurat. vale


affare delicato,

gatelle e scherzi da fanciulli.

- Gingillare
gingilli,

Nin-

nolare vale Trastullarsi con

con ninnoli,

se un affare delicu ; Essere un


V.
n.

e dicesi proprio de' bambini,


n Baloccarsi, per Divertirsi, Spassarsi, Sollazzarsi,

cio Pericoloso, rischioso, dillcile.

I>elig'S'^
fa
la

Franare: Lo smuoversi che

Diportarsi, Prendersi passatempo, Passar


in

il

tempo

terra in

luogo pendo; altrim. Smottare.

piacere,

X>eliiie>

v. a.

Delineare

da noi usasi

figurai,

nel senso di Descrivere, Esporre, Mostrare, Pi-

gnere con parole.

IDelira,

v. n.

Delirare, Vaneggiare, Farneticare

a demod; Baloccare e Baloccarsi: Perdere tempo. Indugiare con perdita di tempo. clxe m. avv. Di modo che, In I>e maniera che, In guisa che. Di tal che.
g Stse
il

moddo

V. Slralabi.

IDemoell. nn-a; pei*sGiiiia; ;


Deludere, Ingannare. Di lungo, Sempre, Continua-

Ba-

13elud.de v. a. I>e lung-o avv.


terruzione.

Demolo

loccar uno, figurat. vale Tenerlo a bada.

mente, Di continuo: Senza fermarsi, Senza in-

IDeinoln
e fa scherzi
V.

V. Demoln. s. m. Bambinone, Bambolone, e nell'uso tose. Daddolone: Colui che si balocca,


e baje a guisa de' fanciulli.
a.

I>el"vi
Il

v. n. Dcluviare : Piovere strabocchevolmente, a dirotta, a ciel rovescio.

Diluviare, flgur. e in m. b. vale Mangiare stra-

bocchevolmente, g Delvidse nn-a cosa; Diluviare una cosa, vale Divorarsela, Mangiarsela con prestezza. I>el-vio s. m. Diluvio: Strabocco smisuralo di
pioggia.
Il

Demolire, Atterrare, Abbattere Demol voce Caccia. V. Caccia Demoralizzare. Voce Oemoralizza
ZI

nella

v.

a.

dell'uso:
tire
i

Render immorale. Depravare, Perver-

costumi.

]Z>ei]fiox*a.lzza/Z^]i s. f. Demoralizzazione,

Diluvio, per similit. usasi per Abbondanza di cosa,

it

demorde

Corruttela, Depravazione.

Voce

d'uso.

v. n. Desistere,

Cessare; ed anche

Figur. per

Lo strabocchevole mangiare: Gh'


b.

stceto
I)

un

delvio; Ci fu un diluvio,
vale

Diminuire, Abbassare, Ridurre a meno le pretese e simili. Nell'uso dicesi anche Demordere, ma

Diluvione, Diluviatore; figurat. e in m.

Mangiatore eccessivo, Che diluvia. Che divora. I>e iiia>iiiiiia<]i ; Di mano in mano. Mano

IDu

mano, Man mano.

Alla

mano

alla

mano.

Alla

volta alla volta. Posto avverb. vale Gradatamente,

A misura che. Di persona in persona, Successivamente, Secondo l'ordine, ecc.


II>eiiia;iiio
quali lo

Ojeneg-a
cusare.

un pretto francesismo (DemordreJ. s. m. Natale o Pasqua di natale. Voce del contado V. Natale. Va tanti agnelli a Pasqua quanti bu a Dnd V. Bu. v. a. Denegare, Dinegare, Negare, Riavv. Di nuovo e Dinuovo, vale

m. Demanio, dicesi de' Beni, dei Stato ha ad un tempo stesso la propriet


s.

IDenuvo

Da

capo, Un'altra volta.

il

godimento.
v. a.

Denso
di
altrui

add. Denso, Spesso

e dicesi per lo pi

II>einette
S

Dimettere: Deporre, Privar al-

liquori.

cuno d'impiego, di carica. Demettise n. p. IHmeltersI: Rinunziar una carica, un Impiego, Dare la sua dimissione. I>emisciii V. Dimiscion. I>eiu.a< s. f. Balocco: Ogni cosa che si d in mano a' bimbi per baloccarli, come fischietti, missirizi, figurine, ecc.; che anche dicesi Baloccaggine, Baloccheria, Ninnolo, Gingillo, Trastullo.

Denigra,
Denta,

Il

Il

I)

v. a. Denigrare: Macchiar la fama con parole; Diffamare, Infamare. s. f. Dentata, Morso, Morsura, Morsicatura, Morsecchiatura Colpo di dente, L'addentare, Il mordere. Morso, per La parte ferita col morso. per Quella quantit di cibo che si spicca in una volta co' denti: Unn-a denta de pan; Un
:

Giocattoli diconsi Gli oggetti di legno, di metallo


d'altra
fanciulli,

materia,

quali servon di trastullo ai

non tanto per ricreamento della vista, come sarebbe un semplice balocco, quanto per esercizio di corpo e di mente, come trottole,
palle,

morso di pane. Morsecchiatura, e pi comnn. Jlorsicatura, gno che lascia il morso.

Il

se-

Duse de dentw; Fare


l'altro.
s.

a morsi: Mordersi l'un

pinti

pallottole, frullini, pezzi di cartoncino diper ricompor l'intera figura d'un edifizio,

Dentaju
delle testale,

di ferro fatto a guisa d'una bietta, sfesso

cavallucci di legno, e cento altri


stulli.

consimili tra-

m. Licciaiuola. T. de' segai. Strnra. da una del quale i segatori di legname si

Passatempo, Spasso, Divertimento, Sollazzo: Trat-

tenimento di sollazzo e di piacere.

Dente
in
:

Ciammengola, Bazzica, Bazzecola, Cianciafruscola, ecc., per similit. vale Cosa di poco momento. S Piggidsc a dema; Prendersi lo spasso, il divertimento,
il

servono per torcere i denti della sega. Funzo dentaju; Steccherino V. Funzo. Osso particolare impiantato s. m. Dente nelle mascelle, e rivestito in parte delle gengive per mordere,, masticare il cibo, regolar la voce e bene articolar le parole. I denti si dividono
:

trastullo.

tre

ordini:

Incisori,

Canini,

Mascellari

I>euio&

V. a. Baloccare, Trastullare

Trattenere

Molari.

DEN
Dente, per similit.
dicesi
delle

DEN
Parli di molli

S99

% Cornn-a d dente; Corona del dente V.

Co-

stram.,

come

lime, seghe, rastrelli, ruote di diecc., per

verse

macchine,

averne una qualche

somiglianza.

camuu, Dente guasto, Dente pertzu ; Benle


carioso o carialo, Dente tarlalo o intarlalo. Dente

magagnalo. Dente bucherellalo. chi fa >nd; Dente che duole. chi loccia chi erotta; Dente smosso, Dente che crolla, che tentenna, che vacilla. chi temine patisce freido; Dente diaccinolo: Dente che non resiste all'impressione delle be-

rnn-a. di denli. S D de denti; Duolo o Mal ^ A lengua a core dove dente due; La lingua balle dove il dente duole. Prov. che vale Si discorre sempre di quelle cose dove si ha pasche diiellano o disgustano; altrim. A sione, chi piace il vino parla sempre di vino. denli V. Allighi. g Allighi i denti; Allegare
i

Armu
piedi.

finn'a-i denti

Armato

fino ai denti, si

dice di Chi armato di tulio punto da capo ai

vande diacce. de can; Dente di cane o Calcagnuolo. T. degli Seuil. V. Can. dell' uggio; Dente occhiale o canino V. sotto Denti canin. do cotello, do raz, ecc.; Tacca: Quel piccolo

Arranca dente;
a scrocchio.

Sbattere

il

dente,

Ugnere

il

dente, figurai, vale Mangiare; e per lo pi a ufo,

un dente; Trarre o Cavare un


i

dente,

vale

Svellerlo dall'alvolo.

Balla

denti in bcca; Battere

denli: Per-

mancamento che nasce

nel filo de' ferri taglienti

cuoterli insieme per tremilo di freddo o di febbre.

per ruggine o per qualche colpo ricevuto. d giudizio; Dente del giudizio o della sapienza: Soglionsi distinguere con questo nome I due ultimi
denti molari, perch son sempre
parire, cio dai
gli

g Bcca sensa denti o desdentd; Bocca sferrala. g Cangia o Scangid i denti; Mutare o Rimettere denli : Quel venir fuora secondi denli in luogo
i i

ultimi a

com-

dei

primi, caduti o
;

tratti.

18

ai

20

e pi anni.

rtto; Dente scheggialo. g Denti allighii; Denti allegali. canin; Denti canini, e in term. anal. Denti

g Cavaiier del dente valiere.


g g

Cavalier del dcBle V.

Ca-

Crovd
vale

Dd di denti
Non
i

dnti V. Crovd. denti; Cadere in ta magia; Slare a denli asciutti,


i

cuspidali: Denti di forma


di

conica e in numero
g

aver da mangiare.
i

quattro, due per mascella, e ciascuno Ira gli


i

incisori e

molari.

Han

radice

semplice,

ma

Dot g se
g

denti; Dolere

denli.

Avere

il

mal

di denti.

a-i denti; Batoslare, Bisticciarsi, Bezzicarsi,

che penetra mollo addentro nella mascella, spedue superiori, i quali diconsi anche Denti occhiali, perch corrispondono perpendicialmente
i

Altercare, Contendere.

Modo

figuralo.
i

Fd
il

balld

denti; Far ballare

denli. Sbattere

colarmente agli occhi. da clave; Ingegni V. Clave. da frcafcera ; Rebbj o Denti della forca V. appresso Denti da frginn-a. da frcinn-a; Punte della forchetta o Rebbj; ma questa 2* voce oggid si adopera per dinotare I

Ugnere il denle, Dare il portante a' denti, e simili: Modi volgari che vagliono Mangiare.
dente,

g
g

Fd

denti; Metterei denli; e parlandosi di cadicesi Dentare.

valli,

rami o

le

punte della forca ffrcafceraj, dei forvilla.

i denti a scera; Allicciare V. Scera, denli. Frgdse in ti denti; Stuzzicare denli. g Guastse i denti; Cariarsi g Moggndse in ti denti; Ridirsi fra'denti. Fa-

Fd

coni e simili arno?! dd stalla o da

vellarsi

fra' denti, Dirsi

checchessia

fra' denti,

Denti lattaiuoli: Denti che si cominciano a meltere quando si poppa. da mxetta do fuxln; Tacche della noce. T. de-

da

Icete;

fra denle e dente, vagliono Favellar in

modo

che

gli archib. Intaccature dalle quali

vengono

for-

non iscappi fuori la voce. Parlar con voce bassa e oscuramente. g Mostra i denti; Mostrare i denti, figurai, vale
Mostrarsi ardilo e coraggioso, Risentirsi, e Rivoltandosi contro chi ingiuria o molesta , mostrargli

mali due denti curvi nella parte convessa e inferiore della noce. n de ganasce; Denti mascellari o molari: Denti

pi grossi degli

altri,

che stanno dai

iali

delle

che non slam tali da soggiacere a prepotenza veruna. Parlandosi poi di cani, che nel ringhiare
ritirano le labbra, e

mascelle.

mostrano

denli,

dicesi Di-

dS ptene; Denli del pettine: Le punte di esso. d ptene da tesce; Denti del pettine: Le slecchine delle quali formalo il pettine per tessere. d scartn o d scarlasso ; Denti dello scardasso. T. scardass. V. Scartn.

grignare.
g

Nettezza

denti; Bianchire, Ripulire

denti.

n
1)

finti; Denti posticci.

quattro per mascella, che hanno

davanti; Denli incisori: Quegli otto denti, il lembo piallo


il

se carne pe-i so denH; Non esser osso de' suoi denli, Non esser terren de' suoi ferri, vale Non esser cosa da lui. g N toccasene manco un dente ; Non toccar l'ugola, dicesi de' Cibi troppo scarsi a paragone del-

Non

l'appetito.

H n

lunghi marscl; Denli neigri; Denli rugginosi: materia sberci; Sopraddenti:


fracidi.

e tagliente per incidere

cibo.

e rcei/Denli a bischeri, cio

Lunghi e

radi.

figurai, e significa

Quelli

coperti di

dente o ganascia, dicesi dente ganascia; La volont deliberata di esigere da altrui una cosa quand'anche debba soffrirne gravissimo danno, o II voler continuare a fine
un'opera incominciata, se pur ne debba seguir

putrida, di color simile alla

ruggine.

Quelli che son nati fuor

danno.
g

dell'ordine degli altri.

% Cascia d dente; Alvolo: Piccolo ricettacolo nelle gengive, nel quale sono incastrale le radici del dente; che chiamasi anche Cassa del dente.

Segn manda pan a chi n'ha de denti; grano va a chi non ha sacca, dicesi proverb. Quando viene una buona ventura in tempo iq
Il

cui

non se ne pu pi godere.

300

DEP
dei

DEP

Parla fua di denti; Dir checchessia fnor


denti,

De piantn
tare oltre
il

vale Tarlar arditamente, liberamente, con

; A piuolo. Posto avv. coi v. Stare, Porre, Tenere e simili, vale Stare o Far aspet-

franchezza. Parldse in ti denti V. sopra


denti.

convenevole.
V.

Moggnse in

ti

*I>e

De

piarda

De

cancarihija.
picca,

picca; A

picca. Di

gara. Posto

denti; Dentifricio: Polvere da fregare i denti per ripulirli ed assodarli. Resta a denti secchi; Rimanere a denti secchi asciutti, vale Rimaner sen/a mangiare, e dicesi fgurat. anche di altre cose. Ruggi i denti; Dirugginare i denti, vale Arg
i

Pvee da nettezza

avverb. coi v. Andare o Fare,

vale Garegaiare

a chi meglio o pii presto fa una cosa ; e dicesi per Io pili quando nella gara vi un po' di stizza
di mal talento. Mette de picca; Mettere a picca, vale Far ga-

reggiare.
%

rotarli e stropicciarli

insieme per segno d'ira o


il

Piggise de picca; Entrare


reggiare.

in

picca, vale

Ga-

d'altra passione.

% Sbatte dente; Sbattere


i

dente,

Ugnere

il

dente,

Depnn-e
ti

denti, vagliono Mangiare. Far ballare Tegnila a-i denti; Durarla, Resistere, Reggefe; ed anche Sopportare una fatica, un male, ecc ;

v. a. Deporre e Diporre : II rispondere che fanno coloro che sono esaminati in giudizio, dichiarando e attestando secondo che sanno. Deporre, per Privare d'una dignit, d'una carica.

e talora Rivaleggiare, Slare a fronte, a petto. % Tegnisela in ti denti ; Tenersela fra denti o in s: Non dire quel che si vorrebbe.
%

I)

Il

Figurai, per Abbandonare,

Lasciare, Dimet-

tere,

Smettere, Por gi: Depnn-e penscio;


il

Deporre
I)

pensiero.

Ti co-i denti ; Tirarla dicesi degli Argomenti


zione molto impropria.
s.
f.

cogli argani o colle funi,


stiracchiati

Posare, parlandosi di vini o d'altro liquore, vale

d'un'applica-

deporre ch'essi fanno nel fondo de' vasi


a.
la

la

parte

pi grossa.

II>eiita.

Dentatura: L'ordine de' denti di

ambedue

le

mascelle.

fnta; Dentiera: Quella rastrelliera di denti posticci che si fa da chirurghi-dentisti per sovvenire
al

Deporta v. Deportare: Dare pena della deportazione V. Deportazidn. Deportazione: Pena alDeportazin
s.
f.

l'esilio

perpetuo, in luogo lontanissimo fuori dello


di posta o di colta:

difetto de' naturali.


s.

lI>eiitexo
tex

m. Dentice. T. iltiol. Sparus denDentex vulgaris. Pesce di mare molto sti-

De posta (Daghe); Darle


Nel giuoco della
palla

Stato, con privazione de' diritti civili.

o del pallone, vale Darle

malo, simile all'orala e al fragolino, ma il corpo di lui pili compresso. Nel numero de' suoi denti se ne distinguono quattro canini pi lunghi in ciascheduna mascella, e da questo forse ha preso il suo nome. Il corpo bianco argentino, e le pinne natatorie azzurro-rossicce. Trovasi nel Mediterraneo; suol divenire molto grosso; appartiene alla famiglia degli Acantopterigi.

innanzi ch'ella tocchi terra, o in altro luogo percuota, sicch ancora non abbia fatto alcun balzo.

Depoxit
Colui appo

v.

a.

Depositare e Dipositare, De-

porre e Diporre: Affidare altrui una cosa sotto l'obbligo di conservarla e restituirla.

Depoxitio
il

s.

m. Depositario e Dipositario:
si

quale
s.

deposita alcuna cosa.

Depoxito
altrui
la

'*I>enteza!;,

V.

Mangia.

Ineritili

s.

m. Dentino, Dentello, Denticello: Pics.

danaro o altra perch la


restituzione.

m. Deposito: Quella somma di cosa che si consegna o si affida custodisca, finch se ne chiegga

colo dente.

I3eiitista.

m. Cavadenti, e nell'uso Dentista

ti

Deposito, nell'uso diccsi

V. Cavadenti.

I>eiiiixiza,

s. f. Denunzia, Dinunzia, Dinunziamento, Dinunziazione: Accusa. " Denunzia e Dinunzia, chiamasi cos da noi Quell'accusa, che si fa dalle Guardie a ci destinate, innanzi al Magistrato degli Edili de' trasgressori

ti

II luogo ove si tengono mercanzie o altro in deposito, per Sepolcro, Urna o simile, ove si depositano cadaveri, ma per lo pi dicesi di Sepolcro par-

ticolare.

agli

ordini di

esso.
a.

Denunzia^ v.
r>e peizo;
coi

Denunziare, Dinunziare: Ma-

Tegn in depoxito ; Avere, Pigliare o Ricevere a titolo di deposito per rendere secondo le pattuite condizioni. Mette in depoxito nn-a personn-a; Porre uno
Ave

Tenere

in deposito:

nifestare accusando, Rapportare.

a piuolo, vale Farlo aspettare oltre

il

convenevole.

Di peso. Posto avv. vale Tolto sulle braccia. Alto da terra, e simile; e si accompagna
V. Prendere, Pigliare,

Depoxizion
ti

s.

f.

Deposizione: Testimonianza

Portare e simili.

Ese de pei-zo a iinn-a persnn-a ; Esser di peso ad uno, metaf. vale Essergli di aggravio, di carico,
di

Attestazione che fanno in giustizia i testimoni, Deposizione, per Quella parte di materie solide, che depongono in fondo al vaso le cose liquide;

pensiero, di noja.
11

de peizo ; Moneta di peso, dicesi Quella che niente cala del suo legittimo peso. S Questa a l' de peizo; Questa marchiana, Questa maiuscola, L'avete detta grossa, o simile.
V. a.

Monwa

I>epelli
spingere,
d'alcuno.

D(>pellire.

T. leg. .Rigettare, Rila

Dichiarare

inammissibile

domanda
getto.

I>e pianta

Depravazin
Depravu.

avv. Di pianta: Di primo

che comunem. dicesi Posatura, Sedimento, Fondata, Deposito, Residenza. In term. med. dicesi di Quell'afflusso o ammasso di umori in qualche parte del corpo; clie anche dicesi Sussidenza. do Crxe; Deposizione di croce , dicesi da' Pittori una Tavola o Pittura che rappresenta il modo con cui Ges Cristo fu deposto dalla croce. s. f. Depravazione, Depravamento. Corruttela, Corruzione di costumi; altrim.

Dal primo principio, onde: Fd nn-a cosa de pianta; Far checchessia di pianta, vale Farlo dai
fondamenti, lutto per intero, o simile.

Dipravazione, Dipravamento.
add. Depravato, Corrotto, Goasto, Malvagio: Di perversa intenzione.

BER
I>e presca ;
Di briccola. T. del giuoco di

DER
A

301

dirimpetto. In faccia. In prospello. Dal lato


v.

bigliardo. Posto avverb. coi v. Prendere, Battere,

opposto.

Giocare, vaie Colpire la palla dellavversario colla propria che abbia prima tqccato una maKonella

I>eriss
le

a.

Diricciare,

Sdiriceiare: Cavar

sponda; che anche

diccsi Battere di calcio,

Far

A
ti

castagne dal riccio. psta chi te derisse;


colga. Ti
s.

Il

canchero
Il

li

pigli

o
di

De

mattonella.

venga
f.

il

fistolo.

prepotensa;
Cos
toa.
la

Di

riffa.

Modo

avverb.

Deriva
fianco

Sorla d'imprecazione.

Deriva.

T.

mar.

cammino

tose.

frase

Campar

di riffa

vale Pro-

cedere con modi violenti acciocch tutto vada a


posta

I>e pirininio slanso


cio,

avv. Di primo lan-

Subito,

A prima

giunta.

I>epixx
Eg'i

prep. Davanti, Dinanzi:

me

stadepu;

mi sta davanti, w Dopo, ma usato dalla plebe


w

Depu disn, Depu

dman; Dopo desincire, Doman l'altro, E parimente in m. b. per Dietro: Depu a-o canto ;
Dietro
il

vento una nave, avanzandosi con vento scarso verso tal rombo; dicesi anche Scaronzo. S Quanto gh' de deriva? Quanto v' di deriva? Domanda che si fa al piloto per sapere fa differenza che v' fra la rotta che fa il bastimento effettivamente e quella che indica la prua di esso. I>erT^a v. n. Derivare e Dirivare: fascere. Avere Trarre principio od origine; Procedere,
fa sotto

scaronzo, che

Provenire, Muovere, Discendere, Originarsi,


pollare, n

Rambasti-

canto.

I>e punto in. g-ianco; Di punto in bianco.


Modo avverb. e vale A un tratto, Subitamente. ll>e punta (Clpo); Colpo di punta, Puntala,
che anche dicono Stoccala: Colpo dato colla punta dellarme. II>ept V. a. Deputare e Dipntare: Eleggere, Delegare, Cosiituire una o pi persone con mandato di fare un'ambasciata, trattare qualche negozio, eseguire ordini o simili.

Derivare, Scaronzare.

T.

mar. Essere

il

mento

in

deriva, Cadere sotto vento alla

rotta

prefissa,

quando

si s.

I>erivazin
IDerixin
in

va con vento scarso. f. Derivazi ne: Il derivare,

Derivamento, Origine; e se dicesi di parole, lo stesso che Etimologia. s. f. Derisione e Dirisione, Scherno,
Beffa, Dileggiamento.
;

r>eptazion

S Mette in derixin

3Iettere in derisione

Far

Deputazione: Missione di depulali con commissione speciale per trattare, complimentare, ecc.; ed anche I depuiati slessi. I>epu.tii s. m. Depuiato: Colui che con ispeciale commissione mandato dal Principe o da un corpo di persone a trattare qualche negozio,
s.
f.

modo che uno

diventi soggetto deiraltrni dein derisione, io

risione.

Piggid in derixin; Pigliare


stesso che Deridere,
giare.

Beffare, Schernire, Dileg-

I>erlio

far

un complimento

e simili.'

a-o Parlamento; Depuiato al Parlamento: Uno dei membri eletti dalla nazione a suo rappresentante per discutere in Parlamento intorno alle pubbliche bisogne.

s. m. Piena. Voce dei contado: Soprabbondanza d'acqua ne" fiumi cagionala da pioggia da neve strutta. I>ei*og-a V. a. Derogare: Togliere o Diminuire

l'autorit,

la

forza d'una legge,

d'un contratto;
in parte

I>e relbtto m. avv. Di rimbalzo. I>e rsseo avv. Di rado, Di raro. Radamente,

od Ordinare alcuna cosa in tutto o traria ad un'altra gi stabilita.

conil

Ra-

I>erolla
I>e
vela V.

v. a.

Smallare

Tr via

dalle noci

ramente, Poche e rare volle. Non frequentemente. IDe m. avv. Di ricambio, In contraccambio, A rincontro. In corrispondenza.

mallo V. Rolla.

recang-io

r>e recatto ;
vale

Aggiustalo

Aggiunto

a persona,

fAnddJ; Andar a furia, di foga, di Andd. II>e rtolo (Ande); Andar a ruoto lo, Andar
rotoloni V.

ronsa

Che si governa nelle sue azioni con misura; od anche Che tale da far roba e mantenerla, Che provvida, di risparmio, e dicesi tanto di uomo che di donna; in lai significalo dicesi Uomo Donna di ricapito, Buon massa jo. Buona massaja.

rtolo.

I>err

prep. Dietro, contr. d'Innanzi.

% Usasi anche spesse volte in forza d'addiett. soslant. e vale L'ultimo: Mi san derr de tutti; Io

II>e

Di traverso, A traverso, In traverso. Per traverso. Posto avverb. vale Per il


;

refesso
delia

sono l'ultimo di tutti. derr dell'anno, li meize, ecc.; L'ultimo dell'anno, del mese, ecc. S E talvolta come sostanf. e vale La parte opposta
a quella d'innanzi.
S / derr di csoin; 1 dietr, I didietri de' calzoni Le due parti de'calzoni, che copron le cosce
:

iato

larghezza.
gara. Posto avv. coi v.

I>e regratta; A
dare

An-

Fare, vale Gareggiare V. Regalia.


a.
i

I>erena v.
bolire.

Direnare, Dilombare, Slombare:

Sfilar le reni,

lombi; e talvolta figurai. Inde-

posteriormente e le natiche, n de scarpe; I quartieri: La parte laterale e' posteriore del tomajo.

Derendse
Sforzare
i

n.

IDerenn
persona.

p. S'ombarsi, Dilombarsi, Sfilarsi: muscoli lombari, sicch dolgano. add. Direnato, Slombato, Dilombato,

Sciancalo, Sfilalo:

Che ha

sforzati; e figurai.

lombi o i reni Fiacco, Debolissimo


i

offesi

X>erra
terra,

della

r>e rescozn V. rescoznn-a. r>erfin V. Delfn. Delfiniera: Sorta di ficina I>erfina


s.
f.

Derra
da

derr; Andare o Tener dietro, A.idar ap; ed usasi anche figurai. WAndd. % De rferre; Dietro, Di dietro; Dalla parte posteriore. add. femm. Ultima: Mi sn a derra; Io sono l'ultima.
S
presso, Seguitare
v. a. Atterrare, Gettar gi. Gettar a Diroccare, Rovinare. Diroccare, Rovinare, Precipilare, usalo in snso neal. vale Cader precipitosamente e con impelo

Andd

pescar

delfini,

balene ed

altri

pesci grossi.

I>e rimpetto

da alto in basso; e talora semplicem. Cadere,


Cascare.

avv. Di rimpelto, Dirimpetto,

m
n. S Derrdse
p.

tm
Diroccarsi, Precipitarsi: PreciH

DES
Sgombrare, Sgomberare, Disgombrare: Vuotar
masserizie, parlandosi di stanza e simili.
pollastro, ecc.; Sbuzzare un pollo, dicono i cuochi del Levare a un pollo scannalo le interiora senza spararlo; altrim. Volare. Se parlasi
di di

pitar s da alto.

Ghe derra;
l'uso

E' v'abbaia

la

volpe, dicesi nelsi

un

familiare d'Un luogo,

dove non

possa an-

I>erro

dare per qualche motivo. s. m. Dirupo, Dirupamento, Diripata, Precipizio, Burrone, Borro, Scoscendimento, Sco-

Luogo scosceso, dirupalo, dal quale si pu facilmente precipitare. d'cegua; Rovescio d'acqua, Acquazzone: Gran
scio, Balza:

pioggia, Pioggia strabocchevole.

(/errwo m.avv.

trabocco, Trabocchevolmente,
alla dirotta, a ciel di-

Senza ritegno. S Ciuve a derrtio; Piovere

I>eslbarca
dalla

meglio Sventrare. Votare un vaso, e simili. Desbarassse d'nn-a cosa; Sbrigarsi, Disbrigarsi, Spedirsi, Spacciarsi d'una cosa, vale Levarsi d'intorno qualche briga, qualche impaccio che tiene occupalo o che d fastidio; e parlando di persona-, Congedarla, Licenziarla. v. a. Sbarcare, Disbarcare Cavar
pesci, dicesi
ecc.;

MM vaso,

barca.
n. p.

De
^

rotto, a scroscio, a secchioni, ecc.

V. Ciuve.

Desbarcse
dalla barca.

Sbarcare e Sbarcarsi: Uscir

sa

ovv. Di

qua,

Da

questa parte; e talora


Dall'una

per Quaggi, In questo mondo. De sa e de /;Di qua e di l. Qua e


e dall'altra parte,

\h,

Da

tutte le parti.

Smontare di nave in terra; e per simil. Smontare cos di barca come di carrors. I>eslavca<i s. m. Sbarcatoio: Luogo atto a sbarcare uomini o anche le mercanzie, gli arnesi, ecc.,
ricatoio.

I>esalbig-li

ffnj; In abito negletto, In abito


le

che sono ne' bastimenti; altrim. Scas.

da camera: Sorta d'abito succinto che portano in casa.

signore

Deslbarco
d'abitatori

I>esalbitu
e

add. Disabitato

Vto

Delibasti

d'abitazioni, Deserto.
v. a.

m. Sbarco: Lo sbarcare. Disfar le baste, Levar l'imbastitura V. Basta.


v. a.

X>esa.iiclia.
Torcere

Sviare, Traviare, figurai, vale

altrui dal diritto


al

cammino; Corrompere,
talvolta

IDeslbata v. a. I>eslbatte v. a.
DifTalcare:

Disfare

il

cambio.

Sbattere, Abbattere, Detrarre,

Sedurre, Trarre

male. Pervertire; e
il

Levar somma da somma.


v. a. Sbudellare,

Scioperare, cio Levare chicchessia dalle sue fac-

I>esTbla
Trar
in
le

Sventrare: Propriam.

cende, facendogli perdere

Desand-iamento
mento:
Il

s.

tempo. m. Traviamento, Svia-

budella di corpo a uno, o Ferire


le

uno

guisa che gli escano

budella; e talvolta an-

traviare V.

Desandid.
**i)

che Ammazzare.

IDesarlboa v. a. Disalberare, Disarborare: Trarre


un bastimento. v I!>esai*iii.a v. a. Disarmare: Tr via le armi. M Disarmare, presso Murai., Archit., ecc., vale Lesostegni delle vlte, ragne e simili. vare e remine; Debordare remi: Levarli dagli scalmi e dai bordi della barca per metterli dentro quando non si vuole servirsene. un vascello; Disarmare un vascello, vale Togliere da un vascello, da una nave lutti suoi attrezzi, come alberi, vele, cordami, munizioni da guerra e da bocca, e simili, licenziandone inoltre l'equil'alberatura a
i

I^eslblix

p. pass.

Sbudellato V. DesbSld.

Sborrato, dicesi per similit. e in m. b. di palla,

De

cuscino,

bardella e simile che perde la borra.

slbiascio
per
diritto,
di

avv.

sbieco

In

sbieco

schianco, Di schianco,

Non

Per ischiancio, vagliono Obbliquamente; e dicesi gedi

neralm.

tessuti
v.
la

seta, di lino, ecc.

DesTbindLa
sciare: Trre
sciarsi.

a.

Sbendare, Disbendare, Sfa-

benda.

Desbinddse n. p. Sbendarsi, Disbendarsi, Sfa-

Deslbccxi
e vale
parlare.

add. Sboccato, dicesi di persona,


libero e licenzioso
nel

paggio.

Soverchiamente

II>esarmo

m. Disarmamento, e nell'uso anche Disarmo; L'alio di disarmare e Lo slato della


s.

cosa disarmata.

*I>esarta V. Diserta. *I>esart V. Disert. I>eag-g"iad<io V.

Deslbossa
Dezaggiaddo.
Avvia.
Dismetter
le

Parla desbccu ; Sboccare: Parlare licenziosamente, sboccatamente o poco onestamente. v. a. Sbozzare. T. mar. Sciogliere la gomena o Levare le bozze che la tengono ferma
a qualche altra corda o a qualche altro oggetto,
alla

IDesavia
sare,

v. a.

Divezzare, Disavvezzare, Disu-

come
zare.

grua

di

cappone; contr. di Abboz:

contr. d'Avvezzare V.

Desavise
l'uso.

n. p. Divezzarsi, Disusarsi,

Deslbotton v. a. Sbottonare
toni

Sfibbiare

bot-

Lasciare, Perder l'uso.


v. a. Sballare:

del

vestilo; altrim.

Sciorinarsi, e

nell'uso
ri-

X>eslball
di

Aprire e Disfare

Scompannarsi, cio Sciorinarsi dopo essersi


scaldato.

balle; contr. d'Imballare.

I>eslbaxica

v. a.

Sbancare

Propriam.

si

dice

Deslbrag"a
d'Allacciare.

v. a.

Slacciare,

Dilacciare, contr.

Chi a un giuoco

dove

si

tiene banco vince


del

T. de' marin.,

murat. ed

altri.

banco slesso. M Ripulire, nell'uso tose, dicesi comunem. per Spogliar uno di tutti denari che abbia, o per vincila fattagli al giuoco, o per altro motivo; altrim. Sbusare, Far brullo, Disertar uno.
i

tanto che supera la

somma

Sciorre
in

il

laccio.
n.
in
p.

DesTbrassse
m.
b.

Sbracciarsi, figurai, e

Adoperare

checchessia ogni forza e

sapere.

Deslbrig-a
strigare,

V. Sbrigd.
v. a. Sbrogliare,

r>es1>aiidellu
I>esi>aiassa
ia un luogo.

add. Scollaccialo, Spettoralo, Spelloracciato: Col collo o col petto scoperto.


v. a. Sbarazzare, Disbarazzare, Sbrattare: Tr via gl'imbarazzi, gl'impedimenti

DesTbi*5g-g-ia
sviticchiare:

Strigare, Di-

Sviluppare, Spastoiare, Sviticchiare, Di-

Levar gl'imbrogli. Liberar

dall'in^

trigo, dall'impaccio.
I

cavelli

V. Desgarbggid.

DS
S Deshroggise d'mr-a cosa; Sbrogliarsi, Spastoiarsi, Strigarsi, Scatricchiarsi da checchessia,
vale Uscirne, Liberarsene, Trarsi d'impaccio.

DS
n Discarico, per Giustificazione,

803

I>esca,4le]i<

v.

a.

Scatenare,

Discatenare:

ScoIpamento,ed anche Quiete e Tranquillit. de cnscensa ; Discarico o Sgravio di coscienza. I>escai*iia v. a. Scarnare, Discarnare: Levar

Sciorre altrui di catena, Trar di catena. 5 Descadendse n. p. Scatenarsi, Discatenarsi: Sciorsi Uscir di catena ; e figurai. Sollevarsi con furia

alquanto di carne superficialmente; e presso


tisti

Slaccare con ferro a ci adallo

la

dengengiva
i

dalla radice del

ed impeto, e dicesi per tempeste e simili.

Io

pi de' venti, delle

Oescsase
di

I>esca<ieiiix

p. pass.

Scatenalo, Discatenalo.

Inescasela
le

Dal V. Scatenare V. sopra Descadend. S se un diao descadenu ; Essere un diavolo scatenato, dicesi di Persona furibonda, bestiale, perversa,
indiavolala.

dente per cavarlo con pi facilit. n. p. Scalzarsi: Trsi i calzari gamba o di piede. Voce del contado. v. a. Scassare: Cavar dalla cassa mercanzie o altre cose incassale; conlr. d'Ini

cassare.
"

Slegare, Sciogliere, Sfasciare, presso

Gioiellieri

vale Cavar
togliere

la

pieira dal castone o dalla cassetta.


v. a. Scalcinare,

X>esca.iiii:scu.
camicia o
di
in

"Descang'ia

add. Scamicialo: Spoglialo di camicia o coi soli calzoni. v. a. Cambiare, e dicesi comun.

IDeseasina
11

dicono

Murat.

la

calcina secca rimasta attaccata ai

mattoni gi
virsi dei

stali

adoperali per nuovamente sernella pi parte dei

moneta: Cambiare una moneta d'oro o d'argento in allreltante monete, il valor complessivo delle quali equivalga a quello della medesima. Spicciolare vale Cangiarla in tanti spiccioli fmenaggiaj.

medesimi

muramenti.

X>eseso
scalzi,

add. Scalzo, Discalzo, Scalzalo:

pie'

Co' piedi nudi.


chi n pli

De marso,

and cdsuvadde descso,

ma

chi

ha, no e lascie in c; Di marzo, chi

I>escaiicascia
di

v.

a.

Sconquassare,

Con-

quassare, Scassinare, Scommettere: Disfare opere

legname o

d'altro

commesse insieme.

S Descancascise n. p. Sconqnassarsi, Scassinarsi, Scommettersi, ecc.

non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' pi in l, ovv. Di marzo, ogni villan va scalzo, d'aprile, va il villano e il gentile. Prov. facile ad ogni intelligenza.

I>seazze v. n. Scadere, Discadere: Declinare,

I>escapita

v. n. Scapitare, Discapitare:

Per-

dere Jleltere del capitale in un'impresa generalm. di mercatura. Metterci del suo, .Andarne col peggio ; ed usasi anche figuralamenle.

Venire

in peggiore stalo. Andare in basso. o nn-a persnia ; Cascar di collo a uno, vale

Uscirgli di grazia.

I>escpito
scapilo,
il

s.

m. Scapilo, Scapilamenlo, DiCavare


altrui

Danno, Perdila.

I>escappellav. a. Scappellare:
cappello di capo.

S Desvappcllse n. p. Scappellarsi : Cavarsi il cappello per salutar alcuno; che anche dicesi Far
di

A-o descazze o In sci descazze; Sai finire, Verso la fine. Posto avverb. coi v. Giungere, Ar" ri vare. Venire e simili, vale Giungere ecc. sul finire del giorno, del pranzo e simili. S Luscidse descazze; Piegare, Cedere, Declinare, Acconsentire, Accondiscendere, Aderire.
v. n. Spiegare,
le

IDeseeeg-
dere
:

Dispiegare, Disten-

cnppello.
v. a.

Allargare

cose ristrette in pieghe; conlr.

Descappssa
il

Scappucciare

Levare

di

Ripiegare V. Cegd.

cappuccio.
Scapriccrsi, Scapric-

Descapri^ise n. p.
ciarsi:

IDesceetta
schiodare
le
:

S Desccegdse n. p. Spiegarsi, Distendersi, Sdoppiarsi. v. a. Screspare: Disfar le crespe

Cavarsi

capricci,

Saziar

il

desiderio.

d'una cosa increspala.

Sbizzarrirsi.

X>eseeaiita
v.
a.

v. a. Sconficcare, Schiodare,
il

Descarcag-na
gi,

Scalcagnare,
il

Mandar
calcagno

Cavar

Dichiodo confitto, Scommettere


Dischiavare. T.

e vale Pestare o Calcare altrui

cose confitte.
a.

della

scarpa andandogli appresso.


s. f.

ineseeiava v.
arme
un perno
per altro motivo.

mar. Trarre
o

I>escreg"a
sinc.

Scarica: Sparala di pi

confitto nel bastimento per cambiarlo

da fuoco in un tempo.

I^escareg-a v. a. Scaricare, Discaricare, e per


Scarcare, Discarcare: Levare
il

I>esceid.e

v.

a.

Sturare, Disturare

V. De-

carico da

dosso.
1

stappd.
I

Scaricare, in senso neul. e per similil. vale Por


gi da

uno, vale Dirgli


fargli

ogc a nn-a persnn-a; Sturar gli orecchi a il fallo suo apertamente, Pararditamente, risentitamente.

barroccio e

da una

nave

le

mercanzie

caricatevi sopra.

I>escein.g-ia
la testa:

Trarne per le narici o altronde soverchi umori con mezzi a ci adattali. un scciuppo, ecc.; Scaricare un archibuso e simili, vale Farne uscir la carica col darvi fuoco
i

a testa; Scaricar

v. a. Spiombare, contr. d'Impiombare: Cavare o Slaccare il piombo.


s. f.

IDeseIxizL
Via

China, Chino, Scesa, Discesa

col

trarnela fuori col cavaslracci.


p. Scaricarsi, Discaricarsi,

S Descaregse n.

Sgra_

Deseidia

Luogo che scende all'ingi, contr. di Salila. $ Andd in deschind; Andar a china o alla china, a chino o al chino: Andare all'ingi. V. Arrecuved. Voce del contado.
gellare, Dissuggellare:

varsi: Sollevarsi d'alcun peso, e dicesi lanlo

in

I>eseg-illa v. a. Disigillare, Dissigillare, DisugRompere


il

proprio che in figuralo.


"

sigillo,

aprendo

Scaricarsi, parlandosi di fiumi, vale Sboccare le

ci che sigillato.

acque loro in, altro fiume o nel mare. a conscensa; Scaricarsi o Sgravarsi la coscienza,
vale Scolparsi, Giustificarsi.
s-

S Descigillse n. p. Disigillarsi, Dissigillarsi, ecc.: Aprirsi, Distaccarsi per essere strutto o sciolto
ci che tenea sigillalo.

X>escx*egro
scaricare

")

Scarico, Discarico:

Il

di-

IDeseiste
sosta.

v. n. Desistere: Cessar di fare,

Far

L'atto d scaricare le navi, some, ecc.

Rimanersi.

304

DES

DES

Desci

s. m. Baldanza, Campo, Rigoglio, Sopravvento, Superiorit, Preminenza, Maggioranza,

IDescrpa
.

s. f.

Scolpa, Discolpa, Scolpaniento,


di

Discolpamenlo: Dimostrazione
colpa, Giustificazione.

non essere

in

Autorit.

Ave desci; Aver


taggio, cio

il

sopravvento, Stare svanbal-

r>esc5rptse n.
strar
la

Al di sopra.

p. Scolparsi, Discolparsi: Mopropria innocenza. Scagionarsi di colpa

S P'99'^ desci

a tinn-o persnn-ft; Pigliar

attribuita,

Giustificarsi.
V. a

animo o campo addosso a uno, Pigliar danza il sopravvento, il rigoglio ad alcuno, vale Pigliar ardimento da checchessia a soverchiarlo, Incutergli tal concetto di te, che non sia pi capace
di

Descost
luogo,

Scostare, Discoslare, Scansare:


la

Rimuovere o Allontanare alquanto

cosa dal suo

contrastarli.

g Descostdse n. p. Scostarsi, Discoslarsi, Scansarsi Allontanarsi alquanto.

IDe sci avv. Di sopra, contr. a Di gi. IDescoll V. a. ScolFare, contr. d'Incollare: Staccare d'insieme S Descolldse n.
nettersi
la
le parli le

Descredita
Levar
il

v.
la

a.

Screditare,

Discreditare:

credilo,

riputazione, Porre in disistima,

le

cose incollate.
Scollarsi,

Denigrare, Biasimar pubblicamente, ecc.

p.

Disgiungersi, Sconil

iDescreclito
dila del

d'alcunch per
univa.

non tener pi
v. Scollare

colla che

Descrive
Dal

r>escollti

p. pass. Scollato.

V.
I)

m. Scredito, Discredito: Perdel buon nome. v. a. Descrivere e Discrivere: Rappresentar con parole. Porre sotto gli occhi fas.

credito,

del concetto,

sopra Descolld.
Scollalo, Discollato, aggiunto di Veste
il
1)

vellando

scrivendo.

che

lasci

collo scoperto;

contr.

d'Accollato.
di

Descrivere, dicesi anche della figura che i pianeti vengono a formare nel loro corso ; o di quella
linea che percorre
lancialo.

Scollaccialo, Sgolalo, aggiunto

Persona che

per

l'aria

un corpo qualunque

abbia
g
sale

il

collo o la gola scoperta.

Scarpa descolld ; Scarpa


molto
T.
sul

scollata: Scarpa che

non

I>esci*iziiii
checchessia.

s-

f.

Descrizione: Esposizione di

collo del

piede.

IDesconxmette
cere.

v. a.
il

Scommettere, Distortorcimento
alle

I>esorovi
piali

v. a. Scoprire, Discoprire

mar. Togliere
a.

corde

I>escuTblbixx

add.

Scoppiato, Spajlo,

per disfarle e ridurle a

fili

o a cordoni.

spaiato, Sparigliato, dicesi di

V. Scrovi. DiDue cavalli accop-

IDescomoda v.
sagio.

Scomodare, Discoraodare, Incomodare, Disagiare: Apportar incomodo o diScomodarsi, Discomodarsi, Incomodarsi, Disagiarsi: Pigliarsi incomodo o disagio.
n. p.
s.

insieme, che siano differenti di mantello e


V.

di

statura.
a.

II>escx
m. Scomodo, Discomodo, In-

Scucire,

Scuscire,
il

Discucire,

Descomoddse

Sdrucire, Sdruscire: Disfare

cucito,

I>escinod.o
datto, Disutile.

g Descxise n. p. Scucirsi, Discucirsi, Sdrucirsi, ecc. : Disfarsi il cucilo. -

I>esciM.od.o addi

comodo, Discomodit, Scomodit, Disagio. Scomodo, Incomodo, DisaScompagnare, Discomil

IDescxxo

Discorso descxo; Discorso o

I>escoinpag"iia, v. a.
sunire

IDescxita
r>escla
V. n.

Scelto, ecc. V. Descxi. simili sconnesso, cio Disunito, Incongruente. s. f. Sdrucito, Sdrucitura, Sdrup.

pass.

pagnare, Spajare, Dispaiare: Guastare

p?ijo,

Di-

IDescompnn-e
I>esc~ns
Disfare
la

Separare cose o persone appajate. v. a. Scomporre. T.slamp. disfare una forma, separandone le lettere, e Il disponendole di nuovo nelle casse, ciascuna nel suo proprio nicchio.
v. a. Spettinare.

cimento, Sdrucio, e nell'uso Scucitura sdrucire e II luogo sdrucito.


Disdare, Dar gi.
cesi di Chi

L'atto dello

Andar gi, di-

Voce d'uso tose:

pettinatura. Guastare l'acconciatura del

perde gran parte della freschezza di sanit; e pi comunem. per Diven r magro, Dimagrare, Dimagrire, Smagrare, Smagrire, ecc. I>esd.aiiiin.se n. p. Sdamare. Voce dell'uso. Nel giuoco della Dama dicesi Quando il giuocatore

capo; altrim. Scapigliare, Scarmigliare, Arruffare,


Scarruffare.

smuove una pedina

dai primi quadretti dello

scacchiere.
v. a. Scontentare, Disconten-

I>escoiiteiita

DesdLaxo (In)
disgrazia,

Descon tento
V. Scontento.

lare V. Scontenta.
dd".

Scontento, Discontento
Scoraggiare, Scoraggire,

m. avv. Disgraziatamente, Per Senza intenzione d'offendere. I^esdleg-no s. m. Disdegno, Aborrimento, Avversione, Uggia,
g Ave

IDescorag-gr
Discoraggiare,
S Descoragglse

v. a.

Scorare, Discorare, Disanimare, Sconfortare: Togliere altrui il coraggio,


n. p.

Aver
e simili.

Piggi in desdegno nn-a persnn-a; Prendere in uggia alcuno, vale Averlo


sdegno. Aborrirlo,

in odio, in fastidio, a schifo, a

Scoraggiarsi, Di scoraggiarsi,

Scorarsi, Discorarsi, Sbigottirsi, Sconfortarsi, Sgo-

X>es<leiitii
che ha perduto

add. Sdentalo: Dicesi di Persona


i

mentarsi

Perdere

il

coraggio. Smarrirsi d'animo.

denti.

X>escordLa/

v. n.

Discordare:

Il

dissonar delle

I>es<il

v. n.

Disdire: Essere sconvenevole,

Non

voci e degli strum. musicali.

esser dicevole.

Non

istar

bene,

Non

addirsi,

% Descorddse n. p. Uscire o Andar via di padrone, dicesi di Servitore che abbandona il servigio di
alcuno.

g Desdise n. p. Disdirsi, Ridirsi, Sdirsi, Ritrattarsi: Dir contro a quello che si dello prima.

II>esd.iccia
Scordato, Discordato: Agslram. musicale, vale Disso-

s.

f.

Disdet'a: Disgrazia, Malaven.

I>e8Cord[ix p. pass.
giunto di voce
nante,

tura nel giuoco o in altro.

I>esclicci>vi

add. Disdicciato, Sfortunato: Di-

Non

accordato.

sgraziato nel giuoco e in altre cose.

Fuor

di

padrone, dicesi di Servitore non allogato

IDesdita

s.

f.

Disdetta: Quell'alto, col quale


principal locatore d'una casa,

il

in servigio d'alcuno.

proprietario o

il

DES
d'un fondo qnalnnqne: notifica al condaltorc che egli deve lasciar libero il fondo locato nel ter-

DES

305

S Desfascidse n. p. Sfasciarsi, Disfasciarsi: Levarsi via la fascia; e talora Disfarsi, Rompersi.

mine indicalo
fatto

in

tal

atto.

Quell'atto

pu essere
il

I>esfUttoii,se
seta, refe e simili,
fila

n. p. Distorcersi, dicesi della


le

parimente dal conduttore verso


egli

locatore,

quando

vuol restituire

la

casa locatagli.

facilmente

si

quando, essendo poco torti, dislorcono e sdoppiano.


Sferrare, Disferrare:
cavallo.
,

I>e seg-ixito
lungo,

m. avv. Di seguito, Successivamente, L'un dopo l'altro; ed anche Continuamente, Senza interruzione, Senza fermarsi, Di
Di quando in quando, Di tanto in tanto, Alcune volte. Talvolta, Di rado, Delle mille una volta.

IDesfterr
i

v.

a.

Tr

via

ferri

dallo zoccolo del

% Desfcrrse n. p. Sferrarsi
d'altri

dicesi

de' cavalli
i

I>e
]I>e

semme

dilungo.

animali quando
V.
a.

si

distaccano loro
filo
filo

ferri

in ^ento;

da' piedi.

I>esfia
dell'ago,
n

Sfilare:

Levare

il

semme

in.

semme

S Desfsc n. p. Sfilarsi: Uscir


Sfilacciarsi,

il

da un ago. dalla cruna


del-

Da quando
a

quando, Di tanto in tanto, A volta cune volle, Talvolta, Di rado.

volta. Al-

Sfilaccicarsi, Sfilaccicare, dicesi

II>eseiiteg^/
lere,

v. a. Stirpare,

Estirpare, Divel-

Desfig-a

Distruggere; ed anche Cacciare, Scacciare,


via.
s.
f.

da panno rotto o tagliato o slracciato. v. a. Svisare: Guastare il viso, n Raff^rarc, Ravvisare, Riconoscere. Modo basso:
l'Uscir le
fila

Mandar

I>esenteria

Disenteria

e Dissenteria:

Propriam. Soluzione o Flusso di ventre con sanpii da dolori intestinali. Usasi comunem. da noi per Qualunque flusso di ventre anche senza sangue; Soccorrenza, Uscita,
gue, accompagnato per lo

N t'aveivo manco desfigu; Non t'avevo neppure ravvisato, riconosciuto. I>esfi.g"iz add. Sformato, Disformato, e per ischerzo Abbozzato, dicesi d'Uomo brutto e contraffatto.

I>esfg-onix
il

Diarrea.

I>ser; Le frutta: L'ultimo I>esfa V. a. Disfare, Sfare


:

servito della mensa.

add. Sfoconato : Che ha guasto focone, cio Quella parte nelle armi da fuoco, dov'esse son forate per darvi fuoco.

Distruggere
la

il

fatto

Avet 5 cu desfgonu; Essere avventurato, venfuralo, fortunato, dicesi in m.


b.

la

cosa fatta; contr. di Fare.

di

Colui cui

Disfare, per Guastare l'essere o

forma
:

delle

sempre

la

fortuna sorride.
v. a.

per
a

cose.

I>esfx5iido
Dissolvere, Scioglile, Stemperare

Dissodare.

T. de' contad.

Desfd

Rompere

in io l'uio, in te l'axu, ecc.; Disfar nell'olio^

nell'aceto,

ecc.

la societ. T. comm. Por fine ad una Societ, ad un negozio, sciogliendosi reciprocamente dagl'impegni presi per tirarla innanzi. 5 letto; Disfare o Sfare il letto, dicesi Quando

societce; Disfar

Lavorare il terreno slato sin allora sodo, cio inculto; od altrim. Divegliere per la prima volla le terre per ridurle atte alla coltivazione; che anche dicesi Scassare, Diveltare.
e

I3e.sf4ondu.ou.

s.

m.

Divelto,

Scasso.
allora

T. dei
sodo.

contad. Terreno lavorato stato

fin

I>esfm
dal

v,

a.

Sfornare, Disfornare: Cavar


altro.

levano le lenzuola, le coperte, e si alzano le materasse per poi rifarlo; e talvolta anche Dissi

forno

il

pane o

Desftu'tnu
I>esf*ratt.se

add. Sfortunato, Disforlonato,


Sfratarsi,

ordinarlo V. Sciata.

Disgraziato, ecc.; e se nel giuoco, Disdiccialo.


n.
p.

nn'armd;

Disfare un'armata, un esercito, vale

Disfratarsi:

Sconfiggerla, Metterla in rotta; e talvolta Scioglierla, Licenziarla.

Uscir dal chiostro. Uscir dagli Ordini monastici.

I>esg'al>ella
travaggid; Fare e disfare
berar di dogana

v. a. Sgabellare,
gli
effetti, le

Fd

e desfd l' tutto

Sdoganare : Limercanzie, pagansinonimi, pur difle

tutto un lavorare, dicesi proverb. Quando alcuno, fatto un lavoro, costretto a disfarlo.
S Desfse n. p. Disfarsi, Sfarsi: Andar in pezzi, in isconquasso, in rovina; e dicesi delle cose. Disfarsi, per Struggersi, Consumarsi; ed anche w

done

la

gabella o dazio. Questi due verbi abbench


si

frequentemente

usino

come

feriscono tra loro in quanto che

merci

si
il

sdoga-

nano pagando
di

la

gabella; lo sgabellare

mezzo

Dimagrare. per Dissolversi, Sciogliersi, Struggersi, Stemperarsi, Spappolarsi: quest'ultima voce si adopera parlando di cosa morbida, la quale, toccandola,

Desg-ag-g-inu
Sveltito,

sdoganare; ma dove non dogana si sgabella e non si sdogana. add. Scozzonato, Svelto,
Spigliato, Disinvolto e simili.
s.

I>esg"ail>l>o

disf

tra

le

dita.

incivile, disobbligante,

m. Sgarbo, Disgarbo: Maniera Mala grazia nel trattare con

da-o rie; Disfarsi o Smascellarsi dalle risa, vale Ridere smoderatamente. d'nn-a cosa; Disfarsi o Riuscirsi d'una cosa,
vale Alienarla da s. Venderla.

alcuno; Sgarba(e7za,Sgarbataggine, Malgarbo, Sgraziataggine, Inurbanit, Increanza, .Malacreanza, ec.


j
i

I>esg-ail>lbu add.
lora

Sgarbalo, Disgarbalo, Sve-

nevole, Sgraziato: Senza garbo, n grazia; e ta-

d'nn-a persnn-a ; Disfarsi d'una persona, Sgabellarsene, Liberarsene, Levarsela dinanzi.


p.

Rozzo, Scorte?e,
S;:angasciarsi

Incivile,

Desg-anascse
sciarsi,

<ia-o rie;

Inurbano e simili. Sgana-

I>esfbeto
sfare V.

pass. Disfatto, Sfatto. Dal v. diin


tutti
i

o Smascellarsi dalle risa:

Desfd

suoi significali.
|

Strutto, Consunto, Jlagro, ecc. S Parlandosi di vivanda troppo cotta, vale Sciolto,

Oesg-anci
j
:

Ridere a sganascio, Ridere smoderatamente. v. a. Sganciare: Sciogliere, Liberare una cosa inganciala.
a.
le

Distemperato, Poltiglioso, Strutto, Quasi liquefatto.

Oess-arljg-g-i v.
cose avviluppate,
altrim.

I>esf^&t.ci/
di

v. a. Sfasciare, Disfasciare, contr.

come

capelli,

Ravviare Riordinare matasse e si:

Levar le fasce, e per simil. Toglier una cosa che circondi checchessia, come del Rovinare ed abbatter le mura d'una terra, ecc.
Fasciare
:

mili;

Sbrogliare,

Strigare,

Distrigare,

via

Sviluppare.
<

Parlandosi de' capelli, dicesi anche

Scrinare, e nel Pistoiese Scatricchiare.

Csoou, Dizionario Genoveat-Italiano

306

DES
s.

DES
tare altrui disgusto.
Affliggere,

Deag^enio
tipatici.

m. Disgeno: Genio contrario, An-

Dar

dispiacere, Amareggiare,

Attristare.

I>esg-lieviS'S"e

v. a. Svolgere, Disvolgere: Distondore le cose rinvolto, conlr. d'Avvolgere, g 5 fi; Dipanare, Dinaspare: Raccorre il filo Iraendolo dalla matassa e formandone il gomiiolo per comodila d'adoperarlo. - Sgomitolare vale Svol-

Il

S Desgstsc n. p. Disgustarsi: Prender disgusto. con Mrt/t-ajucrsnn-tt; Disgustarsi con alcuno,

vale Alterarsi, Adirarsi con esso.

Desg-stos
ad
altri

m. Disgusto: Tutto ci che a noi pu riuscire disgradevole; Dispiacere,

gere
Il

il

gomitolo.

Afflizione.

Sgranellare, figurat. vale Dir varie cose, una

Se me metto a dcsghugge. ... metto a sgranellare


l'altra
:

dopo Se mi

I>eslaeca e Tbottig-^e; DisigiHar le bottiglie:

Trre
rosolii

alle bottiglie

contenenti vini particeralacca, con cui

colari,

altri liquori la

Desg'ia.ss,

v.

n.

Didiacciare,

Dighiacciare,

era sigillato

il

turacciolo.
v. a.

Sdiacciare, Sghiacciare. Sgelare, e nell'oso Dimoiare: Sciogliersi che fa il ghiaccio ed il terreno ghiaccialo. a levrc; Scovar la lepre: Cavarla dal suo giaciglio. T. de' cacciatori. Deag-radLcl v. a. Degradare e Digradare: Togliere ignominiosamente la dignit o il grado ad un ufficiale, sott' ufficiale o soldato in pena di qualche delitto. S Desgraddd tmn-a cosa; Disgradare, Disgradire, usato in senso neut. vale Non essere a grado,

Deslamiu
S

Staccare o Levar dall'amo;


e' vi

e dicesi de' pesci

quando

restano presi.

Deslammdse;

Liberarsi o Staccarsi dall'amo.

I>e slanso;

Di lancio, Di brocco. Di botto, Di colpo, In un attimo, In un baleno. Posto avverb. vale Subitamente, Senza frammettere indugio.
p. Slacciarsi,

Deslassse n.
slacciarsi:

Dilacciarsi,

Di-

Sciogliersi, Liberarsi

dal laccio.

EJeslavu. V. Slavu. IDosleng-ixse n. p.


Struggersi,

Liquefarsi, Dileguarsi,

Disfarsi, Sciogliersi: Divenir liquido.

Non
Non:

aver a grado, e usasi comunem. colla partic. A no me desgraclda; Non mi disgrada.

Fa

ecc.:

deslengud; Liquefare, Struggere, Sciogliere, Far divenir liquido.


V.
a.

I>esg'ra<id.aziii

V. Dcgradazin.

Deslig-a

Slegare, Dislegare, Sciogliere,


e antic. Divimare, contr.

I>esg-raiia

v. a. Sgranare, Sbaccellare

W.'De-

Slacciare, Divincolare,

steg.

l'ga; Sgranellar l'uva, dicesi Quando si slaccano dai grappoli colle mani o in altro modo
i

di

Legare: Disfare
;

le
la

legature.
lingua, vale

a lengua
profferir

Snodare

Cominciare a
il

le

parole, e dicesi de' bambini.


il

granelli dell'uva per farne vino; se per mangiarli,

6 can; Sguinzagliare

cane: Sciogliere

guin-

dicesi Piluccare

V. Pitia.
p.

zaglio al cane; che anche dicesi Far lassa al cane.

S Desgranse
coli

n.

Sgranellarsi:

granelli,

dicesi di

Andare in picmarmo, terra e simili;


Levar
il

S Desi gdse n. p. Slegarsi, Dislegarsi, Sciogliersi, Slacciarsi, Divincolarsi: Liberarsi dalle legature.

Tritarsi,

Stritolarsi,

Sgretolarsi, Smergolarsi.

IDeslog-ase
ciarsi,

n. p.

Slogarsi,

Dislogarsi,

Scondalla

Desg-rascia v. a. Digrassare:
Spogliar della grascia.

grasso

Dinoccarsi, Lussarsi, dicesi delle ossa, alsi

lorch per alcuno accidente


:

rimuovono

II>e8g:razia s.

f.

Disgrazia

Accidente infausto,

naturale loro postura.

Caso funesto che avversa


II

altrui; Sventura, Scia-

I>eslg-ia

V. a. Sloggiare,
il

Diloggiare, Dislog-

gura, Infortunio, Disastro, Sinistro, Avversit.

Disgrazia, per Disfavore o Perdita

della grazia

favore altrui, onde : Cazze in desgrazia d'nn-a persnn-a: Cadere o Venire in disgrazia d'uno,
vale Perdere la sua grazia,
il

suo favore,

la

sua

I)

nemico da un luogo che occupa. Forzarlo a ritirarsi; ed in signif. neut. Partire, Abbandonare il luogo occapato, Decampare. Vagabondare di notte: Andar qua e l attorno
giare. T. milit. Cacciar via
alla notte

protezione.
S

per ispassarsi, e prendesi per lo pi in

Pe desgrazia; Per Per isciagura. Modo


caso.

disgrazia. Disgraziatamente,

mala parte.

talora in signif.

meno

sfavorevole.

avverb. e vale

caso,

Per

Per accidente.
,

I>esg"i*aziix add. Disgraziato, Sgraziato, Sfortunato, Disforlunato

Andar a diporto, a diletto. Girellare, Girandolare, ma sempre di notte. Deslog-io s. m. Gironajo notturno, Nottivago,
dicesi di Chi nella notte invece di

Disavventurato, Sciaurato,

andar a casa a

Sciagurato.

dormire, va girellando qua e


v. a. Sgrossare, Digrossare,

l,

ma

osasi

sem-

JDesg-roscia
d'opere manuali.

Di-

sgrossare: Dar principio alla forma, per lo pi

pre in cattiva parte. I>eslg"ion. V. Deslgio.

Desmag-g-ia
s.

v.
le

a.

Desg-roisciii
legnai. Sorta di

m.

Pialla

da disgrossare. T.

scatori

del

Levar

Smagliare, dicesi da' peacciughe o altri pesci dalle

pialla,

pi piccola del piallone,


i

maglie della rete, in cui sono rimasti attaccati


pel

che serve a disgrossare

legnami.
Disfare
il

collo

nel loro passo.


n. p.

I^eag-rupp
gare,
ecc.

v.

a.

Disgroppare:

Desmaggidse
fanno
i

Smagliarsi:

Il

liberarsi che

groppo; Slacciare, Dislacciare , Sciogliere, Stri-

pesci dalle maglie.

liesmaiieg-ase n. p.
V. a. Sgusciare,

Uscir del manico, Perdi


coltelli,

I^esg-scia
var dal guscio.

Disgusciare: Ca-

dere
simili

il

manico;
strumenti.

e dicesi

scalpelli

JDesg-ixerii
nire,

v. a.

Sguarnire e meglio SguerDisfare,

Desmantella
tellare, Sfasciare,

v.

a.

Smantellare, Disman-

altrim.
gli

Sfornire.

Tr via

le

guar-

Abbattere, Diroccare, Rovinare;

nizioni,
Il

ornamenti.

e dicesi propriam. di

Sguernire, in term. milit. vale Sfornire una fortezza, nn camp-^ delle cose necessarie alla difesa.
v. a.

Xiesmascliera

Desinata
Un

T^ess^stt

Disgjistare, Sgustare

Appor-

mura, di fortificazioni, ecc. V. Smascherd. v. n. Dematare. T. mar. Si dice che bastimento ha dematato quando ha perduto

DES
rotto
di
i

DES
Ogni cosa

307

suoi alberi per nna burrasca o per colpi


in

palle

un combattimento o per una cattiva


aifab.

Modo
S

vi in caffo e non arrivano a Ire. scherzev. per dire Non ce n' che uno.

manovra.

I>e sotto ;
De
Scordei contado
v. a.

Di sotto, Sollo, Dalla parie di sotto.

A desinala V. A desinata alia sua sede I>esiiieiiteg-.se n. p. Dimenticarsi,

darsi.

sdito in sci; Di sollo in su, dicesi di chec-

chessia posto in alto e visto dalla parie di sollo.

Voce

Desmette

V. Scorddse.

I>e sottog-amlba ;
avverb. vale Con una una gamba.

Di sotto gamba. Posto


passala di sollo

Smettere, Dismettere, Dimet-

mano

tere, Tralasciare, Desistere, Cessar di fare; e ta-

lora Porre da parte o in disuso: Desmette un vesti; Smettere un vestilo.

I>e stt' ug-g-io (Ammi)

V.

Ammid.

I>espacclietta v. a.
chetto,

IDesmolbig-li,
Sfornir di
mobili.

v. a.

Smobiliare.

Voce

d'uso:

un pacun piego, un fascello di checchessia.


Disfare, Aprire

Despseg-io
add. Smobil-'ato, dicesi di
la

add. Disparato, Dissimile, Vario,

]I>esiiiolbig-liu.

Differente, Diverso:
qualit

quartiere o casa senza mobili.

X>esin.iit,
T.
delle Arti.

v. a.

separandole a modare alcuna di esse : Desmntd un reluio, un scciuppo , ecc.; Smontare un oriuolo, un

Smontare, contr. di Montare. Scommettere le parti d'una cosa, una a una per ripulirle o racco-

Che non ha la medesima forma medesima. - Spajato dicesi di Quelle cose che si adoperano se non appajate, come: Guanti despcegi, Casette despccgie, ecc.; Guanti
spajali.

Calze spajale e simili.


v. a.

I>e!spar

archibuso, e simili.

5 can d scciuppo; Levar da punto

il

cane.

Sparare: Spogliare de' paramenti Parare. n Sparare, per Disparare, Disimparare, Disapprendere V. Desprcnde.
alci:n luogo; contr. di

un cannn; Smontare un cannone,


dalla sud

vale Trio

Despardse

n.

p.

Spararsi, dicesi

de' Sacerdoti

cassa.
v. a. Disgraneilare
:

Desm.g'g'i.
Diminuire
i

Dicrescere

denari aggruzzolali; e talora Did'altro

quando, dopo aver celebrata la messa o fatta qualche altra funzione ecclesiastica, si tolgono di dosso paramenti sacerdotali.
i

Desmo

sciogliere

il

mucchio.

Despascionse
pnam.
gliarsi d'ogni

n.

p.

Spassionarsi: Pro-

s.

m. Bruno: Veslimenlo nero o

Spogliarsi d'ogni passione, e figurai. Spo-

si porla alcun tempo per onoranza di prossimo parente o d'altra persona ragguardevole morta di poco; altrim. Lutto. S Ed anche Quel velo nero che si mette intorno al cappello o al braccio per lo stesso motivo. S Mette sci desmo; Prendere il duolo, Mettere

colore riputato lugubre, che

preventivo partilo o interesse parrendendosi imparziale, neutrale, n Spassionarsi, per Dar corso ad una passione od affetto con l'opera e con atti esterni; ed anche per Isfogare i suoi affanni confidandoli altrui,
ticolare,

Despese
razione.
S

n. p. Disperarsi

Darsi alla dispe-

il

bruno.
v. a.

]I>esiii<

Snidare, Snidiare, Disnidiare: Cac-

ciar dal nido.

S In senso neiit. e per Iraslalo Uscir dal proprio luogo. Abbandoner forzatamente; Sloggiare, Disloggiare, Diloggiare.

Comunem. usasi da noi per Lamentarsi disperatamente; ed anche Arrovellarsi, Attapinarsi, Dar l'anima al nemico, al diavolo.

Fd dcsped nn-a persnn-a; Far


vale Dare ad

disperar uno,

uno vera cagione


s. f.

di

cruccio e di

I>esii

V.

a.

Snodare: Slaccar

le

giunture.

dispiacere.

Desolazin

s. f. Desolazione, Desolamanlo: Privazione o Mancanza di consolazione; Affanno,

Despeazion
, I)

Disperazione, Desperazione,
:

Cordoglio, Amarezza, ecc.

Disperamento Disperalezza mento di speranza.


ti

Propriam. Perdi-

I>eso]:*ien.t

I>e sorveci.

V. Disorienta. m. avv. Di soprappi, Di pi, Di vantaggio, Per soprammercato, Di soprassello. Di giunta, Per giunta. Inoltre, Davantaggio.
v. a. Disolterrare, Dissotterrare, di sotterra, dalla sepoltura,

Disconforlo, Travaglio d'animo,


:

IDesotterra
Disseppellire
dal sepolcro.
*
:

Miseria, Indigenza, Povert Son aU'rtima despeazin; Son all'ultima miseria. S Alette despeazion nn-a persnn-a; Metter alla disperazione. Far disperar uno V. Despedse
nell'ultimo significato.

Cavar

Oespeg-n
d'alluso:

v. a.
di

Spegnare, Dispegnare. Voci


dal

S Figurai. Trovare, Rintracciare, Scoprire una percosa nascosta. sona


s.

Levar

pegno o

Blonte di

piet

una cosa impegnata.

I>esotteei*a.iii.ox*ti
Rasiiarchivi
e
si
:

m. Poppamillesimi,

I>espeig-olla
picciuolo
scuotersi

v. a. Spicciolare: Slaccare dal

Antiquario, Facitor di genealogie,

V. Peigllo.
n. p. Spollinarsi:
i

suol

dire in dispregio.
V. a. Disossare
:

Despellissouse
Trarre
le

Quello

Desosis.
carne.

ossa della

e levarsi di dosso
i

pollini (pellissoin)

che faino
s.
f.

polli

spiumacciandosi col becco.


v. a. Spicciolare, dicesi de'fiori,

I>spa
teri;

Caffo:
in

Numero
parli

dispari che

pu dividere

due

uguali di

non si numeri in:

I>espelcc
e

vale Spiccar le loro foglie; altrim.


v. a

Spicciare.

allrim. Dispari.

I>espeiid.e
Spefa

Zg a pd dspa;
cie di

Giocare a pari e caffo


e,

giuoco che
il

de' quali sceglie

comunem. in due, uno numero pari laliro il dispari,


si
,

X>espeu.sa
Il

Abbassare, Calare : Tirar gi a basso una cosa appesa; -contr. d'Appendere. s. f. Dispensa: Stanza e lalora Semplice armadio, ove si tengono in serbo le cose

e quindi

senza far molto

alzano cadurio una

mano con quante


la

dita distese che loro pare,

onde

da mangiare. Dispensa, per Concessione o Privilegio derogante


alla legge, e per lo pi a legge ecclesiastica; Dispensazione, Dispensagione, Dispensamenlo.

ottenere fra ambi un


scelta da loro

numero

pari o dispari, giusta

/atta.

Ghe de

tutto in dspa,

irei

nd gh'arrivan;

Plesso

Librai .dicesi La parte d'unopera in

308

DES
S

DES
gh'inlra
enira quanto

corso d slampa che vien in luce a tanti fogli per volta. Voce d'uso comune, n Lscito, Lascio, Legalo: Donativo lascialo altrui per testamento, che da quando a quando si di-

camme mezzan despixdnu ;


il

E' ci cavolo a merenda V. Mezzan.


v.
a.

I>espoiM.ell;
Despunt.

Sbottonare, Sflbbiare V.

I>espexistt
partire.
))

spensa ad alcune famiglie nominale nel medesimo. V. a. Dispensare, Distribuire, Coni-

I^espre lidie v.
rare, Disapparare,

Dispensare, per Esentare, Fiancare, Liberare da

menticar le di ci che
l'in

a. Disimparare, Disparare, SpaDisapprendere: Scordarsi o Dicose imparate, Perdere la cognizione

si

appreso.

alcun obbligo. Despensse; Dispensarsi, Disobbligarsi, Esentarsi: Liberarsi dall'obbligo di checchessia.

t>e sprescia

m. avv. la

fretta,

fretta,

Al-

prescia V. Sprescia.
n. p. Spretarsi
:

IDesprevs
da prete.

Deporre

l'abito

I>espeiisat
Che
T.
distribuisce.
s.

s.

m. Dispcnsatore Che dispensa,


:

IDesprexa
m. Dispensiere
al

v.

a.

Dispregiare, Schernire, 01dicesi


di

IDespens
I>espeiz

e Dispensiero.

irai-'gare:

tare scherno a diletto, e

mar. L'uomo addetto

servizio della dispensa.


Jliserabile,
I)

persona.
Avvilire, Invilire, parlandosi di merce, vale Sce-

add. Disperato, Povero,

Spiantalo, Rovinalo.

marne
la

il

prezzo.

I>esperde v. a. Sperdere, Disperdere, Smarrire.


Disperdise n. p. Smarrirsi: Errar

IDesprexadLcio

add.

Sprezzante, Maligno,

strada; ed

Beffardo, Sprezzatore, Schernitore.

mesperso
Il

anche Perdere, Consumare il tempo intorno ad una persona o cosa. Chi si p. pass. Sperso, diccsi di trova in luogo sconosciuto. Sperso, dicesi anche in alcuni luoghi del Bambino riportato dalla blia, il quale, da essa diviso,
mostrasi inquieto e piagnoloso. n. p. Uscir de' perni
:

I>espreaco s.
fesa volontaria

m. Dispregio, Scherno, Onta, Difalla

spetto, Villania, Affronto, Ingiuria, Oltraggio: Ofaltrui afine di

dispiacergli.

Despg-g-ia
stire:
Il

V. a. Spogliare, Dispogliare,

Svevia,

Cavar

vestimenti di dosso.

Spogliare, metaf. per Privare, Svaligiare,

Tr

Rubare
Perdere
Il

e simili.

IDespernse
Rompersi
pezzi
i

perni che servono a congegnare varii


$

Sbusare, e nell'uso tose. Ripulire V. nel 3 signif.

Arrxentd

dun

lavoro.

Despggidse
stirsi:

n. p. Spogliarsi,
i

Dispogliarsi, Sve-

I>espei:*ccri parrucca o A chi fu

add. Sparruccato
tolta la

Chi non ha

Cavarsi

vestimenti.

parrucca.

Parlandosi
le

degli alberi, vale Sfrondarsi,

Depor
se de-

I>espessa
fior.

v. a.

r>esptadLd.o
Cacadispptli:

Spezzare: Ridurre in pezzi. add. Dispettoso e nella plebe


si

frondi.

Cader
Gli
v.

le foglie:
si

A campagna a

spuggia;

alberi
a.

dispogliano.

Che

compiace

di far dispetti.
la

I>espu.nt
fibbie,

Sbottonare, Sfibbiare, Sgan-

I>espteiia
% Despetense
n.

v. a.

Spettinare: Disfare

pet-

gherare, Slacciare, Dilacciare, Dislacciare: Sciogliere le vesti legate o strette con bottoni,

tinatura. Guastare l'acconciatura


p.

del capo.

con

Spettinarsi.
:

con

gangherelli

(corcetti) o con

laccio.

I>espto

s.

m. Dispetto

Offesa volontaria fatta

Questi verbi per differiscono tra loro. Si sbot-

altrui affine di dispiacergli; e talvolta

semplicem.

per Ingiuria scherzevole. % A despto de... A dispetto di, A disgrado d, vale A onla di, Contro voglia di. Il di maligni o so risplende V. A despto.
Il

tona od anche si sfibbia un abito quando unito stretto con bottoni; si sfibbiano i calzoni, le scarpe che hanno le fibbie; si sganghera una veste quando unita o stretta con gangherelli;
si

slacciano

le

scarpe, l'abito,

il

busto, l'elmo

di santi V. A despto. t, A so marso despto ;

tuo,

cio dispetto. Posto avverb. vale Contro tua


voglia, In tua. In sua onta.

suo marsua

quando son S Despuntse


Sfibbiarsi

legati n.
p.

con

laccio.

Sbottonarsi, Sfibbiarsi, ecc.

Sciorinarsi, Scialarsi, Spettorarsi , significano


e Allargarsi i panni di troppo caldo o per altro motivo.
v.
a.

dosso

o per
i

Fd

di despeti; Far dispetti,

Dispeltare, Esser

dispettoso.

IDespuntella
cosa pe despto
;

Spuntellare:

Levare
i

Far checchessa per dispetto in dispetto, cio Per far dispetto. S N se pu andd in paradiso a despto di santi V. A despto. I>espia."x:ei s. m. Dispiacere, Disgusto, Cordoglio, Rammarico, Afflizione, Dolore e simili. S D di dcspiaxe; Dar dispiaceri, Dar disgusti.
%

Fa nn-a

puntelli.

S Despuntelldse n. p. Spuntellarsi
telli.

Cadere

pun-

I>espta V. Disputa. I>espta V. Disputa. IDesquinterna v.


Sconciare,

a.

Sqninternare,

Scom-

bujare. Scombussolare, Sconquassare, Dissestare,

I>espia.s:e
di

v. n. Dispiacere, Spiacere, contr. Piacere: Recar noja, fastidio, disgusto.

Mandar
a.

sossopra.

Destacc v.

Staccare, Dislaccare: Separare,

IDespig-g-g-ia V. a.
i

Spidocchiare: Levar via

pidocchi.
p.
i

Despigggise n.' capo di dosso

Spidocchiarsi:

Levarsi

di
Il

Disunire l'una dall'altra due o pi cose attaccate insieme; Spiccare, Scollegare, Scommettere, Disgiungere.
Distaccare, figurai, usasi per

pidocchi.

Rimuovere uno da
egli

I>espig-olti

V. Desfegd.
Disgranel'are:

una

<;osa,

da una persona per cui

appas-

5 gran; Sgranellare,
granella dalle spighe.

Cavar

le

Despixutiise
pigionarsi
:

n. p. Spigionarsi, contr.
i

d'Ap-

Andar via

pigionali da una casa.

sionato.
e parolle; Spiccar le parole, vale Pronunziarle

distintamente.
I

cavalli; Staccar

cavalli,

vale

Levarli dalla

I>eispix:^xi.u

p. pass.

Spigionalo.

carrozza.

DES

DES
uno da un luogo,

309
Com-

un da un lugo; un

Distaccar

un scrito; Distendere una


porla, Stenderla
in

scrittura,

vie

vale Costringerlo ad abbandonarlo.

carta.

picchetto, ecc.; Distaccar un picchetto, una compagnia o simile, presso de' miiit. vaie Separarlo dall'esercito o da un corpo di truppe e mandarlo altrove per qualche particolare fazione.

Destndise

n. p.

Distendersi: Mettersi comoda-

mente
Il

a giacere.
:

Distendersi, per Allargarsi, Dilatarsi, Estendersi

S Destaccdse n. p. Staccarsi, Distaccarsi, Disgiungersi,

Scollegarsi,

ecc.

Occupare un dato spazio; e parlando di schiere, di ordinanze d'esercito, ecc., vale Allargarsi, Assottigliarsi in lungo per occupare maggior quantit
Il

Scostarsi, Discostarsi: Allontanarsi alquanto.

di

terreno.

S Parlandosi di Colori nella pittura quando son bene sparliti talmente che si spicchino con vaghezza
l'uno dall'altro, dicesi
Risaltare, Campeggiare.

Estendersi: Favellar a lungo. Allungarsi in parole, Esser lungo nel ragionare.


v. a.
la

I>estetta
i

S Destaccdse

da nn-a persnn-a o da nn-a

IDestaccamento
milit.
dal

cosa; Staccarsi o Distaccarsi da una persona o da una cosa, figur. vale Allontanarsene, Lasciarla. s. m. Distaccamento. T.

Divezzare: Tr bambini. lalte

poppa

Spoppare, Slattare, Svezzare, a' bambini. Disusare dal


Stillare,

I>estill

v.

a.

Distillare, Destillare,

Una

presa di soldati staccata dal battaglione,


fa-

Postillato

reggimento o dall'esercito per qualche


s.

Lambiccare V. Lambicc. s. m. Distillatore, Stillalore; Che distilla, cio Che cava l'umore di checchessia per
via di lambicco.
f.

zione particolare.

IJestacco
e

m. Distacco:

L'atto di staccare

JDestillazin s.
mento:
Il

Distillazione, Destillazione,

Lo

slato

della cosa distaccala; allrim. Distac-

Dislillamento, Destillamento, Stillazione, StillaIl

camento, Staccamento, Dislaccalura , Disgiungimento, Separazione, n Distacco, figurai, per Allenamento, Disamore, Abbandono; e dicesi quando si divde da una
persona o cosa a noi cara.

distillare.

Rachitismo: Specie di malattia, in cui le ossa si rammolliscono, si tumefanno e si curvano in una maniera viziosa. >> vanno specialmente affetti fanciulli nati da parenti di guasto temperamento,
i

I>estag'ii;
%

Y.

Destagnse

n.
a.

p.

IDestau v.
1)

Levar la stagnatura. Perdere la stagnatura. Stanare, Scovare: Far uscir dalla


a.

che hanno succhiato il affetta di mal venereo.

latte

di

donna incinta

IDestixi

s.

tana o dal covo, e dicesi delle fiere.

Effetto che

m. Destino, Sorte, Fato: Necessit, non si pu fuggire od impedire; antic.

Scovare, Scoprire, Ririvenire: Investigare, dopo

Distino, Destinata, Destinalo.

minuta ricerca.

Destappa

v. a. Sturare,

Dislurare, Stappare,

contr. di Turare

bottiglie
I

Tappare: Cavar il tappo dalle che sia turato. oge; Sturar gli orecchi V. Ogia.
altro
n. p. Sturarsi, Disturarsi,
v.
a.

Destino, nell'uso dicesi anche di Luogo o Imsimile, a cui uno destinato. piego per Indirizzo, Ricapito: Manda nn-a lettera a-o so destin; Mandar una lettera o altro al suo destino, vale Ricapitarla, Farla pervenire
n

Destappse

Slapparsi.

in

mano

di

chi,

la

debbe avere.

I>esteg-

Sgranare: Cavar i legumi dal baccello o guscio; dicesi anche Sbaccellare, specialmente parlando di fave. S Deslegd de vesce; Sballare, Sballar favole, Snocciolar fiabe, fandonie, ecc.: Contar cose lontane
dal

IDestiu
berare.

Destinare e antic. Distinare, Deputare, Designare: Eleggere alcuno a fare.


V. a.

In senso neut. vale Statuire,

Determinare, DeliIl

I>estiiiazio]i
ma
stinato, stabilito.

s. f.

Destinazione:

destinare,

vero.

coraunem. usasi per La cosa o


V. a. Destituire:
uffizio
,

II

luogo de-

I>esteiza
I>et9teizo
distese

(J V.
p. pass.

desteiza.

Disteso, Steso V. Destende.

I>esttui
altrui

S Collo desteizo; Collo disteso, cio Ritto. S Lungo desteizo; Lungo disteso: Colle membra

da un

Deporre, Rimuovere senza provvisione o ricom-

Jn

tutta

la

loro larghezza.

IDeistitzin. s
dall'ufficio

pensa, e ci per colpe commesse esercitandolo. f. Destituzione: Rimovimento


'

se desteizo; Stare o Essere disteso : Non S Std essere raggruppato, n ripiegato, e dicesi delle
persone e delle cose.

!Deisteiu.pea
Levar
gare
la

v.
ai

a.

Stemperare,

Stemprare:

tempera
v.

ferri.

I>esteude

a.

Distendere, Stendere: Allar-

Allungare

una cosa
i

ristretta

o raccolta
bucato, vale

V. sopra Destitu. v. a. Stomacare, Fare stomaco, Indur nausea V. Angscid. X>estoixiag'Otso add. Stomachevole, Stomacoso: Che commuove o perturba lo stomaco; ed usasi anche figurai. V. Angoscioso. v. n. Stonare, Stuonare ed anche Di-

I^estomag-

r>est5n
stonare,

insieme e raggricchiata. t drappi, ecc.; Tendere


i fuggi; Tendere

ma meno

usato

Uscir di tuono, Esser

panni o
T.

il

Allargarli perch sciughino.


i

fogli.

stamp. Quel
i

di-

Destuaziu Destrn v. Distrarre, Distorre, Distogliere,


a.

fuor di chiave; che anche dicesi Cantar falso. s. f. Stonazione: Lo stonare.

sporre in

alto, in

stecche o corde,

fogli di fresco

Sviare, Disviare, Sconcertare, Sturbare, ecc.

stampati, perch s'asciughino.

II>e
T.

1 sce l'osa; Inajare: Mettere in aja.

nn'ncoa; Allungare un'ancora.


tare un'ancora con

mar. Por-

un gherlino

al

largo del ba-

stimento.

ed Mangiare alla sfuggita, con poro agio, e in tanta fretta da rimanerne quasi strangolalo; che anche dicesi Mangiar collimbuto. Mangiar a strappabecco.
avv. In
fretta;

strang-og-g-in

usasi ordinariam. col v. Mangiare, e vale

nn-a persnn-a ; Distendere uno o Stendere uno


al

I>e strannio;
Modo
di

Strano, Insolito, Stravagante.

suolo,

Mandarlo

disteso

per

terra,

vagliono

avverb. che usasi soltanto in questo

modo

Ucciderlo.

dire:

Me p

de ttrannio

che....

E'

mi pare

310
strano, E' parmi
gante.

DES
cosa
strana, insolita, strava-

DET
IDes-vira
v.
n.
il

La gomena o
s.

Disvirare, Stornare. T. mar. viradore o qualunque altro cavo

r>estrascio
IDestrig-a
Dar
fra fine v.

m. Travaglio,

Briga, Disturbo,

Fastidio e simili.
a.

Strigare, Distrigare, Distri-

care, Sbrigare, Disbrigare, Spacciare, Spedire, ecc.:

De

quando questo cavo retrocede invece di avanzare, e l'argano gira per il verso contrario.
disvira o storna dall'argano,

tag-g-io

(Clpo); Colpo

di

taglio.

Fen-

con prestezza ad operazione che

si

abbia

mani, Strigare una faccenda, un negozio, ecc.


figurai,

dente: Colpo di sciabola o d'altra simile arma, vibralo per taglio, in direzione verticale o poco
inclinala.

Strigare, per Sviluppare, Disciogliere, Dichiarare.

unn-a persnn-a; Spacciar uno,


Ucciderlo.

vale

I>eteg"iio
per
lo

add. Detenuto, Dilenuto; e dicesi


v. n. Detcricrare,
in

pi de' carcerali.
Declinare, Peg-

S Destrigdse n. p. Sbrigarsi, Affrettarsi, Sollecitarsi, Spedirsi, Spacciarsi, Strigarsi, Avacciarsi:

Deteriora
giorare:

Andar

declinazione, Farsi peggiore.


s.

Destre

Esser pronto, sollecito nel far le cose, Uscir presto d'una cosa, S Destrigsela con un ; Strigarsela con uno, vale Cavarsi d'impaccio, Trattar con esso una cosa malagevole e rischiosa. V. Distre.
v. a. Sturbare, Disturbare, Turbare Apportar disturbo, Interrompere le azioni, disegni altrui. Metter inciampi. Impacciare, Impe:

Deteriorazin
Determixi v.
%
a.

m. Deteriorazione, De11

terioramento, Peggioramento:
liberare, Risolvere.

deteriorare.
Stabilire,

Determinare,

De-

I>estrlba
dire,

Determinazin
Detesta
v.
a.

n. p. Determinarsi, Risolversi : Apad un parlilo. s. f. Determinazione, Risoluzione, Decisione: Parlilo preso.

Dctermindsc

pigliarsi

Detestare, Abbominare,

Abortratto

Sconcertare.
disagio.

Disturbare, per Incomodare, Disagiare, Recar in-

De

rire:

Aver

in odio, in orrore, in

abbominazione.

trceto in trseto
inlervalli.
s.

m. avv. Di

comodo

in trailo,

r>estrlbat
Che disturba.

Destrbse n. p. Disturbarsi, Incomodarsi, ecc. s. m. Disturbatore, Slurbatore:

Di tanto in tanto, Di quando in quando, Di tempo in tempo, A olla a olla. Talvolta, A


diversi

Detratto
s.

m. Deraltore, Maldicente, CalunA, Di, Da, In o Per traverso.

I>estrlbo
n

m. Disturbo, Dislurbamento, Disturbazione, Sturbo, Sturbamento, Slnrbazione, Impedimento, Imbarazzo, Impaccio, Disturbo, per Incomodo, Noja, Pena, Fastidio;
ed anche Inq'.ietudine, Agitazione
ghietlurare.
di

De

niatore.

tra^^erso ;

spirito.

avv. e vale Traversalmenle, Obbliquamente. % Clpo (le traverso; Colpo di traverso o Traversone Colpo dato lateralnifnle, e quasi orizzontalmente,
:

Modo

IDeSmme v. n. Desumere, Ccn'ietlurare, ConI>esiii


V. a. Disunire,

De

sia

da dritta a sinistra,

sia

contrariamente.
di

trinca
tose,

(Nuvo); Nuovo
e

trinca.

Voce
De-

contr. d'Unire, Disgiun-

dell'uso

vale

Nuovo

affatto.

gere, Separare: Disseparare ci ch'era unito; ed


usasi tanto al

Detronizza

v. a. Spodestare, e nell'uso

proprio che
s.

al

figurato.

tronizzare: Privar del potere, del trono, Deporre

S Desnise n. p. Disunirsi, Separarsi, Slaccarsi.

I>esn.in

Disunione, Separazione; e per melaf. Discordia, Dissensione, Scissura.


f.

Detronizzazion

un sovrano, Cacciarlo dal soglio. s. f. Spodestamento, e


nell'uso Detronizzazione:
Il

detronizzare,

Il

levar

I>esrpa
dar male
il

v.

a.

Dissipare,

Scialacquare, Pro-

fondere: Sciuparle sue facolt, Consumare,


suo.
s.

Man-

De

dal trono.

trotto; Di trotto. Posto avverb. vale Trottando; e figurai. Prestamente, Velocemente V.


Trotto.
V. a. Dettare:
le

IDesrpat
fonde
le

m. Dissipatore, Scialacquatore,
e

Sciupatore, Sciupone, Scialonc, dicesi di Chi prosue


facoitfi,

Detta
alta

Pronunciare adagio e ad
allri

manda male

il

suo, che
H

voce

parole che
si

dee scrivere.

fa diserto

della roba.

Dettare, alle volte


dottrina, Fare

usa per Dottoreggiare, Ostentar

I>esrpo V. I>esvalixa

Desrpat.
v. a.

Svaligiare:

Spogliare altrui
la

ti

il

saccente,
il

e figurai, per Voler


;

violentemente delle cose proprie, Spogliare sona l'abitazfone altrui d'ogni cosa.

per-

volere

imporre altrui che anche dicesi Dettar legge.


v.
a.

proprio

Dettaglia
chessia per
la

Particolareggiare, Parlicola-

Smantellare, Dismantellare, Sfasciare, Rovinare.

rizzare, e nell'uso anche Dettagliare,


gallicismo da schivarsi
precise circostanze.
:

ma

un

I>esvan.tag'g'io

m. Disavvantaggio, Disvantaggio, Svantaggio, Pregiudizio, Danno.


s.

Riferire,

Narrare checle

minuta, con tulle


s.

pi chiare e

Desventa
storre,

v.

a.

Dissuadere, Distogliere, Di-

Storre, Stornare, Divertire: alcuno dall'eseguire un disegno.


v. a.

Rimuovere

Dettaglio
che Dellaglio,
g

m.

Particolarit, e nell'uso an:

ma

un gallicismo da schivarsi

**I>es>^eM.teg'a

V. sopra Desvcntd.
Sverginare, Disverginare:

Minuto ragguaglio.
dere a

I>esverg"iii
Trre

altrui la verginit,

che anche dicesi Spul-

cellare,

Spulzellare, Dispulzellare.

Vende in dettaglio; Vendere a e al minuto. Venritaglio, vale Vendere a libbre, a once, a braccia. - Vendere a ritaglio per dicesi
panni, drappi o simili.
s.
f.

nn-a cosa; Sverginar


V. a. Svitare,

checchessia, per similit. vale Incominciar ad usarlo.


contr. d'Invitare
:

soltanto di

I>esvia

Dettatna
talo

Dettatura

Il

dettare e

II

det-

Scom-

slesso.

mettere le cose fermate con viti. Desvise n. p. Svitarsi: Il disunirsi delle cose fermate con vili.

De

Scrivere a dettaS Scrive stto dettatila; Slare o tura : Scrivere le parole che un altro va dettando.

tutto punto;

Di tutto punto.

Posto

DEZ
avverb. vale Compitamente, Senza che nulla
chi:
di

DI
man-

311

I>eza,3CO
il

(In) avv. In disagio, Disagiatamente.


n. p.

an

vestte de tutto

punto; Erano
I

vestile

I>eza.zziia.se
digiano. Far
la lo

Sdigiunarsi,

Rompere

tulio punto.
s.
f.
f.

Oug-g-e
I>utta.

pi.

Doglie:

primi dolori del parto.

cibo per

sdigiuno: Pigliar alquanto di prima volla nel giorno.

Dole e Dola: Quella quantit di beni di denaro che il padre o altri assegna alla donna, od ella a se slessa, quando va a marito,
s.

I>eze;
il

T. p. Sgelare, conlr. di

Gelare: Sciogliersi

gelo V. Desgiassd.

II>ezu.vio
.I>i;

(A) V.

dezuvio.

per sostentamento del carico matrimoniale. " Dole, melaf. usasi anche per Dono o Palrimonio dato altrui graluilamenle o per benefizio assegnalo ad alcun luogo, come Teatri, ecc. IZ>'vivei; Giorno di lavoro o di fatica V. Giorno. I>u.via (Mette in); Metter in opera, Adoperare,

De', Dei, Degli: Art. del 2 caso plnr. mascb.

che si mette avanti &i nomi che cominciano tanto per consonante quanto per vocale: O l' amante dilibhri; Hpiggiu di xelli; amante de' libri;
n

Ho

preso degli uccelli.

Far uso, Servirsi

e dicesi di persona,

come

di cosa.

Usasi anche da noi, per facilit di pronunzia, mettersi innanzi ai nomi di gen. femm. che cominciano per vocale: O dixe di erexte; Egli dice
delle eresie.

I>nvia
Usare
di
:

V. a. Adoperare, Adoprare, Aoperare, Heller in uso. Servirsi, Giovarsi, Valersi

talora

checchessia.

O
I>i
Tener modo o ma-

l'ha

come riempitivo O scrive di romansi; stampu di snetti; Egli scrive romanzi;


:

% Duvise n. p. Adoperarsi, Impiegarsi, Industriarsi, Avacciarsi, Affaccendarsi, Affaticarsi, Darsi le mani


allorno. Darsi sollecitudine,
niera, fletter sua opera, sua cura per venir a capo,

Ha stampato
v. a.

de' sonetti,

ecc.

Dire: Propriam. Manifestare il suo concetto colle parole. Questo verbo ha inoltre varii
e inflessioni, delle quali ho notalo le

significali

a fine di checchessia.

pi comuni.
il

I>evasta
campagne

v. n.

Devastare: Dare

guasto.

Ro-

ti

Dire, per Nominare, Chiamare:

vinare, Desolare j e dicesi per lo pi di provincie,


e simili.
V.
n.

xanfCome
n

di

Gmme ghe didicono? cio Come lo chiamano? per Significare, Dinotare : N so cose vugge
gli

I>eveiit

Divenire, Diventare, e anlc.

Dovenire, Dovenlare: Venire, Farsi diverso da quello che si era prima. I>eT^ia V. n. Deviare: Uscir dalla regola, dal

per Mormorare: Lasciceli tascianfd; purch per Far intendere.


Lasciateli dire,
3Ii

che....

Non

so che cosa voglia dire che....


di,

basta che ne
ci lascino fare.

Notificare:

m'ha
dire

[ceto
la

modo,

dall'ordine.
:

di pe-a serva che...

ha fallo

per

Di volo Posto avverb. vale In un subilo. In un attimo; e talora Alla sfuggila, Di passaggio, Con prestezza, Con poco gio e quasi correndo. I>e"volo p. pass. Devoluto Ci che dovalo
;

I>e "volo ;

si

acquistalo per diritto.

r>e -vtte;
%

aw.

Alle volle. Talvolta, Talora,


fiala.

Alcuna volla. Alla

serva che... per Riferire, Ridire : Miw de n5 dito a niscin; Guardatevi bene dal dirlo a chicchessia. per Quasi comandare: Ve diggo che taxe; Vi dico che stiate zitto. n per Rispondere : Ghe son stceto e m'han dito che... Fui da loro, e mi dissero che . n Figurai, per Mostrare : Mice cose dixe spe-

vtte sci e de vtle n; Ora s, ora no. Alcune volle si, alcune volle no, Di lanlo in tanto, Secondo che. I^evoasin V. Divozidn. I>exe; Dieci, e poeiic. Diece: Nome numerale
e

De

gio; Vedete specchio che cosa Alcuna per Domandare o Parlare uno: Mi n diggo a voi; non dico a per Addirsi,
Io

dice.

volta

con
voi.

Io

Affarsi, Confarsi, Attagliarsi, Star

bene, ed anche Concordar bene una cosa coll'al-

vale Dieci unit.


s.

I>exeiii1>x*e

m. Dicembre, Decembre: L'ul-

Quella cappellinn-a a ghe dixe ben a ca; Quel cappello le dice bene (cio le sta bene) al
tra:

timo mese dell'anno.

volto.

Dexemilla;
I>exeiiii-a>
arriva
al

Diecimila oDiecemila: comprendente Dieci volle mille.


s.
f.

Numero
che

In lerm. di giuoco, esprime la somma che si intende di far buona su una moneta, oltre alla

Decina e Diecina
del Dieci.

Somma

quale non

numero

I>xi<i V. I>exid.io s.
Disio, Desire e

Dexiderd. m. Desiderio, e poeiic Deso, Desiro: Moto dell'animo che non

posa finch la cosa a che lo muove l'inclinazione vien conseguila, ed agita sempre intorno le cose che mancano, e col possesso di quelle s'estingue. Se il desiderio ardente, dicesi Brama, Appetito,^ Voglia^ Cupidigia, Sete.

s vuol esser tenuto di pi: Quanto a dixe sta moncca ? Quanto dice questa moneta? a bcca; Dire a bocca, vale Favellare di presenza.

addio; Dire addio o a Dio, vale Licenziare o


Licenziarsi; e talora anche Salutare.

a
a

lettere de sctoa; Dire a lettere di


lettere "di

scatola,

speziale,

di

appigionasi, di camera

]3e:x:id.ei*.

v. a. Desiderare, e poetic. Desiare,

Disiare: Accennar volont o necessit d cosa che lontana o che manca. - Bramare , Anelare Agognare vagliono Desiderare ardentemente. X>exidei*oso add. Desideroso, Vago; e con pi forza Voglioso, Avido, Bramoso, Cpido. I>eza>g'^ia<<l<lo s. m. Scioperone, Scioperato, Scioperatone: Amante dell'ozio, Che non

vuol darsi in alcun

modo

al

lavoro.

di locanda. Dire alla spianacciata, cio Chiarissimamente, In forma d'essere bene inteso. all'incanto; Dire all'incanto: Offerire sopra le cose che si vendono all'incanto; e trattandosi di altre vendile, Fare parlilo. a-o pan pan; Dire al pan pane. Dire alla gatta galla, vale Parlar chiaro, liberamente, senza dirivieni. Dir la cosa com'. a so; Dire la sua, vale Dire il suo parere, o anche Fare il suo racconto. a so raxn a-i sbtri; Dire o Conlare le sue ragioni a' birri: Gioslificarsi o Favellare con chi

B12
non pu
le

DI
non vuole ajulare o intendere, Buttar
al

DI

md cmme
sopra
dello

de stracge
dei.

d^ nn-a

pers5nn-a V.

parole

vento.

Di ira

avanti; Dir prima o avanti: Predire, Soprac-

cennare, Accennare precedentemente. a veitw; Dire il vero, la verit: Parlar secondo


verit, senza mentire.

megio; Dir meglio: Volendo correggere il gi si usa talvolta questo modo: Pedi megio;
il

Per dir meglio o Piuttosto. messa; Dir messa: Celebrare


messa.
5 so paci; Dire

sacrifizio

della

ben; Dir bene, vale Parlare con fondamenti


ragione e di convenienza.

di

ben d'nn-a pers5nn-a; Dir bene d'uno, vale


Lodarlo.
cceo
lare,

il suo parere: Manifestare Foplnion propria. so rimo ; Dir l'ultima, Jlangiar l'ultima, va-

e netto ; Parlare schietto e tondo, SpiatelSpippolare: Dichiarare apertamente e franil

gliono Dire quanto

si

pu.
burla, per ischerzo,

pe burla o pe celia; Dire da


quello che vcn

camente le sue ragioni, citi d bczugno; Dire


oltre
il

fatto suo.

per celia, contr. di Dire da senno, in sul serio.


lingua, Aprir

di

soverchio: Favellare

bisogno e la convenienza. con grazia; Dir pulito, vale Parlare con ornain

menti e con leggiadria. da bn; Dire da senno. Dire vellare davvero o sul sodo. de balle, de vesce, ecc.; Dire
le

ci che viene sulla bocca e soffiare, vagliono Parlare sconsideratamente, senza riguardo o ritegno. roba da ddi; Dir cose da chiodi o da fuoco
la

a bcca; Dire

sul

serio,

Fa-

farfalloni, strafal-

cioni, scerpelloni, fiabe, ecc.: Dire cose grandi

quali

non abbiano del verisimile o sieno

fuori

senso comune. de cose che no stan n in ce n in tcera; Dir cose che non le direbbe neppure una bocca di forno, Dir cose che non ne tengono o vendono
del

V. ddo. roba da fugo; Dire cose di fuoco o da fuoco: Dir cose terribili, di maraviglia. roba da psta; Dir villanie. Svillaneggiare; e talvolta Garrire ad uno. Rampognarlo, Sgridarlo. sci; Dir su: Narrare, Esporre, Dir fuora, Favellare; e talora per Cominciare, Dar principio
a parlare.
tlio in poche parolle; Laconizzare, Esser la-

hanno

gli

speziali: Dir cose che abbiano dello

conico, Usar laconismi. Parlar conciso.

strano, dello stravagante, che

de lungo a

mcexima cansn;

medesima

cantilena, Dir la

non possono slare. Esser sempre alla canzone dell'uccellino

V. Cansn. de n; Dir di no: Dissentire, Negare, Ricusare. de sci; Dir di s: Propriani. Consentire, Affermare, contr. di Dir di no. Usasi anche per Legarsi in matrimonio; e talora in modo basso e scherzev. per Cominciare ad addormentarsi, tolto da quel movimento che fa la testa dell'uomo .sonnacchioso,
la

quale

si

piega verso

il

petto,

come

che dice di s; che altrim. dicesi Inchinare o Far gl'inchini V. Tomba nel 2" siquella di colui

gnificato.

troppo; Dir troppo, vale Eccedere limiti nel prendesi per lo pii in mala parte. ben d mndo d'nn-a persnn-a; Dir tlio mille beni d'uno. Levarlo a cielo. nn-a cosa a fin de ben; Dire alcuna cosa per bene, vale Dirla a buon fine, per buon rispetto. tnn-a cosa da arraggiu; Dir checchessia con mal viso, vale Parlare altrui con volto che mostra sdegno e rancore. nn-a cosa e fan nn'atru; Accennar in coppe e dar in bastoni, vale Dire una cosa e farne un'altra. nn-a cosa in scappando; Dire alla sfuggita. Dita cmm'a se ;?ensa," Dir com'ella s'intende, vale Esporre liberamente e con sincerit il suo
i

parlare, e

de tlio a nn-a persnn-a; Dire ad uno ogni sorta di villanie, di contumelie. Svillaneggiarlo. e desd; Dire e disdire. Essere banderuola di
campanile.
forte; Dire forte: Dire checchessia con voce alta. grazie; Dire grazie. Dire merc, vale Rendere
grazie, Ringraziare.

concetto.

Dite grosse cmm'nn-a casa; Lanciar camSpacciar cose non vecantoni in aria risimili, Sbombardare. Dine tante che basta; N tare il sacco, Sciorre
panili
:

in confidensa; Dire in confidenza, vale Confidare. in scio serio; Dire o Favellare in sul serio o
in sul sodo, conlr. di Da beffe o Da burla. in t so chli; Dire dentro di s, vale Dire discor-

la bocca al sacco. Scuotere il sacco pe' pellicini V. in Cscio Vena o gscio. Disc; Dirsi, Vociferarsi, Buccinarsi, Correr voce, Esser fama: Se dixe; Si dice. Disele; Bisticciarsi, Proverbiarsi: Contrastare pertinacemente con parole villane e dispettose.

rendola nel suo interno senza pronunziar parola. ira dei d'nn-a persnn-a; Dir ira di Dio o ira dei d'alcuno, Dir corna d'alcuno, Dirne le
sette poste, Levar pezzi d'alcuno, Dare il cardo ad alcuno, Dirne cose di fuoco, vale Dir male
i

A A
in

dita

com'ella
sare

comm'a l'; A dir la sta, A confessarmi

cosa per l'appunto


giusto,

confesdirla

ad accusare la ronfa giusta. dita in bn zeneize ; A dirla schietta, A buon linguaggio.


dita sccetia ; di poco;

fieramente d'alcuno.

A
il

dirla schietta,

dirla chiara

l'avemaria da burrasca; Dire

paternostro della

e tonda.

bertuccia, Dire della violina: Dir parole d'imprecazione, Borbottare acerbamente fra s; e tal9ra

A A A

A
la

farla

stretta.
gli

ghe dixe; La fortuna

dice

buono o
si

gli

di Dir bene; e talvolta per Biasimare. de tlio; Apporre alle pandette o al sole, vale Biasimar qualunque cosa per ottima ch'ella sia.

Bestemmiare. md; Dir male, contr.

arride,

Ha

fortuna favorevole; e
detta nel giuoco.

dice se-

gnatamente

della

md

matttin, compieta,

ecc.; Dire mattutino,

com-

Pe moddo de di; Per cosi dire. Per modo di dire, Come a dire, A cagion d'esempio. A n' manco da di; Le son cose di ragione, Le son cose che vanno pe' lor piedi Non oc,

pieta, ecc., vale Recitarli,

corre parlarne,

DI
S Avei bello di; Aver baoo dire, vale Aver raTi hw bello d{ gione di dire cos rispetto a s
:

DIA
Dia.

81S

fi

Hai buon dire ta che... e da di; Aver che ognere Aver mollo brigare, da pensare, da affaticarsi. da trov a di a tutto; Apporre alle pandette o al sole, Esser fisicoso. Appellar a ogni cosa, In ogni cosa trovar a ridire, Biasimar qua-

da fd da sempre

ti

che...

s. m. Anello da cucire, e comunem. fuor di Tose. Ditale: Strum. d'ottone, ferro o anche d'argento, fatto a foggia d'una coppetta, nella quale si fa entrare la prima falange del dito medio per ispingere l'ago nel cucire. Dicesi Anello coperto

quello

ch' chiuso in cima, e Anello scoperto

quello che in cima aperto. Butteri diconsi Quei


cavetti tondi, di cui coperta l'esterior super-

lunque cosa per ottima ch'ella sia. S Chi tutto dixc, ninfe gh'arresla; Chi dice lutto e niente serba, pu andar con l'altre bestie a pascer l'erba, ow. Chi dice quel che sa e d quel che ha, non gli resta nulla. Modi prov. di chiaro significato.

rattengono l'ago nello roba che si cuce. m'ha I>isi, s. f. Ditata: Colpo dato colle dita: dceto nn-a dia in t'n uggio; Mi ha dato una
ficie

del

Ditale,

quali

spingerlo dentro

la

ditata

in

un occhio.
:

Dilata, per Impronta lasciata dalle dita o per via


di pressione o per essere sucide

S Cio a di; Cio, Cio a dire, Vale a dire. S C5mme saeiva a d; Come sarebbe a dire, Pognam caso o figura, Verbigrazia. S Cornine saeiva a di? Che vorresti dire con ci? S CStnme se ghe dixe ? Come si dice ? V. Cmme. S Cose discoa 5 dixe ? Che dic'egli ? Che armeggia egli?

Unn-a did

d'in-

ciostro;
n
Alle

Una

ditata d'inchiostro,

volle usasi ancora per

chessia

La quantit di checche puossi prendere con un dito, e in


dicesi nell'uso

tal significato

Un

dito

Unn-a did
simili.

de prndy ecc.;

Un

dito

di

pomata e

Che annaspa da di; Dar briga,

egli?
Infastidire; e talora

JDiacoln
dienti,

Dar

m. Diachilon e Diaquilonne. T. farmac. Sorta di cerotto composto di pili ingres.

da pensare, Esser cagione di grave pensiero. S D man a di V. sotto Mettise a di. Parlo a ti, scuxoa^ che ti m'intendi, S Diggo nua; Dico a te, o figiiaola, perch m'inlenda la
altrui

ma

ordinariam. d'olio e
s.

litargirio,

che serve
reale,

a guarire ciccioni e simili posteme.

r>ia<leiua>

m. Diadema: Ogni corona

e anche per Corona semplicemente.

mia nuora V. Nua. Fa di nn-a personn-a

Far

dir uno, osasi ge-

neralm. per Farlo inquietare, Fargli pigliare il cappello ma senza mal talento: L'ho {veto apposta pe fal tin p di; Lo feci appositamente
S

S Per Quell'ornamento, per lo pili a foggia di pettine curvalo in arco, la cui costola d'oro o ingiojellata, e portasi in capo dalle signore vestii
in gala;

I>iae

s.

m.

che anche dicesi Pettine di gala. plur. Maltagliati : Sorta di pasta da ver-

per farlo un po' dire. Fd di pe nn-a persnn-a; Far dir per uno, m'ha fceto di pe so {ree vale Far intendere :
che...

micellajo per minestra, cos da noi chiamati, dalla

somiglianza che hanno coll'anello aperto da cuditale; e sono Cannelloni di diversa groscire
sezza tagliati pi corti quanto sono
i

Mi ha

fatto

dire per suo fratello che...

men

grossi;

S L' cmn'a di; Che quanto a dire, vale Che


significa,

Che

equivale, ecc.
Pigliar a dire,

pi lunghi non sogliono eccedere i due centimetri. I Tose, dicono Denti di cavallo Certi
maltagliati

S Mettise
vellare.

a di;

Cominciare a fa-

che in grossezza e lunghezza somis.


:

gliano appunto un dente di cavallo.

Non ssi ghe ninte da di; Non esser che dire. Maniera che si usa quando si vuol affermare cosa che non si pu negare. S N6 std a di quattro se ti n5 l'hcB in t tacco; Non dir quattro finch non nel sacco V. Sacco. u5 /'Aa diYo a sordi; E' non l'ha dello a' sordi S
a sordo V. Srdo.

Diamante
latina

m. Diamante,

poetic.
la

e alla

Adamante

Gioja nobilissima,

pi dura

che

si

conosca, in quanto che segna

tutti gli allri

corpi, e

non intaccata da nessuno; bens rosa


mediante
il

dalla propria polvere,

celere sfrega-

mola del lapidario, Diamante. Term. de' vetrai. Strumentino che da


mento
sulla

n sa guelfo ch' se dixe; E' non sa ci


s'abbaj.

ch'ei

un capo ha incastralo un piccolo diamante, e del

S Piggidse l'a di c'nn-a persdnn-a; Pigliarla o Pigliarsela con alcuno, vagliono Adirarsi, Attaccar
briga con esso.

quale

si

servono

vetrai

per tagliare

vetri.

a rtixa; Diamante a rosa: Quello che


tusa, formata

nella parte

inferiore piano, e nella superiore a punta ot-

da sedici

faccette,

ed inoltre suf-

S Sci digghe? Dica? Senta? S Se dixe; Si dice, Si buccina, Si vocifera. % Sensa di n aze e ni bestia; Senza dire n ai, n bai, cio Senza dir nulla. S Senso std a di n un n dui; Senza metter tempo

ficientemente aggruppilo.

gmppio; Diamante
grossezza,
la cui

aggruppilo: Diamante di lala

parte superiore nolabilm. di-

stante dall'inferiore.

mezzo, Isso fatto. Da vedere e non vedere. S Torna a di; Ridire, Ripetere, Replicare, Tornar
in

lasco; Diamante lasco, contr. di Aggruppilo, ed aggiunto che i Gioiellieri toscani danno al diamante sottile, cio che abbia poca grossezza relativamente alla sua larghezza. A punta de diamante; A punla di diamante.

a dire.

Trovd a di; Trovar a


rare, che
i i

dire,

Biasimare, Censuil

Senesi dicono Dare

sentecchio, e

Term. esprimente una Sorta

particolare di figura

Fior, dissero gi

Dare

il

repele. V. sopra
sua, cio

Ave

% Tutti dixan a so; parla a suo modo.

sempre da trovd a di a tutto. Ognun dice la

Diamantin.
Ognun

S Vegni a di; Venir a dire, Significare, Inferire. Voci di; Voler dire, lo stesso che Voler signifleve.

Diann-a
Stella

Dimine

aguzza a guisa di piramide quadrangolare. s. m. Diamantino Specie di colore simile a quello del diamante, cio Bianco e leggermente azzurrino. V. sotto Discoa. s. f. Diana : Aggiunto che si d alla
:

che apparisce dinanzi

al

sole,

314

DIA

DIA
sgan^heratissima paura, Aver paura oltr'ogni
credere.

Batler la diana. T. milit. SuoS Batte a diann-a; nar il tamburo allo spuntar del giorno per risvegliare
i

soldati.

Corpo de diann-a ! Sangtie de diann-a ! Per diana, Per dinora, Corpo di diana o di dinora,
Poffare Dio, Poffare
il

cielo o

il

mondo

il

zio,

Corpo
S

del

mondo

e simili.

Interj. dinotanti

me-

raviglia.

ErOoo de diann-a; Albero

di saturno

V. Erboo.

Chi fa limaxina a-o ricco, 5 diao 5 se ne rie; fa del bene al ricco, fa la pappa al diavolo. Chi zazznn-a e atro ben no fa, a c d diao drito ghe va; Chi digiuna ed altro ben non fa, a casa del diavolo ritto se ne va. Proverbio facile ad ogni intelligenza. Cost un diaa e mezo ; Costare il cuore o il
Chi

I>ia<o s. m. Diavolo, antic. Diabolo, Diavlo, Diavle: Nome universale degli Angioli cacciati dal paradiso; altrim. Demonio, Satanasso, Lucifero, Belzeb, Tentennino. n Diavolo, figurai, parlandosi di persona, vale Cattivo,
I)

cuore del corpo. Costare Costar moltissimo.

il

cuore e

gli

occhi, vale

l'anima a-o diao; Dar l'anima al diavolo nemico V. appresso Dse a-o diao. Duse a-a diao; Dar l'anima al diavolo o al
al

Perverso.

nemico, Darsi
si

al

diavolo, alle bertucce, alle stre-

anche parola che

dice riempitivamente

ghe, a' cani, ecc., vagliono Impazientarsi, Arrabbiarsi,

modo di dispregio da chi adirato, o per meraviglia, aggiunto per altro a particelle ammirative: Ohdiao l Oh diavolo! Ma camme diao
per

Disperarsi.

d l'ha
it

Nell'uso dicesi Un arnese

(ceto a..?

Ma come

diavolo ha egli fatto a..?


di cucina

ne san nn-a ci che 5 diao; Le donne hanno pi un punto che il diavolo. Le donne sanno dove il diavolo tien la coda o donde casca
la ragia. Prov. che si dice per esprimere la sagace malizia delle donne. se diaa chi tenta; Essere il diavolo tenten-

E danne

da accender
del fornello,

il

fuoco, fatto a foggia d'un grosso imbuto, di bocca

larga e bastante a coprire l'apertura

con canna lunga due palmi circa e proporzionata aHa larghezza della bocca. Quest'arnese, sovrapposto all'apertura del fornello, impedisce che l'aria vi circoli sopra, e fa s che quella ch'entra dallo sportello del medesimo serva di mantice; il fuoco si accende immediatamente, e la cucina non si empie di fumo, giacch la canna di esso diavolo lo porta dentro la cappa del fummajolo. descadenu; Diavolo e Diavolo scatenato, Nabisso, Fistolo, Facimale, dicesi di Fanciullo che mai non ha posa ed vivacissimo. S A faenn-a d diao a diventa brenna o a va tutta in brenna; La farina del diavolo va tutta in crusca, La farina del diavolo non fa pane, Quel che vien di ruffa in raffa, se ne va di buffa in baffa. Prov. che significano che Le cose di mal acquisto vanno malamente disperse. Del male acquistato se ne va poco innanzi. S A l' un diao; una diavola, una diavolessa, dicesi a Donna insopportabile, molto impertinente
e riottosa. S

nino. Essere

ssi ghe un andd dd diao; Essere un mal andare, una pessima strada. un bn diao; Essere un buon diavolo, un buon pastaccio, ecc. V. Bnellan. un diaa; Essere un diavolo, vale Essere cattivo, perverso; e fgurat. vaio Essere uomo di gran sapere, ingegno, spirito o valore, che in questo signif. dicesi Esser un demonio. un diaa descadenu; Essere un diavolo scatenalo, dicesi di Persona furibonda, bestiale, perversa, indiavolala e talora in senso meno cattivo, dicesi di Fanciullo che mai non ha posa ed vivacissimo, che le donne fiorenl. dicono

il

tentatore.

anche Nabisso, Fistolo, Facimale. Fa a sarsa a-o diao; Aver il diavulo nell'ampolla, vale Esser maestro d'astuzie e trovali. legne in to basca d diao; Andar a rubare

a casa del ladro o Rubare a casa del ladro, vagliono Mettersi a ingannare chi pi tristo di s.

limaxina a-a diao; Dar del suo

al

diavolo

Andd a casa d

diao; Andare a casa del dia-

e mandarlo via. Far limosina al diavolo, dicesi

volo, vale Dannarsi,

Andar
befana o

all'inferno.
la

prov. e vale
ingrati,

Dar qualche cosa

del suo

a' tristi, agli

Apo diao ;
di

Par

la

befanaccia. Detto

Donna

brutta.

S Ave {ceto patto co diao; Aver fatto il patto co! diavolo, dicesi di Persona, cui ogni cosa torni
propizia.

Far conto di aver gettalo il danaro. 5 diaa; Fare il diavolo o il diavolaccio, vale Imperversare; e talvolta Fare ogni sforzo per avere
5 diaa a quattro ; Far il diavolo a quattro, diavolo a sei. Far il diavolo e peggio. Far diavolo in montagna, in un canneto, e simili, il vagliono un po' pi che Imperversare, Entrar nelle
il

trovare checchessia.

S Ave S diao addosso; Aver


in

il

diavolo addosso

cissima

corpo o in testa, dicesi di Persona vivache mai non posa; e talora Essere in-

diavolato, imperversato, infuriato, Imperversare,

furie maggiori, Nabissare, Indiavolare; e talvolta

Essere nelle furie; che in questo signif. dicesi anche Aver il gran diavolo addosso. S Ave travaggiu pe-o diao; Aver fatto la panata al diavolo: Aver guadagnato per altri. S Ave un carattere d diao; Aver un carattere indiavolato. Esser di mala cornatura. % Ave un diao chi porte; Aver un diavolo che
porti,

Fare ogni sforzo per avere o trovare checchessia. veddc 5 diaa in te l'ampolletta; Far vedere altrui il diavolo nell'ampolla o la luna nel pozzo,

vale

Dar ad intendere

altrui

Fargli veduto quel che

una cosa per non .

un'^altra,

vale

Aver un

protettore.

S Ave
I

cavetto; Aver un diavolo per capello, vale Essere accesissimo di sdegno e d'ira.

un diao pe

Fessa d diao; Cavezza, Forca, Ragazzo malizioso, fastidioso Furbo Gmme 5 diao; Trincalo In t bosco d diao non se ghe
a
si

Versiera, dicesi
e insolente. come il diavolo.

braccia, vale

nn-a farsa d5 diao ; Aver il diavolo nelle Aver una forza straordinaria. nn-a ptita d5 diao; Aver una grandissima

fa legne; Non ruba a casa del ladro V. sopra Fd legne in t bosco d diao. L' ben ave di amixi fin a casa d diao; Gli amici sono buoni in ogni piazza V. Amiga.

DIA
%

DIE
qnenlem. segue
Uscita, Andata,
di

815

a-o diao; Mandar al diavolo o alle birbe, Dare al diavolo, vale Mandar via, Licenziare. S Mcscciseghe 5 diao; Entrarci o Inlromeltervisi diavolo, vale Nascere intrigo in qualche cosa il V. sotto O diao 5 g'ha tnisso a ea. % N gh'andieiva manco 5 diao; Non ci andrebbe il diavolo per un'anima, Non vi salirebbero n anche le capre, dicesi di Luogo disagioso e periglioso.

Manda

dalla parte dell'ano: Soccorrenza,

Stemperamento
!

di corpo, Flusso

ventre.

]I>iscoa> I
Diamine
!

Discolo
!

Discane

Dischign

S
Il

diao fa e jmgnatte, diavolo insegna a fare


Il

ma
le

coperchi,

nascondere,
le
I

ma non diavolo insegna rubare, ma non sa Il diavolo le insegna a fare, ma non


i

o n fa pentole,

coverei;

Esclam. di sorpresa e maraDiacine viglia che si usano per ischivare la parola Diavolo nelle conversazioni. S Cose disca 5 dixe ? Che dic'egli ? Che armeggia egli? Che anfana egli? % Fd 5 discoa; Fare il diascolo, il diavolo V. Fa 5 diao nella voce Diao.

]Z>ia,spx*o
di

s. m. Diaspro: Pietra dura, verdiccia, minor pregio tra le gioje.

insegna a disfare. Prov. che dinota qualmente


delitti

vengono a scoprire. diao 5 g'ha misso a ea V. Ca.


tosto
tardi
si

I>ia<'vola'ja> s. f. Diavoleria, Diavolesimo: Cosa diabolica, come incanii, sortilegi, operazioni magiche per via d'arte diabolica; e dicesi anche degli
Effetti

diao
sottile

l'

sotti e 5 fa grosso;

Il

diavolo

cattivi, di

cui

non

si

conosce

la

cagione.

fila

grosso, significa che

II

pericolo

Diavoleria,

metaf. per Malizia, Intrigo nojoso e

maggiore ch'altri non pensa. diao d l'ha perso nn'anima V. Aitima. S O diao 5 se l'ha porta via; andata al diavolo, dicesi d'Una cosa quando si dura fatica a trovarla, e non si pu sapere dove sia. S O diao 5 n' tanto brutto camme 5 fan; Il diavolo non brutto quanto si dipinge. Il diavolo non s brutto o nero come si pinge, Chi vede il diavolo daddovero, il vede con men corna e meno nero. Prov. che dicesi Quando un negozio non s disperato come pare. S Oh diao fatte fratte! Oh poter del diavolo!
dite!

dispettoso
e simili.

ed Argomento
s.

sottile. Pretesto,

Scusa

lI>iavolotto
posti

de' confctt. Dicesi pi che altro in

m. Diavolino e Diavolone. T. plur. d'Una

specie di zuccherini di sapore acutissimo,

com-

principalmente collo menta, garofani e simili.

spirito

di

cannella,

r>ib<ttise
I>iccia<

n. p. Dibattersi

Muoversi, Agitarsi,
in

Dimenarsi ; e talora Dispulare Contendere, Contrastare.


s. f.

pr e

in contra,

Detta:
il

nel giuoco;

Esclamaz. di maraviglia per dinotare Oh che sento!

Oh

che mi

I>icoiar,

Buona ventura, e principalm. suo contr. Disdetta (Desdiccia). v. a. Dichiarare: Manifestare, Far

chiaro. Esporre, Interpretare,

va che 5 diao 5 se 5 porta; E' va che il diavolo lo porla, dicesi d'Uno che fugge velo-

cissimamente quasi paja portato dal demonio. Sorta di fustagno assai flne, S Pelle de diao

manganato e Incido. S Pveo diao ! Poverino


creatura
!

Dichiarare, per Determinare, Sentenziare.


e

mercanze a dgann-a; Dichiarar

le

merci

dogana, vale Manifestarle. gucera; Dichiarar guerra, vale Intimarla. l'assensa d'nn-a persnn-a ; Dichiarar l'assenza
alla

Povero diavolo Povera Persona volendola compatire. % Roba caccia o-o dtao; Roba sciupata o gettata.
! !

d'uno, vale Sentenziarne

dicesi di

la lontananza, non avendosene da molto tempo notizia veruna. nullo un matrimonio; Dichiarar nullo un ma-

Modo

figurato.
la via,

trimonio, vale Annullarlo, Cassarlo.

S Santi in gexa e diai in casa; Santi per diavoli in masseria V. Casa.

nn-a sccession, nn'ereditce,


:

ecc.; Dichiarare

S Saveine nn-a ciit che 5 diao; Aver pi un punto che il diavolo, vale Esser sagace, accorto, astuto, Saper il conto suo, ed anche Prevedere astutamente ogni stratagemma.
S

una successione, un'eredit, ecc. vale Manifestarla. S Dicciardse n. p. Dichiararsi Spiegarsi, Palesarsi, Manifestar l'animo suo; e talora per Protestarsi, n Dichiararsi, nel giuoco delle carie vale Lo spiegarsi che fa il giuocatore, dietro interpello fattogli
dall'avversario, di vincere tutte le bazze.

Scappa cdmme diao dall'cegua beneitu; Odiar checchessia come il diavolo odia la croce. S Soli n se sta ben manco a casa dd diao; Soli non si starebbe bene neppure in paradiso. Dettato
assai

]I>iccia;X*arZii

s.

f.

ramento, antic. Dchiaragione zione, Fede, ecc.


w Dicesi

Dichiarazione, Dichia: Attestato, Attesta-

chiaro.

Sunna

5 diao in t'n scito; Suonarci o Esserci un diavolo o un diavoleto, vale Esservi un gran

rumore, un frastuono assordante. Un diao scaccia l'atro; Un diavol caccia l'altro, si dice Quando si cerca di riparar un disordine con un altro. S Un diao tenta l'atro; Il diavol vuoi tentar Lucifero, si dice Quando uno che triste, cerca di aggirare un altro pi triste di lui. S Va che diao te porte; Va al diavolo. Modo
S
d' imprecazione.

anche nell'uso per Quel manifestare che fa l'amor suo ad una donna. I>icer*ie s. f. pi. Dicerie, Ciance : Voci che corrono per le bocche della gente. I>icita> s. f. Dicitura: Maniera di dire o di esprimere i propri concetti. Dieta, s. f. Dieta Regola di villo durante la
alcuno
:

malattia e

la

convalescenza.

Sta dieta; Far dieta o Stare a dieta: Cibarsi pi parcamente del consueto.

S Tegni a dieta; Tener a dieta: Somministrare scarsamente e a slento il cibo; e dicesi anche
di

I>ia<pa.r'iiiai

s.

m. Diapalma: Cerotto astrin-

altre
s.

cose.
f.

gente, compesto di diachilon semplice e di perossido di ferro polverizzato.

r>iete
glio,

plur.

Dtole. T.

boi.

Clavaria co-

ralloides ovv.
reccio, che ha
i

Fungus ramosus. Fungo mangeil

I>ia.riTet

s.

f.

Diarrea e antic. Diarra: Eva-

caule grosso, carnoso, a cespu-

coazione di materie pi o

meno

liquide, che fre-

rami

ineguali, appuntati.

comunissimo

nei

316

DIF
difficile:

DIL
Malagevolezza od altro
disagio

boschi. Varia dal bianco al giallo, al rosso. Dagli Aretini e da' Sanesi sono dette Manine, per esser

che

si

incontra a fare una cosa.

Difficolt, per

I>iifei25a

con moltissime dita, alla figura delle mani. s. f. Difesa, Dfendimento, Difensione, antic. Difensa, Difensimento: Riparo che si fa alle ingiurie, ai pericoli, ai danni, agl'incomodi prod'altrui; Schermo, Riparo. prii
simili,

Dubbio, Ripugnanza d'acconsentire

a checchessia,
difficolt
ci

onde

Che

difficoUcB gh'e 7

Che
si

avete?
difficolt,

Fa

de difficoltce; Fare

Opporsi; e

dice a Chi in ogni cosa trova pretesti per


fare e per

non

S Appaegise o Prepardse
alla

difeiza; Apprestarsi
%

non

lasciar fare.

difesa.

Pin de

difficoltce; Difficoltoso,
:

S Pigola alcuno.

difeiza d'nn-a persnn-a; Difender

capensieri

Uomo

che

in ogni cosa
:

X>iQ.d.a
si fidare,

v. n. Diffidare

Cacadubbi, Camette difficolt. Non aver fidanza. Non


fede,

S Mettisein difeixa; Porsi sulla difesa, Difendersi, Schermirsi.

Dubitar

dell'altrui

Temer
si

d'esser

ingannato da persona che ben non


Sconfidare.

conosce,

I>if4&ude
da
Il

V.

a.

Difendere

Salvare e Guardare

da' pericoli e dalle ingiurie, e Riparar dalle offese


altro.

S In sgnif. alt. vale Avvertire, Avvisare, Preraonre.

]I>iS.d.aiuieu.to
Premonizione; e per
le

s.

m. Diffidamento, Avviso,
dice di Quell'avviso

Difendere, per Guardare, Custodire, Preservare.

>

lo pili si

per Ribattere con parole e ragioni


imputazioni.

accuse

"

Detto di ragioni o diritti , vale Sostenerli. S Difendise n. p. Difendersi, Schermirsi. S se dfeizo de fa nn-a cosa; Esser difeso di far checchessia, vale Esser proibito, vietato, ma
pretto francesismo.
s.

che s'inserisce sui fogli officiali affinch altri non faccia pagamenti di sorta o affidi roba a persona sospetta, quali pagamenti o roba affidata sarebbero come non avvenuti e conseguentemente perduti.

I>iffi.de]isa
Sconfidenza.

s.

f.

Diffidenza, Dffidanza, Diffida-

mento: Poca fede, Dubbio d'essere ingannato,

X>if^uis6

m. Difensore, Difenditore: Che di-

I>iflP5iid.e v.

a.

Diffondere: Spargere largamente,


Parlare o

fende; e talora per Avvocalo.

e dicesi figurat. delle cose morali. S Diffondise n. p. Diffondersi, figurat. Scrivere a lungo di checchessia.

X>ifett; v. n. Difettare: Aver difetto, Mancare. I>ijC*ettoso add. Difettoso e Difettuoso: Che ha
difetto. Imperfetto.

IDig-eri V. a. Digerire e Digestire, ma meno usato

r>iira.lo,

V, sotto Diffarc.

I>ifa/lco

V. sotto Diffarco. Infamare: Macchiare la fama altrui con maldicenza; Disonorare, Screditare. II>iflfa>ma.t s. m. Diffamatore Colui che diffama. Che attenta all'onore e riputazione altrui. IZ>iPaiiiia<aRxL s. f. Diffamazione, Diffama-

DifTa^m. v. a. Diffamare,

Concuocere il cibo nello stomaco, cio Convertire ci che si mangia e bee in sostanza. % Facile a diger; Facile a digerirsi. Di facile digestione.

S Stenta a diger nn-a cosa; Non poter digerire una cosa. Masticar male una cosa, vale Non poterla

sopportare con pazienza.


f.

menlo:

Il

diffamare.
V.
a.

IDig-estin s.
Sbattere,

Digestione, Digerimento, antic.

I>ifa/i'oa

Diffalcare, Difalcare,

Digestizione:
cibi,

La

Dedurre V. Dede. .I>iiraroo s. m. Diffalco, Difalco Il levare alcuna quantit di quantit maggiore; e dicesi massimamente da coloro che fanno conti,
:

che
cibi

si fa

la concozione dei prima nella bocca, poi nello sto-

triturazione e

maco, e poi nelle


essi

altre

vie digestive, tanto che

passino in nutrimento del corpo.


s.
f.

I>ig-iTesoiii
preso a parlare.

Digressione:

Discorso di

I>ifex*euzi.
I>iflPer'
il

v.

n. Differenziare, Differire:

cosa aliena dall'argomento principale, di cui siasi

Esser differente, Dissimigliare, Variare.


V. a. Differire:

Rimettere ad altro tempo

Dilapida
fondo.

v.

a.

Dilapidare, Scialacquare:
il

Dar

fare,

il

venire,

il

decidere.

Mandar a male
s.
f.

suo.

S In neut. ass. vale Esser differente, diverso, Diversare.

I>ilapidazixi
X>ilata
V.

Dilapidazione: Atto od

Effetto del dilapidare.


a. Dilatare,

IDifiOl^ile

add. Difficile:

Che non

si

pu

fare

Allargare, Ampliare, In-

senza fatica; Malagevole, Difficoltoso, Faticoso, Che ha in s difficolt. Detto di persona, vale Che dilficilmente s'induce
a fare checchessia.

grandire V. Allarga.
S Dilatale n.p. Dilatarsi, Allargarsi, Occupare maggiore spazio. Distendersi; e figurat. Divulgarsi,
Diffondersi.

Tempi

difficili;

Tempi malagevoli: Tempi,

in

Oilatazions.f. Dilatazione, Dilatamento, antic.


Dilatanza: Alto di dilatare o Stato della cosa dilatata.

cui difficile

vivere in

pace e sicurezza, o a
incontrar disturbi e vesstudiato.

condursi in
sazioni.

modo da non

I^ilazi^u.
difficile; Parlar elegante,

s.

f.

Dilazione, Indugio, Ritardo, So-

Parla

Voce

prattieni:

Spazio di tempo
a.

preso o dato a far

bassa e di conio moderno, ma di molta espressione; che anche dicesi Parlar in punta di forchetta.

checchessia.

I>ilazioxi V.
crastinare, ecc.

Dilatare, e nell'uso anche Di-

lazionare: Indugiare, Prolungare, Ritardare, Pro-

.IDifEL^iletto add. Difficiletto: Dimin. di Difficile.

I>if&9lisciiiio
limo: Superi, di

add. Difficilissimo, Difficilavv. Difficilmente, Disagedifficolt,

Diletta V. a. Dilettare
diletto,

Difficile.

S Dilettse n. p. Dilettarsi

Apportar diletto o piacere. Prender diletto, Aver :


Dilettarsi
di

.I>iffi.9ilin.eiite

volmente, Malagevolmente: Con Faticosamente.

A stento

d'nn'arte, d'nn-a sciensa;

un'arte o scienza, vale Studiarla con diletto:

I>ifllolt#

s.

f.

piflieolt e Diflieult. Aalr. di

19 dilttta dt

mxiea;

E'

si

diletta

di

musica.

DIM

m
Dina
Il

317
La
dodicesima

Dilettante
professione, o
si

s.

m. Dilettante: Chi studia una


esercita in una delle belle arti

s.

m. Danaro e Denaro:

simili, solamente per diletto, non por guadagnare, n per professarla; e pi specialra. chiamansi Dilettanti coloro die recitano commedie per solo divertimento.

parte del soldo: altrim. Danajo, e in fior. Picciolo. Danaro, per Sorta di peso conlenente la 24 parte
dell'oncia.

gnificato usasi

per Moneta generalmente, ma in questo siper lo pi nel num. plur.; altrim.

IDilig'eiisa^
cura.
II

s.

f.

Diligenza

Squisita

e assidua

Bezzi, Soldi,

Moneta.
dei

Accuratezza, Esattezza.

Diligenza, per

Una

vettura pi grande delle co-

muni, che fa gite regolari, a prezzo fsso, sempre da un luogo medesimo air altro, e con velocit. S Punti de d/Z/^'ensa; Diligenze, diconsi nelle scuole che toccano al fanciullo in pro1 punti di merito porzione dell'esattezza e precisione con cui eseguisce
ligenza,
le

S Dinas; Danari, Quadri: Uno onde son dipinte le carte.

quattro

semi
pi

da nxe; Ceppo: Mancia che


a' fanciulli

si

d per

Io

nella solennit del Natale:

dina

da nxe; Dare il ceppo. morto; Danaro morto o Danari morti:


che
si

Quelli

cose di scuola.
v. a.

Oilig-ent

Diligentare: Eseguire con di-

tengono in cassa senza farli fruttare. % A dinoe contanti V. A dince contanti. $ Accattdse de bcB(,he a dince contanti V, Accattd.
S

Render

esatto, cio

gior cura e sforzo

Impiegare ogni magonde un lavoro o una cosa


e perfetta
il

Ammggi

di dince; Raggruzzolare danari

Met-

tere insieme.

Ammassar

danari.

qualunque riesca
nella sua

finita

pi possibile

esecuzione.
V. a. Dilucidare,

S Ave irei dinoe in scin sodo; Esser 11 l o sul punto di romperla. Modo prov. che vale Esser

Dilucida;
pi chiaro,

Dichiarare
il

Render
delle

pi

intf^lligibile

significato

parole e delle idee d'uno scrittore.

I>ilcida>zin.
dare.

s.

f.

Dilucidazione:

Il

diluci-

corrucciato con altra persona, quasi che poco vi manchi per dichiararle aperta la sua inimiczia. S Chi fa l'arte e n a conosce i so dince diveU' tan msche V. Arte.
S Co-i dina: s'arrangia tutto; 1 soldi fanno una certa saponata che leva ogni macchia, Il martello

Spiegazione, Dichiarazione.
n. p.

I>ilu.iig-ise
prolisso
nel

Dilungarsi

Diffondersi, Esser

parlare o nello scrvere.


^
:

d'argento
tato di

rompe o spezza

le

porle d ferro. Det-

Diluvia

Dil."Vo Dig"iite
razione e
1)

V. Delvid. V. Deluvio.
s.
f.

chiaro significato.

D
Fa

Piggid dince a cangio V. Cangio.


dince; Far danaro: Vendere una
,

Nobile gravit ne' tratti, nel contegno, nelle parole, che sforza all'ammiDignit
al

cosa

per

rispello.

cavar danaro.
trini sull'acqua, dicesi

dince in sciin schuggio; Far roba o quat-

Dignit, per Posto,

Il

per Aspetto maestoso e signorile. % Parla con dignitce; Parlar cen dignit, cio Con quella gravit e nobilt che conviene alle per-

Grado od

Ufficio elevato.

d'Uomo

alteulo, procaccino,

indus:rioso.

$ Gu'ignd

dince

comme

l'cegua V.

^gua.

S / dince d cappellan cantando vgnan e


n

Dimanda

sone e

alla

materia di che

si

tratta.

V.

Domanda.
s.
f.
:

Dimensione Estensione Dimenscin un corpo considerato come miserabile. Dimette V. Demette. Dimenticse V. Scordse. Diminu Diminuire, Scemare, Stremare,
di v. a.

cantando van V. Cappellan. d'un avarn van in bocca a un strallatldn; A padre avaro (o cpido) figliuol prodigo, ovv.

di

Chi per s raguna,


M

altri

per s sparpaglia. Prov.


la

Minorare, Ridurre a

meno V. Ammerm.

fan ghe
tano

chiaro significato.

faccia;

denari fanno

piazza. Dell,

prov. e vale

Le facolt rendono ardilo chi non . brxan in ta stacca; I denari gli scottasca
,

Diminzins.f. Diminuzione, Diminuimento,


Sccmamenlo, Menomamento.

in

cio

Non ha un

quatlrino

che

subito Io spende.
n

Dimiscin

Dimiscionio

Dimostra

Il

e Demissione: s. f. Dimissione Rinunzia spontanea o Licenziamento d'alcuno da alcuna carica, da un ufficio e simili. s. m. Dimissionario: Colui che si dimesso da qualche carica o uffizio. v. a. Dimostrare, Dichiarare, Provare; e in materia di Scienze, Provare la verit d'alcuna proposizione in modo chiaro e convincente per via di conseguenze necessarie derivate da principii evidenti e incontrastabili. Dimostrare, per Aver vista, apparenza di. Apparire, Parere, Mostrar d'essere,

n bstan, bezugna saveli spende;


non bastano,
proverb. di chiaro significalo.
gli

denari

bisogna saperli spendere. Dettato


I

danari sono di chi


1)

sdn comme a rogna, chi l'ha se a gratta; Prov. chiaro. san per pe spende; denari son
ha.
fceti
I
fall

ispendere.

son ridndi e s'arrigan;

denari son tondi


al

e ruzzolano, cio
n

Vanno

via presto.

van

co-i dince; L'acqua va

mare.

S
S

Non

ssighe dince

da poe paga nn-a cosa;

d'avere, ecc.:

Non aver

prezzo.

Modo

figurato.

dimostra cinquant'anni ;

Ella dimostra o

mo-

pensa atro che a fa dince; Non attender


danaroso, da-

stra d'avere cinquanl'anni. S Dimostrse n. p. Dimostrarsi, Mostrarsi, Farsi vedere, Apparire.

che a far roba o quattrini. Ommo chi ha di dince; Uomo


najoso, denaroso, ricco:

Dimostrazin

s. f. Dimostrazione: Il dimostrare, e propriam. Ragionamento che serve di prova evidente, irrefragabile d'una proposizione; Dimostragione, Dimostramenlo, ani. Dimostranza. , w Dimostrazione. Voce dell'uso. Mostra pubblica di

Che ha quattrini di molti. S Paga Ita, sodo e dina; Pagar a lire, solii e danari, Pagar il lume e dadi, vagliono Pagar
i

del

tulio,

Non

lasciar addietro

nulla,

S Pe-i dince faeiva de tutto ; Per nn soldo venderebbe l'anima, cio E' farebbe checchessia per
danari.

volont popolare.

did

DIO
S

DIO
Fd
scrosci e die; Far scricchiolar
le dita

dince in scinn-a cosa; Dare danari soS Presta pra checchessia, vaie Prestar danari coi pegno. avv. Benissimo, Egregiamente, Ottimamente, A meraviglia. I>iiidLaii s. m. Dndolo: Sollazzo che prendono

le

nocca.

I>incanto
i

S Leccdse e die d'nn-a cosa; Leccarsi le dita d'alcun cibo o d'alcun'allra cosa, vale Trovarlo

gustosissimo
checchessia
;

Provar

somma compiacenza

in

fanciulli,

quando attaccando una

palla a

un capo

d'una corda che dall'altro capo sia legata in alto, giuocano con quella palla battendola e ribattendola. 5 Poveo figgiu! dwghe dindan; Povero bimbo! dategli il dndolo, dategli la chicca o il pestellino

ed anche figurai. Aver dicatlo o dicatti, cio Reputar grazia singolare, Tenersi fortunato, Stimar gran sorte il posseder checchessia. L' mogio perde n dio che a man; meglio perdere il dito che la mano, meglio perdere la pelle che il vitello, o la sella che il cavallo.
Dett. proverb. che significa
besi

V. Calin.
avv. Daddovero,

Tyxn^Aecv^GJi

Da dovero, Da
l

scegliere

il

senno, In verit V. Davve.

Diudan;

v.

a.

Dondolare: Mandare qua e

S Ligdsela a un dito, vale Fissare nella

Tra due mali debminore. dio ; Legarsela o Allacciarsela al

memoria

il

torto rice-

una cosa sospesa.


Dondolarsi : Muoversi qua e l S Dindandse n. p. ciondolando ; e metaf. Consumar il tempo senza
far
nulla.
:

vuto per farne vendetta a tempo opportuno; che anche dicesi Cignersela.

Pansetta de die; Polpastrello: La carne

della

parte di dentro del dito dnll'ullima giuntura in sa.

Non poter star fermo in piedi, e piegare ora da una parte ora dall'altra, come una
Barcollare

S Sciaccdse e uie c'nn-a persnn-a; Contraddire, Contrariare, Nimicarsi V. Scontrd.


Il

Dinota.
I>iii

barca nell'acqua. V. a. Dinotare, Denotare, Significare V.

e die pe-i atri; Darsi gl'impacci del

Rosso:

Pigliarsi

briga o cura di ci che non ci spetta.

Scignifcd.

I>intaiito intanto avv.


A
in otta a
otta,

m. avv. Stando
Di quando

in

piedi V. P.

Segnd a do; Mostrare a dito: Drizzare il dito, accennando verso alcuno che meriti d'esser notato; e

in

Di tanto in tanto, quando, Di tempo

le

si

piglia

per lo pi in cattiva parte.


Indicare, Accennare,

co do; Additare,

Mo-

tempo, Talvolta, A diversi intervalli. I>io s. m. Dito, al plur. Diti o Dita: Ciascuna delle parti mobili, distinte e articolate, con cui piedi dell'uomo; e dicesi terminano le mani e
i

strare.

Spelldse e die; Sbucciarsi le dita. g Strscise un do; Dinoccarsi un dito: Slogarsi

nocca d'un -dito.


il

pure d'alcuni animali. Le dita della mano hanno ciascuno il suo nome particolare : i dicesi Dito grosso COo grossoj; il 2 Indice Pollice perch e quello con cui s'indica; il 5" Dito medio (Dio de mczoj, perch trovasi in mezzo delle altre quattro dita; il i' Anulare o Dito anulare,
perch' quello in
l'anello;
il

S Toccd ce co dio ; Toccare Tutte e die no san p(Bgie

Oio

cui

comunem.

usasi

portare

Mgnolo o Dito mgnolo fDo marmellin), perch il pi piccolo. M Dito, per Misura della larghezza ed anche lunghezza d'un dito: to un do, due die, ecc.; Alto un dito, due dita, ecc. de pelle; Ditale: Parte del guanto che copre le
b
si ricide da un guanto di pelle (o anche un dito di drappo nero cucito apposta) per vestire un dito della mano che sia magagnato, onde coprirlo da esserne offeso. S Addentse e die; Mordersi le dita o le mani. Mordersi il dito, vale Pentirsi con rabbia e con dolore di non avere fatto checchessia; e talora

V. Ce. Tutte le dita non sono pari o eguali. Prov. che dinota che Tutte le nature non sono uguali. s. m. Dio, Iddio: Sommo Bene, Prima cagione del tulio, Creatore e Conservatore dell'universo: L'Onnipotente, L'Eterno, L'Ente Supremo, L'Increata Sapienza, Il Santo dei Santi, ecc.
ciel col dito
;

11

Nel

signif. de' Gentili, Divinit, Deit,

Nume,

e al plur. Gli Dei

o Dii in poesia.

dita; e per lo pi Quello che

bnn-a de Dio V. questa voce alla sua sede. Chi s'aggitta, Dio l'aggilta V. Aggittd. % Da largo parto avvardime Do, Da chi me fio m'avvarde Dio, da chi n me fio m'qvvardi io V. Avvardd. S Di ira de Dio d'nn-a persnn-a; Dir core da chiodi da fuoco d'una persona V. Di.
S % S

Dio
si

me

n'avvarde
!

Dio
si

me

ne

liberi!

Guardimi

Dio! Tolga Iddio


negozio.
S

si

dice per attestare che non


avuto parte in qualche

vuol avere o non

Minacciare di vendicarsi. S Arrindd un dio; Troncare, Mozzare un dito,


vale Tagliarlo, Portarlo via di netto. S Avei nn-a cosa in sci cimma de die; Aver alcuna cosa su per le dita o su per le punte
delle dita, dicesi del Saperla benissimo. Averla

vi mandi bene, Dio con voi. Dio v'accompagni: Specie di saluto. Dio vugge; Dio il voglia, Piaccia a Dio, Domin
sia
fallo.

Dio ve mande ben; Dio

Donna, scca
Ciuta.

e giula

a
il

n' grazia de

Dio V.

a menadito.

S Chi ha bezugno de fugo porze 5 dio ; Chi ha bisogno del fuoco paletta porti, Chi abbisogna non abbia vergogna. Chi ha bisogno s'arrenda. Prov.
di chiaro signiflcato.

g JEse

so Dio; Essere

suo dio,

il

suo idolo,

cio L'unico oggetto de' suoi pensieri.

3 ssilo e conosciseo o l' un dn de conoscere se slesso un don di Dio.

Dio;

Il

S Chi se mesccia con di figgiu, s'imbratta e die de m... V. Figgiu. S D d dio a bnsa ; Dare il tratto alla bilancia

Dd nn-a cosa pe amo de Dio; Fare o Fd Dari alcuna cosa por l'amor di Dio, vale Farla

V. Bnsa. S Dd d do stto V. D. % Fa i conti co-C die; Contar a memoria.

sulle dita:

Noverar

Darla per nulla, senza mercede, e talora anche per elemosina. de Dio; Per graS Grazio a Dio o Pe-a grazia zia di Dio, Per la grazia di Dio, Grazie a Dio, Per la Dio merc, La Dio merc, Merc di Dio:

mP
Maniere che si frappongono in favellando per rendere a Dio ossequio. S L'ommo 5 propnn-e e Dio 5 disponn-e ; L'nomo propone e Dio dispone, L'uomo pensa e Dio dispensa,
signif.

DlS
vole, forno

319

simili, vale Disperdersi, Dissiparsi,

ed alquanto pi Dileguarsi.

I>ix*aiKia
mettere.
S

v. a.

Diramare

Diffondere, Spargere,

Divolgare, Pubblicare; ed anche Distribuire, Tras-

L'uomo ordisce e
I

la

fortuna lesse. Prov. che

progetti degli uomini sovente riescono

Diramse
Separarsi
delle

che si pensava o si credeva. N se muve fuggia che Dio n vcugge; Xon si muove foglia che Dio non voglia. Prov. di chiaro signiOcato. S Pe am de Dio; Per l'amor di Dio: Formola pregaliva; ed anche Senza pagamento o mercede, per limosina V. sopra Fd o Dd nn-a cosa, ecc. S Quanta grazia de Dio! Oh vedi grazia di Dio!
lutto all'opposto di ci

Diramarsi , figur. Disgiungersi, rami a guisa degli alberi; e dicesi non solamente de' fiumi e simili, ma ancora
n. p.
in
pii

vene, delle arterie, de' nervi, ecc.


s.
f.

I>ix'aru.aziii
11

Diramazione

Il

diramare

Oirett

E va come dire Oh vedi quante vivande! Oh vedi quante belle donne S Vivcui'lio ! Viva Dio ! Sorla d'esclamazione con la quale si cerca di accrescere efficacia o ad una affermazione o al discorso in generale.
!

Divolgazione , Diffusione d'un ordine, di un decreto e simili. s. m. Direttore, femm. Direttrice e Direllora: Chi o (he dirige, Che regola. spirituale ; Direttore spirituale : Confessore o Altro sacerdote, sotto la cui direzione altri s mette
diramarsi; e nell'uso

per
del

le

cose dell'anima.
s. f .

IDirezion
cammin
n "
I)

Direzione, Indirizzamento

Lnea

retto,

Dipartise
starsi
;

n. p. Dipartirsi,

Allontanarsi, Sco-

e dcesi
V. n.

tanto in signif.

proprio che in

figurato V. Descoslse.

Direzione, Regola, Governo, Condotta.

per Amministrazione o Governo d'un per Uffizio

ufiBco.
il

Luogo,

in

cui

risiede

cajK)

I>ipeiid.e

Dipendere e Dependere: *A?er l'essere o il conservamenlo d altri. w Dipendere, per Derivare, Procedere, Esser soggetto, sottoposto all'altrui volere o dominio; od Fssere subordinato semplicemente. da un de fd 7j-a cosa; Restare per alcnno che avvenga o si faccia una cosa. % N dipende da niscin; Dipendere da se slesso, Non dipendere da alcuno, vale Non esser sog-

direttore di qualche Azienda.

Ave

se a direzin; Aver
v.
a.

la

direzione, Di-

rigere, Reggere,

Regolare, Guidare.
Dirigere, Indirizzare.

Diirizze
11

Dirigere, Roggere, Governare, Regolare, Guidare.


V. a. Interdire. T. de' Giur. Privare alcuno dell'amministrazione de' suoi beni, in

Z>isa,l>ilit

I>isa]bituL
d'abitanti
,

caso di demenza, imbecillit, prodigalit, ece. add, Disabilalo: Privo d'abitatori


e dicesi
v. di
a.

getto a veruno, Esser libero.

citt

o simili.

Dipendente e Dependenle: Che dipende; e anche in forza di sost. dicesi d'un Amico inferiore, che abbia qualche dipendenza da alcuno. I>ipi]ize V. a. Dipngere e Dipignere, Fingere e Pignere, Pitturare: Rappresentare per via di colori la forma e figura d'alcuna cosa, n Dipingere, per similit. Rappresentare e Figurare con parole, n Descrivere e Far perfettamente, squisitamente
p. pres.

I>ipeii<iente

I>isappiro"va
Approvare: Non Condannare.

Disapprovare, conlr. di approvare, Riprovare, Biasimare,

I>isappr*ovaziii

s. f. Disapprovazione, Disapprovamento, Riprovazione, Biasimo. V. Desarmd. X>is r>isai*ino V. Desarmo.

arnia

Disattenzin

s.

f.

Disattenzione, conlr. di

a uio; Dipingere a con a fresco; Dipingere non Dipingere stemperati con a sguasso o a iinpea;
perati
olio.

checchessia.

Attenzione; Sbadataggine, Trascuratezza, Negligenza. II>isceiza s. f. Discesa, Scesa, China, Calata:


Il

olio, cio

Con

colori

stem-

luogo pel quale

si

discende.

r>iscen<ie v. n. Discendere, Scendere V. China.

a fresco, cio Sull'intonaco


all'acquerello, cio

Discerne V.
n

rasciulto.

n. Discernere, Scernere: Distintamente conoscere; e dicesi cos degli occhi del

all'acquerella;

Con

colori

l'acqua.

Dipingere a guazzo o
stemperati in colla

Discernimento
La
facolt
di

corpo, come figurai, dell'inlolletto. Discernere, per Differenziare, Distinguere. s. m. Discernimento, Agar. giudicare sanamente e L'atto

a tempera, cio
di

Con

colori

me-

limbellucci o simili.

Diploma^
tt

diao 5 n' cosci brutto camme 5 dipinzan V. Diao. S Vesti ch'5 ven o ch' p dipinto; Vestilo dipinto V. Festi. s. m. Diploma Alto emanato da un Sovrano, col quale si accorda ad ano un diritto
S
:

privilegio,

con cui dislingue le une dalle altre idee; Senno, Giudizio, Avvedimento, Accorgimento. Discijg'illa V. Descigilld. V. a. Dissimulare: Nascondere il suo pensiero, Non dare a divedere di sapere ald'essersi accorto di checchessia. Far cuna cosa vista d'ignorare o di non avvedersi o simili.

desimo

deirintellello,

Discimul

Per Quella patente che si rilascia dalle Universit a coloro che prendono grado di Dottore, o dalle Accademie a coloro che si creano Accademici. II>ipoirt.se n. p. Diportarsi, Comportarsi, Procedere: Portarsi bene o male. fAj; A diporto. Posto avverb. col v. Andare, vale Andar attorno per solo diporto, per

Discipa v.a. Dissipare, Dilapidare, Scialacquare,


Dar fondo: Consumare
i

denari e l'avere.

Discipat

S Discipse n. p. Svagarsi, Dislrarsi. s. m. Dissipatore, Sciupatore, Sprecalore. Scialacquatore


:

Che spende a profusione.

Diporto

DiscipaziSns.
n

f.

Dissipazione, Dissipamento,

Scialacquamento, Sprecamento,
Figurai. Disattenzione, Sbadataggine, Svagamento,

ispasso, ecc.

I>ix*a.dase

n. p.

Diradarsi

Parlandosi di nu-

Distrazione, Spensieratezza.

d20

DIS
Disciplinarsi: Percnonel

DIS
esatta

I>iisciplinse
tcrsi

n.

p.

trattare o ragionare

con chiarezza e

di

disciplina per allo di mortificazione o penitenza V. Disciplinn-a nel 1" signif.


colla
s.
f.

distinzione in materia di letteratura, di scienze,

Disciplinn-a
nicelle
Il

Disciplina:

Mazzo

di fusi

I>iscixtte

cose simili, coJle

quali gli

uomini

percuotono per atto di penitenza. Disciplina, per Regola, J!aniera di vivere a norma delle leggi e costumanze d'una professione, d'un
istituto

Contesa di parole, Dibattimento. Discutere e anlic. Discussare : Esaminare o considerar sottilmente e diligenteinsieme con altri, dicendo ciamente, da s, scuno la sua, un affare, un dubbio, un punto di
di negozi,
ecc.,
v.
a.

letteratura,

ecc.

simile.

In term. leg. Parlare alla presenza de' giudici e


della

della soldatesca, cio

militare; Disciplina militare: Ammaestramento Lo stabilire e mantenere


nell'esercito l'ordine, la subordinazione,
i

parte

contraria
V.

intorno

alla

causa che

si

difende.

costumi,

X>iise^iia;

a.

il
i

coraggio e l'onore, col


falli

prevenire e castigare

sentare qualche oggetto con

Disegnare: Imitare o Rapprela matita, con la penna,

delitti

vale anche

La

stessa arte

mi-

comecchessia.

litare.

I>iseg-xia.t
disegna,

s.

m.

Disegnatore:

Colui

che
I

ecclesiastica ;'D\sc'\p\im ecclesiastica: Quella parte delle leggi della Chiesa, che si riferisce ai riti e

w Disegnatore: Colui che fa disegni di ricami; o

ad alcune prescrizioni, propriam. il dogma.

le

quali

non riguardano

disegni, che alcuna donna vuol poi


eseguire, riporta, prepara sul

in

ricamo

I>isciplinvi. add.
Istrutto;
militare.
e

Disciplinalo: Ammaestrato,

nel mijit.

Avvezzato

alla

disciplina

panno o sulla tela dove ha da esser fatto il lavoro. ]I>iieeirt< v. n. Disertare e Desertare: L'abbandonare vilmente la propria bandiera per recarsi nelle file del nemico o al soldo d' un'altra potenza,

I>iscip(^ii
"

p.

pass. Dissipato, ecc.

V. Discipd.

I>iscolo
voli,

Svagalo, Disaltenlo, Distratto, Spensierato. add. Discolo: Di costumi poco lodeLicenzioso, Dissoluto.
v.
n.

per isfuggire
alia

ai

doveri della milizia, tor-

nando

propria casa.

liisertazin.
II>isert

I>iscorr
lare

Discorrere: Ragionare, Favel-

s. f. Dissertazione: Ragionamento sopra qualche materia, Trattalo intorno

N
si

con alcuno conversando. ne sta a discorri ; Non ne parlare, Non ne favellare, dicesi di persona o di cosa, di cui non

a qualche argomento. m. Disertore e Deseriore: Soldato s

vuol sentire a parlare. % Se a discorriemo; La discorreremo, Ci discorSi discorrer. Modo di minacciare. reremo

II>iserzi5ii
delitto

che abbandona furtivamente la milizia. s. f. Diserzione e Deserzione:


del

Il

disertare.

I>xisette;

Diecisetle e meglio Diciassette:


di

Nome
set-

Evia discorrindo ; Va
si

discorrendo, dicesi quando

numerale composto

Dieci e selle.

tratta

d'una serie o numero di cose, e se ne

I>isette:xiiu.o;
la

Diciasettesimo,

Decimo

tocca solamente alcuna, quasi


altre

comprendendo

le

timo: Addiett. numer. che comprende Sette oltre


decina.
v.
a.

nella detta espressione.

Discorscivo add.

Discorsivo: Dotalo della facolt di discorrere; e pii comunem. Parlantino. II>iscreziMi s. f. Discrezione e antic. Discrizione, Discretezza, Moderazione,

I>isere<i,

Diseredare, Diredare, anlic.

Diretare, Diredifare: Privare dell'eredit.

I>isim.toor*so s.

Temperanza.
arbitrio,

m. Disborso: Usasi comunem. per Pagamento de' propri denari per doverli ria-

A
A

discrezion;

A discrezione: Ad
la

voS

lont; ed
st,

anche Secondo
equit.
l'

discrezione,

Con one-

Con
la

vere e non ancora riavuti. se in disimbrso ; Essere in disborso, vaie Non essere ancora stalo rimborsato delle spese fatte
per
altrui.
a.

discrezion a

zione
asini,

madre

delle virt ovv. la

a moce de virt; La discremadre degli


scusa discrezion; Far
farla.

X^isimpeg-iiav

Disimpegnare: Levar d'im-

cio Insegna a ciascuno quel che conviene.

S S

Andd

in t'nn-a cosa

pegno, e talora d'impiccio. un affare; Adempire, Eseguire, Compiere, Trarre

alcuna cosa senza discrezione: Eccedere nel

Anni dadiscrczin; Anni


la

della discrezione

Quelli

ne' quali comincia l'uomo a saper usare per

modo

ragione.

un affare. Disimpegnse n. p. Disimpegnarsi: Liberarsi dall'impegno; e pili comunem. nell'uso, Riuscir bene in una prova, e massimamente nel sostenere quala fine

$ Ave un p de discrezion; Aver un po' di diserezione: Procedere con moderazione. S Beati i urtimi se i primmi fian discrezion; Beati gli ultimi se i primi hanno discrezione. Prov.

che parte e nel dare qualche esperimento dinanzi


al

pubblico.

I>iisinipieg'u.
l'uso.

add. Disimpiegato.

Voce

del-

Tolto dall'impiego o Che non ha verun imufficio.

che dicesi per celia a tavola nel servirsi delle vivande. J intende pe discrezion; Intendere per discrezione: Intender per proprio accorgimento l'altrui mal

piego od

composto e oscuro discorso. S Rdndise a discrezion; Rendersi o Darsi a discrezione, dicesi del Rimettersi liberamente le soldatesche le piazze o simili , alla discrezione
del
vincitore, senz'altri patti o capitoli.

V. a. Disinfettare: Purgare l'aria con suffumigi o con altro dalle esalazioni pestifere, ecc.; e dicesi pure delle vesti e d'allre cose. I>ising'a.iixi; v. a. Disingannare, Disgannare, Sgannare: Levar d'inganno, Trar d'errore.

JDisinitett,

n. p. Disingannarsi, Disgannars, Sgannarsi: Uscir dinganno, Mular la credenza.

Disingannse
Ricredersi.

J Sta a discrezion d'nn-a pcrsnn-a; Slare a discrezione d'uno: Esser sottoposto all'arbilrio altrui.

X>ii9iiitex*essu
interesse.

add.

Disinteressato
il

Che

opera senza interesse, Che non cura

proprio

X>iosoidu s.

f.

Discussione

Esame, Ricerca

DIS

DIS
I>isponilbilitcie
ponibilit,
dcesi

321

IDisin-volto

add. Disinvolto, Destro, Sciolto,

Spedilo, Franco, Spigliato.

(Mette in); Mettere in disd'un uHziale, il quale viene

X>isi]i>^oltua.
n

s. f.

Disinvoltura: Franchezza,

Destrezza, Scioltezza, Brio,


Disinvoltura, per Contegno franco e che destramente nasconda alcuna passione o intenzione o

messo in islalo di riposo, salvo il richiamarlo, dopo un tempo determinato, o quando il prinlo creder conveniente, all'ulil governo disimpegno delle proprie funzioni. I>ispini-e V. a. Disporre: Mettere io buon ordine, in assetto; Acconciare, Accomodare, Pre-

cipe

terior

mala azione eseguita.

]I>isn.
alla

lai.

in sul
citt,

n. Desinare, Pranzare, e anticam. e Prndere: Mangiare che si fa per solilo mezzod, e da altri, massimamente nelle

V.

i>

pi

meno

verso sera.
Il

parare. Disporre, per Stabilire, Determinare, Deliberare, Risolvere; e detto di leggi, Statuire, Prescrivere.

se a disn ; Slare a desinare. Desinare, Pranzare. S Fd da disn; Fare il desinare o da desinare,


vale Apprestare
il

Persuadere, Preparare l'animo d'alcuno, In-

desinare.

S Invila

a disn;
a' s.

Invitare a pranzo, a desinare.

Ricevere

convito.

X>isii>

m. Desinare, Pranzo: li maggior dei pasti che si fa nella giornata V. sopra Disn v. S Doppo disn; Dopo il desinare, Dopopranzo. S Fa da disn; Fare il desinare: Apprestare il
desinare. g Guasta 5 disn ; Guastare il desinare : Mangiare avanti a segno che ne levi l'appetito.

S Litiga 5 distia co-a cenn-a V. Cenn-a. Un doppo disn; Un dopo desinare: Un giorno

qualunque dopo

il

desinare.

d'nn-a persmn-a o d'nn-a cosa; Disporre di uno d'una cosa, cio Fare d'una persona o di una cosa ci che pi aggrada. S L'ommo 5 propnn-e e Dio o dispnn-e V. Dio. Poe disponn-e d'nn-a cosa; Poter disporre di una cosa, vale Esserne padrone, Possederla. S Dispnnise n. p. Disporsi, Accingersi, Apparecchiarsi a qualche cosa e talora semplicem. Accomodarsi a farla, Adattarvisi. ]I>ispo:xizio]i s. f. Disposizione: Compartimento ed ordine che si d a checchessia. n Disposizione, per Deliberazione, Ordine, Provvedimento: Ho dceto tutte e dispoxizioin necessie;
;

durlo a far checchessia.

]I>isiiieto
l'uso

m. Desinarino, Desinaretlo.'e nelanche Pranzetto, Pranzellino: Piccolo pranzo


s. s.
f.

Diedi tutte
n

e gustoso.

Tyisixa,tsL
dicesi

Desinala, Desinare, antic. Desineaj


bel desinare,

chessia. ^ Arbiirio, Facolt, Libert, Beneplacito di far

le

disposizioni necessarie.

Natura, Inclinazione o Attitudine a far chec-

comunem. d'Un

g Aveghe disnata; Averci pranzo, suol dirsi comunem. Quando in una casa si fa straordinario

una cosa come si vuole. Bdnn-a o Cattiva dispoxizin; Buona o Cattiva


disposizione: Nelle Arti
si

dice secondo che un

convito a persone di qualche conto. DisoTblblig-aiite add. Disobbligante, ScorIncivile, Inurbano; e comun. Che non ti ha n grado n grazia di verun favore e cortesia. I>isocc.pu. add. Disoccupato: Che non
tese,

lavoro sia bene o mal compartito e acconcio all'uso che destinato, e vi regni l'ordine e la
giusta collocazione delle parti.

se d dispoxizin d'nn-a personn-a; Essere


a disposizione o a condizione d'alcuno, vale Es-

occupalo; e parlandosi di persona, vale Ozioso,


Sfaccendalo, Scioperato.

sere alia merc, in arbiirio d'alcuno; e iratlandosi di semplice profferta, Essere a'cenni d'alcuno.

I>isiL
Fa

m. Disonore e per sino. Disnore, Disonoranza, conlr. d'Onore; Infamia, Vergogna,


s.

Mette

nn-a cosa a dispoxizin d^nn-a persnn-a; Mettere una cosa a disposizione altrui,
vale Tenerla pronta a ogni suo piacimento.
s.
f.

Vituperio, Ignominia, Sfregio.


S

disn; Far disonore, Disonorare: Esser caaltri

Oispta
IDispt
i

Dispula: L'atto del

disputare;

gione che

sia vituperalo,

infamato.

Dispulazione, Disputamento, Questione, Contesa,

I>iso]ior

V. a. Disonorare, antic. Disonrare, Disorrare: Trre l'onore. Contaminar la fama, Mettere in disistima; Aontare, Adontare, Svergognare, Sfregiare, Vituperare, Infamare.
n.

Contenzione, Contrasto di parole. V. n. Disputare: Impugnare Taltrui opinione e difender la propria; altrim. Contendere,
Contrastare, Quislionare.
Dispulare, in signif.
il

I>iisord.ina V.
troppo,

Disordinare, dicesi

comunem.
dando
nel

alt.

vale Contrastare altrui

dell'Uscir dell'ordine dovuto e consueto

in mangiare o in qualsivoglia altra cosa; Far disordini, Viver senza regola. I>isorien.t v. a. Far perdere la bussola, la tramontana, la scherma o la scrima, figurai, vale Sconcertare, Turbare, Confondere, Levar di sesto. S Disorientse n. p. Smarrire o Perdere la bussola, la tramontana, la scherma o la scrima, di-

dominio d'una cosa.


il

vento; Disputare
in

vento. T.
il

mar. Manovrar

sopravvento o il vantaggio del vento, relativamente ad una nave o ad una squadra che si ha in vista.
di

modo

guadagnate

I>isseec

v. a. Disseccare, Seccare, Riseccare,

Risseccare V. Secca. II>issixad.e v. a. Dissuadere, conlr. di Persuadere, Sconsigliare, Disconsigliare: Dislorre alcuno

cesi figur. di Chi

chiunque

dove

si

resta senz'alcun indirizzo, o confonda o non sappia dove sia vada o quel che si faccia.
si
:

di

dall'esecuzione di qualche disegno,

Rimuoverlo

r>isossa v. a. Disossare Trar le ossa dalla carne. Disparit, Disuguaglianza, DiI^isparitse


s. f.

versit,

Divario, Differenza, Dissimiglianza.

suo proposito. V. Destina. V. Destinato. Distillazin. V. Destillazin.


dal

Distilla Distillato
mezzo
della

Dispensa
I>ispera

V. Despens. Disperare: Perdere la speranza. I>ispei:*a.ziii s. f. Disperazione e Desperav. n.

Disting-ue

V. a.

Distinguere: Discernere per


degli
altri

vista e

sensi; e

dicesi

zione V. Despeazin.

ancora dell'operazione della mente che discerne, ' che riconosce.


%\

Caccu, Dizionario Genovese- Italiano.

322

DIT
tutta
la

BIV
Tose. Ditto e Ditlaggio: La voce popolo si sparge d'una tal cosa.

nn-a propoxnidn; Distinguere una proposizione, nelle scuole vale Specificare gnificati in cui pu esser presa.
i

che
della
il

diversi si-

tra

il

pan da-e prie;


il il

Distinguere
sassi,

il

fagiano dalle luil

detta o Per Secondo a d'ita d tale; del tale, vale Secondo il suo detto, Sopra
detto.

certole,

pesco dal melarancio,

mosto

dall'ac-

querello,
stri, ecc.:

pan da'

il

baccel dai paterno-

Dettalo che vale Far distinzione di cose

suo Sopra il suo avviso o parola. S Stasene a d'ita d'un; Starsene a detta o al dello d'uno, vale Rimettersi al parere e credere al
dir di lui.
s.
f.

assai

diverse fra loro.

Distinguise n. p. Distinguersi, Segnalarsi: Innalzarsi sopra gli altri, Farsi ammirare. I>istixita> s. f. Distinta. Voce dell'uso: Nola
chiara, accurata, circostanziata.

I>xta,

Dilla.

negozio

fra

T. mere. Societ o Ragion due o pi persone che hanno


5

di
la

medesima firma. A dita a core stto


canta sotto
titolo.
il

nmme

d tale; La
il

dilla

I>istiiitivo

s.

m. Dislinlivo: Segno o Nola

nome

del

tale, cio Sotto

suo

che distingue. Distintivi d'n; Distintivi d'onore, dlconsi Tutti quei segni atti a dimostrare il merito che rende
illustre

I>xto
$

Da-o

una persona.
s.
f.

DistinziiiL
delle cose

Distinzione

Separazione

secondo cagione conceputa


I)

la

loro propriet o per altra

dall' intelletto.

m. Detto, Parola, Motto. a-o (ceto passa un gran troeto; Dal detto al fatto e' un gran tratto, ovv. Dal fare al dire c' che dire. Prov. che signif. I discorsi ci vuol poco a farli , ma venire a' falli non da tutti.
s.

d'ito

Distinzione, per Atti e Parole che dimostrano preferenza, stima, riguardo, rispetto verso alcuno.

D'ilo (ceto
bito

; Detto fatto. Modo avverb. che vale Subitamente, cio Facendo al dello seguitar suil

distinzin; Persona distinta, emiS Persnn-a de nente, riguardevole, degna di stima.

fatto.

X>itta;iiio

r>istra>e

v.

a.

Distrarre, Svagare: Distogliere,

s. m. Dittamo. T. botan. Origanum dictamnus ovv. Amaricus dictamnus. Pianta

Stornare altrui la mente, l'attenzione, il pensiero, g Dstrise n. p. Distrarsi, Svagarsi, Divagarsi: Diviar l'animo, Alienar la mente da ci che si opera; ed anche Non s'applicar di continuo a
checchessia,

odorosa e perenne, proveniente da Candia, che coltivasi per lo pi in vasi. Fiorisce in luglio e

agosto.

ma

divertirsi

in

altre

operadoni e

I>ittat

pensieri. V Distrarsi, Ricrearsi, Prendersi alcun sollievo, ecc.

I>istreto
Divagaiflenlo:
della
n

p. pass. Distratto,

Strallo, Astratto,

gianco; Frassinella V. Frascinella. s. m. Dittatore : Nome di supremo grado nella Repubbl. romana, che si creava in tempo di pericolo, ed aveva potest assoluta senza renderne a ninno ragione.
s.
f.

Svagato, Divagato, Sbadato, ecc. I>istrazin. s. f. Distrazione,

I>itta,tu.a<
Svagamento,
1)

Dittatura

HUvag-use
Svagarsi, per
chessia,
sieri;
il

V. Distraise nel

Dignit del dittatore. v. Distrae.

Diviamento d'animo, Alienazione


ci che
si

Non

s'applicar di continuo a chec-

mente da
altra

opera,
la

ma

divertirsi in altre operazioni e pen-

Dislnazione, nell'uso vale anche Giuoco, Spelta-

che anche dicesi Sciorinarsi e Sciorinare


sollazzo.
s. f.

colo

cosa simile che serva a stornar


ecc.

cervello; e talora per Ricrearsi, Prendere al-

mente
la

dalie usate gravi occupazioni,


V.
a.

cun sollievo

I>istri"bu.i

Distribuire: Dare a ciascuno

I>iva-g-azioii
I!>ivag"ii
))

Svagamento, Divagamento,

sua rata, Dispensare, Compartire. N Distribuire, per Ordinare, Disporre: Distribu e guardie; Distribuire le guardie.

Distrazione V. Distrazin.
p. pass. Divagato, Svagato, Distratto. Usato come addiett., vale Sbadalo, Disattento,

I>istri1bu.ziii

s.

f.

Distribuzione:

Il

distri-

Disapplicato, ecc.

buire; Distribuimento, Compartimento, Dispensa.


n Distribuzione, in Archit. vale Ordinalo compar-

r>i-van.
l'uso

Diconsi nels. m. Divano. T. legnai. Quei canap bassi e senza spalliera, per lo
stanze alquanto grandi, a somiglianza seggono i membri del
II

timento delle diverse parti e membri che compongono il modello d'un edificio. I>istriie V. a. Distruggere, Struggere, Consu-

pi di lusso, che soglionsi mettere torno torno


alle pareti di

forse di quelli, su' quali

iSistrtt
I>istirto
Il

mare, Eslerminare , Disfare : Ridurre al niente. Distrise n. p. Distruggersi, Esterminarsi. Distruggitore, s. m. Distruttore,
Slruggitore: Che distrugge.
p.

Divano, cio
del Sultano.

Consiglio dei bassa e ministri

I>ivecld.e

Dimostrare. Verbo che


V^ Distrae. Mal condotto
distruggere

pass. Distrutto

Distrutto, aggiunto a persona, vale


di sanit.

Divedere: Vedere, Mostrare, si usa solo preceduto dal v. Dare e dalla prcpos. a, onde: D a divedde; Dar a divedere, vale Dar ad intendere, Far cov. a.

Smunto, Emaciato, Consunto.


s.
f.

noscere.

Distirzion

Distruzione:

Il

II>i-ve^il V. Diventa.

Rovina, Disfacin.ento. S Ave 5 spirilo da distrzion; Aver lo sprito della distruzione, dicesi comunem. in Tose, dei fanciulli che lutto sciupano.

IDiventa
cosa
negli

v.

n.

Diventare, Divenire
nella

stato diverso da quello che o era

Venire a prima una

una persona, variando


accidenti.
v,
n.

sostanza e

IDistrlb,
X>istt*lbo
Non
X>itcif

V. Deslrbd.

I>iversoific

Diversificare, Variare,

II>iisti*1ba.t V. Destrbat.
V. Destrbo. I>isu.1b1bid.i v. n. Disobbedire e Disabbidire:
ubbidire. Trasgredire.
s.
f.

Svariare, Differenziare V.

I>iver8cin
altrove.

s,

f.

Varia. Diversione: Rivolgimento


il

Diversione, nel Milli, dicesi L'atto di assalire

Della e Dello, o nel contado di quasi

nemico

in

un luogo ov'egli debole e sprovveduto

DIV
colla

DO
le

323
certo

mira

di fargli

richiamare
f.

sue forze da

Nella Marin.

Un

numero

di

navi e

un

altro

luogo.
s.

fregate che forma una parte

d'un'armata,

com-

"Oiverscitse
vario,

Diversit, Differenza, Di-

posta d'ordinario di tre squadre.

Svario, Distinzione.
v.
a.

Divoi*
Spassare,
sollazzo,

v. a.

Divorare

Mangiar con eccessiva


bestie rapaci.

Diverti
Sollazzare:

Divertire, Ricreare,

Dar divertimento, spasso,

Far piacere. Piacevolmente inlerlenere.


S Divertise n. p. Divertirsi, Spassarsi, Sollazzarsi, Ricrearsi; Pigliarsi spasso, piacere, divertimento.

ingordigia, a

modo

delle

o stradda; Divorar la strada o la via, fignr. vale Farla prestissimo. Camminar in somma fretta. co-i uggi nn-a cosa; Divorar cogli occhi noa
cos: Guardare
s

avidamente una cosa, che


occhi.
i

la

a-e spalle d'nn-a persnn-a; Pigliarsi o Prendersi buon tempo d'alcuno, vale Pigliarsene giuoco
piacere.
s.

brama
i

di

quella apparisca per gli


libri, figurai,

libbri; Divorare

vale Leggerli

prestissimo.

I>i ver ti mento

m. Divertimento, Spasso,

Sollazzo, Passatempo: Trattenimento piacevole.

% Sentse divora d bile, ecc.; Divorare dalla bile, dalla rabbia, ecc , vale Essere acceso dalla bile,
dalla rabbia

Dividde

v. a. Dividere, Separare, Spartire: Disgiungere Tana parte dall'altra V. Separa. n Dividere: Entrar di mezzo fra pi persone acciocch cessino di fare zuffa V. Spart.

o da

altra

passione.

Divorse
collera:

n. p.

Divorarsi, Mangiarsi, Inghiottirsi,

dicesi scherzev. di

due

sopraffalli

rata n

Tose. Partire. T. d'aritm. II modo di vedere quante volte un numero entra in un altro. Dividdise n. p. Dividersi: Scompartirsi fra pii persone una cosa V. Spartse. ti Me taf. dicesi del Separarsi le persone o per
e
in

Paeiva che
s.

se voessan

da eccessiva divora; Parca

Scompartire, Distribuire, Dar V. Spart.

la

porzione,

la

volessero divorarsi.

Divorato
I

m. Divoratore, Diluviatore, Di-

luvione, dicesi di iMangialore eccessivo.

Divozin

r>ivid.eii<io
numero da
si
Il

vivere ciascuna da per s o per altra cagiono. s. m. Dividendo. T. d'aritm. Il


dividersi,

od allrim.

Il

numero
il

nel quale

cerca quante volte sia contenuto

divisore.

Divoratore, DistniUore, Distruggitore; Che consuma. Che distrugge. s. f. Divozione e Devozione Pia affezione dell'anima verso Dio e verso le cose sacre. Il Divozione e Devozione, Ossequio, Affetto riverente verso altrui. Il Nel num. del pi, Orazioni, Preci. ^ Fd e so divozioin; Far le sue divozioni, vale
: -

Divis

Dividendo, nel Commercio L'interesse del fondo d'una Compagnia, che diviso tra coloro che la compongono, e proporzionalo alla parte che ciascuno ha in tal fondo. I>iviii add. Divino: Ci che appartiene a Divipartecipa di essa; e per similit. Singonit lare, Eccellente, Perfetto nel suo genere ; Unn'opera divinn-a; Un'opera divina. Tyrv\r.\tee> s. f. Divinit: Essenza di Dio; e talvolta si usa per Dio medesimo. Poeticam. dicesi ancora ed abusivamente parlando di Donna bellissima. s. f. Divisa Abito, Vestimento militare, di foggia e di colore distinto, onde sceverare propri soldati da quelli d'un altro Slato, e quelli d'una milizia dall'altra V. Uniforme. X>ivis V. n. Divisare, Determinare, Deliberare, Disegnare, Stabilire. s. m. Divisore, e in Tose. Parlilore. T. d'aritm. Quel numero che nell'operazione chiamata Divisione contenuto tante date volte nel
Il

Confessarsi e comunicarsi.
**S iV

me
la

sta

pere

devozione, m.

stornare,

a rompi a divozin; Non mi romb. che vale Non mi fraXon mi rompere le lasche.

Divulg-a V. a.
all'universale
canti.

Divolgare e Divulgare: Far nota una cosa che non si sapeva; allrim. Diffondere, Disseminare, Trombettare, Dir pei
Diciolto:

Dixutto;
compcnesi
di

Nome

numer. che com-

ponesi di Dieci e otto.

Dixinuve;

Diciannove:

Nome numer.

che

Dieci e nove.

Divisa

Dixing'axiil
ordin.,

V. Disinganna.
;

Dixiotteximo

Diciottesimo:

Nome numer.

Disinvolto Dixinvolta V. Disinvolta. Diziouio m. Dizionario: Libro


s.

che dicesi anche Decimo ottavo. V. Disinvolto.

ove sian

raccolte ed esposte per ordine alfabetico


dizioni

le varie d'una o pi lingue; allrim. Vocabolario

dividendo.

Divixin.
timento.

s.

f.

Divisione: Separazione d'una


allrim. Dividimento,

Il

ma quest'ultima voce usasi principalm. parlando di Dizionari greci.' Dizionario, dicesi ancora di Varie raccolte alfae Lessico,

quantit in parti

Scompar-

beticamente ordinate sopra materie d'arti o di

M Divisione, figurai. Discordia, Disunione, Scissura, Dissensione.


Il

D
Do
Il

scienze, ecc.
; Del,

In Arilm. Una

delle quattro

principali ope-

razioni, della anche Regola del partire o Par-

n
n

Presso suo Nel


tore del
di

tizione,

Retorici,

La distribuzione che

fa l'ora-

che serve al 2 caso che cominciano per Creato d mondo; dovei d scaconsonante: ldo; 11 Creatore del mondo, Il dovere dello scolaro. Snnlimento penoso e tormens. m. Dolore: toso del corpo animale, cagionato da ferita, perDello
:

Prepos.

artic.

dei

nomi

di gen. niasch. sing.

discorso in diversi punti,

cossa e simili.

Milit.

Una

parte dell'esercito composta

Riferendosi all'animo, dicesi Tutto ci che

lo

cavalleria, di fanteria, col bisognevole d'ar-

tiglieria. I grandi eserciti si dividono in Corpi d'armata, e questi in Divisioni, le Divisioni in

Brigate.

mai minore di due Brigale. Essa comandata da un tenente gene

Una Divisione non

Il

Duolo, Doglia, Afflizione, Affanno, Cordoglio, Angoscia, ecc. de chu V. Chu. de testa; Mal di capo. Dolor di capo. di pecchce; Dolore de' peccali: Il pentimento
affliggo, lo affanna, lo attrista;

rale, detto

Generale di divisione.

ossia

La pena che

si

sente d'averli commessi.

324

DOG
ecc.

DOM

d diao; Dolore acuto, vivo, pungente,

Dot

clici; Dolori clici o Clica: Dolori forti


Il

dell'intcsina o d'altri visceri dell'addmine. de pansa; Dolori di corpo. 1) de parto; Doglie, Dolori del parto V. Dugge. g L' niegio un d de stacca che un d de chu V. Cha. Pe am n se sente d V. Am.

strapunte; Abballinar i materassi V. Strapunta. da schenn-a; Lavorare, Faticare. O s' dg Dggidse n. p. Piegarsi , Torcersi giu camme nn-a canna ; E' si pieg come una
e

5 fi

canna.
Piegarsi, dicesi figurai, di
trosia
la

svogliatezza,

si

Chi, vincendo la rid a un lavoro o prosulle

S St

un d; Prendersi

o Pigliarsi una doglia,

fessione qualunque.
e

vale Esser sorpreso da qualche dolre.

gambe ; Non reggersi in gamba o Non regger le gambe, vagliono Esser


s.
f.

gambe,

debolissimo.

I> Ibello

I>9e

s.

V. Bello sost. m. Dolce, Dolcezza: Sapore che hanno


dolci.

IDg-g-iata
cimento.

Piegatura, Curvatura, Tore

S %

in s le cose

Og-g-io
muove
il

s.

m. Doppio

Duplo V. Dppio

sost.

chi nausea; Dolce smaccato: Dolce che

Boccale: Sorta di misura antica genovese di vino,

a nusea. S Dsci; Dolci V. Dsci.

contenente due amole; ed anche La quantit slessa del vino contenuta in un boccale.

Doppo

5 dce ven l'amo V.

gh' dce

sens'amo V.

Amo Sost. Amo sost.

Orinale V.

S Battaggi o

Oin (nome). Sunna e campann-e a dggio V.


Far
il

% Sentighe dce; Gustarne il dolce: Metaf. vale Tirar qualche proftto dal suo lavoro.

A
'^

dggio.
5 dggio;

Fd

doppio, vale Fare due volte

IDge

add. Dolce: Aggiunto di quelle cose,

il

cui

tanto.

sapore grato al gusto e non ha nulla d'agro, d'amaro o di aspro o di salato, u Dolce, aggiunto di metallo, come ferro, rame, ecc., dicesi Quello che agevole a lavorare.
I)

IDg'g'io
n

Aggiunto

di pietra

o sasso, dicesi dagli Scalsi

pellini e Architetti
facilit
I

Quella che

pu

tagliare con

Aggiunto Che non Aggiunto


cio

come

il

tufo.

d'aria, clima

o simili, vale Temperala,

n troppo calda, n troppo fredda,


di salita o simili, vale

Poco repente.

add. Doppio, contr. di Scempio. Doppio, aggiunto di flore, dicesi Quello, i cui petali sono raddoppiati, conlr. di Semplice: Viovetta dggia; Viola mammola doppia. Anna dggia; Annata doppia, dicesi nell'uso di Annata fertilissima, copiosissima. Ommo de nervi dggi ; Nerboroso, Nerboruto, Nerbuto, Toroso: Che ha grossi nervi che dinotano fortezza; Forzuto, Robusto quasi come un toro. iDg'g'ion. s. m. Canavaccio e Canovaccio: Sorla
di

Che non

erta.

Che

si

sale agiatamente.

panno, per
ciceo

lo

pi di canapa, grosso e ruvido.


dggin 5

S ^gua dce V. jEgua. S Ave i p dsci; Aver i pie teneri V. Ave. % Fa vegni dge; Addolcire, Indolcire; e figur.
Appiacevolire, Lenire, Disacerbare, ecc. % Paste dgi; Paste dolci V. Pasta. Dolce, Dolcemente, Con dolcezza. Affabilmente, Piacevolmente, Soavemente,
n

A-o

da candeja

leja

V-

Candeja.

>oi

V. n. Dolere : Sentire o Provar dolore in qualche parte del corpo; e figurai. Aver dispiacere,

Rincrescere.

ID^ementeavv.
r>ocilitee
devolezza
di atti,
s.
f.

Bel bello, Pian piano, Adagio, Placidamente.


Docilit: Pieghevolezza, Arrenconsigli,
a.

Gratta dve ghe due; Dar dove gli duole, Toccar alcuno proprio dove gli duole, Dare in quel d'alcuno : Promuovere un discorso sopra materia,
in cui
altrf

abbia passione.
at-

agli

altrui

X>ocu.iiie]it.
varne
la
s.

V.

ammonizioni, ecc. Documentare: Corredare

3 Questo

scritture, ecc.

checchessia, afTine di pro-

Doma
11

odo fa dot a testa; Quest'odore tosca, dicesi d'Odore forte, gagliardo. V. a. Domare: Far mansueti e trattabili

gli

verit.
f.

I>g-a<
si

Doga
il

compone
legno.

Una di quelle strisce, di che corpo della botte o di simili vasi


:

animali; Addimesticare, Mansuefare, Ammansare. Domare, figurai, per Umiliare, Sottometlere, Soggiogare, Vincere.
e Dimane, Domani e Domane: tempo che serve a dinotare II giorno vegnente, cio Quello che viene immediatamente
di

di
Il

I>in.a,ii; Dimani
Avv.

Ctica, Cotenna, dicesi da noi per ischerzo e in

m.

b.

Quella carne grassa che apparisce dietro nel


s.

collo alle persone pingui.

I>S^g-ia.

Piega V. Ceiga. da camixa; Doppietta: Striscia di tela adoperata lungo Io sparalo del petto. Lungo la Doppietta scorron le pieghe fcettej. de casette; Rimboccatura: Giri rovesci che hanno
f.

dopo

il

giorno che corre.


a sera,

a seja; Dimani
dassera,

Diman da
la

sera,

Diman-

Domandassera: La sera del giorno ven-

turo

Domani inverso
vegnente

sera.

mattin; Dimani mattina o Domattina: La mattina del giorno

Domani inverso

la

le

calze fatte al lelajo.

mattina.

n Duglia.
altro

T. mar. Ciascun giro d'una gomena o cavo raccolto in tondo, perch occupi mia.

Da anchti Da dman
dici

a dman V. Anchu. a utto, a chinze, ecc.; Domani a


ecc., vale Trascorsi otto o quin-

nore spazio.

otto, a quindici,

I^g'g'i V.

Addoppiare, Doppiare, Indoppiarc:


%

giorni dal giorno di

domani.
da oggi

Crescere una cosa altrettanto ch'ella non ; e dicesi pi propriam. di (ilo, di panno o altra cosa

Manda da anchu a dman; Mandar


a domani,

Dar erba

trastulla, vale

quando se ne mettono due insieme o una medesima si sovrappone.


M

in se

una cosa a forza


bada.

di

bugie e

Mandar a lungo fandonie. Tener a

Piegare, Torcere, Curvare, Incurvare aldina cosa.

X>oiiia>iid.a<
persona.

v. a.

Domandare, Dimandare, Chie-

Figurai, per Isvolgere, Persuadere, Far

cam-

dere: Ricercare altrui con parole d'alcuna cosa

biar pensamento, risolazione.

DOM
n

DON
si

325
con 28 tessono d'osso

Domandare, per Chiedere alimi una cosa che

Domin: Sorta

di

giuoco che

si

fa

desidera ollenere : Domanda perdn; Domandare, Chiedere perdono.


n Chiedere o

sere, le quali dalla parte di sopra

nero o d'ebano, e da quella di sotto d'avorio o


d'osso bianco, la faccia bianca delle quali parin due paginetle da un rigo nero versopra ciascuna di esse paginetle segnato un punto fino a sei , ed otto ne sono lasciate bianche, per modo che vi sia, per es. la tessera da ambe le parti bianca, detta Doppia bianca, e la Bianca asso, Bianca due, fino a Bianca sei ; e cosi la Doppia asso. Asso due ecc., per modo che in tulio vi siano otto bianche, otto assi, otto due ecc. Si giocano mettendo in tavola la maggiore e coprendo il numero col suo eguale. Chi prima finisce le tessere o resta con meno punti, vince. s. m. Dnomo: La chiesa cattedrale. I>oxi, V. Regalia. s. m. Donatario : Quegli al quale
tila

Dimandar per Dio,

vale 3Iendicare,

Chieder limosina.

come

nn-a fggia; Domandare, e pi comunem. Chiedere una zitella in isposa. And, a domanda; Andar all'accatto o accattando,
Accattare, Limosinare, Mendicare, Far accatteria
l'accattone, e scherzos.

ticale, e

Andar

all'accattolica:

Andar cercando limosina;


S

e se per vizio, Birbo-

neggiare, Paltoneggiare, Baronare. Domanddse n. p. Domandarsi, Chiamarsi: Aver

nome
e' si

cos o cos

Camme 5

se

domanda ? Come
da
di

domanda

n' m.anco

dare
per s
alle

Non

se ne

da domanddse ; Non domanda, dicesl


a immaginarsi.
s.
f.

doman-

mommo
fatta

Cosa nota

facile

I>oiiataio
:

I>oin.eiieg"ai

Domenica
i

Giorno destinalo
cristiani, e prin-

pratiche religiose presso

Donato

una donazione. s. m. Donatore


s.
f.

Colui

che

fa

ana

cipio della settimana.

donazione.

da pgnalta
cos da noi

; Domenica della pignatta, chiamasi La prima domenica di quaresima,

Donazion.

Donazione: L'azione del do-

perch in
simili

tal

giorno usasi a riempire di dolci o


di

una pignatta

terra cotta,
si

la

qnal

poi

Donna
mina
Il

nare; e propriam. Alienazione liberale, cortese d'una casa, d'un podere, di gioje e simili. s. f. Donna: Nome generico della femdella specie

sospesa in aria con una corda

fa

percuotere

umana; ma

pi propriam. di

da una persona bendata con un bastone fino a che non si spezzi e cadano a terra i dolci in
essa contenuti.

Quella che abbia avuto marito, n Donna, per Moglie, Sposa, Consorte.

Domeneg-
I^omesteg-a
nell'uso

s.

m. Dominicale. T. de'contad.

Abito dai d delle feste. s. f. Serva, Fante, Fantesca, e


:

per Quella carta da giuoco che rappresenta una regina. bnn-a da ninte; Mona cionna, Mona scocca 'I
fuso. Mona poco fila, dicesi per disprezzo a Donna da poco e buona da nulla. chi core appruvo a-i ommi; Donna carnalaccia,

IDomesteg"^ Doniesteg'o
d'un
ufiiziale.

Domestica Donna che sta a servigi altrui, V. Addomesteg. s. m. Domestico, Servitore, Famiglio; ma da noi usasi pi comunem. volendo dinotare Quel soldato che addetto al servizio
add. Domestico
e

libidinosa,

lasciva,

lussuriosa,

ecc.

chi fa servixi; Donna di servizi: Donna che, fatte le masserizie in casa altrui, se ne torna

I>oiKiesteg-o
Aggiunto

Dimestico:
dell'uomo,

di animali fuor della specie

ogni d a casa propria. chi petena; Pettinalora, Pettinatrice.


chi stia giancaja; Stiratora, Insaldatora: Colei

s'intende di Quelli che servono all'uomo senza

che per mestiere slira camicie o altra biancheria

'I

ti

aver bisogno d'essere dimesticati. Aggiunto delle piante o frutti, s' intende di Quelli che crescon per coltura a distinzione de'salvatichi. Aggiunto di campo, terreno, luogo o simili , vale
Coltivato, ed anche Abitalo.
n.
p.

]I>oxiiicilise

Fissare

il

domicilio,

la

stanza, l'abitazione.

I>omlciliu. p. pass. Domiciliato. Voce dell'oso:


Che ha
fissato
a.
il

domicilio,

la

stanza; Stanziato.

Domina, v.

Dominare, Padroneggiare, Signoreggiare, Donneggiare: Esser padrone. Far da


lo

padrone, e dicesi per

pi di persone.
in

Dominare, per Regolare a sua voglia, Tenere sua potest o bala, Governare.

In term. milit. vale Essere o Slare a cavaliere, Soprastare, Signoreggiare; e dicesi delle
artiglierie e degli
colle loro offese
altri apparati di guerra, che impediscono l'accesso d^un luogo

stando sopra d'una


tificazione

citt

o d'un'opera di for-

vale Padrona fresca de parto; Donna parto: Quella che ha reschussa; Donna attempata, per ischerzo avanzata gioved: Donna Carne scca ciula a n' manco grazia de Dio
e Curiali
assoluta.
di
di

da dosso; dicesi anche Stiratrice, Insaldatrice ma meno usate in Toscana. camme se de; Donna di garbo. da mneghe; Servigiale cos chiamano le monache le loro serventi per non le chiamar Serve, poich come religiose sono tutte sorelle. da poco; Donnaccia, Donnacchera: Donna vile, sudicia, sciatta, sciamannata, e di non buoni costumi. de mondo; Donna o Femmina di mondo o di partito da conio o comune, Donna pubblica, Femmina da guadagno, Cortigiana, Mondana, ecc. de recatto; Buona massaja. e madonna; Donna e madonna, presso i Notai
,

fresco partorito.

di

gi

in et.

e la tengono in soggezione. Si dice pure d'ogni opera di fortificazione che signoreggi un'altra opera od luoghi adiacenti: O Spern 6 domina a cittae; Il forte dello Sperone doi

V. Ciula. Donne, sccippette e libbri, n se ne presta a niscin; La moglie, lo schioppo e il cane non
s'

imprestano a nessuno. Prov. di chiaro

signif.

mina manto

la

citt.
s.

IDomln

A
Da

zo donna m. avv. Donnescamente:

A modo

m. Domin. Voce
nera o a colori,

dell'uso.

di seta

frangialo,

Legger con

e costume donnesco.

donna; Donnesco: Da donna o Conveniente

piccol cappuccio ad oso di

maschera.

a donna.

326
De

DOP
slasto ci

DOR
niscin; Dopo di
te,

nuite e donne sn tutte pwgie; Al bnjo donne sono a un modo, ovv. A lame spento pari ogni bellezza. Dettato proverb, che
tutte le

non

vi stato

pi
11

Trovasi
l,
i

alcuno.

anche accompagnalo

coli' infinito del

significa

Leva

il

lume, non c' differenza dal-

V. ausiliari

l'una all'altra

donna.
n

Doppo

Essere ed Avere e il parile, del v.: aveilo mantegno pe tre anni . . Dopo
. . .

donne ne san nn-a ci che 5 diao V. Diao. donne sn lunatiche; Donna e luna, oggi se rena, domani bruna. / arme de donne son a lengua, i unge e e lgrime; Le arme delle donne sono -la lingua, le ugna e le lagrime. Lgrime de donna, fntann-a de malizia; Lagrime di donna, fontana di malizia.

E E

averlo mantenuto tre anni


In forza

d'avv.

vale Dietro, Poi:


lui,

Primma
Doppo
i

doppo

ti;

Prima

dopo

le.

Usasi lalora nel signific. di Dietro: canonici vegnva l'arcivescovo ; Dopo

cano-

nici

veniva
che;

l'

arcivescovo.
che, Dopoch, vale Dappoich,

Doppo

Dopo

Posciach.

Unn-a donna a Ve
la

l'

addrisso

descippo

d'nn-a casa; La savia femmina


matta
la

rifa la casa e

disf.

Donna,
donne.

s. ra.

Donnajo, Donnaiolo e Donnajuolo,


volentieri

Doppo un meize, nn-a settemann-a, ecc.; Dopo un mese, Dopo una settimana, ecc. vale Dopo che fu passalo un mose, una settimana, ecc. Poco doppo ; Poco dopo, Poco dappoi, vale Dopo
piccolo spazio di tempo.

Femminiero: Colui che

pratica

colle

Doppodiman avv.
,

Posdomani, Posdomane,
II

II>oiiua<ssa>

s.

f.

Donnaccia

Fcmminaccia

Dopo dimani, Doman


succede
al

Tallro, cio

giorno che

Femmina grande

e grossa.

giorno di domani.

lOoniietta
nella.

s. f. Donneila, Donnicina, FemmiDimin. di Donna o di Femmina. M Donnetta, usasi talvolta in senso dispregiativo: Donnicciuoia, Femminella, Femminiicciola, cio Donna vile e dappoco. donnetta; Esser femmina o un donnetta, S Ese un parlando d'uomo, dicesi di Chi mostrasi debole, timido, curioso, leggiero ecc. come le donne; o Che s'immischia nelle faccende e nelle cure proprie delle donne,
s. f. Donnera: Fatto, Dello o donnetta; ed anche Credulit sciocca da femminella, Pregiudizio, Opinione falsa, ecc.

I>oppo<iisn.

Do Do
1)

V. Disnd.

restante
resto;
al
s.

V. D resto. Del resto, Nel resto. Posto avv. vale

Quanto

resto.

Dorin

Dormi

V.

Quanto quello che resta a dire. m. pi. Margheritine dorale. Esser immerso nel sonno. a. Dormire
:

Dormire: Detto
trattarsene
al

di

negozj o d'allro, vale

Non

presente:

Gmme va

dizionio?

dorme; Come va il dizionario? E' dorme. addosso a nn-a cosa; Dormire su una cosa,
figurai, vale

IDonnettaja
Costume
di

Esser negligente a Irallarla,

Non

dar-

sene cura.

arrensento; Dormir raggruppato, rannicchialo,


raggricchiato, raggruzzato, cio Colle
feriori

IDonuin

m. Donnino. Vezzegg. di Donna. n Donnino, dicesi anche per vezzo a Bambina, che ha senno di donna falla. S A l' un bello donnin; un bel donnine, dicesi
s.

membra

in-

raccolte.

di

Dnna
Donna.

piccola, leggiadra e graziosa.


s.
f.

bocco; Dormir boccone o bocconi: Dormir giacendo colla schiena all'ins. co-i uggi averti; Dormir cogli occhi aperti,
figurai,

II>ouniiin-a>
di

Donnina. Dimin.

vezzegg.

vale Star cauto e vigilante.

per chiamare una donna di et avanzala, d cui non sappiasi il nome: Mia;,
Alle volte usasi

donninn-a

I>oii]iii

s.

Ehi, donnina m. Donnone: Donna grande e grossa,


!

sccn; Dormire come un lasso o come un ghiro. Aver legalo l'asino e buoi, vagliono Dormir profondamente. d'appoggiu; Dormir a gomilello: Dormire stando

camme un

a sedere dinanzi a un tavolino, e col capo ap-

fresca di carnagione e di bella apparenza.

I>oiLn.ssa;
di

s.f.

Donnaccia, Femminaccia. Pegg.


per dispregio di

Donna, e
s.

dicesi

Donna

vile,

sdicia, ed

IDonu

anche di pessimi costumi. m. Donato e Donadello: Nome d'un

poggiato sul gomito. de fianco; Dormir da lato o da fianco: Dormir giacendo sopra uno de' fianchi. dcsteizo; Dormir disleso, cio Col corpo allungalo.

piccolo libretto,

Prima introduzione

della

gram-

matica Ialina, dello cos perch autore di esso libro fu Donalo grammatico.

de senno duo; Dormir sodo, Dormir come un D'un sonno grave e profondo. leggiero; Dormir leggermente, cio D'un sonno leggero; Dormigliare, Dormicchiare, Sonnacchiare,
ghiro, cio

ll>ppia
di

s.

f.

Doppia: Sorta
gli

di

moneta d'oro,
;

vario valore secondo

Stati

anlic. Dobla,

Sonnecchiare, Sonnifcrare. srvin; Dormir supino: Dormir

giacendo colla

Dobra e Dobbra. I>5ppio s. m. Doppio e Duplo: Due volle tanto. % Fd 5 dppio; Far il doppio: Far due volle tanto. l35ppio add. Doppio, conlr. di Semplice V. Ddggio add.
S doppio, figur. vale Uomo fnto, Non sincero, Simulato, Falso. Dopo: Prepos. che serve comunem. al 4," caso, e dimostra ordine di luogo e di tempo

pancia all'ins, conlr. di Dormir boccone. tutto d'un sunno; Dormire tutto d'un sonno:

Dormire un tempo determinato, senza mai desiarsi.

Ande a dormi
quando
i

all'a de gallinn-e;

Andar

a letto

Ommo

doppio;

Uomo

polli

o all'ora de' polli, cio Di

buo-

I>oppo;

nissima ora.
S

e vale Di poi, Appresso: Doppo a vegna de Cristo, Doppo a morte de ma; mow; Dopo la

venuta di Cristo, Dopo


I)

la
:

morte

Dopo, talvolta col 2 caso

mia madre. Doppo de ti n gh'


di

Carta canta e villan dormi; Carla canti e vildorma V. Canta. Chi dorme co-i chen, se leva co-eprxe\. Can. Chi dorme d'agsto , dorme a so csto ; Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo. Prov. che vale L'estate non slagione da oziare pe' contadini.
lan

DOT
Chi dorme, nd pecca; Chi dorme, non pecca. Prov. di chiaro significato. 3 Chi
piglia

DOZ
Dotta.
poltiera^
s. f.

327

Dottora, Dottoressa, Salamistra, Sop-

donne, n piggia pesci; Chi dorme, non pesci. Prov. che vale Chi non operoso, e lascia fuggir le occasioni, non pu far fortuna; altrim. Chi dorme grassa mattinata, va mendi-

Dottoressa Dottrinn-a
Erudizione.
1)

Salamona, dicesi per disprezzo a Donna che vuol fare la sapula e metter la bocca in quel che non le tocca. V. sopra Dolta.
s.
f.

Dottrina, Scienza, Sapere,

cando la giornata. Levdse a coce o a vuggia de dormi; Dormir tatti i suoi sonni, vale Dormir quanto piace. N dormi o N sta a dormi; Non dormire,
figurat.

Dottrina: Libretto, in cui sieno dichiarali


cipali
articoli e misteri

prin-

della religione cristiana.

vale Star vigilante e sull'avviso. Atten-

dere con diligenza a quello che si ha in mente per mano; e famigliarm. Avere o Tenere l'occhio

gli

Ande dottrinn-a; Andare alla dottrina, si dice dell'Andare alla chiesa della parrocchia ad udire la spiegazione che il parroco fa le domeniche dei
precetti
cristiani.
la

occhi

a'

moch.

Fd a
articoli

dottrinn-a; Far
e
i

dottrina: Insegnare gli


fede.

Dormi

Oormitio

Veggid a lnn-a e dorm a-o so, no s'acquista n roba, ne n; Vegliar alla luna e dormire al sole non fa n pr n onore V. Lnn-a. g'g'ioso add. Dormiglioso: Che dorme assai, Che non fa o non sa far altro che dormire. s. m. Dormitorio, DormitOro e Dormentorio: Luogo dove stanno molti a dormire;
propriam. dicesi L'andito de' conventi e de' nasteri, dove son le celle de' religiosi.

precetti
s. f.

della

Dottrinetta
2 significato.

Dottrina V. Dottrinn-a nel


antic.

Dovei
1)

v.

a.

Dovere,

De vre: Esser de-

bitore. Esser obbligato a

pagare.

Dovere, per Essere obbligato a checchessia per forza di legge o d'onest o d'uso o di convenienza:

mot)

Noi dovemmo
rispettare
i

rispetta
maestri,

meistri ; Noi

dobbiamo

I>orso d-'n
zione che
i

lil>"bro; Dorso: Denominada


colpi
libri

per Esser
lo

possibile, in

modo
il

Legatori
piccoli

danno

alla

parte

lihbro 5 deve
libro
1)

ave

scr'ito

induttivo: Quello 5 Guerrazzi; Quel

posteriore del libro, dopo che colla pressione della

mazzuolo di legno gli han fatto prendere nello strettojo una forma convessa; alcuni lo dicono abusivam. Culatta. JDose s. f. Dose e Dosa: Quantit determinata. I>sci s. m. pi. Dolci: Collettivo di Cose dolci,
di

mano

e con

dee avere

scritto

Guerrazzi.

In senso neul. per Bisognare, Esser neces-

sario, Giovare,

Convenire: Dovei
che...

save che...

come

confetti,

paste,

zuccherini

e simili

com-

Dovei
Compito

fd;

Dovete sapere

ave; Dover avere, vale Esser creditore.

Dover
s.

fare, Aver m. Dovere:

a fare.

Ci

che l'uomo dalla


obbligato di
fare; e
agli

posizioni con zucchero e con miele.

religione, dalla morale, dalle leggi, dalla sua con-

% Spezia

Dosso;
alla

da dsci; Confettiere V. Spexi. Dosso: Voce che da noi non usasi se non in questo significato: Vesti (ceto a so dsso; Vestito fatto a suo dosso, cio Che torna bene
persona, per cui fu
fatto.

dizione, dalla civilt, ecc.


talora usasi
I) :

anche per Convenienza. Quel tanto che il maestro impone

scolari da fare.

Dosso "bordosso avv. A

S
rifascio. All'invi-

A
De

dovei m. avv. dovei

bitamente, Conforme

dovere, Doverosamente, Deal dovere, ecc.

Dsmme
ma
seante.

luppata, Sossopra: Disordinatamente, ecc.

Di dovere. Doveroso, Dovuto, D'ob-

m. Dolciume: Cosa di sapor dolce; ordinariam. dicesi d'Un dolce smaccato e naus.

Dota.
i

V. a. Dotare: Adornare e Privilegiare spezialmente, ed proprio di Dio e della natura, come Dotar d'ingegno, di grazia, di bellezza, ecc.

Conveniente. $ Fd e cose a dovei ; Far le cose a dovere, cio Conforme al dovere, Secondo esige la convenienza. g Sta a dovei; Star a dovere, Star a segno: Star cheto. Esser buono, bravo.
bligo,

Dssze;

Dott

Dotare V. Addutt. s. m. Dottore: Colui che in un'Universit stato onorato del grado e delle insegne del
Dottorato.
In senso ironico, Salamistro, Soppolliere, Ser polla,

Dzzen d'un Dzzeun-a


intero.

Dodici e antic. Dozzi: Nome numer. che contiene Dieci e due. s. m. Dodicesimo: La dodicesima parte
s.
f.

Dodicna e meglio Dozzina:

Ser saccente, Ser tutte slle, ecc. de collegio; Dottor collegiato. de lite prse; Dottor de' miei stivali:

Quantit numerata che arriva alla somma di Dodici. Parlandosi d'uova, di pane, di pere, d'agli, di cipolle e cose simili, nella Tose, e specialm.
nel Fior., dicesi Serqua.

Dollore
S

da nulla. % Dottoi da Gexa; Dottori della Chiesa


Padri,
la

Da

Quei Santi cui dottrina fu dichiarala degna di far


:

dzzenn-a; Da dozzina, Di dozzina, Dozzinale: Aggiunto di cosa, vale D .poco pregio, quasi per dire Che del numero delle cose, che
vendonsi a dozzina,
le

testo nella Chiesa.

quali ordinariamente

sono

Fa

5 dott ; Far
il

il

dollorello,

il

saputello,

il

ser

delle pi vili.

saccente,
dottrina e

quamquam: Dottoreggiare, Ostentar

non averla. S L' megio un aze vivo che un dott morto; Meglio vale un cervo vivo che un leon morto.
Prov. di chiaro significato. % Mezo dott; Semidotlore; Che non dottore se

S Mettise in dzzenn-a; Mettersi o Stare in dozzina, vale Mettersi insieme, e per lo pi dove

non
^
si

si

conviene.

se

vu mette in dzzenn-a
Tutti
i

camme

uve

morse;

cenci vogliono entrar in bucato,


senz'averci che fare, e dire

dice d'Un prosontuoso che vuol intromettersi


,

non a mezzo. parla cSmme un dott; E' parla come una %


sibilla.

ne' discorsi altrui

non convenienti. Travaggio de d^xenn-a; Lavoro dozzinale o


cose a
lui

328

DEE
Driita
Il

DRI
s.
f.

da dozzina, vale Lavoro comunale, ordinario,


grossolano, ecc.

Destra

La

parte che dalla

mano

destra, ossia Lato destro.

I>ra/g"aiite

s.

m. Dragante. T. mar. L'ultimo


serve

de' bagli o l'ultima iatla del vascello che

a tener salda tutta l'opera della poppa.

I^rag-o
e
%

s.

m. Drago, Draco, Dragone: Animai


gli

favoloso, e che
l'agilit

antichi dicevano aver la vista

T. mar. Parte che corrisponde alla destra dello spettatore che guarda da poppa la prua. A ci dr'ita; La diritta: La cosa migliore. Il miglior partito: A ciiidrla a l' d'andsene;
Destra, Fianco destro. Tribordo.

dell'aquila e la

forza del leone.


di

La
3

diritta

l'andar via.

sangue di drago: Sorta di color rosso assai carico, che si avvicina al paonazzo. l^rag-ML s. m. Dragone: Soldato d'una sorta di milizia a cavallo, che tiene il mezzo tra la Cavalleria grave e la leggiera, tanto pei cavalli sui quali montata, e per le armi che adopera, quanto per le fazioni sue in guerra. Presso noi abusivamente prendesi per Qualunque soldato a
cavallo.

Co do sangue de drago; Color

A-a

dr'ita o

dr'ita;

destra. Posto avverb.

vale Dalla banda destra. % Avet

dr'ita;

figurai,

vale

innanzi agli
blica
%

Aver la precedenza. Aver la mano, Aver il diritto di prendere il posto altri o di precederlo in qualche pub-

cerimonia.
dr'ita

D a

a nn-a persnn-a; Dar

la

diritta

I^rag-onn-a
spada
uffiziali

s. f. Dragona. T. milit. Ornamento di gallone o di passamano con frangia e nappa, che, intrecciato nell'impugnatura della

delia sciabola, viene usato per

distintivo
scelti.

degli ulTiziali, sottufiziali

soldati

Gli

per altro l'hanno di filo d'oro. I>z*,ia. s. f. Draglia. T. mar. Corda fermala alle due estremit e tesa, sulla quale si fa scorrere alcuna cosa che vi sia appesa con vari anelli,

come

ad uno, vale Farlo slare dalla tua parie destra passeggiando o sedendo con esso, il che segno d'onoranza; e figurai. Dargli la precedenza, che anche diccsi Dargli o Cedergli la mano. % Save a so dr'ila; Saper il suo conto, il fatto suo, vale Esser accorto. r>rLti s. m. pi. Ritti; diconsi dagli Artefici Tulli pezzi di ferro, legname o altro, posti per diritto ad uso di reggere e collegare altre parti. di ponti da massachen; Stili: Fusti d'alberi muratori lunghi e rimondi, di cui si servono per fare i ponti in luoghi eminenti dell'edifizio;
i

una cortina

I>rapperie

Drappi

verga di ferro, che la sostiene. pi. Tappezzeria, e nell'uso f. Drapperie: Paramento da stanza che generalmente consiste in tessuti artifiziosi, pregevolissimo per solidit e bellezza, e serve a parare le mura e le finestre, le porte e i mobili di stanze signorili. s. m. pi. Panni: Term. collelt. di Panni bianchi, lini, canapi e bambagini, come camicie,
alla
s.

diconsi pi

comunem.

Abetelle.

Driito
tassa

s.

m. Drillo, Diritto: Qualunque dazio, tributo, che si paga al Governo, al Coe simili.

mune,
Il

a' Magistrati

Diritto, per

Ragione che uno abbia sopra qual-

lenzuola, tovaglie, ecc.; dicesi anche Biancheria,

persona. che cosa e inverso; Giri rovesci o Giri a rovescio: Denominazione che si d a Un certo numero di giri a maglie ailernamente diritte e rovesce nel lembo

e Biancherie al plur. brutti; Panni sdici, Biancheria sidicia

superiore della calza, aflnch non


:

si

arrovesci,

Quelli

non s'incartocci.

che per essere slati sufficientemente, ed anche molto adoperati, si consegnano alla lavandaia per
ridonar loro
la

De

giusto
dr'ito

drito;

Di giusto

diritto,

Di giusta
o a train

ragione.
%

nettezza.

pe
verso,

pe traverso;

diritto

da cuxinn-a; Panni o Biancheria da cucina. de bg; Panni o Biancherie di bucato, Biancheria imbucatala: Quella che non fu per anco adoperata dopo che fu messa in bucato.

per diritto o per


nell'altra.

tralice, vale

una

maniera o

Pc

dr'ito;

A
i

diritto, In

piano,

opposto a Per
dr'ito

coltello:

Chi

moin

l'

megio mettili pe

^- midi; Panni umidi. Biancheria umida: Quelli che hanno in s alquanto d'acqua. Acchugge i drappi V. Acchugge. % Attacca i drappi V. Attacca. % Conta i drappi a bgaixe V. Cnta. % Annotta o Nola i drappi; Appuntare il bucato:
Prendere gli appunti, ossia Pigliar nota de' panni che si danno alla lavandaja. panni. S Rende i drappi; Riportare <ia Quel ; Coltre o Coltra panno o drappo nero, con cui si usa coprire la
i

che pe coltello; Qui i mattoni meglio metterli a diritto che per coltello.
Il

diritto,

Per

drillo.

Per

diritto, vale

anche Di-

rittamente, Per

linea

rella:

Taggid pe drito;

Tagliar per dirilto. Pin de dr'ili e inversci; Pien d'arzigogoli, di


raggiri,
di

astuzie.

Orito
II
I

acid. Diritto, Dritto,

Rilto: Per linea retta,

Drappo
11

morti
i

ie non piega da nessuna banda, Che non torce. Aggiunto Dirilto, per Destro, contr. di Manco
:

a lato

banda o ad

altra cosa, dicesi

della

Parte

bara nel portare

Dreuto avv. Dentro, Entro: Nella parte interna.


Dentro, accompagnato coi v. Essere o Mettere, vale Essere o Mettere in prigione: l' drento,
Il

morti

alla

sepoltura.

Cosa che dalla mano destra ed ha relazione


a qaella:
diritto.

drtlo, In sci fianco drito; 'P'ieie

Sul fianco dirilto.


:

per Accorto, Sagace, Astuto, Furbo

Ommo
Sa-

L'han misso drento; dentro, Lo hanno messo


dentro, cio In prigione, in % Chi drento sto luogo.
;

dr'ito;
Il

Uomo

diritto,

Uomo

astuto.

carcere, in chiusa.

Erto, Ritto, Ripido, Scosceso:


lita

Monta drita;
rilla.

Qua

entro o Quaentro: Dentro queIl

ripida.

Scaa drta;

Scala

Manrilto o Marritto,

ma meno

usalo, contr. di

dentro V. D. S De drento ; Di dentro, cio Dalla parte di dentro. S L drento; L entro o Laentro, Dentrovi, Ivi dentro: Dentro quel luogo.

Daghe drento; Darci

Mancino.
cornine
di

un fzo; Dirilto come un fuso, si dice Persona o Cosa dirittissima. mancin; Ambidestro: Che si vale egualmente

DRU
dell'ana e dell'altra

DUG
sinistra

329

la

facilit

mano, cio della medesima delia destra.

con

r>irf.o

s.

m. Grosso: La parte maggiore


conlr. a Sottile:

e pi forte

di qualsivoglia cosa,

Mi a vor-

in p; Diritto, Ritto, Ritto in piedi, opposto a

rietvo in lo

Sedere e a Giacere. S A man drita; A man diritta, A man dritta, ecc. V. A man drita. % And drtlo V. le varie inflessioni nel v. Andd. S Da drilo; Da accorlo, Da astuto. Da furbo, Da
diritto,

Oro
come
Il
;

dro; La vorrei
:

nel grosso.

add. Grosso
tavole,

mili, conlr. di

Aggiunto di panno, tela e siFine; aggiunto di cosa materiale,


e simili
,

muro

conlr. di Sottile.

cio

Con

accortezza,

Con

sagacit,

Con

destrezza, Destramente.

drtto; Dar diritto, cio Per dirittura: Coper l'appunto il bersaglio. % se 6 brasso drilo d''nn-a personn-a V. Brasso. g Man drita; Mano ritta, Manritta, 3Iarritta, ma meno usalo, lo slesso che La destra. S O careggio d Fi o no va drito in San Loenso

gliere

D
n
ti

Di grossa pasta, melaf. detto di Persona, vale Rozzo, Semplice, Materiale, Grossolano, Ignorante, Coticone, Cotennone, ecc. g Ave i fianchi dri ; Essere ancacciuto, dicesi di Chi ha le anche grosse e pingui. v. n. Durare : Occupare assai spazio di tempo,

Grosso

Andar

in

lungo,

V. Carggio. S Porta drita nn-a cosa; Portar diritta o pari una cosa Trasferirla in modo che non penda ; e detto di Vaso pieno di liquido, che non versi. S Sta drito; Star diritto o ritto, vale Stare colla
:

Durare, Perdurare, Continuare, Reggere: Questa vitta a no pu dd; Questa vita non pu durare, per Conservarsi, Mantenersi, Durare in istato, San peje che no dan; Sono pere che in essere

persona diritta e col capo elevalo.


S Stradda drita; Via diritta : Quella che non torce. S Tegni drita nn-a cosa; Tener ritta o dritta o

non durano, g A fuga di Zeneixi a da Irei giorni; Bando di Ciompi durava tre d, Legge veneziana dura una settimana, Gli ordini di Torino durano dalla sera al mattino. Foga genovese dura ire di. Prov.
di chiaro
significato,
la

una cosa ; Tenerla in modo che non penda. S Tcgnise drito a un Icugo; Tener ritto per quel
diritta

luogo, vale Avviarsi


S

seguitando quel luogo.

Tegnise drito in p; Rimaner in piedi, fgur. vale Mantenersi in essere. g Tid drito; Andar dritto o ritto ritto, cio Senza voltarsi, Senza fermarsi. Driitn add. Diriltone, Diritlaccio, Furbone, Furbacchione, Scalabrino, Mascagno, Fagnone, ecc. V. Aspertn.

dura o Chi pi la che Col tempo e colla perseveranza si supera ogni difficolt, g Chi no se meza, n da; Chi non si misura, non la dura. Prov. il cui signific. Chi non si
g Chi

a da, a vince; Chi


la

dura,

vince. Prov. e vale

regola nello spendere impoverisce,


g

Dla con un; Reggere con alcuno: Durare o Star d'accordo con lui, Non si rompere con esso, Trotto d'aze poco da ; Trotto d'asino poco dori
V. Aze.
add. Duemila e Duemilia, antic. Damila

I>ua.iiixa<
e Dumilia:
migliaia.

IDx-xtouaja.

s.

f.

Furberia, Astuzia, Scaltrezza,

Nome
f.

del

numero numeralivo

di

Due

Scaltrimenlo, Sagacit. Accortezza, ecc.

I>rog'a
ci

s.

f.

Droga.

Nome
ed

gener. d'Ogni sorta


simili merci, che

I>a,ta.
di

s.

Durata, Duramento, Durevolezza,


:

di spezierie, d'aromali

allre

capitano specialmente dai Levante e dalllndie


e

orientali.
Il

In m. b

spiezzativam. usasi talora da noi per

Anticaglia,

Drog-allo
di

Vecchiume V. Antigaggia. s. m. Drogallo. T. de' tonnar. Specie


fitta.

Duranza Il durare. Lo spazio tempo che dura una cosa, g De data; Durabile, Durevole: Atto a durare, g Vin de data; Vino serbevole: Vino che atto a serbarsi almeno oltre l'anno.'
Durabilit, antic.

I>a.xa>
alcune

add.

Durcine e Durcino: Aggiunto di


il

corda di sparto mollo

fruite,

cui
si

ncciolo sta
spicca.

attaccato alla
In dubbio. stce

IDrog-lxs. m.

Droghiere e Droghiero: Chi vende droghe; anlic. Aromatario.


mello,
il

polpa, da cui

non

IDromedio

I>lbita
Il

v. n. Dubitare,

Dubbiare Star
:

m. Dromedario : Specie di camquale ha un solo scrigno o gobba sul


s.

Dubitare, per

Temere, Aver paura:

Nd

dorso e il pelo rossiccio grigio. Quest'animale capace a fare 100 miglia in un giorno.

dubita de ninte; Non vogliate dubitar di nulla. g No dubita de fa nn-a cosa; Non dubitar di far checchessia, vale Ardire di farlo, bench vi
sia

]I>i*a<

s.

f.

Molletta: Intestino o Budello polputo

pericolo, infamia,

ecc.

o dallri piccoli animali, che assieme allo strigolo si cuoce in vivanda. La molletta ridotta in vivanda si dice pure Lampredotto.
delle vitelle
latte

da

g Sci n dbite; Non dubiti, si dice per rassicurare la persona, colla quale parliamo, che noi

In m. b. e scherzev. dicesi da noi anche per Gala

I>cca
di

faremo ci che abbiamo promesso. s. m. Duca: Titolo di dignit e anche


principato,

Lattughe V. Xiab.
S Perde a dra; Esser grasso sbracalo, m. b. e scherz. e vale Esser grassissimo, quasi coperto di -grasso, come di brache.

g Peje d

dcca; Pere del duca, e


s.

in

Tose. Pere

cento-doppie V. Pei.

r>cclxin

I>r.l>etto
da
letto,
,

s.

m. Dobletto: Specie
fatta di tela di

di copertina

scempia,

lino e di

bam-

Dessa Dto add.


s.

"Drelotte

da noi dal nome slesso della tela, onde ordinariamente si suol fare. s. f. pi. Nicci o Necci V. Tesicele. I>r*elotto add. Grossoccio, Grossolto: Albagia
detta cos

I>etto

Dg-an

quanto grosso. Tendente

al

Drto

grosso V. Dro.

m. Duchino: Figliuolo di duca. Durezza, Duro V. Duo sost. Duretto, Duriccio. Dimin. di Duro: Alquanto duro. Piuttosto duro che no. s. m. Duello: Canto o Suono di due voci. s. m. Doganiere, Gabelliere, Stradiere: Quegli che ne' luoghi del dazio ferma e visita le robe, per le quali dee pagarsi la gabella V. Prepse.
f.

add. Grossetto, Grosserello. Dimin. di

X>g-a]izi-a
si

s.

f.

Grosso V. Dro.

scrisse

Doana

Dogana, che anche da taluni Luogo dove si trasportano,

330
prima
d' introdurle in

E
citt
,

EBA
le

mercanzie per
la

mosirarle, gabellarle e pagarne

gabella.

I^g-o
sulla

s.

m. Gufo

reale.

T. ornit. Strix

bubo.

Uccello del genere delle Strigi, e grosso quanto un'oca, che ha il becco nero, due ciuffi lunghi
testa,

de bcca; Duro di bocca o Bocchiduro dices di Cavallo che non cura il morso. d'ogia; Sordastro, Di campane grosse o ingrossate, vale Alquanto sordo, Quasi sordo. g A l' da a colla; ostica, agra, dura ad
,

l'addome lionato con macchie nere


pi strette,
i

inghiottire.
g

longitudinali, ed altre trasversali


diti

pennuzze lionate, con qualche macchia nerastra, le unghie nere. Egli fa caccia
coperti di folle
di lepri, di volpacchiotti, di gatti, d'altri mediocri

e piccoli quadrupedi, di grossi uccelli, ed


di rettili.

anche

uccello molto forte e coraggioso; abita

nelle boscaglie de' monti, nelle grotte e negli edi-

suo grido, che fa sentire sol di rauco e spaventoso. I>ii.i add. Due: Nome di numero, che seguita rmmediatamenle l'uno, cio Che il doppio dellzi

rovinati;

il

testa da; Aver la testa o la coccia dura capo duro. Esser capocchio o capassone, Esser di dura clica, vagliono Non aver buona appren' siva. Esser duro e tardo a comprendere. Ave i osse due; Aver le ossa dure. Maniera duso, e dicesi di Chi essendo in et molto avanzata vive ancor mollo tempo. g Ave un osso duo da rziggi; Trre a rodere
il

Avea

notte, forte,

l'unit;

nel verso, e per

comodo
di

di -rima, dicesi

un osso duro, vale Aver a fare una cosa difficile. Balla da; Palla soda V. Balla. g Ci duo che 5 marmo; Sodo pi d'un masso, Sodo come una mcina, figurai, vale Irremovig

anche Duo, Duoi, Dui e Dua.


M

Due: Usasi pure

in

forza

sost.

parlando del

g
g

bile, Fermo nel suo proposito. uve due; Uova sode V. uvo.

Segno, che esprime


S

A A

numero di Due, il dui a dui; A due a due V. A dui a dui. dui cavi, A dui visi V. queste voci alla lor
s.

Gran duo; Grano duro V. Gran.l' un osso duo da rziggi; Egli


di

un osso

duro, ed anche assolul. Egli duro, dicesi figurai,


il conto suo ed difficile ad ingannarsi. de testa da; Uomo di dora clica, di capo duro, di coccia dura V. sopra Ave a testa da. E talvolta per Caparbio, Ostinato, Cervelloso, Cervicoso, Testa secca, Uomo di dura cervice. % Marcia duo; Andar intero, vale Portar la persona diritta; e talvolta per Non degnare. Andar

sede alfabetica.

Chi sa

Dulca^iua^r'a.
ovunque
e
stipiti

m. Dulcamara. T.
i

bot.

So-

Ommo

lanum dulcamara.
fra
si

le

siepi e

Pianta fruticosa, che cresce cespugli. Le sue radici


in

adoperano

medicina

come

risol-

venti, antisifiliiici, diaforetici, controstimolanti,


utili

nelle malattie cutanee, nei reumatismi, nelle

malattie scrofolose, in polvere e in decotto.

sostenuto.

I>uo
dura

s.

m. Duro, Durezza, Sodezza: La parte pi

% Sta

soda di checchessia. g Trovghe do duo ; Trovarci o Trovar duro, vale Incontrar difficolt, ostacolo, durezza. I>.o add. Duro, Sodo: Che resiste al latto. Che
difficilmente
di

Duplica
piare.

Tegni duo; Tener duro, Star duro. Star fermo o sodo, Star alla dura, vagliono Persistere nella sua risoluzione, n da quella rimuoversi. V. a. Duplicare, Addoppiare, Raddops.
f.

pu essere

intaccato, penetrato; contr.

Oplicata
slamp. Dicesi
sciato

Duplicatura e Duplicato. T.

Tenero. H Duro, per Aspro, Faticoso, Stentalo: l'ha un siile troppo dito; Ila uno stile troppo duro. per Difficile a capirsi : Questo libbro per mi 5 l' troppo duo; Questo libro per me troppo duro.
fl

delle Parole o

sitore inavverlentemente ripetute; contr. di

Righe dal compoLa-

"
"

IDxe
Dogio
blica,
:

s.

V. Lasciata. m. Doge, che

gli

antichi dissero

anche
di

Titolo di principato e di

Capo

di repub-

bile,

Aggiunto di cuore, vale Inflessibile, InesoraChe non sente compassione. Aggiunto di verso, vale Che ha poca armonia. Nell'arti del Disegno, vale Che manca di mor-

e specialmente di quella di

Venezia e

Genova.
g

Avvxceme che so dxe V. Avvx.


s.

iXxxseg-o
in

m. Dogalo Dignit
:

di

doge e Tempo
:

bidezza.

cui

regna.

camme nn-a
come
pietra.

pria

Impelricato, Petroso,

Duro

I>xeiito
Nome

add. Duecento, Dugento Ducente


di

numer.

Due

centinaia.

E
I)

Le Arlic. che si prepone ai nomi plur. di gen. femm. che cominciano per consonante: E stelle, e nvee, e persnn-e; Le stelle, le nuvole, le
:

mili; cos uno

cio

Elbauista
lavori

persone.

chiama Pietro, e quegli risponde: Che vuoi? Che cosa dici? Propriam. Chi fa s. m. Ebanista: d'ebano o anche d'altro legno prezioso,

Le: Preposto ad un verbo,


di 3* pers. del plur. di gen.

fa

le

veci di pron.

pre come complemento camme stan ben ! Se

femm., ed usasi semoggetto: Se e vedttesci


vedeste

Elbauo

le

come stanno

per mobili di pregio, come stipi, ecc. Presso noi usasi comunem. per Stipettaio V. Scagnetl. Ebano e anlic. Ebeno. T. bot. s. m. Diospyros ebenum. Albero che nasce nelle Indie
e altrove,
il

*?

bene

cui legno dentro nero, e fuori del

Usasi sempre in

modo

interrogai., e sisi-

color del bossolo; sodo, e di maniera

pesante

gnifica

Che vuoi? Cbe dici? Chi chiama? e

cbe non galleggia nell'acqua.

ECC
El>l>en
parlilo
:

EFF
anche Ebbe: un n te daggo
io

331

Ebbene, e

nel contado fior,

Pariicella che accenna risoluzione a pigliare

Luna, quando per interposizione d'un altro corpo non tramandano a noi, la loro luce; e per simil.
Sparire, Disparire, Dileguarsi.

Ti n vu lexe ? ebhen, mi da colazini Tu non vuoi leggere? ebbene,

Economizza

non ti do da colezione. Ebbene : Alle volte usasi come interrog., e vale Or bene? Via su? Conta su e simili: Ebben, cose gh' de niwo ? Ebbene, che ci di nuovo ? n Usasi anche rispondendo ad una persona, come per es. se alcuno dicesse: Son stceto da~o tale; Sono stalo dal tale, e tu rispondi: Ebben? Ebbene? cio Che cosa ti ha dello? EJTbete add. Ebete: Che ha lingegno ottuso, Stupido, Balordo, Scemo, Fatuo. s. m. Ebreo: Oitre il signif. proprio di
t

v. n. Economizzare, Far economia: Amministrare con economia, Governarsi con risparmio; e talora per Risparmiare, Spa-

Ecran
jajetlo:

ragnare, Avanzare.
s. m. Parafuoco fisso. Parafuoco a tePanno, per lo pii serico, teso sur un di legno, che s'incrasta in un piede a
i

telajetto

due staggi, fra e pu fermarsi

quali scorre verlicalm. a canale,


alla

desiderata altezza, e parare

dal fuoco quasi intera la persona.

tiensi ritto sui suoi piedini e trasportasi

Questo parafuoco dove pi


pretta frane.

Ebreo

occorre, presso

il

caminetto.
:

Voce

Israelita,

dicesi figurai, e nell'uso per Usurajo, o

Ed-ific

V. a. Edificare

Metaf. vie

Dar buon

Eccede
di

Chi vende a prezzo esorbitante le mercanzie. v. n. Eccedere, Trascendere: Passar

dovuti termini, Uscir del convenevole.

Eccellensa

s. f. Eccellenza Il maggior grado bont o perfezione, n Eccellenza, per Titolo onorifico, che si d a tulli quei signori che hanno altissimi uflSci, come Mi:

Edito
la

esempio, Farsi specchio di virt, Indurre buona opinione intorno a' costumi e santit di vita. g Edifcse n. p. Edificarsi: Trre buon esempio. s. m. Editore: Colui il quale, o co' suoi torchi con quelli d'altrui, cura a proprie spese
pubblicazione d'opera non sua. Pubblicazione d'alcuna s. f. Edizione
:

Edizin

Governatori, ecc. % se in eccellensa; Esser brillo. Detto scherzevolm. vale Essere alquanto briaco. % Per eccellensa; Per eccellenza. Posto avverb, vale
nistri,

opera per via di slampa, in gran numero di copie


esemplari. M Edizione, prendesi talora in senso collettivo per Tutti quelli esemplari d'una cosa stampala: -Son

Ottimamente,

meraviglia.

vinl'anni che a

primma
la

Eccesso

m. Eccesso: Trapassamenlo de" termini, Esorbitanza, Smoderatezza, Smoderazione. % D in eccessi; Dare o Prorompere in eccessi: Fare o Dire cose stravaganti ; e talora Eccedere
s.
i

Sono ventanni che

edizin a r esaurta; prima edizione fu esausta,

Edca
stumare
ciulli

cio Tutta venduta.


V. a.
i

Educare: Allevare, Istruire e Coe


i

fanciulli
s.

giovinetti.
:

limiti

della

ragione, della convenienza, del do-

EJdcat

vere e dell'onest. S Tutti i eccessi sn cattivi; Tulli gli estremi son viziosi, Il troppo e il poco guastano. Dettato prov. che significa Esser commendabile la mediocrit
e vizioso l'eccesso.

Edcazion
11

m. Educatore Chi educa. s. f. Educazione: Governo di fanper ci

e di giovinetti, specialm.

che

si

appartiene ai costumi ed all'istruzione. Educazione, dicesi anche nell'uso per Tratto civile,
Il procedere verso tutti con modi civilissimi. guardarsi dal fare o dire cosa che ripugni alla

Eccettua
compresa
cludere.
ne!

v. a. Eccettuare e anlic. Ecceltare

Il

persona o una cosa non numero, nella regol, in cui sembra che dovrebbe trovarsi; Eseludere, Non ins. f.

Significare che una

civilt

e al

buon garbo:

l'

un zveno pin

Edcou

d'edcazion;

Eccezion
cettuare.

Eccezione, Eccettuazione: L'ec-

giovine pieno d'educazione. add. Educalo, dicesi di Chi procede verso tutti e in ogni occasione con modi gentili e cortesi, senza fare mai cosa che ripugni al
iin

buon garbo.

eccezion; Far eccezione, Eccettuare. S Fua d'ogni eccezion; Maggior d'ogni eccezione, dicesi di Persona, circa il merito o la fede o l'autorit della quale non si pu addurre eccezione veruna,

Fd

EflFeminu.
Di costumi,
di

add. Effeminalo ed Effemminato:

modi o d'animo femminile.

Effetti s. m. pi. Effetti, Beni,

Effettivo
S
tivo,

Averi, Sostanze, ec. add. Effettivo: Che in effetto.


effettiva.

Ogni regola a

l'ha e so eccezioin; Ogni regola


la

Mnoea effettiva; Moneta Denaro conlante.


s.

Denaro

effet-

ha la sua eccezione o patisce Dettato di chiaro significato.


S

sua eccezione.

Effetto
cuzione.
1

m. Effetto: Quello che riceve

l'es-

sere dalla cagione,

La cosa

slessa cagionata,

Sensa eccezion; Senza eccezione, Senza riservo, Senza riguardo.


scitare,

n Effetto, per Successo, Fine, Scopo,

Termine, Ese-

Eccita

V. a. Eccitare, Cagionare, Muovere, SuProvocare: l'eccita vumito; Eccita il vomito, n Eccitare, per Far venir voglia. Infervorare, Stimolare: Spingere altrui a checchessia.
a. Eclissare, Ecclissare: L'oscurare propriam. del Sole e della Luna, Impedire per interposizione d'altro corpo ch'essi tramandino a noi la loro luce; e si dice anche d'altri corpi simili. Ecclissare, per similit. vale Oscurare, Abbujare,

per Impressione sui sensi o sull'animo^ Seneffetto;

sazione.

Ecclissa V.

Abbadare, Dar retta: non mi d neppur effetto, cio Non mi d neppur retta. % Fd effetto; Far effetto, Operare, Agire, e dicesi

Dar

effetto,

me d manco

effetto; E'

per
trui

lo

pi delle medicine. Talora dicesi figurai,


gli

anche di cosa che ferma


attenzione.
s.

altrui sguardi, l'al-

Effetton
d' uso.

m. Effetlone
a.

Grande

effetto.

Voce

Ottenebrare, Offuscare.

S Ecclissdse n. p. Eclissarsi, Ecclissarsi, si dice de' Corpi celesti, e propriam. del Soie e della

Effettua

V.

Effettuare:

Mandar ad

effetto,

ad esecuzione, Eseguire.

332

ELE
s. f.

EME

Effettazion
L'alio di

Effettuazione: L'effettuare,
effallo.

Elezlu

s.

f.

Elezione:

Lo

scegliere.

Scelta,

mandare ad

Effixxioja

s, f. Effusione: Versamento, Spargimento d'un fluido con qualche grado di forza; e per Io pi si dice del sangue. Eg"viag-lia- V. a. Eguagliare, Uguagliare V. Uguagltd. s. m. pi. Laccetti elastici, o semplicem.

Traseelta.

de domicilio; Elezione di domicilio. T. for. La


destinazione d'un luogo diverso dal domicilio vero
e reale della persona che lo destina cuzione di certi atti ed affari.

per l'ese-

Fd

l'elezin; Far l'elezione. Eleggere.


v. a.

Elastici

ElidLdLe

Elidere;

Rimuovere, Levar via.

nell'uso Elastici: Sorta di

cintoli,

fatti
fila

di

pelle

addoppiata o d'altro, con entro pi di saltaleone o di gomma elastica,

parallele

con un solo giro sopra il un fermaglio metallico, a tener su

servono, ginocchio e mediante


e
le calze.

Elasticifcse
pressione, e
si

s. f.

Elasticit: Propriet di certi

Elimina
Elixin

Annullare; e dicesi per lo pi delle vocali che si sottraggono in fine o in principio d'una parola; allrim. Fognare. Eliddise n. p. Elidersi. T. meco, archit. e gramm. Distruggersi reciprocamente. v. a. Eliminare: Cacciar via. Escludere, Allontanare.
s.
f.

corpi, per virt della quale resistono pi o

meno alla

rimettono nello stato in cui erano

Elisione.

T.

gramm. Lo

elidere,

appena che

la
s.

forza

comprimente cessa

di operare. di filo d'ot-

Elastico

m. Saltaleone: Sorta

Sottraimento di vocale che finisce o principia la parola, incontrandosi con altra vocale, che anche

Elefante

tone, sottilissimo, avvolto minutissimamente a spire sopra se st-esso, e per conseguenza elasticissimo, che serve a vari si. s. m. Elefante, Liofante e Lionfante: Animale notissimo, e il maggiore de' quadrupedi. Il suo naso, che fatto a guisa di tromba, si chiama Proboscide o Tromba; i due gran denti che gli sporgon dalle mascelle, diconsi Sanne o Zanne, e sono la materia dell'avorio; la sua voce
dicesi Barrito.

comincia e termina altra parola vicina; altrim. Fognatura. Eliiscir s. m. Elisire: Liquore spiritoso o medicinale estratto dal sugo di diversi vegetabili. Eld-dLe v. a. Eludere : Render vani i disegni altrui Render vano ci che uno adopera verso

Emana
t)

contro

altri.

Eiett
ha
di
il

m. Elettore: Che elegge o Chiunque di dare il suo voto per la nomina qualrheduno ad una dignit, ad un uffizio, ecc.
s.

v. a. Emanare : Produrre, Metter fuori, Promulgare, Pubblicare: Emana un decretto; Emanare un decreto, Emanare, in senso neut. vale Trar sua origine.

diritto

Negli Stati

retti

a costituzione, dicesi Colui che


i

ha il diritto di eleggere sentanza nazionale.

membri

della rappre-

Emanazin La cosa emanata. Emancipa

Esser generato, Procedere.


s.
f.

Emanazione: L'emanare e

Elettricit
strofinati,

s.

f.

Elettricit,

Elettricismo:

Propriet che hanno certi


riscaldati,

corpi,

quando sono
loro

o anche messi fra

a
i

contatto, di attirare a s e subito respingere


raggi

corpi leggieri, di lanciare scintille e fascetli di

luminosi, di operare certe decomposizioni

e di far sentire certe


al

commozioni pi o men
:

forti

v. a. Emancipare, antic. Emanceppare: Liberare che fa il padre il figliuolo dalla sua potest dinanzi al giudice; ed anche Mettere un minore in islato di godere delle sue entrate all'et e secondo le forme determinate dalla legge. Nel popolo tose, dicesi comunem. Manceppare, Mancipare. S Emancipse dann-a cosa; Disciogliersi danna cosa, per similit. vale Cavarsene fuori, Libe-

sistema nervoso.
v. a. Elettrizzare

rarsene.

Elettx*izz
municare
la

Propriam. Co-

Emanipazin
legale per cui

s. f.

Emancipazione: Atto

virt elettrica; figurat. vale Eccitare,


e la fantasia altrui.

un

figliuolo

vien emancipato, cio

Commuovere, Accender l'animo

% Elettrizzse n. p. Elettrizzarsi : Prender la virt elettrica; e figurat. Scuotersi, Eccitarsi, Avvivarsi,

Emmans
cia a
n

Liberato dalla patria potest.

fAndd
s.

in) V.

And.

Emlbrion
Embrione,

Infiammarsi.

m. Embrione: Feto che cominprender forma nell'utero materno, Feto anfigurat. e nell'uso si dice di

Elettrizzaziu

s.

f.

Elettrizzazione, Elet-

cora informe,

Elevse
grado, di

trizzamento: L'atto e L'effetto dell'elettrizzare. Innalzarsi, Levarsi in n. p. Elevarsi


:

alto; e figurat. Nobilitarsi, Illustrarsi,


dignitii,
s.

Crescer di

Emlbrexo

di fama.
f.

Ele-vazion

Elevazione, dicesi

comunem.

L'atto del sacerdote, quando, celebrando la messa,

innalza l'ostia e

il

calice

Elevu add. Elevato, Alto,


S

dopo la consacrazione. Eminente In lugo


:

molte altre prender forma allora. s. m. Embrice: Tegola piana di lunghezza di due terzi di braccio, con un risalto ne' due lati pi lunghi, che serve per copertura de' letti, e si volta co' risalti all'ins, sopra i quali si pongono tegole o tegolini, acciocch non vi
cose che incominciano a
trapeli

n
i

entri

l'acqua tra l'uno e l'altro;


si

ma

molto elevu; In luogo molto elevato.

questa
coprire
I)

tegola

non

adopera da noi, usandosi


di

De mente

eleva, d'inzegno

elevala, d'ingegno elevalo, figurah vale

elevu; Di mente Di mente.

nostri

tetti

sole lavagne.

Tambellone: Sorla

di

mattone grande, che serve

Eleze v.

D'ingegno sublime. a. Eleggere Scegliere fra pi persone quella che si giudica migliore per nominarla ad una dignit, ad un uffizio, ecc. domicilio; Elegger domicilio. T. far. Fissare il
:

principalmente per uso di ammattonare i forni; ed anche Quella lastra di terra fermala a squadra col piano del focolare contro il muro del camidel camino, affine di preservarlo dai guasti, netto

domicilio in qualche luogo certo e conosciuto per l'esecuzione d'una qualche obbligazione, o per l'in-

Emenda

ohe arrecano le legne, le molle o anche il calor del fuoco, ecc.


v. a.

la

paletta,

ed

Emendare, Ammendare: Cor-

Mmazioi)e d'uo atto e

sinaili.

reggere e Pargar dagli errori.

EQU
S Emenclse n. p. Emendarsi, Ammendarsi, Correggersi : Riconoscere e Lasciare i falli commessi e
i

ERB
formola, in cui

si

333

esprime l'egualit esistente tra


il

varie quantit diversamente espresse. In Astron.

propri

difetti,

Cangiar tenore di vita, Ravvirili

La

differenza tra

tempo medio accennato dal


indicato dall'oriuolo solare.

vedersi.

Emetico add. Emetico: Che ha vomitare; e usa anche sostantivo. Emettere: Mandar Emette
si

pendolo e
di far

iHempo vero
v.
a.

Equililbra

Equilibrare: Far equilibrio,

in

Metter in equilibrio. Bilicare.

Emigra

v.

a.

fuori.

v. n.

Emigrare, Migrare: Partirsi dal


altro.
s.
f.

Equipag-g-i

S Equilibrse n. p. Equilibrarsi: Mettersi in equilibrio.


v. a. Equipaggiare : Fornir di equipaggio V. Equipaggio. s. m. Equipaggio : Provvisione di ci che ci abbisogna, sia per trasferire la di-

Emigrazin
L'emigrare.

proprio paese e andare a stare in un

Emigrazione, Jligrazione:

Equipaggio

Emig-rTi
bandonalo

s.

m. Emigralo: Colui

lo Stalo a cui

che ha abapparteneva per andare


Il

mora da un luogo
gnatura, Bagaglio.

all'altro,

sia

per

viaggiare;

altrim. Arredo, Corredo,

Fornimento, Accompa-

a stabilirsi in paese straniero. - Emigrati politici poi diconsi Coloro che, complicali in affari politici,

Equipaggio

nel

Milli,

vale

Provvedimento

di

hanno abbandonala
in

la

propria patria, trassottrarsi


tali
fatti

ferendosi

paese straniero, per

alle

persecuzioni e alle pene, in cui per

sa-

rebbero incorsi.

Emiseion.
la

s.

f.

Emissione: Azione, mediante


fuori

quale

si

manda
s. f.

qualche cosa; e dicesi

Emozin
Emula.

nell'uso per lo pi del sangue.

Emozione: Agitazione cagionata

ad un esercito in cammino, tanto per le vettovaglie che per le imprese militari, a differenza del Bagaglio, che non esprime se non le cose necessarie a vestire ed a provvedere d'ogni utpnsile e masserizia i soldati, n In Marin, sotto questo nome si comprendono Tulli gli uomini che sono imbarcali nel servizio della nave, officiali, cannonieri, marinai, mozzi,
tutto ci che abbisogna

nell'anima da qualche passione.

operai, ecc.

Empietse

Emulazin.

Empiet, Empiezza, Malvagit, Scelleratezza ; ed anche Crudelt, Ferit, Fierezza. V. n. Emulare: Contendere con altri per ottener checchessia; Concorrere, Gareggiare. s. f. Emulazione, Gara : Desiderio di eguagliare o di superare altrui, per lo pii in
s.
f.

Eq.uit0e
e di

s.

f.

Equit, Giustizia, Dovere, Rettiv. n.

tudine, Ragione.

Equivale!
gnific.

Equivalere

Esser di pregio
si-

valore eguale.
v. n.
:

alcuna cosa lodevole,

Emlscion
la

Equivoca Equivocare Sbagliare nel delle parole e nella sostanza delle cose. Equivoco m. Equivoco: Voce che serve
s.

s. f.

Emulsione. T. farmac. Bedi

pi cose che fra loro sono diverse.

vanda rinfrescali va e purgativa, composta


quale
si

gomma

arabica, dolio di mndorle, di zucchero e d'acqua,

adopera

nell'

infiammazione degli or-

Encomia ndego

gani interni.

Piggi un equivoco; Prender un equivoco. Prendere un granchio o un granchio a secco o un granciporro o un qui pr quo o un abbaglio, vagliono Ingannarsi, Sbagliare, Prendere una cosa
per un'altra.
s. f. Erba: Quel vegetale tenero, molle, che nasce in foglia dalla radice senza far fusto; ed assolutam. detto, s'intende Quello che produce la terra senza coltura.

V. Loda.

s.

m. Indaco: Materia colorante

di co-

Erl>a

lore fra turchino e azzurro, solida, inodora, insi-

EiKiexo
Enfttxi

pida. Si ricava dalle foglie d'un arboscello, che nasce nel Sud dell'America, detto dai Botanici Indigofera titictoria , assoggettando le stesse, quando son giunte a un certo grado di maturit, a certa fermentazione; s'impiega nelle tintorie ^ per dare il colore turchino a' panni. s. m. Endice, Guardanidio: Uovo di marmo o d'altro, che si lascia nel nido delle galline, quasi a dimostrar loro dove hanno ad anj dare a fare le nova. s. f. Enfasi Forza ed energia nell'espres:

amaa V. Erba santamaja. V. Tuscego. brsa; Borsa V. Brsa. calandri nn-a Camedrio, Camedrico, Calamanbiscia; Aro, Giaro, ecc.
di

pastore

drea, Calamandrina, Erba d'ogni mese, Querciola,

Trisaggine. T. hot.
le

Chamaedrys viigaris ovv. Teucrium chamaedrys. Pianta perenne che ha


foglie

amare ed alquanto aromatiche;

nasce

spontaneamente
nelle febbri

fra noi in luoghi aspri, aridi, sas-

Enor mitae
Entitse
poca
s.
f.

sione, nellazione, nel gesto,


s. f.

ecc.

sosi, nei boschi, nelle coIline.Vien usala dai

medici

Enormit, Enormezza:

Somma
Ne-

malvagit, Eccesso di Atrocit; Nefandezza, fandil, Nefandigia.


Rilievo, Valore:
entit.
ii.

intermiltenli.

canaenn-a; Centocchio, Cenlocchio


rina, Bellichina, Pizzagallina,
grisellina,

rosso, Pape-

Mordigallina, Erba

Entit: Importanza, Conto, Peso,

Cosa de poca

entitce; Cosa di

Eiit^Eiasma v.
Infiammare e
simili.

Entusiasmare. Voce del-

l'uso: Inspirar entusiasmo,

Rapire d'ammirazione,

Entsiiasmo
cellente.

S Entxiasmse n. p. Entusiasmarsi. Voce d'uso. s. m. Entusiasmo: Quel sollevamenlo di menle che ci porta ad atti e a parole di estrema maraviglia per cosa generosa, ecs.

Alsine comune, Anagallide silvestre. T. hot. Anagallis arvensis. Pianta assai comune fra noi, che nasce nei giardini, in luoghi ombrosi, accanto alle siepi, vigne, strade, ne' campi fra il grano e quasi dappertutto. Ristabilisce l'appetito alle passere, canerini ed altri uccelli; li nutre, li rinfresca ed grata alle galline.

cnfora; Canforata. T. hot. Arthemia camphorata. Specie d'.Arlemisia cos detta perch tutte
le

sue parti emanano odor di


terrazzi,

canfora. Vegeta

nelle colline, sui

ne' giardini,

Eq.xxat

della sfera; dicesi

Equaziu

m. Equatore: Uno de' cerchi massimi anche Linea equinoziale. s. f. Equazione: In Algebra La

cardaenn-a; Erba carderina. Erba


doncello. Calderugia, Fior d'ogni

uccellina,

Car-

mese, Senec-

cione, CiIicoQ, T. bot. Senecio vulgaris. Pianta

334

ERB

ERB

annua, avidamente mangiata dai cardellini, da cui prende anche il nome. Cresce naluralm. dappertutto, nelle vigne non coltivale, nelle muraglie
vecchie e negli orti, ai quali di sommo pregiudizio; verdeggia tutto l'anno ed ogni mese fiorisce. cetronwa; Cedronella, Cedroncella, Appiastro, rba limona, Erba limonea. Limonella, Melissa, Melifillo, Melofillo, Melino, Erba lupo. T. botan. Melitlis melissophillnm. Pianta che ha odore di

fmmajua;

Sanguinaria, Sanguinella, Sanguinella

maggiore, Capriola. T. boi. Panicum sanguinale. Specie di gramigna comunissima ne' campi e nei luoghi erbosi , cosi detta perch le sue spighe introdotte nelle narici producono l' emorragia. " Chiamasi pure da noi Erba fmmajua Una specie di pianta erbacea appartenente alla famiglia

cedro

fiorisce nell'estate,

ed comune ne' boschi.


fiori

Fumariacee, comunissima ne' campi e negli la qual fiorisce dal maggio all'agosto, e che in Hai. dicesi Fumoslerno, Pie di gallo o di galdelle
orli,

Le

api ne estraggono da' suoi

avidamente

lina,

il

miele.

della terra,

Erba calderugia, Erba acetina, Feccia, Fiele Fumaria, Fumaria minore (Fumaria

chi spssa; Connina, Erba connina, Ficattola, Diacciuola salvatira, Puzza di baccal, Brinajola, RugiadeJla. T. bolan. Chcnopodium vulvaria o Chenopodimn /"oe//Mm. Pianta annuale che nasce
ne'

officinaiisj.

gatta; Erba galla o Gattaria, Menta de' gatti, Ortica pelosa. T. boi. Nepeta cataria. Nome

campi

e negli orti.

slata stimata antislerica

perch fetida. cocca; Pugnilopo, Slrinalopo, Piccasorci, Brusco, Bruscolo, Rusco, Ruschia, Ipofillo, Spruneggio, Spruneggiolo, Camemirsine. T. boi. Ruscus aculeatus. Pianta comune ne' boschi, che fiorisce dal dicembre al giugno; le sue radici si annoverano fra le aperitive, e si prescrivono in decollo nell'idrope.

n Chiamasi pure da noi

Erba cocca

Pan

de bo-

sco

Bardo,

e in italiano Borracina, Borracino

e Adianto aureo (Polylricum communej un Musco arboreo, che nasce su per gli pedali degli alberi ne' boschi e che serve come tutti gli altri muschi a mantenere fresche le radici e le piante

che
nieri

si

mandano da un luogo

all'altro. I giardisi

riscaldi

se ne servono por impedire che troppo o si secchi la terra de' vasi.

colombinn-a V. sotto Erba minscca. danna V. Tuscego. da pighutjgi; Stafisagra, Stasifagria, Stafizzagra,
Slaflzzecca, Slafizzera, Slaflisaria, Slasiesaria, Stafuagria,

duna pianta che nasce fralle rovine con tomentose e spiga composta di verticilli che stimasi buona per la Clorosi, ed cos detta perch gatti la amano quanto il Maro. quasi aromalica ed ha propriet cefaliche ed anlisteriche. giass; Erba ghiacciata. Erba cristallina, Crislallide. T. hot. Mescmbryunt hemum crystallinum. Erba che serve d'ornamento a' giardini a cagione d'una specie di ghiaccio ossia di cristallo, che disperso si osserva nei gambi e nelle foglie; essa non ha odoro, ma masticala ci d un blando e salso sapore, il quale lascia alla bocca un piacevole rinfrcscamenlo acquoso. Si semina in marzo ed aprile; fiorisce in agosto e matura il seme io settembre. pianta annua. indo; Aspleno, Asplenio, Cedracela, Celracca, Ceteracca, Cidracca, Erba dorata. Capelvenere doppio, Erba ruggine. Felce de' muri. T. bolan. Asplenium italicum o Asplenium ceterach. Pianta, le cui foglie sono liscie e verdi al disopra,
volgare
foglie
i

coperte
si

al

disotto

di piccole scaglie, tra le q\iali

sollevano dogli ammassi di capsule sferiche,

Stafusaria,

Slrizzalupo, Tusano. T. boi.


i

Delphinium slaphisagria. Pianta,


un sapore amaro,
rali

cui semi

hanno

che contengono una polvere simile a quella delle felci, ma pii cupa, e quando sono esposte al sole le fa comparire come dorate. Alligna nei climi
caldi,
in

acre, ardente, e sono adope-

e trovasi

abbondantemente presso

di

noi

ad uccidere i pidocchi, donde trasse il nome genovese. Fiorisce dall'aprile all'agosto, ed co-

luoghi sassosi ed umidi, ne' muri vecchi e alle


delle querce; cogliesi in settembre,

radici

ed

mune nelle parti meridionali dell'Europa. da prrin; Verrucaria, Erba porraja. Dittamo
salvatico,

pium

Eliotropio maggiore. T. hot. Heliotroeuropwum. Pianta annua che si trova nei

d'uso medicinale. liggiwa V. Tuscego. luisa; Aloisia, Cedrinola, Erba cedriola, Erba
cedrina, Erba limoncina.T. boi. Verbena triphilla.

luoghi sterili e fra' sassi; fiorisce in maggio; le sue foglie furono credute efficaci per estirpare i

donde trasse il nome. de san Giambattista ; Erba sangiovanni. Cacciadiavoli, Fugademonii, Perforata, Ipperico perforalo, Ippericone, Pilatro. T. boi. flypcricum perforatum. Pianta annua che fiorisce in osiate, ed
porri e le verruche,

Questa pianta che d'ornamento a' giardini tanto per l'odore gralissinio, quanto por la qualit di crescere a guisa d'alberello e d'accomodarsi a spalrami lisci a quattro liera, ha lo stelo diritto ed
i

facce;

fiori piccoli,

quasi bianchi,
foglie pel

in

rada spiga

e terminanti.

Le sue

loro

aroma sono
nelle

comune

ne'

campi intorno

ai

luoghi freschi e

umidi, e ne' ciglioni de' poderi specialm. di collina. Possiede qualit astringenti, ed ad un tempo aromatica. S'infonde nell'olio per uso medicinale.

tossi

impiegate per infusioni, e ne' reumi.

come

si fa

del the,

marcajua; Marcorella,

Mercorella, Mercuriale.

dragn; Elloboro nero. Elabro nero, Erba nocca. Pie di diavolo. Fava di lupo, Tortelli di lupo.
T. boi. llellcborus nigcr. Pianta, la cui radice venne dagli antichi adoperala contro la pazzia; oggid usasi specialm. nella malattia detta // dragone, che sopravviene alle vacche. La sua radice
nera,

T. boi. Mercurialis annua. Pianta che ha lo stelo diritto, ramoso, angolato ; le foglie opposte, ovatofiori piccoli, d'un verde alquanto laiiceolale;
i

giallo,

in

spighe gracili. Ila odore e sapore spia-

cevole e nauseoso, ed utile applicata esteriormente a foggia di cataplasma e di fomento.

comune

negli orti.

amara

e di cattivo odore.

Nasce ne' luoghi

3Iedica, Erba medica, Cedrangola, Lucerna, Erba spagna, Fieno d'Ungheria. T. bot.

mcga;

ombrosi di montagna. dragoncea V. Astrayn. fenggicea V. Fenggicea.

Medicago saliva. Sorla d'erba perenno, che ha


gli
i

steli

erbacei, diritti,

lisci,

angolati,

ramosi;
in giallo

fiori

violetti e porporini,

che variano

ERB
il legume con dne o Ire semi reniformi. Fiorisce nel luglio, ed una delle erbe da pastura la pi eccellente ad ingrassar gli animali, specialmente

ERB

335

in

celeste

pallido,

spaghetto; Correggiuola, Centimorbia, Cenlinodia,


Poligono. T. bot.
peggiante,
le lo stelo

spine, con

molti

Poligonum majus. Pianta


la

vol-

garissima, ohe ha

radice Innga, tortuosa, serfiori

erbaceo, liscio, nodoso, disteso;


i

bovini.

foglie lanceolate, ovate, strette, piccole;

ppiolina, Erba cotognina, Camomilla romana. T. bot. Anihemis nubilis. Sorta di pianta che si coltiva ne' vasi e tramanda un odore arodi mela appiola. Ha gli steli distesi e le pennate, mullifide, lineari, acute, un poco pelose ; i fiori solitarii, terminanti a raggio bianco;

mei;

bianco-rossi, ascellari. Fiorisce dal giugno all'agosto, e


colti

matico

e secchi

nasce ne' campi, negli orli, ne' luoghi inlungo le strade.

stella; Erba

foglie

stella, Corno di cervo, Coronopo. T. bot. Pianta go coronopm. Pianta che ha le foglie lineari, pennato-dentate, lo scapo e la spiga

fiorisce

nell'estate.

gracili. Fiorisce in estate; trovasi


rili

ne' terreni ste-

minscea; Erba sacra. Erba colombina. Bona bona, Verminaca. T. bot. Verbena officinalis. Pianta
da noi cos delta perch applicala esteriormente giova molto contro il male di milza. Nasce lungo le strade, intorno alle siepi, alle muraglie e nei luoghi incolti; annua e fiorisce nell'estate. peive; Erba pepe, Erba moslardina, Peperella. T. bot. Lepidhnn latifoUum. Pianta annua che
si
il

renosi,
al

per

le

strade,

principalmente

vicino

mare, onde da

taluni chiamasi Stella

marina (Stella maris). Amndoe in erba V. Amndoa. S AnAd in erba; Andarsene in rigoglio: Crescere
senza far
frutto.

S Carne con l'erba; Carne che sa di mucido. S Conosce l'erba; Conoscre i suoi polli: Conoscere
la natura dona data persona e saper bisogna trattarci. Modo figuralo.

trova in molti luoghi acquosi

essa, e specialm.

come

suo seme, ha un sapore bruciante; le sue foglie tritate si nsaiio per dar sapore alle insalate. santamaja; Erba santa maria, Erba amara, Erba
santa,

S Crovi d'erba; Inerbare: S

Coprir d'erba.

Erba

costa,

Erba

di S. Pietro, Salvia

romana,

Salvia selvaggia. Menta greca. T. bot.

Tanacefum

Dott in erba; Dottore in erba, vale Dottore che non ha ancora terminati suoi sludi, presi i suoi esami, ecc., Dottore che non sia ancora
i

balsamite. Pianta assai comune, coltivala negli orti e nei giardini; ha le foglie pi lunghe e pi
larghe della salvia, simili quasi a quelle della betlonica.

ridotto alla perfezione

che
$

si

dice

; tolta la metaf. dal Grano, Esser in erba avanti che faccia la

spiga.

in ogni parte

amara, costreltiva e d'odore

grave e acuto. sensitiva; Erba sensitiva o Mimosa. T. botan. Mimosa pudica. Piccola pianticella annua che ha
le foglie simili

bnn'erbe crscian filo; La mal'erba cresce un Giovine di perduta speranza, che venga su bello
presto, dicesi da noi ironicam. per accennare

e rigoglioso. S %

a quelle della gagga.

Ha

colai pro-

Fd erba; Far
delle bestie.

erba, vale Segarla per

mangime

priet che ad ogni semplice toccamento o solTio

rami, ma dopo breve spazio nel primiero stato ritorna, ond' della an he Vergognosa. Fiorisce neir eslate. serpentinn-a; Serpentina, Lingua serpentina, Lingua di vipera, Erba luccia, Erba senza costa. T. bot. Ophyoglossum vulgatiim. Pianta, dalle cui
riserra le foglie e rilira a s
i

Fd

d'ogn'erba fascio; Far fascio d'ogn'erba. Far

d'ogni lana peso, vagliono Far ogni sorta di ribalderie, senza riguardo veruno.

radici sorge

una coda

alta

come

la

mano,

la

quale

sostiene una foglia sola non dissimile alia Pian-

in erba V. Faxu. S Fta d'erba; Filo d'erba V. Fta. S Gran in erba; Grano in erba V. Gran. % Leva I erbe intili; Diserbare: Sarchiare o Svellere le erbe inutili che crescon negli orti o fra
le

Faxu

taggine acquatica, d'un gusto

alquanto dolce e

biade.
e bestie all'erba;

viscoso. Esce dall'alto della sua coda un frullo,


il

S S

Mamld
Mangia

Aderbare: Metter

le

quale, per la somiglianza che ha colla lingua


il

bestie a erba, Governarle a frescume.

del serprote, diede

nome

tal

pianta di Lin-

l'erba; Addarsi, Accorgersi, Capire,

Com-

gua serpentina. Cresce sponlaneam. nei prati, nelle paludi e in altri luoghi umidi. Nasce in primavera. serretla; Cerretta, Serratola da tintori. T. bot. Serratula tinctoria. Pianta che ha fusti e le suoi fiori sono gialli o froncFi simili al lino; porporini, e il seme chiuso in un baccellello come fa la ginestra. Fiorisce in agosto ed comune ne' boschi. I tintori se ne servono per tingere di color verde o giallo i panni lani o di coloDe. sga V. Ca d'aze nella voce Aze. spd; Aloe americana. T. bot. Agave americana. Specie di pianta, trasportata dall'America nellSGl ed ora quasi naturalizzata in Italia, nella Provenza e nella Spagna. Nasce spontanea nella Liguria occidentale lungo il mare; si coltiva in altri sili per formar siepi ai vigneti ed ai giardini.
i i

prendere, Subodorare. Modo figurato. Nasce l'erba in t'n lugo; Nascere l'erba in un luogo. Mettervi l'erba, dicesi figurai, per Essere deserto. S Quella chi vende erbe ; Erbajnola , Erbarola : Colei che vende l'erbe medicinali. Senti nasce l'erba; Sentir nascer l'erba, dicesi

Erlbag-g-i

scherzevolm. e vale Aver sottilissimo l'udito. s. m. pi. Erbaggi: Term. collettivo. d'ogni erba mangereccia; altrim. Camangiari. Erlbeg-g-e s. f. pi. Robiglie: Sorta di legume
selvatico simile a' piselli,

ma

di colore scuro.

Erlbetta
Ijjcciuola:

s.

f.

Erbetta, Erbolina, Erbicella, Erfina

Erba
s.
f.

e gentile.

Erlbette

Erbucce, Erbette, Erboline. Chia-

Ha
di

le

foglie larghe,

robuste, dentale ai margini,

d'un tessuto fibroso, capaci a fornire una sorta

canape. Col nome d'Erba spd chiamans impropriam. da noi molte altre piante che hanno
le

foglie ensiformi.

mans cos Certe piccole erbe odorifere e saporite, che si adoperano per condimento, cio per dar savore, come il prezzemolo, la borran (buraxa), l'acetosella (agretta), la menta, la nepitella (nota), la salvia, il regamo (cornabggia), il timo, (tmao), ecc.

336

B!

RR
S

Erlboettin

s.

m. Alberelluzzo, Alberelletto,

Erlboetto
1

Alberellino. Dimin. di Alberello. s, m. Alberello, Alberello, Alberino,

Pe un colpo n cazze un erboo V. Colpo. Bemdndd un erboo; Dibruscare, Dibrucare un


albero, vale Tagliarne
s.
i

Arboscello, Arbuscello, Arbucello: Albero piccolo.

Erco

Frutice:

Nome

generico di Quegli arbusli, die


le erbe,

tengono il luogo di mezzo Ira gli alberi e e che mellone molli rami dalle radici.
s.

rami inutili e seccaginosi. m. Arco V. Arco nel 2 significato. Erco da mlla da ciavua; Calcio: Ripiegatura della molla contro cui la chiave striscia e preme, e cos mette in libert la stanghetta mossa pur
essa dalla chiave.
v. a.

dell'amicelo; Aslicciuola del nollolino V. Andcelo.

Erlboo
Albore
:

m. Albero, Arbore,
generico di tulle

antic.
le
il

Nome

Albero e piante che


quale nella

Eredita

Ereditare, Rodare, e pochissimo

hanno un

fusto ritto, grosso, legnoso,


si

usato Eredare: Succedere nell'avere lascialo da chi muore, o in vigore delle leggi o per disposizione del testatore. Divenir erede; e dicesi pure
di cose astratte,

spande in rami a guisa di braccia in una chioma di frondi aperte. H Albero, in Marin. dicesi Quel grosso e lungo pezzo di legno, ordinariam. d'abete, di forma cilindrica, bastimenti per portare alzalo sopra pennoni
parie superiore
i i

come Ereditare la
f.

virt, la gloria,ecc.

Ered.ite

s.

Eredit, Retaggio, antic.

Redi-

taggio, Ereditaggio: Ci che tocca ad altrui per

via di successione o di lascilo del


dicesi della parte principale d'un

testatore; e

Nelle Arti e Mestieri dicesi Una grossa trave, quale corredala di lieve o bocciuoli, col mezzo d'una ruota, mossa per Io pi a forza d'acqua,
la

e le vele.

patrimonio.

Eredi tea
nell'eredit
di

s.

f.

Ereditaria: Colei che succede


se vive ancora,
si

muore, o presume dovergli succedere.


chi

serve a comunicare il moto a diversi ingegni. allppu; Albero fradicio: Quello che slato guasto dall'umidit.
chi no fa frto 5 se taggia; Alber che non fa frutto, taglia taglia. Dettalo prov. assai chiaro.

Erexia
e alla

s. f.

Eresia: Dottrina contraria


alle

al

domma
ricevute

fede ortodossa; e per estens. Dottrina o

Massima contraria
ed approvate.

idee

comunem.
fisici,

Erizin

s.

f.

Erezione. In

dicesi

Lo

slato

de diann-a; Albero di saturno: Cristallizzazione del piombo a maniera di vegetazione, o piuttosto di lamine aggruppate, ottenuta col precipitare questo metallo dal suo acelalo per mezzo dello zinco. de famiggia; Albero o Albero genealogico, dicesi per similil. alla Genealogica descrizione della famiglia posta per ordine di discendenza. de Gidda; Albero di Giuda, Albero di Giudea, Siliquastro. T. boi. Cercis siliquastrum. Albero che
si

d'un organo che di molle e floscio diventa rigido,


duro, gonfio, per accumulazione di sangue.

Erizzise
di:

n.

p. Erigersi in, Atlribuirsi qualit


si

s'erizze a censo; E'


s.
f.

erige in censore.

lisce.

distingue per le foglie reniformi, articolale colore dei suoi fiori d gran Il vivace

bellezza ai boschetti arlifiziali, non che alle foreste;

suo legno, venato di nero e di verde, prende buon pulimento. Nasce nella Liguria confinante colia Toscana, nelle maremme sanese e pisana,
il

Uggia: Avversione, Ripugnanza naturale e istintiva, Noja, Inquietezza d'animo. Mette erl'ia; Fare o Metter uggia. Uggire: S Fa Produrre avversione ripugnanza e simili. Erziiitag"g-io s. m. Eremitaggio, Eremo, Eremitorio. Romitaggio, Romitorio, Romitoro, Romitojo: Luogo solitario dove abitano gli eremiti. s. m. Eremiti), Romito, Solilario: Persona divola, ritirata in una solitudine per attendere con pi agio all'orazione ed alla contem,

Erlxa

Ermitto

plazione, e lrsi di
1)

mezzo
di

agli

affari

del

mondo.

nei

dintorni di

Roma

e di

Bologna, e nel ter-

Romito, usato come add. vale


cos di persona,

Solilario, e dicesi

d franzu; Albero dS fzo; Albero


Pezzo d'acciajo,

ritorio

napolitano.

come

luogo appartato e remoto.


vita

del

frantojo V.

Franzu.
quadra su-

Fa nn-a
mita

vilt

da ermitto; Far una

ro-

della piramide.

T. degli oriol.

eremitica, ed anche Far vita romilesca


s.

sulla
la

cui estremit

ossia di romita, o secondo l'uso de'romiti.

periore s'impianta

chiave per caricar l'orologio. do ghndao d bgatto ; Albero del burallello

Ernia

f.

Ernia.

T. chir. Sorta di malattia

V. Ghndao. d moin ; Fisolo Quel perno di legno che regge la mcina del mulino. d tambo; Albero del tamburo. T. degli croi. Aslicciuola cilindrica d'acciajo con pi riprese o scalini, la quale attraversa il tamburo nella direzione dell'asse V. Tambo d reltiio nella voce
:

ed rUscire, e spezialm. dalle intestina, dal proprio luogo naturale e dalla cavit che le contiene,

entrando in altra cavit beranza all'esterno.

artificiale

che

fa

prelu-

Erode
gine

Erode

alla frase

Nome proprio che ha dato oriManda da Erode a Pilalto; Man:

Tambo.
S Briccona un erboo ; Scapezzare, Scapitozzare, Scoronare V. BriccoUd. S Dall' erboo se conosce i fruii; Gli asini si co-

dare da Erode a Pilato, cio Mandare una cosa una persona da un luogo all'altro, o da un giudice a un altro, senza che si vegga conclusione
di
nulla.

Erpete

noscono
8

al

basto.

Dettato proverb. che vale


si

Le

qualit dell'animo

Fa
col

l'erboo

conoscono dall'esterno. Far quercia o querciola Stab ritto


:

Erra Err
I) Il

s. f. Erpete. T. chir. Malattia cutanea mantenuta da umori viziati; ed nne di pi sorte. V. Falli. s. m. Errore, Colpa, Fallo, Mancanza, Tra-

scorso.

capo in terra e co' piedi in aria. n truva erboo da impiccse ; E' non trova S basto che gli entri, si dice di Persona che non si contenta mai di nulla ; che qualunque partilo gli si proponga, su tulli trova da ridir qualcosa;
che,

Errore, per Abbaglio, Sbaglio, Equivoco, Inganno.

le

regole d'un' arte:

per Mancamento, Difetto nell'operare contro Err de slampa, d'orlo-

grafia, de

andando

mai

di qualit

in cerca d'un oggetto, noi trova da mostrarsene soddisfatta.

ecc.; Error di slampa, grammatica, ecc. de penna ; Scorso di penna Errore fatto per inavvertenza nello scrivere.

grammatica,

d'ortografia, di

ESC

ESE

massiscio; Strafalcione, Svarione, Scerpellone,


Farfallone
:

Esclamazi^ns.
cui
si

Error solenne commesso nel parlare,


nell'operare.

f. Esclamazione: Grido, io pro-ompe per allegrezza, per ammirazione,

nello scrivere e

por dolore, per isdegno, ecc.

no fa pagamento; Error non fa pagamento, Errore non paga debito. Dettato di chiaro signif. S se in err o in t'n err; Essere in errore,
in

Escldde v. Escludere, Eschiudere Eccettuare, Non ammetlero. Esclxin Esclusione: L'alto di esclua.
:

s. f.

inganno: Prendere abbaglio, Ingannarsi. S Salvo err; Salvo errore, Se non isbaglio, e simili. V. Redancie. add. Alto V. to. Erd-iio add. Erudito, vale Molto dotto, Versalo nella cognizione delle storie, delle leggi, dei poeti, ec.

dere, d'impedire che una cosa non s'inframmetta

con

allra

e talora

per Eccezione.

Ersci

Erto

Esclxivamente avv. Esclusivamente: In*


modo
esclusivo, Escludendo, Eccettuando,

Non

ammettendo.

Esclxivo add.

EvdLizion Eirzion
s.

s. f.
f.

Erudizione, Sapere, Dottrina.

Eruzione. T. med. Uscita subi-

Eserescensas.

tanea di bollicene alla superficie del corpo, procedente da vizio nel sangue. Parlando de' Vulcani, diconsi Le impelaose emissioni dai loro crateri di fumo, di ceneri, materie
fangose, lava, ecc.; in questo significalo dicesi

Esclusivo: Che esclude, Alto ad escludere o Che porla esclusione. f. Escrescenza: Crescimenlo sopra il piano solido; e presso i Chir. dicesi di

Qualunque cosa cresca e

Ese

,.

si a!zi naluralmeote o per malattia sulla superficie del corpo. V. sost. Essere: Aver essenza o esistenza; e propriam. esprime l'esistenza astratta e pura-

Erxo

anche Erutlazione. s. m. Leccio, e poelic. lice ed Elee. T. boi. Quercus iles. Specie di pianta del genere Quercia, che ha il tronco che si eleva a mediocre altezza, mollo ramoso, con la scorza screpolala;
le foglie^o vaio-bislunghe, piccole,

mente intellettuale, a differenza del verbo Esistere, esprmente l'esistenza positiva e reale, n Essere, per Accadere Cose gh' stmto ? Che c'
:

stato? cio
Il

coriacee,

tomen;

tose al di sotto, persistenti, col


i

bordo a denti radi

fruiti simili

a quelli della quercia

comune, seb-

bene pi

Erze
Ei*ze

piccoli. Fiorisce sul principio dell'estate.

V. Alza.
s.

l' che sei cosci allegri? Dond' che siete cos allegri? n Esser vero: Quello che diggo l'; Quanto dico

Valere: Quest'anno Quest'anno Derivare, Addivenire: Donde


Costare,
l'olio

Consistere: A

Che accadde?
di/jicoltce

l'...

La

dRicolt ...

l'uio 6 l'

eoo;

caro,

m. Riallo

Qualunque loogo rilevato da

lo

terra; e ordinariam, dicesi di Quelle dolci pro-

minenze, che s'incontrano talvolta nella pianura. Quel terreno rilevato sopra la fossa che soprasl al campo, e si fa per sostenere la terra, acciocch il suolo divenga o si conservi pianeggiante e non sia rovinato dalle acque. Alzo. T. calz. Una o pi strisce di cuojo, che si aggiungono alla forma per gonfiare pi o meno collo del piede, e render pi alta il tomajo al la scarpa al piede cui dee calzare. Ex*za, s. f. Soprammano: Colpo dato alla palla
M Ciglione, Argine
: Il

Passar divario, differenza: Dall' un all'atro gh' tanto cnime da-o Pappa a-obia; Dal-

cio

vero.

Il

Papa al boja. Aver che fare: Cose n a /cen^o/ie.' Che sono a lui, cio Che servono a lui cento lire? Riuscirti Sembrarli: Questa a m' nuva; Questa cosa mi nuova. Trovarsi: Alla o a Milan; Allora io eri
l'uno all'altro c' tanto quanto dal

Servire,

a Milano.
Il

colla

mano

alzata

pi su della spalla.

Fd nn'rza
soprammano

d'rza a balla; Dare un

alla
v. a.

palla.

Esa.g-eir,

Esagerare: Aggrandire con pas.


f.

role. Iperboleggiare.

Esa,g-ei:*a,ziii
male; Iperbole.

Esagerazione:

Lo

esa-

gerare. Discorso che esagera cos in bene che in

Esa;l

V.

a.

Esalare: Mandar fuora disperdendo

Uscir fuori salendo in alto e disperdendosi nell'aria, ed proprio de' vapori, degli odori, ecc.

intorno nell'aria; e in senso neut.

Esa^la/zin
esalare
;

s. f. Esalazione, Esalamento: Lo Evaporamento, Evaporazione, Effluvio. Esagita; V. a. Esaltare: Magnificar con lodi, Lodare grandemente. Esa<ltu. p. pass. Esaltato V. Esalta. $ Mente, Spirito esaltu; Mente, Spirito esaltalo, vale Menle, ecc. entusiasmala, riscaldata. Esa.iu.iiia, V. Examind. V. Examint. V. Exammc. s. m. Esattore: Riscuotitore delle pub-

dello di Tempo, vale Esser passato: San quattr'anni che n beivo de viti; Sono quattro anni ch'io non bevo vino. M detto di Vento, vale Spirare, Soffiare: Gh' un vento chi alla; C' un vento che stordisce. a banchetta; Essere alla mcina o in fondo o per le fratte V. Banchetta. d berlinn~a; Essere alla berlina V. Berlinn-a. a bn porto; Essere a buon porto, vale Esser vicino al punto di conseguire una cosa o di averla compiuta. a bdn segno; Essere a buon segno o a buon punto V. nella voce B5n add. o cavallo ; Essere o Slare a cavallo V. Cavallo. a cian; Esser saldi V. A cian. a-e cnnie; Essere agli sgccioli o alla callaja

V. A-e cnnie.
a-e streite; Essere
l'uscio e
il

alle

strette

o a stretta o fra
streite.

muro,

ecc. V.

A-e

Esaminato Esaimne
Esatto
Esci;
bliche imposte,

a giorno d'nn-a

a-e streite d sacco; Essere al fondo del sacco V. Sacco. a-e trasse; Essere o Stare alle spalle, ai fianchi d'alcuno V. A-e trasse. a fi; Essere o Stare a filo V. A fi.

Esauri

V. Scigd. Eppure: Pari, riemp. che aggiunge nna certa forza per maggior evidenza.
CxtOflU, Dizionario Oenoveta-Italiano.

cosa; Esserne chiaro. Esserne consapevole, Saperla. a-i denti; Star punta a punta, si dice di Due che stanno mal d'accordo insieme, e sempre contendono e contrastano.

338

ESE
all'insalala, figurai, vale

ESE
Esagli occhi, si dice delle Donne il corpo a gola o gravide che son vicine al tempo del partorire.

aWinsalatta; Essere

sere alla fine d'una cosa.

a-o cicBo d'nn-a cosa; Essere

al

chiaro d'una

cosa V. Ciceo s. m. aU'cuio; Essere in pernecche, Esser ubbriaco;


e in senso pi mite Esser cischero, avvinazzalo, alleralo dal vino.

Aver un pie nella fossa bocca sulla bara, Tenere il piede nel sepolcro V. P. camme i laddri de Pisa, che a-o giorno se dan e a nulte van a arrbd insemme ; Esser come
co-i

in tu fossa;

Aver

la

man ;

Essere

alla

mano,

dicesi di

Persona che

ladri

di

Pisa che di giorno


a rubare assieme

si

leticano, e la

sia affabile, trattabile,

cortese.

a-o scicuteru; Essere al sicutera V. A-o scicutera alla sua sede alfabetica. u-o scrvtxo d'un; Essere a uno, cio Al servizio d'alcuno.

appruvo a fd nn-a cosa; Esser presso o dietro


a far alcuna cosa, vale Star facendola. o punto; Essere a punto o in punto, dicesi degli archibusi o altri ordigni che sono condotti sullo

a scabeccio in scotto; a segno; Esser


. a

scoccare.

Vn
al

scilo V.

scabeccio.

Stare a scolto o a dozzina V.

scotto.

punto o

in

punto, in prossima

disposizione, vicino, imminente; e talvolta Essere

-r-

in

all'ordine,

in

pronto, presto, preparato.


delle

V. Laddro. conoscio ci che a bettonica; Esser nolo pi che la mal'erba V. Bettonica. con un; Esser con uno, vale Abboccarsi seco: Aoa sn con voi; Ora son con voi. E talora Esser del suo partito, della sua opinione: Mi sn con le; Io sono con lui. c'n p a bagno e l'atro in te l'cegua V. y^gua. crto de moncea; Esser corto a danari V. Crto. da coppo; Esser da capo, da principio V. Coppo, d'accordo; Esser d'accordo o di bel patto V. Accordo. dceto pe speJ'io du-i meghi ; Esser disperato dai medici, dicesi dellliifermo quando talmente aggravalo, che medici hanno perduto la speranza
notte
i

vanno

a tempo; Essere in giorno in giorno, dicesi Donne che sono vicinissime a partorire. a tempo a fd nn-a cosa; Esser a tempo
passi la congiuntura del farla.

di sanarlo.

da po; Star
a far

petto,

Agguagliare, Pareggiare,

vale Esser eguale nelle forze o in altro.


; Esser un nabissn, un fistolo, un facimale, una cavezzuola, detto di ragazzo, vale Tristo, Cattivo, Che sempre procuri di far qualche male; detto di persona adulta, dicesi Mala sciarda, Mala Pelle grumma. lana, Cavezza, ecc. \ de bcca fnn-a; Esser boccuccia V. Bcca, de bn becco, de bnn-a bcca; Esser di buona bocca abboccalo V. Becco, Bcca, de bn cibbo V. Gibbo. de bn gusto; Esser di buon gusto o buongu.

checchessia, vale Esservi ancor tempo prima che

da reo

a
al

fio; Essere a tiro o


tale

al tiro
il

o in
tiro

tiro:

Propriam.
tiro,

Essere a

disianza che
si

possa arrivare

punlo che

piglia di mira. -

Essere a

metaf. vale Essere vicino alla conclusione o al

termine di checchessia.

a ta; Esser
cibarsi.

a tavola, vale Essere a

mensa per

toaletta; Essere
Acconciarsi,
e

alla teletta,

Essere allo spec-

chio,

Abbigliarsi.
;

staio V.

o tcco

no tcco

Essere o Stare a tocca e


cos di

non tocca, vale Esser vicinissimo,

luogo,
tarsio.

come di tempo. a tarsio; Essere o

Slare a dndolo V.

a tutto; Accomodarsi, Acconciarsi ad ogni

cosa.

Gusto. de bnn-a fimiggia; Esser di buona casa o di buona famiglia V. Famiggia. de bnn-a lnn-a; Essere in buona luna, vale Essere d'umore allegro, gajo, piacevole, ecc. de bnn-a voentce; Esser di buona voglia o di

avanti in t'nn-a cosa; Essere innanzi in una cosa, vale Averla gi condona a buon punto, Essere a buon segno o a buon punlo. basso d'aia ; Essere in basse acque. Essere alle strette. Esser terra terra V. Aia. carne e coi con un; Esser carne e ugna o pane e cacio con alcuno V. Carne. carta reale; Esser carta reale: Quando si vuol parlar chiaro ad alcuno e senza rispetti umani, si comincia a prevenirlo cosi per dichiararsi che siamo franchi e leali Za ti sce che mi son carta reale; te diggo che ecc.; Tu sai ch'io son caria reale, e li dico che ecc. chen e gatti; Esser amici come cani e galli. Star come capre e coltellacci V. Can. citi bn che o pan ; Esser me' che il pane, Esser un zucchero V. Pan. ciii de l che de sa; Esser pi morto che vivo.
:

buona volont V. Voentce. de cancaribba; Esser buon lem pone, Esser uomo d'allegria, e in Fir. Esser di conia V. Cancaribba. de casa ; Esser di casa Esser famigliare, intrinseco. de casa ci che a spasso'ia; Esser di casa pi che la granata V. Casa, de casa e de bttega; Esservi a casa e a bottega V. Casa. do due facce; Essera due facce, detto di Persona finta e usa a doppiezze e inganni V. Faccia, de dui parlce; Esser bilinguo, dicesi di Colai che non parla secondo verit, ma ora in un modo, ora in un altro. de giroma; Esser di buon umore, Essere alle:

gro, gioviale.

Modo
citi

figuralo.

de leva; Esser di levala, di parlila, di partenza: Esser per andarsene. de lnn-a V. sopra se de giroma. de mnega larga; Esser di manica larga o di

altro, vale Esser supcriore altrui in qualsivoglia cosa. ci grosso che l'cegiia di maccaroin V. ^gua. ciit imbroggiu che i pllin in ta stppa ; Esser un pulcin nella sloppa o Esser impaccialo come

d'un atro; Esser da pi d"un

maniche larghe V. Mnega. de molto o de poco cibbo; Esser


di

di

gran pasto

un pulcin nella sloppa V. Pllin. co-a pausa a ga ; Esser col corpo a gola. Avere

poco pasto V. Cibbo. dui cu in t'n pd de braghe; Esser due anime in un ncciolo V. Braghe, fua; Esser fuori. T. di giuoco. Al giuoco delle Carte vale Aver vinta la parlila.

ESE
fua de le; Esser fuori di s, vale Esser fuori del senno o Aver la mente sopraffalla per qualsivoglia cagione; e talora Essere addoloratissimo,

ESE
in t bn dell'etce
dell'et, vale
dell'et.

339

; Esser ne! buono o sul buono Esser nel bello, nel colmo, nel vigor

Esser fuori di s pel dolore. fua d'nn-u cosa; Esser fuori d'alcuna cosa, vale Esser uscito di qualche intrigo. fortnu cdmme i ihen in gexa; Esser forlo-

in trattato; Esser in pratica, in trattalo, Trattarsi, in t'inn-a persnn-a a fa nn-a cosa; Esser
in

uno a
fossi

far checchessia,

Esser nel suo stato,


t,

ne' suoi piedi:


io
in

Se fosse in
starei

ummcchieivo; Se

come un cane in chiesa V. Can. fra 5 marco e l'anchizze; Esser fra l'incudine
nato
e

Ini,

zitto.

iM vizio; Esser tisico.


lesto; Aver finito, Aver terminalo; e talora figur. sser morto o disperato della vita.
lesto de
taio, vale

martello V. Anchizze. in ballo; Esser in ballo V. Ballo, in bzeugno ; Trovarsi in bisogno, in istrettezze,
il

man: Menar

le

mani come un berret-

penuria, in miseria. in bolletta; Esser arso o abbrucialo di danari


in

Essere inclinalo a rub-fe. ttvu; Esser alzato di letto.


li

V. Bolletta. in bdn se; Essere in buon essere, vale Essere in buono stato, ben tenuto, non ancor guasto,
quasi nuovo.

per fa numero; Esservi per ripieno.


tose.

V. Liso ne' suoi varii significali. mattine; Esser buon levalore, e nell'uso
liso

d'alcuno V.

un; Essere in buona o in buono Bdn s. m. in cumpann-a ; Tentennare o Dimenarsi nel manico V. Campann-a.
in bnn-a con

Esser mattiniero: Alzarsi la mattina per tempissimo. menu pe-o naso; Esser menato o pigliato pel naso. Esser fatto fare. Esser fallo messere o cordovano, vagliono Esser aggiralo, uccellalo.
dell'oca

in canleja; Esser asciutto o secco, e dicesi dei tempo; O tempo 5 l' in candeja; Il tempo
asciutto

secco. in carne; Essere in carne V.

figgio da galUnn-a giunca; Essere il figliuolo bianca V. Figgio, ommo de so villa; Esser alante, robusto, co-

Carne,

raggioso. Sapersi parar le

mosche
Esser

dal naso, ecc.

in cattive cegue; Trovarsi nella mala parala V.

patt'e

jEyua. in cimbalis; Essere in cimberli, vale Esser alper vino o per altro. legro inderr d'nn-a cosa; Esser addietro dona cosa, vaie Saperne poco. inderr d'un travaggio; Esser addietro con qualche lavoro, vale Aver molto a finirlo. in eccellensa ; Esser brillo. Essere in pernecche.

Quando,
il

pace, dicesi giuoco, uno de' giuocalori rimane debilor con un altro, poi, rivincendo, sconta
lesti,

paghce; Esser
nel

debito,
il

e vale

Tra

me

e le non c'
si

pili

de-

bito;

quul

modo

per eslens.

trasporta a molle
fare

altre congiunture.

per fa nn-a cosa; Esser per


Esser sul punto di
farla.

una cosa,

Modo basso V. Eccellensa. in gamba; Essere o Sentirsi bene


sere

per l'aia; Essere o Slare per aria V. Aia. per un; Esser per alcuno: Favorir le parti
lui,

di

in

gamba: Es-

Aiutarlo, Soccorrerlo, Servirlo, ecc.

Sentirsi gagliardo, forte, robusto.

pesante; Esser pesante, Esser grave, uggioso,


nojoso, fastidioso, figurai, vale
la noja, ecc.

in gritta con un; Esser in ira con alcuno. in l; Esser in l, vale Essere avanzalo, in sce vintitrce e e Irci quarti ; Essere al confilemni, Essere alla candela o al lumicino, dcesi

Che

di star seco,

di

fa venir l'uggia, conversar con lui.

pin de lasci mesta; Esser pieno


smancerie,
di

di

dddoli, di

s.magi,

di

smiaci, ecc.

deirinfermo che sia vicino a spirare, tn sci pissi de fa nn-a cosa; Esser sull'orlo sul curro, Essere a un pelo di far checchessia, vale Esser in punto o in procinto, Esser vicinissimo, Esser per farla da un momento all'altro. in scio canJ; Esser sul tavoliere V. Cand. in sci basso; Esser sul basso o Aver del Lasso,
dicesi del
finire,

portu in par ma de man; Esser portalo in palma di mano, vale Essere magnificato con lodi, accreditato, messo in credito, in isiima presso il mondo; e talora anche Essere amalo, proietto, ben visto, ecc. raozo; Aver bachi o le palarne, Esser crojo. Sonar a mattana V. Raozo.
i

Vino allorch nella bolle vicino a ond' che comincia a sentir di feccia. in scinn-a bnn-a stradda; Esser per la buon strada, figurai, vale Esser ben indirizzato in checchessia.

sottovento
y^ento.

Esser soltovento o sotto


e 5

il

vento V.

in s; Essere in s, conlr. di Esser fuori di s, e vale Esser sano di mente, Essere in cervello in sugo; Essere in succhio V. Sugo. in ta btte; Essere ubbriaco. .Modo basso, in te canne V. SOlto se in te sbiyge. in te l'atro mondo; Esser nell'altro mondo. Esser altrove, vale Esser astratto col pensiero.
in te l'urna; Esser sopra pensieri, Essere astrailo, in te Hvce ; Aver rocchio sere astratto.
a'

can; Esser chiave e malerozmanico e scure V. Can. sempre a-i denti ; Esser sempre agli occhi, dicesi pili persone che spesso contendano indi Due
san Rocco
zolo, Esser

sieme.
tutto d'nn-a pcrsnn-a; Esser lutto d'alcuno,
si

nugoli, vale Es

dice dell Esser suo dipendente o intrinseco. tttn; Esser lutl'uno, vale Esserla medesima cosa. tutto in t'nn'cegua; Esser tulio in un'acqua V. jEgua. tutto in t'n tocco ; Esser d'un pezzo, cio Intero, tkn bandta ; Esser un gerbola, un arcolajo, Fare
l'agno! di Bddia V. Bandta nel 2 signif. nn'ceguacod; Essere un'acqua cheta V. jEgita. tutto nn-a cosa; Esser tutto una cosa, vale

Non

badare,

in te sbigge; Esser perle fratte o alla mcina. Essere al verde o all'ablativo, vagliono Esser condotto a mai termine per la povert. in 15 ballon; Essere ubbriaco. M. b. V. Ballon.

Non

pensare ad altro che a quella


Egli lutto chiesa.

l'

lutto

gexa;

340
un

ESE
tale; Esser
tiilt

ESP
nn
l'

tiitio

cotale, vale

Ras-

somigliarlo perfetlamcnte: Egli tulio sua madre.


alcuno.

tUo so inoco;

EsenziSu

S Esentse n. p. Esentarsi, Esimersi, Dispensarsi.


s.
f.

Esenzione: Privilegio che di-

spensa da alcuna obbligazione.

nn-a brulla copia d'un; Scimmiare malamente

Esercita v. a. Esercitare,
forza di esercizio.

Modo

figurato.

antic. Esrcere: Tenere in esercizio, Render abile a checchessia per

nn-a pasla d'u; Essere una

pasta di zucchero,

un pe

vale Esser di buona e di eccellente natura.

Esercitare, nella
cizi.

Milzia

vale insegnar

gli

eser-

l'atro; Fare a giova giova: Ajutarsi l'un


alla

l'altro.

z do cu; Esser

mcina o

in

fondo, Essere

a mal partito V. Cu. J ssighe; Esserci o Esser


ai

Render

abile alle armi.

a memia; Esercitar la memoria: Imparar sovente alcuna cosa a momoria per renderla tenace. a paziensa; Esercitar la pazienza, figurai. Cimentare
Metter a pr-ova
l'altnii

S
M

M w N

l: Trovarsi presente nega che in un dato caso si dovesse fare quel che un altro ha fatto, e un terzo risponde per iscusar questo: Bezugnava ssighe; Bisognava esserci o esser li. Non 'se bn a ninle; Essere un boto o voto, un chiurlo, una sferra, ecc. V. Bn add. se bn n pe sua, n pe tomcea V. sopra Non ese bn a ninte. se n can n lo; Non essere n uti, n put V. Can. ese in t5 calendio d'nn-a persnn-a; Non essere nel calendario d'uno V. Calendio. se l; Esser altrove, vale Essere colla mente

pazienza, col
Esercitar una

fallo.

Uno

per

es.

fare o dire cose capaci

d'impazientarlo.
ecc.',

nn-a crega, un impiego,


carica,

un impiego, vale Esserne investito,


p.

AmIm-

ministrarlo.

S Esercitdse n.
pratichirsi
in

Esercitarsi:

Addestrarsi,

una cosa, n Esercitarsi: Far del moto, .Passeggiare, Darsi qual.

che fatica per esercizio del corpo.


s.

Esercizio
arte o d'un
1)

m. Esercizio

La

pratica d'una

in altre cose. n

mestiere.

Esercizio:

Affaticamento, Moto della persona.

Nella 3Iilizia,

La

scuola pratica del soldato


e nei

nel
sari

maneggio dell'armi
utili

movimenti neces-

n in

ce,

n in tccra; Essere o Slare per

In Marin.
delle

in guerra,

dicesi degli Esperimenti che si fanno, del

aria, figur. vale

Non aver

sufficiente

fondamento.

manovre o
il

cannone, per imparar ad


che son necessari!

Sa

quello che sa; Sar quel che sar, dicesi quando

eseguir bene quei movimenti,


nell'usare

Ese

c'induciamo a prendere un'impresa, che, riuscendo male, ci pu tornare in grave danno. s. m. Essere: Forma e sostanza unita con osservanza de'lermini naturali illesa; Essenza,
Esistenza. Essere, per Stato, Condizione:

l'

cannone e nel manovrare.

S Esercizi spirituali; Esercizi spirituali: Alcune meditazioni e considerazioni per riforma della

ancdn in

bn se; ancora in buon per Stanza, Dimora: De

essere.
stce in
in

che si fanno per lo spazio d'alcuni giorni luogo ritirato. S se in esercizio; Stare in esercizio: Esercitarsi continuamente in una data cosa.
vita, e

in

campagna
ci

se

ftta d'esercizio

ghe fa un beU'se; Di un buon essere.


S

state

Campagna
la vita, la

dice del

Non

riuscir bene in

Esser fuor d'esercizio, si una data cosa pel

lungo tempo che non l'abbiam praticata.


vale

l'se;

Dar

l'essere,

Dar

sus-

sistenza; e talora Creare.

Fa dell'esercizio; Usare o Fare esercizio: minare, Passeggiare, Muoversi, Agitarsi.

Cam-

JSseciit

s. m. Esecutore: Quegli che mette ad esecuzione qualche progetto, sentenza o giudizio. de giustizia; Esecutore di giustizia. Giustiziere,

Fa

l'esercizio ; Far l'esercizio, nella Milizia vale


la

Fare

scuola pratica del soldato.


V. a. Esigere,
si

Esig-g-e
w Esigere,

dicesi propriam. del Rila

Manigoldo, Carnefice, Boja. testamentario; Esecutore testamentario: Quegli che nominato da un testatore per dar esegui-

scuotere che

fa

per

via della giustizia,

comunem.

usasi per Richiedere con forza

mento
la

alle disposizioni di

sua ultima volont, dopo

con autorit alcuna cosa, come dovuta o convenevole; Volere, Pretendere.

sua morte.

Eseczin.
seguire
l'altrui

Esiminise n. p. Esimersi,
s.f.

Esentarsi, Sottrarsi.

Esecuzione, Eseguimento: L'emandare ad effetto il suo pensiero o

Esonera
Esordi

v. a.

onerare: Esentare, Liberare

comandamento.

Esecuzione, da' Legali dicesi Quell'atto giuridico con cui, per via di mandato esecutivo, si staggiscono Leni d'un debitore, o si fa cattura della persona per costringerla al pagamento. S Fa l'eseczin ; Far l'esecuzione, Esecutare: Staggire i beni d'alcuno, Eseguire contr'esso ci che ordina la legge; e dicesi dei debitori che non pagano il loro debito.
i

Esorta

da un aggravio, da una spesa, da un uffizio, ecc. V. n. Esordire: Propriam. Cominciare, Dar principio; ma da noi usasi per Fare il primo passo, e dicesi de' Cantanti o Attori, che si presentano per la prima volta in sulla scena V. Deb. v. a. Esorlare: Cercar di muovere o
d'indurre alcuno con esempli o con ragioni a far
quello che tu vorresti.

EsortaziSn
Il

f.

Esortazione, presso

gli

Esortazione: L'esortare. Ecclesiastici Un breve


istil

]seg-ui
Mettere

a. Eseguire, Esseguire, Asseguire: o ad esecuzione, ad effetto; Adempire, Adempiere, Effettuare.

V.

discorso cristiano e pio, in


eccitare a divozione.

familiare, per

in

Espanscinde oliu.;
fusione di cuore
d'affetti.
:

Espansione, Ef-

:iseiiipla,x>itse

Esenta,

Esemplarit: Bonl di costumi^ degna di servire d'esempio agli altri. v. a. Esentare, Esenzioiare: Far esente, Liberar da qualche carico, Dispensare da alcuna
s.
f.

Nell'uso s'adopera per Larghezza

Esplora v.
Andar con
si

a.

Esplorare, Perlustrare. T. milil.

cautela e riguardo in
il

un luogo, dove

obbligazione.

dubiti esservi

nemico, o per iscoprirlo o per

EST
osservarne
le

EST

341

mosse, o se vi abbia teso qnaicbe

And
Andar

in estaxi; Andare in estasi. Estasiare,


in estasi

imboscala, ecc.

Estasire: Esser alzato o rapilo in estasi.

]sploxiii
siibilaneo,

s. f. Esplosione, Scoppio: Moto impetuoso e fragoroso, prodotto specialm. dalla polvere d'artiglieria o da altri chi-

in visibilio,

dicesi del

Rimaner

sopraffatto dalla maraviglia o dall'eccesso del piacere.

Estende v.

a.

Estendere, Distendere, Dilatare,

mici composti.

]spoiiii-e
in w
vista,
:

V. a.

Esporre

Metter fuori. Metter


si

Spargere, ecc.

Esporre

il sentimento delle scritture o delle parole. a villa, e sostanse, ecc.; Esporre la vita, gli

Dire con parole ci che

sente nell'idea,

Dichiarare, Interpretare, Manifestare

un comando, un ordine, ecc.; Estendere an cosimile, vale Far ch'esso obblighi mandamento e comprenda un maggior numero di persone. - un scriio; Distendere una scrittura, vale Comporla,

Metterla in carta.

averi, ecc., vale Avventurarli a pericolo di perderli.

sia alla vista del

in viulia; Esporre alla vendila: Mettere checchespubblico per invitarci compratori. 6 Sanlisciiw o nn-a reliquia; Esporre il Santissimo
bile

S Eslndisen. p. Estendersi, Distendersi, Dilatarsi, Spargersi, ecc. in lo discorso; Estendersi a dire, vale Favellar
a

lungo. Esser largo nel ragionare.


s.
f.

Estensein
s

Estensione

L'atto di ci che

una reliquia: Collocarlo


sia

in

luogo visi-

stende, e

La dimensione

slessa d'una cosa con-

dove

esposto

alla

pubblica venerazione.

nn-a persnn-a,
cito, ecc., vale

ecc.;

Esporre uno, un eser-

siderala nelle sue misure.

Avventurarlo, Arrischiarlo, Metterlo

de paize; Tratto di paese. de vxe; Estensione di voce, detta dai Greci

in

pericolo.

Diapason.

Espoxit Espoxizion
qualunque cosa

S Espdnnise n. p. Esporsi, Avventurarsi ; ed anche Sottomettersi, Offerirsi a checchessia. s. m. Espositore: Chi espone.
s. f.

Per estensein; Per

estensione.

Modo

avverb.,

e dicesi d'alcune voci a significare che, oltre al comune, si prendono anche in piii largo significato.

Esposizione : L'atto
alla

di

esporre

Esteus

all'aria,

pubblica vista.

Esposizione, per Interpretazione, Spiegazione, Di-

Esteuua^zin

s. m. Estensore, dicesi nell'uso Colui che scrive articoli per giornali. s. f. Estenuazione: Dimagra-

in

chiarazione.

zione, Disparutezza,
si fa

Macilenza, Debolezza, Ab-

Quella pubblica mostra, che

raccogliendo

un luogo medesimo

tatti

capi d'arte o d'in-

Esteuiiu

dustria d'un popolo.

battimento di forze. add. Estenuato: Menomato di forze, di complessione. Magro, Macilento.

dS Sanliscimo Sacramento ; Esposizione del SanFunzione ecclesiastica, del Venerabile tissimo in cui si espone all'adorazione de' fedeli il San:

Estex-mixi. v. a.

Esterminare: Mandar in ro-

vina. Distruggere, Annientare.

Esterna, v.
che
si

tissimo Sacramento.

Esprescin

Espressione: La significala favella o la scrittura. Espressione, parlandosi di parole, vale Forza,


s. f.

zione de' concetti, mediante

Estima.

Manifestare una cosa a. Esternare ha nell'animo, Far conoscere la propria volont, desiderio o pensiero. V. a. Stimare, Estimare, Apprezzare, Valutare: Dar giudizio del valore d'una cosa,
:

Valore, Significato.
ti

Determinarne

il

prezzo; e dicesi

propriam. di

Nella Pittura dicesi


affetti

La rappresentazione viva
e delle passioni.

case, poderi e simili.

e naturale degli
n

Estimo

Nella Musica II modo di far sentire un senso d'affetto determinato, abbellito dall'arte.
s. m. Espresso: 3Iesso o Messaggio mandato a posta da un luogo all'altro per cosa

Espresso
d'alta

s. m. Stima: Il giudizio del valore di una cosa, ossia Quel prezzo che una cosa si crede valere, e che da un perito stalo determinato j

altrim. Perizia.

Estimu.

s.

m. Stimatore, Estimatore, Perito:

importanza.
a.

Esprimine v.

e Sprimere: Manifestare

Esprimere, antic. Espriemere il suo concetto con chia-

Colui che fa professione di stimare case, poderi, mobili e simili, e ne fa relazione.

Estiiig>iie
via tr di

V. a. Estinguere, Spegnere,

Annul-

rezza e al vivo. Esprimere, per Significare, Dar a conoscere: Nd posso esprimmive 6 dispiaxe che ecc.; Non posso

lare; detto di debito, vale

Pagarlo o Per altra


della riscossione.

mezzo

il

diritto

esprimervi
n

il

dispiacere che ecc.

Estinguise n. p. Estinguersi ; detto di famiglia, vale Mancarne la successione, Non rimanervi pia alcun discendente.

In Pittura, Scoltura e Poesia, vale Rappresentare al vivo gli affetti e le passioni.


n. p.

Estinzins.f. Estinzione, Estinguimento;


di debito, dicesi
II

dett

Esprimmise
gare
i

Esprimersi

Significare

o Spie-

pagamento, per

il

quale ri-

propri concetti.
v. a.
;

Espropxri,
immobili.

Espropriare

Privare altrui

mane

annullato esso debito.

delle cose proprie

dicesi specialmente di beni

d'nn-a famiggia; Estinzione d'una famiglia, di un casato, ecc., dicesi Quando non rimane pi alcun discendente della medesima.
V. a. Estirpare, Stirpare, Distirpare,

Espx*opr*ia;ZinL s.

f.

Espropriazione : L'atto

Estirpa.

col quale

si

priva altrui delle cose proprie.

Svellere, Disvellere, Diradicare; e metafor.

Di-

fors; Espropriazione forzata, dicesi La vendita giudiziaria dei beni immobili d'un debitore, fatta
sopra
sensi,

struggere, Dissipare, Dispergere, ecc. n Estirpare, in Chir. vale Fare l'estirpazione d'un

domanda
s. f.

de' suoi creditori.


:

tumore.

Esta>3:i

Estasi

Stato dell'anima alienata dai

Estirpa,zin
L'estirpare.
I)

s. f.

Estirpazione, Estirpamento:

Sospensione dell'esercizio de' sensi cagionata da intensa contemplazione d'un oggetto stra-

Estirpazione, in Chir. Un'operazione che consiste Del tagliare attorno

wdiQario e soprannaturale.

attorno un tomore, che

342

ET
nato in mezzo a parti sane, e portarlo via
affinch

EUG
S

sia

se za

d'etce; Esser d'et o d'elade, vale Esd'etce


l'et

tntto

non rinasca.
s.
f.

sere attempalo.
:

Estorscin
sta, talora

Estorsione
e

Esazione ingiu-

Maggio
che ha

Estre
I)

quando con violenza. v. a. Eslrarre: Cavar fuori. Estrarre: Cavar fuori da un libro, da un regidocumenti e le cose pi rimarsimili stro
con inganno,
i

idonea per maneggiar altrim. Blaggiorrnne.


S

Maggiore, dicesi da' Legisti Colui le cose sue;


diccsi da' Legisti Colui che

Mina d'etw; Minore,


non ancor giunto
affine
di p' ter

all'et

determinala dalle leggi,

chevoli che fanno al bisogno.

essere padrone di s e della sua

della

Cavar alcuna cosa da un misto per mezzo Chimica.


s.

roba; altrim. Minorenne.

Etax
da s
si

Estrseto m
fuori, per

Estratto

Materia pi eletta cavata


altra

mezzo d'operazioni chimiche, da


si

Servo muto, Servitor di legno: s. m Piccolo scaffale o Tavolino a due o pi palchi, collocato sul pavimento, presso gli angoli della
tavola, a

materia.

comodo

dei

Estratto: Ci che
scrittura

estrae da un

libro o

da una

tondini, prendersi

commensali, per cambiarsi pane o altro, quando

Ristretto,

Sommario.

per questo

La vincita fatta al giuoco del lotto sopra un numero giuocato spicciolato; ilqual numero diccsi
pure Estratto.

uffizio non s'abbian servidori, o non vogliano presenti. Voce pretta francese.
s. f.

Eterni tee

Eternila, Eternalit

Misura in-

terminabile ed infinita di durazione che non ha

Estrag'n.

V. Aslragdn.
s.
f.

Estrazin
n
I)

Estrazione

Lo

estrarre,

principio, n mezzo, n fine; e qualche volta che ha principio, ma non ha fine.

Estrazione: Eiezione a sorte. per Nascila, Origine, Condizione, Schiatta, ma non si dice se non in senso qnasi dispre-

.Amia
Andar

Pass, all'eternitce
all'altra

Andar

a vila eterna.

giativo:
di bassa

Pcrsnn-a de bussa estrazi on ; Persona


estrazione, cio Di bassa condizione,
a

Eternizac,

o di l. Passar di questa vita, vagliono Morire. v. a. Eternare, Immortalare : Far


vita

o all'altro

mondo

eterno, immortale. % Elernizzdse n. p. Eternarsi, Farsi eterno, morlalarsi.

Il

tirare

sorte
I

chamansi anche

numeri del lotto; e cos cinque numeri che si tirano


i

Im-

su

al giuoco del lotto. de radici; Estrazione delle radici. T. degli aritm. Il metodo di trovar le radici de' numeri o quan-

Etichetta
versare tra
t)

tissima di tulle

Etichetla: L'osservanza esalcerimonie pi minute nel conpersone di qualit.


s.
f.

le

tit

date.
s. f

Bottello,

Bottellino,

e nell'uso anche Etichetta:


si

Estremi tee
parte,

Estremit, Stremila: L'estrema


u:ia cosa
finisce.
Il

Quel cartellino che

soprappone a certe cose,

La parte ove

termine
e
le

come

di qualsivoglia cosa.

Estremit, diconsi

da' Nolomisti

Le braccia

o altri vasi scrittovi la materia ch'essi contengono. d'un libbra; Cartellino Quell'iscrizione del titolo
bottiglie,

alberelli

gambe.
S

dell'opera,

intero od abbreviato, solito apporsi

Da

nn'estremilce all'atra V.

Da un

estremo

sulla

parte
a

superiore

del

all'atro nella seguente voce Estremo.

lettere
in oro.

slampa, o anche

dorso del libro, in impresse a mano,

Estremo
giungere.

s. m. Estremo, Stremo: Il pi alto grado, L'ultimo segno al quale una cosa possa

Sta in sce l'etichetta; Star sui convenevoli o sui cerimoniali: Praticar con ogni cura le ceri-

Da un estremo Da una estremit

all'atro;
all'altra,

Da stremo
asso o sei,

a stremo,
si

monie

complimenti.
f.

dice di

Etixiia s.

Elisia

Malattia,

cui principali sinil

Chi nelle cose non conosce mezzo, ma va agli eccessi. S se a-i estremi; Essere all'estremo o in estremo od anche latin, in extremis, vale Essere agli ultimi momenti della vita, Essor per morire,
n Essere agli estremi, vale

tomi sono un'emaciazione di tutto

corpo, ac-

compagnata da febbre

lenta detta Etica, la qual

Eug'g-etto

anche Essere

in

somma

calamit, necessit o miseria.

Eistremo
g

add. Estremo, Stremo, Ultimo,


I)

Estrema unzin; Strema o Eslrema unzione:

termina generalmente colla morte. s. m. Occhio: Una specie di chiodo a punta o a vite o ad ingessatura, con un foro in luogo di capocchia o cappello. Se a vite, dicesi Occhio a vite. Occhietto. T. mar. Anello che si fa all'estremit

Uno
che

dei sette sacramenti della Chiesa, ed quello


si

d^alcuna corda.
uggetti

Etee

amministra ai moribondi coll'olio santo. s. f. Et Nome generale che si d ai gradi del viver dell'uomo, come all'infanzia, fanciul:

da molla d reluio; Occhi


che ha
la

della molla.

Due

fori

molla dell'orologio alle due


si

estremit. Dicesi

Occhio di dentro quello che

lezza, giovinezza,

virilit e vecchiaia, e vale

Nu-

mero
1)

d'anni, ecc.

appicca a un dente che nella fascia dell'albero; e Occhio di fuori, quello por cui l'esteriore estre-

si dice d'Un determinato numero di secoli. S D'etcB avansd; Di grande et, vale Vecchio. S Da maxima elee ; Coetaneo, Coevo: Che della medesima eia o Che esiste ad un tempo. S De bdnn'eta;; Di bella et, vale D'et malora,

Et, nella Cronologia e nell'Antichit

Eixg"g"ezza

mit della molla si appicca a un dente, che internamente nella sponda del tamburo. v. a. Adocchiare, Aocchiare, Occhiare, Allumare: Affissar lo sguardo per Io pi con desiderio inverso checchessia. Occhieggiare
vale Guardare con affetto e compiacenza.
s.
f.

%
S

ma fresca e robusta. De meza etce ; Di mezza et Tra vecchio e giovine.


:

Eixg-g-ia

Occhiata: Sguardo di passaggio

se in t bn dcll'ctce; Esser nel buono o buono dell'et o simile, vale Esser nel bello,
colmo, nel vigore
dell'eia.

sul

nel

per vedere o esprimere qua'che cosa. - Occhiataccia dicesi Quella sguardata con occhio torvo ad alcuno che faccia cosa a noi spiacevole, e ci

per atto di rimprovero, o per accenno che smetta

EUG
g'ha dato gerle iuggias che ecc.; Gli diede
certe occhiatacce che ecc.
n

EUG

343

Occhiata, dicosi anche assoiatamente per Sguardo

S uggi abbiforchce; Occhi marrani: Occhi furbi, che danno segno d'astuzia.
affinoe; Occhi grifagni, Occhi di nibbio o di falco: Occhi acuti ed accorti alla preda, come quelli degli
uccelli
di

Il

Pesce di mare, dei genere degli Spari (Sparus nei Mediterraneo, di colore argenteo ai iati e sotto del ventre, strialo di nero sul dorso, e con larga macchia nerastra in sulla coda da ciascun laloj dicesi anche Codinero e Meianuro. S Dnn'uggi; Dare un'occhiata o una rivista: Guardare di passaggio o aita sfu^rgila, e dicesi

L'alto

(lei

guardare.

melanurusj mollo abbondante

rapina.

affusi; Occhi affossati o infossali o incavernati, cio Affondati, Rientrati in dentro.


bllce; Occhi lividi, Occhiaje: Un certo lividore che viene altrui sotto gli occhi. cotesti; Occhi cerulei, cileslri o cilestrini; e dicesi Occhi-glauco a Chi ha gli occhi celesti. che ammtan in ta settomann-a passa; Occhi
torli

per
j-

Io

pi di

libro

o altro simile.

loschi

ci nn'uggi che cetto pdjai... Prov. nostro che non ha corrispondenza ilal. e che da noi usasi dire comunemente e scherzevolm. per

Va

difetto

degli

guerci. Occhi fuor di sesto: Quel occhi, che fa che guardino in di-

versa direzione.

motteggiare uno che dia occhiatine amorose, sensuali,

che cinzan; Occhi lippi Occhi che lagrimano. che pertzan; Occhi vivaci. Occhi di ramarro.
:

vivaci, penetranti.
f.

Occhi
Occhialina, Occhialella,

assassini

o che uccidono: Occhi

vivaci,

ug'g'iadinii-a s.
Sguardolino:

'Fliig'g-iii

s.

Sguardo di passaggio. m. Occhiello, Occhiolino, Occhiuzzo:

briosi, acuti,

serpentini.

che rtan ; Occhi ridenti o sereni o allegri o pieni


di
letizia.

Dimin. e vezzegg. d'Occhio. S Fd l'uggin; Far l'occhietto, Fare agli occhi: Dare sotto sotto d^g sguardi amorosi, Vagheg^ giare, Far all'amore. Eag'g'io s. m. Occhio Parte nobilissima deli :

cianzocnti ; Occhi

imbambolati
lagrime.

lagrimosi

l'animale,

Organo

delia vista;

figur. e poelic. Gli

occhi diconsi anche Ciglia, Pupille, Raggi, Rai, Lumi, Luci, Guardi.
I)

piagnolosi o pregni di

da gatto; Occhi cesii o di gallo, diconsi Gli occhi azzurrigni o Che tendono all'azzurro. de bu; Occhi di bue T. mar. V. Bu. de forchetto o de fin V. sopra uggi affinm.
de fugo ; Occhi di fuoco o di bragia o abbraOcchi ardenti o simili, diconsi Gli occhi accesi da irn o da altra soverchia passione. de vista actiscima; Occhi di lince o linci:
giati.

Occhio, per La vista medesima. Sguardo g'ha misso i uggi addosso; Gli pose gli occhi addosso. Nel signific. di Persona che osserva gli anl''a in meso a tanti uggi; damenti altrui : Era in mezzo di tanti occhi, cio Era da molti
:

osservato.
M

11

Occhi di vista acutissima e perfellissima. d broldo; Occhi: Gocciole di grasso o d'olio galleggiante in forma di maglia sopra acqua o altro liquore; se queste gocciole son minutissime
diciinsi

l' i

per La Cosa pi cara che l'uomo abbia: uggi da so testa; gli occhi del suo capo. Melaf. vale Intelletto e simili: GAc voeiva

Scandelle.

fo Idra? de

carne sd; Occhi foderati


le

di prosciutto,

diconsi Quelli con

palpebre alquanto rovesciale

un p
M

ci d'uggio; E'

ci

voleva

un

po' pi

d'occhio.

per una Specie di Finestra rotonda o ovata, che per lo pi si suol porre nelle facciate o nelle parti pi alle della chiesa, e anche sopra le porte, nella pi alta parte della casa. per Una delle parli dell'ancora.

per malattia. furbi; Occhi furbi, Occhi marrani. inversci; Occhi scerpellati, sciarpellati, sciarpelOcchi che lini, scerpellini, cerpellini e cespellini
:

Nell'uso dicesi generalm. di Qualunque aperdella vite.

tura che trovisi in una casa.

mez'averti; Occhi per Occhi mezzo prrin; Occhi


di

hanno

palpebre arrovesciate. inveddrce; Occhi strabuzzali.


le

a sportello, dicesi scherzev.


aperti,

pernice,

diconsi

nell'oso Al-

da vigna; Occhio
l'uso,

Gemma.

cuni piccoli porri o verruche fibrose e dolorose

de bu; Occhio di bue. Voce del gergo e dele vale

Uno

sculo d'argenlo.
di gatta o di gatto. Bellocchio,

de gatto; Occhio
Asteria:

producono frammezzo alle dita de' piedi. vengono cos chiamati dallo avere nel lor centro esteriore una piccola punta nera simile
che
si

Essi

dura, la quale ha in s una certa luce a guisa delle pupille degli occhi, e getta fuori suoi splendori quando da una e quando da un'alira parte,
assai
i

Gemma

pollini;
lippi:

alla

pupilla dell'occhio della pernice.

tic

msca; Carattere microscopico o Diamante. T. degli Sianip. Il carattere pi minuto che si


nelle stamperie.

usi
rfi

faxu; Occhio o Viso: Ne'fagiuoli nostrani dicesi Quella parte nera e dura onde germogliano. d5 carattere; Occhio. T. degli Stamp. La grandezza della lettera alfabetica, non compresa l'asta ch'essa avesse. L'Occhio pu variare o per la sola
altezza, o
i

Occhi cispi o cisposi o caccolosi, Occhi Occhi pieni di cispa; che scherzevolm. diconsi anche .Occhi orlati di tonnina o di savore. scripiliti V. sopra uggi inversci. smorti; Occhi languidi. stralnce; Occhi stralunati, Occhi stravolti. % Acciantd i uggi addosso a fin V. sotto Ciantd i uggi ecc. Alla prima S A colpo d'uggio; Ad un'occhiata. occhiala : Con un solo girar d'occhio ; dicesi anche
nell'uso

per

la

sola larghezza, o per

ambedue

grosso,

versi; cos havvi l'Occhio ordinario, l'Occhio il piccolo, il grasso e il magro.

d cu; Ano, Culo V. Cu. d martello; Occhio del martello.

A colpo d'occhio o In un colpo d'occhio, son modi francesi da schivarsi. S A uggi sfreili V. sotto A streit'uggi. g A cuggio; A occhio, A vista. Posto avverb, vale Prendendo regola dalla vista, Senz'altra misura
ma
che della considerazione oculare.

m
S

EUG
Ficcar
gli

EUG
occhi addosso a uno, Affissarlo: Guardarlo fissamente.

ea dell'uggio, Ammi con l'uggio dd porco, Ammid de cattivo uggio, Ammid de sott'uggio V. Ammid.

Ammid co-a

t)

% Anddastreit'uggi; Andana chius'occhi V. Andd. g A quattr'uggi ; A quattr'occhi V. A quattro uggi alla sua sede alfabetica. gli occhi, oltre il signif. S Avvi i uggi; Aprir proprio, figurai, vale Divenir ravveduto e accorto, Guardar bene il fatto suo, Por mente, ecc. i uggi a nn-a persnn-a; Aprir gli occhi

danze i uggi ; Lagrimar gli occhi, Aver la lagrimazione V. Lagrimazin. S Clpo d'uggio; Colpo d'occhio, Occhiata, Sguardo:

Rivolta
I)

Colpo

Batter d'occhio.
d'occhio. Prospello, Veduta
:

Luogo onde

veda molla campagna o simile. S Comensd a lxi i uggi; Luccicare,


si

ciare a far

gli

occhi luccicanti, cio

CominQuando per
il

ad alcuno,

figurat. vale Disnebbiarlo, Illnminarlo,

tenerezza o altro son quasi sul punto di lagrimare.


S Cstd i uggi; Costare o Valere un occhio o cuore, dicesi d'una Cosa che costi carissima.

Aprirgli l'intelletto, Farlo

accorto, ravveduto,

Fargli intendere la verit, Levargli dal capo la

mal concelta opinione.


S

Dd

aWuggio; Dar

nell'occhio, dicesi di

streit'uggi ;

chins'occhi o

Ad occhi

chiosi.

vistosa e appariscente, e vale Colpire,

Cosa Far im-

Posto avverb. vale Cogli occhi serrati ; e figurat. Alla cieca, Senza badare, Senza considerazione,

Con

fiducia,
gli

S Ave ^ent'uggi; Aver


n

occhi d'Argo, vale Star

cauto, vigilante, oculato,

davanti a-i uggi; Aver davanti agli occhi. Aver sotto gli occhi, vagliono Aver in presenza. Aver esposto alla vista.

S'

busche in ti uggi V. Busca. uggi ancn attacchce; Aver gli occhi tra' peli, vale Non veder bene, e dicesi di Chi si levato di fresco, e si mostra tultor sonnacchioso, n i uggi che cinzan ; Aver gli occhi che la
rfe

S g

% %

grimano V. Lagrimazidn. i uggi che fan cicebe'le ; Aver le traveggole. Travedere: Pigliar in guardando una cosa

ed anche dicesi di Cosa che, veduta far Cadore in sospetto di ci che si vuol nascondere Mi me n'andieivo, ma ho puta de dd all'uggio; Andere' via, ma ho paura di dar nell'occhio. Dd da pa in ti uggi ; Battere o Gettare la polvere negli occhi, vagliono Procurar d'ingannare con vane mostre. Dd dell'uggio; Dar un occhio V. in Dd. Dd in ti uggi; Dar nell'occhio o negli occhi, vale Offender la visla: O lmme 5 me d in ti uggi; Il lume mi d negli occhi. Dente dell'uggio; Dente occhiale V. Dente. Esei uggi da testa d'nn-a pcrsnn-a; Esser
pressione;
udita,

pu

l'pcchio
ville

Essergli

Esser l'occhio dritto o destro d'alcuno, in gran favore.

1)

ili

per un'altra. t uggi in t coppsso; Aver gli occhi di dietro o nella collotlr^'a V. Coppsso. uggi rsei; Aver gli occhi rossi Jlostrare j
:

segno d'aver pianto. n Vuggio addosso a nn-a perstm-a; Aver l'occhio addosso ad alcuno, vale Stare allento a ci che uno faccia, l'uggio in scinn-a cosa; Avere o Tener n l'occhio a checchessia, vale Applicarvisi con attenzione, Badarvi bene. sempre davanti a-i uggi; Star fitto negli

se ttt'uggi; Aver gli occhi d'Argo V. sopra Ave cento uggi. ^ uve a uggi de bu; Uova affogate V. uvo. Fdla in sci uggi; Accoccarla a occhi veggenti. Fd l'uggio a nn-a cosa; Far l'occhio a una Bezugna fdghe cosa, vale Assuefarci l'occhio
:

l'uggio; Bisogna farci l'occhio, g Fantinetta dell'uggio; Pupilla V. Fantinetta. g Fase brxd i uggi de ciulc di atri; Pigliarsi
briga g

Prendersi gl'impacci del Rosso, vale Pigliarsi cura di ci che non ci spetta,

occhi: Esser sempre presente. M un gran cdlpo d'uggio; Essere oculatissimo.


FastiS Aveine nn-a pansd fnn-a a-i uggi; diare checchessia. Essere stucco o ristucco di

Fd segno co-i uggi; Far d'occhio. Dar d'occhio, Ammiccare: Accennar cogli occhi, sovente chiudendone uno. g Fdse vegn pottin a-i uggi ; Imbambolare o Imbambolarsi gli occhi; e si dice quando l'uomo

checchessia,

Averne a nausea, ed anche Essere

a gola in checchessia: Avere gran quantit, copia,

abbondanza d'alcuna cosa. A vista d'uggio; A vista d'occhio, cio Per quanto veda lontano l'occhio. Alle volte significa
In

modo

dicesi

occhiate:

rapido e manifesto, e in tal signfic. cresceiva a vista d'uggio;

ricopre colle lagrime senza mandarle fuora, li siccome accade per ogni minima cosa ai bambini. g Formaggio co-i uggi; Cacio cogli occhi od occhiuto V. Formaggio. g Frettdse i uggi; Stropicciarsi, Soffregarsi gli occhi, g Che lxan i uggi; Gli brillano gli occhi, dicesi

Egli cresceva a occhiale.

S Bttd

Caccid in uggio; Buttare in occhio V. Bttd. S Cascia dell'uggio V. Cascia. % Cavd i uggi; Cavar gli occhi, e scherzevolm.
negli occhi o in faccia

Disocchiare, Sdisocchiare. $ Cavdse i uggi ; Cavarsi gli occhi , diccsi figurat. di Due pi insieme adirali, che si vorrebbero
fare il maggior male possibile. S Cazze sott'uggio; Correr agli occhi, Venir veduto. 5 Chind i uggi; Chinare, Abbattere, Abbassar
gli

comunem. di Chi alquanto avvinazzalo o cotticelo, Giunco dell'uggio; Albugine, Bianco dell'occhio: La cornea opaca dell'occhio, g Imbarlgd i uggi; Abbagliare, Abbarbagliare V. Abbarlgd nel 1 significalo. g Impi l'uggio; Dar nell'occhio, e dicesi di cosa che sommamente piaccia e si desideri,
g g in t'n bdttidcuggio m. avv. In un batter d'occhio, In un istante, In un subito, g Lascid i ujgi addosso a nn-a cosa; Lasciar gli occhi su una cosa, vale Non potersi saziare di guardarla pel desiderio che se ne ha. g L'uggio dd padrn 5 governa S cavallo; L'occhio del padrone o del signore ingrassa il cavallo V.

occhi

le

ciglia.

S Chi non % Ciantd

ha atro che un uggio ; Monocolo, i uggi ttddosto a nn-a perSnn-a;

Cavallo.

EUG
S L'uggio 5 ne vu a so parte; L'occhio vuol la sua parte, si suol dire per significare che In Dna cosa non buono guardar solo alla sostanza, ma anche al buon aspello di fuori. S Levdse un d'in sci uggi; Levarsi alcuno dagli
occhi, figura!, vale Uccidnrio.
gli

EUI
occhi, Far d'occhio,

346

S Levse 5 siinno da-i cuggi; Cavarsi il tempo dagli occhi, figurai, vaie Avanzar tempo, col vegliar pi del

consueto.

Dar d'occhio, Far l'ocAccennare vMrm o per farlo accorto di checchessia o per segno d'amore, chiudendo e riaprendo istantaneamente un occhio. S Scirbi co-i uggi ; Mangiar cogli occhi, vale Guardar fisso e con affetto sensuale e disordinato. S Segna co-i uggi ; Dar d'occhio. Far d'occhio, Ammiccare V. sopra Fd segno co-i uggi. S Serrd i uggi; Chiuder gli occhi, vale Dormire,
chiolino,

Ammiccare

S %

Ldnlun da-i uggi, tntan da-o chu; Lontan


dagli occhi, lontan dal

e figurai. Morire.
n
uggi a nn-a persnn-a; Coprire o Chiudere gli occhi a uno, vale Assisterlo in punto di morte. S Spalancd i uggi; Sbarrar gli occhi: Spalancarli, Aprirli largamente il pi che si pu.

Lxi
occhi,

cuore V. Chu. uggi; Sfavillar gli occhi, Luccicar


gli

gli

Aver

occhi luccicanti.

Md
di

d'uggi; Mal d'occhi, e in term. med. Oftalmia, Ofialmite, Otialmia e Ottalmite: Malattia
d'alcune parti
essi.

degli occhi, ed Infiammazione

Mangidse
giarsi

co-i

uggi nn-a persnn-a; 5Ian-

uno

cogli occhi, vale Sopraffarlo

con parole

bravate.

Mangidse nn-a cosa


cosa, che la
occhi.

co-i uggi
s

cosa cogli occhi, vale Guardare

; Divorar una avidamente una

brama

di quella

apparisca per

gli

Spende i uggi; Spender gli occhi, figurai, vale Spender moltissimo. g Slrenze i uggi V. sopra Serra i uggi. Usasi ancora per Dissimulare, Far finta di non vedere. S Slrenze un uggio; Chiuder un occhio: Dissimulare, Finger di non vedere cosa che altri faccia; e dicesi pi che altro quando un superiore, non potendo conceder cosa anco leggera a un
sottoposto, gliela lascia fare, dissimulandola.

A'd leva

uggi d'addosso

a nn-a cosa o perda una cosa o perIl

tSnn-a; Non
sona, vale

islaccar l'occhio
si
i

S Sld co-i uggi averti o spalanchce; Star colcogli occhi aperti, Star a canna l'occhio leso
badata,
si

Non

saziar di mirarla.

S
S
%

N
gli

poei legni

uggi averli;

sonno vincer

Tener gli occhi aperti e simili, figurai, dicono dell'Usar atlenzione, Por mente, Star

occhi: Slcrire o Cascar di sonnoi'

vigilante.

No streme un
Non
dormire.

uggio; Non chiuder occhio, vale

Pan

co-i uggi,

chi sala a-i uggi

formaggio sens'uggi , e vin Pane cogli occhi, cacio senza


gli
si

occhi e vin che salta agli occhi o che cava


occhi. Prov. con cui

S Slralnd i uggi; Stralunar gli occhi: Stravolgere in qua e in l gli occhi aperli il pi che si pu. pers5nn-a; Tener di viS Tegni d'uggio nn-a sta. Guardar a vista uno, vale Fargli gelosissima guardia, e quasi non gli levar gli occhi d'addosso
g

vuol dinotare

le

qualit

che debbono avere queste tre cose per essere eccellenti; che in altra guisa dicesi Pane alluminato e cacio cieco. S Passa pe uggio; Andar a picco, Sommergersi, Colar a fondo. T. mar. Dicesl d'una Barca che s'affonda Talora usasi per Perder d'occhio o di
vista.

acciocch non fugga, ecc. Tegni i uggi bassi; Tener gli occhi bassi: Tenerli vlti a terra per timore, umilt e simiH. 8 Vedde ci quattr' uggi che dui; Vedere pi quattr'occhi che due, vale Esser pi diflScile che altri s'inganni e sia ingannato operando in com-

S Perde d'uggio ; Perder d'occhio o di vista : Non veder pi una cosa veduta per qualche tempo
innanzi.

pagnia d'alcuno che operando solo. Vin chi sta a-i uggi; Vino smagliante. uggio; Veder di buon occhio, S Vedde de bn cio Con affetto, con compiacenza, Voler bene, ecc.
S

^%Vortd
di mira, vale

uggi; Girar
s.

gli

occhi.

Piggid d'uggio ; Pigliar


di

Aver

fisso

viiamiii.e

l'occhio e Taticnzione a cosa

particolare; e detto

persona, s'intende per lo pi in mala parte, cio ad oggetto di perseguitarla, di nuocerle. S P'gS'' l'uggio dd cu pe nn-a daga ; Prendere un granchio o un granciporro V. daga. S Pin dell'uggio; Globo dell'occhio: Tutte insieme
varie parti che compongono l'occhio, che ha forma di pallottola; altrim. Bulbo. S Quattr' uggi ; Quattrocchi. Nell'uso comune e scherzevolm. si chiama cos Chi porla gli occhiali. S Remetlighe i uggi; Rimettervi gli occhi: Stanle

uio

Voce dell'uso: Sapore ed anche Odor d'olio: Ghe sa troppo d'ujamme; Ci pule troppo d'oliarne. s. m. Olio ed Ogiio: Liquore grasso e untuoso che si cava dalle ulive e da altre sostanze vegetabili, o da animali. Ve n'ha di due generi : l'Olio fisso e l'Olio volatile. Il primo si fa per via della compressione, l'altro per via della distillam.
Oliarne.
d'olio sgradito,

zione. Dicendo Olio senz'aggiunto,


d'uliva. Gli
altri

s'

intende Olio

Olii

si

distinguono

indicando

car

la

vista senza profitto.

S Rie sotV uggio; Rider sotto le basette: Sogghignar quasi di nascosto, e per lo pi in segno

qualche loro propriet, come Olio volatile, essicla materia donde son tratti, come cativo, ecc.; Olio di lino. Olio di noce, di ricino, ecc. d'amndoa dge; Olio di mndorle dolci : Liquido
tratto per distillazione dalle mndorle; quasi senza odore, di sapore dolcigno, di colore giallognolo, alcuna volta verdiccio; ammolliente, addolciente, vermifugo, purgativo. da brxd; Olio da ardere. Olio da lumi: Olio

disapprovazione o di scherno. % Std a-i uggi; Avventarsi o Lanciarsi agli occhi. S Scappd da-i uggi nn-a cosa; Uscir degli occhi alcuna cosa, vale Temere o Aver gran dispiacere di doverla perdere. S Scentd da-i uggi; Sparire, Disparire: Uscir di
di

comune, cio D'infima qualit. ch' l'ha a lann-a; Olio ammuffito, ammuffalo,
muffato, muffilo, colla muffa.

vista altrui in

S Sehits

un Sciaccd

tratto, Dilegnarsi. dell'

uggio; Strizzar rocchio

de

gdmmio;

Stento o Fatica di braccia. Piceli

346

EUI
Lavoro che richiegga
di
fatica

EUV
e

per ischerzo di
continuo

S Finch gh' dell'uio in t


fiato

lmme; Finch
zitto com'olio,

c'

movimento

braccia

e per lo pi

vita.

Modo

figurato.

Fregarn pa?;Iiardamente, Stropicciare e simili. de Un; Olio di lino o di linsome: Olio che si cava dai semi del lino, utile a molte arti, o per
tinte

Md

carmo comm'uio; Mar

vale

Jtar tranquillissimo, placidissimo.

Manca
micino
dicesi

l'uio in ta lanternctta; Essere al lualla

vernici.

de merlsso; Olio di merluzzo: Olio che si cava dal frgato del merluzzo; e fassene grand'uso in

medicina nelle ma'atlie di petto. de txc ; Olio di noce, ed anche Noce assolutamente: L'olio cavato dalle noci, il qual serve
a' pittori

la candela al verde, per Essere prossimo a spirare. Mette dell'uio in t lmme; Rifornir la lucerna: Rimettervi dell'olio. **S Moi sansa sd e sens'uio; Morir senza confes-

candela, Essere

figurat.

sarsi e comunicarsi,

od anche Morir all'improv-

per dipingere, macinando e stemperando


i

viso.
S

Modo
chi

bassissimo.
l'uio;

con esso colori. de pesciu; Olio di pesce : Olio che si cava dal tonno da altri pesci grossi, e serve ai conciatori di pelli ed untori per ugnere ed ingrassare le pelli e i corami. Usasi ancora per guarire i

Nxe

ha

guastala in
nell'olio.

modo

Noce oliata o oliosa: Quella che sembra essere inzuppala

S Pelle d'uio; Soggettino, Cavezza, Grama lana, dicesi figur. d'Uomo astuto e ribaldo; e talora
in

ed altre ferite. de ravisson; Olio di ravizzone, di rapaccione o di rapacelo Olio cavato da' semi del ravizzone fnapus sylvestrisj; il suo colore giallo, il suo odore non spiacevole, ed buono a mantagli
:

senso pi mite. Pigro, Poltrone, Infingardo,


chi

Fuggifatica.

8 Quello

vende

olio al

Colui che vende uio ; Oliandolo minuto; dicesi anche Ogiiaro, ma


:

meno
S

usitato.

giarsi.

Voci sta a galla


dicesi figurai,

camme

l'uio

Star

come

l'olio,

de ricin; Olio di ricino: Olio purgativo di grande uso in medicina, che si estrae dai semi del ricino (ricinus communis); altrim. Olio di palma Christi, e, secondo il Mattioli, Olio di ccino. de rvce; Bastonate, Legnate. Modo figur. e scherzevole: Pe astalllo ghe vu dell'uio de rovee; Per ridurlo a dovere, ci vogliono delle legnate. de sascio; Olio di sasso, Olio petroleo, Nafta impura: Liquore bituminoso e infiammabile che distilla da alcune rupi, o si raccoglie alla superficie di alcuni laghi. Ha un odore penetrante e nauseante. Adoperavasi gi per le frizioni, come
risolvente, stimolante, nei dolori e nella paralisi.

del

Volere sempre soprastare ed

essere a
S

vantaggio.
te

Tnno in

l'uio;

Tonno

sott'olio

V. Tnno.

uiix

Eutto;

olio,

add. Oliato: Condito con olio. Otto: Nome numer. che segue
il

imme-

diatamente dopo

Selle.

D'anchu a utto, Da dman a utto; Oggi a Domani a otto: L'ottavo giorno dopo oggi,
ecc.
;

dopo domani,

utto^ento
Eu.'vetto

Ottocento:

Nome

numer. che

contiene Otto volte cento, Otto centinaia. Eix-vei fD'^; Giorno di lavoro o di fatica V.Gtorno. s. m. Uovicino, e meglio Ovicino,

de ssamo; Olio
:

sesamo o di sisamo o di giuggiolena Olio buono a mangiarsi, che si cava per via di compressione dai semi del ssamo. de tncoa; Olio di scorpione, dicesi Quello in
di

Eu-vin vivo
versi

Ovolino: Piccolo uovo. V. sopra Emetto.


e Ovo, al plur. Uovi, ma mecomunem. Uova ed Ova: Parlo di dianimali, come di volatili, pesci, serpenti, ec,
s.

m. Uovo

glio e pi

cui siasi fatto morire

uno o pi scorpioni
alle
i

ed

tenuto dal volgo

come rimedio

morsicature
ferite.

degli scorpioni, per guarire

tagli

ed altre

bisognoso di perfezione eziandio fuor del ventre della madre. Detto assolutam., s'intende per Io

d'oiva; Olio d'uliva (comune, fino, sopraffino). santo; Olio santo o da infermi. L'estrema unzione: Quel sacramento della Chiesa che si somministra ai moribondi, cos: D l'uio santo;

pi Quello della gallina. aggallu; Uovo gallalo: Quello che fatto da gallina che abbia abitato col gallo, cio che ne
sia

stala calcata.

Dar

l'olio santo,

vale Amministrare

il

sacramento
si

chi tccia o chi

manca; Uovo scemo. Uovo che

dell'estrema unzione.

vergine; Olio vergine: Quell'olio che


ulive non riscaldale.

trae

da

guazza.

de dui rosei; Uovo gemino: Uovo che ha dae


tuorli.

S Ave piggiu l'uio; Esser di cattivo umore, Aver la luna a rovescio, Esser crojo, adirato, imbronciato e simili. Modo basso e figurato. S Bottiggette dell'uio; Ampolle V. Boccette.

fresco

pieno, e perci ; Uovo fresco : Quello che scosso non guazza, perch la gallina lo ha deposto da poco, come a dire nello stesso giorno

poco pi.

S Brittto d'uio; Oliato, detto di fiasco o bottiglia, vale Rimasto untuoso per esservi stato l'olio. S Cazze l'uio in sci fava; Balzar la palla o Balzar la palla in mano, si dice del Venir l'occasione opportuna di far checchessia che anche ; dicesi Cascar il cacio sui maccheroni.

marso; Uovo
glio

barlacchio o barlaccio,
:

Uovo bo-

bgliolo

Quello che scosso guazza forte-

psu; Uovo

mente, e rollo puzza.


:

S Ciaslra d'uio; Frittella o Frittello V. Ciastra. S Dipinze a uio; Dipignere a olio V. Dipinze. S se ull'uio; Essere in pernecche. Modo figur. e vale Esser ubbriaco.
Il

stanto Uovo nato da pi giorni, che ha perduto per evaporazione una parte della sua sostanza e un corrispondente grado della sua bont. scaggiu; Uovo col panno: Quello che talora fa la gallina senza guscio e coperto dal solo panno

- mezo all'uio ; Esser alticcio, cotticco, brillo, cischero: Esser alquanto alterato per aver so-

membrana dell'albume. - Uovo nonnato dicesi Quello che, senza guscio, e non per anco perfezionato, tolto dal ventre della gallina ammazzata. uve a balletto o a uggi de bu V. sotto uve
cheitc.

verchiamente bealo.

EUV
w

EUV

347

a-0 piatto; Uova nel piatto: Quelle che si fanno cuocere con burro o con olio in piatto o tondino, di quelli che reggono ai fnoco, le une accanto alle altre, senza tramestarle, s che il tuorlo

cacio sui maccheroni, dicesi Quando avvenne a taluno qualch" cosa inaspettata, e che torn appunto in acconcio a ci ch'egli bramava; che

rimanga intero e scoperlo. n a-o tian o a-5 tiancllo ; Uova in tegame o in tegamino: Son colte nella stessa precedente maniera, ma dentro un tegame o tegamino. a-5 tianelto remescice; Uova in tortino, che anche dicono Tortino d'uova: Uova che nel tegame al fuoco si van tramestando fino a che abbiano una sufficiente sodezza. ascrlce V. sotto uve da sciSrbi. n b5g(jtc V. solto Euve due. n cheite ; Uova affogale: Quelle uova che dal

anche dicesi Gli venne la pasqua in domenica. Giamo dell'uvo; Bianco dell'uovo: La chiara
dell'uovo rappresa V. sopra

Ciceo d'uvo.

L'

megio un uvo anchu che nn-a gallinn-a dman; meglio un uovo oggi che una gallina

domani. Prov. che vale meglio aver poco, ma prontamente, che molto con indugio di tempo. S Mette i uve stto a gallinn-a; Porre le uova: Sottoporre alla gallina covaticcia un certo numero
d'uova affinch essa le covi. Odo d'uvo marso; Nidore, Puzzo nidoroso: Odor simile a quello delle uova corrotte. se vu mette in dzzenn-a coinme i uve % cenci vogliono entrare in bucato viarse; Tutti
S
i


si

guscio scocciato, cio spaccato in due, son lasciate

cadere e sommergere in acqua bollente, e colte racccolgono con mestola, e si condiscono con
burro, erbe ba'lute o altro.
Si

V. Dzzenn-a.
S Pelle

mettono anche

Pelletta dell'uvo; Panno o

Pannume:

sopra

da sciwbi; Uova a bere o da bere. - Uova bazzotte cbiamansi Le uova da bere, ma un po' pi cotte, s che, reso sodo tulio l'albume, rimanga

la

zuppa.

Quella pellicina bianca e sottile, della quale ricoperta immediatamente la parte interna del guscio dell'uovo. Pin cmme l'uvo; Pieno zeppo, Pieno pinzo,
S'tivato,

n
ti

de fumo rosso;\]o\ Cocchi V. Punzo de msche; Cacchioni V. Scagagge.


oli.

tuttora semifluido

il

tuorlo.

Pienissimo.

rdsso.

% Port'uve; Uovarolo, Ovajuolo: Vasetto di porcellana, di cristallo o d'altra materia, della forma
di

due; Uova sode: Quelle che si lascian venire dure delle bazzotte {y .so^t^ Euve da scidrbi), e che, sgusciate, possono fendersi in due, e manpili

mezz'uovo e
<*a

col suo piede,

ad uso

di tenervi

l'uovo
tarsi

sorbire per non impiastricciarsi, n scot-

giarsi
I

coll'insalaia

o condite in pietanza.
padella.

g Quello

frile;

Uova

in

Uova

affrittellate:

Quelle che

cuocere in padella con olio, burro o strutto, con andar ragunando, ripiegando,
soi fatte

mani. Quella chi vende i uve; Uovajo, Ovajo, Ovajuolo, e nel femm. Uovaja, Ovaja, Ovajuola: li rivenditore o a La rivenditrice delle uova.
le

rimboccando la chiara sopra il luorlo, s che questo ne rimanga inieramente coperto e l'uovo intero ridotto a forma di frittella. n in camixa V. sopra ^uve cheite. I remescice V. sopra uve a-5 tianelto ree a dir cos

mescice. sbatte; Uova V. Slitte Uova


sotto
i

Rompi i uve; Schiacciare o Scocciare le uova. Rsso d'uvo; Tuorlo o Trio, Rosso o Rosso d'uovo: Quella parte globosa, giallo-rossiccia dell'uovo che ha il suo seggio in mezzo all'albume. Dibattere o Diguazzar S Sbatte i uve; Sbattere, le uova: Quel rimescolare la chiara e il tuorlo, dibattendoli con forchetta entro un piatto, tegame
altro

sbattute, dibattute o diguazzale

simile vaso.

uve.

sccioie;

sgusciate.

Scirbi uve; Bere uova, Sorbirle. g Scorsa dell'uvo; Guscio dell'uovo. S Spgid
i

gallinn-a a canta a l' quella chi ha fwto l'uvo; La gallina che schiamazza quella che ha fatto l'uovo V. Gallinn-a. % Ando in sci uve; Andar su doglia, cio Con dolore per istrettezza delle calzamenta, per calli, ecc.
S S Cerca 5 pei nell'uvo; Cercare o Guardare pel nell'uovo, V. Cerca. %
il

A primma

uova

al

uve; Sperare le uova: Opporre le lume per vedere se sieno trasparenti o

no, cio se siano fresche o stante.

Ciao d'uvo; Chiara, Albume: Quella materia semiliquida, viscosa, bianco-gialliccia, trasparente,
che involve
il

tuorlo ossia rosso, e che nel cuo-

Sprtnmise per fa l'uvo; Ponzare: Far forza per mandarlo fuori. reS Sppa d'uve; Zuppa all'uova, cio Zuppa galala d'uova affogate. Frittata sottiS Trippa d'uve; Frittata trippata: lissima, che, ripiegala pi volte su di s in forma bislunga, si taglia a foggia di tagliatelli e si condisce in diverse maniere secondo gli usi particolari de' paesi.
v. n.
le

cersi diventa soda,

opaca e bianchissima.

Cod i uve; Covar le uova V^ Cod verbo. S Dlscorrimmo d'uve che l' chi Pasqua; Parliamo d'uova che
tiain
la

Evacua
I)

Evacuare:
fecce.
alt.

Andar

del

corpo,

proverb. e dell'uso,
discorso.

Pasqua vicina. Maniera e vale Parliamo d'altro, Mu-

3Iandar fuori

Evacuare,
citt,

in signif.

dicesi

delle Milizie, che

per trattato o volontariamente abbandonano una


scirbi

8 se

camme a

un uvo fresco; Essere

come
S
n

a bere un uovo fresco, dicesi di Cosa agevolissima a farsi o a riescire.

E vacuazin
Lo
sgravio
degli

fortezza, ecc.
s. f.

Fa

l'uvo; Far l'uovo, vale Darlo fuora. Partorirlo. l'uvo de dui rsei; Far l'uovo gemino, di-

Evacuazione, Evacuamento: umori o escrementi per secesso; altrim. Egeslione, ma poco usala.
s.
f.

Evaxion
dalla

Evasione:

Il

liberarsi colla fuga

ccsi

Ggurat. e per ironia di Chi crede aver fatto


S

cosa sorprendente, maravigliosa, inaspettata. veyni i uve due; Assodar le uova Farle cuo:

prigione; altrim. Fuga, Fuggita. evaxion a un affare; Dar evasione,

Dar

corso a un affare. Spedire un affare.

cere tanto che divengan sode V. sopra uve due. S Gh' sccippu l'uvo in 15 fugo
;

Evaxivo

add. Evasivo: Aggiunto di risposta,

Gli casc

il

dicesi Quella risposta

onde per mezzo

di parole

348

FA
si

FA
tenta di sfug-

ambigue, o generali o oscure,


gire la

domanda.
V. Casualitce.
Evitare, Sfuggire, Scansare V. Schiva.
s.
f.

l'exempio; Dar il buon esempio: Essere primo a fare alcuna cosa buona , perch altri
imiti.
;

il

la

Eventualit
Evita, V. a.

Evoluzin
disposizione.

Evoluzione, di;;esi dei Movimenti che fanno gli eserciti per pigliar nuova
V. a.

S se portu pe exempio addotto per esempio. S


pligrazia, Verbigrazia:

Andar

in

esempio : Esser

Per exempio; Per esempio, Esempigrazia, EsemFormola dichiarativa,


colla

Esamina

Esaminare, Disaminare: Diligentemente osservare e prudentemente considerar checchessia per darne giudizio; ed anche Discorrere consideratamente, Discutere, Ventilare, Far
l'esame d'una cosa.

quale

disponiamo a proporre o citare checchessia come esempio da con.forliire o rendere


ci

pi chiara un'opinione o simile.


S Piggid

exempio da nn-a pers5nn-a; Trre


altrui,

esempio da

vale Imitarlo.

M Esaminare: Interrogare giudizialmente.


1)

Exilbi V. a. Esibire, Offerire, Profferire, Presentare.


S Exibise n. p. Esibirsi, Profferirsi, Mostrarsi disposto a.

Sottoporre ad esame una persona per accerdella scienza o capacit di essa intorno ad

tarsi

Esaminato interroga). Escamme m. Esame,


(ricerca,
s.

una data cosa. a so cnscensa; Esaminarsi, Esaminar la sua coscienza, Esaminar se stesso. s. m. Esaminatore: Che esamina

Exilbizin
E:xilia

s.

f.

Esibizione, Offerta, Profferta.

v. a. Esiliare:

Mandar

in

esilio; altrim.

Bandire, Sbandire, Sbandeggiare,

Proscrivere.

Exilio
S

dalla patria,

raento, Esaminazione, Disamina,

Esamina, EsaminaDisaminamento,

m. Esilio ed Esigilo: Scacciamento Sbandeggiamento, non infamante, imposto dall'autorit sovrana o dalla legge.
s.

Manda

in exilio; Mandar
v. n. Esistere:

in

esilio,

Esiliare,

Disaminazione
esalta

Ricerca

minuta o Discussione

Proscrivere.

intorno a checchessia.
Il

Existe
di relative intern l'essere,

Esser attualmente, Aver

Esame:

rilevare col

mezzo

rogazioni quesiti la scienza d'una persona od anche la sua capacit intorno ad una data cosa. de cnscensa; Esame di coscienza: Quel riandar che si fa la propria coscienza per conoscere i peccati onde si resa rea. de testimonii; Esame di testimoni: Operazione
d'ascoltare
i

Esistere, parlando di libri, quadri o simili cose,

vale Aversi, Trovarsi, ecc.

E:sistensa
Lo
II

s.

f.

Esistenza: L'essere in atto,


,

stalo

presente di ci che

Esistenza, per Vita, onde:


l'esistenza, vale

l'existensa;

Dar

Dar
:

la

vita.
:

testimoni in giudizio.

S Piggtd i exammi ; Andar all'esame, Subir gli esami: Soltoporsi ad essere esaminalo ad oggetto di conseguire uffzi, dignit, gradi, ecc.

Esistente p. pres. Esistente Exita v. a. Esitare Far esito,


n

Che
di

esiste.

Vendere, Smermerci,

ciare, Spacciare, dello generalm.

Exaudi piacere Esempio


V.

Esilare, in senso neut.


soluto,

vale Star dubbioso, irrerisolversi. Dubitare, ecc.

a.

Esaudire, antic. Esaldire:


ci che

Comn

perplesso,
s.

Non

altrui

in

domanda.

Exito

m. Esito, Successo, Evento, Riuscita, Fine.

se mpio,

s. m. Esempio, Esemplo, antic. EsEssemplo: Azione virtuosa o viziosa,

che si para davanti per imitarla o sfuggirla. Esempio, per Esemplare, Modello. w Fatto narrato a prova d'un argomento o a

Esito, parlando di merci, vale Vendita, Spaccio, Smercio, w Parlandosi di aria, vale Sfogo, Libero pas-

saggio di essa.
S

exito a nn-a cosa ; Dar esito a una cosa,


s.

edificazione o terrore degli ascoltanti.


n
I

vale Finirla, Compierla, Spacciarla.

passi d'Autori allegali da'

grammatici e vola

Exordio
udilori.

cabolaristi a

confortar

la

posta regola o

data

dicesi generalm. della

m. Esordio, Principio, Prologo; e Prima parte d'un discorso


a conciliarsi
l'attenzione degli

dichiarazione d'una voce o frase. D bn cattivo exempio; Dar buono o mal esempio, vale Tener una vita da cui altri possa

oratorio, diretta

Exoso
bile:

apprendere

il

male o

il

bene.

Che Don

add. Indiscreto, Incontentabile, Insaziasi contenta o non ha discrezione.

F
Fa,
V. a. Fare. Il prototipo di tutti i verbi, come quello che indica azione in generale. Io ne ac-

cenner primieramente alcuni sentimenti pi comunali e precisi, preso assolutamente di per s; quindi, per ordine alfabetico, suoi varii signii

trovandosi accompagnato con altri vocaboli. M Fare, per Accostarsi o Scostarsi: Fceve in sa, Fave in l; Fatevi in qua, Fatevi in l, cio
ficali

quanto ho poscio; Feci per lai quanto potei. per Adornare, Dar ornamento o perfezione: A sola bellessa a n fa a donna; La sola bel lezza non fa la donna, n per Affacciarsi, Farsi vedere: A s' fata a-o barcn; Ella si fece alla finestra. n per Allignare: A vigna a fa dappertutto;
le

Avanzatevi o Scostatevi,
per Adoperarsi in pr d'alcuno
:

La per

vite fa

dovunque.

Apprestare, Apparecchiare ^
ecc.;

Fd da

disnd,

Ho

fato per

da genn-a,

Far

il

desinare, la cena e simili.

FA
Fan tanto a mi due Ite, quanto per Bastare a voi un sco; Fanno tanto a me due lire, qaanto. a voi uno scudo. per Cangiare, Trasformare, Far divenire: n l'ha fceto un omino; Lo fece un uomo. passa tempo a fa de per Comporre: M cansonetfe; E' passa il tempo a far canzonette. Chi ha fceto 5 mondo ? CIj fece per Creare
I,
:

FA
n

349

mondo? per
il

Parlando della luna, vale Cominciare alcuno A l'ha termini o delle sue variazioni fceto 5 primmo quarto; Ha fatto il primo quarto. n Parlandosi di tempo, stagione, giornata o simile, vale Passar quella giornata, Consumar quella stagione, Dimorare in quel dato tempo in un G'h fceto tutta a stce; Vi feci tutta luogo, ecc.
de' suoi
:

ia

la

state.

Parlandosi di spazio, significa Passare, Scorfa troe

Credere, Giudicare, Stimare:

Mi

ve fan

rere, Trapassare:

miggia all'a; Fa
si

tre

rcivo morto; Io vi faceva morto. 9 per Dedicare, Consacrare, Innalzare: G'han

miglia per ora.

Trattandosi di numeri,

usa per significare

fceto

un

bello

monumento;

Gli

fecero un bel

somma

prodotta dalla moltiplicazione dell'un

monumento.
M

per Descrivere, Rappresentare : Ti me 5 faceivi cosci ricco che ecc.; Tu me'l facevi cos
ricco che ecc.

per Effigiare, Figurare, Scolpire:

l'ha fceto

un

belliscimo quaddro,

nn-a belliscima stabel-

l'altro: Cinque via dzze fa sciscianta; b via 12 fanno 60. M Parlandosi dell'orinolo, vale Segnar l'ora: m,ce reluio 5 fa quattr'e meno ginque menti ; Il mio orologio fa quattr'ore meno cinque minuti. a barba, Fa a barba a nn-a pcrsnn-a V.

numero per

tua, ecc.;
N

Ha

fatto

un bellissimo quadro, una

lissima statua e simili.

per Eleggere: L'


per

han

fasto

prescidente; Lo
che

fecero presidente.

Barba.

a bella V. Bello add. a caccia; Cacciare, Dar la caccia V. Caccia. a cagna; Donzellarsi, Ninnolarsi, Garabuliarsi,
Calameggiare. Ozieggiare V. Cagna. a chi piggia piggia o A chi ciappa ciappa; Fare a ruffa rafia, si dice Quando sono molti intorno ad una medesima cosa, che ognun cerca

Eseguire

Ho

fceto

quello

m' han

ordinu; Feci ci che mi venne ordinato. n per Essere, e dicesi del tempo gi scorso: Vint'anni fa aveivo ttt'atro pe-a testa; Venti anni fa, mi frullava tult'altro pel capo. n per Essere cagione o Dar motivo: Ammioe de no fal arraggi; Procurate di non farlo

arrabbiare.
M

per Esser Giovare: che un fa per per Fabbricare Han cacciu


utile,

con gran prestezza, e senza ordine e modo, di pigliarne il pii che si pu. a crte; Far la corte, Corteggiare V. Crte. a crxe co gmmio a nn-a cosa o a un lugo

l'
fa

un

libbro

V. Crxe.

ch'5

tutti;

libro

per lutti. zi a gexa, e


la

g'han
t

fceto

un

teatro

Abbatterono

chiesa, e

vi fecero

per Formare : Stce allegro ch'e fceto un bell'allievo! Rallegratevi che avete fatto un bell'allievo

un

teatro.

Importare: Cose fa a voi ch'5 vadde ch'5 stagghe ? Che fa a voi ch'egli vada o stia ? n per Nascere, Apparire, e dicesi della notte e del giorno : Comensava a fa nutte ; Cominper
ciava a far notte.

"

per Operare attualmente Cose a ff qui? Che per Partorire Doppo tanto a un masccio; Dopo un maschio. per Procurare: Foe ch'5 riesce ben; Fate che bene. per Produrre: legno d'ona 5 fa poca genie legno d'onlano poca cenere. per Radunare: Han gente; Fecero per Rappresentare fa a parte dell'amo:

addrissd Far Far cegua; Far acqua V. JEgua. a faccia Fa a faccia bnn-a, a faccia franca, a faccia brusca V. Faccia. a anno, a nn-a persnn-a; Far nn-a persnn-a V. a fia; Far o V. Fta. a de ben; Far per bene V. Ben m. a gatta morta; Far moria, Far
i

addorm; Addormentare V. Addarmi.


cavelli
;

ricciare

capelli,

rabbrividire.

festa

la festa

fgurat.

vale Ucciderlo.

affla

Affla.
fila

Filare,

filo

le

fin

s.

la

galla

l'ad-

stce chi

dormentato, vale Fare


essere.
ala.

il

soro,

il

semplice e non

fate

l'ha fcelo

tanto, ell'ha fatto

riesca

ala; Far Fare V. Ala. V. Far mezzo, met, alto; Far Fermarsi. o lnn-a; Farla Rinnovarsi
spalliera

all'acca;

ecc.

Acca.
la

alto,

vale

fa

fceto

gente.

roso; Fa
'n

la

parte dell'amoroso.

-s- per Servire:

Se a n ve fa, portaila inderr;

Se non vi

per Spendere,

fa,

riportatela indietro.

Donare: A^ posso fa de

ciit;

Non
M
*

per Vendere, Dar prezzo : Quanto dell'gaf Quanto fecero dell'uva?

il

posso far di pi.

han

fceto

Accompagnato

col 6 caso precedente a sost.,


lui

vale Far cosa che non sia a

propria:
e

fa

da mego;

Egli fa da medico.
di

a malafin d'nn-a cosa Mandar male, Guastar a meno d'nn-a cosa; Farne manco o meno, Farne senza. a minuta; Far minuta o bozza V. a mggio; Andar a monte V. A mggio. and all'aia; Metter soqquadro, Metter sopra V. ia. andd de srva; Far traboccare V. And de sSrva voce Andd. apposta; Fare posta, a posta, a V. Apposta. a a a nn-a persnn-a; Ucciderlo, Ammazzarlo. uno. Voce o pilla; Far gabAmmonticellare
;

luna, dicesi del

luna.

Scipare,

checchessia.

di

di

la

la

ilfmiifa.

sos-

nella

bella

bello

studio, ecc.

pelle

Pigliar

la

pelle

dell'uso, vale
la

pilata:

le

Parlandosi

professioni

arti

mestieri

bie piene di pasta d'ulive sulla lucerna per pre-

vale Esercitarli:

Mi

fasso 5 meistro; Io faccio

maestro.

merne l'olio. o pugni; Far

alle

pugna V. Pugno.

850
a

FA
al

FA
alla

a reutTsa; Fare rovescio arrovescio, Operare arraggi; Far Far montare moscherino a sarsa a-o diao V. Diao. asbasci V. Asbascid. a so moddo o a moddo atri; Fare a suo
riversa, a riiroso, ecc., vale
in

dicesi

di

contrario.
il

dosso, e poi

Chi brava e minccia e fa l'uomo adle busca, od ha il danno e le beffe.

arrabbiare,

al

naso.

ite

di

senno

a senno d'allri,

vale

Operare secondo

la

propria o Tailrui volont.

aspel; Far aspellare, Far altendere. a spia; Far la pera o la susina o la maracliella. Pisciar nel conile, Mangiar spinaci. Modi furbeschi e vagliono Far la spia. a slento; Fare a stenle: Operar con lentezza
fatica.

a taa; Far la tara, Tarare V. Taa. a toalella; Essere alla teletta, Essere
chio,

allo spec-

complotti; Macchinare, Tramare, Congiurare V. Complottd, Complotto. conto Fd N fd cnto d' nn-a cosa , Fd cnto che un cante V. Cnto, cioccata; Far un battimano V Cioccata, conversazin, Fd conversazin co-i morti V. Conversazin. coraggio; Far coraggio V. Coraggio, corri a vxe, Fd corri da moncea V. Corri, crensa; Far credenza V. Crensa. crich; Far crich o cricche V. Crich. cucco; Far cu cu o cucc V. Cucco, cuppin; Far giumella V. Cuppin. da alluu; Far il bue alla capannuccia: Fingere di non intendere, Far il minchione.
,

Acconciarsi, Azziniarsi V.
la

Toalelta.

a tressa; Far

treccia.

Trecciare, Intrecciare

da asperto;VaiT lo scaltro, vale Presumere in astuzia. da beghin; Far il collotorto, il pinzochero, il


bacchettone,
il

V. Tressa. a villa d beato Ciullo; Far la vita di Michelaccio V. Vitta. badalffa; Far baruffa V. Bailal/fa. denti balla i denti; Far ballare Sbattere il dente V. Dente, banco; Fare o Tener banco V. Banco nel Ssignif. bio; Far barallo, Barattare V. Bdto. beffo; Far bocchi. Far muso, ecc. V. Beffe. begdda; Far gozzoviglia V. Begdda. bello; Far bello V. Bello. briitto vcdde; Far bello o brutto vedere, bllo lo stesso che Far bella o bruita vista* ben; Far bene V. Ben avv. belili; Far bauli, Fur fagotti V. Belo. brnbwa d'nn-a cosa; Millantarsi d'una cosa.
i , i

beghino, ed anche Far


il

le

marie

V. Beghin. da bello; Far


stra
di
s.

bello:

Pavoneggiarsi, Far
s.

mo-

da ba; Far da bullo; Far


V. Bullo nel

di

buono V. Bn
il

m.

l'elegante,
1"

bellimbusto, Sfoggiare

significato.

da caladda; Far chiasso, scalpore, rombazzo. da cenn-a, da disnd; Far da cena, da desinare: Ammannir la cena, il desinare. da figgiu; Far a' ragazzi o a' fanciulli V. Figgiu. da gallo V. sotto Fd gallo, da grande; Far il grande o del grande, Filar
il magno, Grandeggiare, Sfoggiare, vagliono Affctiar modi da grande, Far magnifiche

del signore, Far

spese, ecc.

Farne gialtanza V. Bmbwa. bn; Far buono V. Bon s. m. bnn-a o cattiva ca a nn-a persnn-a ; Far buona o mala cera a uno V. Cea. bnn-a vitta; Far buona vita, vita magna, bella vila V. Fitta. bn peizo; Far buon peso V. Peizo.
blle; Bussarsi, Percuotersi, ecc. V. Btta. breccia; Far breccia V. Breccia.

da lengiia; Far da messe V.

chiasso, schiamazzo, rombazzo,

scalpore V. sopra
sotto

Fd da caladda. Fd da scemmo.
lo

damma; Far dama V. Damma, da morto pe non 'se ammassali; Far


per non pagare
il

sciocco

sale

il

minchione per non

bg; Far bucalo o il bucalo V. Bg. caladda; Fare strepito, scalpore, schiamazzo V.
Caludda.

pagare gabella V. Ammassati, da mscio; Far del magno. Filar del signore; ed anche Star sul tirato. danno; Spandere, Versare V. Danno nel 3" signif. da pcntemin; Tener il cappon dentro e gli agli fuori : Mostrar d'esser povero ed esser ricco; che

cammin; Far cammino

V. Catnmin.

campann-a; Far campana V. Cutnpann-a. can; Far canale. T. mar. V. Cand. canta nn-a persnn-a V. Cantd.
capitale in sciinn-a persnn-a V. Capitale carte; Far carte V. Carta.
s.

anche diccsi Far marina, ma da non imitarsi. d'arescoso; Far di soppiatto, di traforo, di nascoso, a chetichelli, ecc. V. D'arescoso.

da scemmo; Far
m.
il

il

gnorri, lo scemo,

il

nanni,
il

calandrino,

il
il

nferi,

l'indiano,

il

nescio,

fagnone. Far

bue
la

alla

capannuccia, vagliono

csci e pugni ; Far a calci e a cazzotti V. Caso.

Fingersi malaccorto, ignorante, semplice, goffo, ec.

castagna; Far camiciuola V. Castagna. castelli in ia; Far castelli o castellucci in


V. Castello.

do scignda; Far
aria

ruota, e dicesi de' tacchini


la

(bibbin) e pavoni che spiegan


ventaglio, quasi

coda

mo'di


A-

caxo de tutto, Fd boxo d'nn-a cosa, Fd nn-a cosa a caxo V. Caxo.


celo; Far guadagnala V. Celo.
c/fc; Far chiaro, Far lume

da modi da signore, senza esserlo. da scrrossn; Far del grosso, vale Star

per far bella mostra di s. sci; Filar del signore, Far il signore: Tener
in

condi

Cioeo.

tegno, Mostrarsi adirato, imbronciato, ecc.

ciocca; Sgallare V. Ciocca nell'ultimo signific. co-e men e co-i p; Far colle mani e co' piedi, vale Lavorare, Studiarsi a tulfuomo, colazin; Far colazione V. Colazin.

da so persnn-a; Pompeggiare, Far pompa


s stesso. Far fal di s. Pavoneggiarsi, ecc.

d'alo in basso; Far allo e basso V. to avv. de bczugno; Far di mestieri o di mesliere. Far

camme Tommu,
l' slceto

ch' l'and pe
i

mincionn; Far come

pifferi di

minciond e mon-

tagna, che andarono per sonare e furono sonati,

d'uopo, di bisogno Y. Bczngno. de caese; Far carezze. Far vezzi, Accarezzare, Careggiare V. Caesa, Caezd.

FA

FA

351

de de de de

ceimonie; Fare sloggi V. Ceimonia. ciassate; Far piazzale V. Ciassatu. ciocche; SLullellare V. Ciocca nel i" signif. crxette j Far delle croccile o de' crocioni

scenica o di qualche invenzione che incontra il genio universale, ed sulle bocche di lutti. d sangue ; Far sangue, Versar sangue V. Sanyue. due parti in commedia; Far il lecomeco, e nell'uso

V. Crxetia. de cuxinn-a; Cucinare, Far la cucina V. Cuxin, Cuxinn-a. de di/ficollce; Far difBcoU, Opporsi V. DifJicoUce. de fygioaje; Far bambine o delle bambine, Far bambinaggini, bambinerie, ecc. V. Figgioaja. de frange; Far la frangia, Cerrarc; figurai, vale Magnificare o Esagerare una cosa, Aggiungere
narrazione del vero qualche cosa di falso o favoloso; dicesi ancora per Abbellire, cio Ornare
alla

Far due

parti in

commedia,

dicesi

dUomo

finto e

de Usar genFare Usar V. Cortexa. de legne; Far Legnare, Far Raccor Lucca Logneggiare: dell'wgua; Far Onnare. V. sopra Fd da lengua.
gentilesse;

un discorso
lilezze

di

fronzoli,

onde riesca

pii

gradilo.

cortesie,

doppio, che parlando teco ilice male del tuo avversario e all'incontro. economia; Far economia, Far masseria: Usar parsimonia di checchessia, Risparmiare, Avanzare.
e

come; Far

le

e cose

a reversa; Far
ben; Far
le

corna V. Como. le cose alla rovescia, cio


cose a dovere. Far ogni cosa

All'opposto, Operare tutto al contrario.


e cose

per l'appunto. e cose in sprescia bacchio V. Coso.


e cose
alla

Far

le

cose a staffetta o
le

al

sens'ammighe ; Far
coll'asino.

cose

al

bujo o

legna,

legne.

e a

balorda o all'impazzata, che anche dicesi Arar

Tagliare o

legne.

col

bue e

acqua, vale

e desfd l' tutto Iravaggid


e fcche

dell'aia

V. Desfd. a nn-a persnn-a ; Fregarla a uno,


le

vale

de

meno d'nn-a

cosa
:

manco, Farne ltrimenli

Farne Polerne

di
far

meno o di senza, Non


virt,

Fargli qualche ingiuria o con inganno o per di-

patirne bisogno.

d^ necescitce virt; Far delia necessit

vale Operar bene per forza della necessit. Fare per necessit ci che per altro non si farebbe,

spetto; nell'uso dictsi anche Far


e fosse

fiche.

pe-a vigna; Soggrottare V. Fossa. erl'ia; Fare o Jlettcr uggia V. Eri'ia. fd; Far fare: Ordinare che altri faccia.
faccende; Far faccende o delle faccende, dicesi de' Mercatanti e degli Artisti, i quali spacciano molto le loro mercanzie e i loro lavori. faccia; Far viso, vale Presentarsi. faccia tsta; Far faccia tosta, vale Mostrarsi ardilo,

Cedere al tempo. de parolle; Altercare e nell'uso fior. Gattigliare: Contendere con parole pii o meno risentile V.
Ratlelld.
il

de rappe; Prendere Rappa. de scappadinn-e Fare V. Scappadinn-a. de scene; Far scene


;
11

grinze, Farsi grinzoso V.


scappatelle o scappatine

o scenate, Fare delle scene:

risentirsi d"un affronto,


di

con modi

alti

e parole

di rabbia,

gelosia o simili, per forma da dare

prosontuoso, Fd V. Far V. fangotti; Far Far V. Fangotto. farla; Far o V. Cessar Far
sfacciato.
fceri

sotto

fangotti.

fallo;

fallo

Fallo.

fagotto.

fascina,

Far

fardello,

Affardellare

falla

diffata

Farla.
di

festa;
festa

festa,

vale

lavorare.

scandalo o maraviglia. dcslengud; Liquefare, Struggere V. Deslcngu.


altrui

a nn-a persnn-a; Far

festa a uno, vale

de smorfie; Fare

le

quelle: Usare atti e

modi
ri-

leziosi e smorfiosi; e talora

Far

le

melarance, Far

fua nn-a persnn-a da nn-a cosa;



Il

Fargli onore, Fargli lieta accoglienza. Festeggiarlo.

fua; Trafugare: Trasportare nascosamente.


Escludere,
Rigettare uno da checchessia,
fitgo
,

delle smorfie. Essere schizzinoso,

smanceroso,

Non ammetterlo.

Iroso, ecc.

do so; Far delle sue o Farne qualcheduna delle sue, sottintendendosi Scioccherie, Debolezze e simili, cio Far delle sue solite scioccherie, ecc. de testa ; Far di capriccio, vale Operare secondo mena la fantasia o il proprio volere. de trezze nze; Far ambassi in fondo, vale Mandar male il suo. di agili tee; Far cortesie, Usar gentilezze, favori, ecc. di angienette; Far moine, dddoli, smiaci, ecc. V. Angienette. di [ceti; Far di falli: Operare senza far parole. di fr exetti V. sopra Fa de frange.
dinae in scin schuggio V. Dina. di pe nn-a persnn-a; Far dir per uno V. Di. di puffi; Ficcar chiodi V. Puffo.
di salammelcche

fi fi de trezze

fugo de so legne V. Fugo. nn-a persnn-a; Far frullar uno. Farlo filare, ecc. V. Fi. fiasco; Fare fiasco V. Fiasco. Fare fiasco, dicesi anche d'un'Opera drammatica o musicale, che non piaccia al pubblico

Fd



Il

Far Far Fd nn-a cosa Far fW. Fa. Far forsa de


ficco;

e sia fischiala.
biglia

V. Ficco.

figgi e figgiaslri ; Parzialeggiare, Usar parzialit. cilecca V. Filecche. filecche;

finta,
filo;

fnta de
e

n vedde, Fd finta de fd fdne nn'atra V. Finta.

presto: Affrettarsi, Sollicilarsi.


capannelli V. Fghetto.

fghetti
fuori
il

veje; Far forza di vele. T.

mar. Metter

Usar invenie, e nell'uso per ischerzo Far de'salamalecche o de'salamelecche: Usar atti e parole soverchie e leziose; ed anche Inchinarsi profondamente. d ben, Fd do ben a nn-a persnn-a ^ Fd d ben a chi n se merita V. Ben s. m. do scialo; Far chiasso, busso, schiamazzo, strepilo, baccano. Schiamazzare, Strepitare, ecc. Far chiasso. Nell'uso dicesi anche di Opera
;

Spiegare quante vele possibile, e che bastimento pu portare per affrettar la marcia
pressante.
fare uno, Aggirarlo,

in qualche circostanza

frce

nn-a persnn-a; Far

Bararlo, Giuntarlo, Mariolarlo, ecc. V. Frce.

freida nn-a persnn-a ; Freddare uno, vale mazzarlo.


frnte; Far fronte V. Frnte.

Am-

fugonadda; Non

fare, dicesi

dell'armi da fuoco.

86S

FA

FA
l'armoassa V. sopra Armoassa. l'arte d Michelasso; Far la vita
laccio V. Arte.

allorch nello scallo del fucile non acccndesi che la polvere messa nello scodellino.

di

Miche-

Far fumo, Mandar fumo. fur; Far furore, dicesi d'Opera drammalca o musicale che piace ed applaudita nniversalm.

fmme;

l'assa; Ammatassare: Ridurre in matassa.


l'aze e bia; Esser l'asino. Sfacchinare, ScorStraziar la vita V. Aze. legne; Legneggiare: Far legna in qualche bosco macchia. legne in t bosco d diao; Andar a rubare a
ticarsi,

e quasi a furore.

gambetta; Dar

il

grmbeUo o

lo

sgambetto: At-

traversare improvvisamente, alle cammina, un piede o altro, per


e figurai. Interrompere con
gli altrui

gambe
farlo

di

chi

cadere;
aspettato

modo non
in

avanzamenti, che

questo senso anche

Far una pedina, una cavalletta a uno. gazibba a nn-a persnn-a ; Giuntare uno, Mandarlo, Frapparlo, Barattarlo V. Gazibba. gazzcea; Far gazzarra V. Gazzosa. ghignn; Destar antipatia, avversione, contraggenio; e talvolta Far rabbia V. Ghignn. ghiminn-a; Macchinare, Ordire, Tessere, Concertare; e si dice sempre d'insidie e simili cose. giustizia co picosso; Far la giustizia o le ragioni coll'asce o coll'accella, Dare asciata. Dar sentenze all'abbacchiala, vagliono Amministrar
dicesi
la

casa del ladro V. Diao. l'erboo; Far quercia o querciola V. Erboo. l'uggin ; Far l'occhietto, Fare agi i occhi V. uggin. l'uvo de dui rsei; Far l'uovo gemino V.^muo.

erba trastulla V.

Tener a bada, Dar canzone, Dar de lungannie nella voce D. limxina; Far limosina, Dar limosina. limxina a-o diao ; Far limosina al diavolo, Dar del suo al diavolo V. Diao.
lichin lichetta;

lippa; Traballare, Barcollare, dicesi d Cose che non posano bene e non istanno ferme sui loro
sostegni.

giustizia alla

cieca o parzialmente, cio Alla

l'indian; Far l'indiano: Dissimulare, Fingere di non sapere una cosa che si sa, Mostrarsi nuovo
di

ga; Far V. Ga. gmmio; Far gomito, muro quando angolo gorgia; Far bordone: Fare che de casa; Far masserizia casa
gola
dicesi di
fa

peggio.

cosa a noi ben nota.

l'ommo d'importansa; Fare il quamquam, l'omaccione, Far


il

grande o del grande: Star


ad
imitazione

in

grandi

ottuso.

pretensioni, Usar maniere gravi e portamenti altieri,

quel

altri

fa.

Star in gravit

de' grandi

affari

la

della

personaggi.
l'orbo; Far
la

V. Affare. I aste; Far t Ifcli; Far

gatta di Masino, vale Far vista di

le
i

conti,

t
t

i denti a scera V. Dente. Far fuochi o i fuochi V. Fugo. fratti; Intonchiare, Tonchiare: L'essere man-

denti,

Fa Fa

Asteggiare V. Asta. bauli: Disporsi a partire. conti con un V. Cnto.


aste,

non vedere, a similitudine di questa galla che chiudeva gli occhi quando topi passavano. md; Far male: Operar malamente; e talora Doi

lere,

Sentir dolore in qualche parte del corpo.

fughi

gialo

**

roso da' tonchi ; e dicesi propriam. dei legumi, e specialm. delle fave secche.
gattin; Vomitare, Recere, Rigillare V. Revedde. lmmctti; Far l'illuminazione, Far la lurainara
la

t
I

imbrmme; Far imbarazzo, basso V. Imbrunirne. immatti; Far ammattire: Dar

e molle noje da fargli


i

luminaria V. lUminazin.

di uno: Averne compassione, Sentirne dolore. md i so cnti; Far male suoi conti V. Cnto, macchetto; Accozzar le carie: Nel giuoco delle carte, vale Unire insieme le carte maggiori, e pigliarsene destramente nel dispensarle, per vincere. man bassa; Far man bassa: Non dar quartiere,
i

md

d'nn-a persnn-a ; Dolere

Far impaccio. M.
altrui

Disfare inleramenle.

md

pr nn-a cosa; Saper male d'alcuna cosa


in suc-

molle brighe quasi perdere il cervello.

vale Averne dispiacere. Rincrescerne.

mette sci chti; Accileccare, Mettere V. Chu. mstra V. sopra


bello V. sopra

mitri; Far muso o musoni, Far il broncio, Portar broncio V. Muro. ingianchi a carne; Fermar la carne V. Carne. in manca che... Far in guisa che... in menissi; Far in minuzzi o in minuzzoli, in bricioli, a tritoli, Minuzzare, Minuzzolare, Sminuzzolare, Tritare, Tritolare, Stritolare.

chio, in zorro, Inuzzolirc, Far venire in uzzolo

Fa

fnta.
il

becco all'oca; Far

becco all'oca V. Becco,


bello.

Fd da

bezugni; Fare Andar Spular ma poco Far peggio V. Abisso. - l'am, Fa l'am a nn-a cosa V. Far Far volo o Imperversare. Varlicehin V.
Beflfnrlo,
i

in tanti tocchi; Fare a pezzi, e con maggior Fare a pezzi a pezzi Ridurre in pezzi. t repassi; Rinverzare, Sverzare. T. mur. Riempiere con isverze o schegge di pietra il vano che resta tra pietra e pietra nel murare. t sgruxi a inin-a persnn-a; Sghignare uno,
efficacia
:

6 bello davanti e treit derr; Ridere in bocca ed accoccarla dietro V. Bello s. m. 6 bello spirito; Fare il bello spirito V. Bello add. 6 bernisso d'nn-a cosa V. sotto Fd bersaggio. 5 bersaggio d'nn-a cosa; Scipare, Mandar a male, Guastare checchessia. 6 belo ; Far il baule Disporvi la roba da por:

tare in viaggio.

Jletlerlo

in

derisione.
i

so

suoi agi, vale

del

corpo.
t

spcti; Sputacchiare:
volta.

sovente,

alla

l'abisso;

il

diavolo e

Aii.

l'argidiao;

il

diavolo e peggio,

il

dia-

a quattro

a sei.

Arlicchin.

6 bcchin; Far bocca d'ucchiello. Far bocchino, Far bocca stretta V. Bcchin. bccn pe-i atri; Far la panala al diavolo, dicesi di Chi fatica perch altri mangi il guadagno. Lavorare perch altri goda. 6 bordello, Fd 6 bordello appruvo a nn-a persnn-a V. Bordello, btto; Fare il bal/.o, Balzare V. Btto. 6 burattin, Fd 5 buratlin appruvo a nn-a persnn-a V. Burattin.

FA

FA
il

353
encomj,

3 callo

a nn-a cosa; Fare


Callo.

callo a

una cosa,

dicesi di

persona, Far

gli

le lodi

d'uno,
il

iDcallire V.

Lodarlo, Encomiarlo, Esaltarlo, Predicarne

me-

6 carlevd V. sopra

Fd

5 bordello.

carlevd d' nn-a cosa, d'nn-a persnn-a V.

Carlevd.

5 cattiva; Fare
10

il

giorgio,

il

bravo,

lo

sqnarcione,

Levarlo a cielo. parte; Far parte, Partecipare, Aver parte. parte a un d'nn-a cosa; Far parte di checchpssia ad alcuno, vale Far partecipe alcuno di
rito,

5 chu lippe tappe; Battere


11

smargiasso, lo sqnarlavento, ecc. V. Cattivo. il cuore, Palpitare:


allorcli

patta;
patto
che

muoversi del cuore,

per qualsivoglia
si

una cosa Ammetterlo alla partecipazione di essa. Pattare, Far pace. Esser pace. Esser pari, Pareggiare, dicesi Quando due gioocano insieme,
rivince e cos
ci

passione del corpo o dell'animo


coiai moto.

fa

pi spesso

e avendo gi vinto l'uno, l'altro

non

corre verona partita.


co diao; Far patto col diavolo. M. basso
dice di Coloro,
pace.
a' quali

cmto sensa l'oste; Far il conto senza l'oste V. Cnto. S csto; Fare il cesto V. Costo. 5 dezuvio d'nn-a cosa V. Fd 5 bersaggio. 5 diao, Fd 5 diao a quattro; Fare il diavolo, Fare il diavolo a quattro, Cic. V. Diao. o'ge da mercante: Far orecchie da mercante. 6 galletto; Sgallettare. Voce dell'uso: Far atti di
6
vivacit e di brio per parere amabile, spiritoso, ec.

si

avvengono sempre

successi favorevoli.

paxe; Far Paxe.


da senno.

Tornar a pace, Appaciarsi V.


Celiare, Burlare,

pe burla; Far

celia,

Non

far

penezzd nn-a cosa; Far cascar

d'alto

una cosa,

5 gallo; Fare

il

gallo,

Fare

il

dodda \. Gallo.

per

vale Farsi pregar molto a darla, a dirla, a farla.

5 landon d'nn-a cosa V. sopra

Fa

5 bersaggio.

5 letto; Fare o Rifare


lerlo
in

il

letto: Metterlo o liimet-

assetto.

marviaggio d'nn-a cosa; Far calze e scuffioni Far calze o scarpe d'una cosa V. Mar-

viaggio.

mbra; Far ombra. Dar ombra, Ombrare V. Ombra.


5

mtto ; Far gruzzolo. Raggruzzolare V. Mtto.


;

o nescio

Far l'indiano,

il

gnorri,

il

nferi,

il

nescio: Fingere di non sapere, Fingere ignoranza.

nuvo; Jlostrarsi

o Fingersi nuovo d'alcuna

cosa, vale Fingere di non saperla. Maravigliarsene.

5
il

nmme

a-i mandilli, a-e camixc, ecc.; Far

puntiscritto

V. Nmine.
il

ben; Far per bene: Operare con buon fine. piaxei ; Far piacere. Compiacere ; e talora Vendere a buon mercato. piggid a-i li ; Far mettere alle fischiate. piggid brustolto; Rosolare V. Brustolio. piggid portante ; Far prendere il portante. Voce dell'uso: Far partire, Far andar via. pillo; Far fico. Dar in nulla, Bere bianco, vale Non riuscire in qualche impresa, Andare senza sortir l'effetto che si sperava. Parlandosi poi di armi da fuoco portatili V. sotto Fd sappa. pmpa d'nn-a cosa; Far pompa d'una cosa: Farne ostentazione, Menarne vanto. porla; Far portare. T. mar. Far che le vele ricevano alquanto pi di vento, quando si va all'orza raso, cio Poggiare un poco affinch il vento
possa gonfiare di pi
e
le

pane. 5 passaggin; Asolare, Aliare: Rigirare intorno ad un luogo frequentemente.


6 passo
citi

pan; Fare

lungo che a

gamba

V.

Gamba.

porta Far preiza


le

vele.

Fare o Por le corna o il cimiero, fusa torte, Far becco V. Corno. ; Far presa. Rappigliarsi, Assodarsi ; e di-

come;

5 pi-pi V. sopra Fd a spia. piscin; Far la piscia; e dicesi ai bambini. 6 p(jnetto; Far pepe V, Pgnetto. 5 sutto a nn-a cosa; Bubbolarla, Trafugarla: Portarla via nascostamente. Se poi parlasi di persona, dicesi Farle la festa, e vale Ammazzarla. 5 sappin; Far greppo: Quel raggrinzar delia bocca

cesi

e di altre materie, che

propriam. della calcina, del gesso, della colla si adoperano liquida, e


o seccarsi
si

che fanno

bambini quando vogliono cominciare


il

poi

nell'asciugarsi

consolidano.

pi'emma; Far
citare,

pressa. Pressare, Affrettare, Solle-

Sollicilare, Icpte;
il

prende 5

Far fretta. Far cagliare o quagliare

il

latte.

Accagliare

latte.

a piangere.

pr; Far pr, Toccare il cuore; e dicesi dei Cibi quando nel mangiarli soddisfano interamente
l'appetito; e

5 scemmo; Fare

nanni,

il

fagnone,

il

bue:

per similit. dicesi di altre cose.

Fingersi semplice, goffo, balordo. 6 sci; Filar del signore.

rancio o gamlla; Far camerata. T. m,ar. Man-


giare insieme.

5 sordo ;are il sordo, si dice di Chi non udire o non vuole intrudere.
donne quando
riverire altrui.
s'

fa vista di

squaccin; Far l'inchino, dicesi per lo pi delle

abbassano con certa grazia per

6 trsto; Fare il diavolo e peggio V. Trsto. 5 verme; Bacare, e dicesi delle frutta. pandan; Far riscontro: Far corrispondenza di
parti, e dicesi di

Due

cose simili per dimensione

analogia di lavoro, specialmente parlandosi di quadri, intagli, bassirilievi e simili.

pansa ; Far

corpo, parlandosi delle muraglie, vale


della loro dirittura.

GonGare e uscir

paradda; Far
conti

parata V.
;

Paradda.

parli d'nn-a cosa

Far novelle o parole o racd'una cosa, vale Parlarsene da tatti. Se

ro; Far comparila, dicesi di Cose specialm. da mangiare e da bere, le quali pare che, per mangiarne ppr terne, non si consumino, e che sieno pi abbondanti di quel che sono veramente. n Talvolta usasi per Bastare semplicemente: l' un onimo chi fa 5 reo de dexe ; Gli uno che basta per dieci. rie e gallinn-e; Far ridere le telline, dicesi figor. di Cose persone ridicole al maggior segno. roso; Far largo, Far piazza: Trarsi da banda, Ceder di luogo. rotta; Far rotta. T. mar. e vale Navigare. sangue; Far sangue. Versar sangue, Sanguinare. santa nettezzinn-a; Far piazza pulita, dicesi di Chi porta via tutto ci che trova in un luogo, di Chi mangia tatto ci che in tavola ; che

Casaccia. Dizionari GanovMe-ItaliaHO.

354

U
Fare repulisti o
il

VA
repulisti,

dcesi anche

Fare

Io

spiano, Fare del resto.

un un

fattoriso; Far un sorriso, Sorridere. giubileo a' nn-a cosa; Trombettare, Strom-

sappa; Far
dello

cicca, vale Seatlare a vto, e dicesi

bettare,

armi da fuoco, allorch nello scatto del fucile la polvere non s'accende. save ; Far sapere, Far consapevole, Rendere avvisato, Far conoscere. Informare. scentd 5 Icete; Far cansare il latte V. Lcete.

canti, vale

Strombazzare una cosa, Bandirla sa pei Divulgare e Spargere alcuna cosa

ridicendola per tutto.

scianpradda ;

Scialare: Sfoggiare ad abiti, a pranzi;

ed tinche Far gozzoviglia o stravizzo, Gozzovigliare, Straviziare V. Ribotta.

d'nn-a cosa; Allottare: Mettere una Farne un lotto, Farne una riffa. nn-a cavullinn-a a un; Far una cavalletta, una pedina, una coperchiella a uno, Dar il gambetto a uno: Interrompere con modo non aspetlotto
al

un

cosa

lotto,

tato gli

altrui

avanzamenti.

d sciato. scignora; Far servo: Modo d'insinuazione ai bimbi, perch salutino qualcuno; locchr essi fanno
sciato V. sopra
collo stendere
il

Fa

nn-a cattiva figa; Far

braccio ed agitarlo dall'alto in


allargata

cattiva mostra, cio mala vista, Far trista figura. Far una figuraccia V.sotto Fd nn-a fotti figa. nn-a cusa a caxo ; Far una cosa a caso o a

basso colla manina

supina;

altrim.

casaccio V.

Caxo.

Fare santa.
sciorti d'in sci speiza; Far agresto V. Speiza.

scrosci e die; Far scricchiolar


scuffia; Far cappello V.

le dita

le

nocca.

cappello nella voce

Cappello. sco; Far bujo, Abbujare V. Sem. serv; Far servire. T. marin. Rimettere il vento nella vela che sbatteva, ricevendo il vento in ralinga. Un bastimento in panna fa servir le vele,

nn-a cosa cmna scirb un uvo fresco ; Bersi una coso come un uovo fresco, vale Farla speditamente, colla massima facilit. nn-a crxe; Far una croce V. Crxe. nn-a flti figa; Far una figuraccia. Far una
trista

figura:

Scomparire, Far cose da doverne


Abortire, Sconciarsi V. Abort.

arrossire,

Rimaner con vergogna.

mm-a

quando

si

rimette in corso.

smangia a
so
;

pelle; Pizzicare, Far pizzicare, Indur

pizzicore V.

Smangia.
e prendesi

Far suo, vale Appropriarsi. spalla; Fare spalla: Dare appoggio;


per lo pi in cattivo significato. spicco; Fare spicco. Spiccare: Far
parsa, Far bella vista.

Dar in iiulla, Ber bianco V. sopra Fa pillo, nn-a remansinn-a; Far una rammanzina, un rivellino, una risciacquala, ecc. V. Remansinn-a. nn-a speiza; Incontrare una spesa, Farla. nn-a vitta d'ngei, dx diai , d'u, da principe, regola V.

fr'it;

Vilt.

un pertzo
bella

in te l'wgua; Far un buco nell'acqua

comCiur-

V. jEgua.

stravedde; Far travedere, Dar mare V. Stravedde. tanta tonninn-a; Far rocchj, Uccidere. tanti squvexi; Fare
gliare a pezzi;

un

finocchio.

luffolare.

ssetto d'nn-a cosa; Abbatuffolare, RabbaGualcire V. Ammallocc, Astrofggid.

un scambelletta a nn-a personn-a ; Far una


vale

metaf.

Tao

e talora

tanti

squasilli

o smiaci


)
Il

moine: Far atti leziosi; e comunem. Muovere dubbj, Far le meraviglie e simili. tanti tcchi d'nn-a cosa; Far in pezzi checchessia, vale Mandarlo a pezzi. tela; Far filetto V. Tela. tersaju; Far terzaruoli. T. mar. Raccogliere un terzo delle vele e legarle all'antennale. testa; Far testa: Resistere, Opporsi. Far testa, Far capo, dicesi anche Quando fra pi persone uno s'assume l'impegno di tutti. Far testa. T. mar. Si dice d'un bastimento, che
presenta direttamente
la

pedina a uno, Dar il gambetto a uno, flgur. vale Interrompere con modo non aspettato gli altrui avanzamenti. vedde ; Far vedere, vaie xMostrare, Insegnare, Far
conoscere.

vedde a lnn-a in
scebaggi.

posso V.

Fd

vedde bi-

vedde 5 diao in te l'am,plletta V. A mpolletta. vedde biscebaggi ; Far travedere. Dar finocchio,
lucciole per lanterne. Mostrar la luna pozzo V. Biscebaggi. vedde gianco pe neigro; Mostrare o Far vedere il bianco per nero o per bruno Dare ad intendere una cosa per un'altra. vegn a bcca spia; Allappare, Aspreggiare V.

J[ostrar
nel

sua prua

al la

corrente, dopo aver dato fondo, e

vento o alla sua gomena

Bcca. vegn a saliva in bcca; Far venir l'acqua sull'ugola


alla

comincia a tesarsi. toa; Far tavola, Intavolare, dicesi nel giuoco degli scacchi o simili, Quando i giuocatori sono ridotti a segno da non potersi superare l'un l'altro. tcca con man nn-a cosa; Far toccar con mano una cosa, vale Farla chiaramente conoscere. tppica; Dar in budella. Dar in cenci: Non corrispondere all'espettazione, Farsi corbellare.
Ordire,
ghetto.

bocca,

Muover

desiderio, Svegliar

l'appetito, Inuzzolire.

vegn a lesta comme mi-a quarta; Far altrui il capo come un cestone: Rompere il capo. Turbare
la

mente

di

esso.

traghetti; Tramare, Macchinare V. Tra un blocco; Far un Blocco. un bordo; Fare una bordataV. un mar. o Scorrere una che fanno bordeggiando. un bUezzo; Far una romanella V. Battezzo. un clpo da mcistro; Far un colpo da maeOperar con somma avvedutezza un fascio; Far un
taccio

bordo. T.

vegn t'fao; Far afa. Fare stomaco, Stomacare, Nauseare V. Afao. vpja; Far vela, Dar le vele, Dar le vele al vento: Distendere le vele e andar via ; ed anche semplicemente per Andarsene, Partirsene. vento; Far vento, vale Spirare o Soffiar vento;
.

delle linee,

si

e talora

in

senso

att.

Muovere

l'aria.

Agitarla.

vista; Far vista V. sopra


vilt; Far vita,

Fd
di
fa

finta,

Menar

vita, vale

Vivere.
ficca,

stro:

e sagacil.

vola;

Il

far tutte le bazze.

T.

giuoco delle carte.

fascio.

A nO

fa e a n fia; Non

si

dice

FA
di Cosa che

FA
che non ha veruna
fare:

355
piaxe, n e sta
il

non opera

nulla,

parole di millanteria
pi grosse.

Famme

importanza, ecc.
S
n

a spara ci grosse; Oh fammi


fare o che

piacere!

non

Avei da fd; Aver a

Aver

fac-

le

dir

cende, occupazioni.

Fdne de

quelle; Farne di quelle o di quelle colcose, burle, beffe e simili.


:

da fd con un; Aver a fare con uno, vale Avere con lui negozio, interesse, attinenza, pa-

Il

il

l'ulivo, e si sottintende
rfe

so; Farne delle sue

rentela, ecc.

da fd e da di; Aver che ognere V. D. Chi a fa l'aspta; Chi la fa l'aspetti V. Aspld. % Chi fa, fa a lo; Chi fa fa a s. Prov. di chiaro
%
significato.

suo solito, e intendesi per

Procedere secondo Io p: di cose ri-

provevoli.
n

S Chi fa i conti sensa l'oste, volte V. Cnto. S Chi fa l'arte e n

bezugna
i

fdli trce

I)

grossa, marchiana, cio Eccedente nel suo genere,

a conosce,

so dince di-

"

ventan msche V. Arte. Chi ha fatto S Chi ha fwto 5 ci, pu fd 5 meno; ha fatto trenta, pu il pi, pu fare il meno, Chi far trentuno. Chi ha bevuto al mare, pu bere
alla pozza. Prov. di chiaro significato. sa fare, S Chi n sa fd, n sa comandd ; Chi non non sa comandare , ovv. Chi non fu buon sol-

vegni coce fnn'a-i morti; Farne venir voai morti. Modo iperbolico, e vale Indurre una grandissima voglia in checchessia, Invogliare grandemente. S Fa ti, Fce voi; Fa tu, Fate voi, io slesso che
glia

de tutte e chulte ; Farne di mille clte V. Chutta. suvei naso; Pulire, Puzzare V. Naso. nn-a grossa; Fare una cesa coH'ulivo, Farla

dato,

non sar buon capitano. Altro prov.

di

chiaro significato.

Mi rimetto in te, Mi rimetto in voi. Fa nn-a cosa; Fa una cosa. Modo di dire che si fa precedere quando vogliamo confortar altrui a far checchessia: Fa nn-a cosa, vnnighe a di che pe anchu n posso ; Fa una cosa, vacci
a dire che per oggi

S
S

Comensd a fd; Por mano. Cominciar

a fare.

da fd; Dar a fare, da fare o che 'fare: Occupare, Tener impiegato. Dar faccende, Dar da
lavorare. Apprestare o Somministrar
di

Dd

occasione

non posso. fd ni gamba e ni p V. Gamba. fd niscin caxo o cnto de purolle ; Far delle parole fango: fiancar di parola.
S

N N
N

lavorare.
e i pSleni; Colt-

S
e
il

fd niscin caxo o conio d'nn-a cosa ;


vale

S
n

Paghe andd o corri a cascia


sumar

fare verun conto o caso di checchessia,

Non Non

l'asta

torchio V.

Cascia.

^
S

averlo in prgio, in istima.

cor''

nn-a persnn-a; Farci pensar uno V.


a

Corri. S Fdla a

un; Farla

uno, Ficcargliela, Cigner-

gliela. Barbargliela, Accoccargliela, Appiccargliela,

I)

Fargli qualche burla o mal tratto. : ben; Farla bene V. Ben avv. brx a un; Scottar uno V. Brxd. de due; Battere o Fare due chiodi o due bolFar due faccende lette a lina calda o a un caldo a un tratto. finta; Farla finita: Cessare dal fare una cosa; ed usasi anche in un certo significato, che accenna l'ultima determinazione: Che daggo due maschce e a fasso finta; Gli do due ceffoni e la faccio

Fischiargliela

guasta chi n fa ninte ; Chi ne ferra, ne fa non falla. Chi fa falla, e chi non fa sfarfalla. Prov. che significa Tutti siamo soggetti a mancare. % Non aveghe da fd ninte; Non averci a fare
inchioda. Chi non

che fare:
negozi

Non

averci interesse, e

si

dice di

parentela

con alcuno
in

od anche Non

aver
$

la

minima

colpa

checchessia.

fd de ben d'nn-a persnn-a; tere aver bene d'uno V. Ben.

N poe

Non

po-

N
n

far

voci fd nn-a cosa la guardia.


n.
p.

Non

voler n

dcmire,

S
ti

Fase

Farsi

Divenire, Cangiarsi, TrasforAcquistar perfezione


si

marsi: Fase brutto; Farsi brutto.


Farsi, per Formarsi,
fii
:

finita.

I)

franca; Farla Uscir netto d'una danno veruno. cio Uscirne senza lx a wm-a persMH-o; Regalar bene
netta:

w
:

cosa,

a poco a poco; Ei
volta,

far a

poco a poco,

rilevar

poco per
uno,
n

ecc.

per Affacciarsi, Sporgersi, Farsi vedere

Mostrarsegli generoso,
M

pili liberale

del

dovere j e

dicesi per lo pi in senso ironico.

in

s' fasta a-o

barcn;
la

Si

fece alla finestra.


il

a barba; Radersi

barba, vale Levarsi

pelo

magra; Viver
miseria.

di

bujo

come

le piattole.

Far
o

pentolini o

dei pentolini:

Vivere sottilmente

md;

Farla male, vale Scapitarvi, Perdervi,


Farla scontare, Far pagare
fio,

Rimettervi.
"

paga; pene,
lo

dal viso col rasojo.

beffe

avanti; Farsi innanzi. Accostarsi, Approssimarsi. d'nn-a cosa; Farsi beffe d'alcuna cosa V.
bello,

Beffe.

il

le

scotto d'alcuna cosa

V. Pagd.
cosa
a

scirbi; Dar a bere una

uno,

vale

Fargliela credere bench strana e non vera, gion

vandosi della sua balordaggine.

vedde a un; Farla vedere altrui, Farla vein candela: Condurre a fine una cosa a dispetto altrui, Far che succeda una cosa contro
dere
l'altrui

Fdse bello da roba di atri, Fdse bello d'nn-a cosa V. Bello add. ben voci; Farsi ben vedere V. Ben avv. brx i ungi de ciule di airi; Trsi gl'impacci del Rosso V. Ci ula. brld; Fiirsi scorgere V. Burla. ciwo; Farsi chiaro, detto del cielo, aria, tempo
e
simili,

desiderio; e talora Sopraffare uno.

Famme
in

piaxe

Fammi

il

piacere

Suol dirsi

modo

stizzoso ad

altri:

Famme

piuxei,
a

vattene;

Fammi

il

piacere, va via.

Ed anche

modo

di contraddizione, e per

rimbeccare alcune

vale Farsi sereno.

coraggio; Farsi coraggio V. Coraggio. dd nmme da~e feste; Farsi nominar pei sa nome V. Nmme. de crxi ; Farsi delle croci V. Crxe. d chu; Farsi cuore: Pigliar animo, ardire. d nmme; Farsi nome, vale Acquistar fama^

356

FAB
Fa.l>lbrio/
alle

FAC
V. a. Fabbricare: Lavorare intorno cose per ridurle alla forma ch'esse debbono avere; e pi propriani. dicesi delle case, delle

fresco d'nn-a cosa; Farsi fresco o VPnlo d'una cosa, Infischiarsene, Ridersene, vale Fare niun
conto, Aver checchessia in non caie. giorno; Farsi giorno, Aggiornare, Aggiornarsi:

Principiare

il

giorno.
indietro:

inderr

Farsi o Tirarsi

Arretrarsi,

navi, ecc.; Edificare, Costruire, Construire, 3 Fabbricse nn-a cosa; Fabbricarsi checchessia, figurai, vale Immaginarselo, Inventarselo: s'ha

Scostarsi, Ritirarsi.

ma;

Farsi male: Restar offeso.

fabbricu un mndo de balle; Egli fabbricossi un ammasso di scempiaggini.


di

ma md

vedde; Farsi mal vedere: Farsi veder

mal

Falblbrieante
camenlo: L'atto
e

occhio. Farsi odiare.

s. m. Fabbricatore, e nell'uso Fabbricante: Chi fabbrica.


s.
f.

voci; Farsi malvolere; Farsi odiare, Farsi


a-i loi; Farsi dar l'urlo, Farsi sonar
la

Falblbricaacin

Fabbricazione, Fabbridel

metlc V. Lu. mincionnd V. sopra 5 segno da crxe; V. Crxe. piccin; prceve; raxn; roso; senti;
furfantina

voler male.

l'effetto

fabbricare.
:

Falblbric
prantendc
alla

s.

m. Fabbriciere

Colui che

so-

fabbrica, redditi ed arredi d'una

Fase burla.
Farsi
il

chiosa.
della

segno

croce

Faccendin
risce
ne' falli

s.

e per ischerzo Faccendone,

m. Faccendiere, Faccendino, Affannone, Ser facfu

Appiccinirsi, Rappiccinirsi, Appiceolarsi,


:

cenda: Impaccioso, che cende; nell'uso


fior.
f.

faccende, che s'inge-

Appicoiolirsi, Rimpicciolirsi

Farsi piccino.

altrui, e v-iol

parere

uomo da
di

fac-

Impretarsi, Farsi prete.


Farsi ragione.

Ciaccino.

Faccetta
tagliato
le

s.

Faccetta:

Lato

un corpo
in forza
la

Farsi largo, Farsi piazza.


Farsi sentire: Dire con forza

in

molti angoli.

sue rafreddo,
strada

faccette;

A
si

faccette. Posto avverb. o

gioni; e dicesi altres del

caldo e

del

d'aggiunlo,

dice di

Gemma

o d'altro,

cui

quando sono in grado eccessivo. stradda; Farsi strada, igurat. Aprirsi ad un impiego o simile.
tardi; Essere
l'ora

la

gi larda.

nn-a vignetta in t'nn-a cosa; Far bottega o


il

mercato sopra una cosa, vale Trarne utilit contro dovere e contro la convenienza. nn-a vignetta appruvo a un murotto; Far bottega sopra un infermo, dicesi di Un medico d'un chirurgo che si studia di far allungare il male per cavarne maggior guadagno. vegni o gscio; Sbraitare V. Cscio, vegni 6 pottin a-i uggi V. uggio. S Fscia; Farsela, Crsela o Cogliersela, Scantonarsela, Battersela, Svignarsela, Sgattojarsela, Netlare
il

composta di facce o piani diversi. V. A /faccetta. Faccliin. V. Camallo. dels. f. Faccia: La parte anteriore l'uomo dalla sommila della fronte all'oslrcmil del mento; Viso, Volto, e per dispregio Ceffo, Muso, Mostaccio, Grifo, Grugno V. Mro. Faccia, metaf. per Vista, Apparenza, Aspetto:
superficie sia

Fa9ett

Faccia

I)

A
it

faccia 5

p un galantommo ;

Alla faccia ei

pare un galantuomo,

per Arditezza, Sfacciataggine:

l'ha

ancn

a faccia de vignime davanti ; Ha ancor

la faccia

pagliuolo,

Sbiettare, Mucciare,

Sgambar

Far tela: Andarsene con prestezza, e per lo pi improvvisamente. n in te braghe o in ti csoin V. Braghe.
via, e nell'uso toscano
n

stto; Farsela addosso o Farsela sotto, Andare di sotto, dicesi dello Sgravare il ventre nelle proprie vesti.

di

venirmi

alla

presenza.
a saltero.

arrappd; Viso grinzoso. Viso

usbiron; Viso da cialtrona V. Asbirond. bnn~a V. solfo Faccia tosta. brusca; Viso brusco, amarognolo. Viso dell'arni*.
Viso arcigno, bieco, torto, ecc. brutta; Viso da cembali. Ceffo da Saracino, Viso
brutto,
contraffatto.

contenta; Cera giojosa, Cerozza allegra, gioviale,


dilettosa.

S Pscne d bello;' Ridersi, Infischiarsi di checchessia: Non far verun caso d'alcuna cosa.

da bregante; Faccia da
sassino.

posali l. Faccia

d'as-

d moscio V. sopra Pscne d

bello.

da imbriwgn; Viso d'ubbriaco, Viso


delied; Viso delicato.

bitorzoluto.

fscia; Fare a farsela o a barbarsela, Giocare di maccatelle: Fare suoi ingegni o finzioni per beffare o ingannare altrui.
s.

Zgd a

FL
%

m. Fare, Usanza, Costume:


fare.

l'

5 mce fa;

un mio
faccia le

Ve so fa; un suo

fare:

Ad

alcuno che

desfg; Viso contraffatto, Viso abbozzalo. Espressione che suole dirsi de tutto 5 giorno per ischerzo, ed anche talvolta per dimostrare piacere che si risente alla vista d'alcuno. da maschvc; Viso da ceffate, da ceffoni.

meraviglie sul contegno d'una persona


in
altri

che a te preme difendere se l'impressione che

ha
fa;
S

fatto

cattiva, o di crescerle pregio


l'

fsa; Uomo infinto, fognalo, doppio, Tecomeco, Tamburino. franca; Faccia franca. Viso aperto, cio Franco,
Ardito.
pallidti,

se buona, rispondi semplicemente:

so

l'ha

un suo

fare.

n me piaxc; Egli ha un certo fare che non mi garba, cio Fa gesti, azioni, atti che non mi garbano, che non mi
certo fd chi

un

quadrano punto.

Fa,l>torict\

s. f. Fabbrica, dimin. Fabbrichella, Fabbricuccia, accresc. Fabbricone : Luogo dove si fabbrica o lavora checchessia, come ferro, seta,

giana; Viso impolminato; questa voce poco ncuva; Viso non Viso allampanato, Viso macilente, magro, smunto, stenualo; Segrenna. proiba; Viso da Longino Viso Faccia da scomunicato. cagnazzo, rtta; Faccia o Fronte o
giallo,

ultima

usata.

pi visto.

pat'ia;

fariseo,

di

o di

CefTautle,

invetriata

invetrinata

cera, lana e simili; altrim. Opificio, Officina.

incallita,

Fronte

di

meretrice.

FAC

FAC
bieco, aspro, acerbo,

357

rstega; Viso- arcigno,


severo.

lortf),

%
S

Non
si

avei de faccia; vergognare.

Non

aver faccia, vale

Non

sciata; Viso Inrbuto, Viso spiritaticcio.


tid; Viso di stecco, Viso segaligno, dello
beffa a

per

Jj

N N
il

gtign Vccgua da lavdse a faccia V. jEgua. poe mostra a faccia; Non poter mostrare
vale

Viso magro rislecchito; Segrcnna.

viso,

Aver soggezione.

tosta; Faccia losla, cio Senza vergogna.

Atidd co-C moen iti sci faccia; Andare colie mani sul viso ad uno, vale Farglisi avanti minacciando.

de due facce V. sopra De due facce. g Piggid vento in faccia; Pigliare o Prendere vento in faccia. '/. mar. Dicesi quando un bail
stimento con
le

Ommo

vele

spiegate

presenta direttaviso,

S Ave a faccia; Aver faccia: sfacciataggine.


n

Aver Tardire,

la


di

g
faccia franca, la

mente la sua prua al vento. Poe mostra a faccia; Poter mostrare


verj-'ogna,

il

a faccia bnn-a; Aver


tosta:

la

vale Poter andare colla testa alta o levata, senza

faccia

Non

si

smarrire,

Non

o faccia

camme a

batta

ila

temere. balla

rimorso o timore di checchessia.

o
la

cornine 5 cu; Aver faccia da pallottola, Aver

S Se ghe vedde in ta faccia; Il viso lo dimostra, Il ciuffo nel ceffo, cio Egli come apparisce. S

fronte incallita o invetriala o invelrinata, dicesi


n

tbi per rimprovero o altro non muta colore.

su' faccia,

a faccia de ut, de fa,


di

faccia

dire,

di

(are, ecc., vale

reputarsi capace di fare, di

Aver viso o Esser tale da dire, ecc.; ed ancbe


ecc.;
la

Viva a so faccia, Viva a faccia do... Viva la Viva la faccia del o di... Dicesi quando vuoisi esaitare una persona per una risoluzione

Aver

l'ardire, la

petulanza,

baldanza di fare,
fac-

di dire, ecc.

cia

Facciassa Facciata
cos dire

da essa presa, o per un'impresa ardita qualunque, la quale ci vada a genio. V. Faccin. L'aspetto primo, e per s. f. Facciata
:

a faccia franca, a faccia tosta; Aver franca. Aver faccia losla.

La

fronte o

la

faccia

di

qualsivoglia
;

fabbrica, ossia

tempio, ossia palazzo, o altro

Non

avc faccia de presentdse ; Avere o


Il

aver volto da comparire , da mostrarsi e vagliono Avere o Non avere ardire, Es sere o Non esser degno di farsi vedere. S Batte a faccia a nn-a persnn-a ; Dargli nel
simili,

Non

dove per lo pi entrata. Per ischerzo e in m. b. usasi


l'ha

talora per Faccia:


faccia...

nn-a

facciata...

Ha una

volto.
t

Schiaffeggiarlo.

Faccin
Battere chec-

a faccia d'nn-a cosa a un;


nel volto,

d'un libbro; Faccia, Facciata, Pagina: Ciascuna banda del foglio. s. m. Visino, Visetto, Visuccio, Visellino. Mostaccino. Dimin. di Viso: Visetto gentile

chessia nel mostaccio, vale Darglielo ingiuriosa-

mente
S

e grazioso.

d'ou; Musin d'oro, dicesi a Persona per espressione d'affetto.


s.

D nn-a patta in sci faccia d'nn-a cosa a nn-a persnn-a; Battere checchessia altrui nel
volto
nel mostaccio, vale Ingiuriosamente av-

Faccin
di

m. Faccione. Accresc.
s.
f.

di Faccia:

Faccia grossa.

ventarglielo.

Faccissa
;
:

Facciaccia, Visaccio. Avvil.

De due

Di due facce Aggiunto a persona, vale Doppio, Fognato, Infinto, Simulato, Tecomeco. Tamburino.
facce
in

Fccola

S Di nn-a cosa in sci faccia; Dir checchessia


faccia o sul viso, vale Parlar liberamente e risolutamente alla presenza di colui di cui si tratta.

Viso contraffatto e di brulla apparenza. s. f. Cero, antic. Fcola e Flcola: Cera lavorata in forma cilindrica con istoppino nel mezzo, ma pi grossa della candela. I Ceraiuoli dicono Candela Quella che arriva al peso
Faccia
:

Fd a

faccia; Far faccia, Mostrare


faccia.

il

viso, Pre-

sentarsi.

"

il viso brusco o il viso dell'arme: Mostrarsi adirato, Guardare a stracciasacco a squarciasacco.

a faccia bnn-a Far Non aver o faccia brusca; Far


;

d'una libbra circa; se lo sorpassa, la chiamano Cero (Fccola), e qiieslo pu essere del peso di pi libbre. Torcia e Torchio diconsi Quattro
candele unite in quadro
l'una contro l'altra

Far faccia buona

V.

tosta,

vale

soggezione,

Non

temere.

Torcia.

Facile add.
I)

Facile, Agevole, contr.

di Difficile.

Facile, per

Probabile: L' fagile che vadde


facile

o faccia franca; Mostrar il Viso od il volto: Dimostrarsi ardito e coraggioso nel rispondere, Mostrar coraggio e fermezza. de facce; Far delle facciacce: Fare, costretto

Rmma;

l'

ch'io

vada a Roma.

un

per Agevole a essere inteso. Intelligibile: latin troppo facile; un latino troppo

facile.

dal

bisogno, o mosso da alcuna passione, qual-

__ per Pronto, Subilo, Repentino, Pieghevole: l' facile a rie, a danze, ecc.; facile al
riso,
al

che sfacciataggine. Frase d'uso.


S Faccio con faccia;
a fronte,

faccia a faccia,

fronte

viso a viso, vagliono In presenza.


all'altro.

pianto,

ecc.

a fase; Facitojo. Voce bassa: Agevole a farsi. a impardse; Apprendevole, Apprensibile: Possibile

Riscontro l'uno

S In faccia; A fronte. Di fronte, Rimpetto, Dirimpetto: In faccia a mi ghe sta o sci N.;

De

facile

Facilit
difficolt,

ad apprendersi dalla mente. abbordo; Pi facile abbordo V. Abbordo. v. a. Facilitare, Agevolare: Levarle

Rimpetto a me abita il signor N. S Faccia sensa co, o fso o tradito V. Co.


S In faccia da Gexa ; In faccia della Chiesa o di Santa Chiesa, cio Nella Chiesa, e secondp i riti e cerimonie della Chiesa.

Render
s.
f.

facile, agevole.

Dar modo

di

poter operare, ecc.

Fa^ilitse
ci
n

Facilit,

Agevolezza: Qualit di
di

che

facile

a farsi, conlr.

Difficolt.

Facilit,

nelle Arti

vale Prontezza, Speditezza

Non ammid in faccia a tonda Y. Ammid.

niscin

Menar

la

mazza

nell'operare, contr. di Stento.

per Modo

facile

con cai sembra

fatta

una cosa.

358

FAE
s.
f.

FAE
plic. Fuenn-a; Farina andante o di secondo velo: Quella che -meno fine e meno pura del fiore.

Fagilitaziii
Agevolezza.

Facilitazione: Alleggeri-

mento Scemamenlo di prezzo, Vantaggio nella compra che il venditore fa al compratore; altrim.

JPa^ilmeMLte
volmente, Senza
giere, Di
ti

aw.
Di

Facilmente, Di
bello,

facile,

Age-

difficolt,

Di leggieri, Di leg-

dce; Farina dolce, dicesi La farina di castagne. A faenn-a do diao a deventa brenna V. Diao. 3 A non faenn-a d so sacco; Questa non erba del suo orto, Questa non farina del tale.

leggiero,

vale
si

Non

detto.

Non

fatto di

colui

di

cui

Facilmente, per Probabilmente: Facilmente vaddo

parla,

Non
si

opera da, aver potuto far egli. s' fido

a Puriggi; Facilmente vado a

Parigi.
:

Facoltse
ritto,

f De pczo faenn-a
peggior

gnocchi; Di farin

s.

f.

Facolt e Facult

Autorit, Di-

fecer gjiocchi. Dettato prov. e nostro

Permissione o Privilegio

di

poter fare o

che dicesi quando vuoisi scusare un lavoro o altro

dire alcuna cosa.

che non
si

sia

fatto

totalmente a dovere.

Facolt:

Nome

che nelle Universit

d a Tutti

insieme quegli studi che occorrono ad imparare una scienza o arte liberale: Facltce de mei-

% Inciaslro de sette faenn-e; Impiastro di farina mischia: Impiastro che si fa con farina di grano,

formentone, ceci, lenticchia, ecc. Suole adoperarsi

xinn-a; Facolt

di

medicina.
Facoltoso e Facoltoso: Che ha

dalle

femminucce per guarir


i

le risipole, far

Facoltso add.
lento, Agiato
s.
f.

venire a suppurazione
simili

paterecci

fpanerizij e
utile

delle facolt, cio delle ricchezze; Ricco,


di
:

Opu-

malori.
s.

beni.

Fada Falda Quella cintura gi cigne senza d cappello; Falda e pi comiin.


in

Fsero
Tesa: Quella
in

m. Ferro:
si

Il

pi duro ed

d'ogni

parte del vestito che dalla


stringere.

metallo, quello che

trova pi abbondantemente

sparso sul globo, e che ha maggior uso ; malleabile, di color grigio chiaro e splendente quando
lavorato e pulito.
I)

parte del
al

ciippello

che

si

stende

fuori

sotto

cucuzzolo, e fa solecchio.
s. f.

Fadette
sotto
il

pi.

Sottana, Gonnella: Vestimento

Qualunque strum.
di

donnesco senza
vestito,

vita,

che portasi immediatamente

Ferro: Nelle Arti prendesi collettivamente per proprio d'arte meccanica; e individualmente si dice di Molti arnesi o lavori
che non hanno nome proprio. Ferro agro, crudo, vetrino : Ferro che non malleabile, cio Che non resiste al martello, e facilmente si rompe. da arrissd i cuvelli ; Ferro da ricci, Calamistro
ferro,
;

legato alla cintura.

Le conladine

fiorentine la

chiamano Camiciotto.
f.

agro

Fa<iig"a
M

s.

Fatica e Fatiga, e nel Senese Fasi

diga e Fadica: Affanno, Pena che


patisce nell'operare.

sente e

si

Fatica, per L'operare e L' opera stessa condotta

a fine,

premio o fi ulto della fatica. asgreid o caccia a-o diao ; Fatica gettata o sprecata. % Fa nn-a fadiga intile; Lisciar la coda al diavolo, Pigliar ad ammattonare il mare, Mettere stoppia in oja: Affaticarsi senza pr. Far una vana e inutile fatica.
n

V. Ferretto nel 5

significato.

da

barila; o

da

bi tee; Coltello a

petto:

Lama

per

II

lunga circa un
sola; a ciascun
talvolta
letto

braccio, tagliente

da una parte
caval-

capo due manichetti di legno, e


barilajo a cavalcione sul
coltello

senza.

Il

adopra questo
il

dolo a s verso

petto.

con due mani, tiranusato anche dal For-

Ommo de fadiga; Uomo da


Fatichevole, Affatichevole.

fatica, vale

Gagliardo,

majo (Formetta)

nel fare le fornie delle scarpe.


di
ai

da cfatto; Ferro
di

calafato:
calafati

uno

scarpello
i

Atto a durar fatica; altrim. Faticante, Affaticante,

ferro che serve

per aprire

com-

Fadlig"

V. n. Faticare e Faticare

Durar

fatica.

Fadigse n. p. Faticarsi, Affaticarsi, Arrabattarsi: Durar fatica, Darsi briga o fatica.

Fadig-Iiin
e di

Fadig-so

s. m. Faticatore: Che fatica molto buon animo; dicesi anche Fuggiletti, cio Schivo di riposo, Amator di fatica. add. Faticoso: Che apporta fatica; Duro, Penoso, Difficile.

menti dei bastimenti, e per introdurvi a forza e cacciar dentro le stoppe. Di questi scarpelli ne sono di varie sorte, cio il Ferro piatto o Paletta fPuluj, il quale nella sua estremit non tagliente, ma smussato, e serve a cacciar la stoppa senza tagliarla; il Ferro tagliente fFcero da taggij, che serve per aprire
la
i

commenti e

tagliar

Fdin da luarscinn-a;
Quarti.

Falde: Quella

parte dell'abito o giubba (marscinn-a) che pende


dalle tasche o dalla cintura in gi; diccsi

Ferro doppio (Fcero da candj, il quale nella sua estremit ha una o pi scanalature, e serve per ribattere le stoppe nuove; il Becco corvino (Maegioj, che serve per cavar le stoppe
pece;
il

anche

Faenn-a
i

vecchie dai commenti, ed altri, da fa a stradda a saira; Licciaiuola:


di ferro, a foggia

Strum.

s, f.

Farina: Polvere pio meno bianca,

d'una bietta, sfesso da una delle


i

morbida al latto che^i disf nell'acqua, ed capace di fermentazione; e si ottiene macinando le biade, legumi, le castagne secche, lupini, ecc.
i

testate, del quale


i

segatori di

legname

si

servono

denti della sega, per farle la strada. per torcere da pe; Ferro da pelare. T. conc. Ferro curvo

n Farina, detto assolutam. s'intende Quella del grano;


alle altre si

quasi a
e

mezza

luna, tagliente dalla parte concava,


il

aggiunge sempre
di ceci, di

il

nome

delle biade,

serve a levare

pelo alle pelli;

maneggiasi

formentone, di segala, ecc. bassa; Robetta o Farina di terzo velo V. Bgattua.

come Farina

con due manichi di legno. -^ da purga; Ferro da purgare. T. conc. Ferro di forma quasi simile all'antecedente, e serve a togliere alle pelli ogni

de

primma

qualitce

di farina o Farina di

rina pi fine
squisiti.

Sci de faenn-a; Fior primo velo, dicesi La fae pi monda, e serve agli usi pi
o sem-

residuo di calcina, passandolo su d'esse primieramente dalla parte del buccio fiore , poi nuovamente da quella della carne.

da

rej

libbri ; Ferro: Specie di scalpello ap-

T- de segSnda gualilw o Faenn-a scgSnda,

puntato, tagliente dalle due parti, Incassalo qel

FE
piano inferiore del coscialelto (maschetta)
bile

FAE
mo-

359

impastandolo, per piirgarlo, addensarlo, stivarlo,

da esso quanto basta a raDQIarne fogli e separarne i trcioli. da scarna; Coltello o Ferro da scarnare. T. conc. Coltellaccio, di forma quasi simile a qnella del Ferro da pelare (V. sopra Ftero da pcdj, col
del torcolello, e sporgente
i

onde

riesca

atto ai

particolari

lavori.
il

{cero fin ch' l' cado; Battere g Batte mentr'egli caldo V. Batte. %

ferro

Bggi un (cero : Bollire un ferro V, Bggi. se de (vero; Essere di ferro, si dice d'Uomo
robusto, che resiste alle intemperie della stagione,
alle

quale

Conciatori vanno

togliendo

il

carniccio

ben lavale in acqua chiara. da sciaccd i rissi ; Schiacce o Sliacce. T. de'parr. Arnese a forma di tanaglia a bocche curie e piatte,
alle pelli gi dipelate e

fatiche, ecc.

"S Fa

[ceri;

Far fagotto, Far fardello V. Fd.

S F(Bto
vallo

a
V.

fcero de cavallo; Fatto a ferro di ca-

tra

le

quali,
le

gono

sufficientemente riscaldate, si strinciambelle (V. Ciappellelle nel 5 signif.).


i

(cero de cavallo.

do squaddrd
di ferro, col

quale

veddri ; Grisatojo. T. velr. Strum. si vanno rodendo i vetri per


contorni
;

$ Mette a fcero e a fugo; Mettere a ferro e a fuoco, vale Fare strage e ardere, e dicesi di citt o terre.

ridurli

a destinali
Staffa.

dicesi anche

Topo.

g Mette a-i fceri; Mettere in ferri o ne' ferri V. sopra Fairi.


g

da stanghe;

T. cart. Grossa piastra di ferro

triangolare, di cuigneruita l'estremit anteriore


della stanga, sporgente

digerieiva 5 fwro; E' digerirebbe i coltelli, si dice di Chi mangia assai senza provarne indigestione.
l'ha
ferro,
si si

alquanto oltre

il

mazzo.
di

da stia; Ferro da
ferro, della

stirare: Massiccia

lastra

nn-a salute de
turba

fcero;

Ha una

salute di

grandezza e della forma press'a poco d'an piede umano, ridolta a pulimento nella parte inferiore, e con suo manico, che, riscaldata, serve
g g

dice di Chi ha fioritissima sanit e che

non

per cagioni

che ad

altri

la

tur-

berebbero.

a stirare biancheria o altra roba; altrim. Liscia. Oltre il Ferro ordinario ci il Ferro a cassetta, d cui si mettono carboni accesi per conservarlo caldo; ha sponde rilevale e un coperchio sostenuo da colonnini a una certa distanza tra cari

Penna de
Perde
i

fcero;

Penna metallica V. Penna.


Il

fceri; Sferrarsi:
del

distaccarsi

de' ferri

da' piedi

cavallo, del mulo, ecc.


e
i

"S ^'99' a sporta


l'ambulo. M.
b.

fceri; Pigliare l'ambio o

e vale Partirsi, Andarsene.


s.

boni e una maniglia. Vi pare il Ferro a anima, che ha doppio fondo, entro cui si pone un'anima

Fseroinorto

m.

Chiavistello,

Chiavaccio,

lastra

di

ferro

infuocata.

Catenaccio, Catorcio e Catorchio, Perchio , e a Siena Pesto: Strum. di ferro lungo e tondo, il
quale ficcandosi dentro a certi anelli confitti nelle

d cinetto; Ferro del pialletto. - Dicesi Ferro ingordo quello che sporge mollo fuori del piano, e porta via molto legno ad ogni piallata.

imposte dell'uscio,

le lien

ha per

lo

pi un manico dall'uno de'


il

congiunte e serrate, ed lati bucato


boncinello fcai-

da leva a braxa d'in

forno; Tirabrace. T.

e schiacciato, nel quale mettesi

forn. Asta lunga di ferro ricurva alla sua estre-

mit, a uso di cavar la brace dal forno. Non deve confondersi col Frugone (Lancetta), che serve a sbraciare o allargare la brace accesa,

nassoj per ricevere la stanghetta della toppa. ciatto; Paletto: Specie di chiavistello che invece
del

bastone od asta tonda ha un paletto od asta

piatta,

che

si

fa

correre dentro

piegatelli

fpa-

bench spesso ne faccia le veci. in fuggio; Ferro in lastre. in verga; Ferro in verga. S Foeri; Ferri. Nel pi. dicesi a Quei ceppi e
di

stechej V. Ferruggid.

con Clave desnd; Paletto d'assicurazione. Dd 6 fceromorto; Inchiavislellare, Incatenacciare:


Tirare
il

anelli

catenaccio,
f.

il

paletto e simili.

ferro, entro

quali

si

conficcano le

gambe

Fseta
Fseto

de' soldati delinquenti,

da

cavalli,
si

da

m ;

Ferri

Quei guarnimenti

Modo, Maniera, Volume, Grossezza, Grandezza, Posta: De questa fceta; Di questa fatta, Di questa
s.

Fatta, Foggia, Guisa,

Sorta, Qualit,

di

de' cavalli e dei giumenti, conficcandoli con chiodi ribaditi nela' piedi

ferro che

mettono

misura. Di questa posta, ecc.

l'unghione, w

il

s. m. Fallo, Faccenda, Affare, Negozio. d'arme; Azione onorevole di guerra, L'alto stesso

d meste; Armi: Gli strumenti di ciascuna


tia 6 [cero;

arte o professione.

A calamuia a
ferro.

Modo

prov. che

usasi

La calamita tira il a poco onesto


il

del combattere. La battaglia. Il combattimento. g Acciappd in sci fasto; Coglier sul fatto o in flagranti, Crre o Acchiappare in frodo: SopragCogliere altrui nell'alto che commette giungere

proposito.

S Ave d chli de [cero;


crudele.

cuore di ferro, Esser di ferro, dicesi figur. di Persona spietata,

Avere

una mancanza, un delitto e simili. A fai fceti so n ghe vu soggezin uiscinn-a; A fare fatti suoi non s'imbrattan le mani. Deti

di

tato prov. chiaro ad ogni

intelligenza.

nn-a memoi a de fcero ; Aver una memoria ferro, vale Aver la memoria tenacissima, un stumago de (cero; Aver lo stomaco di
figurai,

%
g

A
fin

fin di fceti; Al fin del fatto, Alla fin fine, Alla

delle fini

V.

fin.
fatti

Andd

pe-i

fceti

so; Andar pe'

suoi, vale

ferro, dicesi

di

Chi

digerisce roba ad

grave e indigesta. testa de [cero; Aver una testa di ferro. Esser incornalo pi che gli asini , figurai, vale Essere ostinato al maggior segno, Esser immualtri

nn-a

Andarsene, Partirsene ; e talvolta Andar raccolto senza dar fastidio ad alcuno. g Assce parolle e pochi fceti ; Assat parole e poche lance rotte, si dice del Mostrare di fare gran cose
g

tabile

nella

sua risoluzione.

S Batte 5 {cero ; Massellare o Mazzigare il ferro : Batterlo caldo, cio rovente, in sull'incudine, a
pi riprese, ripiegandolo col
martello, e quasi

non ne conchiudere veruna. mente a-i faeti so; Badare a' fatti suoi. g Da-o dito, a-o fceto passa un gran trceto; Dal detto al fatto v' un gran tratto V. Dito.
e

Dd

De

fosti

avv. In fatto, In fatti, Infatti, Difatti,

360

FAI
{ceto so

FAL
eh' 5

D5

ognun pu fan quello


far

vu;

Fanasso
ratta
si

Ognun pu

della sua pasta gnocchi, vale che

Sollilissima. farina (he,

ciascuno permesso di far del suo ci che gli aggrada. Esser manifesto, chiaro, S se un fasto; Constare,

m. Spolvero, Friscello, Fuscello: ove si staccia, si abbumcina, vola per aria, e si posa sol
s.
f.

pi

corpi vicini.

Faina
si

s.

Farinajo
farina.
f.

Luogo ove

si

ripone e

indubilaio, certo, incontestabile.

conserva

la
s.

Caso S Fceto sia; Fatto sta, vale L'importanza si , , In conclusione e simili: Maniera di concludi esporre in breve la somma della cosa dere
del fallo.

Fainetta

Farinetta.

Voce

dell'uso:

La

fa-

rina del grano duro abburattala.

Fainso
farina,

S
n

Fd

parla di fceli so; Far dire de' fatti suoi, cio di s, Dar occasione di parlare di lui. yarolle sn femmine; 1 S / fcBli san mascci e e sono maschi e le parole femmine, dicesi falli
prov. per indicare che
parole non bastano,

e con efficacia; ed anche


j

di fceti; Fare di falli: Operare attualmente Operare senza far parole.


foiii

Farinoso: Che produce molta molta farina, detto di biade. - Farincciolo, Che si disf agevolmente.
add.

Che ha

in s

Fainotto

so; Fare

falli

suoi, vale

Attendere

s,

Non

impacciarsi nelle cose altrui.

Falampi
Falla

Propriam. Colui s. m. Farinaiuolo: che vende farina; e siccome ordinariam. suole vendere anche pane, dicesi pure Panatticre V. Rcbju. s. m. Spaccone, Sbracione, Faloppa, Faloppone, Millantatore, e nel volgo fior. Potlajone; dicesi per ischerno di Chi fa gran vista
per parere ricco o di grand'affare. s. f. Chiarella : Spezie di ragnatura ne' tessuti, prodotta

Dove bisognano

fatti le

'

S In fceli avv. Finalmente.

Iiifalti,

In conclusione. In

somma,

canti

S Mette a-o fceto; Mettere al fallo. Informare. fceto so, ecc.; Il fallo mio, fceto mce, S
fallo suo, ecc., cio

del ripieno, o manbene conformemente colpeggiate colla cassa; altrim. Scacchino, Tra-

da alcune
,

fila

pi sottili

non

Il
>i

passelto, lAIalafatla e Malefatta.


Falla.

Cosa che ad alcuno appartenga. S Voci 5 fceto so fin a itn agggin de slrincu; Voler la parte sua fino al finocchio: Volere fino a un puntino di quello che a noi si perviene. F'seto p. pass. Fatto, dal v. Fare, Eseguilo,

T.

mar. Fenditura, Buca, Apertura


si

acci-

dentale, che
sotto

fa nella

bordatura del bastimento


linea

a livello della
si

dell'acqua,

per cui

Adempito.
Fatto, in forza d'add. vale Allo, Acconcio,

priato:

Mi n son

fceto

per gerle cose;

ApproIo non

son

fatto

per certe cose.


Cl:i

pu introdurre nell'interno dello slesso. Stagna nn-a falla; Stagnare una falla, si dice per significare che l'azione delle trombe (pompe) basta per far uscire dal fondo del bastimento l'acqua che la falla lascia entrare, o per indicare che con altri provvedimenti si impedito l'inessa

Dicesi anche di

al lutto nello da abili

viziosi:

Mi n

so

camme
sotto

sggian

fcete

oslie

"Fallattti
misi,

gresso dell'acqua nel bastimento. s. m. Furbaccio, Furbo in cher-

a amandoele \. Fceto a mstaccioli. Mancare CoraFalli a 6j>cm; sghimbescio, Tortuoso, mancamento, metler Serpeggiante. per Far V. Rompi. a denti; a boccia; Non boccia, o o Non de stradda de cavallo Fallo V. ~ clpo; Non crre dove uno ha de A a gancio; Adunco, Uncinalo. Condurre un'impresa mirato; a man; Far mano, Manofallo Manufatto. Far un buco a mstaccioli; Mandorlato, Ammandorlato. Chi ubbidisce non Chi ubbidisce n a chiaro Prov. Fatto Chi serve non a so dosso Fallo proprio Ingannarsi AssetFallila; persona, a zig-zag V. sopra Fceto a siamo Tutti poemmo co-e gmmie; Fatto PecErrore, Mancanza, gomita, Fatto Fallo m. amie. camme; Fallo come, Tale Simile
V. n. Fallire, Fallare, Errare,
fallo
:

Io non so

come

sian falle le osterie.

Furbo

bollalo

o trincalo.

Fatto a biscia, a

Fallire,

fallimento

Dentellato:

Tagliato

Fatto a foggia

Fallire

Fallar la

vale

di

denti.

colpirla,

truccarla.

fcero

a ferro di cavallo

Fallir la via, vale Sbagliarla, Smarrirla.


il

fcero

cavallo.

Fallir

colpo:

e figurai.

a vuoto.

Fatto a

nell'acqua.

fico.

fallisce;

falla,

ree; Reticolalo,
;

a rete.

erra.

di

significato.

al

dosso, cio
biscia.

Fallirla,

Sbagliarla:

nel

far

talo alla

e dicesi

di vestilo.

checchessia.

falli; Tutti

fallibili.

colle

vale

alla

s.

Fallo,

Colpa,

peggio.

calo;

Fallore, Fallura, Fallilo, Falligione,

vale

quale,

a.

S Cavallo fceto; Cavallo fatto, vale Cavallo perfezionato, disciplinalo, ecc. S Fceto pasqua, Fceto carlevd, ecc.; Fatto pasqua, Fatto carnevale, ecc., cio Passalo o finito che
sia
la

Fallanza, Fallenza, Fallaggio, Falla, Faglia. dicesi Fallo. Al giuoco della palla o simile
,

II

trasgredimenlo
zioni
il

e contraffacimenlo

delle

condi-

del giuoco, ed

Quando

si

passa colla palla

pasqua,
fceto,

il

carnevale, ecc.
fceta;

Ommo
fatta,
si

Donna

Uomo

fallo.

Donna

dice di

Chi ha passalo l'adolescenza, e

non

Faetn
Faina,

ancora pervenuto alla vecchiezza. s. m. Frullone: Calesse scoperto su quattro ruote e con due sedili.

s.

termine prefsso, o non si arriva al tetto del s'incontra la palla <^\ braccio, colla giuoco, con altro fuori dello strum. da percuoterla. vita de stppa; Gomitolo di sloppa. T. mar. Sloppa ricavala dalle corde vecchie catramate e sfilacciate, londeggiata e allungala a mo' di corda, aggomitolata in forma bislunga, di cui servonsi
i

Fagrotto

m. Fagotto: Sorta d slrum. mug

calafati

per calafalarc

bastimenti.

sicale a fiato.
s. f. Farinata: Vivanda di farina, ordinariamente di ceci, stemperala nell'acqua, e cotta nel forno o in teglia con olio.

fallo; Far fallo: Trasgredire alle condizioni del giuoco della palla o pallone V. sopra. g Mette un p in fallo; Mettere un piede in fallo, vale Inciampare,

Fd

FAM
Acciapp in scio fallo nn-a perS Piggid stm-u; Coglier uno in fallo, vale Sorprenderlo
nellalto del
fallire.

FAN
S S S

361

Leva

Levse a

famme; Sfamare
o a se slesso

va^liono Trre

altrui

o Sfamarsi, la fame.

Mot d fimme V.
canna, Jliserabile:

Fallso
e simili.

Scusa fallo; Senza fallo. Poslo avv. vale Senza dubbio, Immanrabilmente, Infailibilmenle. add. Manchevole: Che manca. Da non
fidarsene; e dicesi ordinariam. de'
facili,

Morto d famme; Morto

sopra Cazze d famme. di fame, vale Povero in

pistole

Fal
si

V. Fau.
s. f.

Falsarig-a
Falsifica

Falsariga: Foglio rigalo che


si

pone soilo quello su cui diritto colla mano.


v. a. Falsare

scrive per andar

n s'urregorda ci, guand'O Va morto d famme; Xon gli sovviene pi quando era morto di fame, cio Povero, spiantato, ecc. S Ho nn-a famme che a veddo co-i uggi ; Ho una fiime che non ci vedo, o Veggo la fame in aria, dicesi per Avere una grandissima fame. % Pati da famme; Patir di fame, vale Non aver da mangiare.

e Affalsnre, Falsificare
sincerila di chec-

Faninietta

s.

m. Morto

di fame,

Povero

in

e AfTalsifKare: CnntrafTare checchessia per ingannare, ed anche

Corrompere

la

Fana
si

canna. Miserabile. 4'oce di disprezzo.


tiene

chessia, colla mescolanza di cattivi ingredienti;

che

in

questo senso dicesi anche Adulterare.


hf^

torri

m. Fanale: Quella lanterna, nella quale lume la notte in sui navigli, in sulle de' portici, ecc.: e dicesi anche Fanale la
s.
il

Falsificato
silralore:
(

m. Falsatore, Affalsalore, Falfalsa o falsiflca.


s.
s. f.

Torre stessa del porto, sopra

la

quale posala

Faisificazin
mento:
li

Falsificazione, Falsifica-

la lanterna.

faisilcare.
s.
f.

Falsi tee

Falsit, anlic. Folsezza, Falsa,


:

lampin da carossa; Fanale da carrozza, e anche Lampione da carrozza V. LampiSn. % Fanae da cominigar, processione ecc.; Fanali o
nell'uso

Famig'g'ia
prendendosi
padre, se
li

Menzogna, Bugia ; e talora per Opinione o Sentenza contraria al fatto, a ci che . s. f. Famiglia: Figliuoli che vivono
Falsidia, Falsnra

Fanali sull'asta: Quelle lanterne che porlansi in

cima d'un' asta per accompagnare il SS. Sacramento a processione dalle compagnie; allrim.
Lanternoni.

e stanno sotto

la

potest e cura paterna,


e

comdel

anche mogie, sorelle


tiene
in

nipoti

Fanatico

casa.
la

Famiglia: Fili persone che vivono sotto


tesl

poin

add. Fanatico: Che s'immagina di avere apparizioni, visioni, ispirazioni. H Fanatico: Che mosso da un eccesso superstizioso di religione.
si

d'un loro capo,

come sarebbero

frati

nn convento.
"

per Ischialla, Stirpe, Casato: se de bnn-a famiggia; Esser di buona famiglia, cio Di ca-

Che appassiona eccessivamente per un'opiFanatismo m. Fanatismo e Fanalicismo:


w

nione, per una setta, ecc.


s.

"

sato orrevole, nobile, ecc.

questa 2* voce rarissimo usata


II

Entusiasmo ecvolle

Nella St. Nat. dicesi


cariilleri

complesso

di generi

cessivo e superstizioso, e spesse

crudele

che hanno
S

comuni.
Sacra Famiglia. T.pitt.

per una religione.

A Sacra Famiggia; La
Cos appellasi

Fanatizza

v.
p.
f.

a.

N. S. G.C., la SS. Vergine, S. Giuseppe, e qualche volta S. Giovanni. ?i dice anche figur. e scherz. allorch vt Juiisi di brigata padre,
Viti de famig-jia;
di

Un quadro che rappresenta

Fandonia
Fanesci Fanetto
ha

g Fanatizzdse

n.
s.

Render fanatico. Dar nel fanatico.

Fandonia, Fiaba, Fanfaluca,

Frottola, Bubbola e Bbula: Discorso o Credenza

meno

costo, e

madre e tulli figli. Vino da famiglia, vale \ ino tale da potersi comprare da
i

chi ha molla famiglia.

Vive in famiggia; Vivere


vere co' parenti.
s.
f.

in famiglia, vale

Vi-

non vera, oppure mista di vero o di falso. V. Fascemmi. s. m. Fanello, a Pisa 3Iontanello, o Siena Gricciolo. T. ornil. Fringilla cannabina. Piccolo Hccello della famiglia delle Linarie, che
il becco turchino-celestognolo, nerastro in cima, dorso lionato fosco o castagno, macchiato di scuro, la gola bianca macchiala di scuro, la coda forcuta, i piedi neri, le unghie nere; canta dol-

Famig-liaritce
e Familiarizzarsi
mesticarsi.
:

Famigliarit, Familiarit, Dimestichezza, Intrinsichezza.


n. p.

il

Faiiii^liai*izzse

Famigliarizzarsi

Prender dimestichezza, AddiI

Famnie
giare.

s.

f.

Fame: Bisogno

e voglia di

man-

cemente, e diventa dimeslichissimo. de Crsega; Sizerino. T. ornit. Fringilla linaria. Uccelletto dei:a stessa famiglia del precedente.

urgente dell'Appetito, ma pi facile a contentarsi V. Appetilto. n Fame, per Carestia: Ne-o tempo da famme; Nel

pili

Ha
la

il

becco giallo, nero


i

alla punta,

il

dorso

lio-

nalo-pallido, macchiato di scuro; la gola nera,

coda forcuta,

piedi scuri.

tempo
S

della fame.

A famme a fa fa de tutto; La fame caccia il lupo dal bosco, dicesi in prov. e significa che La fame riduce l'uomo a superare e a fare delle cose,
che per sua natura
e'

Cecino, Buona lana, Buona lanetta, Tristanzuolo, dicesi figur. di Persona trista e maliziosa.
s.
f.

Fanfara
composizione

Fanfara:

Nome

di brillante carattere

d'una piccola per trombe e

non farebbe.

timpani, specialm. per servizio militare.

% Avet nti'U famme da lo; Cascar di fame. Arrabbiar dalla fame, Essere scannato dalla fame, Allupare o Allupar dalla fame, e dalla plebe fior.

FanfVirin

Grosso s. m. Fanfarino. T. mar. paranco a tre pulegge per mettere in carena un bastimento o per alzare grossi pesi.
s.

Aver una fame sagratina, vale Essere grandemente affamalo, Aver una fame da lupi. % Cazze da famme; Cascar di o dalla fame. Morir di fame, vale Aver gran fame. S Fd pali da famrtie; Far piatire il pane.

Fanfirn
che
fa

m. Fanfarone. Voce

dell'uso: Colai

gran

vantazioni e rumorose

senza pro-

posito, ed in fondo codardo; altrim. Arcifn-

fano, Spaccone, Sbracione, Faloppone, Smargiasso,

Millantatore,

ecc

362

FAN
s.
f.

FAR
nera
i

Fa.nf^x*ona.ta>
sata,

Fanfaronata, Smargias-

in

mezzo

dell'occhio,

per

la

quale passano

Millanteria, Jattanza, Burbanza.


s.

raggi della luce, che dipingono gli oggetti sulla

Fetuffsi,

ni.

Fanga e meglio Fango, Melma,


s.

rtina.

Mota, Loto, Limaccio V. Bratta.

Faolo
membrana

Fang-lietto
castra

m. Mughetto: Ulcerelta bianviene


ai

s. m. Granchio. T. iltiol. Cancer pagurus. Crostaceo di mare appartenente alla famiglia dei Il

superficiale, che
delia

nella

Canceridi.

suo coperchio clipaceo duro,


;
i

liscio,

mucosa interna
poppano.

bocca

bambini, quando

calcare e di color rosso-scuro


grossi, adunchi,
coli
il

suoi artigli sono


di

interiormente guerniti

tuber-

Fang-o
litiche

V. sopra Funga. bagni a loto: Applicare S Piggid i fanghi; Far il loto d'alcune acque termali alle membra parai

ottusi;
,

suoi tarsi

littorale

si

sono tulli conici. Abita nasconde fra gli scogli o neldi

l'arena delle spiagge.

indebolite.

Faix
Limaccioso, Melmoso:
$
in

s.

m. Fal: Fuoco

materie che levan

Farig"oso add. Fungoso,


Pieno
di di

gran fiamma,

ma

di

breve durata, e suolsi fare

fango, di limaccio, di
s.

Fang-otto

melma, ecc. m. Fagotto, Fardello: Ravvolto

occasione d'allegrezza.

Fa un fau d'nn-a
s.

cosa; Farne un

fal,

vale

panni o d'altre materie simili. % Fa fangotti; Far fagotto o fardello. Affardellare : Raunar la roba per portarla via, e andarsi con

Abbruciarla, Darla alle fiamme.

Faraljulan
Farlbal
s,

m. Millantatore,
si

Vantatore,
fior.

Arcifnfano, Spaccone, e nella plebe


tajone: Colui che
millanta.

Pot-

Dio con essa. Far fardello, per


vita.

simil.

vale

Partire da questa

Morire.
s.

Fang-ottn
nala, dicesi

m.

Sciatta, Sciattona,

Sciamane

per ischerno di

Donna scomposta

m. Falbal, Falpal, Balzana: Guersi pone esteriormente verso il lembo del vestito delle donne, delle biancherie o simili, cucita per lo pi
nizione della stessa o diversa roba, che
a crespe, a festoni, a sgonfietti,
ecc.
s.
f.

che abbia

gli abiti

male
v.
n.

adatti e aggiustati indosso.

Fantastica
Andar vagando

Fantasticare, Fantasiare:

Farete tte
sottili

pi.

Falche.

T.

mar. Tavole
bordo dei
bastimenti
il

colla fantasia per ritrovare o in-

che

si

mettono

a incassatura sul

ventare una cosa; che anche dicesi Ghiribizzare, Fisicare, Arzigogolare, Girandolare, Mulinare, Al-

battelli,

delle filuche e d'altri

piccoli

remi nel Mediterraneo per rialzare


le

bordo e

manaccare.

chiudere
adJ. Fantastico, Finto, Imaginario,
al pi.

aperture

destinate

al

passaggio dei

Fantastico
e Fantastichi
:

Fantastici

Non

vero, Che
fantasia.

quand'

non ha

altro

fondamento che quello della


di

Farchetto

remi, onde impedire che l'acqua entri nel legno remi sono ritirati in barca. alla vela, ed s. m. Gheppio, Guglia, Pis. Pali

Faniaslico, per Spettante alla fantasia.

Fantasia
dell'uomo,
n

Dicesi pure d'Ogn'allra cosa, che sia stravagante e strana, fuori del consueto.
s.
f.

Aggiunto

Persona, vale Stravagante, Fa-

chetto di torre, Sen. Acerlello. T. ornit. Falco tinnunculus. Uccello di rapina della famiglia dei
Falconi, che ha
il

lolico, Intrattabile.

becco celestognolo colla punta

un quarto pi corte della coda; il dorso color di noccila, con macchiette nere
nera;
le
ali

Fantasia: Facolt imaginativa

triangolari

il

petto,

addome

e fianchi isabellini,

ti

Fantasia, per Capriccio, Bizzarria: Invenzione strana, Cosa fantastica, per Un pezzo di musica strumentale eseguilo

nel

momento

slesso che

si

compone.
Scultori, ecc.

% Travaggio de fantax'ia; Lavoro fatto di fantasia


di

con macchie nero-ovale appuntale; i piedi gialli, le unghie nere. Trovasi in tutti i monti dirupali, sulle alte ed antiche fabbriche. Vive cacciando topi, pipistrelli, passere ed altri uccelli, e in mancanza di questi, cibasi anche di rettili e d'inselli. ceneen; Barletta. T. ornit. Falco vesperlinus.
Uccelletto della
di color

capriccio, dicesi

da' Pittori,

medesima

razza, che ha le
lo stelo

penne
quelle

Fantsima
Fante
s.

quando, senza modello o simili, vanno operando di propria invenzione; ed opponesi al Ricavare Fare dal naturale."
s. m. Fantasma e Fantasima (gen. com.) : Segno di false imagini e spaventevoli, che appariscono talora altrui nella fantasia; allrim. Larva, Spettro.

cenerino-cupo con
della

nero

delle

regione anale e sottocoda, di color fulvo-rosso; le unghie giallastre colla punta

gambe,

di passaggio accidentale. oxellelti; Smerlo, Smeriglio. T. ornit. Falco wsalon. Altro uccelletto della medesima famiglia,
nera.

da

somigliantissimo nel manto

al

Fantin
e dicosi

V. Sbtro. % Schersa o Troppa co-i fanti e lascia sta i santi ; Scherza co' fanti e lascia stare i santi. Prov. che vale Potersi liberamente parlare e scherzare delle cose degli uomini, ma non delle sacre.
di carte
s.

m. Fante. T. del giuoco

ma

di

molto pi

bello. Egli,

Gheppio (V. sopra), abbench sia un Pal-

chetto de' pi piccoli, dei pi coraggiosi, fa guerra


a tulle le sorte d'uccelletti, e bene spesso le quaglie e le starne restano vittime della sua destrezza.

ugg de
bio
di

farchetto ; Occhi grifagni, Occhi di nibfalco

m.

Celibe, Scpolo: Chi

non conmaritarsi,

V. Euggio.
pi

giunto in matrimonio. - Nubile vale

Da

Far^ V.
latili

a. Infarcire e

comunem. Riempiere,
in

propriam.
s,

Fantinaego

di

Fanciulla.
stato di colui

Riempire. T. de' cuochi. Cacciar


d'altro

corpo de' voin-

m. Celibato: Lo

che celibe. S Mcttise in fantinaego

carname erba, uova ed altri gredienti minutamente tritati e conditi.

dicesi d'

Uomo

o di

Far^io p
Il

Donna attempata che per

Fantinetta

desiderio di collocarsi veste attillato e con soverchia eleganza,


s.
f.

pass. Infarcito, e pi comunem. Ripieno: Pollastro fargia; Pollo ripieno. Figur. vale Ristucco, Infastidito, Pieno di sover-

Figurina

Piccola figura di

chio, ecc.

pasta che Vendesi da' cialdonai (negioB).

Faroo

fireng-uella;

Sparviere. T. ornit.

deU'4\i^po; Pupilla: Quell'apertura che sembra

Falco nintu. Uccello

di rapina delia famiglia degli

FAS
Astri, che ha le parti superiori cinereo-lurchine; l'addome biancastro, strialo per traverso di fulvo noccila (adulto); le parli superiori scuro-bige,
e

FAS

363
So-

d'nn-a lettera; Coperta o Busta da


praccarta V. Anvelopp'.

lettere,

Fascia
Il

addome

biancastro, strialo in traverso di scuro


i

v. a. Fasciare: Circondare o Rivestire intorno con checchessia per maggior forlez/a, per

(giovane);

tarsi sottili; le ali che giungono ai due terzi della coda, la statura d'una gazzera comune. Annida nei nostri monti, ed lo spavento e il distrattore dei piccoli uccelli; emigra

ornamenlo o

altro.
il

i
barabi::o con

Fasciare, per Cingere


spirali di fascia

pi

giri

un bastimento ; Bordare.

(fasciua) dalle spalle sino a'piedi. T. mar. Rivestire le

in

autunno, ritorna in primavera.


ornit.

coste e bagli d'un bastimento co'majeri

o gene-

ceneen; Albanella. T.
nero;
polari,
la

Falco cyanwus. Uc-

cello di rapina della famiglia de' Circi.


testa,
il

Ha

il

becco
sca-

collo,

il

petto,

il

dorso,

le

ralmente col fasciame. un bastimento de rammo o de zingo; Foderare di rame o di zinco una nave. T. mar. Rivestir
di

le ciiopritrici

superiori, le timoniere medie,


i

l'opera

cenerine; l'addome e

fianchi di color bianco con


la

zinco
le

qualche macchiuzza;
gialli;
le

coda

cenerina;

piedi

dire che

viva della nave di fogli di rame per impequalche altra materia tavole della bordatura siano corrose
,

unghie nere. Nidifica sulla terra vicino


s.

all'acqua.

Fardo
Faro
per
le
s.

dai

vermi

di

mare.

m. Fardo. T. mere. Balla o Collo

ci-

Fasciare un cavo, una gomena. T. mar. Involgere o Ricoprire le gomene


altri

un cavo, nn-a gmena;

lindrico di

pelle colle tesiate rotonde, entro cui

cavi con vecchia tela, con isfilarze di vec-

chiuso un sacco di tela ripieno d'indaco, caff,

chie corde

gomene

disfalle,

per preservarle

cannella e simili.

dal guasto derivante dallo strofinamento

con

altri

m. Farro o Farre. T. bctan. Trilicum

corpi duri. S Fascise n. p. Fasciarsi, Avvolgersi, Rinvollarsi, ecc.


S Fascise

spelta. Pianta che differisce dal grano

comune

R involgersi,

spighette

pii
i

valve pi dure,

appuntale e sonili, e per le semi pii grossi con la loppa


si

aderente. Generalmente non

mcina,
che
si

ma

si

ben; Soppannarsi bene, vale Vestirsi bene per difendersi dal freddo; che in m. b. e
il

mangia a quel modo per minestra.

Farfalla
gl'insetti

s. f

Farfallii

Nome

Farfallinn-a Farfaniella
s.

che hanno quattr'ali minute squame a modo di polvere di colori varii, secondo la specie, e talora vivacissimi. Farfallino: Insetto volante che danneggia la farina e il grano ammonticchialo quando riscalda. V. Parpellelta.
di
f.

d a Tutti membranose, coperte

Fasciamme
marin. Tulle
le

scherz. dicesi iHiche Fasciare


s.

melarancio.

m. Fasciame, Bordatura. T.
che vestono e ricuoprono nave.
:

assi

l'esterno del corpo o scafo di qualunque

Fasciata
Fascicolo
in

s.

f.

Fasciatura

Il

fasciare o

La

cosa che fascia.


s.

m. Fascicolo: Parte d'un'opera


luce a tanti

Frfara, Frfare, Farfarella.

corso di slampa, che viene in fogli per volta; altrim. Dispensa.

T. boi. Tussilago frfara. Erba che si alza poco da terra, ed ha Io scapo bratteato, cotonoso con

Fasciua

s.

f.

Fascia

Lunga

striscia di forte
il

un solo
sotto.

fiore

giallo,

raggialo;

le

foglie

radicali

pannolino

canapino, col quale

si fascia

bambino.

picciolate,

Farsa
Voce

Farsetto
falsa.
s.

cuoriformi, angolate, tomentose al di Fiorisc da! marzo al maggio, ed comune ne' terreni argillosi ed umidi; giova alla tosse, all'asma ed alle vomiche del polmone. s. f. Farsa Breve commediola, generalra. da ridere, e da recitarsi dopo la commedia. s. m. Falsetto. T. mus. Piccola voce acuta, pili di testa che di petto; e propriamente
:

travaggid; Fascia a cordcllino: Fascia tessuta a lislarelle formale dai fili del ripieno or grossi,
or
di
sottili.
s. f. Fascina o Fascino ; Fascelto minuti rami d'alberi o di sermenti, legati con ritorta (trtagna), che servono ad avviare il fuoco affinch facilmente si apprenda a legne pi grosse.

Fascinn-a

Fascinotto
fascelto
zetti

Fd

de fascinn-e; Fascinare, Far fascine.


s.

m. Fascinolto
di

Piccolo e corto

Farta
S

composto

stipa e di

f.

Falla, Difalla, Mancanza, Difello,

Bisogno.

di legno grossetto, che si minetti e nelle stufe, acciocch piglino fuoco per

due o tre pezadopera nei ca-

Fa

tare:

farta; Far falla o diffalla, Daffallare, DifetFar mancanza, difetto.


s. s.

via di esso

pezzi pi grossi.

Fascettin Fascetto

Fascio

s.

m. Fascio: Qualunque co^a avvolta


_

m. Fascettino. Dim. di Fascelto. m. Fascelto, Fascialello. Dim. di m. Lumacone, Fagnone, antic. tose. Merlo, dicesi di Persona
n

insieme o legata, e di peso tale che uomo possa portarla; e dicesi specialmente d'erba segala e
'-

Fasceiumi
scaltra,

Fascio: Piccolo Fascio.


s.

legala con ritortola.

Parlandosi di legne, stipa, paglia e simili, dicesi

Fagno, e nell'uso

Fascetta Fascia

astuta, ma che s'infinge semplice, o che sa le cose e mostra di non saperle.

meglio Fastello. d'armi; Fascio d'armi. T. mil. Tre


cicchiati per le baionette,
parli
i

fucili

incrotre

quali,

premendo da

do sccuppo V. Brassadella.

l'uno contro l'altro, servono di punto fisso


tulli

s. f. Fascia: Dicesi di Tulle le cose che circondano e difendono le altre. Porca, Ajuola: Quello spazio di terra nel campo

a cui vengono

all'intorno ad appoggiarsi in

un tempo
S

gli altri

fucili

d'un drappello di soldati.

Andd
in

tra solco e solco, nel quale si gettano e

si

ri-

Caccia in fascio; Andare o Mandare fascio, vale Andare o Mandare in conquasso,


fascio; Affasciare, Affastellare; e metaf.
F" d'ogni

cuoprono semi. d pcegua; Fdero: Guaina


i

sossopra, in confusione, in rovina.


di tela

Astuccio

Fd un

di

cuojo,

entro cui

si
:

ripone l'ombrello.

d'un libbra ; Coperta


riornjenle
i

Ci che ne ricgopre eslc-

fogli.

Accozzare alla rinfusa. S Fd d'ogni erba fascio; lcio V. Erba.

erba un fa-

364

FAT
s.

FAX
:

F&so

m.

Falso, Falsit

Dello o Asserto con-

Fatto
pido,

Ci che non vero. Posa in scio fuso; Essere o l'osare in falso, S se diccsi de' Membri d'archilellura che stanno fuori
trario ai

vero

Vivande o

add. Sciocco, dicesi propriam. di Brodo, simili senza o con poco sale; InsiScipito, Dolce di sale.

Scipido,

del perpendicolo e delle parti destinale a reggerli.

Faso
fatto
:

adii.

Falso,

Non
,

vero, Corrotio, Contraf;

Fatto

S Cso fatto; Uomo dolce di sale, vale Di poco senno, Scipito, Baggco; amie. Uomo fatuo.
s.

m. Fattore, Castaldo: Quegli che ha cura


s. f

Tinta fusa
falsa.
;

Monaca fsa

Tinta

falsa

e soprantende ai negozi e alle possessioni altrui.

Moiieta

Fattola
ed Ulcio
sessione.
ecc.

Fattoria

Castalderia

Ministero

Falso
lato,

Aggiunto di persona, vale Doppie, Simu

di

fattore o di castaido

in

una pospi grossa


di

Inlinto,

verderamvio ; Pi doppio d'una cipolla, dicesi d"Uomo non sincero, n leale. % Batte moncBa fsa; Falsare la moneta o il conio

camme

Fattri
ricamare.

s.

m. Capitone: Sorla

di seta

e pi disuguale dell'altra, a uso

comunemente

V. Ma lice a. Clave fusa; Chiave falsa, Conlracchiave: Chiave falsificala, Chiave che contraffa Tallra. Colpo fuso; Falso. Nella scherma dicesi di Colpo Fendente accennato in un punto e dato in on altro, S Faccia fsa; Uomo infinto, fognato, doppio, Teconieco, Tamburino. S Porta fsa; Porla falsa o Falsaporta: Porla segreta, nascosta. - Porta falsa dicesi anche da noi Una seconda porla d'una casa medesima, la,
%

Fattoriso

Fatta
I)

s. m. Sorriso: Il sorridere, e propriamente Quel molo gioviale che si fa conlraendo leggermente la bocca al riso nel vedere persona a noi cara o un obbiet'o di compiacenza. f. s. Fattura : iperazionc e L'opera stessa.

Fattura, per Manifattira:

Il

lavorare

che

si

fa

intorno ad una masserizia o vestimento e simile;

Il

ed anche il prezzo del lavoro stesso. Presso Mercanti diccsi La noia dei pesi, numeri, misure, colori o altre distinzioni delle

cose, ch'essi
coi

commeUono, mandano

e ricevono,

quale abbia diversa uscita.

Fassu
i

loro prezzi descritti.

s. f. Modo, Maniera, Foggia, Guisa. Dal frane. Facon^ Garbo, Fatlezza, Apparenza di qualsivoglia cosa.

Fatuo add. Fatuo.


Faivt
parte.
s.

Aggiunto di Fuoco V. Fugo. m. Fautore, Favoratore, Favoreggiatore, Proiettore, Partigiano: Che favoreggia, Che prende
Sorta di legume assai nolo. s. f. Fava Noi per sotto questo nome intendiamo propriam. la Fava secca, che in dialetto diciamo anche Bacillo , distinguendola dalla Fava fresca, da noi
:

San fagon m.

Stanza cerimonie. Senza complimenti, Alla buona. Voce pretta frane. Sansfacons.
V. a

aw

Fava
della
S

Fsistdi,
Fa.stid.io

Fastidire, Infastidire, anticam.

Fastidiare: Inquietare, Nojare, Recar noja, fastidio.


s. m. Fastidio, Tedio, Noja, Molestia, Importunit, Ricada o Recada, ecc. w Fastidio, per briga, Cura, Pensiero, Grattacapo. M per Modo di procedere fastidioso.

Bazann-a V.
l'uio in
la

questa voce.

Cazze
Balzar

sci

palla

in

fava; Balzar Ja palla o mano, Cascar il cacio su'ma-

D
Dar

di fastidii;

Dar

de' fastidii o dei grattacapi:

delle brighe o cose da tenere in pensiero e


il

FsxrvG

far grattare

capo.

Favetta
Favo
altrui.

cheroni V. uio. add. Color di fava.


s.
f.

Favella, Faverella,

Macco: Vi-

S
S

fastidio; Dar fastidio, molestia, Molestare,


F.ssere a
fastidio,

vanda grossa

Fastidire, Infastidire, Ricadiare.

se de fastidio;
slidio,

Venir a

fa-

secche sgusciale cotte nell'acqua, ammaccale e ridotte in tenera pasta. che si conferisce s. m. Favore: Grazia
di fave

a noja. Fare afa,


stiicclievole,

Dar

ricada, Ricadiare:

Dimostrazione
:

di

benevolenza. Cosa pia-

importuno, rincrescevole, ecc. S se pin de fastidii ; Aver da pettinar lana sardesca, o semplicem. Aver da pettinare, Aver da
grattare,
stidii,

Essere

cevole e grata

mi ; Fatemi

il

Fa^fue 6 favo de vegni a disn da favore di venire a pranzo da me.

Aver de'graltacapi, vaie Essere


grandi impegni o travagli.

in fa-

Giudica in favo d'nn-a persnn-a; Darla in favore: Presso i Legisti vale Sentenziire favo-

in

revolmente.

Fastidioso
n

add. Fastidioso, Feccioso, Nojoso, Importuno, Tedioso, Rincrescevole, Stucchevole, Ricadioso: Che reca fastidio, noja, ecc.
Fastidioso, per

Favori
n
I)

v. a. Favorire, Favorare, Favoreggiare, Secondare, Esser propizio; Assistere, Ajulare. Favorire, per Far grazia o piacere.

Sdegnoso,

Stizzoso;

ed

anche
for.

Incontentabile, Ritro.so.

Il

Fatali
fa

s.

m.

plur.

Termine perentorio. T.

Favorjio
1)

Spazio di tempo assegnalo per qualche alto giudiziale amministrativo, dopo il quale non vi si
pi luogo.
s.
f.

per Andare a far visita. per Accettare una cosa che viene profferta. p. pass. Favorito, Favoreggiato, ecc. Favorito, detto di Cosa, vale Che pi cara delle
altre:

A damma
il

l'

mcc zcugo favorio;


favorito.

Fatalitse
tristi.

Fatalit

Necessit del destino.

Faxan
gallo,

La dama
s.
i

mio giuoco

m. Fagiano: Uccello salvalico, che


boschi, di grandezza poco
la

Destino inevitabile; e dicesi d'ordinario di cose

frequenta
di
sito

meno

del

piuma varia;

sua carne di squi-

Fattessa
num.
del

s.

f.

Fattezza,

Forma, Figura: Fali-

zione delle membra,


pi.

ma

sppcialm. dicesi de'

neamenti del volto; ed usasi pi che

altro nel

sapore.

Fattetto
farsi,

add. Dolce di sale bastanza V. Fatto.

Non

salalo ab-

de montagna o neigro; Fagiano alpestre o nero (Tctrao tetrixj. da Cliinn-a; Fagiano della China, Fagiano doralo. Il maschio distinguesi per la sorprendente
bellezza delle sue
s.

Fattil>ile

add. Fattibile, Fattevole Possibile a farsi.

Che pu

Faxanotto
vine,

piume. m. Fagianotto: Fagiano gio-

Piccolo fagiano.

FEC

FEM

365

Faxu.

s.

sima, ed

di

cui

si
.

m. Fagioolo e Fagiolo: Civaja nelisseme della piaiila dello stesso nome, conoscono molle specie e variei.
il

Fecondazion
Feconditse
s.
f.

s.

f.

Fecondazione:

Il

fecon-

dare, I,a fecondit ridotta in atto.

Fecondila, anlic. Fecondia:

ballili.

. .

Ctiiamansi cos da noi


grigolali

Tagiuoii o bian-

Virt fecondante: e dicosi cos d'animali,

come
in

chi

rossi

che sono rotondi a guisa

d3i pallini.

Fede
ma
si

derLe e
s.

di
f.

piante.

Fede, e poetic. F

Voce che
in
i

ge^
vale

barbacschi; Fa^'iuoli turchi. Sono grigiolati e nani.

nerale significa Credenza ferma


il

alcuna cosa:
,

cinquanlin; Faginoli cinquantini. Sono nani. da csto; Faginoli nani: Fagiuoli che poco alzan da torra, e perci non s'infrascano.
ria

pili

sppsso, spccialm. tra


la

cattolici
si

Quella virt teologale, por


n

quale

credono

rum/m/; Fagiuoli scandenti o rampicanti:

Quelli,

il cui stelo non si regge da s, ma abbisogna di un corpo vicino e alto, a cui possa attaccarsi od avviticchiarsi e salire, ci che d'ordinario si fa con frasche, onde dicesi Infrascare i fagiuoli. deli' uggiu nei gr; Fagiuoli dell'occhio: Quei fagiuoli piccoli d color giallognolo e con una macchietta nera che si chiama Occhio o Viso. de Spagna; Fagiuoli della China o d Egitto.

fermamente le verili da Dio rivelate. Fede, per Religione; e propriam. La religione cri.Uia :a, anche senz'altro aggiunto,
fede in voi;

per Fidanza o Fiducia Ho per o Promessa sci mce fe!e; R por Testimonianza
Lealt
testato:
di

presa suirallrn:
di lealt

Ho

fede in voi.
:

Stcevene in

posate sulla mia fede.


in iscritto, Certificato, At-

Fede de nascila, (e povert;,


di

ecc.;

Fede

nascita,

povert, ecc.

desteghce; Fagiuoli sgranali.

d'India; Ricino. T. hot. Ricinus vugaris. l'ianta da cui si trae un olio purgativo, detto Olio di
ricino V. tiio.

pollastri; gianchi; gnxi m erba; lmm...


di
testicoli
;

Fagiuoli, diconsi

per

ischerzo

in bnn-a fede; Andare in buona fede, Andar lealmente, innocentemente, ecc. in sci bnn-a fede; Aiid.:r sulla fede, lo stesso che Andar sopra la paro'a. S D f e; Dar fed". Prestare fede o credenza,
S cio

Andd

de' galletti.

Aggiustar fode, vale Credere.


S

Fagiuoli bianchi o gentili.


Fagiuoli

Degno de fede; Fededegno, Degno

di

fede.

Fagiuoli grigiolati.
in

Fd

fede; Var fede, testimonianza, Testificare,

erba V. Faxolin.
S

.Mlcslare.

Fagiuoli grigiolati rotondi o bislunghi.

d fuxu; Occhio o Viso: Quella parte nera e dura, onde il fagiuolo germoglia. l' un faxu dell'uggio nei gr; E un fiirfan5 tello, un birbautello, un facimale, una cavezzuola,
dicesi
di

uggo

Tid a fede; Trarre alla fode o a D'o, vale Rivolgere ui;a persona all'osservanza della religione
cristiana. Convertirla; e figurai. Persuadere,

Far

persuaso.

Fedeltse
vamenlo
1

s.

f.

Fedelt, antic. Fedelit: Osser-

Fanciullo svegliato e vispo assai e che


Fagioli capponi: Specie di
grossi degli
si

di

fede,

procuri di far sempre qualche danno.

Fedelt, por Leall, Sincerit, Schiettezza, Esattezza.

Faxosele
fagiuoli

s.

f.

pi

bianchi e
s.

pii

altri.

Faxolin
fagiuoli

Felice
I
ti

m.
in

pi.

Fagiolini,

dicono cos
si

felicit,

tuttora

erba, che sogliono lessarsi e

Che gode pu farlo contento, Felice, per Fausto, Prospero, Che presagisce o
Che
poss<iede quanto

add. Felice, Benawenlurato:

mangiarsi conditi a uso insalata, ovv.


giolini
in

pongono
n

reca

per guarnizione de' guazzetti, eco; altrim. Faerba.


s.

felicit,

Parlandosi di Cose spettanti all'ingegno o ai costumi, vale Buono, Eccellente, Singolare nella
sua specie.
avv. Feliccmenle, Prospera-

Faziu

Fazione, Setta, Parte: Unione di f. persone che, per gara o altro alTelto, si forma in uno Stalo o in una citt o in una compagnia per sostenersi o favorirsi insieme contrallri di
T. mtl. Attuai servizio

Felicemente
contento.

mente, Con buona r'uscita. In

modo da

esserne

geni# e d'interessi contrari.


Fazione.

Feli^itse
d'un soldato,
Far
di

s.

f.

Felicit:

Bene

perfetto e suffi-

ciente, che apps^ga, Piena contentezza, Beatitudine

Sentinella.

umana, Prosperit, Benavvcnturanza.


F.sscre o Stare di sentinella,
siniil.

se de fuzin;
la

guardia o Stare di guardia: e por


stia

Feli^itse V. Feli^itazin
lazione.

Conqrallse.
s.
f.

Felicitazione, Congratu-

Chiunque

in

attenzione di checchessia.

Fazione

Fa

s. m. Sentin;'lla: Soldato in un luogo per un tempo determinato che fa la guardia in armi.

Felpan
Feltro

V.
s.

Boa

nel

2" significalo.
T. capp. Sorta di

m. Feltro. non tessuto, composto

Feccia

s. f. Fiera: Gran mercato dove si portano merci d ogni sorta, e che ha luogo alcune volte all'anno in tempi determinali. S Piccola f'a; Fierucola a Ferucola. s. f. Feccia La peggior parte di chec:

panno compressa insieme in maniera particolare, e che dee la sua consistenza all'umor tenace, di cui imbevuta, Feltro, nelle Cartiere dicesi Quel pezzo di panno
di lana

lano, su cui mottesi ogni foglio di carta, di


in

mano

mano che

si

va ricavando dalla forma; aUrim.

chessia

Pannello.
del popolo, Plebaglia,

d popolo; Feccia
glia,

Borda-

Fela
n In

Canaglia,
s.

l^farmnglia.

Feccio

m. Feccio. Voce
la

dell'uso

Sorla di

s. f. Feluca e Filuca : Piccola nave di basso fondo, che in uso sul Mediterraneo, e che va a vele e a remi,

cassa, dentro

quale

si

manda

a noi lo zncchcro,

lunga cinque palmi circa ed alta due e mezzo.

Feconda
tile,

v. a.

Fecondare: Fare fecondo,

fer-

abbondante.

Femmina

voce scherz. e del gergo chiamasi dalla noplebe con tal nome II cappello arricciato (cappello montuj.
stra
s.
f.

Femmina. T.

delle

arti. Io

66

FER

vm
Chi ambiguamente discorre, n si conosce se il discorso sia diretto a questo o a quel fine. % Fertse n. p. Ferirsi : Ferir se stesso. s. f Ferita, antic. Feruta e Fedita; Percossa
,

molli arnesi e slrum. dlcesi Quello che ne riceve

un allro in s. dcrcello; Femminolla, Gangherella V. Crcetto. femmina; Chiave femmina, di dice Quella S Ciave che riceve in s l'ago della loppa (ciavua).

Feria

Taglio

Squarcio

fallo

nel

corpo

con

FenamiMiin.

add. Femminile,

Femminino: Di
prali e risec-

Fen
%

genere
s.

di femmina. m. Fieno: Erba segala da'

arme o con altro. mortale; Ferita mortale,


p.

dicesi di Quella ferita


la

percossa che reca morte a chi

riceve.

cala per pastura dei

bestiami.

Ferio
si

pass.

Ferito.

Fena.
ripone

Barca de fen; Barca, Bica V. Barca. s. f. Fienile e Fenile: Luogo dove


il

Fra morti e ferii l' cheito 6 berrettin a un scc/aw; Mote parole e poche lance rotte, ovv.

fieno.
s.

Non
dell'ozio,
al

ci si

azzoppata una gallina. Dicesi in prov.

Fenen
Che
non

m. Scioperone: Amante
darsi
in

per indicare

Non

essere in effeto succeduto a un

vuol

niun

modo

lavoro;

baloslarsi di parole alcun guajo corrispondente.

altrim. Ferlone, Bighellone, Perdigiorno, perdi, Poltrone,


ecc.

Tempo-

Ferilo

Fenestra
S

V. Barcn.
o sta questa fe-

s. m. Ferrajuolo e Ferrajolo, Mantello, Tabarro: Ampio panno con bvero e senza maniche, che si porla fuori di casa l'inverno sopra

mangia questa menestra,


neslra;

ogni altro abito, per difendersi dal freddo; involge


tutta la

bere o alTogare. Prov. diretto a Chi

persona, e pende dalle spalle

fin

oltre

il

siano proposti due parlili, e che sia forza accettarne uno.

ginocchio.

Ferioletto
seta

s.

m. Ferrajolino

Quella
i

lista di

Feng-getti
in

s.

m.

pi.

Anicini, Anacini, Anici

pieghe o anche distesa, che

preti por-

% L'

Feng-g-ia

camicia: Anaci confettati. cmmc d i fenggctti all'aze V. Aze. s. m. Pagliarolo. T. ornit. Sylvia

al collo, e che loro scende lungo il dorso dal bvero della giubba o della zimarra

tano legata
sino
al

tallone.
s.
f.

aquatica. Uccello della famiglia de' Forapaglie, che ha il becco nero superiormente, giallastro inferiormente; il dorso giallo e nero, le timoniere
unicolori,
setti;
i

Feria
Il

Barbatella V.

Botta.
pianta,

Margotla,

T.

giard. Quella parte della

piedi giallo-carnicini. Si pasce d'innell'agosto,

che essendo stata qualche tempo mezzo tagliata e coperta di terra, acciocch producesse radici,

comunissimo

settembre

ed

anche ne' primi d'ottobre; sparisce d'inverno. grixo; Forapaglie macchiettato. T, ornil. Sylvia locustMa. Altro uccelletto della medesima famiglia, e di color olivastro macchialo di nero.
rarissimo.
s. f.

Ferma
Il

si

svelle e t-apianla.
s.
f.

Fenoggisea
rula, distinto per

Finocchiaccio. T. hot. Fedi

rula nodiflora. Specie


le

pianta del genere Fe-

foglie arcicomposte, colle lail

Durata del servizio militare. roba men fine che si cuce intorno intorno dalla banda interna e da piede al vestito da donna e alla sottana de' preti per rinforzo e preservazione di pronto logoramento.
:

Ferma

Pedana

Quella

lista di

cinie lineari acute;


in

fusto strialo, e contiene


disposti

cima dii

fiori

gialli

ad ombrelle con
striati.

de scarpe; Toppa: Un pezzo che si melte al lomajo rotto in qualche parte; altrim. Taccone. Fianchetti (al plur.) Lunette. T. calzai. Due pezzi di pelle sottile, die ricuoprono internam., da ambi lati, la cucitura del lomajo co' quari

involucro di molle foglioline lineari e frutti

tieri,

fanno soppanno anche

ai

becchetti (oe-

Fenggio
braccia,

m. Finocchio. T. boi. Anethum fceniciUuni. Pianta che ha gli sleli alti anche tre
s.

ginn-e de scarpe).
S

ramosi,
le

lisci,

le

foglie
i

arcicomposte,
fiori

grandi con

divisioni setacee;
il

gialli

in

Can da ferma; Cane da ferma, e pi comunem. da fermo o a fermo: Quel cane che tracciando e fiutando trova l'animale, e gli si ferma in vicinanza.
v.
la

larghe ombrelle terminanti;

frullo ovato, striato,

senza membrane. Fiorisce sul principio dell'estate, ed comune negli orli, ove nasce anche spontaneamente. Si dice Finocchio anche II seme di

Ferma
Impedire
il

a.

Fermare, Arrestare, Ritenere:


il

continuazione d'un moto,

corso,

agro; Tinocchio dor; Finocchio Feo add. Fiero


in

questa pianta.

forte.

dolce.

e Fero, Efferato, Bestiale, Cruecc.

progresso di checchessia. onde si S Ferma! Ferma! Grido d'accorruomo , arresti alcun delinquente e simili. Sostare: S Fermse n. p. Fermarsi, Arrestarsi, Cessare d'andare, di muoversi,
n

dele, Feroce, Spietato,

lutti

canti a discorri; Far

come

l'asino

n Fiero, usasi talora per Cattivo, Spiacevole, Nojoso

del penlolajo: Fermarsi a ogni uscio o a cicalar

sommo
l'
f'o

grado.

Ferace

camme
s.
f.

l'aggio V. Aggio.
T.

Il

con
di

lutti.

in sce dui pc; Arrestarsi o Fermarsi di bollo


colpo.
s.
f.

Ferraccia.

dorai.

Dicesi

dai

Dorai, a fuoco
tirala quasi

Uno

slrum. di lamiera di ferro,


scatolino

Fermacorde
restarla,

Alleila.

T.

croi.

Quel

foggia di

senza

coper-

piccolo pezzo della piramide, che serve per ar-

chio, in cui si

pone l'oro con che si deve dorare, per incuocerlo prima di metterlo nel crogiuolo.
V.
a.

quando
v.

finita di
n.

caricare.
:

Feri

Fermenta
della
tabili

Ferire, antic. Frere, Firere e Fe-

dire: Percuotere con ferro o altro sino all'effusione del sangue; e spesso usasi fgur. e vale Pungere, Offendere con parole.

Fermentazin
terne
si

Lo svolgersi Fermentare fermentazione V. Fermentazin. s. f. Fermentazione: Ebiil-

lizione naturale o arlifiziale delle materie vegeanimali, per cui mezzo le loro parli in-

N se sa dve 5 vcugge andd a feri; Non si sa dov'' voglia andar a ferire, dicesi metaf. di

sciolgono per formare

come un nuovo

corpo; altrim. Fermento.

FER

FES
servizio dei chiavistello,

367
ma

Fermentii
S

p.

pass. Fermentato.

di

forma schiacciata

Fernainljcco
le foglie

Tabacco fermenlu; Rapato di quarta qualit : Tabacco da naso d'infima qualit. s. m. Fernambucco. T. boi. Cwsalpina echinala. Pianta che ha lo stelo grosso,
bipennate, con
i

a guisa

di

regolo.

ciato,

le foglioline

ovale, ottuse,

smarginale,

fiori

brizzolati di giallo e di rosso,

odorosi;

si

adopra da' tintori.


s

jFernello
cavo bianco,
far

m
Ftlpa

Frenello.

T.

mar. Fune

di

co-u truppa; Paletto: Piccolo catenaccio stiaccon lunga asta di ferro, montato su d'una cartella parimente di ferro, che fermasi verticalmente con viti nell'interno dell'uscio o finestra, e si fa muovere spingendolo per un pallino che ha in fondo dell'asta, la quale scorre liberamente sotto due piccoli piegatelli (pasteche).
s.
f.

di caojo o di catena,

che serve per

Ferrzze
cilindrico

agire
s.

la
f.

barra del timone.


:

prismatico

Ferraccio: Massello di ferro uscito dal forno nella


li

Ferpa lungo Ferra


lavori

Drappo
e

di seta col pelo pi

del
s.

velluto.

Ferso
Fabro, Fabbro-ferrajo
cio

prima fusione. s. m. Ferzo. T. mar.

telo della vela,

m. Fabbro

Una

di quelle liste, che, cucite pei loro orli,


la

Artefice che lavora ferri all'ingrosso, come zappe, vanghe, cerchioni, ecc ; che se fabbrica ferri di

formano
contr. di

vela.
s. f.

Fertili tae
dere
in di
fertile,
s.

Fertilit, Fertilezza, Fecondit,

minuti e di piccoli ingegni,


ecc.,

come

chiavi,

Sterilit.

toppe, serrami,

allora

dicesi

Magnano.

Fertilizza v. a. Fertilizzare,
fecondo, fruttifero.

Fecondare: Renlo

Ferra
passati
alle

s.

f.

Ferrata e Ferriata, e pi

comunem.

Inferrata o Inferriata: Pi pezzi di ferro rotondi


l'iin

Fervo
zelo,

m. Fervore. Usasi da noi per

pi

dentro

dell'altro, parte verticali e parte


si

senso metaf., e vale


di

Veemenza
siThile.

di

passione,

orizzontali, che cos congegnali


finestre, a cui
siciirl della

murano dinanzi
S

divozione o
zelo,

facilmente potrebbe arrivarsi,

Pin de fervo;
fervore, di

Infervorato, Infervorito: Pieno di


d'afTello,

per

casa o di prigioni, ecc. Si fanno

ecc.

Ferra
lefico.

anche di lastre di ferro disposte al modo medesimo; e si f, nno anche con disposizione diagonale. inzenggi; Inginocchiata: Riparo di ferri fatto ferri sportino in fuori alle finein modo che stre, alquanto ricurvi innanzi al davanzale di esse. v. a Ferrare: Munire di ferro checchei

Fessa do diao;
V. Diao.
%

Cavezza, Forca, Versiera


de' ribaldi, vale Ri-

Fessa d'iniquitce; Schiuma


baldissimo.

parlandosi di fanciullo,

Nabisso,
si

Fistolo, Facimale, cio Fanciullo che

mai

fermi

sempre procacci
s. f. si

di

far

qualche male.

sia; e parlandosi

di
ai ni.

cavalli,
piedi.

muli, ecc. Confic-

Festa
Il

Festa: Giorno solenne, festivo, e nel


lavora.

care loro

ferri
s.

quale non

Ferrando
T. bot.

Agarico lurido, Porcino maBoletus luridus. Specie di fungo

t)

velenoso, che sovente giunge ad un'

enorme gros-

Il

sezza;

suo colore ordinario verde cupo di oliva, che in alcuni passa al color di bronzo.
il

autunno ne' siti selvosi, forse di tutta l'Italia. Hannovi anche di qnesta specie il Boletus riibeolarius, da noi detto Ferrando da baggi,

Nasce

in

ti

per Apparato e Spettacolo pubblico, per Luogo dove si festeggi. da ballo; Festa di ballo: Tialtenimento serale di ballo; ed anche Veglia, Veglione, Festino. de precetto; Festa di precetto o comandata: Quei
giorno
in

Festa, per Giubilo,

Allegrezza.

per Lieta e grata accoglienza.

cui

vietato

il

lavorare.

che ha
delle

il

cappello rosso di sotto, e di sopra del

mobile, e comunem.
mobili: Quelle

colore del rospo,

macchie
s.

Boletus papilLsus, che ha ner^ sul cappello, e il Boletus


il

medesimo

Feste mobili ; Feste che non sempre ricorrono nei giorno d'il'aiino o mese, abbench
al pi.

mutuans, Porcinetlo

malefico.
itliol.

sieno affisse ad un giorno slesso della settimana.

Ferrassa
liccio, la

f.

Ferraccia. T.

Pastinaca

Arrangia un da-e
delle
feste

feste; Conciar

uno

pel d

marina aspera.
spina ossea, cui

Specie di razza di color gialPescatori danno

\. Arrangia.
e beffe,
levi

qnale ha sai ceppo della coda una langa


i

S Chi

lemme
la

n vadde a-e
1'

feste ; Chi

non

il

nome
II

di

vuole

festa

alloro.

Modo
non

prov. e vale
si

Ferro,
del

a cagione
s.

della
f.

sua gran
d'

durezza.

Che per iscansar quello che

vorrebbe,

Ferrata
ferrare
le

Ferratura: I/atto e

modo
qual%

bisogna togliere l'occasione.

bestie o

armare

di ferro

D
D

bnn-c feste; Dir

le

buone

feste;

Augu-

sivoglia manifattura.

rare altrui felicit nell'occasione delle feste, spe:

Ferrea
si

s.

f.

.Magona

Luogo dove

si

lavora e

cialm. di Natale e di Pasqua,

serba

il

ferro; dicesi anche Ferriera,

ma

questa

festa o

vacansa; Dar
si

festa,

figur. vale Li-

Ferretto

voce dinota piuttosto II luogo dove il ferro si raffina. s. m. Paletto, dira. Palettino V. Per-

cenziare; e

dice

comunem.

dei

lavoranti dai

lavoro, degli scolari dalla scuola e simili.

ruggi
entra
il

nel

1 significato.

S
ferro,
nel quale

D
suo

nomme

da-e feste; Nominare alcuno pel


la

do cricca; Monachetto: Quel


da arrissd

nome V. D.
festa
il

Ferrn.

saMscendo e l'accavalcia per serrar l'uscio. i cuvelli; Ferro da ricci. Calamistro; questa seconda voce latina, n si adopera che Quello strum. de' barbieri che, in istile elevato riscaldato, serve ad inanellare le basette o capelli. V. Ferrando. Ferx'u. p. pass. Ferrato: Munito di ferro. S jEgiia ferra; Acqua ferrata V. jEgua. Ferru.gfg'ia s. m. Paletto. T. de' magnani. Str.nm. di ferro che si mette agli usci per lo stesso
:
i

se a festa d'nn-a persnn-a; Esser


d'alcuno, cio
il

giorno che

la

Chiesa festeggia
festa a

Santo, del cui


festa

nome

quel tale chiamato.


la

Fa a

a nn-a persnn-u ; Far


la

uno, vale Ucciderlo.


J)

Fa

festa; Fare festa. Guardare


dal

nersi

lavorare per onorare

il

fesla: Astegiorno festivo;

e talora semplicem. per Fare sciopero.

Prender

riposo.

Fa

festa

a nn-a persnn-a; Far

festa a uno,

m
S S

^ET
gliata

FEU
sottilmente dal
lutto,

vale Fargli onore, cortesie, carezze, Fargli lieta accoglienza, Fesleggiarlo.

come

di

pane,
pera.

di

Giorno Jc festa; Giorno di fesla o festivo, Festa. Paga a festa; Pagar ia fosla: Dar mance, Far regali, Dar pranzo o simili in occasiono della
propria
fesla

cacio e simili; allrim. Calcila, Taglinolo.

de mei, de pei; Spicchio di mela, Taggi a fette; Fare o Tagliare a


tare,

di

fette,

Affet-

Sfeiieggiare: Tagliare facendo in felle, Riin


fette.
s.
f.

fesla, ossia

il

giorno
si

in

cui
il

ricorre

la

durre

del Santo, di

cui

porta

nome.

Fettiiin-a,

Fettina, Fettereila, Fettolna,

5 Secondo d santo, se ghe fa a festa; Qual ballata, tal sonala: Dare secoi do si riceve. S Tutti Tutti

Fettuccia. Dimin. di

Fetta: Piccola

fella.

Fetfcu
dello

s.

Fellone. T. ve ter.

giorni non e festa; Ogni d non festa, mesi non son di trentuno, Natnle viene una sol volta l'anno. Modi prov. indicanti che
i
i

zoccolo del cavallo,


slesso
in

La parte d^llo che sembra come un allundei

gamento ed un ripif'gamento
piede, che
si

due

calcagni

Non sempre si iia fortuna o vanno le cose secondo il desiderio. S Vesti da-e feste; Vestito da festa o dal d delle feste: Quel vestito migliore che alcuni usano mettere ne' d festivi, specialmente
tadini,
i

terminare

un

angolo

uniscano e vadano a acuto verso il mezzo

delia snoia.

Fixa;
di
Il

Fuora, Fuori, e poet. Fuore. Prep. e ivv.

luogo, ed contr. di Dentro.

gli artieri,

con-

Fuori, per Eccello, Ecceltoch, Fuorch, Salvoch, Toltone, Tranne:

braccianti.

Vesti da-e feste


lanie

nn-a persnn-a;
di

Dirgli vilpel suo

un carro

villanie,

Nominarlo

C'erano

tutti

fuori

del sig.
;

dell'immaginazin
de de de

Gh'can tutti fua 6 sci N.; N. Fuor d'ogni credere, Sopra


dall'abi-

nome.
S

p Oitre ogni credere.

Vestise da-e feste; Vestirsi da fesla, vale Mettersi


il

man; Fuor
mezu; A

di

mano, vale Lontano

miglior vesiito che

si

abbia, cio quello


i

tato,

Distante dalla strada maestra.

che usano portare ne' d


artieri.

festivi

contadini e

gli

dismisura, Fuor di misura, Smidi

Festecco

s.

m. Tislacchio:

Nome

d'un frutto

suratamenle, Ollremodo.

che Una specie di mndorla, il cui guscio vestito d'una tunica rossiccia, e il midollo di color verde e di sapore dolcigno. L'albero CPiatucia vera) ha lo stesso nome, ed indigeno
nella
talo

modo. Talvolta usasi come l' un parla flla de moddo; Egli un parlare fuor di modo. Talvolta usasi come avv. e vale Fuor di maniera. Soprammodo, Eccedentemente, Eccessiva-

moddo; Fuor

add. e vale

Fm

derato o simile:

Persia, nella Siria,

ecc.,

donde

fu traspor-

mente, Estraordinariamente, Oltre misura: Sn


tristo flla de

neirilalia per me/.zo delPiraperatore Vitellio.

moddo ; Sono

tristo fuor di

modo,

Co de

fcstccco;

Festichino, e meglio Color di


Festicciuola, Festicina. Dimin. di

pistacchio.

cio Eccessivamente.

Festetta

s.

f.

Festa: Piccola festa; e intendesi Quella di bal'o.

d'ordine; Fuori d'ordine, eoe Fuori dell'ordiNon secondo l'ordine. de sperunsa; Fuori di speranza: Privo di spenario,

Festezz.

v.

n.

Festeggiare, Festivare,

Fe-

ranza.

slare; questa. ullima voce poco usata: Far feste,


giuochi, spettacoli.

de stradda; Fuori
-vale

di strada.

Fuori di cammino,
e

Lontano

dalla

comunale

batlula via, e,

Festeggiare, in signif.

alt.

vale Solennizzare, antic.

Solenneggiare, una

festa.

come si dice, pe' tragetli. de tempo; Fuor di tenipo^


proprio. Intempestivamente.

vale In

tempo non

per Far carezze, Far onore.


per Venerare, Render culto.
s.

Festezzrt

m. Festeggiante, dicesi coaiun.


di ballo,

d'zo, dell'opinion, ecc.; Fuor dell'uso, dell'opinione e simili, vale Diversamente dall'oso, dall'opinione,
ecc.

Colui che ticn fesla di balfo.

Festin
per
lo

s.

m. Festino: Trattenimento
s.
f.

%
S

di denti;

Fuor

de' denti, cio

Con asseveranza

pi fallo di nolle.
Festivit: Festa solenne che
in

Festi-vitse
celebra
w
la

e con libert. Chiaramente, Senz'ambagi. via; Di fuora via, Per cerbottana, Indirettamente.

Chiesa

onore della

Vergine o

di

alcun santo,
Festivit, per Eleganza, Lepore, cos nelle parole,

come

nel

modo

di

porgerle e pronunziarle.
festa, frulli

FestoM.
fiori,

s. m. Festone: Ornamento da propriam. Fascio di ben ordinati rami,

e
e

S S $

veri

finti,

formati in ghirlande, e sosi

spesi da

due

lati,

col quale

adornano

le

mura

Andd flla, And fua de cascia, fua de s, fua do semenu V. And. Ave di dincB fua, Ave fnci nn-a parolla, ecc. V. Ave. nttd fua; Gettare, Recere, Vomitare, Cacciar fuori V. Vomita. D fua V. Dd. De fua ; Fuori, Di fuori Sciort de fua; Uscite
:

vani

degli

archi o porte, in

occasione di
%

fuori.

feste

apparati.

se fua, se fua de
V. se.

s,

fua d'nn-a cosa

Festone, per accresc. di Festa, non usasi se non da noi, volendo indicare La vastit e magnifi-

Fd

fua,

Fd fua nn-a pers5nn-a da nn-a


fuori,
Il

cenza

del

luogo

dove

si

danno
Il

feste

di

ballo

cosa V. Fd.
S In fuii; la S

festn du~i Gistinien;


stiniani.

Festone dai Giuavv. vale Fatto a


di

contr.
fuori:

di

In

dentro.
de' denti

de fua;

di

La parte esterna.
fuor

fe&tn;

festone.

Posto

$
^

Parla fua di denti;


Dente.

Dirla

V.

festone.

Festonetfco
stone.

s.

m. Festoncino. Dimin.

Fe-

Fetta,

s.

f.

Fetta: Particella di alcuna cosa ta-

St fua V. snllo Scirti fua. una cosa S Save nn-a cosa fua via; Intendere per cerbottana, cio Indirettamente.

FEU
S Sciorti fua; Uscir fuori: Presentarsi, Farsi vedere; e figarat. Introdurre nel discorso cose inaspettate e diverse da quello.
S

FEU

369

verga o come una verga: Tremar forte per paura per soverchio freddo.

Fiig-g-io s.
II

m. Foglio

Pezzo quadrato

di carta,

Serra de fua; Forchiodere

Fuorchiudere

Chiu-

der fuori, Escludere, Vietar l'ingresso. Ti fua; Trarre o Tirar fuori, Cavar fuori:

d'una data grandezza, e piegato in due. Foglio Foglio stampato. T. tipogr. L' unione di tante pagine quante se ne hanno a slampare

Trre una cosa dal

luogo in cui riposta; e


di

sono stampale

in

un intero
il

foglio

di

carta,

figurai. Inventare e divulgare, e dicesi

chiac-

come viene

dalla Cartiera,

qual poi dev'essere


il

chierata, ciarla e simili.

ripiegalo su di s una o pi volte, secondo


xVetter fuori denari
Il

Ti fua di dince per un;

testo del libro.

Feudatio
Che

per uno, vale Sborsarli per conto di lui, aspettando tempo a rimborsarsene. % Vegni fua V. sopra Sciarli fua tanto al proprio che al figurato. s. m. Feudatario: Che ha feudo
investito di feudo.

de

per Gazzetta, Giornale, Diario o Qualunque


periodico.

foglio

rammo,

de lattn, de zingo; Foglio


zinco:

di

rame,
sottile

d'ottone, di

Rame

ecc. ridotto

in

lamina.

per fuggio; A

foglio a foglio, Foglio per foglio,

Fug'g-etta V. Fgyetla. Fug-g-ettinn-a V. FggeWnn-a. Foglia: Quella parie delle piante Fug-g-ia
s. f.

Distintamente, Minutamente.

erbacee che

le

adorna, e che lor serve per ati

volante; Foglio volante: Foglio non congiunto ad altri, sul quale sia scritta o stampata qualche cosa.

trarre dall'atmosfera

principii vegetativi. Quella

Destende

fuggi; Tendere

fogli.

T. tipogr.

dell'albero, de'virgulli o di pianta che abbia rami,

pi propriam.
t

chiamasi Fronda,
quale

Foglia, senz'altro aggiunto, intendesi Quella dei

V. Destende. S Libbro in fuggio; Libro in-foglio, dicesi dei Libri delia grandezza di mezzo foglio o di un
foglio ripiegato.

mori

gelsi, della

si

nutricano

bachi da seta,
ridotte
a

per similit. dicesi di Molte

cose

Marca
i

numeri
alle
i

a-i fuggi; Cartolare:

Porre

gran sottigliezza: Fuggia d'u, d'argento, ecc.;

Foglia d'oro, d'argento, ecc.

numeri T(d z

II

carte dei libri.


i fogli. Presso gli Tendere (Destende), cio

fuggi; Stendere
il
i

da fa
e
si

setto a-e

carghe; Sala: Sorla d'erba,


s'

Stampatori
raccorre
s.

coritr. di
fogli

della quale, secca che sia,

intessono le seggiole

slati

tesi

e rasciugali.
for-

fanno

le

veste

a' fiaschi.

Fng'o
Fomato
di

m. Fuoco: Fluido impenetrabile,


il

do fmmd; Foglia o
glia di

Foglietta da fumare:

luce e di calorico,

quale riscalda, ab-

tabacco, trinciata e acconcia per fumare.

brucia, calcina, ammollisce, ecc.;

da vigna; Pmpano e Pmpino: La foglia della vite. s- de grann; Foglia, Cartocci: Foglie secche e
spicciolate del formentone, colle quali ordinaria)i

cialmente del Fuoco che


materie da ardere.
n
Il

si fa

ma dicesi specon legne o altre

mente si empiono sacconi de' letti. de navn; Erisamo, Erisimo. T. boi. Erysimum vulgare. Sorta d'erba assai comune, che nasce
i

Fuoco, per Calore. per Incendio. per Brio, Vivezza, Alacrit, Imaginazione, l' un zveno pin de fugo; un gioecc.:

nei luoghi sassosi, intorno alle


siepi,

mura

vecchie, nelle

lungo

le

strade, sulle piazze e negli altri

vine pieno

di

fuoco.
refralti

per L'unione de' raggi


!

dalle lenti di

luoghi incolti, umidi e deserti abbondantissima-

vetro.
%

mente. Fiorisce
parte dell' estate

in
:

maggio e giugno e

la

adorna di piccoli

fiori

maggior con

Fuoco
rola

di

Fuoco Nella Milizia e Marineria pacomando, perch si sparino le armi da


!

quattro foglie gialle disposte in croce.


S

fugge; Fronzire, Frondire, ma poco usato, Frondeggiare. S Crego o pin de fugge ; Foglialo, Foglioso, Fogliulo. Fronzuto: Pieno di foglie o di frondi.

Butta

fuoco.

martelletto ; Fuoco
i

di fila.

T. mil. Quel fooco

continualo che fanno


disposti su

soldati in battaglia,

quando

d'una o pi righe sparano alternatiper


fila.

vamente
lavorato,

fila

S Crvd e fugge; Cader


darsi: Perder
le

le foglie. Sfogliarsi,

Sfron-

artifziale

frondi.
e fugge, che chi e

Fuoco arlifiziato o artificiale. Fuoco vale Fuoco che con artifizio si lavora
;

E
d'

giastemme san camme


i

caccia se

come

le

arrecchugge ; Le bestemmie fanno processioni, cio Ritornano a quella chiesa


di

per valersene

in

guerra o

in

festa.

de biscia} Fuoco da morii, Bolel

sai valico rosso,

Boleto o Clalro

onde partirono. Dettato proverbiale

chiaro

T. boi. Clathrus cancellatus, C. ruber, C. volvaceus. Specie di


fetido, Puzzola.

significalo.

fungo fetenlissimo e velen)so, composto

di

so-

S Fcelo a fugge; Fatto a foglie, Fogliato, Fogliato, cio A maniera di foglie. Con lavoro che rappresenti fogliame.

% Leva e fugge %
$

No

a vigna; Spampanare le mscia manco nn-a fuggia; Non

viti.

stanza carnosa, reticolala di color rosso scarlatto.

de paggio,; Fuoco di paglia, dicesi figur. di Cosa che poco duri. de Sant'Emo ; Fuoco di Sant'Elmo. T. mar. Fuo-

islor-

Diisce fronda.

Nd
si

se

muove

mscia fuggia che Dio n vugge ; Non foglia che Dio non voglia. Dell. prov.

di

chiara significazione.

fuggia ; Tremar come come un vetrice, come un giunco al vento, come una bubbola. Tremare a verga a

Tremm camme nn-a


foglia,

una

compariscono talvolta nelle notti le cime degli alberi o sulle punte de' pennoni. Gli amichi li chiamavano Castore e e Polluce, ed aveano su questi fuochi molte superstizioni, che tra non pochi marini si conservano ancora. d'inferno; Fuoco d'inferno. Fuoco di leone, vale
chi elettrici, che

burrascose sopra

Fuoco gagliardissimo.
34

Casaocia, Bizfriinrio

17

'nnv^S'-Tlnh'nno.

370

FEU

FI
Fa
si

eterno; Fuoco eterno: II fuoco dell'inferno. in forma di fiam; Fuoco fatuo : Quello che mella si alza nelle nolii, per lo piti sopra i prati, le paludi e in altri luoghi umidi e grassi. fresco ; Fuoco fresco, vale Fuoco rinnovalo con
fatuo
carboni o legna. lento; Fuoco lento: Fuoco non gagliardo, piccolo,

i fughi; Far fuochi o i fuochi, dicesi Quando sparano fuochi lavorati in segno d'allegrezza

di

festa.

Indo a fugo ; Dorare o Indorare a fuoco, cio Col fuoco, Per via di fuoco.

tenue.

sarvcego; Fuoco salvalico, Fuoco vago o volante: Specie di malattia infiammatoria della pelle j altrim. Empeliggine, Volatica.

a fcero e a fugo; Mettere a ferro e a fuoco V. Faro. Il a-o fugo; Mettere o Porre al fuoco, vale Mettere le vivande al fuoco per cuocerle. troppa carne a-o fugo V. Carne. % % Non accende mai de fugo; Non mangiar mai

S Mette


il

Accende 5 fugo; Accendere fuoco a checchessia.

il

fuoco: Mettere
S

di

collo.

Mo(^o figuralo.

Ammorta
morta.

o fugo; Spegnere

il

fuoco V.

Am-

% Aimggi 5 fugo; Ammontare o Rammentare fuoco: Riunire insieme la bragia e i tizzoni, il quasi facendone monte.

; Ogn'acqua spegne immolla V. Mgua. % Piggi fugo; Pigliar fuoco: Cominciare ad ardere, Accendersi: e figur. Incollerirsi, Adirarsi,

Ogni cegua ammorta fugo


fuoco, Ogn'acqua

Saltar sulla bica

Dar

nelle scartale, ne' lumi, ecc.

% Scio 5 fugo; Sbraciare: Allargare e Ritirare


il

Appissfugo; Appicciare o Appiccare


vale Accenderlo.

fuoco,

S Alt issa 5 fugo; Attizzare o Rattizzare V. Attissd. % Avci g

il

fuoco

fugo a-o cu; Avere il fuoco al culo V. Cu. 5 fugo; Avviare o Destare il fuoco. Abbisc 5 fugo V. Avvisc. S Avvisc Azzunze legne a-o fugo; Gingnere o Aggu-

Avvia

bragia troppo ammontala sopra le legna, perch ardano meglio pigliando pii aria. iS7 o ci ma a-o fugo; Covare il fuoco o la cenere V. Cim. % Tegni fugo vivo ; Persistere , Non desistere Non cessare. Continuare. Tormenta 5 fugo; Stuzzicare il fuoco: Scuoter colle molle le grosse legne per farne cadere la
la

gnere kgna
Batte

al

fuoco V. Azzunze.
5 fugo; Ratiere
il

parte pi arsa, onde ardano meglio.

Tra

fuoco, Ratiere

l'acciarino V. Batte.

Botln de fwjo; Rottone di fuoco V. Bottn. Blt fugo; Gettar fuoco V. Butta. ^

Chiixe a fugo lento, a fugo vivo, co fugo


stt'e

Unn-a legna sola a fa poco fugo ; Poca fiamma non fa gran lume. Una noce sola non suona o non fa rumore nel sacco, Con un solo bue non si pu far buon solco, Un bue solo mal tira il carro. Prov. che vagliono Un solo non pu condurre
a

srva V. Chuxe.

fine

quel fallo che ha bisogno di molli.

3 Chi ha bezugno de fugo forze 5 do : Chi ha bisogno del fuoco palella porti V. Do. Chi ha cu de paggia, ha paia ch'5 ghe pigge fugo; Chi ha il cui di paglia teme che gli abbruci V. Cu. Chi

l^^exa, V. Frexa.

Fi
Il

va pe fugo perde lugo ; Chi va al gioco perde il loco. Prov. e dicesi Quando alzatosi alcuno da sedere,
glielo
altri

m. Filo Quello che si irae filando da lana, canapa e simili; allrim. Accia. Filo, per simil. dicesi ad Ogni cosa che si riduca a guisa di filo, come: Fi d'u, d'argento, ecc.;
s.
:

lino,

Filo d'oro, d'argento, ecc. n


Il

ne occupa

il

posto, n pi

cede.

pel Taglio della spada, coltello, temperino, ecc.

Melaf. La continuazione delle


fi

cose: Repigil

% Crv 5 fugo; Coprire il fuoco, Velare o dormentare il fuoco V. Crvt. %

Ad-

giando 5

do discorso,

ecc.;

Ripigliando

filo

D D
han

fugo, D fugo a bmba V. D, Bomba. d fugo a-i cavalli; Dar il fuoco. T.veter.
parli
in

'*

Rruciare cavalli e muli in quelle

cui

del discorso ecc.

ben nto; Filo agguaglialo. cro; Accia cruda, Filo crudo. da cMXi/Refe: Accia ritorta insieme
per
lo

in pi

doppi,
dicesi

ti

doglia,

pi per uso di cucire. Refajuolo


il

o fugo a

un bastimento; Bruscare,

ecc.

Chi vende

filo

da cucire.
delle

Di roba da fugo; Dir


V. Di.

cose di fuoco o da fuoco

da schenn-a;

Fil

reni

della
si

schiena:
estende

Quella serie d'ossa delle Vertebre, che


dal capo fino all'osso sacro; allrim.
sale

Dve gh' stailo d fugo, gh' sempre da cenio cada; Dove slato il fuoco, vi sa sempre di
bruciaticcio.

Spina dorassolul. Spina, e dagli anatomici Colonna

vertebrale.

S se a- fugo; Essere al fuoco, vale Essere le vivande al fuoco per cuocere. ugrji de fugo; Occhi di fuoco o infuocali, Occhi
di bragia, cio

Infiammati per ira

guisa di fuoco.

Il

fuoco: Far cose grandi e Darsi gran premura per uscir in alcunch. fugo; Far fuoco, vale Accendere il fuoco;
cose
f\igo;

Fa

da

Far cose

di

desfattonu; ferretto; gambe chusce;


e

de grann-a; Filigrana: Spezie di lavoro fino in in argento, imitante larabesco; allrim. Filo. oro
Filo distorlo V. Desfattonse.
Filo di ferro V.

Fiferretto.

Filo ineguale o disuguale, cio

Filo che in alcune parli pi grosso e in alcune

e nella Milizia, Tirare col cannone o colla


schelleria, Sparare.
)

mo-

fugo de so legne; Volar da s: Non aver bisogno di nessuno; e talvolta Recarsi pregiudizio

da se slesso. Operare a proprio svantaggio, che in lai signif. si direbbe Aguzzarsi il palo sulle ginocchia , Tirar a' suoi colombi. Darsi la zappa
sm\ pie e simili.

ingiuncho; intortignu; aggrovigliato: che torce per essere troppo morto; morto. T. de'barb. che non pin de gruppi; broccoso o brocculo: ineguaglianze ha molli purgati;
Filo curalo. Filo

pi sottile.

Filo

si

ri-

in

torlo.

Filo

Il filo

del rasojo

taglia.

Fil

Filo che

brocchi, ossia

nel filato.

Filo colto.

FIA
8

PIA

371

A
1*^

fi

avv.

A gaggia

A filo V. A fi. de fi; Gugliata di refe V.

A gaggia

noi

significato.

S Avei a lengtia in fi; Aver la lingua affilata, tagliente, cio Di molla forza sia in bene che in male. S Chi avi ci bello fi, fa ciii bella teja; Chi
refe, far pi bella tela, ovv. A chi meglio meglio, ovv. Rider bene chi rider l'ultimo. Nell'uso comune Una specie di minaccia

avr pi bel

Successivamente l'uno dietro l'altro, e dicesi per lo pi di persone: Vegnivan zit de fia; \enivano gi fil filo o per filiera. % Fd a fia; Filare, dicesi del Cacio o d'ogni altra cosa viscosa che faccia fila. Taggid per fia; Tagliar a filo, vale Tagliare a seconda della fila. Fi, V. a. Filare Ridurre in filo canapa, lino, lana,
:

di

chi,

gareggiando con
vincitore.
fi; Ferir di

altri,

sente in s di ri-

(Olone, seta o altro.

drito

Arar

diritto, Stare a martello, in cervello,

manere
S S

(le

taglio,

cio Colla parte taFaticare,

gliente dell'arma.

Dggid d
Stentare.

fi

da schenn-a; Lavorare,

vale Proceder con giudizio, Viver con moderazione, Non uscir de' termini dovuti. grosso o sotti; Filar grosso o sottile. Sono termini relativi alla maggiore o minor grossezza del filo, indipendentemente dalla qualit della materia.
a dovere,
fig.

S se a fi; Essere o Slare a


%

Fa
filar

fi fi d.

ti

filo V. A fi. ezze a nn-a pc'snn-a ; Fare

uno V. Fi.
fi,

Mandino de

Teja de

fi; Fazzoletto di

lino,

Tela di lino. carggio d Fi 5 n va drito in San Loenso S V. Carggio. Mettere, Tagliare S Passa a fi de spd; Mandare, a fil di spada. Uccidere, Fare in pezzi e dicesi
;

proprio dei paesi e delle popolazioni dove dagli


inimici sono interamente uccisi tutti
gli

fa e a n fia; Non fa n ficca, si dice Cosa che non opera nulla, che non ha veruna importanza, ecc. S Da da fid; Dar a filare. Far filare: Dar altrui lino simili, perch lo fili, con mercede. % Fd fid drtta nn-a persnn-a; Far filare o frullar uno, Farlo arar diritto, Tenerlo a freno, in briglia, a segno, cio Dentro dei limiti del convenevole. S Fa fid fi de trczze a nn-a persnn-a; Far
di
filar

A n

abitami.

uno. Farlo frullare, Farlo stare

al

flatojo,

Perde

discorso; Pigliar vento, dicesi figur. dello Smarrirsi in favellando, Impuntarsi, Non raccapezzar pi filo che conduca avanti. avv. vale DiritS P-r fi; A filo, Per filo. Posto lamente o Secondo la linea del filo. Alle volte usasi per Obbliqiiamente, Di traverso. Per fianco

fi
c!5

Tenerlo a siepe, vagliono Farlo stare interamente a tuo senno, Farlo star chelo per bella paura, Tenerlo a segno, a dovere, ecc.
S S

e sim.: L'ho visto per fi;

Lo

vidi

traverso.

Ftdne un fuso V. Fzo. passu tempo che Berta a fava; Non pi il tempo che Berta filava. Non pi il tempo di Bartolomeo da Bergamo. Modo prov. che signif.

Ve

S Piggid
riferito

fi

alle

d'nn-a cosa; Pigliare il operazioni, vale Trovare


:

filo,
il

melaf.
il

Non
altro,

essere pi

tempi grassi

di

una

volta.

modo,

Piggid

da

fid; Trre a filare: Ricever lino o

verso.

e filarlo por conto altrui.

Fia
si

Propriam. Numero di cose o persone ordinate in modo che l'una dietro l'altra
s.
f.

Fila

Fi

V. a.

altrui

Fidare: Commettere all'altrui fede. Dare una cosa per fidanza ch'e' ne faccia il tuo

seguitino per

la

medesima
stieno a

dirillura o per

lo

volere.

slesso

cammino, o
di

un

pari. Parlandosi

d'alberi,

carra,

d'artiglierie o

d'altre

cose
col-

inanima. e, dicesi Filare. Filo, per Vezzo o Collana scempia:

Unn-a

lann-a de sei f'ie; Una collana di sei fila. d-wgua; Filo o Fil d'acqua V. Myua. da carne; Fibra, Filamento. de barcin: Fincstrato: Ordine di finestre. d'erba; Filo d'erba: La foglia dolFerba ne' prati
perch somiglia a filo. de montagne; Giogaja: Continuazione di monti. de perle, ecc.; Filza : Pi cose infilzate insieme in
checchessia,

Fiacca
Fiad.0
lino,

Fise n. p. Fidarsi Aver fidanza, fede, opinione non essere ingannato, o Rimettersi in chi l'uomo si fida. Da chi me fio m'avvarde Dio, da chi n me fio m'avvardio io \. Avvanld.
:

di

s. f.

Sfacciatezza, Sfacciataggine, Sfron-

tatezza, Sfron'ataggine.

Ficcola
s.

V. Fraxclla.
Filatojo: Edifizio a uso di filar seta,

m.

cotone e simili; quello della seta, dicesi anDiritto e lungo filare

Fig-no

che nell'uso Filanda. s. m. Anguillare


di vili legale

come de ialamme; Filo

perle, coralli, margheritine, ecc.

insieme con

pali e pertiche.

Panl'uno

o Fila di salame.

Voce

dell'uso.

cata diconsi Due o pi

anguillari

posti

de spaga; Filo di spago. di stanse; Fuga, Sfilata, Riscontro di stanze: Ordine di stanze in fila colla porta in dirillura. di legiimi; Filo: Filamento che hanno baci

Fiamma
Il

vicino all'altro.
s.
f.

Fiamma V. Sciamma.

Fiamma.
stretta

celli

delle

lungo il congiungimento onde sono composti, o, come diBotanici, lungo la sutura dorsale e vencono trale delle due valve. d legno; Fila del legno: La direzione delle
di

molli

legumi

due
i

parli

e molto che termina in punta ed distintivo dei legni da guerra. Ogni nazione ha la sua fiamma particolare che corrisponde ai colori della bandiera naz onae. Questa fiamma inalberata sulla

T.

mar. Banderuola lunghissima

cima dell'albero

di

maeslra

mando
di

per

gii

uffiziali

il segno di co, che non sono del grado

fibre del

legno.

generali. All'occasione dell'unione di pi navi


il

fa; Alla fila, In fila. Posto avv. vale Di seguilo, Successivamente, Senza intermissione, e dicesi ordinariam. del tempo: Quattro giorni

da guerra, non v' che


il

capitano pi antico,

quale inalberi
gli
altri

tulli

d fa; Quattro
S

giorni alla

fila.

Fiammante
Nuovo che arde

cornetta (V. questa voce); continuano a portare la fiamma.


la

(Nu:o); Nuovo

di

pezza:

De

fa; Fil

filo,

Per

filiera.

Posto avverb. vale

o che sfolgora, Nuovissimo,

372

FIA
s. f.

FID
col

Fiaimueiig'liilla<
Fiamminghetla: Piatto

Fianca, Fianclxetti

Fiamminga, dimin. forma ovale, ad uso di porlar in tavola le vivande. s. f. Fiancata e Sfiancala: Colpo di fianco s. m. piur. Giro: Quel taglio in
di
ti

collo slretlo e alquanto Inngo, senza piede,


il

vestito di sala; e talora usando

continente pel
fiasco:

contenuto,
di

si

adopera a significare Una quantit

liquido uguale alla capacit


(le

d'un

Un

fiasco

vin; Un fiasco

di

vino,

tondo, parte nelle buste, parte negli schienali, al quale cucita la manica.

Fianeliezas
spalla,

v. a.

Fiancheggiare,

figur.

Fare

Voce dell'uso. Dssi questo nome ad Una impresa qualunque andata a male, e di cui altri sperava uscirne con onore; e dicesi per lo pi
Fiasco.
de' teatri,

Spalleggiare, Sostenere,

Dar

ajuto. Pro-

teggere V. Spallezzd.

Fiancliin.
La
Piastra, ne' cui
delle
nella

s.

m. Contraccartella.
buchi son rattenule

T.

archib.

parte opposta dell'acciarino del fucile, ossia


le

capocchie

due
la

viti

che, attraversata

la

cassa, entran

cartella

fciappa d fuxin) per fermarla


del

contro

cassa.
s.

Fianco

m. Fianco: Quella parte

corpo

che tra le cosce e le costole, n Fianco : Regione del cavallo situata reni e le anche. i
H

quando l'opera, il ballo e gli attori non corrisposero alla comune aspettazione o non piacquero al pubblico e vennero fischiati. Fa fiasco; Fare fiasco. Suole dirsi di tutte quelle cose che altri intenderebbe di far bene, e non fa fa malamente, a cui corrispondono seguenti mudi Far un buco nell'acqua, Far fico. Pisciarsi sotto, Dar in ceci o in tinche o in nulla o in budella, Dar del culo in un cavicchio, Fiascheggiare, Perdere la lisciatura. Ber bianco. Dare un tuffo.
i

tra le coste,

Fiata
Fiato

V. n. Alitare, Fiatare
l'alito

Respirare, e proin tutti

per Lato, Canto, Banda di checchessia: passu da fianco; Le pass da fianco.

priam. riandar fuori


gh'
s.

a bocca aperta.

m.
e

Fiato, Alito V.

Sciu

suoi

significati

modi
;

di

dire.
la

Parlando
laterali,

di

Edifizi e Muraglie,

s'

intende
gli

Le
an-

Spssd
tosa

fiato

Esser fiatoso, Aver

bocca

fia-

parti

cio Quelle che formano


edifizi.

puzzolente, e pi intensam.

Aver un

fiato

goli de'

medesimi

S S
S

Nel Milit. si usa per modo d'analogia per II lato d'un battaglione, d'un esercito, ecc., a distinzione del termine Fronte, Coda. da nave; Fianco della nave. T. mar. La parte del bastimento che si presenta alla vista da poppa
la

Fiat
la

da avello o che ammorba. s. m. Filatore, Filatojajo, e nel femm. Filatrice, Filatera: Colui o Colei che fila a prezzo
lana,
il

{ino e simili.
f.

Fiata
lana,
la
II

s.

Filatura
il

L'arte e l'atto di filar la


ecc.,

seta,
filalo

lino,

per diversi usi; ed

a prua in tutta

sua lunghezza.

anche

medesimo.
Figgere e Figere: Mettere,

De fianco; Di o Per fianco. Posto avverb. vale Lateralmente. De


chi
;

Ficca

V. a. Ficcare,

fianchi grosci; Fiancuto: Che ha gran fianaltrim. Ancacciuto.

Cacciare o Introdurre una cosa in un'altra con qualche po' di violenza.


5 iaso dappertutto
e
;

Mettere
spiare

il

naso per
il

tutto,
il

se sempre a-i fianchi d'nn-a pcrsnn-a; Essere


Stare
al

nell'uso
:

tose.

Ciocciare, Fare
di
i

doccia o

fianco o alle costole d'alcuno, vale

doccione

Cercare

fatti altrui,

Immi-

Essergli indivisibil

compagno;

e figur.

Rammencomun.

targli, Tenergli ricordata alcuna cosa; e

Pressare alcuno acciocch faccia qualche cosa.


S

Per fianco; Per


dei
lati,

fianco. Posto avv. vale Dall'uno

Dalla parte de' fianchi d'una schiera, di

un battaglione, ecc.
$ Porla de fianco; Porta di fianco: Quella che non nella facciata principale, ma dall'uno de' lati

schiarsi Ingerirsi di cose che non ispettano, Voler tutto vedere o sapere, ecc. S Ficcala a un; Ficcarla, Accoccarla, Barbarla, Appiccarla, Sonarla ad alcuno, vagliono Dargli ad intendere cose false. Ficcdse in t'n lugo; Ficcarsi, Intanarsi, Im-

bucarsi, Nascondersi,
Ficcdse

Accovacciarsi.

d'una chiesa o d'altro edifizio.

Ficcarsi

nn-a cosa in ta testa o in te come; o Cacciarsi in umore o in capo una cosa


s.

Firsoe
sfilate,

s.

f.

plur. Faldella:

Quantit di

fila

V. Caccia.

per lo pi di pannolino vecchio, dove sogliono i chirurghi distendere i loro unguenti.


n
Filaccica, e pi

Ficcanaso
cione,
dicesi
il

m. Ficcanaso (voce

d'uso).

Im-

paccioso, Fiulafatli,' e nell'uso tose. Cioccla, Cioc-

comun.

Sfilaccica, Filaccia al plur.:

Le

che spicciano dal panno rotto o stracciato taglialo anche cucito.


fila

mette
ne'

fatti

Filaccia, Sfilarze, Sfilacciatura.

T.

mar.

Fila di

Ficclie

intrigante e curioso che che s'impaccia volentieri altrui, che di tutto si vuol ingerire, ecc. (Fdle a nn-a persnn-aj ; Fregarla a

d'Uomo
tutto,

naso per

vecchie corde disfatte per far delle trecce, cigne e simili.

trinelle, delle

Fiasca
ma

Ficco
zotto:

uno V. Fd. (FdJ; Far


s.

bilia
la

biglia.

s.

f.

Fiasca

Vaso

fatto a foggia di fiasco,

del bigi. Cacciar

palla in
e

pi grande e con veste pi grossa, e di forma

Ficcotto

m. Punzone,
forte
s.
f.

T. del gihoco una delle buche. in voce bassa Caz-

schiacciala.

Pugno dato

sottomano.

Fiaschetta

di

s. f. Fiaschetta: Piccola fiasca. Fiaschetta e Fiaschino. T. caco. Quel vaso d'ottone, di latla, di corno, ecc., fatto in figura quasi

Fidatessa Fidato add.

Fedelt: Osservamento di fede.

piccolo fiasco o di fiaschetta, dove

caccia-

Fide

Fidalo: Aggiunto di Domestico, vale Da potersene fidare sicuramente. s. m. pi. Paste, Vermicelli ; ma con questa
differenza che la prima voce

lori

tengono

la

polvere da caccia.
s.

nome

collettivo

Fiaschettin.
Fiaschetto.

m. Fiaschetlino. Dimin.

di

d'Ogni pasta da pastajo ad uso di minestra, e la seconda nome collettivo di Diverse paste tonde

Fiaselietto
Piccolo fiasco.

s.

m. Fiaschetto. Dira,

di Fiasco:

fatte

somiglianza di lunghi vermicciuoli.

da

fratti pertzce; Vermicelli forali o col buco

Fia.sco

s.

m. Fiasco: Vaso rotondo,

di vetro,

da oste.

FIG

FIG
n

373

da fratti sensa pertzo; Vermicelli senza baco V. Spaghetti. da penna; Penne:


grossi
all'

Donzella, Palesila, Pulzella, Vitella: e dicesi in opposizione a Donna maritata : De trent'anni a


i'a

Vermicelli

Innghl

forati

ancn figgia; Avea


zitella.

trent'anni

ed era an-

incirca quanto

una penna 'da scrivere.

sotti; Capellini:
tilissimi quasi

Vermicelli lunghi, tondi e sot-

capelli.

sotti, sopra/fin o

da utto;

Capellini

fini

fi-

nissimi

e sono quelli che soglionsi dare ai gra-

da

cora

majo;

Zitella

o Fanciulla da marito.
affogala o

de casa V. Casa.

ma majd;

Zitella

mal maritata.

vemente informi.

maen;
i

Anfitrili.

T. de'Natur. Genere di vermi


il

psa; Donzellona, Pulcellona: Pulcella che in et avanzata non abbia preso manto. Dixe a figgia de Trriggia, chi vu tutto ninfe
piggia ; Chi
significato.

marini, che hanno

corpo teso e rotondo, e spesso

tutto vuole niente ha. Prov. di chiaro

tentoni contigui e attortigliati, ora a forma di fili ed ora piamosi; i piedi tubercolosi, e sono

Fa da

figgia; Far

il

modesto,

il

vergoposo,

mancanti d'occhi.

Fidea
nestra.

s.

m.

Pastajo, Vermicellajo: Fabbricante

e Venditore di paste o vermicelli a uso di

Fidcia
d'

miNel femminile Vermicellaja. s. f. Fiducia : Speranza di venir a capo


fiducia, Confidare,

Mostrar soggezione, Peritarsi. N gK sabbo sensa so, camme figgia sensa am; Non v' sabato senza sole, non v' donna
senza amore, n domenica senza sapore. Prov,
di chiaro significato.

una cosa.

Fig"g"iastro
Riproda
altra
a.

s.

m.

Figliastro, e nel

femm.

Avei fidcia; Aver


mettersi.
V.
s.

Figliastra: Figliuolo o Figliuola del marito avuto

moglie, o della moglie da altro marito.

Fiett
Fietti

Filettare
pi.

V. Filetta.
S

Figliastro dlcesi anche alla latina Privigno.

m.

Schienale. T. macell. Quell'ani-

mella bianca, molle e spugnosa che si trova nelle vertebre che son lunghesso il dosso degli animali, che negli uomini si dice Midolla spinale;

Fig-g-iix

altrim.

Filetti.
n

V. Figgiaslro. m. Fanciullo, Ragazzo, Putto, e in vari luoghi della Tose. Citto, Ciltolo : Che di poca et. Che non ancora entrato nel mondo, Che non ha senno formato.
figgi e figgiaslri
s,

Fd

di csoin, ecc.; Pistagnini. T. sart. Quelle strisce


della slessa stoffa, le quali

Figliuolo e Fanciullo, per term. relativo a padre

sono cucile a ciascun


n
signif.

e madre:
sei

l'ha sei figgiu

da mantegni; Ha
:

lembo

laterale della toppa de' calzoni (portellettoj

e a quello de' taschini del panciotto.

figliuoli

da mantenere. per denominazione amorevole

Ti mce

Fietto FiezsE
n

s.

m.

Filetto

V. Filetto nel 1

figgiu;
Il

Tu

se'

il

mi' figliuolo.

V. n. Villeggiare, Sorare. T. cacc.

Vo-

lare a giuoco; e dicesi degli uccelli

quando vanno a spasso per


Fileggiare.

l'aria

da caccia volando,
delle
alla

Ragazzo, dicesi di Persona che non abbia gran l' senno, e sia tanto o quanto scapigliato : un p figgiu, ma poi 5 l' bn; un po' ragazzo,

T.

mar. Movimento
il

della tela

vele che ricevono

vento

parallelamente

ma poi buono. E talora anche per disprezzo; Sei sempre un figgiu; Siete sempre
un ragazzo.

loro superficie e che sono prossime a prendere

a collo od a ritornare in portare.

Fifeiretto
a molti usi.

s.

m. Filo

di ferro:

Ferro ridotto
serve
della

sottilissimo nel passarlo per la trafila; e

affrascu; Bambino cacheroso, mimmoso. da laete o da nascin; Bambino, Bambolo, Bamboccio, Bimbo, Infante, Fanciullino, Puttino, Pargoletto,

Marmocchio.

Fig'aeto
bile,

s.

m. Fegato : Organo secretore

insolente; Nabisso, Fistolo, Facimale; e dicesi


di

j-S

ed il piij voluminoso di tatti i vsceri del corpo umano. d pollastro, ecc.; Coratella, dim. Coratellina: Il fegato degli uccelli, de'quadrupedi piccoli e de'pesci. Ave sette chu e sette figaeti V. Ave.

sarveghetto; Bambino
A
moce pietosa a fa
la

Fanciullo gi fatto.
scontrosetto, salvaticuzzo.
i

figgiu tignosi; La

masuoi

dre pietosa fa
fica
figli,

figlia

tignosa. Prov. che signii

La
li

madre troppo indulgente verso


rende disubbidienti e
cattivi,

S Chi patisce
tisce

ma

de figaeto; Fegatoso: Chi paS


,

di fegato.

**%

Fig'ao

spende l'anima e d figaeto; Fare spendere dicesi comun. dal volgo per il cuore e gli occhi Fare spendere moltissimo. s. m. Figaro. T. ittiol. Scia^na umra Chelidopteros aquila. Pesce di mare, di prima qualit, che abita nel 3Iedilerraneo e giunge al peso di 50 chilogrammi e pii. La sua carne d'un sapore squisitissimo, e forma la delizia delle

Fa

Bn figgiu; Buon figliuolo, Buon piastricciano, Buon compagno, Compagnone, dicesi d'Uomo bonario e amorevole, che sa convivere con tutti

senza offendere nessuno. imbratta e die S Chi se mesccia con di figgiu, s^ de m. ...; Chi sta col fanciullo s'imbratta la
camicia. Prov. che significa Che
co' ragazzi le cose

avendo a fare non riescono mai a proposito,


i

perch
vage,
picca
si

fanciulli

fanno e disfanno

patti

a loro

mense

signorili.
s.
f.

capriccio; e parlando di persone adulte e mal-

Fig'g'etta
della

ciulletta, Donzelletta,

Ragazzetta, Ragazzina, FanDonzellina, e in vari luoghi


Cittola.

direbbe

Chi

si

frega col ferro gli


la

la

ruggine, Chi tocca

Toscana Citta e
s. f.

Fig'g'ia
la

Figlia e Figliuola: Cosi chiamasi

Fa da
gazzi
:

s'imbarazza colle frasche la figgiu; Fare a' bambini,

si appece s'imbratta. Chi minestra sa di fumo.

a' fanciulli, a'


,

ra-

femmina

della specie

umana relativamente
si

ai

Non

istare

nel

concertato

Barattar le

genitori,

parole. Far le cose senza proposito,

come fanno

n Figlia, Fanciulla, Ragazza,

dice
:

semplicem.

per dimostrare

il

sesso femminile
alla

l'ha fceto

fanciulli,

de cose da figgiu; Far cose da bambini,

nn-a figgia; Ha dato

Ince una figlia.

FaQculleggiare, Pargoleggiare, Bamboleggiare.

374

FIG
di figgcu;
i

FIG
figliuoli
:

Menare o Far

Generar

Figo

s.

m. Ficaia, Fico
le foglie

e antic. Figo. T. bot.


il

figliuoli,

Parlorirli,

Ficus carica. Pianta che ha


alquanto grigia,

tronco con

la

scorza

% Fascia S Fin da guscio


S ^
le

figgiu; Fasciare V. Fascia. figgicu m. avv. Dalle fasce, Ancor nel


Infin

alterne, picciolale, grandi,

nel guscio.

d'un verde cupo, e che forale tramandano un sugo lattiginoso, come pure le allre parti della pianta,
t)

fiag^^^''
I

rf^i'f"

parla quando
stare

e gallinn-e pi-

Fico, pel Frutto di essa pian!a, che molle, assai


dolce, salubre e nutritivo, comunera. della gros-

sciun;

ragazzi debbono parlar quando piscian

galline, cio
gli

Devono
uomini.

sempre

zitli

quando

sezza e forma de' peruzzi, di cui

si

annoverano

conversano
S
ceria,

Roba da fisgiu; Bambineria,


Fanciullaggine.

Pulteria, Earaboc-

varie specie.

arbicvn; Fico san-piero, a Pescia, Pistoja e Prato Fico curbo, a Pisa Fico piombinese, a Massa Fico
la Lunigiana Fico rubicone : Fiorone (Figo sci) grosso, lungo, coperto d'un'epidermide, che nella maturit di-

Sciammo de figgiu; Fanciuliaja, Ragazzame, Ragazzaglia, e nell'uso tose. Ragazzaja: Moltitudine di ragazzi.
s.
f.

nero, a Carrara, Jarzana e in tutta

r'ig'g'iiia
ciullina,

Fanciulla, Ragazza, dim.


in

Fan-

Ragazzina, Ragazzelta, e
e Giliola
:

vari luoghi

polature longitudinali,

della Tose. Citta


eia,

Colei che di poca

venta quDsi nera, formandocisi due o tre screle quali lasciano travedere il bianco della membrana interiore. Ha una polpa

tra

l'infanzia e l'adolescenza; e talora an-

leggera e carnosa, es ernamente bianchiccia, in-

che per Bambina.

Fig-gin

s.

m. Gerbola, Frinfrino, Figurino, Zerfior.

bino, e nell'uso

Coglia: Giovine che veste


la

ternamente rossa, delicata e dolcigna. Matura sul principio di luglio, e conlinu? in tutto il mese, secondo le diverse localit.
la fir' San-piero porta un che matura in autunno , e che dicesi San-piero sertino, il qual somiglia interamente

e s'acconcia elegantemente e secondo

moda.

Dopo

del Fiorone,

^- da cappa V. Cappotta. Frase S Fa da figgin; Fare il coglia.

altro fico

fiorentina.

Fig-g-inetto

V. sopra Figgin.
Figliuolo.

Figgio
al

m. Figlio e padre e alia madre,


s.

Term.

relativo

al

fiorone,

ma

pii

piccolo.

averto; Fico aperto o colla bocca aperta.


binel'etto; Fico binellello
:

rispello a coloro che da

Sorta

di

fico

della

son generati; ed usasi anche figurai.: Ivizi san figgi dell'ozio; I vizi sono figli dell'ozio. adottivo; Figlio adottivo: Quello che adottai',
essi

famiglia de' Dottati (Fighe napolitann-ej,

ma

di

met
la

pili

piccolo dei
;

medesimi. La sua forma


liscia e

ovata, oblunga

la

sua buccia

lucente e

cio Eletto in figlio per adozione.

sua polpa gialla, grassa e zuccherina. Matura


del Dottalo.

legittimo; Figlio legittimo: Quello che nasce da


legittimo matrimonio.

un po' pi precocemente
genovese.
6'
tile

brigiassotto; Fico brogiotto bianco o Brogiotto

legittimu; Figlio Icgiilimalo: Quello che si rese legittimo per susseguente matrimonio o in qualunque altro modo permesso dalla legge. naturale; Figlio naturale: Quello che nacque da

questo

il

re de' fichi per l'abbondanza

polpa e pel sapore genche supera quello di qualunque altro fruito. Si raccoglie in settembre e continua a maturare
delicatezza della sua
alla

uomo

donna

liberi,

ma non

maritati.
il

% se 5 figgio
il

da gallinn-a gianca; Esser

fi-

gliuolo dell'oca bianca, vale Fsser fortunato,

Aver

vento in poppa, Aver ogni cosa favorevole e seconda. S Fd figgi e fggiastri V. Figgiastro. % Ognun figgio de so azioin V. Azin. l' figgio de so pow; La scheggia ritrae dal S
ceppo,
in
Il

buzzo; Fico immaturo, acerbo, duro. co-a lagrima; Fico lagrima gomma. co-a raxa; Fico gruma V. Raxa. coasco; Fico Fico vezzoso: Fico non
colla

per eccellenza sino

met d'ottobre.
o colla

colla

dattero o

lupo non caca agnelli,

si

dice figurai, di

Chi traligna da' suoi genitori, e inlendesi sempre

molto pregialo per mangiarsi fresco, perch il suo dolce troppo mieloso; invece stimatissimo quand' disseccato, perch in questo slato conserva una morbidezza di polpa che lo rende delicato e pastoso, e un zuccherino che piace.

mala parte.

IPig'g'ioaj a s.f. Bambinaggine, Bambinata, Bambineria, Fanciullaggine, Fanciulleria, Bambocccria,

Ragazzata, Monelleria

Atti e Azioni da bambini,

Ve
da

n'ha de' bianchi e de' neri.

d'Adammo

V. Bonanno.

fratti o duello; Fico duracine.

Fig-gioamme Figgioin
di

da fanciullo, da ragazzo, o degna di ragazzo. % Fd de figgioaje; Far bambine o delle bambine, Fare bambinaggini, bambinerie, fanciullaggini, Bamboleggiare, Fanciulleggiare, Pargoleggiare: Far scioccherie, Far cose o azioni da fanciullo. s. m. Ragazzo, Ragazzaccio, Fanciullo V. Bardascia. s. m. Bimbo, Bambolino, Bamboluccio, Mmmolo, Naccherino, Rabacchino, Rabacchiuolo, Marmocchino, Puttino, dicesi per vezzo

d'Egitto; Fico d'Egitto, Sicomoro. T. boi. Slelia azedurach. Pianta che volgarm. della Albero

ed ha lo stilo arboreo, ramoso sommit, con la scorza nericcia; i fiori di un bianco mischialo di turchino e di violetto a grappoli. Chiamasi anche con tal nome II frullo
della pazienza,
nella

dello slesso albero.

d'India; Fico d'India e dal volgo fior. Frittella. T. bot. Cactus opuntia. Pianta la quale cresce senza fusto spuntando le sue foglie le une sopra
le

allre,

e sopra di

esse

il

fruito assai insipido,

Bambino vezzoso.
s.
f.

Figginn-a
Figgiosso
matrJDa
alla
s.

Bambolona,

dicesi

per
idea

di

color rossiccio, armalo di spine.

ischerzo di Ragazza sul fior dell'et, di belt e di grassezza.


glioccia: Appellazione data

ma con

m. Figlioccio e nel femm. Fidal

fresco; Fico fresco, opposto di Fico secco. gianchetto ; Fico albo, a Napoli Fico bianchetto, a Milano Fico nioscadello, a Bologna Fico gentile, a Piacenza Fico d'oro, nella Lunigiana Fico
raattaro: Variet di fico che trovasi tanto lungo
le

palrino e dalla

persona da

essi tenuta a battesimo.

coste del Mediterraneo, quanto in lutto

il

pendio

FIG
dell'Apennino lombardo.
volta in

FIG
la

375

Ha

polpa bianca, inla

un miele giallognolo, che appena

vela,

leggera, gentile e d'un sapore grazioso e senza

caustico. Matura sul principio d'agosto,

napolitan; Fico
scello
:

dottato, e dal Mattioli Fico gra-

chiamare per ischerzo dalla nostra plebe un si vuol nominare pel proprio nome, e pigliasi d'ordinario in mala parte Mentre stvimo a discorri, l' capitu l'ommo de fighe; Mentre stavamo discorrendo, capit l'amico.
cosi
tale

che non

Uno

de' fichi pi pregiati e pi conosciuti


la

N stimma
frullo,

vae

un
fico

sua fecondit, per la carnosit delicata della sua polpa e per la dolcezza del miele
in Italia per

mare o Non valere un

figo secco ; Non istisecco, un cavolo, un

suo merito principale consiste nella facilit con cui si presta alla seccagione, e nella morbidezza che conserva in questo slato.

che chiude;

ma

il

un pelo, un bagallino, una siringa, un paracucchino, una buccia di porro, un lupino, vagliono Disprezzare o Essere da disprezzarsi ; e
vile, di

dicesi di Qualsivoglia cosa

poco pregio.

ncgretlo; Fico moro: Variet di fico assai comune fra noi. La sua pianta piutloslo bassa; la buccia nera liscia; il color della polpa rossovinato. Si coglie in agosto e continua a

Sarvd a pansa pe-e fighe; Serbar la pancia o il corpo ai fichi, vale Campar da morte; e dicesi
per ironia a Persona cauta e tranquilla che fugge
i

matu-

pericoli.
s.
f.

rare sino a tutto

il

settembre.

Fig-ua
in essa;

Figura

Forma, Aspello, Sembianza,


nella superficie del
i

pejo

paradiso; Fico paradiso: Fiorone grosso e lungo, coperto d'una buccia verde sottilissima; ha la polpa bianca appena sfumata di rosso, molle, delicata, senza caustico, ma di poco sapore. Matura in settembre e dura assai poco. passo; Fico passo o appassito.
Fico vieto o afalo o annebbialo : Quello il quale al colore o tenerezza par maturo e non , ma dalla nebbia ridotto a tale come se fosse
;

Immagine, che

risulla

dal concorso de' lineamenti,

quali

si

corpo scoprono

ed in generale La forma esteriore

duna

cosa materiale,

Figura, per Persona,


di

ma dicesi

per lo pi in senso
si

ironico di Persona trista e maliziosa che


letta

di-

burlare e gabbare altrui; altrim. Figu5 l'; Io so che figura o

relta:

So che figa

flgurctta egli , cio

Che arnese. Che suggellino,

maturo.
pissultto; Fico pissalutto o Fico picciohito (per"

e simili.

per Impronta o Immagine di qualunque cosa


dipinta.

ch forse ha lungo picciuolo)


il

Il

pi gentile e
quale
si

scolpita

pi leggiero di

lutti

fichi, del

possa

"

per Comparsa o Mostra: Se non atro, 5 fa

mangiare con pi intemperanza senza pericolo. Il colore della sua polpa un rosso vinoso, che la somiglia alquanto a quella del Fico cuore frbadoj; il suo gusto assai dolce e solletica graziosamente
un
alla
il

"

"

palato senza irritarlo; fatto seccare

fico

de' pi squisiti.

Comincia a maturare
il

fine d'agosto
si

e continua lutto

settembre.

Non

conosce in Toscana,

rbado; Fico cuore: Fico mollo slimalo come frutto fresco, ed de' pi saporiti. La sua polpa
rssa e d'un rosso vinoso assai carico; gusto dolce,
in
il

suo

ma

caustico;

si

presta alla secca-

gione e riesce assai buono. Matura gradatamente

II segno de' numeri. maniera di parlare la dal modo comune. si " di carte da giuoco, sono Quelle dipinte in figure, oltre il seme a cui s'accompagnano; e sono tre per ogni seme, cio un re, una donna ed un fante. " Nel num. del pi, I diversi movimenti o le

"

"

matemat. da una o Dagli Nella quale parte Parlando


In

figa; Se non altro, egli fa figura. per Misterio o Significazione, che hanno in
s copertamente le Sacre Scritture.

Quello spazio che circoscritto


.

pi linee.

abbachisli

si

dice

retlorica, Quella

agosto e settembre.

diverse linee che nel

j)allo

si

descrivono

colla

sarvcego; Fico salvatico, Caprifico: Ficaja che nasce spontanea e che abbandonata senza coltura sulle strade o ne' muri, perch il frutto che porla non proprio al nutrimento dell'uomo. secco ; Fico secco e Ficosecco : Il frutto del fico
seccato
scioi
al

persona e co' piedi nel danzare, e la disposizione che prendon le parti ballando Metteive in figa;
:

Mettetevi in figura.
S

Anchu in
figura e

figa,

dman

in seporta; Oggi in

al

sole; allrim. Fico di barile o di

filza.

Oggi vivo, domani morto. Dettato prov. che dinota Essere incerta

domani

in sepoltura,

plur.; Fioroni, Fichi fiori


I

o Fichi prifichi

l'ora

della

morte.
s.
f.

maticci, diconsi volgarm,

primi

che ma-

Fig-assa

Figuraccia. Peggior. di figura

turan nell'estate,
tembrini.

quali sono pi grossi dei set-

Brutta figura V. Fttifiga. trista o calliva S Fd a figa do ciccolatt ; Far

verde passo ; Fico verdepasso : Fico piriforme, ma compresso alla corona e con un collo che non quasi sensibile. Il verde della buccia degrada in un verdastro giallognolo, e finisce per prendere il colore dei fichi colti dal sole, allora egli
avvizza,

meschina

figura,

bella figa; Far bella figura, Far bella

mo-

stra,

Essere appariscente, Far compariscenza o

comparsa.

figura: Essere in

ma non
la

si

screpola.

La polpa

verdo-

gnola presso

buccia e giallo-chiara nel mezzo;


n

bnn-a o cattiva figa; Far buona o trista buona o cattiva condizione, Godere buona o cattiva rinomanza.

morbida, gentile e saporitissima. % Lcete de fighe; Latte, Lanificio : Quell'umore viscoso e bianco come latte, che esce dal picciuolo

t)

de primme fige ; Primeggiare, Sostenere il primato, Esser distinto, Distinguersi, e simili. de tristi fige; Far delle triste figure, vale

rami teneri, e dal gambo delle sue foglie verdi, e da ogni altra parte della pianta quando in succo, non che da tutte le
del fico acerbo, e da'
altre piante dette Lattiginose.

Scomparire, Far cose non lodevoli, Rimanere in

vergogna.

nn-a brutta figa; Far una


Far
trista

figuraccia, o

simile, vale
II

figura, Far cosa da do-

L'ommo

de fighe; L'amico o

compare: Usasi

verne arrossire.

^76

FIL
Figuretla, Figurina. Dirain.
di

FIN

Fig-ta
S
l'arte

s.

f.

pe

Figura: Piccola figura. Studia a figa; Studiar


del disegnare.

il

disegno, vale Imparar

sequceo; Filar per sequaro. T. mar. Filare tenendo la fune avvolta con uno o due giri ad una caviglia, ad un bilione od altro per poterla

arrestare a volont.
S Filasela; Farsela, Battersela, Crsela, Scantonarsela, Svignarsela, Mucciare, Far tela, ecc.: Andar

in figa o de fga; Figurare, LaS Travaggid

Fig-ura

vorar di figura, vale Dipignere in figure. V. n. Figurare: Far figura, comparsa, Spiccare, Risaltare: ed anche Distinguersi, Esser

via con

prestezza e per Io pi improvvisamente.


s.

Filarsn.
di

m. Filaccione. T. de' pese. Sorta


aescalo per pescare.
f.

dislinlo, Esser

figurava a-i tempi de Carlo XII; Egli figurava a' tempi


in

posto

eminente:

lenza con

amo
s.

Filastrocca

Filastrocca, Filaslroccola
la

di
i

Carlo XII.

Ragionamento stucchevole per

sua lunghezza;

Figurare, nel Ballo vale Descrivere danzando alcuna delle figure diverse del ballo.

Tiritera, Tanlafera, Sciloma, Agliata, Cinforniata,

I)

Lungagnola, Intemerata, Filatera, Filalria, Stampila,

In signif. att. vale Assomigliare, Raffigurare,


:

Bibbia.

Paragonare Mi ve figuro a un scemmo ; Io vi figuro ad un mentecatto. M per Significare, Rappresentare: Abrammo 5


S S

Filecclxe
che
si fa al

(Td^; Far cilecca: Una certa burla bambino, mostrandogli chicca o altra cosa, per invogliamelo, e non gliela dando cosi
il

figurava a fede; Abramo figurava la fede. Figrdse n. p. Figurarsi : Immaginarsi, Rappresentarsi


alla

presto, forse per accrescergliene

desiderio, forse

propria immaginazione.
che...

anche pel piacere che altri ha in vederlo animarsi con istraordinaria vivezza.

Figremmose caso, Pognam


!

Figuriamoci che...

Pognam

Filetto
'

s.

m.

Filetto:

Ornamento
filo,

sottile d'oro

figura che...
n

d'altro a somiglianza di

Fig-rante
IF'ig'irin.
,.

voi ! Immaginate S FigrcBve, Figurile ! Pensate Oh pensa Figuratevi ! Figurati voi s. m. Figurante, dicesi nell'uso
! !

de' Ballerini, che s'inlroduiono ne' balletti teatrali per rappresentare alcune parti necessarie nel ballo.
s.

Collellinai ed altri formato da una o due piccole scanalature, che per lo pi mettono in mezzo un picciol tondo rilievo a guisa di sottilissima

Filetto:

Presso

gii

Orefici,

dicesi

Un ornamento

bacchetlina.
11

m. Figurino o Figurino
colorita

delle

mode:

Quella

figura

d'uomo o
i

di

donna che

simili,

Da' Gioiellieri dicesi Quel solili filo d'argento che tien congegnata la gemma al suo

ogni tanto

mandan

fuori

leggldatori della

moda
Il

castone.

Fig-rinn-a

per norma del vestirsi ed abbigliarsi. Figurino, per Giovine vanarello che veste sulle mode; altrim. Grbola, Bellimbusto, Cacazibetto. s. f. Figurina, Figuretla. Dimin.
Figura : Piccola figura. de gesso; Figurina o Figurina di gesso: Certe piccole statuette formale di gesso, e per lo pi colorite, che i figurinai vanno vendendo per le
di

Da' Macellai dicesi

Quel

taglio

del culaccio

che resta sotto la groppa. da lingua; Filetto, Filello, Frenello della lingua,
Scilinguagnolo: Legamento

membranoso posto

nel

mezzo
cilia

della parte di sotto della lingua,

alla

taglia a'

che conmedesima forza o fermezza, e che si bambini perch alle volle impedisce il
di ferro
la

strade.

parlare.

Fig-ru
i

S Quello chi vende figrinn-e de gesso ; Figurina jo, Stucchinajo V. Cessarono. p. pass. Figuralo: Espresso sotto figura, Misterioso. FiguratOjper Assomigliato, Raffigurato, Paragonalo.

do cavallo; Filetto: Un'imboccatura due corde tirate, che tengono alta


cavallo.

con

testa del

g Filetti; Schienale V. Fietli nel 1 significato. da stampoe; Linee, e nell'uso anche Filetti: Liste
di

piombo
gli

di

ottone

lunghe e

sottili,

di cui

In

retlorica dicesi

del Discorso e dei

Modi

di dire esposti

con figure relloriche, onde: Stile,

servonsi

stampatori per diversi usi.


Filetti delie lettere, diconsi

de lettere;
tili

Quei sot-

Parla figru ; Stile, Parlare figurato, dicesi Quel lo dove ricorrono figure grammaticali o rettoriche.

tratti
le

di

penna, con cui


in

si

comincia a scridicesi di

vere

lettere
s.

asta.

Fila

V.

a.

Filare, Fileggiare,

Alleggiare, Calo-

Fillon

m. Volpone, Pulla scodata,


scaltrita.

mare. T. mar. Lasciar o Far scorrere una fune fciogliendola se fosse legala o trattenuta, ed aiutandola frenandola nel suo corso a seconda
de' casi.
Filare, dicesi pure dell'Andare della

Persona maliziosa, astuta e


cese FiloH.

Dal fran-

Fillnaja
furbo.

s.

f.

Furberia, Astuzia: Azione da

nave rela-

bastimento 5 fila tivamente alla sua rapidit: tante miggia per a; Il bastimento fila tante
miglia per ora, vale

Filo (De) avv. Di Filtra v. a. Feltrare:


Il

rififa.

Far

passare un liquore

Che

la

sua rapidit di tante

per panno, carta o bambagia, affine di cavarne la parte pi sottile; altrim. Colare.

miglia per ora.

drito; Andar alla sua via, Seguitar la sua strada, il suo cammino: Andar via senza far motto. in bando; Filare in bando. T. mar. Filare una
fune senz'accompagnarla n trattenerla in alcun

Filtro
passare

Per simil. Trapelare, Penetrare, Trasudare, Stillare. s. m. Feltro e Filtro: Pezzo di panno, di tela, di carta o simile, formato o combinato a modo d'imbuto che si adopera per feltrare o
i

liquori

altrim. Colatojo.

modo, Scioglierla e lasciarla andare. , per uggio; Filar per occhio. T. mar. Filare e
lasciar perdere la cima; e dicesi specialm. della

Fin.

Il

Fine: Quello che ha di necessit alcuna cosa innanzi, n pu averne altra dopo, opposto
s. e.

a Principio;

Termine.

cavo d'ormeggio. per man; Filar per mano. T. mar. Filare una faoe accompagaandola lentamente colle mani.
d'altro

gomena o

Fine, per Esito, Successo, Riuscita.

La parte estrema. Meta, Segno, Oggetto, Quello a che hanno

FIN
rigaardo tntte
e {ceto
le

FIN
Con che
w

377
me
Mi

nostre operazioni

fin

la

per Cortesia, Favore, Grazia

Sci
ecc.;

facce
faccia

questo? Con qual

flne avete fallo

ci?

a finessa de di a so pappa che

per Morte.
fin,

finezza di dire al signor soo babbo che ecc.

A
fin,

fin,

fin di conti,

fin di [ceti, ecc.

Fini
n

V.
S

fin.

Bnn-a

fin e tngio

principio;

Buona

fine

Angario felice che ci sogiiam fare reciprocamente Tnitimo giorno delTanno. S se a fin; Toccar della fine: Finire il ragionamiglior principio:

V. a. Finire: Condurre a fine, a termine, Terminare, Dar compimento. Finire, Cessare,. Restare, Rimanersi dal fare una cosa: Han fimo de fa tanto sciato; E' finirono

di n

Far buona o trista o mala fine, vaie Finire bene o male; ed anche Morir felicemente o malamente. nn-a cosa per bnn-a o per cattiva fin; Far nna cosa a buono o a cattivo fine, vale Far una cosa con buona o cattiva intenzione.
S
fin
;

mento altro. Fa bSnn-a o cattiva

fini questa vitta?

far

tanlo chiasso.

Uccidere o Finir d'uccidere chi gi ferito. In signif. neut. Aver fine o termine : Quando a

Quando
Avere

la finir

questa vita?

In grammatica.

la

desinenza, la ter-

In sci fin avv. Insomma, Alla


clusione.

fin fine,

In con-

minazione. de vive, Fini


nire
i

so giorni; Finir di vivere, Fii

suoi d
e btti gge

di della sua vita, vale Morire.

d'inip; Abboccare:
(/'

Empier

fino alla

bocca.

Abboccar le bottiglie : Riempiere a sufficienza quelle ch'erano slate empite

impi

vedde n principio n fin in t'nn-a cosa;


segno.

scarsamente.
% Finita; Finirla, Farla
finita, si

Non ne veder
Infinito;

dice di

Non

tor-

S Sansa fin; Senza line: Usato

come

addietl. vaie

nar

pili

su quel negozio che


si

si

trattava, o su

come
al

avv., Infinitamente.

quel discorso che


al-

faceva, Venire alla risolu-

Vedde a
l'ultimo

fin d'/in-n

cosa; Ridursi o Esser


checchessia.

verde

di

zione; che anche dicesi Cavarne cappa e mantello. S Finiscila ! Finimmola ! Fintla un p ! Ti a

fin. S Vegni a fin; Aver fine V. % Vegni o IV vegni a fin d'nn-a cosa; Venire a fine o a capo di checchessia; e in senso op-

vu finita
finita!

Facciamola Finiamola Vuoi farla finita una volta? Espressioni imperative che si usano volgendo il
?

Finiscila

Oh

via finitela!

posto

Non

rifinare,

Non

rifinire

V.
:

Fin
tile

fin.

discorso a chi alterca con

altri

o molesta toccando,

add. Fine, e pi
e
fina.

comunem. Fino Che sotminuto, contr. di Grosso: Fovee finn-a;


Fino: Di tutta bont, In estremo grado
$

ovv. parla noiosamente, per dimostrargli che non si vuole pili essere infastidilo dalle sue parole.

Polvere
n

$ In sci fini; Sullo

Fine

d'eccellenza.
n

Aggiunto ad oro od argento, vale Perfetto, Puro, Senza lega.

Aggiunto a persona, vale Astuto, Accorto, Sagace; e talora Di nobile condizione, contr. Di condizione bassa e plebea.
Aria sottile V. Aia. prep. Fino, 'n^no, Sino, Insino: Accompagnasi coni;;iiom. col 3" caso, e talora con altre
particelle
di

scorcio: Prossimo a finire. n a finisce mai; Mai non molla. Mai non fina non rifina, Mai di ciarlare non risia. Dlie
dlie dalla

mattina alla sera.

S Tittti

salmi finiscian in gloria; Ogni salmo finisce in gloria, dicesi di Chi ripete sempre la cosa medesima, o insiste sempre sulla cosa mei

desima,

come

quella che gli sia a cuore.


s.

Fin

Aia finn-a;

Finimento
Commercio
melte
in

m. Finimento

In generale nel
si

e nelle Arti s'intende Tutto ci che

luogo e di tempo

Fin

chi

Fin

opera per corredare o abbellir checchessia. n Finimento. Parlandosi d'adornamenti muliebri in


oro,
s'

d'aoa. Fin d'alla. Fin de vSi. ecc.; Fin qui. Fin d'ora, Fin d'allora. Fin da jeri, ecc. Fina^le s. m. Finale: Pezzo di musica che chiude un allo dell'opera o un componimento di musica
strumentale.
n Finale, di cesi di Qualsivoglia cosa, con cui
fine
si

intende

gli

orecchini, uno o due braccia-

letti, la

collana, lo spillone da tenersi sul petto


tutti

gli

da

d'una fattura medesima. ta; Finimento da tavola: Quantit di cose asanelli,

sortite pel servizio generale o parziale della tavola.

compimento
s.
f.

a checchessia.
II

S Finimenti; Finimenti, parlandosi di Cavalli da tiro, s'intende Tulio ci che serve per attaccarli

Fina/Usa^
delio Stalo.

Finanza:

danaro o rendita

alle carrozze,

carrette ecc.,

come sono

le

tirelle,

brache, reggipetto, groppiera, ricontri ecc.;


si

Usalo famigliarmente, vale Mezzi, Facolt, Sostanze, Fortuna e simili

permettan de non mi permetlono

finanse nd me Le mie facolt, I miei mezzi


:

E mce

che anche dicesi Fornimenti. Quei fregi d'ottone o d'altro che

fanno

ai

fornimenti dei cavalli.

di

Finiio
Finch, Fin che. Sinch
Il

Fiiia.tta.iito

che;
Finezza
:

p. pass. Finito, Condotto a termine. Finito e Fornito, Compiuto, Diligentato, Condotto

Sin che, Sino a che, Fino a che, Finattanto che, Sino a quel tempo che.

a perfezione, Perfetto:

Travaggio ben finto; Laperfetto,


ecc.

voro fornito
S

ben

finiio,

Finessa;
lit

Propriam. Stato e Quadi ci che fino, squisito, ottimo nel suo


s.
f.
.

l'

finta; Ella finita. Ella decisa, Ella

battuta.

Non

v' pi rimedio.

genere.
n

Finn-a<;
n

Fino, Infno, Sino, Insino V.


fino,

Fm prep.

Finezza per Isquisitezza, Delicatezza di lavoro Mice che finessa de travagjio ! Guardate che

Per sino, Per visto finn-a mi; Lo


Insino,

Anche, Pure: L'h


anch'io.

vidi

finezza di lavoro

Finn'aoa/ avv. Finora, Fin'ora, Sinora, Sin'ora:


In sino a questo punto, Fino a qui. Sino al presente.
,

per Accortezza, Sagacia, Sottigliezza. per Accoglienza Vezzi , Carezze e simili : M'han (celo tante finesse che ecc.; Mi fecero tanlo

Finta,
n
in

s.

f.

Finta, Fintaggine, Finzione, Fizone.


il

Finta. Nella

finezze cbe ecc.

scherma L'accennare di tirare on luogo per metterlo in un altro.

colpo

378

FIO

FIS

; Finta davanti: Li-ta della che si mette alla parte sinistra dello sparato {sporti ggicuuj davanti de' pantaloni. de cavelli; Finta; Quantit di capelli posticci, lunghi, distosi, la base di ossi cucita su un cor-

davanti di csoin
stoffa,

Fiore
I) it

s.

m. Fiore V. Sci.

medpsima

Fioro, Buccio. T. cunciat. Quella parte della pelle in cui piantato il pelo,

Nel num. del pi


fior d'cBfjua;

Uno

dei quattro semi delle

carte da giocare.
S

tissimo nastro. Fermasi con pettine nell'acconciatura del


alla

fior

d'acqua, cio

Nella su-

capo delle donne,

serve a supplire
S

perficie

dell'acqua.

corta capellatura.

S
1)

Fd

finta; Far fnta

Far

visla,

Far veduta, Far


%

semianza, vagliono Fingere, Simulare.

In t fior da zvent; Nel fior della giovinezza, Nell'aprile dell'et, cio Nella pi bella et dell'uomo.

de n vedde; Far la gatta di Masino, vale Far vista di non vedere, a similitudine di questa gatta, che chiudeva gli occhi quando topi passavano.
i

Truvaygiu a
seta
e
simili.
s.

fiori; Affiorato, e dicesi di drappo,

Fioretto
e

senza

punta
di

Far

gli

occhi grossi:

Non degnare

altrui.

Far

le

coperto

m. Fioretto: Spada senza taglio sostituito a questa un bottone pelle per non offendere, nel fare di
,

viste di

non vedere per superbia. nn-a cosa e fdne nn'dtra; Accennar di sotto e dar di sopra, Accennar in coppe e dar in bastoni : Mostrar di far una cosa

scherma per ammaestramento o per giuoco;


Irim. Spada di marra.

al-

finta de fd

Fioretto, usato

oggetti,

come addielt. e aggiunto a come drogherie, zucchero, carta,


prima
qualit.

vari
ecc.,

e farne un'altra.

vaio Scelto, Di

Finto
)

add. Finto, Fittizio,

Non

vero.

Finto: Aggiunto di persona o di costume o di azione volontaria, vale Simulato, Falso.

S Fioretti; Fioretti, diconsi nella Musica Le grazie e gli ornamenti del canto; e nella llettorica I
fregi

del

bello

e ornato parlare.
s.

S Ricci finti; Fintino, Fintina: Piccola finta formar ricci, cascale, ecc.

per

Fiorettn
Aggiunto
gheria,
qualit.
di

m. Fioreltone. Voce
di

dell'uso.

salsapariglia ed altri oggetti di drocarta, vale

Finze
vista.

V.

n.

Fingere, Infingere, Infignere, Far

come pure
V.
n.

Di sceltissima

Far

finta:

Proceder con finzione, Andare


finge,
I)

finto; e

talora Dissimulare.

Fiori
in
:

Fiorire V. Scio.

Quello chi finze; Fingitore, Infingitore: Che

Fiorire, metaf. vale Essere in fiore, in eccellenza,

Che

s'infinge,

Che dissimula.
Far

buono

stato,

ed anche Divenir

in

fama, Di-

S Finzise n. p. Fingersi, Infingersi, Infignersi vista di checchessia.

venir glorioso.

Fiorin

s.

m. Fiorino: Moneta
dal

antica, cos d'oro

Finacion
w

s.

f.

Finzione, Fizione, Fingimento,


fingere.

come d'argento,
cos detta
altrim. Gigliato.
"

battuta nella citt di Firenze,


fiore

Infingimento:

Il

giglio

impressovi
effettiva

dentro;

Finzione, per Simulazione, Doppiezza.

Ande con finsin; Andar finto. Procedere con simulazione, con doppiezza.
s. f. Panna montata. Voce d'uso in tutta Toscana: Panna che, dibattuta in una catinella, si rigonfia e si converte come in una spuma di una certa consistenza, e si suol mangiare coi

Fiorino: Moneta d'argento

della

Ger-

mania, gi

in

corso in una parte d'Italia, del


austriache, pari a lire
Fiorilo V. Scioio.
fiorito,
ital.

Fiocca
la

valore di
e

lire tre

due

cent.

SS.
p.

Fioriio
<^

pass.

Stile

fioro; Stile
s.

vale

Sommamente

cialdoni.

adorno, Pieno di

fregi.

Artificiato.

Fiocca
Cader
la

Fiocco
le

V. n. Fioccare, si dice propriam. del neve a fiocco a fiocco e in abbondanza. E per simil. si estende anche ad altre cose che vengono in gran quantit. s. m. Nappa, dimin. Nappetta, Nappina: Massa di pi fila di seta, di cotone, di lana, ecc.

Fiorista

f.

a bottega fiori

finti
f.

Fioraja: Quella che fa e vende per adornamento e guarnizioni.


Fioritura e Fiorita:
Il

Fiorita
Il

s.

fiorire e
i

tempo

in

cui le
s.
f.

piante mettono fuori

fiori.

Fiosella
Fiosella
Nastraio
di
:

Filaticcio: Filato di seta strac-

pendenti in tondo da un
setole d'

gambo

solo, quasi

come
di

un pennello. Le nappe servono per


sia

ciata; ed anche La tela fatta di simil filalo: Unn-a roba de fiosella; Una veste di filaticcio. s. m. Fettucciajo, e nell'uso tose.

ornamento
donna,
sia

dell'abbigliamento

d'uomo che

Fabbricante

Venditore di

fettucce

d'altre

cose ad uso di camera. In al-

nastri.
s.

cuni luoghi dicesi anche Fiocco.

Fi6ix
Un
doppio

m. Botte: Cos chiamano

Vinattieri

da spd; Fiocco

della spada, Cicisbeo:

Una
Il

botte la pi grande di tutte, capace a con-

cappio di nastro, per lo pi riccamente ricamato, con cui ornavasi l' impugnatura della spada civile.

tenere cento e pi mezzarole di vino. Comando, Aghetto. T. mar. V. Comando nel

D nn~a lavala de testa co-i fiocchi; Far un lavacapo, una sbrigliatura, un rovescio, ecc., vale

5 significato.

Firma
una

s.

f.

Fare una solenne riprensione. S Fd nn-a cosa co-i fiocchi ; Far una cosa coi fiocchi coi festoni o a scaccafava, vale Farla alla grande, con sontuosit o solennit, o semplicem. Farla colla maggior perfezione possibile. S Guernto de fiocchi; Infioccato: Ornato di fiocchi. S Questa a r co-i fiocchi ! Questa col manico! cio Qjesta madornale e curiosa. Wiox'&tn.ixti (A); A fiorami V. fiorammi
glia

lettera o

Firma: Sottoscrizione autentica di di qualunque altro scritto od atto

Firma

pubblico; altrim. Soscrizione, Sottoscrizione. v. a. Firmare: Sottoscrivere lo scritto per renderlo autentico; altrim. Segnare, Sottoscrivere.
il

Fiscalezza v. n. Fiscaleggiare: Far


mente, come
i

fiscale

e propriam. Sottilizzare ed Esaminare accuratacriminalisli.

Fisoe

U9 sede alfabelicQ,

Marche, e nell'uso Pisce, ma voce da schivarsi Quei seguali d'avorio, di madreperla,


s.
f.

pi.
:

FIS

FLE
che
in alcnn giacchi

379

d'osso

d'altro, d pi fornie,

Fisso avv. Fiso, Fisamente,

cio

Con occhio

fisso

Fisci
e
le

servono per s. m. ma scempio, nimento, con


spalle.

segnare
Fisci
:

pnnli.

Specie di fazzolello da collo,

triangolare, con gala o altro goarcui le

fermo verso checchessia: Ammid fsso; Guardar I significalo. fiso, Affissare V. Fissa nel Fiss.a<s. f. Fessura, Fissura, Fesso, Fenditura
Fessura
in

donne

si

cuoprono
faori
il

il

seno

Piccola spaccatura o crepatura lunga. - Spiraglio,

mura o
trapela.

Fischia, V.
dicesi
fischi
altri

n.

Fischiare:

Mandar

fischio;

di finestre
il

in tetto o in imposte d'usci o in checchessia, per la quale l'aria

anche Fistiare,

ma

idiotismo fiorentino. S

lume

" Fischiare, usasi

comunem. per Disapprovare con

segni di scherno un'opera messa in

pubblico, e dicesi cos dell'opera


tore; contr. di Applaudire.

come

dell'au-

Rinverzare: Riturar fissare di legname con isverze; e detto d muri. Turare con isverze ossia schegge e con un po' di calcina vani che rimangono nel muro, specialmente quando
e fsse ;

Tappa

Fisclxietto
che serve per
da
al
si

s.

m. Fscheilo: Pccolo strom.

costrutto di

rovinacci

ovv. di ciolloli.
curazione.

fischiare.

Fistola

s.

f.

Fistola: Piaga o Ulcere vecchia,


difficile

Fischietto e Fraschetto.
fiato,

T. mar. Piccolo strum. che rende un suono acutissimo e serve capo dell'equipaggio per dare gli ordini, quali
i

cancrenosa e

di

Fxta
Fxto
n

s.

f.

Fitta,

Trafitta: Dolore pungente e in-

termittente.

comprendono
del suono.

dai

diversi intervalli e modula-

Fiitaja.
lavorano

A.ffitaia
i

s. f.

Concia: Luogo ove

zioni

conciatori di pelli.

Fischio
colla

s. m. Fischio: Suono acuto che si fa bocca con varia postura di labbra e di lingua.
:

avv. Presto, Prestamente,

Con prestezza,

Presto, alle volte usasi per Fra poco, In breve:

"

Fischiata

L'han misso a-i

fischi ;

Lo presero

a fischiate.

Fisco
Fissa,
cosci;

Fittavolo
L'uffizio del

Vegni filo; Verr presto. s. m. Fitlajuolo: Quegli che tiene


altrui possessioni

s.

m. Fisco:
a.

Pubblico Mini-

le

a fitto; altrim.

Affittajuolo,

stero, cio Quello dell'avvocato procuratore fiscale. v.

AffiUuale,

Affittuario, Fitluario.

Affissare,

Affisare,

Fissare, Fisare:

Fitto
fetti,

s.

m. Fitto, Pigione V. Pixn.


s.
f.

o attentamente, con occhio fermo. Fissare, per Determinare, Stabilire: Ha fissu


fisso

Guardar

Fixica

Fisica: Scienia delle cose naturali,

de' loro fenomeni, delle loro cause e de' loro efossia delle propriet naturali de' corpi
;

Ho

fissato

cos.
fisso,

al-

per

Render

Render sodo. Fermare,


sialo in

trim. Filosofia naturale.

per Far restare una cosa nello che cervello. sticare: e non procedere. Fixico m. Complessione, Costiluzone, Tem per Conchiudere, Annodare un contratto. del corpo umano: peramento: Qualit e
Stillarsi
s.
il

Assodare.

Fixicse

n. p. Fisicarsi, Ghiribizzare,

Fanta-

farla

slulo

snnoe, ecc.; Fermare cavalli, i suonatori, ecc.: Pattuirli per uso proprio o altrui. l'a, prexo, ecc.; Fissar l'ora, il prezzo, ecc.
t

cavalli,

l'ha

un

fxico troppo debole; Ila un temperad

mento troppo debole,


plessione.

troppo debole com-

giorno; Aggiornare o Aggiornare il giorno: Assegnare il giorno. S Fissse n. p A!!;ssarsi: Gnardars fiso recprocamente. t'nn-a cosa; Fissarsi in checchessia, Ostinarsi,

Flacn
gello;

s.

m. Boccetta, Oricanno
v. a. Flagellare
:

Vasello da
fla-

tenervi acque odorifere.

Flag-ell
mento:
Il

Percuotere con

Battere, Frustare, Sferzare.


s.
Il
f.

Flagrellazin

Flagellazione, Flagella-

Aver

fitto

o fermo

il

chiodo in checchessia,
tlio,

II perder la ragione non del ad una data cosa.

ma

circa

Fissazin

s.

f.

Fissazione, Affiisazione, Fis-

sezza: La passione derivata da travolgimenlo d mente intorno ad una data cosa; altrim. Monomana.
I

Fissazione, in Chim. Operazione, colla quale s combina un corpo gassoso con un corpo liquido,
e dicpsi in genere di Tutto ci che d sua natura fluido, volatile e che resta fisso o consistente.

de Cristo; Flagellazione di Nostro Signore: Il supplizio che Giudei fecero soffrire a G. C. flagellandolo attaccato ad una colonna. Flag-ellix p. pass. Flagellato: Percosso col flagello, e per estensione Coperto d ferite. Flanella; s. f. Flanella: Specie di pannina leggiera, tessuta d lana fina; se ne fa generalm.

flagellare.

castigo del flagello.

Flato

camiciuole e mutande. s. m. Flato, e

comunem

al

plur. Flati:

Oilinazione, Caponeria, Caparbieria.

Aria generala nel corpo dell'animale, e propriam. Vento che si genera negl'intestini da fermentazione del chilo
dagli acidi

do giorno; Aggiornamento,
giorno.

Assegnazione

del

soverchi o da altro

Fisso
bile

che sia; Flaiuosil, Flatulenza.


.

add. Fisso, Fiso Intento, Fermo, Immoconsiderare o a riguardare. Fisso, per Fermo, Immutabile, Risoluto, Ostinalo, Cocciuto.
a

S Chi fa fa di flati; Flatulento, Flatulente, Flaluoso: Che genera flati, ventosit.

Flauto
S

s.

m. Flauto: Strum. musicale da

fiato,

ritondo, diritto, forato e lungo

meno

d'un braccio.

Detto di cose, vale Fermo, Stabile. Detto di giorno, vale Determinato, Prefsso..

5nndu
di

(/e

/ZaK<o; Flautino, Flautista: Suonatore

flauto.
s.

S Ave'i nn-a cosa fissa in la testa, ecc.; Aver una cosa fissa nel capo, nella mente, nella memoria, ecc., cio Ben impressa e che mai non esce.
S Stelle fsse; Stelle fisse: Quelle che costantem. ritengono la stessa posizione e distanza, le une
rispello alle sltre,

m. Flebotomc, Flebolomisla: che fa salassi o cava sangue. Flescitoile add. Flessibile, Pieghevole, Arrendevole: Atto ad essere piegato.

Flebtomo

Nome che si d a Colui

Flesoibilitse s.
ArrendevolezM,

f.

Flessibilit,

Peghevo'ezia,

380

FOD
S

FOG
Foddrse
n. p.

FlsciSn
si

s. f. Flussione. T. med. Malatta che credeva generata dal flusso ossia dai concorso in alcuna parie del corpo di qualche umore, come

Foderarsi, figur. e in m. b. vale


cibo.

Impinzarsi, Empiersi di

Foddretta
panno
nella quale si

s.

f.

Fdera:
fatta
i

Sopraccoperta

di

pituita,

catarro e simili; oggi

Reuma,

Catarro.

lino o simile,

a guisa di sacchetto,

s. m. Faggio. T. hot. Fagtis sylveslris. Albero che ha il tronco diritto, molto grosso che si eleva a grande altezza, molto ramoso, con la scorza unita, di colore grigio, i rami pendenti nella

mettono guanciali; dicesi anche voce poco usata. $ Leva a foddretla a-i oeg ; Sfederare: Cavar le
Federetla,

ma

federe dai guanciali, conlr. d'Infederare.


S

giovent,

le

foglie alterne,
i

appuntate, acute, un

Mette a foddretta; Infederare: Mettere


ciali

guan-

poco dentale, ondale,

fiori

verso

le

estremit

nella federa.
s.
f.

de' rami. Fiorisce dall'aprile al maggio, ed in-

Foddrinn-a
Anima
liscia

Anima: Tutta
i

quella parte

digeno ne' luoghi montuosi.


s.

dell'imposta che compresa fra


e incomposlo,

baltitoj (bat-

m. Remore: Suono disordinato


le

tenti) e le spranghe, siano questi

indistinto e prolungalo, e dicesl

comunem.
e
le

del

dicesi

quella

due o pi. che calettata al

fracasso che fanno

mine scoppiando

ar-

S
Il

tiglierie

sparando.
dicesl dell'Acuto

d5 tron; Schianto.

Fa

f; Grillettare, Friggere,
liquidi

Foddro
le

romoreggiare de'

tili

prima che sorga il bollore: A pgnatta afa f; La pentola grilletta. volaFrullare: Il romoreggiare che fanno
i

pari, cio tutta in un piano coll'intelajatura; Anima formellata, quella che fa risalto o incavo, rispetto al piano dell'intelajalura. s. m. Guaina, Fodero e per snc. Fedro Strum. di cuojo o di ferro, entro il quale stanno
:

lame della spada,


p.

della

bajonetla, ecc.

Fpddrix

pass.

Foderalo,

Soppannato V.
Essere una gola
mostrarsene

coll'ale
s.
f.

levandosi da terra.
fnta a simil.

Fa,

Favola: Cosa inventata o

Fuddrd. Avei a ga fuddrd de


lastricata, dicesi

lamma;

del vero per

ammaestramento o per ricreazione.

a Chi inghiolte con ingordigia

Favola, per Falsa narrazione o Cosa falsa, inventala per ingannare o per deridere alcuno; Fola,

ogni cosa ancorch bollente


offeso.

senza

~
'

Fiaba, Frottola, Fandonia, ecc.

S
dell'uccellino

uggi foddrce de carnesd; Occhi


sciutto

foderati di pro-

dS bestenlo; Favola o Canzone

V.

Bestento. S Chi conta de foe; Favolatore, Favoleggiatore. FavolonCf Chi racconta fiabe e bugie. S CSntd de fe
;

Foesta
Foest
ritrova;
Il

V. iiggio. V. Exili.

% Foestse n. p. Latitare, Nascondersi, Celarsi, e per lo pi per qualche delitto commesso.


s.

Favolare, Favoleggiare: Raccontar

favole; e talora

Dar parole, cio Trattenere e

patria, D'altro luogo che di quello

m. Forestiere e Forestiero: D'altra dove un si

non venire a fatti. Lusingare senz'effetto. se a fa da cittce, ecc.; Esser favola al popolo. Essersi
reso
la

Straniero.

favola

del

popolo, della

Forestiero, per Ospite, cio Quegli che vien di fuori di casa tua ad alloggiare o mangiare teco.
s.
s.
f.
f.

Esser l'oggetto della derisione, dello scherno, de' motteggi del pubblico.
citt e simili, vale

Fota
S

Favoletta: Favola breve.


Scudisciata e Scurisciata
:

Foee

F5ett<
D

Colpo dato

s.

m. Fata: Donna

favolosa, finta

immor-

collo scudiscio.

tale, di gran potenza e di buon genio, che s'introduce nelle novelle da raccontarsi a veglia.

de fettce; Scudisciare e Scurisciare: Per:

Foa,xKii]ie delPag-og-g-ia;
.

Cruna del-

Fetto
strisce

cuotere collo scudiscio. s. m. Frustino


sottili

Bacchetta ricoperta di
cui
;

l'ago:

Foro

nell'
s.

estremit dell'ago.

di

pelle, di
il

si

servono

ca-

iPoapag-g-e

m. Forapaglie. T. ornit. Salicariu phragmitis. Uccello del genere delle Silvie, che ha il becco nerastro, le penne del pileo
nere, marginate di lionato-verdastro; quelle della

valcanti

per toccar

cavallo

allrim. Scudiscio

e Scnriscio.
Il

Palloncino: Arnese fatto di pi

fili

d'ottone, fer-

matine
cui
si

capi ad un corto manico di legno, con

schiena, delle scapolari, lionato-olivastre, nerastre sul

sbatte la
le

panna per

farla

montare, ovv. a

mezzo ;

la

gola,

il

gozzo, l'addome e

il

diguazzare
fuoco.
Il

sottocoda, di color bianco, leggermente ceciato;


i

Fog-lietto

chiare d'uova per farle spumeggiare. s. m. Focherello, Focolino : Piccolo

piedi cenerino-olivastri. Abita

sempre

nell'in-

terno
nel

de' giunchi e de' paglioni; molto


ai

comune

settembre; parte ritorna che in aprile.

primi d'ottobre e non


g

Capannella e Capannello: Radunanza d'aomini discorrenti tra loro in luogo pubblico,

Fd

fghetti; Far capannelle o capannelli:

Radu-

FodLcira
drappo

s. f.

altra

Fdera, Soppanno: Quella tela o simil materia, che si mette dalla

narsi qua e l uomini a discorrere.

Fg"lxista
razzi

s.

m. Razzajo
fuochi

Artefice che lavora


;

parte di dentro de' vestimenti per difesa o per

ed

altri

artifiziali

dicesi

anche

ornamento. -

alcune d cappello; Fodera: Tessuto per


rivestite interiormente

soppanno propriam. La parte della fodera che guarda il petto e la vita, e pu comprendere anche l'imbottito; ma non si direbbe mai soppanno la fodera dappiede al vestilo. do sctoa; Fodera: Materia rapportata onde son
Il

Fuochista.

Fuochista: Colai che addetto ad accendere e a regolare il fuoco nelle macchine de' bastimenti a

FSg'oa

tabacchiere.
lo

pi di seta,
la

F5g"n
I)

con cui
fodera,

si

Foddra
il

copre internamente il cappello. v. a. Foderare, Soppannare : Metter

vapore e delle ferrovie. Luogo nelle case sotto il s. m. Focolare cammino, dove si fa fuoco per cuocere le vivande, s. ni. Focone: Nell'armi da fuoco li luogo dov'elleno sono forate per dar loro fuoco. Focone e Cucina. T. mar. Grossa cassa quadra,
:

soppanno a checchessia per abbellimento

rinforzo,

formata di due pie dritti e cinta di forti tavole, che serve di focolare nelle navi per fare la cucini.

FON Fog-oso
Siibilano:

FON
Il

381

FSin

add. Focoso, Voemenle, Impetuoso, D'animo caldo. s. m. Faina. T. zool. ilartes {dna. Specie d'animale mammifero dell'ordme de' Carnivori
;

Fondenr
Fndita
Fndit

Filondente V. Ba;tin nel 2" significato. V. Fndita.

fonditore, Liquefazione di

della grandezza d'un gallo

il

suo pelo nereggia


la

nel rosso ed bianco scilo


le

gola; freqaenla

Fusione: L'atto o L'effetto del ci che si fonde. s. m. Fonditore: Colui che fonde metalli per farne monete, artiglierie, campane,
s.
f.
i

mena gran

abilazioni e penelra ne'pollajc ne' colombai strage.

caratteri, ecc.

Fndo
bette,
della
it

s.

m. Fondo: La parte inferiore

di

chec-

Folletto
degli
nell'aria

S Euggi de fin o affince V. Euggio. (Spirito); Folletto: Propriam.


Spiriti,

chessia, e specialm. delle cose concave:

Nomo

Fondo da da pgnatta, d bastimento, ecc.; Fondo


pentola,
del bastimento, ecc.

credono da alcuni che sileno e facciano agli uomini degli scherzi, verche
si

botte, della

% Folletti; Balze:

Fomenta,

sando talora scrosci di riso. Chiamansi cos Le cortine che pendono dentro la carrozza. l' un folletto ; un serpentello, un nabisso, S un fisltlo, un diavoletto, dicesi di Fanciullo vivo, brioso ed astuto. v. a. Fomentare, Incitare, Promnovere, Provocare, Instigare.
v.
a.

Fondo, per Centro o La parte pii intima, la pi celata di checchessia: In t fndo d cha; Nel fondo del cuore.

Parlandosi
tana,

di luogo, dinota
la

La parte pi lon-

pi remota, ed anche

meno

frequentala:

In fndo da stradda, In t'n fndo de prexn ; In fondo alla strada. Nel fondo d'un carcere. n per L'essenziale, Il capo principale, II punto d'un affare, d'una lite, ecc.
n

Fnda
la

Fondare:

Erigere, Inslitnire per

Nella Pittura dicesi

II

campo

in cui

sono
Tutla

gli

prima

volta,

n Fondare, figurai, per

Fermare, Collocare, Stabilire su checchessia disegni, speranze e simili.

oggetti

d'un quadro.
della

da sctoa; Fondo
tenuto
il

tabacchiera:
dicesi
la

la

parte inferiore della scatola, nella quale contabacco. -

Fnddse

n. p.

Fondarsi, figurai. Far fondamento,


utile,

Fndo
di

anche
fascia.

il

Disco
si

disegno, capitale ecc. di alcuna cosa

gio-

Fondamento

vevole, con animo di valersene.


s.

inferiore della scatola, esclusa

de cascia; Fondo
in

cassa:

Danaro
usarne

che

ha

m. Fondamento: Ci che

serbanza

nella

cassa per

ne' bisogni

serve di base e di principale sostegno; e figurai.


Quello su cui altra cosa posa e si fonda; Motivo, Cagione, Ragione determinante ecc., onde: Parla

straordinarii.

di

diamanti; Fondo
;

de' diamanti

Quell'appasi

renza che sembra

rifletta la vista di chi vi

af-

con fondamento ; Parlare con fondamento o fondatamente, cio Con ragione, ecc. Usato nel num. del pi Fondamenti e meglio Fondamenta: Quel muramento sotterraneo, sopra del quale si posano e si fondano gli edifizi.

fissa

La loro profondila e grossezza. d cappello; Cucuzzolo: La parie superiore del


ed
altres

cappello.

ma; Fondo

del

mare: La superficie
la

della terra

sotto l'acqua del mare. Coll'aggiunto di

Buono
ritener,

Fd
le

/"cndaHien^/; Fondamenlare: Fare o Gi Ilare

Cattivo, serve a dinotare che


terra

qualit della
di

fondamenta.
s.

sotto

il

mare

capace

o no

Fondato

m. Fondatore,

Istitutore

Colui che

l'ancora.

fonda, che istituisce (d principio o fondamento a una cosa).

d sciscetto; Fondo

del

manticetto:

Il

palco

(ta) inferiore dello stesso.

F^ndazin
mento durevole
w Fondazione,
si

s.

f.

Fondazione, Fondamento:
Stabili-

L'alto di fondare (stabilire), e dicesi di


e permanente,

% Fndi; Fondi, Beni slabili, Poderi, Capitali, di csoin, de braghe, ecc.; Fondi de' calzoni,

delle

brache e simili vestimenti,

si

dice Quella

dice altres dell'Erezione d'un ospe-

parie che alla forcalura dell'uomo corrisponde,

dale, d'un canonicato,

d'una cappellania, d'un

Fnde
e di

collegio e simile.
v.
a.
i

comunem.
S

d'nn-a caso, d'un palasso; Sotterranei, e Luoghi sotterranei in Toscana Fondi


:

Fndeas.
fiori.

Fondere: Struggere, Liquefare metalli mediante il fuoco. f. Fonda Dovizia, Abbondanza, Copia, Eccesso di checchessia; e comun. dicesi di frulli
:

e molto interni,

come

cantine,

ecc.

fndo m. avv.
di

fondo, Affondo, Nel fondo,

conlr.

galla.

S
n

Andd a

Fndeg-lx
vaio
:

s.

m. Vinajolo, Vinattiere, Cano-

o a-o fndo; Andare a fondo o al fondo a picco, vale Affondare, Sommergersi, a-o fndo d'nn-a cosa; Andare al fondo di
alla

Quegli che tien bottega o magazzino e rivende il vino a minuto.


s.

una cosa, metaf. vale Andarne


lerne sapere
il

radice,

Vo.
sua
l'an-

vero,

Approfondirla.

Fndeg-o
il

m. Cnova: Luogo dove


i

si

vende
la

S S

Da cimma a
sede alfab.

fndo \.

questa

voce

alla

vino a minuto. - Terzineria dicono

Tose,

si vende il vino a terzini , cio a che han la capacit d'un terzo del fiasco comune; Mescita, la Bottega, ove si vende il vino

Cnova ove

fndo; Dar fondo, Fondeggiare, Gittar


T.

fiaschetli

cora.

mar.

11

fermarsi

le

navi sull'ancora.

se de bn fndo; Esser
carattere.

di buon' indole, di

buon

Fonderia
dano
i

a bicchieri, ed anche rosolii, brodi, zuppe e simili.


s. f.

Fonderia

Officina

dove

si

fon-

Mana a fndo; Mandare


vale Affondare,

a fondo o a picco,

metalli.
s.

Sommergere.

Fndetto
volge
il

m. Dipanino, Anima, Fondello:


si

Viluppelto di carta o di cencio, snl quale


filo

av-

per formare

il

gomitolo.
del castone

Fondo. T. gioiell.

quando

la

La parte inferiore legatura non a giorno.

Non ave ni fin e ni fndo; Non aver n fine, n fondo, vale Essere immenso, non compreso da termine alcuno. S O daeiva fndo a un Slato; E' darebbe il fondo ad una nave di sughero. Dettato che dieesi d'no
S

382

FO
e
si

FOR
adopera da' contadini per
tale

grande scialacquatore, cio Glie metterebbe in fondo una nave falla o carica di sughero (natta), che por natura sta sempre a galla e non pu
affondare.

ttere

insieme e
cose.

rammentare letame,
Se un

paglia, fieno

e simili

strum. ha tre rebbj invece di diccsi Forcone o Tridente.


s.
f.

due,

mndo
fndo;
va da
facile
Il

5
e

l'

rin'o, chi no su naveg va a-o


un coso tondo che rullando

Forcella
alto circa
sulla

Crocile.

T. funaj.
in

mondo
chi

un uomo, con

un Palo cima una traversa,

s,

svia

la

strada precipita. Prov.

ad ogni intelligenza. rxenl 5 tcca 5 fonilo ; fondo del pozzo, La candela

II

socchio rade

il

spegne, Siamo al fondo del sacco: Dettato prov. che vale Essere quasi in rovina, Aver pi poco da spendere.
si

cui parie superiore son piantali verticalmente, a eguali distanze, alcuni pinoli o anche chiodi. In ogni scalo ove si fabbricano cordaggi sono pi crocili a convenienti distanze, e tulli servono a mantener separati e sollevati da terra fili da comporre poi i legnuoli, ecc.
i

Savet

nn-a cosa a fondo; Saper una cosa a

Fr^elli-an-a
forcella.

fondo, figurai, vale Saporla bene, Averne perfetta

Forcella o Sponderola a T. legnaj. Sorta di pialla col ferro cons.


f.

nozione. Sia a-o fndo; Slare a o


leggiare.

al

fondo:

Non

gal-

cavo, cio rientrante, e simile incavatura in tutta la lunghezza della faccia inferiore del ceppo; serve per fare i bastoncini delle cornici.

chessia, vale Dissiparlo,

Vedde f'mdo a nn-a cosa; Dar fondo a checMandarlo a male, Finirlo.


.

Forchetta
ti

s. f. Forcina o Forcella : Spillo doppio, piegato a guisa di mollette, che, appuntato

Fond-ua
Fondite o

Crema fatta con cacio dolco, s. f. . stemperato e cotto con acqua e tuorli d'uova; delta dal Pananti Cacio imperio, e da'Francesi

ne'capelli, serve a sostenere

ricciolini alle

donne,

Forcella
bori,

Legno
ed

biforcuto a uso di sostenere al-

Crme au fromage.
s.
f.

viti

altre

piante; altrim. Broncone.


di

da carossa; Forchetto: Lungo pezzo


armato
di

legno

Fon<iag',g"ia
liquide. -

Fondigliuolo e Fondimo: Propriam. Q^iel po' di liquore che rimane in fondo a' fiaschi, bicchieri e simili, Rimasuglio di cose

due punte, attaccato


il

alle

stanghe della

carrozza,

quale

si

manda gi
:

nelle salite, ac-

Posatura, Sedimento, Fondata, Fon-

ciocch non possa dare indietro.

d guanto; Linguella

Striscetta cucila

lateral-

daccio, Feccia, dicosi Quella parte che depongono in fondo al vaso le cose liquide. Capomorto
presso
i

mente a ciascun dito del guanto, tranne il pollice. % Parla in punta de forchetta; Parlare in punta
di

Chimici La materia che rimane ne' vasi


distillazione.
s.
f.

forchetta, cio Leccatamente, Affettatamente,


le

dopo
alla

la

Scegliere in parlando
F<!ntanella:

voci e

modi pi squi-

Fontanlla
Sommit
le

Nome
l

che

si

d
si

siti,

il

che rasenta od affettazione.

del capo de'

bambini,
e

dove

Frchin.

riuniscono

suture.
s.
f.

sembra dimin.
Fonte: Luogo dove
T. milit.

Fontann-a
scaturiscono
le al

Fontana

Forcina
piattello
in

acque.

m. Frcolo: Strum. villereccio, e di Forca V. Frcafcera. s. f. Forchettata Quanto si leva dal una sola volta colla forchetta V.
s.
:

Forag-gria v. n. Foraggiare.
foraggio V.

Andare

Frcitin-a.
Talora vale Colpo di forchetta.

Foraggio.
s.

Forag-gio

vaglia, e in generale

m. Foraggio. T. milit. VettoProvvisione di paglia, fieno


bestie.

Fr^inn-a
lora
di

s.

f.

Forchetta e Forcina

Quel

piccolo strum. d'argento o d'altro metallo (e ta-

e simili ad uso di alimentar le

legno) con rebbj, che pi


la

comunemente
vivanda, che
bocca.

Forca
por
nel
la le

s.

f.
i

Forca

Patibolo dove s'impiccano


si

diconsi Punte, col quale s'infilza


si

gola

malfattori; e talvolta

usa Forche

vuole con pulitezza portare

alla

nnm.
forche.

del pi.

S Denti S

da frcinn-a; Punte V. Dente.

8 Accianl e frche; Drizzare, Rizzare o Piantar g Faccia de forca; Faccia di boja, ^ iso d'impiccato V. sotto Penlin de frche.

Mdnego da frcinn-a; Manico della forchetta, non gi Cdolo, come da alcuni viene erroneamente
asta,

dello, essendo propriam. questa la parte


in

del coltello, del forchettone o d'altro strum.

Manda
alle

in sc frche; Mandare,

Raccomandare

forche: Va in sce frche; Va alle forch\ Maniera imprecativa e d'abborrimento, con cui
si

Forgino,
a tener fisse
gliarsi col

licenzia o

si

discaccia altrui.
di forca,

che si ferma nel manico. Stccio de frginn-e; Forchettiera. s. m. Forchettone: Quella forchetta grande, per lo pi a due sole punte, che serve
le

Pcndin da frche; Forca, Avanzo


piccalojo.

Im-

grosse vivande che debbon ta-

Capestro, dicosi di

Giovine furfante

trinciante.
s.
f.

che merita e che in et d'essere impiccato. f escio frca; Pesce forca. T. ittiol. Peristedion cataphractum. Pesce somigliante moltissimo al Triglo Capone, ma che ha il muso terminante con due ossa lunghe e piatte, ('i cui il complesso somiglia non poco ad una forca. Abita noi mar Mediterraneo e in quello che bagna le Moiucche.

FrfV>a
gine,

Frfora

Frfore
si

Escremento

secco, bianco e sottile che


del capo sotto
i

genera nella cute

capegli; dicesi anche Forforagusato.

ma

meno

Frg-lxista

FSrg-n
di

V. Fghista nel 1" significato. s. m. Forgone. Voce dell'uso: Specie carro coperto, a due o a quattro ruote, che

Frca
Asta,

Da

alcuni chiamasi Pesce Cornetta.


s.
f.

Forcata: Tanta paglia, fieno e sim. quanta sostiene e leva in un tratto una forca o
forcone.
s.

si usa specialm. fra gli eserciti per trasportare robe di qualche valore; allrim. Carrettone.

Foi'nia s.
n H

f.

Forma

Strutlura propria d'un corpo,

Frcaftjera
in

f.

Forca, Bidente.
fitto

7".

contad.

cima

alla

quale
si

un ferro con due

rcbbj

denti, che

aguzzano e piegano alquanto

Forma, per Immagine, Sembianza, Aspetto, Figura; Regola, Stile, Ordine; Maniera, Guisa, Modo. Modello, Archetipo, Stampa, Cavo; e presso Gettatori Plasma, cio Modello in cui gettasi

vou
qnalche metallo o altra materia scorrente da indurarsi, modellarsi e ricevere figura.
Cacio che scaldalo

voti

383

da bonetti; Forma da budini, e nell'uso Budiniera. da fa formaggio; Cascino: Quel vaso o cerchio di legno o d altra materia, per lo in cui si mette la parte caseosa del
si

piti

ritondo,

sulle

al fuoco, o posto grattugiato vivande, diventa filamentoso.

co pessyo; Cacio forte; Cacio che abbia acquistato sapor

piccante; alirim.
:

Cacio sappiente.

co scappin; Cacio sfracco


tore

Quel

cacio che ha
al fe-

latte,

perch

acquistalo un odore disgustoso somigliante

prosciughi e prenda

la

consistenza del cacio.

da fa 5 pappe; Forma. T. di cari. Cassetta quadrangolare, lunga e larsa quanto il foglio di carta che vi si vuol fabbricare. do gelatinn-e; Compostiere e Compostiera. da gobdletti; Cappelletto o Forma da pasticcini. da scarpe; Forma da scarpe Pezzo di legno foggiato a modo di piede umano, e su cui si cuce e si lavora la scarpa. Ce n"ha d'un pezzo
:

che produce in alcuni il sudore de' piedi. fresco; Cacio alla stagione, cio Di fabbricazione quasi recente. Cacio verdemezzo. gruttu; "Cacio grattugialo o grattato. magro; Cacio sburrato o Cacio baccellone. piaxentin; Cacio parmigiano o lodigiano, e da taluni Cacio piacentino. E qui si osservi che spesso
il

cacio

trae la

denominazione particolare dalla


si

provincia o dallo Slat ove

fabbrica; cos di-

e di due pezzi.

ciamo Cacio

parmigiano o lodigiano, Cacio di


di

Forma,
sere,

v.

a.

Formare: Dare

la

forma o

l'es-

Creare o Fabbricare. Formare, per Comporre, Ordinare checchessia. per Produrre, Concepir nella mente : Forma

un progetto, un disegno; Formare un progetto, un disegno e simili. Formse n. p. Formarsi, Generarsi, Esser pro-

sbrinso; Sbrinzo o Cacio sbrinzo: Cacio che Brienz scciazzo; Cacio senz'occhi o Cacio, compressa senza tneo; Cacio
si

Sardegna, d'Olanda,
fabbrica a

Chiavari, ecc.

insa'ato

nei Grigioni.

serralo:
pori.

la

cui

pasta

tenero.

dotto; e talvolta per Concepire, Immaginarsi. Formarsi , figur. dicesi del Corpo de' giovanetti
e delle donzelle, quando nel crescere a prendere la forma dell'et adulta..

Amannauan me (evia 5 formaggio mencstra ! Oh forse ch'egli rincarer Modo di dire che vale Egli mi far
che potr? e usasi dire quando non altri ci possa nuocere.
si

d'in sci
il fi

Ilo

il

peggio

comincia
pic-

teme che

Formag-g-etta
Caciotta: Sorta di

s.

f.

Caciuola

Cacio

colo, ordinariam. schiacciato e di

forma tonda,

S Cazze 5 formaggio in sci maccaroii; Cascar il cacio su' maccheroni, Piover lo zucchero sulle
fragole, Cascar le ulive nel paniere, dicesi prov.
di

gelalo forte fatto a foggia di

una caciuola.

Alcuna cosa inaspettata, sopraggiunta a gran-

Pomo

dell'albero.

T.

mar. Quel pomo


si

di

forma
testata

d'uopo.
Cresta do formaggio V. Crsta. Pan co-i uggi, formaggio sens'uggi, vin chi

ritonda e schiacciata che

mette

alia

dell'albero.

fresca

mollunn-a; Cacctlo, Caciolino: Piccolo


S

cacio fresco.

sta u-i uggi V. uggio. Pessd de formaggio; Forma d cacio, e anche


assolutam. Cacio.

S Formaggette de cusa da
Ceiii

brxd ; Formelle
fatti la

Son
S

panirci tondi e piani

della corteccia

Fesso de formaggio; Taglio


forma. - Dicesi
gliato
di

di

cacio:

Pezzo

polverizzala della quercia o del cerro,

quale,

piuttosto grosso di cacio separalo col coltello dalla

dopo che ha servito


del cacio, d'un
dita, le

alla

concia del

cojame, e

Taglio fresco quello che fu ta-

tuttora molle, vien ridotta in forme,

come

quelle
S

recente.

palmo

di

diametro, grosse circa

Promet'u ct formaggio che pan; Frometler

ad ardere, atte specialmente a conservar lungamente il fuoco. Foimiag'g'ia. s. f. Cacio: Una grossa forma
due
di cacio.

quali servono

Roma

toma, o mari e monti, vale Prometter


cose.
s.
f.

molte e grandi

Formalitae
la
I)

Formall

Forma, Maniera

formale espressa di procedere nell'amministrare


s.

Formag-g-ia
cacio, salame,

m. Pizzicgnolo, Pizzicajuolo:

giustizia.
.\tli

Colui che vende roba che pizzica e stuzzica,

come

Formalit, talora dicesi per Cerimonia,


gola od officiosi che
si

di re-

salume ed

altri

comangiari; altrim.

praticano in certe solennit.


n. p.

Pizzicarolo, Pizzicherolo, Lardajuolo, e nell'uso Salumaio. - Caciajuolo dicesi Colui che va ven-

Forma.lizzse
vigliarsi,

Formalizzarsi, MaraSesto d'un li-

Stupirsi,

ed anche Scandalezzarsi.
larghezza d'un libro; che

Formaggio
latte

dendo cacio attorno.


s.

Formato
m. Cacio,
antic.

d-'n lil3l>ro;
la

Cascio

II

bro: La lunghezza e

delle

pecore, capre,

bufale e vacche, ca-

gliato, cotto

e salato, preparato nelle forme, per

Forrua-zion

lo

che si dice anche Formaggio. co-a t(jritna; Cacio che fa la lagrima, che gocciola: Cacio che trasuda quando si affetta, e questo trasudamento grasso indizio di bont.
co-t

Formetta,

Formgoas.

grilli; Cacio inverminato o bacalo: Cacio,

uova

fermentazione ha fatto schiuder molte moscherini, donde uscirono bacolini che, dai salti che fanno, da noi si dicono grilli e in
in cui la

di

qualche paese sdtceli (corruz. di salterelli).


co-i uggi; Cacio cogli occhi od occhiuto: Cacio

serbevole, nella cui pasta son molte cavit tondeggianti.

ch'O fa

f'ta;

Cacio che

fila

o che

fa le fila

anche dicesi Forma e Formulo d'un libro. s. f. Formazione, Formamenlo, Creazione, Composizione. s. m. Formajo: Artefice che fa in legno forme da scarpe e gambali da stivali. f. Formica, Formicola: Piccolissimo insetto che vive l'inverno sotterra con quello che con sollecitudine raguna la state; i maschi e le femmine hanno le ali ; le cos dette operajc ne son prive. Andd co passo da formgoa; Camminare eoa estrema lentezza. 5 Ma da formgoa; Male dell'asino. T.veter. Specie di maialila, che viene talvolta nel piede de' cavalli, ffl(\li, asini e vacdie; detta altrim. Tarlo

384

FOR
meno
stare
fascia

FOR
lunghi, presso
il
i

della suola o deil'ungbia, e in term. scieuifico Necrosi dell'unghia o della suola del piede. Ulcere di diatesi erpetica che si ferma . . lentamente nelle orecchie de' cani.
. .

cui fondo una gratella

orizzontale che regge


il

caiT nel

tamburino
tra

carboni accesi, per toe per altri usi ; nella


il

del

fornellino,

fondo e

la

gratella,

Tann-a de formgoe; Cova: Bucheralfolo dove


s'annidan
le

uno sportello con usciolino per dar aria alla


bragia.

Formig-Oa
muoversi
di
Il

formiche; altrim. Nido, Tana. v. n. Formicolare, Formicare:

Il

Forn
n
n

v. a. Fornire,

innumerevoli oggetti viventi a guisa del brulicare delle formiche; altrim. Brulicare. Formicolare, Informicolare: Il sentirsi in tutta la persona un formicolamento fastidiosissimo V.

ministrare e sim.:
l'ho fornito

Mi

Provvedere, Munire, Soml'ho frno de tutto; Io

d'ogni cosa,

Fornire, per Ornare, Guarnire,

per Tralasciare, Desistere, Cessare V. Fini.

Formi goamento, e men: Pizzicar

le

mani, vale Aver prurito

di

battere o Sla'-e per battere una persona.

S Frnse n. p. Fornirsi, Provvedersi, Prendere checchessia per proprio uso: Me sn frno de boin libbri; Mi sono fornito di buoni libri.

Fontiig-oameiito
nassero dentro
le

s. m. Formicolio, Formicolamento, Informicolamento, Formicolazione: Sentimento come di formiche, le quali cammi-

Fornimento V.
gnificali.

Finimento

ne' suoi vari si-

FSrnit

s.

m. Fornitore:
al

Colui, cui per appalto


gli

membra.

spelta la cura di

provvedere
loro

eserciti

delle

Formi
d'un

Fonnig-oasso
Forinola
dall'uso,
al

V. sopra Formigoamento. g-oinn-a s. f. Formichella, Formicuccia, Formicu/za: Piccola formica. s. f. Formola e Formula: Modello
atto o

cose necessarie

mantenimento; altrim.
II

Provveditore, Abbondanziere.

FSrnita
sarie al
in

s.

f.

Fornitura: Nel milit.


gli

for-

nire e provvedere

eserciti
il

delle cose neces-

Modo
s.

di dire

stabilito

dalla

legge,

loro mantenimento,

che

si

suol dare

quale d'uopo o solito attenersi.

appalto.
s.

Formixljo

m. Formolario o Formulario:
le

Forno
in
si

m. Forno: Luogo

di figura ritonda fatto

Libro contenente

regole o modelli ovv. certi

vlta e con apertura semiovale o quadra, che

Frna

Frna
allra
il

termini prescritti e ordinati con autorit per la maniera e forma d'un atto o di stendere un istrumenlo, come contralti, donazioni, testamenti, ecc. s. m. Panicucolo: Quegli che per mestiere cuoce il pane allrui, cio per ordine di chi gli d la pasta. - Fornajo in Firenze Colui che fa il pane per venderlo. S Chi 7ion ha atro che un pan, 5 frnd ghe 5 brxa V. Brx, Pan.
s.
f.

chiama Bocca, per uso

di

cuocere

il

pane od

altro.

Il

Forno, per La bottega dov' il forno. Metaf. e nell'uso d'cesi di Luogo, ove sia grandissimo caldo. de campagna; Fornello da campagna: Grossa teglia di ferro a due palchetti, con coperchio pure

di

ferro,
Il
il

forno.

Fornata, Infornala: Tanto pane o


in

sopra

da cuocervi paste o altro come in un si mette nel palchetto di sotto e coperchio; e cos la roba da cuocersi
fuoco

materia quanto pu

una volta contenere


S S S S 8

forno.

Frnacca

s. f. Fornello. T. contaci. Specie di capannnccia fermata col terreno del campo per

ricuocerlo e purgarlo dall'erbacce mettendovi

il

Fmaxa
Frnaxe

fuoco sotto.

due fuochi, e viene ben rosolata. forno; Scaldare il forno. Bocca do forno; Bocca del forno. Cian d frno; Piano del forno. Fa;ro d forno; Tirabrace. Portello d frno; Chiusino V. Serraggio.
rimane
tra

Ascdd

V. appresso Frnaxe. f. Fornace: Edifizio murato, nel quale si calcinano le pietre e si cuocono mattoni, embrici, stoviglie, ecc., ed in- alcune, di foggia alquanto diversa, si fondono vetri, metalli ed altro. da csinn-a; Calcara, e dottrinalm. Forno cals.

Forsa
Vigore,
it

s.

f.

Forza Gagliardia, Robustezza di corpo.


:

Lena.

Forza, per Potere, Possanza; Virili, Valore, Metaf. Bala, Dominio, Potest.

cinatorio.

FSrnaxin
cita
l'arte

da cppi; Tegolaja. da vcddri ; Vetraja.


m. Fornaciaio: Chi fa od esercuocer nella fornace le pietre da calce.- Mattoniere, Fornaciaio da mattoni ; Cons.

per Violenza. per Potenza di milizia e Potere assolutamente. S A forsa a vinge a raxn; La ragione non ha luogo contro la forza, non prevale alla forza. % A viva forsa m. avv. A viva forza, A marciaforza,

Di

tutta

forza,

Con vigore, Con

tutto

il

di

potere.

^iatur di fornace, Fornaciaio che lavora

nelle

Fornello
:

fornaci del vetro; Stovigliajo, che fabbrica o cuoce stoviglie; Tegolajo, Fornaciaio che fa tegole. s. m. Fornello e comunem. al plur. Fornelli Quelle buche quadrangolari , fatte nel
focolare,
f^ssa
le

Coll'arco e col midollo Posto avv. vale Con tutto il potere. S Mancamento de forse; Prostrazione, Abbattimento, Decadimento di forze. Perde e forse ; Smarrir le forze, Mancar le forze :
S
tutte e so forse;
dell'osso.

Con

quali

hanno a met
di

della

parte iuterna

una rote o graticola

ferro

por porvi

il

fuoco, e nella parte

inferiore

rimangono vuole

Avere prostrazione di forze, Infralire, Indebolirsi. Unn-a cosa pe forsa a n va nn-a scorsa; Cosa falla per forza non vale una scorza. Prov. che denota Quel che fallo per forza o a contraggenio, non vale nulla e non ha merito alcuno.

per ricever
di

la cenere che casca e per dare l'aria necessaria. - Fornelli dieonsi anche Quegli arnesi

Forsa
a' lavori

Frnetto

pure a quattro facce e con graticola di ferro che si fermano sulle dette buch^. s. m. Fornellino: Specie di vaso ciferro fuso,
h'ndrico, di lamiera di
ferro,

Forsad.d.0

V. Sforsd. s. m. Forzato: Chi condannato


forzati.

Forse

s.

m. Forziere e Forziere: Sorta


di

di cassa

tre piedi pi

mollo afforzata per custodire ose

pregio.

FOR

FOS
:

385

Forsello
Che ha molla

add. Forzalo, Gagliardo, Robusto


forza.

effetti

gli

avvenimenti improvvisi, inaspellali

contrarj ancora all'aspettazione senza cagione


nifesta; quindi
si

ma-

Barn

forsellu;

popolo fiorenl.

Baron forcellulo, dicesi dal invece di Baron cornuto o allra


Il

Forte
)

voce men onesla. s. m. Forte: Il migliore, Il nerbo della cosa. Forle: Posto forlificalo per guardare un passo, un silo, una cilt.

prende per Avvenimento indeterminato, 0, come dicono filosofi. Contingenza, Caso, Avventura, Sorte.
i

Fortuna, per Avvenimento buono e felice; e io senso opposto Avvenimento cattivo, Caso avverso, Sfortuna, Disgrazia, Disavventura, Infortunio.

se 5 so forte; Essere il suo forle, si dice di Quella cosa dov'allri faccia la miglior prova: A mxica a l' so forte; La musica il suo forte.
Nel forle della stale, della collera, ecc., vale Nel maggior caldo della stale. Nel maggior impeto della collera. add. Forle: Che ha forza j e si eslejide
stce,

I)

per Beni di fortuna. Facolt, Ricchezze,

ma

usasi raramente.

fortnn-a; A o Alla fortuna,


caso,

o Alla sorte,

S In lo forte da

da raggia,

ecc.;

bandiera.

Forte
it

cos alle forze dell'animo

come

a quelle del corpo.

Forte, parlandosi d'oggetti, vale Sodo, Che ha


forza di poter resistere.

fortnn-a a va e a ven; La fortuna in an punto e parte e torna. La fortuna fa dei saliscendi. Fallace fortuna d e toglie. Prov. di chiaro signif. g A fortnn-a se a femmo da noi; Ciascuno fabbro della sorte sua. Ognuno a s di sua fortuna fabbro.
g

Aggiunto

di

vino o simili liquori, vale Ge-

neroso, Possente, Gagliardo.

sto mondo ghe vu fortnn-a; Fortuna e dormi, Chi ha da aver bene, dormendo gli viene,

cdmme un
forte nerbo.

tran; Alante della persona: Che ha


Forzuto, Gagliardo, Balioso.
S
1

L'uomo ordisce

e la fortuna lesse. Assai ben balla

cui fortuna suona. Prov. di chiaro significato.

S Spirito forte; Spirilo forle, dicesi oggid d"Un libero pensatore.

Fd fortnn-a;
ricchire.

Far fortuna. Guadagnare, Arla

Forte avv. Forte, Fortemente, Con forza: Quando


vegnt, snnce forte;
"

a fortnn-a d'nn-a persnn-a; Far


d'uno

sorte

Quando

venite, suonale forte.


ciii

Forle, per
v' intendo.

Ad

alta

voce: Se no parlce

forte,

a uno: Dargli stalo, Avanzarlo in dignit ricchezza.

n v'intendo; Se non

parlate pili forte, io

non

Fortessa
che
1)

s. f.

Fortezza, anlic. Tortura


gli

Virll

Fortnn-a che ; Fortuna che , Sorte che , Per buona sorte che, Buon per me. g Port fortnn-a ; Avventurare, Prosperare, Felicilare,

fa

l'aomo forte contro

assalti

delle av-

Forlunare

(usali altiv,):

Arrecar fortuna.

versit.

Fortezza, per Saldezza, Stabilit, Fermezza da


poter resistere
:

Sensa un p de fortnn-a no se fa ninte; Senza beneficio di fortuna, e' non si fa alcuna cosa di
bene;
i

Fortessa do panno, da

teja, ecc.;

Siciliani

dicono Ci vuol fortuna sino a


la for-

Fortezza del panno, della tela e simili. M per Rcca, Cittadella, Propugnacolo fatto con forle muraglia armala d'artiglierie per difendere s e per tener lontani i nemici. Nel linguaggio degli Artisti, Tntlo ci che serve a maggiormente assodare o fortificare una

friggere le uova.
%

Tegni a fortnn-a pe-i cavetti; Tener


tuna pel ciuffello,
si

dice di Colai a cai tutte le

cose vadan prospere.

Fortnu. V. Afforlnu. "Fscia; Forse, e men comunem.


di

Porsi.

Avv.

cosa acci resista lungamente all'uso ed


cui

agli sforzi,

dubbio.
s.
f.

s'

debb'essere sottoposta. Presso i Libraj, Quella striscia di carta che impasta sopra un foglio stracciato o consunto
piegatura per renderlo
dicesi Braca.
:

Fscina
a guisa di

Ficina. T. pese. Slrum. di ferr

tridente, con cinque o selle denti

sulla

pili

saldo; che pi

lunghe punte d'acciajo, ciascuna delle quali ha una barbuccia a foggia d'amo, quale slrum. si
adalla ad una lunga asta di legno e serve a colpire e prendere i pesci che vengono alla superficie

comunem.

Fortifica v. a. Fortificare
Afforzare, Corroborare.
n

Fare maggior forza;

del

mare;
s.
f.
f.

dicesi anche Peltinella.

Nel

iMilil.

vale

Render

forte

una piazza od un

luogo qualunque con macchine, opere, armi, genti,

Fscina Fossa
s.
1)

Colpo di ficina.

Fossa, Buca:

insomma con qualsivoglia difesa. dsiumago; Fortificare, Corroborare


Rinforzarlo, Rinvigorirlo.

tura in checchessia,
lo

Luogo cavalo o Apercomunem. pii profonda che

stomaco,

larga o lunga.

Fossa, per Sepoltura.


il

S Fortificdse n. p. Fortificarsi : Divenir forte anche Munirsi, Ripararsi, Afforzarsi, ecc.

ed

g Ave i p in tu fossa; Avere vale Essere presso a morie.


$

pie nella fossa,

^
le

Fortificaziu
camento: Opera
delia citt o del
s.

s.

f.

Fortificazione, Fortifii

Fd

e fosse

pe-a vigna; SoggroUare: Lavorar

costruita contro

nemici a difesa

fosse per piantarvi le vili, aggrottando la terra,

Fortin

campo. m. Fortino: Piccola fortezza isolata, od allrim. Opera di fortificazione di campagna, che differisce dal Ridotto per la maggiore sua
elevatezza.
s.

lasciandovela a ciglione.

Fossetta

s.

f.

Fossetta, Fosserella, Fossicino,

Fort
come
cosa

m. Fortore e Forzore: Sapore forle, o

Bucherella, Buchetta: Piccola fossa o buca.

de inasche;

Pozzetta:

Avvallamento che
ridere.

si

fa

nelle gote nell'atto del

d'aceto, d'agrumi, di cipolle, ecc.; ed an-

che Puzzo che ha dell'acre


inacetita.
s. f.

Odore come

di

do mento; Galcsino. Voce dell'uso toscano. g Zgd- a-e fossette; Fare alle buche o Giocare alle buchelle: Giuoco fanciullesco che si pratica facendo diverse buche in terra, per Io pi in

Fortnn-a.

Fortuna : ssere immaginato

numero
i

di

cinque o sette; quindi

ciascuno fra

dal volgo, ed al quale esso volgo attribuisce gli

giuocator/ mette una

somma

eguale nella buca

Casaoou, Dizionario Oenovese-Italiano.

Ufi

386

FRA

FRA
Chiasso, Baccano, Schiamazzo; Rombazzo, Fragore, Frastuono.

mezzo, e da una determinata distanza lancia una pallottola, la quale se va a fermarsi nella buca di mezzo, vince tutto il denaro degli altri; se poi va in Una delie buche laterali, vince soltanto la somma sborsata. Fassi questo giuoco andi

Fracand V. FricanJ. V. FricandoUn. Fracco m. Fiacco, Rifrusto, Rovescio, Carico:


FracandLoliM.
s.

Fosso
I)

che con nccioli invece di danari. s, m. Fosso: Fossa grande,

Buona
di

quantit, e interdesi

sempre

di

legnale,

bastonate.
s.

Fosso, nell'Archit. milit. dicesi Lo scavamento di terreno che si fa all'intorno d'una fortezza tra la scarpa e la controscarpa, e ai fianchi e sulla* fronte d'altre opere di fortificazione per

Fraclx
fraterna.

m. Soprabito V. Marscinn-a.
s. f.

Fradellansa
FradLellin
mancamento
s.

Fratellanza, Affratellanza

Dimestichezza fralellevole. Intrinsichezza quasi

impedire l'accesso. S Chi l'ha dall'osso o porta a-o fosso; Il lupo cangia il pelo, ma non il vizio V. Osso. Sia a cavallo do fosso; Essere o Stare a cavallo del fosso, vale Esser pronto a pi partiti.

m. Povero: Che ha scarsit e


cose.

delle

Frses.
i

m. Fratello: Nome correlativo di maschio tra nati da un medesimo padre e da una medesima madre; che anche si dice Germano o
Fratello carnale.
Fratello, per

**F'ossota,

Fossu.
**Ftte
balzo

V. sopro Fossetta. m. Fossato: Piccolo torrente. / fossoe no s'impan de rzd; I pozzi non empiono di rugiada V. Rzd.
s.

Il

Compagno, Amico, Prossimo: Frce

si

ci, ve

V.

a.

Cacciare, Balzare, Ficcare.

Modo

I)

basso: L'han ftfo fcua de casa; Lo cacciarono fuori di casa. Te flto z do barcn; Ti
giii dalla finestra.

se ecc.; Cari fratelli, vi chieggo scusa se ecc. per Simile : Semmo tutti frce davanti a Dio ; Dinanzi a Dio noi slam tulli fratelli.

domando scza

" Fra, presso


laici

Monastici aggiunto che


professi che ancor

si

ai

Te fttin in prexdn;
Petri
(cio in prigione).

Ti ficcheranno in
6

domo

can V. Can. nn-apersnn-a; Frecciare

Richieder or questo

or quello che li presti danari, con animo di non l rendere, o Levar di sotto denari ad alcuno con
arti
la
sottili e

furbesche; che anche

dicesi

Dare

freccia.

de legno; medesima d'un


della
fratello
:

non sono ordinali: Frce Clemente, Frce Nicolla; Fra Clemente, Fra Nicola. de Iwte; Fratello di latte. Collattaneo, cio Che fu allattato dalla medesima nutrice.
a quei

Fratello uterino: Quegli che sia nato

madre

e di

diverso padre.

otojo, ecc.; Fratello, e pi

comunem. Con-

Fttise d'nna cosa o persnn-a; Infischiarsi d'una cosa o persona V. Imbrignse. % Follisene; Farla bene. Essere in buono stato,
se ne ftte; Egli gode, Egli Godere: buono stato.

Ognuno

degli ascritti

ad una slessa con-

fraternita

societ spirituale.

in

Piggia; Unguento da cancheri, dices d'Uno che voglia sempre di quel d'altrui , e non mai dar
del suo.
frce nn-a persnn-a V. in Fd. Fdladafrce; Accoccarla, Sonarla, Barbarla, vale Fare star uno a qualche partito, o Far qualche

FSttezzo
n Bottello.

Vatt'a fd ftte;
s.

Va

al

diavolo,

Va

alla

malora.

Fd

m. Imbroglio, Intrigo, Viluppo. T. stamp. Cosi chiamano gli Stampat.

Ogni breve lavoro di composizione tipografica che non formi pagina intiera , e perci sia da esser impresso in un sol botto, cio una sola tirata.

burla

scherzo

cattivo a persona

che non se
l'ha

l'aspetta:

me

l'ha fceta

da frw ; E' me

sonala.

Fttifig-a
Fa nn-a

f.

s.

Figuraccia, Trista figura, onde:


,

fllifiga; Far una figuraccia

vale

S Frce Piggia sta in convento e frw D 5 no ghe sta drenlo; Al pigliar si va a nozze, al pagar
si

Fttig-nin

Far cosa da arrossire, da rimaner con vergogna. s. m. Frgolo, Frugolino, Frugoletto, dicesi a Fanciullo che non ist mai fermo, e che vuole frugare e veder per tutto.
interj.
!

va

al

mortorio. Prov. di chiaro significalo.


f.

Frag-ilitae s.
sistere.
11

Fragilit, Fragilezza,

ma meno

Tutto ci che agevole a rompersi, a frangersi, o poco atto a reusalo, Fralezza, dicesi di
Fragilit, figurai.

FSttre I
1)

Cospetto

Capperi
dinora
!

Cppita

Corpo della luna Per dinci!


Usato come

Corpo

di

Per bacco

Debolezza d'aiimo, Proclivit


Arcidiavolo, Fraggiracolo, Fras-

a cader in fallo.

sost.,

vale Niente, Nulla:

A n va

Fraleggila s.

f.

un

fltre;

Non

vale un cavolo, un lupino, un

signuolo, Giracelo, Giragolo,

frullo,

Fix

un fico secco, cio Niente affatto. s. m. Fal: Fuoco di stipa o d'altra materia, che faccia gran fiamma e presta, e accendesi per lo pi in segno d'allegrezza; dicesi anche Capannuccio.
s. f. Fricassa: Sorla di vivanda cose fagliate a pezzetti e cotta in istufato.

Legno da racchette, Loto ciriegio, Spaccasassi, ecc. T. boi. Celtis australis. Albero di prima grandezza, con foglie ruvide e appuntate. Nasce ne' luoghi montuosi,
dove profonda
coli
Il

le

sue radici anche fra

gli strati

e fessure delle pietre e de' massi.


frutti a

Fracassa,

guisa di ciriege,

ma
i

fatta di

suo legno tenacissimo e

Produce piccon poca polpa. rami pieghevoli

Fracassa v.

de pugni; Rifrusto, Carpicelo buona quantit di pugna.


a.

di

pugna, cio

Una

e resistenti. Si torce bene in arco, e se ne fanno

cerchi da carratelli, racchette da giocare al vo-

Fracassare, Sfracassare, Sfra-

lano ed altro.

cellare, Sfragellare:

Rompere

in molti pezzi, cio

Framlboase

s. f.

Lamponi: Frutto simile

alle

Quasi interamente disfare, infrangendo. % Fracassdse un brasso, nn-a gamba; Sciuparsi un braccio, una gamba.

Fracasso

s.

m. Fracasso, Rumore, Strepilo;

more, ma di colore rosso-paonazzo, prodotto da una pianta, chiamata da'Botan. Rubus idaeus, della quale se ne trova delle spinose o senza spine; il sapore gratissimo. Dal frane. Framboise.

FRA
Firama/SS^n
s.

FRA.

37

m. Franmassone e Frammas-

sone, Libero muratore, Franco muratore: Membro d'una Societ grandemente estesa, specialm. nello

Francolin

attribuite la

scorso secolo, ed a cui furono particolarmente pii gran parte delle rivoluzioni che

ornit. Tetrao lagopus. Uccello del genere de'Tetraoni, che ha la piuma molto bella, un collarino nota-

Fla franca; Farla nella V. in Fd. s. m. Francolino. T.

bilissimo di color rancio e la sua grossezza sor-

scoppiarono

in

Italia

ed

in Ispagna.

Dal francese

passa alquanto quella della pernice grigia. La fem-

Franc-macon.

mina

Framzo

prep.

Frammezzo, In mezzo, Fra,


cose.

lori della

Tra: Fra due o pi

pili piccola del maschio e i cosua piuma sono pi deboli e pi variali. Annida sulle alte montagne sopra Albenga, verso

un poco

Fi*a.iiiezz

V. Tramezza. Frammettersi, Frapporsi, InS Framezzse n. p. tromettersi, Interporsi: Entrare di mezzo, cio
Entrar mediatore o mezzano. add. Francese, Franzese, Franco, Francesco, Francioso; l'ultima voce anliq.: Di
Francia; ed usasi anche come sost. A franceize m. avv. Alla francese, Francescamente, Francesemente.

il Colle di Tenda, ov' sedentario. Dicesi anche Pernice di montagna o alpestre.

Franella
fine e

s. f.

Flanella

morbida e che

lien

Stoffa di lana bianca mollo caldo; se ne fa

Fran^eize
%

Frang-ia
nem.
si

generalm. camiciuole o mutande; altrim. Frenella. s. f. Frangia: Guarnimenlo all'orlo delle tende e delle vesti. - Pnero dicesi comuin

riduce a guisa di frangia,

Tose. Qualunque tessuto sfilaccialo che come sarebbe quello

Md

franceize; Mal francese, Morbo gallico, Lue


s.

degli asciugatoi

(macram),

de' tovaglioli, delle

celtica.

Francesismo
scrive
si

ra.

Francesismo, Galliciritrae di

fasce de' bambini, ecc.

a vermini o a giandette; Frangia


lotti

a grillotti
i

smo: Locuzione o Voce che


della lingua francese, e

dall'indole
si

Quella frangia che invece di fiocchettini ha

gril-

non

quella in che

(vermini) od anche
fasciati

legnetti tornili

parla.
s.

ovv.

di

fil

di seta,

o dorali qualunque sia la ior

Franchili

m. Susina

catalana.
di

T. botan.

forma.

Primus catalanica. Specie

susina grossa, ob-

Fa

lunga, ovale alla cima e degradante in un collo quasi insensibile verso il picciuolo. La sua buccia

de frangie a un discorso; Far le frange: Aggiungere al discorso cose inutili o favolose; che altrim. dicesi Cerrare, Accerrare.
s. e.

la

coperta interamente d'un verdastro sudicio che rende opaca, e perci non le d aspetto ben
la

Frang-ista

Frangiajo e nel femm. Fran-

giaja: Colui o Colei che fa e

vende frange.
:

grazioso; e

polpa che

la

distingue fra la

mas-

Franze
Acciaccar
Il

v.

a.

Frangere, Infrangere

Macinare,
l'olio.

verde, d'un tessuto molle e gentile e d"un sugo abbondante e saporito. Solita maturare dalla met d'agosto sino ai

sima parte

delle susine,

le ulive colla

mcina per trarne

Frangere o Rompere, in senso neut. dicesi del

mare che urta


spiagge

primi d'ottobre.

e si rompe contro gli scogli, secche, contro se slesso, onda su onda o onda

Francliixe

s.

f.

Franchigia

Esenzione da

conlr'onda, producendo spuma, marosi e cavalloni.

ogni imposta con soprappi regalia di lire duecentocinquanta, che dal sovrano accordavasi al

Frangente
Il

s.

m. Frangente

Accidente

diflB-

colloso e travaglioso, Congiuntura ardua, difficile

Francispag-na
frane.

padre di dodici figli viventi, e la nascita dell'ultimo figlio era quella che ne lo francava. s. f. Frangipana: Sorta di pomata composta di varie essenze odorose. Dal

ad uscirne senza danno.


Frangenti o Rompenti
al

plur.

T. m.ar.
i

Scogli

a fior d'acqua; ed anche Gli spruzzi ed


l'esistenza.

marosi del mare che vi frange sopra e che ne svelano

Franklin

Frangipane. s. m. Franklino e anche Frankiina.

Voce d'uso tose: Specie di caminetto molto sporgente nella stanza, costruito con tre o quattro larghi tambelloni, e fatto in modo che il fumo
ridiscende e scalda prima d'andarsene

per un

Franzu mulino, con Fraox


s.
Il

Trovse in t'n brutto franzente ; Trovarsi in duro astro, cio In tristo o mal punto.

m. Frantojo,

Infranlojo, Fraltojo:

cui s'infrangono le ulive.

v.

a.

Frodare: Celare alcuna cosa

ai

condotto nella gola d'un camino. Vien cos dello dal nome del suo inventore americano.
s.

gabellieri per

Franco m. Franco: 3Ioneta Francia, altrim. Contrabbandiere. identico valore Fraoxo m. Frodo: La cosa celata Franco add. Franco, Sincero, Schietto, Ingeper non pagar gabella altrim. Contrabbando.
di
di

Fraoxad.0
s.

non pagar la gabella. s. m. Frodatore: Colui che froda;


a' gabellieri

colla lira

italiana.

la

nuo, Leale.
Franco, Risoluto, Ardito, Coraggioso,
it

Frappino,
Senza timore.

v. a.

Macerare: Picchiellare

colla

marlellina (frappinn-a) una pietra dura in guisa

Libero, cio Esente da qualche ulTzio, carica,

che abbia alcuni

rialti.
s.
f.

gravezza, vincolo, soggezione o simili.

Frappinn-a
a'

3Iartellina:

Sorta di mar-

de porlo; Franco di porlo, dicesi delle lettere, insim., quando sono francati da chi li manda. volli e libero; Franco e libero: Espressione che vedesi ordinariam. apposta nei contralti di vendita,
per significare che i beni de' quali si traila sono esenti da qualunque peso o ipoteca.

tello col taglio dall'una e dall'altra parte, inlaccalo

e diviso in pi punte a diamante, la quale serve

Frasaio
(li

maestri di scarpello per lavorar le pietre dure perch macera la superficie smossa dalla subbia. s. m. Frasario : Raccolta di frasi (modi
dire) ossia Libro che
frasi
s.

istruisce

intorno

alle

% Corpo franco; Corpo franco, si dice dei Corpi di soldati formati per lo pii deglindisciplinati, e che non hanno fallo buona prova nei reggimenti, per rimanervi a punizione, essendo le
leggi
di

buone

d'una lingua.
f.

Frasca
Il

Frasca:

Ra micelio

fronzuto, per Io

pi d'alberi boscherecci.
Frasca, per Quel

questo corpo severissime.

segna

a'

tavernai V.

ramo fronzuto che serve Ramina.

d' in-

388
Fd

FRA
altres
fa le

PRE
gioje.

e frasche; Far la frasca, vale Tagliare e Raccogliere ramicelli fronzuti per darli in cibo alle

- Argentiere

dicesi Quello che

soltanto lavori in argento,

come

posate, va-

Frasca,

Frasche

Quel che rimane dopo che furono sbroccati si pone in serbo per ardere. Quantit di rami colle s. m. Frascato frasche legati insieme, che in campagna si adoperano a diversi usi. s. f. pi. Moine : Specie di carezze di femmine e di bambini a fine di farsi benevolo
bestie.
:

sellami da tavola, candelieri, ecc.

/ frvecjh conscian l'oti; Gli orafi conoscono l'oro, ovv. Chi dell'arte ne pu ragionare. Prov.
facile

ad ogni intelligenza.
s.
f.

Fraxella
accensibile

Fiaccola, Facella

Fusto

di

pino

d'altro legno resinoso, o di qualsivoglia

materia

unta di cera o d'olio o di bitume,


v.
a.

ed acquistare la grazia altrui; e dicesi anche di adulti che le facciano per ottener colle lusinghe qualche intento, o per ricoprire un errore, ecc.

costrutta per far

Fraschetta
che

usi

s. f.

Fraschetta, dicesi di

Donna

Frazz Consumare, Frazzo


)i

lume la notte. Scemare, Diminuire; e

talora

Sciupare.

troppi vezzi; e talora Leggera, Inclinata

s. m. Scemo, Scemamente, Diminuimento: Che manca in qualche parte della pie-

a vita poco onesta. Fraschetta. T. stamp. Telajelto di ferro con varj

spartimenti di carta o simile, che meltesi sul foglio

da stampare, aftinch ci che ha da rimaner bianco non venga macchiato.

nezza e grandezza di prima. Calo : La diminuzione che subisce una merce, e si dice propriam. de' liquidi avvenuta per vi,:io proprio della cosa, per sua natura o per fatto
dell'uomo.

Frascinella
le

s.

f.

Frassinella,

Frassinelle,

Frazzoso;
Freccia
tira
1

Dittamo bianco. Limonella. T. hot. Dictamnus albus. Pianticella perenne cos chiamata per aver
foglie simili

Che ha del calo o Che soggetto ad aver del calo. s. f. Freccia: Arma da ferire che si
coll'arco.

a quelle

del

frassino

(frascio).

Produce una spiga di fiori d'un bel roseo vivo bianchi secondo la variet, assai belli, con forte odore che si accosta a quello del limone. medicinale, e si rinviene ne' siti montagnosi della
Francia meridionale.

Freccia. T.

mar. Estremit, Cima d'un


s.

alberetto

allorch mollo allungata e sottile.

Frecciamme
glia: Quantit di
di ferro,

m. Minuzzame, Minuzzaartefici del' ferro,

minuzzoli, di piccoli pezzuoli

ed lerm. proprio degli


ferro: e dicesi anche di

Frascio

m. Frassino, Frassine, Cstolo. T. botan. Fraxinus excelsior. Albero comunissimo


s.

come

fabbri e magnani, che cos

tagli del

chiamano i riQualunque ferro

nelle nostre regioni.

Il

suo legno forte ed im-

vecchio
raglia,

rotto che sia inservibile; altrim. FerSferre.


s.
f.

piegasi nella costruzione di macchine, mulini ed


altro.

La sua
i

foglia

buona per pastura de' be-

Freg-adinn-a
Freg-atta
s.
f.

Fregalina, FregazionSorta
di
il

stiami;

suoi semi o samare, son detti Lingua

cella: Leggera fregazione.

di passera.

Fregata

nave da
vascello,

Frascso add. Daddoloso


gli

Chi

fa

o vuole che

guerra, d'alto bordo,

men grande che


due

sieno

fatti

de'daddoli, delle moine;


v. a. Infastidire,

Mimmoso,

ma

pi spedita

veleggiare, che ha tre alberi


batterie di

Cacheroso.

a- coffe

e tre gabbie e
l'altra
s.
f.

cannoni,

Frastorna
Recar noja e
s.

Tediare, Seccare:

fastidio.

Fregaxn

una coperta e

scoperta.
:

Fregazione e Frega

Lo

stro-

Fratellansa Fratello m.
monastici
a'

V. Fradellansa.
Fratello,
si

picciamento che

si fa colla

palma della mano spal-

dice negli Ordini

conversi.
s.
f.

Fraternit

Fraternit, Fratellanza:
fratelli.

Concordia e Unione da

mata d'alcuna sostanza medicinale sopra qualche per divertirne gli umori, onde: Fd e fregaxioin; Far le fregagioni o le freghe, vale Stropicciare colla palma della mano
parte dell'ammalato
al

Fraternizza
da
fratelli;

v. n.

Fraternizzare: Trattarsi

detto effetto.
s.
f.

e talora Tirare ad affratellarsi.


s.

Fregggia
da

Frattasso
ciuto, e
si

m. Frataccio: Peggior. di*"rate:

e talora Fratacchione, cio Frate paffuto, carnacdice per disprezzo e beffa.


s.
f.

Frattata

Frateria:
in

frate; ed usasi

sempre
:

Cosa o Azione mala parte.

e cose che si mangiano, ed per lo pi del pane. Fd tante freggge d'nn-a cosa; Sbriciolare, Sbrizzare. Sgretolare, Sminuzzolare, Tritare, Stritolare una cosa, vale Ridurla in bricioli, in minuzzoli.
Bricia, B''iciola, Briciolo
dalle

latinam. Mica: Minuzzolo che casca

Fratte
H

s.

m. Frate

Uomo

di chiostro e di re-

Fregoggi
bricioli.

v.

a.

Sbriciolare

Ridurre

in

ligione e che soggiace ad una regola; detto cos


dal vivere in carit e fratellanza.

Frale.
di

T. stamp. Chiamasi cos Alcuna parte di

Stritolarsi, TriS Fregggidse n. p. Sgretolarsi, tarsi, Sminuzzolarsi: Andar in minuzzoli, Disfarsi


in

stampa che rimase quasi bianca per non aver


pili

minuzzoli.
s.

ricevuto l'inchiostro. di bacilli; Gorgoglione e

Fregggin
Freidessa
lit
s.

m.

Briciolino, Briciolelta,

Mi-

comunem. Tonchio:
legumi

colina, Micolino. Dimin. di Briciola, di


f.

Mica.
:

Baco ch'entra
e
li

nelle fave, ne' piselli ed altri

Freddezza, Frigidezza

Qua-

vuota.
:

di

cosa che fredda.

Entrare in alcun Or Fase fratte ; Farsi frate dine religioso. Farsi monaco.

Freddezza, figurat. per Indifferenza, Disappassio-

natezza, Svogliatezza, Lentezza e simili.

Frattin

s.

m. Fratino,

Fraticino.

Dimin.

Freidetto
n

s.

vezzegg, di Frate.

Freddarello e Freddicelo, usato

m. Freddarci lo. Dim. di Freddo. come add. vale


Allontana'

Frattn

s.

Frvego

s.

m. Fratone : Frate grasso e grosso. m. Orafo e pi comun. Orefice:

Freid.o
mento

Alquanto freddo. s. m. Freddo: Privazione,


di calore; contr. di

Artefice che fa lavori in oro e in argento e lega

Caldo.

FBE
Freddo, per Quella sensazione dolorosa
noi sentiamo per
i

FRE
nnca, formata da an
parte;
il

389

per Qualunque tempo,


pi specialm.

la

che in mancan:;a del calore.


in cui l'aria sia rigida,

nomer di piarne di questa becco nel tempo degli amori ceruleo,


Annida
fra noi

fuori di questo, nerastro.

comune;

S S

ma

La stagione invernale.

sedentario in inverno, scende nelle vicinanze del

chi scciappa e prie; Algore, Stridore, Gelone,

Ghiado, Sido: Freddo eccessivo. S Cado e freido; Caldana, Scalmana, ecc. V. Cado
sostant.

mare in numerose truppe. mdntagnin; Fringuello montano o montanino,

in

Tose. Peppola. T. ornit. Fringilla montifringilla. Sorta d'uccello di passo, che ha il dosso come
di rado nelle vaste foreste Arriva in gran numero nei pi rigidi inverni. Il suo canto non hiolto bello, con tutto ci capace di apprender anche quello di
lo

Fd freido; Far Fd un freido do

freddo, vale Es5er freddo.

stornello.

Annida

diao,

Fd un

freido

da restdghe

e pi alte

di faggi.

secchi; Far un freddo che pela. Far un freddo marmato, vaie Esser un gran freddo. S Fd vegni freido o Mette freido; Rabbrividire, Far venire i brividi, ossia Quel tremore che scorre

altre specie,

come

del fringuello, del calderino, ecc.

Frequenta v.
ai
t

per
S

le

Non

ossa cagionalo da ribrezzo o da orrore. avei n cado n freido in t'tinn-a cosa

a. Frequentare : Tornare spesso medesimi luoghi, onde: Frequenta e gexe,


i

teatri, e bttoe, ecc.; Frequentar le chiese,

V. Cado sost. cado e 5 freido i ratti n se 5 mangian S V. Cado sost. $ Remndd dd freido; Patir freddo, vale Essere
tormentato dal freddo.
S

teatri, le osterie, ecc.,

vale Andarvi sovente.

Si

dice anche Bazzicare o Praticare,

come

Io baz-

zico in quella casa. Io pratico quella famiglia, ecc.

Frequentazin

s.

f.

Frequentazione

L'alto di frequentare, cio di vedere o praticare

Tremmd da-o freido V. Batte stacchette nella voce Batte. S Zed da-o freido; Agghiadare, Assiderare Sentir
:

alcune persone, cose, ecc.

Frescante
pinge a fresco.

s.

m. Frescante
s.
f.

Pittore che di-

freddo eccessivo.

Fresoliessa
Fresco, ed usasi
di

Freschezza

Astratto

di

Freido add. Freddo e lalinam. Frigido: Di qualit

comunem. da

noi per opposto

e di natura fredda. Privo di


figurat.

calore.
talora

Cosa

stanta.

M Freddo,

per

Disappassionato; e

ti

')

Mancante deve avere. S A sangue freido V. A sangue cado. S Bezugna piggidne de cade e de freide V. Cado

Aggiunto non vede Aggiunto


e

Lento, Repugnante a far una cosa.

Freschezza, figurai, per Rigoglio della giovent, Dcesi da' pittori del colore e specialm. della

ad

artista,

dicesi Quello che

non

carnagione che ha tutta

la

bellezza delle

carni

sente quello che dee rappresentare.


a colorito, vale Debole,

fresche e vive; e del colorito, le cui tinte sono

vivaci quanto l'oggetto naturale medesimo.

di quella espressione che

Freschettin
Freselietto
s.

V. Freschetto. m. Frescolino, e nell'uso Fre-

schino: Leggera frescura dell'aria.

addiett.

Fresclxixe

Ddne nn-a cada


Cado
addiett.

nn-a freida V. Cado add.


e

Fresco

S / lensu cadi fan S

mangid

sppe freide V.

V. Freschessa. m. Fresco, Frescura: Freddo temperato, quasi principio di freddo, Freddo piacevole che ricrea; ed anche Temperamento del caldo
s.

Mezo

freido; Freddetto: Alquanto freddo.

eccessivo, o

per

soffiar

di

venti o per luoghi

Freido avv.

Freida

Freddamente, Con freddezza; e fig. Pigramente, Lentamente, Quasi a mal in corpo. S Risponde freido ; Risponder freddo, flgurat. vale Dar poca speranza di checchessia. s. f. Freddura Fatto o Detto senza spirilo, brio o vivezza. Insulsaggine, Scipitaggine, Scipitezza, Sciocchezza; ed altres Cosa da tenerne poco conto darsene poco fastidio. M Freddura, Infreddatura V. Ra-ffreid. % San Loenso gran cda, Sant'Antogno gran freida, l'nn-a e l'atra poco da V. Cda.
:

dove^non batta il sole. S Dipinze a fresco V. Dipinze.

Fd
cesi

fresco; Far fresco, vale Esser fresco, e didella temperatura dell'aria.

dicesi iroS Mette a-o fresco; Mettere al fresco, nicam. per Mettere in prigione: L'han misto a-o fresco; Vhanm messo al fresco, cio in chiusa.

vino in fresco, S Mette 5 vin in fresco; Mettere il cio Porre le bottiglie piene di vino in acqua fredda o diacciata. S Piggid 5 fresco; Pigliare o Prendere il fresco, vale Stare a passeggiare in luogo fresco e arioso,

Fremine

v. n. Fremere : Figurai. Esser commosso da una specie di tremore, per cagion di

orrore, d'ira o d'altra forte passione.

d'ave nn-a cosa; Fremire nell'animo d'alcuna


cosa, cio Ardere di desiderio, di voglia,

tempo d'estate, affine di ricrearsi. a /'resco; Fresco, vale Pittura fatta a fresco. Stare a godersi S Std a-o fresco; Stare al fresco:
in

8 Pitta

Non

l'aria fresca.

Fren

sapersi tenere dal tentarla.


s.

Fresco
n

Frena,

Freuexia

m. Freno, Morso V. Morscio. S Tegni in fren V. Frena. v. a. Frenare, Raffrenare, Tener a freno o in briglia, Reprimere, Fare star a segno, Moderare. S Frendse n. p. Frenarsi, Raffrenarsi, Moderarsi, ec.
s.
f.

add. Fresco : Che ha Di natura e qualit fresca. ^


fresche.

in s freschezza,

Fresco, contr. di Stanto: Euve fresche; Uova

Frenesia: Delirio

continuato

e furioso, prodotto da infiammazione di cervello.

Freng-uello

s.

m. Fringuello, Filungello,

Pincione. T. ornit. Fringilla ccelebs. Uccelletto


della grossezza d'una passera,

per contr. di Passo : Faxu freschi. Sciai fresche; Fagiuoli freschi. Fiori freschi. Trattandosi di persona, ancorch di matura n et, vale Sano, Gagliardo, Di buona cera, Vegeto, Robusto, Vigoroso, Arzillo: Rsso e fresco camme un mei; Rosso e fresco come una mela.

ma

di

penne pi

talora per

Non

affaticato

G'han mandu

vaghe, con una macchia bianca apparente salla

da truppa fresca; \i spedirono

della truppa fresca.

390

FRE
Fresco come nna rosa,

FRE
figurato esprimante

cdmme nn-a rma;

Che

tutto ci

che nuoce du-

vale Freschissimo. de malattia; Convalescente.

revolmente,

alla

fine

porta mina.

Carne fresca; Carne fresca, cio Macellata di poco tempo ; ed anche contr. di Secca o Salala.

Ave a freve; Febbricitare: Esser compreso o travaglialo da febbre, Essere febbricitante, febbrante, febbroso.

De fresco ; Di

fresco. Posto avv. vaie Di novello,

Novellamente, Poco avanti, Poco fa. Farsi vento d'una cosa, S Fase fresco d'nn-a cosa; vale Ridersene, Infschiarsene Non farne conto. di pochisS Pan fresco; Pane fresco, vale Colto
,

-^ a freve mangicenn-a; Aver la pelalina V.^ue. se co-a freve; Avere o Slare con la febbre,
figurai,

vale Slare con grande timore e ansiet

simo tempo, cio Della


e raffreddato che
sia.

stessa giornata, raffermalo

per sapere qualche cosa, che si teme d'esito tristo. Fd vegn a freve; Far venire la febbre, yale Nojare alcuno grandemente.

Frevetta
si

s.

f.

Febbretla, Febbricella, Febbri-

S Sta fresco
significare

Star fresco,

dice famigliarm. per

cina, Febbruzza: Piccola febbre.

Che non si pu avere quello che si pu sta fresco che pgan sbito; E' pu star fresco che Io pagano di subito. Vento fresco; Vento fresco, dicesi da' raarinaj II vento disleso, ben sensibile, ma non ancor forte.
vorrebbe
:

Frexa
le

s.

f.

Felce. T. bolan. Pteris

aquilina.
sterili

Pianta che cresce naturalmente nei luoghi


e sui monti, che
cui
foglie

non produce fiore n frutto, e son minutamente tagliuzzate e di-

Fresca
Fretta

Fresco, Frescura V. Fresco s. ra. Fregare, Strofinare, Stropicciare j e dicesi per lo pi delle cose che si vogliono
s, f.

'

stese a guisa dell'ale degli uccelli.

v.

a.

de btte; Gromma, Gruma, Tartaro, Grcppola: Crosta che fa il vino dentro alla botte. La gromma della botte colla depurazione converlesi in Cre-

ripulire o nettare.

mor

di

tartaro.

M Frettare, in term. marin. vale Nettare colla fretfrenatore la parte immersa o carena del tazza

Fd a
Colui

Frexett

bastimento V. Frettasso nel 2 significato. SofS Frettdse con nn-a pcrsnn-a; Fregarsi o fregarsi intorno ad alcuno, vale Andargli attorno,
Accostarsegli raccomandandosi o offerendosi.
n

frexa; Grommare. s. m. Naslrajo e nel femm. Nastraj'a: Colei che fa e vende nastri.
v. a. Abbellire,

Frexett
Frexetto
parola

dicesi

metaf. dello

Ornare un discorso
s.

di fronzoli afinch riesca pi

gradito; altrim. Cerrarc, Accerrare.


le

uggi; Stropicciarsi
coli' indice.

gli

occhi: Fregarsi

m. Nastro

di

seta.

- Nastro

palpebre

Frettass,
pialletto

v. a. Piallettare. T.

giare e lisciare

l'arricciatura

murat. Parego l'intonaco col murat. Assicina


due facce da

V. Frettasso nel i" significato.


s.

Frettasso
traversata
nel

m.

Pialletto. T.

Tessuto di pochissima larghezza e di lunghezza indeterminata a uso di allacciare o di ornare. Quindi per determinare la specifica qualit si dice Nastro di seta, di lino, di cotone, di lana, ecc. A Siena per Nastro dello
generica, e vale
s' intende il solo Nastro di seta come a Genova; ogni altro nastro, sia di refe o d'altro, dicesi Treccilo (in genov. Piccaggia) , ag-

quadra d'una spanna

di

lato

o poco meno, atdelle

assolutam.

mezzo d'una

un regoletto di legno a uso di presa. Il pialletto, menato circolarmente sull'intonaco, serve a spianarlo e lisciarlo, n Frettazza, Frettazzo, Frenatore.
di

T. mar. Specie
d'
la

giungendo per intelligenza della specifica qualit nome della materia ond' tessuto. Fettuccia il pi non vige in Toscana, ma s nelle Romagne
Il

scopa di brugo legala o inchiodata su lungo manico, colla quale si pu nettare

un
ca-

Frettoeli
tole
sulla
di

rena sino ad una certa profondit. s. m. pi. Pasterelli: Quelle pallot-

ed in Napoli. Nastro, per Quella fettuccia di nastro che portano all'occhiello i cavalieri per segno del loro grado.
Frnzolo e Frangia, metaf. vale Ornamento che
fassi
al

Il

sudore appastato che spesso

si

Freva

persona di chi sta poco netto , mente se porta camiciuola di lana. s. m. Febbrajo: Nome del secondo mese
dell'anno volgare, e ultimo dell'astronomico.

formano massima-

discorso

alTinch

riesca

pi dilettevole

e bello,

onde: Discorso pin de frexetti; Dia felpa o felpato:

scorso pien di frnzoli.

a ferpa; Nastro

Nastro che

S Frevd crto 5 l' pezo che corto (o Ferrajuzzo) peggio di

un turco; Febbrajo
tutti,

somiglia alla felpa.

ovv. Ferrajetto

arrazzu; Nastro a taffett; Nastro


drappo
di

a raso, cio Liscio e lustro.


alla

mantina, cio Simile

al

Frevassa
ma
febbre.

corto e maledetto. Prov. di chiaro signif. s, f. Febbrone ed anche Febbricone,

seta detto Manlino.

avvellu

sgarzu; Nastro a
il

velo, cio Finis-

voce poco usata. Accresc.


s.
f.

di

Febbre: Gran

Freve

simo come

velo.

Febbre e Febre

Sconcerto delle

principali funzioni della vita,

accompagnato da

co-e punlette; Nastro addentellato. do cappello; Cordone: Quel nastro che cinge esteriorm. la base della fascia del cappello presso
la

cresciuta celerit de' polsi, da calore a cui pre-

cede talora il freddo, ecc., e ne sono di diverse specie ed hanno diversi nomi, come Febbre acuta, Febbre rossa o scarlattina, Febbre continua, tern

piega.

liscio

andante; Nastro
s.
f.

liscio.

Frezza
gnai,
'^'^^-

Saettuzza.

T. de'

magnani,

le-

zana, quartana, putrida, maligna, ecc. Febbre, melaf. vale Cosa che tiene altrui in agitazione e in pena.

Ferro acciajato, semitondo e di figura conica, tutto intersecalo da linee spirali, che si incastra nell'ingorbialura del trapano, e serve ad
allargare e ripulire
i

fori fatti col

trapano in un

da

cavalli V. Frevassa.

A
il

freve continua a

febbre continua

l'ammassa l'ommo; La ammazza l'uomo. Dettato prov.


significalo

Il

pezzo di metallo. Sega circolare: Disco d'acciajo pi o meno grande,


dentato lutto
il

all'

intorno della sua circonferenza,

quale, oltre

il

proprio, ha

quello

quafe,

mosso per mezzo d'una macchina, serve

FRI
a segare
grosse.
I

FRI
o

m
Dimin. di Frit-

legname o
lastre

altro in falde pi

meno
dei

Fritadinn<-a<
tata.

s. f.

Frittatina.

fabbricanti di pettini se ne servono per

segar
pettini

le

d'avorio o di corno ad uso


la

- Frittata d'un foglio, Frittata sottile di un solo uovo e ben rosolata. Frittata avvolta.
Frittata sottile che si ripiega pi volte sopra di

ed anche per far


s.

dentatura

ai

medesimi.

Fricand-
a
stufato.

ni.

Stufato in
i

Chiamano cos fragj cotto non tutto d'un pezzo, ma

umido o Stracotto cuochi Lo stracotto


a pezzi pi

meno

grossi.
s.

Frieand-olin
tilmente.

m. Braciuola. T. de'cuochi.

quando interamente cotta. Frittata avvolta o ripiena, Frittata sottile dentro alla quale com' quasi interamente cotta si ravvolge un battuto qualunque, o pere cotte o altro. Questa in dialetto dicesi Tmaxella de magro,
s in forma bislunga

Stracotto fragj in pezzi affettali alquanto sot-

Frito
altrim.

s,

m. Fritto: Vivanda
nell'olio, nel

fritta in padella fa;

cendola bollire
s.

burro o nello strutto

Fricoi
namenti

m. Frnzoli: Nastri o
V.
a.

altri

vani or-

Frittura.
p. pass. Fritto dal v.

soliti

portarsi dalle donne.

Frxto

Friggere V. Frizze.

Fricci,
Frig-g-ia
V. Fretta.

Mugnere. Voce del contado V.

Fritto,

usato metaf.

come

addiett. vale

Rovinato,

Alleitd nel 1" significato.


V. a. Fregare, Strofinare, Stropicciare

Perduto:

Mi son

bello frito; Io son fritto, cio

Rovinato, ecc.
e reffito; Fritto e rifritto, dicesi di
tizia,

Cosa o Nosi

Frig-g-ia
strofinata,

s.

f.

Strofinata.

Stropicciala: L'alto
friggici;

delta e ridetta, e della quale altri

faccia

dello stropicciare:

D nn-a

Dare una

bello

come
s.

di
f.

cosa nuova e trovata da


Frittura
:

lui.

Frigna

Frignili

Friggna
un palo
aprirsi
la

una stropicciata. Ninnolare: Perdere il tempo, Trattenersi in cose di poco momento; e talora Operar con lentezza. s. m. Frgolo, si dice per lo pi ai Fanciulli che non istanno mai fermi. v. n. Frugacchiare, Frugolare, ed a Pistoja ed altrove Fruconare, Sfruconare : Ficcare Rificcare per il buco di qualche cavit
v. n.

Friita
friggere.

L'atto e

La maniera

de!

Frittura,
gersi.

per Vivanda da friggere o solita a frigDicesi in Tose. Frittura bianca Quelle

sostanze animali solite a friggersi, che sono di


colore naturalm. bianco,
e simili.
I
fritti

come

cervello, granelli

pigliano d'ordinario la
si

denomifrigge, e

nazione
dicesi
p.

particolare della cosa che


e.

bacchetta pi o

meao

grossa , o per

Fritmme
Fritto
di cose fritte,

Frittura di fegato, di pesce, ecc.


s.

m.

Frittume,
lo

lo
si

stesso

che

via nell'interno se oppiiata, o per

Frittura,

ma

per

pi vi

annette l'idea

cacciare animali se vi sieno, o per altra cagione.

cio del gusto, dell'odore, ecc.:


ecc.;

Frillo
valore,

m. Cartaccia: Nel giuoco delle carte chiamansi cos Quelle carte che non hanno alcun
s.

Gh' nn-a spiissa de fr'itmme chi un odor di frittume che ecc.

V'

come

il

5,
f.

il

6,

ecc.
:

Friscella
finch pigli

Frixa
di
af-

s.

f.

Scigrigna, dicesi

comunem.

in Fi-

s.

Cascino

Forma o Cerchio

legno, nel quale

Friscivi

si mette la pasta del cacio, forma rotonda. generico s. m. Frittella: Nome

di

renze Quel segno che lascia sulla pelle o una frustala una slafllata o un colpo di scopa dato con forza o una legatura troppo stretta. - Frego, Fregio e pi comunem. Sfregio vale Taglio sul
viso, tanto fresco quanto

Vivanda fatta di mele, pere affettale, erbe battute od altro, intrise in pasta quasi liquida e fritte nella padella con olio. Friit, s. f. Frittata: Vivanda d'uova dibattute e
versate in padella con poco olio o burro o strutto,

rammarginato.
;

Frixa

V.

a.

Sfregiare e Fregare

questa 2* voce

antiq.: Far un taglio nel viso altrui; altrim.


Sberleffare.

Frixion
ornit.

forma pi o meno sottile, larga e piana; gli antichi la dissero anche Pescedaovo Pesceduova, forse perch la ravvoltavano e riducevano in ruotolo, e cos acquistava forma come di pesce. co-i erbe; Frittala in erbe o erbata o erbolata verde Frittata che si fa aggiungendo alle nova
cotte celeremente, in
:

s. m. Frosone, Frusone e Frisone. T. Fringilla coccothraustes. Uccello men poco grande del tordo, che ha il becco alla base grosso quanto la testa, conico, rigonfio lateralmente; la cervice di color cenerino-ametistino; la schiena e scapolari color scuro, di terra d'ombra ; la gola

nera

lati

del collo,

il

gozzo,

il

petto e l'adla

dome,

color carnicino-ametistino
;
i

coda pic-

diguazzate erbe battute. co xambn, lganega, mortadella, ecc.; Frit-

cola troncata

piedi color carnicino. Abita nei

boschi d'alto fusto, e quasi sta sempre sulle frasche. Di passaggio d'inverno, qualche

con gli zoccoli Frittata rognosa: Quella, dentro cui si mette salciccia, fette di prosciutto
tata

anno nu-

merosissimo.

Non

si

addomestica mai.

d'altra carne.

Non

si

usa in Genova,

in

Frixo
di lista

s.

m. Fregio, Guarnizione: Fornitura a guisa

molti paesi della Liguria orientale.

Toscani

dicono Frittata in peduli o con le fette Quella in cui mettono delle fette di pane.
S

per adornare o arricchire vesti e arnesi, n Fregio, per Quel membro d'architettura tra l'architrave e la cornice.
Il

Fd nn-a
figurato che

frttd; Far una


vale

frittata.

Non

riuscir

M. basso e per imprudenza o

per Quell'adornamento o Larga


si fa all'estremit delle

lista

d'az-

zurro cupo che

mura torno

per dappocaggine in qualche impresa, Guastare

nn negozio,
n

ecc.

torno alle stanze. d sciallo; Balza dello scialle: Quel lembo dello
scialle

Abortire, Sconciarsi, Sciuparsi, Disperdersi V. Aborti.

Vortd a frttd; Rivoltar


gnif. proprio, figurai, vale

la frittata,

oltre

il

si-

Cambiar sentimento o

Frizze

fatto d'altro lavoro o colore. Presso gli Stamp. dicesi Tutto ci che nelle pagine s'imprime per paro ornamento. v. a. Friggere: Cuocere checchessialin

modo
si

di parlare. Ridire in altro

modo

quello che

padella con olio o burro o strutto; e se parlasi

era detto altra volta.

d'uova, Affrittellare.

392

PRO
Comin-

FRU

Friggere, in sgnif. neut. vale Ribollire, ciare a bollire a secco.

FrSntn
tettura

s.

m. Frontone: Ornamento d'archiper


lo

fallo

pi in triangolo, e

che

si

per Un certo rammaricarsi che fanno i fanciulli desiderando checchessia o sentendosi male. Frizzare : Lo stridere che fa il ferro o altro metallo rovente tuffato in qualche liquido.
Friggitrice S Quella chi {vizze ; mestiere frigge e vende la cosa
sci,
:

pone
le

alla

cima

porte, le

dell'ingresso d'un edifizio, sopra finestre, ecc. - Frontespizio o Fron-

tispizio,

Membro
si

d'architettura

fatto

in

forma

d'arco, che

pone sopra porte,

finestre e sim.

Colei
fritta,

che

per

come pe-

Frg"
Il

uova, panicce esimili.


s.

per difenderle dall'acqua piovana. V. a. Frugare: Andar tentando con bastone altro simile in luogo riposto.

Fr

m. Fiocco. T. mar. Vela aurica (riangol'albero di

lare che si stende a prora fra

trin-

chetto e quello di bompresso. I flocchi generalm. sono tre, cio Trinchettine, Fiocco e Controinferiti o su draglie o direttamediante canestrelli o passarini. add. Frollo: Aggiunto di carne da mangiare "he abbia ammollito il tiglio e sia diven-

fiocco, e

vengono

Il

mente

sugli stragli

Rimuginare, Rovistare, Rovigliare, Rifruslare, ecc. V. Ravatt. % Frgdse in ta stacca; Frugarsi in saccoccia, figurai, e nell'uso vale Cavarne denari. in ti denti; Stuzzicare denti: Cavar col dentelliere le particelle di vivande rimaste fra' denti.

Frollo
n

Frg"a<lenti
cibo rimaso

tala tenera; contr.

di

Tiglioso.

s. m. Curadenti, Stecco, Steccadente. Stuzzicadenti, Dentelliere: Sottile e piccolo fuscello simile slrum. con che si cava il

Frollo, alle volle vale Debole, Indebolito, Stanco,

fra' denti.

Spossato e sim.:
frolle.

Ho e gambe

frolle;

Ho
fatta

le

gambe
fafa

Frg-aog-e

Pasta frolla; Pasta


la

frolla: Pasta

con
si

s. m. Stuzzicorecchi : Piccolo .strum. d'avorio o d'altra materia, col quale si nettano gli orecchi.

rina, zucchero, burro e uova,

della quale

Frug-att
e

v. a. Frugacchiare, Frugolare:

crosta a' pasticci, pasticcini, ecc.


s.

quenl. di Frugare,

ma

il

suo

signif.

Frediminuisce

FrSnta
vali,
gli

m. Frontale.

T.

de' origliai ,

ecc. Quella parte della

briglia

cache sotto

d l'idea

di

Frunza o FruLUzoa

azione fatta in fretta e sbadatamente.

Frnte
n

orecchi del cavallo e passa per la fronte, e per esso passa la testiera o sguancia e il sogglo. s. e. Fronte: La parte anteriore della

faccia sopra le ciglia.

Fronte, in term. milit. La parte dinanzi d'un esercito o d'una schiera. Abbassar la fronte, figurai, vale S Abbassa frnte; Vergognarsi. And co fronte basso; Andar colla fronte bassa,
cio Vergognosamente.

Fruscia
si

s. f. Brocco, Sbrocco, Sprocco: Rampollo che rimette dal bosco tagliato. - Varmena, Sottile e giovane ramoscello di pianta ; Marza, Piccolo ramicello che si taglia ad un albero per innestarlo in un altro. s. f. Frussi e Frusso. T. del giuoco di

Primiera, e dicesi

danno sono

del

Quando le quattro medesimo seme.

carte che

Fruscia
st'ultima

v. a.

Nojare, Annojare, Seccare, Im-

portunare, Tediare, Inquietare, Frusciare; que-

voce poco usata.


p.

% Ave frnte netto o spassati; Aver la fronte netta, cio Non aver motivo di vergognarsi. Non

Frusciata
Fruscili
dicesi di
s.

S Frtiscise n.

Seccarsi, Annoiarsi, Tediarsi, ecc.

s. f.

Seccaggine, Seccatura, Seccata,


di

aver rimorso o timore di checchessia. S De frnte; Di fronte. Posto avv. vale In faccia, * Dirimpetto. a speiza; Durare alla spesa. S Fa frnte
w

Noja, Fastidio, ecc., dicesi che rechi noja o fastidio.

Persona o Cosa
Seccala,

m. Seccatore, Seccatura,
:

blighi,

frnte a-i so impegni; Soddisfare agli obai propri impegni.

Fruscio
gli

Persona importuna. s. m. Mal di pondi


si

Male, in cui con


fuori

escrementi del ventre

manda anche

8 P'99^^ ^^ frnte unn-a cosa; Prender una cosa


di petto.

del sangue; dicesi nell'uso anche Flusso.

g Poe and co frnte scverto; Poter andar colla fronte scoperta. Poter tenere alla la fronte, vale

Frusta Frusta Frusta


I)

s.

f.

Frusta V. Scurrid.
Frustata V. Scuriatld.
Frustare, Logorare,

s. f.

V.

a.

Consumare,

Non

aver rimorso, timore o vergogna di chec-

chessia.

e dicesi propriam. de' panni, ed anche della vista. Frustare, per Battere o Percuotere con frusta o
sferza; ed anche per

S Poei sta a frnte d'nn-a persnn-a; Poter slare alla fronte d'uno, vale Potergli stare a competenza.

Una
faceva

specie di castigo in-

FrSnta.

s.

f.

Frontiera:

confini d'un paese

d'uno Stalo, in quanto lo separano da un altro paese o da un altro Stalo.

a' malfattori; che in questo signif. dicesi anche Scopare V. Scd. da-e btte; Picchiare, Zombare, Dar come in terra: Percuotere malamente. Dar busse solenni.
si

fame che anticam.

Cercine ed anche Frontaletto: Specie di guancialetto


di

frstieiva o fcero;
dicesi

E' sciuperebbe
in

il

ferro,

fascia
11

imbottila e trapuntata, con

nell'uso di
i

Ragazzo che

breve tempo

che

si

cigno

capo dei

bambini, ovv. Specie


intorno di slec-

logora

vestimenti.
;

di berrettino guernilo

intorno

chine di balena curvale in arco, per impedire che i cimbottoli non producano corno o pesca (borio) al loro capo.

S Frstdse n. p. Frustarsi, Logorarsi, Consumarsi e figurai. Affaticarsi a pr d'uno.

Frustameli to

s.

m. Consumo, Consuma:

zione, Logoramento, Logoranza, Logoraiura.

Fr6ntig:iian
qualit
di

s.

m. Fronfignano:

Nome

d'una

Frstauuo
cie di
tela

vino che si raccoglie sul territorio di Fronfignano, citt della Francia.

Frntiu

s. m. Parrucchino, Toppino: Mezza parrucca che copre solamente la parte anteriore del eapo.
-,

s. m. Frustagnoe Fustagno Spebambagina, di colore per lo pii verdeggiante. Ce n'ha col pelo, colla spiga, ecc. Sciupone, dicesi dalle nostre donne di Ragazzo che non ha cura delle vestimenla e presto le sciupa

di

le

sgualcisce.

FRU
ir'x>sta>penxielli
tore
s.

FRU
e.

393

Frastapennelli

Pit-

Pittrice dappoco.

secca; Frutta secca o Seccume: Fratta seccata per conservarla, come fichi, uva ed altro.

F'rstaprexoin.
per
la

fare che frequentemente vien

sua cattiva condotta

Persona di mal afmesso in gattabuia Gogna, Forca, Scamsi

staxnd V. sopra Frta matura.


tarata; Frutta tardiva o sertine, conlr. di Fruita primaticcia nel suo doppio senso V. appresso Frta tempota. tarata, frta savoia; Frutta tardiva, frutta saporita.

paforca, ecc.

Frusto
dice pi
ti

add. Frusto, Consumalo, Logoro, e

comunem.
logorata

di

panni.

Dettalo prov. di chiaro significato.


di

Frusto,
in

si

dice anche di Persona molto avanzala


dalle fatiche.

tempota; Frutta primaticcia o


della beila stagione.

primavera:
al

et

Quella che matura a buon'ora, cio

principio
dicesi

Stanco, Stracco, Trafelato.

- Frutta primaticcia

Medaggia frusta;
consumata
in

Iedaglia frusta, vale Medaglia

modo che

a mala

pena se ne pos-

Frstn
Fr-ta
Fruite:
lerelle,
s.
Il

sano diciferare i caratteri. 8 Vesti frusto; Vestito rifinito V. Vesti. slanca, consunta. S Vista friista; Vista logora, V. sopra Frstannio nel 2 signific.
f.

anche La fruita che matura in qualsiasi stagione, ma prima della sua congenere. S M6nd a frta; Sbucciare la frutta, vale Levarlene col coltello
S Ossetti
la

buccia.

Frulla e Frullo,

al

plur.

Frulla e

da frta; Nocchi V. Ossetto. Scorsa da frta; Buccia V. Pelle, Scorta. S Pelle S Stansa da frta; Fruita jo: Stanza ove si conservano
le

ma

prodotto degli alberi e di alcune pianinlendesi propriam. de' frulli che posuva, ciliege, ecc.

frutta.
a.

Frta
1)

V.

e n. Fruttare, Fruttificare,

antic.

sono mangiarsi senz' altra preparazione, come pere,


mele,
n
fichi,

Frultuare: Far frutto. Render frutto.


Frullare, melaf. per
fitto,

Render buon

effetto,

Dar pro:

Frulla, nei Convili s'intende pel


vilo delle frulla,

Messo o Ser-

Giovare, Esser utile. Recar qualche vantaggio.


s. f.

cio L'ultimo che si melle alla mensa. accdind; Frulla guasta dai curino o dall'ostro V. Cdin. ammacca o attacca; Frulla ammaccala: Quella che presenta alcune macchie livide o altro segno cagionato da percossa o da caduta. buzza; Fruita acerba: Quella che, immatura, ha .per lo pi un sapore afro e lazzo, cio astrindenti. gente, e perci allappa la bocca e allega co verme; Frutta bacata: Quella che fu rosa da un interno baco o larva d'alcun insetto. da sarvd; Frulla serbaloja o serbevole: Frulla da potersi conservare. d'autunno; Frulla autunnale (f d'autunno. d'inverno; Frulla vernina o da inverno: Quella che, maturala in autunno o anche d'estate, lungamente serbevole nel susseguente inverno, come certe pere, quasi tulle le mele, le sorbe
i

Frtarola
che vende
le

FruUajola e Frullajuola

Colei

frutte.

Friita

s. f.

Fruttiera

Piallo grande in forma


da' pialli
le frutte.

di panierina,

o diverso comecchessia
si

Fr to
degli

Il

ordinarj, nel quale


s.

portano in tavola
al

m. Frullo,

plur.
;

Frutti

Il

prodotlo

ed in genere Tutto ci che la terra produce per alimento e sostegno degli uomini e degli animali. Frutto, per Utile, Vantaggio, Profitto. per L' interesse o II merito che si trae dai
alberi e di alcune erbe

danari prestali.
n

Figurai, per II progresso, Gli avanzamenti. L'intento di cosa sperala o desiderata; ed anche L'effetto d'una cagione buona o cattiva.

le

nespole.

fua de stagin; Frullo fuori di stagione, oltre il signif. proprio, dicesi figurai, di Cosa che si faccia passata la opportunit e la convenienza. S Frti candii; Frutte candite: Fruite preparate in lutto come quelle sciloppate (V. sotto Frti
in t5 scipo) eccello che
pi denso,
vi
si

de stce; Frutta estiva o slatereccia o d'estate. magnsc o remen; Frutta mantrugiata o brancicala : Quella di buccia liscia e sottile, la quale
per essere stata toccata e ritoccata ha perduto naturai suo fiore (raxa), cio quella polvere il velo bianchiccio, di che alcune sono ricoperte,
n

fan ricuocere pi e

pi volte nello sciloppo, e da ultimo in sciloppo


il

quale vi s'incorpora, e rasciulto

si

cristallizza.

de

ma;

marini

Fruiti di mare, diconsi Gli animali che rappresentano qualche corpo terre-

come le matura;

susine,

fichi

e alcune uve.
fatta,

stre, e pi

comunem.

si

dice delle arselle, telline,

Frulla matura,

stagionala; conlr.

ostriche e simili produzioni del

mare che son

di Frutta acerba.

nitsa; Frutta mezza o ammezzila: Fruita che

mezzo tra il maturo e il fradicio. frutte non sono mangiabili se non sono in questo stato, come le nespole e le sorbe. passa; Frutta passa o appassita o vizza: Quella che per mancanza d'umore o per eccesso di mauno Alcune
in

stalo di

buone a mangiare. n in te l'axu; Frutti conci o acconciali in aceto, e anche semplicem. Frutti conci o accon-

ciati,

Fruiti in acelo: Frulli d'ortaggi conci col-

l'acelo,

come peperoni,

capperi (tppani), piccoli

cedrinoli (chighumatj, ecc.


n

in t5 scipo; Frutte sciloppate o in dolce,


si

peja;

turit divenula quasi

rascintta e grinza.

diconsi Quelle che, cotte prima in acqua, poi nello cio


ti

Fruita afata: Fruita guasta dall'afa,

sciloppo,

dall'aria bassa, calda e soffocante; se ha alquanto


dell'afato, dicesi Frutta afaticcia.

conservano

in altro sciloppo rinnovato.

in t spirito ; Frutte in guazzo o assolnlam.


:

- Frutta anneb-

Guazzi

Quelle che colle in acqaa, poi nello sci-

biata, dicesi quella guasta o mal concia dalla nebbia; Frutta vuota, dicesi delle noci, delle mndorle, nocciuole o simili che son prive di seme; Frutta sfarinata, Frutta, la cui polpa,
senza cangiare
rasciatta;

loppo, sono conservate nello spirilo di vino oppere, susine, agriotle, ecc.; le sole ciliege

pure nel rosolio. Si mettono in guazzo pesche, si ponsi


;

gono e
S

notabilmente di colore, divenla

Fd

frto

conservano crude nello spirito. Fruttare, Fruttificare V. Frtd tanto


proprio che nel figurato.

insipida e si disf agevolmente.

nei signif.

394

FUG
Il

FUM

vu a so station ; Ogni fratto vuole S Ogni frto la sna stagione. Modo prov. che significa Doversi fare ciascuna cosa quando il tempo opportuno

ma

per

Una

gabella sopra le bevande fermentale,


a

propriara. sul vino che Vendesi


s. f.

minuto.

Fg-g-ettiun-a
dimin. di
Foglietta.
s.

Fogliettina, Fogliolina,

e accettabile.

Flblbia

s.

f.

Fibbia: Strum. di metallo

o di

Fu.g'g'etto
ma

m. Foglietto. Dim.

di

Foglio,

osso, di figura quadrata o circolare, sbarrato da

dicesi per lo pi di un

Mezzo

foglio che pre-

una traversa, dov' alzala una o pi punte dette Ardiglioni (buggin), le quali si fanno passare in un foro della cintura che termine dov' altri vuol fermarle e si adopra a tener congiunte due
,

senta

due facciate in un libro o quaderno. d'avvisi; Foglietto d'avvisi o Foglietto assolul.: Foglio Fogli che si affiggono sui canti della
citt,

in

cui

s'

inseriscono avvisi od annunzi al

parti di

cose

flessibili.
s.
f.

pubblico.

Flblbita

Fibbietta: Piccola fibbia.

Fccao
rello,

Fg-g-iamine
ma
Il

m. Volpone, Volpacelo, Volpacchione, Fantino: Persona astuta e frodolenla; e per estens. Imbroglione, Arruffone, Frappatore, Busbo, Busbacco, Busbaccone, Gargo, Aggiratore, Trafus.

s. m. Fogliame e Frondura, poco usata: Quantit di foglie o di frondi. Fogliame, per similit. Lavoro a foglie, ed terra. usato in pittura, scultura, orificeria e simili; che anche dicesi Fogliametto.

Gancio, ecc.
s.
f.

Fu.g'g'iasso
Inezia, Bagatella,

s,

m. Slracciafoglio V. ScartarfFdJ; Non


fare,

Fixcoira
cia,

Ciam mon-

fascio.

gola, Ghiarabaldana, Chiappola, Lappola, Cian-

Fu-g-onad-dla
Far cecca V. Fa.

ed a Firenze

Cianciafruscola, Bazzica, Bazzecola, Bazzi-

catura: Cosa da nulla, Di niun pregio,


farne conto.

Da non
mas-

Fleg-a

s.

f.

Flaga. T. ornit.

Fuliea atra.

Uccello acquatico di piuma nera, col capo simile


a quello della gallina
e coperta d'una
;

H Bazziche, Bazzecole, Bazzicature: Piccole


serizie,

il

suo becco di figura


;

Coserelle di poco pregio.


s.
f.

conica, e lateralmente compresso


Cosffiola:

la

fronte calva

FixflFa

Battisoffia,

Baltisffiola,

membrana

callosa detta popolarm,


le

Paura e Gran rimescolamento,

ma

breve, che ca-

nel fiorent.

La

cherica, e

gambe

nell'inferior

giona frequente alitare e soffiare, prodotto da apprensione di qualche pericolo o simile.

parte spogliate di piume. Di passaggio in aprile


e di

raro in settembre, ottobre e novembre.


s.
f.

Jfg-a

s.

f.

Furia: Gran fretta.


di

Filila
note da
,

Gualchiera. T.

de' lanaj.

Macchina

M Fuga. T.

mus. Quantit determinata

ripigliarsi

nel suono o nel canto. de persnn-e, de popolo, ecc.; Furia di gente,


ecc.,

di popolo,

vale Moltitudine.
di stanze:

Il

de stanse; Fuga
fila

Ordine

di stanze in

colle

porte in dirittura.

Il

fuga di Zeneixi a da tre giorni V. Dd. Crri de fuga V. And. S Andd \ Chi va de fuga no mangia bn rosto; La cagna frettolosa fa catellini ciechi ovv. La gatta
i

che mossa per forza d' acqua , pesta e soda i panni lani. Vi son due sorte di Gualchiere, una co' mazzi o magli, e l'altra co' pestelli. Gualchiera, per L'edifizio stesso che contiene una pi di codeste macchine mosse dall'acqua. Folla: Nome che si d alla Preparazione, colla quale i panni o tessuti di lana vengono pannati per mezzo della gualchiera, ad oggetto di dare loro maggiore uniformit testile. ^gua da futla; Folla. T. de' cappell. Certa pari

frettolosa fa

mucini ciechi, La troppa fretta fa rompere la pentola, Presto e bene non stanno insieme. Proverb. che si dice Quando altri per
i

ticolar acqua, in cui s'

immergono

le falde di

pelo

imbastite da convertirsi in feltro per farne


cappello.

un

Fa nn-a

troppa fretta fa male alcuna cosa. cosa in fuga o de fuga; Far checchessia a furia o in furia, vale Farla

Filila
Sodare.
Follare.
stitura

v. a. Gualcare,
'/.

Feltrare, e pi
i

comunem.
alla

de' lanaj. Sodare

panni

gual-

con gran

fretta.
>i

chiera a guisa di feltro.


T. de' cappell.
Il

Fg-assa

s.

f.

Focaccia, e per corruz. Cofaccia,

sodare vieppi l'imbafrequente

Schiacciata e Stiacciata: Pane schiacciato e messo

mediante

la

simultanea azione del calore,

a cuocere in forno o sotto le brage o fra i testi. Se ne fanno delle impastate con olio o con burro,

del continuato brancicare e del

prele

mere

col

rivolgimento del

rulletto

frullinj

con bucce d'ulive delle dolci, di quelle regalate con crema, con mndorle, ecc. S Rende pan pe fgassa; Render pane per focaccia, Render frasche per foglie. Rendere i coltel,

lini,

vale

Render

la

pariglia, Farla pari

o mag-

immerse di quando in quando nella folla (cegua da fullaj. S Fulldse a schua; Salare o Marinare la suola: Lasciar d'andare alla scuola. Andare a spassarsi invece che alla scuola; i ragazzi nella Toscana
falde imbastite,

giore per un'ingiuria ricevuta.

dicono Fare forca.

Fg-assetta

^. Focaccetla, Focacciuola/ Focaceina e per corrufz. Cofaccina, Schiacciatina,


s.

Fullano
e'

Dimin. di Focaccia: Piccola focaccia. in ta poeta; Crespello: Frittella fatta di pasta soda e stiacciata, la quale mettendola a cuocere
Stiaccialina.
nella

s. m. Forestiere, Straniero: Persona che a noi non appartiene in alcun modo n per parentela, n per amistade, e di cui poco o nulla

importa.
s.

Fu-llu.
tende
V.
di

m. Gualchiera jo
per
la

padella

si

raccrespa.
s.
f.

alla gualchiera

Colui che soprainsodatura dei panni

Fg-assuu-a
tona. Acer,
di

Schiaccialona e Stiacciaschiacciata.

FuUa

nel 1 signif.
s.
f.

Schiacciata: Grande

Fg-g-etta
Dimin.
di

Fmelle
sospeso.

pi.

Femminelle. T. mar. Occhi


lo

s. f.

Foglietta, Fogliuccia, Fogliazza.

ferro stabiliti nella ruota di poppa, in cui en-

Foglia: Piccola foglia.


i

trano gli agugliotti del timone, che

tengono
:

n Foglietta, presso

Manifatt. di tabacco

Uno

dei

generi di tabacco trinciato da fumare, od anche in polvere da naso, di cui sono varie qualit.

Fmento

s.

plicazione d'una

m. Fomento, Fomentazione Apsostanza semplice e medicata

FUM
sopra ona parie del corpo, con panni
e spremuta, cui effetto di calmare
iani

FUN
d

395

zuppati in essa sostanza generalmente riscaldata


il

il

dolore

che cresce comunem. ne' campi, e giova a parificare il sangue. Chiamasi anche Pie di gallina, Erba calderuccia, e da' contadini Famaslerre.

recare alcun benefizio ad essa parte.

Funza.
n

s. f.

Funga ja: Luogo ferace


f.

di funghi.

Fu-iniu.
usalo,

Fummare, ma men Fumicare, Fumeggiare: Far famo. ManV. n.

Fumare

Funzin
nistero,
n

s.

Funzione, Operazione,

Funzione, per Incumbenza, Carico, Uffizio, Mi-

dare fumo. Fumare, per


della collera,

similit.

dicesi dell'Effetto dell'ira,

ecc.:

ghe

fmma; La

gli

fuma,

In term. med. Azione de' differenti organi del corpo eseguila conforme alla lor naturale desti-

cio L'ira n

gli

esala,

In signif. attivo usasi


il

per Inspirare ed espi-

rare
siasi

fumo

del tabacco o d'altra materia, cui


il

nazione.

da morti; Funzione

funerale.

Pompa
si

funebre.
fa

sacra; Funzione sacra: Quella che


chiese e fuori per celebrare
uflBzi

nelle

appiccalo

faoco.

divini o qual-

*'n Bubbolare, Trafugare,

e del gergo:

vi ha
l'

Rubare, Portar via: M. b. fmmu 5 mandllo; E'


i

che solennit ecclesiastica.

se in funzin; Essere
ilanlenere
il

mi bubbol
S

la

pezzuola.

carico,
v. a.

tabacco 5
Tutti
gli

montu che
fumano

strnsci

fmman;
anche

stronzi

e per piove, o

la lepre, i cacherelli fumano, dicesi Quando vede un ragazzo col sigaro o colla pipa in bocca, e ci per mordere questo suo far da uomo

Passa

Funziona una carica, un ministero. Funzionalo m. Funzionario:


:

in funzione: Far l'uffizio, P incumbenza e simili. Fungere Esercitare un uffizio,

s.

Chi cosli-

si

luito in qualche dignit, posto, uffizio, carica, ecc.,

Impiegato pubblico,

Uffiziale.
s.
f.

in cos tenera et.

Funziona<ssa<
Fumala: Segno, Contrascol fumo; e Qualunque fumo
f.

Grande funzione; e

n-

F]Xiiiia.d.dLa>

s.

tendesi di Funzione sacra.

segno, Cenno fatto

Fnnzetto

sollevalo per qualunque altra cagione.

Fmiiiajii
ma men
osato

s. m. Fumajuolo e Fummajuolo, Bocca del cammino che esce dal tetto per la quale esala il fumo; altrim. Rcca, Torretta del cammino. FtTtimasci s. m. pi. Fumi, Fuma: Vapori che manda lo stomaco al cerebro. Vegn i fmmasci a testa V. Ave, S Ave
:

Fmizo
duna
I

Funzi a fumetto V.
s.

m. Pungolino. Dim. di Fungo. in Funzo. m. Fungo: Denominazione generale


s.

singolarissima classe di piante crittogame, cio a generazione nascosta, basse, senza foglie e senza fiori, di polpa carnosa, pi o meno soda.
funghi nascon da s, cio senza esser seminati,
luoghi ombrosi; altri sono mangerecci, altri
in

Fmmat

Vegni.

sono
s.

m. Fumatore,
e

si

dice

di

Chi

Tra i mangerecci le qualit pi comuni Porcino o Fungo nero e l'Uovolo o Fango rosso. Alcuni sono ramosi come le Ditola (Diete);
malefici.
il
i

Fmme
tt

fuma

il

tabacco.
s.

pi hanno un
I

gambo (csiggin)

un cappello
si

m. Fumo

Fummo: Vapore

che

(cappella).
i

funghi vecchi per lo pi

seccano;

esala per Io pi da

materie che

abbruciano

giovani

si

mangiano

freschi, si raellon sott'olio

che son calde,

Fumo,
terigia,

figurai,
:

fava.

onde Aver della chielia, Essere albagioso, altero, dicesi di Chi presume di s piti che noi consente
la

per Superbia, Fasto, Albagia, Al.1 vc dd fmmc ; Aver fumo, Aver

sua condizione,

suoi talenti,

suoi mezzi, ecc.

in salamoia, si seccano affettali soltilmente od anche interi. de liamme o Inciostro ; Fungacelo di concio, Pisciacane. T. boi. Agaricus extinctorius. Fango bianco di mediocre volume e di specie cattiva. dentaju; Steccherino, Idno sinuoso. Dentino do-

Andd
in

in funivie; Andare, Convertirsi, Risolversi

ralo.

T. boi.

Hydnum repandum. Fungo


il

di specie

fumo, vale Svanirej Dileguarsi. % Fa fumine; Far fumo. Mandar fumo. S Meno fumine e ci rosto; Manco fumo 6 pili brace, vale Meno apparenza e pi sostanza. S Neigro de fmme: Nero di fumo o Nerofumo:
Polvere nera tratta dal fumo di legni resinosi,
e pi
stro

sospetta, che ha

cappello convesso, largo circa

cenlim. S, sinuoso ed inegualmente diviso, d'un


giallo-arancio scido, e imenio armalo di denti come lutti quei del genere. Trovasi ne' boschi,
e specialmente ai piedi delle roveri.

comnnem.

dal pino, che

si

mescola con olio

altro per tingere di

nero, e per farne inchio-

Fnminister'no

da stampatori o da incisioni in legno. Esso fumo del carbon fossile nelle macchine a vapore e da quello delle gole de' cammini, ma mollo pi ordinario del primo. fmme non impe a punsa; Parere e non % essere come filare e non tessere. Prov. e vale Non basta l'apparenza dove bisognano gli effetti. S Pin de fmme; Pien di fumo. Fumoso, figur. vale Albagioso, Vano, Leggero, e dicesi dX'omo che presume di s pi che noi comporta la sua condizione e il suo slato. S Tanto fmme e poco rosto ; Mollo fumo e poco arrosto, Assai pampani e poc'uva, vale Molta apparenza e poca sostanza. s. m. Famosterno. T. bot. Fumaria officinalis. Sorta d'erba amarissima,
cavasi pure dal

de pin; Agarico delizioso. Fungo delizioso, Lapacendro buono. T. bolan. Agaricus deliciosus. Fungo mangereccio che nasce ne' pineli ; ha il color di mattone, immutabile, e che gocciola un liquore color di zafferano. Se questo fungo pi-

gialo diventa verde.

de sarxo V. Gabau. de zzzoa; Agarico color di giuggiola. T. bot. Agaricus zizyphinus. Fango di mediocri dimensioni e di specie sospetta.

lmassn; Fallo impudico. T; bot. Phallus impudicus. Fungo munito di volva e di cappello ovoide sostenuto dallo stipite intero, traforato da una quantit di piccoli forellini, coperto da un
lattice

scorrente.

di

pessima qualit, e quando

imputridisce esala un odore fetidissimo e insop-

portabile.

mazzengo; Prugnolo, Frugnuolo,


^l^ortctw prvmeolus.

Prunlo. T. bot.

Fango mangereccio, eh?

396
cresce in

FUR
mezzo
ai

FUZ
al

muschi

piede degli alberi


stipiti, cilin-

A
in

Per

trasl. si

dice di
;

Donna pessima

infuriata.

si

riconosce facilmente ai piccoli

fria de popolo de fria o

furia di popolo, cio

Con

che sostengono de' piccoli cappelli globulosi; di sapore gralissimo e molto odoroso. neigro; Fungo nro, Fungo porcino o assolutam.
drici, increspati, rigati nella lor base,

impeto, Con violenza di moltitudine.

Andd

cmme nn-a
Con

))

caccia e in furia, cio

fretta

fria; Andar grandissima.

Porcino, nell'Aretino Ghezzo e nel Pisano Moreccio. T. hot. Boletus edulis o Bolelus castanetts.

Furlancia;

in fria o in sce frie V. Andd. s. f. Quarteruolo e Quattriolo

pezzetto d'ottone ridotto a guisa di moneta,

Un ma

Fungo mangereccio che

trovasi abbondante
in

nelle nostre riviere e nel

Piemonte

maggio

giugno e nel principio dell'autunno. Ha lo stipite bianco, carnoso, grasso, il cappello convesso piano, largo, d'un color ferruginoso al di sopra, verdegiallastro al di
sotto,
la

FuLrlauxi-a

di niun valore, come sono i brincoli (tanti) da segnare nel giuoco di tmbola e in altri. s. f. Furlana: Specie d'antica danza

che, per quanto pare, trae

il

suo

nome

dal Friuli,

carne bianca, solida e

Fur
it

dove

fu

inventata.

(Fd); Far rumore, vale Aver grido, Dar

di aggradevole odore.

r- peivie; Peperino
malefico, di

A garicuspiperatus. Specie di
e nauseante. In alcuni vi
si

Capra forte. T. botan. fungo potentemente sapore acre e pungente e d'odor grave
lattajolo.

materia di discorso. Far furore. Far fanatismo V. Fd.


s.

Fusto
tt

m.

Botticello, Botticina, Botterella:

Pic-

cola botte con cerchj di legno.

sente l'agliaceo, in

Fusto, per Pedale, Stipite,


Si trasferisce

Tronco o Troncone
i

Poco frequente nella Liguria. rsso; Uovolo, Ovolo, Cocco, Amanita vera o buona o rossa. Fungo rosso. T. hot. Agaricus aurantiacus. ovv. A. ccesareus V. Bouo. tuscego; Fungo verdone, e in Tose. Colombina verde. T. hot. Agaricus virescens. Fungo maaltri l'acido

prussico.

degli alberi, dal quale derivano tutti

rami.

Corporatura dell'uomo. da colonna; Fusto, Scapo, Tronco, Fuso della colonna, in Archit. diccsi La colonna senza ca-

anche

alla

pitello

e senza zoccolo.

Fto
S

add. Pallido, Sbiancato, Allibbito.

lefico,

che ha

il

cappello color giallo d' ocra o

noccuola pallido o verde-rame o verde-glauco;


il

Vegn fto ; Allibbire: Impallidire per timore, paura, spavento o per altra cagione.
s.
f.

gambo nudo

senz'anello, grosso, corto, uguale,


la

Futta

Bizza, Bile, Stizza, Sdegno, Collera,

gradatamente assottigliato verso


opaco, rugoso, striato
;

base, bianco

Cruccio, Rabbia.
S Avei fatta con S

le

lamelle rosse, fragilis-

un; Aver
Saltar la

il

baco con uno


lui.

Averlo

sime, bianche',

strette.

Nasce da giugno a noquerce

a noja. Esser adirato con

vembre

solitario, solle alture popolate di

Std a futta;
al

mosca o

Saltar la
la stizza,
il

mosca

e castagni, all'asciutto.

naso, Saltare o Venire o Pigliar


bizza.

Moncosso,

S Funzi a funzetto; Funghi


a fettoline
olio.

tartufati, cio Tagliati

tar in

Andar

in fisima.

Venire

n n

malefici, Funghi di rischio: Funghi velenosi, di malvagia qualit. S Da ogni a nasce funzi; In una notte o In un'ora nasce il fungo. Maniera prov. dinotante Poter quella cosa avvenire in breve tratto. Frlbajas. f. Furberia, Astuzia V. Dritonaja.

in sa; Funghi secchi; Funghi velenosi; Funghi

come i tartufi (triffoli) Voce dell'uso. in addobbo; Funghi sott'olio.


in salamoja

e colti

con

Entrar in valigia o in collera. Incollerirsi, Stizzirsi.

FuttSu
Fuxilla
Uccidere

s.

m. Rabbiaccia: Gran rabbia.


a.

salati.

V.

Fucilare. Neolog.

milit.

e vale

secchi.

altrui

a colpi di fucile.
s. f.

Fixxillazijx
fetto del fucilare.

Fucilazione: L'alto e L'ef-

Fuxin
secolo

Esecuzione della sentenza che condanna alcuno ad essere ucciso a fucilate. s. m. Fucile, Focile, ed ora comunem.
Acciarino: Macchinetta sostituita sul finire del XVII alla mccia e alla ruota degli archibugi, che aggiustata alla cassa d'ogn'arma da fuoco portatile, accanto al focone della canna, serve ad

I^rlbo

add. Furbo, Astuto, Scaltro; e in senso

pi mite Destro, Accorto, Sagace, Avyeduto.

cSmme
Furbo

trincato.

5 ma. do lampo; Furbo in chermisi, Furbo alle mille, vale Furbo in

accendere

la

carica mediante

la

pietra focaja o

F'rfen.

estremo grado. Accortissimo. V. Aspertdn.

il

fulminante.

Frg-ao

s. m. Razzo : Sorta di fuoco lavorato, che scorre ardendo per l'aria, e si usa comunem. in occasione di feste d'allegrezza, ed anche in guerra per segnali; di forma cilindrica, forte

a fulminante; Acciarino a percussione, dicesi Quello che invece della martellina e dello scudetto (pmien) ha il luminello (sciamine).
s.
f.

Fuxiuii-a

Fucina: Luogo dove


il

fabbri

bollono, fondono, colano e afinano

ferro.

FxiSn
Il

s. f.

Fusione: Propriam. Struggimento

legato dall'an de' capi, stoppinato dall'altro. Sotto


lo

stesso

nome comprendesi anche Qualunque


di

Liquefazione di ci che si fonde. Nell'uso per Infusione, Infondimento: Lo infondere.

altra specie

razzo.

da pesca;
con due
si

Delfiniera: Sorta di ficina a

punta

checchessia S Mette in fxidn; Infondere : Mettere dentro ad un liquore, acciocch ne estragga la


qualit.

aliette

mobili verso

la

cima, colla quale

feriscono delfni, tonni, balene ed altri pesci grossi; altrim. Rampone.

Fzs. f.Fuso pieno:


s.
:

Fria,

s. f. Furia : Perturbazione di mente cagionata da ira o da altra passione. H Furia, per Impeto, Veemenza impetuosa. Il per Fretta grande. Prestezza eccessiva nel

Fz m. Fusajo Colui Fze da carossa

Unn-afz; Un
che
fa
:

fuso pieno.

fasi.

Razze

Quei pezzi di

legno che nelle ruote delle carrozze e dei carri partono dal mozzo (pigna) ove sono impiantati
e vanno a collegarsi coi quarti (roeli).

far checchessia.

per Moltitudine, Grap quantit, Calca di genU.

d bgatto; Raggi : Quei legni che partono dall'albero del buratello e ne sostengono regoli (righe).
i

GAF

GAG
di

397

Fzo
di

s.

m. Fuso: Stram, noto


la

lepo per uso


Ventre,
S

tone, snlle cui spire

si

avvolge

la

catennzza, nel

filare;

sua parte ingrossata dicesi

caricare l'oriuolo.
S Drito
S

e le due estremit diconsi Punte.

dell'argano; Anima: li pezzo principale dell'argano, intorno al quale si avvolge il cavo che
serve a tirare i pesi. dd crlctto; Fuso del filatojo: Strnm.
ferro,
fatto

As d'fzo d reluio V. As. camme un fzo V. Drtto add.


Non
attener

Erboo d fzo d reluio V. Erboo.

di
il

% Fine un fzo; Mancar di parola, la promessa.

non per uso


,

di

filare,
,

ma

per infilare

cannello

il

rocchetto, ecc.
il

per avvolgervi sopra

Fu-zs
tale,

il

filo,

la

lana,

cotone e simili.

Quello chi fa fzi; Fosajo. s. m. Fuso o Linea finale, ^f- stamp. Pezzo metallico, con coi s'imprime una linea orizzoningrossata nel

d6 moin; Fuso o Fsolo della mcina: Perno di legno che regge la macchina del molino. da re/jo ; Piramide. T. orol. Largo cono d'ot-

mezzo
a

e assottigliata ai
di fregio, e

due

capi. Ponesi talora

modo

per fioi-

mento

di capo, di libro

o d'altra simile partizione.

G
0-al>a<u
nasce a
s. m. Lumachino di prato. T. botan. Agaricus polymices. Fungo mangereccio, che

davanti del battello, schifo o


afferrarsi a' luoghi

folti

cespugli dalle radici o ceppi morti

di diversi

alberi,

specialm. di

salici, gelsi,

olmi.

Vendesi sui mercati di Firenze sotto il nome di Famiglia bianca leonala, e in quei di Pavia e di iMilano sotto il nome di Gabareul.

palischermo, per cpproda, a rallentare la marcia della barca quand' troppo abbrivala e ad allontanarsi da una riva o da un altro bastimento.
a cui
s"
: Spranga di ferro ripiegata da due che serve per collegar pietre o muraglie. CJ-ag"g- s. m. Gabbiere e Gabbiero. T. mar. Chiamasi con questo nome II marinajo destinato

Il

Grappa, Staffa

capi,

Oa.'b.i'a.

s. f.

Gabarra. T.
nell'

mar. Spezie
al

di grossa

barca destinala

interno de' porli

carico e

discarico de' bastimenti o a fare delle piccole tra-

a stare sulla coffa o gabbia per aver cura delle

ma-

versale di mare. Chiamansi anche


tre alberi.

Gabarre nei porli di Ponente dei grossi navigli da carico a

novre

Oag'g'etta
f.

Oatolba
Oalblb
basanti,
Ipocrita,

s.

Salicone: Specie di salcio, e pro-

priam. quello dello Salcio bianco o da pertiche. V. a. Gabbare, Giuntare, Aggirare, Trappolare, Ingannare.
s.

Oag-g-ettnn-a
O-ag-g-ia

esaminare il guernimento, far la sentinella e dare avviso di ci che scopre da lontano. s. f. Gabbinola, Gabbiuzza. Dim. di Gabbia: Gabbia piccola. s. f. Gabbiolina. Dimin. di Gabbinola: Piccolissima gabbia.
alle,
:

Cral>1badio
ecc.

m. Gabbadeo e Gabbaddeo, Gab-

Schiodacrisli, Graflasanti, Bacchettone,

Oalb'baxn.ndLo

s. m. Gabbamondo, Gabbacompagno, Gabbaminchioni, Fraudatore, Avvilup-

palore, Bindolone, Gabbatore, ecc.

Oatolbian
ad

s.

m. Gabbiano, Bighellone, Merlotto,

Pisellone, Baggeo, Babbione, Badalone, Pecoraccio, Bescio, Gocciolone, ecc., dicesi per ischerzo

s. f. Gabjbia Arnese portatile di varie grandezze e fogge per uso di tenervi dentro rinchiusi uccelli vivi. Le sue parli sono : Staggi (legnetti) cio Regoletli di legno che formano l'ossatura della gabbia; Grtole (Bacchetti o Fiferretti); Posatoi, Saltatoi, Ballatoi (Vzi); Beccatoio (Canlita); Beverino CCppettinJ; Fondo da scorrere (Tosta); Usciolino (Portelletto). n Gabbia, dicesi pure gni altra cosa falla a similit.

per rinchiudervi per


n

rozzo e zotico. Oal>i*iol V. Cabriol.

Uomo


u'i

lo

pi dentro animali,

Melaf. dicesi per Prigione: L'han misso in


in

gaggia; Lo misero
di
stafi'a

gabbia, in

domo

Petri,

Oaccia
la

s.

f.

Bocchetla: Specie
si fa

che,
1

alle

buiose, cio In prigione.

ingessala nei

muro o

conficcala nel legno, riceve

stanghetta che

sporgere dalla feritoja della


delle parti, in cui si

piattaforma, che ha nel suo

ed anche Coffa, anlic. Gaggia. T. mar. Specie mezzo un'apere che situata verso l'estremit
palco, sul quale sta la vedetta,

loppa (imboccata da ciavua) nel serrare.

tura quadrala,
di

Oalo

s.

m. Spicchio: Una

ciascuno degli alberi bassi da essa circondati,

dividono le arance o simili fruite sbucciate. de nxe; Gheriglio: La polpa delle noci che s mangia, ed anche Una delle quattro parli della polpa medesima, che pure dicesi Spicchio. d tettin; Zezzolo e pi comunem. Capezzolo:
Quella parte delle poppe ond'esce
il

formando come un
n Vetrina
nello,
:

cio l'uomo che fa l'ascolta V.

Gagg.

Scansia o Cassetta a vetro, a mo'di scan-

latte.
:

Malattia S Gali; Stranguglioni e Slrangoglioni delle glandole della gola dette Tonsille, che porta

i bottegai tengono in pubblica mostra minuterie d'oro o d'argento, libri, drappi, ecc. - Bacheca per Vetrina andata in disuso da pi d'un secolo, e non se ne trova che aa

dove

gioie,

impedimento

all'inghiottire.

solo esempio nella Crusca.

d pollastro,
sero de' polli

ecc.; Catriosso:
d'altri

Ossatura del cas-

OafiTa

s.

f.

Gaffa.

T.

mar. Lunga
s'

pertica, alla

uccellami, Scusso di carne;

estremit della quale

incassa a canna un ferro

che ha due rami, uno diritto e l'altro a gancio, e serve a un marinaio il quale sta in piedi sai

e con term. pi generico Carcame, Arcarne. S Gagge; Cavoli cappucci primaticci : Sorla di cavoi cappuccio che non fa il cesto sodo e raccolto,

398
ma

GAI
colle foglie larghe distese; altrim.

GAL
Cappucci
dalla

bislacchi.

Leva d'in ta gaggia; Sgabbiare: Cavare


gabbia,

Non ave gaibo a fd nn-a cosa; Non aver garbo a fare una cosa, vale Farla con malagrazia. de gaibo ; Uomo di garbo, vale Onorato,

Ommo

Dabbene, Galantuomo; e talora


;

Uomo

grazioso,

g Mette in gaggia ; Ingabbiare : Mettere in gabbia e figurai. Rinchiudere, Rinserrare. Testa gaggia V. sotto Gaggiamatta.

di stima,

di

proposito.
s.'

Graitello
legno
si

di sughero,

m. Gavitello. T. mar. Pezzo di o un plccol barile vuoto che


il

nidiata,

Unn-a gaggia de matti; Una gabbiata o Una Una manica o Una bella mano di pazzi
di matti, dicesi

attacca all'estremit della grippia d'un'ncora


galleggi sull'acqua e mostri
silo

onde

ov'essa

d'Una quantit di persone assai allegre radunate in un luogo. Oaig'^i, s. f. Gabbiata Tanta quantit d'uccelli che stia in una gabbia. d-ag'g'i s. m. Gabbia jo : Facitor di gabbie. Q-ag'g'iaiixatta, s. m. Cervel balzano, Cervellino, Umorista, dicesi di Persona incostante,
:

a fondo.

Oalaute

s.

m. Damo,

e nel fior.

Ganzo: L'a-

mante, L'innamoralo, Il vago. Nel femm. Dama, Ganza, Amanza; quest'ultima voce antiq. ^ Fd 5 galante; Far il galante, Galanteggiare, cio Far il bello, lo zerbino, l' attillato, Cicisbeare, Donneare, Amoreggiare.

varia, stravagante.

Gr-alantin add.Galanlino: Aggiunto di


Stravaganza, Fantasticheria,
capricciosa
e

Q-ag-g-iata

s.

f.

cosa, vale Assai gentile. Falla con certa grazia e leggiadria.

Fantasticaggine:
tiene del pazzo.
^t^

Operazione

che

O-alantinn-a

Fanfaronata, Smargiassata, Millanteria.


add. Gagliardo, Forte, Robusto,
Possente, Forzuto.

Oag-g-iax-clo
S

s. f. Galantina. Voce dell'uso. Specie di mortadella o Soppressalo di carne gentile ed anche porcina, regalata di pistacchi, spezie, aromi, ecc.

Oalautomsmo
dell'uso: Qualit di

s.

m. Galanloraismo. Voce

Vento gaggiardo; Vento gagliardo, cio Forte, g Vin gaggiardo; Vino gagliardo, cio Possente,
Generoso.

chi galantuomo; Probit,

Lealt, Onest, Rettitudine, Candidezza.

O-alautomniasso
s.

s.

m. Galantomone:
dabaffer-

GJ-agg-in
d'alcuni

m. Trabiccolo

Arnese composto
'

Gran galantuomo.

legni curvati che si mette sopra il fuoco per porvi su panni a scaldare o rasciugare.

.CralaM.toiiiiM.os.m. Galantuomo: Uomo


bene, di garbo, aggiustato, onoralo.
S

1)

Gabbia: Specie di sacchetta fatta di corda e a maglie, che si adatta al capo a' giumenti, e comprende in s il loro muso. M Cavagnuolo: Il canestro che si mette alla bocca delle bestie per impedire che mangino quando
si
Il

Da galantommo ; Da

galantuomo: Modo

trebbia.

mativo, e vale Da onesl'uomo, Candidamente, Lealmente, Da quel ch'io dico. S / galantommi han 5 pei in lo criizo da man ; Il galantuomo ha peloso il palmo della mano. Dettalo prov. che si dice ironicam. a Chi vanta
S

Oagg-io
il

Condotto del comodo V. Cannona nel 2 signif. s. f. Ganascino. Voce dell'uso: Atto carezzevole, che si fa per lo pi a' fanciulli, stringendo loro mollemente una gota fra l'indice e

troppa onest. O tempo l'

tuomo. Dettalo
viene o
11

galantommo ; Il tempo assai comune che vale


si

galan11

tempo

tempo che
di

desidera non mancher


di quel di seg-

medio

piegali

iu dentro.

pur troppo
S

venire.

Comunem. e in m. b. vale Un pochino: Me a dee nn-a gaggiod? Me ne date un pochino?


inlendesi di varie cose; e parlandosi di sonno:

di

galantommi; Galantuomo
s.
f.

gio. Fior de'galantuomini, vale

Gran galantuomo.

Me

O-ala

Oag-g-in

n'ho piggiu nn-a gaggiod; Dermii un pochino. s. m. Gabbione. Accresc. di Gabbia:

Gabbia grande, e per io pi divisa in stanzini, ove si rinchiudono insieme pi uccelli. Gabbione, dicono g' Ingegneri ad Una macchina
intessuta di vinchi e ripiena di sassi o di terra per riparo de' fiumi, e per alzare nelle fortezze

Galea e Galera : Sorta di bastimento uso di guerra, di forma lunga e di bordo assai basso, che andava a vele e a remi. " Galera, per Quella spezie di pena, oggid detta Lavori forzali, perch non essendovi pi galee armate, i forzati non servono pi a vogare nelle
antico ad
galee.
s.

Gralito
dannalo
lavoro.
I)

altrove parapetti, spalle, traverse ed ogni altro

al

m. Galeotto, Forzalo: Chi conremo; oggi ad ogni altro pubblico

trinceramento, per riparo de' cannoni.

O-a

m. Gaja o piuttosto Gaje. T. mar. Quel '>! luogo nella stiva che rimane naturalm. da ciascuna banda tra il bordo e la cassa delle trombe. Oailbetto s. m. Grazia, Garbatezza, Gentilezza, Leggiadria : A l' nn-a donna tutta pinn-a de gaibctti; una donna tutta grazie, tutta gars.

Galeotto, dicesi talvolta altres dal basso popolo

per ingiuria, e vale Guidone, Mariuolo, Furfante,

Manigoldo e

simile.
:

Gralla

s. f.

Galluzza

Gallozzola d'una grandezza

d'una ciriegia prodotta dalla quercia o da altri alberi simili, la qual' entra in alcune tinture ed

batezze, ecc.

8 Lezze dd Gaihctto; Legge del Garibetto, cos chiamavasi per ischerzo anticam. in Genova Una
legge fatta nel

1)

anche nell'inchiostro; altrim. Galla dstria. Galla. T. veter. Enfiato che vien ne' piedi a' cavalli,

ne

fu

il

S47, perch Andrea Doria, che promotore, voleva con essa dar garbo,
\

Oaitoo

componimento alle cose pubbliche. m. Garbo: Leggiadria, Grazia, Avvenentezza, Bella maniera, Modi convenienti. H Garbo, per Foggia aggraziata, Forma acconcia che si d alle vesti o a qualunque altra cosa artefatta.
cio sesto
s.

propriam. allato all'articolazione del piede, ed grosso come la met d'un uovo di piccione. alfabetica. S A galla V. A galla alla sua sede GJ-alleria s. f. Galleria: Stanza lunga o Androne da passeggiarvi, e dove si tengon pitture, statue

ed

altre

I)

Galleria:

opere d'arte. Strada coperta e sotterranea.


Ringhierina.: Piccola ringhiera di

cammin;

GAL
ferro,
si tien davanti al caminello per imbambini di troppo accostarsi ai fuoco e preservar dalie fiamme le vesti delle donne.

GAL

che
ai

pedire

0-a,lletta>
tondo
n

s.

f.

Galletta:

Pane intero

di biscotto,
lo pi

chi recimma; Gallina in muda o che muda: Quella cui van cadendo successivamente le penne vecchie, cacciate dalle nuove che spuntano. chi vu ciossd; Gallina covaticcia: Quella che
far le uova, o per altri segni, si mostra disposta a covare e a farsi chioccia. d'India; Gallina di Faraone o di Numidia o di Guinea Sorta di particolare gallina, che ve-

quadro e schiacciato, ad uso per


pei

col cessar del

di provvista

viaggi marittimi.

Bozzolo, e nell'uso anche Galletta: Quel gomitolo ovato, dove si rinchiude il baco filngello, facendo
la

seta.

Oa^lletto s.

ti

Frinzello V.

de marsu ; marzoio o Galletto

m. Galletto: Piccolo e giovane gallo. Crastn nel 2 significato. Bubbola, San. Puppola, Pis. Galletto
di

nuta dalla Barberia; allrim. Meleagride.

padann-a;
pili

Gallina padovana: Specie di gallina

grossa dell'ordinaria, con poca cresta, ma circondata di penne/con gran ciuffo in lesta.

bosco.

T. ornit.

Upupa

epops. Uccello del genere delle Upupe, che ha le penne del pileo lunghe, disposte in due serie e formanti un bel ciuffo, che a volont s'alza
e s'abbassa; queste penne son di color lionatocannella, biancastre verso la cima e terminate

piccininn-a , a l' vegia e a p pollinn-a OVV. Gallinn-a sarsaneize , a Vha treni' anni e a

da una bella macchia nera. La testa e il collo son di color lionato-pallido, il dorso dello stesso colore, ma tendente al nerastro. Quest'uccello ha preso il nome di bubbola dal continuo suo grido bu bu bu, bu bu, che manda in primavera con voce assai forte e sonora. Vive ne' boschi, ed di passaggio periodico in settembre e marzo. % Fa galletto; Sgallettare: Far alti di vivacit,
di

mstra un ineize; Gallina mugellese ha trenta anni e mostra un mese, dicesi di Donna mingherlina che mostra assai meno anni che non ha. vegia fa bn broddo V. Broddo. S A gainn-a afa squaccin; La gallina s'accovaccia, dicesi della Gallina che mansuetamente
s'abbassa, allargando le ale,

quand'allri la vuol

prendere.
$

Andd a dormi all'a de gallinn-e V. Dormi. A primma gallinn-a a canta a l'ha fceto l'uvo;
La
gallina che schiamazza ha fallo l'uovo.

Modo

brio, per parere amabile, spiritoso,

ecc.

prov. che significa Chi primo cerca di scusarsi, per lo pili si scopre colpevole.
%

S Galletti
fiori

da procescin;
odorosi

Fiori di ginestra: Quei


si

gialli

che comunem.

spargono

allorch passano le processioni.

Oallezz. v. n. Galleggiare
Oallu,
le
s.

e Gallare,

ma meno

Chi de gallinn-a nasce, in tcera rtiapa, ovv. 6 n pcu s:d ch'o n raspe ; Chi di gallina nasce convien che raspi o razzoli. Chi nasce mulo, bisogna che tiri calci. Chi nasce di gatta, piglia
i

osato: Star a galla, contr. di Stare a fondo.

topi

al

bujo, ovv. Chi di gatta


graCBa.
i

nasce,
I

sorci

m. Gallinajo: Luogo
s. s. f.

dove stanno
di
polli.

piglia

Prov.

denotanti che

figliuoli

galline.

somigliano

genitori nel costume, e dicesi per

0-a.llixia.sso

m. Pollina: Sterco

solito

in

mala parte.

Oalliuetta.
Giovine
n

Gallinetta, Gallinella: Piccola

Esc 5

fggio

gallina,

/ figgiu

da gallinn-a gianca V. Figgio. dvan parla quando e gallinn-e p-

Gallinella, Pis.

Acquatico e Merlo acquatico. T.

ornit. Ralltis aquaticus. Uccello del genere dei

scian V. Figgiu, S Laddro da gallinn-e; Gallinajo.


Lcete de gallinn-a; Latte di gallina, dicesi di

Balli
parti

e famiglia de' Porciglioni

che ha
le

le

sue

superiori

olivastro-giallognole;

penne

del sottocoda bianche; le remiganti scuro-nere;

piedi scuri. Di passaggio in aprile e settembre. grixa; Voltolino e Sutro. T. ornit, Rallus porzana. Altro uccello del medesimo genere, ma della famiglia delle Gallinole: ha le parti superiori olivastre e nere con molle macchie bianche e bislunghe; le penne del sottocoda ceciato-lioi

nate; le remiganti nero-scuricce;


pisello.

piedi verdi-

Vive ne' luoghi coperti di folte erbe e cespugli, corre velocemente sulla terra e sulle piante galleggianti ; nuota e si tuffa con gran destrezza; vola lentamente e con fatica. Di pas-

Cosa squisita e quasi impossibile a trovarsi, perch la gallina non ha latte. S L' megio un uvo anchu che nn-a gallinn-a ddman V. uvo. Ped a gallinn-a o l'oca sensa fata cria; Pelar la gazza e non la fare stridere, dicesi figurai, del Cavar altrui denari o altro senza strepilo o disputa alcuna, usando destrezza. g Raspa de gallinn-e; Baspare, Bazzolare: Quel gettare indietro che fanno i polli o le galline la terra, paglia od altro per iscoprirvi qualche cosa da beccare. - Sparnazzare, Sparpagliare,
Sparnicciare diccsi L'effetto del razzolare.
S Scrive
galline
,

"

saggio in aprile e maggio, raro in settembre.

camme

e gallinn-e; Scriver peggio delle

mezzann-a;

Schiribilla, Pis. Puttanella.

T. ornit.

vale Scriver malissimo e con caratteri

Ballus pusillus. Uccello dello slesso genere e famiglia del precedente, e molto somigliante allo
stesso nel

inintelligibili.

Vegni a pelle de gallinn-a


Venire
i

Rizzarsi

bordoni,

manto e ne'cosinmi. Di passaggio

eguale,

bordoni, Raccapricciarsi, dicesi del Sen-

non mai in autunno. piccinn-a; Schiribilla grigiata. T. ornit. Rallus


Buillonii. Altra specie d'uccello somigliantissimo
ai precedenti.

tire in s

arricciamento di

un certo commovimento di sangue con peli, che per lo pii viene dal
orribili,
:

vedere o dal sentire cose

spaventose.

Oa<lli]issa.
nel

s.

f.

Gallinaccia

Gallina vecchia

"Torpedine V. Batlinetta
Gallinaccio
,

1 significato.

brulla.

Prunello bianco. T. boi. Merulius undulatus. Srta di fungo mangereccio, che esala

GS-allo

galline.

un odor fragrantissimo d'albicocca.

m. Gallo Il maschio fra le specie delle Esso vestito di belle piume e di diversi colori, portando sulla testa un'ampia eresia,
s.
:

Oalliun-a.
I

s.

f.

Gallina:

La femmina

del gallo.

sotto

la

gola

le

barbe,

comunem.
ai

dette Bargigli

contadini tose, la dicono Biocca.

Bargiglioni,

gli

sproni

piedi, la testa e la

400

GAM

GAM
Gambe; Gambe,
di

coda in alto. Del gallo come della gallina varie sono le specie, come Gallo cornuto, calzato, nano, ricciuto, padovano, ecc. de montagna; Fagiano di monte. T. ornit. Tetrao tetrix. Uccello del genere de' Tetraoni ; ha il becco nero, l'iride celeslognola e un largo spazio papilloso rosso sopra l'occhio ; penne della testa,
collo

diconsi da molti Artefici

Le

parti

molti oggetti che hanno qualche somiglianza alle gambe dell'uomo.


Il

Il

d'agno V. Agno.
(le

lettere;

Gambe: Le

aste delle lettere, e


le let-

specialm.
tere
Il

Le
u.

linee rette

onde son formate

e petto

di

color

nero-violetto;

addome,

de tenagge; Branche: Quelle due

part,

per

fianchi,

scapolari,

cuopritrici superiori dell'ali e

le

quali le tanaglie si tengono in

mano

per adoa letto


i

delia coda, remiganti e timoniere, nere; due larghe fasce traversano l'ali; coda larga forcuta; diti ed unghie bruno-neri. Abita le regioni pi

Il

perarle.

in letto e bracce a-o collo;


al

Gamba

e braccio

collo.

Dettato che c'insegna che

fredde delle alle montagne, in vicinanza alle nevi perpetue; non alligna in Toscana, ed seden-

malori delle braccia e delle


col riposo.
Il

gambe vanno

curati

montagne sopra Albenga, verso ,11 Colle di Tenda. md accappnu; Gallone: Gallo mal capponato. $ Fd 5 gallo; Far il gallo o il primasso: Voler
tario sulle alte

Il

sottili

sciarrce; Gambe Gambe guisa storte; Gambe


sotti;
e fette a

aperte.

affusate o affusolate, vale


di

Gambe

fuso.

torte o storte o strambe.

Gambe

primeggiare, Pretendere d'imporre a tutti la legge, e di mandare, come suol dirsi, la musica sesua battuta; a Firenze, Pistoja ed altrove dicesi- Fare il dodda. S Uh bugio de gallo V. Bugio. Oa,lloccia, s. f. Galloccia, Castagnola V. Caslagnua nel 2" significato.
la

balestrucci.

Gambe

a bilia o assolutam. Bilie.

condo

Chi ha questo difetto dicesi Bilenco o Sbilenco. Andd Corri a gambe levw V. A gambe levai alla sua sede alfabetica. Aidd co-e gambe sciarrce; Andar largo o a gambe allargate o aperte. Andare a sciacquabaS $
g

Oallon
M Gallone.

s.

m. Gallone: Sorla

di guernizione d'oro,

d'argento o di seta tessuta a


trim. Passamano.

mo'di nastro;
di liquidi

al-

V. Andd. Arrecdmanddse a-e gambe V. Arrecdtnandd. Arrezise in sc gambe; Tenersi sulle gambe. Avc a gamba lesta; Aver buona gamba o gamba
rili

T.

mar. Una misura

conteIl

lesta: Esser agile e presto

nente quattro boccali o quarti, che spezialm. in uso nell'Inghilterra.


S Galloin; Galloni: Quelle strisce che sulle maniche delle divise militari stan come distintivi
chi le porta, del grado di caporale, se di cotone, di sergente, se di tela d'argento.
in

nel

gambe molle;
male
sulle

Stare di male gambe,

camminare. Regnel

gersi

gambe, vale Non essere


le

Il

proporzionale vigor del corpo. e gambe rotte; Aver tronche


scherzev. Star male sui picciuoli.

gambe, e

% Chi n'ha

G!-a>llou,

V.

a.

Gallonare: Ornar con galloni.

0-a.lloii s. m. O-a^lloiietto s.

Oa^llscio
di

s.

Passamanajo V. Passamant. m. Galloncino: Piccolo gallone. m. Stronzo e Stronzolo: Pezzo

memia, ha gambe; Chi non ha lesta, ha gambe V. Memdia. % Ddghe de gambe; Darla a gambe. Farsela a gambe. Levar le berze, ecc. V. D. % Dd in te gambe a nn-a persnn-a V. Dd.

sterco sodo e rotondo.


s.

Oallaso

m. Gallastrone: Gallo grande,


Galoppe. Voce
dell'

ma

dicesi per lo pil in senso peggiorativo.

Oalopp'
il

s.

f.

uso

Specie

di ballo ungherese, cosi detto dall' imitar quasi

galoppar del cavallo.


s.
f.

gamba. Posto avv. una gamba. S E bx'ie han e gambe crte V. Bx'ia. S se in gamba V. sotto Sentise in gamba. S Fd nn-a cosa de sotto gamba; Far una cosa di sotto gamba, vale Farla colla massima faci%
sotto
sotto

De

gamba; Di

vale

Con una mano passala

di sotto a

Oaloppa. Oalopp.
il

Galoppata: Corsa di galoppo. Galoppare : Propriam. Il correr precipitoso de' cavalli. Andar di galoppo; ma dicesi anche del cavaliere che fa andar di galoppo
V. n.

lit

e speditezza.

Lamentse de gamba sann-a ; Dolersi o Rammaricarsi di gamba sana, Lamentarsi di brodo


grasso. Nicchiare a pan bianco: Lamentarsi di

destriero sul quale cavalca.,


si

n Galoppare, per similil.


di

dice anche

II

correre

chicchessia.

Galoppin
vigio altrui.

buono stato. Mescid e gambe; Sgambare, Sgambettare, Menar le gambe, e scherzev. Menar le seste: Camminar
di
fretta.

s. m. Cursore, e nell'uso anche Galoppino: Servigiale che corre qua e l a ser-

S Mettise
in

% Mettise e

a ea tra messo a-e gambe V. Ca. gambe in spalla; Mettersi le gambe


:

Gt-a.m.'ba,

s. f.

Gamba

La

parte dell'animale dal

ginocchio de foero;

al

piede; e nell'uso tose. Cianca, Zanca. Gamba di ferro, dicesi per trasl. di S

l'ali

capo (frase dell'uso). Mettersi l'alie, Mettersi alle piante o l'ali al piede Affrettarsi grana correre.

demente

Chi instancabile nel cammino. de legno; Schiaccia: Strum. che serve invece di gamba a coloro che l'hanno manca o stroppiata. -^ dell'anchixze ; Coda dell'incudine: Quella che

opposta
pianta.

al

piano e che posa sul ceppo e vi

si

Non ave citt de gambe; Essere sgambato, vale Essere stracco per soverchio camminare. S N fd gamba e ni p ; Non procedere. Non andar avanti. Modo figuralo. S No s'arreze in sc gambe; Non si reggere in
gambe, vale Esser debolissimo. $ Piggid nn-a gambd ; Fare o Prendersi una sgambata, vale Fare una lunga corsa da un luogo
all'altro.

de scici; Peduncolo, Gambo, Stelo. d5 gran, d5 grann, ecc.; Culmo : Stelo o


delle piante cereali.

Gambo

dS pomello; Picciuolo, Gamba V. Gambetta.

Prpa da gamba;

Polpaccio.

GAM
S Sciarrd e gambe; Aprir le gambe. 8 Sensa gambe; Sgambalo: Senza gambe. 3 Sentise in gamba; Sentirsi bene in gamba o in

GAN

401,

Oanascia
quale sono

s. f.
i

Ganascia, 3Iascella: Osso, nel


denti.

ftti

Mangid a due ganasce; Macinare

o ScufiBare a

Oaml^,
it

gambe, vale Essere e Sentirsi gagliardo, forte, robusto; ed usasi anche tgurat. S Voe addrissd e gambe a-i storti; Voler dirizzare le gambe ai cani V. Addrissd. s. f. Gambata, Stincata: Percossa di gamba, Percossa nello stinco, Sgambala. Voce dell'uso: Lunga camminata pedestre, e in genere

Il

due palmenti, di dice quando nel mangiare si empion tulle e due le ganasce; e figurai. Guadagnare nello slesso tempo e sulla slessa cosa per due versi. a quattro o a sette ganasce; Scuffiare o Sparecchiare per dieci o per venti, e in m. b. Mor-

fire.

Taffiare, Pacchiare, Sbasoffiare, Strippare:

Corsa lunga e faticosa.


Il

Grmlba^o
i

s.

m. Gambero: Animai acquatico del

genere de'Testacei, che, secondo l'opinion volgare, d passi indietro. Ce n'ha d'acqua dolce e di mare. 3 Fd camme i gmbai ; Far come il gambero o Muoversi come il gambero, vale Dar addietro.

Mangiare assai e ingordamente. Macinare a due palmenti o Sganasciare, figurai, vale Prender regali con iscapito del proprio dovere; e parlando d'Impiegali, vale Abusare della
podest
d'uffizio,

Approvecciarsi d'indebiti lucri


l'imbeccata o l'ingoffo
fa
la

olire allo stipendio. Pigliar


il

Oamlba,
vando sopra
il

s.

f.

Tromba

Gambale: La gamparte che rile3


la

biera dello stivale, cio Quella


la

boccone. Guadagnar quel che dente o ganascia V. Dente.

penna.

scarpa fascia

gamba

fin

sotto

Cranasci
Il

V. Mangid.

ginocchio. Chiamasi

Tromba
si

a crespe

(Gamba
;

Sganasciare, figurai. Prender regali con iscapito


del proprio dovere.

abbragheltdj quando
casca gi per
la

lascia la pelle floscia, che

gamba

a cerchj aggrinzati
si

se
;

Granasoata

s.

f.

Mangeria
Ingoffo,

Malatolta,
illecito.

La-

poi soppannata e forte, e se lo stivale ha in

dice
la

Tromba
aperte

lesa

dronaia: Guadagno, Utile, Profitto

sommo

bocca una grossa


al

Ganasevia
tivo,

s.

f.

Imbeccata: Dona:

guiggia di cuojo con due

aliucce

di

Presente fallo altrui per subornarlo, onde

dentro, domandasi Stivale alla dragona.


Il

Gambale: Specie
separati,
i

di
si

gamba

di legno, in pi pezzi

Piggid a ganascua; Pigliar l'ingoffo o l'imbeccata, vale Lasciarsi corrompere da doni e


presenti.

gli stivali perch slian tesi, cio non facciano grinze, n si ristringano, ovv. anche per lustrarli pi comoda-

quali

caccian dentro

Oanciaja Oanciata
reria,

V. appresso Ganciata.
s.
f.

Tranello, Tranelleria, Trafo-

mente.

pezzi del

Gambale sono

il

Peduccio o

Traforelleria, Bindoleria, Maccalella,


:

Mac-

Forma tronca (Pessinj, che nella pianta; la Gambiera (Gamba) che divisa nello Stinco (0 davanti) e nel Grosso (0 de dietro), allrim.
Polpa, e nella Bietta (Stecca), che fa bene accostare le suddette tre parli allo stivale.

catelleria

Inganno malignamente e astulamenle

fabbricato.

Grancio
ferro e
Il

s. m. Gancio: Strum. per lo pi di adunco per afferrare o ritener checchessia. Gancio, per Volpone, Volpacchione, Fantino V.

Graiiilbe<inxi-a
Nome
gli

s.

f.

Gambedona. T. mar.

Fitccao.

d'alcune funi, che servono a tener fermi

alberi di coffa.

Bilenco, Sbilenco,

Gambe
ai

d posso
si

Erre ed Erro
Talora
vi

Graiiilbelving"lxe

V. Cighugna (uccello).

tiene attaccalo

Oam-Tbestorte
dicesi
di

s.

m. Bilenco
torte.

Sbilenco,

le

secchie.

V. Gambestorte. d'un ferro che pozzi per raccomandarvi si sostituisce un arpione


torte
:

Nome

Chi ha
s.

le
f.

gambe

Oamlbetta

Gambetta, Gambina. Dimin.

e vezzegg. di

Gamba.
il

d pomello; Picciuolo, Gambo: Quella codetta


metallica terminata in maglietta, per cui

Cgngao) od una caviglia. S Mette un co gancio a ga; Bletler la cavezza alla gola: Obbligare con forza o Violentare alcuno a far una cosa.

bot-

tone attaccalo

al

vestito.

Certi

bottoni
si

non
con

Grand g-g-a s. Granellili s. m.


mollo simile
fanata. T. boi.
ai

f.

Glandola. Voce del contado.


Sorla
di

Ganellino:

giuoco

hanno gambo meiallico, ma questo loro


S

fa

tarocchi.
s.

punti di cucilo nell'alto di attaccarli al vestito.

GranufTano
ha
lo

m. Garofano o Viola garoalto circa

Fd gambetta; Dar

il

gambetto o

lo

sgambetto
di

Dyanthus caryophillus. Pianta che


un braccio,
le

S In

V. Fd. gambetta; Sgambuccialo,

stelo articolalo,

dicesi

Chi sia

foglie lunghe, strette, appuntate, scanalale intorno


alla

senza calze, colle gambe nude.

base, opposte,

fiori

solitari,

che variano

Oam'biil

V. Gambetta. tratti, S Tid 5 gambin; Fare, Dare o Tirare Tirar le recate, e in m. b. Trarre il calzino, le le cuoja, Tirar l'ajuolo. Trarre alle anatre, calze
i

dal rosso al bianco, al giallo. Fiorisce nel


Ufi giugno, p,
tulli
la
i

maggio

mediante

la

coltura, anche in

Ratire, Boccheggiare, Basire, vagliono Essere al-

l'estremo di sua vita.

Gamlbo

dell'anello;
s.
f.

Gambo.
di

Graiiil>ssa
Brulla gamba.

Gambaccia. Pegg.

Gamba:
latta,

mesi dell'anno. In Firenze e in quasi tutta Toscana chiamasi Viola. % Ganiifani ; Garofani: Fiori non dischiusi d'un arboscello dello stesso nome, indigeno delle Moquali hanno un sapore acre e piccante, hicche, odore aromatico e piacevole. Diconsi pure Teste
i

Bottoni
f.

Bullelle o Chiodi di garofano.


s.

Oaxnlla
legno, ecc.,

s.

Gamella. 7. mar. Catino di


cui
si

GS-ng-ano
e

m. Gngamo.
Vangaiuola,

T. pese. Specie di
la

in

pone

la

minestra, ecc., de-

rel della altres

quale fatta a

stinata per ciaschedun

dell'equipaggio sul mare.

sacco, di maglia
larga in

bm

fina,

lunga circa 16 piedi


della

Grmisto

s.

Neve minuta

e di natura tra la

Omstro

m. Nevischio, Nevistio, Nevischia: neve e la grandine. V. sopra Gmisto.

circonferenza

meno

met

della

sua apertura, dov' attaccato un mezzo cerchio di


legno serrato dalla sua corda, e sottesa parimente
2G

Casiccia, Dizionario Genoveso-Italiano.

40^

GAR
CJ-ardig-g-ion
da macello dicesi
presso
la
s.

GAS
s.
II

di legno, alla cui estremit attaccata la fune che

m. Gorgozzule
principio

Nelle bestie

serve a strascinar il gngamo dietro al bastimento. Questo strnm. atto a prendere de' gamberi.

dell'

asperarteria

laringe.

O-ug'a.o
pra
il

s.

m. Ganghero, .\rpione: Ferro sogiran


le

Oard-O

m. Cardo. T.

boi.

Cynara cardunnon

Oa/Sn

imposte delle porte e delle finestre ; talora anche si conficca in un muro ad altri effetti, cio per appiccarvi checchessia. s. m. Gavone. T. mar. Parte estrema di prora formata da una parata che la separa dalla stiva, e serve di deposito delle legna da fuoco,
quale
si

culus. Pianta originaria della Barberia, che

dee confondersi col Carciofo (Cynara scolymus). Si mangia imbianchilo tra la paglia o sotterra. Il miglior cardo bianco, a coste piene, gigante, ed il nano di Puvis. santo; Cardosanto, Cardo benedetto. Erba turca.
T. boi. Centaurea benedicta. Pianta comunissima
nelle siepi,
colti.

carbon

fossile

ed
s.

altri

oggetti di poca importanza.

0-a.raiti.on.
rattere di
ossia

m. Garamone. T. stamp. Catra la

lungo
cauli

gli

stradali

e nei terreni

in-

mezzo

Filosofa e la Gagliarda

Fla

pelosi,

deboli, ramosi, lunghi

Garamoncino.
s.

cent.

39;
i

le

foglie oblunghe, dentate, pelose, spi-

Oa.xra<iuSikoii
Testino.

Carattere minore del

m. Garamoncino. T. stamp. Garamone e maggiore del

nose;
tee.

fiori gialli,

terminali, circondali da brat-

buono

a mangiarsi crudo in insalata, e

Gl-a>x*a<iiti
cio

V. a.

Garantire, Garantire, Giiaranlire,


:

0-ard.6n.

Guarentire, antic. Guarentare

Farsi mallevadore,
il

Promettere

per altrui obbligando s ed

suo avere.
S Garantise da-o freido, da-o cado;
dal freddo, dal caldo.

Difendersi

medicina adoperavasi come diaforetico. s. m. Guardone e Guardione. T. calz. Striscia di cuojo che si cuce in giro in giro ai quartieri e al tomajo delle scarpe, e alla quale poi si congiunge il suolo (sua). Grax*g-aiiella s. f. Garganello, Merlo-oca. T. ornit. Anas querquedula. Uccello acquatico, alin

G^eurTtyeL (Testa); Capo scarico V. Testa.

quanto minore
tato,
il

dell'anitra, col

becco piallo e den-

Oairlb.
Il

v. n. Garbare, Garbeggiare,

Atlagliare,

quale vive di pesci, e perci raggirasi


ai

Piacere, Quadrare.

intorno

laghi e ai fiumi.
v.
n.
la

Bucare, Forare. Voce del contado.


s.
f.

O-arg-arizz
rzzare
:

Gargarizzare e Sgarga-

Oa.]:rlba.tessa.

Garbatezza, Garbo, Grazia,

Risciacquarsi
,

canna

della

gola

con

Gentilezza, Leggiadria: Bel

modo

di trattare colle

gargarismo

dello dal suono che si fa ritenen-

persone o di fare checchessia.

dolo perch non passi nello stomaco.

Oarlb

Orolus galbula. Sorta d'uccello della grandezza d'un merlo. Ha il becco scuro-nerastro; la testa, il collo e tolte le penne del tronco, d'un bel color giallodorato, a riserva d'un lineamento nero che va dall'occhio all'angolo dell'apertura del becco; le ali nere con alcune macchie gialle all'estremit di quasi tutte le grandi penne; i piedi neri. Mangia
s.

m. Riggolo. T.

ornt.

Oarg-otta
nel

s.

f.

Bettola,

Taverna V. Btloa

1 significato.
s.
f.

O-aritta

Casotto: Piccola torretta tonda,

quadra o poligona, per lo pi di legno, che serve di ricovero ad una sentinella; allrim. Casino, Casello. Dal frane. Gurite. GJ-arson s. m. Garzone; Propriam. Giovinetto
in

eia dai
:

nove anni
Quegli

ai

quattordici,

insetti
i

e fruiti,

e fra questi ultimi

le

ciliege e

Garzone
lavorare.

che

va a stare

con

altri

per

fichi gli

piacion in

modo

particolare. Abita

sem-

pre ne' boschi o ne' gruppi d'alberi e macchioni che cingono i fiumi. Di passaggio annuale, qualche volta abbondante in aprile e maggio, molto meno comune in autunno. uccello salvatico e poco
socievole.

da massacan; Manovale: Quegli che serve al muratore portandogli le materie per murare. Se
addetto specialm. a spegnere, colare e intridere la calce, si dice pi propriam. Calcinaio. de btlega; Fattorino: Ragazzo di bottega, di cui si servono i padroni in piccoli minuti servizi. de cuxinn-a; Gualtero, Lavascodelle V. Lavapiatti.

Q-rlbie
vono a
velli

s. f. pi.

Stecche: Sottilissime assicelle,


slacci, cri-

per lo pi d faggio, che piegate in cerchio serfar cassini (cerei) per vagli
,

e simili.
s.

de

stalla;

Mozzo

di

stalla:

Colui che

fa le

in-

Oarlbo
tuffo.

m. Foro, Buco. Voce del contado. Oarlbg-g'io s. m. Garbuglio, Viluppo, BaBatuffolo, Lecceto,

fime faccende della

stalla.

Bn garson V. Bn
slro,

Matassata, Imbroglio,

GJ-arsonanxme
di

s.

fggiu in B5n addiett. m. Giovinastro, Giovana-

Impiglio, Intrigo, Confusione.

Giovinazzo, Fancullaccio: Giovane grande

Gi-a]:*l>3E:o s. m. Cavolo cappuccio. T. botan. Brassca oleracea capitata. Sorta di cavolo bianco, che fa il suo cesto sodo e raccolto come una palla; diccsi anche Gambugio, ma voce
antiquata.

Gl-arsonetto

poca et. V. sopra Gardetlo. de bttega; Fattorino V. Garson. Oax*siiii-a s. f. Ragazza, Zitella.
corpo,
di

ma

Oastsa
s.
f.

s.

f.

Oai:*d.eiiia

Gardenia, ed irapropriam. Gel-

lino
si

Annodamento che, tirando


uno de' capi

Cappio, dimin. Cappiello, Cappiode' capi, l' un

somii:o del Maiabar. T. boi.


alla

Gardenia florida Gardenia grandiflora. Pianta che appartiene


famiglia delle

ci che

liubiacee; ha

le foglie

persi-

stenti, ovali, lanceolato, lucenti e d'un bel


i

verde;
ti

fiori

semplici, scmidoppj o doppj, grandi, bian-

chi, di

lunga durata e di odore soavissimo. Fiorisce in giugno e luglio. \ e n'ha di pii specie.
s.

Fsso differisce dal nodo (gruppo) in del nastro o allro entra non scempio, ma addoppiato nel nodo, ed esce cos ripiegalo in forma di staffa. Cappio Staffa, per La parte stessa addoppiata del detto annodamento ch'esce e pende gi dal nodo. dppia; Fiocco: Cappio a due staffe, cio Quello
scioglie.
in
si

Gt-axrdetto

m. Garzoncello, Garzoncino, Gar-

cui

due capi

si

zonetto, Gillo, Citlolo.

scioglie poi tirandoli tatti e

fanno passare addoppiali, e due in nn tempt.

GAT
- Galam Un
fiocco di nastro
di seta,

GT
ma
a

m
il

che ha
di

quattro o pi staffe e coi dae capi ugoali e carti,

che portasi dalle donne nei cappello o sai vestimento per ornamento. S Gasse; Cappelletti: Piccole e corte lasagne, strette ancor fresche con due dita per lo mezzo, s che pigliano apparenza di cappj o galani. I cappelletti che usano in Toscana sono pi piccoli dei
nostri, smerlati e con pieghe alquanto diverse.

il pelo bocca ed il contorno delle orecchie di color bianco; quasi simile alla faina (finj. Abita dentro le vecchie

la

lesta grossa

ed

muso acuto ;
la

color di castagna bruno;

Oassetta.
tugio,

s.

f.

Occhiello
lo

Quel piccolo

per-

fabbriche e mangia volentieri uccelli e le uova; tramanda un dispiacevole odore, da che trasse il nome, onde la sua pelle non d grand'uso. lardo da-i gatti V. Accatta. S Accatta $ Arrissdse 5 pei a-o gatto; Arroncigliarsi, dicesi quando il gallo, o per paura o per porsi in difesa,
arriccia
il

che

si

fa
il

per

pi nelle veslimenta, nel


le afiSbbia.

pelo.

quale
fa

entra

bottone che

- Asola
si

propriam. L'orlo di seta o d'altro Alo, che


nelle

due estremit

dell'occhiello.

Occhiello, Buco, Pertugio, per simil. e in

modo

i gatti V. Cazze. S Chi alluga alluga pc S gatto V. Allgd. % De nutte i gatti s5n bardi V. Bardo. S Ese comme chen e gatti V. Can.

Cazze in p camme

basso dicesi di Ferita fatta alimi nel ventre con


coltello, stilo
I

Fa camme
Far come
il
,

5 gatto ch'o
gatto o
dicesi
di

simile.

mangia e 5 rangSgna; come la gatta che mangia


Coloro
quali , bench sempre pigolano e
i

Girello,

dicesi da' Macellai

Quel

taglio di

carne
alla

e miagola

si si

nella parte

muscolare
girello.

delle

cosce, vicino

trovino

in

buono

stato,

piegatura delle

gambe: Carne in ta gasselta;


S

Carne nel

dolgono come il gallo, che par ch miagola mentre mangia.

si

lamenti allor-

G}-a>ttii s. f. Gatta, Micia : La femmina del gatto. - Muda e Muscia dicesi propriam. Quella che che piacevole e mansueta. n Bruco: Quell'insetto o verme che rode la verzura.
Il

Memia da
labilissima.

gatti;

Memoria

infedele.

Memoria

snaggin a-d gatto; Appiccare il soS Mette naglio alla gatta. Modo proverb. e dicesi di Chi
per imprudenza palesa cosa
segreta.

Ciniglia

Nastrino o Tessuto di seta vellutato, a

che

star

dovrebbe
gatto

foggia di bruco, che serve per guarnizioni o per

S %

ricami.
di ei; Buca, Eruca,

ragna d gatto; Gnaulare, Miagolare:


ragna;
Il

Ruga: Verme

di color

verde
S

gatto gnaula, miagola.

che divora

cavoli.

Erba gatta; Erba gatta o Fa a gatta morta; Far

Gattaria V. Erba.
la

gatto
il

gatta

morta o

gattone, Far l'addormentato V. Fa.

rnf d gatto; Far le fusa, Tornire, dicesi del quando se ne sta in quiete, e nel respirare fa un certo rumore simile al rntolo o a fusa che gatto rnfa; Il gallo fa le fusa razzolino:
tornisce.

S Piggise de gatte lighce ; Darsi impacci : Pigliarsi impacci senza

la gabella degli

proposito.

Grattili
Fa

s.

m. Gattino, Gattolino, Gattuccio: Pic-

Ormezzse in barba de gatto; Ormeggiarsi a due in barba di gatto. T. mar. Gettare una
seconda ncora quando ve ne
sia

colo gatto; e vezzegg. Muscino, Mucino, e pi

una prima.

comunem. Micino.
S
i gattin; Recere, Rigittare, Vomita.. s. f.

Vomitare V.

S Pertzo d gatto; Gattaiuola: Buco nell'uscio, acciocch il gallo possa passare. S


,

Quando
Quando

o gatto passaggia,
la gatta

ratti stan ascsi;

Oa>ttiiin.-a<

Gattina, Mucina: Piccola galla.


e in

in paese,
la

topi si celano.

Prov.

O-atto

s.

m. Gatto,
i

modo

famigliare Micio:

che dicesi allorquando


in
i

brigata sta
ella

queta per

case perchucci

Animai quadrupede domestico, che si tien nelle ia topi. Il gatto si chiama co'haci,

avere intorno coloro, de' quali


senso opposto. Quando
topi

ha paura.

la galla

non

in paese,

cio colla voce che

mandiamo

fuori

facendo
:

ite-

ballano.

rali baci, e talvolta

con Migno migno

Muci muci.

bardo; Gatto soriano V. Bardo. bardo (pescio) ; Gatto pardo. T.


ttcllaris.

Nome

che

pescatori

ittiol. Squalus danno ad Una

specie di pesce cane di pelle molto ruvida e piochiellata di

nero sul dorso.


di
;

d'anga; Gatto d'angora: Specie


ritiene
il

gatto

che
pelo

nome

del suo paese natio

alquanto
il

Quattro gatti; Quattro galli, suol dirsi per Poca gente: fn quello convento ghc son restce quattro gatti; In quel convento ci son rimasti quattro gatti. Questa ea a non d mce gatto V. Ca. Testa de gatto; Gufo comune. T. ornit, Strix otus. Uccello del genere delle Strigi, che ha due ciuffetti di penne sulla lesta lunghe, erigibili, nere, biancastre sul margine interno, lionate sulla base;
S
il

pi grosso del nostrale ed ha pi lungo

colore di quasi
ne' boschi;
inselli
,

lutto
la
si

il

corpo, lionato;

le

dita

e pi morbido.

coperte di penne,

statura

d'una cornacchia.
con voce

de refettio; Gallone, Gatta di Masino, Gatta morta, Pipistrel vecchio, Pulla scodata, Fagnone,
dicesi di Persona astuta e
scaltra,

Annida
pistrelli,

ciba d'uccelletti, topi, piI

ecc.

notte grida

ma

per

lo

forte, in

lamentevole. Emigra in settembre, ritorna

pi simulala.

maggio.

d mntcxo; Animella, Chiusino: Pezzo di cnojo Imbullettalo ovv. masticllalo contro uno de' lati
dello spiraglio (ugga),
il quale or trovasi aperto, or chiuso dal sollevarsi od abbassarsi dell'animella.

Vende o Accatta un gatto in t'n sacco; Vendere Comprare gatta in sacco o simili, vale Dare o Dire una cosa per un'altra ad altrui, senza
ch'e' possa prima chiarirsi di quel che vi sia.
s.

maimn; Gattomammone
mone: Specie
da' Naturalisti
di

semplicem. Mamscimmia che ha la coda, detta


e

Oattn.
grosso.

m. Gallone. Acer,

di

Gatto

Gatto

Simia o Papio maimon.


de' Carnivori

Andd

in gattn;
s.

spsso; Puzzola. T. zoolog. Mustela putoriu*.


Specie di mammifero dell'ordine

'*Oattor"bia

f.

Andar carpone V. And. Gallabuja. Voce del gergo,-

e vale Carcere, Prigione.

404

GAZ
s.

GEN
di Gatto.

O-attsiSO
I)

m. Gatlaccio. Peggior.

Oazzettn
gazzetta.

s.

m. Gazzettino

Piccola e breve

Gattuccio, a Venezia

Scorzone. T.

iltiol.

Pesce gatto e nel Romano Squalus catulus. Pesce ma,

O-azzia

s.

f.

Gagga. T. bot. Acacia farnesiana.


lo stelo
le

rino della spezie de' Cani

che ha

la

pelle

co-

Pianta che ha

quasi arboreo, con

la

scorza

lorata e macchiata a guisa della vipera.

alquanto nera,
spine stipular!;
gialli,

foglie bipennate, glandulose, le


strette,
fiori

**GJ-a"ug"io V. Garbggio.

foglioline piccole,
i

d'un verde cupo,


la

le

O-auso
a

s.

m. Bigoncia, dimin. Bigonciuolo: Vaso


alto circa

a capolino, quasi sessili,


fine dell'estate;

doghe, largo tre palmi circa,

due

odorosi. Fiorisce verso

volte tanto, per lo pi tondo, cerchiato di legno,

indigena nell'isola S. Domingo, donde fu portata

fondo poco minore della bocca. Il prolungamento di due opposte doghe, oltre l'orlo della bocca con

nel

a Roma nel giardino del cardinale Farnese i6H. Chiamasi anche con tal nome II flore
la

un foro circolare per ciascuna, tien luogo di manico d'orecchie. Serve a' manovali e a' muratori per portare acqua alle fabbriche, ed usasi anche per someggiar l'uva premutavi al tempo della vendemmia.

che

pianta stessa produce.

GJ-elatinn-a

s. f. Gelatina: Vivanda fatta con brodo rappreso, nel quale siano stati per lo pi cotti piedi, capo e cotenne di porco o altra carne viscosa, e infusovi dentro qualche liquore, e po-

G-averna
nell'inverno

s.

f.

Gelata

Quell'acquerugiola che

scia congelata.

si

diaccia sugli alberi, che per lo pi

O-elato
con
I)

s.

m. Gelato, Pezzo
s.
:

duro

V. Giasso

non bastando

al
f.

peso

si

squarciano e

si

rompono.

forte nella voce Giasso.

Gi-a vetta
fatto

s.

Mastello: Sorta di vaso per lo

Oemello
altro
all' altro.

pi di legno, largo di corpo e pi ancora di bocca,


in tondo di doghe, di cui fassi specialmente uso da' marinai e da' vinaltieri.

m. Gemello Quegli che nato un medesimo parto. In forza d'add. vale Che doppio o simile l'uno
in

I)

Gavetta. T.
i

mar.

Piatto di legno ove

mangiano
vascello o

Oavon
Gi-az
si s.

marinai e soldati che sono in un altra nave.


s.

m. Gavone V. Gan,
specie d'aria, cio a

Oeu
corpo di-

nj.

Gasse, Gas e Gaz: Denominazione che

d ad

Una

Un

scioll

nel calorico o

materia del fuoco, e for-

Gemelli; Letti gemelli: Due letticciuoli in lutto volendo, si possono riaccostare mediante le ruote, e comporne un solo a due posti. V. a. Incomodare, Impacciare, Molestare, Dar noja, Tener a disagio ed anche Metter in soggezione. Dal frane. Gner. Gendse n. p. Incomodarsi, Annoiarsi, Tenersi o
eguali che,
;

mante con esso un fluido aeriforme permanente, cio da non perdere la fluidit n per diminuita
temperatura, n per aumentata pressione, accadrebbe al vapore acquoso.
Il

Stare a disagio; Porsi

in

soggezione.
Prolifi-

Oenera
ti

v.

a.

Generare e Ingenerare,

come

care: Dar l'essere naturalmente,

Per Quel vapore infiammabile, che si adopera per illuminare le citt ed altri luoghi. a compteur ; Gas a misura. o e; Gas a durata di lume. g Becchi d gaz; Pecchi: Quei fori ond'esce ed arde il gas da illuminare. S Compteur d gaz; Misuratore Meccanismo ond'
:

O-enerale
riore

Generare, per Cagionare, Produrre, Far venire. s. m. Generale: Comandante supe-

d'un esercito o d'una parte


;

di

esso

con

diversi gradi.

de brigata

Generale di brigata
brigata, ossia a

manda ad una

Quello che codue o pi reg-

gimenti congiunti insieme.


valleria,

consumo del gas. Quelli d gaz; Gassajuoli. Voce


misurato
il

de cavalleria, infanteria, ecc.; GeTierale di cad'infanteria, d'artiglieria, ecc.: Quello

dell'uso: Coloro

che fanno
a gas,

lavori necessari per la illuminazione


tubi, lanterne, accenderle, ec.

come mettere
s. f. s.
f.

che comanda a' cavalli, a' fanti, al treno, ecc. de divxin; Generale di divisione: Quello che comanda ad una divisione, ossia a due o pi
brigate,

Oazeiis' Oazilblba

Acqua gasosa,

comun. Casosa.

Giunteria, Tranello, Trappola,

d'un Ordine religioso; Generale de'

frati:

Capo

Maccatella, Inganno, Frode.

Fd gazibba;

Mariolare, Frappare, Barattare, ecc.


s.

O-azzalbg'g'io

m. Guazzabuglio

Pia-

d'un Ordine religioso. in cappo; Generale in capo: Quello che ha il comando d'un esercito o d'un gran corpo di esso.
(Batte a); Sonar a raccolta: Dar
di raccogliersi in
ai

striccio, Pasticcio, Pottiniccio:

Confusione,

Me-

Grenerale
il

scuglio di cose materiali e anche non materiali.

Oazzeea

Oazzanu-a

Baccano: Rumore non piccolo di gente che scherza e che ruzza o come che sia si trastulla ; dall' ital. Gazzarra, che vale Strepito Suono di strum. bellici fatto per allegrezza. s. f. Ghiandaia. T. ornit. Corvus glandarius. Uccello del genere de' Corvi, di cos.
f.

segno a' soldati minato ed anche


Il

luogo deterinsegne.
Il

quartieri
s.

od

alle

GJ-eiieralisoiino
primo.
nario quest'alta dignit
cipi

m. Generalissimo:

supremo capo degli eserciti d'uno Stato, che comanda a tutti gli altri generali. D' ordisi

conferisce a' soli Prin-

del

sangue.
v.
a.

lore ferrugineo screziato; ha

il

becco

diritto,

sub-

Greneiralizza
generale,

Generalizzare

Render

tetragono, nerastro;

la

coda troncata, nera; piedi


spesso
si

comune una

cosa.

e unghie nerastre.
di

uccello garrulo, vivacissimo,


batte co' suoi

carattere

iracondo;
il

Gencralizzse n. p. Generalizzarsi: Usarsi generalmente, Rendersi comune una cosa; e talora

compagni, ed
gianni
Si ciba
la civetta

primo ad insultare il barbaquando compariscon nel giorno.


semi, insetti, uccelletti, piccoli
ecc.

anche per Divulgarsi.

Oenerazin
generare.
Il

s,

f.

Generazione:

L'atto

di

con mammiferi,
le

frutti,
rettili,
s.

comune

ne'nostri monti.

O-azzett
gazzette.

m. Gazzettiere: Colui che scrive

Gi-eiiex*ositee

Generazione, per Bazza, Stirpe, Schiatta, Progenie. Grandezza di s. f. Generosit


:

animo, Liberalit.

GEX

GHI
femm.
:

405

Generoso add. Generoso: Che ha generosit;


Liberale, Largo, Cortese, Benefico.

Gh'a nn-a gxd de gente; La chiesa


s.
f.

era piena di persone.

Grenu-a.

s. f.

Fastidio,

Incomodo, Noja, Disgio;


Serviti,

Oxetta

Chiesetta, Chiesina, Chiesino,

ed anche Soggezione,
Posto in soggezione.

Chiesuccia, Chiesuola, Chiesicciuola.

Dim.

e vezz.

Oenu. p. pass. Molestato, Impacciato, Disagiato,


GS-enta,g-g-ia.
s.
f.

di

Chiesa: Piccola

chiesa o rustica o povera.


i

da fggiu;

Altarino: Quel piccolo aliare che

Gentaglia, Gentaccia,

Gen-

ragazzi per trastullarsi fanno per le piazze e con-

tame, Bruzzaglia, Bordaglia, Canaglia, 3Iarmaglia,

trade della citt nella festa di qualche Santo.

Oentilessa,
di tratto
Civilt,
,

Schiazzamaglia: Gente abbietta e vile. s. f. Gentilezza: Nobilt d'animo,

G}-xu.a s. f. Chiesuola V. Bitcola. <3-x s. ra. Santino: Immaginetta divota


pata in legno o in rame.

stam!

Maniera nobile

di

trattare

Cortesia,

Graziosita, Garbatezza.

Gr:x:iii.a,ja<
terjez.
di

Jesus-Maria! Gesumaria

In-

Gentilezza, per

Grentilommo
Per

Amorevolezza, Favore, ecc. s. m. Gentiluomo :Uom nobile.


ad
uffizio

meraviglia.

GJ-lierlin

Uomo

appartenente

particolare

presso la persona d'un principe o d'un cardinale:

T. mar. Cavo coms. m. Gherlino. messo alla maniera delle gomene, cio commesso due volte, ma meno grosso di quelle, e al disotto
di

Gentilommo de camera; Gentiluomo

di

camera.

Oenixflescin

s.

f.

Genuflessione, InginocSchietto,
di gabbia,

dodici pollici sino


di Gherlino

ai

cinque esclusivamente.
a coda di ratto, di-

a ea de ratto; Gherlino
cesi
farlo

chiazione, Inginocchiata: L'atto d'inginocchiarsi.

terminato in punta, onde poter

Oenuino add. Genuino, Vero, Puro, Naturale. Oerlo m. Gerla: Specie


s.

Ingenuo,

passare facilmente per qualche buco senza


si

composta di mazze, serrata superiorm. con una rete, dove portasi attorno il pollame per venderlo, w Gerla, per Un altro arnese, composto pure di mazze, di figura conica o piramidale, aperto nella parte pi larga che la superiore, e con due
cigne
le

Olxette
Vestono

per lo sfregamento. Ghette V. Bttinn-e. Grliettiiiii-e s. f. pi. Ghettine, Mezzeghette


disfaccia
s.
f.

che

la
s.

sola parte inferiore della

GUxetto
abitano
ti

gli

m. Ghetto Raccolto di EbTei in alcune citt.


:

gamba. pi case ove

Bisca

Luogo ove

si

tien giuoco pubblico o altro.

simili, in

cui

contadini fanno passare


in
ispaila

braccia

per

recarsela

portarvi

della roba.

V. Zembo. "Grliia s. f. Grazia Avvenentezza di operare che diletta: Ti n g'hce gaibo e ni ghia; Tu non
:

GHxuTblbo
ci

Oessa.i'ollo
matore
gesso.

s.

m. Gessajuolo Propriam. For:

hai garbo, n grazia.


n.
p.

di statue,

vasi

o altro che

si

getta
tal

in

"GUxiase
Gt-Iiidn

Gongolare, Giubbilare, Godersi

Da

noi

comunem. chiamasi con

nome

V. BeciUse. m. Gagliardetto, Pie di gallo. T. e lunga banderuola che divisa e termina in due punte, portata sopra una piccola asta in cima de' calcesi delle golette, e serve di ornamento. Grlxig'g'in s. m. Ghiozzo Pesce di mare del genere de'Gobj, di cui si conoscono due specie: Il ghiozzo di scoglio (Gobius jozzoj, il quale vive in mezzo agli scogli. Ha il corpo poco compresso,
s.

Colui che va vendendo attorno figurine di gesso,


cera, ecc., che nell'uso toscano dicesi Figurinaio,

mar. Piccola

Stucchinaio.

Oesso
calce
:

s. m. Gesso, e in term. chim. Solfato di Combinazione naturale dell'acido solforico

la calce che, ridotta in polvere e stemperata con acqua, si adopera a vari usi di cementare, di formare statuette, ecc. Gesso, per Ogni opera modellata in gesso. da preiza; Gesso da far presa o da muratori: Quello che serve agli scultori e gettatori di metalli per formare i modelli delle opere che debbono gettare, e per formare cose di rilievo. S Cmbin de gesso V. Cmbin.

con

la testa pi larga del corpo, i denti piccoli, la bocca grande ; il suo colore bigio e punteggiato di bruno; e II ghiozzo di fondo (Gobius capito), somigliantissimo al precedente, se non

GJ-estx

o movimenti della persona che accompagnano un discorso o rappresentano un concetto.


V. n. Gestire
:

Far

gesti

che ha sul dorso una striscia longitudinale nera ed abita il fondo del mare. Dicesi anche Ghiozzo, ed a Firenze e Livorno Jozzo.

Gt-liig'liottnxi-a

s.

f.

Ghigliottina

Istru-

Oxa>

s.

f.

Chiesa

Congregazione de'
de' cristiani,
altri

fedeli.
Si

Chiesa, per

Tempio

dove
divini.

cele-

mento di supplizio inventato da un medico chiamato Guillotin, per troncare la testa mediante
un'operazione
affatto

bra
%

il

Sacrifizio e gli

uffizj

meccanica.
:

And
a far

in
le

gxa; Andar
sue divozioni.

in

chiesa, vale

Andare

O-Iiig-liottiii
la

V. a. Ghigliottinare

Troncare

se fortnu cBmme i cheti in gxa V. Can. % In {accia da gexa V. Faccia. S L'ommo da gxa; Scaccino. Voce fior. V. Ommo. de gxa : Chiesolaslro , Chiesolastico : S
S

per mezzo della ghigliottina. **Gi-Iiig'Xia s. f. Ceffo, Mostaccio, Luchra, Luchria: Aria del viso. Aspetto, Un certo modo
testa

di

Ommo

l'ha

guardare; altrim. Piglio. nn-a certa ghigna ch'a nd

me piaxe

Colui che frequenta continuamente

la

chiesa.

Quando n ghe
non ce
n',
la

n'e,

a gxa a ne perde; Quando

ninte; Egli ha una certa luchra o luchria, un certo aspetto che non mi va a sangue; e pi
intensam. Egli ha un ceffo di tristo, un aspetto che ributta, che incute terrore e simili.

chiesa ne perde.
si

Modo

proverb.
chi

denotante che Niente

pu pretendere da

Ox

povero in canna o da chi nulla possiede. % Santi in gxa e diai in casa V. Casa. s. m. Chiesa. Voce del contado : La parrocchia del luogo,

Gi-Iilg'iiii

tipalia.

s. m. Avversione, Ripugnanza, AnContraggenio, Abborrimento ; e talora

Rabbia, Stizza, Bile, Dispetto.


S

Fa

n Chiesa piena,

ma

allora usasi

da noi

in

genere

Mette ghigndn; Destar antipatia. Recare avversione; e talvolta Far rabbia V. Fd.

406

GI
Macchinare, Ordire, ConFa. Ghindare, Aghindare. T. mar.
e sollevarli
tt

GI
per Andare o Muoversi in giro ghe giava d'intorno; Gli girava dattorno. a boccia; Girare il boccino o corbelli V. Boccia.
: i

Oliiminn-a f^/o;,certare, ecc. V.

Grlxiud.

V.

a.

Si dice degli alberi di gabbia e di pappafico, per


significare l'azione d'issarli


"

quant'

possibile, e per situarli nella posizione necessaria.

a testa; Girare il capo, oltre il significato proprio, si dice Quando si vedono tutte cose dintorno a noi come girare, onde perci sovente
non possiam quasi reggerci in gambe. de bordo; Virar di bordo. T. mar. V. Vira. Girar largo: Allontanarsi da un luogo. Andarsene: Appenn-a l'ho visto, ho giu de bordo; Appena
lo vidi,

Obliid.a.o
nel
10

s. m. Arcolajo, Gundolo, Bndolo e Modenese Dipanalore: Strum. rotondo, per

pi fatto di canne rifesse o di stecche di legno,


quale s'adatta
la

sul

matassa d'accia o d'altro

filato

per dipanarla e farne gomitoli (rmescelli);

infitto in uno stilo di ferro fermato in uno zoccolo di legno o di

1)

girai largo.

marmo,

e nello svolgersi la

5 canto; Volgere o Voltare il canto, vale Piegare il cammino verso un canto di casa.
Svicolare, Scantonare: Entrare nel primo vicolo

matassa esso gira. Ce n' ha de' pi gentili e leggieri che mediante una piccola vite si fissano

che

li

si

presenta per fuggire una persona che


cervello,

dove torna comodo.


dff

bgatlo

Burattello, e da

taluni

Tmbolo,

non vuoisi incontrare.


5 cervello; Girare
il

Dar

la

volta

al

Rocca

(coll'o stretto),

Frullone
il

cavo, lungo poco


entro cui
si

men che

Specie di cilindro fcullone (bgatto),


superficie

canto

al

cervello.

Dar

nelle girelle o nei ge-

volge su due perni. La

del burattello formata da

un velo variamente

la farina che si abburatta, volgendo una manovella esteriore. s. m. Ghindazzo, Ghindaressa. T. mar. Manovra, volante o Cavo che serve a ghindare o ad abbassare gli alberi di gabbia. Gr!faLnea< s. f. Ghinea: Jioneta d'oro d'Inghil-

rado, per cui passa

il sole colle stanghe, Voltar Arno in su V. Vortd. pe-a testa o in ta testa; Correr per lo capo, vale Andar per la fantasia.

rundi, vale Impazzare. 5 so co-e stanghe; Voltare

GMiiudasso

un

arco, nn-a vlta; Girare un arco, una vlta,


dagli Architetti

dicesi

per

lo stesso

che Voltare.

nn-a cambiale; Girar una cambiale. T. comm. Cedersi una cambiale dal girante a favore del
giratario.

terra del valore di


sterlina,

20

scellini; detta altrim. Lira


fr.

corrispondente a
s.

2S moneta

di Francia.
:

Fa gi nn-a
Ghe gtan;
cesi

carta, ecc.;

Far circolare una


,

01iix*iii.d.cii
di

legno, fatto
il

m. Tavolino da notte Arnese appunto come un piccolo tavolino


letto

carta o simile, vale Diffonderla, Pubblicarla.


%
Gli

girano o Gli gira


sia di tristissimo

corbelli, di-

che pareggia
ai

in altezza, e tiensi

accanto

d'Uno che
e

umore, che abbia


che
si

letto

per tenervi l'orinale. letto, e

Comodino o Co$
al

grandi cagioni di dolersi o sim.

modino da notte mente accanto al

diccsi Quello che tiensi pari-

Gi
la

rega

Gira gira
dire quel

modo

usa co-

serve

doppio uso

di

munem. per
simile.

medesimo che Guardata

Tavolino da notte e

di

seggetta.
:

cosa per ogni verso. Considerata ogni cosa o

OIxii*la<uda>
fatto

s. f.

Ghirlanda, Serto

Cerchietto
si

di

fiori

d'erbe o frondi o d'altro, che


di

pone in capo ad uso


bilito

corona.

i>

S Gise n. p. Girarsi, Volgersi, Rivolgersi, Voltarsi. a tutti i venti; Volgersi ad ogni vento,
figurat. vale

dell'ncoa; Cicala. T. mar. Grosso anello sta-

arma d'una fasciatura di cavi, a cui s'ormeggia la gomena. Ghirlande; Ghirlande, Gole. T. mar. Pezzi grossi
nell'occhio dell'ancora,

che

si

II

Non avere n n fermezza. inderr; o Volgersi addietro V. Vortd.


slabilit,

Voltarsi
f.

Gria>cca>
teria di

s.

Biacca o Bianco

di

cerussa:

Ma-

color bianco, cavata per forza


altrim.
s.

d'aceto

di

legname corvi o

centinati, che

si

dispongono
le

dal

piombo;

Carbonato di piombo.
:

a squadra sulla ruota di

prua, sopra o sotto


le parti

Q-iaceli
fatta di

ruote di cube, per legare insieme


vanti delle navi e connettere
i

da-

m. Giacchetta Veste da uomo panno o d'altro, con maniche e con petti,


il

madieri e forcacci.
:

Grliisa/

Ferro fuso e non ancora purificato, Prodotto della prima fusione della miniera di ferro che si d nella magona.
s.
f.

Ferraccio, Ghisa

ma senza falde, che cuopre per lo pi dalla plebe.


<3ria>ccb.etta<

busto, e portasi

s.

m. Ghiro. T.
di

zool.

Myoxus
,

glis.

Animale
al

mammifero
topo,

colore e di grandezza simile


il

s. f. Farsetto, Giubbetto: Veste consimile alla giacchetta (giacch), ad eccezione che ha per di dietro due curie falde. da postiggin; Giacchetta da postiglione.

me

di

coda pannocchiuta
tutto
il

quale senza
si

Gi-ia>cc]iett>
colla giacchetta

mangiare dorme primavera.

verno

desta

di

s. f. Colpo di giacchetta o dato V. Giacch. Gt-iaccliettiii s. m. Farsettino, Giubbetlino,

GHa

Y.

n.

Girare: Rivolgere o Muovere in giro:

Giubberello.

Ha

le falde

ancora pi corte del far-

{ava gi 5 bastdn; E' faceva girare la mazza. " Girare, per Volgere: giava i uggi dappertutto; E' girava gli occhi da per tutto, w per Circondare: ma o gi tutta a tcera;

setto (giacchetta).

O-iacclxettn.
pi di panno, che
e barcaiuoli.

s.

m. Farsetlone, Giubbone:
lo

11

Abito da uomo, largo, foderato e forte, per


si

usa in

citt

e da' marinaj

mare

gira tutta la terra.

per Aver tanto o tanto di circuito:

Zeno a

Gt-ia^into

gi nuve miggia; Genova gira nove miglia. n per Andare attorno ad un luogo, Aggirarsi per esso: Ho giu tutto Zeno; Ho girato tutta

s. m. Giacinto e Diacinto. T. boi. Hyacinthus orientalis. rianta che ha il balbo

coperto da molle tuniche,


odorosi di vario colore,
ti

le

foglie lisce,

fiori

Genova.
n

Giacinto, per
s. f.

Una

sorta di perla preziosa.


:

per

Drirrarcjil

cammino:
e|;li

Da
gir?

che parte B

O-ieea

Ghiaja e Chiara

Rena grossa con en-

V4 siu? Da qnal parte

trovi mescolati sassuoli.

GI
n

GI
pw-

407
foglie

Frmbola
s.

Piccolo sasso di diYcrse figure


Il

de cSu, sllao,
di

ecc.;

Grmolo, Garznolo: Le
sifitatte.

talo da'fiomi o torrenti.

dentro congiunte insieme del cesto dell'erbe,


di lattuga,

GS-iaea.

f.

Bieta e Bietola. T. bot. Beta cicla.


di cui v'

come

cavolo, sdano e

Oiaerava

ha due specie principali, la bianca cio e la rossa V. Gicerava. S Daghe camme 6 sci Gicea Y. in D. Bela s. f. Barbabietola. T. bolan.

Erba da mangiare,

detl'uggio; Albugine o Bianco

dell'occhio

V.

comune, la cui mangia cotta, e contiene molte parti zuccherine. La radice di quella che si coltira nei nostri orti ha la forma di rapa; in Tose, se ne coltiva una variet che ha la ravulgaris. Variet della bietola
radice bulbosa e rossa
si

uggio. dell'uvo; Bianco dell'uovo V. Euvo. % D 5 giamo; Imbiancare, Scialbare V. D. 5 gianco addosso a nn~a cosa ; Dar di bianco,

vale Coprire con color bianco.

3 Lascia in gianco; Lasciar in bianco, vale Lasciare spazio nelle scritture per potervi scrivere
a suo tempo.

come il navone. 0-ila<pa< V. Xlapa.


dice allungata

S Mette 5 neigr in scio gianco; Porre in sul bianco, vale Scrivere.

il

nero

Oa<ma.oco
di

s.

m. Giubbone, Casacca: Sorta


de' conladini
,

Spara in gianco ; Sparare


al

a vuoto, cio Scaribianco, Albeggiare:

vestimento per lo pi grande e senza quarti.

assai

care l'arma da fuoco carica di sola polvere.

S Ti a-o gianco; Tirare

Gt-iamellai

Hugherino, Gelsomino di Goa, Gelsomino d'Arabia. T. bot. Jasminum sambac. Arboscello rampicante, originario dell' India, dove elevasi all'altezza di metri 3 SO a ^, e da noi ben raramente a quella di m. 1 SO. Ha le foglie cordiformi, persistenti ; durante l'estate adorno di fiori numerosi, semplici, semdoppj o doppj secondo la variet, bianchi e di soavissimo odore,
s. f.

Tendere al bianco. S Voei fa vedde 5 neigro pe gianco


strare
far

Voler mo-

vedere

il

nero per bianco (e viceversa),

Oianco add. Bianco, e


n Bianco,

Dar ad intendere una cosa per un'altra. alla lat. Albo. - Candid dicesi per Bianco in supremo grado.
vale

per

Canuto,

cio Bianco di pelo per

specialmente

la

da noi delta
in di
ital.

sotto
I

- Havvene un' altra variet Giamella straddggia, e conosciuta il nome di Gelsomino del Granduca
sera.

Aggiunto
Mi
g'

vecchiezza:

l'a tutto gianco;

Era

lutto bianco.

di volo o suffragio, vale

Favorevole:
gli

ho dcBto 5 vto gianco ; Io

diedi

il

Oiamellotto
nome; oggi

si aprono malamente. m. Ciambellotto, Cambellotto, Cammellotto, Cammellino: Drappo fatto anticamente di pelo di cammello, dal quale tolse il

Toscana.

suoi fiori
s.

voto bianco. S Cavslli giunchi; Capelli canuti. S D carta gianca a nn-a persdnn-a V. Carta. S De punto in gianco V. questa locuzione alla
sua sede alfabetica. %
l' vegno gianco cdmme S pappe da scrive; Divent bianco come un panno lavato. Impallid,

Oiamiu
Durar

di pelo

di

capra.

s.

m.

Stento, Fatica.
:

Oiamin.

v. n. Stentare, Faticare, Sfacchinare

Allibb.

fatica.

O-iamento de testa;

Pan
Il

gianco; Pan bianco, dicesi


di tutta

II

pane fine.

Giramento

di

pane

farina.

capo, Vertigine, Capogiro, Capogirlo, Giracapo.

Oianoaja
lino

S S

s.

f.

Biancheria: Ogni sorta di panno'

Vegni all'arma gianca V. All'arma gianca. Vin gianco; Vino bianco, contr. di Vino vermiglio
nero.
s.
f.

canapino o bambagino, non tinto e gi cu-

rato e ridotto per l'uso della famiglia.

- Lingeria

O-iancIxessa
core
:

Bianchezza, antic. Bian-

per Biancheria voce registrata con esempi del Buonarroti e del Salvini, ma poco usata e da

Qualit di ci che bianco. -

Candidessa

vale Bianchezza in

supremo grado.
Biancheggiare: Tendere

come inutile francesismo. do tda; Biancheria da tavola.


fuggirsi
s.

Gt-ianclxezz
al

v. n.

bianco.

Oianelietti
notti,

m.

pi.

Bianchetti, Tose.
iltiol.

Ava-

O-ianoblnastro
cio,

add. Biancastro, Bianchic-

Nonnali, Cent'in bocca. T.

Aphya

Bianchereccio, Biancolino, Albiccio, Albial

vera. Picciolissimi pesciolini di mare, di color bianchissimo e quasi trasparente, con gli occhi come due puntini neri. Cbiamansi cosi da noi
1

cante: Tendente

bianco.

O-ianclilxe

Grianda
i

s. f.

V. sopra Gianchessa. Ghianda : Fruito della quercia, del

hanno quando e' sono Radicchio imbiancalo V. Cstetti.


s.

dal color bianco che

lessati.

cerro, del leccio e simili, col quale s'ingrassano


porci.

Oiancixetto

m. Bianchetto: Tinta chiara

n Bruco. T. de' legai,


segnali che
libri;
si

da

libri.

L'attaccagnolo dei

per lumeggiare i rilievi della pittura. da d a-i gentroin da sordatti; Terra di Vicenza: Terra che serve per imbiancare le cinte
de' militari.

pongono
V.
f.

ne' messali, breviarj o altri

altrim. Portanastri.

Oiandai'iiie

Xandarme.
Nappetla,
agli abiti

Oiandetta
di

s.

da dse faccia; Biacca o Bianco


Quello che usano
le

bismuto:
I)

Quelle che

si

mettono

Pappina, diconsi per ornamenlo

da pli
e

cristalli, posate, ecc.;

donne per imbellettarsi. Terra di MedoD,

e a foggia di bottoni.

da taluni Bianco di Francia: Sorta di terra


la

bianca,
i

cristalli, le

qual ridotta in polvere serve a pulire posate e simili.

Ghiandina Quel vasetto d'avorio o d'argento in forma di ghianda da serrarsi a vile, nel quale si mette un poco di spugna inzuppata in qualche
:

essenza odorosa.

O-ianoo s.
opposto
al

m. Bianco : Uno
Nero,

degli estremi colri

n Bianco, per Quella materia, colla quale s'imbian-

cano le muraglie. de bahnn-a; Bianco di balena V. Balenn-a.

Bruco V. Giauda nel 2" significato. g Giundette da zgd all'ambo; Ghiandine. Gt-iandolin s. m. Palo, Fattore, Stornello: Strum. di legno di figura conica, che i faneioUi fanno girare so una punta con una sferza.
n

408

GI
V. sopra Giandolin. (And, in); Andar gironi o a zonzo
v. n. Girellare, Girellonare, Girol-

GI

Oindolo
Griaiid.ii
V. Andd.

Griascia
I)

v.

a.

Masticare:
il

Disfar

checchessia

co' denti, e specialm.

cibo.

Oia-udua.
loiare,

Girandolare, Gironzare, Andar gironi o a

"il

girone,

Andar a zonzo, Zonzare, Bighellonare: Andar attorno oziosameule, Andar girando qua e l senza proposito, e per passar
giostroni,

Andar

Per Mangiare semplicemente: O giascia tutto 5 girno; E' mastica tutto il di. Mangiare, Buscare, Profittare, Lucrare e simili. M. basso: Gh' da giascid poco; Ecci poco da
mangiare.
Sbiasciare V. Giascigd.

tempo.

it

Grianello

m. Rana Pescalrice. T, itliol. Lophius piscatorius. Pesce di mare simile al Boldr (Bddego), ma che perviene a grandezza quasi
s.

avemarie, paternostri, rosi, ecc.; Biasciare o Masticar avemmarie, paternostri, rosari e sim.,
dicesi per
similit.

del

Recitar

avemmarie,
la

ecc.

con voce sommessa, dimenando


chi rimastica.

bocca
dicesi

come
anche

doppia; di carne
glie

meno

bfiona, e lessato si scio-

Parlando
la

di

rosari,

quasi interamente nell'acqua;

dicesi

anche

Pesce giudeo.

Scoronciare.

brilla; Masticar

briglia.
il

T. cavali. Dicesi

Oiauetta.

s.

f.

Balticoda o

Cntreltola gialla,

del

cavallo di bocca dolce,

quale prendendo
si

Codizinzola o Codotrmola
Uccello del genere
delle
di

gialla,

Pis. Striscia-

gusto alla briglia, da per se stesso

alleggerisce

jola, Culti, Anguinella. T. ornit.

Motacilla flava. Culrettole, che ha il


il

becco nero, la dorso di color


*

testa

color cenerino-cupo,
,

senza movimenti sgarbati. ben nn-a cosa; Masticar bene una cosa, figurai, vale Esaminarla bene seco medesimo; e piti pro

olivastro-giallognolo

la

gola

bianca,
lore

il

petto e tutte le parti inferiori di co-

priam. Rugumare, Ruminare. Fase giascid da-e persnn-e; Farsi


calze
di
s,
il

tagliar

le

giallo-canarino
i

vivacissimo,

piedi

neri.

giubbone, vale Far parlare malamente

Frequenta

luoghi ove son acque morte,

pra-

de' fatti suoi.

GrianfSttre
di
cattivi

gronde degli stagni, ecc. Cibasi di insetti che va a prendere attorno le vacche e cavalli. comunissimo nel suo passaggio di primavera in marzo, aprile e maggio. s. m. Briccone, Mala sciarda, Mala zeppa, e simili, dicesi di Persona trista,
terie paludose,

3 Giascidse e pai-olle; Biasciare o Masticare o Cincischiar le parole, vale Non profferirle chiare
e con scioltezza.
".^

Se giascia;

Si

buccina. Si bisbiglia. Corre voce.

"GriascialofFe

V. Babbazzn.
s.

Griasciarosi
"Griascio s.
Frastagliare
i

m, Biasciarosari, Bacchet-

costumi.

tone, Graffiasanti, Picchiapetto, Ipocrita

V.BepAm.

Oiano
sole,
I

add. Giallo: Di colore simile a quello del

m. Cibo, Vitto:
v.
a.
Il

Il

mangiare V. Pitto.

dell'oro, del zafferano.

Griasciga
:

Cincischiare e Cincistiare,

Giallo,

per Pallido, Smorto.


Giallo di terra, Giallo di

Tara giana;

Roma,
Cornacn

Ocrea V. Twra.

Criapp
assai,

V. n. Cinguettare, Gracchiare,

chiare, Ciarlare, Cicalare, Chiacchierare: Parlar

male e disugualmente come mal taglienti. - Sbiasciare dicesi delle forbici che stringono senza tagliare, o perch difettose o perch male adoperale, Gualcire, Sgualcire, Ingualcire V. Aslrofggid.
tagliar

fanno

ferri

Parlar vanamente e leggermente.

Griapp d eau; Ghiattire V. Griara Orcio, Coppo: Vaso di


s.
f.

Griaseig-lxuja
stio:

s.

f.

Cincischio e Cincisi fa

Con.
terra inve-

Taglio mal fallo e disuguale che


altro
s.

con

forbici

ferro maltagliente.

triato,

grande e alto, a bocca aperta e ventre


a tenervi olio per

Griseiiiiii

rigonfio, che serve specialm.


la

Arbusto sermentoso

cucina e per ardere. - Giara in lingua ilal. Sorta di vaso di cristallo, senza piede, con due manichi, per uso di bere, e la voce fu porlata
in
Italia
s.
f.

Oiarda
duro,
alla

dagli Spagnuoli.

e poetic. Gesmino: che produce fiori bianchi odorosi; e si prende anche pel Fiore della pianta. de Spagna; Gelsomino a grandi fiori, impropriam. dello Gelsomino doppio. T. bot. Jasminum grandi(lorum. Ha il fusto diritto a rami
,

m. Gelsomino

Giarda.
del

7'.

veter.

un Tumore

lunghi e diffusi;

le foglie
i

persistenti a

foglielte

che

estende dalla parte posteriore ed


garello del cavallo sino

oblunghe, ottuse;

suoi fiori grandi, bianchi, la-

inferiore dell'osso

parte superiore e posteriore dell'osso della

tibia

sopra

il

tendine llessorio del piede.

vati di rosso nella parte di sotto, sono di aggradevole odore. Se ne coltiva ne' giardini una variet a fiori semidoppj. Fiorisce dal giugno

Oiardin
Luogo

s.

m. Giardino,

e alla

lat.

Viridario:

cinto di

muro o

di

siepe,
delizia

vano fiori, alberi, ecc., per e non per guadagno.


"

dove si coltigeneralmente
cor-

all'ottobre.

de Tnexi; Gelsomino di Persia, Gelsomino di Spagna, Lilac di Persia, Ruvistico di Persia, Ravistico di Levante. T. botan. Syringa persica.

Giardini e Giardinetti
ridori pensili
ai
s. lati

al

pi.

T.

mar. Quei
di

Arbusto
gracili,

di

m. 2, ramosissimo;
sottili

suoi rami sono


;

del

quadro

poppa.
e

pieghevoli,

divergenti

le

foglie

Oiardin

m.

Giardiniere,

Giardiniero

lanceolate, appuntate,
bel
i

tagliuzzate, opposte, d'un

Giardinaio; quest'ultima voce pochissimo usata: Quegli che ha cura del giardino e l'acconcia.

verde; fiori d'un purpureo dilavalo, disposti pannocchie terminali ; si propaga per mezzo

O-iardiiia
giardiniere.

s.

f.

Giardiniera:

La moglie

del

Oiare tta
Dimin.

delle

barbatelle e margotte. sarvcego; Gelsomino bianco comune, Gelsomino

s.

f.

Orciuolo, Orcetto. Dimin. d'Orcio:


Orcioletto,
orcio,

delle officine. T. bot.

Jasminum

officinale.

Que-

Piccolo orcio.

sta specie fu introdotta dalle parli


s.
f.

temperate delChina.
specie
le

Oiarettinn-a
Ct-iarrzi
s.

Orciolino.

l'Asia, partendo dal Caucaso sino nella

d' Orciuolo, d' Orcetto.

Essa serve

per

innestare quasi tulle


flore

m. Grand'

Gran coppo.

di

gelsomino a

bianco.

GI

GIN
Giastemmo l'a e 5 memento che l'ora e il momento che ecc. Gria>steiiiiiin. s. m. Bestemmiatore,
dire:

409

Ois
pia, alta

s.

Elianlo. T. boi.

m. Girasole, Tornasole, Clizia, ElitroHeliantus annuus. Pianta


gli
steli

ecc.;

Bestemmio

pi di tre braccia che ha


le foglie

grossi,

antic.

cilindrici,

alterne, picciolate, quasi cuoi

riformi, scabre, a Ire nervi,


giallo

fiori

col raggio
si

molto grandi,
nell'estate,

solitarj,
il

pendenti, che

vol-

gono sensibilmente dietro


risce

corso del sole. Fio-

Oiavartlo
alla

ed originaria del Per. Gt-ia>ssa> s. f. Ghiaccio e Diaccio: Acqua congelata dal freddo; dicesi anche Ghiaccia, ma ^ voce antiq. S Rompi a glassa ; Rompere il diaccio o il guado,
vale Essere
il

Biastemmalore, Biastemmiatore, alla lat. Blasfematore e Blasfemo: Che bestemmia; e in peggior. Bestemmiatoraccio. s. m. Chiavardo. T. veter. Piccolo furuncolo che viene o alla corona del piede o

gamba
fatta

del cavallo.
s.
f.

Griavotta,
Via
in

Giravolta:

Movimento

in giro,

giro.
s.
f.

Oitoerna

Giberna, Tasca delle cartucce.

non
altri

tentala,

primo a tentar una cosa da altri o Parlar il primo d'una cosa onde
di

T. mil. Si)ecie di tasca, entro cui si tengono le cartucce (cartatcce) per caricar l'armi da fuoco.

non s'attenta

parlare,

per

appiccar

- Cartocciere, Cassetta
portano
di
i

di legno,

con cui

si

tras-

pratiche, o per ravvivare amicizie, ecc.

cartocci nelle batterie mobili.

Oia^ss.
Oi>ss;
lo
ti

(Erba); Erba ghiacciata V. Erba.


V. n.

Gricclxe
Il

Ghiacciare, Diacciare, Gelare:

congelarsi dell'acqua o d'altra cosa liquida per

freddo; Agghiacciarsi, Aggelarsi, Congelarsi,


altiv. e

s. m. Giubbello: Abito corto da uomo panno o d'altro, assai largo, senza falde, e con due ampie tasche, una per fianco.

da caccioe;

Cacciatora, Carniera: Abito

urto

Usasi anche

vale Far divenir ghiacciato:

La neve ghiaccia e men, i denti,


e simili,
si

neive a giassa 5 vin megio che 5 giasso; il vino meglio del ghiaccio. ecc.; 3Iozzar le mani, i denti
dice del Sentimento che produce in
il

da cacciatori, generalmente di velluto, largo e con ampie tasche nei dinanzi e un tascone che ricorre orizzonla'mente di dietro V. Cacciua.

Grito s. m. Griffra s.

Passeggiatella:

Breve passeggiata.
Giriccolo
fatte
:

f.

Ghirigoro, Giriggolo,
di

queste parti
l'aria,

soverchio freddo dell'acqua, dele delle

Tratteggio o Intrecciatura
priccio colla penna.

linee

a ca-

de' cibi

bevande

gelate.

% Giassse sangue addosso; Gelarsi il sangue a uno: Provare esso tal dolore o spavento che
quasi resti sospesa
la

circolazione del sangue.


e Diacciaja
:

S Lucchetto a giffre V. Lucchetto. % Zgd a giffra l'n; Far a goffo e maco V. Zg. G^xg^Sb s. f. Giga: Specie di ballo vivo e spedito,

Oa/Ssa>
G-ia/SSO
M Ghiaccio.

s.

f.

Ghiacciaia
;

Luogo

ed anche La sonata sulla quale

si

fa

esso ballo.

da serbarvi diaccio
s.

e per simil.

Qualunque luogo

stanza freddissima.

Grig-in (And a); Andar a mimmi Grig-li (Rsiga) V. Rsiga.

V. And.

m. Ghiaccio, Diaccio V. Giassa.


si la-

T. cesell. Quell'appannatura che

scia ne' lavori

d'oro o d'argento per dar risalto

2 significato. S Carta gigli V. Gil nel Gi-i S'Olio s. m. Cosciotto di castrato, e nelGigotto : Coscia di castrato separala dai l' uso

alla

brunitura de' medesimi.


:

forte; Gelato, Pezzo duro

Specie

di

sorbetto

interamente indurito dal gelo e a cui con forme appropriafp tl una determinata figura, come
<;'

Oil
n

corpo per mangiare. Cuochi tose, dicesi Un pezzo di Gigotto, presso magro di coscio di majale cucinato agro-dolce. s. m. Corpetto V. Gipponetto.
i

di
si

pescij,

u arancia, di pera, di fichi

o altro; e

serve in piattino. % Rompi 5 giasso V. Giassa. 0-ia.ssu. p. pass. Ghiacciato, Gia^s.


S

Diacciato

V.

comunem. Gil Somiglianza due carte nel giuoco della bazzica. Grilecco s. m. Farsetto: Vestimento del busto, come giubbone o camiciuola, e dicesi presso noi per lo pi da' contadini. Vien dalla voce tose.
Giul, ed oggi pi
:

di

^gua

giassa; Acqua gelala V.

^gua.

Giulecco, Spezie di veste antica degli schiavi e


galeotti.

S Chu giassu; Cuore ghiacciato, cio Crudo, Priv d'amore ; e con pi forza, Cuore indurito,
fatato,

Grimiclxia
Prodigio;

s.

f.

Gran cosa. Cosa sorprendente,

impenetrabile.
cristallo

ma

dicesi in senso ironico a Chi crede

Veddro o Cristallo giassu; Vetro o


diacciato o smerigliato, dicesi
tolto
il

Quello a cui

fu

d'aver fatto cosa bella, grande e meravi|liosa : Anace l eh' e [ceto nn-a gimicha! Andate,

lustro

OiaiStemma.
e alla
di
lat.

con polvere d smeriglio od altra. s. f. Bestemmia, antic. Biastema, Blasfema: Detto ingiurioso all'onor di
contro
le

che avete

Oinepro

Dio

cose sante.
,

Bestemmia, per Jlaledizione Imprecazione: g'hapregu mille giastemme; G' imprec mille

bestemmie. Di de giastemme V. Giastemm. S E giastemme sn c5mme e fugge , che chi e caccia se arrecchugge ; La bestemmia gira gira, torna addosso a chi la tira V. Fuggia.
v. n.

una gran cosa, un prodigio! m. Ginepro. T. boi. Junipertis communis. Frutice odoroso e sempre verde che getta gran quantit di rami, e le cui bacche o sono d' un sapore coccole, grosse come piselli piccante, aromatico, e servono a profumare l'acquavite; fassene anche una conserva eccellente
fatto
s.
,

per fortificare lo stomaco.


; Cedro o Ginepro di Virginia. T. boi. /niperus virginiana. Specie di ginepro che si eleva sino a metri IS, di forma piramidale, le cui bacche sono azzurrognole; serve per orna-

rsso

Oia<steiiixii;

Bestemmiare, antic. Bia-

stemmare e Biastemmiare, alla lat. Blasfemare: Profferire bestemmie; e scherz. Dire o Cantare l'orazione della bertuccia, Attaccarla a Dio e ai
Santi, Attaccarla al cielo del forno. Tirar gi.

mento

ne' giardini.
s.
f.

Griuestra
assai

Ginestra

Ginestre. T. boi.
i

Spartium junceum. Arbusto,


simili ai giunchi,
i

cui

rami
bel

sono

suoi fiori d'un

giallo,
fs

Bestemmiare, usato altiv. vale Imprecare, Male-

grandi

ed

odorosi,

grappoli

diritti

410

GIO
n
Giojello, si

GIO
prende
talvolta per

terminanti. Fiorisce dal giugno all' ottobre , ed comune ne' luoghi sabbiosi e montuosi. I rami della ginestra servono a legare come i giunchi;

La

gioja stessa,

"

macerazione danno un'abbondante materia filamentosa, da farne grosse e


e per

mezzo

della

OiiSn
di

per Lavoro non di gioje, ma d'oro. per Cosa graziosa e di pregio. s. m. Girone e Giglione. T. mar.

Il

ma-

nico del

remo
la

ossia

La parte del remo,


fa

sia tonda

forti

tele,

dette
i

comunem.
poi
si

nestrino;

fiori

in Tose. Panno gicolgono per ispargerli in

quattro facce, su cui


pala faccia
il

forza

il

rematore,

perch

suo

effetto.

occasioni di solennit e processioni.

0-i5]:*na<

Oiio
it

s.

m. Giro,
si

Circuito, Cerchio,

Accerchiamento.

ma

s. f. Giornata: Termine d'un giorno, pi propriam. Quello spazio di tempo che

Giro, usasi

comunem. per Un
fa

viaggio,

Una camI)

trascorre dal levarsi del letto


n Giornata,

al

coricarsi.

minata che

in

diversi luoghi.

e Girata, dicesi nel giuoco delle carte, delle


Il

pel

Cammino che
si

per

la

Mercede che

un giofno, d a un giornaliero
si

fa in

minchiate e sim.

dare un determinato numero


:

di carte in giro a ciascuno de' giuocatori

Femmo

dui gii; Facciamo due giri. Trno da casetta; Giro: L'interna serie di maglie, le une accanto alle altre, nel verso della
larghezza della calza.

da ciave; Mandata: Tutto


volger della

quello spazio che

il

per un giorno di lavoro, Giorno: Giornd sca, Giornd d' cegua ecc.; Giorno scuro, piovoso, ecc. giornd d'anchu ovv. In giornd V, giornd S d'anchu alla sua sede alfab. S And in girno; Andare a giornata: Andare alle case a lavorare di sua arte per un tanto il

chiave

fa

percorrere in una volta

giorno.
S Brutta

alla stanghetta.

de cavasse; Corso: Luogo pubblico dove passeggiano


le

carrozze.
di fune.

- de corda; Avvolgimento
de

Cattiva giSrn; Giornataccia, diccsi passa tutto o freddissimo o burrascoso; e figurat. Quel giorno nel quale ci avviene una grande sventura o si

comunem. Quando un dato giorno

Giro: Quel taglio in tondo, al quale cucita la manica. de parolle; Circonlocuzione: Circuito di parole per esprimere ci che non si vuol dire coi vo;

maneg he

corre grave pericolo: Anchu ho passu nn-u brutta girn; Oggi per me ebbi una gran giornataccia.
S

Fd girn; Far
dere
il

giornata, vale Dondolarsi, Per-

caboli

propri; altrim. Perifrasi.

d5 collo da caniixa de donne; Scollo. And in gio; Andar in giro, vale Andar attorno. D 5 go; Dar l'ambio, il puleggio V. D. S De tutto ven 5 so go ; Tutte le cose danno la
S % sua volta. S

tempo in qualche luogo. Travaggi in girn; Lavorare o Fare S Lao a giornata, vale Lavorare per ricever la mercede a un tanto il giorno. S Meltisc in girn a fa nn-a cosa; Mettersi
a giornata a fare una cosa
,

vale Starvi un pezzo,

Fd un

go; Dar una

volta:

Andare alquanto

Starvi lungamente. Tirarla in lungo.


S Tutta
nella

attorno, Far una girata, una breve passeggiata. cerco, vale AtS In go; In giro, In cerchio, torno attorno.

a santa girn V. Tutto santo girno voce Girno.

CtiStruekle
di
si

Vegni o Tcca so gio a nn-a pers6nn-a ; Toccar la sua volta ad alcuno, Quando nelle operazioni alternative, che si hanno a fare determinatamente ora da uno ora da un altro, s' aspetta
a
lui

s. m. Giornale: Libro, in cui di per notano le partite de' negozi, delle botteghe case per comodo di scrittura. n Giornale, Diario : Foglio ove d per di si notano
i

l'operare,
s.

il

dire, e talora

anche

il

morire.

ti

fatti

pubblici.

Oggi pi comunem.

Nome

assai

comune

Oiia>
)i ti

m.

Gioja,

Gemma:

Pietra preziosa.

delle novelle politiche o letterarie


ecc.,

o scientifiche,

Gioja, figurat. per Cosa preziosa.

Usato nel num. del pi,


preziose,

Denominazione
de' diamanti e

collettiva delle pietre

delle perle.

Quel
Buona
di

che si pubblicano in uno o pi fogli periodicamente a qualunque intervallo di tempo. de bordo; Giornale T. mar. Registro diviso in pi colonne, in cui il piloto o altro uffizale prende

rinforzo di metallo che circonda la bocca

memoria giorno per giorno


gli

e d'ora in ora di tutti


il

del cannone.
1)

accidenti che accadono, qual


il

vento che

uscita.

Voce

dell'uso tose: Quella

somma

soffi,

corso della nave,


si
il

la

direzione che tiene,


la latitudine

danaro che talvolta si paga a chi cede una un magazzino o simile: G'han dceto mille franchi de giia; Gli diedero mille franbottega,
chi di

le

manovre che

vanno facendo,
punto e simili.

per osservazioni,

Gi-iox*iia;listai
tifico,

s.

m. Giornalista. Voce d'uso:

buona

uscita.

Scrittore di giornale politico, letterario, scienecc.


s.
il

Bella giia ! Bella gioja ! dicesi ad uomo ironicamente quasi tacciandolo di malizia o di qualsivoglia altro vizio o mancamento. S M(e giia! Gioja mia! Cuor mio! dicesi talora
per esprimere
la

Oi Situo
t)

m. Giorno , D
sole
sta sul

Quello

spazio

di

tempo che

nostro emisfero.

svisceratezza d'affetto.

Oidell.
di gioje

v. a. Gioiellare,

Ingemmare: Ornare
n

Giorno, D, pel Giorno naturale ossia Lo spazio di 24 ore in che si comprende il giorno e la notte; a differenza dell' artificiale, che quello

gemme.
s.

che

Oiojell

che conosce la qaallt delle gioje e ne fa mercanzia. Gt-iC(jello s. m. Giojello: Pccolo arnese ornato d'una pi gioje, da portarsi per ornamento della persona, o da porsi per ornamento in qualche
Giojelliere: Quegli

m.

prende dal nascere al tramontar del sole. Tempo ossia Giorno prefisso della morte: Quando vegni mce girno ; Quando verr ii

si

pel

I)

per Termine, Tempo o


Fermate

mio giorno.

simile: Fissce girno;

staoza,

il

giorno.

per Giornata, cio ptr

Lo cammino che

si

GIO
fa

G
S

411

"

in un giorno: o distante tre giorni da Trin; Io era distante tre giorni da Torino.

girno di Santi; La ognissanti,


santi.

Il

di d'ognis-

Usalo nel numero del

piii,

vale Vita, cio

II

corso della vita, Il tempo in cui si vive: / t giSrni sSn stcBli brevi; I suoi d furono brevi.
ciit,

girno

meno; Giorno

pi, giorno

meno,

girno doppo; Il giorno dopo. Il domani. Paci un girno; Parer un d, cio Poco tempo. S Punto a girno; Punto a giorno V. Punto. S Tegni a girno nn-a persnn-a d'nn-a cosa
S S

vale Fra breve.

de bSn aw^jino; Giorno


di felice augurio.

fasto, cio

Giorno che

V. A girno alia sua sede alfab. Tutti i girni; Ognid, Ognind, Giornalmente. S Tutti I girni che fa Dio; Ogni d che cade
in

de cattivo augrio ; Giorno nefasto, cio Giorno


]li

terra.
i

cattivo augurio.

3 Tutti
d.

d'uve; Giorno o D feriale o da lavoro o di


fatica,

Giorno lavorativo.
(al plur.)j

de
la

magro

Giorni magri

Quelli ne'quali

girni ne passa un; Ogni d ne va un d ne passa uno, Ogni giorno passa un giorno, si dice proverb. per dire che II tempo passa presto, che invecchiamo e ci avviciniamo

Ogni

Chiesa vieta mangiar carne. e nutte; D e notte, Giorno e notte o Di d


e di

alla

morte.

Sempre. m. avv. A giorni, vale Fra breve tempo, ed anche Quando s e quando no. S A girno; A giorno V. A girno alla sua sede alf. S A girno cicso; A gran d, Di chiaro d, A
notte,

S Tutti i girni non festa; Ogni d non festa, Natale viene una sol volta l'anno.
di non i girni n son pcegi; Tutti i sono eguali. Tutti i mesi non son di trentuno. % Tutto girno; Tutto il d, Tolto il giorno, vale Sempre. % Ttto santo girno; Tatto il nato d, Tutto

girni

S Ttitti

giorno alto: Gi levato il sole d'un pezzo. S A-i mce girni, A-i t girni, ecc.; A' miei d, A' tuoi d e simili, cio A' miei tempi, A' tuoi
tempi. Dappoich io sono nato. Dacch
al

l'intero d. Dall'alba alle squille.

tu

sei

mondo. A-o fa d girno, A-o spunta d girno V.


S
S

Un girno ; Un giorno. Posto assolai, si dice di Un tempo indeterminato, ed VOlim de' latini: Un girno me sn trovu ecc.; Un giorno mi
trovai ecc.

d girno. $ A-o girno d'anche u V. girno d'anchu. S Ci un girno che l'atro; Pili l'un d che l'altro, In un momento all'altro, Fra breve j e talvolta Ogni d pi: l' un diao ci un girno che l'atro; un nabisso pi l'un d che l'altro. $ D bn girno; Dare il buon giorno o il buon d, vale Augurar felicit in quel giorno
sotto In sci fa
(saluto comunale).

Un
cio

girno

sci

e l'atro
s

n; Di due

d l'uno,

Un

giorno

e l'altro no.

De girno; Di d. Di giorno: Mentre De girno in girno; Di d in d, Di


S
in giorno,

giorno.

giorno Giornalmente; ed anche Fra giorni,

Vive de girno in girno ; Vivere d per di o in d, di giorno in giorno, vale Non avere assegnamento n provvisioni se non per un di, e Non pensare e Non provvedere anticipatamente a ci che bisogna, ma giornalmente. OL^so add. Geloso : Travagliato da gelosia. Geloso, dicesi anche di Cosa importante, cio da maneggiarsi o da trattarsi con diligenza e cantela, onde: Affare giso; Affare o Negozio ged
Il

Fra breve. % se a girno d'nn-a cosa V. A girno alla sua sede alfabetica. S Faccia de tutti i girni V. Faccia. ^ Fd de nutte girno; Far della notte giorno,
vale Vegliare tutta
la

loso, cio dilicato, importante.

d so n; Geloso, Tenero, Curante dell'onor suo. S Vegni giso; Ingelosire, Divenir geloso. Griov, V. n. Giovare: Dare o Porgere ajuto, Far utile, Far pr. 3 Giovdse d'nn-a cosa; Giovarsi d'alcuna cosa,
vale Servirsene, Valersene, Approfiltarsene.
s.
f.

notte

occupato

di

chec-

chessia; per contro a Far del giorno notte, che vale Dormire per molto spazio del giorno. g

Oixia.
animo

Gelosia: Passione o Travaglio di

degli amanti per timore che altri

non

tolga

Fase giorno; Farsi giorno, vale Principiare


giorno. Nascere o Spuntare
il
il

il

loro le cose amate, e

non ne goda;

e figur. per

sole.

Qualunque timore o sospetto semplicemente.


Il

S Fissa girno; mare la giornata. Jncasciu


di

Dare

il

di,

giorno ecc., Fer-

a girno; Legato a giorno, aggiunto diamante o simile, e vale Incastonato per modo che vi passi la luce per traverso. In t fa d girno ; In sul d del % In sci fa
giorno, Sul far del giorno, Nell'aprir del giorno, Allo spuntar del giorno, All'apparir dell'alba. Al
del d. Al sorger del sole. In sul far bruzzo (nell'aprirsi il di). S L'atro girno; L'altro giorno: Qualche giorno

Gelosia e pi comunem. Persiana: Specie di chiusura esterna delle finestre formata di due sportelli, attraversati ciascuno di spesse stecche,
girevoli
, i quali contengono altri due uno per parte, da potersi alzare a piacimento per dar pi lume alla stanza, o per meglio vedere nella via, mediante un registro di ferro composto d'un gancio e scaletta, a uso di

fisse

sportellini,

romper

tenere pi o

meno

rialzati

gli

sportellini

della

persiana.

indietro.

Voce

dell'uso.

volante o a vento; Persiana da tirare, si dice Quella a stecche libere, larghe e sottili, rattenate
parallele da
altrettante staffe

S Mette

a girno nn-a persnn-a d'nn-a cosa \. A girno alla sua sede alfabetica. S Mettise a girtio; Slare in giorno, dicesi comunem. dlio Studiarsi di conoscere tutto ci che alla giornata si fa o si scrive, ecc. girno avanti; Il giorno prima, Il giorno $

di

trecciolo, cio

nastro di grosso refe, e

da potersi volgere t
e
alzare
tutte

varia inclinazione e raccogliere

insieme contra l'architrave, mediante funicelle che ricadono da lato contro gli stipiti della finestra.

Ora sono pressoch


a

in disuso,

essendo sostituita

jpiozi, La

Yifilia,

queste

Una

specie di tessuto di canne dlndif

412

GI
dicare le cause
giustizia.

GI
de' litiganti ed amministrare la

tagliate in sottilissime stecchine colorate e cucite

con refe
M

le

une accosto

alle

altre.

Coda

di

Oppa;
bercilo
:

s. f.

O-ipponetto

volpe V. Amaranto. Giubbone, Giubbetto, Giubbello, GiubAbito contadinesco. s. m. Corpetto, Panciotto: Sot-

Gl-id.ie
torit n di

s.

m. Giudice: Chi giudica o ha

l'au-

giudicare,

Giudice, per Colui che senza pubblica autorit scelto per arbitro per decidere fra due o pii contendenti,

toveste tonda, cio senza falde, e senza maniche

Colui che capace di giudicare sadi

e con due taschini sul davanti, che cuopre l'im-

busto e portasi immediatamente sotto

il

vestilo.

namente

checchessia; altrim. Giudicatore.

Oix*ajPa>

s.

f.

Giraffa. T. zool.

Cervus camelo-

pardals. Animai quadrupede africano ed anche asiatico, il qua!, sebbene silvestre, si addomestica
e
fe

Gridizio
Il

si

cavalca.

Ha

le

cresce alla statura


dicesi

gambe dinan/J lunghissime; d'un mezzano camello. Il corpo


Il

nericcio, macchiato di strisce di color lionato;

Oiranio
steli

anche Camelo pardo. s. m. Geranio e Giranio. T. hot. Pelargonium odoratissimum. Pianta che ha gli
grossi, curti,
le

de Mandamento, de Prefetta, de Commercio, quali giudicano le cause- che son ecc.; Giudici, di loro competenea. s. m. Giudizio e Giudicio: L'atto di giudicare , Determinazione del giusto e delSentenza. l' ingiusto, Giudzio, per Tribunale o Luogo dove si giudica. Parere, Opinione, Avviso, Credenza, Consiglio.
i

Il

Senno,

Saviezza, Prudenza, Accorgimento;

foglie opposte,

cuoriformi,

Discernimento, Criterio. temerario; Giudizio temerario: Opinione svantaggiosa ed infondata che


si

rotonde, dentellate, vellutate in dentro, d'un odore

molto piacevole; i fiori piccoli, bianchi, in piccole ombrelle sopra rami forcati. Fiorisce dalla primavera all'autunno, ed indigena del Capo di Buona Speranza. Ha molte variet. 0-ix*iita/ d' nn-a cambiale Girata. T. mere.
penetrante,
;

ma

porta sul conto altrui.

universale; Giudizio
alla

finale:

Quello che avr luogo


l'universale risur-

fine del

mondo, appresso

rezione de' morti.

Cessione d'una cambiale fatta dal girante a fa-

vore del giratario.

Oix*a>t;io
biale.

s.

m.

Giratario.

T. mere. Colui

al

A mce giudizio; A o Per mio giudizio, vale Secondo il mio parere. S And con giudizio ; Andare col calzar del piombo. Adagio a ma' passi. Avei i anni do giudizio; Esser ormai adulto e

quale vien fatta

la girata

o cessione d'una cam-

capace di ragione. poco giudizio; Aver

poca sessitura, poco


;

0-i]:>iii.etta< (Cansn da); Girometta e Girumella: Sorta di frottola antichissima in lode di


tutte le parti

del vestire d'una.

Il

principio era

senno, Esser inconsiderato. % Chi ha ci giudizio o duvie giudizio pi si adoperi.


S g

Chi ha pi

Chi t'ha {ceto quelle scarpette, che te ben ? Girometta, che te stan sci ben ? che te stan sci ben? G-irrSvoiiet, V. De girmta. V. Giandn. Q-iTbila v.n. Giubilare e Giubbilare V.SctaWdse. nn-a persdnn-a; Giubilar uno, usato attiv. vale Dispensar altrui da una carica od impiego, col concedergli una pensione o ricognizione qualunque. Ollbila^zioii s. f. Giubilazione: Riposo o Dispensa dal servizio con pensione. O-ilbileo s. m. Giubileo e Giubbileo: Piena remissione di tutti peccati, conceduta dal Sommo Pontefice ogni 25 anni, ed anche pi frequentemente secondo le occasioni ed i tempi. S Fd un giubileo d'nn-a cosa V. Fa. S L'anno dS giubileo; L'anno santo, L'anno del
questo
:

damma
Compar
alla

in giudizio

Menar a

giudice, cio in

stati sci

giudizio; Richiedere, Citare, Chiamar in giudizio.


ragione, cio davanti
al

in giudizio ; Comparire: Appresentarsi al giudice o ad altro

Oirond-

magistrato, innanzi
g

quale

si

citato.

Con giudizio ; Con

giudizio. Posto avverb. vale

Giudiziosamente, Assennatamente, Saviamente, Prudentemente, Avvedutamente, Ponderatamente. g Dente do giudizio; Dente del giudizio o della sapienza V. Dente. g F mette giudizio a nn-a persnn-a ; Cavare ad uno il ruzzo del capo, Aggiustargli il mazzocchio.
g

giubileo.

Oideo
le

s. m. Giudeo, Ebreo, dicesi fgurat. ad un Usurajo, o a Chi vende a prezzo esorbitante

% Batte

mercanzie. i giudei V. Batte.


s.

Formse un cattivo giudizio d'nn-a persnn-a; Formarsi nella mente un cattivo giudizio o concetto d'una persona o d'alcuna delle sue azioni. g Mette giudizio; Metter giudizio. Far senno. giorno do giudizio; Il giorno del giudizio: g Quello che avr luogo alla fine del mondo. g Spende con giudizio ; Spender con assegnatezza, assegnatamente, cio con economia, con risparmio.
add. Giudicioso
e

0-iiid.d.a<

m. Giuda (nome proprio). % Bxo de Gidda; Bacio di Giuda V. Bxo. S Fso c5mme l'anima de Gidda; Soppiattone, Tecomeco, Tamburino; e in m. b. Doppio come una cipolla. Pi bugiardo d'un epitaffio.
V.
a.

Gl-idizioso
Avveduto.

Giudizioso

Che ha giudizio; Assennato, Prodente, Savio,

O-ig-o-GJ-ig-o

Gt-idica>
Giuggiare.
n

Giudicare

Risolvere e Deter;

minare per via


In signif.

di ragione,

dando sentenza

antic.

s. m. Bigia grossa. T. ornil. Sylvia orphea. Uccello del genere delle Silvie, superiormente grigio-cenerino; ha la coda subtroncata, biancastra esternamente; le penne cigliari cenerino-cupe, la seconda remigante pi

neut. Pensare, Reputare,

Stimare, Es-

corta della quinta;


statura

piedi

cenerino-nerastri;

la

sere di parere, ecc.

OidLica>ta>
Il

s.

f.

Giudicatura, nell'uso dicesi

Tribunale o Luogo dove risiede il giudice a tenere o render ragione, cio Ascollare, Giu-

Oilio

non minore di quella del filungello. Annida fra noi ; emigra io settembre e ritorna in maggio. s. m- Giulio: Nonte di antica moneta

GtlT

GOA
ragione,

43

tose, equivalente a

Dodici soldi genovesi ossia a

Cent.

i8

italiani.
s.
f.

Oiixiifr
con bragia.

Scaldavivande : Caldanino di terra


f.

Oinnslle
Staffe
di

s.

pi. Piegalelli.

T. fabbro-ferr.
della

ferro piegale a squadra, dentro le quali

sostenuta

corre

la

stanghetta

toppa

CciavuaJ.

Che opera con giustizia-, Retto, Leale, Equo, ed anche Esatto, Puntuale, n Giusto, aggiunto a misura, vale Che esatto, preciso, n pi n meno. ^ L' giisto quello che vorrieivo ; Tu m' invili al mio giuoco, Oh qua ti voleva. S Quello che le giusto, l' giusto; L'onesto vuol la parte sua. Dal giusto non si ha a far mancamento.

O-iairda^

La in

s.

f.

Fanghiglia,

dell' uio; Blorcia e

Mota V. Bratta. Morchia: Feccia dell'olio ossia

Oisto
g

fondata dell'olio.

And

avv. Giusto, lo stesso che Appunto. giusto; Andar giusto, cio con intera, con
.

fndo de robe; Panziera: Grande imbrattadi

scrupolosa esattezza.

mento

mola

nel

lembo posteriore

di

vestito

Gririsdizin

lungo e largo, come quello delle donne. s. f. Ginrisdizione, Giuridi-

GiS-la.iid.ola> Corpo molle,

s. f.

Glandola, Gianduia, Ghiandola


trova.

soffice,

per lo pi bianco, che io


si

pi parli degli animali

zione e Jurisdizione : Potere o Birillo di rendere altrui giustizia, per cui distinguesi da Competenza, che II diritto d'amministrare la giurisdizione

Ol

riguardo a certe persone e cose.


n

Luogo dipendente da nn

Giurisdizione, dicesi anche pel Territorio, Citt, tribunale, ovv. L'esten-

Oiscello
si

sione della sua competenza. s. m. Brodetto, Cordiale: Brodo da

Glo glo: Voce di niun significato, ma usala ad esprimere un rumore che fa un fluido neir uscir dalla strettura del collo di un fiasco per passare al gorgozzule di chi beve a garganella fa catalann-a). tacn Glo glo Imitazione del vociare che fanno chini (bibbinj, che dicesi dai Frane. Glouglouter ed impropriam. da alcuni scrittori italiani Gor: i

g"l;

bere con uova e zucchero stemperati dentro, che d alle puerpere o impagliale fpaggioaj.
s.
f.

gogliare.

Grlorise

n.

p.

Gloriarsi

Vantarsi
suoi.
:

Prender
onore

Oistessa.
giusto.
ti

Giustezza: Qualit di ci che

gloria di se slesso o de'

fatti

Olorifica
La lunghezza della riga, lunghezza del vano del comlode
;

V.

a.

Glorificare

Dar

gloria,

Giustezza. T. slamp.

dicesi

propriam. della gloria che


fa

determinata dalla positoio e terminala dal tallone (castello). n In term. pure di Stamp. dicesi Un pezzo di stecca metallica, con cui si regola l'uniforme al-

rende a Dio e che Dio

partecipare

a' beati.

GJ-nacclxe'ra,
nicchio di

s.

f.

>'acchera.

T. zool.

Gran
sonile

mare
dalla

del genere de' Bivalvi, fallo in

cono tondo

parte pi

larga e pi

tezza delle pagine.

del guscio, ed ottuso in punta.


Giustificare:
la

Da

questa parte

Oistifiea

V.

Provare o Mo-

esce una specie di cordone o fiocco di pelo forte

strare con ragioni

verit del fallo.

come

seta, dello
si

Pelo di nacchera, con cui l'ani-

S Giusti ficse n.
strar la propria

p.

Giustificarsi, Scolparsi:

Mo-

mal vivente

attacca agli scogli per difendersi

innocenza.
s.
f.

OlstificaziSn
vamento
di

Giustificazione: Pro-

Grxiseg'iise 5

ragione, Scolpamento, Scusa, Prova

Oistizia
vuto, e per
it

che dimostra l'innocenza d'alcnno. s. f. Giustizia : Virt morale, per la quale si rende a ciascuno ci che gli dola

mare. Fico lievito, Fico lesso; dicesi nell'uso tose, di Persona che lutto fa svogliatamente, che anche nel parlare va lentamente, come
dalle ondate del

a chi
n

manca

il

fiato,

quale

si

rispetta ogni diritto altrui.

Giustizia, pel Tribunale s civile che criminale.

Sbirraglia, Sbirreria, Famiglia.

Gni gni gni ; dicesi per significare Uno che essendo impedito nella favella, comincia a parlare stentatamente senz'approdar nulla. Ci-nsera s. f. Trullo: Coreggia tirata colla bocca
falcando
il

Amministra a

e per eslens. Rendere o

giustizia; Amministrar ragione, Tener ragione: Ascolalla

pollice e l'indice della

mano

sul lab-

bro superiore.

lare e giudicare le cause de' litiganti.

Gr]ig>noa
Anad
effetto

s.

f.

Mattana, Noja, Tedio, onde:


la

Andd pe
dare a
di
farsi

giustizia; Andarsene
alla

ragione,

Pass a gngnoa; Passare o Fuggir mattana,


Cacciar
le

giustizia, cio ai tribunali

passere: Cacciar
pi.

noja,

il

tedio,

render giustizia.
il

pensieri nojosi.

S
n

Fd

giustizia a-o merito

giustizia; Far giustizia: Amministrarla. ; Render giustizia o

Ong-noe
meno
usato
:

s.

f.

Moine, Lezj e Lezie,

ma

dovuto al merito, Dare il dovuto ad alcuno: Trattare secondo il merito e il dovere. giustizia co picosso V. Fd. S Rende giustizia a nn-a persnn-a ; Fare o Rendere giustizia ad uno Attestare le lodi o il biasimo che merit. Apprezzare giustamente il suo procedere e le sue qualit. Oistizi. V. a. Giustiziare: Eseguire sopra condannali dalia Giustizia la sentenza che li condanna a morte. s. m. Giusto, Giustizia, Equit. $ D 6 so giusto; Dare il conto suo o il suo giusto il suo pieno o il suo dovere. add. Giusto: Aggiunto a persona, vale Che non si parte n si piega dai precetti della

Specie di carezze di femmine e di bambini affine di farsi benevolo ed acquistar la


Lezioso,

grazia altrui. S

Pin de gngnoe; Cacheroso, Mimmoso,

Onao;

Onaog-na
lare V.

Smanceroso, Smorfioso, Alloso. Gnao e Gnau, Miao e Miau: Voce che fa il gallo quando gnaula o miagola. v. n. Gnaulare, Gnagulare, Miago-

Ragna.
s.
f.

O-naogn
"Oniffra

Oisto

"OniflFramolla
**Grnisca

Ugnata V. Granfgnd (nome). Mangiare svogliatamente, e con incivile svenevolezza mostrar ripugnanza a mandar gi qualche cosa. V. Gncegnce nel 1" signif.
v.
n. Biascicare:

Oisto

V. Merda.

Gra

s. f.

Gola

Il

canale per dove passano

cibi

414

GOA
allrim.
Il

GOM
Sorso, Sorsata: Quantit
in
di

e le bevande dalia bocca allo stomaco;

liquore che si

bee

Esofago.
Il

Il

Gola, per La parte dinanzi tra per Golosit , Ghiottornia

il
:

mento e il petto. Peccu de ga ;

Peccato
n
sit,

di

gola.

per Desiderio, Avidit di checchessia, GoloIngordigia:

Co-a ga de piggid a bnnala

man;
%
vali
1

Colla gola d'aver

benandata.
da' Costruttori na,

Ce ; Gole. T. mar. Diconsi


bracciuoli
interni

o grosse curve
la

che

incrociano

ad

angolo retto

ruota di prua e


Il

scalmi degli occhi delle gomene dalla sentina fino al primo ponte a poppa e a prua.

un tratto senza pigliar fiato. S Beive a gce; Bere a gergale V. Beive. G}-51belletto V. Cbellctto. GFodLi V. a. Godere Avere , Possedere GSd unn' ottima salute; Godo un'ottima salute. Il Godere, in signif. nenl. Pigliarsi diletto di quello che si possed. Giubilare, Gioire, Goder l'animo. per Ricevere utilit, vantaggio: //janrn legnindoli all'aia glie gdan; A tenderli all'aperto i panni godono. S Chi gusta gode, chi tappa cide.... Prov. di
, : Il
Il

de lavello; Gola d'acquajo, dicesi di Chi mangia mollo e d'ogni cosa. de lidn; Bocca di leone V. Bdcca de lion nella voce Bcca.

nessun significato.
S Chi se contenta gode; Chi si conlenta gode. Modo prov. che si usa dire quando vediamo che

alcuno gode di cose che non sarebbero, secondo


il

d'nn-a montagna ; Gola, Sena, Stretta, Forra: Passo stretto nelle montagne. S Ave a ga fascia de fcero; Aver la gola ferlastricala V. Fwro. rata a pansa a ga; Aver il corpo alla gola o

giudizio nostro, da

menar
I

tal

effetto.

Fra dui
liganti
il

che

il

due lidue contrarli fan terzo goda. Dettato prov. che dicesi di
litiganti 5 terso gode; Fra

terzo gode, ovv.

agli

occhi V. Ave.

S Caccise lutto z pe-a ga; Mettersi, Ficcarsi, Cacciarsi ogni cosa gi per la gola, vaglion Spen-

Chi approfitta dell'altrui dissensioni. Fu detto ancora Per noi fanno armonia gli altrui sconcerti. S Meschin chi gode tutto 5 so; Guai a chi gode tutto. S Gdtse n. p. Godere e Godersi: Pigliar gusto,
Darsi buon tempo, Far tempone, Sguazzare, Trionfare, Essere in gaudeamus. nn-a casa, nn-a villa, ecc.; Godersi una casa, una villa e sim., vale Averne le rendite o Posdiletto,

dere tutto in saziar l'appetito della gola. Can da ga ; Gorga e Gorgia Canna
:

piacere; ed anche

della

Darsi

gola; allrim. Strozza. S Canestrelli stto a ga V. Canestrello. Piggid in ta ga; Dare o Pigliare l'in$ D
goffo

Il

r imbeccata o

il

boccone, vale Corrom-

sederne Pusufrulto.

Lasciarsi corrompere con donativi. pere altrui S se in te Vasgua fmn' ga; Esser nell'acqua sino a gola o alla gola, vale Star immerso tutto,

nn-a pcrsGnn-a; Pigliarsi a goder uno, vale Farsene beffe tanto quanto, fingendo d'andargli a versi, e in sostanza canzonandolo finamente;
Zimbellarlo, Corbellarlo, Dargli
la

eccettaato dalia gola in su.


%

soja.

Fd ga; Dar

gola o Far gola, vagliono Indurre

'

desiderio o appetito.
II

tornd e parolle in ga; Far rientrare in corpo. Romper le parole in bocca. Far pentire delle cose delle, Ribadire le altrui parole, Far
disdire.

roba a non de chi a fa, gode; La roba non di chi la

ma
fa,

de chi se a
di chi la

ma

gode. Prov. di chiaro significalo.

Oa
panni
sare

S Godisela; Darsi buon tempo, Far tempone, ecc. di Venezia : Collana che s. f. Catenina
nella Liguria suol

portarsi dalle contadine.

Gruppo da ga V. Gruppo. % Mette un co gancio a ga V. Gancio. S Parldse in ta ga; Parlar in gola, Gorgogliar
in gola. Barbugliare.

O-euu-a,
,

s.

f.

cucita in

Guaina: Certa addoppialura nei modo da formare come un bucoli' infilacappio,


si

dellino,

entro cui,

fa

pas-

S Piggid pe-a ga; Pigliare, Prendere, Chiappare al boccone, figurai. Ingannare con allettamenti. S Restd in ta ga; Restar a piedi: Rimaner deluso nella speranza di ottenere qualche bene che si
aspettava.

un nastro o altro simile, per istringere, mediante l'increspamento di essa.


f. Goffo e Goffi: Sorla di giuoco di carte. add. Goffo, Scrocco, Inetto, Scimunito. Gt-g^lxiu (AJ; Alla buca V. A gghin.

Gt-ofifo

s.

Ooflb

Ooletta,
si

s.

m. Goletta

e Geolella: Piccolo ba-

$ Sotto S
cibi

ga; Sotto il mento. Vcgni a ga; Tornare a gola,


che bene non digerendo
lo

dice di Quei

stomaco, per un

tempo ci fan sentire i loro noiosissimi flati. Ooa> s. f. Corvo maggiore, Cornacchia nera. T. ornit. Corvus corone. Uccello del genere de'Corvi, che ha il becco nero , nn po' rigonfio e rotondeggiante verso la cima; la mascella superiore
po' di

alla marcia, molto usato dagl'Inglesi e nei porti degli Slati Uniti d'America. Q-olSsitse s. f. Golosit, antic. Gelosia: Avi-

stimento da carico, leggero e lesto

dit di

gola.

Oolso

add. Goloso, Ghiotto:

Che ha

il

vizio

della gola.

Omlbetta

con la punta un poco rivolta in basso; latte le penne di color nero cangiante in violetto o porporino ; la coda rotondata, poco pi lunga delle ali ;

Opme
e

s. f. Quarluccio: Misura di legno che contiene la 64.* parte dello stajo; si misurano comunem. le noci e simili. s. f. pi.

Scrofe, Scrofole e Scrofule,

Gonghe
glandole

Oa
Il

i^

jiedi neri. SI ciba d' insetti, semi, carogne, ecc.


s.
f.

Gngole: Certi

ingrossamenti

delle

Golino: Colpo dato altrui

nella

gola
di

col dito grosso e


forca.

con

l'

indice aperti a

modo

linfatiche o conglobate delia parte inferiore della faccia e della superiore del collo. Sono lentissimi

Voce

d'uso.

nel loro progresso, per lungo e

tempo non
si

dolenti,
la

Usato figurai, vale Mangiala, Pappata: Pe nn-a gdd d faeiva de tutto; Per una mangiata ammazzerebbe suo padre.

vengono
si

assai

tardi

suppurazione, dopo

quale

aprono piaghe pertinaci che tardi e con cicatrice deforme.

chiudono

GOS

GOT
it

415

Gonghe
nel collo

Gngole, per La cicatrice che resta dopo che le sue glandole enfiate sono

Scerpellone, Strafalcione, Scempiaggine, Balor-

daggine, ecc.:

dixe tanti gsci; E' dice tante

venale a suppurazione. S Pin de gme; Gangoloso, Gavinoso.

0^miiia>
si

s. f.

Gomma Umore
:

viscoso che

stilla

scempiaggini. % Ave 5 gscio; Esser gozzuto. Aver il gozzo. n 5 gscio pin; Aver gozzaja; e talora Aver

da alcune piante,
scioglie

il

quale a differenza della resina

pieno

lo

Stefano,

l'otre,

la

trippa, la peccia,

la

nell'acqua.

- Orich'cco e Orochicco
stilla

pancia.
S

Modi

scberz. che vagliono


Sgolarsi.

dicesi

La gomma che

da alcuni alberi no-

Fdse vegni gscio ;


dare perch
gola
si

Aver mangiato. Voce d'uso : Grila

strali,

come dal susino, ciriegio, mndorlo e sim. arabica; Gommarabica e Gomma arabica: Specie
di

altri

intenda cosi forte che quasi

guasti; Sbraitare.
il

gomma

di color

bianco, che ha preso

il

suo

nome da

quella

gomma

che nell'Arabia esce dalla

S Impse gscio; Empiersi la trippa, vale Mangiare. %

gozzo,

la

peccia,

scorza dell'albero detto Acacia, e da' Sistematici

Vud
il

gscio-, Sciorre la bocca al sacco, Piil sacco pe' pellicini. Sgocciolare vagliono Dire tutto quello che nom

Mimosa
copale;

nilottica.

gliare a scuotere

Gomma

copale d'America: Specie di reelastica:

barletto,

sina buona da far vernici.

sa e che ha a dire; ed anche Dire altrui senza

elastica;

Gomma

Specie di resina che

ritegno quello che


suo, Sfogarsi.

si sa,

Dir liberamente l'animo


sollazzevole,

prodotta dall'albero detto in Botanica Ncvca guianensis, per mezzo d'incisioni che penetrano
sino
al

OsoiSu
d-Sssa
Minima
di
s.

da. x>e; Uom


f.

pia-

tronco.

cevole, ridicolo.

D a gmma; Ingommare:
pannlini per
farli
s.
f.

Dar

la

gomma

ai

Goccia, Gocciola, Gocciolo, Stilla:

star distesi

e incartati.

parte d'acqua o d'altra materia liquida,

OSmiui.
che
mita:
anliq.
si

Gomitata: Percossa del gomito


al

simile a lagrima, per lo pi cadente o in atto

Gt-mmio

d col gomito. s. m. Gomito,


dicesi

cadere.

plur.

Gomiti e Go-

Il

Gocciola, per Poca quantit.


colare di vino

- Zinzino

vale Pic-

La congiuntura
;

e piegatura del braccio dalla

colissima porzione di checchessia, ed in partid'altro liquore quanto

parte di fuori
n

anche Gombito,
di

ma

voce

ne sta-

e propria de' contadini toscani.

rebbe nel fondo d'un bicchiere.


S Gsse; Gocciole: Nome generico di Quei giojelli in forma di lagrime o altri m. che si aggiungono
ciondolanti agli orecchini per maggior ornamento.
S

Gomito, per Angolo ottuso


simile.

muro,

di via, fosso

Alsd 5 gSmmio; Alzare

il

gomito.

Bombare,
vetriuola:

Cioncare, Trincare, Sbevazzare, Pecchiare, Caricar l'orza col fiasco, Soflare nella

gssa a gassa;

goccia a goccia. Posto avv.

vale

Una
s.

gocciola presso l'altra.

Bere pi del bisogno ed ubbriacarsi. Dormi appoggiu in sc gmmie; Dormire a gomitello, cio Col capo appoggiato sul gomito. S Buio de gdmmio V. uio. % Fd a crxe co gmmio a nn-a cosa o a un lugo V. Crxe.

Grassetto
G^<l!sso

s. m. Battellelto: Piccolo battello. m. Gozzo, Battello, Schifo, Palischermo : Piccola barchetta che si mena pei bisogni del

naviglio grande.

d-tazze
volgare

s.

f.

pi.

Orecchioni, Gattoni:
,

Nome
delle

della

malattia

che

medici chiamano

Roba fwta co-e gmmie; Cosa


mita, cio Mal
fatta.

falla

colle

go-

Parotide,
glandole di

consistente

nell'infiammazione
collocate

questo
gli

nome

immediata-

% Sta appoggiu in sc gomitoni.

gmmie;

Star gomilone
s' in-

tamene sotto

orecchi.

GJ-ottin
mare che

OSjrtRo

s.

m. Golfo

Parte di

sinua fra due terre.

m. Bicchierino, Bicchieretto, Bicchieruolp. Dimin. di Bicchiere: Piccolo bicchiere. daxelli; Beverino, Beriolo, Abbeveratojo Quel
s.
:

Oorg-ia fFj; Far bordone V. Fd. Oorg-nzla (Formaggio); Cacio


gonzola:

vasetto di terra o di vetro, che


di

si

tiene agli uccel-

Gor-

Osci.
fatto

formaggio sfacchino assai squisito e rinomatissimo , cos detto dal nome del paese ove si fabbrica. s. f. Gozzaja : Raunamenlo di materie
Specie
di

lini

nelle gabbie

o agli

altri uccelli ne'

serbatoi.

da

rosolio, ecc.; Bicchierino, Calicetto, Calicino

da rosolio, ecc. V. Caliqetto. d ghndao; Piattino: La parte superiore della girella di sopra (pigna de srvaj dell'arcolajo,
di ciotola , per gomitolo quando occorre interrompere l'azione del dipanare. s. m. Bicchiere e Bicchiero : Vaso per lo pi di vetro, per uso di bere. - Gotto in Toscana

nel gozzo.

allargata a

mo'

di

scodellino o

S Ascine nn-a gscid ; Aver colmo o trabocco il sacco, Aver colmo lo stajo, dicesi figurat. per

comodo

di

porvi

il

Aver voglia
sacco,

di

parlare liberamente, di vuotar

il

Ootto
dicesi
Il

poter avere pi sofferenza. S Fdse de gscice de rie; Far le risa grasse: Ri-

Non

Un

bicchiere pi grande

dell'ordinario.

dere smoderatamente.

Bicchiere, per Quanto liquore cape in un bicchiere,

Oscio
collo,

3.

m. Gozzo e Gozza
gli

Ripostiglio

pigliandosi

il

contenente pel contenuto:

guisa di vescica che hanno

uccelli a pie del

Un

gotto d'cegua, de vin, ecc.;

Un

bicchiere di

Il

dove si ferma il cibo eh' e' beccano, e di quivi a poco a poco si distribuisce al ventriglio. Gozzo, per simil. dicesi Quella malattia che consiste in un tumore insaccato e indolente, in alcuni soggetti mobile, senza cambiamento di colore
alla

acqua, di vino e simili.

a fiorammi; Bicchiere
a sgusci, a fiorami,

martellato, cio Lavoralo

ecc.

ammuu;

Bicchiere arrotalo.
diacciato
:

appannu; Bicchiere

Quello che ad arte

pelle,

posto fra essa,


coli'

la

laringe e l'asperar-

, formato corpo tiroide.

teria

aumento

preternaturale

del

appannato e scabro quasi a similit. di ghiaccio.

co p; Bicchiere a ferrajoolo o col piede, ed anche semplicem. Calice.

46

GRA
I)

GRA

bibite;, Gotto e comunem. Bicchierone; se ha bocca pi larga del fondo, si dice pure Bicchiere da acquacedratajo. Specie di piccolissima navicella da caccia fatta di cuojo, che i cacciatori si tengono in tasca ripiegala, e di cui si servono, aperta che l'abbiano, per cavare da una fonte o da un rivolo acqua da dissetarsi. la Tasse pliante de cuir

do

Misura di quantit, come

in varii

strum. detti
delle

ia

barometri, termometri e simili.


Il

Dimensione astronomica, ed
in

una

360

parti,

cui

si

divide

il

cerchio.

A graddo a graddo avv. Di grado in grado, A grado a grado. Grado per grado. Gradatamente. S Dd un graddo; Graduare: Conferire alcun grado
S
dignit.

de' Francesi^

la

Borsa turca

degli Spagnuoli, e
del

se a-o graddo o in graddo


Esser
in

fors'anco

Rime da pompa;

Bicchier di cuojo del Berni).


il

Bino

(nelle

grado

di

far

de* fd nn-a cosa ; checchessia, vale Esser


di
farlo.

idoneo.

Aver

la

possibilit

tromba: Pezzo di legno cilindrico e vuoto con una valvola nella parte superiore, il quale vien messo quasi a mezzo dell'anima della tromba, e serve per non lasciar
Mortaletto
della

S Mette in graddo; Mettere in grado, in istalo, al caso: Rendere idoneo, allo, capace. S

Mnta de graddo; Montare


di

in

grado: Crescere

condizione, di stalo.

ricadere a basso

l'acqua gi tirala sa.


di

Grrad-i
di
di

da vin de Sciampagna; Bicchier da vino


Sciampagna: Bicchiere

Oradin
Il

a cono rovescio, con un disco per piede, usato per versarvi lo Sciampagna

V. Aggradi. s. m. Gradino: Quell'arnese fallo a guisa scalino, che si pone sopra gli altari ad uso

onde pi spumi

e zampilli.

liscio; Bicchiere liscio.

recammii
chieri

in u; Bicchiere messo a oro. travaggiu; Bicchiere lavorato. Di siffatti bicaltri

diconsi

lavorati

cantoni,
altri

altri

liste, altri

o costole, altri a a reti o reticelle,


ecc.

sostenere candelieri, palme e simili. Gradino e Gradina. T. scult. Ferro piano a foggia di scalpello a due tacche alquanto pi sottile del calcagnuolo o dente di cane Cdente de can), e serve per andar lavorando con gentilezza le statue, dopo aver adoperala la subbia e il cal-

cagnuolo.

a nodi, ed altri dipinti, profilati, S Bcca d gotto; Bocca del- bicchiere.


S
H

Orad.ua
dignit.
Il
II

v. a.

Graduare
s.
f.

Conferire alcun grado


Il graduare, Gradazione.

dS

Cu de

gotto; Brillo V. Cu. gotto; Culo o Fondo del bicchiere. - Cu-

G-raduazin

Graduazione:
;

distinguere in gradi

allrim.

laccino L'avanzo di vino o altro rimasto in fondo del bicchiere. % Da ci un gotto astrinnu che un nuvo V.

Astrnnu.
S Fabbricante

da gotti;

Bicchieraio.

gotto d'aigua V. Mgua. % Orlo d gotto; Labbra del bicchiere. S Pansa dd gotto; Mascelle del bicchiere. S in
t'iin

Negd

Grradixu
grado
di
Il

Graduazione, dicesi da' Legali L'ordine, in cui ciascuno dei creditori viene slabililo, per la maniera ed il tempo del pagamento relativamente alla qualit e quantit del suo credito. % Giudizio de graduazin; Graduatoria. T. leg. Giudizio per la graduazione de' creditori. militari add. Graduato, dicesi fra Colui che non semplice soldato, ma che ha il
i

GJ-overna

v. n. Governare, Reggere uno Stato, una nazione. Il Governare, per Mantenere di vitto e vestilo; e detto di cavalli, polli, uccelli, ecc., vale Averne cura dando loro mangiare e bere. S L'uggio d padrn governa cavallo V.

di

caporale o caporal foriere o di sergente


legisti,

sergente foriere.
i

Graduato, presso
di creditore,

parlandosi di credilo

vale Stabilito secondo l'ordine di

graduazione.

GJ-rce
le

s.

f.

Graie, Graticcio

Solajo di bastoncelli
si

Cavallo.
S Governdse n. p. Governarsi, Regolarsi, Condursi, Aversi cura, Conservarsi.

intessuli o di

stecche ove

mettono

a seccare

castagne.
al

Graticcio, per Quell'arnese fallo simile


dente, sul quale
col
i

precela

O-overuante
Il

s.

f.

Governalrice: Colei che


ai

il

materassaio scamata

lana

ha cura di provvedere

bisogni d'una casa, e

GJ-overnat

ne ha in custodia le masserizie. Governante, per Quella donna che attende alla educazione di qualche nobile fanciulla altrim. Aja. s. m. Governatore Che governa, e dicesi pili particolarm. di Chi ha il governo d'uomini e di citt.
;
:

Oraffa

camato (truppa). Pi comunem. in Genova materassai diveltan la lana sopra un lastricato e usano il coreggiato {verzhUaj. s, f. Grappa e Sgraffa. '/. stamp. Segno formalo da una linea bistorta, figurata in guisa di due S, una sotto Tallra, l'una pos!a pel suo
dritto, l'altra rivoltata lateralmente, cio

da dritta

GJ-overnata
tora,

s.

f.

Governalrice e Governa-

a sinistra, formanti un
loro coniano. La sgraffa

beccuccio nel punto del


si

ma meno

usato:

La moglie

del governatore.

pone verticale e indica

V. Govemata. **<a-overiiix V. Governato. s. m. Cospetlone, Smargiasso, Bravaccio, Bravazzo, Tagliacanloni, Spaccamontagne, Spaccone, Rodomonte, Spezzacatenacci, Ammaz-

Q-overnatrice

unione, ovv. una qualche comune condizione delle parole o dei numeri che a destra ovv. a sinistra

Oradasso
zasette,

corrispondono
della sgraffa.

alla

parte concava di tulla l'altezza

GJ-raffl
si

s.

m.

pi.

Spianlamondi e simili. S Fd gradasso; Smargiassare, Braveggiare, Far bravo a credenza. il

allacciano

alle

Ramponi, Rampiconi Ferri che scarpe per non isdrucciolare


:

sul

ghiaccio.

G-i*afIS"na

V. Granfignd.
GralTiello. T.

Orad.<ios.m. Grado,
if

Dignit, Posto, Condizione.

O-raiHLo

s.

m.

legnaj. Arnese per

Grado: Misura
rentado
grado.
:

di prossimit o lontananza di pa-

Ctixin in terso graddo; Cugini nel terzo

segnare sul legno una linea parallela al margine di esso, a una determinata distanza dal medesimo. composto d'un'assicella riquadrata, lunga

GRA
e larga circa un

GRA
cni piano trapas-

417

palmo,

il

co loete; Grano in latte: Quello,


tuttora pieno di liquido

il

cui

granello

sato a squadra da un regolelto che vi scorre a


forza,
in

mucoso e non ha preso

cima

del

quale piantala perpendico-

ancora veruna consistenza.


S Batte 5 gran; Battere il grano V. Batte. S Cerca 5 pan mgio che de gran; Cercare miglior

larm. nna pnnta di ferro.

OragE-niia
dine
:

s.

f.

Gragnuoia, Gragnla, Gran-

Pioggia,

la

quale rssendo congelala in aria

pane che
si

dal freddo, prodotto dalle scariche elettriche, cade


in forma di granelli pi o meno grossi. % Suxoa e nua, tempesta e gragnua; Suocera e nuora, tempesta e gragnuoia. Dettalo prov. che dicesi per dinotare che fra queste due persone non pu durare l'amicizia, la pace. Giraiu.eg'iia s. f. Gramigna e men comnnera. Gremigna. T. hot. Triticum repens. Erba indigena, comunissima ne' campi, che mette molle radici, lunghe, sottili e serpeggianti ; ha le spighe

Non
Il

di grano, dicesi proverb. e vale contentar dell'onesto.

Busca

Busco dd gran ; Lolla

Loppa , Pala

guscio del grano che rimane in terra nel batterlo.

Tara da gran; Terreno granifero: Terra che che produce o che alta a produr grano. S Tcera neigra fa bdn gran; Terra nera fa buon grano. Modo prov. che usasi rispondere dalle nostre donne a chi le motteggia d'essere brune
S
nel volto.

Valla 5 gran pe levghe a rsca; Spulare


grano.
s.
il

il

alterne, sessili, nude o con

veste.

nutritiva,

rinfrescante e molto adoperata in decotto. Chia-

G>-x*aii
si

m. Granajo: Stanza o Luogo dove


grano.
s.
f.

masi pure Caprinella, Dente


e ce n'ha di varie specie, n Lebbra o Grandine de' porci. gerie pi
lari,

di

cane o canino;

ripone

CrX'anag'g'e
T. veler. Malattia

pi.

Biade e nell'oso Granaglie:

Nome
lacee,

gener. del frutto d tutte le piante frumen-

propria delle bestie suine, consistente in una con-

come
si

grano, orzo, vena e sim.gi ricolto.


s. f.
:

meno numerosa

di granelli vescicodi figura ovale,

Oiranata
la

della

grossezza del miglio,

biancastri, duri, ora aggregati e talvolta isolati,

Granata Pallottola di ferro vaola, riempiva di polvere e si scagliava a mano, allumando prima la spoletta ond'era arquale
tirasi
coli'

sparsi ed impiantati sotto l'epidermide della faccia

mata; oggid

obice.

Da

questo

nome

interna della lingua e delle labbra, fra


stizi
'lei

gli

inter-

derivato quello di Granatiere.

muscoli e

fascicoli

carnosi del cuore.

Oi*a;nii]io

add. Gramo, Malsano, Bacato, e nel-

l'uso famil. tose. Barlaccio, dicesi di

Chi

si

sente

Granata, per Quel pezzo d'ottone o di tessuto rappresentante la figura d'una granata, che messo in varie parti del vestimento dei soldati, serve
di

alquanto indisposto di sanit; e per estens. Sparuto,

distinzione a' granatieri.

Smunto, Gracile, Scriato, Magro, Macilente,

__

per

Una

gioja del colore del

Pallido, ecc.

grano
Granato,
n

del vin rosso,

ma

seme del melopoco brillante; altrim.


che usano

Aggiunto di cosa, vale Di cattiva qualit. Di niun valore. poco S Pelle ijramma; Mala sciarda. Mala zeppa. Mala lanuzza. Cavezza, dicesi di Persona trista, mal<i

per

Uno
le

di quegli orecchini d'oro,


della

portare

donne

plebe e

le

contadine, col

gambo superiormente

vagia, di cattivo carattere, di cattive intenzioni

e simili.

sottile, e inferiormente molto ingrossato e lavorato a varie fogge, detto cos perch talora tempestato di piccoli granali

O-rmoa.
due
legni,

s.

f.

Grmola

Maciulla

l'uno de' quali ha

entra

l'aliro,

e con esso

si

Slrum. di : un canale, nel quale dirompe il lino o la

(perle)
'

e talora d'oro soltanto.


:

Castagnuola
ridotto
in

Sorta di razzo ossia

Un

involto di

carta grossa, con entrovi polvere da

schioppo,

O-ran

canapa per nettarli dalla materia legnosa. s. m. Grano: Pianta, del cui frutto, che pur dicesi Grano, si fa comunem. il pane; allrim. Frumento, Fromenlo e Formenta. Le due specie primitive del grano sono il Grano duro (Gran duo), cio il forestiero che ci vien portato per via di mare, e del quale ci serviamo per paste, e il Grano o Frumento gentile (Gran tneo), da coi dipendono molte variet distinte con diversi

forma di palla, e legato stretto eoo ispago a pi doppi o a pi incrociature. Le castagnuole servono per farle scoppiare dando lor fuoco in occasione di qualche gazzarra. O-jranat s. m. Granatiere. T. milit. Soldato che al tempo della sua istituzione scagliava graGranatieri sono soldati scelti nate a mano. Oggi
i

per alla statura,


fanteria che dai

tratti

sia

dal fiore de' corpi di

contingenti di leva e
e

formano

nomi dagli agricoltori. Grano per Sorla di peso, che

pi
la

reggimenti
s.

quindi per similitud. dicesi

876* parte

dell'oncia,

0-i*aiiatiii.

per Quel granellino doro o d'acciajo, che si mette per rappezzatura nel focone dei fucili, quando per l'azione del fuoco si allargato di troppo; quest'azione diesi Fare il grano. Mettere il grano ed anche Ringranare.
e Granello, figurai, per Qualsivoglia

e ben fatto. m. Granaiuolo e Granaiolo, Biadaiuolo: Mercante che compra grano e altre biade per rivenderle; in Toscana comunem. lo dicon Truccone.

Granatiere ad

Un uomo grande

Gri*anatiiiii-e

minima

cosa.

Un minimo

che:

Un gran

citi,

un gran

s. f. plur. Crocchette : Pezzi di roba pestata in mortaio, carne, pollo, palate, ecc., ridotti in forma ovale o sferica, intrisi in uovo sbattuto, rivoltali in pane grattato o sottilmente

meno, l' 5 stesso; Un grano di pi, ano di manco, la medesima cosa. abbattilo; Grano allettato: Quello che si trova

a terra abbattuto dalla pioggia o dal vento.

peste, e

fritti

in

padella.

- Somtnmoli

in

To-

scana diconsi Le crocchette fatte con riso stracotto,

OsTaiKle

chi ha 5 carbncio; Gran volpato o filigginoso: Quello che infetto da volpe o da filiggine V.

nova dibattale. m. Grande: Titolo che si d io alcune corti, specialm. in quella di Spagna, ai personaggi che per alcuna determinata prerogafarina intrisa e
s.

Carbncio nel 3

significato.

tiva si distinguono dagli altri.

Casaccia, Dizionario Genovem-Tialiano.

418
Andd

QR
Marcia alla grande; Andare o Mar-

ORA
d-ra/niio
fezione.

add. Granato e Granito, dicesi di seme

ciare alla grande, vale Procedere con fasto, Far

altro che di simile, e vale Giunto alla sua per-

magnifiche spese, ecc.


S

Fd da grande; Fare

il

grande o

il

grosso, Granil

Il

Granito, detto di cosa o persona, vale Gagliardo,


Forte, Sodo,:

deggiare, Grosseggiare, Filar del signore, Far magno : Mostrarsi grande e non esserlo.

ghe

die granile, cio

i ha dcete grame; Ei Lo percosse fortemente.

le gli

: Presumersi, RepuS Fase grande ; Farsi grande tarsi da pi degli altri; e talora Ostentar ric-

CticsLJxlto s. m. Granito: Naturalisti come dicono


i

Sorta di
,

marmo,

o,

di

roccia
di

primitiva

chezze, ecc. 8 In grande; In grande, vale Nella proporzione grande, Nella proporzione maggiore: Un quaddro in grande; Un quadro in grande.
M

durissima e ruvida, picchiettata


e talvolta di

rosso.
s.
f.

Ne sono
:

di

nero e di bianco molle variet.

G-rann-a
l'ha

Grana

Parlandosi di metalli

pietre e simili, vale Scabrosit di superficie:

Abbondantemente, In gran copia,


isonne, ecc.:

josa,

ghe n''a in grande; Da mangiare ce n'era abbondantemente. S Spende alla grande; Spendere alla grande, cio Spendere moltissimo oltre le sue forze. grande, S Vive alla grande; Vivere o Stare alla vale Trattarsi con magnificenza. 0-ira<]i<lesisa< s. f. Grandezza, Altezza. ) Grandezza, Ampiezza, Capacit, Vastit,
n

Da mangia

d'aenn-a; Granello de Chicco; de gran, de meigrand, grano anche de puvee; Granello polvere cannone d'ga; Acino V. Axinella. pe grann-a; A grano grano. Posto avv.
di sabbia.
caff,
ecc.;

nn-a grann-a

salti;

Ha una grana

fine.

a quel del

dicesi di

Granello.

(d'archi buso,

e simili).

vale

Un
%

granello
l'

Statura,

dopo l'altro. tmn-a grann-a de peivie;


s.

di

pepe,

Altezza, Nobilt di stato. Dignit, Eccellenza.

dicesi di Persona scaltra, sagace,

maliziosa.
turco.

d'animo; Grandezza d'animo. Nobilt d'animo, Magnanimit, Grandigia. Ox>a<udetto add. Grandetto, Grandicello, Grandicciuolo (meno usato). Dimin. di Grande, e per Io pi dicesi per Adulto , Cresciuto negli anni.

OranSii
siciliano
:

m. Formentone, Grano
fa

Grano
giallo,

Sorta di frumento che

grosse pan-

nocchie, con grani assai grossi di color


della cui farina, parimente gialla, si
fa

polenta

e talvolta anche pane.

Ox*a<iidiosite s. f. Grandiosit, Magnificenza,


Fasto, Splendidezza,

Pompa, Generosit.

Ora^uelli
-

s.

vitelli

dei

m. pi. Granelli: I testicoli dei montoni eccellenti a mangiarsi.


s.
f.

O'X'a.netta'

Granello

Piccolo grano.

del formentone, diconsi che sono attorno della pannocchia del grano turco, che anche dicesi Chioma o Ciuffo. Fuggia. S Fuggia d granon; Foglia, Cartocci V. S Spigo do grann; Pannocchia o Spiga.

Barba d grann; Barba


Quelle
fila

GraS Granette dell'axinella d'ga; Vinacciuoli e nelli: Quei granelletti che si trovano entro gli
acini (axinelle) delle uve.

Sfogliare S Spigod 6 grann; Spannocchiare:

le

Orappa

G>-x*a<iifia< s. f. Granfia, Branca: Artiglio d'animale rapace, Zampa armata d'agnoni; a quella del gatto dicesi anche Graffa, n Branca, per simil. dicesi della Mano dell'uomo che afferra qualche cosa. S Granfie; Branche: Quelle di certi animali acquatici,

Orascessa
O-rascia

pannocchie del grano turco. s. f. Acquavite di grappo. Lo slato del corpo s. f. Grassezza animale che bene in carne altrim. Pinguedine. Grasso: Materia nel s. f. Grascia,
: ;

come

polpi, seppie e simili.


degli scorpioni (tncoe), dei
altri

corpo dell'animale bianca, untuosa, priva di senso, destinata a lubricare e a fomentare le altre parti. do rognn; Sugnaccio: Quella parte di grasso che intorno agli arnioni (rognoin) degli animali, e specialm. del porco.

M Forbici:

Le bocche
v.

granchi, dei gamberi ed

simili animali.

Dd

a grascia a nn-a persnn-a; Far agio


il

Oxra.nfig'u.
.

a.

Graffiare,

Sgraffiare:

Lo
n

uno, Fargli

stracciar la pelle coll'unghie o con altra cosa a

gusto,

il

piacere,

zi

a grascia; Dimagrare.

somiglianza di
Graffiare,

graffio.

1)

Sgraffignare, Colleppolare,

dicesi

dal

volgo per Rubare, Portar via.

O-irasciu
l'uso.

nella mostra : S Sccippd d grascia; Non capire Esser cos grasso che paja volersi crepar nella pelle. Voce dels. m. Grascino e Grassino.

Granfignse n. p. Graffiarsi: Lacerarsi la pelle coll'unghie o con altra cosa. <3|-xra.xiLg:iiL s. f. Graffio, Graffiatura : Straccio della pelle che fa il graffiare, ed anche II segno
.

Chiamavansi cos da noi 1 facchini dell'olio. cui individui erano tulli Questa corporazione,
i

nativi

di

Locamo

(Svizzera),

venne ammessa

in

lascialo dalla graffiatura.

G'VeLiixtsx.vLSL V. sopra Granfignd (nome).

dall'anno 1595, e quivi coslantem. mantenuta atteso la sua buona condotta e fedelt. Oggid nella fusione generale del Facchinaggio,

Genova

fin

'Oranfio
dita dei

s.

m. Granchio: Ritiramento o Condelle gambe, alle mani o per freddo o per

avvenuta tesl

in

Genova, vennero confusi coi


Ingrasso,
:

trazione dolorosa di muscoli e tendini, che talora sopravviene al polpaccio

facchini degli altri scali.

Orascia
Grassime
la fertilit
j

s.

f.

Concime, Concio,
adopera si depauperato nomi generici vien
lo

piedi o delle

Governo
al

Tutto ci che
infiacchito e
lai

pienezza di sangue o per disagiata positura langamente protratta, ecc., e cessa finalmente col

per ridare

terreno

perduta. Sotto
il

fregamento o colla tensione della parte. C>-x*a.xi.i V. n. Granare e Granire Fare


:

compreso
latico,
lo

fimo,
il

il

letame,

stabbio, lo stal-

il

grai

sterco,

guano, ecc.
s.

nello

seme
s.

e maturarlo.
di
di

GJ-raseimme
grassa.

m.

Grassume:
:

Materia

Oi:a,iiin.

m. Granello, Granellino. Dimin. Grano; e per similil. Ogni minima particella

Gi-z*assaziSii
fatto
alla

s.

f.

Grassazione

Assassinio

fbecchessia.

strada.

GRA

GRA
Drappo grave
di seta

419

Orasse
a

s.

m. Broccato
:

tessuto a brocchi o ricci.

per io pi lavoralo
d'argento.

rami e fiorami
s.

e se tesswto d'oro o d'ar-

a palesare un segreto, Procurare di cavargli artatamente di bocca quello ch'e' non vorrebbe dire.

gento, dicesi Broccato

doro o
delia

C}-i*a,sso

di

m. Grasso, Grascia V. Grascia.


Parte

Grasso, per similit. dicesi

unlaosa

Grattare uno strumento, vaie Sonarlo malamente. S / dincc s5n camme a rgna che chi l'ha se a gratta V. Dina.

un istrmento;

Fa

checchessia.

per Cibi grassi, quindi

de

grasso,

gliono

Chiesa

Girno de grasso, grasso, Mangia de grasso; Giorno di Fare di grasso. Mangiar di grasso, vaEsser giorno in cui non vietato dalla il mangiare carne, Cuocere o Mangiare
:

cibi

grassi.

la zucca: Atto sopra pensiero ed irresoluto in una faccenda; ed anche da chi non si ricorda d'una cosa. S Stse a gratta a pansa; Grattarsi la pancia, Star a grattarsi il colo. M. b. e vale Starsi in ozio.

Grattse n. p. Grattarsi. a testa; Grattarsi la gnucca o

che suol

farsi nello stare

de caccvao; Burro o balirro di caco V. Caccvao. 0-x*a.sso add. Grasso, si dice di Tatti i corpi animati, che sono carichi di grasso e pieni di carne; allrim. Pingue, Adiposo. Grasso, dicesi anche di Tutto 'ci che ha in s
Il

Oxratt

s.

f.

Grattata: L'azione

del

grattare,

nella frase:

Orattac
S

nn-a gratta; Dare una grattata. s. m. Ballerino, Grattaculo Quella


:

coccola rossa che resta sulla rosa canina o salrovo canino, dopo cadute le foglie. vatica,
dell'uso: Figurai, vale Perdere
sta,
la

una specie
"

di

untuosit o grassezza.
Gli

Vegni un ^raWocu; Diventare un canchero. Voce il brio, la Venofreschezza.


s.
f.

per Utile, Vantaggioso,

[ceto

un grasso parilo;

Favorevole: G'h ho fallo un grasso

Orattaenn-a
di

Grattugia: Arnese fatto

partito,

Aggiunto di campo o terreno, vale Fertile, Ferace, Fruttifero, Ubertoso; allrim. Pingue. Aggiunto di discorso o parola, vale Discorso Parola oscena, disonesta, n anche aggiunto che si d all'Ultimo gioved di carnovale e gli altri giorni che gli vengono appresso. Il Gioved grasso dicesi anche Berw

lamiera o di latta, bucherala, cui il riccio dei buchi , chiamali Occhi , ronde ronchiosa da una

banda, e su questa banda si gratta cacio, pane altro che si voglia ridurre in bricioli. - Grattugino e Grattugina, Piccolissima grattugia cilindrica,

da tenersi
simile.

in

mano

nel grattare su di

essa la nocemoscada, la buccia di limone, d'a-

lingaccio.

rncia
xella.

d confescionjo ; Graticcia, Graticola V. Gris.


f.

su de zuggia grassa; Berlingaccino: Gioal

ved che precede

berlingaccio, cio

al

gio-

"Orattina

Chiusa. Gattabuia, Prigione,

ved grasso.

onde: se o Mette in grattinSa; Essere o MetFabaria, Favaria, Telofio, Erba


di S. Giovanni.

Fava grassa;
da
calli,

tere in chiusa, in gattabuia, alle bujose, in

domo
furb.

Erba

Petri, vale Essere o Mettere in prigione.

M.

S L' mcgio S

un aggiustamento magro che nn-a


:

Orattoar
quasi simile
si

s.

m. Grattino: Quello strumento

sentensa grassa V. Aggiustamento. Fd zuggia grassa ; Sberlingacciare


sollazzando, e specialm.
il

Andarsi

giorno

di berlingaccio.

l' grasso ch' s ce i lippa ;

grasso ch'egli

Oratton
del cacio.

schiappa,

grasso a crepapelle.
Gratile, Gradile, Gralillo. T.
il

al grattino degl'incisori, col quale da una scrittura ci che vi di mal fallo, ecc. Parola pretta frane, Grattoir. Quel che resta delia s. m. Crosta cosa che si grattugiata finch si pot senza

raschia

Orati

s.

m.

mar.

rischio d'offender

le

dita

e suol dirsi specialm.

Quel cavo che guernisce


vela quadra.

fondo o piede della


Mostrarsi grato.

Voce

fior.
s.

Ora'rallii.
v, a.

m. Calabrone

Animale che

Oratiiic
tificare.

Gratificare:

Ricompensare.

Oratifcazin

s. f. Gratificazione: Il graDonativo. Fra gP impiegati del pubblico Quel regalo olire il soldo che vien fatto dalia

Oravia

Oratt
la
1

cassa del pubblico; altrim. Sottomano.

Oralit

Grattare : Stropicciare o Fregar pelle colfanghie per trarne il pizzicore.


V.
a.

Ora^^itse

Gratta nn-a paratia; Grattare, cio Raschiare una parola. dve smangia; Grattar dove pizzica. Solleticare dove ne giova, si dice del Trattare delle raaGrattare, talora usasi per Raschiare:
lerie,
nelle

Ora-vitazioa

quali

ha gusto o premura colui a

cui si discorre.

5 cu cigaa; Grattare

il corpo alla cicala V. Cigaa. 5 pan, 5 formaggio, ecc.; Grattugiare e pi

Orazia

comunem.
simili,

in

Tose. Grattare
il

il

pane,
il

il

cacio e

vale Sbriciolare

pane,
la

cacio, ecc.,

fregandolo sulla grattugia.

nn-a persnn-a; Grattar


intorno

pancia a uno. Dar

ma alquanto maggiore, ed anche ne sono dei neri. add. Gravida, Incinta, Grossa, diceti della Donna che ha il parlo in corpo. Dicesi anche Pregna, ma solitamente delle bestie. v. n. Gravitare , Pesare : Aggravare colla sua gravit, Premere col proprio peso. s. f. Gravit: La naturale tendenza de' corpi verso un centro. n Gravit, figurai. Autorevole presenza. Conlegno grave. Seriet, Sussiego, Sostenutezza. s. f. Gravitazione : Nome dato dai Fisici all'Attrazione che si fa tra' corpi a grandi distanze; eJ la forza centrale considerala ne' corpi che. ne risenton gli effetti. s. f. Grazia, antc. Graza: Bellezza e Avvenenlezza d'operare, che alleila e rapisce altrui ad amare; Leggiadria, Vezzo, Garbo, Venust, n Grazia, per Amore o Benevolenza del superiore inverso dell' inferiore Favore, Affetto, Stima che altri ha per alcuno a cagione delle sue buone
vola e ronza ed simile alla vespa,
;

alle buche a uno. Tirar su le calze a uno, Tastarlo, Scalzarlo, Subbillarlo per indurlo

qualit.

per Assoluzione

della

pena meritala, Perdono.

420

GRE
frulli

GRI
d'Un luogo accalcato d gente e anche pieno d'uccelli, mosche e simili.
s.

ppr L'ajuto soprannaturale che Dio d all'uomo per operare la sua salvezza. a Dio ; Grazie a Do, Grazie al Cielo, Per grazia di Dio, Con la o Per la Iddio grazia, Con o Per la grazia di Dio, La Dio merc, Merc di Dio Maniere che si frappongono in favellando per rendere a Dio ossequio di grazia intorno a ci che allora si ragiona. de Dio; Grazia di Dio, dicesi II pane, I beni
:

Orixppia
con isponda
stalla,

di

f. Mangiatoia, Greppia: Rialto legno, lungo un de' muri della

in cui s mette il mangiare alle bestie bovine e cavalline. 11 fieno per le bestie cavalline pili comunem. si mette sulla rastrelliera V.

Rasteltea.

favori temporali.
;

Oruttai V. Oruttani
alle

appresso Gruttani.
s.

Grazia santificante: Quella che ci fa santi e dedicati a Dio. S i4 so bnn-a grazia; La sua buona grazia, lo dice per cortesia Chi, dando qualcosa a uno e dimandato del prezzo, vuol significare che non
santificante

m. pi. Smilacp. T. boi. Smilax aspera. Pianta bastantemente noia fra noi la quale nasce ne' luoghi rozzi ed incolti, presso
,

siepi,

sugli

orli delle strade, sulle

montagne
il

e nelle valli. Fiorisce nella primavera, ed

suo

vuole altro prezzo che


la

la

buona grazia

di

chi

accetta.

matura verso OriflFo s. m. Grifo, Il viso delhiomo.


frullo
fti Grifo,

la fine

della stale.

dicesi per ischerzo o scherno

A grazia d'nn-a persnn-a; Grazie a, vale Per grazia di A grazia so, A grazia do tale ;
:

della
Il

Grazie a lui, Grazie al tale, ecc. S Ave bnn-a o cattiva grazia; Aver buona o cattiva grazia, vale Essere manieroso, garbato,
cortese, gentile; e in senso opposto Essere sgarbato, scortese, malgradito e sim. n

chiamasi da noi con tal nome La parte moneta, dov' impressa la lesta del sovrano. Grifone: Specie di fungo mangereccio V.

Berhexin nel Z" significalo. Zgd a crxe e a griffa V. A crxe e a griffa. GJ-riflfSn s. m. Grifo e Grifone: Animale biforme
e favoloso, la cui
le ali, e la

grazia a fa nn-u cosa; Aver grazia, modo, verso, maniera a far checchessia. $ Clpo de grazia; Colpo di grazia V. Colpo. $ D grazia; Dar grazia: Aggiungere vaghezza. S De grazia ? Di grazia ? Interj. interrog. e vale Mi faccia la grazia o il favore di dirmi o sim. S Di grazie; Far grazie, Render grazie, Ringraziare, dicesi de'fanciullini quando s'insegna loro
dj ringraziare.

parte anteriore d'aquila con

posteriore di leone con quattro piedi.


s.

GJ-rig-notto

m. Sgrugno, Sgrugnone, Sgrn-

gnata V. Sgrgnotto.

Grrig-oa

s.

f.

Lucerla, Lucertola: Piccolo serdi

pentello oviparo,

color bigio, che ha quattro


la lucertola da molto fortunato.

gambe e lunga coda. Ave a grigoa de due ee; Aver


due code, dicesi comun.
f.

di Chi

S Ese in te grazie d'nn-a persnn-a ; Essere in grazia d'uno, Essere bene nella grazia d'alcuno.

Gi-rig-ota s. Lucerlolina: Piccola GJ-rigoin. V. sopra Grigota.

lucertola.

Orilletto
n

s.

m.

Grilletto,

Grillolino. Dira, d

Essere in detta d'alcuno, vale Possederne nevolenza, l'affetto.


$

la

be-

Grillo: Piccolo grillo,

Frigolo, dcesi di Fanciullo che

non

ist

mai
ferro

Fd a grazia; Far
trattandosi
dalla pena.
di

grazia o la grazia. Graziare,

pene, vale Assolvere, Liberare

fermo.

da gixia; Nottolino

della gelosia:

Quel

S Grazie

Tante grazie ! Mille grazie ! Grazie! ! Grazie tante! Tante grazie! Modo di ringrazia-

girevole sopra una vile, o fallo in altra maniera, che si mura fuori delle finestre, e serve a tener
le gelosie affinch non si chiudano si sballano quando soffia foriera, il vento. pe l'insalatta; Insalatiera: Vassojo assai fondo,

aperte e fermare

mento

e talora
ci

vezza quando

anche ironicam. e detto con vivien fatto qualche scherzo o


Essere sgraziato, senza

burla spiacevole. S

a
la

raodo di catinella,
insalala.

per condirvi e rivoltarvi


tirare: Chiaraansi cos

Non

ave de grazia;
di

garbo, svenevole, goffo.

Voce di uso. d campanin; Lieva da


ferri

S S

grazia,

manco grazie; Non saper n grado, n vale Non restar niente obbligato.

S Sci

Pe-a grazia de Dio V. sopra Grazie a Dio. me facce a grazia de ecc.; Mi faccia la
il

variamente ripiegati, imperniati ne! muro, specialm. negli angoli delle stanze, e da per lutto dove la corda ha da cambiar direzione per
Certi

grazia o

favore di ecc. V. sopra


a.

De

grazia ?
grazia:

arrivare

al

campanello, talora lontano, cui legalo.


Grillo: Insetto che ha quattro

d fuxin V. Scrticcin.
s. ra.

dirsLXiia,

V.

Graziare, Far grazia o

la

Orillo
tori, e

zanne

Assolvere, Condonare una pena.

filiforrai,
il

le

ali

penzole,

piedi di dietro sana-

G}-x*a<zita;

s.

f.

Graziolina, Graziuccia, dicesi

vezzeggiativ. per Bel garbo, Avvenenlezza.

Ox*a.ziosit8e

s.

f.

Graziosita,

Gentilezza,
grazia, Gar-

Amabilit, Affabilit.

Orazioso
Orlbano

add. Grazioso

Che ha

suo verso stridulo e acnlo. Ne sono colore corae di forma. contado; Grillo canlajuolo: Insello che ha qualche somiglianza colla cicala e stride cora'essa, ma salta pili che non vola. Il suo colore nedi varie

sorte, e cosi di

bato, Amabile, Affabile, Gentile, Cortese,

Cora-

piacente e simile.
s. m. Tanghero, Martignone, Bfolo, Tarpano, Allobrogo: Persona zotica, villana. Oreg-a, s. m. Grecale e Greco: Nome di vento che soffia dalla parte di Grecia tra levante e tramontana; ed usasi anche come addietlivo. Ci-x*eiii.iuio add. Gremito, Spesso, Follo, Ripieno, e dicesi propriam. d'un albero pieno di

riccio; abita per lo pi ne'boschi erbosi ed asciutti. Grilli; Grilli al p!ur. figurai.. Fantasie e Ghiribizzi stravaganti che saltano in capo, delti cos

dal pazzo e curioso salto del grillo.

Andd a
i

caccia di grilli; Andar a caccia


grilli

a' grilli,

vale Far cosa inutile. S Ave


di

pe~a testa;

Grillare

il

capo o

il

cervello,

vale Averlo pieno di

grilli, di fantase,
.

ghiribizzi,

Esser grlloso.

GRI
S Formaggio co-i grilli V. Formaggio.
polli Quando trta quando grilli; S Roba da fa rie i grilli ; Cosa da far

GR

421

o
al

grilli.

ridere le

da mSneghe; Grata: Quelle inferriate si parla alle monache nel parlatorio.

dalle quali

lelliDe, dicesi

proverb. di Cosa ridicola

mag-

gior seguo.

S Schittd cornine

un
s.

grillo; Saltabeccare, Salla-

bellare, Salticchiare, Saltarellare.

de legno o de canne; Mandorlato e Ammandorlato: Ingraticolato composto di legno o di canne, cui vani delti Mndorle sono in figura di rombo. i d5 confescionio ; Graticcia o Graticola del confessionario Quella latta bucherellata che nelle
:

Gririt]ia<dello

Slrum. di ferro ritorto dall'un de' capi, che serve per aprir le serrature senza la chiave. - Gingillo Un pic-

m. Grimaldello

pareti

de' confessionarj
,

tra

il

viso del prete e

colo grimaldello proprio delle serrature

gentili.

OrimaiSse CFd e);


i

volti,
gli

bocca,

boccacce o i visacci vale Contraffare il volto torcendo la occhi e tutti i muscoli della faccia

Far

le

per far ridere. Dal frane. Grimaces.

Ox*irLa>

dicesi in m. b. a Pers. f. Segrenna sona magra, sparuta e di non buon colore; dicesi anche Viso di stecco, e vale Viso magro,
,

odioso, ristecchito.

si possano con l'altro. do fornello; Gratella: Quella che nelle buche dei fornelli regge carboni accesi per farvi cuocere vivande, e ne' fornellini per tostare il caff le V. Fornello e Fornello. S Grixelle de sartie; Griselle. T. mar. Quelle corde disposte e legale orizzontalmente in tutta la lunghezza delle sartie, le quali servono di scala ai marinai per montare in alto. d boccaporto; Carabottini. T, mar. Specie

quello del penitente

postavi perch
l'un

ascoltare,

ma non
i

veder

Orinta
coi V. *S

sdegno, In uggia. Posto avv. Avere o Prendere, vale Aborrire, Sdegnare,


flnj;

di graticolato, fallo

di

piccoli

legni

riquadrati e
retti

lunghi, che

s'

incrociano ad angoli
altri
si

s'

in-

Schifare.

castrano
delle

gli
i

uni negli
quali poi

per

la

met

della loro

Ave in
nelle

te grinte, Cazze in te grinte; Aver branche. Cascar nelle branche, vale Avere

grossezza,

boccaporte. e in

altre

dispongono nei riquadri aperture che si pra-

Cascare in

mano o

in

potere.

O-rippe

m. Grippe. T. meJ. Malattia comparsa nel 1804 e ricomparsa nel 1833, la qual consiste in febbre, tosse e dolori di gola cons.

ticano nei ponti e nei piani del castello di poppa e di prua, affine di chioderie senza impedire il

passaggio e giuoco dell'aria tra

ponti.

Q-rixo
dente
I

add. Bigio, Grigio: Colore

temporanei.

al

oscuro tencenerognolo, con alcuna mescolanza di

G-rippia
0-i*issiii
di

s. s.

f.

Grippia.

T.

m.
si

pi. Grissini.

mar. V. Grppia. Voce dell'uso S^rta


:

bianco, e si dice per Io pi di pelo o di piume. Bigio e Grigio, detto di persona, vale Che co-

pane assai

fine

fallo

a foggia di
in

sottili

ver-

Toscana. Pare che si potrebbe chiamarli Bastoncelli di pane o Pane a bastoncelli. Pane a bacchette o a verga. 0-r*itta s. f. Granchio e Grancio: Piccolo crostaceo a corpo rotondato, stiaccialo, col capo poco
ghette.

Non

conosce

mincia a incanutire; altrim. Brinato, Semicannto. per Iscrezialo, Brizzolato, Grigiolato, cio Picchiellato di macchierelle di vario colore: Gal' linn-a grixa; Gallina brizzolata, g Vegni grixo; Imbigiare, e figurai. Incanutire.

GS-jrixoffeero
grigio tendente

add. Grigioferro
al

Sorta di color

distinto dal corpo.

S %

se in gritta con un; Essere in ira con alcuno. Piggid in grilla un; Prendere- uno a sdegno
uggia V. Grinta. s. f. Panlerana. T. ornit. Alauda arvensis. Uccello del genere delle Allodole, che ha
in
il

Q-rixn

bruno, e dicesi di panno. s. m. Sordone. T. ornit. Accentar alpintis. Uccello che ha il becco superiorm. nero, inferiorm. giallo colla punta nera; le penne del pileo
e cervice grigio-cenerine;
la

GS-ri-va

gola di color bianco


fulvi

macchialo di nero;
bianche;
fica
i

fianchi

con macchie

penne delle parti superiori, lionato-grigiastre sul margine, nero-scare nel mezzo; quelle delle ali, brunonere; il petto ceciato con macchie scuro-nere bislunghe; la coda mediocre, un po' forcuta; i piedi carnicino-scnricci. Annida nei nostri monti non in numero abbondantissima nelle pianure del Piemonte. Di passaggio numerosa in inverno durante il tempo delle nevi. Grivera. Voce dell'uso Cacio cosi delto^da Grubecco lungo
la

mela

della testa, le

piedi giallastri, le unghie nere. Abita


pii

nelle regioni
in

elevale delle

terra o nello spacco d'un


di

impronta d'un piede


sotto

montagne; nidimasso o nella vacca o di cavallo, o


ecc.

qualche

cespuglio,
s. f. pi.

Di passaggio nel

massimo rigore dell'inverno.

Gi-rm.ette
due strisce
glie

Orecchione. T. mil. Quelle

di cuojo ricoperte per lo pi di sca-

yres, villaggio nel cantone di Friburgo in Isviz-

O-rixella

dove principalmente si fabbrica; se ne fa pure in Francia, Savoja, Aosta ed in altri luoghi. s. f. Graticola, e pi comunemente nell'uso Gratella: Utensile da cucina, composto di varie spranghette di ferro, intraversate sopra un telajetto dello stesso metallo, sopra il quale si arrostiscono carne, pesce e simili cose da mangiare, n Graticola, per similit. dicesi in generale nelle Arti di Qualunque slrum. o ordigno fatto a guisa
zera,
delle graticole

O-rnda

fatte a catenella , le quali pendendo da ambi i lati del caschetlo o del casco (sciaccj vengono ad annodarsi sotto il mento, e ricuoprono le orecchie ed in parte le guance del soldato. Dal frane. Gourmeltes. s. f. Gronda : Estremit del tetto che

gronda e versa

esce fuora della parete della casa, perch da essa la pioggia.

S Cane da gronda o d teito; Doccia V. Cand. S Foto a gronda; Fatto a gronda, cio a similitudine di gronda, e dicesi ordinariam. de' cappelli,

berrette o altre cose simili.

S Tid

da cucina.
ecc.; Graticciata:

da barcin, porte,
lato
di
61

Ingratico-

di

ferro per chiosura di


la vista

checchessia
libera.

OrSud-a

senza impedire

il

passo

all'aria

e grnde; Rizzar muso, Aggrondare, Far cipiglio: Prendere aria di corruccio o di sdegno per cosa spiacevole che ci sia detta o fatta. v. n. Grondare e Grondeggiare, ma meno usato Propriam. Il cadere che fa l'acqua

422
dalle gronde.

GR
Nel senso
altro
Irasl.
II

GRU
(che divent pi venir fuori copiola-

comune

del proprio) vale

col

Questa a l' grossa ! Questa l' grossa ! Quest' manico Quest' marchiana o coll'ulivo Oh
! !

samente qualsiasi
grime, sangue.

umore, come sudore,

questa da infilare col palo di ferro!


g

Vegn a-e grosse; Venir


grosse
alla

alle

brusche V.

A-e

Oi:>iid.a;iiu-a.
:

O-rppa

Gronda ja, antic. Grondajo L'acqua che gronda e II luogo ond'ella cade. s. f. Groppa: La parte deretana dell'animai quadrupede, e principalm. di quelli da cavalcare, la quale comprende le anche e la parte
s.
f.

sua sede alfab.

Orosso avv. Grosso, Grossamente; Molto, Assai.


S

Beve grosso; Ber grosso V. Beive. Penna chi butta o d grosso; Penna che rende

che getta grosso.


S

superiore delle natiche.

Zgd de grosso; Giuocar


cio In grossa

grosso o di

grosso,

Groppa e Groppone
le

natiche e

le

Quella parte che resta fra reni, e si dice di tutti gli ani:

somma.

GJ-rottin.

mali cos quadrupedi

come
:

bipedi.

Gf-ra

G-rSpp
al

Quegli che assiste s. m. Groppiere banco de'ginocatori, riscuote, paga, ecc. II

m. Galestro V. Mattd. Gru, Grua, Grue, antic. Gruga. T. ornit. Grus cinerea. Sorla d'uccello grosso, dal collo lungo, di passaggio, che vola molto alto e
s. s.
f.

Orpp;
od
ai

Groripier dei Francesi. s. f Groppiera, Posolatura, Posolino : Cnojo attaccato con una fibbia alla sella, al basto
.

va a schiere. Il suo corpo grigio e le penne remiganti nere. nolo pel dormire che fa reggendosi sopra un sol piede. Di passaggio in
aprile e ottobre,
t)

finimenti, che va per la groppa dell'anifino alla coda,


la

male
sella,

quale vien introdotta in


la

Grua
In

e Grue, per

Una macchina da
Due
pezzi

sollevar

esso cuojo, onde tener ferma e non iscorra


il

basto, ecc.
s. f.

si

pesi,

term.

marin. diconsi

grossi

Oroscessa.
lit,

Orosciolan.
Ojrossa.

Grossezza, antic. Grossura: La circonferenza, La mole di ci che grosso. add. Grossolano : Di grossa qua-

di legno che

sporgono dall'una

all'altra

parte del

castello dell'ultima costa di prua.

Le grue servono per levar l'ancora o leneria sospesa, quando


vuol teneria pronta per dar^ fondo.
v.
n.

Rozzo, Materiale. s. f. Grossa: Quantit determinata di cose che equivale a Dodici dozzine. s. m. Grosso La parte maggiore e pi forte di qualsivoglia cosa; ed anche La parte pi materiale e pi grave di checchessia , ed usasi sempre con l'articolo. da bnsa; La portata maggiore V. Bnsa. dell'arma; Grosso dellesercito, vale Tutto l'esercito La parte maggiore di esso. Gt-x*osso add. Grosso Aggiunto a cosa materiale, vale Che ha molla circonferenza e molto volume, contr. di Sottile. Grosso: Aggiunto a vino, vale Che ha molto corpo e forza; ed pure contr. di Sottile. M Agg. a voce, vaie Grave, contr. d'Acuta. w Agg. a fiume, vale Pi pieno d'acqua del solilo per le piove sopravvenute. Agg. a mare, vale Gonfio per le iempesle o

Orosso

Grugnire, anlic, Grugnare: Il voce che fa nalnralmcnte il porco. GS-rg-no s. m. Grugno, Grifo: Parte del capo del porco dagli occhi in gi; e per traslato dicesi anche del Viso dell'uomo, ma per derisione

GJ-rg-ui
mandar

fuori la

e per ischerno.

Gl-ru.m.in.0

Grrppia delPncoa;
fondata l'ancora.

s. m. Bitorzo, Bitorzolo, Bernoccolo, Brocco: Piccolo risalto o monlicello in snperficie d'un corpo che Io rende ruvido. Grippia dell'ancora. T. mar. Quella corda, con cui si lega il gavitello che galleggia e mostra il sito dov'

"

per Agg. Agg.

O-ruppio
Grr*vippo
che
di
si

(Diamante) V. Diamante.
s.

m. Nodo
filo,

Speciale

allacciamento

fa

con

nastro, corda o simile, a uso

flusso e riflusso.

stringere. I due capi vengono da opposte parti ad incrociarsi, formando come una maglia, e uno di essi, dopo fatto un intiero giro su dell'altro,
fa

a dito, vale

II

a esercito, vale

primo ossia II pollice. Numeroso, In gran forza,


I)

si

passare dentro

la

maglia,

e, tirali

ambedue

In
n

"

Agg. a mercante, vale Ricco, Facoltoso, Che negozia grande. Agg. borgo, vale Popolata, Cogente. piosa Agg. campana, vale La maggiore.
alla

buon numero.

senso contrario, il nodo fatto. Nodo, per Quel gruppo che si fa in fine della agugliata, affinch non si perda il punto nel cuin

cire e lo raffermi.

di

citt,

ecc.,

I)

Ventricolo, e parlando di bestie da latte, Quaglio

di

Talora vale Grande, Copioso e simili : Grossa speiza, Grosso salato, ecc.; Grossa spesa, Grosso
salario, ecc.

di

V. Trippin. da ga; Gorgozzule, e in ischerzo Nottolino: Il capo della trachea o aspcrarteria, che quella parte di quel canale che fa apparire come un
ncciolo nel

mezzo

del collo dalla parte davanti,

5 Dile

Sparale grosse; Dirle grosse o marchiane; Dir cose spropositate , che non solo vere non sieno, ma neanco verisimili, S se grosso con un ; Andar grosso o Star grosso con alcuno, vale Mostrarsi con esso imbronciato e non favellargli. S se di grosci in t'n liigo ; Esser de' primati,
dei grandi, vale Eccedere gli altri ricchezze, cariche, ecc.
in

maggiore per negli uomini che nelle donne; che volgarm. si chiama Pomo d'Adamo. da teja, d panno, ecc.; Brocco, Sbrocco: Piccolo gruppo nella tela o nel drappo, prodotto da certe ineguaglianze che Irovansi nel filo e che
risultano nel tessuto.

nobilt,

Fa vegni a testa grossa cSmme nn-a qwirta; Fare il capo come un cestone, vale Confondere
altrui
il

de dince; Gruppo: Sacchetto o Involto ben serralo e pieno di moneta. de fige; Gruppo: Quella quantit di figure insieme e talmente disposte che l'occhio le abbraccia
tutte

cervello.

ad un

tratto.

de genie; Drappello, Brigata di persone.

GUA

GUA
S

423
Modo
avverb.

Nodo in sai dito: Maniera d'annodare i capi dei fili che usano i tessitori. de roba; Gruppo, Involto: Massa di cose ravdell'ungia;
volte insieme sotto una

d gucera
e vale

finta;

guerra

finita.

Fino

alla fine

della guerra; e per similit.

medesima coperta. de Salomon; Nodo di Salomone, dicesi di Un certo intreccio a guisa di nodo, di cui non apparisce n

Sino all'ultimo o alla fine. gucera nd ne nasce; Alla guerra non ne nasce.
Delt. prov. che dicesi
di

per significare

il

pericol

il capo n il fine. de vento; Gruppo o Nodo di vento, vale TurQuel giramento che fa talora in un subilo bine il vento per l'aria. di erboi; Nocchio, Nodo dell'albero Quella parte pi dura e rilevata del fusto degli alberi, indurita e gonfiata per la pullulazione dei rami. dppio; Doppio nodo: Un gruppo o Unione di
:

S
n

morte che si corre in guerra. Co-i no da gucera; Salvo gli onori militari. Dicciard gucera; Bandire la guerra, Dichiararla, Romperla. Fd gucera V. Guerrezzd. gucera a nn-a persnn-Ur Far guerra a uno. Giostrarlo, figurai, vale Perseguitarlo con

arie e malignit.

due nodi

fatti

uno sopra

l'altro.

S In tempo de gucera ci boxte che tcera; tempo di guerra con bugie si governa V. Bxta.

-- mollo; Nodo

lento, contr.

di Tirato.

Gt-u.g'ii;
n

portali d'arescso; Soffoggiata V. Morto. per ischerzo . Dicesi Dose un gruppo a-o naso A chi vogliamo si abbia a risovvenire a suo
. .

V. a. Guadagnare, Lucrare, Profittare: Ottenere danari e ricchezze con industria e fatica,

Guadagnare, Acquistare, Ottenere qualunque cosa in qualunque modo.

altra

tempo
S Desfd

di
i

checchessia.

al

Vincere, Superare, Aver vittoria, Rimanere


di

gruppi; Sgroppare. Fi. S Fi pin de gruppi ; Fil broccoso o broccuto V. MaS Md dd gruppo ; Crup o Angina crupale fanciulli tra il terzo lattia a cui vanno soggetti e decimo anno^ questa ha la sua sede nella laringe e nella trachea, ove s forma ima mem: i

sopra.
la

de man; Vincer prima dell'altro a


de

mano o

della

mano: Esser
Esser pi di-

far checchessia,

ligente. Prevenirlo.
; Guadagnar la mano, si dice cavallo non sente il freno: 5 g'ha gugnu de man; Il cavallo gli guadagn la mano. i dince camme l'cegua; Far denari a busso V.

man

do cavallo

del cavallo che pi

brana che coir impedire il passaggio dell'aria produce quasi sempre la soffocazione e la morte. S Tutti i gruppi restan attacchce a-o ptene; Ogni nodo viene al pettine. Tutte le volpi si riveggono in pellicceria. Modo prov. che vale Chi astutamente opera male, alla fine capita male. Oliarci a^g-n. V. Gugn. O-ua.d.a/g'iio V. Gugno. Gt-uaei ; Guari. Avv. di quantit, di tempo e di
spazio, ed posto

/Egua. in to stdio; Guadagnare, Apprendere, Imparare. 5 tempo perso; Ristorare i| tempo: Riparare al

tempo perduto, Riacquistarlo, Ricuperarlo.

__ vento; Guadagnare
dell'Acquistare
tra
il

vento, dicesi in Marin. il vantaggio del vento sopra un'alal

comunem.

vale

Non

molto, Poco:

N5

colla negazione, e gh'a gucei da rie;

nave.
la

Non

c'era guari da ridere.

Da

chi a

ddman nd

domani non c' guari. OnS cea; Mi fece poco buona cera. n Talvolta usasi come add. senza la negativa, e vale Molto, Assai: V'ho da aspStd gucei tempo? gh' ttceto Deggio aspettarvi molto tempo?
gh' gucei;

Da

qui a

_ pe-i atri; Far panata per _ tempo; Guadagnar tempo:


altri.

diavolo: Guadagnare

Avanzar tempo, Pre-

m'ha

(ceto guoei

venire.
sia per venire innanzi,

terren; Prender vantaggio di luogo o di4ratto, sia per fuggire.


tutti
I

__
e

dinae

a un; Sbusare nno,


i

Ripulirlo:

Vin-

guai vlte; C'


1)

stato egli pi volte?

cere altrui

tutti

danari,

gucei ... Se mi mettete al ponto Se mi stuzzicate Modo di minaccia di voler fare o dire cosa che spiaccia altrui. Gixeeira> s. f. Guerra Dissidio fra due o pi regni o repubbliche, il quale, non potendosi definire per via di giustizia, si definisce per quella

Se

me

ne

fce

Gugndse a vilt o da vive; Guadagnare o


Guadagnarsi

al

curro.

nn-a persnn-a;

la vita, vale Industriarsi

per campare.

Guadagnar alcuno, vale

Farselo amico. Tirarlo dalla sua. N gugnd l'cegua da lavdsc a faccia;

Non

delle armi.

Guerra, per
dia,

similit.

Disensione, Nimist, Discor-

Contrasto^ Rissa.

per Tutto ci che ha sembianza di battaglia,

di contrasto cos nelle cose morali,

come

nelle

nostra villa a l' nn-a continua gucera; La nostra vita una continua guerra. civile; Guerra civile: Quella che si accende fra cittadini e popoli d'una stessa nazione, divisi
materiali:
in

guadagnar l'acqua da lavarsi le mani V. ^gua. e iV gugnd n perde; Levarla del pari, si dice dell'Uscire e venire a termine di checchessia senza scapito o guadagno. gugnd 5 l'insegna a spend; Il guadagnare S insegna spendere. Maniera prov. dinotante l'assennatezza con che dee spendere chi dura fatica
in

guadagnare,

chi perde gugna; Fare o Guocare a vinciperdi o a rovescino V. Zgd.

Zgd a

fazioni.

O-u.ag'iio

s.

m. Guadagno, Lucro,

Utile, Profitto:

dicciard; Guerra rotta, cio Aperta, Palese. difensiva; Guerra difensiva: Quella che non intende che a difendere la propria integrit e conservazione, respingendo un nemico che ci attacca. offensiva; Guerra offensiva: Quella che si fa attaccando uno Stato che in pace con noi, all'oggetto di
diritto.

Quello propriam. che l'uomo ritrae dal traffico, da un'arte, dalle sue fatiche e dalla sua industria. % Dd d gugno ; Dar guadagno o del guadagno : Far guadagnare.

GJ-uag-no
Gi-aa

consepire an nostro reale o preteso

o GJ-vigrnu p. pass. Guadagnato: Quanto g'ha gugno T Quanto vi ha guadagnato ?

V. Guari.

424

GUA
s.

GUA
e Guantaro: Cbi fa e

Guaut

m. Gaantajo
s.
f.

d sciiuppo; Guardamano, Guardamacchie. T.


archib.

vende guanli.

Lamina fermata contro


la

la

parte inferiore
in-

Ct-ua^xita;

Gaantiera: Piccol bacino d'ar-

della cassa,

quale verso

il

mezzo ha un

gento a mo'di vassojo ("cabarj, in cai tnlicam. si teneano guanti o altra cosa simile. Gua>xiti s. m. pi. Gnanti : Vestimento delle mani che calza ciascan dito separatamente. I guanli
si

fanno di

pelle,

di

maglia o anche di tessuto.

curvamento che fa riparo al grilletto, e questo incurvamento II guardamano propriam. detto. La denominazione Guardamano, bench non registrata ne'Dizionarj sotto un tal significato, pi comune di quella di Guardamacchie, che dal

^ cr^i; Guanti curii: Guanti che veston la sola mano. r- despwgi; Guanti spajati Quelli di cui fu smar:
,

rito

il

compagno.

lunghi; Guanti lunghi: Guanti che, oltre la mano, vestono anche in tutto o in parte l'avambraccio.
Portansi dalle donne quando
corte maniche.
strafce; Guanti traforati: Quelli, nel cui dosso sono lavori di traforo, o anche nel braccio se
il

loro vestito a

son lunghi. % Forchette di guanti; Linguelle V. Forchetta. ^ D 6 guanto; Giltare il guanto, lo stesso che
Disfidare alcuno a duello
;

come voce slranam. composta, perch naturalm. suona Custode delle macchie. C}^u.a.r*d.a>pippe s. m. Guardapipa. Voce dell'uso : Astuccio Custodia di legno o di latta, adatto alla figura della pipa, entro cui si mette la pipa per preservarla dal rompersi. Oua>x>dLa;poirt5xi s. m. Guardaportone: Servitore che sta di guardia alle porle de' palazzi de' gran signori , vestito a livrea, con una mazza in mano a grosso pomo o palla d'argento, armato di spada sospesa a larga tracolla di panno.
Grassi considerala

Voce d'uso.

come Accettar
V. Sfidila.
i

il

guanto

Grizardarotoe
semplic.

dinota Accettar
Levse
i

la

disfida

guanti; Cavarsi guanli. guanti; Mettersi guanti, Inguantarsi. Quindi Mani inguantate, Mani vestile di guanli. Sctoa da guanti; Guantiera Cassetlina a uso
Mettise
i
i :

s. m. Armadio da guardaroba, Armadio: Mobile di legno, ora affsso, ora semplicem. accostato al muro, che chiudesi in avanti con uno o due sportelli, e serve a con-

Gua>o

di riporre i guanti. S Tatcelletti di guanti; Quadrelli V. Tascelletto. pi comunem. al plur. s. m. Guajo, e

Il

Guai: Avversit, Disgrazie, Calamit, Miserie, Tribolazioni, Afflizioni, Strettezze, Malanni. s' trovu in t'n Guajo, Impiccio, Imbroglio : brutto guao; E' si trov in un brullo guajo. Quistione, Contesa^ Controversia, Contrasto,

servare vestili sospesi a grucce (cartlle) perch non prendano il grinzo, ovvero a riporre biancheria o altro; e in questo caso l'armadio diviso orizzontalmente da alcuni palchetti o piani. Guardaroba dicesi nelle case opulente Quella stanza, nella quale si conservano le biancherie,

vestiarj e
Il

le

suppellettili

di

scorta.

custode della guardaroba; e ne' teatri Colui


in custodia tutti
i

che ha

vestiarj
s.

OuairdLascig-illi
dei principi e le leggi.

ad uso del teatro. m. Guardasigilli: Cule

-;,

Allercazione e sim.

stode del sigillo. Ministro che sigilla


a te! Guai a voi!

patenti

Guai a
Locuz.

ti!
di

Guai a voi! Guai

minaccia.

0-viax*<laspalle
m. Guardaboschi o Guar-

0-ua>iTda<lbosclii s.
dia forestale
dei boschi.
:

Colui che preposto alla custodia

s. m. Gagnolio , Bravo : Quegli che, prezzolato, assiste alla difesa del suo signore, ed disposto a fare ogni rischiosa e trista cosa per esso. s.
f.

0-ua<x*<la>oa<ocia>
d'uso: Colui
altri

s. m. Guardacaccia. Voce che incaricato di vegliare alia conservazione del selvaggiume ed impedire che

Gruax*d.ia
Custodia.
I)

Guardia: L'atto del custodire.

cacci entro l'estensione del terreno afldalo

alla

sua sorveglianza.
s.

Oua.i'd.a.oix'ine
Quegli che destinato
daforzali, e in term.

m. Agazzino

e Auzzino:

alla

custodia dei condan-

nati ai lavori forzati. Dicesi

anche nell'uso Guar-

burocratico Guardiano nei

Bagni marittimi.

Ou.ax*da<coeite
di quella

s.

m. Guardacoste: Ciascuno
si

milizia che

dispone sulle coste nei


T. di varj

Guardia: Persona che guarda. Custode. Quell'astante che nell'ospedale alle ore assegnate assiste agi' infermi. H Diciamo anche a Quella parie del morso che non va in bocca. n Presso i Legatori di libri dicesi Quel foglio, per lo pi bianco, ripiegalo in due parli uguali; nna di esse unita con pasta a tutta la parete interna della coperta; l'altra parte della guardia lasciata libera a maggior difesa del frontispizio
I

paesi marittimi per difenderle da ogni invasione.

del

Ou.a.x>d.a.in.a>ii
la

s.

m. Guardamano.
si

artig. Arnese onde alcuni lavoranti

cuoprono

mano, acciocch possano resistere alla continuazione del lavoro. In Tose, pi comunem. si dice Manpola. do cx e veje; Guardamano: Piastra d'acciajo circolare, nella quale son fatte molle piccole cavila, di cui i lavoratori di vele si servono per
ispnger l'ago nel cucir le vele; questa
piastra

della scherma, e vale Positura o Alto di onde: Mettise in guardia; Jlettersi o Porsi in^guardia, si dice del Prepararsi alla difesa. ape; Guardia a piede: Quella parte della guardia d'un Principe che veglia alla sicurezza del suo
difesa,

Term.

libro.

palazzo.

campestre; Guardia campestre o rurale, Guardia comunale o comunilativa. civica; Guardia urbana V. sotto Guardia nazionale.

fermala sopra una

lista

di

cuojo e resta per

mezzo

della stessa attaccata alla

palma

della

mano,

sai dorso della quale s'allaccia.

da tp; Guardamano,

Elsa: Quella parte della


di-

impagnatura della spada che per gaardia e fesa della mano.

de pbblica sicressa; Guardia di pubblica sicurezza: Guardia incaricata di vegliare alla sicurezza pubblica. municipale; Guardia municipale V. Cantone nel 2' significate.

GUA

GUI
Il

435

cerpo di tatti armi, levato per difenderla e assicurarla. Questa milizia venne io pili luoghi istituita per mantenere il buon or-

nazionale; Guardia nazionale:


i

cittadini

d'una nazione

alti

alle

dine

nell'interno del paese e supplire alle

mi-

lizie regolari e stanziali;

chiamasi anche all'armi in grave e presente pericolo d'invasione. Quando non si chiamano che i cittadini di questa o quella

citt

comune,

allora

prende

il

nome

di Milizia

sogna fare, ancorch si faccia male, volendo imparare. formaggio 5 5 guasta i maccarin; ForS maggio non guasta sapore, ovv. Lo zucchero non gnasla mai vivanda. Dettato prov. dinotante che ,-;, Il buono non mai dispiace. Un mei marso 5 ne guasta qnto; Una pera fradicia ne guasta un monte, Una pecora infetta ne ammorba una setta. Modo prov. con cui si
mostra doversi fuggire la pratica dei malfattori. g Guastdse n. p. Guastarsi: Guastar se slesso. n Guastarsi, Infracidare, Putrefarsi, si dice della

(Guardia civica). T. mil. CamS Cangia a guardia; Dar la mula.


cittadina o urbana

biar le guardie.

S S

Corpo de guardia; Corpo

di guardia V.

Corpo.

Desmdnld a guardia;

Uscir di guardia. T. mil.

Terminare la fazione delle guardie. se de guardia; Essere di guardia. T. mil. Esser per un dato tempo a far la guardia in un luogo. ^ Fa a guardia a nn-a cosa o persnn-a; Fare
S
la
1

delle altre cose. roba a bcca; Guastarsi la bocca: Sciuparsela con cattivi sapori o vivande. 5 stumago; Guastarsi lo stomaco, vale Far perdere allo stomaco la buona condizione naturale.

5 vin;

guardia, Guardare, Custodire.


la

Avere o Fare i pie gialli, vino q;>aado comincia a guastarsi.


,

si

dice del

Far

guardia, in term. militare vale

Fare

la

Comeisd a guastdse; Cominciare a guastarsi,


si dice proa corrompersi, a pulire, a puzzare priamente delle carni , de' pesci ed in generale

sentinella.

guardia, cio Aver S Piggidse guardia; Prender cura, Pigliarsi pensiero. Usar cautela : modo pi
francese che italiano.

della cose

Gi-u.a.stad.0
Tenersi
in

mangerecce. s. m. Guastatore. T. mil. Soldato


le

% Sta in guardia; Stare in guardia,


guardia. Guardarsi.

impiegalo a spianare
scavare
di
le

strade, aprire

passaggi,
lavori

trincee,

empier fosse ed
s.

altri

Grixa.ird.ia.li

Guardiano: Quegli che ha officio e obbligo di guardare o custodire. M Guardiano: Il capo o governatore d"un convento
s. ra.

simil genere.

Gi-ua.sta.iu.es t
stalarle:

di religiosi

Presso

dell'Ordine di S. Francesco.
gli

Agric. Colui che ha in custodia

le

m. Guastamestieri, Gua~ pone a far l'arte che non sa; ed anche Colui che fa per poco prezzo lavori dell'arte sua, tanto che sconcia gl'interessi
Colui che
si
i

bestie: Guardian de pgoe, di porci, ecc.; Guardiano delle pecore, dei porci, e sim. Oua.irdiarLil-a< Ancoa V. Ancoa.

degli altri artefici.

GS-ueime
ne' prati

0-ua.ri
la

V.

a.

Guarire, antic. Guerire: Restituire

s. m. Guaime: Erba tenera che nasce dopo la prima segatura. GJ-uemi V. a. Guernire e Guarnire Munire chec:

sanit; Sanare, Risanare.


,

chessia per fortificarlo,

Guarire
salute,

usalo in senso neat. vale Tornare in


la
f.
;

Ricuperare
s.
;i

sanit,

Rimettersi.
,

Gru.a,r*ix:ii
antic. Gn"r-"tuire la
^ill.,

Guarigione
guarire,
Il

Guarimento
ricevuta.

n
La
f.

ricevere e resti-

Guernire e Gaarnire, per Corredare, Provvedere, Fornire. Comunera. usasi per Ornare con guarnizione. Griierniziii s. f. Guernizione e Guarnizione,
ti

e
s.

slessa sanit

Guernimento

Guarnimento: Adornamento d'ar-

G}-u.a.i*iiixoii

Guarnigione e Gnernigione. T. milit. Quella quantit di soldati che sta per guardia e difesa d'una citt, d'una fortezza o
altri

nesi e d'abiti.

Gt-uerrezz.
di

v. n. Guerreggiare, Far guerra : Operare ostilmente contro un nemico in tempo

"

luoghi muniti; altrim. Presidio. Pel Luogo slesso dove sta la guarnigione.

Ghuerrezz
:

Grua.st.

V. a. Guastare: Togliere la forma e la proporzione dovuta alla cosa, Ridarre a male o

guerra; altrim. Gaerriare. s. m. Guerriero, Guerriere, GuerUomo d'arme, Uomo di guerra. Amreggiatore

io cattivo stato.

maestralo nell'arte della guerra. Grueirsix s. m. "Voltojo. T. bilanc. Uncino della


trulina

w Guastare, Depravare,

Corrompere

il

gusto,

co-

(maschetla da bnsa)

il

gambetto del

stumi, ecc.

-r-

Sconciare, Confondere, Rovinare: Me Vhan voscio correze e l'han guastu; Me 'I vollero correggere e lo guastarono. 5 disn, a cenn-a; Guastare il desinare o la
cena, dicesi del 3Iangiare innanzi il desinare o la cena, per modo che la cosa mangiata levi l'appetito; dal che ne viene
il

quale gira liberamente in essa, onde agevolarne


j

movimenti.
:

G^vl.e^so add. Monocolo, Monocchio, Losco

Cieco

prov. Chi n

man-

d'un occhio, Che vede solamente da un occhio.^Guercio vale Strambo, Che ha gli occhi stravolti, per cui guarda male. scignori ; In terra S In taera d'orbi i guersci sn di ciechi beato chi ha un occhio. Dettalo prov.

gia,

ha mangiu; Chi non mangia

a desco, ha

che significa Chi sa poco,


ignoranti.

fa

gran figura tra

gli


**%

mangiato di fresco.

un

fagiano, Guastare

affare in t ci bello; Guastar la coda al per poco o sul buono: Con-

Oug-li
cinge
il

s.

m.

collo,

darre quasi una cosa a perfezione e poi abbandonarla.

Gt-uid.
n

v. a.

boa che con nastrini. Guidare: Accompagnare alcuno per


Sciarpelta: Curlissimo
e s'allaccia davanti

mostrargli
Sciattare, Rovinare

cammino

lui

ignoto,

un truvaggio;

un lavoro,
si

Guidare, Condurre, Menare,

vale Mandarlo a male.

guastando se va imprendando ; Guastando

it

Governare, Reggere, Maneggiare


i

Regolare.

cavalli; Guidare
s.
f.

cavalli (colle redini o guide).


:

impara. Dettalo prov. del volgo che vale E' bi-

Gl-uidda

Guida

Quegli che scorge altrui

426

IDO
cammino e mostra
la

ILL
via che si ha a

I)

avanti

il

Quel ove sono luoghi monumenti Nelle varie mestieri


libro,

fare; altrim. Scorta. Guida, metaf. vale Consigliere,


e

per Godere.
In neut. assol. Piacere, Riuscir gustoso, Esser
viti

Ajo o
d'una
11

simile,
i

gradito:

gianco 5 nB

me

gusta;

Il

vino

indicati e descritti
citt.

principali

bianco non mi gusta. Q--steive V. Gustoso.

arti e

nome

di varj

Grsto
<)

s.

m. Gusto

Uno
i

dei cinque sentimenti,

strum. che generalm. servono di guida o ajulano Topera d'altri ordigni e strumenti, o che servono

per cui coraprendonsi

sapori.

comecchessia di norma agli artisti. S Guidde; Guide: Le redini con cui cavalli da tiro.
t)

si

guidano

Guide nel

Milil.

diconsi
regoli,

sergenti

d'ala.
si
tt

Gusio, si trasferisce anche alia Parte inlelletlaale ed a quella facolt che prendendo piacere del buono e del bello, lo sa riconoscere in tutte le cose, onde: Ave bdn gusto; Aver buon gusto od Essere di buon gusto, cio Assai intelligente,
Intendersi del buono e del bello.

Mensoline:

Due

uno per parte, che

muovono
vania, e

orizzontalm. nella grossezza della scrisi

tirano fuori a sostegno della riballa

quando si tiene aperta. d tordo; Guide. T. stamp. Due


legno sodo, ovv.
parallele,

per Specie, Qualit, ecc.: di atre in sce questo gusto;


delle altre su questo gusto.

Diletto,

Piacere, Gioja.

me n'ha Me ne ha

fasto

fatto

travicelli di

di

Due

forti

spranghe

ferro,

orizzontali, fermate all'un de' capi al

S Ave gusto d'nn-a cosa; Aver gusto d'una tal cosa, vale Esserti in piacere ch'ella avvenga:

mozzo

inferiore, gli altri

due capi sostenuti dalla


Il

capretta.

Ouidu

s. m. Guidone. T. mil. Quel piccolo stendardo di rascia, di color giallo, rosso, verde turchino, che portavano i sergenti d'ala o le

Avicivo proprio gusto de veddive ecc.; Avrei proprio gusto di vedervi ecc. un gusto matto a nn-a cosa; Aver un

gusto matto a una cosa: Farla, Vederla, Ascoltarla,

ecc.

guide generali del battaglione, e serviva di punto di vista, onde allineare le guide sulla linea prefissa. Oggi sono aboliti.

S Confse a-o a genio.

con sommo diletto. gusto; Confarsi

al

gusto:

Andar

Ou.ig'S'io

d ca,n. V. Cotlaen
s.
f.

%
S

nel 1 signif.
anlic.

gusto; Dar gusto, Dilettare. se de bn gusto; Essere di buon gusto o buondicesi del Saper riconoscere e scegliere
il

O-meua.
a cui
si

Gmena, Gmona,
pii

G-

gustaio,
il

mina: La fune o canapo


attacca l'ancora.

grosso delle navi,

buono e

bello

delle cose

e delle persone.

"Q-mmav. n. Sgobbare: Lavorare di tutta forza,

GmiULe
Ost,
sapori.

a tutto potere. Affaticarsi molto, Sfacchinare.

Sul piede. Sull'andare, S In scio gusto; Sul gusto, Simile a: Snetti in sci gusto dd Petrarca; Sonetti sul gusto del Petrarca.

Oiix*ixiette
V.
a.

V. Gueime. V. GrSmette.

Ognun ha
pcegi;

so

gusti, Tutti
i

gusti n5 sSn
i

Ognnno ha
di

suoi gusti. Tutti

gusti son

Gustare, Assaporare: Apprendere Discernere per mezzo del gusto la qualit dei

gusti, suol dirsi

diletto

quando veggiamo alcuno prender cosa non dilettevole a nostro parere.


add. Gustoso, Gustevole: Piacevole
dilettevole.

Gt-stoso
al

Gustare, per Assaggiare semplicem., Delibare.

gusto, Di gusto soave,

I|

I, Gli: Arlic. che si prepone ai nomi di gen. mascb. plur. che cominciano s per consonante come per vocale: / libbri, I ommi; I libri. Gli uomini.

t)

Idolatrare, figurai, e in sign. alt.

Amare perdudisordinalo.

tamente e per

lo
f.

pi con

amore

Idropisia,

Idea

per facilit di pronuncia anche ai nomi femm. comincianti per vocale: / uve, I oive, I erexte; Le uova, Le olive, Le eresie. V, n. Ideare: Formar nella mente l'idea di checchessia, Immaginare; ed usasi anche attiv. S Idedse^ n. p. Idearsi, Formar idea, Immaginarsi. IdexLtifioa. v. n. Identificare Comprender due pi cose sotto una stessa idea. S fdentificse n. p. Identificarsi, Immedesimarsi:
S
d gen.
:

talora

Idrope: Male consistente nell'adunamenlo dell'umore acqueo e sieroso separato dal sangue, e versato o trattenuto fuori de' proprj canali in qualche cavit del corpo. L'idropisia del capo dicesi Idrocefalo; del ventre
s.

Idropisia,

Idropisia

Ig'uor

secca o Timpanite; del basso ventre Ascile; dell'umbilico Idronfalo, ecc. V, a. Ignorare: Esser ignaro. Non sa-

pere. Essere al bujo o digiuno d'una cosa. Ignorare, in sign. neut. usasi talvolta per Fingere
di

non sapere.

Farsi la slessa cosa con un'altra.

Identitee
desimezza.

Ig-norantn add.Ignorantone, Ignorantaccio,


Ignorante in cremisi, Pecorone, Buaccio, ecc. Accresc. d'Ignorante.

s. f. Identit: Stato e Qualit d'una cosa che in tutto e per tutto uguale ad un'altra, con cui sia paragonata ; altrim. Medesimil, Me-

Illecito
Che

add. Illecito, anlic. Ulicilo:

Che'non

lecito. Sconvenevole.
v. n.

Idolatra,
fli

Idolatrare: Adorare, Onorare

Illimitu

add. Illimitato: Che non limilalo,

idoli.

senza lermttie o confine; contr. di Limitato.

IMB

IMB
alla

427

nidde

V. a. Illudere, Deiadere, Ingannare. S lUddise n. p. Illadersi : Ingannarsi per illusione falso rappresentamento.

mmiu.
n

V. a. Illuminare : Dar lume o lace splendore a checch si sia; allrim. Alluminare,

Luminare, Allumare, Illumare, ma sono voci antiq. Illuminare, figurai. Svelare, Far chiaro, Tr via l'ignoranza col mostrare la verit d'una cosa. e Lumeggiare. T. de' piti. Segnar chiari

nel

dipinto.

S Illmindsc n. p. Illuminarsi: Istruirsi, Acquistar conoscenza di checchessia.

]llliiiiiia<ziii
di

s. f. Illuminazione : Apparato lumi, Quanlil di lumi accesi, n Illuminazione, Luminara e Luminaria: Festa di lumi che si fa dalla popolazione sull'imbrunire in occasione d straordinaria allegrezza o solennit.

niutstir.

v. a. Illustrare

Render

illustre^ rino-

mato, celebre, Dar onorata fama. Illustrare, per Metter in chiaro. Schiarire, Spiegar un autore o qualche cosa appartenente alla letteratura ed alle scienze.

Illstx*a.zin. s.f. Illustrazione,


Dichiarazione, Schiarimento
d'autore.
:

llluslramento.

conservazione del corpo umano con diversi metodi e ingredienti. Talora vale Gettare, Rendere, Spargere buon odore. o bcca; Toccare o Morder l'ugola: Piacere estremamente, e dicesi ordinariam. del vino. Iiii1>a.lsa,ixia.ta> s. f. Imbalsamazione Operazione che ha per iscopo di preservare i cadaveri dalla putredine e dagl'insetti preparandoli in particolar modo con balsami. Im'ba.iid.iex'o v. a. Imbandierare. Voce dell'uso Ornar di bandiere un luogo, una citt in occasione di qualche festa o pubblica allegrezza, n Imbandierare o Pavesare una nave o un vascello, in Marin. vale Adornarla di tutte le sue pavesate, ed inoltre guernire le estremit de' pennoni, gli alberi, le sartie e tutte le sue parli che sono pi in vista con un numero indefinito d'ogni sorta di bandiere, di fiamme e di banderuole; si fa nelle occasioni o giorni di gala. il che Imlosiijrsissa, v. a. Imbarazzare Propriam. Ingombrare una stanza o simile con arnesi ecc.; e pi largamente in modo figurat. Imbrogliare, Intrigare , Disturbare , Impacciare , Intralciare

Spiegazione di luogo

Dar briga. stumago; Aggravare, Caricare, Imbarazzar


lo

Illsti'isciiiio
Illustre:

add. Illustrissimo. Superi, di


si

stomaco.
n. p. Imbarazzarsi, Impacciarsi, In-

Titolo che

alle

persone riguar-

Imbarassdse

devoli per nobilt o altro.

trigarsi, Ingerirsi.

illxin
artifizio.

s. f. Illusione Apparenza fallace, Rappresentamento falso, finto e ingannevole provegnente dalla propria immaginazione o dall'altrui
:

Iiul>a>ra<sso

s.

m. Imbarazzo Propriam. Qua:

Iml>a.coo>
ciare,
n

v. a. Imbacuccare, IncappucIncapperucciare, Impappaflcare: Mettere altrui il bacucco, il cappuccio, ecc.

lunque cosa che porta impedimento ; Ingombro, Intoppo, Impaccio, Impiccio, Inciampo, Disturbo, Fastidio; e dicesi in senso proprio e figur. de stumago; Gravezza, Peso di stomaco. % Levse dall' imbar asso ; Togliersi d'impaccio o
di

Figurat. Abbindolare, Aggirare, Avvolpacchiare

Iiii1ba.x*co,

V. Imbroggi.
% Imbacccdse n. p. Imbacuccarsi, Camuffarsi, Incamuffarsi, Incappucciarsi, Incapperucciarsi, Impappaficarsl:

Jletler nella barca persone e di mercanzie, w Imbarcare: Mettere alcuno in un'impresa. Indurlo
nella nave, e dicesi di

mezzo, Spelagarsi. V. a. Imbarcare:

a pigliarla, a farla.

Coprirsi

col

bacucco, cappuccio,

Imlba.g'i.
che vi

capperuccu o sim. v. a. Socchiudere : Non interamente chiudere, e dicesi di usci, finestre, in modo cio
resti

S Imbarcse n. p. Imbarcarsi: Entrar nella nave, Montar sulla nave per navigare,
ti

Imbarcarsi, figur. per Montar in collera. Adirarsi,


Stizzirsi

uno spiraglio
p.

alla luce, all'aria, ecc.

in t'nn^a cosa; Imbarcarsi in una cosa


tersi

A
IT

Pistoja e nel suo contado dicesi Soccallare.


pass.

V. Piggid barca nella voce Barca. Mettalmente in un'impresa da non se ne poter


:

Imlbg-iu
stupore.

Socchiuso V. Imbgid.

strigare a sua

posta.

Melaf. detto di persona, Imbalordito, Abbarbagliato, Stupito, Baito, Sbaito, Attonito per lo
v. a. Imballare
: Metter in balle, J^egar checchessia; Abballare.

Imlba-ll;
in
balle,

Far

balle di

sensa beschutto; Imbarcarsi o Entrar in nave senza biscotto V. Beschutto. Iiiilba.x*ca<<lex>o s. m. Stazione : Queli'edifizio ov' l'uffizio della ferrovia, e dove si fermano convogli a caricare o scaricare le merci ed i
i

Im'ballag'g'io V. Imballata. 11X1130.110. t s. m. Imballatore V.


Inx'ba.llota;
s.

passeggeri.

Ligaballe.

Iml>a.x*oa;Z]i

s.

f.

Imbarco.'T. gener. che

m. Imballaggio, Imballatura:

L'azione dell'imballare e

La spesa

a ci bisognevole. facile

comprende Tutte le navi ed anche piccoli legni a uno due alberi, destinati a imbarcarvi mercanzie
persone.
s.

Im'bolliii.

Dare un colpo con

da

caccia carico di pallini.

Imballu (sej; Impanarsi: Lo dicono igiuocatori


di

Iiiil>a>irco

m. Imbarco: L'imbarcare,

Il

met>

tere in barca persone o mercanzie.


v. a. Bardellare: Mettere la barad una bestia da soma. %''Jmbardelldse n. p. Imbardarsi,^Imbastarsi, per smil. e scherzevolm. dicesi di persona, e vale Mettersi in ordine, in|punto, in assetto. Xixi1>a/i*il. V. a. Metter dentro a' barili.

bigliardo,

quando

tra
i

la

palla propria

Iiii1>a>i*dell
della

e quella dell'avversario ci sono


altra

palla

il

pallino,

(ommettij per modo che non la


birilli
tiri
i

pu battere e bisogna che

di

calcio.

lixil>a,lloii;
Il

T. di cari. Ballone Un collo di carta per lo pi composto di venti risme o due balle.
a.

V.

Fare

balloni.

Im1>ox'lg->

V. Abbarlgd.

Iiiail>a;lsa<nio
altre

Imbalsamare: Vocabolo che volte significava Ugnere con balsamo checv. a.

I]iil>a>st; V. a. Imbastare : 3Iettere il basto. $ se un aze eattivo a imbastd ; Essere ostinato,


testardo,

cbessie,

ma

che poscia applicossi pi particoiarm.

lestereccio. Essere capone.

428

IMB
Imbastire: Unire insieme i pezzi o sim. con punii lunghi, per poacconciamente cucir di sodo; i quali punii
V. a.
il

IMB

Twt Vfca.ati
terli
si

vento; Imboccare
il

de' vestimenti

il vento. T. mar. Cogliere vento direttamente. iinn-a magia ; RinzafTare : Dare ai muri il

dicono Baste Imbastire, presso varii Artefici significa Dare

Xiii.lb5cca;ta;
checchessia.
t)

primo ordinamento

ai

loro

lavori.

primo intonaco V. Imboccatila nell'ultimo signif. s. f. Imboccatura : Apertura onde s' imbocca un fosso, valle, strada, fiume o
Imboccatura, per Ingresso d'una baja, d'un porto. Nella Musica Quella parte d'uno strum. da fiato, a cui si applica la bocca per sonare; ed

un
il

affare; Imbastire, Ordire, Intelajare, Intavolare un negozio, un trattato o sim., vale Dargli

primo cominciamcnto.
Imbastire un cappello. T. cappell.
la

Il

al

un cappello;
nn-a
sporre
la

Cominciare a formarne
btte';
le

falda

sulla

catinella.

Imbastire una botte. T. boltaj. Didoghe in modo di ricevere i cerchj che


stringere.
p.

devono

Imlba^stio
Unn-a pessa
bagnata

pass.

Imbastito V. Imbasti.

ini basta

l'

meza cxa; Barba


facile

Il

anche La maniera d'adattarlo alla bocca, onde dicesi Avere una buona o cattiva imboccatura. per Apertura di checchessia fatta per ricevervi altre cose che si abbia da incastrare in quella che ha l' imboccatura. per Quella parte della briglia che va in bocca

mezza
s.

rasa.

Dettato prov. di

interpretazione.

cavallo.
;

da ciavua

Feritoja

Apertura
stanghetta

laterale

della

Imlba^stita/

f.

Imbastitura:
si

Cucitura
i

toppa ond'csce fuori


nella bocchetta.

la

per

entrare

grandi punti, colla quale

uniscono

pezzi dei

vestimenti p>r poterli poi acconciamente cucire


di buono; altrim. Basta, Ritreppio,
I)

d cinetto

Feritoja. T. legnaj.

Stretta fessura
il

ma meno

usato.

trasversale, da cui sporge alquanto locato nella buca,


il

ferro col-

Imbastitura, presso
alla

Cappellaj L'atto di dar forma

qual serve a piallare.

falda del cappello.


n. p. Imbattersi,
:

d'inn-a

magia;

Rinzaffo, Rinzaffalura:
si

Primo

luilbttise

Abbattersi, Incap-

intonaco alquanto scabro che


e rena grossa e scaglie di
i

parsi, Avvenirsi, Riscontrarsi

Imlba^tto
altro

s.

Dar in checchessia. m. Riflesso: Un muro bianco o


il

con calcina mattoni per riempire


fa

vani delle commessure.


s. m. Imbono e Imbuono. T. mar. Pezzo legname che serve a riempire g' intervalli

dove batta

sole e ofifenda la vista di chi

Imlbon
di

dirimpetto.

Iiii.1be3:*rxiss;

v.

a.

Inzaccherare,

Impllae-

cheraro, Imbrattare V. Imbratta.

Xxii.lbessxo
Aggiunto
di

add. Lento, Tardo, Pigro, Agiato: persona, vale Senza destrezza, diStpite,

coste, tra i madieri o altri membri della nave; dieesi anche Pezzo d' imbuono. Iiiil>5ii^ v. n. Imbonare e Imbuonare. T.mar.
tra le

Riempire

vani tra

membri d'un
di

vascello e

sinvoltura od attitudine; e sostantiv. Capocchio,

tra le coste

con legni

riempimento.

Oca impastoiata. Pentolone, Boto,


Moccicone.

Ceppo,

'*Ira."b5ra/eciase
Iii).lbox><lell<

n. p. Abborracciarsi,

Avvi-

nazzarsi V. Iinbrwgdse.
n. p.

Imlbestise
bestia,

Andare, Entrare, Saltar in

V. a.

Imbarazzare, Impacciare,

Dar

ne' lumi
in

o nelle scartate: Andar in


imbeversi, Imbersi, Inzup-

Ingombrare; Imbrogliare, Scompigliare.

gran collera,

ismanie.
n.

Iiiilb5i*s
in

V.

a.

Imborsare, Intascare: Mettere

ImTbevise

p.

borsa, in tasca.
V. a. Capovolgere, Capovoltare, CapiVoltare a ritroso, sossopra; Rovesciare,

parsi: Impregnarsi d'umore.


Imbeversi, figurai. Impressionarsi,

Imlbs,
Prender
in
ira-

voltare
'

pressione: Figgersi in capo, alcuna cosa.

Mettersi

capo

Arrovesciare.
e lrfe;

% Lascise imbevici; Lasciarsi imbecherare, infi-

nocchiare, inzampognare, imbubbolare.

Iililbii3.d.

Bendare, Abbondare, Imbendare: Avvolgere, Fasciare con benda; dicesi di checchessia, e particolara. del Coprir gli occhi con
v. a.

Far la bocca brincia, dicesi di Quell'atto prima di piangere. un vaso; Rimboccare un vaso, cio Capovolgerlo, Volgerlo sossopra ossia colla bocca all' ingi; e talvolta semplicem. Abbatterlo. Fa imbsd nn-a personn-a ; Crucciar uno,
che
si

fa

benda.

vale Farlo adirare.


v. a.

Imlbocoi;

Trucciare, Truccare, Trucchiare. Term. usato in alcuni giuochi che si fanno con palle, e vale Levar con la sua la palla del-

S hhbsase n. p. Capovolgersi, n Figurai. Adirarsi, Crucciarsi, Montar

Rovesciarsi.
la

luna, ecc.;

e talora per semplic. Divenir di cattivo

umore.

l'avversario dal luogo dov'era.

Iiiilbosca<id.a
.1

s. f.

Imboscata, Imboscamento,

S Imboccila; Trarre o Dare o Imberciare nel segno, Imbroccarla, figurai, vale Apporsi, Pigliare il

nerbo della cosa: L'ha imboccaci; Colsi o Diedi nel segno, La imbroccai. ItulbSco. V. a. Imboccare: Mettere altrui il
cibo in bocca. Imboccare, figurai. Mettere in bocca altrui
role, che
fare,
le

Agguato, Insidia. Imboscala, nella Milizia II luogo ove stanno le truppe in agguato; ed anche L'azione stessa dell'imboscarsi.
n.
p.

Imlboiscse

Imboscarsi,

nella

Milizia
il

pa-

vale Nascondersi, Appiattarsi per offendere mico con inganno e vantaggio.

ne-

-r-

dee dire o Insegnargli quello che dee cosa per cosa. per Entrare o Sboccare : Gh' troppa vento,
si

Imlboso
n

p.

pass. Capovolto,

Rovesciato, ecc.

V. Imbosd.
S Ave Figur. vale Crucciato, Ingrugnato, Adirato e sim. a lnn-a imbosa; Aver la luna a rovescio,

no se pu imbocca; C' troppo vento, non pu imboccare.


Imbeccare: Mettere
celli,
il

Aver
altro

cibo nel becco degli ucs.

Xmloiatt,

bachi o le palurne V. Ave. v. a. Imbottare: Mettere


bolle.

il

vin

che non beccano ancora da

liquore nella

IMB
Iiiil5tti
filli

IMB
Trapnnlare con ponti
altro.

429

V. a.

Imbonire
di

spossi vestili, panni, coliri e simili cose,


pili

catura, Briachezza, Ubbriachezza, Ebbriachezz, Ebbrezza, Ebriet: L'alto e l'abito d'ubbriacarsi.

prima rien
fra la

bambagia o

- Fntehiclelncce

Iniln'iseg'o
la

s.

m. Imbrinco, Ubbriaco, Ubriaco,


e
l'inlelletlo offuscalo dai

ciare. Fortificare nna veste mettendovi


n

Briaco, Ebbro, Inebbrialo, Colto, Cionco: Chi ha

fodera e il panno, Coppare. T. degli oref., stagna], ecc.; Ridarre l'argento, il rame, la latta o altro metallo a foggia di copra, ossia a forma concava. **S Imbllise n. p. Inciuscherarsi, Avvinazzarsi, Pigliar l'orso, la scimmia, la bertuccia, la monna,
ecc.
Sf.

mente turbala
da liquori.

vino

basso e

figiir.

V. Imbncegse.
il

cSmme un porco ; Collo Marcido come una monna, una scimmia, una bertuccia. S colto che non pu ruticarsi, bucicarsi azzicare: Ubbriaco alTnltimo segno. S Ese sempre imbricego; Esser cece di cucina:
Ubbriacarsi sovente.

camme nn-a vacca

Imbdise ben; Fasciare


figurai,

e scherzev. per Vestirsi


dal freddo.

melarancio, dces bene affine di

S S

Mezo imbricego;
terato dal vino.

Brillo, Chiaretto, Colti ccio,

Al-

ripararsi

n Usasi anche per Mangiare eccessivamente, e dicesi nello stil famigliare Abbottarsi, Gonfiar l'otre,

Empier

l'epa,

il

buzzo, Io Stefano, Cavar

il

corpo

Imbriseg-n

di grinze. Gonfiarsi

come

la

botta fbaggioj, Scor,

pare. Strippare, Ingubbiare, Inzepparsi


la

Caricar
del-

balestra.
v. a. Imbottigliare.

Imlkottig-g-ia.
l'uso
:

Voce

Iml>ttio
** Cinschero,

vino o altri liquori nelle bottiglie. S Macchinetta da imbttiggi; Calcaturaccioli. p. pass. Imbottito V. Imbtti.
Jlottrre
il

Parla da imbricego; Anfanare a secco: Cicalar da briaco senz'aver beato. s. m. Imbriacone, Ubbriacone, Briacone, Trincone, Cinciglione, Gorgione, Moscione, Che berrebbe ottobre e S. Martino, Beone, dicesi d'Uomo che spesso s' imbriaca , Che bee mollo vino. % Faccia da imbricegn V. Faccia. g Pescio imbricegn ; Imbriacone o Pesce ubbriaco. T. itliol. Lyra aldov o Trigla cuculus. Nome
volgare d'nn pesce di color rosso simile all'or-

Avvinazzato, Ubbriaco V. hnbricego. Coverta imbtt'ia; Coltrone V. Coverta.


s.
f.

gano,

Imlbttita^
bottisce

Imbottitura: Ci che s'imimbottire.

ma pi tondo di ccM*po, con bocca e testa pi piccola.


parsene, e in m.
dersi,
b.

L'azione

dell'

Iintorig-nsene
Aver
in

Ixn.1>zzoTLu.
sia per essere

add. Incrudelilo, dicesi delle

n p. Infischiarsene, ImpipIncacarne, lucacarsene. Ri-

Civaje secche, quando essendo messe a cuocere, di difiicile cftlura, sia per altra cagione, diventano dure e (oste senza prendere
la

non
a.

cale.

Non

far conto. Burlarsi.


la

Iml^i*!!!,
al

v.

Imbrigliare: Metter

briglia

cavallo.
v. a.

mollezza che bisogna loro ad esser buone a

Inxtorod.d.,
di

Imbrodare e comunem. Im-

mangiarsi,
n

brodolare, Imbrodicchiare: Intridere o Imbrattar

Incrudelilo, Inciprignito, dicesi por de' malori che

brodo.
n. p.
:

induriscono,
n Figurai, vale Imbroncialo, Ingrugnato, Adirato.

% Imbroddse brodicchiarsi

Intridersi

Im.'bi'a.g'/
ecc.

v. a. Imbracare. T. de'mar., murai, Cinger checchessia con una braca (V. Braga nel I" signif.) per applicarvi cavi, con cui si ha da far forza per muoverlo. Imbracare, presso gli Uccellatori vale Metter la braca agli uccelli che devono servire per richiamo, n Presso le blie, vale Rivoltare la pezza bianca Cpattaelo) facendone passare due canti inferiori

Im.brog'g'i,

Imbrodarsi, Imbrodolarsi, Imdi brodo. v. a. Imbrogliare, Confondere,

Avviluppare, Impacciare, Imbarazzare, Ingombrare. un con de belle parolle ; Ciurmare, Menare con per parole. Infinocchiare, Abbindolare alcuno.

tra
dall'

le

cosce del bambino affine


dal ricidersi.
p.

di

preservarlo
di

nn-a cosa a nn-a persnn-a; Imbrogliare O l' un libbra ch' nd va dui sodi, ma ammi d'imbroggilo a qualchedn; un libro che non vale due soldi, ma
checchessia ad alcuno:

incuocersi
n.

Imbragse
d'altro-,

Legarsi: Cingersi

corda o

procurer d'imbrogliarlo a qualcheduno.

nn-a persnn-a; Abbindolare, Accalappiare, Aggirare, Incarrucolare, Busbaccare, Trappolare,


Irretire o Inretire, Avvolpacchiare, Giuntare,
.riolare ano, vale

Iiiil>i*a.g'a;ta< s. bracare e Lo stalo


V. Drassallo.

che nell'uso dicesi anche Imbracarsi. f. Imbracatura : L'alto d'imdi cosa imbracata.
n. p. Mettersi
il

Ma-

Ingannarlo con bugiarde e finte

Xiiilbx*a.ssa<llse
Iiiil>i*a.tt.
zare,
V. a.

bracciale

Imbrattare, Imbrunare, Soz-

Insozzare, Lordare, Sporcare, Intridere.

S Imbrattdsc n. p. Inzaccherarsi, Impillaccherarsi: Pr. priam. Imbrattarsi di zacchere o pillacchere;


e per eslens. Imbrattarsi, Imbruttarsi,

Insozzarsi,

Lordarsi, Sporcarsi, Intridersi, ecc.

Inatu'iseg' v. a. Im briacare,

l"

bbr iacare, Ubria-

care, Inobbriare,Inciuscherare: Far divenir briaco.

S Imbricegase n. p. Imbriacarsi, Ubbriacarsi, Ibriacarsi, Inebbriarsi, Abborracciarsi, Inciuscherarsi,

invenzioni, o Condurlo con artifizio a far ci chei non vorrebbe. nn-a veja; Imbrogliare una vela. T. mar. Raccoglierla per mezzo di certe corde, detti Imbrogli (V. Imbroggi), che !a ripiegano in allo lati. e ravvicinano ai pennoni il suo fondo ed Avvilupparsi, S Imbroggidse n. p. Imbrogliarsi, Confondersi, Inlrefolarsi, Ammelmare o Ammemmare. Impigliarsi, Armeggiare, Abbindolarsi, si dice di Chi nell'azione o nel discorso s'inviluppa a segno di non ritrovare n via, n verso di
i

Cuocersi, Imbromiarsi, Imbaccarsi, Pigliar l'orso,


la

riuscire.

monna, la scimmia, Bere tanto vino che


al

la
i

bertuccia. Perder l'erre:


gli

tempo ; Rannuvolare, Annuvolarsi, Rabbuffarsi, Rabbruscarsi, Turbarsi, Intorbidarsi, Rabbruz5


zarsi

fumi e

spiriti

salgano

Rabbruzzolarsi, Offuscarsi, Farsi bratto


-

il

cervello e offuschino rinlellelto.


s.
f.

tempo.

Bagnare

si

dice quando veggonsi

nu-

Im'briseg-a.ta.

Imbriacatura, Ubbria-

voli venirsi

allargando a guisa di ragna.

430

IMI Iiiiita.ziu s.

IMM
f. Imitazione e Immitazione, Imitamento e Immitamenlo: L'atto d'imitare. Imnia.g^iiii. v. n. Imaginare e Immaginare: Figurarsi nella mente qualche concetto, Formar l'idea di checchessia. Ideare: ed usasi anche atliv. S Immaginse n. p. Imaginarsi e Immaginarsi, Fi-

S Chi s'avvanta s'mbroggia; Chi si loda s'imbroda V. Amante. S N voeise imbroggi in t'nn-a cosa; Non voimbrogliare in checchessia: Non volersene impacciare, ingerire, inlrescare, impigliare. Imlbx'Og'g^i s. m. pi. Imbrogli. T. mar. Tulle
lersi

-,

corde le quali servono a ripiegare le vele per sospendere l'azione o per raccoglierle poi sui loro pennoni ; e cos chiamansi altre corde della nave. Iiu.lbx*og-g-io s. m. Imbroglio, Intrigo, Impicle

gurarsi, Idearsi,

Imma.g-ina.tiT'a.

Darsi a credere. s. f. Imaginativa e

Imma-

ginativa: Potenza e Facolt dell'anima, per cui ella concepisce e forma idee delle cose; allrim.
Fantasia.

ci, Pecoreccio, Imbrentina,

Viluppo, Ostacolo,

Irumaig'ixia.zi^ii

.-

Briga e sim.

Leva un da un

bello

imbroggio; Cavar ono d'un

s. f. Imaginazione e Immaginazione: Lo immaginare, n Immaginazione, per Immaginativa.

gran fondo: Liberarlo da un grande intrigo. S Sciarli da un imbroggio ; Uscir del fango, Trarre il cui del fango, Uscir del pecoreccio, Uscir di intrigo, Trarsi d'impaccio o d'imbroglio: Venir a capo di cosa intricata.

"

Fantasia, Concetto, Pensiero.

Imma/iieg', ;
it

Porre

il

manico

a checchessia,

Concertare, Ordire, Tramare: flgur. Combinare una cosa, ma per lo pi con frode. Imiiia.iiett. v. a. Ammanettare: Metter le

ImTbrog-g-iii

.1

,s

,.
.

m. Imbroglione, ImbrogliaBindolone,Busbaccone, Frappalore, Traforello, Ciurmatore, Aggiratore, Arruffamatasse, Arruffone, Viinppone. Imbroglione, in senso pi mite vale Appaltone, Mestatore Ciarpiere, Impiccione, Impiglialore, Intrigante, Affannone, Faccendone, Imbrattamondo, cio Uomo inquieto, il quale vorrebbe porre le mani in ogni cosa, senza che d'ordis.

manette ad alcuno, Legargli

le

mani

colle manette.

tore, Avviluppalore,

Iixiiiii.sc,se
fucile

n.

p.

Impostarsi:

Spianare

il

per far fuoco-

Iin.]iia.scli.ei*.se V. Mascherse. Iiiiiiia,ttx V. n. Immattire, Ammattire, Impazzire Impazzare, Insanire, Infollire, Dar la volta al canto, e in m. b. Dar nelle girelle o ne' gerundi, vale
ragione. S

Divenir

matto. Perder l'uso della


altrui

t:

nario gliene riesca una, o


p. pass.

le

faccia tutte male.

Fa immani; Far ammattire: Dar

molte

Im'brog'g'iu.
;

Imbrogliato, Avvilup-

palo, Imbarazzato, Intrigato, Impastoiato, Impiglialo, Inzampagliato; e

talora Perplesso,

Am-

brighe, molle noie da fargli quasi perdere il cervello. chi ghe sta troppo S A ta n s'invugisce, s'immattisce ; A tavola non s'invecchia, chi vi

ma

0.

biguo, Irresoluto, Indeciso.

sta troppo impazza. Dettalo prov.

dinotante che

S Ancoa imbroggi; Ancora intrigata V. Ancoa. % Ese ci imbroggiu che un pllin in ta stoppa; Essere pi impacciato che un pulcino nella stoppa Essere pi intrigato che non il sartore a vestire un gobbo, vale Non saper risolversi, n cavar le mani di ci che uno ha da fare.

tavola

si sta allegri,

ma

chi vi sta troppo corre

rischio d'imbriacarsi.

Imiiia.t ti mento
ficolt,
tal

s. m. Ammattimento: DifCure e Brighe che ci vogliono a fare una

cosa.

Imma.g-iua.io
Farsi una
di

add. Immaginario: Che solo

Imbx'iic.
pennoni. T.
stra
di
i

i mar. Abbassare
il

penuoiu;
il

Imbroncare pennone di maei

Immedeximase

nell'immaginazione.

Non

reale,
n. p.

Finto.

Immedesimarsi:
altri

trinchetto lungo

suo albero, sino a

medesima cosa;

e talvolta nel senso

toccare

bordi della nave.


s.

Porsi negli altrui panni, per dinotare che

''Im'bx'iunie
Ingombro.

m. Imbarazzo, Impedimento,
n.

piglia parte ai piaceri e dispiaceri d'un tale,

come

se fossero capitali a se stesso.


V.

Xiiilx*iiise
U'\i

Imbrunirsi

Imbrunarsi

Immensitae
sione immensa.

s.

f.

Immensit Grandezza,Esten-

Farsi bruno, e dicesi per lo pi dell'aria.


notte j Oscurarsi, Abbuiarsi, Rabbruzzarsi o Rabbruzzolarsi, Farsi buio.

M Annottarsi, Farsi

Iml3x*.tt<
Jmbrttse 5
nella

un-a; cosa.;

Guastare una

cosa, Sconcertarla.

tempo V. Imbroggise 5 tempo voce Imbroggi.


m. Pevera
:

Immudizio

s. f. Immersione: L'alto d'immergere alcuna cosa nell'acqua o in altro fluido. Immolbilitee s. f. Immobilit Lo slato di ci che senza molo o che non si pu muovere. s. m. Immondizia, Immondezza,
:

Immex*scixi

Im.'bo s.

Grosso imbottatoio

di legno

per lo pi a bocca bislunga, e tutto d'un pezzo, con un foro nel mezzo, da cui scende un becco tubo metallico, e serve ad empier di vino le
botti e simili;

Immoi*alitee

Lordura, Sporcizia, Sozzura, Bruttura; e talora anche Spazzatura. s. f. Immoralit: Azioni, Parole, Costumi contrari all'onest ed alla buona

morale; Scoslumatezza.

dicesi

anche Imbottatoia, Imbot-

Immx*oxx.se

n. p.

tavino, Imbollaina.

aria di cruccio o di

Rizzar muso: Prendere sdegno per cosa spiacevole

se un imbo o nu'-a testa d'imbo; Esser un capassone, un capo duro. Essere duro, dicesi ad Uomo che non abbia buona apprensiva.
V.
a.

Imlbscio.
bossolo.

Imbossolare:

Metter

nel

Immoi-talitee
Eternit di vita.

che si sia detta o fatta; altrim. Imbronciare, Ingrugnare e Ingrognare, Imbuzzire, Corrucciarsi, Pigliare il broncio, il grillo. Entrare in cruccio. Qualit e s. f. Immortalit: Stalo di ci che immortale. Esenzione da morie.
v. a. Immortalare e ImmorFare o Rendere immortale nella memoria degli uomini; Eternare, Perpetuare.

Im'bzza.ra.seue
Imita.
V.
a.

V. Imlmgnsene.

Imitare e Immtare: Fare a somiglianza d'altri. Studiar di fare come fa un altro,

Immortalizz.
talizzare:

Prenderlo ad esempio; Contraffare.

IMP
S Immortalizzse n. p. Immorlalarsi : Farsi immortale, e dicesi generalm. di Chi, per opere

IMP

481
Imparentarsi, Apparenin parentela.

Imparentaso
tarsi
:

n.

p.

famose o
nella

mano o dingegno, memoria degli uomini.


di
s.f.
:

resta

sempre vivo

Divenir parente. Congiungersi Far parentado.


s.
f.

Impax*zialitae
zialit,

Imparzialit:
giusto,

Virt e

Immiiitse
che
uffizio,

Immunit Esenzione da qualn

Carattere di giudicare senza prevenzione e par-

Impaccliett

gravezza e sim.; allrim. Franchigia. v. a. Impacchettare, Involtare: Involgere checchessia in carta o sim., Farne un pacchetto, nn piego, un rinvolto. M Per simil. e dal volgo dicesi per Ammanettare
V. mmanelld.
n. p.

Che non pende che


per Neutralit.
n. V.

al

Imparzialit,

Impassi
fiori

Appassire, Appassare e Impas-

sire: Divenir passo, e dicesi propriam. dell'erbe,

frutti.

Impasta
Impacciarsi, Imbarazzarsi,
Il

r.

n.

Impastare.

Voce d'uso:
il

Intri-

Iiu.pa,ccise
Intrigarsi,
tersi
in

Impagliarsi: Prendersi impaccio od impiccio, MetIngerirsi, Impicciarsi, Impigliarsi,

pane. Impastare, figurai. Comporre, Mescolare pi cose insieme, Far un mescuglio.


la

dere

farina e 3Ienar la pasta per fare

qualche affare, briga, ecc.


s.

Impastett v.
Fastidio,
(farina intrisa

Impa^ccio

m. Impaccio, Impiccio,
v. a.

Briga, Noja, Disturbo, Intrigo.

l'uggello di

a. Impastare: Distender pasta con acqua) a guisa di colla, alappiccare insieme qaalche cosa, come

Im.pa.ccig'.

Imbrogliare, Confondere,

carta o simile.

Guazzabugliare, ecc. V. Paccig. S Inipaccigse in t'nn-a cosa; Impelagare o Impelagarsi, figurai, vale Intrigarsi, Imbrogliarsi o
Intromettersi
in

Impastiss
Impastoi!

v. a.

Impasticciare: Fare chec-

chessia abborraccialamenle e senz'arte.


I Imbrogliare, Guastare, w Imbrattare, Lordare, Insozzare, Intridere.

checchessia
n. p.

in

modo
:

da non

potersene facilmente liberare.

s.

Impadronise
signorirsi.

m. Calcinaio. T. murai. Manola calce,

Impadronirsi

Farsi pa-

vale parlicoiarm. addetto a spegner


triderla e ridurla in

in-

drone, Occupare, Appropriarsi, Impossessarsi, In-

Impael.
nell'altro,

v. a. Immorsare. T. de' calaf. Unire insieme due pezzi di legno sicch il maschio fatto

murare ; operazione che il calcinaio fa colla marra (sappa). Imi>att fAncoa) ; kncor intrigala V. Ancoa.
calcina da

Impattax*se
Allargarsi
:

n. p. Dispianarsi,

Distendersi,

nell'estremit dell'ano

entri

nell'incastro fatto

Porsi a sedere con tutta comodit

oppure

il

dente fatto nell'uno sia ricenell'altro.


a.

Stare in panciolle.

vuto neirintaglio fatto

Impazienta v.
T.

Xmpa^g-g-ett;
Alzare intorno
al

v.

Impaglieitare.

mar.

a. Far perdere la pazienza. S Impazientdse n. p. Impazientarsi, Impazientirsi,

vascello una difesa di brande,

Spazientarsi, Spazientirsi: Perdere la pazienza.

vele ed altro sostenuta da alcune reti di corde

Adirarsi alquanto.

destinale a tal effetto, per riparare l'equipaggio


dalla moschetteria del

nemico
f.

in

tempo

di

com-

Impeat V. Imped V.

a.

Imperato. Impedire: Porre

impedimento,

battimento.

ostacolo. Contrariare, Contrastare, Opporsi.

Impag-g-ettatas.

Impaglieitalara: L'ira-

pagliellre V. sopra Impaggetfd.

Impala
Ottomani.

Impedita
gli

Impedire, per Impacciare, Imbarazzare. add. Incinta, Gravida V. Incinta.

v. a.

Impalare: Uccider

uomini con

Impeg'n

cacciar loro nella parte posteriore un palo e farlo


riuscire di sopra
;

ed supplizio gi usato dagli

Impallid V.

n. Impaludare, Impallidire Divenir pallido, smorto; Discolorarsi, AUibbire.


:

Impalu.
n
sta
ritto

v. a. Impegnare: Dare alcuna cosa per sicurt a chi ti presta danari. a parolla; Impegnare la fede, la parola, che anche dicesi Impegnarsi di parola o Impegnarsi assolut., vale Promettere, Obbligarsi a fare. un a fa nn-a cosa; Impegnar alcuno, Metterlo

p.

pass.

Impalato V. Impal,

Impalalo, in forza d'addielt. dicesi


e senza

d'Uomo che

Impana
cuocerli.

Ritto impalato o Impalalo


v.

carne o altra

muoversi; che anche si dice come un cero. a. Panare: Involgere pezzetti di cosa nel pan grattato, prima di
s.
f.

nell'obbligo, Indurlo a far checchessia. S Lascise impegna ; Lasciarsi impegnare, Lasciarsi indurre, Venir nel parere, nel volere altrui.

Impegndse

n.

p.

Impegnarsi, Obbligarsi, ProStabbiare o Conciar l'aja

mettere, Indursi a far cosa.

Impeig-
V.

l'sea;

Impannata
nestre per
carta affine di

^a.
v. a. Impeciare, Impegolare pece o pegola.
v.
a.
:

sura di legno che

si

Impannata Telajo o Chiumette all'apertara delle fi: ,

Impei:xa
strare di
lavori di

Impia-

chiuderle

distesovi su pannolino o

Impelliss

Impiallacciare:

difendersi
la

dall'intemperie e dal

legname dozzinale con

piallacci.

Coprire i - Pial-

Impara

sole senz'abbnjare
v. a.

stanza.

Imparare, Apparare, Imprendere:

lacci diconsi Le sottilissime assicelle di noce, d'ebano, granatiglia o altro legname, colle qoaJi
si

Apprendere coH'inlelletto, Procacciarsi cognizione nuova di checchessia. a fa nn-a cosa; Imparare a fare aicnna cosa, dicesi ironicam. per Apprendere a non farla: Unn'atra volta t'imparice a fullte a schua ; Un'altra volta imparerai a marinar la scuola. a-e so speize; Imparar a vivere o far checchessia
alle

toni, stipi,

cuopre altro legname pi vile tavole od altro.


s.

in far casset-

Impellissad

m. Impiallacciatore: Chi

impiallaccia V. Impelliss.

Impellissata

sue spese, cio Col proprio pericolo o danno.


a mente,

Impennse
cesi del cavallo

s. f. Impiallacciatura: Copertura de' lavori di legname dozzinale fatta con legno pi nobile segato sottilmente.

n. p.

Impennarsi, Inalberarsi, di-

d memia; Imparare o Imprendere


cio Per forza e ajato di memoria.

dietro,

si regge sulle zampe di levando in aria quelle davanti.

quando

m
Imperato
Nome
di

IMP
Imperatore e Imperadore: s. m. suprema dignit temporale, Il capo, II
impero.
S

IMP
Mi n
so in cose impiegdve; Io non so in che
n.
p.

cosa impiegarvi.

sovrano

dun

Impicgse

Impiegarsi: Entrare in qualche


Uffizio,

impeat ; Imperatore o Pesce S Pescio imperalo o imperatore. T. ittici. Luvarus imperialis. Pesce
di

impiego. Ottener qualche impiego.

Impieg"0
3

s.

m. Impiego,
;

Carica, Mi-

gran

tesla, gnernita di

minutissime scaglie, ocImperfezione:

nistero, Professione.

chi grandi, pupille nere e l'iride color d'arancia.

Andd

all'

impiego

Andare

all'uffizio, al telonio

Imperftezin
t)

s.

f.

Manca-

e sim.; questultima voce dicesi solo per Iraslato,

mento, Difello, contr. di Perfezione, Imperfezione, per Difetto corporale.


s.

Iiiipex*ia.le

Cesta grande,
perta di corame,

m. Imperiale. T. carrozz. Cassa alta un palmo o poco pi, coche

Impieg-n

sovrapponsi al cielo dei legni da viaggio, per uso di chiudervi panni, biancherie o altro.

essendo propriam. 11 telonio Ufficio di esazione Ricevitoria, ed anche Ranco di cambiatore di monete. Impiego colla s. m. Impiegone, barba (Fagixjoli, Rime).
Impietralo, Petrifi-

Impietrito add. Impietrito,


cato, Lapidefado:

Im.pex'xi.
sul

v. a. Impernare e Imperniare: Porre perno. Mettere in perno.


s. f. Impernatura: una cosa imperniala.

Impex*ua.ta.
cui

Modo con

Divenuto pietra o come pietra. Impetricato vale Divenuto duro a guisa di pietra. Impig-og-g-ise n. p. Impidocchiarsi e Impidocchirsi: Empirsi di pidocchi.

Impippse
curarsi
di

n.

p.

Infischiarsi, Ridersi,

Non

XinpeiTSOuse

n. p. Farsi

impersonato: Cre-

checchessia: Aver checchessia in non


a.

scere grande e complesso.

cale V. Imbrigndse.

Iruperccn
capo
la

add. Imparruccato: Che ha in

parrucca.
V. a.

Impesta
n

Appestare e Impestare,

ma meno

Implora v. e con preghiera Impnn-e


aggravi.
)

Implorare: Chiedere umilmente


ci che
si

desidera.

usato: Appiccar la peste, Appestare, Ammorbare, Attoscare, Infettare V.

Imporre, Comandare, Ordinare. H Imporre, per Metter imposizioni o imposte. Porre


v. a.

Accntaggi.

Impettse

n. p. Pigliar

il

grillo,

il

grugno,

il

del

Incutere col parlare, col conlegno, coll'aria viso in altrui temenza e rispetto verso di

broncio, Imbronciare: Entrar in cruccio, Adirarsi.

noi facendo o per natura nostra o ad arte ch'ei


ci

Imp

V.

n.

Empiere, Empire: Metter dentro a

un recipiente tanta materia quanta vi cape; Riempiere, Riempire, Infarcire. Riempiere. '/. de' cuochi Cacciare o Mettere il ripieno (pinj nel corpo de' volatili o altro carname da cuocersi, o in zucchettini, carciofi, ecc. l'uggio; Dar nell'occhio V. uggio. un lugo d'mi-a cosa; Riempiere la piazza, il
popolo,
la

Imprpose Importa
v.
n.

supponga da pi che non siamo. V. Imbevidse nel

1 signific.

Importare, Rilevare, Montare,

Calere, Interessare, Ksser d'interesse, Premere, si unisce col 3 caso espresso o sottinteso,

n Importare, per

Ascendere a qualche

valuta:

Quanto l'importa

sto conto ?

somma o Qmnlo

citt,

ecc. di

checchessia, vale Pub-

blicarlo per tutto.

importa questo conto? cio A quanto ascende? N me n'importa ninte; Non me ne cale punto, A me nulla monta, A me non monta un frullo,

it

paroUe non mpan a pansa; Le parole non empiono il corpo V. ParoUa. S Se zen 5 l' impe e fosse, settembre 5 l'impe a btte V. Btte. % Impise n. p. Empiersi, Empirsi, Riempirsi, a bcca a'nn-a cosa V. Bcca.
S

A me
S

non

frutta

cica,

A me non

cale.

Poco importa; Monta poco, Poco leva o Poco importa, Poco conchiude e sim.

rileva,

Importausa

de brgoe; Imbollicare: Empiersi de pelcchi; Impelarsi veste o vale Atlaccarvisi su de' rfepjiyAMpgi; Impidocchiarsi, Impidocchirsi:

di

bolle.

la

altro,

peli.

Empiersi di pidocchi. $ Impisela; Empiersi, Empirsi: Soddisfare coi cibi all'appetito della fame; Mangiare. ben tanto da sccippd; Impinzarsi, Impippiarsi, Inzepparsi, Abbottarsi, Scorpare, Strippare,

s. f. Importanza, Rilievo, Momento, Peso: Ci per cui una cosa di qualche rilievo, sia presa per se stessa, sia per le circostanze che la accompagnano o sia per le conseguenze che ne possono derivare. S Duse dell' importansa; Star in gota contegna Star in sul mille. Far il cacasodo V. D. cio Di S De poca importansa ; Di poca levata,

poca importanza. Ommo d'importansa


s.

Uomo

d'importanza, vale

Personaggio ragguardevole.

ImportaaRiri.
Il

f.

importazione. T.

comm.

Ingubbiare, Gonfiarsi
ricar la

Cabalestra: Mangiare eccessivamente, a


la

come

botta (baggio),

portare mercanzie dentro lo Stalo o Lo introdurre mercanzie da paesi stranieri ; contr. di

crepapancia.

Esportazione.
s'

Impicca

:S

/ {ossoci n

mpan de roz V. Fossu.

Impicciale Impiccio V.

V. Appicca. V. Impaccidsc.
v.
a.

Importo m. Importo, Importanza La somma a che monta una data cosa. Importn add. Importuno, Importunoso, Nos.
:

Impiega

Impaccio. Impiegare, Porre, Collocare.

ioso, .Molesto, Fastidioso.

Impoi'tn.a
ma meno
Stucchevolare.
I)

v. a.

Importunare e Importunire,

M Impiegare, detto di

tempo, vale

Consumarlo,

Spenderlo, Occuparlo. dello di danaro, vale Renderlo fruttifero. nn-a pcrsnn-a: Impiegar uno, vale Collocarlo a qualche impiego; e talora Occuparlo, Dargli da

usalo: Annoiare, Riuscir molesto, rincrescevole, Infastidire, Molestare, e per ischerz.

fare,

Metterlo o Tenerlo in opera, in faccenda:

Importunare, per Domandare con importunit, Noiar chiedendo. Vessare, Tempestare, Serpenlare. Infestar con istanze, con domande importune.

IMP

IMP

433

Imposcilbile
non pu essere
farsi;

add. sostant. Impossibile: Che


alcun

un'impronta, dei segni, ecc.; ed anche L'cfrelto


prodotto da tale azione,
n

in

modo

Che non pa

e per iperb; DifiQciiissimo.

Fd

l'imposcibile; Far l'impossibile:

Modo
in
;

di dire

iperb.

comune
il

a molli,

vale

Fare

chec-

Impressione, figurai. L'effetto che una cosa qualunque cagiona nei cuore o nello spirito: A m'ha fwto troppo imprescin ; Mi fece troppo impressione.
n.
p.

chessia tolto

possibile per riuscirvi

che dicesi Colmare il sa 'CO, Dar il l'olio di S Pretende o Voci l'imposcibile; Cavar Romagna, Essere come dare un pugno in cielo: Tentare o Volere alcuna cosa impossibile.

che ansuo maggiore.

Impi*escizi.se
I

Impressionarsi

rendersi impressione. Figgersi in mente.


s.
f.

Imprimi tu a,
di

Imprimitura: Quello strato


alla
tela, al
si

colore che

si

legno,

al

rame

'mposcil>ilit
dere impossibile.

v.

a.

Impossibilitare:

Ren-

ed altra materia sulla quale

vuole dipingere;

Imposciljilitse

s.

f.

Impossibilit:

Nega-

Imprimme

allrim.

^lestica. v.
a.

Imprimere,

Improntare:

I>iipossess,se Imposi t V. a. Impostare:


parlila di

zione di Possibilit, Ci che impossibile. V. Impadrnise.

Formar impronta o

effigie.

Impromette

Mettere a libro una

ImpiTomissa.
giurata.

dare o avere.

n Impostare. T. d'archit. Posare o Appoggiare sopra alcuna cosa gli archi o le vlte.

V. Promette. f. Fidanzata: Fancinlla che per trre marito, Promessa sposa, e dicesi rispetto all'uomo cui dee sposare; antic. Donna
s.

Mettere lettere o plichi alla Posta. e truppe, ecc.; Postare le schiere, l'esercito,
ne' loro posti.
:

Impi*omisso
i

s.

Promessa
la

delle

future nozze,

m. Sponsali, Sponsalzio: dopo il qua! atto

soldati, vale Collocarle

Impostse n. p. Appostarsi Mettersi in qualche luogo appunto per osservare ed ispiare checchessia.

persona promessa dicesi Fidanzato. gli sponsali, Fidanzare: Promettere di dare o concedere in matrimonio.

Fd l'impromisso; Far
di

Dar fede
,

sposo.
s. f.

Impostarsi

nel

Giuoco del biliardo vale


in

11

dialla

Impi*oiita^

impronta e Impronto: Imma-

sporre

la

persona

modo, appoggiandosi
mano, che
si

gine impressa in qualsivoglia cosa. Quella delle

tavola colla stecca in

possa battere

Impost

con ogni e miglior agio la palla e far ogni giuoco. s. m. Impostore, Calunniatore: Che imputa falsamente altrui qualche delitto o altra
altrui

Imprnto
tante
i

medaglie o monete dicesi anche Conio. s. m. Impronto. Voce dell'uso:


il

Quello scudo metallico o di cartone rappresenconfratelli

biasimevole cosa. n Impostore, per Ipocrita, cio Che inganna

Santo titolare d'una Confraternita, che della slessa portano attaccato alia

con
w

false

apparenze

di

religione,

di saviezza, di

ti

Ed anche

probit per essere tenuto in gran conto.

Imposta.
falsa.

per Ciurmatore, Cerinolo, Ingannatore. s. f. Impostura, Calunnia: Accusa

cappa quando escono processionalmente. Quella stampa che si d ai fratelli di una Congregazione, in cui, oltre l'effigie del Santo titolare, rescritto il nome e cognome del confratello,

col

giorno della sua iscrizione.


v. n.

Improvvisa
di

Improvvisare: Far versi


alla

M Ipocrisia:

Finzione per mezzo

cui

un uomo

all'improvviso, e talvolta Dire checchessia

nequitoso ostenta virt.

V. Apptronise. V. Iinbroggi, Paccigd. ** s. m. Imbroglio, Pasticcio V. Paccigo. **Impottu. add. Imbarazzato, Impaccialo, imbroglialo; e talvolta Lento, Pigro, Lonzo.

Imptrnxse
Cmpotto

*'ljm.pott

non pennata senza meditarvi sopra; allrim. Provvisare, ma voce pochissimo usata. Impro"V"visata s. f. Improvvisata: Festa o Convito, falla in onore altrui senza che esso o ninno se Taspelti od anche Lo andare a pranzo
;

in

villa

di

chi

si

sa

che

ci

desidera, senza

Impoxizin.
glia,

s.

f.

imposizione, Imposia, Ta-

ch'esso se l'aspetti: G'h fceto nti' improvvisata;


Gli
feci

Tributo, Gravezza: Tassa di danari da paal

un'improvvisata.
s.

garsi

Governo annualmente.
v.a. Impratichire:
p. Impratichirsi
f.
:

Improvvisato
Render pratico.
Farsi pratico.

m. Improvvisatore: Colui

Ijnipz*a/tic]xi
S Impratichise n.
cui
si

che

fa versi

all'improvviso; dicesi anche Poeta


v. a.
si

estemporaneo.

Xmpxrecarziii s.
augura e
si

Imprecazione: Parole con prega il male contro chicQuello che l'uom pi-

Impg-na
e propriam.
Il

Impugnare: Stringer

col

pugno,

dice di spada o lancia.

chessia

contro se medesimo.
s. f.

Ixiipreiza.
glia
si

Impresa

Impegnare, per Contrariare con ragioni, parole, ecc., il detto altrui Contrariare, Combattere, Op;

mette a fare o ha in animo di fare, ti Impresa, talora dicesi per Appallo. V P'99' nn'impreiza ; Pigliar checchessia in appalto. Pigliar l'appallo di checchessia. Piggid nn'iiiipreiza difficile a esegu; Trre a rodere un osso duro o a pettinare un riccio:

pugnare.

Impg-nata

s. f. Impugnatura: L'atto di impugnare o La parte ove s'impugna, cio si prende col pugno checchessia, specialm. spada,

Pigliare a far cosa difficile o impossibile.

archibuso, pistola, ecc.


(la

lansa; Resta.

dell'archetto do vilin, ecc.; Bietta: Quel pez-

Imprencle
Impr*es.io
blico,
di

V. Impara.
s.

m. Impresario: Che imprende,


il

Che assume qualche impresa concernente

pub-

legno o d'avorio che forma il pie delda sonare il violino, viola, ecc., il quale tenuto fermo da una vile, in cui mettono capo
zetlo di
l'arco
le seloie

come

de' teatri,

ecc.; ed anche specie

dell'arco.

Appaltatore.
s.
f.

Impnitae
Impressione: Azione per
vi
lascia

Xuipi*esciii
coi

s. f. Impunit: Esenzione da pena, accordata da chi ha potest di punire.

una cosa applicata sopra un'altra

S Piggid impnitw; Pigliar impunit: Manifestare

Casaooia, Dizionario Genovese- Italiano.

88

434

INA
Magistrato
i

INC
d'alcun
delitto,

al

complici

onde

In

a,sti*eto m.

procurarsi lo

scampo

della pena.

parazione che

fa lo intelletto di

avv. In astrailo. T. filos. Secosa che per sua


alto,

"Imptrto

s. m. Mangione, Pacchione, Pappone, Pappacchione, Trippone, Diluvjone, Diluviatore; e con piii forza Lurco, Lurcone, Fogna: Man-

natura inseparabile.

In to
In to

m. avv.

In
allo

Ad
in

alto,

All'ins.

ma;
della

\n

giatore smoderato.

In aug-e
colmo

mare V. All'ama.
auge.
cio

fsej; Essere
ruota,

Imputa.
altrui
di

V.

a.

Imputare, Incolpare: Dar colpa

All'apice,

Essere nel Al sommo

d'alcuna cosa.
s. f.

Imputa zin Imputazione: ttribuimento colpa, Incolpamento dato senza prova Imptu m. Imputato: Colui che stalo
sufficiente.
s.

Inaug-ra
e
la

grado della gloria, degli onori, ecc., ed anche Aver la fortuna in poppa. v. a. Inaugurare: Dar principio con solennit a qualche nuova istituzione.
s. f. Inaugurazione cerimonia dell'inaugurare. Ibansa, (se o TegniJ V. Bnsa.
:

accusato di qualche

delitto,
reit.

ma
In

di

cui

ancora

Inaug-urazion

L'atto

non

si

provata

la

In

albTba,nd.ori m.
Abbandn.
V. Inaspri.
a.

avv.

abbandono V.

luag'X'i

Inaj V.
Inaio luaju
S

Dicervellare, Confondere, Sbalordire:

Conturbar la mente, Cavar di cervello e sim. V. Invexendo. add. Sbadato, Disattento, Spensierato,
Astratto.

In In Ibarlg-n (And) V. And. In l>en (Mette o Piggij V. Ben In Iblletta, (seJ V. Bolletta. In Ibnn-a CseJ V. Bn m. In l>n punto m. avv. In buon
s.

s.

m.

punto,

buon punto, A tempo, Opportunamente, In buona


congiuntura.
i

And

inaju V. And.
add. Inammissibile. e
In-

Inammiscilbile

In Ibrasso Incaden
tere
Il

Inandia

nammissibile: Che non si pu ammettere. v. a. Avviare, Incamminare: Indirizarte,

in

(Piggi e Porta) V. Brusso. a. Incatenare e Catenare Metcatena. Legare in catena.


v.
:

Incatenare:

Tirare

una
si

catena

traverso per
vlte

<zare a qualsiasi

negozio e sim.

Avviare,

per Dar avviamento, Dar principio,

impedire
e e simili,

il

passo; e

dice de' ponti e de' fiumi.


le

mage,

ecc.; Incatenar le muraglie,

Indirizzare.
Il

vale Forlificarle

Legarle

con

catene

per Assuefare, Avvezzare, Addestrare,


feste; Conciar

Am-

(ciavij.

maestrare.

'Incag-seuc ;
uno
pel d delle feste

Incacarne e Incacarsene, In-

n da-e

fischiarsene V.

Imbrignsene , Imbzzarsene.
Fermarsi senza posi

V. Arrangia.
S Inandidse n. p. Avviarsi, Incamminarsi, Pigliar le mosse. Mettersi in via.
n'Avviarsi, Prender avviamento,
di Colui,
i

Incag-lia
tersi

v. n. Incagliare:

pi muovere, e propriamente dicesi di navi


in

che danno
altre

secco; e per Iraslato

estende ad

si

dice nel

Comm.

cose gi avviate,
n. p.

come

negozi, trattali e sim.

cui affari

vanno aumentando con pro-

Incag-nise
fortemente.

Incanirsi,

Accanirsi, Inve-

spero successo,
n

lenire: Arrabbiarsi

come

cane, Inasprirsi, Adirarsi

Recarsi
in

in concio,

Mettersi in ordine, in assetto,

punto; Prepararsi, Apparecchiarsi.


s.

Incag-nio

p.

pass. Accanito, Incanito, Acca-

Iua]id.ia.mezito
minamento.

m. Avviamento, Incam-

nato, Accancggiato, Inasprito, Stizzito, Invelenito:

luandLiu.
Stare,

p.

pass.

Avviato, Incamminalo.
apolline.

Arrabbiato come cane. Fieramente adirato. a-o travaggio, a-o stdio; Accanito al lavoro,
allo

In apolline;

In

Posto avv. col v.

studio, vale Indefessamente costretto al laallo

vale Mangiar lautamente e di buon gusto.

voro,

studio, ecc. dal

proprio

dovere, o

Frase derivjala forse dall'esser dedicata ad Apolline quella stanza, nella quale Lucullo faceva le
lautissime

stimolato dalla propria volont.

Inca>llse
Bastare
turarsi:
il

n.

p.

Osare, Ardire, Dar l'animo.

cene.
a.

cuore. Allentarsi, Arrischiarsi,


faccia

Avveno fare

Inarca v.

Inarcare, antic. Inarcocchiare, Cur-

Aver

e coraggio

di

dire

vare: Piegare in arco. S Inarcse d gatto; Arroncigliarsi, si dice del Gatto che inarca la schiena, leva in allo la coda
e rabbuffa
il

checchessia.

pelo mentre soSa minaccioso e


v. a. Inargentare e Argentare,

si

mette

in

difesa.

Inca-mera
ma
i

Non incallse; Peritarsi: Esser timido. Non aver ardire di far checchessia, Provare un mislo di temenza, vergogna e rispetto. v. a. Incamerare, Confiscare: Unire
beni
confiscali

Inax*g-ent.
meno
dente

d'altra

qualit

alla

regia

usalo: Coprir checchessia con foglia d'ar-

camera.

genlo, attaccatavi sopra con fuoco, bolo o


altra

mor-

In ca/mixa;
e senz'aura

In camicia: Colla sola camicia

materia tenace;
n. p. Sgarrarla:

il

che

si

dice anche

veste.

Per

le

altre

inflessioni

V.

Metter d'argento.

Camixa.

Inai:*x*se
sgarro, S' io

errore. Sbagliarla:

Inaspa
il

v.

Prendere sbaglio, Se n m'inro; S'io non la non erro. Se il creder mio non erra. a. Annaspare, Innaspare Avvolgere
:

In camixetta.

Incammina
tersi
"
Il

filato

sul

naspo per formare


a.

la

matassa.

In a.spettati-va>ri^c e MettejX. Aspettativa. Inaspri v. Inasprire, Inacerbare, Esacerbare,


Esasperare: Provocar a sdegno maggiore, Irritare. S Inasprise n. p. Inasprirsi, Inacerbarsi, Esasperarsi: Divenir aspro. Irritarsi.

V. Camixetta. Incamminare, Avviare: Dar avviamento. Indirizzare; ed anche Dar principio V. Inandid. S Incamminsc n. p. Incamminarsi, Avviarsi: Metv. a.
in

via, in

cammino. Andar verso un luogo.


Prendere avviamento.
le

Incamminarsi,

figurai, vale

Nell'uso dicesi

comanem. per Far valere


ai

sue ragioni davanti

tribunali.
p.

Incanorenise

n.

Cancrenare

Divenire

INC
Farsi cancrena
cherire.
altrim. locancherare, Incan-

INC
cenda, di trattare an negozio,

435

In cang-io
Incanna,
volgere
il

avv. In cambio. In vece.


a.

di attendere ad un ufficio, ecc. S Incaregdse n. p. Incaricarsi: Assumersi l'inca-

v.

Incannare, Accannellare: Avi

rico,

la

cura, l'incumbenza, Prendersi l'assunto.

filo

sopra
s.

Incannai:x:e
il

e.

cannoni o rocchetti. Incannatore e nel fenam.

In careg-lietta d'u
Incx*eg"0
s.

Incannatora. T. tessU. Colui o Colei che incanna


filo

sopra

cannoni o rocchetti.
s.
f.

Incannata
L'alto e
I!

Incannatora.

T.

tessit.

v. Cureghelta. m. Carico, Incarico, Cura, Uffizio, Incumbenza. S Piggidse l'incrego; Assumersi il carico, l'incombenza. Incaricarsi, Prendere o Prendersi l'assonlo.
v.
n.

resultato dell'incannare.
v.
a.

Incax*i
Eterno.
Il

Rincarire
n.
p.

Crescere di prezzo.
e s'intende dei

Incannell,

Incanalare: Ridurre acque

Incairnse

Incarnarsi: Prendere, As-

scorrenti in canale.

sumere carne, Farsi nomo;

Verbo

Incanta
Il

v.

a.

Incantare, Subastare: Vendere

all'incanto, cio pubblicamente a saon di tromba.

Incarnarsi, e pi propriam. Incarnirsi, per Ficcarsi, Penetrar nella carne; e dicesi


delle unghie.

Incantare, per Ammaliare, Stregare, Affascinare,

propriam.

Fare incanti.

Detto

figurat.

Sorprendere, Abbagliare, e quasi


maraviglia; e dicesi per lo pi

Incai*natto
e bianco.

s.

m. Incarnato

Sorta di colore

Sbalordire per
delle cose

la

simile alla carne, che un color misto tra rosso

Incante:!K:inio

che piaciono in sommo grado. s. m. Incantesimo, poet. Incantesmo, Incanto, Incantamento, Fscino, Mala,
Stregoneria, Fattucchieria.

Usasi anche
tino,

Incai*nazin
Incarog-nise
Il

Incantonse
lucantu.
canld nel
<t

Appostarsi V. Impstse. p. pass. Incantato, Subastato V. Tnn. p.

come addielt., Incarnato, IncarnaScamatino, Carnicino, Imbalconato. s. f. Incarnazione: Lo incarnarsi che fece il N. S., Il mistero dell'Incarnazione del Signore.

i" significato,

V. Appottiffdse.

Incantalo, Ammaliato,

Affascinato, Affalappiato,

Incarognire, detto dell malattie, vale Radicarsi

Indozzato, Stregato,
n Figurat. 3Iogio, Stupido, Insensato,

Abbagliato:

profondamente: Se ve a lascice incarogn in ti osse, ecc.; Se fate che essa v'incarognisca nelle
ossa, ecc.
Il

Incapace

Sorpreso o Sbalordito per maraviglia. add. Incapace, Inabile, Inetto,

Non

Anneghittire, Impoltronire, Impigrire:

Divenire

idoneo; e talora Che in tale disposizione o stato di mente o di corpo, che non pu sanamente giudicare o liberamene operare, come Incapace di ragione, di muoversi, ecc.
n Incapace, talvolta
:

infingardo, pigro, neghittoso, indolente, trascuralo,


ecc.
n. p. Incrojarsi:

Incai:*tinse
indurirsi

Aggrinzarsi e
risecco.

come

il

cuojo

bagnato e poi

prende anche in buona parte come Incapace a di de box'ie , a manca de parolla, ecc.; Incapace di mentire, di mancar
si

Incai*tinu p. pass. Incrojato,

dicesi del icuojo

di

parola, ecc.
s. f.

che per essere stalo presso al fuoco sia divenuto duro, grinzoso e simile ad una cartapecora abbruciacchiata. Parlandosi del panno, divenuto sodo
per untumi e lordure, dicesi meglio Incorezzato.

Incapaci tee
di

Incapacit: Difetto di forza,

attitudine; Inabilit, Insufficienza.


v.
a.

Incartoccia v. a.
Mettere
il

Incartocciare: Mettere nel

Incappella
cappello.
"

Incappellare:

cartoccio.

Incappellare, detto di marosi o ondate del mare,


vale Coprire, Inviluppare, Rinvolgere e simili.
e sartie, ecc.; Incappellare le sartie

S Incartoccidse n. p. Incartocciarsi in guisa di cartoccio.


Il

Ravvolgersi

Accartocciarsi, in Archit. dicesi L'avvolgersi che

T.

mar. Passare o Abbracciare


fatta

od con

altri cavi.

fanno sopra di se medesime alcune parti d'or-

la

gassa,

namento dette Cartocci.

che
zare

all'estremila di queste corde, la testa

Incartona
libri.

v. a. Incartonare. T.
il

dell'albero per islabilirle al loro luogo e arrazil

Attaccare

cartone

ai

libri cuciti,

delegai, da che si
contado:

basamento.
V. Incappellata.
Incappellalura.

voglion legare.

Incappellag'g'io

Incappale
Luogo dove
l'uso.
le

Incs
stia

v.

a.

Rincalzare.

Voce

del

V. Inciampse.
s. f.

Incappellata
sartie

T.mar.

Mettere intorno a una cosa o terra o altro per fortificarla e difenderla acciocch si sostenga o
salda; e per lo pi dicesi degli alberi, del formentone, delle patate, ecc. v. a. Incassare: Mettere nella cassa.

sono incappellate.

Incappottu
Incapri^ia
far

add. Incappottalo. Voce delIncappucciarsi, IncaIncapriccire:


la

Fascialo nel cappotto.


n.

Incascia
f)

Incappssase

p.

Incassare, Incastonare, dicesi del Legar le


nel castone

gemme

maffars. Imbacuccarsi

V. Imbacccse.
capriccio,
voglia di

v. a. Ineapricciare,
il

Far venire ad alcuno


una cosa.
p.

Invaghire, Innamorare, Accendere d'amore.


Incapricciarsi e Incapriccirsi
:

S Incapricise n.
Invogliarsi
di
,

V. Castn. a girno; Legare a giorno: Stringere una pietra in castone o in cassetta senza fondo, si che la gemma resli visibile anche dalla parte inferiore. a nulle; Legare a notte: Serrare una gemma in castone o in cassetta che abbia fondo metallico, e

Venir capriccio, voglia, Accendersi


Invaghirsi, Accen-

desiderio di checchessia,

perci opaco.

Incapricciarsi, Innamorarsi,
dersi

dince; Incassar danari: Esigere, Riscuotere, Ritirar danari; e per estens. Imborsare, Intascare,
Insaccare.
V.
a.

d'amore.
v. a.
i'

Incaireg'a
incarico,
la

Incaricare:

Dar carico o
di

lo

Incsci

Imbozzimare
V. Cscia.

Dar

la

bozzima

cara,

incombenza

far

una

fac-

all'ordito delle tele

436

INC
s.

INC

Incasciata
e
11

f.

Incassatura: L'incassare

Incendia v.
v.

lavoro che ne risnlta. - Incastonatura Lo incastonare e li lavoro che ne risulta V. Incascid nei 2" significato.
1)

a. Incendiare, Incndere: Appiccar fuoco a checchessia affinch levi incendio.

In 9eneeta(^.4(/yi;AndarindileguoV./4nrft. Incensa Incensare: Dar l'incenso, cio


a.

Incassatura, per Serie di pi cose incassate in-

Spargrre

il

fumo

dell'
le

incenso, siccome fanno

sieme,
danari
cina,

p.

e.
s.

le

vertebre della spina dorsale,


s'incassa di

lucaselo

m. Incasso: Ci che
o
a.

"

ministri

sacri

verso
;

cose sacre.

nn-a persnn-a

Incensar uno, vale Adularlo.

a' teatri

altri

pubblici ritrovi.

Incensad.d.a
Incensata,
vale Adulazione.

Incasina

v.

Incalcinare:

Coprire con cal-

f. Incensata, Incensamento, Incensazione: L'incensare.

s.

Intonacare con calcina.

Incensamelo e Incensatura,
s.

figurai.

Incasinu.
di

S Incsindse n. p. Bruttarsi di calcina. add. Arso, Povero in canna, Pien


miseria.

Incenso

m. Incenso:

Gomma

resina che slilla

Modo

figur.

dall'albero arabico detto


Stizzalo,

dai Botan.

funiperus

Incassilo
Pieno
di

add. Stizzito,
di

Imbizzito:

lycia, e delia quale si fa uso

per arderla nelle

stizza,

bizza.

cerimonie ecclesiastiche; altrim. Olibano.


Imbizzire:
S

Incassise
Prendere
Impeciar
col

n. p. Slizzare, Stizzarsi,

Dd

dell'incenso

stizza,

3Iontare in bizza.

lare,

Lusingare, Piaggiare

Dar incenso, figurai, vale Adu, Lodare oltre il do-

Incatrana

v. a.

Incatramare: Impiastrare o
pass.

vere, ecc.
S L'

catrame.
p.

camme dd

de l'incenso a-i morti; Gli

"IncatranuL
V. Catran
nel
f.

Incatramato

V. In-

catrand. In voce furb. e in forza d'add. vale Ubbriaco


2 signiflcatp.

Incava
ristretta
s

Indenta
Trama.
al

morti o ai grilli, cio cosa che non sprve a niente, tempo gettato via. Navetta dell'incenso ; Navicella V. Navetta. s. f. Insidia, Agguato, Imboscata, Posta,

come dare

l'incenso ai

s. s

Fiosso: Quella parte laterale e pi

del suolo della scarpa presso al lacco,

Ingente; Incinte
corsi
di

Cinte.

T.

mar. Quelle
il

file

della pianta del

piede presso
destra ha

calcagno, spe-

tavole esteriori

pi forti

e pi grosse

cialm. dal lato interno, dove quella incavatura


maggiore. e
la

delle altre del

fasciame,

che circondano
all'altra,

balinea

La scarpa
lo

il

fiosso a sinistra,

stimento da un'estremit

sopra

la

sinistra

ha

alla

destra.
di

Le scarpe

col

d'acqua dell'opera morta.

fiosso

non

si

cangian

mai
:

piede,

e diconsi

Inceppa
Incerto
si

Incava

Scarpe a due forme. v. a. Incavare

CAncoaJ V. Ancoa imbroggid voce Ancoa.


s.
f.

nella

Far incavo.

In^ertessa
cavallin.

Incertezza,

Incertitudine,

In cavallin;
Incavatila
di

Incavdse n. p. Incavarsi. A cavalluccio V.


s.
f.

Ambiguit, Dubbiet, conlr. di Cetlezza. s. m. Incerto: Ci che non certo.


si

Incavatura

Stato e Qualit

La cosa che non


avr, ecc.

pu sapere se

si

otterr, se

ci che incavato, ed anche L'incavo stesso.


v. a. Accavigliare
filate
:

Inoavig'g'ia

Avvolgere o
T.

g Incerti; Incerti: Quei

Distender seta o altre cose

sulla caviglia.

eventualmente
diritti

in

un

ufficio,

guadagni che si fanno o per regalie o per


la

un bastimento; mar. Jlettere le


nel 2 signif.

Incavigliare un bastimento.

per altro, sopra


detto di

provvisione.

caviglie ne' fianchi o fondo di


il

In9erto
Il

add. Incerto, Dubbio,

Non

sicuro.

una nave per assicurarne

fasciame V. Caviggia
Accaviglialore
Colui

Incavig-g-iu.

s.

ra.

Incavo

che accaviglia. s. m. Incavo: Cosa incavala. L'effetto


dell'incavare.

"Incervell
la lesta:

persona, vale Dubbioso, Ambiguo, Irresoluto, Titubante, Perplesso. S se incerto; Stare su' trampoli: Essere incerto e dubbioso. v. a. Rompere o Spaccar la fronte
Incerto,
di

d barcn; Strombatura, Strombo: Quello sguancio nella grossezza del


stra,

modo

Ferire uno ntl capo con sasso o altro che faccia sangue e gli escano quasi le

muro

ai

Iati

della fine-

cervella.

Modo
s. f.

basso.

per cui l'apertura di essa va allargandosi nell'interno della stanza. Ci fassi affinch le imposte meglio spalancale dieno meno ingombro e pi lume. La strombatura si fa talora anche

Incetta
da noi

Incetta: Propriam.

Compra

di

mer-

canzia per rivenderle poi a pi caro prezzo;


usasi

ma

alle

porle.

comiuiem. nel signif. di Compra falla con mollo profitto per occasione straordinaria che si offra.
"

S Travaggio Quello che

d'incavo; Lavoro
si fa

d'incavo, dicesi

Incetta, figurai, per Acquisto,


[ceto

Guadagno:
l^gli

l'ha

per via di ruota nelle pietre dure,

nn-a

bella

incetta;

ha

fatto

una

gemme,
cui

cristalli,

non

di rilievo,

ma

affondato, di

In caxo

rimane l'impronta nella cera o altra materia. Csej; Essere in caso, cio in istalo, in grado di fare, di operare e simile. de morte; In caso di morte d'alcuno e simili,
Incorare: Impiastrar^ con cera. (Tejaj; Incerato: Tela incerala per difender checchessia dalla pioggia.
V.
a.
s. f

buona incetta. g Accaltd all'incetta; Comperare a


Accatta.

balzello V.

Incetta
Incliin
gli

v. a. Incettare: Comprare quanto pi uno pu d'una mercanzia per rivenderla poi a

e vale Se avverr ch'egli muoja.

pi prezzo.
s. m. Inchino: Segno di riverenza, che uomini fanno piegando il capo o la persona, e le donne piegando alcun poco le ginocchia.

Inge In^ea

Ingeaclda
entri

tramala, con cui

impedire che la nella nave.

T. mar. Tela incacopron le boccaporle, per pioggia o l'acqua del mare non
Incerata.
si

Indxin&^se

n. p. Inchinarsi,

Abbassarsi,

Umi-

liarsi.

a nn-a pers5nn-a;
a uno, vale Riverirlo.

Inchinar uno o Inchinarsi

INC
Inoia,s>>
v. a.

INC

437
Aggiunto a donna, vale

Impiagare nel capo V. Incervelld.


p.

Incinta,
Gravida.

add. Incinta:

In oia/mpa^nelle (DdJ V. Ciampanelle. Inciampse n. Inciampare, Inciampicare,


Incespare, Incespicare: Porre
il

Incid.L

piede in

fallo,

V. a. Inchiodare e Inchiovare, Chiodare e Chiovarc, Chiovellare, antic. Chiavellare:

Avviluppare
l'andare.

piedi in cose che impediscooo

Fermare o Conficcare con


valli

chiodi.

Inchiodare, Inchiovare e Chiovare, dicesi de' cae simili, e vale Punger la loro unghia sol
si

I]icia.ppell<
nelle.

v. a. Impianellare: Metterle piaCoprir di pianelle V. Ciappella.

**Inciarise

n.

p.

Ubbriacarsi.

Voce furbesca

vivo quando
i

ferrano.
le

barcin; Conficcar
t'n
letto;

imposte delle
altrui

finestre.

V. Imbriwgse.

un in

Inchiodar

nel

letto:

Inciastr,
H

v.

a.

Impiastrare, Impacciucare e

Fermare alcuno

nel letto, e dicesi delle malattie.

Impacchiacare, Insudiciare, Inzavardare e Inzafardare: Imbrattare di cosa sudicia e tegnente.

n pesso d'artiglieria; Inchiodare, Chiovare,


Conficcare un pezzo d'artiglieria: Renderlo inabile

Impiastrare:
dipingere
ninzaffare.

Fra
la

per esprimere

non
T.

pittori modo spregevole i poca grazia di coloro che nel sanno maneggiare il colore, n

ad essere adoperato col mettere un chiodo


focone.
f.
il

nel

Incida>ta> s.
Quella ferita che
fa

Inchiodatura e Inchiovatara:

collocarlo a' suoi

luoghi.
nel 6signif.

maniscalco

al

cavallo, mulo,
il

Il

murai. \. Imbocca

asino e bue, allorch nell'inchiovare


piede, invece di passarne
piinge e ferisce la carne viva.

ferro sul

d pappe; Impiastrare carta, metaf. vale Bruttarla d'inchiostro scrivendo inutilmente.

soltanto la

muraglia,

S Inciastrse n. p. Impiastrarsi, Insudiciarsi, Impacciucarsi, Impappolarsi; Inzavardarsi, Imbrodolarsi,

Incing-i

ecc.

Iiicia<stz*a.pa>pps. m.Impiastrafogli, Schiccheracarte; dicesi per


letterato,

e non

bocchiando

invilmento di Chi fa il ed imbratta la carta scarascrivendo cose inette.


,

V. a. Impiombare: Fermar con piombo, come ferri nelle muraglie o altro. I denti; Impiombarci denti Incastrare del piombo
i :

simile ne' denti cariosi.


t

veddri; Armare
ferro.

vetri delle finestre, cio

Com-

metterli coi piombi e sprangarli

con bacchette
T.

In.cia.sti*o

m. Impiastro, Empiastro, Cataplasma: Medicamento composto o di farine di varie qnalit o di midolla d pane o di polpa
s.

di

nn-a corda; Impiombare una corda.


i

mar.

Unire insieme due estremit d'una corda, intralciando insieme e reciprocamente cordoni scommessi d'una tra
l'altra,

di

zucca,
latte

di

altre

materie, bollite nell'acqua,

nel

assai molle che


si

o altro liquido, e ridotte in una pasta si distende su un pannolino, e

cordoni scrati e commessi delsipch formino una commessione saldissima.


i

Incing'ia^ta.
piombare.

s.

f.

Impiombatura

L'

im-

applica sulla parte malata, tenendolo fisso con


fascia.

una

Inciong-inn-as.
forato,

f.

Bocco impiombato: Bocce

Impiastro, metaf. per Convenzione o Patto concluso con imbroglio o all'impazzata, onde: Fd

vuotato e poi riempiuto di piombo fuso V. Btto.

un inciastro; Far un
n

impiastro, vale Condurre

Inciostro

s.

m. Inchiostro: Materia

liquida,

a fine qnalche trattato inconsideratamente,

Imbratto, dicesi figurat. di Cosa malfatta o confusamente racconcia. n Dicesi pure figurat. di Persona senza vigoria, senza salute o da nulla. l' un inciastro in scinn-a gamba de legno; S E' giova come l'incenso a' morti, cio Giova a
nulla.
s.

comunem. nera, colla quale si scrive. da stampoe; Inchiostro da stampa: Composizione nera, pastosa, colla quale
si

stampano

libri.

Ammaccid

pappe

d' inciostro;

Scorbiare

Sgorbiare: Lasciar cadere l'inchiostro sulla carta e macchiarla o sia a caso o sia a posta. S Brutta d'inciostro; Inchiostrare: Bruttar d'inchiostro.

Incia<sti*5n
nel
1

m. Brodolone,

dicesi di Chi
tutto.

mangiare o nel bere s'imbrodola

Incipria
gere
i

% Brutto d'inciostro; Inchiostrato, Inchiostroso. V. a. Incipriare, Impolverare: Aspercapelli di polvere di cipri.


:

Usasi talvolta figurat. per Imbroglione, Impiccione, Mestatore, Ciarpiere, Imbratlamondi, ecc.,
cio

Incisin
pita sul

Che vuol porre

le

mani
le

in

ogni cosa, n

mai gliene riesce una, e


male.

fa

per lo pi tutte

Inciso

s. f. Incisione Lavoro , Opera scolrame, suU'acciajoo sul legno per istampare. s. m. Incisore Colui che incide figure altro sul rame o nell'acciajo ; dicesi anche In:

IiiLCia.stx>xi; V.
d'Impiastrare.

a.

Impiastricciare, frequentaL

tagliatore.

"Inciucca
n.

v.

a.

Inciuscherare, Ubbriacare. V.

InciaslrSndse
ciarsi,

p.

Impiastricciarsi,

Insudi-

bassa e del gergo V. Imbriceg.


S Inciuccdse n. p. Inciuscherarsi, Imbriacarsi.

ecc.
n. p.

Inoim'bx'icoi.se
zoli,

Cincinnarsi, Ricin-

Inci'viltee
civilt.

s.

f.

Incivilt,

Inurbanit, Mala-

cinnarsi, Rinfronzirsi, dicesi delle donne, e vale Abbellirsi ricercatamente, Ornarsi di molti fron-

creanza, Scortesia: Atti o Parole contrari alla

cio di gale, nastri o altri fregi d'abbigliav. a.

Inclina,

v. n. Inclinare:

Aver

altitudine, genio,

mento donnesco.

disposizione ad una cosa.


Scolpire in

Incid.de
rame o
in

Incidere, Intagliare:

Inclinazin
Incoccia,

s.

f.

Inclinazione: Naturale di-

acciajo o in legno per istampare.

sposizione a cosa particolare; Propensione,

In 9imnia>

Ten-

avv. Sopra, Sovra, Su; In cima,

denza, Attitudine, Genio.

In vetta,

In cocca.

de casa V. nella voce Casa. de die o In tci cimma de die V. Do.

v. a. Incocciare, Inganciare.

nn-a corda, ecc.; Incocciare una manovra, una corda. T. mar. Attaccare una corda stabilmente

438

INC
della

INC

a qualche parte
- Incocciare
si

nave o del guernimerito.

Incoronazion

dice di quell'estremit delle

ma-

s. f. Incoronazione, nazione:. L'alto d'incoronare.

Coro-

novre correnti, che rimane sempre attaccata ad uno slesso punto, e non delle manovre che si
levano e
si

Inc5rp
nare V.

v. a.

Incolpare,
nel

Accolpare, Accagio-!.
'

Accaxon
v.
a.

1 significato.
:

"~

rimettono,

nel

qual

caso

si

dice

Incorpora
corpo.
I)

Incorporare

Mescolare e
un- sol

Amarrare.
incocciala; Imbroccarla, Imberciarla, Dar nel brocco, Coglier nel segno, Apporsi, Pigliar il nerbo
della cosa:

Unire insieme pi materie formandone

l'ha incoccia; E' l'ha imbroccata,


H

Incorporare, dicesi anche di paesi, provincie e simili, e vale Unirlo ad altre come un sol corpo.

Ei colse nel segno, ecc.


S Incoccidse n. p. Incocciarsi, Incaparsi, Intestarsi, Ostinarsi, Incaponire, Aver fermo o fisso il chiodo.

Entrar nel gigante:

Non

si

voler

ricredere n

'<

sgannare, Star ostinato nella sua opinione.

Incolla/
cose con
Il

V.
la

a.

Incollare:

Appiccare insieme

le

colla.

Incollare: Nelle Cartiere vale


carta, perch sia atta a

Dar

la

colla

alla

Nella Milizia vale Unire diverse truppe in un sol corpo, ed anche Unire alcune truppe di un corpo ad un atro. Incorporse n. p. Incorporarsi: Il mescolarsi e confondersi di pi corpi insieme formandone un solo. Incorporarsi Trarre a s checchessia e convertirlo nella propria sostanza, Attrarre a s una
,

.,

ben ricevere l'inchiostro,

sostanza. Imbeversi.

senza imbeversene e spanderlo.

Incorporazion

Incollata
di

s.

f.

Incollamento: Appiccamenlo

due

pi cose, fatto con la colla o per via


Cartiere

d'altro glutine.
I

Incollatura: Nelle

dicesi

L'operazione

I)

dell'incollare la carta.

s. f. Incorporazione, Incorporamento, Incrporo: L'incorporare, Mistione, Unione di pi cose insieme, o II fare di pi cose un corpo solo. Incorporazione, nella Milizia L'operazione d' incorporar le truppe.

Ineomlbeiis V. Tncaregd. IncomensSi, V. Comens.

Incomeuso
Incomoda.
In.

IncSrr V. lucre. Incrasta v. a Incastrare:


mettere

Congegnare o Comusasi

V. Comcnso.
V.

l'una cosa dentro dell'altra; ed

In comnitse V. Comnitw. In conclxion V. Conclxin. In consmmn (Ande) V. Andd. In contemplazion V. Contemplazin. Incontra v. luci entrare. Rincontrare, Ria.

comn

Descomod.

anche nel neut. pass.

V.

Comn

s.

m.

Incrasto
mettitura,
stesso

s.

m. Incastro, Incastratura, Corae


II

Commessura: L'incastrare
s'

luogo

dove

incastra.

Incriccase Incrosta v.
pietre,
sottili

V. Incoccidse
a.

in

Incoccid.

Incrostare:

muro o
v.

simili

Accomodare sopra cose marmi ridotti in falde


Incrostolare.

scontrare,

Scontrare

Abbattersi in

camminando

e simili; altrim.
a.

con chicchessia. Dicesi anche Intoppare, ma prendesi per lo pi in mala parte. M Incontrare, in senso neul. vale Incontrare il gradimento, Esser gradito, Gradire, Piacere, Dare
nel genio. Trattandosi di qualche cantante, o sim. Riportar applauso, Esser applaudito. S Incontrdse n. p. Incontrarsi, Rincontrarsi, Ri-

Incrx
prapporre
1)

Incrociare, Incrocicchiare:

So-

Attraversar due cose a

modo

di croce,

Incrociare, in term.

mar. diccsi delle navi ar-

mate allorch vanno e vengono senza discostarsi da un paraggio determinato per osservare ci
che vi
si

fa,

e pi sovente per dar la caccia ai


le

bastimenti nemici e intercettare

loro

spedi-

scontrarsi, Abbattersi, Imbattersi,

a caxo; de genio; Esser


e

Dar

in alcuno.

Incontrarsi per abbattimento.


simpatici. Incontrarsi nell'idea.
s'

zioni e convogli.
e

razze; Incrocicchiar
di

le

razze, vale Far ac-

coppiar animali

eguale specie,

ma

di diverse

S5n

montagne che no
gli

trano

vanno gli Chi non muor

incontran ; Si sconuomini e non le montagne, A trovarsi uomini spesso e i monti fermi stanno,
si

razze, per ottenerne di nuove e per migliorarle.

S Incroxdse n. p. Incrociarsi, Incrocicchiarsi, Intersecarsi.

rivede. Dettato

proverb. di

Incrxata
mento
,

s.

f.

Incrociatura
e

Incrocia:

chiaro significato.

Incrocicchialura

Incrocicchiamento
o

Incorag-g-

v.

a.

Incoraggire e Incoraggiare,
:

Attraversamento, Iniersecazione
fatta

Intrecciatura

Dare o Far animo cuore ad alcuno. S Incoraggse n. p. Incoraggirsi, Inanimirsi, Inanimarsi: Pigliar coraggio, Pigliar animo.

Incorare, Inanimire, Inanimare

a guisa di croce,
s.
f.

flncrxinn-a
tessuto a righe

Incrocina.

Voce nostra

e dell'uso: Specie di bordalo cos detto, perch


incrociate di pi colori,
pass. Incrociato, Incrocicchiato:

Incorlba
tersi

v.

a.

Incordase
Incre

Incestare: Mettere nelle ceste. n. p. Incordare : Perdere il pos.

Incroxu.
gli

p.

Attraversato a
archibusi e
in

pisa
le

di

croce.
incrociato, dicesi

Incordazin

piegare, Intirizzire per malore muscolare.


f.

% Fiigo incrxu;
parli

Fuoco
i

Quando
varie

Incordatura

Morbosa

artiglierie

traggono da

contrazione di muscoli.
v. n. Incorrere, Incappare: Cadere in cose di pregiudizio, di danno, di vergogna, ecc.;

guisa che

loro colpi

s'incontrino ad

angolo retto, sopra nn dato punto a mo'di croce. Punto incrxn; Punto incrociato V. Punto.
v
n. Incrudelire:

e anche jn

nisidie,
v.
a.

in

pericoli, ecc.

Incor*nix:a
nice. Metter
la

Incrudel
Usar
crudeil;

Divenir crudele,

Incorniciare. Ornar di corcornice.

Inferocire, Imbestialire, Infierire,

Incorona
altrui
la

Indragarsi.

v. a. in

corona

Incoronare, Coronare: Porre capo/ in segno d'onore, di

.Inculca
nella
plicarl?

V.

a.

Inculcare: Imprimere una cosa


a

mente d'alcuno

forza di ripeterla,

Re-

potest regia, ecc.

con veenaenza affinch resti in memoria,

IND
Ind.a.g';
conoscere
,

IND
S

499

v.

a.

Indagare: Invesligare, Cercar di


scoprire

di

con

ricerche

materiali

S Tegni interr; %
n

quanto con

intellettuali.
:

Incletoitu.

add. Indebitato Che ha debili Gravato di debili, Obbligalo per debiti.


v.
a.

Punto inderr; Punto addietro V. Punto. Tener indietro, vale Impedire l'avanzamenlo; cos al proprio come al figurai. Tise inderr V. sopra Fase inderr. inderr da fa iinn-a cosa; Tirarsi indietro

Indebol
lire,

Indebolire, Debilitare, Affievo-

dal fare

una cosa, vale Lasciarla


indietro
:

di

fare.

Infievolire,

Affralire:

Tr

le

forze, Affiac-

Torna inderr; Tornar


il

Tornare verso

chire; allrim. Indebilire, Indebolilare, Affiebolare,


Affiebolire, Infievilire, Infiebolire,

ma

sono

latte

voci antiche e cadute in disuso.

luogo ond'altri prima s'era partito; e talora per Retrocedere, Ritirarsi, inderr nn-a cosa V. sopra D inderr.

Indeg-nse un p, nu-a. ma<n;


Dinoccarsi, Dinoccolarsi un piede, una mano, vale

Slogarsene

le

nocche, cio
s.
f.

le

ginnlnre.

In desal>ig"li V. Desahigli. In descliin (And) V. Deschin. In desda.:s:o V. Desdaxo.

Indeg-nitae

Indegnit:

Cosa

indegna;

Indeterminu
)

Enormit, Nefandit.

Indemoniu
riato, Bestiale.

add. Indemonialo, Indiavolato,

add. Indeterminato: Che non determinato o fissato. Aggiunto di persona, vale Irresoluto, Dubbio,

Indiascolato, Insatanassalo, dicesi figurai, di Chi

Perplesso.

ha del diabolico; Perverso, Imperversalo, Infu-

Problema inct^terminu ; Problema indeterminato, dicesi dai Geometri Quello, di


ciii si

ponno

ludennitae
cui

s.

f.

Indennit

Quell'alto

con

uno
gli

promette

illesa altra

di garantire o di mantenere persona da qualunque perdita o danno

dare pi soluzioni. S Quantit; indetermin ; Quantit indeterminata, dicesi pure dai Geometri Quella quantit di tempo
di luogo

che
tivo

possa venire per qualche parlicolar


ragione.
a.

mo-

India>n
Indennizzare: Rifar
il

fFd

che non ha limili certi e determinati. l'J; Far l'indiano V. Fa.


s. f.

Indennizza v.

danno,
del

Inda>nn-ai
cesi

Indiana

Sorta di tela dipinta,

Compensare il danno sofferto. Risarcirlo. Rifarsi 8 Indennizzse n. p. Indennizzarsi danno sofferto.


:

che dapprima ci capitava dall'Indie, e che oggid si fabbrica anche in varii paesi dell'Europa; di-

Indennizza^zions.f.
parazione del danno.

Indennizzazione, In-

Indiai^volu.
Mostrare.

dennizzamento, Indennit: Risarcimento o Ri-

anche Tela stampata, Tela indiana. V. Indemoniu. Indica. V. a. Indicare, Accennare, Dinotare,
Indicatore:
f.

Indenta,

v. a. Indentare. T. delle

Arti e spe-

Inderr
mali, vale

cialm. de' legnaj. e costrutt. Commettere o Calettare due pezzi per mezzo di denti e d'intaccature. avv. Indietro, Addietro, e alla fior. Addreto, Addrieto, l'opposto di Innanzi. S Anta inierr; Dare addietro, parlando di ani-

Indica<t s. m. Indica.zin
L'indicare.

Che

indica.

s.

Indicazione, Indicamento:

Indicazione, nell'uso dicesi anche per Indirizzo.


s. f.

Indig'estin
maco
dei primi
i

Indigestione

intestini,
cibi.

Male di stoche procede dal non


:

Dimagrare; detto

di piante, Intristire,

poter digerire

Indozzare, Imbozzacchire,
parire

Non

attecchire, Inca-

Indig-esto
Difficile

add.

Indigesto

Non

digeribile,

torzolire; detto di malattie cutanee, vale

Scom-

digerirsi; e dicesi di cibo o di


si

be-

Sminuire senza fare il suo corso. " inderr o inderr camme i gmbai; Andar all'indietro, e scherzev. Far come il gambero, vale Disimparare, Scordare ci che uno sapeva. S Ciamm inderr; Chiamar indietro, Richiamare, Far ritornare. S D inierr; Rendere o Tornare indietro, Retrocedere, Restituire; e talvolta Dare il resto: A m'ha desto inderr trenta centeximi; Hi

vanda, che non


smaltire,
n
Si

possa agevolmente concuocere

i>

dice figurai, di parole o cose che non si possano cos facilmente inghiottire, cio tollerare: Increscevole, Duro, Amaro, Disgradevole. Talora si usa parimente in senso figur. parlando
di

qualche passo d'autore o

sira. difficile

a capire,

e vale Oscuro, Intricato.

Indix*iss.
la

v. a. Indirizzare, Dirigere, Mostrar

torn indietro trenta centesimi. S se inderr; Esser indietro, figurai, vale Veder poco. Intender poco, Esser ignorante,
"

via,

Stradare.
lettere,

n Indirizzare, parlando di
ecc.

pacchi, gruppi,
il

inderr d'un secolo; Esser addietro o indietro


:

vale Inviarli ad uno, scrivendovi sopra


e

nome
si

cognome

di

lui,

ed anche

il

luogo ove

cenl'usanze

Non

aver

tutta la

cognizione di ci

vuole che pervengano.

che

si

tratta.

inderr con un travaggio; Esser indietro o

Indix*isso

Dirigersi. S Indirissdse n. p. Indirizzarsi, s. m. Indirizzo, Soprascritta, So-

addietro con un lavoro, vale

Averne

fatto

poco,

praccarta, Recapilo V. Addresso.

Averci molto tempo a finirlo. S Fase inderr; Farsi indietro, Arretrarsi, Ritirarsi, Scostarsi.

Indisciplinu add. Indisciplinato:

Che non

Indisorezin
Indispettise

riceve disciplina. Avverso alla disciplina. s. f. Indiscrezione e Indiscrizione, Indiscretezza; Disorbitanza, Smoderatezza,

inderr; Far tornar addietro, figur. vale Rimuovere, Dissuadere, Sconsigliare, Dislorre. S Lascia inderr inn-a cosa; Lasciar indietro una cosa, vale Non farne menzione, Non parlarne. S Non andd n avanti n inderr ; Non' progredire n recedere: Starsi, Rimanere stazionario. S N8 se inderr de scrtta; Esser saputo, Esser
gavio, iccorto, istruito.

Fd torna

Sragionevolezza, Sregolatezza, Eccesso.


n. p. Indispettirsi, Imbizzirsi,

Sdegnarsi V. Arraggidse.

Indisposto
spcsto:
n

add.

Indisposto,

contr.

di

Di-

Non

apparecchiato.

Indisposto, Ammalazzato, Malaticcio, Infermiccio,

Bacato: infermo di male non grave.

440
Indiispo:3Cz45]i
giero

IND
s.
f.

INF
Indisposizione
:

Leg-

Indise
dursi
:

incomodo
s.
f.

nella sanit.

Indivia
sessili,
le

Indivia. T. bot.
i

Cichorium engambettati,
intaccate. Si

Indu-u

divia. Pianta che ha


foglie

fiori solitari,

intere, aggrinzale,

coltiva negli orti per mangiarsi

in insalata.

Indulto

Iii<li"vi<ivi

V. a.

Individuare: Ridurre all'in-

dividuo, Singolarizzare, Particolarizzare.

n. p. Indursi, Piegarsi, Ridursi, ConMuoversi a dire, a fare checchessia. s. m. Doratore, Indoratore, Mettiloro, Metlidoro: Chi indora, e nell'uso dicesi anche Chi copre checchessia con foglie d'argento. s. m. Indulto: Sorla di dispensa dalla legge; Concessione, Permissione, e pi comi. u. Perdono.
n.

Indi vixi bile


Che non pu

add. Indivisibile, Inseparabile:

dividersi, separarsi.

Indo

Indrise p. Indurirsi, Indurire: Divenir duro. Indstrise n p. Industriarsi, Ingegnarsi:

V. a. Indorare,

Dorare, e poet. Inaurare,

Inorare: Distendere e Appiccar l'oro sulla super-

'

ficie

di

checchessia.

Xndzin
Inezia
binata,
:

a pilloa; Indorar la pillola V. Pilloa. S Manco se m'imioassan; Nemmeno se mi riempissero d'oro, N anche se mi facessero imperatore.

Adoperarsi con industria per arrivare a qualche fine. s. f. Induzione, per Una specie di argomento, con cui si prova una proposizione ytv
via dell'enumerazione di
s.
f.

varie cose.

Inezia, Bajata, Cosa da nulla, Ba'ii-

Maniera
s.

di
f.

negativa.

Frascheria,

Bagatella,

Fanciullaggino,

Indoata
duole,

Doratura, indoratura

Il

do'I

Puerilit.

rare e L'oro stesso acconcio in sulla cosa dorata.

Inezie

ni

plur., Bagatelle,

Ciammengole, Ghiara-

Ind^entu
Che

add. Indolito

Indolenzito

Che

baldane. Bazzecole, Lappole, Chiappole: Cose da


nulla,

risente dolore.
v. a. Indossare, detto

Indossa,

d'un abito, vale


libro. T. legai.
il

InfKin,
%

Metterselo addosso.

poco pregio o valore. v. a. Infarinare : Aspergere di farina Involgere nella farina.


di
n.
p.

un da
i

libbra; Far
libri.

la

culatta a

un

Infainse

Infarinarsi

Bruttarsi di farina.

L'incollarne, dopo che

libro cucito,

Inj^inu
di

p. pass.

Infarinato: Asperso di fariua.


di

l'incollatura, fargli

quaderni dalla parte del dosso, e, disseccata prendere colla pressione della

Infarinato, dicesi

fi},'urat.

Chi ha cognizione
rifatto

checchessia mediocremente.
rilevato.

Indovin

mano o con piccoli colpi di mazzuolo di legno una forma convessa. s. m. Indovino: Quegli che indovina
che pretende d'indovinare il futuro; altrim. Indovinatore, Divino, Divinatore, Vate, Presago,

Pighuggio infainu; Pidocchio riunto o


stito

luf^mau InfUmitae
I)

Asino risalito, Villano rifatto o riveV. Pighuggio. V. Diffama. s. f. Infamit, Nefandit: Azione..
g'ha dito milL'
di

Pronosticatore, Ariolo.

% Chi foise indovin, n aueiva mcschin; Chi fosse indovino, sarebbe ricco, ovv. Fammi indovino
li

Cosa infame, nefanda. Ingiuria, Villania, Improperio:

infamiti; Lo caric d'ingiurie,


improperj.

villanie, di

far ricco. Prov. di chiaro significato.


v. a.

Indovinai
Indovinare,

Indovinare: Predire

il

futuro;

Infja,ng-se

n. p. Infangarsi, di

Affangarsi

Em-

altrim. Divinare, Pronosticare,


in

Vaticinare.

piersi, Imbrattarsi

fango; e per estens. Im-

senso nent. Prevedere, Arrivare


,

pillaccherarsi, Inzaccherarsi,
lettarsi,
it

Ammelmare, Imbelsimili'.,

a conoscere che una cosa avverr


raziocinio, d'induzione, ecc.

per via di

Imbrodolarsi.

per Apporsi, Dire chi ha fatto una cosa senza averlo prima veduto.

Impantanarsi, Infognarsi, Impelagarsi, per

vale Impacciarsi in cosa molesta o malagevde,

da non potersene facilmente liberare.

S Indovinala; Coglierla: Far checchessia per l'appunto. Riuscire felicemente in qualche suo di-

Inftmg-ott
pare a guisa
di

V.

a.

Infagottare,

Affagottar.',

Affardellare, Raffardellare: Far fagotto o Avvilu;-

segno. Aver felice esito.


S

fagotto, di

fardello.

Zgd a indovina; Fare ad


dovinare.
s.

apporsi, Fare a in-

Infangoltse n. p. Infagottarsi: Ravvolgersi i!i una veste a guisa di fagotto; e talora Vestirsi

Indovinello
che
si

m. Indovinello: Detto oscuro


per indovinarne
il

propone

altrui

sentimento.

Lucia. Voce

fior.:

Specie d'insetto piccolissimo


il

sciamannata, disadattamente. V. Stucc. Inf^stidiio add. Infastidito, Annoiato,. VlLp


alla

Infarl
dal

del genere delle Coccinelle, che ha


sferico, le ali assai dure, sparse

corpo emil di

tedio.

qua e

alcuni

Infatua

v. a. Infatuare: Usasi
in

comunem. per

punti neri.

Ve n'ha

di

pii

specie, e dal vario

Preoccupare uno

favore di qualche persona o

numero
si

de' punti, de'quali chiazzata, variamente chiama in entomologia Coccinella bispunctata, guinquepunctata, sepiempunctata , ecc.
:

cosa che noi merita, e ci sino a tal segno ch'ei non pu facilmente venire disingannato.
% hfalse d'nn-a cosa o persnn-a; Infatuarsi

Iiidx*ento

avv. Indentro, Dentro, Di dentro. Al di dentro: Nella parte interna. Nell'interno.


s.

d'una cosa o persona: Andarne matto o Reputarla


bella,

eccellente, ecc.
s.
f.

Indriito

m. Ritto: La principale delle due

Infedelt
Mancamento
di

Infedelt, contr.
Dislealt.

di Fedelt:

facce d'una cosa, cio Quella che sta di sopra,

fede,

opposto di Rovescio. S Ogni indrto S l'ha 5 so inverso ovv. No gh' indrto senso inverso ; Ogni ritto ha il suo roroj yescjo. Prov. che vale Tutte le cose hanno il
loro contrario.

Infelice

add. Infelice, Sventurato, Sgrazialo,

Misero, Meschino,

Non
f.

felice.

Infelicit
fiorire

s.

Infelicit, contr. di

Felicit;

Miseria, Disgrazia, Sventura.

Inde
ano

Inf^i nn-a veja;


una
alla

Inferire o meglio In-

v.

a.

Indurre; Muovere a fare, Recare

vela. T.

mar.

Allacciarla al suo penalla

a' suoi

voleri.

none,

sua antenna o

sua draglia.

INF
Infeng-g-i.
v.
a.

INF

441

Infinocchiare: Propriam.
si

vale Aspergere di semi di finocchio; metaf.

usa

per Aggirar uno, Dargli ad intendere alcuna cosa,


logarabullario, Incarrucolarlo, In/.ampognario.
v. a. Inferire: Tirare una conseguenza da una proposizione, da un fatto, ecc. Infteri add. Inferiore: Che al disotto d'un altro per condizione, dignit, merito o sim. " Inferiore, per Men degno, Di minor pregio o stima

Inferi

Tnferiollase
volgersi
nel

n.
:

p.

ciantellarsi.

Ammantel-

larsi, Inferrajoiarsi,

Coprirsi col mantello, Rin-

mantello, nel ferrajolo.


s.
f.

Infamia ja.
dove
si

Infprmeria:

Luogo o Stanza
negli

curan
letti

gli

infermi.

- Corse diconsi

de polmou; Pneumonia. T. med. de ren; T. med. de slumago; T. med. de Orchitide. T. med. de venn-e; T. med. de vesciga; T. med. di articolazioin; T. med. d'inteslin; Enteritide. T. med. d'utero; Metri T. med.
Nefritide.
Gastritide.

de cervello; Encefalilide. T. med. de chea; Carditide. T. med. d'uggi; Oftalmia e Ollalmia. T. med. de ga; Angimi, Scheranzia o Squinanzia. T. m. de minsa; Splenitide. T. med.

testicoli;

Flebitide.

Cislilide.

Artilride.

tide.

ospedali Gli stanzoni ove stanno ordinatamente


disposti
i

Infiasca

v. a. Infiascare

Mettere

il

vino o altro

per

malati.
:

liquore ne' fiaschi.

Inferme
dagli

s.

m. Infermiere
Il

Colui

che

negli

In

flla
dentro.
In

avv. In fnora. In fuori, contr. di Intalora vale Salvo, Eccetto

spedali invigila che gl'infermi siano ben serviti


astanti.

femm. Infermiera.

fuori,

)a questo

Infrmitae

Infermo
Pieno
di

V. Maotlu. V. Murotto.
add. Infervorato
,

in fua;
Infervorilo

Da

questo in fuori, cio Salvo, Eccetto.

Infervorix

Infier v. n. Infierire, Incrudelire. Infin avv. Alla fine. Finalmente, Insomma.


Infinitae
bile:
s,
f.

fervore, Voglioso, Ardente, Desideroso


Infestare: Danneggiare,

Infinit: Moltitudine innuraerastelle,


di

di far checchessia.

Unn' infinita de

de pesci, de
di

mdi

Infesta

v.

a.

Recare

sche, ecc.; Un'infinit

stelle,

pesci,

nocumento, con ispessi -assalti o scorrerie. Infestare: Interrompere e Disturbare il commercio per mare con far delle prede o altri danni a chi
naviga,

mosche, ecc.

Infinitesimo
Infinito
v.

s.

m.

Infinitesimo, dicesi dai

come fanno

pirati

o ladri di mare.

Matematici per Quantit estremamente piccola. CAll'j; All'infinito. Posto avverb. col

InfBtt

v. a. Infettare:

Indurre infezione.

Am-

morbare, Appestare, Corrompere.

Inftezin
Infia
V.
a.

s.

f.

Infezione, Infeltaraento, Corru-

Andare, vale Crescere smisuratamente. Non aver fine. Inflescitoile add. Inflessibile, Non pieghevole,

zione, Contagione, Putrescenza, Contaminazione.


Infilare
:

ma

usasi figurat.
s.
f.

per Rigido, Inesorabile.

Passare un

filo

o altra cosa

Inflesci^n
dicesi

Inflessione,

Piegamento,

ma

checchessia che abbia foro; Infilzare. w Introdurre, Metter dentro: Inficeghe a man, 5 boston, ecc.; Introducetevi la mano, la mazza, ecc.
Infilare l'ago, Incrunare: Introdurre cruna dell'ago refe o simile. nn-a jer.o'rn a; Infilzar uno, vale Trafiggerlo, Trapassarlo da un canto all'altro ferendo.
l'a gaggia;

simile in

per lo pi della voce per intendere Quel


fa

cambiamento ch'essa
tro

nell'andare d'uno in al-

tono.
s.
f.

Influensa
menlo

Influenza, Influsso
in

Infondi-

nella

di sua qualit

checchessia; e d'ordiqualit, facolt o virt

nario s'intende
ne' sublunari. M

Quella
s'

che alcuni pretendono

infonda da' corpi celesti

S Infise n. p. Imbucarsi : Entrare in qualsivoglia luogo : Dove discoa 5 s' infiu ? Dove diascolo si imbucalo?

Influenza, trattandosi di malattie, diccsi del

tempo

uso
"

nn'agggia, un puntaju ecc. in te inoen, in te die, ecc.; Infilarsi un ago ecc. nelle mani,
nelle dita

in i'H carggio; Infilar un vico.


:

Voce

di

Introdurvisi, Entrarvi.

che soglion dominare e corrono pi dell'usalo; altrim. Andazzo. Si dice ancora figurat. di Quel potere, che una persona esercita talora su d'un'altra, piegan-

dola

a'

suoi

desiderj.
v. n. Influenzare.

ecc., vale
le

Forarsi, Trapassarsi
dita,

col-

Influensa

Neolog. dell'uso:

Pago

ecc.

mani,
v.
a.

le

ecc.

Infiamma,
sivoglia affetto

Infiammare: Propriam. Ac-

Esercitare, Portare influenza. Aver potere sull'animo di qualcheduno, Ridurre o Far piegare

cendere, Appiccar fiamma; ma comunem. usasi nel senso figur. e vale Eccitare, Risvegliare qualpassion d'animo; Infervorare,

con arte alcuno

a' nostri

desiderj.

Influi

V.

a.

Influire, antic.

Influere: L'operare

de' corpi

celesti

ne' corpi inferiori; e per estens.

Accalorare.
it

L'operar d'una cosa sull'altra; Conferire, Coni

Infiammare, presso Medici vale Cagionare la malattia dell'infiammazione m'ha infiammu e zenze; M'infiamm le gengive.
:

correre, Cooperare.

InfSnde
Influire.

Infammdse
fiammazione.

n. p.

Infiammarsi, presso

Infiammarsi, Accalorarsi. i Medici vale Prodursi l'ins.


f.

v. a. Infondere: fletter checchessia dentro a un liquore affinch ne estragga le qualit, n Infondere, figurat. vale Instillare, Trasfondere,

Infiammazin

Informa
di

v. a.

Informerei Dar intera notizia


Pigliar notizia,

Infiammazione e Indi
si

checchessia. Ragguagliare, Far consapevole.


n. p. Informarsi
:

fiammagione: Quel genere


quale una parte del corpo
rosseggia, duole,

malattia, per
gonfia

la

Informdse

Far

alquanto,

diligenza di sapere, ecc.

si riscalda, diviene pulsante, ec. pelle; Dermitide o Eritema. T. med. d'arteia; Arteritide. T. med.

Infrmag-g-ia
cario grattugiato
le

v. a. Incaciare

Condire con

da

vivande.'
s.
f.

Inf5rmazi5n

Informazione, Raggua-

de brnchi i Bronchitide. T. med.

glio: Notizia intera di checchessia.

442

ING
v.
a.

ING

Inforna

Infornare: Mettere in forno.


a.

Ing'annat

s.

m. Ingannatore: Che inganna;


eslens.
;

In*r*anclxx

v.

Francare, Affrancare:
le

Far

Giuntatore, Aggiratore, Impostore, Traforello.

franco, esente,

Liberare.
lettere,

Ing-anno
vale Esentare chi
viaggio.
di

s.

m. Inganno, Frode; e per

e lettere; Francar
le

Trappoleria, Baratteria, Trufferia, Giunteria


giro, Aggiramento, Tranello, Cavalletta,

Ri-

riceve dalla spesa della Posta, pagandole colui


le

Dop-

che

manda, per parte o per


s.
f.

tutto

il

Infranch tua
francar
le

Francalura: L'atto

"

lettere.
s.
f.

InfVazion
trattato

Infrazione: Propriam. Fran-

gimeiito. Rottura;

ma

fgurat.

e pi

comunem.
di

Trasgredimenlo d'una legge, Violazione


o simili.

un

piezza, Decezione. Inganno, per Errore dell' intelletto. Illusione, Abbagliamento d'opinione. Con inganno m. avv. A, Ad o Con inganno. Ingannevolmente , Fraudolentemente. Con l'arte e con l'inganno se vive tutto l'anno,

Infucciarsene ;
:

Imbuggerarsene, e piti onestam. Imbudellarsene, vale Non curarsi d'una cosa d'una persona, Tenerla per nulla e nulla

con l'inganno e con l'arte se vive l'atra parte V. Arte. Ing-arlb v. a. Intonicare, Intonacare, Dare
r intonico o l'intonaco. T. mwra<. Dar l'ultima coperta di calcina sopra l'arricciato del muro.

temerne o sperarne Me n' infucciro de le e di so (incB; Me ne imbudello di lui e de' suoi


danari.

Ing-arlbg-g-i
sordinare,
.

v.

Ingarbugliare, Ingara-

bullare, Avviluppare, Intricare,

In f-inme
Infriase

fAndJ V. And.
n.

Imbrogliare: Mettere

Confondere, Diin garbuglio,


pili

p. Infuriare

e Infuriarsi, anlic.

in

confusione; Arruffare dicesi


capelli,

particolarm.

Furibondare, Dar nelle furie, Montar sulle furie in bestia. Dar ne' lumi, nelle scartate, ecc.,
vale Stizzirsi rabbiosamenie.

di

matasse e

simili.

nn-a persnn-a; Aggirar uno, Avvolgerlo, Garabullarlo.

Infattse
in

n.

p.

Stizzirsi, Imbizzirsi,
in sulla bica.

Andar

fngurbggise
e sim.,
dicesi

n. p. Ingarbugliarsi,

Avvilupparsi,

fsima,

Montar

Entrare o Mon-

Intricarsi, Imbrogliarsi; detto di capelli,


pii

matasse

tare in

bizza, Entrare in valigia, in bugnola, in

comuneiH. Arruffarsi.

collera, Levarsi in barca. Imbarcarsi, Inciprignire

In g-attn
Ing-ag-i
Il i

V. Arruggidse.

Infxion
che
I!
Il

s.

f.

Infusione:
sia

Lo infondere
infusa

o an-

liquore

dove
v. a.

slata

una cosa.

Ing-ag-g-ia

Ingabbiare: Mettere in gabbia.

Assoldare, Arruolare, Ingaggiare. T. mil. Impe-

(And) V. And. V. Ingarbggi. contadini, vale Avvolgere, Involgere, Presso Rinvolgere, Involtare, Rinvoltare V. Inghugge. de purolle ; Ciaramellare, Tattamellare , vale Chiacchierar molto. Avviluppar parole senza conclusione.
v. a.

gnare un uomo al servizio militare o della marina, mediante alcuni patti e un'anticipazione
di

Ing-entili
lilire
:

Ingentilire,

Aggentilire,

6en-

danaro.

% Ingaggise n. p. Assoldarsi, Arruolarsi, Ingaggiarsi: Porsi volontariam. al soldo militare. Farsi


soldato

Fare o Render gentile, Nobilitare. Ingentilse n. p. Ingentilirsi: Divenir gentile,


Nobilitarsi.

mediante

il

gaggio ossia l'atto con cui

Ing-ennitse
Ing-erise
n.

s.

f.

Ingenuit, Sincerit, Schiet-

un uomo si obbliga di servir nella Jlilizia per un determinalo tempo, con o senza un correspettivo in danaro.

tezza, Candidezza.
p.
Ingf^rirsi,

Impacciarsi, intro-

In g-alissoppo (Amia) V. And. Ing'allssise n. p. Ingalluzzarsi, Ingalluzzirsi,

mettersi. Incruscarsi.

Porre o Metter
trui.

di affari di atri; Impacciarsi negli affari altrui, la falce nella messe o biada alIngerirsi ne' segreti
di

Ringalluzzire,

Ingazzullire,
tal

Ingarzullire,

santa

Marta.

Ringarzullire: Mostrare una

baldanza che per


gallo.

modi

movimenti assomigli quella del


n. p.

Ing-amlbse
Gamlietta.

Inciampare, anlic. Ingamavv.

bare V. Inciampse.

In g-amtoetta
lug-ancise
n.

m.
p.

Sgambucciato V.
Incespicare,

vocisene ci inger; Non si voler pili impacciar di checchessia. Lavarsi le mani e i pie d'alcuna cosa. Non ne voler pi sapere. Voeise inger d'ogni cosa; Voler metter le mani in ogni intrico o porre naso ad ogni cesso o

No

impacciarsi d'ogni cosa.


Iiicespare,

Ing-ess
con gesso.

v. a.

Ingessare: Fermare checchessia


Ingessatura
L' ingessare

Inciampare V. Inciampse.
% Ingancid nn-a persnn-a; Busbaccare, Giuntare, Abbindolare, Imbrogliare uno Y. Imbroggi.

Ing-essata
qualche cosa nel

s.

f.

muro o sim.
v.
a.

Ing-ann
*.
'

Ingannare: Operar con inganno una cosa per un'altra affine d'indurre alimi in inganno o in errore. Ingannare, dicesi anche delle cose che inducono in qualche errore o inganno: reluio m'ha ingannali; L'orologio mi ha ingannato.
v. a.

Ing-lxug-g-e

Avvolgere, Involgere, In-

frode. Mostrare o Dire

voltare: Porre una cosa intorno ad un'altra in

giro quasi cignendola, ed proprio di funi, fasce

Il

in ta
5

tempo, figurai, vale Ricrearsi, Far checchessia per passatempo. % Chi va pei- inganna resta ingannu V. And. S Ingannse n. p. Ingannarsi: Prendere una cosa per un'altra. 11.' 'rfe pros5o; Ingannarsi a partito: Assolutail

meza; Fognar tempo; Ingannare

la

misura, Frodar

la

misura.

ed altre cose simili. Avvolgolare: Piegare come un ruotolo. Avvolgere una cosa sopra se stessa.
5 fi; Aggomitolare: Avvolgere
toli. la
il

filo

in

gomi-

- Raccogliere, Avvolgere, Aggirare


filo

sul fuso

gugliata, tratta dal pennecchio, o sopra altro

un

Ti

scili

qualunque. e strapunte

Abballinar

le

mate-

rasse V. Strapunta.

mente ingannarsi.

S Inghuggise; n. p. Avvolgersi, Involgersi, ecc. n Metaf. dicesi per Morire.

ING
Ing-Iiig-nons
speliirsi,

ING
e Indi-

443
comunem.
di

n.

p. Inflispeltire

Incurvarsi nella larghezza, e dicesi


assi

Imbizzirsi, Montare d b zza, in istizza,

Sdegnarsi.

non molto grossi, che agevolmente senza spezzarsi si piegano o volgono dopo che'
legni

Ing-liig-nonu.
Ixig-Ixx*la.iid;

p.

pass.

Indispellilo;

Che
j

sono messi

in

opera.
s.
f.

ha preso stizza, sdegno, ecc.


V. a.

Ingoml3ata
!

Inghirlandare e Ghirlan-

L'atto dell'imbarcarsi

poco n ato: Ornare con ghirlanda o a ed anche Coronare di fiori. IngrisLiK^Iii V. a. Imbiancare, Imbianchire, Bianchire: Far divenir bianco.
dart,

ma

Ingmmise
colle

n.

Imbarco, Imbarcatura: V. Ingmbse. p. Appoggiarsi col gomito


Ingordigia, logordezza,

modo

di ghirlanda;

gomita.
s.
f.

Ingrdiggia
antic.

Ingorda:
d'altro.

Somma

avidit di cibo, di be-

Bianchire.

T. argent. Ritornar

bianco l'argento

'

Vanda o
di

stato in

fornace.

Ingordo add. Ingordo: Avido in estremo grado


qualunque cosa che
cibo.
V.
,

a carne; Fermar la carne V. Carne. a seja; Imbiancare la cera: Farla divenir bianca
esponendola
all'alternata

si

appetisca, e specialm.

di

ridotta in garzuolo fin sfuggiaj azione della hicc e della rugiada.


la tela, vaie

Ingscia
prabbondanza

a.

Impinzare: Riempiere a sodel cibo.

e dicesi propriam.

a teja; Curare

Imbianchirla con fre-

quenti lavature, e coll'azione alternata della rugiada e del sole, ajutata talora da un po' di calce.

S fngscdse n. p. Impinzarsi, Inzepparsi, Empiersi il gozzo a ribocco: Mettere o Mandare nel gozzo

pi cibo che non cape; e io gener. Affollarsi,


j
!

- Curare a mezza cura,


refe o
altro,

vale Imbianchire tela,

Scuffiare,
n

Ingubbiare.
coli'

quasi per met, cio non intera-

Mangiare

imbuto:
si

Modo

basso e vale

Manil

mente, contentandosi di raincre bianchezza per avere una fortezza maggiore.


j

giare in fretta senza masticare,


a guisa di

come
nello

se

cibo
quasi

bevanda

cacciasse

stomaco

IjiS'ia.n.cliiiiieiito

s. m. Imbiancamento, Bianchimento: L'alio dell'imbiancare. Bianchimento. T. argent. Materia, con cui si

per
I

la

bocca o per
v.
n.

le

canne

della

gola

come per imbuto.


j

Ingrana
"

Imboccare, Incastrare, e nelT. di mecc. Dicesi


dello

bianchisce l'argento.

l'uso Ingranare.
I

En-

Zn

g-ia>ild]i (An') V. Ani. Ing'ia.i'ixi.se n. p. Infagritarsi


larsi:

trare de' denti d'una ruota nell'intervallo di queUf


,

Abbatuffo-

d'un'altra o d'un rocchetto.

Mettersi molti panni addosso. Coprirsi so-

Ringranare o Mettere
fare
il

il

grano.
del

T. archib. Ri-

verchiamente e senza gusto. Talora usasi per Assettarsi


setto. gliarsi, ecc.

focone

per

mezzo
s,

grano V.

Gran

Jleltersi

in

as-

nel 3 sii'nifcato.

Acconciarsi, Raffazzonarsi, Attillarsi, Abbi-

Ingranaggio
Ingranaggio,

m. Incastratura,

e nelPaso

T. di mecc. Imboccatura de' denti

Alla giornata, AI di d'oggi, OgOggigiorno. Posto avv. vaie A questi tempi. Al tempo che corre. S And in giSrn, Mettise in giorno V. Girnd. Ing-iotti Y. a. Inghiottire, ecc. V. Colla. "il ?. f. Ingiunzione. Voce dell'oso: Ordine, Comando con cui s'ingiunge ad alcuno
gid,

In g-irna;

Ingrand
largare.

'

d'una ruota con un' altra. v. a. Ingrandire, Aggrandire, antic. Grandire: Far grande. Far divenir grande, l-

Ampliare, Dilatare.

'

Ing-iunzi
di fare o

S Ingrandise n. p. Slargarsi, Dilatarsi, Estendersi, Ampliarsi: Divenir ampio, Farsi pi largo.

Ingrasci
I)

v.

n. Ingrassare,

Impinguare, Far

non fare qualche cosa, di soddisfare a un dato pagamento o ad altro dovere.

Ingiria
alla

V.

a.

Ingiuriare

Offendere con paAtto contrario


di

cotenna: Divenir grasso. Ingrassare, usato attivam. e detto di terre, vale Letamare, Alletamare, Letaminare, Stabbiare ecc.

role ingiuriose o con ingiuriosi scritti.

Ingiustizia,
giustizia.

s.

f.

Ingiustizia

Ingiusto
dell'equit.

add. Ingiusto, dicesi


alle

Tutto ci
,

che non conforme

leggi della giustizia e

V. Alliam. Fd ingrascid ben, vitelli, ecc.; Sagginare e Saginare: Ingrassare ben bene buoi, vitelli e sim. n cappoin, pollastri, ecc.; Stiare: Tenere io ista (capponea) il pollame per ingrassarlo.
%

Inga V.
gi per

la

Andd a
cavoli
e vale

a.

Ingoiare

Cacciar altrui checchessia


boccone, figur.

ingrascid a taira; Andar a ingrassare petronciani o l'orto del prete, m. b.


i

gola.

Morire V. Andd.
v. a.

Dar

l'imbeccala,

Dar

l'ingoffo o

il

Ingravia
incinta.

Ingravidare, Gravidare,
:

vale Corrompere, Subornare altrui con donativi.


S

pregnare, Ingrossare

ImRender gravida , pregna


:

/n^ose n. p. Ingorgiarsi, Ingorgarsi: Farsi nodo gruppo nella gola, per eccessiva voracit nel mangiare.
j

Ing-i^ediente
I

s.

m. Ingrediente

Ci

che

"

Ingorgarsi, Ringorgarsi, Otturarsi, Intasarsi, dicesi degli acquedotti, canali, tubi, ecc. allorch per

entra nei medicamenti, nelle vivande e sim. e li compone; e per similit. Qualunque cosa che
entra nella composizione di checchessia.

qualche materiale ostacolo non possono pi aver corso le arque che per entro di essi decorrono:
lavello l' inguii; L'acqnajo ingorgato.

Inglfase

In grinta V. Grinta. In gritta (se e PiggidJ V. Grilla. Ingroscia v. Ingrossare: Far divenir grosso.
a.
Il

n.

p. Ingolfarsi,

Immergersi, ImHgurat. vale In!


'

'Ingrossare, in senso neul. parlando di fiumi o

pelagarsi, Tiiffiirsi, Profondarsi,

sim. vale Divenir grosso, cio pi pieno d'ac-

ternarsi soverchiamente in checchessia, sovente

qua del
"

solilo

per

le

piogge sopravvenute: Cresimili

da non potersene liberare; che anche dicesi Affogare in


.
.

scere, Gonfiare, Tumefarsi.

Detto

degli

umori e

vale

Divenir

Ingp5inl>se

n.

p.

Imbarcare

Imbarcarsi:
;

pi densi.

444

INN
Aggrandire le cose: Magnicon parole. Esagerare. n. p. Ingrognare e Ingrugnarc:
il

INP
modi cbiunqu. Invaghire de' nostri modi altrui : Aver tratti maniere che innamorano, cio no,

e cose; Ingrandire,
ficar

Ing-rg-nase
Pigliar

bili,

dolci, gentili,
n.
p.

amabili, cortesi.

grugno,

il

broncio,

il

grillo

V.

hn-

Innamdse
cendersi

mrondse.

'*Iiig"ix avv.
1" significato.

A
s.

filo.

Voce

del coni. V.

fi nel

d'nn-a

Innamorarsi, Invaghirsi: AcPrendersi amore per alcuno. cosa; Innamorarsi, Invaghirsi d'una
di desiderio

cosa: Porre amore, affezione a checchessia; ed

Ing-uento
medicinale.
e r unguento,
.

m. Unguento

Composto untuoso
;

anche Divenir vago. Accendersi


alcuna cosa.

di

5 Metti ghe a fessa


si

e l'ingucnto

Mettervi

le

pezze

Innamamento
Lo innamorarsi.

s.

m.

Innamoramento

dice di Chi

si

affatica per altri

e vi

mette anche del suo.


V. a. Inibire, Proibire,
s.
f.

Innemig-se
Vietare V. Proibi.

Iiii"bi

Innerva
tutto
il

luilbizin.
Decreto che
cose
;

Inibizione, Inibita, Inibitoria:

inibisce,

che proibisce di fare alcune

Innervata
parazione che

V. sopra Inimigdse. Immielare. T. mar. Riempire vuoto che lungo lo straglio. s. f. Intregnatura. T. mar. Prev. a.
si fa

allrim. Divieto.
n. p. Inimicarsi:

ad una corda prima


al

di fasciarla.

Iuiiiig-,se

Divenir nemico,
Nequizia,

In netto;
segno

buono'. Posto avv. col v.

Farsi nemica una persona.

e sim., vale Mettere

pulito

Copiare una scrittura, di-

Iniquitee
IMalvagil.

s.

f.

Iniquit,

Neqnit,

simili.
v. a.

Fessa d'iniquitoe; Schiuma de' ribaldi V. Fessa. Xuizi; V. a. Iniziare Cominciare ad istruire
S
:

alcuno in checchessia e singolarm. nei


della religione;

misteri

ed usasi anche in neut. pass.


f.

Innovare, Rinnovare: L'introdurre Innova negli ecc. novit, mutazione nelle Innovazion Innovazione, Rinnovazione: fare o l'introdurre cose nuove. In og'ni caxo V. In tutti caxi.
leggi,
usi,
s. f.
Il

Inizia-ti-va; s.
dell' iniziare.

Iniziazione

L'atto e L'effetto

Inoltrse

n. p. Inoltrarsi

e Innoltrarsi:

Andar

pi oltre, pi avanti. Avanzarsi, Penetrare.


a.

Xiila;cc,

V.

Sigillar

con ceralacca.
bottiglie.

Inomlbra
g

v.

a.

e bSttigge; Sigillar le
n. p.

brare, Ombreggiare: Far

XulaixiixLse
pesci.

Restar all'amo, e dicesi dei

Inmbrse

n.

p.

Adombrare, Aombrare, Omombra, Offuscare, Adombrarsi, Ombrare: Pigliar


cosa che paja
del cavallo.

ombra o spavento. Temere per


n.
p.

Inlardnase
liquida.

Imbrodarsi,

comunem.
H

vedersi; e dicesi

massimamente

Imbrodolarsi: Lordarsi di brodo o d'altra roba

Adombrare,
spettire.
v.

figurat.

vale Pigliar sospetto. Inso-

InlardLnu.

add. Allardato,

Unto

e bisunto,

Inonda
liti
II

a.

Lercio, Sporco, Intriso, Imbrattato.

gare delle acque


termini.

Inondare e Innondare: Lo allaterreni, uscendo dei loro soi

lulassa
metaf.
:

v. a.

Allacciare e Inlacciare: Legare

e Stringer con laccio.

lulassu
lacciato,

p. pass. Allacciato; ed usasi anche Resta inlassu; Restar allaccialo o in-

Inndazin
Allagamento,
ti

Inondare, per simil. dicesi di popoli e di qualunque cosa che si spanda repente in un paese. s. f. Inondazione, Inondamento,

cio Colto nel laccio.

In lontananza m. avv. In lontananza, Lontano,


lungi.

Inondazione, per
V.
a.

similit.

Incursione

Irruzione,

Da

lontano, Dalla lontana. Dalla lunga.

Da

Scorreria di nemici.

Inorici
avv. In lungo, In lunga.

Accecare

Privar della luce degli

In

liing-o
e

in largo; Per lungo e per largo.

Inorrid
I)

occhi; ed usasi anche figurat. v. a. Inorridire: Apportare, Mettere


orrore. Desiare spavento. Raccapricciare. in senso neut. vale Prendere orrore,

S Andd in lungo V. And. Tid in lungo; Menar in lungo. Menar per la lunga, Tirare alla lunga. Protrarre, Procrastinare,

Inorridire,

Raccapricciarsi

Atterrirsi.

I)

Prolungare, ecc., vale Mandar le cose in lungo. _ in lungo un discorso ; Farla lunga, vale Al-,
lungare
il

In panchntto e nxenetti
panchutto
e

V.

A A

menetti.

discorso, Far una

lunga diceria

da

In parag-n

m. avv.

o In paragone,

non

la

finir

mai

pi.

paraggio. In comparazione, Comparativamente,


e metaf.

In mala (Andd) V. Andd. In man m. avv. In mano. In pugno;


col
in
v.

In parma de
presso
saggio,
il

In confronto. Appello.

man

(Porla); Tenere o

Avere, vale Avere in bala,

in

dominio,

potest, ecc.
.

Portare alcuno in palma di mano, vale Proteggerlo, Accreditarlo, Porlo in credilo, in istima

. Aver tanto % Ave tanto in man da poe di in mano da poter dire..., cio Avere modi certi di prova per alcuna cosa. S Cresce in man; Crescere in mano.
.

mondo.
m. avv. In passando. Di pas-

In passando In patetta
Non
tirate

Alla sfuggita. Incidentemente.

Portd in man; Portare


palesem. checchessia nella

in

mano, cio Portare


senz'altro ajuto.

su dietro

(Scarpe); Scarpe a cianfa, cio le calcagna; dicesi anche


pie,

mano

In menissetti V. A tocchetti. In menssi V. A tocchi. Innalza V. Alsd.

In p
di

Scarpe a cacajuola. m. avv. In piedi. In

Ritto, Stante,

Sustante.
piede, vale Sussistere. S se in p; Essere in Mette in p; Intavolare, Intelaiare: Cominciare a trattare ; e dicesi di negozio, trattato e checchessia,

lunam

v.

a.

Innamorare:

Accendere

amore, Invaghire.
Ave un fa ch'intiamda; Innamorare de' suoi

INP
N
Non
poe sta in p; Non poter reggersi in piedi, si regger diritto, Non si poter tener sulle
e talora

INS

4$
Metter
cor-

Inquaddra
nice a

v. a. Incorniciare:

la

gambe;
terra,

Non

poter

tenere

piedi

in

In quantitce

Sdrucciolare.

un quadro, Armarlo di cornice. m. avv. In quantit, A dovizia, In buon dato, Abbondantemente, A bizzeffe, A

S Pae

a morie in p ; Parer la mora. Essere Parere un morto. Parer morto in piedi, dicesi di Chi scarno, pallido, stenualo da parere piuttosto morto che vivo. S Sfd sci in p : Balzare, Salire in piedi.

sbacco. In gran copia,

ribocco.

In quattro e quattr'utto
fatta
in

avv. In quattro e quattr'otlo, dicesi nell'uso d'una cosa

brevissimo spazio.
a.

Inquieta v.
la

Inquietare, antic. Inquielire:

Tr Dar

S Std in p; Star in piedi, figur. vale Sostenersi, Mantenersi, Stare nel suo essere, Reggersi; e
dicesi
di
scritti,

quiete,

Molestare, Travagliare, Tribolare, ecc.


:

Inquietdse n. p. Inquietarsi. Impazientarsi

In pensein
pagando
oltre
il

d'opere e di lavori qnalunqne. fsej; Stare a cottimo o a dozaltri

nelle impazienze. Far atti di stizza, di sdegno, ee.

Inquilin
altrui.

zina, vale Vivere con


la

tavola

dovuta mercede; e talora


l'alloggio.

comune, per Averne

s. m. Inquilino: Che abita in casa Se uno avesse ricevuto la casa a pigione

dall'inquilino, in

allora direbbesi Subinquilino.

vitto

Inquixi
salo,

V.

a.

Inquisire

Processare

rei

in

S Tegni in pensein; Tenere a cottimo o a dozzina: Tenere altrui in casa sua, dandogli il vitto,
e ricevendo da esso

causa criminale.

Inquixiio
al

s.

m.
s.

Inquisito,
in

Imputalo

Proces-

In pevsnn-a
n

nn tanto al mese. m. avv. In persona

od altrim. Posto

istalo

d'accusa.

Di

Inquixit
S.

m. Inquisitore: Chi presiedeva


s. f.

persona, Personalmente,

Da

se

medesimo,

tribunale dell' Inquisizione.

In persona, usasi talvolta per dire che Altri ha un vizio in estremo grado, che p. e. Invidiosissimo, Avarissimo e sim.: l' l'avarizia in

Inquis:izidn
UflBcio

Inquisizione: Tribunale del


i

Inramm un
Inrang'lii
v. a.

dove s'inquisivano

prelesi eretici.

Ibastimento;
mar. Costruirne
i

Imbol'ossa-

persnn-a; l'avarizia in persona. S Andd in persnn-a; Andar di persona, Comparir di

scare un bastimento. T.

tura principale e scheletro con

pezzi pi grossi,

presenza.

per rivestirlo poi della bordatura o fasciame.

In pessi In ta^nti pessi V. A tocchi. In pin avv. Pienamente, Appieno, Interamente,


Affatto,

In rang-o
ratamenle.

Azzoppare: Far divenir zoppo. m. avv. In fila. In ordine, Schien. p.

Totalmente.

S Piggi in pin; Crre in pieno o in piena, si dice Quando colpo o simile ferisce dirittamoite
colla parte pi forte dell'arma

Inraozse
Mettersi di

Divenir uggioso, scontroso.


ra.

malumore V. Raozo.
avv.

o d'altro strum.;

In rata porzion
Per
rata,

proporzione,

che non andando per diritto


scarso.

si

direbbe
In

Crre

Pro rata

Secondo quella parte che ad

In poche parolle

alcuno tocca a pagare d'una data

somma.

In

poche pa-role, In breve, Alle brevi, Alle corte. Per abbreviarla. Per conchiudere. praticai (Mette); Porre o Mettere in pratica, in atto in alto pratico. Praticare, Mettere

m. avv.

In realts
fettivamente.

m. avv. In

realt,

Realmente, Ef-

In rescoson V. A Inresta v. Mettere


a.

rescosdnn-a.
in

resta.

In filza. Infil-

zare; e se dicesi d'aglio, Intrecciare V. Resta.

in

effetto.

In px*essa
lo

In re"vezzn
m. avv. In soppressa, cio Sotto
avv. In prima. Imprima, Impri-

(Andd) V. Andd.

Inricclii

V. a.

Arricchire: Far ricco, dovizioso.

In primma
mamenle.
mente,
In

strettoio.

Arricchire, usato in signif. neut. vale Divenire


ricco; che anche dicesi Inricchire e Irricchire,

pria.

Da primajo,

vale Primiera-

ma poco

usati.

Da

principio; ed anche Per lo addietro,

In rind.o

m. avv.

o In tondo,

in

Per

lo

passato.

In pi*ininia In privato
In particolare.

man

cerchio. Circolarmente, In circonferenza, In giro.

m. avv. Prima

di tnlli,

InrScc

v. a.

Arroccare, Appennecchiare e pi

Avanti d'ogni altro.

m. avv. In privato. Privatamente.

In proporzion
Proporzionatamente,

m. avv. A

proporzione,

In

rata.

sulla rocca o conocchia ci che si vuol filare. 5 r; Arroccare il re: Nel giuoco degli scacchi vale Porre il rocco (tare) allato al re e far passare il re dall'altra parte accanto al rocco.

comunem. Inconocchiare: Mettere

In pubblico, Pubblicamente, In palese, Palesemente, In presenza di


lutti,

pnlblblico
A

m. avv.

In sa;
I)

In qua, contr.

di

In

l.

Avv.

di luogo,

e vale Verso questa parte. Vicino, Presso.


In qua, parlandosi di tempo, vale Insino a questo

pien popolo,

In punta de p

bandita.

punta di piedi. Posto avv. col v. Andare, vale Andare senza posar le piante, ma solamente la punta; e per estens. Andar cheto cheto, chiotto chiotto, catellon catellone,
; In

lempo, con

la

comparazione peraltro a un punto di


:

tempo
t)

gi passato

l'ho ciit visto

da un meize
:

quatto quatto, a chetichelli, cio Pian piano per non essere udito.

In punto de morte;
sul

Fn sulla morie. In

qua non l'ho pi veduto, Alle volte usasi semplicem. per Qua Da in sa quello libbro; Date qua quel libro. % Andd in sa e in l; Andar in qua e in l, vale Andar vagando. Andar in volta, girone, in
in

in sa;

Da un mese

morire, In articolo o punto di morte, All'o


All'ultimo della vita
;

giro,

attorno, ecc.

ID sull'estremo o

ed anche

Da

poco in sa V. questa
V.
a.

locuzione

alla

sua

Al lumicino, Al confitemini.

sede alfabetica.
:

In punto d'a
Vestirsi dei

(Vestise); Andar* in gala

Ins

Manomettere, Metter mano: Comin-

migliori abili che

uno abbia.

ciare a servirsi di quelle cose che a poco a poco

446

INS

INS

e a parte a parie si consumano; altrim. Incignare: tns 5 fiasco, a btte, 5 salammo, nn-a pessa de panno, ecc.; 3fanometlere il fiasco, la bollo, salame, una pezza di panno, ecc. il g Insala; Romperla, vale Dar cominciamenlo ad una zuffa: Che Vinse? Ch'io la rompa?

Insa^cc.
n

v.

Insaccare: Mettere in sacco,


la

Il

nn-a persnn-a; Gonfiare alcuno, figurai, vale Adularlo, Blandirlo, Lisciarlo, Dargli incenso, Granargli gli orecchi. Inscise n. p. Gonfiarsi, Enfiarsi, Tumefarsi: Divenir gonfio per malattia, e dicesi pr( priam. di carne di corpi animali e delle loro membra. Gonfiarsi, Enfiarsi, figurai, vale Montar in superbia
,

Insaccare, per Cacciar

carne

di

majale battuta

Insuperbirsi

Inorgoglirsi

Imbriarsi
botta,

e salala nelle budella per far salami, salcicce e si-

mili; altrim. Imbudellare,


n

Tronfiare.

da-o mangia; Abbottarsi, Gonfiarsi come

la

per Ingoiare, Metter dentro: Mangiar molto con avidit ; clic anche dicesi per ischerzo
Ingurgitare,

Scuffiare, Cuffiare,
folare.

Ingubbiare, Ruf-

In scia
Rimbalzare
di
chi
sulla

Rinsaccare (neul.), Scuotere e


sella

Rimpinzarsi, Rimpippiarsi, Empiersi a ribocco, a soprabbondanza, vale Empirsi pi che mai di cibo. da- sbraggi; Non far che gridare. ^ixiixua d.a leng-ixa (Ave nn-a cosa) V. Ave.

andando

a cavallo per la

scomoda andatura
ci

In scia ^imiua
cosa) V. Dio.

die
f.

die

(Ave nr^-a

del

medesimo o per poca

pratica

la

sopra:

Mia cmm'
!

l'insaccai Guarda com''

"Insciiag-g-etta s.
fialu/zo:

Enfialino, Enfialello,

En-

rinsacca

Leggiera enfiagione.
s.
f.

Imsa>la<tta<
lit

s.

f.

Insalata:

Cibo

di

certe

qua-

"Insciag-g-ia

Enfiagione, Enfiatura, En-

d'erbe che

ed olio, lata verde, perch

mangiano condite con sale, acelo e per lo^i erude; dicesi anche Insasi

fiamenlo. Enfialo, Bozza,

Tumore; Gonfiezza
:

in

fatta

d'erbe, a differenza di

qualche parte del corpo. D z /' insciaggia ; Disenfiarsi


l'enfiagione.

Andar

via

quella che sia di patate e d'altro.

Mescolunzina , Insalata de' nutina o Minutina tutti odori. Insalata verde


di

Mescolanza cappuccini, Mi-

Inscidia v.

a.

Insidiare
a

Insciua
"

v.

Insinuare:

Porre o Tender insidie. figurai. Mettere,


Indurre a fare.

pi sorta d'erbucce crude, saporite e odorose. Insalata sudicia, chiamasi per antifrasi Quella, nella quale si mescolano torli d'uovo spezzati, acciughe e altre cose gustose. S Cerne l'insalatla; Mondare o Nettare l'insalala, cio Trie e giltare la parte men buona. S

Infondere nell'animo,
Insinuare
:

Inslillare,

Registrare un alto, una convenzione

sim. sul pubblico 'registro a ci destinato.


Inscindse n. p. Insinuarsi, Introdursi, Penetrare.

lusciniiat
'''l'ufficio

s.

m. Insinuatore: Colui che regge


registra e custo-

d'Insinuazione e che
alti

se

all'

insalai la ; Essere

all'insalata,

figurai.

vale Essere alla fine d'una cosa.

S Scuu dell' insalatla; Scotitojo Reticino o Vaso bucheralo, entro cui si mette l' insalata per farne
:

Inscinuazin
"

che vengono sottomessi ali" insinuazione V. Inscinuasion nel 3 significalo. s. f. Insinuazione, Esortazione, Persuasione: A inscinuazin do tale; A
disce gli

colar l'acqua, scuotendolo.

insinuazione del tale.

lusa/latta.
fondo, a

s.

f.

Insalatiera:
in

Vassojo
si

assai

Insinuazione,

in retlor.

Ragionamento
per
in

fallo

con

modo

di

catinella,

cui

suol con-

dissimulazione

circuizione

guadagnarsi

dire e porre in tavola V insalata.

lusala^ttiun-a.
salala.

s.

f.

Insalalina: Piccola in-

Il

l'animo delL'uditore.

Registrazione o Trascrizione

un pubblico

Insalata tenerella.

registro tenuto nell'uffizio dello d'Insinuazione,

Insa;]ig'u.iiiu.

add.

Insanguinato,

Sangui-

contenente
alto

nato, Sanguinoso, Sanguinenle: Brnttato di sangue.

InsaiVu.

v.

a.

Insaponare:
si

Soffregare

una

"Inscio
M

documenti, le scritture e qualunque che debba esser reso pubblico. add. Gonfio, Enfio, Tumido, Turgido.
i

cosa con sapone, che


qua, per lavare
tal

va sciogliendo

nell'ac-

Gonfio, figurai. Tronfio, cio Gonfio per superbia,

cosa e farla monda.


la

Vano, Superbo,

Altiero,

Pieno

di

vento.

- a barba; Insaponar
di

barba: Bagnar la barba con ischiuma di sapone per ammorbidirla prima


raderla.
s.
f.

In sci far do g-iorno, d.a seja da nutte V. Girno, Seja, Ntitte. In sci fseto; Sul fatto e alla In flagranti.
lai.

lusa-vua/ta;
saponare.

Insaponamento: Lo

in-

Acciapp in
In sul tardi,

sci feto V.

Fwto

s.

m.
Al tardo,

In sci tardi
v. a.

m. avv. Al

tardi.

Iiislbx*a;g-g-n/
lai.

Sgridare, Garrire, e alla

Ad
i

ora tarda, avanzata.

Increpare: Riprender con rumore di parole

In scio lardi

tnzai tccan V. Mzuo.


di

e di gesti.

Inscipido
a scappa
e

add. Insipido, Sciocco, Scipito: Che


Saporito.

Xu sca>pp (Fa nn-a cosa); Far checchessia


fuggi fuggi

non ha nessun sapore, contr.


Il

fuggi,

alla

sfuggita,
in

Insipido, figurai, dicesi anche delle persone, e


vale Insulso, Sciocco, Fatuo, Scimunito.
Sul punto. In punto. Posto avv.

fuggiascamente, correndo, di volo, vale Farla


fretta,

con poco agio, senza fermarsi.

In sex pissi;
col
V.

In scappili
Andd.

d.e

casetta
scemo Empiere di

(Anddj V.

Kssere in prossima disposizione,

A mo-

InscexaLini
Divenir
folle,

v. n. Infollire, Ingoffire, Imbecillire:

Insciste

menti. Vicino, Imminenle a far checchessia. V. n. Insistere, Instare, Persistere:


Star fermo e ostinato in alcuna cosa, Perseverare a domandare, a volere una cosa. s. f. Insistenza, Pertinacia, Osti-

goffo,

imbecille,
:

di

senno.

**Xusci.

v.

a.

Gonfiare

fiato

di

vento checchessia. Far rilevare ingrossando. a faccia de pugni a nn-a pers5nn-a; Gonfiare
il

Inscistensa
Inscistente
Pertinace.

nazione, Fermezza.
p. pres. Insistente:

viso ad

alcuno

vale

Percuoterlo

con

Che

insiste.

pugni nel volto.

INS

MS

-^
Far grnzzo o gruzzolo o

Jn sci
S

e poelic. In sue, cio Verso


conir. di In gi.

avv. Ins, In su, In snso, In soso, So, la parie superiore,

insemme

di

</i'n(B;

peculio, cio Raggruzzolare,

Ammassar

danari.

And
l'

in sci; Insusarsi: Innalzarsi,

Andar

al-

ins.

Insemme
tutto

$ Parli insemme; Partir di brigala o di conserva, cio insieme.


s.

m. Complesso :"Ci

che risalta

In sconquascio
piglio,

m. avv. In conquasso, A soqquadro, A sbarag'io, In disordine. In iscomSossopra e Sozzopra. V. Scorrussse.

dall'unione di differenti par:i. Aggregato di pi oggetti o cose concorrenti a uno stesso fine. Il

Inscorrvissse

insieme: complesso non

NeWinsemme n
ci

gh'

ma;

Nel

malaccio.

Inscrive

V. Scrive.
s.
f.

Insenscil>ile
e

add. Insensibile:
;

Che non sente.

Inscx*izin

Inscrizione

Iscrizione
I

Che

privo^di^senlimento

Apatico, Spassionato.

Scrina posla sopra muro o scolpila su marmo, per conservare la memoria d'una persona o di un fallo, e anche per indicare a che serve un
edifizio,

Insensibile, dicesi

vasi a
"

anche a Colui che non muocompassione degli altrui n;ali. Aggiunto di cosa, che non apparisce al senso,

ecc.

od

in

modo

impercettibile.

Inscrizione, per Epilaffio.

Allo con cui si scrive o si fa scrivere un nome, un dirillo o qualche altra cosa sopra un
registro a
lai

Insensu.
Mogio;

add Insensato, anticam. Insennalo

Che non ha senso

inlelleltuale; Stupido, Stolto,

e preso sostantiv. Boto,


v.
a.

Beccone, Castrone.
r

uopo deslinalo.

Inser
l'altra.

Inserire: Mettere l'una cosa nel-

ipotecaria; Inscrizione ipotecaria: La registrazione nei pubblici registri delle ipoteche, delle istanze (note) relative agli alli che portano ipoteca.

Metter dentro.

Inserire, parlando delle opere d'intelletto, con-

In

scg'g'i,;
alla

Sdrucciolo, Sdruccioloso, Sdruc-

"

ciolevole: Aggiunto a

va

china,

Luogo o Sentiero, vale Che dove con diiScoll si pu andare

ecc , vale Scrivervi, Innestarvi ab una cosa. per Introdurre alcuno a parlare in qualche componimento o del nominarcelo comecchessia. un avviso in sci giornale; Inserire un avviso
tratti,

s?nza sdrucciolare. " Talvolta vale semplicem. V. A scarpa.

sul

giornale.
s.
f.

A pendio, A

scarpa

Inserzion In setton m.
ritto

Inserzione: L'atto d'inserire.

avv.

A sedere

sul leito,

Mezzo

Inseg-na.
al

s.

f.

Cartello: Scritta a grosse lettere,

sul

letto.

di fuori
si

della

bottega, per indicare farle che


il

Sta
vila

Std sci in settn; Balzare a mezza


dal
sul
letto,

vi

esprcila e

genere

di
il

merce

che

vi

si

tiene, aggiuntovi per lo pi

nome

del bottegajo.

Iniseg'n.
Istruire.
"

v. a.

intorno a qualche arie o scienza

Insegnare: Dare altrui precetti Ammaestrar!', ;

Inso p. pass. Manomesso, Incignalo Insolensa Insolenza, anlic.


s.
f.

capezzale. Recarsi a sedere Levarsi a o in sedere.

V. Insd.
Insolenzia:

Qualit di ci che

insolente;

Impertinenza,

Insegnare, per Indicare una persona o una cosa


il

luogo dove una persona o cosa


Inseguire

si

trova;

Insolente
Insolenti
**lM.sjn
monna, S Insmse
la

Arroganza, Tracotanza, Sfacciatagsine. add. Insolente, Impertinente, Ar:

Mostrare, Indicare, Far conoscere.

rogante, Tracolante
chi fugge.

Che procede

fuori del

do-

Inseg-ixi

V. a.

Dar dietro a

vuto termine.
v.

Insei

V.

a.

Innestare: Incastrare o altrim. Con-

n.

Insolentire, Insolenteggiare

giungere marza o buccia duna pianta nell'altra acciocch in essa s'alligni; allrim. Annestare,

Diveniar insolente, arrogante. Proceder fuori del dovuto termine.


v.
a.

Neslare, Inserire, Insertare.

Sojare, Berteggiare, Cuculiare,

a bxo ; Annestare

bucciuolo o a bacciuoll, a

Corbellare, Canzonare,
la

Dar
la

la

soja,

l'unguento,

cannello, a boncinello, a anellolto. T. a(,ric. In-

quadra,
p.

giarda.

nestare eolla buccia della marza del frutto buono,


tagliala

n.

Berteggiarsi, Corbellarsi, Can-

a guisa di bucciuolo di

canna grossa ap-

zonarsi,

Dileggiarsi, ecc.
v.
a.

punto come la marza del frullo cattivo, cui sbucciata quanto basta si adatta in modo che combaci bene per tutto, e si fascia ben bene perch si rammargini.

Insord

Assordare,

Assordire: Offender
Insospettirsi,
-

con soverchio rumore

l'udito; Intronare, Stordire.

Insospettise n.p. Insospetlire,


Pigliar pelo: Concepir

ombra, sospetto.
In

-'

Insella,

v. a. Sellare

.Metter la sella al cavallo,

In sostansa
In poche parole.
11

e generic. Bardarlo.

m. avv. clusione, Insomma, Alla fin

sosianza. In con-

delle fini. Alle corte,

Insemnie

S Inselldse n. p. Insellarsi: Porsi in sella. avv. Insieme, Insiememente,

As-

In sostanza. In realt. In effetto.

sieme, Unitamente, Di compagnia, Di conserva, Di brigala. In uno. In una, Con esso.

In spalletta (Portd); Portare a


V.

cavallocio

cavullin.
n.

a mi, a ti, a le; Meco, Teco, Seco insieme. S Atidd iusevime; Andar insieme, di conserva,
di

Inspaximse
larsi,
gliarsi

p.

Spaventarsi, Sperico

Rimescolarsi, Spaurarsi, Impaurirsi: Pispavento, paura, rimescolamento.


p.
--^

compagnia. Accompagnarsi. Pasteggiare, Mangiare insieme. AAescc/djHsemme; Commischiare: Mescolare inJ5 sieme cose diverse. % Mette insemme; Mettere insieme, Adunare, Ambrigala,
in

^-

Mangia insemme;

Inspaxiuxn
Impaurilo.

pass. Spaventalo, Spaurito,

'/

Inspess
denso,
fitto.

V.

a.

Inspessare, Spessore, Spessire,


RatTitlire;

Addensare, Condensare,

Fare spesso,

massare.
"

insemme a poco a poco; Metter


,

insieme a

S Inspessise n. p. Inspessire, Inspessirsi, Spessarsi,

scarouzzolo, a scampoli

cio a forza di rispar-

Addensarsi, Raddensarsi,

Raffittirsi.

mio, a piccole porzioni.

Inspett

s.

m. Inspetlore

e Ispettore: Quegli

448
che ha

INS
soprantendenza, l'ispezione su qualche Quegli che deputato a sorvegliare
si

INT
Metter pruni sopra checchessia o Turare passi con pruni per difosa di qualsivoglia cosa.
i

la

cosa, ovv.
a qiiaicho

voglia ufficio.
s.
f.

Instcca
Instru
II

V.

a.

Stuccare

Riturare o Appic-

InspeziSn
fizio,

Inspezione e Ispezione: Uf-

care con istucco.


V.
a.

Attribuzione. Giurisdizione dell'ispettore.

Instruire e Istruire:
i

Dar

lezioni

Inspezione, Appartenenza, UITlcio:

A non

roha de

precetti circa

costumi,

le

scienze, ecc.;

Am-

mce inspezin; Non sono cose

di

mia inspezione.

maestrare, Addottrinare.
Instruire per Ragguagliare, Informare: Mi l'ho instruo de tlio; Io l'ho istruito d'ogni cosa.

Inspirai
.

v.

a.

Inspirare e Ispirare: Meller in

fidcia; Inspirare fiducia. I]ispix*a.ziii s. f. Inspirazione e lipirazione: Motivo interno della


a operare.
volont che invita
In fretta, In

mente o nell'animo un disegno, un pensiero, un affetto.

un processo;
pilarlo,
p.

Instruire un

processo, vale

Com-

Formarlo.
pass. Instruilo e Istruito, Instrutto,
addielt.,

Instrixio

Ammaestrato, Addottrinalo. Usato come


Erudito, Dotto.

In sprescia
stezza.

m. avv.

fretta,

Ins t]:*u. menta


e dell'uso.
in
Il

v.

a.

Slrumcnlare. T. mus.

prescia, All'iraprescia, Ircttolosamente,

Con pre-

comporre quella parte d'un'opera musica che debbessore sonala da varj stru-

Inspx*it& V. Insbraggind. Inspritn add. Spiritato:


cessiva paura.

menti, e farlo per


Sopraffatto da ec-

modo

che questa ben


s.

si

con-

venga con
T.

la

parte che debb'essere cantata.


f.

Instr'.mentazin
Fare istanza, Insi-

Mrumentazione.

Insta,

v.

n. Instare e Istare:

mus.

dell'uso. Tutte

le

parti scritte degli

stere nella

domanda o

preghiera,

Non

rifinir di

strumenti, in una qualche composizione musicale

chiedere V. Insciste. Insta.cc. v. a. Intascare:


in saccoccia.

che servono d'accompagnamento e d'ornamento

Mettere Mettere
in

in

tasca,

al

canto.

Instr'nientu add.
a.

Strumentato: Aggiunto

Installa/
diare,

v.

Installare

posses-

di canto,

Quello scritto colla strumentazione ossia

sione. Costituire

ma

in un impiego; pochissimo usato.


s.
f.

.iltrim.

Inse-

colla

parte degli strumenti.

Instrttivo add. Inslruttivo e Istruttivo: Che


istruisce o

Insta.lla>zin
costituire in

Installazione: L'atto di

Atto ad istruire.

Instecca.
cime
-

impiego, in possesso; altrim. Insediamento, ma pochissimo usato. v. a. Steccare: Ficcar nella carne
di

Instrtt
insiruisce,

Lardare

ramerino, garofani, spicclij d'aglio e sim. e Lardellare vale Ficcar lardelli (pes-

s. m. Inslrutlore e Istruttore: Chi ammaestra, insegna; Ammaestratore. Gidice inslrtl; Giudice inslrutlore: Quello che informa ossia che forma il processo infor-

mativo. Nelle cause criminali Giudice inquirente,


cio Quello che forma
il

selti de lardo) nella carne traforala

con un ferro

processo criminale.
inslrutlore

appuntato che chiamasi Lardatoio.

Ins trattoria
L'istruzione del
dipendenti.

s.

f.

T. leg. e di sempl. uso.

Inst%(3cli.xo
pettiw, dicesi

add. Intirizzato, Intirizzito, Imdi

giudice

intorno

comunem.

Chi sta troppo in-

qualche processo unilamcnle

agli atti e scritture

tero sulla persona.

Intirizzato e Intirizzito, dicesi pure dei cadaveri

Insutoord-inazion
Insul>or<linu
dell'uso:

s. f.

Insubordinazione.
insubordinalo;

quando
le

il

gelo della morte ha loro


instecch'io V.
a.

si

irrigidite

membra che
Sta
V.

a gran fatica possono esser piegate.

Voce dell'uso: La qualit di chi Mancanza di subordinazione.


add.

And

Andd.

Insubordinato.

Voce

Instig-a

Instigare e Istigare, antic. Inzi-

Che non
V.
a.

rispelta
lui

n sta soggetto alla

gare: Incitare, Eccitare, Stimolare, Inzipillare,


Subbillare, Sollecitare con istanza a far una cosa.

autorit di chi a

superiore.

Insula.

Inamidare, Insaldare e Saldare:


la

Instig^a.t

s.

m. Instigatore e Istigatore
Incitatore,
s.
f.

Che

Dare l'amido o
stirarli, attn-^hc,

salda ai pannilini
il

istiga; Eccitatore,

Sollecitatore.

passatovi sopra

ferro

prima d ben

Instig-azin
Institui
V.

Instigazione e Istigazione,

caldo, restino ben dislesi e incartati.

Instigamento e Istigamento, antic. Inzigamento; Incitamento, Stimolo, Stimolazione.


a. Instituire

Insulta
villanie,

V. a. Insultare:

Far

insulti,

Far ingiurie,

soperchierie, Oltraggiare.
s.

Istituire:

Dar prin-

Insulto

m.

Insulto, Oltraggio, Soperchieria,

cipio.

Fondare, Ordinare, Stabilire.

Affronto, Offesa.

erede nn-a pers5nn-a ; Instituire erede alcuno,


vale Lasciare ad alcuno l'eredit.
s.

Insperlbise
goglire, Invanire.

n.

p.

Insuperbire, Superbire,

Insuperbirsi, antic. Insuperbare e Insuperbiare:

Institto
Instituto, per

m.

Instituto

e
all'

Scuola superiore destinata


scienze e lettere.

Istituto, Liceo: insegnamento di

Divenir superbo, Menar orgoglio. Gonfiarsi, Inor-

Ordine
s.
f.

religioso.

Inspp V. Assppd. Insppu V. Assppu.


:

Institzi^n
Instradd,
v.

Instituzionc e Istituzione

Insrrezin
Sollevazione:
Il

s.

f.

insurrezione, Insorgimento,
Insussistenza

Disposizione, Ordinazione, Cominciamento, Fondazione.


n.

levarsi d'un popolo per far novit.


s.
f.
:

Insuscistensa
fondamento, Vanit.

Qualit
di

Instradare, Stradare,
al

Av-

e Stato di ci che insussistente,

Mancanza

viare, Guidare, Dirigere,

Incamminare, Addiriz-

zare ed usasi tanto

proprio

In stramlbaeln (And.) V. Andd. In strang-g-g-i<3u V. De slrangSggiti.


XnstrepSn, v.
a.

come

al figurato.

Insuscistente
sussiste.

add. Insussistente: Che non

Vano,
s.

Inteero

m. Sepoltura, Seppellimento, Sepmorto.

Imprunare. Voce del cont.:

pellizione: L'atto del seppellire un

INT
TMXtsLfixt
Riporre.
V.
a.

INT

4tt

Ascondere, Nascondere, Celare,


signif. figur.

8 Fntendise d'nn-a cosa ; Intendersi di checchessia, vale Averne esperienza e cognizione; dicesi
Intendisela

S Inlafuse V. Intandse nel

Inta^g'^i
**n

V. a. nlagliare:

Formar checchessia

in legno o ailra

maleria col taglio degli scarpelli,

subbie, scorbie ed altri proporzionnli strumenti.

Ammascare, Conoscer l'imbeccala. Voce furbesca e vale Comprendere: Tintaggi? Ammaschi? Comprendi? Capisci? luta.g'g'ia.d. s. m. Intagliatore, dicesi Colui
che intaglia in legno fogliami, cornici e simili, ma non figure, perch quello che intagli figure di rilievo, o di tutto rilievo o di basso rilievo,
dicesi Scultore.

anche Conoscersi accompagn. col genit. con un; Intendersela con uno, Darsi l'intesa, Indettarsi: Accordarsi segretamente con uno di quello che si ha a fare. S fntendeivela fra voi atri; Fatevela o Sbrigatela

fra

voi.

Non

intendise

de

ninfe;

Avere

studiato

in

buemme. Essere

dotto in buezio.

Modi

bassi e

luta^g-g-io
intaglio.

s.

m. Intaglio: Lavoro, Opera


p.

di

scherzev. che significano Esser ignorante, Non aver cognizione di checchessia. S N vocila intende; Non volerla intendere. Modo famil. e dell'uso che equivale a Non lasciarsi persuadere. j
,

Intanse
nella

n.

Intanarsi, Rintanarsi,

Imba-

carsi: Propr. Entrare o Nascondersi nella tana

S S'intende; S'intende, Certo, Appunto, Sicaramenle, Non v' dubbio, Senza dubbio, Ella va de plano e sim.

buca; e

figurat. Incavernarsi, SolHccarsi,

Semmo
due una
tal

inteizi; Ci siamo intesi, usasi dire da

Appiattarsi, Nascondersi in qualche luogo.

nel separarsi

quando hanno fermato

tra loro
:

lutairsi.

v. a. Intarsiare:

Commettere insieme
pii

cosa.

diversi pezzuoli di

legnami di

colori a di-

segni d'ornato ed anche di figure.

^ Te a f intende mi; L'avrai da far con Modo di minaccia.

me.

Ixita.i*sia,d
l'arte

s.

m. Intarsiatore: Che

esercita

Intenex*x
il

v. a. Intenerire, figurai,

vale Toccar j

dell' intarsiare.
s. f.

cuore. Far provar compassione.


i

Xuta>x*sia,tai
a lavoro di

Intarsiatura: Commettitura

S Intenersc n. p. Intenerirsi: Lasciar la rigidezza,

tarsia; Inlarsiamenlo, Intarsio.


v.
a.

Commuoversi, Provar compassione. Impietosirsi.

Intavola

Intavolare: Nel giuoco degli


tutti
i

scacchi dicesi L'ordinare

pezzi sul tavo-

"Intentazin V. Tentazin. Intenzione, Intendimento, Pen-i Intenzin


s. f.

liere

in

principio di partita.

siero, Voglia,
si

Divisamento: Fine pel quale l'uomo


a buona

un

affare,

un negozio,

ecc.; Intavolare, Inte-

laiare un negozio,

Darvi

principio,

un trattalo o checchessia, vale Cominciarlo, Farne la pro-

volge e si muove a operare. Fd con bnn-a intenzin; Fare

in^j
in-

tenzione. Operar con buon fine, per bene.

posizione.

Intenzionu add. Intenzionato


Intentare,

Che ha

nn-a

lite;

Muovere una

lite:

CoS

tenzione. Disposto.

minciare a

litigare.
v. a.

Ben intenzionu; Ben


Propizio.

intenzionato: Favorevole,
}

Intende
telletto,

Intendere: Apprendere

coli' in-

Capire colla mente ascoltando o leggendo;


il

Ma

intenzionu; Mal

intenzionato:

Avverso,

Capire, Comprendere, Afferrar bene


verit.

punto,

la

Contrario.

In te quello mentre

avv. In quel

menpunto,

Intendere, per Udire, Sentire: Ti hoe inteizo quello che t'ho dito? Hai inteso Ci che ti ho detto ?
Io

tre, In quello stante, In quel subilo, In quel

In quello, in quella, In quel tanto. In quella volta.


In quel mezzo. In quell'atto, Frattanto.
v.
a.
:

per Giudicare, Stimare: Mi ve a diggo Intercede Intercedere Pregare cmme l'intendo; ve dico come ottenere qualche grazia per alcuno. per Aver intenzione, pensiero: M' intendeivo Intercession Intercessione Lo
la

peri

l'intendo.

s.

f.

inter;

de fa ben; Io intendeva di far bene. md; Frantendere: Non bene intendere, Intendere al contrario di quel che detto. S Chi l' intende, chi n l' intende, chi n a vu intende; Chi l'intende, chi non l'intende e chi non la vuol intendere: Chi vuole, chi no, e chi senza intendere festereccio e non vuole. S Chi md intende, pezo risponde; Chi male intende, peggio risponde. Dettato prov. di chiaro
significalo.

cedere, Priego.

V jf

Intercesso
Intercetta
lettere
la

m. Intercessore, Intercedilore : Che intercede per un altro. i


s.

v.

a.

Intercettare

Impedire

il

corso di checchessia. Fare ostacolo ad una cosa affinch non giunga al suo scopo; e dicesi di;
acchiappate o
allro,

dun corpo
ecc.

che impedisca

veduta di un

Interdi v. a.
bire,

Interdire, antic. Interdicere: Proi-

Vietare, Impedire.

ad intende; Dar ad intendere, vale Persuadere, Dimostrare; e talvolta Dire alimi cosa falsa,

Interdire. T. de'leg. Vietare ad alcuno l'ammi-

nistrazione delie proprie sostanze per prodigalit

Infinocchiarlo, Inzampognarlo.
n

ad intende che l' sghuu un aze V. Aze. S Dse ad intende; Darsi ad intendere, Credere,
Credersi, Reputarsi, Pensarsi , Immaginarsi. S Dila cmme a s'intende; Dirla come s'intende, vale Dire apertamente la propria opinione.

per incapacit.

Interdizln
Divieto
n
:

s.

f.

Interdizione, Interdetto,

Proibizione fatta ad alcuno di far qualpresso


Legisti Proibizione giudiamministrare proprj beni
i i

che cosa.
Interdizione
ziale della
,

facolt di

intende; Far intendere, vale Significare. S Fase intende da nn-a ptrsnn-a; Lasciarsi intendere con alcuno, vale Parlargli chiaro intorno a checchessia.
Gasaocia, Dizionario Qenovete-Italiano.

Fa

per imbecillii, demenza, prodigalit e sim.

Interessa

v.

a.

Interessare: Far partecipe,


in

Chiamare, 3Ietter a parte uno un negozio e sim.

un affare, di

450
Interessare,
a

INT
Importare, Premere, Calere, Essere Muovere a stima; Eccidiietto,

mt
Interpella
1)

v.

a.

Interpellare: Nell'uso

Do-

cuore, Star a petto;

tare

amore, affezione,

piet.

per S Interessse

un;

Interessarsi per uno: Pren-

mandare, Interrogare, Richiedere. Interpellare: Chiamare con alto giuridico alcuno onde interrogarlo od eccitarlo a spiegarsi sulla
verit o fa'sil d'un
fatto.
s.
f.

dere cura d'un interesse altrui come se a s appartenesse; ed anche Prender parte agli altrui infortuni col mostrarne rincrescimento.

Interpellansa.
pellamontn
;
it

Interpellazione, Inter-

Interesse
si

s.

m. Interesse
danari

Utile o Merito che


si

riscuote dei
;

prestati o

paga degli

Domanda, Interrogazione, Interpellazione, dicesi di Una domanda fatta da un gmdiee o da altro pubblico ufficiale, per essere informato o reso edotto di qualche cosa.
v. a. Interpretare e Inlerpelrare:

accattati

differente in questo dall'Usura, che esso

lecito ed essa no.

Interesse,

Interpetra,
Quando
ho
il

per Guadagno, Utile:


ecc.;

g'h 5

Esporre, Spiegare ci che

vha
in

di

oscuro o di
in

mcB interesse,
resse, ecc.
1)

Quando

ci

mio inte-

ambiguo
alto;

in

una

scrittura,

una legge,

un

per Affare, Negozio semplicem;, onde: Accud a-i so interessi; Badare a' suoi interessi, vale Accudire a' fatti suoi. Fd l'interesse d'nn-a persnn-a; Far l'inleresse o il giuoco d'alcuno, vale Far cosa che
torni in vantaggio di lui. S L'interesse sia fra 5 poce e 5 figgio ; L'interesse sta tra '1 ^adre e '1 tglio. Il signif. chiaro.

altrim. Chiosare.
s. f.

Interpetra,zi5n

Interpretazione e In-

terpelrazion'^, Interpr.elamento e Interpetramento:

L'interpretare; Esposizione, Dichiarazione, Chiosa.

Interpetre
Che
it

s. m. Interprete e Interpetre Che spiega il senso delle parole; Espositore, Commentatore, Chiosatore. Interprete, Turcimanno, Dragomanno: Colai che tra due che non intendono il linguaggio l'uno
:

interpreta,

Interessu.

add. Interessato, Avido, Cupido,

dell'altro

espone
v.

il

colloquio a ciascuno nel suo.


a.

e per estens. Arrotino, Sorbone, diccsi di Chi cerca in ogni cosa il suo utile senz'aver riguardo all'alimi. n Interessato, Cotnpartecipante: Colui
teresse in un
Interposto. T.

Interrog-a

Interrogare: Fare una dola

manda ad alcuno attendendone


mandare ad uno
di

risposta.

Do-

che ha in-

alcuna cosa.
s.

negozio o
s. f.

in

alcun affare.

Interrogatolo
quela d'interrogazioni,
ti

m.

Interrogatorio: Se-

Interjezin
mente qualche

Interjezione, Inlerghiezione,

gramm.
a.

Parte del discorso espri,

Interrogatorio, pressa
cesso, in cui
del
si

Legali dicesi Quel prole

affetto dell'animo.

sono registrale
che
s.

interrogazioni

Interinti v.

Interinare: L'approvare, Far re-

giudice e

le

risposte dell'accusato,

com'anche

gistrare e far eseguire le provvidenze

sovrane

L'azione del giudice

interroga

alcuno cos

dai s"premi Magistrati.

Voce

dell'uso.

per cause

civili

che criminali.
f.

Interinazin
zione che
gistrali
si

s. f.

Interinazione: Approva-

Interrog-azin
terrogare e La

Interrogazione: L'insi

d presso di noi da' supremi Maleggi


e

domanda che
v.
a.

fa

interrogando.

alle

provvidenze sovrane, inseregistri.

Interrompe

Interrompere: Impedire
parola
il

-ndone copia ne' loro

Znterlinea
iamina
ira

s.

f.

Interlinea. T.
di nastro

stamp. Piccola
si

la

continuazione di checchessia.

discorso;
parola in

Romper
parlare.
s.
f.

la

Rompere

la

di metallo a

mo'

che

usa porre

bocca, Attraversare
il

discorso.

Inter-

una riga e

l'altra delio

stampato, onde riesca


la

rompere

pi preciso e pi

comodo
a.

a leggersi, per

spal-

Interracin
terza

Interruzione, Interrompi-

leggiatura che presta ai caratteri.

mento: Lo interrompere.
In

Interlinea
linea
II

v.

Interlineare: Segnare con

In tersa man;
finch

deposito, In

o Scrivere tra verso e verso.

persona. Posto avv. coi v. Mettere,


dietro

mano di Dela

Interlineare. T.

stamp. Porre
s.

le

interlinee fra le

porre, vale Affidare all'altrui custodia alcuna cosa,


i

righe sia nel comporre, sia dopo composto.

palli

stabiliti

se ne cbiegga

Interlocu-t
che paria ne'
Intromettersi
:

m. Interlocutore Personaggio dialoghi e nelle commedie.


:

restituzione.

In terso m.

avv. In terzo, dicesi di Qualunque


tre.

Intermezse

n.

p. Interporsi,

Frapporsi,

azione od operazione dove intervengano

Mettersi o Entrare di mezzo.


s.

Intervallo
"

s.

m. Intervallo: Spazio

tra

due

lutermezo
Ci che
l'altro
si

m. Intermezzo
si

e Intermedio:

termini di tempo o di luogo.


Intervallo,
nella
i

canta o

rappresenta tra un alto e


d'un'opera, ecc.

Musica dicesi

delle distanze che


la

d'un

dramma,

occupano
piccola
%

suoni fra di loro, delle quali


il

pi

In termini;
Interna.se

In termini, Nei

dovuti limiti.
uscir del con-

comma.
Lucido
il

Posto avv. col V. Stare, vale

Non

Lcido
della

intervallo;

venevole, delle convenienze dovute.


n. p. Internarsi,

spazio di tempo, nel quale


ragione.

inlervallo: Quello pazzo ricupera l'uso

Addentrarsi: Pepaesi e sim., vale

netrare nella parte interiore.


Internarsi, parlando di
terra,

Interveg"n

v. n. Intervenire,
:

cadere, Succedere

Avvenire, AcCse v' intervegno ? Che

Estendersi in un dato luogo.

ne-a parte; Internarsi


attore che nella

nella parte, si dice d'un

cosa v' intervenuto?


in t'nn-a cosa; Intervenire in o ad alcuna cosa,
vale Ritrovarvisi presente, ed anche Avervi parte.

commedia
lutto
il

o tragedia faccia

la

sua
quasi

parte senla

con
i

sentimento
della

possibile, e

iEntervento
Lo
intervenire.

s.

m. Intervento, Intervenzione:

veri affetti

persona che rap-

presenta.

Intesta
s.
ti

v. a. Intestare: Registrar in

nome o

in

Interno

m. Interno: Lo spazio che dentro; e figurai. Il sentimento dell'animo non palesalo cogli atti
esteriori.

testa d'alcuno fondi, parlile, luoghi di

monte, ecc.

Intestare.

T. coslrutt. Mettere due pezzi a conloro testale.

trasto colle

INT
S Intestale n. p. Intestarsi, Incocciarsi , Incaparsi, Incaponirsi, Incaparbire, Impuntarsi, Ostinarsi:
Stare fermo ostinalo nella sua opinione.
11

NT
Propriet de' suoni,
toni,
la

m
fa si

quale

che diventino

cio che differiscano


:

dal grave all'acuto.

Intonazione

Quel dato suono emesso


i

da

uno

Intesfcardise
Ostinarsi,

n. p.

Incaparsi, Incaponirsi,

strum., in cui risiedono

suoni naturali,

come

Intestarsi,
s. f.

Incaparbire, ecc.
Intestazione, Intitolazione,
si

Intestazin
Titolo, Testa
:

corista,

da un corno o da un cembalo bene accordato sul da un organo, a norma dei quali si

Inscrizione che

pone

in fronte
1

d'un libro o d'altro.

Intestili

m. Intestino: Canale che con varj awolgimenli va dalla bocca dello stomaco fino al sedere, dove conduce fuori gli escrementi. Esso
s.

"

si

divide in

pi parli, ciascuna delle quali ha

una particolare denaminazione.

ntima de trapunte

Guscio : La fodera del materasso o del guanciale, per lo pii di traliccio o d'altra tela, la quale forma una specie di sacco schiacciato, che riempiesi di lana
;

Intoppa. Intorlbid

accordano tutti gli altri strum. Quel piccolo preludio sull'organo, il quale serve ad indicare il tono del pezzo musicale, cui deesi dar esecuzione. Una voce colla quale vien indicalo il canto intero del versetto d'un salmo o solo il principio. V. Incontra nel 1" signif.

v.

a.

Intorbidare, Intorbare,

Tor-

bidare: Far divenir torbido.


Intrbiddse n. p. Intorbidarsi, Intorbidire: Divenir torbido.

crino.

Sopra
v.
a.

il

Guscio del guanciale va


Indire: Far

la fo-

Intortig-na

v.

a.

Attorcere, Attorcigliare,
:

dera (foddretta o sciunia).

Attortigliare, Inlorticciare

Xntim
di
stabiliti,

Intimare,

sapere

in se stessa, o pi cose insieme,

Avvolgere una cosa od una ad altra.

intendere, Dichiarare o Notificare

con

autorit

superiore o di giudice, e nei modi dalla legge


di

11

S Inlrtigndse n. p. Attorcigliarsi, Attortigliarsi, ec. Arroncigliarsi, dicesi propr. della serpe quando

dover fare, pagare, eseguire checIl

percossa

chessia sotto pena di esservi costretto.

si
;

ritorce in se stessa.

5 fi

Aggrovigliarsi
filo

a gucera; Intimar
Dichiarare
pergli
i

la

guerra: Nella Milizia vale


si fa la guerra, e minacciandolo di rom-

cesi del

Ritorcersi in s, e diche essendo stato troppo torto, si


:

motivi per cui


patti,

raggrinza.

chiamare l'inimico a

Intrtig-nua
torcigliarsi

s.f. Attorcigliamento:

L'at-

guerra.

e
:

Lo

slato

della cosa attorcigliala.

a reiza;

Intimar
si

la

resa, dicesl di piazza asalla

"

Grovigliola
filo

Quel

rilorcimenio
torto.

che

fa

in

il

sediata, che

chiama
la

resa, minacciandola

quando
V.
n.

troppo

dell'assalto in caso di
dicesi

rifiuto

di

resistenza;

iJitra

Entrare, antic. Intrare

Andare e
alla Ialina:

anche Far

chiamata.

Intixuaacin

Intimid Intimor

s. m. Intimazione: Lo intimare. V. Intimor. v. a. Intimorire, Impaurire: Recar

Penetrare dentro; contr. d'Uscire. " Entrare, talora usasi anche attivam.

timore, paura.

Intimorise

n. p. Intimorirsi,

Impaurirsi

Pigliarsi

timore, paura.

Intirissi
bile
al

V. n. Intirizzire, Intirizzare:
il

Perdere
:

per freddo o per altra cagione

potersi piegare.

per Averci che fare: Le cmm'5 gh' intra? Che c'entra egli? Che v'ha egli a fare?

l'ha intru e porte; Egli entr

le

porte.

o parla d'nn-a cosa; Entrare a parlare o

in

parole di checchessia, vale Cominciare a parlarne. a parte; Entrare a parte. Partecipare.

Intirissio

p. pass. Intirizzilo, Intirizzato

Ina-

piegarsi.
V.
a.

Intitola
titolo

Intitolare e Intitulare:

Dare

il

un libro, a una commedia o a qualunque opera d'ingegno.


a
Il

danza o in ballo, o comincia a entrare in qualche maneggio, negozio o impresa. fra mezo; Entrar^ di mezzo, parlando di consim. vale Divenirne mediatore. troversie, negozj
in ballo; Entrare
dicosi
Jlettersi in
si

figurai,

Quando

ritrova

in possesso; Entrare in possesso, in possessione,


in

Intitolare,

per Dedicare.

tenuta, vale Prendere possesso.

S Intitoldse n. p. Intitolarsi; Dare a s un titolo. Appellarsi.

in religin; Entrar in religione, vale Farsi religioso.

Intitolazin
11

s.

f.

Intitolazione,

Intitolasimili.

in sacris; Entrare in sacris, vale

Prendere
al

il

mento. Titolo: Inscrizione d'un libro o


Intitolazione,

primo

degli Ordini religiosi.

per Dodicazione.
V.
n.

in s; Entrare in s, vale Tornare

senno.
vale

Inti^ciclii

Intisichire e Intisicare, Inti-

in ti fceti di airi; Entrare nei

falli altrui,

sichirsi: Divenir tisico, e generalm.

Consumarsi

Discorrerne, Impacciarci ne'

fa'ti

d'alcuno.

per noja o per altro lungo fastidio.

In t ci
bello,

nn-a cosa in ta

testa
il

Entrare, alcuna cosa ad


si

ecc.

In to mentre
In quel

m. avv. Sul V. Bello s. m.

Ibello

bello. Sul pi

uno, vale Capirla; e

simile

dice colla ne-

gativa per lo contrario.

avv. Nel mentre, Mentre che,


Intanto, Frattanto.

mezzo tempo,

Intona

v. a. Intonare, e per viziala scrittura Inluonare. T. mus. Dar principio al cauto, dando il tono alla voce pi alto o pi basso.

Intra

Intonare: Dare il giusto tono alla nota da sonarsi da cantarsi; contr. di Stonare, n per Cantare semplicemente.

A no me gh' intra; Qucsla non m'entra, non mi cape, non la gabello. gh' intra camme mezzan despixonu; Egli S c'entra come il cavolo a merenda V. Mezzan. s. f. Entrala, Rendila, Reddito: Provento che si trae da' terreni o da altri averi. S Secondo l' intra se fa e speize ; Bisogna far la la spesa secondo l'entrala, Bisogna distendersi
quanto
il
il

stumago; Accomodare
in

lo

stomaco, vale Met-

lenzuolo lungo, e in
il

ni.

b.

Bisogna far

terlo

buon

sesto.

pelo secondo

buco. Prov

di

chiaro signif.

Intonazin
la

s. f. Intonazione e Inluonazione, 2 voce viziata scrittura, Intonalura. T. mus.

In tracolla V. A stracolla. Intirapriza V. Imprciza.

452

INT
Il

INV
Introduzione, Principio, Cominciamcnto.

Intraprende
dere,

Intrata
M

v. a. Intraprendere, ImprenAssumere: Pigliar a fare. s. f. Entrala, Enlramento, Ingresso, Aditi: Luogo onde si entra.

Il

Il

Parlando
Entrala.

di

libri,

Prologo, Proemio, Pream-

bolo, Prefazione.
'/,
il

mus. Breve pezzo istrumentale


canto.

Entrala, per L'alto d'entrare sempliccm., e talora

che precede

N
n

Latto d'entrare solennemente in un dato luogo. per Rendita, Reddito V. Intra s. f.

*Introg"g"ia

Introita
Introito
e dicesi
di
tersi,

v.

a.

V. Introita. Far entrare, e

s'

intende

da-

Entratura, dicesi delle cerimonie che si fanno nel ricevere in monastero una donzella che

naro nella cassa-. Esigere, Riscuotere.


s.

m.

Introito, Riscossione, Esazione,

per prendere l'abito di monaca. per Quella rata che si paga in alcun luogo, M come arte, compagnia e sim., in entrando ad

danaro.
n. p. Intromettersi, Intramet-

Intromettise

Inframmettersi, Frammettersi, Interporsi:

S S S

esercitar quell'arie o essere in

Intrante
di

tal compagnia, sdorila; Entrala e uscita, dicesi a Quel libro dove si scrivono le rendite e le spese. Ave l' mirata franca; Aver l'entrata spedita, cio Aver la facilit d' introdursi in un luogo, D l'intrala; Dare l'entrala, cio Concedere r ingresso. Diritto d'intrala; Dazio, Gabella: Diritto d'entrala che si paga per far entrare merci in una citt, in un regno. Fa l'intrala; Fare l'entrata: Entrare solennemente in una citt o sim, Paga l'intrala; Pagare l'entratura o Dare la bene entrata, dicesi del Pagare una mancia nell'entrare in alcuna compagnia o simile. Proib l'intrala; Tener l'entrata, Vietar l'ingresso.

Entrare o Mettersi in o di mezzo; e dicesi di persona che volentieri si frapponga come mediatore onde terminare qualche lite o differenza. Intr-d-ise n. p. Intrudersi: Cacciarsi o Ficcarsi in

qualche ufficio per vie non


add. Intruso, dicesi
dello,
s.
f.

lecite.

Intruso
s'

comunem.

di Chi
legitti-

introduce ove non dovrebbe, ovv.

Non

mamente
elezione.

Intrxin

Intrusione:

Non

legittima

Tntreg-o

add. Entrante, Insinuante Aggiunto persona che con maniera e galanteria s' introduce' agevolmente presso chicchessia, add. Intiero e Intero: Che non gli
:

In In In In In In In In

t'n t'n t'n t'n t'n t'n t'n

attimo

amen

V.

Amen.
V, uggio.

V. Attimo.

Ibattidug-g-io

credo

momento

V, Credo.
V. Momento.

sato V. Sto. scin V. Scin. tutti i caxi m. avv.

In ogni

caso, In

caso che. Posto o Dato che. Qualora, Ove mai, Ad ogni conto. Comunque sia, In ogni modo.

manca alcuna

delle sue parti,

In tutto e per tutto


e per tutto, In
tutto
gli

Xntress.

S Cavallo inlrego V. Cavallo. v. a. Intrecciare: Collegare,

in

Com-

rugioli,

Con

lutti

m. avv. In tutto Tra ugioli e baannessi; ed anche Computulio.

mettere insieme. Unire in treccia.

Intressata
Intrecciaraenlo
di
:

s.

f.

Intreccio,

Inlrecciatura

In ltimo
Da
Finalmente.

tando ogni pi piccola cosa. avv. In o Nell'ultimo, Da ultimo,


sezzo. Al da sezzo, Alla fine.
Alla fin fine.

Cosa collegala e unita a guisa

treccia,

Intresso
n

V. Inlressata.
cui

Inumid
Il

v. a.

Inumidire, Umettare, Fare umido,

Intreccio

Quegli accidenti che intricano l'azione


il.

Ammollare.
Pillottare:
arrosti

d'una commedia,
Catastrofe.

scioglimento dello

JEntrig-ante
intriga,

s.

m. Intrigante
di in
fatti

Uomo

che

si

che

si

d briga
altrui

avviluppare altrui e
acconcio de'proprj;
Impacciarsi

Far gocciolare materia strutta sugli mentre girano sugli spiedi. a giancoja; Inumidir la biancheria: Spruzzar acqua su essa onde umettarla e disporla alla
stiratura.

di sapere gli

Impacci(ne.

Intrigse
Jmpaccidse.

Intile
n.

p.

Intrigarsi,

V,

add. Inutile, Disutile: Che a Che non reca alcun vantaggio.


s.
f.

nulla giova,

Intilitce
s.

Inutilit, Disutilit: Qualit di

Intrigrlxin
ne'
falli

m. Faccendino

Chn

s'

ingerisce

ci che inutile.

altrui,
s.

e vuol parere

uomo da

faccende,

In zo;

Intrg-o
H

m. Intrigo,
Cabala,

Intrico, Intrigamento,

Intncamento, Imbarazzo, Imbroglio, ecc.


Intrigo, Raggiro,
v. a.

Invadde un
Invag-lxse

In uso. Posto avv. col v. Avere, vale Usare, Costumare, Praticare, Esser solito, lug-o; Invadere un luogo,

Introde
n

Introdurre

Condurre o Far

entrare in un luogo; Introducere.


Introdurre, per Far favellare alcuno in iscritlura,

uno Stato: Entrare per forza d'armi in un luogo; Assalire ed Occupare armatamente ed improvvisamente uno Sialo.
n. p.

Invaghire e Invaghirsi

Di-

come
H

in

dialoghi e simili

ragionamenti.

per Metiere in uso: //nm/ro(/i/oMnn'M2rrtnsa

venir vago, Accendersi di desiderio o vaghezza di checchessia, Innamorarsi.

Hanno introdotto un'usanza chefii ridere, nn-a persnn-a a nn'atra; Introdurre uno
ridicola;

Invasu.
affetto,

add. Invasalo, figurai. Occupalo da voglia o altra passione; Acceso, Infiam-

ad uno, vale Condurglielo innanzi, Far che sia ammesso appo lui. Farsi avanti, AvanS Inlrodise n. p. Introdursi
:

Invaxin

zarsi, Penetrare,
ti

malo, Soprappreso. s, f. Invasione: L'invadere (assalire); e non che drgli uomini dicesi anche delle bestie. Ma dicesi per lo pi dello Entrare d'uomini armati in paese altrui ; e figurai, d'ogni altra cosa che arrechi grave ed esteso danno.

Introdursi, per Entrar in uso.

IntrodLzin

Introduzione, Introduci-, mento: L'atto d'introdurre.


s.
f.

Inveddrse

n,

p. Incrislallare, e

non

dicesi

INV
se non degli occhi qnando sono accesi da interna passione, e per lo
pii

INV
S

468

Frta da inverno; Frutta vernina o da inverno


V. Fvta.

d'ira.
:

Xii'ves'i

Divenir vecchio. S A ta n5 s'invcgisce, chi ghe sta troppo s'immattisce V. Iinmatti.


V.

n.

Invecchiare

$ In t chu dell'inverno; Nel cuor del verno, Di fitto verno, Nel fondato verno, Di verno fondato, Ne' maggiori stridori del verno, Alla pi

Invei

V.

n.

Inveire: Declamar contro, Pur innel

algente bruma, Negli algori pi stridenti.

vettive,

Impugnar

discorso veementemente,

Passa l'inverno in t'n posto ; Invernare, Svernare


:

Parlar contro con energia.

Far l'invernata

in

un luogo.

In "veiteo m. avv. In verit, In vero, Veramente. Inveninse p. Invelenirsi, Accanarsi, Inn.

Inveroscimile add. Inverisimile: Cosa che


non verisimile.

viperirsi,

Sliziirsi.
v.
a.

Invex's,
il

v.

a.

Arrovesciare:

Volger

la

cosa

Inventa-

primo autore di checchessia, Trovar qualche cosa di nuovo, d' ingegnoso per mezzo della propria immaginazione, del proprio ingegno; trovasi anche In-

Inventare: Essere

al

contrario del suo diritto; Capovolgere, Capo-

voltare, Capivoltare. e lev f;

Far

la

bocca brincia V. Imbs.


il

un

vesti; Arrovesciare un vestito, vale Rimet-

venzionare.

terlo al

nuovo mettendo
di sopra.

rovescio del

panno

S Inventse de balle, de micce, ecc.; Froltolare, Contar frottole. Carolare, Piantar carote: Inven-

dalla parte

Fa

inversa nn-a personn-a; Crucciar uno, vale


di

Dar ad intendere cose false, stravaganti, ecc. In'veutio s. m. Inventario: Scrittura nella
tarsi,

Farlo adirare, o semplicem. Farlo divenire


cattivo

umore.
p.

quale

son

notati capo per


titoli,

capo

tutti

beni

g Inversse n.
volgersi,
I)

Arrovesciarsi, Rovesciarsi, Capo-

mobili che immobili,


nenti ad

carte, ecc. apparte-

ecc.

ima persona o ad una

societ.

Figurat. vale Crucciarsi, Adirarsi, Montar la luna,

S Benefizio d' inventio ; Beneficio d'inventario. r. leg. Facolt che ha l'erede di non pagare i debiti della successione fuorch fino alla somma
di

Inverso

ci che registrato

nell'inventario,

quando
con

innanzi dichiari di accettare


tal

la detta eredit

semplicem. Divenir di cattivo umore. m. Rovescio: La parte contraria ossia La facciata che sta al di sotto della principale, opposto al Ritto; e dicesi propriam. dei panni, vesti ed altre cose che hanno due facce,
ecc.; e talora
s.

beneficio.
l'

la

men

bella delle quali

sta al di sotto; altrim.

Inventarizz,

Fa

inventio V. Inventarizz.
v. a. Inventariare
:

Fare in:

Riverso e antic. Riverscio. Dall' inverso ; Da o A rovescio. Posto avverb.


vale Dalla parte contraria alla principale, e dicesi
di

ventano, Registrar nell'inventario.

Invent

s.

m. Inventore
s.
f.

e Inventatore

Colui

panni, vesti e simili.

che in venia.

Invenzin

Invenzione

Scoperta o Ri-

trovamento d'una cosa nascosta e non per anco altri immaginata, n Invenzione, per Facolt, Disposizione dell'ingegno ad inventare. per Trovato, Finzione: A l' stceta nn-a mcB invenzion; stata una mia invenzione.
conosciuta o da

ave n indrto n inverso ; Non aver n capo n coda, e dicesi di Cosa sfatta, sformata, disordinala, che non ha n principio n fine. % Ogni indr'Ho o l'ha 5 so inverso V. Indrto. % Pin de drti e inversci; Pieno di arzigogoli,

Non

di

raggiri, di

astuzie.

Inverso
S
turne.

per
per

Una Una

delle cinque parti della rettorica. delle cinque parti della


della

Ave a Aver

add. Crojo, Adirato, Di cattivo umore. lnn-a inversa; Aver i bachi o le pala

luna a rovescio: Essere adirato,

musica.
Ss.

da Santa Crxe; Invenzione


Quella festa che
si

Croce:
il

celebra dalla Chiesa

tre di

semplicem. Essere di cattivo umore. Levse co-a linn-a inversa; Alzarsi dal letto colla luna a rovescio. Levarsi colle palurne, Levarsi di

maggio

sotto tale titolo,


v. a. Accalappiare, Incalappiare,

mal umore.
p.

Inverd-g-,

Inversu.
Capovolto.

pass.

Arrovescialo, Rovesciato,

Ingalappiare, Incaccabaldolare: Irretire alcuno per

via di caccabaldole, di moine, Tirarlo

al

proprio

volere con lusinghe, ecc.

Invert
ecc.

Vest inversu; Vestito arrovesciato V. Inversa. v. a. Invertire, Invertere : Stravolgere,

de balle V. Invescigd.
p.

Arrovesciare, Volger sossopra, Scombuiare, Guastare l'ordine.

Inverd-g-n
pompa
11

pass. Accalappiato,

In forza d'add. vale Azzimato, cio Vestito con


afTettata

Invescig-, d.e "balle;

Dar pastocchie.

che
s.

fa
f.

andar

altrui

pettoruto.

Invex*na,d.<la.

Invernata, Vernala, Verno:

Ficcar carote. Carotare, Infinocchiare, Inzampognare, Far cornamusa, vale Dar ad intendere cose non vere, stravaganti, ecc.

tempo che dura


v.
la

l'

inverno.

Invernila
Dar
di

a.

Inverniciare,

Invernicare:
terra, dicesi

Investi
t>

V. a. Investire.
il

T. leg.

Concedere
di

il

vernice, Impiastrar sottilmente checchessia


di

dominio. Dare
benefici, ecc.

possesso di Stali,

fondi,

vernice. Parlandosi di vasi

Invetriare.

Investire. T.

Inverno

s.

m. Inverno, Verno: Quella


la

delle

quattro stagioni dell'anno,

quale

nel

nostro
dal sole

mar. Si dice d'un bastimento qnando portato sopra un banco di sabbia o sopra un luogo vicino alla costa, dove non bastante acqua per sostenerlo a nn-a cosa; Ficcarsi
galla.

emisfero comprende

il

tempo impiegato

per riternare dal tropico del capricorno all'equatore celeste. Essa comincia il 21 dicembre e finisce il 20 marzo.

in

umore,

in lesta, in

capo

checchessia, vale Ostinarsi in esso.

nn-a pers5nn-a; Bravar uno,


una
sbrigliata,

Increparlo, Dargli

Da

inverno; Vernale, Vernereccio, Jemale:Del

vale Riprenderlo acremente.

Mi-

verno.

nacciarlo ailieramente e imperiosamente.

464

INV
Calzar bene

mz
un
:

un carattere;

carallere,

QuaS

fatto

al

compagno

affinch giuochi

una carta

drarlo, Tornarlo

bene.
a.

maggiore.
Diligentemente
Invcstigione,
di

InT'estig-a
cercare.

v.

Investigare

iBivestitua
fci,

s.

f.

Investitura,
di

Chi va a-o pasto sensa invo, l' ma visto e Servio ; Chi va alle nozze e non invitato, ben gli sfa se n' cacciato, ovv. torna a casa

ma
dominio,
benepossesso, ecc. fatta con certe

Investimento: Concessione

sconsolato. Prov. di chiaro significato.

Immissione

in

Inviolalbilitse
nel

s.

f.

Inviolabilit:

Una

delle

formalit.

principali prerogative della sovranit, e consiste

Xnveterii
chiato.

add. Inveteralo, Radicato, InvecInvoglia e Invoglio


si

rendere

la

persona del regnante giuridicam.


grado, da qualsivoglia lesione.
n.

immune, nel
s.
f.
:

pii allo

Invvig'g'ia
grossa
balle,
fardelli

Tela

Invii>erse
Adirarsi,
velenirsi.

p.

Inviperare

Inviperarsj,

cesa simile, colla quale

rmvolgono

Inviperire e Inviperirsi, Inasprirsi, Esacerbarsi,


Stizzirsi,

o simili.
v. a

Arrabbiarsi, Arrangolarsi, In-

In"vexeii<iaincapace di
turbargli in

Confondere: Rendere altrui pronunziare parole bon articolate, e


l'intendimonto e
le

Invisc V.
Invita
I'

a.

Invescare, Inveschiare, Invischiare,

modo vengano come a


impeto
di

idee ch'elle

mesco'arglisi nella lesla o per

Impaniare: Intridere o Imbratiare di vischio o pnia alcuna cosa, come ramicelli, canne, ecc.
V.
a.

violenta affezione o per altra cagione,

Invitare: Fare invilo,

cio
si

Dire
ritro-

Figurat. per Innamorare, Invaghire, Accendere

Far dire
vasse leco

allrui

che tu vorresti ch'e'


altri

d'amore. a vista; Abbagliare W.Abbarlgd noi 2" signif. de yarollc; Appallar con parole V. Abbarlgd. 3 Invexendse n. p. Confondersi, Anfanare, Annaspare, Armeggiare, anlic. Inlrcfolarsi Aggirarsi in parole, Non venir alla conclusione del discorso.
:

con

checchessia.

Invitare, trattandosi di giuoco di carte vale Giuo-

I)

care una carta e invitare con picchiata il compagno a giuocare un' altra maggiore. E parimente in terni, di giuoco. Accennare Proporre quella quantit di danaro che si vuol

Figurat. Innamorarsi, e in m. b. Imbertonare e

Imbertonire.

giuocare.

a disn; Convitare, Chiamare


menle
a
s.

a convito.

rnvexenclo
di persone, e

s.

m. Barbaglio: Rimescolamento

Invitse n. p. Invitarsi: Chiamarsi scambievolfar

propriam. Qnell'agitarsi confuso di grande o picciol numero di persone insieme raccolte e fra loro rimescolantisi per qualche straor-

chocchess

a.

Invito

m. Convito: Splendido desinare o cena,

a cui sieno convitate pi persone.

dinaria occasione,
di M

come

di

feste

o spettacoli o
pensieri

Invitii

popoloso tumulto V. Inaio. Confusione, per Quel tumulto

di

che

In
I

producesi nella mente dall'

afifollarsi

cure che sovraggiungano


l'animo o a perturbarlo.
Il

iijsieme

d'idee, di ad occupare

s. m. Convitato: Colui che interviene od chiamato al convito. vitta m. avv. In vita Durante la vita , Finch dura la vita. Nel corso della vita.
,

Talora vale Ritiratevi, Guardatevi

la vita
i

o sim.;

Batlibiiglio,

Subuglio, Confusione, Scompiglio.


s.

Invexexid.on

m. Trafelone,

Faccendone, Imbroglione:

Uomo

Affannone, che opera senza

consiglio e scompigliatamente.

Invexend-u.
dalo:
H

Appaltone: Che appalla e sopraffa colle parole. add. Infaccendalo, Affaccen-

ed modo che per Io pi usano dire facchini alla gente per avvertirla di ritirarsi da una parte, onde non essere urtata da essi e lasciare loro libero il passo quando portano qualche grosso peso: In villa, scignorii Signori, si ritirino! se, Mantenni, Sta, Tegni in villa V. Vitta.

Invixi"bile
A

add. Invisibile,

Non
si

visibile:

Che

Che ha molte faccende.

non pu vedersi o Che non

lascia

vedere.

Confuso, Agitalo, Perturbalo.


figurai. Innamoralo, Invaghilo d'alcuna cosa o

In vixinansa m. avv.
vicino. Per vicino.

In vicinanza, Vicino,

"

persona.

Invoca
a.

Invia,
tefici

v.

Invitare,

dicasi generalm. dagli


la

ArI)

V. a. Invocare: Chiamare gando, implorare l'ajuto allrui.

in ajato

pre-

per Serrare o Stringere

vile fv'iaj, conlr.

di

Svitare (Desvi).

Invocare, talora dicesi per Allegare, cio Produrre la legge o l'altrui autorit a confermazione e ad ap-

Invitare V. Invita.

Inviaiiescix

Invidia

v.

a.

(Cavallo) V. Cavallo. Invidiare : Avere o Portar


in

Invocazin
in-

poggio della nostra opinione o delle nostre islanze. s. f. Invocazione: L'atto d'invocare, cio di chiedere piet, assistenza, ajulo, ec.
V. a. Invogliare: InJur voglia. DeAccendere nell'animo d'uno il desiderio

vidia, Struggersi di dispiacere dell'altrui

bene.

Invog-g-ia
stare,
di

Invidiare, talora usasi

buona
:

parte, e vale

Desiderare un ben simile a quollo di che altri gode senza provarne dolore Mi invidio a so
sorte; Invidio la sua sorte. Invidise l'n con l'atro; Invidiarsi con alcuno: Gareggiare per invidia o gelosia che suol destare la gloria o prosperila altrui.

checchessia,
p.

g Invoggise n.

Invogliarsi,
p.

Aver
,

voglia.

Inzeg-nse
Affaticarsi
coli'

n.

Ingegnarsi

Industriarsi

ingegno e

coli' arte

per fare

od

ottenere una cosa.

a bellamegio ; Far
s.

Invig-ila

V.

a.

Invigilare, Vigilare,

Vegliare,

Inzeg-n

Invig-or

Tener l'occhio: Badare altenlam. a checchessia. V. n. Invigorire, Rinvigorire, Dar


vigore; Rinforzare, Fortificare, Avvalorare.
s.

del suo meglio. m. Ingegnere e Ingegner: Ingegnoso ritrovalor d'ingegni e di macchine; e pi

spesso Chi professa


taccare e difendere

la le

scienza di fortificare, at-

Invio
Invito,

m. Invito, Invitamenlo,

antic. Invitanza,
))

Invitata:

Lo

invitare.

piazze, e quella della caslrametazione degli eserciti. Ingegnere, per Colui che, addottoralo o no in

nel

giuoco di carte Quell'invito

che

si

matematiche,

fa

professione d'Architello.

IPO

IST
impossibile, dalla quale

455
deduce

Inzeg'iiua.
Riirosa
pio,
:

s.

f.

Gabbia riirosa o assolutam.


al di

possibile,

sia

si

Specie di gabbia che serve per l'ucceifuori

lazione.coll'enlramenlo slrello e
in guisa

am-

Ira

che all'uccello che vi enlralo vien impedilo l'uscirne, per via delle punte aculissime. Se ne fanno allre con differenti ingegni. Inzg'iio s, m. Ingegno Acutezza d'inventare
:
ti

una conseguenza. s. f. Ira, Mal talento, Sdegno, Slizza, Bile, Collera V. Raggia. S Ave in ira; Aver in ira, Aver in uggia, Portare odio.

Di
ril

ira dei d'nn-a pcrs5nn-a V. Di.


s.
f.

dapprendere checchessia. Ingegno, per Strumento ingegnoso, Ordigno, Macchina, ecc.

Irreg-olaritse
:

Irregolarit, inregola-

Irio
rina

Mancanza di regola. s. m. Ghiaggiuolo e volgarm. Giaggiolo: FaPolvere odorosa ricavala dalle radici del

S Bell' inzgno; Bell'ingegno, dicesi d'Uomo, il cui ingegno ornalo di cognizioni piacevoh ed utili j ed anche dUomo d'ingegno svegliato, acuto.

Giaggiolo CErba Spd), ossa Vlris fiorentina dei Botan. In Toscana si vende in pacchi (boete).

Inzeg-nso add. Ingegnoso


trativo.

Oinmo d'inzgno; Uomo

d'ingegno.
:

Irrita
n

v. a. Irritare e Inrilare:

Dotalo d'ingegno;

Irritare,

presso

Provocar a sdegno, Medici Produrre irritazione V.

Industrioso, Acuto, Spiritoso, Perspicace, Pene-

Irritazin.
g Irritse n. p. Irritarsi : Prendere sdegno, Adirarsi, Incollerirsi, Scaldarsi d'ira. Stizzirsi, ecc.

In

Xnzeng-g-ise
chiarsi, anticam.
colle ginocchia

Ingegnoso , talora dicesi anche delle cose che mostrano dell'ingegno, dell'acume, della sagacit in chi le ha falle. zeng'g'e V. In zenggin. n. p. Inginocchiarsi, GinocA^ginocchiarsi
:

Irritante

add. Irritante e Inritanle. T.


irritazione,

Che ha virt di produrre duce irritazione.

med. Che pro-

Irritazin

s.

f.

Irritazione e Inritazione, Ir-

Porsi in terra

per sommissione o per fare oras.

ritamento e Inrilamento. T. med. Specie di turbamento delle funzioni della vita, che non

zione

Genuflettersi.

Inzeng-g-iatio
Arnese

m. Inginocchiatojo

In zeng-g-iSn;
Inginocchione,
chia, Colle ginocchia

di legno per inginocchiarvisi sa e farvi orazione; altrim. Inginocchialore, Altarino. Ginocchione, Ginocchioni,

propriamente n essenzialmente accompagnalo da eccesso o di/ello di slimolo o di rigore, e che dipende dall'applicazione al corpo di potenze che operano chimicamente o meccanicamente, pur-

Inginocchioni,
in terra. di

ginocchio, In
sulle

Isa I

ginocchio. Poslo avv. vale Tosato

ginoc-

gando, stirando, premendo, ecc. Issa Voce con cui si eccita altrui a Isa qualche movimento di forza e penoso; e dicesi
! !

Inzett.
V. Zetlo.

V.

a.

Coprir

sfasciumi, di rottami

In z
la

avv. Gi, In

gii, All'

ingi,

basso.

Verso
II

massimamente da chi alza gravi pesi, e nel momento proprio che vuol sia falla forza davvero se specialmente sono in pi; allrim. Alza! Mano! Animo e sim. Su Forza
! ! !

parte inferiore; alla forent. In giue.

Isa
AI

Y.

a.

Alzare V. Alsd.

% And, in sci e in
contrario.

z V. And.

$ o-a testa in z; Capopiede, S Lascici

rovescio,

andd

l'cegua in

e d vento in sci

Y.

T. mar. Sollevare, Alzare un albero, una un pennone, una botte ed ogni altra cosa per mezzo delle manovre e paranchi in una nave. Isalbella (Cavallo) V. Cavallo.
Issare,

vela,

^gua.

In zamento;
Con giuramento.

scioa
Aff,

s.

f.

Visciola

Ciriegia prodotta dal ci-

f.

Posto avv. vale

riegio visciolo. Visciolina la specie

detta ciriegia;

Visciolona,

la

ciriegia

minore di maggiore

Inzunci
Ialine.

v.

a.

Ingiuncare.

T.

mar. Serrar

le

della

visciola.
s.

vele con giunchi, e dicesi specialm. delle

vele

Isoa
tutte
tt

d'ogni
f.

Paese o Territorio racchiuso Isola f. intorno da acqua, Terra circondala per


:

Inzunca;ta< s.

Ingiuncatura. T.

mar.

L'atto

le

parti

dal

mare.

d'ingiuncare e Lo stato della vela ingiuncala.

Ipocrixia
chissimo
di

pousato, anticam. Ipocrita: Simulazione


s.
f.

Ipocrisia e Ipocresia,

ma

Iso
n

bont, di virt e di santit o Arte d'ingan-

Un ceppo di case staccato da ogni banda per mezzo di pubbliche vie. V. a. Isolare. Voce d'uso: Slaccare checchessia attorno attorno da qualunque altro corpo,
Isola e Isolato,

per

nare sotto specie di virt, di santit, ecc.

Isodse

n.

p.

Isolarsi
,

Ipoteca
giore di
lui

s.

f.

Ipoteca: Quel diritto reale, per

dall' altrui

compagnia

nelP uso vale Staccarsi Fuggire ogni consorzio

cui le cose immobili del

debitore vengono par-

ticclarm. affette in favore del creditore per

sicurezza, all'effetto
il

magche non venendo

Isola

Vivere in solitudine, Allontanarsi dal mondo. V. Isod.


s.

soddisfallo

debito nel termine stabilito, egli

Isolano add. Isolano: Abitatore d'isola. Isopo m. Isopo e Issopo. T. hot. Hyssopus
olficinalis. Pianta' vivace aromatica, medicinale, sempre verde, che nasce spontanea in molli luo-

possa su quella, col mezzo della giustizia, realizzare il suo pagamento.

Ipoteca
ipoteca,

ipotecare: Dare un immobile in Accordare sopra un immobile un diritto reale a maggiore sicurezza dell'adempimento d'una obbligazione; diritto che d facolt
V.
a.

ghi.
i

Le sue

foglie

sono

sessili, lineari, lanceolate,

ossia

fruiti

violelli

a spiga. Fiorisce nell'estate.

Fra

al

creditore, pel caso d' insoddisfacimento d'essa

obbligazione, di far vendere l'immobile per imborsarsi sul prezzo, in


ditori

Istia

sue variet notabile quella a flori bianchi, e l'altra con le foglie di mortella. sarvwgo; Santoreggia V. Santorin. s. f. Storia e Istoria: Propriam. Diffusa
le

preferenza a

tutti

cre-

non

ipotecar].
s.
f.

narrazione di cose seguite; ed anche assolatatn. per Successo, Avvenimento: Ve conti l' istia

Ipotesi

Ipotesi

Supposizione

di cosa, sia

da mcB gita; Narrerowi

l'istoria della

mia

gita.

466

LAG

LAD
monie, scrupoli, obbiezioni, precauzioni, maneggi,
raggiri, ecc.

w storia, per Conto, Racconto, Novella, Favola: Narrazione di fatti o cose immaginarie, non

avvenute,
n

Isuto
Isuii
Il

s.

m.

Isolotto,

Isoletta: Piccola
le

isola.

Figurai, per Cosa lunga e intricata.

add. Isolato: Staccato da tutte


di

bande.
sta_

5 Cnta (le istie a nn-a persnn-a; Menar uno per parole. Dar parole, chiacchiere ad uno, vale Mandare in lungo senza venir mai a conclusione:

Isolato, detto

persona, vale Solitario,

Che

solo.

N me
3

cdntcB ci de istie;

Non mi

date pi

Ita<lia/ii add. Italiano, Italo e Italico: D'Italia. Tradite o Parla italin V. Italianizza.

chiacchiere.

Ita^lia^nizz.
Ridurre
1)

v.

a.

Italianare:

Fare italiano,

Fa sempre a mcexima islia; Non mutar verso, consiglio, vita, vale Non cangiar mai modo di
vivere, di agire e sim.

all'

iialiano.

Italianeggiare (neut. assol.). Parlare italianamente.


s. L Itterizia. T. mecl. Malattia che procede da spargimento di fiele, che viene indicato da un color giallo o da un verde simile a quello d'una foglia morta, che primieramente

Ittevizia,

Fa
il

mille istie; Far mille storie, Far un monte di storie o sim.: Modi dell'uso che valgono Fare
resto
lo

scontento, Farsi pregare.

S L'istia
le

lunga t La lunga! La va per lunghe! dicesi allorquando si annojati del fare lungo e nojoso di chicchessia. dire S Sensa tante istje; Senza tanti riguardi, ceril'

manifestasi alla
alla
il

membrana che
al

involge rocchio,
malattia
dal

tempia ed

collo,

e poi spandesi in lutto


tale

corpo. Talvolta prodotta


della bile

riflusso

nel sangue.

L
ICjalba/i'da. s. f. Labarda e Alabarda: Sorta arme in asta, guernila in cima d'un pezzo
pezzo

di ferro fatto a foggia di mezza Appoggia a labarda V. Appoggia.


s.
f.

di di

Laccetto

ferro lungo ed aguzzo, attraversato da un altro luna.

s. m. Animella: Una delle parli di corpo dell' animale bianca e di sostanza molle e spugnosa, che dicesi pure alla lai. Gianduia. distinguono l'animella della lingua, I macellai

Latoarda
di

Labardata e Alabardata: Colpo


e Alabarda; di-

della

gola e del cuore.


d'aniattaccata

da lengua; Animellata: Quella porzione


melle e di carne che nel taglio resta
alla

labarda.
s.
Il

Lalbard-
cevasi antic.

m. Alabardiere

soldato armalo di labarda. Oggi

lingua.

nome ad Un servitore che usano tenere alcune Collegiate, vestito a livrea, con un'alabarda in mano ed armato di spada sospesa a larga tracolla di panno, il quale destinato alla guardia della chiesa e ad altri servigi. **Xjalblbia s. f. Fame, Miseria: A l' labbia;
dssi da noi questo

Lacche

d chu; Stomachino: Specie d'animella che sta attaccala alla milza ed al fegato. s. m. Lacch: Servo perlopi giovane, che segue il padrone o la padrona quando

escon di casa. Antic. era Un servitore da corso che correndo a piedi precedeva la carrozza del

suo padrone.

fame. Voce del volgo.

Traccia
e Labirinto:

s.

f.

Sovvallo: Cosa

che viene senza

ILiaTberiiito s.

m. Laberinto

Luogo

pieno di vie tanto dubbie e tanto intrigate, che chi vi entra non trova modo ad uscire. w Laberinto, metaf. Imbroglio, Intrigo, Inviluppo:
w

Laccin
sona,
si
!

spesa e per lo pi da godersi in brigala. s. m. Suggellino: Parlandosi di per-

prende per ironia e

in

mala parte

Che

laccin
n

Che suggellino

Confusione grande e malagevole a sbrigarsene. Nel giuoco dell'Oca, Quel sito, dove chi ar-

Manfanile V, Accion. A l'ha piggiu 5 laccion

Diciamo

di sposa

riva torna addietro tre punti e paga.

che

siasi

maritata

suo

capriccio con

uomo

Lalboratio
le

m. Laboratorio: Luogo dove Chimici tengono loro fornelli ed arnesi per


s.
i

Lacnn-a

loro operazioni.
s.
:

Lalbro
e

m. Labbro
i

e Labro, al plur. Labbri

Lacca
certi

Parte esterna e carnosa che circonda la bocca, cuopre denti e coopera alla formazione de'suoni e ad articolar le parole.
s.
f.

Labbra

Laddretto

Laddro
altrui
I

mala vita. s. f. Lacuna: Mancanza di qualche parola o riga o periodo in un'opera a penna o a slampa. s. m. Ladroncello, Ladruccio, Ladrino, ma pochissimo usalo. Dimin. di Ladro. Colui che toglie la roba s. m. Ladro
cattivo e che le dia
:

Lacca: Ragia rossa che


,

geme

dalla

di
:

nascosto.
Colui che ruba
gli

scorza del

Croton lacciferum
la

bucacchiala da
lastrette

Plagiario
li

scritti

altrui

e se

insetti,

quale

ridolta

in

serve
t)

fa

propri),

per
n

far

le

vernici e la ceralacca,

Lacca, per

Una

specie di color rosso che adosi

perano

dipintori, e

fa

colla

cocciniglia.
di resina,
si ri-

Moccaja e Moccolaia, presso varj Toscani chiamasi cos Quel (ilo di stoppino acceso che ripieslaccatosi, cade lungovia la gatosi all' ingi,
candela e
la

da

scigilld; Ceralacca:
spirilo
di

Composizione

vino e vermiglione, che duce in bacchettine per uso di sigillare. S Bllo de lacca; Bacchettina di ceralacca.
lacca,

va struggendo.
T. leg. Colui che si rende

da bcstiammi; Abigeo.

reo d'abigeato, cio Ladro di bestiami. da carte; Baro da carte; Colui che, giocando

LAE
alle

LAG

469

carte

fa

il

collo al

contrario e con frode


di

po;

Latte puro, schietto. Latte intero.

gli

vince boona

somma
i

danaro.

de campagna; Dannajuolo, Facidanno: Chi rubando danneggia boschi e le terre altrui. de md ; Pirata, Corsale. Corsaro, Ladro di mare. S Chi boiardo e laddro; Chi bugiardo ladro.
Prov.
di

$ Ave ancn 6 Icete in bcca; Aver il latte dllt bocca, Non aver rasciutti gli orchi, vale Essere

troppo giovane e di poca esperienza.


Cd gianco e Icete; Color bianco lattato o bianco latteo, cio Che somiglia nel colore al latte.
^

chiaro signif.

laete ;

Lattare
latte

Allattare

Daghe a-o laddro


ladro! Ai ladri
!

o a-i laddri
ladri
!

Al ladro

al

Nutrire con
%

come fanno

le

Dare il latte : madri e le blia

ai

ipiccioli tgliaoli.

laddro a gallolo ; Da barcaiuolo a marinaro, ovv. Da galeotto a marinaro, dicesi comuncm. di Due tristi o due accorti volendo dinotare la nessuna differenza che passa da questo
,

Da

se in late; Essere in latte, dicesi volgarm. del Grano quando ancora ripieno di liquido trasparente e mucoso, e non ha preso ancora veruna consistenza. F prende 5 ta;te; Far cag'iare o quagliare
latte,
il

a quello.

%
i

Pisa che a-o girno se dan e a nutte van a arrb insemme; Essere o Fare come ladri di Pisa che di giorno si leticano e la notte vanno a rubare
se
laddri

Fd cmme

de

Accagliare

il

latte.

Fd scentd 5 Icete; Far causare il latte: Farlo andar altrove. Deviarlo dalle poppe per non aver
da allattar
figliuoli.

assieme; cos dicesi di Coloro che fingono inimicizia per potere a pi bell'agio commettere
insieme azioni
%
illecite

F
latte

vegni
alle

Icete

a-e

zengge; Far venire

il

ginocchia.

Modo comunissimo

in Tose,

e peccaminose.

e vale Essere nojoso e uggioso; Ristuccare, Saziare sino alla nausea. S Figgiu da Icete V. Figgiu. S Leva Icete; Divezzare, Svezzare, Spoppare, Slattare V. Destettd.

Fa nn-a

vilt

da laddri;

Patir gran disagi,

Sopportare vita penosissima e faticosissima. S L' tanto laddro chi arrba cornine quello chi piggia o chi ghe ten man V. Arrob.
S L'ccaxiSn L'occasione
il

a fa l'omtno laddro; La comodit o


fa

S Mette
S

a prende
Icete;

Icete; Porre

il

latte a cagliare

l'uomo ladro, E'

fassi
il

all'infornare

a quagliare.

pan goloso, All'urna aperta

giusto vi pecca.

Piggi

Poppare, Lattare: Prendere

il

latte.

Dettato prov. e vale L'occasione prossima induce sovente a pescare.


S

S Prendise Icete; Cagliare, Quagliare, Quagliarsi il latte: Rappigliarsi per l'azione del caglio. S

Mamma
Strassu

da laddri; Racceltalore e
le

Ricettatore

Colui che nasconde o compera


S

cose

rubate.

Sccimma de leste; Crema battuta e or comunem. Panna montata: Panna dibattuta col palloncino o
colla frusta, e ridotta in

camme vn laddro ; Brindellone, Brendolone. Straccione, Trito: Che ha le vesti che

!Ljtddro]iaja<

cascano a brani o che non se ne tien brano. V. Laddronisso.


s.

X^a/ddiTonisso
JLia<ddi*oii
S
s.

m. Ladroneccio

Ladro-

densa epuma, che si suol mangiare co' cialdoni (cannnetti). S Sccimmd Icete; Spannare, Sfiorare, Disfiorare il latte: Tr via la panna al latte collo spannatojo, che una mestola bucherata o un ampio
passatoio.
latte, dicesi quando il donne non viene pii il latte. S Sccao de Icete; Zucchero di latte V. Sccao. S Vitello da Icete; Vitello di latte. Vitella mon-

neggio, Latrocinio, Ruberia, Furto.

m. Ladrone. Accresc.

di

Ladro:

% Scentd Icete; Causarsi


alle

Ladro famoso.

Bn Cattivo laddrn; Buono o cattivo ladrone, diconsi Que' due ladri che furono messi in croce col nostro S. G. C.

gana: Vitello che ancora piglia


Lattonzo, Lattonzolo.

il

latte; altrim.

Juh
si

drento avv. L entro o Laenlro V. Drento.

JLiaete

s. m. Latte: Liquore bianco, opaco, che forma nelle poppe delle donne per nutrimento del suo dell'altrui bambino; e in quelle delle

Hisexiiia;
sottile,

s.

f.

con manico
fora
il

Lesina: Ferro appuntatissimo e di legno, col quale per lo

pi

si

femmine

dei

mammiferi

pel

nutrimento de' loro

Lesina, figurat. dicesi

cuojo per cucirlo. dIJomo sordido e avaro;

parti.

Tirchio, Spilorcio, Scorticapidocchi, Pillacchera

de fighe; Latte, Lanificio V. Figo. de gallinn-a; Latte di gallina V. Gallinn-a. de pgoa, de crava, de vacca; Latte pecorino,
caprino, vaccino.
di pesce, dieesi Una sostanza bianca e consistente come cacio tenero, che si trova ne' pesci maschj al tempo della fregola, e

de pescio; Latte

"Lsezo

colla quale

essi

fecondan

le

uova che son get-

femmine. de plla; Latte di gallina, chiamansi I torli di novo stemperali con acqua e zucchero e frullati. de vegia; Latte di vecchia: Nome d'uno squitate dalle
sito

Mignatta, Tigna, Tignamica, Spizzeca, Taccagno, Taccagnone. il libro S Stdid libbro da Icexina; Studiare della lesina, vale Usare un risparmio eccessivo, Spendere sottilissimamente. Z^eescin. s. f. Colpo di lesina. V. Lavezzo. ILia^g'a.sso s. m. Lagaccio. Peggior. di Lago. Lag-g'in s. m. Ghiandone. T. itliol. Labrut merula. Pesce di mare del genere dei Labri, che ha molta somiglianza col Tordo (pesce), da
noi detto

Tordo d'aiga

(t.

ittici.

Labrus turdus),

rosolio.

se non che pi bislungo ed screziato di co:

dce

d spagnolla ; Crema

Un composto

di

lori

pi vivaci, fra' quali risplenJooo alcune

mac-

d'uovo stemperati con acqua e zucchero, dibattuti insieme e rappresi al fuoco. brutto; Latte grosso. preizo; Latte cagliato o quagliato, Latte rappilatte, torli

chie d'un rosso assai vivo. Frequenta

gli scogli.

Xja^g-lietto s. m. Laghetto: Piccolo lago. La.g'liu. s. m. Ramarro Specie di lucerla


:

verde-chiara
gialla

nella

parte

superiore del

corpo,
li

gliato, rappreso.

nell'inferiore; fugge

rapidamente ;

trova

458

LAM
e nelle vigne,
e

LAM
compare
nell'estate

m
e
si

nelle siepi

H^aznlbg'g'io

solamente; aitrim. Lncerlolone. Pesce scarmo. T. itiiol. Smirus lucerla. Pesce


di

m. Mazzachera. T. pese. s. Slrum. per pigliar le anguille, che si fa infilzando una quantit di lombrichi in un filo, il quale poi
abbatuffolato
getta
in
si

mare simile
sottile,
la

al

Lacerto, se non che

lia

il

corpo
pili

raccomanda ad una lenza


V. Lagnse.

pi

mascella

inferiore alquanto

mare.

lunga della superiore, e varia nel colore, essendo esso cenerognolo e punteggiato.

X^amentse

XjO/g'iia.xisa.
rela.

s. f. Lamentanza, Doglianza, QjeQuerimonia, Rammarichio, Richiamo. X^a.g'ii.se n. p. Lagnarsi, Lamentarsi, Dolersi, Rammaricarsi, Querelarsi.

Laminor
cinissimi,
fatti

de

gamba sann-a V. Gamba.


s.

china per ridurre

m. Laminatoio. T. orif. Macle verghe d'oro o d'argento in

lamine, o qm^ste vicppii assottigliarle, facendole passare fra due cilindri di ferro orizzontali, vi-

d'nna persnn-a;

Lamentarsi, Richiamarsi di

volgere l'uno sull'altro


la

in

contrario
di ferro

uno, vale Farne doglianze o richiamo. ILta.g'iio s. m. Lagno, Ansiet, Cura, Pensiero,
Travaglio,

I^amma
I)

verso mediante
s.
f.

maniglia.

Lama, Lmina: Piastra

daltro melallo,

Sta in lagno; Star con pensiero, con ansiet:

Lama:
coltello,

II.

ferro d'una sciabola, d'una spada, d'un

Aver l'animo

travagliato.
Il

d'un temperino, ecc.

I^ag-o

s.

m. Lago e poet, Laco: Rannata grande

d'acqua che mai non s'asciuga ossia perpetua, perch alimentata per lo pii da qualche fiume o canale sotterraneo.
M

Lama. T. iltiol. Lepidopus ensiformis. Pesce di mare lungo, largo e sottile come una lama di sciabola dond' ebbe il nome. Il suo colore
,
'

argentato V. Argentinn-a.
Latta: Lamiera di
ferro distesa
si

Lago, per similit. Gran quantit d'umore: Gh'a un lago de sangue; C'era un lago di sangue.
s.
f.

Il

in

falda sottile

I^g'i'inia.
che
di
dislilla

Lagrima

Lacrima: Umore

e coperta di stagno che

fabbrica in Germania.

da

pilli; Rasiera. T. legnaj. Corta e larga


colla

lama

dagli

occhi, nato da soverchio affetto

tagliente,

qujie

si

ripulisce

il

lavoro, to-

dolore o d'allegrezza o anche da qualche

causa estrinseca.

tt

Lagrima, dicesi la!or.a per Gocciola. CAris.'t; Lacrima Christi o semplicem. Lagrima: Qualit di vino che si fabbrica nelle falde del Vesuvio, che taluni credono meglio denominarlo Erodano. Lgrime de cocodrillo; Lagrime di cocodrillo, vale Lagrime finte, simulate, donde il proverbio: Lgrime de donna, lgrime de cocodrillo; Lagrime di donna, lagrime di cocodrillo. de Giobbe; Lagrime di Giob o Giobbe. T. bolan. Lacryma Jobi. Pianta arundinacea dei
Il

gliendone le scabrosit lasciatevi dalla raspa, cos pure spianando le coste e i balzi, cio quelle ondate o inegualit che suol lasciarvi la pialla. ** Mangia a lamma; Intendere il gergo, Ammascare un discorso. Aver l'intesa, Comprendere ov'eila va a battere. Conoscer l' imbeccata; Addarsi,

Accorgersi, Capire. Frase del volgo.

Lammetta Hjammo
s.

Vegni a meza

lamma
s.
f.

V. A meza lamma. Laminetla: Sottilissima falda


Piccolo strum. d'acciajo

d'ottone, ferro e simili.


ni.

Amo:

paesi caldi, che da noi coltivasi negli orti a ca-

gione del suo granello assai duro, liscio, lucido, che s' impiega per far corone o rosarj. Figo co-a lgrima V. Figo. g Formaggio co-a lgrima V. Formaggio. I^sti^x'nxet V. n. Lagrimare" e Lacrimare: Versare lagrime, ma comunem. per Essere affetto
dalla

da pigliar pesci, uncinato con punta a guisa di ncora; legasi ad un filo o di setole di cavallo di canapa o d'altro, che si chiama Lenza; in esso s'infilza l'esca; venendo il pesce a ingojarla,
vi

resta preso.

Piggid a-o

Iwmmo, Resta a-o lammo V. A-o


sua sede alfabetica.

lammo
e poet.

alla
s.

I^ainpa
tiene
**^

Lmpada, Lmpade, Lmpana, f. Lampa: Vaso senza piede, nel quale s


lume
a

lacrimazione V. Lagrimazin.
s.
f.

acceso

olio, e sospendesi per io

IjagrrimaziML
mazione: Infermit
JLBbllsi.
s.
f.

Lagrimazione e Lacri-

pi innanzi a cose sacre.

degli occhi, per la quale essi

lagriraano senz'alcuna interruzione.

Unn-a lampa de vin; Un Modo basso.


s.

bicchiere di

vino.

Zia

Sorella del padre

della

ma-

Lanipadlaio
d ora
guernita
di

ra.

Lumiera:
lo

Nome
pi di
di

che

si

dre, correlativo a Nipote.

ad una Macchina per


vario-fogliati
le

ferro,

Lamlbardlaii
Tambellone, ecc.:

s.

m. Lasagnone, Bietolone,
grande e scipito. Lambiccare e Limbiccare:

pezzi

cristallo,

Bighellone, Ghiandone, Gnoccone, Ciondolone,

pi bracciuoi, ove pongonsi

candele, e serve

Uomo
a.

Lamlbieca
ti

v.

Lampante (CiwoJ; Chiaro


palpabile.

illuminar sale, teatri, ecc.

e lampante, Chiaro

Passare o Far uscire per lambicco. Lambiccare, metaf. Esaminare accuratamente alcuna cosa, Ponderarla bene.

Chiaro e specchialo com'ambra.


s.
f.

JLiaxupetta
Dim.
Il

Lampanetta, Lampadaccia.

di

Lmpana: Piccola lmpana.

JLtSLTn.Gco
altri

Lambiccse 5 cervello V. Cervello. s. m. Lambicco e Limbicco: Vaso


destinato alla distillazione dell'acqua, spirili
liquori

Bicchierino: Vasetto di vetro simile ad un bicchiere comune, ma di fondo pi stretto, entro


cui
si

ed

mette olio e luminello,


v.

serve

per

le

chimici.

luminare

Iljamlbx*i]i

s. m. Fregio: Ornamento di varie lime fatto alla parte inferiore dei muri e terminalo da linee rette. Se si forma dando prima un colore uniforme, e poi macchiando con isprazzi

ILiampezz
Xjaiupiii
s.

imp. Balenare, Lampeggiare:


il

Venire ed Apparire

baleno.

m. Fanale, e or comunem. Lampione: Quella Hanterna, che si mette alle cantonate delle strade, ne' cortili, sulle scale, ecc. per illuminarle; ed anche Quella che si adalla alle

d'altro

colore,

per similit.

si

dice Granilo,

]Liarailbx*occia

V. 4bbct,rloccid.

LAN
carrozze
di

LAN
lame
in

45

od

altri

legni per far

tempo

usasi a far vesti


altri

donnesche, soppannare e ad
Languire, antic. Langueggiare : Venir meno. Perdere il vigore.

notte,

usi.
V.

n Lanterna:
asticciiio'e
il

Arnese a
di ferro,

modo

d! gabbia

formalo di

I^ang-ui
Mancar
Infievolire.

n.

coperto di velo bianco, che servitore porla dinanzi ai padrone per fargli

di forze.

lume quando va attorno di notte. Tja/xanion s. m. Lampionaio: Colui che ha

Xjampioiietti

lampioni delle vie. plur. Palloncini: Certi piccoli recipienti di foglio, por lo pi colorilo, accomodati in guisa da tenervi entro il lume, e
l'ufficio

di

accendere

s.

m.

che si adoprano in occasione minarie; altrim. Lampioncini.

di

pubbliche

lu-

Langnis. f. Languidezza, mento. Languore, antic. Languidore, Langre, Langura; Debolezza, F'iacchezza, Lassezza. rie stumago; Languore di stomaco: Quello che proviene da svolazzi e ribollimenti di bile amarissima dal d'iodeno allo stomaco. ILiann-a. s. f. Lana: Propriam. Il pelo della pe-

]Lia<ng>uidessa;

cora e del montone o d'altri simili animali.


fa

I^a^mpista.

s.

m. Lampanaio: Colui che


:

Vello suol dirsi


l'animale.

La

lana attaccala alla pelle delpelle secca di

Uampo

vende lmpane. s. m. Lampo, Baleno


della

- Boldrone, La

montone

Quel chiaro e
prodotta
dal

momentaneo mostrarsi

luce

vapore elettrico, che trapassa da una parte all'altra dell' atmosfera per meltersi in equilibrio. Lampo: Baleno o Splendore di fuoco rassomigliante al baleno.

con la pelle attaccata. arriss; Lana crespa. brutta; Lana sucida o sidicia: Lana non lavata. d'agnello; Lana agnellina: Quella che si recide
dagli
altri

agnelli.

Si

adopera per
fini.

mai-;lie,

flanelle

simili

lavori

S
S
]

Lampi

de cado; Vampi di caldo. Furbo cmma 5 ma d lampo V. Furbo. I/ffn lampo; In un baleno, In un bacchio baTosto avv. vale In un subito. In un at-

leno.

de pgoa morta; Lana morticina: Quella di pes, di morte naturale. de Spagna; Lana merina: Quella che hanno le pecore spagnuole, dette Merine, ed di maggior
cora morta da
finezza.

timo, In un bat'er d'occhio. Con

somma

prestezza.

S Piggid

lampo camme a pvee; Accendersi,


Incollerirsi,

Pi-

gliar fuocoj

Adirarsi subitamente.

pi

di

lampo; Allampare, Pigliar vampa: Alquanto quel primo abbruciare che fa il fuoco nella
estremit
delle

d'un anno; Lana di massera: Lana che rimasta un anno intero sul. corpo dell'animale. Lana bistosa, Quella che vi stala solamente
sei

superficie ed

cose,

che

dicesi

Abbronzare.

I^a^n/
scopa

s.

f.

Lanata.

T.

mar. Specie
si fa

pennello, di cui
i

ed insegare

commenti

il

di grossa uso per impeciare fondo d'una nave,

mesi.

e soprallulto per isparmarla e distendere sopra di essa il pattume quando si d la carena.

lava; Lana lavata: Lana digrassata nel lavatoio, e poi risciacquata in acqua corrente. lunga; Lana alta, cio di lungo tiglio. mazzenga; Lana maggese: Quella che si trae dalle pecore, tosandole dal marzo al maggio. moria; Lana rappresa Quella slata recisa da
:

I^SLXL^ettSb

s. f. Lancella, Lancinola, Saetuzza : Strum. col quale Cerusici cavan sangue. d5 reluio; Lancella, Indice: Quel ferro che mostra le ore negli orinoli.
i

pecora morta. Siol essere granellosa, ricciuta e men candida. nostra; Lana ordinaria : Quella delle pecore
nostrane.
;

settembrinn-a
settembre.
% Batte
Jj

Hia^ngett; s. Ija/Xi^ettoxi

f.

Colpo
ra.

di

lancetta.

trae dalle pecore, tosandole da

Lana settembrina: Quella che mezz'agosto

si

al

s.

salasso. Saetta.

T. veter.
ai

Strum. con lancetta da cavar sangue ad altre bestie.

cavalli

JLiSLticek,
al

s.

f.

Lancia. T.

mar.

Schifo, Barchetta

servizio delle grosse navi ad uso specialmente

comunicarsi da nave a nave, o per andare da esse a terra.


di

I^ande

s. f. plur. Lande. T. mar. Spranghe o Catene che prendono le bigotte, e inchiodate al bordo contrastano lo sforzo delle sartie e dei

a lunn-a V. Balte. Cerne a lann-a ; Spelazzare Cernere la lana buona dalla cattiva, quasi pelandola. S ho ch' l'ha a lann-a Y. uio. S Fascise de lunn-a; Indossar soppanni di lana. Gramma quella pgoa ch'a no sa avvard a so lann-a V. Avvardd. S Quello chi batte a lann-a; Scamatino, Divel:

paterazzi.

]L<a,]id.
a

s.

m. Land: Legno con carro a coda

e a quattro ruote, con cassa abbarcata, sulle molle,

quattro luoghi, con isportelli e fiancate ante-

riori,

con
si

sedili pari

perto che
slarvi

pu
s.

bipartire

d'ambe le quando

parti, e
i

con co-

Battilano: Quegli che divetta, che scamata, che balte la lana. S Bba de lann-a ; Panno lano e Pannolano. X^ansa. s. f. Lancia Strum. di legno, di lunghezza intorno a cinque braccia con ferro in punta e impugnatura da pie, col quale i cavalieri in
tino,
:

sedenti

amano
it

battaglia feriscono.

allo scoperto.

Lancia, per

UaLndu

m. Zimbello, Trastullo, Ludibrio

Ogni sorta d'arme in asta, Ogni ferro in asta o in punta, con cui sono
i

V. A-o landn.

armali nell'estremit superiore


riate

cancelli, le fer-

Xja;ii<lx*a> V. Landrnn-a.

e simili
s.
f.

chiusure.

Ija,]idx*iiii-a< s. trona: Donna di mal


Ilja<xi
tore di
s.

f.

Landra, Landrona, Cialaffare.

Uans.
di

Lanciala: Colpo, Percossa o Ferita

lancia.

fabbrica panni di
lana.
s.
f.

m. Lanaiuolo: Artefice di lana. Che lana. - Lanavndolo, VendiLanetta: Sorta di pannina, che

luBLXiSGttet, V. Lancetta.

JLiausett, V. Lancetta. Xja>usettcii V. Lancettn.

X^anetta.

Iwausiiii-a

s.

f.

Lancioqe: Graq

lancia.

460

LAP
s,
f.

LAR
in sui fogli lasciandovi
il suo colore che rosso; chiamasi anche Mutila, Amatila e Cinabro minerale. Lapis, per Qudle aslicciuole di legno che ci giungono d' Inghilterra, inclusavi entro la piom-

Hianterna

Lanterna: Strum. che

parie di materia trasparente, nel quale si porta lume per difenderlo dal vento. Ce n' ba di il

varie forme e di vario congegno.


Lanterna o Fanale del porto:

Lume
il

acceso
torre

la

notte sulle torri


la

dei porli.

che si tiene - Faro, La


Diconsi
fanale sog-

baggine.

nei gr o sco
ailrim.

Matita nera. Lapis


di

piombino,

sopra

quale posto

fanale.
il

Fari a ecdissi Quelli che hanno getto a una periodica diminuzione

di luce,

come

matita falla artificiosamente, che tinge di color di piombo, e serve per disegnare.

Piombaggine: Specie

quella del nostro faro.

ILapislzzolo
dicesi volgarm.

s.

m.
pii

Lapislazuli, Lapislaz-

magica; Lanterna magica,


macchina
s'

Una

zoli

e Lapisiazzari: Pietra preziosa di color azlo

ottica, colla quale per via di refrazone


si

zurro, sparsa per


solo
la

di

ingrandiscono e

fanno apparire in disianza


vere.

prima voce oggi


v.
a.

in uso, le altre

vene color d'oro; sono


le

figure dipinte

come

due

idiotismi.

intende vescighi pe lanterne V. D. ]Lia<iitex*xi s. m. Lanternaio: Propriam. Colui

D ad
che
di
fa

Lappai
bevande

Lambire
lingua

Pigliare o Attrarre

colla

ed

proprio
cani

de' cani,
dicesi per

vende lanterne. Da noi per


generalm. Colui
tal

sotto tal
fa

de' gatti e altri animali.

- Lapteggiare
i

nome

intendesi

che

lavori

indicare quel
l'acqua.
11

rumore che fanno


Andare a
rilento,

lambendo
delle

latta,

ed

in

signif.
s. f.

dicesi

Laltajo.

Xja<ntex*iietta<

Lanleruetta, Lanternino:

Figurai, vale

dicesi

$,

Piccola lanterna. da laddri o da sbtri; Lanterna cieca: Lanterna

navi in tempo di calma.


Chi
balli

n sappa n lappa;
alla

voler che
fare
i

il

mento
Prov.

tonda di lamina di latta o d'ottone, con vetro davanti, con maniglia pieghevole che scuopre e
occulta
il lume a piacere di chi la porta, pu vedere senza essere veduto. il

man gna

(bisogna)

calli.

di

chiaro significato.
s.

quale

Lappascche
sutilaccio,

Mangiafagiuoli, Pappalasagne, dicesi

m. Lavaceci, Pappaceci, d'Uomo diil

da stacca; Lanternina da tasca: Piccola lanterna che porta in tasca, per farsi lume da s chi va
attorno
la

Lappe lappe
Lppoa
due
netti

buono da nulla. (Fd cu); Far


significa

culo lappe

nolte.

lappe. Detto plebeo che

Essere

preso

da lanternetta; Cupolina. Maneggia da lanternetta ; Maniglia. **X^a,OSL V. Travaggi.


S Cupolin S Chi laoa

da gran paura. s. f. Lappola. T. bot. Caucalis grandilo

flora. Pianta che ha

stelo

ramoso,

le
i

foglie
fior

mangia nn'ancia,
Chi
fila

chi no laoa ne

tre volte alate, intagliate finamente,


i

Xjaoaute

ha una camicia, e chi non fila ne ha due, Prov. che significa Molte volte rimuneralo chi meno lo merita; simile a quell'altro Chi lavora fa le spese a chi si sta. S Se, schenn-a, ti n laoi, pansa, patisci \. Chi n5 sappa n lappa nella voce Lappa. s. m. Lavorante: Opera jo che lavora presso alcuno o a giornata o altrimenti.

mangia due;

bianch:

frutti
SI

della quale

sono armati d'unciagli

che
si

appiccano facilmente

abiti

di

chi vi

accosta.
s.
f.

comune
Sciabola.

ne' campi.

'*I-iar<i0ea
Sciubbra.

Voce

del

gergo V.
quella

Lardo
rcuopre
del
salata.
Il

s.

m. Lardo
parte

Lardone:
la

Tutta
del

grossa falda di grasso che tra


la

cute e la carne

superiore

laterale
di

corpo

da massacan; Manovale: Qiello che serve


muratore portandogli
le

al

raajale;

ed anche Carne

porco grassa e

materie per murare.

I^aoeio
**Ijau

s.

rano oggetti

m. Fabbrica: Luogo dove s lavod'arte, come ferro, argento, cera,


Lavoro, Officina.

seta, lana, ecc.; altrira.

V. Travaggio.
s.
f.

Xjapassa

Lapazza. T. mar. Tavolone di abete taglialo ed incavato in forma di gorna, il quale si applica per lungo e colla sua parte concava ad un albero o ad un pennone psr fortificarli, fissandolo ai medesimi mediante parecchie inshinalure.

Per similit. vale Untume, Sucdume, Sporcizia, g'ha in sci colletto trce die de Lordura: lardo; Egli ha sul bvero l'untume alto tre dita. rnsio ; Lardo vieto. chi ha Accatta lardo da-i gatti V. Accatta.
o Spande
i

" Perde

lardi; Essere grasso

sbra-

cato, cio Grasso assai, Crassissimo.


di lardo S Pesselto de lardo; Lardello: Pezzetto che serve a lardare o lardellare V. Insteccd.

I^apid

Xjapidario

Lapidare e Allapidare: Percuotere Uccidere altrui gettandogli addosso sassi. add. Lapidario: Appartenente alla Lapidaria (Scienza delle inscrizioni), onde: Stile lapidario; Siile lapidario, cio delle iscrizioni.
V.
a.
s.
f.

Lard-;
si

Scciappa de lardo; Blezzina di lardo: Ciascuna melfi del lardo diviso in due parti per lo lungo. Chi va l? Grido di guerra, del quale

servono
chi
si

le

sentinelle per

domandare

il

nome

avanza.

X^apdaziu.
w

Lapidaiiione:

11

lapidare,

Lardn.
d'Avaro.

tard; Dare if chi va l. s. m. Sudicione, Brodolone, Guitto,


add. Largo, Liberale, Generoso, contr.

Supplizio usalo presso gli Ebrei, Lapidazione, cos dicesi degli Artisti

Lercio, Sciatto.

La rappre-

Larg-lx

Xjapide

sentazione del martirio di Santo Stefano. s. f. Lapide e Lapida: Pietra posta su d'un monumento con inscrizione; e pi propria-

Larg-lietto add. Larghetto: Largo anzi che no. Larg-lxessa s. Larghezza, antic. Latezza,
f.

mente Quella

pietra che cuopre la sepoltura, ossia Lapide sepolcrale.

e alla

lat.

Latitudine

Una

delle

tre

dimensioni
di

del corpo solido.


11

JLapis

s.

m. Lapis
si

Pietra naturale molto dura,


i

Lisciatura,

Rimesso : Quella rivoltura


si

roba che
dalla

della quale

servono

pittori per fare

disegni

nel cucire le veslimenta

lascia

libera

LAS
banda
interna
pel

LAS
occorra di slargarle o

461

caso

andd
Dare

d'in

prexn; Lasciar

di prigione

o anche

slungarle.

assolutam. Lasciare, vale Liberare dalla prigione,


v. n. Largheggiare
:

Xja.i*g-lxezz.
ralii di

Usar

libe-

la

libert.

donativi o d'altro.

Ija.rg'io s. m. Truogolo V. Argio. I^a>i*^o add. Largo Che ha larghezza,


:

andd zerbo; Lasciar correre V. Zerbo. che un 5 canto; Lasciar cantar uno V. Canta,
Spaziose,
corri, Lascid corri 5 pescio V.
di,

Corri,
faccia,

Ampio, Esleso.

Lascid

/";"

Lasciar dire, Lasciar fare, vale


altri

gambe targhe; Andar largo o a gambe allargate o aperte, Andare a sciacquabarili. S se de mnega larga; Esser di manica larga di maniche larghe V. Mncga.
S And, co-C

Non

curare ci che darsene pensiero. dito; Lasciar dello,


faccia per lui.

dica

Non
Chi

si

usa

in

persona

di

largo de bocca
di

parte da un luogo ed ordina

che

altri

dica

e stretto

do

man;

Esser largo

cintola e stretto di mano, dicesi di Chi promette mollo e poco attende, Largheggiar di parole. S In lungo e in largo m. avv. In lungo e in largo,
.

fd a nn-a persun-a; Lasciar fare ad uno, vale Lasciare a lui la cura di ci che si parla. inderr; Lasciar indietro, vale Tralasciare.

S Mette
J5

Per ogni parie. larga V. larga. Sta d targa; Stare alla larga, vale Star lon-

inderr nn-a cosa V. Inderr. in dbbio; Lasciare in, forse, cio


dubbioso.

incerto

tano,

Non

s'

apprc'ssare.

Vento largo; Vento largo o Buon vento, T. mar. Dicesi II venlo che viene da poppavia del tra-

in giunco; Lasciar in bianco V. Cianca s. m. in ta penna-, Lasciar nella penna o in penna,


vale Tralasciar di scrivere alcuna cosa.

verso della nave. S Vesti largo; Vestilo largo V. Vesti. I^a^sa^g-na. s. m. Lasagnajo, nel femm. Lasagnaja: Colui o Colei che fa e vende lasagne.
.

in te pste; Lasciar nelle peste, vale Lasciare


ne' pericoli senz'ajuto o consiglio. 6 certo pe l'incerto V. Certo s. m.

comando; Gillar

la

bacchetta: Lasciar

il

co-

I^a.sa.g-ua.ta s. f. Lasagnata. Voce dell'uso: Una bella quantit di lasagne. T^&.ssk^gXG s. pi. Lasagne: Pezzi qnadrangof.

mando o

la

carica.

lari
pili

di

sottile

sfoglia di

farina ai grano tenero,

sta; Lasciar stare, vale Lasciar di fare checchessia. std nn-a pcrsnn-a; Lasciar Stare alcuno, vaie Cessar di nojarlo.

meno
asciutla,
di

larghi,

stra

si

si cuociono per minecondiscono o con sugo d'ar-

che

Lascidghe a carcassa,
la

osse,

pelle; Lasciarvi

spoglia, Ggural. vale Lasciarvi la pelle. Morire.


e

rosto

stracollo fragj o

di

stufato,

o con

Lasco mmo

battuto (pesto) o con

burro, ecc.

Lascemmola

l; Finiamola,

ceimunie; Bando ai complimenti. Tronchiamola, Non


ch'e' zufoli

da fide; Maccheroni: Chiamansi cos in Tose. Quelle lunghe e sellili falde di pasta di grano
duro, larghe sottosopra tre o quattro eenlimelri, che vendono i pasiai e che si usano parimente per minestra asciutla e si condiscono come le
lasagne.
I

ne facciamo altre parole. Lascilo di; Lascia ch'ei gracchi,

sua posta, cio Lascia ch'ei faccia o dica

quel

nostri

maccheroni nella Tose, diconsi


s.
f.

Cannelloni o Cannoncioni.

che vuole, ch'io non ne vo' far niente o ch'ei non far niente o che non sar niente. Lscimo std; Lasciami slare, Non m'annojare. A^ lascid vivo ; Non lasciar vivere, vale Importunare, Tempestare, Molestare, ecc.

I^asag-nette
nestra, Facciaole:

pi.

Strisce: Pasla da mi-

della cos per essere fatta a

mo'

di tanti

Lascise

n.

p.

Lasciarsi, Abbandonarsi.

nastri o strisce larghe

un dito o
liste

cos.

Lasciarsi, vale Ordinare per s alcuna cosa nel

ielle

due

di tela bianca insal-

testamento dopo
e simili.

la

morte,

come messe,

funzioni

data, che portano pendenti dal collo fino sul petto


i

dottori,

toga.
al

gli avvocali, ecc. quando hanno la Alcuni preti le usano portar nere attaccate

collare.

I^asc
I^a^scia,

V. Allascd.

Slaccarsi, dicesi che II bambino si stacca quando comincia a muover da s primi passi. Lascidse abbatto; Lasciarsi abbattere. Avvilirsi, Abbandonarsi, Disanimarsi, Mancare d'animo,
i

s. f. Levriere e Levriero, Veltro, Can da giungere: Cane che prende le lepri al corso. Ha pelo corto, coda gracile, pendente, inferiorm. ricurva, muso lungo acutissimo, fianchi scarni,

gambe

sottili,

lunghe, corpo snello; non leva

la

lepre al fiuto,
locissi^m^o

ma

vedutala,

la

insegue con ve.

corso, e, raggiuntala, l'addenta.


v. a.
in

Uasci,
tare n
II

S(

co,

Lasciare : Non trre e partendosi, checchessia.


affatto.

Non

por-

Lasciare, per con ir. di Tenere V. Molla.

lasciti per teslamento. per PerniPltere, Concedere: Lasciceme un p vedde; Lasciatemi un po' vedere. per Tralasciare: Lascio de di quante volte

per Abbandonare per Far erede o

vuole. che mend po-5 naso; levare barca, menar naso V. Naso. ppiccagge; Rompere o Strappare cavezza V. Piccaggia. persuado; persuadere, regold menare, governare Regolarsi secondo scappa do man nn-a cosa;
andd z; Andar sciatto o sciamannalo, cio scomposto negligente negli abili. ingravid; Lasciarsi ferrare, figur. e in m. b.
Lasciarsi
fare quello
altrf

Sbigottirsi.

Lasciarsi

in

Lasciarsi

pel

la

Lasciarsi

Lasciarsi

consigliare.

Lasciarsi

e sim.,

vale

consigli

altrui.

Lasciarsi uscir
altri

di

mano

alcuna cosa, vale Permettere che

Lascio di dire quante volle ecc. o mez'asta nn-a cosa V. A mez'asta.


ecc.;

andd, Lascia andd l'cegua in sci, Lascia andd un pugno,

zi e 5

vento in

ecc.

V. Andd.

ne faccia padrone ; e talora Trascurare o Perdere l'occasione. scappd l'ccaxion; Perdere l'acconciatura, cio l'occasione di far ci che altri erasi proposto.
se

462

LAT

LAV

Lasciata

Lascimesta
Il

vedde da nn-a persnn-a; Lasciarsi vedere ad alcuno, vie Operare in modo che quello li vegga, e per io pi andandolo a visitare. s. f. lasciato, Lasciatura. T. stamp. Ommissione d'una o pi parole o righe, fatta da! compositore per inavvertenza. CPin de); Pien di daddoli, di
Talora Pieno di lasciami slare. Sonare a

da cui per vecchio errore Vela latina, sebbene Latini non abbiano mai avuto vele triangolari. de man; Laiino di mano, Manesco, Che facil-

mente percuote. se de lengua latinn-a; Esser


di

laiino di bocca

lingua, vale Esser lubrico o troppo libero

nel

parlare; Sboccato, Linguacciuto,


s.

smancerie, di scede, di cazzuole V. Nonne.

Xjatiuetto
ILtatiniista
scrive bene
la

Mordace. m. Latinetto, Latinuccio: Comin

mafare.

pnsizioncella scritta
s.

laiino dai
:

principianti.

lana, Esser maninconioso, di malavoglia, mesto,

m. Latinista
lingua
Ialina.

Colui

che

sa e

taciturno, per lo

pi dal non saper che

si

Eiscito
tivo

s.

m. Lascito, Lascio, Legalo: Donaper testamento.

Hiatinitae
Tradurre
sione:
in

s.

m. Latinit: La lingua
v.
a.

latina.

lascialo altrui

Hiatiuizz

Latinizzare

Dire

in

laiino,

Xjasci;
di

Lass,

L su e poet. Lassuso. Avv.

laiino;
s.
f.

luogo, cos di
alto,

molo come dislato, che dinota


Laggi.

Ijatitdiiie
bert, Facolt
Il

od anche Usare latinismi. Latitudine, Larghezza, Esten-

Luogo

conlr. di

Ampiezza. Talora dicesi per Arbitrio, Lid'agire.


i

Lasco

S Quello de lasciti; Iddio. add. Lento: Glie non tanto tiralo o leso
stretto

Latitudine, presso

Geogr. L'arco del meridiano


e Tequinoziale.

quanto

dovrebbe o potrebbe
Latino;

esserlo
in

d'un luogo tra

e.so
s.
f.

allrim. Rallentalo, Rilassato,

terra,

X^atr*i]in.-a
si

Latrina: Luogo
T.

comune ove
bagli.

marin. detto di Cavo, dicesi Lasco. ILiasso s. m. Laccio: Legame o Foggia di cappio che scorrendo lega e stringe subitamente, e quanto
pi si lira tanto pi serra. Laccio, metaf. per Ogni e qualunque sorta d'inganno e insidia, la quale si tenda tanto all'animo

fanno
s.

gli
f.

agi
plur.

corporali. Latte.

ILiatte
Bagli di

mar. Mezzi

minor spessore
che sostengono
s.

de' suoi collaterali, Bagli


il

della stiva

tavolato del corridore.

Il

I^atticiuii
que
sta
falla

m. Lallicinj: Vivanda qualun-

di
s.

latte.

quanto al corpo. da cavalli; Setone. T. veter. FelUiccia di tela Cordone di crini, di lana, di bambagia o di lino
per uso di medicare alcun malore de' cavalli (ed anche de' buoi); si adopera facendolo passar sotto
la

ILiattn.
di

m. Ottone: Lega metallica compoe zinco.


s.

rame

Hiatton
piombo per
da
noi
tirar

m. Ottonajo

Qnegli che lavora in


fa

ottone; e siccome lOllonajo


i

condotti e va a metter su
in tal signif. dicesi

anche canne di le trombe

pelle

lasciandovelo stare per eccitarvi irrifa

acqua ecc.,
s
f.

Trombajo.
cattivo

tazione e suppurazione. Si

alcuna volta anche


di

'Lag-g-ia
per

Proscia e Sbroscia, dicesi da

all'uomo,

ma

con nastro o

fila

bambagia.

ischprzo a

Minestra

falla

con

da impicca V. Corditi nel 1" da xelli; Lacciuolo: Cappio


crine di cavallo, con cui
si

signif.

brodo
uccelli.

scorsojo fallo di
gli

Laurea
nel

malamente condita.
v.
a.

Laureare,
la

pigliano

rare: Conferire

laurea o

Dottorare, Addottodottorato, Porre il

saveise d

un

lasso a-o collo;

accozzare Ire pallottole in un bacino, vale

Non sapere Non

numero de' dottori. Laurese n. p. Laurearsi, Dottorarsi, Addottorarsi:

sapere fare anche

le

cose facilissime.

Prender
il

la

laurea.

Icstica
Icstici

(Gmma)
s.

V.

Gomma.

m.
s.
f.

pi.

Laccetti elastici V. Elastici.

I^stima

Lamentanza, Lamentazione, Lamento, Rammarichio, ecc. HjSLst-va, s. f. Lastra Pietra non mollo grossa
:

Laureu add. Laureato: Cui dottorato. laurea o Lauro ceraso m. Lauro


la
s.

Farsi dottore. slata conferita


ceraso. T. hot.

Prunus lauro cerasus. Arboscello originario di Trebisonda, sulla costa del mar Nero, ed ora
coltivalo in Europa.
I

e di superficie piana, da lastricare e da altri lavori.


Il

suoi fiori bianchi a pira-

Lastra, per similil. Ogni lmina larga e non mollo

grossa a proporzione della sua larghezza; allrim.

mide hanno un odore assai grato, mollo analogo a quello delle mndorle amare; adopransi da al-

Lmina, Piastra.
de cristallo,
de veddro
,

de

marmo,

ecc.

V.

Ciappa

nel 2" signif.

Lava

Lastreg-
Ijstreg"0
Ijatixi

A strega. Ijastreg-ata V. A stregatila.


V.
V. Astrego.
s. m. Latino, Lingua latina: Linguaggio una volta parlalo dagi' Italiani, e comune a lutto perduto nell'uso, e imil mondo conosciuto, ora paralo soltanto da chi lo studia. Latino, per Composizione tradotta da altro idioma

come condimento, per imprudentemente, essendo creduti velenosi. V. a. Lavare : Far pulita e nella una cosa, levandone la sporcizia con acqua o altro liquore.
cuni

a faccia a nn-a cosa; Lavar


d'una pittura
clie
si

il

viso,

dicesi

lava, d'un

muro che s'im-

bianca, ecc.

Il

nel

latino

per esercizio

di

scuola.

a faccia de cingio V. Cingio. o testa all'uze V. Aze. a testa a nn-a persnn-a; Lavar il capo a uno. Risciacquargli il bucato. Fargli un rabbuffo, Dargli una canata, ecc., vale Sgridarlo acremente
V. Lavata de testa. i piatti; Rigovernar
tare
le le

Parla latin camme nn-a vacca spagnolla;


Tirar
le

orecchie a Prisciano
le

Parlar per latino

stoviglie:

Lavare o Net-

grosso e non osservare

regole della grammatica.

stoviglie imbrattale.

X^atin
Il

add. Latino: Del Lazio.

S Chi latta

testa all'aze, perde a Icsc'ia e

Laiino, dello di cosa, usasi per Sdrucciolevole, Scorrevole, Facile a scorrere,

savn V. Aze.

Aggiunto

Unn-a man lava


Dettato prov. che

l'atra;
si

Una mano

lava l'altrav

a Bastimento di piccola navigazione


Ialina, cio alla trina.

dice del Giovarsi scambie-

che porta vela triangolare o

volmente.

LAV
S Lavse n p. Lavarsi: Lavare prio corpo.

le

LEC
parli del pro-

463

S Ciappa d lavello; Lastrone V. Ciappa. S Ga de lavello; Gola d'acqnajo, dicesi figurai,


di

a becca ;Vnn-a cosa; Empiersi

la

bocca,
S

Vanlarsi di checchessia. n -a bocca li'nn-a pcrsim-o; Lavarsi

Chi mangia ingordamente o d'ogni sorla di cibi. Pertzo d lavello; Ruco della pila, pel quale

la

bocca
colla

d'alciino,

vale Dirne male, Siarlarne.


Lisciarsi:

<.

gitto;

gallo

si

liscia

I^avua
mile
al

zampa che
saliva.

lecca trailo trailo por inumidirla di

Lavezzo

la rigovernatura passa allo smaltitoio. S Truggio d lavello; Pila dell'acqua jo. s. f. Lavatura V. Lavata nei 2" signif.

Lavadente

Lavad
dalle
tis

e moen d'nn-a cosa ; Lavarsi le mani d'alcuna cosa, si dice del Non se ne voler assolutamente p impacciare, Non ne voler saper aliro. s. m. Sciacqiiadcnli: Il mangiare qualche piccola cosa per bere con giislo.
s.
:

s. m. Laveggio: Sorla di vaso sicalderotto (blucco), che si usa dai contadini per cuocervi dentro la vivanda invece di

pentola, ed ha il manico come il pajuolo. % Grasso lavezzo, magro testamento ; Grassa cucina Grasso piallo, magro leslamento, ovv. A

grassa cucina
del'a gola.

m. Pnrificatojo o Truogoli di sanse Truogoli dove si lavan le sanse , trailo V olio


ulive. 11 Purificalrjo consta di

povert vicina. Proverbio che indica come' facilmente trae in rovina il vizio
s. ra. Sgombro, a Ven. Scombro, Macarello, a Napoli Lacerto. T. iltiol.

molli

truo-

Laxerto
a

goli l'uno sopra l'altro, rispondenti e com'inican-

Roma

per gorette dall'alio

al

basso. Nel pi alto

soglionsi rimescolare le sanse con una


allrinienli.

macchina

Scoinber scombrus. Pesce di mare che ha la testa allungata, il corpo rotondo, carnoso, mollo assottiglialo verso la coda che forcuta. La sua
pelle inferiorm. di colore argentato, superiorm.

Ua'vag'g'ia
ILta'vag'xia
sopra cui
si

s. f

V. Lavata nel 2 Lavagna: Specie

sigi.if.

di

pietra te-

coperta di tinte turchine e di verdi con alcune


linee trasversali

nera, nericcia e per lo pi turchina e in lastre,

nerastre, le

une

dirette, le altre

disegnano
le
s.

a' principianti

le

figure

curve e lorluo-e.

geometriche,

operazioni d'aritmetira, ecc.

Lavandin
Comunit
allrim.
e

Lazzaeto
mansi
di

m. Lavabo: L'acquajo ove nelle nelle sacrislie si lavan le mani;


s.

s. m. Lazzaretto e Lazzeretto: Chiacon questo nome Quegli stabilimenti de-

stinati a guarentigia della salute pubblica ne' porli

Lavalojo.

lua'vapiatti
Gualtero:
le
Il

m. Lavapiatti, Lavascodelle,
di cucina,

garzone

Quegli che lava

Lazz; Laggi
che
dinoia
altrui.

mare, per ivi ritirare e guardare gli uomini e le robe sospette di peste.
e poel. Laggiuso: e

Avv. di luogo
luogo

scodello.

Lavata

die

testa o de

come

Luogo basso

inferiore al

Risciacquala, Grattacapo, Bravala, Slregghiatura,


Gridata, Sbrigliala, Rincanala,

Le

dov'

Sbarbazzata, Ro-

; Egli ed Ella. Pron. pers. d'ambedue i generi e di terza persona del singol.; ne' casi obbliqui

vescio, Rabbuffo, Ripassala, Ripiglio: solenne e

fa

Lui e Lei
s.
f.

grave riprensione.
S

Lealtse
litiidiue,

Lealt, antic. Leell, Leanza


di

lavata de testa a nn-a persdnn-a; Dar un cappello o un cappellaccio ad uno. Cantargli la zolfa o la compieta o il vespro, Rasentargli la scuffia, Fargli un rivellino. Dargli

Fa nn-a

Lianza: Fedelt, Blanlenimento


Probii.
s.
f.

parola, Ret-

Lel>ecciadda
vento libeccio.

Libecciata:

Furia

di

Lavativo

una scopatura, Risciacquargli il bucalo ecc., vale Fare ad uno una solenne sgridala. Sgridarlo acremente. s. m. Lavativo, Servizialc, Crislo, Crislere, Crislero, Cristiere, Cristiero, Argomento: Medicamento liquido che s'introduce nell'intestino retto mediante la canna de' lavativi V. Cannetta
nel

Lel>eccio
soffia dai

Lecca

Lecca

Nome di vento che ponente e mezzod; allrim. Affrico, Affricone, Garbino. s. f. Labbrata V. Lerfd. v. a. Laccare Leggermente fregare colla
s.

m. Libeccio:

punto

di

mezzo

tra

lingua.

nn-a persnn-a; Dar caccabaldole: Far moine


per ingannare o per entrare in grazia cuno.
d' al-

2 significalo.

Lavativo, dicesi

anche nell'uso di Donna vecchia e bruita che altri prenda per moglie, tirato dalla
sete del

Modo

tgur.

danaro.

Piggid un lavativo; Dare o Pigliare S Mette un lavativo, dicesi comunem. quando, o vendendo

comprando,
feriore
al

Lavata

d o si prende roba molto inprezzo che se ne sborsa o se ne riceve.


si
s.
f.

Lavatura, Lavamenlo, Lavazione:


I
i

L'azione del lavare o del lavarsi. M Lavatura, per L'acqua nella quale
alcuna cosa.

Chi n se brutta n se lecca; Il miele non si ha senza pecchie V. Brutta. S Leccse e die d'nn-a cosa V. Do. s. f. Leccata: L'atto di leccare. **LeccaTbr'u.iiie s. m. Lecchino. 'Voce bassa e dell'uso. Dicesi a Chi fa lo spasimalo per le donne e continuamente pratica con esse.. add. Leccone, Leccardo, Ghiotto;

Lecca

si

lavata
di sto-

- HIgovernatura, Lavatura
s

Leccaeso Amante di leccornie, cio di cibi Leccornia, Lecconeria, Leccaja


s.
f.

dlicali, squisiti.

viglie; Risciacquatura, L'acqua in cui


!

risciac-

Lavello

qua alcuna cosa V. Arrxenlua. s. m. Acquajo: Pila con suo condotto per ricevere la rigovernatura e le acque, con cui sono lavate le stoviglie. S Condto do lavello; Smallilojo: Condotto o Canale che d esito alla rigovernatura de' piatti
dell'acquajo.

Lecco, Pappalecco, Gbiotlornia, Ghiottoneria, e nell'uso Gbioltume: Vivanda da lecconi e da ghiotti. Cosa appetitosa da leccarsene,
Leccardia, Leccume,

"Leccalmme V^ Lerfn Leccarda Ghiotta e


s.
f.

come

suol dirsi, le dita.


nel

2 signif.

nell'uso

anche Lec-

carda: Quell'utensile di rame, ferro e simile,


di

forma bislungo che

si

mette sotto l'arrosto

464

LEO
nello spiedo,
il

LEN
e' si gira,

infilzato

quando

per rac-

mezzo
di

della

lor

parte concava sono slabilmente

cogliere

grasso che cola,


stia

fermali a ciascuna estremila d'un fusto, formalo

n Beveratoio, Abbeveralojo: Citola o Vasetto che


si
i

due pezzi che entrano a


per poterlo

vile,

uno

in

capo

mette pieno d'acqua nella


polli.
s.

acoccb beano

all'altro,

all'uopo allungare o rac-

corciare.

LeccardlSn.
Accresc. di

m. Lecconaccio, Ghiottone. Leccone V. Leccaeso.

Leg-no
I)

ILteccIietta,

de savoa;

Rimasuglio,

Avanzuglio, Avanzaticelo di sapone: Pezzettino di sapone, che l'avanzo di maggior pezzo, di


cui
si

servili per lavare checchessia.

s. m. Legno: La materia soda degli alberi. Legno: Nome generico di Qualunque specie di carrozza e di Qualunque specie di bastimento e massimamente dei grossi. allppu; Legno imporrito V. Allppu. qiiassio; Legno quassio: Legno che ci vien re-

Itecela,

s. f. Leccia. T. ittiol. Scomber ancia. Pesce di mare, di color verdiccio o azzurrino, come l'Ombrina, con cui ha qualche similitudine,

cato dalla Gujana e da Surinam.

bianco, leg-

giero, inodoro e di sapore amarissimo. Si ado-

se non che senza scaglia, ed ha


e d'ottimo sapore.

la

lesta al-

pera in medicina come deprimerne e anliseltico.

santo; Legno santo e Guajaco. T.

boi.

Guaja-

quanto pi aguzza. La sua carne bianca, grassa

cum

officinale.

Legno
il

dell'albero cos detto, che


nelle farmacie

cresce nelle Anlilie.


e serve a curare

Ijecco
Piggi
.V
il

s.

m. Lecco, Lecchetto, Gusto, onde: lecco a nn-a cosa; Prendere il lecco,

adoperalo mal venereo.

gusto a checchessia.

X^egito
Che
si

add. Lecito e Licito: Che permesso,


fare con ragione,

pu

Giusto,

Onesto,

Convenevole.

l'ha a so camoa; Ogni legno ha suo tarlo, dicesi proverb. per dinotare Non esservi alcun senza difetto. l' un inciaslro in scinn-a gamba de leS gno ; lo slesso che lavare il viso al moro,

Ogni legno 5

il

X^egralitse

s.

f.

Legalit: Qualit di ci che


la

cio S

fatica gettata.

legale, cio secondo

legge.

Vin

eh' 5 l'ha legno;

Vino che
nelle

sa

di secco,

X^eg'alizza

V.

a.

Legalizzare.

T. far.

Renlegale

dicesi di Quel

vino
s.

che

bolli

ha

preso

dere auienlica per autorit pubblica una scrittura


acciocch possa essere riconosciuta

l'odore della parie del

legno che resta asciutto.

come

Hjeg'mnii

m.

pi.

Legumi, Civaje:

Nome

fuor del distretto della giurisdizione, in cui fu fatta.

ILieg'alizza.ziii s.
dalla pubblica autorit,

f. Legalizzazione. T.for. Autenticazione d'un alto, d'una scrittura, fatta

gener. di Tulle quelle granella che, seminale, si riproducono in baccelli e si usano per cibo degli

da un ambasciatore e sim.
in

uomini, come

ceci,

piselli,

fagiuoli,

ecc.

Ijegr^^ic
pr
di

s.

m. Legatario. T. far. Quegli


il

co fratte; Legumi tonchiosi: Legumi che han tonchj. - Legumi intonchiati o tonchiaii, Le-

cui
s.

fallo

legato V. Legato.
la-

gumi

ofifesi s.

dai

tonchj.

]L<eg'ato

m. Legato: Lascio o Donativo

X^eita

scialo altrui per testamento.

Ijg-io

add. Leggero, Leggiero, Leggiere e Leg-

nel femm. Lallaja (Leitwaj: Colui o Colei che vende latte, burro, siero e sim. - Colui o Colei che vende unicamente

m. Latlajo, e

gieri: Di
di Grave.
I

poco peso, Che non ha gravit; contr.

I^eitg-a
Erba da
orli.

burro, dicesl pi precisam. Burrajo e Burraja. s. f. Lattuga. T. boi. Lactuca saliva.


insalata assai
le

Leggiero, per Destro, Snello, Veloce,

n
Il

Lieve, importanza, Parlando


Leggiero.

nota che
lisce

si

coltiva negli

Incostante, Volubile, Instabile, Vario, Mutabile.

Ha

foglie

sottili,

e un po' crespe,

Piccolo, Di poco

momento, Di poca

ora erette e dislese, ora curve e serrate

come

di

cibo, vale Facile a digerire.


:

in

palla.

d frangeize; Lattuga romana: Specie meno delicata

de gervetlo; Cervellino

Di poco cervello o senno.

della lattuga cappuccia; le sue foglie


le

sono

allungale e

costole grosse.

S Std lgio; Cibarsi parcamente,

Non
*

s'aggravar

cappccinn-a V. Cappcginn-a add.


s.
f.

con cibi. % Tegni lgia nn-a persnn-a; Tener in filetto. Tenere a stecchetto, a crusca, a cavoli: Trattarlo magramente. Tenerlo a dieta.
S

Leitig-li.etta
piccola.

Lallughina, Lallaga non


folla

nata: Lattuga cappuccia seminala

e ancor

lulloa

Vin lgio; Vino


d'n
;

leno,

molle, debole, fiacco.

X.deg'^ii

'

s. f. Legione: Corpo di soldatesca. Legion d'onore Nome d'un Ordine ca:

Lme
ma
Il

Pianta sempre s. f. Ellera ed Edera: verde che, non potendosi sostener da se slessa, s'abbarbica in terra o su pei muri o per gli alberi.
s.

m. Cicerchia. T.

bot.

Lulhynis sati-

valleresco francese, cos militare

come

civile,

vus. Sorla di legume piccolo, ineguale, angoloso,


simile al pisello.

commendatori formano una legione e sono insigniti d'una stella cos detta della Legion d'onore. I^eg-islat s. m. Legislatore: Colui il quale
crealo da Napoleone I, in cui
e cavalieri
i

Non

salubre per gli uomini,

buono pe' colombi.


boi.

Moco. T.
alla

nosa simile
de' colombi.
Il

alla

Lat/iyrus cicera. Pianta legumicicerchia quanto alla pianla, e


al

logiii

ordina o abroga

le

leggi d'uno Stato.

veccia quanto

seme; ed cibo proprio


alcuni

I^eg-netti <ia carg-a


^ da gaggia;
Staggi V. Gaggia.
s.

V. Carga.

Lero, Veggilo

e in

luoghi

Capogirlo,
Pianta

X^eg-netto

m. Legneiio: Piccolo legno.


T. cappell.

Moco
simile

salvatico. T.
al

bot.
al

Ervum
seme, e

eruiia.
alla lente

Arnese per lo pi di legno, a uso di dare o di conservare all'imboccatura del cappello, quando nuovo, quella figura ovale che appropriala al capo. La gruccia composta di due archi, i qaali nel

da

cappellai; Gruccia.

Moco quanto
s.
f.

quanto

alla pianla.

Xjudena
nel

Lendine; Uovo

di

pidocchio.

S Figurai, dicesi ad
3 significato.

Uomo

spilorcio V.

Lcndenin

LEN
S
tpartieiva a lndcna pe piggighe pighuggio; E' farebbe a scorticare un pidocchio, Scorticherebbe ana pulce per venderne Scannerebbe una cimice per beverne
Stillerebbe
la
la
il
ti

LEN

m
Aver
la

in

a lengua
bala.
Io

desi g;
la

lingua snodala

Aver
la

parlantina,

Aver buona

ciarla,

pelle,

Aver

scilinguagnolo

rotto,

sciolto, taglialo,

sangue,

Non morire

nebbia, dicesi di Chi

sommamente

ILendenin
Lendinelia.

avaro o grandemente avido di guadagno. S Piti de lndene; Lendinoso. s. m. Lendinino, Lendinina. Dim. di Lendine.

a lengua ligd ; Aver perduto l'erre, dlcesi di Chi per ebbrezza o altro sia impedito del parlare.

parola in bocca o tra' denti, dicesi di Chi ha eccessiva loquacit.

a lengua lunga; Aver

la

lingua lunga, figur.

Voce plebea

Specie

di

pettine a

denti fittissimi per levar dal capo le lendini, n Lesina, Spilorcio, Pittima, Taccagno, ecc., dicesi Cgurat. e in

m.

b.

ad

Uomo

troppo attaccato

al

Esser linguacciuto o lingiiardo; e talora Essere sgolato, cio Ridire facilmente le cose. in sci lengua quello che s"ha in tS chi V. Chu. n lasciu a lengua a casa; Aver lasciata la
vale
1)

danaro.

X^eng-
V.

(De) avv. Di leggiero. Di leggieri ecc.


n
s.
f.

al beccajo, si dice di Chi sta senza parlare in compagnia d'altri oltre il dovere.

lingua a casa o

De

Icng.
Forcella. T. legnaj. Pialla col
della
lettera

X^eng-sa.
taglio fatto a

forma
f.

C per uso

di

scorniciare.

perso a lengua V. sopra Avei lasciu a lengua a casa. n nn-a cosa in sci cimma da lengua; Avw alcuna cosa sulla punta della lingua, si dice del-

X^eng^ua.
bocca degli

s.

Lingua

Membro che

nella

l'Essere in sul ricordarsene,


cos tosto in n

ma non
e cze;

la

avere

animali, destinato principalm. alla distinzione de' sapor e alla formazione della voce. Lingua, per Idioma, Linguaggio, Favella,

pronto.

nn-a lengua chC taggia

Aver una
si

per Loquela, Discorso (considerata

come

sola
**S

lingua che taglia e fora o che taglia e fende, dice duomo maldicente.

origine del parlare).


n

Lingua e pi comunem. Sogliola. T. ittioi. Pleuronutcs solea. Sorta di delicato pesce di mare, cosi chiamato dall'essere molto stiaccialo e dall'aver la figura d'una lingua.

gabbia, Cucirsi

Caccise a lengua derr; Mettere la berta in la bocca, Far silenzio, Tacere,


di

Ammutolire: Tralasciar
per altro.
S S

parlare per paura o

brulla; Lingua fecciosa, Linguaccia, dicesi di Chi sboccato, disonesto nel parlare. capivo, sacrilega, mascarsonn-a ; Lingua labana, Lingua frcida, nociva, serpentina, Mala lingia, dicesi d'Uomo maligno e maldicente. de battezo; Lingua affinata, aguzza V. BattSezo. de b V. Lauro ceraso. de can; Lingua canina, Erba della Madonna, Erba vellutina, Pisciacane, Cinoglossa. T. botan. Cynoglossum officinale. Pianticella indigena che ha il caule ramoso, lanuginoso, elevantesi circa

se de lengua latinn-a V. Latin add. F da lengua; Far chiasso, schiamazzo,


V. Fd.

ecc.

S Filetto
%

da lengua V. Fi7eo. Che sua sotto a lengua ... Si dice per iscberzo
le

a Chi esagera

proprie fatiche.

8 / bu pe-e come e i ommi pe-a lengua V. Biu. % Laccetti rfq lengua V. Laccetto. S Mette a lengua dappertutto; Dar di becco in ogni cosa. Metter la lingua o il becco in molle: Voler fare il salamislro in ogni cosa. Entrare in S
$

60

centii.; le foglie larghissime, lanceolate, ses-

discorso senz'averci che fare. Non avei manco de cado stto

a lengua V.
le
:

sili,

ondose, molli, dolci


i

al

tatto, d'un

verde

Cado

grigio;
la

fiori

piccoli, rossicci,

peduncolati, di-

m. porta brutto in lengua; Dar


s.

carte

alla

sposti in

nude spighe, pendenti e basse. Tutta pianta ha un odore fetido, e si reputa ano;

scoperta, Favellar senza barbazzale

dino nell'uso medicinale. de castagna o Lengua d'erhoo


stagno,

Lingua

di ca-

liberamente, senza con soverchia libert. N se pu legni a lengua a niscin;


parere

Dire il suo riguardo o ritegno,

Non

Fungo
il

lingua, Melina, Carnesella. T. bot.


di

Fistulina hepatica. Sorta

fungo mangereccio,

a' pie' dei castagni; ha colore biancastro, e la sua forma simile alla Vescia di lupo.

ma

forse

pi indigesto. Nasce

pu tener la lingua a nessuno. % Sta ben a lengua in bocca; Aver buona ciarla, buona parlantina , Essere buono o eloquente
parlatore.

de tcera; Lingua di terra, dicesi in Marin.Ogni picciol tratto o altura di terra che si prelunga sul mare e termina in una stretta punta. S Addentse a lengua; Mordersi la lingua, Infrenarla.

S Tlio 5 so forte 5 l' in la lengua ; in contanti nella lingua.

Ha

il

suo

I^eug-uag-g-io
n

s.

m. Linguaggio: La

favella

di ciascheduna nazione.

Scilinguagnolo, Frenello, Filetto V. Filetto da lengua nella voce Filetto: Bezugna taggighe
lenguaggio perch' lette
;

S %

lengua a core dve 5 dente d due V. Dente. lengua a n'ha d'osso, ma a rompe Fosso; La lingua non ha osso, ma rompe il dosso. Prov. che vale che La lingua talvolta arreca dei gravissimi danni.

A A

Risogna tagliargli

lo

scilinguagnolo porch'e' poppi.

X^eng'uetta.
n

s. f. Linguetta. e figurai. Ciarla, Parlantina.

Dim.

di

Lingua;

S Aslalld a lengua; Tener la lingua a freno o in briglia, Frenare o Raffrenar la lingua Parlar con riguardo e consideratamente. S Avei a lengua affi o in fi; Aver la lingua affilata, tagliente^ cio Di molta forza s in bene che in male.
:

Linguetta, Linguella: In genere si dice delle cose naturali, come pi spesso ancora delle manufatte,
le quali
I

abbiano qualche somiglianza colla lingua.


i

fabbricatori di carrozze,
cos p. e.

sellaj,

valigiai, ecc.

chiamano
sporti

Ogni

striscia

di

cuojo che

dalle varie parti de' loro lavori, per


altri

ap-

puntarle e fermarle; e cos

artefici.

Camcou, DUionario

Genovese-Italiano.

40
,9
' '

LEN

^tIj^^

/
'"'

Animella, Valvola: Ordigno dentro a checchessia, facilila e impedisce l'entrata e l'uscire il quale dell'aria o di qualche liquore. wLingueltaccia, dicesi spesso nell'uso per Persona
'

n Lentiggine, Lintigglne, Litiggine,Lentiglia:

Mac-

chiette rossastre, simili in colore, grandezza e

figura

piccole

lenticchie

le

quali

sogliono
sole,
abiti

maldicente.

comparire sulle parti del corpo esposte al e pi rade su quelle parti che sono dagli
coperte. %

jj-,

^^
.,;

da lmea; Linguetta, Linguella della da sanfornia; Linguella: Lastretta di

lucerna.
ferro ac-

Pin de

lentiggia V. LentiggiSso.
add. Lentigginoso, cio Che
sulla

ciajato fermata a un de'lati della ciambella dello gj^V scacciapensieri (sanfornia), che si tiene fra le le labbra appoggiata contro la rastrelliera dei

]L<eutig-g-idso
nel 3 significato.

ha lentiggini sparse

persona V. Lentiggia

^j^
jj'

denti, sulla quale vibrando col polpastrello d'un

Uteppeg-o
delle

s.

m. Loja. Voce d'uso tose: Suil

dito
jj-

la

linguella,

e sopra questa spintovi l'alilo

diciume mucso, che rende lubrico


quale aderisce, cos dicesi
:

corpo

al

modulalo, ne esce fuori un suono assai soave. 'J>^ Lcnguctte ; Linguette. T. carpcnt. Conj di legno sonili, larghi e piatti, che formano un angolo acutissimo; servono a vari usi cosi nell'attrazzare

La

loja della padella,

anguille, delle lumache, di

alcuni

scoglj

sott'acqua, de' funghi, ecc. Tuttavia parlando dei

funghi, dicono lojtt


e

parlicolarm. nell'operazione di vararle. ^&iaiS^Gt,tiixt-SL s. f, Lingnettina. Dim. di

^,

le navi, e

Moccolo
di

la

Ueppeg'oso
Pieno
loja,
f.

la mucilagine de' funghi crudi mucilagine che dan cocendo. add. I.ojoso: Coperto di loja,

Linjf nella

e figurai. Tersoncina maldicente.


s.

||Leug-uiii
-

m. Linguino. Dimin.

di Lingua,

X^epira.

detto per vezzo.


s. m. Linguista: Chiamansi cos neiruso Coloro che, parlando per pratica pi lin-

jLenguista.
"^

Moccicoso. Lebbra, Lebra e Lepra: Sozz male cutaneo, che comparisce in croste, quasi squame di pesce, su tulio il corpo o su qualche parte di esso, accompagnato da pizzicore veemente e
s.

gue, servono da interpreti a bordo dei bastimenti

da

altri

dolori.

.^
,

stranieri.

Leprso
"ILierJRo
'

Labbrata: jLeng-ssa. s.f. Linguaccia. Peggior. di Lingua, **Lerf*a s. col dorso della mano. > e dicesi comunem. per Mala lingua, Maldicente.
f.

add. Lebbroso: Infetto di lebbra. Colpo dato nelle labbra

..ICeiiisa.
crini
alla
jjv
'^*~
.

s.

f.

Lensa e Lenza: Cordellina


filo

fatta di

s.

m. Labbro V. Labro.
;

di

cavallo o di seta o di
si

o di canapa,

quale

suole appiccare l'amo per pigliare

pesci.

Acqua. Voce furbesca, e dicesi per lo pi della pr Pioggia che cade dal cielo. dirittura, Per l'apS In lensa m. aw. A filo, A punto, Giustamente. s. m. Lenzuolo e nel plur. Lenzuoli e Lenzuola: Ciascuno dei due panni lini che si
.

LerfVSn
sul

Bocca chiusa, dicesi di Chi fa lo la bocca a parlare. % Jmbosd e lerfe V. Imbs. dicesi a s. m. Labbrone e Labrone, Chi ha grosse labbra. Il Mostaccione, Ceffalone: Colpo di mano aperta
Lerfe scinte

gnorri e non apre mai

mostaccio.
s.
f.

.Xiensu
.

Hiesca,
sulla

Esca

Quella materia che s mette


il

pietra focaja perch vi si appicchi

fuoco,

I)

,.;

32

tengono sul letto, e fra questi si giace. Lenzuolo, chiamasi anche Qualunque gran foglio stampato si appicchi alle cantonate, o sia esso una legge, un decreto o un avviso di qualsivoglia fatta.

^
^.
..^l

3'

che se ne cava col fucile (assaen), la qual materia si fa con un fungo arboreo detto da'Boian. Bolclus igniarius. g se scinto camme a lesca; Esser asciutto come l'esca Bruciar come l'esca, vale Non aver n

j
>

de due ieje, de trae leje, d'nn-a teja e meza; Lenzuolo di due, di tre teli, d'un telo e mezzo
e

anco un danaro.

X^escaju
l'esca,

s.

m. Escajuolo: Colui che vende


,

V. Teja. ^;S / lensu cadi fan mangia

sppe freide V.

la

zolfanelli

le

pietre focaje.

.-:

Cado add.
s. m. Uncino : Quel rametto secco a forma d'angolo, di cui un lalo attaccato al paniere e coli' altro si appende agli alberi per

pietra focaja e
s.
f.

per Quel panieruzzo, in cui si tengono l'esfa, il fucile per accendere il fuoto.
Lisciva, Lasciva,

a^eusiu
^,
jg

ILiescxa.

Ranno: Acqua

comodo

di

riporvi

frutti nell'atto di spiccarli;

^ jLeutia.
^;
.

altrim. Ranfone.
s.
f.

Lenta.

T.

Q \.

a trattenere o rallentare quale attaccato, ed impedire che sfugga di mano tratto dal proprio peso o dalla velocit acquisita.

mar. Cavo destinato il moto d'un oggetto al

cenere o bollita con essa. Il Cenerata: Bollitura di panni o altro in acqua con alquanto di cenere. Boxardo c5mme a lesela V. Boxa/rdQ. \ % Chi lava a testa all'aie perde a lescjfaii^ A 5
passala per
la
;.

savn V. Aze.

,>

;-

IL<esciisso
resta nella

m. Fondata caldaja dopo che ne


s.
f.

La cenere che
fu tratto
il

ran^

'>L]isa<; Lenti: Due ingrossamenti che rendono il giogo della bilancia faslaj 57, 'r pi forte, e fan s che n esso n l'ago (ombrissallo) freghino contro la trutina (maschstta). ilLentig-g-ette s. f. plur. Lentine. T. de'paQ,K staj. Sorla di pasta minuta, di forma e grossezza i^: simile alle lenticchie da cui prendono il nome, e si mangia in minestra. j,: jLeutig'g'ia. s. f. Lente, L^nte civaja, Lenticchia, aiitic. Lenta: Granello d'una pianta leguminosa dello slesso nome (Ervum lensj, schiacciato e convesso da ambe le parti, che serve d'alimento.

Iienti da.

per versarlo sul bucato.

Xjesti3ce
Celeril,

s.

Lestezza, Prontezza, Speditezza,


i.-g-v-

Sollecitudine.

I^esto
Il

add. Lesto, Destro, Presto, Agile, Saell, Spedito, Sollecito: Che usa prestezza nell'operai^
Lesto, Allestito, Apparecchialo, Pronto. se lesto; Esser fritto o rifinito, Esser ito.
fatto
il
-

Aver

pane, figurai, vale Esser rovinato; e tf-

anche Esser morto o disperalo della vl. lesto cmme un can de marmo V. Can. N tern lesto de fa nn-a cosa; Aver finito minato di far checchessia.
lora

I.ET

LET

essi

luto de

man;

Esser manesco, cio Pronto

a menar le mani; ed anche Inclinalo a rubare. S Lesti a vira ! Lesti a girare T. mar. Comando dato perch i marinaj si rechino ai posti ad
!

Letto, per

Qualunque luogo ove si mette a giacere. c6 cortinaggio; Lello a cortinaggio, Letto corincortinalo V.

tinato

Cortinaggio.

da campagna;

Lettiera pieghevole, a libro, a ic-

assegnali per girare di


s.
f.

bordo.

Z^etta>
di

Barella: Slrum. fallo a somiglianza

casse: Lettiera che consiste in due stanghe lunghe qaant' lungo il letto, sulle quali fermamente
imbullettata

bara, che si porta a braccia da due persone per nso di trasportare checchessia.
s.
f.

una grossa

tela

ovvero molte cigne

il'wettex*a.
per

Lettera: Carattere dell'alfabeto,


si

u Leitera: Foglio scritto che

manda

agli assenti

negozio o per ragguaglio; e dottrinalm. Epistola. La prima che si manda dicesi missiva invievole; qnella con cai si risponde, dicesi

luogo d'asseCiascuna delle due stanghe ha due gambe che s'incrociano imperniate nel lor mezzo a foggia della lettera X, e si aprono regolarmente quanto lo permettono le cigne o la tela. da dui da due piasse; Lello da due posti,
relle Ctej.

trasversali, quella e queste tenenti

responsiva.
rt

Lettere

al

piar.,

caratteri di cui si

servono

gli

stampatori.

e con denominazione elittica Lello a due: Letto che ha la larghezza sufficiente a dae persone. da spozoe; Talamo, Letto nuziale.

anonima V.
spedizione
e non
si

sotto Lettera orba.

appunta; Lettera per consegna:


si fa

Lettera, ia cai

da un da nn-a piassa; Lello ad un da nn-a picLssa e meza; Letto ad un


e mezzo.

poslo.

posto

attestare nei registri della Posta,


alla

consegna se non

persona, eoi

d'avanso; Letto

di

compenso

Letto di soprappt,

indirizzata.

confidenziale; Lettera riservata. d'avviso; Leitera d'avviso. T. comm. Lettera, che


il

e da servirsene in caso di straordinario bisogno. de bestie; Lettiera: Quello strame o paglia che
si

mette sotto

alle

bestie da coricarvisi

altrini.

traente d'ana cambiale scrive

al trattario,

per
lai.

avvertirlo della cambiale che ha tratta sa di

Impatto.

de cangio; Lettera di cambio o Cambiale. T. comm. Chirografo fornito delle forme prescritte dalla legge, mediante il quale ana persona ordina di pagare ad un'altra, in un luogo diverso da quello in cai l'ordine vien emesso, una determinata somma di danaro a quello che
indicato nel chirografo o a quello che sar per
esercitare
i

d ma, d'un fiamme; Letto del mare, di UQ si posano le acque. S Andd in letto; Andar a letto. Andarsi a posare: Mettersi a giacere nel letto, Coricarsi ; Andar a
fiume, dicesi Quello ove

" "

diritti

di

questo.

dormire. S A scada d letto; Scaldare il letto. S Canoe dd letto; Guide o anche Canali V. Cand. S Caccidse in sci letto; Buttarsi sul letto, vale Gettarvisi sopra assiso o disteso, ma coi panni
indosso. S Ce dd letto; Sopraccielo o Sopralletto V. Ce. S Chi va in letto sensa cenn-a, tutta a nttfte

de marca; Leitera di marca V. Corta. de raccomandazin ; Commendatizia, Lettera di raccomandazione. maiuscola ; Leitera majuscola Lettera o Carattere dell'alfabeto maggiore delle alire. minuscola; Lettera minuscola: Lettera o Carattere dell'alfabeto minore delle altre; opposto di
:

se

% China
S

remenn-a V. Cenn-a. zi da-o l'etto; Scendere


il

dal letto.

Desfd 5 tetto; Disfare

letto,

vale Togliere e

.:.

Lettera majuscola.

orba; Lettera cieca o anonima, cio senza

il

nome

di

chi la scrive, senza soscrizione.

lettere de sctoa

V. questa locaz.
lettera;

alla

sua

sede alfabetica.

J Andd a
al

scrive

nn-a

Andare

a tu

tendi, dicesi fgurat. e scherzevolm. per cesso.

m'inAndare

riporre le coperte e le lenzuola, talora anche la materassa, o questa almeno rivoltarla su di s quando il letto per mollo tempo non ha a servire. Fd letto; Fare o Rifare il letto: Rimetterlo in assetto, cio Rimcnare e Pareggiare le foglie del saccone, sprimacciare la collrice o la ma^ terassa, dist-^ndervi e acconciarvi le lenzuola, ecc. u Far letto, per simil. Preparare o Acconciare checchessia in modo da renderlo atto a tale o tale
;n

S Belle lettere; Belle lettere, dicesi Lo studio della rettorica, della storia, della poesia, che fanno

uffizio.

Fd un p de

letto

a nn-a pcrsnn-a ; Far un


buona

l'uomo erudito e bel parlatore. S Cegd nn-a lettera; Piegar una lettera. S Ferma e lettere posta ; Intercettar le lettere. S Gamba de lettere dell'alfabeto; Asta delle lellere. S Infranch e lettere V. Infranch. I^etterin s. m. Leggo: Arnese di legno o di
metallo sul quale cantando, ecc.
si

po' di letto a uno, figurai, vale Metterlo in

posa
f.

il

libro

in

leggendo,

suo gli animi di coloro presso ai quali dovr andare. S Figgio de primmo o de segando letto; Figlio di primo o di secondo letto, cio delle prime o delle seconde nozze. _ S Incidd un in t'n letto V. Incid. S Moi a so letto; Morire nel suo letto: Morire

voce e disporre

in favor

lljette]:*iiiii-a>
terella,

s.

Letterina, Letterino, Lct-

di

Lelleruccia, Letlernzza.

Dim.

di

Leitera.

lattia

TLittia, V. Lettera nel 2 signiGcato. Iniettili s. m. Lettino, Leltuccio, Letticciaolo


Dimin. di Letto. Xitto s. m. Letto Arnese nel quale si dorme si riposa, ordinariam. composto d un fusto a
Letlicello.
:

suo modo, cio di morie naturale o di mache dia campo di morirsi. pu piscia in letto e di ch' l'ha su;~E
nel lelto e dir

pu pisciare

che ha sudato.
si

Modo

proverb. che dicesi quando

vuol dinotare che.

quattro

gambe di legno o di ferro, sul quale stanno saccone, materasse, capezzale, lenzuola,
coltrone, coperta, gaanciali, ecc.

uno siffatiamenle nelle grazie d'un altro, che qualunque sgarbo o mancanza egli commetta, questa gli vien da quello scusata. S P dd letto; Piedi del letto. /eo; Preparare, Acconciare il letto, $ Prepara

468

LEU

LEV
manda a non ha avo
M

vale Riabbassarne la copfirla, tirandola gi dal capezzale, fare la rimboccatura del lenzuolo di

lugo;
a
il

Non ebbe

luogo

panni da nolle, inguanciali, quanto occorre a chi ha da entrar in letto. ^ Retnendse pe-o letto; Dar le \olte pel letto, Gii'are il letto : Quel dimenarsi per ogni verso nel letto di chi agitato e non pu dormire. S Std ZI da-o letto; Gitlarsi dal lelto, Balzare
sopra, porre
i i

somma

domanda. Aver luogo per Venire Cede lugo ; Cedere


la
altri la

proposito.

luogo

vale Dare ad

precodenza.

Chi va pe fugo, perde lugo V. Fugo.

dal lelto.

lugo, D lugo a raxn V. in D, Ddseghe lugo; Darcisi motivo, occasione, ecc. $ In lugo m. avv. In luogo, In cambio. In vece.
%
S S
n

D
No

S Scaffo do letto; Lettiera V. Scaffb. S Scitd letto; Disordinare il Ietto: Spostare,

fase lugo;

Non

farsi

luogo,

Rigettare, e dicesi di

petizione, di

Metter sossopra le lenzuola e le coperte. S Spallea d lelto; Spalliera: La sponda da capo


della lettiera {sca/foj molto rilevala, di tal che

Non farsi luogo, in materia perch il reato non dar corso ad un processo, esiste, perch l'imputalo non riconosciulo
autore di esso reato.

Non aver luogo, domanda ecc. crimin. vale Non

pu appoggiare le spalle capo, postivi tramezzo alcuni guanciali. S Sponda d5 letto; Proda, Sponda del lelto: Lo estremo margine laterale di essa.
chi sta seduto in letto

il

Tegni e moen a lugo; Tener le mani a s V. Man. I^ug^oteneii4e s. m. Luogotenente : Che tiene il luogo d'alcuno ed esercita l' ufficio in

S Sta a cimd in letto V. Cmd. % Sta in letto; Guardare il letto: Frase moderna
senz'alcun fondamento usala da alcuni per indi-

sua vece.

lUe'va

s.

f.

Leva

e Lieva:

Strum. meccanico a
si

foggia di stanga, un'estremit della quale

sot-

care un malato che Ma costretto a stare a letto. S Toc d letto; Asserelle o Assereni: Assi sottilissime, sulle quali ponesi il saccone del letto,

topone a corpi di gran peso per


verli di
11

alzarli

muo-

luogo.

X^ett
n

s.

m.

Leltiire,

Leggitore: Chi legge,

Lettore, diersi anche a Dottore che legge in al-

Specie di cavalletto che serve per lavare e racconciare le ruote delle carrozze.

Capra

da pompa; Leva.

cuno studio
di leo'ogia,
di
f.

accademia o comunit religiosa:


ile

Letta de teologia,

filosofia,

ecc.; Lettore di

D leva; Mettere Dare a leva, vale Sollevare alquanto con leva checchessia ad effetto di trarlo
dal suo luogo.
s.
f.

filosofa,

ecc.
Il

I^etta. D Lettura.
^

s.

Lettura:

leggere.
di

Leva
per
la

Leva, Levala: Chiamata

di

soldati

T. stamp.

Sorta

carattere

all'armi per servizio d'uno Stato V. Coscrizidn.


partita, di S se de leva; Esser di levata, di partenza: Esser per andarsene. de leva; Mare di leva. T. mar. Mare grosso S

stampa, che da molti dicesi


s.

Filosofa..

"Ledlo

m. Liuto. T. mar. Bastimento di miche pesca poco e serve per nima grandezza
,

Ma

fare delle brevi traversate di

mare.

Si

adopera

e lungo che viene dal largo. % Tito de leva; Tiro di leva. T. mar. Tiro di cannone a polvere assieme al quale si alza una bandiera speciale od un fiocco, e dinota che la

anche ne'
stimenti

porli

per lo scarico e carico dei baper portare ad essi la zavorra. Ve

n' ha di quelli senz'alberi e senza vele, ed altri che vanno a vele. Dicesi anche Libo, e in ter,.,

nave

si

mine gener.

Alleggio.

mano

a bordo

apparecchia a partire. Con esso si chiale persone dell' equipaggio che

jLug-o
.>.

,5; Il

s. m. Luogo e poet. Loco: Spazio occupaio da un corpo; Silo. Luogo, per Parte, Spiaggia, Paese, Possessione, Podere. per Un posto determinalo: Mi son stccto proprio in sci lugo ; Io fui propriamente sul

Leva

fossero a terra.

V. a. Levare, Tr via, Togliere, Cavare, Rimuovere, Portar via; conlr. di Mettere. Cavar la voglia. o co(e; Trre a Clicca; Scoccare, Disfar la cocca V. Cucca. a famme; Sfamare, Disfamare: Torre, Cavare
la

luogo
Il

per Lo posto che altri tiene in qualche parlila, negozio, societ e sim.: G'h cesso 5 mcB lugo; Io gli cessi il mio luogo.

sulla faccia del luogo.

fame.
la

a pianta; Far
citt,

pianta
sim.

,
:

Levar

la

pianta d'una

d'un edifizio

Disegnare, Descrivere
altro.

ji.jti

per Impiego: Che saeivu un lugo per t". Vi sarebbe un luogo per me?

colle proporzioni

aggiustate d'ediflzj

mi?

cmodo; Luogo comodo, Luogo comune. Luogo,


Cesso, Camerino, Stanzino, Privato, Necessario,

a ;pMa; Spolverare: Levar via la polvere. Ripulire. a reptazin, l'n, credito, ecc.; Toglier la riputazione, il credito, il buon nome, la stima
d'alcuno.

cmodo all'inglcize; Luogo de d'auto, Luogo Passo, Tratto pio; Luogo pio:
scr'ila,
ecc.;

Agiamento, Ritirata, ecc.: Luogo ove deporre soverchio peso del ventre.
all'inglese.
di

il

scritlura, di

autore, vale

del lesto di quell'opera.


"di

Isliiuzione

piet

religiosa.

S Liujhi santi; Luoghi santi: Chiamansi contai nome Alcuni lunghi della Falestina, dove i pel,

o rttzze; Dirugginare, Dirugginire: Nettare


ferro dalla ruggine.

il

a sw; Dissetare, Cavar la sete, Estingnere la sete. a testa a~i ancie; Scapare V. Ancia. a testa da lugo, de cascia; Trre altrui il cervello, Cavar di cervello. Cavar uno fuor di s.

a testardaggine; o villa; Toglier


cuno
di

Scaponire.
la

vita ad alcuno. Togliere al-

legrini

concorrerlo da varie parti del


i

mondo

per

vita, Spegnerlo

Spogliarlo

di

vita,

visitare
JJ-.

santi

monumenti che

in essi

abbondano;

vagliono Ucciderlo.

diconsi anche Luoghi di Terra Santa. A tempo e a lugo V. A tempo. % Ave lugo; Aver luogo, vale Aver effello. Venire ad effetto, Effettuarsi, Riuscire.: de-

da mczo un conto; Spegnere un conto, Saldarlo. da mezo nn-a cosa; Levar di mezzo, Tr via LevcB da mezo questa carga; Togliete via
questa seggiola.

LEV

LEV

m
ecc.;

da mezo nn-a persnn-a; Levare o Togliere


d

iDPZzo alcuno, vale Farlo morire^ Ucciderlo

e talora anche Imprigionarlo.

Cavare, Trarre, Trre alcuna cosa del capo a uno. Disimprimere uno d'alcuna cosa, vale Fargli mutar opinione. Farlo ricredere, Dissuaderlo, Di-

da-o mndo nn-a persnn-a; Levar nno


terra,

di

del

mondo o

sim., Affrittellarlo, Spegnerlo

di vita, Ucciderlo.

da possesso; Levar

di

possesso, vale Trre

il

singannarlo.

un de penn-a, de prexn;
vlta a-i cavi; Levar volta
Sciojiliere
i

Cavar ano di
T.

pena, di carcere, d'uffanni, ecc. vale LiLerarnelo.


ai

cavi.

mar.

possesso, Privar di possesso.

cavi.
di Ietto,

de mun o d'in te moen nn-a cosa a nn-a persnn-a; Levare di mano nna cosa ad uno,
vale Privarlo di quello, Toglierglielo.

S Levse n. p. Levarsi, Alzarsi, Uscir Scorcarsi, Sorgere.

de parto; Mettere in santo; ed osasi anche flgnr. de stto nn-a cosa a un; Cavar di sotto checchessia ad uno, vale Levarglielo con forza o

a barba; Levarsi la barba, vale Radersela. o bercila, G cappello V. queste due voci
lor sede alfab.

alla

'*

con arliGzio. de la; Sparecchiare: Levar va le vivande e le altre cose poste sopra la mensa. d'in t frno; Sfornare, contr. d'Infornare: Cavar dal forno. e bete e mettile a-o collo; Levar le budella Metter le budella in mano d'alcuno V. Bla. e cimme a-i xelli; Spiumare gli uccelli : Levare loro le piume. e macce ; Levare o Cavar le macchie. Smacchiare. e rsche; Diliscare, Levar le lische: Spogliare
delle lische.

a cocb; Cavarsi la voglia, Sbramarsi, Saziarsi. o COCB a vuggia de dormi V. Dormi. a famme; Sfamarsi, Disfamarsi: Cavarsi la fame. a maschera; Cavarsi, Deporre la maschera,
Smascherarsi,
figur.

Scoprire

il

suo sentimento

gi tenuto nascosto.

a muffa da-o
gliar festa,

chti; Ricrearsi, Divertirsi,

Spassarsi:

PiPrendere alleggiamento,

a a a

conforto e ristoro alle fatiche durate, agli stenti, ec. razze da-i denti V. sopra Levse a famme.
sce; Dissetarsi, Cavarsi
la

sete.

l'anima in Vn travaggio; Lavorare a mazza e stanga : Lavorare indefessamente, eoo


vilt
tutta forza.

e rsche a-o
dal capecchio.
e

Un;

Scapecchiare: Nettare
pesci:

il

lino

d bcca nn-a cosa; Cavarsi alcuna


bocca,
figur.

cosa dalli

scagge a-i pesci; Scagliare


le

Levare


'*

loro

scaglie.

e sckitte
i
f

da bratta; Spillaccherare. a nnn-a persnn-a V. Capricio. pelcchi a nn-a persnn-a; Far le lustre ad
capricii

gli stivali, vale Fargli dimostrazioni d'affetto per ritrarne profitto. /'anima d'in ta pansa a nn-a persnn-a;

alcuno. Lisciarlo, Ugnergli

finte

Trar l'anima dal guscio a uno. Modo basso e vale Metterlo a morte, Ucciderlo.
l'axillo V.

Axillo.

l'ordine; Conlrammandare, Rivocare la commessione. man; Levar mano, vale Cessar di fare. 6 campo; Levare il campo, vale Ritirarsi gli eserciti dal luogo dov'erano accampati. cha da nn-a cosa; Levar il cuore da checchessia : Staccarne il pensiero, Non applicarvi pii. S dbbio; Levare il dubbio o sim., vale Farlo
cessare, Trio via.

fondo a btte ; Sfondare la botte, onde: Botte sfondata Rotte cui fa, tolto uno dei fondi, o che ha guasto uno dei fondi o ambedue. 6 grasso; Digrassare: Trre il grasso. 5 Icete; Spoppare, Slattare V. Lcete. 6 morbin a un; Cavar il ruzzo dal capo ad alcuno Cavargli il ruzzo semplic, vale Farlo star a segno e in cervello. Tenerlo in timore
col

Risparmiare, Sparagnare, privandosi di ci che necessario. da lugo un osso, nn-a spalla, ecc.; Lussarsi, dicesi delle ossa allorch per qualche accidenta escono dal loro sito naturale. da-o chti nn-a cosa V. Chu. da Ida; Levarsi da tavola Uscir da tavola. da un imbroggio, ecc.; Spelagarsi, Uscir del pecoreccio, del gineprajo: Uscir d'imbroglio, di intrigo. Venir a capo di cosa intrigala. do un lugo; Levarsi, Partirsi. de bniscima a; Levarsi di bonissim'ora, per tempissimo, ecc. de bnn'a; Levarsi o Alzarsi di buon'ora, di baon mattino, cio per tempo; e figurai. Esser destro, avveduto, scaltro. de cappello, de bercila V. Cappello, Beretta. de parto; Entrare in santo o Andare in santo, dicesi del Recarsi alla chiesa la prima volta dopo il parto, per ricevervi la benedizione dal sacerdote. d'indosso nn-a cosa; Levarsi checchessia da dosso, vale Allontanarlo da s. d'in ta testa nn-a cosa; Cavarsi di capo alcuna cosa, Levarsela dal pensiero, Trsene gi, Non vi pensar pii; ed anche Sgannarsi, Disin:

gannarsi, Dissuadersi.

castigo.

pan a nn-a persnn-a;

vale Fargli perdere


sussistenza.

Togliere il pane altrui, mezzi onde procurarsi la

guanti; Cavarsi i guanti.^ sunuo da-i uggi V. Euggio. so; Spuntare, Sorgere il sole. d vento; Levarsi il vento : Cominciare
I

il

venlo

a soffiare. un capricio V. Capricio.

il piano: Far il disegno d'un d'una piazza da guerra cogli strum. geometrici, facendone comprendere tutte le sue

5 piano; Levar

edlfizio

'

un

uggi V. Euggio. Levse tulle e so cocB V. Coa. un obbligo; Disobbligarsi: Liberarsi da ogni
d' in' sci
cote,

nn-a

differenti

parti.

obbligo di gratitudine, di convenienza.

sangue; Cavare o Cacciar sangue, Salassare: Bucar la vena per trarre il sangue afioe di medicare alcuno.

Andse a fa leva de parto V. sopra Levdt

de parto. S Fdse leva iangue; Cavarsi sangne. Farsi cavar


sangue.

nn-a cosa d'in ta

ttsta

(Uin-a pr0fin-a;

470
^Levile
:

LEZ
Levate de chi; Levali o Levatevi
di

LEZ
S iVC save leze atro che in t so messa; esser^ come il pievano Arlotto, il quale non sapea leg-

qui
di

Togliti o Toglietevi di qui.

Modo imperioso
Il

licenziare altrui.
V. n. Lievitare e Levitare:

t*eva
'''

fermentare

gere altro che nel suo libro; dicesi ordinariam. degli ignoranti che sanno poco leggere, ed anchcdegli ostinati

della pasta stata intrisa

con

lievito (crescente).

nel loro proposito.

laevad-

add. Levatojo: Aggiunto di Ponte, cos detto dal potersi alzare ed abbassare a piacimento, ^'<)nde dare o impedire il passaggio della porta.
s.
f,

Nd

save ni leze e ni scrive; Esser illetterato,

Zifeva.d.a>
vorante
elle,
^-'-

Levatora. T. cari. Quella la-

I^evaeso

Hievamacce

dopo soppressala la posta, ne separa questi sulla prdola \ feltri da' fogli , ponendo V. PrSdoa. add. Levabile: Che si pn levare. s. m. Cavamacchie, Smacchiatore, Macchiajuolo
:

Essere inalfabeto o analfabeto. Vatt'a fa leze; Va a lippa, lo dice spesso il popolo fior, per mandar uno in quel paese. ILiezenda; s. f. Leggenda: Propriam. Storiella di poco pregio e per lo pi favolosa. s. m. Leggendario: Molte leggende raccolte in un volume; e dicesi per lo pi Quello
g

Uezeud-io
dei santi.

Colui che fa

il

mestiere di

ILtezenn-ai
pilastro

s.

f.

Pilastro incassato: Specie di

T^
i

cavar le macchie da' panni. iT-a.Titft s. m. Levante, Oriente: Quella parte -del cielo, dalla quale si leva il sole; contr. di

parentemente in gran parte incassato nel muro, ma in realt non che una prominenza del muro stesso; altrim. Fascia,
che
a]

Ponente od Occidente.
1 Levante, dicesi specialm. delle Regioni, le quali,

Contraccolonna.

Ijiezi^u
I)

s.

f.

Lezione: Quella parte di scienza

rispetto a noi, sono dalla parte

n
-?

di

donde

si

leva

il

sole,

d'arte insegnala dal maestro volta per voltai

Nome
levante

altres
;

di

vento che spira dalla parte

Lezione, Compito:

Quel tanto che

il

maestro

altrim. Curo, ordinariam. detto Sci-

impone
dere
n

agli

scolari di fare:

Mdstrime un p a
li

ci lecco

V. Scioco.
s.

leziSn che t'ha dceto 6 meistro; Famtqi un po' ve-

m. Levantina: Tessuto di seta, cosi detto perch ci venne prima di Levante. Ijevxvja V. AUevua. Lepre: Quadrupede assai noto, f. s,

T^ ft-vnittin

breve capitolo tratto dalle Scritture o da' Santi Padri, che si


Presso
gli

la

lezione o

il

compito che

diede

il

maestro,

Ecclesiastici

Un

Ijevre
-

paurosissimo e velocissimo

al

corso.

recita a mailutino.

d semenio; Estrazione:
si

cinque numeri che

"5 Chi due levre caccittf nn-a


''-'

a fzze

e l'atra

tirano su al giuoco del lotto.

T
ad
al-

scappa; Chi due


e
in
l'altra

lepri

caccia, l'una non piglia

D
trui,

leziSn

Dar

lezione, vale Insegnare

ii'

lascia.

Prov. che vale Chi vuol essere

Fare scuola.

pi luoghi non in nessuno, o Chi vuol fare -i 'pi cose ad un tratto, per lo pi non ne fa nessuna.
C"

nn-a lezin; Dar una


s.
f.
:

lezione, nell'uso vale


71

Castigare, Riprendere acremente.

]ti^"vrotto
'

s.

Leprotto: Lepre giovane; altrim.

X^ezze

Lepralto, Leprellino, Lepricciuolo.


s. m. Lezzino o Spago forzino. T. mar. Minuta cordicella fatta di due fili torli, della circonferenza di due linee e mezzo a tre, e di nuovo torli insieme. Si adopera per varie piccole legature. s. f. Lesione: Danno, Pregiudizio che altri risente ne' contratti , Perdita che si soffre pei fatto altrui o per qualche atto stipulatosi inconsideratamente o per forza o per dolo. s. f. Treggia, Traino: Veicolo rustico senza ruote, il quale si strascica da buoi, fallo per uso

XjexixL
i
6*
f*

Legge Regola stabilita dall'autorit divina ed umana, che obbliga gli uomini ad al-, cune cose, e ne vieta loro alcune altre affine di pubblica utilit; od altrim. L'emanazione della
volont d'un superiore, alla quale
i

soggetti deb-

bono

pel loro

bene conformare
figurai,
la

le

proprie azioni.

Xjexiu
'

Legge, per

Lo

studio della giurisprudenza.

si

prende anche

gole e per L'ordine che

parlando per Le te-: natura ha posto nel

compimento d'alcune

cose,

onde

dicesi

Le

leggi

ieza

del moto, della refrazione, ecc.

di trainare specialm.

su per luoghi

erti.

X^ez
*

s.
si

f.

Trcggiata, Traino: Quanto

in

una

volta

trascina colla treggia o col

traino.

Ijeze
' il

V. a. Leggere: Scorrere cogli occhi ci che scritto o stampato, e scorrerlo con sapere

antiga; Legge antica o giudaica, chiamasi Quella legge che Mese diede agli Ebrei dopo la fuga dall'Egitto, per opposizione a Quella di Ges Cristo, che dicesi Legge nuova. divinn-a; Legge divina: Quella emanata dal divin Legislatore, e che si conosce per mezzo della rivelazione e della retta ragione.
ecclesiastica; Legge ecclesiastica
:

valore delle lettere e ricavar

le

parole dalla

o tacitamente o pronunziandole. *>m a vitla a un; Cantare a uno la zolfa, lo stesso t' che Dare una sbrigliata o sbriglialura ad alcuno. -< Modo -figur. e vale Riprenderlo, Dargli una galor tessitura,

Ogni legge che

rammanzina. *s- corrente; Legger corrente, cio con speditezza V. Corrente avv. *- in ta ca; Leggere in fronte: Conoscere a'congliarda
i

Chiesa e i suoi ministri, o le mi^ terie che hanno rapporto colla Chiesa. marziale; Legge marziale, cos chiamasi Quella legge che ordina l'uso della forza militare in tutti

concerne

la

quei casi, in cui

trassegni. Penetrar le intenzioni d'alcuno.

la pubblica tranquillit compromessa, e che l'azione ordinaria delle leggi troppo lenta o insufficiente al bisogno. naturale; Legge naturale: una regola che la

in td chu, in te l'anima; Legger nel cuore, nel pensiero, ecc., vale Conoscere dall'esterno e"- gli alTetii del cuore.

retta ragione addila agli

uomini per dirigere

le

loro azioni e far loro conoscere ci che giusto

8
:
'

Manda un a
,

fase Icze;

Mandar uno a

carte

quaranlanove Fargli pigliare il cencio, Dargli l'ambulo: Mandarlo via, Licenziarlo; e con pi forza, Mandarlo al diavolo, alla malora. :

ch'essi

ed equo, sa ch'essi vivano come particolari, sia formino parte d'un corpo.
dicesi della

nuva; Legge nuova,


chiama Legge
antica,

Legge

di

Ges

Cristo per opposizione a quella di Mos, che ai

LIB
-K^^maiux; Legge o Leggi romane:
-jdeHe
leggi,
Il complesso contenuto nel corpo del diritto cii"Tle, fatto compilare dall'imperatore Giustiniano. -italica; Legge salica: Soprannome dato alle leggi stabilite nel regno di Francia dopo che i Francesi s'impadronirono delle Gallie. Questa legge, nei
"

tlB

471

d'ou, d'argento; Libro, dicsi dai battilori,

la

riunione di foglj di carta,


e l'argento battuti.

incai

si

pone

l'or

r-iil>l>ro

paesi

in

cui adottala, esclude le

femmine

dalla

successione del trono.


S
'

necescilcc
Jia

a non ha de lezze; La necessit

legge, dicesi proverb. del Farsi lecito por necessit ci che per legge illecito. S Chi comanda fa lezze; Chi comanda fa legge, - osasi dire comunem. da Chi talvolta costretto a far checchessia anche contro sua voglia, per
:"

non

cueitt: s. m. Libro: Quantit di foglj insieme o scritti o stampati o bianchi ch'egli s siano, e formanti un volume, coperto o di carta; di cartoni o di tela, ecc. H Libro, pigliasi anche per Un'opera d'ingegno cos in prosa come in versi, di tal modo d^ formare almeno un volume, n per Una delle parti principali in cui divisa
n

Un'opera, per
riceve e

Registro, nel quale


si

si

scrive eia ehe :


si

esser ci stato imposto da persona che pu, ed


alla

quale egli sottoposto o dipendente.

lezze a nn-a persnn-a; Dar legge ad ODO, vale Comandargli. S L'uso 5 fa lezze; Uso fa legge: Modo di dire che vale Che la consuetudine acquista forza di legge. X^ia> s. f. Lira: Jloneta d'argento del valore d venti soldi. Il valore dei soldi per stato vario ? :sccoDdo i tempi, ed vario secondo luoghi. -*.l' antica lira genovese corrisponde oggi a 80
.

$ D

paga, ci che
alla

si

compra o

vend^

a bodoniana; Libro
doniana. arrigu; Libro rigato
co-e carte indoce,

bodoniana V.

bo-

Libro bianco e col rigar

marmaesche, sprssce; Libro in carte dorate, in marmo, spruzzale. curio; Libro cucilo: Libro, cui fogli sono semi

plicemente cuciti l'un contro l'altro, e coperti di un semplice foglio. de cuxinn-a, de credensa, de cantinn-a; Quaderno di cucina, di credenza, di cantina, valgono

"^'centesimi della lira italiana.

Nota

di

carico e scarico del cuciniere, del crr-

Ijiamme
S
:

peso comunem. di dodici once. S Paga Ha, sodo e dina V. Dina. S Spende a so Ita pe vinti sdi; Spender la sna ' lira per venti soldi, vale Avere pii che il conto suo. s. m. Letame: Paglia o Foglie di
-Libbra, per

Un

denziere, del cantiniere.

de trenlesei pagine; Libro del


ischerzo dicesi del

quaranta,

per

Mazzo

di

carte da giuocarer^

di sunni; Libro de' sogni: Libro simile ad un piccolo vocabolario, dove a ciascuna voce as-

castagno o altra cosa simile infracidata sotto


bestie e mescolata col

le

loro sterco o stallatico.

liamme V. Alliam.
s.
f.

I^ia-mma.
monta
il

Letamajo

Luogo dove

si

amdi

letame.

JuVosLtt
-

s.

m. Libano: Cordame
d'Africa,

di ginestra

segnato uno dei novanta numeri che si gioocano al lotto ; e la gente credula e stolta, quando ha fatto alcun sogno, va e guarda nel detto libro che numeri sono apposti alle cose che ha sognalo, e qnelli giuoca al lotto, sperando di vincerR:

che serve a molti osi nelle navi; altrim. Stramba. T^tlylort s. m. Librajo: Colui che vende libri. Librajo, in Firenze dicesi anche II legatore da
libri.

Spagna o

d'u; Libro d'oro: Chiamavasi al tempo delle Repubb. di Genova e Venezia Quel libro in cor erano registrale le Famiglie nobili di queste citt. in broscia ; Libro legato alla rustica : Libro legato senza raffilarlo ne' margini e senza farvi

]Liil>lbi*aja>
-:

s.

f.

Libreria e Libraria: Stanza a


molli
libri,

oso di tenervi raccolti insieme di


sie.
^'

disposti ne' piani o palchetti degli scaffali o scan-

in gianco; Libro bianco: Libro semplice da per texze; Li quarto, dzze,


di

ornamenti
lo

di pelli

o dorature.

JI

carta,

Dicesi anche con voce greca Biblioteca,


si

ma

ftilamente quando pubblica.


Libreria, per Bottega dove
s.
f.

scrivervi sopra. pi rigala, in in ottavo, in bro in quarto, in ottavo, in dodicesimo, in St dicesimo: Libro, i cui foglj sono piegali in quattro

in

vendono

libri.
li*

Xrfil>l>i:*ajetta>

Libreriuccia: Piccola
di

parti, in

otto,

in dodici, in

sedici.

breria o Libreria di poco conto.

interfggiu; Libro interfogli;ilo: Libro fra Fcgi foglj stampati son posti altrettanti foglj bianchi a uso di privale giunte, correzioni, annotazioni, ecc. meistro; Libro maestro, di'^esi comunem. Uno
dei libri principali nel tenersi dei
conti.

X4l>l>x*a.sso
Gran
-

s.

m. Librone. Acer,

Libro:

libro.

I^ibl>x*ettiii
bricciuolo
,

s. m. Librettino, Libriccino, Liamie. Libricolo. Dira, di Libretto. Iji1>l>x*etto s. m. Libretto. Dimin. di Libro: Piccolo libro,

Libretto, per Qualunque libriccino, ordinariam. {-bianco, che serve a vari usi, sia per iscrivervi ~ il ben servito rilasciato ai servitori, sia per noil

Dosso d5 libbra; Dorso e Dosso: La parte opposta al davanti. I legatori dicono Culatta La parte opposta al davanti nei libri legati, e Corpo La parte opposta al davanti nei libri cuciti sola-

mente e non ancora

coperti.

larvi

le ricevute del fitto pagato, sia per ricordi, annotazioni, ecc. specificatovi Puso a cui s'adopera, come: Libretto del benservito, del fitto,
,

libro, vale L'nnire S Ligd un libbro; Legare un insieme e cucire i fogli d'un libro, e attaccarli tutti dentro una coperta rigida di cartone, aflBn-

ch non
conservi.

si

raggrinzino e

il

libro

lungamente

si

* ^i ricordi

ecc.

'-da messa, de divozidn;


di divozione:
le

Libriccino da messa,
della

% Li gaio
$ Mette
al

Piccolo libro, in cai sono raccolte

da libbri; Legatore V. Ligat. a libbio; Mettere a libro, vale Scrivere


Passar
le

preci da dirsi in

tempo

messa ed altre
%
libro dell'edera S

libro.

parlile.

-^^rMioofc _

Parla cdmme un libbra ttampu; Parlar appnntato e bene.


-

lieil'apiBrai Libretto dell'opera:

li

...:

dei balli.

5errd

fi

/i66ro; Ripiegare ihliiHro*

472
S Tegnt i "conti ai
libbri;
libri.
s.

LIG
Tener
i

LIG
libri,

vale Scrivere

Legare, figurai, per Incatenare il cuore, Catlivar^ Il Usato in senso neut., vale Far lega. Star bene

]liil>l>x>sso

m. Libressa: Libro sciocco e


Dare

insieme. Andar d'accordo: Lgan ben fra de lo;

di nessun pregio.

Xjilbor.
libert,

V, a. Liberare, antic. Scapolare:

Legano
e bestie

assai

bene

fra

loro.

Metter in libert; Sciogliere, Prosciogliere.

Liberare, Scampare, Trarre di pericolo. Salvare. Francare, Esentare, Esimere da un aggravio,

da una spesa, da un incomodo e sim. S Liberdse n. p. Liberarsi Porsi in libert, Togliersi a un percolo. V do nn-a persdnn-a; Sgabellarsi d'alcuno,
:

l'atra; Accodare, dicesi da soma, che nell'andar molte insieme si legano in maniera che la testa d'una sia vicina alla coda dell'altra. e moen a nn-a persnn-a; Legar altrui le mani,
delle bestie
figur.

nn-a doppo

vale Impedirgli l'operare in alcuna cosa.

Legar le note. T. mus. Eseguire pi suoni con dolce e non interrotto respiro, quasi
e notte;

Liberarsene.

leggermente sdrucciolare colla voce da una


s.

5I-

X^i1bex>a<td
ILilbe]:*tse

s.

m. Liberatore: Chi libera. f. Libert: Immunit da sogge-

zione, Podest di vivere, d'operare a suo talento.


n Libert, parlandosi d'uno Stato, d'una provincia,

l'altra
i

nota.

d'una

citt,

si

dice Quello che

si

governa da s

"colle sue proprie leggi, ed anche


cittadini

Lo

stato dei

che vivono in patria libera; contr. di


l'opposto di
stato
di

M n w

per Prigionia, per Lo d'un cuor scevro da passione amorosa. per Maniera per La non
facolt
di fare e

Schiavit, Servit.

Cattivit.

libero,

d'un cuore

di trattar libera, familiare, ardita,

fare.

Permesso,

Concessione.

cavelli; Rannodare i capelli V. Cavello. chen co-e ssisse Y. Can. un libbra V. Libbro. nn-a pers5nn-a; Legare, Obbligare, Costringere non fare checchessia. uno a fare nn-a rua ; Razzare una ruota Impedirle di girare mediante una catena corda attaccata al carro e avvolta intorno a una delle razze d'essa ruota. Liga a cagna che d can d l' castigu V. Can. padrn V. Aze. g Liga l'cize dve vu Ligdse n. p. Legarsi: Privarsi della libert, e dicesi generalmente di chi piglia moglie, per n Legarsi, Vincolarsi Obbligarsi con alcuno
j
: :

de cdnscensa; Libert di coscienza: Diritto che altri ha di attenersi a quelle opinioni religiose ch'egli repula conformi alla verit senza poter essere molestato dall'autorit pubblica; il qual
diritto
si

parole
cortesia.

per

iscrittura,

per benefizi

per

S Ligdsela a un do V. D'io. Xjig'a.lba.lle s. m. Imballatore


balla
le

Quegli che imtrasportare.

concede in alcuni

Stati e

in altri no.

mercanzie che debbonsi


s.
f.

statua da libertm; La statua della libert: Donna con berretto frigio e che imbraccia un'asta sormontata dallo slesso berretto; rappresenta una Repubblica. % D a libertw; Dar la libert. Far libero. S Erboo da libertce; Albero della libert: Quel%
l'albero, in

Ijig>a.d.e

pi.

Legature. T.

mar. Passate

successive, vicine e strette, fatte con un cavo

Hiig-a.g-g'ia.
fastelli
Il

si voglion legare. Legacela, Legaccio, Legacciolo: Qualunque cosa con che si legano balle,

intorno agli oggetti che


s.
f.

e simili.

cui sta innalzato

nn berretto

frigio a

insegna di libert.

Calza: Strjsciolna di panno cucita una d'un pollo vagante per contrassegnarlo.

gamba
corde:

S Piggise troppa libertce; Usar con soverchia famigliarit, Prendersi alcune licenze.

Dd
Dar
che

dd sacco a ligaggia; Dar del sacco


altrui
si

le

della cosa che gli

spetta

il

minimo

Xjil>ex*tiii

add. Libertino, Licenzioso, Dissoluto,

pu.
s.

Scostumato, Cianghellino: Sregolato ne' costumi e nei modi, Uomo dato al libertinaggio. Iji9i s. m. pi. Licci. T. tessit. Filo torto a uso di spago, del quale si servono i tessitori per alzar e abbassare le fila dell'ordito nel tesser le tele,

XjiS'aniiii.e
con cui
si

legano

m. Legaccio, Legacciolo: Quello le cake cingendo la gamba;


Legatore e a Siena mestiere di legar libri.

allrim. Becca.

luig-a^t eia lil>lbri5


Rilegatore: Colui che fa
il

|Liiceiizi<
"

V.

a.

Licenziare, Allicenziare, Ac:

XAssLtixeh

commialare, Dar commiato, Congedare

Mandar

a spasso, Mandar via. S Licenzidse n. p. Licenziarsi, Pigliar commiato, Accommiatarsi, Congedarsi Andarsene senza es-" sere forzalo o cacciato.
:

s. f. Legatura, Legamento : II legame ed anche Quello spazio che cinto dal legame, n Legatura, presso i libraj L'atto di legare un libro e La maniera ond'egli legato. Ce n'ha di

pi sorte
caria

come

La legatura

intiera, in pelle, in

pecora, alla bodoniana, all'olandese,

mezza

I^icx*i

s.

m.

pi.

Liquori e Licori: Chiamansi


Il

legatura, ecc.

con tal nome Tulle le bevande spiritose, come rum, acquavite, rosolj, ecc. Xjig^a; s. f. Lega, Unione, Collegamento.
Il

per Briga, Noj'a, e meglio per Qualunque cosa che impacci la propria libert: Mi n5 vuggio de queste ligate ; lo non voglio siffatte legature.

Lega, Qualit, ed proprio de' metalli, ma pi veramente si dice delle Mescolanze loro, secondo diverse proporzioni, e dei composti che risultano da queste mescolanze.

I^g-azin Lig-g-ia s.
I^g>uu

V. Ligata nell'ultimo
f.

signif.

Fd

liga con
V. a.

nn-a pers5nn-a ; Far

lega con uno,

e scosceso; altrim. Balza, Dirupo, Bricca, Burrone. s. m. Legnuolo. T. funaj. Quel composto di pi fila attorte con cui si formano i cavi

Greppo

Luogo dirupato

vale Unirsi ad esso, Star bene con esso.

Iji^.

Legare e Ligare, ma pochiss. usato: Stringer con fune o catena o altra sorta di legame checchessia o per conglungerlo insieme o per rattenerlo, opposto a Sciorre.

canapi, che anche dicesi Cordone e Trfolo. de cavelli; Ciocca di capelli, Mucchietto di capelli. de Un; Lucgnolo: Una di quelle parti ond'
intinto

composto il mazzo di lino. "JLiigtixLeb s. f. Filo della sinopia: Filo

LIM
nella sinopia (senuioj, col quale
i

LIP
segatori e
ta

478
bot. Citrtu

Xjimonetto

s.

m. Limonello. T.

carpentieri segnano
gliarlo coH'ascia.

il

pancone per segarlo o

limonum parvus.

Pianta di robusta vegetazione,

Ommo
di

de lignina ;

Uomo

di garbo, di ricapilo,

X^ill.

buon conio, degno di stima. s. m. Siringa, e volg. Lilla. T. bot. Sy~ ringa vulgaris. Bell'arbusto, ornamento de' giardini, per l'eleganza e la fragranza de' suoi fiori,

che produconsi

dal

an' altra specie detta

maggio al luglio. Havvene da Linneo Philadelphus

che riesce bene in spalliera ed alto fusto; i suoi fruiti, piccoli, abbondantissimi e ricchi d'acido. I^ixn.ox.iiiSL s. f. Limosina, Elemosina : Ci che si d ai poveri o alla Chiesa per carit. Limosina, per II danaro che si d per la celebrazione delle messe. S And, pe limoxina; Limosinare, Elemosinare: Andar cercando limosina. Questuare, Mendicare,
t)

coronarius. % Co de lill; Gridellino: Colore tra bigio e rosso.

I^illin

V. Livio.
V.

Xrfixnit.

a.

Limitare: Por limite,

termine,

Andar accattando e all'accatto. S Chi fa limoxina a-o ricco 5 diao se ne rie V. Diao. % Fa limoxina; Far limosina, Dar limosina: Far
carit o la carit.

confine, Circoscrivere, Rislrignere.

S Limitse n. p. Limitarsi, Ristrignersi, Moderarsi, n ne-a speiza ; Vivere assegnato, Usar parsi-

% Quello chi fa i" significato.

de limxine V. Limoxin nel

monia, Parcheggiare.
s. f.

Vive de limxine

Viver

di limosine, Reggersi

JLiim.nxeL
d'acciajo,

Lima: Slrum. meccanico

dentato e di per assottigliare o pulire ferro, marmo, pietra, legno e allre materie solide. Ve n'ha di pi qualit: Lime piatte, tonde, quadre, triangolari, a sghembo o a coltello, a taglio, a raspa, a traforo, trapezie, gentili,

verga superficie aspra, che serve


di

Campare d'accatto. Xjini.o:x:iii s. m. Limosiiiiere Limosiniero, Limosinario: Che d o fa limosine.


,

n Limosiniere ed Elemosiniere

Nome

di dignit

nelle Corti, e dicesi di Qaell'ufliziale, generalm.


ecclesiastico,

ecc.

Gli

oriuolai

hanno

stizia, quella quantit di

deputato a distribuire, secondo giudanaro che i principi


bot.

anch'essi le loro lime particolari, e per lo pi ritengono in italiano lo stesso nome che nel dialetto. Lima, dicesi figurai. Il pulire e dare l' ultima

destinano per soccorso dei bisognosi.

XjU.

s.

m. Lino. T.

Linum usitaiissimum.
si

Pianta, dalla quale, secca e maturata,

cava

"

mano

agli

scritti

proprj.

materia alla a

filarsi

per far panni,

detti

per ci

srda; Lima sorda, dicesi Quella che sega senza far romore; e figurai, di Chi opera copertamente
e dissimulato.
V.
a.

Uimui.
colla

Limare:

Assottigliare

Pulire

lima.

n Limare, flgur. Rodere, Consumare, Travagliare,

Panni lini. sarvcego ; Linaria, e volgarm. Lino salvatico. T. botan. Anlhyrrinum linaria. Pianta che ha gli steli diritti, le foglie strette, lineari, ammucchiate, Fiorisce fiori d'un giallo canarino, a spiga. nell'estate fino all'autunno, ed comune ne' campi
i

Crucciare.
-

Pure

e ne' prati.

metaf. Elaborare, Ripulire, Perfezionare,


s.

Ave cU poco Un in sci rcca V. Ave.^

e dicesi d'opera d'ingegno.

ILinim.

Colpo di lima. s. f. Limatura: Quella polvere che Cade dal ferro che si lima. Xjlmiu.a.tai s. f. Limatura Il risaltato del
f.

iSuto. S iiio de Un; Olio di lino odi linseme V. g Quello chi vende Un; Linajuolo.

IjiixLiiia.g'g-ia.

Semensa de Un; Seme


Linseme.

di

lino.

Lino seme,

limare.

Xju^iia. IL^nu s.
di
tela
s.

V. Lengiia. m. Rensa, Renso, Tela di rensa: Sorla


lino

X.iixxi.niotto

s.

m. Limuzza da traforo

Specie

di

bianca e assai
la

fine.

di lima rotonda e appuntata.

Ve

n'ha delle grandi

I^in.

m. Leone e Lione,

femm. Leonessa

e delle piccole.

lLiin.^rL
rosissimi
tato,
tieri

s.

m. Limone. T.
al
il

hot. Citrus
i

medica.

e Lionessa. T. zool. Felis /eo. .Quadrupede della famiglia de' Galli e dell'ordine de' Carnivori, chia-

Pianta simile
;

cedro, che fa

fiori

frutto

pi

meno

bianchi odobislungo, appun-

malo comunem. Re

delle fiere.

animale

for-

tissimo, coraggiosissimo; di aspetto maestoso e

Limone; anzi pi volenquando vuoisi dire la Pianta, si dice p comunem. Pianta di limone. dSce; Loma e Luma, Lima Specie di limone bere che pur dicesi
dicesi

del frutto, cli

Boccolulo e di molta scorza, con poco sugo, ma dolce e soave di sapore. La pianta, detta Limone a
frutto dolce, e dai Botan.

I)

portamento grave; rugge con voce terribile; una lunga chioma, detta Giubba, gli scende dalla testa e dal collo, e gli cuopre la parte anteriore del corpo. La femmina senza chioma. Leone, anche il nome d'Uno de' segni celesti,
ed
il

quinto dello Zodiaco.

Citrus

limonum

dulcis,

S Ave
S %
S

di bello aspetto e mollo produttiva; i fiori sono lavali di roseo cupo, le foglie d'un verde pallido a lungo picciuolo, molto ottuse alla sommit.

un chu da U5n V. Chu. Bocca de Uon; Bocca di leone V. BScca. Ca de lin; Coda di leone V. Ca.
e Sollione:
Il

$ in lin; Solleone
il

tempo

in cui

S \
'

Agro de limdn; Agro di limone V. Agro. Suga de limdn; Buccia ed a Fir. Bucchia V.
Bga.

sole trovasi nel segno del leone.

X^iouf^ute
Ijiopard.0
FeUs
s.

V. Elefante. m. Leopardo e Liopardo. T. zoo!.

S Quello chi vende limoih; Limonajo. S

leopardtis.

Animale

nel corso velocissimo e

Spremme

limoin
s.
f.

Strizzare

limoni

V.

Spremme. Ijiiii.dna.tai

Xjippa.
Limona, ed or comunm.
fatta

simile al tigre, di color leonino indanajato di nero. s. f. Lippa: Mazzetta appuntala da' due

capi che serve ad

un giuoco detto
saltare in aria,

da' fanciulli

Limonata: Sorla di bevanda ehero e agro di Unione.

con aeqaa, eqc-

a Firenze

Are buse;
si

percaotesi con un*

ma??a

pi lunga e

fa

iU
$ Vanni a zg a
ejoli,
.

LIS
lippa;

LIV
Va
a giocare

a'noc-

si
:

dice per disprezzo verso alcuno, e sl-

a ^ Fd Tenere
del
gligenti.

lista;

Tener

la

la lista, dicesi nelle scuole nota degli scolari inquieti e ne-

Tu non sai giocar punlo o vero, Tu non ?gnifica t:m maggior giudizio di quei ch'abbia un fanciullo. % Zgd lippa; Giocare alia lippa.
X>q.uidLa<
i;.diio

S Mette in lista; Metter in lista: Numerare, corre 11 novero.

CL.Z Bac-

v. a.

Liquidare: Parlandosi di

cre-

X^itig-;
tire:

V.

n. LUigare,

Liticare, Liligiare, Pia-

qualsivoglia altra cosa, vale Metterlo in

Mostrare quale esso in ciascuna parte; anche dicesi Lucidare. i beni, ecc.; Metter la roba, beni al! a roba, Venderli, Disfarsene; nel senso per lo pi :ii l'asta, ed! Sciupare, Dar fondo a' suoi averi. Xiiq.vLid.a;t s. m. Liquidatore. Voce dell'uso: Impiegato che accudisce a liquidare crediti e debiti, assegnandone, per via di calcolo, ad ognuno
/dichiaro,

i che

la

giusta sua tangente.


s. f.

Xjiquida^zii
L'atto di
6i

mettere

in

Liquidazione : In generale chiaro, di determinare

Contendere in giudizio. Litigare, in genere vale Contrastare, Disputare, jr Contendere. : co-a morte; Piatire co' cimiteri, Aver bocca sulla bara, Aver un piede nella fossa. Esser vial vial : Esser vicino a morire. 5 disnd co-a genn-a V. Cenn-a. I.iitig|a<ute s. m. Litigante, Litigatore: Colai che litiga. : S Fra dui litiganti B terso 5 gode V; Godi, ILiitig'li.iii s. m. Litigone, Piatitore, Litigi.osc^ Lilicoso Uom vago di litigare, che volentiec

qualche cosa. In diritto, dicesi della Riduzione


in una certa somma o quantit di una cosa, di cui il valore o la quantit non era

litiga.

syl fissazione

IL4tog'X*a<a

v.

a.

Litografare.

Voce d'uso:

stabilito.

Xjiq.ui<lii
Debito

di Conto, messo in chiaro. Xjiq.iiox*ista< s. m. Liquorista. Voce d'uso comune: Colui che fa e vende liquori, come rum,

add. Liquidato, dicesi

sim.

acquavite, rosolj, ecc.

Xjisca<

s. f. Sala: Pianta palustre a foglie strette, lunghissime, acute, lisce, tenaci , le quali seccate e je serbate, poi all'uopo inumidite e attorte in

Dipingere o Scrivere sulla pietra per istampare e rendere i disegni e i caratteri sulla carta. Xjitro s. m. Litro: Unit delle misure decimali di capacit, ed un decimetro cubo; esso serve ugualmente per le misure di capacit per te materie asciutte che pei liquidi. Xiivell, V. a. Livellare : Misurare col livello, cio Riconoscere con esso se una serie di punii una linea o un piano sono orizzontali o qaanU

ne sia l'inclinazione.

:;

corde,
f!)'

si

adoperano a impagliar seggiole e a vestir

Xjivellazin. s.

f.

Livellazione, Livellamento:

-fiaschi.

it:

Carice, Caretto, Sala di padule: Altra specie di


di
le

L'atto di livellare un tratto di terreno o altro per riconoscerne la pendenza. ;


.

sJ'Tpianta,

cui

boitaj si

servono per meglio si-

Ijivelletta

gillare

doghe delle

botti.

Xjisoi

: Stropicciare una cosa per farla pulita e bella e morbida. cLisciare, fgur. Adulare, Piaggiare, che anche di1 cesi Ugner gli stivali. Insaponare, Lisciar la coda.

V. a. Lisciare, Ligiare

Asta che si con0c( in terra, con in cima un oggetto o scopo bianco, come pezznolo di carta o simile, onde poterlo
s.
f.

Biffa

osservare a notevole distanza per traguardare,


levar di pianta o fare altre operazioni di livellazione, di agrimensura, ecc.

%iLiscidse n. A Strebbiarsi,
lo

p. Lisciarsi, Imbucatarsi, Ripicchiarsi,

Livio
ticella

Allindirsi, Raffazzonarsi

e dicesi per

delle valli. T.

pi delle donne.
s.
f.

Mughetto, Giglio di maggio, Gljgli bot. Convallaria majatis. Piancomunem. coltivata sui bordi delle ajuple.
s. ra.

Uisciaitai
lisciarsi.

Lisciatura

Il

lisciare

II

vivace, serpeggiante; ha le foglie radicali, ovate,

accartocciate, appuntate con vene longitudinali;


fiori

Itiselo
Mandar

(Piggi o); Pigliar l'ambio o l'ambulo: Andarsene. %:F piggi liscio; Dar l'ambio o l'ambulo:
via.

bosi, peduncolati,

pendenti a spiga per una parte, quasi glorbianchi, soavemente odorosi.

Fiorisce nella primavera.

I-iivoIlo
n

Xjsc^
S

A
di

non

add. Liscio, Morbido, conlr. di Ruvido. cosci liscia; Non cos liscia, dicesi

Cosa che non sia schietta, sincera, ma sotto cui si asconda malizia o frode. S Passasela liscia; Passarla liscia, vale Passarsela jeggermente, senza danno o castigo.
'

s. m. Livello : Piano orizzontale, T. gener. d'Ogni strum. acconcio a, far conoscere se una linea o un piano siano paralleli all'orizzonte, e quanta ne sia l'inclinazione. da massachen, ecc.; Archipnzolo o Livello a

Livello

ILiiso add Mal


di

lievito o Mal levitato, e dicesi Pane. Ragnato: Aggiunto a vestito. Quello che comincia ad esser logoro e spera (stralxe) in pi luoghi.

pendolo : Triangolo di legno, dal cui vertice pende per una funicella una pallottoletta di piombo, la qual funicella col suo preciso adagiarsi in una
fessurina fatta a

mezzo
ai

il

lato di

base del trianloro lavori.

golo stesso, addita


il

muratori, tagliapietre e sim.


esatto nei

piano

il

piombo
;

**%
t:

Ese ancSn liso; Essere ancor digiuno, Non aver


^ancora mangiato nulla. s. f. Lista e Listra, Striscia lunga di checchessia.
scritto

se a
a

livello; Andare, Stare o Essere a livello


e fgurat.

cio allo stesso piano

Andar

del pari.

Xusta.

ma meno
lista:

usato:

S Ito

livello;
II

Tiro a

livello: Nell'arte della

guerra

dicesi

tiro d'artiglieria parallelo al

piano ; della,

S se misso in lista; Andar in


nella
lista.

Esser de-

altrim. Tiro di punlo in

bianco.

Livello

In coppo de lista ; A o In capo di lista, cio 'f-'H primo a far checchessia. S In fondo de lista; A pie o A piede o In fine

,'::

Mb,

cio L'ultimo,

kg. Censo che si paga al padrone diretto de' beni stabili da chi ne gode il frutto ^ altrim. Enfiteusi, Cnone; .Z Livello, dicesi anche di Quel censi che sidpagano per allri titoli, come queHi ehe si danno
s.

m.

Livello.

T.

LOA
t monaci o- monache dorante la loro vita per loro uso particolare. Xj s. m. Barchetta. T. mar. Qael settore circolare di legno che, attaccato ad nna sgola divisa
-

LOD
IjGa,sso
s.

475

Spigola e Lopazzn. T.

m. Lapo marino, Tose. Ragno, Rom, itliol. Labrax luptu. Peil

sce di mare del genere de'Cenlropomi, che fre-

quenta l'Adriatico e tulio


le

Mediterraneo;

ama

misarare la velocit della nave, ossia il cammino percorso; per estens. chiamasi pure Barchetta il settore, la sagola ed il nain parli eguali, serve a

foci

de' lumi e delie

larghe fiumane, press

spo

molinello- sul quale avvolta, presi insieme.

1^6
'

m. Lopo. T. zool. Canis lupus. Quadrupede del genere e della famiglia de' Cani e dell'ordine de' Carnivori: Animale voracissimo e assai destro al predare; ha la coda coperta di lungo pelo e la porta ora penzoloni, ora serrala tra le gambe.
s.
Il

depone le sue uova. Ha la carne delicatissima,^ ed perci mollo ricercato per le imbandigioni delle mense; di color cileslro, nericcio sul dorso ed una macchia nera gli si scorge sulla punta
cui

color pi

comune

del pelo gialliccio-brano,

esteriore d^gli opercoli. arditissimo e voracissimo, motivo per cui gli venne dato il nome di Lupo; nuota con frequenza mollo a fior d'acqua. Si pesca tutto l'anno e con varie sorti di reti, ma la stagione pi favorevole per prenderlo

misto di bianco e grigio. S Andd in bcca a-o lo V. Bcca. $ Avei nn-a famme da lai V. Famme. mangia ; Chi peS Chi pSgua se fa d l se a

l^ol>l>ia.

terminar delia slate. Arcuccio : Arnese arcato fatto di strisce di legno, che si tiene sulla zana a' bambini per tener sollalzate le coperte che non gli
al
s.
f.

comunem.

cora
fa,

si

fa,
i

il

lupo
gli
si

tutti

cani

vale Chi non

mangia, ovv. Chi canto si che risente delle ingiurie piccole d


la

affoghino, o
e Cassetta.

pisciano addosso. Prov.

zanzariere per difenderli dalle il zanzare e dalle mosche; dicesl anche Arcocchio

occasione che gliene sien fatte delle grandi. tutti ch'6 l' 5 l S' Daghe a-o 16, ovv. Dceghe

d'un barco; Tenda


stende
al

Riparo

di

tela

che

si

di-

% E

V. D. pgoe cdntce 5
conte

lo S se e mangia ; Le pecore annoverate le mangia il lupo, dicesi di Cose che si contano e si ricontano, ma non si

disopra della coperta per difenderla dati raggi del sole o dalla pioggia; perci distinguonsi le tele d'estate o pel sole, e le tende d'inverno^

custodiscono.

per la pioggia. Le tende delle lance chiamansi Tendaletti, come quella delie sentinelle. ILiOca^lit s. f. Localit, Posizione, Situazione.!

S Loffa de l V. sotto Vescia de lo. Affollarsi, S Mangia cdmme un lo; Abborracciarsi, t. Diluviare, Divorare, Fare guasto, Sbasoffiare, ScnfCare, Mangiare a riciso, Lupeggiarsi checchessia. Can. S Non ese n can n l V. % O l'ha visto S l ; Ha veduto il lupo, o Egli
'

I^oca.t.io
s.

Locato m. appigiona. Location


il

s.m. Locatario: Chi prende adaffitlo. Locatore : Chi loca o d a fitto


s.

f.

Locazione: Contratto, col quale

proprietario di beni slabili concede altrui l'uso

Citato veduto o guardato dal lupo, si dice Quando e: Puomo afflocato, essendo stato creduto da al' euni nei tempi d'ignoranza delle cose naturali

medesimi per un tempo determinato mediante un correspellivo. Locazione, per La scritta che contiene lo stessC
dei

contralto.

che chi vedalo dal lupo prima ch'ei vegga


affioch.

lui,

ILiOCci

-:

OlBnS mangia de
del lupo,

lo; Il lupo non mangia carne Cane non mangia cane. Corvi con corvi

V. n. Tentennare, Trcballare; ma eoa questa differenza, che Tentennare dicesi propr. d'una cosa che non essendo ben fitta in un luogo

d segno

,i
.

beccano gli occhi. Prov. che valgono che Le persone di eguale condizione non si recan

non

si

danno
Setto

fra loro.
1

di muoversi e d'uscire; Traballare 6 Tentennare dicesi di quelle cose che mal posano e non istanno ferme sui loro sostegni cos : Ten-lenna un chiodo; Trabalia o Tentenna una sedia.

in bcca a-o lo; Bujocome in gola. S Te chi 5 l chi te mangia; Ecco il lupo, lo dicono le mamme per far paura a' bambini. S Vescia de lo; Vescia di lupo, Vescia lupaja. :-T. bot. Lycoperdon bovista. Specie di fungo di -'forma rotondata; nella sua prima et solido, e mangereccio, ma insipido. Nasce in maggio, ma i pi abbondantemente in settembre e ottobre;

cSmme

Tentennare, Traballare, Balenare, Barcollare, dicesi figurai, di Chi non si pu tener in piedi o loccia; E' tenper ebbrezza o per altra cagione:
tenna, trabalia, ecc.

n Guazzare, dicesi
in

ff"

trovasi nei boschi tra le erbe e specialm. tra

muoversi che fanno i liquori: II qua e in l ne'va,-i scemi, quando son mossi; e parimente delle uova nel loro guscio. in t mnego; Dimenarsi o Diguazzare o CiurGirare nel manico, Nicchiare, Tentennarla, lare
dicesi del

il

jnuscbj, riunito ad altri della sua specie in nn-

Non andar
il

risoiulo a far checchessia,

fr

mero

indeterminato.

Quando

maturo

si

fende

-; al vertice,
:

e dall'apenura che producesi lancia

fuori la polvere seminale a guisa di fumo, la qual diffondesi immediatamente nell'atmosfera,

di fare una cosa; e talorjL Esser incostante, Non attener la promessa. Dondolarsi: Muoversi S Loccise n. p. Dimenarsi, qua e l ciondolando.

Stare fra

il

no

lasciandone

la

sola pelle arida, vuota e fragilisla

cu
:

ncWand;

Culeggiare, Sculettare.

sima
:

questa polvere ha

propriet d'arrestare

Xjoeeio
sapore

le

emorragie.
Elleno: Pron. person. d'ambedue
generi e di terza pers. del plur. Nei casi ob-

add. Sciocco, Scipito, Insipido, Sepza Che broddo laccio ! Che brodo insipido!

Xrf; Eglino od
1

Locciix

bliqui fa Loro, riferendosi tanto al


alla

maschio che

add. Tentennone, Tempellone, Ciondolone, dicesi di Chi nelle sue operazioni irresoluto. Che risolve adagio e conclude poco.
talora di Chi non buono a nulla , che in questo signiflc. dicesi Loccio, Lecco, Zugo, Bab-

femmina.
s.

XaebggQ
e.'? jfcc.,

m. Babbaleo, Seempione, Mellone,


goffo.

i.Bietolone, Marzocco, Pappaceci, Balogio, Bescio,


dieeii

biooe, ece. V. BulliboB.

d'Uomo scimunito e

I.ICI&

V.

a.

Lodare e

Laudare,

Commendare,

476

LOM
l'allodola

LUC
o Dar carne di
stito

Encomiare, e scherz. Dar


allodola:

co' suoi muscoli e

con

tutti

suoi integu-

Dar lode, Tessere

elogi, Dir in lode

menti.

- Lombata, Tutta

quella parte, da cai

d'alcuno.
n

Lodare, per Approvare: Lodo molto 5 spesso zo di lavativi; Lodo molto il frequente uso
de' cristei.

contengasi uno dei lombi, e dices per lo pi quando staccata dal corpo dell'animale. Lombutello, dicono
i

macellai Ci che divide

il

pol-

mone
e tegnite

dal fegato, ed

Una

delle parti che

si

ca'-

Loda 5
._

ma

lienli
l'utile

a terra.

mare e Dettato prov. che significa Loda


il

a icera; Loda

vano

dal taglio dei quarti di dietro.

XjiKirin
chio simile
lato,
dell'altra.

V. Dajetta.
Astaco, Lupicante. T. Specie di grosso granaliusta (aragasta), di color vio-

grande e pericoloso,
n.

ma

attienti al piccolo

e sicuro.

ILixi^olba.r'd.o s. m. iltiol. Homurus vulgaris.


all'

S Ldse
>

d'nn-a persnn-a; Lodarsi d'uno,


marsene

p. Lodarsi:

Lodar se

stesso.

vale Chia-

con due bocche grandi, l'una pi grossa

No

soddisfatto, pago, contento. (asso pe lodarne; Non fo per lodarmi.

ILiuta^ii

Jdei^e
Xjdoa<
s. f.

add. Lodevole, Lodabile e Laudabile,


di

Commendabile, Degno

lode.

Allodola e Lcdola. T. ornit. Alauda.

add. Lontano, Remoto: Distante per lungo spazio, n Lontano, figurai. Diverso, Vario, Differente: mce pensa 5 l' lntan da-o lo ; Il mio pensiere
"

Sorta d'uccello assai noto.

co

sfjfo;

Lodola cappelluccia. Cappellaccia, Grac-

chiellaccia, a Fir. Allodola cappellaccia o cappel-

assai lontano dal tuo. per Alieno da far checchessia.

da-i uggi, lntan da-o chu V. Chu.

T. ornit. Alauda cristata. Uccello del genere delle Lodole, che ha il becco pi corto della testa, grigiastro, superiorm. scuro-corneo; le penne
luta.

S Esine ci lntan che zend da-e mute ; Esserne pi lontano che non gennaio dalle more, vale

Essere molto alieno da checchessia.


% Sia lntan da unn-a cosa; Star lontano da una cosa, figurat. vale Astenersi dall'uso o dall'esercizio della

delle parti superiori di color grigio-lionato ten-

dente

al

rugginoso; quelle delle parti inferiori,


altre,

color bianco-ceciato sudicio; quelle del pileo, non

medesima.
altri

molto pi lunghe delle


gibile;
i

nere con

sottil

mar-

S Tegni lntan; Teaer lontano: Proibire che


s'

gine grigio-lionato; esse formano un ciuffo eripiedi grigio-carnicini.

accosti.

rarissimo fra

TjGXtteLTX

avv. Lontano, Lungi, Di cesso o

Da
Di

noi e di passaggio durante l'inverno;


nelle pianure d'Albenga.

comune
hot. Lol-

cesso, Discostamente,

Da

lntan; Di o
lungi,

Da

lontano, Dalla lontana,

XjOeg'S'io

s.

m. Loglio, Zizzania. T.

Da

Da

parte lontana.
di

liurn tumulentum. Pianta viziosa bastantemente conosciuta da' contadini. una specie di grami-

Sld d lntan; Star

lungi. Star
di o

discosto:

Trattenersi in luogo alquanto discosto.

gna, che dalle sue radici fibrose getta


del frumento, o

fusti

o canne

S
Il

Vcdde da lntan; Vedere


discosto, lungi.

da cesso. Veder
gli

^.^all'altezza di tre o quattro piedi, simili a quelle

un poco pi piccole, con quattro cinque nodi, ciascheduno de' quali produce una
lunga, stretta

Figurat.

Veder

di l da'

monti. Aver

occhi

nella collottola: Essere accortissimo.

foglia,

come

quelle della gramigna,

Ijnza^

verde, grassa, cannellata, che abbraccia e ravvolge


il

fusto colla sua base. Le sue cime hanno delle spighe lunghe un piede ed una figura partico-

s. f. Lonza. T. macell. Quell'estremit carnosa che rimane attaccala alle costole degli animali grassi che si macellano, ma specialm.

del porco; altrim. Arista.

imperocch sono divise in molte parti, messe alternalam. in maniera che ciascheduna rassomiglia ad una piccola spiga o ad un fascio composto d'alcuni stami che escono da un fondo di calice scaglioso. Passaci questi stami o fiori, nascono de' frutti pi minuti di quelli del frumento che pur diconsi Loglio, poco farinosi, di color rossiccio. comune ne' campi, specialmente fra
lare,
';

Xjott;
Fare
Il

v. n. Lottare,
lotta.

Lotteggiare:

Giocare o

alla

Lottare, figur. Cozzare, Contendere, Contrastare,

Disputare.

Trotto
n

l'orzo e
s.

il
f.

grano.
Loffa
parti

s. m. Lotto e nell'uso Lotteria: Ginoco dove per polizze si estrae il premio. Lotto, oggi propriam. Quel pubblico giuoco, nel quale i primi 90 numeri dell'abbaco sono posti alla rinfusa dentro un'urna, donde poscia se ne

jLiofTa,

e Loffia

Vescia

esce per

le

da basso,

ma

: Vento che senza rumore.

traggono a sorte cinque, e colui vincitore,


certe regole,
i

la

cui polizza contiene in parte o in tutto, secondo

de l V. Lo.
^

numeri

usciti.

8 Tid de loffe; Trar vescie, Svesciare. luoirxi s. m. Babbeo, Babbaleo, Babbaccio, Gocciolone, Lasagnone, Moccicone, Martignone, Sgu-

scialasagne, ecc. V.

Babazzn.

d lotto d'nn-a cosa; Allottare una cosa: Metter una cosa al lotto, Farne un lotto. ILiu. s. m. Furfantina: Strano concerto di fischi, urli e varii suoni fatti colla bocca, che si fa da

Fd

Xjg-ia.
^,

Loggia : Edifizio o Parte d'difizio Vlta, che ha uno o pi o anche tutti i lati aperti e si regge su pilastri o colonne.
s.
f.

I-iO^orse 5 cervello;
vello

Loggia. Voce dell'uso: Nome che anticam. davasi alle^ diverse residenze de' Frammassoni.
Stillarsi
il

cer-

V. Lambiccse 5 cervello
s.
f.

nella V. Cervello.
:

]LiO]]il>ajs-g-iiie
tismo ne' lombi.

Lombaggine

Reuma-

onde : lett$ , Sonar la furfantina ad alcuno, vale Schernirlo con questo mezzo; che anche dicesi Dare altrui l'urlo. '*JuvL s. m. Lato, Fianco V. Fianco. X^ixeL V. n. Urlare : Piangere forte. d can; Mugolare, Mnggiolare, ecc. V. Can. ]Lioa.]ida. s. f. Locanda, Albergo: Luogo dove
ragazzi

per

ischerno

d'

alcuno

a-i Idi

nn-a persnn-a

s'alberga per danari.

Xrfftm'bo

5,

m. Lombo ; L'arnion* CrognSnJ ve-

]Lioa.nd

s.

m. Locandiere, Oste, AIbergator:

LUG
Colai che tiene albergo, che alberga altrui per
danari.

LUM
I-<g>g>io
s.

A^
Nome
del quinto

m. Luglio:

mes

dell'anno astronomico e settimo dell'anno volgare


s.

Ijcclietto
amovibile, che
ligia,

m. Lncchctlo : Piccolo serrarne


applica a un baule, a una vadi

si

cristiano.

ecc.

Havvene

pi specie,

Lucchetto a

chiave

senza, a segreto, a cifera, a lettera, ecc.

de castagne; Peliija: Buccia interiore e pi sottile che riveste immediatamente le castagne. Sansa dicesi Quel po' di buccia che rimane sujl
castagna secca dopo
:

I^^isLim-aj

s. f. Papalina: Sorta di berretto da uomo, che bene s'adatla a tutto il capo, e talora scende a coprire alcun poco gli orecchi"; dicesi Papalina perch simile al Camauro che il berrettino del Papa. Alle volte dicesi per ischerzo invece di Cuffia: A l'ha a lciann-a in testa; Ha in capo la cufiQa.

la ventilatura V. Lurba. de ndxe; Anima Tramezzo o Laminetta legnosa e pieghevole che penetra fra gli spicchi (gali)

del gheriglio.

X^iiia,ssa<
ritirato
in

s.

m. Chiocciola
ch'egli

Mollusco di pi
il

specie, di sostanza molle e viscosa,

quale sta

un guscio,

porta seco trasci-

"Luccio
Xjcido
che
riluce.

s. s.

m. Ubbriaco. Voce bassa. m. Lucido La qualit della cosa


:

nandosi, e stende dalla sua testa due specie di corna, ch'egli ritira a piacimento; altrim. Lumaca.

bauza; Lumacone ignudo o Lumaca semplicem.:

- da

scarpe; Vernice da scarpe.


add. Lucido, Luccicante, Risplendente,
:

Verme
o checchessia

simile alla chiocciola,

ma

senza guscio.

Ijcido
Brillante

L'aggiunto

bauza

corruzione di bavosa, per-

Aggiunto

di panni, le^ni

d'altro che sia

lustro.

I^cx*oso

add. Lucroso, Lucrativo:


s.

Che reca

lucro, profitto o guadagno.

I^ddria.

Lontra: Animale quadrupede, rapace, che vive di pesci, di grandezza simile al gatto, di color volpino, con piedi palmati, per cui nuota con somma facilit, e si ripara ne' laghi. ILid.d.i>o s. m. Diluvione, Ghiottone, Lurcone,
f.

lombarda; grossezza poja;


S S

ch in esse lumache apparisce maggiormente che nelle chiocciole quell'umore viscoso che dicesi Sbavatura.

Martinaccio: Chiocciola di maggiore


il

delle ordinarie.

Chiocciola che ha
e

panno. Voce
le

fior.

Fd camme
Scaa
fceta

lmasse; Far come

chiocciole

vale Ritirarsi o Serrarsi in casa.

a lmassa V. Scaa.
s.
;

'

Lupaccio, dicesi in oltre misura.


s.

modo

basso di Chi mangia

Himassin
Chioccioletta
chetta.

Lun.achino
s.

m. Chiocciolino, Chiocciolina, Lumachella Lnma,


,

Ijg-a.in.

e Lucarino. T. ornt. Frin^illa spinus. Uccelletto della famiglia dei

m. Lucherino
ha
il

ILima^ssn.

m. Lumacone. Acer,

di

Lumaca:

Filungelli, che

becco grigio-corneo, le penne del pil(0 e della gola nere con sottil margine
olivastro; la cervice,
il

Lm

Lumaca grande. (Faxu) V. Faxti.


s. f. Lncerna o Lucerna a beccucci: Denominazione d'un Lume, tutto d'ottone, composto d'un Piede, dal cui centro sorge l'Asta o Fusto, grosso come il dito mignolo, lungo due o

dorso, le scapolari oliil

Hjina/

vastre,

il

groppone

giallo-neraslro-,

gozzo,

il

petto e

i lati del collo, d'un bel color giallo, leggermente tendente all'olivastro; le remiganti nere, la coda forcuta, piedi scuro-neri. uccelletto di gabbia; il suo canto dilettevole e vario; di passaggio in truppe numerose du-

ma

rante l'inverno.

T. ornit. Fringilla il becco carnicinocorneo alla base, nerastro in cima; il dorso piombato-verdastro, la gola verde gialla, le timoniere nerastre, la coda forcuta, i piedi grigiocarnicini, le unghie nerastre. La femmina ha colori pili sbiaditi. raro fra noi; di passaggio in primavera.

crso; Fringuello

citrinello.

citrinella. Uccelletto che ha

palmi circa, nel quale sono girevolmente ingli uni dopo gli altri, i seguenti pezzi : e primamente il Pomo o Palla (pignettaj, che per fregamento d' interna molla pu farsi scorrere e fermarsi alla voluta altezza, per sostenere la Coppa (pigna) che contiene l'olio e il lucignolo, munita di uno a quattro Beccucci curvi (bccalin), gettati tutti d'un pezzo colla coppa; su di questa va il Coperchio conico , poi il Nodo fcercettoj che una piastrella da cui pendono le Catenine, cui sono raccomandati le Smoccolalojne fmctre
filali,

cheltej, lo Spegnitoio

(campanin) e

il

Fusellino

Xrfg'aneg:^

Carne di majale minutissimamente battuta e messa con sale e altri ingredienti nelle budella minute dello
s.
f.

Salsiccia e Salciccia:

(aggginj ossia l'Ago per tirare su il lucignolo, poi la Ventola (banderolla) e finalmente la Ma-

stesso animale. In alcuni dialetti d'Italia detta

Lucanica

alla

latina.
s.

I^g-a.iieg-lxiii

m.

Salsicciotto

Salcic-

ciollo: Grossa salciccia serbevole divisa in rocchj

(maneggia). de cristallo; Lumiera: Grosso arnese metallico, guernto di pezzi di cristallo variamente foggiali, dal cui fusto si diramano pi viticci (bracci) che sostengono ne' loro boccinoli (canndnet'ti)
niglia

con legature di spago, e fatta in gran parte con cotenna sminuzzata , condita talora con mollo aglio. A Firenze lo chiamano Rocchio di salsiccia, e nella Lombardia Luganeghino. lu'g-a.o V. Lgain. I-*^g"S"ia' s. f. Lupia e Lopia. T. chir. Nome generico di Que' tumori circoscritti senza manifesta infiammazione, la cui sostanza contenuta in un involucro o sacco particolare chiamalo Cisti o Follicolo; onde vengono detti ancora Tumori cistici, freddi, follicolati. Il popolo fior, la chiama Natta, n Figor. dicesi per Carota, Fandonia, Frottola, ecc.
scella
i

X^me.

Xjinescello
I^xata.
cerne.
it

candele e simili. s. f. Lucernata: Quella quantit d'olio che contiene la lucerna. V. Remescello.
s. f. Lucernina, Lucernetta, nuzza: Piccola lucerna V. LmSa. s.

Lucerdi
la-

I^mt.

m. Lucernaio: Fabbricante

Colpo di lucerna. Lucernata V. sopra Lme.


s.

Hi umetto

m.

Piccolo lume.

Lunnelto,. Lonrioo,^^ LnmigjDQj* ;uv. -. i ^ -.c^^--^i!--

478

LUN
Xjna,tico
tico,

LUN
add. Lunatico, Stravagante, Bisbe-

ria
.

'-r

;.

Luminara, Luminaria, Illuminazione: S Lmetti; Grande e straordinaria copia di lumi sulle finefuori di esse, in segno di speciale onostre di pubblica esultazione religiosa o civile. ranza C Fd i lmetti, Far la luminara o l'illuminazione V. Illminazin nel 2 signif.
s.

Fantastico,

Uomo

fallo a

folate, Variabile,

Incoslanle.

ILj]ia.ziii s. f. Lunazione, Lunagione, Lanamenlo: Tempo del corso della luna.

**Xjxiesdi
ILinetta.
losa
fauci, in

s.

m. Lunedi e Lunidi:
f.

Il

secondo

Xizaiu
*v

m. Lumino, Lumicino, Lumettino,


di
solili

giorno della seliimana.


s.

Lumetto: Piccolo lume portatile; od anche Piccolo lume,

Ugola e Uvola: Parte glandu-

come

candeluzza o di lucerna

e spugnosa all'estremit del palato verso le

con
<iN

sottile lucignolo.

da
si

nutte;

Lumino da

notte: Quello

*he

di notte

di

tiene acceso nella camera, specialm. in caso malattia. Suol essere fallo d'un piccolissimo

forma conica, che pende pi o meno alscorge quasi sempre iiatnralm. rossa. % Che ti psci perde a lunetta ! Che ti caschi l'uModo di leggera imprecazione. gola
l'ingi, e si
!

lucignolo

incerato, infilalo

perpendicolarm. nel

N
si

tcca

manco a

lunetta;

Non

toccar l'ugola,
si

centro d'un piccolo disco di caria o di una girellina di suvero (V. Sexend), che galleggia su d'un poco d'olio dentro un bicchiere o in un
piattino.

dice di Quelle cose, delle quali

mangialo

Xtiuiiaea.

s.

f.

Nicchio

Chiamansi cos nel-

"
1

l'uso Quelle piccole lucernelle di terra colla a tre punte, che si adoperano nelle illuminazioni.

scarsamente o non a saziet. S Tccd a lunetta; Andare a traverso o d fraverso, dicesi del Deviar che fa un briciolo di cibo per lo pi un gocciolo di bevanda, che piglia per la trachea per la va de' polmoni, donde
si

scaccia tossendo.
f.

Nicchio, per similit. e scherzo dicesi

11

cappello

Ijuetta. s.
zio a
finestre.
I)

Lunetta. T. d'archit. Quello spatra l'uno e l'altro

da prete.
** Frittella, figurai.

mezzo cerchio che rimane

Macchia

d'olio sul vestilo.

peduccio delle vlte, ove d'ordinario praticansi


Lunetta. T. milit. Opera posta rimpetto alle facce
delle

Ijmnio
che ha
la

dio

teatro;
i

Lumajo: Colui

cura di accendere

lumi nel teatro.

Umme

Xjaiiuazoii
s.

V. Illminazin. m. Lume: Splendore che nasce dalle


n

mezze lune o d'un angolo rientrarne

della

strada coperta,

cose che lucono. Lume, per Ogni Arnese, in cui una fiamma alimentala da un combustibile dissipa l'oscurit. ^. Figurai, per Tulio ci che illumina e guida

Cerchio superiore delle casse che reggono


Parte dell'Ostensorio, cosi
di

il

vetro degli oriuoli da tasca,


detta dalla

sua

forma
n

luna crescente, in

cui

s'adatta l'Ostia

a casetta; Lume a corda; Lume all'argan; Lume Lume o riverbero; Lume a Lume da man; Lume mano, da nutte; Lumino da
all' ingleize
;

lo spirilo, Conoscimento, Sapere: Secondo i mce pochi lmmi; Secondo miei scarsi lumi. Questo S l' d secolo di lmmi; Questo il secolo de'Iuml. Scnsa lmme **n Danaro. Voce bassa e furbesca n5 se fa ninte; Senza danari non si riesce a nulla.
~ i
:

consacrala; dicesi anche Mezza lunetta, Mannaja a lunetta: Ferro a foggia di semidisco, tagliente dalla parte curva, di cui fanno oso i
valigiai, sellai,

ecc.

Lunette

da

btte; Lunette: Quei due pezzi di

a calza o a calzetta.

a corda.
argante.
inglese o all'inglese.

fondo della bolle, che lian forma d'un segmento di circolo, e mettono in mezzo la mezzana e le conlromezzane, e compiscono il fondo delle botti
e de' tini.

a riverbero.

ILtUUg-a.g'xiii
dicesi
alla stalura.

stella;

a stella.

s. m. Spilungone, Fuseragnolo, per ischerzo a Persona magra e di assai

Lumino.

notte V.

Lmin.

XjVLng>a,ii.uia>

S S

Ammacca Ammorta

S Casetta

lmme 5 lmme da lmmi;


o

V. Ammccd. V. Ammortd. Lucignolo a calza o Calza


il

s. f. Lunggnola, Lungheria, Lungaja, Lungaggine: Discorso lungo e noioso. Tentennone, Tempellone, Ciondolone, dicesi di

da lume, ed anche assolulam. Calza, se


chiaro.

senso

rare.

Chi lento, irresoluto, e talvolta pigro nell'opeChe non si cava mai le mani di nulla.

a corda a-o lmme; Caricare

il

lume.

S D de lungannie V. Xjung-Iiessa. s.

D.
Lunghezza: Una
delle tre

f.

S Cappelletto d lmme ; Cappi Ilo V. Cappelletto. % Cristallo d lmme; Camminelto V. Cristallo.

I^ung-o
di
t

dimensioni del corpo solido. add. Lungo : Che ba lunghezza, contr.


Corto,

U uggice che tran /eimimt'; Occhiale


rabbiosi.

fiere,

Sguardi

Fd lmme; Far lume. Far chiaro. $ Tegn lmme; Tenere il lume, figurai, vale ii" Intervenire in qualche maneggio, senza avervi *T utile faccenda, ma solo per servizio alimi V.
S

Lungo, Tardo, Lento, e dicesi non solamente di persona, ma anche di cosa che tarda a venire.

Prolisso, Diffuso,

dicesi delle scritture.

Fd
si

lL<ii.io

voce Ciwo s. m. m. Lunario: Quel libriccino, in cui descrivono i mesi e giorni dell'anno con le
cicBo nella
s.
i

che a quaresima; Pi lungo che la quareche la settimana santa. Pi lungo o Magsima gior che il sabato santo, dicesi di Persona asiai
ci,

fua

larda nelle cose sue.

variazioni della luna,

gli

ecclissi, ecc.; altrim.

Almanacco.

da

balle; Carotajo, Parabolano, ecc. V. Cntaballe.

Fd

di lni; Far de'lunarj. Far almanacchi, Almanaccare, Bischizzare, Fantasticare, Fare cain aria.

stelli

de moddo; Sperticato: Lungo a dismisura-, Sproporzionato per soverchia lunghezza. ci lunga, A lunga, A lung'andd V. queste S voci alla lor sede alfabetica. lunga la camicia S A Ve lunga; La lunga o L' di Meo, suol dirsi con accento d'uggia e d'impazienza quando altri, seccandoci con chiacchiere

, ,

LlIN
aUrimenli
si

LUS
intendere che
la

i4W

,i^r

vuoi

fargli

5 P unisca.

buona
le

Trova un de bSnn-a lnn-a; Trovar uno in luna , vale Trovarlo di buon umore

^ Andd in lungo; Andar


_/

per

$
c*.

Anima
gagndn.

in lungo o alle lunghe lunghe V. Andd. lunga; Spilungone, Fuseragnolo V. Lim-

disposto a compiacerti.

Veggid a lnn-a e dormi a-o so, nS *' acquista ni roba, ni n; Vegliar alla luna e dormir al sole, non fa n pr n onore. Prov. di chiaro
significato.

..

S Brocldo lungo; Brodo lungo V. Broddo. De collo lungo; Collilungo: Che di lungo collo.

^ $
, sS

lungo V. qucsla voce alla sua sede alfab. inti(e in lungo 5 van mai ben; dugio vizio. ,j .^S Jn lungo V. questa voce alla sua sede lfab. S In lungo e in largo V. Largo. f^-_ n a pu tid ci gucei in lungo ; Non pu ^t; menarla pili a lungo, si dice d'Uno die non possa pi vivere lungamente. .j^ Per lungo; Per lungo o Per Io lungo: Per il

De

cose

1-Tiii.xi avv. Lungi, Lontano, Discosto V. L5ntan avv. S Da lunxi; Da lungi. Dalla lunge. Dalla lontana. S Sld da lunxi; Star di lungi, vale Trattenersi
in

luogo alquanto lontano.

Xjio

s. m. Mugolo, Mugolo, Gagnolo, Giiajo: Quella voce inarticolata significante certo lamento compassionevole che fa il cane quando alla catena e qualche volta anche per dolore.

^
jl)

^verso della lunghezaa di checchessia. Skiveila lunga; Saperla lunga, dicesi di Persona socorla, istruita e da poterla diOcilm. aggirare. 3 Tid in lungo, Tid in lungo uh discorso V. ,jj>/rt lungo.

Guajo, Urlo, per Quella voce altres la quale si manda fuori per tormento o dolore, sospingendo

impetuosamente l'alilo con suono, il quale si senta da lungi, ma non vi si discerna articolazione. M Taccolo, figurai, per Cosa nojosa, Debito o altro: Levdse un lo; Levarsi un taccolo.

99 y*^
IjU^

iu9o

Vino lungo,
f.

si

dice

II

vino

an-

nacquato.
s.

JLiuu-a.

Luna:

Il

pianeta
Il

piiJi

vicino alla

Metaf. detto di persona, vale Seccatore, Nojos : Ma che lo che set ! Ma il seccatore v che siete
e sim.
!

j,j-,terra, e pi
ijis
.

comunem.

satellite

della

mede-

sima; che anche dicesi Minor pianeta. Luna, per Tutto il tempo del suo corso, cio a <j Un. mese. imbsa; Luna a rovescio V. sotto Ave a lnn-a i^f imbsa. gjQ^iiie'uva; Luna nuova, Novilunio: Il tempo della luna nuova; dicesi anche Luna tenera. tnn-a; Luna piena, Luna in quintadecima, QuinPlenilunio^ dicesi Quando la luna in ] Or^decima,
m'

lo; Trarre un guajo, Guaire, vale Lamentarsi, Gridare con alta e lamentevole voce. ILipin s. m. Lupino. T. boi. Lupinus albus. Pianta leguminosa, il cui stelo ramoso, cilinS

Fa un

drico,

le

foglie

pelose,
i

fiori

bianchi, grandi, a

spighe terminanti;
racchiusi

semi che pur diconsi Lupini


compressi. Sono

e volgarm. Ganajoli, rotondi,


ne' bacelli

come

le

^f

fave e d'un gusto

opposizione
;,fS

al

sole.
ciceo,

A-o

ciceo

da lnn-a V. A-o

^,^.And a lnn-e; Essere a luna o lunatico V. Andd. i.% Ave a lnn-a imbsa; Aver la luna a rovescio, Aver bachi o le palurnie, vale Esser di mal :, umore V. Ave. -rr a lnn-a in quintadecima; Aver le lune \%yi paturnie, vale Esser di mal umore, torbido,
i

al giugno. Questa semina d'ordinario per sovesci da ingrassare il terreno, - Lupinoja, Campo coltivato a lupini; Lupinajo, Colui che vende lupini. I-ippa, fJUd daj; Jlal della lupa: Infermit di coloro che hanno sempre fame ; altrim. Fame

amarissimo. Fiorisce dal maggio


pianta
si

canina.

ILippo
Xjuz>1ba<s.

Xuppu
Uomo,
f.

s.

m. Lupaccio, detto

per disprezzo ad

vale Ingordo, Ghiottone,

Diluvione, Mangione.
peluje delle castagne secche V.

.il

malinconico, ecc.

loi-

mosche de lnn-a; Parer una luna in quinladecima, vale Aver il viso molto grande e rotondo.

Cjoj

Sansa: Frantumi delle scorze e delle Leggio nel 2 sign.


Il

Vontolacchio,
e da cui
si

tritume quasi ridotto in polvere

de lnn-a V. Ciceo s. m. .^, se de lnn-a; Esser allegro, di buon umore; .e talora Esser di vena, Essere in buona, cio
jjS

delle scorze prosciugate e riarse delle castagne,

ripuliscono prima di ridurle in farina.

**Ijrcio
luXLSOieL
cart.

add. Guercio, Strambo, Bercilocchio,

Aver
j-;

certa

disposizione e talento vlto a fare


la luna, dicesi del

Bircio, dicesi dal volgo di Chi ha gli occhi

scom-

checchessia.

pagnati V. Strambo.

%
:i^

Fd a
della

lnn-a; Far
luna.

Rinnovarsi

w
jSe
:,-

vedde

v. a. Abbinare o Far l'abbinatura. T. Operazione delle botteghine (lscivje)


gli

a lnn-a in io posso V. Biscebaggi. Inversse a lnn-a; Montar la luna, vale Mon-

che consiste nel togliere


rolli
i

scarti,

cio
i

fogli

altrimente guasti, e nel pareggiare

buoni,

lare in collera.

quali son mandati al maglio

{maggetto V. questa
nella

S JUd de nuve lnn-e; Lallime: Bolle con molte .^-;: croste che vengono nel capo ed anche per la

voce).

IL<seia.d
cartiera
,

s.

m. Bottega. T. cart. Stanza


le

ad alcuni bambini lattanti. jB^c^** Ivnn-a; Mezzaluna o Lunetta V. Meza.


vita

dove

botteghine fanno

l'

abbinatura

e r acquidernatura dei fogli


quella avanti, questa

lnn-a.
j^n-

fV. Acquaternd) dopo l'operazione del maglio.


Botteghine. T. cart.

Mezza

luna.

T. mil. Un'opera staccata di forti-

Xjsciuje

s.

f.

pi.

Donne

ficazione fatta a guisa di rivellino, che si col]:v loca innanzi alle cortina, ed talvolta munita
di due aloni o fianchi. S Non.se de lnn-a; Aver le lune o le paturnie, vale Esser torbido, maninconioso ; e talora Non

X^ssao de
Eaox
tico.

che lavorano nella bottega della cartiera V. sopra Lscid e Lsciad. ,

..

una.; Luccio di mare. T. ittioi. sphyrosna. Pesce di mare, che vive nel Alediterraneo, non meno che nell'Oceano Aliane
Ha
denti piccoli ed appuntati, sparsi sopra

esser di vena.

480

LUV
lingua e presso l'esofago.
rilevali dallo
I suoi varj colori vensplendore della linea laterale,

LtJX
Appartamento, Stanza o Qualunque altro sito che abbia poco lume. S A-o lvego; A baco V. questa voce alia sua sede alfab.
di

la

gono
la

quale un poco curva in gi.


s.

voracissimo,
nuoto.

di rapina, snellissimo e rapido al

Xjsso
ba

m. Luccio: Pesce d'acqua dolce, che superiorm. alquanto piatta, la mascella superiore piana, quasi simile al becco dell'anitra,
la testa

Ijxe

s. f.

Luce: Fluido imponderabile che emana


il

dal sole e dalle stelle fisse,


oggetti e
li

quale illumina

gli

e pi corta dell'inferiore; ferissimo di rapina,

non
M

la

perdonando

agli

altri

lucci.

Lusso, Sfoggio, Sfarzo: Pompa soverchia, Superfluit nel mangiare, nel vestire e altro, quasi a

dimostrazione di magnificenza. Carossa de lusso, Vest de lusso; Carrozza di


parata o sfarzosa, Abito di gala, Sfarzoso.
lusso; Di gran parata,

rende visibili. II Luce , per Levata del sole : Appenn-a spunta a liixe; Appena spunta la luce, n Presso i Pittori, La luce cadente a proposilo mal a proposito sopra un'opera dipinta, onde dicesi : Un quadro in buona o cattiva luce o sim. w Dagli Archil., murat. ecc. dicesi il vano di qualunque fabbrica, o armata o architravata, cos

S De tutto I^stir.
lustro.

lutto sfarzo.

V. a. Lustrare, Forbire, Pulire,

lucente, dicesi di checchessia capace di

Far riprendere
:

Il

il

e scarpe, i stivoe; Lustrare le scarpe, gli stivali

Stendervi sopra

nero da scarpe, e strofinandole con un setolino farle diventar lustre.


la

vernice o
rami.

il

Detto di Specchio, vale La sola lastra del che sia alquanto grande, con la sua foglia, esclusa la cornice e ogni altra intelajatura. % D lxe; Dare o Mettere in luce o alla luce, vale Pubblicare, e dicesi di libri, opere, ecc. Parlando di persona, vale Partorire.
cristallo

Luce dei ponti, ecc.

vammi; Renare
s.
f.

D da

JListi^.

Lustratura, Pulimento, Pulitura:

lxe; Dar luce, vale Illuminare. Vegni lxe; Venire in o alla luce: Essere

L'atto del lustrare.

pubblicalo, inventato o discoperto novellamente;


s.

lLigttx*a<pia;iite

m. Lisciapiante, T. calz.

Pezzo di bossolo bislungo, quadrangolare, talora un po' ingrossalo ai due capi, che ha una gran cocca con un rialto che sporge da un lato; stropicciandolo bene intorno alle labbra del suolo e
del guardione (gardnj delle scarpe o stivali, le
lustra mirabilmente.

ILixa.
nelle
relte

e parlando di persona, Esser nato. s. f. Feritoia. T. archit. Balestriera

Piccola e stretta apertura falla maestrevolmente

X^stx*xi s. m. IListx*o s. m.

Lustrino: Sorla di drappo di seta.

Il

muraglie di rcche, cittadelle, torri, gaed altre simili fabbriche da difesa. Questa larga di dentro e stretta di fuori per uso di veder da lontano e trarre in occasione di guerra. Feritoie, per simil. dicesi anche a Quei piccoli
buchi che son
fatti

Lustro, Lucentezza, Lucidezza:

nei capanni (oxellee), di

dov?

Qualit di ci che lucente.

ruccelalore sta in agguato degli uccelli che passano.

Lustro, Spazio di cinque anni.

ILi3cez*iia<

s.

f.

Lucerna. T.
di

iltiol.

Polyprion
ha

BoUettin da d a-e scarpe; Cera o Ceretta Nero da scarpe o da stivali : Meslura nera e
consistente
gli
,

colla quale si

lustrano
fa

le

scarpe e

stivali.

- Cerettojo, Chi

e vende le ceretle

qualche somiglianza col ragno (lasso), ma pi panciuto, e comunem. assai pi grosso, di colore verdigno o piombino. Ha due alette al capo e
,

cernium. Pesce

mare

il

quale

M
n

per lustrare le scarpe. di panni nuvi; Fiore: Quel lustro che hanno i panni quando sono nuovi. H DA lustro a-e scarpe o stivoe ; Lustrare le
scarpe o gli stivali. 5 lustro a-j/Jonnj; Incartonare

tre sulla schiena, le quali

sono corredate

acuti
la

e lunghi spuntoni; privo di denti,

cartone, 5 lustro a-o marmo; Dar


il il

panni. Dare

luslro ai

pannilani
il

Lustrarli,

luslro al

marmo:

di bocca larga e come una segheltina. prima qualit. add. Lucente, Splendente, Risplendente: Che luce. Che risplende. I.ixex*ii s. m. Abbaino: Finestra sopra tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro co-

ma ha pesce

Xjxente

Arenarlo, Farlo pi lucente.

perto per dar lume alle stanze,

le quali

per altro

Xjistx*o add. Luslro, Terso, Lindo, Liscio, Pulito. cSmme un spgio; Pulito o Netto come uno spec-

modo non
Il

chio,

cio

Xdiistiru.
ai

Ben forbito, Nellissimo. s. m. Lustratore: Colui che d

il

lustro

possono avere, ed anche per nscir fuori sopra i tedi medesimi. Lucernario: Specie di torrioncino per dar lame alle soltoposle scale, quando esse non hanno luce
Io
Il lucernario coperto di cristalli tenuti a padiglione in un telaio di ferro, difesi talora

panni.
lustro ai mobili di legno
s.

laterale.

M Verniciajo, e nell'uso Lustratore: Colui che d


il

Hitto

con vernice. m. Lutto, Pianto, Mestizia, Corrotto, Corruccio: Duolo, Cordoglio per morte di persona
a noi cara.
si

JLfx:

da rete metallica. V. a. Lucere, Rilucere, Splendere, Rsplendere: Aver in s e mandar luce. - Luccicart
propriam.
Il

risplendere delle cose lisce e lustre,

Bruno: Abito nero che


la

porla alcun tempo per

morte
al

di parenti, di principi, ecc.

- Gramaglia

%
S

come
t

pietre,

armi e sim.
Luccicare
gli

uggi;

Brillare,

occhi,

Aver

gii

plur.

Gramaglie, Abito lugubre, ed anche

occhi luccicanti o che luccicano,

dicesi per lo

Quei panni, co' quali si velano i catafalchi o si addobban le chiese in occasione di mortorj. per Quel velo crespo di color nero che si . mette al braccio o al cappello in segno di lutto. Irfveg-o add. Uggioso: Aggiunto di Luogo foltamente ombreggiato da alberi e macchie. M Capo, Tetro, Malinconico, Scuro e sim., dicesi

pi di Chi avvinazzato o colliccio.

cavallo giastemmii ghe lxe


gli

vai bestemmiato

luce

il

"pelo

pei; A caV. Cavallo.

Ave 5 pei chi ghe lxe; Rilucere 11 pelo, fiComparir benestante. Esser grasso fresco e in buono slato. S Chi lxe de nulte; Notlilaco.
gurai.

MA
Comcnsd a lxti uggi; Lnccicare gli occhi o Cominciare a far gli orchi luccicanti, dicesi Quando per tenerezza o altro sono quasi sul punto di lagrimare. S Fata lxi a nn-a persnn-a; Regalar bene ono, Moslrarsegii generoso, pi liberale del dovere; e dicesi per lo pi in senso ironico. % Tutto quello chi lxe d non u; Tutto ci che luce, riluce o risplende non oro. Prov. al
S
quale possono far seguilo
ciola
i :

MA
mento Falsa dolcezza
d'atti

481

di parole

per recar
utilit,

l'animo altrui alle proprie volont ed w Lusinga, Speranza, Fiducia.

Tjjcix.g,
tinte

V.

a.

Lusingare

Allettare con false

seguenti: Ogni luc-

modo per indurre a sua voloni o in suo pr; e comunem. Far che uno si pascoli di vane speranze, Ingannarlo con fargli vpIo alla verit. S Lxingse n. p. Lusingarsi Lasciarsi prendere vincere da una mal fondata speranza, da un
dolci

parole o con altro

non fuocOj La castagna bella al di fuori la magagna, cio Tutto ci che ha apparenza di buono non sempre buono. luacingrci' s. f. Lusinga, Blandimento, Allettae dentro ha

offre alia

ingannevole sentimento, da una falsa idfa che si mpnte con apparenza diversa dalla verit.
s.

l43cing-a,t
Chi lusinga.

m. Lusingatore, Lusinghiero:

M
ML&.
s.

m. Male

Tutto ci che nuoce


riguardasi

di

sua pro-

chioso che

pria natura; rispetto a noi

come male

si genera specialm. sulla lingaa dei buoi, e talvolta anche nell'intestino retto.

Tutto ci che si oppone alla nostra felicit o privaci d'un q-ialche bene, od vlto alla nostra

da tarpa; Talpa.
cancrenosa, che
degli animali
si

T.

veter.

Tumore

d' inJole

genera nel!a regione cervicale

distruzione.
l'

equini.

Male, per Infermila corporale:


ficile

un

ma

dif-

d'uggi;
ganico.
rfe

"

a guari; un male difficile a guarire. per Danno, Disgrazia, Pericolo: va incontro a un gran ma; Egli va incontro ad an

d'occhi V. uggio. de famiggia; Male o Morbo ereditario od or.Mal

fegato; Mal di fegato. - Fegatoso, Chi pa-

jgran

per Rovina, Guasto, Scandalo: Ne poeiva nasce gran ma; Ne poteva nascere un gran male. per Peccato, Colpa,
itn

male.

Delitto, Misfatto, Scelle-

ratezza, Pravit:

se assefceto a-o

ma;

Esser

avvezzo

al

male.

attaccaticcio ; Male attaccaticcio o appiccaticcio


contagioso.

baggiu; Mu?hetto V. Fanghetto. caduto; Mal caduco, 3Ial benedetto ec. V. Caduto. cAi s'affvei'a V. sopra Ma attaccaticcio. da 'cppa Malattia del garese del bue , pro. . .

dottavi dalla pressione del giogo.

Voce

del contado.

ma! di fegato. de ga; Mal di gola, Angina V. Anginn-a. dell'erba; Coriaggine. T. veter. Sinloma d'alTezione reumatica che attacca gli animali bovini. de minsa; Male di milza. de moce; Mal di madre, Mal di matrice, Mal della donna, iMale isterico o uterino. Isterismo. de nervi ; Mal di nervi : Malattia che attacca generalm. le persone impressionabili, le quali s'agitano ad ogni causa morale o risentono i mutamenti atmosferici. de nuve Itnn-e; Lattime V. Lnn-a. de pausa; Mal di ventre, in terra, med. Termini:
tisce

da crava ....
condo
pasto.
la

Dolori di stomaco svegliati, se-

Premili o Dolori del ventre. Dolori negl'intestini.

voJgare opinione delle donnicciuole, da

Quando
le

premiti sono accompagnali da evacua-

indigestione di fichi freschi e vino nel

medesimo

zioni alvina si

chiamano Dissenteria; se invece

evacuaztni sono abbondanti e senza premiti,

fligge

da fioretta; Lombaggine: Mal deMombi che afle bestie. Voce del contado. da forchetta; Zoppina. T. veter. Malattia che si
genera

diconsi Diarrea.

de peto; Mal di petto, in term. med. Pleorisia


e Pleurilide.
rfe rfe

unghie delle bestie dal pie fesso^ e specialm. le bovine e le pecorine.


fra
le

ren; Lombaggine:
S.

Blal

de' lombi,

da formgoa; Male dell'asino V. Formgoa. do lappa; Mal della lupa V. Lppa. da moi; Mal da morire, Male pericoloso, Male
che
il

San Zane o de de S. Lazzao ; Mal


generale della pelle.

di

Giovanni V. 3ld caduto. S. Lazzaro Ulcerazione


:

prete ne goda.

de testa; 3Ial di testa, e dottrinalm. Cefalalgia. de zunte; Artrite. T. veter. 3Ialatlia che attacoa
le giunture de' vitelli da latte. cervo; Telano V. Ttano, d gruppo; Crup o Angina crupale V. Gruppo, d pudrn; Ipocondria, Affezione ipocondriaca: Malattia cronica, a cui vanno soggetti gli nomini. d pei . . . Malattia che si fa manifesta nelle

da msca; Moscajola. T. veter. Erpete che a le gambe de' cani. da mu; Pedignone: Infiammazione che per cagion del freddo in tempo d' inverno si genera
preferenza affetta
ne' calcagni.

a preferenza
rf

da n prega manco a-e bestie; Male che


ne scampi
i

il

eie!

cani.

da pria; Mal di pietra, Calcoli V. Pria. da sitta cani. Erpete umido che afiligge
.
.

quarmla giorni del puerperio con donne entro caldo e freddo, dolori di capo e febbre, cagionala
i

dall'essersi

fortem. incollerite o dall'aver


tal

man-

rfa

sulla; Glossan trace. T. veter. Male carbon-

giato cibi ad esse nocivi in

periodo di tempo.
31

Casacou, Dizionario Oenovestt-ItaliaHO.

482

MA
S

MA
fd alcuno
A'^5

dd perfi; Menorragia, Meirorragia: Emorragia


uterina.

md
:

a niscin; Non
gli

torcere un pelo ad dispiacere

Non

far

torto

alcuno

dd rospo ; Rhgnolo. T. veicr. Malattia che


nera sotto
manifesta
in
la
;

si

geS

in

detti,

n in

fatti.

lingua de'cavalii, muli, asini e vacche.

d5 sciacco

Slrufolo

Malattia delia pelle che

si

sul mento e sulle labbra de' fanciulli forma di crosta. - do scimidn; Warasmo, Emaciazione, Tabe me-

senterica:

Malattia propria de' bambini, prodotta


dall'

ordinariamente

avere avuto un

cattivo
la

al-

lattamento. Essi diventano magrissimi;

faccia

prende aspetto quasi d'una scimmia; il ventre grosso, tumido; le estremit mostrano un notevolissimo dimagramento

Ma
S

come
di

la

faccia; le ar-

ticolazioni sono pronunziatissime.

d verme; Farcino, Mal

verme o Verme muro.


n

T. veter. 3Ialatiia del cavallo che ha per natura

r.

tumori scirrosi, peduncolati, ed contagiosa. ereditalo V. sopra Md de famiggia. franceize; Mal francese, Morbo gallico o celtico, Morbo venereo, Lue venerea, Sifilide. incurabile; Male incurabile, insanabile, irrimediabile, senza rimedio. ;'Rnso\ del majale,

Il

porchin
-

Fuoco

di S. Antonio.

T. veter. Grave eruzione cutanea ne' majali.

renin V. s; pra Md da fioretta. rsso V. sopra Md porchin. S Ave md d'apparloi; Essere soprapparto. $ Aveise a md o pe-a md nn-a cosa; Aversi a male. Recarsi a male, Aver per male una cosa, si dicono del Ricevere con indignazione checchessia V. Ave. S Cerrd 5 md camme i meghi V. Cerca. % Chi fa md, md s'aspSle V. appresso Chi fa md,
fjff

S S

gh' md; Non c' male: Pi che mezzanahi. ben non mai md, ben vince, e 6 ma 5 f. i schuggi V. Ben s. m. md ven in carossa e se ne va co-e scrossue; Il male viene a libbre e vassene a once, Il male viene alla francese e se ne va alla spagnnola, cio Viene in fretta e va via adagio. Vegni md; Svenirsi, Venir meno alcuno. avv. Male, contr. di Bene; Malamente, Con mal modo, Iniquamente, Malvagiamente, Aspramente, Con danno. Andd md; Andar male: Andar fuori del diriUo e buon cammino, Andar fuori del desiderio, Riuscire a mal fine. md nnn-a cosa; Andar male o a traverso una cosa, Ir male Far mala riuscita, Misvenire, Aver mal esito. de md in pezo; Andar di male in peggio, vale Aggravar nelle disgrazie. Peggiorare, Aggiunger male a male. Bttd md; Riuscir male, Far cattiva riascita V. Bttd. Di md ; Dir male, contr. di Dir bene ; e talora per Biasimare V. Di. Fdla md; Farla male, vale Scapitarvi, Perdervi,
. . .

Rimettervi.
S

Fd md; Mal
mal
fatto,

fare, Misfare: Commettere male o Operar malamente; e talora Dolere,

Sentir dolore in qualche parte del corpo.


M
Il

s'aspele ben.

% Chi fa mf n s' aspete ben; Chi ad altri inganni tesse, poco ben per s ordisce, ovv. Chi
altri tribola, s

male d'alcuna Averne dispiacere. S Fase md vedde, Fdse md voci V. Fd. S Md chutto ; Mal cotto , Guascolto : Noa del
cosa, vale
tutto
cotto.

md so cnti; Far male mpr nn-a cosa; Saper


I
i

suoi conti V. Cnto.

non

riposa. Prov. di chiaro signif.

S Chi
fatto

ha
il

fceto

md,

male

faccia la

fugge a penttensa; Chi ha penitenza. Chi ha fatto il pipiscia rasciu-

Md

vestto; Male all'ordine, Male in arnse, vale

scio a letto lo rasciughi ovv. Chi ghi, Chi

imbratta spazzi. Prov. chiaro.


veti

Mal vestito. ben md; bene o male V. Ben avv. S Std md; Star male: Essere in cattiva sanit o
%
in

S Chi

me

ben

me
.

fa danze, chi

me

vu

md

cattivo stato. Talora Disdire,

Non

convenirsi;

me
V. %

fa rie V.

Ben

m.

S Chi rie d

md

di atri, 5 so se gh'approscima

Ma

e parlando d'abiti
s.

o sim.,

Non

tornar bene.

m. Mare

Universal

congregamento ddfe

Approscimd.

Da un md
Di

md

spesso ne nasce de tutto; Apporre

un ben V. Ben
alle

s.

m.
al

pandette

sole, vale

Biasimare qualunque cosa per ottima

acque che circondan la terra e che in pi luoghi la cuoprono; e pi propriam. Quella parte dell'Oceano che s'interna nelle terre; e prende molpaesi che bagna. tissimi nomi diversi secondo
i

ch'ella sia.

Fd d md; Far

del male, Commetter del male. Essere malfaciente: Arrerar danno in parole o in fatti, Danneggiare, Offendere.

II.

Fd md d'nn-a pcrsnn-a ;

Dolere d'uno, Averne


Il

compassione. Sentirne dolore. S Fase md; Farsi male, Mestar offeso.


M

mari sono l'Atlantico, il Pacifico, il Glaciale, il Baltico, il Germanico, il Mediterraneo, l'Adriatico, il Caspio, il Rosso, l'Arabico, ecc. md m'ha tutto Mare, per L'acqua del mare bagnu; Il mare mi ha bagnato da capo a piedi. per simil. dicesi dOgni grande abbondanza:
I principali
:

Md

de ricchessc, de delizie, ecc.; Mar di ric-

md
zappa

da

lo; Darsi
piedi,
le

il

dito negli occhi, Darsi


le

la

sui

Tagliarsi

legna sui ginoc-

chi, Schiacciarsi

noci sul capo: Farsi pregiu-

dizio da s. S In tutto (jh' 5 so ben e d so hi il suo rovescio, Ogni farina

md;

Ogni

ritto

ha la crusca. Ogni cattivo ha alcun che di buono, Ogni buono ha alcun che di cattivo.

chezze, di gaudii, ecc.

carmo,

Md carmo cmm'uio V. Carme, Htia. de leva; 3Iare di leva V. Leva. fugo e dontia san trce cose cattive; Marc, fuoco
e femmina, tre male cose.

grosso; Mar grosso, Mar


burrasca o burrascoso
sato, che
:

truculento,

3Iare

in

spuma

Mar fremente, imperverribolle, Mar che frange, Mare


in

S Mette
trui

md;

Meiler male, Metter biette, Seminar

abbaruffato.

zizzania, discordie, scandali: Incitare, Irritare al-

sensa fndo; Mare profondigorgo: Mare che


e dicesi dell'Oceano.

contro chicchessia.

chi fa dett'uffizio di-

s involve gorghi profondi, abissi profondissimi,

cesi

Commettimale, Malabietta, Malazeppa.

MAC
S

MAC
di

8S
maccardin V.

gua

de

ma; Acqua
si

di

mare: Sorta

color

turctiino assai

chiaro; ed anrhe Gioja di questo

se ciit grosso che ^gua.

l'

cegua di

colore, che pur

S
S

And per md; Andar


Dtl in ma,
Bltd.

Acqua marina. sopra mare, vale Navigare. Btta in ma un bastimento V.


dice

un in t'n sacco c'nn-a pria a-o S Caccia in collo; Jlazzerare: Gettare una persona in mare legata in un sacco con entrovi una gran pietra.
Cerc un pc md e pe tcera V. Cercd. l da-o md; Oltre mare. % sighe d md ; Esservi o Far mare, Incontrare Avere del mare, e intendesi sempre mare grosso
S

md

formaggio 5 n guasta i maccardin; Formaggio non guasta sapore V. Formaggio. neghieiva 5 pasto all'oste co maccardn in $ sci barba; E' negherebbe il pajuolo in capo, Direbbe che il biscotto non ha crosta o che la neve non bianca, dicesi di Chi nega un fallo bench manifestissimo.
S

3acoetta.
di
1)

s. f.

Macchietta, Macchiuzza. Dira.

De

Giacchia; altrim. Tecca, Teccola.

e molto agitato. S Flisso e riflusso do md V. Marea. $ Loda S md e legnile a tcera V. Ldd. IO 5 l' in burrasca; La marina turbata S
gonfiata,
lo

Bozza. T. piti. Quel modello o quadro che conducono i pittori quasi principio di lavoro di pittura, per poi farlo maggiore nell'opera.
s. f.

Miaccettinn-a
lina,

Macchiettina, Macchiodi

Macchierella.

Dim.

Macchietta,

diciamo

figurai.

Quando veggiamo
Il

w Macchierella, per Piccolp abbozzo o disegno V. Maccetta nel 2 significato.

UDO
S
.

in

collera e pieno di

maltalento.

Macclxetto
s'ab-

md
baruffa,

5 comensa a fase senti;

mare

i8

Comincia la burrasca. md; Mareggiare, dices L'avere quel travaglio di stomaco ch'eccita il vomito, che

Pati

Miacdiln
1

i.,

molti ricevono dal navigare.

dell' cegua a-o md V. ^gua. % Spiaggia dS md; Spiaggia, Lido. S Ttt'cegua chi va in md V. ^gua. ^\<$^ Vento de md; Vento dal largo: Quello che viene dal mare verso la terra j che anche dicesi Vento

S Portd

<.

(Aj V. A macchetto. macchetto; Accozzar le carte, Far maccatella : Mariolare, Far frode nel giuoco. v. a. Macchinare Ordinare, Disporre l'ingegno e l'arte agl'inganni, Tessere insidie, Ordire frodi. Insidiare. Dicesi talvolta semplic. per Abbacare, Mulinare, Fantasticare; ma usasi d'ordinario in mala parte.

Fd

ACacclxiuetta
n

s. f. Macchinetta macchina. Siringa V. Sciringa nel 2" signif.

Piccola
.

r.
'-

l
?

d sotto.

M!acclxiiiicca
fior.

s.
i

f.

Martinicca.
i

Voce d'oso

Viaggid per md; Viaggiare per mare. TkLeto, s. m. Mac o Maco: Sorta di giuoco da
'%
-

Cos chiamano
di pii
il

carrozzai e

cocchieri

Un

ordigno

maniere, congegnato in

modo che

carte che fassi in due, e si pratica nel modo segaente: Si prendono cinque carte per ognuno, e, non facendo verun conto delle figure, si con-

quando
non

legno va alla china,

tere fra le ruote

si viene a metun ostacolo qualunque per ui


i

tano soltanto
tre,

le

unit dei punti segnate nelle alle

possono girar libere; e cos sono sicuri di non riballare.


s.

viaggiatori
.

lasciando a basso

decine.

Un numero

di

]M[accli.iuisiiio

punti che sia minore d'otto vince un sol punto; Vin'sc di otto ne vince due: di nove tre; di dieci
quattro, e finalmente di undici vince cinque punti, che allora dicesi Far uno. Si noti che se le cinque carte date sono tutte figure, allora si vincono

m. Macchinismo: Il complesso e il congegnamento di macchine. M^accluiiiista s. m. 3Iacchinista: Colai che


inventa, fabbrica e fa
n

muover

le

macchine,

Macchinista: Artefice che provvede

*.

damento

delle

al buon anmacchine, e all'uopo ne ripara

..

quattro punti, ed lo stesso che Far dieci, loc-

alcuni guasti accidentali.

ch dicesi Giffra. AlIa.ca.cco s. m. Macacco. T.

limaccia
st.

s.

f.

Macchia: Segno e Tintura che


per
qualsivoglia

nat.

Simia cynaM

resta nella superficie de' corpi

molgus. Animale
la

della famiglia delle

pi brutta tra esse.

Ha

il

scimmie, e pelo bruno-verdiccio


gli

accidente, diverso dal loro proprio colore.


-Macchia, figur. per Tuttoci che offende

comecCerte

nelle parti superiori del corpo, grigio-bianchiccio


. .

chessia l'onore, n

nelle inferiori; ha una macchia bianchiccia fra


:

la

riputazione,
diconsi

la

coscienza, e?c.

Usato

al

plur.

dagli

Astron.

'

coda nericcia. La femmina si distingue dal maschio per la faccia circondata da peli grigi, e per alcuni peli che sulla sua testa formano
occhi, e
la

osservano col telescopio nel disco del sole, della luna ed anche di qualche
parti oscure che si

pianeta.

.';-

una specie

di ciuffo. Abita nell'Africa meridionale.

Figarat. Bertuccione, Babbuino, Caramogio, Figura da cembali , dicesi per improperio ad Uomo
brutto e deforme, e renda aria, per cos dire,
al

I)

Macchia, per Selva spinosa, intralciata, folta. chi ha penetru; Macchia rafferma, cio vecchia, penetrata.

chi n va

ciit

via; Macchia indelebile..

macacco.
s,
f.

chi ven in sci pelle; Chiazza, Chiosa: Giacchia


ch'esce fuori della pelle e che viene altrui per
la

llfaccaja
Aria umida.

Tempo umido, Tempo


s.

grasso.

JtCaccax-iu

m.

pi.

Maccheroni, ed a Fi-

vita.

dell'uvo; Occhio: Macchietta che in un punto


della superficie del tuorlo e contiene l'embrione

renze e in altri luoghi della Toscana Cannelloni: Certe paste fatte a guisa di cannelli, che si mangiano per minestra al brodo o asciutte, condite con burro o sugo di carne e formaggio. - Macche-

del pulcino.

d'uio, de grasso; Frittella e Frittello V. Ciajstra.

d'inciostro; Sgorbio e Scorbio: Macchia d'inchiostro sulla carta.


.

roni si dicono a Firenze Quei larghi da noi delti Picagge V. questa voce.

tagliatelli

>

Fd andd
macchie.

via e macce; Smacchiare, Cavar

le

S Catze 5 formaggio in sci maccarin V. Formaggio.

S Impise de

macce;

Sfrittellarsi.

484

MA^

MAO
fa quello che vuggio; lo vo' fare del mio quel che mi piace.

Cavar le macchie, Smacchiare. S Leva e macce; e macce; 3Ianifcstarsi , Apparire, S Sciorl fnn Dare infuora le macchie. Spata da maccia; Gora: Quel segno circolare che rimane intorno al luogo ov'era una

IVIoe; Mio

Mia, al plur. Miei e


noi
si

Mie:

Aggplt.

possess. che da

usa indeclinabilm. senza

differenza di genere e di

macchia che non sia stata ben levata. IWCacco add. Denso, Spesso: Aggiunto d'inchiostro, vale Che bene non iscorre.

mow,
dre,
i

numero: Mce pow, mce mce su; Mio padre, mia mamiei fratelli, le mie sorelle.

mce

frce, e

M[a edcu.
JMEaen

V.

Ma

creansu.

Miacilente add. Macilente,


Slenuato, Magro, Smunto.

Macilento, Gracile,

CF'idj; Anfirili V. Ftd.

M!a. contento add. Malcontento, Sconlenlo: Non contento, Non soddisfallo, Disgustalo.

S Savei de muen; Saper di mare, vale e sapore d'acqua di mare.

Aver odore

Ma cordi

fse

M:aenn-a
mare. Marina:
di

s.

f.

Marina, Mare, e talora Costa

s.

m. Mercoled, Mercordi;

Il

quarto

giorno della settimana. scuoto; Mercoled delle Ceneri : Chiamasi cos da noi tal giorno, perch in questo s puliscono

Nome

relativo al servizio

materiali, le
la

che abbraccia Tutto ci che navale d'uno Stalo, cio i persone, la loro amministrazione e
il

Macram

scanj

le
s.

stoviglie dal grasso di carnevale.

relativa contabilit; la direzione e


tutti
i

maneggio
per

Ma

m. Asciugatoio, Sciugalojo, Asciugamano: Pannolino tessuto a opera con pnero e frangia, per rasciugarsi le mani e il viso quando uno si lavalo. add. Mal creato, Screanzalo, Mal allevato, Mal educato: Persona senza creanza,

di

mezzi marittimi;
intende La
si

in

altre

parole

Marina
e

s'

somma

delle cose marillime

d'uno Stato, e

suddivide in Marina da guerra

Marina mercantile.
s.
f.

creanHu.
s.
f.

Miaestse
torit "

Jlaest, anlic. Magest:

Appa-

renza che apporti seco dignit, venerazione, aue rispetto.

Madamina

rozza e villana nel procedere.

Madama

Nome

d'onore che

si d a Donna di grand'afifare. ^ pataffla; BasofBona, Un diavol di monna cionna, Mastaccona, dicesi per ischerzo a Femmina paf-

Maest, per Titolo d' imperatore e di re. divinn-a; Maest divina, dicesi per eccellenza
Iddio.

Delitto de lesa
lesa

maestce; Crimenlese, Delitto


:

di

s. f. Madonna, dicesi per eccellenza La Ss. Vergine. -^ da Candioea; Candellaja, Candellara, Candelora V. CandicBu. nei S Donna e madonna ; Donna e madonna , contralti de' Nolaj vale Padrona assoluta. s. f. Ava, Avola, Nonna : La madre del padre o della madre; quasi Madonna ava. S danze a madonnava; Pigolare, dicesi propriam. di Coloro che, ancorch abbiano assai, sempre si dolgono e sempre chiedono.

Madonna

futa e conlegnosa, corpulenta, grassa e raggiunta.

maest.
s.
f.

Miata

Maretta

Piccola conturbazione del

M[adonna"va

mare, ovv. Quando il mare non grosso, ma fa le onde spesse e spumose e travaglia assai le navi. Miaeg-io s. m. Becco corvino. Uncino da Quello strum. fatto a foggia calafati, Maguglio calafati per cavar di gancio, di cui si servono le stoppie vecchie dai commenti del bastimento.
:
i

Mseximo
differente.

Slesso, Istesso

add. 3Iedesimo, poetic. Medesmo, Che non un altro. Che non :

Madonniun-a
d'
'

s.

f.

Madonnetta, in

signif.

Alle volle usasi assolulam. in senso neul. e vale La medesima cosa: Mi ho fceto 5 maxima; la
foci
il

Imagine deila B. Vergine, n Dicesi talora per complimento. Angela, Angiola:

medesimo o

lo

stesso.

M:afeto
1

Che bella mudonninn-a ; Oh viso angelico


leggiadra angiolelta!
i

Oh

add. Malfallo : Fallo male, Senza proporzione, Fallo colle gomita. Malfallo, dello di persona, vale Deforme, Brullo.

-^

Maddre

gereccio V.

Tignosa, Bubbola maggiore: Sorla di fungo manTignosa. s. f. Madre: Titolo che si d per ve-

Mifiaddo
Sfiduciato:

Che non
s,
f.

add. Diffidente, Maledente, Sfidalo, si fida, Sospettoso.

Miag-ag-na

Maddreperla
Indie, ed

nerazione alle monache. S 3Iadre Badessa; Badessa, Abbadessa, Madre badessa: Grado superiore fra le monache. s. f. Madreperla. T. si. nat.

dicesi cos del corpo

Magagna, Vizio, Difetto; come dell'animo.

Mag-ag-nase V. Ammagagnse. Mlagag-nu V. Ammagagnu.


M:ag'ara!
dei Latini.

avv. Magari! Jlagari

Mylylus margaritiferus. Specie

di conchiglia,

volesse! Cos fosse!

Domine

fallo!

Dio! Dio il L'utinam


si

nella quale dicono generarsi la perla.

Viene dalle

come

le

ostriche composta di car-

Miag-azzin
ripongono
le

s.

m. Magazzino: Stanza ove


le

bonato di calce, con materia animale. 'n Madreperla: Materia bianca periata rilucente, formata dagli strati interni dei gusci di nicchj
marini.

merci,

derrate e simili.
s.

Miag-azzinag-g-io
un
tal

m.
si

3Iagazzinaggo:

L'uso del magazzino e Ci che

uso, che diccsi Spesa di


s.

paga per avere magazzinaggio.

Maddre^ja
r arnese che
le
i

s.

f.

Madrevite

Propriam. Quel-

Mag-azzin
posto
alla

m. Magazziniere: Chi pre-

magnani adoperano per formare


le vili

viti.

Cacciavite: Piccolo strum. da strignere


levarle.
s.

custodia dei magazzini, o che, essendone proprietario, gli alliita altrui, e intendesi per lo pi di quelli dove si ripongono le biade.

Madrasso m. Madras. Voce d'uso: seta e cui ordito ripieno coione. Mee m. Mio: La cosa mia propriet, mio
il

Miag-g-etta

s.

f.

Stoffa,

mar. Cavo manesco

Alzana, Alzaja, Maglietta. T. della grossezza di tre o

di

il

di

s.

di

di

quattro pollici per lo pi ad uso di piccoli tonneggi od anche di rimurchio.

dominio,

11

mio,

Il

fallo

mio

Do

mce ne vuggio

Mag'g'etto

s.

m. Maglio.

T.

cari.

Pesante

MAGI
martello di ferro, a bocca piana, mosso dall'acqua, e sotto
il

MAO
generale negli eserciti,
il

481
quale
fa

presso
il

qual^

si

battono e

si

lustrano

neralissimo quelle stesse funzioni che

il GeMaggiore

quinterni della carta.


S Fccro d maggetlo; Boga: Grossa fascia di ferro che accerchia la stanga del maglio, e da cui

d'un reggimento presso

il

suo Colonnello, rice-

vendone
tutti
i

gli

ordini e curandone l'esecuzione in

loro prticolari.

sporgono lateralmente due grossi perni, che per una certa rassomiglianza son chiamati Poppe. Grosso cubo di S jUrmao d maggetto; Pietra
:

marmo,

liscio

e lustrato nella faccia superiore,

sulla quale, anzi sulla

sovrapposta Presa di carta,

cade e batte

il

maglio.
s.

Mag-g-ettn
I^ag'g'ia.
di ferro o
s.
f.

m. Maglieltone. T. vmr. Cavo

piano della grossezza di nove pollici circa che serve per tonneggio ed altri usi.
Maglia: Piccolissimo
de' quali
le

cerchietto
cerchietti

d'altro metallo,
si

concatenati
glia

formano

armature dette di ma-

e le catene.

s. f. Maggiore : Da' Logici si dice la prima parte ossia La prima proposizione d'un sillogismo regolare, ed chiamala Maggiore perch ha un pi ampio ed esteso senso che la proposizione minore come quella che contiene il termine principale: A maggio a l' insulsa, a min temeraria e a consegucnsa ridicola; La maggiore insulsa, la minore temeraria e la conseguenza ridicola. Miag-g-i add. Maggiore , Pi grande. Nome compar. che indica Superiorit. In questo signif. stato ed frequentem. usato nella .Milizia il qualificativo di Maggiore, come aggiunto di grado

IMag-gi

n Maglia, per similil. dicesi Ciascuna di quelle ri-

carica, la superiorit della quale sopra un'altra


dello stesso

piegature di
staffettine

filo

foggia d'altrellanli cappietti


le

nome
gli

si

abbia a distinguere esattadi Sergente

concatenate

une

colle altre, col

mente

quindi

appellativi

mezzo

de' ferri da calze o degli aghi da telajo.

giore, di Ufficiale maggiore, di Cappellano

magmagdi

per Ciascuno dei vani formali


metalliche e
si

da ciascuna
di spaghetto

giore, di Chirurgo maggiore ecc., che con questo

ripiegatura nella calza, e dicesi anche parlando


di reti
s

aggiunto vengono indicati nella loro qualit


Superiori
ai
ai

da corda,

sergenti, agli uffiziali, ai cappellani,

e d'altro.

chirurghi ordinar], ecc.

Notisi che nella .Midi

cheita; Maglia scappala


di filo trovasi

Quella che per rottura

lizia

ogni qual volta


al

il

titolo

Maggiore viene

lenta e allargata, e

non pi conti

anteposto
ralo

nome, viene consideralo e adopee viceversa quand' posposto.

catenata colle maglie vicine.

come

sosl.

S Fceto a
ticolato,
reti,

maggia

Fatto a maglia, Arretito, Rea

vale Fatto a anelli, Fatto

guisa

di

Che ha similit. colle reti. S Scappata da nn-a maggia rtta, e per corruz. da nn-a mgia rtta; Uscire pel rotto della cuffia, dicesi dell'Aver commesso qualche errore
e liberarsene senza spesa o danno. S Ti tci e magge cheite ; Riprendere o Ripigliare le maglie scappate II riconcatenarle le

Maggiore, per Colui che pi d'et. Dai Legisti dicesi Quegli che ha l'et idonea per maneggiar le cose sue; altrim. Maggiorenne

contr. di 3Iinorenne.
d'etce; Maggiornato:

Maggiore per conto

di na-

scila; altrim. Primogenito.

Art mggio;
principale.

Altare

maggiore, vale L'altare

S Stato

maggio; Stalo maggiore. T. mil. Un corpo


importanti
uffizi di

une

colle altre,

le

inferiori colle superiori, fer-

d'uffiziali, cui<si affidano

guerra

con punto dato coll'ago. S Travaggi de maggia; Lavori di maglia, diconsi


l'ultima

mandone

ed anche Ogni aggregato di uffiziali fuori delle ordinanze che sono destinati a vegliare le esecuzioni di
in
lutti
i

Quelli

fatti

di filo o sim. col

mezzo

di

ferri,

particolari del servizio militare


in

come
il

calze, camiciuole, ecc.


s.

Mag-g-iu.
quale
si

m. Magliuolo. T. agric. Sermento


Jlaglio. T. calaf. Jlartello
i

Magg-ioransa
n
:

spicca dalla vite per piantarlo.


s.

Mag-g-io
di

m.

grande

legno che serve a cacciare

tare nei
di

commenti e

intervalli
lati

da calafadella bordatura
ferri

un bastimento; i due di due ghiere di ferro.


"

sono guerniti

di

Mag'giordomm.o
Majordomo: Colui che
nella

un quartier generale. f. Maggioranza, Maggioria, Superiorit, Preminenza, Maggiorit La parte maggiore d'un dato numero di persone o che sono in un consesso o che discutono qualche cosa o che fanno uno squitlinio. 31aggiordomo e s. m.

una fortezza o

s.

nelle

case

de' grandi e

3Iag

io,
i

per Altro martello di legno, di cui serbottnj per battere


i

corte di Principi ordina e soprantende.

vonsi

QjelParnese appartenente
i

cerchj alle botti.


alia
si

Mag-g-ioritse
pace di
tutti
gli

Berta o Castello, col quale


ficcare
pali
i.

macchina della danno i colpi per


Il

s. f. Et maggiore, e nell'uso anche Maggiorit, dicesi da' Legisti Lo stalo di uno che ha compito gli anni 21 ed reso ca-

nel fare le palafitte.

alti

della vita

civile.

Mag-gi

m. Maggiore. T. mit. Q.iel grado nella milizia che tra il Luogotenente-colonnello ed il primo Capitano d'un reggimento, superiore a questo ed inferiore all'altro, dal quale riceve gli ordini per trasmetterli a tulle le compagnie. n Maggiore, nel num. del pii, Gli antenati, Gli avi. n Tutti quelli ai quali dobbiamo ubbidienza. de piassa; Maggiore di piazza o della piazza: Quell'ufficiale superiore che nelle fortezze tiene il primo luogo dopo il Governatore od il Comandante, per soprantendere ad ogni particolare del

Maggiorit V. Maggioransa nel 2' signif. d'un reggimento; Sialo ciAoimeUo. T.mil. Nome

collettivo che comprende Tutti quegli uffiziali che fanno parte d'un reggimento di fanteria o di cavalleria fuori delle compagnie. M!ag'istx*ato s. m. Magistrato: Adunanza di uomini con podest di far eseguire le leggi e di

giudicare,
n Blagistralo,
si

dice altres di Ciascuna delle per-

sone che

lo

compongono.
s. f.

Mag-isti*ata
lettivo di Tutti
gistrato.
i

Magistratura:

Nome
il

col-

servizio che vi

si

fa

dalla guarnigione.

membri che compongono

Ma-

generale; Maggior generale: Titolo d'Uffiziale

m
Magistratura:
,

MAG
UDScio
e

MAI
Ma-

Giurisdizione del

Magnifico
AdEag-uin
s.

-gislrato.
s.
f.

s. m. Medico. Voce nostra antica ed oggi caduta in disuso.

^[a,g-]ia.
'

Jlanata e Manciata: Tanta quansi

m. Conciacaldaje, Concialavezzi V^,


-Maniscalco e Maliscalco:

til di

materia quanta

pu tenere o strignere

Stagnacassarolle.

^.

con una mano.

M!ag-iiiscax*cos. m.
Quegli che ferra
tore,
i

%
,

;^ Botta data colla mano. Mane!Ia,ManelIo, Manipolo: Quella quantit d'erbe,


jdi
il

cavalli; dicesi anche

Ferra-

ma

voce poco usata.


s.

foglie, di paglia d'ogni sorta di cereali che

Miag'uolia;
d'alberi

'^.

mietitore pu abbracciare in una

brancata e

e d'arbusti a foglie persistenti

..tagliare in
'

un

sol

trailo colia falce.

che.

Biescono
la

Magnolia: Genere composto e cadualberi grandi ed eminentemente


f.

manate, S .1 magnce m. avv. ,.; questa locuz. alla sua sede alfab.

manciate V.

ornamentali

Magnolia grandiflora
,

e le sue

variet, cio Voxoniensis, la strida,

longi'

% D
!".

nn-a magna a nn-a cosa; Ghermire,


Il

folia, obtusifolia

microphylla ed altre; non

Aggrappare, Carpire:
destrezza e velocit.
s.

pigliare checchessia con

riescono che arbusti la Magnolia fuscata e la ptimila. Fioriscono nell'estate e producono fiori
grandi
,

|^a<g-n8ex*ai
'

m. Bravaccio, Cospettone, Coporlamento,


nelle

bianchi, odorosi, imitanti la forma d'un

speitaccio, Snavaldo e nell'uso tose. Sbarazzino:

tulipano.

Quegli

che

nel

parole e in

Mag-nsc,
malmenandolo

checchessia procede sfrontatamente e con maniere

v. Brancicare, Stazzonare, anlic. Mantrugiare: Bivolgersi checchessia per le mani, e quasi insudiciandolo.
s.

avventate.

S
^^..

magnosra m. avv.

Alla brava, Alla sgherra,

iMag-usciii
tutto

m. Brancicone

Che branca
'

Alla sbricca, e nell'uso tose. Alla biricchina, Alia

e lutto vuol toccare.

sbarazzina.

Fa da magncera;
il

Far

il

bravaccio,

il

cospettone,

Miag-o Miag-n

cospeltaccio.

: Gran travaglio d'animo; Accoramento, Disgusto, Patema, Rancura,

V. Magnscd. s. m. Crepacuore

Afa.g'na.u

V. Magnin. iMEa.g'iia/iiixiiitae s.

Afflizione.
f.

Magnanimit: Gran-

Mag-ro
it

s.

m. Magro: Carne

di

vitella

Q sim
->--'a
entri

dezza, Altezza d'animo, Generosit.

senza grasso intorno.

M[a;g-ua.uiiu-a;S.f.
(

Sterpgnola, Magnanina,

Magro, per Cucinatura


carne
di

di cibi, ne' quali

non

Beccafico di Provenza. T. ornil. Sylvia provincialis. Uccello

animali terrestri o d'uccelli:

Mangia

p,
7;

il

del genere delle Silvie, che ha becco nerastro con la base della mascella in-

feriore gialliccia; iride castagno-rossiccia; delle palpebre

margine

nudo

e rosso; pileo,

lati della lesta,

^j. cervice, dorso, scapolari


.

nerino-cupo;
giallastri.

e sopraccoda, color cepenne dell'ali bruno-nere; piedi Annida assai raro in Polcevera nelle

Magro cdmme un
Il

5;

de magro, Fa de magro; Mangiar di magro, Far di magro. Girni de magro; Giorni magri V. Girno. add. Magro, contr. di Grasso. Magro, figurai. Piccolo, Tenue, Scarso.
picco

cmme un ago; Magro

allampanato
di stecco,

vallale

fresche e fosche di Borzoli.

Emigra

in

settembre e ritorna in aprile.

Magro strinato. Viso Secco come una gratella, e scberzevolm. Asciutto e ben condizionato, vale Magro
lanternuto.

IMagXL&sco
a

add. Manesco

Inclinalo e pronto

eccessivamente.
%

menar

le

mani.
s.
f.

Fla magra; Viver


V. Fd.

di

bujo

come

le

piattole

"M.agnesisk
insipida,

Magnesia, Ossido di magnesia. T. farm. Terra alc^ina bianca, dolce al tatto,


insolubile nell'acqua, che inverdisce
il

^' siroppo di viole, attira l'acido carbonico dell'aria lr e non rinviensi pura in natura.

Raxdin magre; Ragioni del venerd, Ragioni di pan caldo, Ragioni meschine. $ Terren magro; Terreno magro, arido, brellq,
sterile,

infecondo.

IjyCa.g-netizza/
,j
"l'

v. a.

Magnetizzare: Influenzare

S
Il

Vegni magro
Dismagrare.

secco;

Immagrire, Smagrare,

uno

colla forza della propria voloni, ossia

Agire

sul sistema nervoso dell'individuo sottoposto alterazione d'un altro.


s.
f.

magro
magra

secco all'eccesso; Diventar


le

come

un graticcio da seccar
strega

castagne, Diventar una

Ma.g;*uetta.
pelle

che fascia
lo

la

palma e

Manale. T. calz. Striscia di il dorso della mano,


i

distrutta,

come una

galla che

a riparo di essa nello stringere fortemente

punii

tirando

spago.
lino o altro tes-

MagrSn
Il

abbia mangiato lucertole, Non aver pi che pelle e ossa, Diventar trasparente. Stecchire.
s.

^
j,.

.di {(Bri

da stia; Presa: Panno


ferri

per pescarvi

m. Palombaro: Chi va sott'acqua per altra conper cercar roba


Slergo
,

suto ripiegato a pi doppj per tenere in


i

mano
dita:

simile operazione; altrim. Slarangone.

caldi

da

stirare.

Marangone

Smergo

Genere

d' uccelli

S Magnettc co-e meze die; Guanti


^f
j,.

mezze

acquatici, dell'ordina

de' Palmipedi,

che s'im-

Specie di guanti di lana o di pelle, le cui dita, aperte in cima, non vestono se non la met inferiore delie dita
della

mergono

e nuotano sovente sott'acqua


il

dove

si

procacciano

vitto cibandosi di

pesciolini e di
di pi specie.
alle

_{j

mano,

le

quali
altri

cos si

piccoli animali

acquatici.

Ve

n'

ha

ot
,

fflino libere per iscrivere e

per

esercizi o

IMCaja

V.

a.

Maritare: Dar marito


in

femmine,

^^yijavori.
portati

- Mitlne o Mozxettine
dita,
lavorali
dalle donne.

diconsi

guanti senza

a traforo,

Quei che son

Congiungerle
S Majdse n.
lssoa.
p.

Miagruifio,

Majagarsu
Maioi
,

matrimonio. Maritarsi, Prender marito. Sgualdrinella V. Scors. f.

v. a. Magnificare, Esaltare, Sublimare; e per estens. Aggrandire con pwole, '-^:^\\ ^ Esagerare.
"

avv. Noni mai,

Non giammai, Nofr

miti

pi: In nessun tempo.

MAL
MajeuLS.
m. Madiere. T. mar. Il pezzo di mezzo d ogni costa che forma il fondo del baslimento e s'incassa nella chiglia ad angoli retti.
s.

MM
IMCalapenn-a
IMCalattia
(A) V. V. Maolita,
s. f.

487 A
malapenn-a.

Malazin
tiveria,

Trista o Cattiva azione, Cat^

BdCajezzo

m. Matrimonio: Contratto

fra

nomo

Ribalderia, Tiro, Mal tratto, Ingiuria;

e donna di vivere insieme fino alla morte, Unione


legittima dell'uomo e della

Offesa e sim.

donna

col

vincolo

Mialedi

coijugale; altrim. Maritaggio, Maritamenlo,


salizio,

Spo-

v. a. Maledire, Male dicere. Imprecare: Pregar male, Abominare con parole, contr. di

]IIaif*a.l>eiie
sempre
fattore,

Connubio, Nozze. s. m. Facimale, dicesi per lo pi di Fanciullo che mai non si fermi e procuri
di

Benedire.

M^alediziu

s.

f.

3IaIadizione e 3Ialedizione:

far qualche

danno; Furfantello, Tri-

stazzaolo. Detto di persona adulta, Furfante, Mal*

Maimu
McLu;
s.

Mascalzone.

(Gatto) V. Gatto. m. Marinaro e Marinajo: Colui che fa professione di navigare, qualunque sia il suo grado, la sua classe e la portala della barca con cui si naviga. - Gerarchicamente dicesi Marinaro Marinaro semplice Quell'uomo di mare che non ha gradi o dignit.

Preghiera colla quale si pronuncia il male contro alcuno, questo desiderando e imprecando, contr. di Benedizione. S se a maledizBn in t'nn-a casa, ecc.; Essere la maledizione in una casa, in un affare, dicesi dell'Andar tutte le cose a traverso e non
riuscir

secondo

il

desiderio.
In-*

IMCalefiziu

add. Ossesso, Indemoniato,

Malemmo
Mialig-n

diavolato; ed asasi talora anche


s.

come

sost.

m. Malemme, Cospellone, CoMalignare: Trattare maligna-

spellaccio, Bravaccio, Tagliacanloni.


v. n.

S S
,

Mezo maina V. Gaffa nel 1' signif. bn maina 5 se conosce a-o cattivo tempo;
conosce al cattivo tempo. Prov. che vale L'uomo coraggioso si conosce al
Il

mente, Tribolare,

Mo

estare, Travagliare, Vessare,

buon marinaro

si

Bistrattare, Angariare.

,.,

tempo del percolo. S Voti da maina; Voli da marinajo: Proponimenti


che durano quanto
il

S Piggid a malign, nn-a persnn-a ; Consumar uno, Malignarlo, Vessarlo, Tormentarlo, ecc.
S

Muligndse

n.

p. Malignarsi, Tribolarsi,
f.

ecc.

pericolo.

I^alig-nitsos.
corch non
vi
f.

Malignit: Malvagit d'anim

]kla.iua,esoo

add. Marinaresco: Aggiunto di Tulio ci che relativo ai marinari, come Arte marinaresca. Vita marinaresca, Lingua marina-

disposto per propria natura a nuocere ailroi, an*


sia l'utile proprio.

Mializia
tale

s.

Malizia

resca,

Gente marinaresca. mainaesca V. questa voce


s.
f.
i

di usare e

: Invenzione attuale e men> pensare ogni reit; Mala volont,

MEaiuaJa
di tutti

alla sua sede alfab. Marioara e Marineria: L'insieme marinari, detti altres Gente marinaresca.

Reo
1)

talento.

Malizia, per Astuzia, Arte ed Attitudine ad in-

M!a<iiia,sso s. m. Scirocco V. Scico. A,ii^xo avv. Malvolentieri, Di mala voglia, Di mal cuore, Di male gambe, A malincorpo,

gannare, Scaltrimento, Scaltrezza, Artificio ed Inganno, amie. Versuzia. S Con malizia; A o Con malizia. Posto avverb. vale Maliziosamente, Malizialmente, Astutamente,

A malincuore, contr. **M[ado V. Mario.


**M!a.izso V. **Maleed.i avv.

di

Volentieri.

**IW[a,izia V. Malizia.
Maliziso.

Artatamente. S Mette in malizia; Metter la malizia dove non . Scaltrire : Di rozzo e inesperto far altrui astutp
e sagace.

Appena appena, A malapena, Tosto che, ecc. Voce del coni. V. A malapenn-a. Hfalafn CFd a); Scipare, Mandare a male,
Guastare checchessia.
s.
f.

Maliziso
Astuto.

add. Malizioso

Che ha malizia

]!^ala

(Andd
s.

in); Andar in rovina, Gnastarsi,

Deperire, ecc. V.
iMalagrazia, Sgarbatezza,

BdCa.lag'X'a.zia;
4
,

Malocco
Struffolo,
anliq.:

Andd. m. Balnffo,

Batlnffolo,

Strnffo,

Sgarbo, Sgraziataggine, Svenevolezza, Rozzezza. n Detto di persona, vale Sgraziato, Sguajalo, Sgarbato, Spiacevole, Disavvenevole, Rozzo, Incivile,

Strufolo, Luffo; quest'ultima

vqC|6

Senza garbo, Senza grazia. Disadatto, Zotico; e Tnghero, fidala add. Malandato, dices di Chi per malattia ha perduto il colore e ha dato, come
soslanliv.

Qualunque piccola massa di roba ravviluppata e ravvolta insieme malamente e senza cura; e si dice di stoppa, di lino, di bambagia,
di

panni e simili cose.


s.
f.

udaeto

Maina
cesi

Madre,

Mamma;

questa 2 voce d-

per

lo

pi da' fanciulli.

suol dirsi, nelle vecchie; altrim. Grullo, Pallido,

Mani1>i*cca

Malanno

Smunto, Sparuto, ecc. s. m. Malanno: Somma disgrazia, n Malanno, per Malattia: Piggidse un malanno; Pigliarsi un malanno. per Uomo tristo, che commette male, che tribola, molesta, ecc.: tale 5 l' proprio ttn malanno; Il tale un vero malanno, n Si usa anche per imprecazione Che te pigge 6 malanno; Malanno ti colga. Malanno che ti alloggi. Dio li dia il malanno, Canchero ti mangi, Cacastecchi li venga, Ti mangi il vermocane.

Mlamma da laddri;

V. Manbrcca.
:

s.

f.

Blia

Donna

che, salariata, allatta

anche Nutrice, Allevatrice. Ricettatore V. Laddro. blia, vale Dare ad S Dd o mamma; Dare a allattare i bambini ad altrui. l'ho da:to a mamma nS l'ha S Da doppo che mai ci visto... Maniera di dire famigliare che vale Noi vidi mai in vita mia o Noi conosco.
figliuoli altrui; dicesi

se a
ciulli

mamma; Essere a blia, dicesi di fanche stanno in casa della blia per essere
mamma;

quivi allattati.
Balitico: Prezzo che si d S Satio da per allattare un fanciullo.

Gavocciolo a

te.
s.

Malapag^a
tivo pagatore.

m. Mala piga, Mala detta: Cat-

S TegnUe nn-a cosa

mamma;

Tener a

blia

488

MAN
fignrat. vale

MAN
I)

una cosa,
garla

Indugiare molCo a sbri-

a rcsliluirla.
n

Non
e
cosa

marinma.;
'

Bomba: Nel giuoco fancinllesco del copanniscondere fa scnditlj II luogo priviimmune,


al

moen moen

lighce;

Aver

le

mani

legate, figur.

poter operare.

nelle; Aver

le

mani vergini d'una

Esser vergine d'alcuna cosa, vale


e

Non

legialo e dichiarato

quale chi Ira

avervi parte.

-"
*'

gioocatori arriva e giunge a toccarlo senz'esser

prima fermalo da chi

stato sotto, resta esente

d'andar sotto egli slesso.

Ma.maia.g'i'a.nd.e
V. Madomuiva.

s. f.

Nonna, vola, Ava,

perlio}; Aver le mani larghe, vale ed anche Esser largo nello spendere. in man, Ave in man tanto da.,.. Avei in te moen V. Ave. pe-a man un cavallo ; Avere o Tenere per
1)

moen

Usar

liberalii,

I)

l!la<niiua>lcco
Baggeo
,

s.
,

m. Mammalucco, Zugo,
Sguscialasagne
,

mano un

t)

Burbafrianni

Stolido

Sciocco, Scimunito.

]|j[a,iiiiiii]i]i-a< s. f. Mammina, Mammuccia. Vezzegg. di Mamma, ed lo stesso V. Marna. IMCamp. V. Alanpd.

Il

pe-e mcn V. Ave. pe-e moen nn-a cosa; Aver o mani una Averla sempre moen V. Aia.
tra
in
le

cavallo, vale Guidarlo colla

mano

a piede.

fra

mano

cosa, vale

pronto.

all'aia

S Aveine quanti
cina,

n'ho in man; Essere

alla

ma-

AJEa^xL s. f. Mano, antic. Mana, nel plur. Le mani: Quel membro del corpo umano che congiunto '"' all'estremit del braccio e che serve a varj usi,

Non ne aver un
in

per medicina. Esser po-

vero

canna. Esser brullo.

"

S Batte de

-**

come Pigliare, Toccare, ecc. Mano, figurai, per Ajulo: Niscin m'ha

S
desto

moen Baxd a man o


te

V. Batte.
e

moen a nn-a persUnn^a

V.

,*i

flt|*

per Forza, Antorit: Ghe vu a man da Giustizia; Ci vuole mano per Potenza o A man de Dio apu tlio; La mano Dio pu ogni per Suolo o Coperta checchessia: G'han
la

man; Nessuno mi

diede mano.

Baxd. % Capita in
alle

moen;

Venire, Capitare, Pervenire

della Giustizia.

Virili:

I)

di

cosa.

Dare fra mano. di mano, cio in terra. in man d'atri, Cazze in te moen V. Cazze. $ Cede a man; Ceder la mano, vale Dar la prenelle mani, vale

Cazze de

man;

Cader

di

^*'' dceto

nn-a

man

de co; Vi diedero una mano


l'ha

minenza. Cedere il luogo. Chi ha in man ha vinto; Chi tien tiene. Dettato prov.
di

di
t>ti
!'''-'

colore.

assai

chiaro significalo.

per Carattere o Scrittura


Egli ha una bella

nn-a
Sa d

bella

man;

mano.
l'

*'*

per Banda, Lato, Farle:

man

dr'ila; Egli era a

'V
^-

Vi

man

destra.
l'

Ciocca de moen; Batter le mani, vale Applaudire. Co-e moen scrollando ; A man vote, cio Senza alcuna cosa in mano. Con tutte due e moen ; Ad ambe le mani , A

per Qiialil o Condizione:

troppo de

due mani.
S Cresce in
S

bassa
'<

man;

E^ili

troppo di bassa

mano.

man;
dosso.

Crescere

in

Volta, Fiala:
fui

Ghe son stato due moen df'ia;


mani che cosa, e mas-

Crcuzo da man; Concavo


opposla
al

della

mano. mano: La parte

due volle consecutive.


%

'ft-t'

d'o/jero; Jfano d'opera: Lavoro delle

un manifattore pone nel fare una tal simamente dicesi dai muratori: A sola man d'opera a csta cento sci ; La sola mano d'opera costa cento scudi, cio mani, senza i materiali ecc.
11

puro lavoro

delle

D a man, D a man salva. D a primma man, D de man, D man a un Iravaggio, D de moen in te bte. D in te moen, D l'ultima man a un travaggio. D man V. D. D mente a-e moen d'nn-a pers5nn-a; Aver
cura alle mani altrui, vale Osservare che
altri

"^" drta; Mano rilla, 3fanrilta e Marritta, ma meno '^5:^ usato: La mano destra. mancinn-a; Mano manca, Mano stanca, Mano wt n)ancina o Mancina assolut. La mano sinistra. % Accompagna a man; Menar la mano, dicesi del '^ Reggerla che si fa a chi mal sa o mal pu farlo
: '

non rubi o
S S

fraudi.

Dse man;

D
tal

mano, Impalmarsi. pers6nn-a; Dar una mano a uno, vale Ajularlo lauto o quanio in un
Darsi
la

nn-a

man a nn-a

nn-a
lorirlo

lavoro.

o ci

moen a nn-a cosa; Dar una


pili

^
''

per iscrivere. S Als e moen-; Alzar le mani, vale Dare, Perenotere: Valsa continuamente e moen ; 'E,%\\
alza continuamente le mani.

pi mani a checchessia, vale Tingerlo o CoImpiastrarlo una o


volte.

De bassa man; Di
condizione.

bassa mano, vale D'umile

S
'^'

A man, A man arma, A man dr'ita, A man sulva, A man scinistra V. A man alla sua
sede alfabetica.
locuz. alla [sua sede
alfabetica.

De man d5
di

tale; Di

mano

del tale, parlandosi

Quadro o Pittura o
in

altro, vale

Dipinto da esso.

'

$ A moen zunte V. questa

De man De mw,

man

V.

De maniman.

f"
^''$

Alto de man, troeto da uj7/a; Gioco


gioco di villano.

di

mano,
S

de t, de man d'un tale; Di mano mia, tua ecc. di alcuno, parlandosi di scrittura, vale Scritto da me, da te, ecc., da alcuno.

so a

man;

Essere alla mano, dicesi di

per-

Ave a-e moen nn-a cosa, Avei a man, Ave fii- & man un lugo, nn-a cosa, ecc. V. Ave. 05nn-u man in tlio, Ave e moen in pasta, Ave e moen lunghe V. Avei. bOn zugo in man; Avere o Tenere buono in mano, figurai, vale Esser in buono stato del2*

*S'

sona che
.,

sia affiibile,

trattabile, cortese; e talora

Esser comodo, vicino.

in te

moen d'nn-a pers5nn-a ;

Essere

in

mano
1)

d'uno, vale Essere in potere altrui; e ta-

l'affare

della cosa di

che

si parla (figura
<:;?;,
-jrav;;
-

detta
n

rettaio:

dal giuoco delle carte).

lora Esser diretto, regolato da uno. lesto de

man; Menar

le

mani come un berdi

Esser inclinato a rubare. streito de man; Essere stretto

mano, vale

MAN
Essere avaro; che anche dicesi Aver la golia o ipedignoni alle mani, Aver le mani aggranchiale. S se de man; Aver la mano: Nel giuoco vale Essere il primo a fare, a cominciare il giuoco. S Fd co-e moen e co-i p; Far colle mani e coi
piedi: Adoperare ogni maggiore possibile sforzo
in

MAN

48

figurai, S Parld co-e moen; Favellar colle mani, vale Dare, Battere, Percuotere.

Passd pe-e moen d'nn-a persnn-a; Passar


per
le

checchessia.

S FcBlo

a man; Manofallo

e Manufalto:

Fallo a

mano.

mani d'alcuno, dicesi dpgli affari, negozj, che alcuno tratta ; e talora Aver parte in alcuna cosa. Non potersi concludere senza di lui. S Perde a man a nn-a cosa; Chi non usa disusa. S Per man; Per mano, cio Per m'zzo. de man. S Piggid a- man V. sopra Cugnd
ecc.,

5 Fa man bassa; Far man


liere,

bassa:

Non

dar qoar-

Disfare inleramenle.
di

S Piggid(,he % Porld in
n

a man; Far man; Portare

pratica, Impratichirsi.
in

mano, vale Portare

Fua de man; Fuor


i'abilato, Distante

mano, vale Lonlano dalmaeslra.

palesemente colla

dalia strada

mano

e senz'altro ajulo.

un
in

in

parma
di

S S

Formi go e moen V. sotto Smaigid e moen. Cugnd de man; Antivenire; Prevenire, Furar
le

uno

palma

ditarlo, Porlo in

de man ; Tenere o Portare mano, vale Proteggerlo, Accrecredilo, in islima presso il mondo,
i

mosse: Esser prima dell'altro a far checchessia. n de man cavallo; Guadagnar la mano, si dice del cavallo che pi non sente il freno. '*S Laod de man; Liivorare di mano, figurai, e in m. b. Rubare. S Lascise scappa de man nn-a cosa ; Lasciarsi uscir di mano alcuna cosa, vale Permeilere che allri se ne faccia padrone; e talora Trascurare Perder l'occasione. $-Lavdse e moen d'nn-a cosa; Lavarsi le mani

Magnificarlo, Farne risaltare le qualit e

meriti.

Porze a man; Andar pezzendo o accattando,

Limosinare. d'nn-a persnn-a; RiS Remettise in te moen mettersi nelle mani d'alcuno, vale Porsi nell'arbitrio e nella volont d'alcuno. mano, vale Dare alS Sbrsd a man ; Dare alla trui di presente, e dicesi di danari.
% Scappd de man; Uscir di mano. Manoscritto, cio, S Scrto a man; Scritto a mano. Non istampato. Pizzicar le mani, fignr. vale S Smangid e moen; Aver prurito di battere o Stare per battere ana

'"di checchessia, figurai. Non se ne impac-iar pi. S L' mogio perde un do che a man V. Do. S Leva man; Levar mano, vale Cessare di fare. S Libbra a man; Libro a mano, vale Manoscrillo. S i'ig e moen a nn-a persnn-a; Legar altrui te mani, Dar sulle mani, figurai, vale Impedirgli
d^operare in alcuna cosa. S S

persona.
S Std in

man o in te moen d'un de fd^o d* no fd nn-a cosa; Essere o Slare in mano altrui di fare o non fare checchessia, cio Stare in sua
facolt,
in

Manczzd

moen; Menar
va.

le

mani, vale Dare,


in

Battere, Percuotere.

Man

S Stdsene

co-e
;

suo arbitrio. moen in


Starsi colle

man
Non

o co-e

moen

in

per

man

avv. Di

mano

mano, Suc-

sci

pansa
in

mani a

cintola o colle

cessivamente.
S Mescid e
-!

mani
le

mano o

spenzolate o ciondoloni. Star cor-

moen; Menar

mani, vale Lavorare,


S
al

tese,

vale Stare ozioso.

operare.

ed anche Affrettarsi in far checchessia. S Mette a man contro o pertzo; Apporsi vale Indovinare.

vero
M

a man alcuna moen


e

Tegni a le mani che non

man
in
erri,

serva a testa; Tener la mano o capo ad alcuno, vale Aver l'occhio


e dicesi di Dio.

Metter la mano in cosa, vale Provvedervi, Rimediarvi. addosso a un; Porre le mani adin t'nn-a cosa
;

moen a

posto o a lugo ; Tener

le

mani

a s, vale Astenersi di 'occar anche di Percuotere alcuno.


n

checchessia, ed

vale Prendere uno, Pigliarlo, CatImpadronirsene: e talvolta Percuoterlo. 1 e moen in t'inn-u cosa; Metter le mani ad una cosa, vale Impiegarvi l'opera sua. in te moen; Metter o Porre nelle mani o tra le mani o in mano, vale Dare o Consegnare in potere.
allrni,

dosso

man; Tener mano


Reggere
il

o di mano: Esser com-

lurarlo,

plice

consenziente, Correr nel fallo; che anche


lazzo,

dicesi

S Tocca
n

a man; Toccar

la

Regger la gatta. mano, Dare o Trre

"

man; Mettere o Por mano, Comipj;iare, man a parla d'nn-a persnn-a mano uno, Cominciare a d'uno. man a nn-a cosa; Meller mano o Manovale
;

Jlelter

commiato. Far santa, dicesi de' bambini Quando per far mollo toccano la mano altrui. n Ugner le mani V. sotto Vunze e moen. con man; Toccar con mano: Accertarsi di n

in

vale

parlar

Il

checchessia con man; Dar

mettere, vale Principiare a servirsi d'essa

e ta-

Dar di pii;lio: Han misso Misero mano ai remi.


lora

man

a-e

remme;
;

S Ultima man; Perfezione.


S

dimostrazione evidentissima. mano, Promettere. Ultima mano, vale Compimento,


la

S Mettise in te
tersi

moen d'nn-a persnn-a

Mei-

nelle mani d'alcuno, vale Affidarsi alla sja direzione. S ^'5 save quante die s'ha in te moen; Non sapere quante dita si ha nelle mani, vale Non

Unn-a man lava l'atra, e tutte due lavan a faccia; Una mano lava l'altra e due il viso. Prov. dinotante Che reciprocamente uno dee compiacere e ajutare all'altro.

Un
Uno

trceto

de

man; Un

tratto di

mano,

vale

spazio lunso quanto andrebbe un

projetlo

saper quello che dovrebbe sapere ognuno. S A' veddisene n in vian n in bcca; Finir nna cosa in saggiuoli, vale Consumarla a spilluzzico senza trarne utile alcuno.

tiralo

colla mano. Vegni a-e moen; Venire o Pervenire


in

alle

mani

mano o

fra

mano

o per

le

mani, vale Capi-

tare, Occorrere,

Dar

nelle

mani. Presentarsi avanti:

S
;

Ommo
fabile,

a man; Uomo

alla

mano, vale

Uomo

tf-

O primmo
Il

libbra che

cortese, gentile, grazioso.

primo

libro

m' vegno a-e motni che mi venne alle mani. ^

MAN
4 u_ Venir
alle

MAN
prese, Azzuffarsi.

mani o

alle
le

se

mceximo

Mancare a

se stesso, vale

Non

5
,.'

Vunze

moen; Ugner

mani,

si

dice deiPre-

fare ci che richiederebbe la propria fama, di-

altri ufTiciali per corromperli. senlare i giudici 5 Zugo de man; Giuoco di mano, vale GhermiBella, Artifizio, Frode, Inganno, ,

3 Zd a-e moen d'nn-a persSnn-a; Giurare nelle di alcuno, che abbia la pubu^mani ad alcuno
blica autorit di

de coraggio; Mancar d'animo Perdersi d'animo. de fede; Mancar


assolutara.

gnit,

convenienza e sim.

dell'animo, vale"

ricevere

^$'^'Zgd

man a man;

giuramento. il Giuocare testa a testa,


di

-r>

vale Giuocare a solo a solo.

^s-^a man

cada; Fare a scaldamane: Sorta


si

in^igiooco puerile che

porre le Mi'ta la prima sopra un piano e traendo poi quella di sotto, porla sopra tutte le altre, battendo forte
,.c|)er riscaldarsele.

accordandosi in pi a mani a vicenda una sopra l'altra, pofa

della fede e anche di fede Mancare, Vegliare, Romper la fede, Non attener i patti e le promesse. della parola, e de paratia ; Mancar di parola anche assolotam. Mancare, vagliono Non mantenere ci che si promesso. > ,r de speransa; Mancar di speranza, vale Perder"
la

speranza, Diffidare totalmente. Disperare..

1 de vitta; Mancar di vita, vale Morire. d'nn-a persnn-a ; Mancar di d'nn-a cosa d'una persona, vale Non averla, Esluna cosa

^^ Ztmze e moen;
M!a>]ieea>
e
^iiC
s.
f.

Giunger

le

mani, Chiader

le

mani,

serne senza, Averne difetto;

Me munca a mf,.

vale Congiungerle, per lo pi in atto di preghiera.

Mannaja

Coltello grande, per Io

pi con due manichi, e particolarm. Quello che

osa il boja a tagliar la testa. -Mannaja, Pestarola: Quella larga e lunga lastra
di ferro

..^^ ncea; Mi mancano i danari. .5 chti; Mancar l'animo, il coraggio; e taorif Svenire, Venir meno, ecc. V. Chu.
6 colpo; Mancare, Fallire

ben temperato ad acciajo e ben affilala confitta in un cilindro di A^ lgno tanto pi lungo di essa lastra quanto basti per presentare due manichi. Si adopera a due Ci 'mani e serve a pestare la carne di majale da
dalla parte di sotto,
sfc

il colpo, Andar a vuoto. n5 manca; Da me non manca, valfr Non colpa mia se. Non son cagione io s," Da me non procede se non. ^r g L' mancali poco che; Poco manc, Poco rest. Rest da poco. Fu ad un pelo che, dicesi per

Da mi

dinotare

Fu

vicina ad avvenire una data


ette che

cosa^f

far salsiccia, salami, ecc.

ld[aina<ma<n.

V.
f.

Amannaman.
Manaide. T. pescat. Sorta
acciughe.
s.
f.

mancati un cu poco che.

^5

l'

V. sopra L'

man-

Ma.xia.te
rete da

s.

pi.

di

N5 manca

chi facge, chi digghe


chi faccia, dica

nn-a cosa;

prscar

le

Non mancare
da pi
S

sim. una cosa,

"MieiJlbrcceb
r^

Gran carro: Carrettone a

larghe ruote e
'

di

gran capacit, tirato

sim. una cosa. vale Esservi chi fa, dice N5 manca nn-a cosa in t'n Hugo; Non mancare checchessia in un luogo, vale sservi:

n^

Cavalli.

Son

Bfano,
*^i

v. n.

Mancare: Far mancamento. ComS

metter errore, fallo, peccato, Peccare. Mancare, per Non esser a sufficienza: Ne manca d tempo; Ci manca il tempo. il". Venir meno: G/ie manca 5 fiato; Gli manca f*il fiato.

'fl' Venir meno della vita. Finir di vivere, Vey* Dire a morte, Uscir di vita, Morire L' man'I ' C(Ju un bravo poa: de famiggia; Manc un buon ^'? padre di famiglia. a Venir meno, Fallire: Chi 5 l' chi ghe manca? i^ Chi che ci manca? Scemare, Peggiorare di stato, di forza, di ex vigore e sim.: Vaddo mancando de giorno in giorno; Io vo mancando di giorno in giorno. Trasandare, Dimenticare di far qualche cosa: f'5 JV5 manchi de fa 6 ice dovei; Non mancher
:

di

a un disn dve n5 mancava ninte; Fui ad un pranzo dove non mancava nulla. l'ha pula che ghe manche a tcera stto i il terreno p; Teme che gli manchi il terreno, sotto i piedi, dicesi d'un Avaro ansioso della sua fortuna e che sta sempre in timore di perstolto

dere

il

suo.

IMEancamento

d.e

ob-u;

Deli(iuio,

Sfinimento, Svenimento, ecc. V. Chu.

Miancausa
scorso, Colpa,
Difetto.
tt

s.

f.

Mancanza, Mancamento, TraErrore,


Peccato,
Vizio,

Fallo,

Mancana, per Deficienza, Penuria,


sit

Difetto, Scar,

e simili.

^5

Restar di fare. Desistere, Cessare: nS manca de lx dapperltlo ; Il sole

fare

il

mio dovere.
<J

non

axi troltan V. Aze. l^Hancat s. m. Mancatore: Che manca, e per lo pi dicesi di Chi manca di parola, di fede, ecc, Con add. Monco: Senza mano mano storpiata; altrim. Monchino, Moncherino. Che adopera naturals. m. Mancino
g In

mancanza de

cavalli

Manclxetto
Miauciu

elfi
Bai;

iot

manca

di

splendere ovunque.
assente:

Essere

Mancavan quatlr'ommi;
Quando
di
la

Mancavano

qualtr' uomini.

In term. marin. si dice

nave non

-T. si
*!*'
iff".

presta prontamente alla maniera delle vele e

Mianoin
S

per assuefazione la sinistra mano in mente cambio della destra. Mancino manritto: S Drito e manein; Ambidestro, Che si serve ugualmente d'ambe le mani. add. Mancino, Sinistro, contr. di Destro.

all'azion del

limone per virar

bordo; e par-

D mancinn-a; A
mano
sinistra,

mancina. Posto avv. vale


lato

landosi di vento, vale Calmarsi. A** a^i patti; Mancar di fede della fede,

Romper

S
**g

la

fede.
all'appello

all'appello; Mancare alla chiamata V. Appello nel 2 signif.

sinistra: La mano opposta alla destra. Parla d man mancitin-a; Abbajare, Anfanare:

Man

manco. mancinn-a; Man mancina


Dal

Favellare sconsideratamente e senza

proposito,

^0-0
.a

dovei; Mancar del dovere. tehtia, a mesta; Marinare la scaola, li messa:


.

Dire spropositi.
**%

Ruba

fceta

d man mancinn-a; Lavoro

fatto

Tralasciar d'andarvi,' di adirla.

iv^koti".

bardosso, a occhio e croce, alla peggio.

MAN
BCan^in/
gname
di di

MAN

in

V. Manezzd.

]M[a;Xiciiia.dd.o V. Mancin.
]M[a<iieiiiii-a<
porlo

in

in exilio; Mandar in esilio. Esiliare, Proscrivere. fmme un progetto, ecc. ; Mandar in fura

Macchina di leMancina murato d'una riva sopra una calata (V. Caladda nel 1
s.
f.

ferro posta sul

significato),

pesi

pure
giori

manco avv. Meno, Manco, ma


pre
colla

gole,

che serve a sollevare ed abbassare gravissimi per imbarcarli o sbarcarli; come serve a sollevare ed abbassare gli alberi magd'una nave, sia per collocarli nelle loro sia per levarli quando si vuol disarmarle.
usasi da noi
e

sem-

Sminuzzolare, in paradiso; Mandar Uccidere. in Piccardia; Mandare impiccare. in rovinn-a; Mandar


in

un progetto, un trattato e sim., vale Sventarlo, Renderlo vano. :. ^ in menissi; Mandar in bricioli, in minazzoli;
Stritolare.
:

cogli

angioli a cena, vate

in Piccardia, figur.

Far

in rovina, in precipizio,

negativa

avanti

N5
le

posso d de
dare di un prceve
dir

esterrainio, in malora, vale

Rovinare V. sopra

manco un centeximo; Non

posso

manco un centesimo. N gh' manco da di messa; Non c' manco on prete da


f

la

messa.

Manda
in
SCI

co-e

gambe

all'aia.

e in l;

Mandar allorno, vale Mandare


al

or qua e or l. in sce frche; Mandare


alle forche,

diavolo, alle birbe,


:

A-o manco avv. Almeno, Almanco, Per Io meno. ]|a.ncoiii.> avv. Manco male, Meno male, Non
%
I

Dare

il

cencio, lo sfratto

Discacciare

poco. Gran merc. Lodato sia Dio o simil cosa. Talora per Appunto, Senza dubbio, S'intende,

Sicuramente, Certamente.

da s con vilipendio. un abito a stdio; Mandar un vestito o simv:4t leggere, a studio, vale Impegnarlo.

]|fanda. s. f. Chiamata Asterisco, Numero o altro segno che nelle scrittore rimanda a qualche rimessa, cio a qualche aggiunta o correzione o annotazione posta in margine o a pie di pagina
:

via; Mandar via, Licenziare, Congedare, Dare l'erba cassia, Dar il paleggio, il cencio o l'ambio
lo sfratto.
'

^0

t.

'

via tn sce dui p; Mandar via in lrone0t zit; 3Iandar gi, Ingojare, Ingollare, Inghiottire,

in fine, e

si

ripete al principio della rimessa.


si

iMtand^

v. a.

Mandare: Comandare che

vada;

Trangugiare. Segn 5 ve ne S And(B che 5

Inviare, Spedire.

pace

alla

Mandare, usasi anche assolutam. senza esprmere


'

Modo
per
si

di

mande; Andate in pace di Dio, Andate in buon'ora: licenziare altrui con bella maniera ,j?
i

'la

'

mnnda: G'h mandu a f nn-a vixita; Mandai a fargli una


persona o
la

cosa che

si

lo

pi

poveri, ai quali non

si

pa o noa

vuol

fiire

elemosina.

si

visita, a visitarlo.

Chi

per Concedere : Prego S Segn ch'5 ve

monde


' '

fdrtnn-a; Prego il Signore ohe vi m.ndi ventura. a balla; Mandar la palla: Nel giuoco delia palla
dice del Tirarla sul tetto o alla volta di quelli
si

vu vadde, chi n vu mande; Chi Vjwrf vada e chi non vuol mandi. Chi va lecca e chi non va si secca, Non hai pi bel messo che te stesso. Prov. dinotanti che Chi vuol ottenere OM
cosa vada per s.

con cui

giunca.

Segn 5 manda o pan a chi non ha de


denti V. Dente.
s.

a
orf

damma

iin-a personn-a; Mandar per uno,

vale Mandarlo a chiamare, Farlo venire a s.

M;a>xida.r*iii
assai

m. Arancia mandarna: Specie


L'albero, chiamato da'Botan.
nobilis,
originario
delle

esecziSn
di',

Mandare ad esecuzione
ecc.;

vale

d'arancia piccola e deliziosa', di polpa vinosa e

Eseguire.

profumata.

o damma,

Mandar dicendo, Man-

Citriis

aurantium

dar chiamando e sim., vagliono Riandar a dire,


"

Mandar a chiamare, ecc. a fd Icze nn-a persnn-a V. Leze. a fndo un bastimento; Mandar a fondo o a picco un bastimento, vale Sommergerlo. a legneego; Jlandar a Legnago (paese del Veronese), vale Percuotere col bastone. Bastonare V. Bustina (verbo).
all'atro

da epoca antichissima acclimatato in Italia, specialmente a Malta, nell'Italia meridionale e nelle nostre riviere. Esso fiorisce
Indie orieniali,
in maggio e giugno, ed ha le foglie d'un bel verde e assai lanceolate. Mandarino, nell'uso dicesi Quegli che al gaoco

ma

del

pallone getta esso pallone


s.

al

battitore.

ii*"

n!Ca,nda.iiiciito

m. Distretto, e nell'oso

mondo;

Jfandar

all'altro

mondo

aleuno,

vale Jfandarlo all'altra vita. Farlo morire.

a lssin V. questa lociiz. alla sua sede alfab. a picco V. sopra Manda a fondo. o posta; Mandare a posta, cio Mandare alcuno
alcima cosa per qualche determinato effetto. a riveri; Mandare raccomandazione, Mandare a
riverire, a salutare.

anche Mandamento: Estensione del territorio, in cui un giudice esercita la sua ginrisdizione. M!a.nda.tio s. m. Mandatario: Colui che per

mandamento
Il

d'altri fa alcuna cosa. Mandatario, comunem. presso noi dassi


al

tal

neme

a Colui che

servizio d'una Congregazione

Confraternita.

]M[a,iidill.
il

s. ni.

Borsaiuolo, Tagliaborse: Colui


folla

-^ a sfiddd; Mandare

guanto, cio

il

segno della
alzate o
altrui

che
letti,

si

ficca

nella

ppr rubare borse, fazzo-

'^'

^ -disfida. co-e

gambe

all'aia;

Mandar

gambe

levate.

Mandar

all'aria, figurai.

Far andare

in precipizio.

Rovinarlo.
i

2: co-i ci;

Mandar tra pi, vale Far morire. -^ da Erode a Pilatlo; Mandar da Erode a Pilato: Mandar alcuno da una persona ad un'altra col-

l'apparenza di giovarle,

ma senza concladere. inderr; Rimandare, Mandar indietro.

Noi lo diciamo Mandill da Mandillo (fazzoletto o pezzuola), e Fior., anch'essi come noi, lo dicono Pezzajuolo da Pezzuola (mandillo}. M!a.ndill s. f. Pezzolata: Tanta roba quanta ne cape in una pezzuola. Il Pezzolata, per Colpo dato colla pezzuola. ma.ndilletto s. m. Pezzolina, Pezzoloccia; dicesi anche Fazzoletlino, ma rarissimo nsato, Dimin. di Pezzuola, di Faszoletto.
ecc.
i

m
'*ra
,

MAH
figgiu; Bendacelo: Piccola striscia di panno si tiene appiccata alia cintola dei bam-

MAN
che
si

fa

scendere per
al

la

stessa, e la porta
fuori della

con

lino che
bini

per soffiarsi con essa

il

naso.

dolce pendenza sino

di

nave.

Itfa,ndillitl V. ]M[a<nd.illo s. ra.

Mandilletlo.
Fazzoletto, Pezzuola, Pezztiola

da vento; Manica a vento. Manica danese. T. mar. Spezie di vela a guisa d'imbuto, che serve
a rinnovar l'aria nella stiva delle navi; l'allodi

'

da naso: Pnnnicello di lino, cotone o seta, col quale ci soffiamo il naso; dicesi anche 3Iocci"''Chino, ma siccome quesia voce trae origine da

questa manica
piccolo pennone;

pii
il

ampio ed attaccato ad un
basso di forma rotonda e
larga o Di

pi stretto.

genov. sbrggio), i pili se ne aslent>iigono come da voce poco pulita. -M^da collo; Fazzoletto o Pezzuola da collo: Q'ielle ''''*1' arnese di velo, tela, drappo o altro, che
(in

!'

Moccio

De mnega larga; Di manica


dicesi di

ma-

niche larghe, figurai, vale Largo di coscienza, e

'p^donne

si

mettono

al

collo per coprirsi

il

petto;
gli

^t

Quei confessori o moralisti che facilmente assolvono o scusano qualunque peccato. l' un atro pd de mneghe: Questo Questo
un altro par di maniche, significa nell'uso co-

oggi dicesi anche a Quello col quale

uo-

'^'mini si fasciano il collo. T^i do suo; Pezzuola o Fazzoletto da sudore. HS^etTO.ilx'stcoio s. m. Mandracchio, lo stesso
che Darsena.

mune Questa
mini
la

una cosa diversa, In questi ter'

cosa muta aspetto.

S leddggid e mneijhe; Rimboccar le maniche. S San nn-a mnega de laddri, d'axi, ecc.; E'
.

Hfand.ra'ppa.
^ wnamenlo;
' '

s.

f.

Gualdrappa: Coperta che

sono una mano, un branco, una truppa


di

di ladri,

stendasi sulla sella del cavallo per riparo o per

birbanti, d'asini, ecc.


s.
f.

alla sella, che

ed anche per Quel drappo attaccalo copre la groppa del cavallo.

3IIa<iieg-g-ia<
vono per
ecc.; cosi

3Ianiglia: Quei pezzi di le-

gno, di ferro o di qualsivoglia metallo, che seralzare, sollevare

AIaild.x*in.
.*

*
'^^*

s. m. Allargatojo. T. oriuol., armaj. ed altri. Slrum. d'acciajo benissimo temperato, he si adopera per allargare e ridurre un foro alla debita grandezza e liscezza, col farvelo girar

una cassa, un baule,

Le maniglie d'un cannone, d'un'urna,

d'un vaso, ecc.


n

dentro.

il

quadrilatero, pentagono, esagono, ecc.

chio

Presa, Qualunque risalto nel centro del copernelle parti laterali d'un vaso o in che sia
per poterlo prendere, e che non sia n manico, n maniglia. da pompa o da trmba; Menatojo Grosso e lungo pezzo di ferro, con cui si d moto al tirare delia tromba da attigner acqua da un pozzo
:

secondo

bisogno,
d'otnei

altro

^rda
'^'.

tomoe; Rocchetto: Cilindro comunem.


tornio,
il

tone, piantato orijzontalm.


"e semplice del

due toppi destro

quale per mezzo d'una

t*j'

(Corda

che l'avvolge, proveniente da una pertica

ruota, e che va a legarsi in basso ad un'asta,


la

quale, premula regolarmente col piede, d


al

il

'-

movimento

rocchetto nei quale piantato


di

il

da una conserva, - Manubrio, Quella parte in fondo del menatojo, falla a modo di gruccia, che si piglia colle mani, per alzare ed abbassare lo

pe^zo da tornire.

^Putita d5 mandrin; Lumaca, Coda


-

porco:
si

Punta conica vitata che sostiene ci che


tornire.

vuol

stesso menatojo nell'altigner acqua.

-^''-

])a<xia<
'

s. f. Maniera: Qualit e Modo di procedere operando-, Modo, Cnifa, Foggia, ecc. ^'Maniera: Qualit e Modo di procedere conver^' aando; Atto, Tratto, Procedere: O l'ha nn-a ^'tnana ch'incanta; Ha tal maniera che incanta. Presso i Pitt., Scult, e Archit. intendesi Quel

d cannn da stffa; Chiave. d portello da btte; Staffa. d rman da bnsa; Arpione: La parte superiore del romano assottigliala, che si fa scorrer sulle tacche (cram-e) dello stilo. g Manegge de tezdie; Anelli: Quei fori delle forbici, in cui

ti

entrano

le dita

per far forza e tagliare,

da campann-a; Trecce.
s.
f.

#'
>

IMCa/ueg-Iietta
acqua. T.

modo

che regolarm. tiene, in particolare, qual-

mar. Lungo tubo


alla

"*
'y

sivoglia arteflce nell'operar suo.

incatramata, fatto
alle

tutte e

^
''^

niera.

mane; In o Ad ogni modo o maComunque vada la cosa.

8i

Che mana l' questa? Che maniera questa? dice Quando ci si risente del procedere altrui.

due estremila; si durre l'acqua nelle botti che sono disposte in fondo di stiva. I vinaltieri la usano anche per

Manichetta o Manica di di cuojo o di tela maniera di budella aperta fa uso di questo per con-

empire
liste

le

botti

di
3.

vino.
pi.

Con bella manca;


''''

bel

modo, Gentilmente,

Ma^iies'Ixiu
di

m.

Manichini, Polsini:

Due

Con

dolci

e grate maniere.

%
S

De mana
Pin de
zioso,

6e//e

che; Di maniera che. In guisa che. mane; Manieroso, Gentile, Graf.

Disinvolto.
s.

pannolino o di altro finissimo tessuto, o ricamale o altrimenti ornale, le quali semplici fanno sui polsi finimento esteriore V. Munexelti. ]M[a<iieg-Ixetto s. m. Manichello. Dimin. di

nfLnegra.

Clanica

Qi;^lla parte del vestito

Manico.

che copre il braccio fino alla mano. - Manpola, Quella specie di manica che si scprappone alla

Mlneg-o

s.

m. Manico,

antic.

Manitengolo:

manica dell'abito per non guastarlo, e arriva dal polso fino alla piegatura del gomito. Slanicottolo,
-

Quella parte d'alcuni strum. che serve per polerli pigliar con mano e adoperarli; che per estens.

^da

Manica die ciondola appiccala al vestire pi per ornamento che per altro. trSmha; Manica della tromba, Doccia della

diciamo anche Impugnatura, Presa. da spassata; Bastone V. Bacco. d cgqid, da frclnn-a; Cdolo: La parte di un cucchiajo o di una forchetta, con cui si ten-

^1 tromba. T.

mar. Lungo tubo di tela incatramata, ^^ ch'essendo incordala cogli orli della sua apertura *' ad uo baco aperto nel corpo o tubo della tromba,
ebiamato lumiera della tromba, riceva l'acqua

gono in mano per adoperarli. d martello; Manico. co-e ma/);)e; Manico a piastrelle: Quello che ba due lamine, le quali, ripiegate a un'estremit

MAN
ferro, allraversan l'occhio e sono imbullettate manico. insleccu; Clanico imbiettato: Manico, nella cui testala fu conficcata una bietta. S Ave a sp da-o mnego; Aver la vanga pel manico, Aver la palla in mano, vale Essere in

MAN
dasto 5

sui

manezza de

tutto; Gli diedero

il

ma-

sul

neggio d'ogni cosa.


"

per Trama, Raggiro, Disegno occulto e ingannevole: A farsa de manezzi 5 h' arrii vu; A forza di maneggi ei vi pervenne. _:,

bnono

stato di cbecchessia.

Hfanente

S Loccid in t
s.

mnego V. Loccid.
m. Colono: Colui cbe
coltiva
il

campo altrui, e divide i fruiti col padrone; e comunem. Contadino che serve ad anno, e che
abita nel podere.

Ammaestramento ed Esercizio de' cavaUi. d'armi; M.meggio d'armi V. Manuvra. M!a<iig-a,ii> v. a. 3Ianganare, Manganeggiare : Dar il lustro alle tele col mngano. Ming-a.no s. .ni. Mngano: Strum. fabbricato di pietre grossissime, mosso per forza d'argaai,

sotto
plur.

il

quale

si

mettono
si

le
il

tele

e
poi

drappi av-

M!a,iiette
stretti
ai

s.

f.

^lanette: Anelli di ferro

volti sui subbj,

per dar loro

lustro; e tali panni

polsi,

della forza

e dei quali si valgono gli agenti pubblica per assicurare i catturali.


s.

e drappi cos passati

dicono

Manganati.
:

]M[a<iig-a,iiu.
mangana.

s.

m. Manganatore
:

Colai

cbe
._

]|J[a.netto
ha
lo

m. Gruccia: Quella maniglia cbe sportello della carrozza, e che serve ad


s.
f,

JUa-ug-i.
all'att.

v.

a.

Mangiare

Pigliare

il

cibo per

aprirlo o serrarlo.

bocca e mandarlo masticato allo stomaco; ed oltre

MAnu-vra.

Maneggio : Mossa od evolu-

zione di guerra. Manovra. T. mar. L'operazione o

le operazioni che si eseguiscono per dare alla nave un moto progressivo od una direzione determinata. H Chiamansi egualmente Quelle evoluzioni di

tattica

navale, colle quali

si

dispongon

le

navi
tal

usasi anche comunem. nel neut. ; allrip. Magnare, ma voce propria de' Romani e d'altri popoli non toscani, Manicare e poetic. Manacare, voci antiche; Digrumare. n Mangiare, dicesi anche per estens. di molle allr^^ cose inanimate, che consumano, distruggono a poco a poco ; Se t lascice scoverti, a pa a se
i

su linee determinate, per formarsi in tale o


altro ordine tattico

mangia; Se

li

lasciate scoperti, la polvere

li

o per cambiarlo. u Nome generico dei Cavi che guarniscono la alberatura d'una nave: e distinguesi la manovra corrente e la manovra dormente o fissa. d'armi; Maneggio d'armi: L'adoperare, Il trat-

mangia.
it

Melaf. nel giuoco della

Dama

e degli Scac-

chi

dicesi dell'Impadronirsi d'un pezzo dell'av-

versario e toglierlo via.


"
Pii-'liar

l'imbeccata o l'ingoffo o

il

boccone: Ap-

tare bene le armi che


la sciabola,
la

si

portano,

come

il

fucile,

provecciarsi d'indebiti lucri, olire allo stipendio,

lancia.

vlta

a nn-a mantivra; Amarrare una

manovra, vale Allacciarla a qualche punto. Afa.nexello s. m. Manichino: Lista di pannolino pili fine, increspata ovvero di trina, che si cuce per ornamento attorno ai polsini della
camicia.

e dicesi degl'impiegati.

adaxo; Mangiar consolatamente, a tutt'agio. addosso a nn-a cosa ; Mangiar sopra una cosa,
figurat.

vale Farvi illecito guadagno.


sette

a due ganasce, a quattro o a


V. Ganascia.

ganasce

voce furbesca e nel num. del pi dconsi Le manette: G'han misso i manexdli; Gli misero le manette. Lo ammanettarono. Jd.st.xi.exxa, v. a. Pianeggiare: Trattare o Toccare culle mani. n Maneggiare, per Regolare, Dirigere: Lasciave ^i^tnanezzd da mi; Lasciatevi maneggiare da me. per Trattare assolutamente, Esercitare: manczza mollo ben a meixinn-a; Egli maneggia assai bene la medicina. per Adoprnre, Usare con arte uno strom. manezzava un ingegno, un' arme o simile : quello violin che ecc.; Maneggiava quel violino che ecc. Talora vale Adoperarsi per annodare o tirare
D In

o giubba, a uffa; Mangiare a ufo, a macca, a V. A giubba. o lamtnu V. Lamma. a pasto; .Mangiare a pasto: .Mangiare solamente nel tempo del.'a colazione, del desinare, della cena. - Mangiare o Fare a pasto nell'ostera o sim., vale Pagare un tanto per pasto senza conbertolotto, ecc.

teggiare cosa per cosa.

a scciattapansa; Mangiare
e beive

a crepapancia, a cre-

papelle, a crepacorpo, ecc. V.

scciattapansa.
e
il

molto; Asere

il

pettine

cardo o

Pettinare col pettine e col cardo, vale Mangiare

Bere assai; che anche dicesi Essere al bere al mangiar sani. e beive e n pensa a ninfe; Mangiar col corpo nel sacco o nella madia, figur. vale Vivere senza
e

infermi e

a fine qualche negozio:


i,

l'

un

affare che be-

prendersi alcuna briga del mondo.

zugna munezzdlo con tutta a delicalessa;


una
tale faccenda,

che

fa

d'uopo maneggiare con

somma

delicatezza.

le mani V. Man. Maneggiare un cavallo, L'ammaestrarlo e l'esercitarlo che fa il cavalcatore. ^ Chi manezza, brammezza ; Chi maneggia, brameggia. Prov. di chiaro significato. Regolarsi : ComS Munezzdse n. p. Maneggiarsi portarsi con prudenza ed accorgimento. ]IIa,nezzo s. m. Maneggio, Negozio, Traffico,

e jnoen;

Menar

ddi, Mangid dell'aggio V. Cido, Aggio. con ingrdiggia; 3Iangiar con ingordigia o in-*^ gordamente, e in m. b. Pacchiare. co turlaju; Mangiare coli' imbuto, vale AMangiar
in
fretta,

tin cavallo;

senza masticare.

da due parti; Succiar da due poppe: Pelar due


persone ad un tratto. d'arescdso; Mangiar sotto
la

baviera. Boccheg-

giare, dicesi per ischerzo di Chi

mangia

di na-L

scosto e non vorrebbe esser veduto dai circostanti.

da sccippd V. sopra Mangid a scciattapansa.


de bn; Ugnere
del buono.
il

Affare.

grifo o

il

dente:

Mangiare

^,

Maneggio, per Governo, Amministrazione: G'han

494
i^ de b5n
'
il

MAN
appetitto; ^fangiar saporilamenfe, Pigliar
:

MAN
$ e mangiare S

pollo senza postare

Esser sano

mangia questa mcncslra sala questa fneslia V. Feneslra.


mangi eiva
in sci testa a

con grande appplilo e di voglia. de magro V. Magro. ii- rfe repentto; Mangiare il pan pentito Aver pen*' timenlo o rossor di checcliessia; che anche di** cesi Rodirsi o Mordersi le mani o le dita di
'

un tignoso;

E'

qualche cosa,

-i

de slrangoggin V. De strangoggin. d5 so; Mangiar del suo, Jfangiar a suo costo, vale Farsi le spese da s, Mangiare non a ufo
a spalle altrui.

^^nh
-iJt.

fua pasto; 3Iangiar fra pasto, i insemme; Convivare, Mangiar insieme, Accozzare i pentolini, antic. Far tarisca : Mettere e Mangiar in comune ci che ciascuno ha portalo,
'

mangierebbe sul carello, dicesi di Chi trae a qualunque piccolo guadagno. n mangia pe n caga V. Caga. l S se mangieiva un bu co-c come e tutto; ^ Jlitngerebbe un diavoi colto. Si papperebbe il ben di selle chiese, Darebbe ricetto ad on'i^ fornata di pane. Mangerebbe la fin del Credo, Non fa rosure, Egli uno sparapane, an Tota madie, dicesi d'Un gran mangione. pasclo grosso mangia S piccin; Il pesce S grosso inghiottisce il minuto o divora il piccolo: Dettato (igur. che vale che II piJt potente opprime il meno potente.
%


*'''

Accordarsi a far da desinare e mangiar insieme. in t'n bccn V. Dcc5n.

Roba da mangia;

Cibaria, Commestibili,

Robi

*^ merda
folnre.

l'anima a un V. Anima. de siiigao; Mangiar merda di galletto, dicesi a gabbo di Chi pretende indovinar le cose

'^'^d
^^

pan a pettdn; Mangiare


di

il^pane a tradimento

bando V.
in la
il

pcttn.
la

^5

vitello

pansa a vacca; Mangiarsi

grano in erba V. Vitello. 0^ pan e cottello; Mangiare il pane asciutto o il "''pane scusso: Non aver nulla che il pane. stecchetto, Viver di lima31' fan e spo; Stare a tura: Viver industriosamente con ogni poco di
ricolla
-^^'cosa.

da mangiare o mangereccia. S Mangidse co-i uggi nn-a per snn-a, Mangiasi nn-a cosa co-i iiggi V. Faggio, n e parolle ; Mangiarsi le parole, Biasciare, Smozzicar le parole: Non profferirle distintam., ed anche Troncarne una qualche parte talmenli che non sempre s'intendono, n tutto; Consumar l'asta e il torchio, Far repulisti. Mangiar l'erba e la paglia, Far del resto, Ridursi al verde. Rimaner sul lastrico. Essere

per

le

fratte,

Aver preso

il

Restar sul mattonato, Dar fondo a tatto


patrimonio.

sacco pe' pelliccini^ il suo

AJEa^ug-i.
ti

s.

m. Mangiare

L'alto del mangiare,

^^jpoco; Mangiar sottilmente o poco: Esser di poco


pasto.

Mangiare, Cibo, Vivanda, Alimento. " Convito, Desinare, Cena.

.1

' sensa beive; Murare


*>*

a secco.

Il

Becchime: Pastura de'

volatili
i

domestici.

vn

bdccn V. Bccn.

Il

Mangime: Voce

colla quale

contadini dinotano
.

'*f

Bdn da mangia; Mangereccio, Mangiativo, Buono

a mangiarsi; e dottrinalm. Esculento. i'5'^CAi ci mangia, meno mangia; Poco si vive * ^thi troppo sparecchia: Dettato che c'insegna che

Tutto ci che serve di pastura al bestiame. ..f mangia l'insegna 5 beive; Il mangiare S insegna bere. Modo prov. figur. che significa II bisogno insegna altrui operare.

troppo mangiar cagiona spesso anticipata morte. Chi erba mangia bestia diventa... Dicesi per scherzo a Chi usa mangiare insalata cruda. * J Chi mangia tutto, caga tutto; Chi la mattina mangia il tutto, la sera canta il cucco. Chi mangia
Il

"*^

Mia.ug'ia.eiixi-a;

^ ^

a freve mangiaenn-a

(Freve); Pelalina \. ve nella voce Ave.

Mang-ia^eso
Buono
tolta,
fitto

add. Mangereccio, Mangiativo:

mangiarsi.

Maug-iaja
giustamente

"*''
'*''

la

semenza, caca

il

pagliajo.

Modo

prov. di chiaro

ignif.

s. f. Mangeria, Estorsione, MalaLadronaia, Ruberia: Guadagno, ytile, Proillecito, ossia quello che malamente o insi

5 Chi 5 mangia ha mangiu; Chi non mangia

x'"*

toglie altrui.
s.

-t

desco ha mangiato di fresco, dicesi di Chi non mangia a tavola del suo consueto per aver

IMEaug-iapan.

m. Jlangiapane, .Mangiai-

gnotle, dicesi a Persona disutile e dappoco,

Che

mangiato avanti. ^jt Con ci S mangia ven sempre ciii secco; Il mangiare mangia lui, dicesi di Colui, che, man^^"giando mollo, invece d'ingrassare assecchisce. ^*jFd o villa d Michelasso, mangia, beive e andd a spasso; Far la vita di Michelaccio V. Villa. $ Fd camme 5 gatto ch' mangia e ranggna Gatto. *>I'- V. ''S Mangia ti che mangio mi; Mangia tu, mangio '*^' io, e mangiam talli bene mio o con desio. Del-

Mlang-iapolenta
Mangiapaliona
:

non buono che a mangiare. s. m.

Mangiapolenta,

Uomo
s.
f.

vile e

dappoco.

Miaug-iata JMang-iuja
Grajipia.

s. f.

Mangiala, Pappala; Corpacciata

Mangiatoia,

Greppia

V.

Mlang-in

s. m. Jlangione, Pacchione, Pappone, Pappacchione, Sparecchia, Diluvione, Diluviatore: Gran mangiatore.

Miaug-ssa
1

v.

a.

Mangiucchiare; Mangiare

^*j

tato che
alfatori

si

suol

buttare in faccia agli

*^

venali e concordi nelle

amminiruberie a danno

a stento e svcglialamente.

HyCang-ranna s.
Indisposizione.

f.

Emicrania

Dolor di capo.

w--degli amministrati.
t*T'.

'f Jft'no s' a tu ci se mangia; a tavola e piti si mangia V. Toa.

Meno siamo

Zinghinaja: Abituale indisposizione di chi non sempre maialo, ma non mai ben sano; allrim.
add. Manierato e Ammanierato. Aggiunto che si d a Quella pittura, io
,

V. Lo. mangia cmme i parchi; Ei grufola, dicesi S di Chi mangiando fa un certo suono di bocca niile a quello che fanno i porci.
lo

lo

5 n

mangia de

Manieru.
T. pitt.
cui r artefice
al

non

istando
del

tanto
di

avviticchialo
ci

naturale

si

scorda

tutto

che ba

Man
osservato nel pi bello della natura e nelle opere
dei

MAN

45

pi sublimi maestri.
s.
f.

Quest'arnese composto di quattro o pi spicchi cio telai di legno, larghi ciascuno circa un braccio,
alti

Bf anifa/tta.
nifattore,
Il

Manifattura
Il

Opera

di

ma-

pi che uomo, sui quali tesa stoffa o

Lavoro, Lavoro,
v.
a.

lavorare; ed anche

caria tinta, masliettati per lo lungo, da potersi

prezzo del lavoro stesso.


^laniTestare,

ripiegare interamente l'uno sull'altro

quando

si

manifesta,
!J

Far manifesto,

vuol riporre, e da potersi aprire angolarmente


in

^tiioto, Palesare, Render palese; Dichiarare, Ri"^velare,

linea serpeggiante perch stia in piedi


allarga'o.

da s

Svelare, Scoprire.

quando
Il

SdCa-uifestiii
.

Jlanifeslo V.

HCamif^sto
lazione di
r:-

Manifestino. Dimin. di s. ra. Manifesto nel 2" signif. o Res. m. Manifesto: Polizza mercanzie che fanno i ministri della

Muro a ventola, dicesi dagli Archit. e Murai. | Muro che non regge nulla, e serve solamente di
tramezzo o#di divisorio. s. m. .Mantecato, in Tose. Sorbetto: Sorta di liquido congelato, composto di acqua, sciroppo e succo d'albicocche, arance e altri frutti secondo gusti che si richiede. I Tose. a quello che noi diciamo Scirbetto dicono Gragnolata Gramolala, e iMantecato a quello che da noi dicesi Glasso farle.
i

M!anteca,to

dogana o simili. a^cManifeslo: Scrillara fatta da chicchessia per far


pubbliche
libro,
le

-;

sue ragioni, ana sua impresa, un


v.

ecc.
a.

UCcLiiijpol/
mano,
'~4ienl,

3IanipoIare:

Lavorare con
ingre-

e dicesi

di cosa ov'entrino molti

come

latiovar, unguenti, ecc.

Voce che
V.

usasi spesso nelle farmacie,

'M.SLXXts^^ V. Arrembaggio. Baxiteg:ni v. a. Mantenere Dare


:

il

vitto.

w Comnnem.

usasi per
nel

Fatturare,

Adulterare

Nutrire, Nutricare, Alimentare, Sostentare; talora


inlendesi anche
n
il vestire, l'alloggio e sim. Mantenere, per Conservare, Sostenere, Sostentare: Chi ne manlen in villa ? Chi ci mantiene in vita? a beschulli; Tener in grasso. Dar latte di gal-

Manipotazin
nipolare V.

2 significato.
s.
f.

lkIa.nipola>zi]i
Nel
jy-ii
'

Manipolazione:
1" significato.

Il

ma-

signif.

Manipola comune vale


di cose
s.
f.

nel

Adulterazione, cio L'atto


pura* con

falsificare

o corrompere una cosa


improprie.
3Ianizza, Manubrio.

mescolanza

Ikfanissa.

T.

stamp.

^'-'Arnese di ferro rivoltato, con manico di legno,

Tener in panciolle: Nudrir lautamente. a parolla, a promissa; Mantenere, Attenere, Adempiere, Osservare la promessa, la parola data. 5 zugo; Seguire, Conlinuare il giuoco, contr.
lina,

che serve a mandare


che
si

il

carro ed
il

il

timpano del

di

Piantarlo.
n.
p.

?^' torchio tipografico sotto

suo piano ogni volta

Manlegnise
trirsi,

Mantenersi: Sostentarsi,

Nu-

stampa un

foglio.

Farsi le spese per campare:

Mi me man-

ma.nle'v. "MLanolaj
scorrere.
-i ila

v. a. Liberare, Affrancare, Sciogliere,

Esimere: L'ho manlevu da un impegno; Lo liberai da un impegno.


Manovella, antic. Manovello: Stanga di pi maniere, che si caccia sotto a cose pesanti per sollevarle, muoverle in giro o farle
s.
f.

mi; Io mi mantengo da per me. Mantenersi, Conservarsi, Reggersi, Sostentarsi,


legno da

Rimanersi
e fresco

in

un certo stalo:

se

manlen rsta
E'
si

camme nn-a ruza;


come
rosa.

manlieue

rosso e fresco
n

Parlandosi di

T.

trmba; Manovella della tromba, Brimbala. mar. Lnngo manico sostenuto a guisa di
si

citt, paesi, ecc. vale Governarsi, Conservarsi in libert, in indipendenza: Zena t Venezia se sn sempre manlegne da lo; Ge-

nova e Venezia

si

vQii'asta di bilancia, ad un'estremit del quale


attaccala l'asta della tromba, e all'altro
-5
la
'e

]M[a>iiteg>iiimeiito
Somministrazione
del

mantennero sempre sopra di j. s. m. Mantenimento:


vitto

applica

aduna personale
sussistenza.
:

forza degli uomini per


trarre acqua dal fondo.

muovere

lo

stanlulTo

talvolta quanl' altro occorra alla

Mantelle tta
li-

s. f.

Manlelletta

Sorta d'orna-

i d timn;

Jlanovella del timone, Barra del

mento

di

prelati
le

ecclesiastici
il

o d'altra dignit,

mone, Agghiaccio, Ghiaccio V. Agiaxo.

che cuopre

spalle e
v.

petto.

]M[a.noel< s. f. Colpo di manovella. ]|fa.noscirito s. m. Manoscritto e Manuscritto:


Libro scritto a mano. N Manoscritto, usato come add. vale
pato,
Scritto
in

Mantelleaeza
Tenere
in

a.

Proteggere,

Avere o

protezione. Difendere, Dar favore,


Sostenere.

Assistere,

Non

islam-

BJCantellnn-a
Drappo
dietro
sottile

da p]:*evi;
che
i

3Iantellpi:

penna.

di

seta,

sacerdoti
collo
sul

portano
davanti,

Bdla.n.o'vr', v. a. Manovrare. T. mar. Eseguire '^ delle manovre, Far agire il limone, le vele, i remi e le macchine in modo da dare alla nave -"od alle navi movimenti e le posizioni volute. C Manovrare, nella Milizia vale Fare evoluzioni, cio tutti quei movimenti ordinati che un eserito od uno pi battaglioni o reggimenti possono fare in battaglia. ^Figurai, vale Far pratiche. Brogliare, Lavorare * sott'acqua per riuscire in un affare, in un nei
-'

le

spalle affibbiato al

quasi

come mantello da

estate

o meglio

come
,.

ornamento.

]M[ante:x:ello

iMntexo

s.

V. Amanlexello. ; m. 3Iantice: Slrum. che per una


la

parte attrae Paria nell'essere alzato, e


dare. Serve agli artefici che

maoda

poi fuori per una canna nell' esser lascialo an-

maneggiano fuoco,

e particolarmente a quei

lavoran ferro;

ma

che fondono metalli e vale ancora per tulle quelle

gozio;
di

ma
s.

dicpsi per lo pi in
f.

mala parte.

ACanpa,

Scena, che in alcuni luoghi fuori

Toscana chiamano Paravento: Arnese mobile da porsi ritto qua e l sul pavimento delle stanze per riparo dell'aria, o presso a un letto no corlinaio, per toglierne insieme
coli' aria

macchine che per via d'aria fanno le loro operazioni, come sono per es. gli organi da suonare; dicesi anche Maniaco, ma voce antiq. d calesso; Mantice del calesso. T. valig. Quella
parte che serve di coperta
si

al

calesso,

la

quale

la

vista.

alza e

si

abbassa

per via di certi ordigni.

496

MAR

MA

S T i mantexi; Ronfarp, Russare V. Rnfd. M!a.iitij'lia. s. f. Manliglia: Specie d'umerale

Marca
che
si

donnesco, per

lo

pi di seta nera, di forma di%

versa che scende alle ginocchia.

S. f. Marca o Marchio: Contrassegno appone alle mercanzie ed alle opere degli artefici, ed anche a' cavalli per distinguerne il luogo donde sono, il valore, ecc.
,

IMLa^uto

s. m. Manto, Ammanto: Specie di veslimenlo quasi a foggia di mantello, che ricopre in bnso , usalo pr lo pi le spalle e scende da gran personaggi; altrim. alla latina Pallio. Il

Dle Schissle a un de marca maggio ; Zombare, Tarn bussare, Picchiar uno a tutto potere a pi non posso, valgono Percuoterlo forteLettere de

Manto
fa

talora

parte di

suprema dignit, talora nobile vestire in ambi sessi, onde:


segno
di
i

S $

mente, sen/.a discrezione. marca V. Lettera.


-

Marche da zg; Marche,


Pisce V. Fiscc.

Rrincoli,

Gettoni,

Jlanto papale o Pallio,

Slanlo rale o Clamide,

Dama

in manto. d formaggio; Roccia: Sudiciume aderente

Marca,

alla

crosta del cacio, specialm.

del

parmigiano.

Mantua.nii-a.

s.

f.

Fiore, Mndorla: Fregio


di

MEarcajua Marcantg-no
ittiol.

v. a. Marcare e Marchiare: Contrassegnare improntando. (Erba) V. in Erba.


s.

m. Scimmia

di

mare. T.

ricamo, stretto e lungo, che viene dalla punta superiore del quaderlello fln su a mezza gamba, e prende il nome
di mndorla o di fiore, secondo ha in cima di rombo o di fiore.
la

laterale delle calze a guisa

Chimacra

arctica. Pesce del genere delle

forma che

Chimere, che ha la bocca piccola, gli occhi grandissimi, il corpo alquanto compresso ne' lati, e che va assottigliando in modo mollo sensibile la
sua grossezza dalle pinne pettorali fino all'estremit della coda, che termina come quella d'un
ratto.

IMCanua.

m. Manfanile V. Accin. AdCa^utenziu s. f. Manutenzione: Mantenimento, Conservazione, parlandosi di strade,


s.

La sua

pelle

pieghevole,

liscia

e nella

parte superiore di color

case, edifizj, ecc.

Mia^nza.
IbiCanzo

s. f.

Manza, Manzotta, Giovenca

Vacca

giovine, Vaccherella.
s. m. Blanzo, Giovenco: Toro castralo che non abbia ancor passalo un anno. Bue giovine. H II cuoco, lo scalco, il mangiatore intendono sempre per questa voce cos sola, Il manzo lesso.

Marclieze
1)

]|j[a>ottia.

s.

f.

Malattia

Disposizione del corpo

fuori dell'ordine della natura, per cui le opera-

Miarchexato
Mardxexin.
Miai'^
V. n.

zioni di esso restano offese.

S L' pezo a rechcila che a maotlm; peggio la ricaduta che la caduta, si dice delle Malattie
recidive, che son pericolose.

macchia bruna. Ila e due anali, che son fatte a guisa di falce. Una lunga giubba, che principia con un pungiglione, parte dal suo collo e va a terminare alla coda. pesce non buono a mangiarsi. s. m. Marchese: Titolo di signoria. Mestruo, e in modo basso Marchese Quella purga di sangue che ogni mese hanno le donne. s. m. Marchesato Stato e dominio di marchese. s. m. Marchesino. Diminu, di
: :

con qualche quattro pinne, due pettorali

cenerino

31archrse: Jlardiese di piccola statura.


Marcire, Infracidare, Infradiciare,
Infracidire:
I)

ld[a.3co
mento
S

s.

ra.

3Iar(So, Cavallone: Quel gonfia-

Divenir marcio, Putrefarsi.


:

delle acque del


si

mare quando, per


fiotti,

venti

Talora usasi iinche aitivam.


infracida cento.

Un mei marso

per crescimento,

sollevano oltre l'usato.

ne fu marci nn-a cascia; Una mela guasta ne

V.

A maxi m. A mugg

avv.
nel

sciami,

A torme

1" sigiiif.

in

prexn

3Iarcire

in

prigione

vale

Starvi

Mai>r
Ma.ppa.

(Fdj; Dispiacere, Rincrescere, Far rin-

crescimento, dolore, ecc.


s. f. Bandella: Spranga di lama di ferro da conficcar nelle imposte d'osci o di finestre, che ha nell'estremii un ane lo, il quale si mette nell'ago dell'arpione che regge l'imposta.

Marcia
it

grandissimo tempo. % Fa marci sangue; Far roder l'anima. s. f. Marcia e Marciata : L'azione del
marciare, e propriam. dicesi degli eserciti quando

camminano.
Marcia e Marciata, pel Suono delie bande o dei tamburi per regolare e animare il passo degli escrcili che marciano.

. Mastietto:

Una congegnatura
l'altro

di

cio allargali con snodatura iu

due .ferri a alle, mezzo, conficcati

l'uno

negli sportelli,

nel lelajo.

d libbra; Fermaglio.
Fermaglio: Borchia che ticn fermo e affibbia vestimenti od altro.

fisso
ti

"

per Cammino, Viaggio, Strada. sfors; Marcia forzata, raddoppiata.

IMEappetta d. vesti;
- Fermezze, Fermagli
dei quali

Marcia

Marce;

Clcole V.
v.

Crcoa
li

nel

1 significalo.
il

n.

Marciare:

muoversi e

cam-

formati di dne pezzi,


resta

Uno

entra nell'altro, e vi

per via d'una molla. Servono a tenere uniti o monili braccialeili, ecc.

Il

Mlairalb

m. MaraL: Piuma mollissima di una sgarza africana, di cui si servon le donne per guarnizione e acconciatura o di cappelli o
s.

minare degli eserciti e de' soldati, Marciare per Andare semplicemente. Camminare, Far cammino V. Andd. In term. marin. diccsi del molo con cui una nave s'avanza e solca il mare.

**$

Eja marcia
disapprovare

Va

via, e sim., dicesi talvolta

per

l'altrui

sentimento.

di

testa.
s.
f.

Marciap

]MCa<reipicca

Piccone V. Piccn.
il

s. m. Marciapiede. Voce dell'uso: Quello spazio pi alto a lato d'una strada o di

n In voce scherzev. diccsi (cappello m,oiiluJ.

cappello

arriccialo

un ponte, dove pu passare

chi

cammina

a piedi

Marasso, m. Coltella
di

da colpo: Quello strum. servono macella] per fendere le ossa a colpi sul desco fgeppoj. w Pappone, Diluvione, Arlotto V. Mangin.
cui
si
i

senza essere molestato da carri, carrozze e sim. I Marciapiedi al plur. T. mar. Corde poste sotto pennoni, che servono a' marina] per posarvi i i piedi quando si tengono col ventre sul pennone per serrare o sciogliere le vele, per prendere o

MAR
sciogliere

MAR
ritirare
n

4^

un terzeruolo, per ispignere o


:

bultaruori delle boDette.

Margine. T. stamp. Ciascuno di quei regoli che serve per marginare V. Marginazin nel 2 signif.
Figurai.

d'nn-a carossa ; Pedana


sa cui posano
i

Quel pezzo di legno


cocchiere.

piedi

del

marcimento de
AfaiTCO
chiare.
s.

setug-ue;

Trava-

sopravanza qualunque.

Campo, Laogo, Spazio o Tempo, che al compimento di una operazione


s.
f.

glio, Pena, Affanno; ed senso figurativo.

m. Marchio e Marco, ma meno osato: Contrassegno, Impressione da marcare o mar-

Miairg-otta Miairg-ott
M'ai'i

Margotta V. Feria nel 2 signif.

v. a. .Margottare. T. agric.

Far uso

e governo della pianta a

modo

di

margotta. Si

suol margottare in pi maniere.

% se fra 5

marco
s.
ffl.

e l'anchizz V. Anchizze.

V. Maja.

]ICa,x*cu.
il

Marchiatore: Colai che appone

Miarila
matassa.
altrni.

marchio.

(Rompi a); Guasiar la porrata o la Romper l'uovo in bocca, vale Esser


i

ACre dell' ncoa,;


l'ancora V. Patta.
:

Marre o Patte del-

d'impedimento a chicchessia, Guastare

disegni

]|a,i*ea> s. f. Marea Mare crescente, La corrente del mare o Movimento regolare o periodico delle acque dell'Oceano, per cui il mare s'alza e si abbassa alternativamente due volte al giorno, e
forma due correnti
in

]M[ax*in. V. Marn. ]W[arin.ii-a V. Maenn-a.


I)

Marina, chiamasi fra


presentante

gli Artisti

Una

pittura rap-

La veduta d'un

lido del

mare o cose

direzione opposta, che

si

marinaresche.

nominano Flusso ]l!fa.x*iKifiioa>


treccio di
si
fili

e
s.

Riflusso.
f.

IWtarxo
in

che

si

Bendina, Maglia: Quell'infa alla matassa affinch non

s. m. Marito, Consorte: Uomo congiunto matrimonio. S D viario; Dar marito. Maritare.

arruffi.
s.

Maru
V.

m. Marinaro, Marino:
nel suo " significato.

Uomo

di

mare

$ P'ggi marto; Andar a marito, vale Maritarsi, Accasarsi, Collocarsi in matrimonio.

Maina

Miariolo
Camixua.

s.

m. Camiciuola. Voce del volgo V.


s.

l^a.X'en.g'lilii V. appresso Marengo.

IkCa.reng'o
munem.
la

m. iMarengo: Si suol cliiamare coLe monete d'oro da venti franchi perch furono falle coniare da Napoleone I dopo
s.

M[ax>ionetto
munem.
legno,
i

in Italia

al

plur.

m. Marionetta, ed usasi coMarionette: Fantocci interi di


d'attori scenici
il

quali

rendono immagine

battaglia

di
s.

M!a,x*f*a<tt

Marengo. m. Malfattore: Colui che misf e


%
s,
f.
,

su quei teatrini che da essi

traggono

nome

V. Burattin.

commelte male.

"Marftton
cia
:

Sciattona, antic.

Manimrnegli

Donna sucida
e
s.

sconcia e scomposta

abiti

nella persona.
f.

31!arm
di

Pare una marionetta, dicon caricatura, che faccia attucci e smancerie. s. n^ Marmajo, Marmista: Lavoratore
;

A pa un

marionetta

cesi

nell'oso di

Donna

vestila

Afax'g'aitta

Margherita e pi comunem.

marmo, ma per cose


s.

usuali.
fatto a

Margheritina, Pratolina, Pratellina, Bottone d'ar-

3ax*iiiaesco

m. Marezzo: Lavoro
si

gento. Fior di prato, Fior di primavera, Fior gentile, Fior di pasqua. Primo fiore, Bcllide dei
prati, Bellide minore.

onde, a similitudine del mare, ossia naturalmente


artificiosamente. Fallo dalla natura,

vede

in

Sorla di

T. boi. Bcllis perennis. fiore a raggio bianco che nasce ne^ prati
al

alcune sorte di legnami pieni di simili onde, seb-

bene

tolte d'un
tinti

medesimo colore

dall'arte,

ven^

e ne' luoghi erbosi

principio di primavera.

gono

que' foglj ripieni d'onde di varj colori,


si

suscettibile d'alcune variet, fra le quali la doppia

bianca, o rossa, color di rosa,


n

o^isla.

Margherita. T. mar. Specie

di

nodo, Apparecchio

funicolare che applicasi all'argano ed alla catena

per aumentare
facilit

la

potenza ed ottenere
s.

maggior
Quei

dicono comunem. Marezzati. marezzo. Posto avv. vale ; A Marezzalo, Serpeggiato a onde. % D 5 marmacsco; Marezzare, Amarezzare, Dare il marezzo.
che perci

Cd viarmaesco

a far distaccare un'ancora dal fondo.

]\Xai*mag'g-ia
n

s.

f.

Ragazzaglia, Ragazzame,

]|ai*g-aittiii
piccoli
globetii

m.

pi.

Jlargheritine:

Fanciullajn: Moltitudine di ragazzi, di fanciulli,

di vetro, de' quali si

fanno vezzi

Marmaglia, Bruzzaglia, Minutaglia, Schiazzamaglia.

ed

altri

ornamenti.
/^Ce/rn^,-

Bordaglia, Plebaglia, Canaglia,


di

rozzo: Quan-

]|a]:*^alttiii

Arancia

forte,

Arancia

tit

gente vile ed abbietta.

amara, Melangola, Cilrangola: Sorla di piccola arancia che ha la polpa amara; la soa corteccia odorosissima e sorve a preparare il Curacao. M[ax*g-ina v. a. Marginare. T. stamp. Separare
co' margini, enlro
il

'IMEannella,
l'uso.

v. n. Scamottar le dita. Voce delNe! giuoco della mora dicesi Quando uno dei giuocatori, non essendosi apposto al noniero delle dita alzate dal compagno, cerca d'ingan-

lelajo, le
s. f.

pagine della forma.

narlo

alzando qualche dito di pi o stringen-

IMCai'g'iiiaziii
L'atto
w

Marginalnra. T. stamp.

dolo di quelle alzale da esso.

L'effetto del

marginare,
pi grandezze,

Miai'iiiellata

Marginalnra:
per che
Io
si

Nome
fra

collettivo di Tutti quei regoli,

pili

di

lega metallica, di
le

pongono
i

pagine della forma, e fra

esse e
restino

lati
i

del lelajo,

onde nel

foglio

impresso

corrispondenti margini, cio gli spazj

bianchi intorno a ciascuna pagina.

mi*g>iiie
alle

s.

pagine de'

m. Margine: Quello spazio attorno libri che non occupato dalla

Conserva di s. f. Cotognata: mele o pere cotogne colte con zucchero e ridotte quasi in forma di pappa. Fssene anche di altre frutte, e con un francesismo dell'uso, adoperato anche dal .Magalotti, dicesi Marmellata. (Do); Dito mignolo o Mgnolo assolulam.: .Nome del .Minor dio si del piede, s della mano. M!ax*mitta s. f. Ramina e Ramino: Vaso di

Miarmellia

scrittura.

ferro

fuso

di

rame stagnato per

di

dentro,

O&uoai, Dizionario Genove- Italiano.

498

MAR
r,

MAR
atro; Quando marzo va secco,
il
Il

.al

^" tro.- Usasi coimint


5.

a liso d lessar carni, onorerv la mlnnslra o alibl'iiIc dai Soldati pi't" cuocer

gran

fa

cesto,

lin

capecchio.
s.

Irov. di chiaro

siiinitcalo.

minrstra.
s.

MCarso
m. Marmo: Piclfa viva e durissima,
n
d.i

m. Marcio: La parie marcia

di

chcc-

J^a.x'iuo
s di

chissia.

molte quaiil e colori.


b,itlPre:

9^

di savattin; S.isso

Pezzo
i

di

marmo,
e
i

onde: Perdere
va'e P('rdiT

Marcio, in term. di giuoco, vale Fosla doppia, il giuoco m;ircio o Perderla marcia
la

sopra cui,
ciaballini

Iciitito

sulle giiioccliia,
le

caizoliij
oli;

posta doppia;

il

che avviene quaiidf)

bJliono col nuirlelio

per ad-

non

si

arriva a quei dali punti siabilili dalle re-

densarle e rassoJarle; dicesi anche JlarnioUo e


e
e

gole del giuoco,

nou

si

fa
lio.

Marmotta.

Figurai, vaio Ruggine,

punto veruno. Sdegno, Malan-mo:


essi

;.

8 Avui a testa dita cmme 5 marm o ; E^ser capaceio o capocchio, di cnpo o coccia dura, Ksi5>. sere un bue intronalo, Essere zucca ai vento, Aver cervello di gatta o d "oca, vagliono Essere he di dura apprensiva, smemorato ed incapace della

Fra
S

lo (jh'ca

d inurso; Fra

v'era

deit

ruggine, ecc.

Da-o marso a muffa


poco divario.

gh' poco

da leva; Da

galeotto a marinaro, Dal marcio alla muffa c'

menoma

?^

istruzione^

Marso
briaco. Frase furbesca ed
n

add. Marcio, Marcido, Fracido, Putrido,

marino; Fsser

Putrefallo, Corroito.

ita

quasi in disuso.

Chu de marmo; Cuor di macigno, di smalto, di ferro: Cuor duro che non si muove a compassione.

Incroslala de marmo; MarmoratO (sosl): Inmarmi. ]M[a.x*iiiotta. s. f. Marmotta e Marmolto. T. si. -: nat. Mus marmola. Animale che ha la coda corta
.,5
r'

Marcio, talora vale Solenne, Sommo, In sommo grado: A l' nn-u marsa verghugnu; una marcia vergogna. ^ A t, a so 711 arso dcspclo; A tao, a SUO marcio d spello V. Dcspclo.
S

x;rosla!ura di

Lse marso d'nii-a cosa ; Esser fracIdo cuna cosa, vale Esserne sazio, annojalo.

d' al-

Perde un scugo marso V. Marso


2" signif.

s.

m. ueJ
'

e coperta di lungo pelo;


anteriori conico;
il

il

poKice delle zampe

f^

corpo di sopra bajo-sciiro,

di sotto gialiiccio-ii'rinio; sta per le

montagne e

S Tixico marso; Tisico spolpo, Fradicio spolpo, suol dirsi ad accennare che altri Tisico proprio
all'ultimo grado.

v*e Ih letargo lui;o l'inverno. Fu detto anche


.

Topo

alpino.
:

M!a.i*suiiiiiie

s.

m. Marciume: Qualit

di ci

Marmotta Aggiunto ad uomo, vale Stupido, Inf sensato, Tardo e da nulla. sj Sta l cmtn'nn-a marmotta; Starsene l come nn musorno, cio come uno stupido o insensato. ]|j[a.rniottn s. m. Pentolone, Tambellone,

Marted-
del

che marcio; ed anche Cose niarce, pnlrefatte. s. m. Marted, anlic. Martii/: Nonig

Terzo

'''''

d della settimana.
s.
f.

Miartella
]MCartell>
tello.

Martellala: Colpo di martello.

v. a. Martellare:

Percuotere col mar-

Scioccone, Boto, Piofpo, ecc.:

Uomo

siupidaccio,
n

mogio, insensato.

Martellare, figurai, vale Turbare, Agitare, Torsignif. nenl., dicesi del

SdEuro

s.

f.

Sfaro. T. boi. Tcttcrittm


la

maro. Sorta
di

d'erba aromatica,

q ale
sia

si

assomiglia alla Persa


pi

mentare. u Usalo in
fa
il

Tormontare che
la

mimila, bencli'ella
sottili

di

minor cesto e

dolor dell'ulcere quando genera

putredine:

-'

Maroceliin
di

minori e pi rare, e di odore e sapore pi ellicace. Piace nullo ai gatti. s. m. Marocchino: Polle di becco
fusti
,

e di

foglie

Ho

questo do chi

me

martella fortemente ; ilo

questo dito che mi martella follemente.

Martelletto

caliga

passata in
sulla
s.

sommacco

ossia in galla

e colorila

parte del liore.


f.

s. m. MarieLetlo e Martellino. Dim. di Martello. % Fcugo a marlillctto; Fuoco di fila V. Fugo.

Ba.i*5]in-a.
maggiore

Marrone: Specie

di

castagna

d.-li'ordinaria.
s.

Mai'tollinix-as.
Pinocchiali.

Sa.]:*on8iii

m.

pi.

Voce

fior.

^ Mnrtdletti do piano-forte; Martelline. f. Martellina V. Frappinn-a:

Specie di bcriciiocoli, di forma per* Io pi rommiele e pinocchi, che ; boidale, falli di farina, ' vendonsi attorno da'cialdondj (nrgiw) ai ragazzi.

Martello

d fiixin; Martellina V. Ciuppin. s. f. 31artcllo: Strumento

assai

not

per uso di battere e di picchiare. Le sue parti sono: Cm/2, Bocca, con la quale si balte; uggio,

IUsLtrotto
IMLeLirssL

udd. Maialo, Ammalalo, Infermo: Che

ha male; ed usasi anche


s.
f.

come

sost.

Marcia, e in term. chir. Pus:


si

Umor
di

^intrido che

genera
s.

nejjli

rnfliiti
:

e nelle ulceri.

Occhio, nel quale s' innasla il mnico; Penna, Penna, che pur dicesi Taglio, e se fessa, Granchio; onde chiamasi Martello a penna, e se fessa, !\'arlelIo a dente. Ve li' ha di pi sorte

]M[ii:*sapa.>i
mndorle,
di

m. Marz.rpnne

Pasta

falla

pistacdij, di

cioccolatle e simili,

e per "so di varj

artefici.

da parta;

Martello, P.cchiotlo: Quell'arnese che

formala a forma di piccola sliacciatina.

appiccalo alla porla

per uso di picchiare.

]MLLi*eciii)i-fvs

Citil)lia,ec(imnn<'m. in Tose.

Abito /Uiilo da coiiversa/.ione: Quel vrslimenlo da nnio con pelli ette si sovrappongono o le
cui
falde ciirprono snlanieiile
lin
la

Snnd cumpnnn-a a murtillo; Sonare a maitelio a stormo, Slormeggiare V. A martello.

S Tid a martello; Tirar col martello V.


tello.

A mar-

parie posteriore

dHle cosce

verso

la

piegaHira del ginocchio.

BCa.t*o

m. Marzo: Ni^me dei Terzo mese dell'anno V(,!gare rd il primo dellastronomico. S De marso, rhi no pcu amia ciisa vuilde de\. Dcscso. '' Meato, ecc. ^ Se nO ciuv9 de mano, nd ^/tV hi feti e ni
9.

"Martesd V. Marted. Martin m. Girarrosto,


s.

Menarresto: Slriim.

da cucina che serve a far girare sopra di s lo spiedo e con esso la carne che vi infilzata per
cuocerla arrosto.
il

Havvi

il

Girarrosto

peso e

Girarrosto a molla.

JliAS-^

499

Mani nel Io V. Crich.


s.

qnasi ugnali al piede. Schiena, scapolari, remi-

Hdart in ralla,
Striscia di

m.

Mnrlin=:oIn.

T. cavali.

ganti secondarie interne,


in

eli

color verde, cangianli

da un capo si aliacra alle cigne, e dall'allro a!la m'ismiola per incassare


ciirjo elio

paonazzo; gola, gozzo e pello di color nero cupo un poco can.u'iaiitft in violetto; addome e
fianchi, candidi

e rimpltpr bella

la

lesla

del

cavallo, e parlico-

larm. onde non s'impenni.

cangianli

in

cuopiirici dell'ali, color paonazzo verdone; sopraceoda, color fulvo;


;

]M[a.x*tiu

s. m. Uccei di S. Maria, Fior. Piombino. T. ornit. Alcedo hispida. Uccello del genere delle Alcrdin', che lia il becco

pescu.
la

sottocoda, fnlvo-lionalo; piedi ciirnicinc-cenero-

gnoli; unghie nere. In primavera


occipitale p
d
in

ha

il

ciuffo

lungo, e

le

parti superiori ornale

nero, con

base de

la

mascella inferiore giallolati

colori pili accesi.

abbondantissimo

ogn'aniio

carnicina; pileo, cervice e


leste- verdaslro

del collo, di color

verde-olivaslro, con macchie d'nn b"! colore ce-

splendente; una fascia giallo-fulva

marzo ed aprile; vola mollo alto ed anche per un tempo assai lungo. 11 s io fischio gi gi; si pasce di lombrichi, ma, chiuso in gabbia, si

parte dalle narici e va verso l'occhio, un'altra


dello jtesso colore parte dall'angolo del becco e
si
il

alimenta con budella tritate d pollo o d'agnello. spilorso; Pivieressa. T. ornit. Squatarola hclvelica.

groppone e

stende fino sopra all'orecchio. Ha il dorso, verde-celeste splenil sopraccoda


petto,
i

ha

dente; scapolari e palacci verd'-olivaslri; gola

Uccello di 1 genere delle Squatarole, che becco nero, il vertice ed occipite neri; cervice cenerina macchiata di nerastro; penne
il

e gozzo, bianco-giaraslri

addome,
piedi
i

fianchi,

soitocoda, color lionato-'-upo;

rosso-ca-

torrenti dacrnicini. Non emigra; ani ida lungo qua limpida; si pasce di piccoli pesci, cio vermi ed iuselti acquatici. Cova nel maggio, e fra noi
la

della schiena, delle scapolari e del groppone, nere con macchie giallastre rotondale sui lati e marginale d bianco; fascia sopraccigliare, gote, tempie, lati del collo, gozzo e petto biancastri, con macchiette lengiludinali nere; penne del so-

specie piultoslo scar.a.


s.

praccoda,
st.

le

gnndi interamente bianche,

le

pic-

mi'tio
giallo alla

ni.

JlJirtora

Minoro. T.

nai.

cole macchieliate di cenerino; piedi nero-carni-

Mustela murles. Piccolo animale


go'a,

di polo bruno,

lucentissimo, che ha una grjn macchia di color

grandi boschi;

fa

che estcndcsi al petto. Abita nei continua guerra agli uccelli,

Marzocco
iMasca
parli del
s.
f.

agli scoiattoli, ghiri, ecc.

simile alla faina ({inj,

Varia livrea. Di passaggio quasi annuale in e maggio. s. ra. Jlarzocco : Uomo vile scimunito; e talora Fastello mal legato, e dicesi di Persona disadatta e mal vestita.
cini.

aprile

e la sua pelle ricercatissima.

Gola, Guancia: Ciascuna delle dae

]|J[a.i*tix*izzu.
fede di Cristo.

v, a.

Mirtirizzarc: Tormentare o
si

viso, che mettono in Dietzo la bocca

Uccidere quelli che non


Martoriare; Tormentare
i

voglion ribellare dalla

ed

il

naso.

Masche de lnn-a V. Lnn-a.

rei

perch confessino

Il

loro misfatti.

dicesi

da pgnalla o de scisciariso; Gonfione, comunem. in Tose, di Persona grassa e


le

Figurai,

per Affliggere, Inquietai, Cagionar tra-

paffuta che pare gonfi

gote.

vaglio, Cruciare,

Dare affanno, Addogliare, Trap.

Masca
n
Schiaffo,

s.

f.

Colata, Guanciata, Schaffj, Stiaffo:

figgere con disgusti. Tribolare.


S

Martiri zzsc

n.

Martirizzarsi, figurai. Darsi'


il

Colpo dato a mano aperta sulla gota o guancia. Dicesi anche Ceffata' da Ceffo, per Faccia deforme,
por Iraslalo, vale Insulto, Ingiuria, Af:

pena, affanno; e talora Stillarsi


carsi: A' ve slce
gliale
la 'lo

cervello, Arpi-

a martirizza tanto; Non voSfarlignonc,

fronto e sim

Per mi a

l'

stmla nn-a

ma'

martirizzarvi.
s.

sc; Ter
lit di

me

stalo uno schiaffo.

]ma.rtfro
chetlo

m. Tanghero, Bue,
s.
f.

\Mascal>aclo

Bufolo, TarpJino: Persoi.a zotica e villana.

]|j[a<r"va.xia;
:

Malvagia

Malvasia e Gretristo,

Specie di vino assai delicato.


s.

AJEat^'viug-g'io
furfiiiite,

birbante,

m. Jlalanno : Uomo mascalzone, ecc.: A


sentire quel

senti

Mascaesso
"IMscao

quello

marviaggio , ecc.; A

ma-

lanno, ecc.

Malviaggio! Alle volte usasi come esclamazione imprecativa, d uso comunissimo, e sta per Jlaledetto, che anche dicesi Maladfggio, 3f^lannag>jio:

Marviaggio quello sensd chi n'ha fwlo di de sci ! Malviaggio il mezzano che tratt il nostro matrimonio S Fd 5 marviaggio d'nn-a cosa; Miindar per mal
!

Mascarsn
si

s. m. 3Iascavato: L'infima quazucchero rossaslro-scuro, d'un dolce tanto pi smaccato quanta n aggiorc la quantil di nielazzo che contiene. Dallo spagnuolo Moscabado, che vale il medesimo. s. m. Soallo, Sovatlo, ed oggid p comunem. Sovtlolo: Specie di ciiojo, del quale si fanno cavezze a giumenti, guinzagli |t cani ed altro. V. Maschero. y-jl M^ascai-piii s. m. Mascarpina: Specie di .rimeglio di cacio mollo usato nel Milacolla nese, eh') si fa cagliando la sola panna del latte. s. m. Mascalzone, Briccone, Furfante, Birbante: Persona di malvagi cosiumi;.

viaggio checchessia, Far calze e

scullirini

o Far

talora dello di fanciullo, Facimale, cio

Che non
far qual-

calze e scarpe d'una cosa, vale Mandarla a male, Sciuparla.

mai fermo, e procura sempre

di

Marze u.

che danno.

Scn. Mivola. T. ornit. Vuneilus crislulus. Uccello che nell'inverno ha il becco nero, il vertice e occipite neri, leggermente cangianli in verdone turs.

m. Pavoncella, Pis.

Fifa.

Mascarsuuaja
fante, ecc.

s. f. Bricconeria, Forfanlena. Ribalderia: Azione da briccone, da fur-

Mascoetto

s.

m. Bimbo, Bambolino, Mam-

chino. Nella parte posteriore dell'occipite nasce

un

ciuffo

di

sedici o diciotto

penne, che sono

molo, Naccherino, Rabacchino, Marmocchio, dicesi per vezzo di Bambino vezzoso; e se tra IMnfanzia e l'atfoiescenza, Fanciullo, Ragazzo, Ciltol.

ripiegale in allo, Ire delle quali sono in lunghezza

500

MAS
s.

MAS
$

]|asocio
alla

m. Maschio: Quegli che concorre

Maschera,
pia,

te

conoscio

Mascherina,
la

ti

conosco!
ci

generazione colla femmina. M Maschio e Mastio: Nelle Arti dicesi Ogni parie di lavoro o strumento solido di metallo o d'altra materia , foggialo in modo da poter entrare ed
esattamente occupare un incavo di simile figura fatto in altro metallo, legno o altro, che chla-

Dicesi a Persona che noi reputiamo finta e dop-

per significarle che

sua malizia

nota.

Maschera
S

5 Quello chi vende

maschere ; Mascherajo.
.

v. a. Mascherare: Coprir con maschera; e figurai. Fingere, Coprir con arte. .,


p.
:

*t
^i,^

masi Femmina, ed alcune volte

3Iortisa.
(vti-O)

Mascherse n. Ammascherarsi
vario carattere,
di

Mascherarsi
in

ImmascherarSr,
abiti. di

Vestire

carnovale

per Quella parte dello slrum. dflla vile

come
s.

d'Arlecchino, di Brigheila,
3Iascherata: Quantit di

^p, ed
^

Un

cilindro di ferro inacciajato, in cui sono


i

Marchese,

di

Contadino e simili.
f.

'intagliali

pani della vite maschia per invitare


galletto,

M!ascliei*ata

V
n

una madrevite, un dado o un

persone in maschera.

Linguetta. T. legnaj. Sorla di dente fatto lungo

Miasclxeiriin-a

s,

f.

Mascherina. Dimin.e

un legno coH'incorsatojo, per incastrarlo

nella


Y^'
'.

incavatura d'un altro.

da cavipann-a; Maschio della campana, chiamano i Gettatori ci che dicesi Anima parlandosi d'altra forma; esso bucalo nel mezzo per ricevere
la

Maschero
scheralo.

vezzegg. di Maschera, e dicesi volgarm. a DoBria leggiadra e bellamente mascherata. s. m. Maschera : Colui che mas. m. Mascherone: Quella testa maccianghera, e per lo pi deforme e ridicola, mette per ornamento falla a capriccio, che si

MlasclxeriiL
fontane,

marlia.

Mastio. T. carrozz. e magnani. Grossa chiavarda di ferro che unisce lo parti davanti del carro della carrozza co! carrino e serve a farlo girare e con esso la carrozza. d brnzin; Maschio: Quella chiave o chiavetta, che un pezzo sodo d'ottone, leggermente co-

da carossa;

alle

ai

pilastri
s. f.

o altrove.
di vitella. T. maeell.

M!asclxetta
Le
M

Guancia

parti

carnose
la

laterali nella testa della vitella,

compresa

pelle.

Mastielte e Maslietti al plur,

T.

mar. Pezzi

di

nico, con un

ampio

foro trasversale, cio per-

rovere larghi e
beri

pialli,

che

si

appongono

agli al-

pendicolare

al

suo asse. La chiave entra nel cor-

bassi, a livello della

loro

incappellalura

j
'/;

rispondente buco della cassa, nel quale benissimo combaca e vi pu girare con grande giustezza

volgendo

la

gruccia o l'anello, in che


della

termina
l'asse del

secondo l'altezza a cui si vuole stabilire la gabbia, onde sostengano le barre maestre della stessa.

da bansa; Trulina. T. bilanc. Sorla


formala da due spranghelle
le

di

graffa

h
,
;

chiave slessa. Fluisce l'acqua quando

di

ferro, parallele,

foro della chiave e quello


nella

cannella

sono

quali
le

prendono
del

in

mezzo
fustaj;

l'ago

(mbrissalj
occhi
della

slessa direzione, e cessa l'efflusso

quando

lenti

giogo
il

negli

1,7-

sono in direzione perpendicolare, cio a squadra. dd timdn; Maschio o Atiima del limone. T. mar. buchi sono 11 pezzo principale, alla cui testa
i

per

le

manovelle.

d'nn-a fortessa; Maschio e 3Iaslio : La parte pi forte e pi elevata d'un castello, falla per
io

perno della bilancia. S Maschelle d can d fuxin; Mascelle. T. archib. Quelle parti del cane dell'acciarino che stringono e tengono ferma la pietra focaja. Oggid, essendo pi. gli archibugi a percussione, non si usano d morscio ; Ganasce. T. de'magnani. Le due
trulina sostenuto

il

pi in forma di torre.
(ceti

pa-li superiori della


falli

morsa,
esse

fra le quali si stringe

S /

sono

s5n mascci e e parolle femmine; I maschj e le parole femmine. Trov.

lavoro;
al

una

di

parti

immobilmenle

che

fermata

banco;

l'altra

mobile sull'inferiore

significa

Dove abbisognano

falli

sono

inutili le
I)

parole.

mastieltalura, e stringe mediante la vite. d tordo da libbrw ; Cosciali. T. leg. libr.

]M[a.sccio

add. Maschio: Di sesso mascolino.


virile.

Due

toppetti quadrangolari, orizzontali,

uno fermo

Maschio, per Nobile, Generoso, Che ha del

l'altro

mobile; questo da potersi

ravvicinare a
cosciale moviregoli,

S Ciave tnascca; Chiave maschia, chiamasi Quella che non trapanata, e per lo pi terminata

quello per
bile

mezzo

di

due

vili.

Il

liberamente

attraversato da. due

da un pallino (prrin).

MCa-scciotta.

MCasccisso
Maschio.
^

s. f. Masliotta: Suol dirsi a Una ragazza non mollo delicata, ma bella e grassoccia ; che, se eccede un poco, si dice Mastiona. s. m. Maschiaccio. Peggior. di

chiamati Guide, piantati nel cosciale fermo. Le viti si fanno prima girare a mano, poi per forza
d"un bastone di ferro, a
in
fori

modo

di

leva piantata esse


vili.

della testata
s.
f.

cilindrica

di

Mascima
serve
di
in

Massima : Proposizione che principio, di fondamento e di regola


in
.

]Mta.scezzse xm-a. cosa.;


chiarsi

Suc-

alcune arli o scienze, ed anche


di

materia
,.;
tiri5(olt

una cosa, vale Godersela a

bell'agio.

di costumi,

condotta, ecc.

.'-r-^ carie; Succhiellare le carie, si dice del Guardarle sfogliandole o tirandole su a poco a poco. Faccia fnta di ]M[a.scIi.ei*a. s. f. 3Iaschera
:

g Ave pe

mascima;

Stimare, Credere, e

'"'
,

coione, di
simile, che

tela,
si

di

cartapesta, di cera o di cosa


il

pone sopra

viso per nasconderlo;

Mascimamente

allrim. Larva.

Aver costume, usanza: Mi ho per masfcmn de no fd md a iiscin; mio costume, ovvero Ilo per massima di non far male a chicchessia. avv. Massimamente, Massime, Specialmente, Particolarmente, Principalmente. che; Massimamente che, Tanto pi che.

S Levse
la

a maschera; Gilla'" la maschera, Cavarsi maschera, Mandar gi la buffa, figurai, vale Dire il suo parere alla libera, Scoprire il suo sentimento gi tenuto nascoso, Non finger pi,
Parlar chiaro, cio Lasciar d'operare

Mascinxe Masoinio

nascosa-

mente, Operare a faccia scoperta.

Mascimamenle. m. Massimo: La pi gran parie mascimo che por" e coraunem. per II pi: rieivo fd ecc.; II massimo che potrei fare ecc.
V.
s.

MAS

MAS
piazzo:

6QJ
alla

BCasoimo
IMEa/SOoliu

add. Massimo, Grandissimo. add. Mascolino e Mascalino,

Far checchessia

grossa e senza

di-

Ma-

ligenza:

Massacra un /cauoiy^jo; Strapazzare,


s.
f.

schile: Di maschio sesso.

Acciabattare ecc. un lavoro.

HCsoolo
Strnm.

s.

m. Maschio, Mastio, Morlaletto:


carica di polvere e
si

Miassaja.

Masseria: Congregazione, Adu-

che occasione di

si

spara io

feste.

nanza, Corpo di massari V. Masf. n Masseria, per Piccolo podere.

HisLao^x.

s.

m. Gnancione, Ceffone: Guanciata


s.
f.

gagliarda e soda V. Mased.

Massaiiiro V. Miassaprseve

Morrua.
s.

'

mascotte
in

pi.

Pentole, dicesi

comnnem.

Tose, per Guance grasse; ed modo pi che altro amorevole che si usa coi bambini : Ammta un p che belle mascotte ! Guarda che
belle pentole
!

m. Cavalocchio: Insetto di molte spezie e di diversi e vaghi colori, che per lo pi s'aggira mollo intorno alle acque. Il suo petto ampio; il capo e gli occhi grandi e graticolati; il ventre assai lungo con sei zampe e
forti,

quattr'ali

risplendenti e quasi cartilaginee.

lM[a>ssa>s.

f.

3Iazza:

Nome

d'un Grosso martello di


lo

ferro che da una parte piano e dall'altra grossa-

Lombardia chiamasi Civettone, e secondo i diversi luoghi dello anche Caroculo, Bilancella,
In
Perla, a cagion degli occhi "che pajono perle; Libella, perch
si

mente appuntalo, ad uso per


^
.

pi di spezzar

massi e pietroni. n Mazza: Strum. in asta d'argento o d'argento dorato con figure simboliche, qual insegna che portasi nelle
altri

libra penzolo
al

in

aria;

Saetta,
martello
di

perch velocissimo

volo
:

come

saetta lanciata.
di

M!assetta

s.

f.

Mazzetta

Sorta
di

|..

pubbliche funzioni innanzi

ai Magistrati

grosso, per lo pi di legno.


ferro ad uso dei cesellatori,

Avvene ancora

corpi collegiali per distintivo d'autorit.

ma

forma alquanto

- Mazziere dicesi Quegli che porta la mazza. da ferree; Mazza o Martello da battere: Grosso
martello da maneggiarsi con due mani, e
la cui

pi piccola.

da batticottdn;
di

Sbattitojo: Quell'arnese di legno


i

cui

si
il

servono
cotone.

ballilori

a corda per isca-

penna ha la direzione a squadra con quella del manico lo adopera il lavorante che in sull'incudine batte il ferro rovente, tenutovi con tanaglia da altro lavorante che gli sta di faccia. da maxellce; Maglio: Quel grosso martello per uso d'ammazzare buoi e le vacche. dS home ; Mazza del boma o del home V. Bome. jllassa< s. f. 3Iassa, Monte, Cumulo: Quantit
:

matare

da bigliardo; Mazza
per

e Mazzetta: Specie di stecca


colla

a culatta curia, piana, ripiegata ad angolo otiaso

comodo
si

di

farla strisciare

mano
la

sul
palla

prato del biliardo

spingerla

contro
questa
le

che

vuol percuotere perch

vada ad
signore.

urtarne un'altra. Sogliono adoperarla

Massetto
e quando
si

s.

m. Mazzetto. Dimin.

di

Mazzo,

indeterminata di qualsivoglia materia ammontata insieme,


n Massa,
nella Milizia

dice senz'altro aggiunto, s'intende

Colonna

di

truppe serrata
di

S
g

di

fiori.

insieme.

parimente nella Milizia,

Somma

denaro

de drappi; Mazzetto: Unione di piccoli pannicucito, e celli tenuti insieme da un punto di formanti un' unit fra la roba che si conta alla
lavandaia.

raccolta per uso di soldatesche, e che viene

am-

^
"^

ministrala da un Consiglio d'ufBziali d'ogni reggimenlo per provvedere al soldato in quelle cose
alle

Fd i massetti di drappi; Appicciare i panni del bucato, cio Unirli col cucito per farne mazzetti.
Zgd a-o massetto; Fare
di
al

quali

non provvede

lo

Slato.

S In

massa;
s.

In massa. Posto avverb. vale Collet-

giuoco che fanno

fanciulli col

mazzolino: Sorta prendere cia-

tivamente, Tulli insieme, Indistintamente.

StlekiSasL
cose
contado.

m. Massaro e Massajo:

Custode

di

iiiobili

danari appartenenti alle chiese del


s.

Bd[a/Ssa>1>ecoo
strum. meccanico
nel

m. Mazzapicchio: Sorta

di

fatto

d'un legno colmo, piano

scuno d'essi il nome d'un fiore, fingendo volerne fare un mazzo, e chi non risponde subito quando vien nominalo il suo fiore, mette pegno e non pu riaverlo se non adempie ci che gli s'impoii, locch dicesi Far la penitenza. IkCassu. s. m. Mazzuolo : Quel martello di ferro
col quale gli scarpellini

fondo, e guernito in cima da due manichi d cui si servono i manovali ed altri per assodare i ciottoli, lastre e simili nelle lastricalunghi
,

e gli scultori lavorano.

Miassua

s.

f.

Piazzuola e Mazzuolo di legno:

zioni delle strade. Dicesi

anche Pillone e Mazzeranga, ma questi variano nella forma, perocch invece di due manichi non ne hanno che un solo fitto in mezzo a pendio, ed usasi comanela terra nell'alzar argini, far

Specie di martello ad uso degli artigiani. da fascid; Mazzuola da fasciare. T. mar. Specie
di maglietto o martello cilindrico di legno con

menle per assodar


^.

una scanalatura lungo il sno lato, il quale Serve per fasciare cavi con commando, con fiJapci od altro.
i

terrapieni e simili.

3assiscio
di

add. Massiccio,

dicesi

di

Tolte

^|tfa.ssaca,n
^,
g.;
^,'-;

m. Muratore: Artefice che esercita lane di costruire muramenti d'ogni maniera, commettendo insieme mattoni o pietre con cals.

quelle cose che, dal peso, mostrano esser fatte

Masso
di

materia stabile, solida, e non vnote o vane. Piccola quantit d'erbaggi s. m. Mazzo
:

Cina, gesso o altro cemento. n

fiori

cose simili legate insieme,


di

Mussa,cr*/

j Garsn da massacan; Manovale V. Garsn. v. a. Trucidare Uccidere crudelmente con molle ferite, tagliando a ppzzi, ecc.. Fare scempio, strage, macello. Alcuni usano il
:

Mazzo, per Quantit o Unione

checchessia,

come
n

seta,

canapa, Imo, ecc.:


ecc.;

Un masso

de

fin,

de cneva,

Un mazzo

di lino, di canapa, tcc.

aiaglio,

nelle Cartiere, Gualchiere (Fullej

verbo Massacrare da schivarsi,

ma

un pretto francesismo

e sim. dicesi Quella specie di grosso martello,

per

n Figarat. Acciabattare, Abborracciare,

Fare 9 stra-

di

lo pi ferrato nella testata, e talvolta armato ponte, che, mosso dalle Jeye d'an albero o

602.

MAS
serve a pestar
i

MAT
i

slite,

cenci nelle pile, sodar


di carie

Mataffloin.
T.

s.

m.
a

pi.

Mataflnn

Gaschelte.

panni, ecc. de carte da

da pinocare; Tntia quella quaniil (li esse insieme die serve per ginocayp, che scherzevolm. dicesi Libro dl
quaranta, Libro o Libriccino do! Paonazzi.

:g; Mazzo

che terzeruoli. servono per fare o per annodare Chiamansi pure Malalfioni Le sgole con cui legansi le tende alle loro draglie o guide laterali, Mtag-g-ise s. m. pi. Maltagli-ili. T. paslnj.
treccia
flessibili
i

mar. Funicelle

molto

sUitnpne; Mazzi: Quei palloncini di S Uassi da pp|le di cane, imliollili di lana o di crino, con manico di iepno da impugnarsi da! Lallilore e
distendervi
l'inchiostro dimenandoli
e stropic-

Cannelloni di diversa grosse.:za, tagliali pi curii quanto sono nien grossi ; : pi hmi-'hi non sogliono eccedere
Di'iti
i

due centimetri.

Tose, dicono

di cavallo Certi

maltagliati che in

gros-

ciandoli l'uno contro lallro, per quindi spalmarne le pagine. In oggi quasi generalm non sono pi
in

sezza e in lunghezza somigliano appunto un dente


di

cavallo.
s.
f.

uso, essendo
di

stali

ad

essi

sostituiti

rulli,

Mateia

Materia, Marcia, Purulenza, Pus

che riescono

modo

pi agevole e pi efficace.

S Cerne in t masiso; Ricaparc: Pigliar la migliore fra alcune cose; Scegliere, Trascegliere.

V. Marsa. % Pin de mntia; Marcioso, Purulento.

Matelotte

s.

f.

pi.

Pettine. T. sart.

Le

parli

llasso.

s.

f.

Mazzata: Colpo di mazza.


n. p. Infreddarsi, Inlasarsi:

Id[a.ssuccAse
"MLetsacoo
liquido,
s.

Lo

tffello dell' infreddatura di lesta,

che il naso seni-^ Ira turalo dagli umori V. Slassrco.

estreme dei petti dell'abito (marscinn-a) dov' labbottonalura q'iando son rapportale, cio fatte con lista di panno cucita ad ambi i petti del
vestito.

m. Corizza, Infreddatura
di

di lesta.

IMCaterialo
di

s.

m. Materiale: Materia preparata


al pi.
I

Intasatura: Specie di malattia, nella quale vi

per qua!sivogia uso; ed


a
fine di

materiali

si

dice

intasamento nel naso, o distillazione

moccio
H

Tutto ci che raccoglie o prepara uno scrittore


servirsene
al pi. iiitendesi

3{tssucou
Itfstice
che fanno
varie sorte.
s.
i

p.

pass. Infreddalo, Intasato,


arti Certa colla

Materiali

componendo un'opera. pure ordinariam. Quanto

m. Mstice: Nelle
legnajuoli,
in

necessario perula costnuion:^ di fabbriche, edi-

pi

maniere

di

fizj,ecc,

come

mattoni, tegole, embrici, quadrelli,


Materiale, Grosso, Grossolano,
le

pietre, sabbia, ca'ce, ecc.

Mastiu

(Cun); Mastino V. Can. U-aio come addielt. e riferendosi a uomo, vale Crudele, Feroce, Inumano, Di natura fiera.
s.
f.

Materiale add.
e dicesi di Tutte
tilite

cose che non sono raggen-

r.

pulite

dall'arte.

Incastra
rina e
antic.

Jlaslra: Forte cassa di

legno su
la

quattro robusti piedi, nella quale s'intride

fa-

si fa e si rimena la pasta per farne pane; Matter, Mttora. Albne. 5 Mastre di boccaporti; Mastre delle boccaporte. T. mar. Alcuni legni rilevati sopra la coperta intorno alle boccaporte, affinch l'acqua che si

ditto di persona, vale Grossolano, Rozzo, Di poco ingegno. Ignorante; che sostandirebbrsi Mazzamarrone, Francatrippe. ti vam.

Materiale,

M:aterialitse

s.

f.

Materialit, figurai.

Roz-

Ma tratta
Il

zezza, Ottusit, Grossezz:!.


v.
a.

Maltrattare, Bistrattare, Slra-

nare. Strapazzare; Usar villanie, T.attar male.


Sgridare, Rabbuffare: Far un rabbuffo, Riprendere
coi)

Mastrello
gno
di

sparge in coperta -non caschi a basso. s. m. Banco, T. cai t. Grosso lepietra posta
in

grida minaccevoli,

base

tutta

la

piano sul suolo e serve soppressa, Snl Banco vien

Matrieali

V.
f.

Ma

de moce nella voce

Ma.
dicesi

Matrice
a
i

s.

5Ialr.ce e

Madre: Nelle Arti

collocala la Ponidora

[Poneduja V. questa voce). Ceppo. T. oliar. Quella pietra quadrata su cui


il

caratteri

Quella forma metallica, nella quale si gettano da stampa, ed anche Quella con cui

preme
per far

pancaccio (tolnj nell'acciaccar


s.

le

ulive

si

coniano

le

monete,

le

medaglie e sim,
altri,
si

l'olio.

Matrice, nell'uso dicesi a Quel registro che negli


ulfizii
si

Mastro
tone che

m. Sussi, Jlattonccllo : Pietra o Malpone in terra per ritto , e su cui si mette danaro convenuto gioc; ndo al sussi, S Zgd a-o mnslro; l'are o Giocare a mattoncello, al sussi alle murielle V. A-o mastro alla sua
si

serve di madre agli


v.
a.

perch questi
riferi.^cono.

formano da esso e ad esso

Matricola,
Matricola,
.1

Matricolare: llcgistrare alla

M!atricolou
Degno

sede afab.

Slalricolalo, Bollato:

p pass. Matricolalo V.^l/a/nco/d, Aggiunto ad un sost., revale Tristo,


l'

IMCasti-ug-a
di

v. a. Biasciare, Biascicare:
II

Mail

lativo pure a persona,

sticare a stento e male, ed proprio


chi

masticare

d'rssef bollato:

un

furbo,

Da galera, un birbo

non

hii

denti,

che non

p;i

rompere

r.iatricolii, ecc.;

un
f.

furbo, un birbone bollai,

cibo che ha in bocca; e talvolta Masticacchiare,


cio Masticare con isvogliatezza.

matricolalo, ecc.

9:ai9ti*ussa

v.

a.

Imbrogliare,

Confondere,

Masti'uss
lasse,

Avviluppare V. Imhrugni. Brancicare, Mantrugiare, Stazzonare V. Magnsc. s. m. fniLrojilione, Imlirojilialore, Avviiuppatore, Viluppone, Arruffjne, ArrulTamas.

Matrnn-a prr e per Matrimonio


et

s.

Matrona

Donna autorevole

iiobilt.

V. Mcjozzo.

% Scusa da iinilrivwuj ; .Malrimoniajo, Mezzaro di malrimonj, ed anche Paraninfo; sebbene questi propriam. fosse ( (dui che accompagnava lo s|0Sp
alloreh questi

menava

a
7".

casa

la

nuova sposa.
sasso schietto,

BXasti*sso
feria

m. Imbroglio, Intrigo, Viluppo;

Matta
il

s.

m. Calcsiro.
le
viti.

asric. Specie di ter-

e per cstens, Bareria, Giunteria, Marioleria, Trufe siin.


s. m. Brancicone V. Masnte^n, V. sopra ifcM/r^.

reno magro che poco


quale

meno che

aman
s.

Rfastrss^n
Martjp&

Mattaxn
Stallo di

m. Spicchio
la

di petto. T. m<u>ell.

carne solto

spalla.

" '

^^
diattia
saiiia,
ti

MAV
rf-

m
'

s.

f.

Maltera, 3Talezza, JfaiUa,


Follia,
,

Roba da fd

Paaa, Demenza,
,

arcolai o da

Mana
malto.

Giallezza

ecc.:

Cose , Azioni

Pvole da

S
%

Unn-a

matto; Cosa da far girar gli impn/zar Salomone. gdfjgia de matti; Una g.'ibbiata o Una"
tfrgnt
fjr

nidiata o l'na

magica

di pazzi

di

matti.

Fd

de mattie; razziare, Pazzeggiare, Folleg-.


Uscir
ilei

giare: Far pazzrrie o mallcre o pazzie o scartate.

Vegni mallo; Ammanire, Impazzare, tnsanfre. Dar la volta al canto, Uscir del suolo, Dar aell
girelle

seminato.

o nei germidj.
ail

_'

""'^r"^

3(a.ttcssos.

m.

M;iiterello, Mattaccino,

Paz-

yvt'i

un tnn multo a

firtn-0 J9rt*iffhn-a ; Yofipre

zcrello, P.i/.zprello,
7 veflino, capriccioso
fa

diersi di Chi si mostra cero sim., ed anche di Chi dice

cesa

mcn chf
s.
f.

ragionevole.

uno, vale Amarro ardenremenie. nn ben matto Miatto s, m. Jlallii, Mutezza, ecc. V. Mutldia. ]Mattr>n s. m. Cavolfiore bastardo.

3.1a.ttill V. Miillinn-a.

AXattutin
si

^lattina,
mattina,
del giorno.

Maltinata: Tolto Fo spazio delia


dice diTut:o io spazio

come Giornata
s.

Mattine
che
la

m. Mattiniero, dicesi nel'nso Colai


s.
f.

Matrti
n

Qii. i s-Imi e qnelle dice\ano la mattina innanzi giorno da' sacerdoti, e che tuttora si dicono in alcune chiese. V. n. Maturare: Il venir de' frulli .a
s.

in.

Maitniino:
si

preci che un

tempo

mattina suol alzarsi per tempissimo. Mattina e 3Iattino: La parte


al

P'Tfezione.

Matti iin-a.
S

del giorno da! levar del sole sino

mfzzod.
M

mallinn-a a scja;
alla

Dall'alba alle squille, Dalla

mattina

s^ra.

3Xatto
I

^d. Slatto, Pazzo, Stolto, Inano, Folle, Demente, Mentecatto; e per bisticcio Matlcmalico. Usasi anche talora come sost.
S

Maturare^ metaf. Fare alcuna cosa consideratamente e con malurilik di consiglio. Si dice anche delie aposteme, cecche sfa-,vicinano al loro maggiore aumento, cio a quello stato di suppurazione che o si aprono da s, o

abbisognano
marcia.

di lieve

puntura per iscaricarsi della

Il

Pazzo, fignral. Incostante, Vario, Variabile, Stravagante, Bislacco. Malto, si lisa talora per indicare malattia di qual-

Co tempo
le

Col tempo e
perfezionan
s.

a pagga se malran e nspoe;'. malorano le sofbe o la paglia si nespole. Prov. che vale che Col tempo si
e
le
f.

membro, ma specialm. di Gamba: Gumba malta; Gamba matta. Usato come sost., per Carta da tarocchi o
che

Mauma
scito a

cose.

Prodezza, Prodigio, dicesi per f

pi in senso ironico, e vale


caso.

Un

bel colpo riu-

minchiate, che Figura di conto, la quale si "conf con ogni caria e con ogni numero, e non

M[ ved.de

po ammazzare, n essere ammazzala. da lig; Pazzo da catena: Pazzo assai e che


per soverchio di pazzia mprila d'essere incatenato; Pazzo a liandiera. Matto spolpalo, Matto 'da SPtie cotte, Pazzacchione.

Veder di mal oconde: Fase mved.le; Farsi malvedere, Farsi vedere di mal occliio, Farsi odiare.
v. a. Jlalvedere:

chio, Odiare,

Maveg-gria
1

s.

f.

Maraviglia

Meraviglia;

furioso; Frenetico, 3Ianiaco. Avri nn-a tacca de malto; Avere o Sentir dello scemo, Avere nu bel ramo di pazzo o una

Comnjozione d'animo sorpreso da oggetto iiisoi* lito; Ammirazione, Stupore. Maraviglia, (Jer Cosa meravigliosa, sorprendente: A lddlo 5 l' un-a mveggiu; una me-,,
raviglia a

vederlo.

;'

"

'

vena di pazzia. Chi nasce malto n guarisce mai; Chi nasce mallo pazzo non guarisce mai, si dice per dimostrare Esser vnoXo difficile il mutare coi

Andd

de mveggia

nn-a

co/i; Procedere a

meraviglia chcchessia, vale Miccedere bene; che

au'he dicesi Andar di rondone. De mvrggia m. avv. A maraviglia o A meraviglia,

slunii

stravagaiili.

Maravigliosamente, D'incanto,
iinii-a

.\

pennello, ecc.

% Co-i matti jAe vu 5 brugo; prete spiritalo. Deilato prov. e

popol pazzo
dinolante

figiir.

Doversi dare il castigo meritato a chi se lo cerca in bella prova, ed prov. simile ai seguenti: A carne di lupo zanne di cane, Qual guaina tal
"

coltello.

mvrg'iia; Essere una meraviglia, ciit Cosa grande da fare stupore. S E sette mavcgge d mndo; \,p sette meraviglie del mondo: Presso gli antichi erano Selle opere che superavano tulle le atre in bellezza e magnificenza, cio II faro d'Alessandro, ?,e piramidi
S

se

Da matto m. avv. Da pazzo, All'impazzata, Pazzamente, All'avventata. S sc multo camme un cavallo ; Esser pili pazzo che nn can da rete, dicesi di Chi non ha fermezza, n siabilii. li f?j(i//o da-o piaxe; Esser ebbro di gioja,
S

d'Egitto,

Le mira e
Diana
in

giard.ni di Fahilonia, Ur.


"~

statua di Giove Olimpio,

Il
II

colosso di Rodi,

tempio

di

Efeso e

sepolcro di Mausolo.

Alcuni aggiunsero

L'EsCiiIapio
di

Minerva d'Atene, L'Apollo


d'Adriano
S
glia:
di

d'Epidauro, La Delo, Il tempio


;^

Cizico.

matto e perso pe itiin-a cosa; Essere o Andar malto (i checchessia, vale Desiderarlo, Amarlo ardentissimamente. i Fd veCjH mnito; Trar di mente, Dementare, Dlmentare, Far mpazzire. S Cli' viisciuo i suvii e i matti per fghe fd eco ; Ci vollero gli argani, Ci volle del buono, cio
Abbisogn
S
di

Nrn

capire

in

se slesso o nella pelle.

Fd mveggia;

Dare, Apportare o Far mravr-"^

Cagionare ammirazione, stupore.

Maveg-grise
gliaisi:

^ Fase mvi-gqia V. A/vcggiflse. n. p. M.iraviprarsi e MrviFarsi, Prendirsi maraviglia.


Sliij)ire.

Rimaner

at-

toiito,
fcuii
lare,

de

moddo;

Strabiliare, Slralitlfre^

Traseco-

Andar

in visibilio ;'BI.i'avit:1iar.si.ollremodo,
.
,

mollo prr far fare

altrui

una cosa.
rsa.

Uscir quasi di s, per, ni era viglia.,

^'comme un malto;

Sbracciarsi a ridere, Sga^

IMfa-i^egr&icS.^O add:
glioso
:

MaravTgntfs e Mera'vf-'

Msciarsi, Smascellarsi, Scoppiare dalle

Che

ap{>orta meravgia.

504

MAZ
p.

MEG
Veduto di mal

M.T^sto

pass.

Malvisto:

Mazzin
coli, si

add. Maggese: Aggiunto che dagli agrisi

occhio, Odiato.

usa per dinotare Quelle cose che

ricavano

M'avoenta

Mavoe
Miaxa
secco:
sassi

v.

a.

V. Minvo. Malvolere Voler male, Odiare,


:

dalla

onde: Fsemavoe; Farsi malvolere, Farsi odiare. s. f. Maceria, Macera, Maca, Muro a

Muro

posticcio a secco, fatto di pietre o


la

per sostenere

terra

o per

altri usi.

Ma-

ceria pi nobile;
'

Maca

pi

parlata, e talvolta significa

comune nella lingua Maro diroccato o Mucdicesi


del

M!azzo
H

chio di sassi.
v. a.

>' maggesi. Lana maggese, ecc. Fimzo mazzin; Frugnuolo o Prugnolo nostrale. S T. hot. Agarictis albellus. Specie di fungo mangereccio, di grato sapore, die nasce in primavera ne' luoghi erbosi , ed abbondante nelle valli di Trebbia, di Seri via e di Staffora. s. m. Maggio: Il terzo mese dell'anno secondo gli Astronomi , e il quinto secondo l'oso
comune.
Citiso delle Alpi, Laburno. T.
bot.

coltura nel mest; di maggio,

come: Ulive

M!a>3cei
^'
'

Maturare,

delle

frotta ed

osasi col V. Mettere.


s.

Voce

contado.

Citisus la-

o^Maxell
Of
'

m.

3Iacellajo e Macellaro, Beccajo

e Beccare

quest'ollime due voci di suono pi

et
'?*

ignobile: Colui che uccide gli animali quadrupedi

per oso di mangiare.


v. a. 31acellare:

<>^lM[axella
venderne

Ammazzar

bestie per

mese maggio produce dei bei fiori gialli a grappoli, che hanno on leggero e grato odore; volgarm. Majo. Il Citiso di Virgilio la Medicago arborea, comune nelle campagne partenopee e in altri luoghi

burnum. Albero
di

di

terza grandezza che al

le

carni alla macelleria.


s.

meridionali d'Italia; volgarm. Majo, Majella, Mag-

'iUjaxello

m. Macello, Macelleria, a Firenze Beccheria: Luogo dove si uccidono le bestie e si vende la loro carne per mangiare. - Scannatojo e

giociondolo.
scito, bn
lutto.

per tutto; Maggio

asciutto,

gran per
ventoso
d

Ammazzatoio
le

indicano soltanto

II

luogo

Prov. contad. di chiaro signif. ventso , anno abbondiSso ; Maggio


fruttuoso.

dove

''"

bestie

si

macellano.

anno

Altro

prov. contad. egualm.

Macello, figurai, vale Scempio, Strage, Uccisione

chiaro signif.

grande d'uomini.

N pe mazzo
lissn;
il

Bf a.3cvL
biare
-

add. Sfarinato.

Voce

del coni, e dicesi

di

pe mazzdn w5 levate 5 ptlmaggio o di maggione non ti levare

propriam. delle
e insipida e
s.
si
f.

frutte, la cui polpa senza camnotabilmente di colore, diventa rasciutta

pelliccione. Prov. che dinota

Non

doversi in

tal

mese ed anche pi
il

in l alleggerire degli abiti,

IMEaxiua
^Bdaxiiia
^' '

disf agevolmente. Macinazione, Macinamento: L'atto

giacch

freddo

ordinariamente

suol

ancora

continuare.

del macinare.

- Macinato

Macinatura, La

Medag>g>ia
d'uomo

s.

f.

Medaglia: Impronta o Imprsa

cosa macinata.

illustre

e di

un Santo,

fatta

in oiro, in

Macinare: Ridurre in polvere checchessia con mcine, e particolarm. il grano e le biade. Presso qualche scrittore trovasi anche Molendare. Macinare, dicono i Pittori Lo stritolare minatissimamente i colori sopra d'una pietra col macinello, e di poi incorporarli con acqua o con olio di noce o di lino per rendergli atti a poter
v. a.

argento, in bronzo o in altro metallo, di forma simile alle monete e di diverse grandezze,

Medaglione. T. d' Archit. Ornamento di mezzo


rilievo e
il

di figura rotonda, in cui sia effigiato capo d'un principe o d'un altro personaggio illustre qualche impresa memorabile.

Meda^g-i5ii
Il

Picchiapetto: Quella

dipingere.

portare
a secco o a mulino

le

V. Medaggia nel 2" signif. medaglia d'oro che usano donne della plebe o le conladine al collo
sul
s.

a secco; Macinare
Murare a secco,

secco,

pendente

petto.

dicesi scherzevolm. del

Mangiare

Mediato
V. Sens.
Senstija.

m. Sensale, Mediatore, Mezzano


s.
f.

*'

'>'

senza bere. grosso; Macinar alto, conlr. di V. appresso Maxind sdllt.


stti; Blacinar basso,
le

Macinar basso

Mediaziu
di

Senseria,

Mediazione

V.

i'
'f

'

vale Macinare il grano o biade colla mcina di sopra fmua de sdrvaj, che i mugnaj dicono Coperchio, molto ravvicinata alla mcina inferiore, che i mugnaj dicono

Mediocritse
coll'intellello

s. f.

Mediocrit

Slato e Qualit

ci che mediocre.

Miedita v. a. Meditare: Considerare attentamente


alcuna cosa, Fermare
la

mente sopra

Fondo, onde
s.

si

ha

la

farina pi sottile.

qualsivoglia materia speculativa.

'Hfaxiniii

m.

Jlacinello e Macinella:

Ogni

M!editazi5ii
della
II

s.

f.

Meditazione, Medilamcnto:

piccolo strum. che serve a macinare.

da

caff; Macinello, Macinella, Macinino:


il

Mac-

Operazione delia menle applicata alla ricerca e conoscimento delle verit nascoste colla scorta
propria ragione.

chinetta per polverizzare

caff tostato.

da coi; Macinello: Strum. di cristallo, di porfido, di marmo, con cui si macinano colori sopra
i

Meditazione,
delle grandi

per Considerazione de' Misteri


verit della Religione cristiana.
alla

^'S'

Dna pietra larga, piana e liscia, detta Mcina. da siampoe; Macinella: Pezzo di legno fatto a modo di fun?o o simile, di cui si servono tori

Mg-a (ErbaJ V. Mg-a V. Medicare,


a.

antic.

voce Erba. Mediclnare: Curare

le

colieri

per distendere e regolar Pinchioslro sulla add. Attempato: Che ha


accosta
alla

*f

pietra.

infermit con le opportune medicine. Medicare, figurai. Rimediare ad alcun male o disordine: Che l'han mSgd con da moniza; Gliela

iifla>zzeng>o
<*-

molto
S

medicarono a forza

tempo. Che
di persona.

si

vecchiaia; e dicesi

Mgse

di danari. n. p. Medicarsi, antic. Medcinarsi:

Me-

dicare se stesso.

Formaggio mazxengo; Cacio vecchio, dicesi del Cacio parmigiano, e vale Della migliore qualit;

Melassi
ciciliano:

d gran s. m. pi. Trsoli o Ttoli Le spighe o pannocchie der grano

MEG
ciciliano o torco, toltine
i

MEI
Servono a
far
tt

MS

granelli.

bragia da mettere ne' caldani o nelle cassette da


piedi.

fnegio vi'n cado che l'agtta fresca; meglio vin lorbo che acqua chiara. Prov. de' beoni. mgio perde un do che a man V. Dio.

Afg'Iietto

s.

m. Medichino: Medico d poco

valore, e anche smilzo e piccolo o troppo giovine.

ACg'io

avv. compar. Meglio ed anche Me' colr apostrofo, vale Pili bene: Dormi megio stanuUe; Dormir meglio quest'altra notte. l' mgio edcou che Meglio invece di Pili:

^,i airi;

vi

meglio educalo degli

altri.

per Pi, In maggior quantit: Questa villa


villa

a nh ve pu rende de mgio; Questa

non

%
S

per Pi facilmente: E pe poeighe megio arriv ... E per poterci meglio arrivare S bellamgio V. questa locuz. alla sua sede alfab. De ben in mgio; Di bene in meglio. Posto avv.
. . .

pu rendere

di

meglio.

i^.. espone
gliore

il

passaggio d'ana in maggior prosperit.

tardi che mai; meglio tardi che una volta che mai. Prov. che si applica mai molto spesso al correggersi, al rinsavire. M mgio un aggiustamento magro che nn-a sentensa grassa V. Aggiustamento. mgio un d de stacca che un d de chi n V. Chu. 11 mgio un uvo anchu che nn-a gcUlinn-a dman V. uvo. mgio un peccetto in man che un trdo o n nn-a pernixe per l'aia; meglio un uccello in gabbia che cento per aria. Un uccello in mano ne vai due nel bosco, Val pi sqaincione in man che tordo in frasca. Prov. dinotanti Che devesi pi far capitale sul poco e sicuro che sol molto
n

mgio

F mgio;
:

Far meglio: Operare in forma miChi 5 critica, facce mgio; Chi lo critica,

ed incerto.
H

mgio vegni rsei che ncigri; meglio

di-

faccia meglio.

ventar rosso che livido. Prov. che vale


nmiliarsi a
di fame.

$ Sta mgio; Star meglio, vale Essere in migliore stato, e comunem. Esser guarito da ana malattia:

domandare

l'altrui

meglio soccorso che morir


il

Cmmc
sta

sta 5 Sci Luigi ?


meglio.

sta mgio

Come
Star

faeiva mgio a taxe; Farebbe

suo meglio
pesci grossi

il

Sig. Luigi? Sta

a
S

starsi

zitto.

mgio im-a cosa a nn-a pers5nn-a;

mgio
stanno
al ti

6 sta

sempre a-o fndo;


Il

meglio una cosa a chicchessia, va!e Convenirgli maggiorm.: Quest'impiego 5 sta mgio a voi che

fondo:

meglio per

lo

pi viene in^ne.

a mi; Quest'impiego sta meglio a voi che a me. S Zgd a chi fa mgio; Fare a chi meglio meglio,
cio Gareggiare a chi

n g'hcB de m^gio ... Se non hai di mecomicam. Se non hai altri moccoli.. IMEeg'io. V. a. Migliorare e pi comunem. Mi$ Se
glio, e

pu

far
,

meglio.
n

gliorare: Ridurre in migliore stalo.

JMEg'io
B
l'

add. comp. Meglio

vale Pi buono, ed

Migliorare, in signif. neut. Acquistar miglior essere

lu stesso che Migliore: Sensa vantarne, 5 mce

mgio d so; Senza vantarmi,

il

mio

Ricuperar
e vigore.

miglior forma, Prosperare.


le forze.

Alleggerirsi dalla malattia,

meglio del suo. n Meglio, accompagn. coH'articolo vale Ottimo,


migliore:
l'

Rimettersi, Riaversi, Riprendere o Pigliar forze


II

m^gio

bti

da stalla;

il

mi-

I^eg'ioaimento
JtS.so
s.

gliore fra tutti.

s. m. Meglioramento comunem. Miglioramento: Il migliorare.

e pi

Mg-io
cosa
n
:

s. m. Meglio: Cosa migliore, La miglior mgio 5 saeiva anddsene tutti; Il meglio

m. Medico: Dottore
le

in

medicina e Quegli

sarebbe andarsene va tutti quanti. Meglio, per La parte migliore d'una cosa: t'ha tegno mgio; E' si tenne il meglio. S Fd 5 mgio d'nn-a persnn-a; Far il meglio d'uno, vale Far ci che pi gli torni a conto: , Ho ammio de fa 6 vostro mgio; Procurai di fare il vostro meglio. S L' megio andd a casa c'nn-a raxn ma dita che co-a testa rtta V. Casa.
H

che cara

infermit.

da ca; Medico

cnranle.

da succiole, MedicastroDZolo, Medicastro: Medico di poca scienza o valore. vegio e chirurgo zveno. . . Prov. che e' insegna,
pel

grammo; Medico

vecchio, ed

bene degli ammalali, dover il medico esser pronta il chirurgo giovane, perch pi e sicura la mano nella giovent, e maggiore

l'esperienza ne' vecchj.


S

mgio cazze d'un scaen che da nn-a scaa;


meglio cader dal piede che dalla vetta ovv. meglio cascar dall'uscio che dalla finestra. Prov.

Cerca 5

md cmme

mghi V. Cercd.

% Piscia cicco e incghite d mgo; Piscia chiaro e fatti beffe del medico ovv. ed abbi in tasca
il

medico.

Detto prov. che significa che


del

sani

di

piana intelligenza.

mgio sc

invtdice che

compatii; meglio

esser invidiati che compatiti. Alodo proY. assai chiaro.

>

megio se padrBn d'nn-a sssoa che capitannio d'nn-a nave; meglio esser capo di incertola che coda di dragone, ovv. esser capo di gallo che coda di leone, ovv. capo di laccio che coda di storione. Prov. e vale meglio esser il primo a casa sua che il secondo a casa d'altri. n mgio se soli che md accmpagnce \. Aen

medico; e figurai. Abbi pura e nella la coscienza e non temere. SJCg^o s. m. Assenzio. T. bot. rthemisia absinthium. Pianta di steli diritti, ramosi, biancastri

non hanno bisogno

nella giovent;
giallastri

fiori

piccoli rotondi, pendenti,


le foglie alterne,

e terminali a grappoli;

picciolate, composte, molto fesse, e adoperate in

medicina come toniche e slimolanti.

Mei

s.

m. Mela, e
lo

nell'oso

comune Pomo:

Frutto
la

cdmpagnd. mgio
nulla,

del melo, detto dai Botan.

Pirus malus. Ha

forma per

pi globosa, talvolta bislunga,

ma

5 poco che ninte;

meglio

tal

quale

che senza nulla slare,

meglio qualche cosa che meglio sclbatra che nulla pesce. Prov.

sempre pi grossa verso il picciuolo; la boccia per lo pi liscia, rilucente; la polpa soda, poco acquosa: il picciuolo piantalo in un avvallamento
pozzetta conica, cortissimo, per lo pi sottile;
le celiale

chiaro.

dal trsolo (rBzig$%o) eartilagiRM,

doN

Ww*

MEI
S

MEI
qnaHl
distingue; comincia ad essere miindicembre e va maturando continuamente dal geunajo all'aprile. rzzeneito; Mela ruggine o roggia: Sorta di mla
cfie la
ili

lasliche.

diversi

Havvene di pi sprclc ohe prendono nomi dei paesi (ive nascono e erescono.

giabie

e ve ne sono anclie dei pn^prj in ciascun luogo. Io ne descriver le principali e lep noie, Iralt

6 della

Conte GaUesio. C'irlo; Mela caria: Sorta di mo!a che, tranne la Renetta, non h;i altra ciin la paregui, ed a hnon drillo si pu chiamare la regina delle mele croc cinti. Essa squisita ed unica che possa far d s bf^lla mostra sulle tavole di lusso e presso le persone d'oitimo jjii.sto. La liuccia liscia, hianca, ,'con una macchia di bellissimo porp rino. manitaliana

Pomona

del

che ha
vista;
sudicio,

la

buccia nsjira
si

al tatto

e inelegante alla

quando
tigrata

raccoglie tinta d'un

verdastn^

da un bruno chiaro che appena si distingue dal verde; in proporzione che avanza in maturazione il verde si volge in un rosso por-

'.

porino vivissimo, e
in
(

il bruno che la copriva si cangi-' un roggi iie() scuro che lascia traspirate il rosso ve a niaccliift ed ove velato, e che ha l'aspetto

igabile

dal

momento
in

in

cui

colla

sino

alla

d'un marmoralo grazioso. In settembre dura,

-rprimavera, e

tulla

questa stagione sempre

aspra e acida
e gentile.

a poco a

KS^qnisitissima, ora pel croccante della sua polpa,

e diventa mangiabile. In

poco si ammorbidisce dicembre dolce, sugosa

*fora pel suo butirroso, ora per l'aroma die profuma

.'U palalo, ora pel sapore che lo delizia, senza che

Sonovi

inoltre altre specie di

mele, come Le

Bfa facile a determinare in qual punto sia da pre"ferirsi.

Col finir dell'inverno perde le propriel che la rendono cos preziosa, e diventa insipida. carpitnd; li'a carpendola o curtipndola: Surta di mela delle pi .'pprezzate a polpa carnosa. Ha
3

nane, Le ros", Le campo. Le sampieidarena, ecc."* che ritenendo lo stesso nome s in italiano che
nel dialetto,
io
le

tralascio per
le

amore

di brevit

ed anche perch non


indicata.

trovai seguale nell'opera

una grossez/.a media, compressa alla base e non -.Vijevaia alla corona ; la sua forma regolare semibf'Tica, e pende da un picciuolo corto e sottile.

Dnn-e parolle e meje nissc nS rdmpan a testa

a niscin ....
rispondenza
st'altro

Dettato

prov. che non ha cor-

ola

buccia verdastro-nigginea

qualche

volla

flfumaia d rosso, ma di rado, liscia quando si coglie, masi raggrinza nella maturit senza cangiar
di

potrebbe sostituire quesiccome quello che pi lo ravvicini nel s gnitcato, cio Le buone parole acconciano mal fatti, che vale Dando buone parole si mitiga
italiana.
si

Vi

tose,

colore;

la

po'pa carnosa,

ma

lina, tenera,

altrui

il

dispiacere d'alcuna cosa molesta. 5 ne guasta cento;

^-sdelicata,

dolcissima.

molto

apprezzata nel Piegrossa,

Un mei murso
guasta un mont^,

Una mela
fradicia ne

'

monte. cotogno; Mela cotogna:


lanugirrosa e alquanto
di

guasta ne infracida cento,


Sorla di mela

Una pera

lunga, di color gialliccio,


;

sapore per

lo

pi afro e

cetoso, e di odore

Una pecora marcia (o rognosa) ne guasta un branco. Una pecora infetta n'ammorba una sel'a. Dettato prov, dinotante che Un

assai acuto. Usasi specialmenie per far le cotognate

fmarmellatc). dall'orto; Meta panaja o flagellala: Sorta grossa, tondeggiante, nn poco compressa
pi

di

mela

solo tristo capace di far venir tristi molli, conversando con esso. '*Meic<lo s. m. Cilindro o Cappello a cilindro,
dicesi per iseherzo dal

alle ilu"

volgo.

estremit, coperta d'una buccia giallastro, screziala

meno

di

rosso sanguigno in

liste

confuse

irregolari, e contenente

diocremente
,

fina,

una polpa croccante, meun poco acidula e d un sapore

]>Iei;ari:*a;ii, s. m. Melagranala e pi comnn. Melagrana: Frullo del Melagrano, chiamato dai Bolan. Punicuin gi\:nn/uin, buono a mangiare
che racchiude
in

s molti granellini

rossi

delti

assai invaio. Si raccoglie in ottobre e dura tutto

Chicchi, d visi da nna pellicola gitila detta Cica.

l'inverno.

Havvene
:

di

pi
in
s.

f;itle,

le

Unici, le forti e le vi-

ginncht'tto; Mela bianchclta


1

Porta di mela assai

noxe dette

Toscana 3Jelagrane vajane.


f.

stimabile fra

le

crocranli; essa tonda e mollo


tiiiura alla

]M[eistx*a<
n

Maestra: Macslressa di scuola,

rassomiglianLe nella
}

Mela

caria.

La sua

e ne' Monasteri Maestra delle novizie.


Jlaestra. T. stamp. Propriam. non dltro che Un segno qualunque posto all'un dei lati del timpano, onde regolare la gius a impuntatura dei fogli che sticcessivameiile si stampino, e ottenere in essi l'uniforme uguaglianza dei margini in pie di pagina, e render possibile il registro. da giuncaja; Cucitora in bianco: Donna che cuce

buccia, verde a principio, diventa biancn-jiiallogiioa nella maiurii, ed ha sulla sup"rlce

una marchia di porporino sfumato; la polpa carnosa e d'un gusto Sipiisiio. Si- coglie in settembre e dura tutto l'inverno. napiolo; Jlda appiola: Sorla di mela mediocre-

d'una sna buccia tinta d'un bel giallognolo quando matura; la polpa croccante, idura ed ha un dolce non ismaccato. Non mollo
fra qnelle di polpa carnosa.
la

mente Slimata

grossezza regolare;

biancheria.

da robe
taglia,

Sarta da donne

Colei che, prezzolata,

sngosa. Si coglie nel

mese

d'agosto. e dura a lutto

"^tlobre.

pipiti; Mela pnpina o poppina

che

in Italia tiene
su;i

carnose. La

Sorla di mela uno dei pnmi posti fra le mele forma varia fra il rotondo e il
:

cuce e fa vesti donnesche. ErboQ da meisira; Albero di mneslra. T. mar. il maggiore degli alberi d'una nave; ed in quelli di tre albiTi il medio e porla la vela di maestra.
%

Vcja
d

di'

maestra. T.

meistra; Maestra o Vela maestra o Vela mar. la maggiore delle vele, ed


nia''Slra.
-^

turbinato; la buccia, in principio verdastra, si *Volg^ in giallo nel maturare, rd variala so-

portala dall'albero di
s.

Meiisitra,
spira tra

vntte da n p V di ruggine e da una macchia di rsso spicraniissimo. La polpa carnosa, morbida e


le

la

m. Maestrale e Maestro: Vento che tramontana e il ponente; chiamasi


f.

pure Nrd-ovest.

gftntile,

ba uoa

doicezea

ch supera'

Meisttraiia. i.
titudine di

.Maeitrania

Propriam. Mol-

altre

senza essere

smeeeata. L

daraW

la

maestri die intendano

ad an lavorb;

MEI
e generalm. nella Marineria e nella Milizia titlte le classi d'operai che presiano l'opera loro negli
arsenali o ne' lavori prescelti dagl'ingegneri e in
quelli dell' arliglieriH,
fati,

MEM

607

ehi

pa seea; Poponella: Popone vano

il

quale,

.:

per essere insipido e spiacevole, detto anche Zucca.

come Jlaeslri d'ascia, CalaFalegnami, Fabbri-ferrai, Muratori e sim. M!eist]:*etto s. m. Maestrino. Dimin. di Maestro, ed dello per lo pii a Maestro giovine, - A/aestronzulo e JUucslicolo, Maestro di poca
.

Miei tao
tra
il

s. f.

3Iel:

Una

delle parli di checchessia

loro eguali, che


tutto,

unite insieme

compongono

A moB
pf'r

meitce; La mia met, dicesi famigliarm.


s.
f.

Mia moglie.
31elanzana,

abilit.

Meiza^nn-a,
s.

Petronciano e

]lesti*o
n

m. Maestro:

Uomo

ammaestrato e

Petonciano. T. boi.

SoUmnm

utsanum. Pianta

dotto in qualche arie o scienza,

Maestro, per Colui che insegua qnalche scienza

che si coltiva n"gli orli ed ogn'anno rinasce dal suo seme. Produce un frutto grosso come una pera,
talvolta bislungo e talvolta cilindrico, di color violetto,
il

od
I

arte.

e per sinc. Mastro: Titolo


arte o mestiere.

d'oomo perito

in

qual mangiasi collo in pi maniere. Fio-

qnaUhe

d'ascia; Maestro d ascia: Quegli che lavora bastimenti sulla marina.

ai

ed originario delle Indie. - In Firenze diconsi per simil. Uovoli Le petronciane bianche, le quali non si vedono sui nostri mercati.
risce nell'estate

de camera; Maestro di camera, dicesi


cipal

II

prin-

j-Meiacao

cortigiano del principe.


di

de coppella; 5Iaestro
musica.

cappella: Direttore dei

musici delia cappella; ed anche Compositore di

s. m. 3fsero. Voce nostra che non ha corrispondenza italiana: Q'iella gran pezzuola di pnnno lino o di cotone, con campo stampato a varj disegni e colori , che usano portare fra

noi

le

donne
spalle.
s.

di

bassa condizione e scende gi


delle dodici parti del-

de cuna; Maestro di casa. Maggiordomo: Quegli che sopranlenile all'economia. de ceivionie; Maestro di cerimonie: Colui che
sopranlenile e regola
le

per

le

]!^eize
l'anno, n

m. Mese: Una
ossia

cerimonie ecclesiastiche;

Mese, per Mesata,


pagalo
il

altrim. Cerimoniere.

dun mese: Ve l'hunpagu


S

La paga od II salario 6 meize Ve l'hanno

positore di

de ihxica; Maestro o Maestro di mnsica: Commusica si sacra che profana, e ne


dirige l'esecHiione.

t de posta;
:

(tiene

cavalli

Maestro di posta, Postiere: Colai che da posa.


di

mese? d meize; Il capo mese. % Quanti n'emmo d meize? A quanto Siam noi del mese?

pnmmo

IMCeizia

V. appresso ileizoa.
s.
f.

t,4ramonkinn-a; Maestro-tramontana: Nome


g^Pflto che spira tra
il

Measoa
con
la
rialti

Madia

Specie di Tavola quadra

maestro e la tramontana; che pur dicesi Nord-nord-ovest. 5 Clpo ila meislro ; Colpo da maeslro o di maestro, dicesi Quando uno fa o dice qualche cosa con
maestria e sagacil, Bel colpo. % Dall' pea se conosce d meislro; L'opera loda il maeslro, cio La bont del maestro si conosce

da tre sponde per uso d'intridervi dentro


s.

Melas&io

il pane od altro. m. Melazzo: Sostanza liquida, di sapor dolce smaccato, non crisialli^zabile, che trovasi misto con lo zucchero quand' trailo dai

pasta da far

vegetabili, e dal quale vien poi separata colla raf-

finazione.

dall'opera.

Aflo

s.

m. Fragola V. Metello.
V.
Mi'j^n.
s.
f.

Niscin nasce mcistro; Nessuno nasce maeslro. S l'oncnle-meislro ; Ponente-maestro: Vento che spira tra il ponente e il maestro; che anche diS
cesi

]M[el>n

Meml>r>ann-a
Buccia, Pellicola.

Membrana,

Tunica,

Ovefl-nord-ovest.
add. 3Iaeslro: Dotto, Che sa operare:

n Membrana,
Certi

in

Anatom.

Nome

M[eisti*o
n

tessuti

organici slesi

largamente

generico dato a sopra i

Truvogijio fwfo da wton meislra; Lavoro fallo da mano maestra.

visceri o disposti a

foggia di

lunghi tubi, che

stanno

collocati

gli

uni nell'interno e gli altri

Maestro per principale; Slradda mcistra, Porta meitlra: Strada maestra, Porta maestra. % Cavo meislro: Cavo maestro: Gomena maestra cio La maggiore di tulle. $ Cimme meislre ; Penne maestre: Le penne pi grandi e pi importanti, Le principali dell'ale.
.

aTesterno del corpo.

Miemia

s.

f.

3Ierooria: Facolt, per

mezzo

della

quale l'anima conserva e ridesta in se stessa la

ricordanza di checchessia; Reminiscenza, Ricordanza, Rimembranza.


H n

S Lihbro vieistro; Libro

maestro o

mastro

V.

Libbra.
% ilugia meistra;

Memoria, per Ricordo, Annotazione, Istoria e sin. per La riputazione buona o cattiva che dopo morte resta d'alcuno.

Muro maestro: Jluro

principale

per Cosa data o lasciata in contrassegno di


labile, infedele:

d un edilcio.

S Rua meislra d'in reluio; Ruota maestra


principale d'im orologio.

S Fe/j-a meislra

Vena maestra

La vena prin-

"Meita

cipale del garello del cavallo, del Lue o sim. V. ilcrttd.


S
I
t

checchessia per ricordare.

da galli; 3Iemoria
non
riliene.

Alemoria che

debole; Memoria
fralita

debole, cio infievolita o inda malattia o ('a altro.

de {cero; 3Ienioria tenacissima.

IMLeju

m. Popone: Sorta di frutto assai grosso, molto acquoso e di buon sapore, di buccia tra
s.

S Ave

verde e bianca, reticolata e bernoccoluta, lalvoila


.

a memia; Aver a o alla mente o alla memoria, vale Ricordarsi, Rammemorarsi, e dicesi anche di scrtto che si sappia a memoria. BBnn-m memia; Memoria Jedeie,
fipMOi, viva, tente.
.s^

-I

spicchi, di color*

al

di dentro reesign e

Uk
a

provala, felice,

lora )ianeo,

r^Mes

108

MEN

MEN

% Chi non ha de memia ha gambe; Chi non ha dicesi prov. Quando essendosi testa ha gambe
,

dimenticata una cosa in qualche luogo da cui partiti, bisogna ritornarvi per prenderla.

si

co-a mesccia V. Mcnestrdn. in t grasso o in 15 broddo; 3Iinestra


Minestra di magro. scita; Minestra asciutta.
Minuto.
in tS

al grasso.

magro;

De
lice,

b6nn-a memia; Di buona, Di cara, Di feDi santa memoria e sim., si dice per onola

verde;
S
^

meneslra a

rare

ricordanza de' morti.

l' a biava dell'ommo V. Biava. mangia questa mencstra sta questa fe-

S Fase memia d'nn-a cosa; Farsi memoria di checchessia, vale Prenderne ricordo, Farsene
.

noia.

$ Grattate
g,

a memia;

Grattarsi la

memoria, Farsi

risovvenire.

i
jS

Libbretto de
lire,

memie;
la

Manca a memia;
Mancar
in

Libretto da ricordi. Venir meno, Scemare, Fal-

memoria.
Ricordare, Rammentare, Far
alla

V. Fenestra. s. m. Minestraio, Mangiaminestre: Uomo che ama assai la minestra. 3J[enestx*iiii-a. s. f. Minestrina. Diminu, di Minestra : Minestra leggerissima che si di a mangiare a' malati, onde: Vive de mcnestrinn-e ; Stare a minestrine, dicesi di Chi, essendo malato, non pu, n deve mangiar altro che minestre
no.stra

I^euestz*>

^ Mette
^

memia;

leggerissime.

a sovvenire. '^^ 3ave memia;

]M[eiiesti*>ii
Saper a mente o

s.

m. Minestra maritata: Minestra


mistura
d'erbaggi

memoria

di

pasta o d riso cotta con


I

V. sopra Ave a memia. S Tegni a memia; Tener a mente o a memoria, vale Aver alla memoria, alla mente. Ricordarsi,

e di civaje.

toscani dicono

Minestra maritata

a quella fatta di varie qualil di paste mescolate


fra

loro.
v.

Rammemorarsi. I^en. v. a. Menare: Condurre da un luogo a un


altro; e dicesi tanto d'uomini che di
bestie.

IMCeniss.
dere
in

v.

Minuzzare, Minuzzolare, Smi-

nuzzare, Sminuzzolare: Far in minuzzoli, Renpiccolissime parli, in minutissimi pezzi.


s.

Menare, parlandosi di strada o sim., vale che tal luogo: Questo strazetio 5 1^. per essasi va al

AdCenissetto
Dimin.
di

m. Minuzzolo, Minuzzolino.

3Iinuzzo.

menn-a a gexa; Questo tragello mena alla chiesa. a pasta; Rimenar la pasta, Dimenarla, Agitarla. 9^ a spasso; 3Ienar a spasso: Condurre altrui a pas9f:

IMCenissiu Y. Menissetto. Mieuiseio s. m. Minuzzo, 3Iiuuzzolo,


Far
gia:
in

Tritolo:

seggiare.

Minutissima parte di checchessia: e non usasi che accompagnato col v. Fare: Fa in menisti;
minuzzoli, in
s.
f.

, bn; Menar buono: Approvare, Concedere, Far

tritoli,

in

braffl,

ecc.

buono. e salacche; Menar


delle calcagna, vale

Mienu-a.
gambe o le seste. Menar Camminar velocissimamente,
le

pe'O naso
talento,

ed anche Fuggire.
; Menar pel nase : Condurre uno a suo Far girar uno a suo modo. Abbindolare,

FogGh'an xcUi de diverse menn-e; V'erano augelli di diverse mene. JMCuoao s. f. Mnola. T. iltiol. Sparus mcena.
3Iena, Qualit, Guisa, Sorta,

<^ nn-a

Aggirare alcuno, Carrucolarlo. vitla b6nn-a o cattiva; Menar una vita santa, onesta, o scandalosa, ecc.

S Lascidse
t

S Che n' pe l'aze e pe chi 5 menn-a V. Aze. mena pe-o naso; Lasciarsi aggirare

come un

arcolajo, Farsi girare

come un

palo,

Pesce del genere degli Spari, il cui color generale biancastro, con islrisce longitudinali numerosissime, strette ed azzurre; tulle le pinne rosse ed una gran macchia nera da ciascliedun lato, a un dipresso sopra il pdice. La sua carne sovente magra, duiu, :n<:ipida: nondimeno quando ingrassalo, il sapore non disgrada. pesce fecondissimo. Vive nel 3Iediterraneo, annida nel

Lasciarsi levar in barca, Lasciarsi ferrare.

mare
vi si

Adriatico e particolarm. presso Venezia,

dove

mnda,

s.

f.

Merenda :

Il

mangiare che

si fa tra

se ne piglia gran quantit colla lenza e colla rete;

il desinare e la cena. $ S5n ei a menda; Sono cavoli a merenda V. Cu.

'Menu.
di

vende a mucchj e salar si fa in gran numero. s. m. Menalojo. T. cart. Arnese di legno


il

BdCnd.
nare e
lare,
la

v.

n.

Merendare: Mangiare

tra

il

desi-

varie fogge, a uso di agitare

pesto fpistoj

cena.
v. a.

Atendic
b

Mendicare, Limosinare, Accat,

Questuare.

n Mendicare: Procacciare

Ricercare con solleci-

tudine checchessia quasi a

modo

di chi supplica,

come fanno

mendicanti.

Bdeudiooo
cessitalo sostentarsi.

de scze, di pretesti; Andar cercando o mendicando scuse, pretesti. add. Mendico: Quegli che nead andare accattando e limosinando per

impedirne il sedimento. IMCenta, s. f. Menta Genere di piante, della famiglia delle Labbiate, di cui sono pii specie: le principali sono La menta ortense e La piperilide. La Alenta ortense, delta anche Menta volgare, Menta ortolana, Menta domestica (Mentha viri' disj, ha gii steli numerosi, lisci, ramosi; le foflie sessili, lanceolate, appuntate con i denti radi; i
nel tino per
:

fiori,

alquanto rossi a spighe gracili, lunghe. Fio-

Mendico, metaf. Mancante, Che scarseggia di


checchessia.
s.
f.

BdCenestra.
di

Minestra: Vivanda composta

pasta o di riso o di pane o d' erbe o di

ed comune negli orti. La Menta piperilide, della anche Menta peperitf, Menta pepe. Menta peperina. Menta viperina {Mentha Piperita), una specie comune ne'giardini. Ha l'odore della Menla volgare, ma molto pi forte e di sapore bruciante. Da essa si distilla un'acrisce nell'estate

legumi di parecchie di queste cose mescolate insieme colle in mollo brodo o in acqua condita; llrim. Micca, Basina, Basoffia, ma sono voci
basse ed aoliq.

qua e

olio volatile utilissimi per gli profumieri

e confettieri, non che per la medicina. I suoi cauli sono quadrali, diritti leggerm. pelosi, elevaniisi circa cent. 'iO, glabri alla base
picciolate, ovali-oblunghe, appuntate,
;

0',

le foglie

broddota; Minestra brodosa.

deoUte

in

MER
sega;
i

MER
danle: Quegli che esercita
la

HA

fior

alqaanto rossi, a spighe corte, ci-

mercatura, Traffici'

lindriche, smassaie in cima.

indigena delln-

ghillcrra e fiorisce nell'estate.

]!kIenta<iso
taslro,
[^
*'

Mientastiro
le

s.

m. MelT=

Mentone, Menta
sylvestris.

salvalica, Incensaria. T.

tore.

Negoziante.
:

da bu ; Boattiere Mercante da buoi. * da gran V. Granatttn. da panni ; Panniere Pannaiuolo Mercalip U


, :

iwl.

Mentha

diritti, cotonosi,

Pianta che ha gli steli foglie sessili, ovato-rotonde,


in

panni.

^'^

grinzose, grosse, nn poco dentate, cotonose al di


sotto,
i

fiori

carnicini,

spighe gracili lunghe.

Fiorisce nell'estate ed

comune

ne' fossi.

'" da tosa; Setaiuolo: Mercante d seta. da stoffe de swa; Drappiere Mercante di drappi,
:

di

stoffe d seta.

da

teja; Telaruolo: Mercante di tela,

Che vnde

llf

enti V.
umano

n.

M!ento

s.

Mentire: Dir bugia, Non dire il vero. m. 3Ienlo: Parte estrema del volto
la

telerie.

'

sotto

bocca.
testa

de cassetta; Bazza V. Cassetta. dd cavallo; Barbozza: Quella parte della


del cavallo dov'
il

barbazzale.
f.

MEenag'g-ia.
d'argento
:

s.

Spiccioli

ai

pi.:

Moneta

Mer^e Jlerce, de carte; Seme: Una


s.
f.

oge da mercante; Far orecchie d mercante. Modo prov. che vale Far le viste di non sentire, a gnisa che fa il mercante quando il prezzo della mercanzia non gli piace.

Fa

Mercanzia V. MercaHsa.
delle quattro diverse serte,

piccola spezzata, contrapposta a Moneta d'oro e

nelle quali son divise le carte da giuocare, cio

N5 g ho
altro
s.
f.
,

atro che

npo de menaggia;
S

Cuori

Coppe, Quadri o Danari, Fiori e Spade.

'Non ci ho BCeuzi^ii.

che alcuni spiccioli.

Menzione, Rammemorazione, Rammentazione Nominazione. S Fd menzin d'nn-a cosa; Far menzione di ''. checchessia, Nominare, Mentovare, Jlenzionare. Ikfenetto s. m. Slinnetto: Danza composta
d'un solo passo rinnovato sulla stessa figura. Ballo

o da mexima merce; Andar dello stesso piede, Andar di pari o del pari. Esser d'un pelo o d'una boccia. Battere a un
segno, figurat. valgono Avere una
.

Andd da mcexima

medesima io^

clinazione.

Mercoled
Bercti
di n
s.

semplicissimo tuttora usato

fra'

contadini.

V. Mcord. m. Mercato: Luogo dove si tratta mercanzia, e dove si compra e vende.


citt

Bfeno
Bnsa.
di

da. 'bausa.;

Portata

minore V.

Mercato, dices pi specialm. nelle


terre Quella

o grosse

meno add. Minuto: Che ha poco


circonferenza o d volume.
di

di grossezza,

Minuto, aggiunto
Esile.

persona,

vale Di

membra

assai delicate e sottili. Gracile,


^'#

Magro, Scriato,

Mercio
Mex>da
fuori
s.

dove si vendono lotte le qualit di cose mangerecce; antic. Mercatale. A bdn mercdu; A buon mercato. Posto avv. Per poco prezzo, A basso prezzo. s. ra. Mercurio, Argento vivo, Idrarpiazza
giro: Metallo bianco, liquido, col quale
si

fanno

Aggiunto

popolo, vale Minuale, Di bassa

molte preparazioni.
f.

condizione. Di plebe.
"

ti

Aggiunto di spesa, vale Tenue, Di poca importanza: Questi sSn pe-e speize mene; Questi (danari) sono per le spese minute. per Preciso, Particolare: G'h [ceto a descriziSn ci mena de quanto l' successo ; Gli feci la pi minuta descrizione di quanto accadde, Aggiunto di danaro, vale e dicesi Spicciolo, Spezzato: N6 ghe n'ho de meni; Non ho mo-

Merda

Escremento

cibo, scesi

verato per concozione e digestione, che

manda

per l'ano; altrim. Sterco. Jlerda, usasi talora qoesta voce per dispregio o avvilimento di checch si tratti.
de cavallo, d'aze, ecc.; Stallatico. . ^ - de cmbo; Colombina. de orava, de pgoa; Caprina, Pecorina, Pillceola. de gatlinn-a; Pollina. de vacca, de bu; Bovina e Boina V. Buta. S Brutta, Imbratta, Inciastrd de merda; Smerdare, Sconcacare: Bruttar di merda. S Chi se mesccia con di /iggiu s'imbratta e die de merda V. Figgiu.

neta spicciola.
"

Aggiunto

di bestie, s dice delle pecore, capre

sim., a differenza delle


'>'''

bestie

grosse,

come

buoi, vacche, ecc.

S Pe meno; A minuto. Per minuto o Per Io minuto. Posto avv. vale Minutamente, Sottilmente;
e figurai. Attentamente, Diligentemente,

**S

se cujoso camme a merda; Dar


tolto.

di

naso per

parte

Modo

basso, e vale Esser curiosissimo di


di

a parte.
S accatta

sapere, di vedere, ecc.

"Miento

Vende a meno V. A meno. s. m. Jlinuto V. Minuto.


s.
f.

Mangid merda de singao; Mangiar merda


galletto

BJCenzia

Minuzia: Cosa

poca Impor-

Merdajn
umani o

V. Mangid.
s.

m. Jlerdaiuolo. Voce

dell'uso:

tanza-, Bazzecola, Chiappola, Bagatella,

Ciammcn-

Colui che va attorno raccogliendo escrementi o


ferini

Me
'

gola, Cianciafrnscola.

per dar l'ingrasso agli orti.

'

paei
Gii

V.

A me
s.
f.

pae.

M!ex*cansia,
Merce:

Mercanzia
si

Mercalanzia

effetti

che

trafficano.

Mieirdami V. AngSscidso nel 3 signif. M!ex*dang-^scia V. Ang5sci5so nel 2 signif. M!ex*de tta s. m. Merdelloiie, dicesi per disprezzo
a

Mercanzia, figurat. dicesi d'Ogni sorta di cosa, ancorch incorporea: A l' nn-a certa mercans'ia che ecc. ; una certa mercanzia che ecc.
cosa; Far mercanzia o mercato d'una cosa, vale Trarre utile contro il dovere o contro la convenienza da alcune cose sacre o reverende, Farvi su illecito guadagno. s. m. Mercante, Mercatante, Mrca-

direbbes

Merdocco
far

Ragazzo arroganlello, prosontuoselto; che anche Un po' di merda su due fascellini. s. m. Merdocco: Unguento atto a
cadere

Fd mercansta d'nn-a

peli;

in term. doltrin. Depilatorio,

Psilotro, Dropace.

Mex*ing-a

Mercante

s. f. Marenga: Specie di marzapane formato di due parli concave, contenenti fra loro '^-^'M A'i^Ai-fiil ,^%della crema.

wm
^Jkt,etritia
J

MER
s. m. Merinos. Voce merino o di merin,'i.

ma
spapi.:
Il

Panno

Merltss s

ni.

Bacca!,\rer!nz2o V. Sacrala.

di

lana di
di

montone

razza spagnuola, e

la

merino un melina la

$ uio de merlssn

Mefsa,

perora della sussa ra^za.

IkdEejrit. v. a. Meritare, e per sinc. RFerlare, ma usalo solamente in poesia: Esser degno di bene di male secondo le operazioni.
M

; Olio di merluzzo \. aio. m. Merciajo, ani. Merciadro: Colui Mcrciajuolo, che tien bottega di merceria. Merciajo di poche merci e che va attorno vens.

dendole.

IMCeiscciu.

v. a.

Mescolare: Confondere, Mettere

Meritare, talora per Far meritevole o Acquistare

una cosa: A so bnn-u conriuta u g'ha merUu un bSn impiego ; l.a sua buona condotta
altrui

insieme cose diverse; alirim. Mecccre, Meschiare, Mischiare, Mestare.


5 sccao rozu co-i bertcli V. Berloeli.

t-B
^.c

merit un impiego lucroso. a penn-a; Meritare il prezzo, cio il conto, la pena. Esser prezzo dell'opera: Frase poco disgli

S ilAesccidsen.p. Mescolarsi, Mischiarsi, Meschiarsi: Confondersi insieme; e talora Impacciarsi, Ingerirsi

di checchessia.

4
;

simile dalla seguente.

S Chi se mesccia con di figgiu, s'inciastra ecc.

o speisa; Francar
utile.

la

spesa, Tornar conto, Esser

V. Figgiu.

lUCesccio

S Chi 5 me veu, nd me merita; Chi non mi vuol non mi merita, ovv. segno che non mi S;
h.
T-sg
J5

add. Misto, Mischio, Mistio, Meschio, Mescolato, Mischiato, Mescolato V. ihscci. Mischio e Mistio: Aggiunto di panno, marmo e
sim., vale Di diversi colori V. Misccio.
s. f. Mfslura, Mistura, Mischiamento, Meschiamento, M^'SColan/.a, Mescolamenti, Moscolato, i:nl.MischHnza: li mescolare pi cesc insieme

merita. Prov. di piana intelligenza.

iferildse n. p. Bierilare. e 5 merita; Ci sta a dovere, Ben


s.

I^esccia,
gli

sia.

skerliu

cordoncini che
tende, per
usi.
le
il

m. Merlino. T. mar. Funicella di tre si adopera per le cuciture delle


capezziere delle brande, e simili
1)

e L'aggrfgato delle cose


Jlislura d'erbaggi
,

mescolai?.

'

da noi intendesi Quella mealtri

^
ji>

Havvi
s.

Merlino bianco e

il

catramato che

scolanza di patate, cavoli, fagiuoli, petronciane,

usasi per legature.

zucca
ornit.

navone ed
adii.

che

si

fa

cuocere

con

lf;e]:*lo
ti

m. Jlerlo e Merla. T.
il

Sy'via me-

pasta

riso per farne

minestra V.

MmestrSn.

tuia. Uccello del genere delle Silvie, famiglia dei

M[escli.in

Meschino, amie. Mischino, Mi-

V-

Tordi, che ha
scuro-neri.
le

becco e

le

palpebre

gialle, l'iride
i

nera, lutto le penne d'un bel color nero,

piedi

S S

sero,
chi

Miserello, Tapino, Tapinello, Infelice.

La femmina ha
;

il

becco scuro-cenerino,

mangia tutto 5 so; Guai a chi gode tutto. Chi foise indcvin, no saewa meschin V. In-

palpebre scure

tutte le parti superiori di colore


la

dvin.
Trista

scuro-nero-olivastro;

gola,

il

gozzo e

il

petto

biancastri, con macchie irrego'ari scure; l'adilome

Meschinn-a quella c che de vegio a n8 sa; grama quella c che di vecchio iton sa.

color cenerino-cupo. Annida dappertutto ne' nostri

monti

sedentario in molti luoghi; emigra in gran


in ottobre e

di vecchio sa, ovv. Beala quella casa dov'

Prov. opposto a quell'altro Beala quella c che carne


famiglie dote
il

numero

novembre, ritorna
T. ornit.

in

marzo

secca. Prov. che vale che Nelle

e aprile.

mancano
solitaria.

vrcchj, per lo pi
il

manca

senno, la

ciappd; Passera
ncetis.

Turdus rya-

prudenza,

consiglio.
s. f.

di

Uccello del genere delle Silvie, famiglia Tordi rupestri, che ha il becco nero, l'iride
le

M!escliig-firi^

Mistura, e presso
Il

conta-

scuro-nera; tulle

penne, ecceiiuale

le

remiganti

e le timoniere, di color lurchino-celeslognolo,


quelle della parte superiore della testa, delle gote
della gla e del gozzo, di color pi vivace;
dell'ale,

grano alterato per mescolamento di biade d'inferiore qualit: Pan de mcschiqgia; Pan di mistura o di meschiglia. AJCescola^iisa. s. f. Mescolanza, Mescolalo,
dini tose. Mi'schiglia;

penne

Mescuglio, Miscuglio: Mescolamenlo di pi cose


iisieme.

bruno-nere; timoniere

di color nero, leg-

pescu;
i

germente tendenti al ceruleo. Annida ne' nostri monti nelle lssure deKe rcche o case abbandonate muraglie; canta con voce soavemente melanconica e per lo solito poco dopo il nascer del sole. Emigra in massimo numero in settembre, ritorna in marzo; in qualche distretto sedentario.

Mescolanza, Blescolanzina: Pi sorla d'erbe mescolate insieme per farne insalata V. Insalatta.

n Frittura: Quella mescolanza di pesciolini di varie


qualit

che
s.

si
f.

Mscia,
rotella

Manico

friggono per vivanda. della zngola: Sfazza o Ba-

mntun V.

Carossii.

Merlo acqiiajolo. T. ornit. Cinclus aquaticus. Uccello unico del genere dei Cincli.
il

in fondo del quale sta conllta una pure di legno, larga poco men che la zngo'a (brca) e bucherata in varj luoghi per dar passaggio alla liquida panna ed all'aria. 11

stone di legno,

Ha

becco nerastro,
le

l'iride di

color di noccila
testa

manico, tenuto verlicalmente entro

la

z;

ugola,

scuro;
f

parti siperiori

della

e cervice,

color filiegine; penne del dorso, del sopraccoda e scapolari, cenerino-tiirchinicce, marginale di nero; gola e gozzo e petto, color bianco-candido; addome casta}; no-rossastro ; fianchi, ali, coda e
piedi, bruno-cenerini.
I

passa liberamente in un fondo centrale di-l coperchio di essa e si dimena su e gi entro la

massa che
f/5

si

Impano;
quale
si

Saeltu/za:

ha ad addensare il burro. La punta del trapano


fora o pietra o metallo o legno dei

colla

giovani differiscono.

An-

lavori

sentili.

nida ne' torrenti de' monti alti che han sempre acque limpide e fresche, dove ordinariam. tuffasi
si

MiescLix

per cercare gl'insoUi onde nutrirsi. Se sia ferito nasconde sott'acqua, ov' capace di tenersi

s. m. Messia: Cos vien chiamalo, secondo la legge vecchia. Ges Cristo, il quale mandato di Dio, secondo le antiche promesse il

fatte

a' palriarchi

ed

a'

profeti.

molto tempo senza respirare; sedentario; non


viene mai alla pianura.

mescla; Aspettare il messta, dicesi di Chi aspetta con d>iderio ardentissimo: Pd ch'

Aspgfd

MES
8 mescia ; Par che aspetti il messia^; anche diersi Aspptiare a gloria. j|kescrt V. a. Jliiovcrc e Movere, Mescrre, Dar .molo: Lovare da un lungo e poiroin un alino.
l'aspSte
xf
'

ME7
come
le

Wi

la

biade e l'erba:

zanna del cinghiale, col quale si segaflo alirini. Falce messoria o da


,

mietere.

.a

3Xessuiu,

s.

f.

Falciala: X^olpo di U\fJtc\q

Muovere, in si}:iiif. nrui. vale Aver molo: Te duggo tunle huctha: pntitnlo che le vedilo mescid;
Ti do tante Lastoiiaic quanto io li vt'ggia muovere. egumhc ; Sgambare, Sj;air.bellare, Menar le {;amLe, e sciierzevolm. Menar le sette: Camininare di
frena.
'

M^est

s. m. Mestiere e M^stiero: Eserciriffffi opera manuale, senza nessun soccerso d'ingegno.

S liittu mvsic; Meslieraccio: Calli vo mestiere, dov'allri s'hlTilira mollo e guadagna poct),

S Quello cht scangia de Scopa mestieri. S


I

meste ogni momento

% Mescise
Azzicarsi.
u

n. p. Muoversi: Darsi o Pigliar molo Far mossa, Dar segno di muoversi, Bucicaisi,

Fd

de meste; Far di mestiere o Esser di mevale Bisognare..

sliere,

Muoversi, per Andare, Camminare: Animo, metciceve ! Su, muovetevi J J N6 mescise d^' chi l pe nn-a cosa ; Non si muovere da qui a l per una cosa, vale Non darsene briga, Non eurar ciie sia Taila o no e sim.
S

Metafisica
versali.

Mesciata.
""

uggia I\6 se mescia nn-a fuggia che DiO n vugge V. Fttggia. S Stenla a mescise; llulicarsi : Muoversi ienlamenie e con fatica. s. f. Mossa: Nel giuoco di dama,
fi
,

N6

mescia un-a

Far per mestiere: Operare come se fosse suo mestiere: l' un chi 5 fa de meste; Gli ano che lo fa per mestiere. JMEeta s. f. Tariffa: Nota de' prezzi assegnati a chi vende commestibili o combustibili. s f. Melafisica Scienza rhe tratta delle Jacoli dell intendimento umano, dei primi
:

principi delle nostre cognizioni e delle idee uni-

Metirag-g-ia
quantit di

s.

f.

Meiraglia e Mitraglia:

palline in ferro bailulo, di

Uni numero e

^^,degli scacchi e sim. vale


pez/i.
s. f. Messa: Messa piana
I!
:

II

muovere

le pedine,

SJCossa.
-rr

sacriGcio dell'altare.
si

peso determinalo, collocate entro un tubo di latta che si sovrappone al sacchetto di polvere nelle cariche o cartocci delle artiglierie. Dicesi Scaglia,
allorquando inveci; di palline, vi
ischrgge e rottami
di
si

bassa

Quella che

dice senza

supplisce

ea

1;

-,

cantare, e

le

cui

preci solo son

recitale.
coristi

ferro, chiodi

e sim. che

canta; Messa cantata: Quella cantala da'


si

si

^jjia alcune sue parti e che

celebra con diacono

pongono in un saccheiio per caricare il cannone; onde in questo caso dirassi Caricare a scaglia
add.
Sletropolitcna
:

nfwva; Messa
^che
si

suddiacono; dicesi anche Messa grande. chi serve o n serve; Messa valida o non valida.
novella.

invece di Caricare a mitraglia.

Metropoli tauaa
usasi
talora
v. a.

Prima messa: La messa

Aggiunto della chiesa principale d'una cita; ed

celebra

la

J^.Andd a messa
dare che
fa
il

all'aria; Uscire

prima volta dal novello sacerdote. la nessa: L'anla

come

sost.

'

Miette

prete all'aliare per dire

messa.

e Copioso di

Verbo vario di significlo maniere, onde a maggior comodit


Jleliere:

j Appltcd a messa; Applicar la messa: Dir la messa per l'anima d'alcuna data persona o per
alcuna data intenzione. S Canta

la

se ne trarranno fuori ordiualamenle molti senti-

messa; Cantare messa: Celebrare


;

messa
passeri

non piana, ma cantala. S Mstra di messa a Prce Zane


agli uccelli, dicesi del

menti e molle frasi. Mettere, per Porre, Situare una persona o un cosa in un luogo determinato: Mette in prvxn; Mettere in prigione. Mette a brilla a-o cavallo;

Menar
di far

a ber l'oche, Insegnare n.lare a pesci o volare

Pretendere
lui.

il

dottore

con chi ne sa pi
%

di

Perde a messa;

l'erder la

nire al sacriticio delia messa;

messa: Non intervema prcpriam. Non


la

Metter la briglia al cavallo. per Proporre ad effetto di mandar a partito: Voeivan mette a gabella in sci funzi; Volevano mettere il dazio sui f-jnghi. per Impiegare, Adoperare G'h misso tutta
n

a mce abiUiw; Vi
per Consumare,
Irei giorni

giungere in tempo a sentir

messa.

misi tutta

la

mia capacit.

Messa,

S SH messe dite; afTar frillo, Eil' spacciala. Non v'ha pi speranza. s. m. Jlessale: Libro in cui sta registralo %^^i che si appartiene al sacrificio della Messa, ^; e lutto ci che dee recitarsi dal sacerdote o sotto .jr.yoce a voce alla.
fi

a fd un

Impiegare: O g'ha misto sneito; Ei vi messe tre

giorni a comjtorre un sonetto.


w

per Misurare. Paragonare:


co-i so f Volete
ti

Voe mette
i

votivi
versi

versci
n

mettere

vostri

co' suoi ?

per Conlare, Annoverare, Metter nel novero: scordce; Mi misero fra gli

libro

Messe

Messale, nell'uso dicesi anche per accennare Un grande qualunque. N suve leze atro che in td so messa V. Leze.
s.
,

3J'han misso in
scordati.

m. Meritino, Pippionaecio Colombo da pelare, Navone, Mii.cliione, Babbione. ^ Chcmesst Che snmp'iciiine! ditto ironicamente. Fa da miss; Far il iiann, il ea'andrino, il nferi, il fagnone, Far il bue aia capili uccia:
.^Fingersi ignorante, semplice, pr

per Iiidiirre, Far nascere: m'ha mistoputa; E' mi messe paura. n per Iscomnii nere, Metter pegno: Che metto
exislcnsii
;

a viw Vi meito per Segnare, Notare lunato mette mitiia;


la

vita.

Il

ff,),

ecc.

lunario mette miseria.

per Contribuire a filmare una


simile:

somma, ana

messe un-a pirsoun-a; Giuntare uno, AgBararlo, Mariolar.'o, ecc.


s.

collella

Mi

g'h misio cinque frundiis


*

girarlo,

lo vi

Messia, vo

Mesauia

m. Avo, Avolo, Nonno: Padre del padre o della madre. s. f. Falce: SliOm. di ferro corvo

Seguilo dalla particella Per, vale Imputare, Ascrivere: A'5 metto pe delitto esc despeu;

msi cinque

franchi.

Non metto

per o a delitto resaer povero.

S13

MBT
Parlandosi di vestimenti, vale Vestire, IndosMetteive 5 feriolo; Mettetevi il ferrajuolo.

MET

sarli:

a-o so; Soleggiare, Assolinare, dicesi del Porre il grano o qualsiasi altra cosa al sole ad oggetto
di

per Affermare,

Dire, e

si

usa parlando di

asciugarla.

avvenimento che uno scrittore assegoa piuttosto a un tempo che a un altro: A che anno 6 Canl 5 mette l' invenzin da stampa ? A che anno il Canl mette l'invenzione della stampa? a bagno V. A bagno alla sua sede alfab. a banda un bastimento V. A banda, a banda in derno; Mettere la bandiera in derno V. Banda.
qualclie

a pansa pe
risa,

tcera da-o rie; Sganasciarsi,

Sma-

scellarsi, Scompisciarsi, Scoppiare,

Crepare dalle

a lerlinn-a ; Mettere alla berlina V. Berlinn-a. a bcca dappertutto; Mettere o Por bocca ad
ogni cosa, vale Entrarne a parlare senz'averci che fiire.

Dar nelle risa a piene ganasce esira., vagiiono Ridere smoderatamente o eccessivamente. ape; Mettere in terra, vale Fare smontare ; Mettere a piede, vale Scavalcare, Gettar gi da cavallo. a perde o a perdiziSn; Far dannare o Far dannar l'anima V. Danna. a pvee in t5 pSvien; Innescare: Porre nello
scodellino la polvere che, accesa dalle scintille
dell'acciarino,

a prende
quagliare.

Icete;

comunica Porre
alla

il

fuoco
latte

alla

carica.

il

a cagliare o a

a brilla a-o
Imbrigliarlo.

cavallo; Metter

la briglia al

cavallo,

a pruva; Mettere
Sperimentare.

pruova, vale Provare,

a cangio; Metter
dicesi di danari.

a cambio, a interesse, ecc., e

profitto; Cavare, Trarre profitto, Approfittarsi,


la prua in rotta. T. mar. Drizzare il corso che si vuol tenere. rischio; Mettere a ripentaglio, Porre a risico
il

a cavallo;
altrui

Mettere a cavallo, vale

Acconciare

Vantaggiarsi, Giovarsi.

sul cavallo.

a prua in rtta; Metter

a Clave stto a porta V. d'ave. a ci cavi 5 fi; Addoppiare Avvolgere insieme


:

sullo stesso gomitolo

due o pi

fili

di

due o pi

a rischio, vale Arrischiare.

matasse o fusi o rocchetti. a corda a-o collo; Metter la cavezza alla gola V. Collo. a credito; Dar credito, Metter in credito V.
Credito.

a scabeccio; Marinare V. A

scabeccio alla sua


le

a despeaziSn \^ Despeaxin.
a-e streite; Metter uno

alle strette V. A-e streite. a fugo, Mette a-i fceri V. Aero. U'i loi nn-a pers5nn-a V. Lou. a lugo o a posto un brasso, nn-a gamba, ecc.; Riporre un braccio, una gamba, un osso lussato, ecc., dicesi Quando si rimettono le ossa

foero e

a a-o cavallo; a sosto; Mettere Imprigionare, a stanga a porta; Stangare a stecca V. Asteccd. a stffu; Mettere V. a a cammin, a segno, a parto
sella
Sellare
il

sede alfab. a scd e bttigge; Mettere a sgocciolar tiglie V. Bttiggia.


cavallo.
in

bot-

prigione, in chiosa, in gat-

tabuia,

Incarcerare.
la

porta, vale Af-

forzarla colla stanga.

a stufato

Stffu.
;

testa

Metter

slogate dal loro sito naturale,

o libbro; Mettere
Subastare.

al

libro

V. Libbra.
l'asta

o//'tncan/o; Metter all'incanto, all'asta o sotto

cervello V.

Testa.

attenzini Metter cura. Badare, Por mente. Far


attenzione.

a nn'urte; Metter uno ad


ad esercitarla. a vitta; Metter
la

alcun'arte: Metterlo

all'ordine;

Metter a ordine o in Acconciare, Mettere in assetto.


fuori,

ordine, vale

vita, vale Darla, Sacrificarla

a lxe; Dar

Mettere

alla luce,

comunem.

per Isiampare, Pubblicare, a man contro 5 pertzo V. Man. a mezo; Mettere in campo, Recar in

mezzo,

per altrui pr. o zemin; Mettere in zimino V. Zemin.

ben; Mettere bene, Far buon

ufficio.

Cooperare

Cavar

fuori, Produrre,
in

Metter in proposito.

in

favore. Farsi autore di bene, Rappacificare.

Figurat. detto anche delle persone, vaie Far


riuscita,

a mggio; Mettere

mazzo, a comune, vale


petto,

buona

Dar buon saggio


utile.

di

s,

Manife-

Accomunare. a-o confronto; Mettere a


vale Confrontare.
-

Porre

al

confronto,

starsi

buono. talvolta Essere

Tornar
Il

in

acconcio:
gli

zugo g'ha misso ben;

giuoco

ha messo

a-o cu; Mettere alle spaile, dicesi in m. b. del Far importunare con mezzi o per via d'amicizia: M'han misso a-o cu questo scighin; Mi misero
alle

bene.

casa a nn-a persdnn-a; Metter casa a ano:


Allestirgli
la

spalle questo seccatore.

casa.

co-C spalle

a magia;

Strigner fra

l'uscio e

il

a-o fugo ; Mettere o Porre al fuoco, vale Metter le vivande al fuoco per cuocerle. a-o landdn; Metter al zimbello V. Landn. a-o lotto ; Mettere al lotto : Correr la sorte del
lotto,

muro, vale Violentare alcuno a risolversi, non gli dando tempo a pensare. compascin ; Metter compassione, Muovere a compassione, Far piet.
crescente; Metter
il

a-o

pagando la somma dovala mndo; Mettere al mondo.

per

tal effetto.
,

Partorire

Fi-

lievito

V. Crescente.

d banda; Porre da
un
lato.

parte o da un canto o da

Dare alla luce; ed anche Far nascere. a-o passo nn-a persSnn-a; Far filar uno, Farlo arar diritto: Tenerlo a segno, a dovere, dantro limiti del convenevole. i a-o procinto; Metter al o in procinto V. Procinto. a-o punto; Mettere al punto o al curro, vale
gliare,

sciare; e talvolta

Mettere da banda, vale Deporre, TralaRisparmiare, Avanzare, Am-

massar denari. d'accordio; Porre o Metter d'accordo, Accordare, Conciliare, Pacificare.

Aizzare, Istigare.

d parte V. sopra Mette d banda. dappresso; Mettere appresso, vale Paragonare.

MET
davanti; Mettere innanzi, vale Collocare, Porre
innanzi.

MET

513

in costa; Raggruzzolare, Far gruzzolo V. Costa.


in crxe
lestare.
;

Porre

in

croce

Propriam. vaie Cro-

davanti a-i uggi ; Mettere innanzi agli occhi, cio in vista, Spiegare, Far presente, Rappresentare. de fua V. Scarta. de guardia; Mettere in guardia, Porre a gaardia;
e presso
i

cifiggere; figurai. Travagliare, Importunare,

Mo-

militari

vale Gnarnire.

deU'ofgua; Far buon ufficio, Sedare le dissensioni, Metter bene tra alcuni, Rappacificare gli spiriti,

Spegner le ire. 3Iodo figuralo. de stto; Mettere al disotto, vale Deprimere e talora anche Saltare addosso. de stto )in-a persnn-a; Mettere o Por piede
innanzi a qualcuno, vale Superarlo, Vincerlo di
valore o di virt.

de stto

un de mncea ; Cavar

di

sotto danari

a ano, vale Avere da uno artifiziosamente danari ch'egli per altro non li darebbe.

d so; Metter
ture
simili,

del suo, parlandosi di copie, scrit-

in depoxito nn-a persnn-a Porre uno t Farlo convenevole. in derixin; Porre Mettere Schernire. giuoco, vale Deridere, tn dertta; Mettere Dare scoaSconfiggere. in desgrazia; Mettere o Porre Far benevolenza o perder in duvia; Metter V. Duvia. in dbbio; Recare dubbio. Addurre dubbio. Tener sospeso. Metter in eseczin; Porre esecuzione, opera, Eseguire, Operare, Mette in prexn. in gattorbia V. in giasso; Mettere ghiaccio: Porre vino od
;

piuolo, vale

aspettare oltre

il

in deriso, in deri-

sione, in

Beffare,

in rotta, in volta,

fitla.

in disgrazia:

l'altrui

favore.

in

opera.

in

in forse,

in

in

in

in

alto.

Attuare.

sotto

in

vale Porvi,

Innestarvi

parole di

sua testa, di suo capriccio.

do spago in corpo ; Metter pensiero, Mettere in apprensione, vale Porre in timore,


e

un recipiente ove sia ghiaccio o neve per rinfrescarlo. in grazia; Mettere in grazia: Far acquistar la
altro in bocce, bottiglie e sim. dentro

gambe a bagno; Far


manette
;

il

pediluvio.

Porre

le

manette, Ammanettare V.
le

benevolenza o il favore d'alcuno. in lista V. sotto Mette in notta. in mczo; flettere in mezzo: Porre
Marolare alcuno.
in

fra

due o pi

Manette.
e

cose; e figurai. Accalappiare, Giuntare, Ingannare,

mcn addosso ; Porre


sim.

mani addosso, vale

Afferrare alcuno per offenderlo, Offenderlo colle

mxica ; Mettere
un
scrito
;

in musica, vaie

Disporre

al

pugna
T.

canto con note musicali.

e veje in c e l'atro; Fare

il

carro con

la vela.

in netto

mar. quando

si

fa

passare T antenna da una

uno

scritto, dicesi del

Mettere al pulito o in nello Ricopiar per bene le scriivi sieno sgorbj, correzioni

parte all'altra dell'albero.

ture, facendo che

non

fua; 3Ietter fuori, Emanare, Produrre, Pubblicare. futta, raggia, ghignn; Indispettire, Far rabbia. Desiar antipatia V. queste tre voci. giudizio; Metter cervello, vale Cominciare ad
usar prudenza.
t

e cancellature.

in natta; Mettere in nota. Metter in lista, vale Notare, Descrivere. in ordine; Metter in ordine, Acconciare, Accomodare, Metter in punto, in appunto, in assetto,
in

denti; Dentare, Mettere, Spuntare, Nascere

sesto.

Ordinare.
Jlelter in pace, vale Acquetare,

denti.
I

inpaxe;
Placare.

Calmare,
affanno.

la
i

uve stto a gallinn-a; Porre chioccia V. uvo.


lagci; Mettere
lacci,
i

le

nova. Porre
polsi

inpenn-a; Mettere
pratico
:

in affanno:

Dar pena,
,

lacci,

vale

Stringere

in pratica; .Metter in pratica, in alto o in alto

con

ed proprio delle guardie di sicurezza


per assicurare
i

Principiare a fare
in

Praticare

Usare

pubblica,

catturali.

impegno a nn-a cosa; Porre impegno.


cosa,

a una

vale Applicarvisi altenlamente.

in addbbo; Conciare, Acconciare, Mettere in concia V. Addbbo. in bcca e parolle; Imboccare, Imbeccare, Slettere in bocca le

Esercitare, Eseguire.

in
in

prexn; Mettere
raxn;

prigione, in carcere, in

galtabuja. Imprigionare, Incarcerare.

Mettere in ragione o alla

ragione,

vale Fare stare a dovere; ed anche Metter d'ac-

parole

Insegnare

altrui

che

cordo. Rappacificare, Calmare. in reptazin; Mettere in riputazione, in credilo,


in

cosa debba dire. in bgd; Mettere in bucato, Imbucatare.

isiima,

Accreditare.

in cansn nn-a persnn-a; Mettere uno in canzone, in baja, in favola, in novella V. Cansn. in coppo de lista; Mettere in capo di lista:
Mettere il primo a far checchessia. in carta V. sotto Mette in scrito. in chu; Ricordare, Rammentare. Far sovvenire. in ciaio nn-a cosa; Mettere o Porre in chiaro alcuna cosa V. Cicco. in Classa nn-a persnn-a; Svergognar uno,
Disonorarlo pubblicamente V. Ciassa. in compromisso; Mettere in compromesso: Mettere in cimento.

in rivolzin; Metter a soqquadro, Melter sossopra sozzopra V. Mette sltesrva.

in sa; Salare, Insalare:


di

Aspergere checchessia

sale

per conservarlo.
la

in sci lotto V. sopra Mette a-o lotto. in scinn-a bnn-a stradda ; Melter per

buona strada
chessia.

Indirizzar

bene

altrui

in

chec-

inserito; Melter
enti e.

in carta, in iscritto, in iscrittura,

Incarteggiare, vale Scrivere.

in scuja; Mettere a sgocciolare, a sgrondare. internine; Metter insiemo. Accozzare, Radunare,

Raccogliere,
gruzzolare.

Ammassare;

e detto di danari.

Rag-

Mettere a o in comune. Mettere in combutta. Accomunare, cio Servirsi d'alcuna cosa in cornane, in cnto; Mettere o Porre in conto V. Cnto.
in

comn;

Mettere insieme, Congegnare, Compaginare:

Parlandosi di legnami, pietre e simili cose, vale Congiungere insieme tulli i pezzi, in modo che,

CAtAoau, JHxionttrio Oenovtse'Jtaliant.

14
Bna volta

MET
riuniti e collocati,

MET
tornino bene e com-

bacino perfettamente. i- tn soggezini; Mettere

- pietce; Metter piet. Far piet, compassione. - pina; Metter paura, Far paura, Impaurire.
- sci; Metter su, Scommettere;
fuori

in

soggezione V. sotto

e talora Metter

Mette in verghugna. i speransa; Mettere in speranza, Fare sperare. in stradda; Mettere in o per via, vale Blostrare ?" il modo, il come si possa aver checchessia; ed fs" anche Avviare, Incamminare. in ta testa a nn-a persnn-a; Metter nel capo

denari per giuocare.

- sci carossa e cavalli; Metter su cocchio e cavalli, vale Cominciar ad usarne. - sci casa ; Metter casa. Metter su casa V. Casa. - sdii di p a nn-a cosa; Porre piede a checchessia, vale

Non

farne pi mollo, n caso, Alla

ad alcuno, vale Farlo capace d'alcuna cosa, e talora Persuaderlo : No ghe a posso mette in ta testa; Non gliela posso metter nel capo.

in te moen; Mettere o Dare nelle mani, vale

Dare o Consegnare

in

potere.

memoria , Fare che non se ne parli pi. - sci lutto; Vestire a lutto, Metter la gramaglia, Prender l'abito da doglia. - sci naso; Alzar le corna, la cresta, vale Insulontanarne da s
perbire.

; in ta; Metter in tavola: Portar le vivande in -^"tavola; e figurai. Metter in campo. Recar in
'^

- sci chu a nn-a cosa


cuore
in

Mettere o Porre

il

mezzo.

alcuna cosa, vale Mettervi l'animo,


l'affetto.

il

in t libbra di scorda}; Metter nel dimenticatojo, Porre in dimenticanza, Dimenticare. in tordo; Metter in torchio. T. stamp. Collocare e serrare entro il telajo sul piano del torchio le 'o}? pagin che hanno a comporre la forma. -u in to sacco; Mettere in sacco, in un calcetto, ": tgurat. vale Superare nel sapere, nel valore; ed

>

pensiero,

- sci pansa; Far cotenna o buona cotenna,


Ingrassare, Impinguare.

vale

Istigarlo e stimolarlo a

sci nn-a persnn-a; Metter su alcuno, vale dover dire o fare alcuna
il

ingiuria o villania dicendogli


farla

modo come debba

anche Stringere o Convincere altrui con gli argomenti in forma ch'e' non abbia o non sappia


sa
ii<

rispondere.

Talora pigliasi in buona parte, e vale Sollecitar alcuno a far checchessia. sttesrva; Mettere o Mandare sossopra, Sgominare, Trambustare, Mettere a soqquadro, in dio
dirla.

in zo; Metter in uso. Usare. in verghugna; Mettere in vergogna: Far arrosSire altrui per lo pi collo scoprire o col rimi

sordina, in iscompiglio, in confusione. testa a cammm; Metter cervello, Metter giudizio.


ciar

-Svl-'.proverargli

m
i

suoi difetti.

vx'ia;

Metter in vedetta. T.

mar. Mettere
acciocch

ta; Metter tavola, vale Apparecchiare, Acconla tavola per mangiare. troppa carne a-o fugo; Mettere o Porre troppa
al

un marinajo

sol pi alto dell'alberatura

carne

fuoco V. Carne.
te

osservi da lontano e dia avviso per


'-J'-

tempo

di

nn-a prxa in

oSge

Mettere una

pulce

i
""'
'
'

ci che possa scorgere di rimarcabile.

l'aze

p; Metter piede, vale Entrare a cavallo V. Aze.

in

un luogo.

ma;
Non

Metter male, dicesi dell'Incitare altrui contro


Soffiar nel bossolo; e talora per

chicchessia, Metter discordie, Metter zeppe, Se-

minar zizzanie.
tornar

bene:

utile, Recar danno, conlr. di Metter sugo g'ha misso ma; Il giuoco gli

una zanzara nella testa, un calabrone nell'orecchio, un cocomero in corpo, cio Dire cosa che ponga in confusione, in sodia da pensare, spetto un spago a-o cu; Metter pensiero, Mettere in apprensione, vagliono Porre in timore. Impiegarvi, e S Mettighe; Metterci, Consumarvi, g'ha misso quattr'e a intendesi di tempo:
nelle orecchie. Mettere

vw
'

**

messe male. man, Mette man a botte, a nn-a cosa, a parla d'nn-a persdnn~a, ecc. V. Man. S caro avanti a-i bu; Metter il carro innanzi a' buoi V. Caro. 5 caxo; Por caso, Supporre, Presupporre. 5 CM in t'n lugo; Annidiarsi, Appollajarsi
Appiopparsi in qualche luogo.

veslse; E' vi messe quatlr'ore a vestirsi.


I)

o passa

e l'inguento; Mettervi le pezze e

l'unguento V. Inguento. n un tanto per un; Andare o Fare a lira e sestrinn-a. soldo a bocca e borsa V.

S Mettise n. p. Mettersi, Porsi. cappa; Mettersi alla cappa. T.

si-}

formaggio; Metter il cacio, Incaciare: Condir con cacio grattugiato le vivande. d naso dappertutto ; Dar di naso per tutto. Metter il naso per tutto, figurai, vale Ingerirsi di quello che non si dovrebbe, di quello che non ispetta. 5 pan de Natale in scinn-a cosa; Porre al hbro dell'uscita alcuna cosa, figurai. Far conto
in sci collo a
il

mar. V. Cappa. a ea fra mezo a-e gambe; Mettersi la coda fra le gambe V. Ca. a fa nn-a cosa; Mettersi a fare una cosa,
vale Darsi, Porsi a farla, Imprenderla. a fa nn-a cosa da chu; Metlervisi coll'arco
dell'osso

della schiena, vale


le

Mettersi

fare

alcun'operazione con tutte

sue forze.

ne; d'averla perduta.

-^ S p
altrui

nn-a persnn-a; Porre

all'impegno de fa nn-a cosa; Mettersi in impegno di far una cosa, vale Proporsi di farla. o man a-o peto; Mettersi la mano al petto,
figurat.

piede sul collo V. Collo. i**^ 6 srchetto; Tender l'ajuolo V. Srchetto.

Giudicar d'una cosa

come

se si dovesse

giudicar di se stesso.

an,..alla

5 snaggin a-o gatto; Appiccare V. Gatto. S taggiSn; Prometter prezzo rimunerazione ammazza pe Metter per Porre
il

accao; Inzuccherare
gatta

Asperger di zucchero.
sonaglio

a nev;

a-o bon; Mettersi

Mettersi neve, vale Cader dal cielo la neve. al buono, detto del tempo,

Bletter la taglia:

vale Fiirsi bello. Rasserenarsi, Abbonarsi l'aere. a redosso; Mettersi a ridosso, a coperto V.

a chi

banditi e ribelli.

redosso.

servito;

servitore:

alcuno

al

servizio altrui.

a rischio; Mettersi a rischio, a repentaglio, in avventura, Arrischiarsi, Avventurarsi,

MEU

MEZ
Pesce,
a
del
il

m
e

a scappa; Mettersi a stradda; Gettarsi


far

alla

foga, vale Fuggire.

cai capo

tondo
la

molto maggiore
si

alla

strada,

Tale

Porsi

corpo, dal quale

sua larga coda

d;slin-

l'assassino di strada.

o toa; Porsi a tavola. veja; Jlettersi a o alla


metter
le

goe appena. Egli ha due ali grandissime, una di sopra e l'altra di sotto. Da alcuni detto Pesce
vela, Dare

Comle

vele al vento, vagliono Spiegar

vele

M!ua<iito

per far cammino, Partire. con un; Mettersi o Stare a petto o

fronte
lui
:

Bollazzo e Tamburo. m. Palombo, Sbriglio, Milandro. T. illiol. Syualus galcus. Grosso pesce della famiglia degli Squali, assai comuae, e temuto nel
luna, e

da

altri
s.

d'uno, figurai, vale Bleltersi a paragone con

Ve vorriesci mette con

le ?

Vorreste mettervi o

stare a petto di

lui ?

deU'cegua stto ; Acconciare il fomajo V. JSgua. e gambe in spalla; Mettersi le gambe in capo,
Mettersi
j

l'alie

V. Gamba.
i

Il suo corpo allungato; la saa coda voluminosa e robusta; le sue pinne pettorali sono di grandezza mediocre; di color cinereo sul dorso e bianiaslro di sotto al ventre. Questo pesce, detto anche Lamiola, perch (eccello le sue dimensioni piti piccole del gran

3Iediterraneo.

guanti;

3Ietlersi

guanti, Inguantarsi.

Lamia,

in

tutto

il

resto gli somiglia), molto

si

in ballo; Mettersi in ballo, figurai, vale Mettersi a qualche maneggio, negozio, impresa, ecc.

distingue dagli altri generi per le sue aperture


brauchiali assai larghe in
gli

numero
in
allo

di

sei, e

per

maniche di camicia, Scamicia''si V. Camixetta. in cavimin; Mettersi in via o in cammino, vale Incamminarsi, Avviarsi, Andar verso un luogo. in fantincego V. Fantincego. in guardia ; Mettersi in guardia , Guardarsi
in

in camixelta; Porsi

suoi denti triangolari

deoteliali a

sega in basso.

**]Muja

"Miujo

Mieuo
nome
gono
i

V. Matura. y. Maturo. s. m. Abisso

Chiamano

con

questo
pie-

fabbricatori di candele di sevo

Una
i

Schermirsi, Star all'erta.


in

cola vasca in forma di madia, nella quale pon-

moto;

Mettersi in moto,

Muoversi; ed anAflBIarsi,

il

grasso fuso, onde tuffarvi dentro

luci-

che Avviarsi. in riga o de riga; Schierarsi,


tersi

gnoli per far candele, com'essi dicono, a bacchetta.

Met-

Miuve
i

in

fila.

in sce l'anima nn-a persnn-a; Mettersi uno


sull'anima V.

Anima.

per Commuovere gli alTelli. un dbbio, nn-a questin, ecc.; Muovere nn


dubbio, una questione, ecc., vale Proporre, Mettere innanzi dubbj e quistion.
lite

V. Mcscid in tulli i suoi significali. Muovere, melaf. per Indurre, Persuadere.

in sce l'omino; Metter cervello: Cominciar ad


osar prudenza.

in sci negativa; Porsi, Mettersi o Star in solla negativa, vale Persistere a negare. IH settn; Mettersi a sedere, per lo pi inten,

a nn-a persnn-a; Muover


s.
f.

lite

ad ano,
e Parte

vale Cominciare a litigar contro di Ini.

M!:xiiiii-a.
del

3Iediciua:

La scienza
la
si

diamo

del Sedersi

in

sol

letto

V. In settn.

in ta testa; Porsi
in ta testa
in

in

cuore o in animo, vale


;

medicare e del conservare Medicina, per Tutto quel che

sanit.

Proporsi, Deliberarsi.

dell'infermo per fargli ricuperare


Ficcarsi
tesla

adopera a pr la sanit; Ri-

nn-a cosa
in

o Cacciarsi

medio, Medicamento.

umore o

capo o
d'

in

una cosa, vale


;

Figurai, per Tutto ci che

serve a portare

Incaponirsi, Ostinarsi a crederla o a volerla fare.

in te
nelle
trio

brocce
alla

nn-a persnn-a

Rimettersi

braccia o alla merc altrui, cio in arbi-

provvedimento o compenso a qualche inconveniente, a qualche sventura o simile. da cavalli; Jledicina da cavalli, oltre il proprio
riparo,
signific.

disposizione altrui.
vento.

vale 3Iedicina forle, polente.


f.

5 vento; Mettersi vento, vale Cominciare a soffiare

M!eza,

s.

Mezzetta, Metadella: Vaso di terra

tirare

il

pe amia in t'n lugo ; Mettersi ad andare in un luogo, vale Avviarsi per esso. nn-a cosa stto i p; Mettersi sotto i piedi
alcuna cosa, vale Disprezzarla.
s.

vino; essa soo peso d'acqua comune era di sedici once genovesi. Oggid abolita, essendo cangiate le misure. Bocchetta. T. magnani. Specie di staffa che, feril

invetriala che serviva per


la

surare

conteneva

met

d'>^un

boccale, e

il

ACetted
truogolo
in

m.
la
:

3Iarcitojo. T. cari. Specie di

mata con
colpo

viti

ad una delle imposte


le

dell'uscio,

vasca di mattoni con fondo di pietra;


si

serve a ricevere

stanghette della serratura a

esso
s.

fa

marcitura de' cenci.

a colpo e mandata V. Ciavua.


s.
f.

Miix

m. Molo

Lavoro massiccio

coslroilo di grosse pietre,

muramento fondale in mare o in


di

linea retta o in arco, davanti a

un porto

per

mettere

bastimenti

al

coperto dagl'impeti de\

mare. Si fa talvolta sulla punta del molo una Torre o Faro per iiiaminare le navi in tempo
di

notte.
s.
f.

M!ua.

figura circolare,

e Mcina, Mola : Pielrone di piano di sotto e colmo di sopra, bucalo nel mezzo per uso di macinare, che si muove con ordigni adattati, per forza di vapore

Mcine

La met di V. Bari nel 2 signif. M!eza,ca.iiiia. s. f. Passetto: Sorla di misura antica ch'era la mela della canna, equivalente a quattro palmi e mezzo o cinque secondo l'oggetto che si misurava. ]M[eza, casetta, s. f. Blezza calza : Calza che arriva soltanto a mezza gamba. - Calzino, Calza piccola di filo per lo pi sottile, che copre non
Mezzobarile
:

M!eza.l>a.x*i

qi.anlo contiene

un

barile

pi che dal piede a mezzo stinco.


Dicesi di Muratore non totalmente esperio nellarte sua. Miz'ie s. f. pi. Mezzanini : Tutto quell'ordine di stanze, che sono immediatamente sopra al pian terreno, o anche tramezzo ai piani superiori

]!^ezacassua

d'acqoa o di giumenti o di vento,


n

Mola: La ruota da

affilare

e arrotare coltelli e

simili; che anche dicesi Ruota,

Mola e Pesce mola. T.

iUiol.

Tetraodon mola.

MEZ
quando esse stanze sono notabilmente pi
e
le

MEZ
basse,

corrispondenti finestre sono pi piccole di


piani, fra
i

quelle dei
zanini.

quali si trovano

mezvino

vale Quasi: Mezo imhrioego, Mezo matto^ecc; Mezz'ubbriaco, Mezzo matto e sim.

aWuio;

Cotticelo, Atticcio, Brillo, Cischero,

]M[ezaju.a<

s.

f.

Mezzaruola: Misura

di

contenente due

barili,

ciascuno de' quali di

90

boccali genovesi, corrispondenti a

80

litri.

la.iiix]ia> fAj; A mezza lama, A mezza spada V. questa voce alla sua sede alfab. ]|eza<la.uu-a< s. f. Mezzalana Panno fatto di
:

Bfeza,

cio Alquanto alterato per aver soverchiamente beuto,

bagno; Semicupio V. Bagno.

brxu; Abbruciaticelo,
arso,

Arsicciato: Alquanto consumato dal fuoco. busto; Mezzo busto e Mezzobusto V. ilfe^ows^o. chutto e mezo cro; Verdemezzo: Tra cotto

lana e di lino; altrim. Accellana.

e crudo.

]M[eza<lxiii-a>

s.

f.

Mezzaluna: Strum.

fatto

a cerchio, a similitudine della luna falcata; di

co; Mezzo colore e Mezzocolore V. Mezoc. d bigliardo ; Corda: Quella linea che s'immagina tirata da mattonella a mattonella
di
ai

1)

manico da ambi maneggia a due mani; la usano i cuochi per minuzzar le carni, erbucce e simili; dicesi anche Lunetta e Coltello da minuzzare. Mezza luna. T. milit. V. Lnn-a.
ferro acciajato tagliente, con
Iati, e si
i

due quarti

cima

e di fondo del biliardo, al di qua della

qual linea dee stare chi s'acchila, o chi s'imposta per battere la palla dell'avversario.
e mezzo, Mezzo mezzo, A mezzo Mezzanamente, Alquanto, N poco n molto, Cos cos. N bene n male, Tollerabilmente, Passabilmente. grixo; Semicanuto. e a mezzo,

mezo ; Mezzo

tb.

cffa; Cerchio di gabbia. T. mar. Lastra di ferro piatta e sottile, che serve a guarnire tutto
all'intorno la gabbia e a formarvi

un

risalto
le

che

ricuopre
di

buchi quadri pei quali passano

lande

gabbia.
f.

mandino; Mezzo
usano coprirsi
i

fazzoletto:
,

IdCezaiiuza. s.

Chiurlo piccolo V. Sarapicco.

zoletto tagliato per traverso

La met d'un fazcon cui le donne


tutti

!M[eza;Uutte
del

s. f.

Mezzanotte:

Il

punto della

met della notte. Tramontana, Settentrione, Nort

e Norie:

La plaga
mezzod:

mondo

sottoposta al polo artico, od altrim.

Quella parte del

Campo ecc. lkleza<tezita>


che fra
di
il

mondo che opposta esposto a mezzanotte.


s. f.

al

il

collo e le spalle.

matto; Pazziccio, Mezzo matto, Che non ha


suoi mesi.

morto; Semivivo, Mezzo morto. no; Semignudo, Mezzo nudo.

ommo;
panno;

Mezz'uomo,

dicesi per ischerzo

d'Uomo

Mezzatinta: Specie di colore

piccolo; antic. Piccinaco, Piccincolo.

chiaro e l'oscuro.
s.

Bfezeug'u
color
la

m. Topo ragno. T. coni. Topo


scuro, cangiante in bigio e la met del suo corpo

rossiccio

nero;

sua coda lunga


s.

ed coperta di corto pelo,

BCezetta.
V. Meza.

f.

Mezzeltino. DimiD. di Mezzetta


Mezzetti. T. cari. Fogli or-

peu; Semicalvo. piatto; Mezzo quarto; Mezzo


appassito.

Zefiro e Zelfiro V. Zefir.


piatto V. Piatto.

quarto,

Un

ottavo.

secco ; Verdesecco, Mezzo secco, Soppasso : Quasi

soprano; Mezzo soprano

Mezzosoprano. T. mus.
il

Bf ezetti
lati,

s.

m.

pi.

Voce che
prano.

sta

di

mezzo

tra

contralto e

il

so-

strappati, ragnati o altrimenti difettosi, che

soglionsi mettere in principio e in fine della ri-

sma, quando questa mezzetti preservano


tura,
il

si

lega in croce con spago.

la carta dal

segno della legaessi.

quale rimane tutto su di

Oramai
che
foglio

vanno

in

disuso,

dacch

le

risme,

anzi

termine; Mezzo termine e Mezzotermine V. Mezotermine. tn; Mezzo tuono, lo stesso che Semituono. S Anddghe de mezo; Andarne di mezzo, vale Patirne, Rilevarne danno, pregiudizio e sim.
S

legarle, s'incartano, cio s'involtano in


di carta pi grossa.

Da-o mezo in cm, Da-o mezo in zi; Dal mezzo in su. Dal mezzo in gi, vale Dalla parte
di

IMEezin

Miezo;
ficati,

Y. Mezetta. Mezzo: Voce usata

in forza di sost. e ta-

come pure d'avv. e in diversi signicome dimostreranno gli esempj: La met, che ossia Una delle due parti tra foro eguali unite insieme compongono il lutto: Vorrieivo mezo de quello pan; Vorrei mezzo di quel pane.
lora d'add.
,

cima o in fondo. Di mezza et , cio Tra vecchio e giovine, Che non n vecchio n giovine. $ De meza stagidn; Di mezzo tempo, cio Di priin

mezzo sino

De meza

etce;

d'autunno. mavera se de mezo in t''nn-a cosa; Esser di mezzo in una cosa, vale Esser mediatore, Aver impegno

Mezzo, per Quel punto o luogo che egualmente


distante da'suoi estremi e dalla sua circonferenza,
ti

che

si

effettui

ci di

che

si

tratta.

fra

mezo a-o marco


In

e l'anchizze

V.

An-

La
"

n
"

per per Modo, ad un Adoperato


fine.

parte di mezzo, Centro.


Figurat. vale Potere, Facolt di fare una cosa,

chizze.
S In

Ajuto, Interposizione, Mediazione.

Maniera, Via, Verso da riuscire


vale Sostanze, Facolt, Ric-

mezzo. Posto avv., vale Dentro mezo a-o fugo, a-i nemixi, ecc.; In mezzo del o il fuoco, In mezzo
Quasi nel centro: In
nemici.
dei
i

mezo;

al plur.,

% In

chezze, Agi, Danari e sim.:

Cdmme

o fa

a vive
%

sensa mezi? Come


n

Usato come add., vale La parte di mezzo: Meza etce; Mezza et. E talora Mediocre:" l'ea de meza statua; Era di mezza statura.

fa

a vivere privo di mezzi?

mezo a tutto questo; Con tutto questo. Non pertanto. Non ostante a ci, Ad onta di questo. Leva da mezo un conto, nn-a cosa, nn-a

Il

_ Usato come avv.

e posto innanzi a varj addictl.,

persnn-a V. Leva. S Levdse da mezo; Togliersi di mezzo, vale Trsi dal luogo dove si . Cessare d'esservi. S Mette a mezo. Mette in mezo V. Mette.

MEZ
S

in
dire una

517

N5

di

nn-a meza parolla; Non

mezza
aprir

parola o una parola, vale bocca.

Non

fiatare,

Non

Misurare, per Contrappcsare, Far paragone.


I

bccoin a tinfi-a persnn-a;


i

Tagliare

Sminuzzare o bocconi a uno, vale Somministrargli


il

S Piggid a stradda de mezo; Pigliar la via di mezzo, figurai, vale Temperare, Accomodare. 8 Tegni a stradda de mezo; Tener la via di mezzo,
figarat.

appena con che sussistere. 5 ponte de Cavignan; Misurare

ponte di Ca-

vale Star neutrale.

Non

inclinare in al-

rignano, figurai, vale Precipitarsi da esso.

nn-a scaa; Misurare


lare lutti
i

la

scala, figurai.

Ruzzo-

cuna parte.
S Tid a

mezo ; Cavare o Trar fuori, vale Levare, Trre una cosa dal luogo in cui riposta; e
detto di chiacchierata, ciarla o sim., vale Inventare e divulgare.

un

gradini della scala, Tombolarli.

scciaffo, un pugno, ecc.; Misurare uno schiaffo, un pugno e sim., dicesi per Far l'alto del darlo.

Mezase

n. p.

Misurarsi

Non

ispendere pia di

]|ezol>sto

s.

m. 3Iezzo busto e 3fezzobnsto:

Busto dimezzato, e si dice delle Statue fatte in tal maniera tronche e senza braccia. fldCezoc s. m. Mezzo colore e Mezzocolore: Color
di

mezzo

tra

due de' principali


il

colori,
il

come
rosso.

del

vino, quello che tra

bianco e

MezofSeixg'g'io
Un mezzo
Il

s.

m.

Foglietto.

T. stamp.

foglio di stampa.

]IIezog-ix*iio

s. m. Mezzogiorno, Mezzod: punto che divide egualmente il giorno tra il levare e il tramontare del sole, n Mezzogiorno e Mezzod, per II batter dell'orologio che annunzia tal punto di tempo. n per Una delle quattro regioni del mondo, quella che verso il polo antartico, e con voce olandese Sud, opposto di Nord o Norte (settentrione). S A mezogiSmo ; A mezzogiorno, A mezzod, Al meriggio A solato. Posto avv. vale Verso la

comporta il suo avere ; che anche dicesi Far il passo secondo le gambe. un vesti ecc. ; Misurarsi un vestilo o sim. si dice del Provarlo che fa il sarto per vedere se torni bene indosso. Chi n se meza, no da; Chi non si misura non la dura V. Dd. / ommi n se mezan a parmi; Gli aomini non si misurano a canne o colle pertiche. Dettato prov. che significa Dalle esterne qualit non si pu venir in cognizione dell'altrui abilit e talento. S Poeise mezd con un; Poter stare a petto ad
quello che
,

uno, figurai, vale Essergli eguale di forze.

HCezetai
d'una

s. f. Misurino : La parte aliquota misura da olio, nominala Libbretta V. Quartion.


s.

MEezii Mezza<ii

m. Misuratore: Colui che misura:


carbn, ecc.; Misuratore carbone e sim.

Mezu da gran, da
di grano, di

parte meridionale.

BCezotermine
BCeza.
n Misura w
,

m. Mezzo termine e Mezzotermine : Ripiego, 3Iodo scaltro e poco apparente da uscir da un impiccio.
s.

s.

f.

Misura: Distinzione determinata di

s. m. Mezzano: Una o pi stanze da una o pi persone, ossia Piccolo appartamento d'una casa che non abbia pian nobile V. Appartamento, Mez'ie. ]|f tto s. m. Mezzanetto: Piccolo mez-

abitarvi

ezzane
zano.

quantit, e Strum. col quale si dislingue,

per

Termine , Regola
:

Modo

Ordine

JHezzaiUiii
mezzo accomoda
di
la

s.

m. Mezzule.

T. bottaj.

La

parte
si

prescritto alle operazioni e alle cose.

piggiu tutte e mze potcibili; Hanno preso tutte le misure possibili,


per Mira

del fondo dinanzi della botte,

dove

Han

cannella V.

Tempagno.
di

SdEezzann-a;
T.
altri

fErboo de) ; Albero

mezzana.

Parlandosi

di versi, si dice del

Numero

e Col-

mar. Quello che

collocalo pi a poppa degli

locamento de' piedi o solamente delle sillabe con-

due, nelle navi a tre alberi.

venienti a ciascuna specie di verso; altrim. Jlelro.

cSrma; Misura colma,


cante, soprabbondante.

cio pienissima, traboc-

scarsa; Misura scarsa


giusto.

Quella che minore del

S Veja de mezzann-a; Vela di mezzana o d'artimone, ed anche assolutam. Mezzana : La randa di fortuna o Piccola randa che si sostituisce alla randa ordinaria allorquando il vento molto impetuoso.

A meza

che,

A meza

de carb5n V. queste

]|

Io

locuz. alla lor sede alfab.

di

num.

Pron. person. e nominai, di prima pers. sing. e d'ambo i generi; ne' casi obli-

S Arrob in ta meza; Fognar la misura: Lasciar con arte del vto nella misura.
S

S S

qui dicesi 3Ie.

cinm.e

mi;
io
:

Bnn-a meza; Buona misura,

Slisora ingorda,

vale Misura colma, piena. S se tutti taggioB a nn-a meza; Esser tutti tagliati ad una misura o Esser tulli d'una buccia : Maniera che dinoia egualit di costumi; e pigliasi per lo pili in mala parte.

Secondo dipende me non

Io per me, A me come me, cio penso, ed anco Per quanto da me Mi cmme mi n gh'andieivo ; Io per

ci

andrei.
ti;

Da mi a

Da me

a
ti;

te,

cio

quattr'occhi:

Te parli da mi a
Jleco medesimo. Nel

Ti parler da

me

a te.

Fra mi o Fra de mi; Fra me. Meco


terno
:

stesso,

Fd bnn-a meza ; Far buona


largo nella misura, Dare
le

misura, vale Esser

cose abbondantemente.

Ho

dito fra

mi;

mio dentro, Nel mio Dissi fra me.


de

in-

Fua de meza ; Fuor di misura. Olire misura, Senza misura, Oltre modo, Smisuratamente, Grandissimameote.

iVi5

savei ni de

mi

e ni

ti; Essere sciocco,

cio senza sapore, scipito.

S
VigMdiTe

Quanto a mi; Quanto


quanto da

me,

Io per

me,

tal-

S Piggid e so

mezene-o fd nn-a cosa;


le a' a.

volta vale Per quanto io

giudico; talvolta

Per

Prendere Provvedere

BCez
Trovar

n.
la

sue misure in far checchessia: mezzi e pesar le proprie forze. Misurare e alla lat. Mensurare:

me

dipende, e talvolta Per ci che

quantit ignota d'una cosa per

mezzo

mi spetta. S Secndo mi; Nel mio me, Secondo me, A me come me, A mio parere, A mio giudizio, Secondo
ci ch'io penso e sim.

d'altra gi nota,

che chiamasi Misura.

518

MIG
maggior
rie;

MIL
efficacia di
ci
s.

lidia.; Mila: Plur. femm. del nome numer. Mille, che accompagnasi sempre con altro numer. messogli avanti, come: Duama, Trcemta, Centomta, ecc.; Duemila, Tremila, Centomila, ecc.

negare:

gh'

miga da
di

Non

]W[ig"g"i/
mina
in

mica da ridere. m. Migliaio: Nome numer.

somma

che arriva

Mia. V. Ammid. M!i.coo s. ra. Jliracolo:


Miracolo,
figurai,

numero di Mille, e aja, come Centinaia, Paia


al al

nel plur. ter-

e sim.; dicesi

Allo o Opera del Poter


natura.

anche Migliaro e
antiq,
:

plur. 3figliara,

ma

divino fuor delle leggi conosciute della

Un miggid
di

de sci ,

Due miggiaea

sono voci de

taso grande, maraviglioso,


11

persnn-e
gliaia

sorprendente j Portento, Prodigio. S Fa micoi; Far miracoli: Far cose degne d'ammirazione. Superare l'espeltazione: Cose s'ha da

, ecc.; Un migliaio di scudi. Due mipersone, ecc. A miggicea; A migliaia. Posto avv. dinota QuanGhe corriva e tit innumerabile e grandissima
:

di? 5 fa micoi; Che si ha a dire? e' fa miracoli. S Fase micoo de tutto; Far miracolo di checchessia, dicesi di Chi trova

persnn-e a miggicea; Vi accorrevano


a migliaia.

le

persone

portento in ogni cosa

Mig'g'io

s.

ra.

Miglio e nel plur. Miglia: Ogni

ordinaria e naturale, Maravigliarsi d'ogni cosa.


Attribuir checchessia a miracolo.

lunghezza press'a poco di tre mila de' nostri passi: e secondo la nuova misura metrica Due chilom.
quattrocento sessanlasei metri, ossia
quattro eltom., sei decam. e sei

Per mi 5 pu f micoi ,
Per
si

ma
io

me pu
le

far miracoli,

ma

n ghe creddo; non gli credo,

Due

chilom.,

metri.

suol dire per significare che ad una persona

Mig'g'io

non

abbiamo n

affetto

n fiducia per qualunque

cosa essa faccia.


S Save

vitta e

micoi d'nn-a persnn-a;


i

Panicum mis. m. Miglio. T, bot. liaceum. Pianta rada, pendente, che ha i fiori d'un verde giallo o violetto, il seme piccolo, rotondo, lucido, che varia dal bianco al giallo, al
nero;
stelo,
le

Conoscere appieno
stumi e
S
alle

suoi polli, vale Essere in


ai

foglie derivanti

cognizione d'ogni minima cosa pertinente


qualit d'alcuno.

co-

guainanti, larghe da 4 a 8 pollici con

da ciascun nodo detto un

Trova pe micoo; Rinvenire


v.
n.

a caso.

nervo bianco nel mezzo, irsute nella guaina; le radici fibrose, alquanto bianche, dalle quali escono

BJEig-n.

Miagolare, Gnaulare V.

Ragna

nel 2" signif.

tre

quattro

steli

diritti.

originaria dell'India.

Miig'no
3J[iao
s.

s.

m. Miagolata, Gnaulala V. Ragno

sarvcego; Miglialsole. T. bot. Lilhospermum officinale. Pianta che nasce spontaneamente in luoghi
ai

nel 2" signif.

aridi

ed

incolti,

accanto alle strade e vicino

m. Miao, Gnao V. Gnao.


Filone, chiamasi a Firenze

fiumi e luoghi umidi.


ne'

Havvene

nel

monte An-

IMEioca;
n In

s. f.

Un pane

tera,
I

luoghi umidi della Casella ed altrove.


e rilucenti, simili nella

che abbia forma bislunga; Pagnottella,

suoi semi, duri, puliti

modo

basso vale Faccia tosta, ardila, sfronFiloncino.

figura alle perle, minuti, quasi

rotondi o ovati,
farinoso, vi-

tata,

ed anche Faccia brulla. Ceffo, Grifo.


s.
f.

e lisci

al

tatto,

hanno

il

sapore

M^icclietta

Piccolo filone V. Micca nel

Dim. di Filone: suo primo signif.

schioso ed alquanto astringente. Fiorisce in


gio e in giugno, ed pianta

mag-

perenne.
f.

franceize; Panello
un
taglio

alla

francese: Panetto bis-

Mig-nann-'j.o Miig-ninn-as.

Muscia,

lungo, di pasta soffice e salala che ha siiperiorm.

per
s.
f.

lo

lungo.

Non
Corda

si

usa in Toscana.
lino o

IMCicca/
altrim.
n

Miccia:
cotta.

di

canapa

concia col salnitro per dar fuoco

alle artiglierie;

Corda

Maccia, Micia, Muscina, Micina, Gattina: Voce con cui i fanciulli invitano e carezzano la gatta. M!ig-]iiii s. m. Mucino, Muscino, Micino: Voci fanciullesche che valgono Piccolo gatto, Gallino. Mlig-uo s. m. Micio: Voce bambinesca che va!

i
n

Favola, Fiaba, Frottola, Fandonia, ecc.: Sn tutte

micce, n cnta che micce; Le son tutte fiabe, E' non narra che fandonie V. Balla sotto questo
significato.

Gallo.

migno; Muci muc


il

Voce

colla quale si

chiama

gatto.

Mig-nonetto
gitto.

S Pitt da micce; Pittor da chiocciole o da sgabelli, Pillor da voti, Pittor da taverna, da boccali,

da fantocci, Dipinloruzzo,
tore, dicesi
di

Piltorello, Impiastra-

s. ra. Amorino o Amorino d'ET. bot. Reseda odorata. Pianta che ha gli steli un poco prostrati, quindi risorgenti, appena angolati; le foglie semplici, divise in due o tre

Cattivo pittore.
delle

lobi

intere,

tenere, lisce, ottuse nella


i

sommit,

Micco
*' In

s.

m. Micco: Animale de! genere

cuoriformi alla base;


petali

fiori

per

lo

pi con sei

scimmie.

biancastri,
i

con

le

antere d'un giallo aran-

modo

basso, e per dispregio dicesi di Colui

che vestendo da chierico presta il servizio in qualche chiesa; Chericu/.zo, Chericaslro. llficell s. f. BtifTelto ed a Siena Boccetlo: Colpo che si d con un dito, ordinariam. coll'indice o
col

peduncoli muniti alla base d'una brattea acuta, membranosa, circa due terzi pi corta di giardini pel essi. Questa pianta si coltiva in tulli
ciato,
i

grato odore del fiore, che lo ha simile alla pesca. Mlig'n.oiine s. m. Mignona. T, stamp. Sorta di
carattere di stamperia, che tra
e
il

medio,
si

fallo

scoppiare di sotto
s.

al dito pollice.

la

Nompariglia

IMEiclxelasso
che
si

m. Michelaccio:

Nome

proprio
altro

Testino. Dal

frane.

Mignonne.

usa in un dettato assai

comune quando
darsi

Milan
le

vuol parlar d'trno che pensiero che di campare


fastidi:

non vuol

allegramente e senza
la vita del

s. m. Nibbio, Forbicione. T. ornit. Falcus milvus. Uccello del genere dei Falchi e famiglia de' Milvi, che ha il becco nero, la cera gialla,

|
-|j

Fd

l'arte

do Michelasso; Far

Michelaccio.

Migr^^S

Mica e Miga,

ma meno
si

gi: Particella riempitiva che

usala: Non, Non accompagna colla

penne della fronte, gote e gola bianche, con una nera striscia longitudinale; quelle del vertice, colloltola e lati del collo, acuminate, fulve con una stria nera longitudinale; penne del dorso e scapolari, scoro^nere;
parti
inferiori

negazione per enfasi dei discorso ed anche per

caoprHrici

MIN
dell'ali

MIN

1%

fulvo-accese, macchiate di nero: remiganti

primarie, nere, secondarie, eslreraamente cenericce; coda pi lunga delle ali,


piedi gialli, unghie nere.
il

Beffare, Pigliar a gabbo,

zonare, Cuculiare, Dileggiare, Deridere, Burlare^. Giambare, Berteggiar,-

uccello

mollo forcuta; comunissimo;


"

men modestam.

Coglionare

Pigliarsi

giuoco

d'alcuno, Burlarsi di checchessia.


Pigliasi
lare,

vecchio raro. Nutresi


i

d'insetti, reiliii, topi,


lui

uccelletti;

pulcini

piaciono a

moltissimo;
;

anche per Tranellare, Abbindolare, Ginn-, Far baratteria, Trappolare, Truffare; ed in;

vile e si lascia battere per

Qno da' corvi


araba.

nidifica

sugli

alberi

molto

alti.

S
l'

senso pi mite Eludere, Illudere, Deludere. Fd cmme Tommu, cK l'and pe mincion


e l' stceto

]l01ia<
milia;

add. Ottimo.

Voce

un

viti

un

ottimo vino.

llilia>x*d.o s. m. Bilione, ed anche Miliardo Migliardo. Voce pretta francese: Mille milioni,
Migliajo di milioni, ossia Dieci volle cento milioni.

mincionu V. in Fd. Fase mincion; Farsi scorgere o corbellare. S Minciondse n. p. Burlarsi, Cuculiarsi, BertegS
giarsi,

ecc.
s.
f.

Minoionaja;
giocoso.
Il

Minchioneria: 3Iotto, Detto

Btlilin
nota
n
la

s.

m.

3IilioRe;
di

Nome
Numero

numer. che

di-

Somma
stceto

mille migliaja.

Minchioneria

per Cosa da poco e di ninn

Milione, talora usasi per

indeterminato:

mento
I!

Bdgatella, Bajuca, e

momen modestamente

Ghe sn

un
add.

tnilin de volte; Vi fui

un
ti

milione di volte.

BdCiliou/io
Ricco
di

Milionario.

Voce

dell'uso:

Coglioneria.

Errore, Sproposito, Corbelleria, Coglioneria,

Fandonia, Bubbola, Frottola, Fiaba.


s.
f.

milioni, Ricco sfondato, Ricchissimo.


s.

]MCiiiciona>ta<
latura,

Slinchionatura, Corbel-

lUillexinio
n Millesimo, per

m. Millesimo
di

e per sinc. Mil-

Canzonatura, Dileggiamento, Derisione,

lesmu: Lo spazio

mille anni,

Beffa, e

men modestam.
s.
f.

Coglionatura

L'atto del

La

data apposta ai pubblici

mo-

minchionare.

anni:
n

numenti, sebbene maggiore o minore di mille milleximo d l' scassu; Il millesimo


Alle volte sta in forza d'add. ed

Miua^
rali
Il

Miniera: Luogo sotterra dove giasi

ciono e donde

possono levare metalli, mine-

cancellato.

e certe pietre preziose.

nome numer.

Miniera, figurai, per Luogo o Cosa abbondevole.


s.

ordinai, di Mille:

Me

contentieivo da tnillexima

Ikliiiei*a,le
Il

m. Minerale

Materia qualunque

parie; Io sarei contento della millesima parte. 1d.iixa, v. a. Minare: Far mine (in signif. di Cavo Buco) sotto le mura d'una citt, d'una fortezza, sotto un'opera di fortificazione, ecc. t Minare, figur. Distruggere insensibilmente checchessia per via di cabale e raggiri , Lavorar sott'acqua di nascosto onde render vane le altrui opere, gli altrui progetti o sim. ]M[ina,oci< v. n. 31inacciare: Promettere altrui castigo vendetta ecc. con alto o movimento severo di mano o di testa o con parole aspre. li Minacciare, in senso figur. dicesi altres di Cose inanimate, le quali danno indizio o lasciano scorgere qualche imminente disastro, danno o rovina: Quella casa a minaccia de vegni z; Quella
casa minaccia rovhia.

che eslraesi da una miniera. Minerale, usato in forza d'addiett. vale Appartenente a miniera o che partecipa della natura
dei minerali.

S jEgue minerali; Acque minerali: Quelle die trovansi impregnate d'alcune sostanze straniere,

gasose, saline, che per ordinario

si

adoperano

per medicamento.

Mini.

V.

a.

Miniare: Dipingere con acquerelli

cose piccole in sulla cartapecora ovv. sull'avorio. lMLiiLSk.t s. m. Miniatore: Colui che minia.

Iliiiia,t.a> s. f. Miniatura: L'arte del miniare, Genere di pittura in piccolo, in cui s'impiegano,
sulla

cartapecora o sull'avorio, colori stemperati

nell'acqua di
le

gomma,
si

si

punteggiano solamente
i

carni, e

dipingono a guazzo

fondi

]M[na,t

s.

m. Minatore: Colui che scava


alle

le

mine,

panneggiamenti.
n Miniatura: Pittura
in

Che lavora intorno

mine.
Coglione:

miniata od Oggetto

dipinto

mincin
Uomo

add. Minchione, Mestolone, Squasie

miniatura.

modeo. Uccellacelo,

men modeslam.

$ In

miniata; In miniatura. Posto Hvy. vale In

balordo, sciocco, gaglioffo.

piccolo.

% ve ria fd con di minciin; Aver a fare con gente sciocca , Aver da mangiare la zuppa coi
ciechi.

M!inin
IMEiuio
lo

V. Mignin. m. Minio Ossido di piombo, tra rosso e giallo, tendente allo scamatino, e serve per
s.
:

S Chi balla sensa sdn, 5 cin V. Balla.

l'

matto opp min-

pi per dipignere.

Miinno minno
Mliiiii-a.
fa
s. f.

S Chi mincidn se ne stagghe a casa V. Casa. S Chi foise cosci mincidn ! Chi fosse s corbellone ! S Mincini ! Minchioni ! Esclamaz. di sorpresa maraviglia e sim,, lo stesso che Capperi ! Cappila!

Mina

V. Migno migno in Migno. Quel cavo o buco che si

nel terreno, nelle

mura o

nel sasso, per

em-

pirlo di polvere affine di disunire,

rompere f
si

mandar

in aria le indicate materie.


s. f.

Corbezzole! Zucche
se mincin;
,

Cospetto!

Mlii]ia<
uccellare

Mina
biade,

Sorta di misura con coi


il

Non

Non

esser

uomo da

misurano
sim.
;

le

grano,

la

farina,

il

sale e

a fave

si

dice

dUomo
fine.

che opera con riflessione

e significa ancora

La
i

quantit della cosa


Legisti dicesi Colai

e con secondo

misurata.

% Ogni fedele mincidn; Ogni fedel minchione, vale nel comune uso Qualunque persona, anche la pi semplice e da poco, ma che non sa stupida
affatto.

Min
I

s.

m. Minore, presso
padrone

S Tocco de mincidn; Pezzo d'asino. SdCiULoion; v. a. Minchionare, Corbellare, Can-

determinata dalle sua roba. Minore, dai Logici si dice La seconda proposizione d'un sillogismo regolare, ed di genere
che non ancora giunto
leggi da poter esser
all'et

di s e della

femm. V. Maggio

s.

f.

S20

M8
add. Minore: Pi piccolo, contr. di Mag-

MOC
Mispz>seg'o
riet
s.

IMQn
giore.

m. Pesealoggia, Pescamelata,

Pescaciriegia, Pescanoce: Chiamasi cos


della

Una va-

M Minore anche aggionlo di Ciascuno del primi quattr'ordini, che dee ricever colui che vuol dii

pesca comune.

Ve n'ha

delle grosse,

delle

medie

e delle piccole; altre

ventare sacerdote.

cia e la polpa gialla,


di

hanno la buced altre bianca; tutte per


Mandata, e antic. Messa e

-tu

d'etw; Minore d'et, Pi giovine, parlandosi


fratello

di sapore squisito.

';

cadetto.
s.

Missa
Mijollo. T.

s.

f.

Servito,
di

iS.ln.osL
4'-

m. Mnotto o
a

mar.

Si

Messo: Muta

vivande.

questo

nome

Due

legni collocati quasi orizzon-

AdCitig'.
dolcire,

talmente, uno per parte dello sperone, che spor*

V. n. Mitigare: Far mite. Placare, AdTemperare, Disacerbare, Moderare V.

gono
colla

sul

davanti della nave, ad un certo angolo


chiglia, per

Calma.
% Mitigse n. p. Mitigarsi Deporre l'ira, lo sdegno, Calmarsi, Placarsi, Abbonacciarsi.
:

direzione della
i

procurare da

ambedue
'

lati

trinchetto, la
Iella

un punto fermo onde murarvi il scotta del quale passa per una ro-

AJEa
IMCoae
i>

s. s.

f.
f.

Blora

'''

posta all'estremit della gruella.

Madre,
si

Donna nera V. Mu. antic. Matre: Femmina che ha


dice di Tutte quelle cose, dalle
si

IMCinollo
ai

s. m. Zavorrante. Voce dell'uso: Chiamansi cos da noi Coloro che portano la zavorra

figliuoli.

Genitrice.

Bladre, figurat.

bastimenti.
s.
f.

quali per qualunque

voglia

modo

si

tragga ori-

]IIiii.ox*a;iisa<
~

Minorit:

il

numero minore
non

gine.

tra pi

persone d'un consesso, ecc.


s.
f.

BCinoritee
giunto
all'et
s.
f.

Minorila:

Stato di chi
s.

-^ d vin; Bladre: Il fondigliuolo. La feccia o Letto del vino quando nella botte; e non che del vino
dicesi

maggiore V. Min
Milza
:

m.
%
coste spurie.

anche dell'aceto.

JkUxLaa,
"*'

Viscere molle, posto nell'ipolo

condrio sinistro fra


S Ave

stomaco e

le

md
alla

a minsa;
milza.

Sentir della milza, vale

Aver

male

Miinseea.

IMCinson

la voce Erba. V. Nomina. BCintaj s. f. Minuta: Abbozzo di scrittura. s. m. Minuto: La 60'^ parte d'un'ora, e dicesi pure Minuto primo. secndo; Minuto secondo: La 60"* parte d'un

(Erba) V.

moce pietosa a fa i figgiu tignsi V. Figgiu. S Assmeggise a moce; Madreggiare: Essere nei costumi simile alla madre, ed antfae Somigliar la madre nelle fattezze. S Md de moce; Mal di madre, Mal di matrice V.

Md.

IMCoaelo
Aggiunto

add. Paonazzo, Pavonazzo, Pagonazzo:


di

minuto

colore tra azzurro e rosso

simile

Moar

a quello della viola

mammola.

f-^'
-i'iiij

minuto primo.
In t'n minuto m. avv. In un attimo, In un batter d'occhio, In

add. Marezzato; Aggianto di panno e drappo cui sia stato dato il marezzo, ossia, quell' ondeggiamento di color variato prodotto sui

Bxxi
gli

BCope

un subito. V. Milin. s. m. Miope: Colui che vede distintamente oggetti vicini, ma confusamente i lontani; il

drappi dall'azione del mngano.

JMColblba

d'amixi; Combriccola, Confrediglia V. Cabirda. Miolbile s. m. Mobile, Arredo, Suppellettile V.


Mobilia.
ti

s.

f.

Trama, Inganno, Marachella.

contr. del Presbite.

ACisa<nti*opo s.
tivo

m. Misantropo

Uomo

di cat-

umore che schiva

di trovarsi in societ cogli

^'1

altri.

Bffisocio
naro.

V. Mescco.
Asciutto, Abbruciato di da-

*^I!M[iscio add. Arso,

'Bfiisoin
"5'

s.

f.

Missione:

Il

mandare che
fede di Cristo
i

si fa

de' sacerdoti a predicare


i

la

tra
:

Mobile, per Facolt e Avere mvibile, onde: Beni mobili; Beni mobili diconsi Quelli che, salva la loro sostanza, possono trasportarsi da un luogo all'altro per opposizione a' Beni immobili stabili che sono quelli che non possono mutar di luogo, come case, poderi, ecc. Bello mobile ! Bel mobile Bel cero Bel cece si dice ironicamente ad Uom dappoco o tristo.
; !
!

popoli barbari o ad istruire

cristiani,

onde

Miolbile

-i
(,'>'

And

in

misciSn;

Andare

in

missione, vale

RCiscioua<io s.

Andare a predicare. m. Missionario : Sacerdote spes.

Mobilia

add. Mobile, Mvibile: Che atto a muoversi o ad esser mosso, g Feste mobili; Feste mobili V. Festa. Tutto ci che nelle case s. f. Mobili;
:

dito per le missioni.

adornamento di stanze,

come
,

sedie, cassettoni,
ecc.

Bis
V At"
'*;'

m. Momento, e dicesi di Quel brevissimo spazio di tempo che si occupa nel recitare un miserere: No passa un mise ch'6 no me frusce; Non passa un momento ch'e' non mi tedii.
s. f.

tavole, armadi, scansie, quadri

- Tutto

ci

che appartiene
tega,

alla

cucina, alla cantina, alla bot-

all'agricoltura, dicesi

Masserizia di cucina,

di cantina, ecc.,

ma

pi particolarm. Arnesi, Stra-

'>'Af isia<

Miseria, Povert, Indigenza, Bisogno,

menti, Utensili.

*=?

Necessit.
n

AJColbilia

V. a. Mobiliare,

Ammobiliare V.

Am-

Miseria, fgurat. per Cosa da nulla, di niun conto

'"
<

considerazione, Bagatella, Inezia, Frascheria.

Moca
per

mobiglid.
s.
f.

Ralla:
i

^ Cdntd de misie; Cantare


Cantare
sia.

delle

sue

miserie.

forma dentro
il

Quell'untume nero che si mozzi delle ruote delle carrozze

il miserere: Fare il miseracelo, Fare il lamentone, infingendosi pi povero che un non

Voce d'uso comune

continuo girare sui ferri della sala, ecc. in Toscana.


s. f.

M!ocoa
alla

Bigotta e
di

comunem.

al plor.

Bigotte.

fl.i'J

se all'ultima misia; Essere

mcina o

ia fondo, Essere per le fratte. Essere ridotto al

verde, in rovina, agii estremi della miseria.

proprio nn-a misSi; Essere una compassione.

legno di forma sferoidale con tre pi fori a gola in direzione dell'asse minore che fanno uffizio di girelle. Due bigotte con un cavo che passa successivaminta da una
T.

mar. Pezzi

MOD
all'altra

MOD
una
specie
i

S^l

pe'suoi
gli

fori

formano

di

paranco, che serve per tesare


e spesso pure
latta, fatto a

le sartie,

paterazzi

A tutti i moddi; In ogni mo' o modo, lo stesso Che comunque vada la cosa: A tutti i moddi
vuggio veddighe dentro ; In ogni
derci dentro.

stragli
s.

V. Bigotta.

modo

io vo'

ve-

Alocca^lmme
foggia di
si

laterale entro cui

m. Spegnitoio: Arnese di campana, con un boccinolo ferma una pertica o canna,


alto.

i4

n moddo; A un modo.

Allo stesso

modo,

cio Similmente,
tutti (ceti

e serve
dele

comunem.
altri

nelle chiese per ispegnere can-

Egualmente : Semmo a un moddo; Noi tutti siamo fatti a

un

pari,

lumi posti in

- Accenditoio,
S

un modo.

chiamasi La pertica o canna quando ha in cima un moccolo o stoppino (mcchetto) per uso di

MScchiette

accendere candele o lumi posti in alto o discosto. s. f. pi. Smoccolatoje : Strum. col
quale si smoccola, fatto a guisa di cesoje con due manichetti imperniati insieme, e con una cassettina da capo, nella quale si chiude la smoccolatura. Sogliono avere tre piedini, e
si

De moddo che; Di modo, che, vale lo stesso che Tal che. Sicch, In guisa che. $ Fa a so moddo o a moddo di atri; Fare a suo senno o a senno d'altrui, vale Operare secondo
S
di
la

propria o

l'altrui

volont.

posano

per

lo

pi sopra un piattellino metallico.

modo, di maniera, misura, vale Grandemente, Eccessivamente, Estraordinariamenle, Smodatamente. A nisciin moddo; In nessan modo, A % In Fua de moddo; Fuor
di

Mcclietto
fila

da lmea; Smoccolatojne V. Lmea. s. m. Stoppino, dicesi ad Alcune


di

bambagia a guisa
si

di lucgnolo, coperte di

patto nessuno. i^ S In certo moddo; Per certo modo. vin piggiu a moddo S l' megio che 5 broddo S

cera, delle quali altri

serve per accendere

V. Broddo.
S

lumi, ed anche per far lume, specialmente an-

Pe moddo
dire.

dando qua

e l per la casa; altrim. Cerino

V.

de di; A mo' di dire. Per modo di Per cos dire, Per modo d'esempio. Esem-

Cerin.

pigrazia.

de candeja
qnale sia
dicesi

Moccolo Candeletta sottile, della arsa la maggior parte; se cortissima,


;
:

S Trova

moddo
v.

de...

Veder via

di...

Trovar modo
alcuna cosa.

di, cio la

maniera
a.

di

condurre a

fine

B5coo

Mozzicone. S Ti(H mcchetti; Gittar motti, Motteggiare, vale Pungere, Incitar co' motti. s. m. Moccolaia: La parte del lucignolo CstppinJ da smoccolarsi perch troppo incarbonita. - Fungo chiamasi Quel bottone simile al cappello d'un fungo, che si genera nella sommit del lucignolo acceso (V. Bolla nel b'.signif.).

M^odell,

Modellare.
il

T. scult.

Formare

modello d'un'opera che si vuole eseguire in marmo o in altra materia. ModellAse n. p. Prendere a modello, a norma, a regola. Governarsi, Regolarsi secondo le altrui

con terra molle o cera

operazioni, preso sempre in buona parte.

]|fodellat

Miodello
"

s.

s. m. Modellatore: Chi modella. m. Modello : Rilievo in piccolo del-

Smoccolatura, Quella parte del lucignolo o stopde carbn ; Fumajuolo e pi comunem. Fumacchio V. Carbn. 3fod<la< s. f. Moda : Usanza cbe corre, passeggiera, introdotta dal gusto presente o dal capriccio;
djicesi del vestire,

pino acceso, stata recisa colle smoccolatoje.

l'opera che si vuol fare in grande. Modello e Mdano Misura colla quale si regolano gli artefici in fare i lavori loro, ed diverso,
:

secondo
n

le

diverse loro professioni.

Fig. Esemplare, Archetipo.


Si dice a

Uomo
nudo o

Donna

che, nell'accademia

de' mobili, dell'acconciarsi, ecc.

del disegno,

vestito, sta

fermo per essere

modda ;
moda.

Alla

moda. Posto avv. vale Secondo


tutta

da' giovani studenti o da' maestri dell'arte per

l'usanza che corre.

All'iltima

modda; A

usanza, All'ultima
:

loro studio ritratto al naturale.

d'un bastimento
v. a.

Garbo, Garbato o Sesto

Mo-

dello che si fa per la costruzione d'un bastimento.

S se de modda ; Essere andazzo in usanza, Usarsi. Mercante

Essere in

moda
di

Modera,
vole.
cessi in

Modificare,

Moderare: Ridurre al conveneTemperare: Reprimere gli ec:

da modde; Modista: Chi ha bottega

checchessa.

robe di moda.

Mioddo
1

m. Modo, Maniera, Guisa, Via, Mezzo. Modo, per La maniera con cui si fa qualche cosa : Questo moddo de scrive 6 n me piaxe; Questo modo di scrivere non mi piace. M per Rimedio, Ripiego, w per Volont, Piacimento: fa sempre a mce moddo; Egli fa sempre a mio modo, n Presso i Grammatici si usa per significare le differenti maniere di coniugare i verbi giusta le differenti azioni od affezioni che si hanno da
s.

Moderse n. p. Moderarsi , Temperarsi Reprimere l'impelo della collera o d'altro affetto,


Contenersi ne'
ristretti
s.
f.

limiti

dell'onesto.

Ikf odex*a<ziii
:

Modestin
il

Moderazione, Moderanza, Moderamento Regola, Modo e Misura nelle cose. s. m. Modestina: Striscia di panno lino lunga un palmo o poco pia, con qualche guernizione nel lato superiore, e portanla sopra
seno
le

molto
Scollino.

scollato o aperto sul

donne, specialmente quando il vestito davanti; altrim.


v.
a.

esprimere.
S

Modifica,
de
;

Modificare, Moderare,

A moddo
d: Fceto
di

A modo

d,

vale

Come,

In gnisa

rare: Produrre cangiamento, Cambiare


di

il

Tempemodo

a moddo de barchetta; Fatto

modo

essere d'alcuna cosa.

barchetta.
ogtii

S Modificse n. p. Modificarsi.

moddo; Ad ogni modo, vale Tuttavia, Ad ogni moddo 6 ghe gugna; Ad ogni modo egli vi guadagna. % And, a moddo in t'nn-a cosa; Andar a modo
$

Ad

Miodificazin
ficare,
Il

s.

f.

Modificazione:

li

modi-

Per

altro:

cosa

cambiare tanto o quanto l'essere d'una la forma di essa.


s.
f.

Modista
che
fa

Modista.
coffie

Voce

dell'oso:

Colei

in

una cosa, vale Andarvi con moderazione.

eappelli,

e altre accooctatare d

tm
:
.

MOI.
moda

MOI
corrente;
altrimenti

donna

secondo
s.
f.

la

Crestaia.

M^exiii-a>

Morena e Marena. T.

ltiol.

e sin., vale Aver gran bisogno di cibo, di bevanda, di riposo, ecc.

dannu; Morir dannato o

nell'ira di Dio, vale

.y Jturvena helena. Pesce del genere delle Muredi: nofidi, che ha molta somiglianza ai serpenti per

Morir empiamente da peccatore. da-o cado; Stillarsi dal caldo: Soffrir soverchio
calore.

ohia sua forma quasi


le

cilindrica
sottili.

non meno che per


svelto, forte, flesii

sue proporzioni

9tibile nelle sue parti, e a guisa che


striscia e s'arronciglia
sulla

colubro

terra; egli nuota e

ih

muovesi

in giro

nell'acqua.

Ha

le

due mascelle

fornite di denti acuti e lontani l'uno dall'altro;

jR;ba denti sul palato; il corpo e la coda sono sparsi ^^v.di macchie irregolari, grandi, ed accompagnate e coperte in parte di macchie pi piccole. Un
t9()4>more viscoso e copiosissimo, d cui intonacata
.|na

pelle, d all'animale la facolt d sdrucciolare

facilmente in

ifersere

mezzo agli oslacoli, e di non estrattenuto se non con molta fatica. La sua

carne grassa, bianca, dilicatissima; cibasi di gratichj e di pesci, ma i polipi sono il suo pasto singolare; si pesca con nasse e con lenze.

'

Averne veemente santamente; Morir Dio o pace santamente. uio sensa sd Morir improvvisamente senza M. vergine; Morir ghirlanda o corona:
glia di checchessia.

da-o rie; Morir dalle risa, si dice del Ridere smoderatamente. d raggia, d futta, ecc.; Morir di rabbia, di sdegno o simili, si dice dell'Essere da sifiTatte passioni grandemente agitato e commosso. de parto; Morir di parto o nel parto o sopra parto, vale Morire a cagione del parto. in te so oegue ; Cuocer nel suo brodo V. ./Egua. 6 chu d'nn-a cosa; Assevare, Morir di vodesiderio.
di
in

nell'eterna

Cristo,

cio

sens'
i

conforti della religione.


colla

basso.

colla

]loesca<
cos detto

s.

f.

Moresca: Sorta

di

ballo antico,

Morir vergine.
8

sato a'

perch usato da' Mori, e da loro pasnostri avi, che forse in qualche parte
al

csto de
il

moi, vuggio fal; N dovessi


il

io

morire,
loda
**S
la

vo' fare.
fine
, il

corrisponde
S Batte

saltare coli'
la

arme

degli antichi.

Chi ben vive, ben mne ; \A vita


sera.

di

moresca. ]M[oto add. Moretto, Brunetto, Brunotto, Branazzo : Che ha alquanto del moro, del bruno. ]li!g'a,ne s. m. Jlogogane, Mogogon, e volgarm.
"iQ Mgano: Albero americano, il cui legno, di color fiallo-rossgno, molto pregiato, e serve per far ih
mobili di riguardo.

a moesca; Far

Chi vive sperando mne cagando V. Caga.

Fa moi nn-a persnn-a;

Giustiziare uno.

Moieiva ci filo a vacca d'ti/i pveo diao; Quando uno nato per far tribolare non dilefia
I tristi non muojono mBi. vu moi; E' vuol morire, si dice Quando si vede un avaro regalare qualche cosa ad alcuno

mai,

'Sd-H^^G
!t^

s.

f.

Moglie, Consorte:

Femmina conIl

1^: giunta in matrimonio; altrim. Mogliera, Mogliere, no e per idiotismo fior. Moglieri.

Chi ha bella mgg, a non tutta a so ; Chi io! ha bella moglie, la non tutta sua. ai$ In compagnia 5 prceve 5 piggia mgg V. Cornisi'- pagnia, ftJiS N se pu avei a mgg imbricega e a btte j*:" pinn-a V. Btte'. 5 Ommo chi ha due mgg; Bigamo. S Piggi mgg; Pigliare o Menare o Tr moglie, vagliono Ammogliarsi. S Se voe astalllo, dceghe mgg; Dagli moglie -3 f ed halo giunto, dicesi proverb. per dinotare l'incomodo, che apporta seco il prender moglie. Biloi V. n. Morire e Morirsi Uscir di vita. Partir di questo mondo, Trapassar di questa vita, Cessar ^&i'di vivere. Dare l'ultimo addio. Andare a' piedi Dio, Serrar le pugna. Render l'anima a Dio; e scherzevolm. Dar beccare a' polli del prete, An.ifer;dare a sentir cantare grilli. Porre il capo dove il nonno ha piedi, Far gheppio. Basire, Crepare,
:
.

Vuol morire, dicesi pure nell'uso di Chi ha una malattia mortale. moi ci d'un md che S Quando s'ha da moi, a dell'atro l' 5 stesso; Infine per lo gregge
S
poi lo stesso esser preso dal lupo o dal custode. Primma de moi bezugna vddine de belle;

fare qualche larghezza contro la sua natura.

Mentr'uno ha denti
gli

in

bocca, e' non sa quel che

tocca.

Modo

prov. die dicesi per dinotare la

variet della fortuna.

se sa dve se mne; S Se sa dve se nasce, n5 Ognun sa dov' e' nasce o pasce , ma nessun sa

Mieg-ua;

dov'ei debba morire. s. f. Matrigna e Madrigna: Moglie del padre di colui a cui sia morta la madre.
s.

Mou

m. Molino e Mulino: Edifizio composto


le

di

slrumenli che serve per macinare due, a trce rne; Molino a due o

biade.
pal-

tre

menti, dicesi quando ha due o tre mcine. a vento; Molino a vento o da vento: Sorta d mulino che va per forza di ruote messe in moto
dal vento.

,|r.Tirar l'ajuolo. Batter

la

capata,

n Morire, figurat. Mancare, Consumarsi,

CI'

fl

S Chi
al

primmo

a-o mSin,

mxina;

Chi primo

Finire, Terminare.

a so letto; Morir nel suo letto. Morir di suo male o di sua morte: Morir di morte naturale. - co-e scarpe inp .... Maniera del volgo, e vale Esser ucciso o Morir di morte improvvisa. mr- cSnime e msche; Esser grandissima moria o
mortalit.

mulino, primo macina. Modo prov. che vale Chi pili sollecito, esce primo di briga. Doppo cent'anni l'ccgua a torna a-o so mBin;
In cent'anni e cento mesi l'acqua torna
a'

suoi

%
S

-e:;

^gua. Erboo d min; Albero o Ti l'cegua a-o so min ;


paesi V.

Fsolo. Tirare o Recar l'acl'arte

d famme; Morir

di

fame, Allampanare dalla

qua
di

al

fame. Essere scannato dalla fame, vagliono Aver ,^gran fame; e talora Esser mendico.

Moina,
linaro,

suo mulino V. .gua. s, m. Mugnajo: Quegli che esercita


i

ridurre

cereali in farine; dicesi

anche Mo-

Jtd famme,
v. <w.*%Morir

d sw, da-o

freido, da-o sunno,

Molinajo, Mulinaro, .Macinatore.


s.

di fame, di sete, di freddo, di sonno

Mi^ineUo

m. Molinello

e Malinello. T.

mar.

MOL
rgano orizzontale con
eseguisconsi
n Brbera:
altri

MOL
si

cui

salpa l'ancora ed

lavori di

forza.

Altra specie d'argano orizzontale, gi-

d vesti; Allentare

il

vestito: Slacciarlo

onde

sia

meno ristretto. un pugno, un


giare,

scciaffo, di cosci, ecc.: AbbrfC*^

revole
(o

due capi su dae pernj, ano di questi anche ambidae) prolungato e ripiegato in maa'
il

care, Appiccare, Appioppare, Appostare,

Appog-

novella. Serve a tirar in alto pesi per le fabbriche,

Azzeccare un pugno, ano schiaffo, un mostaccione. Sprangar calci, ecc. vale Lasciarlo

estrarre

minerale dalle cave

attinger

acqoa
3

andare, Scagliarlo.

da^ pozzi e simili.


n

Comensd a molla a

scotta V. appresso Molldse

Bullo, e

comunem.

Rulli al piar.: Cilindri di legno


i

duro, non mollo lunghi,


alle

quali

si

mettono sotto

pe-e picagge. $ Mollse n. p. Allentarsi: Farsi lento, cootr. di


n

pietre o ad altre cose di gran peso per

muo-

verle facilmente col rotolarle; altrim. Curri, Cilindri.


11

pe-e picagge; Rompere o Strappar

teso,

la

cavezza,

dicesi di Colui che, perduto ogni ritegno d'onest,

Cilindro,
sol

Rotolo, Rullo: Strum. di legno d'un


lo

pezzo, liscio in forma di colonna, bucato nel

mezzo per

ferro su cui gira allorch

lungo ove s'introduce un perno di si fa passare sul ter-

reno dopo eminato per comprimere la semente. per Un altro strum. in tutto eguale al precedente, ma di marmo invece di legno, che serve

comincia a fare mancanze. Mollame: Parte carnosa s. m. che agevolmente cede al tatto , ed propriam. quella che sopra il fianco. Id[olla>iiii-a> s. f. Fitta: Terreno che sfonda

]lkolla<nixuLe

per ispianare e lisciare

pavimenti
:

alla

veneziana.

e non regge sotto i piedi. mollann-a; Cacetto, S Formaggetta Piccolo cacio fresco e tenero.

Caciolino:

da

sbatte

ciccolata

Frullino

Asticciuola tonda

Mollette
di

s.

f.

pi.

Molle, Molli e Mollette: StrolKi


il

di legno, cui in basso inserito

nn ingrossamento

ferro da rattizzare

fuoco.

mazzocchiuto variamente intagliato e traforato, aftinch nel suo molo vorticoso molt'aria si framescoli colla cioccolata nel frullarla e
la

Molle:xin
molle.

add. Molliccio, Hollicello: Alquanto


v.
n.

renda
d

Mollezza,
vole,

Molleggiare: Essere arrende-

schiumosa.

d tordo da stampoei; Rocchellone: Cilindro


legno posto orizzontalmente sotto
sinistra
le

Slollemente piegarsi, e dicesi della punta della penna e delle dita che slringon la penna

guide, alla

mentre

si

scrve.

del torcoliere, girevole sur

un
far

asse di

Mollo

ferro
il

con manubrio da volgere, per

andare

carro del torchio avanti e indietro.

add. Floscio, Flaccido, Mencio, Molle, Dilegine: Aggiunti che si applicano a quei corpi di natura fibrosa o nervosa, che hanno perduta la
naturai consistenza.

Fa

mdinello ; Fare il mulinello. T. degli schermii, ed Quella ruota che, per difendersi, fanno
coll'arme intorno
al

Hanno per
Il
il

fra

loro le se-

guenti

distinzioni:

floscio o flaccido

per

corpo.

Miinii-a;
il

s.

f.

Matrina: Denominazione che d

baitezzato a Colei che lo ha tenuto a battesimo;


V. a. Molestare:

amie. Sntola.

]|folet.
sci.

Dar molestia V. FruIo

AfollO;

s.

f.

Molla

Strum, per
si

pi d'acciajo,

che, fermo da una banda,

piega agevolmente

mencio quello che non ha pi quella elasticit, quella fresca morbidezza che lo fa resistere al tatto, ma, comprimendolo, cede subito e non ripiglia la sua forma al cessare della compressione; cos un vestito che sia senza salda s dir mencio, non mai floscio; il molle usasi per Pieghevole, Flessibile, ecc. come: Cera molle; dilegine vale D poco nervo. Facile a
difetto di

tensione;

dall'altra, e, lasciato libero, ritorna nel

suo primo
n

piegarsi,

ma

per lo pi dicesi di carta, drappi

essere ond'egli fu mosso, e serve a diversi usi


di

e simili,

serratura e d'ingegni.
di

Molle, Vincido,

Mucido

Molla, figurai, dicesi

Qualsivoglia

cosa

che

che per umidit perdono


rezza

Aggiunto di quelle cose in buona parte la du-

abbia virt di far muovere l'animo.


(i5

reluio; 3IolIa: Solili

pezzo

d'acciajo ben

battuto e temperato, raggomitolalo in un cassettino cilindrico che con distendersi fuori mette le

ruote e tutta

la

macchinelta

in

moto.
che sono
i

Molla.
sare:
le

V. a.

Lentare, Allentare, Rallentare, Rilaslento, e si applica alle cose


di

Aggiunto di persona, vale Debole, Spossato, Floscio, Lonzo, Snervalo; e talora Tardo, Indolente, Che non sa darsi partito. Che sta irresoluto; Tempellone, Bracone, Ser agio. contr. di tirato. S Gruppo mollo; Nodo lento,
contr. di soda. S Polenta molla; Polenta tenera, S Roba mxilla; Mollame. % Vin mollo; Vino leno o lene: Vino debole,

consistenza naturale.

Render

susceiiibili

tensione o di rilasso,

come

fili,

funi

e simili,

contr. di Tendere. Dicesi an-

meno nobile, ed usasi pi particolarmenle in marineria, e vale Sciogliere, Levar vnlia, Cessare di trattenere, Disormeggiare, Disfare un nodo, ecc.
"

che Mollare,

ma

Mollacelo.

Moltiplica
Accrescere
di

Y. a.

Moltiplicare, Multiplicare:
e di quantit.

numero
gli

Moltiplicare, pi-esso

Aritm. vale Ripetere nn

Usato in signif. nent. vale Cedere, Avvallare: terrcn molla; Il terreno cede, avvalla.
dicesi

numero
altro

tante volte quante vi sono unit in

un

dato numero.

Cedere,

anche dello Sformarsi d'un muro


cavallo, a nn-a persnn-a V.
cane: Scioglierlo da guinzaglio. Dar gi, gcenjare di
^~-'>^y -j.
-'.

sim.; Rovinare, Sfasciarsi.

brilla

a-o

Brilla.

5 con
5

Lasciare

il

m. Moltiplicatore. T. aritm. Quel numero, per via di cui si fa la moltiplicache anche dicesi Fattore. zione Moltiplica,zi5ii s. f. Moltiplicazione e Multipiicazione, Moltiplico, Moltiplicamenlo: Il mol;

I^oltiplica^t s.

prexo; Rinviliare,

pre^zOi^ i"

tiplicare e
fi

-^

'-

s.^l-[

La slessa quantit moltiplicata. MoIlipHcaxione, in Aritm. Quell'operaaione, per

824

MON

MON
spondere coi portamenti a chi altri sia per qualche verso obbligalo. S Paga de mncea lunga; Farsi tirar per il ferrajuolo, dicesi di Chi si riduce a pagare pii tardi
ch'e' pu,

via di cai un nomer vien replicato altrettante volte quante sono le unit d'un altro numero dato. Moltissimo : vv. superi, di ; Tlf f^l t.i
,:,
'.

aoimo

Mollo.

B5n.

s.

m. Mattone: Pezzo

di terra cotta, di

forma

e vantaggiandosi

pili

ch'e'

pu.


SI

quadrangolare per uso di murare. Ha diversi nomi secondo le diverse forme. a cotello; Mattone a coltello o per coltello V.
Catello.

Remescid da mncoa;

Acciottolar quattrini, vale

Dimenarli, Farli suonare, Armeggiare con essi

come
un

se fossero ciottoli.
V. a.

Miud.
parti

Mondare: Tr via
il

col coltello

ad

ferriu; Mattone inferrigno o ferretlato : Mattone stracotto nella fornace, e diventato durissimo e
quasi vetrificato.
chi fa min; Mattoniero: Artefice mattoni, Fornaciaio di mattoni.

frutto la

buccia,

trsolo e in generale le

guaste o superflue. - Sbucciare o Dibucvia soltanto la buccia.


il

ciare valgono Trgli

% Quello
fa
i

che

Mondare un uovo,
quando lessato. ]M[xi.<la>g'g'ia<
grano che
grossi
;

dicesi del Levargli

guscio

BJCxL/ s. f. Colpo di mattone. 8 D nn-a mona; Dare una fardata o un


figurai,

bottone,

si

s. f. Mondiglia : Spazzatura di d per cibo alle galline ed uccelli

vale

Gittare

un motto pungente verso


per uso
o Tipo

altrim. Vagliatura.

alcuno.

Moudila.
fatto

SJCuaeai s. f. Moneta: Jlelallo coniato mr di spendere. Le sue parti sono: Faccia


:^r

U'

abxiva;

e Rovescio; Esergo, Quello spazio diviso da una linea che nel tipo della medaglia o moneta, ove ponsi l'inscrizione, ed il Contorno.

IMEndo

di salame s. f. Bondiola: Specie carne di majale non trita, insaccala in grosso budello di manzo o sim. s. m. Mondo: Il cielo e la terra insieme a ci che si racchiude in essi; Universo.

di

^
'

Moneta abusiva V. Abxivo. bdnn-a; Moneta buona, Moneta legale. calante; Moneta scarsa: Quella che non

cio
Il

Mondo, pi particolarm. La terra sola.

dicesi

II

globo terrestre,

gli

Figurai, preso, vale

il

genere umano, Tutti


si

di
Il

giusto peso.

m. corrente;

Moneta corrente: Quella che corre coe con prezzo determinato.


Il

vivere


.'

.B

munemente
d'argento
;

La Gran

uomini

in

generale.

societ degli uomini, con cui

dee con-

Parte di essa societ. numero di persone, ed altres Quantit


checchessia.
:

(Nir

Moneta d'argento o bianca, a distinzione di quella di rame o d'oro. d'ou; Moneta d'oro. de peizo ; Moneta di peso: Quella che niente
cala dal suo legittimo peso.
di

grande

di

nuvo , Mondo nuovo


le

Macchina, dentro cui sono

adattate delle vedute di diverse parti del


quali s

mondo,

* de rammo; Moneta
effettiva
;
,/)

rame.
,

veggono ingrandite mettendo l'occhio ad una lente che corrisponde dalla parte di fuori. S And in cattivo mSndo; Andare in mal mondo,
n

Moneta sonante

reale

effettiva

in

contanti.

cio air inferno. S mndo sttesrva

Andare

il

mondo

in

iti*
'^

erosa; Moneta erosa (dal latino oerosus, abbondante di rame): Moneta allegata con rame. Moneta di biglione, cio Moneta di rame, a cui sia misto
alquanto d'argento.
fsa; Moneta falsa Quella cio che non battuta nella zecca pubblica, e non sia di metalli e del peso prescritto dai regolamenti dello Stato. :

carbonata o sottosopra, Essere finimondo, Seguire


rovina irreparabile.
n

pe~o mndo; Andare pel mondo o per mondo, vale Viagg:arp. A-o mndo; AI mondo: Modo d dire che

Io

si

usa in alcune frasi per ripieno, accrescendone la forza: N gh' ommo a-o mndo chi ecc.; Non

Stagnoli con
io sificate

si

stagno

dicono Le monete d'argento falsificate Incamiciate o Bratteate, le fal;

v'
S

A
al


t.

con lamina d'oro o d'argento.

uomo al mondo che ecc. mndo niscin l' necessio; Nessuno mondo necessario, e vale Tutti ci possiam
st5

nuva; Moneta ardente, nuova di zecca. retaggio; Moneta tosa o tosata: Quella che
tagliata o limata sull'estremit in giro. scassa ; Moneta liscia, Moneta frusta. spessa; Moneta spezzata, Moneta spicciola, Moneta minuta, e a Fir. Moneta assolutam. Denari
:

giovare,

ma ognuno

di

noi pu fare di
Io

manco

diciamo per mostrarci noncuranti d'alcuno, e le pii volte per


dell'altro a

un bisogno; e

rintuzzarne

l'orgoglio se ci vuol fare il collo, reputandosi che non possiam fare senza di lui. Conosce 6 mndo ; Sapersela, Non aver bisogno
di

spiccioli.

mondualdo, Aver pisciato

in pi

d'una neve:

S Batte mncea; Battere o Coniare


Batte.
n

moneta V.

mSncea fsa; Far moneta falsa, Falsare la moneta o il conio, vale Fabbricare, Coniare moneta
falsa,

Falseggiare.

Esser pratico delle cose del mondo. Dacch B mndo l' mndo ; Da che il mondo mondo, Da poi che l'acqua bagna, Da poi che fuoco scalda, Da poi che gira intorno il cielo, il A memoria d'uomo, A' d de' nati, cio Dai tempi
antichissimi fino
al

ho de mncea ; Non ho di spiccio, cio Non ho di pccola moneta in saccoccia. S Paga da mcexima mncea; Pagar uno di quella moneta ch'ei merita, figur. vale Contraccambiare, Ricambiare, Ricevere tal misura quale si fece
altrui.

Non

presente.
al

a-o

mndo; Dare

mondo
il

alla

luce,

vale Partorire.

Derre

mndo; Rovini

mondo,

suolsi dire

li

di

de bnn-a o de cattiva mnwa ; Pagar buona o di mala moneta: Maniera figur. e vale lo slesso che Corrispondere o Non corri-

Paga

per mostrare il deliberato proposito di far una cosa, senza curare ostacoli o pericoli: Derre S mndo, stasseja parto pe Milan ; Rovini il mondo, stasera parto per Milano.
S

Di un mndo de

villanie

a nn-a pert5nn-a;

m
Dir
S
altrui

MON
o
sim.,

nna carta

di villanie, d'ingiarie

fracasso che alla met della quaresima


da' ragazzi battendo

si

usa fare
le

vale Dirgli molle villanie.

con bastoni, pietre o sim.

Donna

de

m5ndo; Donna

di

mondo, Mondana,

Meretrice V. Donna. S se in te l' atro mndo o in t mndo da lnn-a; Esser nell'altro mondo, vale Esser fuor
di s,

porte delle botteghe e delle case. Dicesi cos iit Firenze perch quivi vendevasi una stampa chia-

mata La quaresima, dove rano

descritti

tutti f

giorni della stessa, ed alla met di questa era dipinta una figura che rappresentava una

pe-o

Essere astratto, mndo; Essere per

monaca con

il

mondo,

si

dice

una sega pstale


segarla.

a traverso del corpo, quasi per

di Chi erra in qua e in l senz'arte n parte. S In cavo d mndo V. Cavo. mndo de l. % L'atro mndo V. sotto % Lascia 6 mndo cmm' se truva; Lasciar il mondo come si trova : Lasciare le cose ceme

Serva de mneghe; Servigiana: Donna secolare che serve le monache ne' loro affari del monastero. Mineg'lietta. s. f. Cincia bigia o Cinciallegra
S

cenerina. T. ornil.

Parus

palustris. Uccello del

stanno senza mutarle.


S

Leva da-o mndo nn-a persnn-a V. Leva.

S Mette all'n d

mndo; Mettere
Mette.

all'onore del

mondo.
"

genere delle Cince, che ha il becco cervice e gola di color nero ; collo feriori biancastre; dorso, scapolari e di color cenerino, leggerissimamente
l'olivastro; remiganti

nero; pileo,
e parti ini

sopraccoda,
tendenti al-

a-o

mdndo V.

e timoniere del

medesimo

S Niscin l' conlento sto mndo ; Ognuno ha il suo diavolo all'uscio. Quisque suos patitur

colore sul margine,

media
quasi

brune nella parte timoniere esterne col margine esterno


pi

ma

manes.
%

(Virg.)

bianco; piedi cenerino-neri.

Le femmine

conosce 5

mdndo; Non conoscer

il

mondo,

Esser soro, inesperto del mondo, novizio. gran mndo; Il gran mondo, si chiama La gente nobile, litolata e ricca, che spende e pompeggia.

hanno il color nero meno puro. Abita i boschetti e le macchie de' monti d'elevazione mediocre;
nidifica negli alberi cavi.

Di passaggio in inverno
si

non in ogni anno; qualche volta numeroso. fsa; Monachina infilzata, suol dirsi a Chi

S
l,

mndo de l;
tra
vita.

L'altro

mondo o

II

mondo

di

vagliono Paradiso o Inferno o Luogo dell'all' bello perch 5 l' vario ; bello mondo, perch pien capricci e gira tondo.

S
il

mndo 5

Solo per variar natura bella,

mndo

l'

de chi se piggia;
piglia, e vale Gli

Il

mondo
ottene chi

di chi se

lo

arditi

gono ci che vogliono o sim.


S

mndo 5
e chi
le sale,

l' {ceto

scaa, chi

mnta

mostra umile e rispettoso, timido nel parlare, ma che sotto sotto ha tanto o quanto di malizia gli se ne vuole attribuire; Mozzina, Mammamia, Fagnone, Ipocrita, ecc. S Mneghette d pappe brxu; Monachine: Quelle scintille di fuoco che nell' incenerirsi la carta a poco a poco si spengono. ]!kxieg>]iiiixi-a. s. f. Monachina. T. ornit. Recurviroslra avocetta. Uccello, forse l'unico del genere delle Avocette , che ha il becco nero
l'iride rossa; pileo, cervice,

caa; Questo mondo

fatto a scale, chi le

scende
le

scapolari interne,

ovv. fatto a scarpette, chi se

piccole e

medie cuopritrici

e remiganti primarie

cava e chi se le mette. Dettato prov. che vale che A taluno propizia, a taluno contraria
la fortuna.

nere; remiganti secondarie interne

scaro-nere;
altre

timoniere

bianco-periate; tutte

le

penne

mndo 5 l' rindo, chi nd sa navegd va a-o fndo V. Fndo. S P ch' vegne dall'atro mndo; E' si mostra delle cento miglia, Ei cade dalle nuvole, cio Si mostra nuovo di checchessia.
S
S Paci tutto mndo; Parere tutto Parere un gran che. S
il

candide; piedi cenerino-periati; le unghie nere. Vive in prossimit del mare, negli stagni d'ae-

mondo:

bocche fangose de' fiumi. Cibasi vermi ed uova di pesci, che becca sull'acqua e fra la mota. uccello mollo agile, vola con forza, corre velocemente e nuota benissimo; di passaggio rarissimo.

que basse,
di

alle

piccoli

insetti,

Miulla,
mondo
degli altri.

s.

f.

Quadruccio: Mattone pi grosso

Pe
(si

tutto l'u d mtido; Per cosa del

usa colla negai.), e vale In alcun modo, In nessun modo affatto. S Piggid mndo cmm' ven; Pigliar il mondo come viene : Acconciare l' animo via via alle mutazioni che avvengono senza darsene gran
briga.

AdCuest
stero,

s.

m. Monastero, Monasterio, Moni-

Monisterio, Munistero e Munislerio: Abi-

Inro di monache.

MEnfterr

s. m. Vino monferralo: Sorta di vino nero, sciolto, leggiero, e di cui si pu bere con intemperanza senza pericolo (quando per

Roba dell'atro mndo; Cose dell'altro mondo: Cose grandi, straordinarie, strepitose. S Savei sta o vive a-o mndo; Saper del mondo: Conoscere come vi si deve regolare. S Sta in cavo d mondo; Stare in capo al mondo,
vale Abitare in parte lontana.

non sia adulterato). ]|I<^iif4Bx*z*i]in-a>


l'uso: Sorta di

s.

f.

Monferrina.

Voce

del-

ballo cos detto dal

Monferrato,

donde se ne

diffuse l'usanza.
:

Mint

s.

f.

Montala, Salita, Erta, Ascesa

Laogo

S Tutto mndo l' paize; Tutto il mondo paese o sim. Prov. che vale che Per tutto si pu vivere , e per tutto s' incontra del bene e
del male.

Monta.
fortuna,
n

per lo quale si va all' insi. drita; Salila o Montata acclive, scoscesa, ripida. V. a. Montare, Salire, Ascendere, Poggiare: Andare ad allo.

n Montare, figurai. Salire in alto stalo. Crescer di

BdEneg-^

Vegni a-o mndo ; Venire al mondo, Nascere. Religiosa secolare. s- ^- Monaca S Batte a mdnega; Segar la monaca: Rumore o
:

Ascendere, dicesi del raccolto o

Ammontare, Importare, Rilevare, Formare, somma d'un

526

MON
di

MOR
scalciando co' piedi di dietro, piegando le reni;
salto

j?"
1'

conto

pi partile, o del Costare o Valere di

M
ti

(i

8(
,,9'i

per Rincarire, congiangersi femmina. Presso


Il

checchessia.

pericoloso

al

cavaliere.

Crescere

di

prezzo.
il

Montu.
colla

p, pass.

Montato, Salito, ecc. V.

Monta

degli animali,

maschio

in tutti

suoi signif.

gli

Artefici, vale

insieme

le

diverse parti di

Metter su. Mettere checchessia, ed

talora Attillato

Ben montn; Ben montato, Ben corredato; e Con acconci e ben composti
,

vestimenti. S Cappello

contr. di Smontare.

mntu; Cappello
s.
f.

arricciato V. Cappello.
militare, o piut-

<*

-<

a cavallo; Montar o Salire a cavallo o in sella. a guardia ; Montare la guardia , dicesi dei
soldati, e

M;xLta>
stire

Montura: Divisa
il

tosto term. gener. di Tutto ci che serve a ve-

vale

Andare a
il

far

la

fazione

delle

ed a coprire

soldato dal capo alle piante.


in-

guardie.
*>i

o pix5n; Rincarare de graddo; Montare

fitto

in

o la pigione. grado: Crescere di conalla

un pretto gallicismo, ma d'uso comune. Meza montila .... T. mil. Diccsi di Chi
dossa
all'
i

soli calzoni

o
:

il

solo giubbetto coerente

^
t*
-"'

dizione, di stato, di dignit.

intera divisa.
s.
f.

di ccchetti; Andare o Salire

frasca

al

]M[oz*a.le
1)

Morale

La Scienza o

Dottrina

bosco, dicesi dei Bachi da seta quando vanno alla frasca per essere messi gi in punto di cominciare il lavoro del bozzolo. I cannin; Incavalcare le artiglierie, dicesi quando
si

de' costumi.

assettano sulle loro casse; ha per contr. Sca-


'

valcare.

Morale, per Costume buono o cattivo. Detto scherzev. da noi intendesi per Danari, Pecunia: l' ommo chi ha da morale; uomo danaroso, pecunioso, ricco. Mioiralitae s. f. 3Ioralit Costumi lodevoli.
Il :

in sci p; Montar su' piedi. tn acinn-a cosa; Montare so checchessia, vale


Salirvi sopra.

4^ S

scciuppo; Armare o Montare lo schioppo, ed anche Armare il cane, cio Tirar su il cane dell'acciarino sino all'ultimo grado di tensione, al sullo scatto. tutto punto -* un diamante; Incastonare, Incassare, Legare un diamante. <** nn-a casa; Arredare una casa : Fornirla d'ar..t

Senso morale che chiuso sotto il velame dell'allegoria o della favola. ]M[ox*a.lzzai, v. n. Moralizzare, Moraleggiare: Parlare di morale, Far riflessioni morali. Ridurre
Il

Moralit, pel

a morale.

Morlbid-essa
Trattabilit,

s.

f.

Morbidezza e Morvidezza,
di

Dilicatezza: Qualit
al

ci che

manoso e dolce
Il

tatto.

Morbidezza, nella pittura L'esser morbido e pastoso. Pastosit.

redi e d'ogni altro occorrente.

Miorlbido
al

^
"

nn-a lamma, nn-a sp; Montare una lama,

tatto.

add. Morbido e Morvido: Piacevole Manoso, Dilicato, Trattabile, contr. a

nna spada, vale Armarla de' suoi finimenti. orinolo, vale Metterne Insieme le varie parti. un ti; Armare un telajo. IMIozita.g'u; s. m. Montanaro: Uomo di montagna, Che sta nelle montagne. ]M[oxi.ta;g']liil (FrengucUo) V. Frenguello.

Ruvido.

un reluio; Montare un

MiorTbin

s.

m. Zurlo, Zurro, Ruzzo.


;

Levd
ruzzo

mrb in a nn-a personn-a


il

Cavar
zurro o

ii
il

zurlo a uno, o Cavare


vale

il

zurlo di capo a uno,

segno
castigo.

in

cervello,

Fare stare altrui a Tenerlo in timore col

Aon.ta<uti
nel

s.

m.

pi.

Puntoni. T. murai. Quelle


lati

Mordente
versi
colori

s.

travi d'un cavalletto, che dai

vanno ad

unirsi

altre materie, col quale si

m. Mordente: Composto di dicoprono

Monta^ta;
i^'

mezzo, formando angolo acuto. Tutte le parti principali s. f . componenti un arnese qualunque, come Montala d'iin scciuppo, d'nn-a pistolla; Cassa d'un archibugio, d'una pistola. Mvnlata d'un
.
.

II

quelle cose che si vogliono dorare o inargentare senza brunitura o lustro. Mordente. T. mus. Ornamento della melodia che
si all'

fa

esprimendo due suoni

in

una nota

ma

ingi, e distanti un solo

mezzo

tono, colla

letto; "L lettiera e tutto l'addobbo che occorre

per renderlo compiuto;

cos

dicesi

di

qua-

per

differenza che tale doppio suono non dee durare intia la nota, ma solo per una parte.

mCnte
?j

lunque altra cosa. s. m. Monte, Poggio, Colle. de pietce; Monte di piet: Pubblico presto, dove, mediante un pegno, si prestano danari. Andd a monte, Manda a monte nn-a cosa

More adi
Enfiamento
fluit

di

Emorroidi, Moroidi, Morici: vene dell'ano, nato da supersangue, che per infiammazione concorre
s.
f.

pi.

delle

in

quelle parti. Diconsi cieche o chiuse

quelle

V.

monte

alla

sua sede alfabct.

che non consistono che in un gonfiamento del vasi emorroidali, e aperte quelle che colano.

s. m. Saliscendi. Voce delLuogo montuoso e pien di scese e salite. ]li[dn. tetti s. m. Monticcliino, Monticelletto, Poggeltino, Poggiolino. Dim. di Monticello. MiGntetto s. m. Monticello, Monticino, Monliccuolo, Poggetto: Piccolo monte o poggio.

]M[5iitecIxnxi-a.
l'uso:

MorfiuuL-a,

s.

f.

Morfina

Estratto d'oppio.

veleno potentissimo.

MiSrinoa,
gari,
i

s.

f.

Mormillo e Mrmilo. T.

Ittiol.

Sparus mormyrus. Pesce


il

della famiglia de'

P-

quale

si

distingue dai medesimi per avere

denti molari disposti a doppio ordine,

molto

ACfintn
n

W- Monticello, Monticino, per simil. Piccolo mucchio. s. m. Montone: Il maschio della pe" ecra, il qual serve per far razza.

suoi denti incisivi pi sottili e numerosi, cos che il suo muso pi allungato ofifre ben diversa fisionomia. Il Jlormillo poi si dipiccoli

ed

Montone e Montonina, per La pelle del montone. S Sto d mntSn; Salto dei montone, dicesi Quel salto che fanno i cavalli spiccandosi in alto e

stingue dalle altre sue specie pi vicine, perch ha delle strisce larghe verticali nere sopra un

fondo di color d'argento.

MOB
V. n. Mormorare: Dir male d'alcnno quando non presente, Detrarre alla fama di lui. IkIz*moa.zioii s. f. Mormorazione, D^'lra-

MOB
Moirtalitse
viventi.
s.
f.
,

9X9

]lx*ino

Quando muojono

in

Mortalit Mora , dicesi breve spazio di tempo molti

MSmiSg-g-io

Morn
di

Discorso che ha per oggetto il disonore e la diffiimazione del prossimo. s. m. Bisbiglio e Bisbiglo, Passeraio: Bisbigliamento, Susurro prodotto dal cicaleccio favellamenlo fatto piano da pi persone.
zione. Maldicenza
:

Morte

s.

f.

Morie

La

cessazione della vita di

s.

m. Mora,
s.
f.

3Iorajuo!a, Gelsa, ed anche

qualunque animale; e parlandosi dell'uomo, pi propriam. Separazione dell'anima dal corpo. 1 Morte, per La figura con cui si rappresenta la morte, che uno scheletro umano armato di falce, n Nel giuoco dell'oca Quel sito dove chi arriva

.Moragelsa: Frullo del gelso o moro.

Morrua biscotto tame Morsce


s.
f.

Slazzamurro: Tritume o Rot(galletta).

pi.

Morse: Pietre o Mattoni,


fuori dai
lati

quali
tivi

sporgono
aflQne

in

dei mori, lascia-

di

potervi

intera serie delle

morse
f.

Morscella
n

s.

nuovo muro. La anche Addentellalo. Morsello, Blorselto: Quella


collegare
dicesi

paga e ricomincia da capo. improvvisa ; Morte subitanea Quella che accade tutta ad un tratto, come d'apoplessia e sim. naturale; Morte naturale, si dice di Chi morto di suo male, cio d'infermit o d vecchiaja. S A morte a l'arremedia a tutto; La morte pon fine a talli guai, La morte medica tulli mali, Chi muore esce d'affanni.
:

quantit di cibo,

ma

per

lo,

pi di pane, che

si

spicca in una volta co' denti,

Colpo

di

morsello: Castigo che a bordo dei basi

stimenti

d a chi commette mancanze V. Mors.

A morte a l'arriva quando meno se ghe pensa; La morte e l'acqua vengono presto. S A morte a non amvi'ta in faccia a niscin; La morte cieca, cio La morte atterra iodiS
S

scelli in Morscello.

Morscelletto

Morscello
% Morscelli
Yolla
fatti
;

m. Morselletlo. Dimin. di Morsello: Bocccncello Y.Morscelld nel 1 signif. s. m. Morsello : Bocconcello, PezMorselli.

stintamente e giovani e vecchi. se co-a morte a ga; Essere colla morte in bocca Essere in bocca alla morte cio q grandissimo pericolo di morire.
,

zettino di pane.

in pericolo de morte;
:

Tener l'anima

coi-

T.

mar. Pezzi
alla

cavo

tal-

denli

Essere

in

pericolo d morte d per infer-

al anello, coi qnali fannosi delle le-

mit
n

gature provvisorie, specialmente


alla

gomena od
T.

per decrepitezza.

in punto de

morte; Essere

in

punto o in

catena per fissarla


s.

al

cavopiano.
e

articolo di morte. Essere al lumicino o al conftemini,

M!oi*scetto

m.

Morsetto
in

Morsetta.

vale Essere in sull'estremo della vita.

delle arti. Piccolo strumento simile alla

morsa
vale

(morscio) da tenersi

mano per

lavori sottili.

]M[ox*sci> de pa.n; Un boccone di pane.

3Ior;o d pane,

'

AdEorsci.

Morso. Il mordere e 11 segno che lascia il morso ; Morsura Morsicatura. de pan; Morso di pane osim.. vale Quella quantit di pane ecc. che si spicca in una volta co' denti. S D de morscice; Dar di morso, vale Mordere. Mioirscio s. m. Morsa Strum. di ferro o di
s.
f.

o nn-a santa morte; Far buona morte: Morir bene, con sentimento di piet. S Megioamtnto da morte; Miglioramento della morte : Crisi larvala che spesso lascia a sperare riavimento di salate alla vigilia di morire. % Odia a morte nn-a persdnn-a ; Odiare ano a
S

Fd nn-a bnn-a

morte, cio nfino


S

alla

morte.

Pae a morte; Parer la morte o la mora, di* cesi di Chi estremamente estenuato. S Sentensa de morte; Sentenza d morte, Sentenza capitale.
v. a. Mortificare,

legno
fabbri
,

guisa
gli

grossa

tanaglia
artefici

col quale

orefici
il

ed

altri

stringono

^Mortifica
liare,

Confondere, Umi-

tengon fermo

lavoro ch'eglino hanno tra

mano

per lavorarlo.

Scornare, Smaccare, Svergognare, Avvilire, Ferir nell'amor proprio o sim.


.Mortificare:

d cavallo; Jlorso: Quell'arnese d ferro che s mette in bocca ai cavalli; allrm. Freno. Esso dividesi in imboccatura, che la parte l quale va in bocca al cavallo, e in guardia, che la parte la quale non va in bocca; dicesi voltojo la parte ove son le campanelle, alle qoali s
attaccan le redini.

Reprimere
il

gli

appetiti

disordinati

coll'austerit.

Bintuzzare
n.

vigore, Macerare.
Mortificarsi
:

Mortificse

p.

Far privazioni

Praticar penitenze corporali. Macerarsi.

Mortifcazin
sione, Umiliazione,
I

**S

Morsci; Denti. Voce


d

M!orta
entro

bassa, e dicesi per lo pi Denti lunghi e che sporgono all' infuori. s. m. Mortajo, dimin. Morlajello : Vaso

s. f. Mortificazione, ConfuSmacco, Scorno, Affronto. Mortificazione e Morlincamenlo : Rintuzzamento della propria sensualit, Asprezza di vita, Penitenza, Austerit, Privazione d'ogni maniera onde

marmo, di legno, di vetro, quale col pestello s'ammaccano, si pestano, si acciaccano varie cose.
di metallo, di pietra, di
il

tener a freno

le

passioni.

Mortin.

s.

m. Mortella, Mortine, Mortina, Mor-'

bronzo, che riposa sopra due orecchioni, e che si punta sotto un angolo pi aperto di qnello del cannone.
in

da bmbe; Morlajo: Bocca

di fuoco

line. Mortelo, Mirto. T. boi. Myrthus communis. Pianta che ha lo stelo legnoso, rami naraerosi^.
flessibili, drilli, frondosi, nella

giovent alquanto

rossi, quadrangolari, le foglie opposte, quasi sesrl


sili,

morta 5 sa sempre d'aggio V. Aggio. S % Pesta l'cegua in t morta V. ^gua. "M-ortt (Peccn); Peccalo mortale: Peccalo grave
che cagione dell'eterna dannazione dell'anima. M!oi*ta.<lella. s. f. Mortadella e Mortadello
Specie di salccciolto di carne
:

lanceoldlo-ovate, integerrime, coriacee, lui

cide,
lari,
i

Cori bianchi, peduncolati, solitarj, ascelovoidi, d'un colore porporino,,;

frulli piccoli,

quasi nero. Fiorisce nell'estate, ed


nella

indigena

meno

scella.

maggior l'arte dell'Europa, nell'Asia e nell'Africa. Ve n'ha di varie specie.

MortaJetto

V. Mscolo.

Morto

s.

m. Morto^ Cadavere.

528

MOR
all'altra vita,

MOS
Dein gelatina,

n Morto, dicesi di Chi passato funto, Trapassato.


M

cio rovinato, disfatto,

figarat. dicesi di Danaro morto; Trovare il morto, vale Trovare una borsa o gruppo di danaro na-

in precipizio:

me

in rovina, vorrieiva vedde morto ; Ei

Postema, Gruzzolo^

mi vorrebbe

in gelatina.

nascosto, onde:

Trova

Afortio
Funerale
morti.
:

m. Mortorio e Jlortro, Esequie, Onoranza e cerimonia nel seppellire i


s.

scosto.
H Soffoggiata
:

Comunem. per da

noi usasi per Catafalco

Fardello o Cosa simile che


porti
via.

si

abbia

V. Cala far co.


Mortorio, figurat. e nell'uso

sotto

il

braccio, coperta dal mantello, e quasi


si

comune

dicesi

Un

nascostamente
S

ritrovo

Uno

spettacolo senz'allegria,

Accompagna un morto; Andare al morto, vale Andare ad accompagnare il cadavere dei morto
alla sepoltura.

gente sia trista e tacita quasi mortorio.

dove la assistesse ad un

AdCscai
Conversazidn. V. Ammassu.
latile,

%
S

Fd conversaxidn co-i morti V. Fd da morto pe n'se ammassu


Fra morti

s. f. Mosca Sorta di piccolo insetto vomolto importuno e nojoso, e molto cornane


:

nella

calda stagione.

e ferii l' cheito 5 berettin

a un

" Mosca,

sedavo V. Feria. S Mettise pe morto a fd nn-a cosa; Mettersi per morto a far una cosa, vale Forvisi di proposito e senza abbandonarla.

Neo o Jlacchia sul volto con pelo; e si mettevano anticam. anche posticce per ornamento. azcnnn-a o cagninn-a; Mosca cavallina, Asillo: Insetto alato maggiore delle mosche, il quale si
attacca fortemente alla pelle degli animali,

come

S
fa

giUrno di morti
assolutam.
la
I

Il

di de' morti

morti, dices Quello, in


i

o anche cui la Chiesa


,

defunti. commemorazione di lutti % Parla de morti a ta; Ricordare morti a tavola, vale Dir cose non proporzionate al tempo
i

al

luogo j ed usasi

negativamente a
di

modo

di

con un forte e lungo pungiglione li pugne succhiandone il sangue. de Milan; Mosca di Milano: Pasta vessicatoria che si adopera a uso di medicamento. Con l'am se piggia e msche V. Am. S Dd a-e msche; Cacciar le mosche, antic. Mobuoi,
cavalli,

cani, ecc., e

precetto.

scare.

% Sci

da morto; Fior

morto. Fior indiano,

'

Puzzola V. Sci. %

Snnd da morto ; Sonare


in

a morto, vale Sonare maniera funebre. Sonare per avvisare al poil

msche s'attaccan a-e carogne V. Carogna. e msche V. Moi. Piggid e msche per l'aia V. -^u. 8 Repse e msche da-o naso; Levarsi le mosche

Mot camme

polo
S

mortorio.
8
^

moscherini dal naso o d'intorno

ai

naso,

fi-

Veggid un morto; Guardare un morto, vale


Vegliare in sua guardia.
add. Morto: Uscito di vita, Trapassato,

gurat. vale

Non si lasciar fare ingiuria. Scagagge de msca; Cacchioni V. Scagaggia.

IMCorto
Defunto.

w Morto, talvolta vale Smarrito d'animo per grave ed improvviso accidente avvenuto: Son restu JSgua gnante.

morto; Restai morto. morta; Acqua morta,

Restd c'nn-a magnd de msche; Restar colle mani piene di vento, Restare smaccato. Miosc; (Nxe); Noce moscada V. Nxe. Mioscrd-in s. m. Polpo muschiato. Seppia muschiata. T. iltiol. Swpia moschata. Uno dei
generi de' Molluschi, delia classe dei Cefalopodf,

cio ferma, sta-

che ha una

fila

di

ventose lungo ciascun piede.

S Ciceo morto;
si

Lume

languido, morticelo.

comunissimo
t)

nel Mediterraneo, ed conosciuto

S Ciassa morta; Piazza morta, dicesi La paga che

principalmente pel suo forte odore di muschio.

uno che non sia in ufficio. S Dind morto; Danaro morto, cio non impiegato, che non frutta. S se morto a-o mondo ; Essere morto al mondo, a' piaceri, ecc., vale Aver rinunziato alle vanit mondane.
riscuote da

Moscardino, Zerbino, Ganimede, Tulipano, Mughetto: Persona attillata per mostrarsi inclinata agli amori. 8 Neigro d moscardin; Inchiostro : Quel liquore fuligginoso che i ttani, le seppie ed i polpi
spaventati spandono per intorbidar l'acqua onde

S S

Gamba

morta,'

Gamba

mortificata, cio resa in-

sensibile.

Lengua morta; Lingua morta


pi non
ne' libri.
si

dicesi Quella

che

parla dal volgo, e che si trova solo

non esser veduti. fUgaJ; Uva moscatella o moscadella V. Uga. IMCosca^tello fVinJ; Vino moscatello o mo-

M:osca,tellai

scadello V.

Vin.

S Mezo morto; Semivivo, Mezzo morto, Malvivo. 8 Morto d sa:, da-o freido, da-o sunno, ecc.; Morto di sete, di freddo, di sonno, ecc., vale

MIoscezz.
Misolxa.
di cassa

v. n. Filar del signore. Far del magno, Grandeggiare; Largheggiare, Sguazzare,

Prodigai eggiare.
s. f. Moscaiuola e Jloscajola: Specie o d'armadio pensile, fatto di regoli intelaiati in quadro, impannata di tela rada o di rete fitta di fil di ferro, con alcuni palchetti al di dentro per riporre carne o altro affine di pre-

Sommamente
M

d famme; Morto di fame V. Famme. mi, m'imbzaro de chi ghe resta; Morto io, arda il mondo. Morto io, vada il mondo in carbonata, Morto io, la terra mischisi col fuoco.

travagliato per tali cagioni.

Prov. di chiara significazione. Opca morta; Opera morta. T. mar. Tutta la banda delia nave dalla coperta in su. S Spssd za de morto; Puzzar di becchino, figurat. vale Essere al lumicino, al confitemini. Avviarsi per le poste.
8

servarlo dalle mosche. Tiensi sospeso in aria per

renderlo anche inaccessibile

ai cani, gatti, topi, ec.

IMCsclietta,

s.

f.

Pizzo
il

Quel
quale

ciuffetto di pelo

che scende sul mento; dicesi anche Moschetta.


n

se

piccolo,
la-

Mosca: Quel

ciuffetto

di

pelo che alcuni


al

si

S Voe vedde

mwta nn-a

persnn^a; Voler uno

sciano crescere sotto subito

labbro inferiore.

MOS
S se un moschetta; Essere schifo o
dicesi
figurai,

MOT
schifiltose,

52f
mosto. Altro
si

bevi

il

vin vecchio e lascia stare

il

di Chi

difficile

contentarsi,

prov. chiaro.

IMEscin.

specialmente in cose di gnsto e di sapori. s. m. Moscino, Moscerino. Moscherino,


Moscherelio, Jloscarino

Mstra
"

(poco usato): Piccolis-

f. Mostra Piccola parte che per farne prova o mostra. Mostra, Finzione, Dimostranza.

s.

leva

dall' intero

simo insetto volatile. d viri; Moscione e volgarm.

anche

Jloscino:

Insetto che sta intorno alle botti o tini^ e per lo pili nasce nelle tinaje al tempo del mosto.

M!5scio
pasciuto.

add. Agiato, Benestante; ed anche Ben

per Quel luogo delle botteghe dove si tengono le mercanzie perch sian vedute, e Le mercanzie stesse messe in mostra per tal cagione. Usato al plur., diconsi Quelle rivolte di panno che si sogliono fare a molte vesti si da uomo

e s da donna, e sono per lo pi di color dif-

mscio V. Mscezzd. S Che vu d mscio; Ci vuol poco, Non

Fa

ferente da quello delle vesti


ci

medesime; altrim.

vuol

molto.

Mostreggiature.

Me ne vuggio Ikl^scitee s.
S
stante.

fa do mscio; Poco m'importa. Agiatezza, Abbondanza, Opuf.

de vin; Saggio e Sagginolo: Fiaschetta, Boccetta sim., in cui si porta il vino o altro liquore perch altri ne faccia il saggio; ed anche Una
piccola
si

lenza, Dovizia: Stato di persona agiata, benes. m. Moscone. Accresc. Mosca grande. Mlscon. V. Mugugna.

parte di vino, d'olio o simile, che

si

piglia

per mostrare o per farne saggio.

BdCscu

di

Mosca

le
Il

msso
di

V. Mucciaccio.
s.

Far mostra, Far finta. Far vista o Far sembianza, Fingere, Simulare. mstra de fd nn-a cosa e fan nn'atra; Accennar in coppe e dar in bastoni. Accennar

Fd mostra;

viste,

MSstacciolo
forno.

m. Mostacciiiolo

Pezzetto
I)

di

pasta di forma romboidale, regalata di zuc-

ti

sotto

e dar di sopra.
far caso.

mstra de ninte ; Non badare, Non


risentirsi sia

chero, di droghe ed altri ingredienti, cotta nei


M
Maltagliati
plur.)

Non

d'un torlo, d'un pregiudizio che

fatlu; che

anche dicesi Passarsela


la

in leg-

(al

V. Mtaggia.
alla

mstaccolo V. questo modo


s.
f.

sua

sede

giadra.

mstra de n vedde; Far


Far
la

gatta di

Masino:

alfabetica.

vista di
gli

non s'accorgere

di checchessia;

BJEsta/i'dla.
sto

duva, cotto e ridotto a due


,

Mostarda, Sapa, Defruto: Moterzi mediante

e talora Far
altrui.

occhi grossi, cio

Far

le

viste di

Non degnare non vedere per superbia.

evaporazione

il

quale resta

condensato

della

]\stx*,
alla
Il

T. a.

Mostrare: Porre l'oggetto dinanzi

consistenza del miele, e serve di condimento.


forte

vista.

Mosto

cotto, nel quale s'infonde

co-a senapa; Mostarda o Mostarda forte: seme di senapa


la salsa, de' quali

rinvenuto in acelo, e ridotto come ha il medesimo uso. de Cremnn-a; Mostarda di Cremona: Confepolverizzato,
il

Il

savore e

zione pi

che ha

in

meno mordace o dolcigna, secondo s pi o meno senapa o zucchero,


intere o affettate,

II

per Insegnare, Dar intorno qualche arte o scienza. per Dar prova. Provare, Far vedere: G'h mstru co mostrai ecc. per Dare o Porgere checchessia ad uno
Istruire,
altrui

Mostrare, per Indicare una persona o una cosa luogo dove una persona o cosa si trova. il
precetti

fceto ecc.; Gli

col fatto

af-

nella quale sono acconce, o

finch lo esamini:

Mstrceme
libri, le

Itbbri,

pappe,
indizio.

varie fruite,

come poponi,
si

limoncelli, arancini
H

e bucce d'agrumi, cedri, ecc. Questa confezione


si la

Usato
credere
:

ecc.; Mostratemi

carte, ecc.

in signif. neut., vale

Dar segno,
Far

fabbrica a Cremona, e

ha generalmente per
alte-

Far apparire; e

talvolta Fingere,

vista.

Far

pi squisita.

mostrava

d'se allegro ; Egli

mo-

S Ave
rigia,

da mostarda; Aver fumo, superbia,


albagia.

Modo

fignr.

Vasetto da mostarda V. Mstarda. M[sta,i*<lea> s. f. Mostardiera : Vasetto coperchiato di majolica, porcellana o cristallo, che si mette in tavola con entro sapa o mostarda. DiS

strava d'essere allegro.

messa a proe Zane V. Messa. corde; Mostrar le corde, dicesi dei panni e vestiti quando sono logori. i denti; Mostrare denti V. Dente.
di
e
i

tacchi; Dar delle calcagna, Battere


le

il

taccone,

anche Senapiera, che Un vasetto come il precedente contenente senapa intrisa; ma essendo d'ordinario due vaselli, Inno contenente la sapa e l'altro la senapa, confondesi per ci sovente Mostardiera con Senapiera. IMEstaiSs, s. f. Rinfacciamenlo, Rimproccio, Rimprovero, Smacco, Rabbuffo; Affronto. s. m. Mosto: Sugo recente dell'uva pigiata spremuta e che non ha ancor bollilo. Presmone , Mosto colante dalle uve prima di pigiarle; Crovello, Mosto che si trae dalle uve fermentate, ma non ispremule. S Chi vu ave d msto, sappe a vigna d'agsto; Chi vuole aver del mosto, ^appi le viti d'agosto. Prov. di chiaro significato. S De settembre e d'agsto, beivi 6 vin vegio e
cesi
i

Levar
in

berze. Darla a gambe, vagiiono Partirsi

6 cu

Fuggire velocemente. Mostrare il culo, e pi pulitamente Mostrare il culiseo, il pi bel di Roma; ed in altro
fretta.
;

significato Esser cencioso.

Cascar altrui

le

vesti-

menta

di dosso.

M!sto

S A' poe

mostra a faccia V. Faccia.

Mlstriu

S Mstrse n. p. Mostrarsi, Farsi vedere, Apparire. dio Mostrino del

reg-istro;
Porzione
di
di

registro. T. orol.

lamina in forma A ed R, iniziali


indicare
cetiina
la

di trapezio

disco o Semplice dove sono le lettere Atmnzare e Ritardare, per

si dee girare la lanper accelerare o allentare il movimento

direzione in cui

dell'orologio.

Motiva

lascia sta S msto; Di settembre e d'agosto,


CMUSOik, Dizionari Oenowte-Italiano.

V. a. Dare motivi, Fare il motivo, e nell'uso anche Motivare. T. de'for. Addurre !e


i

MUA
ragioni d'una sentenza dala, Ail<'gare ragioni e

MU
g Midse n. p. Mutarsi: Cambiarsi del contado.
i

panni.

Voce

molivi per cui in una causa si agito p; ad una che ad un' altra maniera.

]W[ag-etta
Miiricino,
"
Miiriceiiiolo,

s.

f.

Muretto, Murello, Muricelo,


dicesi

m. Mottetto. T. mvs. Breve composizione in musica di parole spiriluali latine. IMEotto s. m. Mozzo (pronunc. coilO largo e la Z dolce): Pezzo d'argento, terra, pece, cera o
s.

Mottetto

Muncciuolo e Muriccilo: Piccolo muro.


3Iiirello,

pi particolarm. di

Quelli che

si

vedono

costrutti accanto alla porta

d'alcuni vecchi palazzi o nei pubblici passeggi

simile materia, spiccalo dalla sua massa.


.

per uso di sedervisi

Gruzzo, Gruzzolo, Peculio: Quanlil di danari raggranellati e radunati a poco a poco. Sobbaggiolo: Qualunque rialzo che si veda sopra le vesti a cagion d'altra roba che sia sotto d'esse. n Poltiniccio Cucitura o Rimendalura mal falla. Svarione, Scerpellone, Strafalcione, Sc^nip aggine: Dftlo spropositato V. Cscio, Sguurrn. de sccao; Zolletta di zucchero. S Motti da polenta; Bozzoli: Quei grumoietti che talora trovansi nella polenta per non essere stata ben rimestata. I Lucchesi li chiamano volgarm. Bioccoli, e per celia Pulcinelloni; Parmigiani li dicono Farinelli. S Polenta co-i motti; Polenta bozzolosa. IktCta; s. f. Mulenda e Molenda Il prezzo che si paga della macinalura'al mugnajo o in farina
n
:

la gente. Talora il muricciuolo coperto d'una panchina, cio d'una lastra di pietra V. Coverta nel 2 signific.

M!a,g-ia,
Sessi

s. f. Muro, Muraglia, Parete e Pariete: o Mattoni commessi insieme con calcina l'uno sopra l'altro. Debbonsi per fare le osserva:

ziimi seguenti

ma non
se non

usato

Muro, al plur. fa Muri e Mura, promiscuamente. Si dice Muri

comprendono

A/wm quando
;

l'intero circuito d'un luogo, invece comprendono l'intero cirI

cuito; cos dirassi


della citi
:2

muri

della casa e
.

Le mura
edilzio

Muraglia

talvolta

un

di

per s;

si

suppone pi grossa del muro, e

difesa, a fortificazione; il muro soltanto divisione o a recinto; 5* Parete o Pariete suol dirsi pi specialm. dei muri interni delle
fatta a

in danaro.

BJEu.

s.

m. Moro: Uomo nero d'Etiopia.

case, e non che di pietra o di mattoni, pu essere di stuoja, d'assi o di graticci. andante o liscia; Muro andante: Quel muro che

Moro, usalo in forza d'add. Mauro, Morato, Nero. S Testa de mu; Testa di moro. T. mar. Grosso pezzo di legname robusto , di forma sensibilmenle eguale a quella di un tamburo eliltico e mollo corto, cerchialo in ferro e con due fori od incastri, uno quadralo e l'altro rotondo. Esso serve a collegare un albero inferiore col superiore, del quale sembra il prolungamento. Miula. s. f. Midolla Quella parte del pane o
:

non ha interruzione n
altro aggetto,

di

vani n di

risalti

od

cio di psa che sporti in fuori.

a scarpa; Muro a scarpa, cio a pendio: Quello che non sia elevalo in piombo, cio verlicalm., ma sporga pi avanti nella pianta che non in cima. a schenn-a d'aze; Muro a cresta o a dorso
d'asino.

o secco; Muro

a secco, cio

Non

collegato con

calcina o altro cemento.

cacio

contenuta

nella

corleccia.

quella

del

avvend; Muro che


venaa.

fa

pelo V.

Avvense, Av-

pane dicesi anche Mollica, e anlicam. Molsa. S Pin de mula; Midolioso. IMEuletta. s. f. Moliichina, Midollina. Vezzegg.
di

Mollica e di Midolla.
:

chi fa punsa; Muro che fa corpo, dicesi Quando gonfio ed esce dalla sua propria dirittura. chi se scrosta; Muro che scanica.

Sdulo

s. m. Midollo e Midolla Grassezza senza senso contenuta nella concavit dell'osso, che pi

comunem.
rolla, voci

dicesi, senz altro aggiunto, Midollo.

anche Merolia, Merollo e Misono in uso presso alcuni popoli ddla Toscana. IME s. m. Mulo, antic. Burdone Animale nato
Gli antichi dissero

che

tiiltora

de divixin; 3Iuro di divisione o divisorio: Quello che separa le case contigue, e suol essere comune fra i due padroni. In questo caso ciascuno di essi ha il diritto d'appoggio.

de moin; Muro
lunque sia
la

di colto:

sua grossezza.

Muro di mattoni, qua- Muro soprammat-

d'asino e di cavalla, o di cavallo e d'asina.

Dello per metaf. vale Caparbio, Ostinato, Restio,

Provano (poco
Capaccio, e
si

usato); e sostantivam.

dice ad

Uomo

ostinato, che

Capone, non

tone, vale Muro di mattoni grossi quanto la larghezza d'un mattone. Di questa foggia sono nelle case alcuni muri di tramezzo. de viin in costa; Muri di mattoni in coltello per coltello: Muro di mattoni che posano so-

da
i

desiste dalla sua opinione.

dinoe; Ricco sfondalo o sfondolato, Riccone. BJEcL s. f. Mula : La femmina del mulo.

Mia,

Mura, Amura, Centra. T. mar. V. Ama. V. a. Murare: Commettere insieme pietre e mattoni colla calcina, per far muri e cdifzj. w Murare, per Rinchiudere con mura Lhan mu in t'nn-a slansa; Lo murarono in una stanza. Figurai. Porre a piuolo. Far aspellare uno in un posto pili eh' e' non convenga: il/' /um mu c/li; Mi posero qui a piuuio. a secco ; Murare a secco, cio senza calcina o
:

pra un lato V. 3J5n a catello nella voce Cotello.

de pria picca; Muro

di

pietra concia, cio di

pietra scarpellata o spianata.

in csinn-a; Muro a calcina. meistra; Muro maestro : Il muro principale

di

un

edilzio.

% Citi duo che nn-a magia; Sodo pi d'un masso, Saldo come una mcina, figurai, vale

altro cemento,

Murar le vele V. Amd. Tramutare il vino V. Slram. itnii-a porla, un barcn, ecc.; Accecare nna porta, una finestra o sim., vale Turarla con maro.
e veje;
fl

vm;

magia; Dar del capo o capo nel muro V. D. S E muge prlan; Le muraglie stesse parlano, Ogni parete ha un delatore nel seno, diccsi Quando sono in nn luogo molli rapportatori, che spiano gli andamenti alimi per riferirli. % se 6 stesso che parla co-a magia; Egli un
S

Fermo D da
il

nel

proposito.

testa in la

dire

al

muro,

figur. vale Parlare a chi

non

ci

bada.

MUG
$ Imbocca nn-a V. Imbocca.

MUL
Rinzaffare

531

magia;

an

moro

persone

ristrette e

accumulate; Monte, Ammasso,

S Slatte co-e spalle a magia ; Stringer fra Fascio e il muro V. Mette. S Schivala da nn-a magia rolla; Salvarsi per una gretola o pel rotto delia cufla, Essere stato a un pelo di rimanervi, vale Uscir da un pericolo senza danno.

Cumulo, Bica. d'ove, ecc.; Gomitolo


insieme.

Pecchie o sim. accumulale

S Serra fra quattro

mage; Chiudere

tra quattro

mura,
nastero.

detto di fanciulla, vale 5fetterla in

mo-

de case; Coppo di case. de dincc; Gruzzo, Gruzzolo, Postema. de pen/ii/L. Frolla, Torma, Mazzocchio. de legne, de fen; Catasta di legna, di fieno. de prie; Mora, Petra ja. S A mggi V. questa locuz. alia sua sede alfab. S And, a mggio V. A mggio.
.

S Te daggo nn-a

mascd che a magia a te ne dnn'atra; Ti do un ceffone ciie il muro te


ne rende un
altro,

cio cosi forte da farti bat-

tere nel

muro.
V.
a.
s.

]M!a,^i.

>Xag'iii
sotto

Murare: Circondar di mura. m. Muraglione: Grossa muraglia.

a o in mazzo o io massa cogli altri. S Tutto fa mggio; Ogni prun fa siepe, vale Si dee tener conto d'ogni minimo che. SdEug-no add. Musone, dicesi a Chi sta cheto col vsl) basso, e che d segno di broncio o di mal-

$ Mette

a mggio; Mettere
in

monte: Mettere

]|dla.ii<le s. f. pi. MtiiandH: Specie di Brache di panno Imo, lana o bambagino, che porlansi
i

conlento.

SXug-ug>iia<
si

v. n. Brontolare, dicesi di Coloro

calzoni a maggior riparo dal

freddo ed

che, malcontenti di ci che non va loro a verso,

mucciaccio

Mat

anche per pulitezza; altrim. Brache, Sottocalzoni. s. m. Mulatiere: Quegli che guida muli. s. m. Mozzo Ogni ragazzo che sulle navi serve il capitano ed altri ufSziali, ed ha l'incombenza di spazzare la coverta, tener conto
i
:

lagnano con un lungo mormorio


Borbottare
,

di

parole;

altrim.

Bofonchiare

Bifonchiare

Fiottare.

d can: Rugliare,
cane, o
altri

dicesi del

animali,

Fremito che fa il quando sdegnato o miCorrere od Esser


che ecc.; Si bucina

delle sflarze, trincile, gaschette ecc. per darle ai

nacciato.

marinari quando ne hanno bisogno,


lutti
i

far

insomma

Mugugndse
voce
che ecc.

n.

p.

Bucinarsi:

piccoli servigi che si richieggono a bordo.

sentore: Se

mugugna

BJEuccin
**J|

V. iluccio. Battise 5 muccin d' nn-a

cosa;

Infischiarsi,

in

ti

denti; Ridirsi
s.

fra' denti
:

V. Dente.

Impiparsi, Farsi vento di checchessia, vale Riderseup, Farsene beffe, Non farne il minimo caso.

]M[ug-ug>]iiu
pre
si

m. Pigolone

Colui che sem-

duole dell'aver poco ancorch abbia assai.


s.

Sfaccio
JMLucco
di

s,

m. Mazzocchio V. Cdasso.

l^ug-ug-no
di

m. Brontolo: Rumore confuso


s.

add. Grullo, vale Cheto, Confuso, e dicesi

chi

brontola; altrim. BorboUio, Fiottio.

Coloro che stanno pensosi senz'alzar la lesta. And, via mucca mucco; Andar via grullo grullo. Andar via mogio mogio. Andar via o Partirsi col muso basso, ecc. V. And via chutto chullo
in

Afug-ug-nn
ha per abito
Fioitone.
B
il

m. Brontolone

Persona che

brontolare; altrim. Borbottone,

Brontolone, dicesi anche Colui che sempre trovasi

And.
s.
f.

malcontento degli

altri pii

li

riprende senza ragione.


Sfora prugnola

Mdria.
Mleto
la

Mutria: Viso arcigno, Viso di chi vuol mostrare stizza ed arroganza ; e talora per Faccia tosta. s. m. Muletto: Piccolo mulo; Muletta

IMCua.
S

s.

f.

Mora, e

comunem.

Jlora di siepe: Frutto del rogo.

Miui,

femmina.

Scuffia

Specie di vegetazione che s. f. Muffa : nasce sa tutte le sostanze vegetali ed animali che si putrefanno, a e li comunica un odore spiacente, specialmente sugli alimenti.

se ci lntan che zend da-e mute V. Ldntan. s. m. Slerpazzolina. T. ornil. Sylvia passerina. Uccelletto del genere delle Silvie, comunissimo fra noi, che annida ed abita permanentemente;
sia

per

lo pii celato Ira

folli

cespugli.

JDa-o

marso a muffa
s.

gh' poco

da leva V.

m. % Levse a muffa da-o chu


tirsi,

Marso

Ricrearsi, Diver-

V. Miegna. M!uietta< s. f. Lamierina : Ferro assottigliato in lamina sottile col maglio o col laminatoio. V. Min. !M!uiii, V. Moina.

M!uieg'iia<

Mluin

Spassarsi,

ecc.

V, Leva.
Fetor di mnffa.

Miiiinello
Mluinii-a. M!vLla.tto

V. Minello.

% S

Odo de muffa; Tanfo:

fato,

Piggi a muffa; Muffare, Muffire: Divenir mufEsser compreso da muffa.


Figurai. Star pulcelloni, e dicesi delle Gioche stanno senza marito oltre il tempo

vani

convenevole.
S Suvei de muffa; Avere o Sapere o Tenere di
muffa, Intanfare, Pigliar di tanfo.

MiniToa.

s. f. Manicotto: Specie di sacchetto, lungo circa due palmi, coperto esteriormente per lo pii di pelliccia, aperto ai due capi, a uso

V. Minn-a. add. Mulazzo e Molallo, dicesi di Chi generalo da un Europeo e da una Mora, o da un Moro e da una donna bianca, il cui colore partecipa del nero e del bianco. Minamia. s. f. Mummia Cadavere umano che ha la carne appiccata sulle ossa, seccatavi sopra da balsami, bitumi e aromi, n Mummia : Quei cadaveri che si trovano seccati
:

sotto
n

d' introdurvi

mug'g'etto
BdEs'g'io
s.

le mani quando si esce di casa, p?r ripararle dal freddo; ed usanlo le signore. s. m. Mucchielto, Monticino: Pic-

Per similit. e in ischerzo dicesi a Persona estremamente magra e secca. Multa, s. f. Multa: Condannagione, Pena di
danaro.

la

rena d'Etiopia,

colo mucchio.

M!lt
m. Macchio
:

v.

a.

Mallare: Condannare a pagar ans

Quantit di cose o di

multa.

532

MUR
V.
a.

MUS
:

IMEni

Munire, Guarnire

Provvedere
;

del

Il

co

muro
s.

in sen; Star col viso basso, cio

necessario a conservazione e difesa


Fortificare.

ed anche

colla faccia inclinala o per umilt

o per vergogna.

IMCurn.
Munirsi, Provvedersi, Fornirsi:

Mnise

n. p.

Mdi

iltiol.

nive d'un passaporto; Munitevi d'un passaporto.

assai

m. Morne, 3!orna, Marrone. T. Cenlrolophus pompilus. Pesce di mare raro e il piti stimalo della Liguria. La sua
bianca

IMEunizion.

s.

f.

Munizione
ai

Provvisione
tanto

carne,

come

il

latte,

d'un gusto squi-

tulio ci che

necessario

soldati

per

sitissimo, somigliante a quello della


delicata.
Il
;

crema
si

la

pili

mangiare che per fare la guerra. S Pan de munizin; Pane di munizione: La pagnotta che serve ad alimentare il soldato per due giorni. S Scciuppo de munizin; Fucile o Archbuso di munizione, cio del calibro voluto dai regolamenti militari.

color della sua pelle di


la

castagno
estende
a

marrone

larghezza del corpo


la

centim. 21) e
dieci

lunghezza

Pescasi dai palamitari in miglia da terra.

ad un metro. primavera lungi otta


fino

M!ux*ta ....
(armon), che
conciar
le
s.

Le
si

foglie

dell'albatro

o corbezzolo per

adoperano dai Conciatori


:

M!ui*a>

Giuoco noto che si fa in due, alzando le dita d'una delle mani, chiamando il numero e cercando di apporsi che numero siano per alzare tra tulle e due. Questo giuoco fu chiamalo dal Pulci nel Morganle Giuoco delie corna. M!u.i*; fPiggid nn-aj; Battere il ceffo, Dare il
s.
f.
:

Mora

pelli.

AJCusco
rifera,

m. Muschio, Moscado

Materia odo-

che un escremento della Capra gazzella (Moscus moschiferus ) , che lo produce in un


certo
in

tempo

dell'anno,
Il

intorno

al

bellico,

come

un' apostema.
e

ceffo,

il

mostaccio,

il

muso

(in

qualche luogo):

prima liquida

muschio una secrezione poi solida che assume color bruno

Ho
il

piggiu nn-a cfffo nel muro.


s.
f.

mura
pi.

in ta

magia; Diedi
col

carico; di odore fortissimo,

ma

insipido.

Afusoolata
Morsa: Strum.
al

s.

f.

Muscolatura: L'aggregalo

Murag-g-e
si

qnale
n

de' muscoli.

Voce d'uso comune,

piglia

il

labbro di sopra

cavallo, e si stringe
,

perch

stia

fermo e cheto nel ferrarlo


f.

per

Muscoleggiamento. T. pili, scull. ecc. La formazione e l'ordinamento dei muscoli d'una persona
d'una statua.
s.

qualche ailra operazione.

Miurcia.
Arnese
serra
il

s.

Morchia
s.

Morcia

alla

lat.

Muscolo

m. Muscolo, Musculo

Amurca: La
di

feccia

dell'olio.
:

Quelle parli del corpo degli animali

che

Mescolo: sono

Muriaggio
muso
M[ux*ixiL
dicesi

cuojo o di
ai

m. Museruola e Musoliera filo metallico, con cui si cani perch non mordano o
:

Il

composte di fibre dotate della facolt di contrarsi, suoi varj movimenti. e servono ad eseguire Muscolo: Specie di Conchiglia bivalve appartei

non mangino. s. m. Musino

nente
Piccolo muso, che anche

alla

divisione de' molluschi.


gli

Havvene

di

due specie:

uni stanno attaccati ai bastimenti

Mostaccino, Faccetta, Volticello, Visino.


del
si

e gli altri vivono nella sabbia.

]M[ux*i]l V. sopra Muriaygio. M!iix*o s. m. Muio, Ceffo: La testa


occhi all'estremit delle labbra; e
d'altri

BJEseo
cane dagli dice anche
alle

animali.

Il

ceffo del

porco dlcesi Grugno

s. m. Museo: Propriam. Luogo dedicato muse, cio alle arti ed alle scienze; oggid Qualunque luogo destinato a conservare cose insigni e rare, relative alle arti ed alle scienze;

e Grifo.
Il

altrim. Galleria.

Muso, Ceffo, Grifo, Grugno, Mostaccio, per sirailil., ma per ischerno e disprezzo, dicesi anche li volto dell'uomo. brullo; Viso da cembali, Ceffo da Saracino. da masc/io}; Viso da ceffate, da ceffoni. giano; Viso pallido, giallo, impolminato. tiu; Viso allampanalo. Viso di stecco. Viso
segaligno.

IMCuss
forza,

Spumeggiare, Spnmare; e con pii Schizzare, Spicciare, Zampillare: Quell'effetto che fa il vin generoso nel perder la schiuma schizzando fuor del bicchiere. Nelle tavole toscane dicesi generalm. Mussare, ma
V.
n.

Brillare,

un gallicismo da schivarsi.

I^ussolinn-a
Mossul,
cill

S Ave d
fare,

muro

di dire,

ecc.,

de fa, de d, ecc.; Aver viso vale Aver la petulanza,


di fare, di dire, ecc., cio

di
la

s. f. Mussolina e Mossolina, Mussolino e Mossolino, Mussolo : Sorta di tela sottilissima di bambagia, cos delta da Misul o

della

Mesopolamia

sul Tigri,

donde

sfacciataggine, l'ardire di fare, di dire, ecc.; ed

anche Esser cece


sere capace.
S Ave
i

Es-

in

prima

fu

portata in Europa.

scio; Mussolina velata.


s. m. pi. Basette V. Mustasci. m. plur. Mostacchi e Miislacchj, Baffi, Basette: Quella parte diesi lascia crescer sul labbro superiore. Fra queste tre voci evvi le Basette sono meno per questa differenza dei Ba/fi, e queste men dei Miislacchj. Le prime
s.
:

IMCvistascetti
il

grugno, Tener broncio V. appresso Fd i muri. S Fa i muri; Far muso, musone o musata. Pigliare, Fare, Portare, Tener broncio, Far buzzo. Andar grosso con alcuno, Esser imbroncialo: Mostrare malcontento, malumore, dispetto. S D nn-a patta in sci muro d'nn-a cosa; Battere checchessia altrui nel ceffo, nel mostaccio,

muri; Aver

iMuNtasci

possono essere un velo di tenue lanugine; i secondi abbracciano soltanto la parte superiore del labbro; mustacchi vanno pi in l, e son di
i

vale Ingiuriosamente avventarglielo.

ordinario arricciati.

Di nn-a cosa
faccia
sul

in sci

muro; Dir una

cosa in

Mustella

s.

f.

Mostella, Muccga, e da tainni

viso,
alia

vale Parlar liberamente e risi tratta.

solutamente
S In sci S Sld co

presenza di colui di cui

muro m. avv. Sul viso, In presenza. muro duo; Star col viso fermo, Star
Far viso arcigno.

Pesce ignudo: Pesce mollo simile al nasello, ma di forma schiacciata e col capo assai deforme. Havvene di due specie, cio quella di fondo detta

dagP
glio,

litio!.

in cagnesco,

Phycis btennoides, e quella Phycis tinca.

di

sco-

NAB
BtCutil.
Troncare
v.a. Mutilare: Render mutilo, Mozzare,
al

NAI
n

533

.Musica, talora dicesi figurai, per Contrasto,


lesa,

Con-

corpo alcuno de' suoi membri, una qualche lor parte; e figurai, dicesi anche delie opere d'intelletto.
s.
f.

Discorso nojoso e sim.

Finimmo un p

]IItila.zi]i
Il

Mutilazione, Matilamento:
tiene in serbo per

mxica; Finiamo nn po' questa musica. Canta nn-a cosa in mxica V. Canta. S Mette in mxica; Mettere in musica Disporre
questa
S
:

mutilare.
s. f.

al
:

canto con note musicali.

I^ta.

Muta

Ci che

si

mutare.

de cavalli; Muta di cavalli : I cavalli uniti alla carrozza per tirarla. de diamanti, de perle, de pomelli, ecc.; Muta
di

diamanti, di perle, di bottoni e simili, vale

Finimento, Fornimento di diamanti, ecc. $ Ddse a muta; Darsi la muta, dicesi dello Scambiarsi che fanno i soldati nelle loro fazioni. SdCutta. s. f. 3Iutta. Voce dell'uso: Sorla d'an-

l'ho da canta in mxica ? Quante volte ho da ripetervi questa cosa? La volete intender una volta ? M!.3cica.iite s. m. Musicante: Colui che fa parte d'un corpo di Musici, ma dicesi propriam. di Chi suona qualche strum. nella banda musicale de' reggimenti; altrim. Suonatore.

Ve

io

Msico
la

Mza.
arti
ti

moneta piemontese, oggi tolta di mezzo. Blutto add. Spuntato Senza punta, e dicesi
tica
:

s. m. Musico: Che sa o Che eseguisce musica; Suonatore, Cantante. Propriam. Xome di Deit s. f. Musa preposta alla poesia e alla musica ed alle altre
:

liberali,
:

particolarm. di coltello.

Cornamusa, Piva
flato

Strum. musicale da

fiato,

com-

S Canti multi; Canti guasti. T. cari. Chiamasi cos Quella carta, i cui fogli sono ragnati o guasti
sui
canti, a differenza della carta detta Mezzetti,

posto d'un otre e di tre canne, una per dargli


e le altre

due per sonare.

stracciata qua e l in qualunque parte del foglio.

S Sta sci co-a mza; Star in sul grave, sullo intonato, in sul duro, in conlegno, vale Usar

BCtto
di

add. Muto, Mutolo: Che non parla per

esser sordo dal nascimento o impedito in altra

portamenti e maniere gravi, Vivere con gravit; e talvolta Essere imbronciato. Far muso.

guisa nella favella; ed usasi talora anche in forza


sostantivo.
si

Mza-g-i^^nde
giore. T. ornil.

s. f.

Chiurlo o Fischione magUccello che

Numenius arquata.

Mutolo,

dice altres di Chi non

favella

per

dispetto, per vergogna, per timore, ecc.

S
S

Me

mtta, Anddsene a multa V.


l'ha dito

multa.

becco nerastro; penne del pileo, gole, cervice. Iati del collo, gozzo e petto, di color ceciatofulviccio, con una macchia nerastra sullo stelo;
ha
il

un multo; Me

lo

ha detto un

penne

della schiena e scapolari,

nere sui

lati;

mutolo. L'ho inteso da un mutolo e sim., dicesi per vezzo allorch non vogliam palesare da chi

parte posteriore delia schiena e groppone candidi;

sappiamo una tal cosa, ovv. quando vogliamo rimbeccare altrui di qualche notizia che abbia
dell' inverisimile.

remiganti nere; piedi nero-cenerini; unghie ner. Di passaggio in aprile molto raro.

]M[za,o

S Personaggi multi; Persone mute, diconsi dai Comici Quelli che intervengono nella scena senza
parlare.

% Ti multo? Hai tu la lingua al beceajo ?

la

pipita? Hai tu lasciato


parli ?
di

Non
:

s. m. Muggine, a Roma Cefalo, e secondo i moderni Naturalisti Cavedine. T. illiol. Mugil. Pesce del genere de' Jluggini, che ha la testa larga , bench compressa ; l'apertura della sua bocca stretta; ha ciascheduna delle mascelle armata di picciolissimi denti, la lingua ruvida, il fegato grosso, lo stomaco piccolo, carnoso e

Mltuo
tempo

s.

m. Mutuo
di

Imprestilo

danari

a
del

coperto d'una
carsi
;

membrana rugosa,
il

facile

a stacil
i

merito, cio con obbligo d' interesse, e con obbligo altres

il

dorso bruno,
pesca colle

ventre argentino, ed
tutti

restituzione

alla

scadenza

color delie pinne azzurriccio. Abita quasi

stabilito.

mari;
specie:

si

reti

e colla lenza; la sua

$ Chi d dincB a mtuo; 3Iutuante. Quello chi I piggia; Mutuatario.

Bd[xica>
della
la

Scienza della proporzione s. f. Musica voce e de' suoni ; Arte di formar co' suoni melodia e l'armonia. L'Armonia consiste nel:

gusto delicato. Ve n'ha di varie Mzao deU'u; Jluggine orifrangio (Mugil auratus); Mzao lxento o dell'uio; Muggine d'olio fMugil laico); Mzao janpd ; Acuccolto (Mugil capito); Mzao masson; Muggine ca-

carne ha un

l'espressione di pi suoni in
la

un tempo

islesso;

Melodia consiste
l'altro.

in

pi suoni

espressi

l'un

dopo

alcani luoghi della Toscana Pesce mazzone (Mugil cephalus); Mzao neigro; Sciorina (Mugil cheto).
parello, e in

N
*Na<;
dall'

No. Avv.
Siete

di
:

negazione,

adoperato
stceto
tale ? Io

spesso
no.

Naixai

infimo volgo

Ghe
stalo

sei

da-o tale ?

Mi na ;

voi

dal

Ve

diggo de n e de na; Vi dico di no e poi no. *Ne&sek, s. f. Natica, Chiappa, Mela; le ultime dne Yoei men nobili della prima V. Sceiappa.

s. f. Nare, Narice, e comanem. al piar. Nari e Narici: I meati e buchi del naso, per cui gli nomini e parecchi animali respirano. Ali Pinne del naso diconsi Le parti laterali

di

esso.

n Nari e Narici per Tatto ci che viene a foraare

534

NAS
Il

NAS

quella parte del naso, come le ali o pinne e il tramezzo cartilagineo che divide una nare dal-

Scaturire, e dicesi de' fiumi e delle fontane

**S

l'altra.

dB cavallo ; Froge. Addriss e naixe; Rizzar muso: Prender


di

Questo fiamme 5 nasce a-i confin da Spagna; Questo fiume nasce ai confini della Spagna. S Che nasce quello e' ha da nasce; Accada che
S

aria

cruccio

di

sdegno per cosa spiacevole che

sia della

fatta.

**S

Arruffa e naixe; Arricciare il naso, il muso, le labbra, ecc. V. Arruffa 6 naso. S Punta de naixe d cavallo; Moccolo: Punta
del naso del cavallo.

che sa. Vadane che vuole. ogni a nasce fumi ; In un' ora o in ana notte nasce un fungo V. Fumo. Fd nasce l'idea; Desiar l'idea, Far nascere
vuole

Da

il

pensiero.

S L'

megio nasce affurtnu che ricco V. Aftutto quello che posse nasce; Pei casi che

fortnu.

'Waixa

V. Odo nel i' signif. tabacco; Tabaccare. Voce dell'uso: Prender tabacco da naso. "IVaix, s. f. Nasata V. Nasa sost. Fiuto, Fintata: Lascicemene piggi nn-a naixd;

Pe

NasciSn (Figgiu da) V. Figgin. Nascsso m. Piombaggine o Erba Sant'Ans.

nascer possono sempre, A cautela, Per buon governo, Per buon rispetto, A buon essere.

Lanciate che io ne

pigli

una

fiutata.

M. Lasso.

tonio. T.

boi.

Plumbago

europosa. Sorla d'erba

'*N'aixii

s.

m. Naso
dicesi

a pozzuolo: Chi ha narici

che ha del caustico.

larghe assai.

Nasa
per ischerzo a Chi per uso

s.

Tabaccone,
piglia
le

glia, cio

f. Museruola: Quella parte della briQuel cnojo che passa sopra i porta-

vesti; dicesi usata.

mollo tabacco, e ne ha lorde le narici e anche Tabacchisla, ma voce


adoperata da chi sta ninbambino nella culla per farlo addorlo

morsi per

la
s.

lesliera e la sguancia.

Nasello

poco

N'alia. ; Nanna: Voce


nando
il

m. Nasello, Asello. T. itliol. Gadus mcrlangus. Pesce di mare tra pi conosciuti d'Europa alle sue Unte brillantissime color d'ari

gento sotto

al

ventre, olivastro sul dorso e ne-

mentare, ed anche
mire, sia
guenti
:

esprimere sia

il

suo dor-

riccio sulle pinne pettorali.

La sua carne

molto

la

culla slessa,

onde

le

locuzioni se-

Nasetto

S $

Ande a

fa a nana; Andare a nanna, vale Andare a dormire.

bianca, di sapore squisito e leggiera allo stomaco. V. Nasin nel suo 1" significato.
;

da ciavetta do reluio
e che forma
la

Quadrello: Cilindretto
di

d'acciajo con foro quadro nel verso del suo asse

Fd a nana;
il

Far

la

S Mette a fd a

nana;

nanna, vale Dormire. Mettere a nanna: Metter


e' dorma. Ninna nanna. Ninna al

met inferiore d'ogni chiave

oriuolo, che s'imbocca nell'albero della piramide

bambino

nella culla perch

Ndnd ndnd, puppn ;


nanna: Cantilena che
acquetarlo.
si

(erbo d fuso) per caricar l'oriuolo. da cricca; Nasello, Monachetto V. Acriccu.


s. m. Nasino, Nasetto, Nasello, Nasuccio. Dim. di na.so. Nasino il pili vezzegg. di tulli; Nasetto comincia ad esprimere picciolezza non bella; Nasello e Nasuccio, secondo il favellare

va cantarellando

bam-

Nasin

bino che giace nella culla per addormentarlo o

Napolion m. Marengo V. Marengo. Napoletana. Voce Napoli tauu-a.


s.
s.
f.

del-

d'oggid, indica piccolezza inconveniente e de-

"Nappia

Nel giuoco del treseltc dicesi da noi L'asso, il tre e il quattro d'ano stesso seme, che capitano riunite nelle mani di chi giuoca. Nella Tose, invece contasi l'asso, il due e il tre. s. f. Nasone, Naso sperticato, e nell'uso:

forme.
H

Metaf. dicesi di

persona, e vale Superbello, Su-

Naso

uso tose, anche Nappa: Gran naso.

perbuzzo; e talora anche Schifiltoso, Schifo V. Moschetta. s. m. Naso: Quella parie prominente del volto che tra la fronte e la bocca e che col'organo dell'odoralo.

Nasa

s.

f.

Nasata
altrui

Colpo di naso in checchessia


.

Urto dato

col naso.

n Fiuto, Fiutata V. sopra

Naixd

nel

2 signif.
di

Nasasso

s.

m. Nasaccio. Peggior.

Naso:

Naso grosso e deforme.

Nasca
late,

s. f.

Conizza. T. hot. Erigeron viscosum.


il

slitnisce

appisso; Naso appuntalo. aquilin; Naso aquilino: Naso


glianza del becco dell'aquila.

adunco a somi-

Pianta della famiglia delle Corimbifere che ha


caule erbaceo, peloso, viscoso;
dentate;
i

le foglie

lanceo-

ben fceto; Naso affilato o profilato. chi piscia in bocca ; Naso che piscia in bocca, dicesi in m. b. di Naso aquilino, perch ha la punta torta inverso la bocca, e pare che vi coli
dentro.

peduncoli, inseriti nell'assella delle


sol fiore giallo; tutta la pianta
in

foglie,

portano un

chi

p un pevedn; Naso come un peperone, o


:

esala

un odore nauseante. Fiorisce

agosto e

assolutam. Peperone

Naso grosso

e d'un color

setlembre; nasce In luoghi sassosi, incolti, nel letto del torrente Bisagno e lungo le mura della

rosso acceso.
chi stissa;

Naso che gocciola, Naso rampollante.

Nasce

Cava; dicesi anche Enula. v. n. Nascere: Venir al mondo, Uscir alla luce ; e non che delle persone, dicesi degli

da papa gallo V. sopra Naso chi piscia in bdcca. da punscinella; Naso da pulcinella, cio lungo
oltre

S'ir.

animali e dei vegetabili. n Nascere, Sorgere, Spuntare, Apparire, dicesi del giorno e de' corpi celesti V. Spuntd.
n Avvenire, Succedere, Accadere, Seguire: Ne natcin di scandali; Ne nasceranno degli scandali.

grosso; Nasone, Nasorre, Naso da


rispettabile
;

fiutar

poponi.
rin-

Naso badiale. sciaccu; Naso schiacciato, camoscio, simo,


cagnato.

bx'ia

a ghe seda

zit

Presentarsi, Offerirsi
.

:
.

Se nasei l'dcaxiSn...

S Arrffd

6 naso V. questa

pe-o naso V. Bdxa. locuz. alla sua sede

S pascer l'occasione

alfabetica.

NAT
Avei bon naso; Aver buon naso o Aver naso, figurai, vale Esser sagace, saporilo, giodiiioso,
n

NAV

535

Propriel od Essenza particolare d'alcuna cosa. Tendenza, Impulso, per l'uomo


Istinto,

cui

di fino

accorgimento, Preveder

le

cose da lontano.

propende per
conservazione.

le

cose che giovano

alla

propria

5 naso doso o tappu; Aver inlasalo il naso, vaie Averlo stoppato per raffreddore. S D d naso; Incappare, Inciampare, Cadere, ecc. n d naso in t'n strscio; Dare in nna mela fmerdaj; Maritarsi male dopo aver preteso ad alto luogo, senz'averne ragionevole adito, o dopo aver farfalleggiato assai tempo senza pr, ricusando il bene per mbito del meglio." n pe-o naso nn-a cosa a un; Dar nel naso una cosa a uno, dicesi figurai, del Sentirsi da chicchessia cosa che gli dispiaccia, o che sia da di-

Complessione, Temperamento. divinn-a; La natura divina: Iddio creatore e conservaore dell'universo, umana; La natura umana: Il genere umano.
Gli

uomini.

S Istinto de

nata;
s.

Istinto di

natura, lo stesso
signif.

che Tendenza, Impu so V. sopra nel i"

Naturale
tura,
in

signif.

m. Naiuralp, io stesso che Nadi Genio, Indole, Inclinazione,


Qualit.

Propensione,
n Naturale, Carattere,
"

spiacere

g'

ingeneri sospetto.

S Lascidse men pe-o naso; Lasciarsi menar pel naso. Lasciarsi levar in barca, figurai, vale Lasciarsi

Temperamento, Complessione. !Natx*ale add. Naturale: Di o Secondo natura.


M

aggirare.

Naturale, in signif. di Semplice, Senz'arte,

S Mandillo S

da naso V. Mandillo. Men pe-o naso; Jlenare pel naso V. Mena.

Dicesi anche delle cose mangerecce, in sFdi

gnific.

Sincero, Schietto,

Non

artificiato,

S Mette naso dappertutto V. Mette, n sci naso; Alzar il viso, la cresta; Levarsi in boria, in supprbia. Insuperbire.

falsificato,

Ovvio, Ordinario, Consuelo, Comune, Usuale,

Probabile. $

S Parlse in td naso pronunzia nasale.

Parlar

nel

naso

Aver

Dipinse a-o naturale; Naluraleggiare Fa Fare o rappresentare al naturale. Dipingere o


Ritrarre
al

S Repdse e msche da-o naso V. Mosca. S Resta c'n parmo de naso; Rimanere o Restar con un palmo di naso: Restare scornato, deluso

naturale.
s.
f.

IVatralessa
Qialii di

Naturalezza, Naturalit:

ci che naturale,

conforme

colla

Rimanere con danno e colle beffe di cosa desiderata e non conseguita. S Taggid S naso; Dinasare, Snasare. N'O'Sn. s. m. Nasone, e per iscberzo Nasorre: Gran naso e deforme.

natura; Semplicil, Schiettezza, Ingenuit.

^Naturalista
di

s.

m. Naturalista:

Professore

scienze naturali,

n Nituralista, fra' Pittori dicesi Colui che

non

si

applica che a disegnare dal naturale.

IVassa

s.

f.

Nassa.

T. pese. Arnese ossia Pic-

IVatralizza
compaesano.

v.

a.

Naturalizzare

Accor-

cola cesta di vinchi o di

guncbi

modellala a

guisa di gabbia a ritroso, coll'aperlura stretta internamente e al di fuori larga, in guisa che al pesce che vi entralo viene impedito l'uscirne per via delle punte de' vinchi che gli si presen-

date ad un forestiero il diritto di naturalit, Far naturale del paese , Ammettere alcuno a

ZVatralizzazin
Diritto di
naturalit.
v.

s. f.

Naturalizzazione:

tano; dicesi anche Bertovello.

Naixfrag-
Rompere
in

n.

Naufragare: Far naufragio,

'^IN'a.stss.

V. Anastssd.

lNsLtal&
mento

m. Natale: La solennit del nasciII giorno ed tempo in il coi cade tale solennit; che anche dicesi Pasqua di natale o Pasqua di ceppo, Pasqua di nativit,
s.

di

Cristo, ed

IVause Navassas.

mare. V. Angoscia. f. Navaccia. Voce dell'uso: Grande cassa fatta a modo di nave, che serve a trasportar le uve. In Toscana non si usa, supplendovi co' bigonci (sebbrij.
s.
f.

La

festa

del Natale.

Nativitse
come La
Vergine
,

a-o burcn e Pasqua a-o tissn V. BarcSn. s. f. Nativit, lo stesso che Nascita; ma usasi principalmente parlando dei santi
nativit d
ecc.
f.

Navata
e
i

dito di chiesa o d'altro


pilastri

Navata, dicesi Qiella parte d'anedifizio che tra il muro

o tra pilastro e pilastro; aitrim.


di

Nave

S. Gio. Ballista,

di

Maria

Navicella.

^atta.

Sghero e Svero: Corteccia d'un albero ghiandifero che ha il medesimo nome (nel dialetto Sgao); leggerissima, grossa, molle e spugnosa, e serve a tener a galla, a turar bottiglie e ad altri usi. **S D S riso co-a natta V. D. INeittellQ s. m. Luminello Quell'arnese di fil
s.
:

N'aveg^a

de uuzo; Navata o Nave macgiore o v. n. Navigare e Navicare,

mezzo.

ma meno

usato : Viaggiare ppr mare. Navigare, figurai. Governarsi, Regolarsi. secndo 5 vento ; Navigare secondo i

venti.

Detto prov. vale Ubbidire agli accidenti e fare


della necessit

virt.
,

di ferro, in cui

s' infila

il

lucignolo,

ed ha at-

riand a-o fndo V. Fndo.

l'
s.
f.

mondo

chi n sa

naveg va

torno

nell'olio

pezzetti di sughero per metterlo a galla delle lmpane.


s.
f.

Naveg-azin.
zione,

Navigazione e Navica-

Nata
le le

ma meno

usato: Sotto questo

nom* s'in-

Natura

Voce che abbraccia


l'essere e le cagioni;

tulle

forme delle cose,

Tutte
create

tende ordinariam. Un viaggio di mare, ed anche la via che la nive ha spguto ed il modo come
l'ha percorsa. L'arte di

cose create. L'universo.


cui
tutte
le

navigare dicesi propriam.

Natura: Ordine, per

cose

Nauiica.

hanno principio, moto, incremento e

fine: ed in pi stretto significato dicesi degli Effetti che risaltano da on tale ordine, in ogni persona.

Navetta

s. f.

Navicella: Quell'arnese d'argento

d'ottone, fatto a foggia di pccola nave, io cai


nelle chiese tiensi l'incenso.

936

NEC
M

NEG
Necessario
,

Na"vSii

Nazarolla.

s. m. Navone e Napo. T. boi. Brassica oleracea nopobrassica. Sorta di rapa assai nota. S Fuggia de navSn; Erisamo, Erisimo V. Fuggia. s. f. Lazzcruola, Lazzarola, Az-

Cesso

Agiamenlo

Cameretta V.
di mestieri,
far

Lugo cmodo

nella

voce Lugo.

IVecesssio

add. Necessario:

Che
si

d'uopo. Bisognevole, Di cui non

pu

meno,

zeniola, Tuber: Sorta di frutto tra agro e dolce,

pi grosso che le ciliege, di cui ha

la

figura, e

Indispensabile.

cdmme

o ci che o pan; Necessarissimo, Arci-

contiene tre nccioli assai dnri. L'albero dicesi Lazzcruolo , Azzeruolo Tubero fMespilus aza,

chenecessarissimo.
S A sto mndo niscin l' necessio V. MSndo. % Erede necessio; Erede necessario. T. de' Legisti. Quegli che succede necessariamente nell'eredit
di chi

rolaj.

^azin
nati
in

s.

f.

Nazione: Generazione
la

d'uomini

una

medesima regione, provincia od


stessa lingua

estensione di paese, che parlano


e sono d'ordinario sotto un

IVeg^a

IVazionalitse
^

s. f.

medesimo governo. Nazionalit. Voce dell'uso.

D a
l'uso:

nazionalttcB; Nazionalizzare. A'oce del-

Accordare il diritto di nazionalit, Krel>"bia s. f. Nebbia: Ragunata di vapori acquosi che escono da stagni o simili luoghi, pi meno densi, che intorbidano la trasparenza
dell'aria e non differiscono dalle nubi, se non perch occupano gli ultimi strati dell'atmosfera,

cio pi prossimi alla superficie del globo.

Dire che non vero quello : che altri afferma. Negare, per Non concedere, Ricusare, Dinegare. Usato in senso neut., vale e dicesi Soffocare, Soffogare, Strangolare, Strozzare V. Strangd. a so voenlce ; Annegare se slesso. Negare la sua
V.
I)

muore. a. Negare

volont, vale

Non

secondarla.

de fd nn-a cosa; Negare di far una cosa, vale Sottrarsi, Ricusar di farla. in fn gotto d'cegua V. ^gua. 5 so de mezogirno; Negare il sole di mezzod,
vale Negare cosa evidentissima,

S Ave
vista:

nn-a nebbia davanti


Lo
alterarsi

caligine di vista, Offuscarsi o


degli

Aver ; Aver offuscala la umori degli occhi, e


a-i uggi
il

S Chi n s'aggitta nega V. Aggitld. neghieiva 5 pasto all'oste co maccarn %

in

specialm. del cristallino che impedisce

vedere.

sci barba; E' negherebbe

il

pasto ad un oste,

Nelblbin

s, m. Uva spana, Uva nubiola, e volgarm. Nebbiolo : Vitigno proprio della falda d'Alpe che circonda il Piemonte. I suoi grappoli variano di forma, ma la pi comune la piramidale; sono appuntati nella cima, lunghi alla

Negherebbe

col
f.

furto

in

mano V. Maccarn.
Il

IVeg-ativa s.

Negativa, Negazione:

negare;

ed anche Rifiuto, Ripulsa, Ricusa. Sld in sci negativa ; Mettersi Stare S Mettise sulla negativa , vagliono Negare o Persistere a
negare.

alati, piuttosto uniti che spargoli. sono tondeggianti, d'un nero cliiaro, e velati da un poline bianco che li rende indachini. Il vino, chiamato esso pure Nebbiolo, vermiglio,

base e spesso
acini

Gli

IVg-ia
rina,
la

s.

f.

Cialda

Composizione

di fior di fasi

cui pasta fatta quasi liquida


di

strnge

leggero e fragrante, e nello stesso tempo asciutto,

generoso e serbatojo, ma austero. Se fatto coi metodi ordinar] e coll'uva fresca, vino da pasteggiare; se poi
si
si sceglie l'uva, si sgrappola e mette della cura nella vinificazione, riesce un

letto di

vino fine da darsi agli arrosti e somiglia al BelNizza. Coltivasi pure nei territori d'Ivrea e ne' paesi viniferi della Val d'Aosta.
s.

scigill e lettere; Ostia, nel Lomb. Obbiadino, negid eh' facce negie V, Negid. !N"eg'ia s. f. Nebbia, Voce dei contado V, Nebbia. s. m. Cialdonaio: Quegli che fa e vende cialde e cialdoni; dicesi anche Ciambellaio, Bericuocolaio, perch fa e vende ciambelle, becicuo-

in

forme

ferro

e cuocesi sulla fiamma.

da

Neg'ia
coli,

pinoccliiati,

confortini e simili.

l'

cmme

negice; Egli
a tutte
le

come

l'alloro, dicesi
i

IVecescitae
pu
M
far senza.

Necessit, anlic. Necist e


S
cui

d'Uomo che va

feste, a tutti

trovali,

Nicist; Estremo bisogno che violenta. Tutto ci

che assolutamente necessario e

di

non

si

Necessit, Miseria, Povert estrema.

necescitce

a non ha de lezze; La necessit

non ha legge V. Lezze. S De necescilw; Di necessit, Posto avv. vale Necessariamente.

negid ch'S facge negie; L'offelliere faccia offelle. Al villano la zappa in mano, Prov, dell'uso e vale che Ciascuno dee fare l'arie sua, IN'eg'iasso s. m. Nebbione, Voce del cont. Nebbia folta e che si estende a molta altezza, iNeg'lig'ent v. a. Negligentare Far con ne:

gligenza

disattenzione, Trascurare,

Non

pigliarsi

cura
necessario,
glella;

pensiero, Trasandare.

$ se de necescitce; Esser di necessit, vale Essere

IVeg-lix
il

(Inj; In abito negletto, In veste necontr.


V. a.

sommamente
n

Essere di necessit di mezzo, diccsi da' Teologi di Quei misteri per l'ignoranza de' quali altri, sebbene sia senza sua
colpa,

di

Abito in parata.

de necescitce de

mezo ;

IN'eg'ozi
fari

Negoziare: Fare o Trattare afmercanteschi ; Mercantare, Trafficare, Com-

merciare.
I)

non pu salvarsi; a differenza di quelli di precetto, che pu salvarsi, purch sia senza sua colpa, anche ignorandoli. S Fd de necescitce virt; Fare della necessit virt V. Fd. S Tnivrse a neciscitce d'nn-a cosa o dt- fd nn-a
cosii
unii
;

Negoziare, dicesi anche II trattare affari di Stalo ed altri affari fuor della mercatura. balle de fmme; Imbottar la nebbia, vale Ciliare
il

tempo.
s,

IVegroziante
Tritliciiiilc,

m. Negoziante

Chi negozia;

Comuierciaiite.

Es.,ei-ft

in

necessil d'nnn cosa o di fure


di averla

ISfc;^-retto

cosa, vale
farla.

Aver sommo bisogno


s.

di

Pfeoessaio

m. Necessario: Ci

cfiJi ne-

cessario per vivere e mantenersi.

aild, Nereilo. Dim. e vezzegg. di Nero: Che pende al nero, Figo negrcllo; Fico moro V. Figo. jj Negri* s, m. Livido, Lividore, Livideiza., Lividura : Quella nerezza che fa il sangue venuto

NER
alla

NES
lo

pelle, cagionato per


dicesi
II

pi da percosse. -

bicino, Nervolino, Nerbolino, Nervoxzo. Dimin.


di

Pesca e SigtUo
lividori che
altro.

lividore che resta sul

volto per percossa;

Calamoj ed Occhiaje, Qnei


sotto gli occhi

Nervettin. s.

vengono

per

colpi

^Nervo
risce ai
n

nervo: Piccolo nervo. m. Nerveltino. Dim.di xNervctlo. s. m. Nervo e Nerbo : Parie del corpo

dell'animale, simile a cordicella, la qual confes.

NfeigTo
opposti
al

m. Nero: L'nno

degli estremi colori

Bianco.

seppia, mscardin, V. MSscardin. Neigro de fmme V. Avorio, Fmme.


da,

Negro, Moro:

Uomo

nero d'Etiopia V. Mu.


ecc.; Inchiostro

di

d'avorio,

deU'uggio; Iride: Quel cerchio di varj colori che circonda la pupilla dell'occhio; dicesi anche Pupilla, ma impropriamente V. Fantinelta dell' uggio nella voce Fantinelta. 5 Fa vedde neigro pe giunco; Mostrare altrni nero pel bianco, vale Dar ad intendere cose il
false,

forza di muoversi e del sentire, Importanza ; ed anche Forza Sostegno principale. S Md de nervi; Mal di nervi V. Ma. tr S Ommo de nervi dSggi V. Ddggio add. PiTesciaja. s. f. Fagiolata, Pappolata, ScemphigMelonaggine, gine. Melensaggine, Bessaggine
la

membri

Nervo Pegno

figurat.

Sciocchezza, Scioccheria, Baccelleria, ecc. n Usato nel num. del pi. Scede, Daddoli, Smorfie,

ilVescio
S

Lezj: Movimenti sregolati o affettali. s. m. Mocceca, Moccicone, Gocciolone,


5 nescio
il

Peslapepe, Baccellone, ecc.

Mostrargli una cosa per on'alira.

Fa
il

Far
:

il

nesci o

il

nescio, l'indiano,

neigro in sci gianco ; Por nero o il 5 Mette nero sai bianco, nello stil famigliare significa
Scrivere.

gnorri,

nferi

Dissimulare di non sapere,

Fingere ignoranza.

N'esco
neigro d'ungia;

add. Insulso, Scipito, Sciocco: Discorso

No stimma un
un
fico

Non

istimare

nescio; Discorso insulso.

secco, nn frollo, un paracucchino, vale

Nescio

V. Nesciaja nel 1 signific,


al
s.
f.

ma

osasi

Non

far

conto alcuno.

comunem.

plurale.

S Vesti de nei^o; Vestir di nero: Vestir di roba che di color nero; e talora Vestir a bruno, per cagion di lutto. Neigf^^o add. Nero e Negro: Aggiunto di corpi limi, di color nero o quasi nero; Fosco Bruno,
Oscuro.
Il

Nspoa
del

Nespola, dimin. Nespolina: Fruito

Nero,

figurai.

Anima
n

neigra

Malvagio, Iniquo, Reo, Empio: Anima nera, cio malvagia, ;

iniqua, efferata, ecc.

pure vale Fortemente sdegnalo: neigro; Era nero. 5 se neigro con quurchedn; Esser nero con alcuno, nell'oso comune vale Esser con esso crucfigurat.

l'a

Nespolo (Mespilus germanica), che ha in s cinque ncccioli e il fiore a forma di corona. d Giappn; Nespola del Giappone o giapponese. e nspoe S Co tempo e a paggia se matran V. Matura. nespole, S N sta a mSndd nspoe; Non mondar dicesi che Altri fa checchessia colla stessa operosit e forza, o pi che un altro gi nominato. IVessa. s. f. Nipote e Nepote: La figliuola del fratello o della sorella, o anche del figlinolo o della figliuola. Trovasi pur Nezza, ma voce

antiquata.

cialo forte.

Fdne de
usasi

quelle nei gre

Farne

di quelle

nere,

% Chi alleva nevi e nesse, so cu ghe pende pesse V. Alleva.

per Far opere triste e spropositate.

Nessetta.
di

s.

f.

Nipotina
in

Nepotina. Dimin.

Pfcive

S Ti a-o neigro; Nereggiare, Esser nericante. Pioggia che, rappresa dal s. f. Neve:

Nipote

Nipote
si

tenera et.

Nettezza,

freddo nell'aria, cade in terra in fiocchi bianchi

S ^ S S

e leggeri.

Nevischio, Nevislio, Nevischia: Neve minuta che cade in poca quantit. Chulta de neive; Stretta di neve. Retid a neive; Spalare la neve. Strassin de neive; Falde o Fiocchi di neve. Tidse de ballce de neive; Fare o Giocare alla neve, vale Trarsi a vicenda della neve ridotta
in palle.
s. m. Nemico, Nimico, Inimico: Che che disama o che desidera di offendere.

mena;

Verbi usano come sinonimi, ma che hanno una distinzione fra loro. Forbire propriam. Levare le immondezze dalle superficie de' corpi col mezzo di qualche arredo, cos :- Forbire il naso col moccichino, Forbire gli occhi, la fronte, la faccia col fazzoletto; Nettare ha significazione pi estesa, ed Far netta una cosa in pi modi, Astergerla, Mondarla; Pulire, oltre la generica
v. a. Forbire, Nettare, Pulire:

che abosivam.

nozione di levar gl'imbratti, include


di

altres quella

Rendere

col

mezzo

degli strofinaloj le super-

N^emig'O
odia
,

ficie

de' corpi cos nitide che diventan grate alla

vista.

n Nemico, Inimico, al plur., dicesi di Coloro che


si

Pulire, cio
il

fanno guerra.
add. Nemico, Nimico, Contrario,

Propriam. parlando si pu Nettare e non si pu Nettare un corpo col togliergli sudicio e nulla pi. L'azione del pulire non

N^emig'o

Av-

si

verso; Infausto.

Neo

acquisti

ferma a questo, ma fa che il corpo nettato una certa lucentezza; altro nettare le
i

s. m. Neo: Piccola macchia nericcia, che nasce naturalmente sopra la pelle dell'uomo. Neo, per similil. Piccolo difetto, Imperfeiionrella.

Nel nnm. del pi. Quei pezzetti di talffli nero preparato, che altre volle si adattavano le donne sul volto e sul pelto ppr Ur credere che fosse un n'>o naturale, e perch pi spiccasse la
binnchez7.a della lor carnagioue.
s. f.

scarpe altro pulirle. denti; Bianchire, Ripulire f

denti.

nn-a persnn-a; Sbusare,

Ripulire uno V. iir-

ritxent (verbo) nel 3 signif. vn piatto, un tndo, ecc.; Terminare un piallo,


ecc.,

figurai,
si

dicesi del

Mangiar

lutto

quanto in

eso

trova.
p.
f.

S Nettezza e n.

N'tiarsi, Pulirsi, Ripulirsi.


:

N'erga,

Nervata e Nerbala : Colpo di nervo.


s.

Nettezza, s.

Nellalora

L'atto e L'eftsUo dei

Neirretto

m. Nervetto, Nerviecioolo, Ner-

nettare, dal pulire.

sm^
IVettixe
s
f.

NET
Nettezza, Pulitezza.

NEV
Nu-va
s.
f.

Nuova, Novella, Avviso, Notizia.

Netto
S Ave

add. Netto, Pulito: Senza macchia o lorla

dura, contr. di Sporco.

% Oxello de cattiva nuva; Corvo o Corbo delle male nuove, diccsi a Chi sempre suol presagire
disgrazie.

a cSnscensa netta; Aver

coscienza netta:

Non aver lacche. A dita sccetla e netta ; A


chiara e tonda.

Nu-ve;
dirla schietta,

dirla

Nuvegento;
indeclinabile che

Nove: Nome nnmer. indeclin. che segue immediatamente dopo l'Otto. Novecento: Nome numerale
comprende Nove
volte
il

netta; Farla nftta: Uscir netto d'una cosa, cio Uscirne seaza rilevar danno veruno; e talvolta Ingannar con destrezza e senza pericolo, % Mette in netto; Porre al netto, Mettere ai p-' lilo V. Mette, S Peizo netto ; Peso netto : Peso della roba pedata, difTdlcato quello di (ulto ci ond'era accompagna'o,

%Fdla

cento.

Nuvatuente avv. Nuovamente, Novamente,


I)

Di nuovo. Da capo, Un'altra volta. Nuovamente, usiamo anche questa voce per risalutare alla breve.
poetic.

come

corda, sacco, canestro, ecc.


affatto,

Novo: Fatto noNuvo add. Nuovo, e vellamente n Nuovo, per Non adoperato, Che non
di

fresco,

stato

Nett
Nua.
S

S Porla via netto; Portar via netto, cio interamente, in un tratto. V. Nettixe.
s.
f.

ancora posto in uso : Cappello nuvo nuve; Cappello nuovo, scarpe nuove.

scarpe
pi

di

per Inaspettato,

Insolito,

Inusitato,

Non

Nuora: La moglie del


genitori di
lui.

figliuolo, ri-

udito,
w

guardo

ai

Non

pi veduto.

Che desta maraviglia,


ufficio, contr. di

Parlandosi di persona, dicesi di Chi entra o


fresco entrato in

Parlo a ti, stxda, che ti m'intendi, nua; Dico a te, o figliuola, perch m' inlrnda la mia
nuora. Prov. che vale Chi ha da intendere intenda. Suxoa e nua, tempesta e gragnua V. Gra

un

chio, che dicesi di Chi ne uscito:

Vecnuvo

Scindico;

Il

nuovo Sindaco.
fasto

cos dicesi di leggi, ordini, ecc. introdotti

Nuo
a

gnua.

di fresco:

Man

inn-a nuva lezze; Hanno

CAJ;
le

A
m.

nuoto,
b.

galla

V.

nuo.

fatto

*'n Talvolta in
tutte

vale Di sopra, cio In cima cose: Arv'i S guardarobe, e trovici che 5 cappotto 5 l' a nuo; Aprite il guardaroba e di sopra troverete il cappotto.
altre
s.
f.

una nuova legge.

l'ingegno, vale

Parlandosi di concetti o di produzioni delNon pi detto, Non pi trovato:

Nuvo metodo pe impara a lingua franceize in dSzze leziin; Nuovo metodo per imparare
la

Netx*a.lit8e

Neutralit: Slato di chi

neutrale, cio di Chi

non

si

dichiara per alcuna

Parlandosi
Non

lingua francese in dodici lezioni,


di passioni e d'affetti, vale

Non

pi

parte; Indifferenza.

provato.

pi sentito:

Un

nuvo despiaxei;
affatto.

Nutte
il

s.

f.

Notte: Quello spazio di tempo che

Sole sta sotto l'orizzonte.

A A
A

nutte avans;
notte

notte avanzata o inoltrata,


% S

Un nuovo

dispacere. de trinca; Nuovo di trinca, vale Nuovo

ferma,

notte profonda, cio

niitte
la

a l' madre de'consiglj. La notte


!

A gran notte, Di molto a notte. a moce d pensamento; La notte


notte buja,
fitta,

fiammante V. Fiammante. Arriva nuva nn-a cosa; Giunger nnova


cuna cosa, vale

al-

Non

averla saputa innanzi.

assottiglia

il

Ese nuva nn-a cosa a nn-a persnn-a; Esser nuova ima cosa a uno, vale Non averla per lo
innanzi

pensiero.

Bdnn-a nutte
si

Buona notte

!.

Formola con

cni

saluta chi per andare a Ietto o ci si licenzia


la

cosa, vale Esserne inesperto,


ti

da esso
1

Buona notte si dice anche per significare che una cosa o una persona spacciata. ^ D a bSnn-a nutte; Augurare, Dar la buona
!

sera.

fatta,

provaia, enlila o sim.

nuvo

d'

nn-a cosa; Esser nuovo d'una


mal pratico, ignaro.

in t'n scagno, in t'n impiego, ecc.; Essere nuovo in alcuno studio, impiego o simile,
vale Esservi da poco tempo.

S
S

Fd da nuvo ;

Mostrarsi o Farsi nuovo d'alcuna


dicesi Quella che

tempo della notte. g De nutte tempo; Di notte tempo o Notte tempo; Ne! tempo della notte. Durante la notte. S De nutte i gatti sn bardi; Al bujo tulte le
notte:
di salutar altrui nel

Modo

cosa, vale Fingere di non saperla, Maravigliarsene.

Lnn-a nuva; Luna nuova,


ha
fatto

di

fresco.

Che

nella sua

prima appa-

renza

fase.

gatte son

bigie.

Chi va di notte ha delle bolle.


II

Dettato prov. che significa che


notte pericoloso.

passeggiar di

di nido ! Oh S Questa a l' nuva ! Oh questa questa nuova di zecca! Dicesi di Cosa nuova

e strana.

nutte; Di prima notte. Posto avv. vale nelle prime ore della notte. S Fd de nutte girno e Fa de girno nutte; Far della notte giorno e Far del giorno notte, vagliono Vegliar tutta la notte, e al contr. Dormire per molto spazio del giorno. S Fase nutte; Farsi notte. Annottare, e propriam. Essere tramontato il sole. S In t chdu da nutte ; Nell'alta notte, Nel CDor
S
notte, A notte calda o ferma o ben avanDi notte profonda. S Giorno e nutte; D e notte. Posto aw. vale '^'1 ^ Continuamente, Sempre.
della

De primma

Vesti de nuvo; Vestir di nuovo, vale Vestire


di

Neva

roba nuova, di abiti nuovi. V. imp. Nevare, e pi comunem. Nevicare


Il

e Nevigare:

csder che

fa
la

S Mettise a nevd; Mettersi ciare a nevicare.

la neve dal cielo. neve, vale Comin-

Nevad.da
e

s.

f.

Nevata, Nevajo, antic. Nevazio

IVeva

zata,

Nevetto

Nevazzo: Il nevicare abbondantissimamente, e La neve caduta in abbondanza. Luogo da conservarvi la s. f. Neviera neve V. GiassSa. s. m. Nipotino, Nepotino: Nipote in
:

Nett^zsinn-a

(Fd tanta) y. Fa.

Nevo

s.

ffl.

Nipote

Nepote:

II

figliuolo del

NIN
fralello e della sorella, o
figliuola.

NIO
figlinolo

63
forw
Egli

anche del

o della
allri

Da

ninte

Da

niente.

Da

nulla, usato in

Trovasi anche Nievo,

ma

voce anliq.

d'addiett. vale

Che non
l'

buono a niente, Che

Pfi,

s.

f.

Nidala e Nidiata: Tanti uccelli o

non vale niente:


un S

un

ommo

da ninte;

animalelli che faccian nido, quanti nascon da una

nomo da

niente.

covala.

**]N"il>la
noi

; Niente, Nulla.

Voce

siciliana
dall'

e presso

usala,

ma raramente,
te csta sta
?

inMrao volgo:

Quanto a
ti

pippaf Nibba; Quanto


; Falco di padule. T.

costa questa pipa

Nulla.

Xil>'bio ca.pp99ixi
ornit.

Fulco rufus. Uceelio del genere de' Falchi, famiglia de' Circi, che ha il becco nero, l'iride giallo-nerastra, la cera giallo-verdastra; penne
del vertice,
del collo e del
petto,

Dixe a figgia de TSrriggia, chi vu tutto ninte piggia V. Figgia. $ Jn t'n ninte; In un attimo. In no momento, In un baller d'occhio. Di subilo : Vaddo e vegno in t'n ninte; Vo e ritorno in un attimo. % N5 capi ninte; Non intender boccicala, Non intender nulla; e talora Non aver comprendimento. o in nonnulla. l N concldde ninte; Dar in nulla
conchiuder niente. cSnt a ninte ; Esserci per niente. Tale Non contar nulla. Non avere alcuna autorit: Le 6 n cnta a ninfe; Egli ci per niente. rapace a nolla. S Non se bSn a ninte; Esser far nnlla d S N fd do ninte d'iinn-a cosa; Non checchessia , vale Lasciar andar checchessia
S

Non

giallo-lionate

con ana macchia net mezzo scuro-nera, longitudinale, acuminala; quelle dell'addome, de' fianchi

e delle gambe, dipinte nel e piccole cuopriirici delle


colata,

modo
ali,

stesso,

ma

di

color fuivo-cannella; quelle dei d)rso, scapolari


colore scuro-ciocil

molte delle quali hanno

margine mac macchiato di S %

vuoto.

Non

farlo.

chiato di fulvo; l'angolo delle

ali

lionato; coda appena ritondata, eguale alle ali;

N N5

fa ninte; fd

Non

imporla,
;

fdse ninte

Non serve. Non fare o Non


ecc.

farsi

unghie nere. Varia di colore. S;a posalo sovra i pali o cespugli; co'^aggioso, assale gli Dccelli acquatici e qualche volta anche piccoli leprotti. Di passaggio da noi accidentale.
piedi
gialli,

fiato.

T. dei botteg.,

mercanti

e vale

Non

vendere, Far poche faccende: A l' nn~a ttega chi n fa ninte: una bottega che non

ha S

fiato.

Niccia Niccio
che
si

V.
s.

iS'tccto.

N
vale

N6 se fa ninte; Non fassi fiato. servi a ninte; Non servire a niente, a nulla,
Non
giovare, Esser inolile: / vostri conseggi
I

m. Nicchia:

Q'iel vto

o incavatara

fa

nelle muraglie o altrove

ad

effetto di

mettervi statue o simili. S Tid i nicci; Tirar i capelli, e intendesi per Io pi di quelli che scendono delle tempia. Modo sfherzev.

nd me servan a ninte; mi servono a niente.

vostri

consiglj

non

Talora

Non

bastare,

Non

esser sufficiente:

N^ccetto
V. Nccio.

s.

m. Nicchietta. Dimin.

di

Nicchia

Un franco a-o giorno n me serve a ninte; Un franco al giorno non mi serve a niente, cio Non mi basta.

m. Niccolo: Pietra a falde o strali di colore diverso onde si fanno cammei. N'inna; s. f. Ninna, Bimba, Mimma Termini di yeiii e di carezze, che si usano colle fanciulle, qnasi dimin. d Bambina.
s.
:

Nieolo

Ed anche per Non importare. Non montare, Non rilevare: N serve a ninte ch'6 cric; Niente
sprve

monia

ch'ei gridi.

N
N

se ne fd ninte d'nn-a cosa o pers5nn-a; Non se ne curare, Non se ne importare.

save ninte d nn-a

cosa; Non ne saper

"Pupa.

Ninna

Tola, Citta V. Ciallann-a.


S

punto,

Non ne
nulla

saper e ca.

v, a. Ninnare e Cullare: Verbi che si usano frequentemente ppr sinonimi, ma che hanno distinzione fra loro. Il Ninnare propriam. significa Conciliare il sonno a' bambini col canto o col cullarli o col dondolarli sulle ginocchia ovvero tra le braccia; il Cullare poi soltanto si-

N
la

legni per ninte nn-a cota o pertSnn-a;

Tener per
S

una cosa o persona, vale

Non

stimar nulla.

vaei ninte;
l'

secco e sim., vale


S
dal

Non valere un Inpino, un fico Non essere in vernn pregio.

gnifica

Dimenar

la culla

sopra

gli

arcioni. Si

pu
S

nulla, dicesi
in

vegno sdii da-o ninte; Egli venuto sa di Persona che di bassissimo


grado e riputiziooe.
Il

Cullare senza Ninnare, e a vicenda.

sialo salita

S
Jj

Ninnse in le l'andd; Gingellarsi. Voce dell'uso. Stdse a ninna in t'nn-a cosa; Nmnarla, Tentennarla, Dondolarsela
:

ninte
per
gli

l'

bnpe-i uggi;

niente buono

octhi.

St.)re irresoluto tra

il

il

no,

Non
s.

sapersi risolvere. Far molto adagio.

N'inno
ciata

m. Nino: Voce vezzegg., forse accor-

da Carino. " Naccherino, Cecino V. Ciallan.

Per ninte; Per niente, Per nulla. Modo aw. che vale In nessun modo ; e talora per Pochissimo prezzo, ed anche Gralnilamenie. % Se ninte ninte... Se niente. Se nulla nulla, Se alcun poco: Se ninte ninte m'accorzo che ecc.,
Se nulla nnlla m'accorgo che ecc. Sensa di ninte; Senza far motto, Senza far zitto. Senza dir nulla. covacciolo di s. m. Nido e Nido: Piccolo
diverse materie fatto dagli uccelli e da
coli
altri

IVinte 5
cicata,

Niente, Nulla, Punto, Fiore, Cica, Boccon voce bassa Non covelle: Voce che dinota privazione o negazione,
e

Quando si usa per via di domanricevere o anche di dubitare ha senso affermativo, e talora vale Alcuna cosa: A/ice un
Niente, .Nulla:
di

Nio

dare

pic-

animaletti da covarvi dentro le loro

nova

se in ta slacca gh'avesci ninte ? Vedete un


.'

e allevarvi
n

figliuoli.

po' se aveste niente in saccoccia


afficeto ;

Nido, dicesi anche degli Uccelletti che stanno nel


nido.

Niente affatto, Niente del lutto, N punto o poco, Nientissimo. ninfe che...; Nulla Dalla che... Niente che...

Figurai, per
li

Luogo o Stanza dove


letto.

posarsi

Oimme

ae niiUe fette;

ficeia fresca.

per smilit.

dt rcUti; Topaja.

540

NOB
n

NOM

nto; Tristo a quell'ucS Ogni oxello ainma 6 so cello che nasce in cattiva valle. Sentenza prov. la qiiain viene a dire L'amor del luogo natio, ancorch vi si stia male, non ci lascia partirne
affine

bili

per Virt dell'animo propenso ad noGenerosit, Genlilezza. per Eccellenza o Valore qualunque
azioni virtuose.
di
si

voglia cosa: Nobiltce de

coslmmi; Nobilt

di

di

migliorare stato.
pron. Nessuno, Nissuno, Niuno,

]VisciCLn
.

Nenno

costumi.

de concetti, de pensciei; Nobilt


si

di concetti, d

(poco usai), Veruno, antic. Gnuno, Ignuno:

pensieri, dicesi di Quell'eccellenza e dignit che

per uno.

Non

si

usa

al

plur.
:

vede espressa nelle opere


e d'architettura.
V. a. Nobilitare
:

di pittura, di scul-

M Nessuno, usasi

come addiett. IViscin ommo, Niscin amigo; Nessun uomo, Nessun


anche

tura

]>irol>ilita>
bilire.
Il

Far nobile, Anno-

amico. M per Alcuno, allorch

si
:

di dubitare o di

domandare

adopera per modo Gh' stceto niscin f

Nobilitare, Annobilire, figurai. Illustrare,


illustre,

dignitoso, rinomato, celebre,

Render Dare ono-

Ci stato nessuno?

rata

fama; Ingentilire.

Nissa

Chi serve 5 comn, nS serve niscin V. Comn. S Ruba ii5 comn, roba de niscin V. Comn. S Un p per un no fa ma a n scin ; Un po' per uno non fa male a nessuno. V. a. Ammaccare, tgurat. vale Far contusione percuotendo fortemente una persona : G'han nissu a faccia da-i pugni ; Gli ammaccarono il viso colle pugna.
S

IVola

S Nubiliidse n. p. Nobilitarsi: Rendersi chiaro o per dignil o per titoli o per azioni nobili. s. f. Nepitella. T. boi. Melissa nepcta.

Erba odorifera e di sapore pungente, che nasce spontaneamente in luoghi incolti, lungo le vie
pubbliche, appresso
e montani.
alle siepi
all'

e ne' luogiii sassosi e

Fiorisce

estate

continua

nel-

l'autunno.

stomatica,

incisiva, risolvente, e

S IVissdse n. p. Ammezzare, Ammezzire, Immezzire: Essere tra il maturo e il fradicio, e dices propriam. delle fruite.
M

praticasi tanto internamente quanto esternamente.

Ammaccarsi,

Nolo
ecc.;

Chiamasi anche Nepela e Calamento. add. Novello Recentemente nato, sorlo,


:

per similit.

dicesi

di

persona

apparito e sim.: Insalalta noela, Pollastro nolo,


Insalata novella. Pollo novello e sim.
s.

allorquando cadendo si fa contusione: Nissdse e scciappe; Ammaccarsi le natiche. IVissuai s. f. Avellana, Nocciuola, Noccila, a Siena Nicciuola , e in alcuni luoghi della Tose. Nocella: Frutto del Nocciuolo o Avellano (Corylus avellana), che come una piccola noce,

INoetto

m. Nodello: Congiuntura

delle ossa,

Articolazione.

tonda
si

bislunga, contenente una mndorla che

Noz

due parti eguali, coperta da una roccia (pelle) da non potersi agevolmente levare se non a pezzi. sarvcega; Nocciuola salvatica, Bacuccola. verde; Nocchia: La nocciuola quando ancor verde, ed rinchiusa nello scoglio (sguscia),
lascia dividere in

IVozat
IVozo
Il

de die; Nocca V. Zunchelto. Cazze i noetti; Venir il casco, Cascar l'ovaja V. Cazze. V. a. Noleggiare: Prendere o Dare in affilio un bastimento per certo tempo o viaggio a un prezzo convenuto. s. m. Noleggiatore: Quegli che noleagia un bastiniento.
s.

m. Noleggio:
si

Il

noleggiare; e talora

cio quel ricettacolo verde, erbaceo, caliciforme,


a bocca fimbriata, cio frastagliata.

Noi;
S

paga per il noleggiare V. Nu. Noi. Voce del maggior numero del pron. Io nel caso retto e negli obliqui d'ambedue i
prezzo che
generi.

S Nissue brustol'ie; Nocciuole tostate. % Resta de nissue; Filza, Resta, e da taluni an-

che Corona. S Tempo de nissue; Mese de' cipollini, chiamano cos in Firenze gli operaj Quella stagione che offre ad essi minor copia di lavoro; e per Iraslalo in tulle le Arti dcesi
s:
II

tempo

in cui

hanno
iltiol.

esse

meno da
s.
f.

fare.

IViissua.

Nocciuolo

Noccilo.

T.

Squalus muslelus. Pesce

assai

comune

nel

Mesi

Animo Su via Su presto Specie d'elissi, ed come dire Tocca a noi, Facciam cuore, Facciamo animo; locuzione eccitante se slessi e i compagni. N"oj V. Annojd. *']Voitse s. f. pi. Scede, Lezj, Smancerie V. Nonne. s. f. Nomenclatura: Nominazione ed ordine o serie di vocaboli; ma per
S

A A

dita chi tra noi;

dirla qui fra noi.


!
!

noi

noi

INomeiiclata
.

diterraneo, della famiglia degli Squali, di cui

lo pi Collezione di

parole o termini parlicolari

conoscono due specie, ma d'entrambi assai molle e poco saporita.

la

carne

d'una scienza o d'un'arle.

"Nomiag-grio
INTomina
Pl'oixLin
s.
f.

s.

m.

Soprannome. Voce del

f9ia&o

Mezzo (pronunc. colla Z aspra e coll'E stretta), Ammezzilo, dicesi delle Frutte che sono in uno stato di mezzo tra il maturo e il fradicio: Pei nitso; Pera mezza. - Frutte maculate o
add.
diconsi Quelle alquanto guaste al di
Anitrire:
fuori

contado V. Sorvcndmme.

Nomina: Nominazione o Presen-

tazione a qualche grado o dignit.


V. a. Nominare, Nomare, Mentovare : Fare il nome d'alcuno, n Nominare, Dar la nomina: Proporre uno per essere assunto a qualche grado di dignit, o per

ammaccate

per caduta, colpo, grandine o altro.


v. n. Nitrire, Annitrire,
Il

"Nitri
fuori

mandar

della

voce che
s. f.

fa

il

cavallo.

essere

ammesso
s.

in qualche
f.

luogo.

N'ol>iltae

Nobilt, antic. Nobilezza, Noboll:

INomiuata

Chiarezza e splendore anticato nelle famiglie per ricchezza o per dignil. Nobilt, per Unione o Jniversil di nobili: Gh'a tutta a nobilt de Zeno; V'era tutl la nobilt
di

Nominanza, Noma, Nome, Fama , ed usasi cos in buona come in cattiva parte, onde: Ave bnn-a o cattiva nominata; Aver buona o rea nominanza, vale Aver buona
mala fama.
s.

GD0T8.

Ndnune

m. Nome: Vocabolo,

col quale

NOS
appella

NOT
primo
fra
i

541

alcuna cosa o

persona; Appellazione,

Donominazione.
n

e sopranlenileagli attrezzi
dicesi pi propriam.

marinaj che comanda all'equipaggio - Nelle navi da guerra

Nome, presso i Gramm. Quella parte dell'orazione che ammelle numero e genere.

Nocchiero e Nocchiere, ed
che reca all'equipaggio
e veglia alla
colla
j:li

II

primo basso

ufficiale

per Faina, Gricto, Rinomanza. per Vece, Cambio, Parte: A mw,

gli

ordini delluffiziale

comandante

t,

a so

loro esecuzione e la dirige.


cialm. affidala.
a

Comanda

voc

ndmme, A nmine do tale, ecc.: A mio, a Ino, a suo nome, A nome del tale e sim., vale Da

e col zufolo; l'attrezzatura del vascello


11

spe-

parte mia, tua, sua, ecc.

quello

di

Maresciallo

suo grado militare corrisponde del corpo de' Reali

de buttaximo ;

Nome

d battesimo

Quello che

Carabinieri.

s'impone a' cristiani nel battesimo. de camixe, di mandill, ecc.; Puntiscritto e Pontiscritto (quasi scritto con punti): Quelle leUere iniziali, che con filo d| colore, per lo pi rosso torchino, si fanno in qualche parte delle camicie e in generale alle biancherie per conoscerne
padrone. fso; Pseudonimo.
il

IXot,

Notare: Comunem. osasi per IscriNota a libbra; Notare a libro. Notare, per Por mente, Avvertire, Considerare : NotcB ben quanto ve diggo; Notale bene quanlo
V.
a.

vere, Registrare

io vi
i

dico.

drappi ; Appuntare il bucato V. Drappi. ^ nn-u cosa; Notare una cosa, vale Prenderne ricordo: Notce girno che san vegno; nota
Notate
il

S S

S
S

per nome, Nominalamenle, uno per uno preso per nome. proprio; Nome proprio: Nome che appartiene solo aglindividui, come Antonio, Tevere, Genova. Avei bSn nomme; Aver buon nome, vale Aver buona fama. cattivo nmmc ; Portar mal nome di sua persona, vale Aver mala voce, mala fama. Chi ha 5 stesso nomme; Omonimo: Che ha un medesimo nome; e talora Che importa lo stesso. Ciammd e cose pe-o so nmme ; Chiamar la gatta gatta o il pan pane, vai Dir le cose come stanno senza reticenza o riguardo. D 6 nmme da-e feste V. D. Fase d5 nmme; Farsi nome: Acquistar fama. girno Vs so nmme; Giorno onomastico. Piggid 5 nmme da nn-a cosa o persnn-a; Pigliar il nome da una cosa o da una persona, vale Nominarsi da quella. Sensa nmme; Anonimo. Spende nmme d'nn-a persnn-a; Spendere il nome d'alcuno, vale Affermare, Promettere

pe

nomme; A nome

giorno eh'

io

venni.

cio

IVotific,

Far noto, Significare. Quel presentare per mezzo del cursore un atto qualunque alle parti interessate V. Scigni fica.
V. a. Notificare,
i

Notificare, presso

Legali dicesi

]SotiflcaiaKiii
Il

s.

f.

Notificazione,
notificare.

Notifica-

gione, Notificamento:
Notificazione,

Il

si prende opgi comunem. per Bando Decreto di pubblici Magistrati che si affigge per le vie a notizia di tutti. Notta, s. f. Nota, Ricordo, Scritto: Ho fcet natta de tutto; Presi nota d'ogni cosa. Nota, per Annotazione fatta sopra un testo af-

fine d'illustrarne o criticarne alcuna

cattcemc
n

un Orazio

co-e notte d

parte: AcMasscco;

Compratemi un Orazio

colle note del Masscco. per Osservazione, Considerazione semplicemente: Chi in fondo gh' nn-a natta; Qui

in

per Sunto espresso con brevit : Fceve d l'Accinelli e piggioe natta da giuera d 46; Fatevi consegnare l' Accinelli e prendete nota
della guerra

calce evvi

una nota.

checchessia a

Va

ciit

nome di quello. un bH nnme che

tutti

dince d6

del

1746.

lyonne
di

mndo; Molto meglio un buon nome che una mala ricchetza. s. f. pi. Lezj, Scede, Smancerie, Smiaci,
Daddoli, Cazzuole; Smorfie sciocche, Modi pieni

a
i

per Registro, Indice, Catalogo, Lista : Dceme natta de tutti i sodi; Datemi la nota di tutti

socj.

che S Notte de mxica; Note: Quei caratteri con i Musici notano e scrivono le forme del canto
e del suono. sol S Ave in natta nn-a persnn-a; Aver ano libro verde, vale Averlo in nota, cio Averne

mollezza ed affettazione usali da donna per

parer graziosa, o da fanciulli usi ad esser vezzeggiati.

danze a nonna o a madonnava V. danze. Nfiiipa<i*is'lia> s. m. Nompariglia. T. stamp.


S

mal concetto.
S Mette in natta; Mettere in nota, Notare, scrivere.

De-

Nome

d'un Carattere da stampa pi piccolo del

Mi!:nnna.

Noscigfnor, ISoscigrioi'a ;
gnore , No signora persone civili.
:

No

si-

N'ottetta. s. Pfotta,]! s.

f,

Noterella. Dimin. di Nota.


ornit.

m. Ortolano. T.

Emberiza

Maniera

di

negativa verso

iNosse

s.

f.

pi.

Nozze: Propriam. Matrimonio,

hartulana. Uccello del genere delle Zie, che ba il becco carnicino; pilco, cervice e tempie, di color giallo-olivastro, finamente strisciato di nero;

Maritaggio, Sposalizio;

ma

pi

comuoem.

usasi

penne

cigliari

e fascia sopraccigliare, di colore

per Gli conviti che


sposalizi.

si

fanno nella solennit degli

giallo; dorso e scapolari, coler castagno-giallo-

S he p d'andd a nasse; G\ pare d'andar a nozze, dicesi fgnrat. di Chi prova sommo piacere nel far checchessia.

gnolo, con grandi macchie bislunghe nerastre; groppone, castagno-giallognolo ma senza macchie;
gola e
lati

del collo, gialli

gozzo, color d'oliva-^


e
le

giallastro;
alle

l'addome,

fianchi

penne del
ai
i

Passa a-e secnde nosse; Passare

N'ostr
Roba

seconde nozze, vale Rimaritarsi o Riammogliarsi. add. Nostrale e Nostrano : Persona o


della nostra citt
s.

sottocoda, dello stesso colore,


giallo;

ma

pi tendente

o paese, eontr. di Straniero.

Nostx*ommo

m. Nostromo. 7. mr.-II

colori La femmina ha pi pallidi ed pi piccola. Annida ne' nostri monti; emigra in agosto e ritorna in maggio. Il bnon sapore della carne e la facilit che

piedi carnicini.

mn
ba
d'

NOX
ingrassare

mjv
altri

rendono quest' occello ricers.


f.

beono.

Modo

prov.

che

significa Io
altri

ho

la

catissimo.

cosa in parole, in voce, ed


Nottata
e

in

effelto.

NottSann-a
S Ave
sare

Nottolata:

Lo

Mnda

Desgsci e nxe; Mondare o Sgusciare

spazio intiero d'una notte.

Disgiisciar le noci:

Tme

il

gheriglio dal guscio.

nn-a bnn-a o cultiva nottann-a ; Aver

N'ovantenn-a

una buona o cattiva nottata o nottolata, vale Pasla notte con bnona o con rea ventura. JNTu. s. m. Nolo Propriam. Il pagamento del porto delle mercanzie ed altre cose condotte da ma si dice anche del Pagamento che si naviglj fa per l'uso conceduto d'alcuna cosa. Nel primo significato dicesi anche Naulo e Nvolo. f. s. Novantena: Quantit numerata che arriva al numero di novanta. Dicesi anche Novantina e pi comunem. , ma accenna il numero di novanta a un bel circa: Mi diggo che 5 Pippo 5 l'ha nn-a novantenn-a d'anni; Io dico che il Giuseppe ha una novan:

Dettalo innxe, mangia da spose dicante quanto siano saporite le noci accompagnale col pane. I Tose, hanno invece Cacio, pane
e

Pan

e pere, cibo da cavaliere.

S Pelle
si

da nxe;

Pellicina, Cica
il

Pellicina o Buccia

ond' coperto
S Rolla de ciaccar

gheriglio, dal quale facilmente

stacca quando fresco.

g Sciaccd e

nxe; Mallo V. Rolla. nxe; Schiacciare o Stiacciare, Acle noci, cio Romperne il guscio per
i^heriglio.

tramo
j;

il

S Scorsa o Sguscia

da nxe; Guscio.
a nocino V.

Zyd a-e nxe; Fare


o

Zg.

]N"xse>a
e diigli

]Noxlla

V. Fruscinella.

tina d'anni.

IVxetta
Novantesimo:

IVovantzxiiiio;

Nome nm.
di

d.5 ; Noce o Noce del piede, Anatom. Malleolo esterno: Quell'osso che

ordinat., L'ultimo in ordine di novanta.

N'oveun-a

s.

f.

Novena: Lo spazio

nove

spunta in fuori dall'inferiore estremila della fibula (caviggia); Noce o Noce del piede o Malleolo interno, Q'>c'lo

si fa delle preghiere a onore del Signore e della Vergine, o di qualche Santo per impetrare il suo soccorso; e No-

giorni consecutivi, nei quali

che

spunta

in

fuori dalla

vena

si

dicono anche Le orazioni che

si

reci-

tano in que' giorni.

Novit
NSsce
s.
f.

s. f. Novit: Cosa nuova, insolita e che avviene improvvisamrnte.

d fuxin; Noce. T. archib. Quella parte interna dell'acciarino che fa scattare il cane. !NL v. n. Nuotare e Notare: L'agitarsi che fanno gli animali nell'acqua per andare e reggersi a
galla,

estremit inferiore della tibia (schinco).

Noce

Il

frutto dell'albero

Noce (Juglans

regia), chiuso in nn guscio o ncciolo coperto

da una scor/a detta Mallo (rolla). becca; Noce malescia: Noce di peggior qualit, tramezzi della quale sono cos legnosi e adei renti al guscio duro che non si pu cavarne il seme se non a pezzetti. cAt ha l'uio; Noce oliala o oleosa V. uio.
fresca; Noce fresca, Noce recente. grosscea; Noce madornale, Noce campana: Noce grossissima, di guscio grinzoso, che oitiensi dall'albero Juglans regia fruclu maximo.

Nuotare, per semplic. Star a galla. cmme un pescio ; Nuotar bnissimo. in ta roba; Nuotar nell'unto, nel grasso, nel
lardo
tulio.

nelle lasagne, figurai, vale

Abbondar

di

Ncca
ossia
I)

s. f. Nuca: Parte posteriore del La parte supcriore della collottola.

collo,

Nuca; L'estremila superiore


vallo, dietro
le

della

testa del

ca-

orecchie.

Nuddo
modello

msca; Noce moscada o Nocemosrada: Fruito


simile alla nostra noce, prodotto da un albero
delle Molucche chiamato collo stesso nome, e da Linneo Myrislica moscata. Fra il mallo e la noce si trova una spoglia reticolata, mollo aromatica e di sapore acre, della Mace o Jlacis, che Vendesi in commercio separata dal fruito, e sotto la forma di sacchetti intagliali a maglia. Colla distillazione di essa ottiensi un olio essenziale. ppja; Noce vuota. tciaccacla; Noce gentile o premice o sllaccia-

m. Nudo. T. piti. Dipintura o Sculuna figura ignuda. S Schua do nddo; Scuola del nudo: Quella ove corpi nudi, standovi a s'impara a disegnare
s.

tura rappresentante

la

persona ignuda.
v. a.

nel fsign. Numerazione: 11 numenumeri alle pagine. rare e il Porre 3VO add. Nudo, Ignudo : Quegli che non ha ve-

Nmerazioii
i

Numera

Numerare V. Cnta
s.
f.

stimento addosso che


1)

gli

ricopra

le

carni.

Nudo, per

simil. dicesi

di

Qualunque cosa che


:

sia svestita de'suo arredi, orniimenti, coperte, ec.

Figurai, per Semplice, Schietto, Sincero


veitae

Ecco

a
Il

na; Ecco

la

nuda

verit.

mane

Quella,

il

cui guscio si stiaccia facilmente

Parlandosi di ferro o d'arme, vale Fuori del

comprimendolo colle mani. vumica; Noce vomica: Frutto o piulloslo Seme dello Slricnos nux, che cresce nelle isole dell'Arcipelago indiano. I Botan. la dicono pure Noce
canina, perch fu gi usata per avvelenare
i

fodero:

Co-a sciabbra na; Colla sciabola nuda

ignuda.

cmme

Segn 5

l'ha

(ceto; Ignudo nato o


afTallo

cani.

S Balte e nxe; Abbacchiar le noci V. Batte. 8 Deroll e nxe ; Smallar le noci : Tr via dalle noci il mallo V. Rotta. S D^ind da nSxe; Ceppo V. Dina.
S

e cvo; Nudo ma Nvea e Nu-via


affatto,

Ignudo come Dio l'ha fallo, cio Nudo come si esce dal corpo della madre.
s. f.

usasi per lo pi figur.

gola,
di

Nugolo e poet. Nube: Una


lo

Nuvola, Nuvolo, Nuquiinlii insieme


pioggia.

vapori innalzali nell'aria, cui adombrano, e


pi
si

uio de ncxe;^0\io
assohitam. V. uio.

di

noce

od anche Noce
Il

che per

risolvono in

S Gdlo de nxe; Gheriglio V. Galo. % Lggio da nxe; Anima V. Lggio. % Mi ho e vxe e i atri han e nxe; Io ho
voci e an altro ha
le

le

noci, Io sono

il

trinca e gli

Nugolo, figurai, per Subbisso ossia Quanlil grande di checchessia, e propriam. di volatili, che in questo senso diccsi meglio anStormo d'uccelli. cora Folata Nuvolo e Nuvolame, per sintii. si dice di Quello

Nuvolo

OA
intorbidamento che si genera ne' liquori per qualunque cagione. ppr Quell'annebbiamento che discende dalla pupilla nell'occhio e ne ofTnsca la vista, che pi propriam. dicesi Bagliore. In no. b. e del gergo dicesi per Pastrano, Ferrajuolo, Mantello: Anchu 5 s'ha viisto a nvia; Oggi s' messo il mantello. Cazze da-e nvie; Cascar dalle nuvole, dicesi figurat. per dinotare gran meraviglia di cosa avvenuta contr'ogni nostra espettazione. se in te nvie; Aver l'occhio a' nugoli, Ogur. vale Essere astmlto, Non badare. Quando e nvie van a-o ma, piggia a sappa e va a sappd ; quando e nivie van a-o bosco, piggia 5 cabban e caccitelo addosso; Quando i
confad. che vale

OBB

HS]

"

Le nuvole spinte dai venti al e viceversa mare sono presagio di serenila monti. quando vengono spinte verso
, i

S Quantit;

Nviassa,
N'vitO;

*n

de ni^ie; Nuvolaglia. s. f. Nuvolone, Nugolone, e pecgKir. Nuvolaccia: Nuvolo grande.


s.
f.

in

senso

Nuvoletta, Nuvolelto, Nugoiptta,

IVvio

Nugoleito, NuvolU2Zo, Nugoluzzo. Dimiuat. di Nuvola. add. Navolo, Nuvoloso, Nubiloso, Annuvolato : Pieno di nuvoli, Oscurato e ricoperto
il

S S

da' nuvoli, e dicesi di tempo, di cielo, ecc.

$ Fase nvio; Annuvolarsi, Rannuvolarsi


il

tempo,

cielo,

ecc.

$ L' niivio ; nuvolo o nugolo : Il voloso, Il cielo coperto di nubi.

tempo nu-

nuvoli ovv.

Quando l'oche vanno al mare, to' ona vanga e va a vangare; quando nuvoli vanno in su, to' una seggiola e siedi sa. Prov.
i

Duppo 5 uvio ven


il il

sin;

ciel

sereno, figurai, vale

Dopo la pioggia torna Dopo il cattivo viene

buono.

,W

a.

-'V5
s.
r.

Ora: Ciascuna
il

delle

2i

parti, in

che

diviso
del

giorno naturale.

Parer un'ora mille, vale Aspellare con grande ans et ed impazienza l'avvenimento.
% Saeiva l'a... Sarebbe ora. Mi parrebbe ora.... suol dirsi Quando una cosa incomincia a inTaslidirci e vorremmo che cessasse: Saeiva a che ti a terminasci; Mi parrebbe ora che tu smettessi.

n Ora, talvolta

si prende per Un determinato tempo corso del giorno, della vita umana e sim.:

S S

In te l'a d disn; Nell'ora del pranzo.

brx; Ora
pochissimo
cui

bruciata, dicesi Quella

in cui si

ha S
S

per fare

nulla a fare, ed auche Quella, io una cosa passato il tempo opil

Snnd

e; Battere o Scoccare o Sonar


spesa o
ci

l'ore.

nn'a de relcuio; Un'ora


dire che In una cosa ci va

d'oriolo, usasi per


stata

portuno tempo.

ha dell'inusitato

farla

in

un dato

da cagna; Ora del dormicchiare V. Cagna. d5 pitto; Ora della buccolica o boccolica, dicesi
in

un'ora intiera: G'h misso nn'a de relcuio ; Ci ho messo un'ora d'oriolo.

O>
di in

s.

gergo L'ora del mangiare.

f. Orata. T. ittiol. Sparus aurata. Specie pesce del genere degli Spari, eslimata in fra

fissa;

Ora appuntata.
o

bnn'a; A buon'ora. Di buon'ora. Posti avv. vagliono Per tempo, La mattina presto.

A bnh'a

De

mcexima a; Ad

un'ora. Alla stess'ora. Posto

S %

S
S

un tempo, In un punto, In un medesimo tempo. Atidd a dormi all'a de gallinn^e V. Dormi. A so a; La sua ora, vale II punto della morte: Quando ven a so a; Quando viene la sua ora, cio La morte o II punto della morte. A nh'a; All'una, Al tocco, vale All'un'ora dopo il mezzod o dopo la mezzanotte. A nn'a de nutle; All'un'ora o All'ordinotte,
avv. vale
dicesi
di
in

modrroi. Vive mari e perfino nelle acque dolci. I Romani la conservavano nei loro laghi interni, e specialmente nel famoso lago Lucrino. La denominavano Ciysophris (Sopracciglio d oro) a motutte la migliore dagli antichi e da'
tulli
i

tivo d'una benda di color d'oro, ebe da un occhio all'altro.

si

estende

Osea.
le

s. f. Ovaja: Organo in cui sono rinchiuse uova nella femmina degli animali ovipari; e parlandosi della femmina de' mammiferi significa Ciascuno di quei due corpi glandulosi posti presso le reni, al di sopra dell'utero, e che si suppone

facciano

le

medesime
;

funzioni.
si

Tose, per antonomasia La prima ora

% Cazze l'ocea

Cascar l'ovaja, figurat.

dice di

notte.

Da nn'a all'atra; Da un'ora all'altra, vale D'ora in ora Da nn'a all'atra 5 pu mot; Da un'ora all'altra e' pu morire. $ se in sc vintitrce e e tret quarti V. se. ^ Fua d'a; A contrattempo, A pazza ora, A ora strana, A ore rotte, In ore spostate. S Fissa l'a; Appuntar l'ora. S fu punto de trce, de quattro e; Al tocco delle
S
:

perde d'animo o s'abbatte o rimane sbalordito V. Noelto. 01>l>ed V. Ubbidi. Chi


si

Obbiezione o Obiezione Opopinione o ragione. Ofeljlig-a V. a. Obbligare e Obligare Astringere, Costringere, Mettere in obbligazione, n Obbligare: Legare l'animo altrui o per parole o
s.
f.
:

Obl>iezioii
posizione che

si

fa all'altrui

tre,

delle quattro ore,

ecc.
II

per iscrittura o per Rpuder obbligato,


n

benefizi o

per

cortesia,

S L'ltim'a; L'ultima ora, s'iutende morte. S

punto della
l'ora

vtdde l'a

5 momento ; Non veder

Impegnare, Eccitare, Indurre, Jfuovere. S Obbligse n. p. Obbligarsi e Obligarsi: sarsi un'obbligazione.

Addos-

544
H
tt

OCA
parolle; Dar parola, Promettere, Obbligarsi.
Obbligarsi in solido, cio ciascuno
debitori

OCH
S Servise o Vaeise deW ocaxin; Usar l'occasione, Valersi dell'occasione. Profittarne.

IH

in solido;

bligali

per l'intero; e si dice ancora di insieme egualmente.

ob-

Occialetto
Lente o Cristallo
portasi

s.

di

m. Occhialino , Occhialelto : forma rotonda o quadrata

Ob'blig'a.nte

add. Obbligante, Cortese, Ser-

incastrato in oro, argento, tartaruga e sim., che

vizievole, OflBcioso, Gentile, Di

modi

cortesi.

per lo pi appeso
e serve

O'b'blig'aizixi.
nna persona
Il

s.

f.

Obbliga/Jone, Obbliga-

cordellina,

gione, Obbligo, Debito,


si

Dovere: L'atto con

cui

Occiali
cristalli

s.

al collo con nastro o ad ajutar la vista debole. m. Occhiali: Strum. composto di dae

obbliga o obbligata da un'altra

vetri

legati in filo d'argento, in


sul

ottone o

a far checchessia.

altro metallo incastrati


simili,

cerchietti di tartaruga

Obbligazione, nel signiT. legale Quell'atto privato

che tengonsi
la

naso davanti agli oc-

con cui uno

si

obbliga di pagare

ad un

altro

chi, per aiutar

vista o confortarla

quando

denaro, o di dargli oggetti di valore, ecc.


n Riconoscenza, Gratitudine. % Avei di obhligaziin a nn-a persnn-a; Aver obblighi, obbligazioni, Esser in obbligo ad alcuno vale Esser tenuto, obbligato ad alcuno per benefzi ricevuti.

disgregala
"

affaticata.

- Occhiali di conserva
piane colorite di verde.

sono Quelli muniti


Occhiali
7".

di lenti

I)

Nome che si Gota o Guancia del tonno, la quale unita al contorno dell'occhio, e si sala. Paraocchi. T. cavali. Ci che si mette a' cavalli
pese, e de' tonnarolli.

alla

Ol>l>lis:o

V. Obbligazin. % Avet l'obbligo; Incombere, Spettare, Appartenere. Oblblig-n p. pass. Obbligato V. Obbliga nei
suoi varj significati.

per riparo degli occhi.


Il

Bruciaculo. Voce
fa

fior.:

Quell'incallimento che

alle natiche di

coloro che sogliono andare fre-

quentemente a cavallo.
obbligata.

% Aja
in

obbliga; Aria
il

T. mus. Qnella,
il

cui

cantante obbligalo a seguire

suono.

Occre
Che
I)

Occialin
egli

V. Occialetto.

Occorri
occorso?

v. n.
:

Occorrere, Acl'

S Parte obbliga; Parte obbligata. T. mus. Quella, la quale necessaria alla composizione e sostenta

cadere, Avvenire, Succedere

Cose

occrso T

Olbioe
si

nn pezzo principale. s. m. Obice, Obizo. T. artigl. Specie di cannone corto, incamerato e largo di bocca, che
carica a granate reali, e fa parte delle bat-

stieri

Occorrere per Bisognare, Far d'uopo. Far medi mestieri : Non occre che ghe tme ;
occorre ch'io vi torni.

Non

Olboe

campagna. m. Oboe, e con nome antico Dolzaina: Strum. musicale da fiato nolissimo. Oca^ s. f. Oca Specie d' uccello acquatico pii grosso dell'anatra. Ve n'ha di pi nomi e specie, cio: Oca ciappwa; Gabbiano reale; Oca de md; Mugnaiaccio; Oca domestega; Oca domestica, uno de' pi utili uccelli; Oca de spalle neigre; Mugnajo, Martinaccio; Oca mezzann-a; Zafferano o Gavino; Oca sarvcega; Oca graterie di
s.
:

S Occorrindo; Occorrendo, Ove occorra. Per caso che. Qualora che, Al bisogno, In caso di bisogno,

Ad Pe

uopo.

tutto quello che posse occre; A ben essere. Posto avv. vale Per abbondante cautela.

Occupa
pare

1)

Occupare: Illegitlimamente usurmettendosene al possesso; e talora Impadronirsi legittimamente o Prender quello che non appartiene ad alcuno. Occupare, per Impiegare, Dar lavoro. Tenere occupato: Occupalo a scrive de lettere ; OccuV. a.
l'altrui,

naiola.

grigia cenerina nella parie

superiore
I)

palo

del corpo, di sotto pi pallida, e al collo se-

a scriver lettere. per Sottentrare in luogo d'un altro


Egli occupa

l'ocil

gnata di
N

strisele.

cupa posto de so poce;


di
II

posto

Oca
fa

Giuoco dell'oca: Sorta di giuoco che si con due dadi sopra una tavola dipinta in 63

caselle in giro a spirale, in parecchie delle quali

sono dipinte alcune figure, come Ponte, Oca, Osteria, Pozzo, Laberinto, Prigione, Morte. Passi con diverse leggi e pagamenti. S se anc5n in 15 pru di oche ; Essere in mente Modo scherzev. che Dei nella mente di Dio vale Non essere ancora nato. ^% Mappa a collo d'oca; Bandella a sdrucciolo. Oca>xi5]i s. f. Occasione: Idonea opportunit di fare o non fare checchessia; Congiuntura, Agio, Comodit, Destro. proscima de peccu ; Occasione prossima di peccato, assolulam. Occasione prossima, dicono i Teologi Quella che presente o che facilmente pu indurre altrui a peccare. S Bezugna leva l'caxin; Chi non vuol la festa levi l'alloro, Bisogna levare il vino a' fiaschi o da' fiaschi, cio Per iscansar quello che non si vorrebbe, conviene togliere l'occasione. S L'caxin a fa l'ommo laddr,o V. Laddro. % Ogni minima ocaxin; Ogni occasioncella. S Presentdse l'caxin; Venir il destro, cio il
!

Il

Parlando cariche, sim., vale Averle, Detto tempo, vale Spenderlo, Impiegarlo, Consumarlo. Detto spazio, vale Ingombrare, Tener luogo.
di
uffizi e

suo padre.

Esercitarle.

di

di

nn-a casa; Occupare una casa, vale Abitarvi. S Occpdse n. p. Occuparsi, Impiegarsi, Attendere, Dar opera.
s.
f.

OccpaziSn
si

Occupazione

Ci in che

occupa alcuno; Impiego, Lavoro, Faccenda,


s.

Ochin

Briga.

m. Papero, Paperino, Paperello: Oca


Gabbiano:
si

giovine.

de

ma;

Uccello

acquatico

volgard
gli

mente
stagni
nerini,

detto

tempeste

Mugnaio, il quale in tempo vede frequentare le spiagge e

marittimi.

Ve
le

n'

ha dei bianchi e de' ce-

e secondo

diverse specie e variet son


, :

comodo,

l'opportunit.

chiamati con diversi nomi come cappgqin; Gabbiano mezzano. geneen; Gabbiano gavina. de md mezzan; Gabbiano mezzamosca. fratlin; Gabbiano morella. gianco; Gabbiano terragnolo.

OEG
grosso de spalle neigre; Gabbiano goairo. testaneiyra; Gabbiano corallino. Oclxiiietto s. m. Gcibbicineiio: Uccello del genere dei Giil'liiani, che si irova sui iajihi all'imboccaliira de' fiumi. Fra noi di passaggio raro. Odia. V. a. Odiare: Aver in odio, rollar odio,

OEG

545

timpano e del lahcrinfn, il quale ultimo solamente da alcuni chiamalo Orecchio inferno.
w

nente

Orecchio, per similit. si dice alla Parte promidi molte cose, p; p le quali s'impugnano,

si appendono, s'infilzano, ecc. d'aze; Orecchio d'a-ino V. Aze.

Aver

in

n?Kia o a uggia
Odiarsi.

e pi inlensani.

De-

leslare,

Abbominare, Abborrire.
p.

8 Odise n.
n

S O'ge de crava; Pclracciuola, Piantaggine. T. hot. Plantugo major. Pianta coraanissima che fa nei luoghi erbosi, e il cui stelo produce una spiga
"

a morte;
s.

implacabilmente

Odiarsi a morte, cio altamente, irreconciliabilmente. ,


f.

copiosa di piccoli semi; fiorisce in maggio. deU'ncoa; Orecchie dell'ancora. T. mar.

Odiositae
Odiu.
S

Odiosit, Odievolezza, Astio: Qualit di ci che odioso.


p. pass.

Sono Le

parti pi larghe delle

marre

dell'ancora,

Odiato: Avuto

in odio, .Malveduto.

se

odtti (la tutti; Esser fuggilo pi


erba.
s.

che

la

Odo

mal

ed ogni marra ha due orecchie. d'orso; Trecchie d'orso. T. boi. Primttla alpina. Pianta alpina che coltivasi ne' giardini all'ombra come la primavera (fiore) per la bel-

m. Odore: Esalazione
le

di sottilissime parti

lezza e
in
Il

variet dei fiori,

quali

compariscono


8 S S

% S

una particolare azione piacevole o d spiacevole sul senso dell'odorato. Odore, per La sttssa materia odorosa. de rxu; Odor di bruciato \. Brxu s. m. de serru; Sito di rinserralo, Puzzo di rinchiuso. Ave di dui addosso; Esser profumato con acque odorose o con manteche odorifere. Bn duo; Odor buono, soave, Fragranza, Olezzo, e scherzev. Odorone. Bltiggefla da doi V. Bdltiggetta. Cattivo odo; Fetore, Pu/.zo, Malodore. Cuscinetto da doi; Polviglio: Gubncialello ripieno di spigo d'altri odori, per tenersi sui
de' corpi,
quali esercithno

di pesci; Branchie: Aperture branchiali vicine


al

febbrajo e marzo.

capo, che nei pesci sono organi della respp


Pellicini:
si

razione.
Il

d sacco;

Quei quallro, come quasi


lasciano o cuciono nell'e-

orecchi d'asino, che


affin

stremit dei canti delle balle, due da ogni parie,


ch'elle si possano meglio pigliare o pi agevolmente maneggia* e. S Affd i oege; Appuntar gli orecchi V. A/ji. $ Avei l'ogia narsa; Aver indizio, fumo, sen-

tore:

tavolini
spilli,

da

lavoro

delle

donne

e appuntarvi

I)

ecc.

% S

l'odo; Inodorare, Dar odore.


ii;

Aver avviso di qualche cosa quasi di nanon ben certo. bn ogio; Aver gli orecchi armonici, Aver buon orecchio; e cosi il suo contr. Aver orecchi disarmonici, Aver poco orecchio.
scosto

Manda

Dar

odore.

Olezzare:

Rendere,

Spirare, Esalare odore. Odorare.

S Rha chi
olenle.
Il

manda un

cattivo odo;

Roba graveforte
;

chi

manda un odo

troppo

Roba

grav espirante.

Odo

,,S

Sinsa odo; Inodorifcro, cio Privo d'odore.


V. a.

OJorare, Annasare, Fiutare: Attrarre

l'ogia finn-a ; Esser d'acuto sentire, antic. Esser senlacchio o sentacchioso. % Canta d'oiyio; Cantare a orecchio V. Conf. S Ciccio in ti oege; Sufolare, Zufolare o Soffiar negli orecchi V. Ciccio. % Desccide o Destappd i oge a nn-a persnn-a V. Desccide. S Di nn-a cosa in te l'ogia ; Dire una cosa
all'orecchio o all'orecchie o
negli orecchi,
la

l'odore delle cose col naso.

- Fiutare

dicesi pi

vale

propriam. delle bestie, e, detto d'uomo, ha nn non so che di spregio e di scherzo. w Odorare, usato in senso neutro, vale Spargere, Spirare , Esalare odore. - Olezzare , Spargere
grato odore.

Dirla sottovoce, accostando


dj

bocca all'orecchio

colui a cui
f/iio

si

parla; e fgur. Dirla in segreto.


le

se

d'oyia; Aver

campane grosse o in-

grossate. Aver

male campane: Essere alquanto

sordo.

Odor-in
significato.

s.

m. Ghiandina V. Giandetta nel 2'

s. m. Guanciale, Capezzale, Origliere: Nomi che abusivam. si adoperano per sinonimi ma che mollQ diffiTiscono tra loro. Il Guanciale Un piccolo cuscino, per lo pi quadrato, ripieno di lana o d'altro, che si mette in capo del letto e su cui si posa la guancia per dormire; il Capezzale Un cuscino simile al guanciale, ma di forma pi lunga, ed occupa tutta la larghezza del letto; l'Origliere poi Quel guanciale o cuscino di cuojo d'altro che usasi tenere ne' lettucci per le camere (canap J ov' altri s'adagia o si distende il giorno senza spogliarsi. Og-ia; s. f. Orecchia, Orecchio: Organo del,

Og-

orecchi da mernon intendere. 5 Mette nn-u prxa in ti oge ; Mettere nna pulce nell'orechio: Mettere in apprensione o socante: Far
le

Fa

oge da mercante; Far


viste d

che si dica o s ascolti. grosso 5 l' iinn'oyia ; Il pezzo pi grosso ha da essere nn orecchio , s dice comunem. per modo di fiera minaccia ed iperbolica, quasi inferendo che si vuol trucidare un
spetto per cosa

pessu

Citi

tale

e farne

come

polpette.

S S

Pertzo dell'vgiu; Tromba o Meato uditorio, Pxin dell'ogia ; Lobo o Lobulo: La parie inferiore esterna delle orecchie, che alle bambine
si

suol perforare per introdurvi orecchini e sim.

l'udito collocato

divide
dicesi

in

in ciascun lato della testa. Si esterno ed interno. L'orecchio esterno

S Porcaja di oge; Cerume. $ Sfigod i oge; Comare o Fischiare gif orecchi, dicesi del Sentirsi dentro alcun sufolamento o
fischio; e si suol dire per baja, che ci

anche Padiglione,

termina inf'^riormpnle
l'orecchio

avviene

nel

Lobo [Pxm V.

sotto);

interno

quella parte dell'orecchio che consta del Meato


uditorio (Pertzo dell'ogiaj, della cavit del

quando altri dice male di quel tale. S Tid I oge a nn-a pci-snn-a; Tirar

gli orecchi ad uno, vale Tirarglieli per castigo o per ricordo.

Gasaoou, Dizionario Genovese-Italiano.

35

546
Twta

OFF
d'ofje; Orecchiala, e nell'uso tose. Oroc-

OFF

S
S

Offerta
ferire,

s.

f.

Offerta, Profferta, Esibizione; L'of-

chia'nolo: Tirata d'orecchi.

Veyn a-i oeye; Giungere, Venire o Pervenire


agli

Ci che si cffi^risce in pagamento d'una cosa che si vuol comprare.

orecchi o all'orecchie, vale Sentir dire.

"

Offerta, Oblazione: Quella specialmente

che

si fa

OS'iMn-a
.

(Tid

l'J:

Tirar

gii

orecchi o Tirar

Dio, alla Chiesa, ecc.


s.

gii

orecchi

al

diavolo, vale Giocare alle carte.

Og'i'i^"

de scarpe;
:

OlTertio
del
)

m. Offertorio: Quella parie della


il

Fir. Orecchioli

Bccheiti, e a Due lingnelle che sono in molle

messa, nella quale

sacerdole
di

fa l'offerta a

Dio

pane e del vino prima


dal coro, che precede
nella v.

consacrarlo.

scarpe all'eslremil dei quartieri, e si allacciano co' legaccioli che attraversano i buchi falli colla

Offertorio: Antifona recitata dal sacerdole o cantata

immediatamente
Ofiziare,

l'of-

stampa (sgorbia) o con

altro, e rafforzali per lo

feria

messa.
a.

pi con campanelline fandleltij riballiite da ambe le parti. - Cinturini, Lingue o Alette pi lunghe
de' becchelli

Ofiizi
Uficiare,

Officiare,

Ufficiare

UHiziare
s.

Ufiziare:

Celebrare

nelle

che servono ad alTibbiare

le

scarpe

chiese

divini ulzj.

V. Corezzetta.

Ofiiziale
in orecchio, Stare cogli
lesi,

m.

Officiale

Oficiale

Ofiziale

OgiMi
h
e
sentire.

(Std in); Star

Ufficiale e Uficiale,

UlTziale e Uliziale:

Chi ha o

orecchi levali o
s.

vale Slare inlentissimo per


))

esercita uffizio in servigio altrui.


Uffiziale,

nella

.Milizia

Nome
i

Oiiu-a>
i

f.

Orina e Urina:

Liquore

escre-

persona graduala dal sottotenente


i

generico d'Ogni in su; e perci


i

menloso, per

lo

di

color citrino, fallo dalle

sollolenenti,
i

luogotenenti,
i

capitani,

mag-

reni, e che da queste per

due canali membra-

giori,

nosi, detti Ureteri,


di
l

si trasfonde nella vescica, e viene spinto fuori ad intervalli pi o meno

lunghi. Dicesi
%
!t-^

anche Piscio e Piscia, ma sono voci non mollo oneste. Rilcnscin d'oenn-a; Slranguria. Dissuria : Difficolt e

generali sono tulli uffiziali, con quest'avvertenza per altro che tulli graduati dal grado di generale d'armala sino a quello di maggior generale, chiamansi Ufflziali (jenerali; tulli gli altri dal colonnello sino al maggiore, U/fiziaii superiori, ed
tenenti-colonnelli,
colonnelli,
i

frequente incitamento d'orinare

RitenPatire

Uffizinli inferiori quelli che sono dal capitano


al

zione d'orina. S Ave rilenscin d'onn-a; Slranguriare


di

solloienenle.

slranguria.
s.
f.

generico S Buss'offiziale. ; Basso nffiziale : Nome degli Ultimi fra i gradi e le cariche della milizia,

Oretta. Dim. d'Ora: Ho dormo un Ota pd d'ole; Dormii un par d'orette. Ovatta falde e Colone allargalo Ota
s.
f.
:

immediatamente
s.
f.

inferiori a quello d'uffizialc.

OjQazialtee
d'-gli

Gli uffiziali, ossia

II

corpo

in

ulliziali

militari.
s. f

,1

spalmalo con chiara duovo, che

si

pone

ira

il
il

0a.ziata
tzialiira

Ufficialura e Uficialura, Uf:

panno e la fodera in alcuni verno lengan pi caldo.


:

vestiti,

acciocch

Ota
,

f flaziu

OxixL

V. a. Ovattare 3Ieller l'ovatta ne' vestili V. sopra Ota. s. m. Orlo: Lembo di tela, panno, ecc. rivoltato in tondo sopra di s, poi cucilo a soppunto (punto a pessu) per impedire alla tela, al panni), ecc. lo sfilacciare. - Rimbocco, Specie

L'uffiziare V. Offizi. Quel cerino raggomitolalo o formalo a guisa d un uffiziuolo o libriccino da divozione, che suolsi abbruciare nel d de' morii,

e Ulzialura

ppr

lo

pi da' ragazzi.
s.

OfiOLzio

Uffizio e Ufizio

d'orlo moll largo e piano.

o Oficio,- Ufficio e Utcio, Quello che a ciascuno si aspella di fare secondo il proprio impiego o grado; Dovere, Obbligo, Carico, Cura, Impiego, ecc.

m.

Officio
:

LVslrema

de pan; Orliccio e Orlicela, ma meno usalo: corteccia del pane intorno intorno, o anche Un pezzo di esso. A Roma dicesi Crostino. - Cantuccio, L'estremit o cnlatla d'un pane
bislungo.

1)

Uffizio, ecc., per Ministero, Dicastero, ecc.:

Luogo

ove
it

pubblici affari. per Le ore canoniche che si cantano in chiesa altramente si dicono dagli ecclpsiaslici ; e I
Irallansi

e spedisconsi

sacri

divini

uffizj

sono Le

sacre
inni
*

funzioni

Oxinetto

<ie pan.;

Orllciuzzo,
di

Orli-

della
I)

Chiesa slessa.

cello, Orliciuzzino.

- Cantuccino, dimin.

Can-

per Libro contenente salmi,

ed altre

luccio Y. sopra. Oexin.


s. m. Alloro e poeti*. Lauro: Albero sempre verde che produce una bacca nera,

preci in onore di Dio e della Beala Vergine e

Ofug-g-io

dei Santi.

da

morti

Uffzio

de' morti

diconsi

Gerle

amara e quasi simile all'oliva. spinoso; Lauro rosso o Lauro spinoso V. Ba-

preghiere
defunti.

della Chiesa in

commemorazione dei
le

xaprcBve. S Bulle d'fuggio; Bacche, Orbacche, Coccole,

Di

l'uffizio ;

Dire

Io

ore o

sue ore o

le

ore

canoniche.

Oflfeiza

s.

f.

Offesa, anlic. Offensa,


falli

ffensione^

o di parole; Affronto, Danno, Ingiuria, Aggravio, Torlo.


OlTesanza: Oltraggio di
fceta

OfTeude

fatta a Dio, Colpa, Peccato. OfTondere: Far ingiuria, onta, oltraggio, Ollraggiare; ed anche Pungere, Mordere, Far torto, Toccar sul vivo. Far villania. Offendere, Far male, Far danno, Nuocere. v. a.

a Dio; OfTrsa

OlTri
n

chiamavasi Un ^S Sant'uffizio; Santo Uffizio, cos tribunale che giudicava gli eretici; alirim. Inquisizione V. Inqnixizin. v. a. Offerire, Offrire, anlic. Offerere e Offerare
:

Presentare o Proporre una cosa ad all'accetti; alirim. Esibire, ProlTerire.

cuno affinch
Offerire, per
di

religione;

Dare o Dedicare a Dio; ed voce V'o/ferisc'O, Segn, giusta preo Signore, questa preghiera. Esibirsi: Of-

Dio; Offendere Dio, Peccare. S Offendise n. p. Offendersi, Recarsi a male. Recarsi ad ingiuria, Adontarsi, Tenersi offeso.

ghea; lo

v'offro,

S Offrisc n. p. Offerirsi, Profferirsi, ferire se slesso.

0MB

OMM
l'

547
La specie pi

di

de fa; OfTerirsi di fare, vale Prender pegno, Promellere.


generaiil.

im-

ane'idi,

dell'ordine degli brachi.

comune
di

il

verme

terrestre,

di color rossastro

Os'iin;

Ognauo, Ciascuno, Ciascheduno: Pron.

lucente, semi-lrasparenle, che vive entro la terra,


cui
si

pense per

pasce.

s; O.inun per s e Dio per tulli, vale Ciascuno pensi per s senza ingerirsi dei fatti allrui; e si dice anche per significare Che non si vuole star in compagnia d'altrui, ma si
vuol fare vita da^s.

Oiiil>r*ii].se

O^^Gxx,
Og-g-i

\. uggezzd.
di
,

s. m. pi. Ombrinali. T. mar. Fori Aperture dalle bande della nave per dove si vuota l'acqua che si raccoglie sopra i ponti per le ondate o per la pioggia. Om.l>riiin-a s. f. Ombrina. T. illiol. Umbrtna cirrosa. Pesce di dilicato sapore che ha

V. itggid.

la

testa corta

tutta

scagliosa
il

la

membrana

OJiu I
non
sona
si

Ehi! Modo
sa
il

chiamare

alcuno,

di

cui

branchiale con sei raggi;


in

nome

e solo direbbesi verso per-

di
s.

bassa mano.

che contenala Mediterraneo.

l'aletta

dorso con una cavit dorsale. Trovasi nel

Oin,
lo

m. Orinale e Urinale: Vaso tondo, per


fa le

Omlkirissallo
bilico,
:

pi di majolica, con una presa che

veci

di

manico, che serve

alle

necessil corporali, e

Oin.
ma

ordinariam. a quella sola d'orinare. V. n. Orinare e Urinare: Mandar fuTi la urina; allrim. Far acqua, e volgarm. Pisciare,
voce non molto onesta.

s. m. Bellico, Ombcllco, OmUmbilico Quella parte del corpo che nella maggior parie degli animali nel mezzo del ventre, e per cui il feto nel seno della madre
il

Oiva.

s. f. Oliva e Uliva: Coccola verdiccia, ma che nel miilurare nereggia, e dalla quale, m.ilnraia, cavasi l'olio. L'albero dicesi Olivo e Ulivo fOlea europoBo). % Oive co vrrine; Ulive abbechile V. Abbegu. it de Spagna; Ulive orfane: Sorla d'ulive pi grosse delle comuni , non da far olio , ma da mangiare acconce in salamoja. n in sarmoia; Ulive conc^ o acconce: Ulive

riceve

nutrimento.

da bansa; Ago: Quel ferro della stadera die stante a piombo mostra l'equilibrio. da ciislagna; Bellico: Quella parie della baccia,
per cui
la

castagna sta iitiaccala

al

riccio.

da ciavua; Ago:
l'

.Aslicciuola chp, parteiido dal,

entra nella canna delia femmina. Dicesi Ayo fermo qoel che tondo e non gira; Ago mobile, quello che aninterno della toppa

chiave

goloso, e gira

insieme colla chiave in cui entra.

damssun;
del
calice

Bellico: Quella parte della nncciuola,

per cui aderente

tuttora

verdi,
nel

cio

rmmaiure, tonile quache

al fondo dello scoglio, ossia erbaceo che l'abbraccia. a.

ranno o nell'acqua di calce per inacqua frequentemente rinnovala, quindi conservale in salamoja. n secche; Ulive salale: Ulive raccolte quando son vaje, salate e disseccate. % Franze o Mnxin i oive; Frangere, Infrangere,
dolcirle, poi in

tempo

Omette
lascia.

v.

Omettere e Ommellere V. Tra-

Oaxiscin

.Macinare: Acciaccar
cesi

le

ulive colla mcina.

Di-

Infrantojata e anrhe Macinala Quella quantit d'ulive che s' infrange in una volla. S Pastn d'oive; Paslo, Pastone: Ulive macinate
e ridolle

Ommetto
,

come
le

io

pasta.

Verme
e guasta
s.

di oive; Beco: Piccolo


ulive.

verme che rode

Oiva

m. Fallojo, Trappelo: Luogo dove si fabbrica l'olio. Le su> parli sono il Frantojo, che il Mulino in cui s'infrangono le ulive; Io Sliettojo, che un Torchio fatto a vile per islringere le ulive infrante e cavarne il sugo; il Palco, che un Tavolalo, su cui si pone la infranloJHta prima di macinarla; il Cammino, che una Buca in forma di pozzo ove ripongonsi
le

s. f. Omissione, Ommissione ed anchf Ommessione, ma meno usalo: L'alto dell' omptlere ed anche La cosa omessa j Tralasciampnto. S Peccu (t'omiscin; Peccalo d'ommissione, presso i Teologi Qticl peccato che consiste nel non fare ci che comanda'o. Omino, Ometto, Omettolo, s. m Omicciuolo Omicialio, Omiciattolo, Omicello. Dimin. d'Uomo: Uomo piccolo. S Ometti da uppen e i vesti; Beccatelli: Quei pioletti di legno che son infissi ne' cappeilnaj

"

per uso d'attaccarvi panni. d bigliardo ; Birilli : Cinque piccoli

rulli di

legno
del

d'avorio,

falli

al

tornio,

ritti

nel

mezzo

biliardo, pnsli

in

quadralo, ano di essi nel

ulive e serbansi
s.
f.

per quindi macinarle.


di

Olonn-a
^

Olona: Tela
fanno
le

canape

forle e

Ommo

grossa, di cui

si

vele.

che appena la palla ci passi Giocando si d ne' birilli, ma non colla palla propria, e per la caduta di uno pi, si conta un certo numero di punti. s. m. Uomo, anlic. Omo: Animale dotalo di ragione e d favella, fallo ad immagine
centro, a
tra
tal d. stanza

Inno

l'altro.

Oltrepassa,
Oml>z*ella
^

v. n. Oltrepassare: Passar oltre, Avanzarsi, Ollrarsi, Inoltrarsi.


s.
f.
:

e somiglianza di Dio.

Uomo,
pe

Oin.l>rezz
^

Ombrellino Quello che si porla celle sacre cerimonie per servire al Sacramenlo quando si trasporta da luogo a luogo. v. a. Ombreggiare. T. pili. Far

w
n
tt

visto

ommo;
il

G'han dceto un franco : Diedero loro un franco per nomo. per Marito : > visto 6 moe ommo ? Avete
per Ciascuno
mi'

uomo?
fa
i

per Drudo, Bertone.


fatti

quei lavori ch'essi chiamano ombre, cio colori pi mt>no scuri per dare alla pill"ra il dovuto
rilievo; dicesi anche^
s.

Onibrezzata

Ombrare. f. Ombreggiatura: L'alio

n n

per Agente o Colui che negozj di qualcuno.

e che tratta

per Soldato.
per L'immagine dell'uomo, Figura rappresen-

Otubrezzo
iubrig-o
s.

e TrlTeito

dell'ombreggiare.

V. Ombrezzata. m. Lombrico: Genere di vermi

lante un nomo: Un ommo de tcera, de legno, de ceju, ecc.: Un nomo di terra, di legno, ecc.

a cavallo; Uomo

cavallo, Soldato a cavallo.

548
'ni*<:

OMM
a cavallo,
elee;
si

OMM

a cavallo, sepdrta averla; Uomo


colla

sppollura aperta, ovv. Chi corre in posla, scherza

morte. Prov. .dinotarne Essere


alia

cosa

peri-

colosa lo andare a cavallo.

man; Uomo
affiibde.
;

mano, vale

Uomo

corlese,

de Uomo Uomo attempato, accosta vecchiezza, Longevo, de Uomo Uomo Uomo de gaibo; Uomo garbo V. Gaibo. de gexa;
d'et,
alla

cio

Che

Mollilustre.
di natura

fcero;

di

ferro, vale

gagliarda e robusta.
di

instancabile.

Chiesolastro, thiesolaslrico
le

Colui che

i asperto


~
'

Uomo

raffinalo,

vale Sagace, Accorto.

frequenta continuamente

chiese; altrim, San-

avvisu mezo salvu V. Avvisu. bn a ninte; Pan perduto, dicesi d'Uomo che sia buono a nulla. brillio camme 5 peccu; Bertaccione : Uomo
brutto e contraffatto.

tse, Luslrapredelle,

*^ capage a
cattivo;

fa de tutto V. Capace.

Scellerato,

de gran chu; Cuor d Cesare, vale Splendido, Generoso. de lignua ; Uomo assestalo, aggiustato, di garbo, di buon conto, di recapito, ecc. de ma; Uomo di mare, vale Che usato a navigare.

Uomo

di

mal affare, vale


;

ha da Persona ha do chu;
chi chi

Malvagio. che ghe piaxe divertse chi fa poche parolle V.


testa
;

Uomo
di

de' suoi piaceri.

Ommo

Uomo

de poche parolle. buona lesta , vale

di consiglio e prudenza.

che

sia

Uomo di petto, si dice ad Uno costante, prode, coraggioso, ed atto a


difficile

sostenere qualsivoglia

impresa ed a riualla

scirne con onore. ehi se ne va

de mondo; Uomo di mondo o scaltrito; e comunem. Persona conversativa, Uomo di lieta vita. de montagna; Uomo di montagna, Montanaro. de nervi dggi V. DSggio add. d'n; Uomo d'onore, de paggio; Uomo di paglia, propriam. Uomo che non in sostanza, ma che vien finto; figar. dicesi di Uomo da nulla, che anche dicesi Uomo di fieno, Uomo di stucco o di vetro. Barba di
capecchio.

a bnn-a; Uomo

buona, dicesi

d'Uomo

schietto, senza malizia e senza cerimonie,


del

nemico
costumi

lusso e delle borie.

ehi se ne

va ull'anliga; Zazzerone:

Uomo

di

ii-

all'antica.

camme

se de;

Uomo
di

aggiustato, savio, regolalo,


discreto,

ammodato, prudente,
d'ahlitw;

considerato.

Uomo
i

recapito, cio d'abilit e di

ripuiaz., Capace di ben eseguire qualunque cosa.

de paratia; Uomo della sua parola,- vale Che mantiene la sua promessa. de paxe; Uomo di pace, vale Uomo pacifiw), quieto, amator della pace. de poche paratie ; Uom cheto , Uom di poche parole, cio che favella poco. de reeatto; Uomo aggiusiato, d cesi d Q si governa nelle sue azioni con misura e senno,

da appende

vesti; Attaccapanni, Attaccavesiiti,

Uomo

regolato.

Servitore, Cappellinajo. In Firenze dicesi

comun.

de so vitto;

Uomo Uomo

di

sua vita, cio


le

robusto,
dal

Servitore l'Atiaccapanni che formato di grucce (cartelle) conficcale in un'asta che si regge su

coraggioso, che sa pararsi

mosche

naso.

de

testa cada;

rotto, impetuoso, vale

Pre-

CuppelUnajo r.Allaccapanni che si affigge al muro ed munito di pinoli ed anche di grucce, cui s'appendono cappelli o
tre
e
i

quadro piedi j

cipitoso e sibito nell'ira.

de testa quaddra V. sopra


testa.

Ommo

chi

ha da

^ da
,

vestiti.

de villa;
fceto;

da sarti: Macchina di legno in figura quasi d'uomo, su cui sarti provano cos alla gressa gli abili da uomo.
i

cxoe;

Uomo

da gexa; Scaccino: Chi per


tato a spazzarle, aprirle

le

chiese depu-

cio che ha passalo l'adolescenza, ma non giunto alla vecchiezza. lindo; Uomo schietto, vale sincero, leale, non finto, ingenuo, aperto, libero, candido, semplice,
* senza simulazione, ecc. mezo matto; Uomo aromatico, cio fantastico,

Uomo di Uomo fatto,

contado, Contadino.

ordine

tenere in panche, scacciar cani (da che prende il nome) e far altri minuti servigi. Voce d'uso toscana.
e
serrarle,
le

stravagante.

"< de bn chu}

Uomo

di

buon cuore, vale Som-

mamente buono, ed anche Liberale, conlr. d'Avaro. de bdn fndo; Uomo di buon'indole. de bnn-a pasta; Uomo di buona pasta. Uomo d"Iee: Che di benigna e docile naiura. de bnn-a testa; Uomo di buona testa, vale Persona d' ingegno. de bau naso; Uomo che ha buon naso o che ha naso Uomo sagace che prevede le cose da
:

regaggio; Uomo prosperoso V. Regaggio. regulu; Uomo assestalo, Uomo ammisurato. retiu; Uomo ritiralo, cio che conversa e usa
poco cogli altri, sarvcego; Sornione:

Uomo
:

aspro, ruvido, e poco

inclinato a fare servizj.

Uomo

salvalico

Scimmione grosso e che

lontano.

de cartapesta; Rasliapavimenti, Spulcialetti, Saccardello, Spolveramura: Uomo vile e dappoco. de cnsccnsa ; Uomo di buona coscienza, vale Uomo retto, coscienzioso, dabbene. de consriderozin ; Uomo di considerazione, di
Slima, di rijjnardo, di rispetto.

molto va su ritto come l'uomo. sccetto V. sopra Ommo lindo. testardo; Uomo di testa, Uom testercccio, lstacciuto, cocciuto, ostinato, caparbio. traverso; Uomo atticciato, tarchiato, fatticcio,

vale Di grosse

S Bell'ommo
di

membra. Ben complesso. Buon uomo Modo di chiamare qqq


!

cui

non

si
!

sappia

il

nome.
vale

Dn

ommo

Buon uomo,

Uomo

dabbene;

de conio;

Uomo

Uomo d conto, Uomo di pezza, vale da farne stima. Persona autorevole, de due facce; Tecomeco, Tamburino, Uomo di

e talora per ironia dicesi ad Uomo scipito, di poco senno, che anche si dice Uomo dolce o

dolce di sale,
S S

du3 facce V. Faccia.

se un

Cimma d'ommo; Cima d'nomfi V, Cimma. ommo; Essere nn uomo: Esser persona

ON

m
Aver molta
n

ONS

M
on a Dio; Rendere

di stima o di conto, Esser eccellente,


abilit.

Parlando

di

donna, vale Pudicizia, Onest.


e

Parlandosi di Divinit, vale Cullo, Venera-

Fd da ommo;
virilmente.

Fare

da nomo, vale Operare

zione:

Rende gloria

gloria e onore a

Do.

Fa un ommo ; Far nn uomo , vale Condarre ano alia perfezione. S Fase ommo; Farsi nomo, vale Diventar uomo; e talora incarnarsi. Prender la natura umana, e diS
cesi pi spesso della

S Onoi de gucera; Onori di guerra: Tutte quelle pompe, colle quali si concede ai vinto di sgombrare da un paese, da una piazza, ecc.

un ommo; uomo di conto,

Seconda Persona della Trinit, Farsi un uomo, vale Diventare


savio, esperto, valoroso, ecc.

S / omini nd se mezan a parmi V. Mezd. % l bu pe-e come e i ommi pe-a lengua V. Bu. S L' ommo e o porco 5 se peiza quand'd l' Prov. che non ba corrispondenza morto ilal., e che osasi dire Quando una persona creduta ricca in vita, allor che morta si viene a
conoscere
l'opposto: Al batter del martello
si

militari; Onori militari: Dimostrazioni che fanno dai soldati alle persone poste in dignit secondo il grado loro. % Ave Vn de J nn-a cosa; Avere l'onore, Onorarsi di fare checchessia, vale Pregiarsi,
n
si

Vantarsi. S se l'n d'nn'arte, d'un paise, ecc.; Esser l'onore d'nn'arle, d'un paese e sim., vale Esserne
il

pregio,

l'ornamento.

S
n

scuopre

la

magagna.

Il

fine dimostra
;

la

cosa.

.$ Meltise
e

in sce

l'ommo

Metter

cervello, vale

onore, Onorare. ^^ on a un ne-o riceivilo; Far onore nel tri cevere un personaggio, vale Andargli magnificamente incontro e festeggiarlo con qualche sin-

Fd on; Far

Cominciare ad usar prudenza.


;

rS Mez'ommo; Semi -uomo


$

e talora Piccinaco.

So
Non

gh' niscin
avvi

ommo

golare apparato. S Fase n; Farsi onore: Acquistar lode in checchessia.

a-o

mondo
,

chi

ecc.;

uomo

nato che ecc.

cio

Non

avvi

Farsi onore,

si

dice di Chi tratta splendidadi

nessuno.

mente; e parlandosi

mensa, vale Mangiare

l'

un

ommo

terreno da porci
farne capitale.

da n fan capitale ; Non vigna, cio Non uomo da


Perla

tanto a tavola senza soggezione o riguardo.

$ Perla

d'ommo;

d'uomo o

Perla

di

ga-

S Levd l'n; Disonorare, Disonestare. di chi S L'n l' de chi se fa; L'onore sei fa. Dettato prov. di chiara signficazione.

lantuomo (oso tose).


quadralo.

Uomo

specchialo.

Uomo

Mettere all'onore del S Mette all'n d mndo; mondo, vale Sollevar di grado. Innalzare, Rannobilir chicchessia.

^%Ttt'ommo; Tutt'uomo,
Oxk.Sk
s. f.

Ciascuno, Chicchessia.

Ontano. T.

boi.

Alnus glutinosa. Pianta

Omino d'n; Uomo


rato, onesto.

d'onore, vale

Uomo

ono-

che ha lo stelo diritto, arboreo, ramoso, con la scorza liscia, le foglioline glutinose, quasi rotonde, smarginate nella sommit, con le ascelle delle vene pelose, i peduncoli ramosi. Fiorisce nel luglio, ed comune lungo i torrenti. Il suo legno,
per essere incorruttibile nell'acqua, slimasi assai proprio per le fondamenta degli ediizj che nelle acq'ie si fanno; la scorza tinge la lana di colur bigio e nero; e adnpransi la scorza e le foglie per tingere il cuojo in nero. v. n. Flollnare, Mareggiare: Muoversi in onde, cio gonfiandosi e ritirandosi

di giurar S Parolla d'n; Parola d'onore: Modo sull'onore: Ve daggo a moB parolla d'n ; \

do
S
S

la

mia parola d'onore.


di
lettera.

Pe n da firma; Per onor

Perde l'n; Disonorarsi, Disonestarsi. si repatt S Punto d'n; Punto d'onore: Ci che
riguardante l'onore. Ci che
si

(iene

come

cosa

da cui dipenda l'onore. Retuie n; Render onore: Onorare con dimostrazioni estrinseche.

Ondezz,
fanno
le
t. i

come

liquidi

Ondezzii
onde
di

del

muoversi. add. Marezzato : Serpeggiato come mare; e dicesi de' drappi, delle
nel

l'onore Dar la soddisfaS Restitu l'n ; Render zione opportuna per risarcir l' altrui offesa ri:

stoffe

Onestse
manem. si
ti

V. Moar. Onest: Virt, per la quale ci guardiamo da tulle quelle azioni o parole che sono contrarie al dovere e all'onore; e pi coseta e sim.
s.
f.

putazione. Riuscire a onore S Scirtine con n; Uscire o d'alcuna cosa," vale Condurla a fine onorevolm.

Onora,

usa a significare

La

virt delia pudicizia,


,

Onest

per Convenevolezza Discrezione, Equit.


,

Ragionevolezza

Onestili
che per

s.

m.

lo pi le

Sogglo: Quel velo o panno monache portano sotto la gola

v. a. Onorare, alla lai. Ooor-ifieare, antic. Onrare: Fare o Rendere onore. Riverire, Ossequiare; ed propriam. Un atto di rispello del minore verso il maggiore. Onorare, usasi anche per Quell'atto di cortesia che il maggiore usa verso il minore: Se sci m'onora da so presensa; Se ella degna ono-

On
..
.

di riverenza in testimonianza di virt e in riconoscimento di maggioranza e dignit; Ossequio, Rispetto, n Onore, per Istima, Fama che altri gode nel mondo: Ghe core d iub on ; Ci va del mio onore,

o intorno ad essa. s. m. Onore : Rendimento

Onsa<

rarmi della sua presenza. Vantarsi, GloS Onordse n. p. Onorarsi, Pregiarsi, riarsi: Reputarsi a onore. s. f. Oncia: La duodicesima parte della
libbra
nostrale.

n Oncia, per Sorla di misura che

comprende tanto

Doppo

per Grado, Dignit, Titolo onorifico, ecc.: e ricchesse se ^ercan i noi; Dopo le
sj

spazio di lunghezza quanto l'ultima falange del dito grosso della mano. Va citi nn'iisa de pratica che nn-^ Ita de

ricchezze

ambiscono
:

gli

onori.

per Gloria e Lode

on; Quest'opera mi

ti

QteiC opera onore.

a me

fa

sciensa; Val pi un'oncia di pratica che una libbra di scienza. Prov. chiaro. ciU nn'dnsa de repiUagidn che un rbbo

650
d'u;
it

OP
Vili

ORA
Avn

pi un'oncia di ripalazione che mille

libbre fl'oro. Prov. chiaro.

ci nn'nsn de sn sn che cento Vie d'a ia; Dimmi chi sono e non mi dir chi ero. Prov. ci nn' onsa de sorte che cento Ite de save; Val pi un'oncia di fortuna che una libcento libbre di sapere. Prov. che signif. bra La fortuna giova talora pi del senno. s. f. Opale e Opalo: Pietra preziosa, il cui colore ordinario il bianco azzurrognolo
latteo,
stMita
i

11

b5nn-a o cattiva opinidn d'nn-a persnn-a; Aver buona o cattiva opinione d'alcuno, vale Averne grande stima, o Pensarne male. troppa opinion de s stesso; Aver grande

tose, quasi consimile ai nostro, e di chiaro signif.

opinione di s. Sentir d s altamente, s dice d'i Chi presume assai. S se d'opinion; Essere d'opinione, Portar opinione, vale Credere, Stimare, Opinare.

Oppio
foglie

s.

m. Oppi-^ e Qpio. T. farmac. Sacco


si

Op.le

Citncrelo e resinoso che

ottiene dalla

pianta

Papavcr somni forum; od


nifero che
del

aitrim. Specie di son-

ma, guardata
colori

solfe diffennli aspetti, pre-

pi belli e pi vivi dell'inde.


significato,

pea<
^

V. Opera nel X"

Oppnn-e
morta.
la

si estrae dal sugo dei capi o delle papavero bianco. v. a. Opporre: Addurre incontro.

i viva, Open morta; Oppra


T.

viva. Opera

Contrapporre, Obbiettare.
S

mar. Chiamasi Opera viva Tutta


al

carena
la

Oppnise

n. p.

Opporsi, Contrastare, Contrariare,


s.

e parte del fianco del vascello sino


baltpria
inferiore,

suolo della
parte

Contraddire.

ed Opera morta Tutta

Opportnitae
checchessia.

f.

Opportunit, Occasione,

superiore.

Taglio: Punto, Congiuntura idonea

ad operare

S Opee pie; Opere pie V. Opera.

Opera,

S Dall'pea se conosce 5 metslro V. Meistro. Vocabolo s. f. Opera e poetic. Opra generico dO^'ni operazione dell'uomo; Azione,
:

Oppoxito
OlijeAJne,

s.

m. Oppositore: Che oppone. Cons.


f.

tradditore, Impugnatore.

Oppoxizin
1)

Opposizione, Opponimento,

"'Fatto, Lavoro,
''-'''

Esercizio.
fatta

Opera, per Cosa


tura,

dall'operante,
edific

come
Io

scrit-

M
"'''.

o e sim. per Rappresentazione teatrale, per


pittura, fabbrica,

Contraddizione, Impugnazione. Opposizione, per Atto giuridico, in vigore del quale si frappone ostacolo a qtialche cosa.
s. f. Oppressione, Oppressura: opprimere e L'essere oppresso; Angariamento,

pi in

Opprescin.
li

musica. % Cappo d'opera; Capo d'opera, Capolavoro: Opera


insigne, eccellente, perfetta.

'

Aggravio, Tirannia, ecc.

Opera,
gare
il

Fd opera; Far operazione, in term. med. Il far evacuare il corpo, e si dice de' purganti. S Man d'opera; Mano d'opera V. Man. Opere pie; Opere pie: Gli stabilimenti creati o poveri. eretti ad uso di soccorrere S Pe cBmpi l'opera; A coronar l'opera, A colmar Io slajo. Per ristoro; ma dicesi in senso ironico. v. a. Operare e poetic. Oprare: ImpieS
i

de siunugo; Oppressione, Ambascia, Aggravamento di petto: Sentimento di peso doloroso al


petto, nei quale stato
lestia,
la

respirazione patisce

mo-

si

fa

Oppresso aggrava, tiranneggia. Opprimine


S Scntise

penosamente. s. m. Oppressore:

Che opprime,

v. a. Opprimere, Oppressare: Aggravare con superiorit di forze g' inferiori, e impedir loro il poter risorgere ; Aggravare,

sapere,

la

fatica

e l'esercizio

in

chec-

Angariare, Tiranneggiare.

chessia,

opprimme ;
s.

Sentirsi
e

solTocare.

w Operare, Far operazione; dicesi delle medicine V. Operazidn nel 2* signif.

Orag-an

m. Uragano

Uracano: Tempesta

Operio,

md; Operar bene o male, vale Tenere ben buona o cattiva vita. Quegli che lavora s. m. Operajo
:

per opera; Artigiano, Lavorante.

Operato
masia
Il

m. Operatore, dicesi per antonochirurgo dato alla pratica delle operas.

zioni di

chirurgia.
s.
f.

Orang-tn
suoi caratteri

orribile e violenta, Colpo di vento pericolosissimo, accompagnalo d'ordinario da piogge forti e continue, che a certe epoche dell'anno succede in alcuni paraggi, parlicolarm. in quelli tropici od in vicinanza agli che sono posti fra slessi. I temporali di quesa sorte non sono di lunga durala, ma estremam. pericolosi per le navi. s. m. Orang-oulang. T. zoolog.
i

OperasBon

Operazione, Operagone (men osato), Operamento, Operato : L'operare e L'opera che resta fatta. Operazion'', in Medicina dicesi dell'Azione e dell'Effetto d'un rimedio. chirrgica; Operazione chirurgica: Qualsivoglia taglio qualsivoglia altro effetto che i chirurgi

Grossa scimmia, che ha alquanto di rassomig''>nza )0i all'uomo, per la sua organizzazione interna
esteriori; aitrim.

Uomo

sai".

lo. 'e:

Orato
blici

s.

ra.

Oratore,

Dicitore,

Arring*
fi.
:

Quegli che ammaestrato nell'arte del dire


discorsi.
s.
f. Orazione: Preghiera Vergine o a' Santi affine

ib-

Oraacion
a

indili.,

ata

producono
infermi.

colla

mano

e con ferri sul corpo degli

Dio

alla

di

of

3re

qualche grazia.
operazione, Operare;
si
Il

Fa operaziSn; Far
evacuare
il

far

corpo, e
s.
f.

dice de' purganti.

si

Orazione, dicesi anche La scriltura, nellu contenga quello che si dee dire oraiid.
si

mie

Operositse
tivila.

Operosit: Qualit di ci che

Orazione delle
fa del .Ss.

operoso, Diligenza, Assiduit uell'operare. At-

ora in altra
V.
n.
s.

/O ore, dicesi I/esposizic;.e che Sacramento ogni 40 ore, ora in una chiesa della cill, secondo vien de-

Opin,

Opinare, Pensare, Immaginarsi.


f.
Il

signato dairOidiiiario.

Opini^in.

Opinione e Oppinione: Acconinfoi no alle cose dubbie, mosso da alcuna apparente ragione, Opinione, Parere, Avviso, Giudiiio, Sentimento.
sentinieiilo dell' iiiiclicito

Orazione, Ragionanienlo secondo


relorica,

precetti della

Presso

Grammatici vale Lo favellare semIl

plicemente,

discorso

nJmwic 6

l'

nn-a

ORD
oraziSn , chi ha generi, nmeri e una parte dell'orazione, che ha generi, numeri e oasi. menlalo; Orazione mentale: Quella che si fa colia menle contemplando. Sld in orazin; Fare orazione, Stare in % Fa
parte taxi ;
dell'
li

ORD
Orcli
(I

m
per fabbricarne
la

v. le

a.
fila

Ordire: Distendere e Mpttere in orsull'ordilojo


tela.

nomp

nft

Ordire, figurai. Macchinare, Tramare, Ordiuarfi,


e
si

dice sempre d'insidie e simili cose.

Ordina,

orazione, ecc.: Star ginocchione orando, Orare,

v. a. Ordinare: Disporre le cose distintamente a suo luogo e per ordine. Ordinare , per Imporre, Comandare, Decretare

Pregare, Raccomandarsi a Dio.

Ox'l>etto
alfalietica.

fAU'j \. questa locuz.

alla

sua sede

V. Comanda. per Commettere, Comandare un lavoro o sim.

"

Orljin.
di

s.

m. Ciecoiino. Dim.

di Cieco, e dicesi

per Dare gli ordini ecclesiastici. S Ordinse n. p. Ordinarsi : Prendere


ecclesiastici.

-%.

gli

ordini

Orbixan

Piccolo giovinetto privo della vista. s. m. Losco e Lusco, Balnsante,

Ordiuansa
n

Bircio, Bornio, quest'ultima voce antiq.: Q'iegli

che per sua natura non pu vedere se non le cose dappresso e guardando rislrigne e aggrotta
le

s. f. Ordinnnza, Ordine, Ordinamento, Deliberazione, Statuto, Bando, Editto. Ordinanza: Decreto giudiziale, e si dice perj

pi di quelli dati per

ciglia.
s.

l'

istruitoria

d'una eausa.
di fanteria
le lettere,

Nella
di

Milizia,

dicesi

Quel snidato
gli

Oi*l>o
^

Orbo
w

S ^

rca

Oroliesta
n

Ordenio
n

Ordeuaio
tt

m. Cieco : Colui che privo del vedere; alirira. Orbo. A fa canld un orbo ghe vu un sodo ecc. V. Canta. Avei da fd con di orbi; Aver da fare co' ciechi, figurai, vale Aver a tratiare con balordi. Bacchce da orbi; Mazzate da ciechi V. Baccd. Fd l'orbo; Far la gatta di Masino V. Fd. In (cera d'orbi i guersci san scignori V. Guerso. Non avet da fd con orbi o Non ave da mndd nspoe con orbi; Non aver a fare con orbi o Non aver a mangiare cavoli co' ciechi, flgnrat. vale Aver da fare con gente accenta e difficile ad ingannarsi. add. Cieco, Accecato, Cieco, figurai, vale Preso da eccessivo aiTelto che non permette di veder ragione. Lettera orba; Leder cieca o anonima. Me$t orbo; Mesl'ere cieco o coperto, dicesi Quello che rende un guadagno maggiore di quello che apparenlemf'nle dimostri. s. f. Orca. T. mar. Specie di baslimenlo olandese da madieri pialli, grosso ventre e poppa tonda. Ha un albero di maestra a pible, con due e talvolta con tre vele quadre; un altro albero di mezzana con una vela a ghisso ed un parocbello di fuga, nn bompresso assai lungo, una vela di civada e Ire o quattro fiocchi. s. f. Orchestra Luogo ne' teatri od altrove , ove sono collocali i suonatori. Nelle chiese dicesi Tribuna, Orchestra, dicesi pure di Tutti i suonatori presi insieme che suonano in un teatro. s. m. Ordinario: Ci che si fa per l'ordinario, continuamente, Cosa solita, consueta. Razione: Quella porzione di viveri che si distribuisce giornalmente a' soldati e marinari. D'ordcnio; D'ordinario o Per ordinario. Modo avv. e vale Ordinariamente, Comunemente. add. Ordinario, Solilo , Consueto Usiialo, Comune, Ovvio, Ordinario, aggiunto a persona vale Di bassa qua:

cavalleria che
si

porta

ordini,

pieghi, o che

man'la

ad un

generale

per

diirgli

avviso delle operazioni dp| nemico.

Compagnia d'ordinansa; Compagnia dista'cata: Compagnia che non fa parie d'alcun reggimento. S Truppa d'ordinansa; Milizia d'ordinanza, dicesi
%
Quella regolar*, stabile o stanziale, per distinguerla da quella provinciale o collettizia.
S Vesti

d'ordinansa; Assisa de'


s.
f.

soldati e degli

ufficiali.

Ordinazin
ministrazione
siaslici.

Ordinazione. T. eccles.
degli^

Am-

Ricevimento

ordini eccle-

Ordine
mento
n Ordine,

s.

m. Ordine: Disposizione e CollocaRegola,

delle cose a loro luogo;

Modo,

Sesto, 3lisnra.

in

Commissione, Comando.
disposi-

Sfera, Classe, Categoria. In Architeli. Quella proporzionata

zione, che d l'artefice alle parli dell' edifizio, mediante la qcale ciascheduna ritiene il suo silo

che si richiede. Gli ordini sono diversi, e oggid sono cinque approvali e posti in uso, cio il Toscano o Rustico, il Dorico e il Jonico, il Corintio ed il Composto, dello ancora da taluni Composilo
di Archileiiura n

quella grandezza

Uno

Regola.

Italico

Latino.
dei selle Sacramenti della Chiesa, Quello
le

cio che costituisce la facolt di fare


ecclesiastiche.
n

funzioni

Congregazione di

religiosi,

che anche dicesi

I! sacerdozio, S Ordini sacri; Ordini sacri, diconsi diaconato e suddiaconato, a dilTerenza degli il

ordini
S

minori.

ordine; Dar ordine, Ordinare, Comandare, Commettere. disordine ne nasce un ordine; S De volte da un Talvolta d'un disordine ne nasce un ordine. Da uno sconcio nasce un acconcio, cio D'un danno talora ne trae insegnamento per meglio altri governarsi Dai mali costumi nascono le buone
;

Dd

"

aggiunto Morbid3,

lit,

condizione. Dozzinale, Triviale e sim. aggiunto a panno, tela e simile, vale Grosso,
di vii

leggi.

Rozzo, Materiale, conlr.


di

di

Fine.

pelle,

vale

Rovida

conlr. di

punto, S sc all'ordine; Essere in o all'ordine, in in appunto, in concio, a filo, in grossima disposizione, cio pronto, apparccchiblo per far checchessia.
Il

Dilicata. Liscia.

aggiun.0 a lavoro, vale Grossolano, Dozzinale,

all'ordine d5 girno; Esser di moda, in oso,


vigore, in fiore.

Materiale, Rozzo.

in
pi.

Ordu-vre

s.

f.

Antipasto, in Tose. Principi

g Leva

l'ordine;

Conlrammandare:

Rivocar

la

e dal volgo Cominci o Cominciari Y. Antipatto.

commessone.

662
Mede

ORI
in ordine; Mettere in o a ordine: Meti

ORR
comunem.
origine.

usasi in signif. neut.

e vale

Prender

tere in punto, in acconcio, in asselto.

in ordine

tere in

buon ordine

so affari; Rincavallarsi : Rimeti suoi affari. Rimettersi in


le

Orig'in.ale
scrittura od

buon

sesto, Riordinar

cose sue.

che

la

s. m. Originale, si dice a Quella Opera di pittura, scultura o simile, prima ad esser fatta e dalla quale ven-

S Mettise in ordine; Mt-ltersi in ordine, in appunto, iu arnese, cio Ordinarsi, Allestirsi, Ap:
;>

gono

le

copie.

Originale, detto d'uomo, vale


n. p.
tlo

Uomo

singolare,

parecchiarsi, Disporsi.

strano, bizzarro, stravagante, fantastico, saivatico.

% Pe-o bn

ordine; Per

l'ordine,

Per comune

Or*izzoiitse
scersi
,

Raccappezzarsi

Kicono-

*'

quiete e sicurezza.

Trovar
a.

il

di

checchessia. Tornar in

-i % Sta a-i ordini; Stare agli ordini, ai comandi,

cervello.

Ubbidire.

Orla

v.

Orlare: Far l'orlo..- Riorlare, Rifar


s.

**Ord.io Ox*<iio
sul

s.
s.

m. Orzo. Voce della plebe. m. Ordito: Unione di pi fili


di
alla tela

r orlo.
distesi

telajo,

Inuiibezza corrispondente a quella

Orlata Orlatura L'orlare e L'orlo stesso. Orlo m. Orlo: Qualsivoglia estremit generalf.
:

s.

che si vuol dar drappo.

altra

pezza

di

panno
sul

Oi*<lia
quale
si

s.

m.
il

Orditnjo:

Quello

strum.
le

I)

mente; Lembo. Falda, Sponda, Margine, Proda. O.lo: L'esiremit di qualunque panno cucito. de parcelle; Nepilello : L'orlo delle palpebre
dell'occhio.

ordisce, ed

Una

specie d'aspo posato

verticalmente,

quale serve a formare


Orditura, Ordimento:
in

pajuole
disten-

dell'ordito; altrim. Cannajo.

; de scarpe; Orlo, Orlalura: Pelle sottile o Nastro cucito in modo che ricopra l'estremo lembo del

Ojcdita.
s
t"

s.

f.

Il

dere e mettere
tessere
la

ordine

le fila

suU'orditojo per
di

rma
che

soppanno, del tomajo e dei quartieri. Impressione s. f. Orma, Pedata, Traccia


:

tela

o altro.
similit.

che in andando

si

fa

col

piede.

w Orditura, per

Unione ordinata

pi

l'orma, dicesi de' cani S Trova l'orma; Chiappar

cose insieme.
(L'J
s.

annusando
v.

si

scorgono

della

traccia

della

Ordixe

e.

Orditore, e nel

femra. Or-

ditore: Colui

Colei che ordi.'ce.


s.
f.

r mezza
t)

lepre o daltra cacciagione.


a. le
i

Oi'g'a.ud.izze

Organdise.

Voce

pretta

priam. Seguire

Ormare, Ormeggiare: Proorme altrui,


cacciatori dietro all'orma della

frane: Sorta di mussolina di tessuto assai raro.

Ormare
fiera

Andare

Ox*g"an.etto
,

j. SI

m. Organrtlo: Piccolo organo the si suona per mezzo di una maportatile novella, cui alcuni poverelli o scioperali portano attorno per la citt, suonando con esso , onde
s.

per rintracciarla,

.*

procacciarsi

la

vita.

Ot de canne;

Fistola, Siringa:

Strum. simile ad un

piccolo organo o ala di uccello, composto di sette

pi canne di diverse lunghezze e grossezze,

congiunte insieme con cpra e lino, che si suona ponendoselo a bocca e soflando d'antro alle canne.
s.

Ormeggiare, in term. marin. Dare fondo due pi ncore; ed anche Arrestare la nave colle ncore e con ormeggi legati a terra per resistere ai venti ed alle correnti V. Amarra. % Ormezzse in barba de gallo ; Ormeggiarsi in barba, o in barba di gatto, Ormeggiarsi a due. Afforcare V. Afforsd. in quarto; Ormeggiarsi in quarto: Ormeggiarsi con due ncore da prora e due poppesi
Il

di

'Org-tinismo
Oj:*g'Liiisti.
ge no.

V. Oiffnnizzazin. m. ganisla: Suonator d'ora.

rmezzo
S

a terra.

Ox>^a>ii.izz;&

v.

Organizzare: Formare

gli

organi del corpo dell'animale.

s. m. Ormeggio. T. mar. Astratto Ormeggiare, Modo cui una nave ormeggiata; Oppra/.ioni che si fanno per ormeggiarsi; Fune Catena che serve ad ormeggiarsi.

Organizzare e Organare: Metaf. Ordinare, Stabilire Regolare l'interno d'un corpo politico, d'un' amministrazione, ecc. Ox'g'aiiiizza.ziii s. f. Organizzazione, Or,'. ganizzamenlo, Organamento, Organismo : Formazione degli organi del corpo dell'animale o La maniera, con cui un corpo organizzato: e per estens. dicesi anche della Tessitura delle piante, tt Organizzazione, nell'uso Riordinamento, Oidine,
.

Ormezzi; Ormeggi:
che servono ncore, ecc.
per

Tutti

gii

attrezzi necessari

ormeggiarsi,

come gomene,
Quei

Ormeggi, presso

Tonnarotti diconsi

cavi che da un capo sono attaccati alla tonnara, e dall'altro alle ncore che la tengono ferma ai

Ormo
rosi,

suo luogo.
s.

m. Olmo. T.
la

hot.

Pianta che ha
le

scorza grinzosa,

Alnus campestris. rami numei


i

Disposizione.

foglie

alterne,

ovate, scabre, seghettate,


fiori lungo i rami d'un colore alquanto

Org-ano

ed inges. m. Organo: Complicalo gnosissimo strum. musicnle, il cui snono prodotto da canne di varie materie e di diffi'rente diamttro e lunghezza; serve principalm. e quasi esclnsivam. per le chiese caltoliohe. Le sue parti principali sono: Canne, Canne o Tubi; Manlcxo, Mctnlice; Condlt deWia, Poi invento; Registri, Registri; Pedali, Pedali; Tasta, Tastiera; Ciiscia deWiirgano, Armadio.

ineguali nella base, picciolnte,


scagliosi
,

in

gruppi

sessili,

delle

bianco. Fiorisce nell'aprile prima della comparsa foglie. Essa serve di sostegno alle viti, e

talora
blici

d'ornamento lungo
passeggi.
s.

le

strade e

nei

pub-

Orr

m. Orrore: Certo ribrezzo,

sente alla vista o narrazione di cose

che altri orrende,

crudeli, spaventevoli, ecc.; altrim. Raccapriccio,

Organo, T.
di

illiol.

Tryjla lyra. Specie

di

pesce
Il

mare, di color rosso, in tutto simile al pesce Cappone, ma pi piccolo. Ox*igrin< V. a. Originare: Dar origine; ma pi

o Eccessiva paura che nasce da male che sia quasi presente. $ A fa orr; un orrore, si dice d'Una persona

Ribrezzo, Riprrzzo. Orrore, per [spavento

OSM
sommitmente bratta o sozza, o d'una cosa somm.i mente deforme o difettosa nel suo genere. Ox*St> s. f. Orza. T. mar. Quella corda che si
lega
nel

oss

553

Ospitali tae
ricevere
di
i

s.

f.

0<:pitalit:

Liberalit

nel

forestieri, coll'ilbergarli

o provvederli
e Componi-

q'ianlo

possa loro occorrere.


s.
f.

capo dell'antenna del navilio

da

man
faccia

Ossata
mento
1)

Ossatura: Ordine

sinistra

quando
prua.

noi

siamo

colla

nostra

delle ossa.
,

verso

la

Ossatura

per simil. dicesi anche di altre cose,

banda! Comando per cominciare la manovra di girare di bordo in prora. tutto! Orza tutto! tornando dato al timoniere perch spinga la barra dei timone tutta sotto-

d banla! Orza

alla

e vale Ordine,

vento, quanto pu andare.

Andd

all'orsa; Andare all'orza o a orza, Or-

zare, Orzeggiare V. All'orsa.

rso
setto,

m. Orso, dim. Orsacchio, Orsalto, OrOrsicdlo, Orsacchiotto: Quadrupede peloso,


s.

carnivoro e molto feroce, assai nolo, che abita nelle alte montagne dell'Europa e dell'Asia. Ve
n

Osserva

n'ha di due specie, Sornione, Susornione, dicesi figur. dIJorao scortese, intrattabile e che tiene in s i suoi pensieri,

si

lascia

intendere.
il

Piggid

l'orso; Pigliar

grillo. Pigliar lo

gnocco,

Osservazin
Il

Imbronciare, figurai, vai .Arrabbiarsi, Stizzirsi.

Ortag-g-i
orli

Ortag-g-ia;
:

Ortaglia,

Or-

taggio, Erbaggi

Le erbe che
camangiari.

si

coltivano negli

Tutto quel legname che forma soslanzialm. un' iitiposla, il piano d'nna tavola o altro, sia che esso si mostri lutto andante, sia che le sue parli estreme in allo, in basso e lateralmente sieno coperte d'armatura. d'un bastimento; Ossatura di un bastimento: Unione robusta di grosso legname che forma il corpo d'un bastimento. v. a Osservare : Notare, Por mente, Dilig'ntemente considerare. Osservare, .Mantenere quel che nomo promette, n Spiare gli altrui andameuti. Parlandosi di leggi precelti e simili , vale n Obbedire, Non trasgredire. s. f. Osservazione, Osservagione, Osservamento: Allenta considerazione che si pone neir esaminare una cosa fisica o morale. Osservazione, per Esame di cose letterarie, RiNelle Arti
.

Componimento

di

checchessia.

ad uso
s.

di
f.

Ortiga
ghettate,
l'estate,

Ortica. T. botan. Urtiea virens.

Pianta che ha lo stelo corto, quasi strisciante, ramoso, le foglie opposte, ovato lanceolate, sei

fiori

in

spiga

bislunga.

Fiorisce nel-

sullamento di tal esame e Lo scritto che si fa per significarla altrui. N fd osservazin ; Fare o Non far caso^ S Fd Osservare o Non osservare, Fare o Non fare osservazione a checchessia.

ed comune ne' luoghi

incolli.

Questa

Ossetto

pungendo colle sne piccolissime e acutissime spine, depone un liquore velenoso che capianta,

Ortiggu
allevcirsi
le

giona dolore e coccinola ("ciocca). s. m. Orticino: Striscia d'orto vicino al muro, cinto d'una piccola muraglia poco
elevata per sostenere
la

Ossidse

terra,

in

cui

possono
delicati.

primizie e

gli

oriaggi

pi

Orto
nel

m. Orlo: Campo chiuso da muro o siepe, quale si coltivano erbe mangerecce e piante
s.

Osso
di

Ossicello, Ossicino, OsDimin. d'Osso. S Ossetti da (ruta; Nocchj: Certi quasi osserelli che si generan nelle frutte e che le rendono in quelle parli pi dure e men piacevoli a mangiare. n. p. Ossidarsi, dicesi d'un corpo semplice, il quale rimane combinalo coll'ossigeno; e dell'azione per cui si opera siffatta combinazione. e Ossa : Parte s. m. Osso, al pinr. Ossi solidissima del corpo dell'animale, bianca e priva
s.

m. Ossetlo,

sicolo, O.sserello:

da
S

frulla.

senso, che serve a unire e sostenere tutte le


del corpo,

Ortan
coltiva

p dell'ortoan n guasta l'orlo V. OriSan. lavora e s. m. Ortolano : Quegli che


e custodisce
l'orlo.

parli

Osso.

T. dc'pettin. Sotto questo

nome

si

com-

p dell'ortoan 5 n5 guasta
dell'ortolano

l'orto;

Il

piede

Chi sa danno.

non guasta l'orto. Prov. che vale operare, opera saggiamente e senza suo
f.

prendono Le corna, l'avorio o simili, di cai s peilini. formano da chuscia; Fmore, Osso della coscia: L'osso il pi grande fra tutti quelli del corpo, ed coni

Orza
fatta

s.

Lattata e

comnnem. Orzala: Bevanda

giunto coir schio e colla tibia.

dafrta; Osso
l'osso che
si

e pi

comunem. Ncciolo: Quel-

Orzu.
i

Osca

Osca
i

mndorle dolci o semi di popone pesli, stemperali con acqua e colati, e zucchero; a Roma dicesi Semata. s. m. Orzajuoio: Bollicina che viene tra nepitelli degli occhi Corti de parpelle). 9. f. Calefalma. T. legnj. e sim. Quella conimetiiiura che si fa con uno o pili df-nli a squadra internati nella femmina che li riceve. V. a. Calettare. T. legnoj. e sim. Commnltere il legname a dente o altrim , sicch tulli
con
niti

genera nelle frutte, come pesche, albicocche, ciliege, susine e sim., dentro al quale si conserva l'anima o il seme onde nasce l'albero; che se parlasi del seme che rinchiaso

pezzi che separati son fuor di squadra , riuinsieme tornino bene e sieno al pari.
s. f

Oscenitae

dentro a questo ncciolo, dicesi Anima. de seppia ; Osso di seppia Osso che ha la seppia, e che viene adoperalo dagli orefici per geltare le minuterie de' loro lavori. d brasso; Focile, Osso del braccio; ed evvi il maggiore e il minore. Il maggiore vien chiamalo Ulna, ed il minore Radio; vdci ora poco usale.
:

Oscenit, Disonest, Lascivia; ed anche Azione oscena.

"Osci;

Oscia; Osai

Ti gh' stceto a schua ? Osci ; Sei stalo alla scuola ? S V. Sci. 0-<sia, Ovvero, 0: Panie, separativa. s. m. Oisimele: Liquore composto d'aceto, mele e acqua.
Si:
:

Avv. d'affi'rmazione

do collo; Nodo del rollo: La congiuntura del capo col collo; altrim. Catena del collo. d condiu; Osso del conditojo V. Condiu. d fianco; 0>so scio, Ischio. d prscetto; Cannella. T. ?/i(ice//. Quell'osso pien di midollo che attaccalo alla polpa della coscia e della spalla.
cella]

Ma

genov. detto 0$so

quei della spalla dai mada ciave da spalla.

554
d peto

OST
dS sturnago ; Sterno
in
:

OTA
Osso piano o
inseriscono
le

S S

piuttosto Colonna ossea,


sette coste superiori,

cui

s'

O ncghieiva pasto aWoste ed sci barba V. Marcarn.


Zg
all'oste; Fare
s.

maccarn in
V. All'oste.

alle

quali serve di

punto

al

paga

l'oste

J
.l

'

d'appoggio.

Ostensio
di

sacro; Osso sacro; Osso


dorsale.

forma triangolare,

con cui
tazione.

si

fa

Ostensorio: Arredo sacro, l'esposizione del Ss. Sacramento.

m.

ripiegalo in avanti e situato alla base della spina

Ostenta,

v. n. Ostentare:

Mostrare con osten-

Far pompa.

lengua a n'ha d'osso, ma a rSmpe l'osso V. Lengua. 1% Ave a ptronoja in ti osse; Aver l'osso del poltrone, vale Esser di natura pigro, infingardo.

Ostentaziu
Ostilitae
n Ostilit,
fatti
s'

s. f. Ostentazione: Ambiziosa dimostrazione, Pomposa mos ra.

f.

Ostilit:

Alo

ostile,

da nemico,
i

nella

Milizia L'azione della guerra ed

osse ue; Aver

le

ossa dure, dicesi di Chi,

essendo in et molto avanzata, vive ancor molto tempo; e talora Essere di buon osso, cio Ga.

combattimenti, incomincia.
ostinalo.

ed

co' quali

essa

guerra

Ostiurtse
tare

n. p. Ostinarsi,

Perfidiare: Diven-

glarao. Robusto.

=-3

Stare ostinato.

nn-a cosa in

ti

osse; Avere alcuna cosa


l'ha in
ti

Ostinazin
Ostinoli
add

'- nelle ossa,

vale Essersi in uno convertilo in na-

tura qualche vizio:


j

osse; E'

l'ha

s. f. Ostinazione: Fermezza nel suo pruprio sentimento; Pertinacia, Caiparbiel, Pervicacia.

nell'ossa.

3iii

Ostinato, Pertinace, Perfidioso,


sta

un

osso dito

da roziggi; Trre

a rodere

Protervo: Chi*
proposito,
delle persone,

troppo pertinacemente nel suo


si

,5;'7

un osso duro, Trre a pettinare un riccio. Aver da pellinar lana sardesca, figurai, vale Pigliare a
fare una cosa difficile e pericolosa; e relativam.

Che non

muta;

si

dice

degli affetti dell'animo, de'

non che morbi

r
.

e simili.

ad Uomo, vale Aver da

fare

con chi sa

il

conto

Ostreg-a
di

s.

f.

Ostrica, antic. Croccia

suo, che potente e difficile a superarsi.

miil.usco acefalo contenuto in

: Genere un guscio bi-

dall'osso, porta a-o fosso; Vizio -^J Chi l'ha J^: per natura fino alla fossa dura. Chi da giovine
isL

valve, che
Il

comprende molte

specie.

O'irica. dicesi anche famigliarm. per Sornaccho,

ba un
cangia

vizio,
il

in

vecchiaia

fa quell'uffizio, Il

lupo

pelo,

ma non

il

vzio o

il

vezzo. Prov.

che significa Che l'uomo abitualo nel vizio, per qualsivoglia muiazione eh" e' si faccia, difficili^hi- mente se ne rimane, -'-:% se pelle e osso; Essere ossa e pelle, dicesi di :'; Persona che sia magrissima. '5 Che zugo l'osso d collo se a non csci; A rifarci del mio se non la cos. ^r% Leva i osse d carne; Disossare. i % Lt'vse un osso da lugo ; Lussarsi , Slogarsi
.'<;
.ir

Ostreg-ante
H

Scaracchio, Ciabattino, ossia Sputo catarroso, dalla similitudine che questi hanno colla polpa delle ostriche V. Scrccao. s. m. Ostricaio: Colui che va
a pescare ostriche o che
le

vende.

Ostraiega o Beccaccia di mare. T. ornil. Hac' mafopus ostralegus. Uccello di ripa che ha il

beoco rosso-arancione, contorno degli occhi nudo


e di questo slesso colore; iride rossa ; lesta, collo, petto, schiena, scapolari , piccole e medie cuoprilrici dell'ali, di color nero cangiante in violetto; sollo l'occhio

f'^

un osso.
i

una piccola macchia bianca;


quasi
scoglj,
calante.
sugli

-0$ Rompi
^f

osse; Fiaccar

le

ossa,

figurai,

vale

piedi
di

rosso-arancion', unshie nere. Ab. la

Bastonar a mal modo. S Rmpise l'osso d collo; Fiaccarsi il collo. S Sentise i osse rtte; Aver frangi mento d'ossa.

continuo sulle rive del mare,


crostacei, di

sulla spiaggia lasciala scoperta dalla

marea

Cibasi di piccoli
di

molluschi nudi e

,.

Modo

figurato.

$ Un sacco d'osse; Ossaccia senza polpe. Osta. s. f. Osta. T. mar. una fune, che
laccia ai bracotli della

s' al-

molluschi bivalvi, i eoi gnsci apre facilmente introducendo nella fessura, che li separa, la punta del suo becco. uccello mollo comune in To-

penna

della vela; serve a

/.;

qua e l l'antenna pi o meno verso poppa. S Bragotlu dell'osta; Bracollo o Bragollo dell'osta:
tirare

Ostruzion

scana e rarissimo fra noi. s. f. Ostruzione

Nome

ona

malattia che viene al fegato, alla milza e a qual-

La fune addoppiata

cui s'allaccia

l'osta.

Ossoscxrosso
':'.'

m. Ossncrozio, T. farmac. Sorta di cerotto composto d pi e diverse materie, che anticamente stimavasi buono a ossa dislogale e a siffatti mali. Oggi andato in
s.

che gianduia, colla quale essi visceri ingrossano e fauno male le loro funzioni. Si dice pure di un vaso, d'un canale o cavit organica, la cui
apertura o capacit riserrata
cagione.

da

qualsivoglia

disuso.

Otarda
e
sottili

(Ostaja.
'iti

8.

f.

Osteria

Luogo dove

si

mangia

si

alloggia

fa
l'arte

con pagamento. staja; Fare o Tenere osteria: Esercitare


dell'oste.
f.
f.

s. f. Otarda o Starda maggiore. T. orn. Oiis tarda. Uccello della statura d'un'oca, che ha il becco nero-celeslognolo ; due penne lunghe

alla

-C

allo del

collo, gozzo,

base della mascella inferiore ; testa, alto del petto, angolo del-

Ostajetta. s. Ostajussa. s.
s.

Ostorietta.

Dimin. d'Ostera.
cio

l'ala,

color cenerino; dorso


trasversali

scapolari, nere con

Osteria a mal tempo,

strie

ceciato-lionate; basi del petto e

Osteria puvera, mal agiata, e da non vi capitare se non per pura e pretta necessit.

[sOste
e

m. Oste: Quegli che d bere e mangiare


altrui

addome, bianche, leggermente tendenti al cenerino; coda color d noccila, striala trasversalmente di nero, bianca in cima; remiganti nere;
piedi grigio-carnicini.

alberga

per

danari; altrim. Ostiere e


l'oste,

uccello rarissimo, corre

Ostiero.

velocemente e molto basso.

% Chi fa 5 cnto sensa VOtU y. Cnto.

bezugna fal

IroB

Otard.inu-a
nella.

s.

f.

Gallina pratajola o Fagiatetrax.

T. ornit.

Otit

Uccello

non pi

ou
grosso d'un
fagiano,

OXE
ha
il

555

che

becco grigiostria
lio-

S / frveghi cnnscian l'du V. Frvego.


^ Lihbro d'ou; Libro d'oro V. Libbra. r u rtto; oro rotto, oro sodo, diS

sniro; pcnn'? del pileo nere con una


lineette

nata sullo stelo; dorso ornato elegantemente di

angolose,
lati
;

le

une nere,

le

aitre

fulvo-

rossicce;

della

testa e gola, di color fnlvo-

bianchiccio

parte

superiore
delle

del

collo

nera;
dieci

addome bianco; coda


timoniere; penne
grigio-scuri.

corta, composta di

\
S

uccello

gambe bianche; piedi raro , molto comune in


si fa

Otio
zione,

,,

Sardegna.
s.

m. Oratorio: Luogo sacro dove


s.

ora-

Edilzio o Slan.a destinata a far orazione.

S S

Otta.ate
rifli'ssione
astri

m. Quante. T. mar. htrumenlo a


la

Oiicco
l'iride

per misurare

distanza angolare degli


loro.

dall'orizzonic o tra di
s.
f.

parlando di qualche cosa, di cui si pu aver danaro contante quando che sa; Danaro sicuro. l' nn-a cppa d'u V. Coppa. va tant' u quanto 5 peiza ; E' vai lant'oro quanto pesa. E' vale cento ceoli, E' vale un tesoro. Pe tutto l'u do mndo o Pe tutto l'u che uscda a-o sa; Per cosa del mondo W. Mndo. Porta in cari-ghetta d'u V. Careghetta. Tutto quello chi lxe 5 non u V. Lxt. s. m. Gufo selvalieo o Allocco comune. T. ornit. Slrix aluco. Uccello del genere delle Strigi che ha il becco biancastro-verdognolo ;
cesi

Ottanteiiii-a.
merala che arriva

Ottantina: Qnantil
d'ottanta.

nu-

nera-turchiniccia; faccia cenerina,

macdorso,

al

numero

chiala di

nerastro; penne del

vertice,

Otta^ntexiiiio
Ottsfvstio
nella
festa
s.

add. Ottantesimo, antic. Ot-

scapolari e cuoprilrici superiori, bianco-cenerine,

taiitagesimo: L'ultimo in

numero
:

d'ottanta.
di

m.

giorni consecutivi

Oliavano Spazio dopo una festa, ne'

olio
si

quali

fanno delle preghiere a onore del Santo celebrato

Otta.vin
simile
ottava
ai

medesima. m. 0:tavino, Flautino: Strumento flauto, ma pi corto ed accordato una


s.

con leggera sfumatura in varj punti; una fascia nero-cenerina longitudinale nel mezzo ; penne delle parti inferiori, bianche; remiganti primarie, scuro-nere, macchiale di biancastro; coda rotondata, grigio-nerastra; p^nne che ricoprono i tarsi diti, bianche, macchiate di cenerino nerastro; e
i

unghie nere. Abita sempre


ne' tronchi
forati d

boschi, e specialra.
di

pi aita di esso flauto.

degli

alberi

vecchio casta-

Ou.

m. Oro: Il pi nobile e il pi prezioso dei metalli, ed il p duttile e pesante di lutti. H Oro, per Moneta d'oro, Oio coniato: O l'ha
s.

gno. Si
e

citia

topi, uccelli, ecc.,

ma

dei primi,

particolarmente d quei
fa

di

campagna e dei

pagu in UuiC'u
9

Lo ha pagalo
Ricchezza:
sia
II

in tanl'oro, cio

leltajoli,

grandi stragi.
Uccello dello stesso genere del becco bianco-gialliccio; l'iride

giunco; Barbagianni o Allocco bianco. T. ornit.

io tanta moneta d'oro.

finn'a-i
Oi; Ori

Stnx
l'

flaniiea.

Figurai,

vale

in te l'du
gola.

precedi'ntp.

Ha

il

uggi ; E"

nell'oro tino alla

dorato, del quale si fanno gnlloni, frange, cordoni, drappi e simili: Teja d'ii, Culln ci'u, ecc.; Tela doro,
Dicesi altres
filo

d'argento

Gallone doro e sim.


S
(al
i,\\r):

fronte bianca; parli superiori, giallocon macchiette nerastre rotondate sparse; parti inferiori, bianco-nivee o bianco-ceciate, ordnariam asperse di macchiette nerastre, rotondale; coda lionata, macchiettata di cenerino

nera;

la

lionate,

Denominazione

collettiva degli

Abbigliamenti d'oro, come collane, smaniglie, ecc. - Orerie, Pi Cose d'oro lavoralo. basso; O'o basso: L'oro dai venti ai dieci carati; e

verso rade;

cima; i diti coperti da setole sonili e unghie color di carne. Spessissimo gridi nella notte ; la sua voce fioca e debole, e produce per lo pi un rumore simile a quello che
la le

talora

Oo
di

bianco, cio Oro


coppella.

legalo

in

fa

in

gnm

parte coll'argento.

un buche

uomo russando
nelle crepe
fra
le

fortemente.
travi

Dimora

nello

delle falibriche semidirule,

de cupellu
0;"o di

Oro

Oro

di

paragone,

nelle soffitte o

degli antichi

edifizj.

cdraii,

vale

Oro

sopraffino,

Oro pu-

Annida
dentale.

nelle

pianure della Lombardia, in


fra

To-

rissimo e senza lega d'altri metalli. de secchiti; Oro di (lucalo V. sopra Ou de eopella.

scana, in

Romagna. Di passaggio
Tendere

noi acci-

fuso; Orpello, Similoro V. Scitnilit. in ffuggia; 0"o in foglia, dicesi L'oro balluto lanio sotiilmenie che ridotto in foglia come di tarla, e s^rve per dorare soffine, cornici di quadri,

xell.
^
uccfjii

V. a. Uccellare: per prenderli.


s.

insidie

agli

0:xella.iiiiue
uccelli
,,

m. Uccellame: Quantit
lo

di

insieme, e per

pi

s'

intende d'uccelli

suppellettili,

ecc.

morti.
s.

massiscio; Oro sodo, vale Oro massiccio. S se giusto cornine Vu; Essere d'oro in oro,
figurai,

0:xella,sso

m. Uccellacelo. Peggior. d'Uc-

cello; e dicesi propriam. d'Uccelli che si pascono

vale Essere integerrimo, giustissimo. in te l'u finn'a-i uggi; Essere o Stare

carogne.

Ojcella.

nell'oro a gola, figurai, vale

Aver grande abbon-

danza d'ogni cosa, Essere danaroso, opulento, Ricco sfondalo. tin-a pasta d'u ; Essere una pasta di zuc chero, vale Esser di buona e di eccelienle natura. S Eia' dell'ott: Eia dell'oro. Aurea et. Secolo d'oro, propriamente dicesi II favoloso secolo di Saturno; e figurai, s prende per Tempo felicissimo, siccome Eia di ferro o del ferro, per Tempo ca-

s. f. Capanno, diminu. Capannello, Capanna falla d frasche o di Capannuccio paglia dove si nasconde l'uccellatore per pigliare gli uccelli al parelajo o colle reti aperte. - Uccelliera dces jJropram. Il luogo dove si COB servano vivi gli nccelli. Ojcelletto s. m. Uccelletto, Uccellino, Augelleito, Augellino. Dimin. d Uccello. S Vitella a xelletto S.A xeltetto alla sua sede]
:

alfabetica.

lamitoso, iniquo,

infelicissimo.

Oacello
geDerico

s.

S Fase d'u; Farsi d'oro. Voce d'uso: Guadagnare inoltissimo in un' impresa qualunque.

di Tutti gli animali aerei


si

m. Uccello e poetic. Augello: Nome e pennuti:


dica nel gen. mascb.

e quantunque

luto

al

66

PAC

PAD

maschio quanto alla femmina, pnre trovasi usato alcuna volta colla terminazione femminile: u E
prendo assempro
a quella savia uccella

Che vide
alla

l'erba

leiieretla

e bella. Fav. Esop. n


legato
Ileva

da zugo; Zimbello: Uccello


della

iimbelliera (trappdloj, colla quale, tirata


si

con uno spago,


altri

fa

svolazzare per allettare


di

gli

de

de becco Uccello becco o bosco; Uccello o boschereccio. de cattiva nuva; Corbo o Corvo male nuove, Chi sempre presagire de passaggio; Uccello passo, Quello passa determinale xellu deposto; Uccello o fermicelo o sedentario:
fin;

uccelli

a calarsi.

gentile

fine.

silvano
suol

delle

dcesi a

disgrazie.

di

dicesi

bi<ebe

in certe

stagioni.

statino

de reciamtno; Uccello cantajolo o cantajnolo, dicesi di Quegli uccelli che si tengono in gabbia per cantare ed allettare gli altri uccelli , acci si calino all'uccellaja, al paretajo o sim. S Disegno fcpto a vista d'xello; Disegno a veduta d'uccello, cio veduto d'alto in basso. J Ogrii oxello 5 conosce d so nto V. No. S Tutti i xelli n conscian a scaggiua ; Tutti gli uccelli non conoscono il grano. Dettato prov. che significa il buono non conosciuto da lutti. Os^ellou. s. m. Uccellone, Uccellacelo, figurai, dicesi di Uomo scempiato, semplice, scqcco, minchione. s. m. Uccellatore : Colui che fa professione di prendere uccelli; ed anche Colai che

Quello che vive permanentemente in an paese.

vende

accelli.

I*a
"

s.

m. Pajo e Paro,

al

plur.

Paja e Para

Due

Pa.coig>, V. a. Imbrogliare,
zabugliare
:
,
:

Intrugliare,

Gaaz-

d'nna cosa sola.

Pajo, dicesi anche a Una cosa non divisibile, ma composta di due pezzi nniti insipme: Unp de tezoie, de bnse, ecc.; Un pajo di forbici, un pajo di stadere, ecc. **S se dui c in t'n p de csSin; Esser due anime in nn ncciolo, e in m. b Kssere una peverada,
si

Far gnazzabuglj inlruglj. Acconciare o Far checchessia abn Impasticciare


borracciatamente,
alla

grossa e senz'arte

Abbor-

racciare, Arrocchiare, Acciabattare, Acciarpare,

Arramacciare.

I*a.cciu.gra

eh*' sien

dice di Dne inirinsechissimi come una medesima cosa.


e

amici, e
e
caffo

Zg a p
V. Dspa.
s.
f.

dspa

Giocare a

pari

s. f. Rinzaffattura, Rinzaffo V. fm6acca<ua nell'ultimo significato. Paooigp'O s. m. Intruglio, Imbratto, Imbroglio, Garbuglio, Guazzabuglio: Strana mescolanza di cose diverse; e metaf. trasportasi ad Affare maliziosamente imbroglialo, perch non si ritrovi

Pa.a<
di

Pala: Strum. maneggevole

di ferro

legno, che finisce in un piano, e che serve particolarm, per tramutar le cose minute e che si tengono insieme, come rena, biade, terra, npve

a cose simili. il capo, M Intruglio, Pacchiuco, Pasticcio: 'Vivanda mal cucinata, falla alla peggio.

I^acog-on
Imp'gliatore,

e simili. Serve anche per infornare e sfornare il pane, che in tal senso dicesi pnre Infornapane. Pala La parte appianata e allargata del remo, colla quale si spinge l'acqua nella direzione op:

Pacoiiira I*acoo

s. m. Intruglione, Imbroglione, Imbrallamondo V. Imbroggin. V. sopra Pacciornia. Massa di cose Involto s. m. Pacco, ravvolte insieme sotto una medesima coperta.
:

posta a quella del


tello

cammino

della scialuppa, bat-

I^accotig-g-ia
certa quantit
di

s.

f.

Paccotiglia. T.

mar. Una

Quella parte della ruota mulino,


Palata
pala.
:

e simili.

che

fa

volgere

il

mercanzia imbarcata da uh passaggero o qualche altro per farne commercio per proprio conto, o per met con quello che
gliel'ha affidala.

Tanta quantit

di

roba quanta cape sulla

Colpo di pala del remo nell'acqua. d6 tinin; Pala del timone: Parte poppiera del timone, Il timone stesso considerato nella sua dimensione nel senso della chiglia.
s.

Iaofii
alla

Composizione metallica, che imita

grossa l'argento, riuscendo per di color rossigno, e della quale si fanno posate, guantiere

e simili.

Pacifica

I*al>or<ii
che
si

m.
al

pi.

Parabordi. T.

mar. Difese

Paoclietto
S

corpo del bastimento per di fuori, affinch gli urli, che riceve dall'accostarsi d'altre barche, non lo danneggino. s. m. Pacchetto. Dim. di Pacco;
Involtino, Invogliello, Invogliuzzo.

fanno

Appaciare, Metter pace, Acchetare, Placare, Riconciliare, Rappattumare. Pad-clre s. m. Padre: Titolo che si d per venerazione ai religiosi claustrali, e specialmente Paddrt ai loro superiori: Paddre Provincia, Guardian, ecc.; Padre Provinciale, Padre Guarv. a. Pacificare,

Tempia a pacchetto; Tempra


s.

cartoccio.

I*a,ccin.
naccio

m. Pastricciano, Buon pastricciano, Buon uomo, Uomo di buona pasta Uomo bo:

diano, ecc.

nobile; Padre nobile, si chiama comiche Colui che suol fare le

nelle

Compagnie

parli di vecchio

bonario o alla mano, di natura benigna, docile e semplice.

grave e dignitoso.

Padlle tta
di cnojo

Pa,cciox*uia,
e nell'uso
Bel dire,
tose,

Flemma, Tardit, Lentezza, Fiaccon : Agiamenlo nel fare e


s.
f.

di tesa s. f. Visiera: Quel pezzo dalira materia rigida, di forma semilunare sulla parie anteriore del caschelto (beretta) che fa solecchio e riparo agli occhi.

PAE

557

dd cand; Padellina: Scodellino


cetti

di

cristallo

d'altro per ricevere la cera che sgocciola

o da tor-

di

seta, e presso

contadini di tela di cotone o


islecche, e portatile in

incerata, rafforzata con

e sim.

mano con una


di

maz^ia fermata nel centro a uso


la

di panno S Padellctte de stacche; Finte: Liste cucile poco sopra Taperlnra delle tasche a copri-

pararsi

la

pioggia,

neve ed anche

il

sole.

Le sue

primenlo
falde.

di

quelle,
le

Talora

finte

quando sono lateralm. pongono ivi per si

nelle

sola

apparenza, e la vera apertura delia tasca posteriormente fra la piega longitudinale delle faide. Pa.dis'grin s. m. Padiglione: Arnese di panno, drappo o simili, che, appiccato nelle camere al palco, cala sopra il letto e circondalo, n Padiglione, nella Milizia Una specie di tenda
qaaflrata,

Asta o Canna (Asta), Manico (Mnego), Puntale (Punta), Molleltine (Molle), Ghiera o Viera (Cuppellelta), Nodo (Pigna), Stecche (Cannette), Puntali delle stecche
parli

sono

(Puntinn-e), Conlrostecche (Vrpette), Cannello (Cannonetto), Nodo (Pignn), Spoglia (Veste), Spicchi (Tascelli), Cappelletto (Cappelletto) e

Fodero (Fascia). s. m. Ombrellaio

Facitore o Vendi-

sotto la quale stanno ne'

campi

capi

tore d'ombrelli.

supremi dell'esercito. A padiggidn V. questo modo alla sna sede alfab. V. Padiggidn. I*a<iiTiii s. m. Padrino, Padricello. Dim. e vezz.
%

Paegaa,

Padig-liSn
di
si

usa

Padre, in significato di Religioso, claustrale e comanem. parlando di Religioso giovine,

s. Ombrellata : Colpo dato con nn f. ombrello chiuso, e anche aperto, se per caso con la punta d'una stecca si urti dovecchessia. Pste s. m. Parere, Opinione, Avviso. Sentimento, Giudizio; e talora per Consiglio: Pj^jicb 6 mcB

di bassa statara,

n Padrino e Patrino: Quegli che mette io


il

campo

pae; Prendete il mio parere. A me paei V. questa locaz. alla sua sede alfab. S se de pae ; Esser di parere, d'avviso, di sentimento, d'opinione, vale Slimare, Pensare, Cre-

cavaliere nel duello ed assistelo.


s.

Pa.<Lrii
pri* t

m. Padrone

Chi ha dominio e pro-

di

qualche cosa,

Padrone, nella Marina mercantile il titolo del Capitano duna barca o navicella che esercita la navigazione costiera, ed il suo grado immediatamente inferiore a quello di Capitano di seconda classe. S Ese padrn de fa e desfd; Poter far alto e basso a suo senno. Aver carta bianca. S Fla da padrSn; Padroneggiare e nell'uso Spadroneggiare Far da padrone in un luogo senza averne il diritto.
:

Mi sn de paei che l'wgua a faqce ben; Io son di parere che l'acqua sia salutevole. S Secondo o mcB, o lo, 5 so paei; A o Al mio,
dere, Esser di credere:
al

vale Per quello che ne pare a me, a

Paei

suo parere, Al parer mio, tao, ecc., te e sim. V. n. Parere, Sembrare, Apparire, Avere apparenza , aspptto , sembianza, ecc.: Paeivan tanti laddri; E' parevano tanti ladri.
tuo, al

Parere, Giudicare, Stimare: Te

d'avei (ceto
falla

nn-a bell'azini
bell'azione
?

Parli egli d'aver

una

S Fate padrn; Impadronirsi, Insignorirsi. caS L' mggio se padrn d'nn-a sssoa che

per Giudicare opportuno, Creder conveniente:

pilannio d'nn-a nave V. Mgio. 5 L'uggio d5 padrn 5 governa cavallo V.


Cavallo. S Ligd l'aze dve vu 5 padrn V. Aze. d padrn; Ipocondria Y. Md. S

Se ve p de piggid mogg, piggicela; Se vi par di menar moglie, menatela, ammogliati vi. n Sembrare, Somigliare, Rassomigliare, Aver somipaetva tutto so frae ; E' sembrava glianza :

Md

tulio

suo

fratello.

esser S A'ow se padrn de fd vnn-a cosa; Non signore di poter fare alcuna cosa, vaie Non aver
libert

o possanza di farla.

Pa.<lx*ona.iisa.

Padronetto

s. f. Padronanza, Padronaggio, Padronato, Dominio, Signoria, Superiorit; antic. Padrona. n Padronanza, per Arroganza, Tracotanza comportabile solo in chi padrone. s. m. Padroncino, e nel femm. Pddroncina. Dimin. e vezzegg. di Padrone e Padrona ; e talora pel Figlio o Figlia del padrone.

due cose diverse; Parere e non e non tessere, si dice proverbialm. per dinotare Che l'apparenza non basta dove bisognano gli effetti. imposcibtle; Parer impossibile: Credersi che non possa essere, che non possa darsi. mtll'anni che n succede nn-a cosa; Parer milP anni o ogn' ora mille che segua alcuna cosa, vale Aspettare con grande ansiet d'impazienza l'esito d'alcuna cosa. Non veder l'ora
e

non

se, sn

essere

come

filare

!|^a.d.rxiii-a, s. f. Padrona: Signora e Fem^ mina del padione. Far da paS Pala da padrnn-a ; Donneggiare
:

eh' ella sia.

tutto

mndo; Parere

tulio

il

mondo: Parere

un gran che.

un atro ; Parere un

altro,

suol dirsi di Chi es-

Pad

un luogo senz'averne il diritto. m. Limaccio: Mota, Melma, Fanghiglia, e Quella porcheria che generano le paludi. Paeg-io add. Pari, Eguale, dicesi di Cose che, paragonate fra loro, risultino non essere differenti
in
s.

drona

sendo molto miglioralo nella sua condizione o morale, ha come mutato natura, divefisica nendo lieto e fiorito, di triste ed abbattuto ch'era. un tnicoo; Parere un miracolo: Apparire una
cosa miracolosa.

o in qualit o in quantit; dicesi anche Parecchio, ma voce antiquata. % Tutte e die n san pcege V. Do. S Tutti i giorni n san paegi V. Girno. Paeg-ua, s. m. Ombrello, e in alcune provincie
in natura

Fd paei nn-a cosa pe nn'atra; Far parere una cosa per un'altra, vale Ingannare col mostrare e dare alle cose apparenza diversa dal vero esser loro. S Pe n pae; Per non parere. Posto aw. vale
Dissimulando.

Paracqua e Parapioggia: Arnese da potersi allargare in forma di cupolelta, coperto di drappo

Paela
il

s.

f.

Paletta, Ferro piatto. T. calaf.

Ferro

quale nella sna estremit non tagliente^

ma

tB

PAG

PAG
Chi rompe paga ovv. In casa do barba chi r'mpe paga; Chi rompe paga V. Barba. Chi va de testa paga de brsa; Chi giuoc d
pie paga di

smnssato, e di cui si servono i calafati pT cacciare la stoppa ne' com menti senza ta^'llarla. **3Paentlla V. Parentela.

**I*ailtu.

Paeta.

che si pera nel focolare. n Paletta o Mestichino. T. stamp. Slrum. di ferro f a guisa di piccola pala, con cui si prende i'in^~ chiostro da' barili e si mette nel calamajo dei

V. Pareniu. s. f. Paletta : Piccola pala di ferro, con tramula cenere, brace, carbone, e si ado-

borsa. Prov. e vale


i

Che spesso vo-

si scapita e si procura male a se stesso. S Fdla paga; Far pagare il fio, la pena, io scotto d'alcuna cosa, vale Soffrire il danno, la pena meritata per quella. 8 N ssighe dincc dn pne paga nn-a cosa;

lendo soddisfare

proprj capricci

torchj.

de spalle; Paletta, chiamasi volgarm. Quell'oss della spalla che da' Notomisti detto Scapula. delle aste. T. S Paete di aste do tempo; Palette oriol. Le aliette che formano la .quadra sopra un fusto cilindrico per imboccare ne' denti della
serpentina.
s.
f.

Paeta
i

Palettata

Tanta brace o tanto fuoco


nella

simile quanto ne sta


Palettata,

paletta.

Non aver pago o prezzo, Non esservi danari da pagare checchessia , dicesi di Cosa rarissima e che non abbia prezzo che eqnivaglia al suo valore. piggi 5 l' dce e paga 5 l' am,o V. S A man add. Segn 5 n paga a-o sabba, ma 5 paga a-i so S tempi; Domenedio non paga il sabato. Modo prov. significante Che bench il peccato indugi talvolta la punizione, non pertanto pu fuggirla.
% Pagia; Scontarla; Pagare il alcuna cosa, e scherzosam. in le lische dopo aver mangiato S Ti
S
fio

per Colpo dato colla paletta.


s.
f.

la

Paetiiin-a

Palettina. Dimin. di Paletta:


a stirare

modo
i

figur.

pena di Cacar
Ella

Paletta piccola.

pesci.

da stia; Cucchiaja: Slrum. che serve


gale, cannoncini, sgonfielti
vestiti

me a

pughice; Te

la

vo' far

pagare,
tutte,

increspature

dei

Paez.

da donna. v. a. Paleggiare: Tramutare con pala, Sventare o Rivolgere il grano o altre biade colla

t'ha a costar cara. Uun-a a-e paga tutte;

Una

le

paga

ovv.

Una ne paga cento. S Voe ese pagu fin


la

all'ultimo

dina; Voler
da
s

Paeacu
'

paia affinch non riscaldi o patisca; a:trim. Spalare. s. m. Paleggiatore, dicesi nell'uso Quegli
il

parte sua fino al finocchio.


n. p.

Pagse
che
altri

Pagarsi

Prendere

quello

che rivolge

Pafsero
/'

'*

grano colla pala; allrim. Spalatore. Slrum, s. m. Palo o Palo di ferro | di ferro in fondo sottile e in cima pi grosso, con alquanto di testa augnala, e serve a varj usi, come forare il terreno, percuoter massi,
pesi

Pag-ad-
Jj

Pagrao

dee dare. s. m. Pagatore: Colui che paga. 0/fiziale pagad; Ufficiale pagatore: Colui che d le paghe ai soldati. s. m. Prago. T. ittiol. Pageltus ery^

muover
S

o altro.

Semend aggge pe A gaggia.


s.

arrechugge

pfceri

V.

Paferrin
Ci che
si

m. Piccolo palo di ferro. Pag-a- s. f. Paga: Quantit determinata in moneta da darsi in mercede a chi serve; e propriam.
per mercede, Soldo. sciortine cornine S Da-e cattive paghe bezugna se pu; Dal mal p;igatore o aceto o cercone, si-

thrinus. Pesce di mare che vive nel Mediterraneo ed anche nell'Oceano. Ha gli occhi grossi, color generale del il la nuca larga e rotonda corpo rossastro mescolato con giallo, il ventre argentino, e ci:;scnn fianco strisciato di giallo per
,

lo"lun.s)!o.

Si

pasce d'animali conchilli.

ai

soldati

Paggetta
coia:

Va

ciii

nn'uggid che cento pagai V. Euggid.


s.
f.

Pagliuzza, Pagliuca, Pagliudi

Un pezzolino

paglia.

gnilica che Dai cattivi pagatori bisogna aspettarsi


di

guiisla,

vedersi dare, invece di danaro, merce o trista ed meglio pigliar quella che niente.
;

Pag-getto

a-e busche; Giocare alle S Ziigd a-e paggette o bruschette o alle buschetle V. Zfld. s. m. Primaccino: Quel ravvolto
di panno, cuojo o altro, pieno di paglia o sim., che mettasi sulle spalle da chi porta dei pesi, per salvarle djllofffsa del pfso. Il vocabolo genovese viene da paglia (paggio), il vocabolo italiano da piuma, che Piimaccino corruzione

%
S

Mala paga

Mala paga
la

Tid a paga; Tirar


data provvisione per
V. a.
si

Tristo pagatore. paga, vale R cevere una


:

ruffi/.io
il

Pag-,
ad
n

Pagare: Dare

che si presta. prezzo di quel che

altri

tenuto, U.>cir di debito,

Pagare, dicesi anrhf^ delle persone o cose che sono soggette a qualche imposta : Quanto pgan
i

pesci de gabella

Quanto pagano

pesci di
1)

gabella?

di Pinniaccino. - Cercine Un ravvolto di panno a foggia di cerchio usato da chi porla dei pesi in capo V. Stlesto. Paglietto, T. mar. Largo tessuto a guisa di treccia, di

da mccxima moncea, Paga de bdnn-a o de cattiva moncea, Pug de moncea lunga Vj Moncea. -* d'ingratitudine; Far come l'asino al corbello, che quando ha mangiato lo strame gli d un
calcio.
ai

del

genre
di

delle cinghie, fatto di

commando

vecchi cavi, che u^asi per difencavi dagli effetti dello sfregamento. dere de gSsso, lancia, ecc.; Paglietto: Specie di certrefoli
i

Pagar

di

mala moneta: Mostrarsi ingrato

cine

di

guanciale, fatto di

grossi cenci

di

benet^j ricevuti.

5
'

/fa,

sodo e dina V. Dina.


e a moi gh^ sempre tempo; pagamento indugia quanto puoi.

A paga
e
al

Alla

morte

vecchie corde, che ponesi esleriormenle in una in ambedue le estremit dui a barchetta a riparo dell'urto di essa- contro lo sbarcatoio o di
allri

corpi duri.

S Chi comanda paga V. Comani. S Chi paga avanti l' ma Servio inderr;

Pag-gia
Chi

di grano s. f. Paglia: Filo o Fusto d altre biade, da che cominciano ad esser da

"vuol

lavoro mal fatto lo paghi innanzi TV. Chi paga innanzi servito dpo.

Iralto,

mietere o sono mietute.

da fa eappelli; Cascola: Grano

di

due specie

PAG
che si semina per lo pi a cagione della paglia da far cappelli. La cascola bianca produce la paglia

PAL
anche Qne tavolalo mobile che
del
battello.
si

fa

nel fondu

pi sullile, lucente e bianca; la rossa di granello e fusto p grosso e pi rossiccio. da fa euryhe; Sala: Pianta palustre, a foglie
ensiformi, cio strette, lunghissime, acute, lisce, tenaci, le quali seccale e serbate poi all'uopo,

paggiu; Dar l'ambio l'ambulOj Mandar via. -* l'ambolo^ % Pana 6 paggiu; Pigliar l'ambio figurai, vale Andar via. Sburass 6 paggiu; Nettare il pagliuolo, Yale
S
e
figurai,

Fa pasid

vale

inumidite e attorte in corda

si

adoperano ad

Levarsi via, Fuggire.

impagliar seggiole e vestir fiaschi. Le seggiole si impagliano pure con foglie di Ci^nna. tntna; Pagiiccio Paglia minuta; Pagliaccio,
:

Fas^osl
rhe
n*>l

s.

f.

Donna

di parto.

Puerpera: Donna

puerperio. Dicesi anche in alcuni luoghi


s.
f.

Impagliala.

Paglia trita

Pagliariccio, Tritume
;

di

paglia.

I>ag'iiotta,
n

Pagnotta

Pane

(ondo.,;j
signlf.

__

pogge da varya

Corde: Foglie

di

sala o di

Pane
v.

di
a.

munizione V. fezin nel 2"


Digerire. Smaltire.

canna, raitorte spiralmente a mano in numero di due, tre o pi, aggiuntene sm cssivamente delle altre, per una Innghe/.za indelerminala, onde

Ia

Voce

della plebe e

del contado V.

Diger.

I*ajo
Voce

p.

pass. Digerito, Smaltito,


;

impagliare S Ave 5 CM
n

le
rfe

seggiole o

il

lelajno di esse.

g Ltinassa puja
fior.

Chiocciola

che

ha

il

panno.

poggia V. Cu.
di

poggia tn becco V. Becco.


paglia

I*aisag:g:io
o
di

Cuppelh de poggia; Cappello


treccia.

s. m. Paesaggio e Paese. T.pitt. Quadro che rappresenta una campagna aperta

% Carighe de pagaia; Seggiole di paglia. S Casa de pugyta; Casa ha puta ch'5 ghe pigge S Chi ha cu de poggia
pagliaresca.

con alberi, fiumi, monti e pianure e altre cose da campagna e villaggio

I*asag'g'ista
dicpsi

s.

m.

Paesista.

T. pi. Pitdi

tore (he dipinge paesi

e vedute

campagna;

fugo V. Cu. Paggicn. S Co de poggia V.

I*aisan
n

60 tempo e a poggia se matran e nspoe; Col tempo e colla paglia si maturan le nespole % Durmi in scio poggia; Dormire a pagliajo, cio
sulla

anche Paesanle. s. m. Contadino, Paesano, Villano, Campagnuolo, Forese Colui che lavora la terra, che abita il contado, la villa, la campagna,
:

Villano, usalo in forza d'addiett.

vale Zotico,

paglia.

Scortese, Di rozzi costumi;


di paglia, si dice di

che

anche

dicesi

Fugu de poggia; Fuoco


Cosa che duri poco, Omino de poggia; IJoma

Conladino.

Paisanata
di

paglia V.

Ommo.

IPag'g'ia

s. m. Pagliajo : Gran massa di paglia ammontala a guisa di cupola e sorretta nel mezzo da uno stile, che chiamasi Stollo.

Paisanetta
Contadina, ecc.

s. f. Sgarbo, Sgarbatezza, Villania, Parola scortese e Malacreanza, Incivilt: Atto propria d'un villano. Contadinella , Villanella, s. f.

Foresella, Foresozza, Forosella.

Voci vezzegg. d
Villanello^

Pa.g'g'isBii
l'uso
:

add. Pagliato: Del color della paglia.


S^-

I*a-g:'^s^*'^
Allo
;

Pagliacciata.

Voce

del-

Paisanetto

s.

m. Conladinello,

rag'gri^sso
<

inconvenienlemenle buffoB iffoneria, Baccf lleria. alirim. Zannala nesco e s. m. Saccone, Pagliericcio Pagliaccio V. Succn.
.Mollo
,

Paisann-a
di
di

Foresozzo, Forosello. s. f. Contadina, Villana:


Ctmladino, di Villano. s. m. Conladinollo:
bella statura e

II

femm.

Paisanotto
ratura.

Pagliaccio, Buffone.

di bell'et,

di

belli

Contadino corpo-

Brx

5 paggiusso
,

Bruciare

Abbruciare
il

l'al-

loggamenio
gliaccio V.

nell'

uso anche Bruciare

pa-

Paisansso
Villanaccio
:

s.

m. Conladinaccio, Villanzone,

I^ag-g"-^"-

Brx. s. m. Cordonala: Certo sdrucciolo

Peggior. di Contadino, di Villano.

Paise

s.

m. Paese, Regione, Provincia; e talora

a pendio, talora semicircolare, talora rettilineo, a due spigoli e ire padiglioni, senza scalini, ser-

assolutam. anche per Patria.


% In che paise li vte, za camme ti tremi ; Paese che vai, usanza che iniovi. Maniera prov. che
si

luogo di quelli alcuni cordoni di pietra per raltenitivo de' pipdi di chi vi sale e scende. Questa cordonata frequente avanti le porle di

vendo

in

usa per

ammonire che Ciascuno dee accomo-

strada in molle citt iialiane.


sia stalo
j-rt

chiamala anche
il

Bramantesca, perch crcdesi che


l'

Bramante ne
gi

inventore,

Paglilo.

Voce nostra: Quel mattonato che

dove va dimora. % Paixi bassi; Paesi bassi, diconsi per onest Le parti pudende. S Tlio mondo 5 l' paise V. Mndo.

darsi all'usanza e a' costumi de' luoghi

da noi

si

faceva dinanzi alle soglie delle botteghe

Paisettin.

V. Paiseito.

simili. Credesi che questa

voce possa derivare


paglia

Paisetto
D

s.

m. Paisello, Paesino, Paesello.

dall'uso antico
alle

di

tener foglie
le

dinanzi

min. di Paese: Piccolo paese.


s.

porte di strada quando


(al plur.).

vie

non erano

Paisotto
Paese
di

m. Paesolto. Modific.
ro.

di

Paese:
e.

ancora selciate,
n Faglinoli
strulli

mediocre grandezza.
s.

T.

mar.

Tavolati a piani codi

Paissso
di

i'aesuccio:
bellezza.

Paese
di

piccolo

d'ordinario di legno

pino

d'abete,

poca importanza
s.
f.

sostenuti

da bagli, travi e Iravicelli de\o stesso legname, per servire alle diverse distribuzioni di
eff'iii

Palanca
tenga

Soldo: 3Ioneta
della
f.

rame, ed

La ventesima parte

lira

italiana.

e di viveri nella stiva delle navi. T.

Palassinu-a
come
il

s.

Palazzina: Bella casa che


tra

Pagliuolaio.

mar. Suolo

della sentina

formalo

mezzo

un palazzo e una mo*

da tavoloni

posti gli uni accanto agli altri;

ed

desta casa.

560

PAM
V. Palazio.

PAN

I*a.lasso
I*a-la-to
s.

Pamiti
funicella

s.

m.

plnr.

Palamite. T. pese. Lunga


cui

m. Palalo: Propriam, Il cielo della b(icca; figurai, usasi per Gusto o Senso del gusle. pulufo fin ; Essere buon suslnjo. Ave 5 palato cattivo; Aver il palale corrotto. n S Non ave de palalo; Non gustare, Non comsapori. prendere Pa.la.ziai s. m. Sbracione, Spaccone, Arcifn-

detta

Trave, a

sono annodale molle

funicelle p corte delle BracciuoU, ciascheduno dei quali armalo di forte amo con esca, e che, gettato in mare la notte, si rilira la mattina coi

pesci che vi sono presi.

Pampalg-o
scialasagiie,
ecc.,

s. m. Pascibietole, Pacchiano, Palamidone, Pincone, Mocceca, .Moccicone, Sgu-

fano, Miilantalore, e nel volgo

fior.

Poilajone

dicesi nel

V, Falampi.

Palaziata
lanteria,
di

s.

f.

Sbraciata, Spacconata
:

Mil-

Pmpano
n Fnfano, T.

a nulla

V.

Bezgo
s.
illiol.
la

d Uomo sciocco, capace 2 signi f.


:

e nel volg. fior. Pollata

Alto o Detto

Palazio

persona che vuoi pare re da pi di quei che . s. m. Palazzo e Palagio, accr. Palaz%

mare che ha
di

m. Pompano La foglia della vile. Naucrates ductor. Pesce d pelle listata all' intorno del corpo
:

bianco e turchino.

zone, dim. Palazzello, Palazzino, Palagello, pegg. Palazzaccio: Grande e niagnilica casa, generalm. isolala , falla per principi o gran personaggi o ricchi signori, o per ulTzj.

Palolietto

Palco
di

V. -Parchetlo. V. Parco.
v. a

Palesa,
noncino.

Palesare, Manifestare, Scoprire, ecc.


s,
f.

Palestiuu-a

Palestina. T.
il

carattere grosso che fra

Testo e

stamp. Sorla il Can-

Palinodia
Liiiicgnoia,

Pallia

Palliativo

Pallio

s. f. Scilma, Tiritera, Lunghiera, Stampila: Stravagante lunghezza di ragionamento. V. a. Palliare: Ricoprire ingegnosamente una cosa malvagia, Cercar di scusarla dandole un'apparenza, un color favorevole; Colorare, Mascherare, Velare, Orpellare, Inorpellare, w Palliare, presso Medici vale Addolcire il male senza curarlo, Guarire in apparenza. add. Palliativo: Aggiunto di cura, dicesi Quella che addolcisce il male, ma non lo sana. pezzo di drappo s. m. Paliollo : Quel secondo il tempo delle eccledi vario colore siastiche solennit, che copre il dinanzi dell'altare e che cinto da cornice; dicesi anche Palio e
i ,

Zvugo d pampano ; La settimana Sorta di Giuoco fanciullesco, che si va delineando in terra una figura quadrilunga con semicircolo in cima, e divisa in tante caselle quanti sono giorni della settimana, ognuna delle quali ha il nome di luned, marted, ecc., ovv. di uno, due e tre e via discorrendo sino al sette, che la Domenica. I ragazzi che giuocano vanno tra loro alla sorte a chi debba cominciare il giuoco, che si pratica cos: Colui, cui spelta ad essere il primo, lancia nn sassolino nella prima cassila, e, lanciato che l'ha, deve a pie zoppo fin galissoppoj e colla
i

punta del piede farlo passare ordinatam. per tulle


le

altre
le

caselle,

procurando
far
s
il

di

non toccare col

piede

righe, o di

abbia a fermarsi

che sulle stesse non sassolino ch'egli spinge ; se

Pan
Il

Pampanotto
d'altre

due condizioni , s' arresta dal giuoco, e allora comincia a far lo slesso il compagno; che se pur egli fallisce ne' due casi suddetti, libera il primo che seguita a giuocare. V. Lxerna. s. m. Pane: Alimento fatto di farina di grano
a queste

manca

biade, impastala, fermentata, divisa in

pezzi di varie forme e cotta in forno. suole partirsi

Frontale.

Pane, per Ciascuno dei diversi ammassi in che la farina ridotta in pasta per farne

Palpa, e renarne;
cesi

Palpare.

T.

mar. Difermi col


Il

pane, e in questo senso acompagnasi coi


rali,

numela

de' remi, ed L'azione di

tenerli

e dicesi

Uno, due,

tre

pani,

ecc.

girone alzato e. colla pala di taglio ed immersa in. mare; il che si fa quando si vuol trattenere la lancia o sim. che non cammini.

do

Dello assolutam. s'intende per Tutta

vet-

tovaglia, e per

Lo

vitto

necessario:

Me guyno

Palpita

Frequentemente muoversi, ed proprio Qjel battere che fa il cuore


v. n. Palpitare:
s.
f.

Il

pan; 3Ii guadagno del pane, cio da vivere. per Una certa quantit di zucchero, di burro,
pece, d'argento, di piombo e d'altre
cose

di

per qualche passione.

Palpitazin
lento,
di respiro, da

Palpitazione: Moto

vio-

sconcertato,

frequente e convulsivo del


di forze e di deliquio.
:

caore, accompagnato da oppressione, da diflicoll

sifTalie.

abbattimento
s.

Pa.mag"S"o
cigiie
le
la

m. Pomerio

Fosso che
il

ri-

citt,

ed bpazio fra

terrapieno e

Pamenta
dobba
letti,
le

abitazioni.
s.

abbeschultou ; Vane biscottato, cio Cane cotto due volle. a canvslrelln ; Pane a ciambella, o assolutam. Ciambella: Pane di forma circolare e forato nel mezzo a guisa d' anello da potersi infilare con una corda, con le braccia o altro, secondo la grandezza dei pani. Si dice anche Pan francese
alla

m. Tappezziere

Colui che ad-

Lorencse, forse perch persone di


l'

ve-

stanze con tappezzerie, mette parali ai


le

ricuopre mobili, mette su

tende,

fa

nute

introdussero in Toscana.

affuu; Pane avvampato, Pane arrabbiato. Pane


ripreso dal forno V. Affuu.

Pamezz
'

riballe materasse, ecc.


s.

m. Paramezzale. T. mar. Pezzo

coslnrzione per forma e dimensione pressoch eguale alla chiglia stessa e che slrigne fra
di

a fi'unceize V. sopra Pan a canestrello. o muretti o a cornetti ; Pane a cantucci o


canlu'ciato.

s ed essa tulle

le

piane o matere

dicesi

an-

ben levu; Pane ben lievitalo o ben


bruslulo;

lievito.

che Carlinga,

ma

lerm. frane.

Ptuiia
Pesce

Palamita. T. illiol. Pelamis sarda. del genere dogli Sgomberi, quasi simile al tonno, ma molto pi piccolo, di color turchino cupo e rigato.
s.
f.

mare

Pane abbrustolilo. brxu; Pane brucialo V. Brxu. buffi-Ito; Pan bufTctto, vale Pane sopraffine. cado; Pan caldo: Quello che, di poco cavalo
dal

forno,

ne ritiene tuttavia

il

calore.

PAN
chullo; Pan collo, Pan bollito V. Panchullo. co-a sd; Pan salalo. In Tose. Pan francese.
tata

PAN

561

co crescente; Pan lievito: Pane di pasta lieviV. Crescente.


co-i uggi;


$ S ^

Pane alluminato, bucalo, bucherato,


cio rigonflo, spugnoso e pieno di
il

d'un giorno; se collo da pi giorni, dicasi Pane Pane stanto. riand; Pan tondo, cio di forma rotonda. santo; Pan santo, Pan doralo: Piccole fettncee di pane intinte nei brodo, rinvolte nelle oova
stracco,
sbailnte e poi fritte. sciocco; Pane scilo o
sflBce, vale

cogli

occhi,

cavila, che

caraltere del

buon pane.
viti

Pane leggero,

co-I

uggi,

formaggio sens'uggi,
Pane a pizzicoUi
superficie
:

chi sta
cui

morbido.
cio

a-i uggi V. Euggio.


co-i rebighi;
si

Pane con
cuocerlo.

scito; Pane asciutto. Pane arido, Pane scusso, Pane mangiato senza companatico.

pizzic

la

prima

di

da trpola; Pane de' forni pubblici. de bosco V. Erba cocca nella voce Erba, de bliro; Pane di burro o di butirro V. Bliro. de casa; Pane casalingo, cio fatto in casa; ed
usasi

pure

figurat.

per dinotare

Una

cosa buona,

eccellente.

de mesccia; Pane mescolo, Pane


mescolata con quella di sgale o

mischio

o
S

mislio; Quello che fatto con farina di frumento


altra.

de munizin; Pane di munizione V. Rezi5n. de pasta molla; Pane di pasta molle. de pasta soda: Pane mas^iccio. de revi'zzu; Pan di cruschello o di tritello V. Revezzu. de sci (le faenn-a; Pane a burallello. Pane di
fior

S
n

sensa crescente; Pane azzimo, Pane senza lievito. Ave D nn-a cosa pe un bccn de pati; Avere o Dare checchessia per un pezzo o tozzo di pane V. Bccn. Ce fwto a pan; Cielo a pecorelle V. Ce. Chi non ha atro che un pan, o forn ghe d brxa; A chi disgraziato gli tempesta il forno. Prov. che vale Le disgrazie seguono le disgrazie. Crsta d pan; Crosta, Corteccia. D a-o pan pan; Dire al pan pane V. Di. se a pan; Esser acconcialo, impiegalo, Esser
al

servizio d'alcuno.

ci' bn che 5 pan ; Esser me' che il pane. Essere ano zucchero, dicesi di Persona eccellente e di buon'indole.

di

farina.

de Spagna; Pane di Spagna : Pasta falla con zucchero, rossi d'uovo, farina, ogni cosa mestata insieme e che poi si unisce alle chiare d'uova
spumeggiare, o, come dicono, montare. lo slesso che La pasta reale, con questa differenza che e&so formalo a pani grandi o alti o lunghi,
fatte

S ^

S g % S

per dispensarsi taglialo a felle per


dolci
alla

lo

pi tra

fine delle

mense.

de tuUa pasta; Pat.e a tutto slaccio. - Pan inferigno dicesi al Pane fatto di farina mesco.

con istacciatura e cruschello. de sccao; Pane di zucchpro: Zucchero rafiSnato e assodalo e ridotto in forma di cono. dge; Pan dolce alla genovese o Pan di Natale:
lala

Fd pan ; Fare il pane, vale Impastar la farina ad effetto di ridurla in pane per cuocerlo. Fetta de pan rost'io; Crostino. Frcggge de pan; Bricie, Briciole, Miche. Mangi, pan a pettn, Mangia pan e cotello. Mangia pan e spo V. Mangia. Mette pan de Natale in scinn'a cosa V. Mette. Mula de pan; Mollica, Midolla. N distingue pan da-e prie V. Distingue. Oexin de pan; Orlicelo. pan di atri l'ha sette erste, chi no mangia n conosce; 11 pane degli altri ha sette croste ovv. Il pane degli altri troppo salalo. ProT.
di

chiaro significalo.

Sorla di Pane che

comunem. presso

di

noi

si

mangia nelle feste del ^S. Natale, e s'impasta con burro, farina, acqua nanfa, zucchero, pinocchi, uva di Corinto f(jhettaj e talora col
zibibbo.
e nxe,
fatto

S
S

Segn 5 manda pan a chi n'ha de denti; Chi ha denti, non ha pane, ecc. Y. Dente. Pana d pan; Paniera del pane V. Panca. Quando 6 ce 6 l' fasto a pan, se n ciuve anchu ciuve dmun V. Cp. Rende pan pe fgassa V. Fgassa. Resta de pan; Fil di pane: Tre o pi pani
nniti

mangia da spose V. Nxe.


p; Pan Pan fresco
calcialo.
:

co-i

Pane colto di poche ore o ; un d, raffermato e raffreddato che sia. giancu ; Pan bianco dicesi Quello che fatto
fresco
di
,

insieme in linea retta. - Filare (s. m.) diTose, di Pi pani insieme attaccati per linea retta, i quali, secondo l'abbondanza o la
cesi in

di

sola

farina.

grattu; Pan grattalo, vale

Pano

ridotto

per

maggiore o minor peso, ma sempre d"un prezzo costante; e quei filari che sono il doppio di peso e di prezzo, diconsi Fitoni. - Piccia, dicesi di Due o pi file di pane
carestia, sono di

mezzo
lino,

della grattugia
in

a somiglianza del

semopii

atlaccale

insieme

per Iato

o di p. pani

di

e collo
;

brodo.
:

qualsivoglia ragione, attaccati insieme qualunque

inso

Pane manomesso
e di cui
si

Pane che

non

siane S Resta tonato

il

intero,

gi tagliato qualche ppzzo.

- Pane
altra

sbocconcellato aggiunto di pane o di vivanda, da cui sia stalo spiccato co' denl: altrimenti qualche boccone.

modo. a pan dmandu; Restar in sull'ammatsul lastrico, vale Rimaner povero, senza

niente, o anche Esser ridoito a vivere d'accatto. $ Toccseghe pan; Esser di peggio in checchessia.
Scapitarci.

liso;

Pane mal lievitato o mal lievito. levu V. sopra Pan liso, neigro; Pan nero o bii-io o bruno.

ma

purchin; Pan porcino. T. boi. Cyclamcn curopceum. Sorla d'erba che produce radici grosse
e tonde

sppa cmme pan bagnli; Tutto zuppa come pan molle, tutta fava. Modo prov. che vale tutta una medesima cosa. 8 Vive a pan e cegua; Cibarsi di solo pane ed
$ Tlio

come

cipolle, e

foglie simili

a quelle

acqua.

dell'ellera; dicesi

anche Pan terreno.


colto

Pa,]ia,tt
da pi

poso

psu; Pane raffermo, vale

s. m. Panaltiere: Quegli che vende o ha io custodia il pane.

fa

Casaoou, Dizionario Genovese-Italiano.

m
g llleqa
bollito

PAN
da panatt; Panalleria. s. m. Tappa, Pan

PAt?

giallo-rancia lo, allo scuro.


collo^

Si coltiva principaluccelli

I*aiiclxiitto
:

Pan

mente per alimento

degli

canterini.

Minestra di pane sminuzzalo e collo ne!


nell'acqua.
e

Fanissa
che
si

brodo
S

Panicela: Polenta di farina di ceci, mangia calda condita con olio e pepe, o,
s.
f.

A panchutto

menetti V. questa iocoz.

alia

ridotta in

punicei e freddata,

si

taglia

in

fette

Panco
parli

sua sede alfabetica.

per condirla
di

come

l'insalata o
soffritto.

per

friggerla o

Paridii

V. Paranco. s. m. Riscontro: Corrispondenza

per conciarla con

Paniss
ecc.,

s.

m. Mocceca, Moccicne, Coticone,

, e propriam. dicesi di Due cose simili per dimensione o analogia di lavoro, specialm. parlandosi di quadri, intagli, bassirlievi e sim.

dicesi

Panna
nave,

nulla; e talora
s.

d'Uomo slordilo e incapace a far d'Uomo lento, pigro, lardo, ecc. Panna. T. mar. Posizione d'una f.
,

Dal

frane.

Pendant.

Pane
chi
di
I)

S lurcH chi fa
s.

pandn;
di

Finestra che

fa

risconlro.

m. Paniere: Arnese nolo,


vetrici

fallo di vin-

di

varie grandezze, per Io

forma rotonda, e colle sponde poco rilevale; allrim. Canestro V. Cavagno. Voce che si usa oneslamenle per dinoSedere tare il Deretano. co cvercio ; Paniere coperto. pane ; Mostrare il culo, figurai, e In **S Scrovise 5
:

cui vele sono disposte in modo ch'essa non avanza n retrocede ma soltanto deriva lentamente pel suo Irsverso, onde: se o Mette in panna un bastimento; Essere o Mettere in panna un bastimento, vagliono Essere o Mellere
le
il

bastimento
s.

in
f.

della

posizione.

*Pann-a
aperta.
cavallo.
T.

Pacca: Colpo
plebe.

dato

colla

mano

Pannada fDla a un cavallo)


cavali.

Voce

della

Lisciare

il

cavallo

Forbire an con un

ni.

b.

Palesare
s.
f

proprj

fatti.

pezzo
ripulito

di

panno
s.

I*ana

Paniera: Arnese uguale in tutto al paniere, se non ohe di forma bislunga od ovale. - Spasu dicesi Quella cesia piana e assai larga per uso di sostener robe da comparsa. de Ifgne; Piniera delle legna, Paniera da camminello: Arnese o Recipiente di vimini, di vedi vinchi sbucciali, profondo, assai pi trici

colla

Panno
H

lano, dopo averlo stregghialo e brusca o bussola (brstia).


di lana.

m. Panno, Panno lano, Tela

Panno
di

nel

numero

del pi dicesi per Veslimenli

lungo che alto, ad uso di tenervi ogni sorla di roba da ardere. d pan; Paniera del pane. - Panaltiera, Vaso in che alla mensa de' grandi si pone il pane per loro uso; e presso i pastori toscani La lasca in cu ripongono il pane. I*aiiea s. m. Panieraio e Panerajo: Artefice che
lavora e vende paniere, canestri, ceste e sim.

nel

qualunque materia si sieno; ma voce usala contado. arrigu; Vergalo: Panno vergato, cio a liste
diversi
colori.

di

arrazzu; Panno cimalo. ben fullu; Panno sodalo, ben feltrato. camuu; Panno tarlato, tarmalo o intignato. de Sedn; Pagnone: Aggiunto di Panno finissimo
di

Francia, che

si

fabbrica a Sedano, dal

suo antico fabbricatore. incartonio da-o brutt ; Panno


dfl

nome

incorazzalo

Panella
di castagna

s.

f.

Castagnaccio
si

Intriso di

farina

che
s.

cuoce

in

forno entro legghia,


di latte

e viene

come una
f.

stiacciala.

Smaner
Cremma.

Panna, Crema, Fior


s.

V.

I*anei*isso

m. Panereccio e pi comuncm. Patereccio e Palei cciolo: Malore che viene al-



S %
S

Panno divenuto sodo per untume e lordura. pastso; Panno manoso, morbido. scciazzo; Panno fitto, contr, di rado. sco; Panno bujo. taggiu aoa d pessa; Panno levato della pezza,
cio nuovo.

tento in lann-a;

Panno

tinlilano

linlillano:

Panno

tinto

in

lana.

trui alle estremit delle dita o alla radice delle unghie; ed un' infiammaz. del tessuto cellulare. I*aiita s. f. Panierina e Panerina. Dimin. di

tento in pessa;

I*aiitiii

Paniera: Piccola paniera. s. m. Panieruzzo, Panieruzzolo e Paneruziolo. Dimin di Panierino.


s.

Panno tinto di pezza. zu; Panno domo o domalo. Ave panno e tezo'ie V. Ave. Cimssa d6 panno; Cimossa, Vivagno. Falla d panno; Scacchino, Chiarella, Trapasselto.

Malafatta V. Falla.

I*auto
.Dim.
di

m. Panierino e Panerino, Panieretto.

Mettise in ti
altrui.
figurai,

panni d'un atro;

Vestirsi

panni

Paniere: Piccolo paniere. I*aiietta s. f. Pnero e Penerala: Quella parie


dell'ordito che

Mettersi ne' panni o ne' piedi d'alcuno, vale


Mettersi nella sua condizione, nel

I*ariettiML
lissimo pane.

s.

rimane senza esser tessuto. m. Panellino, Panatello: Picco-

suo

stato.
sottile.
ti

Mezo panno; Panno

vorrieivo se in

so panni;

Non
di

vorrei

^Panetto
Resta) e
in
si

s.

m. Panello

Piccolo pane.
S

essere ne' suoi panni, cio nella sua condizione.

S Panetti de S. iVicolla , de Sant'Antonio, ecc.; Panellini benedetti. Se ne fanno delle picce (V.

Pessa de panno; Pannina: Ogni sorta


lano in pezza.

panno

distribuiscono per

le

feste de' Santi

alcuni

luoghi a lor dedicali.

stracce; S Stasene in ti so panni o in te so Starsi ne' suoi panni o ne' suoi cenci, figurai, si
dice dello Starsi da s con quello che l'uomo ha, senza cercar di cosa alcuna o dar fastidio a veruno. Parie del corpo s. f. Pancia e Panza dalla bocca dello stomaco al petiignone , nella
:

Pang'o
i

s. m. Panico. T. boi. Panicum italicum. Pianta che ha la spiga composta di spigheitine aggruppale, mescolale con stole o reste,

Panna

peduncoli
lisce,

irsuti,

le

foglie

simili a quelle della

canna,
la

lanuginose nell'ingrasso della guaina,


il

radice librosa,

culmo

diritto,

semi

lisci,
al

che variano di colore dal bianco

al

giallo,

quale si rinch udono g' intestini; allrim. Ventre, Epa, e nello stile famigliare e bernesco Buzzo, Feccia, Cagno, Stefano, Trippa, Valigia.

PAN
n

l>At

563

Pancia, per La pelle delia pancia

si

dice co-

Picca nn-a pans; Rimpecciare, Dare

mtinem. delle Pelli degli animali, le quali si adoperano per fodere. de strsso; Ventre di struzzolo, si dice in m. b. di Persona che mangi assai e d'ogni qualit di cibi. (le scca; Midollone, Buzzo: Il midollo intimo, La parte spugnosa delle Ciiciirbitacee, della quale si fa getto, come di parte poco buona. d'nn'moa, d'una brocca, d'un vaso, ecc.;
Ventre.

la pancia, vale Urtar colla pancia. S Fase nn-a pans d'iin-a cosa; Fare o Prendere una buona satolla. Fare una corpacciata di alcuna cosa, valr Mangiarne in quantit; e per

di petto. Batter

simil.

Cavarsi

la

voglia, Sfogarsi in checchessia,

come quando
I

altri

canta,

giuoca o
Gelsa
:

fa altra

cosa
del

abbondantemente.

IP a^n salotto
gelso

s.

m. Mora,

Fratto

moro (Morus alba) V. MrSn.


s.
f.

molla; Pancia smilza o Trippa guizza, cio


scia, molle, cascante.

flo-

Pausetta.

Pancetta e Panzetta

Pccola

pinn-a a vu riposo; Corpo


solata,
si

satollo,

anima consi

pancia.

de die; Polpastrello: La carne

dice di Chi appena

mangiato

batta

gi a dormire. A pansa piiin-a a no compatisce a vna; Corpo


satollo,

Pansin.
branoso
sotto del
cui

della parte di dentro dei dito dall'ultima giuntura in sa. s. m. Ventricolo: Quel viscere memin

forma

di

sacco o di cornamusa, che


nell'
il

talo

pieno o sim. non crede al digiuno. Detprov. che significa Chi nell'abbondanza
alla

situato obliquamente

ipocondrio

sinistro

diafragma tra

fegato e la

milza, in

non crede
S

miseria. %

And

co-a pansa pe tcera; Correre a carriera


tulio

Tremm
la

discende per l'esofago il cibo e la bevanda. pansin a nn-a persnn-a ; Aver


i

di tutta carriera, a tutta briglia, a briglia sciolta,

a redini abbandonate, a S
ti

corso, ecc.

Avet a pausa; Esser incinta, ed in ischerzo Aver la valigia, dicesi parlando di donne. a pansa pinn-a ; Aver pieno lo Stefano. SI. b. e vale Aver la pancia piena. S Bgg a pansa; Gorgogliare il corpo V. Bggi. S Co-a pansa all'aia; A pancia all'aria, vale
Sdrajato quanl'uno lungo, e supino, e dicesi

Panson Pansssa
di

Tremare pippioni ad alcuno, diVivere con paura, Aver timore che succeda qualche cosa pericolosa. s. m. Pancione, Trippone, Bazzone: Uomo che ha gran pancia.
tremarella,
del
cesi
s.
f.

Ventraccio, Epaccia. Peggior.

Ventre.
s.

Pantaloiu

m.
;

pi.

Calzoni, Calzoni lunghi,

generalm. di Chi sta cos per ozio o per diletto. parvlle non tmpan a pansa ; Le parole non % empiono il corpo V. Parolla. se co-a pansa a goa; Essere col corpo a gola,

e neiruso anche Pantaloni V.

Braghe, Csoin.

co-a sportiggiua

Calzoni a sparato.

co portellctto davanti; Calzoni a toppino. co-i tianti; Calzoni colle staffe.


s.

PantalxL

Avere il corpo a gola o agli occhi, si dice delle donne che sono vicine al tempo di partorire. S Fd pansa; Far corpo, dicesi delle muraglie quando gonfiano ed escono dalla lor propria dirittura.

Parlandosi d assi o d'altro legname, che per l'umidit e la siccit si piegano, dicesi Im-

m. Pantalone: Specie di mail Veneziano. Pautoiiiiiiii-a s. f. Pantomima: Azione scenica, dove ogni cosa si rappresenta per via di gesti, n Pantomima, dicesi anche nell'uso per Una cosa fatta simulatamente per ingannare altrui o per
schera rappresentante
celare
la

propria intenzione:
fu

l' staeta

nn-a

barcarsi, Far ventre, Ingonibare V.

Ingmbse.

pantom.inn-a; Essa

una pantomima.
tien di

% Impise a pansa; Empiersi lo Stefano, Gonfiar Tolre, Caricar l'orza, Alzare il tianco, Abbottarsi: Blangiare e bere abbondantemente. S ilelle sci pansa; Far cotenna o buona cotenna, vale ingrassare. Impinguare.

PantfToa
ed
fatta

s.

f.

Pantfola e Pantfola: Calsi

zatura di piedi che


di

striscioline

per casa l'inverno, panno lano, intessi

sute sur
bioccoli

una forma. Nella paniufola


di

appuntano
al

lana,

perch tengan caldo


si

piede,

Sana
il

a piinsa pc-e
a' fichi

corpo

fighe; Salvar V. Ftgo.

la

pancia o

e la pianta di essa

rafforza con sottile suolo.

^ Se

a schenn-a a n laoa, a pansa a patisce


a gratta a pansa
;

- Pianella, Calzamento sottile da tener per casa. Le pianelle soglitm essere di pelle tinta o anche
di

V. Lao.
S Stse
Grattarsi
la

pancia o

starsi a graitar la pancia, vale Starsi in ozio. S Stasene cv-e vioen in sci pansa; Star colle mani a cintola o colle mani in mano o spen-

Po
S

bie,

stoffa operata o ricamata; sono senza fibsenza laccetti e senza tacco elevalo.

fAj; A paro,
;

par. Al

pari

V.

Ande da po; Andar


ise da po
Agguagliare V. se.
civili

di pari o del pari

A po. V. Andd.

E;ser pari o del pari, Star a petto.

zolate

ciondoloni, Star cortese,

vagliono Starsi

ozioso,

Non
s.
f.

operare.
Spanciata, Sventrala, Corpacciata,

Pausa,
giata

Pap

s. m. Padre: Voce colla quale le persone chiamano il padre loro. Dicesi anche Babbo,

scorpacciata. Strippata: Grossa, Abbondante mandi checchessia, ed anche duna cosa sola:
fccto

ma

per lo pi da' bambini.

grande; Avo, Avolo e familiarm. Nonno:

M'ho

vnn-a pans de fighe; Mi son


di
fichi.

fatta

una corpacciata

Dicesi

anche

Satolla,

Papveo
aniic.

Il padre del padre o della madre. s. m. Papavero, volg. Pappardolo,

ma

alquanto

meno

di

Spanciata, Sventrata, ec,


di

giacch essa non significa che Tanta quantit cibo che saiolli.
n

Spanciata, Sventrala, per Colpo dato colla pancia,

Pappardo. T. hot. Pupaver somniferum. fa gran fiori di quattro pelali, ed il cui sugo ha virt sonnifera.
Pianta che

sarvwgv: Rosolaccio. T. bolan. Papaver rhceas.


Pianta che nasce per
lo

Caduta
S

fatta

in

avanti

battendo

la

pancia.

pi ne' campi fra


il

le

biade,

Avcine nn-a pans;


nojalo,
infastidito,

E-^sere stucco, ristucco,

cosi delia perch fa

fiore

di color simile alla

stuccato di checchessia, figurai, vale Esserne an-

rosa vermiglia; dicesi anche Papavero


salvalico, e dottrinalm. Heas.

erratica

Non

poterne pi.

504

PAP
s.

PAP

I*apeto
lo
fa

p meno
ponti, ai

m. Tarapplto: Quella muraglia, per alla della slalura deH'nomo, che si


terrazzi, ai
ballatoj, pozzi, (nesire

lungo l'alveo de' tinmi dall'uno allallro canto

Pappata m. Pappata, Mangiala; e per estens. Spanciala, Scorpacciala. Pappe m. Carta Composto per pi
s. s.
:

lo

di

dei

e simili; e dicesi cos

perch

sulla

sponda

si

cenci macerali in acqua, ridotto in foglia sottilissima per diversi usi, e principalm. di scrivervi

appoggia
Il

i!

petto.
Il

Parapetto. T. fortif. Difesa e coperta sull'estremo del ramparo o d'altra opera, che serve a coprire

I*apig'liotti
ch conservino

cannone dal fuoco dell'inimico. Quelle s. m. piar. Diavoletti ciocchette o Que' ricci de' loro capelli, che le donne la notte avvoltano in certe cartucce, peri

soldati

ed

il

sopra e stamparvi. Carta, talvolta usasi per Scrittura d'obbligo o pubblica privala; Memoria, Titolo, Documento: Fceve fa un pappe; Fatevi rilasciare una caria.

Il

talvolta

anche nel num. del pi per Cer-

tificati

necessari a chi viaggia, ecc. V.

Carta

nel

la

loro piega.
cat-

i" significato.

I*appa,
tolici
;

s.

m. Papa: Sonniio Pontefice de'

cui

due teje; Carta a filone. T. cart. Quella, in rimangono visbili segni dei filoni e delle
i

altrim. Pontefice,

Sommo

Pontefice, Vi-

vergelle delle forme.

cario di Cristo in terra,


cattolica,

Capo

visibile della

Chiesa

d macchina; Carla
Quella che
si

alla

macchina senza fine:

Sommo

Sacerdote, Santo Padre, Bea-

fabbrica d'ogni grande voluta lar-

tissimo Padre, Sua Santit.


S

ghezza,
dal

ma

d'una lunghezza indeterminata,

me-

And a Rmma scnsa vedde 5 pappa; Andar a Roma e non vedere papa: Maniera usitail

diante un

meccanismo mosso dall'acqua corrente

tissima a
sciato

dinotare

Che d'una cosa

si

trala-

vapore.

man

o fcelo

a man; Carla

alla

forma, cio
foglj

non

si

potuto

ottenere ci che pi
e

fabbricata in forme manesche, e colle stesse di-

imporla.

mensioni che debbono


fa

conservare

negli

S Morto

un pappa, se nale; Dopo un papa


Tinca,
di

un pappa
fa

un cardi-

usi

ordinarj.

se ne

un

altro.

Sordatlo d

pappa; Soldato da

chiocciole o del

cui

volevansi trenlasei a cavare una

rapa, cio Soldato di poco o di nessun valore.

S Sta camme un pappa; Star come un papa. Modo familiare e vale Stare ottimamente e da non potare desiderare di

a veln; Carla velala, e in alcune provincie con voce frane. Carla velina. T. cari. Specie di carta finissima fatta colle forme coperte superiormente con tela velo d'ottone; riesce lscissima e senza impronta di vergelle.
chi

spa ; Carla che succia o suga


si

Carla, sulla
colla.

meglio; Star

in apolline

o in

quale non

pu scrivere per essere senza


incollata.
:

apollo, Starsi alla pasciona.

con colla; Carla


corrente
;

Pappa,

Pappa

Pappag-allo

s. f. Pappolata: Farina intrisa con acqua e zucchero, che si fa pe' bambini quando le madri non hanno latte da nutrirli. V. n. Mangiare Voce che da noi dicesi solo da' pccoli fanciulli e ancor balbuzienti, e da coloro che con essi favellano. s. m. Pappagallo, femm. Pappagallessa. T. ornil. Psiltucus severus. Uccello assai noto delle Indie, ed di pi colori e grandezze e impara a imitar la favella umana. da oind; Slorta, ed in alcuni paesi d'Italia Pappagallo: Vaso di vetro, di corpo triedro, cio di tre facce, non mollo grande, fondo rientrante che gli serve come di base, collo storto, ripiegalo quasi a modo della slorta da stillare. Serve
:

Carla corrente

Carla di terza qualit.

da fasci; Carla da invoglj. da filtra; Carla emporetica , Carla da feltrare. da formaggice; Fogliacci: Quella carta, o scritta stampata, che non buona ad allr'uso, che
per involgere cacio, salame e sira. da quatlorze; Carla da protocollo o da 1^ libbre (peso della risma). T. di cartiera. da 60 He; Realone o Carta da 60 libbre (peso
della risma). T. di cartiera.

qualit.

de segnda; Carla di seconda, cio di seconda T. di cartiera. de strassa; Carta straccia: Qualit di carta cattiva e senza colla, fatta di cenci i pi ordinarj d'ogni fibra vegetale, che non acconcia a
scrivervi,

a certi

malati, cui riesce incomodo l'uso


i

del-

l'orinale ordinario.

fleto

ma si a fare viluppi. fioretto; Carla fioretta: Carta di prima


T.
di

Parla camme
pappagalli
egli
:

pappagalli ; Favellare come


parla
si

qualit.

cartiera.

Parlare sen/.a che chi

sappia

medesimo quel che


s.

dica; Anfanare, Cia-

ramellare, Abbajare.


"

Pappafig'o

Pappaju.
in

PappamHclie
Fir.
Salterello.

m. Pappafico. T. mar. La pi alla delle tre parti che formano l'altezza dell'alberatura d'una nave. s m. Cartoccino: Piccolo recipiente fatto di caria ravvolta in forma di cono. s. ra. Ragno vagabondo, e
T.
zool.

Ite; Carla imperiale o da cento libbre (peso della risma). T. di cart. marmaesco; Carla marezzala o amarezzala: Sorla di carta tinta a onde con fiele di bue, da una banda

impejd

da 100

sola,

e serve per coprir libri o altro.

mezzun o da 30 He;
libbre (peso del'a

Carla mezzana o da trenta


floscia,
di

risma). T. di cari.

mollo; Carta dilegine: Carla


nervo, facile a piegarsi.

poco

Aracnea venntrix.
le

Bellissima specie e fra tutte


delle Aracnidi, che

altre

agilissima
fissa

non

fa tela,

n aspella

ordeno; Carta ordinaria : Carta d' infima qualit. protocollo V. sopra Carta da quatlorze. rea o, da 50 Ite; Carla reale o da cinquanta
libbre (peso della risma). T. di cart.

nella sua

dimora

la

preda,

ma

ne va

in traccia

notte e giorno, e
sii'

la

ghermisce saltandole sopra

improvviso.

bastardo; Carla reale bastarda: Carla alquanto pi piccola della reale, e del peso di 40 libbre
la risma. T. di cart. rcaln V. sopra Carta da 60 sensa colla; Carta senza colla.

Pappardella

s. f. Passio; Fogliaccio scritto lungo e nojuso; altrim. Stampila, Lungheria, Lungbiera, Lunggnola.

Ite.

PAR

PAR

565

Il

S Avel

smerigliu; Carta da brunire. pappe netti o in regola; Esser nello, I


figurai.

mil legno, per difender dal fango e dalla pioggia le persone che vi sono dentro.

Non

aver colpa.
la

Parafug-o
camicia
sudicia,

pappe brutti; Aver

s.

m. Parafuoco V. Rrn.

u man; Ventola: Quel parafuoco a mano, per


lo

figur. vale

i*a<ppea s.
^'ollsi
dial.

Esser reo o complice di qualche reato. m. Carlajo: Colui che fabbrica carta, che in term. di cartiera II carlajo nel

pi di cartone, coperto di carta tinta, munito


soltil

d'un

sta presso

il

manichetlo per pararsi il fuoco chi camminetto. I Veneziani con voce


v.
a.

chiamasi Fabbricante, e
s.

Pappe

II

lavo-

pi propria lo dicono Paraviso.

rante di cartiera.

PApptin
checchessia.

Parafrasa
in

Parafrasare

m. Carlicella, Cartina, Cartuccia, Cariuzza: Pezzuolo di carta, in cui sia avvolto


V. sopra Papptin. .... Specie di zanzara che punge
dice in m. b. a Chi
soffre

parafrasi, ossia Spiegare

Ridurre in : od Interpretare on lesto

termini pi chiari e pi ampj.


s.
(.

Pai-afulmine
Parag-n.
cose
il

Parafulmine: Strum. ingli edifizj dai

Pappto
n Pappataci,

Pa.ppeta.xi
senza ronzare,
si

ventalo da Franklin per difendere fulmini; altrim. Palo elettrico.


s.

fronto che

si

fa

m. Paragone, Comparazione: Cond'una cosa con un'altra per co-

vituperevoli e tace, perch mangia o ne cava

noscerne
S S In

il

divario.

suo comodo.

Fd paragn
ed
in

Paracadute
Paracalli
di
taffet, callo,
il

s.

m. Paracadute: Macchina o

V. Paragona. paragn; In o A paragone. Comparativamente;


forza di

Siruro. adottato dagli areonauti, che serve per

prepos.

confronto.
al

sostenersi nelle discese.


s.

S Mcttise
nella

Sta a paragn; Sjltoporsi

paragone;

m.

Paracalli: Anelletto formato

e talora Stare a petto.

bambagia e coperto

parte inferiore di parte dov'


il

quale, applicalo sulla

serve a ripararlo o renderlo


s.

men

doloroso

Pria d paragn; Pietra di o del paragone, o anche Paragone assointam.: Sorta di pietra, su cui fregando si d prova all'oro o all'argento per
distinguerne
la

nel

cammina'"e.

qualit.
v. a.

Paracammiii
l'uso tose.

m. Paracamminello, e nelParavento Quella specie di quadro o


:

Paragona
S

Paragonare: Far paragone. Comparare, Confrontare una cosa coli' altra.


n. p.

Paracro
Pisciacani
:

arnese di tela dipinta o sim., con cui chiudesi stabilmente l'apertura o bocca del camminetto che guarda nella stanza, allorch non vi si fa fuoco. s. m. Paracarro, e in Tose, scherz.
regolare distanza presso

Puragondse
a confronto.

Paragonarsi
Paralisi

Porsi a paragone,
Sorla
d

Parlixi
il

s.

f.

e Paralisa

malattia, nella quale alcuna parte del

corpo perde
eziandio.

Specie d Pinoli di pietra, piantati a margini delle strade i

spnsoo

il

moto, e talvolta l'uno e


v. a.

l'altro

Paralizza
Render vano,

Render

paralitico; e figurai.
irrito,

ordinarie fuor di citt, a preservazione di essi

inuli.e, infruUuoso,

inva-

contro

il

guasto delle ruote de' carri.


d

Pinoli,
all'in-

Quei coloniiini

pietra che
alle

si

mettono

Paraman
:

lido,

nullo.

torno delle piazze o


vetture.

porte o alle cantonate

de' palazzi, affinch non siano danneggiati dalle

Para^enie

Paradda
w Parata:

s. m. Paracenere: Quella parte del cammineiio che serve a tener raccolta la cenere. s. f. Parata, Mostra: Comparsa di soldati in arredo per far onore al principe od a qualche ragguardevole personaggio o per fe-

s. m. Manpola, e nell'uso anche Paramano Quella lista trasversale che finivestili. mento rivoltalo delle maniche in tutti Ove Paramano fosse d'altro colore del vestito, direbbesi Mosireggiatura. - Sopraggirello , Una
,

il

Paramento

specie d Mostreggialura bianca alle maniche di vestilo nero in segno di bruno grave e solenne.
s.

m. Paramento: Tutte

le

vesti

steggiare qualche giorno solenne,

Voce

della

scherma, ed indica L'azione


il

colla quale si

oppone

ferro a quello dell'avil

Paramosclie
cima
"

che dal sacerdote e dagli altri ministri della Chiesa si adoperano nelle funzioni sacre; fra le altre la pianeta, le dalmatiche, i piviali, ecc. s. m. Scacciamosche o Cac-

versario che assalta, per distogliere

colpo; quindi
di

ciamosche ed anche Rosta a mazza: Tiuciolini


di legno bianco o Listerelle di di soltil
foglio

Pursi

in

parata vale flettersi


s.

in

atto

difesa.

legate
si fa

in

Paradiso

m. Paradiso: Soggiorno

de' beati,

mazza, che

si

dimena e

sven-

chiamalo dal Dante Beato chiostro,

n Paradiso,

fi^.

Qualunque luogo ameno


Il

e delizioso.

terrestre; Paradiso terrestre:

luogo delizioso

dove primamente Iddio colloc Adamo ed Eva. $ Nd se pu andd in paradiso a despto di Santi V. A despto. S Oxello de paradiso; Uccello di paradiso. Delle penne di quest'uccello si fanno pennacchi de' pi pregiati, ed ognuno di essi formalo d quasi
intero l'uccello.

tolare sulla mensa per cacciarne le mosche. Parainosche o Moscaiuola da mensa: Specie di coperchio emisferico od ovale, fatto di rete metallica, il quale sovrapponesi a ciascun piatto di vivanda servila in tavola per ripararla dalle mosche.
s. m. Paranco. T. mar. Unione di ad uno o pi raggi ordite con corde e vette, che servono a formare una potenza meccanica in alcune parti delle manovre o per

Paranco
due
taglie

Paraeg-ua

Parafa
farli

V. Pcegua.

Parangn
Voce
d'uso in alcune
rattere di
cifra o ghirigoro,
la

innalzare dei pesi.


s.

m. Parangone. T. sfamp. Cal'

v. a. Parafare:

m<^zzo tra
s.
f.

Ascendonica e
T.

il

Testo.

d'Italia: Firmarsi con


de' Nolari

Paranslla
vicella
l'

Paranzella.

mar. Na-

ed proprio

quando appongono
:

on vele

propria firma ai loro

atti.

Italia

latine, in uso snile coste delmeridionale, e specialmente nel Tirreno

Paraf^ng-o
cuopre
la

s-

^- Parafango

Quel cuojo che

e nell'Eolio.

parte davanti

d'an calesse o altro si-

Para.pi^S'^a

s.

m.

Parapiglia

Sbita

566
nomerosa confasione

PAR
di

PAR
l'addome, color bianco sdice, debolmente mac-

persone; Disordine, Tu-

multo, Tafferuglio, Chiassala, Trambusto e ^im. I*ai:*ascito s. m. Parasite e Parassito: Colui

che mangia

il

pi spesso che

pu

alla

mensa
dente.

altrui; alirim. Beccapranzi, Cavaiier del

Paras
come
pararsi
il

tempie color del pileo, nuca e lati del collo, neri; schiena e scapolari, color cenerino-piombato, con qualche macchia ameiislina; groppone, fianchi e
le

chiato di scuriccio;

ma

striale di nerastro;

s.

m. Parasole, Ombrellino:

Arnese
pii

l'ombrella fpceguaj,

ma

alquanto
le

pic-

sottocoda, color amelistino-carnicino; cuopritrici dell'ali, nere; piedi neri. Annida ne' nostri monti;
ne' rigidi

colo e pi leggero, che portano


sole.
s,
f.

signore per

inverni

discende negli oliveti verso

il

mare.
plur. Parate. T.

piuttosto raro.
s.
f.

I*a,i:a,txe

mar. Separa-

Parit
due cose
Il

Parit: Egualit,

Relazione

Ira

zione di tavole o di tela a poppa o a prua sotto


coperta per riporvi
i

pari.
:

cordami e simili arredi, o


Palchetto e Palco:

per comodo de' marinaj.

I*arolietto
di ciascuno di

s.

ra.

Nome
gli

Parla

Quegli stanzini o logge a pi orsi

dini

d'un teatro, ne' quali

stanuo a veder
posticcio

spettacoli.

Parco

l'ha portu nn-a paAddusse una parit. s, m. Parlare: L'atto di parlare e La parola stossa. Nel plur. dicesi I parlari. S se do dui puri(s; Esser di due lingue, dicesi figurai, di Chi parla ora in un modo, ora in rifce;

Parit, per Paragone

s.

m. Palco

Tavolato
gli

per

un

altro.
v. n. Parlare,

'

islarvi

sopra a vedere

spettacoli o altro.

Parla
Il

Favellare: Profferir parole,


i

da Coronn-a o d Re; Palco


palco de' teatri,
Il

reale:

11

maggior

Jlanifeslare ad alcuno

concetti dell'animo

me-

palco regio che per solito sta

diante le parole.
Parlare,
vale anche Manifestare
i

di fronte al palco scenico.

proprj pensieri

scnico; Scena, Palco scenico

La

parte del teatro,

in iscritto:

dove

gli

attori

I*ar*eritela

s.

agiscono dinanzi al pubblico. Parentado, antic. f. Parentela,


Il

cose che

me parlava in ta lettera de certe aoa n me sovvegnan ; Ei mi parlava


che ora non ricordo.

Parentaggio: Stirpe o Legnaggio; Congiunzione per consanguinit o per affinit. M Parentado, per Nome collettivo di Tutti parenti.
i

nella

lettera di certe cose,

Dicesi figurai, di Qualunque cosa chf ha o


:

Pai*ig'iuii-a
minore
di

s.

m. Parigno.

T.
,

stamp. Un
il

Il

sembra avere una specie di lingua A l' nn-a statua ch'a parla; una statua che paria. Talvolta per Trattare: De cose parla sto
libbra ? Di che parla questo libro?

de' pi piccoli caratteri da stampa

quale

'I

un punto del Nomparglia.


s.
f.

I*aK8sua

Cinciallegra, Cingallegra, a

parla molto Usasi talora anche atliv. : ben a linijua tedesca; Egli paria assai bene la
lingua tedesca.

Fir. Cincinplola, a Siena Cingallina e Perlonza. T. ornit. Puras major. Uccello del genere delle Cince, che ha il becco nero, l'iride nera; pileo,
collo,

a bocca;

Parlar a bocca o a viva voce,

vale

parte media del petto e dell'adome, d'un

Parlar di presenza. a bracce, abbrettio,


a

a caxo ;

Favellar a caso

bel color nero lucido, leggermente cangiante in

casaccio,

a fata, al

bacchio, a bandiera, a

violetto; regione

dell'orecchio, di color bianco purissimo; nuca bianca, cervice giallastra; penne del dorso e scapolari, verde-olivastre; groppone cenerino con qualche sfumatura verdiccia; lati
del petto, fianchi e
lati

vanvera, a gangheri, alla burchia, alla carlona: Parlar senza considerazione. Dirla com'ella viene

dell'addome,

d'un

bel

non pensare a quello che si favella. e poco; Parlar a miccino, a spillozzico, a spicchio, e iu m. b. Parlar cacatamente: Fae

adaxo

color giallo; remiganti bruno-cenerine, un poco

tendenti

al

celestognolo, col margine pi chiaro;

vellar adagio e quasi

a scosse.

penne

del sopraccoda, cenerino-celestognole.


i

La

femmina ha munissimo in
Annida nei

colori
tutti
i

m?no
siti

vivaci.

uccello cole stagioni.

e in tutte

fori

de' vecchi alberi; molto pre-

coce nella propagazione. Si pasce d'aragni, e se nna persona ha l'inavvertenza di lasciare sulla finestra una caciaola (formaggetta), sicura di
farne parte alle cinciallegre delle vicinanze.

a' porri o Dire al muro, metaf. vale Favellar a chi non intende o s'infinge di non intendere. a quattr'uggi ; Parlar a quattr'occhi , cio da solo a solo, segretamente. a stramesci o camme e prie da batte o lmme

a magia o co-a magia; Predicare

tra' porri.

V.

stramesci.
smozzicato, vale Parlar a pezzi.

tocchelti; Favellar rotto, cincischiato, adden-

Parissoin.
Parus
l'antecedente.

s.

m. Cinciallegra minore. T. orn.


il

tellato,

medesimo genere che becco nero; cervice, gola, gozzo e petto, d color nero tendente al violetto; le tempie e le gote, bianche; una larga macchia bianca sulla cervice; le parti inferiori, biancosdice; i piedi nero-violetti. La femmina differisce dal maschio solo per aver la macchia nera del gozzo e le bianche dei Iati del collo meno
ater. Uccello del

Ha

ben; Parlar bene, cio pulilamenle, ornatamente. ciceo, Parla ciceo e netto V. Ciwo avv. ciannin \. sotto Parla sdltovSxe. co-a bocca streita V. Bcca.
co-a foddra; Battologizzare, Usar battologia: Ripetere alla fine la prima o le due prime parole gi dette: T'ho dito che ti stagghi savio, t'ho
dito; T'ho detto di star cheto, t'ho detto. co-e moen; Favellar colle mani, figurat. vale Dare, Battere, Percuotere.

estese.

Annida
alle

ne' fori degli alberi nelle selve di

faggi

montagne; alquanto raro. c6a lunga; Codibgnolo, a Pisa Cincia codone,


delle

comme i pappagalli V. Pappagallo. cmme un dott; Parlar cujusso, Salamistrare,


Favellare in sul

a Siena Paglianculo, Codilungo. T. ornit. Partis eaudalus. Uccello dello stesso genere del primo, e della famiglia de' Codoni.
ie

camme un

libbra
:

quamquam. stampu; Parlare come OD

Ha

il

becco

penne del

plico,

della gola, del

nero; gozzo e del-

Parlar saggiamente e appuntato. libro stampato con bella man'a; Parlar in bel modo.

PAR

PAR

567

con da arraggiu da V.
gravilce
;

Parlar in sol grave o con gravila,

occasione cb'e'si parli di s, e pigliasi per Io


Io

Favellare in sul

quamquam, Prosare. V. sollo Parl riscntto.

pi in

mala parte.

S f fijS'^^
sciali

dvan parla quando e gallinn-e pi-

d'atro; Entrar in altro, vale .Muiar ragionamento, bli sollo Parla in sci serio. da lo; Parlare da per s o seco: Parlare da
il

V. Ftggiu.

% L' S

co-a magia V. Magia. Moralmente parlando m. avv. Di ragione, Se-

cmme parla

s senza dirigere ad alcuno

discorso.

condo ragione.
secco,
S A' ne parlemmo citi; Non se ne parli pili, Metiavsi il pie su per sempre, Sia dimenticato.

da matto o da imbricego; Anfanare

Aprir la Locca e sofiBare, Bociar in fallo, Parlar senza considerazione, Cicalare da briaco senza

S
S

aver bealo.

da omino; Parlar assennalamenle.


gramatica o in gramuffa, vaie Parlar quasi in modo da non voler essere inleso allro cbe da genie dolta; e talora Parlar elegante, studialo, in punta di forchetta. d'nn~a cosa o persnn-a; Parlar d"una cosa o d'una persona, vale Ragionare, Tener discorso
difficile; Favellar in

S S
S

ne voet senti parla; Non volerne intender Non ne voler saper bricia. N parla a cuxo ; Non parlare al bacohio. Parlar nnn sine qnare, Parlar non senza ragione. N parla con un; Non favellar ad uno, vale Esser adiralo secolai. O non ha purlu con srdi; E' non l'ha detto a sordi a sordo V. S'ardo. parla perch l'ha sciu; E' favella come
sonata o
i

intorno ad una cosa o persona.

pappagalli.
n.

fua de propoxito; Annestar in sul secco, figur. vale Favellar a sproposito o fuor di proposito. fua di denti; Dir checchessia fuor dei denti V. Dente.
fraticeise, ingleise,
cese,

S w
n

Parldse

p.

Parlarsi

vicendevolmente,

cio

l'uno coH'altro.

in ta

ga V. Ga.
denti V. Dente.

in

ti

tedesco^ ecc.; Parlar franinglese, tedesco,


ecc.

in t naso V. Naso.

inglese, tedesco, ecc., vale Parlar la lingua

Parlemmo
Quando
ciono
le

d'uve che
della

l'

franco; con punta de forchetta; pania V. Forchetta. Dire o Dir daddovero, da da senno, oige Dir pianamente cmtne nn-a vacca spagnolla V. Latin. md contro costume, Essere md d'nn-a persnn-a; adParlar a sicurt. Parlar
franchezza.

del popolo francese,

niamo d'Orlando o

chi Pasqua; Ragiomadre d O^'lando, dicesi


si

cose, delle quali

parla,

non

ci

pia-

in

Parlar in

di for-

chetta

in sci serio

Favellare in sul sodo.


contr,
di

sono pericolose, per desideriamo che si muti ragionamento. S Parli me da crestian; Parlami cristiano, cio
S Parlo

cio

scherzo.

in

ti

Favellar all'orecchio.

all'orecchio.

latin
;

Parlar

laido

sihifoso

Parlar

l'onest del

sboccalo.
le

Tagliar

legna

mia lingua se vuoi ch'io l'intenda. a ti, s^uxoa, perch ti m'intendi, niM V. Nua. g Parlo miga tedesca f Parlo io tedesco ? Favello io greco? dicesi Quando altri non ci d retta tnge di non intendere. Questo sci ch' se damma parla ! Questo
nella

dosso

altrui

Sonar

le

tabelle

le

campanelle

parlare da

nomo

di

garbo!

pe

dietro ad alcano, Cardarlo, Cardeggiarlo.

ave a lengua in bcca V. Bcca.


vale Parlar con risentimento.

risenlo; Parlar risentilo. Parlar forte, Dirla fuor


fuori,
risei

Se n' parlu dappertutto ; Ne fu an gran dire Ne fu un dire per ogni dove. mi; A botta, riS Tale quale parlai voi, parlo
sposta.
s.

vu; Parlar cautamente. sbccu; Esser Parlare senza riguardo Dire Parlar come sens'avet riguardo a niscin; Dar
riserbato, cio
Parlare sboccalo,
vale sccetto
;

circospetto

I*ai*lameiitaio

m. Parlamentario: Colai

largo di bocca,

e rispetto.

alla

libera

vale

la

cosa
fango

che va a parlamentare. Nome dato a' nostri tempi a Quel messaggero militare che sotto pubblica fede viene inviato da' suoi capi ai capi della parte avversaria per proporre, traiiare o fermare

sta.

nel

Parlata,

come

nella mota: Favellar senza distinzione e senza riguardo, cos degli uomini grandi come

qualche patto o accordo fra le due parli. s. f. Parlala, Discorso.

da solo;

Soliloquio: Parlala

che uno fa da s

solo; allrim. con v. gr. 3Ionologo.

de' piccoli.

Parlato
favella

unn-a

iSttovxe; Parlar sottovoce. Parlar basso o piano sotl'eco, vale Parlare con voce bassa, sommessa.

s. m Parlatore, Parladore : Chi parla mollo; ed anche per Dicitore, Oratore.

Parlatolo
alle

lengua de psta; Cianciugliare, Ciangottare una lingua, vale Parlarla malam<'nle

Parli

zer'jo; Parlar in gergo o gergone, Parlar furbesco,

vale Parlare oscuramente in guisa cbe non s'intenda se non fra quelli cbe son convenuti fra loro. derr a-e mas spalle, parla **S ^'*' po'"' d^ mi co mce cu; Chi mi dice mal di dietro, me lo

Parma

dice al culo.

Modo
parlar

basso di chiaro signiGcato.

Con

chi

parlo? A
il

chi dich'io? Parlo io al vento?

Luogo dove si s. m. Parlatorio: monache, a' carcerali od altri. (Fd parli d'nn-a cosa o d'nn-a persnn-aj V. Fd. s. f. Pa'ma. T. boi. Phoenix dac/ylifera. Pianta che ha il tronco allo anco 1 3 braccia e pili, coperto di squame, avanzi delle foglie antiche gi cadute, con un ampio fascio di foglie nella sommit, le quali sono della lunghezza di cinque braccia per lo meno, pennate, con molte
foglioline spadiformi,

volgare ? Dico a le sai ? Mausano specialm. co' fanciulli allorquando non obbediscon ai nostri ordini alla prima. % magie parlan V. Magia. % Fa farla de lo; Far parlare di s, vale Dar

Intendete

acute,

ripiegate,

flori

niere che

si

pannocchia, piccoli,
nel

sessili.

indigena

ter-

reni sabbionosi dei climi caldi,

come

nella

Spagna,

Levante, nelle Indie Orientali, ecc.


si

n Palma,

prende anche per Vittoria, Onere o

568

PAR

PAR
% Abbrevia e parolle; Abbreviar le parole, Recar le molle parole in una, Conchiudere il discorso.
g

Gloria guadagnala in bene operare, perch le sue foglie davansi aiiticam. a' vincitori in segno di
vittoria e d'onore:

Chi ha avo a

parmu ?

Chi

riport

la

palma?

rarm
canto
di
al

Porta un in parma de man V. Man. s. m. Palmizio: Ramo dj palma lavorato, ossia Lavoro fallo di foglie di palma variamente intrecciale, che si benedice la Domenica
dell'Ulivo,

Ammassa e parolle; Ammazzar le parole, vale Non terminar di profferirle. A ndd in sci parolla d'nn-a persnn-a ; Andar sopra
l'altrui
la

parola d'alcuno, vale Assicurarsi sotto

fede di
la

non dover essere

offeso, Fidarsi

sopra

si

tiene per devozione appeso ac-

promessa. Arranca e parolle co


le

tirabscin

Cavar

di

letto
s.

altrove.
f.

bocca
%

parole colle tanaglie.

Pa;j:*iiilla>

Scaramella. T. pellaj. Slrum.

legno o di metallo, lungo circa un piede e largo sei pollici, piano da una parte e riiondo
*
dall'altra,

traversalo nella sua superficie rotonda,

lunghezza, da scanalature parallele, che formano una specie di denti lunghi, e guernito nella sua parte piatta da una manizza di cuojo. Se ne servono i pellaj per dar la granitura
nella

sua

Ascddsc de parolle; Riscaldarsi di parole, vale Venir a parole. S AsscB parolle e pachi fasti V. Faito s. m. g Altuccdse a-e parolle; Pigliar in parole o sim., vale Attaccarsi a una parola del parlar d'alcuno,
il senso di sua intenzione, o abusandosi indiscretamente dell'altrui sincero e di-

stravolgendo

screto discorso per tenerlo obbligalo.

alle

pelli.
s.
f.

Avu de parolle con un; Aver parole con

al-

Pa,i*ixi8ea<
il

Cavo. T. mar. Fune che lega

battello

a terra.

I*a.mio
S /

S Accianld in sci parmosa V. Acciant. s. m. Palmo: Spazio di quanto si pu distendere la mano dall'eslremil del dito grosso
a quella del mgnolo; Spanna. ommi no se mezan a parmi V.

cuno, vale Contender seco. S Bnn-e parolle e mcje nisse testa a niscin V. Mei. % Caccia via e parolle; Perder
le

rompan a
Celiar

le parole,.

Ommo.
della

Pa<x*iiisso da>
mano
pii

)u.a>ix; La palma
:

vento e Gettarle assolulam., vagliono Parlare invano. belle parole, vale Con % Con de belle parolle ; parole lusinghiere, Bellamente, Ingannevolmente.
parole
al

Cm

vicina
s.

al
f.

nodello.

D
Dar
nire

I*a,rolla
sillabe

Parola

Voce

articolata d'una o

de purolle o de bnn-e parolle; Dar parole. ciance. Pascer di paro'e, vagliono Non ve-

che esprime un concello; Voce, VoS

cabolo, Verbo, Dizione, poel. Accento. M Parola, per La facoll naturale di parlare, Loquela.
n
.

per Nome

a' falli, Discorrere per non attenere. parolla o a so parolla; Dar parola o la sua parola, vale Obbligare, Promettere con sicu-

Jlolto che

si

d negli

eserciti

per

riconoscersi V. Santo.
Il

'

per Molto o Risposta : Unn-a sola parolla ch' me digghe ecc.; Una sola parola ch'egli mi

dica ecc.
n w

per Fede:
lo

Ve B zo in sci mce parolla;


:

; Far quallro parole, vale Fare un breve discorso. Dse de cattive parolle; Proverbiarsi, Ingiuriarsi: Dirsi villanie o parole torte. % E parolle non mpan a pausa; Le parole non

rezza di fare. D dice parolle

Ve

giuro sulla mia parola,

per Promessa

G'h desto parolla ; Gli diedi

empiono il corpo V. Pausa. se citi de parolle che de (ceti; Esser


parole che di
e opera
falli, si

pili

di

parola.

dicp di Chi molto discorre

da n5 fidsene; Parola da non


attendibile,

se ne fidare, poco da non se la veder mantenuta. de Dio; Parola di Dio, divina e sim., si dicono I discorsi, Le prediche che si fanno per ispiegare la Sacra Scrittura. d'on, da R, ecc.; Parola d'onore. Parola da Re e sim., vale Parola da osservarsi senz'alcuna

poco; Assai pampani e pocuva. parola, vale Mantener se de parolla; Esser


|;li

promessa. % Fa parolle o de parolle; Venir a parole, vale Venir a rissa, a conlesa di parole. ti parolla *d' nn-a cosa; Far parola d'una cosa, vale Trattarne, Discorrerne brevemente.
la

eccezione.

% Giusci e parolle

Biasciar

le

parole, vale

Ten-

pe parolla; Parola per parola, A parola a parola, vale Una parola dopo l'altra; e parlandosi di tradizioni, significa Secondo il senso di ciascuna parola.

tennare a profferirle. / fwti sn muscci e e parolle sn femmine ; I falli sono maschi e le parole femm ne V. FwJo. hnbroggi un con de parolle; Menar per parole

pnnzente; Parola, Motto pungente.


t

con parole, vale Aggirare, Indurre altrui nella


lo

S Purolle ! Parole che Ciance!


affetloe
;

A modo
affetlale,

d'inlerjez.

slesso

propria opinione.
Iniriss

appuntale, Parole inscie; Parole ampollose, Parolone. Parole oziose, vane, rtte; Parole non continuale. tronche Parole tronche, non lurchinn-e; Parole turchine: Parole segrete
ricercale.

a parolla a nn'U persnn-a; Riparola a uno, cio


il

volger

la

discorso.

gonfie,

sesquipedali.

% In parolle ; A parole, A voce, si suol dire a Uno che millanta per significare Che a' falli non riuscirebbe.
S

intili;

inutili.

rotte,

addentellale, cio inter-

rotte e

cio

del tulio

intelligibili.

che abbiano grandissima cficacia e viri; e suoi dirsi ordinariamente quando vogliamo per burla
parlare d'incanlesimi o di prodigi, ecc.

nvexendd de parolle; Stordire con parole, vale Far rimanere sbalordito a forza di parole. della parola, S Manca de parolla; Mancar di o Venir meno della parola, vale Non attener la promessa. % Mancato de parolla; Mancalor di fede, della
S

promessa, della parola. Mangiate a parolla; Sdire, Disdire.

PAR

PAR
V. Mangia.

e parolle; Mangiarsi le parole

P*arolletta,
I*a,ro.
taglj

V. appresso Parollinn-a.
s.
f.

S Mette in bcca e purulle V. Mette. nn-a paratia in ben; Interporsi per lo Itfne, Frammellersi, Intercedere.

I*a,rolliiin.-a

Parolina, Parolelta,
di

Pa-

roluccia, Paroiuzza.

Dim.

Parola.

Moi a parulla

in bcca

Morir

la

parola

ira

denti, si dice di Chi o per timidit o per ignoi ranza non sa comiDciare o terminare il discorso cominciato. S iV di nn-a parolla o nn-a mesa paratia; Non dire ana parola o una mezza parola, vale Non fiatare, Non aprir bocca. S N fa purolla d'ii/m-a cosa; Non batter parola
di

checchpssia, vale

Non

dirne nulla.

la papromessa. S A' savci di due parolle in crxe; Non saper accozzar due parole. S A'5 stimma ninte a paratia; Far delle parole

N6

mantegni a parolla; Non mantener


la

s. m. Parone. T. peitign. Slrnm. a due due manichi per disgrossar le ossa e le corna da fare pettini. Pax'pa.g'js^iua, s. f. Parpajola: Antica moneta genovese che valeva due soldi. . D resto da parpaggiua; Dar ad alcuno il resto il suo resto. Dare il resto del carlino, figurai, vale Cantar la zolfa, Dare una gridata, un rabbi^ffo ad alcuno. I*arpagj"g"iii s. m. Farfallone, Papilione, denominazione aiilic. Parpaglione: Con questa

rola,

generica

s'

di falene,

indicano Tutte purch grandi.

le

specie di farfalle e

Non attener la promessa. de parolla; Uomo di sua parola V. Ommo. S l'uss a parvit; Fassar la parola, Pur partecipe; ed anche Dar lingua, Dare o Mettere voce
fango, \ale

Omino

da m; Grappa o Chiodo a zampa: Sorla di Chiodo, che nella parte della capocchia stiacciato a forma di zampa ovv. a triangolo, con coda dall'un degli angoli, che si conficca nelle
muraglie, e serve a tener
fissi

scaffali,

guarda-

robe e simili.

di

checchessia.

Parpella

s.

f.

Palpebra, anlic. Palpebro:


limila

La

Passar la parola, in lerm. milit. Far sapere un ordine del comandante supremo a tutto l'esercito con dirla s"ecessivamenle l'uno all'altro senza

pelle

eh' copre l'occhio. d scpetlo; Bottone: Risallo che

l'en-

trata del

cd

Io

dello

scalpello nel

manico.

rumor di voci o mutar posto. nn-a purolla pe nn-a persnn-a;

S Orli de
S\)('li<ier

parpelte;

N<'pitelli.
I

parole per alcuno, vale Parlare in pr di

lui.

S Pei de purpelte; Lppole: orli delle palpebre. Voce


Pistoja ed altrove.

peli

che sono sugli


a Lucca, a

comune

Pesa

paratie;

Pesare,

Misurare

le

parole,

Parlare per
S Piggid

filo della sinopia. Parlare a punto, vagliono Parlare con gran cautela.

IParpella
spesso
serrarli
n

v. n. Battere gli occhi, dicesi Quello

percuotere

delle

palpebre

che

si

fa

in

a parolla;
di

Pigliar

la

parola,
il

sentimento
Il

Rispondere o Dire

usa in proprio pasi

od

aprirli,

Bollicare, Sobbollire, Grillare: Bollir leggermente,

rere in un'assemblea dopo che

altri si

taciuto.
;

Levar un bollorino.
I

e paratie in bcca
dalla

a nn-a persnn-a

Pen-

Brillare, dicesi dellUccelIo

quando, non volendo

dere dal viso

Fd

attento ai

bocca d'alcuno, vale Slare movimenti o al parlare d'alcuno.


Fissar

volare a dilungo,

ma

reggersi fermo sulle ali,

in parolla; Prender in parola, vale

le muove frequentissimamente. S A' parpelld; Non batter occhio,

Non muover
Far-

nn negozio sulla parola altrui. S Piggirse de paratie; Prgliar parole Y. sopra


de parolle. % Pronunzia ben e parolle; .Articolare, Scolpir le parole, vale Pronunziarle distintamente. S Qucstin de parolle; Questione di parole o slm., si dice di Controversia o d'altro, che solo consiste

ciglio.

Parpelletta
fallino.

s.

f.

Farfallina, Farfalletla,

parolle

Dimin.

di

Farfalla.

Parroclvetto
che
si

s. f. Parochetto. T. mar. L'albero della gabbia di trinchetto, ed anche La vela

adatta allo slesso.


s.
:

JE*ar*r*occli.ian
al plur.

nella

formalit

delle

parole e

non

nella

Parrocchiani

Le persone

m. Parrocchiano e comun. e il popolo della


il

sostanza del negozio. S Schiva e paratie; Fuggir le parole, vale Scansar d'abboccarsi, di ragionare o di coniendere.

parrocchia.

Parte
tntio,

s.

f.

Parte: Quello di che composto


il

S Spende a parolla d'un; Spacciar la parola d'alcuno: Parlare o Promettere a pr d'alcuno. S Tutte belle parolle; Tutte caccabaldole, Tutta

pu dividere. Parte, per Membro o Luogo del corpo: Me fa md da tutte e parti; Mi duole da ogni parte, per Lato o Banda: Andae dall'atra parte;
nel quale
tulio
si

Tutto lecchPt!o o lecchetlino, Tutte cacherie. Tutte parole lisciate, melate, leccdle, ecc. S Tutte e purolle no vuan o n nurilan risposta ; Ogni parola non vuole risposta, cio Non bisogna tener conto o levarsi in collera d'ogni minima cosa che li sia detta. S Unn-a parolla; Una parola, suol dirsi cosi elillicamente ad alcuno invece di Ascoltale alcuna cosa ch'io voglio dirvi e sim.
S

soja,

Andate

ppF Luogo
?

dall'altra

parte.

Regione: fn che parte dS

m4mdo
egli si

se truva f In qual parie del

mondo

trova
n

Il

Fatelo passare da un'altra parte. per Fazione o Setta V. Partio.

per Via: Fceto passa da nn'atra parte;

per Luogo o Articolo d'un libro:

Ho
la

tsto

tetto

a segnda parte; Ho

quasi letto

seconda

Unn-a paratia a
l'altra,
si

tia

l'atra;
fa

Una

parola lira

parte.
n

vale che

II

discorrere

discorrere;

ma

per L'uno

dei due litiganti, combattenti o

dice p propriam. del Proverbiarsi con ingiurie scambievoli. S

sim.:
n

Emma
fatto

fccto cttd

a parte contria; Ab:

Zgd

in sci parolla: Giocar sulla parola, cio

biamo

citare

la

parte avversa,

per Officio, Obbligo, Doveft


feci la

Mi ho

fceto

(f

sulla fede.

nue parte; Io

mia

parte.

$70

PAR
S L'uggio S ne

PAR
vu a so parte V. uggio. Melte a parte; Mettere a parte: Parlecipare Far partecipo. Comunicare con alcuno checchessia;

per Partilo o Risoluzione : N5 so che parte piggi; Non so a qua! parie appiglia-rni V. Purlo. por Stregua ossia Qieila raia cbe tocca al trui nel pagar la cena, il desinare o simili alire
spese falle in
Io pago w

"e
Il

comune: Mi pago a
parie.

mw parie ;

d parie; Porre da
far

talora

Significare,

Render nolo.
parte, vale

Non

far conto,

Usato senza l'artic. o coll'arlic. indetermin. Una, vale Alcuni, Un numero, Una quantit inPatte san anlceli a Milan, parte determinata a TSrin; Parie andarono a Milano, parie a Tonno. istrmcntale ; Parie islrumeutaie. T. rnus. Quella parte che eseguisce un suonatore.
:

la

mia

Non

capitale.

S Mettise

d parte;

Mettersi da parte o da banda,

parlandosi di danari, vale Avanzare danari.


3

N5

ciato

save da che parte vortse ; Essere impacin gravissimi debiti o in brighe assai pe-

ricolose.

Non

sapere

come

uscir di

guai.

vocale

Parte vocale. T. inus. Quella che ese-

S P'!J9'<i parte o e parti d'nn-a pirs'nn-a; Pigliar Irf parte d'alcuno, vale D. fenderlo, Scusarlo.
n

guisce un cantante.

in

bnn-a o in cattiva parte nn-a cosa;

parte; La pi parte, vale I pi. parte; La mia parte. Posto avv, vale S Mollo: Mi ho viaggiali a mce parte; Io viaggiai la mia parte. A parte; A parte. Posto avv. vaio Separatamente: Scrivcime nn-a lettera a parte ; Sci'ivetemi una lettera a parte.
S Dall'atra parte; Dall'altra parte, Dall'altro canto, D'altronde.

A ci A mve

Pigliare o Recarsi una cosa in buona o in mala


parte,
it

vale Prenderla in bene o in male. parte; Pigliar parte o parlilo, vale PartegDichiararsi

giare,

per l'uno o

per

l'altro

dei

contendenti.
S Sta d parie; Star da parte, cio Stare da s, separato dagli altri. S

Ttd d parte; Tirare da


separalo dagli
altri.

parte, cio in disparte,

parte; Da parte, vale In d parte; Venite da parte. S Da parte a parte; Da parte a vale Da una banda all'altra.
S

disparte:

Vegni

I*a.i'teip,
Il

v.

n.

Partecipare o Participare
in

Aver parte o porzione


parie. Posto avv.

checchessia.
vale Far partecipe,

Partecipare, usalo altivam.


Notificare,

Dar avviso, Comunicare ad alcuno

Da
D

parte mce,

tua, sua, ecc.,

t, so; Da parte mia, Da canto mio, tuo, suo. parte d'nn-a persnn-a; Da parte o Per

Da

parte

vale

parte d'alcuno, vale In nome, Per ordine, Per commissione. S D parte; Dar parte, vale Dar avviso, Dar notizie, Partecipare, Far consapevole, S Da tutte e parti; In ogni parie, D'ogn' intorno, Per tutto. S Dividde iti due parti ; Scommezzare : Dividere pel mezzo. M in irce parti; Sterzare: Dividere in terzo. $ se parte.; Essere al!a parte. T. mar. Si usa

d'nn-a cosa; Partecipare di checchessia, vale Tener della natura di checchessia. I*arti V. n. Partire e Partirsi: Andar via. da questa vilt; Partirsi di questa vita, del

checchessia.

Il

nondo

e sim., vale Morire.


s. f.

I*artxa

o persone. Negoz. Quantit pi o meno G ho nn-a partia granile di certa merc.nzia d'uio; Ci ho una parila d'olio. Memoria che si fa di debito o creNola
Partita: Quantit di cose
i

Partita, presso

dilo
Il

in

sui

libri

de' conti.
i-''"noo,
s.

Talvolta lerm. di

quesl' espressione
prietarj

Quando

il

capitano e

pro-

partia; Far una


carte,
al

partila, U.c

onde: Fa nn-a ;1'1 Giocare alle


determinato nugiuochi sono

del

rinai

ch'essi
la

viaggio,
n

%
M

a parte con un; Fare a parte con uno, vale Far societ per dividersi gli utili. a parte d'nn-a cosa; Essere a parte d'aicuna cosa, vale Esserne conscio, consapevole. Fd a so parte; Far la sua parte, vale Fare il suo debito, Operare come si conviene a ciascuno. bnn-a o cattiva parte d'nn-a persnn-a presso nn'atra; Far buona o cattiva parte di uno appo altri, vale Dirne bene o male. due parli in commedia V. Fd. e parli ; Far le parli, vale Dividere per di-

bastimento son convenuti coi maabbiano parte del guadagno dei quale debba servir loro di paga.
n

pallone, alla palla o a simili altri giuo-

chi

ne' quali
di

abbisogna un
,

tal

mero
tanti

persone

che

in

alcuni

Lo giuoco stesso : Vince nn-a o due parile, ecc.; Vincere una, due ecc. partile, vale
per

per parte.

S g

Vincere uno, due o pi giuochi.

d'amixi ; Brigata d'amici. se a so parit ; Esser la sua parlila, nell'uso vale Esser quel ramo d'arte o scienza che altri
conosce a menadito o per eccellenza. Fd meza partia; Fare bazzicotto. Nel giucco della Bazzica dicesi Quando uno dei giuocalori mimo tre carte al principio della posta ha in eguali, cio tre assi, ire due, tre tre, tre re, ecc., o solamente due eguali e la carta maUa fpncinj; con
queste carte

stribuire Distribuire porzioni parli d'nn-a persnn-a; Far alcuno, vale Operare per Essere sua vece. parte a un d'nn-a cosa; Far parte checle

divise.

le parli di

lui,

in

di

chessia ad^ alcuno, vale

Ammetterlo

alla

parte-

cipazione di essa.

Gran parte; Gran


lo

parie. In gran parte. In

boona

si vince la met de' punii del giuoco. partia; Vincer la partila. nn-a partita ; Far una partila Porsi a giuocare un tal determinato numero di persone. S Zgd in parit; Fare in partiti.
I

parte e sim. Posto avv.


pi,

vale

In

quantit, Per

Particola,
l'ostia

f.

Conunichino, Parlicnla
ai fedeli
il

Quel-

Mollo: Gran parte l'ho cnpiu da-o Petrarca; Gran parte lo copiai dal Petrarca. S In parte; In parte. Posto avverb. vale Non interamente, bi qualche parte: In parte l' ha

onde

si

amministra
s.

Sacramento

dell'Encaiislia.

I>articola
di alto grado.

sona privata, a differenza

m. Particolare: Individuo, Perdi Persona pubblica e

raaSn;

Io parte e^li ha

ra|;ioDe,

PAR

PAS

571

Particola
culiare,

add. Parlcolare e Particolare, Pe:

Parzialitae
qiialil

s.

f.

Parzialit:

Lo

slato e li

Speciale

C+ie
di

apparlien''

ad

un

solo,

di

chi

parziale, Quella passione che fa

conlr,
I

di

Comune,

Generale, d'Universale.

Privato, conlr. di Pubblico: Schcua particola;

piegar l'i.nimo pi in una parte che in un'altra, bench forse giusta non sia n convenevole.

Scuola privala.

S In particola m. avv. In parlcolare, Particolarmenle. Segnatamente, Specialmente.

Psartie

Particolari tee
cularil
:

Vili particola;

Vino

scelto.
s.
f.

Particolarit e Parti-

Ci che proprio e particolare d'alSpecialit, Propriet.


v.
a.

cuno;

Sinfolarii,

Particolarizza
Particularizzare,

Pariicolarizzare
:

Fa de parzialitce; Parzialeggiare: Esser parziale, Mostrar parzialit. s. m. pi. Parasartie. T. mar. Chiamansi con questo nome Certi lunghi e grossi tavoloni posti orizzontalmente fuori del bordo e destinali a far quartiere alle sartie, appoggiandosi ad essi le bande, a cui sono attaccate le bigotte e perci le sartie slesse. Sonovi due parasartie

Paiticolareggiare

Distinguere

per ogni albero, uno a dritta e


si

l'altro

con particolarit; Specializzare, Circostanziare, Dettagliare, ^'arrar minutamente con tutte le pi


prerise circostanze.

a sinistra, e
chello,
di

chiamano i parasartie di trinmaestra e di mezzana. I parasartie,


:

iPartiio

m. Partilo, Via, Modo, Mezzo, Guisa; Rimedio. n Partilo, Patto, Condizione, Accordo: m'ha (telo un bnparto; Egli mi fece itn buon partilo. Risoluzione Determinazione Piggice quello purlio che tnegio ve piaxe; Prendete il partito che meglio vi asgrada. n Stalo, Termine, Condizione; m'ha misso a-o parlo de bltilo ; Ei mi pose al partito
s.

Ripiego, Spediente,

Pasce Pascersi, Pscise d'aia; Pascersi


n.

chiamansi pure Bancacce. V. a. Pascere, Nutrire


p.

Dar da mangiare.
W. ia.
scritta

Nutrirsi.

,1

d'aria, di vento, ecc.


(v. lai.):

Pascio
di
in
Il

s.

m. Passio
la

La passione
G. C.
lettera

G.
cui

C; ed anche
si

Quella parte dall'Evangelio


passione
di
di

narra

Passio, dicesi nell'uso


scrittura,

Una

altra

lunga e uggiosa.

Pascioll

Pasciolin

s.

m.

Pasciol.

di

tito

batterlo.

Occasione o Trattato

di

un parlo da n

lascise scappa;

matrimonio: l' un par-

De che parlo set? Di qual partito siete voi ? n anche term. di Giuoco, e vale Accordo che si fa quand'uno, bench al disopra, non sia
Fazione, Sella, Parte:

du non lasciarsi sfuggire.

T. boi. Pogostemon patchouly. Pianta appartenenle alla famiglia delle Labiale, assai rimarchevole pel suo fiore, d'un color violetto pallido, interessante per l'olio essenziale, soavemente odoroso, che contengono le sue foglie, le quali si

impiegano come profumi.


China.

originaria dell'lndo-

Pascin
lare
n

s.

f.

Passione: Affetto dell'animo

com-

sicuro di vincere.

mosso da qualche oggetto; Inclinazione particoper alcuna cosa.


Passione, per Opinione favorevole o disfavore-

S Cerca de fase d parit; Brogliare, Far broglio : Andar attorno onde procurarsi favore. Da largo parlo avvurdime Dio V. Awardd. S se

vole d'alcuno:

Trovdse a cattivo partto; Essere a mal


Il

a passione, cio Sopr'

parla pe pascin; Egli parla animo e lasciandosi vin-

a tristo partito, vale Essere in grave perifolo. S Fa parlo; Far partilo, in term. di Giuoco, vale Accordarsi ad alcuna condizione. Proporre accordo, Venir a patti: g'ha (ceto un bello parlo; Gli fece un bel partilo. S Piggid 5 partto ; Pigliar punito. Prender per
parlilo,

parlilo, Trovarsi

cere dalla passione. diesi De' patimenti e travagli sofferti

daG.

C.

per redimere
dica che
si

il

fa

genere umano; ed anche La precomunem. il d del Venerd Santo


q'iel

sopra
it

il

mistero di

giorno.

Fior di passione. Passiflora, Granadiglia. T. boi. Passiflora ccerulea. Pianta che ha la radice

Risolvere, Deliberare.

Tid parlo da nn-a cosa; Cavar costrutto d'alcuna cosa, vale Ricavarne vantaggio, prolllo.

I*artion
di

s.

m. Parlilone. Accrcsc.

di

partita

giuoco.

Bazzicotione: Nei giuoco della Bazzica Quando l'uno' de" due giuocatori ha in mano quattro carte
eguali, cio quattr'assi, quattro due, quattro tre,
ecc.,

sarmenloso, quasi semplice, cinque digitazioni ovaio-bislunghe, intere, d'un verde fiori solilarj, peduncolati, ascellari, glancupo; dulosi, bianchi, con una corona frangiala, celeste nell'eslremit, porporina alla base, con un cerchio biai.'co nel mezzo; il frullo d'un colore aranciaio, della grandezza d'un uovo. Fiorisce neltraccianle,
lo

stelo

capreolato,

le

foglie alterne, picciolale, a

dieci
Ire
la

ad eccezione delle figure quando coniano punti per ognuna, ovv. ne ha solamente

l'estaie. I suoi tralci

sono acconci a coprir pergole

e cupole in poco tempo. S Ave

eguali e la carta malia (pncinj; allora vince


partita.
s.

Parto

Piggi pasctn a nn-a cosa; Avere Prendere passione a una cosa, vale Avervi
inclinazion naturale.
s.

m. Parlo

Il

partorire e

La creatura

affetto

partorita.

Pascin
Qualunque produzione
che per
delle
lo
vili.

m. Palo: Legno rotondo e lungo,

Parlo, figurai, dicesi di

pi serve per^sostenere de' frulli e

azione dell'uomo. S Fresca o Tnea de parto; Tenera di parlo, dicesi di Donna che di fres:o ha partorito, dotIrinalm. Puerpera. $ Levdse de parlo V. Lev. % 3Joi de parto; Morir di parto o Morire io cagione del parto.

Pasciona
e questo

s. f. Semenzaio e Piantonaio. Nel S'^menzaio si serj.inann le piante, le quali quando sono grandicelle si trapiantano in altro luogo, dove son poste rade e cun qualche regolarit;
il

sopra

parto:

Piantonaio.
s.
f.

Pasci^itse
di

Passivit:

Qualit e

Slato

Tempo d parlo;

Puerperio.

ci che passivo.

672

PAS

PAS

I*ascivo
giunto

add. Passivo, conlp. d'Attivo : Agper io pi di patrimonio, i cui debiti superano i crediti. n Passivo: Che non agisce, ma sente passione e
divien paziente, vale
trui

da nn-a vilt all'atra; Passare


miglior vita. Passar di questo
secolo, Passare a Cristo

di

vita
di

o a

mondo o

questo

al

Signore, vagliono

dire oggetto

dell'al-

Morire.

de talento, de bellessa,
di

ecc.;

Passar

di sapere,

azione.

S Ave voxe attiva e pasciva; Aver voce attiva e passiva, vale Aver diritto o facolt di eleggere
di

sapore e in bellezza, e anche Passare assoiutam., vale Avanzare, Superare. dott; Addottorare, vale Promuovere al grado
bellezza o
in

esspre eletto.
V.

dottorale; e in signif. neul. Esser

promosso

al

Pascola.

n. Pascere,

Pascolare:

Il

tagliare

Pasqualinu-a.

che fanno le bestie co' denti l'erba o altra verzura per mangiare. n Pascere, Pascolare : Guidare al pascolo le bestie. (Torta); Torta Pasqualina. Voce nostra e dell'uso Specie di Torta cosi chiamata da noi, perch ordinariam. si usa mangiare nella Pasqua maggiore.
:

grado dottorale. i limili; Passare

termini, vale

Non

si

con-

tentare del dovere. Uscir del convenevole.

Pasquta/
lennit
si

s.

f.

Epifania.

Voce greca che


la

si-

gnifica Apparizione:

celebra

a'

Giorno festivo, 6 di gonnajo in

cui

so-

marico duolo, Cessare 5 tempo; Passare tempo, Consumarlo con qualche qualche occupazione. o pe-a testa; Passar per mente, Venir mente.
e sim.,

l'anima, 5 chu; Passar l'anima o il cuore, figurai, vale Dar eccessivo dolore. 5 d, magn, ecc.; Passare il duolo, il ramvale
il

ecc.

il

vale

diletto

in

la

in

commemo-

razione dell'apparizione miracolosa delia stella che guid Re magi dall'Oriente al presepe di Gesii bambino. Dicesi anche corrottam. Befania,
i

memoria, pe-e bacchette V. Bacchetta.


la

Andar per

pe

pc-i arme; Passar per l'armi V. Arma. ricco, pe dotto, pe poeta, ecc. ; Passar per
ricco, jer dotto, per poeta e sim., vale Aver fama di ricco, di dotto, ecc. pe iin Icugo o da un litgo; Passare per nn da un luogo, vale Andar per un luogo luogo

e presso

gli

antichi

Pifania.
:

Pa,ss.
11

v.

n.

Passare

Verbo che dinota moto


in-

per luogo.
Passare, per semplicem. Andare o Andare

N M
n

M
M

per Entrare: Fcelo passa; Fate Fatelo entrare. per Cessare, Svanire: un d chi passa un dolore che passa per Decorrere, Trascorrere, tempo. Parlandosi fiume o sim. vale Scorrere. per Promuovere passu tenente; Pass tenente, Fu promosso tenente. Figurai, per Superare: U passu tante dich'ai passi,

nanzi:

De

chi

n se passa; Di qua non

passa.

senza fermarsi per arrivare a un altro: Andando a Cavi, semmo passce d Bocchetta; Andando a Gavi, passammo per la Bocchetta.
sotto silenzio iiiin-a cosa; Passar tacitamente

Finire,

l'

filo;

presto.

una cosa

e dicesi di

un

finm.e,

Non farne motto. nn-a stradda,


essi.

ecc.; Passare un

di

fiume, una strada e simili,

vale

Andar da ana

l'

banda

allaltra di

sgrazie
figurai.

ecc.;

Ho

passato tante disgrazie ecc.; e

nn-u cosa ; Passar alcuna cosa, vale Concederla senza conlraddire: Pe aoa sci me a passe; Per ora me la passi ; e dicesi anche delle Leggi
autorizzale, ecc.

Avanzare, Esser maggiore d'un altro. Dicesi anche delle cose liquide che si fanno n colare a traverso d'nn panno, d'uno staccio o sim.
M
n

un raz
il

in sci pria; AfTlare nn rasojo, Dargli

filo.

Parlandosi di divario, vale Essere.


in

nn-a
gliela

somma

Far passo,

lerm. di ginoco, vale

Non

voler

sare una 5 ghe


tello

somma

o atro a nn-a pers5nn-a; Paso altra cosa a uno, vale Dar-

per allora legar la posta, Non tener la posta. addosso o srva imn-a cosa; Passar sopra una
cosa, vale

Somministrargliela del proprio: So frce passa SO franchi a-o meize; Suo franell'

Non

giudicarla severamente

come

si

meriterebbe. Dissimularla,
tana,
la

Non

badarvi.

S S
n

gli passa SO franchi al mese. pu passa ; Pu passare , dicesi

uso di
zurlo

o gngnoa, a malinconia,
nnja,
la

malmalinconia, vale Addormentarla,

ecc.; Passar la

una cosa

tollerabile.

Fd passa
del capo

l'axillo; Cavare

il

ruzzo o

il

Rintuzzarla, Scacciarla.

a nuo, a

cavallo, ecc.; Passar a nuoto, a ca-

V. Axillo.

passa pagglu V. Paggiu.


fretta.
si

a a giorno, a parolla; Passar a revista; Passare


minare che
si

vallo ecc, vale Pasrar nuotando, cavalcando e sim.

passando, Di passaggio, S In passando m. avv. In

nulte, ecc.^ Passare la notte, la giornata e sim., vale Consumarla, Terminarla.


la

Di volo, In
S

Passa;

Passa, quando

ragiona di quantit di-

parola V. Paratia.
rivista. T. milit.

screte, vale Pi che.

la

Lo

esa-

gh'uvi perso pi: dxento passa He; Ci avr perduto passa due-

Anche

dagli ajutanti

fa da' colonnelli, dai maggiori e maggiori, dei soldati che debbonsi

1)

ve

cento

lire.

mandare ad una

fazione, ad una guardia, ad una parata, per vedere se nulla manca al loro vestimento ed al loro armamento.

via; Passa via, dicesi per cacciar da s un cane. Passasela; Passarsela, vale Vivere, Star di sa-

lute, di

avanti; Precorrere, Passare innanzi, Dipassare; e figurai. Avanzare, Superare, Esser maggiore,

la

mezzi, ecc. passate?

Camme

ve

a passce
vale

Come

ben; Farla

Passarla

bene,

Vivere

agiatamente.

M(

o Por piede innanzi ad alcuno. vale Vivere: passa passa una vita felice, cio Vive felicemente.
ttere

a vilt; Passar la vila, nn-a vittu (elice; Egli


da nn-a parte

Perdere
care
n

in complimenti; Passarsela in complimenti: tempo in vane cerimonie senza tocII


la

soslan/.a

del

negozio.

liscia; Passarla liscia V. Liscio add.


i

all'atra V. Parte.

S Tutti

giorni ne patta un V. Girno.

PAS
!Passal>a,lle
Pa.ssa.g-g'
s.

PAS
n

573
diversi

m. Passapalle. T. mil. Cersi

ancbe

term. di ballo, ed ha

ag-

chio di ferro pel quale

fanno passare

le palle

giunii,

da cannone per esperi menlare la loro grossezza. Passegjiiero, s. m. Passaggiero, Passeggiere: Che di passo, Non isianzialo. " Passeggiere, in Marin. dicesi Ogni individuo che viaggia per mare senza far parte dell'equipaggio dell'armo d'una nave. Pa.ssa.g-^i, v. n. Passeggiare: Andar a pian passo per diporto o per far del moto ; aitrim.
Spasseggiare.
. .

anch' termine di giuoco. de crega; Passo di carica V. Crega. ordenio; Passo ordinario. passo; Passo passo. Passo innanzi passo,
passo.

come Passo andante, semplice,

piegato, ecc.

Di

Adagio.

S ^^//HfijAi a

yasso; Allungare

il

passo: Affrettarsi,

Correre.

Andd a
Andar

fa dui passi; Andare a far due passi,

Pa,ssa.g-g-ixi.
non usato
in

Sorta d giaoco fanciullesco


n

Toscana, e che si fa col mejlprsi in fila, con qualche distanza fra l'uno e l'altro, e saltando sorpassarsi vicendevolmente colle gambe larghe. % Fa 5 possaggin inturno a un lugo; Asolare, Aliare: Rigirare intorno ad un luogo freqnenlem. Pa.ssa.g'g-io s. m. Passaggio, Passata, Pasmolti ragazzi

un po' d'asolo, vale Andar un poco a diporto dopo essere sialo occupato. a piccoli passi ; Andare a pian passo, cio
a pigliar

lentamente; ed corto anche co passo da formgoa Camminare con estrema de passo, Andd de passo arrancu V. Andd.
a passo,
usasi
figur.
;

lentezza.

S
^

Cjitd

passi; Annoverare
assai
il

passi, figurai, vale

Camminare

lentamente.

samenio
n

li

passare da un luogo ad un

altro;

Dd
i\\

passo; Dare

passo: Concedere facolt

aitrim. Transito, Tragitto.

passare.

Passaggio, in Marin. Nolo che paga nn passeggiere per aver passaggio in


di

una nave.

S se de passo lungo; Aver buon passo, Fare passi lunghi da natura; e parlando di cavalli,

oxelli; Passo:

Il

passare degli uccelli emiS

Andar

di

trapasso.

Venula La loro prima annuale apparizione; Ripasso, La seconda venula per tornare alle regioni, da cui s'rran primamente partiti. Pa.ssa,lizio s. m. Passaggio, Passo: Luogo dove si passa. Passa, aia.li t s. m. Passamanajo: Colui che fa e vende passamani, galloni, frange, spinette,
granti. Dicesi

cordoncini, fiocchi, ghiande, cinture ecc.; aitrim.


Spineltaio.

Passante
toni

s.

fermati

in

m. Bottoni gemelli : Due botun gambo comune destinati ad


ucchielli (gassetle).

affibbiare n

due opposti
al

Passanti

plur.

T. valig. ecc. Sottili strisce di


si

cuojo

nelle quali

rimettono
le

gli

avanzi

dei

cuoj che passan per

fbbie.

Traverse
dall'un

ai

plur.

T.

mnrat. Legni che cntran


(drttij,
sottopostivi
talora

dei

capi ne' buchi del muro, oppure son


stili

sostenuti
gli

dagli

ascialoni

fscinchij, che son pezzi d legno

a foggia di

Passa
da passar
filare di
la

mensola, inchiodati negli


f.

stili.

dui passi in scin man ; Far due passi sur un mattone, dices di Chi cammina lentissimam. n 1 passi necessi pe ottegni nn-a cosa; Far le pratiche: Maneggiarsi o Raccomandarsi per conseguir checchessia. n 5 passo citi lungo che a gamba; Far il passo pili lungo del piede o della gamba, Distendersi pi che non lungo il lenzuolo, figurai. Tentar cose oltre le proprie forze. Far cosa superiore a' nostri mezzi o Spender pi che l'uomo non pu. n passi da gigante; Camminar a passi da gigante, figurai, vale Fare grandi progressi. n 5 passo adatlu a gamba; Fare il passo secondo la gamba. t un passo avanti e dui inderr; Far no passo avanti e due indietro. n un passo fso ; Far un passo falso, fignrat. Dare in fallo, e dicesi di Chi piglia male le sue misure in far qualche cosa. ^ L'ultimo passo; L'ultimo passo, figurai, vale

fa

s.

Passatojo: Qualunque argomento

La morte.
S itetle a-o

o fiumicc Ili, e specialmente Quel grossi ciottoli che si pongono a traverso


fossati

passo nn-a persnn-a V. Mette.

corrente per mettervi su i piedi e non s'immollare valicandola. - Palncola, Tavolone o

Pancone o anche Una trave spianata


i

di sopra, posta a traverso d'una gora o d'altro simile canale d'acqiia per passarvi pedoni.
s.

Passetto
Fioretto.

m. Fioretto, Spada
s.
f.

di

marra V.

Passeg-g-iata

Passin

Passeggiala, Spasseggiata.
di

l' primmo ; Il pi duro passo quello dell'uscio o della soglia. Prov. e vale che La diflcoli sta nel cominciare. "S Ogni caso in t cu 5 fa andd un passo avanti; Ogni prun fa siepe, Poco rampollo fa fiume. primi S Sbaglid 6 primmo passo ; Dar male passi: Sbagliare di prima, Fallare il primo passo. S Tornd un passo inderr; Tornar addietro un passo, figurai, vale Interrompere il filo del di-

ci cattivo passo 5

s.

m. Colabrodo, Colino: Vaso


latta, a

rame
S

scorso per annestarvi

le

cose pretermesse.

Passo
fa

fondo bucheralo, ovv. fa'to di reticella di filo di ferro o d'ottone o anche di tela metallica; serve a colare brodo o sugo per separarne ossicini, ciccioli o altre cose sim.
in

stagnalo o di

Un
alla

passo doppo l'atro se va avanti; Un passo


volta
si

va a

Roma.
si

Passo add. Passo,

dice dell'erbe e delle frutte,

quando per mancamento d'umore hanno cominciato a degradare e a venir grinze; aitrim. \ izzo.

s. m. Passo: Quel moto de' piedi che si andando dal posar dell'uno al levar dell'altro; e pigliasi anche per Spazio compreso

Pssoa
fra

s.

f.

Passera, Passere e Passero


noto,
di

Sorta

d'uccello assai

color grigio, che annida


campanili, nei

dall'uno all'altro piede in andando,


n

noi

nei fori degli

edifi/j, nei

Passo:

Il

luogo dove

passa

e L'alto

stesso

cammini; comune, abbondantissimo

del

passare.

per Misura, e pi propriam.

Lo

spazio tra

e sedentario dappertnlto; e ve n'ha di pi spezie, come:

due piedi delPaomo che cammina.

de passaggio; Pssera domesticusj ;

oltramontana fPcuser

574

PAS
$ S

PAS
Dda pasta
figurai,

mdntagninn-a; Passera famposlre, Passera matmallenigja o migliariiia, a Fir. Passera Passerello , Passera sarciria (Passer minuta
Ingia
,

a nn-a magia; Intonicare V. D. se de bnn-a pasla; Esser di buona pasta,


vale Esser di

benigna e buona natura,


di

monttmus) ;
nSsird; Passera grossa, Passera reale (Passer
cisalfinus)
;

indole, carnllere, e dicesi


n

si

persona,

titi

d'nn-a

mwxima

sarda, Passera sarda (Passer salicarius).


s.
f.

vale

Pa.ssota<
di

Passerella, Passerina.

Diniin.
Il

d'un pelo, d una buccia, della Essere de' medesimi costumi o natura, e pigliasi per Io pi in mala parte.

pasta; Esser lutti medesima pannina,

Passera.
s.

nn-a pasta d'u; Essere una


s.
f.

pasta di zuc-

Pa.eisoin
scattare
il

m.

Grillello.

7'.

archib. Neirarmi
toccalo,
fa

chero, vale Esser di buona e di eccellente natura.

da fuoco dices Quel ferrello che,


fucile.
s.

I*astarea
fallo

Pasla reale e Pastareale

Cibo
p.

con farina, zucchero e uova; e per


in
fette.

lo

I*ssu.n.

o alpestre. T. ormi. Passar petrunia. Uccello che ha le penne della schiena grigio-cenerine dal lato esterno,
lagia

m. Passera

taglia

JE*ast

sui

nerastre dal lato interno, bianco-sdice in cima; gozzo nna larga macchia giallo-canarina ; ti,

s. m. Pasliere. T. mar. Pezzo di legno inchiodalo alla sua mela entro la murala o sulla coperta , il quale serve come caviglia p^r dare

volta ai cavi; esso ha

moniere nerastre, con soltil margine grigio-biancastro, ed una larga macchia rotonda, biancastra dal lato interno; coda piccola, subtroncala;
piedi grigio-carnicini; unghie nerastre. Di pas-

corna
cassa

di

la forma di due piccole bue unite insieme alfoccipite.


s.
f.

I*a-steca
di-Ila

Pasleca.

T.

mar. Una

taglia, la

quale aperta da una delle sue facciate, sicch si pu levare dal di sopra della

saggio in inverno.

ruota

la

corda ond' guernila, senza

elle sia

ne-

I*assu.to
JE*eLStsL

s.

m. Passerotto: Passera giovane

cessario ripassar questa corda sino alla sua estre-

che non esca di nido o che sia uscita di poco. e s. f. Pasta: Farina intrisa coli' acqua
si

mit. Questa taglia serve essenzialm. nelle navi


alle

grandi boline; anche d'uso nell'interno

resa soda e duttile col rimenarla. Paste (al plur): Tutte quelle che
pastaj (fdicej a

fanno

dai

de' porli.

uso

di

minestra,

le

quali si di-

vidono

in

tonde, in
si

pialle e
i

in tagliate.

Nelle

da cricca; Staffa: Quel ferro piatto piegato in quadro, enlro cui sia la sprangheiia del saliscendo, e ne regola e limila il movimento.
d fairomorto
tondo
i

paste tonde

caroin),

le

comprendono cannelloni (macpenne (jid da penna), tronchetti


i i

S Pasleche
piegali
in

Anelli
nelle
il

confitti

Quei ferri due imposte


bastone
del

(bricchetti),

mallagliati (mtuygio'J,

vermiNelle

dell'uscio, enlro
chiavistello.

quali scorre

celli forali (fide

da

fi

atti),

vermicelli senza buco

(spaghetti),
piatte si

capellini
i

(fide sotti), ecc.

I*asteco

s.

m. Pace,

dicesi

Una
,

tavoletta,
si

comprendono

niiiccheroni (lasagne

da

enlrovi qualche sacra imagine baciare nelle chiese cattoliche.

che

con porge a

fidej, le strisce (tasagnctle), i iiaslrin (reginette), le siringhe (ircnelte), le slringhelte (bavette), ecc. Nelle

paste tagliale
le

si

comprendcno
puntine (pun-

Fa baxd pasleco ; Dar la pace: FunS lax zione ecclesiastica che si fa o col far segno di baciarsi,

paternostri,
la
i

le

avemmarie,

lenline (lenligle

col

porgere a baciare una tavoletta sacra.


s.

gettej,

tene),

grandine (poisceitt), semini (armellette),

Pastello
sulla

le

campanplline

Le paste tonde sono piene o forale, col zafferano o senza ; come pure sono col zafferano o senza alcune altre delle piatte. Le pasle senza zafferano se sono fine diconsi Paste bianche; se ordinarie. Paste nere,
(rote), le stelline (stellette), ecc.
n

Quei adoperar materia liquida, coloriscono e dipingono


."astello,

m.

diconsi da'

pi tori

rocchielli di colori rassodali, co' quali, senza

carta

le

figure.

Pasten,
la

v. a. Pastinare.

T. conlad. Rivoltar
intriso d'acqua e di

terra

prcfondamenle, Diveglierla.
s.
f.

Pastetta

Pasta:

Un

Pasta.

T. giojell. Mistura,
le

colla

quale

si

con-

farina di grano, o d'acqua e amido, fallo bollire

traffanno le gioje e
Il

pietre dure.

finch divenga ben tegnente; e se ne servono

Grassello.

T. murai. Calce spenta e colata,


di

ma

libraj per tenere uniti foglj Ira loro, e altri arlefici

senza mistura

rena.
sfoglia

per unire tra loro varie cose secondo

il

bisogno.

da sfugyi; Pasta

o a sfoglia

Pasla de-

Pastezza
S

v.

n.
;

Pasteggiare

Far pasto.
si

licatissima falla con farina, burro, uova e zucchero da manipolarsi a falde soililissime sovrapposta l'una all'altra, e da cuocersi in forno.

Um
Il

da pastezza

Vino da pasteggiare,
la

dice

vino non tanto grave, u scelto, tale


famiglia tra
'1

insomma
pasto.

da poterlo bever lulla


s.

frolla; Pasta frolla: Pasla falla con farina, zucchero, burro e uova, della quale
a pasticci, pasticcini, ecc.
si

fa la

crosta

Pasti^^ V. Rsciolio. Pasticceria: Pasticceria


f.

Bottega
di

del

pasticciere, ove
dolci

si

vende ogni

sorta

pasle

red; Pasta reale e Pastareale V. Pasfare. sciringa; Pasta siringa: Pasta di farina, zucchero, chiare d'uova, ecc., ben manipolata e
leggiera;
cos detta

e confetture.

Pasticcile
stiglie,
di

Pastig-lie
tengono
in

s.

f.

plur.

Pa-

Pasticche e Pasticcili: Piccola

porzione

perch

si

spinge fuori d'una


frigge.

pasta di

varie forme, composta di zucchero e


si

siringa nella padella

dove

si

d'aromi, che
il

bocca
nel

(>

per dilettare
2 signif.
colla enlro

S Paste dp ; Paste dolci. Terra, gener. di Varie composizioni fatte con farina, burro, zucchero, uova e diverse droghe o ingredienti ad uso di
confettura.

gusto

per rendere odoroso

l'alilo.

Pastissa Pastisso
a
Il

V. Impuslissd
s.

1 e

m.

l'asliccio:

Vivanda

rinvolto di pasta.
falla alla

S Ave e

moen

in pasta; Aver
si

le

mani

in pasla:

Pasticcio,

Ingerirsi nel negozio di che

tratta.

per Vivanda mal cucinala o peggio; allrim. Pacchiuco, Intruglio.

PAt
n

PAT

575

per Opera per malizia.

fatta

alla

peggio o per ignoranza

terra molle e fangosa lasciata dai fiumi alle rive,


le piene si ritirano nel loro ordiche poi si prende per lo Fango"; Luto la terra molle, di cui si servono gli scultori e i vasaj per i loro lavori , ed anche i chimici per turar vasi.

quando dopo
letto
,

Figurai, per Imbroglio, Intrigo,

Avviloppa-

nario

mento, Cagno, Raggiro. pe-e slradde; Moliccliio V. Bernisso. % Fa di pasticci; Far de' pasticci, figarat. vale Far un gran* miscuglio e guazzabuglio di molte
cose insieme; e parlandosi di giuoco, di contralti e sim. s' fnlende Far dfgl' imbrogli, che per lo

Patai:*asci
T.
delle

s. m. pi. Paterassi e Paterazzi. mar. Funi che scendono dagl'incappellaggi

gabbie e dei velacci

sino

ai

parasartie e

pi sogliono essere iniffcrie. Un pastisso de discorso; Una tantafera,


rbiucrhinriaja, una salsiccia.

servono a trattenere l'alberatura verso poppa e

Una

lateralmente.

Patai:*assa
di

s.

f.

Patarasso. T. calaf. Specie

Pastissn
Pa,sto

m. Pasticcione, Armeggione, Imbroglione V. Imbroi.gon. s. m. Paslo: Desinare, Cena o Altro quaalimento, di cui uno si pasca e lunque cibo
s.

scalpello che serve ai calafati


la

per cacciare a

forza

'*Patasci

sloppa nei commenti delle navi. V. sopra Palarasci.


s.
f.

Patatta
rosum.
tuberosa,
farina, se

Palata. T. boi.

Solanum
la

tuhe-

basti

a saziar l'appetito.

l'ianla
la

che

si
si

coltiva per

sua radice

de osse;* Pranzo nuziale. va a-o pasto sensa invo, l' md visto e md Servio V. Invo. pasti: Non mangiare S Mani,id a pasto; Servare in allr'ora che in quella destinata ai singoli pnsli. neyhieiva pusto all'oste co maccarn in S sci barba V. Aluccaroiu.
S Chi
i

quale

mangia

cotta, e, ridotta in

Patatucco
sellaccio,

ne fa pane ed amido. originaria della \ irginia, paese dell'America seltentrionale; dicesi anche Pomo di terra, ma un francesismo. s. m. Babbaccio, Minchione, Pacchiano, Balordo, Allocco, Fagiuolo, Montone, Pibione, ecc., dicesi per disprezzo
roz/.o,

Pasto
M

s.

m. Pastore: Colui che cnstodisce greggi

Caprone, Corbellone, Moccolone, Babd'Uomo gonzo,


pi a forese o conladino.
s.

armenti; Caprajo, Pecora jo, Mandriano, Mandriale.

e per lo
f.

Pa.st6a;

Pastore, metaf. vale Pontefice, Vescovo. s. f. Pastora: Il gen. femm. di Pastore:

Pateca

Donna che

custodisce

greggi.
:

Pastn

s.

m. Pastone
di

Pezzo grande
si
il

d pasta

Cocomero. T. boi. Cucurbita citru lus. Specie di Grosso mellone acquoso, di buccia verde e liscia, e di sapore dolcigno, che si mangia nella st^^gion calda per rinfrescarsi; ha
la

stuccala dalla massa, dalla quale

impiccano poi

polpa rossa e

'1

seme

nero. In

molti

luoghi

altri

pezzetti

pasta

per formare
:

pane.
ri-

di oive; Pastone e Pasta


dotte

Ulive macinale e

d'Furopa chiamasi Anguria. Indigeno nella Sicilia, nella Calabria, ecc., e generalm. coltivalo
nella

come

in

pasta.

maggior parte dai paesi


a.

meridionali

del-

pe-i xelli; Pastone, Pastello da ingrassare, dicesi Un rocchio di pasta fatto per lo pili di semolino di giano turco, il quale grattaio si d per
lo

l'Kuropa.

Patefjroa
frane.

m. Pasticcio freddo. Voce pretta

Ptc-froide.
s.
f.

Pastoi*ale
e pi
altrim.

pi agli uccelli icnuiroslri, cio di becco tenero. s. m. Pastorale, anlic. Pasturale,

Patella
appccalo
di

ccmunem. Baston

pastorale o vescovile,

Palella: Nicchio univalve che sta scogj come una lastra squamosa sasso, e perci dai Greci dello Lpade, quasi
agli
f. Falna Vaso sacro a somiglianza che serve a coprire il calice, e sul tiene l'Osi ia che serve al sacrificio.

Rocco: Bistone ritorto in rima usato dai vescovi, ed una delle loro insecne. Pastorella, s. f. Pastorale e Pastorella So:

Squama.

Patna
di

s.

piattello,
si

nata che suol farsi coll'organo in (hifsa per

le

quale

novene del Santo Natale,


mattina di essa Festivit.

e per la

.Messa della

Patent
patemi.

v. a. Dare o Accordare una patente: Dare una qualche carica o privilegio con lettere

Pastoso
come
pasta.

add.

Pastoso:

Morbido e Trattabile

Patentu.
altrim.

s.

m. Patentato:. Colui che ha una

Pasioso, nella pittura dicesi di Qnel colorito che


lontano da ogni crudezza o durezza;

Paternale
di

patente o licenza scritta da poter fare checchessia. s. f. Patero

Paternata

Pasta
bestie n
si

Morbido, Carnoso.
s.
f.

nale: Grave ed ac(rba rampogna

falla a

persona

Pastura: Laogo
II

erboso, dove
si

le

pascono e

pasto slesso,

minore et o grado, come un padre potrebbe farla a un figlinolo; Rammanzo, Sgridata, Ri-

Pastoja.

T. cavali. Quella fune che

mette

ai

piedi delle bestie da cavalcare per far loro ap-

Patemi tee
lii

sciacquala, Lavacapo, Rabbuffo.


s.
f.

Paternit:

Lo

stalo e

qua-

prendere l'ambio, e perch

non

possano

cam-

di

padre.

minare a loro
n

talento.

n Paternit,
strali,

per Titolo che


al s.

Pataccon
Patan.

Impastura e Pasturale: Quella parte del pie del cavallo, dove si legano le pastoje, ed tra lo stinco e la corona della gamba.
s.

e propriam.

Paternostri
cie
di

si d a' religiosi clanPadre Provinciale. m. plur. Paternostri: Spe-

pasta da paslajo

tagliata, che

usasi
ai

per

m. Pataccone

Moneta d'argento
I!

ameiicana del valore effetl. di Lire 5, 20 ital. s. m. Pantano, Fango, Loto, Luto, Belletta: Voci che sebbene si adoperino come sinonimi, pure differiscono alquanto nel loro significato. Il pantano il luogo pien d'acqua ferma e di fango; il fango o loto la terra inteDerila dall'acqua; la belletta o melletta

minestra , detta cos perch somiglia d'una coroncina.


l'alernoslri o Berlocci. T.
infilzale nelle trozze

grani

mar.

Pallottole di legno

modo
alberi.

de' palernostri d'un


la

rosario,

le

quali

facilitano
gli

l'ascesa e

discesa

de' pennoni

lungo

Patesci
frane.

s. m. Pasticcio caldo. Voce pretti Pdte-chaude.

576

PAT
Clnj

PAT
canla, e nel contado
la bngna che, senza l'artifizio di dette palle, non potrebbe tesarsi se non con pii corde. dell'dncoa; Palle dell'ancora. T. mar. Due

I*a,tetta
fiorent.

m. avv. A
cacajiiola,

anche A
nel

e dicpsi delle scarpe

quando
le

portarle non sono tirate

su

dietro

11

calcagna.
V. n. Patire: Soffrire,

pezzi di grossa lamina di ferro, di figura trian-

Pati
11

Provar

afflizione,

doS
11

golare, annesso uno a ciascuna

estremit delle
Battere

lore, molestia, rincrescimento.

marre.

Patire, dicesi anche di Checchessia che riceva patimento e danno in se stesso A campagna, 5 gran, a mayia a l'ha putto; La campagna, il grano, il muro ha patito. Per Essere o Andare soggetto Questa regola a n patisce eccezion; Questa regola non
:

D
sul

de patte in sci cu ;
sedere colla

Sculacciare

nn-a putta pe tcera o in ta mangia d'nn-a cosa; Lanciare, Avventare, Scaraventare: Scagliar con violenza, con impeto; ed anche semplicemente Gettare, Cacciare.

mano

aperta.

pat eccezione.
I

Guastarsi, e dices di vivande e simili. Parlandosi di carne, Immezzire, Immezzare, Invietire,

S sc patt'e paghce; Esser lesti, Esser pace V. se. S Fd putta; Pattare, Impattare, Far palla o pace

V. Fd.
$ Piggid

Invietare: Divenir vieto, rancido, stanto.

d'un

ma;

Patir

d'un qualche male, come

di

stomaco,

di renella, di malcaduco, ecc., vale Essere sottoposto ad una di quosle malattie.

Patta

nn-a patta; Cimbo(lo!are, Cimbellare, Dare un cimbotlolo per terra. s. m. Magnale, Primate: Che soprasl
altri.

5 chu de fd nn-a cosa; Star sul cuore di far checchessia, vale Averne pensiero grandssimo.

agli

dpaise; Maggiorente, e per ischerzo Primasso:


Il

principale

d'l

villaggio.

5 freido, cado, a famnie, a sw, o sunno; Patir il freddo, il caldo, la fame, la sete, il sonno e simili, vale Essere afflitto e incomodalo da essi. per ma; Mareggiare, dicesi d'Aver quel travaglio di

Pattalo

m. Pezza bianca: Panno lino quadrangolare, in cui si rinvolge il bambino prima di fasciarlo. - Pezza denominazione d'Ogni
s.

panno, lino o lano,


bini
in

in

cui

si

rinvolgono

bam-

fasce.
s.

stomaco, che molti ricevono dal navigare.

Chi ghe patisce se fugce china in taira; Chi l'ha per mal si scinga V. China. S Patghe; Aver a male o per male, vale Ricevere con indignazione checchessia, Averne di
spiacere.

Pattamine m. Panconcelli: Assi impalcature, e fansi quali cuopronsi Patte m. Pannaiuolo, Panniere:
le
s.

sottili, colle

altri lavori.

Mercatante

di

panni.
s.

Pattiu
sul

m.
di

pi.

Pattini

Certe scarpe o galosce


di

armate per
longitudinale
ghiaccio.
s.

sotto

d'una spranghotla
uso
di

ferro

Vegni da pati; Venir meno, Svenire: Smarrire gli spiriti.

e rilevata a

sdrucciolarsi

I*atx
di

m. Slnimento, Svenimento: Smarrimento spiriti, Abbandonamento di forze.


s.

Patto
S

m. Patio:

Convenzione

particolare,

Contratto, Accordo.

"I*atie Pa.tio
S

V. Parate.
p.

pass. Patito, Sofferto, ecc. V.

Pati

v.

Faccia pat'ia; Viso


V. Faccia.
s.

asciutto, allampana:o,

ecc.

S g

A bn patto; A buon mercato, A A gran derrata, Per poco prezzo. A niscin patto; A patto nessuno, in
Con patto che; Con o
che. Purch.

buon prezzo,
nessun modo. condizione

Patimento
Tormento.

palio che,

m. Patimento, Sofforimenlo:
S
1

L'atto del patire; Pena, Male, Dolore, Travaglio,

Fd

patti avanti; Far


patti cicei; Far

palli

innanzi: Patteg-

giare avanti di
s.

Patiretto
mento

m. Languore

Mancamento

di

fur^a. Afflizione cagionata da infermit,


leggero.
.

Sflni-

'*Pa tiscimiiii s. m

Permaloso. Voce del volgo: Che s'adonta d'ogni minima cosa V. Peamaoso.
s.

m. Damo, e nel volgo fior, anche Amante. Pati*ioto s. m. Patriotlo: Amante della patria. Patriotlo, Compatriota, Compalriolla, CompaIriotto, Compaesano: Di una medesima patria, D'un medesimo paese.
Patito, vale
Il

Patito

chiaramente, n putto co dio; Far palio col diavolo V.Fd. 11 patto de n fd ci nn-a cosa; Stabilire, Determinare, Fermare. S Manca a-i putti; Rompere i palli: Contravvenire alle condizioni pattuite. % Patti ciwi, amicizia lunga V. Amicizia. patti, % Sta a-i putti; Slare ai patti, Servare Tenere il patto: Mantener la parola, la fede data.
i

concludere.
i

patti chiari: Palleggiar

Pattn.
mano
quelli

s.

Patrocina

Patta

Difendere le altrui cafise davanti ai giudici o contro chiunque. s. f. Cimbollo e Cimboitolo : Colpo che si d in terra cascando; a Livorno Pallone. Talora usasi per Zampa o Piede d'alcuni animali Damme la patta; Dammi la zampa. S Patte in sci cu; Scnlacciale, Sculaccioni: Percosse che SI danno colla mano aperta sul sedere; e fassi per lo pi a' bambini, n de bulinn-a; Palle o Branche di bolina. T. mar. Alcune cordicelle stabilite in alcune bose maglie della rilinga, e disposte in maniera che,
v.
a.

Patrocinare:

aperta,

che
;

pr maccio
^

Colpo dato colla : che faccia rumore a gui^a di si danno in sulla coltrice o in sul che anche dicesi Sprimacciata.

m. Spiumacciala

ma

putin; Dar

il

guasto. Manomettere, Spo-

Pattun-a
Pattu
Far
p:illo,

spiano V. D. s. f. Fattoria: Specie di panicela soda falla di farina di castagne; alirim. Polenda. v. n. Pattuire, Pattovire, Palleggiare:
gliare,

Fare

lo

Pattmme
quando
le
si

tesata la bolina, corda legala a queste patte,

si

Convenire, Accordarsi. s. m. Pattume. T. mar. Mestura di sego, zolfo, cerussa o biacca, ragia o calrame, olio di pesce, ecc., che si distende e si spalma solla parte della nave, che dcbbe stare immersa,

viene a tesare quasi

il

terzo della rilinga verso

d carena.

PAX

PE
Nome
gene-

77

Pavimento

s.

m. Pavimpnlo:

Pzetta
pea

s. f.

Paraso e Parazzo. T. iUiol. Clu-

rico d'Ogni sorla di coperta fatta soda o stabile

lululus. Pesciolino di

mare
:

assai

piccolo

9 sopra i pachi o sopra le vlte o sul terreno, per poter camminare comodamente, o nelle stanze nelle vie V. Astrego. 1*3,^011 s. m. Pavone, Paone e Pagone. T. orn. Puvo crisiaius. Uccello assai grande e bello, a noi venuto dalle Indie orientali. Ha lungo il collo,
la testa

P
I)

carne delicata e poco grassa. s. m. Piede e sincop. Pie La parte del corpo dellanimale congiunta coli'estremil della gamta, che gli serve a reggersi e a camminare. Piede, per Estremit o Radice di monte : / p
di

d'nn-a montagna;
Il

picco'a con suvvi un pennacchio;


si

le

penne
ruota

pie

d'un monte.

della

a guisa di

coda lunghe ed occhiute che ventaglio, quando egli

spiegano
la

ppp Sostegno, Base, ed anche La parte inferiore di checchessia : p a'n calice, d'nn-a

fa

Pavonezzse
neggiarsi:
Il

( fa

da scigna).
n. p.

Pavoneggiarsi e Pagoti

mostrarsi o rimirarsi con piacere,

pavone. Pavoneggiarsi , melaf. Gloriarsi, Boriarsi,


fa
il

come

Com-

>i

piacersi di se stesso.

I*a,xe

Pace: Stalo tranquillo d'un regno, d'una repubblica o d'un popolo, che non si trova In guerra con alcun nemico, conlr. di Guerra.
s.
f.

per Sorta misura, che diversa nei diversi per Misura de' composta due, quattro o lunghe brevi. Figurai, per Tenore, Regola, Andamento.
di

lma,

ecc.;

Il

pie d'un ca'ice, d'una lucerna, ecc.

paesi.

versi,

di

tre,

pili

sillabe

da chmn-a; Arcioni V. Chinn-a.


(le

gallo; Pie di gallo, P' d'oca, Balrachio. T. boi.

Pace, per Tranquillit interna d'una famiglia e


sim., conlr. di Discordia.

Gera.vuin molle. Pianla che ha gli steli ramosi, sottili, alti poco pi d'un palmo; le foglie radicali numerose, pelose, rotonde; fiori porporini.
i

I)

tudine, dAffanno.
Il

per Tranquillila di spirilo, conlr. d' Inquieper Trattalo di pace; e coll'agginnlo di


citl,
il

de montn; Stira e volgarm. Pie di montone. T. conciai. Slrum. di ferro, che serve a levar via la grana alle pelli. de pllo: Pie di pollo. T. mar. Bottone che si
fa

si

esprime
di

II

luogo,

in

cui stalo

conch uso

all'estremit d una

Irailalo

pace,

come La

pace di Weslfalia,

legnuoli

fune, dislorcendo i suoi per ripiegarli e innestarli tra quelli che

La pace d Utrecht, ecc. Cun so puxe; Con sua pace, cio Con sua grazia, Con sua soddisfazione. S Dseghe paxe ; Darsi pace, Aver pazienza, ecc. S Fd paxe; Far pace, Rifar la pare, Tornar a
%
pace. Rappaciarsi, Rappacifcarsi, Rappattumarsi
:

son commessi, serrandoli poscia con una legatara. de porco; Pie di porco: Palo di ferro, che da

una parte

si

ripiega a guisa di

zampa,

e che,

introdotto fra grosse pietre, serve a rimuoverle


dal loro sito.

baci

Lavamane

Lavamani, Portabacile,

II

Deporre l'inimicizia, Tornar in concordia. Far pace o patta, in term. di giuoco vale Pattare,

Rpggicalinella V. Portataci.

Esser patta o pace o del pari. S Fd fd paxe; Rappaciare, Rappacificare, Rappattumare: Ridurre in concordia uno con un altro. Far loro smettere l'inimicizia. S A' poeiseghe d paxe; Non ci si saper dar pace. S Omino de paxe; Uomo pacifico, Uomo della pace. S Piggidse nn-u cosa in santa paxe; Pigliare Portare alcuna cosa in pace o in santa pace, vale Sopportar checchessia senza rammarico o
risentimento.

d letto; Piedi del letto. d'ortoan n guasta l'orto V. Ortoan. d'un busto, d'nn-a statua; Peduccio: Piccola base lunga, quadrata o tonda, in isminuimento con modanatura, che serve a sostenere un basto o sim. S Acciantd in sce tuip; .abbandonar in tronco,
Lasciar in asso. Piantar di botto.
S

^-1 p;

parte inferiore,

crxe
S

A pie, Appi: Dalla Da ultimo, Infine: A-i p da d letto, da mnta, ecc.; Appi della
piede, Appiede,
in piedi,

croce, del letto, della salila, ecc.

Paxe

Tanto pe godi a paxe; Per amor di pace. Per pace. Per aver la pace di casa. Per essere o Per islare in pace. add. Mansueto: Aggiunto d'animale, vale
la

Alsdse in p ; Levarsi o Recarsi

va-

glion Rizzarsi, Sollevarsi colla persona in so' piedi.

Ammdse a-i p; Guardarsi a' piedi , figurai. Esaminar prima bene la sua coscienza avanti
che
si

fPxetto
i

Maniero, conlr. di Selvaggio e Feroce s. m. Palazzetto. Chiamavasi cosi aiilicain. da noi Qa^'l pa'azzo laterale al Palazzo Ducale, dove si radunava la Ruota e si condannavano rei. Da ci ebbe origine la frase: Avei 5 pxetlo in corpo; Aver la tremarella. Tremare pippioni ad alcuno, e in m. b. Fargli il cui lappo lappe, cio Aver gran paura the non gli succida qualche cosa pericolosa; come appunto
Docile,
i
i

biasimi altrui.

S Anild a p; Andar a piedi o co' suoi piedi. Pedovare, vaie Non e.^ser condotto o portato da altri.
Il

Il

Il

dovevano averla colpevoli tradotti in quel luogo. j-Pxo s. m. Palazzo, dicesi per anlonom. Il palazzo, dove anticamente abitava il Doge e convenivano i capi della Repubblica oggid sede della primaria Autorit governativa in Genova. % Talora osasi anche per Corte, dal tenersi in que:

sto palazzo ragione e amministrarvis

la giustizia.

S Gente

de

Puxu
I

Genie

di

corte

o del

foro,

Dlendonsi
disprezzo.

forensi,

ma

dicesi

per Io pia in

p de cingio in V nn-u cosa V. Andd. d ntcBximo p; Andar dello stesso piede, vale Aver una stessa inclinazione, Esser di costumi eguali, e pigliasi per lo pii in mala parte. in punta de p Y. Andd. pe-i so p nn-a cosa; Andare o Camminare pe' suoi pirdi ch'cchessia, dicesi delle cose che vadano secondo l'ordine della giustizia o Progredire secondo la sua delia convenienza natura, Non uscir del dovuto e del consueto. S A p, A p nifi, A p sciti, A p zunti V. A p alla sua sede alfabet. Attrnvd o Truvd scarpa da so p ; Trovare carne pe'suoi denti, e in m. b. Trovar culo al suo naso, vale Trovar chi resista e non abbia paura

co-i

di

bravate.

CjLSkaoiA, JHziomtn'o Genovtte-Italiano.

37

878

PE
i

P^k
**g

g Ave
bara,

Tenere

p in ta fossa; Aver il pie nella fossa, il piede nel sepolcro, Aver la bocca sulla
di Chi per vecchiaia o

Moi

co-e scarpe in p V. Moi. fd n

gamba
in

n p ; Non procedere, Non


;

dicesi

malsania par

che non possa andar mollo in l. i p dsci, Ave i p zece V. Ave. n puta che manche a twra sotto i p; TeM

andar avanti. g N poe sta


piedi

Non

reggersi

ritto
si

in

Non

reggersi assolutam.,

Non
alla

poter

tener sulle gambe, vale Essere spossato, ecc.


g

terreno solto piedi, vale mere che manchi Temere che manchi il necessario, e dicesi per lo pi d'un avaro ansioso della sua fortuna, e che sta sempre in timore di perdere il suo. in t'n p ; Averlo nel fagotto S.Ave. '*S Aveilo piedi: Atto di riverenza, S Bax i p; Baciare con che si venera il Pontefice romano o altro
il
i
i

Nxotta d p V. questa voce


alfabetica.

sua sede

g Pesta di
al

p ; Battere i piedi o de' piedi, oltre sentimento letterale, vale anche Dare in grandissima escandescenza, Dar segni di eccessiva
collera e dispiacere.

g
'*g

Pianta di p; Pianta
Tutta
a calci
la

del piede,

anlic.

Piota:

grandissimo personaggio. S Caccise a-i p d'nn-a persnn-a ; Cadere ai piedi ad uno, vale Prostrarsegli davanti ginocchioni.

parte inferiore del piede.


t

Piggid a p in
nel

cu; Pigliar a

calci o Pigliar

deretano, e in gergo

Mandar

a cal-

cinaja, vale Scacciar

S Cazze in p

comme

gatti V. Cazze.
Collo.

S Chi va a p: Pedestre, Pedone. S Collo d p; Collo del piede V.

uno percuotendolo col piede. p addosso a nn-a persnn-a; Pigliare baldanza o campo addosso a uno V. Desciii. p; Pigliare o Prender piede, vale Assodarsi,

S Conosce de che p sppega nn-a persnn-a; Conoscere da qual piede uno zoppichi, cio qual
sia

Fortificarsi,

Pigliar forza,

Invigorire.

g Rastell di

p pe

tcera; Scalpicciare,

Camminare
il

S
n

Da D

P inclinazione e i difetti d'alcuno. capp'a p V. questa locuz. alla sua sede


di p;

striscioni, cio stropicciando e fregando


alf.

ter-

Dar

de' piedi,

vale

Percuotere

col

reno nel camminare. g Resta a p ; Rimaner a piedi,


essere in

si

dice del

Non

piedi.

tempo

a farsi trasportare in dato

luogo

dd p a nn-a scaa; Inclinare alquanto una


,

scala

per
ti

renderla

pi

agevole a

salirla

e a

"

scenderla.
n

da carrozza o diligenza o sim. Restar a piedi, figurai, vale Rimaner deluso nella speranza d'ottenere qualche bene o impiego

in

Dse da sappa in

p; Avvenirsi, Abbattersi in uno. sci p; Darsi la scure o


al

che
la

si

aspettava.

zappa sui piedi V. D. D testa a-i p; Dal capo piedi V. Da capp'a p.

g Scciannd p ; Pareggiare il piede o l'ugna. T. manisc. Operazione di mascalca, la quale


consiste nell' assottigliare
il

pie,

Da capo

snolo coli' incastro


del

(butta) per preparare


esser ferrato. g Sciarti
netta,

il

piede

cavallo ad

se in p; Essere

in pie

o in piedi, vale Riliti,

trovarsi nel suo essere, intiero e non distrutto.

Parlandosi di quistioni, di contrasti, di


dicesi
di

ecc.

quelle che
definite.

non sono ancor terminate,


D pie a buon'ora,

non ancor
n

in

in

p de bnn'a; Essere

vale Levarsi per tempo.

Fd

co-e
:

piedi

moen e co-i p; Far colle mani e coi Adoperare ogni maggiore possibile sforzo
in sce dui p;

a p sciti da unn-a cosa; Cavarsela Andar netto, Uscir netto d'alcuna cosa, vale Andarne illeso. piedi. g Sptssd i p ; Puzzare g Squaddrd da capp'a p; Squadrare da capo a piedi V. Squaddrd. g Sta in p; Star in piedi, vale Star ritto, Esser
i

ritto,
Il

Non

giacere, contr. di

Sedere.
nel

checchessia.

Figurai, vale Reggersi,

Stare

suo

essere,

Fermo

pie fermo, Di pie fermo. g

Mantenersi.

S Gente a p; Genie a piede e sim., vale Fanteria, Soldati pedestri, Pedoni. S In p; In piede o In pie, usato in forza d'aggiunto vale Ritto.

Taggid l'erba stto


l'uovo
i

p ; Rompere

o Guastare

l'uovo in bocca, figurai,


Dicesi anche Dare

vale Guastare
cattivi

disegni altrui,

Nuocere ad alcuno con


il

S In punta de p; In punta di piedi, vale Senza posar la pianta, ma solamente la punta. g In sce dui p; Su due piedi. Maniera dinotante
All'improvviso, Subito.
Isse in p V. sopra Alsdse in p. S Lascia in p ; Lasciar in piedi, trattandosi
edifizj, vale

di

Non

li

rovinare.

Manda
in

Marca o p; Orma,

via in sce dui p ; Mandar via in tronco. Pedata: Impressione che

gambetto per Interrompere con modo inaspellalo gli altrui avanzamenti, e talora Dare la gambata, cio Escludere alcuno dal matrimonio col sostituirvi an altro, Soppiantare alcuno. g Tegnt in p ; Tener in pie o in piede, vale Reggere, Conservare, Mantenere in isiato, in essere, Non distruggere j e talora Mantener in vita. n p in due scarpe; Tenere il pie in due pi slafTe vale Star preparato a due o pi
uficj.

andando si fa col piede. g Mette i p a bagno; Far un pediluvio. M i p in t'n Icugo ; Mettere o Porre piede in un luogo, vale Entrarvi. w pe-i p; Metter tra' piedi, vale Proporre,
n

Porre

in un medesimo negozio pratica doppia, per terminarlo con pi vantaggio. Atten-

parlili

Tener
fini

dere a due
g

diversi.
i

Star a cavallo del

fosso.

Tornd a mette
il

in t'n lugo

Riportare

innunzi.

g a

Vegni in
di

piede in un luogo, vale Ritornarvi. ti p; Cader tra' piedi alcuna


dicesi

cosa,

sciii

di

p a nn-a cosa; Porre piede

vale Abbattersi in checchessia; e

anche

checchessia V. Mette.

persona.
s.
f.

S Mettise nn-a cosa stto i p; Mettersi alcuna cosa solto i piedi, vale Dsprezzarla.

I*e Pe,

Mondina V. Pia (nome).


Levare, Svellere
il

v. a. Pelare, Spelare:

pelo.

PEC
le penne ai volatili per cuocerli; Spiumare, Spennare. n Dicpsi parimenle Quando l'acqua o ranno scolla assai, che leva via il polo, facendolo cadere senza svellerlo da per s; cos si peiano peducci e altre pelli d'animali, le lesiicciuole,

PEG
il

ano

Pelare: Togliere
allrim.

peccato. Pi

brutto del peccato mortale, vale

Brunissimo.
S se peccu a fa nn-a cosa; Esser peccato a far checchessia, olire al seniimenlo proprio, si
usa anche per dinotare sconvenienza o disordine
in
"

tuffandole in acqua

bollente.

Metaf. vale rsufrnlluare e Trarre dalie per-

sone il pi che si pu e senza riguardo. e castagne; Sbucciar le castagne. I*eag:allo s. m. Grongo, e nel Napol. Capitone. T. ittici. Conger verus. Pesce di mare che ha molla somiglianza col vero Grongo, ma di color bianco V. Rrnco. I*eaiiiaoso add. Permaloso: Che ha per male

peccati; Essere un peccato, si dice Quando una cosa o persona bella e buona soffre detrimento, per mostrarne dispiacere; e dces tnPeccu ! Peccato ! Che che per esclamazione
:

un

fare alcuna cosa.

peccalo S

Fd peccu; Far
s.

peccato, vale Peccare.

Pecontro
le
t<

costruiione, sol
sie de' baglj

m. Perconlra. T. mar. Pezzo di quale vanno ad appoggiare tutte

ogni cosa, die piglia per male

gli altrui d^tti, ecc.

I*ecca

V.

n.
la

Peccare:

Commettere peccato.

Trasgredire

legge di Dio e della Chiesa.

da nn-a parte; Zoppicare da nn lato, da una parte, Da un piede, ecc. vale Mancare da quella. S Chi dorme n pecca; Chi dorme non pecca.
Prov. di chiaro significato. O giusto pecca sette volte
giusto cade sette volle

che vi sono incastrate ed inLe perconire chiamansi pure Pontuali e Dormienti. avv. Rimpeito , Di rimpetto. I*e "I*e l>oii m. aw. Da senno, Sul serio,
chiodale con grosso perno.

contro

da

coiilr

di ?

Per burla. Per ischerzo:

Ma

6 d pe

da bn
sella

Ma
legno

lo

dite sul serio ?

Pedann-a
di
la

s. f.

a-o

giorno

Il

falla

Pedana: Quella specie di cas a riballa che si suol porre


per posarvi
i

Pecca tasso
Peccato
ppceato.
peccalo.

al giorno. Prov. dinotante che Tutti siamo soggetti a peccare, a fallire. s. m. Peccalac?io. Peggior. di Peccalo: Peccalo gravissimo. Colpa enorme. m. Peccatore : Chi pecca o ha s.

solio
^

scrivania

piedi.
di
alla

da carossa; Bottino: Quella specie


nelle carrozze
della

cassetta

da

viaggio

fermata

pianta

Peccata
I*eocetto

s.

f.

Peccatrice:

Che pecca o ba

e nel s. m. Pettirosso, Piltirosso Sanese Pelliere. T. ornit. Lusciola rubecula. Uccelletto del genere delle Silvie, che ha il becco scuro, gli occhi grandi e neri; pileo, cervice e dorso olivastri; ali e coda dello stesso colore, ma meno tendente al verde; fronte, gote, gola, gozzo, petto ed anche nna porzione dell'addome, d'un bel colore arancione vivace, tenderne al rosso; fianchi tinli leggermente di verdastro;

assa, che chiudesi con boccaporto o sportello, sopra cui posano piedi coloro che sono dentro alla carrozza. da sttann-a; Pedana Quella lista di roba meno fine, che si cuce intorno la soltana de' preti per rinforzo e preservazione di pronto logoramento; alirim. Orlo finto, Rimbocco finto.

Pdestallo

s.

m. Piedestallo,
pietra
la

Pedisfallo,

Piedistilo: Quella

cornice, che srstiene

con base e colonna, e che diffe-

quadrata

rente nei diversi ordini d'Arcbitettnra; allrim.

Dado
n
altro.

Stereobate,

Piedestallo, dces pare Quello che sostiene statue

addome
stri.

e sottocoda, bianchi; piedi scuro-rossanelle siepi.


n.

Pedilvio
e per
lo

s.

m. Pediluvio: Bagno de'

piedi,

Annida

pi in acqua carica di qualche sostanza

I*eccise
e

p.

Pizzicarsi, Bezzicarsi, Bistic-

medicamentosa.

ciarsi, e dicesi di

persone che sempre garriscono


loro.

**Pediniia
fastidio,

conlendono
s.

fra

I*eccii
taria

m. Peccato: Trasgressione

volon-

Pediun-a
piccolo di
Il

della

legge di Dio e della Chiesa; Colpa,

Offesa di Dio.

(FdJ; Far noja, ubba, vale Recare nausea e sim. s. f. Pedina e Pedona : Uno di quei pezzi che nel giuoco degli scacchi si collocano nel loro ordine innanzi agli altri , ed il pi

Peccato,

confessu,

Mancamento, Errore. mezo perdon; Peccalo confessato, mezzo perdonato, vale Che il peccato riconosciuto e confessato merita pi perdono che il tenuto

si

Pedina, per Una quelle giuoca dama o Dicesi per ischerzo Donna
di

tulli.

girelline,

con cai

a filetto ftelaj.
a

di

bassa con-

occulto.

dizione, in contrapposizione di
$ Ave

d'omiscin; Peccato d'ommissione V. Omiscin. morta; Peccato mortale: Quel peccato pi grave che cagione dell'eterna dannazione delTanima. originale; Peccato originale: Peccato col quale tulli nasciamo. vegio, penitensa neum ; Peccato vecchio, penilenza nuova, k colpa vecchia, pena nuova. Prov. che si dice del Portar la pena di peccato che s credeva fosse andato in dimenticanza. veniale; Peccato veniale, cio che facilmente oltiene perdono, non togliendo l'amicizia fra l'uomo e Dio. S A torto e a prccu m. aw. A gran torto, Con gran torlo e ingiustizia. Ingiustissimamente. S Brutto cornine 5 peccu; Bruito quanto o come

Dama. Mette nn-a pe.dinn-a a-o pane; Avere

Mettere un astre intorno.


girare % Buff,
nel
il

Modo

fior,

e vale
faccia

Avere o Mettere attorno una persona che


capo.

Mangia nn-a pedinn-a V. Buffa, Mangia


:

3" significato.

Pedn
Pedr
Peg"a

e Procaccino s. m. Procaccio Colai che porta lettere o altro, da luogo a luogo, facendo la strada per lo pi a piedi. s. m. Petriero. T. artigl. Nome particolare d'Un morlajo, del quale si faceva uso per
iscagliar
v.

pietre; allrim.
a.

Periera.

Imbrumare. T. uar. Dare alcune leggiere pennellale di pece sulle tavole del bordo del bastimento prima d dar la brusca.

580

PEI
Pecora

Pfil

I*eg'oa,

s.

f.

Animale lanuto, ed La

figura

fmimma

del

nionloiie.

gambo. Ve n'ha

oblunga e che va diminuendo verso il di molle e varie regioni e sorte.

segna; Gallo marchialo, dicesi figurai, di Persona trisla maliziosa.

Io ne descriver

le spezie principali e le pi note fra noi, tratte dalla Pomona italiana dei

S Chi pgoa se fa lo 5 se a mangia V. Lo. sii'i polli, % Conosce e so pgoe ; Conoscere


i

fifiural.

vale Conoscere con. chi

si

ba a fare, e

sempre in mala parte. Mi schiun-a quella pgna chi n5 sa S Grununa avvorud u so luiin-a \. Avvard. l' nn-a hnn-a p'(;oa; Euli una buona S lamella, un bel tomo, dicesi di Persona scaltra,
inlendcsi

Conte Gallesio. angelico; Pera angelica, nel Faentino Pera limona, e in vari altri luoghi Pera fico. La sua bnccia giallognola nella maturile, ma sfumata
d'un rosso vinoso,
in tante
ch*^ nel lalo del Sole si spiega macchiette rotonde punteggiate di grigio,

maliziosa e sim.

I^eg-oa

s. m. Pecora jo e Pecoraro, usalo: Guardiano di pecore. figiir.

ma meno

Pecorone,

dicesi d

Uomo

scimunito, sciocco.

che risaltano singolarmente e che la distinguono liille le altre pere conosciute. La polpa bianca, gentile, butirrosa insieme e croccante e piena di nn sugo abbondante e saporito che la rende graziosa e la fa gareggiare colle pere pi squisite. Comincia a maturare sul finir di settembre, conda
tinua
tutto
Hi

I*eg-otta
Dim.
n di

s. f.

Pecorella, Pecorella, Pecorina.

Tottobre, e qualche volta ancora al(|


delle migliori
la

l'ecora.
si

Soggettino, parlandosi di persona


ironia
in
falli.

mala parte, e vale


Pecorelle: Piccoli
il

Uomo

tristo

prende per o da

novembre. brtt'e hn; Pera bugiarda: Una


pere eslive del clima italiano. Ha
dastra

me

buccia ver-

tristi

ma
La

d'un verde sudicio, che va diventando

md;

bianchi che ciioprono

marosi spumarti e mare, che somiglia un


locuz.
alla

pi scuro in proporzione che s'avviMna alla


turile^.

ma-

polpa giallognola, composta d'una

prato coperto da pecore bianche.

i>es'oiiiii-a
s<de alfabetica.

(j V. questa

sua

I*ei

m. Pelo: Ciascuno di q-ei filamenti sotche germogliano e crescono sul a cute degli animali e in diverse parli del corpo umano. n Pelo, usasi anche colleiiivamente per accennare peli d'un animale: l'ha un can co pei Tulli lungo; Ila un cane col pelo luni^o. n per Capigliatura e Barba dell'uomo: l' de pei rosso; rosso di pelo. per Quella peluria che hanno i panni lani n velimi. ed n Peluria: Il pelo che rimane sulla carne degli uccelli pelali, ed anche La prima lanugine che spunta negli animali nel metter le penne o peli. de gncchcra; Pelo di ncchera V. Gncchera. gatttn; Cangine e Caluggine, Lanugine e Lanuggine: Quei peli morb di che cominciano ad
s.

tilissimi

pasta morbida e fina e piena d'un sugo dolcissimo, che si scioglie in bocca e il cui sapore ha pi zuccherino di qualunque pera di estate, e non la cede in ci che alla Pera angelica. mollo soggetta ad ammezzire e non resiste mollo ai trasporti. I Lombardi la dicono Pera gnocca, Romani P. brutt'e buona, e NapoleRlni P. mal vestita. Non si conosce in Piemonte. brr; Pera butirra o Butirra estiva, in Fir. Pera burrona La regina delle pere, che coltii i
:

vasi a

preferenza

d'ogni altra in tutta l'Europa.

Ha

la

buccia verde-grigia sino a che acerba,

diventa giallognola nel maturare,

ma

d'un giallo

canarino assai grazioso, che


nella

si

carica

un poco

m<tssima maturit, e che rollo sovente da un numero indeterminato di macchie rugginee meno grandi, pi o meno brune, secondo pi diversi individui. La sua polpa un vero bui
tirro;
in

apparire

ai

giovani sulle guance.

bocca

bianca delicata e gentile, essa si scioglie in una pasta morbidissima mista ad un

g Ave 6 chu con tanto de pei; Aver il cuore con tanto di pelo o col pelo allo sei dita, Aver
il

pelo sulla Coscienza, figurai, vale F.ss'T inflesinesorabile, implacabile, crudele e sim.

sibile,

A A

6 pei stcco; Aver sete. Modo scherz. e fig. cavallo giaslemmu ghe lxe 5 pei V. Cavallo.
v-pe

sugo abbondante e grazioso, che vince anche in sapore quello di qualunque altra pera. Non annebl ia mai; matura sulla pianta, ma si perfeziona meglio nella dispensa e vi sviluppa pi sugo. Avvi anche La pera butirra grigia o Butirra
d'aMtunno o Butirra invernale. Ha la buccia grezza, verde-scura quando si coglie, e d'un verde mislo al rosso e al bruno nella maturit. La sua polpa dun bianco verdognolo, finissima, liquescente e ripiena d'un sugo grazioso, sebbene acidoio;
si

a cangia

5 pei,

ma

vizii

mai

V.

Cangia.

De

pei rosso

manco hnn-a
di
peli

vitella; Rosso, mal

pelo. Dellato

prov. che dicesi per


rossi
;

dispregio di
n.)n

Persona di capelli e sempre vero.

per

coglie in settembre e matura


perla, nel

nella dispensa.

cainggm; Pera
C-rcd.
si

Lucchese
Il

Pera cafrutto di

Cmd
Lxi

pei in te l'uvo V. 5 pel; Rilucere


il

moglina
che
si

Sorta di

pera delle razze pi preziose

pelo,

dice dell'Esstato

coltivino nel suolo italiano.

sere grasso e fresco e in

bucno
pi-i ;

Aon
di et,

se ci d

primmu

Non

fsser

pi

primo

pelo, vale Essere alquanto avanzato in

Non

esser pi giovine.

N m'addenta

can ch' no

me meghe

d so

una grossezza mezzana e fallo a zucchetta, ovale alla base, con collo un poco allungalo e conformilo con regolarit e con grazia. La buccia, che liscia e come lucente, ha il fondo d'un color canarino chiaro, rilevato talvolta da una sfumatura di rosso leggero, che
del sole
si

pei V. Can. % Pi'je de parpelle; Nepitelli. Perdere g Prrde pi ; Spelarsi


:
.

sviluppa dalla parte

il

pelo,

Villo a Irti
s.

pn

Velluto a tre peli V. Vello.


del

X*e

m. Pera. Frullo

Pero

Ptrus com-

ben esposto. La polpa bianca, pi croccante che morbida, ma gentile, sugosa e d'un gusto dolce e gagliardo. Matura sul principio di luglio e succede immediata-

quando

vi

tntmisj, mollo buono a mangiare, per lo pi di

mente

alle

Pere moscate e

alle

Pere bianchette.

PEI
da inverno; Pera vernina. Nume generico delie Pere clie maturano in inverno. La pi connsciuia
Pera sjn-germana o Pera spadona buccia d'un verde grigio, interfono da diverse macchie rugginee, pi o meno dense, e sempre pi cariche verso la corona e presso il picciuolo, che nel corpo del frutto. Si conserva in questo stato tutto il mese ili novembre, mese in cui si comincia a mangiarne delle mature ; esse sono nella loro pi-rfe^ione in dicembre e gennajo, e se ne mangiano delle baone ancora al febbrajo. Quando matura, la
Ira
glie,

PEI
e qualche volta

m
si

velata da un Iato,

tin^e

nella

muiurit d'un gia!!o sparuto. La polpa non

noi la

vernina.

Ha

la

ha n

la
il

morbidezza delle Pere

burrone

fbrrj,

croccante delle Pere campane fsccottej, ma dolce, dilicata e senza la minima apparenza d'acido. Il tempo della sua raccolta si pu
stabilire
fra
il

fkiir

d'ottobre.

di

di settembre e molta durata.

il

cominciar

buccia

si

rischiara e volge al gia!lo;

la

polpa

si

red; Pera reale: Una delle migliori fra le pere d'una grossezza mezzana, ovata dalla parie della corona, pi grossa nel centro e degradante verso il picciuolo La buccia, a principio verdastra, si colorisce nella massima
estive dell'Italia.

intenerisce e diventa morbida e liquescente, sicch nel mangiarsi si scioglie in un sugo acidulo,

ma

grazioso, che -punge


del

il

palato senz'offenderlo,

e che vi lascia una

sensazione

piacevulssima.
e coperta

d6 Dcca; Pera
doppie.

Duca

e in Tose. Pera 'enloal tallo

Ha

la

buccia rozza, aspra

d'un verdastro tigrato di bruno. Nell'avvicinarsi alia maturit il verde si cangia in giallo e il

bruno

si

schiarisce e prende un impasto di roslo

siccio scuro, che

assomiglia alla rliggine. La


sino a

polpa

bianca, aspra

mezza maturit,

croccante e gentile nella maturit compaia, senza acido, e ricca d'un sugo abbondante. Difficilmente
riesce ad acquistare questo punto di pt-rfezione;

per

lo

pi s'avvizza senza maturare e resta dura e

che coperto d leggero e punteggiato da una quantit di macchiette giallocineree, circondate da una areola rossa, che le danno della somitilianza colla Pera angelica. La polpa bianchissima e d'un tessuto croccante che si frange sotto deuli come il ghiaccio e che sviluppa nel rompersi un sugo abbondante e fresco, che non senza sapore, ma che manca di rilievo. Matura sul principio di luglio; not regge a trasporti pprch ammezza facilmente. una delle migliori pere a mangiarsi colta di fresco, ed una delle pi belle per ornar le tavole. spadn; Pera spadona. Variet di pera estiva che dura stno all'autunno. di figura oblunga,
maturit d'un giallo sparuto
lato
,

un

da una sfumatura di

ros.so

aspra, o

ammezza,

e diventa dolciastra e nauseosa.

ovale

alla

corona, poi rilevala e

finita in

seguito

gianchetto; Pera bianchetta: Sorla di p^ra^piccola, tondeggiante alla corona, poi rilevata regolarmente e degradante con grazia in un collo
allungato,
in

da un collo graduato che s' attacca ad un picciuolo mediocre. La buccia verde anche nella
maturit;
lato

ma

se in

l^iogo

aprico
di

si

vela

dal

cui

impiantato

il

picciuolo.

La

del sole

duna macchia

rosso roseo, che

buccia
la

liscia

e d'un color bianchi-giallognolo;

polpa croccante, d'nna fibra grossolana e


ftlalura in

le d del risalto. Ln sua p Ipa bianca, d'una grana finissima, gentile e liquescente. il sugo, in

mediocremente gustosa,
sino ai primi di luglio.

giugno e dura
pera campain

cui

si

scioglie,

piacevole senz'essere rilevato,

e non ha acidit,
d

come non ha aromato. Nei


si

limouin; Pera virgolala: Sorla


niforme,
si

paesi

vicini

al

mare

stacca sul finir della state


si

la

cui

buccia

liscia,

verdastra qiaiido

e nialura
il

nella

dispensa, ove
talora

coglie, e si

cangia nel maturare


gentile,

un giallo
;

citrino generale e senza velatura veruna

la

p pa

mese d'asjoslo e alla montagna essa

anche
la

conserva lutto settembre; in

rilarda

sua maturazione,

bianca,

fina,

butirrosa e piena d
la

un

sugo acidulo,

ma

grazioso che

rende gratisgennajo.

e dura fino all'ottobre.

sima. Si coglie

sul

principio di ottobre, e tiensi


al

a maturare nella dispensa sino

Pera martin-spcco : Una delle poche variet di pere che possano figurare egualmente tra la frutta da coltello e fra q iella da composta. La sua buccia gre/.za, coperta d'un rosso
;

murtin

sccotto; Pfra campana e a Bologna Pera batlocrhia : Sorla di pera molto grossa ne' paesi meridionali e un poco meno nei paesi freddi. La sua b ccia, sempre liscia e giallognola, in-, terrotta sovente da una g:ande macchia di rosso, che ne' luoghi aprichi viene vivissimo e che ne
ciiopre qualche volta quasi
la

met. La polpa

impastato d'un ruggineo chiaro che lo rende p meno opaco in propor/,ione che vi domina. La polpa bianca quando si apre, ma cangia
di
tnta
al

croccante, d'una fibra grossolana,

ma

gustosa, e

che abbonda nella


simo.

m iturit
al

d'un sugo saporitisstate.

Non matura che


di s rbo,

declinare della

contatto dell'aria, e prende un livido


la

fruito

dura mollo nel magazzino e

opaco che

rende come sudicia.

croccante,

granellosa e un poco aspra,

sugosa e saporita. Sbucciata e messa a cuocere con un pnco di acqua e di vino, diventa rossa come la buccia, e prende ona morbidezza particolare, ed il suo sugo condensato coll'umdo che vi si unisce forma

ma

regge ai trasporti. Bnn-e parolle e peje (o tnrje) nisse

testa

I*e

9ervin
le

nff rompati a umcin V. Mei, cervino. T. botan. s. m. Spin

Rhnmnus
sommit;
ghettate,
piccoli
,

inficlorius.
coi

liscio, diritto,

un siroppo rossiccio e dolce che


giulebbato. Matura nell'inverno.

lo

rende come

Pianta che ha il (ronco rami irregolari, spinosi Snella foglie picciolate, ovato-rotonde, se-

lisce,

con molti nervi paralleli

fiori

pascin; Pera spina o spinosa, e


spina-carpi
:

in

Lomb. Pera
,

alquanto bianchi, in ciocche ascellari,

la

Sorta di pera

assai

grossa

molto
fra le

pregiata nel Genovesaio, e delle migliori

bacca nera con quattro semi. Fiorisce nel maggio, ed comune ne' boschi , ne' luoghi incolti
e
fra
le
s.
f.

pere vernine. scente verso


a campana,

il

depressa sulla

peduncolo

si

corona, decrepu dire fatta


irregolare.

siepi.

I*eja

Pipita: Filamento cutaneo, che^si slacca

ma

con

la

superfcie

La
co-

buccia, aspra al latto, verdastra

quando

si

da quella parte deila cute che confina colle QO* ghie delle dita delle mani.

ss%
M Pipila

PEI
Pellicella biancastra, callosa e morta,

PBt
che
Il

Peso, per La cosa stessa che pesa. Carico, Fascio,

talora copre la punta della

lingua de' polli egli e


di

Soma: Arrese, Porta un peizo; Sostenere,


,

impedisce di bere, di mangiare Curasi con istrapparnela.

cantare.

Portare un peso. n Figurai, per Aggravio

Gravame

Gravezza

I^eigr**

s.

m. Pericolo. Voce bassa


in

e per lo pi

di cura, di
Il

del contado, ed usasi

questo significato:
probabile.

gh' peigo che ecc.;


cio

Non

c'
s.

il f.

Non c'^ caso, Non


Pegoliera.

pericolo che ecc.,


t)

I*eig'ola
Barca

T. calaf. Specie di
della quale

vecchia, nel

mezzo

ewi un

luogo adatto a mettervi un fornello per farvi cuocere e riscaldare la pece ed altre materie servibili a dar carena ai bastimenti. I*eig:llo s. m. Picciuolo: Quella parte assottigliala, or legnosa, ora erbacea, per cui le frutte

sono attaccate ai rami delle piante; altrim. Gambo. do teiga de buzunn-e fuxu, ecc.; Gambo:
,

stce a d tanto peizo; Non gli date tanto peso. brutto; Peso brullo V. Brutto add. de legne; Peso di legna: Sorla d'antico peso genovese che equivaleva a cinque canlara. d'nn-a porta; Contrappeso o Pendaglio da porla: Peso che pende da una funicella, il cui capo racccrpandato all'architrave, dopo d'esser passato su d'una girella infissa nell'alto dell'imposta, o

pensiero.

per Imposta, Dazio, Balzello; ed anche Obpor Importanza:

bligo,

Condizione onerosa. N ghe

in

un foro

fatto

in casa;

il

qual peso, gravitando

Quella parte per cui


alla

baccelli

(teighe)

delle

sulla

cordellina

cui

attaccalo, fa

chiudere

fave, de' fagiuoli e simili civaje sono attaccate

de sexe; Grappa. % Leva 6 peigUo; Spicciolare. I*eo add. Annebbialo, dicesi delle Fruite e delle biade che offese dalla nebbia riardono e non allegano.

pianta.

Che

se parlasi di Fruiti col guscio,

come
:

da s senza ostacolo. metrico o decimale; Peso metrico o decimale. netto; Peso nello V. Netto add. g A peizo, A peizo brutto, A peizo d'u, A peizo netto V. A peizo alla sua sede alfabetica. 5 Ese de peizo; Esser di peso, figurai. Dar pensiero, Dar noja, cura, molestia; ed anche Esser
l'uscio

noci, noccile, mndorle e sim., dicesi

Vuoto

d'aggravio, di carico o sim.

Nxc peja; Noce

vuota.

Fa

bn peizo; Far buon peso,

si

dice

Quando
il

I*ei"vie

m. Pepe: Picciol seme disseccalo, grosso quanto un pisello medio, rivestilo d'una corteccia nera o bruna, alquanto dura e compstla, polverizzato, si adopera per aromatizil quale,
s.

coloro che vendono cose a peso


cosa,

fanno
pi.

peso
la

vantaggiato, cio quando, dopo aver pesata


ce ne mettono un poco di

vivande. Ci vien portato dalle Indie. se co peivie; Esser di pepe, parlandosi di persona, vale Essere scaltro, lesto, malizioso.
zare
le

S Piggid
di

Moncea de peizo; Moneta di peso V. Moncea. Porta de peizo; Pigliare o Portare


peso, vale Pigliare o Portare checchessia sol-

levalo da terra.

un

I*eixe

ile peivie che ecc.; Egli cece che ecc., dicesi pure di Pt^rsona scaltra, maliziosa e chp abbia alquanto del Insto. s. f. Pece, l'gola: Sostanza molle, re-

l'

nn-a grann-a

Pella
Ppjlajo
Il

s.
:

m. Conciatore, Pelacane, ed a Firenze


Colui che concia
s.

tal

le

p'

Ili.

Pellamine
gione V.

m. Pellame: Quantit

di pelli.

Pellagione: Colore e qualit della pelle, Carna-

sinosa, d( tla anche Rngia di pino, che

si

ottiene

Curnaxn.

abbruciando
la

legni
alla

de' pini, e
si

parlicoiarm. del

Pellandroii

Ptnus picea,
differisce dal

cozione, una
la

d poscia, mediante conveniente consistenza. Non


quale
se

s. m. Scioperone, Ciondolone, Badalone, Fuggifatica, Carnaccia, si dice di Chi indolente e trascurato in ogni sua cosa, di Chi

Catrame
cui

non perch questo con-

serva

fluidit,

possiede nell'istante che

sciolto e scomposto nella sua di nulla vuol occuparsi.

persona e che

scorre dal fornello.

Pellandlrona
lare,

grega; Pece greca o Colofonia; Pece secca che rimane dalla distillazione della trementina comune. La pece liquida e grassa, stillala, d per prodotto l'acqua di ragia e lo spirito di trementina;

Andar

v. n. Vagabondare, Ciondozonzo: Andar attorno senza un

fln e senza saper

dove come fanno


s.
f.

gli

scioperali.

Pellandrnii-a
Pllnteg-a

Berghinella,

Ciam-

a varj

la Colofonia, la qual si adopra suonatori di slrnmenli d'arco se ne servono per fregare le fila o crini dell'archello.
il

residuo
e
i

usi,

mengola, Cianghella, Landra, Baldracca, Buldriana: Donna vile e di mal affare. s. f. Pelle, e per maggiore svilimento Pellaccia , dicesi comunem. da noi della Carne da mangiare, quando questa smilza di

neigra o da savuttin; Pece nera: Resina nera, lucente, friabile quando sia mollo secca, ed alta a rammollirsi colia mano. S Avei a pcxe a-i (lince, a stacca V. Avei. S Mette in peixe ; Mettere in pece. T. cesell. Fare un letto di pece alle piastre che si debbono cesellare (punson). Peiza. s. f. Peso e pi^comunem. al plur. Pesi
:

Pelle
e
1)

polpa e rassomiglia quasi a pelle. Membrana che s. f. Pelle:

avviluppa

copre esteriormente tutte


degli

le parti

del corpo

umano
che
si

animali.

Pelle, pei Cuojo concio degli

animali,

adopera a varj usi. per Vita: Gh' rischio da pelle; C'

il

Pezzi metallici legalmente marchiali,

quali

si

contrappongono
alla

PeizLfmme

in uno dei gusci della bilancia roba da pesarsi posta nell'altro guscio.
:

rischio della

pelle.

da biscia; Scoglia
ogni anno
la

e Scoglio:

La

pelle

che getta
la

Peizo

s. f. Uom fisicoso Colui che va troppo pel sonile in checchessia, e per lo pi in cose da nulla; alirim. Cacadubbj, Cacapensieri. s. m. Peso: Propriet de' corpi, per cui

serpe.

da {ruta; Buccia: La
polpa d'alcune
frutte.

parie sottile che copre

Parlando

di

Fichi, a Fir.

sogliono dir (Cui quella de'fichi freschi e Pelle

tendono

al

centro; Gravit, Gravezza,

quella de'fichi secchi.


d<i

niisu; Roccia V. Nissua.

PEL

PEN

583

da ndxe; Pellicna, Cica V. N5xe. da passa i razi; Striscia: Banda di


e liscia, sulla quale
filo
il

un' apertura o falso esofago, che ha nell'inferior


pelle concia
il

parte del collo tra

le

clavicole, cava fuori dallo

parrucchiere raddrizza

stonilo
i

cibi quasi digeriti, e di questi


il

alimenta
le la

a' rasoj.

Dicesi Cojetto, quando questa pelle

distesa e incollata sopra una tavoletta di legno


e concia con alcuni ingredienti terrosi.

che ha dato origine (Ira favole che di lui si narrano) a quella


suoi

nati;

altre

qual

dice ch'egli carni


i

si

ferisce

il

petto e pasce delle sue


la

da vin, da uio ; Otre

e Otro

Pelle tratta in-

proprj figliuoli, e per


il

quale esso pe-

tera dall'animale, e per Io

pi di becchi o di

licano

simbolo
s.
f.

dell'

amor paterno.

capre, che serve per portarvi dentro olio, vino e altri liquori.

Pellissa;
di

Pelliccia: Pelle d'animale,

come

pecore, capre, mrtore, vaj e sim., che abbia


la

de dante

Pelle di dante

Pelle di daino o cervo

lungo pelo,
S Lascighe
la

qual,

concia, serve a molti usi e

concia con olio.

fassene anche veslimenti.


fitto,

Panno V. Beretta deU'ga; de


dcll'uvo
;

de dio Sorla di fustagno assai ganato e lucido.

man-

a pellissa; Lasciarvi

la

pelle,

cio

viia,
l'

Morire.
bella pellissa; Egli una

Euvo.

nn-a

buona

Ficine V. Bercila. squceo; Sagr o Zigrino: Pelle ruvida e granulosa de' pesci cani, la quale serve a pulire il

lana, dicesi ironicam.di


<J

Persona

scaltra, maliziosa.

Sarv a pellissa V. Sarvd a


s.
:

pelle in Pelle.

IPelIiss
vendono
e di S

legno e l'avorio; alirim. Pelle di pesce.

m. Pellicciaio, Pellicciare, Pellicciajuolo. Pellicciere Chi prepara e vende pellicce.


s.

Mala sciarda, Fante della cappellina, dicesi d'uomo, e vale Astuto e ribaldo; e con pi forza, Capresto, Inopiccatojo, Ghiotto di forche, Capo da sassale. S Arvse a pelle ; Ricidersi la pelle V, Avvi v. S se pelle e osso ; Essere ossa e pelle V. Osso. % Fd a pelle a nn-a persnn-a; Pigliar la pelle
3]ala
lana,

gramma;

Pellissaja.

le pelli e s.

Pellissou
lissSn V.

Luogo dove si Pellicceria La strada dove stanno pellicciai. m. Pelliccione: Pelliccia grande
f.
: i

lungo pelo.
o pe

N pe mazzo
s.

mazz^n nd
11

levate 5 peldegli

Mazzo.
m. Pollino:
pidocchio

I*ellissc>n

a uno, nell'uso vale Ucciderlo.

S Lascia a pelle in t'nn-a cosa; Lasciar la pelle la vita in checchessia, vale Morire per quella
tal

animali volatili, g Faenn-a co pellissdn; Farina stanta, vieta, che


sa
di

rancidume.
i

cosa.

S Scrolldse

pellissin; Spollinarsi,
V. Pellandr6nn-a. m. Plotone. T. mil. Drappello

No

pue sta in ta pelle;

Non

capire
di

potere slare nella pelle, dicesi

o Non Chi mostra

P*elloiiil-a

I*elottii
di

s.

eccessiva allegrezza per qualche fortunato acci-

soldati d'un

determinato numero, minore della

dente sopravvenuto.
S

Compagnia.

Piggid a pelle a nn-a pers5nn-a V. sopra

I*el.cc
Piluccare,

Fd a
%
5

pelle ecc.
la

v. a. Piluccare: Levar pochissimo da alcuna cosa pianamente e con gran riguardo;

Sarv a pelle; Scampare o Salvare

pelle,
tj

alirim. Spiluzzicare.

vale Liberare o Liberarsi da pericolo di morte.

Tra carne

e pelle

V. Carne.

I*elleg'i*in
.

Vegnt a pelle de gallinn-a V. Gallinn-a. s m. Pellegrino o Peregrino: Colui

che va per divozione alla visita de' luoghi santi. S Bastn da pellegrin; Bordone. I^elleg-rin, v. n. Pellegrinare e Peregrinare:

per Mangiare a poco a poco, Andar attorno e darsi da fare per aver qualche cosa da mangiare da questo e da quello; e melaf. Cavare o Trre guadagno di qua e d l. I*elcco s. m. Pelo, Peluzzo: Pezzettino di
n

sfilaccico,

pnero o altro che aderisce

ai

panni.

Andar per

gli

altrui

paesi.

Correre

il

mondo.

S Impi de pelacchi; Impelare l'abito o la veste, g Impise de pelacchi; Impelarsi l'abito o la veste, g g

PellegTinag'g'io
pellegrinaggio:

fAndd

in); Andare in
i

Andar
s.

a visitare
f.

luoghi santi.
:

I*elleg"riini-a
cuopre
e
il

Pellegrina
e

largamente

le

spalle

Bvero che anche le braccia

Pelsso

Leva i pelcchi a nn-a persnn-a V. Levd. Pin de pelcchi; Tuli' impelato. s. m. Peluzzo: Sorla di panno grossissirao con lungo pelo. - Pelone, Panno simile
al

petto, di

figura simile al sarrocchino, cio

a quel vestimento di tela incerata, senza maniche,

che

si

porta

da' pellegrini

P*elleild.ll

per coprir V. Pellandrnti.

le

spalle.

Pelietta,
licina,

s.

f.

Pelletta, Pellolina, Pellicola, Pel-

Pelluzza.

Dim.

di Pelle: Pelle piccola e

sottile.

Pellua.

s. f. Fischietto, Richiamo ed a Fir. anche Pispola: Piccolo strum., per lo pi d'ottone di latta, della forma d'un bottone cavo, piatto da un lato e convesso dall'altro, il quale si

con pelo pi lungo. Penare: Patir pene. V. Pennaccd. I*eiiaoclxetta V. Pennacchetta. I*iiaccin V. Pennaccin. I*iiacco V. Pennacco. I*n.<iag'^io V. Pendalocco. I*en.<ias'g'in. s. m. Ciondolone, dicesi per

Pena

peluzzo,
v.

ma

n.

I*enacca

ischerno di Chi sciatto nel tener talora anche per Scioperone, cio
l'ozio,

le

cose sue;
delal

Amante

Che non vuol


s.

darsi in nessun

modo

tiene in bocca da' cacciatori per imitare


d' alcuni
uccelli.

la

voce

lavoro,

quaglie d

Quello che si adopera per le forma alquanto diversa, e dicesi

I*n<ialocco
ciondola,

Pendolo, Penzolo,'Ciondolo

m. Pendagliaje Pendaglio, Cosache pende o


:

Quagliere e Quaglieri.

Pellican
nasce

m. Pellicano: Uccello bianco che E di due specie: l'una usa alle riviere e vve di pesci; l'altra ai boschi ed ai campi, pascendosi di lacertole e di serpi. Per
s.

nell' Egitto.

[Pende

g Pundalocchi dS reluio; Berlocchi S.Battaggi. v. n. Pendere, Penzolare, Spenzolare,


Penziglare: Star sospeso o pendente in aria; cl^e

anche dicesi Ciondolare Dondolare.

PEN
ti

PETT

Pendere, per

Non
si

islar dirilto

torcendosi dalla

eh'

schitta

situazione in cui

w w

essere ancor decisa,

trova,

schizza:

o a fa i schittetti; Penna che Penna mal temperala, che ha troppo


sottile

Parlandosi di

lite

o di questione, vale

Non

lungo

troppo

e acuto alcuno dei baffi,

e questo geiia spnizzetti sulla carta.

Parlandosi di colore, vale Tenere dei colore


cui
si

di

parla, Essere quasi di quel colore.

Pendili
le

verso nn-a cosa; Pendere inverso alcuna cosa sim., vale Essere \.to, Inchinare, Avvicinarsi a quella o parteciparne. ,s. m. Orecchino, e pi comnncm. al pliir. Orecchini : Quell'ornamento che per lo pi

de fcero; Penna metallica. d martello; Penna o Coda: La parte assottigliata del martello, opposta alla bocca. Le penne
del

martello hanno diversi aggiunti secondo

le

diverse forme, p. e. se leggermente incurvata, dicesi Penna dolce; so volge largamente e con

crudezza, dicesi
dicesi

donne portano appeso all'orecchio;

dicesi an-

cora Pendenti.
(la

frche; Forca, Milera, Impiccalojo, Capestro,


di

Avanzo

forca V.

Forca.
il

curva,

Penna grossa; se tondeggia, Penna tonda ; se rifessa e alquanto dicesi Penna a granchio, ecc.
dura,

da; Penna

di cravetii; Bargiglioni: Quella carne a similit.


di testicoli

molla; Penna morbida. A penna; A penna, detto


vale Scrino a

di

Libro o Testo,

che pende sotto


s.
f.

Pndola,
a peso
a

gozzo ai becchi. Orologio a pendolo: Orologio


il

mano, Non

islampato.

piinna corrente;

penna corrente:
sotto

tutto

molla,

quale abbia per regolatore

correre di penna.
% Ave

un pendolo

ossia una verga metallica munila verso il fondo d'un poso che dalla forma dicesi Lente. Quanto p: s'alza o s'abbassa la lente, tanto pi si fa camminare o tardar l'orologio.

nn-a bnn-a penna V.

Manezzd

ben a penna.
Valente scrittore: una buona penna.
S Blf
,

Bnn-a penna; Bncna penna, dicesi metaf. per l' nn-a bnna penna;

I*eild
cavo
nati
al

pliir; Penzoli. T. mar. Pezzi di pendenti dagl' incapellaggi degli alberi maggiori, dai langoni o dal bordo, termis.

m.

(issi

capo inferiore con un occhio o radancia, nel quale si pu incocciare un paranco, cucire un allr'occhio o legare la ba' belt d'una lancia.
cos
s. m. Penese. T. mar. Chiamansi Quei marinari che nelle navi da guerra sono Dcaric.iti dt coadjuvare un bass' iiflBziale nella custodia e ordinamento dei principali depositi o magazzini d'una nave; tali sono quelli del nocchiere, del capo cannoniere, del capo stiva ed altri. A bordo de' bastimenti mercantili il Penese considerato come un secondo Nostromo. V. Pennella.

da penna; Celiare o Rendere, cio Render l'inchiostro per formare caratteri: A penna a no bulta; La penna non getta. % Cannn da penna; Cannoncello V. CannSn, % Can^nelto da penna V. Cannnetto.
i

I*en.eize

$ Costa da penna; Costola: Tutta quella pi lunga parte del fusto, al di supra del cannoncello, e
ne' cui
S
lati

sono

le

barbe (cimmej.
.Menar
:

Dcuvid

Manezz a penna;

la

penna.

de penna; Scorso di penna Errore fatto per inavvertenza nello scrivere. se nn-a bnn-a penna V. sopra Bnn-a

En

Penella
Perielio
alle

penna.
S Lascia in ta penna; Lasciar nella penna o in penna , vale Tralasciar di scrivere alcuna cosa,

Peuellessa.

Penelletto

Penetra
parli

V. Pennellessa. V. Pennellctto. V. Pennello. v. a. Penetrare: Passare addentro

Passar solo silenzio.


Esser bravo per la penna, Persona che esercita valentemente l'ufficio di scrittore o di computista. Molleggiare (v. n.): QuelS Mollezza da penna; l'agevole piegarsi del becco della penna, a se%
dicesi
di

Manezz ben a penna;

interiori,

n Penetrare, figurai. Entrar, Passar per ogni dove.

figurat.

pure per Comprendere, Arrivare


s.
f.

conoscere.

conda
P*^netrazione:
Il

della

PenetraasiSn
trare;

peneil

Oinmo

pressione impressa da chi l'adopera. de penna; Uomo di penna: Uomo che


si

ma

usasi (ignrat. nel solo sigriif. di Facolt

esercita professione, in cui

richiede
te

lo

scrivere,

e Attitudine che

uno abbia a conoscere

vero

Piggi
di

a penna o a penna in
alla

moen ; Dar

Penezza
darla, a

senso nascosto delle cose.

piglio

(Fa penezzd vnn-a cosa); Far caa


f.

Punta da penna; Punta


visa
in

scar d allo una cosa, vale Farsi pregar molto a


dirla,
s.

penna, vale Mettersi a scrivere. della penna. Se didue collo spacco (taggetto) dicesi anche

farla.

Penisoa
Ampiezza
dell'istmo;

Penisola

Luogo quasi

in isola.

di

terra

circondala da Ire parti


al

dal-

Becco. penna; Ritoccare la penna: RagginS Ritocca a stare alcune parti della temperatura senza rin Schiss

l'acqua e da una attaccala


d;i?li

conlinenle per mezzo


delta

antichi
s.

fu

Chersoneso.

novarla interamente. a penna in td scrive; Pigiare

la

penna:

Penitenziio
di
si

pena per i fanno lavorare

m. Penitenziario: Luogo condannali alla reclusione, dove


in

Premer troppo la penna in scrivendo. Fesso Taglio che S Taggetto da penna ; Spacco,
:

varie arti.

divide in due

la

punta della penna.

Penitenzi

Penna
scrive,
diritto.

s. m. Penitenziere e Penilenziero: Confessore e propriam. Quello che ha autorit di assolvere da casi riservali.

Taggetto pe fa S taggetto a penna; Taglieretto: Strum. di varie materie per uso di spaccarvi sopra la penna e troncarne la punta. S
Il

Penna: Strumento col quale si penna d'uccello o d'allro. -^ agra; Penna vetrina: Penna che scn scia sotto la lama del temperino e il cui spacco non vien
s.
f.

sia

Taggi a punta a penna; Spuntare la penna: Riccorciarne la punia ne' giusti limiti.
Tuggio da penna; Taglio. a smusso; Taglio a smusso: Quel lungo e largo taglio, un poco sbieco, con cui si recide

PEN
la

PEN
,

MS
T. dorai.
a

parie snppriore del


d'^l

cannnnHIo

qoasi nella

Pennellessa
un
p"iiii"llo
,

f.

Pennellessa.

E
di

stessa (liri^iioni

suo asse Talora al laghn a smusso si fii precedere il Truncameitlo o Taglio di troncamento , che In taglio obliquo con
cui
si

di

pelo di

mrtora,

fallo

mo'

inmca
Dicesi

la

p'iuta

del cani-onoello.
di lalo

de fianco;
tagli

Tiiglio

laterale

o a
dai

poslo sopra la ciin:i di dite pezzi di cartone o incastralo nella latta, di cui si serdoratori per prender la foglia d'oro onde vono applicarla sulle cose che vogliono dorare.
paletta
i

scarpa.

Scur/ja La forma
L->

risuilanle

Pennelletto
Dini. di

s.

m. Pennellello, Pennellino.

due
%

laterali.

p'iiiie

con molta o lunga

P'n

lello.

scarpa ries'on pi aeconce al molleggiare. Temped a pi-nna ; Temperare la penna. S Tcca a penna in te l'tnciuslro; Intingere

Pennellin Pennello
la
Il

s.

V. sopra Pennelletto. m. Pennello: Slrum.

setoloso

Peuii-a<
pluio,
I

penna nell'inchiosiro. s. f. Pena: Castigo


punizione.

di

misfatti,

Sup-

che adoprano i pittori a dipignere, gl'imbiancatori a imbiancare e sim. Pennacchio T. mar. Specie di Girandola composta diin bastone, nell'alto del qnale allaccalo un
a'cnni
filo,

Pena, per AtBiiinne, Affanno, Cordoglio, Dolore, ec.

che
di

attraversa a distanze

eguali

Sincope V. A>cidente nel sio primo sgn f, a villa; Pena la vita o Sotto pena deila vita della lesta, vale Cnsliluila la pena della lesta, del'a vita a chi non fa la cosa di cui si parla. de tista ; Mal di capo, Dolor di capo. S Amhuscint n porta penn-a V. A rnhascint. S E peiin-e dell'inferno, il5 prgatcuio ; Le pene Teologi vale dell'. nferiio, del pnr^ialorio, presso
i

sughero (natta), alle circonferenze de' quali sono pianiate delle piume leggiere. Il bastone inferiorm. quadro e si pianta al bordo del bastimento assicuralo da due ganci di ferro filli nella bordatura inferiore del cassero. Il filo gira secondo il vento, e serve al timoniere e al 'ufficiale di quarto per vederne la direzione quando la vista delle banderuole
tagliuoli

Ci

che

daiincii

paiiscr.no

nell'inferno

e le

impedita dalle vele, specialm. nelle grosse navi

anime elette nel purgai rio. S N merita a penn-a; Non valer


meritare
la
il

la

pena,

Non

da guerra.

prezzo.

Non

tornar conto,

Non

francar

spesa.

Oh Dio
the
di

Non esser prezzo dell'opera. che penn-ul (th Dm che siriiggimenlo


!

noja

Che pena! Espressione d'impazienza,


la

tedio e sim.
e

Paga
il

penn-e; Portar
-coniare
il

pena o

le

pene, Pagare

fio,

vale

castigo.

Piygirse a penn-a de fu nn-a cosa; Darsi la pena o Preielersi la pena di far alcuna cosa, vale Darsi cnra o briga.
Sta in penn-a; S-lar in pena o in pensiero, vale Sture in affanno, in angoscia, per timore di
n

Pennoaele

da inassacnn; Pennellone o Pennello inastato: Grosso pennello, di cui si servono gl'imbiancatori per dar il bianco alle pareti e ai muri, ecc. do insavn a liarba; Pennello da barba. pennello. T. mar. S Ancoa a pennello; Ancora a Dicesi q-iando 1' ncora capponala e sospesa al a -gme di cappone e le marre pendono in mare. Fave alcuna cosa S Fd nn-a cosa a pennello ; a pennello V. A pennello nel Di/.ion. o Tener l'ocS Tegni l'uggio a pennello ; Avere chio al pennello o alla penna, figurai, vale Slar ca"to. Guardarsi, Badare allenlamenle. s. f. pi. Pennole, Anlennelle. T.

danno a cosa o p'TSona a noi cara, 1 penn-a u'nna cosa; Slar con pena di alcuna cosa, vale Esserne in pensiero, Averne

Pennn
la

mar.

Peiinoncini delle vele delle lance.

so lecitndine.

s. m. Pennone. T. mar. Lunga trave suoi capi, ed rotonda e ras remala ad ambi assicurala per la sua met all'albero mediante
i

Penna,

gli d fastidio. Pennata e Imp'^niiata: Tctnlo inchicslro qnanlo ne pu conlenere una penna. Pennata, per Colpo dato colla penna. S Ttd de pennw ; Scrivere. s.
f.

g Tutto ghe i! penn-a; Tutto

trozza e sostenuta dalle drizze e dai mantigli.

Pensa

Tid sciti nn-a penna a un ser'ito; Dar di penna , Cassare Cancellare una scrittura colla
:

penna.

Penna^coA;
IIIICCO.

s.

f.

Colpo
s.
f.

di

pennato V.

Pen-

Pennacclietta
Sm la
di

picco o

p<

nnalo

Pennalella, Rncola: /^pennnccoj o coltello

pennoni vengono infiorile le vele. v. n. Pensare: Rivolgere la mente a pi idee a pi cose per conoscere quello che sia pi conveniente a un divisato fine. Pensare, Slimare, Immaginarsi, Avvisarsi, Darsi ad intendere, Credere: Me pensavo che fsci morto; lo pensava che foste morto. n per Determinare, Stabilire: Ho pensu de fd cosci ; Ho pensalo di far cos. all'anima o pell'anima V. Anima. a-i cuxt so; Badare a s. Guardarsi a' ptedi.
Sui

Penuaccin

adunco da tasca ad uso d asricolliira. s. m. Bnllafuori dall'albero di bompresso. T. ninr. L'mga pertica che incocciala alla cima del bompresso, ca'a da esso peril

a nn-a cosa; Pensare

alcuna cosa, vale in Averci desiderio, come Intendere in donna: L' d bello che penso a voi; gi molto lempo

che p'nso a voi.


S Chi g'ha
ci

pendicolarmenlej e serve ad airidare


di
fiocco.
s.

bastone
di

da

fd,

ghe pcnse; Chi


si

ci

ha a pensar

Pennacco
adunco e
vili

pensi, dicesi
alle

Quando

fa

checchessia senza

m.
il

Pennato:

Slrum.
p'^r

ferro
le

tagliente,

quale serve
i

potar

e
:

tagliare agli alberi

rami

inutili

e dan-

nosi
n

ailrim.

S-'olo.

'lan.L'hern,

Tarpano, dicesi per dispregio a Perrustica.


s.
f.

conseguenze, e quando la cosa tocca che noi. % Chi rnd fa, ma pensa, e Chi md nd fa, ma n pensa; Chi m;il fa, mal pensa, e in senso opposto Chi mal non fa, mal non pensa. Prov.
pensale
pi
altri

Jona

sro^Sitiana e

di
:

chiaro signif.

Pennella,
rala

Pennellala, Penneiiatura

Ti-

Dd
jfl

Colpo

di

penneiio.

pensiero,

da pensd; Dar da pensare. Mettere o Porre Dar che pensare, Ficcare o Metter?

686

PEN
la

PER
mente
in apprensione,

nel pensatoio: Indurre

Wellere
S

in

sosppllo di male, Mettere in travaglio.

vale Stare in casa altrui mobiliata, ricevendo da essa il vitto e pagando un tanto al mese. Tegn in penscidn; Tenere a dozzina, a cottimo,
in

cosa,

pensa c a nn-u cosa; Far fuoco d'una vale Perderne la speranza, Tme il penD'opinioni e di sassi

retta:

siero,

Non pensarvi pi. Ognun pensa a so moddo;

vitto e

I*ensciou
sione a chi
sta

Tenere altrui in sua casa, dandogli il ricevendo un tanto al mese. v. a. Pensionare: Dare una penha servito per pi anni.
s. m. Dozzinante: Colui che una casa. s. m. Pensionarlo, e nell'uso Colui che gode pensione.

ognun pu caricarsi. S Ognun pensa per s \. Ognun. Prov. chiaro, pensa ven da-o poco savei ^ ma che non ha precisa corrispondenza italiana. S Sensa pcnsghe; Senza guardar pili l o pili avanti. Senz'entrar in altro riguardamento; Sba.
.

Peusciona^ute
a

dozzina

in

I*enscionu
Pensionalo
:

I*MLSO

s.

datamente, Inconsideratamente,

caso.

Aumento

di

m. Imposto, Compito. T, di scuola. lavoro che si esige da uno scolaro


s.

I*eM.sam.ento

s.

m. Pensamento, Pensiero,

per sua punizione.

amie. Pensalo V. Penscieo nel 4 signif. d pensamento V. Nutte. S A nutle a l' a moce I*eiiscio s. m. Pensiero e Pensiere, antic. Penser: L'atto particolare, con cui l'anima percepisce, considera, riflette, osserva,
si

I*entmiii
CacbSlecchi
%
agli fuori
, :

m. Pittima, Avaro, Taccagno,

Petecchia.

Fa da pentemin; Tenere

immagina,

I*nts
dei

ricorda, giudica,

ragiona.
lieta

Pensiero,

per Quella
dal

o trista affezione di

il cappon dentro e gli Mostrar d'esser povero ed esser ricco. Aver vero v. n. Pentirsi e Pntersi dolore, vero rincrescimento d'av<r faflo o non e singolarmente dicesi aver fatto checchessia
:

animo che nasce


!)

pensare.

peccati che

uno ha commesso.
di di

Cura, Diligenza, Affetto dell'animo inteso a


Inquietudine d'animo. Affanno, Pena, Solle-

H Pentirsi:

checchessia.
Il

vere da s

Mutar d'opinione, proponimento il


Corpo
Interi,
a.
!

volont,

Rimuo-

fare, ecc.

I*er "bacco I
chissimo
!

citudine.
n

Per bacco! Per bacco e bacCorpo di dinora ! di bacco


di

Prima

idea,

Schizzo, Disegno d'una

compo-

Cospetto

meraviglia.

sizione, ecc. Orecchino V. Pendin.


n
lorata, Fior

I*rd.

V.

Perdere:

Restar

privo

d'alcuna

Viola del pensiero, Viola di tre colori o tricodi Giove, Minuti pensieri. Suocera

e nuora. T. hot.
radice fibrosa
;

manda

Viola tricolor. Pianta, la cui delle foglie che nel na-

cosa gi posseduta; dicesi anche Smarrire, ma nel senso di Perdere non sen/.a speranza di riavere. n Perdere, per contr. di Vincere: Restar perdente, e s'intende tanto del giuoco quanto di qualunn altra cosa che si faccia a concorrenza, per contr. di Guadagnare, quando si parla di traffichi e mercanzie, cio Mettervi del capitale, Scapi larvi, per Consumare invano, Gettar via: Ho perso n 5 tempo, a fadiga, i passi, ecc.; Ho perso il

que

scere sono tonde e dentate come quelle dell'edera terrestre, che nel crescer poi s'allungano; ha i
fusti serpeggianti triangolari e di

dentro concavi,

per intervallo sono alcuni nodi, dalla cui concavit escono i ramoscelli che producono somiglianti alla Viola mammola, composti i fiori
ne' quali

egualmente
turchino
,

di

cinque foglie di tre colori

cio

porporino e bianco-giallo ; essi non hanno odore. pianta annua. S Cangia penscieo; 31alar pensiero: Rompere il

proponimento. nd pgan nn' nsa de S Cento l'ie de pensciei debiti; Cento libbre di pensieri non ne pagano una di debili. Prov. chiaro. 5 Depnn-e penscieo a'nn-a cosa; Levarsi dal pensiero una cosa, Farne fuoco. Non ci pensar pii. se srva penscieo ; Essere o Stare sopra penappensalo: Profondarsi soverchiamente siero ne' suoi pensieri. Essere assorto, immerso nei

passi e sim. tempo, la fatica, a breiga e sciu; Gdii.r i! tempo e la fatica. a bscioa; Perder la bussola o la tramontana V. Bscioa. a memoia; Smeraorare'(n. assol.). a messa; Perder la messa V. Messa.
i

o testa; Perder
vello: Perdere
il

il

cervello o

le staffe

del cer-

senno per soverchio conturbamento; ma dicesi pi propriam. per Perdere il senno. Impazzare. a verghugna; Aver mandato gi la buffa: Perdere la vergogna, il rossore, Aver posto da banda ogni riguardo e rispetto, Divenire sfacciato. d spinn-a e da-o tappo .... Aver danno da
tutte
le

medesimi. 5 / pensciei fan vegni vegi avanti 5 tempo; I troppi pensieri fanno mettere il pel canuio, Acceleran
la
la

parti.

vecchiaia
affanni.

rei

travagli.

Abbreviasi

vita

negli

de vista; Perder di vista o d'occhio: Non veder pi una cosa veduta per qualche tempo innanzi. e staffe; Perdere la staffa, Siaffeggiare, dicesi Q laudo a chi cavalca esce il pie dalla staffa; e
fii;urat.

Levse da-o penscieo nn-a cosa o persSnn-a V. qui avanti Depnn-e penscieo ecc.

Uscir di s.
a

fnn-a a camixa; Far

perdere

colle

tasche

iPenscieroso
in

Pensoso Appensato, Impensierito, Cogitabondo: Assorto


add.

Pensieroso

rotte: Straperdere in giuoco.


l'appetitto; Perder l'appelito, il cibo, il mangiare. l'zo; Divezzarsi, Perdere il vezzo: Lasciare l'uso. Mutare il costume preso. 6 fi d discorso V. fi. 6 rispetto a nn-a pvrsnn-a; Perdere il rispetto ad alcuno, vale N )n aver per ini il dovuto

gran pensieri.
s.
f.

Peusciu
simili, che
n

si

d ad

Pensione: Stipendio, Salario alcuno che ha servito

altri paga per islare in casa ad abitare e pascersi. % se in pensciSn; Stare in retta o a dozzina,

per pi anni. Retta : Il prezzo che


altrui

riguardo,

la

dovuta stima, Offenderlo incivilmente

con

atti

e con parole.

PER

PER
vale

587

6 scigod; Perdere
pi nello slato di

l'urlo, fignrat.

Non

esser

delle

lunghe sue dita.

Ve

n'ha de' bianchi, dei


son
chiamali

prima. Essere a mal termine.

cenerini, de' neri, de' b.gi, de' gialli, e secondo


le

tempo inl il melile ; Imbollar nebbia, figurai. Perdere o Consumare inulilmcnle i| tempo, Ope-

diverse

spezie e variet
,
:

con

rare invano.

tempo appruvo a de inezie;


Fare a

Chicchirillare,

te le : Trattenersi perdendo il tempo intorno a cosa di niuna conclusione. S A vrpe a perde pei ma i vizit mai V. Cangia. S Chi lava a testa all' use perde a lescta e 6

diversi

nomi

savH V. Aze. % Lascia perde; Lasciar andare, metaf Mettere in non cale. Negligere, Trascurare, Non dar rella,
Nt'U far caso,
S L'

Non

avvertire.

myio perde 5 poco che l'assce ovv. L' mSgio perde un dio che a man V. Dio. trovalo; meglio perS L' mgio perdilo che ut
derlo che trovarlo, Egli un tale arnese che

ceneen ; , a Pisa Nonna , nel Vecchiano B"rta grossa (Ardea cinerea); giunco; Sgarza bianca o Airone maggiore ^i4rrfeu alba); grixo; Tarabuso, Tarabugio, a Fir. e Siena Cappon di pdule o Capponaccio (Ardea stellar is); neiyro; Nitticora o Nonna col ciuffo, a Pisa Pavoncella di palude (Ardea nycticorax) paggKBn; Sgarza ciuff-'tlo (Ardea cornata); piccin; Tarabugino, Nonnollo, nel Vecchiano Cannajola, nel Bienl. Pennacchino, Guacco (Ar-

co ne Sgnrza cenerina

dea minuta);
7'sso
;

Rinocchiaja, Granocchiaja, Becca ranoc-

chie, Ni^nna rossa, Berta rossa

(Arde purpurea).
!

meglio anche lontan che in paese , si dice di Persona dappoco e con la quale non c', come suol dirsi, da fare un posto buono. S Mette a perde; Far dannare o Far dannar l'anima V. Danna. % Pe un punto Martin 5 t'ha perso l'aze V. Aze.
8

I^erding-olinn-a I
nora! Cospetto!
Iiilerj. di
s.

Per bacco

Per di-

maraviglia e di sdegno.

I?erd.isTbr*og-g-io cone, Mocceca: Uomo


sappia nettare
il

m. Moccolone, Moccidappoco, quasi non si

naso da' mocci.


s.

Perditempo
piego del tempo,

m. Perditempo: Vano imPerdizione, Danno, Rovina.

Naufragare, Far naufragio. n Perdersi, al giuoco del bigliardo vaie Cacciare la propria biglia o palla in una delle buche
ovv. Farla saltar fuori del bigliardo, o finalm. Abbattere con essa i birilli (ometti). appruvo a nn-a cosa; Perdersi in fare checcht'ssia,

Pertse

l.

p.

P<M'dersi,

Sparire.
la

Tempo mal consumato.


f.

Perdersi, i-marrirsi, Errare

strada.

P*erdizioii
1

s.

Perdizione, per Dannazione.

% Mette a perdizin; Far dannare o Far dannar l'anima V. Dann.

I*erdon
Il

vale

Consumare

il

tempo

oltre

il

dovere

s. m. Perdono, Perdonanza, anlicam. Perdonazione: Remissione dell'offesa ricevuta o della pena che si merita per la colpa. Perdono e Perdonanza, per Indulgenza conce-

nel

far

checchessia.

duta da'

Sommi
il

Pontefici a chi visita luoghi pii:

appruvo a nn-a persnn-a; Perdersi con alcuno: Amarlo fieramente. I*x*<iia s. f. Perdila. Perdimento: Il perdere. Avvenimento sfavorevole avuto in qualche impresa, Danno, Scapilo,
n

All' UspicBto gh'

perdn;

Allo

Spedai

dei

perdono o la perdonanza. n Perdono, per Breve preghiera che si fa entrando in chiesa, onde: Andd a piggid perdn; Andare a prendere il perdono, vale Andare in qualcronici v'

Perdila, d cesi singolarm. parlando delle persone


ond'allri resiaio

privo per morte.


s.

che chiesa per farvi una breve preghiera. per Scusa: Ghe domanlo perdn; Le chieggo

mi

I*er*d.il>rag'lie
cui
ricascali
le

m. Brachlone: Quegli a brache. Il popolo tose, quando


le

perdono, compalimenio,

.Mi

perdoni. Mi scasi.

vede uno
Il

cui

penzolan
Il

brache o

calzoni,

dice per btffa:

tempo

fa cu'aja,

doman

piove.

Cencio molle, Mocceca, Barbalacchio, ecc., dicesi talora per ischerno ad Uomo da nulla.
s.

Bracalone,

Bracone,

Perdona
it

La mi perdoni, La m. avv. per civilt a chi per movimento che si fa, si teme d'incomoalto dare d'aver incomodalo. v. a. Perdonare: Dar perdonanza o perdono, Condonare: R metter la colpa. Assolvere

Con perdn; Mi
scusi, dicesi
in

perdoni,

l'ei'd.i^inge
diccsi
(1

m. Brindellone e Brendolone,
!

Uomo

malvestito o lacero, Straccione.


Perdicoli
! !

I*erd.iel

Perdinci

Esclamazione
PerJte.

di

dalla pena, Riporre in grazia obbliando le offese, Perdonare, per Risparmiare: A morte a nd a perdnn-a a niscin; La morte non la perdona

sdegno per non dire Perdio

a nessuno.

I*ei:*d.iesaiiii-a

V." sopra

un debito; Rimettere un
Rilasciarlo.

debito,

Perdonarlo,

I*erd.ig-iorrii
naia,
l'erione,

s.

m. Perdigiorno, Perdigior-

Fruslamatloni, vale Ozioso, Scios.

A primma a

se

perdnn-a, a secSnda a se

perato.

liastnn-a V. Bastona (verbo).

P^erdig-iorni
il

m. Sgarza, Airone e Aghil

Perdonceme, Sci perdnn-e,

ma

Perdona-

rone. T. ornit. Ardea.

ccello acquatico che ha

ghissimo,
nel

becco lungo, aguzzo e tagliente, il collo luncome pure le gambe, che ora sono interamente nude nella met inferiore, ora solo

temi, Mi perdoni, ma.... Modo di contraddire altrui dolcemente e con urbanit.

tarso, ora inleramenle coperte di penne; le unghie lunghe, ardale, appuntale; quelle del dito

medio seghcitale

dal Iato inferno; le


pesci, di
li

ali

piuttosto

grandi. Si ciba di
forte, rauca e

rettili,

d inselli acla

Sci perdnn-e ! Perdoni Scusi 3Iodo urbano che comunem. si usa premettere nel chiedere altrui notizia di qualche cosa o persona. Dio me la perdoni, dicesi S Segn, p.-rdonceme ; dasl' ipocriti quasi chiedendo in certo modo licenza a Dio di fare un peccato impunemente.
S
!

quatici ed anche di picc

mammiferi; ha
in

monotona;

nidificai sugli alberi

voce ove

Perffezion
Ecceilen^.

s.

f.

Perfezione

Lo

stalo

la

qualit d'una cosa perfetta j e in grado

supremo

3la a pollajo facilaieole e stabilmente

grazia

588
Perfezione, per Fine,

PEfi

PER
sciar fare,

Compimnnlo: Porla perfezin nn-a cosa; R'Ciire a pei fe/.iotip, a (ine una cosa, vale Finirla, T rminaila, Pi-rfi-zionaria.
v.
a.

Dar

facolt, licen 'a, arbitrio

di

fare,

ecc

Acconsentire, Co'idiscendere,
fu,

Periueltise de
bert,
la

nn-a cosa: Prendersi


l'aibilrio
di
far

la li-

I*erf*e2Soii

Pt^rfczionare:
al

Uidurre

facolt,

checchessa,

perfezione, Dar perfezione, Recare

sommo^

I*er*inisoi5n

V, sotto Pcrmisso.

S Perfezionse n. p. Perfezionarsi : Comniiemenle usasi per Rendersi esporlo, abile in checchessia.

PermiHiO
messione
Facolt,
:

Il

m. Permisso, Permissione, Perpermettere, Concessione, Licenza,


s,

I*eri

V. n. Perire,
v. n.

Morire, Jjan are, Capitar male,


Pericolare: Correr
Perifrasare

IPericola
rischio

pericolo,

Pernixe
ma
menle
parti

I*ei*ifras
Prigurd
in

v.

a.

Spiegare con
ballo
dal

s. f. Pernice: Sorla d'uccello grosso qnanto un piccitme, e mollo ricercato per la bont della sua carne. Ve n'ha di p.i specie,

circonlocuzione.

i^erigrordiii

.... Sorla d'Antico


v. n.

da noi non se ne conoscono che due so'acio La coturnice o Pernice maggiore ,


com'iceuj.

Francia.
Sentir bncinare, Pervenire

(Permxe

Ha

il

becco rosso,

tulle

le
la

I*erin tende
all'orecchio,

superiori di color cenerino-celesiognolo;

IPerito

s.

Aver seniore: Intendere vagamente. m. Perito: Colui che. essndoaci


si

gola bianca, cinta da ogni lalo da una fa^^ia nera

matricolato^,

sceglie dal tribunale o dalle parti

che si estende attraverso l'occhio fino al becco, e ne ricopre la parte superiore; i piedi rossi,

per istimare alcune cose o beni, e farne la sua relazione, da servire di base a'Ia sentenza.

I*erizia
I*erla.

s.

f.

Periza V. Estimo.
Concreforma

Perizia v. a. Slimare, Eslimare, ec. V. Estima.


s. f. Perla e alla lai. Margarita zione calcarea, d'ordinario tonda, che
:

si

nella faccia

interna d'alcune conchiglie.

Perla, figurai, vale Cosa pregiala e ottima.

patta; Perla morta: Perla che per natura o per mala conservazione ingiallila e non ha bella
perlagione,

unghie nere. assai rara nelle nostre vicinanze; trovasi Sulle montagne verso l'Altare e sopra Albenga, non che sulle scoscese velie del Bracco, che fan spoi da al mare. sedentaria. - L'altra specie, che La pernice comune (Pernixe de gnmhe rsse), ha il beco TOSSO, il cuQlorno degli occhi nudo e di color rosso; fronte cenerognola; vertice, occipiie, schiena e spalle, color marrone eh aro, tendente al porporino; gola bianca, marginata di nero; pptto, cenerino-ametistino, macchiato di nero; remigami, bruno-nere
le

scaranassn ; Perla scaramazza: Perla che non


ben tonda e non ha bella pprlairlone.

col

margine esterno lionato; piedi

rossi,

unghie

color di carne.

comine
s,

nelle nostre

montagne,

viva; Perla viva: Perla che rifrangp profondamente e riflette vivamente una bella luce. S Collie de perle; Vezzo di perle. S se nn-a perla; Essere una perla o un giojello, dicesi di Persona illibata, integra, specchiala, cui non s'abbia a rimproverar nulla Adornato 5 Tutto guernio de perle; Imperlato
:

pi abbonilanle sulle coste niarillime.

I*emixotto
Pernice giovane,

m, Perniciollo e Perncone:

I*emixu (Vin); Vin


I*ei*q[uixizin
s

minuta, diligente, fatta dici nell'altrui domicilio od altrove, per trovarvi

mezzo colore V. Vin. Perquisizione: Ricerca ordinariamente da giudi

di

perle,
n. p.
i

I*erleccse
Leccarsi
le

Leccarsi: e pia
baffi,
i

comnnem.

I*errcca
**n In

qualche persona o cosa. Perni fi f. s.

pi u

labbra,

mustacchi d'alcun

t(scanam. Parrucca

Zuzera

comnnem, e Chioma fnta,


. .

cibo, si dice

Quando

piace estremamente in guisa

m.

b.

dicesi talvolta per Parrucchiere o Bar-

che se ne leccano e rileccano le labbra dopo averlo mangialo, Fignr. vale Compiacersi, Prendere, Sentir sommo gusto e compiacenza nelle cose o nelle azioni
proprie.

biere: Cera perrccu, aggi

paziensa

Barbier

I*erleiig"ua

fatappiare, Ingozzare, Stregare:

Afnuocere che il volgo ignorante un d credeva che le stresihe con visla invidiosa e nociva facessero a' bambini.
a. Affascinare, AfTaiurare,

mio. abbi pazienza. H Figurai, usasi pure per Solenne e grave riprensione V. L ivnfa de lesta nel Dizion, I*er'i*ccli s. m Parrucchiere: Propriam. Colili che la parrucche, ma usasi anche per Barbiere, perch Colui che rade e
i

'el

accomoda

la

barba,

S Perlengudse n, p. Consumarsi, Struggersi. Andar in dileguo, in consumo. Dimagrare, Smagrire.

I*erlisciase
Azzimarsi,

n. p.

Strebbiarsi, Rinfronzirsi,

Aiiinciirsi,

Raffusnlarsi

Hipicchiarsi
piti

Cincinnarsi, Ri^incinnarsi: Tulli verbi che

r*errcclxetta
rucchino.
i)im
di
s.

capelli. Parrucchiere tonda pure e acconcia pi generico; Barbiere da uomo. Parrucchiere da uomo e da donna. In Firenze buona parte di Barbieri e P.irrncchieri si trasformarono in Frisnri (dal frane. Friseur) S Bfttega (la perrcch; Barberia e Barbiera. e Pars. f, Parrucchelta

meno
bellirsi

Adornarsi, Abricercatamente, e dicesi per lo pi delle


signitiano Abbigliarsi,
s.

Parrucca.

Perrecn.
n

m
in

Penuesso
di

donne,

Parruccone, dicesi
e d'alta dignit,
f.

enso fgur. per

Parruccone: Gran parrucca. Uomo grave


Maggiorana, Majorana,

m. Permesso: Voce adottata

in

B.irbassoro.

quasi tutta l'Italia, e intendesi Quella permissione

Iersa

s.

l'ersa. Persia,

vacanza o di assenza temporanea, che d un capo ufficio a' suoi impiegali, ovv, un colonnel.o nn generale ai soldati del suo reggimento o corpo, onde: Ani in permesso; Andare in permesso, dicono militari l/andare alle proprie case, con un congedo dalle insegne per a lerapo.
i

Sjnsnco, T. boi. Onganum mnjoruna. Pianta che ha gli steli numerosi, diritti, deboli, le fofiori bianchi a glie p croie, ovate, iniesterrime,
i

spighe rotonde, compatte, pub scenli. Si e liijva ne' g aldini per l'odore soave che tramanda, e si adopera per condimento. Fiorisce dal giugno
al

Permette

t. a. Pertnelicre,

Concedere: La-

luglio,

ed indigena del Portogallo.

PEH
I*ei'soiaiiin
valiro.
s. m. rrrs'anino, Tulipano spITui'pa sy Visir 1.1. Fiorp di non
i

PER

589

cerebj di ferro della bolle, barile o altro, afv.

l"l

finch stringano fortemente.

comune
risce
noi

bellezza dellu raniigiia de' Tulipani; fio-

lE*er*severa

n.

Perseverare,

Perdurare:

mese di marzo e dunrile, e serve a mairnifico urnamenlo all'epoca del S. Sepolcro nelle chiese di nio altolico; a Verona io dicono
Tuli pan de persia.

Continuare. Proseguire costantem.

in ch'^cchessia.

Persiann-a,
nel

s. f.

Persiana da tirare V. Gixim

3 significato.
p.

I*er80
Dnrace,

I*ei*ssciste

V. n. Persistere, Insistere:

pass.

Perduto, Perso, Smarrito.

Continuare e >slai.temente e qusi oslinalamente in un proposito, iii nn desiderio, ecc.

I*erscistensa
Perseveran/.a:
idea,
in
Il

s.

f.

Persistenza, Insistenza,

continuare a star (ss> in una un ponsiero, e non volersene rimuovere


s.
:

di Chi vedendo la malapaprende Qualche risoluzione disperata. ^ Dse pe perso; Navigare o Camminare per perduto, si dice di Chi essendo in estremo pericolo ridotto alla disperazione si rimette interamente

pe perso...
rata

dicesi

alla

fortuna.

I*ei*secutA
guigioue,

m. Persemtore Che perseguita. P*ei'6seeuaEoii s. f P-rsecnzione e Perse-

se matto perso d'nn-a personn-a; Essere


perso

perduto d'alcuna persona, vale Esserne


i

ma

p:>chisimn nsaia, Persegnitamento,


,

fieramente innamorato.

lasciata persa son perdute: Modo usiiatissimo di significare che non bisogna rifiatare doni o lasciar passare l'occasione che ci si
;

Persepnitazione
chicrh';ssia.

Pcisi^uilo:

Il

perseguitare; e
s

Tutti

lascfp sn'persci

Ogni

dicesi de' travagli e angherie con che

tribola

pei d'Ita,

Tulle

le

lasciate

I*ersegliin
fior

add. Persichino: Del colore del

di

peoico.
s.

offre

d'avvantaggiarsi.
s
f.

I*reieg"Q
Siria
di

Persica e or

comanem. Pesca:

Per-sonaliti
diretto contro una
dell'uso.

Personalit: Persecuzione
in

grosso fruito assai sugoso e gustoso,

personale o Detto mordace, ingiurioso od

ed ha un ncciolo, in cui busa una mndorla per lo pi amara. \ e ne sono di molte specie,
cio
le

persona
f.

particolare.

amaro Voce

Rrali, qupl'e della

.Mad(lalen<i

russe

I*er*snii-a
n

s.

Persona:

Nome

generico che

bianehe, d S

Martino, Lucchesi, Francesi, ecc.


Pesco- e

L'albero

dicesi

Persico

(Amygdulus
di

comprende tanlo l'uomo quanto la donna. Pers(na, per Corpo umano, ed anche per Corporatura.

per Si cu). bscin; .Maddalena bianca: Sorta


cagnola (spnrtilvsso)
di

Pesca spic.ana e

Presso
al

Gramm.

dicesi

Colui
si

che

parla

duna grossezza mez

irregolare, inravala alla base, ovata cima, dove finisce in ana m^mm lletta appuntata. La bnccia sodile e da una parie marcata d'pn rosso freschissimo sopra un fondo di bianco ingiallilo che le d ^el rilievo e riceve delia morbidezza dalla lanugine finissima, che la fa comparire come velintala La polpa

figura
la

Quegli

quale o del quale

paria.

verso

privata; Persona privata, dicesi di Qualunque persona a differenza di chi ba le prime dignit

dnno

Stato.

persnn-'i da Santiscima Trinitee; Le per-

sone della S:intissima Trinit, diconsi dai Teol. Il Padre, if F gliuolo e lo Spirito Santo, cbe sono tre persone in un solo Dio.
so persnn-a; Far il bello, Star sulla Andar mio, sudo, duro e sim. % in persnn-a; In persona. Posto avv. vale Per%
vita,

bianca, gentile, sugosa e odorosissima; ha un poco


d'acid'ito,

Fa da

ma

pesche a po'pa bianca, questo grazioso e non seve che a riletutte


le

come

varne il sapore. Se si cerca d'aprirla si scioglie in un sugo Hbl)oiidante e si disf tra le mani. nccciolo bislungo, pia. lo, fragilissimo, Il suo

sonalmenlp, Di presenza.

Personifica
ad una cosa
la

a.

Personificare: Attribuire
i

figura,

sentimenti,

il

favellare

e quasi

sempre spaccato. muscalcUo ; Pesca colugnn, volgarm. Pesca mo:

Persuade
altrui.

d'una p rsoiia.

Pesca d'una grossezza ordiiiariam. mezzana, che ha la buccia coperta d un bei giallo chiaro, sfumata dalla parte del
scadeila
Altra surta
di

v. a. Persuadere, Convincere: Indurre alimi con parole a credere o a fare checchessia, Trarre nella propria opinione quella di

sole
nella

d'un rosso leggoro che


maturit;
la

si

carica

un poco

sua po'pa. parimente di cuior

Persuasiva
La
fiTza
d'I

J Persadise: Persuadersi, Convincersi, Credere.


s
f.

Persuasiva:

La

facolt,

compatta e carnosa, ma fine e saporitissima, e mollo aderente al ncciolo.


giallo,

persuadere. add. Persuasivo


:

Persuasivo
suadere.

Atto a

per-

spurlilosso; Pesca

o spiccatoja o pariiioja, dicesi comunem. Quella cLe si apre


la

spiccagnola

Per teg'a
a varj usi.

s.

f.

Pertica

Bastone lungo cbe serve

facilmente in dae colla mano. tuccalosso; Pes<'a duraene: Pesca,


'

coi polpa

n Pertica, in Agric.

non si spicca dj:llosso. S Osso (le prsi-gu ; N (dolo ed anche 0>so, il quale contiene la mndorla o sia il seme del persico.

bacchiar
noci,
dicesi

frulli

bastone che serve per aV Il che hanno mallo o guscio, come

Perseg-'Jitu,
Cercar
"
di

v. a.

Perseguitare e Perseguire:

mndorle, nocciole, castagne, ecc., che pi propriam. Bacchio o Batacchio. ed Archetto. T. tormuj. Lunga maz/.a elaal laccala
fa

nuocere

altrui

con

fatti

o con parole;

stica

al

solajo della
,

bottega del tornisi

Tribolare,

M leslare.
s.

tore e che
iitlacrata;

molla
si

cio a dire che

rialza

Persegli ilare, per Far ricerca d'nn malfattore per caliurario e sotlo|<orio alla giustizia.
ni.

per s quando
avvolta
al

lira

per quella parte che non


la

(alla

qnal pende una corda,


del

qual

I*e**jsllo

Spina.

T. oitoj.

Specie

di

cilindro

tornio

fa

ch'esso giri,
sotto.

corto e glosso scalpello, senza taglio, col quale a colpi di mazzo fmaggiqj si cacciano a vanii

))

quando vien mossa la calcola per di per Sorta di misura di terreno.

590

PES

>

Diccsi talora in ischerzo ad Uomo molto alto non grosso; allrim. Spilungone, Fusergnolo. I*erteg'n V. Pc.rlega nell'ullimo signif. I*ertr>cc. v. imp. Spettare , Appartenere. I*er*txelli s. m. pi. Bischi, Bucolini Quei molti foTi che sono ne' due margini verticali del fascclla a uso di allacciar'a coll'aghetto busto
Il

e paratie; Pesar le parole V. Parolla.

atini : Esser grave d'anni, d'(l, Esser vecchio. Savc quanto peisa nn-a persnnn-a ; Saper quanto pesa uno o quanto corra il cavallo d'uno, vale Conoscere a fondo quanto si estenda la soa abilit, quanto vaglia, che anche dicesi Conoi

scerlo intus et in cute.

fauno col punteruolo, cio con un ferro appuntato, poi se ne cuciono i lembi con punti a ucchiello, eccetto che alla ccilura vi si supplisse colle magliette o campanelline
(strinca).
I

bucolini

si

I*esa

s.

f.

Pesata.

Voce

sare, ed usasi col v.

dell'uso: L'atto del peDare: Dceghe nn-a pesa;

Dategli una pesata.

DPesaixe

s.

f.

Accapp'atura
si

Fune

che ha in

(anelletti

a macchina).
v. a.

cima un cappio scnrsojo, e


dera legando ci che
si

appicca alla sta-

I*ertza,

Pertugiare, anlicm. Perlusare,

vuol ppsare.

co-a verinn-a; Succhiellare, Succhiellinare. da nn-a parte all'atra ; Traforare, Straforare. I*ert5Betto V. Perlzin.

Bucare, Bucherare, Forare: Far pertugi, buchi, fori con checchessia.

Spesante
"

add. Pesante, e nell'uso tose. Peso:

Che pesa. Grave.


Pesante, metaf. detto di Persona, vale Uggioso, Nojoso, Molesto o sim.
V. a. Pescare: Tendere insidie a' pesci con reti o con ami o con altro per pigliarli. Pescare, per similit. si dice di tutto ci che si cava dalle acque. anche Term. marin., ed Quella linea di immersione pi o meno alla che segna la nave

I*esca
t)

I*ertsBn.

s.

m. Pertugeito, Bucolino, Buchino,

Buchetlino, Bucherello, Bucherallolo, Forellino,

I*ertzo
:

Forametlo: Piccolo buco o foro. s. m. Pertugio, antic. Pertuso, Buco, Foro Apertura che ha del rotondo e non mollo
larga,

I)

Buco, per Luogo nascosto. Ripostiglio, Nascondiglio, Bugigattolo,

Latibolo.

nell'acqua, misurata verticalmente dalla fnccia inferiore della chiglia in su Cos dicesi che La tal nave pesca tanti piedi o tanti metri per in-

che lascia e cmoe; Intignatura. da btte; Cocchiume: La buca della botte. da ciave o da ciuvua; Buco della chiave, della serratura, dell'uscio: Buco per cui entra la chiave
nella toppa.

dicare che di tanti immersa nell'acqua.

rxentd tn

posso; Ripescar

la

secchia nel

pozzo.

Amld a pesca
i

pesci, vale

da mette e Buca in cui

lettere
s'

a posta; Buca
le

della posta:

I*escettixi
sciarello.

d'in casa; Andare a bastonare Andare in galera. s. m. Pesciolino, Pesciatello, Pcdi


f.

introducon

lettere

che

si

met-

tono in posla. dell'agggia; Cruna V. Foamme. di oye ; Tromba o Meato uditorio. d gatto; Gatlajiiola e Gatlajola Buca che si fa da basso nell' imposta d'alcuni usci acciocch il gatto abbia sempre libero il passaggio per an:

Pesce: Piccolo pesce. Peschiera: Ricetto di acqua per tenervi dentro de' pesci ; allrim. Pescina. I*esciajix s. m. Pesciaiuolo, Pescivndolo:
Dira,
s.

IPeselia

Colui che vende pesci.

I*e8cia
Specie
corta,
d

s.

f.

Tagliapesce, Mestola da pesce:


per
!o

coltello,

pi d'argento, a

lama
di

dare a caccia de' topi

larghissima, alquanto concava, a uso


il

d portello da botte ; Fecciaja Buco nel fondo del mezzule, dove si mette la cannella alla botte, e per la quale si pu trar la feccia. d sciscetlo ; Spiraglio: Quel buco che nel
:

tagliare

grosso pi'sco.
avv. Pessimamente:

PesciiULamexite
chp malameiile.

Pi

IPescimo
superi, di
*

palco inferiore del suHeito, per cui entra


esterna, sollevando raiiimella (gatto),
la

l'aria

add. Pessimo, Cattivissimo: Addielt. Malvagio, e dicesi delle cose e delle


di vita, vale Disgraziatissima,

quale

persone.
11

da varj

artieri

della

Chiusino.
,

Pessimo, aggiunto
Infplicissima.
s.

Cavernetle. % Pertxi d naso ; Buchi t) di pnti da massachin ; Covili: Quelle bu-

I*e8Cio

m. Pesce,

anlc. Pescio.

Nome

genevi

che che
nacati
,

si

vedon

negli

edifzj

non ancora intoficcati


i

rico di Tulli gli animali verlebniti a sangue rosso

nelle
il

q^ali

slavano

travicelli
^

e freddo che nascono e vivono


respirau') per
col
t)

nell'acqua,
si

reggenti
S
S

tavola'o de' ponti.

mezzo

di

branchie e

muovono

A mmi da un pertzo ; Guardare per un F un pertzo in te l'oeijiia V. jEga.

fesso.

mezzo

delle

pinne,
il

% Mette

a man contro 5 pertzo V. Alan. S Tappa un pertzo; Turare una buca, figurai,
vale Pagare un debilo.
S

Vxitd liuti
V.
a. la

pertxi; Cercare ogni buco, cio


il

dapporlulto, minulam*'nte.

I*es,

Pesare: Cercare

peso

dei

corpi

mediante
n

stadera o bilancia.

Pesare, metaf. Considerare

minutamente.

del

Usalo in signif. neut. vale Esercitar la forza proprio peso, Premere col proprio peso,
Figurai.
,

Pesce. T. siump. li lasciare che fa d'una qualche parola.

compositore

a buriddu; Pesce

in

tocchello V. Buridda.

scubeccio; Pesce carpionato V.

scubeccio.

angeo; Pesce angelo V. Angeo. can; Pesce cane V. Con.


d'cegua dge; Pesce d'acqua dolce: Quello che
vive
in acqua non salsa. de ma; Pesce di mare: Quello che vive nel mare. Pesce seccato come lo disseccu ; Pesce secco
:

sloccofisso;

salalo e seccalo
al

come

il

baccal;

Gravitare.
M

Esser
ecc.
:

increscevole
peisa...

grave, molesto, fastidioso, Se savesci quanto me


pesa...

fumo, come l'aringa. d brasso; Pesce, chiamano cos 11 muscolo blsalalo e seccato

Se voi sapeste quant'egli mi

cip le del

braccio.

fresco; Pesce fresco: Pesce pescalo di poco.

PES

PES
imS

m
,

impeat o imperato: peralore V. Imperai uio; Pesce


in

Imperatore o Pesce

Fd pesn

sottolio: Pesce di mare, colto,


in

Pesn
Pesu.
dal

Aggravarsi ; grave col proprio peso.

Gravitare

Rendersi

add
s.

porco; Pesce

salalo e riposto

barili,

infusovi olio.

ni.

Pesante: che pesa, Grave. Pesatore pubblico: Colui che ha

porco V. Porco. ratio; Pesce bandiera, in Napoli Pesce banniera,

pubblico l'incarico di pesare.


s.

Pessa
Il

Pezza:

Un poco

di pannicello.

S %

Pesce sorcio, a Venezia Volpe di mare V. Ratto. raz; Pesce rasojo V. Raz. r; Pesce re V. R. samp ; Pesce san Piero V. Satnp. sau; Pesce salalo: Acciuga o Sardella conservala nel sale, che serve di cibo e di condimento.

Roma

Ciascuno di quei pezzi di tela, su' quali si distende unguento, o che si mettono per poi fare la fasciatura da chi cura piaghe o ferite, n La tela intera di qualunque materia tessuta: Unn-a pessa de ttja, de panno, ecc.; Una pezza
:

Pezza

di

tela,

di

e meglio

panno e sim. Toppa Pezzo


:

di

panno

lino,

lano

S S

spd; Pesce spada V. Sp. vacca; Pesce vacca V. Vacca. Ae d pescio; Alette, Alleile, Pinne. Che pesci piggevinio? Che pesci pigliamo noi? dicesi per dire Che si pensa di fare? Che facciamo? e sim. Chi dorme no piggia pesci V. Dormi. se san cornine un pescio; Esser sano come un pesce, vale Essere sanissimo, Godere nna
perfetta sanit.

cuce in sulla rottura d'un vestimento checchessia d'allro di simile stoffa. de formafigio; Forma di cacio o assolutam. Cacio.
altro che
si

de Levante;

Pezzetta o
lo

Pezzetta

di

Levante:

Pezzo
di

di

panno, per

pi bambagino, che sof-

fregato tinge in rosso, e serve per liscio, e viene

Levante.

S uio de pescio; Olio di pesce V. Buio. S LcBle de pescio; Latte di pesce V. Lcete. S Lascia crri pescio ; Lasciar correre V. Corri. S S

Pessa

Le ago pin de pesci ; L'Jogo pesci oso o pescoso piscoso: Luogo che abbonda di pesci.

Mette de pesse; Rappezzare, Rattoppare V. Pessd. S Metti ghe a pessa e l'in;,uento V. Inguento, S Unn-a pessa imbastia a Ce meza cxtu; Barba bagnala mezza rasa. Dettato prov. che significa Chi comincia ha mezzo fatto. V. a. Ralloppare, Rappezzare: Mettere delle toppe e pezze a panno o altro che sia rotto.
Rattoppare, figurai, per Rimediare, Riparare. nn-a maottia ; Rabberciare o Restaurare una
malattia, vale Rimeltere un
ciente sanit,

save che pesci piggid;


pigliarsi,

Non
ci si

sapere

che

pesci
gliali

dicesi

Quando

trova imbro-

ammalalo

in

suffi-

sopruffaili

per

modo che non sappiamo

ma non

guarirlo totalmente.

quel partilo appigliarsi'.

Pessa
Nd
save se

S iVo;i se n carne n pescio,

nn-a

Pessamme
Rollarne.

s.

Pedata: Colpo dato col piede. s. m. Pezzame: Quantit di pezzi.


f.

cosa a

l'

S ^'d camme un cio benissimo. S

carne o pescio V. Carne. pesdo; Nuotar come un pesce,

Pessetta
I)

s.

Pezzetta, per Ciascun


sui

Pezzetta: Piccola pezza. di quei pezzetti di tela,


si

Oge di pesci ; Branchie, Gargie V. Oigia. pescio grosso mangia piccinS Mangi. % Voe mostra a n a-i pesci; Voler insegnar
S
.

quali

si

distende unguento o che

mettono

sopra
II

le fila

per far

la

fasciatura a piaghe o ferite.

per

Una

sorta di

Blonda antica genovese del

notar
di

a' pesci,

vale Preieiidore d'istruire alcuno


escioue. Acer, di Pesce: Pesce

cosa di cui sa gi esperto.


s.

I*esciix
grande.

m.
s.

valore di sei soidi, corrispondenti a cent.

2^

ital.

da

nettezzd

raz da barba

Barbino

V.

Straccelta.

pe vesyhugge fi; Struscia o


Striggtdjua.
s.

Striscialojo V.
di Pezzetto.

Pesciona.

lungo strelio e profondo, da lessarvi un pesce. Questo talora collocalo in sulla navicella, che Una
f.

Pesciaiuola

Vaso

Pessettiii

Pessetto
n

s.

m. Pezzettino. Dim. m. Pezzetto. Dimin.

di

Pezzo:

lamina traforata (he compie


cui
s'

la

pesciaiuola,

in

Piccolo pezzo,
parlandosi di tempo o di luogo, vale qualche spazio di tempo o di luogo. de lardo; Lardello: Pezzuolo di lardo che serve
Pezzetto,

introduce, e cavasi poi, mediante due

ma-

gliette

pnse onde levarne


rompa.
s. s.

il

pesce lessato senza

che

si

Pesci sso Pesco u m.

m. Pesciaccio. Peag. di Pesce. Pescatore: Che pesca. Che eser-

Un

a lardare o lardellare (mstecc). d'u; Pezzetto d'oro: Sorta di antica

piccola

cita dell' in

l'arte

di

pescare.

ferro con

ncoa; Pescatore. T. mar. Grosso gancio redancia o impiombalo cavo pro-

moneta d'oro spagn. del valore di lire sei e soldi 12 g^nov., corrispondenti a lire a e 20 cent. ital. Pessig-a V. a. Appinzare, p.nzare. Pungere,
Punzecchiare:
Il

porzionato, e serve per incocciar lncora nelle palle per attraversarie.

ferire
tafani

Martin pescu V. questa voce


s.

alla

sua sede alfab. so: Piccolo


si

come

api, vespe,

che fanno certi insetti, e sim. col pungiglione.


il il

Pesetta,

m.

l'esetio.

Dim.
di

di Pi

d formaggio; Piccare, Pizzicare, Aver dicesi del Pungere e mordere che fa


piccante nel mangiarlo.

forte,

cacio

peso, e dicesi

comunem.

quelli

che

met-

Peson
si

tono nelle bilance di poca portala. s. m. Incubo: Quell'oppressione o soffoca/ione che talvolta si prova durante il sonno, in maniera che ci sembra d'avere un gran peso sullo stomaco, ma che cessa come prima l'uomo
sveglia.
I

d vin; Frizzare, Piccare, dicesi pure del Pugnere e mordere che fa il vino piccante nel berlo.
L'f ffetio
s. m. Mordioamenlo, Mordicazione: che alcune materie, per una certa pro-

Pessig-o
priet
n

conladini tose, lo dicono Pesarolo.


,

3Iorso;

de testa; Accapacciamento
capo.

Pesa; Gravezza

al

producono al palato. Quel picco che ha il vino, che nel berlo par che dolcemente morda la lingua.
vellicante,

Formaggio

ce pessigo; Cacio forte V. Formagsio.

692

PES
s.

P8
:

I*essiii
de

da gamh'a di

m. Piedino, Pedtipcio Piccolo piede. stivai; Peduccio V. Gainbea nel

Pessn
alle

2 significato. bce, de travetto, de pnrco^ ecc.; Peduccio: Tuila quella parie dal ginocchio in gi del montone, porco, agnello e caprello,
la

s. m. Toppnne, diconsi Pi p"zzi di panno lino soprapposti l'uno all'allro cucili insieme ed impuntili a guisa d: cnltroncino. Codesto loppone meiiesi sotto ai bambini per fdir rilegno

orine,

a preservazione del
s.

letto.

qnal

non

si

fPessofcto

dice Peduccio se non ispiccala dall'animale.

de vitella; Zampa. Fa pessin; Far il pii'dino, dicesi nell'uso del Mostrare d'avere piedi piccoli, calzandoli con
i

nostra che non ha corrispondenza ita'iana: Quel velo bianco e leggero, che portano in capo le donne litfuri e scende loro sulle spalle e davanti fin verso il

m.

Pezzotlo.

Voce

ginocehio.

iscarpe assai stretle.

Pesso
di

Psta
e
1)

s.

f.

Peste.
:

Pestilenza, antic. Pestilenzia


di

di

m. Pezzo, Tocco (coll'o larga): Farle cosa solida, come un pezzo di legna, di pane, cacio e simili; parlandosi di pane, dicesi
s.

Pisiolenza

Influenza

male contagioso o

epidemico.
Talora usasi per riempitivo,

ma

accompatrnata

meglio Tozzo.
n Pezzo, dicesi

come: Un

Composizione musicale isolata, da niuxica. Fesso concertu, ecc.; Un bel pezzo di musica, Pezzo
di

bello ptssu

concertalo e sim.
H Pezzi, al
plur. diconsi Le diverse parli che compongono una maectuna. Colonnato: Sorla di Moneta spagnuola del valore di
ital.

sempre col!' interroga'.: Per chi psla n' han piygiu? Per chi mai ci hanno presi? Cose psta 6 h'dvciva Ila fa ? che diavolo ci avea a far egli? S De psta m. avv. Malissimamente, Pessimamenle: Parla nn-a len(,ua de psta ; PdtlSir una lin!

lire

cinque e ceni. 2).

d'artiglieria; Pezzo d'artiglieria, Pez'o di bronzo

ed anche Pezzo assolutamente dicesi L'artiglieria

gua malissimnmenle. D ruba (la psta; Svillaneggiare, Dir villanie; e talora Garrire a uno, Rampognarlo, Sgridarlo. S Fd a psta: Far il diavolo o il diavo accio o il diavolo a qnatiro, vale Imperversare. Tempestare. Sovi't da psta: Aver un eaitivissimo gusto, e

dicesi
Il

medesima.

da scsciantu; Pezzo da

sessanta,

si

dice, lolla

di cose che si riferiscono ni pa'alo. de psta in l'n scito; Putirvi fieramente.

la metaf. dairarliglieria, ad Una persona, e donna massimamente, che sia ratiiccia e bella Pezzo da sessanta, dicesi anche nell'uso a Persona

Pesta,
II

v. a. restare: Ammaccare una cosa percuotendola per ridurla in pulvere o per rafliiiarla.

Pestare, figur. Battere o Dare altrui delle sconce


busse.

scaltra,

accoria, maliziosa.

d'aze. ne muscursn, ecc.; Pezzo d'asino, di risi direno altrui per modo di villania. de domin; Tessera V. Domin nel 2 sijjnif. de formaggio; Taglio di cacio V. Formaggio. de legna; Pezzo di lejina I T<sc. dicono Pezzo di legna da catasta Quello che ha la lunghezza

baldo e sim.,

di p in te Vanda; Ca'pestare, Scalpitare: Pecalcare co' piedi in andando. stare


di p
siva
e

twra: Biltere

pi'

di,

vale

Dare

in

grandissima escandescenza, Dar segno di eccescollera.


:

della

legna da catasta (pilla de. Icgnej.

S
S

de mezo di fndi da blle; Pezzo di mezzo, Mezzana, iMezzanoj se son due, Pezzi di mezzo; se tre, Mezzana o Mezzano il Pezzn di mezzo, Conliamezzane o Contramezzani Due pezzi che sono tra la mezzana e le lunette. grosso; Pezzo grosso, dicesi familiarm. per Uomo di grande autorit, di gran sapienza, ecc. pe pesso m. avv. Lapo per capo. A pessi m. avv. A pezzi, A brani V. A lochi. Bello pesso d'omino, de donna; Bel pez/.o o Bella lacca d'uomo o di donna, si dice d'Uomo alto e bello e ben formalo, di donna alla e fresca e di bella persona; e quando la bellezza non cos gentile si dice Bel pc/zo di Marcantonia. Cazze a pessi; Cascar a brani V. Cazze. se tutto tn l'n posso ; Esser d'un pezzo, cio
i

le castagne Mondar dalla ; Battere scor/a e dalla peliija (lggwj le castagne secche battendole sopra un ceppo dentro un sacco sliello

castagne

anzi

che no.

l'wguit in lo

morta; Pestar
in

l'acqua nel morlajo

V. J^gua. l'ya; Pigiar l'uva V.

Sciocca (verbo).
pestare.

Non

ave ni de pesti e ni da pesi V. Ave.


s.
f.

Pesti,
Caglia!

Peslaia

L'alio del

Pesteg-addal
Miiu'h
Olii
!

capperi! cppi/.zi! Cppita! Kscm. di maraviglia.


Scalpitare,
in

^Pestell/ di p;

Caipi slare:

Pestar' o Caleare co pedi

;<iidando.

Pestelletto
mo"
di

Scria d Orecchino fatto a

piecolo pestello.
s.

Pes^tellin

Pestello
pesia
CI

s.

m. Pestellino V. Coalin. m. Pestello: Sirum. col quale


nel

si

intero, e dicesi
di n

duna

statua o altro di

pietra,
pezzi.

morlajo o in aliro simile vaso; ed di ferro, di veiro o di legno; allrim.


eech"ssia
Pesiaiijo.

legno o sim. che non fallo di


di
si

pi

Essere d'un pezzo, dello

perscna, vale Che


a pezzi:

Pestiss/
f Psto
coriisp-

V.

a.

Spiaccicare V. Bernissd.
precisa
saisa o

non
S

piega.

Che come

inlirizziio.

Taggid a pessi; Tagliare o Fare


gliare
in
s.

Tadi

Voce nostra che non ha ndenza ital., ed Una sp'cic di

parli,

e talora Uccidere
:

Pesso
tempo
,

fesso {a.
pezzo

Ijn pesso Un Un pesso primma, Pe un hello pesso; Un pezzo. Un bimn pezzo. Un gran pezzo. Un
:

Quantit m. Pezzo come Un pesso Un


,

di

luogo
,

condimento che si fa alla minesira, e si compone di basilico o maf!giorana o prezzemolo, di


aglio e cacio, pestati insieme nel mjrlajo e seiolti

fa,

Un p-zzo

prima, che anche dicesi


fa e

stra

pezza, Buona pe?za. Gran pezza, Pezza

sim.

Pesso

Pestu
si

add. Nessuno:

Na

ghe n'ho pesso; Non

con olio e con acqua in cui fu coita la mineche si vunl condire. In Tose, non si usa. Pusin. r'oive: Pasta, Pastone V foralo s. m. (.raticcio: Stnim. d'asse che SI adalla sulla bocca del lino e sopra cui
pigia l'uva.

se l'ho nessuno.

PET

PET

593

Pestmmiil
I*estiiiriio

s.

V. Pestmmo. m. Bliccino, Mcolino, Mcci-

chino, Pocolino, vale Alquanto,

Un poco: Dceme un pslmmo de pan; Datemi un micolioo di

che ornarne il capo. Ce n' di corno, di tartaruga, d'avorio, di bossolo e d varj metalli. DicoDsi Denti Le punte del pettine; Dentatura,

La

fila

de' denti

Mascelle, Le parli pi grosse


la

pane.

e pi larghe alle due estremit della dentatura;

Dello di tempo, vale Un momento, Un brevissimo spazio di tempo : Asptceme un pestmmo; Attendetemi un momento, n Talora dicesi per vezzo a Giovine leggiadra e di belle maniere, e dicesi Pupa, Tota, Citta: A l' un bello pestmmo; una bella pupa. S Pestmmi; Tritumi, Frantumi: Frammenti delle
castagne e d'altre cose. s. f. Patacca e Palacco: Moneta vile antica, il cui nome usasi per esprimere Cosa di

Costola, La parte del pettine,

quale non

segata in denti.

da donna; Pettine da donna: Quello che portano in capo


e
s

le

donne,

per ritener

le

trecce

denti lunghi e radi, costola larghissima, or liscia e pienn, or traforata,

per ornamento.

Ha

I*etacca
poco
sapere o
S A' capi

niun valore.

Non ne

nn-a petacca d'nn-a cosa; Non ne intender boccieata, dicesi Quando


il

d'alcuna cosa non se ne sa niente;

che diciamo

Codesto pettine curvato al garbo della lesta. da Un, da cneva; Pettine da lino, da canape: Slrum. di legno, lungo circa due palmi, nella cui lunghezza sono piantati moltissimi spanzoni d ferro appuntati, acutissimi, cim la punta volta air ins, e sopra il quale lannjaoli e canapa] passano le manate del lino o canape pigiando e
frastagliala
in

o smerlata

arco, corrispondenle

anche Non ne saper straccio. N vae nn-a petacca; Non valere una patacca, un lupino, uno straccio, cica, nulla, un Valer poco o niente. fico secco, un frullo, ecc.
:

tirando a s, peV nettarle e lasciarle bene.

da

tescioei; Pettine da tessitori: Arnese formato

d qualche

buccia di canna,

centinaio di slecchine, per lo pi di sottili e vicinissime, fra ciafili

I*etacch.iim-
Batta
nel 5" signif.
s.
f.

s.

f.

Fardata,

Zaffata

V.

scuna delle quali passa uno dei


divisi

dell'ordito
di

Cordtoj. L'ufficio d questo pattine


fili

tenere
il

I*e taccia

Guardaporto. T. mar. Bastimento che si tiene in un porto vicino al luogo dello sbarco, nel quale si tengono alcune guardie per vegliare alla tranquillit e sicurezza del porto, segnatamente in tempo di notte; dicesi anche
Palasela, e nell'uso Pelacela.
s.
f.

dell'ordito e di serrar contro


filo

tes-

suto ciasonn successivo

del ripieno (bttu).

r(eo; Pettine rado, Penine strigatojo: Quello che

ha

denti radi
i

e grossetli e serve per istrigare


Pettinella, e

ravviare

capelli.
fitto,

spesso; Petiine
denti
flli

I*etecce
lo

plur. Petecchie

Marchielte rosse

troppo plebea anche Leiidinella: Quello


i

con voce forse che ha


larga

nere che accompagnano alcune malattie, e per pili le febbri maligne, P*ten.a v. a. Pettinare: Ravviare, Riordinare
i

da

ambo
o

lati

della costola,

e piana, e qnattro mascelle. Serve a trre

dal

capo

la

frfora

altro

che

si

fosse

annidalo

capelli avviluppali e ripulire

il

capo

col pettine,
la

Pellinare, s'intende altres L'acconciar


latura

capel-

fra' capelli.

spesso e rceo
i

Pettine fitto-rado: Pettine che ha


della

riducendola in trecce, ricci, staffe e sim.


l'uso

denti,

filli

da una parte

costola

e radi

secondo

e la

moda che
la

corre.

dall'altra.

a lann-a; Carminare
Cardarla.

lana, vale Pettinarla,


lino, la
la

Un, a cneva;
si

Pettinare

il

canepa o
loro parte

sim.

dice del Separare col pettine


fine.

Ptenin
alquanto

e i pteni V. Cascia. gruppi arrstan attacchm a-o pitene V. Gruppo. s. m. Peltinino Pccolissimo pettine,

Fghe andd a cascia


Tutti
i

pi grossa dalla

nn-a persnn-a;
Conciarlo male.

Pettinare

uno,

figurai,

vale

Fargli lina buona risciacquala; e talora GralBarlo,

*Pteiiinn-a

cosa

l'

roba da ptend co-i sasci;

da
ti

pochissimo curvo. Ne portano in capo le donne uno, due o p,, per tenersi in sesto vane minute parti dell'acconcialnra. s. f. Penine lungo: Pettine pi lungo che largo, mezzo fitto e mezzo rado, con
fitto,

I*teix
dicesi
s

prendere o da mettere a sassale. s. m. Pettingnolo, Petlinajuolo che fabbrica pettini.


i

costola tonda.
:

Quegli

Pettine a fusellino o

Pettine
al

da

parrucchiere:
lungo,

Petiine di forma eguale

Pettine

Pten
e simili.
lino

ma

s. f.

Hettinala: L'atto del pettinare; e

de' capelli

come

del lino, delia canepa

Ptenad

m. Accappatoio Manto di panno che ncnspalo da capo e cuopre tutta o


s.
:
11

una delle sue estremit, quella che corrisponde alia parte filta, si prolunga a punta, la quale il parrucchiere va cacciando dentro capelli preceiientemenle arruffati, dove occorra rialzarli e
i

pareiigiare

la

rassetialiira.

parte della persona; serve per lo pi ad uso d sopravveste, e specalm. per non insudiciarsi i

panni nel pettinarsi.

Ptenata
lino,

s. f. Pettinatura: In genere L'atto e L'effelto dei pellinare, e dicesi dei capelli, del

della

lana e sim.

Saracco a csiola. T. legnaj. Sorta di sega a lama larga e assai sottile, e col lato opposto alla dentatura rafforzato con una costola, cio una lista di ferro o d'ottone fermatavi con viti o altro, locchc rende inflessibile la lama sottilissima, e la impedisce cos di brandire e d'incarvars nello
adoperarla.
V. n.

n Pettinatura,

parlando solo di capelli, si dice pi propriam. L'acconciatura del capo, cio L'assetto de' capelli e degli ornamenti che vi si sogliono
nnire.
s.

Peti
di

Crepitare, Scoppiettare, dicesi propriam.

Quello strepito o scoppiello prodotto da car-

boni accesi

da legne ardenti
Friggere, dicesi

ed

anche dai
il

Ptene

m. Pettine:

Sottil

lamina a pi punte

a uso di pettinare capelli, tenerli in sesto o an-

sali

esposti sul fuoco.

lmme;

Quando

lame, o

Cabaooi, Dixionario Oenovue-Italimno.

594

1>ET

PEV
pre sta sulla terra come le altre Lodole, ma qualche volta vedesi ancora posato sui rami. Annida ne' nostri monti; sedentario in molli luoghi.

ii

per poco olio che sia nella Incerna, o per essere Iiicii-iiolo bagnalo con acqua, romoreggia,
q'-a
Il

mandando
pi'tisce;

e l piccole favillui/.e:

O lmme

lume
s.
f.

frigge.

**I*otta
i

V.

n.

Batter
a' polii

la

capala. Tirar
prete,

le

cuoja,

Petizin
I?to
n

Petizione, Supplica: Memoriale


si

Dar beccare

del

modi

bassi

che

Sciiltura, con cui

supplicano

superiori di

vagliono Morire.

qualche grazia. s. m. Pollo: La parte dinanzi dell'animale


dalla fontanella della gola a quella dello stomaco.

jPetteg'olezzo
dell'uso

s.

m.
l'

Pettegolezzo.
Italia
:

Voce
fatti

comune

tutta

Discorsi

Fello,

parlandosi di donna, vale anche


l'

11

seno,
-

Le poppe, per Animo, Coraggio; ha d peto; un uomo di

un

ommo

chi

persone insieme e propriam. delle azioni ed interessi altrui con impostura di male o di bone; e per lo pi s'intende di Cicalamenti fatti da donnicciuole o da viziosi novellieri.
da
pili
s.
f.

petto, cio corag-

I*ettela,
liera
altrui
,

Pettegola:

Femmina
i

vile e ciarle

gioso, fermo,
I)

11

Talora Pensiero.
d'altro
vallo,

ardito,

animoso.

che s'occupa a ridire

falli

parole

pigliasi

per L' interno,^cio par

Anima

Pettorale, Peltiera. T. vaiig. Striscia di cuojo

che

si

tiene davanti al

petto del ca-

Seminatrice di discordie e di scandali. F*ettvi s. m. Piscialletto, Pisciacchera dicesi per dispregio, a" Fanciullo che faccia l'arroganteilo: Mia; che brutto pctlcu ! Ve' che insolente pi,

appiccata alla sella da una


cali
all'

banda e

affibla

sciiicchera

biata dailaltra,

acciocch in andando all'erta


indietro.
fronti*

Inettezza, v.
e

n.
:

Spotezzare, Scoreggiare, Sbora-

tenga chessa non

bardaro, Trullare
parlandosi
di
s.

Trar pela. Spesseggiare

le

pela

a peto; Fello
in
ti

petto,
7'.

a fronte.

buoi, pornare,

osselle; Falda.

macell. Taglio di carne

Pettezzou
reggione: Che
Il

nell'estremit anteriore della costa.

lira

Corneggiare. Petardo, Spetezzatore, Copeli e coregge.

peto, Ave

un

figgtu

a peto V.
il

peto

alia

Talvolta usasi per

Uorrto

scimunito e goffo V.

sua sede alfabetica.


S Bitise 5 peto; BatlcTsi
in

petto:

Picchiarselo

segno di compunzione. S se uttaccu de peto; Esser


di

Babazzn. I*tto s. m. Pelo e Quel rumore che fa


Il

tisico.

Esser infetto

tisichezza,

Patir di

lisicume.
;

% Mcttise
la

nn-a

man

u-o peto

Porsi o Mettersi

piar. I peti e Le pela: vento ch'esce dalle parli di sotto; allrim. Coreggia, Trullo. Pelo, per La minima cosa, onde: Conta tutti i petti che se Via; Ridir lutti i poti che fa uno,
al
il

mano al petto, figurai, vale Giudicare d'una come se si dovesse giudicar di se stesso. S Mnta a petoPiggisela a peto, Piggidsela a peto per un, Scaa a peto V. A peto.
cosa
S Peti
cos

Ridir
in

le brache o le brachine (Tommaseo, Giunte Mutande): Essere un-rinvesciardo, un riporta

novelle.
II

da inurs.cinn-a, dd gipponctto, ecc.; Pelli, chiamano i sarti Quelle due parli laterali

d'un abito, d'un corpetto, d'una camiciuola o sim., che si soprappongono e si allacciano e si

abbottonano dalle due

parli.

Rannosi ancora dei

corpetti, caraiciuole o sim. ad

un petto solo e

Scoppio, dimin. Scoppietto: Strepilo improvviso che fan le legna che ardono, prodotto da esplosione d'aria o di vapore, onde sono talora lanciali con impeto de' frantumi di jegno o di bragia. N se pu ti un petto smsa ch' vadde sbito a cnta; Non si pu trarre un pelo ch'ei noi ricolga, dicesi di Chi ascolla attentamente le
S Petti de in pozzi
fra

Il

ad una sola abbottonatura. de Scarpe; Mezze piantelle. T. calzol. Quella suola della scar-pa che, cominciando dalla punta

alimi parole per riferirle subitaniente. mncga; Galletti. 7'. cuochi. Frittura
falli

d'altrettante cucchiaiate

di

pasta

del piede sino alla

met

di esso, si rimette

nuova

in ricambio della gi vecchia e logora. S Sta a peto con un ; Stare ja petto o appello a uno, va'e Stargli a fronte, in confronto, a compelenaa,
in

gara, a lu per
s.
f.

tu,

Essergli ugnale di
:

forze.

I*tiiin-a
donne
sul

Pellorina e Petlurina

Pezzo

soda e tenera, composta di farina, uova e zucchero, la qual friggendo ricresce, si fa rilevala e tondeggiante, ed graia al guslo. grillo, il grugno, il S Pi(jgi piio; Pigliar il broncio, Imbronciare V. Impettse. % Ti l'ultimo petto o Ti 5 petto gloriso;

triangolare di drappo impuntito e fortemente orlato, il quale colla punta in gi si pongono le


petto sotto al busto, allorch questo per davanti e lascia un intervallo che resta appunto occupato e coperto dalla pettorina. Pollina: Quel pezzo aggiunlo al grembiale dei
s'allaccia

Andar
Batter

a babboriveggoli, Tirar
la

le ciioja

le

calze,

capala. Andare a far terra da cavolini,

traili, Andar a Buda o a Volterra, Dar i barbe al sole, Far fagotto o gheppio, figurai, vagliono Tirar l'ultimo fiato. Morire. I*ett<'>ii (Aj V. A pettn alla sua sede aifab.

Fare
le

cuochi, de'ralzolaj ed

altri,

che copre

il

petto.

I^etronella
livelio,

s.

f.

Maitolina, Lodoiicchio, Coornit.

Tottavilla.

T.

Alauda arborea.

r*ero S Sld m I*exo

s.

m. Nobilt

ma

detto per ironia.


natali.

scio
s.

pcro; Affettar nobilt di m. Blico, Pernio: Pezzo di


si

ferro, di

Uccello del genere delle Lodole, che ha il becco subeguale alla met della testa, superiormente
scuro-corneo, inferiormente
di

bronzo o altro che

ferma

di sotto o

sopra

gli

angoli delle imposte delle porte,

color

pii

chiaro;

penne

cima e mollo lunghe cos che formano un ciuffo; groppone e


del

pileo, rotondate

nella

che sono molto }.'ravi, senza far molla forza nei loro cardini o
g
,

massime di quelle per muoverle agevolmente


stipili,

cuopnlrici
inferiori
,

della

coda, cenerino-lionate;
;

le

parli

Pevi da campann-a; Porta a pexi ; Uscio


s.

Bilichi

della

bilico

campana. V. Porta.
si

poco pili larga delle ali; piedi grigio-carnicini. Abita ne' luoghi sparsi d'alberi e vestiti di macchioni; quasi sem-

bianco-ceciate

coda

Fev
il

m. Cipolla
s.
f.

Il

ventriglio de' polli.


:

I*evia,
pepe.

Pepajuola

Vasetto dove

tiene

PIA

PIA
? Stto

S95

Pevion
annuum.
Dialur'l
;

s.

m. Peperone. T. botan. Capsicutn


o anche giallo nella

Pianta che produce una bacca appuncolor verde lucido' quando im-

Piantn

tala, coriacea, d'un bel rosso


di

di sapore piccante quasi come pepe. I peperoni mangiansi verdi e cridi, intinti in olio, ma per Io pi si conservano in aceto, e chia-

malura;

a pianta di ;)e; Sotto le piante. Piantone. T. mil. Soldato che s. m. si ponf senz'archi buso, fsso in un luogo o per guardar che niuiio ci vada o per altro motivo. n Base. T. magn. Cos chiamano fabbri-ferraj Quei
i

pilastrini di ferro, lisci

o lavorati, posti nelle scale


i

in

capo ad ogni pezzo

di ringhiera,
la

quali

servono

mansi Peperoni acconciati o conci, Peperone, dicesi nell'uso e per ischerzo

a collegare e rendere stabile


di

ringhiera stessa.

Naso

Pevionetti
sotto l'aceto.

grosso e d'un color rosso acceso. s. m. plur. Peperoncini: Peperoni non ancor finiti di crescere. Si sogliono metter
e

Piassa
n
citt

De piantn; A pinolo e nell'uso anche Di pian* tone V. questa locuz. alla sua sede alfabetica. s. f. Piazza, Luogo, Posto, Sito; e talora anche Carica, Impiego.
Piazza, in term. militare Q'iel loogo dove nelle
risiede
il

I*x;iii dell' og"ia ; Lobo


Ogia.

Lobulo V.

comando
i

dciIa piazza, da cai di-

pendono cio
Peggio, Peggiore e Piggiore:

tatti

soldati

I*eaEo;

Nome com-

sono

fuori

delle caserme.

Pi cattivo. ti, per le, ecc.; Peggio per me, per te, per lai e sim,, modi che dinotano 11 peggio sar per me,. per le, ecc. % AnA de ma in pezo; Andar di male in peggio V. And. \ S A-0 pezo and V. questa locnz. alla sua sede alf. S A-o pezo di pezi; AI peggio de' peggi, vale Al
parai, e vale

per mi, per

nizzazione miliiare la sue altribazioni furono affidate

che giorno per giorno la nuova orgaPiazza venne abolita e le

Dopo

ai Distretti milit.

d'arme;

Piass
a

Piazza d'armi V. Classa. V. a. Collocare: Porre in nn luogo o

Piastra
valore.

suo luogo; Situare, Accomodare, Pestare. s. f. Piasira: Moneta d'argento che, secondo gli Slati a cui appartiene, ha pi o meno

peggio che possa succedere.


S

Piastrelle
sirelli',

(Zg a-ej; Gaocare


m. Petto. T.
imbottito di
ili

alle

pia-

pezo;
;

Alla

peggio, Al

peggio: Nel

peggior

alle

murielle, alle lastrucce V.


s.

Pezo

modo

possibile.
:

Plastron
cialino
di

Zyd. scherma. Guan-

Pezo,
di

Peggio Usato come avv. vale Pi male. che mai ; Peggio che mai, vale Per assai peggio di ci che ssi del'o innanzi e di ci che presentemente; che anche dicesi Peggio che peggio. che pezo; Peggio che peggio, vale Pi che pi. V. n. Peggiorare e Piggiorare: Andar
cattivo stato in
,

Piatto
Il

ci ino, con coi il scherma suol coprirsi il petto per colp di fioretto, ricevervi senza nocumento che s fa dare dagli scolari cui d le/.ione. s. m. Piallo: Vaso per lo p. di maioporcellana, p; o men largo, pi o men lica

pelle

Maestro

di

peggiore, Andar in declina;

zione
di

Cader

in

male pi grave
s.

parlandosi

Piatto, per

concavo, sopra cui si portano in tavola le vivande. La vivanda slessa conlenuia nel piallo;
e usato nel plur. diconsi

maiali, vale

Aggravarsi nell'infermit.

Pezoa.i]ieuto
giorare.

m. Peggioramento:

II

peg-

relazione alla loro vaiiei e

Le pietanze stesse al lor numero:

in

Un

Pia
Pia.
II

s.

f.

lessata

biondina: Castagna verde sbucciata e in acqua con sale e finocchio.


lai.

v. n. Pigolare, alla

Pipilare, antic. Piare:


i

mandar
gli

fuori

della

aliri

piccoli

uccelli

pulcini voce che fanno che s'imboccano per

disn con vieitestra, buygto e trei piatti; Un desinare composto di minestra, lesso e Ire pialli. da frfa; Frultiefa V. Fria. g Piatti da banda; Piatti o Piatti turchi: Doe dischi d'ottone o'bronzo, d'un palmo circa di diametro, con un incavo fondo nel mezzo e dae
prese centrali e girevoli, die, picchiati Tono contro l'altro alternamente all'ins e all'ingi,

lor

medesimi.
v.

PiafT

n.

Fare

la

ciambella.

T.

cavali.

Il

muoversi del cavallo regolalamenie nello stesso luogo senz'andare innanzi, n tornare indietro.

mandano un

sui>no stridulo e forte tintinno; si

Piag'a

Dal frane. Puffcr. s. f. Piaga V.


s.
s.
f. f.

usano nelle bande, musicali e si battono alla slessa battuta della gran cassa; allrim. tatube, Cemmaneile.
n

daga.
la

Pianeta
del

Pianlla
Pialletta
penine,
e deiiie e
assai
si

Pianella V.

voce Paniuffoa.
di

s.

Pianeta V. Cianwa. f. Pianella. T. pettiyn. Strum.

freuli; Freddi: Cibi preparali a bella posta per essere mangiati freddi; il che si suoi fare
subito dopo
la

minestra.
nel piatto 'V.

ferro addentellato,
si

con cui s' appnnlanoi i denti pareggiano gli spa^j tra dente e
r intero pilline.
tasti
s.

Piaxei

uve a-o piatto; Uova


s.

Emo.

ripulisce

PiaiiofV>i:*te
liuto.
s.
f.

m. Pianoforte: Sirum. a

Pianta

Pianta V. Cianfa.
si fa sopra carte d'un giardino e sim., rapposizione e le proporzioni relative

Pianta.
altro

T. archit. Disegno che

m. Piacere: Giocondit d'animo nata da occasione di ben presente; Diletto, Gusto, Contento, Gioja, Allegrezza, Consolazione, Soddii-fazoi.e. Compiacenza. n Piacere, per Volont, Noglia, Arbitrio: Fd a ad piaxe ; Fare il soo piacere, vale Operare a soa
voglia.

d'una
la

citt,

presmlante

% S

alle

sue diffcrenii parti.


del pif de: Tutta la parte inferiore

dd p; Pianta
del

piede; allrim. Piota.

per Servigio, Favore : G'h sempre (ceto di piaxe; Gli ffci continuamente dei piaceri. sci, ma crensa n; Piacere e non credenza, vale the pi utile il vendere a poco prezzo
e a dinari contanti che a molto e a ^^edenza.

De pianta;
getto

Di pianta. Posto avv. vale Di. primo

cosa de pianta; Far checchessia d pianta, vale Cominciarlo dal suo primo principio.

Fu nn-a

piaxe; A piacere, Secondo il piacere. Avei piuxei; Aver piacere, Goder l'animo, ed anche semplicem. Godere.

506

PIO
piaxiii; Dar piacere, Arrecar piacere.

PTC

P^iccag-g-e
di

s.

f.

plur.

Tagliatelle, Tagliatelli,
in

% se

un piaxe;
nel

lissere

un piacere

dicesi

Tagliatini:

Paste tagliate

piccole strisce, che

Cosa perfeila gran diletto


a udirlo. $

suo genon', e die rechi altrui : leze tanto lien che l'd un piaxe a sentilo; Ei legge cosi bene che un piacre

Famme
dirsi

5 piaxe!

Oh fammi
di

il

piacere! Suol

altrui a

modo

contraddizione e per rim-

comunem.si usano per minestra e si fanno in casa. I*iccag-g-etta s. f. Sciugamano, Asciugamano, Sciugfetojo, Asciugatoio: Panno lino, pili p nien lungo, a uso di asciugarsi le mani e il viso quando uno si lavato. - Quelli che pendono da un legno cilindrico e girevole nelle sacristie e presso
i

beccare alcune parole di millanteria; e talora anche stizzosamente Famme 5 piaxe, vattene;
:

refettori delle

comunit, diconsi

Bandinelle.

Fammi piacere, vattene. Fa piaxe; Far piacere, si


il

I^iccag-g-ia,
dice del Vendere
di
filo,

s.

f.

Nastro, Fettuccia: Tessuto


di filaticcio (fiosella),

di

cotone o

poco

una cosa a buon mercato. S Mi n'ho piaxe; L'ho caro,


piacere.

largo e di lunghezza indeterminata V. Cavigga,

Ne godo,

Ci ho
ti

Frexetto.

Pe piaxe; Di grazia, Modo di pregare altrui


V.
n.

In cortesia,
di

Se vi piace:

qualche cosa.

I*iaxe

Piacere: Esser grato. Aggradire,

Soddisfare, Dilettare, Attalentare, Garbare, Gar-

Cavigga nel 2" signif. Molldse pe piccagge; Rompere o Strappar la cavezza V. Molla. I*iccag'g-iii s. m. Nastrino: Nastro assai stretto. s. m. Muro di pietra concia
Caviglione, Strega V.

I*iccamento
scarpellata.

beggiare.

a un de fa nn-a cosa; Aver piacere


checchessia, vale

di

far

Piccante
Raz/.enle,

Compiacersene. Dio piuxendo; Dio piacente. Piacendo a Dio,


e

add. Piccante: Che picca (pugne), Frizzante, Mordicante; e dicesi particolarm. del vino, ed anche di salse e d'altre cose.
'

Se cos piace a Dio.

Fd camme p

piaxe; Far

il

SUO piacere, vale


il

S Parolle piccanti; Parole piccanti, mordaci, pungenti, aspre.

Il

Operare a sua voglia. edmme piaxe a-i atri; Fare

Piccasse
'piacere alletti, in

s. f. pi.

C^ppi. T. tornii. Quei zoccole

cui

son

fermale

punte che reggono

il

trui,

vale Recarsi all'altrui voglia, Ubbidire.


l'

lavoro nel tornire.

S S
'

No

bello quello chi bello

ma
s.

l'

bello

Piccassin
Piccata. Picclie m.
s.
s.

s.

m.
alle

Scarpellino,
lastre.

Tagliapietre,

quello chi piaxe V. Bello add.


bello 6

Piccapietre, Laslraiuolo:

Artefice che lavora in-

piaxe a

tutti V.

Bello

m.

torno alle pietre,


f.

S Se ve piaxe; Se vi piace: Formola di civilt con cui s' invita altrui a far checchessia, e vale

Picca, Puntiglio.
T.

Picco.
nel

mar. Un mezzo pen-

Di grazia. Per cortesia. Pilb'bre (Erboo a); Albero a piple. T. mar. Si d questo nome agli Alberi che sono di un che sono innestati l'uno sopra solo pezzo, Pailro a* formano un albero continuato senza interruzione di gabbia.

Picch

una gola, trozza e piano longitudinale della nave, e sul quale viene infiorita una randa. s m. Coltroncino d'Inghilterra o Basino trapunto: Specie di bambagino simile al
drizze,
disposto
fruslagno,

none tenuto all'albero da

ma

pii

fine e pili forte

che tessuto

Picca,
%

(And

de);

Andar

di picca.
altri

Andar

a gara,

a fggia di

trapunto.
s.
f.

Gareggiare: Contendere con


superarlo in checchessia.

per eguagliarlo

Picclxetta
Sorta d

Martellina e nell'uso Piccuzzo:


,

Piggise de picca; Fare a picca: Fare a gara a chi meglio e pi presto fa una cosa, e dicesi quando nella gara ci un poco di stizza o dJ mal talento. 'I*icca V. a. Picchiare: Propriam. dicesi del Battere agli
usci

una parte ha
al

che da bocca piana, e dall'altra, cio luogo della penna, una coda allungata, quadra rotonda, leggermente incurvata, che finisce
la

martello ad uso de' muratori

in

punta.
s.
f.

per

farsi

aprire; altrim. Battere,

Picchetta Picchetta
'

Bussare; e gpneralm. diersi d'ogni altra cosa che si percuota e renda suono. n Picchiare, si dice anche per Percuotere altrui.

Dar
n

delle

busse.
la

Bussare, nel Giuoco delle carte, vale Batter


carta
sulla
la

Colpo di martellina. Smerlare: Quel frastagliare che si fa sui lembi d'un nastro, d'un drappo o simili, a guisa di smerlo (raviu). nn-a itia^m .... Togliere colla martellina lo intonaco vecchio ad un muro per rinzaffarlo a nuovo.
V.
a.
s. m. Picchetto: Sorta di giuoco due persone con 32 carie solamente. Milii. dicesi Uno staccamento Picchetto, presso di soldati che serve di rinforzo, occorrendo, a quelli che sono postati di guardia.

tavola
carta

per

invitare

il

compagnoa

Picchetto
tra

dar
fl

giij

majigiore.
H

Parlandosi del vino, dicesi Piccare, Frizzare V. Pessig. all'orbetto; alenare o Zombare a mosca cieca,
vale Dare senza discrezione.

1)

Martello da tasso. T. calderaj. Sorta di martello

5 s in t'n scita; Battere


n.

il

sole in

un luogo,
,

vale Percuotervi co' suoi raggi. $ Picrdse


p.

grosso dalla testa, e piano al luogo della penna, che serve a battere il rame.

Piccarsi

Offendersi

Slimarsi

Picchezzo
Piccin
s.

ingiuriato.

in

Pretendere
suadersi
quella:
di musica.

d'un-a cosa; Piccarsi d'alcuna cosa, vale di saper bene in essa riuscire, PerDarsi a credere d'essere eccellente se picca de mxica; Egli si picca

V. Piccata. m. Piccolo, Parvolo, Bambino, Citlo. g Da-o grande a-o piccin; Dal grande al piccolo, cio Dal mollo al poco. S Fin da piccin; Fin dall'infanzia. S fn piccin m. avv. In piccolo, cio In piccola quantit o forma.

Pie
Ne-o mce, Ne-o so piccin; Nel mio o Nel suo
mia o sua condizione, che non ricca e grand': Ne-o mce piccin vivo camme un r; Nel mio piccolo vivo come un re.
piccolo, cio Secondo
la

PIG

597

I*iocin add.

Piccino, Piccolo, Picciolo: Di poca

quantit, conlr. a Grande,


n Piccolo, per Di

neigro; Picchio nero (Picus martiusj, verde V. sotto Pign vacca. s. f. Scure: Slrum. ad oso di spaccar legna; altrim. Piccozza V. Piccosso. Piccossiu. s. m. Piccozzino Piccola scure, di cui si servono falegnami, tornitori ed altri

Piccossa

bassa statura.

Un
II

per Di poca et. per Angusto, Stretto: silo troppo piccolo.

Un

scito troppo piccin;

per isbozzare piccoli pezzi di legname, che tengono con una mano mentre coll'altra li foggiano adoperando esso arnese; altrim. Seurella,
i

Gretto, Meschino, Spilorcio, e dicesi di persona

Scnricella.

de putita e taggio
punta e
di

cosa: se piccin; Essere spilorcio. Ave l'animo piccin; Aver l'animo gretto o meschino.
e di

taglio:

Ascia d'armi, Piccozza di Specie d'accetta, di cui s'ardi

mano

marinaj nel caso d'abbordaggio.


s. s.
f.

Regallo piccin; Regalo misero o meschino. l' piccin, ma o l' da ro; piccino, ma S c' tutto, si dice comunem. di Persona piccola di corpo, ma di gran cuore, o di mente sottile
mali^iosa o scaltra e sim.

Piccossa^

Colpo

Piccosso

m. Scare:

scure V. Piccosso. Ferro tagliente, di

forma quasi triangolare; taglio or retto or curvo; lungo manico da maneggiarsi, anzi vibrarsi con ambe le mani, a uso di atterrar alberi, acconciarne e riquadrarne
cepperelli,
ecc.;
i

I*icoiiietto
cioletlo.

add. Picciolino, Piccolino, Pic-

toppi,

spaccar

cioppi,

Piccoletto.
s. f.

Picoinn-a.
H

Dim. di Piccolo. Bambina, Ragazzina,

Citta.

Piet
altre
n n

I*iocion
giovane

Usalo come add., Piccina, Piccola, Picciola V. Piccin add. s. m. Pippione e Piccione :- Colombo
di

anche Scura. s. f. Piet: Nobile disposizione d'animo apparecchialo di ricevere amore, misericordia e
dicesi

caritative passioni.

Piet,

nido.
?.

per Compassione V. Compascin.

Piccionetto
Piccirillo

m. Pippioncino, Piccioncino,
s.

per Cosa o Fatto compassionevole o simile : i' tanto secco ch' fa pietce a vddilo;

Piccioncello: Piccolo pippione o piccione.

V. Piccin

m.

Piccon

Picconsin

Slrum. di ferro con s. m. Piccone: punte quadre a guisa di subbia, e munito d'un zappa, il quale serve a rommnico come pere e smuovere sassi, terreno molto indurito, ec. s. m. Picchio miiiore o piccolo. T. ornih Picus minor. Uccello del genere dei

magro che fa piet a vederlo. per Devozione, Religione. n Da' Pittori e Scultori dicesi a Pittura e Scoltura rappresentante il Corpo di Cristo Signor
cos
n

Nostro
sopra

in
il

grembo

alla

sua santa

Madre o sedente

sepolcro.

S Fd_ pietce; Far piet. Muovere a compassione. S Mdnfe de pietce; 3Tnnte di piet V. Monte. S

Picchj, che ha le penne della fronte biancastre,

gh' pietce chi tegne;

Non

esservi quartiere.

quelle del vertice rosse in cima, poi


alla

base nerastre;

bianche, una fascia nera scende sul


la

Pietrifica
triflcazione:

v. a. Pietrificare e Petrificare:

Far Pe-

divenir pietra. Indurire V. Pietrificazin.

mezzo
parie

della cervice; un'altra fascia simile, dalla

Pietrificazin
in

s.

f.

Pietrificazione e

parte inferiore dell'orecchio cala sui fianchi;

Effetto naturale o artificiale, per cui


si

superiore

del

dosso e

il

sopraccoda,
nere

di

alcune sostanze vegetali o animali


isialo

cambiano
la

color nero puro; dorso, scapolari e sottocda,


bianchi, con fascie e

lapdeo,

conservando

tuttora
*

sua

macchie

trasverse;

prima forma.

parli inferiori, bianco-sudice; piedi cenerino-neri.

Pig-g-ia
Il

V.

a.

Pigliare, Prendere:

Ridurre in

Annida ne' fori degli alberi vecchj: piuttosto raro. de magia;- Picchio murHJolo. T. ornit. Tichodroma muraria o phoemcoptera. Uccello dello
becco nero, iride nera, pileo di color cenerino; addome, fianchi e sopraccoda, color cenerino-cupo; gola e gozzo, di color nero puro; le ali nere e
del
il

sua potest o con violenza o senza.


Pigliare, per

per Eleggere

Acchiappare, Cogliere, Arrestare. N so che parl'io piggid ;


:

stesso genere

precedente, che ha

Non
Il

so qua! partito pigliare.

Prendere, per Caparrare, Fermare. per Occupare tanto spazio : Quello palasso 5 piggia meza ciassa; Quel palazzo prende

rosse;

piedi neri. Si ciba parlicolarm. di ragni,


i
i

che va a cercare sopra muri e sopra massi, e qualche volta sulle scorze degli alberi. Annida
raro negli scoglj delle pi elevate nostre montagne; di passaggio in novembre e in aprile.

Il

per Ammogliarsi o Maritarsi Vostra riessa ha preso chi a piggiu Vostra nipote term. vale Impadronirsi d'una cosa:
:

mezza

la piazza.

l'ha

chi

In

milit.

Piccnso

m. Picchio, a Fir. Picchio rosso, a Siena Picchio mezzano. T. ornit. Picus major.
s.

Il

Uccello cos detto dal picchiare ch'e'fa col becco negli alberi per farne uscir fuori le formiche. Ha

Il

becco celeslognolo-nerastro, l'iride rossastra; fronte bianco-rugginosa; penne dell'occipite nere alla base, rosso-vivacissime in cima; p.ir e supeil

legne, vale Accenneut. dello NelI'Agric. che Radicare, Allignare, terra Attecchire: Appigliarsi Parlandosi malattia, vale Venire, IncoIn signif.
d

Piggid nn-a cittce, nn-a fortessa, dere una citt, una fortezza e sim.

ecc.;

Pren-

dersi, Prender fuoco.

lo slesso

alla

colle

radici.

di

riore e laterale

di^l

collo.dorso e sopraccoda, di color


Il ;

nero leggerissimamente cangiante in paonazzo

regione anale e sottocoda, di color rosso focato; remiganti nere, macchiate di bianco sopra i loro
degli alberi scavandovi

margini; piedi nero-cenerini. Nidifica ne' tronchi il oido a colp di becco.

gliere, Sopravvenire, ed usasi col dal.: L'ha piggiu a freve; Gli prese la febbre. Parlandosi d'armi da fuoco, dicesi Fare e Non fare, ed quando volendole sparare si accendono no.

o bagna; Esser bagnalo. a balla a-o btto i Pigliar

la

palla al

balzo.

598

PIG

PIG
in castagna; Cogliere in flagranti, Trovare in
fallo.

**

senso o una o a braccetto; Prendere V. A a bughcB Mettere V. Bugd. a nn-a persnn-a V. Caso. a ganasciiia V. Ganasciua. a-i V. Lu. Far a lann-a; Ammnflre, Ammuffare, a maligna nn-a persnn-a V. Maligna. Malignarlo V. a-o caga; Consumar a-o consumino, Piggid a-o consmmo nn-a persnn-a V. A-o consmmo. a-o tammo; bocmazzacchera o cone V. Lammo. a-o Mettere o Prendere Landn. o nw; Noleggiare V. N5u. a par V. Parolla. a pixSn; o V. Pixn. a Truccar Andarsene. Modo a Prendere o Mettere o scaa; Andar
ironico di Colui, Dicesi in benefizia bravala tagliala. a cui sia slata falla braccetto. a braccio
;

in

grinta o in gritta; Prendere in uggia, in

biicciate

avversione, a sdegno.

csci

Figliar l'ingoffo
fischiate

in parolla; Prender in parola V. Parolla. inpin; Crre in pieno o in piena V. Pin s. m.

tt;

le

Pigliare

la

muffa, e dicesi dell'olio.

in ta ga; Pigliar l'ingoffo o l'imbeccata o il boccone, vale Lasciarsi corrompere con donativi. l'abbrivo; Pigliar l'abbrivo V. Abbrivo.
l'asbro; Prendere la rincorsa V. Asbrto. l'axu; Acetire, Inacetire, Inacetare, Infortire, Inforzare V.

uno,

Cogiti.

Axu.

l'uggio d cu pe nn-a
l'orso; Pigliar
il

daga

P.gliar a

a!

laniin;

al

zimbello, in

lo gnocco, Imbronciare, Corrucciarsi, Ridursi a mal umore. morto mgg; Pigliar marito o moglie, vale

grillo,

il

V. broncio,

daga.

ludibrio, in

biffe

V.

Pigliar a nolo,
la

olla; Pigliar

parola

Pigliar a pigione, Pigliare a llto

in

affilio

scer d'ze
sascice;

Pigliare

il

p-ileggio,

via,

vale Partirsi,

basso.

a sassate.

Rotolare, R'izzolare
la

la scala,

ro-

tolone gi per

scala: Precipitare dalla

cima

in fondo della scala.

a scarso; Pigliare a o in collimo V. A a sciammo; Levar la fiamma, Levar


sporta e
i

scarso.

fiamma,

Ammogliarsi. 8 boccn V. sopra Piggid in ta ga. d brignn; Pigliar lo gnocco, Impennarsi, InalMaritarsi,
berarsi,

Corrucciarsi.

Brxu s. m. ; Pigliar il bruciato V. 5 buh; Bombare. Voce fanciull. che vale Bere. 5 desci a nn-a persnn-a V. Desci. 6 legno; Pigliar il secco, e dicesi del vino. 5 liscio; Pigliar l'ambio o l'ambulo: Andarsene. 6 mndo cm.m' ven V. Mndo. 5 paggiu; Andar via. Battersela, Svignare, Pigliare il puleggio. Truccar via. 5 pellissn; Pigliare il rancidume. Divenir vieto,
5 brxu
e

(ceri

Pigliar l'ambio o l'ambulo,

dicesi della farina

quando ha acquistato
per
essere

cat-

vale Partirsi, Andarsene.

tivo
feste.

barca;
rirsi,

baciccia; Esser conciato pel d delle

Imbarcarsi, Stizzirsi, Imbizzirsi, Incollein

odore e sapore molto tempo.


5 petto; Pigliar

macinala

da

Andar

collera, in

bizza, ecc.

campo;

Pigliar

campo, vale Pigliar forza, In-

vigorire, Estendersi; e talora Pigliar rigoglio,

cappotto; Giuoco Incominciare per non mani senza verun Perdere 5 punto avanti; Metter d'un manca Chi accusa b6nn-e o da-e bnn-e nn-a persnn-a non men mento, V. B5n m. Divenir rncio; con modi 5 r<vrso; Adontarsi, Imbronciarsi, e copia; Intendere de Toccar busse: Essere rimanerne vino, Dar Quando o Prender V. Scotizzo. scotizzo; V. ia. sonno, de spnda; Prendere scunno, a Giuoco
Pigliar cappotto, nel
la

baldanza e sim.
vale

delle carie

parlila

far

punto.

il grillo, il grugno, il broncio, Imbronciare V. Impetlse. 5 prpo; Infradiciarsi V. Prpo. portante; Pigliar l'ambio, melaf. vale Partirsi. 5 punto; Pigliar la punta o il fuoco, si dice

dell'

a inacetire
le

il

vino.

innanzi

co-e

cadere,
5

si

dice di

alimi

s.

del quale egli

reo dell'accusalo.

co-e cattive; Pigliar colle cattive, cio


severi e minacciosi.

Inrancidire:

rancido.

Pigliare

il

Pigliar copia, Copiare, Trascrivere.


delle

il

broncio,

il

grillo:

sinistramente

btte;

battuto

offeso.

picchiato, percosso.

Il

la

volta,

parlandosi

del

dicesi

dell'aia; Piuliare
gliar solo

aria,

Asolare, Pidel

e'

divien cercone.
Pigliare
il

rifritto

di

calcio,
pilla

al

bigliardo vale Colpire

la

dell avversario

facendo prima toccare alla propria una mattonella. e cose in puxe o in santa pnxe; P gliare in
in

pace

li-

cose: Sopportare senza rammarico.

Soffrire senza risentirsi.

e ds'anse, ecc.; Pigliar le distanze, gli angoli,


i

numeri e sim.: Termini proprj


le

significanti

II

notar
e

distanze, gli angoli,

ecc.

la febfreve, ecc.; Pigliar il bre e sim., vale Cominciar la febbre, il sonno, ec. 5 tempo; Pigliare il tempo, vaie Valersi della

opportunit. 6
Pigliar

tempo cmm' ven; Adattarsi a' tempi, vale le cose come vengono. vattene V. sopra Piggid a scora d'ze.

p; Pigliar piede V. P. pe-o so verso; Pigliare il panno pel verso o


alcuna cosa pel suo verso, vero modo di far checchessia. porto; Pigliar porto, vale Entrare nel porto: risolzion; Pigliar partito, vale Risolvere, DePigliare
il

mosche per

l'aia V. ia,

mondo o
il

e paratie d'in bcca

a nn-a pers5nn-a V.

fuyo;

alla

Parolla. e parti d'nn-a persnn-a; Pigliarla per uno; Essere a suo favore, Proteggerlo, Ajutarlo.
Pigliar fuoco V.

vagliono Pigliare

liberare.

Fcugo.

sciu; Pigliar
sarsi
.

gusto; Pigliar diletto, Dilettarsi, Compiacersi. t bugni; Tare i bagni : B;tgiiarsi per dei giorni
tila.

fiato. Respirare: e figurai. RipoCessare alquanto dalle fatiche, Riaversi,

Rinfrancarsi.

tcpra; Prendere o Pigliar terra, in Marin. costare


il

Ac-

in brasso; Prendere nelle braccia, Levar sulle l)rwcia, Recarsi in braccio.

naviglio alla riva, Smontare, Scen-

dere a terra.

PIG

PI
Pig-g-ia.
S

599

tempo;

Pigliar tempo,

Temporeggiare: Indugiare

per maggior comodo.

un bagno; Far an bagno.


nn' abitdine; Contrarre un'abiladinc.

s. m. Ricevitore del Lotto. Banchi da piggiu; Br>l[cghm. diconsi in Toscana Q.ii^i luoghi destinati dal Governo u giocare al Lotlo, che si chiaman pi propriam. Ricevitore

nn-a eiucca: Fare o Prendere una sbornia,


neiruso vaie L'bbriacarsi.

Prenditore.

I*ig'li.ug"g'io
culata
:

s.

m. Pidocchio: Insetto che

nn-u cattd; Battere una


del sedere in
terra.

Cascare dando
Delibew

nasce addosso agli animali, e spe-'ialin. in capo a' fanci'ilii e alle persone sdice; per giuoco dicesi

nn-a determinazin;
rare, Risolvere.

Pigliar

parlilo,

anche Pellegrino,

nn-a gamba; Fare o Prendersi una sgambala. Voce dell'uso, e vale Fare una lunga corsa da
un luogo
all'altro

Pidocchio, per simil. dicesi anche di Certi insetti simili ai pidocchi, che infestano l'erbe e i fiori.

infainu; Pidocchio rinnto, Pidocchio

rifatto,

nn-a

;ja/<o /-Cimbottolare, Cimbellare,

Dare un

Villano rifatto o rivestilo, dicesi per dispregio a Chi di vilissima condiiione salilo, per favore
della
fortuiia,

cirabottolo per terra.

in

ricchezze e dignit.

un puntap; Inciampare V. Puntap. un qui pr quo; Pigliar un equivoco.


Cado

S Ave piggiu l'uio V. uio. J Bezugna piggine de cade e de freide V.


addiet.

pig-na
da fd
per
lo

sparlieiva a lndena pe piggidghe 5 pighuggio V. Lndena. g Sta a portopighuggio V. A portopighuggio. pino. s. f. Pina e Pigna: Il frullo del N Figurai, dicesi d'Uomo avaro V. Pignaverde.
e corde; Pigna:

S Che pesci piggemmo ? V. P escio. % De chi r se a pigge; Bazza a chi tocca. % Dixe a figgia de Trriggia, chi vu tutto ninte

Cono tronco

di
il

legno,

piggia; chi tutto vuole niente ha. Fa piggid co a carne; Rosolar la carne V. Cd. hercttin V. BerctUn. S Lascise piggid 5 ven; Pigliar il mondo com'' S Piggidla cmm'a viene, vale Non darsi maninconia d'alcuna cosa. in te schenn-e o in te spalle; Pigliarla o M Averla nel fagotto. Modo basso che significa
S

quale ha tre o quattro canali lungo la sua superGcie, posti a eguale distanza, in ciascuno de' quali si alloga e scorre un legnuolo o un cavo o un cor-

d'olmo, di

varie grossezze,

Andare una cosa contraria

a' nostri

desiderj; e

comunem. Perder una


S Pig()ise n.
p.

lite.
,

gomena, insomma una delle tre o quattro che compongono una maggior fune. A misura che gira la manovella per torcere, la pigna cordoni si commettono. s avanza e da lma; Coppa V. Lma. da rua de carosse ; Mozzo Quel pezzo di legno nel mezzo delle ruote dove son fitte le
done
parti
di
i
:

Pigliarsi

Sposarsi

Unirsi

in

matrimonio.
n

briga,

o Pigliarsela con alcuno, vale Adirarsi, Attaccar briga con esso. n de natte lighce; Darsi la gabella degl'impacci: Pigliarsi impacci senza propjsito. n de-parolle; Venire a parole, vale Venir a
n

_
un;
Pigliarla

razze ffzej. de cancB; Pigna,


Quella lastra
e
tutia
di

flir'^si

comunem.

nfll'

anscieice; Mettersi affanno, vale Darsi cara,


pensiero.
di con

piombo o
,

d'altro, che,

oso a convessa

foracchiata

da

dell'acqua,
turali

si mette a capo de' canali onde impedire che questi non vengano

da altre materie.

do maxinin da caff; Pigna ed anche Noce: Pezzo massiccio di ferro, di figura tra l'ovale
e la conica,
la

cui

superficie solcala

da sca-

rissa,

n
I

a contesa di parole.

nalature spirali a spgoli inclinali e quasi taglienti.

fastidio d'nn-a cosa V. Piggidse penn-a. 5 ud d Rosso cartd V. Curtd. penn-a d'nn-a cosa; Pigliarsi pena. Darsi
di

La pigna per mezzo d'una


falla

piccola manovella
frapposti
granelli
le

girare su di s, e
tra
le

dei

caff, stretti

spire della

pigna e

intac-

pena o pensiero
fastidio.

checchessia,

vale

Darsene

cature della campana, e spinti

spazio; Pigliarsi diporto, Pigliarsi divertimento, vale Diportarsi, Spassarsi. S Piggisela a-o chu V. Chu. n a peto, Piggisela a pto per un V. Plo. n con cmodo; Pigliarsela consolala V. Cmodo. n con un V. sopra Piggidse da di con un. n per un; Pigliarla per uno, \-a\e Esser a suo
n

all' ingi in spazio successivamente pi angusto, vengono infranti stritolati e ridotti in polvere, la quale cade in

sottoposta cassetta (cantiSta).

favore, Proteggerlo,
S

Ajuiarlo, Difenderlo.
e l'atro 5

Un
<)hilla

tia sci

a ciajpa
s.

piggia l'an-

d pcegun ; Nodo V. Pwguu. d stagnn; Mela, Cipolla, Fungo: Specie di palla stiacciala e foracchiala che spande minutamente l'acqua con che s'inaffia. Pigne d ghindao ; Girelle: Due pezzi di legno falli al tornio, della grossezza e della forma di una mela un po' schiacciata, con intaccature o
entro cui sono incastrali- capi delle stecche (cannette), tenutivi come imperniati da un filo di ferro che gli attraversa e rigira intorno
canali,
i

V. Anghilla.

'PigSeLJ]a.sclx&
calepre. T. ornit.

m. Pigliamosche, BocMuscicapa grisola. Uccello


,

del genere de' Pigliamosche,

scuro-nero
strialo di

pileo

che bruno-cenerino

ha il becco leggermente

aJle

due

girelle,

la

superiore e l'inferiore.
s.

I*ig'iia'vei*d.e
^pizzeca, .Mignatta,
cesi
figurai.
al

m.

Pittima,

Pillacchera,

biancastro; cervice, dorso, sopraccoda


cenerino-rossicci; gola,
ali

Mignella, Barbino, ecc., di-

e scapolari,
piedi neri.

addome

d'Uomo

sordido, avaro, troppo at-

sottocoda, bianchi;

coda, bruno-cenorine;

taccalo

danaro.

Fa

il

nido nella biforcatura de' grossi


in

Pialletta,
Lma.

da lma;
m. Pignlo

Pomo,

Palla V.

rami, all'altezza di quattro o cinque braccia. Di

annuale, arriva emigra in agosto.


passaggio

aprile e

maggio,

Pig-nu.
seme

s.

e Pinocchio: Frutto o

della pina,

600

PIL
Pinocchi
il

PIN
o stiacciamane
si

sci accheti

prmici
guscio

cart. Quella, nella quale

si

pone

il

pesto cavato

diconsi

Qielli,

cui

pu stiacciare
squisito,

colie sole dita.

dalla

prima

pila.

S Savei

de pignu; Avere un
s.

sapore

eccellente.

de legne; Catasta, e in alcuni luoghi della Tose. Legnajo: Massa di legne, di quercioli rifessi o d'altro legname d'altezza e lunghezza determi-

I*iS'ii.n.

m. Rocchetto. T. di varj

artefici.

Specie di rotellina cilindrica, i cui denti imboccano in quelli d'una ruota maggiore.

da rna de curasse; Mozzo V. Pigna. de lancette d6 reluio\ Calza. T. oriol. Rocchetto d'acciajo con fusto longiludinalm. vuoto,
in cui

nata secondo i luoghi. dd franzu di oive; Pila: Specie di vaso, in cui si pongon le ulive per infrangerle, volendo cavarne l'olio. ^ Fa a pilla; Far la pilata V. Fa. Pillo fFdJ V. Fa.

entra a forza
e

il
i

fusto dell' interna ruota


fusti, calzati l'nn nell'alIl

I*illoa
lottolina

s.

f.

Pillola, anfic.

Pillora: Piccola pal-

di centro, Iro,

ambedue
la

medicinale .composta d'uno


si

o pi inaltrui

atlravfrsan
la

mosira (quadrante).
minuti.

fusto
11

gredienti.
Pillola,

esterno porta

lancetta dei

dice

comunem. per Cosa che

do pcegtia; Nodo V. Pagua.


s.
f.

sia ostica

e grave da sopportarsi:

l'

nn-a

DPig-og-g-iaja
sucida,

Pidocchipria, metaf. vale

plloa cattiva
inghiottire.

a colla; una

pillola cattiva a

Tapinila, Grettezza, Estrema avarizia,


avara, gretta.
s.

Maniera

. Intlud

I*ig-og'S'iM.
zeca,

m. Pittima, Pillacchera, Spizdicesi

Tender
Pillola.

a plloa; Indorare o Indolcir la pillola: meno dolorosa una notizia, una data cosa,
s.
f.

Alignatta, Petecchia, ecc.,

d'Uomo

Pilloetta

Pilloletla,

Pllolina.

Dimin.

di

che usa

somma

strettezza

nello spendere.
:

I*ig'og"g"iso
lorcio,

add. Pidocchioso Che ha dei pidocchi; e figurai. Tapino, Gretto, Avaro, SpiTirchio, Taccagno.

Pilln
posano

s.
i

m. Pila: Pilastro de' ponti, sul quale


fianchi
s.

degli

archi.

Pilottiu
il

m.

Pilotino:
i

Nome

che

dava

I*ig'ii

-vacca;

Picchio gallinaccio, a Siena


jjecco

altre volte ai Giovani,

quali s'imbarcavano nelle istruissero nel pilotaggio


di

Picchio galletto. T. ornit. Picus viridis. Uccello


del genere de' Picchj, che, adulto, ha

navi da guerra perch


e divenissero
atti

s'

all'uffizio

Capitano dei ba-

celeslognolo, l'iride bianca; penne del pileo nella

stimenti mercantili.

cima, di color rosso vivacissimo, nel rimanente cenerine; cervice, schiena, scapolari e cuopriIrici

I*ilotto
la

s.

m.

Pilota e Piloto: Quegli che guida


instrutto

nave,

Uomo

e pratico nell'arte del

delle

ali.

color verde-giallo; groppone e


i

pilotaggio.

sopraccoda

giallo-acceso, un poco tendente al , verdastro; parti inferiori, bianco-grigio-verdastre;

Piloto locale o Locatiere o Piloto di porto: Colui

che

fa

professione di conoscere

le

difficolt

ap-

timoniere, grigio-verdastre, con macchie ondulate nerastre; piedi grigio-cenerini. Abita in lutti
i

parenti

celale dell'entrata d'un

porto, d'una

boschi tanto di monte che di piano, e quasi di continuo ne turba la quiete, o con i suoi urli
forti
il

rada o d'un canale per guidarvi le navi che approdano e che non avessero sufficiente cognizione
di

quelle

localit.
s.
f.

ka ka, ka ka ka, che ripete volando, o con rumor risonante del becco, che va battendo
si

Pimpinella
botan.
zie,

Pimpinella, Salvastrella. T.
di pi spe-

Poterium sanguisorba. Erba

negli alberi. Qualche volta

vede posato a terra

che nasce in luoghi selvatici, e mangiasi in

cercando formiche o

altri

insetti.

insalata.

I*ilastir,

s.

m.

Stipile e Stipilo:

Chiamansi

Pin
la

Pilastro
edifzj.

due membri della porta che posano in sulla soglia e reggono l'architrave. s. m. Pilastro Specie di colonna quadrata sulla quale si reggono gli archi degli
:

s. m. Pino. T. bot. Pinus sylvestris. Pianta che ha il tronco diritto, che si eleva molto e diviene assai grosso; i rami numerosi, forti, per

massima parte frondosi,

le foglie

dure, molto

strette,

Fuga
tit

Quantitce di pitastri; Pilastrata


pilastri.
s.

Quan-

di

Serie di
Pilato:

pilastri.

lunghe circa tre dita, nn poco scanalate, contenute a due a due in una guaina corta e cilindrica, coni ovaio-bislunghi, della lunghezza delle foglie, rotondati alla base, per lo pi aci

l^i latto

ra.

Nome

proprio notissimo,

coppiati.

indigena ne' paesi freddi dell'Europa.

che ha dato luogo alla frase: Manila da Erode a Pilutto; Mandar da Erode a Pilato V. MundU.

Pin
Il

I*illa

s.

f.

Catasta, dicesi

in

generale d'Ogni
in cui,

massa o mucchio; Jlonle, Massa. " Pila, T. cart. Ogni gran recipiente,
l'acqua, son triturati
i

entro

cenci e ridotti in pasta

liquida da farne carta.

da cingi; Pila a cenci o Prima pila. T. cart. Quella che serve al solo uso di pestare i cenci. Suol essere di pietra col fondo di ferro o di
bronzo, contro cui i cenci sono pestati da tre o pi mazzi, l'uno accanto all'altro.

m. Pieno, Ripieno: Tutta quella materia che serve per riempiere qualunque cosa vuota. Ripieno, dicesi da' Cuochi Una mescolanza di diverse carni o solamente d'erbe, uova ed altri ingredienti, minutamente tritati e conditi che si caccia in corpo de' volatili o d' altro carname da cuocersi. de casa; Masserizia: Denominazione collettiva di Tutti quegli arnesi che occorrono in una casa
s.

abitabile,

come

letti,

seggiole, tavole, cassettoni,

ecc.; dicesi

anche Suppellettile. Con varj aggiunti

Masserizia

assume pi

speciali

significazioni,

da refiu;
quale
il

Pila a sfiorato. T. cart. Q-iella, nella

come: Masserizia

di cucina, di

cantina, di
e per
Io

ripesto della seconda pila

stempera, s'assottiglia e s' sato da mazzi non ferrati.

viemmeglio si incorpora, bene squas-

bottega', d'agricoltura, ecc.-

Arredo

pi Arredi talora lo stesso che Masserizia, Sup-

da repisto;

Pila a ripesto o

Seconda

pila.

T.

pellettile.

dell' uggio;

Globo dell'occhio V. Eu^$io,

PIN

PIR

601

d6 reluio; Castello dell'orinolo V. Castello. d'nn' amandoli , d'un osso, ecc.; nima: Il some de' frulli che rinchiuso dentro al ncciolo,
dal quale escon
le

Pinta,

s.

f.

Pinta. l)al frane. Finte. Misura pei

liquidi, che contiene

due libbre

francesi, cio

32 once.

piante.
si

Pio

I^in.
non
n

add. Pieno, contr. di Vto,


v'enlri

dice del

Conche

tinente occupalo dal contenuto in maniera


pi cos;i alcuna.

Pieno, usasi anche figurai. : Pin de ganciaje, de malizie, eco ; Pieno di tranelli, di malizie, ecc. n per Sazio, Salollo.
n

Pionnia,

Gremito, Stivato, dicesj


ecc.

di

chiese, di teatri,

s. m. Pio Voce che mandan fuori pulcini, ed anche II canto di certi uccelli. S Un pio de esilio; Un momento, Un brevissimo spazio di tempo V. Bgio, s. f. Peonia: iGenere di pianta della famiglia delle Ranuncolacee dedicato a Peone, medico greco, il quale guar Plutone con una delle sue specie. Questo genere contiene circa
:

d'alberghi,

dodici specie di fogliame elegante e di bellissimi


fiori,
la

Parlando di colore, si dice di Seta, Lana o sim. che abbia incorporata molta tintura; che anche diciamo Carico. cmme l'uvo ; Pieno zeppo, Pieno pinzo, Stivalo,

maggior parte ornamento

de' giardini.

La

nostra Peonia (Pceonia officinalis)

dopo
le

la

sna coltivazione in Europa diede origine a moltissime variet;


foglie
la

pi

comune

quella,

cui

Pienissimo.

sono ailerne, peziolale,


bilernate alla
I fiori,

frastagliale,

a fo-

de caize ; Fuligginoso, Filigginoso. de debili; Carico di debili. de fmme; Picn di fumo V. Fmme. de lscimestd V. La.icintestd nel Dizion. de pighuggi; Impidocchilo: Riempiuto di pidocchi e talora semplicem. Pidocchioso, Che ha
;

glietle ovali,

base e
in

ternate alla

estremit.

che schiudonsi

maggio, sono

grandi e divengono facilmente doppj, di bel color porporino, di odore spiacevole.

Pi-pi
Billi

s.

m. Corra curra,
Bilie bilie:

al

plur.

billi,

Voce

colla quale si

Curre cnrre, chiama

pidocclij.

s una o pi galline.

de

pa ; Tulio

polveroso. Tulio bianco di polvere.

Fd
nel

6 pi-pi; Far
cortile,

la

pera, Far
Rifilare:

la

susina, Pisciar
bassi

de rsche; Liscoso: Pieno di lische, Cbe ha molle lische. de s stesso; Levafore di se slesso, Vanaglorioso,
Superbiante, Enfialo.
finn' all' or lo; Abboccato, Rabboccalo: Pieno fino
alla

Soffiare,

Modi

e del

Pipina

gergo che vagliono Far la spia. s. f. Fungaja, Fonda. Dal frane. Pe-

pinire. Usasi figurai, da noi per Abbondanza,

Copia grandissima di checchessia.

bocca, e dicesi di sacco, vaso o sim. stivu; Pieno zfppo, vale Pienissimo, Pieno in modo da non entrarvi pi altro.

Pipirita,

Pippa
terie,

s.

col
si

(Menta): Menta peperila \. Menta. Pipa: Arnese di varie forme e maq'iale si fuma il tabacco. Le pipe cof.

% Avet

a pansa pinn-a; Aver pieno


:

lo

Stefano,

muni
fina

fanno con una terra


silicea,

argillosa a grana
nella

Aver gonfiato l'ulre Modi bassi e del gergo che vagliono Aver mangialo e beulo abbondantemente,
lautamente.

ed un poco

ado;)erata spesso

fabbrica delle stuviglie e della

Terra da pipe.
,

Aveine a testa e stacche pinn-e ; Esserne pieno, Averne colmo o trabocco il sacco o lo slajo, figurai, vale Aver tollerato quanto si potea. % Ese pin paize d'nn-a cosa ; Esser pieno il
%

paesp d'alcuna novella o sim. vale Sapersi per tutto. S Piggid in pm; Crre in pieno o in piena, cio
diriiiamenle, nel bel mezzo.

Pineea,
di

S
:

Le pipe pi stimale sono di magnesite detta Spuma di mare fSccimma de ma). Pipa, dicesi anche giocosamente per Naso lungo e grosso Ammice un p che pippa ha 5 Sci N.! Guardate un po' che pipa ha il sig. N. Campann-a da pippa; Camminelto V. Campann-a. Cannetta da pippa; Cannello e Cannella V,
:

s.

f.

Pineta, Pinete e Pigneto


di

Selva
S

Cannetta.

pini.
s.

Caregd a pippa; Empier


s.
f.

la

pipa.

Bastimento mercantile a vele latine. Il suo scafo ha un'ampia carena e a fondo piallo. D'ordinario ha tre alberi con antenne, e se ne fa uso nel Mediterraneo. I*iiietti V. Lin sarvcego nella voce Liu. s. m. Piffero e Pifaro: Slrom. da fiato, simile all'otlavino, di suono acuto, aperto nella estremila, e che si snona per traverso, soffiando

I*iiioo

m. Pinco. T. mar. Sorla

Pippa Pipp
pipa

Pipa.

7. bottoj e

dell'uso.

Sorta

di Carratello

o botticella bislunga, che suol condodici mezzarole.

tenere dieci
v.

n.

Pipare:
il

Trarre

col

mezzo

della

PinfUo

per bocca

fumo
;

del tabacco o d'altra cosa

combustibile.

Pipp
Me a

s.

f.

Pipa

contiene una pipa o con cui


dee

Quella quantit di labacco che si pipa una volta:

in un'apertura vicina all'uno de' suoi capi. Usavasi per l'addietro nella milizia di fanteria, ora

vorite una pipa di

nn-a pipp de tabacco f Me la fatabacco? 3fe n'ho fmmu


s.
f.

smesso dappertutto.

Pinse
ciajo,

due pippce; Me ne fumai due pipe.


stamp. Arneselto d'ac-

s.

f.

Mollette. T.

appuntate in cima, di cui si serve il compositore per cavare e riporre nelle pagine i caratteri, che egli spinge ai loro luogo col calcagno di esse mollette terminato
punta, chiamala Ago.
s.
f.

gambe

elastiche,

Pippetta Pipina: Piccola pipa. Pippi m. Uccello, Uccellino, Uccelletto:


s.

Voce

in

Pinsette
Nome
che
si

pi.

Pinzette.

Voce di varj
di ferro

artef.

che dicesi da' piccoli fancinlli e ancor balbuzienti e da coloro che con essi favellano. S Fd 5 pippi; Far la piscia: Modo usalo dalle donne coi bambini ancor balbuzienti invece di Piscia V. Piscin.

generico
allarga e

duno Slrum.
si

o d'acciajo stringe a piacimento, per colcbj le

Pirluja
al

s.

fuso colle dita o colle

Tria: Movimento comunicato palme per farlo girare


Ciurlo, Giravolta. T. di baltg,

locare alcuna cosa io un luogo

irebbe colle dita,

Ve

dove non si pochiama Mollette.

sa di s.

Piroletta

s.

f.

602

PIS

PIT
tocca
culo
le

Giro intero che si fa di Inllo il corpo, soslenondosi sulla punta d'un piede solo. Dal frane. Pirouette. I*irolli s. m. pi. Pironi: Quei ferri che si conficcano ne' pianoforti, clavicembali, arpe e sim.

il

anche,

Non cape

in se slesso,

Pisso
Pista

Gong)la dalla gioja. s. m. Cocca: Le cantonate ed angoli dei


e simili.

panni, fazzoletti

S In sci pissi V. questa


s.
f.

locuz. alla

sua sede

alf.

per avvoltarvi alterno

le

corde.
vite del

I*ir5M.
*

s.

m. Pirrone. T. sfamp. Piccolo dado


la

gliare la
la

Fdsene nn-a pista; Pisbornia, Prendere la bertuccia, la monna,


Sbornia:

d'acciajo, sopra cui gira

torchio.

scimmia, vagliono Avvinazzarsi, Ubbriacarsi.


s.

I*isoaro
gerissimo.

V. Gardello.
s.
f.

Pisto
Sonno
legin

m.

Pesto,

T. cart. Quella molle pasta,


i

Pisa<g'^ia<
Pisa<g-g-i>

Pisolo, Pisolino:

che

pili

cenci pestati con acqua per ore nella priisa pila; chiamasi anche Pasta
si

risolvono

V. n. Dormicchiare, Dormigliare, Sonnacchiare, Sonnecchiare, Sonniferare, ed a Pisloja e altrove Pisolare: Dormir leggerissimam. I*isci, 'v. n. Pisciare, Orinare V. Oind (verbo). Pisciare, talvolta usasi anche atliv. : Ho pisciu

greggia.

PistoleisB
bianca

Sorta d'arma chiamasi con tal nome Q'iel legno fatto a foggia di brando che portano a fianco in carnevale le maschere d'Arlecchino.
s.

ra.

Pislnlese:

anti<'a.

Oagid

sangue pe
V. Can.
S / figgiu

trei giorni; Pisciai

sangue tre

di.

Pistolla
-.

s. f.

Pistola:

La

pii

corta delle armi

S Chi vli sta san, pisele spesso

camme

can

da fuoco. d'arsnn; Pistola da fonda: Quelle che


da chi viaggia a cavallo' proilita; Terzelta Pistola
:

si

portano

dvan parla quando

e gallinn-e p-

scian \. Figgiu.
S A^ d manco tanto tempo da piscia; tanto tempo da raccorre il fiato. S

Non
dar

di

corta misura.
pistola.

Pistolettata: Colpo di Pistolletta Pistn, m. Boccione: Grande boccia


s. f.

s.

o Bot-

pu piscia in

letto e di ch' l'ha

su V. Letto.

% Piscia cicBO e incghite d mgo V. Ciceo avv. S Piscidse in te braghe da-o rie: Scompisciarsi,
Sganasciarsi, Smascellarsi, Scoppiar dalle risa: Ridere eccessivamente. S Roba chi fa piscia; Urinativo, Diuretico: Che provoca e promuove le urine. Piscia<ca>ii s. m. Bucherella, Spongino. Spugnola, Spugnolo, Trippolto, Morella, Morilla, T. hot. Morchella escuenta. Fungo mangereccio, di color giallo-ocrato; ha la forma alquanto elittica,
lo

tiglia

<li

vetro, in cui
Stantuffo:

mettesi vino.
Cilindro di legno, di

da pmpa;
tallo,

me-

rfmpie esattamente una porzione trasversale del corpo d'una tromba (pmpa), entro il quale sale e disct^nde mediarne un'asta,
ecc. che

e con
il

Pistorin
pi sp"cie,

questo movimento esso attrae e re.'ipinge liquido; in marin. diresi anche Pistone. s. m. Bistor: Strum. chirurgico di
il

quale serve a fare incisioni.


a

Pitocca
Pigolare.

V.

Pitoccare, Mendicare:

pitoceo; ed

alquanto

meno. Fingersi

Fare il povero,

stipile corto, disuso, fistoloso;

il

cappello

coperto di alveoli profondi e regolari. In Lombardia chiamasi Spengi gnulao Pissacan.

Pitoccala
loreeria,
lorcio, da

s.

f.

Pitoccheria, Pidocchieria. Spi-

Tycragneria: Azione da pitocco, da spitaccagno.


s.

Piscia^ta,
pisciare.

s.

f.

Pisciata: L'atto del pisciare,

Il

Pitocco
s.

m. Pitocco, M'indico; ma usasi per

Pisciatoio
essere

vie della cui e

m. Piseiatojo: Luogo lungo le contro muri da pisciarvi. Suol


i

pi in senso di Personi a\.i''i. spilorcia, taccagna, e dicesi Mignella, Spizzeca, Pillacchera, ecc.
lo

Una

specie di nicchia ad angolo

ottuso

Pitta
il
ti

Piscetta

semitonda, per lo pi di marmo o di pietra, e l'orina per un foro inferiore passa sotto il pavimento. (Vin); Pisciancio ePisciancia: Vino^ debole, buono pili a far pisciare che altrimenti.^
s.
il f.

V. a. Beccare: Pigliar il cibo col becco, che proprio degli uccelli e dei polli, Metafor. usasi per Mangiare: Che n'ea da pittai

Ce n'era da mangiare?
ti

Piscide
conserva

Pisside: Quel vaso, nel quale


e Piscia:

si

E parimente per melaf. Guadagnare: G'h pittdu genio franchi; Gli guadagnai cento franchi. l'ga; Piluccare, dicesi dello Spiccare a poco a
poco
i

SS. Sacramento dell'altare.


f.

granelli

dell'uva dal grappolo per

man-

Piscin.
la pscia,

s.

r^iscio

Pisciare, dicesi a'

5 piscin; Far bambini dell'et d'un

Fa

giarseli.

Pitt'aerni

anno
torita

circa.
s.
f.

Psciuu-a
di n

Pittaformig-ue
Piscialletto:

V. Piccnsin da magia. s. m. Torcicollo, a Fir.

Bambina parpiscialletto,

Girasole, a Siena Collotorlo. T. orn.

Yunx

tor-

fresco:

Cose a l'ha f(pto? Unn-a pifatto?

scinn-a; Che cosa ha


Piscialletto,

Una

quUla. Specie d'uccello che ha il becco cenerinocorneo; l'iride castasno-gialliccia; penne delle
parti

Pisciacchera, dicesi anche per diletto.

spregio a Fanciulla, quasi vogliasi dire che piscia ancora a

mente

superiori, cenerine, macchiettale delicaladi nero, in diversi luoghi variegate di

Pissa

s.

f.

Punta: L'estremit d'una cosa tanto

acuta che no.

bianco, di giallastro e di scuro ; la gola, il gozzo, lati del collo, il petto e il sottocoda, di color i ceciato, dipinto vagamente da linee trasverse
arcuate, nere;

Pissafrn
tacelo V.

s, m. Briccone, Furfante, FurfanMascarson.

addome
a

e fianchi, binnco-giallastri

Pissaltto fFigoJ V. Figo. Pissetto m. Pizzo, Merletto,


8 Ballon

dardo; coda, del medesimo color della schiena, ma con fascie a zi.' zag nere

con macchie nere

s. Merlo, Merluzzo (ma poco usato), Dentello: Certa fornitura di refe o di seta per ornamento d'abili.

e biancastre; piedi cenerini. Annida ne' fori degli


alberi;

ritorna in

da fd

pane

pissetti ; Tmbolo V. Ballon. ghe fa pissetti; La camicia non

Pittaiu.5soiu
gli

comunissimo. Emigra in settembre, maggio. s. m. Beccamoschino, a Pisa


ciiticola.

Timi. T. ornil. Salicaria

Uccelletto

PIT
del genere dplle Si've e famiglia de' Forapaglie,

PLE
cenerne; gola e gote, biancastre;
ghie nere. Abita
nelle
ali

603
cenerino-

becco bruno-nero di sopra, giallastro di sotto; penne d-M piieo nn poco pili lunghe delle altre; quelle della schiena, le cuopritrici

che ha

il

celes'ognole cupe; piedi cenerino-giallastri;


i

un-

boschi di alberi alti; nidifica

buche naturali degli alberi e ne' nidi ab-

delle ali
col

e del sopraccoda

son nere nel mezzo,

scuriccia; gola, gozzo e parte

raargne giallo-lionato; cervice, giallo-lionata media dell'addome,


|

bandonali dai Picchj, e quando l'apertura ne troppo grande, la ristringe con mota o sterco
di

cavallo.
s.

f.

sedentario.

bianco-candida

petto, giallo-lionato chiaro; grop-

Pitta,

Pittura, Pintura, Dipintura: L'arte

pone, lionato; piedi giallo-carnicini chiari. Abita in tutti i luoghi palustri, coperti di giuochi e di erbe alte, fra le quali usa nascondersi; il suo

del dipingere, e

La cosa dipinta, che


Butterato, Pieno di

in

questo

caso dicesi anche ripinto.

Pittuu
cesi
ste

add

butteri, di-

pu facilmente imitare colla sillaba czin, facendo appena sentire la prima lettera e e l'ultima n nel pronunziarla. "I>ittamix V. Pittima. Pittaiisa, s. f. Pietanza: Ogni vivanda serfischio
si

del
le

Pittura,
cacciarsi

Pittss

Volto dell'uomo, nel quale siano rimamargini del vajnolo. v. a. Pitturare V. Dipinze. v. a. Buscare, Buscacchiare : Pro-

od Ottener checchessia con industria.


Gardettu.
f.

vita

mt'Dsa,

tranne
f.

la

minestra.
Spruzzetli, Briz-

Pivetto'V.

Pitta,nsetta> s. pi. I*ittette s.


f.

Pieianzina Dim. di Pietanza.


Spruzzoli,

Pixn
di

Pigione: Prezzo, che altri paga al padrone, per aver l'uso d'una casa o d"una parte
s.

zolature: Macchiette piccolissime

come

di spruzzi.

essa o d'altro sito fabbricato


;

allr.

Fitto.
il

I*ittettu
Asperso
di

add. Picchiato, Picchiettato, Pic-

Monta a pixn
L'accrescere che
appigionata,

Rincarar
il

la

pigione o
il

fitto:

chiolato, Brizzolato, Biliottato, Indaniijato, vale


chiato naluralm. di

fa

padrone

prezzo della casa

macchie a guisa di gocciole. Macmacchie piccole e tonde.

Pittima,
Pittima,

s.

m. Mignella, Mignatta, Spzzeca,

vale Acquistar l'uso di cosa che gionala.

Pigyid a pixn; Prendere b Trre a pigione, li venga appis.

Pillacchera, dicesi

d'Uomo

avaro, sor-

dido, spilorcio, taccagno.

Pixnante
di

m. Pigionale, Pigionante, Inpigione.

Pittin
n

Poco ; altr. Miccino, Pochino, usato come avv. : Taxei un pittin; Tacete un pochino,
s.

m. Pochino. Dim.

quilino: Colui che piglia, che tiene casa a pi-

gione,

Che
n.
s.

sta

n Talvolta

usasi a signiflcare grandezza e qnasi eccesso della cosa nominata, e dicesi Po' po': Con

Placa S Pliicdse Placca


n

V. a.

Placare, Ca'mare, Quietare.

p
f.

Plaearsi,

Calmarsi,
usi.

Appaciarsi.

Piastra: Ferro o

Metallo ridotto

quello pittin de naso ecc.;

Con quei
alla

po' po' di

asotiigliezza,eservea varj

Dal frane. Plaque.


petto: Spillo che

naso ecc.
S

Spillone, Spilletlone, Spillo da

pittin a pittin V. questa loc.


po',

sua sede alfab

% Oyni pittin; Ogni po'


sissimo.

Ogni momento, Spes-

Pittinin

s m. Pocolino, Pochtlino, Micolino, Miccichino. Dim. di Pocliinr, di Miccino. s. m. Pacchio, Paffa: Cibo in genere, Ci che si mangia. Voci basse. **S In m. b. e del gergo vale Pidocchio: Oh quanti pitti! Oh quanti pidorchj! Oh quanti pellegrini!

ha una piastra o una borchia, e serve alle signore per appuntarsi sul davanti del petto lo scialle. S Placche; Piaslre: Quelle che si mettono alle maniglie de' canterani (com) o simili. Se sono colme diconsi Borchie, e nel dial. Rosette.

Pitto

Pla.ncia
pietra.

s. f. Slampa: Carta, sulla quale sono impresse immagini od altre figure incise sopra lastre di rame od intagliate sul legno o sulla

Dal frane. Planchc.


s.
f.

Pitt

s.

m. Pittore, Dpiniore,

anlic.

Pintore:

Platinn-a
tavola

Colui che esercita larte della pittura.

lastra

di

Platina. T. mar. Pezzo di piombo quadrata che, in oc-

a fresco; Frescante. da teatro; Pittore scenografo


de figa: Figurista. d'ornato; Ornatista. de paisaggi; Paf'sista de prospettiva ; Prospettivista
rubini, Prosppltista.

casione di qualche

da scene.

falla nella carena d'un l>astimenlo, s'inchioda sovr'essa falla, mettendo tra la falla e il bordo sloppa, cotone o altro, acci con pili probabilit si possa stagnare, ossia fer-

mar
e,

l'acqua che s'introdurrebbe.

secondo

il

Che-

S Platinn-e; Platine. T. calzetl. Lame di ferro sottilmente ballato, che sono tagliate seguendo

Grammo

belli, Pittor

pitt; Pillor da chiocciole o da sgada voti, Pitior da taverna da boccali,


f.

da fantocci, dicesi in disprezzo d'un Cattivo pittore.

Ptta,

s.

Pittrice,

femm.

di Pittore; altrim.

Dipiniora, Dpintoressa, Dipinlrice.

Pittn

Pezzo d'ottone ficcato a forza nella cartella inferiore del Castello deironoolo fplalinn-a de stto dd pin d reluio). I:i esso un forellino trasversale, entro
s.

m. Nasetto. T.

oriol.

una forma regolare; esse hanno una lesta, un becco, una gola, un venire e una coda. Ilavvene di due specie: Platine a onde e Platine a piombo. d reluio; Cartelle. T. oriol. Quei due dischi d'ottone, Ira quali fermalo il Castello dell'orinolo (Pin d3 reluio), e che sono tenuti in sesto da tre o quattro colonnini.

Plauxibile

add.
di

Plausibile e Applausibile:

Che ha l'apparenza

pregevole, di buono,

Che

cui fermato

il

capo esterno delio spirale.

par degno di plauso.

Pittuiso de montag-na.
chiotto
cel

s. m. PicPicchio muratore, a Siena Murajnolo, nel PiSano Dottore. T. ornil. Sitla furopwa. Uc-

Plebaja
Bordaglia':

s.

f.

Plebaglia, Plebaccia, Gentaglia,


della
s.

La

feccia

plebe

Plenipotenziio
mare qualche
affare, e

del

genere delle

Sitte,

che ha

il

becco su;

m. Plenipotenziario: Quegli che ha piena facolt di trattare ed ultiSovrano io cose


di

periorm. nerastro, inferiorm. celeslognolo

iride,

di color castagno; parti superiori, celestogiiolo-

per lo pii la ha da qualche grande importanza.

604

POE
s.
f.

POL
Maggioranza :
il

I^lralits

Pluralit,

Il

nu-

Padella:

Vaso

di terra cotta

o di rame, di forma
si
i

mero maggiore. I> s. m. Poco e per

alquanto ampia e stiacciata, che


sino.

sottopone ai
loro agi.
di

Po',

contr, di Molto,

ed usasi col 2" caso dopo di s: Un p de pan, de iiin, ecc.; Un poco di pane, di vino, di sale, ecc. n Poco, usasi anche in forza d'avv.; ed unito coll'accompagnanorae Uno, vale Alquanto: Vorrieivo

maiali, perch in letto facciano

da rosile; Padella da
ha
le
il

bruciate:

ferro ed

fondo

tutto

foracchiato a uso di arrostire


te

castagne.

Cazze d poeta in
s.
f.

braxe V. Braxa.

un p parlavo
M

de...

Vorrei un po' parlarvi

di...

Pol
I*olin.
Padella.

Padellata: Tutta quella quantit di


si cuoce nella padella. m. Padelletta e Padellino. Din, di

Unito ad alcuni verbi, mostra una certa prontezza o volont deliberata di fare l'azione
significala:

roba che in una volta


s.

Vuggio un p vedde

se....

Voglio

un

po' vedere se....

I*eta
:

s.

f.

Primavera o Fior
veris. Pianta

anche

modo

esortativo

Pensee

iin

a-i

boi.
si

Primula

di primavera. T. bassa e vivace che


la

I*a

caxi vostri; Pensate un po' ai casi vostri. Pe un p; Per un po'. Posto avv. vale Per qualche tempo. s. f. Pdnnello: Ciascuno di q'uei pezzettini di panno lino o sim. che nel trapuntare le materasse si mettono ad ogni spago del trapunto, perch'esso non logori il guscio della materassa.
i

coltiva ne' nostri giardini ppr

variet e bel-

somigliano molto alle margheritine de' prati, se non che sono pi piccoli. Chiamasi con tal nome perch il primo fiore
lezza de' suoi fiori, che

Poetezz
I*oex:xa

che suole spintare nella stagione di primavera. v. n. Poetare, Poeteggiare, Poetezzare, Poetizzare, antic. Poeticare: Comporre

I*o>

v. a. Potare: Tagliare alle viti e agli alberi rami inutili e dannosi. **M Bubbolare, in gergo vale Portar via con inganno

poemi e poesie.
s. f. Poesia : L'arte del poeta ; ed anche Componimento poetico. I*og"g'iio s. m. Terrazzino: Piano che dinanzi ad una finestra senza parapetto aggetta'

checchessia.
**S

Podsela; Svignarsela,
via.

Scantonarsela,

Truccar

Modo
s.

basso.

ossia sporge in fuori dalla dirittura del

muro,

I*oe

che piglia l'uomo allorch abbia generalo uno o pi figliuoli. M Padre, dicesi melaf. a Chi ha operato e opera per la prosperit e gloria d'un popolo o d'una
classe di

m. Padre:

Nome

sostenuto da mensole o altrimenti, ed recinto da balaustri o da una ringhiera.

iPSieg-no
di

colui a chi sia


s.

persone.
f.

I*oiii
e

m. Patrigno: Marito della madre morto il padre. m. Padrino, Palrino, Sntolo: Quegli
s.

PoEtssa. s.
della
vite.

Sarmento
s.

Sermento:

Ramo secco
Mal Tar-

che tiene
cesi
in

altrui

rispptto al
s.

battesimo o a cresima, e dibattezzato o cresimato.


pi.

I*oco de
tufo,

"bn.

m. Mal

bigatto,

I*oiscetti

m.

Gragnuola, Grandine. T.

Mascalzone,

Malemme: Uomo
:

bigio, mal-

vagio, tristo.

pastaj. Pasta bianca e assai lina ad "so di minestra, cos detta per essere in chicchi simili a
quei della grandine.
S

Podlx'a.g'S^

I*oa
nello

Specie d'infiammazione s. f. Goffa che cade altrui nelle ginnture, propriam. de' piedi delle mani, e ne impedisce il moto. Se nelle njani dicesi Chiragra, se ne' piedi Podagra, e se nelle ginocchia Goniagra,ed impropriam.Gonagra. f. s. Potatoio: Specie di coltello ad uso di poture le vili od altre piante,; altrim. Falcie Falcino.
V. n.

se tlio piseetti; Essere mormieroso, smanceroso, smorfioso, cio Cascante di vezzi e di lezj, Essere svenevole, P. lu di smorfie, di
smancerie.
s.

I*6iscio
Legume
e verde. $

m. Pisello ePesello,

ma

notissimo, ed di due sorte,

poco usato: bianco

I*oei

Potere

Aver possanza,

forza, facoll,

Campo
in

de puisci; Pisellajo e Pisellaja: Luogo


i

valore di far checchessia,

cui coltivansi e s^ermogliano


s.

piselli.

Poter essere, vale Esser possibile. - 6 so, 5 vento in qualche lugo ; Potere il sole, il vento e sim. in alcun luogo, vale Arrivarvi, Battervi: Chi 6 vento 5 no ghe pli; Qua il vento non ci pu. S N ne poe ciii; Non ne poter pii, vale Aver perduto tutte le forze. Esser rifinito; e talora
se
;

I*i8tce

m. Podest:

Nome

d'Antico Magi-

strato civile che esercitava a tempo la suprema autorit giudiziaria e politica in molle citt d'Italia.
Il

Podesl: Pubblico
civile
stri

uflziale

che esercitava
di

in

un

piccol distretto l'ultimo grado

giurisdizione

e criminale, carica corrispondenle ai no-

Giudici di

mandamento ed

ai

Juges de paix

Struggersi di fare, dire, ecc.


S

dei Francesi.

con un ; Non si potere o Non ne potere con alcuno, vale Non poter competere con esso lui. S N poe sta in p; Non poter la vita o le polizze, vale Non si reggere in piedi, Essere spossato,

N poetla

I*leiia

s.

f.

Polena e Pulena. T. mar. Chia-

masi con questo nome La figura, il lione, ecc. l'ornamento che termina la parte -anteriore della nave, ed anche la totalit degli ornati e legnami
che sostentano
la
f.

debolissimo.
se

figura.

pu canta S Se pu? Si pu?

porta a crdxe V. Canta, Elissi comuniss. per Se pu


e

Polenta

intra? Si pu entrare? Si puoi passare? Coi quali modi chiediamo permissione d'entrare in
alcun luogo.

comunem. in Tose. Polenda: Intriso di farina di formentone o meliga, colto in acqua, e dimenalo fortemente col mestone (cauncllo) finch sia ridotto a consis.

Polenta, e

JE*ola

s.

anche di manico di
lrij(!gervi

Padella: Vaso di rame stagnato o ferro, largo, poco cupo, con lungo
f.

stenza della pasta.

ferro, a

oso di farvi

la

frittata

o di

altre vivande.

molla; Polenta tenera. soda; Polenta soda o dura. co-i motti; Polenta co' bozzoli o bozzolosa. Polenta, s, m, Gran mangiator di polenta.

POM
I>olitipax'
verse,
s. m. Politipo. T. stamp. Fregio composto d'un ppz^o, rappresenlaiite figure di-

PON

601
di

Pomello
tallo,

s.

m. Bottone: Piccolo disco


di

meai

d'avorio o d'altro, piano o convesso, talora


in

come
di
f.

fiori,

pqesi, tombe, ruine, animali,

anche
%

forma

globetto, che

si

applica

emblemi

scienza o d'arie, o consimili.


Pollastra
di
:

vestimenti per abbottonarsi.

Plla,
n

s.

Gallina giovine.
di biliardo,

Animella d pomello; Anima, Fondello V.


Animella.

Corda: Sorta

Giuoco

che

si fa

da
%

insieme, i quali tutti portaDO un numero progressivo e tirano la loro palla un dopo laltro, e continuano cos fintantoch avendo lutti perduti punti convenuti da prima, l'ultimo rimane vincitore di tutta la posta. Si fa anche
molli giuocatori
i

Gambetta d pomello;
s.

Picciuolo.

Pmmin.
Pnxino

m. Naccherino, Cecino, dcesi per

questo giuoco da pi insieme e con due sole palle. Fa nn-a pdlta; Fare una corda (uso fior.) cio

Fare una partita al giuoco cos detto dpila Corda. S Lcpte de plla; Latte di gallina V. Lcete. I*llas. ra. Pollajn: Luogo dove si tengono poIH. I*llaja s. f. Pollame: Quantit di polli. I*ollaju. s. m. Pollajuolo, Pollajolo, anlicam. Pollinaro: Mercante di polli. S Bttega da pltaju; Polleria: Luogo dove s polli. tengono e si vendono / pllin vuon flle 5 plloju V. Polliti: <5
i
i

vezzo a Fanciullo vezzoso. s. m. Pomo, dicesi ad Ogni corpo rotondo a guisa di palla o di mela, come il pomo della mazza (bastn), della spada e sim. da cricca; Pallino: Quello che serve di presa
per tirar su
la

staniiheila

del saliscendo.
:

Quella protuberanza che si osserva nella parte dinanzi della gola, particolarmente gli uomini Y. Gruppo da gda nella voce Ga.

d'Adammo; Pomo d'Adamo

da porla;
tirarle a he

Palla, Pallino:
delle

Pomo
porte,

ficcato nell'imposta

metallico conche serve per

-:-

e chiuderle.

Pollanca

s.

f.

Pollastra ingrassata.
fu

- Cappola

nessa e Pollanca, Gallina, cui l'ovaja. - Pollanca in lingua


Taf-china giovine (Bibbinotta).

tolta

rosa

de cnlie ; Pallino: Quell'arnese o rotondo o anche di figura rotonda e schiacciata, per lo pi dottone, che, conlcc^to ne' cassellini (cnlie),
fa
le

ital.

vale pare

veci della maniglia.


l^.ottone:

de scioi;
di

La boccia d'alcuni

fiori,

come

Pllastretto
Dim.
di

s.

m.

Pollaslrino, Pollastrello.

Pollastro.
s.

rose e simili; altrim. Boccia.

Pollastro
**Pllezza
letto,

v.
di

dicesi

letto tutta

senza
la

pii

m. Pollastro: Pollo giovine. n. Covare il Ietto o Covarsi in Quel poltrire buona pezza nel dormire, dopo aver ben dormito

d bastn; Pomo: Orn.imento che s mette in cima alla mazza a modo d' impugnatura o anche di
col
la

palla, e fassi di metallo, d'avorio, d

legno

notte.

"Pllezzo (Sta a-oj PSllin m. Pulcino,

V. Pollezzd. s. si dice a Quello che nasce dalla gallina in fino che va dietro alla chioccia. veslto ; Pulcino pennuto. S se imbroggtu a che n pllin in tu stppa; Essere un pulcin nella stoppa o Impacciato come un pulcin nella stoppa, vale Non saper risolversi, n cavar le mani da ci che uno ha da fare. S / pllin vuan flle plloju; I granchj voglion

mazze invece del pomo haano gruccia (mnego fato a scrssua).


tornio. xMolte

d cvercio de tcera; Presa.

dreluw; Gambo:
e

Cilindretto saldato alla cassa

munito

in

cima
il

di

maglia, a -cui s'attacca la

cordoncino. Negli orologi a ripetizione il gambo capace di depressione per fare scattare la soneria; negli orologi che non hanno coperchio (savnet(e) ha un' anima, la cai
depressione rimove
il

catenella o

Pmpa

affinch questa spinga


s.

dente che trattiene la molla, ed apra il coperchio.


at-

m. Tromba, e nell'uso anche Pompa;


il

mordere

le

balene, dieesi

Quando uno deDim.


di Pollastra

Sorta di macchina con varie parti ad essa


tenenti che fa salir l'acqua sopra
naturale, e serve a

bole vuol misurarsi e offendere un potentissimo.

suo

livello

Pllinn-a

s.

f.

Pollaslrina.

molti usi, e particolarm. per

V. Plla nel 1" signif.

isppgnere
%
%

g'

incendj. Dal frane.

Pompe.
tromba.

Pllo
quasi

Polmn
la

(P de); Pie di pollo V. P. s. m. Polmone: Quell'ampio viscere


in

spongioso, e diviso
cavit
del

petto,

due parti, che riempie ed l'organo princiSpolverizdi

Pmpa
Pompe
dicesi

Fa piggid a pmpa; Maneggia da pmpa;


v. a.

Caricar

la

Menalojo.

pare: Adoperar
l'acqua o altro
s.

Trombare, e nell'uso anche Pomla tromba per eslrarre o alzare


liquore.

pale della respirazione.

Polverizza
zare
:

v.

a.

Polverizzare,

m. Guardia de! fuoco


g'

Ridurre
s.
f.

in

polvere.

Far polvere

checfallo

divisa militare, istituito dal


nie pio, destinalo a spegnere

Corpo sotto Governo o dal Ma:

Pma
di
pili

chessia.

incendj. Nell'uso

Pomata, Manteca: Unguento


si fa

grasso di porco o strutto profumato con es-

Pompon
lorata, di

anche Pompiere.
:

senze, di ctH
qualit.

uso specialm. dalle donne per tener morbidi e profumati i capelli. Ve n' ha di

Pmele (Canj; Can volpino opomeranoV. Can. Pmell m. Bottonaio: Colui che e vende
s.

Ornamento di lana cos. m Nappa forma tonda o bislunga, che si sovrappone all'orlo superiore del quasco (sciacc) del soldato dalla parte davanti, il quale, secondo il colore e numero, serve a indicare il reggimento
di cui
fa

fa

parte.
s.

bottoni.
s.
f.

Pmella

Pucn
si

m. Matta: Carta determinata

la

quale
dieci.
fanti,

Abbottonatura e Boltonatura: La serie de bottoni messi in opera per abbottonare ed ornare un vestilo.
s.

a certi giuochi di carte,


fa

come

quello di Bazzica,
in

contare quanto un vuole insino

II

Per

lo piCi

selle de' quadri ovv.

due

Pmelletto
Piccolo Lettone.

m. Bottoncino, BotloDcello:

Pondera

cio quello di quadri e quello di cuori.


y. a.

Ponderare

Pesare, Riflettere,

Pmellin

Y. Pmelletto.

Considerare, Esaminare diligentemente.

606

PON
s.
f.

POB
T. cari.

I*oiiedluja,

Ponilora.

Grossa

asie quadrangolare, piana di sotto, alquanto con-

vessa di sopra, con due maniglie ai due capi, per comodit di trasporto, .'u di essa il Ponitore

piatta un pontone, sulla tolda o coperta del quale la costruzi-tne di legnami necessaria per sostenere e muovere due grandi ciicchiaje ni ferro,

va successivamente

dispoiien<lo

fogli

alternali

armale di lungo manico a sgomberare le iiiaierie


quali, vuoiate in

di

legno, che servono

con altri tlanti feltri, che sono pannelli di lana, di grandezza uguale, anzi un po' maggiore di
quella dei
foglj.
s.

fondo del mare, un battello, vengono trasportate


dal

altrove.

Zgd a-opntn;
giuoco puerile che

Fare

alle

cozzate: Specie di

I*onedL
burattino.

m. Ponitore. T. cari. Quel lavorante che mette succi ssivamenle fogli sulla Ponitora, lasciata alquanto sgocciolare la forma sul
i

si fa in

Pons
I*iite

maniera: Uno di questi mani e incrocicchiando pugno; quindi allungando orizzontalmente


cia,
il

due ragazzi a questa congiunge insieme le le dita ne forma un


le

bracsi

s.

m. Pons: Specie

di

color rosso vifalla

comp.ij-'uo gli va dietro le spalle e


al
il

vissimo, Colore
s.

come

di

fuoro.

pende
con pietre,
si

m. Ponte: Cosiru-.ione

ferro o legname, per lo pi arcala, che

ap-

I*opol,

I)

poggia sopra l'una e lalira sponda, d'un fiume, di un fossato, ecc. per poterli valicare. Ponte, dicesi anche ad un Tavolato posticcio,
sopra
tori
i

I*opolasso
delle

gli si parano davanti. Popolare: Metter popolo in luogo che l'abili o Andare il popolo ad abitarvi. s. m. Popolaccio e Popolazzo: Peggior. di Popolo; Plebe, Volgo.
i

pugno di costui, urtando compagni che


Y. a.

apquale va cozzando

quali

stanno
,

muratori a murare,
stuccatori
a

pitdi

I*opolazioii
un luogo.
Gli

a dipingere

gli

lavorare

s. f. Popolazione: La totalit persone che abitano una citt, un paese,

stucco in alto, ecc. - Bertesca Un palco fallo speditamente con due o tre tavole posate su due trespoli capre (cuvuUtlti), per salirvi il muratore

abitanti.

I^orc
porci.

s.

m. Porca jo
s.

e Porcaro:

Guardiano di

quando
la

l'altezza del lavoro

comincia

l'oi'caccin

superare
"

Il

sua statura.

conaccio, dicesi ad

m. Forcone, Porcaceio, PorUomo sucido o che fa cose

**!'

In Marin. si dice a Ciascun piano d'una nave. ponte superiore o scoperto chiamasi Coperta, cnticam. Tolda. In voce bassa e del gergo vale Moneta, Danaro: Ve oinmo chi ha do ponte; uomo danaroso.

schifose; Sudxione, Lezzone.

I*oraJa
cizia.

s.

f.

Porcheria: Cosa da porco, Spor-

" Porcheria,
I

per Azione da

uomo

disonesto.

er Parola oscena.

da cfalti;

Zattera e Zatla:

Una

piattaforma di

tavole q:;adrilunga galleggiante, che serve nel-

r interno dei porli


che lavorano p
al

a sostenere operaj o

mai

inaj

diverse opera^ioui ui raddobbo


navi.

di

fuori

delle

per Qualunque cosa brulla o mal fatta nel suo genere. Dicesi anche di Roba non pi in flore, e che ha perduto la forma, il colore, ecc. Di (le porco jo; Dire delle porcherie: Dire delle
Il

de barche; Ponte di barche: Ponte composto su battelli o su pontooi ricoperti di tavole. levacl; Ponte levatojo: Ponte composto di bolzoni, contrappeso, traverse, colonne e tavole fer-

parole sozze ed oscene.

I*orellan.ii.-a
posta, della quale
si
Il

s.

f.

Porcellana

Terra com-

da potersi alzare ed abbassare a piacimento onde dare od impedire il passaggio della porla.
rate,

fanno stoviglie di mollo pregio. Pozzolana: Sorta di cemento, in cui alla rena minerale vulcanica, si sostituisce una sosianza

chiamala essa pure Pozzolana, dal


zuoli,
citt

nome

di

Poz-

volante; Grillo, dicesi da' muratori Un ponte pendente dall'alto dun cdiflzio, dove non si possono far buchi per istabilirvi ponti. n Pone volante o attaccatojo, in Marin. dicesi

presso

Napoli, do\e trovasi in gran


Porcellana.
gli

copia.

Erba porcellann-a
a cespuglio,

T.

boi.
i

Iberis

scmpirflorens. Pianta che ha


le foglie

steli e

rami

Un

ponte d'assi congegnale, che si fttacca flanchi della nave che si vuol calafatare.

ai

sparse, spatolate, lisce, ini

tegerrime, ottuse, carnose,


cellanei,

fiori

bianchi, por-

I*n.tetto
di

s.

m. l'onticello, Ponlicino.
a.
i

Dim.
Fare

a
al

Ponte.
V.

cembre
Impalcare:
Jletlere o
fresca,

corimbo terminante. Fiorisce nel dimarzo; praticasi assai nell'insalata


in

I*ntezztt
il

e fassene conserva
;

acelo.

palco.

Formare

ponti dei muratori.

I*or9elletta
colore

A/.zurro

dilavalo: Specie d

**n In

voce bassa e del gergo vale Aver danari, Esser ricco: O l' ommo chi pntezza; uomo
ricco, danaroso.
s,

turchino, che tra l'acqua e l'aria.


s.

I*orclxettiM.
cheito.

m. Porcellino. Dim. di Por-

I*nte5zvi
ia jo;

m. Impalcatore,
i

e nell'uso

Fonsacre

I*orclietto

Colui

che
V.

fa

ponti da muratore.
:

s.

m. Porchelto, Porcello.

I*ojitifl.ca

IV Pontificare
i

Fare
ai

le

d'India; Porcellino d'India. T, zool. Mus porcellus. Animaielto nolo venutoci dal Brasi e, pi
piccolo de' conigli e che prolifica com'essi.

funzioni secondo

riti

e colle cerimonie ed apal

paralo che si convengono volute dal pontificale.


s.

Papa ed

vescovi,

I*or*cos.
e

I*iiton
fizio

m. Pontone. T. mar. Grosso ediparallelopipeda

galleggiante di forma

con
Il

m. Porco: Animale domestico notissimo comunissimo fra noi; allrim. Ciacco. - Verro dicesi II porco non casirato; Mnjale II porco castralo da ingrassare per ammazzarlo e mangiarlo.
Porco, si dice figurai, a Persona di porchi coslumi e che dica d''ile parole sozze ed oscene. co-u gramignu ; Pireo grandinato o che ha la grandine V- Gramcyua nel 2" signif.

solida
senali

coperta. Esso serve ne' porli e negli ar-

per trasportare gravi pesi e por eseguire

od ajutare varie
delle navi.
Il

manovre

di

forza

in

servizio

Curaporli, Cavafango. T.

mar. Una gran barca

tarvcego; Porco saivalico. Cignale.

POR

POR
molo
che
le

607

spin ; Porco spino , Porco spinoso , Riccio V. Rissu (bestiii). Atnmid. S Anum con l'ugijio dd porco V. ^ Fd a Villa d bealo parco; Fare la vila del bo.'lo porco, suol dirsi di Chi pensa solo a cavarsi lulte le veglie e d bando ad ogni pensiero, mangiando e bevendo allegramente. idiol. S Pescio porco; Pesce porco, Spinarolo. T.

assai

simile al nostro volgare, a differenza


il

sue foglie sono pi ampie,

seme mollo

pi minuto, pi bislungo, fatto in punta, e pi

acre aromatico. Cresce ab ondanlemente in

Ma-

cedonia, ed

ama un

terren sassoso e sabbionoso.


si

I*orta,
e
si

s.

f.

Porta: L'apertura per donde ed


in
altri

entra

esce nelle citt o terre murate, nelle chiese,


edifzj.

ne' palazzi

Quelle minori di

Cmlrinu Salviuui.
per
qnalciie

Sorla di

pesce

cosi

dello

casa
n

di

camera diconsi Uscio.

sim Illudine

della sua

bocca

con

quella del porco; triangolare, corlo, nero dai due iaii, colla pancia bianca. Esso cava la lerra
di

in

Porta, Uscio, Imposta, pel Legname piano e che girevole sui cardini
l'scio a contrappcso:
efiftUo

commesso
chiude
la

sodo l'acqua per cercare do\'egli viva, cos


fan!:o
i

apertura di porta o d uscio V. Arva.

a conlruppeizo ;
si

Uscio che

come

porci

lerreslri.

Dal suo fegalo

si

chiude da s per

d'un peso legalo ad

i*orco
ti

cava un olio che si adopera come balsamo da ferite. add. Porco, sporco. Sudicio, Sozzo, Lercio, Schifo, Guiilo: Aggiunto di chi sucido sa

ona funicella. a pexi ; Uscio a

bilico:

Uscio sostenuto infe-

riorm. su d'un pernio a bilico (pexoj girevole

negli abiti die nella persona. Porco, talora dicesi altrui per ingiuria: M' ve-

sopra un rallino o dado metallico fermalo a piano del pavimento, e avente nella parte superiore

gno davand quello porco zembo

ecc.;

Hi

si

I*ro

present quel porco gobbo ecc. s. m. Porro. T. bot. AlUumporrum. Pianta die ha il buibo membranoso, bislungo, lo scapo diritto, coiisisienie, vuoto, le foglie piane, i fiori

una spranga di ferro che gira in un anello o in una nocella, cosi detta dalla forma globosa. arca; Porta arcata: Quella che in allo ha Tarco
invece dell'architrave.

alquanto bianchi, a omLella grande, rotonda in cima dello scapo, gli stami a tre ponte. Ha il sapore della cipolla, ma meno forte ^ ed usasi

co-a mappa a cullo d'oca; Uscio co-o veddrata; Uscio a vetri.


co raslello; Porla cancellala.

a sdrucciolo.

lauto per alimento quanto per medicina.

sarvcego; Porro selvatico, Porrandello. mollo pi acuto del domestico, e si mette qualche volta
dai contadini e dai lavoratori nell'insalata in

cam-

bio d'aglio fresco.

de casa ; Porla di casa Uscio di casa. de stradda; Porta di via, Uscio da via: Quella che riesce sulla via. finta; l'scio fnto: Uscio apparente o dipinto. Uscio in muro, Uscio, la cui imposta pareggiata al muro, e d'ordinario tinta o dipinta
,

I*rpa
li

s. f. Polpa: Carne senz'osso e senza grasso. Poipa, per similil. dicesi a Quella mangiabile delle fruite, che solto la buccia; altrim. Carne.

da gamba; Polpaccio: La
carnosa della tamba.

parie deretana e pi

de cxa, (e Utmurindi,
di

ecc.;

Polpa di cassia,
pelli delle

come

la

parete.

inierna; Uscio: Porta che nell'interno della casa d adito da una stanza ad un'altra. meisira; Porta maesira , cio La principale se ve n ha pi d'una. quaddra; Porta quadra: Quella che in allo ha
l'architrave.

tamarindi, ecc.
d'oiva; Bucce d'oliva:

Porpe
ulive

Le bucce o
le

seijretta; Porti o Uscio secreto o falso.

spremute. Talora

contadini

mettono

S Appunlelid
tellar

a porta; Barrare, Stangare, Pun-

nelle stiacciate (fugasse).

l'uscio.

I*rpette
battuta con
tondegb'ianli

s. f. pi. Polpeile: Vivanda di carne uova, cacio, ecc., e ridotta in pezzi

Coverta da porta V. Coverta. S Architrave S Battente da porla V. Baltenle nel 1 e 3 signif.


S Erco da porta; Arco.
55

I*Srpettoii

che cuocionsi per lo pili in umido. s. m. Polpettone: Specie di Torla composta per lo pi di fagiuoli, o melanzane o patate o cipolle, latte rappreso (presciusua), o\\o
v. a.

S A' se scer

e pan grailugia'o addosso invece di crosta.

%
S

'*I*orpea!;z,
vamente.

Stazionare: Toccare lascie Polipo:

I*rpo
dicono
i

m. Polpo

Genere

di

Mollu-

Fronln da porta; Frontone V. Frontn. mai nn-a porta che u s' arve unn-a porta e un barcn V. Arv (verbo). Imbgi a porta; Socchiuder l'uscio V. Imbgi. Piggaporta; Baciare il chiavistello, Andarsene. Pilustroe da porta; Stipili V. Pilaslrd. Serra a porla in la faccia; Dar del mostaccio
neirimp(Sta, Serrar
la

schi di mare, con- molle branchie o granfie,

come
Il

pescatori, colle quali s'Httaccano tena-

porla o l'uscio in faccia.


l'uscio sulle calcagna:

fua da porta; Serrar

cemente agli scogli e a qualunque altra cosa. <? Pigyi prpo; Infradiciarsi V. Ptgg. I*i*rin s. m. Porro: Quella piccola escrescenza
dura, ritonda e priva di dolore, che nasce per lo

Serrar alcuno fuori delia porla, Mandarlo via. s la porta, S Tidse a porla appruvo; Tiiar a l'uscio sim.: Ch uderla per di fuori.

I*oi*t
villa,

s.

m. Portone
in

La

porta per lo pi d'una


assai grande, per
in

Ziugo da ave V. Euggi prrin; Cechi pernice Porsemmo m. Prezzemolo.


ci
;

pi nelle mani.

d'un giardino,

ma

dove

Pallino
di

Ciuve.^

s'introduce

un viale,

V. uggio.

s.

ptirosiliuuvi.

Erba odorosa condimento, cio per dar sapore, ed ha


dicesi

T. bot. Apiiim che adoprasi per


le foglie

prima di arrivare al Porla rustica. Quella donde passano bestie da soma e carri, che non si possono o non si vo-

giardino, ecc., palazzo o casa di esso. -

un

simili a quelle del cerfoglio;

anche Pe-

gliono far passare per

la

porta civile.
legni messi a foggia

p procescioin ; Arco: Quei


in

irosniolo,

Fetrosello, ptlrosillo, Pelrosellino.

d'arco, che si parano con damaschi, seta o altro

de Macedonia; Prezzemolo di Macedonia. T. boi. Petrotdinum macedonicum. Specie di prezze-

segno di festa quando


la cill.

le

processioni

vanno

per

608

tOR

POR
vale Portar uno con
farlosi

Porta
Mula
che
Il

s.

f.

Servito, Messa, Mpsso, Blandala:

sedere sul collo e


al

di

si

vivande, cio La qnanlil di vivande pone in nna volta sopra la mensa V. Missa.

fargli

passare

le

gambe davanti

petto.
i

in ta; Portare o Dare in tavola: Porre


delle

pialli

Portata, per L'estensione, La capacit dell'intelnon a so porla; Non della sua letto:

vivande sopra la tavola apparecchiata. Imbandir le vivande Metterle in assetto per


portarle in tavola; e per lo
piti dicesi d'apparecchio fatto con una certa lautezza; Imbandir la tavola o la mensa Apparecchiarla e for-

Non corrispondente alla sua capasno ingegno. da bnsa; Portata della stadera V. Bnsa. d'un bastimento; Portata : La capacit della nave va'ntata in tonnellate di mille chilogrammi ognuna.
portata, cio
ai

cit,

nirla

di vivande. legne a-o' bosco; Portar

alberi

alla

selva o
al

d'un cannn; Portata d'un cannone o sim., vale della palla che un cannone o sim. pu Il peso
tirare.

frasconi a Vallombrosa, Portar acqua

mare,

Portar

il

cosa dove

cavolo a Legnaja, vagliono Portar una rie sia abbondan/.a maggiore.

se porta
V. a.

de...

Essor

in

grado

di...

DPort
come
Il

Portare: Trasierire una cosa da luogo a luogo, reggendola, tenendola e sostenendola; dicesi anche Reciire, tosi nel proprio
nel figur.,

odio, affezin, ecc.; Portiir odio, affezione e sim., vagliono Odiare, Aver aff'^zione, ecc.

Essere

6 lutto; Portar bruno: Essere vestilo a bruno. in gramaglia.

Portare,
l'autorit

per

sebbene Addurre,

vi sia

Allegare:
Il

qualche differenza. Galileo 5


Galileo porla

nn-a persnn-a ; Portar uno,


teggerlo, Favorirlo, Ajutarlo.

figurai, vale

Pro-

porta l'autoritce d'Archimede;

nn-a scarpa
ciabatta,

in patella

Portar una scarpa a


in

Il

d'Archimede. per Condurre: Questa stradda a porta a fmma; Questa strada porla a Roma. per Esigere, RichieJere, Addirsi, Convenire, Esser di natura o propriet: Secondo che porta a slagin: Secondo che porta (richiede) la stagione.

Andar con un piede


vale Levare

ciabatta.

via; Portar via, luogo dov'era con Involare, Rapire; e cholera n'ha
lera

alcuna

cosa dal

violenza e prestezza; e talora


talora

anche Levar dal mondo: porlu via di belli; 11 cho-

per Indurre, Muovere, Incitare: Se me porta voentce... Se mi porta la volont...

Il

ne port via molli.

via

a roba de casa; Sgombrare, Sgomberare,


lo

Il

per Tenere, Avere: Mia: cmm' porta i uggi bassi ! Vedete com'' porta gli occhi bassi sunno 5 porta a pigrizia; per Cagionare:

Il

sonno porta
il

la

pigrizia.

sgombero: Portar via masserizie da luogo mutar domicilio. S Portse n. p. Portarsi, Rpcarsi. md; Portarsi bene o male, vale Proben cedere bene o malamente, Fnr bene o male le
Far
a luogo per

a meza mnta; Mettere


del Portare

al mezzo punto, dicesi cane dell'acciarino (fuxin) in po-

sizione di riposo, cio in posizione dalla quale

cose sue, Farsi o Non farsi onore, ecc. A lezze a porta... La legge contiene, prescrive, ordina, ingiunge, vieta e sim.

non pu essere mosso toccando il grilletto. a sarvamento un parto; Condurre a bene un


parto,

S Ddjjhene tante fin ch' ne posse porta ; Bastonar uno a mazza e stanga , Darne quante ne

porta un cieco.
S In casa nuva, chi
<|

**

avanzata. prosperoso de peizo; Portar peso, vale Portare alcuna maniera che non cosa sostenendola di arme; Portar arme, Esser armato o per propria o per d danno; Recar danno, Danneggiare, Nuocere, Pregiudicare. drita nn-a cosa Portar Trasferire maniera che non penda. una cosa scarpe; Chiamarsi, Nominarsi. Modo basso: chiama scarpe Come Cmm' porta po in bcca camme chen; Voce
in

o straclla ; Portare a armacollo V. A straclla. ben a so parte; Portar bene la sua parte, si dice de' Commedianti che sanno rappresentare a personaggi della commedia. dovere ben a vxe; Portar bene la voce, vale Moderarla con arte nel cantare. ben i anni; Portar bene gli anni, vale Esser
i

Prtaja.
si

n ghe ne porta n ghe n'attruva V. Casa. N porta brutto in Icngua V. Lengua. s. f. Porteria; Specie di ricetto che
pratica alle

porte d'alcuni conventi.


f.

I^orta'bacclxetta s
Due
dati lungo la

Cannelli. T.
i

armaj.

boccinoli o corlj tubi di metallo,

quali sal-

et

canna dell'arehibuso danno passaggio


alla

di

e fanno sostegno

bacchetta posta nel canale.

in

tocchi terra.

Portalba^i

vale

difesa

offesa

altrui.

m. Lavamane e meglio Lavamani, Portabacile, Roggicaiinella: Arnese di ledi ferro, composto di aste verticali ritte gno su tre piedi, terminate in allo da un cerchio da
s.

posarvi
pelle

la

catinella

per lavarsi le mani.


s.

pari,

vale

I*ortal>is*g"tti
di

in

d altro,
i

in.

m. Portabiglietli: Arnese forma d un piccolo libricossia


la

cino, da mettervi
netata.

biglietti

carta

mo-

si

Rifilare.

del

un neologismo sostituito tamoneta V. Portumonwa.


s.

alla

voce Por-

polo tose: Riportare una cosa con diinno di chi

PortalbSttig-g-e
niera

m. Portabottiglie: Pale

l'ha

detta o fatta, Fare la spia.

simile strum. a pi scompartimenti, per


di

in brasso; Portare in braccio, Portar in collo. in careghettu d'u V. Careyhetta. in cavallin; Portare a cavalluccio, vale Portare
altrui

uso speciale
II

portare

bottiglie.

sulle

spalle

con una gamba in qua e una

di

dal

collo.

anche Una specie di piallino con sponde rilevate, su cui si tengono a mensa le bottiglie per non macchiar di vino la tovaglia. I*oi*taer*M. s. m. Stoppiniera: Arnese da
Porlabottiglie, dicesi

par ma de man V. Man. in sc spalle; Portar in collo, vale Portar sulte spalle, addosso.
I

adattarvi

gli

stoppini affine di

farsi

lume

allo

oscuro.

Ve

n'ha di varie sorte,

come La

stop-

piniera a vasetto.

La stoppiniera

a cassetta,

La

in spalletta; Portar uno a pentole o a pentoline,

stoppiniera in asta.

POR
Pros. m. Codione e Codrione minenza, in cui sono impiantale le penne che forman la coda de' volatili. I*ortad.sci s. m. Confelliera, e nell'aso anche Portadolci : Arnese fatto di varie fogge da
: -

POR
Posaombrelli
:

609

rortaca

Arnese di metallo, per Io pi di composto d'un ritto imperniato in on fondo o piattello assai largo, con spravi un cerchio o altro appoggiatoio, nel quale si posano capovolti gli ombrelli bagnali, perch non
ferraccio Cghisaj,

portar dolci e confelli.

isgocciolino sui pavimenti delle stanze.

I?orta-uios.m. Oliera,
di

Portampolle: Arnese
di

iPor.tapenne

s.

m.
s.

metallo o di cristallo o

legno o d'altro,

guisa di bossolo, da tenervi

da tenervi come incastrate due ampolle di cristallo, una per l'olio, l'altra per l'aceto, da porsi sulla mensa, per condir l'insalata o altro. I-*or*ta-ii.ve s. m. Uovarolo: Vasetto di porcellana, di cristallo o altra materia, su cui lengonsi le uova colle col guscio nel mangiarle, acci non iscoilino le mani. I^ortafeng'g'ios. m. Portafogli e Portafoglio: Arnese per lo pii di pelle, in forma di libro, legatovi dentro un quadernoccio di carta da appuntarvi checchessia, e diviso pur nella parte di dentro in due o pi tasche da mettervi scritture, lettere o

P or tapis tolle

Pennaiuolo Slrum. a le penne da scrivere. m. Fonda: Arnese fallo


:

per custodia delle pistole.

I*ortasig'ri

Portastang'b.e
del

s. m. Portasigari: Custodia o Astuccio ove si ripone un certo numero di sigari da portare in lasca. s. m. Portastanghe. T. sellaj. Cigna di cucio assai larga che appoggia sul sellino, per tener ferme sopra la groppa tasto

cavallo le stanghe

del

barroccio,

calessino

altro simil legno.

I*ortastecclxi
in

s.

m. Porlastecchi: Arneselto,
sleccadenti.
Stallile: Striscia di cuoio,
la

cui

si

pongono
s.

gli

sim., per poterle portare


si

senza

PortastaflPe
alla

m.

smarrirle e guastarle; e
staffa

chiude infilando una

quale sta appiccata


s.

staffa.

lngua che sporge da una delle due parli, in una

I*ortavxe
modo
del

che nell'altra parte.


Piattino alquanto

m. Portavoce o Tromba manna. T. mar. Grande imbuto metallico fallo a


di tromba, del quale si fa uso per parlare da lontano o in mezzo al rumore del vento e

rortag-otti
da bicchieri
delle
:

bottiglie

m. Portabicchieri, Vassoino minore di quello (V. Portabttigge nel 2? signif.)


s.

mare.
s.

medesimo oso. [Portalapis s. m. Matitatoio: Slrum.


ed
al

I*ort
piccolo
si

m. Portiere, Portinaio,

Portioaro e
11

Porliniero; quest'ultima voce disusala:

cu-

fatto a

guisa di penna da scrivere, nel quale


la

stode

guardiano della porla.


s.
f.

mette
dicesi

matita

per

oso

del

disegnare o per
lapis

I*orta
ha
del
I)

Portiera e Portinaia
la

Colei

che

iscrivere per

mezzo d'una punta di


s.

piombino;

in

guardia

porta di casa, ovv. La moglie

anche Toccalapis.

portinaio.

Tortale ttere
letto ila posta.

m. Portalellere V. Cantal-

Portiera, per Quella tenda, di materia pi grave,

l'ortalt

mme

che ponesi
s.

alle
la

porle negli appartamenti, per pa-

m. Tondo, Soltolame, Po-

sjlume: Pezzo circolare o quadrangolare, di pelle, di panno, d'incerala o anche di metallo, sul quale si posa il lume da conversazione o altra simile lucerna a olio, alDnch non ne resti per avventura insudiciata la tavola. - Giardiniera Sorta di largo sottolume, per lo pi ricamato, e
guernilo di foglie e
fiori

rar l'aria,

vista

o anche per ornamento.


Colei

da carossa ;
de ciusse;
dallar
gli

Sportello.

Portatrice:

che

alla

maUioa

piazza del mercato porta a pago in capo


le

ortaggi e

frutta alle

botteghe dell'erbaiole

e frutlarole.

F^rtcg-o
w

s.

m. Portico: Luogo coperto e so-

artefalli di lana varia-

stenuto da colonne o da pilastri nel lato aperto,

mente colorata o

di

cinigia.
s.

Portamantello
I*oi*tamiccia
Mazza
al di

m. Porlamantello: Spe

che circonda o fiancheggia cortili, piazze o vie. Vestibolo: Specie di portico che avanti la maggior porta d'un edilizio, o
di

eie di valigia o sacca tonda da rinvolgervi il mantello o altri arnesi viaggiando a cavallo, legandola dietro alla sella; altrim. Portacappe.
s. f.

immedialamente dopo

esso, e che mette alla corte, alla scala o altre


della casa.
s.

parti

Accenditoio, Buttafuoco:

I*ortelletto
ed aprirlo.

m. Sportellello

e Sportellino:
;

legno con miccia accesa per dar fuoco

Piccolo oscetto in alcune porle grandi

ed anche

cannone, tenendosi a conveniente distanza. s. m. Portamonela. Voce dell'uso: Piccola bor.^a di pelle con fermaglio ad uso di tenervi il danaro che uno porla addosso nelle tasche. Essendo oggid sostituita alla moneta la carta ossia biglietti, invece del Portamonela usasi il Porlabiglielli V. Portahiggetli X*ortaa3Lor*scio s. m. Porlamorso: Pezzuol di cuoio che regge il morso del cavallo, ed in due parti, una attaccata alla sguancia e l'altra

Quella piccola imposta che serve per chiuderlo

rortamonsea

da gaggia ; Sportello od Usciolino della gabbia. da porla de casa ; Spia Piccola apertura, qua:

dra tond.'i, ne :'uscio di casa, attraversata da spranghette di ferro, per veder la persona che picchia suona, e darle libero accesso in casa.

La

spia talora nel muro.

di csoiu;

Toppa, Toppino, Brachetta: Pezzo


davanti de' calzoni,
si
il quale si apre chiude rialzandolo, ed abbot-

quadro
tonasi
si

sul

olla

If'stiera.
s.

abbassandolo e

rortante
Andatura
in

m. Ambio, Ambiatura, Portante;

alle
'.

serre.

Or comunem.

calzoni

non

di

cavallo a passi corti e veloci mossi

contrattempo.

Portantinii-a Portapseg-xia o I*ox*tapareg'ua;


Casaoou, Dizionario Gnovet9-Jtaliano.

Piggi portante; Pigliar l'ambio e il portante, mdaf. vale Andarsene. V. Bscioa nel 1 signif.

fanno a davanti).
.

jppino,

ma

a sparato CcoU'averta

dd fornello; Sportellello e pi comanem. Sportellino.

S Portelletli

da carossa;

Sporlellelli, Sportellini:
si

Quelle aperture della

carrozza che

sogliono

610
chiudere con
dalla

POR
cristalli

POS
dall' aria

per difendersi

o man; Limosinare, Mendicare, Andar pezzendo,


accanando, cercando limosina. ha bezugno d fcugo porze 5 do V. D'io. s. f. Porzione: Parte d'un tutto di-

polvere.
s.

I>ortello

ni.

Sportello: L'entrala delle bot-

teghe tra l'iin muricciuolo e l'altro, ed anche Quell'imposta che talvolta vi si mette,
n Sportello, dicesi pure d'Altre imposte,

Porzion

% Chi

viso e considerato

come

tale.

come

quella

Porzione, per Ci che tocca compartendosi al-

d'un armadio, d'una carrozza, d'un pance di bot-

tega e sim.

da
dei

btte; Mezzule

Larga apertura

fatta

in

uno

I*orto

poterla meglio ripuEssa chiudasi con un pezzo d'asse adattalo, fhiamato Sportello, mediante una chiave (sianghettaj che si caccia a forza nella staffa fmaneggia do portelloj. do so li'mi-a bttega, ecc.; Caloralta, Btola e or comiuiem. Bdola: Buca per lo pi quadra, che in alcune botteghe o in povere case nel sofllto a uso di dare con scala, per lo palco pi a pinoli, una comunicazione diretta tra due stanze, l'una sopra l'altra, e chiudesi con ribalta. % Portelli; Portelli, in Marin. diconsi Le aperture di forma quadra che si fanno nei fianchi delle navi, per ognuna delle quali esce la volala o bocca d'un cannone. - Mantdletti de' portelli diconsi Quei battenti o imposte che chiudono e otturano portelli delle navi. esattamente d'un quaddro; Portelli: Quelle imposte d'assi sottili che servono a coprire e difendere la pittura d'una tavola, d'un quadro. s. m. Porto: Luogo nel lido del mare, ben riparato da' venti fortunali, dove le navi approdano, vi trovano ricovero, vi fanno le loro operazioni commerciali, vi si raddobbano, vi si approvvigionano e vi soggiornano quando non

fondi della bolle per

cuna cosa; allrim. Parte, Stregua, Rata. Parlando di cibi, vale La quantit di vivande che si suol? servire a ciascuna persona. $ Fd e porzioin; Far le parli: Dividere per di-

lire.

stribuire
<;

Distribuire

le

porzioni divise.
locuz. alla sua sde
alf.

InrataporziaN
s.
f.

(\w%\.ii

P*8a
1)

Posa, Pausa, Fermata, Sosta; Riposo. I*s, V. a. Posare: Por gi il peso o la cosa che l'uom porta.
Posare, in signif. neut. dicesi di Cose che
si

ap-

poggiano ed
sopra
n

hanno

lor

fondamento e sostegno
figure
in cui

Lo dicono gli Scultori e Pittori delle che fanno Quando hanno queir atllludne,
naluralmenle
si

altre,

reggerebbero.

Psse
tarsi
;

n. p. Posarsi, Riposarsi,
talora.

Fermarsi, Quie-

Assidersi,

Star seduto.

I*saciri
sarvi
le

Posamolle
I*sap
di
s.

V. Posapiano. s. ra. Posamolle: Arnese da pomo.le del camminetlo.

Posapiano

"

hanno occasione di navigare. Porto, metaf. Lungo sicuro da


gio, Asilo,

m. Soppedaneo : Piccolo tavolato si posano i piedi. s. m. Posapiano: Sogno che cos espresso trovasi sovente sopra casse, cassette o sim., che si mandano per vetiura o sui naviglj, siccome, indizio che contengono cose fragili, acciocch vengano posate piano e con riguardo. Posapiano, dicesi per ischerzo di Chi tardo e lento ne' suoi movimenti e nelle sue operalegno, su cui

rifugiarsi, Rifu-

zioni; altrim. Sant'Agio.

tt

il

Ricovero,

Posata

s.

f.

Posata:

tre slrum.,
si

forchetta,
alla

per Portatura, Condotta,

La spesa per pagare

cucchiaio e coltello, che

pongono

mensa

porto d'una cosa.

davanti a ciascuno per uso di prendere e par-

d'arme; Porto d'armi


ove
zio
i

/'ranco; Porto franco, dicesi nel

mercatanti di
scaricare
gabella.
i

Licenza di portar armi. commercio Quello tulle le nazioni possono ca:

lire le vivande. S Slccio de posate; Astuccio o Sluccio da posale. cucchiai, Spesso metlonsi in astucci diversi
i

ricare

loro vascelli senza pagar da-

caso dicesi Cucchiajera l'astuccio de' cucchiai; Forchettiera quello


le

forchette,

coltelli; in tal

S se a hn porto; Essere a buon porto V. se.

delle forchelle; Coltelliera

l'astuccio dei coltelli.

Pox*tog-Iieize
con un albero.

s. f

Portoghese. T.
quale
si

mar. spele

Poscilbile

add. Possibile,

ante.

Possevole:

cie d'inghinaiura, colla

legano

due

estremit superiori d'una biga o quella d'un ago,

I*ortOii
assai
blici

s. m. Portone. Acer, di Porta: Porla grande donde passa anche una carrozza, e diconsi generalm. Quelle dei gran palazzi, de'pub-

Quel che pu essere, Quel che pu farsi. S Fd 5 puscibile; Far il possibile: Fare di lutto. Fare ogni sforzo. egli darsi S Poscibile! Possibile! egli vcrol Pu
farsi!

Esclamaz.
s.

di
f.

maraviglia.
Possibilit

Poscilbilitee
Astr. di Possibile:

Possibill:

edifizj, ecc.
s.

Il

potere,

Possa, Possanza,

I*oirtu.

m. Portatore: Che porta:

l'ea

un
M

Ci che

si

pu fare da alcuno.
per Facolt, Averi, Beni di Fortuna. s. m. Possidente: Colni che ha

bullo pori u da Cristi; Egli era nn valente portatore di Cristi.

Possibilit,

Poscidente
Porta
(verbo).

I*orta

p.

pass. Portalo V.

poderi e possessioni.

Portato, Inclinato, Propenso, Acclino, Dedito, Af-

"Poscitse

fezionato e sim.

Portg-
I*orze
tanto a
n
stre

s.

m. Arancia

di Portogallo, e abusiv.

Pse
polo

Arancia, Melarancia.
v. a.

s. m. Damo, Cicisbeo, Vago: O r mcB poscilese; il mio damo. (Snnle); Sonar a morto, vale Sonare in maniera funebre, Sonare per avvisare al poil

Porgere: Approssimare checchessia


arrivsrlo.
sf-nso neui., e dello d'usci, di fine-

mortorio.

uno che possa


.simili,

Poso

Adoperato rn

vale Esser vlto o Aver esito, e

dicasi Riuscire,

Rispondere:

Questo barcdn S

porze in stradda; Questa sponde sulla strada.

finestra riesce o ri-

Poso

Pan poso add. Raffermo Pane raffermo, cio colto da pi d'un giorno. Dicesi anche di altri commestibili quando non sono pi freschi, Vieto.
:

Psvi

posu

s.

m. Polso
il

3Ioto delle arterie che

si

sente

mediante

tallo,

e talvolta L'arteria medesima.

POS
n Polso, per
al

POS
la

11

Quel luogo, dove

mano
i

si

conginnge

Possesso
pus-iede

s.

ra.

Possessore, Posseditore: Che

medici per comprendere il moto dell'arteria; altrim. Carpo. H Tempia, per Quella parte posta fra l'occhio e l'orecchio; e ci perch ivi senlesi la pulsazione de l'arteria. S Psi; Pollici. T. cahelt. Pezzi di ferro, su cui applicandosi la mano delPartigiano, si abbassano

braccio, cui comuripm. toccano

Posso

s. w. Pozzo: Buca tonda, per Io pi murala, scavala in terra a conveniente profondila, perch VI sccitiiriseano e vi si conservino acque sotterranee da attingere per bere e per

altri

usi

domestici.

e sollevano

le

platine.

Polso debole : Quello che debolmente balte contro le dita. duo; Polso duro: Quello nel- quale l'arteria re-

debole

Pozzo, per similit. si dice anche d'altre cose: Posso de dinas, de fugo, ecc.; Pozzo di danaro, di fuoco e sim.

"

siste,

comanica un orto

insolito al

polpastrello

arriva, paga, e vi sta a tanto che

Nel giuoco dell'Oca Quel sito, dove chi un altro lo cavi. artesian; Pozzo artesiano: Pozzo d'acqua viva,
saliente,

delle dita.

ma
le

cio ascendente alla superficie dei

eguale; Polso eguale: Quello,


si

cai pulsazioni

suolo, ora pi ora

meno.

somiglano perfettamente

in

ogni loro intervallo.


le

frequente; Polso frequente: Quello,


sazioni sono frequenti.

cui pul-

intermittente ; Polso intermittente: Quello che


per due, tre od anche pii battute si ferma, poi ricomincia a battere. irregolare; Polso irregolare od ineguale: Quello,
le

seggia a va tante volte a-o pdsso che a fin a gh' arresta o a se rdmpe V. Seggia. S Bcca d5 posso; Bocca del pozzo: L'apertura superiore del pozzo.
S se

cui

pulsa2:ioni ritornano

ad intervalli
le

ii

eguali
S

5 pssa de San Patrizio; Essere pozzo di S. Patrizio, vale Non contentarsi mai. Non empiersi mai che anche dicesi Essere -come il calderone d'AHopascio.

cmme
il

come

non unilurmi sotto


al

qualsiasi aspetto.
cui

lento; Polso lento: Quello,

battute sono

disotto di n. 56 o 5i per ogni minuto primo. naturale V. sotto Poso regolare. profondo; Polso profondo: Quello che non si sente che con pena calcando fortemente il dito. regolare; Polso naturale o normale: Quello che eguale, regolare, non frequente n tardo, mo-

tn t posso V. Lnn-a. Parapetto del pozzo : Qiella parte del pozzo che snprasla al suolo. - Sponda

Fd velde a limn-a
Pdplo d posso
;

Orlo del puzzo dicesi La parte superiore dei


parapelto, sovra cui
si

appoggia

la

secchia.

Taggia d posso; Carrucola.

derato nella forza e nella celerit, elastico senza


durezza, e
teizo
le

Tramezann-a d posso; Vela: Muro verticale che per alcune braccia divide in due il vano del pozzo, quando questo comune tra due case
contigue.
si

cui

battute sono dalle

58

alle

62

ogni minuto primo.


;

Posta,
polso, flgurat. vale
n
n

Polso teso
tesa.

Quello, nel quale l'arteria pare

nna corda

s. f. Posta: Luogo dove si danno e portano le lettere. n Posta : Luogo dove , in correndo la posta ,

si

S Avei d poso; Aver buon Esser ricco, facoltoso.

mutano

^-

cavalli.

Il

luogo destinato nelle stalle a ciascun cavallo.


term. di caccia, Quel luogo o parte della

S Batte 5 poso; Battere il polso, dicesi di Quel moto all' infuori che fanno le arterie scorrendovi dentro il sangue.
S Battila

In

selva,

dove

si

suol metter
le

il

cacciatore

atundendo
pigliare.

de poso ; Polseggiamento Battimento del polso.

Battuta

"

che passino
Quella

fiere
di

cacciHle, che vuol

somma

danaro
vollii

che

giuocalori

concordano che corra


ti

per volta nel giuoco.

Omino

chi

ha do poso; Uomo

di polso, dicesi

generalmente di Chi ricco e facoltoso. S Tocca pso; Toccare, Tastare, Cercare il polso. I*ospoiiii-e V. a. Posporre: Mettere dopo,
conlr.
ti

foglj e feltri, alternalamente ammontati sulla ponitora (ponedvjaj quanti ne debbono andare in una volta

Nelle Cartiere diconsi Tanti

sotto

la

soppressa.
alla posta.

di

Anteporre,

S
S

Andd a posta; Andare


V. And.

T. de'cacciat.

Posporre, in term. tipogr. Un errore nel. comporre, che consiste nel mettere dopo ci che dovea andare innanzi.
s. f. Posposizione: Il posporre. Posposizione, in term. tipogr. L'atto del posporre

I*ospoxizin
"

Camalletto da posta V. questa voce nel Diz. a bulla de posta V. Balla. S De questa posta; Di questa posta. Si dice per

dinotare
cosa,

La grossezza o
s'

la

grandezza

d'alcuna

Le parole posposte. I*c>ssa s. f. Poiza: Luogo concavo


e

ma

intende che questa frase venga ac-

e piccolo, pieno d'acqua ferma, n Bottino, Pozzo nero : Fossa coperta, nella quale si scarican le fecce umane per ridurle a cessino.

compagnata da un gesto.
S Meistro de posta; Maestro di posta, Postiere, Poslemastro: Quello che tiene i cavalli della posta. % S

Chiusino dicesi

II

coperchio di pietra con

cui

serrasi

il

bottino.

Pertzo da pos'a de lettere; Buca della posta. Viaggia in posta ; Andare o Viaggiare in pesta per le poste, Posteggiare: Viaggiare mutando
i

do liamme; Palude o Buca del letame: Piccola fossa, nella quale si raduna il sugo proveniente dal letame. Con questo sugo, che anche dicesi Liquor del letame, s' inaflQa di tempo in tempo
il

cavalli

ad ogni posta.
V. a.
i

Posta,
schiere,

Postare
le

Propriam.

Collocare

le

soldati,

sentinelle

ne' loro posti; e

letamaio per maturarlo.


v. a.

I*ossecle
potere,

Possedere: Aver
il

in sua potest

talora semplicem. per situare, Collocare, ecc. S Postdse n. p. Postarsi, Collocarsi, Mettersi id un luogo.

possesso d'alcuna cosa, Essere signore, padrone.

Tenere

Appostarsi : Mettersi in un qualche luogo appunto per osservare od ispiare checchessia.

612

POT
s.

POV
:

Postema
in

m. Postema, Apostema

Tumore

cagionalo da materia umorale e marciosa raccolta

Ptrn
cui S

De

filo

e de potensa m. avv. Per maledetta forza. add. Poltrone : Che poltroneggia ,


il

qualche parte del corpo animale; altrim. Ascesso.


s.
f.

piace

poltrire; Poltro, Pigro,

Neghittoso,

I*osterit0
posteri,
I
i

Posterit,

Discendenza:

Infingardo, Fuggifatica,

discendenti.
s.

se un ptrn

finto; Aver l'osso del poltrone:

I*ostig'g'iii

m. Postiglione: Colui che cavalli della posta, cavalcandone uno. guida I*ostig'g'inM.-a (J; Alla maniera, A

Esser di natura pigro, infingardo. % Fd 5 patron; Poltroneggiare, Poltrire: Vivere poltronescamente, in ozio vizioso.

modo
S Stivce

dei

postiglioni.
Stivali

Ptronaja

s.

f.

Poltroneria, antic. Poltrona:


nell'ojerare: Infigardaggine,

a postigyinn-a;
V. Stiva.
s.
f.

duri, Stivali da

Lentezza o Tedio
Anneghittimcnto.

postiglioni

Infingardia, Inlngardezza, Pigrizia, Neghillaggine,

Postilla
S

Postilla:

Qnelle parole brevi e


in

succinte che

si

pongono

margine

ai

libri

in

Ddse pironuja;
vita

Darsi

alla

mandra, cio

alla

dichiarazione del tosto.

poltronesca ed oziosa.
add. Pollronaccio. Peggior. di

Fd

de postille; Postillare: Far postille

al

mar-

Ptronasso
Ptronn-a,
a bracciuoli,
s.

gine di qualche libro o scrittura.

Postlsso
dall'arte

add. Posticcio: Aggiunto di Cosa che

Poltrone; Poltroncione, Infingardaccio, Scioperone, Fantonaccio, Pezzaccio di poltrone.


f.

Posto

in suo luogo, ma postavi o dall'accidente. S A postisso V. questa locuz. alla sua sede alfab. s. m. Posto, Luogo, ed anche Piazza, Sito: Spazio che si occupa o Termine conlecorpi. nente Posto, per Piazza, Uffizio, Impiego, Carica: Ave un bello posto; Avere un bel posto o un posto

non naturalmente

Poltrona

imbonito,

sul quale

giare per riposarsi, e, se

Gran seggiolone uno si pu adaoccorre, anche dormire.


:

Pttoli
di

s.

m.

pi.

Cernecchi, Cerfugli
della
alle

Ciocche

capelli

separate dal resto

capellatura,

pendenti dalle tempie

orecchie.

Pttig-g-io s.

m. Poltiglia: Qualunque imbratto od intriso di materie ridotte ad uno stato quasi


(Avello a-i iiggij V. tuggio. cispi o cisposi V.J^h5,i7jo. s. f. Polvere o Polve; la
lo

luminoso e lucroso.
M

liquido; Fanghiglia.

Nella Milizia, Luogo occupato da un corpo


soldati, e
II

Pttin

di

luogo altres assegnato a ciascun

soldato.

Pttini (aggi); Occhi Pvee P-vie


2* voce per
Altra

avunsu; Posto o Guardia avanzata. T. milit. Luogo occupato da una guardia sull'estremit pi
vicina
al

pi

poetica

Terra arida

davanti
% Ave

nemico. derr da carossa; Posto anteriore o


t

posteriore nella carrozza.

primmo
altrui.

posto; Tenere
il

il

primojluogo
altrui

Precedere

S Cede posto; Cedere precedenza.


S

luogo: Dare

la

qualunque ridotta in particelle finissime, da poter essere mosse, sollevate o trasportale dal vento V. Pa. Polvere, per Quella composizione di salnitro, zolfo e carbone, colla quale si carican le armi da fuoco; e dividesi in Polvere da cuccia o da schioppo, che di granello assai fine; in Polsostanza

se a so posto; Essere

nella sua piscina, figur.


s

vale Essere in quello stato che pi

avviene.

d posto ; Far posto, Far luogo. S Levd da posto; Spostare, Slogare. Mette a posto; Allogare: Collocare la cosa dove richiede l'ordine e il luogo ad essa destinato, Mettere in assetto. a posto un brasso, nn-a gamba, ecc.; Riporre un braccio, una gamba, un osso, ecc. V. Mette. S Mettise a-o posto d'un atro; Mettersi in luogo, in vece o nelle veci d'un altro.

Fd

vere da cannone, di granello mezzano, e in Polvere da mina, di granello assai grosso. da nettezza i denti; Dentifricio: Polvere da
fregare
i

denti

per ripulirli.

de Cipri; Polvere di Cipri o Cipria: Specie di polvere, compnsla per lo pi d'amido, talvolta odorosa, di cui si fa uso per impolverare capelli. de marmo; Polvere di marmo: Si adopera per
i

segale

marmi

e per

altri

usi.

Non
il

se quello chi

ha inventu a pvee; Non

esser l'inveiilor della polvere, vale

Non

essere

primo de' sapienti, cio Avere una capacit


limitata.

assai

S S

Occpd un posto ; Tenere


alcun posto.

il

luogo

Occupare
fuori
di

Qwllo

chi fa
s.

a pvee da spara; Polverisla:


la polvere delle armi da fuoco. Polveriera: Edilzio nel quale si conserva la polvere per le armi

Colui che fabbrica

Perde 6 posto
impiego.
s.lf.

l'impiego; Rimaner
Potassa.

P-via
fabbrica o

f.

si

Potassa
lina

T. chim. Sostanza sa-

da fuoco.

composta, che
s.
f.

oltiensi

calcinando
quindi
le

diverse
ceneri.

Povien
di
,

s.

m. Scudetto e Scudellino

Slrum.

specie di legno e liscivando

ferro o d'ottone fallo a guisa di piccola coppa

Potensa

Potenza, Possanza, Potere.

Potenza, per Stato, Nazione.

d reluio; Potenza. T. oriuol. Pezzo fermato con viti sulla faccia interna della cartella inferiore. L:i potenza riceve uno de' pe.-nj della bilancia
ci

fhilancinj, laltro pernio gira nel

brac-

nolo (cocco).

ed incastralo nella cartella delle armi da fuoco portatili posto sotto il focone della canna per ricevere il polverino deli'innescatura. - Focone, che anche in dialetto dicesi Pvicn, Quel piccolo buco nell'estremo d'ogn'arma o bocca da fuoco, che dalla superficie esteriore della canna va sino all'anima, e nel quale s'introduce la
polvere o
S Mette
lo

strella

Braccetto da potensa d6 relujo; Andne. Piad'ottone scorrevole in una incanalatura della potenza. Nell'andne gira quel pernio della serpentina che dalla parte pi corta detrasse.

stoppino per dar fuoco

alla

carica

chiusa nella camera.

a pvee in
add.

scio pdvien; Innescare, Cibare.

P-veo

(usasi

anche

in

forza

di

sost.)

PR^
Povero, Mendico, Pezzente, Accattapane, Accattone, Accattatozzi,
n S

PRE

613

Povero, per Chi ha mancamento o scarsit delle cose che gli bisognano, contr. di Ricco; Bisognoso, Necessitoso, Indigente,
iMeschino, Gretto, Angnslo, Jlisero. diao; Poveraccio, Poverino, Povero diavolo,
patire.

O prcBve in campa gniad piggia ec. V. Compagnia. % Pescio pro've; Pesce prete, Ragana. T. iltiol. IJ^runoscopus scaber. ppscetlino di mare con lesta tonda quasi come il ghiozzo CghiggionJ,
ma
pili

grosso.

Po-

vera creatura, dicesi di Persona volendola com-

S Sbaglia finn-a 5 prceve aU'artd; Egli erra il prete all'altare V. Artd. S Son ci i sbri che i preevi ; Son pi i birri

che
;

De

ricco diventa pdveo

Di buona bada esser

a cattiva cappella, dicesi di Chi essendo ricco vieno in povero stato. S Divent pveo; Impoverire (neut. ass): Divenir povero, Venir a povert, Cader in bassa fortuna. Oh me tapino ! S Oh pveo mi ! Povero me
!

comunem. Quando venendo a che in vita era reputato ricco, si viene a conoscere aver lui lasciali tanli debiti che il suo patrimonio basti a mala fatica per pagarli.
i

preti,

dicesi

morte un

lale

I*ravin
e
si

s.

m. Pretino, Dim. vezz.


si
s.

di

Prete;

e per lo pi

dice di Prete giovane.


d Prete; bassezza o poca

I*raesso
JPratica
s.

m. Pretazzuolo. Peggior.
la

Ahi lasso! Ohim! S Quando 5 pveo 5 fa limxina a-o ricco d dio se ne rie; Chi fa limosina al ricco, fa la pappa al diavolo. Ir*overts s. f. Povert: Scarsit o Mancanza delle cose che bisognano ; Bisogno, Inopia, Bliseria.

dice quasi per mostrare

perizia d'alcuno che sia


f.

prete.

Pratica:
col

Uso o

facil.t

in

fare

mollo operare. Pratica, Negozio, Trattato, Maneggio. n Tirocinio, Noviziato, Scuola da cui s'apprende
checfliessia, acquistata

Indigenza.

un' arte.

roxitivamente
dubitatamente, Senza

avv. Positivamente,

In-

li

La persona,
si

colla quale abitualmente si pra-

fallo,

Certamente, Per certo,


n

tica

Sicuramente.

conversa.
disonesto ed anche

Amor

La persona che

Iroxiti-vo

add. Positivo, Reale, Effettivo.


%

cos amata.

Positivo,
trastabile.

Fuor d'ogni dubbio. Indubitato, inconCerto, Sicuro.


s.
f.

Da

pratica; Dar pratica. T. mar. Permettere

i^oxita
mento:
posata

Positura,
cui
la

Giacitura,

Atteggia-

a coloro che giungono da paesi sospetti di peste d'altra malattia contagiosa d'aver commercio
libero cogli
abitanti
del porlo o della citt a cui
la

Modo con
atteggiata.
s. f.

persona

oMa

cosa

arrivano, dopo aver fatta


dalle autorit

quarantena prescritta
luogo.

Ioxizin

Posizione, Positura V. Poxita. Posizione, Situazione: Positura di luogo, n Nella Milizia, Situazione d'un campo, d'una

sanitaria
"Far
la

del

Fd a pratica;
pratica.

pratica, vale Acquistare


la

Esercitarsi

per acquistar

pratica.

d'una battaglia, d'una fortezza, ecc. n Situa/Jone: Condizione morale, Grado, Stato di
linea,

it

X^rsa

una persona. S se in cattiva poxizidn; Essere in dura o penosa contingenza. Biodo figur. s. m. Prete, ma usasi per lo pi da noi a modo di titolo messo innanzi al nome proprio:
Prce Gioanin, Prcc Antgno, ecc.; Prete Giovanni, Prete Antonio, ecc.

Far la pratica o le pratiche, si dice anche dei Giovani dottori o di medicina o di legge che stanno per un dato tempo a esercitarsi nella loro scienza sotto maesiri o pi'rsone gi abilitate, per poi avere anch'essi facolt di esercitar pubbli-

camente
^

la

loro professione.

l*i'eelvi

s.

m. Pratajuolo, Prelajuoio, Pratolino.

T. bot. Agaricus campestris. Fungo eccellente, che nasce ora solo, ora a torme, ora cespitoso, ma sempre in forma d'uovo. Sbucciato che sia, ha il gambo cilindrico, bulboso, ottuso alla base,
liscio,

cosparso

alla
la

cima

di

fiocchetti

bianchi.

pratiche nerrssie pe ottegni nn-a cosa; Far le pratiche : Maneggiarsi o Raccomandarsi per ottener checchessia. $ Stette in pratica; Porre o flettere in pratica. Praticare, Mettere in effi-tto. S Teuni viva nn-a pratica; Trattener una pratica: Tener vivo il trattato, S Va citi a pratica che a sciensa; Val pi la pratica che la grammatica, cio L'esperienza
e

Fd

si

bianco

sua carne che, esposta all'aria, tinge in ocraceo-carnicino. Il cappello dap;

come

pi utile del sapere.

I*ratiea
sare,
t)

v. a.

Praticare: Frequentare, Conver-

prima globoso

crescendo consersva lungamente margini ripiegati, indi si fa convesso, e finali mente piano; la sua superficie asciutta, sericea, screpolala, sporgente al margine, dov' sot-

Aver commercio.

S n

Usato in signif. neut. vale Usare , Costumare, Esser consueto a fare. in t'n scito; Praticare in un luogo, vale Andarvi spesso, Frequentarlo.

l*reeve

lamine sono spesse e di colore tra il carnicino e il porporino; invecchiando divengono nere. Ve n'hanno 7 variet. s. m. Prete: Quegli che ha ricevuto
tile le

come una membrana;

Praticse
Costumarsi.

n. p. Praticarsi,

Esser in uso. Usarsi,

Frequentarsi, Aver commercio,

Conversare

l'ordine e

il

carattere del presbiterato; e

comudi-

insieme.

nemente intendesi per Sacerdote secolare a


stinzione di regolare,
ti

Praticante
pratica
in

s. m. Praticante : Quegli che fa una scienza sotto maestri o persone

Prete, nell'uso dicesi Quell'arnese di legno intelaialo,


a

gi abilitate.

cui s'appicca

mette nel letto biccolo da letto. S Dee da beive a-o prceve che 5 cego 5 l'ha V. Cego.
e
si

uno scaldino con brace, per iscaldarlo; altrim. Trasob

I^retoSg-g-i
che anrh

V. a. Bislessare

Lessare alquanto,

di'-esi

Dare un
s. f. pi.

bollore.

{I*rel>g'g'xe

Castagne lesse: Castagne

secche e bianche, cio mondate dalla scorza e


peluja (lggioj, colle nell'acqua.

614
J-I>i-eTb5g'g"in.
di
biele,
di

PRE
. . .

PRE
d'ortaggi,

Mazzo

composto
(gngge),

Predestinazin
cuno predestinalo

cavoli cappucci

primaticci

s. f. Predestinazione, Predestino: Decreto eterno di Dio, per cui al-

prezzemolo ed altri camangiari, che usasi comunemente da noi cuocere col riso per minestra, ft Figurai, vale Guazzabuglio, Piastriccio, Potlimccio V. Gazzabggio. I*i*ecacciii s. m. Procaccino o Buon procaccino: Colui che s'ingegna per ogni modo di guadagnare. s. f. Precauzione: Stadio della mente, pel quale divisiamo i mezzi per evitare a!can male o di procacciare alcun bene; altrim.

alla

gloria del cielo.

Predi

Predire: Dire avanti. Annunziare quello che ha da essere; Profetare, Vaticinare.


V.
a.
s.
f.

Predica
"

Predica

Annunzio

fatto al

po-

polo della parola di Dio.


Predica, per Riprensione o Avvertimento.

I*reca,uzi5n
Cautela.

Fd nn-a

Predica
v. a.
v. a.

I*reoed.e

Precedere : Andar avanti, Antandare, Antecedere.


Precettare:

predica a un; Far una predica o un scilma ad alcuno: Parlargli lungamente o per avvertirlo d'alcun errore o per persuaderlo a dover fare o non fare alcuna cosa. v. a. Predicare: Annunziare o Dichiarare pubblicamente il Vangelo al popolo e
riprenderlo ne' vizj.
Predicare, per Pubblicare semplicemente, Divul-

I*reoett

Mandar

il

precetto

per adempiere a qualche pubblico carico, ed anche per pajjare o per comparire in giudizio o sim. I*x*eipita, V. n. Precipitare: Cadere rovinosamente, come Precipitare (fa una rupe e sim. n Precipitare, presso i Chimici dicesi L'andare a

gare,
1

Il

Garrire,

voce e quasi declamando. Riprendere: n5 fa atro che predica tlio giorno; E' non fa altro che
alla

per Discorrer ad
Sgridare,
di.
'I

Far noto.

fondo

le

materie gi dissolute

in alcuni

liquori,

quand'allri vi se ne mescolano di contraria natura.


ila

garrire tutto

corda da loggia; Scarrucolare,


della
della carrucola.

dicesi

del
sulla

libero e precipitoso scorrere


girella

corda

Predicato

Scarrucolare, parlando dell'orologio, dicesi del-

l'Impetuoso e subilo girar delle ruote, quando


bilancfa o alcuni pezzi che frenavan la forza motrice prodotta da molla e da contrappeso. tnn-a cosa; Precipitar alcuna cosa: Accelerar ad eseguirla, Farla frettolosamente e male. S Precipitse p. Precipitarsi : Andar incontro a chpcchf'ssia temerariam. e senza considerazione.
della

vien tolto l'asse

a braccia V. A bracge. a-o deserto; Predicare a' porri o tra' porri, Predicare nel deserto, vale Gettare il tempo con favellare a chi non vuole intendere. s. m. Predicatore: Colui che predica; e propriam. Quegli che predica o annunzia le verit crisiiane ; e per estens. Apostolo, Banditor del Vangelo, Oralor sacro. Nunzio di Dio.

bragce ; Predicare

dello scappamento,

ti

Predicatore, nel num. del pi


di

Titolo

de' Frati

S Domenico.
s.
f.

Predilezin.
ticolare che si

Predilezione

Amore
piii

par-

porta a persona o cosa

che

ad un'

altra.
s.
f.

Predizion

Predizione,

Predicimento,

I^re^ipitazin.
pilamenlo:
nell'operare.
Il

s. f.

Precipitazione, Precifretta

Vaticinio, Profezia.

precipitare.
:

Prdoa
e imprudenza
gli
:

s.

f.

Prdola. T. cart. Asse alquanto


il
i

n Precipitazione

Soverchia
s.

inclinala, sulla quale

levatore (levad)
fogli

pone
della

uni sopra gli altri


toltine
i

soppressati

I*r05ipizio

m. Precipizio

Luogo dirupato,
Il

carta,
tati

feltri,

e quei foglj poi

sono por-

dal quale si pu agevolmente precipitare; Balza, Dirupo, Scoscio. Mand in precipizio; Andare o ManS Andd dare in precipizio, diciamo dell'Andare o Man-

nello spanditojo fspandij.

Prdola, chiamasi pure nelle Cartiere


rustico, su cui
sulle

Un

tavolo

salgono

le

lavoranti per tendere

corde

foglj

ad asciugare o per raccoglierli


a.

dare in perdizione, in rovina; e si dice di roba, d'onore, di persone e sim. S A precipizio; A precipizio. Posto av v. vale Con modo precipitoso, Precipitatamente, Precipitosamente, A fracasso.

asciutti.

Predomina
Prefazin
Prefer
sona

v.

Predominare: Aver pre-

I*recisa,

v. a.

Determinar con precisione, Preil

figgere,

Statuire.

d giorno; Indicare
s.
f.

giorno preciso.

dominio, Prevalere, Signoreggiare. s. f. Prefazione: Quel discorso che innanzi a un'opera per dich arare lo si pone scopo dello scrittore o l'importanza dell'opera stessa; altrim. Proemio, Preambolo, Prologo. v. a. Preferire: Fare scelta d'una perd'una cosa piuttosto che d'un'allra; Pres.

I*jpeoisin
ratezza.

Precisione, Esattezza, Accu-

porre, Anteporre.

I*reolsfa. I*reou.r's
tista,

V. Precisi n. s. m. Precursore: Titolo d'onore che per antonomasia si d a S. Giovanni Batper aver preceduto
il

Prefetta
di prefetto.
I
.

f.

Prefettura: Uffizio e Dignit

Redentore. I*i:*e<illa s. f. Predella: Quello scaglione di legno a pie degli altari , sopra il quale sta il sacerdote quando celebra la messa. d cammin; Pedana V. Bardella.

Prefeliura: Tribunale di prima cognizione composto di diversi membri o giudici, cui presiede

un Prefetto stabile per amministrare la giustizia in primo grado in ogni ciil capoluogo di provincia; ed anche 11 luogo o palazzo ove riseggono giudici per render ragione.
i

Pre.dcstina
liberare,

v. a.

Prrdrsl,niire: Statuire,

De-

Prefizze
tuire,

v.

n.

Profggere, Determinare, Sta-

Destinare avanti; e diersi partieolarm. della Scella fatta ab eterno da Dio di alcune persone per operar cose grandi.

Predestinare,
fa

si

dice anche del Prevedere

che

Fermare, Stabilire. n fd nn-a cosa ; Prefig Prefzzisc de fa gersi di fare o non fare checchessia, vale 3Ietlersi nell'animo. Porsi in capo di fare o non
fare quella tal cosa.

Iddio

la

salute degli uomini.

PRE
I*reg'
V.
a.

PR^
alla
lat.

616

Pregare e

mandare umilmente ad aicano

sidera da lui; Chiedere di o In grazia. n Pregare, Orare, Far proghiera, Far orazione. Raccomandarsi a Dio. per Imprecare, Desiderare il male contro chicchessia o contro se stesso. per le calze, Farsi S Fase prega; Farsi tirar correr dietro: Lasciarsi pregare alcun poco.

Precare: Dosi deSupplicare, Porger preghiera,


quello che

I^releva

v. a. Prelevare.

avanti alcune parti di

Voce dell'oso: Torre somma, di contanti o checDetrarre.

chessia d'altro; altrim.


v. a.

Premedita Premedifare: Meditare una cosa prima di eseguirla, Pensarvi avanti. Premeditai in Premeditazione: prem'ditare, e dicesi per pi di Premettere: Mettere innanzi, Premette Anteporre, Dire, Osservare avanti ogni cosa. Premia v. Premiare, Guiderdonare, Rimus.
f.

Il

lo

delitti.

v. a.

altra

a.

se fa troppo prega; Non si fare stracciare panni o la cappa: Non si far pregare troppo. Non si far molto dire. il baldacchino, diS Voei se pregu; Aspettare dicesi di Chi aspetta molti preghi ed invili in-

No

nerare, Rimeritare,

Dar premio

Ricompensare

Premme
Il

altrui

delie

sue opere buone.

nanzi che'

si
s.

muova.
f. Preghiera, Prego, Priego, poel. Pregarla, Pregheria, Preghiero,

v. n. Premere, Importare, Calere, Essere o Star a cuore. Premere, per Esser urgente, necessario: N5 premine che vu/fannw tanto; Non preme che

I*reg'lia
Prece,
Priega
:

anlic.

Prema

VI

affanniate siffattamente.
s.
f.

Premura: Gran desiderio,

sol-

Richiesta che

si

fa altrui di

checchessia

lecitudine di

chi

ansioso di fare o d' ottener

per grazia o per favore; se molto calda, dicesi Scongiuro.


Preghiera, Prece, Orazione: L'atto di religione di chi s rivolge a Dio ne' suoi bisogni si spirituali

checchessia; e pi intensamente Ansia, Ansiet.

che temporali
n.

ed anche Quel tributo che


Vantarsi,
Farsi

offeriamo a Dio d'adorazione e di lode.

I*ireg-i.se
gloria.
^

p.

Pregiarsi,

Prndse

Premura, Prescia, Pressa, Fretta V. Sprescia. S Chi ha prema vadde adaxo ; Chi ha fretta indugi ovv. Se hai fretta siedi. Prov. che signinelle cose bisogna fica Chi vuole riuscir bene che operi pacatamente e con maturo giudizio. n. p. Rappigliarsi, Rapprendersi,
Coagularsi: Addensarsi, Farsi sodo, e dicesi generalmente di cosa liquida che s' inspessisca e

I*r*eg-idic
Recar danno.

v.

a.

Pregiudicare

Arrecar

K^

pregiudizio. Danneggiare, Dannificare, Nuocere,

P^reg-idizio
n
rati
falsi

s. m. Pregiudizio, Discapilo, Danno, Nocumpnto. Pregiudizio: Opinione precedente da inconside-

giiidizj.

S
S

Pin de pregidizii; Tutto


d'opinioni superstiziose.

opinionacce: Pieno
S

non sia pi fluida. Parlando del latte, dicesi pi propriam. Cagliare, Quagliare, Quagliarsi, Accagliare, Accagliarsi, cio Rappigliarsi per l'azione del caglio Cprezj; parlandosi del sego, del brodo gra.sso, del burro o altri liquori grassi , dicesi Asse vare e meglio Rassegare; parlandosi del sangue. Aggrumarsi.

Fa prende
latte.

Iwte; Far cagliare o quagliare


il

il

Porla pregiudizio V. Pregiudica.


s.
f.

Accagliare

latte.

Preiza.
di

Presa:

L'atto di prendere e La

Preoccpu.
sieri;

cosa che si prende. Presa , parlandosi di medicine

add. Preoccupato : Che ha l'animo occupalo da profondi ed importanti penAstrailo, Cogitabondo, Impensierito.

Quella quantit

esse che

si

piglia

in

una

volta.

Prepara
1

In term. di Cartiera, L'unione di tre o quat-

Preparare, presso

V. Appuegi. Medici
i

si

dice del
in

Rendere
stato

V. Chuppia. deWcegua; Presa dell'acqua. T. idratd. Il luogo d'onde si deriva l'acqua d'un fiume o torrente, mediante un incile in un canale. - Incile o Emissario, nomi che si danno generalm. alle aperlaghi o i canali ture natarali o artitziali, d'onde mandan fuori le loro acque. Gli emissarj artittro coppie
i

alcune

sostanze

medicamentose

tale

forma, ecc. che siano atte all'uso degl'infermi; presso i Chir., del Collocare gl'infermi nella positura

pi opportuna all'eseguimento d'un'operagli

zione chirurgica; presso

Anatomisti, del Met-

tere allo scoperto, separare, ecc. una parte

qua-

lunque del cadavere per servire

alla

descrizione

ziali prendono pure il nome di Scaricatojo, Trabocco, Rifiuto, trattandosi d'acque superflue. de tabacco; Presa di tabacco: Quella quantit di tabacco in polvere che si prende in una volta da una scatola fra i polpas:relli dell'indice e del

della medesima. Preparse n. p. Prepararsi, Apparecchiarsi, Ap-

prontarsi, ecc.

Preparazion

s.

f.

Preparazione, Preparadella
si

pollice per tirarlo su per il naso. S Botta reiza 5 fa preiza V. Botta. S Fa preiza; Far presa, vie Altaccarsj, Appigliarsi, Assodarsi ; e si dice propriam. della cal-

mouto:

Il

preparare.

da messa; Preparazione
cerdote prima di celebrare

messa:

Preci

preparatorie ossia Preci che

recitano dal Sa-

Cina,

del gesso, dello stucco, della colla e d'altre


si

Prepose V. Preposto

materie che
garsi

adoperano
s

liquide, poi nell'ascin-

consolidano, e questo cotale assodamento pur dotto Presa.


seccarsi

Prepotensa
S

la messa. Preposto. s. m. Gabelliere, Stradiere: Colai che a' luughi del dazio ferma le robe, per le quali dee pagarsi la gabella. s. f. Prepotenza, Soverchieria:

nn-a bnn-a preiza a caccia, pesca,


si

ecc.;

Far buona presa,


preda che pescando.
d

dicesi di Tuita quella quantit


piglia

Abuso di potere. De prepotensa; Di


forza, Violentemente.
s.

riffa.

Posto

avv. vale Per

cacciando, uccellando o

Prepoxizion
decl. chi>,
s.
f.

f.

Preposizione: Partic. inaltre


il

8 Gasso da preiza V. Gesso.

I*rela>ta>

Prelatura

Dignit de' prelati.

premessa ad ne determina il caso e

parti del discorso,

significalo.

m^
Irscide
combenza
di di
s.

PRE
m. Preside: Colui che ha inpresiedere; carica simile a qaella
composto
cosa che
di
si

PRE
due
assi,

tra le quali si

pone una

Presidente,

ma

dassi

un

tal

titolo

per

lo

pi
Il

vuol soppressare, caricandole di pesi stringendole con vite.

nelle Universit, Scuole, Istituti

e sira.
li

I*x*esoi<ieiisa s.

f.

Presidenza:

presiedere

Soppressa ed anche Pressa. T. stamp. Strettoio, con cui si soppressano i foglj stampati, framezzati

I*resci<ieiite
Magistrati.

ad una adunanza, L'atto o l'ufficio del presiedere. s. m. Presidente: Chi presiede capo d'un'adunanza, e dicesi per lo pi dei
v. n. Presiedere e Presedre,

da

altrettanti

cartoni ben lisci,

acciocch

vengano ben tesi e di migliore apparenza. Mette in pressa; Mettere in soppressa, Soppressare.
v.
in
a.

I*resoied.e

So-

Presta
prestilo
Il

Prestare,

Imprestare,
ch'e' le

Dare
la

in

prantenilere, Soprastare; od altrim.

gioranza, autorit, governo e consiglio, in un'adunanza o sim.

Aver magpresidenza in un
Lasciar

presto o in prestanza: Dare altrui

una cosa con animo e patto


Prestare, per Concedere:

renda.

!l*re scinde

v.

n.

Prescindere:

da

sta salute

ecc.;

Se

il

Se 5 Segn 5 ine preSignore mi presta sasicurt.

parte, Tralasciare,

Ommettere.
Latte rappreso e inacidito
si

fl*resciiisu.a...

lute ecc.

che, separalo dal siero (schuggia),

Genovesi ne' ripieffi, nelle torte e in vivande. Non ha termine proprio italiano, perch generalmente in Italia non si usa, ma si adopera in sua vece la ricotta. I*rescin. s. f. Pressione: Il premere, Passura,
Compressione,
Pressura, per Oppressura, Oppressione. I*rescx*i"ve v. a. Prescrivere: Limitare e Rinn

mette dai molte altre

cautidn; Dar malleveria,

fede; Prestar fede. Aggiustar fede. Credere, Aver credenza.

~r-

bbidiensa; Prestare o Rendere ubbidienza, Obbedire.

S Prcstdse n. p. Prestarsi , figurai, vale Acconsentire, Accondiscendere, Assecondare, Esser


indulgente.
Il

Prestarsi, parlandosi di materie, vale Arrendersi,

Cedere
3

in

leccandole o premendole.
e libbri,

Il

chiudere in un cerio termine. Prescrivere, per Ordinare, Decretare,


Statuire.
s.
f.

Stabilire,

Prestanmme
Presmine
forze
S

Donne, sccippette niscin V. Donna.

no se ne presta a

I*rescrizioii

Prescrizione. T. leg.

Ra-

Preseiisa
Cospeito.

gione acquistata per trascorso di tempo. s. f. Presenza: L'esser presente,


Presenza, per Aspello, Apparenza, Mostra, 'Vista. de spirito ; Prontezza di spirilo. Acutezza d'in-

%
S

s. m. Prestanome: Chi prometie o contratta invece d'un altro che voglia rimaner celato. v. n. Presumere, Presummere e Presumere: Pretendere oltre il convenevole, Promettersi di se stesso, del suo merito, delle sue

pi di quello che ragion voglia.


n.
p.

gegno

Imperturbabilit, Sangue freddo, Intre-

Presmmise
s.

Presumersi, Congetturarsi,
Presunzione,
Presonzione,

pidezza.

Supporsi, Presupporsi.

De presensa m. avv. Di presnza. In persona. Omino de bella presensa; Uomo di bella presenza, cio di bell'aspetto. v. a. Presentare, Dare, Porgere.

Presmi

ra.

Prosontuosit,

anlic.

Presumenza: Pretensione

temeraria. Baldanza, Arroganza, Tracotanza.


S Piggid presmi addosso a Pigliar baldanza o campo o

I*reseiit
n
Il

Presentare, per Condurre

alla

presenza.

nn-a persnn-a; animo addosso a


da
checchessia
a

tceghe

per Accostare: Quando 5 fmma, presena candeja; Quand'esso fuma, presentategli

uno, vale Pigliar ardimento


soverchiarlo.

la
t

candela.

Presnzion
Il

'V.

Presmi.

arme; Presentar
il

che rende
a s.

armi: Nella Milizia, Onore soldato portando il fucile innanzi


le

Presunzione, per Giudizio fondato sopra apparenza o sopra indizj, Presupposizione, Conghietlura.

S Presenfdse n. p. Presentarsi Condursi alla presenza. Comparire dinanzi a uno.


:

Presuppnn-e
Preteisa
tenscin.
s.
f.

V. Suppnn-e.

Presuppox5Bn.

V. SuppoxiziSn.

l'ccaxin; Presentarsi l'occasione, vale Vev. n.

Pretesa, Pretensione V.

Pre-

nir loccasione.

I*reseiiti
tizia

Presentire: Aver alcuna noch'ella segua.


a.

Pretende v.

n.

Pretendere: Credere o Tenere

sentore d'una cosa avanti


v.

iPresenzia

Stare o Essere presente.

d'aver ragione su checchessia e chiederlo; Volere aver ragione di fare o di conseguire alcuna

Presepio
che
si

s.

m. Presepio, Capannuccia: Quello


nelle

fa

nelle case o

lennit del

soNatale, a imitazione della capanna


chiese

per

la

cosa; Aver pretensione. Slimare d'aver diritto a un posto, a una dignit, ecc.; e talora semper Aspirare a una cosa. Pretendere, per Asserire, Sostenere affermativamente: Mi pretendo che se digghe a questa mana; Io pretendo che si dica a questo modo.

plicem
Il

dove nacque Ges

Cristo.

I*i*eser"va

v.

a.

Preservare,

Guardare, SerSottrarre

IPrespapie

da un male imminente o futuro. s. m. Calcaleltere, Calcafoglj, Caichino, e in alcuni luoghi della Toscana Fattorino: Formella di marmo o metallo, per lo pi con impugnatura, che si posa sopra le lettere o carte che siano su una tavola, perch non svolazzino
e
si

vare, Conservare, Difendere:

d'se bella, virtuosa;


virtuosa.

Pretendere

di

bella,

di

Se preS Pretendise n. p. Credersi, Reputarsi: tende c/i' segge le; Si pretende che sia egli.

Pretenscin
Pretesa
:

s.

f.

Pretensione, Pretendenia,
altri

Diritto o

Ragione che

ha o credo

smarriscano.
s.
f.

d'avere sopra alcuna cosa, o d'operare o d'aste:

Pjressa

Soppressa

Strum. da soppressare

nersi d'operare alcuna cosa.

Pf

PRE
Mancar
d'effello: I
I giadizj

617

Preter
di

v. n. Preterire:

Prevedile
der avanti.

v.

a.

Prevedere, Antivedere: VePrevenire, Anticipare, Anti-

gidizii de Dio n prelriscian

mai;

Dio non preteriscono mai.


val Lasciare, Tralasciare

Preveg-ni
Il

v. a.

Preterire, usato attiv.

venire: Venir avanti.


Prevenire, figurat. Far una cosa avanti che altri prima avesse in pensiero di fare; che anche si dice Rubare o Furare le mosse. Romper l'uovo in bocca. Vincerla della mano. s. f. Prevenzione: Giudizio prestabilito. Opinione favorevole o sfavorevole formala prima d'esser in grado di farne giudizio. s. m. Prevosto, Preposto, Proposto: Titolo di digni' ecclesiastica che antic. davasi
al

V. Tralascia.

Preterito
Il

s.

m.
b.

Preterito,

presso

Gramm.

tempo
Il

passato.

Preterito, in

m.

La
li

parte deretana

del corpo
culo.

omnnn,

di

dietro,

deretano,

il

Preveuzin.

I*rets.

Preta

m. Pretore: Titolo di Magistrato presso rendeva ragione; oggi tra noi ri Romani che messo su in luogo di Giudice. s. f. Pretura, Pretoria: UflBzio e Giurisdizione del Pretore.
s.
f.

Prevosto
j

I*reiiva

Prova e Pruova, antic. Provenza : Esperimento, Cimento; dicesi anche Provazione


e Provagione,

sono voci pochissimo usate. w Prova, per Ragione confermativa. Testimonianza, e Colui che testimonia. In Aritm. e Algeb. L'operazione, per cui si verifica se un calcolo sa ben fatto. Nella milizia, L'esperimento delle rispettive forze e qualit delle bocche da fuoco, delle armi,

ma

"

Capo d'un Capitolo di canonici, il qua! per avea cura d anime ossia parrocchia; oggid questo titolo rimasto a quei Parroci delle chiese dove prima esistevano tali Capitoli, a differenza dei semplice Parroco. Prevosto, nella .Milizia Sala di disciplina. Prigione.
s.

Prexo m. Prezzo, Valore, Valuta, Valsente, Costo: Ci che vale o costa una cosa. corrente; Prezzo corrente: Quello che hanno

della

polvere, ecc.
dicesi

Da' Mnsici e Commedianti

L'esecu-

zione d'un concerto, d'una commedia prima di esporsi al pubblico. Bozza. T. slawp. Quel primo foglio che si


S S

comimem.

le

derrate in ima piazza.

d'uffczin; Prezzo d'affezione V. Afjfezin.


fsso; Prezzo fermo. Prezzo fatto.

onesto; Prezzo onesto, equo, cio giusto, convenevole.

stampa per prova, e che serve al correttore ed al proto per le correzioni da farsi; dicasi anche nel plur. Stampine e Slamponi. S A pruva de bomba ; A botta di bomba V. questa

locnz.

alla

sua sede alfab.


i

A pruva
scortica

se conosce

onimi ; Alla prova

si

l'asino, vale Al cimento si conosce l'uomo, e dicesi ordinariam. Quando uno si millanta,
i

alla sua sede alfab. S Chmd de prexo; Rinviliare: Scemare il prezzo, Venire a miglior mercato. n prexo; Diminuire, Calare il prezzo. Stabili prexo a nn-a mercanzia ; Fissa Rompere il prezzo a una mercanzia: Fermare, Stabilire quello che essa dee vendersi.

A bn prexo V. A A prexo, A prexo

fisso

bn patto. V. A prexo

per significare che

fatti

proveranno se

Unt de prexo;
Rincarire, Incarare.

Salir

di

prezzo, Rincarare,

suoi millanti sono veri.


S

D pruva: Dare a prova o alla prova, vale Dare checchessia altrui perch ne faccia esperimento.

Jid in t prexo; Stiracchiare il prezzo: Disputar con sottigliezza, per crescerlo o diminuirlo.
s.
f.

pruva; Dar prova, vaie Provare: O g'ha dwto pruva da so abililce; Gli diede [prova
della sua abilit.

Prexn
si

Prigione: Luogo
i

pubblico dove

Fd a pruva d'nn-a cosa; Far la prova o la pruova d una cosa, vale Farne esperimento. S Mette a pruva, Piggid pruva V. pruva
%
alla

o coloro che sono creduti tali; altrim. Carcere, e scherzev. Domo petri. Catorbia, e nel gergo Bujosa. S se in prexn; Essere in carcere, e scherzev. Essere in domo petri, Vedere il sole a scacchi. % Marci in prexn; Marcire in prigione, vale

tengono serrali

rei

sua sede alfab.


S

Starvi grandissimo tempo.

S Resciste a pruva; Reggere alla prova, dicesi d'Ogni cosa che si conservi la medesima, senza

Mette in prexn; Carcerare, Incarcerare, Catturare,

Imprigionare,

Mettere

in

prigione,
,

alterazione nel far prova delle


n

su*>

buone
al'a

qualit.
al

scherzev. Aggraligliare, Ineatorbiare

Mettere in

Figurat.

Reggersi o Star forte o Tenersi


martello.
Star forte

catorbia, in chiusa, in gabbia, in gattabuja.


S

martello
(tolta
la

ogni

pili

jruova metaf. da' metalli], cio Sotloporsi ad rigoroso esame.


s.
f.

o a

N pe torto o pe ruxn n te fd mette in prexn; N a torto n a ragione non ti lasdar

Pruxa,

Porca, Ajuoia. V. Fascia nel 2" signif.


v.
n.

Voce

del contado

I*revalex

Prevalere: Valere maggiorm.

Prexon

che, Avanzare, Superare, Esser superiore.

S Prevlise l. p. Prevalersi, Approfittarsi, Trar vantaggio, Cavar utile.

Prevarica
cetti

v. n.

Prevaricare: Uscir de' prepii

Prez

e de' comandamenti; e per lo


i

Operare

contro

doveri del proprio ministero.

Pre"varica25oii

s. f. Prevaricazione, Prevaricamento: Trasgressione o mancanza de' pubblici impiegati che abusano del loro ufficio per colludere colle parti o per trarne profitto:

mettere in prigione. Modo prov. usato per dinotare che Non dee uno fidarsi troppo della sua innocenAa ov'ella possa essere messa in dubbio. s. m. Pr gione, Prigioniere, Prigioniero, Carcerato: Quegli ch' in carcere. n Prigione e Prigioniero: Quegli che vinto in guerra in potere del nemico. s. m Caglio: Materia acida che si ricava dalle piante e dagli animali, e con cui si fa cagliare il latte. Il caglio degli animali quando preparato e salato, si chiama Presame, Presura, ed anche Caglio e Gaglio.
s.

PresBtto

m. Presciutto e Prosciutto: Co-

scia di majale insalala e prosciugata o secca.

618
]Pixai

PRI
s.

PRI
Consi

f.

Pietra, e per idiotismo Priela:


di

crezione
rezza,

materia

terrestre, per la

quale

picca; Pietra prmixa;


persi,

scarpellata o concia o lavorata.

Pietra

pmice o assolutam. Pmice:


al

producono
i

in varie

q;;aii*si

maniere corpi di diversa dupossono spezzare, ma non lialtr.

Pietra leggerissima, spugnosa, piena tutta di pori

rotondi o ovali, ruvida

tatto,
il

facile

rom-

rare a martello a guisa di metalli;


M

Sasso.
delle

eppure

atta

a sfregiare

vetro pi duro

Pietra

Denominazione presso

Giojell.

pietre dure e delle pietre preziose; altr.

Gemma.
mezzo
le

ed anche l'accajo, d'una tessitura fibrosa, d'ordinario bianco-grigia o periata, e talvolta anche
rossa.
s

consacra; Reconditorio. T.
sino di
della

eccles. Piccolo chiu,

Serve per pulire e

lisciare diversi

lavori

marmo

o di pietra

situato

nel

in

ferro che in legno; viene gettata fuori dai

mensa

dell'altare, ben

fermato con istucco


reli-

Vulcani.
S

gesso,

sotto del

quale stanno riposte


coltellino.

A sant'Andra
Prov. assai
finir
le

quie de' santi.

cotellinn-a; Sasso
di sasso elle serve

T. murat.

Sorta

di

l'inverno scciappa a pria.... comune fra noi denotante che sul novembre l'inverno comincia gi a far
di sasso

per
di

fabbricare, pi
Fla

tenero
in

sue prove.

dell'albanese (ffia d'aegoj.

una scorza al-

Ave
di

un chu de pria; Avere un cuore


macigno,
figurai, vale

quanto
giallo.

gialliccia

il

dentro ancora ppnde

Avere un cuor duro,


la

Nel cuocersi

si

spezza in falde sottilissime


g

insensibile.

e taglienti, che pajono coltelli, d'onde ha avuto nome di Sasso coltellino. Non buono a far il

se a pria d scandalo; Esser


scandalo, figurai,
dicesi
si

pietra dello

di

Chi cagione

che

n lavori di scarpello. d'aego; Sasso albano o albanese: Sorta di pietra dura, colla grana alquanto grossa, vergata d'alcalcina,

una cosa ben avviala


3

guasti e vada a finir male.

cune righe azzurricce e venata di marmo. Serve per murare solamente. da balte 5 lmme; Pietra focaja: Quella pietra, da cui battendosi col fucile (assaen) esce il fuoco. Nello stile grave e poet. dicesi anche Selce. da cdsin-a; Pietra calcinaja o colombina o calcarea o calcarla o da calce: Pietra atta ad
essere convertita, coll'azione del fuoco, in calce.

do cuxoc;
da
sarti.

Lardile, Steatite, e

comunem.

Pietra

da d

fi

dada

fi

a-e messine, ecc.; Cote V. Cota. a-i faeri de varii artisti; Frassinella:

Specie di pietra arenaria, tenera, tagliata a foggia di ceselletlo, di cui gli orefici, argentieri o sim. adoprano per affilare i loro ferri ; e serve anr-

Primix

che per assottigliare lo smalto. da lustra; Pietra da dorare: Pietra di paragone di calcedonia o focaja, incassala in un manico,
di cui servonsi
i

doratori per pulire


giallccio,

loro lavori.

da razoi;

Pietra a olio: Specie di pietra are-

naria, di color

piana e

liscia,

non

molto dura, a grana finissima, sulla quale, sparse poche gocce d'olio, si passa e ripassa la lama del rasojo, del temperino o altri simili ferri, per dare ad essi il filo e raddolcirne il taglio.
Pietra di o del paragone V. Paragn. d scandalo; Pietra dello scandalo: Espressione figur. tolta dal Vangelo, e vale Cagion di scandalo. da; Pietra dura. T. giojell Denominazione di Pietre molto diverse nel colore, nella trasparenza, nella composizione, ma tutte dure e capaci di
bel pulimento, quali sarebbero lgata, la corniola,
il

Fd sciarti sangue da nn-a pria; Trarre Cavare dalla rapa sangue, Trarre o Cavar sanfigurai, dicesi del Far cosa gue da un sasso impossibile o Voler da uno quello che non ha o che faccia quel che non pu. S Ma da pria; Mal di pietra, o semplic. Pietra: Quella rena petrificata che si genera ne' reni, e specialm. nella vescica, ed rnche in altra parte degli ammali; altrim. Calcoli, e dottrinalm. Litasi. % Mette a primrna pria; Far l'imposizione della prima pietra, dicesi del Porre la prima pietra fondamenti d'una fabbrica. nel gitlare Roba da fd danze e prie; Cosa da far piangere le pietre, dicesi di Cosa compassionevolissima. v. a. Pomiciare, Appomiciare: Lisciare, Pulire colla pmice. I*rim.izie s. f. pi. Primizie, Premizie, Novellizie, diccsi de' fiori e de' fruiti che vengono prima del tempo, Fiori e frulli primaticci. I*rimiiiia.; Prima e poet. Pria; Avv. che dinota tempo antecedente. Primieramente, In prima. Da prima, In principio, Per lo paissato. n Prima, usasi anche in forza di prepos.. Avanti, Innanzi: Primma da vegna de Cristo; Prima
, i

della

venuta di Cristo. de tutto; Avanti ogni cosa, Prima

di

lutto,

In

primo lungo.

dparagn;

I*rimaajiia

add. Piimajaola, parlando di pecore e sim., diconsi Quelle die si congiungono nella primavera.
s.
f.

I*riiiima.veja

Primavera:

Una
la

delle

quattro st;igioni, nella quale rinverdisce

terra

Primmo
ordin.
al
.)

si

rinnova l'anno.

diaspro,

il

lapislzul.
in

incisa; Pietra
coi intagliata

rilievo.

una figura che

T. giojell. Pietra, in risalta dal fondo.

add. e s. m. Primo: Principio di num. quale segue Secondo, Terzo, ecc. Primo, per Principale, Pi importante, Pi nobile,

infernale; Pietra infernale, e dottrinalm. Nitrato


d'argento:
lindri di

_
A

ecc.

Nome
di

col quale s'indicano Alcuni ci-

S
S

per Maggiore, Che pi di et. primma, A prim'aspetto, A primma vista


alla

nitrato d'argento fuso, che pongonsi in

V. queste locuz.

lor

sede alfab.

una specie

matitatoio, perch

riescano

ma-

neggevoli senza danno del chirurgo, il quale se ne serve per praticare alcune cauterizzazioni su-

perdnn-a, a secnda a te bastnn-a V. Bastona. g Beati i urtimi se i primmi han discrezidn

A primma a

se

perficiali.

liscia; Pietra liscia.

T. giojell. Pietra legala in

castone ^V. Custn) o incassata altrove, piana rotondala, ma non isfaccellata, n lavorata di incavo di rilievo.

Discrezidn. Chi primnio a-o min mxina V. Moin. perde l'ultimo; Chi S Chi gugna 6 primmo, vince da prima, perde da sezzo. prime ore della notte. S De primma seja; Nelle
V.

, j

PEI
De primmo slamo; Di primo lancio, A prima gionta. seprimmu; Essere primo, figaral.
il

PRO
Sabito
vale Rila

619

Principotto
piccolo Stalo.

s.

m. Principollo: Principe di

portar

la

palma, Porlar
il

la

corona, cio

pre-

Prinn-a Pri m.
s.

s.

f.

Brina V. Brinn-a.
:

Priore

Il

Capo duna

prioria, d'una

primo vaalo fra trilli i concorreoti. primmo do meize; Il capomese, cbe i Latini S dicono Calenlae. Piriiniiiogreiiito s. m. Primogenito: Primo
generalo, Pnmo figliuolo. I*riniinos"eiiita, s.

cedenza

religione claustrale e sim.

Pria

e sim.

s.

f.

Priora e Prioressa:
confraternita, ad

Donna che preuna compagnia

siede ad una

Primogenilora Sialo e Condizione del Primogenito; ed anche per Riigione di succedere negli Stali o negli effflli che porla seco l'esser primogenito. I^rin^ip, s. m. Principale: Titolo che garzoni delle botteghe o fattorini de'negozj usano dare al loro padrone. Cliente: Colui, per cui l'avvocalo o procuratore
f.
:

Donna

d'un relto de figge; Direttrice, antic. Mammana: posta al governo delle zitelle ed altri cons.
f.

servatorj di donzelle.

Prionn Priva
V.

Sassata: Colpo di sasso.

a.

Privare: Far rimaner senza,

To-

ad uno ci ch'egli ha; Spogliare, Dispogliare, Orbare, Spropriare. S Privse d'nn-a cosa; Privarsi d'una cosa, vale Darla via o per dono o per vendita; e talora
gliere

agita le cause o altro

negozio.

Astenersi dal
Il

farla.
s.
f.

I*rixi9ipa
pnmo,
l'
li

add.

Principale:

pi importante:
;
Il

maggiore, Il cappa piincip 6

Privativa
sivo,

Privativa: Privilegio

esclu-

Diritto e

Facolt di godere
diritto.

dun

dato be-

de ecc

Principalmente
Principato

capo principale di ecc. avv. Principalmente

nefizio qualunque che esclude ogn'altro dal go-

dimento dello stesso

Particolarmente, Specialmente, Segnalatamente.


s. m. Principato: Titolo del dominio e grado del Principe. s. m. Principe e poet. Prence: Ti-

Privazion

s.

f.

Privazione, Privamento, ed

Principe
tolo

di

Chi ha Stalo o signoria grande.


Titolo

anche Privagione, ma poco usalo: Mancanza di una cosa in soggetto che comunem. allo ad averla, ed anche L'esserne privato. S Fa de privazioin; Privarsi volontariamente di
cose delle quali
si

Principe, per

che

si

ai

figli

con-

potrebbe godere, Astenersene.

giunti de' monarchi.

Privileg-ia

v. a. Privilegiare, antic. Brivile-

de. sangue; Principe di o dei sangue, cos chiamansi I discendenti di famiglia reale per via di
maschj.

giare: Accordare ad altri un privilegio, Far particolar grazia o esenzione a

luogo o a persona.

Privileg-iu.
Vivere
tulli
gli

add. Privilegiato, antic. Bri-

S ia Vive

di Apostoli ; Principe degli Apostoli, S. Pietro. da principe; Aria principesca.


da
agi

vilegiato: Persona o

da principe: splendidamente con

principe,
e

cio

Pro

particolar grazia o esenzione;


s.

comodi cbe

Pi'oan
ugric.
terra,

Luogo che gode privilegio, Immune. m. Pro: Buona digestione dopo il pasto. V. a Propagginare V. Approand.
s.
f.

sogliono vedersi in casa de' principi.

Principessa
Consorte,
figlia

Proann-a
Ramo

Propaggine e Propagine. T.
vite

s. f.

Priurjppssa, anfc. Prenza:

Iella

piegalo e coricato sot-

o congiunta di Principe.
v. a.

acciocch'egli

Principia
cominciare,

Principiare, Cominciare, In-

Probafeilitae
glianza,

per se stesso divenga pianta. Probabilit: Verisimis. f.


di

Dar principio,
p.

cominciamenlo V.

Apparenza
s.
f.

venia.

Cumens.

Principiante
principia;

Profeitae
pres. Principiante:

Che
di

principi

Probit: Bont di costume per ossia per coscienza e persuasione del

ma

per lo

pi

usasi

come

snst.

buono come quello che onesto naturalmente;


Lealt.

Chi nuovo o non per anche bene istruito o pratico nell'arte, mestiere o nell'esercizio che prende a fare; altrim. Novizio, Tirone. % Roba da pringipianti; Imparaticcio, cio Opera informe, eseguita da un principiante.

Prol>sci<ie
allungamento
a molti usi
;

s.

f.

Proboscide: Quell'enorme
gli

muso dell'elefante che altrim. Tromba.


d-^l

serve

Principin
Principio
d'alcuna cosa.
"

s.

m. Principino: Principe bam-

Procaccia Procaccin

bino o giovanetto.
s.

Procede

v.

V. Procd. V. Precaccin. n. Procedere: Continuare, Segui-

m. Principio: Cominciamento

tare avanti, Proseguire,


n Procedere, per Derivare,

Principio, per Ci da cui una cosa ha l'essere; Cagione, Origine.


"

Nascere, Venire: Spirito Santo da chi 6 procede ? E lo Spirilo

Ed

S Ave di boin principii ; Aver de' buoni principi, Aver buone massime (e s'intende di quelle che riguardano i cosinmi).
%

Santo da chi procede? p r Usar termini e

costumi convenevoli o

sconvenevoli, Trattare, Portarsi bene o male. contro nn-a persnn-a; Procedere contro al-

Da-o principio o

fin; Dall'A alla Z,


alje

Dall'alfa

cuno, vale Proseguire


tro di
Ini.
s.

il

giudizio intentalo con-

all'omega, Dall'uovo

frutta.

Dal

palio alle

mosse: Dal principio alia fine. /rot n principio n fin; Non trovare o Non rinvenire n capo n coda, n principio n fine di checchessia; e figurai. Non trovar

Procede
ed usasi pel

m. Procedimento:

Il

procedere,

Ao

modo, n via, n verso di riuscire in checchessia. S Tutti i prtncipii son cattivi ; Il peggio passo quel della soglia. Dettato prov. che significa
Nelle imprese
la

Proeeda
e
il

bene o male, usando maniere convenevoli o sconvenevoli: alIrim' Trailo, Maniera. s. f. Procedura. T. leg. Il tempo
di

Modo

governarsi

modo,

col

quale
s.
f.

si

Procesoion
cissione:

Processione,

conduce un processo. antic. ProIo

cosa pi ardua

il

cominciare.

L'andare che fanno per

pia

gli

PRO
Ecclesiastici

PRO
ordinanza,

attorno,

in

cantando

ti

I*rocess

salmi e altre orazioni in lode di Dio. v. a. Processare: Procedere giu-

Professare, per Far voli solenni in religione approvata. Obbligarsi con voti.

nn'arte,
stiere,

un meste;
s.
f.

Professare un'arte, un
in

me-

dizialmente contro un inquisito, cio contro chi siasi messo in istato d'accusa.

vale Esercitarsi

quello.
;

Profess
sentenziare.
H

Professore

Colui che conosce

JPjcooessix

add. Processalo:

Chi ha subito

a fondo un'arte o una scienza e pu in quella Professore, per Colui che insegna pubblicamente
alcun'arte o scienza; Cattedrante, Cattedratico.

uu procosso criminale. v. a. Proclamare: Propriam. Pubblicare ad alta voce, Promulgare, Divulgare, n Acclamare; Proclamare con acclamazioni. I*i*ooiia s. f. Procura e Proccura: Slrum. di

Proclama
scrittura
fatto

Professa
Professore.

s.

f.

Professora

Il

gen. femm. di
Profetizzare,

per pubblica persona, col quale

si

Profetizza
il

v.

a.

Profetare,

d
di

altrui

auiorii di operare in

nome

e in vece

Profeteggiare: Predire, Antivedere,


futuro, Vaticinare.
s.

Annunziare

se

medesimo.
v. n.

3E*roca

Procurare e Proccurare: Cercare,

Profi
1)

m.

Profilo e ProflQlo: Nella pittura

Ve-

Procacciare, Mettere studio, Adoprarsi, Ingegnarsi


d'avere, Trovar maniera di conseguire, ecc.

duta por parte (banda).


Profilo,
,

in

term. d'archit.

Il

Procurare, per Aver cura, Dar opera. Badare: Procw de sia savii, de slU, ecc.; Procurate
di

sezza e projetto dell'edifzio sopra

disegno della grosla sua pianta,

star cheti,
n.

di

dar opera allo studio e sim.

che Una delle tre parti fatte dall'artefice per prima dimostrazione dell'opera, le quali sono
Pianta, Profilo e Faccia.
I)

S Procse

p.
s.

Procurarsi: Ingegnarsi d'avere.


in

I*roc.u.

m. Procuratore, Causidico: Quegli


qualsivoglia

il

che ti'atta, agita o cause giudiziali.

modo

difende
in

giusta met dalla


naso, per

per La linea della faccia che scende per una sommila della fronte per mozzo

mezzo

la

bocca, per
in profilo

mezzo

il

mento,
in

I^rocu-xin.

s.

m. Prcuginp o Cugino
del

se-

ecc.,

onde: Ritrarre

vale Ritrarre da

condo grado; Figliuolo

cugino.
in

I*rocuaciiin.-a

s.

f.

Procugina o Cugina

una sola parte dol viso, a diffor. di Ritrarre faccia, che vale Ritrarre tutto il viso.

I*rod.e
1)

secondo grado: Figliuola del cugino. v. a. Produrre e Producere: Far na-

Profiu.
torti,

s.

m.

Profilatoio

ProlTilatojo.

T.

scere. Cagionare.

argenl., otlonaj ed altri. Strum. usato por cesellare, e ve ne sono di pi sorte, cio diritti,
a ugnella, ossia cavali da una parie e torli
Profittare, Approfittare V.
dall'altra.

Produrre, per Addurre, Allegare, Mettere in campo. Metter fuori. Presentare. S Prodise n. p. Prodursi: Far manifesta la propria abilit

Profitta
profilld.
ti

V.

n.

Ap-

I*rod.u.to
Raccolta,
w Prodotto,
in

con qualche produzione. s. m. Prodotto, Frutto,

Rendita,

Profittare,

usato attiv. e col 3 caso, vale Recar

profitto, Esser utile:

term. arilm. Quel numero che risulta d.i due pi numeri moltiplicali insieme. I*rod.aB<5ii s. f. Produzione: Il produrrre,

filtu

Quell'opera a g'ha propoco; Queir opora gli profitt poco.

Valersi, S Prufittdse n. p. Profittare, Approfittarsi, Giovarsi, ecc. V. ApprofiU.

E*i*of*aria

del Parto della mente. Profanare: Violare, Contaminare, e propriam. dicesi dell' Applicare le cose sacre e dedicate al culto di Dio in servigi tem-

e dicesi

per

lo

piti

Profnda

v.

a.

Profnditse
Il

porali

e secolareschi.

V. Sprofonda. s. f. Profondit: Una delle Ire dimensioni del corpo solido, Altezza da sommo ad imo. Profondit, dicesi figurai. dell'Estensione della
scienza d'alcuna persona.
v.
a.

Profanare, per Far cattivo uso d'una cosa rara,

preziosa, meritevole di riguardo, Trattarla con

Profmma
profumo.
S

Profumare: Dare odor


Spargersi

di

poco

rispetto.
s.
f.

Px>oftLua2sii

Profanazione, Profana-

Profmmdse
profumi
le

n.

p.

Profuma: si:
la

con

mento: Violazione, Contaminazione delle cose sacre, Riducimento dal sacro al profano. )Prot3ri V. a. Proferire e Profiferire V. Pronunzia.

vesti

o
s.

pelle.

Profumine
antic.

m. Profumiere e Profumiero:

Colui che fa e vende profumi, acque, pomate, unguenti odorosi ed ogni sorta di cosmetici ;

I*i*ofte8Con

s. f. Professione, Mestiere, Arte: Esercizio, cui uno imprende a fare. M Professione, per Solenne promessa d'osservanza,

Unguentario. Dicesi Profumeria L'officina


11

dol

Profumiere; Profumiera e Profumino,


s.

che fanno regolari dopo il termine del Noviziato; ed altrim. Voti solenni, con cui una persona si lega, si consacra, si sposa a Dio. de fede; Professione di fede: Confessione pubi

Profmmo
lire

vaso de' profumi.

m. Profumo: Tutto quello che

blica

della

propria

credenza in materia di re-

ligione.

si abbrucia o si fa bolper aver odore dal suo fumo, il quale ancora si dice Profumo; e generalm. Qualunque semplice o composta, alta in qualunque cosa, modo a render buon odore; antic. Profumico.

per delizia o medicina

I*rof*ess

Fd profesciSn; Far professione, Professare, cio Legarsi con voti solenni in religione approvata. v. a. Professare: Palesemente mostrare Confessare d'avere un'opinione, un senlimenlo, un costume o simili: Mi professo a
religiSn cristiann-a;
cristiana.

Profiaxin.
ralit,

s.

f.

Profusione: Eccessiva libe-

Prodigalit.

Prog-ett
Porre
sul

V. a. Progettare. Voce dell'uso: Far progotto. Proporre, Esibire; ed anche Intavolare,

tappeto.

Io

professo

la

religione

Prog-redi

v. n. Progredire: Andar avanti, Far progresso, avanzamento, Avanzarsi.

PRO
Proil!
bire:
si

PRO

621

V.

n.

Proibire, Vietare, Difendere, Ini-

Pronostica
gnosticare:
ziare
il

Comandare, Ordinare e Impedire che non


s.
f.

v. a. Pronosticare, antic. ProFar pronostici, Prevedere, Annun-

faccia.

futuro.
a.

I^roibizin

Proibizione, Divieto, Divieli

Pronunzia v.
i>

Pronunziare e Pronunciare,
gli

lazione, Vielaracnto:

proibire,

Il

vietare.

Proferire e Profferire, e presso


frere e Profferare:

antichi Profle

Prolissi tee
I*r'oluiig'

s.

f.

Prolissit:

Soverchia Inne

Mandar

fuori

parole.

ghfzza nei favellare.


v.
a.

Prolungare

Prolongare,
in lungo,

Pronunziare, per Dichiarare, Pubblicare: Han pronunziu a sentensa ; Hanno pronunziato l


sentenza.
v. a.

Allungare, Differire, Prorogare:


Protrarre, Far durare.

Mandare

Propag-a
s.
f.

Propagare, Allargare, Dilatare,

IProlving-azin

Prolungazione, Pro1)

I*rolxion
altro
elle

rogazione, Proroga, Dilazione, Rmora. s. f. Prolusione: Composizione o


serve

Stendere, Distendere; Moltiplicare, Ampliare. Propagare, figurai. Divulgare, Pubblicare, Far

come

il

preludio ad un'opera.

Propagse
luce che

nolo; Diffondere. n. p. Propagarsi, dicono


si

Filosofi della

F*x*ora

prep. Rimpetlo,

rimpetto, Dirimpetto,

Di rinipetio. Vdce dei contado.

I*roma
carte che

Propag-azin
I)

s. si

f.

fa

in

Primiera: Sorta di giuoco di pi persone; altrim. Frussi e

il suono. Propagazione: Moltiplicazione ppr via di generazione. Propagazione, Dilatamento, Distensione, Allar-

diffonde,

si

dilata,

e cos

s.

f.

Fnisso, Flussi e Flusso.

Primiera, dieonsi anche Le carte di quattro semi: Ho (ceto proma; Ilo fatto primiera.
v.
a.

gamento, Presso

Filosofi

La

diffusione della luce e


della

Promette
la
Il

Promettere: Obbligare

altrui

del suono.

da Fede; Propagazione
dire
I

Fede,

dicesi

per

sua fede di fare alcuna cosa, Dar parola. Im-

progressi e la dilatazione della


degl'infedeli.
v.
a.

Fede nei

pegnarsi di parola.

paesi

Promettere, per Accertare, Affermare: Te prometto ch'u l' cosci; Ti prometto che la cos. ben; Prometter bene, parlando di persona, vale Esser di bella aspettazione, Far bene sperare di s; parlando di terre, vale Aver bella apparenza, Prometter copiosa ricolta.

Propalare: Far Propala Mamftslare, Divulgare. Propende v. Propendere,


chinare,

nolo, palese,

Inclinare, Inn. Aver propensione, inclinazione, disposizione naturale per una cosa piuttosto che per
un'altra.

nn-a zvena; Prometter una

fanciulla,

vale

Propenscin
zione,

s.

f.

Propensione:

Inclina-

Promettere di darla in isposa. S A chi 5 e d, a chi 5 e promette; A chi ne d e a chi ne promette (detto di busse), si vuol
dinotare
le

Proponn-e
nere:
si

Tendenza dell'anima verso alcuna cosa. v. a. Proporre e alla lat. Propoin

Jlettf^re

campo

il

soggetto,

del quale

Una persona
e di carattere
v. a.

a cui

pizzican facilmente
e

vuol discorrere e ragionare o in alcun' altra


servirsi.

mani

impetuoso e collerico.

IPromnve
i

maniera
S

Promuovere

Promovere:

Conferir grado o dignit maggiore ad alcuno. Promuovere, per Dar moto, cominciamento a
checchessia.

6 propnn-e e Dio 5 dispnn-e V. Dio. Prop6nnse;aT proposilo. Prefggersi, Stabilire, Porsi in cuore, Fermare: Proporre in se stesso

L'ommo

con deliberazione
:

di
s.
f.

eseguire.

per Ajulare, Proteggere, Favorire


,

Promuve
gli studj,

Proporzin
I)

stndii, e sciense

ecc.;

Promuover

e relazione delle cose tra

Proporzione: Convenienza loro; Analogia, Com-

le

scienze e sim.
s.
f.

Promiscui tee
Promissa.
di

Promiscuit: Stalo d ci chrt promiscuo, Mescolanza confusa, ecc. s. f. Promessa, Promessione e Promissione: Lo assicurare a bocca o per iscritto
fare o dire una cosa; ed
si

parenza. Proporzionalit. Proporzione, presso i Matem. s chiama Quella scambievole relazione o ragione che hanno insieme due grandezze omogenee terminate, per

quanto s'appartiene
disgiunta.

alla loro quantit,

o conlinoa

anche
la

per Quello
S

che
S

promesso.

N mantegni apromissa; Romper


Non
osservarla.
s.

promessa.

che, Di

A propoizin m. avv. A proporzione, mano in mano.

misura

Promot
a

Proporziona
guagliare.

m. Promotore: Colui che promuove, che d moto, eccitamento ad un'impresa


checchessia d'altro.
s.
f.

v. a. Proporzionare: Ridurre una cosa in forma che abbia debita corrispondenza con un'altra; Paragonare, Comparare, Rag-

Promozin
Promlg-a
legge colle

Promozione, Premovimento; II promuovere, Elevazione, Innalzamento, Avanzamento di grado a chi gi in carica. v. a. Promulgare: Pubblicar una
necessarie

Proporzionu
Proposito

add. Proporzionato: Fatto

con proporzione, Che ha proporzione, convenienza con altro; Adattalo. s. m. Proposito, Proposto, Pro-

formalit; e
cosa.

per eslens.

Divolgare qualunque

Pronessa gliuola del nipote. Pronevo m.


s.
s.

altra

ponimento, De'iberazione: poxtlo; Cangiai proposito,


n Proposito, per Soggetto,

Ho cangin de pro-

f.

Pronipote e Pronepote: FiPronipote


e

Tema, Argomento: Tornando a-o nostro propoxito; Tornando al no!

Pronepote: FiS
i

stro proposito.

Pronomme
mat.

glinolo del

nipote.
s.

m. Pronome, presso

Gram-

Una
si

perch

delle parli del discorso, cos chiamata adopera invece del nome, come Io,

A propvxiio ! A proposito Oh appunto Ora che mi risovviene V. A propoxito. S A tuia fua de propoxito; Uscir di proposilo, di tema, di tuono, del seminato.
I

Tu,

Egli, ecc.

S Cazze

Fe^n o fropoj7o ; Arrivare, Cadere,

622

PU

PRO

Venire a proposito una cosa, vale Venire in acconcio, in taglio, acconciamente, opportunamente, ecc. de propoxito S Fua
di

e speize,

danni
le

via giuridica

e i interessi; Protestare per spese, danni e interessi, cio


ai

Mal a proposito; Fuor A sproposito, A contrattempo, Fuor di luogo, Non a dovere. Risponde a propoxito V. A propoxito. Parla Sta in propoxito; Star nei proposito: Non uscir
proposito, Mai a
proposito,
de' termini

Dichiarare che la parte avversaria sia tenuta danni, spf^se e interessi.

nn-a cambiale; Protestare una cambiale: Far


al

un protesto giurdico, per cui si dichiara a colui quale si fatto tratta di una cambiale, che, per difetto d'accettazione o di pagamento al
termine prefsso,
egli e
i

proposti.
s.
f.

Propoxizin
si
1)

Proposizione: Quello che

ranno tenuti a

lutti

il suo corrispondente sadanni, ai quali il porta-

propone di trattare o da approvarsi} Assunto, Argomento, Proposta.


>

Proposizione, per Deliberazione, Proposito, Proponimento: Tutte e mce propoxizioin san andoete in fmme; Tutte le mie proposizioni si
dileguarono.

tore della lettera potr soggiacere. % Protestse n. p. Protestarsi. Dichiararsi, Confessare di essere tale ecc., di voler fare, ecc.

I*rotett

l'

per Detto comunem. approvalo. Massima: A nn-a propoxisin condanna; una pro-

s. m. Protettore, Proteggilore : Colui che protegge, Difensore. Ave qualche santo protetto ; Aver qualche santo qnalche santo in paradiso, dicesi metaf. dell'Avere una qualche persona autorevole che spal-

I*i*oprietso
lit,

posizione condannata. s. f. Propriet e Propiet: QuaParticolarit propria di checchessia:

leggi

protegga.
s.
f.

I*i*otetta
lei

Protettrice, Proleggitrice:

Co-

Que-

che protegge.
v.
a.

st'erba

a l'ha a proprietw de fa guari; Quepropriet di guarire.


Il

I*roteze
in

Protpggere:

Avere o Tenere

st'erba ha la

protezione; Caldeggiare, Tutelare, Difendere,


favore.
s.
f.

H Propriet:
diritto,

possedere o avere

in

proprio,

Il

Dar

per cui una cosa appartiene ad altrui. H Pulitezza, Nettezza, Acconcezza, Decenza. I*x*orog-a V. a. Prorogare: Allungare il tempo.

Protezion
gio,

Protezione:

Il

tener cura di

aieuno assistendogli nelle sue occorrenze; AppogAssistenza, Cura, Custodia, Difesa.


Pigliar a protegla
la

I*roprietaio

s.

m. Proprielario
in

Propie-

Piggi sotto a so protezin;


gere, ad
tutela.

tano: Colui che tiene

propriet.

Dicesi an-

assistere alcuno. Prenderlo sotto


il

sua

cora per Possessore, Che possiede. I*x*osciiiiits s. f. Prossimit, Vicinit, Propinquit, antic. Prossimanza.

protezione, sotto

suo patrocinio, sotto

sua
il

I*rvi
dicesi di Ciascun

s.

m. Prato:

Propriam.

Quel

campo,

I*rosciiMLO
uomo

s.

m. Prossimo,
all'altro.

quale, non lavorato, serve per produrre erba da

relativamente

pascolare bestiami e da dar fieno.

I*rosciino

add. Prossimo, Prossimano, Vici-

I*ro'v".
n

V.

a.

Provare e Priiovare:

Far

prova

nissimo, Accosto.

saggio, Sperimentare, Cimentare, Saggiare,

I*roseg"ui

S Parente proscimo ; Prossimo, Prossimano, Congiunto di sangue. Parente. V. n. Proseguire, Proseguitare, Seguitare avanti, Continuare.

Provare, per Moslrare con ragioni e autorit, Recyr in fede del suo dello ragioni, testimonianze,
ecc.
di
,

Mettere

in

aperta luce

la

verit

per via

I*rosopopea,
verchiamente
Albagia.
S

s.

f.

affettata;

Prosopopea: Gravit soed anche Orgoglio, Boria,

t)

ragioni,

Dicesi anche delle robe che altri melle indosso a checchessia , per vedere se gli stanno
bene, e corregger difetti se ce ne ha.

Ave da gran prosopopea; Aver gran prosopopea, dicesi di Chi mostra un aspetto grave
e simile.

un bastimento
fabbricata di

s'

nave: Gettarvi sopra


tutto

stagno ; Abbeverare una acqua allorch ella punto, per provare se sia ril'

tant'

Parla con prosopopea; Prosare: Favellar molto


adagio e con presunzione. v. a. Prosperare, Felicitare: ManChe 5 Segn ve prodar di bene in meglio
:

stoppata a dovere.
S

I*x*osper

Chi n pruva no male altrui chi non

credd ;
lo

Non apprende

il

prova.

S S
u

r*rosperits
venimento

spere; Dio vi prosperi, n Prosperare, in signif. neut. Andar di bene in prospera de meglio, Avanzarsi in felicit: girno in girno; Egli prospera di d in di. Stato o Avs. f. Prosperit:
felice,

prova 5 Provdse n.
talora

l'

p.

ninte ; Il tentar non nuoce. Provarsi: Mettersi alla prova; e


d fare. Studiarsi,

Il

afa nn-a cosa; Provarsi Dar opera un vesti; Provarsi un


di
fare.

Esercitarsi.

abito: Metterselo ad-

Felicit.

dosso per vedere se sta bene.

I*i*ostitix

v. a. Prostituire:

Esporre a mal uso.

S Prostituise n. p. Prostituirsi, Abbassarsi, Avvilirsi; e detto di donna, anche Pubblicarsi.

Provati g Pruvite. ! Pruvite un p ! Provati un po' ! Specie di minaccia che si fa altrui quando e' si vanta di voler fare una data cosa, e noi
!

X*]:*oi8titzioii
stituire;

Il s. f. Prostituzione: proAvvilimento, Abbassamento, Imbratta-

vogliam
pentire.

significargli

che, facendola,

lo

faremo

mento.

I*rovedl<ie v.
v. n. Protestare:

I*rotest,

Denunziare o Fare intendere a uno che faccia o non faccia checchessia; e per Io pi in forma giuridica. de nllilce; Protestare giuridicamente di nullit, d'incompetenza, vale Dichiarare che si ha per

a. Provvedere e Prj^vedere: Procacciare, Dare, Somministrare altrui quello che

di
Il

bisogno; Fornire, Rifornire.

nulla la presa deliberazioae.

Provvedere: Prender provvedimento. Porre rimedio, riparo a male che si teme possa accadere. a nn-a persnn-a; Collocare, Stabilire, Dar provvedimento a una persona, Darle un impiego.

PRU

PVU
spugli di due a quattro.

6^3
Ha
gambo ora

(le

viveri

nn-a fortessa; Vettovagliare nna

il

diritto,

fortezza.

ora curvo,

ma sempre

cilindrico, nudo, fibroso,

S Proveddise n. p. Provvedersi, Fornirsi. S Sci se provedde ; Provvedasi o Proveggasi,


dice
il

compatto, rigido, bianco-niveo; il cappello, ora tortuoso, ora fesso, ora eccentrico, in giovenl
emisferico, coll'aiidar del
tro e ripiegato ai

servitore al padrone, allorch se ne

li-

ceni^ia

spontaneo.

I*ro"ve<iit s.

m. Provveditore
le

e Proveditore:

Che provvede o procaccia

cose necessarie.

tempo depresso al cenmargini, di superficie liscia, asciutta, cenerognolo-slavata ; la sua carne biauchissima, tenera e fragile. Ha odore di farina
fresca e sapore assai grato.

ProVeg-ni v.
I*ro"venda

Provenire, Deriv:;re, Procedere. Profenda e Prebenda, ma poco usato: Quella quantit di biada che si d in nna volta a' cavalli. Pi comunem. in Genova per Provenda s' intende Un cibo di crusca e di
n.
s. f.

I* ;
la

Pure: Pari, riempitiva che aggiunge una certa

forza per maggiore evidenza,

come

il

lai.

dem : E p a cosa a

l'

andceta cosci ;

QuiPure

carrube.

I*rovian.<ia
3lunizione
l'esprcito.
piegi>li

s.

f.

Provianda:

Provvigione,
\iveri

da

bocca,

Vettovaglia,

per
inile
ti

Dicesi talora per Gli

uflziali
I

ed

della

provianda;

ed

anche

carri,

I*rovin
stili.

vetture e sim. attenenti alla provianda. s. m. Pesaliquori e vclg. Prova. T. diPiccolo strum. di vetro, d cui da rosoj si servono per conoscere de' gradi che ha lo spirito di vino.
s. f
i

P*a

dislilla-

lori

il

numero

Provincia
che
fa

Provincia: Estensione d paese

parie d'uno Stato e

comprende

citt, terre,

ecc. sotto

uno

stesso Prefetto u Governatore, ecc.


in

cosa and cosi. Pure, talvolta usasi per Nondimeno, Non pertanto: Ma p osltnu de so fa... Ma pure caparbio per carattere... Congiunto colla pari. Se, vale Posto che Sepk d non vegno matto ; Se pure non impazzito. s. f. Polvero: Quella quantit di polvere che si leva in aria, agitala dal vento o da altra cosa. Dicesi anche Polvere, ma allora intendesi Quella che posata sopra un oggetto. - Polverone, Gran quantit di polvere sollevata dal vento o da gran gente che cammini o da cavalli o da carri in moto. de castagna; Ventolacchio: Tritume quasi ridotto

Provincia,

genere d'Ogni luogo dello Stato, per contrapposto alla Capitale.


dicesi
s.

polvere delle scorze prosciugale o riarse delle castagne, e da cui si ripuliscono prima di ridurle
in

Provincia

m. Provinciale,
loro
il

si

dice da'

frali

in

farina.

capo di tutte le case religiose del suo Ordine, che sono nella provncia. I*ro"vixioii s. f. Provvisione e Provisione, Provvii:ione, e Provigione, antic. Providigione: Quantit di cose necessarie, utili o indispensabili per la sussistenza e mantenimento d'una casa, d'una ciit, d'un paese. Provvisione, per Assegnamento o Stipendio, ma propriam: s'iniende di Quella che danno ai puba Quello che tra
blici

S Batte a pa ; Dar le pacche. Modo fior, che vale Vincere, Sopravanzare, Esser superiore. S S

D da pa tn ti uggt ; Battere polvere negli oechi V. ugyio.


Leva a pa; Spolverare: Levar
Ripulire.

(i

Gettare

la

via la polvere.

S Scrolla

a pa a nn-a prs5nn-a; Scuotere la polvere ad alcuno, meiaf. vale Bastonarlo o Strapazzarlo con falli e con parole.

Nel Commercio vale Emolumento che


altro.
s.
f.

uffiziali

principi

le

repubbliche,
si

paga

% Strassn da leva a pa; Canavaccio, Canovaccio, Spolveraccio V. Strassn.

ad un negoziante per danaro sborsato o per opera


prestala a favore d'un

I*l>l>lica

I*i*0"v3t:ion.a V. Approwxiond.

V. a. l'ubblicare e Pnblicare: Pobblicameule manifestare. Far sapere a latti. Render pubblico e notorio. Divolgare.

I*rovoca
dell' uso.

Provocazione.

T.
l'

scolasi, e

Gara

fra

due
il

scolari

uno de' quali

provoca Tallro a dar saggio del proprio sapere,


a fine di

Pubblicare, per Render pubblico colla slampa; che anche dicesi Pubblicar colle slampe. Dare alle siarape, Far di pubblica ragione. Dare o Mettere alla

conseguire,

miglior di essi, alcuna


il

luce o in luce.
s.
f.
:

distinzione
colui che fu

scolastica, e per lo pi

posto di

Pvibblicazin
cai^ione,

Pubblicazione e PuhlIl

I*i*ovoca
n

provocato ed perdente. v. a. Piovocare: Muovere, Concitare,

Pubblicamento
s.
f.

pubblicare, Palesa-

mento.

Incitare a .checchessia,

P1>1>licitee
che pubblico.
S

Pubblicit: Qualit di ci

Provocare, Invitare, Sfidare; e in terra, scolasi. Far a gara, Gareggiare V. Provoca. Cagionare: Provoca a tossa, 6 sud, ecc.; Provocare la tosse, il sudore, ecc.

I*rovocat
V. Provoca.

s.

m. Provocatore: Chi provoca

Pddno
Ristucco.

d'nn-u cosa ; Trombettar Divolgare e Spargere alcuna cosa ridicendola per tutto; altr. Farne una piazzala. add. Nauseato, Stomacalo, Slacco,
pbblicitce
vale

Fd nn-a

checchessia,

I*rua
alla

f Prora, Proda, Prua: La parte dinanzi del naviglio, colla quale si fende l'acqua, opposta
s.

I*vieta

Peta

V. Poeta. s. f. Polvere:
finissima,

Tulio ci

che

si

sparge

Poppa.
v.

sulla scrittura fresca per rasciugarla pi presto,


n.

I*ruezza
I*ruezzo
e

Prueggiare,

Prodeggiare.
la

T.

come rena

limatura di ferro, smalto

prua ; ed anche Schf^rmirsi con la prora dal vento contrario. s. m. Frueggio. T. mar. Il maneggio

mar. Maneggiare, Governare

sottilmente pesto, minuta segatura di legno o altra


simile cosa; dicesi anche Polverino.

I*eta

s.

f.

Polverino:

Vasetto
si

a coperchio

sehermo

della

prua per ischivare qualche pericolo.

sforacchiato o a ciotola, dove

tiene la polvere
di legno

I*r*g'ixix
Irepola,

s. m. Frugnuolo, Prugnolo, CalcaMugnaino. T. boi. Agaricus prunulus. Specie di fungo che nasce ora solo, ora a ce-

per mettere sulla scriuura fresca.

Puza
di

s.

f.

Puleggia. T.

mar. Disco

metallo, scanalato nella sua

circonferenza

624

PUI

PUN
Far paura o un po'

di

per adallarvi una fan, il quale gira intorno ad un pernio od asse d'un bozzello o d'una pasloca. FiilTo s. m. Chiodo, dicesi comunem, per Debito che si lascia a una bottega o sim. ; nell'uso tose, dicesi anche Griccia. S Fa di puffi; Far de' chiodi, Ficcar chiodi, vale Far debili. s. f. Pagnella. T. cappell. Arnese di cenci impuntiti, con cui i Cappellai prendono per non iscottarsi il ferro da spianare.

paura a uno, vale Bradi

varlo, Minacciarlo garrendolo.

Mot da puia; Morir


cessiva paura.

paura, vale Aver ecdalla

S S

Morto d puia; Morto


mente
travaglialo
dalla

paura:

Somma-

paura.

Non
mere
di

avei pula;

Non

aver paura, vale E^^ser co-

Pg*^^

raggioso, impavido, intrepido; e talora


il

Non

te-

confronto:

Mi non ho puta

de le; Io

P^na.tta<
anche
S
3

s.

f.

Pentola e Pentolo, Pignatta e

Pignatlo: Vaso cupo di terra colla, di rame o di ghisa, nel quale, posto al fuoco pieno
si

d'acqua,

cuocono

le

vivande.

Domenega da pgnatta

bellesse

V. Domenega. in ta pgnatta no se ghe mttan


e

lui non ho paura. travaggio 5 n me mette puta; li lavoro non mi d nnja, non mi d fiiSiidio. Sccnld a puia; Pisciar la paora; Ri Passa pigliar animo da paura prima avuta. S Spella da puta; Aver la tremarella, Tremar pippioni. Far il cui lappe lappc: Aver una sgan-

V. Bellessa. diao fa fa V. Diao.

gheralissima paura.

pgnatle,

ma

coverei n5 ne

Trovdse puta; Farsi paura, Prender timore.


Spaventarsi, Sbigottirsi.

I*g'iiatta

s. f. Pentolata: Quanto pu capire una pentola; ed anche Colpo di pentola. Pg-na^ttin s. m. Pentolino, Pignatlino, Pignallello. Dim. di Pentolo, di Pignalto.
s.
f.

I*uie-iio V. Piegno. I*uj6u. s. m. Pajuolo: Vaso


anima
di

cilindrico di metallo

con orlo tondo internamente rafforzato con una


ferro,

mnico

arcalo e

girevole.

I*s-n.a.ttiiiii-a

.Pentolina, Penlolella.

fS

Uim. di Pentola, Pgnattinn-e... Specie di scodelline emisferiche con due prese o manichelti, nelle quali le donne del contado mettono a rappigliare il latte, e cosi
piene le portano in usa in Toscana.
citt

strnm. da cucina e serve per bollirvi checchessia.


dell'vj; Caldaja.

Puin

V. Pin.

I*uiscetti
I*xxiseio F*iilo s.

V. Piscetti. V. Piscio.

per venderle. Ni'n

si

Pg-natton
Acer,
di

s,

ra.

Penlolona e

Pentolone.

m. Puledro, si dice al cavallo, all'asino e al mulo dalla nascita al domarsi, sebbene pi proprio del cavallo; allrim. Pollracchio.
v.
a.

Pentola.
s.

I*l
m. Pugnello, Pugnerdlo, PuI)

I*-ftg'netto
gnetto,

Pugnuolo: Quella quantit di materia che pu contenere la mano. % Fd 5 pgnelto; Far pepe, vale Accozzare inpolpastrelli, cio la somsieme tutti e cinque mit delle dita, il che, quando di verno gran freddo, molti per lo ghiado non possono fare. I*ug-iio s. m. Pugno, e nel plur. Pugni e Pui

comunem. Far liscio: Dar il


Pulire,

Pulire e Polire V. Nettezza. usasi per Lustrare, Levigare,


lustro a'

marmi ed
con
*

a'

metalli,
il

Presso

Legnaj. e sim. vale Ripulir

le-

gname,

Lisciarlo

semplicem.

pialla

sm.

anche senza

lustrarlo.

I*ulicaxi
,

V.

Butican.

Pulito
Sporco.
it

add. Pulito e Polito,

Netto, conlr. di

gna La mano serrata, n Pugno, per La percossa data


:

Pulito, per Creanzato, Civile,

Compilo, Gentile,

colla

mano

serrata.

per Quella quantit di materia, che pu conla

tenere

mano

serrata.

Obbligante, Cortese, Grazioso. Fd pulito; Far pulito, vale Far bene, a dovere. Tegnise pulito ; Tenersi pulito, vale Serbar pulitezza
nella
s.

per Mano, in signif. di Carattere o Scrittura: O l'ha scrita de so pugno; L'ha scritta di suo pugno. dceto sotto man; Cazzotto: Pugno forte dato
sotto

persona o
f.

nciili

abiti.

Pixlita
I*vincio
tosa,

Pulitura, Pulimento:

L'atto del

pulire e L'effetto che ne risulta.

I*u.iicin. V. Pncin.
s.

mano. Molla un pugno V. Asbri, Molla. S Asbri % D di pugni; Dar de' pugni o delle pugna, Menar pugni o pugna: Percuoter con pugni. S Dse di pugni ; Darsi de' pugni, Far a cazzotti,

m. Punch

Punce: Bevanda

spiri-

Due o pi persone che tra di loro si diano de' pugni. S Fd pugni V. sopra Dse di pugni. $ Fd a cosci, e pugni; Far a calci o Far a calci e cazzotti V. Caso. S L' camme d di pugni in ce V. Ce. S Zgd a pugni; Giocare o Fare alle pugna o
dicesi di

che suol farsi con acqua calda, sugo di limone, zucchero e rum. V. a. Punire, Castigare V. Castiga. I*niziii s. f. Punizione, anlic. Puuigione, Punimento, Castigo V. Castigo. I*u.usii s. m. Punzone: Ferro temperalo ovv.

I*ni

Acciajo per uso d'imprimere

le

impronte delle

monete, de' caratteri e simili, n Cesello: Slrum. d'acciajo da cesellare o intagliare metalli, fatto come uno scai pelletto, ma senza
i

taglio,
t

a pugni, vale Combattere a pugni.

l?uia.

Paura: Perturbazione d'animo cagionata da immaginazione di futuro male j Timore, Tema (femm.). Temenza^ Pavento. S Ave pu'ia; Aver paura. Paventare, Temere, ed in ischerzo Mangiar bietole, Aver coniglj in corpo. S Mette pitta; Fare o Metter paura, vale Impaurire, n puia un p de puia a nn-a persnn-a;
s.
f.
i

Spillo: Ferro lungo un palmo e acuto a guisa di punteruolo, col quale si riapre il foro turato con cera o simile nel fondo delle botti per assaggiarne il vino, il che dicesi Spillare (Spinell).

Il

PuTiteruolo: Ferro appuntato e sottile, pi grosso della lesinia, per uso di forar cnrta, panno o sim.

"

Spina, chiamano
col quale

Fabbri -ferrai
i

Un

conio di ferro,

bucano

ferri

infocali.

PUN

PUN
Lavorare con ced'altro
fatto a similitudine di seste, del
i

m
quale
si

Punson,
sello

v. a.

Cesellare:

servono

Ogure d'argento,
piastra.
s.
f.

d'oro o

metallo

segatori a tener sollevali

legni e acconci per

ridotto in

poterli segare,

Punsona^ta.

Cesellatura, Cesellamenlo:

't

Puntali.

T.

mar. Colonnette

di ferro o di

legno
i

Lavoro, Opera di cesello.

Punsonetto
di
it

s.

m.

Cesellino, Ceselletlo. Dira,

^che sostengono i bagij ponti d'una nave.

alla loro

met

tra

varj

Cesello.

Puntaju
Dim.
di

s.

m. Spillo, Spillello:

Solili filo

Punzonelto,

Pnnzcncino.

Punzone V.
Spillone,
si

di

rame o

d'altro

metallo, coito e acuto di ona

Punsn nel 1 signif. da mede in testa; Punzonelto


chiamano
di

estremit a guisa d'ago, e dailuilra con un poco di capo rotondo, del quale le donne si servono

cos Certi strum. d'argento, fatti a foggia


stili,

piccoli

in

altra

forma, de' quali


i

le

per fermarsi i veli in testa o per altri osi sim. Cuscinetto da puntaju; Torsello.

Punsonu
Punta,
"
s.
f.

contadine sogliono adornarsi


s.

capelli.

ni.

Cesellatore:

Colui che la-

Puntap
che sasso
S Piggi

S Testa d puntaju; Caperozzolo. s. m. Inciampo: La peicossa che in

vora di cesello. Punta: L'estremit acuta


di

camminando
qualunque
cose,

si

d colla punta de' piedi in qual-

simile.

cosa, latinam. Cuspide.

un puntap; Inciampare, Inciampicare:


il

Punta, diccsi altres L'estremit d'alcune


del

Percuotere

quantunque non acute, come La punta del naso,

piede e simili.
ci

Puntella Puntello
p!ur.

piede in alcuna cosa nel camminare. V. Appuntella. s. m. Puntello, e pi comunem. al

da bacchetta
assottigliata

della
in

talora

termina
il

scciuppo; Punta: L'estremila bacchetta dell' archibuso, che mastio di vile a cui s'annesta

Puntelli:
si

Armatura
si si

di

travi

per

pania,
voglit

con cui

puntella e

sostiene n
voglia o

muro che
si

s'invita

cavastracci.

minaccia sfasciamento, por mano a risarcirlo.

non

da penna; Punta delia penna V. Penna. dell'aa; Smmolo: Punta dell'ala.


de peto; Spicchio
del
di

Puntette
qualit d

s.

f.

plur. Puntine.

T. pattaj.
in

Una

pastume da minestra
v. a.

forma

di pie-

pello.

T. macell.
si

Il

mezzo
stac-

cole punte.

pillo degli animali che

macellano,
terra o di

Puntezz
i

Puntare, Punteggiare: Porre


Funialura, Punteggiatura,
le

calo per lo lungo dalle costole.


ile
si

punti

le

virgole nella scrittura.


f.

tcera o de

ma; Punta

di

more,
pili

PunteKzata.s.
Punteggiamenlo:
Il

dice Quella che avanza e sporge in fuori

punteggiar

scritture.

del rmaiienle a guisa di punta.

Puntin

A punta

$ Ave S S
S
55

de diamante V. Diamante. nn-a cosa in sci cimma o in sci


leti

s.

m. Puntino. Dim.
in

di

Punto.

da sccippctta; Puntino. T. archib. Quel segno


che
al si

mette

cima

della

canna dell'archiboso,
il

punta da

% S

S
S

gnu V. Lengua. Chi finisce in punta; Acuminato. Clpo de punta V. De punta nel Dizion. D de punta; Dare, Ferir di punta. De punta e taggio; Di punta e taglio, vale Colla punta e col taglio dHlarmc. Fa a punta; Far la pui la, Appuntare, Aguzzare. fn punta de p ; In punta di piedi V. P. Picossin de punta e taggio V. Piccossin.

nel quale s'affissa l'occhio per aggiustare

colpo

bersaglio.
la

Anticam. invece
alla

di

questo usavasi
Puntali delle

porre

mira vicino

culatta.

Puntinn-e d psog'ua;

Punto m. Punto: Quel cucito che occupa a bastetla; Punto a


s.
il

stecche V. Pcegua.

si

fa

brevissimo spazio che in una tirata d'ago.

filza:

Punto cos dello per-

ch

si

fan

pi punti in una volta; maniera di

Punta! Punta! Puntale


mando, con
il

le al

armi! T. miltt. Cosoldato di abbassare

cucire nelle cose di poco pregio, e nel fare le

ci:i

si

ordina

fucile

e dirizzare la bocca a quel punto, nel

quale deve colpire.


%

crespe alle camcie e simili. a binda ; Punto a blonda o a pizzo V. BlBnda. a brega folla; Punto a strega: Punto obliquo
traversato da un altro punto, cos che
lutti

Punte de Pariggi; Punte


ralm. nell'uso questo

di Parigi, si
a

d gene-

di

poi

nome

Certe bullette cilinspille.

insieme pigliano
croce, e
si

la

forma d'un piccolo canlo

driche di fl che diconsi


S S

di ferro,
pili

d'ogni grossezza e lunghezza,

cello

fa

por

pi in stoffa di lana.

particolarmente Bullette

Punta
che
si

Senso punta; Spuntato, Senza punta. Taggi a punta a penna V. Penna. s. m. Puntale: Fornimento appuntato

mette all'estremila d'alcune cose, come foderi di spade, di sciabole", di hajonette e sim. d boston; Calza, Calzuolo, Gorbia: Pezzo di ferro o d'ollone rotondo, nel cui vano si mette il pie della mazza o bastone, come in una calza. Dicesi anche Puntale, sebbene iropropriam., poich questo una punta di ferro che si suol aggiungere al calzuolo, a cui fa finimento per

a cudcnetta; Punto a catenella: Punto che forma un certo ornamento o ricamo a guisa di catena. a cartolin; Punto passalo: Punlo di ricamo che

ambe le parti. a crosc; Punto ad ago


rileva da
si

torlo o all'uncinetto; e

usa per fare oggetti d'ornamento.

a felpa
si

vello

Punto a

felpa:

Punto che

per eseguire ricami in lana. a gassctta; Punlo a occhiello o a accbiello o


fa

Punlo

allaccialo

Punlo

con

cui

forman

le

sole degli ucchielli.

a girno; Punlo
alcune
fila

a giorno. Si

tirano e levano

maggior forza e saldezza. d fwgua; Puntale: Finimento


regge l'ombrello.

alla

tela

ove

si

fa e resta

trasparente.

metallico

ap-

puntato, con cui termina l'eslremit dell'asta che

Punta

d greca; Punlo a occhiolino a doe ritti V. sotto ' Punto a quaddretti. a oexin; Punto a orlo. Si fa voltando la punta
dell'ago in

s.

f.

Puntata: Colpo
f.

di

punta o di puntale.

direzione opposta

al

Soppunto Y. ap-

Puntse

s.

pi.

Pidiche. T. segat. Quello strum.

presso

Punto a pesta.
40

Casaocia, Dizionario Genovesa- Italiano.

626
a pessa; Soppunto:
in cui

PUN
Cacitnra che
si fa

PUN
negli orli,

Dd

di punti; Cucire:

l'

in casa ch'a

1
d
ma-

l'ago

si

pianta nel panno fuori d<'ll'orlo,

di punti; Ella in casa a cucire.

presso al medesimo, e si cava nel margine rimboccalo dello stesso. Nel far questo punto si * volta la punta dell'ago verso chi cuce. a quaddrettt; Punto a occhiolini a un ritto: Punto che si fa per la marca dei nomi in sulle camicie, ed ha dal ritto quattro angoletli a cornice, dall'altra parte incrociato. Se ha dae ritti, in

ma

S Ti scili i punti; Riprendere o Ripigliar le maglie, presso le Calzettaie vale Riconcalenare le maglie scappate fermandone l'ultima con un

punto dato coll'ago.

Punto
Il

s.

m. Punto:

Il

confine della linea

tematica.

dialetto dicesi

Punto a greca.
ripassa
il

Punto, pel Segno materiale che con altro islrum. in carta o


superficie per

si fa

colla

penna

in

qualsivoglia

a rcepunto; Punto incrunalo: Specie d'impuntura

indicare

il

punto matematico.

quando

si

Glo per la stessa cruna

Parlandosi di tempo, vale Istante, Attimo,


di

buco.

Momento
a smerlo, simile
al

a raviu; Punto
occhiello
il

Punto a

(Punto a gassettaj , passando invece


Il

per Condizione o Stato delle cose: A che punto l' vostro Dizionio f A che punto si
trova

tempo.

filo

sotto l'ago.

il

vostro Dizionario ?
al
fin

riso

glia

inverso; Rovescino. T. calzett. Marovescia nelle calze che abbraccia due giri.

per Segno di posa nelle scritture

del

periodo, che anche dicesi Punto fermo.


Il

Dall'unione dei rovescini risulla la costura (righettaj.

tazione, ecc.
a

a tarsita; Punto
per fortificare
tura,
i

rimendo: Punto che

si fa

Il

per Capitolo o Parte di discorso, di medi-

Nel giuoco,

Unit

numerale, e

si
si

usa nei

panni gi logori.
a sopraggitto: Forte cucifilo

giuochi che vanno per via di numero, e

a srveman; Punto
nella quale
i

il

a ogni tirata d'ago ac-

cavalcia

due lembi

de' panni
i

che non ispiccino


teli

(n se sftanj, come

vivagni dei

delle ca-

micie, delle lenzuola, ecc.

a strapunti; Punto a svenn-a; Punto


chiamalo, perch
i

a stiioja: Punto che s'inca-

valca e intesse, e quando fallo non


a libca

vede il filo. o a spina: Punto cos


si la

punti, incrociandosi verso

fine aliernatamente a destra e a sinistra,

formano

prende anche pel Numero slesso: Quanti punti 5 l'aveiva? Quanti punti aveva egli ? da lnn-a, de stelle, ecc.; Punto della luna, delle stelle e sim., vale Un determinalo aspetto e positura della luna, delle stelle o sim. d'esclamazin; Punto ammirativo, dicesi Quel segno punto (!) che si pone dopo qualche interjez. ammirativa. de stimma; Punto di stima o Punto stimalo. T. mar. Operazione, colla quale si determina la
posizione del bastimento,
gitudine del luogo, in cui
colo,
la
si

una

linea serpeggiante simile alla

spina o lisca

latitudine

e la lon-

(rsca de mezoj de' pesci. cheito; Maglia scappata. 7. calzett. Maglia che
allenta

trova

il

bastimento.
di

Quest'operazione debb' essere effettuata dal cal-

per rottura di

filo.

ma

assai

spesso
allri

si

fa

coll'ajuto

mezzi

de nomme; Puntiscritto V. sotto Punto incrxu. imbstto; Punto molle o lento: Nome che danno i Sarti ad Una maniera di punti che formano una cucitura preparatoria per tenere uniti pezzi di panno o altro, che poi si hanno a congiungere con ferma cucitura. in costa; Puuto torto, cos detto dalla sua forma. Si pianta l'ago un po' pi aito di dove uscito
i

grafici, e fra gli

servendosi del Quartiere

di riduzione.

d'interrogazin; Punto interrogativo (?): Segno che si pone in fondo d'un periodo che conchiude
interrogando.

d'n; Punto, Sentimento, Puntiglio d'onore.

il

filo

pii

sinistra

di

chi

cuce.

pe punto; Punto per punto, Di punto in punto, Capo per capo, A parte a parte, Minutamente. Accusa i punti; Accusare punii. T. di giuoco
i

incrxu; Punto a croce o in croce o incrociato: Punto che serve a fare il puniiscritto ossia le
lettere
il

iniziali

d'un

nome

sui

panni per dinotare

loro padrone.
:

Cucitura ; Punto indietro o addietro che si fa piantando l'ago nella giusta met del punto precedente, e cavandolo altrettanto di l dal luogo onde fu precedentemente cavato. in fianco V. sopra Punto tn costa. ingleize; Punto a due ritti : Quello che somiindietro

V. Accitsd. S Dd di punti in t zugo; Dar de' punti V. Dd. S De punto in giunco; Di punto in bianco V. questa locuz. alla sua sede alfab. De tutto punto ; Di tutto punto. Posto avv. vale

Compiutamente, Senza che


landosi di
S

nulla

manchi; e par-

Vestire, vale

Vestire in gran gala.

se a punto; Essere
scattare.

a o in punto, di cesi degli

archibusi o d'altri ordigni che son condotti sullo

glia a

una croce da rovescio e ritto. morto; Punto cieco: Punto simile al Punto indietro se non che l'ago si ripianta pochissimo indietro, anche d'un solo filo del panno. Vi sono inoltre allri Punti, come il Punto Salomone, che a nodi; il Punto siidicio, che ha dal ritto il pun'o a croce e di sotto nodi,
fermature, ecc.;
il

S In bn punto e in bnn'a; In buon punto, A buon punto, vale In buona congiuntura, A tempo opportuno. S In cattivo punto; In cattivo punto, vale In
cattiva congiuntura,

g In punto

de

morte V. questa

locuz. alla sua

sede alfabetica.
punti, nel S JUarcd o Segna i punti; Segnar i giuoco vale Notare i punti, le cacce e sim.
S Mette a-o V. Mette. g

Punto

pulito, che dal rovescio

non ha nodi
larit;
il

una certa regoiPun^o a rosellina, che quando si


e confusioni,
al

ma

punto; Mettere

al

punto o

al

curro

cuce in giro

centro

come una

stelluzza;

il

Punto a filucchio, a trapunto, di Francia, a passatino, unghero, ad arme, ecc.

Ommo
d'onore.

de punto;

Uomo

d punto, vale

Uomo

Ptjp
S Pe nn punto Martin 5 l'ha perso l'aze V. Aze. % Piggi 5 punto, Piggid 5 punto avanti V. Piggid. $ Punti; Punti, Registri. T. slamp. Due piccole

PUR
Il

GTf
che

Pentolino,

si

dice ne' giuochi

di

carte
si

si

fanno

in

pi persone Q'iei danari che

mettono

che da una delle loro estremit si fermano con viti ai due lati del timpano, e propriam. verso il mezzo. Esse servono a registrare le facce stampate gi da una banda, in maoiera che esaminando un foglio 'tampato, non si possa scoprire una pagina sopravanzare quella che dietro, sia per la lunghezza delie righe che f er l'altezza delle pagine. cardinali; Punti cardinali, si dicono I quattro
linguette di
ferro,

e Cu' quali poi a


lo^

da parte partita per partita in ciascuna giuocala, ln di siagione si suol fare per
pi un

pranzo
s.

fra

tulli

giuocalori.

'

I*uppon.
puerile,
stila

colla

m. Fantoccino, Fantoccio: Voce quale si chiama Una figurina Te-

Puppnn-a.
Pi*
s.

punti principali del Zodiaco; diconsi Collaterali.

Punti intermedi

da uomo; e dicesi solo da' piccoli fanciall e ancor balbuzienti e da coloro che con essi favellano. Essa viene dal lat. Pupus e Pupulus, che significa Bambino, Bambinello. s. f. Bmbola, Pupatta, Pupazzi. D.il lat. Pupa V. Bgatta.

m. Macco:

Poltiglia

fatta di patate, di

S Servi in punto e virgola; Servir dall' amico, Servire appuntino; e detto ironicam. Conciare
pe! d delle feste.

Punta,
rita

Vegni a-o punto; Recarsi


s.
f.

che fa Punta, Mal

la

al punto. Determinarsi. Puntura, Pontura, Pugnitura: Fepunta.

legumi e d'altre simili cose, lessate, pestate e passale al passaiojo o colino per disfarle e levarne le bucce ; ridoite cosi in pasta tenera, pi meno liquida, si fanno cuocere in brodo o in

Punze

di pnntn, e in term. med. Pleurite: Infiammazione della plegra, nella quale spesso si manifesta un dolore pungente a lato dei petto. V. a. Pungere e Pugnere: Leggermente forare con qualche strum. acuto e appuntato.

acqua per minestra, o assodare in piatto a modo tortino per pietanza. In Tose, dicesi Patate passale, Fagiuoti passali, Ceci passati, ecc., ma anche col si va iulroducebdo la voce straniera
di

Pur

Purea.
s.
f.

Pi*g-a.

Purga, Purgante (in forza di sost.):


le

Medicamento purgativo, cio che promuove


evacuazioni intestinali.
S

Parlandosi di vespe, scorpioni, pecchie e simili,


dicesi anche Pinzare, Appinzare V. Assagggid. n Pungere e Pugnere, metaf. Offendere altrui mor-

Purghe; Lochi: Purgazioni onde


donne dopo
seconda.

si

sgravano
e

le

essersi sgravate del parto

delia

dendo con parole; Sboltoneggiare. Punzise n. p. Pungersi, Pugnersi.


V. a.

Pi*g>> V. a. Purgare:
I)

Punzig-g^i.
frequentai, di

Punzecchiare, Punzellare,

Pixiizig-g-i,
signif.

Pungere: Leggermente pungere. s. f. Puntura V. Puntila nel 1


vespe, pecchie, zanzare o sim.,
n n

Dar medicamenti pargatirL Purgare, per Tr via l'immondezza e la trattura, il cattivo, li superfluo; Nettare, Pulire,
Purificare,

Dello

di

Metaf. Toglier

la

colpa, la macchia del peccalo.

dicesi
n

anche Pinzo V. Sagg^id (nome). Puntura, metaf. Travaglio, Afflizione, Tribolazione.


s.

Parlandosi di piaghe e simili, Suppurare, Venire

a suppurazione; ed alquanto
S Pri,se n. purgativi.
p. Purgarsi
:

pi

Stillare.

I^unzig-g-in.

m. Pungiglione, Ago, Spina, Aculeo: Quella piccolissima spina che hanno nella coda le vespe, gli scorpioni, le pecchie, calai

Pigliar

medicamenti

Prg-atuio
le

broni, le zanzare e simili animaluzzi, colla quale


n

s. m. Purgatorio : Luogo doTe anime patiscono pena temporale per purgarsi

pungono. Pungolo, Stimolo: Bastoncello che ha l'nn de' capi una punta, e del quale
per lo pi
i

de' loro peccali,


infitta

e andar poscia all'eterna gloria

dal-

del Paradiso. Gli antichi dissero

si

servono
farli

P.x'g'a.tta,

V. a.

bifolchi

per pungere

buoi e

Somiiiiiiistrar altrui

anche Purgaioro. Purgare leggermente: Dare, leggeri medicamenti purgativi.


f.

camminare;

altrim. Pungetto e Pugneito.

PJTg-lietta.
e leggiera.

s.

Purghetta:

Piccola

poifa

S Piinziggioin; Cali. T. bot. Salsosa kali. Erba che volentieri cresce nelle nostre spiagge, ed

Prgro

s.

m. Fogna, Chiavica, Smaltitoio: Con-

bavvene
Sestri ed

in

abbondanza
Il

in quelle di Cornigliano,

dotto sotterraneo per raccoglier e


dell' abitato le

menar

fuori

viene dalla parola araba Cali che altro non significa che Sale; e infatti lulia l'erba ha un gusto salso come il
altrove.

suo

nome

acque

piovane e

le

immondizie.

Purifica,
nello,

Crilmo e
si

il Finocchio marino; delle sue ceneri soda e la roechelta. Dal 3Iattioli della Trago.

fa

la

Purificato
col

V. a. Puriticare: Far puro, mondo, Purgare da ogni macchia e da ogni vizio. S Prificdse n. p. Purificarsi: Divenir puro.
s.

m.

Purificalojo: Pannicello lino,


il

quale

il

Sacerdote nella e pulisce


s.

calice

Pruno:

Nome

generico

di

Tutti

frutici

la

patena.
f.

I*o

spinosi, di cui si forman le siepi, come rogo, prun boccio, prun bianco, marruca e sim. Punzila-nza, (Zgd a); Fare o Giocare a guancialin d'oro V. Zgd. add. Puro, Pretto, Mero, Schietto: Che non ha in s miscuglio di cosa che Io renda meno

Pritcazin.
mento: L'hUo
di

Purificazione, PariGca-

purificare.

Purinn-a, (Da a);


vigazione.

Accecare una

falla.

T. vMor.

Stagnare l'acqua mediante letame o altro in na-

Puriscinella,
dia,

s.

m. Pulcinella: Personaggio

sincero e perfetto.

ridicolo, introdotto da' Napoletani nella

comme-

Puro, metaf. ]Von

macchialo di vizj o colpa contro Tonest; Illibato, incorrotto, Incontaminato, Casto, Innocente, ecc.
s.

come

da' Bergamaschi s'introdusse l'Arlec-

chino, da' Veneziani


il

il Pantalone, da' Piemontesi Gandoja, da' Milanesi il Meneghino, ecc.

I*pillo
la

morte del padre, minore

m. Pupillo: Colui che rimane, dopo di 21 anno, sotto

Pritse

la latela altrui.

Pxrpito

s. f. Purit: Incontaminazione, Innocenza del cuore. Candore. s. m. Pulpito, Pergamo, antic. Ptrbio:

628
Luogo

QUA
elevHlo fatto di legname o di pietra per

QUA

Putamolla
I*tvefase
ruiione-.

Pustola,
e
si

oso di predicaro. de legno; Puipilino: Pulpito portatile. s. f. Pustola e Piislula : Ciascuna di


rien)piono di
s.
f.

s. m. Sanlagio, dicesi per disprecio a P'Tsona agiata e tarda nell'oprrare.

n. p. Putrefarsi: Corrompersi per putredine, Imputridire, Infracidarsi, Venir a cor-

quelle enfiature o bollicine che vengono alla pelle

pus ossia marcia.


tenera.
il

I*u.tref*aziii
caso, cio

s.

f.

Putrefazione

anticam.

I*uta.

Folta: Polenta

Putrescenza, Corruzione.

I*tad.l
Come

avv. Puta, Pula caso, Puta

I*uvie

Per esempio,

A modo

d'esempio, Vale a dire,

sarebbe e simili.

I*u.via I*vivien

V. Pvee. V. Pviea. V. Pvien.

Q
Quaccio
celarsi
ti

add. Quatto

Chinato

basso

per
fa

Quaddro
%

nascondersi

all'altrui

vista.

Cheto, Chiotto, Zitto, Tacito, Muto: Che non rumore o che non parla.

add. Quadro: Di figura quadra. Carta quaddra; Carla quddra, chiamano giocatori Ciascuna di quelle che hanno disposti
i
i

semi
lungo,
S

in

quadro,

come

il

quattro,

il

cinque, ecc.,
in

S
n

Andd

via quaccio, quaccio; Andarsene cheto cheto,


cheton
chetone,
alla

quaccio; Andar picciolino V. Amia.

a differenza di quelle che gli

hanno disposti

sorda, a chetichelli, cio

come il due e il tre, che si chiamano Stili. Chcu quaddro; Cuor insensibile, duro, che non
de festa quaddra;
di

zitto zitto,

chetissimamente, e talora nascosamente,


%

sr'nte.

di

soppiatto.

Ommo
cio
forte,

Uomo

di

buona

testa,

Quaddra

S Std quaccio ; Star cheto o chiotto o zitto, nere la voce. Non far motto.
v. n.

TeS

Uomo

consiglio e prudenza, assennato.

Vxe quaddra; Voce quadrala,


piena, robusta.
s.

cio

maschile,

Quadrare

Comunem.

usasi per

Soddisfare, Piacere, Garbare, Accomodarsi,

An-

QuiaderJio
quanti
fogli

m. Quaderno: Propriam. Alinsieme per iscrivervi

dare a genio. n Quadrare, per Adaltansi, Convenire: Quest'exempio 5 quudilra a-o nostro prvpoxito ; Questo

di carta uniti

dentro conti, memorie, spoglj,


cose V. Scurtafuscio,

minute o simili

esempio quadra

al

nostro proposito.
s.

Quaddrettiu

m. Quadretiino. Dimin.
in

di

Quadrante
Quadratili

Quadretto: Piccola pittura

quadro.
di

Quaddretto
dro
ti
:

s.

m. Quadretto. Dim.

qua-

Piccolo quadro.

Quadrello, Quadruccio: Sorla di maltone di forma

quadrata per ammattonare

il

piano delle stanze.

- Ambrogetta,
diconsi
Certi

e per lo pi

al plur.

Ambrogette,
di varj colori

quadrelli di

marmo
anche

per uso di pavimenti, ed


terra cotta M
invetriata.
al plur.,

Quadrelli

di

Quadrato
la
Il

Quinterno V. Quinterno. s. m. Mostra, ed abusiv. anche Quadrante. T. oriuol. Disco di sottil lamina di rame, coperta ordinariam. di smallo bianco, su minuti. cui sono segnate le ore e s. m. Quadratino. T. stamp. Quel pezzetto quadrato, il cui piano superiore la met del quadrato tondo, sicch due quadratini approssimati formano un quadralo perfetto V. Qualrato nel 2' signif. e Quadratila nel 3. s. m. Quadrato: Figura piana di
i

Quadretti,
detti

per Quei 6-4 scompartimenti, o

anche Scacchi

Case

che

formano
il

scacchiera.

Veride d sa
scacchi, vale

a quaddretti ; Vedere
lssere
in

sole

prigione.

quadro lati eguali. Quadrato od anche Quadralo tondo. T. stamp. Pezzo di metallo della stessa qualit de' caratteri di forma quadra, pili basso delle lettere. Quadrati da due, da tre, da quattro diconsi
Quelli
de' quali

J I

Quaddx*o

ti

s. m. Quadro: Pittura in tela o in legname, accomodata in telaj'i di forma quadrala ed anche ovale od altra; se dipinta sul legno dicesi anche Tavola. Quadro, per Slampa stirata sa vetro e incorniciata.

un lato eguale a quello d'un


il

quadrato tondo, e
tre,
Il

lato

contiguo lungo due,

quattro volte tanto.

j 1

Nella 3Iilizia, Battaglione o Colonna di solin


i

Il

dati
tutti

ordine quadrangolare, facendo fronte da


quattro
lati
s.

Figura quadrata d'angoli uguali. Figurai. Ritratto, Pittura, Descrizione natu-

all'inimico.
f.

Quadrata
li

Quadratura, Quadramente:

rale

ed

al

vivo

fatta

voce o per

iscritto

di

quadrare, cio Ridurre in forma quadra o in


delle

una persona o cosa. de pppa; Quadro di poppa. T. mar. Parte della poppa compresa tra l'arcacela ed il coronamento.
Questa parte, che suole essere ancora
tura

quadralo.
Il

Quadratura: Una
piana di quattro

facciate

d'un corpo solati di

lido quadrangolare,

o Uno de'
i

una figura
i

alquanto
Il

ornala, era in altri tempi un capolavoro di scul-

lati.

In

term. di stamp., Tutti

quadrati e

quadelle

Quivi campoggiano le armi della nazione o del sovrano con trofei ed emblemi navali. $ Quello chi vende quaddri; Quadrano.
e
(ii

pittura.

dralini

che

si

mettono

in

continuazione

righe non piene e di altri luoghi della pagina, che nella stampa hanno a rimaner bianchi.
Il

-~ Presso

gli

Oriuol.

diconsi

Tatti

pezzi

QUA
deli'oriuolo a ripelizionc che sono contennli tra
la

QUA
che
ed
si

629
persone,

fa

cartella

la

mostra (quadrante).

ai

bastimenti,

Quadi:*ello

s. m. Ago da vele. T. mar. Sorta d'ago con punta triangolare , di cui si servono marinaj per cncire le vele. i

sospetti

zione di
di di

alle mercanzie provengono da luoghi di pe.'te, per prevenire la comunicatal contagio. Questo tempo a rigore

passare alle
i

quali

quaranta giorni,

ma

secondi-

il

pi o

il

meno

Qua.cli*g-liii add. Scaccalo, s'caccnf^ggiato, A scacchi, dicesi di Stoffa o sim.; a Firenze Yolgarm. A dama, A quadrelli.

sospetto, e secondo gli avvisi dai luoghi, dai

quali

proviene

il

bastimento, e constatando della

perfetta salute di tulio l'iquipaggio, abbrevialo

Qua.di*plioa>
plicare per quattro.

v.

a.

Quadruplicare:

Molti-

sovente pi della met, e ci in conseguenza delle relazioni dei medici, e secondo la decisione dell'Uffizio

Qu.ce;
d'ambo
n

Quale: Pron. relat. a persona e a cosa generi, che non si trova quasi mai i

di Sanit.
arld.

Quai'anteximo
niimer. ordin. che

Quarantesimo:

Nome

senz'articolo,

Quale, pron. domandativo o dubitativo, ed alsenz^rt.: Quce l' tncgio di dui ? Qiial' dei due il migliore? (Veja); Vela quadra. T. mar. Vela di figura quadrangolare V. Veja. Queeixitna/ V. Quarexima. **QueIa V. Querela. **Qusexi avv. Quasi V. Squwxi. V. Coagelto. s. f. Quaglia. T. ornit. Pordrix coturnix. Uccello del genere delle Pernici. La specie pi comune ha il corpo gialliccio-grigio e macchiato a strisce; sopraccigij bianchi, e le penne della coda con macchie ed un orlo di color ferrigno. uccello di passaggio; muta le penne due volte all'anno, cio alla fine dell'inverno e dell'estate, e in quattro mesi se ne riveste compiutamente. Traltiensi nelle campagne, ne' prati, di rado ne' boschi, n mai sugli alberi. Vive appena quattr'anni. Abbonda nelle pianare del Piemonte; emigra in settembre, ritorna in maggio. in letto V. Sta a coli l'uvo in Iella nella voce Co.
lora usasi

Quax'ante
t'ore.

T.

comprende Quattro decine. s. f. pi. Quarantorc e Quaraneccles. Una delle solenni esposizioni
in

del

^s.

Sacramento, che gira di chiesa


dell'anno.

chiesa

Quaea.

nel corso

Quarelie

add. Qualche, Alcuno, Qualcuno.


fiala

volta;

Q laiche
tra

o volta. Alcuna volta, Tal-

volta, Talora.

Qug-etto Qug-ia

Quareliedn pron.
Alcuno
molli.
s.
f.

Qaalcheduno, Qialcnno;

Quax-csa
Un non
Digiuno
novale
n

Qualche cosa, Alcuna cosa,


'

so che.
s.
f.

Quarexima
di
alla

Quaresima

e
il

Quadragesima:
quale ha luogo
il

quarantasei giorni,

tra' cattolici, cio dal

primo giorno dopo

carasti-

Pasqua.
figurai.

Quaresima,
nenza
di

Langa privazione od

checchessia.

lungo che a quarexima; Essere pi maggiore che il sabato santo o che la quaresima, dicesi d'Uno che sia assai tardo nelle cose sue, cio ne' suoi movimenti, nelle sue ri-

se

ciit

lungo

soluzioni

nelle

sue operazioni.
s.

Qug-i

Quaresimale
di

Qualifica,
Specificare,
)

v.

a.

Qualificare,

Caratterizzare,

Distinguere.

Qualificare,

un

titolo,

Dar qualit, cio Dare o Attribuire una qualit a una persona.


s.
f.

Qtialificazion
lificare,

Qualificazione:

Il

quala

L'attribuire ad alcuno una q^ialil.


s.
f.

Qualit^
nere loro,
n

Qualit: Grado determinante

maggiore o minor perfezione

delle cose nel ge-

Quarta de vento;
La quarta

m. Quaresimale : Corso tempo della quaresima. l' so quareximale: il suo quaresimale, usasi dire per significare Che un artista qualunque in una data parte dell'arte sua, come per es. un cantante in un di) pezzo di musica, riesce maestrevolmente pi che in qualunque altro. s. f. Quarta e Q'iarto: Sorta di misura che equivale ad un ottavo della mina.
predictie per tutto
il

Quarta

Rombo

di

vento.
la

T.

mar.

parte d'un vento o

trentaduesima

Qualit, per Natura, Carattere, Condizione,

di

parte della rosa dei venti, ossia quindici gradi


e quindici secondi.

Specie, Sorta, Guisa, Maniera.


di

Pers5nn-a de qualilce; Uomo


gran condizione.
. . .

qualit, cio

Quartale
ai

s.

m. Quartale. T. teatr. Una delle


altri
s.

Quutn
riso,

quattro rate, nelle quali vengon pagate ai cantanti,


ballerini

Cbiamavansi cos antic. Coloro che imprestano a pagamento sacchi da mettervi grano,
i

ed
la

di
f.

teatro le proprie scritte.

Quartann-a
tana: Febbre
il

Quartana o Febbre quarfra le intermittenti,

ecc.
s.

Quntenaio
"Quantenn-a
Quantitse
Il

pi

comune

m. Guardia sanitaria o Guar-

cui

accesso

ritorna ogni terzo


si
i

giorno; ed

dia della quarantena.

s.

f.

V. Quarantenn-a. Quantit: Misura di numero

d'estensione.

Quarte
Buon
Il

due giorni morcontano bosi, quali coi due intcmfltenti fanno quattro. nna febbre assai tenace e persiste lungo tempo. Quartiere: Parte di citt, di s. m.
cos detta
i

perch

Quantit, prendesi sovente per Abbondanza, dato, Assai, 3Iolto, Moltitudine.

Sleccone.
di

paese o simile. T. conlad., giardin. e altri.

Legno

S In quanlilce m. avv. In quantit,

dovizia, In

piano, alto circa tre braccia e largo nn quarto

buon dato. Abbondantemente; A


In gran copia,
s.

bizzeffe,

sbacco,

palmo circa, per uso

di

fare sleccati, stec-

Quaranta m. Quaranta Numero decine. Quarantenn-a Quarantena,


:

ribocco.
di quattro

conati, palancali e chiudende.

de riduzin; Quartiere di riduzione. T. mar.


Figura geometrica tracciala sopra un foglio rettangolare di cartone bianco, la qual serve a risolvere, graficamente, tatti
i

s.

f.

Quaran-

Quarentina: Serie di quaranta cose, n Quarantena: Tempo di prova e di rincbiadimeoto


tina e

problemi della

ri-

dazione delle rotte d'un bastimento.

690

QUA

QUE

di boccaporti; Qnartieri delle hoccaporle. T. mar. Coperchi di tavoloni, coi quali chiudonsi le bocca porte.

quallro parli o

de lnn-a; Quarto di luna, dices Ognuna delle fasi, in che si divide una luna* zione, onde: Luna nuova. Primo quarto. Lana
piena, Ultimo quarto.
_

n
M

Qaa<rt

Far quartiere. T. mar. Allargare, Tener allargalo, Aumentare l' angolo che fanno le sartie di dritta con quelle di sinistra od altri cavi che agiscono ad angolo fra loro. s. m. Quartiere: Luogo occupato dai
quarte;
soldati, cos
alla

Fd

se in sc vinti trce e e tre quarti V. se. In quarto; In quarto, dicono gli Stampai, e Libraj a Quella forma di libri, cui foglj sono
i

piegali

in

quattro parti.

campagna come

nelle citt e

Pesa

qtiarti; Pesar gli anni, Essere in l cogli

de

terre per accamparvi ed alloggiarvi.

anni, vale Esser gi vecchio.

Aver molli anni.

o d'inverno; Quartiere da sfate o Quarsoltiere d'inverno Stanze o Luoghi, ne' quali dati passano la stagione d'estate o svernano. generale; Qiiarlier generale: Il luogo ove dimora il Capitano generale ed ogni Generale che
sta:
:

Quarto;
zione
stali

Quaterno
di

Quarto: Add. num. ordin. di Quallro. s. m. Qualerno e Quaderna: Estraal

quattro numeri

lotto, pari

a quelli

tt

comanda un corpo d'esercito in tempo $ Atidd a quarl; Andar a quartiere,


ritirarsi

di guerra.

da qualche persona. Qualerno e Quaderna, nel gitloco della Tmbola (Ambo) diconsi Quattro numeri disposti orizzongiocali

dicesi

II

talm. e sopra una cartella l'uno accanto dell'altro.

della soldatesca ne' luoghi assegnati por

loro quartiere.

se a quaterna, Mette a quaterna nn-a persnn-a V. A quaterna alla sua sede alfab.
Quattordici:

S Ciant
quartieri

quarl; Piantar
in luogo
slabile

quartieri:

e per

Porre i un certo spazio

Qixattorze;
declinab. che

Nome

numer. in-

comprende Quallro

e dieci.

di tempo, onde farvi dimora, S Consegna a o in quar/; Consegnare a quar-

Ammassa
locuz.
alla

sette e struppia quattorze \. questa

sua sede alfab.


s.

tiere, vale Proibire ai


agli

soldati

d'uscirne, pronti

Quattr'oug-g"!
comune
S
si

m. Quattr'occhi,
alla

nell'uso

ordini; e talvolta Relegarli in quartiere per

punizione.

chiama cos Chi porta quattr'uggi V. questa locuz.


s,

gli occhiali.

sua

sede

D
vita

quarte; Dar quartiere: Propriam. Salvar


ai

la

alfabetica.

vinti; e talora semplic.

Non

proseguire

Quattrin
Quattro;
in

m. Quattrino

Piccolissima
si

ed
usa.

d'incalzar checchessia.

infima moneta di rame, che ora pi non


s

Qiia<x*tiiieistx*o
marin.
ai

Uffiziale

capo, al mastro nelle loro funzioni. Egli incaricato d'ordinario a chiamar gli uomini d'equipaggio per fare il quarto (guardia), per prendere e sciogliere
i

s. m. Quartiermastro. T. marino di manovra in secondo secondo capo e al controquartier-

Il

terzaruoli delle vele, per invigilare alla

esattezza della nave, sul servizio delle trombe,


e sulla condotta 'e servizio dei

marinari.

Qua.rtetto
delle

m. Quarto: La quarta parte bestie minute da macello, come agnelli,


s.

Quattro: Nome numer. contenente due volle il numero Due. Quallro, dinota anche Un picciol numero di checFd quattro passi ; Far quattro passi. chessia pugni in regola; Un rifrustello di pugna, cio Un buon numero di pugna. tmpoe; Quallro tempora V. Tmpoe. volte tanto; Quadruplo, Quallro volte maggiore, g A l' camme dui via dui fa quattro; Egli come due e due fanno quattro, cio Ella cosa
:

chiara, manifesta, patente, fuor di

dubbio, ecc.

capretti e sim., separata

dalle altre.

Andd a

quattro

gambe; Andar
per terra.

in quattro, cio

w Quartetto, nella Musica Un pezzo musicale a quattro voci o a quattro strumenti.

carponi, colle mani

$
g

A
Fa Fd

quattr'uggi V. questa locuz.

alla

sua sede

Qua.x*tiii
in
signf.

s.

m. Qnarlicello. Dimin.
Quarta parte.

di

Quarto,

alfabetica,

di

w Stsjo:

Vaso

di legno, col quale

misurasi

il

grano

e le biade; esso capisce la met d'una mina. de vin; Quartino di vino, vale La quarta parte d'un boccale V. Avioa. Qu.a;X*ti]iii-a< s. f. Quartina o Quadernario

5 diuo a quattro V. Diao. quattro paralle ; Far quattro parole: Far un breve discorso, Ragionar un poco, g In quattro e quattr'utlo ; In quattro e qualtr'otto, si dice d'Una cosa fatta in brevissimo

spazio di tempo,
g

Strofa

Stanza di
s.

quattro

versi.

N
Non

sta a di quattro se
dir quattro se tu

li

non

hce in 15 sacco;

fQuartin
dell'uso.

m. Quarterone. Voce nostra

Sorla di misura da olio, fatta di latta, equivalente alla 32 parte del quarto del barile.
s.

non hai nel sacco. Modo prov. che vale che Tu non di far capitale di alcuna cosa infinch non l'hai in tua bala.
Quattrocento
:

Qua.x*to
chessia.

m. Quarto

La quarta

parte di chec-

Quattrocento;

Nome num.
numer.

w Quarto, detto assol. nell'uso, vale M

Un quarto

d'ora.

Quattromia;

che vale Quattro centinaja. Quattromila:

Nome

La quarta

parte delle bestie da macello.

Le

bestie da
parli,

macello soglionsi

dividere in quattro

Querela
medesimo,
g

cio nei due quarti di dietro, e nei due

che vale Quattro migliaja. s. f. Querela: Notificazione dei micontro il sfalli d'alcuno alla Corte ed istanza

quarti davanti.
per l'na certa misura da olio, che La 4* parte d'un barile, equivalente a 28 qnarteroni. per Una certa misura da vino, che la quarta parie d'un boccale V. Quurtin nell'ultimo signif.

Querela "Qurno
Riotta.

de cappn; Quarto di cappone. I quarti di cappone e di polli sono quattro, due davanti, cio Tale, e doe di dietro, cio le cosce.

Questiou

D querela; Porre o Dar querela, Querelare; Accusare in giudizio. v. a. Querelare V. sopra D querela. V. Quinterno. s. f. Questione e Quistione, Controversia, Disputa, Lile, Dissenzione, Contrasto,

RAD
n Questione e Qaistione, per

RAD
N Quinta. T. scolati. Quinta
in

631

intorno alla qaale


troversia

Dnbbio o Proposta dee dispotare. de paratie; Questione di parole, dicesi di Consi

classe,

cio
i

Quella

cui

nelle

basse scuole s'insegna

primi ru-

dimenti d^lla grammatica.


"il Pressa, Prescia, Fretta,

d'altro che solo consiste nella

for-

Premura. Voce del con-

malit delle parole e non nella sostanza dplla cosa.

tado V. Sprescia.

S In guestin; In questione: Maniera di dire che serve come d'addiett. e vale Che in dispula,

Quinta,

V.

n.

Correr rischio, Andar a rischio


Scene. T. teatr.

pericolo, Pericolare e sim.

Di cui

si

disputa.
v. n.

Quinte
Questionare, Quistionare,
sentare
il

s.

f.

pi.

Le

tele

conr

Questiona,
dere, Dispulare.

Gite sopra telaj di

Quisiioneggiare: Contrastare, Altercare, Conten-

legno e dipinte per rappreluogo finto da' Comici.


s.

Quinta.lo
si

m. Quintale
s.

Peso

di cento chi-

Questo
al

s.

m. Questore: Titolo che oggid


s.
f.

logrammi.

Capo

della Pubblica Sicurezza d'una Provincia.

Quinterno
que
rata
n
fogij

Questua,
Qut.

Questura

L'uffizio e

La residenza
:

di

carta,
s.

m. Quinterno: Unione di cinl'uno immpsso nell'altro.


f
il

del Questore.

Quintinn-a,

Quesito
pone
di

Riposare Cessare dalla fatica e dall'operare, Prender riposo, quiete; e talora anche per Dormire. s. m. Quesito : Domanda che si prosciogliere; altrim. Quistione.
s. f. Quinta. 7. mus. Una delle consonanze musicali; altrim. con voce greca Diapente.

V. n. Quetare, Quietare,

che comprende

Cinquina: Quantit numenumero di Cinque,

Cinquina: I cinque numeri che si giuocano o che escono dal lotlo tutti in una volta, Nel giuoco delia Tmbola (Ambo) dicesi Fare cinquina, allorch in uua cartella si vincono
tutti
i

Quinta,

cinque numeri, in ordine l'un dopo

l'altro.

R
Ral>l>in
s.

m. Rabbino e Rabino: Dottore

della

Ha,dd.5g-g^i,
Duplicare
:

v. a.
al

Raddoppiare, Addoppiare,
doppio. Crescere una cosa
talora per Crescere e

legge ebraica e giudice in materie d religione


e talvolta anche in materie civili; predica, riprende e scomunica disubbidienti. n Rabino, nell'uso vale Uomo stizzoso, rabbioso, collerico, che di nulla monta in ira : Ma che rabbini Ve' che rabino! Nulla, Niente: N gh' rocca da dt; Non c' che ridire. Mettere v. a. Raccapezzare insieme cosa per cosa e con diligenza; e talora anche Assestare, Acconciare. S Raccapestdse n. p. Raccapezzarsi : Trovare il bndolo d'una data cosa V. Orizzontse. Ra,cclxetta s. f. Racchetta e Lacchetta, ma meno usata: Strum. a cerchio coli' interno tessuto a rete con corde di minugia e manico, col quale si giuoca al volano (cimmin) ed anche alla palla.

Crescere

altrettanto ch'ella

non ; e

Moltiplicare indeterminatamente:

Emmo

raddSg-

Raddrissse
in arnese, in

giu capitale; Abbiamo raddoppiato il capitale. n. p. Rimpannucciarsi, Rincavallarsi, Rinferrarsi, figurat. vale Rimettersi

I^acoa;

buono
s.

slato. Migliorar le condizioni.

Ra.ccapess,

Radia, v. a. Radiar^, Cassare, Radicchiella, Radicetta.


f

Cancellare.

Radicella

Ra-

dicchio seminato pi Otto,

le cai foglie si

tagliano

!Ra.coonia,nd.
varj significati.

V.

Arrecomand

nei

suoi

ancor piccole, e si mangiano in insalata condite con olio, aceto e sale. sarvcega; Radicchiella o Radicella salvatica; nel fior, dices anche Radicchio a cesti. Ra.diocia. s. f. Radicchio, Radice: La radica del radicchio o cicoria che, lessata e condita con olio, aceto e sale, mangiasi in insalata. S Anima de radicce; Anima: Parte legnosa cen-

trale

nella radica della cicoria.

I^a,ccoma.n<la.zinV.i4n-ecoman(^aztSn.

Altra volta per ischerzo dicevasi alla Coda, ossia

Racclxug'g'e

V. Arrecchugge.

a Quella parte di capelli che


salo dagli uomini, raccolti
di

si

portava

in

pas-

Rocola.
n

s. f.

Chiappoleria, Bagalella, Zacchera,

dietro e ristretti

Minuzia, Inezia: Cosa frivola e di poco pregio. Detto di persona, vale Importuno, Increscioso e
sim., e dicesi Seccatore, Seccaggine, Seccafistole,
-

a radiccia;
T.
boi.
si

Ra.diccin
che

insieme per mezzo d'un nastro: Sci se tagge Si levi la coda V. Ca nel 2 sign, s. m. Cicoria, Cicorea, Radicchio.

Mignatta, Zecca, Mosca culaja. n Detto pure di persona, vale anche Di poca salute. Malescio, Cagionevole, Infermiccio, Afato, Bacato;
e sostantivam. Segrenna.

Cichorium inthybus. Pianta notissima, mangia cotta o cruda in insalata. Si distingue la domestica e la salvatica (Cichorium.
i

sylvestrej; quella si coltiva negli orti, questa

Racconta.
I^a,d.<la.
le
s.
f.

V. Conta nel S significato, Rada. T. mar. Spazio di mare


e
i

comune lungo
al

fossi

e ne' contorni de' campi.


la

Fiorisce

nell'estate, e

sua radice torrefatta,

coperto fra
curezza.

le terre

contorni delle coste, dove

pesta e polverizzata, fu vantala


al

come succedaneo

navi possono gettar l'ancora e restar in si-

raff.

Ra,dn.

S jse in radda; Essere in rada, vale Essere ancorato alia rada.

v. a. Radunare, Raunarc, Raganare, Adunare: Congrefare, Unire, Raccogliere, Met-

tere insieme.

32
S Badndie

RAE
n. p.

RAG
H

Radanarsi, Raiinarsi, Rigu.iarsi:


di

Filondente: Sorta di tela rada e grssa, atta


ricami.
ra.
pi.

^
ai

Congregarsi, Dar capo in un luogo, Adunarsi.

Ttee

s.

f.

R-^te: Strum.

fune o

di filo tessuto

IRrsetin

s.

Guide

de' pellegrini.

Voce

a maglia per pigliar fiere , jjesci e uccelli ; ne sono di diverse maniere, e secondo quelle diversificano
il

nostra cho non ha corrispondenza italiana. Chia-

nome.

mansi cos da noi Coloro chi neJle Casacce (V. Casassa) dirigono una schiera di piccoli ragazzi
vestiti

Rete, per similit.


fune,

come anchj

Qualunque intrecciatura s di Mio di ferro di rame


,

di

a foggia de' pellegrini,


alio

la

quale tien dietro

immediatamente
tanilo
lodi
in

slm., per lo pi usata per riparo di checchessia.


I)

l'

Stendardo (Confan), canonore del Santo protettore della

o meglio di berrettina tessuta a larghe maglie. mollo in uso fra le conper Sorla di
cuffia

- Ramarri diconsi in Tose. Coloro che hanno cura chi le p."ocessioni vadano con
Casaccia.

tadine della Liguria orientale olire Chiavari.

ordine.

Agguato: cheifo in ta ree; Egli die nella rete o nella


Figarat. vaie Inganno,
Insidia,

T>u.fPebtSkjSSi
grande
zagli,
1)

s.

m.

pi. futili

Frattaglie
;

Quantit

di

cose piccole e

comunem. Avanmacelleria.

ragna, cio Rimase collo, preso, ingannalo.


S

Avanzaticci, Rimasugli.

Caccia a rw in ma; Calare la rete, vale Metter la rete in mare, per dar principio

Blt

Franagli e Frattaglie: Ripuliture di

Il

alia

pesca.

Miscea, Baziicalure, Bazzecole, Ciarpe: Masserizie vili, di poco prezzo o vecchie V. Ravatto.
s.
f.

Fato a

cb; Retalo, Reticolato:

Intrecciato

RfTeg-a
di

Rffica, Rfolo,

Folata: Soffio

goisa di rete.

Raeg'io

m. Rete, e in tcrm. anatom. Omento: Quel pannicolo o membrana, qua e l coperta di grasso, che situala nella parte anteriore dels.

vento impetuoso che vien"e ad un tratto, cessa poco dopo.

ma

Haffl-tia.

v.

a.

Raffinare e Affinare, Parificare,

lesena,

l'addome e posta immedialam. sopra le budella. s. f. Rana: Genere d'animali anfibii aventi sotto di s molte specie. Questi animali hanno posteriori dei il corpo nudo e quattro piedi, quali sono pi lunghi.
i

Purgare,; e dicesi dell'oro, dell'argento, dello zucchero, del salnitro e di varie altre coSe, Farsi pi S Ra/Jlnse n. p. Raffinarsi, Affinarsi fine, Diventar pi perfetto, iVrfezionarsi in qualcognizione. che studio I) Ingentilirsi D 'porre la rozzezza, Acquistar
:

Raganella, chiamano

fanciulli

Ino

strum.

fatto

di canna con una girella a denti , che girando sopra un pezzo mobile rende un suono simile

maniere civili, Nobilitarsi. RafFreid-, V. Refreidd. V. Rtfreid.


gentilezza,

Raffreiclo

ad una rana.
it

R-affreidu.
1" signif.

V. Rcfrcidu.
s.

Saltamartino V. Stamurlin nel


s.
f.

Piag'assata
lit,

Raenetta<
Dim.
di

Ranella, Ranocchia, Ranocchio:

Rana.
s.
f,

Ragazzata : A/Jone o Cosa f. da radazzo, da fanciullo, o degna di ragazzo o di fanciullo; Fanciullaggine, *Fanciulleria, PueriFrascheria.
s.
f.

Uraeuettuii-a/
chietto:

Ranocchiella,
di
di
fila

Ranocdei
it

Reeo
tessuti

s.
,

Dimin. di Ranocchia, m. Chiarella : Spezie


prodotta

Rinocchio.
ragnatura
del

Rag-g-ia
tagiosa

Rabbia: Eccesso

di furore, d'ira

da

alcune
o

ripieno o
colpeggiate

e appetito di vendetta; Stizza, Veleno, Rovello. Rabbia, Idrofobia: 31alaltia crudelissima e con-

mancanti o pi
nel tessere.

sottili

non

bene

!t^eeo
quali

add. Rado, conlr. di Fitto, di Denso e di

che in breve tempo, tra gli spasimi e convulsioni, porta l'uomo che n' affetto alla tomba. Si comunica pel morso d'un gatto, d'un
lupo,

Spesso, e dicesi di

lei

composti,

le

parti dei

ma

pi sovente d' un cane

arrabbiato.

Il

maniera congiunte che si tocchino si stringano insieme per ogni verso; e numero, o si dice anchfi delle Cose poche di che son poste in qualche distanza Tuna dall'a'tra, come Case rade, Alberi radi e simili; e di Quelle ancora che si fanno o accadono raramente.

non sono

in

principale suo sintomo un' insuperabile avver-

sione all'acqua, all'aria, alla luce, ecc.


S

Creppd d raggia; Avvampare,


dalla saetta.

fiorire o Scopil

piare di rabbia, Stritolarsi o Mangiarsi

cuor

Ragna
tatile

S De rcBo V. questa locuz. % Rase volle; lo stesso che

alla

sua side alfab.


V. questa loc.

De rwo

Riagn
I)

Ragna piccola e pors. f. Ragnuola V. Rculo. v. n. Ragghiare e Ragliare: Il mindar


:

iFtaepuuto
di

s.

m. Impuntura: Sorla particolare


fa
il

fuori che fa

l'asino

la

voce.
li

cucito, che

si

rimettendo l'ago indietro nel

buco ove

finisce

punto preeedente,

Gnaulare, Gnagulare, Miagolare: che fa il gatto la sua voce.


s.
f.

mandar

fuori

iRaetin
di

s. m. Scriccio o Scricciolo, a Fir. Ri macchia o Recacco, a Siena Foramacchie e Forasiepe. T. ornit. Motacilla troglody'cs. Piccolissimo uccelletto del genere delle Silvie, che ha il becco diritto, di color bruno-carnicino; tutte le parti superiori di color castagno pi o

Rag-neea
la

R.-gnaja

Luogo acconcio e de-

stinato per uccellarvi colla ragna o per tendervi

liag-no
manda
))

ragna frcoloj. s. m. Raglio e Ragghio: La voce che


fuori
l'asino.
Il

Migolo, .Miagolata, Gnaulata:

mandar

fuori

meno
gozzo,
i

ross;islro, ondulate
il

di

nero;

la

gola,

il

che

fa

il

gallo

la

sua voce.

petto e l'addome, color bianco sudicio;


carnieini.

piedi

comunissimo,
le

in

inverno

Ragnlla
Ttsbg

abita la
l'estate

pianura e
si

sponde, del mare,

ma

nel-

Ragno d'aze n va in g V. Aze. s. m. Bambino piagnoloso o piangoloso, cio Che piange sovente.
umido, tutta s. m. Stracotto: Carne in d'un pezzo e cotta pi lungamente. v. a. Ragguagliare: Far consapevole alcuno d'alcuna cosa, Riferirgli a bocca

ritira

ne' cupi

boschi de' monti, dove

svluj^pa

una voce sonora e piacevole; tiene sempre alta la coda; il suo nido artificiosissimo, e forse uno de' pi belh.

Rag-g-uag-li

RAM
per iscritto

RAN
si sia fatto

633

Mio

quello eh?
si

o dello

in alcuna faccenda che

maneggi.

**Raixo

m. Spizzica, Pillacchera, Taccagno,

Migiiolia, ecc.:

Uomo

sordido, avaro.

talvolta usasi per Moneta, onde: Save de ramnio; Sapore o Puzziire di rame, dicesi per ischerzo di Cosa ch3 costa o costa assai. n Rami (al p'.ur.) ^'intende II complesso dei vasi
V

Rame,

Ralleg-rse
R>a>nia.ddaii
niore, Baccano,

V. ScinUdse. s. m. Frasiuooo, Fracasso, Ri-

ed
alla

altri

utensili

di

cucina
si

fatti

di

lai

raelallo,

slessa maniera che

dice Argenti, Stagni.


delle Figure intagliale

Trambusto

Diavoleto.

Incisione,

intaglio, dicesi

Ha.nia.ssa

Ratninn-a
ISramnia
s.

V. Arramassd. V. Hanniinn-a.
f.

sopra lastre di rame. S Inciso da rammi ; Calcografo

I.ilagUatore

in

Rama. Li rama non dee confondersi col ramo. Il ramo braccio dell'albero che vien dal pedale; la rama picciol fusto che sorge sul ram stesso. Fionscon le rame e non rami; le frutte nascono e malnrano sulle rame e
> i

rame.

X^animetto
sceilo.

Scd

rammi;
s.

Arrenare o Pulire i rami. m. Rametto, Ramicello, Rami-

Ramoscello.
s.
f.

Dim

di

Rimo.
d'ulivo che
si

RammoiLa
n

Libt>ia: Frasca d'u'ivo potalo.


ra;i)a
fa

non
w

sui

rami;

rami danni nuirimento

alle

rame,
Io

Rama

benedetta: Quella
la

Frasca: Qualunqu'^ ramiceilo fronzuto, p?r


d'alberi
le

pi

boscherecci, che talora usasi per cacciar

Rampa
salila

benedire da' fedeli


s.
f.

Domenica delle Palme. Rampa. T. di fortif. Una dolce


nella

mosche, specalm. in camp.igna. -- per Quel ramo fronzuto che serve d'insegna
ai

di

terra falla
i

scarpa

de' terrapieni

lavernaj.

Mndjrla, Fiore V. Muntuann-a. % Ramine; Frasconi: Vettoni di qierciuoli, d'ontani, di castagni, che si tagliano per abbruciare, e per lo pi usandone prima a sostegno de' piselli,

medesimi. per salire sopra Talvolta p^r s milit. vale s:>mp'icem. Qualunque salila leggiera, e dicesi Pendo, Erta, Ascesa.

R.anipeg'liiii

s.

m. Abbriccagnolo, Rampi-

chino, a Siena Scorzajola. T. ornit. Cerlhla fa-

de' fagiuoli

e simili.

gnoli,

miliaris. Uccelletto del genere degli Abbriccache ha il becco superiormei le sciiro-ncro,


al

Ani
Andare o

Std de
frasca,

ramma

in

sambgo ;
sentina
,

Saltar

inferiorm. tendente
noccila
prilrici
;

carnicino; l'iride color di

di palo in

Pdssar d'Arno in Bac bilione,


vagliono

pileo,

cervice, dorso, scapolari e cuodi

Saltar di trasto in
in

delle ali,

color scoro-nero con


le
i

macbian-

Non
S

islar

proposito, Uscir di tema,

Andare

chie bislunghe bianche;


castre;
la

parli

inferiori,

d'una cosa in altra senz'ordine e proposilo. vln bn 5 non ha bezcugno de ramma; Il bnon vino non ha bisogno di frasca. Dell. prov. che signitca II buono non ha di mestieri d" inolili

gola candida;

piedi grigio-carnicini.

Annida

nelle

foreste de' nostri monti ne'fori che

Hamm d.'seg"ua;
dicesi

adoriiam'^nii.

Scossa, dim. Scossnlta,

Rampeg'liiii

Scossetiina: Subila ed impetuosa pioggia di breve durala, ma gagliarda, e che non piglia gran paese;

va a scolpirsi ne' vecchi alberi; in inverno discende dalie montagne, e passa la stagione rigida ne' dislrelli temperati vicino al mare. (Ganufano) ; Violina o Garofoletto: Sorla di garofano assai piccolo, che ha
cinque foglie so'tanlo, e che tiensi per ne' vasi alle finestre. Dicesi cos perch
pianta getta
i

lo
la

pi

anche Sfuriala,
breve.
s.
f.

ma

Scossa pi impetuosa

sua

pi

tralci

assai lunghi,

quali si ar

Ramtiisea
schetta.

Frasconaia, Uccella-e, Uccellaia, Uccellalojo Y. Boschetto.


s.
f.

!Raainietta
Dim.
di

iRanipin

rampicano a guisa della Passiflora. s. m. pi. Ramponi. Grafl,

Raffi e pi

Ramicella, Ramella,

Fra-

comunem. Uncini

Sirum. di ferro a pi bran-

Ramminii-a
e talora anche di

Rama, di Frasca V. Ramma. s. f. Rimino: vaso di rame,


latta,

che variamente ancinale, col quale, legato a una


fune, poter ricercare, afferrare e cavar fuori del

panciuto, bocca alqiftnto

pozzo

la

secchia che vi sia rimasta.

minore

del fondo,

e da chiudersi con coperchio

entrante,

manico arcalo, ora girevole, ora fermo,


Serve
a

Ramponso
gli

n Fignr. usasi

per Appicco, Cavillo, Preteslo.

beccuccio nella direzione del manico. scaldar acqua e trasportarla.

Raninio

s. m. Raperonzolo, Raponzo, Raponzolo. T. botan. Campanula rapunculus. Pianta che ha la radice fusiforme, carnosa, bianca,

s. m. Ramo Parte dell'albero che deriva dal pedale e si dilata a guisa di braccio, e propr. Braccio dell'albero che vien dal pedale. " Ramo, per Una delle parli in cui si divide l'al:

steli

angolosi, semplici,

le foglie radicali,

lan-

ceolate, ovali, seghetlale, le foglie cauline,


tale,

appunin

sessili,

pelose, ondose,

fiori

celesti,

veo dun fiume, purch non perda il suo nome; locch accadendo in forza della molliplicit delle diramazioni, diconsi Rivi o Rivoli. * n per Schiatta, Discendenza. secco; Frusco, Fruscolo: Quei fuscelli secchi che

pannocchia rada terminante. Fiorisce neirestat*, ed comune ne' prati asciutti e ne' monti erbosi. Quest'erba si mangia in insalala, ed forse cosi
detta per aver
la

sua barba di

figura

alquanto

simile alla rapa.

Kancio
si

s.
i

Rammo
Rumo:
ed
il

sono su per
s

gli

alberi.

servono
di
tela,

m. Rancio. T. mar. Lello, di cui marinaj, ed Un quadrilungo for-

m. Rnme,

e presso gli antichi

anche

MetHllodultil!Ssimo,d'n!i color giallo-rosso, pi sonoro di lulli metalli; ci viene dalla


i

quattro sode liste di legno e guernito ovv. tessuto nel mezzo con funicelle per ripnrvi un maicra^o. Diffrisce dalla Branda, la

malo
di

Svezia, dnlln Russia e


disce d'ordinario in

pani, in

Si sp"bande, iti filo, in lastre, in ruoioli e in verghe. La scoria che il

dall' Inghilterra.

qnale altro non che


sei

Un p'zzo

di tela forte,
si

lungo
p'^r le

piedi e largo quattro, che

sospende
j

sue estremit con corde attaccale a'bag


"

del ponte,

rame
glia

lascia nel fondersi,

dicesi Difrige.
il

La scalo

Rancio, pel Pasto de' soldati e marinaj.

che ne scappa via allorch

calderaj

rinfocola per lavorarlo, si

denomina Ramina.

Fd rancio o gamella; Far camerata. T. mar. Mangiar insieme.

634

RAO
s.

RAP
di

Rncio

m. Rancidezza, Rancidit: Specie


alle
si

Raozo
%

add. Accigliato, Di mal amore.


i

corruzione putrida che compete grasse quando per vecchiezza

cose oleose e guastano; e di-

se raozo; Aver

bachi,

cacchioni,

le

pa-

cesi per lo pia di carne salata, sugna, noci, mndorle e simili. S Ave 5 rncio; Esser rancido o rancio, Saper

Rapi
n

Aver la luna a rovescio, vale Esser tristo, Di mal umore. V. a. Rapire: Trre con violenza, Rapire, Incantare : Trre alcuno dei sensi per
tnrne, e a Fir. le lubgine,

di rancido.

eccesso di piacere.

Rncio

S Piggid 5 rncio; Inrancidire.


add.' Rancio,

Rapidi tse
Prestezza.

s.

f.

Rapidit, Celerit, Velocit,

Rancido, Rancico: Che

Randa

ha rancidezza; altrim. Vieto, Stanto.


s.
f.

Randa. T. mar. Vela aurica o di taglio in forma di quadrilatero irregolare; essa viene infiorita ad un picco per l'antennale e ad on'asta verticale addossata all'albero di mezzana pei gratile prodiero. La sua scotta si borda in cima del home. n Rande, chiamansi pure Due vele simili guarnite agli altri due alberi maggiori, e si dicono Randa di prora o di trinchetto, e Randa di maestra.

Rapido add. a discendere. Rapinn-a


Il

Ripido: Malagevole a salire


f.

ed

s.

Rapina, antic. Rapinamento:

raoire.

Il

trre altrui checchessia con violenza.

Bestia de rupinn-a; Animale di o da rapina o di ratto, si dice Quello che rapisce gli altri per
cibarsene. Parlandosi de' volatili, dicesi

pi co-

munem. Uccello ramce (perch tali nccelli vanno di ramo in ramo), bench si dica anche Rapace

A
di

randa V.
Zoppo.

questa locuz. alla sua

sede

alfab.

Rappa
Il

di

preda.
s.
f.

Grinza: Brutta piega del panno o

!Ra>iigrl>-6tto

add. Zoppetto, Zoppettino.

Dim.

d'ogni altra cosa raggrinzata.

Grinza, per Increspamento della pelle, specialm.


nella

Ra>ug-ii-ezz,

Ra-ng^o

Rang^o

Rancare, Ranchettare, Zoppicare, Zoppeggiare, Andar zoppicone o ancajone, Andar rancando o ranchettando, dicesi dello Storto andare degli zoppi o sciancati, aggravandosi pi sull'una che sull'altra anca. add. Ranco, Zoppo, Sciancato: Impedito nelle gambe o nelle anche, o Che ha una gamba pi corta dell'altra, per cai non pu camminare diritto sciolto. S And rango o ranghezzando V. Ranghezz. % Chi va c'n rango, a-o cavo dell'anno 5 diventa rango e soppo V. Andd. s. m. Grado, Condizione, Stato, Carattere; trovasi osato anche Rango, ma un pretto
V. n.

faccia;

Ruga, Crespa.
fa

A n fa manco nn-a rappa; Non


tale quale

una grinza,

dicesi generalm. d'una cosa che sia per l'appnnto


stata designata
il

o quale debb'essere.

Rappa
ciare.

Fd

rappe; Prendere

grinzo: Farsi grinzoso.

.^^g-ua^itta
v.
a.

de rappa;

Rappattuma
Pacificare,

Acquavite di grappo. Voce dell'uso.

Mettene in

Rappattumare, AppaFar far pace, pace. Mettere d'accordo, Far tornar


Riconciliare:
n. p.

amico.
%

Rappattmdse
ecc.:

Rappattumarsi, Rappaciarsi,

Rappe ttin
!Rappetto

Tornare amico.
V. Ruppetfo.
s.

francesismo,

m.

Grs^ppoletto, Grappolino,

w Ordine, Fila, Riga. T. mil. Disposizione de' soldati l'un dietro all'altro per la

spellino, Grappoluccio, Rcimoletto,

GraRacimouzzo.

medesima

dirittura.

De primmo rango;
portata. Di

Di primo ordine. Di prima

Rappo

min.

di
s.

Grappolo, di Racimolo.

m. Grappo e comunem. Grappolo,


alla lat.

prima

riga.

Racimolo e

Racemo: Ramicello

del traldell'uva.

S PersSnn-a d'alto rango; Persona d'alto paraggio, di carattere distinto, di grado sublime, ecc.

cio, sul quale stanno appitxati gli acini

Dicesi anche Raspo,

ma meno
signif.

propriam., intendegli

Ran^g-ua
parole.

v. a.

Rampognare: Mordere con

dendosi per lo pi quello spogliato

acini

V. Rappsso nel 1

Rampognare, Rimbrottare, Rinfacciar borbottando: O me ranggna quello p de pan; E' mi rimbrotta quel po' di

R.ppoa
al
pi.

s. f. Mignola, Mignolo, e comunem. Mignoli: Le boccidlino che gli ulivi man-

pane.
neut. usasi per Rorbottare,

dano

fuori

in

sul

fiorire conivi tanti grappoletti.

N Talora

in

significato

Rappresenta
Il

v. a. Rappresentare

Mo-

Brontolare V.

Mugugna.

strare, Significare, Esporre.

tt

Lamentarsi, Querelarsi. dS can; Rugliare V. Mugugna. fa cSmme 5 gatto ch'S mangia e 5 rangd$ gna V. Gatto.
s.

Rappresentare, Dimostrare, Descrivere, Figurare,

Formar
n

di

la

figura

d'alcuna cosa,
le

Imitare negli spettacoli

persone o

le

azioni

Rang-^STUO
Lamento.
Fiottone V,

m. Brontolo, Borbottio,
s.

Fiotto,

qualche favola o storia. nn-a commedia; Rappresentare una commedia,


vale Recitarla.

Rang-5g>ii5n.

m. Rrontolone, Borbottone,

MugugnBn.
Ranto e comunem. Rntolo: frequente e molesto con risonante
s.
f.

Rnteg-a
Ansamento

*- nn-a persdnn-a; Rappresentare uno: Tenere rappresenta a perle veci .0 il luogo di lui sdnn-a dd R; Egli rappresenta la persona del Re.
:

Rappi*esentazi<Sn
presentanza:
Il

s.

f.

Rappresenta-

stridore del petto.

zione, Rappresentagione, Rapprcsentamento,


Il

Rap-

RantegSao
S

add. Rantoloso: Che ha rntolo.

rappresentare.

Raoxia

Vegio rantegSso; Vecchio rantoloso, Vecchio squarquoio, vale Molto vecchio e cascatojo.

s. f. Rancore, Dissensione, Discordia: Disunione d'animo. % Mette de raoxe; Seminar liti, discordie, disaoioBi d'animo, Metter biette.

Rappuaggia
Rappiiag-gia
cando
i

Rappresentazione: Quell'azione, per cui si rappresenta un'opera, una commedia o sim. in teatro. Raci moiette s. f. Raspollo:
d'uva scampalo dalle mani del vendemmiatore. v. a. Raspollare: Andar cerraspolli

V. Rappuaggia.

RAS

RAS
per

6d6

Ra.ppsso
via l'uva,
n

s. m. Graspo e Raspo: Il grappolo dal quale spicciolata, piluccala o levala

Vinaccia: Tulli quei graspi con fiocini e vinaccioli, che rimangono nei tino dopo la svinatura, e che servono per far l'aceto e l'acquavite della
di grappo, o

vino, che perci dicesl raspante^ Rubare, che anche dicesi Raspollare. Razzolare, per Certare con curiosit. Frugare in va a raspa dappertutto; E' diversi luoghi:

Portar

effetto

del

via,

anche per
Arara. T.

Tar bagni o fomenti cor-

va razzolando in ogni luogo. de gallinn-e, ecc.; Razzolare: Il raspare de' polli d'altri uccelli che hanno per oso di scavare
co' pie la
terra.

roboranti.

Ra.i*a.

Psitucns macao. Uccello del Brasile, del genere del Pappagallo, e di colore quasi lutto rosso. Le ali sono di color cileslro, altre gialle ed altre rosse; le guance nude e raggrinzate; la coda lunga e cuneala. Viene grande come un fagiano. Le sue penne sono d'un gran pregio presso gl'Indiani, quali se ne servono per ornare le loro berrette e cimieri e per compnire bellissimi arazzi. !Ra,x*itee s. f. Rnril Cosa rara, singolare. IRasccetta. s. f. Radimadia: Piccolo strnm.
s.
f.

ornit.

d cavallo; Raspare, Razzare, Zappare: Qoel percuotere che i cavalli fanno la terra coi pie
dinanzi quasi zappandola.

in ta ga; Raspar nella gola, ed a Fir. e Pisi. Fare rancico o raschio : Quell' irritamento che fanno alla goli le vivande colle con olio o condite con burro vieto, per cui l'uomo forzato
ogni tanto a far

Raspante
Vino

come de' ringhj. CVin co); Vino raspante, vale


piccante.
s

frizzante,

Raspa/tua.

di

ferro, col quale

si

rade o raschia
alla

la

pasta

raspata o rasa:

e Rasura La cosa f. Raspatura Raspata de corno; Rasura o


:

che rimane attaccata


Raschietta.
di legno, col

madia.
di ferro
le

T.

mar. Slrum.
si
si

quale

raschiano

con manico bordature del

X^aspiu
sellatori,

Raspatura di corno. s. m. Raspino. T. archib. Strum. di ferro rotondo e alquanto piegato nell'estremit,

bastimento quando marle di nuovo.

voglion nettarle per catra-

del quale si

servono anche
V.
a.

gli

argentieri,

ce-

ecc.,

e ve n'ha di pi sorte.

Ra^sccia.

s.

f.

Chiappola, Chiappoleria,

Baz-

Raspss
Rubare.

Buscacchiare

Ottener chec-

zecola, Bagatella: Cosa di poco o niun conio.

chessia con industria; e talora anche Rapinare,

M Detto di persona, vale Seccatore, Seccafistole,

Rapnare, Raspollare, Rastrellare, Portar via,

Rascci;
la

Importuno, Mignatta, Zecca, Mosca culaja. u6 va nn-a rasccia: E' non vale un frullo, $ nn lupino, un'acca, un fico, cica, niente, ecc. v. a. Raschiare e Raslare: Levare
superficie
di

Rasseg-nse
n

n. p. Rassegnarsi: Pigliare alcun male con rassegnazione, Uniformarsi, Ac-

conciarsi a checchessia,

checchessia

con ferro o
da

altra

cosa tagliente.

Rassegnarsi, Sottoscriversi, Dichiararsi obbligato, servitore, ecc.: Mndo con cai ordinariam. si suole

Ra>socia,sca.x*pe
Lastra
zari
d

s.

m. Ferro
trsi
il

piede:

terminare una lettera.

ferro confida verticalmente sopra

nna

Rasseg-nazin.
Rastell.
v.
a.

s.

f.

"Rassegnazione

II

pietra o altrove a uso di

fango dai calle

rassegnarsi, Conformazione alla volont di Dio.


Ra.strellare:

prima d'entrare

in

casa

salire

scale.

Adoperare

il

ra-

Dicesi pure Stu/fa dalla forma, e con terra, generico Nettati'jo.

strello

V. Rastrello nel 2'


;

signif.

dell'ncoa

Arare. T.

!Ra>scoia,ta>

Raschiatura e Rastiatara : Il raschiare e La materia che si leva in raschiando; ed anchp II luoao dov' slata lolla la cosa raschiala.
s.
f.

allorch scorre sul fondo del presa, quasi

mar. Azione dell'ancora, mare senza farri


stri-

di
nel

vomere che ara un terreno. p pe tosra; Scalpicciare, Camminare


il

**JFfcasociu.ja

V. Rascciata.

scioni, cio Stropicciando e fregando

terreno

Rasccin
n

s.

m. Grattino, Raschietto V. Gratlor.

oamminare.
s.
f.

Raschiatoio, Rasiialojo: Ogni slrum. che serve a raschiare, abbcnch fallo di forme diverse.

]Rastell,
paglia

Rastrellata
si

Quella quantit di

fieno che
s.

X^asetto V. Razetto. I^aso \. Razo.

Rastella
fallo a

Ras V. Raz. Raso V. Razod. R>asia V. Razdia. Rason V. Razn. Raspa Raspa,
s.
f.

guisa di

nna volta col rastrello. f. Rastrelliera: Strum. d legno scala a pinoli, che si conficca
piglia in
la

nel

muro per

traverso sopra
lo

mangiatoia per

delta

anche Scuffina

Specie

strame che si d alle bestie, n Rastrelliera e Rastrello Uno zoccolo a basso con tacche per ricevervi i calci dei fucili ed una ringhiera parallela al zoccolo con incavi per appoggettarvi sopra
:

di

lima, falla

aspra e ronchiala da piccole nu-

merose
il

scagliette acute e rilevate, le quali


lo

rodono
sopra

giarvi

le

canne dei

fucili slessi

presso alla bocca.

legno quando

strumento
Dicesi
i

vi passato

modo d'una
pii

pialla.

Raspa ingordina
nn po' pi
di

Parlandosi di denti, vale L'ordine e disposizione di essi in ciascuna delle mascelle. Talvolta usasi per Ogni ordinata moltitudine di
cose
Rf>sla; se di

Quella che, per avere

denti
il

grossi,

rode
H
gli

profondamente
di
i

legno a ogni tratta.


cui
si

Raspa: Altra specie


statue di legno o
a figgia

lima,

servono
di pi

Rastello
di
l'altro.
Il

Scultori per levare

colpi dello scalppllo alle

persone; se di cose, dicesi Filza o persone, pi comunem. Schiera. s. ro. Rastrello, Cancello: Imposta porta fatta per lo pi di ferro o di regoli di
di

marmo;

e se

ne fanno

legno commessi con qualche distanza l'uno dalRastrello e Raslro: Strum. dentato,
s di
s di ferro,^

corte e di pi grandezze, a coltello,

mezze tonde,
la

Raspa
raspa,

dun
v. a.

dito della

mano, ecc.

Raspare: Propriam. Adoperare

Polire colla raspa.

Baspare: Qael frizzare che provasi nella lingua

sceverano i sassi dalla terra e la paglia dalle biade e sim. da schenn-a V. Fi da schenn-a nella Toee Fi.
legno, col quale
si

636

RAT

RAV

d relcvjo; Rastrello: Arco circolare d'ottone, minore del semicerchio, dentalo nella parte convessa dove imbocca col ruolino frua d reijislroj; nel mezzo della parte concava un denpunte ha lo spirale uno scorrevole punto d'appoggio quando pi meno accorciato per diminuire pi o meno l'ampiezza e la durala delle oscillazioni.
tino a
forcella,
fra
le

de cntggio; Topo di fogna (Mus decumanusj: cos dello perch fa la sua dimora nelle fogne. de tciti; Topo lellajuolo (Mm tecforumj: Specie

di

topo che per l'ordinario nidifica ne' comignoli


case.
del ilus

cui

delle

giunco; Topo salvtico: Variet


sciUtis,

mu-

tuita bianca e spesso Cogli occhi rossigni.

Ha<ta.fia.
di

s.

f.

Ritaf.

Voce dell'uso: Specie

penngo V. Rallopenngo. Cajle ratto; Coda di topo V. Ca.

vino meglio rosolio che si fa con le ciliege ed anche con albicocche ed altre fruite. Ra.tifi.oa V. a. Ratificare Confermare, Approvare quello che altri abbia per noi promesso.
:

g pi io de rutti; Topaja, Sorciaja. % Pertzo di ratti; Topinara. S Pescio ratto; Pesce topi, Pesce sorcio, Pesce
a Venezia Volpe di mare. T. itliol. Allopias vulpes. Pesce cos detto per la sua somiglianza col topo terrestre, e specialm. nella

bandiera,

Ura/tifica^zion
altri

s.

f.

Raliircazione,

Ratitca-"
di ci

mento: Confermazione, Approvazione


abbia
fatto.
s.
f.

che

!Rra.tiKLii-a;

Panno accotonato, e

nell'uso

anche Ratina, voce per da alcuni rimproverata, perch pretto francesismo: Panno non cimato,
a pelo lunghetto e ricciuto. ^ Fd a ratinn-a; Accotonare V. Ratina. !Ra<tiu< v. a. Accotonare, e nell'Uso anche Ratinare, ma voce da schivarsi, perch pretto fran

bocca e ne' denti. Egli corto e schiacciato, la sua pelle durissima, e del color della rena. Ha sulla schiena due piccoli spuntoni uno pi
,

lungo dell'altro, che s'alza e

si

abbassa

come

una molletta.

Pin de Quando Quando


Gatto.

ratti; Atlopato: Pieno di topi.


5 gatto passaggia
la
i
i

ratti stan ascsi;


topi si celano

galla in

paese,

V.

cesismo: Arricciare con una particolare maniera di garzare il pelo al panno lano, che non si cima V. Ratinn-a.

m. Trappola: Ordigno da prendi pi maniere; quella pi comunem. usala chiamasi Trappola a cateratta. Trappola, figurai, vale Insidia, Trama: l' rcstH in to rattaju; Ei die nella trappola. S Attende 5 rattojcu; Tender la trappola. S Pertzo d ratluju; Cateratta L'apertura della trappola, che si copre e si serra con nn'assicina incanalala, della, anche Cateratta. Katta,leg'ua< s. f. Terracrpolo. T. botan. Sanchus picroidcs o Apargia crocea. Sorta di pianta che nasce in luoghi erbosi ed incolti. Le sue foglie somigliano molto a quelle dell' Indlvioncino, e si mangia in insalala. Ita^ttsLtvLxsk, s. f. Carabazzata: Vivanda d'un mescuglio di varie cose; e pi comunem. Avans.

Rattaju.
dere
i

topi.

Sonne

Rattopenng-o
volatile

S Scagagge de ratti; Cach^'relli. ]ESra.ttoxi s. m. Sorcione, Topaccio, ed anche Topone. Acer, di Topo: Topo grosso. s. m. Pipistrello, Vipistrello, Vispistrello, Nottola,

Noltolo: Animaletto
tra l'uccello

I)

notturno,

di

mezzana specie

il

topo; detto da' poeti L'uccello di Jlinerva.

Rattsso
Rra^a.
s.
f,

s. m, Topaccio. Peggior. di Topo. Rapa: Radice bulbosa d'una pianta notissima, della di Linneo Drassica rapa, buona

mangiarsi.
tigliosa,
s.

casca; Rapa

legnosa, asciulla.
boi.

Rava-ou

m. Cavol rapa. T.

Drassica

Ravanetto
phanus
nario
al

oleracea gonyylodcs. Sorta di cavolo, il cui fusto presso alia radice grosso e tondo come una rapa. s. ra. Ravanello, T. botan. Rasativus. Pianta che ha
la
si

radice carnosa,

bianca, bislunga e rotonda, che

mangia d'ordi-

zuglj,

Avanzaticci, Rimasuglj.
s.
f.

pinzimonio, come
v.
a.

ramolacci CarmoasseJ.

Rattlla.
di

Allerco, Altercazione: Contesa

Ravang-
giiarc.

Razzolare, Rifrustare, Rovi.

parole tra due o pi persone.


V. n. Altercare:

Rovistare: Cercar con curiosit, Svolgere


v.
a.

Rattell,
role pi

Contendere con pa-

ogni cosa per vedere ci che vi

men
le liti,

risentite.

Riavatt
Un
pizzica questioni.
di

Rattelloso
Che cerca

add. Litigioso, Garoso, Riottoso:


le

brighe.

Andar perla casa trascinando e movendo le niuss- rizie da luogo a luogo, quando si cerca di checchessia; che anche
Rovisii e:
s. m. Ciarpa, Miscea, Bazzicatura, Masseriziuola ed Arnese vecchio di

ftrEtttiu
Il

s.

m. Topolino, Topicello. Dim.

Topo.

dicesi "rrambustare, Rifruslare.

Ha<tto

Talora dicesi per vezzo a Fanciullino, e vale Cecino, Naccherino : Che bello ratttn ! Che bel naccherino s. m. Topo ed anche Rado, ma raram. osato in poesia per la rima. T. zool. Mus rattus.
!

Ravatto
Bazzecola
:

poco prezzo.

Raviu.

Animale che per


di notte; timido,

lo

pi vive sotterra in tane o

fessure, alcuno nell'acqua, e gira

massimamente
si

corre velocemente,
Il

arram-

Ravioli La pi minestre del mondo, inventata da un cuoco genovese, ed ormai per l'eccellente suo gusto generalizzata. Essa composta di borragini bislessate , tritate e impastale con
s.

m.

plur. Raviuoii,
le

squisita fra

tutte

suo nutrimento consiste in semi, frulli e radici di piante: mangia per anche diverse sostanze animali. Danneggia le biade e i mobili delle case, si moltiplica prestamente, od alcune specie emigrano da un luogo all'altro. Noi per sotto il semplice nome di Topo intendiamo II topo casalingo.
pica ed alcuno nuota.

uova,
di

latte

vitella,

salsiccia,
le

rappreso (prescinsua o sso), carne animelle (fieti) ed altri inquali

gredienti,
di

chiuse in sottilissima sfoglia

farina di grano, quindi tagliato in piccoli pez-

zetti

quadri,
si

mente

si cuocono in molt'acqua, e finalcondiscono con eccellente cacio lodi-

d'wgua; Topo acquajuolo (Mus amphibius ) : Topo che abita nelle bucherallole de' fossi. de campagna', Topo lerragnuolo (Mus arvaUsJ.

Raviu
muliebri,

giano e miglior intinto d'arrosto di vitella. dons. m. Smerlo: Sorta di lavoro nesco che si fa per ornamento ad alcune vesti

come

gonnelle, fazzoletti e simili.

ttkt
X^a.viola.ta.
Qiiiintii
(Il

UAZ
Voce
dell' uso.

637

s.

f.

Raviolala.

ravioli ed Kccel'eiiie
s.

mangiala di

essi.

Mette in raxn; flettere. Ridurre alia ragione, vale Riduri'e al dovere. Scaponire.
S A'e

!Ra.^issuxL

Ra.wed.dise
i

m. Raviz/.one, Rapaccione, Rasi coliiva annaalmenle pei suoi semi, da' quali si cava un olio grasso, che si sostituisce all'olio d'oliva ed agii altri olii grassi, buono a varj usi. una variei della Brassica napus. n. p. Ravvedersi Riconoscere suoi errori e averne pentimento; Emendarsi,
paccio: Pianta che
:

pe torti) pe raxn n te fd inette in prcxn V. Prexn. i\ gh' raxn chi tegne; Non c' pancia che
tenga.

Non

c' giustificazione che basti,

Non

c'

ragione in contrario.
S

N
pi

voe

senti de i-axn; Entrare nel gigante

(frase
si

caduta in disus), dicesi d

Uno

che quanto
si

cerca di sgannarlo, tanto pi vi

ostina;

Correggersi, Pentirsi.

Ravviva,

V.

a.

Ravvivare, Avvivare, figurai.


Polverina bianca che sopra
I

Raxon
1

Incocciarsi, Ostinarsi.
v. n. Ragionare: Favellare insieme. Ragionare, per Filosofare, Giudicare, Argomentare, Dimostrare con sodi ragionamenti.

Rasa

Dar

vigore, Rinvigorire.
s.
f.

Fiore

certe frutte prima ch'elle sian brancicate.


tadini tose, la

con-

chiamano Rugiada, e

Botao. Cera.

da bestie ; Dire spropositi da come uno stivale."


ragionare a lungo

cavallo.

Ragionar

Muffa V. Muffa. de fiijhc secche ;

R>axiiam.en.to
Gruma
:

Polvere bianca che

si

s. m. Ragionamento: Il ordinatamente sopra alcuna

*Raxosele

Raxn
H

forma intorno ai fichi secchi. JEgua de raxa; Acqua di ragia V. JEgua. s. f. pi. Ragionacce, Ragioni di pan caldo. Ragioni magre o del venerd, cio Ragioni frivole, deboli, inconcludenti. s. f. Ragione: Quella potenza dell'anima, per cui ella discerne, giudica e argomenta. Ragione, per Pruova, Argomento, Cagione, Mo-

materia

Favellameiito, Discorso.

Raxonevole
s ragione.

add. Ragionevole: Che ha

in

ICaxiLn
Il

p.

pass.

Ragionalo V. Raxnd.

l' un prexo Ragionevole, per Discreto, Giusto : raxnu; Egli un prezzo ragionevole.
s.

Rassetto
dell'uso:

ni.

Raselto o

Mezzo

raso.
fitto

Voce
del

Raso
s.
f.

assai

semplice e

meno

tivo,

Il

perch.

comune.

per Parola sempiicem.: Basta dighe quallro


dirgli

Razion
veri

Razione: Quella porzione


sua sussistenza.
di

di

vi-

raxn in crxe; Basta


ragioni.
Il

quadro secche
Il

che
s.

si

distribuisce a ciascun soldato


la

ma-

per Dovere, convenevole. !Razo per Pretensione, Azione. Giurisdizione, chi capacita; Ragione appagante o soddisfacente. Raz de Sialo; Ragione ad
Diritto,
Il

rinaio per

giusto,

m. Raso: Una sorla


eh' e' lustri.

drappo di seta

Diritto.

liscio
s.

di Stato, Politica, cio Diritto


alla

tata

ni. Rasojo: Lama taglientissima adatun manico mobile, colla quale si rade

de' Principi

o di chi governa conforme

pub1

la

barba.

blica

utilit.

Usasi anche per Coltello da tasca, dello anche


Coltello da serrare e nell'uso Coltello

d c/ furie; Diritto del pi forte, dicesi impropriam. Quel sopruso di diritto dipendente
dalja
facolt
tsica,

serrama-

nico: Quello,
niata sul
il

la

cui lama girevolmente imperdi esso ripiegala

di far qiit'llo che colla forza non avuto riguardo a' diritti altrui. S Adde a raxdn; Dare la ragione: Addurre il motivo d'una cosa. S A raxndc tanto per cento ; A ragione di tanto

manico, e su
serrato.
f.
f.

quando

pu

eseguirsi,

coltello
s.

!Razoa
Razoiia

Coltellata: Colpo di coltello.

s.

Rasiera, dicesi

Un

piccol bastone

per cento, vale

tanto per cento.

rotondo, di lunghezza d'un braccio, per uso di levar via dallo stajo il colmo che sopravanza

S Ave raxn: Aver ragione o la ragione, Aver il giusto o la verit dalla sua.

vale

de ruxoin da venie; Aver ragioni da vendere, vale Aver ragioni sovrabbondanti. S Con raxn; A ragione, A gran ragione. Giustamente, A giuslo diritto. Meritamente. S D raxn; Dar ragione, vale Approvare, Confessare che altri abbia ragione.
n

Razn
R.azza
soltanto
ti

alla

misura.
s.

m. Rasone. Voce de'l'uso: Sorla


fitto.
f.

di

raso assai
s.

Razza, Schiatta, Stirpe, Prosapia,

Genera/.ione. Razza, parlando di persone, dices


in

senso dispregiativo,
delle

Razza
la

La mandria

femmine e de' maschj


si

lugo a raxn; Dar luogo alla ragione: Capacitarsi piuttosto Ravvedersi.

di cavalli e d"altri

animali che

tiene per averne

figliatura.

De raxn;
ragione.

Di ragione, Secondo
a-i shri

che
o

porla

la

Contare le sue ragioni a" birri Modo prov. che vale Giustificarsi Faxellare con chi non pu o non vuole
;

Di a

so raxn

Dire

de can; Bagagiione, Mascalzone, Bolla acquajola, ad uomo. incrxd; Razza mista. de versoi ! S Che razza de gente ! Che razza
dicesi per improperio

Che razza
dirsi per

di

gente

mostrare
ecc.

la

Che razza di versi ! Suol pessima qualit della genie,

ajutare o intendere, Bnliar

le

parole

al

vento.

de' versi,

Chieder o Richieder ragione, vale Domandare alirui conto o intera notizia di


checchessia.
n

Domand raxn;

Fase raxn: Farsi ragione. Pretendere d'aver ragione quendo per Io pi si ha torlo. $ Fua de raxn; Senza ragione. Ingiustamente, Foor d'equit. raxn de... In ragione di vale Per rispetto. S
S

se de bnn-a o de cattiva razza; Esser di buona o di cattiva razza. Esser buono o cattivo di nidio. Esser buono o tristo fin dal guscio, tutti d'nn-a maxima razza; Esser della medesima pannina, d'un pelame, d'una bnccia.
Esser come poponi di Chioggia, tutti d'una buccia, Essere della stessa cornatura, vagliono
i

. .

Esser

talli

d'una

falla.

6^
% Fda razza; Far la ra/za, vale Generare, Figliare. "RsLXXBL s. Razza: Nome generico d'un Ordine
f.

REO
parte contraria a quella da cai
la

si

batte o

manda

palla

il

pallone.

di

pesci di

mare,
:

cui

si

distinguono
pietrosa. T.
fino
al

varie

"

Ribaditura: La parte del chiodo ribadito.


add. Arriccialo,
di

specie, cio

Relbeecliiio
Ittiol.

m- bramante; Bramante o Razza


Laeviroja

e dicesi

comunem.
s.

bramante.

Arriva

peso

di

Rel>eccco
Relboll
V.
a.

Rivolto in sa, Naso. m. Terzavo, Terzavolo, Tri:

venti rubbi;

tavolo, Trisavolo, Arcavolo

Il

padre del bisavolo.

cappgcinn-a ; Razza cappuccina. T. ittiol. Laeviroja macrorhyncus. Havvene un'altra specie chiamata da noi con tal nome, e in ital. Morraora o Razza mormora. T. ittiol. Laevraja oxyrhyncus, molto simile alia Razza cappuccina,

Trascinare, Strascinare, Stra-

scicare: Trarsi dietro alcuna cosa

senza solle-

varla da terra.

rtcinn-a; Razza d'arena, Arzilla Tossina e a Arzilla comune o di rena. T. ittiol. Dazyhatis asterias; tfuggicBnn-a ; Barcola CRaja miraletus); ed Un'altra specie, chiamata da noi con egual nome, e in ital. Razza quattr'occhi (Ruja quadrimaculataj; storgica; Pastinaca (Raja faisnvelaj; veaxa spinsa; Razza spinosa o di scoglio (Dasyhatis clavalaj. Ra,zza> s. f. Cova e Covo: Nido, Gabbia o Stanzino, dovQ si mettono o stanno gli uccelletti, canerini, a covar le uova. e principalm.

ma

alquanto

men

bianca;

Il

Trascinare e Strascinare: Condurre per forza.


I

p pe

toera; Scalpicciare,

Camminar

striscioni

V. in Raslell (verbo). un vesti; Sciupinarlo, Strapazzarlo.


:

Roma

% Rebellse n. p. Strascinarsi
a stento.

Andare

strasciconi e

Rel>ella<
arnese,

s.

f.

Yetturaccia: Carrozza mal in

che per maggior disprezzo dicesi anche


s.

Treggia.

Rel>ell]i
cione, dicesi

m. Brindellone, Brendolone, Stracvestito e lacero.

d'Uomo mal

Relblg-o
w

s.

m. Ghirigoro, Giriggolo: IntrecCarattere arlifiziato che


si

ciatura di linee fatte a capriccio colla penna,

Svolazzo.
condotti.

T. calligr.

forma eoo gran


H

tratti di

penna maestrevolmente
ornamenti

Rea.
Rea.

s.

m. Reale

Sorla d

moneta spagnuola

Realizza

che corrisponde all'incrca ad un quarto di franco. (Carta o PappJ; Carla reale V. Pappe. S Pei rea; Pera reale V. Pei. v. a. Realizzare: Propriam. Render reale ed eflettivo ci che non era in sulle prime

Frnzoli
soliti

(al

pl"r.): Gale ed altri varj

portarsi dalle donne.

Rrebcco
Reblla.
**n In

(Aj;
s.
f.

A ribocco V. A balucco. Cappello e Capocchia, dicesi L


chiodo
schiacciata quasi a

parte superiore

del

Realteo
Sostanza.
fetto,

che in progetto. 5 fato so; Arrtcarsi in contanti, Ridursi in danari, cio Ridurre il suo avere in danaro. S Rcalizzse n. p. Avverarsi, Effettuarsi. Rea>loxi. (Pappe); Realone V. Pappe. s. f. Realt : Qualit di ci che reale,
S In realtce; In realt. Posto avverb. vale In ef-

guisa di cappello.

Rebottur
!Relb5tto

modo basso dicesi anche per Marchio, Bollo, Impronta del sigillo: Unn-a patente con tanto de relilla; Una patente con tanto di bollo. s. m. Bagordatore, Crapulone: Chi

dedito a' bagordi, alle crapule, alle gozzoviglie. s. m. Rimbalzo: Il risaltare di qualsivoglia cosa che, nel muoversi trovando intoppo,

Realmente,

coiitr.

di

Apparentemente.
:

rimbalzi e faccia moto diverso dalla prima di:

Re1>atte

v. a. Ribattere

Battere

di

nuovo

rezione,

L' han batto e rebatto;

Lo hanno

battuto

ribattuto.

a balla ; Rimbeccare

la palla,

vale Ripercuoterla

dopo che le ha dato l'avversario. e raxoin; Ribatter le ragioni o Ribattere assolulam., vale Confutarle, Rimbeccarle, Rintuzzarle.
I

Rimbalzo, nel giuoco della palla o pallone dicesi balzo duplicalo o secondo balzo che fa la palla percuotendo in terra. RrelbfTo s. m. Rebnffo. T. mar. Prender una
n
Il

e; Ribatter
!e

le

ore:

Il

risuonar della campana

che batte
la

ore.

Ribadire un chiodo, vale Ritorcere punta e ribatterla verso il suo capo nella materia conftta, acciocch non possa allentare, ma
stringa piti forte.

un dodo;

cima od un ormeggio di rebuffo, vuol dire Legarne da prima un'estremit al punto in cui si desidera e poi portarne l'altra a bordo. Questa operazione si eseguisce mediante una lancia, nella quale s'imbarca tutto il cavo od ormeggio. - In generale Invertir l'ordine con cui suolsi eseguire
abitualmente un'operazione.

farsa de balte e rebatte, ghe l'ho fceta aceapi; A furia di dire e ridire, gliel'ho fatta intendere.
V. n. Reagire.

Re1>uju Rebtfco
T.

s.
s..

m. Farinajuolo V. Fainolto. m. Sferra. T. manisc. Ferro rotto


si

vecchio, che

leva dal piede del cavallo.

R^ecala un ertooo ;
mar.
di
il

Abbassare un albero.

Rea,g-i

Voce

dell'uso: Si dice del

contrario di Ghindare V. Ghinda.


s.
f.

ReaziSn

corpo che agisce su quello che ha provalo l'azione. Resis. f. Reazione. Voce dell'uso stenza d'un corpo colpito o percosso all'azione
:

Rrecmea
Luogo

ritiro

R>ecaiiiiiia
drappi e simili
disegno.

v.

Retrocamera. Camera segreta. l della oamera. a. Ricamare: Fare in su' panni,


lavori
coli'

del corpo che lo colpisce o percuote.

materie varj
s.

ago'

S In Viin Stato bezugna lemme a reazidn di partii; Conviene in uno Stato temere le vendette
delle fazioni.

Recammad
rirama.

m. Ricamatore: Quegli che


s.
f.

Rel>atta
palla

s. f.

Rimessa, Rimando, dicesi della

Recammadla
Recaiunno
ricamata.
s.
f.

Ricamatrice, Ricama-

pallone, ed L'azione del rimandarla o


le ha dato l'avversario. giuoco della palla o palloie La

tora: Colei che ricama.

ripercuoterla dopo che n Ribaltata: AI

Ricamo, Ricamatura : L'opera

REC
S Canevasso da nl 2 signif.
S

REC
Filondente V. Raitin
S

639

recammo;

Tea

(la

recammo;
a.

Reca.ng'i. v.

Telajo da ricamo. Ricambiare, Contraccambiare,

Reclxuxe
Il

uggi pin de rechutto; Occhi cisposi o cispi, Occhi caccolosi, cio pieni di cispa, di caccole. S Quello chi vende rcchutti; Ricollajo. v. a. Ricuocere: Cuocer di nuovo.
Ricuocere, presso
al
gli

Compensare: Corrispondere altrui ne' medesimi modi, npiie medesime forme, IRecangrio s. m. Ricambio. T. eomm. Cambio
sopra cambio.

Anelici dicesi del Rimellere

fuoco alcun'opera di metallo o d'altro, afincb

divenga pi malleabile e duttile e acquisii perfezione per via del fuoco.

Ricambio, Contraccambio, Compenso.


S Corde de recangio; Funi di ricambio, dicesi di Quelle che si tengono di riserva per cambiarle e porle a un bisogno in luogo delle altre. De recangio V. questa locnz. alla sua s^de alfab.
s.

Reoiamm,

v.

a.

Richiamare: Chiamar di

nuovo. in vitta; Richiamare

alla vita:

Far tornar

in vita.

Reciammse a viemia; Richiamare


moria.

alla

(;

moria, Rammemoriarsi, Rappresentarsi alla

meme-

Recanisso
rizia.

T. boi. Glycyrrhiza
la

m. Regolizia, Legorizia, Liquiechinata o glabra.


zuccherina e dolcificante

Recia^mmo
ralo
nella
altri

s.

Pianta,
l'Italia

cui radice

caccia
uccelli

serve in medicina a varj usi; ed


e nella Spagna.

comune

nel-

canto
celli

m. Richiamo : Uccello adopeper chiamare o allettare col della sua specie. Diconsi Uc-

Reca.nto
delle case.

s. m. Canio, Cantuccio: Ogni angolo che vada indentro, e dicesi particolarm. di quelli

cantojuoli o cantatoli o allettajuoli Gli uccelli che si tengono in gabbia per cantare o

per richiami. Dotto di Tordo, dicesi Schiamazzo


Zirlo; se di Starna, Canterella.

Xleca-pit
ricapilo
:

Recapitare, Ricapitare, Dar Indirizzare al suo luogo, Consegnare o


v.
a.

Far pervenire alcuna debbe avere.

cosa

in

mano

di

chi la

Richiamo, per Qualunque ailetlamenlo, al quale si gelian per natura gii uccelli; ed usasi anche figurai, per Ogni sorla d'allettamento o invito
lusinghiero.

Recapitola,
Rerapitolazione:
si

v.

a.

Recapitolare, Ricapitolare

Recillse

n. p.

Gongolare, Collepollarsi, Ral-

e Rirapiinlnre: Ridire in succinto. Riepilogare.

legrarsi, Giubilare:

Commuoversi per una

certa

Recaptolazin
detto
scritto.

s.

f.

Ricapitolaziune e

interna allegrezza.

Sommaria

ripetizione di ci che

Reciocco
Recita
Recita,
si s.
f.

s.

m. Sentore, Indizio: Avviso


sia

di

Reca sa
carla

qualche cosa accaduta o che

per accadere,

v. a. Ricalzare e Rincalzare. T. agi'ic.


a

avuto quasi d nascosto e non ben certo.


Recita: L'alto di recitare in teatro,

Metter attorno

Recatto
S

D
uno

una cosa o terra o altro per fortifidifenderla, acciocch si sostenga pi salda. s. m. Sesto, Ordine, Assetto. so recatti a nn-a pers6nn-a; Conciar

Rappresentazione.
V.
a.

Recitare: Dire a mente ci cbe


f

imparato,
:

pel di delle feste; ed

anche Dargli
la casa,

la stretta,

Recitare

Lo esporre cbe fanno


s.

Comici

la

parie

Ucciderlo.
H

in

loro sulle scene.

recatto
ecc.

casa; Far

vale Rimetterla

X^e^itati-vo

m. Recitativo: Composizione

assetto, in
letti,

buon ordine, cio Spazzare, Rifare

musicale di stile andante non obbligalo a ritmo, che si usa nelle poesie narrative, ad imitazione
del recitare nelle

recatto a

nn-a cosa; Dar

sesto, Assestare,

Assettare, Mettere o Porre in assetto checchessia,

vale Rimetterlo in bnon ordine; e talora Racconciare, Raccomodare, Rialiare checchessia.

recatto a tutto; Far piazza pulita. Fare lo spiano, dicesi ironicam. per Consumar tulio, Mangiar tutto e sim.

IRecimm propriam. degli Reelso


s.

commedie. n. Mutare e Madare, si dice uccelli quando rinnovan le penne. ro. Recluso: Condannalo alla rev. la

Recluta,

Dse recatto;

Mettersi in ordine, Allestirsi, Diin

sporsi, Apprestarsi, Mettersi

punto; e talora

Curarsi da qualche malattia.

pena della reclusione. Soldato novellamente arrolaio, ed anche Cerna. Notisi che Cerna propriam. II giovine descritto soltanto ne' ruoli della Milizia; ma una volta vestilo di divisa, armato ed incorporalo, piglia il nome di Recluta;
cluinne.
s.
f.

Che subisce

Recluta:

S Mette in recatto nn-a persnn-a; Acconciar uno, Allogarlo, Collocarlo in qualche impiego. de recatto ; Uomo aggiustalo V. Ommo. S

Ommo

Recluta.
che
si

Trova recatto a fa nn-a cosa; Trovar modo, verso, ripiego a far una cosa, vale Trovar la
maniera
di
di

Reelsin
d
ai

istruzione nel maneggio la sua armi, assume quello di Soldato. V. a. Reclutare: 3Iellere o Arrotare nuovi soldati in luogo dei mancanti. s. f. Reclusione: Pena infamante

terminala poi
delle

Recazze nuovo. in peccu;


nuovo
Ricada
a
:

condurre a fine alcuna cosa. v. n. Ricadere, Ricascare: Cader


Ricadere
nel

delinquenti, rinchiudendoli per

nn

tempo determinalo

Recoag'S'o
peccalo:

una casa V. Requaggio.


in

di

forza.

Tornar

di

Recmpens.
R>ecopi
Riposo che
V. a.

V. Ricompensa.

p'-ccare.
s. f. Ricaduta, Ricascata, Recidiva, ricadere in una malattia dopo esserne

Recheita
Il

Ricopiare: Trascrivere di nuovo;

Recrea^zin
si

ed anche Copiare semplicemente. s. f. Recreazione e Ricreazione:

miglioralo.

prende dopo

gli

affanni

le fa-

RecHutto

S ^'^ pczo

a recheila che a maottia V. Maottta.

tiche durale.

s. m. Ricolla: Fior di latte cavalo dal siero per mezzo del fuoco. di uggi; Cispa, Caccole: Quell'umore che cola dagli occhi e si risecca intorno alle palpebre.

Recl.

V.

n.

Rinc]}|are, antic. Reculare:

Ar-

retrarsi, Farsi

Tirarsi indietro senza voltarsi;

allrim. Dietreggiare, Indietreggiare,

Dar addietro.

Reoavea.

V. Arrecuved.

640

RED
s.

REF
n

RiCcveo
Refrigerio.

m. Conforto, Sollievo, Ristoro,


f.

Rincalzare: Ficcare
perte sotto
la

lembi delle lenzuola e coi materassa, accioch chi dentro

Hedaiicia
quale
si

s.

Radancia e Rpdancia. T.mar.


metallo
,

non caschi rivoltandosi.


S Redgoidso e
le

Specie di rivf stiinenlo anulare di gnernisce

col di

mneghe da camixa; Rimboccar


:

internamente

un

occhio

maniche, e comunem. Sbracciarsi


le

Nudarsi

le

cavo, ordinariam. quegli degli stroppi dei bozzelli,


le

braccia rimboccando

maniche

della camicia o

brancarelle e quello dell'estremit dei penzoli.


s.
f.

Ieda<ssa.
tli

Radazza. T.

mar. Fascio
i

di

di

vecchie corde, legali assieme ad una delle


lavati.

altro pel caldo o per essere pi spedilo al lavoro. Quindi Sbracciato vale Che ha le maniche rimboccate fino al gmito e nudata quella parie del

ICedassa
Nettare

si asciugano ponti dopo - Radazza a manico, Specie di radazza legata ad un manico di legno. v. a. Radazzare. T. mar. Asciugare

estremit, col quale


averli

braccio.

Redosso

s.

m. Ridosso

Luogo da
alla

potervi

stare al coperto dal vento.

il

bastimento colla radazza.

!Ee<lttt

s. m. Compilatore, e nell'uso anche Redattore: Colui che compila un giornale raccogliendo la materia di qua e di l.

Rede Ref^
Il

redosso V. questa voce V. Ride.


v. a.

sua

sede

alfab.

Rifare: Tornar di nuovo a

fare la

stessa cosa.

rtedazin

s.

f.

Rddeno
Inflessi bile; e
Il

in

che Re('azioDe: un giornale.

Il

Compilazione, e nell'uso ancompilare e Le cose compilale

Il

add. Intirizzalo: Che ha in s ri-

gidezza, Che non pu piegarsi; Rigido,

nonch

delle
colla

Duro, persone, dicesi anche


Il

per Rimettere nello stato di prima. cambio o in contraccambio, Contraccamm'ha refcelo in tanti libbri ; Mi diede biare: in cambio tanti libri. e strapunte; Ribatter le materasse, nn-a casa; Rifare una casa o sim., vale RieRifare,
in

Dar

dificarla,

Rifabbricarla
p.

I)

ed altro. Intirizzato, Intirizzito V. Insteccho nel 2 signif. Incamalato, Incamalilo, Impalalo, per Troppo

delle robe rigide con

S Rcfdse
sofferto.

n.

Rifarsi: Ristorarsi

d'alcun

danno

il

Rifarsi,

parlando di giuoco, vale

Rivincere

intero sulla persona.

perduto. Ricattarsi, Riscattarsi, Rivalersi.

da-ofredo; Assideralo, Agghiadato, Aggrezzato,


Aggrezzito, Intirizzito: Preso da eccessivo freddo:

R.e:ft3eta

Sn rcddeno da-o freido ; Sono


freddo.

intirizzilo

dal

s. f. Rifacimento, Compenso, Risarcimento, Indennizzazione, Contraccambio; e d'ordinario Quella giunta o Quel soprappi che si aggiunge ad una cosa che si cambia con un'altra,

R.ed.d.ito
Frullo che

s.

m. Rendita, Entrata, Provento:


trae dai
terreni,

per pareggiare

il

cambio,

il

baratto,

la

permuta.

si

da' capitali posti

Uef^scia
dopo d'avere

v.

a.

Rifasciare:

Fasciar di nuovo,

lid-ena
del

anche Reddito, voce per da schivarsi. s. f. Rdina e Rdine, al plur. Rdine e Rdini: Quelle strisce di cuojo o sim., pi mene lunghe, che sono attaccale al morso
eavallo, colle quali
s.

a IralTco o da altri averi; nell'uso

sfasciato.

Reftesso

s.

m. Schianco

e Stianco:

Che parfa la

tecipa del lungo e del largo, siccome

dia-

si

Redent
R scatto;

regge e

si

guida.

gonale del quadro; altrim. detto Sehianciana. Pe refesso; Di schianco o Per S De refesso ischianco, A sghembo, A sghimbescio, A schisa,
In tralice, Di traverso,

redime (riscalii, libera). Oggid per antonomasia dicesi a Ges Cristo Nostro Signore.
s.
f.

m. Redentore: the

traverso, Per traverso.


i

Itefettio
ligiosi

s.

m.
f.

claustrali si
s.

Luogo, dove reriducono insieme a mangiare.


Refettorio:

Redeiiisiix

Itedenzione, Liberazione,

Reffezin.
e per
lo

Refezione, Rifezione, Ristoro;


Tagliar
l'ettremil

e dicesi propriam. di Quella, per cui

pi Piccolo o leggero pasto.


a.

Nostro Signor Ges Cristo ha ricomperato gli uomini col suo sangue. Redig-g-e v. a. Compilare, Distendere, e nell'uso Redigere: Raccogliere, Mettere insieme, Ridurre in ordine checchessia, distendendolo in
iscritto;

Xtefi
col

v.

Ralli.are:

d'al-

cune cose per pareggiarla, come us:s da' librai, dai sarti, da' calzolai ed altri artefici colle forbici
raffilalojo
i

loro lavori
f.

Refiaggia
leva
nel
simili.

s.

Raffilatura:
di

Quello
tela,

che

si

e dicesi degli Scriltori.


v. a.

raffilare,

come

panno,

carta e

Iifcediairiae
scaiiare,

Redimere: Riccmperiare, Rim. Pastrano: Specie


da
di fer-

Parlando delle
s.

Raffilature

delle scarpe,

Liberare.
s.

dicesi anche Coiattoli e Cejazzoli.

R^edingrotto

Refiu
di

m. Coglirtta: Laia sopraffine e per


la

lo

pi

rajuolo con maniche

imbracciarsi, pistagna

quella del dosso dell'animale;

migliore quella
e

(coUello) e uno o pi bveri (labarrinj; dalla

Tunisi.
v. n. Refocilare

Redg-g-ia

voce inglese Rcding-eoat. Rimboccatura: L'atto del s. f. rimboccare e La cosa slessa rimboccala; e propriam. si dice di Quella parte del lenzuolo che si rovescia sopra la coperta nell'ammannire il letto prima d'andare a dormire. - Parlando di sacca,
calze e simili,
dicesi anche, e forse preferibil-

Refcilla
frigerare: Rcfocillsc
frigerarsi,
;

Rifocillare,

Re-

Ristorare specialm. col cibo.


n.
p.

Refocillarsi,

Rifocillarsi,

Re-

Reflziarsi,
v.
a.

Ristorarsi.

R.efnde
demolirlo
la

RpefV>ndoa

v.

a.

Rifondere; Di nuovo fondere. Rimpeilare. T. mur. Rin-

mente, Rimbocchetlo.
11

novare interamente o parzialmente un muro senza tutto ad un trailo, ma ripigliandone


costruzione a pezzi dal basso
s.

Rinciilzntura: L'alto di rincalzare e


rincalzata

La cosa slessa V. Redoggid nel 2 significato.


v.
la a.

in

allo.

ICefjrattaio

Redggia,
l'estremit ovv.

'Rimboccare: Arrovesciare bocca d'alcuna cosa, come di

sacchi,

di

maniche, d lenzuola o allra cosa sin.

m. Refrallario: Voce dell'uso adoperata frequentemente nella moderna milizia: Quel coscritto che si sottrae illegalmente all'obbligo del servizio mililare; allrim. Contumace.

REO
Ref!ra,ziii
mento
lorch
altro
di
di
s.
f.

REO
fs.

641

Refrazione. T.

Cambialuce,
al-

slato di

salute; Fresco, Florido, Prosperoso, e


si

direzione a cui soggiace

la

per

lo

pi

dice de' vecchi.


a.

cade

obliquamente

da un centro in un
si

Reg-a,!!,
dicesi
,

v.

Regalare, Donare: Far regali;

diversa densit, e che

allontana o

si

anche Presentare,
s.

ma

soltanto

quando
di

si

ReCreid,
3 freddare

avvicina dalia perpendicolare secondo che l'ultimo centro pili o meno denso del primo. v. a. Raffreddare, Freddare, Affreddare: Far divenir freddo. N lascia refreidd nn-a cosa;
alcuna
cosa,
vale

regalano cose mobili.

Reg-a.lletto
gaio
:

m. Regaluccio. Dim.

Re-

Piccolo regalo.

Reg'a.llia.
Non
con
lasciar
celeril

V. Regailo.

R.eg-allo
%
eccellente.

s.

m. Regalo, Dono, Donativo, Presente.


di

Fare

Roba da regallo; Cosa


V.
la

regalo, cio squisita,

quella tal cosa.

$ Refreidse n. p. Raffreddarsi, Affreddarsi, Freddarsi: Divenir freddo. Raffreddarsi, Affreddarsi, melaf. vale Rattie-

XSeg's.
Rinnovar
di
villa;

a.

Rinferrare.

T.

de'

magnani.

pidirsi

nel

fervore, cio

Scemare

il

fervore nel-

sia

rotto

punta ai ferri per uso de' muratori ed anche Rassettare alcun ferro che consumato.
n. p.

l'operazione e nell'affetto.
n

Reg-s.se
un
il

Sbracciarsi.

Voce

del connella

Raffreddarsi, per Infreddare, Pigliare un'in-

tado \. Redggidse e

mneghe da camixa
:

freddatura,

un'imbeccata,
s.

mal

del

castrone V.

brezzolone o Costippse.

voce Redggi.

I^eg-atta,
mare o
di

s.

f.

Regata

Spettacolo festevole sol

Refreid-

m. Imbeccata, Infreddatura, Raffreddore, Infreddazione. Imbeccata pi familiare; Infreddatura di lutti gli stili: Imbeccala si accoppia col verbo Pigliare e simili nell'uso comune ; n si direbbe assolulam. Stagione da imbeccate, come dicesi da infreddature; Infreddazione , pi raro, per L'atto d'infreddare, piuttosto che il male slesso; il Raffreddore par pi durevole : l' Infreddatura pu pi forte dal Raffreddore si essere breve e leggiera passa all'attacco di petto; da questo al mal d
:

nei fiumi, e consiste in


al

barche per arrivare

una corsa a gara termine prefisso e gua-

dagnar de' premj. And de regatta; Gareggiare, Andar a gara, Compelere, Andar di competenza. Jlodo figur. Rreg-atta V. sopra Andd de rega'ta. Re^^a-ttonn-a. s. f. Trecca, Treccola, Rivendajnoa, Rivendugliola: Che rivende frutta, erbe e simili; da noi per dicesi Colei che rivende unicamente fruita.
S

Re^ise
perarsi,

n.

p.

Ingegnarsi, Industriarsi,

Ado-

petto, alia

tisi.

Aguzzarsi, Arrabattarsi: Adoperar ogni

Refreidu.
n

p.

pass.

Raffreddato, Affreddalo

suo mezzo, industria ed opera onde mantenersi

V. Refreidd nel 1"

signif.

Raffreddato, Infreddalo, Costipato:

Che ha preso

e campare.
t

<^tn(e ; Rigirarsi

danari, o assolotam. Rigirarsi,

un'imbeccata, un'infreddatura.

Refrescmme
cente odore che
i

s.

m. Lezzo: Certo spiai

comunem. di Chi si studia d'utilizzare per ogni onesto modo un picciol corpo di danari per
dicesi

mandano

piatti

e le tazze e

guadagnar
Regidsela;
vita

la

vita.
si

non bene sciaguattati in acqua chiara, specialmente quando in essi sia abbiano toccato pesce, cacio, uova o latte: stalo Questo gotto 5 sa de refrescmme ; Questo
bicchieri o mal lavati o

Rigirarsela,

dice

per Passare
T.

la

e mantenersi assai onestamente.


s.
f.

iReg-nette
di nastro. I

plnr.

Naslrini.

paslaj.

Paste per minestra, strette, bislunghe, in forma

bicchiere sa di lezzo.

Refu
Non

V.

a.

Rifiutare, Ricusare:

Non
II

volere.
ricusare

accettare, Rigettare.
i

Tose, dicono Bigherine naslrini che da un lato hanno il crespo, come i maccberoD (lasagne da fidcd) de' paslaj genovesi.
i

Fagliare, presso
rifiutare
di

Giuocalori di carte

f^eg-inii-ai
n

rispondere del seme giuocalo, tuttoch se n'abbia in mano mostrando di non

averne, o non averne realmente. Vercdttos; Rifiutar l'eredit, vale Ricusarla,


Ripudiarla.
Il

s. f. Regina, Reina: Moglie del re Signora di regno. Regina, per similil. dicesi di Cose che sorpassano le allre in eccellenza: \4 ruza a l' a

reginn-a de scioi; La rosa


per

la

regina de'

fiori.

Una

delle figure o pezzi del giuoco degli

Ref^g^ise
Ifiefullo
s.

V. RIfgidse. m. Scvolo. T.

arligl.

Un'asta
S

lunga con un cilindro di legno in cima guernito


latto all'intorno ed in punta di setole di cinghiale

scacchi, ed il primo dopo il re; dicesi anche Donna. jEgun (la reginn-a ; Acqua della regina V. ^gua.
s. fn.

Reg-iio
Il

Raggiro, Industria, Maneggio, Arte,


Studio, Cura.

brusca onde formare una grossezza proporzionata al calibro del cannone. Serve ai
a

foggia di

IngCiino, Traffico,

Raggiro, per Pratica segreta^ Negoziato coperto


a fine
di

cannonieri per nettare l'interno ossia l'anima del

cannone dopo ogpi

tiro

e per

rinfrescarlo.

Da

checchessia.

de parolle; Raggiro,
parole.

Rigiro,

Involgimento di

Refo
n

molli scrittori chiamalo Lanata.


s.

m.

Rifiuto,

fiulamenlo, Rifintazione,
ri-

Ommo
al

de regio
v.

Uomo

industrioso, ingegnoso,

Ricusa, Negativa, Repulsa,


Rifiuto, presso
i

Rigoitamento. Giuocalori da carte II non

diligente,

destro, solerle.
a.

^
Porre

Registra,
registro.

Registrare: Scrivere,

spondere

al

seme giocalo
Faglio.
ni.

tulloch se n'abbia in

mano;
si

altrim.
s.

R^eg'isti'aziii
T. stamp. Lettera che
si

s.

f.

Registrazione, Registra-

Refuso

Refuso.
nel

tura

L'alio di registrare, specialm. ne' pubblici

scambiata

comporre o che
Rubizzo:

posta

registri,

un
la

alio,

una scrittura qualunque per ac-

nella cassetta dun'altra lettera nello

scomporre.

in

certarne

data o l'integrila del contenuto.


s.

Reg'a/g-g-xo

add.

Che

buono

Registro

m. Registro: Libro dove sono


41

Casaoou, Dizionario Genovtso'Italiano.

REG
e registrali
gli

EL
pubblici
;

scritti

alti
i

ed anche

II

Pse regolu V. Poso.


V. Arreg'rdse.
Barbatella: Ramicello di vite, il quale si conficca nella terra curvandolo e piegandolo dalla pianta madre, per reciderlo e tras.
f.

libro

dove

si

scrivono

negozj di ciascun giorno


parte

Iteg-rdse
ISreigua,

per serbarne memoria. presso gli Oriolaj dicesi Quella Registro


,

dell'oriuolo che serve ad accelerarne o rilardarne


il

Stamp. La perfetta coincidenza delle pagine nelle due parti del foglio, cio Bianca e
gli

Presso
sicali

molo.

pianlaVlo,

barbicalo che sia.

-Reixe
gliano

s. f.

Radice e Radica: La parte, per mezzo


alberi

della quale gli


alla

le

altre

piante
il

si

appi-

Volta.

Nel num.
Gli

terra

e ne traggono

lor

principal

del piti chiamansi negli strnm.

mu-

nutrimento; diccsi anche Barba,


stinata ad

ma

essa de-

ordini delle corde o delle

canne che

indicare tulle

le

fibre

mobili e penrovero,

corrispondono tutti alla medesima tastatura, per suonar tulli insieme, e suonano anche separatamente, levando loro o rendendo il suono per

denti delle piante, la lanugine dell'erbe e de' fiori.

La
il

rosa,

l'ellera, ecc.
il

hanno

le

barbe;

il

corro,

frassino, l'olmo, ecc.

hanno

le radici.

mezzo
i

di

piccoli
si

ordigni, o di legno o di ferro,

quali similm.

dicono Registri.
locuz.
alla

feriore di

Badice, dicesi anche per similit. della Parte inpi cose, come La radice de' denti,

S Mostriti d registro V. questa sede alfab.

sua
Il

delle unghie,

I^eg-itt, V. a. Rigitlare, Recere V. Vomita. Iteg'ii; v. n. Regnare: Governare uno Stato


con titolo di re. H Regnare, figurai. Dominare, Imperare, Tener il dominio, Signoreggiare, Prevalere, Predominare.

Principio, Cagione: reixe d ma; La radice, l'origine del male. de Sant'Apollonia; Pilatro: Radice che viene di Levante, di qualit caldissima, che si usa tenere in bocca per mitigare il dolor dei denti; dicesi anche Radice di Sant'Apollonia.
Figurai, per Origine,

de' capelli

e sim.

Reg-noceo
colo
turai
.

s.

m. Bitorzo, Bitorzolo, Bernocche scappa talora sopra


s.

meistra; Fittone: Radice maestra

della

pianta,

Quel

rialto

la

na-

cio Quella parte del fusto discendente che pe-

superfcie delle cose.

netra nella terra, per lo pi fusiforme.

Keg-noecoli
caricali

m.

pi.

Fronzoli: Gale e Modi

Comensd a caccia
dicare.

e reixe; Far le barbe.


la

ed eccessivi nel vestire delle donne. !Reg-ola> s. f. Regola, Norma, Guida, Modo,

bicare; e inforzandosi

pianta,

BarFar radice. Ra-

Modello: Dimostrazione della via d'operare,


n

Regola, per Misura.

Taggid e reixe; Dare alla radice, figurai, vale Levare ogni occasione di proseguire alcun negozio.
s.
f.

per Gli

statuti

che

religiosi

d'un

Ordine
nelil

Reix:etta>

Radicella, Radicelta, Barbicella,

son tenuti d'osservare. d trai; Regola del tre o Regola

B-irbicciuola, Barbicina:

Piccola radice o barba.

aurea,

I&eizeg'O
S

l'Aritm. dicesi Quella che serve per trovare quarto numero proporzionale.

m. Risico, Rischio, Pericolo, Repentaglio: Cimento di buono o cattivo esito in


s.

checchessia.

Fua de regola ; Fuor


di

di regola,

Fuor

di

modo,

reizego m. avv.

repentaglio,

rischio,

misura.

pericolo.

S In regola; Di santa ragione,

Copiosamente, In

Andd a
schio

abbondanza:
picchi, lo

ghe
lo

ha date in regota; Lo
cautela.

pericolo:

reizego; Andare a rischio, Correr riMancar poco che non accada


add. Risicoso, Arrisicoso, PeriChe porta
e

batt,

percosse di santa ragione.

un male.

Per bnn-a regola; A


nicamente.

Reizeg-so
risico.

S Servi in regola; Servir dall'amico, e dicesi iro-

coloso: Pieno di rischio o pericolo o


n

J Sta in regola; Stare a regola, vale Osservare la regola, e specialm. nel vitto.

Arrischievole, Risicato, Arrisicato, Avventato


dicesi di Persona che volentieri

o senza consial

Reg"ola
rare,

V. a. Regolare:

Dar

regola, Prescriver

modo, misura,

ecc. d'operare; Ordinare,

Mode-

Heiza/

derazione s'arrisica, Audace. Resa: Soilomissione volontaria s. f.

Guidare, Dirizzare.

nemico d'una
Dedizione.

citt

assediata o

dun

esercito vinto

S Regoldse n. p. Regolarsi, Condursi, Governarsi, Guidarsi, Dirigersi.

sotto stabilite condizioni; altrim. Arrendimento,

Reg-olaritce

s.

f.

Regolarit

Qualit di ci

R>la>

s.

f.

che regolare. Regolarit, per Ordine, Aggiustatezza, Esaltezza,


Puntualit nell'osservare
le

veriiicelli,

Matassa: Quel viluppo o gruppo di nastrini o capellini, avvolti a guisa

regole.

Reg'ola.i-izza.
della
reg(^larit.
s.

v.

a.

Render regolare: Dare

matassa; altrim. GuelTa. de pescio; Rocchio: Fetta di pesce. do fzo; Fusajolo e Fusajuolo: Quel
di striim.
di

piccolo

Aggiustare.

terra cotta, d'alabastro o d'altro,


il

ro-

Regrola^t

m. Regolatore: Chi regola. ild reluiu; Regolatore: Ingegno per frenare, regolare e render il moto disgiunto in parti. Negli
orologi da lascail Regolatore la Bilancia, la quale reagisce per elasticit; negli orologi a pendolo
il

tondo, bucato nel mezzo,


fuso,

quale

si

mette nel

acciocch aggravato giri pi unitamente e

meglio.

Helasci
Xte lascio
mettere in

s.

Y. Rilascia. m. Rilascio:

Il

rilasciare,

Il

ri-

Pendolo

sto.sso,

il

quale reagisce per gravila.

libert,

e per lo pi s'mlende

dalla

Reg-olu
I

p.

pass.

Regolato V. Reuold.

Regolato,

in

forza d'addiell. vale

Che procede

prigione.

de .sangue
qualsiasi

Emorragia

ProRuvio

di

sangue da

con regola. in t spende; Uomo assegnato, cio Che spende con regola e misura.

parte del corpo.

Relat,

Relat

V. Riferi nel i" significato. s. m. Relatore: Chi riferisce,

ed

ItBL

BEH
i

943

ancora ^orla
e
le

d'officio

presso

Consiglj o Tribunali,
i

per rivelazione,

o,

come

Deisti opinano, per

e dicesi di Colui che riferisce in iscrillo ragioni della causa che


s.
f.

fatti
)i

mezzo
di

della

ragione.

si

traila.

Religione,
in quel

pii

particolarm. Qnel sistema speciale

Rela<aE5n
Raegnaglio.

Relazione, Rapporto, Riporto,

fede e di cullo,
pai'se,
in

che stabilito

in

questo o

questa o in quella setta, ecc.;

Releg-.
iMandare

V.
in

a.

esilio

Heleg'azin

Relegare e Rilegare: Confinare, in luogo particolare. Relegazione: Esilio in s. f.

io

questo senso dicesi La religione cristiana,

1)

Relento

luogo particolare^ altrim. Confine. s. m. Sito^ Pozzo d rinchiuso: Quel


Il

riformata, maomettana, ecc.


Talvolta
si prende assoluL per Credenza, Fede. per Ordine o Regola di religiosi, ed anche

monastero de' medesimi.


s.
f.

puzzo che acquista una stanza o

altro luogo

per

Relnc,
tura.

Urto, Urlata, Urtamento, Urta-

essere stato lungo tempo chiuso. n Detto di farina, biade, legumi e sim. che, per
essere stati

Voce

del
s.
f.

contado.

fteling-a.

Ralinga e Rilinga. T. mar. Sono

parimente
f.

lungo

tempo rinchiusi,

Corde cucite

tutto intorno all'orlo delle vele, per

acquistano un cattivo odore, dicesi Tanfo.

I^letts^ s. iReluia. s.
d'orinoli,

Malassina V. Rla nel 1 signif. m. Oriolajn, Orologiere: Maestro


fa
s.

fortificarle ed impedire che non si lacerino; ed ancora perck possano resistere allo sforzo delle manovre che sono allacciate alle stesse vele.

Che

o raccomoda

gli

orinoli.

I^eling''

V.

a.

Ralingare. T.

mar. Cucire

le

Reluietto
Piccolo
orinolo.
s.

m. Orioletto. Dim. d'Oruolo:


Orinolo e
Oriolo,

ralinghe ad una vela V. sopra Relinga.

R>eliqu.io
Orologio:

s.

Reluio

m.

Vaso
servano

altra
le

custodia, dove

m. Reliquiario o Reliqaiere: si tengono e con-

Strum. che mostra e misura le ore, e ve ne sono di diverse specie. a cegna; Orologio ad acqua, e con voce greca Clessidra: Strum. per misurare il tempo colla caduta di certa quantit d'acqua che cola a traverso d'un piccolo buco che v'. o molla; Orologio a molla: Quello, la cai forza motrice prodotta da una molla. a peizo; Orologio a peso o a contrappeso: Quello, la cui forza motrice prodotta da no peso pendente da una corda o catenella. a pndolo V. Pndola. a pvee; Orinolo a polvere o Polverino: Macchinetta composta di due eguali ampolline di vetro, coniche, coperte in cima, abboccale l'una sull'altra, cio soprapposte bocca a bocca; una delle ampolline, la superiore, contenente una determinala quantit di minuta polvere arida o di sabbia finissima, la quale, per un forellino d'un interposto disco metallico, cade, poco per volta e senza interruzione, nell'ampollina inferiore, in un determinato tempo, come di mezz'oia, d'un'ora, ecc. Rivoltando ossia capovolgendo la macchinetta, ricomincia la caduta della polvere ed il

reliquie.

!Reiiia,cci, un.

perno;
la

Ribattere
conficcato

no
da

perno. T. calaf. Rintuzzare a colpi di martello


l'estremit sporgente d'un perno

banda

banda, sicch quasi una capocchia.


a

parie ribattuta diventi

IRemaJse
mitrilo.

n.

p. Rimaritarsi,

Riammogliarsi:

Maritarsi o Ammogliarsi di
Ripigliar donna.
s. f.

nuovo, cio Ritr

!Reminsinn-i
l'oso del
si

Ramanzina, Rammanzina,

Rammanzo, Rabbuffo,
fa

Ripassata, Gridala, e nel-

altrui

popolo tose. Diatriba : Riprensione che con parole minaccevole


v.
a.

Ttemet^insk,

Rimacinare:
Semoletto:
;

Macinare

di

Remxino
perch
si

nuovo.

s.

m.
la

Semola

OYe

lullor sia rimasta assai farina

cos detta da noi,

IRema^zg-g-io

Remedi.
Hemeciio

misuramento

dell'anzidetta durata.
signif.

a repetizin Y. Repetizin nel 2" a so; Orologio solare o 3Ieridiana,


sul

Un

piano,

quale sono tirate parecchie linee rappresensole,

tanti le ore diurne del

splendendo

il

tempo vero, le quali linee, vengono successivamente in-

dicale dall'ombra d'una bacchetta di ferro, chia-

seconda volta. m. Rimasuglio, Avanzaticelo: La pccola o peggior parte di qnel che avanza. v. a. Rimediare Por rimedio o riparo a qualunque male, a qualsivoglia inconveniente e disordine; Provvedere, Riparare. Rim dio e Remedio: Tutto s. m. ci che alto a riparare un male; Provvedimento, Riparo, n Rimedio, per Bledcina, Medicamento, Farmaco. S Gh' remedio a tutto fua che a morte; Tutto ha il suo rimedio fuorch il collo dinoccolato, A tutto si pu rimediare finch l'uomo in vita.
s.
:

macina

mata Stilo e con voce greca Gnomone. da campanin; Orologio di o da torre.

Non

ssi glie ci,

remedio; Non

esservi

pili

caso,

da stacca; Orologio da

tasca.

ICemeg'.

co resveggin; Orologio a sveglia o a destatojo:

liemen.
n

Quello in cui, a ora precedentemente stabilita, scoppia un tintinno prolungato allo a destare; dicesi anche Sveglia e Svegliarino. ^ Ave 5 rcluio in ta testa; Aver l'orinolo negli orecchi: Indovinar le ore.
%

n via, n verso: Essere irremediabile. V. Rmeg. v. a. Brancicare, Stazzonare, Malmenare, Mantrugiare V. Slagnscd.
Ripetere
pii

Rimasticare:
cosa stessa,

volle

annodando

la

Remcnse
Agitarsi.

n. p.

Dimenarsi, Rimenars, Muoversi,

a corda a-o reluio; Caricar

l'orologio

V.

Chi va in
se

letto

sensa cenn-a, tutta a nutte


Branco, Frotta, Turma, Truppa:
pass.

Corda.
S

remenn-a V. Cenn-a.
s.
f.

Mnta
tare un

Smonta un
le

reluio; Montare o

orologio, vale Metterne insieme o


parli.
s.
f.

SmonScomdei

Remeni

meiterne

Remenu
n

Moltitudine di persone.
p.

Brancicato,

Slazzonato,

Relig>ioii
dogmi

Religione:

Il

complesso

Mantrugiato, ecc.

e de' precetti insegnati da

Dio

agli

aomini

Detto e ridetto: Ripetuto pi volte a saziet.

644

REM
cose remente spssan;

REM
Le cose
ripetute nau-

^E

Rme:xa;
hot.

s.

f.

Rmice, Bmbice, Lapazio. T.


assai noia che cresce

seano. Dettalo prov. di ciiiaro signitcato.

Ritmex crispus. Pianta

JESemescello
su di s a

s.

m. Gomitolo: Filo avvolto


i:alla.

ne' luoghi umidi,

e specialm.

ne' prati,

danno-

mo'

di

Cavo (io remcsccllo; Capo del gomitolo; L'estremit del filo con che termina il gomitolo. S Fondello d remenccllo V. Fondello. % Trova 5 caoo d remesoello V. Cavo.
S

ad estirparsi per le profonde ed eslese sue radici che ripullulano conlinuamenle. Le sue foglie sono simili
difficile

sissima alle piante vicine e

quelle dell' acetosa,

ma

pi

lunghe. Fiorisce

neir eslate.

Xt^emesci.
stare,

v.

a.

Mestare, Rimestare,
dice di

Trame-

Reuiisciou
colpa, d'offesa.

Rimescolare, Tramenare: Agitare con me-

s. f. Remissione e Rimessione, Condono, Perdono: Scancellamento d'errore, di

stola

con mano, e

si

cose

liquide o

che tendano al liquido. Usalo in signif. neut. vale Sentir muovere in qualche luogo. e bele; Rimescolare il sangue V. Bela. e carie; Scozzare o Mescolar le carte, dicesi delle Carte da giocare quando si rimescolano, levandole dall'ordine loro. 5 fugo; Sbraciare: Allargar la bragia affinch meglio s'accenda, o l'accesa mandi pi calore.

No
Non

gh' de remiscin;
c'

pnia che tenga,

Non c' via, n verso, Non c' caso, Non


piet,

possibile.

Sensa remiscin; Senza


sione,

Senza compasal

Irremissibilmente..
s.
f.

Remissa.
dove
II

Rimessa: Stanzone
le

terreno,

si

ripongono

carrozze.

Rimessa, talora term. mercant. e dicesi di Qualunque cosa altrui mandala o spedila, come danari,

6 taccn; Smuovere
levarne colle mani
cale dal

il

le foglie

saccone: Agitarne e solrimaste pigiale e cal-

Remm
Spigner
battello
I

ecc.

v.

n.

Remare, Remigare, Vogare:


per l'acqua co' remi.
al

peso della persona, affinch il saccone ritorni ad esser soffi"ce. S Sentise tlio remesci; Sentirsi tutto rimescolare, vale Prender rimescolamento, Impaurirsi, e dicesi volendo esprimere Quell'agitazione o tur-

il

baltello
s.
f.

R^emiu;

Remala, Vogala: Spinta data

co' remr.

Remino
quale
i

Remata, per Percossa data col remo. s. m. Remo: Slrum. di legno,


remalori, scalzando l'acqua di sotto
al

col

bamento, che produce nel sangue un'improvvisa


cagione di spavento.
S Sia
lare

na-

viglio,

fanno

si

ch'esso

vada innanzi e faccia

a remesci pe-a casa; Gingillare o Gingilper casa, vale Andar aggirandosi per la casa,
s.

viaggio.
S S

Mnego d5 remmo V. Gin.


Palpa
e

occupati in pi coserelle, tanto per far l'ora.

remme;
s.

IRemesciii
per
lo

m. Frugolo, Frugolino,

si

dice

pi a'fanciullini che non istanno mai fermi.

R^emmo, !Remmu.

s.

Palpare remi V. Palpa. m. Remajo: Colui che fa remi. m. Remalore, Vogatore: Colui
i i

iReiuescio

s. m. Rimescolamento: L'alto di mescolare insieme due o pi cose. w Rimescolamento e Rimescolala, figurai, per Quel terrore che ci viene da sbita paura o dolore. n per Confusione, Disordine, e per lo pi Quello che nasce da repentina rivoluzione in uno Slato

Rremoiu
specificare

che rema o voga. s. m. Remolino. T. mar. Vento verlicoso come un turbine o ciclone, ma si suole

con questo nome

Quelli della

Costa

d'Africa occidentale; altrim.

Turbine, Ciclone,

Scione, Scionata.
Il

citt;

Remsto Remette
di

Ammutinamento, Sollevazione, Tumulto. V. liegoggo. Voce del contado.

Mulinello; Il mulinare o II rigiro de' venti, delle acque e sim., agilalissimo e circolare.

v. a. Rimettere: Pro.priam. Mettere nuovo, Riporre le cose dov'cran prima o dove siano state qualche volta. Il Rimettere, per Isminuire, Perdere, Aver danno perdila: g'ha remisso d'n e de slacca; Vi rimise d'onore e di borsa. per Dar in mano. Consegnare. H per Commettere, Far arbitro uno,d'una cosa:

RremiKl.

un

erlboo;

Rimondare, Dii

brucare, Dibruscare un albero, vale Tagliargli

Rremnta^
ordigni,

rami inutili, seccaginosi e dannosi. dd freido; Patir freddo V. Freido. v. a. Rimontare. T. di varj artisti. Guernire di nuovo o Rimettere in sesto alcuni
Ricontare, Risalire: Andar pi su. Ripigliare
le

L'han remissa in te mce moen; La rimisero me nelle mie mani.


Il

in

cose da lontano, Risalire all'origine, alla sorgente.

w p de
vale Farvi
solctlalura.

stiva;;
il

Rimpedulare un pajo

di stivali,

Parlandosi di Giudizj, vale


alla

Destinare a un
ri-

piede con nuovo lomajo e nuova


rimettere
a

tribunale:

L'han remissa a Prefetla; La


Prefettura.

Il

misero
i

f Remoxita/ta< ....
si

Il

nuovo

anche

term. mercant. e

dice del

Man-

dare
Il

denari per via di lellere di cambio.

Remrca

checchessia.

v. a.

Rimorchiare. T. mar. Trarre

Piegare', Convertire,

Vincere: N l'han poscio remelle; Noi poterono piegare. t'iin-a impreiza; Rimettere in un'impresa, vale Scapitarci un tanto del suo anzi che guadagnarci.
n. p.

Trascinare un bastimento mediante un altro con imbarcazioni attaccate alla sua prora con cavi, che chiamansi Rimorchj; altrim. Rimur-

Remrco
burchio
:

chiare, Rimburchiare.
s.

S Remeliise
Il

Rimettersi, Riferirsi, Rapportarsi;


altrui
il

ed ancTie Lasciare

giudizio d'una cosa.


le

Rimettersi, per Acquistare

forze e

la

sa-

nit
Il

dopo una

malattia.

Rendersi, Arrendersi, Convertirsi, Piegarsi: Z)o;>po s' remisso; Finalmente si pieg. tanto

m. Rimorchio, Rimorchio e Rimed anche Quel battello che si trae dietro altra barca maggiore, a cui altaccala con fune, la quel fune chiamasi anch'essa Rimorchio. S Avc a remrco; Avere a rimorchio, vuol dire Star rimorchiando qualche galleggiante, Avere
Il

rimorchiare

BEN
attaccato da

REP
altro

645

poppa ana nave, una lancia od


v. d.

e trarlo con s.

gare: Levarsi dall'obbedienza e divozione. Ribellarsi da uno per aderire a un altro; e per
lo

Retxior*de
fatti

Rimordere,

dicosi

della

co-

pi

si

dice d religione e di

setta,

scienza, e vale Provar pentimento e dolore dei

commessi.
v. a.

n Imprecare,

Maledire, Bestemmiare.
la

a fede; Apostatare: Rinnegar


dalla sua reli&:ione.
s.

fede. Partirsi

Reraa.
n

"Remscoio

Rimnovere, Diseoslare, Scansare: Allontanare alquanto: Remce un p quella pria; Scansate un po' quella pietra, Trapianlare, Traspiantare, trasporre: Cavar la pianta da un luogo e piantarla in nn altro. s. m. Ciamroengola, Berghineila, Baldracca, ecc. Voce della plebe, e diccsi per
dispregio di

Reneg'a.ddo
ha rinunziato
un' altra.
alia

m. Rinnegato

Quegli

che

sua religione per abbracciarne


e finno-

Rinnovare Renova Rinovare, Rinoveliare: Tornare nuovo, un Rinnovare un un cappello


v. a.

vellare e

far di

abito, ecc.;

abito,

Ren
ma

Donna

vile

e di cattiva fama.

e sim., vale Metterselo


fatto

la

prima volta, essendo

laterali della s. m. pi. Rene, Reni: Parti colonna spinale fra le due vertebre dorsali e le due prime lombali. Si usano tanto nel masch. quanto nel femm. dicendosi 1 reni e Le reni;

di nuovo. In alcuni luoghi della Tose, dianche Incignare un abito. S Renovse n. p. Rinnovarsi, Rinovarsi, Rinno-

cesi

vellarsi.
s. f. Rinnovazione e RinovaRinnovamento Il rinnovare. ''Ren, V. sopra Renava. s. m. Ranuncolo e Ranuncolo. T. hot. Ranunculus asiaticus. Pianta che ha la

mascb. intendesi Ciascuno dei due organi secretorj delle orine, che sono glandolo silnate nella regione de' lombi, allrim. Arnione CRgnnJ. S Md de reti; Mal de' lombi, Lombaggine, e in term. mcd. Nefritide: Inflammazione di reni. Ieua<sce v. n. Rinascere: Nascer di nuovo, Rivivere, Tornar in vita, Risorgere. p. pass. Rinato V. Renasce. S Ale p d'ese renascio; Mi pare d'esser rinato, si dice Quando ci sentiamo sollevati da qualche
nel signif.

Reno'va.seiu
zione,

Renuncolo
stelo

radice tuberosa, affastellata, alquanto nera;

lo
;

ramoso, inferiormente rotondo, peloso


<

le

foglie inferiori semplici

lobate, iniasliate, acute,


rossi,

Renascio
noja
dolore.

pelose
ecc.,

al

di

sotto;

fiori

bianchi, gialli,

inodori, col calice


al

non

ricurvo.

origi-

naria dell'Asia; fiorisce

principio di primavera.

Renunzi.
signif.
altrui
lui

v. a.

Rinunziare, Renunziare, Ri:

**Reiicio

Rende
quel
prestito
11

V. Rddeno nei due primi

nunciare, Reiiunciare, Risegnare


fiutare

Cedere o Ri-

v. a.
gli
si

Rendere: Dar

nelle

mani

spontaneamente

la

propria ragione o do-

che

in

tolto o si avuto da consegna; Restituire.

io

Ro
alla

minio sopra checchessia.


lor

Rendere, Fruttare, e dicesi di poderi, di case, di censi, d'usure, d'impieghi e sim. Parlando di fortezze, citt e sim., vale Consegnarle,
n

fAj, se da ro, Fa ro V. queste ioCOZ. sede alfabetica.

Icete d rende molli; rende molli. a pariglia V. sotto Rende pan pe fgassa. ben per tn; Render ben per male o di male bene: Giovare a chi nuoce cnto; Render conto V. Cnto. drappi; Riportare 1 panni. l'anima a Dio; Render l'anima o lo spirito,
Il

Darne dominio, per Tradurre italian; Rendetelo per Far diventare:


il

!Reo1><r*l>a.o s. m. Rabrbaro e Reobrbaro. T. hot. Bheum palmatum. Radica medicinale


purgativa, di sostanza fungosa e di color gialliccio, la quale, secca, a noi portata dalla

il
:

possesso,

Ispiegare,

Rendeilo in tanto

China,

in

tanta lingua italiana.

latte

dove nasce sulle rive del Wolga. Negli antichi si trova anche Rabrbero, Ribrbem. Riobrbero e Reubrbaro. Repa.i*, v. a. Riparare, Difendere: G'h redalla Persia e dalla Moscovia,

paru
S
n

e botte, l'cegua, ecc.; Gli riparai le basse,

l'acqua, ecc.

Repardse o fepdse n. p. Ripararsi, Difendersi, e msche da-o naso V. Mosca.

Repa.x*p.
S

v.

a.

Riconfortare,

Rinvigorire,
Rinfran-

vale Trapassare, Uscir di


l'n,

vita,

Morire.

Sollevare, Ristorare, Rifocillare.

zione

a rsptazidn; Render l'onore, la riputaDare le soddisfazioni opportune per riil

Reparpdse
carsi,

n. p. Riconfortarsi, Riaversi,

Sollevarsi, ecc.

sarcire l'allrni offesa riputazione.

Repa^scimento CFd
zare.

oj; Rinverzare, Sver-

5 salo; Rendere
salato.

saluto: Corrispondere coi

T.

schegge, e

murat. Turare con isverze, ossia con un po' di calcina i vani che rimuro.
V. n.

pan pe fgassa; Rendere pane

per

focaccia,

mangono
la
Il

nel

Render frasche per foglie, ecc. V. Fgassa. S A bn rende; A buon rendere, si dice comun. Quando altri o ci fa un beneficio o ci accomoda di qualche cosa, e vuol significare non solo il grato animo nostro, ma anche la volont di rendere
il

Repciss.

contraccambio.
in

Ripassare: Passar da un laogo seconda volta od anche pi volte. Ripassare, Rivedere, Rileggere, Esaminare di nuovo, e talora Ricorreggere. conti: Riscontrarli per vej cnti; Rivedere dere se sono in regola.
i

S Rndise n. p. Rendersi, Arrendersi: Darsi mano al nemico, Confessarsi per vinto.


garsi:

dincB

Riscontrar

la

moneta

Ricontarla

per

Rendersi, Arrendersi, per similit. Cedere, Pie-

veder se (orna. nn-a pittu; Ripassar nna pittara, vale Ritoccarla, Correggerla.

n
si

se voeiva rende

a niscin cnto;

E' non

voleva rendere a nessun patto. discrezin V. Discrezin.

un raz;
conciargli

Affilare
il

o Raffilare an rasojo:

RacRil-

filo.

Rndia,
Reneg''

V. Reddito.
v.
a.

un travaggio;

Ripassare an lavoro, vale

Rinnegare,

Rinegare,

Rinie-

toccarlo, Rivederlo, Dargli l'altima

maoo.

646

REP
vesti: Racconciare, Rassettare un vestito.
s.
f.

REP
S Schiva repicco; Sfuggir lo scontro, l'intoppo, vale Scansar l'importunit, l'occasione importuna.

un

Repassa,
altro;

Rip;jssata, usasi

figurai,

col v.

Dare, e vale

II

rileggere,

Il

rivedere

scritti

Repig'S'i^
gliare

V.

a.

Ripigliare, Riprendere:

Pi-

e genericam.

Nuovo esame d'una cosa;


(cero; H^re una stiratina.
Il

Prender

di

nuovo; Ricuperare, Riacnna

Rivista, Ritocco.

quistare.

Repa.sso
soffritti in

nn-a ripassa co
s.

Ripigliare, Rimettere, per Tornare a fare

anche Ripasso. T. de' cuochi. Apparecchio che si fa con

m.

Soffritto, e nell'uso

cosa tralasciata:

Ho repiggiu
il

zazzn; Ho
del discorso.
alla

cipolla tagliata

a fette, aglio, prezzemolo, ecc.,

rimesso il digiuno. 5 fi d discorso; Ripigliare

filo

casseruola con grascia e burro od olio,

Rannodare
callaja.

il

discorso,

Tornare a bomba o

per cuocervi poscia carne o pesce.

Repeus

v. n. Ripensare: Di nuovo e diligentemente pensare, Riconsiderare. nn-a cosa; Ripensare una cosa o ad una cosa: Riandarla colla mente, Pensarvi sopra. Rimu-

g Repiggise
carsi,

n. p.

Riaversi, Rimettersi, Rinfran-

Rivalersi, Risanarsi:
in

Rimettersi in forze.
salute.

Tornar
)

buono

stato

di

Ripigliarsi, dicesi di Chi, parlando o dicendo


il

ginarla.

memoria, perde

filo,

e ripete

parole

gi

Repentio
pentito V.
di'i

(Mangia do); Mangiare


s.

il

pan
Il

dette, per veder di

riappiccarlo.
Ritrattarsi, Disdirsi.

Mangia.
m. Repertorio: Indice o Tavola

Riprendersi, Recedere,
s.
f.

Repertio
Repess,

Repig'g'ia.ta.
Treseiie
vale
II

libri delle scritture, per mezzo di cui si possono ritrovare le cose in esse contenute. v. a. Rappezzare, Ripezzare, Rattoppare, Rabberciare: Racconciare una cosa rotta, mettendovi il pezzo che vi manca. Voci che si usano per sinonimi, ma che hanno una distinzione fra loro. Il Rappezzare o Rattoppare dicesi solamente de' panni; parlandosi delle scarpe, dicesi propriam. Rattoppare ; il Rabberciare poi significa Aggiungere pezzi a cose rotte ; e presso gli Artefici Racconciare una cosa malandata affatto, come si pu e non del tutto, che anche
si

Rimessa, nel giuoco del ritornare a giuocare un seme

qualunque.

Repiu

add. Pinzo, Pieno pinzo, Arcipieno, Pieassai.


s.
(.

nissimo, Ristucco; e dices^ per lo pi dell'aver

mangialo

Repiuessa<
di
cibi,

Ripienezza,

Replezione:

Riempimento soverchio; e s'intende comunem. per La soverchia abbondanza d'umori, di sangue,


di

bevande.
s.

Repisto
seconda

pila
s.

m. Ripesto. T. cart. V. Pisto.


f.

Il

pesto della

Replica,
menlo:
H n
li

Replica, Replicazione, Replica-

pu dire Raffazzonare, Rinfronzire.


s. f.
Il

replicare.

Repessa>ta>
Rappezzamento:
pezzata.

Rappezzatura, Ripezzatura,

Replica, per Risposta.

rappezzare e La cosa rap~


Rappezzi. T. stamp. Quella
si

per

La

ripetizione

d' un'

opera

drammatica

piaciuta al
s.

pubblico.
v.

Repessi

m.

pi.

Replica;
Il

quantit di carattere che

ordina

al

compimesto

fare o a dire la

d'una partita di carattere gi ricevuto; od anche Quel carattere che, per sovrabbondanza non potendo pi contenersi ne' cassettini si mette a parte fasciato in cartocci, per servirsene al bisogno.
,

Replicare,
traddire

si

Replicare: Tornar di nuovo a medesima cosa; Reiterare. dice talora in significalo di Cona.
s.
il

semplicemente Rispondere.
f.

Replia,tai
stamp. Ci che
raddoppia
,

Duplicato, Duplicatura. T.

compositore
di

inavvertentem.

Repessiu
Repeti

m. Rigattiere: Rivenditore di vestimenti e di masserizie usate. - Ferravecchio, Colui che compera e rivende sferre e altre cose vecchie V. Slracc. t s. m. Ripetitore ed anche Repetitore: Che ripete; e comunem. dicesi di Colui che ripete privatamente le lezioni agli scolari.
s.
s.
f.

contr.
s.

Lascialo (Lasciataj.

R.epost
Ripostiere.

m. Credenziere: Colui che ha cura e generalmente Colui che fabbrica dolci e gelati, che nell'uso dicesi anche
della credenza;
v.
a.

Reprimine

Reprimere,
freno;

Raffrenare,

Infrenare: Tener a segno, a

ed

anche

Repetizin
Ripetimento:
n
Il

Ripetizione e Repetizione,
fa

ripetere.
si

semplicem. Temperare, Rattemperare, Moderare. IiKep.lbl>lioa, s. f. Repubblica e Repubblica :


Qualsivoglia Stato civile, nel quale
il

Ripetizione, per Quella scuola che

priva-

potere sa-

tamente ripetendo le lezioni agli scolari. Orologio a ripetizione od anche Orologio a squilla: Quell'orologio da tasca, in cui l'ora indi-

premo
Il '

ripartito fra molti.

cata dalla lancetta a volont altrui fatta sentir


all'orecchio con altrettanti tocchi di squilla, cio di

campana, nell'orologio stesso


od anche a
chi
s.

collocata.
si

Questo
al

orologio giova a saper l'ora quando

bujo

Repubblica, si dice pure della Nazione che si regge in tal modo. aristocratica; Repubblica aristocratica: Quella dove governano i soli nobili. democratica; Repubblica democratica: Qaella, in cui governano molti, tratti a sorte o eletti
dalle diverse condizioni

privo della vista.


e Ripicchio
:

Repicoo

m. Ripicco

Riperco-

del

popolo.
si

letteraria; Repubblica lelleraria,


collettivo L'intiero

dice in

modo

timento di colpo contro colpo. n Rimpallo, nel giuoco del Bigliardo cos chiamano Una certa combinazione, per cui la biglia d'un
giuocalore, dopo aver dato in quella dell'avversario, venga, nel girare, ad incontrarsi nuovam. con essa, e per l'urto a deviare dond'era diretta.

Repd-ia
trimonio.

corpo degli studiosi e letterati. v. a. Repudiare e Ripudiare: Il rigettare da s cosa che s'appartenga, e pi comunem. dicesi della moglie sciogliendo il mav.
n.

Repgru,
i>

Ripugnare

Repugnare:

repicco m. avv. Di ripicco, Di rimando; e nel giuoco del Bigliardo, Di rimpallo.

De

Ostare, Contraddire, Opporsi.

Fare stomaco, Muovere a sdegno V. Ributta.

RES

RES
lino
dalla

647

Repunt.
nome.
S

!Repta>ziii.
Va

V. Sarci. s. f. Repatazione e Ripatazione, amie. Riputanza: Slima; Onore, Credilo, Buon


ci nn'nsa de rcytazti che

canapa, quando

si

maciolla,

si

pet-

tina

si
;

sctola; altrim.

Scotolatura.

d5 gran
del

simile alla stola

Resta o Arista : Quel soltilissimo filo appiccalo alla prima^ spoglia

un rbbo

granello,

ed proprio del grano e


lisca.

di

al-

d'u V. Onsa.

cune biade.
s.

X^eqaa.g-g'io

quaglione. T. ornil.

m. Re di qnagfle. Fior. Re Crex pratensis o GulUnuta

Colla nn-a rsca; Inghiottire una

crex. Uccello forse cos dello, perch supera tulle le altre quaglie in grandezza, e perch pii della
quaglia delicato a mangiare.

S Levd e rsche; Diliscare: Tr le lische. S Pin (le rL-he; Liscoso Che ha di molle lische.
:

Resc:d.,
rciffreddata
il
)i

v.

a.

R scaldare:

Rendere a

cosa

calore che prima aveva.


neut. Cagionare riscaldarescdda; Il pepe riscalda. Riscaldarsi, dicesi dell'Aumencalore del sangue per la fatica
signif.

iRequixito
lolle
le

s.

m. Requisito

Term. che

si

Riscaldare, in

osa per esprimere La


sere checchessia.

condizione necessaria e circostanze richieste ad ottenere od esTolta: Nella Milizia, Gra-

peivie mento: S Rescddse n. p.


tarsi

che
altri

fa

il

Requixizin
nesi,

s.

f.

che
Il

dura o per altre cagioni.


parlandosi delle granaglie, vale Pa-

vezza per che

lo
gli

pi di
eserciti

viveri, di cavalli e

d'ar-

Riscaldarsi,
tire;

impongono

colla forza agli

parlandosi di farina, formaggio, frutta e

abitanti d'un
n Dicesi

paese.

sim., Guastarsi, Alterarsi, Corrompersi, Ribollire.

anche per Leva, cio Chiamala di soldati all'armi per servizio dello Slato V. Coscrizin.
s. f

Resca.da.iii.en.to
che induce sudore. n Riscaldamento, dicesi

s.

m. Riscaldamento: Ri-

bollimento di sangue o Effeito del soverchio

molo

Resa,cca.
delle dalle rive
al

Risacca.

T.

mar. Movimento

onde ripercosse dalla spiaggia, dagli scoglj, del mare o da altro ostacolo, contro quale sono spinte dal vento o da un molo
s.
f.

pure

Quelle
nella

bollicine
pelle

minute

rosse

che

vengono

per

troppo calore.

acquisito.

IRescdu.
Giacchiata, Retata:

p.

pass. Riscaldato

Iftesa.^g'i.
di n

Una

presa

Il

Ribollito, dicesi alla


Slata

V. Rescdd. Vivanda che, per essere


onde: Suve de re-

pesci

falla

col

giacchio V. Resaggio.

riscaldala, si guasta,
di

Giacchiala e Retala, raetaf. dicesi d'altre cose,

scdu; Saper
che fanno
ribollire.
<(

ribollito:

Mandare quell'odore
fatte

e propr. dell'Arrestare pi persone

un

trailo:

le

cose guaste per essere state

N'han

{ceto

nn-a resaggi
retala.

Ne

fecero

una

giacchiata,

una
de

I coi

rescdda fan dot a pansa V. Cu,


V. Riscatta.
s.
f.

de pugni,

bacchce

ecc.;

Un

rifrusto,

Un

l^esci>tt.

carpicelo di pugna, di bastonate e simili, vale

Riesclxu.ssa>

Incanalatura

Piccolo in-

Una gran

quantit di pugna, di bastonate, ecc.


s.

Resa.g-g'io
rinchiude

m. Giacchio
si

Rete

tonda
si

la

quale, geliala nell'acqua dal pescatore,

apre,

e avvicinandosi al fondo
i

riserra,

e caopre e

pesci; allrim. Ritrcine.

Resa,x*9
!Resa.t,
paura,

V. Indennizza.

n. Riscuotersi, Rimescolarsi: Tremare, Commuoversi per sbita ed improvvisa


v.

cavo formato nella grossezza don pezzo di legno, d pietra o di metallo per cacciarvi o commettervi un allro pezzo. "!Rescli.usso add. Fatto. Voce del volgo, e dicesi d'Uomo o di Donna che ha passalo l'adolescenza e non ancor pervennlo alla vecchiezza. Parlandosi di donna gi avanzata in et,
dicesi per

isrherzo Carne di gioved.

Pfcescciaei
:

n Risaltare, Spiccare, Fare spicco o mostra

Comdi

Rescidensa.
sidenzia:
Il

V. Ascciue ne' suoi varj signif. s. f. Residenza, ed all'ant. Re-

parir bene tra

le

altre

cose

parlandosi

colori, Campeggiare, e dicesi


titi

in

quando sono sparguisa che spicchino con vaghezza uno


s.

Resciduo
Allargarsi
l'Cr
,

II luogo dove si risiede. m. Residuo, Resto, Rimanente, Avanzo: Quel che resta.

risiedere e
s.

dall'altro.

Resto

Resciose
m. Scossa, Rimescolamento, BalzoAgitazione, Palpitazione violenta
n

n. p. Sciorinarsi, Scialarsi
i

Aprirsi,

Sfibbiarsi

panni pel gran

caldo

iala e Baisoiata:

altra

cagione.
Asolarsi,

per sbita paura o notizia lieta o funesta che giunge improvvisa. - Sussulto, Vibrazione o Scossa improvvisa de' tendini per contrazione
convulsiva.
S Addescidse in resalo; Svegliarsi, Destarsi in sussulto: Destarsi improvvisamente, in sorpresa,
si

Metaf. vale
d'asolo, a

Andare a

pigliar

nn po'

ricrearsi, a

respirare nn po' d'aria.

talora anche Sfogarsi, Dirla fuor fuori. Mandar fuori quello che s'ha nel petto.

Resciu
lievo,
il

s. m. Asolo, Ristoro, Conforto, SolScianto: Spasso o Riposo dopo l'ufiBzio e

che

si

trovi sgomentalo,

rimescolalo e tolto
n

lavoro.
:

spa tirato.
S

Sfiato
l'aria

Quell'apertura falla accanto Resistere: Star

al

getto

onde

Fd piggid un
gli

resio

a nn-a persdnn-a ; Dare


il

possa sfiatare.
v.
n.

ona balzolala a uno: Fargli cosa per cui


b<)lzi,
s.

cuore

Resciste
alla

forte

contro

gli
f.

si

rimescoli dalla
:

paura.

forza e violenza di checchessia, senza lasciarsi

^Bsca>

Nome generico di Quell trovano ne' pesci, come tanti ossicini, acoli e flessibili. - Resta, Spina ed anche Lisca chiamasi Quella che, partendo dal capo
Lisca
si

superare, n abbattere; Far fronte, Far lesta,

piccole spine che

Non
Il

ceder punto. flgiir. per Rffgere, Soffrire: Ho rescistiu tanto che basta; Resistelli tanto che non pi.
Resistere,

del pesce, va insino alla coda, e che


dialetto

noi

nei

diciamo Rsca de mezo. n Lisca, per Quella materia legnosa che cade dal

di S Co chi resciste; Colore che regge, dicesi Quello che non si perde, ma s mantiene alle,

ingarie del tempo.

648

RES
s.
f.

BES
all'anlic.

!Resoistensa>
Resislenzia:
Pertinacia,
n
Il

Resistenza ed

reste

a disnd con mi; Resti o Rimanga

a pranzo

resistere; Contrasto, Riluttanza,

Resistenza, per Difesa e Opposizione contro chi


assale.

Rescosu
simile che
si

s.

m. Soffoggiata
il

Fardello o cosa

abbia sotto

braccio, coperta dal

mantello e quasi nascostamente si porli via. n Nei nam. del pi, Ciambelline alla niscosta, Io dice la gente del volgo fiorent. per significare

con me. a denti secchi V. Dente. a pan domandu V. Pan.

bxardo; Toccar una smentita. chulto ; Rimaner colto, mutolo, senza parole;
Allibbire,

Cagliare, Baire,

Sbaire.

c'nn-a
c'n

magna de msche V. Msca, panno de naso V. Naso.

Cose
S

fatte

di

sotterfugio e celatamenle.

d'accordio; Restar d'accordo, Restar in appuntamento: Accordarsi, Concertarsi. Ove si tratti


d'accordo segreto, dicesi Indettarsi.

Fa nn-a Ar escso.

chessia diavolo,

cosa de o in rescosn; Far checdi nascosto, di soppiatto V.

de d'dto
di sotto,

de stto; Rimaner

al

di

sopra o

al

vale figurai. Ottener vittoria o Ripor-

!Rescx*i-ve

v. a. Rescrivere e Riscrivere: Scrivere un' altra volta.


v.

tare perdita.

de stucco; Rimaner di sasso. Impietrire: Restar


stordito, sbalordito, sopraffatto

Reseoud.

n.

Tornare, Ritornare, Ri-

da eccessivo stu-

toccare: Avvenire di nuovo ci che fu innanzi.

Resoluto

add. Risoluto: Aggiunto di Persona,


stesso di
intoppi, le

vale Deliberato di fare, ecc., Pronto ad impren-

dere, Che ha stabilito, fermato seco


voler fare, dire, ecc. non ostante
difficolt,
le
g'

pore maraviglia. in camixa V. Camixa.


in credito; Restar ad avere, Rimaner creditore. indeciso; Rimaner in pendente, cio indeciso,

contraddizioni.
s.
f.

Resolziou
Respi.
gli

Risoluzione:

Determina-

zione, Deliberazione a fare.


v.
n.

Essere in dubbio. -- inderr; Restar indietro, figurai, vale Non progredire. Non avanzare, Non acquistare. in sce l'strego V. Astrego.
in sci colpo;
di

Respirare: L'attrarre che fanno

Rimaner morto

sul

fatto,

Morir

animali l'aria esterna introducendola ne' pol,

subito.

moni

e fuori di essi con

moto contrario riman-

dandola.
M Respirare, per Vivere:
respiro,

in ta ga V. Ga. in t rattaju, in t sacco /Rimaner


schiaccia.

alla stiaccia

Finn'aoa respo; Finora

Dar

nella trappola, figurai, vale

Es-

sere colto nelle insidio.

Rifiatare,

Pigliar lena, riposo e ristoro, Cesdalle

sare

alquanto
di

fatiche:

resptd;

Lasciatemi

un

Lasciceme un p Datemi po' respirare


,

mincionu; Restar l'uccello, Restare al fallimento, Restar brutto, figurai, vale Restar burlalo
defraudato nelle sue speranze.

un po'

tempo a
s.

rifiatare.

Respio
M

m. Respiro,

Alito,

Fiato: L'azione
di

d'attrarre l'aria ne' polmoni

rimandarla.

n Respiro, Pausa, Riposo: Piggi rcsp'to; Pren-

der respiro.

Dilazione di pagamento; Soprattieni.

S S
S

Vende a respo ; Dare

a respiro

V.

respto.

sensa sangue addosso; Rimaner senza sangue, Non rimaner sangue addosso, vagliono Avere grande spavento. Morto mi, m' imbzaro de chi ghe resta V. Morto. g Restdghe; Rimanerci, vale Rimaner morto in on fatto qualunque; e talora Rimaner schernito, burlalo

Mancamento de respto; Ambascia.


Passa 5 respto;
fuori
il

colto in
V.

qualche chiapparello.
a.

Sfiatare, Svaporare:

Mandare

Restitu
nel
Il

Restituire,

Rendere V. Rende

fiato.

1 significalo.
s.
f.

S Sentise

Respiuzo Respousio
le

respto ; Ambasciare: Respirare con affonno. v. a. Respingere, Respignere, Rispigncre; Spingere addietro, Ributtare, Ricacciare.

manca

Restitziu
restituire.
s.

Restituzione, Rendimento:

con

difficolt,

Rrsto
t)

m. Resto, Restante, Rimanente, Avanzo,


Quel
che avanza del denaro sopra

s. m. Responsorio : Parole ordinariam. tratte dalla Sacra Scrittura, che si dicono si cantano nell'uffizio della Chiesa dopo

Residuo. Resto, per

una spesa
S

fatta.

chi s'accatta questo rsto; Al mi' resto, soi

lezioni

dopo
v.

capitoli, e che

si

ripetono

gliono dire

Venditori di certe derrate per in-

intere o in parte.

Ressia<ss>
nuovo, Far
la
f.

a.

Ristacciare

Stacciare

di

seconda stacciatura della farina.


:

Rsta,
polle
altrim.
I)

s.

Resta

Certa quantit d'aglj o ci-

sim.

intrecciati

insieme

per

il

gambo j

Rezza.
funghi,

Resta, Filza, e da taluni anche Corona, dicesi


de' fichi,

comperare quel tanto che loro rimane da vendere di essa derrata. g Daghe a-o rsto; Far del resto V. D. rsto d5 carlin V. Carlin. g D 50 rsto a nn-a persnn-a; Dar ad altt cuno il suo resi, vale Fargli quel che merita, Dargli il suo conto appuntino , e dicesi per lo
vitare la gente a

castagne, nocciuole ed

altro

pi ironicamente.
S
.

infilzati

con refe o spago.

de pan V. Pan.

S A rste; A picce V. questa locuz. nei Dizion. S PiQgi nn-a boccia cianta o de rsta; Truccar in pieno o di colta una pallottola o boccia V. Cianl.

Do rsto; Del resto. Nel resto. Del restante, Nel rimanente. Posto avv. vale Per ci Del che spetta alle altre cose. Quanto a quello che
resta
a

dire.

X^estirinze

Resta
Restare,

v. n.

Restare, Rimanere, Avanzare. Rimanere, per Fermarsi a stare: Sci

v. a. Restrngere , Restrignere Ridurre a meno. Abbreviare, Compendiare, ecc. g festrinxise a fa nn-a cosa; Ristringersi a far nna cosa, vale Non voler estendersi a far che quella.

RET
n

REtr

U^

in ^5 spende; Ristrignersi

nello

spendere,

Restugrg'io

Moderarsi nelle spese, Cominciare a spender poco. s. m. Ristoppio. Voce del contado: Quella parte della paglia bailuta,che, essendo tratto il frutto, resta in siill'aja, nella quale

perderli,

son destinati a stare in giuoco, o per non riper fingere d'aver vinto meno.

S Retise n. p. Ritirarsi, Ritrarsi : Tirarsi indietro, Scostarsi, Allontanarsi; e talora Andarsene,


n

per Tornare indietro, Retrocedere:

L'arma^
il

riman sempre qualche granello;


Paiiliuolo e Viglinolo.

dicesi

anche
n

visto

nemigo^ a
si

s' rvtid; L'armata, visto

nemico,
f.

Resz*i*ezioii
rezione:
li

s.

Resurrezione e Risur-

risorgere.

per Mutar di pensiero, Pentirsi, Rimnoversi da un -proposito. Desistere da quello che l'uomo

ritir,

S Giorno da fesrreziSn; D della Resurrezione, vale La Pasqua maggiore, ossia II giorno in cai risorto il Nostro Redentore.

ha cominciato o promesso.
1

Parlandosi di panno, pelle, tela, ecc., vale


Rientrare in s.

Ristringersi, Raccontarsi,
I)

!R>esscit,
anlic.

V.

a.

Risuscitare

Resuscitare

Parlandosi di nervi, vale Raccorciarsi, Ritrarsi,


Rattrappire.

la vita o in vita, RiFar rivivere. Risuscitare, figurai. Far risorgere, Rimettere in essere. Far ritornare nel primo stato.

Resncilare: Render
alla

chiamar

vita,

Retio
M

s.

Ritiro, per

m. Ritiro: Luogo solitario Luogo dove si mettono


la

e appartato.
le

fanciulle

In signif. neut. Risorgere, Ritornare in vita. Sorger da morte a vita. Figurai, dicesi di Chi caduto in miseria, in peccato in {svilimento, si solleva e ritorna nello stalo di prima. I^esveg'g'i V. Addescid.
n

che non vogliono far


S

volont de' loro genitori.

Dd

retto
p.

a un

inpiegii V.

Dd.

Ketiix
S

pass. Ritirato, da

Ritirare V. Retid.

Ommo retiu; Uomo ritiralo, vale Uomo che conversa o usa poco cogli altri. sul noce, diS Sid retiu; Star ritirato. Star in cesi di Coloro, che, temendo di essere presi per
debiti di

Res'vegrS'ii^.
orinoli

s.

m. Sveglia: La

squilla degli

per altra paura, non ardiscono

di uscire,

die suona a tempo determinato per {svegliare; dicesi anche Deslatojo. Gli oriuoli che

capitare in piazza.

Vitta retid; Vita ritirata, vale Vita solitaria,


appartata.

hanno questa

sqnilla diconsi

Orinoli

sonanti o

a sveglia, ed anche Sveglie o Svegliarini.

fUetacco
uniti

Pie tocca

Canna d'archibuso spagnuola,


composta
di varj pezzi

Hetrbio

cos forse chiamata perch

insieme.
V.
a.

Ttetass^^
coli

Ritagliare: Tagliare a pic-

V. Ritoccd. T. cari. Arnese s. m. Ritravio. composto d'un pezzo d'assicella, nel cui mezzo perpendicolarmente piantato un lungo manico. Col rilravio si va agitando e rimestando nelle
secchie
il

pezzetti,

Trinciare.

pesto nell'atto di farlo passare nel lino.


V. a. Retribuire
il

n Ritagliare,

metaf. Tagliar via, Levare, Sbattere,

!Reti*il>ui
dere
la

e Ritribuire:

Ren-

Diminuire, Scemare sul prezzo.

Retsig'g-io
si

s.

m. Ritaglio: Piccolo pezzo che

contraccambio; Ricoinpensare, Rimeritare, Contraccambiare benefizj.

mercede,

leva dalla pezza, da nn taglio, o avanzalo nel

Retiribzion

s.

f.

Retribuzione e Ritribu-

tagliar abiti

o altro.

zione, Retribuimento,
liste

Mercede, Ricompensa,

S Retaggi de
carta a

pappe; Trucioli: Quelle


di nastri

di

modo

che

si

recidono col ferro


nel

Retrocede
cedimenio:
Il

Compensazione, Contraccambio, Guiderdone. v. n. Retrocedere: Tornare indietro. Indietreggiare, Ritirarsi.


s.
f.

(fwro da refidj del torcoletto (caslellettoj


raffilare

libri.

-Retrocessin
(s'intende di

Retrocessione, Retroslato ceduto).

de pelle; Limbelli, Limbellucci: Ritaglj di pelle falli da' conciatori, guantaj, ecc., e che ordinariam. si adoperano per far colla.
v.
a.

retrocedere; ed anche Resliluzione


ci ch'era
V.
a.

Retenze
di

I^ettific
giustare,

Rettificare: Riordinare,

Ag-

Ritingere, Rilignere: Tingere

Correggere, Emendare.
s.
f.

nuovo cosa che per lungo


il

cagione abbia perduto


stesso

uso o per altra suo colore, dandole lo

Rettificazioii
camento:
Il

Rettificazione, Rettifi-

rettificare;

Emendazione, Correzione.

un
V.
a.

altro colore.

Reti
Dar
w Ritirare,

Retto
,

Ritirare

Ricettare

Raccogliere

ricetto, ricovero.

s. m. Rettore: Colui che regge, Direttore. Rettore, per Ecclesastico beneficiato che regge una Rettora; quasi lo slesso che Parroco. s.
f.

Ritrarre, per Tirar in dentro:

lri-

Rettola;
Rettore.
n

Rettora: Governo, Ufficio

del

massa a l'ha
tir

retiu e

come; La lumaca

le

corna.

Rettoria, dicesi anche per Chiesa parrocchiale


beneficiale.
s. f.

per Tirare indietro, Scostare, Allontanare. per Ritogliere checchessia da un luogo dove

Rua
il

era stato esposto, o di

mano

a coloro cui

era

quale volgendosi in
in

Il

Parlandosi anche vale


dicesi
.Melaf.

slato consegnato.
di

usi

danari, vale Riscuoterli,


desistere,

che

denti

Slrum. ritondo di pi sorte, giro serve a moltissimi tutte le arti meccaniche. Sonvi Ruote a dentate, Ruote a sega. Ruote a stella,

Ruota

Arritirare.

idrauliche, a cassetta, a pale,

ecc.

Fw

Rimuovere, Fare

mutar voglia, pensiero, ecc. a neive; Spalar la neve (da pala). a so parolla; Disimpegnarsi della parola. e truppe; Ritirar l'esercito: Farlo tornare
dietro dal luogo dov'.
t

Nel congegno degli orologi si distinguono le delle quali non accenno che il nome, seguenti
,

in-

dince da-o zugo

Dar

beccare

alla

putta

Riporre, in gnocando, parte di qne' denari che

Primma rua , la descrizione Prima ruota o Ruota della piramide; Rua dp mezo, Ruota di centro o seconda; Terza rewa. Ruota terza; Rua corSnn-a, Ruota corona o Ruota quarta; Rua de lancette di e, Ruota cannona o Ruota delle ore; Rua de rimando^
tralasciandone
:

50
scambio

REU
di

REU
vermiglio poco carico, che nasce sopra un arbusto armalo di spine, detto
di

Ruota

delia caricatura;
registro.

Rua dS cricchetto, Ruolino Rua cl5 registro, Ruota del


;

Rosajo. Havvene

pi specie e di pi
ecc.
boi.
i

colori,

come

bianche,

Ruota. T.
sia di

mar: Chiamansi
di prora.

cos

Due
di

pezzi

di

rosse, gialle, ecc., di

Francia, d'ogni mese, sal-

costruzione che formano una parte del

castello

poppa che
si

Quel

poppa, detto

vai iche,

bansiana .... T.
di

Rosa bancksiana. Specie


cui
i

Ruota di poppa o Dritto


rettilineo che
della chiglia,

di

poppa, Un pezzo
poppiera
il

pianta sull'estremit
al

ed

quale va incardinato

timone;

Ruota di prora, Un pezzo curvo che piantasi sull'estremii prodiera della chiglia, della quale come una continuazione che volge all' insi e forma la prua
Quel
di prora, detto

alquanto

piccoli fiori sono disrami a piccoli mazzetti; colori pi comuni sono o bianco o giallo. Havvi altra specie congenere a fiori rossi della Rosa multi flora.

rosa rampicante,

posli

lungo

da teppa muscsa; Rosa borraccina. T. boi. Rosa muscsa. Variet della flosci centifolia,
cos chiamala perch

ricoperta di quel

musco,

della

nave.
T. pirotecn. Ruota
il

n Girandola.

di

fuochi

artifi-

ziali

che, appiccandovi

fuoco, gira.
fortuna,

da fortnn-u; Ruota

della

metaf. per

Ci che si attribuisce alla fortuna. da taggia; Girella della carrucola


plur. Ruote.

V. Taggia.
al

de carosse, cari, ecc.; Ruota, e comunem.

Le ruote davanti
di

della

carrozza,

che

Tose, dicono volgarm. Borraccina.

d'India; Altea rossa, Malva rosea, Malva rosoni, Malvone, ecc. V. Altea nel "2" significato. d Bengalla; Rosa sempre florida: La Rosa
bengalensis di Persoon.

gianca; Rosa bianca, detta


alba.

da' Sistematici

Rosa

molto pi piccole che quelle


Rotini.

dietro, (fioonsi

incarnatta; Rosa imbalconata o incarnata: Rosa bianca tinta di rosso o rosa di color rosso pallido. Fu detta Rosa imbalconala, perch quando
giunsero
tali

d crletto; Ruota del filatojo V. Crletto. d letto; Ruote semplici (al plur".): Quattro piccole girelle di legno duro ovv. d'ottone, incassale per coltello e imperniate

sorte di rose ne' nostri paesi, eran

tenute in tanto pregio che chi ne aveva mette

da

ciascun

lato

vale su' bafconi qual

cosa rara.
:

mscajatta; Rosa

dammaschina o damascena

de' quattro piedi

della

lettiera

(scaffo dS letto);

esse non hanno se

non

girano

sulle

guide
in

un moto rettilineo e o canali (cannce). - Ruote


letto,

La Rosa moschata de' Botanici. sarvcega; Rosa canina o Rosa salvalica, Rosa
macchia, Roselline di macchia. Roselline di pruno. T, hot. Rosa agrestis. Pianta che ha gli steli lisci, con pungiglioni ricurvi, lunghi, spesso
di

matte o Ruote pazze diconsi Quelle imperniate


egualmente
ciascuno de' piedi del
d'un
seggiolone, d'un tavolino, ecc.,

ma

che possono

opposti;
i

le foglie

ovate, d'un verde lucido, lisce;

volgersi egualmente in

ogni verso.

fiori

bianchi, poco odorosi, scempj. Fiorisce


,

d spu; Ruota del frullino V. Spu. d timn; Riota del timone. T. mar. Tornio orizzontale, al cui asse si avvolge il freno del limone, che vien mosso coli' applicazione della forza delle mani alle caviglie piantate intorno
alla

in

primavera
incoiti.

e rinviensi

nelle

campagne

in

luoghi

comunissima.

t; Rosa Ihe. T. boi. Rosa indica. Specie di rosa particolare introdotta da non molti anni in

circonferenza della ruota del tornio slesso. so lengua a l' nn-a rua de moin; Egli

Europa. JSgua de ruza; Acqua rosa o rosata: Acqua


tratta

per distillazione dalle rose.


:

Redo
di

ha pi paiole che leggo, Favella sine fine dicentes, Gracchia, Cinguetta, Tatlamella. % Con trce rne 5 caro n pu andd ; II carro non va con cinque ruote. Prov. assai chiaro. S Pignon da rua de carosse; Mozzo V. Pignn.

Co de ruza ; Roseo, Rosaceo, Rosalo


della

Di color

rosa.
e fresco

se rsso
dicesi
di

camme nn-a ruza;


fresco

Es-

sere latte e sangue, Esser

come rosa,

Persona avvistala e di bel colore.

Rddeno

add. Intirizzalo. Voce del nel 1 e 3 significato.


s.

contado V.

Reuma,

Mei ruza; Mela rosa: Una variet della mela. Non v' rosa S N gh' ruza sensa spinn-c ;
g

m. Reuma. T. nied.
si

e nosol.

Genere
vaganti

malattia che

distingue per dolori

senza spine ovv. Ogni rosa ha le sue spine. Prov. che vaie Non potersi aver il bene senza pena
e senza mistura
di

da una parte

all'altra,

dipendente per

lo pi

da
S

male.

raffreddamento.

Pommo

de ruza; Bottone: La rosa non

an-

Renia^tisnio

s.

m. Reumatismo.

T.

med.

cora aperta.

e nosol. Sorla di malattia che

Reno
t)

consiste in un dolore continuo nelle articolazioni e ne' muscoli.


s.

m. Cerchio, Circolo, Giro.

Cerchio e con v. gr. Enciclio: Quello che fa l'acqua gettandovi on sasso. de persnn-c ; Cerchio, Circolo, Capannello: Adunanza di pi persone discorrenti insieme.
V.
n.

Sciapo de ruza; Sciroppo rosato, cio fatto con infusione di rose. g Se saan ruze scioin; S'ella rosa fiorir, s'ella spina pugner, ovv. S'ella rosa deve fiorire avanti giugno. Prov. che vale Dall'esito
si

conoscer
s.
f.

la

cosa.

Ruza,

Retkt.

Ruttare, Eruttare, Trar rulli, Aril

corcggiare: Mandar fuori per la bocca che nello sloaxaiCO. - Rat teggiare. Il

vento
rullare

Rosa. T. milit. e dell'uso. Quel numero pi o meno grande di nomi di persone presentate ad un tal grado militare, e tra' quali
quegli
cui

frequentemente.

spella sceglie.

di venti; Rosa de' venti. T.

mar. un Cartone
si

Iteto

Vento che dallo stomaco si manda fuori per la bocca con isconcio suono. l^ivLxa, s. f. Rosa. T. boi. Rosa centifolia. Fiore
s.
:

m. Rutto

cino circolare che


l'ago

si

adatta

ferma

sopra

della

bussola,
le

nel

quale sono segnate alla


de'

circonferenza

iniziali

nomi

de' venti.

odoroso conosciulissimo

ordnariam. di colore

d'u; Rosa d'oro: Quel

fior

d'oro in forma di

REV
il Papa benedice la qoarta domenica quaresima per mandare ai principi. v. a. Rivedere, Ripassare, Rileggere, Esaminar di nuovo. B Rivedere, figar. per Recere, Vomitare V. Vomita. i cnti; Rivedere conli, le ragioni o le partile V. Repassd. un scrilo, un Ubbro, ecc. ; Rivedere una scrittura, un libro, ecc., vale Considerarlo pe"* la correzione, ed anche Esaminarlo per veder se pecca contro la religione, il governo o buoni costumi. V. Rinvegni.

REZ
S

651

rosa che
di

Revedde

chi

Voe a revincita; Voler la ha perduto giuocare un'


s.

rivincita:
altra

Volere
per ri-

volta

cattarsi.

Itevio
Secondo

m. Rinvilo. T. del giuoco di carte.


Accrescimento di posta su
gli

invito ossia

quella a cui

invitarono

altri

Revira
Revis

ginocatori.

Iteveg-ui
!Re'veise
che
si

(^Aj;

rivederci.

Modo

di

saluto

fa

partendo da una persona.


s.
f.

di bordo bordo, sul qiale si era avanti di virare la prima volta. s. m. Revisore, Censore: Colui che destinalo a rivedere ed esaminare ci che dee stamparsi o rappresentarsi e che ne d licenza quando lo meriti.

v. n. Rivirare. T.

mar. Virar

una seconda volta e

rimettersi sul

X^e-v-endaJ^ua,
Begattnn-a.

Trecca, Treccola V.
:

di cnti; Ragioniere: Chi ha dere conli.


i

l'nflSzio

di

rive-

I^evende

Revista
v. a.

s.

f.

Rivista, Rassegna, dicesi nella


si

Rivendere
,

Reventa
narsi
:

Di nuovo vendere.

Milizia L'esame che


se
nulla

fa de' soldati,

per vedere

v.

n.

Stentare, Faticare, Affacchi-

Durar

fatica

Consumarsi per soverchio


S

manca alla loro montura ed al loro armamento, ed anche se tutti si trovino nel
luogo assegnato.
;

lavoro. Dallo spagn. Revenlar.

I^e>^ei*d.ixe

Luppolo. T. bot. Humulus lupulus. Pianta rampicante che nasce nelle siepi, lungo le strade e sugli orli de' ruscelli ; fiorisce
s.
f.

Passa a revista
lizia

vale Portarsi

Passare a rassegna, nella Mial luogo della rassegna , ed

dal giugno all'agosto.

Il

suo

frutto

serve

alla

Re vi ve
S

essere rassegnato dall' ispettore.


V.
n.

Rivivere

Tornare a

vivere

composizione d>>lla birra; e nella sua radice si sperimentano tutte le viriti che si attribuiscono alla Salsapariglia che ci vi6n portata dalle Indie
occidentali.

Risorgere.
vale Farla tornare sul suo
varla, Rivocarla a vita.

Frevivc nn-a cosa; Far rivivere alcuna cosa, primo stato. Ravvis.
f.

Revers
Reverso

Rovesciare: Comunem. usasi da noi per Distendere in terra, in letto e sim. S Reversse V. Arreversse. s. m. Rovescio, Saja rovescia: Specie di pannolano che ha il pelo lungo da rovescio. d timn; Rovescio del timone V. Ttmon. % Batte 5 reverso; Contrariare, Opporsi, Contraddire, Avversare V. Batte.
v.
a.

Revixin

Revisione, Rivedimcnto, Di-

samina.

I^eversn
azzurra che
carsi
le

S Piggid S reverso; Adontarsi V. Piggi. s. m. Rovescione V. Sildn.


si

Revolzin.

Rexinn-a
e di simili

d'H libbra, d'nn-a stampa, ecc.; Revisione di un libro, d'una stampa, d'una scrittura e sim., dicesi L'esame che se ne fa dalle Autorit prima di permetterne la stampa, la vendita, ecc; ed anche L'uffizio in cui si rivedono le scritture, le slampe, ecc. prima di stamparle o rappresentarle. V. Rivolizin. s. f. Ragia e alla lai. Resina: Umor
viscoso ch'esce del pino, dell'abeto, dell'arcipresso
alberi

Rrevrteg-a

Collarino: Striscia di tela porta al collare de' preti.


s.
f.

resinosi.
alla lat.

Revertegrse
mnmche
Voce
del
s.

n.

p.

Sbracciarsi,

Rimboc-

Resinso

add. Ragioso e

Resinoso

della camicia o del sovrapposto

vestito.

contado.

Revezzu
della

Reze
11

Che produce ragia

e che ne contiene.

buccia del

m. Crusca, Semola: Le parti grano macinato sceverate da


In molti paesi della Liguria
il

quasi tutta
dicesi

la farina.

Revezzu
al
'2

cruschello

bgatlua V.

Il

questa voce

significato).

Re'vezzou
Amia.

(AnJ

in); Andar in dileguo V.

Revi
altri

v. a. Reggere V. Arreze ne' suoi varj signif. Reggere, per Governare, Regolare, Guidare. In sisnif. neutro per Sofferire, Comportare: Mi n ghc posso reze; Io non posso reggervi. per Durare semplicemente: Questo governo d n pu reze; Questo governo non pu reggere. u-o martello; Reggere al martello, si dice dei distendono senza metalli che col batterli si

v. n. Rinvitare. T. del giuoco di carte. Far un secondo invilo, ossia Invitare a giocare una posta maggiore di quella proposta dagli

romperli.

a pruva; Reggere alla prova, ecc. V. Resciste. veja; Reggere alla vela. T. mar. Si dice di

ginocatori.
s.
f.

Revinoita

Un
Rivincita: lu terra, di giuoco

soverchiam., molla forza

bastimento, che pu sostenere, senza sbandare di vele spiegale; il che

La seconda parlila che il giuocatore accorda al suo avversario, onde riscattarsi da quolla pern

duta; allrim. Ricatto e Riscatto, Ricatto e Riscatto, per Pariglia, Vende-la, cio Il contraccambio deiroff"sa ricevuta. S D a revincita a un; Dar la rivincila a ano, si dice comunem. per Seguitare a giuocarj avendo egli pprdiilo, affinch possa aver agio li rivin-

cere; e figurai. Ricattarsi, Render

la

pariglia.

Vendicarsi d'un' ingiuria patita. $ Domanda a revincita; Chiamara il ricallo o la rivincila: Il cercare di rivincere al giuoco, facendo una seconda parlila.

Rezegr Rezidoi
vuoti

I^ezeg'oso
s.

dipende dalla costruzione, dallo stivag^^io e dalla proporzione nell' altezza e ampiezza delle vele. Resciste. S Co chi reze; Color che regge V. S Rzise n. p. Reggersi, Sostenersi; talora vale Mantenersi, Nutrirsi, talora Trattarsi nobilmente. Star sulle sue. Reggersi usasi anche per Durar resistendo a checchessia, da cui sia malagevole ripararsi. Per gli altri significali V. Arrzise in Arreze. V. Arrezeg. V. Reizegso.
Il

I)

m.

pi.

Arreggidon. T. tnar. Rarili

che

si

legano fortemente alla

gomena

di

652
in trailo
il

RIB
per sostenerla galleggiante sicch

RIO

tratto

Ri1>otta^
l'uso

s.

f.

non tocchi

fondo; e se questo di roccia o di corallo, non vi sia logorata o tagliata.


s.
f.

anche Ribolla: Lieto convito

Gozzoviglia, Gozzoviglio, e neldi pi amici

insieme.
$

Heziu
due

Pane

di

munizione; La pagnotta
il

Fa
allri

che serve ad alimentare


giorni.
s.
s.

soldato

per

uno o

dare pi amici a far


spassi

ribolla; Far ribolla, dicesi nell'oso dell'Anlieto e grasso convito con

da giovani.
v. n. Goz/-ovigliare:

Rezpto
R>ezitile
glie di

m. Reggipetto V. Srvecollo. m. Reggiiirelle. T. sella]. Mapassano


le

!Ril>otta

Far gozzoviglia,

Star in gozzoviglia V. Ribolla.

cuojo, entro cui

tirelle

delle

Ributta
care,

v.

n.
:

vellure, e servono a sorreggerle V.

Tiele.

Nauseare
v.
a.

Iibezxinze
giangere.

v. a.

Ricongiungere

Di nuovo con-

Rica; va.
trarre; e
M "

Ributtare, Repugnare, RistucFare stomaco o schifo. Ricavare, Cavare, Trarre, Ridicesi delle cose, dalle quali

comunem.

Ria.
di

s.

m.

Fossatello, Rigagno, Riggnolo, antic.

prodotto qualche utile.

Riale: Piccolo rivo d'acqua.

Hia^mmette
nuovo.

v.

a.

Riammettere: Ammetter
Racquislare:

Ricavare, figurai. Rilevare, Dedurre, Desumere. per Ricopiare disegnando o dipingendo.

Iticavo
v. a. Riacquistare,
si

s.

m. Prodotto: L'utile che

si

ritrae

Riaioquist/
Recuperare
la

da qualche cosa.

cosa che prima

possedeva, sia

Ricco
di
II

essa stata perduta o tolta.

add. e sosl. Ricco: Che ha ricchezze; Dovizioso, Benestante, Agiato di beni di fortuna,
rendila,
ecc.

nin.
lino,

s.

m. Rio, Rivo, Ruscello: Piccola cors.

rente d'acqua.

Ricco, figurai, per Abbondante, Copioso di checchessia.

Rianetto

m. Rivoletto, Rnscelletlo, RuscelDimin. di Rivo, di Ruscello. Ril>a.lta> s. f. Riballa: Piano della scrivania, sul quale si scrive, e che mobile su maslielli
Riiscelleltino.

Il

Parlandosi d'abito o vestito, vale Di mollo


5

pregio e valuta.

c5mme
sono

ma ;
i

Ricco

sfondato

sfondolato.
i

per poterlo abbassare, rialzar e chiudere a chiave.


Riballa, per Quell'asse infisso co' gangheri per lo

/ ricchi e
falli.

santi sanli s5n fwti ; I ricchi e Dettalo prov. che usasi dire per didifficili
il

pi
si

al

parapetto d'una finestra, e che

si

alza e

notare Essere al giorno d' oggi cosa

tiene orizzontale con

uno o due

contrafforti.

diventare ricco.
S

per Quell'asse girevole su pernielli


la

che

si

adatta lungo

batteria dei lumi


sulla

d'un teatro, e

che
la

si

alza

quando
getti
in

scena

dee comparire

notte, essendo appunto

ordinata a impedire che


palco.

N se ven ricchi in l'n momenlo ; Il fiume non rigonfia d'acqua chiara, dicesi proverb. di perch si soColoro che presto arricchiscono spetta che le sbite ricchezze non vengano per
,

luce

si

sul

via rolla.

Parlandosi di Coperta di libro,


lo
si

Un

pezzo,

Rriccn.
dolato.

s.

m. Riccone, Ricco sfondalo o sfona. a.

per
parti

pi triangolare, della pelle o della cartafa

Acer, di Ricco.
V. v.

pecora che

sopravanzare da una delle due


sull'altra,

Riceg-

Ripiegare: Piegar di nuovo.

anteriori,

per ripiegarla

vi di

si

Ri^eive
II

tiene a segno

mediante uno o due


il

giri

un
e

Ricevere: Pigliare e accettare, per amore o per forza, quello che dato o

annesso nastrino, afinch


ne rimangano guasti

libro,
sj

massimamente
apra da
s,
II

presentalo.

se da portarsi in tasca, non


i

foglj.

Ricevere, per Accogliere, Ricettare, Dar ricetto. Dello di Compagnie, Ordini^ ecc., vale Am-

Ri1>a<lt.

V. n. Ribaltare

e Ribaltarsi:

Andare
II

sossopra. Rovesciarsi; e dicesi specialmente dei


carri, carrozze, ecc.

Rilbass
il
Il

v. a.

Ribassare, Rinviliare: Scemare

mettere in alcuno di essi. per Dar udienza, Ammettere a s: Anchu 5 n ri^cive niscin; Oggi non riceve nessuno. ben nnn-a persnn-a; Accoglier bene, Far buona
accoglienza, Far lieto vis^: Ricevere con

prezzo.

dimo-

Ribassare, Rinviliare, detto di merci, ed usato


vale Scemare di prezzo, cio in signif. neut. Vendersi a minor prezzo di quello onde sono state vendute per addietro. s. m. Ribasso, Rin villo: Scemamenlo gran 5 l' in ribasso; Il grano di prezzo:
,

R9ex>oa
Cerca:
Il

Usar cortesia. freido; Accoglier freddamente, Far freddo accoglimpnlo. s. f. Ricerca, Ricercala, Ricercamento,
strazioni
d'affclto,

Rilbasso

ricercare; Indagine, Inquisizione, Per-

quisizione, ecc.

in ribasso, in rinvilio.

Ri^eroatessa
Di

s.

f.

Ricercatezza,

Aflfetta-

Ii>il>a,ttezz<
battezzare.

v.

a.

Ribattezzare:
Partirsi

nuovo

Ri^eroa
:

Ribellasse
Ri1:>elli]i
Sollevazione.

n. p. Ribellarsi

dall'obbe-

zione V. A/fellazin. add. Ricercalo, Affettalo, Studialo, dicesi di Chi usa troppo squisitezza nel vestire
e nel
parlare.

dienza, Rivolgersi contro, Sollevarsi, Tumultuare.


s.
f.

Ribellione,

Ribellazione, Ri-

I^i^etta

bellamento. Rivolta,

Ammutinamento, Sedizione,
notis-

s. f. Ricella: Esposizione grafica delle sostanze che debbono entrare in un medicamento;

della dose

in

cui

va

somministrala
al

Ril>es

s.

m. Ribes: Fruito acido-dolce

esse: della forma, che convien dare


del
Il

caduna di composto;

simo, fallo a grappolelli come l'uva, prodotto da una pianta dello stesso nome, chiamala dai Botanici Ribes robrum. Ilavvi anche il Ribes bianco o perlaio (Ribes album), simile al Ribes comune, ma meno saporito; ed il Ribes rosso
nero (Ribes nigrumj,

modo,
si

col

quale va adoperato.
II

Ricelta,
sta

dice anche

scritta

l'ordinazione del

pezzo di carta, su cui medico.

Ri^ettse nn-a
dietro.

cosa,;

Riaccettarsi

una cosa: Di nuovo accettarla, Riprenderla in-

ma poco

conosciuto.

Rie

RID
L'atto

653

R9e^inen.to
di "

s.

m. Ricevimento:

ricevere.

R-igevit

Ricevimento, per Maniera di ricevere; Accoglimento, Accoglienza. s. m. Ricevitore: Chi ha carico di


ricevere.

che nn-a cosa a veti da un ; Conoscere o Riconoscere una cosa da uno, vale Confessare di averla o che venga da lui o mediante Ini. un err, un peccu. ecc.; Riconoscere an fallo,

un peccato e sim., vale Confessarlo. nn-a persnn-a d'un servixo faelo; Riconoscere alcuno, vale Moslrarsegli grato della fatica

de gabelle; Recevitorc della gabella: Titolo di impiego pubblico di Colui che preposto a daziare le merci che passano e riscuoterne il dazio per conto della finanza. dS lotto; Ricevitore e Prenditore del lotto: Colui che d le polizze del lotto e ne riscuote l'importo V. Piggiu. generale; Ricevitore generale, altrim. Tesoriere
generale: Quello, nella cui cassa
tori
tutti
i

premio; Contraccambiarlo, Ricompensarlo, Rimunerarlo, Guiderdonarlo.


e dell'opera sua con qualche

un paise, nn-a forlessa,


paese, una fortezza, una
l'Arte milit. vale
e termini
si

ecc.;

Riconoscere un
in

batteria e sim., nel-

Andare a vedere

che stato

trovino.

ricevidagli

un pe

spej, ecc.; Riconoscere alcuno per su-

provinciali

versano
f.

denari

riscossi

periore, per signore e simili, vale Accettarlo,


Sottoporglisi.

esattori.

Ri^e'va,
fa

Ricevuta: Confessione che si per via di scrittura d'aver ricevuto una cosa;
s.

un principe, un Stato,
chiarare che
si

ecc.;

Riconoscere
politica

un

principe, uno Stato, ecc., in

vale

Ditale

Q'itanza.

reputa essere dirittamente

Hidiidise
mandarsi
voentce;
M
:

n. p.

A'
si

se

Dorichiede che inti-a bnn-a


Richiedersi, Cercarsi,

quale esso s'intitola, e consentire di

trattarci

Non

richiede che una buona volont.

Ricopia.

per via diplomatica. V. Recopi.


v.
n.

lerci:

Richiedersi, per Esser bisogno, Occorrere, VoQuante cose se richiedan pe..f Quante
cose
si

Ricorri
ajuto,

Ricorrere

Andare a chiedere

prolezione, appoggio, sostegno, consiglio

richieggono per
s.

... ?

Ilricin.
seme
di
si

m. Rcino. T.

bot.

Ricinus communis.
,

Pianta originaria delle Indie orientali

dal

cui

ricava un olio antelmintico e purgativo,


in

ad alcuno. Indirizzarsi ad alcuno per ottenere alcuna cosa, n Ricorrere, si dice anche dell'Aver ricorso alle cose che ci possono giovare o porger qualche

grand'uso
di

medicina; altrim. Palma Christi.


leclamare, I{ichiamarsi:

lume
n

Ricla>iiia.
relarsi
it

V. n.

Que-

ajuto nel bisogno,


i

per Richiamarsi presso


sia
falla

Tribunali, perch

torto

ricevuto,

ci

giustizia.
v.
a.

Talvolta usasi

per

Ripetere,
(celo

gere:

Riclammo
s.
f.

Domandare, Esimce ; Ripeto il fallo mio.

Rrioovera
S

Ricoverare e per sinc. Rico-

vrare, Ricettare, Raccettare:

Rcoa

Dar

ricetto, ricovero.

Ruca,
orti

lUichetta. T. bot.
di

Br astica
si

Ricoverse

n.

p.

Ricoverarsi, Ricovrarsi, Rifu-

ruca. Pianta erbacea,


coltiva negli
risce da!

sapore acuto, che

giarsi, Ripararsi.

e
al

si

mangia per

insalata. Fio-

Ricrea
Dar

v. a. Ricreare, Refrigerare, Confortare:

maggio

giugno.
f.

sollievo, refrigerio,

conforto; e talora

Dar

IRcog'iiiziii
mento:
li

s.

Ricognizione, Riconosci-

divertimento, Sollazzare, Trattenere piacevolra.


% Ricrese n. p. Ricrearsi: Prender ristoro dalle fatiche. Riconfortarsi, Prender lena. Sollevarsi,
n

riconoscere, Verificazione.
v.
a.

Ricomensa.
nuovo, Ripigliare
Ripigliare
il

Ricominciare. Rincomin-

ciare, Riprincipiare:

a fare ci

Cominciare o Principiar di che si era gi fatto,

Ricrearsi, Sollazzarsi, Spassarsi, Passar noja,

Far

diporto,

portarsi.

lavoro, ecc.
v.
n.

Ricompa^x*!

Ricreazin

V. Rccreazin.
s. f.

Ricompensa,
Retribuire.

Ricomparire, Riapparire: Di nuovo comparire o apparire. v. a. Ricompensare: Dare o Rendere la ricompensa o la mercede meritala; Rimunerare, Rimeritare, Guiderdonare, Premiare,

Rioa

Pfceca
il

Ricurone. T. petlign.
fino.

Spezie di lima a piramide, con doppia dentatura per limare


pettine daHa parte del
in legno,

Usano questa anche i Torniaj vene pure delle tonde.

ed bav-

Ricupera
n. p.

v.

a.

Ricoiicilia.se
ciliafsi:

RacconTornare amico. Rappacificarsi, RappatRiconciliarsi,


il

Ritornare

in

possesso della cosa

Ricuperare e Recuperare: perduta, tolta


e Recusare,

alienala; Racquistare.

tumarsi,
n

I^ics
sagramenlo
della

v.

a.

Ricusare

Rifiutare

Riconciliarsi, per Ricevere

V. Refd.

confessione,

ma

propriam.
leggieri.
f.

si

dice della confes-

I^id

V.

a.

Dar indietro, Restituire, Ritornare


v. n.

sione de' peccati

V. Restitu.
Riconciliazione, RiParificazione.

R^iconciliazins.
conciliamento: Amicizia

Ridonda

Ridondare, Risultare, Derivare,

rifatta.

Riconosce

v. a.

Riconoscere e Reconoscere,
alla

anticam. Rrcognoscere: Revocare

memoria

l'idea, l'immagine d'una cosa o persona gi conosciuta; Ravvisare, Rnffignrare.


n

d'un; Ridondare in pregiudizio, in onore, in vantaggio duno, vale Tornare in pregiudizio, onore, vantaggio ecc. di
lui.

Procedere, Venir per conseguenza. in pregiidizio , in n, in vantaggio

Riconoscere, per Vedere, Osservare, Conoscere, Riscontrare: Vegnt a riconsce a vostra roba;

Xlide

Venite a riconoscere la roba vostra. In Marin. vale Prender conoscenza d'un'isola, d'una terra o d'una nave, avvicinandovisi pi o meno per riconoscere la loro entit.

Ridurre e Riducere : Ricondurre, Far ritornare: Ho fceto tanto che l'ho ridto a casa; Tanto operai che lo ridussi a casa, n Ridurre, per Mutare, Tramutare, Trasformare, Convertire: Ride un regno in repuW/ica; Ridarre un regno in repubblica.
V.
a.

654

{tifi

RIF
Chi rie d md di atri, 5 so se gh'approsdma V. Approscimdse. S Fd rie; Far ridere: Dar cagione di riso. Di MM-a cosa pe rie; Fare o Dire chec% Fd
S
chessia per giuoco, per baja,
S Mttise

Costringere, Obbligare, Sforzare: L'han ri-

11



Il

dto a-o Silenzio; L'hanno ridotto al silenzio. per Diminuire, Sminuire, Minorare, cio Ridurre il grande in piccolo, il mollo in poco: A compagnia de cent'ommi l'han l'idta a cinquanta; Hanno ridotto la compagnia di cento uomini a cinquanta. Muovere, Piegare, Indurre, Disporre: Ammice de poeilo ride; Procurate di muoverlo. a dispeazin; Ridurre alla disperazione: Render
disperato.

per burla.

a rie; Mettersi

ridere

o semplicem.

Ridere.
S Piggidsela in rie; Pigliar in giuoco, in burla a gabbo checchessia, Far dosso d buffone. S

Rba da fa
telline

rie

pllin; Cosa da far ridere


i

le

ranocchi o
il

piedi del letto.

Cosa da

in cattivo stato

nn-a cosa; Far mal governo


in
11

far ridere sulso,

pianto, dicesi di Cosa o Detto indi

d'una cosa: Ridurla

pessimo stato. in scc rstrego; Porre uno al sole, Ridarlo al verde, in sul lastrico, in sull'ammattonato, vagliono Ridurlo in estrema necessit. Rovinarlo, Mandarlo in precipizio. un cavallo; Domare un cavallo. un pesso de mxica pe vioiin, pe chitra, ecc.; Ridurre un pezzo di musica per violino, per
chitarra e sim.,

da rie; Cose da recarsele in farne il minimo caso. Vegn da rie; Mettersi a ridere.

degno

scherno, mal appropriato e sim.


baja,

da non

S Riise n. p. Ridersi, Burlarsi, Farsi beffe: Chi se rie de mi, mi me rio de lo; Chi si ride
di
Il

me,

io

d' tinn-.i

mi rido di loro. cosa ; Metter

in

non

cale,

Non

far

vale Adattarlo a

tali

strumenti.

S Ridise n. p. Ridursi, Limitarsi, Ristringersi. Ridursi, per Arrivare, Sommare, Giungere: In


tutti se rideivan a cento; Fra cevano a cento.
tutti
si

conto di checchessia, Non temer grattaticelo. S Riisene; Ridersela, dicesi comunem. da chi sicuro del fatto suo e non teme minaccia o altro; ed anche

ridu-

Quando, accennatasi qualche cosa

come
:

grave, noi vogliam significare che non ci

ni/e;

Risolversi, Riuscire, Ridursi a niente.


s.

litdto
sare,

m. Ridotto

Ridutto

Luogo dove

Rie

si riducono (adunano) per convergiuocare e simili; anticam. Casa o Luogo pubblico ad uso di giuocare a giuochi di rischio;

pi persone

aitrim. Bisca.

Ridasiu
ridurre.

s.

f.

Riduzione, Riducimento

Il

Me ne rio; Me la rido. m, Riso, al pi. Risa, ma trovasi anche Risi: Molo di compiacenza, d'allegria, di giovialit che si fa colla bocca. chi non arriva manco in ta ga; Riso che non passa dal gozzo in gi, cio Riso di complimenlo, a cui non acconsente il cuore. sardonico; Riso sardonico: Riso sforzato, amaro,
d pensiero nessuno:
3.

Riie
II

S Quarte de ridzin V. Quarte. V. n. Ridere : Far risa, Mostrare gioja, allegrezza.

dispettoso.

S Mette
ti

Ridere, per Rallegrarsi N5 bezugna rie d ma di atri; Non bisogna ridere del male altrui.
:

a pansa pe tcera da-o rie, Piscidse in csoin da-o rie, Sccippd da-o rie, Sganascidse da-o rie; Scompisciarsi, Sbellicarsi,
Smascellarsi, Scoppiare, Crepare, Disfarsi delle
dalle risa, vagliono Ridere smoderalamente, sgangheratamente, a croscio, all'abbandonata, a
risa scarrucolale.

11

11

11

Render aspetto ameno: Rieiva 5 ce, rieiva a tara e l'universo ; Rideano il ciel, la terra e l'universo. per Arridere, Favorire Fintanto che a fortnn-a a ghe rie; Fintanto che la sorte gli ride. Parlando di vesti, vale Incominciare a romEssere sdruscite e rotte : Questo cappotto persi 5 comenca a rie; Questo cappotto comincia a
Metaf. per Far bella e allegra vista.

Scappd 5

rie

Entrar nelle

risa,

Meltersi a ridere.

Riedifica,

S Sccippn de rie; Scoppio o Scroscio di risa. v. a. Rieditcare e Reditcare, Rifabbricare, Ricostruire.

!Riepilos-.

V. a.

Riepilogare: Ripigliare, o
le

ridere.

Ricapitolare con brevit

cose dette; Epilogare,

appruvo a un; Irridere,


Schernire.

Deridere,

Beffare,

Riesci
JECifer
portare
S

Far epilogo. V. Risci.


v. .
:

ben chi rie l'rtimo; Ride bene chi ride l'ultimo. camme i scemmi; Ridere agli gnoli, vale Ridere e non sapere di che. camme un matto; Far le grasse risa: Ridere smoderatamente. - de ninfe; Far quattrinaie di riso, vale Ridere per poco per nulla. forte; Ridere squacqueratamente: Ridere con grande strepito sconciamente e colla bocca

Riferire e Referire, Riportare,


si

Rap-

Ridire quello che

udito o visto.
,

Andd a

rifer in t'n lugo; Far capo o Mei-

lere capo in

un luogo, vale Riuscirvi, Risponfiumi e

dervi, Sboccarvi, e dicesi di vie, di sim. Dello di persone, vale Andarvi.


S Riferise n. p. Riferirsi,
11

Aver

relazione, Attenere.

Riferirsi, Rapportarsi: Rimettersi a ci

che

altri

per dire o per fare.

spalancata.

I^iffe
;

in faccia a nn-a persnn-a


in

Ridere ad alcuno
del

bocca ad alcnno,

dicesi

Mostrarsegli

amico per ingannarlo.

Riflescin
sul viso
le

Ptaflfe CTraj ; D ruffa in raffa. Posto avv. col V. Guadagnare, vale Guadagnare nKiustamenle, con male arti. s. f. R flessione, Reflessione: Quell'operazione della mente che riflette, che considera, che medita attentamente sopra qualche cosa. Riflessione, dicesi altres de' Pensieri, delle Considerazioni che procedono da tale operazione della mente: Riftescwin morali, dotte, giusti scime
ecc.; Riflessioni morali, dotte, giustissime, ecc.

-~ in sci faccia; RidT

in faccia altrui.
I

stt'uggio; Rider sotto

basette o sotto

baffi
11

V. uggio. vu ben me fa danze e chi me vu fa rie V. Ben (sost.). S Chi rie de venard, danze in domenega \. danze.
% Chi

sotto vento o sott'occhi

me md me

BIG

me
della

655

da lxe; Riflesso, Reflessione, Riflessione, Riverbero, Riverberazione: Ritatlinienlo della Ince V. Riflette nel 2* significato.
V. n.

mano, la principale delle quali in Chiromanzia delta Linea della vita. d ghndao d bgatlo; Regoli: Sei liste di

Ii>flette

R.fleiiere e Reflellcre:

Recare

Patienzione da na in un'altra idea o concetto, Considerare diligentemente, Ponderare.

al burattello sostenute, da sei raggi, sulle quali imbullettato il velo, che a guisa di staccio abburatta la farina.

legno longitudinali

Riflptlere e Rpflettere, Riverberare e

Reverbediccsi

rare:

Rimandare o Ritornar indietro, e


ribattuti

de' raggi, quando,

da un

corpo pulito

e terso, ritornano o sono rimandati indietro.

Rif)>i*iiiLa,
glior

v. a. Riformare: Dar nuova o miforma; Riordinare, Rifare, Ricomporre.

Riformare, per Emendare, Correggere, Ristabichecchossia nell'ordine dovalo. n Nella Milizia, Dare nuova e miglior forma

lire

sd; Regolini V. Sd (nome). fua de riga; Andar fnori di linea di riga, figor. vale Non operar come si conviene; e talora Uscir del seminalo, Uscir di proposilo. $ A n sta n in riga n in spazio ; Qoesta non isl n in riga n in spazio, dicesi di Cosa spropositata, che non solo vera non sia, ma nemrio

And

meo

verisimile.

ad un

esercito,
,

ad nn reggimento, ad an corpo
soldato, vale

S Sparti a riga a-i cavelli; Far la dirizzatura, la seriniinitura: Spartire in due parti i capelli.

di

soldati

licenziandone una parte.

un sordatto; Riformare un
gedarlo,
al

Conaltra

S Sta in riga; Andar pel Alo della sinopia, Tener la linea diritta, figurai, vale Operar direttamente
e con esattezza.

Mandarlo
per

casa

per

essere

inabile

servizio

difetti

corporali

per

Tid nn-a riga addosso


narlo.

a un serito; Dipen:

casione.

Cancellarlo.
v.
a.

I&ifV>z*ma.t

s. ni. Riformatore: Chi d nnova forma ad una cosa o ne corregge difetti. Pari

Rig-ener,
Rig-etta,
Escludere.
riga

Rigenerare

nerare; e dicesi cos nel fisico


V. a.

come

Di nuovo genel morale.

landosi di qualche Stabilimento o sim.. Chi lo

Rigettare, Ributtare, Rifiutare,

riordina o ne
di
stidii
;

emenda

gli

abusi.
degli

Riformatore
p.

sludj

Pubblico

Rig-betta.

s.

f.

Righetta,

Lineetta:

Piccola

nflziale

destinato al regolamento degli studj.


pass.

I%ifV>x*iiiu.

Riformato, Riordinato.

linea.

H Riformalo, nella Milizia dicesi

Queir ofllziale o soldato che per malattia o altro stato conge-

pappe; Regoletlo ed a Firenie Quadrello: Quello slrum. di legno o d metallo, di quattro fasce quadrangolari, che serve di guida

da arrigd

dato dal servizio.

al

lapis

matita,

al

tiralinee o alla

penna per

Nel num. del pi chiamansi


franciscani.
n.
p.

Uo
,

ordine di

frali

tirar

linee sulla

carta o altrove.

Rifg-ise
Ripararsi.

Rifugiarsi

Ricoverarsi

de casette; Costura; Riga che scorre lungo la parte di dietro della calza fatta co' ferri , ed formata dal complesso de' rovesciai (Punti inversci

Hig-a.

s. f. Linea: Tratto semplice che ha lunghezza senza larghezza. n Linea, Riga, Verso: Quel tanto di scritto che compie una linea del foglio. n Rigo: Linea retta tirata con matita o altro

risoj.
s.
f.

R>ig>]xett,
n

Rigata
i

Colpo dato colla riga,

Rigata: Colpo che

maestri solevano, ed alcuni


sulle

sogliono ancora, dar

nocche
:

agli

scolari

che fallano.

sulla caria.

Rig>]iiii
ana accanto
ecc.;

s.

m. Rigatino
liste

Tessuto

di

cotone

Riga: Fila di pi cose


di ciottoli

all'altra:

vergato ossa a

di colore diverso; altrim.

Riga de moin, de rissu,

Riga di mattoni,
ti

ecc.
:

Vergatino, Righino. T. stamp. Riga di composizione


intera,

non

cilta

da arrig d pappe ; Riga, Regolo Quello


al lapis
li-

con cui

finisce

un capitolo, un perodo,

stram, di legno o di metallo, di soperGcie piana,


riquadrala e sottile, che serve di guida
matita, al tiralinee o alla penna per tirar

nee rette

sulla

caria o altrove.

ecc., nel mezzo o nel fine d'ana pagina ; dcesi anche Riga rotta. Fare o Giocare al fessurino S Zgd a-o righin; V. A-o righin alla sua sede alfab.

che fa rccftua corrindo; Stroscia o Troscia. che fa un bastimento in te l'cegua; Scia V. Scia. da massachen; Regolo: Lista di legno lunga,
riquadrata, diritta e di sufficiente grossezza, per-

iRg-liina.S'g'ia.
sone
per
la

s.

f.

Fila:

Numero
l'altra s

di

per-

cose che l'una dietro

seguitino

Fila d'alberi,

medesima dirittura^ come Fila di soldati. ere; altrim. Filatessa, Filatria.

ch

si

mantenga

inflessibile;

con essa

il

mura-

Parlandosi d'alberi e d'altre cose inanimate dicesi

tore regola ogni suo lavoro rettilineo.

pi propriamente Filare.
s.

Regolo, anche Term. usato da varj Artefici per esprimere Qualunque lista di legno, la quale si mette a coniatio delle costure per ispianarle. Sparlita di cavelli V. Cavello.
che
sulle
si

Rig-
verit,

m. Rigore, Rigorosit, Rigidezza, SeAsprezza, Austerit.


;

De

tutto rig
le

A
A

tutto rigore.

Posto

aw.

vale

Secondo
8

strette

leggi

del

rigore.

S Righe; Righe
pietre,

(al plur): Quelle strisele o liste scorgono sul'a pelle di diversi animali o

A rig m. aw. condo ragione.

rigore,

stretto rigore.

Se-

e che formansi ai panni e drapppi

Rrig-orosita
Rig-ua.i'd,
!Rig-ua,z*d.o
Rispello,

nel fabbricarli.

da carta de mxica; Righi: Qnel


cinque
linee

di

parallele,
si

sulle quali

complesso o ne' cui

s. f. Rigorosit V. Rig. V. Risguardd. s. m. Riguardo, Considerazione,

segnano le note musicali. da man; Righe o Linee: Quei lineamenti a goisa di taglio che son formati nella piegatura

vani, detti Spazj,

a mi;

Riguardo, per Avvertenza, Attenzione. In quanto a me, Per quel che concerne,

che riguarda me.

666

ftiL

miL
S

l'oggetto di quell'affare,

quell'affare; In quanto a quell'affare o SulPer quel che riguarda

d rilevo; Dar rilievo,

figurai, vale

Aggiun-

concerne quell'affare.
S Aveise riguardo; Aversi riguardo, suol dirsi a chi leggermente indisposto, e vale Aver cura
delia

gere forza, vigore, risalto, lustro, importanza, ecc. S Mezo rilievo; Mezzo rilievo: Quella sorta di scoitura, che non contiene alcuna figura intera-

propria sanit.

Persnn-a de riguardo; Persona di riguardo, ragguardevole, distinta, importante, d'alto merito. S Pe tutti i boin riguardi; A buon riguardo, A

mente tonda, ma in qnalcTie parte solamente, rimanendo il restante appiccato al piano, sul quale essa intagliata ed un certo che di
,

buon riguardo. Posto avv. vale A buona Per buon rispetto, A buon essere. S Sensa riijuardo m. avv. Senza riguardo, Senza considerazione, Senza riserbo. rispetto !Rig-ua.x*do s. m. Conlranello Cerchietto che va giusto al dito in cui s'infila contro un anello
ogni
cautela,
:

le figure tonde, che dicono Di tutto rilievo. Piatto de rilievo; Rilevo: Quel piatto che si sostituisce ad un altro nella mensa. S Roba de rilievo; Cosa di rilievo o di momento,
il

mezzo

tra

basso rilievo e

si

figurai,

vale Cosa d' importanza, di riguardo, di

considerazione.

Rituan<l
Il

v.

a.

Rimandare

Far

ritornare,

propriamente detto, per impedire ch'esca dal specialmente se larghetto. *^

dito,

Inviar di nuovo.

Rimandare, Rinviare, Mandar indietro, Restituire.


tere,

Rila/SOi,
H

V. a.

Rilasciare

Mandar

libero, Li-

berare, Rimettere in libert, Scarcerare.


Rilasciare, per Dare, Concedere:

G'han rilasciu
il

Il

Parlandosi de' raggi, vale Ribattere, Riflet-

Riverberare V. Ri/lette nel

significato.

Parlandosi di tempo, vale Differire,

Riman-

passaporto; Gli rilasciarono

passaporto.

RilEtscio

V. lielascio.
a.

Rileva
Inferire.
1)

V.

Rilevare,

Dedurre, Desumere,

dare ad altro tempo V. Aggiorna. TtimsLX'ost V. n. Rimarcare, Notare, Osservare, Considerare, Por mente e sim.

Rituai*g-iii>
Avnare,

V.

a.

Rimarginare, Rimmargi-

Rilevare, per Notare, Rimarcare, Osservare,


vertire
:

Rammarginare, Aramarginare: Ricongiunle

G'h rilcvu quattr'erroi ; Vi

rilevai

gere insieme
ne' corpi
degli

quattr'errori.

parti disgiunte per ferite o laglj animali; altrim. Cicatrizzare.


p.

In signif. neut. Importare, Montare, Giovare:

Rimar ginse
Far
la

n.

Rimarginarsi, Cicatrizzarsi:

N
1

rileva ninte che ve 5 dighe; Nulla rileva


per Sporgere o Sportare in fuori le cose dal

cicatrice.
V. n.
il

ch'io vel dica.

Riiiit>aiiil>i
rileva trae die; Esso

Rimbambire: Tornar quasi


senno e
il

bambino, Perdere
per
la

giudizio

virile

piano ove sono adisse:


rileva tre dita.
Il

troppa vecchiezza; Imbarbogire, RimbarRinfanciullire.


V. a.

Il

bogre, Rinfantocciare,

per Risaltare, Spiccare. Aver rilievo, presso


si

Riiii1>ox*s
i

Pittori

nalzare, Tondeggiare, e
esser rilevata dal piano.
Il

dice di

RinPittura che
vale

a forza di ben aggiustali lumi ed


In term. marin. vale

ombre sembra

: Pagare o Redanaro a chi l'ha speso per noi od a chi ce lo ha imprestalo. RimbSrsse n. p. Rimborsarsi : Riprendere i

Rimborsare

stituire

il

danari spesi per

altri.

Traguardare un oggetto co' traguardi d'una bussola e marcare il rombo, pel quale rimane l'oggetto stesso.

media Rimedio
liti

o sentinella; Cambiar

la

sentinella.

un;
un

Sostituire, Surrogare:

Metter uno in luogo

d'un altro; e talora Sottentrare, Succedere


altro.

ad

un bastimento, unn-a squadra, ecc.; Rilevare un bastimento, una squadra, ecc , vale Vederlo
in

Rimuovere e Rimovere: DiRimuve Dissuadere uno da un suo proponimento. per Allontanare, Licenziare, Destituire. Rimixa V. Rmexa. Consonanza o Armonia Rima Rpimma
v. a.

Rrimette
storre,
I

V. Remedid. V. Remedio. V. Remette.

s.

f.

certa distanza, Riconoscerlo.


Il

Rilevatalo

Sottenlrare ad alcuno in un negouna bottega o sim. Nell'uso dicesi anche Rilevare un negozio, ecc., ma non . voce ital. s. m. Rilevatario. Voce dell'uso, quantunque non italiana : Chi sottentra per altri a rilevare un negozio, un fondaco, una merce,
zio,

un negozio;
in

procedente dalla medesima desinenza o terminazione di parola nel fine di due o pi versi. Rima, nel num. del pi osasi anche per Versi Componimenti in versi: ^n'mme rio Petrarca,

dd Chiabrera,
Chiabrera, ecc.
S

ecc.;

Le rime

del Petrarca, del

Risponde pe rimme; Rispondere per

le

rime,

ecc.) e per approssimazione,


rogatore.

Sostitutore, Sur-

metaf. vale Rispondere con maggiore acerbit e vivezza a chi acerbamente ha scritto o dello

Rilievo
quello che
Il

s.

m. Rilievo e Rilevo: La parte che


alza

Rimm
parole,
le

contro di

te.

v.

n.

Rimare: Terminare

versi con

rileva o sporta in fuori, e generalm. per Tutto


s'

cui

ultime sillabe siano simili e ren-

dal suo piano.

Rilievo, per Ogni lavoro di rilievo,

come sono

le

Rimmio
nel
delle

dano

il

medesimo suono. Vocabolario ove s. m. Rimario:


le

opere
Il

Il

Figurai, per Osservazione, Annotazione, Nota, qual sinenza, Considerazione. rime. Nel num. pi term, Marin. diconsi Rimoderna
del
in

di scoltura, di getto,

lavori di cesello, eec.

son poste in ischiera

voci
facile

aventi simil
il

de-

riesce

ritrovamento

di

v. a.

Rimodernare,

Ammoder-

Gli
la

oggetti rilevati (V. Rileva nel 7 signif.) e

nare: Ridurre all'uso moderno; Riformare, Raffazzonare, Rifare.

direzione nella quale restavano


cui venivano rilevati.

al

momento,

in

Basso

rilievo V. Bassorilievo alla sua sede alfab.

Rimorsolo

Rimorde

V. Remorde. s. m. Rimorso, Rimordimenlo,

RIN
Sinderesi: Grido della coscienza rea, Conoscenza vergognosa del fa'lo, Conflillo interno della rait

RIO

57

Rinfrescare, per Ristorare, Ricreare, Refrigerare,

per Rinnovare: Rinfresca l'amicizia ; Ria'


Rinfrescar
alla p.
la

gione contro

il

vizio.
v. n.

Riiripa,tx>i

Impatriare, Rimpatriare e
'Sila

')

frescare Tamicizia.

a memoia;
alla

memoria: Richiamare
:

Rpatriare: Tornare stabilmente


longhi viaggi o langbe assenze.

patria

dopo
Met-

memoria,

mente, Rammemorare.
Rinfrescarsi

S Rinfrescdse n.
refrigerativo,

Prender qualche

I^impiaiss,

v. a. Surrogare, Sostituire:

tere una persona o noa cosa in luogo d'un'altra che sia mancante; dicesi anche Rimpiazzare, ma voce dell'oso ed ignobile, necessaria per io

Rinfrescarsi , parlandosi di viaggiatori, vaie Fermarsi ad an luogo per qualche ora tanto che i
cavalli

viaggiatori

si

ristorino

col

cibo

molli particolari della Milizia.

col
n

!Rifiipia.sso
dicesi Coiai scritto;

Himprovera
dere
n

m. Surrogante: Nella Milizia in luogo d'un altro conell'uso dieesi anche Rimpiazzo. v. a. Rimproverare RiprenRedarguire uno de'proprj vizj, Anamos.

riposo,

per Bere

semplicemente

Vegnve a rinr-

che entra

frescd; Venite a rinfrescarvi. venlo 5 se rinfresca; Il vento affresca o rioS fresca, dices in term. marin. Qjando comincia a soflare con alquanto maggior forza.

nirlo biasimandolo,

Rinfji^esco
di

Rimproverare, usasi talora per Ricordare o RinTacciare altrui benefizj fattigli o per tacciarlo
i

s. m. Rinfresco: Apparecchiamento bevande congelale o di confetti o d'altri


si

commestibili, che
fesla
Il

fa

in

occasione di qualche
ordinarj.
di

d'ingratitudine o per propria lode.

allegria

fuor dell'ore de' pasti

Rina^sce
ferro.

V. Renasce.

Rinfresco, in Marin.
veri

Ri]3.ca.i*c<

un
v. n.

Nuova provvisione

vi-

fe&TO ;

Ingrossare

un

necessarj o di piacere.

T. de'rnagn. Battere un ferro rovente per condensarlo e renderlo pi grosso in quella parte che richiede il lavoro.

FSiitkfCxxsL (J V. questa

Pin.g-lia

Rincresce

Rincrescere,

Increscere:

Sentir rammarico, Provar dispiacere:

Me

rin-

cresce che ve segge fcelo vi abbiate fatto male,


n

md;

Mi rincresce che

locuz. alla sua sede alf. Ringhiera: Parapetto traforato, fatto per lo pi con bacchette di ferro comprese tra due sbarre parallele, delle quali l'inferiore dicesi Base (Slazza de sdito), la superiore Cimasa (Slazza de d'alo).
s.
f.

!Rixig-ira.z
per Venire a noja,

v. a. Ringraziare,
i

Render grazie:

Rincrescere ed Increscere,
a tedio, a fastidio: Gli rincresce
la

Che rincresce a fadiga;


s.

fatica.

Rinomix
m. Rincrescimento,

Riconoscere con umili parole benefizi ricevuti, mostrandosene grato. add. Rinomato, Noto per fama, Fa-

!Riiici*esciiiiento
Incresci mento,

Rammarico, Dispiacere, Disgusto.


add. Pigro, Tardo,. Lento,
la

Riucrescioso
Infingardo:

cui

rincresce

fatica.

moso, liecantalo, Celebre. V. Renuv. R-inovazin. V. Renovazion. TSiinunasi V. Renunzid.

Ptinov,

HnfeLcci,
cefiTare:

V. a. Rinfacciare, Raffacciare,
in faccia

Rin-

Riin.veg'iii
mollarsi
le

v.

n.

Rinvenire,
di
1

si

dice dell'Amle

Buttar in occhio o

alcuna cosa;

cose secche e
in

rigonfiare

passe,

Rimproverare, Rimprocciare. Riii:l^cci, s. f. Rinfacciamento, Raffacciamento, Rimprovero, Rimproccio: Il rinfacciare.

messe che siano


del fuoco.
Il

acqua

od anche
gli

ai

calore

Rinvenire, per Ricuperar


in

spirili.

Ritornare

Riiif)>i*s.
II

V. a. Rinforzare,

Rafforzare, Affor-

s,

Riaversi dopo uno svenimento o simili;

zare: Aggiungere o Crescere forze, Far pi forte. Rinforzare, nella Milizia vale Aggiungere o Accrescere truppe ad una parte dell'esercito travagliata pi delle altre dall'inimico.

altrira.

Risensare.
n.

Rinvenirsi, Disingannarsi, Ricredersi.


v.

Rinverdii
tornar verde.

Riverdire, Rinverdire:
a.

Ri-

S
n

Rinforsse
zarsi:

n. p. Rinforzarsi, Rafforzarsi,

Affor-

I6invig"orx
Il

v.

Rinvigorire:

Dar vigore.

Farsi pi forte,

Rinforzare, Allenare, Animare.

Dinoccolarsi un braccio, una

un brasso , nn-a man, ecc.; Dinoccarsi mano V. Indegndse.


s.

Rinvigorire, in signif. neut. Riprender vigore,


Ringagliardire.
n.

'Riixfox'seLjn.Gnto

m. Contrammuro. T. fa contro un altro muro per fortificarlo, alTinch il vicino non soffra alcun danno n incomodo per la costruzione che
murat. Picciol muro che
si

Rinzveni v.
Ritornar giovane

Ringiovanire, Ringiovenire:

Rionda
di

gli

si

fa

accanto.
s.

s. f. Tonda. Voce fiorent.: Specie di divertimento puerile, che si fa prendendosi molti fanciulli per mano e danzar intorno cantando.

Rnf\>i*so
n di

m. Rinforzo
di

Rinforzamento

Accrescimento
soldati

forze; Ajulo, Sussidio,

Rinforzo, nella Milizia Quel drappello o schiera

che
al

si

manda ad

ingrossare altre mal

m. Tondello, Ritondetto. Dimin. Rilondo; Cerchietto. Portapialti, Cercine V. Cercelt. R.ind.o s. m. Tondo, Circolo, Cerchio, Cirs.

X^indin
Tondo,
1'

di

suflcienti

bisogno.

conferenza.

Rin:foi:>su p. pass. S Brasso, Man ritifursd;


dinoccala o dinoccolata.
S

Rinforzalo V. Rinforsd.

Rfindo
S

add.

Tondo, Rilondo, Rotondo: Di

Braccio dinoccato, Blano

-Rinfiresc

Vin rinforsn; Vino sforzato: Vino fatto in vaso fortemenle chiuso, sicch ne siano rattenali prodotti aeriformi della fermentazione. v. a. Rinfrescare: Fare fresco
i

qdelle che caldo.

o sferica. riand; A tondo. Posio avv. vale Circolarmente, In giro. In circonferenza. **5 se riand; Essere in bernecche o in pernecche. 31. b. e vale Esser ubbriaco. S / dince san rindi e s'arrigan V. Dina. $ Pan riand; Pan tondo, cio di forma rotonda.
figura circolare

CASAoau, JHzionario Oenovete-Ilaliano.

668

mp

tilS

Spvd n'ondo; Sputar tondo, vale Star in sul grande, Ostentare gravila, Parlar grave e sentenziosamente, % Ti fl-o rindo; l'ondeggiare, Rotondeggiare: Inclinare al rotondo, Avere tanto o quanto di
S
rotondit.

D un

p de riposo; Dar riposo: Concedere


lavoro per ripigliar vigore.

intervallo al
g

K>ioi*diui>
setto
in

V. a. Riordinare: Rimettere in asordine cosa scomposta, Rassettare.


v. a.

Riprende
Riprode

di riposo, opposto di Giorno di lavoro. Mette in ripso; Dar il riposo, Giubilare: Dispensare uno dai doveri d'una carica, conservandogli le mercedi, se non tulle, in parie. v. a. Riprendere: Ammonir bia-

Girno de ripso; Giorno

Kiorg-anizz,
zare, Riordinare.

Riorganare, Riorganiz-

Riprenscion
nuovo. S Riprodise n.

Riotta'
it

Riporr

Panziera V. Giurda nel 3" signif. Riparare: Porre riparo, Rimediare a un male acci non accada di peggio, Riparare, Restaurare: Rifare a una cosa le parli
s.
f.

V. a. Riparare,

simando, Sgridare, Garrire. s. f. Riprensione, Riprendimento. Ripresa, Sgridala, Correzione, ecc. Produrre di v. a. Riprodurre
:

p.

Riprodursi, Rigenerarsi.

guaste.

Riprodzin
a reptazion; Far riparazione d'onore:
debita soddisfazione
altrui.
la

l'on,

Dar

la

per

un"

ir\|^iuria

torlo fatto

[Riprova
perdita
del

Riproduzione: L'alto f. s. con cui una cosa di nuovo prodotta o cresce una seconda volta. v. a. Riprovare: Non approvare,
Disapprovare.

tempo perso; Riparar

tempo.
I)

Itriparazin
staurazione,

Ripurdsc a. p. Ripararsi, Ricoverarsi. s. f. Riparazione, Riparo,

Re-

Riprovazin
provazione.

Riprovare, per Rigettare, Condannare. Riprovazione, f. s.


V. Repudia. V. Repugnd. V. Rtptazin.
di
riso.
si

Disap-

Rifacimento.
V. n.

Hiparti

Ripar:ire: Andarsene di nuovo.


le

[Ripudia

Ripartire

usato allivam. Distribuire


la

parti

Rrip^na
R,is
e
s.

Dividere, Dar

porzione.

Riparto
[Ripassa R>ipass

Rriptazou

s.

m. Ripartizione, Riparligione, Ri-

m. Venditore
s. f.

partimfnto. Scompartimento.

Risea
R^isata
R>ista

Risaja
f.

Luogo dove
11

semina

il

riso.

V. Repass (verbo).

s.

Risata:

ridere smoderatamente,

Ripete
dire
n ci che
a
si

V.

V. Repass (nome). a. Ripetere e Repeiere: Tornare a


Replicare,
i

particolarmente

per
nel

beffe;

Sghignazzamento,

Sgh'gnazzata, Ghignata.

fare,

V.

Res4d
v. a.

2" significalo.

Ripetere, presso

Curiali

Domandare

in

giudizio

Riscatta
Riscia
Zuffa,

Riipetit

crede da altri ingiustamente occupato. V. Repetit.


V.
a.

Riscattare: Ricomperare o Ricuperare per convenzione cosa stala tolta, pervenduta; e si dice pi comuuem. degli duta
schiavi e dei
prigionieri di guerra.

Riporta
ti

Rpetizin

V. Repetizin. Riportare e Rapportare:


le

Di

s.

f.

nuovo portare o Ritornare

cose a suo luogo,

pi persone che

Rissa: Privata conlesa tra due o vengono a vie di fatto; altrim.

Riportare e Rapportare, per Riferire, Ridire con leggerezza o per malizia le male cose che si

Riscontra
via
di

Mischia, Sciarra, Riolta, v. a. Riscontrare: Accertarsi per


riscontro se una
tal

sono udite da
t)

Ha

altrui,

cosa

per Acquistare:
riportalo
il

l'ha riport^u

premio ;

quale

si

crede o quale

ci

dala a credere;

veramente Con-

premio.
Archif.

Presso

gli

cosa ad

un'altra.

Aggiungere una Aggiungere alcun pezzo di


e Scult.

frontare, Riconoscere.

un auto ;
e
le

parole, che di esso

Riscontrare un autore : Cercare il luogo si citano, per vedere

pietra o legno che manchi a quello donde si cava la figura o altro. Pittori Tirar la rete per copiare n Presso una pittura o disegno piccolo in grande, n Presso le Ricamatr. Quel trasferire un ricamo

se eitansi bene.
in scrivo, ecc.;


da

vale Legger

la
s'

per vedere
cesi

Riscontrare una scrittura o sim., copia a confronto dell'originale ella ben copiala ; che anche di-

Collazionare V.
n.
p.

Collaziond.
Risentirsi:

tela

ov'era gi in un'altra; Rapportare.


s.

R.iseiitise
tirsi

Offendersi, Sen-

Riporto
Il

oro e d'argento che


voglia veste
altro.

m. Riporto: Specie di ricamo di si pu riportare a qualsiIl

portarlo.

Riserva
numero che
si

Riporlo,

in

Aritm.

porta da

lizia

punto d'un qualche detto altrui, Non sopFarne richiamo o risentimento. nella Mis. f. Riserva: Nome che lengon si d a Quei corpi militari che si
gli

Riposa

una colonna all'altra nell'addizione e ne' sommati; altrim. Rapporto. V. n. Riposare: Prender riposo, Dormire. tu scinn-a persnn-a; Riposare sopra uno,
figurai.

in

serbo per rinforzare


il

altri

ed accorrere
e

dove maggiore

bisogno.

Riservse
ringraziamenti.

n.

p.

Riservarsi
fare
;
:

Riserbarsi:

Differire a dire o a

Ripso

Lasciargli la cura, il pensiero d'alcuna Riporre ogni sua fiducia in esso. S Lascia riposa i cavalli; Riposare i cavalli. S Riposse n. p. Riposarsi: Pigliare o Darsi riposo, Rinfrancarsi dalla stanchezza. Cessar dalla fatica, dall'operare, l'rendere un po' di sollievo.
cosa.

moR ringraziamenti

riservo a fave i Mi riserbo a farvi i miei

Me

Riserv^u
g

add. Riservalo, Cauto, Circospello, Caso o Peccalo riser; vato, dicesi Quando il superiore ne riserva a s

Cuxo

Peccu riservati

l'assoluzione.

m. Riposo, Riposamento, Riposala, Posa, Fermala: Tregua dalle fatiche, Cessazione


s.

I^i setta

s.

f.

Mezzo

riso.

Riso infranto, Rot-

tame V. Riso.

dal lavoro; Requie, Quiete, Gilito, Rilassamento,

I^isg-uarda

Respiro, Sollievo.

v. n. Riguardare, Risguardare, Ragguardare, Spellare, Appartenere, Concernere.

RIS

MS
Guardie,
bianchi
niellono,
al fronti-

85

Risg>ua>i*die d'un lil>l>ro;


T. Itgat.

da

libri.

Que'due

fogli di caria,
i

Ancoa de rispello \. Ancoa da speransa. Con rispetto parlando; Con buon rispetto, Con
rispello parlando,
licenza,

colorili,

che nel rilegare


alia
f.

libri

si

per eleganza e propriet, nno davanti


spizio e
i'allro
s.

Con permissione, Sia dello con Con buona grazia di chi m'ascolta. Modi

fine del

libro.

Risipolai

Rispola: Infiammazione acuta,

superficiale, cutanea,
calore, e laivolla da
sierosit giallastra,

accompagnala da cocente
quali si

piccole vescichelle piene di


le

risolvono per Io

svaniscono, senza lasciare traccia verona sulla pelle.

pi in isquamc farinacee, che poi

tulli che si usano dire per chiedere scusa o licenza avanti di nominare cosa schifa o sozza. S De rispetto; Di rispetto: Chiamansi con questo aggiunto in Marin. Tutti gli oggetti che s'imb.ircano a bordo d'una nave per supplire a quelli che possono venir guastali, rotti o perduti.

Risma,
I^iso
mato

S / m(B rispetti;
di
il

Il

mio
se
si

rispetto.

Riodo
le

elittico

s.

f.

Risma. T. cari. Unione

di

quaS

salutare,

come

dicesse: Io
del

ris^egoo
rispetto.

derni di carta in numero vario ne'varj paesi. Presso noi sono otlantacinque per le carte da scrivere, e cento per quelle da stampa. s. m. Riso. T. bot. Oriza saliva. Pianta che si coltiva ne' luoghi umidi e paludosi dei
paesi caldi,
il

mio

rispetto o l'omaggio

mio

Omino sensa

rispetto; Irriverente: Persona che

cui frullo, dello

pur Riso, for-

a chicchi

come

il

grano, se non che bianco

non usa rispetto ad alcuno. Pe rispetto ile... Per rispetto di ... , cio Per cagione. Per amore. Per riguardo di... S Perde 6 rispello a un ; Perdere il rispetto ad uno, vale Offenderlo con alti e con parole.
S
j5

si mangia in minestra e in altre guise. carolinn-a; Puglia e volgarm. Carolina: Sorla

lattato,

Porta rispetto; Portar


V. Lx.

rispetto,

Rispettare.

Risplende

di

riso pi rossiccio del

comune.

Risponde

giappneise; Riso del Giappone: Sorta di riso pi rilondalo nel mezzo, daddove sporge nna piccola punta bianca. Esso venne a noi portato dal

v. a. Rispondere e raram. Respondere: Dare risposta a voce o in iscritto. Rispondere, per simiiil. vale Fare la stessa cosa che altri abbia fatta, e di cui sia convenuto e

Giappone, e da pi anni si coltiva in Europa con esito felice. vesito; Riso loppato o lopposo o vestito, cio Che coperto del suo guscio, dalla loppa. S Cerne 5 riso; Mondare il riso. $ D 5 riso co-a natta V. D. $ Pilla 5 riso; Brillare il riso Spogliare, con mac:

che sia a dovere: A vintn Ito; La citt


n
--

cince
gli

a g'ha

risposto con

rispose con ventan tiro.

per Opporsi, Tener fronte: N son abile a poeighe rispnde; Io non sono abile a rispondergli.

"

ecc.

per Riuscire, e dicesi di vie, porte, finestre, che s'ano dirette od aperte verso un luogo.

china da ci, detta Brillatojn,


S
riso

il riso dfl suo guscio. Veste do riso; Loppa, Lolla, Pala: Guscio del

Nei giuochi

di

data vale
altri

Giuocare
carta

le
;

carie

del

medesimo seme che


Giuocare scmplicem.
la

ha giuocato

e taaltri

e delle altre

biade.

lora

la

dopo che
a
;

Risoluto V. Resolto. Hisolziu V. Resolzion. Risolve V. n. Risolvere, Deliberare,


minare, Statuire.
S Rislvise n.
p.

Deter-

abbia giuocato
delle

sua.

a tn; Rispondere a tuono,

cio

proposito

domande fatte e aggiustatamente e in senso conlr. Non rispondere a tuono, vale Uscir dalla

Risolversi: Prender risoluzione.


fiore
:

IRisoii

s.

m. Riso
SL

Il

rso

pi

grosso e
alla

migliore, sguscialo che

sia.

Risotto

milanese, e nell'uso Risolto. T. de'cuochi. Riso per minestra, che si cucina nella seguente maniera: Soffrillo che tu abbia nel burro alquanto midollo di manzo e una cipo'lina trita, vi metti il riso; un po' abbronzato che sia, tu lo inondi di buon brodo, indi lo regali di cervellata e di cacio lodigiano grattato; lo lasci cuocere e imbeversi tutto il brodo; dopo di che lo ingialli con una preserella di znfferano, ed avrai il Risolto. R>ispa.x*i]ii V. a. Risparmiare, Sparagnare, Far masserizia: Astenersi dalie soverchie spese; Avanzare. Accumulare.
;

x]i.ila.n.eize

Riso

pe-e rimine; Rispondere per rime V. Rimma. per un; Rispondere per alcuno, mallevadore per un no; Rispondere un no Dar
le

materia o dal proposilo.

vale Farsi

lui,

Mallevarlo.

bello

spiattellato.

cartacce.
^

Risponsa1>ilite
Rissa,
s.
f.

Chi ind intende pezo risponde V. Intende. s. f. Risponsabilit e Respotisabilil. Voci dell'uso: Mallevadoria, Obbligazione, Obbligo, Gravezza, Condizione onerosa.
Riccio
:

La scorza spinosa

delle ca-

stagno. Nel Pistoiese lo dicon Cardo.

Risse
che
si

Leva

castagne
s.
f.

d' in fa rissa

V. Derissd.
Forti
oggetti

pi.

Rizze.

T.

mar.
gli

legature

fanno per
gli

assicurare
del
rollio

mobili

conlro

effetti
le

Rispetta.

V.

a.

Rispettare:

Portar

rispetto,

specialm.

lancie che sono al


s.

beccheggio, centro d'una nave.


del

Aver in venerazione. Trattar con liveranza, Usare Aver riguardo a uno o verso uno. S Bezugna rispetta pe se rispellu ; Chi vuole
rispetto usi
rispello.
n. p.

Rissetto

T. boi. Lactuca crispa.

m. Ricciolina o Lattuga crespa. Una variet della Lac'


in insalata,

luca saliva (Lei(ga), che mangiasi

dotta cosi dalla crespezza delle sue foglie. Questa


:

S Rispeildse

Rispellarsi
la

Rispellar se stesso,
Respitlo, Ri-

non

fa

il

cesio serralo.
s.

Osservar

il

decoro,
s.

decenza.
antic.

Rispetto

Rissetto
raiuoli
altri

m. Stoppino bianco. T. ceraj. Quel

m. Rispetto,

sottilissimo stoppino di cera bianca

onde
si

guardo, Considerazione, Riverenza.

soglion fregiare
il

le

candele che

Cebenei

umano;
Don
al

Rispetto
dei

umano: Timore che


discorsi

ha

dicono

d della
s.

Candellaja.
di Riccio:

del giudizio o
fa

del

pubblico,

se fa

Ricetto
%

m. Ricciolino. Dimin.

checchessia, e che per esso va conlro


al

Piccola ciocca di capelli arricciata artificiosam.

proprio dovere o

proprio desiderio.

rissetti

V.

Riggetti alla sua sede

alfal.

660

RIT
m. Ciotto
e Ciottolo
Io

RIV
:

I^issii

s.

Piccolo sasso

S Ratte

roton'iato dalle acque che

rotolano,

ritraila

A strega de l'issu; Ciottolare, Acciottolare. 5 i44<re,9o (/e rmw; Ciottolato, Acciottolato: Terreno iastricalo con ciottoli.

a ritirata; Batter la ritirata, Sonar la o a ritraila: Dare il segno col tamburo altro ai soldati che debbon ritirarsi.
la

t)

Batter

ritirala, figur. Allontanarsi


si

da un luogo
Artisti vale

dove non

creda

pi conveniente lo stare.
gli

R>issu
ceus

s,

m. Riccio, Spinoso. T.

znol.

Herina-

Riitcca

V. a.

Ritoccnre, presso

Animaletto della figura d' un porco, che invece di setole ha il dorso ricoperto d spine fitte e diritte. comuniss. ne' boschi e nelle siepi; passa l'inverno nella sua tana e
europceus.
n'esce alla primavera. Cibasi di vermi e d' insetti
;

Aggiungere ad un'opera qualche cosa, Lavorarvi sopra di nuovo. Emendarla, Ricorreggerla, Darvi

"

l'ultima

mano,
s.

Ripulirla.
la penna V. Penna. m. Ritocco, Ritoccamento, Ritoc-

a penna; Ritoccar
catura:
Il

R. tocco

e
la

taluni

lo

tengono nelle
Rezzuola: Sorta

cucine

per far

ritoccare o correggere
V. n.

alcnn'opera.

dare

caccia
s.

alle
f.

blatte fbaginj.
di

Ritx*n<
rete da pi-

Ritornare, Tornare V. 'lornd.


alt.

Riissua<
gliar pesci.

Ritornare, in signif.
V,
a.

vale Restituire, Rimettere.

Ritx-a^e
tose.

Ritrarre,

comunom. per Riportare


e sini.
l'efligie

Risso
g Rissi

s.

m. Riccio e nell'uso

Rcciolo:

in

tela

o Scolpire in

marmo

di

Ciocca di capelli inanellati; se pendente dalle tempia agli orecchi, dicesi Cernecchio.

qualcheduno, Dipingere o Scolpire alcuna cosa, rappresentandola ai naturale.

a pioggia; Cascate:
,

Ricci

a spire lunghe

R>itx*8etiii

s.

pendenti dalle tempia, Trcioli ed anche do banchce ; Rrcioli n Piallature: Quelle sottili falde che trae la pialla

R.ti>eto
M

s.

m. Ritrattino: Piccolo ritratto. m. Ritratto: Figura umana dipinta


per Somiglianza di due cose o
tutto ritroeto de so
di

scolpita somigliante alcuna particolar persona.

Ritratto,

figurai,
l'

iu ripulire

il f.

legname.
Ciottolata
:

persone:
tutto
il

pow;

Egli

Rrisso/

Colpo di ciottolo, Sassata. Piggi a rissow ; Ciottolare Tirare Mette altrui de' ciottoli, Dare delle ciottolate. Ifcissso V. Arrissso.
s.
:

suo padre, n Figurai, per Descrizione, Racconto storico di qualche fatto. !Ritx*9eto s. m. Sinighella. T. setaj. Specie di

ritratto

JEtstsiyl

V. a. Ristabilire:

Di nuovo stabilire,

seta

d'infima qualit, che

si
:

trae

dai
il

bacacci.
ritratto

cio Rimetter una cosa nello stato in cui era prima.

Xliti*a.tt,
alcuno.

V. a. Ritrattare

Fare

ad

Ristabiiise n.
Ripigliar
le

p.

Risanare: Rimettersi in sanit,


Guarire.
:

forze,

!ECrista<iii.pt V. a. Ristampare Di nuovo stampare ed anche Pubblicar nuovamente colle stampe alcun' opera, alcun libre; altrim. Rimprimere.

S Ritrattdse n. p. Ritrattarsi, Disdirsi: Dir contro a quello che si detto avanti e Protestare di

aver detto male.


lEt.trreLtteL^KXjr. s. f. Ritrattazione: Il disdire, privatamente o pubblicamente, ci che innanzi si detto creduto, confessando il proprio errore. s. m. Trovala e Trovato, Ritrovata e Ritrovato, Ritrovamento, Invenzione,

X^stor
f

v.

a.

Ristaurare,
le

Restaurare, Risto-

rare: Rifare a una cosa

parti guaste e quelle che

mancano o per vecchiezza


gerare, Sollevare e simili.

o per altro accidente.

^Ritrovato
Scoperta.
Il

Ristorare, per Riconfortare, Refocillare, Refrin.

Histrenz
I^islta.
Rita,i*d<
n
v.

S Ristorse

p.

Ristorarsi, Riconfortarsi, ecc.

Metaf. Scasa, Pretesto: Ragion falsa e mendicala.


v.
a.

V. Restrinze.
n.

Rini
Il

Riunire: Unire

di

nuovo.

Risultare,

Resultare, Provenire,

Riunire, parlandosi di persone, vale Riconciliare,

Derivare, Venir per conseguenza. v. n. Rilardare,* Tardare, Indugiare:

Metter d'accordo.
% Riunise n. p. Riunirsi: Unirsi di nuovo; e talora Adunarsi, Radunarsi, Assembrarsi."

Metter tempo in mezzo, Jletter indugio,


Ritardare, usato attivam. Trarre in lungo, Procrastinare
:

R-inioii
Il

M'han ritardu
il

pagamento; Mi
a

ritardarono

Riteg-n
memoria.
Il

V.

n.

pagamento. Ritenere: Tenere a mente,

s. f. Riunione: Propriam. Il riunire. Riunione, comunem. per Adunanza, Radunanza, Congregazione, Assembramento di persone per

abboccarsi

insieme o trattar alcun affare.


Riuscire e Riescire: Sortire,

Riusc
buon
Il

V. n.

Aver
inten-

Ritenere, per Vedere, Stimare, Avere o Tener per fermo, per certo. Portar opinione.

effetto.

Aver buon

esito.

Venir

all'

"

Riteg-niio

per Trattenere V. Traltegni. add. Ritenuto, Rattenulo, Guardingo, Riguardoso, Cauto, Circospetto: Chi pro-

dimento, Conseguir l'intento, Ottener cosa ambita. Riuscire e Riescire, Venir fatto : Spero de riusc

Ritenisciii

cede con riguardo e avvedutezza. s. f. Ritenzione, Retenzione, Ritenuta, Ritenimento: Quel tanto che si ritiene sul pagamento per diversi motivi. d'onn-a V. Oenn-a.
s.
:

Spero che mi verr fatto di saperlo. Riuscir bene o male: Far buona o cattiva riuscita. Aver prospero o contrario esito, N riusci a ninle; Non approdar a nulla. I^iscia; s. f. Riuscita, Successo, Esito, Evento,

a savei lo

ben

md;

iRiteuti-va.
nitiva,

f.

Retentiva, Ratleniliva, Ritedi

Termine, Fine. Fd bnn-a o cattiva riscta; Far buona o mala riuscita Manifestarsi colla prova buono o mal:

Ritegno
s.

Facolt

ritenere a memoria.
Il

vagio.

Ritix*a,ta.

f.

Ritirala:

ritirarsi,

dicesi

Riva
S

dL

ma; Lito, Lido, Spiaggia, Piaggia:


alla

propriam. d'un esercito quando si ritira da un posto, da una buttai^lia, da un assedio, ecc. Ritirata, per Suono di tamburo o di tromba, che
dati che

Terra contigua al mare. A riva V. questa locuz.


s.
f.

sua

Rrivalitae

Rivalit, Gara,
:

sede alfab. Emulazione.

richiama all'entrar della notte ai quartieri ne son fuori per diporto.

sol-

Rivea
alla

s.

f.

Riviera

Paese o Regione contigua

riva del mare.

ROB
Ri'vea.soo
add.

ROC
Riviera:

661

Delia
la

persona che abita

riviera; e tra noi

Aggiunto di Che non

$ %

A pd
si

rba arrbd; Sembra


altri

roba di

rubello,

suol dire

della nostra citt.

Quando rba a non de


sci

chi

Ri^edde Ri "vela.

malmena la tua roba. a fa, ma de chi se

V.

V. Revedde. a. Rivelare e Revelare


s.

Manifestare,

a godi V. Godi. Ave da rba in

stumago; Aver crudezza

Far sapere cosa ignota o segreta.

Ri^ela^zin
cui

f.

Rivelamento: Manifestazione

Rivelazione o Revelazione, di cosa occulta.

n Rivelazione, per Inspirazione soprannaturale,

con

Dio ha manifestato
la

ai

santi,

ai profeti, alla

gravezza di stomaco. S Chi n'arrba, n'ha de rba V. Arrbd. ^ Chi rba ha, mercante aspta; A roba fatta non manca compratore. S Chi s- veste da rba di atri, presto se spuggia;
Chi de' panni altrui
S
s

sua chiesa

Rivendica
Ripetere
n
riglia
la

sua volont, i divini misteri, ecc. v. a. Rivendicare, nell'uso vale


la

vesie, presto

si

spoglia.

Di rba da dodi, rba da


s.
f.

Rivendicdse

cosa usurpata. n. p. Rivendicarsi: Render


Ricattarsi.

R>1>a
pa-

prende

vita,
la

Roba: 11 maniche e

fugo, da psta V. Di. vestito donnesco, che comsotlana, ed

anche sola-

dell'ingiuria.

Ri-v-ertoera
Rinverberare
sole
di
:

v. n. Riverberare o Reverberare, Ripercuotere indietro i raggi del

luce.
s.

Ri'F'ertoero

ra.

Riverbero e

Reverbero,

mente

soltana; altrim. Veste, Vesta, Vestito.

accolla; Vestilo accollalo.

a sciallo; Vestilo a Ascili: Vestito che da ambe le spalle scende ad unirsi ad angolo acuto sul petto. d vergininn-a ; Vestilo a mezzo scollo o alla
vergine
:

Riverberazione e Reverberazione: Ripercussione de' raggi ; altrim. L'alto d'un corpo che respinge e riflette un altro da cui percosso, e dicesi
specialm. de' raggi solari.
Riverbero, per
tallo

Vestito tagliato

come

vedesi nelle

Ma-

piegato in

Un pezzo modo da

di

latta

o d'altro
la

me-

donne

di Raffaello.

riflettere

luce.

averto davanti; Vestito aperto davanti. averto de dietro; Vestito aperto di dietro. da crnea; Veste da camera: Vestito largo, a crespe fermale allo scollato, e lasciato scendere
sciolto.
vita,

!Ri"verx

Rievoca
n

v. a. Riverire e Reverire: Far riverenza e onore; e talora per semplicem. Salutare. V. a. Rivocare e Revocare: Ritrattar

Ha per un
si

cinturino per serrarlo

alla

suol portare in casa dalle signore nella

ordini, Annullar leggi, ecc.

Ri-volta
Rivolta
di veste, di

V. Rivolzin.
Mostra.
T. sart. Quella piccola parte
tela

l'estate immediatamente sopra desmissa; Vestilo dismesso.

fascetta (busto).

fceta

a bstin;
in

Vestito a bustino: Vestito,


sotlana. vestina.

la

coi

vita fatta a

busto, e nella parte inferiore teralla

panno o
V.

che

si

piega o

si

rivolta.

mina
fceta

punta non unita

Rivolta
n

Vort.

a cappotto;

Vestilo a

aperto
vale

S RivoUse n. p. Rivoltarsi, Ribellarsi, Sollevarsi,


Abbottinarsi.

davanti nella vita e nella soltana.

Tise sc a rba; Accincignar


tenerla
aita

la

veste,

a un;

Rivoltarsi ad alcuno: Rispondere con


fatti
s.

Succignerla o Avvoltolarla, quando lunga per

parole o con
Rivolta

a chi t'abbia provocato.


f.

X^ivolzion
:

Sollevazione

Rivoluzione, Ribellione, popolo o Qualunque di

Rbetta
in

sgnif.

da terra. f. Robetta, Robina. Dim. di Roba, di Veste, che per lo pi non arriva
s.

Ran

mutazione nello stato politico d'una monarchia d'una repubblica. !Rivlzise n. p. Farsi ad uno: Rivolgersi, Ricorrere ad esso. R>:s:iiiia V. Risma. f Cavallo J; Cavallo rovano o roano V.
Cavallo.

che a mezzo

la

coscia.

V. R(i')etlinn-a. !Rol>ettixi]i-a s. f. Robetlina, Robicciuola,

!Rl>ttin

Robin
che
si

Gonnelluccia, Gonnellina. Dim. di Robetta. s. m. Gonnellino, Vestitino: Quell'eslerior vestimento bianco o di colore, di varia stofifa, e

pone sopra
di
s.

il

camiciolino
e

a'

bambini,
Veste si-

Rasso
paste.

m. Rotone. Accresc. di Ruota Chiamano cos Pastaj La maggior ruota del tornio che serve ad impastare la semola per farne le
s.
: i

senza distinzione

sesso.

R1>ou
e simili.

m.

Robone

Robbone:

gnorile usala gi da cavalieri, dottori, magistrati

Riba

s. f.

Roba: Voce gener. che comprende beni


merci, grasce, viveri e sim.
consuntibile.

Rcca
R-occa

mobili e immobili,
chi se frusta;

V. Rucca. V. Rucc.
s.

calliva; Roba da mal tempo o a mal tempo.

R>colxetto
sino
ai

Roba

ste clericale di

da ninte; Cose di poca levata. da principianti ; Imparaticci. d comn, rba de niscin V. Comn s. m. fa roba; La roba va alla roba, Ogn' acqua va
al

Rocchetto e Roccetto: VeUna cotta pi lunga delle ordinarie, colle maniche che arrivano
ra.

tela

bianca, ed

polsi,

indossata

da' prelati

canonici

nelle funzioni

ecclesiastiche.

da carossa;

mare.

Frullino: Specie di mulinello attaccato agli sportelli delle carrozze che gira per
del cristallo.
e Rocchella: Piccolo ci-

gr anima; Robaccia. in te l'axu; Acetini: Sorta di composta di pia cose conservate in aceto, come peperoncini, piccolissimi cedrinoli, capperi o sim. Mangiansi specialm. col lesso per condimento e per aguzzare l'appetito.

comodo del passamano da incanna; Rocchetto

lindro di legno foralo, con rotelle fisse alle due

estremit ad uso d'incannare seta o altro.

Rccliettiii
cosi
nell'uso
I

s.

m.

pi.

Roccheltni, chiamansi

canonici di S. Giovanni Laterano,


il

mangiativa; Roba mangereccia o commestibile. l' rba da rie; EU' da ridere, Le son

perch usano portare

rocchetto.
di quelle figure, colle

Rocco

s.

m. Rocco: Una

cose da ridere.

quali si giacca agli scacchi, detto cosi perch

62
fatto a guisa
di

ROG
rcca, e sta in
sulla

ROL
frontiera

dello scacchiere, quasi a difesa degli altri pezzi.

menti, come persone conceduta loro.

pubbliche
pi.

per

l'autorit

Hiccolo

Ti 5 rocco; Frecciare, Dar la freccia, figurai. Tentare una richiesta di danaro o d'altro. s. m. Ragna: Rete, colla quale s prendono gli uccelli. La ragna ha tre panni, quello di mez/.o grande e molto ftto, quelli di fuori, minori e radi. Quand' legata alle pertiche panni di fuori stan per uccellare e ben tirata,
i

Rog'a^zioiii
che
si

s.

f.

Rogazioni
ali

Processioni

fanno tre

anteriori

Ascensione per

impetrare da Dio buona ricolta.

Rg-g-io d'seg'ua
Rg-iia,
assai
s.
,

s.

m. Sgorgo d'acqua.

f.

Rogna:

^lale cutaneo, contagioso,

noto

bollicine,

che consiste in moltissime piccole che cagionano un prurito e un piz-

molto distesi, e quel


qaella lentezza
di
si

di

mezzo molto
i

lento; e

zicore incomodissimo,
n

raccoglie su tra
l'uccello
i

due
vi

panni

fuori

quando

volando

percuote,

trapassa

ambedue

s'avvolge e in quello quasi

panni radi, e nel mezzano in un sacco pende.

Diconsi

due panni che son di fuori; due funicelle 'che son da capo e servono per distender la ragna; Maestra, la fune principale che la regge; Filetti^ qaeWe funicelle che si legan da basso per tenerla tirata; e quel legare dicesi Allettare. Quella parte del panno dove riman preso l'uccello si dice Sacco; sacchi detto panno per farne il il tirar su
i

Armature
le

Metaf, vale Ruggine, Odio, Sdegno, 3Ial animo V. Razze nel 2 significato. 3 Chi ha a rgna se a gratte ; Chi ha la rogna se la gratti, ovv. A chi duole il dente se lo cavi, dicesi Quando si fallo checchessia senza

Maestruzze,

Rg-nn
dei
sierosit,
t)

conseguenze, e quando che noi. / dince- sn camme a rgna, che chi l'ha se a gratta; I denari sono di chi gli ha. s. m. Arnione, Argnone, Rognone: Parte carnosa dell'animale, situata nella regione
aver prima pensato
la

alle

cosa tocca pi

altri

lombi, e destinata a purgar

le

vene

dalla

nelle maglie

dell'armatura
il

si

dice

e
il

Spannare

mandarlo

gi.

Appannare; Dicesi Ragnaja

Midollo, figurai.
sia
:

luogo acconcio e destinalo per uccellarvi colla

Aoa semmo
i

Rco add.
a Chi ha

ragna.

midollo, cio nel

La parte migliore di checchesin t rgnn; Ora siamo al pi bello, nel buono della cosa,

Roco
la

Rauco: Aggiunto che si d voce non chiara, ma fioca. Che ha


e

Avel
dato,

dicesi

rgnoin grosci; Esser ricco sordo o sfondi Persona doviziosa, opulenta, ecc.

raucedine; dicesi anche Fioco, tosto debilit di voce, mentre

ma

indica piut-

Rauco esprime

S Si'rvi in t rytin; Servir nel coscetlo, dicesi per Servire nel miglior modo possibile; ma da
noi
dicesi

voce aspra e disgustosa. Una voce grossa, arrantolata ed aspra dicesi roca; una voce piuttosto esile, sorda

per
s.

lo
f.

pi in senso ironico.

Rpg'iion.

Sugnaccio:
ai

Quella
di

parte

di

ed .abbattuta,

la

diremo

fioca.
fioco,

grasso che intorno

rognoni.
:

Rode

g Vegnrco; Allocare e Affiochire; Divenir Perder la voce per raucedine.


V.
a.

Rg-nso
Fieno
di
s.

add. Rognoso

Infetto

rogna

rosna.
f.

Rodere:

Tagliare e Stritolare
a

coi

Inolia, Inolia.
versi

Mallo: Corteccia verde che copre


Rollare e Rullare. T.

il

denti checchessia.

guscio delle noci.

w Rodere, per similil.

Consumare

poco a poco,

V.

n.

mar.

Il

muo-

Distruggere, Disfare, Limare.

Rodimento
de
s.
f.

S Rdise

n.

p.

Rodersi, Consumarsi di rabbia.


s*.

chu; Rodimento R(Seta< da corda d


oriol. Piccolo

m. Rodimento: Il rodere. di cuore V. Chu.


Ruolino
della forza.

Il

Rotella: Piccola ruota.

nave oscillando lateralmente a- destra e a sinistra quando naviga in un mare agitalo e che le onde la prendono di traverso e di fiasco. Rullare e Rotolare. T. stamp. Passare il rullo inzuppato d' inchiostro sopra la composizione in
della

reluio;
disco

T.
Il

torchio per fare l'impressione.


Figurai, usasi anche

d' accia jo

dentato a sega,

da

con un buco quadrilo nel centro, in cui entra l'eslremit dell'albero del tamburo. da fa i punti finti a-e scarpe, ecc.; Girellini. Quei ferri con rotelle dentate, che improntano segni del punto finto sulle scarpe o sim. da fd i raviu; Sprone: Piccola ruota d'ottone,
i

Sforzarsi,

Ingegnarsi

noi per Arrabattarsi, d'avere, d'operare, ecc.

Sgobbare.

]E&olla.t

s.

m.

Rullatore.

T.

stamp. Lavorante

che spalma d'inchiostro la composizione in torchio co' rulli V. Rollo nel 3" signif. R-lletto s. m. Rullelto. T. cappell. RastoDC
sottile
ai

dentellata
le

nella sua

circonferenza,
ravioli,

girevole fra
colla quale si
tortelletti

due branche d'un manichelto,


i

modo

di

due capi, ingrossato nel mezzo quasi fuso, che adoprano i Cappella] per
le

recidono

lembi

dei

dei

comprimere

falde nella follatura, rivolgendo-

rimangano frastagliati. dS sperdn; Spronella: La stella dello sperone.


d'altre

paste, s che

velo sopra e dimenandolo,

come

si

farebbe dei

foglj di pasta col matterello o spianatoio (cannello).


Il

R<Sete

s. f. pi. Campanelline. T. pastaj. Paste da minestra in forma d'un cerchietto, simile alle campanelle che portano le donne agli orecchi.
s.

Rullelto.

circa

T. stamp. Cilindro di legno grosso un palmo, lungo alquanto pi, ricoperto di


lano,

Reti
di
detti

panno
dalle

il

cui asse, prolungalo al di fuori


di

m.

pi.

Quarti. T. carrozz. Quei pezzi

due bande, serve come


il

legno ad arco di circolo onde formata la circonferenza d'una ruota di carro o carrozza;
cos
forse

vole per far rotolare

rullelto sulle

manubrio girepagine onde

levarne

le

bozze.
s.

pen he

in

antico erano quattro,

Rolli
all'altro,

RroHln
ossia
nel
s.

ora, bench ritengano il nome di Quirti, d'ordinario son pi, e ad ogni quarto sogliono corrispondere due razze (fzej.

ma

mar. Moto

oscillatorio d'una

m. Rullo e Rollo. T. nave da un fianco


di

senso trasversale.

Rollo

m. Ruolo: Catalogo

nomi d'uomini

Ror.

V. a.

Rogare. T.
i

leg.

Il
i

distendere e sotcontratti o testa-

toscrivere che fanno

Notaj

propriam. destinati per uso della Milizia e della Marineria, coi loro gradi e occupazioni di

ROM
dovere; e
M
si

ROM
altro

663

dice

d'Ogni
leg.

catalogo

somi-

il

ceffo

ad alcuno, vale Rompergli

il

viso per-

gliante; Registro, Catalogo, Lista, Elenco, Indice.

Ruolo, anche lerm.


delle cause che
gi

vale Stato o Lisia


i

bunali, onde:

debbono discutere nanti TriPassa o Mette nn-a causa a


e presso
i

rollo; Passare o Mettere una causa a ruolo, vale

cuotendolo.

Metterla in
"

lista;

Tribunali di

Comlegno

a grassa; Rompere il diaccio V. Giassa. a mariela; Guastar la porrata o la matassa, Romper l'uovo in bocca V. Mariela. o testa; Rompere, Spezzare o Trre la testa o il capo, fgurat. vale Infastidire, Nojare, Importunare e simili.
e

mercio Assegnarla per quel giorno. Rnllo e Hnololo. T. slamp. Cilindro

di

come a un; Rompere

o Fiaccar

le

corna ad
il

con sua maniglia e ricoperto all'intorno d'una mistura densa, cedevole, che rassodata diviene ed fatta di colla e di miele. Coi rulli, rotolati prima sulla tavoletta, poi sulle pagine, si spalmano esse d' inchiostro. de scrita; Ruolo. T. forense. Due facce scritte
elastica, di

alcnnn, vale Dargli sul capo. Rompergli


e sctoe, e tavernetle; tavernelle,
i

capo.
le

Romper

le

tasche,

corbelli, fgurat. e nell'uso vale

Dar

Importunare, ecc. uve; Schiacciare o Scocciare le uova: Rompere il gnscio alle uova che si voglion adopebriga, noja, Infastidire, Nojare,
i

un

foglio.

rollo
s.

rollo V.

rollo alla sua sed^ alfab.

Rol

m. Ruotolo

e Rotolo:

Volume

di

chec-

chessia che si avvolga insieme ugualmente da due capi. do sof; Rulli: Specie di guanciali di forma cilindrica, che si mettono, uno per parie, alla

rare per cibo. l'amicizia; Romper

il

fuscellino, figur. vale

Rom-

per l'anrcizia con uno, Cessare d'essergli amico. cavagna in te vendegne V. Cavagna.

base di ciascuna testata del sof.

6 collo a nn-a mercanzia , 5 collo a nn-a zvena V. Collo. 6 disny a cenn-a; Rompere il pranzo o la cena, vale Guastarlo mangiando poco avanti d
pranzare, di cenare.

Rolo

s.

m. Subbiello. T.
si

tessit.

Specie di subbio
telajo.
il

nella parte anteriore

e inferiore del

Col
tes-

putto, e lezzi, ecc.;


gli

Rompere

il

patto, le leggi,

subbiello

va

mano

mano avvolgendo

statuti,

gli

ordini, ecc.,

vale

Trasgredirli,

suto; dicesi

Roiiia.li

anche da taluni Cartella e Ruotulatore. s. m. Romano: Quel contrappeso che


serve a
la

infilato nell'ago della stadera, e che

indicare ove arriva

cosa che vuoisi pesare.

Riiia;iia>ta.

s.

f.

Popone, 3Iellone V. Mejdn.

I^ma/Xiin.

s.

m.

Rosmarino
hot.

comunem. Ramerino. T.

Romarino e Rosmarimis offi,


,

cinaiis. Arbusto generalm. noto pel suo odore

aromatico, delle cui cime si fa frequente uso nelle cucine steccandone gli arrosti di manzo,
i

quarti

di
s.

castrato o simili.

Riiil>o

maximus. Pesce

m. Rombo. T. itliol. Rhombus di mare assaissimo ricercato

5 proponimento Rompere proponimento, Mutar pensiero sunno; Rompere sonno, Far Far sonno, Guastare sonno. silenzio; Rompere Cominciare a 5 zazzn; Rompere digiuno: Violar digiuno nn'armd, Rompere un'armata, un nn'opera; Scompletar un'opera,
;
il il

Non

osservarli.

vale

vale
il

destare,

cessare

il

il

silenzio:

parlare.

il

il

prescritto dalla Chiesa.


ecc.;

esercito,

vale Vincerli, Fugarli.

detto di libri,

per la squisitezza del suo sapore e per la sua carne tosta. Ha il dorso coperto di prominenze
a guisa di

Render un'opera incompleta. S Rompila con un; Romperla con alcuno,


vale

vale

Lasciarne l'amicizin.
S
"

capocchia di chiodo,

per

cui

vien

Rmpse
pezzi.

n.

p.

Rompersi, Spezzarsi, Andare


il

in

detto
cibasi
nel

anche
di

Rombo

chiodato.

ghiottissimo;

pesci

giovani. Abita nel Mediterraneo,


nel Baltico;

a testa; Rompersi
figurai,

capo, oltre

il

proprio
e

mar Nero,

copiosissimo

sulle

signif.,

vale Infastidirsi, Inquietarsi;

coste della Svezia, dell'Inghilterra e della Francia.

talora anche

bastardo ; Rombo bastardo (Pleuronectes podasj. bastardo o d'aenn-a; Rombo passero (Bothus rhomboides). de fndo,; Rombo liscio o comune (Rhombus
barbatus). Tutte specie di prima qualit.
s. m. Rombo. T. mar. La trentaduesima parte della rosa dei venti, ossia la quarta parte d'un vento della bussola, cio un angolo di li gradi e 15 minuti.

')

carsi
Il

tal

Usar soverchia applicazione, che in senso dicesi pure Stillarsi o Beccarsi il cervello. l'osso d5 collo ; Rompersi o Fiac6 collo
il

collo V.

Collo.

nn-a venn-a
stomaco,

Rmlbo
Rombo,
d'asse
H

dello

in peto; Rompersi una vena Rompersi il sangue, Vomitare

sangue.

tt

dicesi egualm. in terra, marin.

Un pezzo
majere
quain

per rimetlere
dicesi

qualche parte

di

Geom. Rompi
In
drilatera
I)

dannitcata.

Una

figura rettilinea

lengua a n'ha d'osso, ma a rompe l'osso; lingua non ha osso, ma rompe il dosso, f S C/tJ n rompe scrsce . Prov. nostro che non ha precisa corrispondenza ital. ed usasi figurai, per dinotare Che per un verso o per l'altro lutti andiamo soggetti a qualche peripezia. S In casa d barba chi rompe paga; Chi rompe
S

La

e equilatera,
V. a.

ma non
;

rettangola.

paga. Prov. di chiaro significato.


S

Rompere, Spezzare: Ridurre

N me
per
la

sta a rompi

'a

divozin; Non mi romti

Frangere, Infrangere. Fallire, Far fallimento: Il cessare che il mercante fa de' suoi pagamenti per accidenti sopraggiunligli o per perdite ch'egli abbia fatto.

pezzi una cosa intera

divozione, m. b. e vale
quello che

N me rompi
dicpsi

Non mi frastornare. n m' hce fato ;


m'hai
fllo,

Non mi rompere
romper
S
le

quello che non

nell'uso per

Non

frastornarmi,

Non mi

o faccia; Mandare o Tirar gi la buffa o la Non aver vergogna, n faccia. o faccia a un; Rompere il mostaccio, ii muso,
visiera, fgurat. vale

Zg

fi

tasche, i corbelli, la divozione, ecc. rrwpf; Giuocare a scoccetta Y. Z^d.

!RdzKipilba>lle

V. Rmpitesta.

664

RON
s.

ROS
si

Umpcollo

m. Rompicollo,

dice

di

!Riid

s.

m. Rond. Francesismo da Rondeau.


si

Ruoa

Persona cattiva, alta a far altrui capitar male. S A rSmpicollo V. questa locuz. alla sua sede alf. ItSmpifteste V. Rmpitesta. testa; ; Rompicapo, XCiupiix&eiito Rompimento di capo Fastidio, Noja, Travaglio, Cura, Fatica che ti riesca grave e molesta. V. Rmpitesta. testa, s. m. Rompicapo, Rompimento, Rompistivali, Frangicapo, Frangicupola, Frangisedere, si dice di Persona fastidiosa, importuna, che viene a frastornarci dall'opera, a cui s'attende. s. f. Gancio. Voce fior. Quell'asta lunga di legno, armata in cima d'un gancio di ferro di due rebbj uncinati, della quale si servono bottegai per appendere varj ogggetti alle loro i

Quella composizione musicale, che

ripete

ri-

de
:

Rondon
del collo,

tornando pi volte sopra se slessa; ed ordinariamente l'aria principale d'un' opera della prima donna. Rondone di padule, Rondone s. m. grosso, Rondone bianco. T. orn. Cipsclus melha.
Uccello che ha
il

ICmpsctoe

Rompi

nocciuola cupo; tutte

becco nero; l'iride, color di le parli superiori, lati


i

pedo, penne che coprono


il

fianchi,

il

sottocoda

e le

tarsi, di color

grigio-bruno;

gola e

addome, bianchi; zampe scuro-nere. La femmina di color pi chiaro. Fa il nido nello

spacco de' massi. Fra noi di passaggio accidentale raro con venti forti di mare nelle giornale di primavera, non mai in altra stagione.

botteghe.

Rnfa,
s.
f.

Xitno

Ganciata: Colpo dato

col

gancio
si

Itonfo
gillo,

V. Runfd. V. Runfo.
de); Andar di furia V. Ande. s. m. Cangillo, a Napoli Scan-

V. Ronca.

ffiousa. fAndd
f.

Ronda;
in

s.

Ronda. T. miiit. Giro che

fa

Honseg'g'io
di

tempo

di

notte dagli nfSziali, sotl'uffiziali

soldati,

espressamente comandati, tutt' intorno al recinto d'una piazza, ed a lutti i corpi di guardia
di

chiocciolino in Sicilia Boccone: Sorta di mare, alquanto pi grosso del Cornetto, il quale si mangia colto in varie maniere.
Il

essa, per visitar

le

sentinelle,

le

ascolte
loro,

Segrenna, metaf. dicesi


ruta e di

veder se vegliano
n

e se

fanno

l'uffizio

Ronda, per

Gli

uifiziali,

sotl'uflziali

soldati

Rusu
X^os
cade
la

di Persona magra, spanon buon colore V. Grimia. s. m. Spintone, Urlone : Spinta grande,

Rndauiu
Ray. Pesce

Ruda>na

che fanno la ronda. S Fd a rrida; Far la ronda. Andare in ronda, Rondare. V. Rndaninn-a (pesce).
s.

Urto grande. s. f. Rugiada,

antic.

Rosata:

Umore che

notte e sull'alba dal cielo ne' tempi se-

reni nella stagione temperala e nella calda; altrim.

m. Rondinino. T.
di

ittiol.

Bruma

Melata.

- Guazza vale Rugiada copiosa.


n
s'

nob'le, gentilissimo a mangiare, tondo

/ fossoe

mpan de rsa;

pozzi non

si

di sopra e spianalo

corpo, con testa piccola,


lisca

empion

di

rugiada, dicesi proverb. parlando di

coda larga ed una sola nel Mediterraneo.

nel

mezzo. Abita
e Rondinella.

RSnda^uinu-a;
T. ha
ornil.
il

s.

f.

Rondino

persona che, essendo prosperosa e grassa, apparentemente intnge di mangiar pochissimo o quasi nulla, ma nascostamente mangia e bee a preferenza
di chicchessia.

Hirundo

rustica. Piccolo uccello che

becco nero, l'iride scuro-nera; fronte e gola, color caslagno-acceso ; tutte le parli superiori e il petto di color nero-violetto j la coda forcuta con macchie bianche; i piedi nero-castagni. uccello migratore che viene a noi in primavera a passar la stagione calda; anzi ai

Rosaio

s. m. Rosario: Serie ordinala d'avemmarie e paternostri in numero di quindici decine

se intero, e di sole cinque se

la

sola terza parte,

tramezzala ogni decina da un paternostro, che si recitano ad onore delia Ss. Vergine. Cos chiamasi pure L' islrumento che si tiene in mano
per coniarli, dello pi
cina V.

21

di

marzo,

festa

di

S. Renedetto, gi

arri-

comunem. Corona, Coron


si

vato, e ne corre perci un antichissimo proverbio


tose.

Cnetta.
dice cosa di qual-

Per San Benedetto


a
teito

la rondine sul tetto,

che corrisponde
tetto

socievole,
al

natissimo
nelle

al nostro genovese Rndaninn-a a porta l' uio a San Bcncito. non timoroso dell'uomo e afTezioluogo che lo vide nascere. Annida

Desteg rosio; Sfilar la corona, munera. per Palesare lutto ci che si

jl

"

comunem.
dentro

capanne e piccoli villaggi dentro terra, e sotto le grondaie, qualche volta fin
le

che persona, e ci con fine di nuocerle; che per Dire apertamente a chicchessia nostro pensiero, di punto in punto e senza R>s1bife s. m. Rosbiff. T. de'cuochi.
pretta inglese che
fica
si

od antutto
il

timore.

Parola

scrive Rost beef, e signi-

case. Parte in settembre.

Bue
sotto

arrostito sulla gratella, e talvolta rosotesto.


s.

Rondine, Rondine
lante.

T.
di
le

itliol.

mare. Muggine alalo o voExocaetns exsiliens. Pesce di


di

lalo

Rrscetto
al

mare

color simile allo


linee trasversali

meno

Sgombro (Laxertoj del dorso. Ha due pinne

pettorali abbastanza eslese per indicarle col

nome

d'a/e; con esse egli vola fuori del perseguitalo da grossi pesci
nel

mare quando
t)

che cercano didi

vorarlo. La sua carne grassa e delicata. Vive

m. Rossetto o Rossino, e coraun. o Rossini. T. ittiol. Gubius ap/iya. Pesci minutissimi, i quali pescati non sembrano altro che carnume o gelatina, tendente al rosso ma lessati sono ben conformali , e mollo dilicali a mangiare, Rossorelli: Due macchie di color rosso acceso
plur.

Rosselli

lindezza
preparata,
il

Mediterraneo, dove si nutrisce vermi e di sostanze vegetali.


v. n. Aliare:

piccoli

che spargonsi per

le

guance.

Roscig-nu.

la

Aggirarsi pi volte
tratto

pi del solito intorno a qualche cosa.


dagli uccelli di rapina che
le

quando vedono
e ciuiTarla.

preda

Usignuolo, Rosignuolo, Rusignuolo, Lusignuolo e Luscignuolo, e presso i poeti anche Filomela e Filomena. T. ornil. Lusciola luscinia. Uccello del genere delle Silvie
s.

m.

fanno
di

la

ruota sqpra per cogliere

tempo comodo

calarsi

e famiglia de' Beccafichi, che ha il becco brunonero; le parti superiori, di color marrone-chiaro;

BOS
la

KOS
ma
pi tendente
al

666

coda dello slesso colore,


laterali

Xlossetto
tose,

fulvo; gola e parte media dell'addome, bianche;


parti

del

collo, gozzo,

petto e fianchi,

s. m. Belletto, Liscio, e nell'uso anche Rossetto : Materia rossa, con la quale alcune donne sogliono tingersi le guance per

cenerino-scuricci; piedi scuro-carnicini. Annida


nelle vicinanze de' canneti delle sorgenti d'acqua;

e ne' fossi
in

ove sono

apparire di bella carnagione. Dse 5 rossetto; Imbellettarsi, Lisciarsi, Darsi


il

emigra

settembre, ri-

belletto,

e nell'uso
s.

to.sc.

Darsi
e

il

rossetto.

torna sulla fine di aprile e di maggio.

Rossetto
turca.

da canne;

Beccafico di padule. T. orn. Salica-

ria arundinaceu. Uccelletto dello stesso genere che il primo, ma della famiglia de'JIacroranf.

Uva Uva salvatica, Uva di Spagna. T. botan. Solatrum racemostim. Pianta a noi trasportala
m. Fitolacca,
volgarm.
dalla

Virginia, che spontaneamente cresce nei

Ha
al

le

parti

superiori grigio-olivastre-rugginose;

giardini, intorno alle case di

campagna ed altrove,

le inferiori, di color

bianco tendente leggermente


piedi
cenerino-giallastri.
salci

soffrendo facilmente
calice cinquepartito,
riabile

il
il

freddo dell'inverno.

Ha

il

lionato; penne cigliari, de' fianchi e sottocod;i,

numero

degli stami

va-

color

bianco-lionato
nel

Vive

pi folto delle

canne, de'

e dei

spermi. Chiamasi
dei

macchioni prossimi all'acqua. Alla fine di settembre sparisce per ritornare in primavera. lombardo; Cannajuola, Cannareccione. T. ornit. Salcaria turdina. Uccello dello stesso genere e famiglia che il Beccafico di padule (V. sopra Roscignii da canne], che ha il becco grosso, scuro-nero in cima, giallastro alla base della
mascella inferiore;
le

loro

bacca di otto o dieci loculi monocos a cagione dei grappoli frutti d'un bel purpureo colore che
la

ricorda quello della lacca.

Rosso
Nome

s.

m. Rosso:

Color rosso;

od allrim.

dato a parecchie sostanze e composizioni,

parti superiori

grigio-oli-

perch hanno tale colore. d'uvo; Rosso d'uovo o semplicem. Rosso, Tuorlo e Torlo: Quella parte globosa giallo-rossiccia dell'uovo, che ha il suo seggio in mezzo all'albume;
essa situata verso l'estremit pi ottusa dell'uovo. ingleize ; Rosso d' Inghilterra o Rosso inglese

vastre-rugginose; pi vivace;
gliare
,

il

groppone,

di colore

un poco
piedi
nelle

le

parti

inferiori e fascia sopracci-

Il

color

bianco-ceciato

sudicio

cenerino-olivastri. Di passaggio in

aprile

R>osso

(Perossido di ferro): Serve a pulire i metalli. add. Rosso: Aggiunto di colore simile
a quello del sangue o della porpora. Rosso, aggiunto di pelo, Che di colore
giallo tra
il

giornate pi piovose; piuttosto raro, rarissimo


in

autunno.
s.

!Rosciii
S
del
fosso,

m. Matta V. Pncin.
a cavallo

Zgdsela co rscin; Stare o Essere


s.
f.

vale Esser pronto a pi partiti.

Rseiun-a;

Doppia, Doblone. Voce del

volgo che applicavasi a Qualunque moneta d'oro che avea il valore di lire cento circa, come La doppia di Genova, di Spagna e sim. ; e ci per
similit.

il

rosso.

incarnatto; Vermiglio: Rosso acceso del color


chermisi. scarlatto; Rosso scarlaltino. sco; Rosso cupo.
del

Chi ta a-o rosso; Rosseggiante, Rossigno, Rossiccio,

Rossastro.

dal color giallo o rosso che avea la

mo-

neta di questo metallo,


ti

Generalm. dicesi anche per Danari, Moneta, Pel' un ommo chi ha de rdscinn-e; cunia: Egli persona che ha danari, cio ricca, doviziosa.
s. f. Rosetta. T. giojeU. Anello od anche Orecchino cosi detto per essere di diamanti incastonati in tondo a foggia di rosa.

S De pei rsso, manco g L' megio vegn rsei arrossire che impallidire,

bdnn-a a vitella V. Pei.


che

neigri

meglio

meglio diventar rosso

che livido V. Megio.


% Tcera rssa ; Terra rossa, Ocrea rossa V. Ttera. 5 Tempo rsso, che ciuve che buffo V. Ruff'd. g Vegni rsso cmme a braxa; Diventar rosso

R-osettai

peggio d'un tacchino


in

Divenir acceso o infocalo


figurai.

Roso
di

P&osipilla;

V. Rispola. (Fa); Far luogo, Far piazza: Trarsi


di

viso.
s.

da

Rosso
S

m. Rossore,

Onta o Vergogna

banda. Ceder

luogo.

Indizio d'essa, spargendosi sul volto una certa

Rosolio
liquore

s.

m. Rosolio, antic. Rosoli: Sorta composto d'acquavite, zucchero e

rossezza.

Fa
di

droghe od essenze, dalla diversit delle quali prende sapore e nome, come Rosolio di menta.
Rosolio di cannella, ecc. cos detto perch l'olio di rosa fu sulle prime adoperalo pi che altra essenza nella formazione di questo liquore.
s.

Rssua.
11

rsso; Dar rossore, Recar vergogna. s. f. Rozza: Cavallo vecchio e pieno

magagne; allrim. Brenna, e per ischerzo Scuccomedra e Scuccumedra.


figurai,

Segrenna,

dicesi

di

Persona malsana,

Rosn
Il

sparuta, ecc.; allrim. Conca fessa.

m. Rosone: Specie

di

guarnizione di

Rst
Iella
Il

Y. a.

Arrostire: Cuocere senz'ajulo d'ac-

metallo, cos delta perch fatta a rose. Rosoni e Fioroni (al plur): Alcuni ornamenti

qua, come in iscbidione, in tegame, sulla gra>


e simili.

d'Archit.

fatti

a fogcia di
soffitte

fiori

hanno luogo
i

Arrostire, per similit. dicesi dell'Effetto del sole

per

lo

pi

nelle

sotto

gocciolatoj
Il

delle cornici.

R.ospo

V. Raggio.

che riarde. Far agresto o l'agresto, si dice dell'Avanzare per s nello spendere per altrui ; Approvecciarsi, Far

!Rssa.zze
cuopre
alle
la

s. f. pi. Rosella e pi comunem. Rosolia: Una delle malattie cutanee che si apprende ordinariam. ai bambini, per la quale si

vendemmia

anticipata.
f.

Rostxa>
Ristiio

s.

Bruciata: Castagna cotta arrosto,


;

e per lo pi in padella bucherata

trovasi anche

pelle di

piccole macchie rosse, simili

Caldarrosta.

morsicature delle pulci,


si

ma

pi larghe, che
si

poscia

elevano, e finalmente disseccate

stac-

p. pass. Arrostito^ da Arrostire V. Rstt, da- so; Abbronzalo, e dicesi della pelle del-

cano

in

forma

di

sottilissime scaglie.

l'uomo.

666
Pan

ROV
rsilo; Pane arrostilo,
si

RUB
dice alle Felle di
Il

in

In senso iieut. Cadore precipitosamente d'alto basso.

Rosto
si

pane rasciulle ed alquanto abbronzate al fuoco. s. m. Arrosto: Vivanda di carne arrostita. S A rosto V. qiiesla locuz. alla sua sede alfab. S Sci de rosto; Volpone, Putta scodata, Gallone,
dice figurai, e per disprezzo di

% Rvinse n. p. Rovinarsi e Ruinarsi: rovina, in precipizio.


I)

Andare
Ridursi

in

a salute; Rovinarsi

la

sanit:

in

Uomo

scaltro,

cattivo sialo di salute.

malizioso.

Rviau-a.
e

S Tanto
arrosto,

fmme
si

poco rosto; Molto fumo

e poco

dice di Chi fa gran mostra e ha po-

s. f. Rovina e Ruina: Il rovinare La cosa rovina a: E rvinn-e de Tria, de Cartagine, d'un palasso , ecc. ; Le rovine di

che facolt.

!Rot

V.

a.

Rotare
s. f.

Arrotare

Uccidere

col

1)

Troja, di Cartagine, d'un palazzo e sim. Rovina, mei. pr Danno, Nocumento, Pregiudizio.

supplizio della ruota.

Supplizio antico.

!Rotin.n-a.

Uso, Pratica, Andamento: Capacit acquistata per abituazione o lunga pratica, anzich col soccorso dello studio e delle regole,
di

g And, in rvinn-a; Andare o Cadere in rovina, Rovinarsi, figur. Andar in malora, in precipizio.

Rovinu
scialo,
t)

Caccia in rvinn-a V. Rovina nel 2^

signif,

add. Rovinato, Ruinato, Rollo, Fra-

od altrim. Modo pratico e consueto


in

procedere
dei

cassalo, Conquassato, Diroccalo, Subbissalo, Sfa-

checchessia;

il

Trantran dcs affaires


:

Smantellato, ecc.
in

Francesi.

Rovinalo, Perduto, Ridotto

Rotola,

s.

f.

Rotella

Quel piccolo osso rotondo,

tativo stato.

Povero, Spiantato.
s
f.

Rtolo
prima
%

che soprapposto all'articolazione del ginocchio. s. m. Ruololo e Rtolo V. Rol. n Rtolo: Sorta di peso che presso i Genovesi,
del peso decimale, equivaleva

Roziia.

Sciamilo: Specie

di

drappo

di color
la

rosso, dello cos dalla sua

similitudine con

superficie esterna del fiore sciamilo.

e in Napoli, Sicilia e Malta ad

ad once 18; once 33 e un terzo.


rlolb

[Rozi^g'i;
Rosicare
:

v.

a.

Rosicchiare

Rosecchare

Rodere leggermente

e a poco a poco,

Ande a

rtolo; Andare
s.

rotolone.
1)

T. del giuoco delle bocce V.

rtolo.
:

ed proprio de' topi. Rodere, Tarlare, Brucare, proprio de'


bruchi.

tarli e

dei

Tt^tt&.wxxmi

m.

pi.

Rottami

Quantit

di
1)

rimasugli o cose rotte.

Talvolta dicesi

metaf. degli impiegati, allorch

Rtti
11

s.

m.

pi.

Rolli, parlandosi d'una

somma

di danaro, si dicono Quelle parli d'una moneta che non arrivano a fare un intero. Rotti, presso gli Arilm. si dicono Quelle parti

abusano delia podest d'ufficio V. Ganascia. I^ozig-g-io s. m. Torso e Trsolo; Ci che rimane delle pere, mele e simili frutte, dopo averne levalo intorno la polpa.

aliquote o aliquanle che avanzano nel partire un numero per un altro, o pi speditam. Quel numero che esprime parie dell'unit. !Rtto add. Rotto, Spezzato, Infranto V. R5mpi,
"
Il

Rua>

s.

f.

Ruta. T. boi. Ruta graveolens. Pianta


steli

che ha

gli
le

ramosi,

lisci,

alquanto grigi, a

Rotto, Spossato, Affievolito.

Allentato, Crepato, Sbonzolalo, Ernioso V.

Asseuto.

Rotta.
rotto.

s.

f.

Rottura:

Qualit e Stato di ci

che rotto.
n Rottura, Rotto: Apertura, Fessura o Parte

arcicomposle; le un poco carnose, lisce, bisluiighe, ovale, fiori d'un giallo chiaro, peincavate alla base; duncolati. Ha un odore acutissimo e un sapore amaro e spiacevole; medicinale. Coltivasi per tutto ne' giardini, e nasce spontanea ne' luoghi secchi ed esposti al sole.
cespugli;
foglie

picciolate,

foglioline

dove

Ru1>ax*izio
alla

s.

m. Ruberia, Ladroneccio, Furto.


Rotoloni;

Figurai, per Nimist, Inimicizia, Discordia,

Rlbitttoi). (A); Rotolone e cacollo, A scavezzacollo, ecc.


sua sede alfabetica.
s.
f.

fiac-

V. questa

locuz.

Dissensione.

Ruzo

Ruxia.

Fallimento V. Bancartta. V. Raox'ia.

Rl>l>a<
qualit

Bariletto,

Barletto, e nell'uso

an-

R-vee

V. Raozo. s, f. Rovere, Rovere, Quercia. T. hot. Quercus robur. Albero ghiandifero, uno dei migliori ornamenti dei nostri boschi, per ^altezza, il maestoso e la bellezza del denso fogliame. Se
il

che Riibba: Specie di piccolo barile, composto di doghe, ad uso di mettervi vioi di prima

od
s.

altri

liquori.

ne adopera
per
dei
le

legno per

le

costruzioni navali e
eccellente

m. Rubbo: Peso di 25 libbre genovesi, ed La sesta parte d'un cantaro. Rl>lbia< s. f. Robbia. T. boi. Rubia tinctorum. Pianta perenne, la cui radice si adopera per tinger
i

R>t>1>o

civili,

non che

pe' lavori de' legnaiuoli,

lini,

cotoni e le lane d'un


si

bel

rosso e
propriet
rosso,

carradori e sim., ed poi

per

durevole, che coll'alcali

eslrae

pi vivace, e
qual

ardere.

La corteccia
la
I

pestala e polverizzata
la

som-

coH'acido
si

fassi

pi cupo,
paesi

per

la

ministra

miglior concia per


ingrasso

preparazione
ghiande,
porci ed altri

coltiva
s.

in

molti

dell'Europa.
di

delle pelli.

frutti di tale pianta, ossia le

X^'bin.
pi

m. Rubino:

Gemma

color

sono un eccellente
animali,

pei

meno

carico, detta anche Carbonchio V.

Carbncio.
.

g uio de rovee; Rastonale, Legnate V. uio.

Suvn de rvee; Mstolo,


ischerzo V. Dattezo.
V.
a.

detto metaf. e per

Dicpsi Rubino di rcca, una specie di Granato assai duro e di color rosso mollo scuro e turchiniccio. Ad altre pietre si d pure, ma im-

Rovina,
Mettere
a

Rovinare e Ruinare: Guastare,


Atterrare,

soqquadro.

Distruggere,
in

Dare
lora,

il

guasto, Sterminare.

propriamente, questo nome; e dicesi Rubino del Brasile il Topazio rosso, Rubino di Boemia il Granalo piropo. Rubino di Siberia la Tormalina

Rovinare, figurai.
in

Impoverire, Mandar

ma-

rossa

Siberite.
s,

rovina, in precipizio.

Rlbiuetto

m. Cannella V. BrSnzin.

RUM
Ru.ooa>
Sirum.
altrm.
s.
f.

RUZ
stretto ):
le

667

Rocca (coll'O chiuso o


sd

stinto,

incomposlo e disordinalo; Strepilo, Fra;

di

canna o simile,

quale

donne

lino o altra materia da filarsi^ Connocchia. S Ave ci poco Un in sci rdvca; Essere alle ventitr, Piatire co' cimiteri, ecc. V. Ave. Leynelti ila rucca; Grtole: Ciascuno di qnei pezzetti di canna o altro che servono a tener aperte le costole delle rocche da filare. S Cappelletto da rucca; Pergamena e Pergamina

pongono lana,

d'cegua Scroscio Croscio rumore che pioggia quando cade rovinosam''nle. Russare: Rumoreggiare che Runf
e
:

casso, Clamore, Seniore.

li

fa

la

V.

n.

si

fa

V.

Cappelletto.
s.
f.

dormendo. In pi luoghi della Toscana dicesi anche Ronfare e Ronfiare, d5 gatto; Far le fusa. Tornire, dicesi del gatto quando se ne sta in quiete e nel respirare fa un certo rumore simile al rntolo o a fusa che ruzzolino per terra; od anche Quando gli si
nell'alilare
liscia
il

Rucc.
in
Il

Roccala, Connocchia, Pennecchio:


si

capo e

il

corpo per

fargli

carezze.

Quella quantit di lino, lana, ecc. che

mette

una volta

sulla

rocca per
Roche;!. T.
tre

filare.

Roccata, per Colpo dato colla rocca.


s.
f.

Rucoli.a<
cata.
cilindrico
si

hot.

Rocheu falil

Pianta aita circa

piedi,

cui

tiglio

runfa ch' p un porco o cSmme un porco; Russa che pare un ghiro o un orso. I^unft s. m. Russo: Il russare. .... Concio macero e mescolato con terra. f Voce del contado.
S

Ruo

divide
,

in

alcuni
alla

rami
lor

con
base

foglie
,

R^ca.
ciano
n
i

s.

f.

Polvere

di

concia:
la

Corteccia
quale
si

di

opposte in croce

riunite

piti

rovere o di cerro macinala, con


cnoj.

con-

chiuse nella sommit. Fiorisce nella

primavera

ed

ha

fiori

brillanti

scarlatti.

Uavvene

di

pi specie.

RdLdeg-o
non abbia
la

add. Ruvido,

si

dice di Cosa che

saperficie liscia e pulita;

Rozzo,

Scabro, Ronchioso, Ispido.

I^g-a^

s.

f.

Ruga, Grinza,
pelle,

dicesi

particolarm.

quella della

specialm. della faccia.

Cruscone: La parte pi grossa della crusca, n Lisca, Scotolatura V. Rsca nel 2* significalo. "I In m. b. e del gergo Fame. di o dalla **S Ave nn-a risca d diao; Cascar fame, Morir d fame. 3Iodo basso. **S Levse a rsea; Sfamarsi. Pugnis. m. Rusco, Ruscbia, Brusco,

Ruspo
n

S Rughe de rbe, de camixe, ecc.; Crespe. ''fCug'^ia. V. Rziggi.

topo, ecc. V.

Erba cocca.

dtnii; Dirngg nare

denti V. Dente.

Usato come add. vale Magro, Secco, e dlcesi per ischerzo di gallina, di pollo o sim.

S Ruggidla; Rodere i chiavistelli. Rodere il freno, Ingojar la stizza. Rodersi, Schiacciare, Rugumare.

Rsteg-o
Il

Ruvido,
Scortese,
lora

metaf.

add. Ruvido, ecc. V. Rddego. dice delle persone, e vale si

Kug'ni nulle
!Ruiii.
s.

V. Grugni.
s.
f.

pi.

Daddoli
e

Smancerie, Scede,

Smiaci, Cazzuole V. Nonne.


inglese. Specie infiammabile, tratta colla distillazione dalle canne di zucchero e da altre

m.

Rum

Rhum. Voce

Disobbligante, Rozzo, Salvalico; e taBurbero, Rigido, Aspro, Austero, ecc. questa S A rstega; Alla rustica o In rustico V. locuz. alla sua sede alfab.

d'acquavite

rafinata

IC:xeiit
col quale
SI

s.

m. Secchio: Vaso cupo


pi di
ferro,

attinge l'acqua; esso ha un


lo

sostanze.

ricurvo, per
v.
n.

rame, manico volubile in due


di

R.meg'

Rumenta,

I^ment

Ruminare, Rngumare, Digrumare: Far ritornare alla bocca il cibo mandato nello stomaco non masticalo per masticarlo; ed proprio degli animali bisulchi o di pie fesso ruminanti. I fior, dicono Rumare. s. f. Spa/.zatura: Ci che si toglie via in spaizando; altrim. Pattume, Scoviglia. S Canto da rumenta; Ruca della spazzatura.
s.

orecchie, poste all'orlo del vaso slesso; altrim.


Allignilojo.

rxent 5 tcca 5 fndo;


fondo del pozzo, Siamo
al

Il secchio rade il fondo del sacco V. Fndo.

R:x:ent,

Rzase
ter.a di

V. Arrxentd. Ruggine, Ferruggine:' Quella macolor giuggiolino che si genera sul ferro
s.
f.

e che lo consuma.

ni.

Spazzatnrajo, e nell'uso
le

tose*.

Ruggine, metaf. Odio, Sdegno, Rancore, Screzio,

Pattumajo: Colui che raccoglie pattume per le case.

spazzature e

Malanimo, Dissapore: Fra

16 gh'

da rzze;

Rmeiiteea,
tre sole

s. f. Cassetta della spazzatura: Recipiente quadrangolare di legno o di latta, a

sponde basse, verticali; a quella

di

mezzo

fermalo verticalmente un lungo manico di legno. Colla granata vi si fa entrare la spazzatura di una o pili stanze, per trasportarla altrove. A

Fra loro v'ha della ruggine. Gora: Segno di sudiciume su per il collo o sa per la persona: O l'ha a rzze in t collo; Ha le gore nel collo. Color somigliante S Co da rzze; Color roggio:
alla

ruggine.

Fd

Piggi a rzze; Arrugginire, Irrngginire,

Rmescello V. Remescello. Rmexa, V. Rmexa.


'RuTX.m.Si,
Propriam.
Il

Lucca dicesi Pattumiera, nella Romagna Porlaimmondezze, a Bologna Puscarola.

Inrugginire: Divenir rugginoso, Prender rugirine. % Leva a rzze; Dirugginare, Dirugginire, Srugginire: Nettare il ferro dalla ruggine.

"h
porci col grifo.

in

o rzze a-i denti; Tr


m.
!..

dai denti la ruggine,


la

v.
li

n.

Grifolare, Grufolare, Grufare:


i

vale Sfamarsi, Cavarsi

fame.

razzolare che fanno

Rikzzeiieiito
$
di

add. Rugginoso, Rugginente:


coperti

Brancicare, Slazzonare V. Magnsc. Raizolare, Frugare, Frugacchiare, Rovistare,


vistolare;
sta

RoBa-

Che ha ruggine. Denti rzzenenti; Denti rugginosi : Denti

Basta ch'

rmme

dappertutto

ch'e' razzoli
la
s.

ovunque.
e

Rum

"w

Presso

plebe, Sgobbare, Sfacchinare, Stentare.

Ruzzo e
di dire

materia putrida simile alla ruggine. V. Mei. S Mei rzzenento; Mela ruggine o roggia

l>uzzo$
si

Buono

e cattivo:

Modo

m. Rumore

Remore: Suono

indi-

che

adopera coi verbi Dare e Pigliare.

668

SAB

SAC

s
ISr
di
s.
f. Sale, detto cos assolutam., e parlando condimenti, inlendesi Quel corpo bianchiccio,

Juniperus sabina. Pianta medicinale simile al ginepro, che ha lo stelo diritto, mollo ramoso,
elevantesi da tre a sei
lissime, ovate

solubile e molto sapido, che separasi artificial-

braccia;

le

foglie picco-

mente

per evaporazione dall'acqua del mare,

e appuntale a guisa di quelle del


le

e chiamasi Sai

marino o Sai

d cucina; ovv.

cipresso,

di

odore penetrante, e

bacche d'un

scavasi fossile in alcune

miniere, e dicesi

Sai
usi,

turchino alquanto nero.

indigena dell'Italia.

gemma

Salgemma,
gli

e serve ai

medesimi
di

Saooan
che
si

s.

m. Borsa

Sorla di lasca elegante,

cio di condire

alimenti
si

conservarli

molto tempo senza che


d' Inghtltceru ;
Sai

guastino.

d'Inghilterra, Sai catartico,

S S
S

S
n

d'Epsom, Solfato di magnesia: Spezie di sale che s'adopera in medicina come purgante blando. Amo de sa V. Savoto nel 2 signif. Cascetia da sa V. Cascetta. Chi va ben de sa; Giusto di sale. Fd un viaggio a sa; Zappar in o nella rena, Seminar in sabbia, vale Operar indarno a una cosa senza frutto, Perdere il tempo e la fatica. Mette a sa; Salare, Insalare: Asperger checSai

fermadue ganasce masliettale, ed pendente da nastri , da cordelline o da catenelle, colle quali portasi in mano o apserra a guaina (genn-a) o con
di

glio metallico, a foggia

pesa

al

braccio dalle signore, cui tien luogo di


il

lasca da riporvi

fazzoletto,

il

libriccino di divo-

zione,

la

borsetta pe' danari e simili cose.


s.
f.

Saocixetta

Sacchetta.

Voce

d'uso. Chia-

masi cos Una piccola borsa di tela, fustagno o simile, fermala in capo ad un' asta lunga di legno, con cui nelle chiese si vanno a raccorr
le

limosine.
s.

chessia di sale per dargli sapore.

in sa;

Sacchetto
altrim.

m. Sacchetto: Piccolo sacco,


al

Salare, Insalare: Asperger checchessia

Sccolo, Saccarello.

di

sale per conservarlo.

**S

Mot scusa sd

e scns'uio V.
il

Moi.

% Cnti a sacchetto ; Conti alla grossa, a occhio e croce V. A sacchetto.

digrosso,

!S

S Pesld a sd; Tritare V. Sald.

sale.

{Sa>l>a<lij^g-ia< s. f. Sabadiglia e Sabatiglia. T. bot. Verutium sabadilla. Pianta che ha rafiori di sei pelali ovali, spiga semplice; cemo
il
i

Pieno un sacco, Sacca tenere un sacco. Saccaja ... Un numero di


s.
f.

Quanto pu consacchi messi den-

tro

altro sacco.

Sacclxezz
che
si
;

lutti

votati

per una parte, gambettati, quasi penil

denti; indigena della Cina;

seme

di

essa

v. a. Saccheggiare, Dar il sacco, Porre a sacco. Far il sacco, Mettere a bollino, Abbotlinare: Fare spoglio violento di tutto ci

promuove

forti

e reiterati starnuti,

Zappariglia: Sorta di tabacco in

polvere,

mett

casa

trova in un paese, in una citt, in una e dicesi di eserciti che depredano in paesi

scolatavi dentro radice di

sabadiglia, che eccita

nemici,
Sacchellare
pieni di
:

frequenti starnuti, perci detto anche Starnutiglia.

Percuotere

alcuno

con

sacchetti

Sa"bajoii
dera
fa

s.

m. Zabajone e Zabaglione: Com-

rena.
s.

posto di rossi d'uovo, di vino di 31alaga, di


sim.,

Ma-

Sacchezzo
gente armata.

m. Sacco, Saccheggio, Sac-

zucchero e qualche aroma, che si in un vaso da cioccolata, sbattendo continuacol frullino, e

clieggiamenlo, Saccomanno: Depredazione intera d'una citt, d'una lenii, falla per lo pi da

mente

quando
si

convenientemente
se ne fa ri-

spessito e spumeggiante

versa in bicchieri o

Sacco

tazze per sorbirlo a quel

modo, o

pieno

di

torte,

pasticci, ecc.
s.
f.

Sa>l>'lba.tiu]i-a<
Disputa che
si

Sabatina.

Voce d'uso.
sabato
sulle
Il

s. m. Sacco e al plur. Sacchi e Sacca: Recipiente di tela cucita ai due lati e ad una delle testale, che serve per mettervi dentro cose da trasportarsi da luogo a luogo. Le sue parti

fa

nelle

scuole

al

sono Bocca, Fondo e

Pellicini

(Oege).

lezioni della settimana scadente.


s. f. Sabbia Rena mescolata con terra, Sabbia, dicesi anche Quella rena finissima che si sparge sullo scritto ancor fresco, perch voltando la faccia o piegando il foglio non si facciano scorbj; altrim. Polvere e Polverino S.Peta. Sal>l>i5ii. s. m. Sabbione : Sabbia pi grossa. Sal>t>o s. m. Sabato: Nome del settimo d della
:

ISa'b'bia
n

Sacco, per Specie di panno rozzo, cui anlicam. portavasi per abito di penitenza.

"il

Per

similil.

e in

m.

b. vale

Pancia, Peccia, Ca-

gno, Stefano, Trippa, Valigia:

Basta impi S

sacco; Purci si empia Io Stefano. da n'tte o da viaggio; Sacca da notte. Sacca da viaggio: Tasca, in cui chi viaggia ripone qualche biancheria o altro, specialmente per uso
da notte, e per averla prontamente alla mano. da vili; Ubbriacone V. Imbriagn. d'osse; Ossa e pelle. Ossacela senza polpa, Tristo dicesi per ischerzo di Persona fascio d' ossa
,

settimana. In taluni trovasi anche scritto Sabbato.

santo; Sabato santo, diciamo per eccellenza a Quello avanti la domenica di Risurrezione. % NS gh' sabbo sensa so, camme figgia sensa

am
S

V.

Am.
ecc.

Segn 3 n5 paga a-o sabbo


s.
f.

V. Paga.
T.
botan.

Salbinn-a

Sabina

Savina.

soverchiamente magra. % Andd co-a testa in t sacco V. Andd. sacco V. Faem-a. S A non e faenn-a d5 so

SA
S

BkS
;

M^

se a-e

strette dd succo
al

Essere

al

fondo del
al

Ssea
n

sacco, figurai. Essere

fine,

Essere

verde

s. f. Seta : Specie di filo prezioso prodotto da alcuni vermi, voigarm. chiamati Bachi da seta

di danari. Trovarsi in difficili circostanze/ Leva d'in t sacco; Disaccare: Levar dal sacco. S mette in td sacco V. Biette. S N sta a di quattro se ti n l'hce in t sacco

Filugelli,

Seta

pel

Drappo medesimo

fallo
di

di

seta

A
ad

l'a veslia de

swa; Era
:

vestita

seta.

da cxi

V. Quattro. S Oge do sacco; Pellicini V. Oigia. sacco va de serva; II sacco trabocca, figtir. S vale Non ve ne cape pi, Non si pu avere
pi pazienza.
S Rest in
stiaccia,

; Seta da cucire uso di cucire.

Seta

filala e torta

da siassi ; Buratto, Velo. sarvwga; Vincitossico, Bozzoli, Erba

seta sel-

vatica, Asclepiade. T. bolan. Ascetepias vinceto-

sacco

Restar

nella

schiaccia

o
S

Rimaner alle reti, figurat. Esser clto o Entrar nelle insidie, Esser trappolato, avviluppato,

xicum. Piccolo arbusto, nelle cui bacche conliensi una materia che somiglia alla seta. Sae da caeghce; Stole: Il pelo che ha in sol
della schiena il porco, di cui nel cucire le scarpe o stivali servonsi i Calzolai P^r far passare lo spago ne' punti delle medesime,
filo

imbrogliato, ecc.

S Sacco vuo

n pu sta in p; Sacco vlo non

pu

stare

in piedi.

Modo

prov. che significa Chi


in

dell'archetto d violi, ecc.; Stole.


s.
f.

non mangia non pu slare


lavorare.

piedi

ncn pu

Scera.

Sega

Nome

generico d'uno slrum.


i

sacco; Tornare o Venire colle trombe nel sacco, vale Tornare da alcuna impresa senza profitto o Andarsene senza
t
ch'ella
sia

Torn co-e pive in

d'acciajo dentato da

dividere

legnami.

riuscita.

S
S

Vende o Accatt un gatto in t'n sacco V.


Gatto.

Vu 6 sacco V. Vu gscio
s.

nella v. Cscio.
di
il

Sa-ccon
sacco di

m. Saccone, Pagliericcio: Specie


lungo e largo quanto
paglia o
sugli
di
il

tela

lelto,

quale, ripieno di

foglie

secche

di

formentone, posa

asserelli
la

della

lettiera

(scaffo d letto) sotto

materassa.

elastico; Saccone elastico: Quello, in cui alle fo-

fil

son sostituite varie molle, fatte con grosso o di rame, ravvolte spiralmente in forma di doppio cono, le basi all' infuori.
glie
di ferro

Sega a mano: La sega ordinaria maneggiabile da un uomo solo, talora con una sola mano, pi frequentemente con ambedue. da relujce; Sega ad archetto: Specie di sega armata ad archetto che usano gli oriaolaj. da serra e prie; Sega da pietre: Slrum. sim. alla sega da legno, ma senza denti, fatto di lamiera di ferro* grossa e sottile, lunga e corta, a proporzione delle pietre che debbono segarsi. da serroe; Sega intelajata: Sorta di sega atta a recidere per lo lungo travi per farne assi, piane, panconi e sim., ed menata da due uomini, uno in basso ed uno in alto sulla piedica. da taggi i erboi ; Segone : Lunga e grossa

man;

lama dentata, munita


occhio, entro
i

alle
si

due eslremit

di

un

Remesci saccn V. Remesci.


s.

Sa,ccouetto
Dim.
di

m. Sacconcino, Sacconcello.
v.
a.

piantano due diritti a corti manichetli verticali. Il segone senza lelajo; menato orizzonlalmente da due uomini
quali
e serve a segare trasversalmente

Saccone.

un fusto

d'al-

{Sacramenta,
Sacrifica,
ferire
n
in v.
a.

mentare: Amministrare
specialmente dei malati.

Sacramentare e SagraSacramenti, e dicesi

bero per farne un toppo (ceppo) o per dividere

il

toppo in fiocchi.
;

da vze o da ze
Sega stretta,
volta
in giro
la

Sega da volgere. T. legnaj.


si

Sacrificare e Sagrificare: Of-

quale, con facilit segando,


Allicciare

sacrifizio,

Immolare,
per

o altrimenti.
la

Sacrificare, figurat.

Reprimere, Togliere,
e sim.

Fa a stradda a swra ;
la

sega

Far

Rimuovere, Abbandonare a vitta pe quarchedn;


lui

strada ai denti della sega colla chiave, delUi

Sacrificar la sua vita per qnalcheduno, vaie Esporla a cimento per di


servizio.

Licciajnola.

S Fcero da V. Fcero.
**S

a stradda a scera; Licciajaola


;

5
il

fceto

s; Sacrificare

il

fallo

suo: Consumare
il tempo Consumarlo

Pigq^ a scera d'ze


s.
f.

Segarsela

Battersela

proprio.

Crsela: Andarsene via.


Sacrificare

Modo

basso.
vetri,

5
in

tempo in quarche cosa;

Seei*a

Serra
si

Luogo chiuso con

ove

qualche cosa, vale Impiegarlo, lutto attorno ad essa.

nell'inverno
licata, che

custodiscono piante di specie di-

non

potrebbero
in

resistere ai

rigori

nn-a figgia; Affogar una

fanciulla,

dicesi del

della temperatura

piena aria.

Maritarla male. S Sacri ficse pe-i atri; in vantaggio altrni.

Ssex*a
Sacrificar

se

medesimi

pristis.

Ss

Sete : Appetito o Desiderio di bere. per simiiil. fu esteso anche alle cose inanimate, le quali talora hanno bisogno d'umido:
s.
f.

; Pesce sega. T. illiol. Squalus Pesce del genere degli Squali, che ha il muso prolungato d'un osso durissimo a forma di sega, con ambedue i lati pieni d'un numero

(Pescio)

Sete,

considerabile di denti.

di color bigio, pressolati


la

ch negro; quello dei due


la

pi chiaro, e
lesla e la parte

Questi vasi han sce; Questi vasi hanno sete. S Dee da beive a-o prceve che 6 cgo l'ha soe V. Cego.
S

parte inferiore bianchiccia;

anteriore del corpo sono stiacciate.

Pugna

colla

balena, con cui incontrandosi attacca un ostinalo

Lev

Levdse a

soe ;

Trarre o Trarsi

la sete,

combattimento, immergendole nei dosso


tellata sua spada.

vale Dissetare o Dissetarsi.

la denVive nell'Oceano sellenlrionale

Moi d

scb; Morir di sete. Affogar di sete e sim., vale Aver intensissimo desiderio e gran-

delle coste d'Africa.

Ssero

s.

m. Cerro. T. botan.
alla

Quercua
quale si

cerris.

dissimo bisogno di bere.

Albero simile

qaercia

col

faaoo

670

SAG
da lino e ollimo

SAI

molli lavori, specialm. cerchj

carbone.

Sebta,
la

s. si

f.

Saetta: Violenta scarica d'elettricit,


fa dalle

Sgola dello scandaglio. T, mar. il piombino che serve a scandagliare e misurare la profondit del mare.
;

d scandaggio

Funicella, a cui attaccato

quale

nuvole

alla terra e dalla terra

nuvole; allrim. Folgore, Fulmine. 3 Che te vegne nn-a sala; Che ti venga o che piglj una saetta. Modo d'imprecazione. ti Corri ctnme nn-a sala V. Anrd. S And, l' nn-a sala; una saetla, dicesi nell'uso S
alle

Sag'Og'g'ia Sag"g-g-io

V. Assagggi.
V. Punziggin nel i" signif.

Sg-oma.

s. f. Sgoma, Mdano: Pezzo di legno di metallo che rappresenta il profilo di un lavoro, e per lo pi di cornice o d'allro

ornalo d'architettura.
Il

d'Cn ragazzo troppo vivace


S

e fiero o troppo tristo.

Mdano
gli

Misura o Modello, col quale


in

Unn-a sala; Una


Nulla:

saetta, usasi

comunem. per
li

artefici
le

fare

loro lavori

si regolano ed diverso

No

te crecldo

nn-a sala; Non

credo

secondo
di

diverse professioni.

una

saetta.
s.

Sag-rr

Saexiiiiio

m. Senno, Cervello, Assennatezza, Giudizio, Saviezza, Inlelletlo e sim. Voce del

Sagr

contado. buon senno, Essere S se hi swximo; Essere in in cervello: Saper bene ci che si fa. perde swximo ; Trarre del senno, Cavare S Fd Trre di cervello, Far impazzare.

s. m. Sagorr. Voce dell'uso. Sorla panno rozzo con pelo assai lungo. s. m. Sagr : Pelle di pesce che, conciata e raffinata, serve per formar buste (stccij, co-

perte di libri e sim.

Sagrin

v. a. Accorare,

Affliggere,

Tormen-

tare, Affannare, Travagliare, Angustiare, Cruciare.

Perde 5 saximo; Perdere


vale Confondersi, Divenire
sopraffatto per qualsiasi

il

senno,

il

cervello,

g Sagrindse n. p. Accorarsi, Affliggersi, Affannarsi, Tormentarsi, Darsi affanno, travaglio, tormento.

colla

mente mollo

Sag-tiegg-ia
lo

cagiotie.

Seexiun-a^
allrim.

s.

f.

Saracinesca: Sorta di toppa;

s. f. Angue. T. di si. nat. Anguis frugtlis. Serpente che ha lutto il corpo sopra e sotto coperto di squame, il colore per

Toppa
s.

saracinesca.

pi bruno e
s.

gli

occhi assai piccoli.


sctaj.

Sa<ri*a,u

m. Zafferano o Zaffarano, Croco o Gruogo domestico. T. boi. Crocus salivus. Pianta che ha la radice membranosa, compressa, che ha origine da un altro bulbo che perisce nel darle alimento; le foglie radicali, strette, lineari, con un
nervo bianco longitudinale, guainanti alla base; fiori radicali, ordinariamente violetti-carnicini. i Zafferano, diconsi anche 1 fileni di color rosso che si trovano nel croco. Hanno un odor mollo penetrante; polverizzali, servono alla medicina
nelle

Sajou
molto

m. Sa Jone. T.
e spigalo.

Drappo
la

di

seta

fitto
s.
f.

Sala

Sala: Stanza principale,


e
la

maggiore

della casa

pi comune.

da ballo; Sala da ballo: Sala grande e decorata dove si danno feste da ballo. da ballo; Sala ballo: Q iella sala, in casa del Maestro da ballo, dove s'insegna a ballare. d'arme; Sala d'armi o dell'armi o Armeria: Edifizio, nel quale si lengon riposte le armi portatili

coliche uterine e nelle affezioni


ai

isteriche,

e da tiro d'ogni maniera. D'ordinario questa

non che per dar gusto


ecc.
Il

formaggi, alle vivande,

sala fa

parte dell'Arsenale.

migliore quello

che

ci

vien

portato

d'arme;
sala

Sala d'arme, dicesi anche nell'uso Quella

dalla Spagna.

Sa<Px*a.u.ii

m. Gruogo salvatico, Zafferano T. botan. Carthamus tinclorius. Pianta perenne bulbosa, che si vede cui fiori sono detti Zufin autunno ne' prati fronc, e si adoperano per le tinture. S.g'a.o s. m. Srago e Sargo. T. illiol. Sparus sargus Pesce di mare del genere degli Spari,
s.

dove s' insegna l'arto della scherma. de conversazin ; Sala da veglia o da conversazione.

salvatico o saracinesco.

de discipiinn-a de ricevimento

Sala di disciplina:

La

prigionia

disciplinare de' sull'nfflciali.


;

Sala d'udienza, di ricevimento.

manx;
mangiare.

Sala da pranzo, Stanza da pranzo o da

generalmente argentalo, fallo risaltare da un gran numero di strisce longitudinali dorate o gialle o di color d'arancio, non che da una linea laterale composta di piccoli
il

cui

colore,

Sala

V. a. Salare, Insalare Porre in un alimento alquanto sale per condirlo, o porvene mollo per
:

conservarlo.

Salacca

tratti

carne tenera e delicata. Vive nel Mediterraneo e s'incontra eziandio nelneri.

La

sua

s. f. Salacca. T. iltiol. Clupea aiosa Clupea communis. Pesce di mare, del genere delle Clupee, che abita non solo nell'Oceano atlan-

l'Oceano, nel

Sag'ii.a>
Giunco

s.

di

mar Rosso e nel Nilo. Giunco da sluoje, Giunco de' fossi. padule, Noco. T. botan. Scirpus laf.
I

tico settentrionale,

ma
la

bens nel Mediterraneo e


testa

nel

mar Caspio. Ha
i

piccola,

piccioli

denti, di cui

fornito l'orlo della

come pure maun


il

cnslris. Pianta che riuviensi negli stagni e nelle

scella superiore;

schiacciato ne' fianchi; ha


al

umide
secchi,

fosse.

suoi cauli, che

si

elevano sino a
e
grossi;

colore argenteo intorno


il

corpo e
di

alla

coda;

metri cinque, sono nudi,

midoliosi

dorso giallo-verdastro. Nutresi


e
di

vermi, d'in-

vengono adoperali da'Bottaj per meglio commettere le doghe delle bolli, frametlendone varie fila in ciascuna delle doghe medesime.
s. f.

setti

pesciolini. In

ropa, e specialm. in

Oanda

parecchi luoghi dell'Eue nella Svezia, se


fa

Sei^^oa^

Sgola. T.

mar.
le

Funicella che serve

ne sala un gran numero, e se ne simo commercio.


1)

un estesis-

ad alzare

la

bandiera e
sottile

fiamme; ed

in ge-

Salacca, metaf. e per ischerzo dicesi anche


sciabola.

La

nerale

Fune

di

cavo bianco.
it

d t; Sgola della barchetta. T. mar. Funicella misurata e segnala con nodi rappresentanti le
diverse disianze, attaccata alla barchetta per mi-

Spalmale
si

(al piar.):

Sferzale,
sulle

che barbaramente
ai

davano una volta


stipendio.

mani

fanciulli.

Salaja

v. a. Salariare, Stipendiare:

Dar

salario

surare

il

cammino

della

nave V. L.

SAL
Sa.lajo
allatlare
"
s.

SAM
paltuita

671

m. Salario: Mercede
si

ah a chi serve. Quello che


il

alle blie

che si per

faociullo, dicos

Balitico.

Cerchiaja.

T. pese. Specie di rete fermata sopra

gli Schermitori fanno coll'armi prima di cominciare l'assalto. de ma; Saiuto di mare, dicesi delle Cannonate che si sparano da una nave per salutarne un'al-

Saluto, dicesi anche a Quello che

un'asta lunga che teriniiia a


di

modo

di

circolo o

semicircolo.

$
S

Sa.lajii.

add. Salarialo: Che ha salario o provStipendiato.

una cill o Un santuario, ecc. secco; Saluto secco, cio Saluto fallo con piglio burbero e austero.
tra,

visione, Provvisionato,

Leva

salo; Tener favella a uno: Cessar


il

di

SalamiULe

m. Salame: Carne di porco tagliuzzata, accoDcia con sale e pepe e insaccala in budello legato ai due capi con spago. Se ne d'ora, che s'insacca nella fa pure di carne
s.

salutarlo.

Rende 6 salo; Rendere


V.
a.

saluto, Risalutare.

Saluta
I

Salutare,

Riverire.
gli

Salutare,

in

Marin. Far

onori prescritti dai

pelle della coscia

dell'oca

stessa;

ma

questa vi-

Salammelcclie
lacche
:

vanda per lo pili degli Ebrei, essendo loro vietato il mangiar carne porcina. - Salamajo, Quegli che fa salami, n Salame, dicesi per scherno di Chiunque manca di sveltezza ed zotico; Mstola, Mestolone. Gocciolone, Mellone, Barbacheppo, Marzocco, ec. ; Salamaleche, Salame-

regolamenti ad una nave, ad una fortezza, ad una citt, ad un personaggio, ecc., quali onori consistono in un delerminato numero di tiri di
i

Salute
"

cannone ad intervalli di tempo eguali. Si suole pure salutare talvolta ammainando la bandiera od una o pii ve e, e ordinariamente velacci. s. f. Salute, Sanit: Coslilnzione di corpo senza dolore e senza impedimento d'operazione.
i

Voce scherzev. formata dall' ebraico e arabo Salem lecha (La pace sia con te), e che si usa per Cerimonioso saluto, Riverenza profonda e simili.
^

per Salvazione, Felicit eterna. salute do... A so salute; Alla salute di... Alla sua salute. Modi di dire Quando bevendo
Salute,

Fd
alti

di salammelcche ; Far de' salamaleche o dei


di riverenza, v.
a.

salamelecche, vale Far complimenti, salutazioni,


ecc.

Salda,

Saldare V. AssarJd.
i

ad onore d'alcuno, auguranun brindisi ad alcuno. $ Ave da salute da vende; Essere verde come un aglio: Essere in istato di perfettissima salute. nn-a salute de fccro; Aver una sanit er-

intendiamo

di bere

dogli felicit, Far

cnti; Saldar

conti o le ragioni:

Vedere

il

culea, cio Essere robustissimo.

debito e credito, Pareggiarlo; ed anche Far saldo,

Creppd d salute; Star bene, benone, benissimo;


e dicesi scherzevolmente.

Spegnere

conti.
s.
f.

Saldata
Salin
(p!ur.)
s.

Saldatura V. Assardata.

Fd ben a

salute; Ksser salutifero o salutare o

m.

Saliera

tenervi sale trito

Vasetto tondo od ovale da ad uso della mensa. - Saliere


:

salutevole o salubre.

diconsi poi

Due
:

vasetti
il

simili

al

preceil

dpnte, uno de'qnnli conlien

sale e l'altro
al

pepe.

Quando gh' a salute, gh' tlio; Chi sano ricco, Chi ha sanit ricco e non lo sa: La maggior ricchezza che sia la sanit.
V. Sarvd. V. Sarvagente.

Salin
si

add. Salino

Appartenente

sale

o che
cava e

Salva

ha del sale.

Salvag-ente
s.
f.

Salinn-a
raffina
il

Salina:

Luogo dove

si

sale.

Sali'va

s. f. Saliva, Scialiva e Sciliva: Liquido somministrato dalle glandnle salivari, che umetta del contnuo la bocca e fluisce specialmente in copia durante la masticazione. 5 CoUd a saliva V. Colla.

Salvato V. Sarvat. Salvazin Sarvazin. Salva. T. ml. ecc. Salve


N'.

Salvamento
s.
f.

V. Sarvamento.

fa

Sali^azin
Salnitro
s.

Salvocond-to
f

s.

f.

Salivazione, Scialivazionc:
di potassa

Samar^tta
prj

L'azione del salivare.

Lo sparo che si ad un tempo di molti archibnsi o pezzi d'artigliera in segno di saluto o di goja. V. Sarvocondto. Nome che da noi si d per dispregio a Signora pov. ra, che vesta abiti pro.

. .

m. Salnitro o Nitrato
e

delia

sua condizione,

ma

indicanti miseria.

Specie di sale sulfureo

infiammabile, base della polvere da schioppo.

prima

Saln
sala,
10
si

Saixi.1>aju **Saiiil>eco

V. Sabojn.
s. f.

Sepoltura.
e

s.

Salotto

m. Salone. Acer, di Sala: Sala grande. s. m. Salotto. Dim. di Sala Piccola


:

Sambg-o
Sambucus

s.

m. Sambuco
il

Voce della plebe. Zambuco. T. boi.


rami sono

nigra. Pianta,

cui fusto e
foglie

e dicesi

di

Quella stanza

della

casa, per

pii addobbala meglio delle altre, nella quale d udienza o si fa conversazione.


f. Salsapariglia. T. hot. sul su par Illa. Pianta americana, delle cui

opposte, pennate, dispari, senza stipale, con cinque o sette fogiioline ovaio-lanceolate, appuntate, seghettate,
le

pieghevoli e midoliosi;

Salsaparig-lia^s.
Smilax
radici
si

sessili;

fa

mollo uso

in

medicina, siccome po-

i Gori bianchi, in ombelle a corimbo; le bacche alquanto rosse, quindi nere. Fiorisce oel maggio, ed comune ne' luoghi paludosi e om-

tente sudorifero.

Sai u Salxn

nstra; Smilace V. Gruitai. V. Saltd.


s.

Sampa
lUette
lo
i

brosi. I s'ioi
s.
f.

fiori

e le foglie sono medicinali.

Zampa: Piede comunem. d'animale

m. Salumajo: Negoziante di salumi. Salixiiii.i s. m. pi. Salumi e anche Salsumi, ma voce poco usata Tulli camangiari che si conservano col sale, come il lardo, le acciu:

quaiirupede; e dicesi ancora d'altri animali. a so sampa in t' nn-a cosa; Mpllere

zampino
in
s.

in

checchessia

vale

Intromettersi

ghe,

il

baccal,
s.

le

sardelle ecc.

Salo
11

Sampa Zampata Colpo Samp (Pescioj; Pesce san


f.
:

con arte

cose che non

ci

spetterebbero.
di

zampa.
iltiol.

Piero. T.

m. Saluto^ Saiutamenlo, Salutazione:

Zeus {aber. Pesce

di

mare

salutare; Riverenza, Inchino.

cui testa mollo grossa, la

prima qualit, la bocca larga, il corpo


di

61^

skn
SaufV>x*nia.
applicandolo fra
gueila
grilletto
s.

SAN
f.

piano, con lische lunghe e grosse sopra la schiena, si distingue speciaimenle per due segni neri

Scacciapensieri

Piccolo
si

strum. di ferro fallo a guisa darpa, che


le

suona
la

come due

occhi

quali

il

vulgo

de' pescatori
delle
dita

labbra e percuotendo

lin-

crede che derivino dall'impressione di San Pietro nel prenderlo.

(piccola

molla che

lo

traversa

interiormente nella sua lunghezza), che molleg

Sa.iiix>6tta>
Zampa.

s.

f.

Zampetta, Zampino. Dim. di

Sa/mpin.
de

V. Sampetta.
del

rende suono; allrim. Ribeba o Ribeca. de sanfornie ; Dare o Dire canzoni', figurai. Dar parole invece di falli; e talvolta Nar-

giando

Conta

Modena; Zampone: La zampa

majale

rar fole, fanfaluche, fandonie V. Balla.

disossata e riempita con

battuto di carne dello

Sang-alletto
pacchetti

s.

m. Sangallelto. Voce
assai
stretta
si

d' oso.
,

stesso majale, salata e mescolata con droghe.

Sorta di nastro o fettuccia


colore rosso, colla quale
pieghi

e di

de vitella; Zampa, Zampetto: La parte dal ginocchio in gi della vitella macellata. de porco, de boe, ecc.; Peduccio: Tutta quella parie dal ginocchio in gi del porco, dell'agnello,
del

legano per eleganza

Sang-ue
Il

montone

capretto,

la

qual non

si

dice

San
i

Peduccio, se non spiccata dall'animale. add. Sano: Che ha sanit, .Senza malattia,
Il

Prosperoso, Robusto; conlr. di Ammalato. Sano, per Salutifero, Salubre, Che conferisce
sanit:

biancherie ed altre cose. , m. Sangue: Quell'umor vermiglio che scorre nelle vene e nelle arterie degli animali. Sangue, per L'emissione o cavata di sangue: Doppo 5 sangue ghe vu i fmenti ; Dopo il fomenti. sangue ci vogliono
,

s.

Figur. per Stirpe, Progcnde, Origine, Schiatta:


l'

alla
Il

de sangue nobile

di

ia sann-a, Gibbo san,

ecc.;

Aria sana,

>

Il

Cibo sano e sim. Figurat. per Senza magagna, Senza difetto: A vigna a r sann-a; La vigna sana. per Senza rottura od apertura E mage sin sann-e ; I muri sono sani,

per

Lo avere, Le sostanze n'han sssii tutto 5 sangue


per
succhialo lutto
il

e sim.
ecc.

sangue nobile. Doppo che :


averci
ci tol-

sangue, cio

; Dopo Dopo che

Retto, Giusto

Giudizio san, Dottrinn-a

sann-a; Giudzio sano, Dottrina sana. de mente; Sano di mente, vale Savio, Giudizioso. e sarvo; Sano e salvo, cio Senza danno o pericolo. S Chi va cian va san V. Cian avv. S Chi vu sta san, piscie spesso camme 5 can
y. Con.

sero tutte

le

nostre sostanze.

blu; Sangue nobilissimo V. sotto Avei 5 san-

gue blu.
cattivo; Sanguaccio: Sangue di pessima qualit.

de drago

Sangue

di

drago o

di

dragone

Sago

gommoso

congelato,

ma

facile

a stritolarsi, di

color rosso, che si trae per via d'incisione da un albero delle Indie chiamato Draco. de porco; Dolcia e Dolce: Il sangue del porco sanguiraccolto insieme, del quale si fanno
i

S se san

camme un

pescio

Esser sano

come

nacci (berodi).

San
San

una lasca, Esser sano pi che pesce o pi sano che pesce, si dice di Chi gode sanit perfetta. Voce accorciata da Santo, che si usa ; San quando precede un nome che comincia da consonante: Sun Luigi, San Miche; San Luigi, San Michele V. Santo. !Bin (L'anno de) V. Bin.
:

And, sangue; Aver


la

il

flusso di

sangue. Aver
queste

dissenteria.

sangue cado, A
lor sede

sangue freido V.
alfab.

locuz. alla

Ascddse 5 sangue; Montare, moscherino, Venir la mosca il


vale Adirarsi.

Salire o
al

Venire

naso, figurai.

Sanosto W.Erba canaenn-a nella voce Erba.


Sanci*a,u

Cavoli salati. T. de'cuochi. s. m. Voce proveniente dal tedesco Sauer Kraut, cio da Kraut che significa Cavolo e da ^uer, Salare. Snda/li s. m. pi. Sandali: Pianelle molto ricche,
fatte

S Assottiggi 6 sangue; Assottigliare il sangue, vale Renderlo pi scorrevole, e si dice di materie

medicinali,

Avei
costola

sangue blu; Venir dalla o Esser della d'Adamo, dicsi scherzevolm. per Essere

di seta, di tessuti d'oro


le

o d'altre stoffe

d'antichissima nobilt.
% Bttise all'ultimo

preziose, gi in uso presso

donne greche e

romane, ed oggid portale dai vescovi ed altri prelati quando veston gli abiti pontificali. Sand.i*acca s. f. Sandracca e Sandaracca:
Resina che
pezzi
della
si

sangue; Duellare, Far duello, Combattere a corpo a corpo all'ultimo sangue,

cio a morte.
S $

trova nel
;

commercio,
l'

in
il

piccoli

sangue; Bollire il sangue X. Bggi. Co camme sangue; Caro come sangue, dicesi
Bggi
di

trasparenti

ha

odore

ed

sapore

Cosa che costa

carissimo

prezzo, che

vale

resina dei pini, n sembra differire dalla

terebentina se non per esser solida. Fluisce dalla

Thuya articulata. Le arti se ne valgono per molle belle vernici. Ridotta in polvere, serve agli ammanuensi per fregare la carta ove sia
sibta

raschiata, affinch la
e

venga imbevuta da essa

nuova scrittura non non si spanda.

Sandcco da pmpa; Stantuffo della tromba V. Stantuffo. Sndule Sndali: Calzari consistenti
s.
f.

in

un occhio. Cavata de sangue V. Cavata. S Cd de sangue; Sanguineo, Sanguigno. F, marci o sangue; Far roder l'anima. S Fd sangue; Far sangue, vale Celiar sangue: fa sangue da-o naso; E' fa sangue per le narici. S Fd sciorti sangue da nn-a pria V. Pria. g Glassa 5 sangue in te venn-e o Fd giussd sangue addosso V. Giassd. Tirare o Trar sangue: S Leva sangue; Cavare,
Bucar
la

puro suolo

di

cuojo allacciati

al

piede con nna


lo

vena per trarne

il

sangue

aflSne di

me-

pi strisce di pelle, e usati per frati mendicanti.


n

pi

dai

dicare; Salassare.
S

N
vale

Sndali, per Quella specie di pianelle che usansi


ne' bagni ed

sangue,

resta de sangue addosso; Rimaner senza Non rimaner sangue addosso; e figurai.

hanno

il

suolo d legno..

Aver grande spavento, Sgomentarsi,

Atterrirsi.

SAN
S

SAN
Pigliarsela con:

71

se sta

a ascdd 5 sangue;
un qaattrn

Sa.ntisoiiao add. Santissimo, superi, di Santo.


%

solata,

Pigliarla a

la calata

Proceder

Santiscimo;
vale
II

lentamente, Esser tardo nelle sue faccende.


S
fatto

Il Santissimo, osato come sost. Santissimo Sacramento.

r ha in t sangue; Lo ha nelle ossa, cos da natura, e scherzev. di tal cornatura. sangue 5 n diventa mai cegua V. Mgua. sangue 5 ta; Il sangue tira, dicesi del Ri-

Santitae
S

s.

f.

Santit
,

e alla

lai.

Santimonia
si

Astrailo di Santo

Qualit di ci

che santo.

So Santitw; Sua

Santit: Titolo che

al

Sommo

Pontefice.
s.

svegliarsi alcuna inclinazione o altro sentimento da naturai simpatia, somiglianza e congiunzione


di sangue.

Santo
Dio
I)

m. Santo: Quegli

il

quale eletto da

nel

numero

de' Beati, e dalla Chiesa

canol'ef-

nizzato per tale.


;

S Paghieivo patto nn-a Ita de sangue un occhio, l'avere, l'ottenere, ecc. S Piggid

Pagherei

Santo,
figie

per Pittura o Statua rappresentante

Acciappd a sangue freido; Cogliere ad animo riposato. S Principe de sangue o de sangue reale; Principe di sangue o di sangue reale. Corpo del S Sangue de bacco ! Corpo di bacco
!

del diavolo Sangue del turco PerEsclam. di sdegno. % Sbcco de sangue; Sbocco o Sgorgo di sangue, od anche Trabocco di sangue. sangue da-o naso ; Rompersi il sangue S Sciorti,
! !

mondo o

dinci!

dal

naso, Uscir

il

sangue dal naso.


sangue, figurai.

Sud sangue; Sudar

Fare ogni

sforzo possibile, Soffrire, Penar molto.

Vomild sangue; Rompersi il sangue o lo stomaco ad uno: Uscirgli il sangue. Vomitarlo. 2Sa.iig>u.etta< s. f. Mignatta, Sanguisuga e per
S
contraz. Sansuga. T.
st.

Nell'uso dicesi ad Alcune persone, che menano una vita mollo esemplare: l' un santo; Egli un santo. Nome. T. mil. Mollo d'una o due parole che si d a' soldati d'una stessa parte per riconoscersi, alle guardie onde riconoscano chi si avvicina loro, alle pattuglie, alle ronde; dicesi anche Motto. S A despto di santi; A dispetto di mare e di vento. $ Ave quarche santo chi ne proteze ; Aver qualche santo buon santo in paradiso o dalla saa, vale Aver chi ci protegga. ^ Fd 5 santo a nn-a cosa o persnn-a V. Fd. N se pli andd in paradiso a despto di santi V. A despto. giorno di Santi; La Ognissanti: La fesla di %
ti
I)

d'un Santo.

tutti

Santi.

nat.

Hirudo medicinalis.

Quarche santo n'aggittid;


ci

Qualche
II

santo

Verme
e
si

nericcio bislungo, che nasce nelle paludi,

ajuter o sim., lo stesso che

tempo

ci

dar

usa in medicina per attaccarlo a varie parli

consiglio.

del corpo

umano, da
dicesi
ci
si

cui

succhia

il

sangue, non
nojoso e

istaccandosi se non quando pieno zeppo d'esso,


ti

Mignatta,

per simil. ad

Uomo

g Santi in gexa e diai in casa V. Casa. Secondo santo se ghe fa l\offerta; A santo tale offerta o tal candela o tal festa,

tale
tali

che non

Sa;ng>uin.
Sa,iiite
n
s.

pu levare d'attorno. V. Fumo de pin nella voce Fumo. f. Salute, Sanit V. Salttte.
:

labbra,
far

tal

lattuga.

Modo

prov. che

dicesi

per

Magistrato che ha l'incombenza di vegliare alla salute del pubblico, prevenendo e riparando con saggi e pronti provvedimenti lutto quanto potesse recarle nocumento.
s. f.

Sanit o Magistrato della Sanit

intendere che Secondo la qualit de' soggetti accomodan le cose che a lor convengono. % Treppa co-i fanti e lascia std i santi; Scherza
si

co' fanti e

lascia stare

santi.

colla quale si avverte


le

Maniera proverb. non porre in derisione


di chi santificato.

cose sacre.

Santo add. Santo:


Il

Aggiunto

Sa-usa,

Sansa: Ulive infrante, trattone

l'olio.

Santo, dieesi di Tutte quelle cose che riguardano


a Dio,
e che da lui derivano:

Sa<nta,1b;Z>lboa<

s. f. Santabarbara. T. mar. Stanza o Compartimento interno, il pili poppiero, del corridore d'una fregata o d'un vascello. Ora chiamasi Santabarbara II deposito o magazzino

A
:

Santa Maddre
l'a

Gexa; La Santa Madre


Il

Chiesa.

per Pio, Religioso, Divoto

un san-

t'ommo;
%

Egli era un sant'uomo.

delle

polveri.
s.

Sa<iit'A.g>ostiii
Silvio.

m.

Silvio.

T.

stamp. V,

Sautamaja.

Sant'Emo
Santetto
di

(Erba); Erba santa maria, Erba amara, Erba santa, Erba costa, ecc. V. Erba. S Oxelto santamaja; Uccel Santamaria : Un uccelletto di penne verdi, che sta per lo pi nell'acque. fFugo de) V. Fugo.
add. Santarello
e

uio santo; Olio santo o da infermi V. uio. Legno santo; Legno santo V. Legno. S In santa paxe; In pace o In santa pace. Posto avverb. vale Senza rammarico o risentimento.
Tutto 5 santo girno V. Girno.
s.

Santaju
sul

m. Croce. T. funaj. Legno con

traversa in cima a

modo

di

croce piantato

in

terra alla distanza d'un braccio circa dalla ruota,

Santerello.

Dim.

quale sono

le

raggine (crie), e a un gancio


il

Santo, in signif. di Persona pia, mollo religiosa e divota.


v, a. Santificare:
:

girevole, che a ciascuna di esse, appiccano

principio del loro

ti

lo

altrettanti

filatori.

Santifica
mero

Ascrivere nel nuCanonizzare Alto solenne che fa il Pontefice, dichiarando un defunto degno di essere annoveralo tra santi.
de' santi,
i

Santoninn-a>
nelle

s. f. Santonico, Santolina, Semensanto, Semencontro. T. bot. Artemisia sanArtemisia judaica. Pianta che cresce tonica

e fette; Santificare,

Guardar

le feste:
la

Onorare

giorni festivi col frequentar


di

chiesa, con opere

montagne dell'Europa. I suoi fiori, giallohanno un odore fortemente aromatico che somiglia a quello dell'anici, ed un sapore
verdastri,

piet

e coll'aslenersi
s.

dal lavorare.
f.

acre ed amaro, e contengono olio volatile, resina,


estrattivo e santonine.
II

SantificazixL
camento:
verare tra
Il
i

Santificazione, Santifi-

santificare,
santi.

Il

canonizzare. L'anno-

Santonina.
lizza in

T. farm. un Glocoside che cristalprismi esagoni, allungati e brillanti, che

Casaoou, Dizionario Oenoveto-IMiano.

fi94

SAlt

SAR
cuopre
il

ingialliscono all'aria.

insipida, inodora, volatile,

busto
i

come

il

Giubbone, se non che


falde,

appena solubile nell'acqua fredda, solubile nella essenza di trementina. Si adopera in medicina come vermifugo mollo efficace. Sa<iitox*iii s. m. Sanioreggia e volgarm. Cunella. T. boi. Saturpja hortensis. Pianta annuale, che ha lo stelo ramoso, alto appena un palmo;
le

ha di pi

quarti o
s.

le

ma

assai

corte.

Sarapicco

foglie

lanceolate, piccole;

fiori

piccoli, al-

bianchi e ascellari, due assieme quanto rossi sullo stesso peduncolo. Fiorisce per tutta l'estate,

ed indigena in molti luoghi dell'Italia, nella Germania, ecc. Quest'erba, odorifera e appetitosa, agevola la digestione, ed perci molto usata
negl'intingoli.

Santuio
servano
le

quentala dai fedeli, e

m. Santuario: Chiesa assai fredove comunem. si conreliquie di maggior pregio o venes.


:

m. Chiurlo piccolo, a Pisa Ciurlotto piccolo, nel Vecchiano Lupelta. T. ornit. Numenius phaepus. Uccello di ripa, che ha li becco nerastro, con la base della mascella inferiore grigio-carnicina ; il pileo nerastro con due lunghe fasce nerastre longitudinali; penne della schiena, scapolari, medie e grandi cuopritrici dell'ali, cenerino-nerastre; groppone candido; gola candida; lati del collo, gozzo e petto, di color ceciato -sudicio con macchie bislunghe cenerino-nerastre, sfumate sul margine; piedi carnicino-neraslri; unghie nere. Di passaggio annuale, comunem. in aprile e maggio. molto
sospettoso.

Sarcrau.

V. Sancrau.
s.
f.

Sa^uziu
cui

razione; diccsi anche Sanluaria, ma poco usalo. Firma autorevole, per s. f. Sanzione

Sai*deu.ea
peri, sale

Sardellala
di

Schiacciata

di

farina con suvvi pezzelli

pomi d'oro, d'acin

un

alto diventa

legale

ed autentico;

Con-

ciughe salate, ulive in salamoja senz'osso, cap-

fermazione, Ratificazione.

ed

olio.
s.

Cuocesi
f.

forno.
iti.

Sa.iiziua.
che
altri

v.

a.

Ratificare

Confermar quello

Sa]:*d.exiii-a
CInpee, che ha

Sardella e Sardina. T.
di

ha promesso per alcuno.


Sazio di cibo.
milit. Chiamansi
a.
s.

Clupea sardina. Pesce


la

mare

del genere delle

"Saolo "Saola
con
tal

add.. Satollo:
V,

testa appuntata,
la

sufficientem.

Satollare: Saziare col cibo.

grossa, sovente
staccarsi;
argentini,

dorala,

fronte

nericcia,

gli

Sapixr

m. Zappatore. T,

occhi grossi, le scaglie tenere,


le
il

larghe e

facili

nome Qud

soldati scelli che

precedono

ogni battaglione di fanteria, armati d'ascia, affine di spianare la via, abbattendo alberi, ecc.

pinne piccole e grigie, i fianchi corpo azzurriccio. Si rinviene nel-

Saponaria
porini a mazzi,
la

s. f.

Saponaria. T. boi. Saponaria


fiori

l'Oceano atlantico boreale, nel Baltico, nel Mediterraneo, e parlicolarm. nelle vicinanze della

o/jtanalis. Pianta vivace, erbacea, con


la

por-

cui radice, posta nell'acqua,


al

rende spumosa

pari d'una soluzione di sale

Sardegna, da cui trae il nome. Si mangia fresca salala o fumata. La sardella quando piccola a Genova si chiama Cianchetto, un po' pi grande

pone. Quest'erba si usa per lavare color geloso, perch non ismonli.

robe

di

Pdzctlu, adulta Sardenn-a.

Sappa

Sarg-eute
nome
e di
di

s.

m. Sergente. T. mil. Grado e


11

s.

f.

Zappa: Strum.

di

ferro notissimo,

sotfuffiziale ne' reggimenti d'infanteria

Sapp Sappa

con manico lungo di legno, per uso di lavorar la terra non sassosa. da csinn-a; B!arra Quello strum. che adopemanovali a far la calcina. rano S Dse da sappa in sci p V. D. 8 Fa sappa; Far cicca V. Fd. s. f. Zappala: Colpo di zappa. v. a. Zappare: Lavorar la terra colla zappa $ Chi n sappa no lappa V. Lappa.
:
i

cavalleria.

sergente inferiore
al

al

sotto-

tenente e superiore
n

caporale.

Sergente, cos chiamava?! anticam. da noi Colui che oggid dello Guardia di pubblica sicurezza. maggio ; Sergente maggiore , oggid Furiere

maggiore.

Sarg-ente
di
al

s.

m. Sergente. T. legnaj. Specie

morsetto, ed Un' asta assai lunga quadrangolare con un breve bracciuolo all'un de' capi,
cui altro capo
il
il

movevole ascialone,

fra

il

Sappelli
Ciottoli

s.

m.

plur. Inciampi, Intoppi


il

Pietre

quale e
in

bracciuolo, mediante una vite che gira


si

che impediscono
Zappetta,

camminare. Voce
Zappella.

questo,

stringono lunghi legnami


s.
f.

incollali.

del contado.

Sappetta

Sarg-entinn-a
s.
f.

Dim.
la

di

Una
della

sorla d'arme

in

Sergentina: Propriam. asta, a guisa di labarda,


gli ufflziali

Zappa: Zappa piccola.

della quale
:

andavano anticam. armali


i

Sappett
colla
I

v.
,

a.

Zappettare

Muover

terra

fanteria e quindi

sergenti.

Da

noi chia-

zappetta

Leggermente zappare.
s.
f.

Scalpitare: Pestare o Calcar co' piedi in andando.

Sappettinu-a
Zappetta.

Zappctlina.

Dimin.

di

mavasi con tal nome, nel tempo ch'erano permesse le Casacce, Quell'asta avente in cima il titolo di ciascuna Compagnia, e che portavasi
dalle guide di

essa Compagnia.

Sappiu
SappoxL
Sappu.
H

(Fd 5J; Far greppo V. Fd.


s.

Sai*iiiaxa
:

add.

Amaro

di

sale,

dicesi di Vi-

m. Zappone, Reccaslrino

Sorta di

xappa stretta e grossa, la quale serve per iscavare e lavorare la terra compatta e soda ed trt^ke per cavar sassi.
,

Sarmoia
uso
di

vanda entro cui sia stalo messo troppo sale. s. m. Salamoja: Acqua insalata per
conservarvi entro pesci, ulive e simili;

dicesi

anche Mria.

s.

m. Zappatore, Zappadore, Zappala

Sar*pa

terra: Colui che lavora


Allo

terra

colla

zappa.

volte

metaf. dicesi

per ischerno ad

Uomo,

s. f. Salpa. T. ittiol. Sparus salpa o Bex salpa. Pesce di mare del genere degli Spari, che ha il dorso nericcio, i fianchi ed il ventre

e vale Zotico, Tanghero, Villano.

argentini,

le

pinne grigie ed orlale

di bruniccio.

Saputello add. Saptiiello,


Sarag'lietta
s.
f.

Saccentino, Saccen-

La sua carne poco pregiata essendo molle e


difficile

luzzo, Sciolo, Doltorello, Dottorino.

Casacca

Vestimento che

a digerirsi, ed inoltre mandando sovente un odore spiacevole. S'incontra frequentemente

SAR
sopra
dai
i

SAS
dalle

67S^

bassi
di

fondi,

ov' attrailo
nutrirsi, e

piante

it

marine,

cui

ama

verisimilmente
I)

Salvare per Serbare, Riserbare, Lasciare per riserva.

come
,

molluschi, che infonder in lui devono l'odore


V. n. Salpare

In term. di Marin.

vale

Ricuperare
in

cio

fetido che esala.

Ritirare dall'acqua un

uomo

pericolo d'affo-

Sa>x*p.

e Sarpare. T. mar. Levar

l'ancora dal mare e tirarla nella nave.

Salpare, figurai. Slellersi alia vela per partire;


e rispetto Su
le ai

bastimenti pescarecci significa Tirar


si

reti
s.

che
f.

sono calate

in

mare.

Sax*sa>
si

Salsa: Specie di condimento semi-

iiquido, preparato per lo pi separatamente e che

versa caldo sopra una vivanda colta per miper variarne il gusto. - Salsa, Savore e Savoretto, Specie di salsa spida, appetitosa, che si serve fredda nella salsiera o in un
gliorarne
piattino, affinch ciascuno se ne
bitrio

prenda ad ari

nel

proprio tondo per intingervi

bocconi

del lesso, dell'arrosto o d'altro. Alle varie salse

Sarvaeg-o

danno varj nomi derivanti dal colore, dalle materie onde sono composle o anche dal casi

merci od altri oggetti in bala delle onde, od anche una nave naufragata. a pausa pe-e fighe V. Figo. carne e coi V. Carne. $ Fd a sarvd; Far a salvare. Far a salvo. T.di giuoco e vale Pattuire con un altro di non esigere scambievolmente il danaro della vincita. $ Sarvse n. p. Salvarsi Campare da un pericolo. " Salvarsi, dicesi comunem. per Iscampare dalle pene infernali, Andare in luogo di salvamento. Ascendere all'eterna gloria. S Chi se pu sarvd se sarve; Chi si pu salvare si salvi. Chi ha spago aggomitoli. s. m. Salvatico : Luogo pieno di alberi da far ombra; opposto a Domestico.
gare,
:

Sarvaeg-o
Silvestre:
I)

add. Salvatico, Selvatico, Selvaggio,

priccio dei cuochi.

Di selva,

Non domestico.
luogo, via o simile, vale

agredce ; Salsa agrodolco : Quella, in cui l'agro d limone o l'aceto e lo zucchero sono insieme
contemperali.

Salvatico, aggiunto di

Aspro,
n

brusca; Salsa

forte o

piccante: Quella, in cui


tt

de pescio sau; Acciugata de tornate; pomi d'oro o gianca; bianca: Quella che con d'uova. verde; Quella, entrano erbe
(da

son capperi, peperoni, senapa o allre cose che pizzicano o mordicnno pi o meno la lingna. de Icete; Salsa al latte.
acciuga).
di

Aggiunto d'uomo, ecc., vale Scortese, Rozzo, Inumano, contr. di Affabile e di Gentile. Aggiunto a fiera, bestia o simile, vale Che vive in selva o alla foresta; ed anche opposto
a Domestico.

Non

frequentato,

Aggiunto

di

pianta o frutto, vale Che viene


altri
la

Salsa

di

Salsa

pomodori. falla con


battute

naturalmente, senza che

coltivi.

Sarvag-ente

s.

m.

Salvagente,

T.

mar.

farina

tuorli
in

cui

ed

altri

ingredienti secondo

gnsli.

a-o diao V. Diao. Vasetto da sarsa V. Sai's'a. $ Va citi a sarsa che S pescio; Essere pi la salsa che la lampreda. Essere pi la giunta che
% S
la

Fd a sarsa

Sarvamento
e salvo.

Corpo galleggiante di sghero (natta) o di lamiera metallica, di forme molto svariate, che si getta in mare perch vi s'agguanti qualcuno cbe, caduto in acqua, pericola d'affogare se non trova un punto d'appoggio che l'ajuti. CAmId o Arrivd a); Andare Arrivare a salvamento, cio senza danno, sano
s.

derrata,

si

dice proverb.
il

e vale

Essere pi
"

l'accessorio che

principale.

Sarsaparig-lia V. Salsapariglia. Sai*sa Salsiera: Vasello di majolica


s.
f.

Sarvat
o

m. Salvatore: Che

salva.
,

Salvatore, posto antonomasticamente

s'

intende

propriam. Nostro Signor Ges Cristo.

anche

di

cristallo

o d'altro, per

lo

pi di forma

Sarvazin
Srvia
s.
f.

s.

f.

Salvazione, Salvagione, Sal-

bislunga o a navicella, con

maniglia ricurva e

vamento, Salvezza, intendesi comunem. per La


salute dell'anima. Salvia. T. boi. Salvia ofjicinalis.
,

ferma, a uso di tenervi di quelle salse che si servono separate, come savore, senapa, agliata,
accingala e sira.

Pianta aromatica assai nota


dicina e anche per
la

che usasi

in

me-

Sai*si

Safsita

Sarso
si

Rimendare: Ricucire in maniera le rotture che non si scorga quel mancamento. s. f. Rimendatura, Rimendo: Il rimendare e La parie rimendata. s. m. Salso. Voce dell'uso: Malattia che
V. a.

cucina.

Sarvietta

Sarvo
in

s. f. Salvietta V. Tovaggiu. m. Salvo: Luogo di sicurezza, onde: Mette in sarvo ; Mettere o Porre in salvo, cio s.

sicuro.
:

attribuisce ad
si

alterazione o discrasa umorale,

Sarvo add. Salvo

Che

fuor di pericolo, Sicuro.


salva,

e che

manifesta alla pelle sotto varie forme

erpetiche.

Sai*ti

V. a. Sarliare. T. mar. Far correre un cavo nelle pulegge, per le quali passa in senso inverso all'azione che deve esercitare, aiutandolo

A salvamano. Posto avv. vale Sicuramente, Senza pericolo. San e sarvo; Sano e salvo, Incolume. S Sarvo veo; Salvo il vero, dicesi nel raccontare checchessia,
fatto

A man sarva; A man

^quando

si

pu dubitare che
II

il

cio a svolgersi e vincere


esse e dalla sua rigidit.

1'

attrito

opposto da

possa star altramente, e vale


in

vero

stia

sempre

piedi

o abbia sempre
s.

il

suo luogo.

Sartie

s.

f.

pi.

Sarchie, Sartie e Sarte. T.

mar.

Sarvooondto
i

Grosse funi che trattengono a dritta e a sinistra gli alberi d'una nave, e che si oppongono in
parte agli
effetti

m. Salvocondotto: SiPrincipi o le Repubbliche, curt che danno perch altri ne' loro Slati non sia molestato o
nella

del rullo su di essi, essendo in-

persona o nella roba.


s.

cappellate fortemente alle tesiate dei

medesimi ed

Sascettin
linelio,

avendo

loro punti fermi ai


v.
a.

Sarv

due bordi della nave. Salvare: Trar di pericolo, Scam-

Sassicello.
s.

Sascetto
Sassolino.

m. Sassellino, Sassatello, SassoDim. di Sassetto. m. Sassetto, Sassuolo, Sasseilo,


di Sasso.

pare, Liberare,

Dar

salute.

Dim.

76

SAT
s.
f.

SAT
senz'ordine o regola, dicesi Ballonzare, Ballonzolare, Salterellare.
1

Sasci.
S IMeite

Sassata: Colpo di sasso.

Piggid a sascice; Meltere o Prendere


Ciollolare, Acciottolare.
s.

a sassale o a ciolloiale,

Sascio

m. Sasso: Propriam. Pietra di tale grandezza da poterla scagliar con manoj ed an-

che nome generico d'Ogni sorta di pietra di qualunque grandezza. il i' roba da ptend co-i sasci V. P'tend. S uio de sascio; Olio petroleo V. uio. S Tid 5 sascio e ascnde 5 brasso V. Brasso.

Figurai.

Pigliar

fuoco, Adirarsi.
Salire a cavallo:

a caua//o; Saltare,
sopra.

Montarvi

a-i uggi; Avventarsi o Lanciarsi agli occhi. a bstica, a futta; Saltar la mosca, il moscherino,
grillo, Enirar in collera. Montar in bizza, ecc. all'aia; Saltar in aria, dicesi di Tutte quelle cose che per polvere accesa si smagliano e si disperdono in molle parti. a-o collo ; Saltare al collo, vale Abbracciare alil

**Sasetto
nel

s.

della Pezzuola da soffiarsi 1 signif.

m. Moccichino, dicesi per ischerzo il naso V. Mandillo

Fa

ssetto d'nn-a cosa V. Fd.

Ssssa^

s. f. Salsccia e Salciccia V. Lganega. ^ Lig i chen co-e sdsisse in t'n tugo; Legar le vigne colle salciccie in alcun luogo, si dice del Vivervisi con gran dovizia e in ampia fortuna.

cuno di slancio. de palo in frasca V. Frasca. dall'allegra; Scambiettare o Fare uno scambietto per allegrezza.

fua; Uscir fuori,

figurai.

Introdurre

nel

di-

Fd
cioli

tanla ssissa d'nn-a pers5nn-a; Fa ccd'alcuno, vale Tagliarlo a pezzi.

scorso cose inaspettale e diverse da quello.

in bestia; Bar ne' lumi o nelle scartate.

Andar

Entrare
lera,
i

in

bgnola, vale

Andar

in

gran col-

S^sissotto

s. m. Salsicciotto e Salcicciolto V. Lganeghin. Ssio s. m. Ricoltone: Latte cotto e rappreso, quindi rimestato e spremuto colle mani perch n' esca il siero ; fassi a forma di pani e Vendesi

in ismanie. scrpixi; Saltar in capo i grilli V. Scrpixi. 5 sghiribisso; Venir la bizzarria, il ticchio, il

capriccio.

per lo pi dalle contadine.

fosso... Perder l'impiego, la carica, ecc. sci; Interloquire, Prorompere: Uscir fuori con
impeto.

Sassafjraseio
e Sassofrasso. di
il

s.

m.

Sassafras, Sassafrasso

Non

potersi pi contenere.

T. boi. Laurus sassafras. Specie

lauro che cresce nell'America settentrionale,


cui

legno usato

come

sudorifero.

Esso

z da-o letto; Gittarsi dal letto, Balzare dal letto. Fdghe std tutto; Dare fondo a checchessia. Fd std nn-a persnn-a; Sbalzar uno, melaf.
vale Levarlo d'un posto o d'una carica.

leggero, poco compatto, grigiastro, rossigno, gialliccio,

segnato di vene concentriche, di pochissimo sapore alquanto acre, di odore aromatico,


finocchio
grossi,
e
e

Sta1bscag-g-ia (Aj;
A
salta
il

salincerbio e volg.
alla

cervio V. questa locuz.


s.

sua sede

alf.

tendente a quello del

degli
si

anici.

Sataiii.ax*tixL

Viene a noi
nali

in

pezzi

preferisce

quello della Florida e delle provincie meridio-

perch l'aroma ne pi mamedicina si antepone quello della radice o prossimo alla radice. Quest'albero dagli Indiani chiamalo Pavame.
dell'Unione,
nifesto; in

m. Saltamartino : Pezzo di legno in forma di ranocchio od anche Guscio di noce, che ha di sotto un fuscello rigirato intorno a una minugia addoppiala o sim. Si porta forzatamente il capo libero del fuscello all'estremit posteriore del ranocchio o
tiene appiccato per qualche

del

guscio

di lo

noce, dov' posta un poco di cera

che ve

Sssoa

Strumento a foggia di grosso cucchiaio con cui si prendono farina biade e altre cose minute che non si tengono insieme. 1 marinaj la dicon Sssola, Golazzuola, Gotazza o Gotazza a mano, e se ne servono per agotlar l'acqua che entrata nelle barche. I barcaiuoli in Tose, usano spasso invece della Gotazza il guscio, o, a dir meglio, il dosso di una tartaruga, e addomandan questa specie di mstola Tartaruga od. Osso di tartaruga.
s.
f.

Mstola
,

momento, dopo

di

il

che il fuscello ranocchio o


Missirizzi
ciulli

si
il

stacca,

e scattando fa

saltare

guscio,
(sing.): Trastallo
di

e Misirizzi

fanire

fallo

d'un boccinolo di saggina,


cos, con un

allo

centrimelri o

piccolo

piombo nauna piccola

scosto nella parte inferiore, e con

penna
si getti

fitta

nell'altra,

sicch in qualunque

modo

n
\

S L'

megio esc padrn d'nn-a sssoa che ca-

ficare

Sasso
Il

pitannio d'nn-a nave V. Megio. s. f. Mestolata: Colpo di mstola. Mestolata, per Quanta materia si pu prendere
colla

in ischerzo per signivestimento misero e scarso per ogni verso, che quasi sparisca di^dosso alla persona per non potersi facilmente accomodare.

sempre diritto Saltamindosso: Voce falla


resta

dalla parte che gravita,

Un

Stio
i

s.

mstola.
V.

fanciulli

m. Salterio: Piccolo libretto, su cui imparano a leggere, il quale contiene


s.

Sia
di

n.

Saltare: Levarsi con

tutta la vita

da

alcuni salmi.

terra ricadendo nel luogo

slesso,

gettandosi

Satetto

m. Saltello,

Salterello,

Sallerino,

nello da una parte all'altra senza toccare lo

Balzello: Piccolo salto.

spazio di
I)

mezzo;

Biilzare.

Andd a

stetti V.
V.
a.

Andd.
Satirizzare
,

Saltare, per Trapassare, Vagare:


saltando.

salando da
in
altra

Satii*izz

Satireggiare

nn-a cosa all'atra; E d'una cosa

it

~ per Trapassar da un per Lasciar


similit.

Mordere, Pungere con satire; e talora Sbottoneggiare, cio Motteggiar alcuno con parole pungenti.

lato all'altro

con prestezza,
l'ha

Sto
11

s.

m. Salto:

li

saltare; Lancio, Sbalzo.

di

mezzo, Ommettere

alcuna cosa leggendo o scrivendo, ecc.:


"

stu quattro righe; Ha saltato quattro righe. per Ballare. Se si danza con regolata misura, propriam. dicesi Salleggiare; se invece si balla

ti

Movimento celere: In quattro sti ghc vaddo; Ci vado in quattro salti, Nella Musica, vale Passaggio da un tuono
Salto, melaf. per Velocit, e talora per

all'altro

per gradi disgiunti.

SAV

SAV

677

d mntn V. Mntn.

cosa in su' borali di Monlelupo, Saperla infino


si

mortale;

Salto mortale,
la

dice da' Saltatori Quel

persona sottosopra saltando senza toccar terra colle mani o con altro. % Fa un salo; Far nn salto, vale Saltare; e flgurat. Trapassare con innalzamento da una carica
loro voltar
all' altra.

pesciolini, vale Esser notissima


;

a tutti.

Saper vivere, vale Saper vivere in societ senza nuocere a se stesso o agli altri; Avere prudenza. % A no sa n de mi n de ti; Non sa n di me n di te, dicesi nell'uso d'Una cosa che abbia
vive

Saturno
nome
i

add. Saturno, aggiunto d'Uomo, vale Taciturno, Malinconico, Cupo. Sa.ux*a> s. f. Savorra e Zavorra. Si d qaesto
alle

poco sapore, d'uno

scritto

senza gusto e senza

forza, d'una persona fredda e senza vivacit.

3faterie pesanti, quali sono le pietre,

sabbia, il piombo, il ferro, mettono pel fondo della stiva d'una nave per farla immergere nell'acqua e abbassare suo centro di gravit, onde acquisti la stabiil
ciottoli, la gbiaja, la

S %
% $

ecc.

che

si

lit

necessaria, facendo equilibrio con lo sforzo


nelle

AvL da save o Dovei save; Dover sapere: Ti ha; da save che... Tu di sapere che... Chi de vinti non ha, de trenta n sa, maici 5 n'ha avo e maici n'avi V. Avei. Chi n sa fd, n sa comanda V. Fd. E donne ne san nn-a ci che o diao V. Diao. Fa save ; Far sapere o assapere Far consape:

del vento

vele.

Serve

principalmente

di

alle antenne ed agli alberi, i quali essendo elevati fuor della nave, le farebbero far cappotto al menomo rotamento. Sa.ixx*< v. a. Savorrare e Zavorrare Imbarcar la zavorra, Collocar la zavorra al suo posto.

contrappeso

Far conoscere. Render avvisato, informato. Ghe sa de relento, de serru; Vi puzza di rinchiuso, dicesi di quel tanfo o odor cattivo che suole sentirsi nelle stanze, state lungamente chiuse, e specialmente nella camera dove si
vole.

dormito.

Sa.'va.ttai
^

s.

f.

Ciabatta V. Sciarblla.

a savatta; Dar la ciabatta. T. milit. Panire un soldato col farlo distendere boccone sur ana panca e percuoterlo quindi sulle natiche nude da' soldati con colpi di ciabatta. Il numero dei
colpi

Ne so meno che primjna o Ne so tanta cSmme primma; Tanto io me ne so quanto io me ne sapeva, Tanto me lo so come prima. Ne so
meno che

mai. save atro che sbraggi, ecc.;

Non

saper

accresciuto o diminuito secondo


sovalto.

la

gra-

vezza
il

leggerezza del delitto; dicesi anche


il

Dar

soatto

Sa'vattiii
tiere, e
cia,

s. m. Ciabattino, Ciabattaio, Ciabatper dispregio Ciaba: Quegli che racconricuce e rattaccona le ciabatte e le scarpe rotte,

che gridare, ecc. vale Non far mai altro che gridare o sim. 3 N save cnta trae bari in scin aze; Non dicesi saper accozzare tre palle in un bacino di Chi per sua dappocaggine n anche le cose
altro
,

facilissime sappia fare.

Ciabattino, dicesi metafor. di Colui che in qua-

lunque

arte poco

perito

e abborraccia; Cia-

fare o che

save cose fd o cose di; Non saper che si dire, vale Esser irresoluto.
;

si

battone, Acciarpatore V. Scciappin.

Sauro
Saive
I

(Cavallo); Cavallo sauro V. Cavallo.


V. a. e neul. Sapere, antic.

S A^ save cose fghe ci trovar rimedio. S

Non

saper che farci

Non

Savere: Aver

N
un

save ninte d'nn-a cosa;

Non ne

certa cognizione d'alcuna cosa per via di ragione

punto,
tal

Non ne
fatto.

saper cica:

Non

sapere saper nalla di

d'esperienza o d'altrui relazione.

Sapere, per Aver sapore ed anche Aver odore: A sa de patatta, A saveiva de msco; Sa di
patata,

save fd

un

c'n canndn de
s'

canna V.

Canna.
8
S

fl

sia

Sapeva

di

muschio,

Provarsi, Veder modo. Tentare, Informarsi:


di s' gh' slceto; Sappiatemi dire se
stato.

N N
N

save quante die save quello che

ha in

un 6

se fagce;

Sacciwme
M

quello che
ch'e' si

uom

si

peschi, vale

men V. Man. Non saper Non saper quello


te

vi

faccia.

Metaf. per Avere un cerio che di checches:

sa troppo d'antigo; E' sa troppo d'antico. per Accorgersi : Se so che ti vaddi in quello

sapere n perch,

saveine n 5 perch n 5 per cdmme ; Non n per come, o n che n


affatto

come, vale Essere


di

all'oscoro del

motivo

scilo... S'io so che tu vada in quel luogo...

a mente, a memia; Saper a mente, vale Aver impressa alcuna cosa nella memoria in maniera
che
si

qualche occorso accidente. N saveise d nn-a volta a-o collo V. Colto. Aver l'arco lungo. Avere scoS Saveila lunga;
pato pi d'un cero, Sapersela, vale Essere astuto,
accorto. vale S Saveine poca; Saperne poca, valente in checchessia.
S Saveise
vale

a drita; Saper suo conto o Essere a fndo nn-a cosa; Saper una cosa Averne de rammo; per dve 6 diao l'ha a ea V. Ca. d'nn-a persdnn-a; Saper d'uno,
so
il

possa ridire.
vale

il

fatto soo,

Sapersela,

accorto.

Non

essere

a fondo,

vale Saperla bene,


ischerzo.

perfetta nozione. Costar danari. Costar caro; detto

d a-e msche o Saveise repd e mSsche da-o naso; Sapersi levare i moscherini dal naso,

Non

si

lasciar fare

ingiuria.

So quello
dico torta.
s.

c/te

diggo; So quel che dico qnando

che sia di

lui

Ti

scs

cio Sapere ninte d tale ? Sai nulla

Sa/^e
%

m. Sapere: Certa cognizione; Scienza,


sorte
di

de! tale?

Dottrina, Senno.

fd ; Saper fare : Usar modi industriosi per arrivare a' suoi fini.

Va

ci nn'nsa de
pii

che

cento

le

save; Val

un'oncia

fortuna

che

de una

nn-a cosa da bn cand; Saper alcuna cosa di buon luogo: Averne certa e chiara notizia. nn-^ cosa Zeneixi e foest; Essere scritta aDa

libbra di sapere

Sa-vinn-a.

&arv

s.

V. Onsa. Sabina V. Sabinn-a. m. Sapore e anticam. Savore: Quella


s.
f.

678

SBA

SBA
S Sbaglia finn-a B prceve all' art V. Aria. % Sbagliala; Non la crre. Non riuscir bene.

sensazione che prodacono stilla lingaa le cose che si gustano, e comunem. Quella virt che nelle cose di produrre tale sensazione.

Sballa
di

V.

n.

Sballare,
e

piccante; Sapore arguto, piccante. S Ave bn o cattivo sav; Saper buono o cattivo:

giuoco di bazzica,
tante carie
,

che col

Aver lo spallo. T. del Quando uno piglia contare passino il numero


dicesi

Savo
rano
la

Aver buono o cattivo sapore. s. m. p!ur. Erbucce ed Erbucci: Quelle


si adopecondimento, cio per dar sapore ad
il

31 punto. Allora
nella

e'

perde

lutti

punti

gi

fatti

partita
p.
si

piccole erbe odorifere e saporite, che

Slballu
di

per

bazzica

convenuto. pass. Sballato e Spallato, al giuoco dice Colui che ha avuto lo spallo
siasi

o altro che

altri cibi,

come
la
pili

prezzemolo,
il

il

basilico, la persa,

V. sopra Sballa.

borrana, l'acetosella,
salvia,
altre.
il

cerfoglio, la menta, la
il

Slbaloz*di
dere
il

V. a.

Sbalordire, Stordire: Far per-

nepitella,

rgamo,

timo,

la

santo-

sentimenlo. Privar de' sensi e del moto


percossa.

reggia e

per colpo

Savoia,

(D

a); Dar un cappellaccio, una ram-

Sbalordire, Stordire, per

Far rimanere
il

attonito,

Savoxo

manzina, un rabbuffo, una strigliata, ecc. V. D. S Piggi a Savoia; Ricevere un rabbuffo, un cappellaccio, una sbrigliata, una scopatura, ecc. add. Saporito: Che ha sapore. Che di buon sapore; Gustoso, Saporoso. S Usasi anche comunem. da noi per Amaro di sale,

stupefatto per la maraviglia,


n

In

signif.

neut. Perdere

sentimento, Ri-

maner
.

attonito, Sbigotlirsi, Atterrirsi.

Sa'von

Troppo salato Questa menestra a l' un po' Savoia; Questa minestra un po' troppo salala. s. m. Sapone: Sostanza artifiziale com:

posta d'olio, calcina e soda, che

si

adopera per

Sbandane Sbandarsi, Sparpagliarsi, ecc. Sbandello u V. Desbaniellu. Sbarassa V. Desbarass. Sbarba Far barba, Rader barba Levar barba rasojo. Sbrbao m. Barbio e Barbo, dim. Barbino:
n. p.

St>a]ioa

V. Dcsbanc.

v.

a.

la

la

la

col

s.

lavare e purgare

panni da bucato, e per


di

am-

Specie

di

pesce spinoso appartenente

al
fili

genere
o cirri

mollir

la

barba prima

raderla.

Ciprino, cos dello perch ha quattro

Sa'vonadda

de rvee; Colpi di mestolo V. Battoezo. Chi lava a testa all'aze perde a lesc'ia e 5 savn V. Aze. % Fabbrica de savn; Saponeria. S Fabbricante de savn; Saponajo: Fabbricante e Venditore di sapone. s. f. Saponata: Quella schiuma che fa l'acqua, in cui sia stato sciolto sapone se venga agitato.
s. f. Saponello e Saponetta, si prende comunem. per Sapone piti gentile e odoroso, ridotto per lo pi in forma di palla.

intorno alla bocca in guisa di barbetta; ha inoltre


la

mascella superiore

pi

lunga

dell'inferiore.
nelle

La sua carne mollo saporita. Vive dolci delle parti medie dell' Europa.

acque

Sbarca
Sbatte
Il

V. Desbarcd.
add. Sbardellalo:

Sbax-dellu
V. a.

e vale Disorbitante, Grandissimo,

Voce bassa, Immenso.


battere,

Sbattere:

Spessamente

Scuotere, Agitare; Dibattere.


Sbattere, in senso neut. vale Esser agitato. Es-

Saponetta
fu

sere mosso, e dicesi

del

mare, delle vele d'un


,

bastimento, delle imposte degli usci


stre e simili.
Il

delle fine-

Savonetta. Voce dell'uso. Sorla d'orinolo a mostra, e per lo pi d'argento, il cui castello
ricoperto dall' incassalura sopra e sotto.

per Dar di capo o del capo, Capitare, Arpersona, vale Agitarsi,

rivare, Esser gettato.


Il

Ss:o
luoghi

s.

m.

Salice, Salce e Salcio: Albero di pi

Sbattersi, detto di

Com-

specie che presto cresce e vien pi vigoroso nei

umidi e paludosi, il pi comune II Vinco comune (Salix viminalisj: Specie di salcio, che si pianta lungo le
salcio da legare o

fosse

vicino all'acqua, e

si

coltiva
i

capitozza,
si

tagliando
botti

i virgulti che produce, dono, e servono per legare viti,

quali
i

fen-

muoversi veementemente per passioni d'animo per dolor di corpo: Lascicelo sbatte quanto 6 vu; Lasciale ch'e' si sballa a suo talento.

a ciccolata;
frullino

Frullar

la

cioccolata: Agitarla col

cerchj delle

ed altro, e per fum ceste, graticci e sim.


Salcili:

(mincllo) per istemperarla. a forma; Sbattere la forma. T. stamp. Quel picchiare che si fa sulle pagine in torchio con mazzuolo di legno, interpostavi la sbatliloja (sbattidj, affine di conguagliarne le lettere,
le

Troppe de saxo;
con
cui si legano

Vermene

di

salcio,

sicch

le vili a' pali, le

innestature, ecc.

Sas:ozi.\x

V. Slagionii.
Saziare: Soddisfare interamente, e
;

Sazia
si

V.

a.

dice per lo pi dell'appetito e de' sensi


n. p. Saziarsi:

altrim.

Satollare.


Il

S Sazidse

Prendersi piena soddis-

fazione di checchessia; Satollarsi.

Sazietee
e
si

s. f.

Saziet: Intero soddisfacimento,

Sazio

usa propr. parlando dell'appetito o dei sensi. add. Sazio: Che ha contentato l'appetito;
s.

une non rimangano pi alte delle altre, e ne venga con ci bene l'impressione. a pu; Scamatare: Battere con camto o scamato ftrappetta) panni od allro per trarne la polvere. da bcca; Batter la bocca o le labbra; e per lo pi in segno di dispiacere o di corruccio. Biasciare: Dimenar la bocca come chi rimastica, Far sentire nel mangiare un certo acqiiacchiato suono colla bocca. Chi mangia in

i
i

Satollo.

S1>8ex*o

m. Cerfuglio, Cerfuglione Ciocca di capelli lunghi e disordinati. Voce del contado. Sl>ag-lia V. n. Sbagliare: Prendere sbaglio. Dare in fallo, Sfallire, Errare. n Sbagliare, usato attivam. per Scambiare: Ho sbagliu de ilradda; Sbagliai nel cammino.
:

questo

modo

dicesi

Biascione.
l'ali

de; Battere o Dibatter

V.

Aa.

uve; Sbattere o Dibatter le nova : Quel rimescolare le chiare e i tuorli delle uova, dibattendoli con forchetta entro un piatto, legame o
altro simile

vaso.
il

dente; Sbattere o Sbattere


dente, e iu gergo Smorfire
,

dente,

Ugnere

il

vagliono Mangiare.

SBI

SBR
Batil

679

nn-a persnn-a pe
tere
allrai

tcera; Sbatacchiare:
in

violentemente

terra o

contro

se per l'aia camme l'anima di sbri; Esser come uccello sulla frasca: Non aver terraferma
tetto,

muro;

e pi

propriam. Stramazzare, cio Cilterra.

Viver ramingo.
i s'/iri
si

iare alcuno importuosamente a

P
i

ch' l'agge

Non aver piede fermo. a-o pane; Par che abbia

Sbattise da gallinn-a; Starnazzare: Il gitlarsi addosso la terra razzolando colle zampe, dibat-

birri

dietro,
i

dice di Chi va velocissimam.

che fanno le galline. fSt>a.tti<l s. m. Batiitoja e Sbatlitoja. T. statnp. Pezzo di legno quadro e spianalo, che si fa scortendosi
le
ali

Sbocca
n

i prcevi V. Prceve. Sboccare: Far capo o fletter foce i fiumi od altre acque sim. in mare o in altro fiume,

Sn ci

shiri che

v. n.

rere successivamente sulle varie parli della pa-

Sboccare, in Jlarin. vale Ujcir da un canale, o da un mare ristretto o dalla bocca d'un porto;
e nella Milizia L'uscir fuori da una piazza, da una trincea, o Entrare sul campo di battaglia con impeto militare: / Franceixi son sbScchas da tutte e parti ; I Francesi sboccarono da
tntte
le

gina, picchiandovi sopra leggermente col mazzuolo onde pareggiarne


quelle che
si
l'

le

lettere, cio

abbassar

trovassero rialzate; e ci

perch
si

venga bene

impressione.
Slestatojo:

Sl>a>ttu

s.

m.

Strnm. con cui


tela
la

mesta.
vele

parti.

tSlba.ttg'g-i.

V. n. Sbattere,

dicesi in terni,
delle

marin. delio Scuotimento della che percossa dal vento lungo

sua superficie,

Sbcco de sang-ue; Trabocco di sangue V. Sangue. Boccaglia. T. pettin. L parte Sbccola


s.
f.

e che perci non n a collo n in portare. Sl>t^a.ta; s. f. Sbavatura: Quella peluria che circonda esternamente bozzoli de' vermi da seta ed anche La peluria della lana mal filata.
i ;

Sboccu.

S'bai'vezza.
qnal
difetto

v.

n.

Doppieggiare.
le

T.
le

statnp.
linee,
il

Sborsa
Sbrso Sbss
in

Imprimpre raddoppiate
dicesi

parole o

Doppieggiatura V. appresso
f.

corno dell'animale opposta alla punta, cio quella che attaccata alla testa. V. Desbccu. $ Cavallo sboccu; Cavallo sboccato V. Cavallo. V. a. Sborsare: Cavar dalla bqrsa, e comunem. Pagar di contanti. (Cavallo); Cavallo bolso V. Cavallo.
del
V.
a.

Sbavezzata.

Sbozzare. T. degli artisti. Dare


a

Sl>a.'vezza.tua/ s.
Doppia e
role
difettosa

Doppieggiatura. T.stamp.

una prima forma


opera.
s.

ci

che

si

vuole

mettere

righe, le

impressione delle stesse paune accanto alle altre, per effetto

Sbsso
Sbotta
di

m. Sbozzo, Bozzo, Bozza, Abbozzo


Dir contro
altrui parole

Sl>l

d'un secondo botto mal replicato dai torcoliere. V. Desbl.


add. Storto: Aggiunto di dente, vale

V. Abbasso.
V. n. Sbottare:

Sbercio
degli
altri.

risentimento o di sdegno.
v.
n.

Mal composto, Non diritto. - Sopraddenti dlconsi Que' denti che son nati fuor dell'ordine

Sbrag-g'i

Gridare:

Mandar

fuori

la

voce con suono alto, forte, strepitoso, n Gridare, Sgridare, Garrire, Riprendere,

Rab-

S1bei*etta.ta>
varsi
la

s.

f.

Sberrettata:

L'atto

di

ca-

berretta di capo per riverenza a chic-

buffare.

aggitto; Gridar accorruomo, vale Domandare


ajuto con grida.

chessia.

Sl>ia,scio

(De
a.

In) V. De'sbiascio

alla

sua

Sbrag-g'io
n Gridata

spde alfabetica.

SbiflF
legni

v.

Sbiffera
Sbg'g'is^
che
si

Cassare, Annullare, Render nullo. V. Spifferd. s. f. Rullo e Rulla: Ciascuno di quei

m. Grido, Gridata: Suono stremandata fuori per varie cagioni come per paura, ecc. V. Crio.
s.

pitoso propriam. con voce umana,

Canata, Rabbuffo, Riprensione.


s. m. Gridatore: Che grida. Sbranare: Rompere in brani.

Sbrag-g-in

mettono ritti in terra per farli cadere con una pallottola o con un rocchetto che s[ getta contro di essi; da taluni diconsi Birillli.
S se in te sbigge; Essere nelle secche a gola, metaf. vale Esser rovinato, Essere al verde, Trovarsi in grave impiccio.

Sbrana
Far
S
a

v.

a.

brani,

Lacerare, Dilaniare.
Sbranarsi, Dilaniarsi: Straziarsi
i

Sbrandse
quasi

n. p.

come fanno
v. a.

cani e le bestie feroci.

Sbratta
n

Sfrattare:

Mandar

via.

Sfrattare e Sbrattare, usato in senso

neuU An-

Sb^nsela
Sbirag-g-ia
vaglia: Tutto
talora
il

Zgd a-e

sbigge

Fare a' rulli. V. Svignasela.


;
f.

dare via da un luogo.

Sbratto
$

s.

s.

Birraglia, Birreria, Berrodegli


sbirri; e nell'uso

D
a

6 sbratto

m. Sfratto: Lo sfrattare. a tinn-a pers5nn-a; Dar io

sfratto

corpo

Satellizio,
s.

Sbiro

e scherzev. L'onorata famiglia.


Zaffo, Famiglio, Ber-

Sbrzzoa
Sbrig-
V.

uno, vale Farlo sfrattare, Mandarlo via. s. f. Civetta, Coccoveggia V. Civetta.


a.

m. Birro, Sbirro,

Sbrigare

Dar

fine

con prestezza

roviere e Birroviere, antic. Sgariglio e Sgheriglio, e in gergo Ciaffero, Bracco: Sergente della

Corte che arrestava


n

la

gente di mal affare per

ordine della Giustizia,

Terminare, Spacciare, Strigar presto una faccenda, un negozio, ecc. Sollecitare, S Sbrigdse n. p. Sbrigarsi, Affrettarsi, Spedirsi, Avacciarsi : Uscir presto d'una cosa,
a checchessia; Spedire,

Un pezzo canapo impiombato nelle due estremit, che serve ad imbarcare qualunque cosa per traspordi
tarsi

Sbirro, dicesi da' pescatori e marina]

Affrettar l'operazione.

SbrifiT

s.

f.

Sbruffata,

Sbraffo: Spruzzo colla

bocca di vino o altro liquore.

altrove o levarla in alto.

Sbrinso
maggio.

(Formaggio); Cacio sbrinzo V. forMeschino, Co' panni


laceri.

Rondne o Rondine maggiore V. Barbuto. de carte; Fante: La minor figura di ciascun seme (merce) rappresentata in forma di servitore. % Cnta camme 5 sbro a goffo V. Cnta. % IH a t raxn a-i sbri V. Rax5n.

Sbrixo add. Sbricio:


Sbrg-g^io
dal
s.

m. Moccio: Escremento ch'esce


e gli Aretini dicono

naso.

Pistojesi

coma-

nemente Moccico.

680

SOA

SOA

soleggio; Moccicare, Smoccicare: LaS Perde 6 sciarsi cadere i mocci dal naso.

in cdlissa

Scala da scorrere

Scala,

cui pinoli

imperniali negli staggi posson nascondersi nella

JSljrg-g-iso
S1>irzsE
V. n.

add.

Moccioso e Moccicoso:
I!

grossezza di qusti, accostando obbliquamenle


staggi.
^

gli

Imbrattalo di mocci.

Muggire e Mugghiare:
fa
il

man-

dar fuori della voce che

bestiame bovino.

Slbrzzo

s. m. Mugghio, Jluggito: Suono della voce del bestiame bovino. Voce del contado. SlbufiP. V. n. Sbuffare: Mandar fuori l'alito con impelo e a scosse, per lo pi a cagion d'ira, n Sbuffare, dicesi anche II soffiare impetuoso e a

sansa lxe o sensa barcin; Scala cieca: Quella che non ha finestre da prender lume. Arrbattse z da scaa; Ruzzolar la scala. Ruzzolar gii delia scala Cader rovinosamente da essa, come addiviene a chi gli smuccia il piede, specialm. scendendo una scala slabile. Bezugna anddghe co-e scae de scea ; Bisogna
:

scosse del cavaMo.

indurvelo colla pazienza e colla dolcezza.

So.

s.

m.
si

Scalo.

T.

mar. Piano
le

inclinato

co-

S S

strutto in

muratura o con tavoloni

inlelajati, sul
si

Derrd z da scaa; Cascar gi della scala. se l'ultimo scacn da scaa; Essere l'ultimo
scaglione della scala
,

quale

costruiscono

navi e dal quale

fanno

dicesi

per

disprezzo

di

scendere in mare per mezzo dell'invasatura che vi scorre sopra portando la nave. % se in sci scd; Essere in curro, figur. Essere in islalo di essere promosso. Sca.a< s. f. Scala: Tutto ci che fallo acconcio
al

salire

ed

allo

fine di posarvi
l'altro.

scendere per distinti gradi afalternamente l' un piede dopo


Scala molto grande e nobile;

Persona che poco conti ovv. sia l'ultima di lutti in una famiglia, in un impiego e sim. ^ Fd a so scaa; Far la sua scala, vale Far il suo corso, la sua carriera, Percorrere un dopo l'altro gradi d'un impiego o sim. S In cimma da scaa; In capo alla scala. In fondo da scaa; Appi della scala.
i

- Scalone

mndo

5 l' fallo

a scaa,

chi

mnta

e chi

Scalena Scala
di

molto lunga; Scaletta dimin.

Scala,

Ordine d checchessia che vada gradatamente crescendo o scemando, n Metaf. per Tutto ci che da una cosa conduce ad an' altra. a cgollo V. sotto Scaa fccta a lmassa. a peto; Scala erta o ripida: Scala che ha poca pianta in proporzione dell'altezza. da azzunze; Scala da annestare: Scala a piuoli acconcia ad esser fermala in capo ad un'altra sim. da lampe; Scalo: Scala doppia con gli staggi masliellati in cima per potersi le due scale aprire regolarmente e reggersi su di s senz'altro appoggio. Talora ad una di queste scale si sostituisce un legno che serve all'altra d'appoggio.
n
Scala, per similit.

caa V. Mndo. % Piggid a scaa V. sopra Arrubattdse z da scaa. **Scalb"bio s. m. Vino. Voce del gergo V. Vin. ScaTbeeeio (Piscio a); Pesce carpionato o
marinalo V.
%

scabeccio.
.

se a scabeccio, Mette a scabecctoV A scabeccio. Scalbeccio s. m. Scolaruccio, Scolaretto, Scolarino,


agli

dicesi per ischerzo e talora per disprezzo

alunni delle scuole inferiori.


s.
f.

Scacclia
la

Scacchiere o Scacchiero: Ta-

vola quadra divisa in

Qi

quadrelli, mezzi

d'un

colore e mezzi d'un altro, chiamali Scacchi, sopra

quale

si

Scaccia

giuoca agli scacchi ed anche a dama. v. a. Scacciare, Discacciare, Cacciare:

da man;

Scala a piuoli o portatile:

Scala

di

legno formala di due correnti o staggi, ne' quali di distanza in distanza son confccati bastoni,
incastrati

Mandar via. a-o zugo dell'oca; Trucciare e Truccare, nel giuoco deirOca dicesi dell'Esser levalo uno da una casa per esservi sopraggiunto un altro.

Un

diao scaccia l'atro V. Diao.


s.

e inchiodali

regoli che
si

forman

gli

f Scacciano!
l'uso,

m.

pi.

Scaccianoi.

Voce

del-

scalini,

in

ambi

casi

dicono Piuoli.
d'
di cui
i

da parmi ;
si

Scala da palmi. T. scult. Lista


gli Scultori

legno divisa in palmi, e questi in once,

che per ischerzo dicesi di Fanciulli, volendosi dinotare ch'essi crescendo in et subentrano a noi nel mondo quasi scacciandone.

servono

per mettere in grande

Scacco
che
negli
si

loro piccoli
delie parli.

modelli

misurandone

la

disianza

quei quadretti s. m. Scacco: Uno di vedono dipinti o falli d'intarsio, l'uno

accanto all'altro, nelle insegne e nelle divise e

de legno; Scaia
che formai!
gli

da

mugnajo

Quella

che

ha

larghi fianchi, nei quali sono incalellale le assi


scalini
le

larghi e piani.

Una

scala

Il

scacchieri con differenti colori. Nel num. del pi prendonsi comunem. per giuoco che si fa sullo scacchiere e per Le pie-

consimile serve per

Biblioteche, e suol dirsi

cole

semplicemente Scala. ddggia; Scala doppia: Scala che, conducendo ad an medesimo piano, si divide in due braccia conformi di grandezza e d'architettura. drita; Scala diritta o dislesa: Scala che non divisa in branche nella slessa direzione; e talora per Scala erta o ripida V. sopra Scaa a peto. fwfa a lmassa; Scala a chiocciola : Scala che rigirando sopra se slessa si volge attorno ad una colonna o sim., che dicesi nima. Talora
questa scala isolala all'intorno, e
gli

figure di esso giuoco, fatte per lo pi di legno, rappresentanti pi cose diverse, divise in due parli, sedici per parte, l'una d'nn colore e

l'altra

d'un altro.

Dd

scaccomatto; Dare
fceto

scacco o

scaccomatto
a scacchi o

V. D.
S

Travaggio

a scacchi; Lavoro

scaccato o scaccheggiato,
scacchi, di quadrelli.

cio fatto a forma di


a scacchi.

Scdaletto
si
Il

Zg a scacchi; Giocare
s.

scalini

unicamente dall'anima; talora a chiocciola e a collo, cio Scaia, cui scalini sono incastrati nel muro da una parte, e sono in aggetto dall'altra, e perci non ha l'anima.
sorretti
i

sono

m. Scaldaletto: Vaso di rame a forma di padella, con coperchio traforato, dentro il quale si mette brace accesa, e con essa
scalda il letto. Talvolta per similit. e detto scherzevolm. dicesi
l'Orinolo da tasca.

SOA
So;d.a>^iva>nd.e
di
latta
s.

SCA
la

681

m. Scaldavivande: Vaso

lettiera

di

legno, e colle

sponde intorno

per lo pi traforato, dentro al quale si mette fuoco per tener calde le vivande ne' piattelli che vi si chiudono; e fssene
di

ferro,

di

pi fogge..

anche Cassa o Cassa del letto. d fcpgua... Tutte le parti che compongono l'ossatura d'un ombrello, eccettuatane la spoglia fvesle) V. Pcegua.
rialzale,
dicps
s.
f.

SocLdexi.se

Sodin

s.

V. Descadense in Descadend. m. Scaldino, Caldanino, Veggio, La-

Scag-atog-g-ia
Cosffiola:

Battisoffia, BaltisflSola,

Paura e

gran

rimescolamento,

ma

Scaen
di

veggio V. Cavagnin nel 2" significato. s. m. Scalino, Scaglioae, Gradino, Grado:


di quei piccoli piani, fatti di pietra o legno o d'altra materia solida, che si pongono immediatamente l'uno sopra l'altro, e sui quali

Ciascuno

nel salire e che fra queste voci passano le seguenti differenze: Scalino, quello d'una scala qualunque, ma per lo pi di
si

mettono aiternalamente
le

piedi

breve , che cagiona battimento di cuore e frequente alitare e soffiare. Scag'ag'g'e s. f. pi. Cacature: L'escremento delle mosche, delle pulci e d'altri inselli che lasciano ove si posano. - Cacchioni propriam. diconsi le uova, che generano le mosche o nella
carne o nel pesce, e che diventano poi vermiccinoli.

nello scendere

scale. Notisi per

de rutto; Cacherelli.
v. a. Scacazzare:

scala povera;

Gradino

dicesi quello delle scale

Scag-ag-g-i.
pulci.

maestose,

come d'un tempio, d'una

reggia, ecc.;

cature; e dicesi particolarm. delle

Empier di camosche e delle


al

Scaglione scalino di pietra o di marmo pi grosso degli ordinarj; Grado e comunem. Gradino, quello ove posano
,
i

Scagg-ia
la

s.

f.

Scaglia, e

comunem.

plur.

candelieri ecc. sugli

altari

V. Gradin nel 1 signif. da carossa; Staffa, Staffone, e con term. gener.


:
I)

Scaglie: Quelle piastrette dure, per lo pi lisce e trasparenti, le quali a modo d'embrici copron
pelle della

pi

parte

de' pesci e dei rettili;

Montatoio Quella parte della carrozza che serve per montarvi so. l Allessa dB scaen; Alzata dello scalino, cio La sua altezza e la distanza verticale da uno scalino all'altro.

altrim.

Squame.
pezzuolo che
si

Scaglia, per Quel piccolo


da'

leva

marmi o da
Ci
che

altre pietre in

lavorando collo
metalli
affocati,

scarpello.
I,

cade

da

alcuni
col

g Gian d scaen; Pedata o Pianta. S se l'ultimo scaen da scaa V. Scaa.

quando son
Il

percossi

martello;

se

son di

Scata.
Sca<ff)a
va
a

s.

f. f.

Scaletta,

Scalina: Piccola scala.

s.

Scassa.
'

T.

mar. L'incastro dove


il

rame, diconsi da' caldera] Ramine. Sverza o Scheggia Piccolo frammento di pietra di mattone a uso di rinverzare o sverzare
:

piantarsi

il

dado od

maschio che

sta
II

(Fa

6 repascimentoj V. Repascimento.

sotto al

piede d'an albero di bastimento, od

suo piede stesso quando tagliato senza maschio. dell'argano; Minchia o Scassa dell'argano. T. mar. Pezzo di legno stabilito sopra due baglj del ponte per ricevere il piede del grande o del
piccolo argano.
s.

Parpajola V. Parpaggiua. % Ave de scagge; Aver danari.

Esser

ricco:

Ommo
S
scaglie

chi

ha de scagge; Uomo

ricco, danaroso.

Sca.fl)ax*otti

m.

Scarponcelli.'

T.

calzol.

Leva a scaggia a-i pesci; Scagliare: Levar le squame ai pesci. Scagg-ia s. f. Maca: Massa o Monte di sassi. Voce del contado.

Scarpe alquanto pi grosse dell'ordinario con tomajo e suolo pi alto, simili in tutto a quelle che noi diciamo Drocchin, colla differenza che
questi

Scag-g-ise
Uscire
n

n.

p.

Sverzarsi

Scheggiarsi

Spiccarsi sverze o schegge.


:

Sfaldarsi

Dividersi in falde.
s.
f.

non hanno orecchj (oeginn-e), e perci non s'allacciano sul davanti con stringhe o cordelline.
s.

Scaggiua

Scaglinola. T. bot.

Phalaris

lSca.flfex*la;to

m. Scafferlalo: Sorta

di

ta-

canariensis. Pianta della famiglia delle Graminacee, che fa la spiga, in cui si racchiude il seme detto parimente Scaglinola, del quale si nutriscon
le

bacco trinciato da fumare, gid caduto in disuso.

di bassa qualit,

og-

passere di Canaria ossia canerini, e una gran

parte d'uccelli di

becco duro.
Sorta di
pietra

Sca,retta>

s.

f.

Scaffetta, Ripostiglio. T.

mar.
il

it

Scaglinola e Scaglinolo:

tenera

Piccolo compartimento di tavole fatto contro

bordo della nave o contro le parate nelle camere, che serve 'a contenere diversi minuti effetti.

simile al talco, detta altrim. Specchio d'asino, della quale si fa il gesso da doratori, chiamato

Sca.fl'o

d.'

un

Gesso- scaglinola.
I)

lba.stiiuento ;

Scafo

Guscio Corpo della nave, e propriam. La nave stessa o qualsiasi imbarcazione, ma considerata all'infuori della sua alberatura, delle sue

Danari:

Metaf. e in m. b. dicesi da noi per Moneta, A salute a gh', manca ascaggiua;


salute c',
i

La

mancano

danari.

% Tutti

vele e d'altri attrezzi.

da carossa; Cassa, Cnna: Quella parte d'una carrozza o sim., dentro cui siede c'hi si fa portare, ed retta da' cignoni o dalle molle. La
sua parte superiore dicesi Cielo o Fondo di sopra (\. Cbba); l'inferiore , Fondo di sotto o

Scagliette
nista, Chi
fa

n conscian a scaggiua; Tutti gli nccelli non conoscono il grano V. Oxello. s. m. Stipettaio: Colui che fa stipi (segretr), stipetli e altri simili lavori. - Ebaxelli
lavori d'ebano o

anche d'altro
di

le-

Scagnetto
11

Pianta, e l'inferiore di dietro Culatta.

gno prezioso per mobili di pregio, come s. m. Studiolo. Dim. V. Scagno nel i" signif.

stipi, ecc.

Studio

letto; Lettiera: Intelajatura del letto di legno


di

ferro, entro
gii

la

quale son collocati per tra-

verso

assereni (te do letto) o le spranghe


il

Scannello: Una cassetta quadra, da capo pi alla che da pie, coperta il pi di panno verde, per uso di scrivervi pi comodamente, e con una
ribalta

di ferro che sostengono

pagliericcio, ecc.

Se

da

alzarsi

per riprvi entro

le scritture.

682
Lo

SOA
scannello tiensi sul piano stesso della scri-

SOA
Scaiiilla<
taglio di
s.
f.

Scalamla.
costole.

T.

macell.

Quel

vana

sopra altra tavola

oso di scrivere.

carne di bue o di
alle
f.

manzo che

seguita

N Siipello: Piccolo armadio colla fronte e parti di fuora ornate per conservar cose minute di pregio

immediatamente

Sca.iiioiiea
gante, che
si

e d'importanza V. Scapparalo.

Scamonea: Nome d'un succo concreto gomnio-resinoso, eminentemente purs.

d violini Ponticello: Quel

legnetto
del

posto nel

esirae dalla radice della pianta che

mezzo

della

parte superiore
le
Il

violino,

che

serve a tenerne sollevate

corde.

Sca/g'iio
dove
.

s.

m.

Studio:
i

luogo
i

la

stanza

gli

avvocati,
i

procuratori e
a

notaj stanno
loro

a ricevere

clienti,

studiar

le

cause,

nome, detta da' Botan. Convolvatus scamrnonia. indigena della Siria e d'allre Provincie del Levante. Sca.mott. v. a. Fare sparire, Giocar di mano: Togliere, Cangiare, Fare sparire una cosa con
porta lo slesso

scrivere n Banco:

loro atti, ecc.

destrezza di
i

mano senza che

altri se

n'accorga,

Il

luogo dove stanno


i

mercanti a coniar

it

Per

similit.

vale Trafugar di soppiatto, con de-

danari e scrivere
chieri custodiscono

loro
i

conti, e

dove

banloro

strezza e con inganno alcuna cosa, e dicesi


bolare, Trafurare, Espilare,

Bub-

denari ed esercitano
ne' fondachi

la

Mandar

in

maschera.

professione.

Scamottur
e sim. di-

s.

w Scrittoio, ne' magazzini,


cesi
atto

Che giuoca
furello.

di

mano;
n.

m. Bagalelliere, Giocolatore: e talora Espilalore, Tra-

Uno
a

spazio ricinto da un assito pi o

meno

uso di scrittoio.

Sca,iu.p.
S Chi
scalini

V.

Scadili

V. Scaen.
s.
f.

scampa s'alleva;
si

Campare, Vivere V. Vive. Chi muore giace e chi


di

Scaglila;

Scalinata: Ordine di pi

vive

d pace. Prov.
s.
f.

chiaro significalo.
:

avanti a una chiesa o altro edilzio. fa gi lo stesso

Gradinata
in si-

Scaiu.pa.iia.ta.
ed uggioso.

che Scalinata; ora usasi

Scampanala L'atto dello scampanare. - Scampano, Lo scampanare lungo


add. Sbocconcellato: Aggiunto di

gnificato pi nobile, e inlendesi pi comunem. Quella che nelle chiese tra la balaustrata e

Soamuru
intorno all'orlo,

dSppia; Scala e pi comunem. al plur. Scale: Doppia scalinata o Due scalinate che mettono amendiie in uno stesso luogo. Soa.iiietto s. m. Piccolo scalino. dd messa; Leggio: Arnese di legno che si tiene sull'altare per posarvi il messale quando il sa-

l'altare

elevalo.

piatto, scodella, bicchiere e sim., vale Sverniciato

Scandag'S'i^
Misurare
n la

Mancante d'alcuni pezzettini. v. a. Scandagliare: Propriam.


del

profondit

mare mediante

lo

scandaglio,

cerdote celebra il sacrifizio della messa. S Seainetli; Scale: Le ineguaglianze che riman-

Scandagliare, metaf. Tastare, Investigare, Esaminar per la minuta. Fare lo scandaglio. 5 terren; Tentare il guado, figurai. Tentare

l'animo d'alcuno, Cercar di scoprire

il

pensiero,

capo di chi si taglia barbiere che sa poco adoperare


sul

gono

capelli
le

da un

r intenzione

di

lui.
s.

forbici.

Scalandrn
Parte d'uno scalo litare il varo dei
lo

Scaudag-g-io
,

m. Scandaglio

Piombino

s.

m. Scalandrone. T. mar. prolungato in mare per facibastimenti. Alcuni scali hanno

attaccato ad una lunga sgola marcala in metri od col quale si misura la profondit del in passi

scalandrone
al

priam. Antiscalo
coslruisce

e questo chiamasi pi proed a quelli che non l'hanno si momento del bisogno e poi si ritira.
fisso,
;

mare. Oltre a questo vi sono Scandagli di varie forme per misurare le profondit massime, e portano
i

nomi

dei loro inventori,

come

quello di

Leon
11

Ballista degli

Alberti, riprodotto dall'ate-

pancone che serve di ponte per andare a bordo dei bastimenti vicini a terra. Soa.la.ta. (D aj; Scalare, Dar la scalala. T.
milit. Salir colle scale per sorpresa o di viva forza sulle mura nemiche, sul parapetto di un
forte, ecc.

Ponte volante: Sorla di

ricano Brooke.

Il

Scandagli al plur., diconsi anche Le profondit osservale nel mare, notate nelle carie marine e d'ordinario espresse per braccia o passi. Piombino: Sirum. di ferro, tondo, grosso anzi

Sca.letta.
chi scalini

s. f.

Scalo

Scala di legno con po-

che si regge sulla propria base, Scala, nella Musica La gradazione dei tuoni
per salire dal grave all'acuto o per discendere dall'acuto al grave.

che no, terminato inferiormente in punta ottusa e superiormente a occhio. Raccomandato a una fune, si cala ne' doccioni del cesso, perch col
suo peso cacci gi
le

immondezze che
di

vi

si

fermarono.

da trmba; Scandaglio

dS spiddo; Fattorino: Arnese di ferro ritto su Ire piedi, con parecchi rampini a scaletta, per
sostegno della punta dello spiedo.
s. m. Sgabelletto, Sgabellino. Dim. di Sgabello V. ScambUo. da psdghe i p; Predellino: Piccolo arnese da

Una verga

di

ferro

pialla,

tromba. T. mar. E che ne' suoi lati se-

gnata a pollici, la cui estremit superiore si pu attaccare a una corda, mediante la quale essa
si

Soa.nilbelletto

della

posarvi

il

piede.

Treip; Deschetto: Arnese da sedere che consiste in un piano circolare su tre piedi. S Fa un scambellelto a nn-a persnn-a; Dar il gambetto a uno, figurai, vale Interrompere con modo non aspettabile gli altrui avanzamenti.

un buco, che corrisponde al pozzo tromba, aperto nel ponte, sino al fondo della sentina, onde conoscere il numero di polche la lici d'acqua che vi , tanto per sapere nave non faccia acqua, quanto per sapere qual effetto facciano le trombe a confronto delle falle
cala per

vie d'acqua.

Sca.iii1>llo
meno

s. m. Sgabello e Scabello, ma usato: Arnese di legno di varia altezza,

dd gran; Scandaglio, si dice a Una porzione di grano o d" altra roba stata caricata a rifuso, la quale si trasmette da chi carica al ricevitore di esso carico, ben custodita in un involto o cassa

senza spalliera a uso di sedervisi una persona.

ben

sigillala

bollata,

per

fare

il

riscontro

SCA
coli' intiero
lit

SCA
A
evitazione,
sfuggire.

683 A
,

carico, che ha ragguaglio della qua-

A
v.

risparmio,
n.

fine di

scansare

e quantit di esso.
v. a.

Scem.LsLlizx,SL

Scandalizzare, Scanda-

Scantina
'*Scaola

Forviare

Traviare

Fare

lezzare, Scandolezzare, Scandaleggiare; qa^st'ul-

scappata: Errar leggermente.

tima voce poco usata: Dare scandalo, Guastare l'innocenza, buoni costumi altrui con isconci parlari, con perversi consigli, mali esempi, ecc. Scandalizzse n p. Scandalizzarsi, Scandalezi

V. ScaroUa.
add. Scapestrato e Scaprestalo,
Scapitare: Rimetterci
del suo.

Scapestravi

Dissoluto, Sfrenalo, Licenzioso.

zarsi,

Scandolezzarsi
s.

Pigliare scandalo.

Scappa
n

Scapita

V. n.
V.

n.

Scappare,

Fuggire: Andar

via

Sca>XLd.a.lo

m. Scandalo, Scandolo, Scandaiezzo: Qualunque mal esempio che dia altrui occasione di cadimento in errore o io peccato. S D scandalo; Dare scandalo o scandolo, Scandalizzare.

con velocit , con astuzia o con violenza ; e si dice propriam. di cosa o persona che sia rilenpla.
Fuggire, per Rifuggire, Ripararsi, Ridursi a luogo

Soa.n<la.lso
Jizioso:

S se a pria d scandalo V. Pria. add. Scandaloso, antic. Scanda-

n n

Che commette o d scandalo od cas.


f.

tempo 5 minaccia, scappo a casa; tempo minaccia, faggo a casa, per Evitare, Scansare un pericolo qualunque, per Mancare o Venir meno: Uicb che nd ve scappe tempo; Guardate che non vi fugga
sicuro:
Il


il

gione di scandalo.

tempo,
Spicciare, per

Soandlla^
T. bot.
reste,
i

Hordeum
fiori

Scandella, Orzla e Orznola. distichon. Pianta che ha la

Schizzare,

Lo scappar
la

il

liquore

spiga stretta, appianata, a due ordini, con lunghe

dal vaso o simile che lo contiene.

o paziensa, a
la

fatta, ecc.; Scappar

pazienza,

Sca^ndi
versi

maschi per un lato, diresiati, semi angolati, embricati, con l'epidermide sottile. v. a. Scandire e Scndere, dicesi dei
i

rabbia e sim.. Uscir di flemma,

Entrar in
via

latini, e vale
i

3Iisurarli,

Coniarne e fii-

sconlrarne
spiccati
si

piedi.

Sondole
rompe,

s. f. pi. Schegge : Pezzetti di legno por lo lungo dal legno che si spacca,

si

fiacca:
in
a.

l'

andceto
Incavar

in

tante

scndole; And

tante schegge.

Sca>uell.

v.

Scanalare:

legno

collera,

Montar
diao ;

in

bizza,

ecc.

camme S

Scamoiare,

Fuggir

come

nn lampo. da-i csoin V. Csoin.

d memoia; Uscir
darsi,

di

mente. Dimenticarsi, Scordi

e scherz.

Cader

cinioia

il

calendario.

pietra o simil cosa per ridurla a guisa di ciol canale.

pc-

de bcca nn-a cosa V. Bcca. d'in man; Scorrere, Fuggir di mano. 5 rie; Scappar da ridere: Mettersi a ridere. nn-a cosa a nn-a persnn-a; Scappar al-

Sca.nella;ta.

s.

f.

Scanalatura

V atto

Leffetto dello scanalare; allrim. Scanncllamento, Scannellatura.

"Scnfio

m. Tempo, Agio, Comodo, Comodit. Cangia. Scauig-g-ia. s. m. Fusergnolo: Soprannome


s.

Sca/iig-i

V.

cuna cosa ad alcuno, vale Lasciarsi andare a farla, quasi non volendo e dopo essersene asleniilo: Gh' scappu nn-a carezza; Gli scapp una coreggia. S Chi due Icvre caccia, nn-a a {uzze e l'atra a scappa V. Levre.
% In
alla

scappa m. avv.
sua sede alfab.

Alla

sfuggita

V. In scappa

di disprezzo, e vale

Lungo e magro come un


Quella

fuso.

Bozzacchio e Bozzacchione:
sull'allegare

susina che

Scappadinn-a
e
)

s.

f.

Scappatella,

Scappa-

guasta dagl'insetti per avervi de-

tina, Scorserella, Giterella, suol usarsi

comunem.

poste

le

grossando
insipida.

loro uova, che per intisichisce, e, infuor del consueto, divien vana ed
v.
a.

per Andar in un luogo,


tornarsene.

ma

per tratteoervisi poco

Scappatella, figurai, per Trascorso, Errore, Fallo


leggiero,

Scanna,
canna

Scannare, Sgozzare: Tagliar


s.

la

per lo pi di giovent.
s.

della

gola.

Soannalecco

Scappamento
cazione
di
il

m. Scappamento. T. oriuol.
in

m. Scornabecco, Calcatreppo, Calcalreppolo, Ruggioolo. T bot. Spartium scoparium. Frutice sempre verde che nasce ne' boschi e per gli scopeti con rami solcali e sottili. Serve per far granate da spazzare e per fastelli da fuoco. I carbonai Fadoprano per
,

Meccanismo od ordigno che mette

regolatore coll'ullima mota.

comuniCe n'ha

pi maniere, come Scappamento a retrocedimenio, a riposi, ad asta, a serpentina, a palelle, ad ncora, a cavicchio, a cilindro, a vibrazioni libere, a forza costante, a coma, ecc.

Scannaeso
si

coprire e chiudere la carbonigia ne" sacchi , che perci anche detto Ginestra de' carbonai.

Scappax*ato
legno nobile, a
tanti

armadio elegante,

Scannapapp
imbroglione.

(Cotello) V.
s.

Catello.

m. Stipo: Sorla di piccolo ebano o di mgano o d'altro uso di riporvi scritture impors.

di

m. Cavalocchio, Mozzo-

recchi, Azzeccagarbugli:

che per disprezzo d a Procuratorello disonesto, di mala fede,


s.

Nome

Scappax*n

Scannapescio
bordato assai
giallo,
forte,

minute cose preziose. Scams. m. Scampolo, dimin poleito, Scampolino: Pezzo di panno, di duco tre braccia al pi, che rimane l'Ultimo della
s.
f.

m. Traliccio:

Sorla di

pezza, Avanzo di pezza.

lessalo di color turchino e

Scappatoia

Grtola, Scappatoia, e nel-

da

Scannn
S

confusi insieme, che serve a far pantaloni marinai, guanciali ed altro.


p.

luso tose. Scappavia: Parlilo ingegnoso per uscir d'impiccio.

pass.

Scannalo, Sgozzalo.
fessa,
,

Scappascin da ga g-ianca;
fessa.

Mo-

Voxe scann; Canna


v.
a.

Voce

di

canna
,

nachella

.Massaiola

Scansa;

bianca. T. ornil. Saxicola

Scansare

Causare

Schivare.

Scanso

uurita. Uccello del genere delle Silvie e famiglia delle

^i^ m. avv.

scanso,

scansameoto,

Macile o Sassicole, che ha

il

becco

684

SCA
le

SOA
delle ali, di color

nero,

penne scapolari e

nero

Scarag'Iiix
chiocciola di

morato, ma con margine lionato; timoniere bianche verso la base, nere in cima; groppone, so-

Scaramuccia
piccole battaglie.

s. m. Marlinaccio : Sorta di maggior grandezza delle ordinarie. v. n. Badaluccare Far delle


:

praccoda e sottocoda, bianchi

schiena,
fra
in

petto e
r>oi

addome, lionati; piedi neri. Annida monti aridi vicino al mare; emigra

nei

Scai*lbassa
colle
Il

s.

m. Cestone:
fatta
si

Specie
di

di

cesta

settem-

per someggiare,
funi.

di

vincigli

castagno o

bre, ritorca

in

maggio.
gola nera. T. ornit.
del genere e fami-

albero inlessuli, che

adatta e ferma sul basto

da ga neigra; Monachella
Saxicola stapazina. Uccello
glia del precedente.

Poipetlone.
chio,

Ha

il

becco egualmente nero;

Voce dell'uso V. Scciattamio. Vegio scardassa; Vecchio squarquoio Uomo vec:

.pileo,

cervice,

dorso, di color ceciato chiaro;

ma

si

usa per

lo pii in

cattivo sentimento.

fronte, gozzo, petto,

addome, bianchi; soprac-

Scarl>oncio
Scarlbnciio
Aggiunto
per
la

coda e sottocoda, di color bianco; Iati della testa, gola ed ali, nere; timoniere bianche e nere; piedi neri. Annida come la specie precedente.

V. Carbncio nel 2 e 3" signi f. add. Imporrato e Imporrito:


lini

di

panni

o d'altre cose, vale Guasto


sia

l'umido che

vi

rimasa dentro facendo

Sca>ppella.ta<
Saluto,

s.

f.

Scappellata.

Voce d'uso:

muffa.

Sca^ppiu
staffe

Levala di cappello. s. m. Scappino, Pedule: Piede della calza tutto d'un pezzo con essa. - Soletta, Piede della calza fatto separatamente, e cucito poi alle
e
ai

M Detto di grano, dicesi

Grano volpato o
signif.

filiggi-

noso V. Carbncio nel 3"

Scarcag"ii V. Descarcagn. ScardLss v. a. Butterare: Nel


trttola

giuoco della
11

quaderletli; consta del Calcagno ove


la

fzirdoaj dicesi da' ragazzi

percuotere

principia; della Staffa, che


il

parte piana tra

ch'essi fanno col pernetlo della lor Irtlola quella

calcagno e

il

cappelletto, e del

Cappelletto,

del

che la parte che fascia le dita del piede e termina in punta. - Calcetto, Calzamento di
lana o di
lino o
al

butteri

compagno, lasciandovi sopra impressi molti o segni falli dal pernetlo medesimo.

fScai*d.sso
trttola

sim. a

foggia
alla

di

scarpa.

Si

mette addosso
S ^

piede o

soletta a

maggior

riparo del freddo o dell'umido.

Screg^a careg-
sede alfab.

fZg a-oj; Fare a butlerarsi V. sopra Scardss. V. Descrega.


V. Descaregd.

la

scuppin a-e casette V. Scappn. S Formaggio co scappiti V. Formaggio. Soa^ppiu. V. a. Rimpedulare: Rifare il pedule;
altrim. Riscappinare.

Andd Fa 5

in scappiti de casetta V.

Andd.

Scareg-albari

(Aj V. questa locuz.

alla

sua

Scareg-ad-
si

s.

m. Scaricatoio: Luogo dove


la

scarica,

Scaricatoio: Apertura, per


scarico all'acque.

quale

si

d sfogo

Sca;ppo
Non

add. Scpolo, T.

mar. Libefo,

Sciolto,

impacciato. Fuori impegnarsi in ostacoli.

di pericolo

d'urtare o di

Scairegameuto
ricazione, Scarico:

s.

m. Scaricamento, Sca-

Lo

scaricare.

Sca^pplla;
ISoa,ppss>
de' cavalli
i

s.

f.

Corbelleria

Minchioneria

Scax*lass>
cogli

v. a.

Sproposito: Error grande. Voce nostra antica.


V. n. Scappucciare, dicesi propr. quali, per

scardassi;

altrim.

Scardassare: Raffinar la lana Cardare, Cardeggiare,

Carminare.
1)

essere

deboli nelle

gambe

Scardassare, figurai. Dir male, Fieramente sparlare d'uno che

davanti,

spesso

s'inciampano;

Incappare, Inn

non

sia

presente

Cardare, dar-

ciampare.

deggiare,
s.

Soa.ppsiso

Sca.i*a.lba.scio

m. Scappuccio: Lo scappucciare. s. m. Solano ortense o volgare, Erba morella. Erba puzza. T. boi. Solarium hortense. Pianta assai nota, di sapore erodore ributtante, che, fregala fra le dita, sa alquanto di muschio ; il frutto grosso come una coccola di ginepro, rotondo, verde sol principio, ma che maturando diventa moscio, nero e ripieno di sugo. Nasce facilmente lungo
di
le

Talvolta vale Zombare, Battere, Percuotere, Dar


delle

busse, ecc.
s.

Scax*lassiii

m. Scardassino, Scardassiere:
;

Colui che esercita l'arte dello scardassare

alirim.

baceo e

Ciompo, Cardatore, Scax*asso s. m. Scardasso: Slrum, nolo con


denti di
la
fil

di ferro uncinali, col quale si raffina

lana; altrim. Cardo.

Scairlattiuu-a

strade e

le

siepi, ne' giardini,

intorno alle

muraglie degli edifizj. Fiorisce ed pianta annua.

alla fine dell'estate,

T. med. s. f. Scarlattina. Flemmasia della cute, caratterizzata da larghe macchie di colore scarlatto, d'ordinario accom-

pagnala dall'angina, spesso dalla gastritide. Sescrivere

Soa<z*a>lbocci;
cherare: Imbrattar
e non pulitamente.
n Talvolta usasi

v.

n.

Scarabocchiare, Schic-

foglj nell'imparare a

Scarlatto
t)

condo molli autori contagiosa. s. m. Scarlatto, Scarlatlino: Pan-

a disegnare. - Scombiccherare, Scrivere male


per Componicchiare, porre poco e a slento.
s. s.

nolano rosso di nobilissima tintura, Scarlatto, in forza d'aggiunto del panno slesso e
d'ogni altra cosa di vivissimo color rosso.
s.
f.

cio

Com-

Searaboccin
Scara.'boccio
imperfetto

m.

Uomo

greco, Levantino.
di

Scarma Scarma
Scanno
stroppo.
vigliella di

s.

Sete ardentissima. Scalmiera. T. f.

Voce mar.

del coni.

Intaglio

m. Scarabocchio: Segno
lascialo

scrivere o disegnare,

sulla

semicircoinre sulle falchette delle lance per posarvi e tenervi fissi i remi per vogare.

caria da un principiante; altrim. Schiccheratura.

Soax*al>occioii s.
piaslrafoglj:

m. Scarabocchialore, ScaImbratlafoglj
,

rabocchino, Schiccherafogli,

Imcose

m. Scalrno o Scarmo. T. mar. Calegno o di metallo piantata sull'orlo laterale d'una lancia e corrispondente ad ogni
s.

Che imbratta molta

carta per

banco, a cui s'attacca on remo mediante

uno

da

nulla.

SCA
Soa,x*motto
mar. Pezzo
di
s.

SCA
S / savattin

685

m. Schermotto e Scalmo. T.
che
fa

costruzione

parie

delle

coste d'una nave in prolungamento

legli
la

staminali.

Scaim.
nificare

v.

a.

Scarnare: Levar

carnej Scar-

V. Descarn. V. Carnccio. Soa<r*olla. s. f. Scariola, Scheruola e Sclarola. T. boi. Scariola vulgaris. Nome dell'Indivia minore, che comunera. mangiasi colla o cruda in

Scarnccio

insalala.

Si
il

coltiva negli orli, fiorisce in giugno,

e quando

seme maturo
f.

la

radice muore.
del piede,

Sca,x*pa^
fallo

s.

Scarpa:

Calzamenlo

per

Io

pi di pelle concia, alla


pianta Suolo.

parte di

Scarpa
cima.

sopra del quale dicesi Tomajo, e a quella

che

prdan e scarpe d'in p o han e scarpe sguarrw; I ciabattini fan come l'asino che porta il vino e bee l'acqua: D'ordinario gli artefici sono mal provveduti per se stessi di quegli oggetti, de' quali sono manifattori per gli altri. S iVvi co-e scarpe in p S. P. S Mi stimma cmme a sua de mce scarpe ; Io l'ho per le due coppe. Lo stimo come il teTZO piede , Mi cale di lui quanto d un fico secco. S Perde e scarpe d'in p ; Essere uno. scalzo uno scalzacane o un tritone: Essere affatto povero, Esser cencioso. pendo che si d s. f. Scarpa: Quel ad un muro o ad un terrapieno, per il quale
viene a sporgere in fuori pi
%
al

sta di

sotto alla

piede che alla sua sede alfab.

accolla; Scarpa accollala: Quella che sale mollo


sul

dorso del piede.


acconciala.

accomoda; Scarpa

Scarpa e comunem. Scarpe da m; Scarpa dell'ncoa;


che si metsoma. Scarpa dell'ancora. T. mar. Un pezzo di legno duro faglialo a conio con un buco nell'estremit pi acuta, onde passarvi una corda, per mezzo della quale resta sospesa fuor del bordo verso prua. Il suo uso di ricevere il becco dell'ancora onde non danneggi il bordo collo sfregamento quando al suo posto, pei moti che pu ricevere, o quando si d fondo. de rue da carossa, ecc. ; Scarpa Quel ferro incurvato che si adatta sotto le. mole d'una carsm., perch non girino precipitosamente rozza
di

scarpa V. questa locuz.


guarnimenli

alla

adatta a-o p; Scarpa che si affa al piede. aggruppa; Scarpa allaccialu. co-a natta; Scarpa sugherala: Quella, in cui, a maggior preservazione dall'umidit, si aggiunge una lamina di sghero (natta) che serve d'anima. ch'n scappa d'in p; Scarpa sformala: Scarpa che si allargala di troppo e non calza pi bene. ch'a va ben; Scarpa che calza o che calza bene. comoda; Scarpa agiata. co scrscio; Scarpa che sgrigiola, Scarpa collo
sgrigiolo.

Ferri: Quei

ferro

tono

ai

piedi

delle bestie da

da ballo;

Calcetto o Scarpetlina da ballo.


col quar-

sale

descarcagnd; Scarpa abbassala: Scarpa


tiere abbassato di

dentro.

descolld; Scarpa scollala: Scarpa che ^noo mollo sul collo del piede.

nella

discesa.
?.

in patella; Scarpa a ciabatta. Scarpa a pianta


a cianla, a ciantella, a pianella, a zoppellello, e in

m. b. Scarpa a cacajola: Modi promiscuamente adoperali per dire Una scarpa non interamente calzata, cio non tirala sui quartieri

Scarpa m. Scarpeltiere, Scarpinello, Calzolaio V. Caeg. Scarpala. Voce dell'uso: Colpo Scarpa scarpa. Scarpaccia. Pegg. Scarpassa Scarpa. Graffiare, Sgraffiare: StracScarpent
s.
f.

di

s.

f.

di

v. a.

contro il calcagno. pess; Scarpa rattoppata. S Scarpe a due frme; Scarpe a due forme, Scarpe col fiosso (incava), cio falle una sulla forma dritta, l'altra sulla forma sinistra, le quali non si cangiano di piede. n o nn-a forma ; Scarpe a una forma Scarpe senza fiosso che si posson mutar di piede. n de cimssa; Scarpe di cimossa: Scarpe intrecciate di cimossa, cio del vivagno del panno, cucitavi sopra una soletta. n gioB a-o btto; Scarpe a suolo rovescialo:

ciar

la

pelle coll'unghie.

S Scarpenlse n. p. Scarmigliarsi , Rabbuffarsi: Azzuffarsi graffiandosi e disordinandosi abili e


capelli.

Scarpette
Scarpa
le

di

Scarpa della Madonna, s. f. pi. Venere. T. boi. Cypripedium calceolus.


si

Pianta che ordinariamente

trova in quasi tutte


le foglie

montagne marittime dell'Europa. Ha


lo

ovato-lanceolale, appuntate, inguainanti alla loro

base;
in

scapo, di centim. 50, foglioso, alquanto

zig-zag;
a

da

maggio a giugno coperto


spianati,

di

fiori,

divisioni lunghissime,

di color

Scarpette
ecc.,

di

sommacco,
non
il

di

capretto, di

seta,

che, cucite a suolo, tomajo e quartieri ro-

cio;

vesciali,

perch

si

veggan

le

impunture,

Scarpettinn-e

poi

si

per

la

raddrizzano pimla verso


liitia

come un

guanto, spingendole
quali

calcagno.

Scarpin
alle
si

porporino bruno, che hanno l'odore di fior d'aranil labello d'un bel giallo. s. f. pi. Scarpine, Scarpicine, Scarpeltine: Piccole scarpe da bambini. s. m. Scarpino: Scarpa a tomajo basso
e

sw; Scarpe
o
in

risolale:

Scarpe,
suola.

sonile, ad un
scollata.

suolo solo

senza

guardione e

cangi

parie

la

assai

S And, e' nn-a scarpa sci e l'atra n, co-e scarpe in patella V. And. S Altrovd S
stivali

And

Scarpon

Trova scarpa da so p V. P. Cangia a scarpa a-i stivce ; Riscappinar


:

Scarsella
gli

s. m. Scarpone: Scarpa formata di maggior consistenza per resistere all'acqua. .... T. mar. Fasciare con tela e legare assieme due ormeggi incrociati per im-

Cangiar

la

scarpa

agli

stivali.

pedire di logorarsi.

Cmm' porta
Dicesi

e scarpe ? Di chi porla le scarpe ?


si
si

Scarseasz
sit
I)

v.

n.

Scarseggiare: Avere scar-

comunem. Quando

vuol domandare chi

d'alcuna cosa. Patirne difello.

una persona, della quale

poco lodevoli, per non egli?

dire

ode raccontare cose apertamente Chi

Scarseggiare: Andare a rilento nello

spendere,

Misurar
n

la

spesa, Usar parcit, Parcheggiare,


II

In term. marin. dicesi che

vento scarseggia,

6d6

SCA
"

SCA
Cassare, per similil. vale Annullare, Toglier vi-

Scarsitse
che
di

diviene contrario o pi contrario alla direzione che aveva da prima. s. f. Scarsit, Scarsezza: Un cerio
allorch

gore ed autorit.

nn-a persnn-a
dal

un sor (latto ,

ecc. ;

Cassare

mancanza, Pochezza, opposto ad Abbonadd.

Radiare uno, un soldato e sim., vale Levarlo


ruolo.
s.
f.

danza.

Sca<r*so
Il

I)

Alquanto manchevole: Scarso de monoea; Scarso di moneta. Scarso, aggiunto di persona, vale Avaro, Taccagno, Tenace, Renitente allo spendere e al donare. Aggiunt. di misura, dicesi Quella che mi-

Scarso:

Scassata
Scassn.

Cassatura,

Cancellatura:

Il

Scatar
Scatai'o

segno che apparisce sulla cosa cancellata. V. Scassata. v. n. Scatarrare: Spurgare il catarro,

Far forza per mandar fuori


altrim. Sornaccbiare.

il

catarro dal petto;

'nore del giusto. n Aggiunto di colpo, dicesi Quello che non


dato in pieno.

Scatarata
s.

Spurgo di catarro. s. f. Scatarrata m. Farda, Sornacchio, Farfallone:


:

Aggiunto
spira

di vento, in terra,

mar. vale Vento

Spurgo catarroso che

si

eslrae fuori

dal

pello.

contrario e precisamente a meno di sei quarte dalla direzione che si vuol seguire. % And scarso in t'nn-a cosa; Scarseggiare, Usar parsimonia e spilorceria in checchessia V.

che

Scatig-g-ioin.
degli
uccelli
s.

Sctoa
falla
di

m. pi. Bordoni: Le penne quando cominciano a spuntur fuori. Scatola: Cassetta con coperchio, f.
s.

sottilissime

assicelle o

di

cartone

in

Scarsezza nei 2" signif. Piggd un travuggio a scarso, TravagS Z>d gi a scarso V. A scarso alla sua sede aifib. si dice Quando S Piggi scarso ; Cogliere scarso,
colpo

varie fogge, per riporvi

dentro oggetti diversi.


confetti.

da con^^^Mc; Scatola da da tabacco; Tabacchiera,

Scatola da tabacco, ed
di

anche assolnlam. Sca'ola: Scatoletta tascabile,

sim. ferisce obbliquamente o colla parte


Scartare: Gettare, in giocando, a

metallo, di tartaruga, d'avorio, di cartapesta, di


legno, nella quale si mette il tabacco in polvere da tirar su pel naso. Ve ne sono delle tonde, cio quelle che son composte di due pezzi che si separano interamente l'uno dall'altro nell'aprirle,
e
di

pi debole dell'arme.

Scarta
monte hanno
I)

v.

a.

le

carte
pi.

che

altri

non

vuole o che

si

di

Scartare,

per Ricusare, Rifiutare, Rigettare.

quelle

Scartalbella
de' libri

Porre da parte, Porre in un canto. Appartarsi, Allontanarsi. S Scartdse . p. Scostarsi,


v.
a.

Scartabellare, Squaderle

chio unito

al

a bauletto, le quali hanno il coperfondo con una mastiettatura.


de' fiammiferi, Fosfc/riera.

de spezie; Bssolo delle spezie, Pepajuola.


dt bricchetti; Scatola

nare: Volgere e rivolgere minutamente

carte

lettere de scalva

V. questa

locuz. alla sua

Scartafasoio
che
gita
tiensi

o delle scritture. s. m. Scartafaccio:

Quaderno

suilo scrittoio a uso di farvi alla sfug-

Scatoa
Scatoa
Il

sede alfab. S Rompi e sctoe V. Rompi.


s.
f.

Scalolajo e Scatolicre,
fa

ma meno

Scarto

bozze di conti, e notarvi appunti, ricordi, ecc.; altrim. Quadernaccio , Stracciafoglio, Scartabello. s. m. Scarto. T. del giuoco. Lo scar-

usato: Colui che


s.
f.

vende

scatole.

Scatola piena: Tania roba quanta

tare che si fa delle carte e Le carte che giocando si scartano. Scario, per simil. si dice di Cosa rigettata dopo sceltone il meglio, che goneralm. dicesi in plur.
Gli scarti; altrim.

Scatoassa
tola

ne pu capire una scatola. g' ha dcelo nn-a scatoa in Colpo di scatola: sci testa; Gli diede un colpo di scatola sul capo. s. f. Scatolone e Scatoloua: Scagrande.
s.
f.

Scellume, Sceglitura, Marame,

Scatota
Scatoin.
s.

Scatoletta: Piccola scatola.

Rifiuto.

Scartoccio

s. m. Cartoccio e volgarm. anche Scartoccio: Recipiente, pi o meno elegante,, fatto di carta ravvolta in forma di cono, di cilin-

Scatur

m. Scaloliuo: Piccola scatola. Scafciion s. m. Scatolone V. Scatoassa. V. n. Scaturire: Il primo scappare o


uscir dell'acque
dalla

terra o

da' massi.

dro, ecc., a uso di porvi dentro confetti


cini e

ani-

Scava
Il

V.

a.

Scavare: Cavar sotto. Affondare,

sim.
(al

Far buca.
plur.):

Lanternoni
foglj

parli blica essi

Quei lumi che nascosi in dipinti si mettono alle finestre o in altre esteriori degli edifizj, in occasione di pubesultazione religiosa o civile.

dire altrui
i

Scavare, figurai. Cavar di bocca una cosa o Farla Scalzar uno, Cavargli calcetti. ; altrim.
i

fondamenti; Sterrare, Fare


fossa

lo

sterro: Cavar

Quando

poi
di

la

sono separali dal

lume, diconsi Fanali

Scavalca
figurai.

per gettarvi le fondamenta. V. a. Scavalcare e Scavallare: Pro-

carta.

Mette un pollastro in td scartoccio; Affagianare, vale Arrostire un cappone , un fagiano o


sim. in carta unta.

priam. Fare scendere o Gettare da cavallo; e Far cadere uno di grazia o di grado,

Tmpea a
scartoccio,

scartoccio;
T. delle arti.

Tempera coperta o

soitentrando in suo luogo. un punto de casetta ; Scavalcare una maglia : Prender con un de' ferri fugogge da casetta)
la la

Maniera particolare di dar la tempera all'acciajo o al ferro che si vuol temperare con diligenza. S Travaggio a scartoccio; Lavoro a cartoccio. T. archib., magn. ed altri. Sorla di lavoro di ferro
ripiegato in giro.

seconda maglia dell'altro, farla passare sopra prima, e lavorarla facendo cos una specie di

stretto.

Scavamorti V. Desottceramorti. Scavasso m. Ciarpa, Misca: Masserizia


s.

vile,

di

poco prezzo o vecchia;


nel

ed

usasi

co-

Scassa
una
nello

v.

a.

Cassare,

Cancellare:
colla

Annullare

munem.
di

num.
s.

del pi.
f.

scrittura o

un disegno od altrimenti.

penna,

pen-

Scavenn-a
legno

spiccata

dal

Sverza: Minima particella sao fusto o da altra

SC5C

SCC

687
(idiot. fior.):

materia divisa da altra maggior porzione; e dicesi


parlicnlarm. di Quelle schegge
sellili

Scciappa
cala per
lo

s. f.

Schiappa e Stiappa

ed acute,
e
forte

La met o parte d'una cosa schiappata o spaclungo,

che facilmente
pelle

si

cacciano nella spessezza della


dolor
gagliardo

come

di legna, di sloccofisso,

e vi

producono
V.
a.

irritazione; altrim. Scheggia.

d'acciuga, ecc.

Scavissa
Soavisso
voletto,
n

Scheggiare

Rompere

iu

ischegge in tritoli, in piccoli pezzi; allrim. Scavezzare , Infrangere, Spezzare.


s.

de lardo; Mezzina di lardo V. Lardo. Scciappe; Natiche, Chiappe, Mele: Q^iella parte carnosa e deretana del corpo ira la cintura e l'appiccatura delle cosce, e su di cui si siede.
v.
lo
a.

Fistolo,

m. Serpentello, Farfantello, DiaNabisso, Facimale, Cavezza:

Scciapp
Divider per

Spaccare, Fendere, Sfendere:

lungo. Si dice anche Schiappare,

Fanciullo discoio, scorretto, sfrenalo, insolente, ec. Scavizzo. T. archib. Sorta d'archi buso che per

ma
1)

mezzo d'una molla

si

piega

in

fondo della canna.

Scavo

m. Scavamento, Scavatura, Scavazione, Sterro, Sterramento: L'azione delio scavare o sterrare e Lo stato della cosa scavala. - Sterro chiamasi anche La cosa scavata e ammonticchiala
s.

per lo pii per Fare schegge. Detto del vino o d'altri liquori, quando uno si mescola con un altro, dicesi Tagliare.

a
il

testa, e

come a nn-a pers5nn-a; Romper


la testa

capo

ad uno, vale Spaccarglielo con


Spaccarsi, Fendersi, Aprirsi. V. sotto Scciappin.

percosse.

presso l'orlo dflla fossa.

Scazze
n
fisso, in

Scciappacasse
Scoiappvia
sura
,

S Scciappse

l.

p.

V. n.

Scadere, Occorrere, Accadere, ecc.

Scadere, in term. mere, dicesi del

Tempo

pre-

che si ha da fare un pagamento, o di certe cosp che si hanno a fare in un dato termine, Ricorrere ed anche Cadere, dicesi delle Feste o
Solennit ecclesiastiche,
brarsi
nel
le

s. f. Spaccatura, Fenditura, FesLo stalo della cosa Fesso , Schiappaiura spaccata o fessa o schiappata. S Scciappue de men, di labri, ecc.; Stole, e in varj luoghi della Tose. Scoppiature V. Arsa
:

quali

sogliono cele-

nel

5* significalo.
s.

corso dell'anno:

Anchu scazze a so
la

Scciappin

festa; Oggi ricorre o cade


Il

sua
ci

festa.

Calzare, Quadrare, Tornar bene: Questa

a ghe

scazze ben; Questa

ci

calza,

torna bene.

Sccettamente
ischieltezza.

ScciappTx

avv.

Schiettamente, Con
Ggurat. Siuce-

Sccettessa
rit,

s.

f.

Schiettezza,

m. Ciabattino, Ciabattone, Ciin qualunque arte poco perito e abborraccia V. Ciappsso. s. m. Spaccalegna e Spaccalegne: Operajo che a prezzo spacca legne da ardere con accetta ecc. da far catasta ecc. - TagliaTaglialegne, Quegli che taglia la legna legna
batione: Colui che
nei

Candidezza, Furila.
add. Schietto, Puro,

boschi.
s.

Sccetto
n

Non

mischiato.

Scciappu

m. Spaccherello. T. panier.

Schietto, per Sincero, Leale, Senza velo o mistero.

dita sccetla e netta;

dirla schietta,

dirla

chiara e tonda.

Piccolo cono tronco di ferro, quasi a modo di nn frullino, con tre o quattro sole scanalature verso l'estremit pi stretta. Serve a spaccare
i

S %

And

sccetto; Andare schietto, vale Procedere

vimini, in capo ai quali siane stato avviato


col
coltello.
v,

il

con sincerit.

taglio

Ommo sccetto; Uomo schietto, vale Uomo sincero.

Scciatta
potersi

n.

Schiattare:

Crepare

per

non

S Parla sccetto; Parlare schietto, vale Parlare con {schiettezza, alia libera, Dire la cosa come sta. S Vtn sccetto; Vino schietto, vale Vino non mescolato con acqua.

contenere.

Scciattamio

Scciafifezz v.
Dare
schiaffi.

a.

Schiaffeggiare e Schiaffare:

s. m. Polpettone: vivanda composta di fagiuoli in erba di patate o di cipolle, prima lanzane e tritate, mescola e con latte rappreso

Specie di
o di

me-

bislessate

(prrscindislese in

suaj,
fior.):
.

olio,

cacio

grattato, quindi

ScciafFo

ria,

s. m. Schiaffo e Stiaffo (idiotismo Co'po dato nel viso con mano aperta.

legghia

Schiaffo, nel linguaggio famil. per

Insulto, Ingiu-

Scciattapansa
sua sedp alfabetica.

tegame e spolverizzale al disopra con pane grattalo ; si cuoce in forno o tra due fuochi. (Aj V. questa locnz. alla
v.
a.

Affronto V. Mascd.
s.
f.

Scciamiiro

m. Cimurro V. Ciamro.
Piantone
:

Sccianca
si

Sciattell

Spiaitellare:

Dire

la

cosa

s.

Pollone spicealo dal


lo

sp'atieliat.imente com'ella sta.

Modo

basso.

ceppo della pianta per trapiantare, e per


dice degli ulivi.
v.
a.

pi

Scciattello
Sccia-vinn-a
assai

Sccianc
ciare
i

Stracciare: Propriam. Squar-

add. Screpolato, Crepolato: Fesso minutamente in pi luoghi. s. f. Schiavina: Specie di panno


a cui

" d'in man

panni, carta e simili; altrim. Slampanare, Lacerare.


;

grosso tessuto di crine di cammello, entro coraunem. ci vengono spedite le balle di

Strappare, Schiantare

Trre di mano
figaral.

con violenza.

6 chu ; Squarciare le viscere, il cuore, Lacerar l'anima per compassione. % Scciancse n. p. Stracciarsi, Lacerarsi.

cotone; dello forse cos perch tal panno anticamente serviva a farne vesti agli schiavi, e pellegrini e i romiti per adoperavanlo anche
i

penitenza.

"n

Scciavit
vale
fior.),
II

s.

m. Schiavit e Sliavil

(idiot.

cuvelli; Strapparsi
di

capelli,

figurai,

Rodersi

veleno, di rabbia e sim.

Sccianclxetto
Sccianco.

d.'g-a;

Racimolello V.

Sccianco
ciocchelte di

Sedavo
n

anticam. Schiaviiudine, poelic. Servaggio: Stato e condizione di schiavo. Schiaviti, Obbligo, Legame, Servit.
s.

ra.

s.

m. Racimolo: Ciascuna di quelle chicchi d'ava onde si compone il

perduta la libert,
Ligio ad esso.

Schiavo e Sliavo: Quegli che, in intera podest altrui,


dal

Schiavo, figurai. Dipendente

volere d'uno,

grappolo.

scc
se sedavo; Essere schiavo, cio Fa sedavo ; Fare schiavo Ridurre
:

SCE
in schiavit.
in ischiavii.
Il

Il

Scoppiare, parlandosi d'archibusi e sim., dicesi


del

Rompersi

la

Sccia^zzo
suto,
vale
;

add. Fitto: Aggiunto di drappo tes-

Schiattare,

vale

canna nell'atto dello scaricarsi. Aver gran desiderio di chec-

Sposso,
Velluto
s.

Deoo,

Compatto:

Fello

scduzzo

fitto.

Scciuppo

m. Schioppo, Stioppo, Archi-

ti

buso, Archibugio, Arcobugio, ed oggi comunem. Focile, presa la parte pel tutto V. Archebxo.

chessia, Non potersi pili contenere: Se n ghe diggo, scduppo; Se non gliel dico, io schiatto. per Essere soverchiamente pieno di cibo: Ho mangiu tanto che scduppo; Ho mangiato tanto che scoppio.

a cavalletto; Archibuso da forcella. o fulminante; Fucile a percussione o


minante: Quello,
il

Il

per Morire, Crepare,

ma

dicesi per dispregio

a fulIl

per ischerzo.

cui acciarino,

invece dello

scodellino e martellina, ha un

luminello o cam-

Usato attiv. vale Far crepare stringendo: Se strinzie tanto, o scciuppiet; Se lo stringerete troppo,
lo

minetto, sul quale posto

il

cappellotto capovolto*

e percosso dal cane fatto a forma corrispondente ed incavato in cima, fa esplodere il cappellotto.

scoppierete.

a pria; Fucile a pietra o a pietra focaja. A un tto de scduppo; Ad un tiro di fucile. ^ Caregd o scduppo; Caricar il fucile. S Desmntd 5 scduppo; Smontare il fucile. $ Mette puiu co scduppo vuo; Bravare a cre^

da-o danze, da-o rie ; Scoppiare o Crepar dal pianto, dalle risa o sim., vale Piangere e Ridere smoderatamente. 6 chu a nn-a persnna ; Crepare, Scoppiare,
Spezzarsi
il

cuore, vagliono Patir

sommo

dispa-

denza, Far degli scoppietti colle fave fresche, Montare lo S Monta, 5 scduppo; Armare o schioppo, ed anche Armare il cane, cio Tirar
cane dell'acciarino sino all'ultimo grado di tensione a tutto punto o sullo scatto. Sta co scduppo all'uggio; Stare a canna badata: Star vigilante, Por mente, attenzione e sim.
su
il

cere e dolore.

d grascezza; Non

capir nella mostra: Essere

cosi grasso che paja volersi

crepar

la

pelle.

de saltile; Abbondare

di

sanit: Esser vegeto,

robusto, Goder perfetta salute.

un

cavallo;

Crepare

un
in

cavallo;

Affaticarlo

troppo. Farlo morire.

Gh

scciiippu l'uvo
l'

fugo V. Euvo.

grasso ch' scdappa;

grasso ch'egli

Sccioi

v. n.

Schiudere, Sgusciare, Nascere, Venir

schiappa, dicesi

Quando
s.

si

vuol dinotare alcon

alla luce, dicesi del

Nascere degli animali ovipari.

essere grassissimo.

sangue; Filar sangue: Uscire o Versare il sangue non a gocciole, ma distesamente e sottilmente.
s. f. Schiuma, e corrottam. Stiuma: Quell'aggregato d'infinite bollicene ripiene d'aria che si producono nelle cose liquide o per bol-

Sccippa^sci
Sorta
di

m.
f.

pi.

Schiattoni.

Voce lomb.
Sorla

garofani doppj.
?.

Sccimiua.
lore

Sccppetta.

Fucile da caccia:

d'

archibuso per andare a caccia. due canne; Fucile a due canne. Gli schioppi

per agitazione veemente.


piti gentile. e del

Dicesi

anche
della

Spuma, ma questa
cioccolata

La spuma
non
e
si

vin

generoso
parlata

direbbe

a due canne hanno doppio fucile (fuxin); le canne sono saldate insieme ai due margini del nastrino, che una lista di ferro frapposta alle due canne.

schiuma; quindi vino spumoso


moso. Nella
lingua

non schiu-

Sccippett,

s.

f.

Archibugiata, e nell'uso

dicesi

Stummia

Quell'escremento che nel

Slumia e bollire manda

una pentola con carne dentro o sim. de [cero, ecc.; Scoria, Rosticci: Materia che si
alla superficie

Scbioppetlala: Colpo di fucile. g Fd sccippettw ; Fare alle schioppettate, si dice di pili persone che combattono fra loro con gli schioppi; e anche del Combattere in guerra ar-

separa

dal
si

ferro

altri

metalli

nelle

fornaci

mato

di

schioppo.
s.

quando

fondono.

Scoippetto

m.

Saltarello:

Un

pezzo di

de lede; Panna montata V. Lwte. de md; Spuma di mare: Sorta di terra bianchissima da far pipe. di birbanti; Schiuma de' sciagurati, de' ribaldi,
de' bricconi.

carta avvolta e legala strettissimamente, dentro


la quale sia rinchiusa polvere d'archibuso, cos dello perch, pigliando fuoco e scoppiando, saltella.
Il

Diavoletti

(al

plur.)

chiamano

le

donne Quelle

F'a sccimma; Schiumare, Spumare, Spumeggiare: Fare o Generare schiuma o spuma. Scoiuiuiua/ v. a. Schiumare, Dischiumare, e presso Fior. Slummiare: Tr via la schiuma. Schiumare, in neut. ass. Fare o Generare schiuma. Disfiorare, Sfiorare (alliv.): Trascegliere il meglio scherzevolm. Smoccolar la di checchessia , e pignatta. Trarre o Cavar gli occhi alia pentola. broddo; Digrassare il brodo V. Broddo. 5 Icete; Spannare il latte V. Lede.
i Il I)

ciocche dei loro capelli o quei ricci ch'esse la notte avvoltano in certe carluccine perch conservino la

piega; dicesi anche nell'oso Papigliotli,


pretto gallicismo.

ma

un

Sccippn

de danze; Scoppio di pianto.

Scg-lie

Scemmaja,

de rie; Scroscio o Croscio di risa. V. Cerne. s. f. Scempiaggine, Scempiatag-

gine, Goffiiggine, Gofferia, Scioccheria, Sciocchezza, Balordaggine, Scimunitaggine, Melensaggine, Baccplleri^ Mocciconeria, ecc.:. Allo o parola

Sccimmaea.

ScciuLniiiia,sso

che esce per se bocca degli animali; altrim. Sbavatura. S Vegni 6 sccmmasso a fjcca; Venir la schiuma
alla

Scimmcea. m. Bava: Umor viscoso medesimo come schiuma dalla


V.
s.

da goffo, da scimunito, da melenso.

Sceiiimstta;

Scemmella,!!.
falto,

V. Scemmaja. s. m. Scioccone, Babbione, Bomber, Bacchinone, Bietolone, Melenso, Arsa-

Barbandrocco, ecc.
Sciocco, Balordo,

bocca, figurat. vale Adirarsi.


V.
n.

Scemino add. Scemo, Grullo,


Il

Scoippa.

Scoppiare, Crepare:

Aprirsi

violentemente e con strepilo un vaso o altro o per troppa pienezza o per soverchio calore, ecc.

Scimunito, Scempio, Melenso, Scpido, Dolce di sale, ecc., vale Di poco senno. Detto di brodo o vivanda, Insipido, Scpido,

SCH
Scipito:

SCH
da Sciocco vivanda non essere

Senza

savore.

Differisce

(Fatto), giacch
sciocca,
pita

pu una

Scli.enn-a,d.i*ita. s. m. Foggifatca, Sctnsftfalicbe, Scbifnnoja: Uomo pigro, poltrone, che


non ha voglia
di

quando sia giusta di sale, s bene sciquando o per mancanza di condimento o per qualit della roba stessa non abbia quel sapore che
la

lavorare.

Sclxermise
D
fendersi.

n. p. Schermirsi,

anllc Scrimirsi,

rende grata
il

al

palato.
il

Fa
il

scemino; Fare

nanni,

fagnone,

il

bue,

Sclxers, v. Sclxua. s.
s

a.

f.

Scherzare, Burlare \. Rrl. Scuola: Luogo dove s'insegna o

gallone: Far vista di non capire, di non ven

impara arte o scienza,

dere, di non conoscere.

S Rie

cmme
s.
f.

scemmi Ridere
,

agii gnoli

V. Rie.

Scuola, per Adunanza di scolari. n Figurai, per Ammaestramento, fnsegnamento,

Scena,

Scena,

oltre

il

proprio signifc. di

Massime:

l'ha

avo nn-a cattiva schua;

Scenio
che
si

Cosa appartenenle al teatro, nel num. del pi noi intendiamo Smorfie, Frascherie, Daddoli, Scede, Smancerie. S Fd de scene; Fare scene o scenale V. Fa.

m. Scenario, e comunem. al plur. Le scene stesse dipinte e rappresentanti cose relative alla commedia o sim.
s.

Scenarj, diconsi

ebbe una cattiva scuola, n Iq Pittura chiamasi La particolar maniera di dipingere de' pittori d'un dato paese , dicendosi Scuola romana, veneziana, fiamminga, ecc. normale; Scuola elementare, e nell'uso Scuola normale, cio Scuola, in cui s'insegnano soltaoto primi elementi o rudimenti d'on'arte, d'una

Egli

recita; aUrim. Scena.


v.

scienza.

Scent,
zare,

Dileguarsi,
:

Allontanarsi, Spuiez-

tecnica; Scuola tecnica


ciale

Q'iella destinata alla spe-

Spuleggiare

Fuggire con gran prestezza


$
latte

istruzione di chi intende dedicarsi alle arti.


alla

e quasi sparire.
5 late; Causarsi
il

Andd a schua; Andare


dare dove
si lien

scuola,

vale

An-

V. Lcete. S

scuola ad effetto di apprendere.


scuola
:

fScento...
nel

Parola che indica estrema velocit

Fa schua ; Fare
a

Dar

lezione, Insegnare.

camminare, e che da noi non usasi se non va camme col V. Andare in questo modo: 5 scento ; Egli va come una freccia, come una
saetta,

S Fnlldse

s-^hua V. Fulld.
s.
f.

Seliug-g^ia>
quosa del
latte
,

come
v.

il

fulmine, cio velocissimamente.

Scerba
lere
le

a.

Arroncare.

Voce del cont. Svelche

radici dell'erbe cattive

sono

nelle

biade ancora in erba.

Parte acrimane liquida quando il latte si apprende dopo che munto, ed carica di cacio disciolto e d'un acido sovrabbondante. - Siero del latte, Il siero che scola dal latte quagliato. - Scotta dicesi 11 siero che avanza
quella che
alla

Siero e Siere:

Scei*pk
da taluni
di

s. f.

Cassetta
il

Quella parte della cari

ricotta (rechutto).
s.

rozza dove siede


valli; dicesi

cocchiere per guidare

ca-

Scliug-g-io
mare o dentro
%

nell'oso tose, anche Serpe,


criticato

bench

nel

m. Scoglio : Masso in ripa aJ mare ; e per Qualunque masso

sia
s.

come

gallicismo.

Scevrn.
sul

m. Scaglione. T. mil. Due liste passamano unite insieme da un capo, poste

Schena.

braccio deliro del soldato, colla punta rivolta verso la spalla. Gli scaglioni indicavano gli anni del servizio nella milizia. Dal frane. Chevron. s. m. Schienale: L'unione delle ver-

Schena
alla

Sdienn-a.

tebre che compongono la schiena delle bestie da macello. s. f. Colpo di schiena. s. f. Schiena e Stiena, Dosso, Dorso, Tergo: La parie deretana dell'uomo dalle spalle
cintura. Nei quadrupedi
si

eminente in qualsivoglia luogo. A barca a Ve in ti schuggi ; La barca negli scoglj, dicesi figurai, per dire La faccenda i perduta o rovinata. S Fd dince in scin schuggio V. Dina. % Fin de schuggi; Scoglioso. Scliussa. s. f. Pascolo, Pastura. Voce del eont. Prato Luogo erboso, dove le bestie si pascono. Sclxusi s. m. pi. Cocci, Greppi V. Ciappi. V. a. Riscuotere: Ricevere il pagagamenlo d'una somma data.

Sclxuve
1)

Pascolare, Pasturare.
a

Voce
le

del coni.:

Porta a
pastora

dice Schiena

La

schuvc e pegoe; Menar


pasturare.
v.
a.

agnelle

in

parte dalie spalle alla groppa; nei pesci e sim.

La parte
n

di sopra tra il capo e la coda. Dosso, per similit. La parie posteriore di checchessia; ed anche La parte pii elevata

Scliiera
in

Schierare: Mettere in ischiera,

Schiena

delle
I)

Da' Cuojaj e Pellicciai dicesi Quella parte o cuojo dell'animale che cuopre la schiena, e prodi

montagne.

ordinanza. % Schitrse n. p. Schierarsi : Mellers in ischiera. Scliiff' V. n. Schippire, Scapolare: Scappare con
astuzia,

con ingegno e con destrezza.


vara,

Usato
fire
:

atti

vale Callerire, Scalficcare,

Scaldi

priamente il mezzo S A schenn-a d'aze,


locuz.
alla

essa.

schenn-a na V. queste
N

Slaccare a poco a poco qualche parte cbecchrssia.


Ritagliare:
cnnlr. di Strellire.

lor sede alfabetica. Piggidlo in te schenn-e V. Piggi. S Cappello de schenn-a; Cappello di schiera. T. cappell. Cappello pi fine degli altri, perch fallo di schiena di lepre, che ne la parte migliore. S Dggi fi da schenn-a ; Lavorare, Faticare, ec. $ Fi da schenn-a; Fil deila schiena o delle reni V. Fi. % Se, schenn-a, ti n laoi, pansa, patisci V. Laod. S Trdvaggio de schenn-a; Lavoro di schiena, y^le

A'Iargare qualche parte d'un vestito,


Scollo: Quel
taglio

S Avello

Scliifiita.
il

s.

f.

o aper-

tura nel vestito delle donne, che lascia scoperto


collo

parte del

petto.
nelle ca-

n Scollo, per

Ampia apertura superiore

micie da donna.

Sclxillente
Risonante.

add. Limpido, Chiaro, Sereno: Aggiunto di CielO; vaie Senza nube veruna. n Squillante, detto di voce, vale Acuta, Chiara,

Lavoro

fatto

a forza di sola applicazione sen7.a


la fantasia vi entri,

che r ingegno o

o per poco.

Sdiillidonla.

V. Celidonia.

CBAGOU, Dizionario Genovese-Italiano.

m
ScIiSnc.
nfllo slinco.
s.
f.

SCH
Stincata e Slincalara
:

SCI
Percossa

Leva
le

e schilte
v.

Scili tta
s.

Sohincamiiro
gno
3
(li
I

m. Muso, Broncio: SeIl

cose lese

da bratta; Spillaccherare. Lo scappare che fanno da quelle che le ritengono, come


n. Scattare
:

cruccio.

Fa

schincamri ; Far muso, Tener broncio:

archi, molle e sim. Balzare, Saltare:

schittava dall' alle gr essa;

Mostrarsi cruccioso o sdegnoso con alcuno.

E' saltava per


Il

la

gioja.

tSdiinoa^p

Scbinco
cile

V. Puntap. m. Slinco, Osso delia gamba. Fumaggiore, Fsolo: Osso collocato tra il fes.

Schizzare, ditesi di liquori quando scaluriscono

more

il

tarso

nella parie anteriore

ed interna,
il

per piccoli zampilli con impelo, o quando percossi scappan fuori con violenza: Gh' schittu tutto 5 vin in ta faccia; Gli schizz tutto il

^e che, ajutalo dalla fibula fcaviggiaj, forma

'vino nel
fanciulli,
linririca,

volto.
s. m. Scoppietto: Balocco da ed Un pezzo di legno di figura cilungo quasi un palmo e forato per lo

sostegno principale della gamba.

Scili ttacan
Nausea
,

Seliinfio
macaggine.

s.

m.
;

Schifo,

Schiflit,

Sto-

S Mette sihinfio vere a schifo,

Fare stomaco. Stomacare, Muonausea, Nauseare.


Schifiltoso:
in Difficile a

lungo a guisa de' rocchelli, nel cui vlo inlro-

SolLnfiso
ipniarsi,

add

con-

specialmente

cose di gusto o di sapori.

doUe due pallotloline di carta bagnata o di stoppa, una dopo l'allra, ed incalzale con una bacchetta, vanno scoppiettando, trovandosi la prima sforcompressa Se ne fanno anche di bucciuoli di sambuco votati d'anima ossia del midollo. Scliittetto s. m. Balzello, Salluzzo, Salterello Piccolo balzo o salto. s. m. Scallo: Lo scallare V. Schitld
zata a sprigionarsi per effetto dell'aria
dalla seconda.
:

Sclxissia. V. a. ** In modo basso


Lasciar correre:
vi

Calcare, Premere, Pigiare.


e parlando di danari, vale Dare,

Quanto 6 v'ha schissu ? Quanto diede? a carcassa o i cerei a nn-a persdnn-a ; Picchiar uno. Zombarlo, Tambussarlo, Percuoterlo, Dargli un bel carpicelo di busse, a penna; Pigiar la penna: Premer la penna in

Schitto
nel
"

1 signif.
Il

Balzo, Salto:

balzare.

Il

saltare.

scrivendo,

l'occhio,

schitti V. questa locuz. alla sua sede alfab.


V.
a.

deU'uggio; Strisciar

ecc.

V. uggio.
,

Sclii-v
S Schivala

Schivare,

Schifare,

Scansare,

$ L' cegua

a schissa ; L' acqua


Il

stroscia

si

dice

Sfuggire, Evitare.

quando piove gagliardamente.


S

da nn-a magia rtta V. Magia.

sd

schissa;

sole arde o cuoce, cio

manda

ScIii'F'asappe

un eccessivo calore. S Schissdle a un V. sopra Schissd a carcassa,


i

Sci;
Il
!

cerei, ecc.
;

g
Battersi,

S Schissdsele

Picchiarsi, Percuotersi vi-

cendevolmente.

% $

Schissa.

s. f. Zaffata: Colpo o Spruzzo improvviso che danno talora liquori uscendo in


i

1)

furia e rn gran copia dai loro vasi; e anche degli odori. Zaffala, dicesi pure Quel getto o spruzzo che salta addosso e intorno a chi tura sim. quando n'esce forte il vino.
v.

si

dice

di
la

vino
botte

V. Schenn-adrita. Avv. iifferm. contr. di No. S Esclam. di marav. e vale E come egli vero Che sci che te pesto ! Che s ch'io ti picchio ! Dicesi in tuono minaccioso. Di de sci; Dir di s V. Di. se tra 6 sci e 5 n; Stare tra '1 s e '1 no, Essere o Stare fra due acque, Ondeggiare. Fd segno de sci co-a testa; Chinar la lesta, Accennar di s col capo, Me p de set; Mi pare. Mi sembra che s. No di n de sci, n de n; Non dir di s, n dir di no: Non affermare e non negare, Non asS:
! !
.

Schissetta
forza l'acqua

a.

Schizzettare: Far uscir con

sentire,

collo schizzetto

per

farla

entrare

ci

d n;

n dissentire. s o no,
fatto.

dentro o fuori,

dovecchessia.

guasto
s.
f.

Sclxissetta
felto

Schizzettala: L'atto e L'ef-

Ij

dello

schizzettare.
s.

Sclxissetto
zatojo,

Strum. per
si

m. Schizzetto: Piccolo schizio p di slagno o d'ottone,


aria

Un anno sci e l'atro n; Un anno s e l'altro no, Di due anni l'uno, Di terzo in lerz'anno. Ogni tre anni; e lo stesso dicasi di mese, di
settimana, di giorno.

col quale

attrae o schizza

o liquore per

Va
vale

tanto 5 so sci
il

diverse operazioni; e specialmente per gonfiare i palloni da giuoco.

quanto mce n; Tanto mio no, quanto il suo s, lo diciamo


la

allorch per difetto di prove irrefragabili

cosa

Scliisso

m. Schizzo. T. pitt. Specie gno senz'ombra e non terminalo.


s.

di dise-

non

sia

chiarita

dall'affermativa

altrui,

dalla negativa nostra.

Schizzo, per similit. Piccolo saggio o mostra di


checchessia.

ScL

!Scli.itta

s.

f.

Balzo, Salto V. Schitto nel seI

Scia

condo

significalo.

(In); Su i. Sui, Su gli, Sugli: Prep. arlic. che vale Sopra i. Sopra gli. s. f. Scia o Rmora. T. m. Traccia lasciata dalla nave nel fendere il mare nel suo

de bratta; Zacchera, Pillacchera, ed usasi ordinariam. al plur. : Schizzi di fango che altri si
getta in

moto progressivo.

Sci;
si

Vossignoria, Vostra Signoria: Titolo che


altrui

andando su per
%\

gli abiti.

Zacchere e Pilla
i

usan pi minuta e

lacchere

come
pii

sinonimi,

ma

pillacchera
piedi nella

nel caso retto in

per rispetto, ed usasi sempre da noi ambedue i generi. Dicesi anslil.

rada. Chi mette

che Ella, e nello


terlo

famil. Lei,

per non ripefa

mota ne

non impillaccherato. de gallinn-c; Schizzo,. Schizzata: Que' cacherozzoli che le galline schizzano qua e l; in tcrm.
gener. Pollina.

inzaccherato,

ma

tante volte in

un discorso.

Sci
nome

add. Signora:
di

Voce che
civil
il

si

precedere

ai

donna

di

condizione o parlaodo
:

di essa

o rivolgendole

discorso

scid Ruza,

, ,

SCI

SCI
Atnndoa sciaccaela; Mndorla prmice o
ciamane , e A mnrioa.
nell'

691

sci

Manin; La
n.

signora Rosa,

La signora

sliac-

Maddalena.

uso
s.

Mndorla

spaccarella

V.

Sci.
a

V.

Sciare,
ali' la
il

Fare

scia.

T.
il

mar. Vogare
manico del
l'acqua con

riiroso e

indietro, tirando

Sciaccanxe
Sciacclxetr
l'uva pigiata
si

m. Sliaccianoci
le

Piccolo

remo verso
la
**ii

poppa e spingendo
la

coniipsno che serve a stiacciar


s.

noci.

pala verso
b.

davanti del bastimento.


volta, Partirsi,

In m.

vale Andarsene, Dar

Quello che non ha bollilo nel Ido,


trae.

m. Mosto, Vino vergine: ma appena

Scantonare: Appenn-a 6 m'ha visto l'ha scu;


E?li appena mi

vide se n'and.
Sulla: Prepos. artic. che vale

Sciacco
cini,

Sci,
Sopra

(fnj;
la.

Sa

la,

boi.
s.
f.

m. Vessicaria, Alchechengi, PallonCiliegine, Corrucci, Vilucchio forasliero. T. Phisalis alkehengi. Pianta perenne che ka
s.

Soial>l>ra,

Sciabola

Scia bla

'Arma

la

radice bianca, fibrosa e strisciante per terra,


fusti

bianca da taglio, assai longa, appuntata, p: o meno curva; la convessit dalla parte del taglio,
la

da cui getta molli

all'altezza

d'un piede e
foglie

mezzo

circa, sottili, rotondi, rossicci, e che si


piccoli

Scia."bl>r
di

concavii dalla parte della costola. s. f. Sciabolata. Voce d'uso


sciabola.

dividono in molli
:

rami.

Le

sono

Colpo

simili a

quelle del Solano ortense (Scarabascio),

ma

pi

lunghe, pi ferme,
i

ruvidelle
solitari,
il

meno
da cui

de sciabbrce; Dar sciabolale, Dare o Menar


di

nereggianti;
bianchi;
la

fiori

ascellari,

alquanto

colpi

sciabola.
v. n. Sfoggiare, Scialare a

bacca rossa come


Fiorisce
nelle siepi

calice,

Sciabljra

abili:

ricoperta.
nelle vigne,

nell'estate, ed cornane
e nei

Vestire sontuosamente: Mice cmm'a sciabbra! Guardate com'ella sfoggia, com'ella sciala a abili!

canneti in luoghi

Sciabecco

s. m. Sciabecco, Stambecco e Zambecco: Specie di bastimento del Jledilerraneo somigliantissimo al Pinco, ma di costruzione pi fine, e perci alto a marciare con molto pm velocit. Esso va a vele e a remi; ha tre alberi con antenne; non ha sperone n bompresso,

Sciacc

ombrosi; coltivasi anche negli orti, ove si propaga facilmente. s. m. Quasco. T. tnilit. Nome particolare d'una coperta del capo del soldato, falla

comunemente
gheria
,

di

feltro,

col

piallo dela

testa

di

cuojo, una volta lotta propria degli usseri d'Un-

poscia

venula
le

in

uso nei varj

eserciti

davanti della ruota di prua una freccia delta Dittalo, che serve alla manovra, w Storto, Sbilenco, Bilenco, dicesi per disprezzo a

ma

sul

d'Europa, cos per


cavallerie leggiere.

fanterie

come per alcune


talora
si

La sua

forma

va

restringendo

come un cono verso

l'estremila susi

chi

ha

le

gambe
s.

torte
f.

V. Gambestorle.
:

periore, e talora per lo contrario


rel

allarga alla

Scibeg-a
pescare,
ti

Scibica

Sorla

di

da

Sciacc

si chiama da noi con tal nome Lo sciabecco V. sopra Sciabecco. v. a. Schiacciare e Stiacciare : RomInfrangere, ed proprio pii che d altro pere

Talora

cima come un cono rovescio, sporgendo in fuori dalia parte davanti ed all'estremit inferiore di essa un frontale di cuojo (visiera). Oggid venne adottata pel nostro esercito la forma cilindrica con due tese parimente di cuojo, alquanto convesse, runa posta nella parte anteriore e l'altra
nella

ciuole, nccioli,

hanno guscio, come noci, nocmndorle e sim. dell' uggio; Strizzar l'occhio V. Euggio. l'ga; Pigiar l'uva: Calcare o Premere l'ova
delle cose che

posteriore del quasco.

Sciaccu
dito
altra

gue che viene

m. Crantliio a secco rQnel sanpelle, allorch si stringe un parte tra due cose, come tra legno
s.

in

per farne il vino. 5 pan; Spianare il pane: Ridurre


pasta in pani.

e legno, sasso e sasso e simili,


la

massa

della

S Sciaccdfjhe; Andar ancajone: Aggravarsi andare pi sull'una che saH'altr'anca.

nello

S Sciaccdse e die con nn-a persnn-a; Contraddire, Contrariare, Nimicarsi V. Scontra. e die pe-i atri; Pigliarsi gl'impacci del

Vessica, e in term. chirurg. Suggellazione Quel gonfiamento di pelle che viene nella pianta dei piedi per aver troppo camminato. Sciag-ag-nu. add. Malescio, Bacalo, Bacaticcio, Infermiccio, Malaticcio, drcesi di Chi
n
:

leggermente indisposto poco ad aver male.

o che soggetto ogni


Scialacquare
le
,

Rosso, Darsi
S

agi'

impacci

del

Rosso
ci
Il

Pigliarsi

Scialacqua
lizzare,

v.

a.

Spendere

briga e cura di ci che

non

spella.

profusamente. Dissipare
cedette,

sue facolt; Prodiga-

A magia a
cio
si

l'ha sciaccu;

muro

Sprecare, Sciupare.
s.

sformalo.

Scialacquato
Picchiare,

m. Scialacquatore, Sciu-

Sciaccadda
zone: Colpo che
all'

fD a);
s.

Zombare,

Tambiissare. Percuotere V. liulinn-a.

pone, Sciupatore, Dissipatore, Scialonc, Sprecalore, Prodigo.

Sciaccadente
si

m.

v*^ergozzone e Sorgoz-

Sciallal scialla!

Allegri!

Evviva! Viva

d nella gola a
Dicesi

man

chiusa

vivai Esciam. d'allegrezza.

ins.

Scialiate n.
ei

p.

Rallegrarsi, Gioire, Gongolare,

iSciaccaela
Quando

(Fj giocand alle

da' fanciulli caselle (cllaij, un ra-

Giubilare: Provar gusto. Sentir piacere,

Com-

gazzo senza che altri se n' accorga prende un mattono o sim., e lasciatolo cadere sulle sasso nccioli castelline, schiaccia con esso tulli
i

muoversi per una certa interna allegrezza. 1 Dissipare, Consumare, Scialacquare, Macinare:
s'

ha

sciallu tutto
s.
f.

Egli dissip ogni cosa.

Sciallinn-a
V. Sciullo.

Sciailina.

Voce d'uso:

Scialle

del giuoco.

-che invece di essere quadrato di figura bislunga

Sciaccaelo

add.

Mattaccino, Maltacciuolo

Matlerullo, Matterugio, Mattergiolo:

Uomo

sce-

Sciallo
Sciallino:

8.

mo, Di poco senno, Quasi mallo.

m. Scialle e Sciallo, dim. Sciallelto, Drappo quadro, pi o meno fine, di

6&2

SCI

SCI
una parola da potersi dividere in altre dne pi che abbiano un significato; e fatta una
pf elica

grandezza varia, che le donne portano sulle spalle, generalm. addoppialo in forma di triangolo, e copre loro quasi la persona. Voce frane.,

glie

perifrasi
(li

di
la

ciascuna di esse parole,


principale,
si

ma

opttimai d'uso
s.
f.

comune.
Scalogno.

quella che

s.

propone ad

Scia:lotta.
dalla

ascoliinicttm. Specie
cipolla,
la

T. botan. Allium d'agrume poco dissimile

indovinare.

"Sciar-appo
Sciarlblla
"

m. Vino. Voce del gergo V. Vin.


f.

cui

radice o bulbo ha l'odore

s.

Ciabatta: Scarpa vecchia e


il

ed

il

sapore dell'aglio.
s.

logora, cui fu tolto

quartiere.

^Sciamine
piccolo

m. Luminello. T. archib. Quel


che
il

cannellino, d'acciajo

serve

negli

Donna Mandracchia, Donna


Figurai, vale

di

mnla

vita,

Baldracca,

di partilo o da conio,

Fem-

schioppi a percussione a porvi


pel quale appunto
s

fulminante, e
polvere, che

mina da guadagno.

comunica

alla

Scir-lbell.

v.

n.

Girellare,

Bighellonare,

dentro

il

focone,

la scintilla di

esso fulminante,
parte pi lumiquella

stiacciato dai cane.

Scia<iiii)ia<

s.

f.

Fiamma: La

Andar giostroni, a zonzo, Zonzare, ecc., vale Andare attorno oziosamente e scioperatamente V. Giandn.

nosa e pi sottile del fuoco, dalle cose che ardono.

che

esce

Sciarboa
ramosi,
fiori
le le
,

s.

f.

Vitalba. T. hot.
i

Clematis vi-

talba. Pianta che ha


foglie

fusti angolati,

And

in

sciamme; Fiammare, Fiammeggiare:


fa sciunma; Levar fiamma: Cos.
f.

composte
,

di

sarmentosi, cinque foglioline,


denteile;
i

Convertirsi, in fiamma, Ardere.


S

cuoriformi
siepi.

Comens a

appuntale pi o meno bianchi, setosi, persistenti.

comune

fra

minciare a far fiamma.

Scia;mnia.dda.
poca durata,
ciate,

Fiammata: Fiamma
carta,

di

Sciardiio
dicpsi
del

Fiamma che
paalia,
stipa,

fanno cose lievi bruecc.

come

add. Crepolato, Crepacciato, Fesso, legno che neJ disseccare ha geliate delle screpolature o fessure; delle botti che ge-

lScia.nima.dda>

V. Falampi.
f.

mono
Fiammella,

il

liquido dalle
slati

commessure

delle

doghe;

Sciamiuetta
Piccola fiamma.
:

s.

Fiammetta,
s. f.

dei battelli

lungamente
cose.

all'asciutto e al sole

e d'allre simili

Soiamiuettiiiii-a

Fiammolina, Fiammicella Piccolissima fiamma. tSciaituno s, m. Sciame o Sciamo : Quella


quantit e moltitudine di pecchie che abitano e

Sciarpa
tessuta

Sciarpa e Ciarpa: Fascia di seta che si cinge alla vita o ad armacollo dagli uffiziali militari e da altri funzios.
f.

d'altro

nar] civili,

come

sindaci, ispettori di sicurezza

vivono insieme, n Sciame e Sciamo, per


Moltitudine
tin
di

pubblica, ecc.
similit.
1)

sciammo

dicesi anche di insieme: Gh' a de figgiu; C'era uno sciame di

Sciarpa e Ciarpa, dicesi


di

anche

Quella

striscia

genie adunala

panno serico, di velo o d'altra reba leggera, talora anche di maglia, che le signore portano sopra
le

ragazzi.

spalle raccolta su di s e
le

come

a'Iucigno-

d'xelli; Stormo d'uccelli: Molli uccelli adunati insieme.

lata, e

cui

estremit discendono sul davanti.

d'xelli

che

arrivati o che

Quantit d'uccelli passano tosto.


fra

pssan; Folata: che vengono in un tratto e


s. f

Golettone: Grossa e lunga striscia di maglia di lana a pi colori, che portasi l'inverno avvolta
al

collo

invece di croatta.
Aprir
le

Sciarr. e gamlbe;
Stravizzo: Convito fatto

gambe.

Soianipradda

Sciarx-ix
And
Ave
e

colleghi per islare allegramente e con qualche mags:iore lautezza e libert del solito; allrim. Gozzoviglia, e nell'uso anche Ribotta. S Fa de sciampradde ; Straviziare, Gozzovigliare, e nell'uso anche Ribottare: Fare stravizzi, goz-

(Andj; Andar largo, Andare a gambe allargate o a gambe aperte, vale Camminar colle gambe larghe.
co-e

gambe

sciarrce, lo slesso che

And
larghe

sciarru.

gambe

sciarrce; Aver

le

gambe

zoviglie, ribolle.

aporie.

"Soianc
altrui

s.

f.

Fiancata, Sfiancata: Colpo dato

Sciata v.

nel

fianco.
,

Voce

della
:

plebe.

"

Corpacciata

Scorpacciata

di

checchessia: JU'ho [ceto


plebe.
s.

Mangiata eccedente nn-a scianca de


di lasagne.

a. Rovistare, Rovisliare, Trambustare, Scombinare, Scombuiare, Scombussolare, Sossoprare. Metter sossopra : Metter le cose fuor di

luogo, Disordinarle.
it

lasagne; Feci una scorpacciata


della

Voce

Inquietare, Turbare, Agitare: Porre alcuno


pensiero, affanno, pena, sollecitutiine.

in

"Scianco Sciancu.
di

add.

m. Fianco V. Fianco. Sciancato : Che ha


s.

Scombuiare, detto de'


Intimidirli.

polli

e degli

insetti, vale

rolla

guasta l'anca.

Sciotdse n. p. Turbarsi,

Alterarsi, Rimescolarsi,

Sciautig-lin
gote.

m.

pi.

Pizzi: Quella parte


le

Commuoversi,

Agitarsi.

bari a cho scende dalle tempia gi lungo

Sciata.g'allinii-e

V. Scitdn.

Scipatu
,

tSoiaradda

chiamano Fedine. (And); Andar a sciacquabarili, e dicesi di Quegli zoppi che vanno a gambe larghe e pare che vogliano con un piede andare in un luogo, coll'altro in un altro ; e fanno cos lo slesso moto colla persona che fa uno che sciacqui un barile. s. f. Sciarada: Piccola composiNella Tose, volgarm.
si

Scitica

s. f.

Sciatica: Infiammazione di qual-

che parie dol nervo o dolla membrana che copre il nervo ischiatico e produce- asprissimo dolore.

Sciato

s. m. Chiasso, Chiassala, Busso, Schiamazzo, Frastuono, Rnm bazze. Strepilo, Rumore. % Fd d scialo; Far chiasso, ecc. V. Fd. S iV gh' da fa sciati; Non ci sfoggi. Non

ci

sciali.
s.

zioncelia a gaisa d'enigma, che per farla si sce-

Soitn

m. Sparpaglione,

si

dice a Chi nei

SCI
Scig'iiifi.ca./o
Significazione
I

SCI

693

moti e nelle parole assai sregolato; tratta la metafora dalla farfalla che si raggira senz'ordine, la qnale si chiama Parpaglione. Scitu. p. pass. Rovistato, Trambustato, ecc. V. Sciata ne' suoi varj significali. S Ave a lesta sciala; Essere fuor di cervello, vale Essere colla mente molto sopraffatta per
qualsiasi

s.

m.

Significato, Significanza,

Ci che una cosa


racchiuso
nelle

significa;

anche

Concetto

parole

ed o cose

significanti.

Sig-iiifica.zii
una cosa
Il

s.

f.

Significazione: Ci ebe
atto

significa.
in

Significazione,

legge Notificazione d'un

cagione.

giuridico alla parte contraria.

Scibljeii;
tSoil>illa>
lebri

S Cdvelli scitce; Capegli arruffati, scarmigliati. Sebbene, Se bene, lo stesso che

Scig-na,
ressa:

s.

f.

e add. Signora, anticam. Signo-

Bench, Quantunque, Ancorch, e serve


dicativo e al soggiuntivo.
s.
f.

all'

in-

Padrona, n Signora, per Titolo di riverenza, civilt e convenienza che si d a donna di civil condizione,
n

Sibilla:

Nome
virtii

delle

dieci

ce-

donne,

alle

quali gli
e

antichi
di

attribuivano
predirlo.

conoscenza del futuro

Soica<xia.ta;

s.

f.

Astuzia, Furberia,

Ghermi-

nella, Tranello, Tranelleria, Giunteria, Baratteria,

Donna di mondo: A s' missa a fa a scigna; Si buttata a far la signora. ^ Fd da scigna; Far la ruota V. Fa. S Questo figgio d'nn-a scigna; Questo briccone. Questo sciagurato.
Dicesi anche per

Soica.r*io
altrui

Frode, Inganno, ecc. Dal frane. Chicane. s. m. Sicario: Chi per commissione

Pescio scigna; Pesce signora. T.

itliot.

Ophy-

dium barbatum. Pesce

uccide uomini ingiustamente, e per

lo pit

a tradimento.

nessun pregio, che una specie d'anguilla, ma di corpo compresso, di color cenerino-rossiccio, e talora
di

mare

di

ISoiocli;

Sicch, Laonde, Per la qual cosa.

sparso da gran

numero
s.
f.

di

macchiette.

Sicch? usalo interrogativam. vale Dunque? Eb-

Scig'iioetta.

Signorina,

ma

dicesi ordi-

Sciomme
Scici! tera
Dizionario.
s.

bene? E cos?
;

nariam. per compassione o dispregio, di Signora

Siccome, Essendoch. (se a-oj V. A-o seicutera nel

Seg'nox*
e di
n

povera e gi avanzata in et. s. m. Signore: Titolo di maggioranza


riverenza,

Fdera V. Foddretla. Scunia, Scifeto add. Cotale, S fatto, Simile: Di qaesto


f.

Signore, per
ricco, ecc.

Uomo

generoso, liberale, magnifico,

modo, Di

tale

o
a.

tal

qualit.

Scig'ill.

V.

Sigillare e Suggellare:

Impron-

Trattare, Agire da signore, S Tratta da sci gnor; cio nobilmente, signorilmente, in modo signorile.

tare con suggello, e prendesi generalm. per chiu-

dere lettere o pacchi di

carte,

con

ceralacca o

Soig'iiox'a.sso
razzo: Signor
dicpsi altres

con

ostie.

Srgillare e Suggellare,

per Turar bene,

Comba-

s. m. Signoraccio e Signogrande, Signor d'alto affare; e per Riccone, cio Uomo molto fa-

ciare; ed usasi tanto attivam. che in signif. neut.

coltoso.

er melicamente; Sigillare ermeticamente, dicesi

Soig-noria.
scrivendo o
civile d'alto

s.

f.

Signoria: Titolo che


di

Chiudere una cosa qualunque, senza lasciare alciu fesso, e che l'aria n anco possa
nell'uso del

parlando a persona
affare,

si d condizione

penetrare.

n
s.

Signoria,

per Qualit o Stato di signore; e

tal-

Scig-illo
una

m.

Sigillo e Suggello:

Pezzo piano
S

volta per Contegno.

Burbanza.

di m'alano o di pietra dura, con manico, in cui incisa arme gentilizia o altra impronta, ovv.
pili

Scignoria!
assolutam.

rivederla.

La

riverisco.
si

Poslo

lettere

iniziali,
in
si

talora separate,

pili

persona

comunem. addossate
l'impronta, che pur

forma di chiama

cifera, per farne


Sigillo,

Scig-norile

sia

essa

in ostia o in ceralacca. Bllo a secco; Sigillo o Bollo a secco: Quello che s' impronta sulla carta senza alcnn letto di
falla

Scig-norilmente
gnorevolmente, In
Splendidamente, ecc.

fa a da essa. add. Signorile, Signoresco: Di Da signore, Che ha del signore o del grande. avv. Signorilmente, Sidi

Una

specie di saluto, che

rispetto partendosi

modo

signorile.

Nobilmente,
Signo-

di

cera o d'altro.
Sigillo di

Scig'iiorin, Scig-nofinn-a.;
confessione:

da confescidn;

La

se-

rino e Signorina, dicesi a Giovinetti (ragazzo e

gretezza, alla qnale tenuto il confessore. S Scigilli d reluio; Berlocchi V. Baltaggi. S Mette i scigilli; Suggellare o Porre i suggelli
bolli

ragazza) per vezzo o per ironia.

Soignorn
n

che

gli

per pubblica autorit, affine d'impedire oggetti contenuti ne' locali posti sotto

V. Scignorasso. ignone: La parte deretana de' capelli delle donne, g Rompi sciguorn; Rompere il capo, le tasche,
le

tavernelle,

corbelli, figurai,

nell'uso vale

sigillo

vengano

trafugati.

Infastidire, Nojare,

Importunare e sim.
e

Sci^nifio,
nolare.
n
Significare, per

V. a.

Significare, Esprimere, Di-

Soig-oa.

s.

f.

Sampngna
i

Zampogna

rusticano musicale da

fiato,

: Stram, ed propr. Quella

Far intendere, Mandar a dire,


, Esprimere hanno da s. vale Notificare nn alto
il

specie di pifferi che

contadini soglion far nella

Avvisare.
n

lore e
n
In

primavera con
di

la

scorza de' polloni di pioppo o

Detto
la

voci e locuzioni

va-

di

castagno.
V. n. Sufolare, Zufolare, antie. Safilare:

forza ch'esse
for.

Scig-o
ginri-

term.

Mandar
accelli,
di

fuori

dico
tante,
n

alla

parte contraria.
p.

che

si

suono acuto simile al canto degli fa colla bocca, con varie posture

Soig>]iifi.ca,iite
Esprimente.

pres. Significante,

Dino-

labbra e di lingaa.

n Fischiare, dicesi del vento,


rofflore; allrim.

qaando spirando

fa

Signihcante, per Importante, Rilevante.

Frollare.

694

sei

SOI

n Frollare, dicesi di sasso o dualit cosa

che fa con vilocit. i oege; Fischiare o Cornar gli orecchi V. Oegia L' hello scigo quando i bu n vuan beive V. Bu. % N6 se pli canta e scigo V. N se pru canta
sibilo

Piggi e sciite; Dare o Prendere busse,


vale Battere o Esser battuto.
inglese d'argento
ilal.

rompendo

l'aria

baltii'jre, ecc.,

Scilliii

s.

m. Scellino: Moneta
lira

che vale una

e
s.

20

xentes. di moneta

Scillog-ismo
conseguenza.

m. Sillogismo e Silogismo:
in

Argomeulazione, da cui,

virt di cose ante-

e porta

a crcxe

nella

voce Canta (verbo).

poste e specilicate ordinatamente, ne segue una

S Perde 5 scigo; Perder l'urlo:

Non

esser pi

V. Perde. S Ti pu scigo; Tu puoi zufolare, cio Tu puoi dire quel che tu vuoi ch'io non ne vo'far niente.

buono

a nulla

Scilvestro
ha
il

s.

m. Salamandra: Sorta

di rettile

somigiiantissimo alla lucerla fgrigoaJ,se non che


leo, e la

Sci^eletto
di Zufolo
:

s.

Zufolino, Zufoletlo.

Dim.

Piccolo zufolo.

Scilvio
rattere

corpo bruno, picchiettalo di nero e cerucoda schiacciata. Vive presso le paludi. m. Silvio. T. stamp. Sorla di' cas.

Sci 3*001111 Sclg-oelo


fiato fatto

V. Scigeletto. ruslicale s. m. Zifolo: Strura.


guisa di flauto.
antic.

da
14-

stamperia
punti.
s.

minore del Testo. Ha

la

da

forza di

a
s.

Scimlbolo
Sfllo:
ficare

m. Simbolo: Significanza di cose

Soig'So

m. Zfolo e Sfolo,

morali, mediante l'immagine e propriet di cose


naturali; Figura o

Il

zufolare.

di oege; Bucinamento, Cornamento, Fischiamento,

qualche

Sufolamenlo degli orecchi, Soi^U-n. s. m. Ciuffolotto. T. ornit. Pyrrhula vulgaris. Uccello del genere delle Pirrule, che ha iLbecco nero; pileo, gola e gote,
cole
e
di

scultura o del
rfi'aj^os^o/j;

Immagine c^ie serve per mezzo della discorso medesimo.


cosa
Il

a signi-

pittura,

Simbolo degli apostoli: Regole


credo.
s.
f.

della

nostra santa fede, delle volgarm.

color

Sciiiietx*JLa<
e

Simmetria e Simelria: Ordine


somiglianza,
loro o col

nero-violetto; cervice, schiena, scapolari, e pic-

proporzione
le

d'eguaglianza o di

medie cuopritric dell'ale, color cenerinopiombato ; sopraccoda e coda, di color nerovioletto; piedi scuro-neri, unghie nere. Le femmine variano. Annida nelle nostre foreste d'ontani
e di faggi de' monti pi
alti

che

parli

d'un

corpo

hanno

fra

loro tutto.

Scima;

vicino alle sorgenti;


alle

discende all'inverno vicino

sponde

'del

mare.

La specie

rara.
s.

s. f. Scimmia, Scimia, Simia, Bertuccia: Animale noto, di pi specie, il quale imita facilmente ci che vede fare dalle persone. $ Fa a scimia; Far la scimmia, Scimmiottare, Scimieggiare: Far come la scimmia, cio Imi-

Soileuzio
citurnit:

m. Silenzio, antic. Silenzo, TaIl non parlare, Io slato di persona che tace. Giova per osservare che tra Silenzio e Taciturnit passa la seguente distinzione : Il Silenzio degli uomini e delle cose; la Taciturnit degli uomini soltanto, perch si pu tacere e non far silenzio, cio far rumore altrimenti. Silenzio, per CesFazione d'ogni snono, rumore

Lo

star cheto,

tare quello che fanno gli altri materialmente. S Sturo de scimia; Bertuccione, dicesi d'Uomo brullo e contraffatto.

Scimile
ama

s.

m. Simile:

Cosa o Persona

della

medesima qualit d'un'alira. $ Ogni scimile amma so scimile; Ogni


o appetisce
il

simile

Scimle

suo simile. add. Simile: Che ha somiglianza

similitudine; Simiglievole, Simigliante, Conforme,

strepito.

Eguale, Pari, Pariforme.

Dicesi talvolta assolutam. per Tacete, Zitto,


l,

Sci milit Udine


natura, ecc.
Il

s.

f.

Similitudine:

Somi-

Cheti, Zitto

Cheli

l.

glianza, Conformit di fattezze, di

qualit, di

Fd

scilenzio; Far silenzio, vale Tacere o


altri
;

Co:

mandare che
% %

taccia.

Similitudine, per Immagine, Figura.

Fa
si

fa scilenzio

Porre o Imporre silenzio


parli.

Far

N.

Da
S.

noi

dicesi

nell'uso
si

Quella
fa

rappresenta-

che

altri

non

zione

drammatica che
G. C.

della

Passione

di

Passa

stto scilenzio

nn-a cosa; Passar

sotto

silenzio alcuna cosa, cio Non dir quello che si potrebbe o si vorrebbe, Non far menzione. S Rompi 5 scilenzio; Rompere il silenzio: Cominciare a parlare. S Sta in scilenzio; Star in silenzio, vale Non

scimilitdim m. avv.

similitudine,

so-

Come. Scituilu s. m. Similoro: Lega di zinco e di rame che piglia apparenza d'oro. Scimiu. s. m. Scimmione, Bertuccione: Scimmiglianza.
g

parlare, Osservare

il

silenzio.

lSoilla^1ba<
tere,
si

s.

f.

Sillaba: Aggregato di pi let-

dove s' include di necessit la" vocale e che pu pronunciare con una sola emissione di fiato; ed anche Una sola vocale senza compagnia di consonante.

Scimiott
Scimixa.

Scilla,l>;
le

V.

a. Sillabare,

Sillabicare:

Pronun-

la scimmia: Imitare, Contraffare come fanno le scimmie. Cimice: Insetto di color ross. f. sgno fosco e di pessimo odore, che nasce e annida specialmente ne' letti; ce n' anche delle

mia grande, Ma d scimmin; Marasmo V. Ma. v. a. Scimmiottare, Far

ciare senza compitare e giuslamenle dislaccando


sillabe,
di

verdi e fanno
cimici

in

certe

erbe

negli
vi
si

alberi.

cui
s.

son composle

le

parole. e vol-

Cimici ajo, Arnese ad uso che


le

raccolgano

Scilla,1>.io

m. Abbici, Abbecedario
V. Abbecedio.

per poi sterminarle, e Lello o Luogo


di

garra. anche Sillabario

od

altro pieno
s.

cimici.

Solile
dicesi

s.

f.

plur. Scilacche,

nell'uso tose, propr.

"Scxmixo
e spirituali,

di Picchiale con frusta, coreggia o sim.; da noi intendesi per Busse, Picchiate, Battiture

Scimuia.
che fu
il

m. Soldato. Voce bassa e del gergo. Traffico di cose sacre s. f. Simona cos denominato da Simone il Maga^
:

in genere.

primo ad

esercitarlo.

SCI
Soi]iipa>tia.

SCI

695

s. f.

Simpatia, contr. d'Antipatia:

Impulso naturale che ci porta ad amare e veder di buon occhio alcuna persona, Mutua inclinazione
di

Gramm. dicesi di Quel nuuna persona o cosa sola, a distinzione del Plurale, che importa due o pi
Singolare, presso
i

mero che

infjporla

genio, di voleri, d'affetto.

cose

persone.
n.

Capriccio, Grillo, Ghiribizzo:

l'ha de
pel

scimcapo.

Scins-ola.x*izzise
Singniarizzarsi
,

p.

Sine;olarizzarsi,

pate pe-a (est; Egli ha de'

grilli

Singolareggiarsi:

Farsi o

Ren-

S Ave scimpalia per un V, Scimpatizzd. (Scifiipa>tico add. Simpatico: Che desta simpatia e inclinazione. Appartenente alla cagione
e agli effetti della simpatia.

dersi singo'are,

Uscir della comune.

Scing'ola.irxtieiite
Singuiarmcnie,
Prccii' :anit>nte.

avv.

Singolarmente e Specialmente,

Particolarmente,
s.

Soimpatizz,
smpiiiia, Sentir

v.

n.

Simpatizzare:
per

inclinazione

Provar nna persona

Scing'lto

m. Singulto, Singhiozzo: Ge-

milo, Pianto con affanno.

cosa.

Scinistro
Y. a.

s.

m.

Sinistro:

Disgrazia,

Acci-

Soimul.

Soimula^zin.

Simulare : Mostrare il contrario di quello che si ha nell'animo; Fingere, Far finta. Simulazione, Simulas. f. menlo: Arte usata con astuzia dall'uomo in
e
n.

dente infausto: N gh' successo niscin scinistro; Non gli successe alcun sinistro.

Scinistro
S .4

add.

Sinistro,

Manco, Mancino,

contr. di Destro.

scinistra m. avv.

sinistra,

A mancina, A
Posto avv. col

Scin
ficj

mostrare n^gli atti e nelle parole lutto il contrario di ci che ha nel pensiero o di bene o di male; Finzione, Doppiezza. ; Sino, Insino, Fino, Infino V. Fin (prep.). Soiiia.g'Og'a. s. f. Sinagoga: Scuola o Altro luogo ove gli Ebrei convengono per fare gli ofdella
lor religione.
s.
f.

mano manca

o slanca, cio Dalla banda sinistra.


sim.,

A
V.

In sinistro, Sinistramente.

Andare o

vale

male, .Malamente, Di

Soincope
minuzione

Sincope e Sincopa: Sbita divitali,

mala maniera: Tutte e cose ghe vati scinistra; le cose gli vanno a sinistro. S D scinistra V. sopra scinistra nel 1 signif. % Man scinistra; 31an sinistra, Mano manca o slanca, 3Iano mancina: La mano opposta alia
Tulle
destra.

delle

azioni

prodotta dalla in-

termissione del movimento del cuore; Sfinimento


e Smarrimento di spiriti; Svenimento. I Sincope. T. gramm. Figura che consiste
nello

Scinodo
clesiastici

s.

m. Sinodo:
gli

d'una diocesi, sotto

Diocesano, per trattare

Congresso degli' Ecla presidenza del affari che la concer-

scemamento

di

lettera

o di

sillaba

in

mezzo

II

della parola, come per es. Sgombro, Scevro, Raunare, per Sgombero, Scevero, Radunare. Presso i Musici, Figura, per cui il valore d'una nota si divide per met tra la nota precedente e la susseguente.

nono, per l'estirpazione degli abusi e superstizioni, por l'introduzione delle sue pratiche, ecc.

Soinounio s
Sciiitomo
lallja,
s.

m. Sinonimo: Parola che ha con


convenienza
di significalo.

nn'al ra parola qualche

m. Sintoma e Sintomo: Segno, Apparenza od Unione d'apparenze in una madalle quali

Soiiida,ca;to
di

s.

m. Sindacato: Carica e
Sindicbera.

Uffizio

Sindaco

altrim.

Soincla,co

V. Scindico.
v.
a.

^oindic.
le

Sindicare e Sindacare: Scrn-

tinare, cio Ricercare,

cose altroi per farne

Esaminare minutamente la critica; Censurare,

Sci;

ne viene indicala la natura e da cui pu giudicarsi dell'esto. n Sintomo e Sintoma, per Accidente o Circostanza che accompagni qualsivoglia altra cosa; Indizio. Sci: Voce monosillaba che si usa per
la

qualit, e

scacciare

polli.

Biasimare.

Sci
s.

(Inj; Sul, Sullo, Su lo: Prepos.


il.

art.

che

Soindicat
sura
critica.
s.

m. Censore, Critico: Chi cen-

vale Sopra

Sci

add. e

s.

m. Signore: Titolo

di

rispetto

Scindioo
blico che in n

m. Sindaco: Fonzionario pubogni comune capo dell' autorit


n

e di maggioranza, e si usa per lo pi mettersi sci Carlo, sci avanti, al nome proprio:

polilico-amministr^^tiva.

Pippo;

Il

signor Carlo,
dalle

Il

signor Giuseppe,

Sindaco, per Colui che deputato a riveder le ragioni di un mercante fallito, per renderne conto
ai

era

creditori, che dicesi

Sindaco del fallimento.


cura
degli

per Colui che eletto ad aver


d'un monastero o convento.
s.

donne del volgo usasi per Marito: Quando vegni 6 mce sci ecc.; Quando verr mio marito ecc. Fd da sci; Filar del signore: Tener modo da
Frequentemente
signore, senza esserlo.
s. f. Fiore: Produzione di vegetali, per lo pi colorala e generalmente odorosa e che porta delle gli organi della riproduzione, Una parte

affari

SoinedJtrio
Un
il

consiglio

m. Sinedrio: Presso gli Ebrei di 70 o 72 seniori che costi-

Sci

tuiva

principal tribunale.

Sinedrio,

nell'uso comune vale a significare Crocchio, Concistoro, cio Adunanza di persone messesi insieme per discorrere. Dieesi pur anco Conciliabolo, Combriccola, ossia Raunamento di
s. f.

piante, nella quale


vi
Il

il

sesso delle medesime, e


il

si

feconda e forma

frutto.

Fiore, per Quella parte delle frutte, come di pere, mele, ecc., dalla q'iale cade il fiore quando
ella

alcuni in segreto per motivi illeciti.

allegata; che dicesi


frullo.

anche Bellico e Co-

Scinfbnia.
di
pili

Sinfonia:

Armonia e Concerto
Il

rona del
sita

strumenti musicali,

Sinfonia, per Quel pezzo di mnsica che

serve
n

come
da

di

preludio alle opere di mnsica, sonato


sonatori dell'orchestra.

Figurai,

per La parte pi nobile, pi squidei


si

e pi scelta d checcht'S>ia.

per

Uno

quattro

semi
al

delle

carte

da

tutti

Soin^ola.re

add.

Singolare

Sioguiare:

giuocare;

ma

usa sempre

plurale.

Raro, Unico, Eccellente.

da morto; Fior da morto o di morto, Puzzola, Fiore indiano, Garofano indiano. T. bot. Tag$tts

696
ereda. Pianta annuale del Messico, che Ita il fusto diritto ed elevalo; le fo,%lie pennate, d'un verde cupo, segnale da punti quasi trasparenti. Da luglio a ottobre adorna di fiori grandi a
capolino, di color giallo, pagliato o giallo d'oro,

SC5I

a csinn-a; Spegner

la calce, vale Gettarvi sopra alquanto d'acqua nel truogolo per farla lievitare.

secondo le variet. Anche la Tagetes patula e la Tageles fumila son conosciute col nome improprio di Fior da morto. de getrdn; Fior d'arancio, Fior citrino. de faenn-a; Fior di farina o Farina di primo velo V. Faenn-a. de gran; Fior di grano. T. boi. Chrysanthescgeium. Erba che trovasi ne' campi fra

f Sciocca,

6 ftingo; Sbraciare: Allargare o Ritirar la bragia troppo ammontata sotto le legne, perch ardano meglio pigliando aria. S Sciose n. p. Sciorinarsi V. Resciodse nel 1 sign. .... Vivanda particolare della plebe genovese, falla di farina di ceci stemperala nell'acqua con un po' di lievito, che poi versata in una teglia e regalata superiormente di molt'olio
e di
in

cipolla sottilmente affettala, si

fa

cuocere

forno a guisa della farinata.

mum
il

Sciocco
di

grano.

Ha

le foglie

biancastre e delicate; nel-

add. Sffice: Morbido, Trattabile, che compresso cede soavemente; e dicesi propriam.
materasse, guanciali, cuscini e simili.
slla,

l'inverno,
di

quando tenera, si mangia dalla gente campagna; quando in fiore, si svelle per
i

Neive sciocca; Neve


fiocca

dicesi

quand'

ella

de o Capo munem. Panna: La de mazzo V. de Volpone, de o cappccin; Grande


Uete; Fiore
Livio.

pulire

grani e dessi

ai

bestiami.
latte,

avanti dell'agghiacciare.

di

Crema

e co-

Pan

sciocco; Pan sollo o sffice: Pane leggero,

parte pi gentile del latte.

morbido.

Scico
Zolfo sublimalo.

rosi;

Putta scodata, ecc. V. Rosto.

s. m. Scilocco Scirocco e Sirocco : Vento che spira tra levante e l'oslro, chiamalo
,

solfo; Fior di zolfo

pure Sud-est.

di

cappuccina, Crescione del

Scio
usalo.

Sciea;
vende
s.
f.
i

Fiora jo e Fioraja: Colui

Perii

del Messico. T. bot.


il

Tiopceolum mnjtis.
rampicante;

Colei che

fiori.

Pianta che ha
le

fusto succulento,

Scioetta,
Fiorello.

Fioretto e Fiorello,
Fiore.
s.
f.

ma meno
Dimin.
di

foglie peliate, orbicolari, a

tutta l'estate

mostra

S lobi ottusi. In suoi fiori ascellari, d'un


barbuti all'interno.
I

Dimin.

di

Scioettiuu-a

Fiorellino.

giallo-arancio,

irregolari,

suoi bottoni e fiori non ancora sbacciati,

come

Scioetto
ma
dicesi

s.

m. Signorelto. Dim.

di

Signore,

semi raccoKi verdi, possono supplire i capperi da conservarsi in aceto. Se ne coltivano molte variet. dS meigran; Balaastra, Balausto e Balaustro: Fior del melograno. finta; Fiore finto o artefatto. % Bottdn da sci; Boccia, Bottone e dotlr. Calice. $. Dilettante de scioi ; Fiorista : Dilettante e Colpare
i

per ischerzo.
add. Fiorato, Affiorato: Lavorato

Scioettu
a fiori,
I)

e dicesi di

drappo e sim.

Scioi V. n. Fiorare, Fiorire, Far fiori, Produr fiori.


Fiorire, per similit. Buttar fuori

una

fioritura:

in

bagnu d'axu ghe scioisce 5 verderammo; Sul rame bagnato d'aceto fiorisce il
sci
ti

rammo

tivatore di

fiori.

verderame. Imporrare e Imporrire, parlando


lino, ecc.

di

panni di seta,

S se in sci; Essere in
si

fiore,

parlando di pianta,
fiori al

dice

Quando

tutta coperta di

tempo

della fioritura.

% Fugge da sci; Labbra del fiore o Pelali. S Fighe scioi; Fioroni, Fichi fiori V. Ftgo. S Gamba da sci; Gambo, Pedicciuoio, Peduncolo; e se mollo lungo, Stelo.

Scioin

quando scolorano per l'umido che vi sia rimaso denlro. S Se saan ruze, scioin V. Ruza. s. m. Sciorino, Sciorinamento. T. mar. Lo sciorinare che si fa delle merci in quarandicesi

M ^

lena o nel lazzaretto esponendole all'aria affinch

non imporrino.
:

S Gitemi de scioi; Infiorare, Infiorire Ornar di fiori. $ Perde a sci; Sfiorire: Perdere il fiore. Quella chi vende scioi Y. Scio, ScioSa. S Quello S Um'U sci a n5 fa mazzo; Un fior non fa primavera o non fa ghirlanda. Una rondine non fa primavera, Un demonio non fa inferno. Una (Canestra non fa vendemmia. Modi prov. che
valgono Un esempio solo non istabilisce la regola. Soio. V. a. Sciorinare: Spiegare all'aria, e si dice per lo pi de' panni, pelli e sim., quando si cavano faori neMempi asciutti e si distendono per farli pigliar aria, e, scamatandoli, per cavarne la polvere e liberarli dalle tignuole,
Sfiatare,
l'aria

Fd

5 scioin; Sciorinare.
p. pass. Fiorilo, ec.

Scioiio
11

V. Fior ne'suoi sign.


capegli imbiancali.

Fiorito, per Incanutito, Coi


s. f.

Sciollaja
piaggine
S
:

Sciocchezza, Scioccheria, Scioc-

caggine, Bessaggine, Besseria, Balordaggine,

Scemdelle

Atto o parola da sciocco. Cosa sciocca.

M ^

Fd

de

scioUaje
:

Scioccheggiare

Fare

sciocchezze

Sciollata Sciollo add.

Far cose da sciocchi. V. Sciollaja.


Sciocco, Besso, Scempiato, Stor-

dito, Scimunito, ecc.

Scinco
conficcato

s.

m. Granchio. T. legnoj. Quel ferro


il

piegato, forcuto, dentato,


nel

gambo
piallare

del quale
il

in

signif.

neut. Perdere

il

(iato,

Passar

pancone da
il

pi>r

qualche spiraglio, e dieesi di Quelle

e serve per appuntellare

legno, perch

legname, e' non

cose che o p^r non essere ben commesse fra di loro per qualche altra cagione perdono il fiato;

iscorra
colla
Il

mentre
'/,

si

vuole lisciarlo o assottigliarlo


le

pialla.

che anche dicesi Respirare. Soffreddarsi: Divenir alquanto freddo: A meneatra a scia; La minestra si soffredda.

Fionco.

mar. Corda che passa per


i

pulegge
le

della taglia di maestra e del taglione, sulla quale

fanno forza

marnaj per issare

pennoni e

n Talvolta dicesi da noi scherzevolm. per


lei,

Dar

del

del Vossignoria:
lei,

Sci nS

me

scie;

Non

antenne; altrim. Drizza. da cinassa; Bietta: Quel legno che tien saldo
il

mi dia del

del vossignoria.

ferro nella buca della pialla.

SCI

SCI

evi

Soipo'

s. m. Sciloppo, Sciroppo e Siroppo: Zacliero sciolto nell'acqua e ridotto per via di bollore a Qua colale dpnsil unitivi poi sughi di frutte e d'altre sostanze; altrim. Giulebbe e
,

menti

pericoli

disturbi

che anche

si

dice

Cavarne buort viso.


fango, e in

da di pasticci; Uscir del pecoreccio. Uscir del m. b. Trarre il culo del fango: Uscir
Sbrigarsene.
:

Giulebbo.

degl'intrighi,

Soippixo
poca
f'ir/.a.

add. Debole, Fievole, Fiacco, Di


del contado.

Voce
s.

do pansa ; Uscir del ventre da un; Uscir da uno, cio


fu

Nascere.

dalla casa dov'altri


cosa,

Scii*l>ett
sorbetti

od

altre

m. Sorbeltiere: Colui che vende vivande da rinfrescare; Acquam. Gramolata e Gragnolata,


varj luoghi

con alcuno.

da nn-a cosa; Uscir d'alcuna


mani
di

Cavar

le

cedratajo.

checchessia, Cavarsela, vale Spedirsene,

Soix*>etto
ma meno
della

s.

Sbrigarsene.

usato, ed a Firenze e in

Soirbi
sorsi
M

Toscana Granita: Acqua concia con zucchero, sugo di limone, cedrato o simile, e congelala in modo che venga granellosa e pi sciolta del sorbetto (mantecato) V. Mantecato. v. a. Sorbire : Prendere i liquidi a
a sorsi, stringendo
le

d'in ti fratti; Uscir de' frati: Sfratarsi. fua; Uscir fuori o fuora o fuore: Presentarsi Venire innanzi, Farsi vedere; e figurat. Introdurre nel discorso cose inaspettate e diverse da
quello.

in fua

Uscir in fuori

dicesi di cosa che sporga

labbra e succiando.

in fuori; in

Archilett. Aggettare.

Assorbire, dicesi per simil. dell'arco baleno, della


saetia, dell'acqua,

della

terra.

L'attrarre che
ne' pori

esterni

fa un corpo, introducendo fluidi o vuoti qualunque della propria

sostanza; Imbevere, Succhiare, Succiare, Suggere.

nn-a stampa, ecc.; Uscire o Uscir un libro, una stampa e sim., dicesi subito che sono stampati o si pubblicano. pria V. Pria. S Fa sciarti sangue da nn-ii bocca, TeS N5 sciarti de bcca; Non uscir di

un

libbro,

fuori

uve; Bere uova, vale Sorbirle.

ner segreto.

% se cSrnme a scirbi un uvo fresco V. uvo. S Fd scirbi nn-a cosa a nn-a pers5nn-a;

Soii*txa.
d'Entrala.
II

s. f.

Uscita ed Escila: L'escire, conlr.

Dar

a bere

una cosa a uno, vale Fargliela cre-

Uscita, per

dere, bench strana e non vera, giovandosi della

ghe sdn
Il

trce sciortte ;

Apertura da uscire: In td giardin Nel giardino vi sono Ire

sua balordaggine.
S Scirbise n, p. Sorbirsi: Prendersi in un sorso; e per similit. Assorbire V. sopra Scimrbi nei
" n

si

uscite.

primi due

significati.
,

un

affronto ; Inghiottirsi

Succhiarsi un' in-

Il

per Ispesa, conlr. d'Entrata (Rendita). : L'uscir fuori che fanno i soldati da' loro ripari per assalire i nemici. Apertura munita di cancello o rastrello che
Sortila
fa ne' baluardi o in altre parli della fortificazione d'una piazza per poter ad un bisogno

giuria

sim., vale Sofferirla con pazienza, Pas-

nn-a cosa; Crederla nn-a cosa


cogli

sarsela senza farne risentimento.

Bersi una cosa, Ingozzarla, vale

sortire.

quand'olia detta, ancorch non sia vera.


co-i ttggi; Mangiarsi checchessia

Trovata, Trovato, Discorso nuovo, inaspellalo,

occhi,

vale Guardarlo fisso e con affetto

curioso.

sensuale e disordinato.
Sfangiarsi uno, vale Socon parole o bravate. lSoir1>oa, s. f. Sorba: Fruito del Sorbo domestico (Sorbus domestica), piriforme, di color rosso, quindi oscuro, di sapore acido, che si pone a maturare o appiccato in mazzi per aria
ti

nn-a persnn-a;

praffiirlo

Sciu
n

da-o Stato di prodti naturali o artifitiali; Esportazione o Asportazione: Il portar fuori di uno Stalo i suoi prodotti naturali o quelli dell'arte. s. m. Fiato: Aria respirata ch'esce dalla
bocca degli animali; altrim. Alito. Fiato, per Voce, Parola, Favella : Ilo tsto perso 6 sciu pe fdghela intende; Non ho quasi pi
di fiato

posto sulla paglia.

per fargliela capire.

per Forza, Vigore, Lena:

Finch avi5 d
a'

Soirti
Venir
ti

v.

n.

Uscire,

Escire:

Andare fuori,
Trovasi

sciu, ecc.; Finch avr fiato ecc.


S Caccia via sciu; Predicar brevi, Dire o Contare le sue
porri, Appiccar
a' birri, le

fuori,

coitr.

d'Entrare,

anche

usalo Sortire,

ma

frances.

da non imitarsi.

ragioni

Uscire, detto de' liquidi, vale Scaturire, Sgorgare: Ghc scirtiva 5 sangue da-o naso; Gli usciva
il

Perdere

il

fiato

il

tempo: Buttare o Gittare

parole al vento. Sfiatarsi senza pr,

"

per Riuscire, Divenire, Venir ad essere: sdn sciortii di bin allievi; Vi uscirono buoni allievi.
ripari

sangue dal naso.

Ghe
dei

FinS Finch gh' do sciu gh' da speransa; ch c' fiato c' speranza, dicesi per significare

ti

Sortire, nella Milizia vale Uscir con impeto dei

o delle piazze assediale, per assaltare nemico; altrim. Far soriita.


"

il

che Un maialo, anche gravissimo, pu campare da morte. coi verbi S In sci sciu; Sull'aria. Posto avv. Comperare, Negoziare, Imprestare, vale Comprare, ecc. senza danari,

per Esser eletto a sorte: Chi tciorti Scindaco? Chi sortir Sindaco?

ma

credito.

S In t'n sciu; In un succio. In un sorso, A un fiato. Tutto in un fiato. Posto avv. col v. Bere,

messa, dicesi dell'Andare che la messa. a mezo V. sotto Sciarti fua. a p sciti da nn-a cosa V. P.
la fa
il

a messa; Uscir

vale Bere tutto in un tratto, senza prender riposo, senza interruzione.


Lascia piggi sciu ; Dar fiato rifiatare: Dar respiro, riposo. S
,

prete all'aliare per dir

Dar tempo
il

ben
scir

con n da nn-a cosa; Uscire o Riubene o a onore d'alcuna cosa: Terminarla


bene,
felicemente, senza

Levd d sciu; Jlozzare


dicesi
il

il

fiato,

Trre

respiro,

Effettuarla

impedi-

dell'Impedire che fa il vento impetuoso respiro ; ed anche di salita o sim. troppo ripida.

698
Manca S
felare,

SCI

SCI
TraS Bello scilo; Sito piacevole,

S
S %
g

sciu; Andare o Mancare

il

fiato,

delizioso,

ameno.

Languire, Venir meno, Svenire.

Perde a breiga e 5 sciu V. Dreiga. Perde 5 sciu ; Sfiatare V. Scio nel 2 signif. Pigyi sciti; Pigliar fiato, Pigliar lena o respiro, Respirare, figurat.

Sci tua V. a. Situare: Porre in silo, Collocare. Scituaziu Situazione, Situagione, Sito,
s.
f.

Posizione: Positura di luogo.

vale Cessare alquanto

Scituu pass. Sci avv. Su, che


p.

Situato, Posto, Collocato.

dalle fatiche, Riposarsi, Riaversi.

S Sensa piggid scu; Senza batter polso. Subitamente, In un attimo; e talora Continuamente,

antichi scrissero anche Sue, Suso e Soso, contr. di Gi. S De sci; Di SU, Di sopra, contr. di Gi. In sci; In su, antic. In sue, In suso, Id soso:
gli

Senza interruzione.
S Spiissd 5 sciu; Esser fiatoso, Aver la bocca fiatosa puzzolente; e pi iatensam. Aver un
fiato
Il

In alto.

Verso

la

parte superiore.

3 Mette sci, Mette sci casa, Mette sci di p a nn-a cosa, Mette sdii ltlo, naso, chu

da avello.

Figurat. vale Costar salato, Costar carissimo.

S Tegni o sciu; Ritener l'alito, S Un sciu de vin, d'cegua, ecc. ;

Non Uo

respirare.

cosa, pansa, Mette sci nn-a pers5nn-a V. Mette. S N pee and, ci in sci; Non poter andar pi

a nn-a

sorso

di

oltre,

vale

Non

poter crescere pi in gloria, in


ritto;

vino, d'acqua e sim., dicesi Quella quantit di liquore ehe si beve in un tratto senza raceorre
ij

onori e simili.

Sta sci; Star su, vale Star

ed

anche

fiato.

Soiu
si

add.

Sfilato,

Slombato, Dilombato, Direche


si

'

Levarsi, Alzarsi in piedi. n sci co-a mza N. Mza.

nato. Sciancato V.

Soip^io
cala

s.

Derenu. m. Sipario: Tenda


scena quando
si

I)

sci de d't; Star di sopra o nella parie

alza e

superiore.

innanzi alla bocca del


la

palcoscenico,
si

per iscoprir

alza, o

per na-

sconderla quando

cala.

S Tegnse sci; Star sostenuto o in sul mille. S Ttd sci; Tirar su. Alzare. 1) Tirar su, figurat. vale Nutrire, Allevare; ed an-

lScir*ng-a.
zioni

s.

f.

Siringa, Sciringa e corrottam.

Scilinga: Strum. chirurgico che serve per inie-

che Promuovere alcuno a qualche grado o maestrarlo in qualche arte o scienza.


I)

Amlotto.

per estrarre l'orina dalla


lo

vescica, ecc.
pi di stagno,
il

in sci semenio; Estrarre


V.
a.

numeri del

Siringa o Sciringa: Arnese per

Veijni sei; Venir su, vale Crescere, Allignare;

da cui per compressione


figurato
in piccol

si

caccia fuori

burro,

e figurai. Sorgere, Rilevarsi, Innalzarsi a onore e riputazione.

cilindro variamente

scanalato

da servire in tavola. Quest'arnese simile alla canna da serviziale, se non che al cannello sostituito un disco traforato in figura di stella
altra

Sciupa
1)

Asciugare, Rasciugare, Sciugare,

Prosciugare, Prosciultare, Rasciuttare: Rendere asciutto. Levar l'umido alle cose molli.

consimile.
V.
a.
la

Usato in

signif.
:

neul. Rasciugarsi,

Rasciullarsi,

Scii*iiig-.

Siringare: Far injezioni, Insiringa


nella

trodurre altrui

vescica, ecc.
noi
sci-

Prosciugarsi

Divenir secco, asciutto. Disseccare.

6 chu, e sctoe, l'anima a nn-a persnn-a;


Infracidar uno, vale Venirgli a fastidio, Seccarlo,

Soiscia.

s.

f.

Testa, Capo.

Voce turca e da

adoperata per ischerzo: G'han taggiu sca; Gli tagliarono il capo.

Importunarlo.
fin'

amoa

un

fiasco

nn-a

btte

de vin

S Alle volte per figura di sinedoche usasi invece di Capegli E scappava 5 Turco via, arrancandose a scisela; Ed il Turco fuggiva, strappandosi i capegli.
:

Asciugare un boccale, un fiasco, una bolle di vino, vale fiere il vino che contiene. scigd a-o s; S Fd scigd a-o so, Mette a Soleggiare, Assolinare : Porre checchessia al sole

(Soissa.
in

s.

f.

Scissura

significalo di

: Voce lat. usata metaf. Discordia, Disunione, Dissen-

perch
S
$

si

asciughi.

Fntann-a chi n5 sciga mai; Fontana perenne, che non secca mai

sione d'animi.

Soistema.
posizioni,

s.

m. Sistema: Aggregato
false,

di

pro-

scighieiva a Nettnno

E' seccherebbe una

vere o

sulle quali si

fonda una

dottrina.

Chi non rifinisce mai di cicalare. % Scingale a nn-a persdnn-a V. sopra Scigd
pescaj.i, dicesi di

M Scistema

Metodo che

si

tiene nel trattare

terie di scienze, d'erudizione

e sim.;

macome andi

5 chu, ecc.
Rasciugarsi, S Scigdse n. p. Asciugarsi ^ n e lgrime; Rasciugar le lagrime, e poelic.

che nel maneggio, nell'ordine e nell'esercizio

nn'arte, mestiere o sim.


I)

de villa; Tenore, Regola di vita. S Ridile a scistema; Sistematizzare: Ridurre a


sistema.
v.
a.

Terger polmin;
le

luci.

Sfiatarsi,
s.

Seccarsi la gola.

Sci^a1>le
Scig-aclxu

m.

Seccafistole,

Seccaggine,

Soistem

Sistemare: Ordinare, Riordi-

nare, Porre in
sesto, Assestare,

ordine. Regolare,

Dar metodo,

Sci^amau
ch asciughi.

Seccatore: Persona importuna, molesta, ecc. V. Scigable.


s.

Disporre, Stabilire.

Soig-ante
,

Scistema/tico
tiene ad

Soistemaziu
Soito
tt

add. Sistematico: Che apparun sistema o Che segue un sistema. s. f. Sistemazioue Ordinamento, Disposi/Jone, Assestamento. s. II). Sito, Luogo, Posto. n Silo, per Posizione di luogo, n per Abitazione,

V. Piccaggctta. m. Sciugalojo, dimin. Sciugalojuolo: Luogo dove si tende checchessia perV. Scigable.
f.

Soig'ante Soiug-ata
Soig-l^^^
rando
la

s.

Seccala, Seccaggine, Seccatura,

Uggia, Noja, Fastidio, Importunit. s. f. Asciullore, Seccore, Secchezza,


Seccareccia: Stato dell'atmosfera che asciuga, spi-

per Ispazio.

tramontana o altro vento asciutto.

SCI
Soig'Ii.in. V.

SCO

699

Scigabele.

Soinviue

s.

Fiume: Grande adunanza

di

% la t'n sciscio; In un soffio. Posto avv. vale Subitamente, In un attimo.

Sciminaea.
largo d'acque.

acqua dolce, che continaameote corre, e che dalla sergente va a sboccare nel mare, in un fnme od in nn lago. s. f. Fiomana e Fiamara: Corso
s.

Sciuscin m. Soffione, in m. b. vale Spia. Sciato add. Ascinlto, Rascinito, contr di Molle.
s.
Il

n
Il

Soiunza.

Sugna e Songia: Grasso di porco che serve per ungere corami, ruote e simili; usalo anehe nelle farmacie. fSoiscetto s. m. Manticetto, e men comaf.

Il

"
Il

Asciutto, aggiunto ad uomo o altro animale, vale Magro, Macilente, Scarno, Aggiunto pure ad uomo, vale Senza danari. Aggiuntoapane, vale Solo e senza companatico. Aggiunto ad occhi, vale Senza lagrime. Aggiunto a tempo, vale Senza pioggia. Aggiunto a vento, vale Vento che porla


in

nememe
l'aria,

Soffietto:

si

Slnim. col quale, spingendosi genera vento per far bene accendere

asciuttore (scigha).

carbone o per far mandar fiamma a legna non bene accese o sim. composto di due palchi Cloe fndi J nella grossezza de'qnali imbullettala una pelle. Il palco superiore fta de cimmaj dicesi Coperchio, e Fondo l' inferiore. Ambedae hanno da una parte un 3Ianicbetto per dimenarlo, e dall'altra hanno annesso il Mozzo
(cannonetto).

Scivern
E
presso

**g Lerfe sciate; Bocca chiosa V. Lerfo. v. n. Svernare : Tenere checchessia


alcun luogo o Slarvi nel tempo dell'inverno. nostri contadini II dare a nutrire e i

mantenere vacche, pecore, capre e sim. durante r inverno. noi usasi per Mantenere, Nutrire. S Comunem. da Mantenersi, Nutrirsi, Procurarsi S Scivernse a. p.
da vivere.

Porlacanna (testuj, in cai impiantata la Canna Nel mezzo del fondo o palco inferiore lo Spiraglio (fertzo) , per cui l'aria esterna entra nel manticello sollevando un'Animella (valvola
che, diviso in
gallo),
la

Sciverto
di

s.

m. Siverlo. T. di coslrvz. Giro


si

Curvatura che

costruzione per

d artificialmente ad un pezzo fargli prendere la forma irCicerbita, Grespignolo, Gri-

quale dagli artieri

regolare voluta dai cartaboni.

detta Chiusino. Dicesi

Manticello doppio quello due parti da un terzo palco, soffia

Scixerlboa,
ha
"la

s.

f.

spignolo. T. boi.

senza interruzione. da carcssa; 3lntice' Tettuccio o Coperta del


calesse, di pelle o di cnojo, sorretta da archicelli,

Sonchus oleraceus. Pianta che radice fibrosa, lo stelo ramoso, angolato,


tenero,
le

vnolo,

foglie amplessicuali

liralo-

che s'alza o s'abbassa a piacimento per via di


certi

sbrandellate, coronate da cigli o piccole spine; fiori gialli co' calici lisci. Jlangiasi in insalata i e piace mollo ai coniglj. Fiorisce nell'estate ed comune nei prati e nei campi.
s.
f.

ordigni, ecc.
soffiar

de canna; Soffione: Canna traforata da


nel fuoco.

Scixerboetta
Sgudlilrina.

Sgualdrinella.

Dim.

di

di csoin; Chiave: Gherone o Pezzo triangolare tiella medesima slofTa de' calzoni che si enee
in

Sc
n

V.

n. a

mezzo

alle

serre di dietro per allargarle.

Cader
le

Scolare, si dice dell'Andare in gi basso a poco a poco i liquori o altre

Sciusci.
labbra.

Y. n. Soffiare:
iato,

Spingere

l'arJa

vio-

lentemente col
Soffiare, pi
sul "

stringendo e aguzzando

malarie liquide o il residuo loro, Scolare, usato attivam. vale Fare scolare, Tenere

comnnem.

dicesi dello Spinger l'aria

nna cosa in modo che scoli: ben e btti gge; Procurate di


bottiglie,

AmmicB
scolare

de scd bene le

fuoco col manticetto (sciscetto).


In

modo

basso, Fare la spia, che anche di-

cesi

"

scherzosam. Giocare a soffino. Talora dicesi per ischerzo di persona che


:

sia

Il

entrala nell'et di sessanl'anni

Quanli anni

Bagnare da capo a piedi: M'han tutto scnu; M'hanno bagnalo da capo a piedi. Scopare: Percuotere con iscope: Sorla di castigo infame che anlicam. davasi a' malfattori ;.
quasi
il

avi 5 late
avr
"

Usato

il

tale ?

Creddo ch' scisce; Quanti anni Credo ch'e' soffi.


scisciu llla afaenn-a in la

medesimo
i

di

Frustare.

de voti neigri nn-a persnn-a; Imbiancar ano,


Dargli
tulli

attivam. Spinger checchessia colla forza

voli contrarj ne' partiti.


:

del fiato:

O m'ha

Scag-ia
Il

faccia; E' m'ha soffialo tutta la farina nel volto. in ti oge; Zufolare o Soffiar negli orecchi ad alcuno : Dargli alcuna notizia o avvertimento

segretamente; e
istigando.

talora

Andarlo continuamente
il

Abbeverato , Abbeveraticelo f. Quel rimanente del liquore lascialo nel vaso da chi ha beulo prima. Per similit. Avanzo, Avanzuglio, Avanzaticelo. alla callaja, cio S se a-i ltime scage; Essere
s.

al

fine,

al

termine.

S Siiscise naso; Soffiarsi fuori i mocci mettendosi il

naso, vale Trarne

ScSag-isen
di

fazzoletto al naso.
del soffiare.

s. m. Scotitoio: Vaso di latta o rame bucheralo, nel qual si mette l'insalata

Sciusci
S Pesso

s.

f.

ioffiala: L'alto
;

sciaguattata e grondante, per farne colar l'acqua

Sciscia.iita<
Fesso.

Sessanta:

Nome

numer. che

scotendo.

coni iene Sei decine.

Scoag-iu
;

da sciscianta

Pezzo da sessanta V.
s.
f.

Scasso

s.

CuvoJ ; Uovo col panno V. uvo. m. Spazzaforno, Spazzatojo: Arnese


il

per ispazzar
Sessantina:

forno.

Sciscia-ntenn-a.
tit

Quan-

Scocca da cai*ossa;
retta

Cassa,

Cuna:

Serie di

sessanta cose.

Sciscin
iSoisoio

s.-m. Soffino: Giuoco da ragazzi che


a

Quella parte della carro/za che posa sulle stanghe, dentro cui siede chi si fa portare, ed
da' cignoni e dalle molle.
:

consiste nel fare rivoltar faccia

una

piccola

moneta con un
s.

soffio.

Soig'g'io
Il

m. So/fio:

soffiare.

Gars. m. Guattero, Lavascodelle zone del cocco. Colui che lava i piatti in cucina.

700
fSooli/O

SCO

SCO
Scmpiscidse da-o
per
le

s. m. Scolare, Scolaro e Scolajo: (^negli che va a scuola, che va ad imparare o scienza od allra disciplina. Scollsita. s. f. Scollo V. Schifflta. Scollu. add. Scollalo: Aggiunto di veste che lasci il collo scoperto, conlr. di Accollalo. -

ne;
v. a.

Scompisciarsi dalle risa

risa,

vale Ridere smoderatamente.

Scmpun-e
composto.
ti

Scomporre: Guastare

il

Scollaccialo, aggiunto

di

persona, specialra. di

Scomporre, presso gli Stampatori vale II disfare una forma separandone le lettere, disponendole di nuovo nelle casse, ciascuna nel suo proprio
nicchio.
a.

donna che abbia


letto

il

collo
vesti

non coperto da fazzopoco


accollale; dicesi

sim., e
V. n.

le

Soucab^, V.

anche Sgolato.

Sconcerta
Scolorare, Scolorire, Discolorare,
il

v.

a.

Sconcacare: Bruttar di merda. Sconcertare, figurai, vale


la

Scolori

Disordinare,
n

Discolorire: Perdere

colore.

Far perdere
la

la

bssola, la tramontana,

scherma

Scolpi
Figure

V.
in

a Scolpire: Fabbricare

immagini

scrima, Turbare, Confondere, Levar di sesto.

materia solida per via d'intaglio.


al

Scolpire, metaf. dicesi di Cosa che faccia grande

S Sconcertse n. p. Sconcertarsi, figur. Smarrire Perdere la bussola, la tramontana, la scherma


la scrima, dicesi di chiunque si confonda o non sappia qtiel ch'e' si faccia. (A) V. A scondill. add. Sconosciuto: Non cono-

impressione

cuore, alla

memoria e sim.
Quistionare:

Scoiiil>,ttise

n. p. Dibattersi,

Disputare in pr e in contro.

Scoudill
sciuto.

Scomnig'a.
della

Scomunica, Scomunicazione, Scomunicaj?ione, e con voce greca Anatema: Pena imposta dalla Chiesa per correzione, che priva
s.
f.

Scuoscio

Incognito.
v.
a.

Sc5uqua;sci<
Scassinarsi.

Sconquassare, Scassi-

partecipazione de' sacramenti e del


fedeli.

com-

nare: Rompere, Guastare.


% Sconquascidse n. p. Sconquassarsi, Conquassarsi,

mercio de'

Scominigr.

Scomunicare, Anatematizzare: Imporre scomunica o anatema. Soomiixiette v. a. Scommettere: Giocare per mantenimento di sua opinione, pattuito quel che si debba vincere o perdere. s. f. Scommessa: Patto che si debba vincere o perdere sotto alcuna determiv.
a.

Scuqua.scio
Sconta.

s.

m. Sconquasso, Conquasso,
Il

Conquussamento, Conquassazione:
Rovina, Sbattimento.

conquassare.

Scotnmissa
nata condizione.

V. a. Scontare: Diminuire il debito compensandolo con cose od opere di corrispon-

dente valore.
d so peccu; Scontare il suo peccalo, figurai. Pagarne il fio , Aver la pena meritata de' saoi
falli.

Fd scommissa;
mettere.

Fare scommessa, vale Scom-

Scomoda.

V. Descomodd. v. a. Scompaginare Turbare la simmetria. Confonder l'ordine, n Scompaginare. 7'. stamp. Disfare la pagina fatta per aggiungervi o togliervi materia o per altro motivo. Scompa/i*i v. n. Scomparire: Perder di pregio

nn-a cambiale ;
vale Pagarne
la

Scontare una cambiale o sim.,


al

Scompa.g'in

valuta

possessore prima della

scadenza, facendosi far la gira in favore, e pigliando un tanto per cento a titolo di mercede

Scontenta
scontento.

per l'anticipato pagamento. v. a. Scontentare

Rendere
di

di

bellezza alcuna cosa posta a confronto o a

Sconto
che
n
fa
il

s.

m. Sconto: Diminuzione
al

debito

paragone con un'altra pi pregevole. S Fa scompari nn-a personn-a; Smaccare alcuno: Fargli far trista o brutta figura; e talora
Vincerlo
al

creditore

debitore per l'anticipalo patanto per

gamento
Sconto, nel

per altra cagione,

Commercio Ribasso d'un

paragone, Sgararlo.
v.
a.

Sootnpa.i*ti
S Scompartise
Dividersi.
n.

Scompartire, Compartire,
Compartirsi

cento sul prezzo di mercanzie comperate a credito, ad ogni rata che sia pagala prima de' ter-

Dividere, Distribuire.
p.

mini
,

pattuiti.
n. p. Contorcersi, Scontorcersi,

Scompartirsi

Scontr^ise
parlando di
cose
proprie

animale
o per

vale

Travolgere
si

le
,

Scoixipa>x*tiiiiento s.
Lo
scompartire; e dicesi

m. Scompartimento: anche delle Divisioni o

membra

dolore che

senta

Separazioni di terreno che s'usano fare. $ Scompartimenti de sganste, armai, ecc.; Palchetti: Ciascuna asse che si pone a traverso
negli

Scontra,
trare V.
n

per vedere o avere a fare cosa che dispiaccia. v. a. Scontrare, Riscontrare, incon-

Incontra nel 1

signif.

armadj,

scafTali

e simili.
:

Urtare, Dar di cozzo in checchessia: Ho scontr&u in t'nn-a carga; Urlai in una sedia.

Sconipa>8s,
parte all'altra,
n

Trapassare , Trasalire Varcare un oggetto d'un salto, Saltarlo da una


v.
a.

Figurai, vale Contraddire, Venir in contro-

versia con qualcheduno:

Meschin chi ghe scon:

tra!
Esser

G'iai

per chi uria con lui!


s.

Scmpi
restituito

Figurai. Superare, Sorpassare, Passar sopra, Sopravanzare.


V.
a.

da pi,

Scntrin
biglietto

m. Contrammarca
il

Quel secondo
del

d'entrala che

portinaio

teatro,

Scompletare, detto d'un' opera,

d'una

festa

da

ballo e sim.

distribuisce a chi

Scotnpio

volume o pi, o non esserti dopo averlo prestalo. add. Scompleto, dicesi di Quel libro a cui manca quache pagina, o di Quell'opera, a cai manca qualche volume.
v. a. Scompisciare: Pisciare addosso o Bagnar di piscio checchessia.

vale Perderne un

esce per rientrare poco dopo.

Scntro
persone o

s.

di

m. Scontro: Combattimento di due due schiere che s'incontrino.

Scontro, Disgrazia, Disavventura. d rcluio ; Guardacoste. T. oriuol. Pezzo dell'orinolo

Sompisoi;

della catena fcordaj

da lasca che serve a quando

far sentire
finita

il

fine

di caricare.

SCO
S Srdnlri o Zugki de ciavua; Ingegni ( della toppa): Lastretiine disposte in modo dentro la loppa, che cnlrano n;lle corrispondenti tacche
delia
ti

SCO
Figurat. dicesi per disprezzo
di

701

Uomo

taccagno, Pillacchera, Pittima, Mignolla


bino, ecc.

avaro e Bar,

biave, le quali pnr


V.
a.

Sconz,

slrelianiente di

si dicono Ingegni. Scongiurare: Ricercare alcuno checchessia, per amor di qualche

Scorpin
alla

s.

m. Tarntola; Serpentello simile


,

lucertola

fgrgoaj

di

color

bianchiccio,

chiazzato quasi
lo n

come

di lentiggine.

Trovasi per

cosa ch'egli abhia cara, Instanlpmentp pregare, n Scongiurare, per Invocare il nome di Dio contro demonio, Esorcizzrve; e talora Violentare i il

pi nelle stanze terrene ed umide delle case.

Scorpione, per
scrittura.

Uno
s.

dei dodici segni del zodiaco.


f.

Soorrezin
Scorri V.
a.

Scorrezione:

Errore di

demonj

uscir d'addosso a chi


s.

Soonzo e inslantissimo. Sco add. Molle,

ne invaso. m. Scongiuro: Prego caldissimo


Bagnato.
molle.

Rincorrere, Inseguire: Correr dietro


n. p. Corrucciarsi, Crucciarsi,

ad uno che fugge.

Scorrussse
mano
aperta.

da torce; Fradicio: Eccedentemente


s.

Scpsissn

m.

Scapezzone^ Capessata,

Scorrubbiarsi, Imbronciare, Ingrognare, Ingrognare: Pigliar il broncio, il grugno. Entrar in


corruccio.

Snsurno: Colpo dato

sulla testa colla

Scpella
vorar
ti

V.

a.

Scalpellare, e Scarpcilare: La-

Scorsa

le

pietre colio scarpello,

Scalpellare, per Guastare o


pello

Tr via

collo scar-

sculture e simili.
s.
f.

s. f. Scorza, Corteccia, Boccia : Nomi che generalmente si usano come sinonimi, ma che, precisamente parlando, hanno la seguente distinzione : Scorza e Corteccia dicesi propriamente

Scpella Scpelletto
Scpellin
vora
le s.

Scarpellata: Colpo di scarpello.


s.

m. Scarpolletto e

Scalpelleito,

Qiella materia legr>osa e dura che serve q'iasi di pelle agli alberi; Buccia La pelle sottile

Scarpellino e Scalpellino: Piccolo scarpello.

che copre
la-

la

polpa d'alcune
;

fruite,

come mele,

m. Scarpellino: Quegli che


;

pere,
tili

fichi,

ecc.

come pur
corteccia

quella de' rami sot-

pietre collo scalpello


s.

altrim. Tagliapietre.

de' virgulti e sim.


la

Scpello
gliente
in

m. Scarpello: Strum. di ferro tacima conficcai* in un manico di legno,


si

e pi scabra;

La scorza pi grossa lo meno, e meno

col quale

lavorano legni, pietre e metalli; e

ce n'ha di

pm

sorte e
s.

Sopellotto
nella

nomi nlle varie arti. m. Scappellotto : Colpo dato

parte deretana del capo colla

mano

aperta.
;

di

scpellotti

Piggi

scdpellotti

ancora della corteccia la buccia. da castagna; Scorza o Buccia della castagna. dell' uvo; Guscio dell'uovo. d mei grand; Malicrio: Scorza della melagrana, che si adopera in Medicina come astringente. SbocS Leva a scorsa; Scorzare, Scortecciare,
ciare:

Scappellottare: Dare degli scappellotti.

Levar

la

scorza,-

la

corteccia,

la

buccia.

Scpola< V. Scpellotto. Scorag-g"! V. Descoraggi. Sci*atta V. n. Scorrazzare:


S

Correre qua e

pe farsa a n va nn-a scorsa; Cosa falla per forza non vale ona scorza, ovv. Per forza non buon altro che l'aceto (Tomm.

Unn-a cosa

fccta

iuterroltamente, e talora per giuoco.

Comunem.
Giandond.

usasi

per Andare a zonzo, ecc. V.

Scrsa

Scorbuto
sima
nella

m. Scorbuto: Malattia comnnisma non rara eziaodio sulla terra. I suoi caratteri sono turgescenza delle gengive, macchie sulla pelle, emorragia dalle
s.

gente di mare.,

Giunte) V. Forsa. da noi s. f. Scorsa : Lo scorrere ; e non usasi per lo pi che in questo significato: D nn-a scrsa a un libbra, a un scrilo, ecc.; Dare una scorsa a un libro, a una scrittura e
sim., vale Leggerlo, Rivederlo con prestezza.
s.

Scrsaju
colo
Sentiero

m. Scorciatoia, Tragetto: Pictraversa

membrane muccose.

che
s.

per

abbreviare

il

Scordale
fantesche.

n.

p.
s.

Scordarsi, Dimenticarsi.
ra.

cammino.

Scriserve
Scoirlussoa

Fanlajo

Amator
dicesi

delle

Scorsonsea
plessicauli,
gialli.

f.

Scorzonera. T. hot. Scor^


il

zonera htspanica. Pianta che ha


s.
f.

caule di circa
;

Sgualdrinella,

per

un metro, scanalalo,

liscio,

carnoso

le foglie
i

amfiori

dispregio a Fanciulla troppo sfacciata, e che vada qua e l scorrazzando quasi a rincorrere le lucciole.

intere, ondate,

addentellate;

Fiorisce nell'estate e mangiasi in insalata.


:

Scorno add. Scornalo,


tSci*peua
T.
ittici.
il

Sbeffato, Svergognalo:

Scorta

Battito e scornilo; Confuso e scornato.


s.
f.

Scorpaena porcus. Pesce


gli

Scorpena, Surfna, Scrfano. di mare che


occhi grandi e vicinisrossa,
l'apertura
irta, al

Scorteg- Scorteize
Di
tratti

V. a. Scortare Fare la scorta, Accompaguare checchessia per maggior sicurezza. V. Spella. add. Scorlese, Inurbano, Incivile:

ha

corpo grosso,
dorata

rozzi ed inurbani.
s. f.

simi, l'iride
del palalo, di

della

Scorte:xxa

Scortesia, Inurbanit, Incivilt,

bocca larghissima; ciascuna mascella


parecchi ordini di

pari

denti

piccoli

Scs

ed
e
la

acuti;

la

lingua corta e liscia;

l'opercolo
soste-

branchiale monito di pungiglioni e di barbette,


parte anteriore della pinna

Mala creanza: Atti o parole da scorlese. s. f. Grembiale e p comunem. Grembiule: Pezzo di panno lino, lane, serico o altro, che tengono cinto sul dinanzi le donne e pende
loro insino
al

dorsale

ginocchio o pi gi;

da.i.'li

Aretini

nuta da dodici aguglioni forlissimi ed incurvati


indietro, con cui fa crudeli ferite, che

detto Pannacela, dai Perugini

Pancetta, e dai

producono un acutissimo dolore. Il colore della parte superiore bruno con alcune macchiette nere; un bianco misto col rossiccio sparso solla sua parte inferiore; le pinne son rosse o di color giallo, languido e macchialo di brano.

Romani

Zinnale. Il grembiale o grembiule usato anche da varj artieri per non lordarsi gli abiti, ma di materia pi grossa e durevole, e talora anche di pelle. Il pezzo che talora si aggiunge al grembiale e che cuopre il petto, dicesi Pettino

e Pettina.

10

SCO

SOR

da cdffa; Ballicoffa. T. mar. V. BafticSffa. da carossin; Grembialino da calesse: Ribalta che si alza e si abbassa per coprir le gambe
di

Scottnn-a,

s. f. Manzotta, Giovenca: Giovine vacca che non ha ancora portato.

Scoverta,
mento
di

s.

f.

Scoperta e Seoverta: Trova-

chi
s.

in
f.

calesse.

cosa a tutti ignola,

come La scoperta
alla

Scs

Grembialata, Grembiala: Tanta roba

dell'America, La scoperta dell'Indie, ecc.

quanta pu capire nel grembiale. - Grembiala, Quanta roba pu capire nel grembo, in seno

Scoverto fA-oJ
alfabetica.

V. questa locuz.

sua sede

V. Scso.

Sexi
s.

Scsa^eu

m. Grembiulelto
:

Grembiulino,
del

Grembialino: Piccolo grembiule.

Soso
umano
in

s.

m. Grembo
la

Quella parte

corpo

v. a. Svergognare, Sonar le tabelle dietro ad alcuno: Dirne male. Beffarlo. S Fase scoxi; Farsi scorgere: Dar altrui cagione di beffare, Far trista comparsa o trista prova.

dal

bellico infino alla

met
alla

delle cosce,
:

Scra,cc,
proprio di

v.

n.

Sornacchiare, e nell'uso Sca-

quanto

persona

sia

seduta o accoccollata

racchiare: Sputar sornacchj con quel suono eh'


tal

Un bambino dorme

in

grembo

mamma. E

azione.
s. m. pi. Sonaglj V. Straccaeli. m. Sornacchio, antic. Sarnacchiq,

Scossa,

siccome nella suddetta positura il grembo fatto pi capace e pi comodo dalle vesti femminee che fanno sacca, cos Grembo si suole pi comunem. riferire a donna. s. f. Scossa, Scothnento, Scrollo: Movimento violento e rapido che si d o si riceve. de terremoto; Scossa di terremoto: Quel subito tremito gagliardo, che ir terremoto comunica alle fabbriche, alle persone, ecc.
elettrica; Scossa elettrica: Scossa pi o
violenta data dall'elettricit ad
di sensibilit.

Screcao
sendo
si

Scraccaeli
s.

e nell'uso Scaracchio: Catarro grosso


trae dal petto;
dicesi

che tos-

anche Farda e

Farfallone.

Scrpoe
pebre.

s.

f.

pi.

Cispa, Cccole: Quell'umore


si

che cola dagli occhi e

risecca intorno alle pal-

Sera,va,
meno
Voce
di

v. a.

Sfrondare

Levar via

le

fronde.

del contado.
s.

un essere dotato
:

Scritoaccin
per
e
altri.

dispregio che

si

Sootizzo

s.

m.

Fritto e Rifritto

Quel mal

m. Copistuzzo, Menante: Voce d a Chi d opera a copiare *


Scrivacchiare: Scrivere molto

odore e sapore che pigliano le vivande cotte in vasi unti e mal puliti, e che vien dato ad esse dal rifrigger che per il caldo fa quell'untume, onde: Ave d scotizzo; Saper di fritto o di
rifritto.
1)

Scrilbassa v. a.
malamente
cose
v.

e talora inutilm.
di

- Scrivucchiare,
e

Scrivere

poca

importanza

pi

per

passatempo che per

altro.

Scricchi
dicesi
di

n.

Crescere:

Spingersi

innanzi

Per

similit.

Donna

sudicia, Sciattona,

colla

persona,

Siidicona, e talora di
1)

cattiva condotta.

Metaf. dicesi di Persona di poca et che voglia


affettar

senno superiore
s.
f.

agli anni, Prosontuosello,

N5 poe scricchi; Venir su a stento, Crescere a stento, Essere scriato, dicesi de' bambini che sono di poca carne e deboli ; se parlasi^ di piante,
dicesi

Arroganiuccio, Saccentino.

Stremenzire.
v.
a.

Scotta,
T.

Scotta, e
legati alle

comunem.
bugne o

al piar. Scotte.

Sorig-na,
Farsi beffe.

Sghignare, Schernire, Burlare,

mar. Cavi
V, a.

agli inferiori di
all'

ogni vela, per tirarla e tenerla obbligata

ingi.

Scrig-uo
danari,
ori,

s.

m. Scrigno: Forziere per conservar


ecc.
s.
f,

Scotta,

Scottare: Offendere

con fuoco o

gemme,

con materia caldissima la cute. Scottare, per Essere eccessivamente caldo. Inyianchi a carne; Fermar la carne V. Carne.

''Scripilita,
Faina.

Farinata.

Voce deF gergo V.

Scripiliti

(uggi) V. uggio.

S Scottse n. p. Scottarsi, Bruciarsi. I) di figgiu; Incuocersi, dicesi del Rosseggiare ai bambini la pelle fra le cosce per effetto

di

Scripixi
stravaganti.

s.

m.
i

pi. Grilli,

Bizzarrie: Ghiribizzi

Ave

Scotta,ute

infiammazione cagionata dalle loro orine. - Ricidersi, Il rompersi la pelle incotta specialmente ne' bambini grassocci. s. m. Dozzinante. Voce dell' uso tose: Colui che sta a dozzina in casa altrui ricevendone il vitto e pagando un tanto al mese.
leggera
s.
f.

Scrii to
S Rivedde

Sia s. m.

Scritto:

scripixi V. Ave, Std. Scrittura qualunque.

un
p.

scrtto, ecc.;

Rivedere uno

scritto,

un

libro,

ecc..

ScrJito

Considerarlo per la correzione. pass. Scritto V. Scrive.

a
in

man;
carta.

Scritto a penna, Manoscritto.

Meile in seri lo ; Recar in iscrittura, Stendere


s.

Scottatua,
parte scollata.

Scottatura:

Lo

scottarsi e

La

Scritto
chir.

m. Scrittore: Autore d'opere


v. a.

scritte.

intertrigine.

T.

Scorticatura
dal

della

pelle,

Scrittura,
sarj

Scritturare: Presso gl'Impre-

cagionala

dal

camminare o
e detto di

fregarsi

l'un

Scotto
%

bambini, Quella specie di lieve eritema che suol succedere sulle loro cosce e nel perineo, per causa della lunga dimora dell'orina a conlatto di quelle parti, oppure a motivo di sua soverchia acrezza, del troppo strofinamento de' pannilani e sira. s. m. Scotto: Pagamento che si fa del pranzo, cena o sim. negli alberghi o sim.
coll'altro;

membro

da teatro dicesi del Fare un contratto con un cantante, un ballerino, ecc., obbligandosi queper un determinato sti ad esercitare sua arte tempo e l'Impresario di dargli in pagamento la
tale
tal'

altra

somma.
Scritturale, Scrivano,
di

Scritturale s.m.
putista: Colui e ragioi.i,

Com-

che esercita Tarte e far computi.


f.

tener conti

Scriita,
"

s.

Scrittura, Carattere.
scritta.

se
che io

Scotto

Tegni a scollo V. A scollo. Sajetta: Sorta di leggiera saja s. m. commercio dicesi pure Scolto.

Scrittura, per

La cosa

Scritta

Contratto fra pi persone, o pri-

vato

pubblico, per

man

di

notajo.

SCR

SCR
1'

70S
Mo-

~
Ira

Nel linguaggio leairale


l'impresario
e
il

contralto che

si

fa

cantante

ballerino

V.

a lesta; Crollar il capo, Scuoter vimento che fassi talora in segno

la

lesta:

di

negativa,

Scrittura.
n

per

II

libro d'una ragione mercantile; e parsi

ticolarm.

dice per Ci che


de' conti,

si

scrive ne'

libri

e qnaderni

onde:
vale

Tegni a scrtla;
Registrare

Tener
conti,

la

scrittura,

Scrivere,

ecc.

di confutazione e di disapprovazione. de spalle; Scuotere o Alzar le spalle, e nell'oso Far una spallucciata: Alzar le spaile con isdegno e stiz/.a, per significare che non ci cale di cosa dettaci o fattaci contro; o che alcuno ci ha seccalo e non si vuol pi saper altro de' fatti suoi;

S L' aze de tiata chi n sa leze ne-a so scrtla; Asin di natura chi non sa leggfre nella

sua scrittura, dicesi di Chi trova difiBcolt perproprj scritti. S N^on 'se inderr de scrtla ; Esser saputo, Essino nel leggere
i


5
)

ovv. per mostrarsi renitente a un comando, ecc. e botte, e bacchw. ecc. ; Scuoter le busse, le bastonale e sim
,

vale

Non

curarle.
cenci.

Non

farne caso.

e stracce; Stracciare

T. cari.

Quello

squarciarsi, anzi tagliarsi che

si fa

nelle Cartiere,

sere savio, accorto, istruito. Sacra Scrtla; Sacra Scrittura

Scrittura

assolutamente
liliro

Scrivan

intendesi La Sacra Bibbia, o 11 incui si contiene la Sacra Scrittura. anic. Nos. m. Noiaro e Xotajo, tarlo: Quegli che pubblicamente e anteniicamente distende in forma pubblica e autentica istrumenti
stesso,

leviir gli orli e ogni grossume dai cenci, e medesimo tempo separarne le diverse qualit. Loccid cu; Sculettare, Culeggiare V. Cu. Scrollale a mi-a persnn-a; Zombare, Tam-

per
nel

bussare. Picchiare, Percuotere uno.

S Scrolldse n. p. Scrollarsi, Crollarsi, Dimenarsi.

in le l'amia; Gingellarsi.
i

riguardanti altrui negozj.


n

pellissin; Spollinarsi
s.
f.

V. Pellissdn

Scrivano o Secondo, chiamasi in Marin. Il secondo capitano d'una nave di commercio, perch
incaricato della contabilit del'a nave, allorch

Scrolla
crollare.

Crollala, CroIIamento, Crollo:

Il

t'tnn-a scrolla

Sorivanla

bordo persona speciale a quest'uopo. Tavos. f. Scrivania: Tavola o lino fatto in diverse maniere ad uso di scrivere. Scrivania, per Certa cassetta quadra, da capo pi alta che da pie, per uso di scrivervi comodamente, e per riporvi entro le scritture ed altre cose minute e gelose.

non

ci

spalle V. Scrolla de spalle

de spalle; Dar una stretta di nel v. Scrolla.

Scrollalo
foglia,
i

s. m. Lupinella, Cedrngola, TriFieno sacro. Fieno santo, Onobricchio. T. bolan. Hedisarum onobrychis. Pianta che fa

fiori rossi. I giumenti e tulli i bestiami la cercano con avidit. Se ne fanno praterie artificiali ne' terreni magri, calcarci.

Scrive
le

V. a. e n.

Scrivere: Significare in carta


carta.

Scrollili

fZgd a-oj V. A-o


s.

scrllin.

parole con lettere dell'aifabcto, detto parimente

Scrollo
ti

m. Crollo, Crollata, Crollamenlo,


Scotimento:
Il

Vergare,
n n

ma

pi propriam. Vergare

la

Scrollo, Scossa,

crollare,

Scrivere, per Comporre, Far componimenti.

Crollo, figurai, per Tracollo, Disgrazia,

Danno:

per Ascrivere

Registrare

l'

scrtlo

a
S

Se piggi de questi
der di
siffatti

scrolli, ecc.; S'egli pren-

Compagnia de Cinque Piaghe;


Compagnia

scritto

alla

crolli

ecc.

delle

Cinque Piaghe.

per Notare.

l'ultimo scrollo; Dar l'altimo crollo, vale Morire.


si dice del Formar quel suono che esce dal pan fresco o da altra

abbreviu; Scrivere per abbreviatura od in cifera. o penna corrente; Scrivere alla corrente, cio a penna corrente, con prestezza e senza gran
considerazione.

Scrollu V. Sa-ollo. Scrosci v. n. Scrosciare,


la

cosa frangibile nel masticarla; e Quello che fa

ma;

Scombiccherare, Scrivacchiare.
;

scorretto

Caccgrafizzare

Commettere

errori

nello scrivere.

o simil cosa in vivanda non ben lavata, questo senso dicesi anche Sgrigliolare. Scricchiare, Scricchiolare e Sgncchiulare dicesi
terra
in

che
di

sdito detlata V.

Detlafa.
si

g Chi n sa scrive; Agrafo: Nome che Coloro che non sanno scrivere.

d a
checarti-

Scrocca

qualsivoglia cosa dura e consistente, la quale renda suono acuto nell'essere sforzata e nello schiantarsi. Surigiolare e Sgrigliotare dicesi del

v.

a.

Scroccare: Procacciarsi
,

rumore che fanno

chessia a spese altrui

non senza qualche


lo

fizio indiscrezione, e dicesi per mangiare.

pi

del

le scarpe nuove in andando, ed anche la seggiola sotto chi siede, ecc. Stangheggiare, in terra, marin. dicesi II rumore che

fanno
S
lo

Scroccala Scrcci
Scrccin
Scncco,
e

bastimenti prodotto dal rullo.

s.

f.

Scrocco: Lo scroccare.

Fa

scrosci e die; Fare scricchiolar le dita.

V.

Sgrillettare:

Far scoccare

scatto del grilletto d'un'


s.

arma da fuoco.
,

S Scrosciijhe; Scapitarvi; od anche semplicemente Pagare.

Scroccon
volentieri.

m. Grilletto V. Passoin. m. Scroccone Scroccatore per ischerzo Scrocchino: Che scrocca


s.

Scroscio

s.

m. Crosciala, da Crosciare; Scricda


Sgrigio'are;
Sgrigliolo, da

chio, da Scricchiare; Scricchiolata, da Scricchiolare; Sgrigiolo,

Sgriglio'are; Stahgheggio, da

Siangheggiare V.
in

ScrfV>le

V. Come.
.'"crollare
:

sopra Scrosci nelle sue varie differenze.

Scrolla
menando

V. a. Crollare, in

Muovere

di-

Scrssua
giunge
infitto
alla

s.

f.

Gruccia e comunem.

Tose.

qua e in l: e non che nel signif. attivo, usasi anche in neutro : L' scrollu tulle e case; Crollarono tutte te case. Loccid a ea; Scodinzolare: Dimenar la coda,
e dicesi de' cani.

Griccia, Stampella: Bastone di lunghezza tale che


spalla

deiruomo,

in

capo

al

quale
di

commesso un pezzo
di

di

legno

lun-

ghezza

a pa a nn-a personn-a V. Pa.

un palmo, incavalo a guisa di luna nuova per inforcarvi le ascelle da chi non si pu reggere solle gambe.

704

scu
ovata
nel
n

scu
quadrata oblunga, che tenevano
infilata

Andd co-e scrssue; Andar a grucce o a gruccia: Essere storpiato, Andar appoggiandosi alla gruccia, Aver bisogno delie grucce per camminare. S Pescio scrssua; Pesce martello, Pesce balista, nel romano Ciamlietta. T. itliol. Squalus zigaena. Pesce di mare del genere degli Squali, che ha
S
la

braccio

manco

guerrieri antichi,

Scudo, nell'Araldica Quell'aovalo o tondo dello scudo dove son dipinte le insegne delle famiglie, cos detto perch negli scudi dei guerrieri erano pur dipinte tali insegne,
Metaf. vale Difesa, Riparo: Ghe son servo de scddo; Gli servii di scudo.
s. f. Scodella, Scodella di Francia: Vasetto cupo di terra tinta in nero o in rosso, pochissimo usato in Toscana.

testa assaissimo

larga,

la

quale

si

stende da

ti

ciascun lato in guisa che raffigura un martello,


di

rebbe
le

corpo, per essere alquanto stretto, samanico. Ha gli occhi grossi prominenti, mascelle guernile di tre o quattro ordini di
cui
il
il

Scdlla;

denti larghi, aguzzi, risegat nel!' inlati; la lin-

Scuderia,
architettata,

gua larga, grossa e simile non poco alla lingua umana; le pinne bigie, negre alla lor base, ed alquanto con forma di mezza luna nel loro margine posteriore. ardito, voracissimo e pieno
d'ardore. Vive in tutti
i

f. Scuderia: Stalla magnflcamente ove tengonsi numerosi cavalli, e propriam. Stalla ne' palazzi de' principi; e non solo dicesi delle stalle ove stanno cavalli proprio, ma di tutte le altre stanze contigue ove

s.

mari.
la

Sor*st>

V.

a.

Scrostare: Levar

crosta.

ScufiTa
in

S Scrstse nn-a magia; Scrostarsi, Seanicare e Scanicarsi, dicesi de' muri, allorch da essi si

tengono carrozze, fornimenti, ecc. s. f. Madrevite : Parte della soppressa o slreltojo, ed Un grosso pezzo di legno fermato
si

allo

orizzontalmante

fra

cosciali

fchuscej

spiccano e cadono a terra

g'

intonachi.
contr,
d

della soppressa, con

un foro nel mezzo scavalo

Sorvi
Coprire.
M

V. a.

Scoprire

Scovrire,

non
n M

Scoprire, per Vedere o Far vedere quello che si vedeva prima,

internamente a chiocciola per ricevere la vite. Usasi nelle Cartiere, nelle Stamperie, ne' Frantoj delle ulive, ecc.

Scu3.a
Scuffi'ona,

s.

f.

CuflSa e Scuffia, accresc. Coffiona,

per Trovare. viaggiando regioni ignote.


In

peggior. Cuffiaccia e Scuffiacela, dim.


Scutletta

Marm. Guardare da

lungi all'orizzonte per

Cnffielta,

e Cuffina: Quella
fatta

copertura

iscorgere navi o terre lontane


leggianti,
n

od

oggetti

gal-

del capo femminile,

di

roba leggiera, vasi

per Venire a sapere un trattato che passi segreto o altro: Han scoverto nn-a congiura;

riamente

ornala di
la

gale o di cannoncini o d

trine o d'altro,

quale per lo pi

lega con

Hanno scoperto una congiura.

"

%
I

due

nastri. Cuffia

da nutte;

da

notte,

per Manifestare, Palesare.


ecc. rf'nn-o jaersnn-a; Scoprir gli

Berrella o Berrettino da notte V.

magagne
:

altari

Palesare
n.
p.

S Scrovise

magagne e male opere. Scoprirsi: Dare a conoscere i


le altrui

F scuffia; Far cappello. T. pello nella voce Cappello.


rovesciato dal vento.

comunem. Bando. mar. V. Fa cape


pi

Rovesciarsi, e dicesi dell'ombrello quando viene

proprj pensieri o i proprj disegni. **n cu; Mostrare il culo V. Cu.

Scrupolo

Fa nn-a
Far una

scuffia

da chilra, do violin,

ecc.;

s.

che perturba
cose attenenti
valente a

la

m. Scrupolo e Scnipulo: Dubbio mente; ed pi proprio delle


coscienza che d'alrro.
%

cuffia

della

chitarra, del violino e sim.,

vaie Batterlo sulla lesta e schiacciarlo in guisa

alla

n Scrupolo, in term. farmac. Misura di ppso equi-

che v'entri la lesta come in una cuffia. Va ci nn-a bercila che cento scuffie V. Beretta.
s.
f.

20

grani, cio una

gramma

cenligr.

ScuB.etta

Cuffiet'ta,

Scuffietla,

Cuffina.

S Fase scrupolo; Farsi scrupolo: Pensare che una cosa sia malfatta, Farsi un dovere di evitarla,
Farsi coscienza.

Dimin.

di

Cuffia.

da figgiu; Berrettino: Copertura ordinaria per


capo dei bambini
;

allacciasi

lento alla gola con

PiH de scrupoli; Tutto


scrutinio,

scrupoli.

naslrini.

Scrutina,

v. a. Scrutinare e Scruttinare:

Fare

Scufliun-a
di

s.

f.

Scuffina. T. pettinagn. Specie

esame, ricercamento; Indagare, InvePulire: Render col

lima, che in nna sola delle facce, l'inferiore,


di solchi orizzontali paralleli,

So
nacci
grati

stigare diligentemente.
V. a.

ha un solo ordine

mezzo

di strofi-

scavati

nel ferro

che ne risaltano
i

canti vivi

altro la superfcie de' corpi

cos

nitida

e taglienti, co'qua'i
di
pialla,

peltinagnoli, quasi a

modo
di

che, acquistando una certa lucentezza, divengano


alla vista.

assottigliano
i

lisciano
in

le

lastre

Dello delle stoviglie, pi propr.

Rigovernare.

pettini. corno per farne Pianella, se non che questa


la

lutto simile alla

ritta,

fScuag>ia. V. Soua;g-8eil

Scdagia.
V. Scuggiccn.

scuffina ripiega all' indietro nel

quando invece manico che le

serve di presa.

Scua,g-iu

Scua.HSO

V. Scdagiu. V. Scusso.

Scuja
ciolare.

s.

f.

Colatura, Sgocciolatura:

Lo sgoc-

fSculb1>a;iu.

s. m. pl<ir. Scopamari. T. mar. Vele addizionali o di caccia che si alzano laleralm. al trinchetto d'ambedue le parti.

Scucuzz
a

Scg-g-i

% Mille in scuja; Mettere a sgocciolare, e per lo pi dices de' piatti rigovernati. V. n. Sdrucciolare, Smucciare,-e nell'uso Scivolare: Scorrere senza ritegno, e dicesi propriam. del piede di chi cammina, allorquando, posando sopra cosa lubrica, non pu sostenere l'equilibrio della persona, e traballa o cade; e dicesi anche di cavalli, muli, ecc., e generalm.

m. Gragnuola: Sorta di pasta per minestra, composta di pezzetti, quasi tondi


s.

mo'
in

di

cesi

grandine. - Curcussii e Scnrcussii diToscana La farina un po' pi grossa dei


s.

semolino V. Semun.

Soddo

m. Scudo

Arme

difensiva, di forma

d'ogni altra cosa che a quella similitadine scorra.

scu

SEC
le

Til^

Metaf. vale Morire:

gh' seggiu

asci;

Mori d'in

egli

pore.

man;

Scorrere, Fuggir di

mano; e sedi
danari,

Scusa,
Il

Prov. che vale che A colui che cerca discolparsi non mancano mai scuse e pretesti per giustificarsi. v. a. Scusare, Escusare, Scagionare: ProScusare, parlandosi di debito o di danaro, vaie
Pagarlo, Soddisfarlo.
Scusi
dicesi

pesci, Sguizzare.

curar di scolpare con addurre ragioni favorevoli.

S Lascia scggid

da monaca; Far correre

e dicesi

per

lo

pi colio scopo di riuscire in

qualche intento.

S Sci scuse

Quando
un

altri

ha com-

m. avv. Sdrucciolone, Sdrucciolando, la maniera sdrucciolevole; e talvolta semplicemente A o In pendio. Scg-g-a, s. f. Scogliera: Quantit, Maccbio
(In)
di

Scg-g-i

messo
e
si

involontariamente

atto di

noja o di

scortesia verso alcuno, egli ne

domanda perdono;
necessit siamo co-

dice anche

Quando per

stretti

a sconciare altrui o a passargli dinanzi, ecc.


:

scoglj

nudi.
s.
f.

Scug-g-iaela/
n

Sdrucciolo, nell'uso Scivo-

S Scsdse n. p. Scusarsi, Escusarsi scolparsi , di giustificarsi.

Cercare

di

lala: L'atto dello sdrucciolare o scivolare,

Sdrajse
Scassa.

Sdrucciolo: Sentiero che va alla china, dove camminando si pu facilmente sdrucciolare.

V. Arreversdse. V. Siassd. V. Siassetlo.

Scassetto

Soi

Sclt

Imposte della finestra: Imposte che si mettono dalla parie di dentro delia finestra per impedire che la luce penetri nella stanza. s. m. Scultore Quegli che scolpisce o
s.

m.

plur.

Scasso Scat

s.

V. Siasso. m. Setajuolo: Mercante di seta, Faci-

tore e Venditore di lavori di seta.

Sel>l>ro
della

s.

m. Bigoncia: Vaso

di
si

legno senza
al

esercita l'arte della scultura.

coperchio, composto di doghe;


scolpita.

usa principal-

Sclta,

s.

f.

Scultura e Scoitnra: L'arte delio

mente per someggiar Tuva premutavi

tempo

scolpire, ed anche

La cosa
di
i

Sco
meno

s.

m. Scudo: Sorta

moneta per
Lire

lo pili
piti

vendemmia Y. Causo. Secca, s. f. Zecca Luogo dove


:
Il

si

battono le

d'argento, che secondo


pari a Franchi cinque,

diversi Stali ha

valore. Presso di noi vale

o cinque,

moneta

di

Francia.

monete. Zecca. T. entom. Acarus ricinu*. Specie d'animaluzm fatto a mo' di cimice, che ha otto piedi,

Sco

s. m. Scuro, Oscuro, Scurit, Bujo: Privazione di luce, Tenebre. cornine in bcca a-o lo; Bujo come in gola. S A-o sco, Ese a-o sco d'nn-a cosa, Fa e cose a-o sco, Tegni a-o sco. Vive a-o sco,

due occhi
ai

laterali,

il

serbatojo piccolo. Si attacca

cani, alle volpi e


essi
il

ad

altri

animali ed ingrossa
di sabbia

succiando ad
Secca.

sangue.

T.

mar. Scoglio o Banco


:

fior

V. A-o sco.
% Fase sco; Farsi bujo, Abbujarsi, Rabbnjarsi, Rabbruzzarsi : Oscurarsi il cielo; e talora Annottare, Farsi
notte.

Secca

d*acqua o poco immerso. V. a. Seccare, Disseccare

Render secco,

Privar dell'umore. n Seccare, per Importunare, Infastidire, Annojare,

Sco add. Scuro, Oscuro, Bujo, Tenebroso: Privo


di

luce.

Scuro, Oscuro, Bujo, aggiunto di colore, vale Vicino a! nero.

voce poco usata. Usato in signif. neut. Divenir secco, arido. da-o {reido; Intirizzare, Intirizzire. % Mette nn-a cosa a secc a-o so; Assolinare, Soleggiare: Porre checchessia al sole affinch
Stufare, Frusciare; quest'ultima

Figurai,

per DilBcile, 3Ialagevole ad inten-

si

asciughi.

dersi, conlr. di Chiaro.

Scuoto
figurai,

fUcordJ; Il giorno delle Ceneri: Il primo giorno di quaresima. Chiamasi cos da noi

Seccaso
della
di

S Seccse n. p. Seccarsi, Annojarsi, Infastidirsi. s. m. Seccatojn, e in molti luoghi

questo giorno, perch in esso si puliscono fscanj le stoviglie dal grasso di carnevale.

Scurri,
munem.
g Ciocca
falce

s.

f.

Scuriada e Scuriala, ed or cosi

Seccante Seccante
aggiunto
risti,

Tose. .Melato: Stanza costrutta di pietre o mattoni, in vicinanza del castagneto, nella quale si fanno seccare col fuoco le castagne. add. Seccalojo, Nojoso, Importuno:

Frusta: Sferza, colla quale


i

frustano

Che secca, Che annoja, Che d seccaggine.


di

per lo pi

cavalli.

a scurri V. Ciocca.
s.
f.

add. Disseccante: In Medicina Qualunque rimedio atto a disseccare,


le

Scur*i*ia.ttai

Falce fienale o fienaja: Quella


di

ad asciugare
di

parti

con manico lungo


ritti
f.

legno, colla qiale

Qualunque
s.
f.

materia
si

impiagate; presso i Coloche si mette nei


asciughino.

contadini, stando

in

piedi,

segano

il

fieno.

colori

perch presto

Scur*x*ia.tta.
n

s.

Frustata: Colpo di frusta.

Seccata
n

Seccala, Seccaggine, Seccatura,

Falciata: Colpo dato colla falce fienaja.


s.
f.

Scusa,
I)

Scusa, Sensazione, anlic. Scusanza


si

Noja, Fastidio, Tedio, Molestia, Importunit, Seccaggine, Seccatura, Seccafistole, per Persona

e Scusala:

Ragione che per iscusare alcuno.


per
Pretesto
,

allega

per

iscusarsi

Seccato
Giustificazione.
,

Scusa, Discolpa di

fallo leggiero,

Afferratojo

Sotterfugio

per

ischi vare

di fare o dire checchessia.


...

che secchi e importuni. Seccatore, s. m. secca, Che importuna. V. Seccata. Secclxa, V. SciyhSa.

Seccaggine:

Che

Seccata,
Seccliiii

C-a scusa de

Sotto scusa di

. .

scusa; Chiedere scusa, vale Domandare perdono. Chiedere alimi che ti voglia scusare di quiilcbe mancaiiza commessa contro di lui. ^ Fd e so scuse ; Far le sue scuse, vale Scusarsi. S Trova sempre qualche scusa; Chi il suo cane ha da ammazzare, qualche scasa ha da trovare:
S

Domanda

s. m. Zecchino: Moneta d'oro antica che coniavasi in molli paesi, fra i quali in Ungheria, in Veneiia, in Firenze, del valore di

circa lire dodici

italiane,

Ou

de secchin; Oro di ducato V. Ou.


s.
f.

Secclxinctta,

rovinosissimo, che fassi a questo

Toppa: Giuoco di carte modo: Uno fa

GASAoau, Dizionario Oenoveso-Jtaliano.

706

SEC

SEG

banco e d una caria scoperla a ciascuno del giuocalori, sulla quale essi puntano, ed una ne
tiene per s; quindi sfoglia
e se vien
il

Seda
Sedia
di

V. a. Sedare, Quietare,

Calmare.
si

Sedentio
s.
f.

add. Sedentario: Aggiunto di vita,

mazzo

delle carte,
le

cio Chi siede mollo e poco


esercizi del corpo.

adopera

negli

prima

la

sua deve pagare tutte


egli

somme
la

puntate dai giuocalori; se invece vien prima


carta
degli
allri,

Sterzo, e nell'uso anche Sedia: Sorta

vince e

rilira

danari

calessino aperto, a due ruote e capace di due

puntati

u quella.
s.

persone, e per guidalo da chi siede dentro.


:

Secco
1

m. Secco

Stato o Qualit di ci che

Sedile
ficio;

s.

secco: L' secco dappertutto ;


pertutto.

II

secco dap-

ma comunem.

nese, sia

m. Sedile: Sedia rozza e senz'artisi dice di Qualunque ardi marmo, sia di pietra o di ferro, che

Secco, in term. marin. chiamasi

fondo d'un
yh' secco;

si

mette nelle pubbliche passeggiale per sedervi


v.
a.

mare poco profondo,

p. es.
si

Da prua

pi persone.

Da
che

prora c' secco o


ci

vede secco, vale a dire

Sedue
ganno

poco fondo.

A
a

secco,

Maxin a A
secco

secco, Resta

secco, Md a secco, Magia a secco, Terno o Quaterna a


alla

Sedurre: Distorre altrui con inbene e trascinarlo al male; Sviare, Sovvertire, Subbillare, Subornare, Corrompere.
dal
s.
f.

Sdula
lisciva

Spazzola di stamperia. T. stamp.

secco V.

sua sede alfabetica.

Quella spazzola che serve a lavar

Secco
11

add. Secco: Privo d'umore.

Secco, per simil. Mancato, Cessalo:

Ho a

v.enn-a

secca; Ilo la vena secca. w per Magro, Scarno, Asciutto, Segaligno. n Figurai, per Riciso, Tronco.

Sedula

Parlandosi

di

pittura, scultura

composi-

zione, vale Stentalo, Senza morbidezza, o in cui

non apparisca soverchia e minuta diligenza. camme un ago ; Secco allampanalo, Secco arrabbialo, Secco spento, Secco come un uscio,
dicesi
di

Seduta
di

la forma nella prima di metterla sotto impressione, e dopo che terminato il lavoro. Questa assai grande e di forma quadrala, ed di pelo di porco. v. a. Spazzolare. T. stamp. Lavar la forma nella lisciva prima di metterla sotto impressione, e dopo che terminato il lavoro V. sopra Seduta. s. f. Tornata, e nell'uso comune anche Sedula: Adunanza di Magistrati, d'Accademie,

Compagnie

e sim.

solita

farsi

in

certi

Chi mollo secco.

S Alezo secco appassito.

da-o freiilo; Intirizzato, Intirizzito. ; Verde mezzo : Mezzo secco. Quasi

delermmali giorni. Teyni seduta; Tener udienza o tribunale, anche semplicemente Sedere.
s.

ed

% Resta secco; Restar secco, vale Morire. ^ Tossa secca; Tosse secca: Quella che non

Sedtt Sedzin

ni.
s.
f.

Seduttore: Che sedace. Seduzione, Seducimento: Indu-

cimenlo

al

mal

fare

con ingannevole allettamento.

accompagnala da spurgo. S Vegni secco; Assecchire, vale Diventar secco


nel corpo.

Segra
falce

V.

a.

Segare, Falciare: Segar l'erba colia

fienaja.

**

Segasela; Battersela, Svignarsela, Scappucchiarsela.

Secco

Seccia
colo,
tt

avv. Secco, Seccamente; e figurai. Austeramente, Ruvidamente: Parla o Risponde secco; Parlare o Rispondere secco. s. m. Secolare: Quegli che vive al see

Battere

il

taccone,

la
,

calcosa.
Partirsi

Modi bassi
in
fretta

che

vagliono
via.
s.

Andarsene

Fuggir

Se^g-ello

non

milita

sotto

religion claustrale,

m. Secchiello: Piccolo secchip.


entro
il

d
il

ulleitd 5 Icete; Secchio: Quel vaso,

Secolare, dicesi anche di Chi non fatto abile


a maneggiar
le

quale

si
s.

raccoglie
f.

latte

nel mugnere.

cose sacre; conlr.


V.
a.

di

Sacerdote.
Sciorrc

Seg"g"ia
per
lo

Secchia: Vaso cupo di rame,


il

ma
si

SecolairizsE

Secolarizzare:

pi di legno a doghe, entro


liquore.

quale

dai voli monastici un religioso o una monaca.

tiene acqua o altro


it

S Secolarizzse n. p. Secolarizzarsi lare, Ridursi a secolare.

Farsi seco-

Secchia, nelle Cartiere

Una specie

di truogolo
il

destinalo a ricevere ben condi/Jonato

Pesto

Secola.i*zza.zio]i
La cerimonia e
L'effetto
a.

s.

f.

Secolarizzazione:

del secolarizzare.

CPistoj uscente da s o cavalo col tozzo dalle pile. Secchiata: Quanto contiene una secchia: Unn-a

Secnda
dar dietro nel molo.

vs

Secondare, Assecondare: Anpensare,


s

nel

nel

parlare,

come

Secondare, metaf. Andar


cere, Condiscendere,

alla

seconda, Compiaa

Operare a genio,

modo,

seggia d'wgua; Una secchiata d'acqua. da allcit Icete V. Seggello nel 2 signif. ghe lascia S 4, seggia a va tanto a-o posso ch'a 5 miiego; Tanto al pozzo va la secchia clie ella vi lascia il manico o l'orecchia, ovv. Tanto
torna la galla al lardo ch'ella vi lascia la zampa. Prov. denotante che Nel tornare a mettersi tante volte in pericolo, alla fine vi si rimane.
5 S

a senno alimi; ed alquanto pi, Placentare al-

cuno, Tener bordone ad alcuno.

Secondili

SecSndo
alle

s. m. Carceriere, e nell'uso tose, anche Secondino Guardia deputala alle carceri. V. Segando.
:

Manegge da seggia; Orecchi, Orecchie. Vegni su l'wgua a segge; Piovere a secchj o


a secchioni, a bigonci, a catinelle, Piovere

Secrestan
Secrestia
Luogo,
nel

s.

m. Sagrestano: Chi
f.

proposto

cure della sagrestia.


s.

Sagrestia, e latin. Sacristia:


si

dirotto o a ciel rovescio, Piovere a flagello, Venir gi l'acqua a cateratte


dirollo
a ciel

quale
gli
s.

ripongono
della

guardano

le

aperte, vagliono Piovere strabocchevolmente.

cose sacre e

arredi
f.

chiesa.

Seg-g-in

SecresBiSn
dnle

Secrezione , cosi chiamasi dai medici La separazione d'un nuovo umore dal sangue, la quale si fa per opera o delle glandelle estremit de' vasi

Seg-na

m. Bigoncia V. Sebbro. Segnare, Contrassegnare, Notare: Far qualche segno per riconoscere, per ritrovare
s.

v. a.

sanguigni.

simili.

a dio; Mostrare a

dito V. Dio.

SEG
Segrna,l,
V.
a.

SEG
n
1)

707

Segnalare: Render segnalato,

chiaro, famoso.

sta a segno

segnp de sci o de n5; Accennar di s o di no. ; Fare stare o Tenere a segno,

S Segnaldse n. p. Segnalarsi: Rendersi illustre, glorioso, Acquistarsi fama, gloria; e talora Si ngolarizzflrsi,

vagliono Costringere a ubbidire, Tener a dovere. Fase 5 segno da crxe Y. Crxe.

Distinguersi.
s.

Tid da segno; Tirar da segno, Stare a segno


in tuono, vale Slare dentro i termini del dovere e del convenevole, Regolarsi bene, Proceder bene. Non ismagare.

Seg-iia.le
n

m. Segnale: Segno o Contrassegno arbitrario" che avverte da lontano. Segnale, per Augurio: Questo 6 l' un hSn egnale; Questo un buon segnale. In Mariu. Oggetto molto visibile, come molino, terra, gavitello, campanile e sim., che solo in congiunzione con altri serve di rilevamento per guidare la nave ne' passi difficili dei canali, lungo le coste o nell' entrata de' porti. Nel num. del pi, e parim. in Jlarin. dimeconsi Le bandiere di varj colori, le quali diante prestabilite combinazioni, servono di te-

Seg-n

s.
,

m. Signore: Detto assolutam. e per


s'

eccellenza

intende d' Iddio, e pi particolar-

legrafo tra le navi o tra queste e la terra. d'aggitto; Segnale d'ajuto, dicesi pure in Marin.

mente di Ges Cristo. Andce che 5 Segn 5 ve ne nande; Andate col nome di Dio ^laniera cortese, con cui si congeda un povero, cui non si possa far limosina. Seg"ti<ia s. f Seconda Membrane, nelle quali sta rinchiuso il feto nell'utero e che escono di corpo alla partoriente dopo l'uscita del feto, quasi un secondo parto, che anche si dicono Secondine. Seg'n.d.o s. m. Secondo. T. mar. Nome dato
:

segno fatto d'una nave che trovasi in urgente bisogno di soccorso, al quale uopo sogiionsi tirare dei colpi di cannone o de' fuochi d'artifizio, tenendo la bandiera nazionale in derno, o aliando
Il

b(.rdo delle navi di

commercio
al

all'ufficiale

che

segue immediatamente Scrivan nel 2 signif.

grado

di

capitano V.

Seg-ncio

ed ammainando successivamente e rapidamente pi volte una bandiera qualunque od altro drappo

ben

visibile.
s.

SGSneLca.:x^o
Parola

m. Segnacaso. T. gramm.
indeclinabile
casi.

monosillaba
s.

ritrovala

per

add. Secondo: Ci che mediatamente dopo il Primo. S In segando lugo ; In secondo loogo. vale Secondariamente. % Minuto segdndo; Minuto secondo, semplicem. Secondo: La 60* parte

viene im-

Posto avY. ed anche d'un mi-

supplire al difetto di alcuni

nuto primo.

Seg-no

Ci che serve naturalmente a far conoscere o a dar indizio di checchessia. w Segno, per Cenno o Gesto per farsi intendere
:

m. Segno

Seg-iido;
n

"

senza parlare. per Bersaglio, Scopo.


di

per Augurio, Annunzio, Presagio cosa per Lividore,


futura.

Secondo. Prepos. ed avverbio. adopera spesso a modo di relicenza, e vale Secondo le circostanze, Secondo l'amore. n lnn-a a ghe fende; Secondo la gli fmlla. mi; A parer mio, A mio giudizio. Secondo la Secondo,
si

Indizio, Pronostico,

mia opinione.
solilo; Al solilo, Secondo
il

solilo. All'osato:

Slacchia,

Cicatrice o altra si-

Nella maniera solita o consueta.

mile sorta di vestigi.

Seg-u
carta o simile che
s

s.

m. Falciatore: Chi sega


s.

colla

falce.

chi se

itllc

in

li

libbri; Segnale, Segncolo:

Segretaio

Qualunque pezzo
moria
Ificcelti

di

pone

ne' libri tra foglio e foglio per annotazione, ricordo.


di

men

- Segnalelli

diconsi Quei curii


le

nastro o d'altro che han

mit attaccate con pasta al lembo di pagine dello stpsso foglio. Si appiccano specialmente ai foglj de' messali ov' il canone. - Bruco Porlanastri dicesi L'attaccagnolo de' segnali

due estredue opposte

m. Segretario, Segretaro, Secretarlo: Colui che si adopera negli affari segreti, e scrive lettere pel suo signore. Segretario, per Colui che mette in carta le deliberazioni di qualche adunanza o accademia. Cancelliere V. Camelie.
f.

Segretessa. s.

Segretezza:

Il

tener segreto.

Seggetta
dini
in

s.

f.

Berretta: Quella copertura del


i

capo che sogliono portare


religiosi

preti

ed alcuni Or-

che si pongono ne' messali, breviarj, ecc. de San Giambal lista; Neo: Piccola macchia
nericcia che nasce naturalmente
del

dottori di Collegio, per lo pi

qualche loro funzione. Essa formata di quatde' quali


il

sopra

la

pelle

corpo umano. S Segni che se mllan a-i bastardi; Crepunde: Segnali che si mettono nelle fasce ai bambi.ii esposti onde poterli riconoscer quando che sia.

formano quatlr'angoli, tre hanno per ciascuno un'aia saliente, ed


tro facce che

quarto
tutte

ne

privo;

quella

dei

dottori

quattro. Passi di

cartone

e coperto di seta o sile

ha

zodiaco o celesti diconsi Le costellazioni che in esso o vicino ad esso si trovano, ed anche Le dodici parli, nelle
;

mile stoffa tinta a nero;

quella

che portano

zodiaco

Segni

del

cardinali coperta di seta di

color rosso.

Segretto
culta
"

s.

m. Segreto

e Secreto:

Cosa ocnostro,

tenuta occulta; Arcano.

quali

SI

divide

l'

eclittica.

S S %
S

segno,

segno che, Ave a lesta a segno


Il

L'intrinseco dell'animo: /

Segreto, per La parte inlima del cuor mce segrelti

nd

sa

Y.

D D

signo alla sua sede alfabeiica. in t segno V. D. segno; Dar segno,. Dimostrare, Dinotare,

niscin; Nessuno sa miei segreti. per Ricetta o Modo saputo da pochi di far

checchessia,
n

Dar a divedere. se a segno V. se.

$
I)

Fa segno ; Far segno


senza parlare.

o gesto per

farsi

intender

segno co-i uggi ; Ammiccare, Far occhio o

d'occhio.

Accennar

cogli

occhi.

Nelle Arti fabbrili dicesi d'Ogni ingegno o congegno, il quale divieti a chi noi sa l'uso dei serrami e sim. S In segretto; In segreto, Di segreto e sim. Poslo me l'ha avY. vale lo stesso che Segretamente : dito in segretto; Me lo disse in segreto.

70i8

SEG
Non m-

SEL
S Sfa seguo; Star sicuro, vale Esser certo, dubitare.

segrelto ; Tener il segreto: S Tegni 5 nifesfar !e cose occiilie e confidate.

Non

Segretto
parlare

s.

Carcere ove non


gretto;

m. Segreta e Segrete (al plur.): si concede a' rei di vedere o

Seg-o

con chicchessia:

L'han misso in sesegreta.

Seg-rtso

Lo chiusero

in

Seg-retto

add. Segreto e Secreto: Nascosto,

Recondito, contr. di Palese. camme 5 tran; Spgrelo come

il

tuono o come
Il

Certamente, Per fermo. Senza dubbio. s. f. Sicurt, Malleveria, Mallevadoria, Fidejussione, Cauzione, Pieggeria, Pregeria: L'addossarsi che fa alcuno l'altrui obbligazione ond' che chiamato per rispondere in suo nome.
Di certo. Senza
fallo.

avv. Sicuro,

Sicuramente,

un dado, dicesi nell'nso di Chi si (ascia facilmente scoprire un segreto, detto cos perch il tuono quando scoppia fa un gran frogore, e il dado scuopre sempre qualche numero. S Ommo segretlo; Uomo segreto, cio che conserva gelosamente il segreto.

Sicurt, Malleveria,

Mallevadore,

Fidejas.ore
il

Colui che promette per altrui obbligando s e

suo avere. Sld pe segrtce; Far sicurt. Star % Fa segrtce in sicurt. Entrar in sicurt, yagliono Assicurare, Essere o Entrare per mallevadore.

Seg-essa.

s.

f.

Sicurezza, Sicurt,

Secnril:

Se^a
la
Il

s.

f.

Sera: L'estrema

parte

del

giorno e

Lontananza d'ogni pericolo.


Sicurezza, per Riparo:

prima della notte.

Pe megio segcssa g'han


migliore
sicurezza vi

Sera, per Notte:

11

fwto un magin; Per fecero un muraglione. per Franchezza.

con
$

Questa sija ferma-ve a dormi Questa sera fermatevi a dormire con me. a bnn-a seja ; Dar la buona sera : Salutare

mi ;

altrui

nel

tempo

della sera.

Se^ui
Il

V.
,

a.

Seguire, Seguitare V. Seguita.

De primma

seja;

Di prima

sera, cio

Sulla

Seguire

usalo in senso neut. Accadere, SucceS

sera appena cominciata.

Cose n' seguo d tale? Che ne avvenne del tale? n per Venire in conseguenza. Sejaruita. v. a. Seguitare, Seguire: Andare o Venir dietro, e diersi tanto del corpo quanto
dere, Avvenire:

De
la

seja; DI sera: In tempo di sera. Fase seja; Fare o Farsi sera: Imbrunire, Venir
sera.
Sull'

In scio fd da seja;
s.
f.

abbassar

del

giorno,
sera

Sull'imbrunir del giorno.

dell'animo e di altre cose.


II

SeS'Uxi-a^
in

Serata:

Lo

spazio

della

Seguitare, Seguire, Proseguire, Continuare.

Il

cui

si

veglia.
s.

per Ripigliare
s.

il

ragionamento.

Sei^euti^ta.
dalle strane

m. Secentista: Scrittore del


stile fu

Sg'uito
guimento.
I

m. Sguito, Continuazione, Prose-

secolo decimosettimo, in cui lo


e frequenti

guastato
s'intro-

metafore

che

Sguito,

Accompagnamento, Comitiva, Corto,


-

dussero;
rale

Codazzo: Accompagnatura di molle Corto propriam. Codazzo di persone che accompagnan la sposa quando va a marito, o un bambino portalo a battezzare. Corteggio e Codazzo, Sguito di persone che vanno dietro a gran personaggi per cerimonia o per dimostrazione d'onore o d'ossequio o di stima.
Corteggio,
persone.

Seicento;
Seig-a

ed anche Colui che usa un tale stile. Seicento e Secento: Nome nume-

che contiene Sei centinaia. s. f. Segala, Sgale e Sgola: 9J)ecie di biada pii minuta, pi lunga e di color pi
fosco del grano.
s.

Seig-lie

f.

pi.

Stole:

Nome

che

si
si

Certe piccole scoppiature o fessure, che

d a pro-

Seg-o
Il

add. Sicuro: Fuor di pericolo,

di

so-

spetto, Certo di sua salvezza,

Fuor d'ogni timore.

ducono spezialmente ne' capezzoli delle poppe delle donne lattanti e cagionano una dolorosa
lacerazione.

Sicuro, prr Certo, Chiaro, Vero, Immancabile.

per Colui che pu assicurarii di suo sapere di suo potere.


sicuro

Seimia;
Seittro

Seimila:

Nome

numerale

che

com-

prende Sei migliaja.

Andd
al

a-o seguo o in sci seguo; Andar sicuro, sul sicuro o alla sicura, vale Andar
Mettersi
ch'ella riesca

Seixao
Selcia
mento

V. Ceitlro. V. Ceixao.

con sicurezza, senza paura; e fggrat.


a far qualche cosa con sicurezza
facilmente.

V. a.* Selciare, Inselciare, Inseliciare: Lastricare con lastre di selce V. Astregd.


f. Selciato e Seliciato: Pavis. Strada lastricata di selci V. Astrego^.

Selcia tua
Non Non
correr rischio.

seguo m. avv. Di sicuro, Sicuramente. S se a-o seguo o in seguo; Star al sicuro o


nel sicuro o sul sicuro, vale

Do

seguo; Star sicuro, vale


per
sicuro o
dubitare.

correr rischio.

Celidonia V. Celidonia. Selissn V. Erba cardaenn-a Sella Arnese che Sella


s.
f.
:

Esser fuor di pericolo; e talora Slare o Tener


sicuro

schiena

del

cavallo

voce 'r6o. pone sopra alla per poterlo acconciamente


nella
si

per

certo,

Aver certa
nel
si-

opinione,

Non

Fase pc segua nn-a cosa; Aver una cosa carniere, dicesi Quando uno crede d'averla
;

cavalcare.
all'inglcize
rileva
;

Sella inglese:

Sella,

il

cui arcione

pochissimo.
Sella

da donna;

da donna.

curamente. S Mette in seguo


al

Porre o Mettere

in

sicuro o

sicuro, cio Porre checchessia in istato di si-

S Cavallo sensa sella; Cavallo disellato. % Quando n se pa batte 5 cavallo se batte a sella ovv. Se batte a sella pe n poe batte

Il

curezza, togliendo l'occasione di poterlo perdere. in seguo nn-a figgia; Mettere in serbo

B cavallo V. Cavallo.

Sella,
altre

una

fanciulla,

cio in un ritiro, in educazione.

S IVe tdn seguo ci che de certo che della morte, cio

mot; Ne son

pi

Ne

son certissimo.

che fa le selle e le da cavalli, non che tutte cavalli da le barde necessarie per adoperare sella e da tiro.
s.

m.

Sella jo:

Colui

parli de' finimenti

SEM
Sella. V. a. Sellare V. Insella. Slla<o s. m. Sdano, e dotlrinalm.
Apio. T.
si
I)

SEN
Semplicit,
Schiettezza,
Sincerit,

709

Ingenait,

boi.

Apium

graveolens.

Appio o Pianta cUe


la

coltiva negli orli

per oso delle cucine, e

cai radice ingrossata e inabiancata mangiasi cruda

Semprevivo
Barba
di

conlr.

di

Malizia,

Inesperienza, contr. d'Accortezza, Naturalezza, contr. d'Affetlazione.


s.

m. Semprevivo, S"mpreviva,

e colla in diverse maniere. Fn

Roma
di

e in e

Lompro-

bardia volgarm. chiamasi Seller.

Sellili

s.

m.

Sellino.

Dimin.

Sella,

Giove, Erba da letti, Orchiells, Guarda case. Semprevivo de' muri, Sopravvivolo maggiore. T. boi. Sempervivum tectorum. Pianta

priam. dicesi Quello del cavallo per trainare.

che nasce sopra


colline .-assose,
fiori

vecchj muri, sui letti, sulle


luoghi esposti
al sole.
I

Semena. v.

a.

Seminare

Spargere
sopra

il

seme sopra
materia

in

suoi

terreno a ci preparato o
alla a prodarre.

allra

sono
le

di color roseo e porporino,

un po' vel-

lutati;

Seminare, Disseminare, Spargere, e fig. Divolgare. agdgge pe arrechugge pfceri .V. Agggia.

bislunghe,

sue figlie, succose, spesse, carnose, puniate e sempre verdi, esalano un


'

o zizzania; Seminar
minar
la

la

zizzania,

figurai.
le

Se-

discordia, Metter male fra


rteogiie. Prov.

persone.

odore appena sensibile e rinchiudono una quantit grande di sugo acquoso, opaco, acidulo, il quale contiene molta sostanza calcica, di sapore

S Chi nd
%

semenn-a non arrechugge ; Chi non


chiaro.

semina non

Semellaio

Morso seito e Arv bagnu, beato quello chi ha semenu V. Arvi (nome). s. m. Seminario V. Seminio. Zugo d semenio; Giuoco del lotto: Quel
i

come salso. Havvene un'altra variet, chiamala Sedum acre, e volgarm. Semprevivo minore o Vermicellaria, che ha gli stessi caratteri del Sempreacre, astringente, e

Semnn
La
farina
s.

vivo maggiore.
s.

m. Curcnss,

dicesi nella

Toscana

giuoco, nel quale

primi

90 numeri

dell'abbaco

pi grossa del semolino (smoa).


del corpo
il

Semenu
Semensa

sono riposti alla rinfusa dentro un'urna, d'onde poscia se ne traggono a sorte cinque. Colui vincitore, la cui polizza contiene in parte o in tolto, secondo certe regole, i numeri sortiti. s. m. Seminato Luogo dov' sparsa la semente ossia II terreno sementalo. S Atidd fua d semenu V. And. s. f. Semenza, Semente, Sementa, Seme: Sostanza nella quale virt di riprodurre cosa simile al suo subbielto.
:

Sen

m. Seno: Quella parte


la

amano
sacra.

che tra

fontanella della gola e

bellico.

d'Abrammo; Seno d'Abramo.


Luogo
di

t\ di

st.

riposo dov'erano

le

anime

degli eletti

prima della venuta di N. S. G. C. Mette in sen; Mettere in seno, vale Metter checchessia nella parte del vestimento che copre il seno.
s.

Sen
rit

m. Sereno, Serenila: Chiarezza del cielo

e dell'aria, pura e senza nuvoli; contr. d'Oscue di Torbidezzi.

Seme, Principio, Origine, Cagione.

Sexnensetta

Stirpe, Razza, Discendenza. de cneva; Canapuccia. de Un; Linseme, Seme di lino. S And in semensa; Tallire V. And. s. f. Semenzina, Seme santo:

Doppo nvio ven 5 sn V. Nvio.


:

S Fase sn; Serenarsi, Rasserenarsi sereno (proprio del cielo).

Farsi, Divenir

Sn
$

add. Sereno, Chiaro:

Che ha

serenit.

se fa sn; Il tempo affina, dicesi in Marin. per dire si rischiara, si rasserena.


s.
f.

tempo

Semi d'un'erba della da bolan. Artemisia judaiea, i quali coperti di zucchero, e fattone minala confettura,* si danno ai bambini o fanciallini

Snapa

Senapa e Senape:

Semi d'una

pianta dello slesso noni'', detta dai bolan. Sinapis

uigra. Sono d'acutissimo sapore, e servono a far

tormentati da' vermi.


s.

mostarda, senapismi, ecc.

Sementili

m. Sementino. T. boi. Agaricus sementinus. Sorta di fungo che nasce a grappi in alcuni poggi e ciocche d'alberi nel tempo della semente, donde gli venato il nome.
grato
al

Senapiximo m. Senapismo: Sorta d'impiastro irritante folto di senapa, lievilb ed acelo. Senato m. Se'nato secondo dei tre grandi
s.

s.

Il

poteri dello Stalo, che nntamente alla dei Deputati costituisce


il

Camera

gusto e all'odorato;

rarissime

volle

Parlamento nazionale
il

portalo sul mercato di Genova.

(salva la Reale sanzione giusta

disposto dello

Seminio m. educano giovanetti Seminarista


s.
i

Seminario:
s.

Luogo dove

si

Statuto,
a'

largito nel

18i8

dal

Re Carlo
il

Alberto
nella

iniziati allo stalo ecclesiastico.

suoi

popoli), al quale affidato

potere leterzo

m. Seminarista. Colai che

gislativo.

Onde

il
il

primo potere consiste


secondo nel Senato ed
il

Semme;
lai.

in educazione nel seminario.

persona del Re,


stoeto

Una

volta:

Ghe son

semme;

nella

Vi sono stalo una volta. Voce del contado, dal

Senato
nello.

Camera de' Deputati. s. m. Senatore: Membro


s.

del Senato.

Semel.
s.

Sempiterno
Amaranto
T. boi.
vestili
zetti

Sencioadd. Scempio, Semplice;


m. Solfino,
Erba zolfina,

contr. di Doppio.

Seneento
becco nero,
periori
e
il

ni.

giallo. Elicriso,

Gnafalio, Perpetaino.

Rondine

di riva.

Topino, Balestruccio, DardaT. ornit. Hirundo ripail

Gnaphalium orientale. Pianta della famiglia delle Composte, che produce molti fusti
di

ria. Uccello del genere delle Rondini, che ha


l'iride

scuro-nera, tutte

le parti

su-

foglie

colonose, terminanti con


le

mazdi
tal

petto, color

grigio-cenerino; gola,
;

di

fiori

composti,
zolfo,

coi

squamme sono

gozzo e addome, bianchi


chiati

fianchi bianchi,

mac-

un

giallo

di

lucide, e

mantengono un
citrina

colore anche disseccale.

sarvcego; Solfino salvalico, Stecade


Stcccadu.
s.
f.

V.

longitudinalmente di cenerino; ali e coda, bruno-grigie; coda forcuta; piedi nudi, nerorossastri. Arriva in aprile; annida lungo i fiumi
n^lle fessure degli
alti

dirupi cbe vi

si

trovano.

Semplioitae

Semplicit,

Sempiicezza:

Ingrossa mollo, e non cattivo a mangiarsi.

QaaJil e Slato di ci cbe semplice.

Seneent5n

s.

m. Rondine montano. T.

ornit.

710

SEN
dello slesso

SEN
genere
H

del precrdenle.

Hirundo rupestris. Uccello Ha il becco


bigio nnforme;

Sensibilit:

Senso d'umanit, Compassione, Teavv. Sensibilmente, Sen-

bruno-nfiro, l'iride

nerezza di cuore.

giallo-rossiccia; tulle le parli superiori di color

Senscil>iliriente
chfi

gola, gozzo e petto,


i

bianchi,

sibilemente, Sens;vamenle,

Con

senso. In

modo

fianchi bruno-grigi; sotleggermente ceciati; tocoda bruno-nera; coda troncala con macchie bianche; piedi grigio-nerastri. Annida ne' dirupi fiumi come il precedente; comune lungo lungo primi di la Trebbia verso Bobbio. Arriva ai marzo, emigra in settembre. fSeniia< s. f. Sena. T. boi. Sena orientalis, ovv. Cassia orientalis. Nome officinale delle foglie d'alcune piante del genere della Cassia, che crescono nell'Egitto e ne' paesi circonvicini. L'odore e il sapore di queste foglie nauseoso e de' pi ributtanti. La decozione di esse molto usata in medicina siccome purgativo. s. f. Gruccione, a Pisa Tordo marino Gorgoglione, a Siena Grottajone e Barbiglione. T. orn. ferops apiasler. Uccello del genere delle
i

cade sotto

sensi.

Sensiti-va.

(Erba) V. Erba.
s. f.

SensuELl tee

Sensualit

Stimolo del senso.

Sente
cola

s.

ni.

Senliere'e Sentiero, Viottola: Picne' campi.


:

via praticabile, fatta


s.
f.

Seuteusa.
sione di
H
I)

lite

Sentenza e Sentenzia pronunziata dal giudice.

Deci-

Sentenza, per Condanna.

Motto breve e arguto approvato comunemente


la q leslione, ma ordina, soltanto qualche cosa per l'istruzione od il rischiarimento della

per vero.

Un

interloculota; Sentenza interlocutoria, dicesi di giudizio che non definitivo, cio che non
decide

Snn-a.

controversia.

Meropi,che ha
della fronte

il

becco nero,

l'iride

rossa; penne

bianche e verdi; quelle poste sulla

base del becco, interamente bianche; vertice, occipite

e parte superiore della schiena, color ca-

Giudizio pettorale: Specie di giudizio d da' Magistrali sommariamente e anche senz'obblighi di motivo. g L' mogio un aggiustamento magro che nn-a sentensa grassa V. Aggiustamento.

sommaria;
che
si

groppone, di color Di passaggio annuale in aprile e maggio. Viaggia in branchi e sempre molto alto nell'aria, mandando continuamente una voce rauca, che si pu esprimere col gra gra gru, pronunziato con suono gullnralc. Abita i luoghi ove il terreno arenoso; cibasi d'insetti; scava il yido nell'arena; si prende facilmente a volo coi fucile o tendendo de' lacci all'apertura del suo nido. s. m. Sinopia e Senopia: Specie di terra di color rosso che serve a varj usi. Sensa.; Senza, antic. Sanza: Prepos. separai, che indica mancanza d'alcuna cosa. atro ; Senz'altro, Senza dubbio. Certamente, Asstagno vivaee,
;

quelle

del

verde-mare

la

coda

troncala.

S Motiva nn-a sentensa; Allegare o Dare livi d'una sentenza V. Motiva. S

mo-

Spd sentense; Sputar sentenze:


tenze
detti sentenziosi per lo pi

Profferir sen-

con affettazione

e dove non occorre, Affeitar gravit di doitrina.

Sentenzia,
Giudicare.
M

v.

a.

Sentenziare: Dar sentenza,

Sentenziare; Condannare per sentenza.


V. a.

Senti
sioni

e neut. Sentire: Ricevere le impres-

che

si

produ'^ono nel corpo dagli

oggetti

Senuio

esterni sensibili o nell'animo dalle interne pas-

sioni: Sunto

bile chi

me

rode; Sento

la bile

che mi rode.
"

complimenti; Senza buona. dbbio; Senza grazia; Senza


solutamente.

cerimonie, Senza compli-

menti, Alla

dubbio, Certamente, Sicuramente. garbo, Svenevole, Sgraziato, Dis-

'I

Sentire, per Udire, Ricevere l'impressione del suono coll'orecchio: Stw a sent cose 5 dixe; Stale a sentire che cosa egli dice. per Odorare, Attrarre l'odore: Senti che bdn oda; Senti come olezza soave. per Gustare, cio Apprendere o Discernere per mezzo del gusto la qualit de' sapori: Sci

adatto.

sente
s.

un p che sav
!

cattivo

Senta un po' qual


col tatto

Sents,

m. Sensale: Quegli che s'inlromelie nelle contrattazioni di compre e vendite per'


agevolarne
la

pessimo sapore

conclusione.

che

da cavalli; Cozzone. da matrimonii V. Matrimonio. Sensaja. s. f. Senseria: La mercede dovuta


sensale per l'opera sua.

al

it

per Senti Riconoscere che mani fredde moen freide per Aver sapore: Quello vin osante un p un pocolino de muffa; Quel vino per Sapere, Aver Ho senlio di che
Tastare, cio
:

? Sentite

sente

di muffa.

notizia:

fSensa-zion
8

s.

f.

Sensazione

Impressione che

ecc.

Ilo sentito dire che ecc.

l'anima riceve per

mezzo

de' sensi.

Fd

sensazin; Far sensazione, Ferire, Toccare,


add. Sensibile: Atto a comprendei sensi.

Commuovere.

Sensoibile
dersi
col

mezzo

M Sensibile,
trim.

per Facile a ricevere sensazione; alantic.

Sensitivo,

Sensivo.

ben ma nn-a cosa; Sentir bene o male alcuna cosa, vale Averne piacere o dispiacere. d'nn-a cosa; Sentirsi d'alcuna cosa, vale Aver occasione di ricordarsene per danno o dispiacere ricevutone: ne senti pe un pesto; Egli se ne sentir per nn pezzo. g Fa senti; Far sentire: Far intendere. Avvisare. Non voler S N voci senti parla d'nn-a cosa;
sentir niente d'una cosa.

Aggiufito a dolore, dispiacere e simili, vale


assai.

Che commuove
stoso e grave.

Che

riesce molto disgu-

Non ne
S Sld

voler sapere,

Non ne voler sonata, n sentirne parlare.

S Chu senscibile; Cuor sensibile, cio compassionevole.

a senti d'arescSso; Origliare: Lo stare di nascoso ad ascoltare quello che alcuni insieme

favellino di segreto.
s.
f.

Seii80il>ilitae
le

Sensibilit

Qualit per

coi gli animali e le piante sono atti a ricevere

impressioni dei sensi.

sanit corS Sentise n. p. Sentirsi, parlando della porale, vale Passarsela, e corrisponde al lai. Valere: Cdmme ti te senti? Come li senti?

SEQ
B

SER
tiene saldo
si

711

Sentirsi, per
li

Essere disposto, Stimar bene: Se


ti

un cavo, Estremit d'ao cavo che


sequceo

te

senti d'andghe ecc.; Se la


Udirsi

senti d'an-

tiene stretta.

darvi ecc.
n

parla tanto ciannin ch'6 n5 se sente; E' para cos sottovoce che non si sente. S Sentise ben o md ; Sentirsi bene o male, vale
pe':

% Mette a-o

nn-a persdnn-a; Metter


l'uscivi

uno

alle

strette,
il

Stringerlo fra

il

muro.

Serrargli

basto addosso, vagliono

Violentare

alcuno a risolversi senza dargli tempo a pensare


replicare.

Esser san o infermo, n jV sentise de fd nn-a cosa; Sentirsi o Non sentirsi di fare una cosa, vaie Averne o Non averne volont ; ed anche Sentirsi o no capace, acconcio, disposto ad essa.

Sequestra,
il

v.

a.

Sequestrare.

T. leg. Porre

sequestro sui beni mobili o immobili; allrim.

Staggire,
n

Fare staggina,
uscire

in t'nn-a casa, ecc.; Sentirsi in una casa, in un luogo e sim., vale Senlirvisi rumore: A l' nn-a casa dve se ghe sente; Eli' una casa dove ci si sente. remescid 5 sangue, e bte; Sentirsi rimescolare il sangue o sempiicem. Sentirsi rimescolare: Prender rimescolamento, agitazione e sim.

Sequestrare, gsasi anche per Obbligare una per-

sona a non

d'alcun

luogo:

L' oegua

m'ha
str
in

sequestrali in casa; L'acqua mi sequecasa.


s.

Sequestro
della Giustizia

m. Sequestro, Staggina: Ordine


effetti

per fermare

del

debitore

Serafiu
fica

ad istanza del creditore. s. m. Serafino (voce ebrea che signiArdente):

tutto r5//o

S-ntirsi pesto,

affranto, fiacco,

Nome

degli

spriti

celesti

della

Chi ha faticato molto, o di Chi stanco d'un lungo viaggio e sim. n un d in gualche lugo ; Sentirsi un dolore e sim. in qualche parte o membro del corpo, vale Aver qualche parte o membro del corpo alterata da infermit. Sentir dolore: Cose ti te senti
sbattuto,
dicesi d

prima gerarchia, cos detti dall'ardente amore di Dio onde sono accesi. Sera^ta s. f. Serata Nel linguaggio teatr. dicesi
:

La rappresentazione
a benefizio d'un

d'un'opera data nella sera

attore o d'un cantante; altrim.

Beneficiata e Benefiziata.

a-o brasso ? Che ti senti al braccio ? S Cose che n se san mai sentie; Cose inadite
inaudite.

Seren.
si

V. Sn.
s.
f.

Serenata
danno
in
la

Serenala:

Qoe' concerti

che

notte al sereno presso alcuna casa

Fase senti; Farsi


le

sentire, vale

Dir con forza

occasione di matrimonio o per alcun paradd. Serenissimo: Ttolo che


di

sne ragioni.
s.
f.

ticolare festeggiamento.

Sentinn-a.
della

Sentina
quale

La parte pi profonda
tutte
it

Sereniscimo
d e che
s

nave, nella
,

scolano

acque mobile
s

che penetrano
w

coperta da un tavolato

che chiamasi Tagliuolo o Costrato. Sentina, metaf. dicesi d'Ogni ricettacolo


brutt ire materiali,

non sono dava anticamente alle Genova e di Venezia.


a'

principi che

si

sangue reale, Repubbliche di

di

Serenitae
ti

s.

f.

Serenit

Qoiete, Tranquillila,

come

di

scelleratezze.

Giovialit d volto.

Sento

s.

cosa, avuto quasi di

m. i^entore: Indizio, Avviso di qualche nascoso e non ben certo.


V.
a.

Serenit, per Astratto di Serenissimo:


renitce; Sua Serenit.

So Se-

Separa.
S Separse

Separare, Disseparare, DisgiunDividersi.

gere, Distaccare, Sceverare, Dividere.


n.

Serenn-a. Serietse

V. Snn-a.
f.

s.

Seriet

Contegno grave, e Lo

p. Separarsi,
s.
f.

star senza rdere.

tSeparazion
n Separazione, per

Separazione, Separamento,

Serio
g

s.

m.

Serio, Seriet

V. Serietce.

La risoluzione che fanno due

coniugati di vivere separatamente l'uno dall'altro

S Jn sci serio m. avv. In sul serio o Sul serio, Sul sodo, Da senno. Seriamente, Con seriet,

Seporta
S^'pulcro:

per accordo o per alto legale. s. f. Sepoltura, Sepoltura, Sepolcro,

Piggid nn-a cosa in scio serio; Prendere una cosa sul serio, vale Offendersene, Aversene per
offeso.

Luogo ove

si

seppelliscono

morti;

Tomba, Fossa, Tumulo, Avello. S Anchu in figa, dman in seporta; Oggi vivo, domani morto V. Figa.

Serio add.
e
n

Serio

Che osa

ne' suoi

modi

gravit;

Che

sta

senza ridere,

Seppelli
Seppia,
.

V. a. Seppellire, Sotterrare, Interrare

Serio, dcesi anche di Discorso e d'altre cose, e vale Grave, Considerato, Importante e sim.
s.

V. Assotterrd.
s. f.

Seirptn
ittiol.

ra.

Serpentone;
d
f.

Strum.

musicale

Seppia. T.

Sepia

officinalis.

d'ottone ritorto, di voce assai


dalla sua

bassa, cos dello

il maschio della quale si chiama Calamaio da un certo umor nero a guisa d'inchiostro che in s racchiude. Ha le branche quasi simili a quelle del polpo, ed un certo osso bianco che vien adoperato dagli orefici per gettare le

Specie di pesce,

forma come
s.

mezzo serpente.

Serpentinn-a.
pentina.

Serpentina o Ruota serT. orimi. Quella ruota che serve a di-

videre S

il

tempo.
v. n.

Erba serpentinn-a V. Erba.


Serpeggiare e poelic. Serpere:

minuterie de' loro lavori.

Serpezz.
ComAndar

Seq.uadcl]:*i,

v. a.

Stringere, Serrare,

torto a guisa d serpe.


v.
a.

primere, Coartare.

SequaddiTO
vlta,

Serra
m. Chiave, Serraglio. T. munel mezzo dun arco o d'una

s.

apertura qualunque Io strum.

Serrare, Chiodere: Opporre sd suo proprio per

rat. Ultima pietra

pi acota nella parte interiore


altre
s.

superiore, affine
lotte
le

che nella di chiudere cosi e tener ferme

pietre.

Seq,iieo
cai
si

m. Seqaaro. T. marin. Mezzo con siringe o si comprime, Ponto in coi si

chiuderla acci non entri od esca cosa alcuna, per colle differenze seguenti Serrare Porre un ostacolo maggiore al passaggio d'una cosa per mezzo di toppa o chiave, catenaccio e sim.; Chiudere propriam. significa Coprire un'aperlora altra cosa patente con un corpo che la renda
:

712
inaccessa
al

SER
piede, alla

SER
del castello di prua la
al

mano e anche alla semun uscio, un'imposta, una finestra coi vetri e con le imposte; un armadio con gli sportelli; una cassa, un baule, una scatola col coperchio ecc.; si chiude un campo con siepi; n quello Serrare; si chiude una porta colla semplice imposta, ma si serra con la chiave
plice vista. Si chiude

marra d'un'ncora, messa

suo posto nel tempo della navigazione Serrag-g-ia, s. f. Chiusino. T. fornnj. Quella piastra di metallo, e per lo pi di ferro, con che fornaj chiudono la bocca del forno.
i

Serrag-g-io
giardini,
cipi

s. m. Serraglio Castello con sempre chiuso e custodito, ove prin:


i

(Tommaseo, Sinon.).
V Serrare, per Stringere, Comprimere. per Terminare, Finire, Conchiudere.

orientali

tengono chiuse

le

loro

femmine;
fiere

altrim.
it

Harem.

Serraglio, per

Luogo dove
venuti
alla

chiudono le
stranieri

In neut. assol. Pareggiare


fuori tutti

il

dente, e dices

ed

altri

animali

da

paesi

per

de' cavalli ed anche delle hovihe

quando avendo

esporli soventi

pubblica curiosit.
s.

messo

denti, ed essendo giunti alla

Senrapennoin
broglj di bolina.

loro naturale grossezza, non si conosce pi l'et loro. Nel giuoco della dama, vaie Aver fatto il pieno,

T.

mar.

e
le

si

dice

Quando

tutte le tavolette

sono impo-

state in

modo che

l'avversario
d'altri

non pu allogarvi

Serrata
Sorretta Serrotte
il

sono Q'iallro corde, vela; servono a raccogliere le vele V. Ciuvua.


s.
f. f.

m. Serrapennoni o ImNella vela di maestra due a ciascun lato della


ai loro

pennoni.

sue; e cos dicesi


ClelaJ,

giuochi,
di

come
mura,

del

Seghetta: Piccola sega.


pi.

domino, ecc. Chiudere, per Circondare un, luogo


filetto

s.

Serrette.

T.

mar. Tavole
,

di

del fasciame o bordalo che riveste inlernamenle

siepi, ecc.:

Han

serrii tutta
la

villa de seze;

fondo

ed
s.

il

fianco

della

carena

inchiodale

Hanno chiuso
w

a che combaciano co-o ciave; de fua;


vittu;

In signific. neut. per Combaciare, Sigillare, Turar bene: Mice che quella scloa a scere ben; Procurate che quella scatola chiuda bene. a porta in ta faccia V. Porta. a stalla quando i bu sn scappce V. Bu.

tutta

villa

di

pruni.

sulla

faccia interna
f.

delle
:

coste.

Serrua
segando,
it

Segatura

Quella parte del legno

che, ridotta quasi in polvere, casca in terra in

Segatura, per La
sega.

divisione o fessura che

fa

la,

Serrare

alla

vita,
alla

dicesi

delie

vesti

Serrua
ittiol.

strette

persona.

Serrare o Serrare a chiave. Chiavare.

Serrar fuora, Fiiorchiudere V. Fita.

s. f. Merlone e volg. Serriola. T. Lischia glnycos. Posce di mare, di prima qnalil, molto somigliante alla Leccia, se non che pi compresso nel corpo. Il suo colore

drento; Chiudere, Rinchiudere, ed anche Serrar


dentro.
e veje; Serrar le vele, vale Piegarle, Accoglierle
sul

snifdosso turchino, e bianco nelle parti inferiori.

Serru
gname;
I)

s.

m. Segatore: Colui che sega


pass.

il

le-

altrim. Segarino.
p.

pennone e

legarle

dopo averle primieramente

Serru
Ave

Serrato, Chiuso V. Serra.

imbrogliate.

fua da porta V. Porta. uggi, Serra i uggi a nn-a persnn-a V. uggio. S barcon in ta faccia V. Barcdn. 5 crocco; Cessare, Finire V. Crocco. un in t'n lugo; Chiudere alcuno in un luogo: Porlo in luogo donde non si pu uscire. un libbro; Chiudere (e non Serrare) un libro. nn-a lettera; Serrar una lettera, vale Sigillarla; e anche Terminarla, Finirla. nn-a persnn-a fra quattro mage; Chiuder uno fra quattro mura, vale Imprigionarlo. nn-a procescin, un convoglio, ecc.; Chiudere una processione, una schiera, un convoglio o
sim., vale

Sersa

Servezia

Serva
sta
I)

di Rado. chu serru; Avere il cuore oppresso. se un chu serru; Essere un golpone, un lumacone, un soppiattone, g Trotto serru; Trotto chiuso o serrato V. Trotto. s. f. Gelso, Moro. T. hot. Morus alba. Albero nolo, la cui foglia si d in cibo a quei bachi che fanno la seta. V. Lavativo. s. f. Serva, Fante, Fantesca: Donna che

Serrato, Unito,

Fitto; contr.

a servigi altrui.

Laccetto. T. filatr. Cappio o simile che, fermato


alla

spalla
la

della filatrice, serve a


la

meglio soste rat-

nere

rocca,

cui

estremit inferiore

tenuta nell'allacciatura della vita.

Andar dietro a

tutti.

Serva
nella

Servalo

V.

Funzo neigro

S Chi ben scer, ben arve ; Chi ben serra, ben apre o ben trova V. Arvi (verbo).

voce Funzo.
V. a.
altrui;

Servi
servigi

continuo arvi e scera V. Arvt (verbo). % Serrdse n. p. Chiudersi, Serrarsi dentro. n Parlandosi di piaghe o sim., Rimarginarsi, Ram%

Un

Servire: Impiegar l'opera sua nei ed usasi col 5 e col 4' caso,

n Servire, usato col S caso, vale Imprestare ad

uno

Provvedere

uno, e

dicesi

di

danari e

marginarsi, Saldarsi, Cicatrizzarsi.

S Serrdse in casa; Chiudersi in casa: Non uscirne. M in t'n mnest, ecc.; Chiudersi in un chio-

sim.: De quanto posso posso servirvi ?


t)

servive ?

Di

quanto

stro, in

un monastero e sim., vale Farsi


d'io

reliIl

nd servo niscin;

gioso, claustrale.

per Dipendere Detto


ch'ella

dalla potest d'un


lo

altro:

Mi

un

tramezo a nn-a /)oWa;


a

Pigliare o

Farsi un granchio
gersi

secco,

si

dice dello Strin-

non servo nessuno. assolutam.. Slare con altrui e prestargli il suo servizio per mercede: De scigna ch'a l'ea , gh' toccu d'andd a sorvi; Di signora
era, le tocc a

un dito
il

gitura

due cose, per la quale strinsangue ne viene in pelle.


tra
a.

Serra

andare

servire.

v,

Segare: Recidere con sega.

fSerra^lbosse

s. m. Serrabozze. T. mar. Un grosso cavo che serve a tener fermo al bordo

a nn-u cosa; Servire a una cosa, cio Usarla, Adoperarla a questo, Aver facolt a questo: O fugo 5 serve a ascdd; Il fuoco serve a scaldare. da amigo; Servir da amico o dall'amico; ed

SEB
ironicam. Servir di coppa e di coltello, Servir t'ha proprio servo da amigo i proprio bene :
E'
li

SEU
S

713

Rende di servixi a patria; Servire Ben meritare della patria.


vizievole: Che volentieri
far servizio.
fa

alia patria

ha proprio servilo di coppa e


!

di coliello

Servixoso
Sessia.
e del
s.
f.

add. Servigiato, Servigiale, Ser-

E' l'ha proprio servilo bene

servizio, Pronto a
d'I'midit:

da canJ V. Cand. da comoditi; Servir per Incerniere od anche Servir per ripieno, si dice di Persona che non
adoperala se non a riempire
il

Siccit,

contr.

Aridit

della stagione

vaolo che ri-

quando per molto tempo non piove, terreno quando patisse difetto d'umidit;
s.
f.

manga accdenlalmenle. iw tutto e per tittto nn-a persdnn-a; Servir


aicoDO di coppa e
di
coliello,

aitrim. Seccore, Secchezza, antic. Secchila.

Sessin
di

Sessione, Congresso: Unione di


dice anche dello

vale Fare a

uno
sti-

pi persone per consultare, deliberare e gindi-

ogni sorla di servizio o Servirlo di lulto panlo.

care checchessia; e

si

Spazio

de badda; Servire graluilamenle, cio senza salario. pendio


in ta; Servir
la

tempo impiegato
e sim.
f.

dai Forensi

a dar consulto

a' litiganti

tavola, dicesi

de' famigliari

Sesta,
fare
i

s.

Mdano, Modulo, Forma: Misura


si

che servono

padroni a mensa. marotto; Aver cura d'un ammalato: Servirlo


i

Modello, cl quale
lavori

regolano

gli

artefici

in
le

loro, ed

differente

secondo

Burba. in rgndn;
t

ed Assisterlo attentamente. nn-a persnn-a de barba e de perrcca V.


Servir nel coscelto V. Rdgnn.

diverse professioni.
Il

Sesta.

T. scolasi.
l'
s.

La

sesta
;

classe d'una

scada:
in sesta.

Pippo 5
serve niscin V. Co-

in sesta
f.

Il

Giuseppe
quali

Sestiiin-a
rimano
il

Sestina: Stanza di sei versi


i

S Chi serve

comn, n

d'undici sillabe per ognuno,

per

lo

pi

mn

(s.

).

S Cose serve?

che pr? Che rileva? Che fa?

gli

altri

primo coi terzo, due assieme.


s.
f.

il

secondo col quarto


Serie
di

Che importa?
In che cosa posso servila ? In che cosa poss'io servirla, ubbidirla? S

Settantenu-a.
settanta cose.

Settantina:

Settanteximo;
Settecento
sette giorni,
s. ni.

N
non

se
si

pu servi a dui padroin ; A due signori pu servire. Prov. nsitatissimo per dire

Settantesimo! Nome nomer. ordin.: L'uno o l'ultimo di settanta.


Settecento:

Nome

numer.
di

che Non si pu seguir insieme la virt ed il vizio. % Servise D. p. Servirsi, Valersi, Giovarsi, Usare, Adoperarsi, Far uso.

Settemanu-a

che contiene Sette cenlinaja. Settimana: s. f.

Spazio

cominciando dalla

domenica sino
della

-^ da un; Servirsi da uno, nell'oso tose, vale Essere avventore di quello: se serve da mi; Egli si serve da me, n d'nn-a cosa ; Servirsi di checchessia Ap

al

sabato.

santa; Settimana santa: L'ultima settimana

profittarsene

Me
s.

s5n Servio
f.

dell' ocaxidn;

Mi

son servito dell'occasione.

Servili tse

Servilit: Atto servile.

quadragesima. V. Ammi. S Ammid in ta settemann-a passa settimana, cio S se de settemann-a; Essere di Cader il suo turno in quella settimana (ricorrimento dell'alternativa nell'esercizio di qualche
oRzio).

Servito

Servidore, Servo, Famigliare, Famiglio, Fante, ed in islile pi elevato Donzello: Quegli che serve, Che sta a
s.

m.

Servitore,

Set te migrili add. Settembrino:


Appartenente a settembre.

Di settembre,

posta d'altri, ecc.


ti

Setteniiia;

Settemila:

Nome

numer. che comord.

Servitore, per Persona dipendente.

Ligio, Affezionalo, Dedito.

Settn;
del

prende Sette misliaja. Settimo, Setlimano:


che segue dopo
il

Nome numer.
:

de Classa; Cicerone \. Cicerdn. dell' spid; Servigiale, Spedalingo; dicesi anche bassamente Pappino, dal portar le zuppe agli ammalali.

Sesto.

Settentrion
mondo

s.

m. Settentrione

La
od
al

piaga
aitrim.

sottoposta al polo artico,

Accurdd o Accordse pe servilo; Acconciare o Acconciarsi per servitore, vale 5Jetler o Andare
a

Quella parte del Inondo che opposta zod; Tramontana, Norl e Norie.

mez-

Setto da eargra;
i

Sedere o Piano della

stare per servitore con altri.


s.

Servixetto

m. Servigelto, Servigiuizo,
Il

seggiola: Q'iella parte della sedia so coi si siede. Se il Piano mipagliato Fior, lo dicono pure

Servigiuolo: Piccolo servizio.

Servixo

Impagliatura; e bench
prestare
paglia, sotto
tuttavia
il

Impagliatura

venga da
la

m. Servigio e Servizio: l'opera sua ad un padrone in cambio mercede; aitrim. Servit.


s.

cui

nome comprendon

sala,

di pattuita

Servizio e Servigio, per Favore, Piacere, Benefizio:

dicon pure Impagliatura di velrice, di canna, ecc., secondo che di vetrice, di canna d'India, ecc. Spesso 11 sedere Un lelarino CteJ
impagliato e mobile che
entra
neil' intelajatora

fallo

n
n

O m'ha reizo un gran servixo; Hi ha nn gran servigio.


servire nella Milizia.
collettivo

Il

della seggiola.

dd lugo cmodo; Sedile dei


grossa
tavola

Nome
Tutto

de' Servitori

che

servono

fermala

al

cmodo: Quella muro con apertura

Il

attualmente una persona.


il

vasellame di tavola: Tutto 5 ser-

vixo l'a
d'argento.

d'argento; Tutto
servixi;

il

servizio

era

Donna chi fa

Donna di

servizj V.

Donna.

S Diiata dd servixo militare; Durata della ferma.

Su

Settn
s.

tonda nel mezzo, sulla quale ono s'adagia per andar del corpo. Il sedile comunem. d marmo bianco o di lavagna, e talora anche di legno; se di legno dicesi Asse del cmodo. (Inj V. in setlSn alla sua sede alfab.
f.

Sorella

Nome

correlativo di

femmina

714
nati dallo stesso

SEU
i

SEX
S In t CI bdn d sunno; Nel pi bel dormire. S fn 15 primmo sunno; In sul primo sonno, cio Nel principio del dormire. S Mette sunno V. sopra Fd vegni sunno. g Piggid 5 sunno; Pigliare o Prendere il sonno,
vale Essere assalito o vinto
dal

Ira

padre e dalla stessa madre;

e dieesi anche di Quella nata solamente dal

mela

desimo padre o solamente


prima voce
gid
si

dalla

medesima madre.

Difesi anche suora, Sirocchia e Sorre,


poet.;
la

ma

scenda
istile

antica, n oggiotroso: l'ul-

userebbe se non in

sonno:

M'ha

tima poi prettamente latina. n Sorella pi particolarm. Suora, per Monaca;


si usa anche come aggiunto a nome di monaca^ troncando sovente Pultima lettera: Sti Ciaia, Su Violante; Suor Chiara, Suor Violante. M per Compagna, Amica intrinseca Su, cos ti dixi? Che dici, sorella? n Nel parlar famigliare si usa anche per Consimile: A mw chitra a p a su da vostra;

piggiu 6 sunno ; I\Ii pigli il sonno. Htitpi 5 sunno; Rompere il sonno: Guastare
il

sonno, Far cessare


s.

il

sonno.

Sunno

I)

m. Sogno, Insogno '(voce inusitata): Idee che, durante il sonno, vengono all'animo, il pi delle volte in modo strano collegate. Immagini del giorno ritenute dalla mente e riprodotte confusamente nel s(nno. Sogno, Iflsogno, per Chimera e Vana immaginazione.

medesima de zuggia grassa; Berlingaccino V. Grasso


ile

La mia

chitarra consimile alla vostra


collattanea,
Sorella
blia.

Idsie; Sorella

di

latte,

ossia allattata

dalla

g Brutto sunno; Sognacelo: funesto, Brullo sogno. S


g

Sogno

triste, terribile,

(add.).

Camme un
passaggio.

Su

sunno; Ceme per sogno, cio


dietro
a'

di

s.

m. Suolo: Ordine
l'una sull'altra.

di

cose poste dislesa-

pe

mente

Da
Fd

mente a-i sunni ; Andar

sogni.

su;

suolo a snolo.

Posto

avverb.

vale

di sunni; Sognarsi, Insognarsi: Far sogni

Suai
che

Distesamente, Per ordine, L'uno sull'altro. s. f. Suola: Quel cuojo grosso e sodo,
ordinariam.
si

V. Assnnse.
S

Paci un sunno;
incredibile,

Sembrare nn sogno: Parer


Voce
si

adopera
al

per

far

la

pianta

Non
s.
f.

se ne poter persuadere.

alle scarpe.

Suolo e

plur.

Suola (femm.)

Sussia.
del ront.
altrai

Soccio, Sccida e Sccila.


di

dicesi

propriam. La parte della scarpa che posa


I

Accomndita
il

bestiame
sotto

che

in terra.

Dizionari

confondono erroneamente

perch
e a
si

custodisca e governi a
pattuire,

mezzo
con-

l'una voce coll'altra. S Canyi a s u a-e scarpe V. Sod (verbo). S Non se b5n n pe sua n pe tomcea V. N5n se bn a ninle nella voce Bn. vorrieiva assomeggiseghc a sua de scarpe; S E' vorrebbe esser degno di portargli le suola dicesi per dinotate la grande inferiorit cheuno abbia rimpelto ad un altro. tSuooa.i s. m. pi. Zoccoli: Calzari simili alle
pianelle,

guadagno

mezza perdita o
stimi
di

altre

dizioni che

mnnem. coi v. Dare e Piggid in sussa; Dare o Pigliare

ed usasi coPigliare, onde: Dd o


a soccio.

Suttro Suxoa;

V. Ceittro. s. f.* Suocera: La madre della moglie

del

marito.

ma

colla

pianta di legno intaccata nel


"

mezzo
"

della parte che

posa in terra.
a

Scroj: Sorta di

zoccoli
ossia

tomajo,

quartieri

pianta di
pelle

legno,
altri,

Scarponi di

legno

che

usansi da' marina], da' montanari, conciatori di

Suxoo

chutta; Unguento di cerasa o di cerussa': Unguento che si fa con biacca ed olio, ed usasi in medicina come disseccativo. e nua, tempesta e gragnua V. Gragnua. che ti m'intendi, nua S Parlo a ti, suxoa , V. Nua. s. m. Suo^cero: Il padre della moglie
del marito.
s.
f.

ed

cui

occorre di stare luugamente


al

sall'umido od esposti

freddo.

Napol. dicono
T.

Severit

Severit, Rigore,

Rigidezza;

Scrocchi e

Frane. Sahols.

e alquanto pi Asprezza.

tSuoca^o
La parte

s.

m. Zoccolo

e Zocco.

archit.

Sevo
g

s.

m. Sevo e Sego: Grasso d'alcuni anicaiiii; le.

inferiore e e

pi larga del piedestallo.

mali che serve per far

Zoccolo
quale,

Zocco,

dicesi^alires

Quella

grossa
la

Ddd
la

sevo; Piaggiare, Adulare, Lisciare, Lisciar

tavola quadrata, per lo pi di pietra, sopra

coda,

Ugner

gli

stivali.

Grattar
tose.

gli

orecchi,

Su-uno

posano colonne, statue, vasi, urne, ecc.; altrim. Plinto, Dado. n Ceppo, Ciocco V. Ceppo da brxd in Ceppo. s. m. Sonno, dimin. Sonnetto, Sonnareilo, Sonnerello, Sonnellino: Riposo dalle operazioni esterne per assopimento del sensorio copiedestallo,

come sopra un

Dar

roselline, e

nell'uso

Dar

del

burro,

Sevolla, Sxa.
ma

vagliono Lodare soverchiamente per secondo fine. V. Ciula. Ciliegia ed anche Cerasa, s. f. Ciriegia,

mune, dato
degli animali. M

dalla

natura

per

ristorar le forze

poco usato: Frullo del ciliegio (Prunus cerasus) assai noto. Ve n'ha di varie specie e d diversi soprannomi, di cui io noter le princi-

Sonnolenza: Quella gravezza d'orchi e di testa che assale chi ha bisogno di dormire, ossia Grande voglia di dormire. S Cazze du-o srunno; Cascar dal sonno o Morir di sonno, vale Aver voglia grandissima di dormire. S Dormi de sunno duo, Dormi lutto d'un sunno

gali

pi conosciute fra noi. o

amacna

amarena; Amarina,

Firenze
nel

Vi'

sciolina, nelln

Lombardia Amarasca,

Piemonte"

Agriolta: Ciliegia piccola, sferica, coperta d'una bnccia sottilissima che si stacca facilmente dalla polpa e che sempre tinta d'un rosso vivo, ma opaco, che per altro non mai tende al nero.
polpa, rossa come la buccia, molle, piena sugo, fortemente subacido, che la rende ingrata nella mezza maiurit, ma che si modifica in seguito, e che riesce graziosa e d'un gusto

V. Dormi. Fa un sunno; Schiacciare an sonno, Far un sonno. Dormir un sonno. S Fd vegni sunno; Conciliare il sonno, Indur
8

La
di

sonno, Assonnare.

aromatico. Essa non pu gareggiare colle Visciole,

SEX
n colle razze intermedie, ma superiore a gelati, qualunque ciliegia per le conserve e e ancora pili per gli siroppi , nei quali spiega un giiSlo tnllo proprio e un cerio aroma che lo rende gralissimo. Matura in agosto. coi

SEZ

716

rilevata alla cima, pi larga che alla, ed eguaglia


nella grossezza quelle pi scelle delle

Duracine.
nelle

La sna buccia,
resche,
si

a principio rossa
nella

come

Ama-

carica

maturila, e prende un

Ciliegia marchiana: Sorta d cimollo gentile e saporita, che pende da nn piccinolo lungo e flessibile, e nasce per lo pi riunita a piccoli gruppi sulla lesta dei ramipi alla che celli ; la sua figura irregolare larga, e come cordata, mediante una satura poco sensibile che la taglia dalla base alla cima; la buccia fina, liscia, brillante, giallognola prima
liegia
,

mune in tiiiia come fra noi. camgginn-a ;

l'Italia,

in

nessun

luogo

per

nero purpureo, che spicca singolarmente nel luNon c' variet che la egnaglj conservala nello spirilo, ed la sola chfe riesca in islato di fruito secco, specialmente se passata nel stroppo. Matura in giugno; nei
cido della sua superticie.

per montuosi pi tardiva, ma ivi pi feconda che nei climi marini. Havvene un'altra variet, che ha la buccia di color rosso un po' pi carico delle Amarasche,
paesi

della maturit,

e poi

colorila d'un

rosso vivis-

meno nero delle Visciolone; la sua polpa anch'essa d'una sostanza gentile, e quantunque il suo sugo sia un po' acidulo, pare ha un sae

simo, che lascia appena travedere da un lalo il giallo del fondo; la sua polpa, genoralmenle giallognola, rolla spesso alla buccia da molle vene
di rosso, che si lato

pore assai grazioso e tutto proprio.


tra

Il

Visciolone

noi

si

distingue col

nome

d'Asci'oa

veaxa, e

sviluppano
dal
sole;

principalmente
essa soda,

nel

la

Visciola con quella d'Iscioa semplicemente.


di

neigra; Ciliegia nera: Sorta


appartenente
alle

ciliegia grossa,

pi

ballulo

d'un

duracine, di figura non tontinge d'un rosso assai nero,

gusto assai squisito e moltissimo ricercata nelle

deggiante, formata d'una buccia liscia e diafana,

mense. Varia in cento modificazioni diverse che ne formano molle razze secondarie, le quali^iversificano tutte in grossezza, in grado di colorito, in epoca di maturit, in delicatezza ed in nomi di Graffione sugo; quindi ne vengono rosso, di Popencino, di Cocomerina, di Seli

che nella maturit


e che cuopre

una

polpa carnosa, d'un

colore

sanguigno-;,ero e pien di sugo. Matura in luglio


e dura sino a tutto il mese d'agosto. L'albero proprio delle montagne, e non si vede guari ne' luoghi domestici e nelle pianure.

valicu, ecc.

pisciojua
sfumato, che
la

piscicela; Ciliegia acquajuola o acpiccola,

che ha la forma d'una ciliegia, ma ha la grossezza d'una piccola albicocca. Esso d figura tonda e marcato da un lalo con nn rudimento di snlra apsusina:

de Spagna; Ciliegia

Frutto

quaiola: Ciliegia
si

d'un colore

di

rosa

carica in proporzione che


la

maturit

ha

polpa scarsa,

aumenta acquosa, di poco

gusto, ed

pena visibile; ha il peduncolo corto come quello delle susine (brignoin); la sua buccia glabra
e trasparente, ed il rosso, di coi si copre, pi carico che nelle Duracine e meno nero che nelle Viscide; la polpa rosso-giallognola, non molto
acquosa, ed composta d'un tessuto di filamenti
fibrosi, che
le

poco pregio. Essa la prima a maturare, e dagli Agronomi consideperci di


tipo
i

raia

come
di

il

delle

ciliegie

polpa

molle.

Trovasi
i

in tatti

paesi d'Europa. In Italia riceve

nomi
s.

letta,

di

S:x,

Primaticcia, di Custrina, di MolTenerina selvatica, ecc. m. Ciriegeto e Ciregeto : Il luogo oxe


pi.

particolare;

il

suo

gusto

ha

son molti ciriegi.

poco

ciliegia,

e sente pi della snsina che della motivo per cui mcita pochissimo, facendosi soltanto figurare sopra le mense pel suo colore vvo e rilevato. giunca; Ciliegia moscadella; Ciliegia che ha il
rilievo

Sxe
in

s.

f.

Incotti,

vengono
tengono

talora alle
il

Vacche: Quei lividori che donne nelle cosce quando


la

fuoco sotto
di

gonnella per iscaldarsi

tempo

verno.
s.

Seixend
Pezzpllo

frutto di
liscia

mezzana grossezza;

la

sua

buccia
nel

d'un giallo bianchiccio, che

colmo

della

maturit diventa pi carico e prende

come

costantemente gialla, soda e gentile; nella media maturit essa conserva un poco d'asprezza, senza per avere l'acdulo delle altre ciliegie, e la perde affatto altinta di livido; la polpa,

ana

m. Luminello, in Tose. Sogherino: (natta) taglialo a foggia d'un'anima di bottone (unimetta) con carta sovra,)posla da una parte, e un bucolino nel mezzo, entro cui s'infila un pezzetto di moccoletto, per
di

snghero

mettersi a galla nell'olio delle lampade. Dal

lat.

Sxetta.

Cicindela, che significa Lucciola. s. f. Ciriegia secca; Ciregia in guazzo;


V.
a.

lorch

si

perfeziona sull'albero, acquistando allora


lo

Ciriegia candita.

un dolce cos vvo che alcuni Matura nel mese d luglio.


sua dolcezza e per
la

trovano smaccato. pregevole per la

Sexi

Staggire, Fare staggina, Sequestrare

V. Sequestr.

sua singolarit. Comunis-

Sexiia.

s.
f.

f.

sima nel Pistoiese e nel Pescialino, rara nel resto della Toscana, e in Genova non s conosce che da pochi anni, e s pretende che vi sia Slata introdotta dal march. Gerolamo Durazzo. gruffinn-a ; Ciliegia graffione V. sopra Sxa
catiigginn-a.

Sze
mar

s.

pi.

Staggina, Sequestro V. Sequestro. Pruni: Nome gener. d Tutti i


si

frntic,
le

de' quali
siepi.
s.
f.

vagliono

contadini per for-

Sezion
it

Sezione, Divisione; ed osasi co-

munera. a dinotare Una delle varie parti, nelle qiali diviso un dicastero, un ufficio e sim.
Sezione, Specie di divisione e suddivisione d'un
libro,

iscioa; Visciola e Visciolone: Ciliegia di polpa


tenera,

carnosa, delicata, colorita, e d'un

sugo

come sanguigno,

senz'acido,

ma con

un amaro-

d'un'opera, d'un trattato, ecc.

al dolce che la caratterizza, forma nn composto che la rende squisita. Essa (onda, compressa all'inserzione del piccinolo,

gnolo grato che, misto

de cadavere; Sezione di cadavere, presso gli Anatom. dices L'apertura d'un cadavere affine d'investigare la vera cagione della morte con
l'esame de' varj visceri.

716

SFI
Nome
namer. composto

SFR
di Sei

Sezze ;
e dieci.

Sedici

S S/ddo mi; Sfido io: Modo usilatissimo che si usa sposso a dire per dimostrare l'impossibilit

**n Taivoila in

modo basso dicesi per Ano, Culo: Ghe brxa 6 sezze; Gli brucia l'ano. Sezzeii s. m. Sedicesimo^ Sedcimo: La decima sesia parte d'un
intiero.

d'una cosa: Sfiddo


Sfido io a
S/kse n.
duello, a

mi a

leze dve

non

scrito;

leggere dove non scritto.


p.

Sfidarsi, Disfidarsi:

Chiamarsi a

battaglia. Provocarsi.

JSficciadlcio

add. Sfacciato, Sfrontato, Impudente, Malardito, Temerario, Petulante, Arrogante, ecc. : Senza faccia e vergogna , Non curante di vergogna.
s. f.

Sfiuxo
dal

add. Fiacco, Spossato, Snervato, Stracco.


v.
a.

Sft>ddira

Sfoderare,

Sguainare:

Cavar
o d'un

fodero, dalla guaina.


V. a. Sfogare, detto d'una passione

Sfo^st
Sfacciataggine, Sfacaffetto,

Sfk.ccia.ta.g'g'ue

vale Darle corso con l'opera o con atti


:

ciatezza, Sfrontataggine, Sfrontatezza,

Sf^cciu
Sf*a.i*so
s.

Impudenza, Arroganza, Tracotanza, Temerit, ecc. V. Sfacciaddo.

esterni

Lasciceghe sfoga a bile; Lasciale ch'egli


bile. in

sfoghi
Il

la

Sfogare,

signif.

neut.

parlandosi

di

piaghe

m. Sfarzo, Pompa, Gala, Magnificenza.


Desfasci.

e sim. vale Purgarsi. % Sfogse n. p. Sfogarsi, Dirla fuor fuori,

Sfascia, V. Sfterrad.
tSi^ug-g'ia
checchessia,
n

Mandar

(Vento); Vento sferratojo: violentissimo, Vento che porta via.


s.
f.

Vento

fuori

quello che

sha

nel

pptto.

SdRag-g-ia
.

V. Sciabbr (verbo), Squassa.

Sfoglia: Falda sottilissima di

e carte; Sfogliar le carte: Distendersele in

mano
su

scostandole l'una dall'altra o

II

Tirarle

ad

Sfaldatura, in term. di

Magona Quella

piccolis-

sima sfoglia che getta il ferro o sim. quando non stato ben fabbricato.
dell'anello; Foglia: Faldellina metallica e lucen-

una ad una per vedere di che seme sono. Sft>g"Oilu V. Desfngonu. Sftur-tunn-a s. f. Sfortuna, Disdetta, Mala sorte.

mette nel fondo del castone per far meglio brillare la pietra sovrapposta. La fotissima, che
si

Sjfortunu. Sfbirs V. a.

V. Desfortnu.

Sforzare, Forzare:
l'uscio: Aprirlo

Obbligar per

glia

del diamante d'argento; alle altre

si

suol

dare la tinta simile al colore della pietra. Dicesi Specchietto Un pezzetto di vetro cristallino tinto

forza.

Costringere.

a porta; Forzar
chessia che
il

rompendo chec-

ritenga serralo.
serratura, un chia-

nn-a ciavua; Forzar una


vistello

mette nel fondo d'una gioja, la quale per soverchia sottigliezza non possa reggere alla tinta. do spSgio; Foglia: Quello stagno unito con argento vivo che si pone dietro agli sppccbj di
si

da una banda che

e sim.:

Aprir di sua forza, rompendo,

falsando gl'ingegni.
S Sfjrsse n. p. Sforzarsi, Ingegnarsi, Affaticarsi. n a fa i so bezugni ; Ponzare V. Spremmise

nella voce

Spremmc
m. Sforzo: Ogni maggior forza
i

vetro perch rappresentinogli oggetti che


faccian loro.

si

af-

Sfbx-so
sibilit.

s.

e pos-

SfuigS^ia,

v. a. Sfogliare, Disfogliare, Sfrondare: Levar le foglie, le frondi. tirt libbra; Sfogliare un libro, vale Guardarlo,

Con

tutti

sforsci;

tutt'nomo,

tutta pos-

Cercarlo a foglio a foglio.

Quanto pu uomo. Fd l'ultimo sforso; Far l'ultimo sforzo o stremo di sua possa. Dar il suo maggiore,
sanza,
tutto potere,

l'e-

Sf^ug-g-iatella
di

s. f.

Sfogliatina: Pasiiccino
nella

pasta sfoglia V.
-

Pasta da sfnuggi

voce
di

Sfuggio.
sfoglie di

Sfogliata, Specie di

torta

fatta

Fd tutti i so sforsci; Far le sue lolle, Far una cosa co' piedi e colle mani, coll'arco o col midollo dell'osso: Far ogni sforzo possibile per
mandar checchessia ad
effetto.

pasta.

lSf4Bug>g>io

V. Sfuggiatella. S Pasta da sfuggi; Pasta sfoglia o a sfoglia Pasta delicatissima fatta con farina, burro, uova e zuc:

Fa un

sforso de nata.... Uscir del mnico o


Sfrattare, Slieilare:

del consueto o del suo nalurale.

Sfratta

v.

n.

Andar via

Sfug-o
n

chero da manipolarsi a falde sottilissime, sovrapposte l'una all'altra, e da cuocersi in forno. s. m. Sfogo, Sfogamento, Uscita, Esito, n Sfogo, metaf. vale Alleggerimento delie passioni

con prestezza.

Sfratta se V. Desfr attse. Sfratto m. Sfratto, Espulsione,


s.

Cacciata.
altrui

D
lo
il

sfratto a ttnn-a persnn-a; Dar


lo sbalzo,

dell'animo coH'appagarle o manifestarle.


Dicesi nell'uso a Quelle pustulette e scortila

sfratto

Dar

il

cencio, l'erba cassia,

puleggio ad uno, vale Licenziarlo, Mandarlo


Cacciarlo.
Sfrenato, Impetuoso, Precipitoso,

cature che van serpeggiando per

pelle

delle

via.

persone.

Chirurgi con

term.
la

gener. lo

chia-

Sfrenu add.
SfVexos.

mano
lattia

Erpete, e poi secondo


lo

qualit della

ma-

dividono

in

Empetiggine, Migliare, ecc.


Sfllaccicare, Sfifila

Scapestrato; e talora per Licenzioso, Dissoluto. m. Sfregio, Villania, Infamia, Disonore.


s.
f.

D sfugo V. Sfoga. Sfia,x*sose n. p. Sfilacciare,


S
.

Sfrezza
dal taglio o

trapano, che ha

Accecatoio: Specie di saetta da la sua estremit tronca a linea

lacciarsi

L'uscire che fanno le

retta e tagliente, alla

straccio de' panni.

possa ricevere

la

ad incavare un foro onde capocchia d'un chiodo, d'una


risalti.

tSflatase

n.

p.

Sfiatarsi:

Perdere

il

fiato

per

vite

altro,

sicch spiani e non

soverchio parlare o gridare.

Sfidda
a

Sfrczza
cccatojo
le

s.
:

f.

Disfidanza

Sfida, Disfida, Sfidamento, antic. Chiamata dell'avversario a battaglia,

Accecare: Incavar buchi coll'acin siffatto modo che possano ricevere


v. a.

teste

delle vili, affinch


s.
f.

non

risaltino in fuori.

una prova, ecc. Sfld.d.a V. a. SGdare, Disfidare: Invitare o Chiamare l'avversario a battaglia o altra contesa.

Sfrezzata

Accecatura: Piccola incavatura a somiglianza di cono fatta in un pezzo di metallo con saetta da tre o quattro facce.

SOfl

SGtJ
sghua; cemente.
n

ni

Sfrntatessa
Sjfrouxa,d.6

V. Sfacciataggine.

tempo vola, cio trascorre velo-

Sfrntu V. Sfacciaddo. Sfruxa V. Fraoxd.


V. Fraoxad.
Sfibbiare, conlr. d'Affibbiare.

Sfr^uxo
Sfl>bi,

V. Fraoxo.
V. V.
a.
a.

Figurai, dicesi per Camminare in fretta :0 n corriva, sghuava; Ei non correva, volava. Sg'lxuo s. m. Volo: Il volare; Volala, Volalo.

Sg-liind
rere,
Il

v. n.

Smucciare, Sdrucciolare, Scor-

Sfmni.
dar
i

Sfumare: Nella pillura Digracolori confoDdendo delicatamente il chiaro

Sfuggire.

Schippire: Scappare con astuzia, con ingegno e


destrezza.

collo scuro.

SS'a.l>ella.

V. Desgabell. Sg'ag-g'inu V. Desgagginu.

Il

Sg-^'"^**'^ ^Camminar
qua e
di
di
l

" Sgambare: Menar le gambe, fretta; ma comunem. Correre di

Sappucciare, Fare scappata. Forviare V. Scantina. 1 uggi; Correr gli occhi, vale Vedere alla faggiliva, quasi accitientalmente e

senza volere.
colpo che lira
il

colpo; Causare, Riparare

il

Sg-ampi
piede,
mollarsi

con incomodo e fatica, e dicesi per lo pi di persona affaccendala e che mostra qualche premura in eseguire alcune sue incombenze. s. m. pi. Trmpoli e Trmpali: Due
,

nemico.

Sgliixribisso
stravagante.

s.

m. Ghiribizzo, Sohiribizzo,
:

Capriccio, Gricciolo, Bizzarria

Pensier fantastico,

bastoni lunghi

nel

mozzo

dei
gii

quali

confitto

Sgiass a levre
Sg-onientse
n. p.

on legnetto,
e servono

sul

quale chi
la

legandosi

parte di

adopera posa il sopra alla coscia,

V. Desgiassd. Sgomentarsi, ShigoUirsL


serve a fare sgusci
strnm., con cui
si

Sgrbia
e canali.

s.

f.

Sgorbia e Gorbia: Scalpello col


doccia
;

per passare acqua e fanghi senza iminfangarsi.

ferro a taglio fallo a

Sganascise da-o
dalle risa o per le risa,
scellarsi
,

And

in sci

sgampi ; Trampolare

ne

e Trampalare.
;

da caeghcB; Stampa: Quello


fanno
i

Sganasciar

buchi
i

ai

becchetti (oeginn-e) delle scarpe

Rdere

a sganascio,

Sma-

per infilarvi

legaccioli
f.

per allacciarle.
di

Sbellicarsi

delle

o dalle

risa e sim.
s

Sgorbia

s.

Colpo
f.

sgorbia.

vagliono Ridere smoderatamente e


la

forte che

Sgorbettas.

Sgorbiolina: Piccola sgorbia.

ganascia

si

sforzi.
f.

Sganziia
palchetti

Sgrana
"

V. Desgrun.

s.

Scansa, Scanca, Scaffale, antic.

Sgranocchiare: Mangiar con ingordigia cose che

Ciscranno: Strum. per lo pi di legno fatto a per uso di tenervi libri, scrillure, o V. Garba nel 2
v.
a.

masticandole sgretolino.

simile altro.

Sg-ranfigna SgraT^se n.
leviarsi,
n

p.

V. Granfign (verbo e nome). Sgravarsi, Alleggerirsi, Al-

Sg-arb
a;quanto

signif.

Sg-ar bella

Scalfire, Sealfiggere:

Levar

Sgravarsi, parlandosi di donna, Partorire.


s.

di pelle

penetrando leggermente nel vivo.


Scalfirsi,

Sgru3co
S

m. Scornacchiata,

Beffa, Derisione,

Sg-arbellata

S Sijarbelldse n. p.

Scalfiggersi.

Dileggio. Sghigno.

V. Sgarbellua.
f.

Fd

sgruxi a nn-a

persdnn-a; Scornare,

Sgarbellua
ferita
in

s.

Scalfittura, Scalfitto:

La

Scornacchiare, Sghignare uno, Sbeffarlo, Svergognarlo, Fargli le fischiate.

lesione che fa lo scalfire. - Leccatura, Leggieira


pelle.

"Sgrixzzo
Grbie.
Sgarrarla: Prendere errore sban

V. Sgrezzo.
della

Sg"r*l>ie V. Sg-ai*i*la;
glio.

Detto di persona, vale Ruvido, Rozzo, Scortese,


Villano.

Voce

plebe.

Sbagliarla, Fallirla.
s.
f.

Sg-rezzo
la la

add. Grezzo e Greggio

Sgairza

Velo da stacci: Quella tela di seta che, legala fra due cerchj detti Cassini, serve a separar la farina dalla crusca. - Tela di crine
di crino dicesi Quella tela rada, fatta di crine
Il

superficie pulita e liscia.

Che non ha Che non ha avuto


:

ecc.; allnm. Ruvido, Scabro,

sua perfezione; e dicesi di legno, pietra, muro, Ronchioso.


delle
si

Grezzo e Greggio, aggiunto de' metalli e


pietre preziose
,

adopera negli stacci radi da passar brodo, farina di formentone, polpa di pomidoro, conserve e simili.
di

cavallo, che

si

significa

ch'e'

son

tali

quali

Sg-aiTz
Dare
fuori
al
il

v.

a.

Garzare
traili

e Cardare.
di

T. ianaj.

Il

son ritrovati nella miniera, e vale Non pulito, Rozzo. Aggiunto di lana, vale Lana soda e sudicia.

panno varj
pelo.
s.

cardo

per

trarne

Aggiunto di panno, dicesi Quello, a cui non


la

^garzo
i

stala fatta
gere, cimare,

solita

conciatura,

come

di tin-

m. Garzo, Cardo da garzare o da cardare, Cardo da lanaiuoli: Quella specie di cardo che ha una pannocchia o lesta spinosa, di cui lanajnoli si servono per cavar fuori il
pelo a' panni,
s.

mondare, ecc. Sgrog-riotto s. m. Sgrugno, Sgrugnala, Sgrngnone: Colpo dato nel viso colla mano serrata. s. m. Ciarpame, Misca, Conceria, Stracci, Sferre: Qualunque ammasso di cose

Sg'rzzo
vili

Sg^arztt

m. Garzatore, Cardatore, Carda juolo:


s.

e di

niun valore.

Colui che carda o garia V. Sgarz.

Sguaju.

Sgravaizzi

m.

pi.

Chiappole, Chiappoierie,

Carabattole, Bazzicature: Masserizie vili, di poco

prezzo e vecchie.

Sguar propriam. Sguard


Sguro
resta nella

V. Sviiju.
a.

v. di

Stracciare,

Lacerare; te dicesi

panni, di foglj e sim.


s.
f.

Sguardala: L'atto di guardare,

Sg-liu
varsi

V.

n.

per

l'aria
l'aria

Volare: Andare, Alzarsi o Lea volo; e propriam. Il trascor-

che pi d'Occhiala, che una soia occhiala non basta a dare una sguardata.
e vale alcun
s.

rere per
luali
*

che fanno
le ali.

gli uccelli

altri

aoi-

ra.

Straccio: La buca o rottura che


stracciata
;

alati,

agitando

cosa

che

anche dicesi

Volare, per Passare con gran velocit:

tempo

Stracciatura.

118

SIA
m. Svarione, Scerpellone, Stran.

SIA
roso durante l'inverno sino ad aprile. Abita

Sg^uaru
falcione,

s.

l'in-

Farfallone: Dello spropositalo.


V.

terno de'
essi, nelle

p'-'duli

fra le cannelle

o sul margine di

S^astss^

Diguazzare, Sciaguattare, Scia-

siepi o

macchioni; nell'inverno trovasi

bordare: Battere con forza un panno o simile in un truogolo o altro per levargli il ranno, il sapone o il soverchio colore che avesse contratto V. Arrxent nel 1"
it

spesso anche lontano dall'acqua, pascolando nei campi e fra' cespuglj inseme con fringuelli, le passere matlugie, ecc. Fa il nido fra le canne
i

signif.

vicino
fra

Scialare, in signif.

neut.

Darsi bel tempo sfog-

a terra , o che nascono vicino

fra
alle

le

radici

degli

arbusti

acque o spesso

anche

Sgr^^sso
.

giando ad abiti, a pranzi e facendo spese d'ogni sorla; Profondere, Prodigaleggiare, Sguazzare. sontuosa di s. m. Sfoggio: Usanza yestimenti e di suppellettili, Splendidezza fuor
del consueto in ogni genere; altrimenti Scialo,
Sfarzo,

le

erbe.

da canne

foesla o Sta

montagna, Zigolo

della neve.

da neive; Ortolano di T. ornit. Emberiza

nivalis. Uccello che nasce nelle regioni pi lontane del Settentrione, cio nelle montagne sassose
dello Spilzberg,
sulle

A
alla

sguasso
gk'

Pompa, Magnificenza. , Dipinze a sguassu V.

Alpi della Lapponia, della

sguasso

sua sede aifab.

Groelandia, ecc. Quesla specie rarissima nell'Italia, e particolarm. tra noi, dove appena,

da fd sguassi; Non c'

sciali,

Non

Espressione famigliare che si usa lalvolta ironicam. per dire Non v' gran cosa. Non v' gran fallo.
c' sfoggi:

Sg^ua-ssn
tSg-ua.ssso
gnifico.

s.

m.

Acquazzone:

Rovescio o

Veemenza d'acqua

piovente.

add. Sfarzoso,

Splendido,

Ma-

ne furono presi due incolpo di vento e mezzo irrigiditi dal freldo. Cibasi di semi e vermiccialtoli, che trova sul terreno o fra lo sterco, ove, come le Lodole, quasi cdnlinuamente sta razzolando. Fa il nido fra massi sui monti.
il

secondo

Prof. Calvi,

dividui spintivi

da

qualche

da

trdi....

T.

ornit.

Emberiza

Lesbia. Specie

d'uccelletto rarissimo e assai somigliante al


V.
n.

Mi-

Sg^ulblb.
S

Sfacchinare, Stentare: Lavorare


frullar

gliarino di

padiile
fra

affaticandosi.

confuso capila

(Sa de canne J, col quale noi nell'inverno. Cova anch'egli

Fa syubbd nn-a persSnn-a; Far


vale

uno,
Farlo

Violentemente

spingerlo a operare,

faticare.

Sg:na.udiriun-a.
di

s. f.

Sgualdrina: Vile donna


Varicella

mondo.
(Vujuej
;
,

Sgruatinn-e
spurio V.

Vajuolo

Vtijue.

Sguttero
Sg-uersu.

Sg^uerso
'

V. Lavapiatti. V. Guersu. add. Imbarcato, dicesi di Asse o Legno non mollo grosso, che agevolmente e senza spezzarsi si piega e volge dopo che stalo messo in opera. Sg^soia< s. f. Guscio : Scorza o Corteccia, ed
proprio dorle, di
n

canne de' paduli. montagntnn-a; Zivolo comune, a Fir. Zigolo o Zivolo nero, a Siena Nizola nera. T. ornit. Emberiza cirlus. Specie assai comunissima tra noi. Abita sul margine de' boschi o nelle spiazzate e radure di questi. Nell'inverno va riunito in branchelti; emigra in agosto e ritorna in maggio; molli restano e svernano nei distretti p. temperati vicino al mare. Fa il nido vicino a terra, dentro cespuglj de' boschi. Questo nido assai elegante; eslernamenle di foglie d' cilena, di quercia, ecc.; il secondo strato fallo con denelle
i

licata

borraccina; l'interno di pagliuzie e

sottili

radichetle.

Le uova sono
fregi
torli

di color bianco-perlaio,

come

di

noci, di

nocciuole, di

mn-

con
rosso

molli

in

mille

modi,
uccello

di

color

pinocchi, di pistacchi, ecc.


conchiglie,
le

bruno o quasi
;

nero.

alquanto

Guscio, dicesi anche Quello, in cui


le

"

testuggini,

si rinchiudono lumache, ecc. In rchit. Incavatura longitudinale in forma canale, e il cui prodilo o sezione un quarto

le

sospettoso.

nostra

Zigolo o Zivolo mnciatto a Fir. e Pisa,

Nizola pralajola a Siena. T. ornit.

Emberiza

eia.

di
ti

circolo,

Sguscio. T. ceselL, legnaj. e altri. Specie di ferro


incavalo, con cui
i

monti , emigra come il precedente. uccello poco selvaggio; ama vivere ne' giardini e vicino alle case. Pone il nido nei

Annida ne' nostri

si

fanno gl'incavi a varj lavori,


del

quali

incavi
v.

diconsi parimente Sgusci.


a.

paygiwa; Zivolo
gialla a

cespuglj e siepi e ne' campi di miglio. giallo a Fir. e Pisa,


Siena. T.
ornit.

Nizola

Sg^soi;
Dsgusciare.

Sgusciare: Cavar
T.
ornit.

guscio,

Emberiza
e

citrinella.

SJia. s. f. Genere

Zigolo e Zivolo.
d' uccelli

Emberiza.

Pone il nido mandolo con


radici

ne' macchioni

ne' cespug'j, for-

musco o
in

fieno

eslernamenle, di
nelle

cos chiamati per la lor voce che un fischio acuto e troncalo, una specie di zirlo. Essi vivono ne' boschi tanto di piano che di mimlagna, ne' giardini, sul margine delle foreste. Alcuni ve ne sono che solo la sera per andare all'albergo ne' macchioni abbando-

filamentose e lana neirinterno. Emigra in

d'appello,

novembre, ritorna

marzo; spesso sverna

vallale pi temperale.

f Sia

a.

nn-a, pei'siin-a ....


per

Voce

totalmente nostra e che non ha corrispondenza italiana; ed Quando si chiama una persona

nano
fra

prati e

le

secce;

altri

poi stanno

sempre

non

gi

nome, ma con un

cerio

sibilo

1^

canne de' paduli e


li

scelli

che

ed arbocingono. Nell'inverno stanno in bransulle siepi

fischio simile al pss, fallo coll'appoggiare la lingua


ai denti incisivi della
le

mascella inferiore e tenendo


I

chi, e tulli

emigrano

pii

meno verso
i

il

mez-

labbra

semi-bperte.
colla

Fiorentini

dicono
T.

Far

zogiorno. Nidificano sulla terra fra


l'erbe.

cespuglj o

un cenno

bocca.
ornit.

Le loro uova sono semiglobose e dipinte da segni contorti ed angolosi. Ve n'ha di pi specie. da canne; Migliarino
di

Sian.
guelli,

s.

m. Raperino o Verzellino.
de' Becchi-rossi.
il

Frtnglla serinus. Uccello del genere de' Frinfamiglia

padulc. T. ornit.

Em-

Ha

il

becca

beriza schoeniculus. Di passaggio assai

nume-

corto, grosso, color di corno;

dorso olivastro

SIN
con macchie longitudinali nericce;
sciali
(Il

SM
i

79

fianchi stri-

Sinsaa
chiando

s.

f.

nerastro;

il

vertice giallo-olivastro con

lestissimo nella notte a chi


nella stagione estiva,
il

Zanzara e Zanzara: Insello modorme; specialmente


sia col

macchie nericce ; le timoniere scuro-nere ; la piedi sruro-carnicini. Fa un piccoda forcuta ; ciol nido intesjuio esternamente con sottili stecchi, internamente foderato di lana, e lo pone sopra
i

^o

ronzo sa suc-

Sinssea
di
si la

sangue e lasciando il segno ovonqae punge col suo acutissimo pungiglione. s. f. Zanzariere e Zen/ariere: Specie
cortinaggio di velo o d'altro tessuto rado che

alberi
in

bassi.

Di
a.

passaggio tra noi in ottobre e

aprile.
V.

Sia,ss,
fino

Stacciare: Separar collo staccio


checchessia,

il

abbatte prima d'entrare in letto, per difendersi notte dalle zanzare.


s.

dal grosso di

ma

si

dice pro-

Si-si

m. Spioncello, a Pisa Possacelo, Fos-

priam. della farina.


1

sajone, a Fir. Prispola delia neve. T. ornil.

An-

Ventilare, figurat. vale Ponderare, Esaminare at-

tentamente. Torna a siassd; Rislacciare.


s.
f.

thus aqualicus. Uccello del genere degli Authua (Spioncelle) che ha il becco scaro-neraslro; le
parli

superiori

di

color

cenerino-olivastro

il

Siass.
aliro

Slacciala: Quella quantit di farina

petto con macchie


le

bislunghe
piedi

cinereo-olivastre;

che
s.

Sia.ss
gli

si mette in una volta nello staccio. m. Stacciajo: Colui che fa e vende

penne

dell'ali

bruno nericce,
i

marginate

di

bruno-biancastro;
va
n.ai

bruno-neri;
sopra
i

l'unshia

stacci.
s.

del dito posteriore pi lunga del dito slesso.


ro.

Non
giun-

6ia.ssetto
cino.

Slacciuolo, Slaccello, Stac-

in

branchi; vive
il

prati

umidi,
i

Dim.

di Staccio:

Piccolo staccio.

Staccino

ove cresce

nasturzio, presso

fossi, fra

propriam. dicesi Qnel piccolo stacci ad uso di colar brodo o passarvi altra materia lauto o quanto densa: Passa a-o siassetto; Passare allo slaccino. Sia,sso s m. Slaccio, e presso alcuni anche Selaccio: Specie di vaslio fine con cui, per

chi de' padoli,

mezzo

ove cerca g' insetti acquatici, di coi quasi unicamente si nutre. Fabbrica il nido negli spaccili e nelle buche de' massi. Di passaggio abbondante in primavera e autunno. da proci; Pispola e Prispola. T. ornil. Anthus
il

d'un panno simile


di

alla

slamigna, e fallo di crine

pratensis. Uccello dello slesso genere che


cedente.

preall'e-

cavallo, e legalo

separa la stanza pi fina d'altre cose. de crin; Slaccio di crine o di crino.


dini
nel Fiorentino e

framezzo a due cerchj, si farina dalla crusca o il sncco o la soI

Ha

il

becco bruno

al

di

sopra e

stremit, grigio-carnicino inferiormente alla base; le parti superiori di color olivastro chiaro, macchiale di nerastro;
il

conta-

petto con macchie nero-oli-

in altri luoghi di

Toscana

vastre; l'unahia del dito posteriore pi lunga del


dito slesso, e quasi
nicini.
diritta;
i

dicono corrollam. Slaccio di crino. de scea; Slaccio di seta.

piedi grigio-carin

Annida ne'

nostri

monti; emigra

agosto

rao;

Slaccio rado.
fitto.

e ritorna in maggio,

spesso; Slaccio

f Si-si .... Voce

nostra che non ba precisa cor-

$ Tfja d siiisso; Velo dello staccio, se di seta: Tela di crine o Crine o Crino dello slaccio, se
di

risponden/.a italiana, e dicesi di Persona magra, asciutta, senza carne, seriola.

crine di cavallo V. Sgarza.


s.
f.

Sitto
legno

Sibilla,

Bersaglio.

T. mil. Figura di soltavola


di

Tacere,
sci
n

dato dipinta supra

una

nel

add. Zitto, accompagnato col v. Stare, vale Non parlare. Star clielo: Voci sta sitti n5? Volete star zitti o no?
l!

muro, contro

la

quale, posta ad una distanza dei

Zitto! Detto assoluiam. voce con cui s'impone


silenzio: Siilo l! Zitto

moschettieri titerminala, drizzando la mira colpi. Dal rano per esercitarsi ad aggiustare
i

vale Tacete.
di ferro

Sivello
ciajo,

s.

m. Acciarino: Pezzo
affusti di

o d'ac-

frane.

Cible.
s.

che

s'infila nella sala delle

ruote de' carri,

Ssaro
d'un dito
dall'altra
;

m. Sigaro: Foglia

di

tabacco
Il

ravsigaro

carrozze o

cannone, perch non escano

volta SD di s in

modo

quasi fusiforme.

da essa.

suol esser lungo poco pi e grosso poco

meno

Slansse
ciarsl.

acceso ad un"eslremil, tiensi in bocca

a uso di fumare. Qiesl'eslremit talora

n. p. Slanciarsi, Lanciarsi, AllanAvventarsi, Gettarsi: Scagliarsi con impeto e violenza addosso a checchessia.
s.

s'infila in

in

un bocchino, e questo solo

si

tiene

Slanso

m. Lancio, Slancio, Impelo, Abbrivo:


furore.

bocc^.

Muto accompagnalo con violenza e

Cu de sigaro V. Cu. Siila, (yj; Non fiatare. Non


%

De
alla

slanso,
lor

De primmo

slanso V. queste locuz.

far zitto

V. Cill.
chec-

sede alfab.

Sincerse
chessia.

n. p. Sincerarsi: Chiarirsi di

Slavixadd.
Smorto.

Dilavalo: Aggiunto di colore, Vale


Schiaffo, Guanciata, Colata, Ceffata.

Sinceritse
di n

s.

f.

Sincerit, Schiettezza, opposto

Sleppa
Slitta
s.

s. f.
f.

Falsit, di Finzione.

Slitta:

Traino

senza

ruote,

tirato

Sincerit, detto di

cose

inanimate,

Qualit di

sol ghiaccio da

cavalli

per far veloce


sltia,

cammino

ci che schifilo, purgato, puro.

e per dar sollazzo agli spettatori.

Sing-ao
altrui

s.

m. Zingaro, Zniihero, Zingano, Usso:


il

Slitta
tini

V. u.

Fare

alla

e nell'uso Patti-

Persona che va girando


solto
il

mondo

per giuntare

nare: Correre, Sdrucciolare sul ghiaccio coi patalle scarpe.


v.
a.

prelesto di predire buona ventura.

Sinsa
S

Mangia merda de sngao V. Mangia.


s.
f.

Brcndulo,

Sbrndolo,

Strambello,

Straccio: Brano cascante di vestito rollo.

Smalta che lavoro Smaltata


Lo
smallare.

Smallare: Coprir di smalto quals.


f.

d'orificeria.

Smaltatura,

Smaltamento:

Perde e sinse; Brendolare, Seminar brndoli,


Scanicar stracci, vale Esser lacero
negli
abili,

Smalti
siffl.,

v. a. Smaltire

Parlandosi di mercanzie
Spacciarle, Smerciarle.

Cader

altrui

di

dosso

gli

abili

a sbrndoli.

vale Esitarle,

TO

SME!

SO

Smaltimento
Sma.lto
s.

s.

m. Smaltimento, Smercio,

Smag-g>ia
Il

Spaccio, Esilo, Vendita.

m. Smallo:

colori che si

Materia vitrea di pi metto per ornamento sotto varie

s. f. Acquitrino: Quel gemitio lento d'acqua di polla, che penetra allraver^o il terreno e Io mantiene umido senza formare corrente. Acquitrino, pel Luogo dov' l'acquitrino.

forme e figure sui lavori d'oro e d'argento. Smalto, dicesi anche ad Uo composto per gli edifizj di calcina con diverse materie, e serve
per far pavimenti, e talora per vlte e coperture. per La superficie esteriore de' denti, che

Smtive
1!

Smezza
Il

v. a. Smuovere: Muovere alcun poco 3fuovere con fatica e difficolt. Smuovere, figurai. Svolgere, Rimuovere alcuno dalla sua opinione, Distorlo dal suo proponimento.

v. a.
il

d'una sostanza assai pi fitta e bianci delle altre ossa, e che li difende dalla carie.

videre per

Dimezzare, Scommezzare: Dimezzo, Partire per egua! parte.

Sma^ng-i
fd
Il

v. a. Pizzicare

Quel mordicare che

una cosa qualunque che induca a grattare. Smangiare. T. siamp. Lo sporgere chn fa sulla forma qualche parte della mal tagliala fraschetta, si che su questa, anzi che sul foglio di slampa, vengano a imprimersi alcune lettere o parole. e moen; Pizzicar le mani, fgur. vale Aver prurito di battere o Stare per battere una persona. e achenn-e, a pelle; Pizzicar le reni fg. vale
,

Sminzo
Il

Dello del vino o d'altri liquori, dicesi Tagliare V. Sciappd nel 2 signif. add. Smilzo: Poco men che vuoto;
Jlingheriino, Sotlilino, Debole, Scriato.
v. a.

conlr. di Ripieno.

Smiu.zza
Piopriam. Far
in
Il

Sminuzzare, Minuzzare, Smi-

nuzzolare, Amminulare, Sbrizzare, Sbriciolare:


in minuzzoli, in bricioli.

Ridurre

piccolissime parti, in minutissimi pezzetti.

Aver voglia di farsi bastonare, percuotere, ecc. % Gratta ddve smangia ; Grattar dove pizzica
V. Gratta.

Sminuzzare, Sminuzzolare, figurai. Dettagliare, Smidollare, cio Descrivere, Riferire, Spiegar checchessia chiaramente e circostanziatamente; ed altres Esaminar minutamente una cosa, Considerarla attentamente per dichiarare
,

Sma,iig^ia.xu
rito,
Il

s. f.

Pizzicore, Prudore, Prusi

spianare

Prurigine: Quel mordicamento che


\ ogiia

ec-

cita talvolta alla cute, per cui si indotti a grattarsi.

Smonta
%

e sciogliere ogni difficolt relativa.


v. a.
s.
f.

Smontare V. Desmntd.
Smorfia, Smanceria: Atto o Atti Daddoli, Moine, Smagi.

grande di checchessia: Gh' vegno a smangiuxn de piggi mgg; Gli venne il prurito d'ammogliarsi. add. Smangiato (dal supposto v. Smangiare, non registrato in questo signif. nei Dizionari), vale Corroso, Consumato. s. m. Smacco, Svergogna, Scorno. Smalisei. v. a. Ammaliziare: Metter la malizia dove non ; Accivettare, Scaltrire, Scozzonare. p. pass. Maliziato, Ammaliziato,
Prurito, Desiderio o

Smorfia
Fd

leziosi; Lezj,

Invenie,

e smorfie

a nn-a cosa chi n piaxe ; Far


lo

Smaug^u

boccaccia: Mostrar segno di dispiacenza.


Il

mille smorfie in
porre
le

mangid; Smorfire: Scom-

Smacco

Smaliziu

Smorto
dipinto.
Il

forme della faccia col mangiare. S Pin de smorfie; Smorfioso, Lezioso, Smanceroso, Mftrmeroso, Cacheroso,, Daddolino, Daddolone. add. Smorto: Color di morto, Pallido, Squallido, e, come disse il Petrarca, Di piet
Smorto, parlando
vato, Sbiadito:
di

Smania
nelle

Malizioso, Accivettato, Scaltrito, Scozzonalo.


v.
n.

Smaniare: Dar

nelle

smanie,

colore, Rianchiccio, Diladella sua

Smantella
Che dice o
ordinarie.
si

fune. Uscir dell'intelletto, Pazzeggiare. V. Desmantelld.


s.

Che ha perduto molto


a.

prima vivacit.

Smax*g-iasso

m. Smargiasso, Millantatore:

Snervase
bilitarsi,

v.

Snervarsi e Snerbarsi: DeInfiacchirsi.

vanta di fare o sapere cose stra-

Indebolirsi,
al

So;
add. Smarrito, Sbigottito, Allibbito,
v.
alla a.

Suo,

plur.

Suoi,

e poelic. Suo' e Sui; nel


:

Smaxrrxo
maschera.

femm. Sua,

al plur.

Sue

Aggeli, possess. relativo


e che

Sbaito; e talora per Pallido, Sbiancalo V. Fato.

terza pers.

del

sing.,
i

da noi

si

usa

Sma(3cli.e]:*a
Smascherare,

Smascherare: Cavar
le

la

indeclinabile in
fra;,

ambedue
fra:,

generi e numeri:

So

So su, I so
sorella,
il

E so

figurai.

Far palesi

furfanterie di
Il

Sua
si

suoi fratelli,

su ; Suo fratello, Le sue sorelle.


di

un ipocrita, ecc. S Smaschirdse n. p. Smascherarsi

Quando

Cavarsi

la

ma-

nome a cui si riferisce adopera comnnem. Loro, bench


si

trovisi

num. plur. anche

schera; e figurai. Scoprire il suo sentimento gi tenulo nascoso, Non finger pi V. Levse a ma-

usato Suo quando per

riferisce a cose ch'esse


i

stesse fanno l'azione: Tutti

xelli

mman 5 so

Smaxiio
i

schera nella voce Maschera. add. Corroso Guasto, Consumato dal tempo. nostri contadini vale Smarrito, SbigotS Presso
:

So;

nto; Tutti gii uccelli amano il loro o il suo nido. Suo: Detto assolulam. e preceduto dall'arlic,
suo avere. La sua roba II spendeiva d so; Egli spendeva del suo. Nel num. del pi vale I suoi parenti o amici in altra maniera attenenti. Se 3 pe-i so,
e sim.
:

sost. neut. e vale

tito,

Allibbito, ecc.
s.
f.

Smentxa
S

V. sopra Smarrio.

Il

Mentita: Accusa o Rimprovero

d'aver mentilo.

a a un; Dar una mentila ad


menzogna.
una mentila:

qtu'sl'a 5 saeiva lesto


a quest'ora

Se non era pe'suoi,

Dd nn-a

sment'ia

egli

sarebbe

fritto.

alcuno. Accusarlo di

S Riceive nn-a smenia; Toccar Esser accasato di menzogna.

S Ave d so; Aver del fatto suo, vale deri tenute. S

Aver pole

Dd
D
pu

dd so; Dar
so
far

il

suo o del suo: Dar


le

cose

Smerig'lio

m. Smeriglio: Sostanza minerale, le cui particelle conservano, anche ridotte in polvere, un'estrema durezza. Tale polvere
s.

proprie, appartenenti a chi

d.
ch'i

ognun pu fan quello


della sua

vu; Ostina

pasta gnocchi. Dettalo prov.

serve a pulire le pietre dure, a brunire e particolarm. a levigare i corpi duri.

acciajo

denotante che

Ad ognuno
gli

permesso di far del

suo quel che

piace.

so
g se d so ; Esser dal sao o dalla saa, cio in suo favore. % Fan de so; Farne delle sue o Farne qoalcheduna
delle sue, significa
le

SOD
pinne bianche
;

la

pinna caudale a guisa di


di lel'altra,

luna falcata. Abbondantissimo in primavera.

So,
e

Operare con poca avvedutezza

s. m. Solajo Quel piano orizzontale gnami che separa due stanze. Tana sopra
:

e senza prudenza, soltinlendendosi scioccherie, imprudenze, scappatelle e sim., cio Far delle sue
solite scioccherie,

che

alla

stanza inferiore serve di palco (soffila),

alla

superiore di pavimento.
v.
a.

ecc.

So

Risolare: Rimettere nuove suola

alle

S Fase so nn-a cosa; Far suo checchessia, vale Appropriarselo. S Sia in sci so; Star in sulle sue: Star sostenuto,

scarpe.

Soir
notte.

s.

m. Veglia e pi nobilm. Festino: Raa-

Non comunicar
S

So

facilmente con altri. Tutti vuan di a so; Tutti voglion dire la sua, cio il suo parere, la sua opinione. s. m. Sole Pianeta maggiore che rischiara il mondo e misura il tempo col suo giro e col suo
:

nata di gente per vegliare in ballando, cantando, ecc. per trattenimento della prima parte della

Dal frane. Soire.


s. f.

Soavit
lit

Soavit, antic. Soavezza

Qua-

di

ci che soave; Dolcezza.


s.
f.

Solbriets
,

Sobriet: Parcit e Modera,


S
$

lume; e poel. L'astro Gran lucernario.

del d,

Feboj e scherzosam.

zione propriam. nel mangiare e nel bere


s.

si

dice anche della Parcit d'altre cose appetibili.

chi scotta; Sole ardente, cocente.

Solbrillo
molo che
sopra
le

m. Sussulto:
i

Quel

leggiero

tre-

in lion; Sollione e Solleone V. Lin. schillente; Sole chiaro, limpido, puro.

fanno
v.
a.

solaj

deboli

passeggiandovi

persone.

smorto; Sole annacqualo, abbacinato o appannato,


e nell'uso tose. Solicello: Sole languido e

Soccre
sussidio.

Soccorrere

Porgere
:

ajalo,

mezzo
il

coperto da nuvoli.

Soccorrse

n.

p. Soccorrersi, Ajutarsi

Porgersi

And
Il

sotto so;
Il

Andar
Al

sotto o sotterra
sole.

sole:

ajuto, soccorso.

colcarsi.

tramontar del
so
;

Societse
Allo

s.

f.

Societ,

Compagnia, Conversa,

A-o leva d
spuntar del

levare, Al sorgere,

zione: Adunanza di pi persone per conversare


Societ:

sole,

Allo scoccar dell'aurora.

S Ave de tcere a~o so V. Ave. Picc, so in qualche scito V. Batte, S Batte


S

insieme o per altro passatempo. Il genere umano incivilito.

Nel Commercio, Accordo fra pi persone che

Cannccciale pe
Ctceo

%
S

c5mme

5 so; Elioscopio. 5 so; Chiaro come il sole.

ammid

per un certo tempo convengono d'aver parte ne'

Colpo de so; Solata: Colpo di sole. $ Consuma camme a giassa a-o so V. Consuma. % Da un so all'atro; Da un sole all'altro, cio
Dalla sera alia mattina.
S
di

Soda.
di

guadagni e nelle perdite de' negozj in cornane. s. f. Soda Specie di cenere d'una pianta
:

delta volgarm. Priscolo, la qual cenere pregna


sale alcali, e ridotta
in

polvere

impalpabile

e mescolata con arena


lissima, serve a fare
il

bianca, parimente sottivetro. Di questa servesi

Fase on do so de leggio ; Farsi onore del sol luglio: Offerire o Donare quello a che altri

anche per fare

il

sapone.
Soddisfare, Sodisfare e Satis-

potrebbe essere forzato.


S Mette a-o so; Soleggiare, Assolinare V. Mette. so lxe dappertutto; Il sole si leva per %
tutto,

Soddisfa.
fare:
"
Il

V.

a.

dicesi
fa

proverbialm. da Chi vuol mostrare


caso
il

Appagare, Contentare. Soddisfare, per Pagare il debito. per Dare soddisfazione V. Soddisfazidn.

S
S

S
g

mutar paese. Per tutto l'u ch'ascda 5 so; Per quanto di pi pregiato al mondo. Reluio a so V. Reluio. Quando ciuve e lxe 5 sa tutte e strie fan l'am V. Am. Sta a-o so; Slare al sole: Esser in luogo illaminato .0 battuto dal sole per sentirne il calore. Sta in letto fin che so no dagghe in sci pansa; Dormire a giorno grande o fino a che
sia diaccio (cio gran d, uso fior.), Levarsi all'alba

che non

S Soddisfse n. p. Scapricciarsi, Scapriccirsi, Sbizzarrirsi; ed anche Sbramarsi, Cavarsi la voglia,


Saziarsi.

Soddisfazin
zione, Satisfazione
,
Il

s.

f.

Soddisfazione, Sodisfa-

Soddisfacimento, Satisfacimento: Appagamento, Contento, Consolazione.


Riparazione d'ingiuria, d'offesa o di danno. soddisfazidn; Dare soddisfazione: Adopealtro.

Soddisfazione, per Pagamento di debito.

Il

rare ogni sorla di convenienza o di debito che

uno abbia con un

mera pollronia, S Tegn nn-a cosa a-o so; Tener una cosa al sole: Collocar checchessia in parte dove batte
dei tafani: Alzarsi tardissimo per
il

S Piggise nn-a soddisfazidn; Prendersi ona soddisfazione : Cavarsi un capriccio, una voglia,

Smattanarsi.
S

sole.

Voci soddisfazidn; Volere o Pretendere soddisfazione.


s.

Vedde 5 so a quaddretti V. Quaddretto. S y^ggi a lnn-a e dorm a-o so, n s^ acquista ni roba e ni n V. Lnn-a. S Vort 5 so co-e stanghe; Girare il sole colle leve. Aver il mondo solle spalle o sim., dicesi
S

Sdo
era
la

m. Soldo

3Ioneta che in Genova e nella

Toscana valeva

tre quattrini o dodici danari,


lira; nella

ed

ventesima parte d'una

moneta

comune
la
Il

So

mostra esser soverchiamente affaccendalo. s. m. Tracuro, Codaspro, Sugherello. T. itliol. Caranx Irachurus. Pesce di mare del genere de'Caranci; il suo colore generale argenteo;
di Chi

d'Ilalia vale Cinque centesimi, ed pare ventesima parte della lira italiana.

comunem. al plur. Soldi, per Moneta generalmente: l' ommo chi ha di sdi; uomo che ha de' soldi, de' quattrini, cio ricco,
soldo, e

un azzurro verdiccio regna

sulla

parte sua su$

danaroso.

periore; l'iride bella d'un bianco rossiccio; una

macchia nera posta sopra ciaschednn opercolo;

A f canta un orbo ghe vu un sodo, a fdlo taxet ghe ne vu Irei V. Canta.

Casaoou, Dizionario Genovese-Italiano.

722

SOP
vale un quattrino, un'acca,
fico,

SOI

A n va un sodo; Non
una buccia
di

Soffri
1)

V.

a.

Soffrire, Sofferire, antic. Sofferarc,

porro, un

un

frullo,

un

lu-

Soffrere: Comportare, Patire, Tollerare.


Sofferire, per Permettere,

pino, cio vale pochissimo o niente. Ave Irci sudi in scin dina V. Dina. g Non ave un sodo da cavdse un tiggio

Comportare
che
si

ci che si

potrebbe impedire
;

soffri maiciii

che

se

Non
Il

fagce ecc.;

aver un becco d'un quattrino, cine

Sodo
al
it

Non meno un quattrino. Paga Ita, sdo e dina V. Dina.


add. Sodo,
tatto,

aver nem-

Solido, Duro: Che non cede Che non arrendevole.


Fluido.
e detto di persona, vale Stabile,

Sodo

Melaf.
Posar in

Solido, contr. di Liquido e di

Fermo,

Costante; e talora Composto, Grave, Posato, Serio. S Batte sodo; Star in sul sodo, ecc. V. Batte. % Psa in sci sodo; Posar sul sodo, contr. di
falso,

per Reggere a un disagio. Sostenerlo. penn-e d'nn-n cosa; Patir le pene di checchessia, vale Sofferire il danno che ne proviene, Pagarne il fio. Pat per ma; Mareggiare V. Md. pe (orsa nn-a cosa; Bere o Inghiottire il calice, figurai, dicesi del Dover soffrire qualche cosa d'amaro o di fastidioso. iV poe soffri nn-a persnn-a; Non poter patir uno , vale Averlo in uggia , Non poterlo
e

Non mai

soffrir

faccia ecc.

cio

sopra

cosa

che

non
s

sia

vedere.

retta sotto.

Spesse volte ne sofre


fa
il

boin pe-i cattivi; Uno


penitenza.
:

tSetta.

s.

f.

Soletta: Coojo sottile che

so-

peccato e
s.

l'altro

la

Sof

vrappone internamente al suolo della scarpa, quando questa non ha anima e poi si copre col soppanno. Calcetto V. Scappin. s. m. Sof Specie di panca a spalliera e bracciuoli per lo pii imbottila, su cui possono star sedute tre o pii persone, e uno pu anche bracciuoli sono rapadagiarvisi disleso. Talora presentali da due testate ftestej piene e imbottite, e per maggior agio si aggiungono guanciali rizzali contro le testale, e anche due rulli, uno per parte V. Rot nel 2 signif.
, : ,
i

Soffriito

m.

Soffritto

La cosa che
condimento

si

fatta

soffriggere; e dicesi pili particolarmente di

Roba

battuta e soffritta, posta a

di

vivanda

da cuocersi insieme.
I)

Soffritto

p.

pass.
V.

V. Soffrizze.
a.

Soffx*izze
friggere.

Soffriggere

Leggermente

Sofistica
fismi,

V.

n. Sofisticare,

Sofismare: Far so-

Sotilizzare,

Cavillare.

Sog-g-etti
Scenario.
i

d.'
le

nn-a commedia;
sono descritti
pe' quali
i i

T. teatr. Foglio, in cui

recitanti,

scene o

luoghi,

volta

SoflPita.

s:

f.

Soffitto:

Nell'uso

pii

comune
il

per volta devono uscire in palco


altre simili

term. gener. di Tutto ci che forma

cielo di

cose concernenti
al

le

Comici, ed commedie; ed

una stanza ossia

la

parte superiore, sia essa

un

per lo pi applicalo
affinch

muro
lo

dietro alle scene,

semplice soldjo o un palco o una vlta. de canne; Soffitta a stuoja e anche semplicemente
Sluoja: Palco ricoperto con stuoje di canne
fesse,
ri-

ciascuno

recitante

possa da per s

vedere; dicesi anche Mandafuora.

Sog-g-etto

s.

m. Soggetto, Suggello, Subbielto:

schiacciale, grossamente intessute insieme

e rivestite d'un intonaco o corteccia di calcina

pura mista con gesso, poi lisciata, tinta o anche dipinta. Questo solTilto ora piano, ora centinaio fa padigginj e curvo a guisa di vlta. de teja; Soffitto a tela, dicesi Quello in cui alla
stuoja di canne sostituita una tela imbullettata

Ci intorno a cui si lavora o si ragiona; Argomento Concetto di composizione. S Cattivo soggetto; Cattivo soggetto, Suggetlaccio, Farinello : Persona di mal affare. Uomo capace
d'ogni pi trista operazione.

Sggettoso add. Peritoso, Timido: Che non


ha ardire, Che
in
si

vergogna, e per

Io

pi dicesi

ben tesa, sicch non faccia sacca, poi se le danno pi mani di gesso a colia, quindi si tinge
e
si

buona parte.
s.
f.

Sggezin
Lo

Soggezione e Suggezione:
l'altrui

dipinge.
v. a. a.

star soggetto. L'esser sotto

podest;

Sofiitt,

Soffittare:

Fare

soffitto.

Soffoca
Impedire

V.
il

Soffocare, Soffocare, Soffogare:

respiro; ed anche

Uccidere

impe-

dendo
n

il

respiro,

Soffocare, metaf. Opprimere,

Non

lasciar sorgere,

Non

lasciar pigliar

campo.

de complimenti , de parolle, d'attenzioin; Affogar di complimenti, di parole, d'attenzioni e sim., vale Opprimere con soverchj complimenti,

Dipendenza, Servit. H Rossore, Vergogna, Peritanza, Peritezza, e nell'uso anche Soggezione: Paurosa riverenza. Un misto di temenza, vergogna e rispello. Avei sggezion; Peritarsi: Esser timido, Non aver ardire di far checchessia. Aver S Non ave sggezin de fa, de di, ecc.;
viso di fare,
S
di

dire,

ecc.

Non

avei s5ggezi5n de niscin;

con soverchie parole, cure, attenzioni, ecc. % Sentise soffoca; Affogare: Sentirsi mancare
respiro.

graltaticcio,
il

Non

istar

secondo ad alcuno,

Non temere Non

Soffocazin

s.

f.

Soffocazione, Suffocazione,

Soffocamento, Suffocamento,

Soffogamento:

Il

Soggioga
sotto

islar dietro a persone. a regola, S legni in sggezin; Tener in misura, ne' termini, Tener a segno. V. a. Soggiogare (quasi Mettere
il giogo): Far soggetto. Mettere sotto la sua podest; Soltomeitcre, Debellare, Espugnare,

soffocare.

de peto; Oppressione
della

di

petto.

Sffraiiiiii

s. m. Zolfino, e in qualche parte Toscana Zolferino e Zolfanello : Stoppino coperto di zolfo per uso di accendere il lame ed il fuoco.

Vincere.

Soggiornare: Dimorare, Soggiorna Inlorlpnersi in un luogo V. Sta. Soiggia (J; A solato, A mezzod: Dalla
v.

n.

S(>ffx*a<]linai

S Assetta de sd/franin; Matassina di zolfino, s. m. Escajuolo Y. Lescaju.

banda volta

Soiggiase.V.

mezzogiorno, coiilr. Assoiggidse.

di

bacio.

SOL
Soig'S'ia'ta.
al
s.
f.

SOP
Langa dimora
Sedizione:

728

Soleggiata:

Ramore
s.

e Fracasso di popolo solledel do-

soie.

vato e commosso.

S<>la.cclxe
si

.... Propriam. Quel concavo che


ginocchia;

Sollevo

m. Sollievo: Alleviamento
Conforto,

ha sotto

le

ma
le

in

modo

scherzev.

lore, dell'affanno, ecc.;

Refrigerio,

diconsi

Le gambe.
e salacche;

Mena

Menar

seste,

vale

Camsaperi,

minare velocemente.

Solenni scimo;
di Solenne,
:

Solennissimo

dd.

Ricreamenlo. Nabisso, Fistolo, Facimale, dicesi di Fanciallo che mai si ferma e sempre procaccia di fare qualche male: l' un sollevo; un nabisso,

ed usasi per Grandissimo in qaesto simili significati E dito nn-a solenniscima


;

un

fstolo.
s.
f.

Solzin
sciogliere,
n

x^Solozione,

Scioglimento:

Lo

stdppa

Avete

detto

ana solennissima

min-

chioneria.

Soluzione, in term. cbim. e farmac. dicesi del-

Solenni tee

gran festa solito di celebrarsi dalla Chiesa ogni anno. n Solennit, per Apparato grande, Pompa e Gran cerimonia. " UflBcio da farsi in qnalche ricorrenza.
s.
f.

Solennit: Giorno di

l'Incorporazione
in
1)

Scioglimento di

checchessia

an liquore.
Presso de' Matemat. vale Preparativo o ReResolazione.
s. f.

gola per arrivare allo scioglimento d'un problema;


altriro.

Solennizza
giare
:

SolennegCelebrare con solennit, con gran pompa,


v.
a.

Solennizzare,

Solvil>ilitse

Solvibilii: Facolt di poter

Festeggiare.

Solf^zz
zolfa,

Soma.
v.
il

pagare; altrim. Solvenza. s. f. Mezzaraola V. Mezajua.

n.

Solfeggiare: Cantar la solfa o

;;

Pe cammin s'accnsa some V. Cammin.


s.
f.

Fare

solfeggio

Slfzzo
d'aria senza
i

s.

V. Solfezzo. m. Solfeggio. T. music.

Someg-g-iansa
Specie

Somiglianza,

Simi-

giianza, Assomiglianza,

parole, cio alle quali suppliscono

Rassomiglianza: Qualit che dichiara cosa simile ad un'altra.


Somigliante, Simigliante,

nomi
ecc.,
far

delle
di

note musicali,
cui
si

come
i

do, re, mi,

Smeg'g-ianteadd

fa,

servono
ai

Maestri di mnsica
il

Assomigliante, Rassomigliante: Che rassomiglia,

per

apprendere
il

giovani

canto. Al Solle parole.

feggio soltentra

Vocalizzo e a qaesto
Solidit

Solfo
Il

Somma
pili

Che ha relazione
v.
a.

di

somiglianza con un'altra cosa.

Sommare, Sapputare: Ridarre

V. Srfo.
s.
f.
:

Soliditse

Propriet o Stato dei

corpi solidi; Impenetrabilit.


Solidit, Saldezza, Stabilit, Fermezza.
e Colletto ed anche Solino Estremit saperiore della camicia da uomo, che cigne il collo della persona; Colletto dcesi pi propriam. se posticcio. de mneghe; Polsini ed anche Solini (al piar.):
s.

Slin

m. Collo

Smmacco
si

(da collo)

numeri ad un solo mediante l'addizione. signif. neat. vale Far la somma: figgiu smmavan a cinquecento; Fra uomini e ragazzi sommavano da cinquecento. s. m. Sommco e Sommacco. T. bot. Bhus coriaria. Pianta che ha il tronco legnoso, irregolarmente ramoso, con la corteccia pelosa, dun verde bruno, che, ridotta in polvere,

Sommare, in Fra ommi e

adopera per conciar


v.

le a.

pelli.

Quelle

liste

di

tela

che fanno

finimento a ciasi

Smministi'
Porgere, Fornire.

Somministrare, Dare,

scuna
ai

manica
s.

della

camicia e

abbottonano

polsi.

Solita,i*io

m.

Solitario. T. giojell.

Diamante

Smmiscion Sommitee
s.

f.

V. Sltomiscin. Sommit: Estremit dell'al-

assai grosso incastonato e legato solo senza il corredo d'altre gemme, ma che comparisca e brilli solo in an anello, spillone e simili. Dal
frane. Solitaire.

Sn

tezza; Cima, Vetta, Sommit, figurai, per Sublimit, Eccellenza. s. m. Suono e poetic. Sono: Sensazione che si fa nell'udito dal moto tremolo dell'aria, ca-

Sollecita,

v. a. Sollecitare

e Sollicitare:

Sti-

gionato da percossa, strumento, voce o altra si-

molare, Affrettare, Spingere.


Sollecitare e
Sollicitare, in senso neut.

Operar
che

con prestezza. Affrettarsi.

Sollecita^t
sollecita,
cita
la

s.

m. Sollecitatore: Colai

che stimola o induce a bene o a male. Sollecitatore, dicesi anche a Persona che sollespedizione di faccende o cause
V.
a.

mile cagione. S And, a toa a-o sn d campanin ; Andare a soon di campanello, vale Andare a tavola apparecchiata, Aver la mensa o il vitto a spese altrui, senza briga di pensare al proprio nutrimento. V. questa locuz. alla sua sede alf. S A sn de
g Chi balla sensa sn, l'

altrui.

matto opp mincin

Solleva
"

Sollevare: Levar su, Innalzare.


n

V. Balla.

Sollevare, per Alleggerire, Alleviare, Dar alloggiamento, ristoro alle fatiche darate; Ricreare,

Sonda,
I

Confortare.

Turbare, Commuovere

Sonda
:

s. f. Scandaglio V. Scandaggio. Fuso V. A gaggia da preposto iella v. A gaggia. v. a. Scandagliare V. Scandaggid.

l'ha sollevu tutta

a casa; Ha

sollevato tolta la casa.

Sopercia
giare,
.Mi

Tentare V. Specilla. v. a. Soperchiare e Superchiare:


e talora Sopraffare, Vantag; m'ha soverciu de parolle; Opprimere: soperchi con parole.
s.
f.

per Indurre a tumallo, a ribellione.

Fare soperchierie

S Talvolta in signif. neut. vale Gridare, Urlare, Strepitare: s' misso a solleva; E' si mise

a gridare, a strepitare. S Sentise solleva; Provar sollievo. S Sollevse n. p. Sollevarsi: Pigliar sollievo, ristoro,

Spercaja
Ingiuria
fatta

Soperchieria e Superchieria

altmi con prepotenza; Angheria,

Sopruso.

conforto,

Soppeg'/
Il

Sollevarsi, Ribellarsi, Ammutinarsi.


s.
f.

V. n. Zoppicare V. Ranghezz. Zoppicare, figarat. dicesi del Pendere in qualche

Solleva.zin

Sollevazione,

Tamalto,

vizio

difetto.

m
S Savet de

SOR
Il

SOR
Baldracca, Ciccanlona, Cantoniera, Sgualdrina.
s.
f.

Soppo

Sopporta,
sione:
il

che p sppega nn-a persnn-a ; Conoscere da qual piede uno zoppichi, figurai. vale Conoscere le sue inciina/.ioni e difelti. add. Zoppo: Impedilo nelle gambe e nei piedi Che ha una gamba pi corta dell'altra, per cui non pu camminare diritto o sciolto. V. a. Sopportare, Comportare, Tol-

Sorditse

Sordit, Sordezza, Sordaggine:

Sordo
Il

Perdita o Diminuzione notabile dell'udito. add. Sordo: Privo dell'udito.

I!

Sordo, dicesi anche a Cose inanimate quando non risuonano nel percuoterle. Detto di strum. musicale , vale Non chiaro,

lerare, Soffrire,

Sopprescion

Reggere. s. f. Soppressione e Suppres-

Non

sonoro.
;

^- mtto
S
'^

Sordo muto

Chi per essere sordo

da

Soppressa

Soppressa,

SopprimLine
Sopraffa,
taggiare.

sopprimere V. Sopprimme. s. f. Soppressa V. Pressa. v. a. Soppressare Mettere in soppressa V. Soppressa. v. a. Sopprimere e Sopprimere: Annullare, Abolire, Cancellare: Far cessare di comparire, d'aver effetto, d'esistere.
:

nativit altres muto.

se sordo; Esser sordo, ed in ischerzo Aver le campane grosse o ingrossate, Aver male campane.

Fd
la

Far

il sordo o il sordacchione formica o il formicon di sorbo, Suonare sordina: Far la vista di non udire per non

d s7-do; Fare
la

fare ci

che detto.

v. a.

Sopraffare, Soverchiare,

Van:

srda; Lima sorda V. Limma. Mezo srdo; Sordastro: Alquanto sordo, Qaasi
S

Limma

Soprafian
che
fino,

add. Sopraffino e Sopraffine

Pi
S

sordo.

Finissimo.
s.

Soprano
Vincere,
n

m. Soprano: La voce pi alta della musica; ed anche La persona che canta con voce di soprano.
v. a.

Sopra^ansa

Sopravanzare, Superare,

Il

Sopravvento Sopravvive
SSracco

Sopravanzare, in sigiiific. neut. vale Avanzare, Sporgere, Sporgere in fuori. per Soprabbondare, Soprabbaslare, Abbondare soverchiamente, Essere pi che bastante. V. Srvevento. v. n. Sopravvivere, Sorvivere: Vivere pi lungamente di un altro o d'altri ovv. Vivere dopo una ferita riportata o dopo una qualche marcala epoca. T. legnaj. Sorla di s. m. Saracco.

Srdnn-a
SrjRo
non
sia
s,

N parla con srdi; Non dire a sordo, figur. Dire alcuna cosa ad alcuno che facilmente l'intenda e prontamente l'eseguisca. Ti e srdo? Sei srdi? Sei sordo? Siete sordi? Non la vuoi o Non la volete intendere? Vegni srdo; Assordire, Insordire: Divenir sordo.
(Aj V. questa locuzione
alla

sua

sede alfabetica.
bustibile,

m. Solfo e Zolfo: Materia fossile, comcolor giallo, privo d'odore quando fregato, che fa levar fiamma azzurra ad
di

ogni porzione di fuoco a cui s'appressi.

Havvene

ancora

dell'artificiale.
v.
a.

Sorpassa,
Eccedere;

Sorpassare,

Sopravanzare,

e figur.
s.

Sorpreiza
"

Esser superiore, Esser da pi. f. Sorpresa: Il sorprendere,

sega a larghissima lama, senza lelajo di legno, ma fermata a una piccola impugnatura che le

Arrivo improvviso; allrim. Sopravvenienza, Sopravvegnenza.


Sorpresa, nell'uso vale anche Stupore, Maraviglia.

serve di manico.

a ea de ratto ; Gattuccio

Piccolo saracco, a

lama pochissimo larga e terminante in punta. v. a. Solcare: Far solchi nella terra. SSrolietto s. m. Ajuolo Rete da pigliare

Sorc
SSrco

Sorprende
Il

uccelli che si adatta


s.

sull'ajuoia

fwuj.
lascia

Fd nn-a sorpreiza; Far una sorpresa: Fare una visita inaspettata e gradita. v. a. Sorprendere: Cogliere alJ' improvviso, sul fatto. Sorprendere, per Recar maraviglia, Cagionar ammirazione, stupore.

m. Solco: Fossetta che


la

dietro

a s l'aratro lavorando

terra

che divide una


fa

Srva
e
Il

porca

dall'altra.
:

Sopra e Sovra: Prepos. che dinota sito di luogo superiore, conlr. di Sotto;
si

Srve;

da rna; Rotaja

Il

segno che

in

terra

la

riunisce col 4, col 3 e col 2" caso.

ruota de' carri e sim. S Fd di srchi; Solcare, Assolcare, Insolcare: Far


solchi
nella

Sopra, per Appresso, Vicino:

an za

srve T-

nixi; Erano gi sopra Tunisi.


Il

terra.
s.
f.

per Circa, Intorno:

Srdlattaja
lizia,

Soldatesca, Soidateria: Mi-

gh' ancn
pitoli

da di

bell'e

Srva questi capitoli ben; Sopra questi ca-

Adunanza
s.

di

soldati.

- Soldataglia, Mol

evvi ancora da dir mollo.

titudine di soldati vili e inesperti.

Srdattin

m. Soldatino, Soldatello, Sol-

datazzo. Dim. di Soldato:

Srdatto

Semphce soldato ed anche Soldato giovane piccolo. s. m. Soldato (dal soldo che riceve): Quegli che arruolato, pagato e mantenuto di vitto e di montura, serve in armi il suo Slato ed il suo Principe. Nell'uso intendesi II semplice soldato a differenza degli
ufficiali.

Sorvecreg^o
fare
le

srva, Andd de srva quando lgge V. Andd. % Ese srva penscio V. PensciSo. s. m. Sopraccarico. T. mar. Agente del proprietario del carico d'ona nave di commercio , imbarcato per amministrarlo e

Andd de

operazioni di commercio che

si

rendono

necessarie per compiere una buona speculazione

conimerciale.

d5 Pappa; Soldato da chiocciole V. Pappa.

Srve^
del

A zo

sdrdaltn; Alla soldala. Posto avv. vale

s. m. Sopraccielo : La parte superiore cortinaggio da letto e daltri arnesi simili.

Alla foggia de' soldati.

Cortiiagiiio

S^rd.attnn-a

S Fase sidatto V. Ingaggise. V. Srduttsso nel 2"


s.

Srveci.
signif.

s.

a srvec V. Cortinaggio. m. Soprappi, anlic. Sorpi

Il

soverchio,
S

Srdattsso

m. Soldatuccio, Soldatuzzo.

De

sopravanzo. srveci m. avv. Di o Per


Il

soprappi, Di

Avvi, di Soldato: Soldato vile e da poco.

giunta, Di vantaggio. Inoltre, Oltracci.

SOS

SOS
Tener
n

72$

Sorveg-gra-

v.

a.

Invigilare, Vegliare,

l'occhio: Far la guardia ad alcuna cosa.

nn-a perso.m-a; Invigilare sopra quaicheduno, Aver l'occhio addosso ad alcuno: Spiare suoi
i

"

Sospensione, per Interruzione ossia Cessazione temporanea dal continuare in checchessia. In legge canon. Censura ecclesiastica, cio

Privazione
le

temporaria
benefizio.

del

diritto

di

esercitare

andamenti, Star attento a ci che ano

si

faccia.

fnnziooi d'ana carica o di percepire le ren-

Si"%^og'g'ia<iisa,

s.

f.

Vigilanza, Ispezione,

Guardia: Lo invigilare. n Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza: Pena,


per
rit
lo
pili

dite d'un

d'armi; Sospensione d'armi: Nella .Milizia, Convenzione per lo pi verbale tra due eserciti o
corpi nemici di non offendersi reciprocamente per UQ tempo, d'ordinario assai breve; altrim. Tregua e Triegua.

accessoria,

in

virt

della

quale

il

condannalo obbligato
che
gli

di

presentarsi all'Auto-

viene indicala e rendere conio di s


dalla legge di P. S.

nei

modi

stabiliti
s.

Sspensio
cucitura,

s.m. Sospensorio: Arnese comil

Sx"veiixa>ii
nella quale
i

m. Sopraggitto: Forte

posto d'una striscia di tela, con una specie di


sacchellino sul davanti,

il

filo,

a ogni tirata d'ago, accavalcia

qual
si

arnese

cingesi

due lembi delle due cose che si cuciono, i quali siano di natura a non ispicciare, cio a non due vivagni sfilacciarsi, come sarebbero per es.
i

sopra
in

le

anche, e nel sacchetto

occasione di
V.

pone lo scroto procidenza viziosa; ed usato


Sospettare, Sospicare, Suspi-

anche per cautela nel cavalcare.

dei

Sorvenomme
nome che
si

teli delle camicie, delle lenzuola e simili; a Siena dicesi Sopraramano.


s.

Sospetta/
care,

n.

anlic. Sospecciare, Sospicciare,


:

m.

Soprannome: Terzo

"

nare
tire,

Aver

sospetto.

SospeccioPrender sospetto. Insospet-

golarit notabile in lui, cos in

Srvescrito
che
si

pone a chicchessia per qualche sinbene come in male. e meglio s. m. Soprascritto


Quello
scritto
il

Pigliar pelo.

Sospettare, per Credere, Aver opinione.

Soprascritta; dicesi nelle lettere

del

per Diffidare, Dubitare della fede d'alcuno o buon esito d'una cosa.

pone sopra
di

alle

medesime, conlenente

da sospett; Dare o Render

sospetto, Indur

nome

quello a cai s'indirizzano.

sospetto. Insospettire, Far

sospettare; e talora

Srvevento
del vento che
si

s. m. Sopravvento: Vantaggio gode rispetto a chi sta sottovento, onde: se s5rvevento,Ave o srvevento Essere o Slare soppravvenlo, Avere il sopravvento, vagliono Essere da quella parte ove spira

Far paura.

Sspi.
I)

v.

n.

Sospirare e

Suspirare:

Trarre,

n fa atro che sspid; Mandar fuori sospiri : E' non fa altro che sospirare. Sospirare, in signif. alt. Agognane, Anelare, Desiderare ardentemente.

il
1

vento.

Figurai, vale Gherminella, Tranello,


Cavalletta,
certala.

Soprammano, Coperchiella: Inganno, Frode conChe


sta

S Chi S %

prmma n pensa

inderr sdspia;

Chi

tosto giudica, tosto si pente (Monosisi, Dettati).

D
F

SCx-vin

add. Supino:

giace

colla

da sspid; Far sospirare. sspid nn-a cosa; Far sospirare una cosa,

pancia all' ins, conlr. di Boccone o Bocconi (bocco); ed usasi coi v. Dormire, Stare, Giacere.

vale Indugiare a darla.

ScspLO
Il

Sspeizo

p. pass.

Sospeso, Suspeso, Sospenso,


risolve,

Sollevato V. Sospende.

Sospeso
Incerto,

Che non
Sopra
s.

si

Dubbio, Ambiguo,

Incorso Figurai

nella sospensione o censura ecclesiastica.

Dimesso dall'impiego,

dalla carica,

Respirazione mandala s. m. Sospiro: profondo del petto per dolore o desiderio. Sospiro, nella Musica Pausa d'an quarto di battuta equivalente al va'ore d'una semiminima. Dicesi anche della Virgoletta che indica tal pausa. n Nel num. del pi, Doglianze, Lamenti, Lai, Lagni, Gemiti: Sei sempre li con di sdspii; Siete
fuori dal

da un uffizio, ecc. per modo di provvisione, per a tempo. S Tegnt sspeizo; Tener sospeso, cio sollevato da terra ; e melafor. Tener in sulla corda. Tener in ponte, ossia Fare stare in dubbio, nell' incertezza, ecc.

sempre
S Bttd

con de' sospiri. Cacci di sspii; Dare o Trarre

sospiri,

vale Sospirare.

Sossu.
golo:

d.e lin;
lino o

Lucignolo, a Siena
di

t-

Ciocca di

canapa

ripiegata e

rattorta su d s. In

Toscana ogni lucignolo forma

Sospende
Sostener
Sollevare.

la

v. a.

cosa in

Sospendere e Sospendere: modo che non tocchi terra ;

una giusta roccata.

Ssta,
%

s.

f;

Albagia, Boria, Boriosit, Superbia,

Orgoglio, Alterigia, Soffioneria: Gonfiezza d'a-

Sospendere, per Soprassedere, Tralasciare, Non proseguir per qualche tempo. M Proibire per castigo ad un sacerdote di celebrar la messa. dall'impiego; Sospendere dall'impiego: Dimet-

nimo, Pomposa eslimazion di se stesso. Pin de ssta; Albagioso, Borioso, Orgoglioso,


Superbo.
s.
f.

Ssta,
le

Susta: Corda,

con che

si

legano

some.
f. Magazzinaggio e nel!' uso comune Quel tanto che si paga per aver riposto mercanzie nel magazzino.

tere alcuno dall'impiego

od

ufficio

per qualche

Ssta
Sosta
le
:

s.

mancanza,
rita
la

in

via provvigionale, finch sia chia-

verit, cio la sussistenza o insussistenza

dell'

imputazione.
Affornellare, T.

Sstansa
mar. Fermare
i

s.

f.

Sostanza, Sustanza, Sostanzia

remine ;

remi

colla

pala in

aria, acciocch
il

l'acqua in

tempo che
s. f.

battello

non possano toccar va a vela o sta


Il

fermo.

Sspensoiu
Sospendimelo:
II

Sospensione, Suspensione,

sospendere.

Quel che si sostenta per se medesimo e d fondamento a lutti quegli accidenti che non si possono per loro medesimi sostenere. Sostanza, per Essenza, Quiddit o sim. per Ci che v'ha di pi importante in una cosa, in un discorso, ecc.
e Suslanzia
:

T86

SOT
per
AI

SOT
Ristretto.

ti

Somma, Contenuto,
num.

del pi, Facolt, Averi,

Rendile.
vale
fini,

S In sostansa; In sostanza. Posto avv. conclusione. In somma, Alla fin delle


corte,

In Alle

Sotterra V. Assotterr. Sottesrva V. Sttosrva. Sttesto m. Crcine: Un ravvolto di


s.

panno

a foggia di cerchio usato da chi

porta

pesi in

In poche parole.

In sostanza. In realt in effetto.

capo, per salvarlo dall'offesa del peso.

da pgnatla; Crcine: Ravvolto


che adoprasi a posarvi sopra
si

di

fune di resta

Sostanziso
Che d
M

add. Sostanzioso, Sustanzioso,


:

la

pentola quando

Sostanzievole, Sustanzievole
porta sostanza.
V, a. Sostenere,

Che ha sostanza,

leva dal fuoco.


s.

Stti
Reggere V. Arreze.
Ajutare.
"
)i

m.

Sottile:

La parte

sottile

d'una cosa

Sostanzioso, per Nutritivo, Che d nutrimento.

qualunque.

Sostegni

Stti

add. Sottile: Che di


di

poco corpo, Che

w Sostenere, per Difendere, Proteggere,

ha poco corpo; conlr.

Grosso.

per Durare, Reggere resistendo: Han sstegno l'attacco dui giorni; Sostennero due
giorni l'attacco.

II

Usato in senso neut. vale Difender qaislionando: Mi sostegno che se degge di ecc.; Io sostengo che si debba dire ecc. a crega; Sostener la carica. T. milit. Reggere
l'impeto degli avversar].

Magro, Dilicato. Aggiunto a vino, vale Di poco corpo. Metaf. vale Acuto, Ingegnoso, Fino: Un argomento cosci salii; Un argomento cos sottile. A penna a butta o a d sditi; La penna rende
Sottile, aggiunto a persona, vale

sottile, dicesi
sottili.

Quando scrivendo

fa le linee

troppo

nn-a crega; Sostener una


vaie Coprir un impiego,

carica,

nel

Civile

S Bttd stti; Filare, dicesi della botte essendo quasi vuota getta soltilmonte.

quando
Alquanto

Sottito
sm.,
sottile.

add.

Soltiletto,

SoUilino:

nn-a mercanzia; Sostenere una merce o


vale Tener alto
il

prezzo della medesima.


i

Non
com-

Sottilizza
dere: Intender alcun poca,

V.

a.

Sottilizzare, Sofisticare,

Ca-

menomarne

il

prezzo, bench abbondino

villare; e talora Ghiribizzare, Fantasticare.

pratori.

Sottintende
;

v. a. Sottintendere,

Sottonten-

nn-a persnn-a

Sostenere alcuno, Nutrirlo,

cosa

non

espressa o accennata

Sostentarlo, Mantenerlo.

S Sstegnise n. p. Sostenersi: Reggere, Resistere a checchessia, da cui sia malagevole ripararsi.


Sostenersi, Star in contegno. Star sulle sue.
,

Stto;
di
sito,
I)

g Sttintendise n. p. Sottintendersi, Sotlontendersi. Sotto: Preposizione che dinota inferiorit e talora di condizione, di grado; ed
di

n Parlando del prezzo delle merci

vale Reggere,

correlat.

Sopra.

Mantenersi,

Non

diminuire.
s.

Sotto, Presso,

Vicino: / Franseixi San sotto

Ssteg-uimeuto
stentare,
Il

m. Sostenimrnlo, Sostentamento, Mantenimento: Il sostenere. Il somantenere.


p.

Rdmma;

Ssteg'no
n

pass.

Sostenuto V. Sostegni.
affabile

Sostenuto, dicesi figurat. di Persona che stia in


sul grave,

e non

si

porga

con

altrui;


'I

1)

Francesi erano sotto Roma.


pena, cio
Costituita

Usato come avv., vale Nella parte inferiore.


Sotto pena. Alla

penn-a;
la

pena.
il

pretesto; Sotto pretesto. Sotto colore. Sotto

velo.

allrim. Contegnoso, Grave, Altero. S Sta sstegno con un; Star grosso con alcuno Andar grosso a uno, vale Aver con lui prin-

voxe V. Sltovxe. g And de stto o pe de stto; Andar di sotto: Evacuare il ventre. stto; Andar sotto, dicesi del Tramontare

cipio di sospetto, di

sdegno, Essere

in

mala
Il

degli

astri.

soddisfazione di

lai.

stto

a balla o a-o ballon; Andare, Correre


pallone:
Il

Sostenta,

v.

a.

Sostentare, Alimentare,

ManS

alla

palla o al

muoversi del giuocaal

tenere cogli alimenti.

tore per dare alla palla o

pallone.

Sostitu
uno

S Sdstentdse

n.
V.

p.
a.

Sostentarsi, Alimentarsi, ecc.


Sostituire e Sustituire: Metter

Andghe de

sotto; Andare

al di sotto,

vale Ri-

levar danno. Scapitare; e talora Essr soccombente, perdente.

in suo luogo

solo di persone,

ma

o in luogo altrui; e dicesi non anche di cose.

Sostituto
l'ajuta

s.

tuito e Sustituito:

m. Sostituto e Sustituto, SostiChe tiene le veci d'un altro


s. f.

S Ave stto de s nn-a persdnn-a; Aver uno sotto di s, vale Essergli superiore in qualche
carica, ufficio e sim.
t)

nelle sue funzioni.

un

stto

unge; Aver nell'unghie alcuno,


suo potere.

Sstitzin
Il

Sostituzione e Sustituzione:
un'altra.
altro

vale Averlo

in

sostituire

una persona ad
in

M Sostituzione,
all'instituto.

legge

II

sostituire

erede

S Caccidse stto ; GMars' gi: Distendersi in Ietto. I) stto a un; Entrare o Cacciarsi sotto ad uno:

Accostarsi ad uno in

modo da

poterlo

colpire

Stta;

Sttn

Squacchera e Squacquera: Sterco liquido, e spezialm. Quel pezzo di sterco piatto e di figura sferoidale a differenza dello stronzolo, che sodo, rotondo e di figura bislunga. s. m. Soltano, e comuncm. ol plur. Sotlani. T. calzol. Quei pezzi di cuojo che i calzolai mettono sotto tacchi delle scarpe per
i

con sicurezza. S D do do stto V. D. De sdito in sc; Di sotto


periore.

in

su.

Pi sottins,
alla

Di sottons, cio Dalla parte inferiore

su-

S
11

se de sStto; Esser
in

al di sotto,

cio in iscapilo,

renderli pi aUi.

perdita.

sempre de stto; Andar

sotto, nel

giuoco

Sttanu-a

s.

f.

Sottana, e volgarm. Zimarra:


a' piedi

vale Seguitar a perdere.

Veste lunga dal collo fino

ohe per

lo

pi

sdito a-c feste; Esser sotto allo

feste, cio

usano di portare

chierici, sacerdoti e sim.

presso

vicina

alle

feste.

SOT
n in azione o d'una cosa, stto a-i cinquant' anni ; Rasentare i cnn qaant'ann: Esser vicino o prossimo a compiere cinquantanni i

SOV

727

stto

a fa unn-a cosa; Esser

d'alcuno, Rapportarsi ad altrui: Rimettersi, Riferirsi

nell'alto pratico

a ci che altri per dire o per giudicare,

a un;
in

Sottomettersi, Sottoporsi ad alcuno:

Porsi

arbitrio o volont altrui.


s.
f.

Sottomiscin.
n

Sommessione, Sottomis-

stto un; Esser sotto alcano: Essergli sab-

sione, Umiliazione, Ubbidienza,

aUerno. % sxghe quarcosa stto; Gatta ci cova, Trama c', Ogni oste ha il suo gatto: Essere in qualche cosa occulta frode o malizia. S Fsela stto; Farsela sotto o nelle brache o ne' calzoni, Empiersi calzoni Sgravare il ventre
i

Sttopansa
gbiano
sotto
al

Sommessione, per Alti o Parole rispettose che un inferiore fa a un superiore. d'nn-a cittce; Resa: Sollomissione d'una citt ad allru Principe; Arrendiraento, Dedizione. s. m. Sottopancia. T. sellaj. Cigna forte, per lo pii di cuojo, onde s'incinventre
sella
i

nelle proprie

vesti.

cavalli
il

per

assicurar

S Leva de sotto
S Mette de stto, Mette de stto

nn-a cosa a un V. Leva. Mette de stto nn-a persnn-a, un de mncea, Mette sttsrva
io prigione,

loro sul dorso

la

finimento.

Sttop
trspoli

s. m. Bertesca. T. murai. Palco fatto speditamente con due o tre tavole poste su dne

V. Mette,
n

capre (cavalietti), per salirvi


la

il

mu-

stto

nn-a persnn-a; Metter ano

ratore quando l'altezza del lavoro comincia a su-

Incarcerarlo.

perare
M

sua statura, n ancora tale da rendere


T.

S Mettise deU'cegua stto V. yEgua. n nn-a csa stto i p V. Mette,

necessario un Ponte propriam. detto.


Calciuolo, Sottocalcio.

archib. Piastra
il

d'ot-

% Travaggid stl'cegua V.

Mgua.
Barbagianni dei
te'

tone
Staffe

di

ferro che

si

mette sotto

calcio del-

Sttol>a.i*l>a. ci
fiocco. T.

fr;

l'archibnso.
(al

mar. .Manovra dormiente che serve a


il

plur.)

V. Tianti.
Frate

bompresso (pennaccin). Sttol>it>liotec.o s. m. Sottobibliotener fermo


buttafuori del

Sttopnn-e V. Sottomette. Sttopri m. Soppriore e Sottopriore:


s.

cario:

Colui che fa

le

veci del Bibliotecario.


s.

che viene subito dopo

il

Priore.

Sttocanzell
opera
Cuoco.
in

m. Sottocancelliere: Che

Sottoscx*i"ve V.
Scrivere di propria

a.

Soscrivere e Sottoscrivere:
il

Sttoolxug-o
chieraj.

vece o in ajuto del Cancelliere. s. m. Sottocuoco; Ajato de!


s.

mano

proprio

nome
il

sotto

a qualunque scrittura, per autenticarne

contenuto,

Sttocliiisoia.
Benda
cinto

m.

Sottocoscia'. T.

bra-

g Sttoscrivise ; Soscriversi, Sottoscriversi, dicesi talora per Riportarsi, Rimettersi, cio Starsene
al

che

serve a mantenere

a suo

parere altrui; ed anche per Acconsentire.


s.
f.

luogo
Quella

il

Sttoca
staffa

da erniosi o il sospensorio. T. sellaj. s. m. Posolino, Codone. di caojo dove s'infila la coda del
s.

Sttosorizion
zione, Sottoscritta
scrittura
:

Soscrizione, Sottoscrilettera

Firma sottoposta a
il

qualunque per autenticarne


s.

contenuto.

cavallo.

Sttoscaa
m. Sottocommissas.
f.

m.

Sottoscala:
le

Quello spazio

Sttocommissio
rio:

vuoto che resta sotto


lui

scale.

Colui che fa le veci del Commissario.

Sttoseg'iretio s.
che
fa
le

m. Sottosegretario: CoSoz-

Sottocoppa,
si

Sottocoppa : Tazza o Vaso liscio e spanto, per lo pii con piede, sopra cui
bicchieri. coppe e s. m. Sogglo e Soltoglo. T. sellaj. Una delle parli della briglia, ed Quel cuojo che si attacca mediante lo scudicciuolo alla te-

veci del Segretario.

Sttosorva avv. Sottosopra, Sossopra e


zopra,
trario.
t)

posano

le

rovescio, Capopiede o Capopi, Al con-

Sttog-a

stiera e passa per l'estremit


la

del frontale

sotto

gola del cavallo, e


sinistra.

si

affibbia

insieme dalla

banda

Sottost
v. a. Interlineare e nell'oso

Sottosopra o Sossopra, per Consideralo tutto insieme, A far bene i conti, A nn dipresso. Sa per gii. Mette sttsrva V. Mette. S Cacci v. n. Sottostare: Star sotto, Esser
soggetto.

Sottolinea,

analle

che Sottolineare:
parole scritte che

Mettere una
si
s.

linea

sotto

Sottotenente

s.

m. Sottotenente:
il

Uffiziale

vogliono far rilevare.

Sttolmme
Un
si

subalterno, che vien dopo

Tenente.
T.

m.

Sottolume,

Posainme:

Sottovento
parte della nave

s.

m. Sottovento.

mar. La
il

pezzo circolare o quadrangolare di pelle, di panno, d'incerata o anche di metallo, sul quale posa
il

opposta a quella ove soSa


il

vento.
S

lume da conversazione o
la

altra simile

se sottovento ; Esser sottovento: Avere


in

vento

lucerna a olio, affinch non ne resti per avventura insudiciata


tavola. lo

disfavore o a svantaggio.

Giardiniera
artefatti

dicesi

SSttovxe;
lare

Sottovoce e Sotto voce, antic.

Quel sottolume largo, per

pi ricamato e guerdi

Sotloboce e Sotto boce. Posto avv. coi v. ParDire, vale Parlar piano, con voce bassa e da non esser ndita da Inngi.

niio d'intorno di foglie e fiori

lana

Sttoman;
di

variamente colorata o di ciniglia. Sottomano. Posto avv. vale Quasi


nascoso.
v. a. Sottomettere,

Sottra
trarre

Sottomette
S Sttomettise
n
n.

Sommettere,

v. a. Sottrarre. T. aritm. Cavare o Deuna so mma minore da una somma maggiore. Sttirazin s. f. Sottrazione. T. aritm. Opesi cava an numero minore da un maggiore. V. Spercid. S-veirciaja V. Sperciaja. Moneta d'oro austriaca, s. f. Sovrano

Sottoporre: Metter sotto. Far soggetto. Assoggettare; Ridurre, Vincere.


p.

razione per mezzo deila quale

Sottomettersi,

Assoggettarsi,

Svercia
SoT'rana

Farsi soggetto.

a-o giudizio d'un; Sottomettersi

al giudizio

728

SPA
"

SPA
Scosciata. T. di ballo. Quell'allargamento di cosce

Sovranitse
So'vx'a.st
valiere.

che distinguesi in vecchia del valore di L. 5i. 81, ed in nuova del valore di L. 33. 02. s. f. Sovranit : Superiorit, MagV. n. Sovrastare e Soprastare: Star

che fanno
si

ballerini in

danzando,

in guisa ch'esse

sloghino.
s.

gioranza, Diritto di sovrano.


sopra. Essere superiore; ed anche Essere a ca-

Spaccato

m. Spaccato. T. archit.
s.

II

disegno
la carta.

interiore d'una fabbrica rappresentato sopra

Spacoata

f.

Spaccatura,

Spaccamento,

Fenditura, Fessura, Crepatura.

feiovrattto

avv.

Sopratutto e

Soprattutto,

Spacchettn
Spaccia
"

s.

m. Spaccone, Sbracione,

Innanzi ad ogni altra cosa, Anzitutto, Primamente, Principalmente, Segnatamente, ecc.

Sovveg^ni v.
a memoria.

a.

Sovvenire, Soccorrere, Ajutare.

Faloppone, Millantatore, e nella plebe forent. Pottajone V. Falampi. V. a. Spacciare, dicesi delle Cose che

S Sovvegnse n. p. Sovvenirsi, Ricordarsi, Rammentarsi, Rimembrarsi, Ridursi a mente, Ritornar

sono da vendersi, e vale Esitarle, Smerciarle.


Spacciare, per Sbrigare, Spedire.
"

Sovvenzin
tra cagione.

Sovvenzione, Sovvenimento, Sussidio: Danaro od altro ajuto somministrato in caso di necessit o per alcuna impresa o per als.
f.

"


de

per Divulgare.

per Distruggere uccidendo.

grandesse

Spacciar

grandezze

Vantarle

Grandigiare.

un lugo;
larlo,

Spacciare un luogo o sim., vale


n.

Vo-

Sp

S S S

Spada: Arme bianca da punta, fatta d'una stretta lama d'acciajo, lunga circa due braccia, assottigliata ai due lati ed immaoicata. Portasi dentro un fodero o ad armacollo o legata a cintola, pendente dal sinistro lato. La spada vien chiamata in ischerzo Cinquadea, Draghinassa, Striscia ed anche Scilacca; e poetic. Arando, Acciaro. Spada Uno dei i semi delle carte da giuocare. A spd trcetu V. questa locuz. alla sua sede alf. Bnn-a spd; Buona spada, dicesi di Chi ben la maneggia ed ben pratico della scherma. Colpo de spd; Spadata, Spadacciata: Colpo di
s.
f.
:

Sbarazzarlo, Lasciarlo libero.


p.

Spaccidse

Spacciarsi

figurai,

vale Farsi

se credere o slimare per quello che non si : spacciava pe cdnte; E' si spacciava per conte.

Spacciu.
Il

p.

pass.

Spacciato, per Spedilo, Sfidalo dai

Il

fare
Il

Spacciato V. Spaccid. medici.


al

Che non ha rimedio


disperato.

fatto

suo,

Che

af-

Vuoto, Vacuo, Sgombro, Sbarazzalo.

Spacciaft>sso

Spaccio
II

s. m. Spizzacampagna o Spazzacanipagne: Specie di archibuso corto e di bocca largo, che si carica con pii palle; altrim. Trombone. s. m. Spaccio: Lo spacciare, L'esitare

spada.

una merce.
Bulletta:
di

S Fi da spd; Filo della spada, vale II taglio, g Jmpgnata da spd; Pugno della spada. S Lugo da poeiseghe tid de spd; Luogo da giocarvi di spadone, cio
serizie.

Poliazetta

per

contrassegno

di

licenza
col

passare o di

portar

merci

improntala

suggello pubblico.

Luogo

spogliato di mas-

S Meltise a spd; Cignersi la spada. S Ommo de spd; Uomo di spada: Colui che cigne spada, che sta sull'armi, cio Che esercita la
professione dell'armi, diverso dall'Uomo di toga. S Pass a fi de spd V. Fi. $ Tid de spd; Tirare o Giuocar di spada: Giuocar
di

Spacconata Spadassin
mal senso
di
s.

Fa 5 spaccio in Vn lugo; Far Io spaccio in un luogo, vale Spacciarlo, Sbarazzarlo, Vuotarlo. V. Spaccata nel 1" signif. s. m. Spadaccino: Colui che armeggia spesso od vago di far d'armi, ed in
duf^llare.

Spadiu

scherma.

M Figurai, vale Jlendicare, Limosinare,


accatto,
in questua.

Andar

in

Spaego
rago,

Spad-n

m. Spadino, Spadina, Spadella, Spaduceia. Dim. di Spada: Spada piccola e corta. fPcJ; Pera spadona V. Pei. s. m. Asprago, Sparagio, anlic. Spe ordinariam.
al

plur.

Spragi,

Aspragi.

Tid fua a spd; Tirar


la

fuori la spada:

Impugnar

iSp Sp.

spada cavandola dalla guaina. Sguainarla. (Erba); Aloe americana V. Erba. (PcscioJ; Pesce spada. T. iltiol. Xiphias gladius. Sorta di pesce di mare, cos detto per aver egli in sul muso un osso durissimo, lungo ed acuto, simile ad una spada a due taglj, con

T. boi. Asparagus o/jlcinalis. Frutice noto, buono a mangiare, che nella primavera spunta dalla terra, e getta un fusto grosso come un dito, rotondo, sodo e diritto, senza foglie, verde in cima e bianco

dal mezzo in gi. sarvwgo; Sparaghella. T. boi. Asparagus acutifolius. Pianta perenne e sempre verde, le cui fo-

Spacca Spaccare, Fendere, Aprire. Spaccarsi: Aprirsi con violenza. S Spaccdse Spaccamoutag-ne m. Spaccone, Spacv.
a.

credevano che potesse sfondare pesce di prima qualit e giunge nella massima grandezza a 20 e pi rubbi.
cui
le
gli

antichi

navi.

fruticoso

forma d'ago sono pungenti. Il suo caule si arrampica sugli alberi e frutici. I teneri polloni si mangiano da alcuni come gli spragi, e perci tal pianta anche detta Sparagio
glie
in

n.

p.

salvatico.

s.

Spag-ata
Spag'g'e
tati.
si

camonti, Spaccamontagne, Divoramonti, Tagliamonti, Fiandrone, Squarcione, Squartanugoii, Co-

Spaccata
lata,

spettonaccio, Gradasso, Smargiasso, Trasone.


s.
f.
,

s. f. Piega. T. capell. Quella linea curva, formala dall'unione della fascia del cappello colla tosa, ripiegale a squadra. s. f. plur. Flamaccia e Ramazza. T. con-

Spacconata, Sbraciala, Spagno-

Grandezzata , e nell'uso tose. Specchiata: Atti o parole di millanteria per far credere altrui di essere grande e molto ricco, e
dicesi

Spampanata

Spag-hetti
Certe
fila

Granata fatta di rami d'albero fronzuti, con cui spazzano boschi, aje, si raduna il grano e sim. s. m. plur. Vermicelli. T. pastaj.
di

paste fatte a somiglianza di

lunghi

specialmente della

mostra

di

conviti, di

carrozze, di grandi spese, ecc.

vermi, che mangiansi cotti nel brodo nestra. Ce n'ha di pi qualit.

per mi-

gPA

SPA
forali

W
d'

pertzce; Vermicelli o buco da sensa pertzo; Vermicelli senza buco. da rla larga; Vermicpili mezzani. Sono pi da pane granii; Vermicelli Non sono da pane Spag-lietto (Erba); Correggiuola V. Erba. deU'assa; Laccello matassa Pozzo spago
(la fratti

col

^ Diverlise
$

a-e

spalle

n V.
il

Diverti.
alle strette
-

oste.

se co-e spa'le a magia; Essere


a stretta

o fra l'uscio e

muro, vale Essere

costretto

per forza.
altroi

piccoli

dei precedenti.

g $

Fa

Spilloni:

piccoli.

Impara a-e
spese
:

spalla; Fare spalla V. Spallezzd. spalle di airi; Imparare alle


Farsi saggio coll'esperienza d'altri.

forati.

sotti; Sopraccapellini.

della

di

Largo de spalle; Spalluto, Schienuto: Di larghe Che ha larga la schiena. S Levse da-e spalle nn-a persnn-a o coo>
S
spalle

annodato

alla

matassa perch non

si

scompigli,

Levarsi o Togliersi di dosso una persona o cosa,


vale Levarsela dattorno.
dice Levarsi
la
Il

e pel quale s'appende.

Berni nelle sue Lett.

6 spaghetto Die si quando uno gmocando alle carte le va succhiellando qua e l, incerto quale debba gettar sul tavolo. **Spag-liezz, \.Ave d spago nella v. Spago.

f S Tid

teriaca d' in sullo stomaco.

S 3fette co-d spalle

a magia V. Mette.

Spa.g'uollettaL
T.

s.

f.

'Spagnoletta, Torcetto.
paletto
alto

S Mettise e gambe in spalla V. Gamba. $ Pata de spalle; Paletta, Scapala V. Pata. g Parla derr a-e spalle; Dare il cardo o il mattone.

magnani. Specie
le

di

quanto
al

la

Cardare, Cardeggiare, vagliono Sparlare,

finestra,

cui estremit curvate orizzontalmente

Imboccano ne' pernj

contccati

dentro

lelajo.

un'altezza conveniente ba una maniglia che serve a torcerlo e girarlo por serrare od aprire
i
)

Dir male d'una persona. Strenze de spalle V. Scrolla. g Scrolla g Vive a-e spalle d'nn-a personn-a; Vivere o Campare alle spalle d'uno o alle spalle del Crocifisso,

vetri.

vale Vivere a conto altrui,


spesa.
e spalle;

Campare a
le

Spagnolette.
simile
al

Voce

dell'uso: Sorta di pannolano,

nfo, senza propria

bajeltone (bajetta),
lo
I

ma

pi sottile, di

Vort
figurai.

Volgere o Voltare

spalle

color per
le

pi bianco, che usasi a soppannare


add. Corrivo, Generoso, Liberale;

vesti.

Frane, dicono Espagnoletle.

Spag-nollo
ma
dicesi
spilorcia,

Cedere, Fuggire, Darsi alla fuga. g Vin con da spalla o chi ha da spalla: Vino di schiena, Vin generoso: Vino forte, gagliardo
e potente.

di Persona avara che ha il granchio alla scarsella Mia che spagnollo ! Ve' il generoso!
:

sempre ironicam.

Spallassi da camixa; Spalle Spallette:


Liste dello stesso

panno, a margini

paralleli,

le

Spag-o
tre
fili

s.

m. Spago: Funicella

sottile

di

due

quali sulla spalla

vanno dal

collo all'attaccatura

attortigliati.

delle maniche. Talora le spalle della camicia verso


il

"

Spago: Filo a pi capi, torlo e impeciato, con


cui
i

calzolai cuciono le scarpe.

% Spaghi da ligd i lihtjri; Correggiuole : Qt^?1 spaghi lesi verticalmente al lelajo del Legatore da libri, che si adoperano per legare pi forte-

quali

sono divise per lungo in due parti, le prendono in mezzo un quaderletlino. d bsfo; Spallacci. Voce dell'uso: Due liste
collo
di tela addoppiate, destinate a passare su ciascuna spalla, e due capi son cuciti alle corrispondenti parti, anteriore e posteriore, lasciando cos una apertura per passarvi le braccia. s. f. Spalliera: Disposizione di piante fruttifere o di verzura, fatta con arte contro i
i

**S

mente libri. Avei d spago; Aver


i

la

batlisoffiola,

la

cosof-

fiola, la caecciolji,

Spalanca
Spalla
n
s.
f.

vale Aver gran paura o timore.

Spallea
colati

v. a.

Spalancare: Aprir largamente;

e dicesi di porle, finestre o sim.


Spalla
,

muri degli
del

orti

e de' giardini

mediante

grati-

Omero

Parte
collo,

busto

legni incrociati che servono di sostegno

dall'appiccatura del braccio


Spalle
(al

al

plur.):

La

parte di dietro d'una schiera,


Spaila di

alle

piante.

da carga;
della
spalliera

Spalliera della seggiola: Quella parie


si

d'un esercito o sim.


rfe

seggiola, a cui

appoggiano

le spalle.

La

San Secondo;

San Secondo: Una

talora aperta (vuaj,e talora piena; e

sorta di prosciutto fallo con la spalla del majale.

questa non ha apertura,

ma

tutta

di

legno o

d'nn-a carga V. Spallea. d'nn-a montagna; Spalla, Omero: Quella parie d'un monte che vicino alla sua sommit.

imbottita.

de scio; Ciocca. Voce


finti,
fatti

fior.:

Mazzo
cui
si

di fiori, veri

A-e spalle, Alle spalle. Posto avverb. vale Di dietro; e talora Alle spese, A carico: Vive a-e spalle d'un e dell'atro; Campar alle spalle di
questo
di

quello.

S Avc a-e spalle

nn-a persnn-a; Avere o Tener

adornano gli altari. - Pina o Ciocca a pina diconsi I mazzi che hanno formazione di pina. d letto; Spalliera del letto. d sof; Spalliera del sof. g Fd spalla; Fare spalliera, dicesi de' soldati che
a spalliera, di
al

uno
ti

figurai.

I)

addosso e sulle braccia, dicesi dell'Averlo a sue spese. bnn-c spalle; Aver buone spalle V. Ave. e spalle bnn-e; Avere spalle torose o Essulle

spalle o

passar di qualche gran personaggio,


gli

si

schierano

fanno ala; allrim. Far


s.
f.

ala.

Spalletta
di
Il

Spalletta,

Spalluccia.

Dimin.

Spalla.

sere di

buone spalle, vale Esser robusto. scisciant'anni in sc spalle; Avere

Spallina e pi

comnnem.

Spallino: Nella Milizia


a scaglia d'argento

sesses-

Ornamento
anche
in
il

della spalla

fatto
filo
i

sanl'anni sul gallone, cio Coniar l'et di sant'anni compiuti.

d'ottone, o tessuto a

d'oro o d'argento, ed
gradi, guarnito d'una
il

cotone, secondo

S Cocciole nn-a cosa derr a-e spalle V. Caccia. S Chi parla derr a-e mce spalle, parla co moe

frangia,

quale, appiccalo sotto

bvero del-

l'abito, copre colle


della spalla.

frange cadenti l'attaccatura

cu V. Parla.

730

SPA

SPA
d'un cadavere, Aprirlo per conoscere dalle interiora le cause e guasti della malattia,
i

da camixa; Spalla V. Spallassi. Porta in spalletta V. Porta (verbo).


v.
a.

Spa.llezz;
Spa>lliiiu.-a<

Spalleggiare:

Fare

allrai

t)

Sparare, parlandosi d'armi da fuoco, vale Scaricarle.

spalla, Proteggerlo, Ajutarlo.

V. Spalletta
:

nel

2" significato.

da carga
sola,
fornoia

Cartella

Qiiell' assicella

alqoanto

larga, talora curva o centinaia,

la quale da s meglio poi con qualche inferiore traversa, la

spalliera della seggiola.

(Spa.11011 s, m. Spalla V. Spalla nel 1 signif., ma ordinariam. da noi non s usa che nel num.
singolare.

con balla; Sparare a palla, dicesi delle artiglierie che si sparano con polvere e con palla. de balle; Sballare, Panzanare, Carolare, Ficcar carote, Dar panzane o baggiane, ecc. V. Conta de balle nella voce Balla.
in gianco; Sparare a vuoto, cio Scaricare l'arma da fuoco carica di sola polvere.
l'ha

spara; E'

l'ha
s.

sparata, E' la detta.

Spa<lloii.
dato

s.

f.

Spallala.

Voce

dell'uso

Colpo

Sparadrappo
di taffet o di

m. Sparadrappo:
si

Nome
in

ricevuto in una spalla.


v.
a.

dato dai Farmacisti a Certe


carta, che

liste di tela, di pelle,

Spa<iiipa>g-g-i;
ciare,

Sparpagliare, Sparnicl

spalmano

una
di

Sparnazzare: Spargere qua e


e senz'ordine.

confusa-

delle loro superficie con lieve strato di cerotto.

mente

Sparag-a
i

s.

f.

Sparagiaia:

Luogo piantalo

da sccippetta; Fare la rosa, dicono cacciatori Quando la munizione fuggendo dalla canna, per
la

sparagi,

Sparag-na

soverchia lontananza,

si

allarga e si sparpaglia.
i

da zirdoa; Barberare, dicono

fanciulli a

Quel
Il

girare ineguale della trottola (zirdoa) quando

va a salti e non unita per cagione dell'essere mal contrappcsala.


i

Risparmiare, v. a. Sparagnare, Sparmiarc, ma meno usalo. Avanzare: Usar risparmio, sparagno, Astenersi in tutto da alcuna cesa dall'uso di essa. Sparagnare, Risparmiare, Far masserizia, usalo
in

senso neut. vale Astenersi dalle soverchie spese.


s,

cavulli; Rabbuffare, Scapigliare, Scarmigliare:

Sparag'no
sparagnare.

m.

Sparagno, Risparmio: Lo

Cavetti sparnpaggice ; Capelli rabbuffati, scarmigliali,

scapigliati.
s.
f.
,

Sprag-i

V. Spago.
s.
f.

Spa>iiipaiia<ta;

Spampanata Favata Sparata, Millanteria V. Spaccata nel 1" signif. Spa;iiipa<iiou s. m. Millantatore, Arcifnfano V. Falampi.

Sparata

Sparala, Sparo: Scarica

d'una
Asse
su

pi armi da fuoco.

Sparav
cui
di

s.

m.

Sparviere.

T.

murai.

quadrala con manico

centrale per di sotto,

Spande

v. n.

Spandere, Versare V.

Fa danno
aria
di

pone

il

muratore alcune mestolate


la

di calcina

nella voce Danno. polezin; Spacciar protezione: Darsi

gesso, e

tiene

in

mano

nei minuti laVori

di

rinzaffo o d'intonaco.
V. n.

favoreggiatore, di protettore.

Spari
dinanzi
tratto
j

Sparire, Disparire, Scomparire: Trsi

troppo 5 spande; Ogni troppo si versa o II troppo stroppia. Dettato prov. con cui si avverte ch'e' si dee slare dentro a' termini convenevoli. S Spende e spande ; Spendere e spandere Spendere senza misura V. Spende.
:

agli

occhi,

Uscir

di

vista

altrui

in

un

ed anche Furarsi da un luogo.


v. n.

Partirsi

inosservalo. Dileguarsi, Involarsi.

Sparla Sparlo
d
di
la

Sparlare: Dir male d'una persona.


la

Detrarre all'onor suo, Offenderne


s.

fama.

SpaiUdeute
allri

s.

m. Scaricatoio: Tubo o Canale

posto in un truogolo o cassa, superiormente agli


n

m. Sparletto e Sparlotto. T. ittiol. Sargus annularis o Sparus sparoides. Pesce


mare, del genere degli Spari, mollo liscoso, color bianco, righettalo di color nero verso coda. Mangiasi ordinariam. frtto. v. a. Spalmare: Ugnere o Coprir di
la

onde procurar l'esito al soperchio dell'acqua. Gorna o Colalojo: Pietra scavata che esce dal corpo slesso d'un muro, per ricevere e dare lo

scolo all'acque piovane, sicch scorrano lontano


dalle muraglie.

Sparuta
bitume
oleosa,

Colatoio, figurai,

si

dice altres delle occasioni

Spariuaoeto
concreta,
al

carena d'un baslini;ntn. s. m. Spermaceti


bianca, brillante e
tatto,

Sostanza
cristallina,
si

che

altri

ha

di
:

facolt,
latoi,

onde
il

spendere il suo e fondere le sue Ave di spandenti; Aver dei co-

untuosa

formala a squame, che


della balena, e si

ricava

vale Avere una qualche occasione ove uno


suo. Dcesi anche

dissipi
,

Aver de' bachi che

rodono. M Spandenti,

al plur, femm., nelle Cartiere chiamansi Quelle donne che attendono a distendere

coir aspetto

(aspiltoj

le

copie

de' fogli

nello

Sparmata dello spalmare. Sparo m. Sparo: Lo sparare o scaricare armi


fetto
s.

adopera per far candele ed altro. Dicesi anche Bianco di balena V. Gianco de balenn-a in Balcnn-a. s. f. Spalmatura: L'alto e L'efdalla testa del

maschio

spandilojo (spandi).

da fuoco.

Spa<iidi
la carta

s. m. Spanditoio, ed anche Stenditoio. T. cartiera. Stanzone sfogalo e arioso, nel quale

Sparpag'g'i

V. Spampaggid.
dividendola.

Sparti
Il

v.

a.

Spartire, Partire, Dividere, Sepa-

soppressala

si

stende su corde di canapa.

rare: Far pi parti d'una cosa

Spa.nteg'i
pagliare,

v. a. Spargere, Sparncciare,

Spar-

Spartire, Scompartire, per Dividere ch3cchessia,

qua e
n

Diiseminare, Dispergere: Spargere in l, ossia in diverse parti. Spargere, Divulgare: Han spantegu che mi ecc.;
in

dandone

la

sua parte a ciascuno.

Hanno sparso che

io

ecc.

S Spantegdse n. p. Spargersi, Sparpagliarsi, Dispergersi, Disperdersi, Sbandarsi.

dui che se dan; Spartire, e nel volgo ficrent. Scompartire: Entrar di mezzo fra due che rissano affine di farli cessare.
i

cavetti; Scriminare, Dirizzare

capelli.

in

mezo; Scommezzare, Ammezzare, Dimezzare:

6pa<x*<

Y.

a.

Sparare: Propram. Far

la

sezione

Partir per mezzo, Dividere in egual parte.

SFA
S Spariise n. p. Dividersi, Separarsi; e talora Far divorzio (Separarsi i coniugali).

SFA

731

Spassoiia s.
di

f.

3Iazzo di scopa, di

Granala e Scopa: Generalmente saggina o sim. con legame


e con

Scompartirsi, per Dividersi persone.

checchessia fra pi

rogo

altro

manico

infilatovi

dalla

Spaccarsi, Fendersi, Dividersi, Aprirsi, in dui tcchi ; Bipartirsi.

Spartilosso

Aggianto di pesca (prsego), dicesi di Quelle che si aprono in due, compreso il ncciolo, con piccola forza
add.
Spiccatoja:
s.

Pi precisamente parlando, dicesi Granata quella che noi chiamiamo Spassata de panna e si adopera comunem. a spazzare il pavimento delle stanze. Essa fatta di quella saggina che dicesi Saggina sprgola o da granate (Holcus sacchuratus) per
parte di sopra per uso di spazzare.
,

senza coltello; altrim. Spiccccioia, Spiccgnola.

distmguerla dall'altra specie di saggina

che in-

Spartio
di

m.

Spartilo.

T.

music. Collezione
musicale,

vece

della

spazzola

fa

la
si

pannocchia

(Holcus
distinti

lolle

le

parli

d'un componimento

poste l'una sotto Taltra, battuta per battuta, sopra


righe speciali, di
tutto

sorghumj. La granata mazzetti detti manelle,


tre
in

compone
quali
in
le

di

le

numero

di

modo che con

un'occhiata

il

quattro sono legate

possa vedersi; dicesi anche Partitura.

Spa.i*tita>

Spairtizin
n

V. Cavello. s. f. Spartizione, Spartigione, Partizione, Sparlimenlo, Partimento: Lo spartire,


Spartizione, Scompartimento, Divisione, Distribu-

d.i

oavelli

zione:

Lo

scompartire.

La cosa

scompartita.

Sparto
in

Spairv Spar"v

s. m. Sparto: Sorla d'erba che nasce gran copia nella marina di Cartagena in Ispagna, donde col nome di Giunco marino viene portala ne' nostri paesi. Resiste all'umido e se oe fanno delle funi per varj usi, gabbie o buste da olio, stuoje, stojni (zerbinj, ecc. V. Sparav.
s.

forma di d'una sufficiente lunghezza, e legati tutti insieme in tondo fortemente con vinchi, di distanza in distanza, ne formano il manico; talora sagginali sono recisi pi corti, e allora vi si pianta un bastone che serve di manico. Scopa Granata di scapa fSpassota de brugo) quella formala di scopa (Erica scoparla V. Brugo), ed
i

une attacco le altre ventaglio aperto; sagginali o gambi,

lasciali

impiegasi ne' pi
la

vili

esercizi,
vie,

come

a spazzare

stalla,

la

corte,

le

ecc.

A spassata nuva a spassa ben a casa o a spassa ben irei giorni; Granata nuova spazza
ben
tre

giorni,

ovv. Faltor nuovo, tre d buono.


zelo e

m. Sparviere, Sparvieri e Sparviero. T. ornit. Falcus sparvier. Uccello di rapina che ha il becco incurvalo ed uncinalo, che propriam. dicesi Rostro; le narici sono patenti, sebbene nelle Strigi siano coperte di penne; ha piedi corti e grossi; ciascuno ha quattro dita, tre delle quali sono dirette davanti, ed il quarto di dietro ; al disotto sono tuberose ed all'estremit munite di artiglj. Alcuni hanno piedi muniti di penne ed altri nudi. Si pasce d'animali gi morti, divorando anche le ossa, che non digerisce, ma rigetta in palle rotonde. La femmina suol essere
i i

3Iodi prov. che osansi parlando di servitori nuovi,

poi

che ne' primi giorni si mostrano tutto divengono svogliati o scioperoni.

D
taf.

de ian a spctssoa; Pigliar


vale

la

granala,

me*

Mandar

via tutta

la

servit.

S se de casa camme a spassata Y. Casa. S Paga ed mnego da spassata; Dar bastoni in-

vece

di

danari.

Spass
S

S Quello chi fa
s.

o vende spassate; Granata jo.


f.

Granatala:

Colpo o Percossa

dati colla granata.

D
colla

pi bella del maschio.

de spassotce; Scopare scopa o granata.


s.
f.

alcuno: Percoolerlo

Spairze

Spaso

Spascionse

V. Spantegd. Y. Despascionse. add. Sparso, Spaso, Spanto: Aggiunto a vaso, vale Che ha la bocca ampia e rovesciata in forma quasi piana.
V. a.

Spassietta
dalla
pelli

Stola:

Arnese da ripulire
i

polvere
di

panni specialmente lani,


ecc.,
di
falla

cap-

feltro,

di

molti pennelli di
in

setole

anche

crine,
fl

fermale

allretianti

Spassa

bucolini con spago o


facce
fili

d'ottone contro una delle

simili colla granata. Dicesi

Spazzare: Nettare anche

precisamente vale Spazzare colla sota de brugo) V. Spassata.


1

pavimenti o Scopare, ma scopa fspas-

dun'assicella di legno; se poi fatta di


saggina, allora dicesi pi propriam. Sco-

di

vesti; Spazzolare, Setolare, Scopetlare: Nettare

petta e

Spazzola.

da cavelli; Setola da capelli. da denti, da unge; Spazzolino o Setolino da


ugne: Piccola setola formata in diversi modi, che serve per polire i denti e le ngne. de canna; Spazzola di padule: Specie di granatino fatto co' pennacchi della Canna di padule (Arando phragmites), che usiamo per ispolvedenti, da

Spassa
tina:

panni colla spazzola o setola o scopetta. f. s. Menata, dim. Menatella e MenaL'atto dello spazzare,
(le

u Guardatele dalla opere del ragnalelo), perch con una sola menata ve le spazza via tutte . (Caro).

scopa

Spazzolata, Setolinata
colla

Spassacammin
Quegli che
fa
il

: .Nettatura di panni spazzola o setolino.

fatta

rare

quadri,

mobili,

levare

ragnateli, ecc.

de

cimma da
s. s

leva

a pita

Pennacchio V.

s.

m. Spazzacammino

Cimmasso.

gine (caizej

le

mestiere di nettare dalla gole dei cammini.

filig-

Spassiin
Granata),

m. Granatino (non dimin. di

Spassafummajn.
Spassag-g-e
farne alir'nso.

ma

Una semplice manella

di

sag-

V. Spassacnmmin.

gina

s. f. piur. Spazzatura. Voce d'uso: Quell'avanzaliccio di grano, biade o sim. che rimane per terra e si spazza per dare a' polli o

Sptola
perano
dai vasi

manico, e serve a spazzare favole, farina, cenere e sim. da spassacammin ; Granatuzza. s. f. Sptola: Piccolo strum. di metallo a similitudine di sottile scalpello, che adod'altro a corto
gli le

Spassata Spassin m.
s.

s.

f.

Spazzatura V. Rumenta.
:

speziali

per

ismuovere ed estrarre
si

Spazzino, Spazzaturajo
della
citt.

Colui

diverse materie molli che vi


gli

ser-

che spazza

le

immoDdizie

bano e per distendere

unguenti.

732

SPE
di

SPE
tutto

da pittot; Mestichino: Piccolo stram,


acciajo, fatto a
flessibile,

**" Colpo apopletico, Sincope:

Gh' oegno nn-a

foggia
si

di coltello,

per ogni parte

specie; Gli venne un colpo apopletico V. Aggi-

del quale

servono

pittori per por-

tare

colori sopra
lor

la

tavolozza e quelli mesco-

lare a

bisogno.

dente nel 1" significato. Fa specie; Fare specie, cio maraviglia, Recar stupore. Parere strano.

fe-i glassi forti; Paletta, Paletlina : Piccolo strura. d'argento che si usa per trinciare e prendere il gelato Pezzo duro. pe-i pesci; Tagliapesce V. Pescia.

No me

fa specie;

Non mi
fa

fa

specie,

Non mi

fa

maraviglia.

Non mi

caso.
;

tSpattarase

V. Impattarse.
a.

Spa-Vent
terrore.

v.

Spaventare:

Metter

paura,

Questo un altro minestra, un'altra faccenda, un'altra mercanzia, e vagliono La cosa diversa, In questi termini la cosa
par di maniche,

Questa a scangia specie


Questa

un'altra

spavento, Sbigottire, Atterrire.


S Spaventdse n. p. Spaventarsi
:

mula aspetto.
Pigliar spavento,

Specifica

v. a. Specificare, Particolareggiare,

Parlicolarizzare, Determinare, Individuare:


s.

Di-

Spaventag-g-io
campi appeso sere od altri
piante e
cesi
i

m. Spaventacchio: Fan-

chiarare in particolare.

toccione di cenci o Straccio che


a

si mette nei un palo per ispavenlare le pasuccelli affinch non danneggino le frutti e non guastino seminati; dii

SpecificaziSn
camenlo
,

s.

f.

Specificazione, Specifl-

Specilla
Specillo

Particolareggiamento , Particolarizzazione: Distinzione fatta con ogni particolarit. T. chir. Tastare o V. a. Tentare.
colla
s.

anche spauracchio, Cacciapassere, Sparavicco. Spaventacchio, Spauracchio, lgurat. si prende per Apparenza che porti pavento, che induca altrui
falso

Riconoscere

tenta o specillo V. Specillo.


Specillo,

m.
di

Tenta: Cos chiamasi


s'

Ogni strum.
ferita,

chirurgia che

introduce in una
fin nel

timore.
v. n.

piaga, fistola

od opertura

Spascima
noi

Spasimare, comunem. usasi da

delle parti, per riconoscerne lo slato.

profondo Se ne fanno

per Essere fieramente innamorato:


tale; Egli spasima per
la

sptale,

d'acciajo,
di

d'argento, d'oro, di platino, di cuojo,


elastica,
s.
f.

xima pe-a
n

gomma

ecc.

Paventare, Esser preso da grande paura: cose spaximw; Di che paventate?

De

Specola
paese
astri;
,

Spcola e Specula,
:

Spaximaute add. Spasimato, e sostuntivam.


Cascamorto, dcesi a Colui che fa l'innamoralo, che apparisce spasimante per amore.

Osservatorio
e

astronomico

Luogo

od aflrim. eminente o
vasto
gli

Parte alla di un edificio che signoreggia

dove co' telescopi si contemplano dicesi anche da taluni Vedetta.


V. n.

Spxiiiiio
ticuore:

s.

m. Paura, Timore, Ribrezzo, Batacci-

Specula
comune
Il

Specolare e Speculare

Nell'uso

Tremore che viene per qualche

vale Far bottega su checchessia; altrim.

dente inaspettalo che ci cagioni timore o per lo spavento che si abbia di qualche cosa imprevista.

Bargagnare,

ma

voce antiq.

Specolare, in term. di
lare attentamente

Commercio

vale Calco-

Spazise
Ricrearsi.

n.

p.

Spassarsi: Pigliarsi

spasso.

Diportarsi, Trastullarsi,

Sollazzarsi, Divertirsi,

Speculato

s.

intorno ad un negozio. m. Specolatore e Speculatore:


nel signif.

Che specola. Noi usiamo questa voce


v.
a.

-Spaziezz
Porre
l'una
tra
gli

Spazieggiare.

T.
le

stamp.
parole

spazj necessarj per separare


nel

d'Industrioso, Ingegnoso, Procacciante, Che si assottiglia l'ingegno per procacciarsi vantaggi,

dall'altra

comporre, e
s.
f.

talvolta

anche
it

Che non perde occasione, n mezzi


Dicesi anche per Massajo,
Stillino,

di

guadagno,

lettera

e lettera.

Rabbatlino,

Spaziezzata
stamp. L'alio
spazieggiata.

Spazieggiatura. T. di

dello spazieggiare, e

anche La cosa

Speculazion
:

{Spazio
n
gli
si

m. Spazio: Quel luogo o Quel tempo che di mezzo fra due termini, Spazio e ordinar, al plur. Spazj. T. stamp. Ques.

cio Persona che tien conto d'ogni minuzia, che vivrebbe o farebbe roba sull'acqua. s. f. Specolazione e Speculazione Industria relativa ai proprj negozj; e nell'uso

Affare,
v.

Impresa merca.;!.io.
Spacciare, Sbrigare, Stri-

Spedi
gare:
spedito.
ti

a. Spedire,

intervalli

che, nella composizione delle righe

m'ha

spedto sbito; Egli mi ha subito


:

pongono

tra

parola e parola, e talora anche,

ma
n

pi raramente, tra' lettera e lettera.

Spedire, per Inviare, Mandare

Spedi nn-a

let-

Spasso, Passatempo, Diporto, Divertimento, Sollazzo, Sollievo.


1)

tera; Spedire una lettera. Nell'uso per Sdoganare, Trarre di dogana

le

S And a spazio; Andare a spasso V. Andd. $ se a spazio; Essere a spasso, dicesi generalm. di Chi, facendo il servitore o l^arlefce, si trova
atlualmente senza padrone o senz'
S
ufficio.

merci pagandone

il

diritto.

Manda a

spazio; Mandare a spasso:

Mandar
il

carr, navi, ecc.; Spedir corrieri, navi o slm.: Inviarli con prestezza e per negozj particolari. un all'atro mondo; Mandar uno a cena cogli angioli, Spedirlo per l'altro mondo, vagliono

via un servitore o simile, Dargli lo sfratto,

Ammazzarlo, Metterlo

cencio. Licenziarlo.

Spedilo
diporto V. Piggid.
significati.
f.

p.

pass.

a morte. Spedito V. Spedi ne' suoi varj

% Piggise spazio; Pigliarsi

Spaziositee
luogo.

s.

Spaziosit:

Ampiezza

di

.1

Spedito (add.), Lesto, Pronto, Sollecito. Parlandosi di luogo, vale II pi breve per

Speoialitae
zialt
:

s.

f.

Specialit, Spezialit, Spe-

Propriet

determinante
Spezie

una
Sorta

cosa

nella

sua specie.

camminarvi, onde portarsi da una parte all'altra. _- Usato come avv., vale Speditamente: Fd, Parla, Mangia spedo; Fare, Parlare, Mangiare spedito.

Specie

s.

f.

Specie

Qualit

Fatta, Foggia, Maniera.

da-i meghi; Spedito, Sfidalo dai medici, dicesi

SP
d'Un malato qdando il medico ha tolto ai parenti ed agli amici ogni speranza di salvarlo.
S Quello

SB

m
spesa:

Speiza.
S

chi fa o vende spigi; Specchiaio. s. f. Spesa, Costo : Il danaro che s'im-

Spedi tessa<
l'operare.

s.

f.

Speditezza: Prontezza nel-

piega in qualunque sia cosa. Approva e speize; Passar le spese: Approvarle.

Spedizin
n

s.

f.

Spedizione, Spaccio:
:

Lo spedire,

Caxnd de speize; Dare


dispendio.

Accagionare

Spedizione, per Impresa militare


significato perch
viei:e

Parola di largo

applicala ad Ogni

im-

presa di guerra fatta da un corpo d'esercito in paese lontano e ad Ogni fazione d'ana mano di
soldati

E male speize; Le male spese, diconsi Quelle che l'uomo non fa per bisogno di manti nimenlo, ma per levarsi quei capricci o voglie che posson
venirgli.

separata dal grosso dol corpo.


s.

Spedizione
l'uso.

Spedizioniere. Voce del-

se condannu a-e speise; Esser condannato


alle

Nel commercio. Colui che per professione accudisce alla materiale spedizione e ricevimento di robe e mercanzie per conto altrui.

spese, si dice di Chi per aver litigato ingiustamente condannato dal giudice a rifare o

a risarcire tutte le spese all'avversario.


it

Speg'ass
I

v. a.

Scarabocchiare, Schiccherare:

in sc speize; Star sulle spese, vale

Man-

Imbrattar foglj nell'imparare a scrivere o a disegnare. - Scombiccherare, Scrivere male.


stro

con ispesa, e propriam. Viver fuori della propria casa con dispendio.
tenersi

Scorbiare e Sgorbiare: Lasciar cadere l'inchiosulla carta per macchiarla, o sia a caso,
s.

ossia apposta.

ssighe o Non ssighe a speiza a fa nn-a cosa; Francare o Non francare la spesa a far una cosa, vagliono Tornare o Non tornar conto
a farla.

Spe^a;ssiii
la

m. V.ernicialore: Colui che d


Jegli usci, delle flnestre,

vernice

alle

impose
ai

pavimenti, ecc. M Fregialore: Colui che fa fregi o pitture che circondano per lo pi le estremit delle muraglie,
alle

carrozze,

Fa a speiza;VaT la spesa, dicesi antonomasticamente per Andare a comprare la roba da mangiarsi a pranzo: Andd a fa a speiza; Andare

n Pittor

da candele, da voti, da boccali, da taverna, da chiocciole, da mazzocchi, Impiastratore, dicesi


in

ti

Ire a

far

la

spesa.
le

e speize

a nn-a persnn-a; Far

spese

disprezzo di Cattivo pittore.


nello scarabocchiare; ed

Speg'asso
mane
fatta,

m. Scarabocchio: Segno che rianche Scrittura mal Schiccheratura, Schiccheramento, Sgorbio,


s.

Pittura fatta colla granala, dcesi di Pittura rozza


e

mal condotta.
s.

ad uno vale Mantenerlo, Dargli gli alimenti necessari Provvederlo del bisognevole. S Fase e speize; Farsi le spese: Mantenersi del suo da s. Impara a-e so speize; Imparare alle proprie o alle sue spese: Esperimentare con proprio danno. a-e speize di atri; Imparare alle altrui

Spg-etto
specchio

m. Specchietto, Speretta
s.

Piccolo

spese: Farsi saggio sull'esperienza altrui.

spera V. Spgio nel 1 signif.

Speg'g'etti

m.

pi.

Occhiali V. Occiati.

Spgise
specchio
Il

Spg-i

a-o pane.... Lividori o Escoriazioni, Spellaraenti che altri si fa alle natiche se cavalca o non pratico del cavalcare. I Fior, dicono Brnciaculo. i ti-ve; Sperar le uova V. vo. n. p. Sppcchiarsi: Guardarsi nello
in
altri

Levdse d'in sc speize; Morire. speiza; Non guardare a spesa. % Secondo l'intrd se fa e speize V. fntrd (nome). S Speize d'uffzio; Diritti: Ci che si paga di

N d mente a

tass-i

agli

uffizi
a.

civili

per

atti

fatti

nelle
la

cause.
pelle

Spella.

V.

Scorticare:

Lo

strappar

ad uomini ed animali; altrim. Scoiare, Spellare,


Dipcllare.
I)

corpi riflettenti

le

immagini.

Specchiarsi, fgurat. dicesi anche delle cose inanimate: Un palasso chi se spgia ne-a Pon-

ceivia;

Un

palazzo che
siete

si

specchia nella Polcevera.


:

per Mirare fissamente

Ve

sei

ancn spin

giu? Vi
in t'nn-a

ancora specchiato?
;

persnn-a

Specchiarsi

alcuno,

vale Riguardarne le opere per prenderne esempio.

Spgio
in

s.

m. Specchio,

poetic.

Speglio, e in

Scorticare, per simil. Sbucciare, Levar la buccia. o bcca; Scorticare il palato, dicesi di cibo o bevanda inghiottita troppo calda. (l paia; Aver la tremarella, ecc. V. Puta. nn-a persnn-a; Scorticar uno, Pelarlo, figurai, vale Usufruttuare o Trarre dalle persone il pi che si pu e senza riguardo. A ci cattiva a spella a l' a ea V. Ca.
Spellse e

Tose, comunem. Spera: Lastra di cristallo coperta

moen,

una

delle
la

per cui

due superfcie di foglia metallica, lastra si rende atta a rifletter le imaltra

Spellarsi,

Sbucciarsi

gambe, ecc.; Scorticarsi, le mani, le gambe, ecc.:


mani, dalle gambe, ecc.

Trsi via un po'

di pelle dalle
f.

magini dei corpi. n Specchio, per Qualunque


si
it

Spelluja
cosa lucida ove
la

s.

Scorticatura e pi

comunem.

Sbucciatura: Piaga leggiera, ove sia stata levata


pelle.

riguardi

come

in

ispecchio.

Figurat. per Esemplare.


a

Spellinsig-
Quello che
de' pizzicotti

v.

a.

Pizzicottare: Dare altrai

a cavalletto; Specchio
la

bilico:

V. Spellinsign.
s.

sospeso a due pernj in due punti opposti verso met della sua altezza; pu prendere e conservare
ogn' inclinazione
allo

Spellinsig-
della

f.*Pizzico:
piglia

Quella

quantit

che

riesca

altrui

pi

comoda

specchiarsi.

con t-itte e cinque le punte delle dita congiunte insieme, come si fa del sale, del pepe o simile. In term. med. Pugillo.
cosa

che

si

ridndo o da barba; Speretta. S Attuccdie a-i spgi ; Attaccarsi agli specchj, figurat. vale Fondarsi in ragioni non buone, CaAttacca. S Lxi cdmme un spgio; Esser nitido e terso
villare V.

Alle volte usasi

per

Un

pochino,

Un

miccino,

Un

micolino,

cio

Una pochissima
s.

quantit di

checchessia.

Spellinsign
Pizzico,
tratto
la

m. Pizzicotto, Pulcesecca,

ma meno

usato:

Lo

stringere in

aa

come uno

specchio, cio oitidissimo.

carne altrai con due dita.

734

St>B

SPE

Spellissonase
SiJelcc/
dersi. -

Speiida^eso

V. Despellissonse. V. Despelccd. add. Spendereccio: Alto a spensi

Sperde v. n.
lore:
l'

Sperimenta,
tare:

pu spendere. M Spendereccio, aggiunto a persona, vale Che si diletta di spendere o Che spende assai. "SpeiKiag-g-iSn s. m. 3Iaciiione. Voce comone in Tose, e dicesi di Persona che spende
Spendibile, Che

Speron

il coun colore che stlgne. v. a. Sperimentare, EsperimenFar esperienza. Far prova. Provare, Cimentare. s. m. Sprone e Sperone: Strum. pun-

Stignere: Perder la tinta o


chi sperde;

un co

gente fisso nel tacco degli

stivali,
il

con cui

si

punge
i

il

cavallo perch acceleri

passo.

senza considerazione e

lira
:

a rifinire

il

suo.
altre

Spende
II

v.

a.

Spendere

Dar danari o

cose per prezzo e merc

di oggetti venali

o per

qualunque altra cagione. Spendere, per Consumare, Impiegare, e dicesi per lo pi del tempo o di cosa che a quello si
riferisca.

Sperona
Colpo che
cavallo.

d gallo; Sprone: Quell'unghione che hanno dietro ciascuna gamba. Quello chi fa sperin; Spronajo. Stelletta o Retta d speron; Spronella.
galli
s.
f.

Speronata, Spronata, Fiancata:


ne' fianchi del

si

d collo sperone V. Perlengud.

Spcrleng'Txa

a parolla; Dar parola, Promettere, Impegnar


la

Sperso

add. Sbiadito: Aggiunto di colore,


i^ua

Che

fede.
la

parolla d'nn-a persnn-a ; Spacciar


d'alcuno, vale Trattare a

parola

Spemnsio
it

nome

altrui

con sicu-

rezza di gradimento e di accettazione.

prima vivacit. add. Asciutto: Aggiunto ad uomo od altro animale, vale Magro, Macilente, Estenuato. Dello d'alberi o piante, dicesi Indozzalo, Intristito.
ha perduto molto della
n. p.

ben a so pessetta; Spender la sua lira per venti soldi: Spender vantaggiosamente. e spande ; Spendere e spandere , Sbraciare Scialacquare, Profondere il danaro, Gettar il suo, Spendere senza ritegno. i uggi: Spender gli occhi, figurai, vale Spendere moltissimo.

Sperzse
popolo
fior.,

Spergiurare. Voce d'uso del

e vale Asserire
s.

con replicati giuramenti.

Sperzo

Bn da spende;

Spendibile.

Spesa necessarie. Spessa fMnwaJ;


Spesseg-a
v.
n.

m. Giuramento, Imprecazione: Il pregato male contro se medesimo per dar forza a quanto uno asserisce. V. a. Spesare Dare o Fare altrui le spese
:

Moneta spezzala V. Mncea.


Spesseggiare, Frequentare:

% Chi spende 5 ci spende o meno ; Chi pi spende, meno o manco spende. Prov. chiaro.

S
S

Fd spende l'anima
gugnd

5 l'insegna

5 figaeto V. 'Figaelo. a spende \. Gugnd.

Spessixe

Speudit
n

S Spendise n. p. Spendersi. S Spendiseli ben V. sopra Spende ben


s.

Spesso
n

a so pessetla. m. spenditore: Che spende.

Tornare spesso alle medesime operazioni o ai medesimi luoghi. V. Spesso. add. Fitto: Aggiunto di panno, tela o altro tessuto, conlr. di Rado V. Scciazzu. Spesso, Denso, dicesi d'Un liquido o d'un fluido,

Spenditore, per Colui che ha l'incombenza di far le provvisioni e che provvede ai bisogni della
casa

le

cui parti sieno


Fitto,

molto coerenti.
ne' quali non penetra facilagevolmente non vi possono

Follo, dicesi di Moltitudine d'oggetti


distanti,

sm.
v,
a.

poco da s
Spendicchiare,

Spendss

Spendac-

mente
passare

la

vista o

chiare: Spendere a poco a poco.

Spennaig-g-i.

Spennacchiare: Propriam. Levare e guastare le penne. n Spennacchiare, figurai, por Scapigliare, Tartassare,
v. a.

t)

altri corpi framezzo. per Frequente, aggiunto di Cose che accadon

molte volte.
Spesse volte avv. Spesso, Spesse volte, Sovente,

Malmenare, Battere

e sim.

S Spennaggidse n. p. Spennacchiarsi, Scarmigliarsi, Scapigliarsi, Rabbaruffarsi, Abbirrucciarsi, Abbatuffolarsi:

Spesso Spesso
in

Frequentemente. avv. Spesso V. sopra Spesse vofte. s. m. Grossezza: L'altezza d'un corpo
relazione
alla

Azzuffarsi

quasi grafiandosi, guastani

larghezza

del

medesimo

dosi

gli

abili

e disordinandosi
s.

capegli.
nel

spesso d'nn-a ta; La grossezza d'un'asse.

Spenna.g'g'io
che ha
i

m. Sciattone e

femm.

Sciattona: Colui o Colei che male in assetto,


capegli arruffali, che sconcio, sudicio,
abili

Speti V. Peti, Spetta v. n. Spettare, Appartenere, Riguardare,


Ragguardare.

scomposto negli

nella
s.

persona.
f.

Spettato

s.

m. Spettatore: Chi

assiste a spet-

Spciisciei*a;to&3isa,

Spensieratezza,

tacolo, e generalm. a veder checchessia.

Spensierataggine, Trascuratezza, Trascuraggine,


Sconsideratezza, Sbadataggine.

Spua
dito

s.

f.

Spola e Spuola:
si

a guisa di

navicella,
fa

Slrum. di legno mediante cui il filo del


passare fra quelli dell'or-

Spensoieru. add. Spensierato, Sbadato, Disattento,

ripieno (bttu)

Trascurato, Inconsiderato, Negligente.


s.

nell'operazione del tessere.


s.

fSpnsex*
l'uso:

Veste

m. Spenzcr. Voce inglese e delAbito scorto da donna che non

Spug-g-io
Transumo,
Il

Ristretto,

m. Spoglio, Compendio, Estratto, Sommario.


gli

arriva a' fianchi.


n

Spoglio: Raccolta di notizie dal leggere


la

autori

Spera,
t)

Camieiuola da notte V. Contsso da nutte. v. a. Sperare, Avere speranza : Attender buona ventura con ragionevole fondamento. Sperare, per Aspettare, Attendere, Promettersi: Do voi spero tutto; Da VOI spero ogni cosa.

Lista de' vocaboli tratti


ne' vocabolarj.
(al

da

essi

per regi-

strarsi

plor.): Vestimenta smesse date dal padrone a persona d' servizio; o anche Gli og-

Spoglj

getti

di
si

vestiario,

biancheria, ecc. d'un defunto,

S Chi vive sperando

mne cantando

o cagando

V. Cagd. % Fa sper; Far appicco o attacco o speranza.

dividono tra i servi o in forza di testaper convenzione anteriormente stabilita mento per libera concessione degli eredi.

che

SPI

SPI
Un

73

Spezia;
vende
i

s. m. Speziale: Quegli che compone e medicamcnli ordinali dal medico; allrim.^

stidione:
di

spido de pollastri; Una stidionata

pollastri.

Farmacista.

da dsci
confelli.

Confeltiere: Colui che fa e vende

S Itifd in (S spiddo; Infilzare nello schidione o nello spiedo. Schidionare.

Spieg'a
in
,

S Cnti da spezi; Conti da speziale, vale Conti


esagerali
allerali
s.
f.

ne' prezzi.

V. a. Spiegare, figurai. Metter in chiaro, piano, Dichiarare per maggior intelligenza, 3Ianifeslarc dichiarando, Dar ad intendere. Dar
la

Spezaja.
ziale

Spezieria: Bottega dello spe-

definizione di checchessia.

Spezie

tengono cose per uso di medicina; altrim. Farmacia. Miscuglio d'aros. f. Spezie, Spezierie mati in polvere per condimento de' cibi; dicesi anche Specie, ma pochissimo usato. Spia. s. f. Spia, SoflGone, Delatore: Colui che prezzolalo rapporta alla giustizia gli altrui misaltro luogo
si
:

dove

I!

Spiegare, per Tradurre d'una lingua forestiera


nella nostra:

ne spiegava

Cicern; Egli

ci

spiegava Cicerone.
e veje ; terle al

Spiegar le vele, vale Aprirle, Commetvento per navigare. S Spiegdse n. p. Spiegarsi, Farsi capire: N sd se me spieghe; Non so se mi spieghi, cio se

fatti;

e generalm.

Fd a

spia

SoflSare,

marachella, ecc.

Chiunque Fare V. Fd.

riferisce.
la

mi
pera,
la

faccia capire.
ia

spia,

la

"

Nell'uso dicesi anche per Mostrare tutta


abilit,

sua

Porre

in
la

opera ogni

studio

ogni cara

Spia<
Pisa,

da nottoen;

Prispolone a Fir. e
ornit.

per attirarsi

pubblica approva/.ione.

Tordino a Siena e nel Bient. T.

Spieg-azin
I)

Anthus

arboretis. Uccello del genere degli

An-

s. f. Spiegazione, Spiegatura, Spiegamento, Dichiarazione, Interpretazione, Di-

thuSf che ha

il becco bruno-nerastro superiormente, grigio-carnicino inferiormente; le penne del pileo, cervice, schiena, scapolari e soprac-

lucidazione, Illustrazione.

Spiegazione, per Traduzione, cio


lingua straniera nella
nostra.

II

voltare d'ana

coda,

di

colore olivastro
quelle
il

chiaro, con
del

la

parte
dello

Spiffera
Spig'a
celletle

media bruno-nera;
stesso colore
e
del
;

groppone
i

la

gola,

gozzo,

lati

del collo

petto, d'un bel colore ceciato vivace; ad-

dome

e fianchi bianchi, leggermente


il

tendenti

al

v. a. Spippolare: Dire alcuna cosa chiaramente e con franchezza; altrim. Spiattellare, Squaccherare e Squacquerare, ma son voci basse. s. f. Spica e Spiga: Quella piccola pannocchia dove stanno racchiuse come in tante
le

ceciato;

petto con macchie nere; le penne del


i

granella del grano, dell'orzo, della se-

sottocoda giallo-ceciate;

piedi giallo-carnicini.

Annida

fra

noi

sotto

cespuglj

quasi a terra

ne' castagneti; cibasi d'inselli; grassissimo in

A quolla del frumento dicesi anche Spina, forse a cagione delle reste, n Bastoncino: Tessitura propria di panni e di nagala e simili b'ade.
stri falla

settembre,
ritorna
in

verso
apriie
v.
a.

la

fine

del

quale

emigra, e

a rilievo a guisa di vergole e bastoncini.

Spianta
iu

maggio.

Spigro
Mandare
rovina,

s.

m. Spigo

Lavanda

la

seconda voce

Spiantare, metaf. vale

propria dei

medici. T. boi.
le foglie

Lavandula spica.
i

precipizio, in rovina, Rovinare, Impoverire.

Pianta che ha lo stelo corto,


diritti,

rami numerosi,
sessili, lineari-

% Spiantse n. p. Spiantarsi: Venir neir ultima povert.

Andar
Ridotto

in

semplici,

opposte,
i

lanceolale, alquanto grigie;


in miseria. rulei,

fiori violetti

o cenella

Spiautu
Arso
il

add. Spiantato

a spiga nnda,
si

terminante.
in

Fiorisce

Bruciato di danaro, Che ha consumato

siate;

coltiva

nei giardini,

e cresce

sponta-

suo avere.

neamente ne'

colli,

luoghi rozzi, sassosi

ed
si

Spicca
stra n

Fare spicco, bella mocomparsa, Risaltare, Brillare, Comparir


V.

n. Spiccare:

aprichi dell'Italia, della Spagna. Linguadoca, Pro-

venza, della Svizzera e del

Piemonte.

Essa

bene fra le altre cose. Campeggiare, dicesi de' colori quando sono distribuiti in guisa che spicchino con vaghezza e
risaltino l'uno
dall'altro.

mette ne'pannilini, ai quali comunica il suo odore aromatico e molto aggradevole. Posta in fusione
e distillata, se

ne

fa

anche un

olio,

chiamalo Olio
salutari.

un

ordine,

un mandato; Emanare un
mandalo.
le

ordine.

di

lavanda,
;

il

quale serve a molti usi


:

d'aggio

Spicchio

Una

delle particelle dell'aglio

Rilasciare un

Fa

spiccd e paroUe; Spiccar

parole:

Pro-

nunziarle distintamente, Pronunziarle articolata-

che compongono il bulbo. da ta, ecc.; Spgolo : Canto vivo de' corpi solidi. de granon; Cornocchio: Nome che dassi a quel
ricettacolo cilindrico, sopra
il

mente.

quale sono disposti

Spiccia,

v,

a.

Spicciare, Spacciare, Sbrigare,

grani del gran turco; altrim. Torso.


V.
a.

Spedire V. Destrigd.

Spig-oa

Spigolare: Raccoglier

le

spiche

Spiccio

% Spiccise n. p. Spicciarsi, Sbrigarsi, Spedirsi, ecc. add. Sbrigato, Spedito, Libero, Sciolto.

campi mietuti. a stppa; Awolgolare, Avvolgere, Attorcere


ne'

la

Spiddo

S JUncea spiccia; .^lonela spicciola, Moneta spezzata. s. m. Spiede, Spiedo, Schidione, Sti-

sloppa. T. marin.

Mand a

spigod; Dagl'ambio o l'ambulo o

il

dione e anche Schidone: Strnm. lungo e sottile, nel quale s'infilzano carnaggi per cuocerli arrosto. Lo spiedo si pu volgere a mano; ma per
i

cencio, vale

Mandar

via. Licenziare.

Sp'g'^'S'i^

Spig-n
si

lo

pia dal

girarrosto
di

fmartin)
dal

fatto

girare

Despigggid. ^ m. Spigone. T mar. Un'asta che aggiunge in cima degli alberi per ornamento.
s.

orizzontalmente ?u
dal girarrosto,

s, sorretto all'un de' capi

Spi^u.
di

add. Spinato
si

Incrociato

Termine
molto

all'altro

fattorino

(scaletta)

manifattura che

applica a' tessuti fabbricati


i

I)

V. questa voce. Schidionata, Stidionata: Quella

a quattro calcole,

dimodoch
stofife

fili

sono

quantit di vi-

pi

fitti

che non nelle

che

si

fanno a due

vanda che

si

arrostisce ia

una sola volta collo

calcole sole.

^^6

SPI

SPI
Assegnamento che tue minute spese.

Spillatico
il

s.

m.

Spillatico:
le

numerose

e in tutte le

livree,

con

venti pio-

marito
s.

fa

alla

moglie per

Voce

dell'uso.

vosi di libeccio.

mu;

Spillo
nanzi
il

m.

Spillo.

Voce

dell'uso: Quel giojello

ftiscus).

Chi-chi o Gambetta scherzosa (Totanus Arriva in maggio; di passaggio quasi

che usano portare


e Spillettoifi

gli

petto infilzalo nella camicia.

uomini per ornamento di- Spillone

Uno

spillo lunghetto,

con capoc-

chia grossa, e talora in luoj^o di essa, una rosetta di diamanti,

annuale, raro in settembre. piccin; Gambecchio, Frullino V. Spilorsin pignetto.

un largo mosaico, un cammeo

rsso; Piovanello maggiore e Malbecchio (Tringa canutus). Di passaggio sulla fine di maggio e
primi di giugno.

Spiloirsiu

ornamento. m. Piovanello nano. T. ornit. Tringa Temninckii. VcceWo marittimo del genere
altro simile prezioso
s.
il

raro.

delle Tringhe, che ha

becco nero,

diritto,

sub-

Spilorso

cilindrico, eguale al tarso ed alla testa; tutte le


parti

superiori d'un color nero-scuro, pi cupo

Spina ju

sullo stelo; gola, gozzo,


pritrici
laterali .della
i

addome,

fianchi e cuo;

coda, candidi

le

ali

bian-

castre;

piedi scuri. Di

passaggio tra noi piut-

tosto raro, e

non annualmente periodico, sulla maggio. pignello; Gambecchio. T. orn. Tringa minuta. Uccello dello stesso genere che il precedente. Ha il becco nero; le penne di tutte le parti sufine
di

sco; Piovanello violetto (Tringa marittima). Di passaggio in aprile e maggio. raro. add. Spilorcio: Aggiunto di persona, vaie Avarissimo V. Avarn. s. m. rrugnlo, Frugnuolo, CalcaIrepola, Mugnaiiio, Cromato, Grumato di Valiombroso, Fungo spinoso. T. botan. Agaricus prxinulus. Fungo assai comune in Toscana. Ha pelle bianchiccia, grato sapore, odor grave come di
farina
fresca,
s.

ma
m.

colto
pi.

lo

perde.

Spiua^ssi
foglie

Spinaci. T. boi.
si

Spinacia
l'Europa

olcracea. Pianta che

coltiva negli orli, le cui


in

comunem.

si

mangiano

tulta

periori cenerine, con del nerastro


fascia sopraccigliare, gola, gozzo,

sullo

stelo;
fianchi,

cotte in padella 'senz'acqua e condite

con olio,

addome,

butirro, sale,

aceto, uve appassite di Levante,

penne
didi;

del sottocoda, laterali del sopraccoda, canlati

del petto

cenerino-lionati
in

piedi

neri.

pinocchi, aglio ed altri aromi a cagione della loro insipidezza. Se ne fanno anche torte.

Di passaggio annuale, comune

maggio.
le

Spinello
tonno che

s.

}Spilox*so
nici

s.

m. Tringa
e parte
i

Ttano: Nomi tec-

in
s.

m. Spinello. T. tannar. Carne mezzo alla schiena.


Spinella
di
s.
:

del

d'un genere d'uccelli, di cui parie abita

Spinetta

f.

rive del

mare
assai

luoghi fangosi. Essi ci-

musicale a foggia

bansi per lo pi di piccoli vermi e di larve;

cam-

Sping-a-rdlo
glieria piccolo

Specie d'antico strnm. gravicembalo o arpa a giacere. m. Spingarda: Pezzo d'arti-

velocemente, e volano gli uni a grandi altezze e gli altri a poca altezza dall'acqua in linea retta. La loro carne poco buona a mangiarsi, giacch puzza fortemente di salvatico.

minano

e corto,

duna

libbra

di

palla.

andato in disuso, Spingarda, chiamasi


di palla,

adesso con

lai

nome Un

grosso archibuso da porta, da tre o quattr'once

La loro livrea varia ed diversissima nel tempo degli amori da quella che vestono nell'inverno.

che

si

adopera nella difesa delle fortezze,


forchetla mobile.
f.

collocalo sopra una

Ve n'ha

di

v&rie specie, che sono

le

Sping-lietta.
i

s.

Spillo.

'/.

mil.

Piccolo

seguenti

ceneen; Piovanello cenerino (Calibris arenaria). Di passaggio tra noi accidentale in primavera. da gamba lunga; Verderello o Fontana fTotanus glotlis). Di passaggio accidentale in maggio.

strum. d'ottone o di ferro, di cui gi si servisoldati per isturare il focone de' fucili vano acciocch l'innescaUira comunicasse colia polvere

che v'era dentro. Oggid, essendo cangiato

il

si-

raro.

stema d'armamento, venne abolilo. - Sfotidatojo e Sfoconatolo dicesi un eguale strum. che serve
a simil uso nelle artiglierie.

da sckuggio ; Piro piro piccolo, Piovanello (Totanus hypolcucosj. Di passaggio in marzo,


aprile e maggio, e talvolta

Spinn-a
de" pruni

s.

f.

Spina: stecco acuto e pungente

di multi;
in

marzo, d c-c;

(Totanus

anche in settembre. Gambetta (Tringa pugnaxj. Arriva aprile e maggio. Pettegola o Gambetta di gambe rosse calibris). Di passaggio annuale in

o d'altre piante. n Spina, metaf. dicesi per Cosa che reca dolore: Ho nn-a spinn-a a- chu; Ho una spina al cuore. Presso i fabbro-ferraj dicesi Uno strum. che

maggio e giugno. d5 cu giunco; Culbianco o Piro piro culbianco (Totanus ochropus). Di passaggio annuale in
aprile e maggio.

serve ad allargare i buchi stati fatti nel ferro. In Jiarin. chiamasi cos Una specie di chiodo che invece di capocchia ha un anello. Ve ne

sono per

da

d'altre forme. btte; Cannella: Legno tondo, grosso quanto

dd tri-tri; Piovanello pancia nera, Ciurleltino (Tringa cinclus). Di passaggio sulla fine di maggio; qualche volta,

stringe una

ma

raramente,

in

settembre.

fav-grixo; Albastrella, Piro piro gambelunghe Regino di mare (Totanus stagnatilis). Di passaggio in maggio. femmina cgianco ; Piro piro boschereccio, Piovanello de' boschi (Totanus glareola). Di pas-

mano, lungo circa un palmo, forato internamente per lo lungo, che si adatta al fondo della botte per attignere il vino, e tarasi coi zipolo (spimelo). do gngao; Ago: Quel risalto che ha l'arpione,
nel quale

entra l'anello della bandella (mappa).

dorsale; Spina dorsale: Il filo delle reni. ventosa; Spina ven;osa. T. chir. Quella malattia
del

saggio accidentale in maggio e giugno; in qual-

tessuto dell'osso,

nella
nella

quale

esso

si

dilata

che anno abbondante, in qualche altro raro o nullo. grixn; Piovanello pancia rossa (Tringa subarquala). Di passaggio in maggio e giugno
in

e gonfia pi o

meno

sua lunghezza,

come

se vi fosse sofliato dentro.


S

bande

N5

gh' ruza sensa spinn-e V. Ruza.

SPI
S Perde da-o tappo e

SPO
..

737

d spinn-a..

Aver danno

Spiritoso
Il

add. Spiritoso: Aggiunto a persona.


di

da tulle
il

le

parti. v. a.

Che ha vivacit
Spillare: Trarre per lo spillo
Spillo: Foreilino che

spirito,

Che ha

pronti molti

Spinoel.
vili

arguti e tratti

piacevoli.

della

botte.
s.

Spiritoso, detto di qualunque liquido, vale

Che

Spinoelo
qualsiasi

id.

si fa

in

ha molto spirito.

Spinu

luogo d'uno de' fondi d'una botte, per cavarne v;no onde assaggiarlo, n Zipolo: Quel piccolo legnetlo, col quale silura la cannella della botte Cspinn-aJ o d'altro. Spinoso. T. iltiol. Spinax niger V. Agdggiu. a Firenze Pisciacane. s. m. Cardo ,
Sotto questo
di diverse

Spiscioel,
nese Pispinare
a
piccoli
:

V.

n. Zampillare, e nell'uso seUscir per zampilli o Mandar fuori

spilli

zampilli

il

liquore

ailrim.

Schizzare. Spicciare, Spruzzare.

Spiseioeletto
Dimn.
di

s.

m. Zampilletto,

Pispinelio.

Zampillo, di Pispino V. Spiscioelo.


s.

nome

intendesi

Una

pianta spinosa

Spiscioelo
Pispino: Quel

m. Zampillo

maniere che spontaneamente nasce nei luoghi secchi e sterili, ne' campi, ne' prati e presso alia citt lungo le mura. Chiamasi Scolimocardo
i

soltil filo

e nell'uso senese d'acqua o d'altro liquore

che schizza fnori da u piccolo canaletto; altrim. Schizzo, Spruzzo.

CScolymus hispanicusj, quella che fa fiori gialli, e che comunem. trovasi pei terrapieni, lungo le mura del Zerbino, ecc. Essa ha gli steli ramosi, le foglie dentate, spinose, scorrenti; la costa media
ai

Splendido
Che usa
Il

add. Largo,

Liberale, Generoso:

generosit, liberalit,
si

Che largo

mano.
si

Talora
letta

usa per Spendereccio, cio Che d spendere.


s.

di-

disotto irta;,

fiori

quasi

aggregati, sessili,

Splendo
Ince

m. Splendore: Sovrabbondanza
ristretta

di

con brattee dentate, spinose. Somigliantissima a questa in tutti i aralleri ve n'ha un'altra specie appellata Cardo santo (Cardus benedictaj. Dicesi poi Cardo stellato (Cardus stellatusj, quella che fa fiori porporini, e talora bianchi, e che trovasi sovente ne" campi, in luoghi aridi e ne' boschi V. Bussai.
ascellari,
i

scintillante

insieme;

Lucentezza,

Rilucentezza, Fulgore, Chiarore.

Spoletto

s. m. Spoletta : Cannello di legno pieno d'una lenta mistura d polverino, salnitro e zolfo, fermalo nell'occhio della bomba o granata per accenderla e procurarne lo scoppio a tempo.

Spinace
stijiare,

v. a. Spingere, Spignere, Eccitare, In-

Il

Spoletto.
cui

T. de' tessit.
il

Il

fuscello della spofa, in

Slimolare, Spronare: Muovere a fare.


s.

s' infila

cannello del ripieno.


n. p.

Spin
"

m. Spione, Spiaccia. Acer,


di v.
gli

di

Spia.

Spolmona.se

Spolmonarsi: Perdere o

Spigone: Sorta
stigando

rete da pescare le acciughe.

Spiu.

Spionezzet

a. Spiare, Esplorare: Andar inveandamenti, i segreti altrui. V. Spiana.

Spolpa Spolvera

Sputare o Seccarsi i polmoni a gridare. Sfiatarsi. V, Sprpod.


v. a. Spolverizzare. T. piti.

Rica-

vare un disegno collo spolvero.

Spippo
Spira
rito,
n
v.

Spippoo
n.

add.

Mingherlino,

Spolverinn-a

Soitiiino: Di complessione sottile, magra.

Spirare:

Mandar

fuori l'ultimo spi-

Morire,

Spolverizza
:

Spirare, parlandosi di tempo o di cose che vi

abbiano relazione, vale Scadere, Terminare, Finire, cio Scadere il tempo prefisso al pagamento od altro che fosse da farsi.

Splvero

s. f. Spolverina: Sopravveste da viaggio per riparo dalla polvere. Oggi chiamasi volgarm. Blusa V. Blusa. v. a. Spolverizzare e Spolverezzare Aspergere con polvere checchessa. s. m. Spolvero. T. piti. Foglio bucherato con ispilletto, nel quale il disegno che si vuole spolverizzando ricavare, facendo per

Spirag-lios. m.
che regola
il

Spirale. T. oritio/. Quella molla

Spirito
ti

s.

tempo degli orinoli da tasca. m. Spirito e poelic Spirto : Sostanza

Sponda

que' buchi passar la polvere dello spolverizzo.


s. f. Sponda: L'estremit di qualunque oggetto relativamente alla soa lunghezza e

incorporea,
Spirito,

per Facolt di concepire. Vivacit d'immaginazione,

larghezza.

letto;
di

Sponda

del

Ietto:
le

L'estremo margine
part.

laterale

esso da

ambe

per Animo, Coraggio, Ardire, Franchezza. per Sentimento d'un autore, d'una legge, ecc. per La parte pi sottile e ignea di tulli gli
,

Spnde do bigliardo; Mattonelle: Le quattro sponde


che ornano
le

la

tavola su cui

si

ginoca

al biliardo.

Le sponde maggiori diconsi Mattonelle

d fianco,

enti

e cos
guisa.

si

chiamano Quei

liquori pi ignei
in

che

si

traggono dalle cose per distillazione o

minori, 3Iattonclle di battuta. - Battuta dicesi La parte interna delle mattonelle imbottita di crino
e contro alla quale urtano le palle in giuocando.
Il

altra

de conlraddisin V. Contraddizin. de vin; Spirito di vino, Spirilo ardente, Acquarzenle; altrim. Alcool o Alcoole. folletto; Spirito folletto V. Folletto. santo; Spirilo santo: La terza persona della
Ss.

letto

Sponde
la

del letto

Nella intelajatura
part laterali

del letto di legno diconsi

Le due

che formano
%

slessa.
al
la

Fa nn-a biglia de spnda; Far mattonella, giuoco del biliardo dices Quando si trucca
bilia dell'avversario

Trinit.
II

Per iscbcrzo dicesi cuocere o cotto.

pollastro o

il

piccione da

S Spiriti vitali; Spiriti vitali: Le parti pi fine e pi agitate del sangue.


S

Spandla
T. legnaj.
lare

senza tirarvi contro di brocco, facendo prima batter la palla nella spranga del biliardo; dicesi anche Prendere d calcio.

ma

Ave d spirito; Aver coraggio,


animoso, coraggioso.
s.
f.

ardire, Essere

s. f. Sponderola e Spondernola. Specie di pialla, il cui ferro ha la stessa larghezza del piano del corpo. Serve a pial-

Spiri tositae
Detto

Arguzia, Frizzo, Motto:

Fatto spiritoso, e talvolta piccante.

contro una sponda o altro risalto, dove non giungerebbe il ferro della pialla ordinaria, perch men largo che non il ceppo.
47

Cscoia, JHzionario Oenovete-Italiano.

738

SPO
a canlo, dicesi Quella,
il

SPR

a canto; Sponderola
cui
ferro ha
il

Sporze
Il

V. n.

Sporgere e Sporlare
Aggettare
o Far

Uscir chec ;caffisso.

Serve a piallare legno in tralice, cio obbliquamenle alia fibra, il e impedisce che questa non isebianti. Spouta<iieit8e s. f. Spontaneit: Il consenso
taglio obbliquo.

chessia dal piano o dal perpendicolo ov'

In Archit.

(iicesi

aggetto

Lo

sporgere

in fuori,

L'uscir della dirittura e piombo

d'un muro.
'I

della volont ossia

La ragione formale

dell'azione

Detto
dere,

di

stanza, finestra o sim., dicesi Rispon:

spontanea,
it

Facilit,

Spopola;
polare,
i

Franchezza, Prontezza nell'operare. V. a. Spopolare, Di popolare, Dispo:

A moe stansa a sporze in stradda; La mia stanza riesce sopra


Riuscire in un luogo
la

strada.
s.

Sporca, Sporcacein.

popolo le citt, paesi, le provincie; e talora Distruggere la popolazione con guerra o con pestilenza o sim. S Spopolse n. p. Spopolarsi, Dipopolaisi, ecc.: Diminuirsi la popolazione. Restar senz'abitanti. V. Brutta.
di

Disertare, Disolare

Vuotar

Sporzimento
V^.

m. Sporgimenlo, Sporto
sta

Sporto.
s.
f.

Sposa,
ritarsi

Sposa: Fanciulla che

per

ma-

maritata di fresco.

S Anello da sposa; Fede: Anello nuziale o matrimoniale, nel quale, in cambio di gemma, si rap-

V. Porcaccin.

presenta talora un par di mani congiunte insieme.


S Contento cmme nn-a sposa; Pi coDlento di una sposa, vale Contentissimo, Gioiosissimo.
S

Sporco

m. Sporco. T. statnp. L'effetto opposto dello Smangiare (V. Smangia nel 2 signif.). Ci accade quando la fraschetta, troppo tagliata,
s.

lascia scoperta qualche parte del foglio di slampa,


fra quelle

Corredo da sposa V. Corredo. Roba da sposa; Veste nuziale.


v. a.

che hanno a rimaner bianche.

Sporco add. Sporco, Sucido, Sudicio, Lordo, Ler

Sposa,

Sposare

Pigliar

per moglie o per

Sozzo Aggiunto di persona e di cosa. Sporco, Sudicio, dicesi frequentem. in senso fg. di Persona di laide azioni e di sconcio parlare. S Giancaja sporca; Panni sucidi, Biancheria sudicia: Quella che da porsi in bucalo. S ParoUe sporche ; Parole sporche, sucide, laide,
cio^ Schifo,
:

marito; Ammogliarsi, Maritarsi. nn'opinion, un scistema; Sposare un'opinione, un sistema: Star ostinato nel proprio parere.
s.

'Sposaeg-o

m. Sposalizio. Voce del cons. f.

tado V. Sposalizio.

Sposaenu-a
a Sposa novella.

Sposina, dicesi per vezzo

cio disoneste, turpi, indecenti, lascive.

Sposag'g'o

Sporiiiii.se

V. Spolmonasi.
Spolpare, Dispolpare: Levare

Sposalizio
dello

V. Cinque nell'ultimo significato. La solennit s. m. Sposalizio


:

Sprpoa,
la

V.

a.

sposarsi,
s.

La celebrazione
:

delle nozze.

polpa,

Sposiz
m'ha
S

m. Sposo

Quegli che sta per

am-

Spolpare, per similit. Privare, Spogliare:

mogliarsi
S Letto
setto.

ammogliato di fresco.

sprpuu de tutto; VA spolp d'ogni cosa. Sprpose n. p. Spolparsi, usasi figurat. per
Privarsi, Spogliarsi.
s.
f.

da sposaci; Talamo. Paci un sposu; Esser lindo,

attillalo,

ben as-

Sporta,
paglia

Sporta
lo

Arnese tessuto

di giunchi,

sim., con due manichi per uso di tras-

portare robe per


dialetto della

pi commestibili.
olio, e in

Essere in gran gala. anlicam. S Rcgulli d sposu; Doni sponsali, e Dnora: Quegli arnesi che si danno alla sposa prima d'andare alla casa del marito.

da uio; Gabbia o Gabbia da


gabbia
fatta
di

qualche

Sposta,

V.

a.

Toscana Busca e Buscola: Quella

Spu

corde d'erba detta Stramba, intrecciata a maglie a guisa di rete, di forma rotonda, con una bjca nel mezzo, di sopra e di sotto, nella quale si mettono le ulive infrante per istringerle.
V. Fwro. Sparo e Sparalo, cos chiamansi Quei tagli o aperture che sono nella camicia dell'uomo; havvi Lo sparato del petto, Gli sparati delle maniche e Gli sparati di fondo. di csoin; Sparato davanti, dicesi ne' calzoni, lunghi corti, e che non hanno loppa fportele
i

S Piggid

a sporta

fceri
f.

circa, alle due teste due ferri elevantisi ad angolo retto, quali servono per sostenere un'asta parimente di ferro, che si mette per traverso ad essi, e nel cui mezzo fermata una ruota di legno; da un lato di quest'asta s'infila un roce

m. Frullino legno, lungo on palmo


s.
i

Spostare: Levar di poslo. Strum. fatto d'un asse di


:

mezzo

del quale son

conficcati

Sportig-g-iua,

s.

chetto

per

incannare
s.

il

filo,

e dall'altro

si

fa

girare dandovi su colla

Spra>ng>a,
si

f.

mano. Spranga: Legno o Ferro che

le

conficca a traverso per tenere insieme e unite commessure; e presso i legnaiuoli Tutti quei

pezzi di legname che vanno a traverso porta S


uscio, e
si
;

d'una

lettoj, Quell'ampia. apertura anteriore, della quale


i

uniscono

ai

battitoi.
letto.

lembi

si

abbottonano l'uno

de' ginocchi o

sull'altro. - Sparato Sparato di fianco, Quell'apertura

Spranghe dd
e del contado

letto

Sponde del

Voce bassa
spranghe.

V. Spnda.
a.

laterale presso ciascun ginocchio de" calzoni corti

Sprang- v.

brache,
fibbiarla

la

quale

si

abbottona, per quindi af-

stringerla
s.

con

laccetti.

Sprangare: Metter

le

Sporto
di

m. Sporto: Denominazione generale


in

Tatto ci che sporta

fuori

della dirittura

d'un

muro

o d'altra cosa.

de balle; Sballare, Panzanare, ecc. V. Spara. di csci; Sprangar calci, parlandosi di cavalli o sim., lo stesso che Tirar calci. campanili o cantoni S Sprangale grosse; Lanciar in aria: Spacciar cose e frottole non verisimili
impossibili.

In Archit. dicesi

gimento che

fa

Lo

sportar

in

Aggetto o Spaldo Quello sporun membro d'architettura, cio fuori della dirittura o sodo del
gli

Spraugn.

V. Contaballe.
add. Spregiudicato: Di
li-

Spreg-idLiovi
beri sentimenti,

muro, come fauno

architravi, le cornici, ecc.


,

Sprtala,
che
si

s.

f.

Sportula

Propina

Onorario

Spremine

Che non soggetto a pregiudizi. v. a. Premere, Spremere e Sprietanto che n'esca


il

ai

giudice per

la

data sentenza.

mere : Stringere una cosa

sugo.

SPR
l'omido
altra

SPU
posito dell' ottanta o da pigliar
colle

7S9
molle V.

materia contenota in essa. Parpii

landosi di limoni, dicesi

propr. Strizzare.
la faccia

Cavallo.
S

a faceta a nn-a pcrsnn-a; Premer


ad alcuno, vale Stringergliela forte
in atto di sdegno. l'ga; Pigiar iuva V. Setacea.

colla

mano
S

Domanda un spropoxito d'nn-a cosa; Chiederne uno sproposito, (s:urat. Domandar di checchessia un prezzo eccessivo. sighe un spropoxito de roba; Esserci DQ.
flagello,

Fase spremine a fa nn-a cosa;

Farsi pregare

un subbisso, un
un'infinit

a far checchessia, dicesi di Persona resta, pigra

fracasso,

avara, che mal volentieri accondiscenda ad ana preghiera, ad un invito o anche a fare il suo dovere.

Spropoxitu

fiotto, un nugolo, aa o gran quantit di cose. add. Spropositato, Enorme,

Spremmise ; Ponzare
mandar
fuori
gli

e Pontare : Far forza per escrementi del corpo, il parlo

Spropria
S

Smisurato; Eccessivamente grande, Straordinariamente grosso. v. a. Spropriare e Spropiare: Privare, Spodestare delle cose proprie.

simile.

Spiremmiliiiioiii
tricina, e

s.

m. Strizzalimoni, Ma-

Sproprise n. p. Spropriarsi e Spropiarsi: Abbandonar la propriet, Rinunziare ad nna cosa


propria.
s.

da aldini anche Pera: Specie di strettoio,


si

con cui

spremono
s.

limoni.

Spruin

m. Spruzzolo, Sprozzaglia: Pioggia


v.
a.

Spreiiiiii.ita<

Spremitura: Lo spremere La maieria spremuta.


f.

minutissima.

Spruin
colla

Spruzzare, Sprozzolare, Sbrizsi

Sprescia,
mura.

s.

f.

Prescia, Pressa, Fretta, Presi

zare. Sprizzare:

Leggermente bagnare, o

faccia

Voci che
le

adoperano l'una per


fra

l'altra,

ma

che hanno

seguenti distinzioni

loro:

La Fretta

Un

vivo desiderio

di avacciare, di
.1

spedire o di far checchessia; Prescia o Pressa L'alto della fretta in chi sollecita i suoi movimenti, cosi si p; Aver fretta e andare adagio;

bocca socchiusa mandando fuori con forza liquore che vi si ha dentro, ovv. colle dita il bagnale, o con ispazzole e granatini e sim. Spruzzolare, usato in senso neul. vale Piovigginare,
diccsi

Premura
fretta.

ana

delle cagioni o degl'indizj della

Sprssa
Il

De

sprescia o In sprescia; In

fretta,

fretta.

Spa
Il

minutissime gocce; poco usato. V. Spruind nel 1 significato. Spruzzolo, Spruzzaglia V. Spruin. v. n. Sputare: Mandar fuori saliva o altra
in

Cader !a pioggia anche Lamicare,

ma

All'in prescia. Posti avv. vagliono

Con gran pre-

cosa per becca.

stezza, Frettolosamente.

Parlando
colori si
cesi

di tessuti
stali

Spirescin
Spi:*ess.
V.

(Dej; in
a.

fretta

e in furia.

Modo

per essere

avv. e vale Presto presto,

Con somma

fretta.

variamente colorili, oe' qaali lavati- o per altra cagione i dilatano e si confondono insieme, dcarta,
la

Sprexad.d.o
^

Sprezzare, Spregiare, Dispregiare, Disprezzare: Avere o Tener a vile. Chi spressa o schcrsa cmpra V. Cmpra. add. Sprezzante, Beffardo, Scedardo : Che sprezza. Che fa beffe, Che schernisce

Strizzare.
di

non essere slata da scrivere, dicesi Succhiare: Pappe chi spiia; Carla che succhia.
Detto
incollata succhia l'inchioslro

quale per

dince; Slazzerare o Snocciolare


Mellerli fuora, Sborsarli:

quattrini, vale

V. Dcsprexaddo.

Sprofnd-

Profondare, Sprofondare, Sprecipitare: Cader nel profondo. S Sprofndse; Sprofondarsi, detto della terra, vale Aprirsi come una voragine.
v.
n.
p.

o a de fdlo spd; Badale soprattutto ch'egli slazzeri quallrini. in ta faccia a nn-a persnn-a; Sputacchiare

Ammioe

uno: Sputare nel viso altrui per dispregio. in ta faccia discorrindo; Spruzzare, Spruzzare
a vento,

Spi*of5]id.u
n

pass.

Profondalo, Sprofon-

Spruzzolare, Sbruffare, dicesi


nel

Quando

dalo V. Sprofonda.

uno parlando spula


tar gravila.

viso altrui.

Sprofondato, detto di strada o sim. vale Subbissato, Rovinato, Guasto.


s.

Sprn

m. Sprone e Sperone,

figurai,

vale

riand; Spular tondo: Star in sul grave. OstenParlar sentenziosamente.

incitamento. Slimolo.

sentense; Spulare o Scatarrare o Sbolgetlar sentenze; Profferir sentenze con affettazione e sovente fuor
di

Sprona, v.
Spignere a

a. Spronare: Propriara. Pungere collo sperone le bestie da cavalcare perch camminino, n Spronare, figurai. Sollecitare, Stimolare, Incitare,

proposito.

S Chi

ha a bcca amaa no pu spd dge V.


(add.).

Amo

far

qualche cosa.

Sproporzin
sproporzionalo
faori
di
:

s. f. Sproporzione, Disproporzione: Mancanza di proporzione.

Chi spa contro vento se spa addosso; Chi sputa contro il venlo si sputa in faccia, e io

Sproporzion u.
proporzione.
s.

add. Sproporzionato, Di-

micia.

Che non ha proporzione o Che


in.

Cbi piscia contro il vento si bagna la caProv. denolantc che Chi fa una cosa all'opposto di quel che' dovrebbe, per lo pi gliene

m.

b.

Sproposito
pellone,

incoglie male o danno.

Sproposito

Cosa

fuori di

I Spase in te

moen ;

Sputarsi nelle

mani o

nelle

proposilo, di regola o di ragione; Svarione, Scer-

dita, figurai, vale Accignersi,

Apparecchiarsi con

Marrone, Farfallone, Scompiscione, Stra-

calore alla fatica.

falcione: Detto spropositato o sciocco, ed anche

Spasentense
tata gravit; altrim.

s.

m. Sputasentenze: Colai

Errore solenne non solo nel parlare,


neir operare.
Sproposito
,

ma

anche

Colei che parla sentenziosamente e con affet-

Sputasenno, Cacasenno.
maiali.

scienza:

per Semplice errore in un' arie o dtxe ci spropoxili che paroUe;


Spropo6i(accio, Spropcsilone, Spro-

Spea
II

s.

f.

Sputacchiera: Sorla di vaso da spui

tarvi dentro, e l'adoperano specialmente

E' dice pi spropositi che parole.

Sputacchiera o Cassetta da sputare: Quella cassell!i

da cavalli;

di

legno o di latta verniciala, con enlrovi

740
segatura
di

SPU
legno, che
si

SQU
tiene in
terra

delia

$ Attaccu co spo V. Attaccu.

nelle stanze pulite ad uso di sputarvi dentro per

Mangia pan
v.

e
n.
il

Speto
S
.

non isporcarc il pavimento. s. m. Spuletto. Dim.

Sptrg-
di

spo V. Mangia. Spurgare: Far forza


catarro dal petto,

colle fauci

Sputo.

di

Irar fuori

Fa

speti-; Sputacchiare: Sputare sovente,


alla

ma

Sprgse

n. p.
s.
f.

Spurgarsi: Gettar fuori

il

catarro.

poco

volta.
s.

Spu.ssa>
cisa
di

Speto
leggieri

m. Scudetto: Piccolo cerotto stoma-

chico fatto a foggia di cuore.

Puzza, Puzzo, Fetore, Sito, Lezzo, Tanfo. Queste .voci, abbench si usino talvolta per sinonimi, pure differiscono Ira loro nella preloro applicazione.

Spuioso

Spmiu,

Spnuun
carta.

add. Pauroso: Che ha paura, Che di teme; altrim. Timido, Timoroso, Pavido. V. a. Sfumare. T. pitt. V. Sfmm. T., pia. Pezzuole s. m. Sfumino. di pelle di carta ravvolta a cono, che si adopera per islendere l'acquerello o la matita sulla
v,

Puzza

Puzzo

dicesi

Qualunque odore non buono; esso pu essere pili men grave: La puzza d'una piaga. Il puzzo di brucialo, d'olio fritto. Fetore alquanto pi
del Puzzo,
Il

e dicesi

di

cosa

fracida e corrotta:

felor

d'un

cadavere. Sito

propriam. Quel

Spuuci;
di
Il

a.

rimuovere ta s o

Spignere e Pignere: Far forza di cacciar oltre checches-

sia; altrim. Urtare.

Spignere, metaf. Sollecitare, Stimolare, Spronare,


Incalzare, ecc.

Spunciu

s.

m.

Spintone

Urtone

Spinta

puzzo che viene per lo pi da cosa giacente in un luogo, da stanza stata lungo tempo chiusa e sim. Lezzo Mal odore che procede da sudiciume di corpo animale, onde: Saper di lezzo dicesi delle persone e delle bestie che mandano fetore. Tanfo Puzzo che viene a un trailo e percuote il senso, sia di mucido o d'altro.

grande, Urto grande.

Spunta
punta
Il

Spss
:

V.

n.

V.

a.

Spuntare
la

Propriam.

Levar

la

rar mal odore.


di

Puzzare, Putire: Avere o SpiLezzare o Allezzare, Puzzare

Guastar
in

punta. neut. vale Cominciare a na-

lezzo

Sitare,

Aver

sito,

Puzzar

di silo

F-

Spuntare,

signif.

tere.

Render

fetore,

latinismo da usarsi solo in

scere, Uscir fuori,

a
le

per Apparire. Comparire, Farsi vedere. barba, e come, i denti; Spuntar la barba,

corna,

denti: Cominciar a metterli.

Man-

certi

camme nn-a carogna;


de bestin; Lezzare,

tempi e modi e con gran senno V. Spssa. Puzzare come un avello.


Allezzare,

Ammorbare, Appestare: Render pessimo odore.


Saper di lezzo.
Dicesi anche famigliarm., e non gi per irrive-

darli

fuora.
il

so; Spuntare

sole, vale

Cominciare a sorcosa, figurai. Sule

renza, Puzzar di frate o di prete, per Quel certo


fetore d'untume, che

gere, ad apparire.

tramandano alcuni

fra essi,

nn-a cosa; Spuntare alcuna


perarla, Ottenerla

probabilmente derivante dalla

trascurata

mon-

rimovendo

difficolt.

Spuntala con un; Spuntarla, Sbarbarla con uno:


Ottener ragione o quello che
si

desidera.

Spuuzia.

s. f. Spegna e comunem. Spugna. T. botan. Spongia offlcinalis. Pianta zoofila che trovasi attaccata agli scoglj del mare, ed formata d'una serie di piccoli tubi capillari, che possono ricever l'acqua ne^loro interstizi e gon-

dezza de' loro vestimenti sottani. i p; Puzzare piedi, ed anche Sonar co' 6 sciu V. Sciu. E cose remence spssan V. Remenu.
i

calcetti.

Spss

il

s.

m.

Lezzone e Lezzona:
il

Uomo

Donna sudici e sciatti. Fd da spss; Far il bellimbusto,


cacazibetto,
lo

profumino,
di

sninfio,

dieesi

comunem.

fiarsi

notabilmente. Questa pianta convenevolm. preparata serve a molli usi domeslici, non che
delle arti ed alla medicina, per la sua propriet
d'

Coloro che, noi potendo, vanno soverchiamente


attillati.

Spssolento add. Puzzolente, Putente, Puzzoso, Lezzoso, Fetente, Fetido:

imbeversi gran copia d'acqua e di cederla


pressione.
l'

alla

Che
5

pule,

Che

minima
%

nn-a spunzia; una spugna,

si

dice

Sq[uacciii
Far
rire altrui.

puzza. Che rende fetore. m. Inchino: s.


l'inchino,
dicesi

Fd
pi

squaccin;

per similit. di

Uno che bee

molto.

Spiiuzia/ s. m. Spixuzieta. s.
Piccola spugna.

Colpo dato colla spugna. f. Spugnelta. Dim. di Spugna:


f.

donne quando s'abbassano con certa grazia per riveper


Io

delle

Sq..ad.d.ra.
s.

Spuuzua.
Morilla. T. boi.

Spugnola, Spignolo, Spu-

gnino, Spongino, Trippetto, Bucherella, Morella,

ba lungo
di

Morchella esculenta. Fungo che spugnoso cappello a cono acutissimo, color giallo-ocrato il gambo corto, denso,
e
:

s. f. Squadra: Strum. formato di due regoli commessi ad angoli retti, col quale gli si squadra, cio si formano o si riconoscono angoli retti. Serve a' maestri nelle costruzioni. fsa; Squadra zoppa, Calandrino, Pifferello: Squa-

fistoloso e bianchiccio.

mangereccio
:

e tenuto

Spo
dici
'

da molli
s.

in

gran pregio.

dra mobile, fatta di due stecche o regolelli di legno incastrati insieme all'un de' capi girevolraenle, a modo di compasso, le cui braccia pos%

m. Sputo, pegg. Sputacchio


si

La materia

liquida che

sputa. Gli

sputi

si

dicon da' me-

sono aprirsi ad ogni sorta d'angolo. Andd fua de squaddra; Uscir di squadra,
gurai,

fi-

eruginosi, quando sono di color giallo-verdiccio; gommosi, quando rassomigliano ad una

vale Uscir de' termini, dell'ordine.

soluzione spessa di

gomma; schiumosi, quando


Il

cio

sono

coperli

di

schiuma; rubiginosi o rugdi

se fua de squaddra; Esser fuor di squadra, non aggiustato o regolato colla squadra. in squaddra; Fssere a squadra o in isquadra,

ginosi, quando sono

color

giallo-rossigno;
di

striali, quando contengono

strisce
in

sangue;
dal

Squaddra,
per

vale Essere in situazione perpendicolare. s. f. Squadra. T. milit. General-

sanguigni, quando son sangue, ecc.

colorati

rosso

mente Una quantit indeterminala di soldati, e Io pi comandata da un caposquadra; Banda,

SRA
Una parte della compagnia comandata da un caporale. Squadra, per Qualunque moitii-jdine determinata di persone o d'operaj o lavoranti, i quali serSchiera. Oggid s'intende

STA
mente contro ogni
saper quel che uno

741

buono principio
si

di

logica;

Anfanare, Scioccheggiare, Parlare a vnvera,


dice.

Non

i)

Sreg-olu.
dicesi

add. Sregolato, contr. di Regolalo,


lo

vono

sotto gli

ordini

d'un capo.

per

pi nel mangiare e nel bere.

Marin. dicesi d'Un numero di vascelli da guerra diretti da un comandante.


In terra, di

Sta.

Sto
A

add.

trovasi anche usato,

Questo e Questa; da alcuni ma raramente e per aferesi,

Sq.ua,d.di*<

v. a. Squadrare e Quadrare: Render quadro o ad angoli retti checchessia. n Squadrare, per Aggiustar colla sq ladra.

Sta e Sin:

sta

manca, a

sto

moddo n
si

se

pu vive;

questa maniera non

pu vivere.

Quadrare V. Quaddrd. da capp'a p ; Squadrare dal capo da capo a piedi V. Cappo.

alle

piante

s. m. Stajo: Vaso col quale si misura grano, biade e sim.; ed usasi anche per La misura piena. Sta. V. n. Stare. Verbo frequentissimo per la va-

Sta.

riet
:

de' significati che esprme, e per la moltidelle

Sc][iia.d<li*a.ta< s. f. Squadratura Lo squadrare e Lo stato della cosa squadrata. Sq[iia<<l<li*ii s. m. Squadrone. T. milit. Quantit determinata di soldati a cavallo; ed Una delle parti d'un reggimento di cavalleria, composta comunem. d due compagnie da cinquanta
a cento uomini caduna.
ti

plcit

maniere, nelle quali

si

adopera.

Stare, per Essere:

Se a cosa a sta

cdmme

ti

Squadrone: Spada di lama assai larga e lunga, diritta od alquanto ricurva, col taglio da una
parte sola, la quale
si

per Dimorare: Sci me sa di dove Mi dove casa 5 sta de casa per Fermarsi, Ce
sta,

dixi; Se

cosa sta come tu dici. per Consstere : Chi ghe sta tutto ; Io ci
la

cio consiste,

il

tutto.

Abitare,
?

sa ella dire

sta di

Intrattenersi;

stoeto tre

mexi a Trriggia;
rgla.

Egli stette tre mesi a


usasi

Torneut.

porta

al

fianco

sinistro

in questo

signif.

anche

in

appesa ad un centurino dagli


la

ufficiali,

da tutta
n

pass.:

se ne sta tutto l'anno in villa; Egli

cavalleria leggera e da' carabinieri a cavallo.

se ne sta tutto l'anno in

Sq^ua<ddr*oii,
gli

Squadronare: Ordinare squadroni, Porli in ordinanza V. Squaddrn


v.
a.

campagna.
l' stoeto

per Indugiare, Tardare:

qtuit-

tr'e
n

nel 1 signif.

S Squaddronse n. p. Squadronarsi squadroni. Porsi in ordinanza.

Schierarsi gli

sta; Nel baule non


costituzione e
tranquillit

a vegn;

Egli

stette quattr'ore a

venire.

per Capire

dentro: In t belo a n
ci

ghe

sta.

per Passarsela bene o male, e riferiscesi alla


sanit del

Squa^ddrona,
Squaddrn
nel
f.

s.

f.

Colpo

squadrone V.
lo

2" signif.

dell'animo e
:

alla

Sq.ii8ea.
lungo

s.

Pancone: Legno segato per

zione della vita

Cmme

corpo, alla quiete e comodit e conditi stw ? Staggo ben;

grossezza di sopra a tre dita, del quale, rifendendolo, si fanno assi pi


dall'albero, di
sottili,

Come
n

delti Panconcelli

e Correnti V.

To.
Il

Squaeo
n

(Pelle de); Sagr e Zigrino V. Pelle.


di

Vi

persona, vale Soggettino, Cavezza, Mala lana V. Pelle d'uio, Pelle gramma nelle voci uio, Pelle.

Detto

figurai,

sta tutto o girno c'n p per Vivere: de pan: Egli sta tutto il d con un po' di pane. per Durare, Conservarsi, Mantenersi, Continuare: Gh' stoeto segno ancn pe dui mexi;

stai? Io sto bene.

stette

il

segno ancor due mesi.

S(j[X8exi

a vv. Quasi

Poco pi che. Presso

che,

per Regolarsi, Diinrtarsi, Aver contegno: Ve dio mi cmme se deve sta in schua;
io

Mezzo mezzo.
che; Quasi, Come se. squcexi; Quasi quasi, lo stesso che Quasi, ha alquanto pi di forza.
s.

Dirovvel
n

ma
n

a caccia.

(Squaejici
care,

m.

pi.

Invenie, Smorfie, Lezj,

Smann

Smiaci, Squasill V. Nonne.


v. a Squarciare, Stracciare,
s.

per Andare: Sn tempo, girno a leze; geora.


Riferito a

come

si

deve stare
stoeto

in

iscaola.

caccia; Sono

slato

vale Passare:
il

sta tutto
d a leggere.

Egli sta lutto

In terra,

vale

Sq.ua.x*s,

Lacerare.

A B
B
n

sta

D E

cmme G P

Aver eguale proporzione: sta a T; A

N
N

Squairso
"

m. Squarcio: Tag'io grande; AperSfenditura.


letterria;

tura, Fessura,

stanno a

D E come G P

stanno a

T.

Squarcio, per Pezzo di qualche opera Frammento, Brano d'autore.


Spalletta: Quella parte del

V.

Accorapagnato cogli aggeli., ha la forza del Essere: Vuggio eh' stagghe attento; Vo'
cogl'infiniti de' verbi,

ph'egli stia attento.

muro

tagliata a

sghim-

t)

Accompagnalo
la

bescio accanto agli


finestre

stipiti e

architrave delle porte,

panie.

Ad, d grazia,
sto

ma non

mediante aggiunge
dire:

e sim.
s.

muta

la

significazione, ond'

tanto a

Sq.uaz*s]i
Sq.via,r*t

m. Squarcione, Bravaccio, Tagliacantoni, Spaccone, Spaccamontagne, ecc. V.


n
v. a.

Spaccamontagne.
Squartare, antic. Squatrare: Di-

Ve staggo a senti; Io Ve sento; Vi ascolto.


Accompagnato

ad ascoltarvi, quanto

co' gerundj,

significata

dal verbo, da cui

vdere in quarti: Vorrieivo ese squartu s'6 no

me a paga;
la

Vorrei essere squartato

s''

non me
I

paga.

Vatt'a fa squarta;
lora.

Va

al

diavolo.

Va Va

sulle forche,
al

Va

in

ma-

boja.

Modi d'impreDanno.

stava mangiando ; Mangiava. Finalmente retto da altri verbi, come pure accompagnato da altre particelle o da diversi nomi, forma moltissime locuzioni, anche non com-

esprime l'azione trae il gerundio: Egli stava mangiando, cio


si

cazione.

prese nelle suddette dichiarazioni generiche, della


s.

Squascio
Sjraxn;

m.

Crollo, Tracollo, Scossa,

pi parte

delle qnali

ho

creduto

bene di

far

Sq[ua<tta;X*se
v. n.

V. Impattardse.

menzione
de' lettori.

col solito ordine alfabetico a

comodo

Sragionare: Ragionare storta-

^42

STA
di soppiatto,

STA

a aggueitd; Far capolino: Guardare


Affacciarsi

destramente di soppiatto per veder altrui e tanto poco che difTicilmeDle' si possa esser veduto. a burla; Reggere alia celia V. Burla. a cadello; Star a segno, in cervllo, a martello,
a dovere V.

a peto con tira ; Slar a petto o a fronte V. Pto. appruvo a nn-a persnn-a V. Appruvo. a scinistra V. sopra Std a man scinistra. a senti d'arescso; Origliare V. Sent.
assetlu; Slare o Essere seduto, Sedere. d stecca; Slare a stecchetto, Slare a once, vale Vivere con islreltezza. d/o;Slar alto, vale Essere in parte sollevata o alta. attacco; Slar muro a muro: Essor contiguo di
abitazione,

cadello.

a a a

casa, Sta a casa d diao V.

Casa.

cavallo; Star a cavallo, vale Cavalcare. ciacciur V. Ciacciard. a ciati terren; Stare a terreno, vale Abitare
terrene.

Star alialo, a fianco d'abitazione di-

nelle stanze

visa con un'altra con muraglia

comune.

a cimd da-o fugo, a dma in letto V. Cimd. a demodse, a hsigdse, a loccise, a ninndse;
Stare a bada, a dndolo, Dondolarsi, Tentennarla,
Lettarla, vagliono Trattenersi, Cftnsumar
il

attento; Star allento, Star in occhi, Slar a occhio teso a occhi aperli, Star desto, Slar all'erta,

vagliono Badare, Usar attenzione, Avver-

tempo

tenza, Por mente. Avvertire, Invigilare.

a nn-a persnn-a de fd o n
Stare
fare o

senza far nulla. a denti scinti ; Stare a denti secchi, cio senza

ad

alcuno o in

fd nn-a cosa; alcuno o per alcuno di

non

mangiare. d dieta; Far dieta o Stare a dieta V. Dieta. d discrezidn d'nn-a pers5nn-a V. Discrezidn.

tere, in

fare alcuna cosa, vale Essere in suo posuo arbitrio, in sua facWa: Stava a mi de

a disnd

, a gena, a fd colazon, a dorm; Slare a desinare, a cena, a colazione, a dormire,


'

))

fdlo mette in prexn; Slava a tere in carcere.


:

me

a farlo

met-

a oedde ; Stare a vedere Vedere , Osservare Mirare: S/ce a vedde , ma taxe; Stale a vedere,

vagliono Desinare, Cenare, ecc.

ma

zitti.

d drita V.

sotto

Std a

man
alla

drita.

Star a vedere, talora maniera dubitativa che


si

a-e trosse d'un; Stare


calzarlo, Pressarlo.

vita

d'alcuno: In-

usa per richiamare l'attenzione, e in


i

certa

a dovei ; Star a dovere. Star a segno V. Dovei. a fronte V. sotto Sta a peto. a galla; Star a galla. Galleggiare, vale Sostenersi sull'acqua; e (gurat. Esser superiore.

t)

a-i diti; Star

alle

grida: Creder quello che coagli

munem.

si

dice, senza ricercar di vantaggio.


ordini,
all'ubbidienza
e

a-i ordini; Stare a-i patti;

sim., vale Ubbidire.


Stare a patti, Tener
la
il

Latini dicono maniera corrisponde a quel che Intende, Portasse: Sta a vedde ch' n ven; Sta a veder ch'egli non viene. a vento; Slar sul tirato, Star sull'intesa, sulle volte, Star a riguardo, vagliono Andar cauto nel parlare e nell'operare per non incorrere in prenon essere ingnnnato. giudizio ben; Star bene: Essere in buona sanila. Star bene, per Essere agiato, in buono stato.

patto,

va11

Aver

gliono Mantener

data parola.

livello; Stare o Essere in bilancia o in equi-

librio,

mano, e

parlando di stadera, dicesi quando il roparlandosi di bilancia, quando i pesi

11

vale Essere bene indosso. N sta ben a nn-a figgia di de ste cose; Non ist bene a una ragazza
di vestito o simili,
il

Parlandosi aggrazialo. Tornar per Convenire:


dir tali

agiatezze, sostanze, ricchezze, poderi.

f peizej contrappcsano appuntino la

roba che
dalla

si

pesa.

all'cegua;
pioggia.

Star all'acqua: Esser

bagnato

all'aia; Star
perto
in

all'aria,

vale Essere a cielo sco-

luogo aperto.
e talora Vivere con
di

allegro; Stare in zurlo: Trattenersi in allegria.


Divertirsi
;

fiducia,

con

si-

carezza, e dicesi Star

buon animo. Star

di

buon cuore.
all'erta; Stare all'erta V. All'erta.

all'ombra; Stare all'ombra, -cio Essere in luogo ombroso. all'ordine V. sopra Sld a-i ordini. all'ozio; Star all'ozio, vale Vivere oziosamente,

ben d ca; Adattarsi, Tornar bene ben attento; canna badata, Stare con ben con un; bene con uno, vale Essere sua bocco; boccone o bocconi V. Bocco. cado; persona Tenersi Ammicc de std cado; Procurate gerto; vale Non Non temere, Esser co-a bcca averta; Slare bocca aperta: Ascoltare con grande co-e men zunte man giunte,
al

cose.

volto.

Slare a

vale

tutta

l'applicazione possibile.

Star

in

grazia.

Star

Star caldo, vale

la

calda:

di star caldo.

Star certo,

dubitare.

Fidarsi,

sicuro.

colla

attenzione.

Stare

vale

Non

far

nulla.
:

Stare in alto supplichevole.


co-i uggi averti o

spalanchw V. uggio.

all'umido; Star all'umido Essere in luogo umido. a man drita; Stare a manritta, cio a parte
destra, dal lato destro.

co-i oSge afflce; Star coll'oreccbio teso o cogli orecchi levati o tesi, Tender l'orecchio: Star in-

tentissimo per sentire.

man

scinistra; Stare a sinistra, a mancina:

cmme nn-a

perla ; Stare come una perla, vale


alla

Slare dalia banda sinistra, dal lato manco.

Stare benissimo.

a-o barcn ; Stare alla finestra V. Barcn. a-o fndo; Slare al fondo. Non galleggiare. a-o sco; Stare al bujo o all'oscuro, vale Esser
luogo oscuro, senza luce. a-o s; Stare al sole V. So.
in

con l'uggio a pennello; Star con l'occhio


penna, vale Slare avvertito.

con tutti i so cmodi ; Slare a panciolle: Stare con ogni comodit. con nn-a persnn-a; Slare con uno: Convivere
insieme, Far vita con esso.

o pasto; Mangiar
tempo

a pasto:

Mangiar solamente nel

della colazione, del desinare e della cena.

n Talora vale Servire altrui colla persona

merce-

STA
nariamente:
l'

STA

743

andato a sta co conte N.;


quaccio.

Egli

and
;

a stare col conte N.

cuccio

Star chiotto V. sotto Sta

da-i p;
inferiore.

d'accordio; Stare d'accordo, Concordare. Slare da piede, Essere dalia parte

d lontan; da po
;

Star di longi, Stare

alla

lontana,

vale Trattenersi in luogo alquanto lontano.


Star da pari,

Andar

del

pari.

fra
bitare

marco

Vanchizze V. AncMzze.

in apprenscidn; Star in apprensione, vale

Du-

temendo, Temere, Sospettare.

in argoTftto; Star nel proposito:


de' termini proposti.

Non

uscire

in casa, Sta in casa d'nn-a pers5nn-a V. Casa. inderr; Star indietro: Non s'avanzare verso la
parte inferiore.
: Tratloogo alquanto separato. in equilibrio; Star in perno: Non piegare pi da una banda che dall'altra. Rivolgersi sempre

in disparte; Star disparte o in disparte


in

dappresso; SiiT presso, Star vicino, Esser vicino. dattorno a nn-a cosa; Star attorno a checchessia, vale


I)

tenersi

Non

lo

lasciare,

Usarvi diligenza,

e attenzione, Lavorarvi intorno; e talora Starvi

in

equilibrio.

dietro, cio

flettervi pensiero e attenzione

ad

in faccia V. sopra Sta dirimpetto.

effetto

di

ottenerlo.

davanti; Star davanti o dinanzi. davanti per un; Stare per uno o Stare mallevadore per uno: Obbligarsi per altra!, Far mallevadoria per esso.

in fndo lo stesso che Sta a fSndo. in guardia; Star in guardia. Star in


Guardarsi.

occhi,

anche term. della scherma, e vale

de campann-a a

nn-a pers5nn-a Y. Camcasa e de bttega V. Casa.


a

Essere in positura atta a guardarsi dall'avversario. in man o in te moen d' nn-a pers5nn-a de de no fa nn-a cosa V. Uan. fa
<|j

pann-a.
de casa, Sta
<te

ogidn; Star

in

orecchio V. Ogidn.

in orazin; Star in orazione. Orare.

de d'to; Star sopra, vale Abitare nella parte


superiore; e figurai. Soprastare, Stare
taggio,

in p; Stare in piedi

Non

sedere,

Non

giacere,

vandicesi

Esser

ritto.

Essere superiore, e in
di sopra.

tal

caso

Slare

al

tenersi fuori di

de fua; Star di fuora o di fuori, vale casa o d'altro luogo.

Trat-

de mveggia; Star per incanlo: Star benissimo; e dicesi anche d Checchessia che torni bene ag-

Usasi anche per Reggersi in piedi, salla vita, sulle gambe, Star ritto.
in
in

penn-a; Stare con pena, con pensiero, Star pensiero d'alcuna cosa: Averne apprensione.

in pericolo; Essere o Slare sai tavolello: Essere in pericolo.

come del vestito che torna bene indosso e simili. de piantn; Stare a pinolo, vaie Aspettare pia che altri non vorrebbe, eh' e' non converrebbe. derr; Star dietro o di dietro, vale Essere dalla
giustalo,

in punta de p; Star in punta di piedi

Reg-

gersi sulla punta de' piedi, sollevandone da terra

il

rimanente.
l'

in sce
sul

anima ,

in sci chu
dire, ecc.

Stare a cuore

cuore, vale
di fare, di

Aver passione, pensiero, pre-

parte posteriore.

de segrlcB o per segrtce a nn-a pers5nn-a V, sonra Sta davanti per un. de srva V. sopra Sta de d'to. de sotto ; Stare di sotto, Star sotto, vale Essere
nella

mura

in set bordi; Star sui bordi. T. mar. Bordeggiare volteggiando.


in SCIO parolla d'nn-a persdnn-a ; Star sopra sotto la parola da'cano: Assicurarsi per la

parte inferiore.
al

Stare

disotto, figurai, vale

Essere superato,
essere n raggrup-

Essere a svantaggio. desteizo ; Stare disteso


pato, n piegato.

Non

d'incanto V. sopra Sta de mveggia. dirimpetto; Stare a o di rincontro: Stare


dirimpetto.

promessa
in scio

altrui.

cavallo

d'Orlando; Stare o Essere a

cavallo del fosso, vale Esser pronto a pi parliti. in sentinella o de sentinella; Stare a guara-

guato

a sgaaraguato:

in ta pelle V. sotto

No

Fare la sentinella. poe sta in ta pelle.

di ito; Star diritto, Star ritto. Star su, Star sulla


vita,

in termini; Star ne' termini: Non uscir del convenevole. Trattenersi dentro a termini dovuti. in trappa; Reggersi: In senso economico vale

vagliono Stare colla persona diritta e col

Far resistenza. Sostener


s'arrendere;
Star forte.
ne'
nel senso

la

forza e l'impeto.

Non

capo elevato. n Talora si usa per Reggersi in piedi, sulle gambe, sulla persona: 5n chi che n5 posso sta drito; Son qua che non posso reggermi in piedi o

fisico

vale Star

diritto,

Non

piegare; nel senso morale, Star

termini, ed anche

Esser

costante nel

suo

sulle

gambe.
Star duro, fermo, saldo, costante: Persi-

proposito.

in

veggia; Stare a

veglia: Passare

il

tempo

duo;

vegliando, giocando, ecc.

stere nella

sua

opinione

risoluzione, n

da

levu tutta
Vegliare.
l

a nutte;
Star
alla

Star alzato tutta la notte,

quella rimuoversi.

Talora usasi per lo Stare grosso con alcuno V. Sta sostegno. erto V. sopra Sta to.
sotto

fantin; Star celibe: Non ammogliarsi, fermo; Star fermo. Non si muovere; e figurai. Esser costante nel suo proposito. Persistere nella sna opinione, che anche dicesi Star forte. fresco; Star fresco: Modo particolare esprimente in maniera bassa lo stesso che Star bene, usato
per ironia:

impalu; Idntan; capo md; male, md


a

musa, cio
al

oziosamente,
in parie

guisa di stupido.
Star in

mondo: Abitare
di Star

lontana.

Star

contr.

bene in

tulli

suoi significati. in t'n scito; Slarvi a disagio.

mgio ;

Star meglio, vale Essere in miglior grado

condizione; e parlando di persona ammalata,


vale Esser guarito.

me

sta fresco; E' mi sta fresco.

744

STA
col

STA
buono e
std

megio nn-a cosa a nn-a pers5nn-a; Star


meglio alcuna cosa ad alcuno, vale Convenirgli maggiormente. pe-a buccolica; Star per le spese: Servire senz'altra mercede che del vitto.
l'aia; Slare in aria o per
l'aria.

nuocere).
S
Il

Modo
a

per

Fd

bene col cattivo (perch prov. assai chiaro. cadello; Far tener l'olio, Far
sta

ti

pu

filare.

Tenere al

pezo ; Star peggio , vale Esser


di peggior

in peggior

grado

condizione; e detto d'ammalato,

Aggravarsi nella malattia. quaccio ; Star chiotto, lo stesso che Star cheto.

Fare slare a segno, a dovere, ecc. std nn-a persnn-a; Fare stare alcuno, vale Costringerlo a quel ch'e' non vorrebbe : A l' a mncca chi me fa std; Sono danari che mi fanno slare; e talora Superare in forze, Soprastare, Vincere: Le me fa std; Egli mi fa

filatoio,

slare.

M.

basso.

gueto; Star cheto: Non replicare, Acquietarsi, Tacere ; e talora anche Star buono V. sotto Std savio. retiu; Star ritirato, Star in sul noce V. Retiu. savio; Star buono, vale Esser docile, tranquillo; e dicesi de' fanciulli quando e' non piangono o
s*

Folto sta; Fallo sia V. Fwto (s. ffl.). fn ta ea ghe sta 5 venin V. Ca. S In t ci ghe sta o
S

meno ; Nel p sta meno. Lascemmo std; Lasciamo slare, spesso in parentesi vale Non parliamo, Per non dire, Non
il

mettendo

in

conto e sim.

sci; vale ed anche Levarsi, tci co-a mza V. Mza. sci de sopra o scomodo; seguo; Non dubitare, sicuro, Non temere. sensa fd ninfe; Imbottar nebbia: cosa veruna. Starsene senz'applicazione Tacere. Essere o Vivere senza compagnia. sdrvin; supino V. Sdrvin. sostegno; contegno, grave. sostegno con un V. Sostegno. bendan
Star su,

adirano.

S Lascid std; Lasciare slare: Desistere, Cessare di fare ; Pe aoa lascio sta cosci ; Per ora lascio
slare cos.
'

Star ritto;

Alzarsi in piedi.

tt

Lasciare slaro, per

Cessare di nojarla;

Non Fa
Non

inquietare una persona.


5 piaxe, lscime std;

d'to; Star di

nella parie superiore.

Fa
)

il

piacere, lasciami star*.


toccare,

Star a disagio, Disagiarsi. Star certo,

Lasciare stare, per

Non

ricercare,
l.

Star

Non muovere:
$
%

Lascicela std l; Lasciatela star

Star ajato.
a

N N6 No

poe std in ta pelle V. Pelle. poe std in p V. P. std attento ; Aver gli occhi a' nugoli
.
.

Non
tutto

sitto; Star zitto,

badare.

sta

solo; Star solo Star

tutto 5 sta che... Punto sta che

Il

che

Star in gote, in

in sul

stto
gli

Star sotto e dicesi di Colui, cui

si

occhi nel giuoco di mosca cieca, di capan-

I)

Sci stagghe ben o Sci amm'ie de std ben; Bene stia oProCuri di star bene. Maniere di salutare. Voci sld a galla cnmme l'uio V. Buio. std de d'to a tutti; Voler sopraslare o Voler
S

niscondere o rimpiattino e in altri. zazzn; Star digiuno: Digiunare.

slare al

di sopra,

a vantaggio, a

cavaliere.

Sta,1>ili
dinare,

V. a. Stabilire, Statuire, Deliberare,

Or-

S Stdghe; Starci, suol dirsi per significare che nna tal cosa la faremmo volentieri nostra: A nn-a bella raviolata ghe staeivo finn-a mi; A un bel piatto di ravioli ci starei ancor io. S Stdsene; Starsene; Credere, Aver fidanza. Fidare, Riposare sulla parolia altrui : Stceve de quanto ve diggo; State a ci che vi dico.
tt

Risolvere, Pigliar
Stabilirsi:

partito,

Assegnare,

Prescrivere.
S Stabilise; un paese.

Fissar

la

sua

dimora

in

Sta>l>ilit8e
g

s.

f.

Stabilit,

Saldezza, Immobilit, Durevolezza,

Fermezza, Sodezza, Permanenza.

Sensa slabilitw; Incostante, Volubile, Leggiero.


Sacchetta attaccala ai cals. f. Tasca ad altre vesti per tenervi dentro e aver seco le cose che occorrono tra giorno. Dicei anche Saccoccia e Scarsella ; ma Saccoccia poco usata in Toscana, e ripresa dal Salvini come voce forestiera; Scarsella,^ oltre ad essere sinonimo di Tasca, vale pure Borsa di cuojo cucita a nna
:

Starsene, per Stare


giudizio fatto:

al

giudicalo. Rimettersi
5 se

al

Sta^oca.
zoni

scemmo

stelo;

li

babve

beo se ne ne state?
M

stette.

voi ve ne stce ?

voi

per Accontentarsi d'una cosa: Pe staseja bezugna stdsene cosci; Per questa sera bi-

sogna starsene
M

cos.

d'ita

d'un; Starsene a
al

detta o al

dtto
al

d'uno, vale Rimettersi


dir di
Ini.

parere o credere

n M

a gratta zenSgge; Essere csoin, moen in


e

imboccatura di ferro o d'altro metallo per portarvi dentro danari. M Tasca, per Quella lasca a bisaccia che portan le

Starsi a grattar la pancia,

vale

in

ozio vile.
ti

donne

legala in cintura sotto

ti

vestilo.

da carossa; Tascone: Specie


al

di tasca

da riporvi

co-e

in sci plisa, ecc. ;


colle

checchessia. Ciascuno sportello suol averne una


di

Starsi colle

mani

in

mano o

mani a

cin-

dentro sotto

il

cristallo.

tola: Starsi ozioso, senza far nulla.


n

da lo; Starsene da s o per s : Nou vivere in camerata, in compagnia o servizio di


alcuno.

dd bigliardo ;Bi\a
di

e Biglia: Ciascuna delle buche


sei: quattro d'angolo e

del bigliardo e son

due

mezzo, in peto; Tasca


teriormente.

in petto: Quella

che ha l'aper-

d' nn-a

pers5nn-a; Starsene a uno, Stare

tura nei pelli del vestito o esteriormente o in-

d'alcuno. Fidarsene: Me ne staggo de voi; 3Ie ne sto di voi. M in ti so panni, in te so stra^ce V. Panno. ^ A tid sta n in riga n in spazio V. Riga. S Chi sta ben n se scmode V. Ben (avv.). $ Co-i cattivi soggetti bezugna stdghe ben; ifsa
alla fidanza

S Avei
S

a peixe a stacca o a-i


e
il

dince V. Ave.

Aveine
bocco

slacche pinn-e; Averne colmo o trasacco Io stajo. Esserne pieno, figurai.

Aver
S

tollerato

quanto

si

polca.

Fd pausa

e stacca...

Dices di Chi invitato a

STA
desinare
in

STA
laatameDte
g

746
in

casa

al trai, oltre all'aver

mangialo, porla via con s nell'ani! arsene qaalcbe manicaretto o simile. Fase nn-a cosa in ta slacca; Aver nna cosa nel carniere, flgurat. Tenersela per sicura. S Frgdse in (a stacca; Frugarsi in saccoccia,
figurat.

de bedue

staffilcB
i

V. sopra Staffila (verbo)


Stalla

am-

significati.
s.

Sta,g-g^io
i

m. Porcile:

ove
in

si

tengono
stalla,

porci.

Paeighe un staggio; Esserci come


cio

nna

Esser luogo sporco, tutto imbratti, tutto su-

e neirnso vale Cavarne


ilo

danari.

diciume.

S L'

megio un

de stacca che

un d de chu;

Stag'in
tt

meglio un dolor di tasca che ili cuore V. Chu. Remettighe de so stacca; Rimetterci S Mettighe del suo, Rimetterci di capitale.

Sta.cc.
tasca.

s.

f.

Tascata: Quanta roba cape in ana


s.
f.

s. f. Stagione: Nome comune a Ciascuna delle quattro parti dell'anno, cio Primavera, Stale, Autunno e Inverno, Stagione, si trasferisce anche a Quel tempo generalmente, in cui le cose sono nella loro perfezione: Aoa e prseghe s5n de stagin; Ora

Sta.cclietta<
sorte di
quelli

Bulletta:

Nome

di

varie
n

le

chiodi piccoli e corti, e particolarm. di

che hanno gran cappello. S Batte stacchette; Batter la marina, ecc. V. Batte.

per Tempo semplicemente: Quando saemo ne-a stagin de fighe; Quando saremo nella sta-

pesche sono di siagione.

gione de'
S S

fichi. l'

Sta.cclxettiiin-a>
bulletta.

s.

f.

Bullettina:

Piccola

De

novello tutto bello, de stagidn tutto


(add.).
;

bn V. Bello
s.

Sta^ocliiii

m. Taschino. Dimin. di Tasca, e Quel de' calzoni o del corpetto fgipponeltoj acT uso di tenervi l' orologio.
dicesi sppcialm. di
s.
f.

Fua de stagin
opportunamente
:

Fuor
l'

di

stagione

vale

Non

un

fritto

fua de stagin;

un frntlo fuor di stagione, cio

cosa non

Stee
S

Slate, Esiate:

Una

delle

quattro sta-

opportuna.

gioni dell'anno, la pi calda.

Stag'ioniL
:

V. Assaxonu.
s.

stce di

Santi
bel

giorni

di

La stale di S. Martino Quei tempo o di caldo temperalo che


;

Sta.g'il. V. A stagna.

Stag-ua.cassa.irolle
cos chiamansi
le

m. Concia laveggi,

sogliono

aversi o poco avanti o poco

dopo

di

Quegli stagna] ambulanti che per

S. Martino.

vie piantano bottega sulle ginocchia per rac-

cattiva stce; Passar un cattivo tempo, figurat. vale Aver perturbazione d'animo. Patir danno, travaglio, molestia e sim.
s.
f.

Fa nn-a

conciare, stagnare, e saldare vasi per Io pi di

rame;
stagno

allrim.

Conciacaldaje.
s.
f.

Stag>]ieea.
di

Slagnata:
di

Specie

di

vaso di

Staffa

Staffa:

Strum. per

lo

pili di ferro,

latta

varia forma, a uso special-

pendente dalla sella, nella qnale si mette il piede sagliendo a cavallo, e cavalcando vi si tien dentro. S Fd (orsa in sci staffa; Tener la staffa: F-^r forza alla staffa, acci che non giri la sella quando

mente

di

tenervi certa quantit d'olio per Taso

giornaliero della cucina.

Sta;g-]ia>ta>
fetto

s.

f.

Stagnatora: L'atto e L'ef-

dello stagnare.
s.

% Mette
in

alcuno sale a cavallo. i p in ta staffa


istaffa.

Sta.g'iiiii
;

m. Stagnajo, Stagnarino, Stagna-

Instaffars

Mettersi

ruolo: Colui che acconcia o vende stagni o lavori di stagno o di latta commessi con istagno.

S Perde e staffe;
Staffare,

Perdere

la

staffa

le

staffe.

Sta^g-nos.
il

m. Stagno: Metallo d'un color bianco

Slaffeggiare:
i

Lasciarsi uscire nn piede

argenteo, pi duro e pi tenace del piombo, ed


pi leggiero de' metalli duttili.
(al

ambedue
figurat.

piedi dalla staffa nel cavalcare; e


la

Perder

bussola,

la

scherma o
:

la

scrima,

Stagni

plur.):
s.

Vasi e Piatteria di stagno.

Uscir di s. S Tegnise in staffa; Tenersi in istaffa Star forte a cavallo; e figurat. Reggersi ne' pericoli.

Sta.g'iio
si

m. Stagno: Ricettacolo d'acqua che

Sta.g-no
n

Sta,fif

s. m. Siaffiere e Slaffiero: Propriam. Uomo che camminava appiedi accanlo alla staffa del suo signore; allrim. Palafreniere. Oggid si prende per Famigliare, Servitore, ma di principi.
s. m. Staffetta: Uomo che corre a cavallo speditamente a portare alcuna lettera o avviso.

ferma o muore in alcun luogo. add. Slagno, dicesi di botte o altro vaso a doghe rhe non versa; e parlandosi di nave, vale Asciutta e che non vi penetra l'acqaa.

Staffetta;
Sta,ffx
di

Detto di persona, vale Sodo, Stabile, Aggiustato, Di ricapito. " Detto di colpo, vale Forte, Sodo, Gagliardo. Sta.g-nii s. m. Brocca di rame, Mezzina di rame Vaso di rame slagnalo con beccacelo da
:

s.

m.

Staffile,

Sferza, Ferza

e Fersa, ed
Il

portar acqua.
Annaffialojo, Innaffiatojo: Quel vaso fatto per lo

in ischerzo Castigamatti:

Strum.

fatto di pi strisce

cuojo

funicelle

o minugie per dare

delle

pi di

latta,

di

cui

percosse.

Staffile:

naffiare le piante,

usano i giardinieri per inche ha da ano de' fianchi an

Striscia di
staffa.

cuojo, alla quale sta

appic-

collo lungo e grosso, alla cui estremila si adatta

cata

la

ana
a.

Sta.ffi.la.

v.

Staflilare,

Sferzare:

Percuotere

collo staffile o sferza.

una bocchetta traforala, perch modo di minuta pioggia. Usasi anche per bagnare i pavimenti delle stanze
palla ossia

l'acqua ne esca e cada a

M Sferzare, figurai, per Rimproverare,

Rampognare,

e delle vie.

Riprendere con parole pungenti, Pugnere, Offendere altrui mordendo co' delti.

Stalla
si

s.

f.

Stalla: Stanza a pian


bestie.

terreno ove

lengon
la

le

Sta,fiai.
staffile,
I

s.

f.

Stafilata,

Sferzata:

Percossa di

nome
rile

dalle bestie
stalla
la

di

sferza.

Bovile,

Sferzata, melaf. per Satira, Bottone, Zaffala: Motto

od Ovile,

prende il che v'hanno stanza, per es. da buoi e da vacche; Pecostalla ove si raccolgon le pela

Talora

Stalla

pungente.

core; Porcile, la stanza ove

si

tengono

porci

746

STA

STA
cattiva stampa; Esser di buona o di cattiva stnmpa, cio di buona o di cattiva qualit. da corzetti; Stampa V. Corzetto. % D a-e stampe V. Stampa nel 2 signif. de stampa antiga; Uomo dell'antica S

(V. staggio); Conigliera, la stanza ove s tenconigli, ecc. gono Serra a stalla quando i bcu san scappce V. Bu. Sta^lla.s'g'io s. m. Stallaggio: Quel che si
i

Sta-U

paga all'osteria per l'alloggio delle bestie. s. m. Stalliere Colui che ha cura della stalla e governa i cavalli. - Stallone, Il garzone
:

Ommo

Stampa,
torchio,
in
la

della stalla.

stampa, cio integerrimo, onesto e sim. v. a. Stampare, Imprimere: Il far rimanere sulla carta, mediante la compressione del
figura dei caratteri strettamente riuniti

Stallila,
nave
I

s.

f.

Stalla. T.

mar. Permanenza d'una


un
ed anche II scarico delle mercanzie.
porlo;
il
I

di

commercio
si

in

tempo convenuto per


giorni che
Soprastalla.

lo

passano oltre

convenuto diconsi

forme spalmate d'inchiostro. Stampare, per Dare alle stampe. Pubblicar colle stampe alcun'opera: tale 5 l'ha stampali diverse opere; Il tale ha stampato parecchie opere, cio
autore di parecchie opere pubblicate colla stampa.
pelli, drapperie e sim., marimprimendovi sopra qualche figura. d'arescoso; Stampare alla macchia, cio di na-

tSta<lIxo

add. Stanto: Aggiunto di Ci che per troppo tempo ha perduto sua perfezione.
s.

tt

per Acconciare

Sta<llo
stia

m. Posto: Parte determinata

della be-

Taglio, Porzione di carne tauna parte qualunque della bestia macellata. S Stalli di canonici; Stalli: Spartimenti nel coro de' Capitoli per cadun canonico. s. m. Stallone: Bestia da cavalcare, destinata per montare e far razza. Sta^llssa. s. f. St^llaccia. Peggior di Stalla: Stalla grande e mal costrutta e rovinata.
macellata. gliala in

candovi
scosto,

di

frodo.

in soea; Stampare in drappo: Imprimere in tessuto di


seta.
s.
f.

Stallu

Sta,iiipaja>
dove
si

Stamperia, Tipografia: Luogo


allo
s. f.

d opera

stampare.
Stampalella e Stampatello:

Stampatella.
Sta/iupette
l'alfabeto,
s.

Carattere che imita


f.

la

stampa.
di

Sta/iuaiisea
mar.
si
I

s.

f.

Staminale e Staminara. T.
si

plur. Stampini. T. cartolaj.

pezzi, per cui partendo dal bracciuolo che

Quelle lastre d'ottone,

varie

grandezze, su

unisce col madiere della costa,

compie

il

ciascuna delle quali traforata una lettera del-

contorno della medesima. Sono pezzi di legno,


pili

cominciando

dall'

alla

Z, ovv. un

costa

meno curvi, che formano una membro della nave,


in

parte della

numero,

dall'I

sino allo zero, colle quali, applicarta o sim. e passatovi

cate sopra un foglio di

l'ha m. b. dicesi per Braccia: e slamancee bnn-e; Ha le braccia robuste. Sta>ma<ttin. avv. Stamane, Stamani, Stamattina: Questa mane, Questa mattina. fSta.meg'iia. s. f. Impannata: Telajo o Chiun Figurat. e

sopra un pennelletlo

intinto

nell'inchiostro,

si

Stampila,
chessia.

scrivono cartelloni, avvisi ed altro. s. f. Stampita: Stravagante e nojosa


lunghezza di ragionamento
fatto

intorno a checdi carta

sura di legno sportellalo che


delle finestre per chiuderle

si

mette all'apertura

Sta/mpin
di
lastra

s.

m. Stampino: Pezzo
si

grossa
falli

con pannolino o carta invece di vetri o di cristalli. In tempi non molto lontani, anche nelle citt, erano pi le impannate che i vetri; questi, e anche piccolissimi, si vedean solamente nelle case signorili; cristalli vennero pi tardi e quasi quasi ai tempi nostri.
i

di

metallo, con trafori e intagli

a disegno, che per adoperarli

applicano sopra

una data superficie,


nato

la

vi

si

passa

sopra

con

un

pennello, acciocch sopra di essa rimanga o l'orfigura che era intagliata in esso stampino.
Biglietto, Bullettino, Polizza: I
1

stampin d

lotto;

Le impannate
cerata

forse son cos dette


si

da ci che,

biglietti

invece di vetri,

us gi panno lino, tela inlana, sela

Stampu
pografo
e altro.
la
:

Le
s.

polizze del lotto.

m. Stampatore, Impressore, Ti pi

carta oliata.
s.

Colui che tiene oflcina di stampar libri

(Sta-iuiue

m. Stame: La pi lunga

La prima denominiizi'ne

comune;

parata dall'altra coli'azione dei pettini,

quale
di

pi acconcia a certi particolari lavori


saje, flanelle, scolini,

come
la

calze,
:

guanti e simili

altri.

Staiupa
stagno

s.

f.

Stampa

Arte

con

quale

Stanca

seconda piuttosto dello ,stil grave; la terza d'uso moderno. in rammo; Stampatore di rami, Calcografo. v. a Stancare, Straccare: Trre le forze,
Straccare, mclaf. Stuccare, Ristuccare, Annoiare.

componendo

opere d'ingegno in caratteri di piombo, e stendendovi sopra una specie


le

Indebolire, Spossare.

d'inchiostro,
i

s'imprimono poi

sulla carta,

e se

libri. ne fa Stampa, per La cosa stampata, e dicesi ordinariamente quella de' libri: Bella stampa. Slampa corretta; Bella stampa. Stampa corretta.

S Stancse n. p. Stancarsi, Straccarsi: Indebolirsi le forze; e metaf. Annoiarsi, Infastidirsi.

Sta;iico Sta/Xioo

s. m. Tabaccaio V. Tabaccante. add. Stanco, Stracco, Lasso, Fiacco,

II

per La cosa che imprime.


e

cmme
finito:

Spossato: Indebolito di forze. nn-a bestia; Stracco

morto, Stracco

comunem.

stessa

dun

Stampe, per L'oflBcina determinato Stampatore, quando ha


al

pinr.

acquistato celebrit:

dceta

a lxe
fa

co-e

A tale opera a stampe d Bodoni


Le impressioni

l'
;

stceta
tale

La

Eccessivamente stanco, Stanchissimo. Sta>iiiitte avv. Stanotte: Questa notte. La notte immediatamente passata o Quella da venire. Sta.ug-a. s. f. Stanga: Pezzo di travicello che
serve a diversi si, fra
gli

opera

Nel numero

pubblicata colle stampe del Bodoni.


del pi,
di figure,

altri

di

sbarrare
si

le

porte delle case o botteghe quando

chiudono
del

rame o in acciajo, per lo pi destinale a esser poste sotto vetro e incorniciale.


incise in
I

per

la

notte,

n Stanghe (al plur.):

Le due

parti essenziali
le

per L'impronta delle monete,

carro, d'una carrozza o sim.,

quali

si

sten-

per Qualit,

Natura: e de bdnn-a o de

dono da ano scannello

all'altro.

STA

STA

74t
:

da

fideae; Stanga:

Lunga

e robnsla asta di legno,

d bagno
la

Stanza del bagno

Stanza ove

si

tien

pi grossa da un capo

che

dall'altro, con un
la

angolo tagliente
e
si

alla

cima, per

quale attacsi

tinozza per bagnarsi.

cata all'angolo della gramola; colla stanga

batte

concia

la

pasla
si

per renderla
usa gramolare

soda. Oggid
la

d c'irbn V. Carbona nel 2" signif. separa da-i atre; Stanza appartata. S D recatlo a stansa; Far la camera: Ammanuirla, Acconciarla

invece della Stanga

pasla sot-

ed ordinare
di
in

il

letto,

toponendola a una pesante mola di marmo che si fa girare, per mezzo d'acqua o di cavalli, sur un piano circolare cinto di sponda. Dicesi nel giocar a % Che stanga ! Che merlo goffo a primiera di Chi sempre si ritira dalla posta, n aspetta a ginocar se non ha un punto
!

Fuga de stanse; Fuga


dirittura.

stanze, Riscontro di
fila

stanze: Ordine di stanze

colle

porte in

Sta,iisita> s.

f.

Stanzetta, Stanzietta, Slanzooia,

Stanzerella, Stanzino: Piccola stanza.

Stausin s.m. Stanzino, Stanzibolo: Pccola stanza.

assai

grosso, con cui sia sicuro di vincere.

da

toeletta;

Camerino

della teletta o della

toa-

Vortd 5 so co-e stanghe V. So.


s.
f.

letla,

Abbigliatojo:

Camera

ov'

altri

s'abbiglia,

Stetn^et
Sta.iig-<
colla

Stangala: Colpo di stanga.

V.

a.

Stangare: Puntellare e Afforzar


Stanghetta: Piccola stanga.
e case; Paletto:
si

Stansiolin.
Dm.
di

s'adorna o s'acconcia il capo. s. m. Stanziolino, Stanziuaccio.


Stanzino.
s. f. Stanzone: Stanza grande. m. Stantuffo: Quella parte della tromba del pozzo che ne riempie la cavit e si
s.

stanga.
s. f.

Sta.iig-lietta,
piccola
sia di

Stetnsiuii-ai

da ciave da incaden
a ciascun
de' capi

Quella

Stantuffo
fa

ferro che
della

conficca nell'occhio

chiave o

catena

che

tiene saldi

due muri.
:

da ctavua ; Stanghetta Ferretto lungo che nella toppa di alcune serrature, e serve per chioderie.

muovere avanti e indietro alternatamente, pel moto d'andirivieni attrae e sospinge l'acqua. da 'cannetta; Mazza: Lo stantuffo della canna
qnal

da serviziale.
dall'altra paralleli,

Da una
i

parie termina nel manico,

da gioxia; Gancio: Bastoncino


lato a cerchio dall'

di ferro

mastiet-

nel rocchetto consistente in


fra

due dischi

un de' capi

nel

telajo della

quali s'avvolge strettamente della


lino

gelosia, che

si

fa

entrare coll'allro ne' buchi dello

stoppa

del

sportellino per tenerlo rialzalo.

Stapassinn-a.

V. Cannetta nel 2o signif. s. f. Monachella a gola nera.


ge-

da porta;
che a guisa
dal
di

Contrafforte: Quella spranga di ferro


di

T. ornit. Saxicola stapazina. Uccello del

braccio partendo obbliquamcnte


gancio,

muro

dov' girevolmente fermata a un chiodo


in allr'occhio

ferro coll'allro capo, che termina in

viene ad entrare liberamente


fitto

con-

nere delle Silvie e famiglia delle Sassicole, che ha il becco nero; pileo, cervice, dorso, di color ceciato chiaro; fronte, gozzo, petto, addome, fianchi, sopraccoda e sottocoda, di color bianco;
lati

nell'imposta, e serve a tenerla pi fortemente


Contrafforti V. Ribalta nel 2 signif.

delia

testa, gola, scapolari

delle ali, nerej


neri.

serrata.

timoniere bianche e nere;


fra noi

piedi
al

Annida
;

da riballa;

ne' monti aridi

vicino

mare

non

si

d fuxin; Scatlo: Piastrella di ferro, imperniata con vite, la cui estremit anteriore molto assottigliala imbocca nelle tacche della noce Cdenti da noxettaj, e l'estremit posteriore si piega in gambetto. d5 portello da btte; Chiave V. Portello. d tordo da stampoe ; .AFazza Spranga o Lieva di ferro impiantata perpendicolarmente nella vite, tra le spire e il pirrone. Col tirare a s la mazza,
:

trova ne' pi interni. Emigra in settembre e ri-

a ga gianca;
T. ornit.

torna in maggio. 3Ionachella o Massajola bianca.

Saxicola

aurita. Uccello del genere


il

e famiglia del precedente; ha nero; penne scapolari e delle

ali,

becco egnalm. di color nero


;

morato

ma

con
la

margine

lionato

^timoniere

bianche verso
e

base, nere in

cima; groppone,
Annida come
la

sopraccoda e sottocoda, bianchi; schiena, petto

il

torcoliere fa ab! assar

la

vite e l'annesso piano,

addome,

lionati;

piedi
in

neri.

onde fare la pressione necessaria per istampare. S Ctavua a cricca e stanghetta; Toppa o Serratura a colpo e mandata V. CiavUa. Sta^ng-n s. m. Stangone: Stanga grande.
n

specie precedente;

Stasela
Sta<to
n
I

qualche anno pi numeroso, in qualche anno pi scarso del primo. avv. Stasera: Questa sera.
s.

m. Slato: Paese ov'

altri

ha signoria,

Bastracone, Fanlonaccio:

Uomo

grosso e forzuto,

Stalo,

ma

poltrone e disutile.
s.
f.

Stansa.
nerico
lo di

Stanza, antic. Stanzia

Nome

ge-

Tutti quei luoghi dentro una casa, per


fra le

per Grado, Condizione, Essere.

per L'avere,
uffizj.

per Professione di vita. Il patrimonio,

Specchio, Quadro, Tavola, Elenco.

Voce d'uso

pi quadrangolari e compresi
il

quattro

pareli,

pavimento e
in

soffitto.

Stanza, per Strofa, ossia Quella parte della can-

zone, che

s racchiude
si

l'ordine de' versi


il

negli

attivo
di

pascivo; Stalo attivo o passivo, cio


Stato maggiore: Nella

credito o di debito.

maggio;

Milizia, Tuli*
in

dell'armonia che

prefissa

poeta.

l'uffizialit

d'un esercito, dal maggiore


gli

su.

a cian terren; Stanza a terreno, Stanza da basso. atnmobiglid; Stanza a camera, e comunemente Stanza o Camera mobiliata. da (ruta; Frultajo: La stanza ove si conservano
i

Nella Marina, Tolti


presi

ufficiali di vascello,

com-

gii aspiranti di marina. naturale; Stato naturale: L'essere naturale di checchessia prima d alterarsi per qualsivoglia

frutti.

accidente.
studio, ed

da stdio; Stanza da
cemente Studio.

anche semplio Stanzino

stato

a nn-a

figgia;

Allogare, Maritare

dcll'uio; Orciaja, Coppaja: Stanza

ove

si

teogoD

gli

orci dell'olio.

una ragazza. se in bn stato; Essere in boono sialo, cio in booQ essere, in buona condizione.

748

STE
in stato de di, de fa, ecc.; Essere in grado
di

STE
d'avorio, assolligliato ne'due margini,

Il

che serve
foglj

di fare,
Il

dire,

ecc.
;

p:e;^ar carta

a tagliar la piegatura dei

un affare de Stato

Essere

un

affare

di

delle pagine dei libri

nuovi, a ragguagliar le

Stato, cio grandissimo,

importantissimo.
sorte,
"

S S

Fase
Venir

Formse un stato; Formarsi una


in

pagine delle lettere, ecc. Quello strum. di legno, di cui


slagnai per tenere unite le
latte

si

ricco stato.

servono gli che vogliono

Ommo de Stato; Statista: Personaggio di governo addetto al regolamento degli affari delio
Stato.

saldare insieme.

Torna

in bn stato; Ripicchiarsi, Rifarsi: RiStatura: Altezza o Taglio del corpo


si

tornar in buono stato di fortuna.

da cricca; Biella: Zeppa o Scheggia di legno che si mette nella staffa della nottola (cricca de legno) o del saliscendo perch non si possa aprir l'uscio dal lato di fuori n con la chiave,
,

Sta>ta<
cogli
Il

s.

f.

n tirando
dalo
alla

lo

spago o cordoncino che, raccoman-

spettante ad ogni individuo, e


aggett.

unisce sempre

Alta, Bassa, Bella.

Statura, dicesi anche per Grandezza assolulam.


s.

Sta>t.to

m.

Statuto, Costituzione
II

In politica

e diritto delle genti

complesso delle

leggi

spranga, attraversa un buco fatto al di sopra dell'imposta, e sporge dalla parte di fuori.

da gamba
2 significato.

di

stivce; Bietta

V.

Gamba
al

nel

da modella ; Stecco,
chi.

comunem.

pinr. Slec-

fondamentali d'uno Slato, quelle cio che deter-

T. scult. Alcuni pezzetti di

legno di
alle

boslime,

minano

maniera, nella quale Taulorit pubblica dev'essere esercitata; e pi specialmente quelle


la

solo, noce,

osso, avorio o altro simile, lavorali

a foggia di fusi

con

le

cocche simili

che stabiliscono la forma, sotto la quale la nazione opera in qualit di corpo politico, come e da ohi il popolo sia governalo, quali sieno
i

per alquanto torte, e alcuni simili agli scarpelli, de^ quali gli scultori si servono per lavorare figure
colle
di

terra o cera, e quelle parti

principal-

diritti

doveri del governati e dei governanti.


di storie.

mente dove non possono comodamente arrivar

se pin de statuti; Esser pieno


dell'oso toscano.
s.
f.

Frase

dita.

da zgd a-o bigliardo; Stecca;

Quell'asta di

Sta^ziu
"

Stazione: Fermala, Stanza.

Stazione,
di

in

Jlarin.

Luogo

di

soggiorno abituale
sudditi e per

legno, ben liscia, d'uno o pi pezzi commessi insieme, lunga due braccia o poco pi, larga

navi da guerra comandate all'estero per asle

sistere

navi di commercio ed

farvi rispettar

la bandiera e i consoli. - Chiamasi pure Stazione L'insieme delle navi da guerra slesse.

Il

quanto possa abbrancar comodamente uomo, e che va assottigliandosi fino alla larghezza di un centesimo o cos alla punta, sulla quale incollato un girello di caojo
in fondo
la

mano

d'un

Nell'uso QuelPedifizio ov'


si

l'ufficio delle fer-

e serve per giocare al biliardo. dicesi Calcio, e

La parie pi grossa
calcio

rovie e dove

fermano
i

convogli

a caricare

l'estremit del

Culatta.

scaricare

le

merci e

passaggieri.

Dicesi Stecca

lunga o Steccone Una slecca che

Presso

gli

Ecclesiastici vale Visita a qualche

chiesa per acquistar le indulgenze stabilite


Pontefici.
"

dai

ha doppia lunghezza dell'ordinaria, e Stecca mezzo mezzan), Quella che ha una lunga (in dial.

media lunghezza
della

tra lo

Sleccone e

la

Stecca or-

Le fermate

Via Crucis.

Sta/Ziou/io

Sta<z2^
n

add. Stazionario: In Marin. chiamasi Stazionaria una nave di posto fsso in un porto in determinato circondario marittimo nello Stalo o all'estero. s. f. Stazae Staggia. T. de'misur. Strum. che serve a trovare la lenula d'un fusto o simile.

dinaria.

do belo; Stecche (al pInr.): Allargata e rassettata la roba nel baule, si sovrappongono le stecche, e con essa si tien stretta, affibbiando le cigne (correzze), che hanno un de' capi imbullettato nella parte interna e inferiore del fondo, e dalla parte opposta un riscontro con fibbia. vinetto, su cui si d ghndao; Bischero: Quel
1

Staza
della

e Staggia,

in

Marin.

dicesi

La misura

da porta; Stanga: Quella


S

capacit che ha un

bastimento.

bandella di ferro che si mette perpendicolarmente all'infuori delle imposte delle botteghe, lungo i pertugi delle serrature per

maggior riparo e difesa di esse botteghe. Stazze da ringha V. Ringha.


V. a.

Sa>zzt
di

Slazare e Staggiare,

parlandosi

due capi dello spago che, altraver-sata la girella di sopra (pigna de srvaj, passa nei buchi della girella da basso (pigna de stto); e cos si allarga e si strigne l'arcolajo volgendo il bischero in un verso o in un altro. stecca; iMellere una bietta S Ciant o Mette nn-a una zeppa, vale 3Iellere male fra gli amici
avvolgono
i

botte, fusto o sim,, vale Trovarne la capa-

per disunirli, Seminar zizzania e cagionar dissensioni con calunnie, rapporti e simili, g Sta stecca ; Stare a stecchetto, Slare a once, Far a miccino: Vivere miseramente. Usar gran

cit,

Misurare quant'essa pu contenere. un bastimento; Stazare o Staggiare un bastimento, vale Misurarne la portala.

Sta<zza<t
L'alto e

s. m. Slazatore e Staggialore: Colui che staza o staggia.

parsimonia, Tegni a stecca

Sta/Zza^ta,

s.

f.

Stazalura

Staggiatura

nere
vitto,

altrui

al

poco,

Tenere a stecchetto, vale Temagramente con iscarsil di


d'altro.
:

il

modo

di lazare.

di

danaro o
s.
f.

d'un bastimento; Staggiatura d'un bastimento: La capacit di esso. Il carico legale ch'esso pu portare, e in base del quale paga i'ancoralico ed altre imposte proporzionali.
s.
f.

Stecca
trina.

Steccala

Steccadu. Steoead.0

s.

Colpo dato con la slecca. V. Steccad. m. Solfino salvatico, Slecade ci-

Stecca/
piano.

Slecca

Pezzo

di

legno propriam.

N Slecca: Stretto e sottile pezzo di legno, d'osso

T. boi. Lavandula stoechas. Pianta che ha lo stelo diritto, solido con molli rami frondosi; le foglie opposte, lineari, strette, alquanto bianche, intere; i fiori d'an violetto cupo, a spiga

STE
da nn cinffo colorito. Fioed comune nemonli. Il forno di qnesi'erba abbruciata riesce molto gradito ai bachi da seta.
fina,

STE
$

74d
Esaltare o

corta, terminala

Pori a-e
Celebrare

stelle; Mettere in

cielo,

risce dal

maggio

all'agosto,

Jillrui

sino a cielo: Lodarlo

somma-

mente, all'eccesso.

Recammd a
Vedde Veder
le

stelle; Stelleggiare.

Steccato

s.

m. Steccato, Palizzata: Riparo

di

e stelle;
stelle

Veder
d

le

stelle

le

lucciole,

legnami fallo con pali aguzzi conficcati per difesa di cill, d'nna fortezza o di
Steccato, per

in terra

eserciti.

mezzod, dicesi Quando per percossa ricevuta si sente gran dolore, e si ve-

Una chiusura qualunque

di

legnami;

altrim. Stecconato, Palancato.

dono quei bagliori sime stelle.

simili

lucciole o minutis-

Stecco

s.

m. Stecco: Qualunque

fuscello

aguzzo

Stelletta
Piccola
Il

s.

f.

Stelletta,

Stellina,

Stelluzza:

appuntalo, e comonem. dicesi Quello con che si cava il cibo rimaso fra' denli V. Frgadenti. n Stecco e comunem. al plnr. Slecchi: Quei pezzettini

stella.

Slelletla,

presso

gli

stampai, chiamasi anche L'a-

sterisco ossia Quella piccola nota che

comanem.

di

canna appuntata,
delle scarpe.

zolai
,

invece di

servono calbollette (stacchetle) nel formare


di cui si
i

con una n Stella Specie


fassi
:

slelletla.

di

slampa, con coi

calzolai chio-

tacchi

dono
Il

buchi lasciali dalle bullette


(al

od

suolo delle

Sbarra. T. de' beccoj. Pezzo di legno che si mette per traverso a' casirati morti e sparati per accomodar la rete ( rwgioj.
Stecco.

scarpe.
Stelline
plur.):

Specie di

paste,

bianche o

zafferanate, per minestra,


di
Il

dette cos dalla forma

Voce
di

dell'oso e nostra. Sorta di pietanza

piccole stelle ch'esse hanno.


(al plur.),

nostra, assai
di
fegati

gustosa e dilicala, che


pollo,
di

si

conopone
di

Regolelti

dicono

gli

stampatori ad Al-

magro

di

vitella,

ani-

cuni regoli

melle, di granelli, di cervello, di schienali Cfidj di vitella, di funghi, di carciofi, il tutto prima
rosolato in casserola, poscia trinciato a piccoli pezzetti; si fascia quindi questo ripieno con carne

cati nel lelajo tra le facce di

di

dimensioni colloslampa e gli estremi esso, per tenerle separate e ben assettate e
sottili

di differenti

strette; altrim.

Stecche.
stelle.

Stellix

add. Stellalo: Pieno di


V.
n.

Stecon
micello,
n

ad una mollica di pane^ gli la forma d'un uovo; si fa passare nella chiara d'uovo e poscia nel pan grattato; gii s infila nella sua lunghezza uno stecco di legno che spunter io fuori un quarto circa, e si frigge in padella ad olio bollente. Non si usa in Toscana. s. m. Fuscello: Pezzuole di sotlil rapestata in
di

mortajo assieme si d colla mano

Anexi

slellu; Anice stellalo V. Anexi.

Stenta

Stentare: Durar fatica, Faticare

as-^aissimo.

a fd nn-a cosa; Stentare a far una cosa, vale Farla con difficolt o Averci difficolt. a parla
del
;

Biasciare o Biascicar

le

parole, dicesi
istento.

Profferirle tardamente e con

Stentaju.
golo di
del
di

da

sei*a;

Staggio: Quel reai

paglia o simili.

mezzo

della sega a

mano,

due capi

Figurai, e in

allr'arma

m. b. dicesi per Stiletto, Coltello aguzza da offendere: l'ha tiu


il

quale sono intelaiati a gruccia, cio in forma

T,

fua 5 sleccn; E' tir fuori

coltello.

gono

la

Stecconetto
Stella,
trimenti
11

s.

m.

ruscellino,

Fuscelletto,

Stentarello

due manichelli, che da ooa parte sostenlama e dall'altra la fune. s. m. Stenterello : Maschera
il

Fuscelluzzo. Dimin. di Fuscello.


s.
f.

comica che parla

dialetto fiorentino.

Stella:

Corpo

celeste luminoso; al-

Stentu

p.

pass. Stentato

V. Stenta.

Astro.

flgurat. per Destino, Fato, Nscilo, Oroscopo: Meschin chi nasce sotto cattiva stella!
Stella,

$ Stentato (add.); Fallo con istento e con soverchia fatica, massimamente parlandosi d'opera di

mano o d'ingegno: Travaggio


stentce;

stentu,

Versoi

11

Guai a chi nasce sotto maligna o cattiva stella! per Quella macchia bianca, pi o meno larga e lunga, che si vede nel mezzo della fronte di

Lavoro
v. a.
s.
f.

stentato,

Versi stentati.

Stenze

Soffocare.

Voce cont. V. Soffoca.


:

Sterilita
liflgaggio.
all'altra

Sterilit, Sterilezza

Qualit di

molti cavalli.
M

ci che sterile; opposto a Fecondit e Fertilit.

Pezzo

delle ripetizioni, cos

detto dalla soa


dall'altra.

Sterling'ag's-io
T.

s.

m. Sterlingaggio, Slrisartia

figura,

e serve a dividere un'ora


Stella

mar. Cavo passato da nna

cadente;
chisi

cadente: Specie di meteora notin

per arridarle provvisoriamente in navi-

lorna ignea, per cui pare che una stella dislac-

da OD luogo e vada
Stella di

on

altro e

che tosto
cos

Sterlinu-a
c/linea.

gazione con cattivo tempo, non essendo troppo tese. (Laj; Lira sterlina. Ghinea V.
s.
f.

sparisce,

de

ma;

mare: Animaletto marino,

Sterna
di

Starna. T. ornit.
dietro

Perdrix cinerea.
il

detto dalla sua figura, che a foggia delle stelle dipinte; dicesi anche Fiorillo.

Uccello del genere delie Pernici, che ha


color di

becco
fronte,

corno;

gli

occhi un piccolo
la

diann-a;
nanzi
il

Stella diana: Quella

che apparisce in-

spazio nudo e di color rosso acceso;


la

sole.
(al plur. ); Stelle

fascia sopraccigliare,
le

lati

della testa

e gola,

erranti
fisse (al

erranti: Quelle che


tra
loro.

color lionato;

penne

della schiena e del petto

cambiano luogo rispettivamente


continuamente
all'altra.
la

cenerine, con strisce traverse


a quelle della schiena,
larga verso
la

plur.); Stelle fisse: Quelle

che tengono

sottili ed ondulale, nere; penne del groppone e sopraccoda, simili

stessa distanza

P una rispetto

And

a-e stelle; Andar


;

alle stelle, figurai, vale

Sollevarsi molto

e trattandosi di canto, Cantare

ma con una fascia scura, cima; parte inferiore dell'addome, bianca; penne dei fianchi cenerino-biancastre; timoniere, le quattro medie grigie, macassai

in tono altissimo. S Erba stella; Erba

chiate di scoro, le altre quattro d'un bel colore


stella,

Corno di cerTO V. Erba.

di noccila intenso; piedi grigio-cenerini

Le starne

750

STI
ferro caldo
la

STI
biancheria o semplicemente

abitano ne' monti e ne' piani, quasi seippre in truppe che si riuniscono sollecitamente ogniqualvolta per una od un' altra causa siansi disperse. Nidificano ne' campi di grano e ne' prati ; sono migratorie o no secondo le circostanze ; partono
in

umida

anche insaldata.
$ Sfise n.
p.

Protendersi e Proslendersi: Disten;

der

le

membra

il

che
si

fa chi,

destandosi o stato

a seder con disagio,


e scontorcendosi
degli
Il

rizza, e

aprendo
e dicesi e
d'altri

le

braccia
solo

ottobre e ritornano in marzo.


s.
f.

s'allunga;
e di
galli

non

Stersa,
Stu.a>
di
s.

Sterzo.
la

T. carrozz. L'ordigno sul

uomini,

ma

animali.

quale o pel quale

carrozza

si

gira sul davanti

gallo nel protendersi inarca di molto la schiena

per islerzo.
f.

e frattanto suole sbadigliare.

sala o di

Sluoja e Sloja: Tessuto di giunchi canne palustri o di canne terreusi.

Stiada.
stira

s.

f.

Stiralora:
altra
a.

Colei che per mestiere

camice o
V.

biancheria da dosso.

stri, ecc., e

serve a pi

La sluoja da stanze,

Sti,^iia;
S

Stiracchiare: Cavillare, Sofisti-

che scusa il tappeto, suol essere intessuta di Sparto (Stipa tenacissima) o di Biodo, altrim. Giunco fiorito (Bulomus umbellatus). La stuoja da finestre, che scusa
di
le

care, Fare interpretazioni sofistiche.

Fase stignd a fd nn-a cosa


figurat.
lentieri
alle

Tirare

alla staffa,

Farsi pregar mollo, Acconsentire malvoaltrui

gelosie, suol

essere di

steli

domande.
i

insieme con doppio spago; si alza tirando due funicelle che la fanno ravvolgere su di s dal basso in allo. Le stuoje da so/fitti si fanno con canne rifesse, schiacciate

Biodo

uniti e stretti

ffe stignd: Non farsi stracciare Non si far pregar troppo.


A''
s.
f.

panai:

Stig-nata,

stiracchiatura, StiraccbiaSofisticheria
nell' inter-

tezza, Stiracchiamento:
pretare, Cavillazione.

e intessule insieme,
H

Figurat. talora usasi per Niente, Zero, Straccio,


Frullo, Paracucchino:

Stiata
e

s. f.

Stiratura:

Lo

stirare la biancheria

no capisce nn-a stua; E' non capisce straccio. O n va nn-a stua; Non vale un frullo, un paracucchino, un fico secco.
s.
f.

La cosa
letto

stirala.
v. a. Stilettare,

Stiletta
isti

Pugnalare: Ferire con


Pugnalala:

pugnale.
s.
r.

Stuma^g'.

Stomacata.

Voce dell'uso:

Stiletta
Ferita con
cervello.

Sliletlata,

Colpo o

Colpo dato collo stonlaco. " Corpacciata, Scorpacciata V. Pans. Stu.m.a>gro s. m. Stomaco: Viscere membra-

isliletlo

o pugnale.

Stillale cervello
Stillicidio
l'acqua da
s.

V. Lambccdse 5

noso a figura

di

sacco nella

parie

superiore e

anteriore del basso ventre, destinalo a ricevere i cibi triturali e dar loro la prima e pili necessaria preparazione per diventare
alimenti.

materia di

m. Stillicidio: Lo stillare delmale coperto o simile. Stilo s. m. Stilo e pii comunem. Stiletto: Specie d'arma di lama stretta, corta e acuta da offentetto

M Stomaco, per Petto, Seno.


I)

Stima
Il

Figurat. per Coraggio, Ardire; e bene spesso per

dere; altrim. Pugnale. V. a. Slimare: Aver in pregio, in istima, in considerazione, Apprezzare, Far conto.
Stimare, per Valutare, Prezzare, Dar giudizio del
valore di checchessia.

Impudenza, Baldanza, Sfacciataggine. Accomoda 5 stumago; Acconciar lo stomaco: Rimetter lo stomaco in buono stato, Ravvivar le forze dello stomaco. \. Arrecuved. , S Arrecuved 5 stumago stumago; Aver maniS Avei di cidi in sci camento di stomaco. Aver acidit di stomaco. M un stumago de [cero V. F(ero. Bcca. S Bocca d stumago V. % B6n pe-o stumago ; Stomachico Che giova allo stomaco, Che conforta lo stomaco. S Brx de stumago; Bruciore o Ardore o InS

it

Usato
N

in signif. iieut. Credere, Reputare,

d'opinione:

Ho stimu megio d'anddghe mi


di

Esser in

persnn-a; Stimai meglio


sonalmente.

recarmivi io peristimare un fico


:

stima un
frullo,

figo secco; ^'on

J ^

seco, un

un paracucchino

Non

far

conto

Il

alcuno d'una cosa o persona. Stimdse n. p. Stimarsi, Reputarsi, Tenersi da molto.


Darsi
a

credere

Pensare

Immaginarsi

Ve
Cre-

cndilo di stomaco, e dottrinalm. Pirosi: Rib(/1limenlo dello stomaco cagionato da indigestione.


S Caregse

Stimma

stimmoe forse che segge vostro servito dete voi chio sia il vostro servitore?
s.f. Slima, Pregio, Conto,

J ^

Estimazione,
si

stumago; Aggravarsi lo stomaco. un pugno in t stumago; Dare uno slo-

Apprezzamento: Opinione favorevole che

ha di

macone. Maniera dell'uso fior. Dot de stumago; Sdegnamento o Travaglio di stomaco: Dolori di stomaco con voglia di vomitare. % Inversse 5 stumago ; Stomacare , Nausearsi : Il commuoversi e perturbarsi dello stomaco. S Nen avet stumago a nn-a cosa; Fare schifo
una cosa. Nauseare. S Sentise stumago aggravu; Aver Io stomacacelo. Frase tose, e dell'uso, vale Aver qualche cosa indigesta sullo stomaco. 5 Sia in sci stumago ; Star a cuore o sol cuore, figurai. Aver pensiero di fare, di dire, ecc.

qualcuno derivante dalla conoscenza de' suoi meriti. % Ave in stimma; Tenere o Avere in istima, cio in pregio, in conio, Stimare, Apprezzare.

Stimola
Spignere
stipendio.

Punto de stimma; Punto


V.
a.

di

stima V. Punto.

Stimolare, Eccitare,
a checchessia.

Spronare:
altrui
lo

altrui

Stipendia
Che
tira

v.

a.

Stipendiare: Dare

Stipendiu.

Stipula

add. Stipendiato, Provvisionato: stipendio o provvisione; Salariato. V. a. Stipulare: Far contratto, obbli-

'

gandosi per iserittura, fra due o pi di cose insieme convenute.

persone,
L'atto di

fiStig'S'io sdd. Secco, Magro, Segaligno


plessione adusta.

Di

com-

Stipulaziun.
stipulare.

s.

f.

Stipulazione:

Stia.

V.

a.

Stirare: Tirar distendendo.

Stissa
primi

s.

f.

Slilla,

Gocciola V. Gassa nei due

H Stirare, per Distendere, Spianare o Lisciar con

significati.

STI
Ave a stissa a-o naso; Aver
dicesi coinunem.
in

STO
la

761

gocciolina,

interna, laterale e superiore del


degli
stivali, e

gambale o tromba
o coldentro e ri-

suol prendere

Tose, de' Vecchj e di Chi labacco, ai quali, per non aver

servono a

calzarli tirandoli infilatovi

l'indice di

ciascuna

mano

cura di tenersi nelli, si vede spesso penzolare e cascare da! naso mia gocciolina d'umore. S Ci nn-a stissa; Poco manc che, cio Fu
vicino a seguir quella cosa.

piegato, ovvero coi

tiranti.

Stivad.0
che stiva
i

s.

m. Stivatore,

dicesi nell'oso Colai

bastimenti V. Stiva (verbo) nel 2"signif.

Stivaletto

Stissa

V. n. Stillare,

Gocciolare: Cader a
fuori
il

slille,

a gocciole,

cio

Mandar

liquore in pie-'

eolissime quantit e con intermissione.

- Sgoc-

s. m. Stivaletto: Piccolo stivale che arriva a mezza gamba. da donna; Calzaretto, Calzarino: Stivaletto aperto sul davanti o da lato, e affibbiasi con nastro o

ciolare, Versare fino all'ultima gocciola.

da-o cado;
soverchio
liquefarsi

Stillare

dal caldo,
la

si

dice del Patir

calore,

tolta

metaf. dal disfarsi e

Stivu.

con aghetto passato in pi bucolini, come nelle fascette o busti, e portanlo specialmente le donne. p. pass. Stivato V. Stiva (verbo).

Stissin
lino,

Stssiuin
Stitico
Il

che fanno le cose nello stillarsi. s. m. Gocciolo, Gocciolino, Pochino, Tantino, Zinzino: Un poco, Tanto quanto. s. m. Miccinino, Micoliap, Zinzo-

S Pin stivu; Pieno zeppo, vale Pieno interamente

quanto pu capire.

Stocc

Pochin pochino: La mioimissima parte


add. Stitico:
difiScoll

di

V. a. Rompere: Far due o pi pezzi d'una cosa; e dicesi per lo pi d'oggetti d'acciajo, di legno, vetro o siml materia che si spezxi

qualche cosa.

riciso e affatto.

Che
il

soffre di

stitichezza,

Dar
di

la freccia

o Frecciare, figurat. vale Richiedere


ci presti

Che ha con
Slilico,
alle altrui

benefcio del corpo.


s

or questo or quello che

danari, con

animo
e

metaf.

Che malvolentieri

accomoda

non

li

rendere:

vive

con

stocco, questo

per Spilorcio, Tegnente, Stretto, Taccagno, Gretto; e scherz. Lesinante, Della compagnia della
lesina.

voglie, Difficoltoso, Ritroso.

quello; Egli vive frecciando or questo or quello.

Stoccse n. p. Rompersi, Rompersi in cionco,


Cioncarsi.

Stocca
I)

s.

f.

Stoccala: Colpo di stocco.

Stiva
navi di
sulle

s.

f.

Stiva. T.

mar. Spazio interno 'delie


al

commercio destinate
il

carico delle merci;


tra
il

navi da
e

guerra Quello compreso

lo di

Ferita nel cuore. Dolore amarissimo per novella infausta ed inaspettata.


e Frecciala, figurai. Richiesta di danaro, per pi da chi non in grado o non ha la volont

Stoccata, metaf. per

suolo del corridore ed


n

pagliuolalo della sentina.


di botti e vasi

Bottame

Bottume: Quantit

da

fan

la

restituzione.

vino e da acqua. Caldano ; Quella stanza che sopra


forni, e

Stoccaeso
le vlte dei
il

add. Ronipevole: Facile a


si

romFran-

persi.
gibile.

Che agevolmente

rompe;

Fragile,

dove

fornaj tengono a lievitare

pane.

Andd a
V.

stiva; Andar a gilto, cio per l'appunto,


Stivare: Strettamente unire insieme,
Stivare un baslmeDlo: Collocare

Stocclxefisce
durez/ia.

n pi n meno.

s. m. Ftoccofisso. Voce olandese che significa Pesce bastone: Pesce seccalo

Stiva

a.

simile al baccal, cosi detto dalla sua figura e

Zeppare.

un bastimento;
e disporre
il

Stocco
ma
S

s.

m. Stocco

Arma

simile alla spada,

carico d'un

baslimenlo nel
al

modo

pi corta e tricuspidala,

che per

lo

pi

pi conveniente.

inguainata in una mazza fbastnj.

Stiva

s.

m.

Stivale, e

comunem.

plur. Stivali,

ed anticam. Usatti.: Calzari di cuojo, che ricoprono il piede e la gamba, talora anche il ginocchio; e servono a difendere la gamba dall'acqua, dal

fango e dal freddo.

Dar la freccia, Frecciare: Far con intenzione di non pagarli. Stoa. s. f. Stoffa: Denominazione generica d'Ogni sorta di drappo, sia di lana che di seta o d'altra materia nobile.
di stocchi;
debili

Fd

Stivale, detto altrui per disprezzo, vale

Minchione,

Stln
della

s.

m. Manrovescio, Marrovescio, Rove-

Ignorante, Grosso, Goffo, Scimunito.

scione: Colpo grande dato colla parte convessa

d postiggionn-a; Trombone o Stivai da postiglioni : Grosso stivale che ha in sommo la bocca una grossa guiggia di cuojo che sormonta il ginocchio con due alucce aperte di dietro ; lo calzano corrieri,

mano.

Stona V. Destn. Studio add. Girella, Girellajo, Saltanseccia,


Lonalico,
Bisbetico,
dicesi di Chi ha cervello
isl

postiglioni, vetinrini, ecc.

svolazzalojo.

Che non
f.

fermo nel proposito.


si

o scdiera;
glioni,

Stivale alla scudiera o alla dragona:

Stppa
it

s.

Stoppa: Materia che

trae dalla

XJrosso stivale simile in tutto a quello de' posti-

ma

di

cuojo e di lavoro pi

lini.

da lacch;
ha
le

Stivale a crespe: Stivale che in

cima

rovesce (barul) bianche o di colore.

da trmba V. sopra Stiva pstigginn-a. S Gamba d stiva V. Gambea. S Mezi stivce; Siivalelli: Stivali che arrivano a mezza gamba. - Coturni chiamansi in alcune
Provincie lombarde Gli stivaletti,
altri
i

seconda petlinalura della canapa. Figurat. usasi anche per Fiaba, Favola, Frottola V. Miccia nel 2 signif. se ci imboggiu che un pllin in ta stppa V. Imbroggiii.
s. m. Stoppajolo Colui che prepara e vende stoppa ai calafati ad uso di stoppare i bastimenti; esso vende pure catrame, slaoje, stoini
:

Stppe

calzaretti

(zerbin)y sparteria, ecc.

simili

calzari

mezza gamba.
degli
stivali:

Stppetta
straccia
di

s.

f.

Stoppaccio: Stoppa,

cotone,
si

S Metlise I stivce; S Tianti di stivce


di

Sti vaiarsi.
;

seta o simil cosa


il

cedevole, che
l'inchiostro

Laccelli

Due

mette entro

calamajo acci

non

pezzi di pelle o di passamano, ripiegati a foggia

iscorra, n la

cappio, e (orlemenle oociti in ciascuna parte

Stppaju

penna faccia sgorbj sulla carta. s. m. Stopparolo e Stoppndolo:

752

StR

STUt

chia; e

Specie di bulletta (staccheita) con larga capocChiodo di gran capo per turar falle.
s.

Quelli poi che soh

fatti

a foggia di campanelli,

diconsi Squille.

Stppin
Pi
fila

di

m. Stoppino e comunem. Lucignolo: bambagia che stanno imnnerse nel-

Stra^g

s.

m. Cenciajo e Cenciajuolo: Colui


i

che compera

cenci per poi


Il

rivenderli ai fab-

l'olio della

lucerna o sono nell'asse delle candele,

bricanti di carta.

Carena nel suo Vocab. d'arti

a uso di appiccarvi la fiamma e far lume. di frgai; Stoppino: Quella piccola miccia che si adatta ad un capo de' fuochi d'artifizio o sim.

e mestieri fa la seguente distinzione tra queste due voci: Cenciajo Mercante che rivende in grande alle cartiere cenci ch'egli va comperando
i

per accenderli al bisogno. ** Avello in 15 stdppin; Averlo ne'l fagotto. Modo basso V. Avello in t'im p nella voce Ave.

alla spicciolata da' cenciajuoli;

che per

le

vie e per
i

le

Cenciajuolo Colui case va raccogliendo e

S>t(^ppina<sso
e

m. Stoppaccio, Stoppcciolo, Stoppaglio: Stoppa o altra somigliante materia che si mette nella canna dell'archibuso e sim.,
s. si

cio panni, lini o canapini, non pi buoni ad altro che a farne carta. - Ferravecchio, Colui che compera e rivende sferre o altre cose vecchie.
logori e stracciati,

comperando

cenci,

spinge col battipalle sopra


le

la

polvere e

la

Stra9etta
lare
i

munizione perch

rattenga.

Stopposo add. Tiglioso: Aggiunto a carnaggio,


dicesi Quello, le cui
fila

s. f. Barbetto e pi comunem. Barbino: Quella pezziipla che si adopera per net-

rasoj nel farsi la


s.

barba.
di corta

e che
Frollo.

il

dente male

lo

non ben si distaccano, pu masticare; conlr. di


in s

Straceliin
durata,

m. Stracchino: Cacio

Sti:*lbio

add. Torbido e Torbo: Che ha


gli

molto delicato, che si fabbrica nel Milanese, di primavera o d'autunno, con latte non ispannato, e che riesce pi squisito se al
latte

ma

mischianza che

toglie

la

chiarezza e

la

lim-

munto

alla

mattina
la si

si

aggiunge

la

panna

di

pidezza; contr. di Chiaro, ed proprio de' liquori. S Ave a vista strbia; Aver la vista offuscata, appannata, caliginosa, oscura.

quello che fu

munto

sera innanzi. Perch non


caglia con

induri soverchiamente
tit

minor quan-

di

presame.

Ve
a.

n'ha di pi sorte.

Storce
S

V. a.

Torcere
cavello

Cavar checchessia dalla


nisciiin V.

sua dirittezza; Piegare.

Stracco add. Stanco, Stracco V. Sbanco (add.). Stracco a v. Rigettare, Essere bollato alla
mare. it Fluitare: Essere trasportalo dalla corrente. Straclivitto add. Stracotto: Cotto eccedentemente. v. n. Strappiombare. Uscir di piombo. T. miirat. Uscir del perpendicolo.
riva
del

storce

un

Cavello.

S Storqise D. p. Torcersi: Ripiegar in se stesso. Torcersi, per Contorcersi V. Contrcise.

Parlando della serpe, quando

percossa

si

con-

torce e si ristrigne in se stessa, dicesi Arroncigliarsi. Stoz-<li V. a. Stordire V. Allod nel 1 signif.

Stracing'i

Storcilo

p.

pass.

Stordito dal v. Stordire.

Stracolla
di
la

s.

f.

Tracolla: Striscia per lo pi


di sulla spalla sotto all'op-

Stordito, usato
s.

come

add. V. Alluu.
ittiol.

cuojo che, girando

Storin.

m. Storione. T. sturio. Pesce marino che ha


inclinala al

Acipenser

posto braccio, serve

comunem. per uso


alla

di sostener

la

testa allungala,

dorso coperto d'una fila di ed aitretianti sugli orli del ventre. Gli scudi sono raggiati, ossei, larghi al basso, e finiscono in una punta ricurva all' indietro. Trovasi nei mari del Nord, dell'Oceano, del Mediterraneo, e passa nei torrenti ove abita
basso,
il

spada o simile. stracolla V. questa locnz.


s.
f.

sua sede
di

alf.

scodi, due sui

lati

Stracollo

m. Tracollo, Crollo V. Sguascio.


Strada, Via:

Stradda
H

s.

Spazio

terreno
altri

destinalo per andar da

luogo a luogo.

Strada, Via, figurai, per

Mezzo o Modo, che

tiene per giungere a qualche fine.


II

volentieri.

Storna
Storta,
fatto

v. a. Stornare,

Distornare: Dissuadere,

Svolgere, Distorre, Rimuovere dal proponimento.


s.
f.

Storta: Vaso per lo pi di vetro,


bottiglia

per Un certo modo di vivere: S' d batti questa stradda, 5 fd poco de ben; S'egli correr questa strada, far poco di bene.
battila; Strada battuta: Quella, ove di continuo

a foggia di

ricurvata in se stessa
distillare.

passa molla gente.

per la lunghezza del collo, per uso di de p V. Torta de p.


add. Storto, Torto, Piegato.

carossafnle; Strada carrozzabile: Quella da potervi

Storto

Storto, aggiunto di persona vale Colle

gambe

torte

per Iniquo, Perverso: Queste sn mascime storte; Queste sono massime storte. S Ammid storto V. Ammid. S Parolla storta; Parola torta, vale Parola ingiuriosa.

V. Gambestorte.

andare in carrozza. carrattea; Strada carreggiabile: Quella, per cui si pu andare con carri. comunale; Strada comunale: Quella che condnce
da villaggio a villaggio. cQverta; Strada coperta: Via sotterranea. coverta; Strada coperta, nella Milizia dicesi Quello
spazio d'una larghezza sufficiente o per esercitar
le

difese del solo moschetto o anche quelle del-

Stra.1>u

add. Strabuono,

Arcibuono,

Molto

l'artiglieria

minuta,

il

quale gira intorno


parte della

al fosso,

Stra;Oo
modo

buono, Buonissimo, Ottimo. add. Slracaro, antic. Tracaro: Oltre


caro,

rimane coperto

dalla

campagna da

Carissimo.

Stra<o.reg^o

add. Stracarico: Pi che carico.

Stra.ccaeli
simile, con
in

s.

m.

p. Sonaglj.

T. mulatt. Pic-

colo strum. rotondo, di

rame o bronzo o materia

due
li

piccoli

mezzo che

buchi e con un pertugio congiunge, enlrovi una pallot-

tolina di ferro,

che ia movendosi cagiona.suono.

un parapelto che si unisce allo spalto. meso; Via di mezzo, figurai. Partito medio tra due estremi. d ce, d paradiso; Strada del cielo. Strada del paradiso, Via di salute, figurai. Il retto operare che conduce a eterna salvezza. [agendo; Strada facendo. Facendo strada, Camminando, Durante il cammino.
de

, ,

STR

STR
pi strade a
a

7fit

fallSsa; Via disvievole, cio alta a disviare, a


trarre dalla diritta va.

Roma,

Tulle

le

strade
si

Roma. Detto prov. che

vale E'

conducono pu per pi

man; Strada fnor di mano, cio soliremata, lontana dalTabilato. gwista rfia; Sitada rolla: Strada ;;uasta, e
fcua de
taria,

S Piggid

talora

impraticabile.

meistra; Strada maestra: Quella che conduce da


luogo principale ad altro luogo grande. morta; Via solinga, infreqoenlata.
Il

A meza
cammino,

stradda;
fiirurat.

A mezza

via,

A mezzo

il

vale

Ad opera

imperfetta.

S And, fua de stradda; Uscir di strada o della strada o del cammino, Uscir di proposito, fignral.

Non
n

Andar per la sua via o la il suo cammino. stradda drita; Rigar diritto V. And. pe nn-a stradda cattiva; Andar per la mala via o semplicem. Andar per la mala, figurai.
via,

pe-a sua pe-a

seguitar Pordine.

so stradda;

vale Seguitare

mezzi venire airintento suo. a stradda de fd nn-a cosa; Prendere Tener la via o il modo di far ch'^cchessia figaral. vale Prendere mezzi necessari o adattati per far checchessia: Mi n savieivo che stradda piggid; Io non saprei qual via prendere. a stradda de mezo; Prendere o Tener la via di mezzo V. sopra Stradda de mezo. a stradda d'un lugo ; Far la strada d'alcan luogo, vale Camminare per quella strada che t quello conduce: Han piggiu a stradda de Rtcco; Hanno fallo la strada di Recco. nn-a stradda fusa; Torcersi dal diritto, dal vero cammino, Andar fuor di via, Sviarsi,
i

figurai.

Abbandonare

il

retto operare.

S Refd a stradda; Rifare il cammino. Ribatter la slessa via, e poetic. Ribatter l'orme.

Traviar dal retto, Operar male.


S Arvise Aprirsi
stricar

% Saglid
strada, figurai.
figurai.

a stradda; Rompersi
il

la

fuor di via, ed oggi

a stradda; Forviare, Uscire o Andar pii comunem. Traviare,

passo.

Uscire del o fuor del seminalo, Uscir di

S Ascciannd
strada o
di ci
il

a stradda a nn-a persdnn-a ; Lala

proposito; e talvolta Ingannarsi a partito.

ad uno

strada,

figurai. Agevolargli
al

la

mezzo onde giunga

conseguimento

che desidera.

S Caccidse o Sfeltise stradda; Gettarsi alla strada: Porsi a far l'assassino di strada. S Cangi, de stradda ; Mutar via; e fg. Mutar verso. S Chi lascia a stradda regia e piggia a nuva, spesso gabbu se truva; Chi lascia la via vecchia per
la

Tegni nn-a stradda; Tener una via, Fare ooa vale Incamminarsi per quella strada: Che stradda tegnimmo f Quale strada teniamo? Usasi anche figurai. V. sopra Piggid a stradda de fd nn-a cosa. S Tenld tutte e stradde; Tentar ogni mezio, Non lasciar pietra da muovere. Modo figurato.
S
via,

Straddetta;
diizza,

s.

f.

Siradetta, Straduccia, Stra-

nuova, spesse volte ingannato

si

ri-

Slradiccinola, Slraducola, Stradelia, Slra-

trito che vale Chi abbandona un bene sicuro per un altro in apparenza maggiore, ma incerto, si trova syvente deluso ed ha motivo

trova. Prov.

dello,

Viuzza: Piccola strada o


s.

via, Strada

o Tia

stretta.

Sti*a.ddii
per
lo
piii

di

pentirsi.

S %

Crxea de stradde; Crocicchio V. CrxSa. de stradda ; Donna del volgo. Ese Mttte in scinn-a bCnn-a stradda; Essere

Donna

StrafUlo
Il

Mettere per

la

lutam., vagliono Esser

buona strada o per la strada assobene indirizzato o Indifuori


di strada o

m. Stradone: Strada grande, e di quella che tramezzo a lunghi viali di campagna. add. Bacato, Bacaticcio, Malaliccio, Jlalescio, Cagionevole: Aggiunto a Persona, vale Alquanto indisposto di salute.
dicesi

rizzare bene altrui, in checchessia.

Aggiunto a Vestito o sim., vale Alquanto consumato, e dicesi Sciupinato, Sciupacchialo.


da banda
a

se fua de stradda; Essere


della

Sti-aD^a.

Il

buona strada, figurai. Esser in errore. Fda so stradda V. sopra Andd pe-a so stradda. o stradda a scer V. Smra. w a stradda chi', fan tutti ; Morire. Modo fignr. I) nn-a stradda; Fare o Tenere una via: Camminare, Andar per quella via: Ti me saviesci di che stradda han fasto ? 31i sapresti

v. a. Straforare e Traforare: Forare banda; Lavorar di straforo o di traforo. Sti:*afV>i:*sin s. m. Frustino: Quello spaghetto che si mette in fondo alla frusta (scurridj per

farla scoppiare,

o,conie d cono, chioccare /t'occd^;

allrim.

Sferzino,
v.

Mozzone.
a.

Strag-g-i
pagliare:
volta
Il

Spargere, Dispergere, Sparl; e


tal-

Mandare o Gettare qua e

dire qual via fecero?. S

per semplicem. Versare.


Sciupino:

Fase fa stradda; Farsi


far

fare strada, vale Farsi

Dissipare, Scialacquare, Profondere V. Strallaltd.

luogo.

Stirag-g-io s. m. Sciupo,
g

Lo

sciupare.

% Lascia in mezo d'nn-a stradda; Lasciar nel mezzo d'una strada, figaral. vale Abbandonare. Mette in stradda; Metter in via o per via,
figurai.

Fd

Mostrar

il

modo come

si

possa aver chec-

straygio; Sconfiggere, Mettere in rotta. Rompere il nemico in battaglia. Frase nostra antiq. Ro d che ri Prscien fssan straggio di Franceixi; Il d che Prussiani sconfissero i Francesi.
i

chessia; Instradare,
I

in scinn-u stradda nn-a persnn-a

Addirizzare, Incamminare.
;

Strag-gin.
V. StroUutln.

s.

m. Scialacquatore, Dissipatore

al

Porre sole alcuno, figurai, vale Impoverirlo, Rovinarlo,

iStrag-on
slragn.
cillare,

s.

m. Dragoncello, Targone V. v. n. Farneticare, Freneticare,

Riandarlo in precipizio.
S

Insegnar
la

Mostra a stradda; Fare strada o la strada. la strada, vale Andar avanti mostrando
via
;

Sti*alat>i;
colla

Va-

Vagellare, Vaneggiare, Delirare: Errare

e figurai. Servir d'esempio. Insegnar

la

maniera, il verso, la via di fare una cosa. S A^ save che stradda piggid; Non ritrovar n via, n capo di far checchessia. S Pe ci stradde se va a R6mma; E' si va per
Cbaooia, Dizionario Qenovtte-Italitmo-

proprio per

mente, Dir cose fuori di proposilo, ed lo pi de' febbricitanti e de' maniaci.


add. Bircio, Bercilocchio
chi ha gii
dicesi
in

"Stralugg-io
Strambo,
occhi scompagnati.

modo

basso di

764

STR
v. a. Dissipare,

STR
Sperperare, Sciu-

Strallatta

tStramu
antiche nostre
tare

s.

pare, Scipare, 3Iacinare, Sprecare, Scialacquare, Sparnazzare: Spender profusamente, Consumare e Disperder senza senno le proprie facolt.
s. m. Dissipatore, Sciupatore, Sciupone, Scialacquatore, Sparnazzatore: Che spende profasamenle. Che dissipa le sue facolt. Stx>a>la> s. f. Gmbina Quel cuojo, con che la vetta del coreggialo col masi congiunge nico V. Verzella. s. m. Straglio. T. mar.. Ciascuno di quei cavi dormienti che trattengono ed assicurano gli alberi verso prua e nel piano longitudinale della nave. Ogni albero ha il suo proprio
:

m. Tramutatore: Colui che nelle Casacce era destinato a tramulo

da persona a persona
il

Stendardo fCon-

fanj,

Cristo e
v.

le

Croci.

6tj;*ailla.ttcii

Strang-o
della gola.
Il

a.

Strangolare, Strozzare:
la

Uc-

cidere stringendo fortemente

strozza o canna

Strangolare, in terra, marin. Imbrogliare una randa


alla gola.

gere

le

- Strangolare una legatura vale Strinpassate legandole e stringendole in Ira-

Strallo

verso con altre passate perpendicolari ad esse, collo stesso cavo o con un altro.

Stran^aclieii

e piglia

il

nome
i

dall'albero stesso. Stralunare, Strabuz-

Straluna
zare
gli

ug-g-i;

s. m. Strangolatore. T. marin. Imbroglj volanti che si applicano alle vele maggiori quando si teme che non si possano imbrogliare con le sole manovre ordinarie.
s.
f.

occhi V. uggio.
add. Stralunato, Strabuzzato:

Straug-ata
Che
slesso suo cavo

Strangolatura.

T.

mar.

Stralnti
ha
gli

occhi stravolti:

uggi stralnce; Occhi

Legatura che si fa in traverso delle passate di una trinca, abbracciandole e stringendole con io
o con un altro. S Strangodse n. p. Strangolarsi, Strozzarsi: Strangolar se stesso.

stralunati,

Occhi stravolti.
V. n.

Stralx
parire che
visibile

Tralucere, Trasparire:

Lo ap-

fa alla vista lo splendore o altra cosa penetrando per cristallo o altro corpo diafano ovv. a traverso d'un corpo rado, come

Strang-g-g-ioin
Vivole.
T.
sotto alla

s.

m.

pi.

Stranguglioni,
cavallo

di mascalcia.
gola, per la

Malattia del

velo,
1

panno o simile. Ragnare, Sperare, dicesi de' panni o drappi quando incominciano ad esser logori e rilucono, ossia mostrano una difettosa trasparenza prodotta da logoramento.
; Fuor di mano, Fuor via, Fuor di Lontano dall'abitato, e si usa come add.

prodotta da enfiamento delle

gngole che sono qual cosa il cavallo pu

appena respirare.

Strang-g-g-ion
goggin.

'

(Mangia de) W.De stran-

Stramn
strada:
vagante.

Strannio
Nuovo

add. Strano, Sorprendente, Insolito,

Stx*aiiil>ael6ii (And
St]:*a;iKi1>alu
Stira.iu.l>o
che ha
gli

in) V.

Andd.

fuor d'uso, Fuori dell'ordinario, Raro, Singolare, Incredibile.

add. Strampalato, Strano, Stra-

Straii
nutire:

v.

n.

Slranulare,
fuori
lo

Starnutare, Star-

Mandar

siarnulo.

add. Strambo, Bircio,. Guercio: Colai

Strano
e per
la

occhi travolti, per cui guarda male.

s. m. Slranulo, Starnuto e Sternuto: Moto subitaneo e convulsivo che spinge l'aria

Straml>otta Stramlbotto
alle
Il

V. Stralabi. m. Strambotto e Strambottolo: Stanza, Strofa o Versetto di canzone popolare che per lo pi s canta dagl'innamorati
s.

dal petto con violenza e con strepito per le narici

bocca.
:

Straord-inaio StraordLinio
nario
dell'usato, Insolito,

s. m. Straordinario che non ha giorno determinato a portar

Corriere

le lettere.

lor

belle.

add. Straordinario, e
:

meno

Slrambottolo, Strampaleria, Svarione, Farfallone,

usaM Strasordinario e Trasordinario


Inusitato.

Scempiaggine, Scempiezza, Scioccaggine, Vagellamento: Detto spropositato, sciocco, fuor di proposilo, pronunzialo per lo pi da coloro che

ordiconsueto. Che esce dall'ordinario, Fuor


v. a. Strapagare,
il

Non

Strapaga
Straparla

Oltrepagare, So-

Stramesci

Stramezu

gravemente infermi vaneggiano. (Parla a) V. A slramesci.


add. Smisurato, Dismisuralo,

prappagare: Pagare oltre


v.

convenevole.

n.

Farneticare,

Vaneggiare,

Delirare V. Stralabi.

Stramme

Sterminato, Sopraggrande, Trasmodato, Eccessivo, Senza misura. s. m. Strame: Cattivo fieno, Erpaglia che serve di letto alle baccia secca bestie, e che talora si d loro in cibo. - Slra-

Strapass

v.

a.

Strapazzare,

Malmenare,

Mandar

un

male, Far poco conto di checchessia. cavallo: Strapazzare un cavallo, vale AfTaa

ticarlo

senza discrezione.
Sgridarlo, Ri-

nn-a persenn-a ; RubbufTar uno.


prenderlo aspramente. un vesti, ecc. ; Strapazzar
conto, Sciparlo, Sciupinarlo.

meggiare Mangiare

lo

strame.
Slraraortire

Stramort

v.

n.

Tramortire,

Strama

Ammortire: Venir meno. Smarrire gli spiriti. g'ha dato un Usasi anche in senso attivo: l'ha slramortio; Gli diede un pupugno eh' gno che lo hR stramortito. v. n. Sgomberare e per sinc. Sgombrare: Levar le masserizie da una casa che si
che si va ad abitare. vino: Levarlo dalla feccia dopo che vi slato tanto tempo per ischiarirsi.
lascia e trasportarle in altra

vale Servirsene senza riguardo.

un vestito o sim. Tenerne poco


:

Strapassse n. p. Strapazzarsi Aver poca cura della propria


s.
f.

Affaticarsi troppo.

salute.

Strapassa
Strapasso

nell'uso anrhe Strapazzala V.

Rabbuffo, Ripassata, ecc. e Lavata de testa.

3 vin; Tramutare

il

s. m. Strapazzo: Lo strapazzare. Roba da slrapasso; Cosa da strapazzo: Cosa

da servirsene senza rispetto.

Slramse

n.

p.

Tramutarsi, Mutar casa:

Camsinc.

Strapicoo

Stramo

biar casa, Trasferirsi in altra abitazione.

s. m. Sgomberamenlo e per j;ombramento: L'atto dello sgombrare.

s. m. Tracollo: L'orlo che fa an corpo mal basato, inclinando pi da una parte che dall'altra, prodocendo cos forte scossa a chi ne carico.

STR
Sti*a.pin.
add. Soprappieno, Pienissimo: Eccetrugiare,

STB

756

Strapoi'ta

deniemente pieno. V. Trasporta.


Materassa e Materasso: Qneil'aruese da ietto che va immediatamente sopra il saccone, cui somiglia nella forma e nella grandezza, ma di minor grossezza ed altezza, ripieno per lo pi di lana o ii crino, ed impuntito per dormirvi sopra. - Coltrice Mas.
f.

Far come un cencio : Conciar male alcuna cosa, e dicesi di cose manevoli, come tela,
drappo, carta e sim.
$ Levdse e stracce da-o

Str*upuiita.

pane; Uscir

de' cenci,

vale Migliorare stato, Useir di mendicit. Stasene in te so stracce; Star ne' suoi cenci: Non s'intrigar con persona di riga superiore,

Non

aver desideri oltre


t. a.

alla

propria sfera.

Stxrass

Stracciare, Lacerare,

Stampa-

terassa ripiena di

piume e non impuntita. Non

si osa da noi. S Intima o Lintima

nare: Fare a brani, a pezzuoli; e priam. di panni, di foglj e simili.

dicesi pro-

da strapunta; Guscio V.
le
le

Sti*a<si9xi

s.

m. Straccione, Brindellone, Bren-

Intima.
^
%

Fd

materasse! Buttarle so ravvolgendole quasi sul saccone,


s.

Ti sci

fa e strapunte; Far ribatter e strapunte; Abballinar

materasse.

dolone, Bruco, Galuppo, dicesi di Persona mal vestita, che ha indosso veste stracciata e con-

sumata.

Cencio

Pezzo

di

panno

lino o

lano,

consumalo

Sti*a.pviiit
%

m. .Materassajo: Colai che vende

e ribalte materasse, guanciali e simili.

e stracciato a uso di pulire e nettare checchessia.

da levd a pa; Canavaccio


veraccio
la
:

Canovaccio, Spolsi

Agggia da sh-apnnf; Quadrello V. Agggia. S Punto a strapunt ; Punto a sluoja V. Punto. Sti*a.pu..iLtiii s. m. Materassino, Malerassuccio
:

Pezzo

di

panno grosso con che

leva

polvere depostasi su checchessia, specialmenle sui mobili, dopo spazzala la stanza. - Spolve-

Materassa pi bassa e pi piccola delle or-

raccio

anche

Un

dinarie; dicesi anche Strapuntino.

code

di volpe legate

arnese fallo di due o tre ad una mazza per ispolvegli

strapuntin a nn-a persnn-a v. D. s. m. Str:cico: La parte deretana della veste che si strascica per terra. Stx*a<sciii, v. a. Strascinare, ecc. V. Rebell.
%

D un

Stx*Lsoii

rare gli ornali di stucco, quadri,

specchi e sim.
:

da piatti;

Strofinaccio e Slrofinacciolo

Tanto

capecchio o sloppa o cencio molle che si possa tener in mano per istropicciare e strofinar le
stoviglie

Sti*a.soiiiu
Strascicato.
%

p. pass. Strascinato,

Trascinato,

Cl sirascince; Cavoli
fiori

rifatti:

Cavoli o Cavolo simile

bislessati

rimessi

in

casserola

quando si rigovernano. de lengua; Lingua tagliente: Lingua di molla forza, e dices s in bene che in male. de muro; Fronte invetriata, Fronte incallita,
dicesi d'

a rosolare con olio, con alici salale, aglio,

pepe

ed

altri

ingredienti.
v. n.

Stz*a.secol,
Str*a.ssa.
panno
s.
f.

Trasecolare e Strasecolare,
maravigliarsi, Stupirsi.

Strabiliare: Oltre

modo

Cencio, Straccio: Qualsivoglia Imo o lano o d'altra materia logoro e

stracciato.

de levante V. Fessa de levante sotto Fessa. de scea; Borra di seta, Catarzo e Scatarzo: La seta inferiore che si ritrae da' bozzoli. Cenci Nome collett. di Panni S Strosce (al plur ) lini lani o canapini o d'altra materia, logori
; :

che non teme vergogna. Che se Viso brullo o contrafTatto , allora dicesi Viso da cembali o a saltero, Ceffo da Saracino, Viso di marmotta. S se conscideru cmme un strassn; Esser tenulo per meno che niente o per meno che fango. S Vegni z a neive a strcLssoin; Fioccare: Cader' la neve a fiocchi, a falde e in abbondanza. St]:*a.S!4iia, s. m. Cenciata: Colpo di cencio.
inlendesi
di

Uomo

Strassnetto
cencio
n

s.

m. Cencerello

Piccolo

straccio di pannolino.
p. pass. Stracciato, ecc.

Stz*assu

V. Strasse.

e consumati, non pi buoni ad altro che a farne


caria.

Stracciato, e nelPuso tose. Strappato, usato

come

Cenci, per Abiti o Panni


laceri:
di

miseri, consumati e

add. dicesi di Chi cencioso ed ha indosso abiti vili e rolli: Gh' un ommo tutto strassu chi

va vcslto de stragce; Egli va vestilo

vorrieiva parlate

C' un

uomo

tutto strappato

cenci.

Cenci, Ciarpe, Carabaltoie, Sferre: Masserizie vecchie o fuori d'uso: In casa g'ha quattro stracge; Egli ha in casa quattro cenci. Lo stesso dicesi talora da uno per modestia, abbench le

che vorrebbe parlarti. **S Faccia strassd; Viso malamente butterato, dicesi in m. b. ad Uomo o Donna che fortemente
sia

butterato nel volto dal vajuolo.


v. n.

Stravac
patori

Slravacare, dicono
torta

gli

Stam-

n M

de Pariggi fiSte; Cenci cenci prima in sorte; Cenci


;
I

cose sue non sieno n

n logore, BrW: Diamanti artifziati,


vili,

Quando una pagina vien


V. Stralabi.

per non

falsi.

essere stala bene addirizzala e legata.

fioretto, chiaroansi nelle Cartiere

Stx'a'vaiii

di

qualit.
in

Stravaso
diconsi pure nelle
qualit,
misti
.

s.

Stravaso, Slravasamento
vasi
gli

Lo
di

sorte,

uscir fuori dai

loro

umori del corpo:

Cartiere

cenci

di

diverse
altri.

in-

Stravaso de sangue, de
sangue, di
bile,

bile, ecc. ; Stravaso

sieme
S %

gli

uni cogli

ecc.
v.
a.

Miih, tutte e stracce san d'amW .Am. cornine de stracce d' nn-a petsnn-a; Dir ira di Dio o ira dei d'alcuno, Dir corna d'alcuno. Graffiar gli usatti ad uno, Levar pezzi ad alcuno, Dirne le sette poste, vagliono Dire il peggio che si pu e che si sa d'una

^ San

Straved.de
Veder
nel
il

Di ma

contrario di quello

Travedere, Trasvedere: che . Ingannarsi

vedere, Parer di vedere.

Straveg-io add. Stravecchio, Tra vecchio. Vecchissimo.

Stravestise
'Mutar
saju.
la

n. p.

Travestirsi, Stravestirsi:

persona.

propria veste per non esser riconosciuto.


s.

S S

stragce

Fd

van all'aia o a Vtri V. ia. diventa nn-a strassa; Spiegazzare, Man-

Stx*azetto

m. Tragelto, Scorciatoia W.Scdft

756
Stz*eita<
n
Stretta.

STS
s. f.

STR
Lo
stringere.
Il

StrcUa, Stringimento:

Stringere e Strignere,

per Islrignere

sollo del

T.

mus.
finale

Nome

che

all'allogro

dei pezzi

d gencralmi-nte pi importanti delsi

torchio uve, ulive e sim.


Il

l'opera,

per

es. del finale,

dell'introduzione, del

sestetto, ecc.

Stretto

si

de pane; Battisoffiola, CosofBoIa, figurai, vale Timore, Paura e sim. Mette a-e strette Trovse a-e slrcilc % se V. A-e strette alia sua sede aifab. n a-e strcile do sacco; Essere al fondo del sacco V. Sacco. s. m. Stretto: Luogo angusto, di poca
,

Il

Parlando di calze, vale Diminuir il numero maglie in quei giri della calza dov'essa ha da rimaner pi stretta. a man; Dar una stretta di mano. de spalle; Risirignersi nelle spaile: Mostrare ridelle

"

pugnanza forzato acconsenlimento a checchessia. Fare spallucce: Ristrignersi nelle spalle per mostrare di non sapere cosa alcuna. i uggi ; Chiuder gli occhi, dicesi per Dormire, per Far la vista di non vedere, e figurai, per
Morire.
Sbirciare
:

larghezza.
Stretto. T. geogr. Quel passo,
fa

per cui

il

mare

strada a traverso a due terre fra loro, e

scernere con pi

Guardar con occhio socchiuso per difacilit le cose minute e lonla

cos mette in

comunicazione

due

mari, come
il

Lo
Il

stretto di Gibilterra, del Sund, di 31agellan, ecc.

-^

tane; proprio di chi ha

vista

corta.

l'argomento
vale

Stringere o Abbreviar l'argomento,

Presso

Militari

Luogo angusto, per


alla
sfilata.

quale

non pu passarsi se non

Streito

Il

add. Stretto, Angusto, Piccolo:


di

Che ha

poca ampiezza; contr.


Stretto,

Largo.

per Compresso con forza.

Il

1)

Il

Il

per Intimo, Confidente: Tenersi nave ad Orzare, Amico vento. vento. Avvicinarsi un vesti; per Segreto: f ho in stretta confeun V. Astrenze. Accostarsi conferenza. rensa; % Strcnzise Usar per Estremo, Grandissimo: Ho che pu; Strum. legno Stfeuzivi m. bisogno zugno de parldve; per Rigoroso Fratti de stretta osservansa; che serve per per mezzo ispremere checchessia. osservanza. per Pnrco, Assegnato, Scontorcersi, DimeStrepita, SoverchiaSiamo troppo
stretto.
stretti.

per Pigiato, Serrato:

Scmmo

troppo slreit;

Conchiudere, Far fine. il cuore, propriam. Mettere in angustia, in alTanno; figurai, dicesi anche Quando sentiamo un fortissimo puzzo: Gh' nn-a spssa chi fa streme 5 chu; Havvi lai puzzo che slrigne il cuore. 6 vento; Stringere il vento, in lerm. marin. equi-

chu; Strignere

.4ii(/os/rej7o;

vale

cio

colla

dalla

parte del

al

trovce

Strettire

vestito

Li

trovai

in

istretla

n.

p. Stringersi, Slrignersi

streito bedi parlarvi.

il

pi

si

e lalora Ristrignersi, Slrellojo:

parcit.

Ilo stretto

s.

di

si

slrigne

di vile, e

Frati di stretta

Sottile,

v. n. Dibattersi,
Il

Il

mente economo. Aggiunto a Parente o Cosa riferente a parentela, vale Propinquo,

narsi,

Agitarsi:

travolgere e ripiegar

le

memforza.

bra per vibrazioni nervose e per dolori acali.

Prossimano.

Streppa,

v.
coti

a.

Strappare:

Spiccare a

. de moneea;

Distretto di

moneta: Che ha pochi

S %

danari.

Levar via
d'in

violenza.

man;

Strappare, Schiantare:

Tr

di

mano

de peto

Stretto di petto, dicesi di Persona che

per difetto di struttura abbia il petto stretto, e per soffre d'asma o di simili mali.

con violenza V. Abbranca. S Chi troppo Via, a corda a se slreppa V. Corda, g Streppla con un; Romperla con uno, vale Non
continuarne l'amicizia. Adirarsi seco lu; e
volta
tal-

And
A

stretti;

Andare

stretti,

vale

Andare

uniti,

accosto.
streit'tiggi ;

Rompere

il

chius'occhi

V. Euggio.
fi-

Slreppse n. p.

S se de stretta osservansa; Essere stretto, gurai, vale Essere soverchiamente econome.


ti

V. Man. ^ Fiasco co collo streito ; Fiasco strozzalo. Tegn streito; Tenere stretto. Serrare; Stringere colla mano. S Tegnise streito ; Tenersi stretto : Tenersi accosto,
stretto de

Streppalballe Streppata,
s.
f.

promessa. Strapparsi, Rompersi. V. Streppin.


patto o
la

Seccata, Seccaggine, Secca-

man

tura V.

Seccata.
v.
a.

Streppella
parsi

Malmenare, Conciar male,

Guastare, Scipare. S Streppellse un do, nn-a

gamba,

ecc.; Sci-

un

dito,

una gamba,

ecc., vale Lacerarseli.


lociiz. alla

Non
S

allargarsi.
;

Streppelli
alfabetica.

CAj V. questa

sua sede

o strozzato vale Serrato forte addosso; che anche dicesi Vestilo


Vesti streito
Abito
stretto
,

Streppin
fistole:

s.

m. Seccatore, Seccaggine, Seccaimpronto, importuno, increscioso. m. Stroppo. T. mar. Anello di

fatto

a miseria.
s.
f.

Uomo
s.

Stremiia;
Voce
del,

Snono

di

campana

stormo.

Streppo

contado.

Sti*emio add.
contado.

Spavenlato, Impaurito.

Voce

dei

Stx'enza^g'e
panno,
dietro
di gallone

s. f. pi. Falde : Due strisce di o daltro, formale una por parte

la cassa d'nn bozzello oti il girone d'un remo per tenerlo fissato collo scalmo. Piggito in lo streppo; Averlo o Pi*'S Avello gli'arlo nel fagotto. Modo basso V. Aveilo in t'n p sotto la voce P.

cavo cho abbraccia

ciascuna
fascia

spaila

al

gonnellino,

ovvero a

Streppon
Il

una larga

Strenze

che ne cigne la vila, por sorreggere il bambino, onde avvezzarlo a reggersi da s e camminare. I sanesi dicono Dande. v. a. Stringere e Strignere: Accostar con violenza e con forza le parti d' una cosa insieme ovv. l'una cosa coli' altra.

s. m. Strappata: Stratta violenta. Lacerazione sbita e violenta d'una parte del vestimento o d'altro panno che s'impigli in un chiodo, sterpo o ullro; ed anche II punto ove checchessia strappato, che in lai

Strappo:

caso diccsi anche Strappatura.


Il

Spino, Sterpo, Slerpone.

Voce

del contado.

<

STR

STR
non restino offese dal anche pi liscio.
filo,

757
e questo

de brilla; Strappata di briglia, Sbrigliata, Sbrigliatura, Sbarbazzata: Traila di mano che si fa per reprimere il cavallo e tenerlo d postura.
s.
f.

ne riesce
Gnaltero:
cucina.

Streppona
Voce
del

Strig-g-iGn
Colui

de cnxinn-a
le

Spinajo, Spineto,

Prunajo.
-j-H

che

fa

infime

faccen^le

della

contado.

Sti*uppa<

s. m. Strupo, Stormo, Turma, Torma, Frolla, Banda, Drappello: Moltitudine di persone insieme ad'male. de bu, de vacche, de cavalli, ecc.; Armento,

Struppo

Mandra. de fgoe, de crave,


capre, ecc.

ecc.;

Branco

di pecore, di

Strexia. Streacio
Stria,
s,

siruppe V. qnesta locuz. alla sua sede alfab. V. Strixa. add. Arsiccio, Arso, e dces per lo tratto dal sole pili del Grano disseccato a un troppo caldo. Voce del contado.
f.

Nel feram. G'iattera, e molto meglio Fregona. Anlicam. dicevansi da noi SlriggioinQaei cenci che le donne si mettevano ai fianchi sullo la gonnpi'n onde farli comparir pi tondi e pi grossi. <la gassi; Collare di difesa: Un pezzo di corda Molti pezzi tenuti e legali insieme, che si mettono al di fuori della ruota di prua delle scialuppe, canotti altri piccoli legni, per impedire che non siano danneggiati. da pialli; Strofinaccio W.Strassdn.
.

Strilla

Strillan
Slriscetla
di

V. n. Strillare, Stridere: Metter urli, Gridare quanto se n'ha nella gola. s. m. Laccello, Coreggiuolo. T. calzai.

Strega,

Maliarda, Fattucchiera, Fat-

cuojo a guisa di nastro ad uso di


scarpe.

tncchiara, Saga, Sortiera:

Nome

generico
si

di

Donne

allacciare le

favolose, fnte immortali, alle quali

attribuiva

Strillili

s.

m. Ferlino, e

in

Lomb. Frollino:

potere soprannaturale e malefico.

Strega, Ancroja,

si

dice anche delle

e bruite; e parm. di

Donna

sottile

Donne vecchie ed accorta, ma

Scontrino di rame, ottone, latta o allro fatto a foggia di moneta, che si d ai facchini per riscontrare il numero delle sacca di grano, dei
barili

Stricoo

con tristezza; altrim. Strega spettinata o pettinata, T. pirotecn. e dell'uso. Sorta di razzo matto che corre rapidamente per aria a zig-zag. s.m. Filetto. T. se//o;. Specie d'imboecatnra, dalla quale partono due coreggiuole che, tirate ed appiccate al sellino del finimento de' cavalli di carrozzarne tengono sollevata la testa. Stricli. s. m. Carabina rigata: Archibugio che ha la canna rigata all'indentro; si carica spingendovi a forza la palla in fondo con un mazzuolo acci faccia maggior passata e tiri pi esatto. cacciatori tirolesi. molto in uso fra
n Strega.
i

di

vino od altre mercanzie agli stessi conall'altro.

segnate per trasportarsi da un luogo

Strina
n

v.

a.
il

Abbronzare:
fuoco nella

ciare che fa
delle cose,

Quel primo abbrusuperficie ed estremit

Abbronzare, e nell'oso tose, anche Avvampare: ferri da Quell'abbronzamento che producono stirare troppo caldi sui pannilini o sim.
i

pollastri; Abbrusliare, e in qualche parte della

Tose, anche Strinare: Quel mettere alquanto alla fiamma i polli o altri uccelli pelati, per tr via

Strie
alto

Melanzio, Gittajone. T. bot. Nigella damascena. Pianta che ha lo stelo


s.
f.

pi.

Nigella,

quella peluria che rimane loro

6 pei a-i cappelli;

dopo levate le penne. Abbruscare e Abbrusliare. T. cappell. Quel bruciare che si fa con fiamma
paglia certi
peli

un palmo e pi,

striato,

ramoso;

le foglie
i

di

troppo lunghi d'un cappello


in disuso.

alterne, sessili, molto finamente intagliate;

fiori

nel manipolarlo.

Operazione oggi andata

d'uo celeste pallido, grandi, solitarj, terminanti, con l'involucro mnltifido; il frutto globoso, rotondo, quasi intero, d'un
trovasi fra

nn-a persnn-a; Scjltar uno, dices metaf. del Prendere a prestito da uno qualche somma o
Contrarre con esso qualche altro picciol debito d'interesse, n quindi restituirla o soddisfare al suo dovere.

sa di fragola. Fiorisce dal giugno


il

odore aromatico che al settembre; grano ed comune ne' campi.


f-

Strigr^ri^

s-

Streggbia, Streglia e Striglia:

Strinoa
fatta
al

s.

f.

Stringa,

Aghetto:
di

Cordellina

o
di

Strum. composto di lame dentate di ferro, fermate sopra una cassa parimente di ferro, e impiantato pel codolo in un manico di legno; serve
a stregghare
n
i

Cordoncino con puntale


allacciar stivaletti,

metallo, per uso

busti, ecc.; se la Stringa

tmbolo, dicesi Passamano.


V. a. Stringare,
s.
f.

cavalli

e simili

animali,

Sti'ing-
dell'uso.

Coartare, Costringere.
T.

Siregghiatura, figurai, vale Rabbafifo. Risciacquata,

Striug-he
La
p.

pi.

Stringhe.

tonnar. e

Lavacapo V. Lavata de
percosse e sim., onde:

testa,

pelle che si trae dalla mascella ia-

n Carpicelo o Rifrosto di busse, di picchiate, di

feriore del tonno.

D a

striggia; Picchiare,

Strinoli
S
ciaticcio.

pass. Abbronzato, ecc. V. Strina

Bussare, Tamburare, Tambussare, Zombare, Percuotere, Legnare, Bastonare.

ne' suoi varj signif.

Ghe sa de strinu;
s.

Ci pute di bruciato, di bra-

Strig-g-i,
n

V. a.

Strigliare, Stregliare, Streg-

ghiare: Fregare e ripulir colla striglia,


Stropicciare, Strofinare, per similit. Fregare col

Stx*ionezzo

m. Stregoneccio, Stregoneria,
lai.

Mala, Fattura, Fattucchieria, e alla

Veneficio:
di

cencio
forbire,

sim. quelle cose che

si

voglion ripulire

come

stoviglie, rami, ecc.

Opera chimerica supposta soprannaturale e di demonj.

streghe

S Striggise n. p. Strebbiarsi, Lisciarsi, dicesi di Quello che fanno le donne in lisciandosi.

Strisela
di
t)

v. n. Strisciare:

Camminare con im-

Strig-g-iajua
Pezzetto
stretto
in
'

s.

f.

Slrisciatojo

Struscia:
si

peto stropicciando e fregando leggermente il terreno come fa la serpe; ed ove volessesi parlare
essa, Reltare e alla
figurai.
lai.

di

panno per
le

lo

pi lano, ebe

tiene

Rpere.
rasente con impeto;

fra

dita della

mano

sinistra, ripiegato
si

Strisciare,

Passar

due, e in quella ripiegatura


nell'innaspare
,

fa

passare

il

filo

nel

dipanare, e

Dell'addop-

Rasentare, Radere,
e Strisciarsi, metaf. per Umiliarsi dinanii ad

piare.

Lo

slrisciatojo fa riparo alle dita, sicch

uno ed adularlo.

768

STR
stare,

STU
Rompere
:

Nel giuoco del Tresette giuocato in quattro, Accennare al compagno, strisciando la carta sulla tavola, ch'egli ha ancora nelle mani vane carte di quel seme che giuoca, ovvero Quando il compagno si marcato in un seme, accennargli, strisciando, ch'egli prima giuoca le sue carte franche e che poi ritorner a giuocare sul seme marcato dal compagno. Slriscise nn-a verdinn-a; Dare una strisciata, una arcata, un tiro V. Verdinn-a. Striscia; s. f. Migliarola: La qualit pi minuta de' pallini da schioppo.
tt

m'ha strosciu
Rompere con
i

tutte e ca-

rghe; Mi scassin
Il

tutte le seggiole.

Schiantare, cio

violenza:
; 11

vento

6 l'ha strosciu tutti


tutti

erboi

vento schiant
la

gli

alberi.
:

Dinoccare, Dinoccolare

Dislocare
dito.

nocca o

la

giuntura del collo o simili:

m'ha strosciu

un

d'io;

Mi dirocc un

$ Stroscidse un d'io; Dinoccarsi un dito: Slogarsi la nocca d'un dito.

Strosciu
I)

p. pass.

Scassinato, ecc. V. Stroscia

ne' suoi varj siguif.

Strfog-g-etto
Strfg-g-ia Strfg-g-io
sia di
s.

s.

m. Sgualdrinella,

dccsi

Aggiunto
dicesi
Sfilato.

Persona

vale Guasto

ne' lombi

per dispregio di Giovanetta di costumi degradati. V. AstrSfggi,

Slombato, Dilombato, Direnato, Sciancato,

m. Garbuglio, Guazzabuglio,

Strug-g-ia

Pasticcio: Opera fatta alla peggio,

Struello

donnesco malfatto, ricamo o d'altro simile, n Ciabatara, Ciaba.teria, Ciarpa, Bazzicatura: Cosa di poco conto; ed usasi generalmente nel plur. n Sgualdrina, Baldracca, Ciccantona, Cantoniera: Donna di mal affare, Donna di partito. Stx*c>f5^g>iii s. m. Cianfruglione, Abborracciatore: Che non fa nulla bene e acconciamente.
n Pottiniccio: Qualsiasi lavoro
calza, di
H

Struffolo. T. scult. Batuffolo di cenci o Strofinaccio coperto di foglia sottilissima di piombo, di cui si servono gli scultori e marmoraj per

Strnello
piur.
in

Y. Striggia negli ultimi due signif. s. m. Storno e Stornello. T. ornit. Sturnus vulguris. Uccello del genere degli Storni che ha il becco giallo-zolfino acceso, l'iride scura; tutte le parti del corpo, di color nero con macpiedi castagni, le unghie nere. chie bianche; Abita le praterie umide, le sponde de'paduli, ecc., particolarmente ove popolano molti bestiami vaccini e cavallini. Vive d'insetti e lombrichi; fa il nido nella cavit degli alberi e sui tetti delle case. Di passaggio in primavera e autunno. uccello che impara facilmente a parlare. Stornello, e comunem. al s. m.
i

dare

il

lustro alle statue o

marmi, stropiccans.

Stornelli,

diconsi

Certi motti e sentenze

dovelo sopra con ismeriglio.

rima, di tre versi massimamente, che altersi

StrmTbo o Strmlbolo
e

m. Strombo
Pesce
di

natamente
altro,

cantano

da' campagnuoli

pi che

Slrombolo. T. iuiol.

Auxis

bisus.

trattano per lo pi cose d'amore e satifatta

mare

del genere digli Sgombri, lungo

28 centim.
color

riche.

- Crocchia, Cantilena
a

da molti in-

e largo i.

Ha

il

corpo rotondo,

la pelle di

sieme

crocchio,
s.

lurchino-scuro;
del tonno,

la

sua carne, che somiglia a quella


pi ordinaria, ha un sapore

Strscio
e di
fiori,

m. Torso
pi

e Trsolo: Fusto d'alcuna

ma molto

pianta solamente nella


e

sommit
si

vestito di foglie

poco gradevole, che per rendere meno cattivo bisogna tagliar lo strombolo a rocchj e metterlo, prima di cuoceie, a bagno in acqua fresca acci dia il molto sangue di cui abbonda la sua carne. Di passaggio nel liltorale ligure dai primi giorni di giugno a tutto il mese. Stir^uscio s. m. Stronzo e Stronzolo V. Gal-

comunem.

dice de' cavoli.

Strsso

s. m. Struzzo e Struzzolo. T. ornit. Struthio camelus. Uccello dell'ardine de Corridori, ed il pi grande di tutti gli uccelli. Ha due sole dita per ciascun piede; la parte superiore della testa nuda; la gola e il cullo coperti da

una lanugine simile

al

pelo;

le

altre

parti

del

S
*'S

liiscio.

de cu; Torso e Trsolo V. Strscio. d naso in i'n strnscio; Dare meta V. Naso.

D
Fa

in

una

strnsci ci grosci che o cu; Distendersi


il

corpo lanate. Le ali di esso non sono che rudimentali ed inutili al volo, ma le penne che le vestono sono oggetto di lusso e si vendono ad allo prezzo. uccello velocissimo al corso, quadrupedi. e dicesi che superi quello di tutti
i

1
'

pi che non
baglia, e vale

lenz'iolo.

Modo

dell'infima ple-

Pansa de strsso; Venire


di

di

struzzolo, si dice

Spender pi che l'uomo non pu. Strousoi; s. f. Torsolata : Colpo dato altrui con un trsolo che se gli lanci V. Strscio. V. a. Storpiare e Stroppiare : Gua-

Strto

Persona insaziabile nel mangiare. majale fatto s. m. Strutto: Grasso di struggere al fuoco e colato, che poi si conserva in
vesciche per uso specialmente di cucina. - Diconsi Ciccioli e Siccioli Gli avanzi di pezzetti di carne
di

Stroppia
star le

membra.
si

Storpiare e Stroppiare, dicesi anche in Pittura


e in Scultura Ogniqualvolta che non

osservano

Strxa
zolo che

majale dopo che se ne tratto lo strutto. s. f. Bacacelo: Quel rimasuglio del bozresta
nella
calJ.ija

le

dovute regole e proporzioni.


le

dopo
trova

la

tiratura,

e parolle; Storpiar

parole, vale Alterarle e


i

detto cos dal baco

che vi

si

rinchiuso.

pronunziarle erratamente, che

Latini dicevano

Di esso
Ritrcelo.

si

fanno Siringhelle, in dialetto nostro


a.
s.

Strppiu
Stroppia.

Verba depravare. un travaggio; Sconciare, Guastare un


p.

lavoro.

Stucca
di

v.

pass, storpiato e Stroppiato V.

Stcoad.0
siiirchi.
s.
s.

Stuccare V. fnstccd. m. Stuccatore: Artefice che lavora

Storpiato e Stroppiato, usato

come

sost.,

Persona

a cui per malattia o per rottura o per altro si sono torte o racconciate le gambe per modo che

Stuccia Stccio
sta:

m. Astucciojo: Artefice che fa astucci. m. Astuccio, Sluccio, Custodia, Bualla

Guaina o Casseltina adattata


si

figura e

non possa

usarle.
V. a. Scassinare, Sconquassare,

grossezza d'alcuna cosa che

vuol tener dentro

StroMoi;

Gua-

per custodirla.

STU

SUB
H

759

de posate V. Posata.
di occiali; Custodia: Specie d'astuccio per riporvi
gii

Stucco

occhiali onde non s spezzino. d lihbro; Busta. s. m. Stocco: Tufo polverizzato e impastalo con olio di lino o di noce per riturar fessure e fermare le lastre de' cristalli nelle cor-

e pia comunem. Stufetta, dicesi anche stanza tenuta calda colla stufa o altramente. Stff, V. a. Stuccare: Venir a nausea, a fastiStufa,

Una
dio

e dicesi tanto de' cibi che inducano nojosa

saziet,

quanto

figurai,

di

qualunque

altra cosa.

fino S Stffse n. p. Stuccarsi: Nausearsi, Saziarsi alla noja.

rispondenti
n

intaccature,

StfiPo

o'id.

Stacco, Ristucco, Infastidito: Sazio

Stocco

Pasta formata di calcina e polvere di mar-

nojosameule.

mo
n

finissima per far ornamenti e figure di rilievo,

Stfifu
e cotta in

s.

m.

Stufato

Carne

tagliala a pezzetti

per

Una

mistura di mastice, rena e polvere

umido.

di

marmo

per

commettere insieme

pezzi

di

Stug-g-ia,

statue rotte.

Ommo

de sfcco; Boto, Fantoccio, Merendone,


fasto:

s. f. Stoppia : Quella parte di paglia che rimane sul campo segate che sono le biade; ltrim. Seccia e alla lai. Stipala.

Bel cero, Bel

Uomo

stupido,

balordo,

Stpefeeto
gliato, Attonito.

add.

Stupefatto, Stupito,

Maravi:

Studente
presso

buono a nulla. S Resta de stucco V. Rest.


s.

Stup
studia
H

V.

n.

Stupire, Stupidire, Stupefarsi

Em-

m. Studente: Giovane che


,

piersi

di stupore,

Altamente maravigliarsi.

l'Universit

scuola. Preso

o liceo o in qua'che altra per assolulam noi intendiamo per

Stupefare, usato attivam. vale

Empier

di stupore,

Render

attonito.
s.

Sbalordire.
f.

eccellenza Quelli dell' Universit.

Stpiditae
Dar opera
alle

Stupidit, Stupidezza, Insen-

Studia/
lettere,

V. a. Studiare: Propri-im.

satezza, Stolidezza: Qualit astratta di chi stupido.

alle scienze; e generalm. Attendere a qualunque cosa: ildia moddo de fa moncea; gli studia il modo di far danari, n Inventare, Immaginarsi, Ideare Cose diascoa 5 l' andcelo a studia f Che diavolo egli and a immaginarsi? a memia; Imparare a mente V. Impara. in sc carte; Studiar sul libro del quaranta: Sprecare il tempo al giuoco delle carte. nn-a persnn-a; Studiare una persona, figurai. Farvi uno studio sopra per Ijene conoscerla. S Chi troppo stdia matto diventa; Chi troppo Studia matto diventa. Prov. popol. di manifesta
:

Stpido

add. Stupido, Stolido, Insensato, Ba-

lordo, Trasognato, Ottuso.

Stp

s. m. Stupore: Gran maraviglia, Stordimento d'animo in vedere o sentire cose grandi

e maravigliose.

Stssie.
Incitare,

v.

a.

Stuzzicare, figurai. Stimolare,

Provocare, Irritare.
V. a. Nettare, Forbire.

'Stuzz;

Voce

della plebe..

S
H

V. Nettezza. V. n. Sudare: Mandar fuori il sodore. Sudare, dicesi anche di Qualunque altro umore che traspiri da checchessia. a fa nn-a cosa; Sudare intorno a ona cosa,
checchessin.

verit, al quale potrebbesi

talvolta

sostituire

il

vale Metter fatica, stento, pena, travaglio a far

dettato italiano Chi

troppo studia

manco

studia

troppo studiare logora la sanit). D da s/di; Dar grattacapi, Dar da pensare: Mettere in travaglio, in pena, in pensiero.
(perch
il

% Stdise n. p. Stadiarsi, Industriarsi, Affaticarsi: se studia de piaxei a-e pers6nn-e; Egli si


Studia di

do testa a-i p; Esser lutto molle di sudore. Esser tutto un'acqua, Esser tutto sudato o sodante. sangue; Sudar sangno ed acqua, Sudare di bel gennajo, figurai. Usar tulli gli sforzi per venir
a capo di checchessia.

piacere alla gente.


s.

Fa s nn-a persnn-a;

Far sudar uno,

fi-

Stdio
mente

m. Studio:

Applicazione

fissa

della

alla

cognizione delle cose onde impararle,

gurai, vale Dargli molto da fare e da faticare. pu piscia in letto e di ch' l'ha su V. Letto.
V. a. Superare, Soperchiare,

Lo

studiare.

Su1>a/cc
La scienza medesima che
si

Vincere:

Studio: L'arte o

l'og-

Rimaner superiore, Sopravanzare, Sopraslare.


8 Subaccse n. p. Seppellirsi, Ascondersi, Occultarsi. Voce nostra ani. e figur.: Re tende eran

getto dell'applicazione. n
n

Luogo
Il

luogo

Stanza ove la stanza,


i

sta

studiare.

dove

gli

avvocati,
i

desteize e
l da-i

a siaccse Se n'andava ro
;

so de
il

procuratori e
N

nolari stanno a ricevere


i

clienti,

monti

Eran distese

le

tende e

sole

a stodiar le loro cause, scrivere

loro atti, ecc.

andava a nascondersi dietro


della Gerus. liber.J.

ai

monti (Traduz.

In pittura e scultura

tratto dal naturale

Ogni disegno o modello che serve di preparazione alle

Su1t>affi.tt,

V.

a.

Sabaffitlare: Affiliare

o Ap-

opere da

farsi.

Manda un

Diligenza, Industria, Cura. abito a stdio; riandar un vestito sim. a leggere o a studio, vale Impegnarlo.
Figiirat.
p. pass.

pigionare ad un altro tnlla o parte d'una casa affittala per s; altrim. Sollogare e Sallogare.

Sul>a.ltex*iio
da un
altro,

add. Subalterno: Che

dipende

Stdiu
n

Studiato V. Studia.

Studiato, Ponderato, Accurato, Coltivato.

Subordinato, n Subalterno, nella Jliliiia aggiunto d'Uffiziale, per distinguerlo dall'Uffiziale superiore.

Ricercato, Affettalo, Artificiato.


far caso,

Su.1>asta.
far conto,
all'asta

s.

f.

Subasta, Sabastazione: Vendita

Daghe do sfdiu; Non Non curare una cosa.


s.
f.

Non

o all'incanto.
V.

Sul>ast,
pi
all'iocanlo.

^ubaslare: Vendere all'asta o


n. Subentrare, Soltenlrare:
in

StiTa.
di

Stufa: Specie di cassa per lo


e talora

terra cotta,

anche

di

lamierone, con

Sul>entx*,
"

v.

En-

focolare strettissimo da chiudersi con


tellino

uno spor-

trare in altrui loogo o

di

lamiera. Vi

si

accendono dentro legna

Subentrare
Y.
a.

luogo di checchessia. Soltenlrare: Venir dopo, Succedere.

si

riscaldano l stanze.

Sb

Sabire, Dell'oso cornane Sopportare,

760

sue
Pa-

SUO
zucche spcclie dicesi Scorza o Corteccia la Polpa, cui centro occupalo dalla Rete o Buzzo il (pansa da sacca) che ritiene semi (armelle). Zucca, dicesi di Popone, Cocomero o allra simil frulla che riesca scipita e senza sapore. per Vaso fatto di zucca vuotata ad uso di tenervi dentro aceto, vino ed altro. per Una zucca pur vuota simile alla suddetta per uso di appiccarla al corpo allorch s'impara
;
i

Sostenere, Sollomeltersi, Sottostare; e talora

tire,

Sofferire.
i

castigo,

exammi;

Soggiacere

alla

pena, agii
Il

esami.

Su1bissa<
potto

me

V. a. Rovinare, Guastare : Questo capl'han subiss; Questo cappotto me

Il

l'hanno rovinato, n Usato in senso neut. vale

Tempestare, Impersossopra e sim.

Il

versare, Far fracasso, fletter

Su'bisjso

Cose subissati de l? Che tempestano di l? s. m. Nabisso, Fistolo, dicesi a Fanciallo elle mai si ferma e sempre procaccia di far qualche male, ed anche di Giovane insolente che guasta e chiappa. n Sabisso e Subbisso Gran quantit : Gke n'a un subisso; Ce n'era un subbisso. ^ Fd d subisso d'nn-a cosa; Malmenarla, Goa:

Il

a nuotare. T- Figurai, usasi per Capo.

S Beivc a scca; Bere indigrosso, vale Credere facilmente quanto altri dice senza ricercar di piii. Cavi de scca;

Cime

di

zucca V. Cavo.

Donna, scca
Y. Cioula.

e giula

nd sdn grazia de Dio

starla.

Rovinarla.
avv. Subito, Di subito, Subitamente, Di
In o

S se nn-a scca o nn-a scca vua ; Essere una zucca vuota o una zucca al vento o una

Sbito
trailo,

Ad un

tratto, Incontanente,

Imman-

bollo. Issofatto, Di brocco. Repente Di repente, Detto fatto, Senza indugio, Senza frappor dimora. Di colpo. Slblima' v. a. Sublimare, figurai. Far sublime, Aggrandire, Innalzare con iodi. Il Sublimare, in Chimica dicesi Quell'operazione,
tinente, Di

zucca da sale, dicesi figurai, di Persona vana, che non abbia in s sapere, abilil e prudenza. S Non ave de cervello in scca ; Non avere cervello in zucca. Aver poco sale in zucca, Aver la zucca vuota, lo stesso che se nn-a scca

per mezzo della quale a forza del


volatilizzare una sostanza solida, che

fuoco
si

si

fa

raccoglie

vua V. sopra. s. m. Zaccajo: Campo seminato di zucche. Scca. s. f. Zucca candita: Zucca tagliala a fette e messa in conserva di zucchero. s. m. Grillolaipa. T. zool. Grillus aeheta

Scca

Soc
e sei

attaccata e condensata alla parie superiore dell'ap-

grillotalpa. Insello di color castagno, di corporatura alquanto simile alle cavallelte, con quattr'ale
piedi
e
il

parecchio a ci destinato. Sl>liiiia>to s. tu. Sublimato, dicesi da' Chimici Il sublimato corrosivo ossia II muriato di

ventre coperto d'una finissima

peluria. Abita sotterra ne' luoghi coltivati e grassi,

mercurio

al

nsassimo grado d'ossidazione.


s.
f.

e rode
subli-

le

tenere radici delle piante, specialmente


e perci dicesi anche

Slblima<zin

Sublimazione: mare V. Sublima nel 2 signif.


s. f.

Il

delle zucche;

Zuccajuoia.

Scca.
in

s,

f.

Capala: Percossa che

si

d col capo

Sublimi tae
lo

Sublimila, Eccellenza; e per

checchessia V. Testa.

pi Ci che atto a desiare ammirazione.


V. a.

Succaeu,

(Amj; Miele
di

zuccherino. Miele di
mielato,

Sul>oi*dLiuL

Subordinare: Costituire uno

zucchero, Stroppo

zucchero, Liquor

dipendente da alcun superiore. s. f. Subordinazione, Subordinamento: Dipendenza da superiore. 6albox*ii< v. a. Subornare: Persuadere o Insligare di nascoso a mancare al proprio dovere,

Subordiuaiziu

Socao
*'ii

chiamasi da' Farmaceuti II miele di zucchero allungato con acqua. s. m. Zucchero: Materia dolce di color

Subornare, nella Milizia SofSar l'insubordinazione


Incitar
i

soldati

alla
s.
f.

ribellione.

bianco che si cava per via d'espressione dalle canne della pianta chiamata Caniiamele. In modo basso e del gergo, dicesi per Danari: l' ommo chi ha d sccao ; uomo che ha
danari,

Su1>0]ma<ziii

Subornazione:

Il

subor-

nare. L'indurre altrui a mal fare.

Subornato
tt

s. m. Subornalore: Colui che induce altrui a mal fare, Snbornalore, nella Milizia Colui che induce il soldato a mancare al suo giuramento, al dover suo.

uomo

ricco,

danaroso.

Scoa^

Zucca: Frullo grossissimo d'una pianta cui fusto sale contro i corpi vicini, cai s'avviticchia, ovvero va strisciando lentamente sol terreno. Ve n'ha di molte variet, altre mans.f.
il

erbacea,

%erecce (Cucurbita pepoJ,a\lre no, le quali prendono diverso nome giusta le diverse qualit e

canto; Zucchero candi o candito.' Lo zucchero rassodalo e raffinato col cimento del fuoco. de gicerave; Zucchero di barbabietole. de fcccio; Zucchero di Cuba o d'Avana: Zucchero bianco o rosso che ci vien dall'isola di Cuba, e specialmente da! porlo d'Avana. Suol portarsi in casse, che noi diciam Fecci, donde l'espressione Sccao de feccia. de loete; Zucchero di latte: Zucchero che si ottiene facendo evaporare il siero di latte fino aNa
consistenza di sciroppo, e facendola poi cristallizzare.

forme, come la Zucca bianca o fralaja (Cucurbita pepo maxima); la Zucca popona o gialla (Cucurbita oviformisj; la Zucca a berlingozzo
a pasticcinn o a corona,
la

di

'cstra;

bile

nell'acqua, e

sapore scipito e terroso, poco soiasi osa in medicina.


fioretto.

Zucchero
e

quale a spicchj

in pan; Zucchero
raffinalo

in

pani, dicesi
in

Lo zucchero
di

(Cucurbita melopepo); la Zucca da p^sci o da pescare (Cucurbita lagenaria); la Zucca a tromba (Cucurbita lagenaria oblunga); la Zucca fiaschetta, la Zucca a perina, la Zucca a berretto turco, la Zucca bernoccoluta, ecc - Le parti della zucca sono il Gambo, il Fiore, che la parte
oppoctt
al

pile;

assodalo e ridotto

forma

cono.

Zucchero pile, dicesi nell'uso commerc. Lo zucchero in pani sialo rotto e pestato, per non essere i pani riusciti alla dovuta perfezione. raffinu; Zucchero di pi colle o raffinalo. rozu; Zucchero rosato: Conserva di zucchero
bollito

gambo;

la

Buccia, che parlando di

con infusione di rose.

SUE
%

SUG

tanta

7i

l'

tanto sccao;
dcesi di

tanto zncchero,

SfTo
n

s.

m.

Ciuffo,
alla

manna,
portuna
S

Cosa qualunque che

ci sia

op-

soprastaano
degli altri.

fronte e che

dimin. Ciuffetto: Capelli che sono pi lunghi


sul

Canna

in caso di necess(. de sccao; Cannanit'le V. Canna.

Ciuffo, pel Pelo

S Cose

ha da fd

d sccao

rozu co-i berlOeli V.

che hanno

capo alcuni animali.

Bn-ldo.
S Mesccid sccao rozn co-i hertdeli V. Bertdelo. S JUotlo de sccao; Zolletla di zucchero V. Motto.

per Quel gruppo di penne pi lunghe delle altre, che certi uccelli hanno sul capo.
la

S Acciappd a forlnn-a pe-o sffo ; Tenere fortuna pel ciuffo, vale Averla favorevole.

Succede

ChiaPurgarlo col fuoco. v. n. Succedere: Entrare nell'altrui luogo grado o dignit, n Succedere, per Ereditare, Divenir erede, Venire
rirlo,

% Raffin 5 sccao; Rafinar lo zucchero:

SufFi-a>g>.

n. Suffragare: Giovare, Esser Quadrare, Persuadere, Capacitare. Sg'a.o s. m. Sghero, Sghera e Svero. T. boi. Quercus suber. Pianta che ha il tronco alto 12 in i3 braccia, raramente del diametro d 1, ra-

v.

uiile; e figurai.

nell'eredit,

per Accadere, Avvenire, Darsi il caso. Addivenire : De volte succede che ecc.; Alle volte succede che ecc'.
s.
f.

Sacoession
tenlrare
al

Successione: Diritto
effetti

di sot-

possesso degli

lasciati

da un.

defunto; ed anche Gli


successione.

effetti

stessi cadati nella

Successo
Suoclxa,
lo

s. m. Successore, Succeditore: Colui che succede. Che vien dopo o tiene il laogo che prima era occupato da un altro. n Successore, per Erede.
s. f.

moso, con la scorza fungosa, le foglie ovato-bislunghe, con denti a sega, feltrate al di sottjo, frutti o ghiande persistenti, sopra pezioli corti, simili a quelle della quercia comune. Fiorisce nell'estate, ed indigena nell'Italia, nella Spagna, ecc. Si dislingue in due variet: una colle foglie strette, lanceolate e sempre verdi, e l'altra con le foglie ovate, che cadono nell'inverno. La corteccia d qoesta pianta, che ha il nome medesimo, leggerissima, e serve a tener a galla checchessia o ad altri usi V. Natta.
i

Sug-g-er
t)

v. a.

Suggerire

.Metter in

conside-

Zuccheriera: Vaso, in cih

si

tiene

razione. Proporre,

Su.cc]xetta<

zucchero per l'uso quotidiano della casa. s. f. Zucchetta. Dira, di Zucca: Pici-ola zucca; e coinunem. da noi dicesi d'Una

Suggerire, per SofiBare o


quel

che

si

ha a dire,
s.

Rammentare sotto voce come si pratica nelle

commedie

e sim.

zucca vuota e seccala ad uso di tenervi aceto, vino e consimile liquore.


s.
f.

Sug-g-erit
Rammenlone, die rammenta
tazione,

m. Suggeritore, Rammentatore,

Sollone: Colui che nelle


la

comme-

Scclxettiuzi-a<
di

Zacchellina.

Dirain.

parte agli attori.


s. f.

Zucchetta.
s.

Scchiu m. Zucchettino, Zucchino, Zucchetto: Piccola zucca tuttora in erba. Succido add. Scido, Sdicio, Sudicio, Imbrattato,

Sggestin
Suggestivo

Suggestione, Stimolo, Ten-

Istigazione.

add. Suggestivo: Aggiunto che

delie persone; ed opposto a

Sporco, dicesi comuncra. de' panni lini Netto e Pulito.


v. n.

che SI d per lo pi a Interrogatorio o lalerrogazione. e vale Che ingannevolmente trae altrai di bocca ci che non avrebbe detto,

Succomtoe

Succombere

Soccombere:

Suggio

s.

Soggiacere, Restar perdente.

Sccn
Zoccolo.

parte del telajo da tessere


di cervice dura,

m. Subbio: Grosso cilindro che fa per lo pi ve n'hanno


;

s.

m. Zuccone:
nulla;

Uomo

Che non intende


Dormiglione: Chi

Capaccio,
assai.

Tempione,

dorme

Sccotto V. sopra Scchin. Sudalo m. Sudario: Quella


s.

che portano

frati

5 Sunto Su lio ; Il nel quale rest impressa S Piggid sudato Sudare.


;

specie di veste invece di camicia. hanlo Sudario Quel panno lino,


alla pelle
:

Sg-o

due: l'nno, che sul di dietro, porta l'ordito pronto ad esser posto in opera; l'altro, che sul dinanzi, serve a ravvolgere il tessuto di mano in mano che lo si fa; e questo dicesi Snbbiello ed anche Carretta. Sacco e Succhio: Us. m. Sugo, Suco,
raore delle piante germoglianti che, attratto pei
pori dalle radici, circola per tutte le parti delle

l'

immagine di N.

S.

G. C.
I)

piante stesse.

Fare nna sodata,

figurai, vale

Sugo, Suco, Succhio, per

Umore
Il

altres

che

si

trae dall' erbe, da' frutti e da altre cose spremute.


Il

Sda.ta.
tica

s. f. Sudata: li molto sudare per fadurata o per lungo e accelerato cammino.

Sugo, metaf. per La sostanza,

sostanziale. L'es-

Suddia^couo
diaconato.

Fd nn-a gran sudala; Fare una sudatacela: Prendere un grandissimo sudore (Tomu. Giunte). s. m. Suddiacono, Soddiacono, Soilodiacono: Quegli che ha l'ordine del Suds. m. Saddto: Quegli che sotto signoria di principe o di repubbliche aristocratiche; altrim. Vassallo.

senziale d'un libro, d'un concetto o di cosa simile.

si

de carne; Sago: Quell'intinto di carne, con che condiscono tagliolini, lasagne ed altre paste
asciatte.
;

Sddito

all'

de passa o de vigna
ischerzo
II

Sugo

di vile,

d icesi per
:

vino.
del letame
le

d liamm-e ; Sugo o Liquor

Le acque
quali

immonde
vono ad
di

della

palude del letame,

ser-

innaffiare di
il

Suddividde

tempo

in

tempo

colla pala

v. a. Subdividere, Suddividere, Soltodividcre: Dividere nuovamente in pi parti

legno

letame per maturarlo.

ci che era gi slato diviso.

Suddi^ixiu
visione:
Il

S Discorso sensa sugo; Parlare senza midollo, senza sostanza: Parlare sciocco, insulso, scipito.

s.

f.

Suddivisione e Sottodi-

se in sugo;
alberi

Essere in

succhio,

dicesi degli
alla

suddividere.

Seuto
Gbe soda.

e delle piante

quando l'umore viene

add. Sudante: Che molle di sudore,

corteccia e la rende agevole ad essere staccala. FigaraU vale

Esser faor di slagioae, dicesi

7(J2

SUN
Il

SUP

che pi non s'affanno alla stagicme in cui si adoperano : Aoa e braghe gianche sdn in sugo; I pantaloni bianchi ora sono fuor
di Quelle cose
di

per Significare, Valere, detto di voci o

frasi

Questa parali a in zeneize a sunna diversamente ; QmqsI parola nel dialetto genovese suona

stagione.

Piggid 5 sugo da
vale Cavarne
il

un

libbra

Smidollare un libro,
sostanza.

migliore,

la

Sg'O

m. Salda: Acqua in cui sia disciolto aioido, e si d ad alcune biancherie prima di stirarle, affinch rimangano distese, lisce, salde ed incartate e se ne conservino le pieghe. Talora invece d'amido s'adopera gomma. di S Ammacciu de sugo; Lumacato: Aggiunto panno lino insaldato e stivalo, in cui si vedono macchie irregolari provenienti da salda mal data.
s.

diversamente, cio ha diverso significato. a cofiiiniga; Sonare a viatico. d desteiza; Sonare a distesa o alla distesa o a disteso, l'opposto di Sonare a martello o a
tocchi.

a ritirata; Sonar a raccolta o a ritraila. T. mil. Dare segno colla tromba ai soldati di ritirarsi
al

quartiere.
a martello

campanna-a a martello; Sonare

V.

martello.

ISg'oso
di

add. Sugoso, Sucoso, Succoso: Pieno

sugo.
s.

Stvi^u.

poco sotto
caldo
n
Soffitta:

m. Soppalco, Palco morto: Palco fallo il tetto per difender le stanze da freddo per ornamento.
letto,


-T-

d'allegria; Sonare a festa, a gloria. da morto; Sonare a morto: Sonare in maniera


funebre.

Stanza a
soffitte

Stanza nel

piii alto

piano
letto.

della

casa, talora

senz'altro palco

che

il

dell'arpa; Giocare o Lavorar di mano, Bestemmiar colle mani, figurai. Esser ladro, Rubare. e campanne a dggio; Sonar a doppio. e pse; Sonar a morto V. Pse. e tenebre; Scampanare o Fare la scampanata:
sonare o battere insieme diversi strumenti, lo pi da cucina, come secchj, tegghie, molle, cocci ed altri; il che si fa per dileggio in ocIl

In alcune

serve di finestra un abbaino

flxernj.

per

Sullai
al

s.

f.

Puntazzo

Sarpa
di

slla.

T,

ittiol.

Charanx puntazzo. Pesce

mare

assai simile

casione che alcun vecchio o vecchia passi a se-

Srago di figura, di colore e di grandezza. Il suo muso appuntato; la pinna appiccata all'estremit della coda semilunare e tutta nera

nella parie concava.

Slta^n
i

m. Sultano: Titolo di sovranit presso Turchi. Sultana, La moglie del Sultano.


s.

Sna.g'S'sL
d'altro
pili

s. f.

pena

di

sonagij,
animali.

Sonagliera: Striscia di cuojo che si pone per lo


sonagij.
ti-

al

colio

degli

Sxiag-g-i.
-

V. n.

Sonagliare: Sonare
di

conde nozze. j de; Sonar le ore, si dice delle campane e degli oriuoli che accennano le ore per via di tocchi. messa, vespro, a predica; Sonar a messa, a a vespro, a predica, vagliono Sonar la campana per avvisare il popolo chiamandolo a delti ufficj. corno /Bucinare, Trombettare, ecc. V. Corno. tamburlin co-e die V. Tamburlin. pe-a burrasca; Sonare a mal tempo: Sonar le campane perch altri invochi il divino ajuto in
occasione
di

Scampanellare, Dare

molte e frequenti

rate alla corda del campanello.

S $

cattivo temporale.

strenua V. Stremta.

Sna.g-g'ixi
di

piccola

s. m. Campanello: Strum. a guisa campana che si suona a mano, o che

Bezugna
pann-a.

sentile
le

tutte e

campann-e sunna;

Bisogna sentire

due campane, ecc. V.

Cam-

raccomandato a una molla, a cui sia appiccato an filo di ferro, che si fa passare da stanza a
stanza
"

Snndla a un ; Sonarla

a uno, Fregarla a uno,

si

porla

fino

all'uscio

di

strada,

si

suona tirando una funicella o altro fil di ferro. Bubbolino: Un pestellino, alla cui parte sottile adattalo un fischietto d'argento, e alla base
di

Accoccarglierla: Farlo stare a qualche partito. Snvdle a in; Sonare alcuno: Dargli busse,' Percuoterlo, Picchiarlo, Zombarlo, Tambussarlo.

SiiTia>ta>

questo sogliono aggiungersi alcuni sonaglini;


la

con questi e col fischietto bambino V. CSalin. il

blia

va vagando

Snuoi^

s. f. Sona'a : Il sonare, ma con lunghezza determinata di tempo. s. m. Sonitore- Chi suona; ed anche

per Maestro di sonare.

Sonagli

(al

plur.)

V. Straccaeli.
Sonaglietti tondi con

Suo

s.

m. Sudore: Quell'umore ch'esce da dosso


per soverchio caldo o per affanno

una fessura alquanto larga, che hanno in corpo una palloUolina di metallo, la quale fa loro render suono quando si muovono, e usansi mettere intorno

da chen; Bubboli:

degli animali

S S S

e fatica.

freido o aeu; Sador freddo, gelalo, ghiacciato. Andd tutto in suo; Risolversi in sudore.

al

collare de' cani.

Con gran suo; Con gran


molta
difficolt,

fatica

e stento,

Con

da

iM,aa5!,(?cc.;Sqailla:Que'campaneIli di bronzo
si

Stentatamenle.
tutto

che

mettono

al

collo degli animali

da

fatica.

se
di

tutto

bagnu da-o suo ; Esser

molle

snaggin a-o gatto V. Gatto. S JUelte S Tid 5 snaggin; Tirare il campanello. S.na.g'g'io s. m. Campanaccio : Sorta di campanello fatto di lama di ferro che mellesi
della bestia che guida
al

sudore, Stillar dal caldo. $ Gugndse S pan co so suo; Guadagnarsi pane o la vita col sudor della sua fronte.

il

collo

l'armento o il gregge. In alcuni paesi della Liguria lo dicono Blacco.


Il

Suo
Il

Tambellone, Babbione, Babbeo,


vaceci, dicesi
teriale
nielaf.

Bietolone,

La-

Sp^j

Vegnt i suoi da morte; Venire il sudor della morte, figor. Provar pena, ambascia, affanno. V. sopra Sito. s. m. Superiore: Quello da cui si dipende. Superiore,
per Principale,

ad

Uomo

scimunito,

ma-

e goffo.
V.
n.

Capo d'un

ufficio,

Snu;

Sonare: Render suono, Mandar fuori suono; e in senso alt. Far render suono a qoalcbe strumento.

Il

d'un magistrato, d'un collegio, ecc. Usato come add. , opposto di Subalterno. Nella Milizia anche aggiunto di TuUi gli uffiziali dal

SUP
Capitano sino
ballaglioiie
al

sus
I

763

GeDerale.

muggiori,
i

capi di

Il

Supporli
pi

(al piar.).

T.

stamp. Regoletti

di

legno,

o di squadrone,

lenenli-colonnelli

meno

grossi, che s'incollano

dalla parte

cdionnelli sono Uffiziali snperior.


s.
f.

della frescheila

Spc^a,

Superiora: Abbadessa, Priora,

Spera,

Moiiara che preposta a tulle le altre. V. a. Superare: Rimaner superiore, Vincere.


s. f.

che posa sopra un vuoto nella forma, per sostenere la pressione del pirrone in questa parte, e per impedire che la carta non
stracci,

si

ovvero che

l'

impressione non venga

Speir1>ia.
S

Superbia, Alterigia, Orgoglio,

Boria, Albagia, Burbanza,


della cbiella, cio

Fumo. se pin de superbia; Aver gran fava, Aver


boria, albagia.

Suppoxizin
V. n. e

troppo uera nelle parli scoperte dove la lettera non sorregge abbastanza. s. f. Supposizione, Sopposlo,
:

Presupposizione, Ipolesi

Il

supporre.
simili.

S Sleltc sci superbia; Salire in superbia, Levarsi Venire in superbia, Inorgoglire, Alzare il viso

Suppurare. T. med. Venire Suppura dicesi tumori o cose a suppurazione, Suppurazione, SnppaSuppurazin
di
s.
f.

capo alto. Insuperbire. ; Rispondere alla superba. Spei*l>io add. Superbo, Alliero, Orgoglioso, Borioso: Che ba superbia, Che usa modi orgola
il

coda. Levare

S Rispnde con superbia

Sra
uno

ramento: Jlalurazione di tumore. Vegni a suppurazin V. Suppura.


s.
f.

Sorra.

T.

tannar.

La carne

della

pancia del tonno sia fresca, sia salata V. Ventresca.

gliosi.

Surrog"
add.

v.

a.

Surrogare, Sostituire: Heller

Spei't>iii

Superbone,

Superbaceio,

in

luogo d'un altro.


,

Trasuperbo, Superbissimo.

Superoia V. Spercid. Superciaja V. Saper ciaja. Superiori fcsB Superiorit, Maggioranza,


s.
f.

Surrogr^^zin.

Preminenza, Primato: Qualit e stalo


superiore.

di

chi

Sscidi
ajiiio;

Sarrogav. a. Surrogazione menlo, Sosiiluzione: L'alto di sostituire una persona nel luogo d'un' altra, autorizzandola ai diritti della medesima. V. a. Sussidiare: Porgere sussidio o
Soccorrere, Sovvenire, Ajutare.
s.

Spei'stizin
n

s.

f.

Superstizione: Curiosa
si-

Sscidio
ti

m. Sussidio, Sovvenzione, Soc-

e vana osservazione d'angurj e sortilegi o


mili cose prtibite dalla vera
religione,

corso: Ajuto in danaro o in roba, che nella necessit si somministra altrui gratuitamente,
Sussidii(al plur.): Nella Milizia, Corpi di riserva,

Superstizione, figurai, per Soverchia scrupolosit


esaltezza in checchessia.

Rinforzi,

Superstiziso
Sppa,
s. f.

add. Superstizioso:

Pieno
n

battaglia

Schiere posle addietro alla linea di per accorrere in ajulo delle altre.
parlandosi di ragioni, discorsi e sim.

di superstizione, Ubbioso, cio Che sta in apprensione malaugurosa.

Ssciste v. n. Sussistere: Aver attuale esistenza.


Sussistere,

comunera. Zuppa: Specie di minesira fatta di pano affettalo e inzupnr.'o nel brodo. Vi sono poi Zoppe di molte ragioni, come Zuppa d'uova, Zuppa di cavoli, di ceci, di lattughe ripiene, d'erbe, d'erbe legale, ecc.
e or

Suppa

vale Esser valido, fondato.


Il

Dicesi anche nell'uso per Vivere, Mantenersi


il

secondo
stenza.

suo slato.
s.
f.

Sscistensa
Il

Sussistenza: Attuale esi-

%
$

l' tlta

sppa cmme pan bagnu V. Pan.


in letto; Inzuppar
letto.
le

Fd a sppa
rai,
s.

lenzuola, figu-

vale Pisciare in
f.

Sppa.
Ziippella.

Sppetta Sppettinn-a
s.

Zuppiera V. Terrinn-a. f. Zappetta: Piccola Zuppa.


s.
f.

Sussistenza, per Sostentamento, Sosteoimento, Mantenimento, Alimenti. Nell'uso milit. voce collell. 'di Tutto ci che necessario al sostentamento d'un esercito,

come
di

vettovaglie, foraggi, ecc.

Znppeltina.

Dim.

"Sssa!
mai.

Gozzi gozzi! Voce bassa che vale


sar mai vero.
a.

Non

Sppin
Suppl

Non
V.

s.

m. Zappetta V. Sppelfa.
a.

Sssa
n

Succiare, Succhiare,

Sovvenire al difetto, alla mancanza, Aggiungere ci che manca, n Supplire, per Far le parli d'alcuno, Operare per lui, Essere in sua vece.
V.
s.
f.

Supplire:

trarre succo,

umore o checchessia
all'aria,

Suggere: Atcolla bocca


l'utile

chiudendo l'adito
vantaggio
n
di

Succhiare, per simil. Appropriarsi

e l'av-

Spplica
tura,

Supplica: Memoriale o Scriisi

checchessia,

per

la

quale
a.

chiede

al

principe o ai

arte,

parimente per simil. parlandosi di scienza, lingua o sim. vale Studiarla allenlissima-

superiori alcuna grazia o giustizia.

Spplica V.
Il

Supplicare

Pregare umilmente

e affeiluosamente o a voce o per iscrittura.

Supplicare:
giustizia

Sppn
$

Domandare al principe o grazia o per mezzo di supplica,


s.

Sssanspoe
dicesi

mente, Applicarvisi col massimo impegno: A l' nn-a profescidn eh' 5 l'ha sssd da piccin; una professione ch'egli succhi da ragazzo. Lavaceci, s. m. Bietolone, Mestolone, Sguscialasagne, Cionno, Citrullo, ecc.,

m. Zuppone: Zuppa grande.


V. a. Supporre, Presopporre,

d'Uomo
s.

materiale e goffo.'

Sx^pnu-e

Dar

per supposto. Porre per ipolesi: sia nna cosa che veramente non

Figurarsi che
.

Sussu Sssu
viene
in

eie lin

V. Ssstt.

m. Succio, Rosa: Quel sangue che

pelle e rosseggia a guisa di rosa tira-

Supponemmo 6 caxo; Supponiamo, Pognam


Diamo per supposto o per
ipolesi.
s.

caso,

tovi

da succiamento.

Supporto

m. Appoggialojo. T. torniaj. Bas'.oue orizzontale di ferro, su cui il tornitore o torniajo appoggia saldamente la mano e il ferro, con cui lavora al tornio. Se il bastone di legno, nel diaietlo dicesi Tersaggio.

Melaf. vale Beone, Trincone V. Bevssdn. S Sssoin di oxelli ; Bordoni: Quelle penne che non del tulio spuntate fuori si scorgono dentro
alla

pelle

degli
V. a.

uccelli.

Sssr

mente rumoreggiare,

Susurrare: Propriam. LeggerBisbigliare, Bucinare, Box-

764

TAA
*i

TAA
Sventolare, in la cosa esposta
signf.
al

zicare; ma da noi comunpm. iisai per Fare molto schiamazzo, Sollevare, M'itere a confusione, a rumore, Jleller sossopra, Turbare, Perlurbare.

neut.

II

muoversi che

fa

vento.
signif.

Si9su.x*a.t

s.

m. Susurralore, Susurroiie:

Glie

Sveutu add. Sventato V. Svaju nel 2 vergi na V. Desvcrgin.


fc>

semina discordie, .sollevatore. Turbatore. s. m. Susurro, Ctiiasso, fiaccano, Romorp, Strepito, Rovino, Fracasso. add. Svagolalo, dicesi di Persona distratta e che ha solo il capo a darsi bei tempo, n Sventato, per Privo di senno, Senza giudizio: Testa svajd; Capo sventato. {S'va/lix' V. Desvalix. S^'a.mpi V. n. Svanire: L'esalare che fanno i liquori quelle cose che evaporano le parli loro pi sottili, onde rimangono senza sapore, odore o

6.sur*o

S-vaju

Svergognare, Smaccare: Svergogna Far viluperevolmenle vergogna. Voce, Vociferaziobe, Fama. Svenga
v.
a.

altrui

s.

f.

Cuccia a svcuga; Vociferare V. Svog.


s.
f.

Svuggiatessa
far

Svogliatez/.a,

Svo-

gliataggine, Svogliatura:
checchessia.

Mancanza

di voglia a

Svignasela;

Svignarsela,
prestezza

Scantonarsela,
e

Sgailojarsela, Farsela, Crsela, Cgliersela, 3Iuc-

ciare: Andarsene con improvvisamente.

per

lo

pi

simile.

Sviluppa
V.

V.

a.

Sviluppare: Propriam.

Ravfa-

Svarili
I

n.

Svanire, Sparire,

Dileguarsi.

viar

le

cose avviluppate;

ma

da noi usasi sol-

Svanire, parian!osi di colore, Scolorarsi, Smontare


di

tanto
Cile

nel senso metaf. di Sciogliere,

Render

colore, cio

Non mantenere

la

vivezza del co-

lorito.

Svapora

tSvaporazion

v. n. Svaporare, Evaporare, Esalare, vapori. Svanire: Uscir fuori s. f. Svaporazione, Svaporamento, Evaporazione, Esalazione: Dissipazione
i

e piano. Manifestare spiegando. S Svilppase a. p. Crescere, Farsi maggiore, Prendere sviluppo, angumento comunque sia tanto nei
fisico

che

al

metafsico e nel
s.

morale.

Sviluppo
Svincola
dai

m. Sviluppo, Scioglimento, Fine,


Svincolare: Sciorre dai vincoli,,
libero.

Termine, Successo, Esito.


v. a.

lenta di lutto o d'una parte dell'umido, d'un liquore,

d'allra materia per effetto del sole o del fuoco.

legami,

Render

Svailtag"g"io
cioso, Nocevole,

V. Desvantaggio.
add. Svantaggioso, Disav-

Svantag-g-iso
Sveg-g-ia
lico
s.
f.

S Svncolse n. p. Svincolarsi, Divincolarsi, Staccarsi, Sciosliersi, Liberarsi.

vantaggioso: Che ha o arreca svantaggio; PerniPregiudiciale.


.Sveglia:
i

Sviseeru
fezionato,

add. Sviscerato, Appassionato, AfSvista, Sbaglio, Abbaglio, Inavver-

Amantissimo.
f.

Sorla di slrum. au-

Svista

s.

da tormentare

rei.

vertenza, Scappuccio, Sbadataggine, Errore.

Svoggia
Svegni
le forze,

Sveg-g-iu
il

V. Addesc. add. Svegliato, Vispo, Brioso, Vivace, Acuto, Dfslro. V. n. Svanire, Venirsi meno: Perder

Svoga
SvQJa

V.

a.

Vociferare: Spargere fama, Disse-

sentimento, gii
s.

Sveg-ni mento
Mancamenlo
di

spiriti, Cader in deliquio. m. Svenimento, Deliquio:

minar voce. Sals. m. Capo nero. T. itliol. Sargus viuni. Pesce di mare, detto volgarm. da' pescalori Sant'Andrea ed Una sppcie di Srago, della
slessa forma, tranne che alquanto
ciato,

pi schiac-

sparilo,

Lo

svenirsi.

col

manto pi cenerino

con due mac-

Svela
Svelto

V.

a.

Svelare, Disvelare: Rivelare, Sco-

chie nere, l'una sulla testa e l'altra all'estremit


della coda.

prire, Palesare,

Ma
f.

lifestare

cosa ignota o segreta.

Sveltessa s

Sveltezza, Agilit, Scioltezza,

Snellezza: Leggerezza di

membra.
Sciolto di

Svolassen Svolasso

add. Svello, Agile, Snello:

membra; ed anche per Avveduto,


Accorto, Sagace, Pronto, Franco.
s. f.
:

Destro, Acuto,
fatto

m. Zimbello V. Oxello de zugo. m. Svolazzo: In calligrafa (nel num. del pi) Tratti franchissimi di penna maestrevolmente condotti a mano alzala ed ombregcaratteri ne' frongiati, de' quali si adornano
s.

s.

Svenn-a Spina Sorla lavoro coll'ago. Punto a svenn-a; Punto a spina V. Punto. Sventa V. Desventd. Sventola v. Sventolare: Proprlam. Alzare
di
<?

tefpizj,
Il

ne' prospelli

e sim.
fnto dall'arteflce in

Svolazzelto:
allo di

Panno o Velo
add.

svolazzare per aria.


Svogliato:

a.

SVggin
altres

in

alto

spandendo

al

vento, Agitar checchessia


vento.

dicesi propriam. del mangiare,

Senza voglia, e bench si riferisca

in aria per forza di

ad

altre cose.

T'a

add. Tale, vale Di questa guisa. carne, t catello; Tal guisa, tal coltello, fgoral. cio Simile con simile, e si prende per lo pi
in

generalm.
rispetto
alla

Un

diffalco

che

si fa

a checchessia,

quantit, qualit o valore.


la

D a

tua; Fare

tara.

cattiva parte.

falcare,

Sbattere; e scherzev.

Tarare: Detrarre, DifFalciare, Far la

S Un t; Un tale, vale Un certo. 'X'arai s. f. Tara: Propriam. La riduzione del peso tordo al peso Detto, mediante la sottrazione. Pia

falcidia, cio
1)

a laa a nn-a pers5nn-a; Fare la tara a uno, vale Calcolarlo quanto egli vale. Coppa-

Non

credere tutto ci che riferilo.

TAB
tirlo

TAC
Sofferire con benigna
lui.

7W
foggia
p>l
di

nelle sue debolezze,


le

petto
il

cos detto, secondo alcnni, da S. Rocco,


tal

indulgenza

scempiaggini di
v. n.

quale portava forse


s.

vestimento

Ta"baeca,
"

Stabaccare, nell'uso tose. Pigliare spesso tabacco da naso.

quando and pellegrinando

Tabella
tefforic

f.

Tabe
di

la.

T.

mondo. tamp. Stampato o


orizzontali
e

Sbiettare, Svignare, Sbattersela: Partir in fretta,

Composizione

fatta

linee

per-

Andarsene.

pendicolari e di caratteri, divisa in diverse cas. e.

Ta.l>aecante
baccaia:
Colui

Colei

Tabaccajo, nel femm. Tache rivende tabacco a

Tabl

Taljacelia

Talbacco
Europ:i,
mastica,
la
si

minuto; In alcuni luoghi fuor di Toscana dicesi anche Tabacchino. V. Sctoa da tabacco sotto la voce Sctoa. s. Tabacco. T. bot. Nicotiana ta-

bacum. Pianta
cui

esotica
foglia

e divenuta

indigena in
si si

Tatmr Piccolo Tacca

le m. ferie. m. Quadro, e 'lell'uso Tabl, drcesi Quando al termine d'un lallo teatrale ballerini si mettono in varie attitudini e rimangono fermi, formando come un quadro. s. m. Tambarelto. Dal frane. Tabouret.
s.
i

per classificare

sedile.

seccata o

manipolata
il

brucia per prenderne

fumo, e

riduce

polvere per tirarla su pel naso. Essa fu scoperta in America Tanno 1S20 nell'isola
in

Tacca, Chiosa, Danajo : 3Iacchia che viene alimi per la vita, cagionata da riscaldamento, n Tacca, Tltera, metaf. per Vizio, 3Iagagna, Macchia di costumi.
s. f.

Tabago nel golfo di Messico; altrim. denominata Erba della regina e Nicoziana. da cicca V. appresso Tabacco in corda. i corda: Brasile, Brasile in corda. Tabacco in corda: Tabacco masticatorio concio e rattorto a
guisa di corda, da tenerne de' pezzi io bocca e
andarli

de {ruta; Magagna: Quel guasto che hanno le fruite, cagionato per Io pi dagl'insetti che vi annidano. - Frutta maculata dicesi Quella che ha
sofferto

ammaccature.
T.

di caratteri: Tacca.

stamp. Quell'intaccail

tura che nelle lettere o caratteri da una parie,

quasi a due terzi della loro altezza verso

fondo,

masticando

serve anche per fumare ta-

per mezzo del quale

il

gliuzzato sottilmente. iM fuggia; Tabacco da fumare: Quello, le cui foglie tagliuzzate in sottili strisce o faldelline

senso delle lettere e


posizione.
%

le

Compositore conosce il mette tutte nella lor giusta


e tacche
;

pali

Nd temme

Non

patir

ver-

crespe mettonsi nella pipa a uso di fumare. in pvee ; Tabacco in polvere: Quello da tirar
su
pel naso fallo di foglie polverizzate. Dicesi Foglietta II tabacco in polvere, quando non ha ricevuto alcuna speciale manipolazione. - Rap,

gogna, figurai. Non aver rossore, e dicesi di persona sfrontata, che mai non cangia colore per
qualsivoglia rimprovero
le
si

faccia.
di

francesismo antico in Italia, col quale si esprime generalmente Ogni tabacco in polvere, a cui sia slata data una particolare concia accompagnata da fermentazione. A questa generica denominazione
riferiscono molle altre speciali che variano nelle fabbriche.
si

Taccalit V. Attaccalite. Tacehiello add. Moscato:


oggi dicpsi

Pin de tacche; Taccato, Pieno

lacche,

Aggiunto

di

Quel

mantello de' cavalli, che sopra il bianco ha sparse alcune macchiette nere a guisa di mosche; che

propriam. Leardo moscato.


s.

Tacchetto
Piccolo conio,
n

m. Conietlo. Dimin.

di

Conio:
si

S Beia de tabacco; Boeta, Stagnata, Pacchetto V.

Tacchetto.

T. sarti. Specie di legno, con cui

Bela.
S

Co de tabacco: Color
accosta
al

tabaccato:

Quello che

si

stiacciano le cuciture.

da pmpa; Valvula, Animella V. Lenguetta


3 s gnificalo.

nel

color del tabacco, specialmente a quello di Spagna; altrim. Color di mallone.


S

Tacdiezaca
n

vuei nn-a pipp de tabacco


di nccioli,

Non

valere

una mano o due man


vale Esser dappoco,
$

deao d'Uomo,

v. a. Taccheggiare. T. stamp. Welter lacchi. Rafforzare con pezzetti di caria l'impressione dov p leggiera.

Non

esser buono a niente.

Bestemmiare, Dir
dcesi di

le

orazioni

del'a

bertuccia,

Preiza de tabacco ; Presa d tabacco V. Preiza. T'al>acec>n s. m. Tabaccone: Chi per uso piglia
molto tabacco, e ne ha lorde le narici e le vesti ; diccsi anche Tabacchisla, ma voce poco usata. s. m. Gocciolone, Babbaleo, Pascibielola, Lasagnone, Zavali, Baccco, Cibca, dicesi di Persona sciocca e balorda.
che
gli
gli

Chi s'adira e proferisce qualche parola impropria.


add. Appiccaticcio, Attaccaticcio,
la

Tacclxig"no
Che facilmente

Tatono
Ta"bro
sopra

Glutinoso, Viscoso: Chi' ha

qualit del vischio,

s'attacca agli altri corpi

come

colla.

"Tacchin
gioli,

fAndd da-oj; Andar


Andar
al

a babboriveg-

a Buda, a Patrasso,
polli

cassone, a dar

m. Tabarro: Quella specie di manto, uomini comunem. portano nell'inverno


s.

beccare a'
Batter
la

del prete. Basire, Tirar l'ajuolo,

capata, vagliono Morire.


v.
a.

altri abili
s.

altrim. Mantello, Ferrajuolo.

Xalbarrin
ne' ferrajuoli

Taccia

Tacciare:

Imputare

altrui

alcun

m. Bvero:
le

Quella

parte

che
il

niaiicamento. Incolpare, Accagionare.

copre

spalle, e ne' pastrani {re-

Tacco
si

diigotttj scende a coprire

anche

le

braccia e

peltu,

da donna; Bvera: Parte d'abbigliamento donnesco,


la

quale

fa

il

giro del collo e pende libera


le

scendendo a coprire interamente

spalle

il

m. Tacco: Quel rialto di snolo che le scarpe dove risponde il calcagno, che perci alcnni chiamano anche Calcagnetio o Calcagnino. Dicesi Tacco a guardone serrato Quello in cui non si vedono punti o la spignetta. - Sopratacco dicesi II suolo che vien
s.

mette sotto

petto sopra

il

vestito.

sopra

il

lacco.

da pellegrin; Sarrocchino: Mantello


di tela

incerata che
le

si

o porta dai pellegrini per


di cnojo

"

coprir

spalle,

buona parte

delle braccia e del

Tacco. T. stamp. Quel pezzuolo di carta che si pone sotto al timpano per rialzarlo nelle parti difettose, e perch l'impressione venga pi 5elia.

16

TABI
voce comunissima e dicesi per pezzo di legno per tener alzata
,

Tt

In Marin.
siniil

delle

Conio

cevera

montagne; gli orli del Bisagno e della Polhanno il suolo di questa natura. Essa

alcuna cosa.
n Zeppa, figurai, dicesi per Ci

mette per ripieno in un verso a cagion del numero o della rima. di legni S Tacchi da mette stto a bttei Zeppe: Pezzi tagliati in forma di prisma triangolare, che pongonsi sui sedili (calastre) contro ciascun lato
si

de

conviene perfeltamenle alla coltura degli alberi ornamentali e fruttiferi, nonch agli orlagi^i. ferma ; Terra ferma Quella che non circon:

dala dal mare, con Ir. d'Isola.

forte;

Terra forte: Terra argillosa, pastosa e compalla, che contiene un miscuglio, in maggiore

della

botte per impedire ad essa di rotolare.


nel 2 signif.
di

minor quantit
lastra,

di altre terre

ed avanzi animali

TaccSn
i

Ti z di tacchi V. Tacchezz Pezzo s. m. Taccone:


appicca
alle

e vegetali. Nello stalo puro essa

comunem.

gial-

suolo che

biancastra, aranciata e alle volte grigia;

si

scarpe rotte.

stenla ad assorbire l'acqua,


trata, la

Il

Toppone V. Pessn. Zeppa V. Tacco nel 4 signif.


V. a. Rattoppare: Mettere delle toppe, e dicesi propriam. di scarpe, di vestili, di panni quando vi si mettono sopra toppe alla peggio.
s.

'Fetoootib

-r-

ma appena ne peneconserva mollo pi tempo che le terre leggiere, non essendone cos speditiva l'evaporazione.
gherardinn-a ; Ocria bruna: Terra ad uso dei pittori, proveniente da Siena. la stessa Terra gialla (V. appresso Twra giana) che non slata

Taocixin

m. Taccuino:

Piccol

libretto

esposta

al

sole, e

si

cava dalla slessa miniera.


Giallo di terra, Giallo di

carte bianche, di forma generalm.

bislunga, da

giana; Terra

gialla,

notarvi cose per ricordarsene.

Roma, Ocra

l's&treti s. f. Terra: Pianeta che si aggira periodicamente intorno al sole, e noi quale noi abitiamo. n Terra, per II piano o La superficie della terra. Suolo.

Ocria: Terra ad uso de' pittori, proveniente dalla Francia, dalla Tose, e da Lucca. grassa; Terra grassa: Terreno argilloso, pastoso
e tenace.

per Sostanza che forma la base di tutte le pietre, ed entra altres nella eomposizione de'
corpi organizzati.


Il

magra
magra,
quale

o tutta prie; Calestro: Specie di terra che poco meno che sasso schietto

II

per Lido, venendo dal mare. per Terreno che si coltiva o coltivabile.

amano le vili. magid; Terra murala: Paese

per

Solajo
sia
d

del

luogo dove

si

sia, bench

talor

non

terra.

per Provincia, Paese, Villaggio.

per Podere, Slabile. catto; Terra callo. Terra giapponica: Terra che serve per tingere, ed anche per medicinali, pro-

veniente

dal

Giappone,

dai

paesi

bagnati

dal


%
Il

Gange e parlicolarm. da

Calcutta.

cinto di mura. neigra; Terra nera: Carbonigia macinala che serve ad uso de' pittori. Terra nera, dicesi anche La terra doviziosa di principii seminali, ed ottima per gli orli, onde il Tcera neigra fa bon gran, dettato prov. tcera giunca a fa bon pan; Terra nera buon pan mena, terra bianca toslo slanca. rssa; Terra rossa, Ocria rossa: Terra ad uso de' pittori, proveniente dal Piemonte, dalla To-

chutta; Terra cotta: Quella

che cotta nella

scana, dalla Svezia e dall'Inghilterra.

fornace, sendo slata concia avanti per questo effetto.

verde

Terra verde, Ocria verde


tosra

Terra ad uso

chi rende; Terreno fecondo o fruttifero o ferace


ubertoso.

de' pittori, proveniente dall'Italia e dalla Francia.

Amld a

da fa pgnatte; Terra da
gilla

pentola j, Creta, Ar-

ed anche Terra

figula

o tegnlina.
di

cosa, figur. vale

in tcera o

nn-a cosa; Andar per lerra una Andar fallila, senz'effetto, a vlo. pe tcera nn-a cosa; Andar in

da gran V. sotto Tcera forte. de brghea o de brugo o brghinn-a; Terra


broghiera
:

Quella che
coltivarvi
la

si

toglie dai vecchi

ceppi
II

dell'Erica e dai cascami delle foglie di delle piante.

maggior parte delle piante dette esotiche. Chiamasi anche da noi Tccr de ftrpo Quella composta delle foglie di tulli vegetali. de castagna; Terra castagnina Quella die si trae

Buona per

una cosa, vale Andar in disuso, Venir meno: San modde che van in tara /ito; Le son mode che vanno in lerra presto. Torna, Vegni pe twra; Andare, Tornare, Venire per terra, vagliono Camminare per terra a distinzione del Camminare per acqua. A non tcera da fa santi; Non terra da
terra

porci vigna,
lasciarsi

dicesi
alle

di

dai

vecchi alberi di castagna adalla alla coltura

indurre

altrui

Persona soda e da non voglie e concorrere

delle camelie, delle ortensie e di molle altre piante,


esclusi
cosi
i

cactus,

le

crassulacee e tulle

le

piante

delle grasse.

de pippa; Argilla da pipe. Terra da pipe. Alcuni la confondono colla Terra di Vicenza, che propriam. non V. Cianchetto. d'Ombra; Terra d'ombra: Color naturale scuro, che serve per dipingere e per mettere nelle mesliche e imprimiture delle tele e tavole. Ci viene da Cipro, dalla Toscana e in quantit dalla nostra
riviera di Levante.

negli altrui sentimenti cos di leggieri e senza grave ragione. Dicesi altres e pi comunem. di Persona da farne poco capitale. S Ave pu'ia che manche a tcera sotto a-i p V. P. S Cazze in twra; Andare in lerra o per lerra:

Cadere

in

terra.

Cerca pe

ma

e pe tcera; Cercare per

mare

per terra, o per mare e per monti, vale Cercar per ogni dove, Far ogni possibile ricerca.
S

China a tcera; Smontare o Dismontare


vale Scendere in
lerra,

a lerra,

accostandosi

il

navilio

d'orto; Terra normale: Quella che dai Frane,


detta

per isbarcare.
S

Terre franche
per
pili

ha

la

base eguale a quella


in

Co de twra; Terreo,
ad

Inlerrialo, dicesi figurai,

della Terra forte, e ne affetta gli slessi differenti


colori,

Uomo

impallidito o squallido, quasi simile al


terr, diconsi da'

abbondante
si

materie animali.
$
al

color della terra.

La migliore

quella che

rinviene nelle vec-

Dentro tcera; Dentro


1

marina]

chie praterie situate in buon fondo ed

piede

luoghi

paesi lontani dal mare.

TAO
8 In questa tcera; questo mondo.
S In tcera cl'orbi
i

TAG

m
Far pi
parli

Quaggi, In questa terra, Io

Taggia
1)
Il

V.

a.

Tagliare:

d'nna

cosa qualunque con

istrumento tagliente.

guersci san scignori V. Guerso.

Tagliare, Recidere, Troncare, Spiccare.

% In

tempo de gueera ci bxte the tcera V. Bxia. S Lascia and a tcera nn-a cosa; Lasciar andare per terra checchessia, figurat. vaie Lasciar correre, Non ne far caso, Farla finita.

I)

per Trinciare V. Trincici. Trinciare: L'operare del sarto,


taglia
sulla

quando,
il

S Loda 5
S Mette

md

tgnite

tcera V.

Loda.

in tcera; Mettere in terra, vale Levar dal


di

bordo del bastimento una persona o cosa, e per

mezzo
terra.

lancia, schifo

o canotto trasportarla in

secondo la misura, da cucirsi.

pezza

vestilo

a faccia
agghiada.

.... Dicesi del vento

o del freddo che

a fette; Affettare (coll'e stretta) V. Affetta. a pessi, a tocchi; Tagliare o Fare a pezzi V.
Fesso.

Naveg

tcera

tcera; Navigar terra terra:


la

Na-

vigar vicino a terra, costeggiando


S

riva del mare.

a punta a penna; Spuntare

Non

se n in ce n in tcera V.

Ce.

la penna V. Penna. a stradda; Tagliar la strada, propriam. vale Impedire la via del ritorno; ed usasi anche per
il cammino. a nn-a nave; Tagliar la terra ad una nave. T. mar. Portarsi tra la terra ed una nave

S A^ tocca di p in tcera; Non toccar terra, si dice di Chi ha grande allegrezza e prova gran
'

Attraversare

tcera

piacere in alcuna cosa.

Resta de tcera; Rimaner a piedi, figaral. vale Rimaner deluso nella speranza di ottener qualche bene che si aspettava.

nemica, cui
fuggirsi.

si

la

caccia per impedirle di ri-

a testa; Decapitare, Decollare: Mozzare


cappotti
;

il

capo.

S Scicut in celo che in tcera tigh'; Siciit in coelo et in terra, dicesi scherzevolm. Quando alcun oggetto ci scappa di mano e d in terra, e specialm.

vaso di cristallo, di porcellana o'sim. che vada in cocci. % Stansa a cian de tcera ; Stanza a terreno o Stanza terrena: Quella che nel piano pi vicino a terra. Xa.fa,ii.o s. m. Tafanario: La parte deretana, che anche dicesi Preterito, Sedere, Deretano, e scherzevolm. Culiseo, Meleto.
sia

giubbone, Tagliar panni o le legne addosso a uno V. Cappotto. i cmme un raz da barba; Stratagliare: Tagliar
Tagliar
le

calze o

il

oltremodo. crto; Andar per


e

le

corte V.

Crto.

cxi; Rimpcilare. T. de' murai. V. Cxt. e gambe a nn-a pcrsnn-a; Troncare o Tagliar le gambe, Dar sulle mani o sulle dita o sulle nocche altrui , fignral. Pregiudicare con sinistri
agl'interessi altrui o Togliergli il comodo d'operar checchessia. e reixe; Dare alla radice V. Reixe. t e a-e (,allinn-e, cmbi, ecc.; Tarpar l'ali: Recidere l'estremit delle ali alle galline, ai couffizj

1?a,ret,

s.

m. Taffet: Tela

di seta leggeris-

sima e arrendevole.

Drappo
spalmata

d'Inghilterra o inglese: Taffet, sn cui


l'iltiocolla ossia colla di

pesce, che, posto

sulle ferite,

ne stagna
tiiffet

S Frexetto

a
s.

sangue e le rammargina. V. Frexeltot


il
:

Tag-g-
le

m. Carr!;colajo carrucole V. Taggia.


s.
f.

Cohii che

fa e

vende
Di-

Tag-g-etta
min,
di

Carrucoletla, Carrucolina.

Taggetto
n

Carrucola: Piccola carrucola.


s.

lombi
j

sim., perch

non isvolazzino.
i

cavelli; Tondere, Tosare, Tagliare

capelli.

i
t

spighi d grann; Spannoccliiare


le

il

formentone.
l'

unge a nn-a persnn-a ; Tarpar


forze, Togliere
i

ali, figur.

Indebolir

m. Taglietto, Tagliettino: Pic-

mezzi ad alcuno. l'erba sotto i p; Dare il gambetto' figurai. Interrompere con modo inaspettato gli altrui avanzamenti.
6

colo taglio. Leggiera incisione.

Tagliuolo.
di

T. cesell.,

magnani ed

altri. Specie

scalpello,

corto e tutto di ferro, a taglio otil

cammin a un bastimento; Tagliare mino ad un bastimento. 7'. marin. Si

il

camil

taglia

da penna, V. Penna. Taggia


d'altra
lata,

tuso, con cui a colpi di martello tagliasi

ferro.

cammino ad un bastimento

col metterglisi davanti

Taggetto pe fa 5 taggetto a penna


s.

per combatterlo o per obbligarlo a mutar rolla. 6 fen; Segar il fieno. 5 gran; Mietere il grano.
5 vento;

m. Carrucola:

Stri'm.

di

legno o

materia, nel quale ha una girella scanacui s'adatta fune

o canapa per tirar su

e appiccala a un ferro sopra il pozzo , serve comunem. ad attignere acqua; ed anche ce ne serviamo a molte altre diverse cose. I Fior, dicono Carrucola La carrucola di legno, e Puleggia- La carrucola di metallo.
pesi

a due rne; Carrucola doppia. Recamo


Troclea.

e latin.

il vento. T. mar. Dicesi di sopravvento, e che passando a vele spiegale vicino ad un'altra glielo impedisca. cxe; Aver S Avet nn-a lengua ch'a taggia e a una lingua che taglia e fora V. Lengua. istrumento S Taggise n. p. Tagliarsi: Ferirsi con qualunque tagliente, n e gambe da s mceximo; Murarsi in un

Tagliare
il

nave che abbia

forno, Castrarsi, figurat. vagliono "Farsi

il

male

a trcB rne; Carrncola a tre girelle. da macchinetta d martin; Girella del

da se medesimo, e
girarrosto.
Il

si

dice di Chi

open

inconle

sideratamente.

Taggia

d spiddo; Girella dello spiedo. s. f. Taglia: Legnetto diviso per lo lungo in due parti, sulle quali a riscontro si fanno certi piccoli segni per memoria di chi non sa scrivere, come di roba presa a credenza, o per segnare le giornate ai contadini e simili; dicesi anche Tacca e Tessera. S Mette in sci taggia; Metter in lista.

unge; Spuntarsi, Mozzarsi o Tagliarsi

nnghie.

Taggiacappotti

s. m. Maldicente: Colui che dice mal d altrui; altrim. Sparlalore.-

Taggiac Taggisen

V. Tesoietta.

s.

m.

pi.

Tagliolini

File o Listesi

relle sottilissime di

pasta casalinga che

osano
si

per far minestra. Per formar questi tagliolini

im
prende
farina,
la

TAG
s'intride sulla

TAM
madia
in

po-

Vegnt a taggio; Venir a o


in

chissima acqua non fredda, vi si mettono talora delle uova e se ne forma nn pastone; questo dimenato, brancicato e infarinato si spiana e si
assottiglia

taglio,

cio in acconcio,

in taglio, Cadere opportunamente, a

proposito.

Tag-g-ion
cmc
si

con matterello o spianatnjo (cannello)


la

riducendolo in ampia sfoglia (crsta),


coltello

quale

poi ravvolta su di s e incartocciala tagliasi con

Taggiu

trasversalmente in

file

lislerelle.

in broddo de taggiwn; Andar in broda broda di scciole, Andar in brodetto y.i4ndd. 'X^Q'grS'i^ius^ta. s. f. Piatto di tagliolini; ed
S
in

And

anche Pappala di
gaggiolo
raggiato,
gli

essi.
s.

Tag-giu.
m. Radicchiella o Rabot. Hyoseris radiata.
uniflori,
il

Tag'g'iainetto
Pianta che ha
nante,
fiori

T.
steli

s. m. Taglia: Quei prezzo bandito promette e si paga a chi mette nelle mani delia giustizia un malfattore. m. Tagliere e Tagliere: Pezzo s. d'asse grossa, spianata e liscia, di forma quadrangolare, su cui il cuoco taglia carne, erlie o altro. 1 Toscani lo usano pi comunemente di forma rotonda. p. pass. Tagliato V. Taggid. S Ommo taggiu all'antiga; Zazzerone: Uomo abbozzato all'antica o di costumi all'antica.

le

foglie lisce,

Taggi ^isa

v. a.

Tagliuzzare: Minutamente

uncino-lirate, dentate,
i

lembo

Irifido,

termi-

gialli.

Fiorisce nel maggio e giu-

Tgna
che
fa
il

tagliare.

s.

f.

Ragnatela, Bagnatelo, Ragna: Tela


s.

gno, ed

comune

alla

campagna

in luoghi erbosi.

ragno.

ira^g'iain.a,

s. m. Tagliamare. T. mar. Pezzo Pi pezzi di legno uniti insieme al di fuori del corpo della nave, che si applicano dal basso all'alto sul davanti alla ruota di prua ed alla

Talentasso

m. Talentacelo, Gran
lo

talento.

Mirabile talento; e dicesi per

pi ironicamente.
talento,

Talentn
dicesi
di

s.

m. Grand'ingegno, Gran

Chi abbia molto ingegno, senno, dots.

gorgiera, dalla chiglia al di sotto

della

chiglia

trina, ecc.

polena e formano un corpo largo e piatto che fende e divide l'acqua a misura che il basti-

Tllao
mania

m. Tallero: Moneta d'argento


S
lire

di

Ger22.

del valore di

italiane e cent.

ne facilita la marcia. Tag'g'ia.sq.iia/nsa s. m. Tagliacantoni, Taglione, Ammazzasette, Sqnarcione, Spa'^camonlagne, Spiantamondi, Rodomonte, Sparapane, Bravaccio, Bravazzone, ecc , dicesi ad Uomo che faccia bravate ed in sostanza sia buono a niente. s. m. Tagliavento. T. mar.
e con ci

mento progredisce,

I^alma
con
la

Tamarindo
rinilus indica.

V. Mantiglia. s. m. Tamarindo. T. bot.


Pianta che ha
il

Tamadiritto

tronco
le

scorza d'un rosso-bruno,

foglie

pen-

nate pari, a
intere,
i

6 coppie

di

foglioline

ovate,

fiori

rossi, papiglionacei, d'un odore

Tag-g-iavento
Nome
si

piacevole, a grappoli. Fiorisce nell'estate, ed


indijfena nelle

generico
Taillevent
s.

d'Una
la

vela aurica, colla quale


il

due Indie, nellEgilto,


i

ecc.,

d'onde

pu stringere mollo

vento.
Fiio:

Fiancesi chiale

a noi sono

portati
i

suoi

frulli,

delti

anch'essi

mano
di

vela maggiore di tulle

lance.

Tamarindi,

quali

preparali in varj

modi hanno

Tag-g-io
fa
t)

m. Taglio,

La parte
e

tagliente

virt purgativa.

sirumento destinato a
nei tagliare,

tagliare.

Tniasso
ferita

s.

m. Tanghero: Persona grossolana


tozzo.
s.

Taglio, per

La squarciatura
la

La
di

che

si

e tuslica; e

comunem. per Uomo

Tamlbcoio
maniera
tagliare, e

per L'atto e
st.

La

cosa

ssa

tagliata.

m. Quartiere dello spiraglio. T. mar. Propriam. chiamasi con tal nome Quel coperchio di legno, che si adopera per coprire
lo

da penna, Taggio a smusso, de fianco V. Penna.


de carne; Taglio
roosira.
di

spiraglio ossia quell'apertura destinata a dar

carne.

T. macell. T>itti

i
Il

pezzi di carne di manzo, di bue, ecc. posti in

luce alia camera del capitano. Quartieri delle boccaporte, diconsi Tulli

gli altri

coperchj
ecc.

di

lavoloni,

coi

quali si

chiudono

le

de panno,

pe fa un vesti; Taglio

d'abito,

boccaporte d'un bastimento.

Slacco d'abito o semplic. Slacco: Tanta qualit di panno o d'altra stoffa quanta ne abbisogna per far un abito. in scia faccia; Sfregio, Fregio, Frego: Taglio
sul

Tamlbeto

viso tanto fresco quanto rammarginato. dui taggi; A doppio taglio, Ancipite. S Avei un bello taggio de vitta; Aver una bella taglia, cio una bella slatura, una proporzionata

s. m. Tamburello , Tamburino. Dim. di Tamburo: Piccolo tamburo. da zg a bulla; Tamburello, Tamburino: Cerchio di legno, su cui da un lato siirata una grossa cartapecora, e serve a batter e riman-

dar

la

palla.

TamTbo

disposizione del corpo. S Cdlpo de taggio; Fendente: Colpo di spada per


taglio.

s. m. Tamburo: Slrnm. militare fatto d'una cassa di legno o d'ottone, di forma cilindrica, chiusa ai due capi da pelli dislesevi a forza, la superiore delle quali vien battuta con

bacchette per regolare col suono


zii

il

passo de' sol-

S
S

5 taggio

Daghe

a-e castagne V. Castagna. un taggio; Fare un taccio: Fare una

dati,

e chiamarli a varie loro funzioni ed uiTizj;

transazione,
i

Non

conteggiare

minutamente,

ma

dicesi

anche Cassa.
falla dalla
lo

da porta Oe gexc; Bussola: Costruzione


parie interna, per

concordare conti cos alla grossa per finirli; che anche si dice Stagliare, Fare uno staglio. S Feri de taggio; Dare o Ferir di lajilio, cio colla
parte tagliente dell'arma
;

pi alle porle delle chiese,

che suole avere due usci laterali e uno in mezzo. descordn; Tamburo stemperalo, cio scordalo,
dissonante o colle corde allentale.

contr. di Ferir di punta.

punta e taglio, cio Colla punta e col taglio dell'arme. S Tutto va a taggio, finn-a i unge da ped l'aggio

De punta

taggio;

Di

d relcuio; Tamburo: Scaloletla cilindrica d'ottone entro la quale rinchiusa la molla e sulla
cui faccia
oriuol
si

avvolge

la

catena

(corda)

degli

V. Ai/$io.

da

tasca.

TAN

TAP
l'estremit

769
o meno carico,

d'nn-a cpola; Tamburo d'una cupola: Quella parte che resta appunto sotto il principio della
vlta fino ai
piloni

di color bruno, pi

gialliccio.

Abita

ne' paesi caldi de' due emi-

degli archi.

sferi;

S Bacchette d tambo ; Bacchette V. Bacchetta. $ Fd e cose a tatabo battente; Operare di subito,

ed

altri

vive a terra; si nasconde sotto le pietre corpi, e pi spesso nelle vecchie fab-

in

tutta fretta, senza

rifiatare.

briche diroccate e luoghi ombreggiati e freschi, non che nell' interno nelle case. Gli vengono
attribuite propriet venefiche.

S Quello chi fa
g

tambi; Tamburiere.

Punto a tamburo: Specie di ricamo che si fa sopra un cilindro chiamato Tamburo da ricamare, sul quale tendesi con coregge ed una fibbia, o con due cerchj che si sovrappongono, un pezzo di drappo, su cui vuol farsi un qualche ricamo, il che si eseguisce con UQ ago posto sopra un manico. S Snud 5 tambo; Toccare, Battere, Sonare il tamburo o la cassa; altrim. Stamburare. 17a.iUL]b&irin. s. m. Tamburino: Soldato che tocca il tamburo, che batte la cassa. Xa.mlbui'liii s.m. Cembalo e Cembolo: Strom.
da suonare, ed Un cerchio d'asse sottile della lunghezza d'un sommesso col fondo di cartapecora ad uso di tamburo intorniato di sonagij e di girelline d' ottone che, scossi, mandano un
acuto tintinno. Questo povero strum. scosso, picchiato fregalo colla mano, serve per lo pi

Becammo a tambo;

Tancoeta
Tetnfo
s.

s.

f.

Scorpioncino. Dimin. di^Scor-

pione: Piccolo scorpione.

rrngp'ao

m. Tanfo V. Spssa. s. m. Tanghero, Villanzone, Bfolo:

Tang-n

Persona grossolana e rustica. s. m. Tangone o Buttafuori d scopamare. T. mar. Chiamasi cosi Un'antennella fermata con un'estremit al bordo della nave mediante un gancio di ferro che entra in un
;

occhietto
della

l'altra

estremit respinge e tiene fuori

bugne basse dello scopamare. Questo bastone o buttafuori ritenuto da due corde annesse alla sua estremit esteriore, una delle
nave
le

quali

diretta al davanti, l'altra

all'

indietro.

bastimenti, e per lo pi quelli da guerra, quando

sono
la

in

porto, se ne servono per tener discosta

lancia dal bordo, affinch coll'urto

non venga
danneggi.

a dar

danno

al

fasciame, e n essa pure


f.

si

d'accompagnamento
foroselle

al

canto nelle

danze delle
di
certi

nranii-a
riposano
n

subalpine

ed anche a quello

Tana, Covo, Covile, Covacelo, Covacciolo, Giaciglio: Luogo dove giaciono e si


s.

cantatori di trivio.

da zg a balla V. Tambeto.

Snnd 5 tamburlin
si

co-e die; Sonare

il

tambu-

Il

rino colle dita, vale Batterle su checchessia,


suol fare sul tamburino.
s.

come

Xa^mlburlin.

m. Colpo

di

tamburino; e

gli animali quadrupedi, Nido, figurai, per Luogo o Stanza dove posarsi. Covile, figurai, per Luogo dove si ricoverano molti facinorosi: allrim. Spelonca: A l' nn-a tann-a da laddri; un covile da ladri. de frmigoe V. Frmigoa.
s.

intendesi di quello da giuocare alla palla.

Xanoin.

m.

pi.

Trsoli, Ttoli (del formen-

Tarnljurlin
di

W. Tambrn. 17a.iii.1>ixi*liietto s. m. Cembanello. Dim.

tone): Quei ricettacoli quasi legnosi della

pan-

Cembalo V. Tamburlin.
v. a.
alla

Tann.
Il

nocchia del formentone, toltine i grani. s. m. Fornellino V. Fdrnetto.

17a,in.l>sciai
chiare
:

Lavoracchiare, Componicmeglio, Comporre poco e

Lavorare

a stento,
n Brigare, Pigliarsi briga. Adoperarsi per operare,

Caldano, chiamasi pure cos Un altro arnese di figura quadrata, fatto di mattoni e calcina, con cassa di legno e quattro piccoli piedi, entro cai si mette fuoco per iscaldarsi o per cuocervi costolette ed
altro sopra

l'ha tambsciu per avere, per ottenere: tanto che finalmente gh' risco ; Egli tanto brig che alfine vi riusc, cio ottenne quel che
desiderava,
n

una
pi.

gratella.

Tntalo V. Xanti m.
s.

Ciurlo de

ma.

zetti

d'ottone,
i

Tempestare,
sopra
?

Rovistare,

Metter sossopra: Cose


di

si

servono

: Pezmoneta, di cui giuocatori per segni valutandone tanti

Gettoni, a Lucca Brncoli

coniati a guisa di

tambscian sci de d'to? Che tempestano

per una data quantit di danaro.

Xntoa
s.

s.

f.

Xa,iia.lbuzo

m. Bugigalto, Bugigattolo: Piccolo stanzino, Ripostiglio. - Stambugio, Stambugino, nell' uso Piccolo stanzino e oscuro ; Sgabuzzino, nell'uso Stanzuccia misera e stretta. s. m. Tanaceto. T. boi. Tanacetum vulgate. Pianta che ha gli steli diritti, numerosi, molto frondosi, le foglie bipennate, con
le

angoli retti,
delle finestre

le

Bocchetta: Ferro piegato a due cui punte si conficcano nel telajo


la

od usci per ricevere

stanghetta

Xana
si

dei paletti (ferrggioej.


s. f. Tanta e Tanda. T. ittiol. Cantharus vulgaris. Pesce del genere degli Spari che

Taiiiaceto
divisioni

pesca nel iMediterraneo; di colore grigio;


i

argenteo con strisce brune longitudinali


denti sono piccoli e sottili;

suoi

dentate, incise

fiori

gialli,

a co-

Tanancco
TanardLo

rimbo quasi piano, terminante. Fiorisce nell'estate, eJ comune alla campagna ne' luoghi sassosi. Chiamasi pure Alanasia e volgarm. Danela. Ta.iia^n V. Tanuncco. Baggiano, Pascibietola, s. m. Gnalone, Sceropione, Capoquadro, Babbalco, dicesi di Persona sciocca e balorda. s. m. Tanghero, Bufolo, Allebrogo, Martignone: Persona grossolana e rustica.
Scorpione: Animaletto terrestre, simile ad un piccolo gambero, con bocca in forma di forbice e lunga coda arlicolata e ricurva als.
f.

va in frotte numerose, e la sua carne ordinariamente poco ricercata, perocch non n abbastanza succosa, n abbastanza secca, n abbastanza fitta.

Xapinam'bTix*
Alcune
radiche
si

s.

m.

pi.

Tartufi

bianchi:
delie

tuberi

simili a

quelli

Tncoa

Xappa
n

mangiano in diverse maniere in tempo d'inverno; e si cavano da una pianta detta dai Botan. Aster pernanus tuberosa radice. s. f. Tappa Luogo ove soldati si riposano e mangiano allorch sono in marcia, Tappa, per Luogo dove altri, viaggiando, si ferma
: i

canne, che

per riposarsi. i8

Gasaogia, Dizionario Genovese- Italiano.

77

TAP
Diciamo anche per Quella
tanta strada che

TAR

Tappa

corre dall'una all'altra fermata. Fermarsi, Posarsi, Riposarsi. S Fa tappa ; Sostarsi, V. a. Turare, Ollarare: Chiudere una

da btte ; Tappo e Zaffo Pezzo un palmo o poco meno, tagliato


:

di

legno lungo

nel verso delle

apertura con turacelo o sim. adattato

alia

me-

desima. a bcca a nn-a persnn-a ; Turar altrui la bocca, vale Impedire colla mano le altrui pale grida; e figurai. Costringerlo a tacere role convincendolo con forti o irrepugnabili ragioni; che in questo signif. dicesi anche Chiudergli la bocca. e btligge ; Turare, e nell'uso anche Tappare le
bottiglie: Turarle
cristallo
altro.

leggermente conico, col quale, a mazzuolo di legno, turasi la spina della botte. - Cocchiume, Quel turacelo di legno o di sghero che tura la bocca donde s'empie la bolle. % Tappi da cannn; Tappi da cannone: Turacci
fibre

legnose,
di

colpi

di

legno rotondi
al

fatti

al

tornio e adattati esal-

tamente

calibro del cannone per otturarne perla

fettamente

volata ed impedire all'acqua od altro

di penetrarvi.
it

de cube; Tappi delle cube. T. mar. Pezzi


legno rotondi e cilindrici o piuttosto conici,
de' quali di

con

turacelo di sghero,
ecc.;

di

di

l'uso

turar le cubie

un barcn, nn-a porla,


finestra,

Accecare una
%

dire all'acqua d'entrar nella nave

onde impequando alla

una porta e sim., vale Murarla.


debito. Riodo figurato.
Coprirsi,
n. p.

vela; per l'ordinario

si

fanno d'abete.

un pertzo; Pagare un
Tappse
sciarsi
,

Perde d spinn-a

Tapparsi, figurat.
:

Faben
;

Tappllo
comunem.
di

Imbacuccarsi

Mob de

tappavo

da-o tappo V. Spinn-a. s. m. Lavoruzze, Lavoretto, dicesi Quei piccoli lavori che fanno ale

Procurate di tapparvi bene. I) a bocca; Turarsi la bocca: Tacere^forzatamente a suo dispetto. a faccia, i uggi ; Tapparsi o Turarsi il
it

cuni artigiani,
della Tose,

come

legnaiuoli, muratori e sim.,

fuori della loro opera giornaliera; in alcuni luoghi

dicesi Bottello.
p.

Tappu.
V. Tappa.
S

pass.

Turato,

Otturato, Tappato

volto, gli occhi, vale Coprirseli.


t

oge; Turarsi
le
s.

le

orecchie, figurat. Far

il

sordo. Far

viste di

non udire.
Cpperi:
I

"Xppaiii

m.

pi.

frutti

d'una
nasce
frutti

pianta spinosa e serpeggiante chiamata Cppero,

Tarantella
convulsione

tappu; Bene o Mal tappato, Bene Bene o Mal in arnese. S Naso tappu; Naso intasato.
Mal
vestito.
s.
f.

Ben

Ma

Tarantolismo:

Specie

di

e da' Botan. Capparis spinosa,


nelle screpolature de'

la

qual

affine

al

Ballo di S. Vito,

muri vecchi. Questi

sogliono acconciarsi con aceto e sale per mangiarsi

pagnata da strane gesticolazioni e nata tendenza al salto e alla danza.


tarantola,
n

accomda una sfrecosi chia-

Fu

per servir d condimento ad alcuni

cibi.

mata, perch credevasi originata dal morso della


Tarantella: Sorta di danza napolitana.
s.

Tappapertxi
tose.

1?appessa

Tappessaja
le

s. m. Ripieno, e nell'uso Persona che non opera, n serve che a riempiere un vuoto rimasto accidentalmente V. Comodin nel 2 signif. v. a. Tappezzare, Atlappezzare: Ornare con tappezzeria. s. f. Tappezzeria: Paramento

Turabuchi

Tarantello
s

m.
alla

Tarantella.

T.

tonnar.

La parte appresso
ciare in aceto.

ventresca del tonno, che

usa mettere in olio e salare, e talora a cons.

Tarco
di

m. Talco: Pietra lamellare, composta


molto
lisce

da stanze. Drappo o altra stoffa, o anche carta tinta figurata, con cui copronsi per ornamento
interne pareti delle stanze.
s. s.

lamine lustranti,
friabili,

e quasi

come

untuose,
n

indissolubile dagli acidi e che

indurisce nel fuoco,

Tappess
Tappetili
-

m. Tappezziere V. Pmentd. m. Tappetino: Piccolo tappeto.

lungo che
al
letto,

Tappetino da piedi, Piccolo tappeto quadrisi tien disteso sul pavimento di fianco
dinanzi
s.

al

sof,

ecc.
lo
si

bue o d'altro animale, ridotte in sottilissime foglie che si usano porre invece di vetri alle lanterne de' bastimenti, affinch non si rompano cos facilmente. Altra specie, detta Talco artificiale, ed Una
Talco: Corna
di

per mezzo del fuoco

Tappto

m. Tappeto: Panno per

pi
di-

foglia

metallica sottilissima, indorata o colorata,

lano tessuto a opera, cio a disegni, che

stende nell'inverno su tutta

l'ampiezza del pa-

I)

vimento d'una stanza addobbata. Tappeto, cos anche chiamasi Quel panno, con cui, per ornamento, tiensi coperta una tavola; detto da alcuni Celone. S Mette nn-a cosa in sci tappeto; flettere in in tavola una data cosa, figurat. sul tappeto vale Mettere in trattato, in deliberazione un affare, un negozio. Proporre, Cominciare a trattare.
V. Tappctto.
di
s.

Tarda
Tardi

che si mette nel castone per fondo alle gioje, e serve per varj ornamenti. v. n. Tardare, Indugiare, Trattenersi; e parlandosi d'orologi o sim., dicesi Ritardare. avv. Tardi e Tardo : Fuor di tempo per soverchio indugio, Passala l'ora. Chi tardi arriva, male allgia V. Alldgi. Cosci tardi? In quest'ora?
S Fase tardi; Farsi tardi: Esser gi l'ora tarda. In sci tardi ; Al tardi o Al tardo, In sul tardi, Ad ora tarda, avanzata. % In sci tardi
i mzai tccan .... Dettato prov. che comunem. usasi da noi dire Quando alcuno capita in qualche luogo in sul finire di qualche trattenimento, desinare o sim. Mgio tardi che mai; Meglio tardi che mai V.

Tappettin Tappetto

Tappino. Dim.

m. Turaccioletto, Turacciolino, Turacciolo, di Tappo.


dicesi

d'ommo;
m.
b.

Cazzatello,

per ischerno e in

ad

Tappo
di

Uomo

di

piccola statura.

s. m. Turacelo e Turacciolo, e nell'uso anche Tappo: Tutto ci che introduccsi nella bocca d'un vaso per turarlo. Fannosi turaccioli

Mgio.

Tardiio
frutto,

add.

Tardivo e Tardlo:

Aggiunto a

cencio, di stoppa, di paglia, di legno, di s-

vale

Che tarda

a maturare, contr. di Pri-

ghero, di cristallo, ecc.

maticcio; allrim. Sertino e Scrutine.

TAS
rrarijOTa.
n
s.
f.

TAS
tra le

771

Tariffa: Determinazione di prezzo.


noia, in cui sono segnati
i

due

staffe,

qb per ciascun

lato della calza,

Tariffa, per

La
a.

prezzi

e son lavorati d'un pezzo con essa.

che

TariflFa

Tarlceo

le mercanzie o derrate. Tassare: Assoggettare a tariffa, Vainlare per tariffa, Assegnar prezzo fermo. s. m. Tarocco, Babbeo, Citca,
si

debbono pagare
v.

di guanti; Quadrelli: Pezzaoli a


nel

rombo ca-

citi

biforcamento delie dita.


altra

Tascello s.m. Tassello: Ficciol pezzo di pietra


legno

materia,

che

commetta

in

Tarocca
Sfogar
l'ira

Bietolone, Bacccc, ecc. V.


v. n.

Tanancco.
Gridar

Taroccare:
pi.

con

ira,

o l'impazienza con parole, Adirarsi.


s.

luogo dove sia guastamento o rottura per risarcirla, e talora anche per ornamento o vaghezza. n Tassello, per Qualunque pezzo staccato di checchessia.

rrarocclil
1* significalo.

m.

Zoccoli V. Succai nel

Tarocco
piar.

Tarpa
al

s. m. Tarocco, e pi comnnem. al Tarocchi: Giuoco composto di 78 carte divise in quattro semi, cio danari, coppe, spade e bastoni, e 21 tarocchi, ed uno detto II malto, che entra per tolto; allrim. Minchiate o Germini, g Zgd a-i tarocchi; Giuocare alle minchiate o a germini o a tarocchi. s. f. Talpa e Talpe: Animale che ha il capo che termina in una lunga e mobile proboscide, gli occhi assai piccoli; in luogo degli orecchi esteriori un orlo poco rilevalo intorno

S Tascelli da camixa; Quaderletti: Doe pezzi cuciti sotto ciascuna spalla della camicia all'im-

boccatura delle maniche,


n

do busto; Chiavi del busto o della fascetta: Gheroni o Pezzi triangolari, coi quali allargato
il

busto

la

fascetta in alto sul

davanti, e io
al

basso lateralmente, afilnch bene s'adatti


del seno e de' fianchi.

garbo

Tascettos. m. Tassello: Ancndinnzza o Slrum.


d'acciajo che serve per varj usi agli orefici, sta-

gnaj, ecc.

Tascia
per
la

s.

f.

Tassa
al

meato uditorio; le gambe nascoste sotto collo; va sotterra per lunghe tane ch'esso

il

danari da pagarsi

Imposizione particolare in Governo, al Comune, ai Tri:

si

Tartag'g'ia
n

scava; vive di vermi. S Goffo cornine nn-a tarpa; Ignorante, Grosso d'intendimenlc. Insensato, Materiale, Pi grosso che l'acqua de' maccheroni, Stolido, ecc. s. m. Tartaglia: Nome d'una

d'arti e mestieri, vendita di cose diverse, pei cavalli, carrozze, cani e simili.
v. a.

bunali, ecc., per l'esercizio

Tasca

Tassare

Stabilire la tassa

da pala

garsi.

nn-a pers5nn-a; Tassare alcuno: Imporgli


lussa di tanto o quanto
p.

maschera napolitana, cos chiamata perch tartaglia fingendosi

scilinguato,

g Tascidse n.

debba pagare, Tassarsi: Imporre a se stesso


st. nat.

Tartaglione: Colui che tartaglia V. Tartaggid.


Alle volte dicesi di Chi favella assai senza fon-

una

tassa.
s.

Tascio

m. Tasso. T.
assai

Ursus melet.

damento

conclusione V. Barbaggin.
v, n.

Quadrupede
difQdente,

nolo della famiglia degli Orsi


e dormiglioso.

Tartag-^ia

Tartagliare V. Checchezz
e per lo pi

nel 2 significato.

Alle volte usasi per Parlare assai

vanamente. Cicalare, Cinguettare, Gracchiare, ecc. V. Barbaggi.

Tartauu-a
cidentale.

Tascio
golare

s. f.

Tartana. T.

mar. Navicella

Animale neghittoso, Ve n'ha di due. specie, cio II tasso porco e II tasso cane; il primo de' quali buono a mangiare. stagnaj , ecc. s. m. Tasso. T. oref., Ancudine alquanto grossa, e per lo pi quadrane dell'ordine dei Carnivori:
solitario

latina con una gran vela in antenna, un fiocco ed una mezzanella, in uso sei Mediterraneo oc-

tonda, e in superficie piana e liscia,


i :

per battervi sopra

metalli.

Tartarg'a
T.
si.

Tassa
s.
f.

s.

f.

Tazza
caff,
s.
f.

Vaso

di

varia forma,

ma-

Tartaruga

Testuggine.

teria e grandezza, per usi diversi, tra' quali quello

nal.

Tcstudo mydas. Animale terrestre e

da bervi

II

il

brodo, e sim.

marittimo, che ha quattro zampini e cammina lentamente; sia rinchiuso in una specie di cassetta Qvale, ossea, la cui parte superiore convessa,

Tassella
Dimin.
di

Tazzeita, Tazzina e Tazzino.

Tassin

durissima, scagliosa ed a scacchi; da al-

Tassolbarlbasso

cuni della anche Bizzuga.


n

sostanza

Tartaruga, dicesi anche Una certa materia di ossea , cavata per via di fuoco dai gusci delle testuggini, che serve per fare tabac-

Tazza: Piccola tazza. V. Tassella. s. m. Tassobarbasso, Verbasco. T. hot. Verbascum lapsus. Pianta comune ne' luoghi incolti e nella campagna; ha lo stelo ordin. corto, ma pn divenir maggiore sino
a tre braccia; le foglie ovate, lanose;
gialli,
i

suoi fiori
in

ad Uomo tardo, lento nelle sue operazioni, che anche camminando si muove adagio come una testuggine; allrim. Ser
Si

chiere, pellini, stecche di ventaglio o sim. lavori,

carichi

di

principio

mucoso, entrano

dice per

similil.

varie composizioni pettorali.

agio. Posapiano.

Tassn m. Tazzone. ccresc. di Tazza: Tazza grande. Tasta Tastiera: Parte degli strum. da
s.

s.

f.

Tartassa
sello:

S Sgscio

da tartaruga;
v.

Scoglia.

suono dove sono

tasti;

allrim. Registro.
:

a.

Tartassare, Slalmenare,

TanTas-

Tastezse

v.

a.

Tasteggiare

Toccare

tasti

fanarc. Bistrattare, Mallraltare.

Tascelletto

s.

m. Tasselletlo. Dimin.

di

Tasti
nare
:

d'uno strumento. s. m. pi. Tasti

Que'

legnetti dell'organo,
si

Piccolo tassello V. Tascello nel 1* signif.

pianoforte o sim. strum. che


ler, liuto, violino

toccano per so-

S Tascelletli da camixa; Gheroncini, Quaderlettini: Piccoli quaderletti ripiegali in forma di triangolo e cuciti all'angolo degli sparati di fondo
n

e Quegli sparlimenli nel

manico

della ce-

ed
le

altri

strum. di quella guisa,


afSne di

dove

si

aggravan
la

corde colle dita


tastn
alla

e delle maniche delia camicia,


:'a

produrre

variet de' suoni e de' tni.

casetta

Quaderletti

Specie di gheroncini

Tastn

(Aj y.

sua sede alfab.

in
Tatta Xttae
l'uscio
s.

TAX
m. Blio:
s.
f.

TEA

Il

marito della blia.

Un

bello

taxe 5 n se pu scrive;

Un

bel ta-

pi.

Tllere, Bagatelle, Minuzie,

cere non fu mai scritto. Dettato prov. di chiaro


signiflcato.

Zacchere: Cose

di

poca considerazione.

Tavella

s.

f.

Nottola:

Una

delle serrature del-

Te;

Ti,

Te: Pron. primit.

di 2* pers. che si ado-

ed Un regolo di legno grosselto che, conficcato in una delle imposte da un capo, dall'altro inforca il monachetto dell'altra imposta e serra l'uscio o la finestra. La nottola, essendo spesse volte conficcala nel mezzo, si pu
della finestra,

pera nel terzo ed ora nel quarto caso. Dicesi Ti 9el 3 caso quando preposto al verbo sempli-

cem.
bene.

Li, Gli, La, Le,

Te quando preposto alle partic. Lo, Ne: Te vuggio ben; Ti voglio te l'ha desto quello libbra ? Te lo diede

volgere in giro.

quel libro?
Il

Fa

d'un erboo o d'nn'arva nn-a tavella. V.


s. f.

Ti, adoperalo nel 4 caso:


Il

pow

5 te

damma;

Arva.

padre

ti

chiama.

Tavelletta
gli

sportelli

delle finestre,

Nottolino: Arnese per serrar armadj e sim., ed

T?

Te', dicesi

e vale To', To' su

porgendo una cosa a qualcuno, T questo libbra ; , Prendi


:

Una

spranghelta di ferro o anche di legno conficcata nel lato d'una delle imposte in modo che
possa girare e tener chiusa
l'altra

Te' questo libro. t; Te te, cos raddoppiato


i

modo

di allettare

corrispondente.

cani, e che

fanciulli specialm.

usano per chia-

Taverna

s.

m. Tavernaio: Quegli che tiene

taverna; altrim. Bettoliere.

Tavernelle Tavolasso
quale
i

marli a s.
s.

m. T. T.
nella

V. Rdmpt. s. m. Tavolato: Assito o Palco fatto di tavole congiunte insieme e disposte in piano inclinato, con un raltenitojo in fondo, sul

CRmp

e)

nasce

China, nel
la

donde

a noi

Thea bohea. Arboscello che Giappone e nel Siam, vengono le foglie accartocciale per
hot.

dormono
in

soldati

nei corpi di guardia e

Tea

uso di bere appella T.


s.

loro infusione, che parimente

si

m. Telaio

e Telaro:

Generalmente nelle

forzati

galera.
s.
f.

Arti meccaniche, specialm. de' legnaiuoli, diconsi

Tavoletta
mac.

Tavoletta, Trocisco. T. far-

Quattro pezzi di legname in quadro o in altra

d a Certi medicamenti officinali, di forma come girelline, destinati ad uso interno, quali non differiscono dalle conserve che per la loro solidit, la quale essi debbono allo zucchero colto ed alla mucilaggine che entra nella loro composizione. Queste tavolette preparansi a freddo anche con polveri, e rendonsi
si
i

Nome

che

forma.

da carga;
in

Intelaiatura

Legni

calettali fincrastcej

quadro, sui quali fermato il piano fsttoj della seggiola. Queste o consimili calettature so-

golari e piramidali

con perni ^stecche) quadrancome chiodi, ovv. con istecchi fcaviggej tondi e leggerm. conici. Le seggiole
glionsi raffermare
i

per lo pi di sapore grato.

cos raffermate nelle calettature diconsi Seggiole

da segna
Assicella

punti a-o
che
i

bigliardo;
si

Cartellina:

bucherata

tiene in

mano

dal

imperniate (Carghe incaviggicej.

do fbbia; Anello

della fibbia:

La

parte di essa

pallaio per notare

punti con un bischerello.

Tavolette de broddo: Tavolette di brodo: Estratto secco di carne, che si prepara colla carne di bue
di
vitello.
s.

che tonda o quadrangolare, e nella quale imperniata la cartella ossia tutti quegli altri accessori di ferro che insieme all'anello servono
a tener congiunte due parti di cose flessibili. da porta; Intelaiatura: Specie d'armatura non

Tavolili
S

m. Tavolino: Piccola

tavola.

tavolin; Al tavolino: Posto avv. vale Secondo


conlr. di Praticamente.

teoria,

S Sta a tavolin; Stare a tavolino: Stare a studiare, a scrivere o ad esaminare qualche cosa.

soprapposta air(Jssalura ma calettala coU'anima (fdrinn-a), che spesso divisa in pi parti. Le due parti laterali dell'intelaiatura diconsi Bat,

Tavollnetto
cio,

co-a ribalta; Tavolino a ribalta. da zugo ; Tavolino da giuoco: Tavolino sopra il quale si giuoca agli scacchi, alle carte, ecc. s. m. Tavolinelto, Tavolinuce nell'uso senese e di altrove Tavolincino.
di

(Battenti); le orizzontali di sopra e di sotto dicono Spranghe (Traverse). Se tra la spranga di sotto ve n' una o pi di mezzo, perch l'anima divisa in due o pi parti, queste spranghe diconsi Pettorali (Traverse do mezoj.
titoi
si

da recammo; Telaio da ricamo: Slrum.


quadra, su cui
si

in
si

forma
vuol

Dimin.

Tavolino.
s. f.
:

stende

la

stoffa

che

Tavolossa
Taa:ei
hanno
Il

Tavolozza Quella sottile assicella, sulla quale pittori stemperano i colori nell'alto del dipingere; dicesi anche Tavoletta. v. n. Tacere e Tacersi: Star cheto, Non parlare, Resfar di parlare. Fare o Tener silenzio. Tacere, metaf. si dice anche di cose che non
i

ricamare.
di csettce; Telajo:
di ligato
Il

complesso della macchina


altra sorla
si

da far^ calze, berretti o

di

maglia.

da libbri;
i

Telaio,

dice da' Legatori

da

libri

a Quell'Arnese che

si

adopera per cu-

cire insieme

quaderni o
tre

fogli de' libri.

lingua,

e vale
il

Non

far

rumore: Taxeiva

di perrcch; Telaio o Telaino: Assicella larga


circa

5 vento; Taceva

con silenzio o sotto silenzio. Tener segreto: Taxo i dince che g'h prestu; Taccio danari che gli ho prestali. % Chi taxo acconsente V. Acconsenti. % F taxe jinn-o persnn-a; AUulire uno: Farlo star cheto contro sua voglia o colle minacce o
In signif. alt. vale Passar
i

vento.

un palmo, lunga

o quattro,
esse

con due

mazze o colonnette
tre distinti
l'altro.

verticali presso ciascuna delle


di

due estremila; sur una


Ire giri
di seta,

sono avvolti in
capi

luoghi, distanti poche dita l'un dali

cui

vanno consi

vergenti a legarsi tutt'insieme all'altra colonnetta;


su codesti tre
e
si
fili

si

tessono, cio
la

avvolgono

colle

busse.
;

stringono presso
distinte

base

capelli, divisi in

fa ben a taxe
silenzio, cio

Gli

sta

bene

il

tacere o

il

tante
pelli,

ciocchettine di pochi e corti casei,

Non deve aver

coraggio di pattare.

cinque o

o poco pi che non

si

contano.

TEG
Le due coloDnette sono
girevoli sa di s;

TEG
sor

773

vin chi 5 tegnisse in vitta, ecc.; Se non fosse


il
Il

una di esse si va avvolgendo il lavoro tessuto, mentre altrettanto di filo si va svolgendo dal-

per Usare, Osservare

vino che

lo

tenesse in Vita, ecc.


:

ten

un

^erto

moddo

l'altra

colonnetta.

di pittoi; Telajo:

Legname commesso

in

od altrmente,

sai quale si tirano le tele

quadro pef didi ferro

Il

pingervi sopra.

stampoe; Telajo: Qaattro spranghe rinnite in quadro, divise per lo mezzo da


di

a rba

de vve che ecc.; Egli tiene un certo modo di vivere che ecc. per Trattenere, Ritenere: N se pu tegnt
di tri:

Non

si

pn tener

la

roba

altrui.

un'altra
w

per Trattenere, Fare slare. Far dimorare: m'ha tegno trae e a discorri, ' mi tenne
Ire ore a ciarlare.

simile spranga amovibile, che

chiamasi Sbarra

Traversa. Nel telajo col mezzo delle margini


e delle biette vien serrata
la

per Islimare, Riputare, Giudicare:


;

Mi
Io

l'ho

forma nel metterla


1

sempre tegno pe n galantommo

l'ho

in

torchio.

di tescioe; Telajo: Ordigno quadrangolare di le-

gname, per tesser tela, drappi, galloni, ecc. d barcn; Telajo della finestra: Quattro regoli commessi in quadro, ingessali intorno all'apertura della finestra, e ne' quali conficcato uno
de' ferri del mastielto, a riscontro dell'altro che confitto negli sportelli o negli scuri.
dff

sempre tenuto per un galantuomo. per Pigliare o Prendere, ma non si usa se non imperativamente : Tegnve chi i vostri libbri che n i vuggio; Tenete qua i vostri libri che io non li voglio.

boccaporto; Telajo della boccaporta: Inlelajale

per Custodire, Allogare: Tegnime un p questo fangotto ; Tenetemi un momento questo fagotto. M per Andare, Incamminarsi : A stradda che dovei legni a l' questa; Questa la via che
n

mento che forma


a posare
i

boccaporte, e nel quale vanno

quartieri

od

grigliati

che

servono

Il

Xea.trin

"Tecoiase

**Teocio

Chiamasi pure Sogliere e Battente. d'un tavoliti; Telajo o Intelajatura d'un tavolino: Quella parte che collega i piedi di esso, e su cui posa il piano fciappaj. S Mette in tea; Intelajare: Mettere nel telajo. s. m. Teatrino. Dimin. di Teatro, e dicesi per lo pii di Piccolo teatro nelle case. n. p. Godere, Gioire, Giubilare, Gongolare V. Scialldse nel 1" signif. nn-a cosa; Smammarsi o Smammolarsi d'una cosa, vale Prenderne grande e prolungato diletto. add. Pinzo: Aggiunto di persona grassa e soda. Piena di carne. Voce della plebe. n Pinze, per smil. usasi anche per Satollo, Sazio, Che ha contento l'appetito. w Alle volte vale Buono, Squisito, Eccellente, e dicesi per lo pi delle cose da mangiare: Questa faina a l' veamente leccia; Questa farinata propriamente squisita.
a chiuderle.

dovete tenere. l'ha tegno per Fare stare in un luogo: quatlr'anni in collegio; E' lo tenne quattr'anni

in

Il

la

collegio.

per Trattare,

ma

in questo senso

sempre

usato cogli

mile:

aw. Bene o Male o altra cosa sia tegniva camme nn-a reginn-a; Ei

II

teneva come una regina. per Portare, Avere: Mcb che birbo c5mm'S ten i uggi bassi ! Badate il furfante come tien

gli

II

per Adunare: Uan tegno conseggio de giuBra; Tennero guerra. Usato per Acconsentire, Acconsiglio di
in signif. neut.

occhi bassi

cettar l'invito di checchessia: Se ghe legni,

demno a San Ceprian; Se


a S. Cipriano.
w

ci tenete,

anandiamo

Detto di

sostanza.
pir colla

Dar poco nutrimento, ed


tiene.

o di bevande, vale Aver poca usasi per lo riso 5 n ten; Il parile, negat.:
cibi

riso
n

Teociso
bile:

add. Godereccio,

Godevole, Godi-

Atto a godere, Che pu godersi.


v. a.

Detto di colori, vale Mantenere il fiore e la l' un c6 chi ten; un covivezza loro:
lore che tiene. Usato

non

Tedia,
nojare.

Tediare,

Attediare, Nojare,

An-

poi colla partic. negat. in-

Stuccare:

Tenere a tedio, Intertenere

nanzi, vale
l'

il

contr., cio Scolorire,

nojando.
S Tedise n. p. Tediarsi, Attediarsi, Annoiarsi, Nojarsi, Infastidirsi: Prendersi tedio, noja, fastidio.

un

c6 chi n leu;

un

colore che

Smontare: non

tiene.
Il

Dicesi anche della pnia, della colla e simili

T^egnl
I

V. a.

Tenere : Avere

in

suo potere o in
ten carossa
altro
Il

cose viscose e tenaci:


colla

l' colla chi ten;

sua mano. Possedere. Tenere, per Avere assolutamente :

e cavalli; Egli tiene carrozza e cavalli. n

per Impedire con


trascorrere.

mano o con

chec-

chessia ch'e' non possa muoversi o cadere o fuggire


n

n
\

per Impedire assolutamente Niscin me ten che ghe vadde; Nessun mi per Contenere, Racchiudere, Comprendere
:

tiene ch'io ci vada.

nella propria capacit:

Questa btte a ten dexe

mezajue; Questa
Il

botte tiene dieci mezzaruole.

per Abitare, Occupare: Quante starne ten a sci Lidia? Quante stanze tiene la signora

Lidia? n per Ingombrare, Occupare, Distendersi: A sla cavallaja a tegniva tutta a ciassa d'armi;

per Reggere, contr. di Rompersi: Qtiesta corda a n ten; Questa corda non tiene. M per Aver efficacia, Valere: L'argomento d n ten; L'argomento non tiene. a bagno; Tener in molle V. A bagno. a battcexims; Tener a battesimo V. A batlceximo. a bordadda in Icera ; Tener la bordata in terra. T. mar. Virar di bordo navigando verso terra. a brilla; Tener la briglia in senso proprio vale Andar lento cavalcando ; e figurai. Tener a segno, a freno, che non si trascorra V. Brilla. a cadello; Tener in cervello V. A cadello. o colazin, a disnd, a cena; Tenere a colazione, a desinare, a cena: Far restare altrui con

che tiene.

La
i>

sola cavalleria teneva tutta la piazza d'armi.

s a colazione, a desinare, a cena.

a cnto; Teoer a conto: Aver


porzioni del credito intero.

gi

una o pi

per Mantenere, Conservare: Se nO fSsse S

774

TEG
a denti secchi:

TEG

a denti secchi; Tener alcuno da mangiare. Non dare & dieta; Tener V. Dieta. a Tener Trattener
altra!

to; Tener su, vale Sollevare, Innalzare, contr.

1
;

a dieta a

Tener gi. a travaggid; Tener


di

opera: Tener occupato,


alcuno,

discorri;

ciancia:

altrui

in

faccende.

con parole, Ritardarlo dal suo pensiero e dalla

bassa nn-a persnn-a; Tener basso


vale Impedirlo che arrivi a' suoi

sua impresa.

disegni,

Ime

a dormi; Tener
di dormire.

a dormire, vale

Dar comodit

pedire che

altri

venga

in islalo

che s'innalzi

talora Tenerlo a freno, a dovere.

galla; Tenere a galla: Far galleggiare.

-t stdii; Tenere a scuola o agli studj, vale

Mantenere a studiare. lengua a casa o a posto; Tener la lingua a s: Guardarsi bene dallo sparlare comecchessia,
Gessare dalla maldicenza, dalla petulanza e sim. all'aia; Tener all'aria V. ia.

basse e piante; Tener addietro le piante: Ringagliardirle tenendole basse. basso; Tener gi: Abbassare, Inchinare verso
la

parte inferiore.
ciltce,

blocca nn-a

nn-a squaddra,

ecc.;
,

Tevale

ner bloccala una

citt,

una Squadra, ecc

allegro; Esilarare, Render


stare allegro o contento.

ilare,

Rallegrare: Fare

Assediarla per mezzo del blocco. cado; Tener caldo, diciamo per lo pi di quei vestimenti sim. che ritengono e conservano il caldo.

all'ombra; Tener all'ombra: Collocare in parte dove sia ombra. all'ordine; Tener a regola: Fare che altri stia in regola, che non esca di regola. allg iinn-a cosa; Tener in serbo checchessia: Custodire alcuna cosa con patto di restituirla, o
alcuna cosa propria per farne uso quando che
sia.

compagnia; Tener compagnia: Accompagnare qualcheduno o Stare insieme con lui. compagnia a un bastimento ; Tener compagnia
ad un bastimento, vale Andar di conserva. cnseggio; Tener consiglio o assemblea: Adunar assemblea per consultare o risolvere sopra di
checchessia.

all'umido; Tener

all'umido: Collocare in luogo

umido, dove possa trarre umidit. a man s5rva a testa V. Man. a margt in te l'cegua; Tener in mcero: Tener nell'acqua checchessia ad effetto di macerarlo. a memdia, a mente V. Memia. a-o fdndo ; Tener al fondo, vale Far che la cosa tennta non venga a galla, ma stia a fondo. a-o sco; Tener al bujo, allo scuro V. A-o sco. a-o gequceo; Tener alle strette o a stretta V.

conto, Tegni cnto d'nn~a cosa V. CSnto. con un; Tener con alcuno, Tenersi per uno o

Tener a parte d'uno, vagliono Essere


parte,

dalla sua

della sua opinione e sim.

conversazn; Tener conversazione, vale Radunare presso di s persone a conversare. corda; Tenere o Reggere il lazzo V. Corda, coverto; Tener coperto, vale Coprire; e figurai. Nascondere, Dissimulare, Non si dimostrare, Occullare.

A-o

sequcBO.

d parte; Tener

a parte o da parte:

Tener se-

M In term. marin. dicesi

Tener fermo sopra un capo, ed Quando eseguendo una manovra si tiene un cavo con forza senza mollarlo o allentarlo. a-o so; Tener al sole: Collocare in parte dove
batta
il

in luogo separato. paratamente desteizo; Tener disteso, vale Fare che alcuna

sole.

cosa sia distesa. d'uggio nn-a pcrsnn-a V. uggio. de vista; Tener di vista: Seguitare colla vista.
rf

a-o vento; Tenere al vento: Collocare in parte dove tiri il vento. a pan e cegua; Tenere a pane e acqua: Non somministrare altro cibo n bevanda se non di pane e d'acqua. a peto; Tenere a petto, vale Allattare. a pixSn; Tenere a pigione o a fitto; Abitare casa sim. con pagarne in ricompensa la pigione. a posta; Tener la posta o l'invito, in term. di giuoco vale Acconsentir di giuocare la somma
convenuta, Giuocarla.

ncoe ; Tener

delle ncore, dicesi

Lo agguantare

l'immarrare ch'esse fanno al fondo del mare. discorso; Tener discorso o ragionamento, vale
Discorrere, Parlare, Ragionare, Trattare.

drita nn-a cosa; Tener ritta o dritta una cosa: Tenerla in modo che non penda. duo; Tener duro, Tener sodo, Star fermo o alla

dura: Persistere nella sua risoluzione, n da quella


rimuoversi.
e moen a posto ; Tener le mani a s V. Man. ferma nn-a cosa; Tener fermo checchessia:

apposta; Tener a

posta, vale

Aver o Tener per

Non muovere. Far

che alcuna cosa non

si

muova.
ces-

alcun determinato fine.

a schua; Tener
dottrinare;

a scuola, vale Insegnare,

Ad-

fugo vivo ; Persistere, Non desistere. sare, Continuare. Modo figurato.


fresco;

Non

ed anche Mantenere a studiare V.

o d

sopra Tegni a-i stdii. asceso; Tener nascosto o celato: Nascondere,


Occultare.

^a

scotto; Tener a scotto, ecc. V. stecca; Tener a stecchetto V.

-4

scotto.

stecca.

stradda de mezo; Tener la via di mezzo, Non inclinare pi da una parte che dall'altra. a stradda drita; Tener la linea diritta, figurat. Andar con rettitudine, Operar giustamente. a stdio; Tenere a studio, figurat. e nel gergo vale Tener in pegno, Impegnare. a testa basta; Tener il viso basso: Star colla
flgur.

Tener fresco, contr. di Tener caldo: Mantener fresco. gente a servixo; Tener famiglia o servit V. sotto Tegni servito. Cnto, i c5nti a nn-a persdnn-a V. i uggi addosso a nn-a persdnn-a; Tener gli occhi ad alcuno: Aver l'occhio sopra di esso.
Guardarlo con attenzione. i uggi averti; Tener l'occhio aperto, vale Usar
vigilanza, attenzione.
i

uggi

bassi;

Tener

gli

occhi bassi: Volgerli

a terra per timore o umilt,

in apprenscin; Tener in apprensione


altri

Far che

ficcia inchinata per umilt

o vergogna.

stia

con timore o con

rispello.

TEG
in bnsa
sulla

TEG
nan; Tener mano o
cado; Tenere
d'altre
il

775
mano V. Man.
d

nn-a persdnn-a; Tener a bada, Tener

di

fune o sulla corda o sulla gruccia, ecc. V.

caldo, dicesi

vivande o

Bnsa.
in brasso
petto.
ifi

; Tener in collo, vale Sostener alcuno avvinghiandolo colle braccia e accostandoselo al

materie, nelle quali duri assai il calore. 5 chu contento; Tener allfgro o contento: Te-

ner in allegria.
5 collo storto;

Tener

il

collo

torto o a vile:

cado; Tener
al

in

caldo: Fare stare una cosa

Star in positura umile e divota.

presso

fuoco o sulle

brage,

affinch

non

si

raffreddi.

in depoxito; Tener in deposito:


di
si

Aver presso

6 comanf^; Tenere il comando o l'imperio: Comandare, Imperare. cnto averto; Tenere il conto aperto: Non
saldarlo.

s con ttolo di deposito per restituire a chi

debba.
:

6 dina morto; Tenere


lo trafficare.

il

danaro

morto:

Non

inderr; Tener indietro Allontanare, Non lasciar accostare; e figurat. Impedire ad alcuno il suo

Non

ritrarne utile.

avanzamento. in dbbio; Tener in dubbio, Tener io forse: Dar materia od occasione di star in dubbio o
dubbioso. in esercizio ; Tener in esercizio : Dar occasione d'esercitarsi o d'operare. in fren; Tener a freno o in freno o a segno o
a siepe: Far che altri non esca de' termini della

5 p in due scarpe; Tenere il pie in due staffe V. P. 5 posto; Tener il luogo o il posto, vale Occupare alcun posto; e talora Fare che altri non segga nel
posto riserbato ad alcuno. 5 segretto; Tener Jl segreto. Tener credenza,

Tenere a s o

in s:

Non

manifestare

le

cose

occulte e confidate.

per cnto d'un; Mantener a posta d'alcuno: Mantener checchessia a requisizione d'alcuno.

convenienza e del dovere, in fresco ; Tener in fresco Metter a bagno nell'acqua onde si conservi fresco; e dicesi propriam.
:

del vino.

per l'aia V. sotto Tegni sospeizo. per seguo; Tener certo o per certo, per fermo. Aver sicuro, Tener per indubitato : Credere con
certezza.

in mostra; Tenere in mostra o a mostra o sulla mostra o in sulla mostra: Collocare alcuna cosa in luogo dove possa esser veduta per allettarne compratori e Indurne desiderio. i in moto; Tenere in moto: Far che altri si muova, Non lasciar stare in quiete V. sopra Tegni in
esercizio.

raxn a nn-a persnn-a; Tener ragione ad


uno: Fargli ragione, giustizia. Far diritto ad alcuno. sci e carte; Tener su le carte V. Carta, segretta nn-a cosa; Tener celata una cosa:

Nasconderla.

in nisciitn cnto; Tenere a niente o per niente, Tener In non cale: Aver nessuna stima, Disprezzare. inpaxe; Tener in pace: Porger materia d'unione,
di concordia, di pace, Procurar la pace.

in f; Tener in pie o in piede V. P. in pegno; Tenere in pegno: Avere presso di s con titolo di pegno. in penn-a; Tenere a bistento, in pena, in penscin; Tener a dozzina, a cttimo, in
retta

serru; Tener chiuso: Fare star chiuso. servitoi; Tener famiglia o servit, vale Aver gente al suo servizio. sospeizo; Tener sospeso, propriam. Tener sollevato da terra ; figurat. Fare star dubbioso o in attenzione. Tener ira due, Tener in ponte o in pendente o in pastura, Dar pasto V. sopra Tegni
in bnsa.

sttomissa

nn-a persSnn-a; Tener uno

in

V. Penscin.

corda: Tenerlo a freno. Non lasciarlo scorrazzare. Non dargli ansa da lasciarsi pigliar bal-

in prexn; Tenere in carcere, in prigione: Te-

nere altrui carcerato. in pi'uva; Tenere in


prova.

prova:
via,

Sottoporre

alla

in recatto; Tener

alla

a ordine, in serbo,

Tener

in

punto, in assetto, preparato: Custodire

danza addosso. streito; Tenere stretto, Tener forte: Stringere colle mani; ed anche Tenere accosto. ta averta; Tener corte bandita: Far pubblica tavola. Invitar molti commensali. un bastimento a-o remrco; Tener un bastirimurchio, vale Rimurchiarlo. vista; Tener un bastimento a in vista, vale Seguitarlo, Non perderlo d'occhio. nn-a bnn-a o cattiva stradda; Tener una

una cosa per farne uso quando che sia. in reptazin; Tenere in riputazione: Sostener
checchessia acciocch sia tenuto in riputazione
in isti ma. in sci bsigo nn-a -persnn-a ; Tener ano a dndolo, in ponte, in pendente, sulla fune, sulla corda, ecc. V. Bsigo. in seguo; Tenere in sicuro, vale Aver assicurato, in speransa; Tenere a o in speranza: Fare

mento

al

un bastimento in

od

buona o una mala

via, figurat.

Prendere

mezzi

necessari o adattati per far checchessia, ovv.

An-

dar fuori della buona strada. Far passi falsi. nn-a bnn-a cattiva condta; Tener una buona
cattiva vita o condotta, vale
i

Dar Inogo a sperare, in vitto; Tenere a o in vita: Conservar vivo, Mantener in vita. l; Ritenere, Tenere in serbo V. sopra Tegnt allgd nn-a cosa. limitu; Tener corto o a stretta: Dare allrai poco da spendere. iSntan; Tener lontano: Proibire ch'altri s'accosti. ma; Tener male, contr. di Tener bene: Trascusperare,
rare,

precetti morali, ovv.

nn-a fortessa, un
tezza,

Vivere secondo Vivere dissolutamente. posto, ecc. ; Tener una forin term. milit.

un posto e sim.,

Non

ar-

renderla.

Non

cederla

al

nemico.

unn -a
corsa.
tin

rtta, nn-a crsa, ecc. ; Tener una rotta, una corsa. T. mstr. Seguitar quella rotta , quella

pe perso; Tener per perduto alcuno: Non


della vita di
lui.

far capitale
eiato.

Darlo per ispac-

Non

custodire colla debita cora e dilisenza.

Pungergli addossa

776

TEG
spazio:
11

TEJ

n spazio; Tenere uno Occuparlo. zazzn; Tener Fare senza mangiare. zugo; Tener giuoco: Dar comodila z; Tener :^bbassare Inchinare verso
digiuno:
slare altrui

1)

Reggersi in pie. in sce l'arta d'nn'soa, d'un cavo, ecc.;


Tenersi sulla latitudine d'un' isola, d'un capo, ecc. T. marin. Tenersi ritto navigando verso

in sce

gambe; Tenersi

sulle

gambe, vale

di giuocare.
la

gi

parie inferiore. denti; Durarla, S Tegnila a-i

Resistere, ecc. V.

Il

Dente. % Tegnise n.

Aggavignarsi, Attaccarsi, Appiccarsi a checchessa : Mice de tegnive, dunque cdzze ; Guardate di tenervi,
p.

Tenersi,

Abbrancarsi,

ti

bastimento; Tenersi nelle acque d'un bastimento. T. mar. Seguire un bastimento nella sua scia, Farne la slessa rotta.

largo; Tenersi parlandosi nc-i mgue d'un


di

un'isola,

un capo o sim.
largo, vale Star discosto; e
scrittura,

Scrivere largo.

dunque cadete.
ij

1)

cappello, a bercila; Tenersi in capo, vale

Attenersi,

Appigliarsi:
al

Tegnive a-o mce pae;

Tenersi in testa
si

Tenetevi

mio parere.

cavan poi
altrui.

in

il cappello o il berrello, i quaji segno di riverenza o per salu-

Rattenersi, Ritenersi, Astenersi, Contenersi,


derarsi, Temperarsi, Frenarsi.

MoIl

arila o

a scinistra; Tenersi

alla

destra
it

alla
la

sinistra, vale

Andare, Incamminarsi verso

onoru d'nn-a cosa; ad Non Tener


cosa, vale Recarsela

tare

Tenersi onorato d'una


ridere,

onore.
Raffre-

rie;
il

le

risa:

parte destra o la parte sinistra. a galla; Tenersi, Slare a galla, Galleggiare.

t)

nare

riso.
il

pe bello, pe dotto; Aver

baco o

il

pu-

all'ncoa; Tenersi all'ancora. T. mar. Continuare a stare all'ancora senza far viaggio.
all'orsa; Tenersi
all'orza. Orzare
stretto.
n

gniliccio di bello, di dotto e sim.: Piccarsi di bello,


di dotto, cio Tenersi,

Slimarsi o Credersi bello,

dotto

Andare all'orza raso. T. mar. Dirigere quanto pu il bastimento all'origine del vento. a mente; Tenersi a mente, Ricordarsi. w a mezo picco; Tenersi a mezzo picco. 7'. mar. Lo stesso che con ppca lunghezza di gmona. n a-o largo; Tenersi al largo. T. mar. Tesi

l'ordine: Tenersi

sottovento; Tenersi al sottovento. T. mar. Tenersi in parte opposta ovv. lontana da quella,

sim.

prnto; Tenersi

pronto o in

pronto o al-

preparato, allestito.

a-o vento; Tenersi al vento. T. mar. Tedove spira il vento. o picco; Tenersi a picco. T. mar. Significa M Che la gomona e l'ancora siano nella perpennersi dalla parte

da cui spira
n

il

vento.
stretto,
;

stretto; Tenersi

conlr.

di

Tenersi

nersi fuori in mare, lontano dalle terre.

largo, vale Tenersi accosto

e se parlasi di scrit-

tura, vale Scrivere strettamente,

mollo accosto.

Tegnisela in li denti V. Dente. S Chi co se len, co se vende V. %

Co add.

dicolare calate dalla prua.

n n

Chi ghe l'ha se ghe o tegne; Chi ha lo tenga e chi n' ito peggio, suo danno. Ognun dal canto
suo cura
si

a a

toera; Tenersi a terra. T.


ito

mar. Navigare

prenda.

vicino alla terra o spiaggia.

L' tanto laddro quello chi

Il

canndn; Tenersi a tiro a mezzo tiro di cannone. T. mar. Star lontano una portata o mezza portata di cannone. a un cnscggio; Tenersi ad un consiglio:
,

a mezo

ito de

chi piggia o ghe ten %

No

arroba camme quello V. Arrb. poe legni un petto; Non tenere un coco-

man

Appigliarvisi.

giare astenendosi dall'ancorare.


Il

mero
S

all'erta,

dicesi

di

Chi ridice tutte le cose

segrete o non segrete che gli son dette.

poeise

ciit

legni;

Non

potere pi slare

alle

veja;
o vista
vista

Tenersi alla vela.

T.

mar. Veleg-

in vista d'nn-a tcera; Tenersi


terra.

alla

d'una

T.

mar. Navigare non

t)

w
n


s,

istaccandosi dalla vista d'una terra.

ben; Tenersi bene: Governarsi con abbondanza.

Tg^nitamente
tener in

Farsi buon Irallamenlo, Mantenersi in ottimo stato.

Il

Il

I)

Il ij

cado; Tenersi caldo: Non g'ha un mente checchessia: diede un tientamdere lgnitamente che ecc.; datismo; Tenersi attorno: Aver presso mente che Mantenersi Usasi anche per Grave riprensione, Rabbuffo, de bSn; Stimarsi un gran Sbarbazzata, V. BSn add. drtto a un lugo, Tegnise Accoticiatura Modo, Foggia in p V. Teg-na Drlo add. carte a cea; Badare cepompa, V. Carta. Gran legna; Abito in linea; Tenersi Non rimonia. Veste
si

cao; Farsi caro. Far caro


dal freddo.

di s

V. Co add.

mosse: Non poter contenersi. No poeise legni de parla o de scrive; Aver Scrivere la cacajuola alla lingua o alla penna: Parlare smoderatamente. Ni) tcgnieiva e cadenn-c V. Cadenn-a. s. m. Tientammente : Voce bassa che si usa in ischerzo per dinotar Colpo che altrui si dia quasi ad oggedo d' indurlo a
dceto
Gli

lasciare offen-

di

ecc.

a'

fianchi.

Il

fatto

Risciacquala, Sbrigliala,
s.
f.

ecc.

dr'ito

di

.vestire.

a s

di

di gala,

di

in

linea:

uscir dalla

solenne.

fila;

e in term. di evoluzione navale Mantenersi


altri

Teg-na

s.

f.

Tenuta, Tenimenlo:

Ampia

pos-

I)

in linea cogli

vascelli

della squadra.
in pano. T.
in tal

in panno; Tenersi in panna o mar. Disporre o Imbrogliar le vele

II

sessione.

d'nn-a btte; Tenuta, Capacit d'una

bolle.

modo
le

Tegrno p. pass. Tenuto,


beneCzj, ecc.

Ratlenulo, Trattenuto.

che

le

une facciano avanzare


facciano
rinculare

il

bastimento e

Tenuto, per Obbligalo, Legalo da cortesie, da


s.
f.

altre lo

o indietreggiare,

quindi esso rimanga quasi nello stesso luogo. in rdtta; Tenersi in rotta. T. mar. SeguiM

rreja

Tela: Tessuto di

lino,

canapa o co-

tone, che serve a varj usi, e parlicolarmenle per

tare la rotta ordinala.

quello d vestimenti.

TEI
n Telo

TEM
la

tn

Pezzo

di tela

che ha tutta
e di

sna larghezza

S S

che

gli

fu data sul telajo,

lunghezza arbi-

traria,

cio appropriata all'uopo, che, cucilo in-

sieme per lo lungo con altri somiglianti, compone lenzuolo, vestito da donne, paramenti, tende, ecc.: Un lensu de due, de trce teje; Un len-

do teito V. Armata. V. questa locuz. alla sua sede alfab. S Cavallo d5 teito; Cavalletto: Congegnatura di tre travi e altri legni, ordinali in triangolo ver-

Armata

teito

ticale. I cavalietti, parte principalissima della tra-

vatura, son
del tetto.

posti

ad intervalli

nella

lunghezza

zuolo di due, di tre

teli.

battista; Tela battista, Tela balista, ed anche Battista Batista: Tela bianca sopraffina per
fazzoletti

S Coverta dd teito V. Coverta. S Crovi 6 teito; Coprire o Integolare

il

letto.

e altre biancherie di pregio.

cra; Tela grezza o greggia, Tela cruda o rozza: Tela che non ancora stata imbiancata. da siassi V. Sgarza, Siasso.
de cneva; Tela
napina.
di

$ Detcrovi 5 teito; Scoprire il tetto. Se il letto coperto di embrici, Disembriciare; se di tegoli,


Distegolare.

Non

canapa o

di

canapo o ca-

ave n casa n teito V. Casa. R6ndaninn~a teito a teito a porta l'uio a San

de casa; Tela casalinga, Tela di casa. de cotn; Bambagina o Tela di cotone: La tela fatta di fil di bambagie. Se tinta, Tela da fdere j se bianca o greggia. Ghinda.

rrela

Beneilo V. Rndaninn-a. s f. Filetto o Giuoco di smercili : Sorla di giuocc^ di tavoliere che si fa in due, con nove pedine per ciascheduno, sopra una figura di tre

de Un; Tela lino o di lino. d'argento; Tocca: Specie di drappo di d'oM


seta d'oro o d'argento; altrim. Teletta.

mezzo d'una croce. Ciascuno de' giuocatori mette, un dopo l'altro, una pedina sui punti segnali dalla croce, e quegli a cui riesce di collocarne tre, sia orizzontalmente
quadrali concentrici, divisi per

dreta; Tela grossetla: Tela alquanto grossa. dra; Tela grossa, opposto di Tela sottile. inced ; Incerato, Tela incerata o cerata Tessuto, intonacato di diverse materie, bench nella loro composizione non entri punto la cera, e serve
:

che verticalmente, fa filetto, e toglie via una pedina messa dal compagno. S Ave tela a mulin; Aver filetto o tavola a mulino, dicesi Quando il giuocatore ha in tal modo
disposte le sue pedine che ad ogni messa fa filetto.
"

a difender checchessia dalla pioggia. Dicesi In-

Figur. vale Aver libera facolt di fare o non fare,


di

cerato a opera, L'inceralo dipinto. ingdmm: Tela ingommata o gommala. pastsa; Tela manosa, arrendevole, pieghevole;
e per lo pi dicesi Tela domata, cio Alquanto

volere o non volere checchessia a suo talento,

e dicesi
pel

Aver

la

palla

in

mano. Aver

la

vanga

rammorbidita coU'uso.
rcea; Tela rada.

S g

Fd

manico. tela; Far

filetto.

Zgd a

tela; Giuocar a
s.

filetto

o a smerelii.
della tela,

rFela.iiime
o spessa, opposto di Tela rada.

m. Telaggio: Qualit
v.
n.

spessa; Tela

filla

Modo con

cui essa tessuta.

tutta pinn-a de gruppi; Tela broccosa.

Telegrafa,
dare notizie

Spedire telegrammi

Manla

A-o ciceo da candeja 6 canevasso 5 p teja; N femmina, n tela al lume di candela V. Candeja.
Chi avid ciM bello
fi,

avvisi per telegrafo.


s.

Telegrafi
quale, col

m. Telegrafo:
di segnali

Macchina,

fa ci bella teja; Chi avr pi bel refe, far pi bella tela V. Fi. S Falla in ta teja; Scacchino, Trapassetlo: Uno dei difetti nella tessitura della tela o de' panni.

mezzo

convenuti e visibili

da lontano, d notizia di checchessia in brevissimo tempo a chi si trova in gran lontananza. Cos per antico; ora si fa tirando Un filo di ferro
da luogo a luogo, e per via d'elettricismo, quel che s scrive con una macchinetta da ci in un
luogo,
si

rFeig'a.
piselli,

S Quello chi vende teja; Telaruolo. s. f. Baccello : Guscio, nel quale nascono e crescono i granelli de' legumi, come fagiuoli,
ecc.; dicesi anche Siliqua,

vede scriversi immediatamente


sia

nella
si

mac-

ma

voce la-

chinetta simile che nell'altro luogo ove


la

manda

tina

e propria de' Botanici. - Baccello detto as-

notizia,

pure quel luogo miglia e miglia


Sipario,

solutara.

s'intende solo del Guscio pieno

delle

lontano.

fave fresche (bazann-e).

rreln
tetto.
il

s.

m.
s.

Tenda, Cortina, e Dell'oso

Teitetto
Dmin.
far di

s.

m.

Tettarello, Tettuccio, Tettino.

comune Telone V. Scipio.

Tetto: Piccolo
la

Telonio

m. Telonio, dicesi per ischerzo di Qua-

w Pallottolajo:

Tettino, su cui

balzare

mandatore dee palla; dicesi anche Tettino.

Zg a-o
tettino.
s.

teitetto; Giocare al pallottolajo o al

lunque banco o tavolino da lavoro, da studio, ecc. Andd a-o telonio; Andare allo studio, Andare a lavorare, Andare alle sue incombenze.

Temeritae
m. Tello: Coperto de!le.fabbriche, Ci
la

Teito

che cuopre

pi alta parte della casa e la di-

Temmansa

s. f. Temerit, Audacia, Baldanza, Arroganza, Presunzione, Impudenza, Sfrontatezza. s. f. Tema, Temenza, Timore. Temere: Aver paura o timore,

fende dalle intemperie.

Temme
ti

v.

a.

o nn'aegua; a due cegite;


opposto

Tetto a un'acqua o calala sola. Tello a capanna o a due acque o

Paventare.

calate: Quello che


all'altro.

pende da due

soli

lati,

uno
a tre

Temere, per Dubitare: vadde; Temo ch'e' non


Pati 6 freido, mere il freddo, il
tirlo

Temmo
ci

ch'S n ghe

vada.
;

cado, bCllitigo, ecc.


caldo,
il

TeSen-

a o

trce cegue; Tetto a

mezzo padiglione o

dilelico,

ecc.:

acque o calate: Quello che a

tre pendenti.

assai.

quattr'cegue ; Tetto a padiglione o a quattro

acque o calate: Quello che pende da quattro lati. S Accomoda 5 teito; Racconciare il tetto; e se il letto coperto di tegoli, Rintegolare.

Tempagno

N temme

e tacche
s.

V. Tacca.

m. Mezzana o Mezzano.]r. bottaj. Il p'zzo di mezzo d'uno dei fondi della botte; che anche dicesi Pezzo di mezzo.

778

TEM
V.

TEM
"
'

Tmpea
Tmpei

Tempia.

per Stato
cielo, del

dell'aria; e in

Maria, per

lo Slato

del

Tempeata Tempein Tempeiu


con temperino.
plessione:
l'

V. Tempia. V. Tempiala. V. Temperili. f. s. Temperinala:


s.

"

vento e del mare, dal quale si giudicano s desumono le condizioni d'una navigazione. per Opportunit, Agio, Occasione, Comodo:

Colpo

dato

Temperaiueiito

Quando ghe tempo, scriveime un p quelle due righe; Quando ci avete tempo, fatemi un
po' quello scritto.
"

m. Temperamento

Qualit e Stalo del corpo, che anche dicesi

Com-

il

Negli oriuoli Quella

parte che ne regola


delle

d'un temperamento
s.
f.

robusto;
"

Egli d'un temperamento robusto.

Temperatila
lit

movimento con vibrazioni equabili. Nella Musica La misura del moto,


regolarne
la

Temperatura: La qua-

voci e de' suoni per

maggiore

Lo

stato dell'atmosfera.
s.

l'exK&pex'iu
perare
le

m. Temperino, Temperatojo:
"

minore velocit con lrim. Movimento.

cerli stabiliti intervalli; al-

Sorta di coltellino taglienlissimo a uso di tem-

Parlandosi del giuoco della palla, del pallone

Tempesta

penne da scrivere. v. n. Tempestare, Imperversare, Metter sossopra, Far fracasso V. Subissa nel 2" significato.
p.

e sim., s'intende

Quello
ecc.

spazio di tempo

che

impiega
zare
Il

la

palla,

nel percuotere o rimbaleffetto.

Tempestu

fare altro simile


i

Presso

Grammat. Un'inflessione
loro significalo.

de' verbi,

Tempia
tuffato in
1)

Tempestato V. Tempesta, n Tempestato, usato come add. dicesi di un ornamento qualunque dove sieno incastonale molte gioje pietre preziose : Tempestali de diamanti; Tempestalo di diamanti.
pass.
s.
f.

mediante
di

la

quale essi distinguono la circostanza

tempo

nel

all'cegua;

Tempo

piovigginoso:

Tempo

vlto

alla pioggia.

Tmpera

Tempra

Consolida-

b5n pe naveg; Tempo a stella, in Marin. dicesi Il tempo che messo a buono, e che si
crede di durala per la navigazione che si vuol fare. brutto; Tempo nero, si dice allora che L'afia
oscuratasi mostra vicina procella
nel proprio che nel metaforico.
;

zione artificiale. Induramento fatto cod artifizio;


e dicesi per lo pi del ferro, che bollente stato

acqua o in altro liquore per consolidarlo.


i

si

osa cosi
procel-

Tempera, dicono
colla
lori;

Ogni liquore, ossia chiara d'uovo, con che liquefanno i coonde Dipingere o Lavorare a tempera, vale
Pittori

cattivo; Mal tempo, Tempaccio:


loso,

Tempo

burrascoso, ecc.
cipolloni V.

Dipingere ecc. co' colori liquefatti nella suddetta maniera senza mescolarvi olio. a pacchetto o a scartoccio V. A scartoccio.

__ da nissue; Tempo da
fa;

Nissua.

Tempo

fa,

vale Per l'addielro, Gi nel tempo


giusto, nella Musica Quel grado

passato.

dge; Tempera dolce, dicesi Una tempera che


rende
l'altra
il

giusto;
~

Tempo

ferro pii arrendevole, a distinzione delil

di

prestezza o lentezza che proprio nel caratmusicale.

che

fa

pii

crudo.

tere della composizione

Tempia
cui
si

a tempia; Dar la tempra, vale Temperare. s. m. Tempiale. T. tessit. Arnese con


mantiene ben distesa, nel verso della sua la tela che si sta tessendo, aflSnch

larghezza,

Tempo in vela, Tempo in filo, Tempo diritto: Tempo diritto al buono. mollo; Tempo molle. perso; Tempo perduto, cio Consumato senza
in candeja;
far

non

ficio

Tempia

raggrinzi, e il palline faccia meglio l'ufsuo di ben pareggiare ciascun filo del ripieno; alcuni lo chiamano anche Tendella.
si

qualche cosa.

perso maici 5 s'acquista;


si

Tempo

perduto non

racquista.

Temperare, e per sinc. Temtempera V. Tempia nel 1 signif. a penna; Temperar la penna V. Penna. 5 um; Temperare il vino, Innacquarlo: Mettervi
v.
a.

__

rosso, che ciuve che buffo V. Buffa.

prare: Dar

la

Tempiata
si

dentro dell'acqua per mitigarne


s. f.

la
:

forza.
Il

saturno; Tempo fosco, nebbioso, caliginoso. sco; Tempo nero V. sopra Tempo brutto. e Accabannse 5 tempo V. Aecabannse. g Accomoddse tempo; Racconciarsi o Rasserenarsi
il

Temperatura

taglio che

tempo, vale Restar

di

piovere, Di tor-

Tempo

penna per renderla atta allo scrivere ; allrim. Tempera. s. m. Tempo: Quantit che misura il moto delle cose materiali, rispetto al prima e al
fa

alla

bido farsi sereno, e A-i mce, A-i t, A-i so tempi; A' tempi miei, A' tuoi tempi. A' tempi suoi, vagliono Nel tempo
della

mia, della tua, della sua giovent,

poi; e meglio, La durata delle cose indicata e distinta per mezzo di certi periodi o di certe misure e principalm, per mezzo dell'apparente
rivoluzione del sole intorno alla terra. n Tempo, per Eia: A l'avi 5 mce tempo; Ella avr il mio tempo.

A-i tempi d' Accai ; A' tempi de' tempi, cio Dalla pi remota antichit. Allargasi 5 tempo; Allargarsi il tempo, l'aria,
ecc.: Rischiararsi, Rasserenarsi
il

cielo.

per Un determinalo punto


della vita
:

nel corso del giorno

tempo o a bajtuta, in Musica Andare o Cantare a tempo di battuta. g Ascciaetse 5 tempo; Chiararsi o Rischiararsi il
e
a
cielo, il tempo, vale Rasserenarsi, g Asgrej 5 tempo; Far acqua in un vaglio. Pisciar nel vaglio: Ciliare il tempo e la fatica.

And a tempo; Andar

tt

zSvent; Nel tempo della mia giovent. per Spazio preciso, particolare e determinato

umana Ne-o tempo da

mw

di

alcuni anni, mesi, ecc.:


al

viveiva a-i tempi

so tempo o

Il

dd Boccaccio; E' viveva

tempo

del Boccaccio.

A
g

A so tempi; A tempo o A tempi: tempo debito, Ad ora opportuna, In buona


tempo,

a tempi da n5

per Circostanze|di ^cose^o^'di falli: Semmo fise de niscin; Siamo a tempi da noa creder senza pegno.

congiuntura,

lugo V.

A tempo de mxica, A tempo A tempo alla sua sede alfab.

TEM
Avanti 5 tempo; Anzi tempo o Innanzi tempo, il tempo dovalo. S Avei l/5n tempo; Aver buono o bei tempo V. Ave. S Cazze a tempo; Cadere o Venire io acconcio,

L'
$

TEN

779

vagiiono Innanzi

in

proposito.

S Chi

ha tempo, n'aspte tempo; Chi ha tempo non aspetti tempo, Chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde, Chi non fa quando ei pu, non fa quando ei vuole. Prov. che si usano per di-

notare
S

Non doversi lasciare l'occasione. Con l'andd d tempo ovv. Cd tempo;

passu 5 tempo che Berta a flava V. Fid. Mette d tempo a fd nn-a cosa; Metter tempo a far una cosa, vale Impiegarlo, Occuparlo. S Mettise tempo in scio b5n; Abbonarsi l'aere : Farsi bello il tempo, Rasserenarsi. Ne-o moBxitno tempo; Nel medesimo tempo, Ad un tempo, In pari tempo. A N dd manco tanto tempo da anscid; Non dar tempo che uno respiri: Non concedere un momento di tempo.

In prodel

Non

ave

manco tempo da andd a

piscia ;

Non

cesso di tempo, Col tempo, Nel

trascorrer

tempo.
5 Co tempo e a paggia V. Matura.
3

se

matran

nspoe

aver un riposo al mondo. IVon ave manco tempo da ddse dd dio pe-a bocca V. sopra Non ave manco tempo da

andd a
S

piscid.

a tempo o in tempo; Dare a tempo o in tempo: Dare opportnnamente. tempo; Far tempo: Conceder tempo. Accorn
dar dilazione.
n
al tempo, vale Proceder con maturit e non troppo affrettatamente in qualche operazione; e per lo contr. Non dar tempo al tempo, vale Proceder con

Dd

tempo a-o tempo; Dar tempo


fretta.

S
g

soverchia
S

S g %

Da un
Da

tempo in sa; Da un tempo

in qua, vale

De

qualche tempo. nutte tempo; Di notte tempo:* Nel

corso

% g

della notte.

perde tempo; Non metter tempo in mezzo: Operar senza dilazione, senza indugio. Occupd tempo; Operare o Adoperare il tempo: Impiegarlo, Farne uso. l' tempo pjrso; tempo perso, si dice Quando un tale s' adopera invano attorno ad una cosa. tempo 5 l'arrangia tutto V. Arrangid. tempo l' galantommo V. Galantommo. tempo 5 passa ; Il tempo passa, trascorre V. sotto Passd 5 tempo. tempo 5 s'addcisce V. Addaci. O tempo 6 se fasco ovv. minaccia; Il tempo
s'abbnja,

Nd

S se

a tempo, se a tempo de

tempo, se. $ Fa a tempo o in tempo; Fare a tempo, vale Operare opportunamente. n b5n tempo ; Far buon tempo , vale Essere buona stagione, Essere il cielo sereno. cattivo tempo; Far cattivo tempo: Essere cattiva stagione od Offuscarsi il cielo minacciando
V.

nn-a cosa

s rabbuja, si rabbrnffa, si rabbrnsea V. sopra Fase 5 tempo brutto. 5 Passd 5 tempo; Passar il tempo, in signif. att. Consumarlo con qualche diletto o in qualche oc-

cupazione; usato in senso neut., vale Trascorrere,

Terminare scorrendo
passa.
S

tempo

5 passa;

Il

tempo

pioggia.

dere

perde tempo; Trre il tempo: Far peraltrui il tempo opportuno o l'occasione di

Perde o tempo; Perdere il tempo, vale Starsi Consumare il tempo invano. Prima del S Per tempo; Per tempo, A buon'ora. Innanzi al termine; ed alquanto pia. tempo
Per tempissimo, A buonissim'ora. Pe un certo tempo; Per a tempo, Per alcan tempo, Non sempre. cmwi' ven; Adattarsi a' tempi: S Piggid 6 tempo Pigliar le cose come vengono. tempo o S Piggidse tempo; Pigliar tempo o Tr sim., si dicono dell'Indugiare per prendere pi
$
propria congiuntura.

far alcuna cosa.

S
Il

Fase bon tempo V. sopra Accomodse 5 tempo. tempo brutto; Rabbruscarsi, Rabbruffarsi, Rabbrazzarsi , Turbarsi il tempo: Venir infruscato e caliginoso
il

tempo.
di

S Ftia de

tempo, Preposteramenle, Intempestivamente, Contrattempo.

tempo ; Fuor

S Fissa
bilirlo.

tempo; Dare o Fissare

il

tempo: StaS
Solleci$

Primma
Riparare

S
S

Gugnd tempo; Avanzar tempo,


tarsi,

vale

dd tempo V. sopra Avanti Racquistd 5 tempo perso; Rimettere


al

tempo.
le

dotte:

Anticipare.
il

Guastse tempo; Rompersi


Voltarsi alla pioggia.

tempo, vale

S In bon tempo; In buon tempo, cio In congiontura favorevole.

tempo perduto, Riacquistarlo. Sacrifcd 5 tempo intorno a nn-a cosa; Sacrificare il tempo intorno ad una cosa, dicesi dell'Impiegarlo, Consumarlo intorno ad essa. S Za do tempo; Gi gran tempo, vale In tempo

S In cattivo tempo ;ln cattivo tmpo, A mal tempo, cio Fuor di tempo. In cattiva congiuntura.
S In poco tempo; In breve, In brieve andare, In breve giro di tempo.

Tmpoe

gi decorso,
s.

Un
f.

pezzo
pi.

fa.

Tempera, coll'a^iunlo
tre

di
si

Quattro diconsi

digiuni di

giorni

che

S In quelli tempi;
Allora.

qne' tempi, In so que' tempi,


In

fanno nelle quattro stagioni dell'anno, una volta per stagione.

rFempoezz. v. n. Temporeggiare: Indugiare,


A tempo;
tempo o A tempo,

S In tempo o

Opportunamente. S In tempo citi favorevole; A miglior tempo. g In tempo de gucera ci boxte che toera V. Boxia. S Inversa l'ordine di tempi; Pervertire l'ordine de' tempi : Fare anacronismi o procronismi, cio Esporre fatti come accaduti in tempi lontani da
quelli

TempoTo add.
rFexupsso
17eiia.oit8D

Tardare, Guadagnar tempo, Metter tempo in mezzo. Primaticcio: Aggiunto al frutto

della terra. Che si matura a buon'ora; dicesi anche Precoce, contr. di Serline. s. m. Tempaccio. Peggior. di
cattivo.
f.

Tempo: Tempo
s.

Tenacit

Propriam.

Fona

in cui

accaddero.

ritenere ci che

si

preso.

780

TEN

TEN
due parti, appeso alla banda interna per parare il sole, l'aria, la vista, e anche per ornamento. da porta; Portiera V. Porta nel 2 signif. g Tendinn-e dd letto; Cortine. Ti sci e tendinn-e; Rialzare o Rilevar le
finestra
dalla

M Tenacit, metaf. Avarizia, Spilorceria, Gretteria,


Grettezza.

diviso per lo lungo in

Ten.a.g'g'e
di

s. f. pi.

Tanaglie e Tenaglie: Strum.

ferro

composto

di

due bocche o morse

imce-

perniate nel loro incrociamento a


soje, a

modo

di

uso di stringere, tirare, schiantare, scone talora tagliare.


il

ficcare,

tende o

le

cortine.

Per

simil. presso

volgo usasi talora invece di

Ti z
cortine.

tendinn-e; Abbattere

le

tende o

le

tegno stretto con queste tenagge meistre; Lo tenni stretto con queste braccia robuste. Arranca nn-a cosa co-e tenagge; Levare o Cavare alcuna cosa colle tanaglie, vale Ottenere Q Fare alcuna cosa con grandissimo sforzo e
Braccia:
violenza.

Lh

Tenelbre

Tenente

s.

(Snndle) V. Sunna. m. Tenente o Luogotenente,

nella

Milizia Titolo di quell'uffiziale che sta nelle

com-

pagnie sotto

rFeuag'^ia.
ceva,
i

v. a.

Tanagliare e Attanagliare:
si

Tormentare, come un tempo barbaramente


condannati, stringendo loro
le

fa-

al capitano di esso, per ajutarlo nel suo uffzio e sottentrarvi ad ogni occorrenza. de vascello; Luogotenente di vascello: Grado militare d'un ufficiale di vascello corrispondente

carni con

a quello di Capitana nell'esercito.

tanaglie infocate,

Tneo
consente
cede.
ti

add. Tenero
al

Di poca durezza, Che acsi

Tormentare, Molestare : m'ha tanto tenaggu che ecc.; Egli |tanto mi torment che ecc. Teua.g'g'i; s. f. Colpo di tanaglia. D de tenaggicB V. sopra Tenaggi (verbo) nel
n Figurai, vale Tribolare,

tatto,

Che agevolmente

comprime

Tenero,

signif.
s.
f.

La parte tenera, Quel che molle flessibile, cedevole. camme l'ga; Tenero come burro, come ricotta.
In forza di sost.

figurat.

Novello, Giovane, Di poca et.

Tenca;

Tinca, dimin. Tincolina. T.

ittiol.

Cyprinus tinca. Pesce d'acqua dolce, che ha due barbette, le squame minute, il corpo mucoso
e la coda intera.

Tenda,
dall'aria

; Di cuor tenero, cio Afi'ettuoso, Compassivo, Sensibile, Sensitivo, Pietoso. S se teneo d'nn-a cosa; Esser tenero di chec-

De

Tenerissimo. chu teneo

s,

f.

Tenda: Tela che'si distende


per ripararsi dal sole

in

chessia, vale Esser fresco o

aria e allo

scoperto,

e
Il

o dalla pioggia.

Tenda, generalm. per Tela che si distende per coprire o parar checchessia. Nel num. del pi diconsi I padiglioni degli
eserciti.

nuovo di quella cosa: tenea de parto; Ell' tenera di parto. teneo de fa nn-a cosa; Esser sul curro di fare alcuna cosa: Esser in punto, in procinto

l'

di farla.

Ten
II

s.

ra.

Tenore. T. mus. Quella parte del


'I

canto che tra


si

basso e

'1

contralto.
la

stende al di sopra della coperta d'un bastimento |\er difenderla dai raggi del sole o dalla pioggia; perci

In Marin. Riparo di tela, che

Tenore, dicesi anche Quel cantante che ha voce propria per cantare il tenore.

Canta da ten; Tenoreggiare: Cantare


di

in

tuono

distinguonsi le tende d'estate, o pel

sole,

e le

tende d'inverno, o per


delle lance,

la

pioggia.

- Le tende

Ten
II

tenore.
s.

m. Tenore: Contenuto, Senso, Concetto:


Il

come pure

quelle delle sentinelle,

ten da lettera;

tenore della lettera.

diconsi Tendaletti.

Tenda,

Tende
lacci
II

s. m. Tenda o Tendale. T. mar. Tela che sui bastimenti a vela quadra si piega e si tiene a certa altezza orizzontalmente sopra il cassero per ripararsi dal sole.

Tenscion

raramente, usasi da noi per l'ha un certo ten de vitta Modo, Maniera: che ecc.; Egli ha un certo tenor di vita che ecc. s. f. Tensione Distendimento vioTenore, talora,
:

ma

lento e sforzato di checchessia,

bianche

si

dica

v. a.

Tendere : Acconciare

reti,

trappole,

pi propriam. de' nervi.

altro per acchiappare animali

o sim.
il

u Tendere, in senso neut.

Aver
:

la

mira,

pensiero

Tenta
si
Il

Figurat. vale Propensione, Inclinazione. s. f. Tinta e Tintura : Materia colla quale


tigne.

Tendia,

Tndine

ad alcuna cosa. Mirare, Intendere, Esser diretto. per Tirare, Accostarsi tende ci a-o verde che a-o rosso; Tende pi al verde che al rosso. V. Tenda. s. m. Tndine. T. anat. Estremit bianchiccia e dura del muscolo, per cui esso attaccato all'osso e che serve a stendere e pie-

Tinta e Tintura, pel Color della cosa tinta: l' n panno chi ha nn-a bella tenta; un panno che ha bella tinta o tintura.
V. a. Tentare: Far prova. Provare, Esperimenlare; ed usasi anche in signif. neut.: Ho tentu ci, votte de persuadilo; Tentai pi volte

Tenta

gare

varj

membri

del corpo.

di persuaderlo.

d'Achille; Tndine

d'Achille: Tndine

grosso
al

I)

che da' muscoli della polpa della gamba va calcagno; allrim. Corda magna,

Tendiuetta
velo

s.

f.

Tendina

Quella specie di

Il

selino che, fermato in alto delle finestre,

al male, al peccato. Cercar diao o tenta i anime bSnn-c; Il diavolo tenta le anime buone. per Allettare, Cercar di corrompere, di set'ha tenta ci votte con di regalli; durre:

Tentare, per Istigare


d'indurre:

Il

degli sportelli delle carrozze e sim., si tira gi per ripararsi dal sole e dall'aria. Parlandosi di Quella coperta, colla quale si cuo-

la tent pi volte con presenti. % se tentu de fa nn-a cosa; Esser tentato d'alcuna cosa : Averne voglia grandissima. Essere

W
in

prono

le

immagini sacre,
s.
f.

dicesi Manlellino.

Tendinn-a

Tenda o Tenda da finestre : Ampio panno lino, bambagino o serico, talora

procinto di farla. tenta d n5 nuoce; Il tentare non nuoce. Maniera prov. che si dice per incoraggiar altri o

TER
se stesso a veder

TER
chie bislunghe nerastre;
del collo, biancastri;
il

981

modo

d'olleDere o riuscire in
tenta; e per

la

gola,

il

gozzo e

iati

checchessia.

petto di color bianco, leg-

Xentaut
antonomasia

s.

m. Tenlalore:
dello
f.

Chi

fu

II

diavolo.
Isti-

rrenta/Zi^n s.
gazione diabolica.
I sia

Tentazione, Tentagione:

germente ceciato con qualche piccola macchiolina nera lateralmente; l'addome branco-ceciato; le remiganti cenerino-nerastre; la coda pi lunga
delle
ali;
i

piedi

grigio-carnicini;

diti

corti.

Voglia, Pensiero, Idea, Desiderio, di fare checches-

: M' vegno a tentazin de daghe due maschce; Mi venne l'idea di schiaffeggiarlo. S se contro a tentazin; Esser contro le ten-

Terrag'g'ia

Di passaggio annuale dopo la met di maggio, non mai in altra stagione. Vive bene io gabbia, e si addomestica prestamente. s. f. Vasellame di terra: Denovasi di terra cotta minazione generica di Tutti e invetriati per uso di tavola, di cucina e sim. Quelli per che sono ad uso di cucina, pi coi

tazioni,

dicesi

di

Chi per essere brutto o laido

non
n

alletta

Tento

a volerci aver che fare.


pass.

p.

Tinto dal v. Tingere,


l'a tutto tento

Tinto, per Imbrattato, Lordo:

munem.

si

dicono

Stoviglie

Sloviglj.

Molti

d'inciostro; Egli era tutto tinto d'inchiostro.

Tenzaja.
si

s.

f.

Tintora: Bottega o

Luogo dove

or dicono Servizio da tavola Tutto il vasellame da tavola, di qualunque materia sia composto.

Tenze
w

esercita l'arte del tignere; dicesi anche Tinta.


v.
a.

Terx'ag-ninn-a
stieri
la

s.

f.

Cordella, Funicella:
del

Tingere e Tignere: Far pigliar ad alcuna cosa un colore che prima non avea.
Colorare.
Figurai, vale Scottare V.
nella
l'

Piccola corda che serve a variatissimi usi legare. Il Carena nel suo Dizion. d'Arti e

Me-

Strinlnn-a persnn-a
*

Terrag'no add.

Tenzn
Tepido

voce Strina. camme o carbn de nissua, s' n bruxa 5 tenzc V. Carbn. S Tenzise n. p. Tingersi e Tignersi. s. m. Tintore Colui che esercita l'arte
:

Terramotto
Tremuolo
e

chiama Terranina. Terragno e Terrgnolo: Vicino a terra, Che s'alza poco da terra. s. m. Terremoto e Terre muoto,

Tremto: Veemente scossa

di-

qual-

del tignere.

che parie della terra, per causa naturale, accora-, pagnala da forte e talora sordo strepito, e sovente con disfogamenlo d'acque.

add. Tepido e Tiepido: Di calor tem'1

Terrapin

Temxe
per
lo

peralo,

Tra
s.

caldo e

'1

freddo.
di confine,

m. Termine: Contrassegno

s. m. Terrapieno. T. mil. Un'elevazione di terra rivestita ordinariam. di mattoni di piote fzerbij, sulla quale si dispongono le

pili

di pietra, piantato nel terreno, per

artiglierie e gli

Termina,
n

segnare i limiti delle possessioni. Voce del contado. v. a. Terminare, Finire, Ultimare:

uomini armali per difesa della Terreno sgombro da qualunque impedimento che circonda la strada coperta o la
fortezza. - Spalto,

Condurre a Terminare,
fine.

fine,

controscarpa, e dall'estremit superiore del para-

in

signif. neut. vale


pili

Aver termine
:

Non

si

stendere

avanti

L dve
la

ter-

mina a stradda; L ove


II

termina

strada.

Terrassa

Termince un p de fd tanta caladda; Terminate un po' di far


per Impor
fine, Restare:

tanta bugila.
ti

Figurai, usasi per Uccidere:

Ma

che te termino;

Guarda
i

ch'io t'ammazzo.
i

so giorni; Terminare
s.
f.

suoi d, vale Morire.

della controscarpa va ad unirsi alia campagna con un dolce pendio. Terrazzo: Luogo ne' piani s. f. della casa superiori al pian terreno od anche sol tetto, scoperto o aperto da uno, talora da pi lati, sempre da quello della via o della campagna, e al quale fa parata una ringhiera, una balaustrata un parapetto. Il terrazzo a uso di sollazzo, di prender aria, di tenervi vasi di fiori,

petto

Teirmina^zin
Il

Termioazione, Termine

di

sciorinar panni, ecc.

terminare.
s.

Terrassettas.f. Terrazzino: Piccolo terrazzo.


m. Termometro: Strum.
i

Teirnioni.eti*o

Terrassin

notissimo che serve a misurare

gradi del caldo

Terren
frutto,

e del freddo, per mezzo della dilatazione o con-

V. Terrassetta. m. Terreno La terra stessa, e propriam. s'intende Quella che si coltiva perch dia
s.
:

Terna,

densazione del liquore contenuto nei tubo di vetro che lo compone. s. f. Terna. Voce dell'oso : Lista o Nota
che si fa di tre persone distinte, per quindi eleggerne una fra esse. s. m. Ternario. Voce dell'uso: Chia-

Terreno, usasi anche figurai.:

non terren

Ternio
rano nella
pianeta

per mi; Non terreno per me. n pel Luogo ove si combatte in duello. Terreno assolut.: S Clan terren; Pian terreno o

mansi cos Quei paramenti


3Iessa
pel

sacri,

che

si

adopela

Tulio l'appartamento abitabile della casa che pi vicino alla terra o che posa in sulla terra.
S Scrovt

solenne, e sono tre, cio


le

sacerdote, e
si

due

tonicelle

pel

Ingegnarsi

terren; Scoprir terreno o paese, metaf. artatamente d'indovinare gli altroi


s.
f.

diacono e suddiacono; vi
i

comprendono
il

le stole,

pensieri, la condizione

manipoli,

la

borsa del corporale e

velo del

Terrinn-a

Temo
cesi

calice.

s. m. Terno: Ne' giuochi di sorte diLa combinazione di tre numeri che escano

cavo e panciuto, di lo pi con piede e con coperchio; serve a porre in tavola la zuppa o altra minestra che poi si

d'un luogo, ecc. Vaso mollo conforma or tonda or ovale, per


Zuppiera
:

a favore del ginocalore.

mette nelle scodelle (xattej.

Terraenn-a
alla

s.

f.

Calandrella. T. ornit.

Alauda

Territio
1

s.

m. Territorio

e Terrilro: Esten-

brachidaclyla. Uccello del genere delle Lodole, che ha il becco mediocremente grosso, subeguale

sione di dominio o di giurisdizione.


Territorio, Distretto, Paese.

met della penne superiori

testa,

di color grigio-corneo; le

Terr
S

d color grigio-Konato,

con mac>

Fa

s. m. Terrore: Paura grande. Spavento. terr; Atterrire: Dar terrore, Spaventare.

782

TES

rm
Xesee v.
tela,

Xerrn
ricus

s. m. Prataiolo salvatico. T. boi, Agatumescens. Fungo malefico e pericoloso per molli traiti di somiglianza che ha coW'Agaricus campestris. (V. Praelu). Tersa.g'S'io s. m. Appoggialojo V. Supporto.

Il

Tersaju.
rile

s.

m. Terzeruolo:

Specie

di

ba-

contenente la terza parte d'una mezzaruola

ossia

60

litri.

Il

Xersaju

s,

m.

pi.

Terzeruoli e Terzaruoli.

Fabbricar sul telajo nastro, a. Tessere drappo o altro, serrandone il ripieno fbttuj fra l' incrociamento dell'ordito fordtoj; il suo conlr. Stessere. Tessere, per simil. dicesi del Comporre chechessia u guisa d'un tessuto: Tesce un pane, nn-a sporta, ecc. /Tessere un paniere, una sporta, ecc. Melaf. per Macchinare, Ordire: Tesce inganni; Tessere inganni.
:

T. mar. Porzioni orizzontali d'una vela, ognuna d'un settimo circa dall'altezza della vela slessa, e delle quali la vela pu venir diminuita suc-

Xesciua
Xesciix
s.

s.

f.

Tessitora, Tessitrice, e nell'uso

tose. Tcssiera:

Colei che tesse.


antic.

m. Tessitore, Tesserandolo,

cessivamente alzandole o annodandole al pennone per mezzo de' loro malaffioni che sono cordicelle, cui si fa un nodo da tutte le due parti della vela, sicch non possano trascorrere. bassi; Terzaruoli bassi o Bassi terzaruoli, sono
gli

Xescit Xescita

Tessiero: Colui che lesse. V. Tesciu.


s.
f.

Tessitura:

Il

tessuto,

Il

tessere.

Il

modo

di tessere

o col quale tessuto .un lavoro.

d'un discorso,
discorso

ecc.; Tessitura o Testura

d'un

ultimi

quelli deirnllima
i

sta

una nave ha presi tutti Che naviga coi bassi


i

mano. Allorquando terzaruoli dicesi Che


terzaruoli.

sim., vale L'ordine, l'unione e la pro-

Xescio

Fd

tersaju;

terzaruoli:
terzaruoli.

Terzaruolare , Prender o Far Diminuire una vela per mezzo dei

Xeso
cui

porzione delle parli. s. m. Tessalo: La cosa tessuta. s. m. Tesoriere e Tesoriere : Ufficiale a

commessa

la

custodia del tesoro pubblico,


fare
i

e l'incombenza di
dal sovrano.

pagamenti

comandati
Il

Molla i tersaju; Mollare i terzaruoli: S Leva Dislaccare le gaschelte o malaffioni che tengono una parte di vela ripiegata sul pennone, per presentare al vento una superficie maggiore allorch
il

Xesi
glio

s. f.

Forbiciata

Colpo
fa

di forbici.

ta-

La tosatura che
s.
f.

si

colle forbici.

Xesjie

pi.

Cesoje, Frbici: Strum. d'ac-

vento

si

reso pi moderato.
s.
f.

ciajo per uso di tagliare,

composto

di

due lamine

Teirsa.nn-a.

Terzana: Febbre che viene


:

un di s e un d no. M Terzana, talora usasi in forza d'addiett.

imperniate nel mezzo, e da esso in l taglienti nella parte di dentro, che, serrandosi l'altra parte,
si

Freve

stringono e tagliano;

dicesi

anche Forbice,

tersann-a; Febbre terzana. dggia; Terzana doppia: Quella febbre che viene parosismi alternamente ogni giorno, ma che ha
i

Forbicia, e Frfici,

ma

son voci poco usate.

che giscian; Forbici


dicesi

che

cincischiano o cin-

cisliano, e pi parlicolarra. Forbici che sbiasciano,


di Quelle che si stringono senza tagliare perch difellose o perch male adoperale. co-a molla; Forbici a molla Forbicelte che hanno
:

simili.

Tersetta
Tersetto
n

s.

f.

Quel salto che si bievolmente i piedi tre volle. s. m. Terzetto. T. mus. Canto con-

Terza di capriola. T. baller. fa ballando, col mutare scam-

certato a tre voci,

Xersiio

Terzetto: Sonata concertata a tre strumenti, n Ballo" combinato a tre ballerini. s. m. Terziario: Chi del terzo or-

due lame come le precedenti, le quali invece di terminare in anelli, sogliono avere quasi per manico di ciascuna lama un temperino, e si aprono per forza di molla. da ammcc 5 lmme; Smoccolatojo. da tonde o tosa; Cesoje e pi comunem. Forbici
:

Xersinu-a.
n

dine d'una regola di frali, Secolare che si sottoposto a regola monastica. s. f. Terzina, Terzetto, Ternario: QuIIa parte di capitolo, sonetto o altra poesia,

ripiegalo nel

Altro slrum. da tagliare fallo d'un sol pezzo, mezzo a foggia di molla, la quale
II

chiamasi
sare
% Ave
le

calcagno. Adoprasi specialm. per lotagliare


altri
i

pecore, per
al

crini

ai

cavalli

che composta di

tre

versi,

intorno

piede e ad
e
teso'ic
s.
f.

usi.

Terzina. T. mus. Unione di tre note, il cui valore non corrisponde che a due sole, e perci di maggior velocit e d'un movimento scorrevole,

panno

V. Ave.

Xesoietta
Pisloja

Forfecchia, e

comunem.

Forbicchia
di

Forbicistia:

Bacherozzolo

appoggiandosi

maggiormente

sulla

prima.
delle ore ca-

ossia
bici,

Vermetlo
s.

Xeirsa

s.

f.

Terza. T. eccles.

Una

che particolarm.
f.

Xerso
due

noniche; ed anche II tempo in cui ella si canta. s. m. Terzo : Una delle tre parti del tulio. % Tra dui litiganti 5 terso 5 gode V. Godi. persnn-a; Un terzo S Un terso o Unn-a tersa Una terza persona: Colai che s'interpone tra
parti contraenti.
s.

Tesiette
Xesu.

coda biforcuta a guisa di forsi nasconde ne' fichi. pi. Forbiceile, Forbicine. Di-

min, di Forbici: Forbici piccole. s. m. Tesoro e poelic. Tesauro: Copia di danaro, e propriam. Deposito di danaro, di
perduta
la

cui siasi

memoria,

in

guisa che pi

non ha padrone.
grossa.
T.

Xerso m. Lana petto, delle gambe Xerso add. Terzo:


seguita dopo

il

lanaj. Lana del


ordin.

Il

della culatta.

d'oro

Tesoro, significa anche Accumulamento e Conserva d'argento conialo, o di gioje o cose simili
di

Nome

numer.
di

che

secondo.

Tersa classe; Classe superiore


V. Terrn.
Tesare.
T.
V.
a.

grammatica.

Xerulla
Xesi
in

preziose, non depositale, n occultale, n perduta memoria; ed in genere Collezione o Conserva di qualsiasi cosa di pregio. Dicesi anche a Persona grandemente amata.

mar. Tendere, Mettere

Xssoa
starlo in

s.

f.

Marza.
si

un cavo, e ordinariam. si usa parlando della manovra dormiente o fissa.


forza

ramicello che

taglia

T. agric. Quel piccolo ad un albero per inne-

un

altro; altrim. Srcolo.

TES Xesta.
s. f. Tesla, Capo: Tutta la parte dell'animale dal colio in sd. Parlandosi della Testa delTuomo, nello stile famigliare e bernesco dicesi anche Zucca, Coccia, Ceppicone, Cervice. Testa, per Persona : G'han dcelo nn-a rezidn a testa; Diedero loro una razione a testa. per Vita: Ghe zugo u testa; Ci giuoco la

TES
sta

78S

troppo pertinacemente nel suo proposito, Che

non cede a ragione. gaggia V. Gaggiamatta. grbia V. sotto Testa vua. in cascetla; Soppressala: Carne
dentro un ventricolo, dentro un panno lino,
soppressala o messa

della t^sta

del

testa.

Figurat. per omino Ingegno: de bnn-a testa; uomo buona per Immaginazione, Pensiero: N ghe a vieiva d'in ta testa diao; Non torrebbe capo diavolo. per Imposizione che paga da ciascuna perIntelletto,
l'

majale tagliata in pezzi, condita con droghe, colta

come come

s'usa in Genova, o
s'usa in Toscana, e

ia

soppressa.

Livorno

la

di

testa.

dicono Cppa.

le-

gliela

di

il

si

sona, compresa nella legge delie imposizioni, che anche si dice Testatico.

per L'estremila delia lunghezza o dell'altezza A testa dd ponte, da tba, da teja; La testa del ponte, della tavola, della
di

qualsivoglia cosa:

pelato, Zuccone: Che ha capo spogliato di capelli. quaddra; Tesla quadra : Uomo di gran senno e di grande ingegno. vna; Capo scarico. Zucca vuota, Zucca da sale. Zucca al vento, diccsi di Chi non ha giudizio, fatti suoi. abilit e prudenza e non fa bene % A-a testa; Alla testa. Posto avv. coi v. Andare, Mettere, Essere o sim., vale Andare ecc. per il

pe; Capo rimondo o


la

zucca o

il

tela,

ecc.

primo.
Testa, Testa a Testa. Posto avv.
%

o testa; Testa
vale Solo a solo,

A Isa a

testa; Alzare

il

capo, vale Comiociare

quattr'occhi

e talora

fronte,

a sollevarsi.

Rimpetto. bisbetica; Capo


tastico.

Ammid
pidocchi.

in testa; Cercare in capo, intendesi

bisbetico o stravagante o fan-

Andd

bizzra; Testa bizzarra, Capo ameno, dicesi comunem. di Persona allegra, sollazzevole. cada; Testa focosa, dicesi di Chi tosto s'adira
che
si

1)

lascia

agevolmente
oltre
i

trasportare

dalla

Il

forza del suo

umore

limiti

della ragione

I)

e della convenienza.

chutta; Testa bassa, vale Capo chinato per vergogna o per altro motivo. corona; Tesla coronala, lo stesso che Re. d'aggio; Capo d'aglio: L'aggregalo degli spicchj
ond' composto il bnbbo dell'aglio. d'aze; Tesla d'asino, Capassone, Capocchio, di-

Proceder con fasto. de testa; Far di suo capo V. Andd. zi testa e cu ; Andar tmbolo, a scavezzacollo, a fiaccacollo V. Andd. Arv a testa a nn-a persnn-a; Rompere o Spezzare il capo ad alcuno, vale Percuoterglielo in maniera che gli si rompa. g Arvise a testa; Rompersi o Spaccarsi il capo:
vata
:

colla

co-a testa in t sacco; Andar col capo testa nel sacco V. Andd.

co-a testa ta; Andar colla testa alta o le-

Fracassarselo, Spezzarselo.
g

testa ntia;

capo

nodo.

Pesto

avv. vale

Persona scimunita, balorda, senza senno. dacampann-a; Testa o Testata, Fondo, Culatta: La parte superiore della campana, quasi emisferica, nella cui parte interna fermalo il cattivello (berlea), cio l'occhio da cui pende il batcesi di
taglio.

Col capo scoperto. 3 Ave a testa a caccia, Ave a testa a testa dita, a testa vua V. Ave.
n

a segno,

testa sciata

Esser fuor di cervello: Esser

de casso, de zubbo; Tesla di becco, Tesla d'asino, Capocchio, Cervel di gatta, dicesi di Persona scimunita, sciocca; e talora di Persona
ostinata nella sua opinione, che in tal caso dicesi Capone. de gatto V. Testa de gatto alla sua sede alf. dell'agno; Capocchia', Cappello.
dell' argano ; Cappello o Testa dell'argano: La parte superiore dell'argano, ne' cai fori si appli-

mente molto sopraffatta per qualsiasi cagione. pe-a testa o in ta testa; Aver in tesla, vale Aver in pensiero, Andar per la fantasia, Correr
colla

per
I)

lo

capo.

-^ poca testa; Aver poca sessitura. Esser di piccola levatura o .Wer poca levatura, poca si dice di Persona di poco senno e di scarso talento. testa o Non ave testa a fd nn-a cosa; n Avere o Xon aver il capo a una cosa: Avervi genio. Aver voglia di farla, o al conlr. Non

avervi inclinazione.

cano

le

aspe per farlo girare.

dell'asta

da bnsa; Tesla

delio stilo.

de morto V. Vescia de lo nella voce Lo. de mu; Testa di moro V. Mu. d'u V. Testadu. do battaggio da cdmpann-a ; Pera: Estremit mazzocchiuta del battaglio della campana. d martello; Bocca del martello. d puntaju; Capocchia, Caperozzolo. d sciscetto; Mozzo, Porlacanna Quella parte
:

Caccia nn-a cosa in ta testa a un; Metter uno alcuna cosa, vale Far persuaso uno d'alcuna cosa, Persuaderlo. Caccidse in ta testa; Ficcarsi in testa, vale Figurarsi, Immaginarsi, Darsi ad intendere o semplicem. Intendere, Ostinarsi a credere, che anche si dice Entrar nel capo, accompagnato col dat.
nel capo a
di

persona.

S Chi lava

del manticelto,

in

cui piantata la canna

fcan-

a testa a Caze, perde a lescta e d savn V. Aze! g Chi n'ha de testa ha gambe; Chi non ha cervello abbia
colla fatica
lo

nnctlo).

da; Capo
telletto

di

bue,

Coticone, dicesi di

Buaccio, Capo d'assiuolo, Persona d'iDgegno tardo, d'in;

gambe, e vale Che bisogna supplir dove manca Tattenzione; e dicesi per pi quando uno, partendo d'un luogo, si digli

ottuso.

mentica d'alcuna cosa, che poi Capone, dicesi di Colui che


indietro per essa.

occorra tornar

fissa,

Testa forte

784
S Chi va de testa,
pie,

tES
I)

tES
d'in ta testa nn-a cosa a nn-a per-sdnn-a; Trarre del capo una cosa a uno, vale
Persuaderlo, Toglierne l'opinione,
$
il

paga de brsa; Chi giucca di paga di borsa. Modo prov. che significa Chi opera di capriccio, per lo pi ne incoglie danno. S Co-a testa ta; A capo aito ; e figur. Con orgoglio. S Co-a testa bassa; A capo basso, A capo chino. Posto avv. coi V. Andare, Stare, o sim. vale Andare col capo chinato, col capo e cogli occhi vlti verso terra, e per lo pili per umiliazione
,

pensiero.
di
il

Levdse d'in ta testa nn-a cosa; Cavarsi capo alcuna cosa: Deporre o Abbandonare
pensiero di essa.

Ma de lesta; Dolor di capo. Mette testa a cammin; Metter

cervello, Metter

e vergogna.

S Co-a testa in zi; A capo volto, A capo all'ingi. Posto avv. vale Col capo volto verso terra, Col capo ingi, Capo piede. S Co-a testa scoverta Y. sopra A testa na. ^
ti

in ta testa nn-a cosa a nn-a persnn-a V. sopra Caccia in ta testa ecc. % Mettise in ta testa V. sopra Caccidse in ta
testa.

giudizio.

testa,

da

testa,

da testa in ta

Il

in ta testa de voe riusci in t'nn-a cosa;


per conseguir un intento.

magia V. D.
dell'aze, ecc. pe-a testa a nn-a persnn-a; Dare di asino, d'ignorante e sim. per lo capo ad uno, vale Ingiuriarlo dandogli siffatti nomi. S Dd in sci testa; Dar in capo o in testa, Dare
in sulla testa,

Pigliar checchessia per iscesa di testa: Ostinarsi

ne' mezzi

vagliono Colpire nel capo.

S
S

testa a-i

p V.
de
t,

Da

capp'a p.

lesta da-o travaglio; Non capo dal lavoro Star continuamente applicato, Essere indefesso al lavoro. Non ave ci de testa; Non aver pi testa: Essere sbalordito o smemorato per troppo affa-

Non

als

mai a

levar mai

il

de so testa; Di mio capo, di tuo, di suo capo, ecc. vagliono Di propria invenzione, di tua, di sua invenzione. S D de testa; Dolor di capo. S se a testa; Essere alla testa, vale Esser capo. Reggere, Governare, Dirigere. M t uggi da testa d'nn-a persnn-a V. iiggio. S Fd de so testa; Far di suo senno, a suo modo,
S
testa,

De due De mcB

teste; Bicipite.
%

ticare

il

capo.

un 5 s'agge a testa; Non sapere dove uno s'abbia la lesta o il capo, vale Non sapere quel che un si faccia. N savei dve d da testa; Non sapere dove dare o darsi di capo: Non sapere dove ricorsave dve
rere, a qual partito
appigliarsi
;

No

e talora

Andar

a zonzo per non sapere dove andarsi,

ed anche

di

sua

invenzione,
il

giusta

il

proprio

intendimento.

gi a testa; Far girare

capo, figurai. Intor-

mangieiva in sci testa a un tignso ; Ei mangerebbe sul carello V. Mangia. Penn-a de lesta; Dolore o Mal di capo. S Perde a lesta; Perder la scrima, dicesi metaf.
e vale Perder la regola dell'operare, Escire di
s,

quietare,
n

Dar pensiero. mette testa a cammin; Rimettere o Far


:

Non
capo.

saper quel che uso


testa;

si

faccia.

nare in cervello testa; Far

contrastare
fendersi.

al

Ridurre alla ragione, al dovere. testa, Far fronte: Fermarsi per nemico; Opporsi, Resistere, Di-

Pezn de
di

Accappaciamento:

Gravedine
Por-

Porta in sci testa; Portar


tare sul capo checchessia.

in capo, vale

testa a-o vento ; Far testa al vento. T. mar. Tesar le gomene dopo aver dato fondo per far che Pncora agguanti nel fondo. testa in t'n lugo; Far capo in un luogo, n vale Quivi radunarsi. S Ficcse in ta testa V. sopra Caccidse in ta testa. $ Gi a testa; Girare il capo: Aver giramento di capo; e figurai. Dar la volta o Dar la volta al
>

Rompi a
il

testa

a nn-a persnn-a; Rompere


il

capo a uno, oltre

senso proprio, vale Im-

portunarlo, Nojarlo.

Rmplse a
persi

testa intorno
il

a nn-a cos ; Rom-

capo intorno a checchessia, vale Usar soverchia applicazione intorno ad alSpezzarsi

cuna cosa.

canto.

pe-a testa;
la

Dar

nelle girelle, Uscir di s.

Correr per

lo

capo.

Andar per

Sia in ta testa; Saltar in capo: Venir in mente, Cader in pensiero. g Scareg a testa; Scaricar la testa, vale Trarre
per
le

fantasia.

narici o altronde

il

soverchio umore.

Giamento de
di

testa; Capogiro, Capogirlo, Gira-

Sciata

di

capo, Giramento di capo, Vertigine: Offuscamento


cerebro, per cui par che ogni cosa
si

a testa V. sopra Invexend a testa. Scrolla da testa; Scuotere la testa, vale Negare
far checchessia

muova

scuotendo

il

capo.
fi-

in giro e

manca

in

un istante

la

vista.

Sensa testa; Acefalo: Propriam. Senza capo:


gurai. Scapato, vale Persona di

S In ma;, in t, in so testa; In mio, in tuo. In suo capo, parlando di Negozio vale A proprio

poco senno, senza

considerazione, sventata.

nome e carico. S Invexendd a testa; Turbare,


conio,

Agitare

la

mente:

Il

Tegni a

man

srva a testa V. Man.

testa bassa;
faccia

Tener

il

viso

basso:

Star

Cavar uno
S

di

senno, di cervello.
*

colla

inchinata per umilt o vergogna.

Lava a testa all'aze V. Aze. a testa a unn-a persnn-a V. Lava.

Vegn a testa

cmme un

ballon; Far

il

capo
la

come un
testa
'!

cestone, vale Aggravarsi, Indebolirsi

S Lavata de testa V. questa locuz. alla sua sede alf. S L' megio andd a casa c'nn-a raxn md dita che co-a testa rtta V. Casa. S Leva a testa a-i pesci; Scapare: Levare
n
il

per soverchio strepito o rumore. fmmasci a testa V. Fmmasci.


s.
f.

Testa,
in

capo
del

la

lesta ai pesci.

testa

da lugo o de cascia; Trarre

Capata: Percossa che si d col capo si tocca dal capo di checchessia. g Aveine nn-a testa; Esserne fracido, stucco, ristucco, figurai, vale Essere soverchiamente anchecchessia o
noiato di cose gi intese e ridette.

senno. Cavar di cervello, Cavar de' gangheri, ecc.

TBS
rPest.
cape
in
s.
f.

TES
il

m
; i
i

Tegliata: Tanta materia quanta ne


teglia

petto,

l'addome e
petto e
i

'1

sottocoda, bianco-nivel

una

(tsto).
s.

lati

del

fianchi, cenerini;

piedi scori.

Testa-de-g-atto
tura

m. Alocco, Gufo, Bar-

La femmina ha
mate
.

latte le parli superiori castagno-

bagianni. T. ornit. Strix ottis. Uccello della sta-

cenerine, le inferiori bianche,


di

d'una piccola cornacchia, appartenente al genere delle Strigi, che ha il becco nero, l'iride

vino.

Testarda
alla

leggermente sfaDi passaggio in marzo. v. n. Incaparbire, Incapare, Inca-

gialla, le

penne penne

delle gole lionate, la parte

della
fetti

faccia finamente striata di


di

media nero; due ciufalla

punire, Perfidiare: Ostinarsi a non voler cedere


verit. Persistere nella sua opinione.

sulla testa, lunghe, erigibili, lere,

biancastre sul margine interno, lionate

base;

Testardaja V. Testardaggine. Testardag-giue Caparbiet,


s.
f.

Capar-

l'addome lionato con macchie longitudinali nere ed altre trasversali pi strette; le ditq coperte di penne; le unghie nere. Annida nei nostri monti;
si

biaggiane, Caparbieria, Caponaggine, Caponeria,

Pervicacia, Cocciutaggine: Ostinazione,

Fermezza

nel proprio sentimento eccessiva e contro ragione.

ciba d'uccelletti, di topi, pipistrelli, insetti, ecc. notte grida

Testardo add.
Testato
Colui
s.

Testardo, Testereccio, Testac-

La

con

voce

forte

e lamentevole;

ciuto, Inleschiato, Caparbio, Cocciuto, Ostinato:

Che

Testadu

emigra in settembre, ritorna in maggio: in qualche anno assai comune, in altri raro. s. m. Arancino a Fir., Fiorrancio a Siena, Fiorrancino a Pisa. T. ornit. Regulus cristatus. Uccello del genere de' Regoli, famiglia de' Muscivori, che ha il becco nero la cervice, dorso e scapolari, di color olivastro; le penne della parte media del pileo, sottili ed erigibili,
;

di sua testa indocile; e sost. Capone, Capaccio.

Colei che lesta.


s.
f.

m. Testatore, nel femm. Teslalrice: Che fa testamento.


Testiera
di
: Testa di legno o altro, donna, di cui fanno uso i

Testa
a viso

d'uomo o

parrucchieri per lavorarvi sopra parrucche, fintini


e sim., e le modiste per formare le cuffie, ecc.
Il

d'un bel color aranciato vivacissimo; quelle della fronte e gote, cenerino-olivastre; le remiganti
nericce, marginate di bianco-olivastro;
le

timo-

niere

cenerino-nericce;

piedi

giallo-olivastri.

Arriva in autunno e vi sta durante tutto l'inverno. sffetto; Fiorrancino. T. ornit. Regulus ignicapillus. Uccello dello stesso genere e famiglia del precedente. Ha il becco nero la cervice, il dorso,
;

Una testa che dell'uforma e non il viso, e serve allo stesso uso che la testiera o anche a tener lavori nelle vetrine. in mostra Alle volle dicesi figurai, e per disprezzo a Persona di duro intelletto e di nessuna capacit; ed in tal senso dicesi Capassone, Capocchio, Zocca vuota. Capo duro e simili.
Zucca,
si

dice altres ad
sola

mano ha

la

da

brilla;

Testiera:
il
'

Quella

parte della briglia

le

scapolari di color verde-giallo doralo; le parti


di

dov' attaccato
e passa sopra

portamorso dalla banda destra


testa del

inferiori

color bianco sudicio; sul pileo una


sottili, di bel

la

cavallo e arriva dalia

serie di

penne lunghe,

color aran-

cione vivace; remiganti e timoniere, cenerinonerastre; i piedi giallo-olivastri. Arriva come il precedente.

Te s tetta
ti

banda manca, dove termina colla sguancia. d cappello; Fascia V. Cappello.


s.
f.

Testina, Testolina, Teslicciuola,

Tesluccia, Capetto, Capino, Capolino: Piccola testa,

Tesisela

s.

f.

colissimo pane o piutloslo

Neccio e Niccio: Sorta di picfocaccino che si fa

Testolina: Quelle piccole teste di corallo o altro

che s'intagliano e servono per


e simili.
n Dicesi altres di

ispilli,

ornamenti

di farina di castagna, per lo pii ravvolto in foglie

dell'albero dello slesso frutto.

Ragazzo alquanto caparbio, Te

Xestaeii

s.

m. Testa o Testala:

L'estremit

superiore della lunghezza e dell'altezza di qual-

stereccio, Ostinalello.

d5 bigliardo; d Cocchiglia d5 srchetlo; d temperili;


L'ali

sivoglia cosa.

di

ballula V. Bigliardo.

de bce; Teslicciuola: La testa d'agnello o di capretto quando staccala dal basto. Se ne fa tolto il cervello, Fior, la dicono Teslicciuola matta.
i

ctello;

V. Catello. Paletto : Quello con cui


Collarino:

Testetto
si

ficca

in

terra la

lesta delPaj'uolo (srchetlo).

Testiu
di
Il

Specie

di

ghiera

Testaneig-ra
delle -Silvie.

che fa finimento e fortezza alla parte superiore del manico del temperino. s. f. Capinera, a Fir. Bigila. T. ornit, Sylvia alricapilla. Uccello del genere
ferro,

Testo
Vaso

m. Tegghina, Tegghazza. Dimin. Tegghia: Piccola legghia V. Tsto. V. Testetta nel i signif. Testino. T. stamp. Nome che si d a due diversi caratteri, detti Testino maggiore e minore, dopo de' quali viene la Nompariglia. Il Garamoncino precede il Testino maggiore. s. m. Tegghia e pi comunem. Teglia:
s.

di

Ha

il

becco bruno-cenerino,

il

pileo

di

rame piano

e slagnalo di

dentro, dove

nero ; la cervice, gola, gozzo e petto, color cenerino; il dorso, scapolari, sopraccoda, ali e coda, color cenerino-olivastro; addome bianco; fianchi cenerini; piedi cenerini. La femmina differisce dal maschio per avere il pileo castagno-scuro e
la

si

cuociono torte, farinate, migliacci e simili cose. da panlle; Testo da necci o da castagnacci:

cervice dello stesso colore del

dorso.

Abita

tanto nelle selve e fratte pi folte e lontane dal

domestico che nei boschetti de' giardini posti in mezzo alle pi popolose citt. Annida fra noi, emigra in settembre e ritorna in maggio. montagninn-a ; Capinera occhiocotto. T. ornit. Sylvia melanocephata. Uccello dello stesso genere del precedente. Ha il becco bruno-nero; il pileo e le gote di color nero; la gola, il gozzo,
Casaooia, Dizionario Genovese-Italiano.

Tsto

Testu

colla, senza vernice, tondo, piano, con orlo rilevato quanto basti per non istiacciare di soverchio i necci o i castagnacci che vi si pongono a cuocere, coperti sotto e sopra con foglie di castagno fatte disseccare ancor verdi. I nostri montanini se ne servono anche per cuocere stiacciale di gran turco (fugasse de grann o de mSrgaJ e simili. s. m. Testo. T. stamp. Carattere di mezzo tra 'I Parangone- e 1 Silvio. s. m. Testone, Capone. Accresc. di Testa Capo: Testa grossa.

Testo di terra

786

^EH
il

Tl
quale,

Il

Testone, Zuccone, Capassono, Capocchio, dicesi nell'oso a Chi di niente grossa, Che non in-

quando
di

sia

slato coricalo sotterra, per


il

lo

che diventa

tenero e mangiabile, prende


in

tende

le

cose se non a grande


s.

fatica.

Testn
mana
giulj,
1)

m. Testone: Sorta
d'argento,

di

moneta rovalore di tre

il

Gobbo. di bastimenti; Coglionolti,


di

nome

Provenz. Cojons
si

1
'

toscana,

del

de chat. Specie
chiglia

bruma che

attacca

alla

ora fuori d'uso.

Testone: Altra antica moneta di Piemonte, parimente fuor d'uso, corrispondente ad una lira
e coni.

legname immerso da lungo tempo nell'acqua del mare;

de' bastimenti

ed a qualunque

SO.
s.

Tu

serve
s.

di

esca per pescare.

Testonotfco

Oedicnemus crrpttans. Uccello di ripa ed unico nel genere degli Edinnemi. Ila il becco nero in cima, verdastro-giallognolo alla base; penne del
ornit.

m. Occhione. T.

m. Tronco: cominciano rami.


i

La parte

dell'albero

dove

Tuppia
sopra
il

s. f. Pergola: Ingraticolato di pali, stecconi od altro, a foggia di palco o di vlta,

quale

si

mandano
m.

le viti

o altre piante,
poetic.

pileo, cervice^ schiena, dorso, scapolari, soprac-

come

rose, gelsomini, ecc.


s.

coda, timoniere medie e remiganti interiori, di


color lirnato-grigio, con una macchia nera longitudinale
sullo

Tusoeg-o
Nome
colletl.

Tossico e

Tosco:
quelle

eoi

quale

s'indica

Tutte

stelo
la

che
le

insensibilmente

si

sfuma
tibie,

col

lionato;

parte nuda delle

gambe

e
di

sostanze che introdotte in poca dose nell'economia animale, od applicale per qualsivoglia maniera

giallo-verdastro;
insetti, di

unghie nere. Cibasi


rettili,

grossi

piccoli

di

topi,

ecc. Di

passaggio annuale;

comune

in

aprile,

maggio

sopra un corpo vivente, distruggono la sanit ed annichilano la vita; altrim. Veleno. Aro, Giaro, Gicaro e Gichero, Pie vitellino. T.
hot. Arum maculatum. Pianta che ha la radice tuberosa, carnosa, fibrosa, lo scapo cilindrico, d'un

seltenbre.

de

fimme;

Martinello a Firenze, Piviere a Pisa.

T. ornit. Charailrius fluviatilis. Uccello del genere de' Pivieri, che abita di continuo le rive de' fiumi. Ila il becco nero, colla base della mascella

palmo, ricoperto inferiormente dalla guaina dei


pezioli; le
lisce,

foglie radicali,
lo

picciolate,

sagittale,

venose, per

pi sparse di macchie bianche


le

inferiore alquanto gialliccia;


tutto
il

lare

candido 'cinge

collo,

un largo colcoprendo le
il

od alquanto nere;

gcte; una larga fascia nera copre

petto, e ri-

botta pi stretta passa sulle spalle e va sul dorso

ad unirsi a quella dell'opposto lato; i piedi gialli; le unghie nere. Di passaggio annuale in marzo e aprile, raro in autunno.

Ti;
"

bacche d'un rosso vivace. luglio; pianta perenne, e trovasi nelle campagne, lungo le siepi, per le strade vicino le muraglie, amando per principalmente luoghi freddi e palustri. Tu: Pron. primit. della 2* persona sing. cos
Fiorisce dall'aprile
al
i

Tetano

m. Ttano. T. med. Malattia nervosa gravissima, nella quale tutti o una gran parte de' muscoli si contraggono spasmodicamente, e tali rimargono per tutto il tempo della malattia, la quale generalmente termina colla morte. Tetta. V. a. Poppare, Tettare, Pocciare, Zinnare, e fanciullescamente docciare: Succhiare il latte dalle poppe o tette o pocce o zinne. 'n Figurat. Godere d'una cosa. Prenderne diletto; Smammarsi, Smammolarsi d'una cosa: ghe
s.

di maschio come di femmina, mente nel caso retto.

si

usa soia-

Te, usasi col 2, 5 e 6" caso, unito alle prep. Di, A, Da, Con, Per: De ti, A ti, Con ti; Per
ti;

Di
ti ;

te,

te.

Da Dd

Di per
ti;
in

te.

Da te, Con te. Per le. Da te solo, Senza compagnia.

alcuno

Dar del tu ad alcuno, Parlare ad seconda persona, segno per lo pi di

tetta; E'

ci

si

smamma.
s.

Tettaorave Tettajua
Tetta
Tettiu.

V. Carcabaggi. f. Poppatoio: Strum. di vetro d'argento pfr cavare il latte dalle poppe delle donne quando ne hanno soverchia abbondanza. s. f. Beccuccio: Vasetto di terra con becco ad uso di dare da bere agli ammalati.

Tia
I)

s. m. Poppa: Parte dell'animale, e nella femmina Ricrtlacolo del latte; altrim. Mammella, 3Iamma, Tetta, Zinna, Poccia, antic. Cizza e

molta confidenza. No save ni de mi, ni de ti; Non aver n sapore, n tipore, dicesi di Cosa che non abbia veruna buona qualit; e detto di Persona, Non dare n in tinche n in ceci, cio Parere uno smemorato. Non approdar nulla. V. a. Tirare e Trarre: Verbo che si adatta a diverse significanzo- e fa molte locuzioni. Tirare e Trarre, per Condurre checchessia a s con forza; ed usasi anche in senso metaf.: O l' stceto l'am chi me g'ha tiu; Fu l'amore
che mi vi trasse.

Tirare, per

Rimuovere da

s in

un subito chec-

Sizza, e da' bambini doccia.

chessia con forza di braccio, a fine per Io pi

molli; Poppe vizze: Tette flosce, cascanti, e scherzevolm. Bozzacchioni, Fichi secchi.

tettin;

Dar

la

poppa, Dar

il

latte, .Allattare.

% Cacio do tettin; Capezzolo, Zezzolo, Papilla. vin l' 5 tettili di vgi ; Il vino la poppa S de' vecchj. Modo figur. e chiaro. % Pigijid

con maggior impeto e violenza, Scaraventare: g'ha tiu 5 martello; Gli tir il martello. M per Cavare, Estrarre per via di distillazione, espressione o altrimenti: Tid 5 sugo da nn-a pianta; Tirare il sugo da una pianta.
di colpire; Scagliare, Lanciare, e se

Tettinu-a
della vacca

tettin; Poppare.
s.
f.

I)

per Incitare, Indurre, Stimolare: Se nd m'a-

Poppa:

Il

taglio

della

carne
1^
Il

vessan tiu a fd questo ecc.; Se non m'avessero tirato a far ci ecc.

vitella dalla

parte dov' situata

mammella.

Tettinotto

m. Cardoncello: Gettata, Pollone Cesto che si spicca dal ceppo delle vecchie piante di carciofo per porre nelle nuove carciofaje. - Carduccio, li germoglio del carciofo,
s.

La calamita
Il

per

Attrarre:
tira
il

calamitta a tta 5 (coro;

ferro.

Ticene

per Bere, Tirare a s succiando nn liquido: un sciu; Tiratene un sorso.


di

Il

Parlandosi

metalli, vale

Distenderli

col

TIA
martello o
fine

TIA

7W

Farli passar per la trafila: L'han tiu ci sotti che un cavello; Lo tirarono pi

d'un capello. Parlandosi di canne d'arcbibngio e sim., vale

Ridorre la loro superficie a convenevole fignra e pulimento: De ci ben no a poeivan ttd; Non la potevano tirar di meglio. Parlandosi di slampa, vale Slampare, Imprimere: N'ho fato tid 2500j:coj9je ; Ne feci '"

a-i irei angoli; Giuocare di rinqaarto. T. del giuoco del bigi. Cercare di colpire un'allra palla facendo prima toccare alla propria tre mattonelle, o martello; Tirar col martello V. A martello, a mezo; Cavare o Trar fuori V. Mezo. a-o segno; Trarre al segno o al bersaglio V.

A-o segno. a paga; Tirar la paga V. Paga, a perde nn-a persdnn-a ; Trarre
a

a rovina
si

tirare

2500
:

esemplari.
Al-

Parlandosi di misure, vale Distendersi,

perdizione: Fsser cagione che si danni.

altri

rovini

lungarsi

l'

nn-a pessa chi


;

Via vintiquatfro
tira

canne
n

e tret

panni

una

pezza che

ven-

tiquatlro canne e tre palmi.

Parlandosi di contralti.
nel

taggiarsi

che dicesi sacce tid che sappia


n

Procurare di vanche si pu; che anStiracchiare: No gh' niscin chi


prezzo
il

a pmpa; Menar la tromba, a tutto; Tirar l'ajuolo: Non perdere alcuna occasione di guadagno, bench di minima importanza; che anche si dice Calarsi a un lombrico
a un Ini. avanti ; Tirar innanzi o avanti, vale Proseguire un discorso o un'operazione; e talora anche Seguitare il suo cammino. avanti tinn-o persnn-a; Tirar su alcuno V.

pii

camme
tirar

e donne; Non avvi alcuno come le donne.

Parlandosi di vino, vale Cavarlo dalla botte,


fuori

Spillarlo.

.il

per Eslrarre, Cavar o confine o luogo. giuoco, Vincere/Riscuotere danaro. Usato Incamminarsi,
del
territorio
di

sotto

Tid sdii nn-a persnn-a.


Tirar. da parte, in disparte, da banda,
vale Discostare
dagli
altri,

d parte;
da
rfa

qualsiasi

lato

e sim.,

Al-

In

terra,

di

vale

lontanare.

in

signif.

neut.

vale

Inviarsi,

qual parte
"

Andare: Da che parte han tiufDa hanno tirato? per Aver la mira, Riguardare, Tendere: tta troppo all'interesse; E' tira troppo all'in-

segno; Tirar da segno, ecc. V. Segno. so volta; Tirar dalla sua: Guadagnare alcuno per la sua opinione, Condurlo nella sua
(fa

fazione, dalla sua parte.

teresse.

nio,

per Inclinare, Aver inclinazione. Trovar gegusto, diletto a una cosa / Zeneixi itan a-i raviti; I Genovesi tirano a' ravioli. per Tendere, Volgere, Accostarsi ad una
:

de carezze; Scoreggiare V. Carezza, dell'arpa o dell'ungia V. Arpa, de penna; Tirar di penna, vale Scrivere.. derr o pe dcrr ; Tirar di dietro, vale Tirar
per
la

veste.

data figura o somiglianza


tia

o colore o

altro:
al

de spd; Tirare o Giuocar di spada, Giuocar di scherma; e figurai. Mendicare, Limosinare, Andar in accatto, in questua.
di csci; Tirar calci V. Caso, di csci a nn-a cosa; Dar de' calci a checchessia, figurai. Disprezzarlo, Tenerlo a vile. di mcchetti; Giltar motti V. Mdcchetto. di sospii; Trarre sospiri, Sospirare,

a-o

rsso, a-o verde, a-o mollo; Tira


al

rosso, al verde,

molle, ecc.

calci, Scalciare,

Parlandosi di muli, cavalli e sim., vale Tirar Scalcheggiare, Calcitrare: O l'

un
ti

Parlandosi d'arco, d'archibugio e sim., vale Scoccare, Scaricare : A tta lntan dxento passi;

chi tta;

un mulo che

tira.

e tendinn-e; Tirar le tende o le cortine: Tirarle

da una parte affinch non impediscano

la

luce alla

Tira lontano duecento passi. n Parlandosi di vento, vale Spirare: Tiava vento d dio; Tirava un vento maledillo.

stanza; ovv. Tirarle per disteso affine di moderare

un

a
la

brilla; Tirar

la

briglia,

Sbrigliare:

Scuoter

briglia o Tirarla con


la

forza.

la luce slessa troppo viva o per altro motivo. fua a spd, 6 catello, ecc. ; Impugnar la spada, il coltello, Metter mano o Cacciar mano alla spada al coltello, vale Cavar la spada fuori

a consegucnsa ; Cavar
dalle altrui parole

conseguenza: Dedorla
qualche notizia
la

da alcuna proporzione, o Trar

guaina e il coltello dalla saccoccia. in lungo; Mandar in lunga o in lungo, Menar


dalla

od operazioni.
corda:
Aprir
porla. Dar
di quella

per
in

la

lunga o per

le

lunghe. Procrastinare, Tirar

o corda; Tirar
l'adito
in

la

lungo. Prolungare, Apporre code a code, Dif-

casa,

intendendosi
il

comnnem.
apre

ferire.

corda

che

alzando

saliscendo

l'uscio

in lungo
il

un discorso;
Far una
pi.

Farla lunga,

Allungare

della casa.

discorso:

lunga diceria

da non

la

a crsta de lasagne,
rare
la

taggiisn^ ecc.; Fare o Ti-

finir

mai

sfoglia

a diutta;
la

V. Tirar

Crsta.
alla

dote,

dicesi

di

Chi

nel-

considerazione la dote che persona che dee sposare. fede; Trarre alla fede o a Dio V. Fede. a fin; Tirar a fine, Trarre a c^po: Compire, Finire, Terminare. a ga ; Far gola , Dar gola : Indurre desiderio
l'accasarsi ha pi in

in tcera; Raccor le vele, figurai. Terminare, Cessare da una cosa. in tcera un bastimento; Tirar a terra un bastimento, vale Metterlo a secco sul terreno, in.

d'appetito.

a-i dui

angoli; Giuocare di rinterzo. T. del giuoco del bigi. Cercare di colpire un'altra palla facendo prima toccare alla propria due mattonelle.

un cantiere, ecc. ritirandolo dal mare con delie potenze meccaniche per raddobbarlo. 1 oige a nn-a persnn-a V. Ogia. in td prexo; Stiracchiare il prezzo V. Prexo. l'cpgua; Attignere: Trarre l'acqua dal pozzo o da qualche grande recipiente. sughi ; Pecchiare: Bere quasi succiando il vino I

come fanno

le

pecchie.

78S

TIA

TIA

al

V cegua a-o so min; Trarre o Recar l'acqua suo mulino V. ^gua.

z
ZI

punti a-e casette; Disfar

le

maglie delle
Stra-

calze, Dismagliare.

l'oginn-a; Tirar gli oreccht o Tirar gli orecchi diavolo, vaie Giocare alle carie. l'oeginn-a a-e carte; Succhiellar le carie: Guaral

un travuggto;

Tirar gi un lavoro,

pazzarlo,

Abborracciarlo, cio Farlo in fretta e

senza diligenza.
g fiala; Tirarla, Menarla in lungo, vaie Essere in pericolo di morire o per infermit o per de-

darle sfogliandole e tirandole su a poco a poco.

l'Utmo petto V. Petto.


5 baccal

V. Baccal.

crepitezza:

5 collo

a-i pollastri,
Collo.

a nn-a persnn-ttf a
g

la

mena
n.

in
p.

nn-a cosa V.
dietro
,

Tidse

a Via cii ch' pu; E' la tira o lungo pi che pu. Tirarsi, Accostarsi: 5e tiava 5 so
Il

cu inderr; Tirare alla staffa, Tirarsene indicesi


figurai,

di

Chi

6 gambin V. Gambin. 6 petto glorioso V. Petto. rcco V. Rcco. sascio ascnde brasso V. Brasso. parfto da nn-a cosa \. pe-i a unn-a cosa V. Cavello. psu Tirare f Tirare fermo. non quando vola o male mentre fermo, sci; Tirar su: Alzare, Talora

luto e quasi

contrario di

mostra irresofare una cosa.


si

Il

addosso;

a ponente;

sole

si

tirava a ponente.

Tirarsi addosso, figurai. Procacciarsi.


la

Il

a porta appruvo; Tirare a s

porla o

l'uscio: Serrar per di fuori; e talvolta Chiuderlo

Il

appena entralo onde impedire ad altri l'ingresso. avanti; Tirarsi su, figurai. Avanzarsi a gradi,

a dignit, a
Il

Part'io.

utili,

ecc.

d parte o d banda;
lato,

Tirarsi da parte, da

cavelli
;

banda, da
Il

in disparte e sim.: Allontanarsi,

T. cacciai.

all'ani-

Discostars dagli altri.

fugge.

Sollevare.

Raccogliere, cio Pigliar checchessia


di terra; e

per levandolo
i

talora

per

Estrarre, e sottintendi

Il

de ballcB de neive V. Balla (nome). de casa; Tirarsi di casa, vale Andare ad abitare in un luogo. fua; Tirarsi fuori, in Marin. vale Uscir dalle
file


**;

numeri. sci da penna a


Cancellare.

un

scr'tto;

Dar

di

penna,

Il

fua d'nn-a
Liberarsene.

degli altri bastimenti e prepararsi alla partenza.

bcega, ecc.

Trarsi fuori d'una


vale

briga, d'un impiccio, d'un guajo e sim.,

sci e strapunte V. Strapunta.

sci e tendinn-e; Rialzare o Rilevar


le

le

cortine

Il

cavelli; Pigliarsi a capegli, Accapigliarsi,


,

tende.
;

Accapellarsi

Acciuffarsi: Tirarsi

l'un coll'altro.

Trarre a sorte o per sorte. sci in sci semenio; Tirare al lotto: Estrarre numeri per la vincita del lotto. dalla ruota sci i punti a-e casette; Riprendere o Ripigliar le maglie: Riconcatenare le maglie scappate fermandone l'ultima con un punto dato coll'ago. sci merda in castello; Tirar su, dicesi nell'uso dell'Aspirare fortemente col naso per impedire, ritirandoli in alto, che colino i mocci, onde il motto tose, che suol dirsi a' bambini quando lo fanno: Tira su e serba a Pasqua. sci chu V. Chu. nn-a persnn-a ; Tirar su alcuno: Promuovere uno a qualche grado o Ammaestrarlo in qualche arte o scienza ; e talora Allevarlo, Nutrirlo, Educarlo. un partto; Ciliare o Toccare un motto d'alcuna
sci in scio bscio
i

Il

capelli

azzuffandosi.

in casa; Tirarsi in casa, vaie Condurre ad

abitare nella propria casa.


Il

Il

inderr; Tirarsi indietro: Ritirarsi, Scostarsi. inderr da nn-a cosa; Tirarsene indietro, diesel Ogniqualvolta che ad alcun pare iaver ricevuto piccolo premio d'alcuna sua fatica, o non vorrebbe fare cosa alcuna, o dubita se la vuol

fare o no,

mostrando

ch'egli la farebbe se

mag-

gior prezzo dato o promesso gli fosse.


n
Il

sci V. sopra Tidse avanti. sci a rba pe n bruttasela; Sospendere, Alzare, Sollalzare la veste, vale Sostenerla per

Il

non

bruttarsela.

tra de

lo;

Tenersi

Andar d'accordo,

di

co-

mune consenso;
contro
Il

e talora in signif. contr. Giocar

cosa: Favellarne cosi

alla

lontana.

il

compagno.
Abbassarli
sino
al

e braghe, i csoin; Calar gi le brache

via; Tirar
Partirsi.

via, in signif. neul. vale

Andar

via,

calzoni:
il

ginocchio
a!

per

deporre
g
dicesi
;

z; Tirar gi, Abbassare. z da-o frno; Sfornare: Cavar dal forno. z de bcca nn-a cosa a nn-a persnn-a
Tirar su, Scalzare uno.
i

peso del ventre. castello ta sasci; La candela

verde,

Quando uno

ridotto quasi

in

miseria,

Cavar altrui calcetti. Cavar di bocca altrui una cosa, vagliono Far dire con astuzia ad altrui quel ch'e' non vorrebbe.

g Chi troppo ta, ci ta g g

ed ha quasi dato fondo a lutto il suo. a corda a se streppa V. Corda.

meno;

Il

pi tira

il

meno.

z de giastemme; Tirar
gi
tulli
i

gi,

Mandar

gi. Tirar

Dio e a' santi, Tirar sagrali, moccoli, ecc., vagliono Bestemmiare. z de man nn-a cosa a nn-a persnn-a; Cavar altrui dalle mani checchessia, vale Ottenere da lui industriosamente e forzatamente ci che egli per allro non farebbe.
santi, Attaccarla a

scciuppo dePrce Miche ch' tiava a-i grilli ; Tirerebbe a un lu, dicesi di Uomo avaro che tira a qualunque meschino guadagno.

Ve

cmme

sangue ta V. Sangue. Se ghe pu ti de sp; Ci

pu

giuocar di

z di tacchi; Tirar

sagrati, moccoli, ecc..

Be-

stemmiare V. sopra Ti zi de giastemme. z e grnde V. Grnda. z e tendinn-e; Abbattere o Calar le tende o


le

spadone, dicesi Quando in una casa o stanza non v' niente. g Unn-a paratia a ta l'atra V. Parolla. ^ Un ta sci a ciappa e l'atro piggia l'an^ ghilla V. Anghilla. Ti, s. f. Tirala Continuazione o Lunghezza continuata di checchessia. Parlandosi di lunghezza
:

cortine.

di

cammino

diccsi

meglio Traila e Tratto.

TIC
n Tirata, per Beata, Tirata nel
bere,

TIG
Lunghezza
cui,
affetti
i

789

continuala nei bere.


1

giano

denti alla mangiatoia

da un movimento convulsivo, appo^-^ o ad altro corpo

']7ia,l>a^lle
estrarre
le

Cenno. Tocco, Tasto: Discorso da lontano. s. m. Tirapalie. T. chir. Strum. per


palle rimaste nelle
ferite.

vanno ripicchiandolo; ci che loro cagiona magrezza e spossamento.


solido e

Ticoss Y. n. Garrire,
signif.

rFiia.'birse V. Brsaju.

Tiadcla;
'X'ia.d.a,

V. sopra Ti (nome) nel 2


s.
f.

Tiratura. T.

stamp. L'azione

del

Contendere, Contrastare, Tencionare: Quislionar di parole. % Ticossse n. p. Bezziccarsi, dicesi di Persone che sempre ffarriscono e contendono fra loro.
s.
f.

Tafndi
Tia.liuee

stampare successivamente i foglj; ed II prezzo che si paga per ci. s. m. Tirafondi. T. bottaj. Strum. consistente in un ferro lungo a vite tagliente che termina io un occhio, del quale si servono
tirare ossia dello
i

Tile
al

pi.

Tirelle:

Nome

di

quelle

funi

strisce di

cuojo,

che raccomandate da un capo

petto de' finimenti de' cavalli, e dall'altro


le

agK

'

stremi de' bilancini, servono a tirar

carrozze.

T^ita

bottaj per levare dal luogo

fondi delle botti.

V. Tiarighe. s. m. Tiramantici o Levamantici: Colui che tira mantici degli organi (Diz. mas.). Tia>in.olla< ; Tiramolla, dicesi inHarin. Quando

s. f. Stecca: Lamina sottile ed elastica, perlopi d'un pezzo di molla d'acciajo o d'osso A\ balena o anche di legno, lunga quanto la fa--

ma>irLi,ntexi

scetta (busto) e che ficcasi verticalmente in

una

una parte delle funi s'allenta e l'altra si lira e si tesa. anche Un termine di comando quando . si gira di bordo, e si dice Tiramolla a prua od a poppa. Cos quando un cavo imbrogliato o per dispassarlo dal bozzello, si dice Far tiramolla alle cime de' cavi. % Fa a tiamolla V. A tiamolla alla sna sede alf. rPin s. m. Tegame: Vaso di terra o di rame, a fondo piano, a sponda diritta, bassetta, con due
prese, per uso di cuocer vivande.

guaina sul davanti della fascetta, affinch questa stia a segno, cio ne' movimenti della persona non cessi di stare ben aggiustata alla vita.

Tift>

s.

m.

Tifo.

T.

med.

e nosol. Malattia epi-

demica, particolarm. caratterizzata da stupore e dal disordine delle funzioni degli organi della digestione e dal sistema nervoso. - Tifo petecchiale l\ tifo suddetto accompagnato da petecchie
in

varie parti del corpo.

Tig-g-io

s. m. Tiglio. T. hot. Tilia europea. Albero che si eleva ad una grande altezza ; i suoi rami sono numerosi; la sua scorza grigia

Tiani

s.

m. Tegamata: Tanta materia quanta

nella giovent, crepolata in seguito; le sue foglie,

entra in un tegame.

grandi, cuoriformi
gialli

suoi Sori bianchi, alquanto

Tegamata, per Colpo dato col tegame.


s.

a corimbo pendente e spargono un soave


il

rFiauetto
n Padellina a
:

m. Tegamino: Piccolo tegame,


di

odore;
nella

suo legno ottimo per gl'intagli. Fio-

Vaso

ferro o di terra cotta, simile

risce nella primavera ed

comune

ne' boschi,

nna piccola padella, o meglio a un tegamino, nel quale si mettono panelli (viluppi intrisi di
altra untuosit) ovv. batufiToli (malocchi) sego di capecchio o di stoppa inzuppati di catrame, che si accendono in luoghi esposti ai venti in occasione di laminarie.

Tigna
"
sul

maggior parte de' paesi d'Europa. s. f. Tigna: Certa eruzione di postale sulla cotenna del capo, le quali tramandane un liquido viscoso che prestamente si secca e si
concreta, e
le

quali

si

appalesano

principalm.

derma

capelluto.

ma^uti

s.

m.

pi.

Staffe:

Strisce

per

lo

pi di
stivali,

Tignosa
ha
il

pelle che passano sotto le scarpe

gli

s. f. Bubbola mnggiore, Madonnina. T. hot. Agaricus procerus. Specie di fungo che

per tener distesi

calzoni.

gambo
si

rigonfiato alla

base a mo' di bulbo


Il

di stivce; Laccetti V. Stiva (nome). da infise i stivce; Tiranti, Tirastivali:


gancetti di ferro con manico a gruccia o a
glia,
i

e che

assottiglia

all'avvicinarsi al cappello.

Due ma-

quali, introdotti ne' laccetti dello stivale,

suo cappello nella prima et tondo, poi diventa campanulato, finalmente si spiana; ha il color della fuliggine e le sue lamine sono assai larghe,
bianche, sfumate di ocraceo-cenerino,

servono a calzarselo tirando.

Tiap
fermo
col

che

si fa

s.

cucita ai
sul

m. Pedale. T. due capi, con


ginocchio
il

calzai. Striscia di pelle,


la

pi intenso coll'et. Si mangia

il

solo cappello,

quale

il

calzolajo tien
tesa

essendo

il

gambo

durissimo. Nella riviera di Leil

lavoro,

tenendola

piede.

ti

vante conosciuto sotto

nome

di

Madonninn-a.

Tiarig-lie s.
ciajo

con

m. Tiralinee: Stile o Strum. d'acdue punte sottilissime, le quali col


si

mezzo

di piccolissima vite
di

allargano o
tra

si

strinsottili,

gono, per uso

tirar linee pi

grosse o

Tignoso Tigre

coll'inchiostro che si

pone

quelle.

rriasti-vae V. Tianti 1?iateL V. Tid (nome).

nel 3 signif.

Til>lba

s.

Tilb
fatto

s.

f. Vocione: Voce grossa. m. Tibet. Voce d'oso: Sorta

di

merinos

di

lana,

seta e cotone
ci

che prende

nome

rFibi

vengono finissime lane. s Voce scherzevole che vale Danari: Avei di tibi o di tibisoli; Aver
dal

Tibetj

donde

bastarda; Bubbola malefica, Tignosa. T. hot. Agaricus verrucosus. Altra specie di fungo velenoso. add. Tignoso: Infetto di tigna, Tignoso, si dice anche altrui per disprezzo. s. f. Tigre, antic. Tigra e Tigro, dimin. Tigretto, Tigrino, Tigrotto. T. zool. Felis tigris. Animai quadrupede che nasce ne' paesi caldi, noto per crudelt e fierezza. Tigre, figur. e nell'uso Persona fiera e crudele. Talora dicesi da noi scherzevolm. La carne di vacca che si va a comprare dal macellaio, siccome quella che d'infima qualit tra le altre
<i

Tilbisoli

carni macellate.
S
ferino, fiero, crudele; Cuor bronzo, di macigno, di smalto, d'acciajo, cio Incapace di tenerezza o compassione.

Chu de tigre; Cuor

danari, Esser ricco, danaroso.

di

'I?il>ii*Osa

Viooo

V. Tuberosa. m. Ticchio. T. veter. Specie d'infermit, a cui vanno soggetti alcani cavalli, per
s.

Tigru
di tante

add. Tigrato, Indnajato: Macchiettato


la pelle di tigre

macchia tonde come

o sim.

790

TIN
s.

TIR
rrinetta; V. rrinu-a. s.
plur. I lini

Xill>ux'i

m.

Tilburi. Dall'ingl. Tylburn. Spe-

Tinello nel 1 signif.


J
*

cie di calessino con guscio le pi volle scoperto, a dne luoghi, senza sportelli, n fiancale anteriori,

Ha

con parafango, slabile e retto sulle molle. carro a due ruote e con istanghe fatte a il
s.

Tina e pi comunem. Tino, al Le lina, anlic. Le lnora: Ampio vaso a doghe, cerchiato di ferro, con un solo
f.

fondo inferiormente, per


volta uguale,
tre

lo

pi maggiore, taldella bocca, e

elisse.

non mai minore

con

^Filetto

m. Bando. Voce

dell'uso: Foglio di

quattro peducci, formali dal prolungamento

carta scritto o stampalo che si affigge su pe' canti d'una citt o d'un paese per notificare al pubblico la vendita di effetti mobili od immobili. Tiiu1bx*, V. a. Bollare V. Bdlld nel 1 signif.

Il

rFixaiirli
.

s.

Tritolo, e in

m. Titolo di bibbia, nell'uso losci m. b. Cazzatello/si dice per ischerno


piccola statura.
anlic.

Nel lino si pigiano le mellon pigiate, affinch col fermentare il mosto si converta in vino. Tintori ripongono Tino, per Quel vaso, in cui il bagno per tingere i panni o altro.
delle corrisponden'i doghe.

uve,

vi si

Il

di

ad

Uomo

di
s.

mattoni bene
la

Nelle Cartiere Un'ampia vasca, per lo pi intonacati con buono smalto,

l'im.dn
Temo:

m. Timone,

Temone,

poet.

dentro

quale

da

ultimo

si

riduce

il

pesto

Costruzione di legname della forma pressoch d'un solido primastico triangolare troncato, e serve a dirigere la rolla d'un bastimento, resistendo per questo
nelle vele

(pista) ben

condizionato, nel quale,

frequenlei

raenle agitato col menalojo fmenuj,


tori

prendi-

mezzo

alla

forza del vento

ed all'agitazione del mare, lendenti a rimuovere il bastimento dal suo cammino; dicesi anche Governale e Governo. Timone: Quel legno del carro o delle carrozze, a cui s'attaccano le bestie che debbono tirarle. > Figur. usasi per Duce, Guida, Governo degli

Tinta^
Tiio
che
s.
si

forme per farne i singoli foglj della carta quando non sia di quella che si chiama a macchina. s. f. Tintura, figurai. Notizia o Perizia
tuffano
le

superficiale di checchessia.

m. Tiro:
fa
si

L'atto del tirare e


11

II

colpo stesso

tirando e
tira.

cogliere o bersaglio o cosa


di s diverse

a cui

Prende dopo

deno-

affari.

Timoin da bandeta; La prima e l'ultima


s.

Basloncelli, Stecche maestre:


delle stecche del ventaglio.

minazioni secondo gli slrum. diversi e le diverse inclinazioni che a quelli si d, come Tiro di

l'imon

m. Timoniere, Timoniero, Timonisla: L'uomo destinalo nelle navi a muovere comandi che bisogno e il timone secondo il gli sono dati. 'X'iiuoiiai s. f. Timoniera: T.mar. Spazio a poppa d'una lancia compreso tra lo schienale ed il quadro della poppa slessa. ^
i

Il

cannone, d'archibuso, di pistola, di bombarda, Tiro di striscio. Tiro di ficco, ecc. Tiro, per La distanza o spazio che dal luogo onde si tira a quello ove si vuol colpire, a dui, a quattro, a sei; Tiro a due, a quattro, a sei, si dice di Carrozza o sim. tirala da due,

1?iiuoulla<
Condur bene

s.

f.

Timonella

Carrozzino

rrimonezz,
il

quattro ruote tiralo da un solo cavallo. v. n. Timoneggiare: Regolare,

da quattro, da sei cavalli; ed anche de' Cavalli medesimi uniti insieme per tirarla. % D un tic d'nn-a cosa; Dare un tocco d'alcuna cosa, vale Favellarne brevemente e alla sfuggita ; che anche dieesi Fare, Gittare, Toccare

Il

timone.

Timora/to add. Timorato:


Che teme
Iddio.
s.

Di buona coscienza.

un motto d'alcuna cosa. se a fio; Essere a tiro V. se. a to de pislolla, de scciuppo,

ecc.;

Essere

Timpanello
castra nel

m. Timpanello. T. stamp.
signif.),

Telajo di ferro coperto di cartapecora, che s'in-

a tiro di pistola, d'archibugio e sim., vale Essere a tale distanza che il tiro possa arrivare
al

timpano (V. Timpano nel Z"


la

punto che
ito

si

piglia

di

mira.

frappostovi un pezzo di panno lano, dello


net(Oj
il

Pan-

quale per

sua cedevolezza impedisce

che

la

forte pressione del torchio

non ammacchi

a unn-a pers5nn-a; Fare un tiro, una gherminella, una giarda, un brutto scherzo ad uno invidiosamente, Tranellare uno; ed anche

Fd un

rFmpaino

o non rompa il foglio. s. m. Timpano, Timballo: Slrum. coperto di di rame in forma di mezzo globo pelle mollo tirata che si suona con due bacchette
l'occhio de' caratteri
,

Tiu.

Barbarla, Cignerla a uno, Accoccargliela. s. m. Tiralojo. T. cacciai. Pezzo di legno


l'ajuolo fsrcheitoj,
uccelli

Manico, a cui sono accomandale le corde dele serve a tirarlo quando gli

molto corte;
H

In Meccan. e Idraul. Macchina in forma di ruota per tirar su acque e muover pesi.
In Tipogr. Quella parte del carro del torchio, coperta di cartapecora, su cui stanno appuntati i foglj da imprimersi, distesi su buoni feltri e
serrati

si

adopera nelle orchestre.


Il

sono

calali

suH'aja.

Tirante o Vetta. T. mar. La corda che passa per un bozzello o per una taglia, la qual corda resta libera, e vi si applica l' uomo per tirarla

IjicPHrlf)

Tiix
S

da un

telajo di

lama

di

ferro, detto

La

Muro

fraschetta.
dell'

oSgio;

Timpano

dell'orecchio:

Membrana

Tiratosoin
bottiglie

pass. Tirato, dal v. Tirare V. Ti. tiu; Viso allampanalo. Viso di slecco, Viso di mummia, vale Viso smunto, secco, sparuto. s. m. Cavatappi, Cavaturacci:
p.

interiore dell'orecchio, che lo slrum. principale


dell'udito.

tappi alle Arnese metallico, con cui cavansi simili vasi da non potersi altrimenti
i

Tinello
Il

s.

m. Tinello

e Tinella.

Dimin. di Tino:

stappare.

La

Piccolo tino. Tinello e Mastello: Gran vaso di legno a doghe, cerchiato di ferro, consimile ad un tino, ma

mente contorta

parie inferiore appuntata e spiraldicesi Chiocciola; la parie su-

periore liscia che termina in gruccia

(mnego),
che

proporzionatamente meno alto, entro < lavandaie fanno il bucato.

il

quale le

dcesi Fusto.

o rubinetto; Cavatappi
pi utilmente
si

a cannella: Quello
le bottiglie di

adopera per

birra,

TOA
di acqae molto gasose o d'altri simili liquori gagliardamente spumanti, i qaali, appena cavato il lappo, sboccherebbero con tal impeto da non dar tempo a versarli ne' bicchieri; ed Una cannella (brnzin) insieme ed un cavaturacci.

TOA
Quei colonnini
si

791

legni

trespoli,

sui

quali essa
le

regge; pi propjfiam. diconsi Piedi

estre-

mit inferiori. Le tavole poi sono di varie fogge, quadre, quadrangolari, poligone, da allungare, a
riballa,

rotonde, ovali, ecc.

Le tavole tonde sosi

Quando
forato
il

la

chiocciola vuota internamente ha trasi

gliono essere sosiennle da un colonnino che

turacelo,

gira la cbiavetla, e

il

liquido
11

fortemente compresso dal gas spiccia fuori dalla

cannella.

a via; Cavatappi composto:


fatto

Quello,

il

cui fusto

quattro branche regge su Ire piedi. Tavola, McnsT Desco: Tavola, sulla quale si mangia. Mensa proyriam. dicesi La tavola coperta di tovaglia e apparecchiata per porvi sopra le

a vite girevole

in
in

un
vite

tubo

cilindrico,

internamente intagliato
l'esterna superficie di

femmina; e sulquesto sono incavale in

contrario verso alcune larghe spire, costrette a


girare nel collo circolare d'un pi grosso tubo esteriore da applicarsi verticalmente alla bocca
della bottiglia tappala,

vivande; e prendesi anche per L'assortimento vivande slesse, cio per La qualit e quantU di esse, come: Lauta mensa. Mensa frugale. Desco men nobile e pi povero della mensa, ed poco usalo eccello che in alcune locuzioni
delle

famigliari,

come per

es.

Star volentieri a desco,

dopo tiratone
la

fuori intersia

namente

il

fusto, sicch

chiocciola

tutta

Chi non mangia a dasco, ha mangiato di fresco (Chi n mangia ha mangiu), Slare Mangiare
a desco

rientrata nella macchinetta.

molle, cio a tavola senza tovaglia, n

S CavelU a tirabscin; Cascale: Sorla d ricci a guisa di cava'appi, cio a spire lunghe pendevoli da ambi
i

apparecchiata. Di questi casi in

Tavola non
il

si

adoprano
:

lati

della

faccia.

servitore dice

fuori Desco e promiscuamente, cosi Signori, in tavola, non di-

Tissn

s.

m. Tizzo, Tizzone,

Stizzo, Stizzone

Avanzo d'un pezzo di legno arso all'un de' capi, dove sia acceso o solamente fumante, o anche
del tutto spento e annerito.

Il

mssoii;
i>

% Natale a-o bai con, Pasqua a-o tissn V. Barcn. s. f. Colpo dato con tizzone.
Figurai, vale Mollo pungente, Sferzata, Offesa di
parole, e dicesi Puntura.
Sbraciarlo: Stuzzicarlo

rebbe in desco. Tavola, per Asse ossia Pezzo di legno d sega-, tura, largo e ridotto a convenevole spessezza^ ma in questo senso poco usato. da tinn-a; Tavola del tino. T. di cart. una Asse che attraversa quella parte del tino che
fra
il

lavorente (laoentej e

il

ponitore CpnedJ;

rFissona f 113*0;
per ogni verso.

GCissonetto
Piccolo
lizzo.

s.

m. Tizzoncello, Tizzoncino:
ttoli.

rFitolu.
rFitta.
billi

add. Titolato: Insignito di

; Curra, e per lo pi ripetuto Cnrra cnrra {Titta atta) e al plur. Curre curre ovv. Bill!

prima il cascio, spinge sulla tavola la forma e mandala al ponitore; questo, levatone il foglio, la rimanda nello slesso modo al lavorente V. Tinn-a nel 3 siguif. missa; Tavola apparecchiala. rotnda; Tavola rotonda, dicesi nelle Trattorie Quel pranzo che si prepara ad un'ora data del giorno e a un dato prezzo, dove pu andare
quello, toltone

Bilie bilie:
pi,

gallina

Voci colle quali si chiama una quando loro si vuol dare a beccare
Titubare, Vacillare, Ondeggiare,
si
s.

chicchessia pagando.
Asserell V. Letto. letto; Asserelle d sciscetto Palchi V. Sciscetto. Negozio di po Affare de poche te; Affare che tavole, di poca levata, cio di poca im-

V.

Pi-t>i.

11

Te d

T'itulb.
irresoluto,

v.

n.

Fluttuare: Slare ambiguo. Esser dubbioso, incarto,

Non

saper risolvere.

portanza.

rFitlbanisa.

m. Tilubazione, Tilubamenle,
antic.

And a

ta; Andar a tavola: Andar a mensa

Perplessit, Esitanza: Incertezza a risolversi.

Xixi

s.

f.

Tise, Tisi, Tisichezza,

Tisica:

a effetto di cibarsi. a ta a-o sn d

Infermit di polmoni ulcerati che cagiona tosse e fa spular marcia.

S
%

campanin V. SOn. ta n s'invegisce, chi ghe sta troppo s'imUilevi: Ci che avanza

Tisico

add. Tisico: Infetto d tisichezza.


e Tua. Pron. possess. derivativo di

mattisce V. Immatti. Avansi de ta; Rilievi


alla

T;

Tuo

Ta,
%

mensa.
e

che da noi usasi indeclinabilmente in ambedue numeri, e si accompagna coi nomi s di genere maschile che di gen. femm.: T fra, T su, l t frcB, E t suj Tuo fratello, Tua sorella,
I

Cangia
Cangia.

carte

in

ta;
di

Cambiare

dadi V.

Cappo de /da; Capo

tavola V.

Cappo.

S S
n

in ta.; Dare, Mettere

Portare in tavola

tuoi fratelli,

Le

tue sorelle,

n Tuo, coll'art. e indipendente da nome, vale nel


sing.
Il

V. D. se a ta; Esser
cibarsi.

a tavola: Essere a

mensa per

tuo avere.
I

La

tua roba, ecc.; e nel plur.


familiari, I tuoi

Ta
di

tuoi parenti,
.
f.

tuoi

paesani.

in ta; Esser in tavola, e dicesi de' cibi.

Tavola: Arnese formato d'una pi assi messe in piano, che si regge sopra uno pi piedi, .e serve per diversi usi, come di mensa,
scrivere, ecc.
II

ta; Far tavola, Intavolare V. Fd. % Finimento de ta; Finimento da tavola V. FiS

Fd

nimento.
S Fregggc cheite d ta da noi di Quei discorsi che
tra cap di famiglia
alla

Le

parti principali della tavola

Dicesi
,

comanem.
confidenza

sono

piano (Ciappa) ossa La parte superiore orizzontale di essa; La fascia (Testcen Cise la tavola quadrangolare
d' altra

fatti

in

sim.,

ma imprudentemente
della servit,

massu

forma, Cercio se rolondaj, cio Quei legni pi meno larghi che fanno il giro della tavola sotto
il

piano presso

gli

orli

Le gambe

piedi (P),

vengono ingenuamente da questi nllimi, onde: Sn freggge cheite d ta; Le SOn briciole cascale da dalla meosa.
presenza
di ragazzi

spesse volte

riferiti

792

TOC
ti

TOC

S Giancaja da ta; Bianchera da tavola. ta; In lesta di tavola, S In cappo, In fondo de IQ coda della tavola. S L' in ta ; in tavola. Modo di dire per avvisare
persone che il cibo trovasi gi sulla mensa. Leva de ta; Sparecchiare, contr. d'Apparecchiare V. Leva. S Levdse da ta; Levarsi di tavola. Uscir di tavola.
le

et:

Parlandosi di strumenti da suono, vale Sonarli


vale Giungere ad una data
i

i>

Parlandosi d'anni,
arrivo a toccare

alquanto.

Se arrivo a tocca
i

settantanni

ecc.;

Se

t)

Meno

s'

ta,
si

citi

se

mangia; Meno siamo


di chiaro

a tavola e pi
significato.

mangia. Dettato prov.

Parlandosi di tasse o simili, vale Dover paQuante me tcca in mce parte? Quanto mi tocca in mia parte ? gare:

settantanni ecc.

a lunetta V. Lunetta. a man, Tcca con man, Tcca man V. Man.


assolutam. Toccarne,
bastonato.
; Toccar un molto. TocAccennare. dince; Toccar danari: Ricevere, Pigliar danari, per Io pi vendendo la sua mercanzia. di speroin; Toccar di sproni o speroni: Spro-

S Mette ta; Apparecchiare, V. Mette. Mettise a ta; Porsi a tavola.

de btte; Toccar delle busse, che anche si dice vagliono Esser battuto o de passaggio, de vlo
alla

Parla de morti a ta V. Morto. S Porta in ta V. sopra D in ta. S Quando s' a ta n se fa prega ; Ognun dee goder dell'imbandito, senza farsene troppo pregare da chi lo invita. S Scaffo da ta; Intelajatura della tavola: La riunione dei piedi colle fasce senza il piano. S Tegni ta averta; Far corte bandita. S Zugo de poche te; Giuoco di poche tavole, flgurat. Impresa breve, facile, Faccenda da sbri-

care

sfuggila,

nare Speronare. in sci vivo; Toccar sul vivo o nel vivo, flgurat. Arrecare altrui grandissimo dispiacere con
parole o molti pungenti.

To
'Post

garsene presto e agevolmente. Toad.d.a. s. f. Tavolata: L'aggregazione di quelle genti che sono alla medesima tavola

in sorte; Toccar in sorte: Ottenere per distribuzione dipendente dalla sorte o fortuna.

per mangiare insieme nelle taverne o altrove. s. m. Tettoja : Specie di tetto poco elevato

che Don cnopre stanza veruna, ed costruito in una corte o altrove per tenervi roba difesa dal
sole e dalla pioggia.

M Baracca.

Voce

d'uso. Dcevasi da boltegaj Quel

5 g co d'io V. Ce. 6 chu; Toccare il cuore: Far gran pr o Sommamente piacere o dilettare; e talora anche Convertire, Compugnere. fndo; Toccar il fondo, o semplicem. Toccare, dicesi in Marin. Quando la chiglia di una nave urta poco o molto sul fondo del mare. gotto; Toccar il bicchiere, o anche assolulam.
Toccare: Accostare il proprio bicchiere a quello e leggermente urtarlo prima di berlo. allo compagnevole' in segno d'amicizia e quasi
d'altrui

tettuccio mobile che

prima d'ora
le

si

adattava sulle

botteghe
sole,

al di fuori

per riparo della pioggia e dal

ed anche per attaccarvi


s.
f.

mostre delle loro


:

mercanzie.

Xoa.letta<

Teletta, Toletta, Toeletta

Ta-

volino a modo di cassa con coperchio, entro il quale quanto occorre a una signora per acconciarsi il capo e per abbellirsi. S se a toaletta; Essere alla teletta. Far la teletta toeletta, valgono Stare acconciandosi il capo abbigliandosi la persona.

un tacilo brindisi. poso; Toccare, Tastare il polso: Riconoscere il polso ad effetto d'argomentare la qualit delle
forze e della febbre.

5 so
e

g'io;

Toccar
si

la volta,

Venir

la

volta ad alcuno,

dicesi

Quando
hanno

nelle

operazioni

alternative

cio

che

a fare

determinalaraente

or

% Stansin da toaletta; Camerino della


bigliatojo.

teletta,

Ab-

da uno or da un altro, spella" a lui l'operare. un cantin V. Cantin. nn-a cosa a un; Toccare alcuna cosa ad uno,

TSoo

V. a. Toccare: Accostare una mano o una parte qualunque del corpo ad una cosa, s che le estremit si congiungano; ed usasi anche A lnn-a a se toccava co so ; in neut. pass.
:

Quando egli l'oUiene o la conseguisce. un porto, nn-a toera, ecc.; Toccare un porto,
dicesi

La luna

si

toccava col sole.

N Toccare, metaf. si dice anche di cose incorporee

w M

w u

per Danneggiare, Offendere, Provocare Meschin me tocca! Guai mi per Appartenere, Aoa tcca a mi
:

e vale Muovere, Incitare, Inspirare : Versci che tOccan l'anima; Versi che toccano l'anima.

per Trre, Levar via : Ve raccomando de no tocca; Vi raccomando di non toccare.


le s'5

una terra e sim., vale Ent<'a>fl o Trattenersi per poco in un porto, dentro una terra e sim. % A camixa a n ghe tcca cu V. Camixa. Ese a tcco e n tcco V. A tcco e n tcco. $ Fintanto che un vive n sa quello che ghe posso tcca; Mentre l'uomo ha denti in bocca, prov. e e' non sa quel che gli tocca. Dettalo vale che Ninno si pu promettere di sua ventura finch vive.
In sci tardi
i

lui

se

tocca!

mzai

tccan V. Tardi.

Aspettarsi:

ecc.; Ora tocca a me a fare ecc. per Discorrere brevemente e superficialmente, Accennare: Riguardo a-o Pappa, 6 l'ha toccu de vlo; Riguardo al Papa, toccollo alla sfuggita.

f,

tanto da toccaselo co do; Mangiar a crepapelle. Empiersi come la botte, Impinzarsi,

Mangia

N
cesi

tcca di
di

p in toera; Non
corre

toccar terra, di-

tt

nose
H

per Avere, Incontrare, e dicesi di cose danspiacevoli: Gh' toccu tre giorni de
Gli toccarono tre giorni
di

prexoma;

carcere.

velocissimamente; e figurai, anche di Chi ha grande allegrezza o prova qualche gran piacere in alcuna cosa. g A'^ tcca manco a lunetta; Non toccar l'ugola, si dice di Quelle cose, delle quali si mangiato
%

Chi

Parlandosi di bestie, vale


si

Sollecitarle

per-

cuotendole, acci
l'ha toccu

muovano

pi speditamente:
il

scarsamente e non a N toccasene manco


che

sazieli.

cavallo; Tocc

cavallo.

tcca

un dente, quasi lo stesso manco a lunetta V. Dente.

TOE
S

TOM

793

rxentd 5 tdcca 5 fndo V. Fndo. pan V. Pan. ^ Tdccse pan in ta bagna; IntigDere, dicesi per Immergere pane o altro nell'intiato V. Bagna
S Tdccdseghe 5
nel
i" signi f.
s.
f.

vibile che

da gaggia; Fondo da scorrere: Assicella amo^ forma come il pavimento della gabbia. Tote da giox'ia; Stecche: Quei regoli sottili
incastrati ad angolo semiretto negli sportelli della

rrooa>cll]in-a>
di sonata.

Toccatina:

Piccolo

leggiero toccamenlo; ed anche Piccolo preladio

Tocaffeero
Il

TScoamento
toccare.

fZgJ V. A tccafcero. s. m. Toccamento, Toccata:


s.

ferme Quelle che non possono girare, e Stecche da girare Quelle che mobilmente sono imperniate ai due capi. Talora son tutte da girare, e si volgono mediante una bacchetti na di ferro cui sono unite. Tg^nlla. s. m. Cuccio, Cuccioiolto, Soro, Carciofo, Zugo, Citrullo, Avanotto, Barbalaccbio,
persiana. Diconsi stecche
si

Tooliettiii
Pezzetto.

m.

Pezzettino.

Dimio.
di

di

ecc.,

dicesi

d'Uomo

sempliciotto e inesperto.

Tollera,
s.

v. a. Tollerare,

Comportare: Sopporo cosa spiacevole.

Tcolietto

m. Pezzetto. Dim.

Pezzo;

tare con pazienza persona

parlandosi di pane, meglio Tozzetto. S Tacchetti de pan duo; Seccherelli, Rosicchioli: Pezzetti di pane divenuti secchi.

Tln
il

m. Pancaccio: Parte dello strettoio (tordo) da ulive, ed Quell'asse grossa che scorre orizzontalmente lungo le cosce seguendo
s.

Fd a

tocchetti,
s.

Parla a

tocchetti V.
dicesi

tacchetti.

T&oolxin.
%

m. Tastino,

nell'uso a Fi-

in

movimento della vite, alla cui testa attaccata modo che non le impedisce di girare; esso serve
l'olio.

renze Colai che vuol toccare o tastare ogni cosa. Andd a tcchin; Toccare delle busse o assolutam. Toccarne, dicesi scherzevolm. per Essere
battuto, picchiato.

a stringere le gabbie piene di pasta d'ulive per

Tmaea

premerne

s. f. Tomaio e nell'oso tose, anche Tomaia: La parte di sopra della scarpa. Dicesi

Tcco

Zgd a

tcca tcchin; Fare a traccino V. Zigd.


s.

Parte di cosa solida, come Pezzo di legno, di pane, di cacio, di carne e

m. Pezzo

sim. Dicesi anche

Tocco

(coll'o largo) e

Tozzo
ai

quest'ultima voce si riferisce per lo pi

solo

pane. d'aze, de birbante, de mascarsn, ecc.; Pezzo d'asino, di birbone, di ribaldo o sim.: Nomi che si dicono altrui per villania.

Bocchetta o Linguetta Quella parte del tomajo, mo' di lingua, che in certe scarpe cuopre il collo del piede. 5 Non se bn n pe sua, n pe tomoea; Esun voto, nn chiurlo, una sferra, sere un boto un uom da scciole, un pan perduto, un ciccialardone, ecc., dicesi di Persona inetta e vale Non esser buono da nulla.
allungata a

Tornata
assai

s.

f.

Pomodoro

Pomidoro: Pianta
lycopersi-

Andd
tanti

in tanti tcchi;
pezzi.

Andare o Rompersi

in

nota, detta dai Botan.


il

Solanum

cum,
l"a

cui

frutto,

dello stesso

Cazze a tcchi V. A tcchi alla sna sede alf. S Fd tanti tcchi d'nn-a cosa; Far tanti pezzi
di checchessia;

r3Sso e

aranciato, serve

nome, d colore di condimento a

diverse vivande a cagione del sapore che d'un


acido assai gustoso. Fiorisce nell'estate ed originaria dell'America Meridionale.

e se di stoffa o sim., Far tanti

brani.
ti

Do nn-a cosa pe un tcco de pan; Fare Dare checchessia per un tozzo di pane Farlo
:

Tmaxella
fetta

s.

f.

Bracuola

avvolta: Sottile

di

carne avvolta su di s, postovi

dentro

Darlo per nonnulla o per pochissimo costo o con pochissima spesa. S Fdse taggid a tcchi per un; Spararsi per alcuno: Fargli ogni sorta di servizio, anche con proprio incomodo.
g Taggid
gliare in

an ripieno.

Tmlba
Il

a tcchi; Tagliare
parti;

in

pezzi

vale

Ta-

e talora

Uccidere:

Ci tsto

v. n. Tombolare, Tomare, propriam. Cascare col capo all'ingi; e talora semplicem. per Cascare, Cadere. Comunem. usasi da noi per Piegare il capo quando s'incomincia a dormire, non essendo a giacere, e dicesi Inchinare o Far gl'inchini.
s
.

me

faeivo taggid a tcchi; Piuttosto mi farei


in
s.

Tiiil>sela
capo
piedi,
all'ingi,

m. Tmbolo, Capitmbolo, Casi

tagliare

pezzi.

plndolo, Balziculo, antic. Mazziculo: Salto col

Tcco
cotto,
di

m. Sugo:

Umido o

Intinto di

stra-

fa

puntando
in aria

il

capo

in terra

Tcco

con cui si condiscono le minestre asciutte ed altre vivande; onde Minestra al sugo. Cannelloni col sugo. s. m. Tocco, pronunziato coll'o chiuso, vale Cenno: D in tcco d'nn-a cosa; Dare rag
simili,

e gettando le

gambe

per tornar ritto sai

Fd
al

de tombcete; Capitombolare
s.
f.

Tixi.1>ola

Tmbola: La
ha
la

Fare capitomboli. vincila che si fa


(V.
i

giuoco chiamato collo stesso

nome

Ambo)
cui

un tocco
%

di

checchessia, vale Darne nn cenno,


alla

a favore di colui che

cartella,

15

Accennarlo

sfuggita.

numeri sono
alfabetica.

primi ad essere estratti.

To
lo

Dd i tcchi: Dar i tasti o le tastate, Tastare: Tentare, Riconoscere, Intendere per bella guisa. s. m. Panconcello: Asse d'abete segata per

Toiiil>olii

(A) V.

tombolOn

alla

saa sede

Tmetto
dlcesi di

lungo dell'albero, di grossezza due dita al pi, e di lunghezza da otto a nove palmi, di cui servonsi i legnaiuoli a diversi usi ; e siccome per lo pi viene a noi da Ventimiglia o da Nizza, cos comunem. in commercio chiamasi Abele o Tavola di Nizza.

s. m. Pepino. Voce dell'uso tose, e Persona sagace, vivace e spiritosa ed

Tomo
dicesi

anche maliziosa. s. m. Tomo, Volume, parlando di


l'

libri,

La parte distinta d'un'opera. un bello tomo ! una buona


nell'uso
scaltra,
tose,

Tota.

s.

f.

Assicella, Asserella.

Dimin. d'Asse:

buona lanuzza, e dicesi di Persona

lana, ana un buon tomo !

Piccola asse V.

Ta

nel 3* signif.

ma

pi

comanem.

di

che sa il conto sao, Persona trista e maliziosa.

794

fON
s. m. Tuono. T. mus. Forma di cantilena componimenli musicali che ancora si osserva

TON
mano e con piccoli colpi mazzuolo di legno gli ha fallo prendere nello strettoio una forma convessa terminata dagli spigoli, onde: D tondo a un libbra; Far la culatta a un libro. nr^nixellai s. m. Tonicella e Tonacella: Il paramento del diacono e del suddiacono. 17uxi.ea< s. f. Tonnara: Seno di mare ove sono
colla pressione della
di

'X'dn
ne'

Tuono,

per uso ecclesiastico nel canto degl'inni, salmi, ecc. del pi sono generalmente I al num.
le

gradi per cui passano

voci e

suoni nel salire

verso l'acuto e nello

scendere

verso

il

grave,

colla regolata interposizione de' serailuoni a* loro

luoghi, per riempire gl'intervalli

maggiori con-

sonanti

dissonanti.

disposti gli attrezzi e le reti per pescare

tonni;
dei

per

Un

cerio grado d'elevazione o d'abbas-

ed anche

11

luogo ove
s.

si

samento della voce o di qualche altro suono; Verso, Maniera di pronunciare. maggio o min; Tuono maggiore o minore. Il primo quello che ha la terza nota ascendente di due voci intiere; nel secondo la terza nota ascendente non che di soli tre semituoni ossia tre mezze voci, onde dicesi Tuono maggiore o
minore.

rFimajotto
marina] impiegali

m.
alla

conservano Tonnarotto:

tonni.

Nome
T.

pesca del tonno.


iltiol.

Tuulla.
de' Tonni,
e

s.

f.

Tonnella o Tonna.
di

Thynnus thunnina. Pesce


medesimi,
se

mare

della famiglia

Andd
di

fua de t5n; Stuonare o Stonare: Uscir tuono; e figurai, nell'uso, detto di chi parli, Sconnettere, cio Perdere il filo del ragionamento, Non rispondere a proposilo, Non aver che fare
.

Tonuell

colla cosa di cui

si

tratta.

Tnno
Tirarsi

mollo somigliante nella forma ai non che molto pi piccolo ed alquanto schiacciato; ha il muso allungalo e la sua carne poco buona a mangiarsi. s. f. Tonnellata. T. mar. Unit di misura della portala delle navi; essa in peso mille chilogrammi, ed in spazio uno stero ossia metro cubo. V. Tonnella.
n.
p.

vale S Cangia de tn; Cangiar di tuono, figurai, Cambiar di condotta. Cambiar verso, modo, ma-

17oiiiLezza.se
stimento.

Tonneggiarsi. T.

mar.

vefso un punto per mezzo d'un cavo dato

niera di parlare, di trattare, ecc.

in terra o attaccato ad un'ancora o

ad un ba-

5 se sempre in scio mceximo tn; Esser sempre solio stesso tuono, vale Ripetere, Far sempre lo
stesso verso.

Tunezzo
meno

s.

m. Tonneggio. T. mar. Cavo pi

grosso con un capo fissalo all'esterno in

in scin atro tn: Far cantar uno sopra un altro tuono, figur. vale Obbligare uno a parlare, a condursi altrimenti ch'egli non ha fallo per lo innanzi. l' 5 tn chi fa a mxica; Il tuono quello ^ che abbellisce o sfigura la musica, figurai, vale Che l'accento con cui vengono pronunziale le parole d loro talvolta un senso diverso. Piggila in scin certo tn; Prenderla a un certo tuono o su un certo tuono, figurai, dicesi per Prenderla a un certo modo, su un certo fare su un cerio verso. S Rispnde a tn; Rispondere a tuono: Rispondere aggiustatamente ed a proposito di quel che
s

Fd canta nn-a pers5nn-a

un punto qualunque, e che alando coli' altro da bordo si trae innanzi la nave, col quale cio si tonneggia una nave. rr5iiiiin.u-a. s. f. Tonnina: Tulle le carni del tonno che crude si mettono sotto sale. Esse si distinguono in Tonnina grassa, cio La ventresca; in Tonnina magra, cio II laranlello e la cos delta Netta; in Tonnina ossami, e intendonsi con
ci Tulle le parti della lesta del tonno, la pinna

caudale e

la

bozzonaglia, che

la

parie ne' fianchi,

Tnno

dice.

S Sta in tn; Star in tuono:

Non

istuonare,

Non

mollo occupata di sangue. S Fa tanta tnninn-a; Tagliar a pezzi. Uccidere. vuls. m. Tonno. T. iltiol. Thynnus garis. Pesce di mare notissimo, la cui carne d'ottimo gusto ed alimento, ed oggetto di gran commercio marittimo. La specie comune ha il corpo in forma di fuso, grosso nel luiico, sotsolo tile verso la testa e la coda. Trovasi non nel mare del Nord e nel Mediterraneo, ma anche

uscir di tuono; e figurai. Badare a conservarsi


nella conveniente accuratezza per

non errare o

sgarrare,

Non

uscir de' termini, Star nel conve-

nevole. Star in cervello.

rFn
S

(Gran); Gran tuono,


educali.

dicesi nell'uso

II

far

nei

mari

della

Guinea e del Brasile.


soli' olio
:

in te l'uio;
finch

Tonno

Tonno

lessalo nella

proprio di chi sta sul fiore delle eleganze e dei

salamoia, stivato ne' barili e coperto d'olio afsi

modi ben

conservi.
s.

Dse d tn;

Slare altezzoso, Stare in

donna,

Tonsa.
agli

Usar sicumera, cio Slare sul sussiego, sulla gravit. n a tn de.... Darsi l'aria di.... troppo tn; Imporla troppo alta. Allacciarsela Allacciarsela vie su: Presumere di s assai pi che noi comporta la propria condizione, n le

f. Tonsura: Quell'alto preparatorio minori, che anche si dice Prima tonsura; ed II tondere che fa la prima volta il Prelato i capelli a coloro che intendono di divenir

Ordini

chierici e di

passar agli Ordini sacri.

1*5ntig-li

Sorta d'antica e larghissima sot-

forze dell'ingegno.

tana, quasi consimile alla

moderna

crinolina, colla

% Mettise in scio gran tn; Mettersi in gala. S Vesti de gran tn; Vestir galante. rr^ndin. s. m. Tondino, Tondello, Piallellino,
rial elleno.
:

differenza che questa era rotonda, quella invece di forma ovale, e portavanla le donne sotto il
vestito per far rilevare
i

fianchi.

rFudo

Dim. di Tondo, di Piattello. s. m. Tondo: Quel piattello pochissimo concavo che ciascun commensale tien davanti a
libhro; Culatta: Denominazione che d
allo stesso
il

rrntn.

V.

n. Borbottare, Brontolare,

Bifon-

chiare, Bofonchiare, Bufonchiare, Fioliare, dicesi Quando uno non si contenta d'alcuna cosa, o

d'un
>

s per mangiarvi sopra.

avendo ricevuto alcun danno se ne duole fra s con voce sommessa e confusa V. Mugugna nel
1" signif.

Legatore

corpo del

libro,

dopo che

TOR
Usalo allivam., vale Malignare, Tribolare,
lestare, Affliggere.

TOR
Mo-

795

Torcimento
Crepamento
di

d.e

chu.;

cuore.

Crepacuore, Accoramento, Trafitta,

rrpasso
tra celeste.

s. m. Topazio: Pietra preziosa trasparente di due sorte, l'una di color gial'o, l'al-

Torcio

Puntura d'animo: Gran dolore o afflizione. s. m. Torchio: Slrum. a vile da slam-

rFopna.iix>ui*

Tppe
licam.
alto

Quei del Brasile sono i pi pregiati. V. Tapmambur. s. sa. Toppe e Tappe. Frane, dell'uso: Quell'acconciatura di capelli, che le donne ansi

pare e premere checchessia. da uio, da gu; Trcolo, Torcolare e comu-

facevano sopra
dietro,
s.
f.

la

fronte, portandoli
la

in

in

secondo
Boccetta
:

moda che

correva.

Coppetta
tiglia

Piccola boccia o bot-

nem. Slrellojo: Macchina da spremere le ulive l'olio e le uve per farne vino. da ligatoi da libi/ri; Slrellojo ed anche Torchio: Lo striim. con cui si stringono libri o altri foglj da raffilare, da tagliare, da tingere o
per cavarne
i

di

vetro bianco con fondo mollo rilevato,


si

da dorare.

Toppia.

Tppica Tor^e
I)

mettono rosolj o sim. V. Tuppia. (FdJ; Dare in coci o in tinche o in budella V. Fa. V. a. Torcere V. Storce nel 1 signif. Torcere, Attortigliare sopra se stessi due o Ire
entro cui
tli

da ptence; Ceppo:

Strettoio
le

con mattonelle di
ossa da far peltini.

noce, ad uso di addirizzar

da secca; Torchio: Macchina, colla quale s coniano a vile quelle slesse medaglie e monete che altre volte si coniavano comunem. a statTa
a

addoppiali,

martello.

n Spremere, parlandosi di roba, panni e sim., dicesi

Quando

e'

sou

molli che se ne

spreme

l'acqua,

il

sudore e sim.
il

chu; Stringere 5 collo; Torcere

caore,

figurai.

Aver com-

tipografico o da stampa: foglj della carta si compriMacchina, con cui mono sulla forma spalmata d'inchiostro, onde ricevano l'impronta de' caratteri. da stampaci da ramino; Trcolo da rame:
i

da slampoei; Torchio

passione e dolore dell'altrui male.


il

Stram,

di

legname che stringe an


rulli,

rame

inta-

collo,

dicesi

de' bacchettoni

gliato sopra la carta, acci vi laSci l'impressione,

che portano il collo piegalo in alto d'umilt, per ipocrisia; altrim. Torcicollare.
n Usasi anche figurai, per

ma

per mezzo di due


per
lo

carri o cilindri, posti

piano nel mezzo delle due cosce di esso

Ammazzare.
il

disnd, a cenn~a; Scroccare

pranzo,

la

cena,

vale Usar parassileria, Andare a pranzare o ce-*

trcolo.

Dare da altrui per evitare di spendere.


S iV (orge un cavello a niscin V. Cavello. % Sco da torce; Fradicio, Fracido, Fracido mezzo:

Eccedentemente molle e bagnalo. S Trcise n. p. Torcersi, Contorcersi V. Streise


in

d letto; Lettiera V. Scaffo d5 letto. litografico; Torchio litografico: Quello adoperato per la litografia. g se stto 5 torcio; Essere sotto il torchio, detto di opere, di libri e sim., vale Starsi stampando, g Mette in torcio; Meltere in torchio, in lerm.
(!;

S!;imperia vale Trasportare le pagine o le

forme

Star g.
s.
f.

dal vantaggio

o dalle

assi sul

torchio, onde, dis-

ToiToa
legno che

si

usa nelle illnnimazioni,


di
latta,

Torcia di legno: Quella torcia di la quale ha

poste per ordine di numeri e intelaiale, poterle

slampare.

in cima un vasello con lucignolo.

dove

si

mette olio
Dira.

Tor^ita
del

s.

f.

Torcitura:
il

L'atto e

11

modo

torcere

la

seta,

filo

e sim.

Torcetto
di Torcolo,

s.

ra.

Torcoletto, Slreltoino.

Torcoliere

Torcia
pi
al

V. Tordo. s. f. Torcia e Torchio, ed in islile grave Doppiere e Doppiero, ma adoprasi per lo


di

Streltojo

s. m. Torcoliere: Quegli che lavora al torchio della slampa adattandovi le forme, distendendovi sopra i foglj secondo la regola dell'arte, e premendo il torchio acci si faccia la

plur.

Quattro

lunghe

candele

unite

in

stampa.

quadro Tuna coll'altra colla cera medesima; dicesi anche Quadrone, ma term. delle Cererie ossia Fabbriche di cera lavorata. a un stppin slo; Torcia a un solo lucignolo:
Quella, in cui
al

Trd-nja

s.

f.

Tordella o Tordla a Fir, a

Pisa Tordiera, a Siena Tordescaja. T. ornit. Turdus visclvorus. Uccello del genere delle Silvie

lucignolo di ciascuna delle quattro

Tordo. Ha

candele sostituito un lucignolo anico, che ricorre lungo il vuoto che tra le medesime.

a vento; Torcia

a vento: Fiaccola in forma di

ma alquanto pi grosso del becco bruno-nero, giallastro alla base della mascella inferiore; l'iride cenerinocastagna; pileo, cervice, schiena, scapolari, groppone e sopraccoda di colore grigio-cenerino,
e famiglia dei Tordi,
il

lunga torcia, falla di stoppa o di miccia impiastrata e spalmata di

leggermente

tendente
;

all'olivastro sul

dorso
le

sego,
;

resina e cera,

poi

sulle scapolari

una

fascia biancastra

parte dalla
parti

ricoperta di grossa carta


nella

essa serve a far

lume

base del becco e giunge fino all'occhio;


inferiori, di color bianco

perch resiste al vento. Dicesi anche Fnnale, perch talvolta di Fune impegolala.

notte, ed cosi detta

tendente

al

giallognolo,

particolarmente sul petto e sai fianchi;


ganti bruno-cenericce,
timonlcr.' del carnicini.

le remimarginate di bianco; le
i

Torcia
Torcia
ti

de legno V. TorcSa. v. a. Torchiare: Strignere col torchio.


sotto
il
f. il

medesimo colore;
Molli

piedi grigioT

uccello molto sospettoso; annida sui

Spremere
per trarne

torchio

le

ave, ulive e sim.,


di

nostri monti.
in

emigrano

in

bande numerose

sugo.
Stretta di torcolare

in

s.

vino,

per

Una

data quantit di vinacce a stringere


volta.
si

una sola
in

settembre e ritornano in marzo e in aprile; altri vi restano sedentari. corsa; Cesena, Tordela gazzina, a Pisa Tordla alpigiana. T. ornit. Turdus pilaris. Uccello dello
stesso genere e famiglia del

d'oive; Infrantojata: La quantit d'ulive che

precedente.
l'iride

Ha

il

macina

una sola

volta.

becco giallo colla punta nera;

scaro-nefi;

796

TOR
pileo di color cenerino-piombato, con qualche
le

TOR
l'agitazione del

il

mare

sulla
la

membratura

e sull'al-

macchia nera;
lari

penne

della schiena, le scapoali

e le cuoprilici delie
la

di

color
il

castagno-

cupo con
biancastro;
di

parte
gola,

interna
il

nera e
i

margine
del colio,

beratura d'una nave,

quale dicesi tormentata.

un

S fugo; Stuzzicare il fuoco V. Fugo. cavallo ; Tormentare un cavallo : Travagliarlo,


Molestarlo soverchiamente.

la

gozzo e
il

lati

color

giallo-ceciato;

petto

dei

medesimo

Tormentdse

n.

p.

Tormentarsi, Affliggersi
s.
:

Af-

colore,

ma

pi cupo; una macchia larga e nera


le

fannarsi: Star in tormento. Darsi

tormenti.
Seccafistole,
,

airorigine di ciascun'ala;

remiganti primarie,
i

Tnuenta/crestien.
Mignatta, Zecca, Mosca

m.

bruno-cenerine;

le

timoniere nere;
i

piedi neri.

culaja

Seccatore

Im-

Ama

di

pascolare sopra

prati,

ed essendo spa-

portuno, Increscioso, Appiccaticcio, Molesto, ecc.

ventato va a rifugiarsi sugli alberi pi prossimi. Di passaggio durante quasi tutto l'inverno; in qualche anno numerosissimo. T5jrd.o s. m. Tordo, a Fir. Tordo bottaccio o Bottaccio, a Siena Tordo gentile. T. ornit. Turdxis musicus. Uccello del genere delle Silvie e famiglia de' Tordi. Ha il becco nero-scuro, con
la

TOm.Sk,
rifatto

avv. Di nuovo, Di bel nuovo, Da capo, Di ricapo, Un'altra volta. tempo 5 s' [ceto tma bn; Il lem p si S
bello.
:

TSma,

base della mascella inferiore giallastra;


tutte
le
lati

l'iride

Di V. n. Tornare,R itornre. Rivenire nuovo venire, e s'intende verso il luogo donde altri prima s'era partito ; ed usasi anche in neut. pass.: Se ne sn trnce a casa; Se ne tornarono a casa. Tornare e Ritornare, per Ridursi, Risohersi: Essendo tutte e persnn-e (cete de tcera, trnin in tcera; Essendo tutte le persone fatte di terra, in terra torneranno. per Ripigliare le cose tralasciale Tornando a fd t'am... Tornando a far all'amore.... per Esser di nuovo ci che si fu innanzi: A l' torna scigna; Ella torn signora. per Ricadere, e dicesi dei beni che dopo la morte di chi ne avea l'utile dominio ricadono al padrone diretto di fondo che scade nel suo

scuro-nera;
d color

parti superiori di color gri-

gio-olivastro; gola, gozzo,

del collo e petto,


i

Il

bruno leggermente giallastro;


delle ali
le

lati

del

petto sono d'un color giallo pi vivo; le cuopritrici superiori

hanno una macchia


ti i

giallastra nella

cima;

cuopritrici inferiori sono

di color

giallo-ruggine

chiaro;

piedi

grigio

carnicini.

Di passaggio annuale. Comincia ad emi-

grare in ottobre e ritorna in febbrajo e marzo,

e sovente pi tardi. corso; Tordo sassello


cello dello stesso

Fir.

e Pisa,

Tordo

al-

pigiano a Siena. T. ornit.

Turdm

iliacus.

Uc-

genere e famiglia del precedente, a cai molto rassomiglia nel color delle penne. d'uiga; Tordo e Tordino. T. ittiol. Labriis turdus. Pesce di mare del genere de' Labri, di cui v'ha pi specie, tutte per, di poco pregio, che
frequenta

Tore

suo corpo largo con poca coda e tutto andantemente di color verde verde-scuro, e talora picchiettalo di rosso, il capo lateralm. compresso, la bocca appuntata e piccola. Vive nel Mediterraneo. s. m. Torre: Edificio eminente, per lo pi quadrangolare o tondo, o di pi angoli e facce, assai pi alto che largo, alzato ordinariamente per propugnacolo e fortezza d'un luogo,
gli

scoglj.

Il

per sontuosit ne' palagi delle famiglie signorili, per uso d'osservatorio astronomico. de babilonia; Torre di Babele, figurai, dicesi per Luogo di confusione. d zugo di scacchi; Rocco: Uno dei pezzi maggiori del giuoco degli scacchi, fallo a foggia
di torre; dicesi anche Torre.

signore e sim.

a casa co-e moen vne; Tornar a casa colle man vuote, cio senz'aver ottenuto l'intento. a cnio; Tornar conto, Tornar bene: Esser utile
vantaggioso, giovevole e sim. a di; Tornar a dire. Ripetere.

a fd 5 mceximo, 6 slito ; ToTdiT alle sime, vale Ridarsi di nuovo a mal fare.

mede-

a memia; Tornar alla memoria, alla mente, Tornar avanti, Sovvenirsi, Ricordarsi ecc. amixi; Tornar amici: Rinnovar l'amicizia. a pecca; Tornare al peccalo: Di nuovo peccare.
a siassd; Rislacciare: Slacciar di nuovo. a sper; Tornare in sulla speranza, Ripigliar
la

speranza, Tornare a sperare, Sperare di nuovo.

a sta; Tornare o Tornare a stare: Venir nuovamente ad abitare in un luogo dov' altri era
stalo

prima.

a nn-apers5nn-a; Tornare o Ritornare ad uno,


vagliono

nemmo a

% Fortifica

un lugo de

tri; Torriare: Cingere,

Munire od Ornare di torri. S Gttardia da tro V. Trrexan.


S

TrRicominciare a parlare di lui voi; Ritorniamo a voi. co-e pive in t sacco V. sotto Torna c'nn-a m.agnd de mosche.
:

cdmme primma;

Ritornare, Ridursi nell' esser

Pin de
nalo

tri; Torriato, Turrito e Torrito: Or-

Tormenta
rone
di

Cinto di torri.
s.
f.

primiero, Esser di nuovo ci che si fu innanzi. c'nn-a magna de msche; Tornar colle trombe

Turbine, Tifone, Bufera, Gi-

pive nel sacco, vale Tornare o Venire da al-

vento, Ciclone: Vento vorticoso

impe-

cuna impresa senza

profitto,

Andarsene senza

tuosissimo che avvolge e spinge quanto incontra per via.

I)
Il

ch'ella sia riuscita.

da cappo; Tornar da

Tormenta,

v.

a.

Tormentare: Dar tormenti.

Dar grave dolore. Martoriare, Cruciare. T( TTfientare, figur. Affliggere, Travagliar l'animo. Tribolare, Addolorare, Accorare.
M

capo, Farsi da capo, vale Ricominciar a far una cosa. Tornar da capo, per Ripigliar il discorso interrotto; che anche dicesi Ritornar alle mosse. Tornar alle medesime V. sopra Torna a fd 6

In term. di guerra,
al

Recar grave molestia e

danno
genere.

nemico con frequenza d'offese d'ogni


della violenza del-

mceximo. da fd nn-a cosa


impegno

Tornar da

far checchessa,

vale Ricondursi al luogo di prima


de' propri affari.

dopo

il

dis-

la term. marin. Effetto

TOR

TOR
di

1l9f

drenlo; Rientrare: Entrar di nuovo, in danno; Tornar in danno o Ritornar in capo sopra il ctpo, vagliono Tornar a svantaggio, a nocomento. inrierr; Tornar addietro o in dietro, Tornar in
volta, Ritornar
il

ludi de' loro canti

Arababbab, e su cui sogliono intonare i preerotici. Fin verso il quarto

il quinto lustro del secolo attuale questo torototela fa Io strum. predilcllo di quegli idioti

che formavano
certi

piede o
gi

il

passo, Retrocedere:

loro
si

Ricalcare

il

cammino

fatto.

non

le delizie del nostro volgo, con improvvisi, ne' quali per tutta poesia udiva che una tempesta di rime storpiate,

in grazia d'nn-a personn-a ; Tornar in grazia d' alcuno: Riacquistare la saa benevolenza ed
amicizia.

allusive alle persone che ne


torio,

componevano

l'udi-

e terminanti nel perpetuo intercalare rototela taratola.


t)

To-

in

paxe con un; Tornar


ini,

a pace

con

alcuno :
l'intel-

Rappacificarsi con
letto,

in s; Tornare a s o in s: Ricuperar
i

Gracchione, Crocchione, Cornacchione, Cicalone, Ciarlone, ecc., dicesi figurai, di Chi parla assai, e prendesi per lo pi in cattiva parte V. Ciarln.
s.
f.

sensi

smarriti, Rinvenirsi; e talora per

Torretta
cella:

Terrena, Torriciuola, Torri-

Ravvedersi, che in tal senso dicesi anche Tornar nel suo cuore. Tornar al dovere.
in vitta; Tornar in vita, Risuscitare.

Piccola torre.

TSrrexan
Trrion

un passo inderr; Tornar un

passo addietro,

vaia Ritornare alquanto a parlare d'una cosa siala delta nel discorso.

s. m. Torrigiano e Torriere: diano della torre. Colui che ha in custodia la s. m. Torrione, Acer, di Torre: grande che gi s'innalzava a difesa della

Guartorre.

Torre
porta

principale della fortezza.

rFdrna.fi
tella)
a' coltelli.

s. m. Acciarino e Acciainolo. T. coled altri. Quel ferro, co! quale si d il filo

Torron
di

Tmag-sto
faccia tornare
il

s.

m. Tornagusto: Cosa che


la

Torseiz
le

gusto o
s.

voglia di mangiare.
del cor-

s. m. Torrone, Mandorlato Confezione mndorle, miele ed albume, ridotto a candidezza e sodissima consistenza. s. m. Randello: Baston corto piegato in arco che serve per islringere e serrar bene
:

'Tdi'iia.letto
la

m. Tornaletto: Parte
il

funi,

colle quali si legano

le

some o cosa

si-

tinaggio che cinge inferiormente


vista del

letto,

e toglie

mile; altrim. Biglia o Bilia.

vano che

vi sotto.

L'ampia balza
la

Torsio

del copertoio (farbal d cruvilettoj,

quale

TorsSn
di

scende
il

fin

verso terra comunemente oggid scusa


s.

tornaletto.

Trnavia
piano,
il
i

m. Tornavira. T. marin. Cavo

Trta

servigiale e converso, ma dicesi per lo pi in dispregio; Frate sudicio, sporco. Dal. frane. Torchon. s. f. Torta: Specie di vivanda composta
:

(Aj V. A torsio s. m. Torzone

alla

sna sede alfab.

Frate

estremit sono impiombale insieme, quale avvolto all'argano scorre in coverta lungo
le cui

due lati del bastimento, e serve a salpar ncore, legando ad esso la gomena in salmastre e paterne.

Trni Tornire e Torniare: Lavorare torno tornio. Trnita Tornitura: L'operazione del
V.
a.
s.
f.

al

varie cose battute e mescolate insieme, che cuoce in tegghia o tegame. pasqualinn-a; Torta alla genovese o Pasqualina: Specie di torta cosi chiamata s per essere vivanda specialissima de' Genovesi, s anche perch generalmente fassene un grand' uso Ira noi nella Pasqua maggiore. Essa si compone col distendere
si

tornire.

Torno
quale
si

s.

m. Torno

Tornio:

Ordigno

sul

fanno diversi lavori di figura rotonda o

primieramente sopra una legghia unta d'olio molle une sopra le altre, ungendone la superficie di ciascuna con piuma intinta nelLiolio; quindi sovr'esse un suolo di
sot'ilissime sfoglie d pasta, le

che tendono a quella, si di legno, s di osso, s di metallo; ed usasi non solo da' tornitori, ma

biete (gicee) tagliate a guisa


gliolini, bislessate e

di sottilissimi

ta-

condite con sale e buon cacio

anche dagli
S

{ceto

oriuolaj, otlonaj ed altri artefici. a-o tmo; Pare o Sembra fallo

al

tornio, dicesi figurai, di persona, di


viglia,

membra o

d'altre cose, e vale Fatto a pennello, a mera-

Tornu
tornio.

a perfezione.

s, m. Tornitore, Tom iajo, Tornajo, Torniere: Colai che lavora al tornio. Maestro di

parmigiano; su questo suolo un altro suolo di ottimo latte rappreso, da noi. detto prescinsua, ben asciutto di siero, il quale si spianer bene con un cucchiaio; su di questo si scoccieranno qua e l ad eguali distanze delle uova a piacere, su ciascuno delle quali si metter un po' d'olio, del formaggio grattato un po' di pepe e poco sale; finalmente si coprir il tutto con altrettante
,

N
cesi

(asso tornu;
si

Non siamo
vuol

di

Torna

Quando non medesima cosa.


s.
f.

contar

maggio, didue volte la

sfoglie di pasta

come dapprincipio;

coltello la pasta

e metterassi a

si taglier con pendente dall'orlo della legghia; cuocere a lentissimo fuoco per

Cera, Aspetto, Aria, Sembianza,

Torototella.

Apparenza; Garbo, Grazia, Forma esteriore. Rozzissimo strum. musicale, consistente in una corda di budello, raccomandata ai due capi d'un lungo bastone e tesa a
. .

un'ora nel forno.

cappcginm-a; Torta
torta propria de'

alla cappuccina: Altra Genovesi, che si fa alla stessa maniera della precedente, colla differenza che le bietole, il latte rappreso e le uova invece di es-

qualche distanza da esso per mezzo d'nna vescica


gonfia d'aria o d'una scorza di zucca secca, che

sere divise

le

une

dalle altre,
si

in

questa

si

me-

scolano tulle insieme,


e
si

distendono sulle sfoglie


stessa

verso

la cima le serve di tavola a cos dire armonica. Se ne trae il suono per via d'un arco rozzo al pari dello strumento. Questa sorta di monocordo quella stessa vescica dominata da
, ,

coprono con esse


Pasqualina.

alla

maniera della

torta

Trta de p;

ana corda,

alla quale

Barbareschi danno

il

nome

Storta: Distrazione violenta ed immediala de' tendini e de' ligamenli d'articolazione, la quale fassi alla giuntura della gamba

798

TOS
al

Tot
e con

allato

perch, andando,
diritto

piede in conseguenza d'una caduta, o il piede non posa alcuna volta

suono interrotto

l'aria dal

polmone, o vo-

in terra; essa talvolta

accompagnata da

lussazioDe.

Trta
fa

s. m. Tortajo. Voce dell'uso: Quegli che vende torte.

Toslla
frumento,
alcuni

lontariamente per cacciare ci che irrita i nervi di questo viscere, o necessariamente per effetto della materia irritante. Tosello e Toselto: Specie di s. m.
le

cui
io

'JCrtsea,

s.

f.

Torliora.

Voce

dell'uso e nostra:
al

luoghi

Quella tavola di legno rotonda, simile d'un bariglione,

fondo

Toson Tsn
tone,
si

spighe sono prive d'ariste; in dicono Zucco. 1l>attse; Tosone, Beral

ma

alquanto pi piccola, su cui


le

dice per ischerzo a Chi tosato o ha


i

mettono

tavernai
il

torte colte per

non

im-

tonduto

capegli

vivo.

brattar d'olio

banco o altro luogo.


f.

Tsn
Stroppa e

dL'uj
si

Toson

d'oro: Ordine di ca-

Trta-g-na/
Stroppia
:

s.

Ritorta,

Ritrtola,
la

valleria istituito da Filippo

duca

di

Borgogna nel

Vermena

verde,

quale, attorcigliata,

serve a legar fastella di legna, fascine, ecc., per


pi agevolmente trasportarle.

Tossa

1429, e

conferisce dall'Austria e dalla Spagna.

Tortaju.
latta, fatto a

s. m. Imbuto: Strum. per Io pi di campana, con un cannoncino in fondo

mette nella bocca de' vasi per versarvi liquore acciocch non si sparga. Fansi anche il imbuti di vetro, cui si adatta per di dentro un foglio di carta senza colla, ad uso di filtrare vino
che
si

Tosse: Espirazione vees. f. Tossa e mente, sonora ed interrotta, per lo pi cagionata da irritazione fatta nei nervi dei polmoni. azeninn-a; Tosse asinina o cavallina o ferina: Specie di tosse gagliarda e convulsiva accompagnata pi meno da fischio, e si osserva specialmente ne'
fanciulli.

da chen
Giunte).

Tossicone:

Gran

tosse.

(Tommaseo

altri

liquori.

i grosso o da
di
latta

btte; Imbottalojo: Grosso imbuto


Tortetta,Tortella: Piccola torta.
s.
f.

ad uso d'imbottar vino.


s.
f.

Trtetta
Dimin.
di
s.

Tirtettinn-a
Tortella.

Tortellina, Tortellelta.

TSssetta
guasti

secca; Tosse secca: Quella che non seguita da spurgo. S L'am e a tossa nd puan sta coverti V. Am. Tossolina: Tosse s. f. Tosserella, leggiera. - Tossellina e nell'uso Tossettaccia
Quella tosse non molto forte,
interni.

Torto
S

m. Torto,

Ingiustizia, Avana, Ingiuria.

ma
di

che

accenna

torlo,

torlo e

a peccu V.

torto.

S Ave torto; Aver il torto: Non aver ragione, Essere dalla parte dell'ingiustizia.

Tosso

add. Tozzo:

Aggiunto

persona o di

cosa che abbia grossezza e larghezza soverchia


rispetto alla sua altezza; contr. di Svello.
s. m. Capecchio. T. de' canap. Quella materia grossa e liscosa che si trae dalla prima pettinatura della canapa avanti la stoppa. add. Tosto: Aggiunto per lo pi usato Faccia tosta; Faccia tosta. nel femm. a Faccia avv. Di buon' ora, Per tempo : Ti ve:

tutti

torti

d mdndo
torto o

Aver
torto:

il

torto marcio.

S
n

D
Fd

torto; Dar
torto

il

Giudicare

in

Tosso
Tosto Tsto

disfavore.
;

Far

torto

Far ingiustizia ad alcuno,

Torteggiarlo.

Trtoa

Detto assolotam. in signif. neutro, vale Far onta, vergogna, disonore: A l' nn'azin chi ghe fa torto; un'azione che gli fa onta, ecc. s. f. Trtora, Trtola, Trtore, dimin. e vezzegg. Tortorella, Tortolella, Tortoretta, TorUccello del loletta. T. ornit. Columba turlur.

genere de' Colombi, molto simile a\ Colombo, ma assai pi piccolo, e per lo pi di penna bigia. Ha il becco nero, i piedi rossi, le unghie nere.

Annida

assai

comune

nei boschi vicini alla pia-

gno cosci tsto? Sei venuto cos di buon'ora? Quasi: L' tsto nn'a che v'aspto; E quasi un'ora che sto aspettandovi. S Gi tsto; Pi presto, Pi di buon'ora, it Piuttosto, avv. che dinota elezione d'una delle due persone o cose di che si tratta: Gi tsto voi che le; Piuttosto voi che lui. l' un ommo ci Piuttosto, per Anzi che no:
tsto grande, con mstasci
,

nura; arriva in maggio e giugno, emigra in settembre. La voce*, il grido o il verso della trtora e il Gemere o Tubare, a un dipresso come la

ecc.;

un uomo

piuttosto grande, con baffi, ecc.

colomba. S Co de trtoa; Color di tortorella: Color cenerino. Color cenerino-piombato, Color tendente al
cenerino.

Piuttosto che o Piuttosto di, S Citi tsto de vale Prima, Anzi, Innanzi di o che: Gi tsto de fd certe fge, ecc. ; Piuttosto che fare certe
figuracce,
ecc.

Totalitee
d'una cosa.

s;

f.

Totalit

Interezza

Integrit

Tortorella

Torta

V. Trtoa. Tortura: Pena afflittiva che si s. f. dava in antico per far confessare i misfatti; Tormento della corda o colla, onde Collare, Dare la corda o tratti di corda. S Mette torta; Porre aila tortura, Torturare, figurat. vale Cruciare, Trattar con violenza, contra
i

Ttanetto
n

s.

Piccolo totano V.
spregio

m. Totanetto. Dimin. di Totano: Ttano,

Cazzalello, Titolo di bibbia, dicesi figur. per did'Uomo piccino, di bassa statura.

Ttano
mina
il

ragione,

in

s. f. Ttano. T. ittiol. Loligo vulgars. Specie di mollusco dell'ordine de' Cefalopodi, il quale invece di conchiglia ha sul dorso una la-

5 cervello o

V inzSgno a torta ; Mettere


Stillarsi

a tortura

l'ingegno.

vello, figurat.

o Beccarsi il cerApplicarsi a tutt'uomo onde riuscire


antic.

checchessia.
V.
la

cornea in forma di spada o di lancetta; suo sacco porta in cima due natatoie, otto piedi lunghi, senz'ordine, piccoli succhiatoi a corti pedicelli Deposita le uova attaccate le une
altre che hanno l'aspetto di ghirlanda. pesce ottimo in frittura. Dicesi anche Lolligine
alle

T5s&

a.

Tosare, Tondere,
i

Tosolares

Tagliar

lana alle pecore e

capegli agli uomini.

Tsoi V. n.

Tossire: Mandar fuori con veemenza

Calamaio.

TRA

TRA

Tdf

Xou

s m. Toro Il maschio della vacca. Il loro dopo nato sino a che poppa si chiama Laltonzo MoDgano; dopo slattato sino ad nn anno, Biracchio Brandello; da un anno ai due, Vitello. Il (oro castrato da un anno ai due si chiama Giovenco; dai due in avanti, Bove o Bue; il bove che s'ingrassa pel macello dicesi Manzo;
:

Tracolla
S

V. Stracolla.

tracolla V.
v.
a.
si fida,

stracolla
:

alla

sua sede alfab.

Tradire Usar frode contro a colai Trad Commetter tradimento, Mancar di feder che Tradito V. Trett: Tradita V. Trcita. Tradizione: Memoria di Tradizin
s.
f.

fatti

il

toro selvatico, Bissonte

Tovag-g-etta
TcS-vag-g-ia
s.

s. f. Tovaglinola, Tovaglila, Tovagiietla. Dimin. di Tovaglia.

cose antiche tramandata non da scrittura, ma da racconto de' vecohj a' giovani, e quasi passata

mano mano
v.
a.

dagli

antenati

a'

posteri.

Tovaglia: Onci panno lino bianco che stendesi sopra la tavola nell' apparecchiar la mensa. - Maritile, Tovaglia grossa
f.

Trade
Il

e dozzinale.
Tovaglia, Tovagiietla,

alcon d'una lingua in an'allra; Traslatare, Volgarizzare. Tradurre, usasi anche, ma raramente, per Con-

Tradurre:

Trasportare

componimento o

libro

Drappo: Quel panno lino bianco che serve per coprire la mensa dell'altare.
rfa
cri)*

durre, Menare:

L'han Iradto in prexdn; Lo


m. Traduttore: Che traduce. Che

tradussero in carcere.

fan; Telo da pane: Quella


di

tovasi

Tradtt
nimento.

s.

giietla

striscia
il

panno

lino,

colla

quale

d'una lingua trasporta in nn'altra alcun compo-

cuopre

pane

in
s.

snlfasse.

Xvag-g-iu.
seduli a

m. Tovagliuolo, Tovagliolo,
sia

Tradzin
Trae;
Tre

Tovagliolino, Salvietta: Quei panno lino, che,

mensa, teniamo dinanzi,

per non

essere insudiciali da roba che nel mangiare cadesse, sia per nettarsi le dita e le labbra.

T-rag-g-in
nolino che
V.
si

m. Tovagliolino: Piccolo panlega al collo dei fanciulli quando


s.

Traduzione: Il Irasportain altra, ed anche L'opera stessa cos trasportala; Volgarizzamento, Traslatamento, Traslatazione, Versione. Tre: Nome nnmer. add. che da noi si prepone ai nomi di gcn. femm. Trce donne, Trce vacche, Trce gallinn-e; Tre donne, Tre vacche,
s.
f.

menlo da una lingua

Tra Trarre, dfugo; Batter


a.
il

sono a tavola, che

fj

le

veci di salvietta.

galline.

Cavare, Levar via V. Lem fuoco, Batter Taeciarino: Perfocaja


coli'

Trsemiia;

cuotere

la

pietra

acciarino

per ac-

Trseta
Il

Tremila, autic. Tremilia: Nome numer. che contiene Tre migliaia. s. f. Tratta: Tutta quella lunghezza di
spazio, per
la

cender Pesca. viti; Trarre o Cavare il vino: Attinger dalla bolle il vino, Spillarlo. - Svinare, Cavare il vino

quale passa
Spazio.

la

cosa tirata.

Tratta, per Continuazione o


di

Lunghezza continuala

nuovo dal tino. - Svinatura dicesi Lo svinare ed anche II tempo dello svinare parlo; Trarre o Tirar eoslrnlto V. Tid partio
nel V. Parit.

Il

d'Una lettera di cambio, merc cui un commerciante dispone sovr' altro commerciante di fondi suoi all'ordine proprio o
In

strada; Distanza,

Commercio

dicesi

Ti*a"bacca

Traballa

fanno per Io vento od altra cagione.

V. Sju. v. n. Traballare: Il muoversi che pii gli edifizj scossi da tremooto,


s.
f.

Soffitta

all'ordine d'un terzo.

di ncigri; Tratta de' negri


fico

Quell'infame

traf-

che

si

fa

de' negri africani per condurli e

Traboccante
del

add. Traboccante: Grave

pii

giusto peso; e dicesi per lo pi delle nete, specialmente d'oro.

mo-

Trseto
n

come schiavi in America. Arvise e Ircele; Disserrarsi le cateratte, dicesi figurai, per Andar eccessivamente di corpo. s. m. Tratto: Quel segno che si fa col pennello dipingendo o colla penna scrivendo.
venderli
Tratto, per Distanza o Spazio di luogo:

Trabcclietto
bocchello:
falsa

s. m. Trabocchetto o TraLuogo sotterraneo coperto da nna

Un gran

Per

onde a chi vi passa vi precipita. pi era collocato nell'ingresso delle torri delle porle delle auliche fortezze, ow. in albtola,
lo

Ircelo de

cammin; Un gran tratto di cammino. l'ha di per Maniera o Modo d'operare: irati mollo obbliganti; Ha dei tratti molto ob-

cune stanze de'

castelli

feudali.

bliganti.
1' hm per Rassomiglianza fisica o morale: i irceli de so poa;; Ha talli i tratti di SUO

Trabucco
lunghezza.

Trabocchetto, figurai, vale Insidia, Trappola.


s.

tutti

m. Trabucco: Misura lineare

padre.
% Allo de

antica di Piemonte corrispondente a metri 3, 0, 86 millim. ; ed anche La canna che portava tale

Tracag>n.otto
Persona non
alla,

s.

m. Tarcagnotlo,

dicesi di

man, trceto da villan; Gioco di mano, gioco di villcno. Dettalo prov. di chiaro signif. S Da-o dito a-o (ceto passa un gran traeio; Dal dello al fallo c' un gran tratto V. Dlo.
v. a. Trafficare: Esercitare la traffico;

ma

grossa e robusla;

Ton-

TrafiFegra
catura ed
il

mer-

Tracanna
Traccia v.
Far
il

facchiolto, Fatticcio.
v. a.

Negoziare, Commerciare.

mandando il liquido come per imbuto.


a.

Tracannare: Bere avidamente gi per la canna della gola

TrflFeg'O
canteggiare,
di

s. m. Traffico: Il trafficare. Il mercomprando o vendendo per cagione

lucro.
s.
f.

Tracciare, Abbozzare, Delineare: primo schizzo, il primo abbozzo d'nn'opera.


s.
f.

Trafila
si fa

Trafila, Filiera:
di

Slrum.

d' accia jo

bucato con
passare
si

fori
il

diverse grandezze, pe' quali

Traclia
ignota anche

Trachea. Voce dotlrinale non

metallo per ridurlo alla sottigliezza

al

volgo; Aspera arteria, Canna del


v. n. Traccheggiare,

polmone o

del fiato, e popolarm.

Traolxezz

Canna della gola. Temporeg-

che

vuole.

da paned;
i

Pialluzza: Slrum., di cui

si

servono
le velriei

paniera] per pareggiare e assottigliare

giare: Stare a bada.

state rifesse colio spaccherello fdentej.

800

TRA

TM
Tramonta Tramontare nascondersi luna e Porizzonte. Tramontanu-a Tramontana: Vento
v. n.
:

$ Passa a trafa; Passar per la trafila, dicesi figurai, per Esaminare attentamente, Discutere, Considerare diligentemente.

Il

del sole, della

delle stelle sotto


s
f.

TraJPuLg'a
Slrafugare:

v.

a.

Trafugare,

Trasfugare, antic.

Trasportar via di nascosto.


s.

Tira.g'g'etta;
davasi

m. Cursore:
famiglio

Nome

che gi

"
le

da settentrione; altrim. Tramontano, Aquilone, Borea, Rovajo, Ventavolo, e in term. marin. anche Nord.
spira
dritto

che

da

noi a Quel

de' tribunali o

Tramontana,

d'altri uffici pubblici,


tificazioni

che portava altrui

no-

de' loro ordini.


v. a.

per Aggiunto di Quella stella che pi vicina al polo artico, ed anche La stella medesima.

pel

Polo artico.

Tirag-Iiettab

Macchinare, Ordire, Con-

Perde a trainntanna ; Perder


la

la

certare, Tessere: Negoziar copertamente e sot-

bussola o

la

scrima, figurat. Perdere

tramontana o il senno

Trag-lietto

tomano per ottenere un segreto e meditato scopo. s. m. Macchinazione, Macchinamento, Concerto: Maneggio occulto e ingannevole. Xi*a.lasci v. a. Tralasciare, Omettere e Ommettere: Lasciar
di

per soverchio perturbamento.

Tranqu-illitae
quilianza
:

s.

f.

Tranquillit, antic.

Tran-

Slato di ci che quieto e libero da


figurat. Quiete, Pace,

fare,

di dire, ecc.
:

turbamento; e d'animo.

Contentezza

1*jramaiid v. a. DifTerire
tempo.

Rimettere ad altro

nrjrauq^allizz
Pacificare.

v. a.

Tranquillare: Render
Placare, Acquietare,

tranquillo o quieto; Sedare,


s.
f.

Tiramuza

Tramoggia: Quella cassetta quadrangolare in forma d'aguglia, che si accomoda capovolta sopra la mcine o sopra il frullone d'onde esce

S Tranquillizzdse n. p. Tranquillarsi, Acquietarsi, Appaciarsi, Pacificarsi, Porsi in pace.

il grano o la biada che si ha macinare o la farina che si vuole abburattare. d5 lugo cmodo; Cntero del cesso o del comodo : Quella conca forata o simile, posta dentro al cesso, che per la prima raccoglie gli escrementi

rFransaziu
Stralcio.

s. f. Transazione: Trattato, Composizione, Patto ecc. fatto tra le parti per iscansare una lite, e terminarla d'accordo; altrim.

ITx'ausig'g'e

v.

n.

Transigere:

Far

transa-

del corpo.

zione, Venire a patti. Rinunziare parte delle proprie pretensioni e anche diritti per evitare o per
finire

d mdxinin da caff; Tramoggia: L'apertura superiore del macinino, ove si mette il caff che
si

una

lite;

altrim. Stralciare.
s.

vuole macinare.
s.
f.

Transunto
Tramezzo o Moro
sottile

m. Transunto, Sunto, Ristretto,

Tx>a>mezanxi-a>
tramezzo
ne fanno
:

di
le

Compendio:
tura, ecc.

Estratto d'un discorso, d'una scrit-

Specie di
d

muro

per divider
grossi.

parti d'un edfizio

comprese nei muri

Se

Trantran
Trnsito
donde
ti

Voce dinotante

il

corso or-

pietra sottile di (aglio, di

mattoni

posti di piatto, di legname, di

e intonacate. Se*
in

il

canne intrecciate tramezzo che s fa alle stanze


di assi

dinario de' negozj, delle faccende, della consuetudine, delia maniera ordinaria di vivere, ecc.
s.

m. Transito, Passaggio: Luogo


:

cambio

di

maro

commesse insieme,

si

passa,
II

dicesi

Assito o Tavolato; se poi di mattoni,

Transito. T. de' dogan. Passo

gabellare quelle

Soprammattone. d pdsso; Vela V, Posso.


s.

ITramzo
tra cosa

m. Tramezzo
per

e cosa

dividere o

Ci che posto scompartire o

Trapn

distingoere.

Falsatura: Specie di merletto lavorato a ricamo,

Tramzo
Interporsi,

de! quale servonsi le donne per guernire cotTie ed altri vestimenti. In frane. Entredeux. Tramezzi (al plur.), in Marin. Tavole verticali che si mettono nella stiva, nel corridore, nel falso ponte delle navi per dividere gii spazj in camstanze o sode V. Parate. mini prep. Tra, Fra, Frammezzo, In mezzo. n7x*a.iiiezzL v. a. Tramezzare: Scompartire, Dividere con muro di tramezzo, con assito o sim. S Tramezzse n. p. Tramezzarsi, Intromettersi,

merci che non si fermano in paese ov' la dogana, ma passano avanti, onde: Per transito vale Per passo. s. m. Trpano: Strum. con punta di acciajo, che Una specie di succhiello o foratojo, atto a bucar pietre, ferro ed ogni altra materia per dura che sia, e si adopera facendolo girare mediante il successivo spirale avvolgimento e svolgimento di una striscia di sugatto, cio di pelle, intorno al fusto verticale dello strumento. Havvene di pi maniere. Trpano: Strum. chirurgico in forma di sega circolare, adattato a un manico che si fa girare,
e serve a trapanare le ossa,
e specialm. quelle

Trapana
"

del cranio.

v. a.

Trapanare

Forar col trpano.

Mettersi
s.
f.

l'reLtnjaa.et,

mezzo Trama: Le
di

e sim.
fila

Parlandosi di liquore o simile, che, versato su


carta,

che

servono

marmo od
dell'aria

altro, s'interni e trapassi, dicesi


et!

o altro tessuto, a differenza delle altre che servono per ordire,


la tela

per riempiere

Penetrare, Trapassare;

oltre de' liquidi, dicesi

anche
S

e delia

luce.

Trama, figurai. Inganno malignamente e astutamente fabbricato; Trafurelleria, Tranello, TraincUo


e Trancila; quest'ultima voce

Vxe chi trapann-a; Voce


netra e vivamente ferisce
il

squillante.

Voce pe-

netrativa, dicesi di Quella voce acuta che pe-

meno

usata.

timpano dell'orecchio.
Passar
oltre,

M Palmella.

T. lanaj. Lana

men

lunga dello stame

Trapassa
Passar avanti.
"
ti

v.

a.

Trapassare:

V. Stamine.

1*x*a.iuiii&
tiche,

V. a. Tramare: Far trattati e praNegoziare copertamente e sottomano. Concertare un negozio, un affare, ed eziandio un inganno, un tradimento, una congiura, ecc.; Con-

Trapassare, per Cessar di vivere. Morire.


Trafiggere, Passar da banda a banda.
V. a.

Trapianta
Cavar
la

Trapiantare, Traspiantare:

giurare, Cospirare.

Trappa

pianta da un luogo e piantarla in un altro.


s.
f.

Bacchetta, Verga

Nome

gener.

TRA
che esprime Un'asta di qualsiasi materia, di forma lunga, sottile, rotonda, che serve a pi usi.

TRA

801

Trascura
pigliarsi

v. a.

Trascurare, Trasandare,

Ne-

?ligenlare: Usar trascnraggine o negligenza,

Non

da batte
lrne
la

vesti, ecc.; Carnio o

Scamato: Bac-

cura o pensiero, Mettere in non cale.


s.
f.

chetta per battere o scamatare pauui e sim. per

Trascrausa
ratezza,

Trascuranza, Trascu-

polvere.

Trascuraggine, Trascurataggine, NegliNegligente, Dis-

da verzelta; Vetta: Quel bastone applicato al manico del coreggiato, col quale si batte il grano
e le biade; altrim. Calcchia. tende, Ferro da banferro usala da

genza.

Trasoru add. Trascurato,


attento, Spensierato,

de tendinn-e; Bacchetta da Portatende. d5 barcdn; Asticciuola: Asta


dinelle,

Indolente.

Trasfterx v. a Trasferire, Transferire,


tare

Traspor-

V. Trasporta.

di

Doi soltanto, che

si

attacca orizzontalmente fuori

della finestra ad uso di distendervi panni ed altro.

Trasferise n. p. Trasferirsi : Portarsi da nn luogo ad un altro. Tras:fertas. f. Trasferimento, Transferimenlo,


S

d5 ghtndao; Fuso: Quel ferro lungo e sottile, quale si ficca da una banda in un toppo di in unpezzo di marmo che lo tien fermo, legno
il

Traslazione, Trasportamento

L'atto di trasferirsi

ad un luogo, n Accesso, dicesi della Visita che


luogo della controversia.

fa

il

giudice al
e Transfi-

e dall'altra vi s'infila l'arcoiajo per dipanare.

d visco; Panioue, Vergone: Verga impaniata per uso di pigliare i pettirossi fpeccettij ed altri
uccelletti.

Traafitf rse n.

p. Trasfigurarsi

gurarsi: Pigliar altra figura, altra sembianza.

Trasfig^razi^u
g
s.
f.

s.

f.

Trasfigurazione e

Trapp

S Std in frappa; Reggersi V. Sta. s. f. Bacchettala, Vergata : Colpo dato


colla verga.

Transfigurazione, Trasflguramento e Transfigura-

Trappella
mette intorno

Trappell

Cordoncino che si ed anche Sottilissimo fil di ferro fasciato di seta ed intrecciato in varie fogge, di cui le donne si servono per ornamento de' loro vestimenti. v. a. Traballare, Tentennare, Barcollare, Balenare, Vacillare: L'ondeggiare che fa
Spighetta
:

agli

ucchielli (gassette);

mento: Cambiamento di figura o effigie, Trasfigrazin; La Trasfigurazione: Festa che memoria della trasfigurala Chiesa celebra in zione di N. S. G. C, che accadde sul monte

Taborre.

Trasfonde Trasferire d'uno Trasforma


mare: Cangiare
e figura,
g

v. a. in
v.

altro
a.

Trasfondere e Transfondere: soggetto alcuna cosa.

in altra

Trasformare e Transforforma. Far mutar forma

Xr-appello

non pu sostenersi in piedi per debolezza, ecc. d {zo; Trillare: Il tremolare del fuso girando quando mal fatto. s. m. Zimbelliera, Lieva del zimbello: Bacchetta lunga un braccio o un braccio e terzo, in cima della quale il cacciatore attacca il zimbello fxello da zugo) e sollevandola a piacere, mediante un filone che corre fino a lui,
chi
fa

Trasformdse
Prender
altra

n.

p. Trasformarsi: Mutar forma. forma; Trasmutarsi, Trasfigurarsi.

Trasfl>riiiaziii
di

s. f. Trasformazione e Transformazione, Trasformamento: Mutamento

forma.

Trasg-red

svolazzare

il

zimbello per
s.

allettare gli

altri

uccelli.

v. a. Trasgredire e Transgredire: Uscir de' comandamenti altrui. Operar contro gli ordini ricevuti. Disubbidire, Mancare al dovere. o lezze; Trasgredire, Violare la legge.
s.
f.

Trappetta

f.

Verghetta, Vergella, Vrgola,

Trasg'rescin
gressione,

Trasgressione, TransIl

Bacche tlina: Piccola verga o bacchetta, w Bacchetta, Mazza V. Bacchetta nel 1 signif. S Trappette d ghndao ; Stecchine: Quelle verghetline incrociate, di cui
le quali
si
si si

Trasgredimento:
ai

trasgredire,

Dis-

ubbidienza
l''ogo.

precetti.
v.
a.

Trasloca

Traslocare: Portare in altro

compone
la

l'arcoiajo,

Trasferire.

allargano per ritenere

matassa, e
l'arcoiajo

stringono
ripone.

come
s.

in

un fascio quando
Verghettata,

Traslgcare, dicesi anche generalmente d'nn ufficiale che da un luogo si manda in un altro.
s.
f.

si

Traslocazin
f.

Traslocazione, Traslo-

Xx*appetta
lina,

Scudisciala:

camento
lere,

Colpo dato con verghetta o scudiscio.

Trasmette
salta-

Trasferimento da un luogo ad un altro. v. a. Trasmettere e Transmetoltre,

rTrappettinn-a
Baccheltina.

s.

f.

Verghellina, Vergc-

Tramandare: .Mandar

o semplicem.

Trappolili
tori

Dim. di Verghetta, di Bacchetta. s. m. Trampellino. Voce d'uso:


i

Trappona Trapunta
punto.
stoffa
ciotti.

Asse posta a piano inclinato, sulla quale prendono la rincorsa pei loro salti. V. Trappd. v. a. Trapuntare: Lavorar
s.
f.

Trasmig-raasion
greco Bletempsicosi.

Mandare. Nell'uso comune dicesi Inviare, Far tenere, Far passare checchessia. f. Trasmigrazione: s. Passaggio delle anime da un corpo in un altro (dottrina falsa de' Pillagorici); altrim. con vocab.
s. f.

di Ira-

Trapuntimi -a
colori.
I

Trasmiscin
sione:
Il

Trasmissione e Trasmes-

Trapunto: Sorla di di cotone trapuntala ad uso di fare panVe n'ha della bianca e della stampata a
Francesi
v.
la
a.

trasmettere altrui checchessia.


v. n.
fa

Traspari
apparire che

Trasparire e Trasparere:
vista
lo

Lo

alla

splendore o altra
cristallo

chiamano Piguet.
Trasandare, Trascurare V.

cusa visibile,

penetrando
v.

per

altro

Trasanda
Ti'ascrd.

corpo diafano.

Traspira
v. a.

n.

Traspirare:

Il

mandar

fuori

Trascrive

Trascrivere e Transcrivere
libri.
f.

per traspirazione sottilissime particelle; e dicesi


particolarm. ^e' corpi d'animali.

Copiare scritture o

Trascrizin

s.

Trascrizione

Il

trascri-

Il

Traspirare, per

similil.

dicesi di
farsi

Cosa occaiUi
manifesta.

vere. Copia, Ricopiatura.

che comincia a trapelare, a

Casaooia, Dizionario Genovese- Italiano-

61

802
S Lascia

TRA
traspira
;

TRA
trapelare
(segreti,

Lasciar

glienza,
alcuno.

Maniera di trattare o

di

portarsi

con

voci, ecc.)

Traspirazin
spirare: Leggero

s.

f.

Traspirazione:

Il

tra-

Il

Iriisudamento delle sottilissime

parli

che escono da' corpi animali e vegetali.


;

insenscibile

Perspirazione.
v.
a.

Trasporta
tare.
-

Trattamento, per Banchetto, Convito, Pasto soII modo con cui slam serviti in una locanda. de ta; Trattamento di (avola, in Marin. Un
lenne; ed anche

Trasportare e Traporlare,
si

soprassoldo che lo Stato d

Trasferire: Portar da un luogo all'altro, Trasla-

nave
alla

in

agli uHciali d'una campagna, afTinch possano aggiungere

Trasportare e Trasferire, abbonch


l'un per l'altro,

usino
tra

comunem.
Dlccsi

pure differiscono
si

loro razione da semplici marinari quanto necessario per trattarsi decentemente e degna-

loro.
far

Trasportare laddove

tratti

mente
all'

in

faccia

dell'equipaggio stesso, e

di

cangiar luogo portando; Trasferire, hd-

praticasi

pegli ufficiali dell'esercito in

come campagna

dove non abbia luogo la material portatura. Si trasportano grano, merci, danari, non si trasferiscono; si trasferisce da un luogo all'altro un mercato, la residenza d'un tribunale e sim.; queste son cose che non si portano, dunque non le si trasportano. Si trasportano mobili, si
i

estero ed anche nell'interno col soprassoldo

di

campagna.
s.
f.

Trattativa
Tratteg-nx
M

Trattativa.

Voce

dell'uso:

Negoziato, Negoziazione, Intavolatura di trattato. v.a. Trattenerp, Rattenere, Ritenere: Impedire ad alcuna cosa il moto comincialo. Trattenere, per Intrattenere, Tener a bada, a conversare, Soprattenere.

trasferisce
miteri
,

il

domicilio;
dicesi

si

trasferiscono
ossa.

ci-

si

trasportano

le

Bene

in

senso
delle
$

ecclesiastico

tuttavia
si

Traslazione

Trattegnise

n.

p. Trattenersi, Ritenersi, Intrat-

reliquie o sim.,
ferir
Il

ma non

direbbe cos Trasportare

tenersi, Formarsi,

Restarsi.
ecc.

le

reliquie.
in terra, di

Trasportare,

Stamp. dicesi

II

"

Trattenersi, per Contenersi, Raffrenarsi,

parole o righe da ooa in altra pagina ; ci fassi ogni volta che nelle correzioni la materia aggiunta o tolta altererebbe la giustezza delle pagine.

Trattg-no
non cada, non

con un; Trattenersi con alcuno: Ragionar con esso. Conversar seco lui. s. m. Ritegno, Rilenitojo, Ritenimento, Ratteuimento, Rattenitivo: Qualunqae
cosa che serve a ritenere checchessia, acciocch
iscorra,

da nn-a lingua in t'nn'atra; Trasportare,


Traslatare d'una lingua in un'altra, vale Tradurre.

ecc.

S Lascidse trasporta; Lasciarsi trasportare, melaf. vale Uscir de' limiti del dovere per eccesso di

Trattur

passione, di collera, di sdegno, ecc.

Trattezz
tinte

Tratta

S Trasportse n. p. Trasportarsi, Trasferirsi. v. a. Trattare: .Vaneggiare, e si riferisce agli affari.

m. Trattore: Quegli che d mangiare e bere, ma non dormire. v. a. Tratteggiare: Far tratti di penna sui fogij; ed anche Dipingere o Unir le
s.

forza di

tratti.

Trattare, per Ragionare,

Discorrere, Dispulare;

"Trattg-a V. Tartaruga. Travag-g-etto m. Lavoretto,


s.

Lavorino,

e in quesio senso usasi anche colla prepos. Di,


e dicesi

Lavoruzzo. Dimin.

Trattare a lungo, diligentemente, sot-

Travaggia

tilmente, particolarmente d'una cosa.


n

per Praticare o -adoperarsi per conchiudere

e tirar a fine qualche negozio. Mettersi di mezzo.

Banchettare, Far banchetti, Convitare.

Lavoro. v. a. Lavorare, antic. Allavorare, e nel contado tose. Lagorare: Operar per lo pi manualmente; e dicesi anche delle Cose intellettuali: Camme va dizionio? Ghe travaggio; Come va il dizionario? Vi lavoro,
di

ben

ma;

Trattar bene o male, vale Procedere,

ti

Lavorare, dicesi pure degli Slrum., ingegni e simili,

Regolarsi con onest o malamente.

allorch, mossi da

nn agente, producono

il

ben bene o
tutti

ma

nn-a persnn-a; Trattare alcuno


Portarsi

loro effetto.
Il

male:

seco

amorevolmente o

Ed anche d'Un medicamento che produce

villanamente.

a un moddo; Mandar tutti alla pari; e Menar la mazza tonda cio Trattare senza riguardo ognuno a un modo. un libbra d'inn-a eosa; Trattare alcun libro
e talvolta
,

scrittura d'alcuna cosa,

vale Essere quella tal

suo effetto. a scarso; Lavorare a cttimo V. A scarso. da chu ; Lavorare a mazza e stanga V. Chu. in giorno; Lavorare a giornata V. Girud. per so cnto ; Lavorare sopra di s o sopra le sue spalle: Lavorare per proprio conto e non
il

cosa l'argomento o soggetto d'esso libro, ecc.


S Trattse n. p. Trattarsi, Regolarsi, Governarsi, e per lo pi nel modo di vivere e mangiare,
tt

Chi no' se tratta n Trattarsi, per Occuparsi de paxe, n de guar; Qua non si tratta n di pace, n di guerra. S Se tratta; Si tratta: Espressione assai nsata per esprimere una notizia che si abbia di qualche cosa, quasi^si dica: Si discorre comunemente che la tal cosa sia cosi.
:

Travaggio

pagati'da un maestro, per cui gli operaj lavorano. sircegua; Lavorar sotto o sotto sotto, Lavorare sott'acqua: Operare nascosamente e talora anche Lavorare di straforo, cio Adoperarsi in un negozio senza comparirvi. s. m. Lavoro, Lavoro: Opera che si fa o da farsi; nel contado tose. falla

Tratia
Modo
di

s.

m. Tratto, Procedere, Procedimento:

Lagoro, Lagorlo. o scarso; Lavoro a cottimo, Lavoro in a ferri; o a prezzo fsso.

sommo

governarsi bene o male, usando maniere convenevoli o sconvenevoli.

Trattama m. zone: Uomo Trattamento


s.

Furfante, Briccone, Mascal-

folto a e brxw; Rete del barbiere, si dice ad Ogni lavoro che altri faccia quando disoccupato da cose importanti. ma fwto; Lavoraccio: Lavoro mal fallo, Cattivo

cattivo,

che opera male. s. m. Trattamento:

lavDro.

Acco-

truvaggio fino;

opera compita.

TRA
Tid za un (ravaggio; Tirar gi un lavoro,
Strapazzarlo.
sottili

TRE
e
verticali

803
metlons
nella

che

spalliera

d'alcune seggiole, diconsi


v.
a.

comunem.

Pinoli.

Travasa
passare
il

Travasare,

Tramolare:

Far

liquore o altra cosa di vaso in vaso.

Travedd-e

Traversa

V. Stravedde. f. Traversa Tramezzo o Sbarra posta a traverso per riparare, dividere o impedire il passo; e per simil. Qualunque altra cosa, sia di legno che di ferro o altro, posta a traverso. ^n Scommessa: Patto stabilito fra due o pi pers.
:

Traversa di portelli di cannoin; Barre de' porT. mar. Pezzi lunghi di legno e riquadrati, co' quali in mare grosso si sbarrano di dentro,
telli.

cio

si

tengono saldamente chiusi

portelli dei

cannoni.

Traverso add. Traverso: Non


n

diritto, obliquo.

.Aggiunto di persona,

Fatticcio,

Atticciato,

tarchiato, Maccianghero, cio Di grosse

Ben membra,

sone,

le quali,

assistendo dov'allri giaocano, scoml'altro dei

mettono che vincer pi Tono che


giaocatori.
n

Ben complesso, ma di statura piuttosto bassa. Ammi pe traverso; Guardare a traverso o a


sbieco,
dicesi e cose
di

Chi ha

gli

occhi scompagnali.
le

Toppone: Lenzuolo
per traverso sotto
gli

pi pieghe,

che

si

pone

Andd

a traverso; Andar
riuscir a bene.
alla

cose a Iraalf.

ammalati
al

affinch gli escre-

verso, vale

Non

menti loro non noociano

letto.

S
S

traverso V. questa locuz.


larghezza.

sua sede
il

S Traverse dd tea d'nn-a porta; Spranghe V. Tea nel i" signif.

Pe traverso;
delia

A, Di, Per traverso: Per V. Stravcstise.

lato

Traversa

Traversare, Attraversare: Passare a traverso o per traverso. it Attraversare, figurai. Porre impedimento, Far ostacolo, Opporsi, Contrariare. n Lo scommettere danari che fanno alcuni spettatori di giuoco fra loro, su chi, dietro la loro opinione, abbia ad essere vincitore fra giuocatori. l'ncoa; Traversar l'ancora. T. mar. Alzar lncora dalla grua dov' pendente sino al brdo del bastimento, e disporla orizzontalmente sotto una
v.
a.
, i

Travestse

Travisa
gliolina.

v.

a.

Travisare: Mostrare una cosa


Triglina,
Trigliolelta, Tri-

per un'altra.

Treg-g-etta
Dim.

s.

f.

di Triglia:

Piccola triglia V, Treggia.

Tregg-ia
sito
,

delle sartie del

trinchetto.
vela.

nn-a veja; Traversare una


ci che
s

T.

mar.
la

squis. f. Triglia: Pesce di mare chiamato perch depone le uova Ire volte l'anno. Tra le molte specie di questo genere, son notabili presso noi le due seguenti: veaxn o de schuggio; Triglia verace o di scoglio. T. ittiol. Mullus surmulentus. Ha il capo quasi mozzalo; le due mascelle, egualmente avancosi

fa

cazzando

la

sua scotta, sicch


si

zale e munite di una gran

quantit

di

piccoli

parte di vela ch' sottovento

presenti al vento

denti; due barbette, lunghe abbastanza per giun-

un

ad angolo d'incidenza maggiore. vascello; Traversare un vascello. T. mar. Disporlo in modo che presenti il fianco ad un
oggetto determinato.

gere all'estremila degli opercoli, le pendono da sotto il muso; la pinna della coda forcuta. Questo
pesce,
di

forma pienotta, e dipinto d'un rosso


misto con tinte argentee sopra
la
i

brillante
s.
f.

fianchi

Traversadda

Traversola
trariet,

Viaggio d'oltre Livorno o da Livorno a Napoli, per es., non si potrebbe dire una Traversala, perch si percorre una costa ed effettivamente non si traversa nulla. Traversata sarebbe II viaggio per es. da Napoli a Cagliari o da Cagliari a Palermo e sim. s. f. Traversia e Traversa ; la 2* voce antiq.: Avvenimento o Accidente sventurato; Disgrazia, Infortunio, Avversit, ConTraversia.
T.

mar. mare. Un viaggio da Genova a


Traversata.
T.

il

ventre, ha

carne bianca,

fitta

e sapori-

tissima.

de fndo
scoglio

Triglia barbone o di fango. T.

itllol.

JUullus barbatus. Si distingue dalla

Triglia di

Treggia
Tre
seguita

per alcune strisce dorate e longitudinali estendono non sodamente sul corpo e sulla coda, ma eziando sulla lesta. Ha l'apertura della bocca pccola; la mascella superiore un po' pia avanzata dell'inferiore; meno grossa e meo saporosa della precedente. (Uga); Brumasla e Brumesla, Per-

che

si

mar. Chiamasi Traversia d'un

gola, Pergolese

V. Uga.

porto Quel vento che suol esservi dominante e pi impetuoso, e contro del quale le navi che
vi ancorano devono premunirsi di preferenza.

add. e sost. masch. Tre:

Xome

numer. che

Treifuggio
Genere
di

immediatamente al Due. s. m. Trifoglio

e Trefoglio:

Traversili

m. Traversino. T. mar. Alzana Gherlino che si prende pel traverso di prora o di poppa a bordo d'un' altra nave o ad altro punto fisso per abbattere o per tenersi
s.

abbattuti o scostali da qualche oggetto dalla parte

Leguminose, conoscono varie specie, e le cui priacipali sono le seguenti: Il Trifoglio comune o Erba greca o Trifoglio rosso (Trifolium incarnatumj, che pianta
di piante della famiglia delle

cui

si

opposta, d coi
in

si

ha spesso bisogno trovandosi


si

annuale ad ha

lo stelo

peloso, alto

mezzo braccio
le foglioline
fiori

andana.
s.

e pi nei buoni fondi,

poco ramoso;
i

Traverso
a qualche cosa

m. Traverso: Checch
per
in fortificarla.

mette

tondeggianti, dentellate, pelose;

d'un rosso

vivare, carnicini o bianchi, a spiga conico-bislato e fianco della


alla

Traverso, dicesi

Marin.

Il

lunga.
in

Fiorisce dal giugno al luglio; indigeoa

nave
chi

tutte

le

direzioni

normali

chiglia,

molti luoghi d'Italia;


Il

insomma Tutto

ci che destra o sinistra per

Trifoglio acquatico, detto anche Fibrino ac-

tenendosi da poppa guarda a prora.

S Travet-sci o Legnetti da carga; Traverse, Mazze: Regoletti o Stecche che sono al di sotto
della cartella nella spalliera e tra

quaiolo. Trifoglio fibrino, Trifoglio palustre, Trafoglione d'acqua (Menyanthes trifoUataJy che

una piania
tre

di

genere diverso. Ha
le

lo

stelo

ser-

gamba

sotto

il

piano Csltoj delle seggiole.

gamba Le mazze
e

peggiante, ramoso;

foglie alterne,

piccole, a

foglioline ovali, lisce, nervose obliquamente;

804

TRE
fiori

TRE
n

grandi, bianchi, a racemo, contornali di

filetto.

Fiorisce nel

luglio

e nasce nei

laghetti

dei
Il

laoghi freddi montuosi;

Per simil. Scuotersi, Agitarsi alquanto. Tremolare L' tremmu tutta a casa; Trem tutta quanta la casa.
:

selvatico,

Amaranto Capo rosso, Trafogliolo cavallino o di prato (Trifolium pratense), pianta perenne, con
Trifoglio pratajuoio, detto anche
steli
i

')

molli

deboli e sparsi,
fiori

le

fogliolne

cuori-

formi e

rossi

in cupolini.

indigena nei

Trem

luoghi montuosi d'Italia, di Svizzera e di Francia,


e coltivasi estesamente in Lombardia, dove forma
la

base dei prati salivi, ed ottimo pascolo degli

animali domestici da soma e da corna.

Treip

Treisette

s. m. Treppiede, Treppiedi e Treppi: Arnese di ferro di forma triangolare o circolare con Ire piedi, destinato a collocarvi su caldaje, tegami o simili stoviglie, adattandovi il fuoco per riscaldare acqua o per cuocer visotto, vande, ecc. d5 bac; Lavamani V. Portabaci. s. m. Tresette e Tresselti: Giuoco di carte che ordinariamente si fa in quattro.

Tremoise
t

hanno il tremore Aver il parletico. camme nn-a fuggia V. Fuggia. 5 pansin a nn-a persSnn-a V. Pansin. s. m. Specchio. Dal frane. Trumeau. Specchio fisso con sontuosa cornice od nlelajalura, posto sopra una mensola o sopra un cassettone, e per lo pili fra due finestre. Il Parin (Opera III, ^ij disse Trum. s. f. Torpedine V. BalUnetta nel
i

Parlandosi di vecchi,

quali

nel capo e nelle mani, dicesi

! significato,

Lombrichi

mare. T.pesc. Specie

lor rossastro e talvolta nericcio,

di vermi, di coche stanno fra gli


i

scoglj e per lo pii in luoghi sabbionosi, de' quali

Il

servono per esca da prendere i pesci. Cacacciano, dicesi dal volgo d'Uomo soverchiamente timido e che trema d'ogni cosa.
pescatori
si
s,
f.

co mediato; Tresette col mediatore. tcoverto; Treselte scoperto, Tresette in tavola.


s.

Tremolinn-a Tremolina V. Trillo. Trincila. T. mar. Treccia di Trenella


s.
f.

filacce

provenienti
la

dalla

demolizione di canapi
matafiBoni,

Treit

m. Traditore: Che tradisce, manca di fede, inganna; Proditore. S Da treit m. avv. Da traditore, Alla traditora,
Tradiloriamenle, Traditamenle, Tradilevolmenle, Traditorescamente, Proditoriamente.

vecchi,

qual serve per far

lega-

ture e fasciature.

Trenette

s.

f.

pi.

Stringhe: Specie di pasta

Fd bello

davanti e 6 treit derr V. Be//o


s.
f.

(sosl.).

da vermicellajo, fatta d'alcune fila sottili ed alquanto schiacciate, che si usano per minestra. Vi son le grosse, le mezzane e le pccole.

Treita

Traditrice, Traditora,

Tradito-

Trenettinu-e
stringhe V. sopra

s.

f.

pi.

Stringhette: Piccole

ressa; l'ultima voce antiq.: Colei che tradisce.

Trenette.
:

17x*ixia;g-i

Sorta di rete da pescare,

Tramaglio e Tremaglio: la quale composta di tre teli di rete sovrapposti l'uno all'altro. La maglia del telo di mezzo non eccede la larghezza
s.

m.

pi.

Trexinai
simi

s.

f.

Spighetta

Specie di cordoncino o d'altra


e

largo e schacciatino, di seta, di lana

materia,
inlreciate

fatto

di

pi

fila

addoppiate

torte,

fra

loro a guisa de' lavori a

d'un

pollice, e quella dei

teli

laterali
il

larga

circa un
nella rete

mezzo piede,
laterali,

talch

pesce che d

d'uno dei
in

spingendo il telo di mezzo nei vani viene a formare una borsa,


tramaglio
si

le vesti, per far adornamenti o simili cose; allrm. Treccina. rFirenta add. e sost. Trenta Nome numer. che

maglia, che serve per orlare

contiene Tre decine:


S

cui resta preso. Col

prendono
altri

Arvi

l'ha trenta e se civesse trentun 5

n5
;

triglie, sogliole,

scorpene, capponi, naselli ed

saeiva

anche Traversaria, e in alcuni luoghi pure per uccellare. Tl'eiiia'Scoi). s. f. Tremilo, Triemilo, Tremore: Il tremare per cagion di freddo o per eccesso
pesci. Dicesi
dell'Italia

usasi

Zacch Tanto s'imbratta

ma niscin V. Arvi (sost.). emmo fasto trenta femmo


la

trentun

madia per

far

dieci

pani,

di febbre o per paura.

Tremeluio

s. m. Diavolio, Diavoleto: Frastuono di casa del diavolo. Frastuono assordante ; Baccano, Strepito, Fracasso, Trapesto, Frastornio, n Nabisso, Fistolo, dicesi metaf. di Fanciullo che mai non si ferma e sempre procaccia di far qualche male.

Trentenn-a

quanto per venti e per cento. Tanto se ne va a mangiare uno spicchio quanto un capo d'aglio, Dove va la nave pu ire il brigantino. Modi prov. e vagliono Che ne va lo stesso a fare un male pi piccolo o pi grande. Dove ne va il pi, ne pu ire anche il meno. nnmer. s. f. Trentina: Nome

Trenteximo

I^remeutiuii-a.

s.

f.

Trementina e Tere-

bentina: Succo resinoso che naturalmente o per


incisione esce dal terebinto, dal larice, dal pino

che comprende Tre decine. add. Trentesimo: Nome numer. ordin. di Trenta; allrm. Trigesimo, w Trentesimo in forza di sost. La trentesima parte.
add. Trentuno:

Trentun
S

Nome

nnmer. con-

e dall'abeto. Esso della consistenza del mele,

tenente Tre decine e uno.

viscoso, ragioso, untuoso, chiaro, pi o


trasparente,

meno

infiammabile, di sapor caldo e puns

gente, di odore forte;

adopera in molte prearti.

Trentamila;

Arvi d l'ha trenta ecc. V. Arvi (sost.). Zacch emmo fato trenta ecc. V. sopra Trenta. Trentamila: Add. numer. che
contiene Trenta migliaja.
s.

parazioni officinali e delle

l'reniiKi
freddo
forte
I

v.

n.

dibattersi delle

Tremare: Lo scuotersi e il membra, cagionalo da soverchio

Treo
tano
di

in

m. Treo. T. mar. Vela quadra che portempo procelloso le tarlane e i bastimenti


v.
n.

o da paura o da febbre o da qualche passione dell'animo. Tremare, unito coi 2" caso, esprime la cagione
tremare:

basso fondo.

da-o freido, d puia, ecc.; Tremar di freddo, di paura e sim. per Aver gran paura.
del

Tremm

Scherzare, Ruzzare V. Axill. Treppa santi V. Santo. Treppa co-i fanti e lascia sia Treppo m. Scherzo, Tresca, Baja. Trescare: Scherzare, ma per Tresca
i

s.

v.

n.

io

pi lascivamente.

TRI
Xiressa.
s.f.

TM
']?r*ilK>l&
n

805

Treccia: Tatto quel che intrecciato

V. a. Tribolare e Tribulare, Molestare,

da scurrid V. Gordon da scurri sotto Gordon. Tirsto s. m. Nabisso, Fistolo, dicesi di Fanciallo che mai non si fermi e sempre procacci
di far qualche male.

insieme, e dicesi speciaiiB. de' capelli delle donne.

Aflaiggere, Travagliare. Cruciare,

Tormentare.

Tribolare, in senso nent. Stare in pena, Penare,

Spasimare: S5n chi che tribolo; Son


tribolo.

qua che

nrjribolaasin
diavolo o
il
il

s.

f.

Tribolazione e Tribula-

Fd d
Far
il
il

trslo;

Far
sei,

il

diavolaccio,

zione, Tribolo, Afflizione, Travaglio, Molestia.

diavolo e peggio o

diavolo a quattro

Tritonn-a.

diavolo a
s.
f.

vale Imperversare.

Trarla,

Troja, Scrofa, Porca: La

femmina

Loggia aperta o le persone distinte sogliono appartatamente udire la messa o


s.
f.
:

Tribuna
in

ingraticolata nelle chiese,

cui

del porco.

assistere alle altre funzioni ecclesiastiche.

Troja, Porca, dicesi figurat. per ingaria a


disonesta.

Donna

Tricot
riolo.

s.

m.
s.

Cataiciuola V.

Gamixua, Ma-

Trug-ffio

s. m. Trnogo, Truogolo e Trgolo: Specie di vasca quadrangolare, talora tutta d pietra, pi comnnem. di mattoni, in un angolo della corte o in altro luogo al pian terreno, dove

Trio-trac
1' signif.

m.
f.

Salterello

V. Sceippetto net

Triffola
che

s.

Taglieretto da tartufi ed an-

assolulam.

Taglieretto:

Piccolo

strum.

di

liensi

acqua a uso

di sciaguattarvi erbaggi o altre

legno, piano, di forma quadrata, e manico da

cose di cDcina, e di lavarvi piccoli panni in casa. Truogolo e Trgolo, per Quel vaso dove si ab-

un
cui

lato,
si

con una lama di ferro nel mezzo, con


i

tagliano in fette sottili


s.

tartufi.

beveran
veratojo.

le

bestie;

die anche dicesi Pila, Abbeal le

Triffolo
ciata

H Lavatoio

comnnem.
dove

truogoli pubblici

piar. Lavatoj: Quei donne vanno a lavare

m. Tartufo: Pianta di sostanza sempre solida e carnosa, mancante di radici, nascosta nella terra, in massa variamenle schiacirregolarmente rotondata,
scabra
al

di

da
.

pannilini o altro.

csinn-a; Truogolo:

Larga cassa di legno

di figura quadrangolare, ovv. Spazio di terreno

tramanda un odore piacevole molto penetrante. Se ne conoscono molte specie, ma come alimentari non si adoprano che le tre sefuori, che

chioso da tre o quattr'assi poste per coltello ovv. da tre o quattro maricciaoli, dove i muratori

guenti, cio

il

Tartufo bianco (Txtber cibarium

spengono e fanno

lievitare la

calce

per ridurla
negli

in grassello (pasta), quindi in calcina.

da uio; Pozzo: Luogo cavato


edifizj,
i

a fondo

e fasciato di lavagne e porcellana,


l'olio

dove

mercatanti sogliono conservar dS lavello; Pila dell' acquajo.


s.

per venderlo.

"Trnxi
contadini.

m. Voce

pi.

Scarponi: Scarpe grosse da

de! contado.
s.

album), che il pi pregiato; il Tartufo nero (Tuber cibarium nigrumj e il Tartufo grigiastro esternamente ed internamente, che tramanda un leggiero odore d'aglio. I tartufi sono indigeni ne' boschi di monte, nei terreni asciutti e leggieri, dove son cercati dall'uomo coll'ajuto dei cani. Trilla. V. n. Trillare: Propriam. Fare il trillo. Cantare in trillo V. Tn7/o. n Tremoleggiare , Brillare, Scintillar tremolando,
ti

Tx*e3:eiitista<

m. Trecentista: Autore del

trecento, cio del secolo 14.

Trexento;
Tre
Trecento, pel

Trecento: Nomenumer. che vale


Secolo

e dicesi propriam. della luce degli occhi, Gongolare, Colleppolarsi, Giubilare: Commuoversi per una certa interna allegr'^zza.
s.

volte cento.

Trillo
M.'
:

m.

Trillo: Battito frequente della

voce

Tx*esEze
vale
S

add. e sost. Tredici


il

Nome

namer. e
fondo:

Tre sopra
de
(rezze
il

dieci.

e del suono, alternato su due note distanti d'un grado. Il trillo si suddistingue in giusto, sforzato, lento, legato e crescente. - Tremolio per
Trillo,

Fd Fd

nze; Far ambassi


suo.

in

come

trovasi in

quasi tutti

dizionari,

Mandar male

Triaoca

fid fi de trezze
s.
f.

a nn-a pers5nn-a V. Fid.


T.
pi
elettaario

un error madornale, non essendo il Tremolo che un battito continuo d'una stessa voce ossia

Teriaca, Tiriaca e Triaca.


di

d'un suono solo, senza passare da un grado ad

farmac. Specie
tiva l'oppio;

composto

di

un

altro.
s.

sostanze medicinali,
la

nel quale la

parte pi at-

Trillo

m. Tremolina, Tamburini, Tenten-

sua azione calmante, stosolida

T'iTiangrolo
tre angoli.

machica, antiverminosa, ecc. s. m. Triangolo: Figura


lineare circoscritta da tre linee che

nino, Tremolino di prati. T. bot. Briza media. Genere di piante della famiglia delle Graminacee,
fornite di graziose pannocchie,

composte

di spi-

formano

Triangolo, nelle Arti Sorta di lima triangolare. N Sistro:


di ferro

con glume rigonfie, cartacce, mutiche, screziate di varj colori e sostenute da un peduncolo capillare, che ad ogn'aura di vento
ghette a molti
fiori,

Slrum. musicale
sa cui
fargli
si

d'acciajo ed in forma
batte con una verghetta
lo

tremano

agitano.
f.

di triangolo,

Trinca
presso S
-

per

render suono j usasi per


legno,
sul

Trinca o Trinca di bompresso. T. mar. Legatura che stringe ed unisce il boms.

pi nella musica militare.

al

tagliamare.

n Saettia: Quel triangolo di

quale

la

si pongono le candele e si spengono ad una ad una prima di batter le tenebre. Trill s. m. Tribordo. T. mar. La parte del

settimana santa

Nuvo de trinca; Nuovo di trinca, Nuovo di colpo, Nuovo di pezzo: Nuovo affatto. Non mai
prima adoperato. Nuovissimo.
v. n. Trincare. Voce originata dal tedesco Trinken, che vale Bere: Bere con gusto pi del bisogno, e anche smodatamente; Cion-

Trinca

bastimento che corrisponde


xione a Babordo, che Tribord.

alla

destra dello spet-

tatore che guarda da poppa a prua, in opposialia sinistra.

Dal frane.

care, Tracannare,
n Trincare, in term. marin. Tale Cingere e

Legare

806

TRI
giri di

TRO
crda
la cir11

fortemente con pi volte o

conferenza d'un libero o pennone, che siano composti di pi pezzi di legno, per consolidarne l'insieme e concorrere all' islesso effetto che fanno
n

bene.
t)

per Vivere agiato, Godere, Festeggiare, Star


per Godere, Star bene a tavola,

icerchj di ferro applicati ad ossi di tratto in tratto. Parlandosi di cavo, gomena, ecc., vale Te-

S Trinfdse nn-a vivanda; Trionfarsi una vivanda, vale Mangiarsela con piacere, con gusto.

Trinfo
vittoria
Il

s.

m. Trionfo
si

e Triunfo:
chi

Pompa

so-

sarlo,

Arridarlo.

lenne, con cui


Abbattere, Riti-

accompagna

riport una

Talora usasi per Muovere,

che merita splendida ammirazione.

rare da nn la!o:

nBn, ecc.;

Trincalo

Trinca nn-a btte, un can-, Trincare una botte, un cannone e sim. s. m. Trincprello. T. di cartiera.
tela di
lino.
fil

Trionfo, dicesi pure della Vittoria stessa.

Specie di telajelto, sn cui tesa una d'ottone, coperta anche d'un panno

Pel

a-o zugo da biscambiggia; Briscola V. Biscambiggia. da tu; Trionfo da tavola; e se in pi gruppi. Trionfi al plur.: Statue o Gruppi di zu-^chero o sim.
con
altri

trincarello passa colata e chiara l'acqua che con-

abbellimenti che

si

porgono

sulla tavola

tinuamente entra nella pila a cenci, mentre Tacque sucida esce liberamente da altra parte della pila medesima.

del convito.

Triplica
Tripoli
metalli,
s.

v. a.

Triplicare: Replicare

la

terza

volta; Rinlerzare.

Tx'iiioa.ii
di

s.

costruzione di

m. Trincarino. T. mar. Pezzo legname robusto che corre da


tutte
le

Triplicse n.

p.

Triplicarsi:

Diventar

triplo.

m. Tripolo e Tripoli: Sostanza


altrim. Terra tripolitana.
f.

ter-

poppa a prora sopra

teste de' baglj di

rea, friabile, assai nota, alta a pulir vetri, pietre,


ecc.;
s.

ogni ponte e le stringe contro il dormiente o pontuale, sa cui posano. Ad esso combacia il controlrincarino, che la prima tavola di coperta verso le murate. Nel Irincarino sono praticati
i

Trippa
grosse,

Trippa:
si

Il

ventre
ecc.,

delle

bestie

come

vitelli,

buoi,

che,

tratto

da

esse e ben purgalo,

riduce in ottima vivanda.

fori

delti

Ombrinali

per lo scolo

delle

Le
il

parti

acque.

trice
n. p. Trincerarsi e Trincierarsi.

che compongono la trippa sono la Ma(Castagnetta), la Manichetta (Maneghctta),

'Xrinoei'&se
Irinciere.

T. tnil. Alzar irinceej Ripararsi, Fortificarsi con

topcllcj, la

Budel culare (Belo cd), il Centopelle (CenMolletta (Maoletta o Gruppo) e la

Gola (Cicciollo
s.
f.

rrrinclietta.

Trinchetta. T.
si

triangolare di fortuna che


fiocco lungo lo straglio di

mar. Vela stabilisce come un


mar.

Il

Ga). Trippa, talora usasi per Ventre, ma soltanto nelle scritture famigliari e bernesche; che anche dicesi
Otre, Buzzo, Pancia, Feccia, Stefano.

trinchetto.

n^rncliettiuii-a, s.
ma
mura

f.

Trinchettina. T.

Vela aurica simile al fiocco, e che come questo s'alza verso la testa dell'albero di parrochelto,
il

Trippsea Trippin
di
latte

d'uve; Frittata trippata V. uvo. s. f.Trippajuola: Venditrice di trippe. s. m. Ventricolo, e parlando di bestie
Quaglio, in term. anat.
quattro

cui piede o

alle orecchie del

bom-

Abomaso:

L'ulossia

presso.

timo
s.

dei

stomachi o ventricoli,
agnelli,

Vrinclietto
quadra
in

infiorita sul

m. Trinchetto. T. mar. Vela pennone di trinchetto e portrinchetto.

Ventricolo propriam. detto degli animali


minanti, quello che negli
latte

rumidi

ne' vitelli

tata dall'albero

di
la

Essa
di

la

seconda
portate

contiene

il

caglio.

grandezza e

pi

bassa

quelle

Trippon

dall'albero di prora.

s. m. Trippone, Pancione, Peccione, Buzzone, dicesi d'Uomo grasso e corpulento, e

M Trinchetto anche

11

nome

dell'albero piantato
della

parlicolarm. panciuto.

a perpendicolo sul davanti

nave,

subilo

Tripdlia
polarsi:

v*.

n. Tripudiare, Giubilare, Collep-

dopo

al

bompresso.
V. a. Trinciare: Tagliar le carni cotte
in

Far
v.

festa
a.

ed allegrezza.
Tritare,

T*x*inoilt
che sono
fette

Tritola
TrofflLe
comune

Stritolare,

Trilarare,

tavola,

dividendole

in

pezzi o in

Sbriciolare, Sminuzzare: Ridurre in tritoli, Spez-

da servirne i commensali. Colui che trincia, Trinci Htor e ; Chi ha l' uffizio di trinciare, Trinciante; Scalco dicesi Quegli che ordina il convito e mette in tavola
gli
le

zare minulis.simamente.
s.
f.

pi.

Gnocchi

Spezie di

pastume

vivande, e anche Quecol-

grossolano di figura tondeggiante, in foggia di morselletti, fatti d'ordinario di pasta bocconi


lievitata.

che

le

trincia.
s.

Si

sogliono

condire

come

le

Trinoante
tello,

m. Trinciante: Grosso
le

lasagne.

con cui
o

si

trinciano
tavola.

vivande che vens.

S
%

capi nn-a troffia;

Non

intender buccicata,

gono portate

in

vale

Non

intender niente.

Trinoiu.
Una

Trinciato
si

m. Tiincialo:

delle qualit di tabacco che

eslrae a freddo

frullo,

n va nn-a troffia; Non vie un zero, un un fico secco, un paracncchino, ecc.: Non
niente.
s. f.

dalle foglie colla

mcine

ritla.

vai
col

Trinitae
il

s.

f.

Trinit: T.

teol.

quale
il

si

Tr5m"ba
da
fiato

Tromba, e lalinam. Tuba: Strnm.


d'ottone,

denolano Le

tre

persone divine, cio

Padre,
quel

gcneralm. costrutto di lastra


cui

Figliuolo e Io Spirito Santo. Trinit, per La fesia dedicata a celebrar mistero.

e talora anche d'argento, ridotto a


nico,
il

corpo, coll'inlerna

un tubo cocanna dell'aria,

Trionfa v.
I

n. Trionfare e Triunfare: Propriam. Ricever l'onor del trionfo.

va dal bocchino gradatamente ingrossandosi, e termina in ampia campana, detta Padiglione. La


troipba ora diretta, ora a ritorte o svolle.
1)

Trionfare,

comunem. per Restar

vittorioso,

Vin-

Tromba, Trombatorc, Trombetta: Suonator

di

cere; ed usasi col 2" caso o della persona o della cosa di che si trionfa.

tromba o trombetta. per La proboscide

dell'elefante.

TRO

TRO
dicesi Quella che,

807

a ciave; Tromba
fori

a chiavi,

olire a pi ritorte di

varie maniere, ha diversi

da aprirsi e chiudersi con allretlante chiavi.


ti l'cegua;
ti 6 vin;

da da

Tromba V. Pmpa. Trumba da vino V. Cantabrnn-a. de 7nd; Tromba di mare: Turbine o Vortice
d'aria che vieo gii da

camme trdn; Segreto come il tuono come un dado V. Segretto (add.). 8 Zugo d trdn; Parafulmine V. Paraflmine. Trna. v. imp. Tonare e Tuonare: Lo strepitar
$ Scgretto

che fanno
ladini

le nuvole squarciate dal fulmine; antic. Tronare, voce che si usa anche oggid dai con-

nube squarciata e termina


la

toscani.
v. a

sul

mare formando una colonna, dentro

quale

Trnca,
Recidere.
n

Troncare, Stroncare, e
di

alla laL

l'aria

essendo molto assottigliata sale l'acqua del mare, fenomeno che segue comunem. in tempo

Truncare: Tagliar

nello,

Jlozzare, Spiccare,

n
n

di burrasca.

Troncare, figurai. Terminare, Far cessare: TrSn-

Trni Ijetta
Trombetta
e

maenn-a; Portavoce V. Portavxe. S Stivae da trmba; Tromboni \ Stiva [aome).


.

chemino questi discrsci; Tronchiamo

questi

Tromba
di

s. f. Trombetta: Piccola tromba. Trombetto: Suonator di trombetta. Strum. a foggia di piccola tromba, che,

discorsi.

Trna
muri ed
sare
le

5 Taggia e reixe; Dare alla radice V. Rcixe.

applicato all'orecchio dalla bocchetta, ajuta l'udito


chi
lo

Troniera: Apertura intagliata nei opere di difesa onde farvi pasbocche da fuoco e tirare a man salva
s.
f.

in altre

n Imbuto.

ha ingrossato. T. bot. Agaricus

contro

infundibuliformis.
trovasi

riloja

Sorta di fungo sospetto che


in

comunem.

Toscana
il

e nel Pavese, cos da noi chiamato

il nemico. Si dir pi correttamente Feod Archibusera se l'apertura serve solamente per le difese del facile, e Cannoniera se per quelle del cannone.

perch ha

cappello rivolto all'ins.

Trossa.

S Pescio trombetta; Pesce trombetta: Pesciolino di mare di pochissimo pregio, il cui peso arriva sino ad un eltogr. ; ha il manto di color rossigno

s. f. Trozza. T. mar. Specie di collare che tiene un pennone fisso e abbracciato al suo albero, senza per impedire suoi moti da basso
i

in allo e viceversa,

n quelli da destra a sinistra

come

il

pgaro, ed schiaccialo

come

il

pesce
S

e da sinistra a

destra.

San Pietro. cos dello perch alla sua testa ha una piccola proboscide, alla cui estremit
la

se

Sta a-e trasse d'nn-a persSnn-a V. A-e

trasse.

bocca.

Trombette
di

Sunna a trombetta ; Trombettare, Strombettare, Strombazzare, figurai. Spargere alcuna cosa, ridicendola da per tutto, Far piazza de' falli altrui. Sonar la tromba o le trombe, dicesi scherzevolm. e in m. b. del Trar coregge. Scoreggiare, Trullare.
%
s.
f.

S Levse un da-e trasse; Trsi uno dallato, Levarselo dattorno, Dargli l'ambio.

Trotta

v.

n.

Trottare: Andar di trotlo; e non

solo delle bestie,

ma

per similif.
di

si

dice anche

dell'uomo, e vale
salterellando.

Camminare

passo veloce e

pi.

Doccioni:

Tubi

corti

Jn

imboccando gli uni negli altri, forman condoni da menar acque o immondizie. Se servono pel condotto delle immondizie dicoosi parlicolarm. Doccioni da cesso Y. Canterra colla che,
nel 2 signif.

Trotto

cavalli i axi trttan V. Aze. m. Trotto: Una spezie dell'andare del cavallo che tra il passo comunale e il galoppo; voce forse falla a imitazione dello stres.

mancansa de

pito ch'e'fa nel

trottare.

nona

Trm'bett
:

s. m. Trombettiere, Trombetta, Trombetto, Trombetlalore, Trombadore, Trombalore Suonator di tromba o trombetta. Triii.l>5ii s. m. Trombone Specie di tromba che si allunga e s accorcia suonandola, secondo le voci che si vuol fare. Trombone, per Suonator di trombone. Specie d'archibuso di canna larga che si
: 1 Il

serru; Trotto chiuso o serralo: Qnel trottare veloce e conformemente continualo a passi corti
e raccolti;

%
S

Ande de trotto V. Trota. De trotto m. avv. Di trotto,


Velocemente.

Di buon

trotto,

Trollone, cio Trottando; e figurai. Prestamente,


S Trotto d'aze poco
v.
a.

da V. Aze.
ricerca, in

Trova
caso
I)

Trovare, Ritrovare: Abbattersi a


la

slarga poi di pi alla bocca.

nel farne

checchessia; In-

Tiriiii>5n,

s.

f.

Trombonata: Esplosione d'un


e Tonilro:
M

venire, Rinvenire, AUrovare.

Trn

trombone contro alcuno. s. m. Tuono, antic. Truono

Trovare, Ritrovare: Rinvenire cosa smarrita. per Sorprendere, Acchiappare: L'han trovu

Qnello scoppio o strepilo che si senle nella bassa regione dell'aria quando folgora, cagionalo dall'esplosione dell' elettricit atmosferica.
n

ch'5 buttava ztt


di

a porta ; Lo trovarono
porta.

sal-

l'atlo

atterrare

la

per Inventare, Immaginarsi:


danari.

Miw

de trova
il

Si dice anche

comunem. per Fulmine: Gh' picil

eu d trdn; Vi scoppi
Di gran peso:
santissimo.
S

fulmine.

moddo de modo di far


Il

fa m5na;a; Procurate di trovar

Talvolta dicesi familiarmente

per

peiza

cmme un
Dopo

Cosa grave, trdn; peil

vici che ve burle,

per Conoscere, Avvedersi, Scoprire: Se trosjiiiceme in ta faccia; Se

troverete ch'io vi burli, sputatemi in viso.

Doppo
la

lampo ven

5 trdn;

tuono vien

Il

tempesta, ovv. Di raro tuona che non segua pioggia. Jlodi prov. che vagliono Dopo le minacce viene il castigo.

Il

II

per Conseguire, Ottenere. per Reputar conveniente: Ho trovu de fa mSgio; Ho trovalo meglio. Parlandosi prezzo, vale Ricavare: Scoma far
di

F d

tran; Schianto o Stianto:


fa
il

Remore o Fradella

casso che

tuono.

S Forte camme un trdn; Aliante V. Forte.

persona

metto che nO ne trovie vinti franchi; Scommetto che non ne trovate venti franchi. a di da d; Trovar a dire V. Di. faccia de legno; Trovar roscio chiuso.

808

TRU
fasto;

TUL
''TiTg-nellotto
Alquanto pieno
di

Trovare, Chiappare o Cogliere Sorprendere neli'allo dell'operare. 5 cavo d5 rmcscello V. Cavo. a mana de fa nn-a cosa; Trovar S moddo
in sci
sul fallo, vale
la Silva,

add. Grassoccio, Grassotto,

Pienotto, Falticciolto, Paffutello: Alquanto grasso,

carne.
Paffuto,

"Trg-no
Fatticcio:

add.

Grasso,

Carnaccinlo,

cio

il

modo o

il

verso di far checchessia.

S % S
S

scarpa da so p V. P. sempre qualche scusa V. Scusa. Chi cerca truva V. Cerca. In casa nuva, chi n ghe ne porta n ghe ne truva o altruva V. Casa. In che paise Uva: usa cSmme ti truvi V. Paise. N8 trova n principio, n fin; Non Irovar n capo, n coda, Non ne Irovar il bndolo. Trevse n. p. Trovarsi, Incontrarsi, Avvenirsi, Imballersi: Se semmo trovai pe-a stradda; Ci

Che bene in carne. irrppa. s. f. Truppa: Nome gener. e collctt. di Tutte le milizie d'uno Stato, de' soldati a piedi e a cavallo, che compongono un esercito;
dicesi meglio Soldatesca.

Trta,
di

s. f. Trota. T. itliol. Salmo fario. Pesce fiume o di lago, di squisito sapore, picchiettalo d'oscuro, di nero e di rosso. Vive nelle acque limpide, specialmente de' luoghi montagnosi. s. m. Arcione Troussoquin V. Arsn.

Trsoin

di

dietro.

Dal frane

trovammo per
n

via.

Tulberosa.
chiaro;
lo

Trovarsi per Essere: Se me truvo padrn de cento Ite ecc.; Se mi trovo padrone di cento
lire

s. f. Tuberoso. T. boi. Polyanthes tuberosa. Pianta che ha il bulbo bislungo, coperto d'una membrana d'un giallo rosso assai

Talora

ecc.

scapo unico semplice, alto anche tre


le

dicesi dell'et:

Quanti anni ve trovce?

braccia, specialmente ne' paesi caldi;


tate,

foglie

Quanti anni vi trovate? a cattivi stati; Trovarsi a mal porto. a-c streite; Essere o Trovarsi alle strette

cauline pi corte, sessili, alterne, intere,


strette,

scanalale;

fiori

appunbianchi, di media

V.

A-e streite nel 2 signif. a pan domandu; Essere


di

alle

macino, dicesi

grandezza, spiga terminante, alterni, sessili, che si aprono successivamente dal basso in alto, di soave odore, sebbene acuto, con due brattee alla
base. Fiorisce nell'estate e nell'autunno. Ilavvene
delle

imbroggiu; Trovarsi im impegnu; Trovarsi impegnato, da promessa. in mala Trovarsi duro mal Essere Essere in gamba, Trovarsi Tuffa, gamba, che Essere in pste; Trovarsi negl'imun
impacciato, confuso,
piglialo.

Chi ridotto in povero stalo. faccia con faccia; Trovarsi faccia a faccia, Trovarsi a fronte, cio rimpetlo l'uno all'altro. in bolletta; Essere arso o abbruciato di danari V. Bolletta nel 2 signif.

variet a fiori doppj e a foglie variegate.


s.

Tlbo

cio obbligalo,

m. Tubo: Cosa fatta in forma di cied aperta per la lunghezza dell'asse. Cristallo dd lmme; Camminetlo. da gaz; Tubo. Dicesi Tubo conduttore Quel grosso e lungo tubo che scorre sotterraneo le vie attigue ai luoghi da illuminarsi; diconsi Tubi
lindro, cava

ingaggiato, astretto

distributori
nelle case,
s.
f.

minori tubi che portano


fanali, nelle

cattive fcpwe ;.
in

nella

parala,
salute,

varj becchi di luce nei ecc.

il gas ai botteghe,

astro:

partito.
in

salute, in
lo

ecc.

in

stesso

in

salute,

ecc.

it

Zaffala: Tristo

Tanfata; Sbuffo d fiato puzzolente. odore ohe esce a un tratto da

te

negl'imbarazzi,
di

luogo chiuso o simile.


s.

picci,

negl'imbrogli, ne' guai, ecc.


s.

Trf.ooo

m. Trucco: Sorla

giuoco che

si

Tuff Tg-a

fa con grosse palle di legno che si sollevano per mezzo d'un'asla per lo pii ferrata, e spesso si trnccia l'una coll'allra o si fa passare da un

cerchio di ferro

fitto

In terra e

che

si

pu muo-

Tg-rio
tadinesca.

Sito, Puzzo: Mal odore. Tuga. T. mar. Specie di casserelto che SI mette sopra la boccaporla della scala che conduce alla stanza del capitano, per impedire che l'acqua entri in essa. s. m. Tugurio: Casa povera e con-

m. Tanfo,
f.

s.

vere

in

giro,

Trucco a tavola altres Una sorta di giuoco che si fa con piccole palle d'avorio (per lo pili si giuoca con otto palle e un pallino) sopra una tavola con isponde, coperta di panno. Questa tavola simile al bgliardo, ma pi lunga e con maggior numero di bilie o buche. Le palle si spingono colla slecca, colla mazza e anche colla mano. . . Quel negozio che si fa di varj oggetti insieme, concordandone il prezzo alla grossa e non minutamente.
w Trucco
, .

Tui-Tui
le parti
la

s.

m. Lu verde. T.
il

ornit.

Ficedula

sibilatrix. Uccello del genere delle Silvie e fa-

miglia de' Lu, che ha


fascia sopraccigliare,
Iati

becco nerastro; tutte


cigliari, gote,

superiori d'un bel colore giallo-olivastro;

penne
al

gola

del petto, d'un colore giallo-canarino, de-

bolissimamente tendente
l'addome,
dell'ali
il

verdognolo

il

gozzo,

sottocoda, bianco-purissimi;
olivastro
delle
parti

le

penne
i

e della coda, bruno-nere, marginate dello

slesso colore

superiori;

piedi grigi.
ne' boschi

Annida
di

Trucida,
ficioso

v.

a.

Trucidare:

Uccidere

crudelecc.
arti-

montagne dentro terra, castagno e di faggi; emigra in setnelle


in

mente con molte ferite, tagliando a pezzi, 1?irnei, s. f. Truffa e Trufferia Inganno
:

tembre e ritorna

maggio.
bot.

Tulipa>iio

s.

m. Tulipano. T.

Tulipa ges-

per
V.

Io

pi ad oggetto di carpir danari;


Truffare, Barare e Barrare, Giun-

Giunteria, Baratteria, Mariuoleria.

Trflf

a.

tare, Mariuolare:

Fraudare, Ingannare sotto

la

fede.

neriana. Pianta che ha la radice bulbosa, solida, pi gonfia da una parte che dall'altra, ricoperta da una buccia scura o alquanto rossa; lo stelo nudo, diritto, solido, terminato da un
solo
fiore,

XrflFad.6
Che
truffa,

m. Truffatore, antic. Truffiere; Che solito a far truffe; Baro e


s.

costantemente
le foglie

diritta,

d'ijin

colore

molto variabile;
gale a gronda.

ovate, teiic^olale, pie-

Barro, Barattiere, Farabutto,


tatore, Sicofante, Mariuolo.

Frappatore, Giun-

indigena della Turcha, e precisamente fra Costantinopoli e Adrianopoli, ove

TOT
a un dipresso si chiama con una voce simile e che signiflca Berrello o Turbante. Havvene di molte variet. s, m. Velo o Velelto di Toni, e nell'uso

TUV

800



S
S

Tli

comune

Tulle e Tulio: Sorla di tela di cotone

di seta, rada e finissima, che serve per guarnizione e per ornamenti donneschi; cos chia-

assemme V. Assemme nel Dizion. atro; Totl' altro, Ben lungi, Ben diversamente, Tutto all'opposto. I gidrniy Tutti i giorni che fa Dio, Tutti i giorni ne passa un, Tutti i girni non festa, Tutti i girni n sdn pcegi V. Girno. 5 giorno. Tutto 6 santo girno \. Girno.

mata perch

si

fabbrica in Toul, citt ddla Francia.

mndo

l' paise V.

Paise.

Tma.o

S Pissetlo de tli; Merletto di Toul.


s.

ommo;

Tutt'uorao, Ciascuno, Chicchessia.

m. Timo. T.

bot.

Thymus

vtilgaris.

quello chi lxe

non
i

Pianta che ha gli steli diritti, molto ramosi, a cespuglio, le foglie opposte, piccioiate, ovate,
arricciate
i

ven a taggio V. Aggio.

finn-a
tutti

u V. LxL unge da ped l'aggio


cSnti,
alla

indietro,

d'un verde alquanto bianco;

fiori

bianchi, a spighe verticellate, terminanti.

A A

ttt'und,

A
lor

tutti

csti,

ttt'e V. questi

modi

sede alfab.

Fiorisce dalla primavera aii'autnnno, ed indi-

gena nei monii della Spagna. Dicesi anche Pe-

poiino e Sermollino.

da boschi; Timo
T.
hot,

serpillo,

Sermollino selvatico.
nei
al

Thymus
nostri

serpillus. Arboscello comunis-

simo

nei

climi, ove cresce

margini

de' boschi e delle colline esposte

Tm
alla

nn odore piacevole ed alquanto amaro, onde appare Ionico ed eccitante. s. m. Tumore, Enfiato, Enfiamento. T.
sole; ha

Cerca da per tutto V. Cerca. Con ttto che; Tuttoch o Con tutto che, Bench, Quantonqoe, Sebbene. ci. Con tutto queS Con tutto questo ; Con tnllo sto, Nonostante ci. Ci nonostante, Ad onta (li ci. Nondimeno, Tuttavia. S Da per tutto V. Dappertutto.
%

S
S

tutto; Del tutto, Interamente, Affatto.


il

se tutto; Essere

lutto:

Aver

tolta l'aulorit.
;

tutto in t'n pesso o

m t'n tcco

Esser totlo

chir. Gonfiezza particolare circoscritta, sporgente


superficie del corpo. Se
il

tumore molle

e sieroso dicesi

Tnica
n

Idrosarca; se roma Testudine; se pieno di sangne infiammalo, Flem,mone;se marcioso, AscessooAbscesso. s. f. Tunica e Tonaca: Veste lunga
osata dagli amichi,

Edema; se acquoso e carnoso, col sommo che fa saccaja, Ale-

d'un pezzo, cio Intero, e dicesi di Cosa che non sia fatta di pi pezzi. Usasi anche scherzevolm. parlando di Persona che non si piega, che

1

come
tutto

intirizzita.

tiitto

nn-a cosa; Essere

in t'nn'cegua V. AEgua. latto alcuna cosa:

Non
Il

tutto

pensare ad altro che a quella. d'nn-a persnn-a; Esser tulio d'al-

Tanica, oggid propriam. Quella


pialtosio corta, che portano
le
s.

veste a vita,
fallo

milizie.
di

Ti*l>a.iite

m. Turbante: Arnese

pi fasce di tela o sim. avvolte in forma rotonda,

cuno, si dice dell'Essergli dipendente o intrinseco. ha cesso o S Gh' 6 so da fa per tutti; Ogni casa acquajo. Modo prov. e vale Per ognuno filami c' che dire ovv. Ognuno ha delle imperfezioni.
% In tutto e per tutto; In tolto e per tolto, cio Interamente, Senza eccezione. Mette. S Mette naso da per tutto V.
S

d'uno d'altro colore, con cui si cuoprono il capo i Turchi e altri popoli orientali. Trclxiii add. Turchino, Azzurro: Colore simile al ciel sereno, ed di pi sorte, cio del
pi pieno
tira

Ommo chi

pensa a tlio ; Provvido vivo :

Uomo

carico e del
al

pi

chiaro,

il

quale

veramente

celeste; e questo

propriam.
'S

dicesi

Celeste o Mav.
s.

che ha previdenza e provvidenza. Accorto, Avedoto, Sagace. guasto o fillo, asso o sei, tutto ninfe;
polli
grilli,

Tiii*clxiiietto
colorante

m. Turchinetto: Materia
in

tolto

niente.

azzurra,

che
tinta

piccola

quantit

si

tutto sta che.... Tutto sta che....

onisce

alla

salda, affinch

ana leggerissima oppure L'azzurro

le biancherie piglino azzurra; ed L'indaco

Pe

tutti

versci; Per

tutti

versi, Io tulle le

di

Prussia, detto dai pi

mo-

derni Chimici Idrocianato di ferro.

Tt

Tutela.
tamente
i

maniere. Per ogni guisa. V. Mndo. S Pe tutto l'u d mndo Pe tutto quello che posse nasce; A cautela,

V.

a.

Tutelare, Difendere, Proteggere.

s. m. Tutore: Quegli che o per testamento per legge incaricalo d'amministrare gratui-

ben essere. S Tenta tutto


%

stradde V. Stradda.

beni e curare
l'et

la

persona di chi non


:

capace per

sua di farlo

nel

femm. Tu-

trice e Tutora.

Tutto;
come
w

Tolto: Voce che

si

adopera

in

varjmodie
add. ed ora
'

Tid a tutto; Tirar l'ajuolo V. Tid. S Tutte e straiide van a Rmnia V. Pe ci stradde se va a Romina nella voce Stradda. g Tutti dui; Tutteddue, Tutti e due, Ambidue, Ambedue, Amendue.
,

significali,

ora soslantivam., ora


le

come

avv. secondo
di

parole con cui va unita.


parti

Ttt'assemme V. Tttn m. Tuttuno:


s.

Assemme. Una cosa

stessa,
,

Lo
per

Tutto (sosl.) per Ogni cosa.


individuale.
e

per Unione molte che sieme una cosa Usato come add. preceduto
Non
I

stesso

La

stessa cosa

gianco brn

formano inCon,

mi

l'

tttn;
la s.

bianco o nero, per

me
il

lot-

tano, cio

slessa cosa.
:

dalla partic.

Tvio
non
rare.

m. Tufo

Qualit di terreno,
varia

quale

vale
tutti

ostante:

Con

tutto 6 so save,
la

Con

so dina, ecc.; Con tutta

sua dottrina.

Con

tutti

suoi danari, ecc.

grana un poco impietrita; serve per fare stacco, e talora per metter nella calcina in luogo di rena per mualtro che rena di

affceto; Affallo.
totlo, In
tutto

Interamente, Onninamente, Del per tutto.


al pi.

Nel tufo
o

si

cellari

cellieri,
il

cavano cantine o, com'altri dice, perch mantiene il fresco coniA

orO ci; Tatl'al pi, Alla pi, Al pi

ha bisogno

vino.

810

UFF

UGA

u
XJlbTbidi
V. a. Ubbidire e Ubidire, Obbedire e Obedire: Eseguire gli altrui comandamenti, Sot-

Ufiizia/litae

V. Offizialilae.
Offiziata.
della

XJB.aRa>ta> V.

tomettersi

al

volere, ai

comandamenti

altrui.

S Chi ubbidisce n fallisce V. Falli.

XJflazio XJgBL s.

V. Ofjizio.
f.

XJl>1bidieiisa;

Ubbidienza e Ubidenza, Obbedienza e Obbidienza Virt, per cui l'uomo disposto ad eseguire la volont del Superiore. V Ubbidienza. T. de' monast. Comandamento in
s.
f.
:

vite, dal cui sugo Le sue parti sono: Rappo , Grappolo; Axinella, Acino o Chicco; Pelle, Buccia ; Berella, Ficine ; Granctte, Vi-

Uva: Fruito
si

fermentalo

cava

il

vino.

virt d'ubbidienza, che suol dare


ligioso a' suoi
in
frati
;

il

prelato re-

naccili V. queste voci nel Dizion. alla lor sede alfabetica. L'uva stando in sulle generali si di-

iscritto data
in

trasferirsi

ed anche Ordine o Licenza Superiore ad un religioso di qualche luogo.


dal

stingue in bianca,
fitta

rossa e nera;

in

serrata o

e sprgola, cio con grappoli ed acini rari;


far

in

uva per
che
la

vino,

mangereccia e serbevole.
il

% Cieca bbidiensa; Ubbidienza cieca: Quella per cui si eseguisce il comando senza discuterlo,

In particolare poi l'uva suol avere


vite

nome

della

XJeea.

anche parendoci grave o ingiusto. s. f. Ovaja V. Oaea.


s.
f.

speciale

produce, e questo carattere, dal luogo

Udia.

Udito, antic. Audito:

Uno

dei cinque
i

sentimenti, nel

quale

si

percepiscono

suoni.

L'organo dell'udito risiede nell'orechio, ed in generale composto d'un sacco membranaceo circondato da parti dure, piene di sierosit e
tappezzato da varie espansioni nervose

che col'aria

municano

col
le

cervello, e

compiono, merc
funzione

esterna che

tocca, quella

attiva o

venne o dove 10 non registrer che le uve principali e le pi note, ommettendo quelle che o non vengono coltivate nel nostro Sialo o che non ho trovato nella Pomona Italiana del Conte Gallesio. arbajua V. sotto Uga giunchetta. barbarssa;\Jya barbarossa: La regina delle ave da serbo, ed una delle migliori fra le uve da vino. I suoi grappoli, d'una grossezza media,
,

da qualche donde prima ci ecc. esclusivamente coltivata


lo trae

passiva, che chiamasi Udizione.

BBnn-a da; Udito


squisito.
f.

sottile,

vale Udito buono,

Tdiensa. s.
L'ascoltare o
Il

Udienza, antic. Udienzia: L'udire

Dar ascolto a chi ci parla. Udienza: Ammissione dinanzi ai principi o grandi

non sono n pignati, n spargoli; gli acini, qualche volta tondi, il pi sovente ovati, sono composti d'una buccia sottile, colorita d'un roseo freschissimo, e d'una polpa molle e gentile che ha un dolce leggiero, ma grazioso che alletta il
palalo senza pungerlo e che la rende gratissima
in istato

signori per esporre

le

proprie istanze.
i

da frullo da mensa.
sottile

Il

L'udire che
tali

fanno

giudici -le accuse e le

una bevanda
e disseta, e nel
spiritoso.

leggiera

vino che ne viene che rinfresca


lascia d'essere

discolpe de' rei per poi

darne
si

sentenza;

II

tempo

slesso

non

Il

luogo dove

udienze

fanno.

merosa

per Uditorio e Auditorio, cio Adunanza nuMoltitudine d'uditori, raccolti specialm.

per ascoltar prediche o sim. S Avei diensa; Aver udienza: Ottenere d'essere
ascoltati.

barbra; Uva barbera o Barberina: Essa tiene primo posto fra le uve del basso Monferrato il tralci e gareggia col Nebbiolo e col Tedone. "la
i

grossi

e striali;

le

foglie
i

glabre

al

di

sopra e

diensa; Dare udienza: Stare ascoltare

le

all'udienza;
altre

istanze o checchessia d'altro di chi fu ammesso e dicesi propriam. de' principi o

persone di gran paraggio quando ascollano


parlare.

chi va loro a

grappoli allungati e col tomentose al di sotto; peduncolo bruno; gli acini ovali, neri e pruinosi. 11 vino di questo vitigno vermiglio, generoso e pieno di spirito, ma denso e di difficile schiarimento; di molla durala, e se fallo con cura si perfeziona nelPinvecchiare, e prende il

8 Giorno d' diensa; Giorno d'udienza.


S

N5 d
retta,

diensa; Non

dar

orecchio,

Non

dar

secco dei vini d'arrosto. brajua; Uva brachetto:

bada o ascolto, Non abbadare


s.

alle

parole

bonda

in alcuni paesi del

Uva di lusso che abMonferrato e dell'Asti-

di

chi parla.

TJdit6
ascolta.
Il

m. Uditore,
si

Auditore: Che ode, Che

giano, ed indigena nel contado di Nizza. I suoi grappoli sono piccioli, irregolari, spargoli e composti

di acini di

diverse et e di diverso

svi-

Uditore: Titolo che

d a differenti

uffiziali,

luppo.

La maggior parte sono

tondi, diafani e

de

cui sono attribuite diverse funzioni. gti(Bra; Auditore di guerra o militare: Ufll7'n'i' flie ne' consigli di guerra esercita le fun-

d'un nero che Iraluce di rosso abbonda di parte zuccherina,


particolare, e perci
si

il Nebbiolo; ed ha un aroma presta assai bene a for-

come

zioni del ministero pubblico.

XJeta. s. XJt, v. 'CJfazi&

f.

a.

Ovatta V. Ota. Ovattare V. OSt.

mare

dei

vini-liquori.

canajua; Uva canajola, Canajola e Canajuola:

Uva

a grappoli oblonghi, appuntati,

pi serrali

V. Offizi.
V. Offiziale.

XJfOziaie

che spargoli, e cogli acini neri, tondeggianti, polposi e dolci. Il suo vino morbido ed ab-

UGA
poca durata. La sna vile colprincipalmente nella Toscana. cornetta; Uva galletta o semplicem. Galletta: Sorta d'ava di due fatte, cio bianca e nera, la quale ha granelli lunghetti e carvi come reni
boccate,
tivasi

UGH
fitti,

811

ma

di

fra

Doi,

ma

e chiudono sotto

n spargoli, sono ovoidali, regolari, ineguali, una buccia bianco-verdognola e diafana una polpa doracine, dolce e fragrante ; le foglie sono grandi, qainquelobate a lobi larghi, divisi da un'incavatura poco profonda, col

de' galli.

d JUdnferrd; Dolcetto di Monferrato o Uva d'Acqui Uva, il cni grappolo solitario, oblongo, picciolo, n serrato, n spargolo; gli acini neri, minuti, tondi, staccaticci, sono periati da un picciuolo sottile, rosso nella prima maturit, poi bruno, e contengono una polpa vermiglia, densa, sugosa, che produce colla concentrazione un vino dolce mieloso, e che fermentando d un vino nero, sciolto, leggiero e passante, ma non di serbo. Il suo viligno si coltiva di prefnrenza ad
:

lembo dentellato e a dentellatura irregolare. 11 mosto che ne sorte dolce e sciolto, e il vino bianco, asciutto e spiritoso. Gode molta riputa-

zione nel Genovesato. rosseize; Uva rossese: Uva,


piccoli
,

cui grappoli

sono
e

lunghi

spargoli

racemoli

eguali

regolari; gli acini

sono
si

minuti, tondi, di grose


la

sezza ineguale, spesso


bianca,

falliti,

loro buccia, che

spesso

tinge

nella

maturit

d'un

ogni altro nelle colline settentrionali dell'Apen-

rosso sfornato, che ha dato il nome al vitigno. Il vino bianco e sottile, secco, spiritoso e di serbo. vile classica della Liguria orientale; coltivasi

nino dai Mondov sino a Xovi e principalmente nel territorio della citt d'Acqui.

bissola,

pure ed abbondantemente in Finale, AlSavona e Legino; malora in giugno,

gianchetla; Uva albarola o bianchetta: Una delle uve, colla quale composto il vino famoso delle Cinque Terre e quello specialmente con cui si fa il vino-liquore. 11 suo grappolo oblongo,

vendemmiabile in agosto. sarvcega; Lambrusca, Lambnisco, Raverasto, Ravirusto, Affricogna, Uvizzolo, Abrostina, Arbreslina,

Uva

sai valica.

acerba, asprigna e spia-

sommamente sommamente distinta;


rilevalo,

serralo, e d'una grossezza


gli

sono tondi, ma compressi dai lati e di forma ineguale; la polpa che chiudono tenera e dolce, e la sostanza resinosa che l'avvolge, trasparendo dal fiocino, le d una tinta di bianco che s'avvicina allaibezza del latte. un'uva esclusiva del Grnovesato; matura facilacini

cevole e allega i denti. ghetta nel 2 significato. spinn-a V.

cosi stretti fra loro che restano

treggia; Brumasta e Brumesla, Pergola o Pergolese: Uva, il cui grappolo oblongo, spargolo e grosso;
di
gli

acini grossi, di figura ovoidale,

buccia nera e durissima; la polpa bianca e parimente dar; ha un sapore non mollo gentile. uva mangereccia e non serve a far vino.

mente

contiene molta parte zuccherina.

Il

suo

Ve

n'ha pure di quella ad acini bianchi, e allora

vino, fatto poro, resta un poco debole; bisogna

mescolarla col Vermenlino, il quale tende al secco, e col Rossese, che abbonda di gas carbonico, e vi d il pzzico.

chiamasi

Uva duracine
;
i

bianca.
:

vermentiu
(Il

Vermenlino o Uva vermenlino


cilindrici

Uva

ha

grappoli grossi, lunghi, appuntati, ora

alati

e piramidali, ora quasi

ad acini

lggenga; Uva lugliatica o lugliola: Uva bianca che matura nel mese di luglio. viurvaxta; Malvasia e Malvagia: Uva bianca o
nera, d'acino tondo, di

grossi

e rotondi, n serrali, n spargoli, di boc-

cia sottile, biancognola,


giallo, pili

meno

carico

macchiata d'un rugginoso in proporzione della

buccia dura, dolcissima,


trasforma, per cos

ed

il

cui vino serbevole viene squisito nelle bots

tiglie,

che invecchiando
rosolio.

si

maturit e dell'esposizione ai raggi del sole. La polpa dol*e e consistente senza essere carnosa. Oltre le suddette variet havvi pure il Rollo,
la

dire,

in

Caricalasino, la Rubado,

il

Tedone ed

altre,

moscatella;
Jloscalello:

Uva Uva

moscatella o moscadolla, o asbianca o nera, mangereccia, che

solalam. Moscadella e Moscadello, Moscatella o

die io tralascialo per le ragioni esposte a principio. Ancia a arrb l'ga; Andar a Vignone. Modo S scherzev. e vale Andar alle vigne a oggetto di
rubar l'uva.
e poc'ga ; Assai pampini e poca S Bella vigna ava, ed anche Bella vigna e poca uva, dicesi proverb. per Bella apparenza e poca sostanza,

che ricercata pel suo aroma il nome, e pel zuccherino della sua polpa. Se si converte in mosto, senza essere concentrala all'aria o al sole, d un vino
in agosto, e

matura

muschiato, donde trae

odoroso e saporito, ma leggiero e che non dura ; se concentrata produce un vino mieloso, odorosissimo, che si conserva, ma che sviluppa poco spirilo e che non diventa mai asciutto. I grappoli di quest'uva variano in volume ed in forma,
ora grossi, ora piccoli, ora serrati, pra spargoli,
e per lo pii lunghi ed appnnlati; gli acini,

S
j;

ovv. Grandi dimostrazioni o profferte e pochi effetti. Co dell'ga; Uvaceo, cio Che ha color d'ava.

Desgran l'ga; Sgranellar uva V. Desgrand. L'ga a coniensa a vegni ma; L'uva insara1

cisce

invaja o

si

fa

ghezza o saracinesca, cio

semlo

pre tondi, chiudono una polpa gentile e per pi senza semi.


-

Comincia a nereggiare. Piluccar l'uva V. Pitia. S Pitta l'ga; Sclaccd l'ga; Pigiar l'uva V. Setacea.

XJg'hLetta.
Uva

s.

f.

Uva

passola.

Uva

di

Corinto:

nebbiu; Uva nubiola o semplicem. Uva spana V. Nebbiu.

Nebbiolo,

pignua; Uva pignola bianca o Glarelta di Nizza: Una delle uve che entrano nella composizione del Vino di Nizza, conoscinlo sotto il nome di Belletto,
e che concorre a dargli

che quasi colla sulla vite dal sole o disseccata in forno ci vien di Levante o di Sicilia; e serve per offelle, pan di Natale ed anche per farne composte. n Uva spina: Coccole d'una pianta spinosa dello
d'acini piccolissimi,
slesso

che

lo

distngae.

Il

la fragranza e il secco grappolo piccolo, lungo,

nome,
s

simili
si

agli

acini
le

dell'uva, gialle e
fibre

diafane
i

che

veggono
la

che nutrono

composio di racmoli alterni, e portato da on pedaocolo corto e tenace. Gli acini, n


sottile,

semi scorrere sotto


ispicchj.

buccia e dividerla

come

in

812
XJltixxi^

UMO

UN
persone, Genio, Inclinazione;
e talora Fantasia,
stra-

V. Vrtim. V. Urtimo. XJltx*a<ma<x*e s. m. Oltramarino o Azzurro ultramarino: Il pi bello di lutti gli azzurri; serve a dipingf>re a olio e a tempera, e si fa di pietra detta Lapislazzuli fine, scura, che sia netta di ^ marmo e da ogni sorta d'altro colore. XJinia,uitae s. f. Umanit Natura o Condizione umana, n Umanit, per Bont, Amorevolezza, Benignit, Affabilit; e talora per Compassione. Il per Studio d'umane lettere. S Sema manitas; Disumano, Inumano, Crudele; ed avverb. Disumanamente, Inumanamente, Cru-

TTltimo

Capriccio.

stravagante; Umore bisbetico, bislacco,


vagante.

Bell'm; Bell'umore: Uomo


piacevole, grazioso.

allegro, faceto,

in te l'm

a nn-a persdnn-a; Dar

nel-

l'umore, cio nel genio, Esser grato, Piacere ad


alcuno.

se de bSn o de cattivo m; Esser


di

di

buono

Esser in buona o in cattiva hina, vagliono Esser allegro o malinconico. sempre d stesso m; Esser uguale, cocattivo umore,

stante d'umore.

^ deimente.

Fd

5 bell'm; Fare

il

bell'umore: Essere stra-

rJin.eo

add. Morbido, Delicato, contr. di Ruvido.

Parlandosi di coltrici, materasse, guanciali o sim.,

^ vagante. Mostrarsi bizzarro e capriccioso. "Un; Uno: Pron. masch. universale indeterminato,
Principio di quantit discreta o numerica. Si adopera assolutam. quale sost. e quale accompagnanome. Nel femm. ha Una, e nel plur. dinotante

che toccati acconsentono ed avvallano, dicesi pi propriam. Soffice V. Sciocco. n Umile, Modesto, Dimesso, contr. di Superbo.

Xlmiditse
^
tessuto.

Umidit, Umidezza, Umido, di ci che contiene dell'acqua ne' suoi interstizi, nelle sue molecole, nel suo
s.
f.

Umidore: Qualit

TTmido
N e
altri

m. Umido V. Umidi tee. Umido: Vivanda di carne o di pesce


s.

Uni e Une. Scrivesi anche Un senza rispetto a consonante che segua, come torna meglio vocale a chi scrive; comunem. per dinanzi a consonante scrivesi tronco, eccetto che dinanzi a S che altra consonante accompagni, sebbene tronco
parimente
in verso.
si

cotta nel

scritto in

tal

caso, particolarm.

proprio sugo, aggiuntovi grasso o burro od olio

Dinanzi a vocale poi prende l'apostrofe

condimenti, e talora alquanto brodo od


Il

acqua.
S All'umido; In umido: Locuz. avverb. per dire Una cosa cotta o da cuocersi al modo che si

un nome di gen. femm. Uno, talora accompagnanome: Un cm, Un ghndao, Unn-a carga; Un calamajo, Un arse precede
colaio,

cuoce l'umido. S Sta all'umido; Stare


luogo umido

all'umido:

Collocare

in

'Umido
^ opposto

donde si ritragga umidit. S Tegni all'umido; Tenere all'umido: Collocare ^ in luogo umido, donde possa ritrarsi umidit. add. Umido: Che ha in s umidit;
di

Il

Una seggiola. _^ Talora nella stessa qualit di accompagnanome vale Un certo: Unn-a seja andando a casa, ecc.; Una sera recandomi a casa, ecc. Talora pure accompagnanome, ma nume-

rale,

e vale Intorno,

Circa;

in

questo

signif.

dicesi

XJju.iessa.

Secco e di Asciutto. s. f. Morbidezza: Qualit di ci ^ che morbido. XJmili. V. a. Umiliare: Far umjle, Rintuzzar
l'orgoglio, Abbassare,
liare,

sempre Un: Poeivan vae un centand de Ite; Potevano valere nn centinaio di lire. Talora anche in qualit di accompagnanome,

si
i

congiunge cogl'
di

infiniti

de' verbi, che


l'

allora

hanno forza
regalie;

nome:

un dime che ghe

Mortificare';

antc.

Anmi-

Inumilare.

w Umiliare, per Presentare umilmentp, Rassegnare;

e nell'uso quasi universalmente accettato dicesi delle suppliche che si porgono o inviano ad alti
personaggi.

Il

_ per Un Mi n cnto che per un; per Un


solo, detto

un

dirmi ch'io glieli doni. di persona o di cosa: Io non conto che per uno.
l'

certo indefinitamente:

un

che,

a di a
a dire
Il

veitce, 5
il

me piaxe

poco;

Gli

uno che,

S Vmilise n. p. Umiliarsi, antic. Umilirsi: Divenir umile, Abbassarsi, Concepir basso senti-

Quando Primo e l'Altro

vero, non mi capacita molto.


correlativo ad
vale
Altro,

l'Uno vale

^ mento

di s, Celar virtuosamente
s.
f.

suoi meriti.

Uixiilia>zid]i

Umiliazione, Umiliamento:

5 dixe gianco, l'atro neigro; Uno dice bianco, l'allro nero; ed usasi anche con qualche variet: Un o l'ha

Secondo:

Un

L'umiliare e L'umiliarsi; Abbassamento, Mortificazione, Depressione.

TJmiltee

Umiliazione, per Atti o Parole che esprimono dinotano sommissione. ^ s. f. Umilt e Umilit : Virt che fa l'uomo sentir basso di s o della propria eccelI

ammassu l'atro; Uno ha ucciso de fua; Un forese: Che sta fuori


terra.

l'altro.

di citt

o di

doppo
di

l'atro

L'uno appresso

all'

altro,

persone vale

Alla fila, e parlando di

parlando cose,

lenza; opposto di Superbia.

Umilt, per Sommissione, Rispetto.

Di seguito. mndo de persnn-e; Un mondo. Un mare. Un flagello di persone: Espressione che significa

XJXUL
fluidi

s.

m. Umore:

Nome

collett.

di

Tutti

che entrano nella composizione e scorrono

pe' canali de' corpi organizzali in generale, e del


r
rp.j

umano

in

particolare; Fluido, Liquido,

Sugo, ecc.
S

Vm

Pin d'm; Umoroso. Umoi freidi; Umori freddi, Scrofole, Strume. Disposizione naturale o acs. m. Umore
:

Gran quantit di gente. pe l'atro; L'uno per l'altro, cio Questo per L'uno in cambio dell'altro. quello p per un n5 fa md a niscin; Un po' per uno non fa male a nessuno (uso tose). uno a uno,- cio S Andd a un a un; Andare a

Uno
Il

per volta.

da un; Andare da uno,

vale Andarlo a chia-

cidentale che inflaisce

sul

temperamento

delle

mare, Andarlo a trovare.

tJNG
; Ad ubo ad ano, tale Un dopo un per volta, Separatamente l'uno dall'altro, Ciascuno da s, Successivamente. S Cont per un; Contar per uno: Non esser da

UNI
dei piedi de' gatti, cani, faine
i

813
e simili animali,

A un

per un

l'altro,

Ad

1)

volatili. non che di tutti Unghione, Ugnone, Artiglio: Unghia adunca e pungente d'animali rapaci, cosi volatili come terrestri.

pi degli

altri.

L'n
bedue.

l'atro; L'uno e l'altro: Entrambi,

Am-

incarna; Unghia incarnata, cio incastrata


carne.

nella

S L'n pe l'atro; L'uno per


gliato
coll'altro:

l'altro, cio RagguaL'n pe l'atro ve i pago cinque franchi; L'uno per l'altro ve li pago cinque

Ave

unge lunghe; Aver


di

propriam.
n

Chi ha
le

le

gli unghioni, dicesi unghie lunghe, non mozzate.

Figurat.

Aver

mani

fatte a

uncino, e suol dirsi

franchi.

d'un ladro.
g Ave in ti unge; Aver nell'ugna, nelle unghie fra le unghie, figurat. vale Avere in potere o
in

S L'n in sce l'atro; L'uno sull'altro, dicesi di danari che si numerano di presente e alla mano.
S

Manda per un; Mandar


nire a
te.

per

uno,

vale

Manve-

arbitrio.

darlo a chiamare che venga

da le, Farlo

Bestia d'ungia scciappd; Animale bisulco: ha le unghie fesse, come le bestie bovine. g

Che

l'n n

V atro; N

l'uno n l'altro:

Nesuna

Cazze tn

ti

suno dei due.


S

vale Venir in potere.


figurai.

unge; Dar nelle unghie, Cader in mano.

figurai,

Ptend un; Pettinar uno,

Fargli

buona risciacquata; ed anche Fare una

critica

mordace alle sue opere. S Piggidsela per un; Pigliarsela per uno, vale Essere a suo favore, Proteggerlo, Ajularlo. $ Stasene a un o in sce un; Starsene a uno:
pienamente. S Snnla a un; Sonarla a uno, vale Accoccargliela, Farlo stare a qualche partito. Tutti i girni ne passa un; Ogni di ne va
Ini

g Porcaja di unge; unghie.


g

Gianco dell'ungia; Lunetta. Sodicinme o Bruttura delle

Roziggise i unge; Morsecchiar le unghie: Difetto che ha taluno di andarsi rodendo le unghie.

Scappa da-i unge; Uscir


forza

dall'unghie, cio dalla

Riposare, Rimettersi in

potere altrui.
i

g Taggid
g

unge a nn-a persnn-a; Tarpar

l'ali,

figurat. vale Indebolir alcuno, Togliergli le forze.

Ogni giorno passa un giorno, dicesi proverb. per dinotare che il tempo passa presto. S Unn-a; Una, dicesi per Una cosa, ma sempre in corrispondenza d'Altra: Chi ne dixeiva nn-a, chi nn'atra; Chi ne diceva una, chi
di,

un

Tt dell'ungia; Auncicare, Dar d'uncico, Giocare Lavorar di mano. Bestemmiar colle mani, figurat.

vale Esser ladro, Rubare, Portar via.


i

Tid fua
s.

unge; Spiegar
f.

le

unghie.

Ung-i,
Segno
GraflBo;

Unghiata e

pii

comnnem. Ugnata:
anche
il

Graffio fatto coli' unghia. Dicesi

un'altra.

de due;

Uoa

delle

due, dicesi

assolutalo,

come per
S

iscelia

o distinzione di dilemma o di

Graffio differisce dalITn^Aia^a, in quanto a che questa si d, e Taltro si fa. Un graCBo pu essere fatto
si

devesi per osservare che

TTnanimitae
volont.

voce: Concordemente, Unitamente, D'accordo, Insieme. S Unn-a a e paga tutte; Una le paga tutte. $ Unn-a parolla a tta l'atra V. Parolla. s.f. Unanimit: Concordia, Consenso: Uniformit d'opinioni. Convenienza di
s.
f.

due cose qualunque. A nn-a vxe; Ad una, Ad una

da altro strum. che non l'unghia; e per quando dice che alcun ha, a mo' d' esempio, un'unghiata sul viso, s'intende di quel particolar graf-

fio

che fatto coll'unghie.


s. f.

XJug-ia>ssa.
d'Unghia.

Unghiaccia, Ugnacela. Peggior.

XJng-iii
si

s.

f.

Unghia:

Chiamasi

propriam.

dai

Pettinagnoli L'unghia delle bestie bovine, di cui

XJng-etta.
arti.

Taglio fatto

Ugnatura, Augnatura. T. delle obliquamente, ossia fatto in

guisa che da principio sia largo e grosso, e nel


fine sottile
n

fatta verso la punta d'una lama di coltello, di temperino o simile, da potervi fermar l'ugna per aprirlo fa-

e acuto. Ugnata. T. de' colteli. Intaccatura

servono per far pettini. Batte l'ungin; Pedovare, Camminare a piedi, e ^ scherzev. Spronar le scarpe. Modo furbesco. XJni V. a. Unire: Congiungere, Collegare, Acg

coppiare.
ti

Unire, figurat. Acconciare, Pacificare, Conciliare, Metter d'accordo, Ridurre in buona pace.

cilmente.

g Unise n. p. Unirsi,

Congiungersi; e talora Far

S Scpello foeto

a ungetta;
a.

Scalpello augnato.

Xlng-etta,
pietra
in

v.

Augnare.
cosa,

T. delle arti.
del

Tasi,

XJnico
specie

^ lega. Star bene insieme, Convenire. add. Unico: Che non ha altri della sua

gliare qualsivoglia

come
fine

trave, tavola o
taglio

Che
quale

infinitamente superiore agli altri,


altri

modo che

nel princpio

ed

al

gli

non possono essere parago-

faccia angolo

ottuso e nel

angolo

acuto;

nati, e dicesi cos di cosa

come

di persona; diverso

altrim. Tagliare a schisa o in tralice o a quar-

tabuono

a ugnatura.
^-

XlngrA

f* Unghia ed Ugna: Lamina dura, cornea e semitrasparente che cuopre la superficie dorsale di ciascun dito della mano e

elastica,

da Solo che dicesi propriam. d'un oggetto quando non accompagnato. S Figgio nico; Figliuol unico. Unigenito. g L'unica cosa a l' de fd cosci; La meglio ^ far cos.

del piede. n

XJiiif40i*iu.se
^ Rassegnarsi.

n. p.

Uniformarsi, Conformarsi,

Unghia ed Ugna, per Quella parte o regione che termina il piede de' solipedi, come cavalli,' muli ed asini, o dei bifidi, come le bestie bovine ed
altri

Xlnif^iTiiie

animali.

per

Queir escrtscenza che termina

le

dita

s. m. Divisa, e nell'uso anche Uniforme: Vestimento militare cosi chiamato, soldati. Le perch debb'essere uniforme a tutti divise dette pure Assise, specialm. da' poeti,
i

814

URT
inloro
di
il

USO

altre

volle non si facevano di tulio vestimento di soldato, ma solamente

XJrtimo
'I

qualche
Sulla

add. Ultimo stremo luogo; opposto

Che
di

in

ordine tiene
l'

l'e-

Primo.
l'ilimo da

soprainsegna o contrassegno
fine

particokire.

Ultimo, per Sprogcvolo, Vile:


societce;

XJnio
u

16" alcuni corpi di milizia co^ minciarono a vestire in abito uniforme. XJnifioiriiiitee s. f. Uniformit, Conformit: ^ Somiglianza o Uguaglianza di forma o di maniera. p. pass. Unito, Congiunto, ecc. V. Un nei
del secolo

ruitimo della sociel,


;

passo, rtiina a tima sera, Ultimo morte.

pass,>,

Ultima ora, Ultimo d, Ulvagliono II punto della


V.
questa
locnz.
alla

S All' ter li

ma modda

sua

suoi varj signif.

sede alfab.
Liscio, ecc.
]

Unito, usalo
e dicesi per

Dicesi anche Corpo sostanza piena senza pori, n spugnosit Union Unione: Accostamento d'una cosa

come add. per Uguale, Lo pi di tela, tlo e


di
di

sim.

ftta,

s.

f.

all'altra, perch sieno congiunte insieme; Congiungimento, Accoppiamento, Unimenlo, ecc. H Unione, nietaf. per C'^ncordia, Conformit di voleri, Accordo, Pace.

All'rtimo, All'rtimo di urtimi, AU'rtimo cian V. All'rtimo alla sua sede alf. Asptd all'rtimo Y. Asptd. D l'rtima man V. Man. D 5 so rtimo V. Di. se all'rtimo; Essere al capezzale, vale Essere
in

sull'estremo della vita,


l'

Fd

rtimo passo; Far l'ultimo passo, vale rtimo sforso


l'ultima
; Far l'ultimo 'sforzo, vale prova, Fare l'ultimo del suo

Morire,
ti

Fa union; Far
s.
f.

unione. Unirsi, Far lega.

l'

XJuitae

Unit: Qualit di Uno, come principio di numeri, opposto a Pluralit. de Dio; Unit di Dio: Il primo dei principali
della

Adoperar
potere.

^ misteri

nostra santa religione.


s.
f.

S fn rtimo; In ultimo. Nell'ultimo. Posti vagliono Ultimamente, Alla fine.


S

avv.

Universoita

Universit:

Luogo

di

Perde l'rtima speransa; Perder


ranza, vale Venir disperato.

l'ultima spe-

Unze
S

^ studio pubblico dove s'insognano tutte le scienze. sosl. e add. Undici Nome numerale che
:

Rie

ben chi rie l'rtimo V. Rie.

contiene

Uno

sopra una decina.

"TJnase

de trezze nze V. Fd. V. Vunze. s. f. Unzione, Ugnimenlo: L'ugnere. S Estrema unzin; Ultima o Estrema unzione: Sacramento della Chiesa, detto anche Olio santo, che si d agli informi nel termine della loro vita. XJmlzvi s. m. Untore, dicesi nell'uso Quegli che unge a diversi colori le pelli dopo essere slate

Fd

Unzin

Tid l'rtimo bgio o l'rtimo petto; Dar l'ul^ timo tratto, Dar l'ultimo crollo, vagliono Morire. TJsa V. n. Usare: Aver in usanza, Esser solilo,
%

Costumare. Usare, in senso


Servirsi, Valersi.
.

alt.

Metter in uso.
vale

Adoperare,
allo

a (orsa
violento.

Usar

la

forza

Commettere

di attenzioin; Usar gentilezze, attenzioni, riguardi. Fa'" cortesie, buona accoglienza, buone

coniale; altrim. Pellajo, Cojajo.

CJrlba
^

V. Lurba.
s. f.

grazie ad alcuno.

XJrl>anitae

Urbanit: Maniera

civile; Ci-

In che puise

ti

vw

usa

camme

ti

Iruvi V.

villa, Gentilezza,

Cortesia.

Urg-ensa
^ dimento.

Urgenza: Necessit s. f. premurosa, Caso che richiegga subito


v.
n.

grande, provve-

Usansa
XJSciere

^ Paise.

s.

f.

s.

Usanza, Uso V. Uso. m. Usciere, e pi propriam. CnrQuell'impiegato che porta


le

sore, Intimalore:

XJrl,
fuori

Urlare e alla

lai.

Ululare:

Mandar

notificazioni, citazioni ed intimazioni de' tribunali.

ed proprio del lupo o simili anisi lamentano. n Urlare, dicesi per simil. anche dell'uomo quando per tormento, rabbia o dolore manda fuori grida
urli,

XJscita
mento
di

s.

f.

Uscita:

Soccorrenza o Stempera-

mali quando

corpo; altrim. Cacajuola, Scorrenza, Soccorrenza, Diarrea, Flusso di ventre.

Uso
t
t)

lamentevoli.
s.

XJrlo
"

m. Urlo,
lupo,

al plur.
si

Urli e Urla:

Voce proaltri

s. m. Uso, Usanza, Consuetudine, antic. Usata, Usaggio: Maniera praticata di fare, di procedere. Uso, per Esperienza, Pratica.

pria del

ma
s

usa anche parlando di

por L'impiegare,

Il

servirsi

di...

animali quando

lamentano.
altres di

Presso

Legisti, Facolt d'operare checchessia


il

Urlo, Strido, Grido, Jluggilo.

senz'averne

possesso.

Per

similit.

dicesi

Voce lamenteMetter

vole per alto dolore o tormento.


S Caccia di urli,

un urlo;
un
urlo,

Gettar urli,
usasi per

Al solilo. Secondo il S All'uso m. avv. All'uso, consueto, Per quanto solito darsi e simili: All'uso l' ben ben galantommo; All'uso di-

urli

urla, Metter
s.
f.

vagliono Urlare.

scretamente galantuomo.
S

TJrna
S

Urna: Comunem.
i

Vaso da
Esser

raccogliervi

voli de' giudici, da cavar le sorli.

se in
astratto.
V.

tu

l'ina; Esser sopra pensieri,

A uso; A uso, in forza di propos. vale A guisa, A modo; e talvolta Da servire, In servizio di... A uso bestia, A uso cacciu, A uso paisan, A uso sbiro, A uso treit V. queste locuz. alla
lor

"Urta,

n.

troversia,

Urtare: Contraddire, Venir in conOpporsi: IVB vuggio rtd con ni-

sodo

aifiib.

Ave d'uso; Aver


solito.

in

uso, vale Costumare, Esser

^ scin; Non voglio urtare con alcuno.

XJrtim

v. a. Ultimare:

Recar

fine,

ter-

^ mine. Finire, Terminare.

se d'uso in uso; Esser in uso, Usarsi. Fa uso de... Far uso di... Servirsi di...
Levarsi
l'uso,
la

XTrtimaiiieute
guari, Di fresco.

aw. Ultimamente, Poco fa. Recentemente, In questi ultimi tempi, Non ha

S Introdise l'uso; dine, ecc.

consuetu-

S L'uso fa lezze V. Lezze.

VAC
S Mette in uso; Porre in oso, vale Usare.
g

VAE

815

Piggi rso; Prender l'uso, vale Assuefarsi, Prendere il coslamc di fare, ecc. S Sectido l'uso; Secondo Toso, cio Secondo il
solito.

Usurio
XJsrp
S

ingiustamente tratto da capitali dati a prestito. A iisa Y. questa locnz. alla sna sede alfab.
s.

ni.

Usurajo, Usurarlo,

Usararo,

^ Usuriere: Colni che d

e presta ad usura.

TJso
^
i

S Servi a uso; Servir a uso: Servir a luogo di quello. add. Uso, Usato, Avvezzo, Solilo: l'

v. a. Usurpare: Occupare o Trre inginstamenle ci che spella ad altri.

Usrpse

n.

XJsofVto
fruiti

^ uso a zazznd; Egli oso a digiunare. s. m. UsiifrnKo: Facolt di godere


di

Usurpato m. Usurpatore Colui che usurpa. Usurpazion Usurpazione, Usurpamento:


s.
:

p.

Usurparsi.

s.

f.

checchessia.
s.

^ L'usurpare.

XJsufVizttu.io

m. Usufruttuario:

Colui

Utensoili

s.

m.

pi.

Utensili

Quegli

strum.,
nelle

^ che ha l'usufrutto; nel femm. Usufrulluaria. TJsu. p. pass. Usato V. Us. 1 Usato, in forza d'add. per Adoperalo contr. di ^ Nuovo: Cappotto zu; Cappotto usato. XJspia s. ra. Spedale, Ospedale: Luogo pio che
per carit raccelta gl'infermi.
S
<{

arnesi e mobili che

vengono spesso ad uso

Uterin

case,

nelle

officine,

e per lo pi nelle cucine.

add. Uterino: Appartenente aU'ntero.

Uterino: Aggiunto de' Parti nati da nna

mede-

sima madre, ma

di

diverso padre, onde: Fratello


la

Andannia deU'spid;
2" signif.

Corsa V.

Andannia

nel

Utero
^ ch^
cosa.
si

^ uterino, vale Fratello da parte di madre. s. m. Utero. T. anat. Viscere, in cui


e porta
il

^ femmina concepisce

feto.

Uspiseto

Servito dcll'spld V. Servita. s. m. Spedaletto, Spedalino: Piccolo spedale. Da noi chiamasi con questo nome Lo
illecito

Utiltae

s.

f.

Utilit, Utile: Profitto,

Vantaggio
alcana

trae da checchessia.
V. a. Utilizzare:

Utilizza
Utilizzare,

Render

alile

^ spedale dei cronici. XJsa. s. f. Usura: Interesse

ed

illegale

in

senso neut. Trarre

alile.

Vaeansa
n

f.

Vacanza: Intermissione, Ccs-

Vacca
w

(Pign) V. PigSn vacca.


s. f.

samento, Riposo,

"Vacolietta
tempo
in cui nelle

Vacchetta, Vaccherella, Vac-

Vacanze
cessano
chiusi
i

(al

plur), Quel
lezioni,

scuole

cuccia: Vacca piccola e giovane,

le

tribunali,

e Qoel'o altres in cui sono sebbene di questi ultimi dicasi

cino, di cai

pi

comunem.

Ferie.

Vaccina

"Vacante

"Vacazin.

Aggiunto d'Impiego, Benefizio non esercitato, n occupato da alcuno. $ Casa, Letto vacante; Casa, Letto vacante, cio Disoccupato. s. f. Vacazione: Spazio di tempo che un pubblico uffiziale o prito impiega intorno a qualche speciale lavoro, o nel trasferirsi in nfi luogo onde esercitarvi qualche atto del suo ministero, n Vacazione, per L'onorario o mercede che gli dovala per tale oggetto.
'

add. Vacante:

"Vaceinazin

Cuojo conciato del bestiame vacsi fanno scarpe. v. a. Vaccinare. T. chir. Inoculare vaccino V. Vaccinazidn. il s. f. Vaccinazione. T. chir. Operazione, colla quale s'inocula ne' bambini la
Vacchetta:
materia della vaccina, cio
il

vaccino, affine di
delia

riprodurlo in essi e preservarli dalla pericolosis-

sima malattia del vajuolo.


vaccinazione
fu
il

Lo scopritore

dottor Jenner, inglese.


f.

"Vaccinn-a
che, innestalo

s.

Vaccino: Quell'umore conai

tagioso formatosi in certe pustale accompagnanti

una malattia che viene


in

capezzoli delle vacche,


lo

"Vacca

s.

f.

bovino dal d'et chiamasi Vitella. affreida; Vacca reumatica o inferma di reuma. trcia; Vacca soda Vacca sterile, che non figlia.
:

Vacca: La femmina del bestiame lerzo anno in su; nei primf tre anni

un bambino,

preserva dal

vajuolo naturale e fimila l'eruzione a poche pu-

"Vaccssa
Vacilla

Voce del contado. S Carne de vacca; Vaccina o Carne vaccina o


Carne

di

vacca.

D nn-a
a soccida

vacca in sussia; Dare una vacca V. Sussia. Mangia 5 vitello in ta pansa a vacca; Mangiarsi il grano o la ricolta in erba V. Vitello. Mieiva ciii filo a vacca d'un poveo ommo ; Qaando uno nato per far tribolare non dilefia mai; I tristi non muojono mai. Parla latin cmme nn-a vacca spagnolla V. Latin (sost.). Se 5 non un bu, a sa nn-a vticca; Se Don
lupo, can bigio.

Vag-o

Vaei
Il

quante sono le punture, in luogo determinalo e circoscritto, che suol essere il braccio. s. f. Vaccuccia. Pegg. di Vacca: Vacca vecchia, magra, strapazzata. V. n. Vacillare, Vagellare V. Trappelld. n Vacillare, per Farneticare, Vaneggiare, Errar colla mente. Delirare." Ordigno di legno che si s. m. Vlico adopera a torcere seta, filo, cotone e sim. V. n. Valere: Esser di prezzo: Costare: Quanto 5 va questo inandillo ? Quanto vale
stnle,
:

questo fa/.zolelto?

Valere, dicesi anche della Moneta: E sovrane vacivan trentecinque franchi e quaranta centexivii ; I sovrani valevano trentacinque franchi
e quaranta centesimi,

per Aver valore, Aver forza, Potere

E so

816

VAG

VAL
con pi sporlelli e sederi ripartiti nell'interno da pi pareti; ha il carro a sei o olio ruote. s. f. Vaniglia e meglio Vainiglia: Baocellelto odoroso d'un frutice che nasce nelle Indie occidentali che va salendo sugli alberi,
dello
n

parolle vati poco; Le sne parole valgono poco. nB va a per Meritare, Esser di merito:

speizade sguardlo;Non vale


w

la

spesa di stracciarlo.

Vainiglia

per Giovare, Esser di profitto, Frullare:


sua
dottrina
gli

so save 5 ghe va poco; La vai poco.

Epidendrum
T. boi.

vanilla.

per Esser

lo

stesso,

Render l'equivalente,

Vainiglia.

Heliotropium. peruvianum.

Significare; ed

in tal

senso dicesi propriam. dei


di

Pianta della famiglia delle Borragginee, che ha


le

concelti

e delle parole.

poco; Valer poco: Non esser


Calcolarsi

mollo prezzo,

le

foglie ovate, crespe, pelose, il fusto fruticoso, spighe aggruppate a mazzetto. Coltivasi nei

bassamente.

giardini
vainiglia,

pel

s'!0

grato
trae
il

odore

muschiato o di
di

$ S

tanl'u; Valer lanl'oro, figurai. Esser molto a proposito e adallatissmo. un tesoti; Valer un mondo, un occhio, un tesoro, significano Essere in grandissimo pregio.

donde
s,
f.

Valang-a
che
si

nome. Valanga: Gran massa"

neve
dalle

stacca e

precipita

rovinosamente

A
si

va; La vale: Nel giuoco si usa vuole che la scommessa vada.

dire

Quando

montagne pi

alte.

de tcera; Frana, Molla: Divallamento, Scoscendimento di terreno in luogo pendio.


s.
f.

Fd vae; Far valere, in lerm. di giuoco vale Scommettere: Passo vae un sco che ecc.; Faccio valere uno scudo che ecc. S Fscia vae; Farsi valere, vale Non lasciarsi
sopraffare, Mostrar
la

"Valdrappa
ornamento.

Gualdrappa:

Coperta che

slendesi sulla sella del cavallo per riparo o per

Valentixe
lo

s.

f.

Valentia, Valenteria, anlic.

sua forza e
di

la

sua virt.
la

Valentigia, Prodezza, Bravura: Azione eroica,

N6 va; Non
del giuoco,

vale,

dicesi

Chi non accetta


si

maravigliosa, magnanima, strepitosa; e dicesi per


pi ironicamente e per dileggio.
s.
f.

scommessa, oppure Quando


S

fa

contro

le leggi

Valeriana
valer
la

Valeriana o Fu

Genere

di

N5
fica

vae

a penn-a; Non

Non

tornar conto o bene,

schivarsi, dicendosi piuttosto

ma Non montare, Non

pena, signi frances. da

piante della famiglia delle Dipsacee, caratterizzalo dalla corolla nuda, monopetala, epigina, e da una carpolla papposa. Contiene molle specie, di alcune delle quali si usano in medicina le radici che sono aromatiche, stiliche e stimolanti, di sapore amaro, piccante e disgustoso. Le specie pi usale sono la Valeriana minore ( Vale.

portare,

Non

valere

il

pregio e sim.
valere

S
H

N6

vae nn-a pelacca V. Pelacca. vae nn-a pippd de tabacco ; Non

una mano o due man di nccioli, dello d'uomo, vale Esser dappoco, Non esser buono a niente. va tant'ou quanto peiza V. Ou. % % Quanto va che ecc. f E vale che ecc. ? Che vogliamo noi valere, cio Che valore, Che prezzo, Che moneta vogliam noi scommettere? S Va ci a pratica che a sciensa V. Pratica. ciit un amigo che gento parenti V. Amiga. ci un azc vivo che un dotta morto V. Aze. w ci ttn uvo anchu che nn-a gallinn-a dSman V. uvo. CI nn'uggid che cento pagai V. uggid. ti ci nn-a messa in vitta che gento in morte; Vale pi una messa in vita che cento in morte. M ci nn'Snsa de reptaziBn che un rbbo d'u V. Onsa. ci nn'nsa de sdn sBn che gento Ite d'Sa ia V. Onsa. ci un'nsa de sorte che cento Ite de save V. Onsa. S Unn-a cosa pe (orsa a n va nn-a scorsa V. Forsa. S Vaese d'nn-a cosa o d'nn-a persnn-a; Va-

riana

officinalis

o sylvestrisj e

la

Valeriana

maggiore fValericma horte'nsis o


officinalis).

Phu

ponticus

Valixe
di

Valigia: Specie di bauletto, tutto f. anche di cuojo, per uso di trasportare poche robe in viaggio; altrim. Bolgia. da sella; Portamantello, anlic. Porlacappe: Specie di valigia piccola e tondeggiante che si suole allacciare alla sella; e si usa specialmente da chi
s.

pelle

viaggia a cavallo per riporvi


arnesi.

il

mantello ed

altri

S Quello chi fa e valixe; Valigiajo.

Valiscetta
valigia.

s.

f.

Valigetta,

Valigina: Piccola
*

"Valla

Valladda
ma

Sceverare per mezzo dello spulatoio dal caco, caff e sim. la pula, il mal seme o altra mondiglia V. Vallo. s. m. Vallata: Tulio lo spazio della valle da un capo all'altro; dicesi anche Valla,
V. a.

Spulare

voce piuttosto poetica.


s.

Vallo
manca

lersi

d'una coso, d'una persona, vaie Servirsene.


v!
n.

Vagf^

del preso

Vagare; Errar colla mente. Uscir tema. Distrarsi; Vagolare, Svgare,


v. a.

Svagolare.

m. Spulatoio. Voce dell'uso fior, che Arnese fallo di vimini a foggia d'un largo paniere, ma con bordo da una sola parte e due prese o maniglie laterali, del quale, confettieri droghieri e agitandolo, si servono per isceverare dal caff, caco e sim. il mal
nel dizion.
:
i

'Va.g'Iiezz.

Vagheggiare

Far all'amore.

seme,
fa

la

buccia o altre mondiglie. In Tose,

si

Star a rimirare fisamente con diletto e con at-

di

assicelle,
s. si

ma
f.

ha

la

medesima forma.
Italia

tenzione l'amante; Occhieggiare, Amoreggiare.

Vallonia
di

Vallona e Vallnia: Ghiande


in

Vagr^**

Vagheggiare, per Rimirar con diletto checchessia. S Vaghezzse n. p. Vagheggiarsi: Compiacersi della propria bellezza, avvenenza o sim. s. m. Vagone. Voce dell'uso: Specie di Cocchione che serve per le sole strade ferrate,
M

elee che

portano

dall'isole

del-

l'Arcipelago e della

Mora per uso

de' tintori e

Vallnn-a
tronco, e
sinistro.
si

de' coiai, che se ne servono per tingere in nero. s. f. Calzone: La parte de' calla

zoni che cuopre

gamia,

la

coscia e parte del

moltissime persone, il quale ha la cassa quadrilunga, pialla e retta sulle molle,

ed capace

di

dislingue in Calzone dritto e Calzone

VAP
S

VAS
;

817

Compagnia da
s.

Valldnn-a

Compagnia

degli

Varia,
vario
Il

v. a. -Variare,

Hatare, Cambiare: Render


in

spiantati, dei rovinali.

Valser
tose,

Modo

scherzev. e furbesco.

diverso.

ni.

VaUa; Nome

Valz e Valzer, e secondo l'uso che si d ad Un ballo, in


in giro, avvinti

Variare,
vario

Varieggiarc,
diverso.

signif.

neut.

Divenir

cui
in

due ballerini vanno sempre

Variazin
"
Il

varie guise l'uno all'altro colle mani e colle


s.
f.

bracc-a.

s. f. Variazione, Varianza, Variamento, Mutazione, Cangiamento: li variare. Variazione, per Differenza, Diversit.

Valuta,

Vainta, Valsente, Prezzo: Ci che costa una cosa; antic. Valuto.

Variazioni

(al

plur.).

T.

mus. Pezzo musicale


bench

consistente in varie repliche d'un dato tema, nelle


quali diversificata ogni volta la melodia,
il

Valuta, per Valore, Prezzo delle monete. per Qualit delle specie monetarie che ser-

sentimento principale

si

riconosca sempre lo

'

vono ai pagamenti, e cos dicesi: Pagamento da farsi in valuta d'oro o d'argento. Nelle lettere di cambio vale Prezzo ossia Danaro che paga colui che prende o compra una

stesso.

da bscioa; Variazione della bussola. T. mar. La variazione della declinazione dell'ago magnetico,

cio dell'angolo che fa la direzione dello

in maniere esprimono colle forme seguenti: Per valuta in merci, Per valuta ricevuta in contanti, Per valuta d'un tale, ecc. $ se valuta inteisa; Esser cosa inlesa. Talvolta dicesi Valuta inteisa per Indettatura, cio Concerto, Collusione fra due o pi persone, onde: se valuta inteisa , in quest' applicazione vale Indettarsi, ossia Convenir con uno segretamente intorno a quel che si ha a fare o a dire, Dar

cambiale a chi gliela somministra o e poich questa valuta pu pagarsi


si

gliela gira

slesso col meridiano terrestre; dicesi anche Varia-

diverse, queste

Varietae
Il

zione magnetica e Variazione dell'ago magnetico. s. f. Variet, Diversit, Divario, MoVariet,


fra
in

tazione, Differenza.

Pittura Quella piacevole discordanza

tale

cosa, rappresentala in modo insieme col variar delle parti, ne risulta una maravigliosa armonia nel lutto. Questa
l'una

e l'altra

che,

variet

si

ricerca specialmente nelle

arie

delle

teste, nelle attitudini delle figure, gesti, moli, ecc.;

ed anche ha luogo nell'architettura, nelle

membra

l'intesa.

Valuta
Stimare.

v. a.

Valutare

Dar

la

valuta, Prezzare,

Varma
le

degli

ornali.
s.
f.

Malva. T. boi. Malva vulgaris o


Pianta che ha

rotiindifulia.
s.
f.

Vlvola
al

Valvula e Valvola: In

Idraul.

Animella delle trombe aspiranti,


regresso.

la quale si apre passaggio del fluido assorbito e rinchiudesi al

gli steli giacenti, lunghi pezioli, rotonde, un poco lobate e pieghettate ; fiori rossi ascellari.

foglie

alterne con

Fiorisce dal giugno all'agosto, ed


orli, vicina alle abitazioni della
le

comune

negli

d sciscetto; Animella V. Sciscctlo. s. f. Vampa, Vampo, anlic. Vampore: Ardore che esce da gran fiamma. Vaiiag-lox*ise n. p. Vanagloriarsi: Fare

Vampa

strade.

Se ne

fa

campagna, lungo molto uso in medicina per

serviziali,

Varmarosa
ticoso,
le

fomenti, cataplasmi, emollienti, ecc. s. f. Malvarosa. T. bolan. G-

ranium capitatum.
foglie

Pianta che ha

il

fusto frui

Vang'uax'dia

Dire alcuna cosa per vanagloria. V. Avangitardia.

cordale, lobate,

ondale,

fiori

color di rosa, di un odor fragrantissimo. Fiorisce


nella
di

VanitsB

Vanta
S

s. f. Vanit, Vanezza, anlic. Vanura: Leggerezza, Difetto di chi si perde in cose da nulla di chi fa pompa di qualche sua buona qualit per esser lodato e ammiralo, o di chi si abbiglia con troppo studio per bene apparire. v. a. Vantare: Esaltare, Magnificare, Aggrandir con lode, Celebrare, Dar vanto.

primavera e
la

nell'estate.
si

indigena

al

Capo

Buona Speranza, ma
vaghezza de' suoi
s.
f.

coltiva

ne' giardini

per

fiori.

Dicesi anche Pe-

Vasca
e
Il

largonio, Geranio rosato e Geranio capiforme.

Vasca: Ricetto murato dove ricade

si

raccoglie l'acqua delle fontane.

Vasca, por Qualunque gran bacino di


d'allra

marmo o

Vantsc

n.

p.

Vantarsi,

Gloriarsi,

Pregiarsi,

pietra

destinata a
s.
f.

contenw acqua.

Darsi vanto. de fd iinn-a cosa; Vantarsi, Millantarsi di far alcuna cosa, per lo pi per temeraria pre-

Vascellsea

Scanceria: Specie di scaffale


piatti
vi si

a pochi palchetti

per tenervi stoviglie, piatteria


I

e altro, nella cucina.

pongono

ritli,

sunzione.

per coltello e a squama, cio in

modo che

gli

Vautag'g'i

V. Avvantaggia.
s.

uni cuoprano in parte gli altri e ne siano ricoperti.

Vanta^g'io
Vautag'S'io
i>icella

V. Avvantaggio. m. Vantaggio. T. stamp. Asbislunga, con

armadio,
cui

La scanceria usa soprapporsi a un basso in cui il cuoco ripone varie robe. -

rettangolare,

due
ai

regolelti

chiamati

Staggi, che

fanno sponda

due

lati

Rastrelliera, Specie di cassa quadrangolare, sul fondo ricorrono paralleli due regoli intaccati
cio con
e profonde, a
vi
si

contigui. Sopra
il

il vanlaggio e contro gli staggi compositore trasporta ordinatamente, e coll'in-

a scaletta,

una serie di lacche larghe ritegno de' piatti rigovernali che


:

terposiziooe

d'un'interlinea,

le

righe a

mano

Vap

ha formate sul compositoio. s. m. Vapore: Propriam. La parte sottile de' corpi umidi, che da essi si solleva, renduta leggiera dal calore. Oggi si applica come Forza
le

mano che

Vascello
nella

posano per coltello, per farli sgocciolare. s. m. Vascello Questo vocabolo, che
lingua

'

motrice di alcune macchine, ed ha potenza soprammirabile. Vapore, per Qualunque corpo sottilissimo che
esali

in generale ad Ogni nave grossa d'alto bordo, acquista iu Marina un significalo speciale, ed indica Una nave da guerra da tre alberi, con due o pi batterie
si

comune

applica

coperte e soprapposte.

da checchessia.
generico d'Una nave mossa dal vapore.

da tenzoet; Vagello: Caldaja grande, alla da un metro e mezzo a due, di cui si servono i tintori
per tingere
lana o cotone in colore turchino.

Nome

Casaocia, Dizionario Genove&e-Italiano.

818

VED

VED
visto ini con questi uggi;
occhi.

"Vasettin

Vasello Vaso
arnesi
I)

s, m. Vasellello, Vasclliiio. Dimin. Vaso: Piccolo vaso. da frmugsio ; Navicella del cacio oda cacio. da mostarda; Jlostardiera V. Mslardeu. da sarsa; Salsiera V. Sarsa. da legni ghe i profmnxi ; Profumiera, Profamino:

Lo

vidd'io con questi

di

- d lontun; Veder di

dai monti.

Aver

l'arco lungo, figurai, vagiiono

Veder lungo. Veder innanzi

da Icner profumi.

s.

m. Vaso:
cosa.
di

Nome

generico di Tulli

gli

falli

fine di

ricevere o di rileuere in

tratto. Antivedere, Anliconoscere. - de bn o de cattivo uggio; Veder di buono di mal occhio, cio con piacere od affetto, o con disamore ed invidia. - da traverso o pe sbiascio nn-a cosa; Veder
in

su qualche

Vaso,

dicesi

chiesa o simile per significare


la

dijve
la

La grandezza
brica di
I)

parie interna di lutla

la

fab-

vale Vederla per banda. sta bsdii o o difficolt; Veder dove lepre giace, cio dove sta la difficolt.
iscorcio alcuna cosa,

essa.
plur.).
7'.

Vasi
leli

(al

mar. Foni
si

lunghi

legni

dirilli a
ai

quallro facce, che


lali

della

chiglia,

dispongono paralsono il fondamento


si

- e stelle; Veder le stelle V. Stella. - 5 fndo a nn-a cosa V. Fndo. - so a quadretti; Vedere il sole a scacchi,
Essere
in

vale

prigione.

del

lello

invasatura

clif!

fa

per

varare
le

baslinienti dal

cantiere di

cosiroziono in mare.
si

- nn-a

un miggio lontun V. sopra Vedde d cosa da un perlzo, da nn-a


e simili,

lonlan.
fissa;


**g

II

Testo: VaiO di terra col la, dove

mellono

piante.

Veder una cosa per un bnco o


per ispicchio

fesso di grattugia,

avvenii; Vaso incrinalo.

vagiiono Vederla per grazia

da infain pesci, ecc.; Vagliello. D d vaso; Andar via. Modo basso. Gh' c/ieito 5 vaso; Sbon-zol, dicesi
fetto

particolare, alla sfuggita di nascosto,

come

te-

nuta in pregio.
di Chi. af-

'

- nn-a pcrsnn-a

voentea'; Veder volentieri al-

da ernia,
s.
f.

gli

siano caduti gl'intestini nello

cuno, vale Amarlo, Accarezzarlo, Accoglierlo con

scroto.

Vastitse
"Ve

\ astila,

Vastezza,

ma meno

usalo,

Ampiezza: Grande estensione o spaziosit. s. m. Stovigliajo: Colui che vende stoviglie ed anche ogni vaso che non sia di terra V. TcrS

dimostrazione d'affetto. A veddieiva un orbo; La vedrebbe un cieco o Cimabuo che avea gli occhi di panno, Se n'avvedrebbe Nanni cieco. 31odi prov. dinotanti che

raggia.

Veaxo add. Verace, Vero,


teruto.

Genuino: Non adul

La cosa troppo chiara e manifesta. D da vedde; Dar da vedere. Far conoscere, Dar ad intendere, Far palese.

Fa

Treggia

veaxa;
s.
f.

Triglia verace V.

Treggia.

Vecciaja
crepitezza.

Vecchiaja, Vecchiezza, anlic.


lai.

Vecchiludine, e

alla

Senelta e Senelt: Et
tra la
virilit e
la

vedere,

vedde; Far bello o brullo Far bella o brutta vista. fnta de n vcdde V. Ftnta. vedde; Far vedere, vale Mostrare, Insegnare,
bello

brullo

lo

slesso che

avanzata che nell'uomo

de-

I)

Vecchiezza, usasi anche per Lunghezza di tempo : Vesti frusto d vecciaja; Abito logoro dalla
vecchiezza.

Il

Il

I)

se

bustn
il il

da vecciaja d'nn-a pers5nn-a ;


lui.

Essere
l'ajnto,

bastone della vecchiaja d'alcuno, cio


sostegno, ecc. della vecchiezza di
a.

"Vedde
H

V.

Vedere: Comprendere coll'occhio


:

tt

r oggetto ilhiniinato che ci si para davanti. Vedere, usalo figurai. Conoscere, Comprendere Veddo ben che n poei lidia avanti; Vedo bene che non potete tirarla innanzi. per Procurare, Tastare: Aliw de vcdde se poei lidio a part'io; Procurate di vedere se vi

Far conoscere. vedde a lnn-a in lo posse V. Lnn-a. vedde bisccbaggi V. Biscebaggi. vedde diuo in te l'ampolletta V. DiO. vedde giunco pe ncigro; Mostrare o Far vedere il bianco per nero o per bruno: Dar ad intendere una cosa per un'altra. Fdla vcdde a un; Farla vedere altrui V. Fa. Fase ben vedde ; Farsi ben vedere, figurai. Farsi amare, stimare, Farsi vedere di buon occhio. N vedde ci in l; Non veder pi avanti. Non veder pi in l, Non veder oltre o pi

lungi

sim.,

si

adoperano parlando

di

Chi sia

riesce trarlo a
II

partilo.

fortemente affetto da qualche passione. N ghe vedde ben; Veder come per nebbia. Aver caligine di vista. Aver un velo che ap-

per Considerare, Avvertire, Por mente: Dci

panna

gli

occhi.

zugua vedde che ceiga piggian


viene vedere
affari.

a/fari

Congli

lo

scioglimento che otterranno


i

iV poei vedile nn-a persnn-w, Non poter vedere alcuno, vale Vederlo di mal occhio, Averlo
in

uggia.
vedile
l'

per Esaminare, Indagare: Tutti


visti

progetti

momento

de fa nn-a cosa;
cosa, vale

van
-

minutamente ;

Tulli
\ edere

progetti

vanno
turbalo

Non veder

l'ora

di

fare alcuna

De-

veduti, esaminati, ecc., minutamente.

siderare ardentissimamente di farla.

a burrasca per l'aia;


la

il

ciel

marina torba, dicesi


in

figurai, di

Persona che
in

sia

collera.

c/ojo

in l'nn-a cosa;

Veder chiaro
in

chec-

chessia, figurai,

vale Profondarsi

checchessia.

Sta a vedde ; Star a vedere Essere spettatore. Osservare, Mirare; e talora anche per Stare a bada o in aspettativa di checchessia. Veddiemo; Vedremo: Modo col quale non si promeile assolutamente, n assolutamente si nega,
:

Accertarsene, Levarne ogni sospetto. ci quallr'uggi che dui V. Euggio. co-i mce uggi, con questi tiggi; Veder cogli propri. Veder con questi occhi: Pleonasmi che

anzi se ne d qualche speranza.

%
%

Veddighe ben; Veder chiaro, vale Veder bene


e distintamente, Aver buona vista.
cattiva vista

aggiungono forza all'affermazione d'un

fatto:

L'ho

Veddighe poco; Veder corto: Propriam. Aver Aver poca previdenza. j figurai.

VEG
S

VEG
VegeteLTiX&t.
La
vita
s.
f.

819

Vcihise n. p. Vedersi, Incontrarsi.

Vegetazione
il

Il

vegetare,

Vedersi, parlando di luogo eminente, vale Che

propria delle piante ed

loro ingros-

domina colla vista molli siti: De chi se vedile tlio Cavignan; Di qua si vede tulio Carignaoo. S Veddisela brulla; Vedersela brulla, Veder la mala parala V. Brutto. $ Vocine vedde a fin; Mandare al pallio alcuna
cosa: Volerne vedere l'ultimo termine.
S

sare e crescere.

Veg'**'
chieita:

s.

f.

Vecchiarella, Vecchierella, Vecvicina alla vecchiezza.

Donna
s.
f.

Veg-ette

Voe veddighe drenlo ; Volerla por quanto la canna.


s.
i

vedere

fil

filo

Anseri, Vecchioni: Castagne secche lessate col guscio ed affamale, perch si prosciughino alquanto e si conservino per mangiarle scnz'altra coltura. La loro buccia rimane grinzosa, dal che u venula la denominazione
di

Veddr.

m. Velrajo: Colui die vende od

Vecchioni.

Vedldrata
Chiusura
agli
effetto

vetri alle tnestre o altrove; ed anche acconcia Quegli che fa vasella di vetro. s. f. Vetrata, Vetriata, Invetriala:
fatta

"Vegretto
chierello,
M

s. m. Vecchietto, Vecchiarello, VecVecchino: Vicino alla vecchiezza. Vecchietto, dicesi anche nell'uso di Vecchio vi-*

con vetri

ai flneslroni delle

chiese,

asciali,

alle

finestre,

alle

botteghe, ecc., ad
e della

"Veg-g-a

vace e di piccola statura. s. f. Veglia: Quello spazio di tempo


il lavoro diarno, si conprima parte della notte. f. Veglia: La prima parte della consuma in conversando prima di

di

proibirvi

l'ingresso dell" aria


le

determinalo, che, finito

polvere, e insieme farvi per entro

medesime

suma (pepando

nella

apparir

la luce.
s. f.

Veggia
notte che

s.

Ved-drinn-a
chiusa con vetri

Vetrina

Scansa o Cassetta

si

per mettervi

roba

in

mostra
%

Veddro
fragile,

sulle

botteghe.
s. m. composta

andare a dormire. Amia in veggia; Andare a veglia, vale Andare


in

Vetro:

Materia

trasparente e

casa ailrui per passarvi


v. in
a.

la

serata.

dalla fusione di rena bianca e di

"Veggria
Star desi
11

Vegliare, Vegghiare: Propriam.


di notte

cenere di soda fatta dell'Erba cali fSulsola kalij. Vetro, parlandosi d'Invetriala Ciascuna di quelle lastre di vetro ond' composta; e questa
suolsi

tempo

per lavorare o per

essere in guardia di qualche cosa o persona. Vegliare, lo dicono gli arlefici quando invece di

indicare col plur.


i signif.

vetri.

appannu; Vetro o

Cristallo

appannato V. Apn

chiuder bottega alle 24, come fanno nell'estate, durano come neirinverno a lavorare fino a tre
ore di notte,

pann

nel

a coi: Vetro o Cristallo coloralo: Lastra di vetro mescolalo con colori colli a fuoco, e serve per velriale di finestre. I migliori e pi lucidi sono quelli di Francia, Fiandra e Inghilterra, bench ne vengano ancora di Venezia, ma questi sono mollo carichi di colore, onde assai impediscono la trasparenza, e conseguealemeule diminuiscono
la

per Consumare la prima parte della notte conversando, giuocando, ecc. Veggi a lnn-a e dormi a-o so, ecc. V. Dormi,
s.
f.

Veg"ia

Donna giunta

all'et della

vecchiaia.

bruti a, schifsa; Ancroja: Vecchia brutta e deforme, Vecchia bavosa e stomachevole.


quella
v'yia
la

3 Se

luce.
Il

mill'anni; Se
vetro ridotto in
fa secsi

a n noiva, a scampava nonna non moriva.... ella sa-

maxinu; Vetro macinato:


polvere che
or natura difficilmente
si

mescola con quei colori che per


seccano, e
li

rebbe viva... si risponde. Modo di dire con qaelli che millantano che avrebbero fatto se non fosse

care preslaraenle.

Vgio
Lastra

ondezzu; Vetro o
di

Cristallo diaccialo:
falla

vetro
la

colla

superficie

onde, ecc. ecc. Questi vetri


fatto luce,

mndorle, a non impediscono gran


a

ma

la

vista distinta delle per-

mancalo il modo. s. m. Vecchio e poetic. Veglio: Uomo pieno d'anni, Che nell'et della vecchiaja. ccchin; Vecchio cucco V. Cecchin. furbo; Vecchio scaltrito, accivettato. petezzn; Vecchio petardo, coreggiero, cio Che
loro

sone e delle cose. smerigliu ; Vetro o Cristallo smerigliato, od anche Vetro opaco: Lastra di vetro, cui fu lollo lustro con polvere di smeriglio od altra. il Amplla do veddro V. Amplla. % Blla % Ciappa de veddro; Vetro, Lastra di vetro. S Fabbrica da veddri; Vetraja: Fucina ove si
fanno lavori
di

ha

in

uso di lirar coregge.


dicesi di Chi
la

rimbambo; Vecchio rimbambito,


per troppa et ha perduto
della raenie

forza del corpo e

ed divenuto quasi

comeon bambino.
Gli

/ vSji;

vecchi, Gii antichi,

antenati, I

progenitori V. Anlighi.
S L' v'jio chi mue all; Vecchio chi muore. ^ Meschinn-a quella cu che de vgio a nO sa V. Sleschin. S

vetro.

"Vedit

s. m. Veditore: Jlinislro di dogana che ha la cura d visitare le mercanzie, se siano conformi alla dichiarazione della bolletta (spaccio), diritti di verificandone la qualit, il peso e
i

vin

l'

teli in di vSgi

Il

vino

la

poppa

de' vecchi,

dazio voluti dalla

legge.

"Veduta

Oggetto che si vede, s. f. Veduta: Cosa vedala, n Veduta , per Aspetto o Prospello di un luogo ma per io piti dipinto. "Ves"eta v. n. Vegetare: 11 vivere e crescere
delle piante,
n

"Vgio

Quando se ven vgi s' schiv(e da tutti; A cane che invecchia, la volpe gli piscia addosso. add. Vecchio, Annoso: Che ha molta et, opposto a Giovine. Vecchio, per Antico, Che pi di tempo avanti, opposto a .Moderno; e dicesi di cose astratte.
S
n
Il

per Logoro Dicesi

dalla vecchiezza,

opposto di Nuovo.

anclie

per

distinguere

due

celebri

Vegetare, diccsi

anche

figurai,

di

Chi

vive a

guisa delle piante e dei bruti, senza concorso o partecipazione d^lla parie razionale.

persone dello slesso nome : Michelngeo 5 vegio V Michelngeo zveno; Michelangelo il vecchio e Alicheiangelo
il

giovine.

820

VEG

VEG

de casa; Vecchio, Tarlalo di casa.


(15

Parlandosi
Doppo a

meste; Esperto, Perito. S A can vegio n se ghe dixe cuccio V. Can. Bandea vegio, n de capitutmio V. Dand'a. Chi no vu vcgni vegio, in Sarzan fan da corda; Chi non vuoi divenir vecchio, i funaj vendono cor^a (per impiccarsi). Prov. nostro e di
chiaro significalo.
% Gallinn-a vega fa bn r Oddo V. Broddo. ci vegio de lutti; Il maggiornalo: Maggiore $

tempo, vale Soltentrare, Seguire: ven l'autunno; Doppo l'estate vien l'autunno. E talora anche Esser prossimo: Aoa ven l'inverno; Ora vien l'inverno.
di
sta;

Parlandosi

del

sole,
:

della

luce

e sim., vale

Comparire, Mostrarsi Chi 5 s 5 n ghe ven; Qua il sole non ci viene. Parlandosi di odore, vale Uscire, Esalare,

Spirare:

Vegniva 5 ci bell'ode; Veniva

il

pi

soave odore.

per conto di nascita,


%
S

Il

pi vecchio d'anni.

Parlandosi di cosa che


s:

Peccu vegio, penitensa nuva \\ Pcccu. Testamento vegio; Testamento vecchio: Quello
di

viene da

ci portala e non ven aoa da-o forno; Esso (il

pane) viene ora dal forno.


Parlandosi di alcun malore , si dice del Sopraggiungere che fa quella colale infermit: Gh' vegno. a podraga; Gli venula la podagra. a balla a-o btto; Balzar la palla o la palla in mano V. Balla. a btte; Venir alle mani, a' capelli, alle prese,
Accapigliarsi, Abbaruffarsi,
CI

cui

IVIos

fu

il

ministro, per opposizione


di

al

Testamento nuovo,
il

cui

Ges Cristo

stalo

mediatore,

S Tita l all'uso di viig ; Campacchiarla. % Vcgni vegio; Invecchiare, Inveterare, Cascar


fra
le

vecchie, xindare
vecchi,

in

cogli

anni.

Vin vegio, amixi


chio, amici

vgi, libbri vegi;


libri

Vino vec-

Azzuffarsi.
in

vecchi. Prov. di troppo

chiaro significato.
S

cammin; Venir V^. Cammin.


cattivi stati
ecc.

uopo o

concio o a destro

Vrpe vgia;
dicesi figurai.

Pipislrcl vecchio

Putta scodala,

d'Uomo
s.

astuto e scaltro.

porlo,

Veg-iornia.
si

m. Vecchiardo: Vecchio, ma
Vecchissimo:
Superi,
di

a cavo
alla

; Venire a mal termine o a mal V. Vegni z d cm /nella voce Cu. a-o cavo d'nn-a cosa V. A cavo

dice in cattivo sentimento. add.

sua sede alfab.


ecc.;

Veg'iscim.o
in

a cena, a disnd, a fa colazin,


a cena, a desinare, a
far

Venir
va-

Vecchio; Stravecchio, Travecchio. Veg"liii s. f. Veglione: Festa da

colazione,
cio a

ecc.,

ballo data

gliono Venir per far quella cosa,

un teatro o
V.
n.

in

altro pubblico luogo,

con ma-

o cerca un; Venir per uno,


a prenderlo.

chiamarlo

schere, ecc.

Veg-ni

luogo lontano a quello ove

II

Venire: Andare appressandosi da si ritruova chi ragiona di cui si ragiona: Primma vegnio da voi, doppo vegnict da mi; Prima verr da voi, quindi voi verrete da me. Venire, si applica ancora a cose inanimate: vento 5 vegniva da levante; Il vento veniva
di

conclxin; Venir
chiudere, Venire
vale
al

alla

conclusione, vale Con-

termine, alla fine.

a consce; Venir a conoscere o a conoscenza, Aver notizia, Scoprire, Arrivar a conoscere. a conti; Venir a conti: Conteggiare, Far il conio
i

conti.

it

per Arrivare, Giungere, Comparire:


che n6 vegnivi
che
,

levante.

addosso; Venir addosso. Sopravvenire. a di; Venir a dire, preceduto dal v. Volere,
vale Voler dire. Significare, Dinotare. a-e carte; Venir alle corte, alle brevi, vale Conchiudere, Venir alla conclusione. a-e grosse; Venir alle brusche V. A-e grosse, a-e moen; Venire o Pervenire alle mani W.Man. a ese; Venir ad essere. Vale Essere per essere: vegnieiva a Sse 5 primmo; Egli verrebbe

Vedendo

me

ne s6n andato; Vedendo


n'andai.

it

I)

per Tornare: P che vgnun da nasse; E' par che vengano da nozze. per Derivare, Procedere, Aver origine: Da-o stdio ne ven tutto; Dallo studio vien ogni cosa. per Rompersi Stracciarsi N stm a tid
, :

non venivate,

me

che 5 ven;
1

Non

tirate ch'e' viene, cio si straccia.

per Condursi a fare una cosa: San vegno


lettera; Son venuto per finir Spettare

ad essere il primo. a-e streite; Venir alle strette. Venir a' ferri, vagliono Stringere il trallato per la conclusione
V. A-e streite.

a termina quella
quella lettera.
Il

a
, ,

fede; Piegarsi, Muoversi, Indursi, figurai, va-

per Appartenere

Toccare

Esser

gliono Condursi a far checchessia.

Il

dovuto: Quanto me ven in mce parte? Quanto mi viene in mia parte? per Seguitare, Saccedere: Doppo le vcgno

a fin, Vegni a fin d'nn-a cosa V. Fin, a galla; Venir a galla, oltre il proprio
figurai,

A
la

fin.

signif.

vale Venir in palese. Appalesarsi

cosa

mi; Dopo
Il

vengo io. per Divenire, Diventare: / figgiu con ci


lui

occulta V.

galla.

se btlan,

veghan sempre ci
si

cattivi;

rag-<zzi

oege; Giungere, Venire o Pervenire agli orecchi o alle orecchie, vale Sentire qualche cosa.
a-i

quanto pi
pi catlivi.

picchiano

e'

divengono

sempre

all'arma giunca; Venir


schiettamente: Venir

schietto o alla schietta

per Passare
per

sincero, con sincerit,

col discorso

Aoa vegnimmo
dialetto.

da una cosa all'altra: a-o dialetto; Ora veniamo al

con

ischietlezza.

ciammu da-o
Il

Venir ad essere: Se vegnisci gidige, rispondeighe... Se veniste chiamato dal giudice, rispondetegli....

Esser,

a lxe; Venir in o alla luce V^. Lxe. a man; Venir da mano: Tornare comodo alla mano, che pi comodamente si adopera, o destra
Venire o Pervenire Vegni a-e moen. a meza lamma V. A meza lamma
sinistra; e talora
alle

mani
sua

\. sopra

per

Risultare, e dicesi

de' conti:
di

Quanto
?

alla

ven de

sQmma

Quanto viene

somma

sede alfabetica.

VEG
a me^o ; Uscire Venir fuori ofuora: Presentarsi, Venir innanzi, Farsi vedere; e fignr. Inlrotlurre
nel discorso cose inaspettate e diverse da quello.

VEG

821

a morte,

sci Cicchetta;

Venir

la

morte,

cio Giunger l'ora del morire.

dabbasso; Venir a basso o abbasso, Venir d'abbasso, dabbasso o da basso, vale Venir nella parte inferiore; ed anche Cader da allo. daccanto, da-o lu, dappresso; Venir presso. Venir a' panni d'alcuno, vagliono Andargli, Essergli
allato.

a nausea; Venir a nausea, a


a schifo.

lezzo, a stomaco, Nauseare, Stomacare, Schifare, a nuo V. sopra Vegni a galla.

da fa nn-a cosa; Venir


Ritornare da'
I-iogo
in

da
s'

fare

una

cui

fatta

cosa: poc'anzi

a nia; Venir a noja, a tedio, in fastidio: Nojare, Recar noja o fastidio. a notizia; Venir a notizia, cio in cognizione
di checchessia.

una cosa.


Il

da rie, da danze; Mettersi a ridere o a piangere. da un lugo; Venir da un luogo: Tornar da di l.


davanti; Venir davanti, Capitare o Presentarsi d'innanzi o davanti, vagliono Venire alla presenza,
al

a-o cicBo d'nn-a cosa V. A-o ciceo alla sua sede alfabetica. a-o {ceto; Venir al fatto, al punto, al quia, vagliono
Trattare
della quistione strettamente

senza al-

lontanarsi da essa.

a-o mndo; Venir a-o punto; Venir

al

mondo,
punto:

vale Nascere.

al

Semmo termine, Essere in una tale vegni a-o punto de fa btte; Siam venuti al punto di percuoterci. a-o tndem; Venir all'ergo, a conclosione, a
mezza lama.
a-o vento; Venir
colla
al

Giungere condizione:

ad

un

vento.

T.
al

mar. Accostarsi
punto
dal

direzione della nave


il

quale

che faccia colla direzione di pi acuto di prima; il che per l'ordinario dipende dall'azione del limone. aparolle; Venir a parole: Contender con parole, o patti; Venir a patti, vale Patteggiare, Pattuire,
spira
s

vento,

questa un

angolo

Far condizioni. a p; Venir a piedi o a piede: Andar co' proprj piedi e non portato da altri, a pruva; Venire o Andare alla prova, cio al
paragone. a priSnnce, a sascice; Venir
ciare a trar sassi.
a'

cospetto.

de fua; Venir fuora o fuori, vaie Uscir fuori. Venir di fuori, vale anche Venire da altro paese. de passo; Venir di passo: Venir adagio, con

moto e misura comunale. depasso arrancu; Venir di passo celere, affrettato. derr V. sopra Vegni appruvo nel I" signif. despeu V. sotto Vegni zii dS cu. de mille coi V. Cd. de tutti i coi
drito
;

Venir
filo.

difilalo,

vale Venir con prestezza,

quasi a

bete; Inslupidire: Diventare stupido, insensato. fua V. sopra Vegni a mezo. fto, giunco; Allibbire V. Fto. futta V. sotto Vegni raggia. grosso con un; Venir in grossezza con alcuno,
vale Inimicarsegli.

testa; Venir i bollori. Scaldarsi Fmnasci. in chu; Venir in cuore. Cader in mente, in pensiero; e talora Rammentarsi, Ricordarsi, Rammemorarsi. incontro; Venire o Farsi incontro: Incontrare
t il

fmmasci a
cervello V.

sassi:

Comin:

chi

viene.

Combattere co' sassi. a proposito ; Venir al bisogno o ad uopo Cadere, Occorrere opportunamente. appruvo; Venir appresso, Venir dietro, vagliono Seguitare; e talora per Succedere, Venir dopo: Doppo le vgno mi; Dopo lui vengo io. salvamento; Venir a salvamento: Arrivare
sano e salvo. a save; Venir a sapere, Aver sentore. Subodorare: Arrivar a notizia d'alcuna. cosa, d suppurazin; Venir a suppurazione. Suppurare, Far marcia V. Suppura, a faggio; Venir a taglio o in taglio V. A taggio
alla

inderr; Venir addietro, vale Tornar addietro. inderr de tutti; Venir per l'ultimo: Esser
l'ultimo a venire.

in fama, in reptazidn; Venir in fama, in reputazione: Farsi famoso, Acquistar buon nome. in lite con un; Venire a o in discordia o in
differenza con alcuno, vale Entrar in

contesa.

Aver lite o controversia con lui. in mente V. sopra Vegni in chu.


odioso. Acquistar Podio o

in odio; Venir in odio, in abbominio: Divenir la detestazione altrui.

in questin V. sopra

Vegni in

lite.

in scBximo; Venir in senno, Tornare in senno. in scena; Venire in scena: Comparire, Venire
al

sua sede alfab.


a tempo,

a tempo; Venire, Giungere, Arrivare


cio

pubblico.

opportunamente, ad ora opportuna. avanti; Venire o Farsi innanzi, Avanzarsi. bello; Venir in bellezza, Venir bello. ben; Venir bene, vale Aver buona riuscita, Riuscir bene. Andar la cosa con buon esito. Parlando d'alberi, di piante o seme, vale Allignare, Fruttificare, e dicesi Venir a bene. brutto; Imbruttire: Divenir brutto. cado; Scaldarsi il sangue, figurai, vale Cominciare a incollerirsi.

in sospetto ; Venire o Avere a sospetto alcuno:


Diffidare di
lui.

in ta testa; Saltar in

Cader
scere,

in pensiero,

capo. Venir in mente, Venir nell'animo o nella fantasia.

in te dote, in te grinte, in te in
ti

moen,

in te

figurat.

unge; Dare o Cader nelle unghie, vale Capitare nelle mani o Venire in

potere altrui. pe-i in ^t p


trare,

p; Cader

tra' piedi:

Incon-

Imbattersi con alcuno.

coce; Venir voglia: Entrar in desiderio, Bramare,

l'estro;

Venir fantasia o

in fantasia:

Cader nel-

Desiderare. co-e so
vale

l'animo, in pensiero, Entrar in desiderio.

gambe ; Venire o Tornar co' suoi piedi, Non esser condotto o portato da altri.
inter-

compascin; Venir compassione: Esser namente commosso da compassione.

/'do; Venir l'ora: Accompagnato a' pronomi Mia, Tua, Sua, ecc. s'intende II punto della morte. md; Venir male, Cader malato; e talora Mancare, Svenire,

Venir meno.

822

VEG

VE.T

magro; Dimagrare, Immagrire.


matto; Immallire: Divenlar mallo, Impazzire. nisso; Ammezzare o Ammezzire.

l' vegno giunco camme pappe da scrive ; Divent bianco come un bucato o come un panno

lavato.

Impallid,
ti

Aliibb.

om; Venir
cosa, vaie

noja, Nojarsi, Infastidirsi, Nausearsi.

Quando

gh'

andavi mi ne vegniva V. Awl.


Tanti ne
cio
ai

d capricio d'nn-a cosa; Venir il capriccio d'una Averne leggermente voglia. 5 caxo; Venir caso o il caso o per caso: Accadere, Succedere. lagrimin a-i cugg ; Imbamboiare o Imbambolar le luci, dicesi degli Occhi quando l'uomo li ricoopre con lagrime senza mandarle fuora, siccome accade per ogni minima cosa ne' bambini, che a questo modo danno segno di voler
piangere.

% $

Tanti ne ven, tanti ne van; dagna, tanti ne spende.

guanoII

Vegnimmo a noi; Veniamo


stri

a noi, ecc.

affari,

alle

cose nostre,

Vi;

lori

Jeri:

Avv.

di

tempo

indicante

giorno

preceduto immediatamente a quello in cui siamo. matlinn-a, Vei seja, Vei nutle ; ler mattina,
ler notte:

ler sera,

La mattina,
teli,

la sera, la

notte


t>

6 sccimmasso a bcca; Venir la schiuma alla bocca, vale Adirarsi grandemente. 5 so go ; Venire o Toccar la volta, dicosi

V^a
di

di jeri.
s.
f.

Vela: Unione di

chiamati Ferzi,

che, cuciti insieme, formano una gran superfcie


tela
si

estesa e proporzionata al

bastimento,

la

Quando

nelle operazioni

alternative, cio che

si

quale

spiega e

si

presenta all'impulso del vento


la

hanno da fare detcrminatamente or da uno or da un altro, si aspetta a lui a operare. pe caxo V. sopra Vegn 5 caxo. pe-e moen; Venir fra mano o per le mani: Dare o Capitar nelle mani. raggia; Venire slizza. Incollerirsi, Adirarsi.
ricco; Arricchire, Inricchire, Irricchire. rsso; Arrossire, dicesi di Chi per vergogna o per altro si mostra pi rosso dell'usato nel volto.
sciit;

por
dal

ispingere

innanzi
le

nave a traverso

del

fluido.

Diverse sono
taglio e

specie delle vele distinte


e dalla

loro

figura

maniera e dal

luogo dove sono situale. Divdonsi generalm. in

due

classi,

cio in Vele quadre e in Vele trian-

Venir su: Propriam. Salir sopra. Parlando di persona, Crescere; detto

delle

Diconsi Vele quadre Quelle che hanno quattro lati, e Vele latine Quelle che ne hanno tre. Le vele quadre si distinguono dal nome doli' albero o pennone a cui appartengono, onde diccsi Vela di maestra, di trinchetto, di gabbia, di mezzana, di parrochello, ecc.; nomi
golari
latine.
i

piante e d'altre cose, Crescere, Allignare. sci a stento; Venire a stento, Stentare venir
su, Imbozzacchire,

delle

vele triangolari sono presi

dal luogo par-

ticolare

ove
si

si

usano, e siccome non hanno anla

Non

attecchire,
degli

Non

crescere,

tenne fuorch
tese,

mezzana o randa, su

cui siano

proprio delle

piante e

animali.

Parlando

delle frulla, Incartozolire,

Intristire.

secco V. sopra Vcgni magro. stto i unge; Cader fra stto


in

le

unghie: Venir

superbo; nn-a spssa; Venir un Uscir un puzzo. un sccitippon de rie, de danze; Venir uno scroscio o uno scoppio vegio; Invecchiare, Divenir vecchio. Cader vecchie. regio avanti tempo; Invecchiare prima tempo. vento; Venir vento: vento. vuggia V. sopra Vegni eoa. via; Venir luogo dov'
Insuperbire.
lezzo,
di risa
di

potere, Cader fra

le

mani.

stendono lungo gli slraglj, cos si chiamano generalm. col nome di Vele di straglio. de mcistra; Vela di maestra V. Meistra. de mezzann- a ; Vela di mezzana V. Mezzann-a. in relinga; Vela in ralinga: Vela d sposta a modo che il suo pennone coincida per la direzione col letto del vento, eia sua ralinga si
presenti direttamente
al

ma

vento.
le

pianto.

Ammaina

e veje

Ammainar

vele V.

Am-

fra

le

maina. Ando, a veje gnfie; Andar


vele piene o a tutta vela
ecc. che va
di
,

a vele
dicesi

gonfie o a
d'

del

metaf.

una

persona, d'un'impresa, d'una compagnia di traffico,

Soffiare

il

sempre

di

bene

in

meglio,

crescendo

credito e di

prosperit.

via:

Dipartirsi
il

dal

altri

era; e talora Continuare

cammino.

zveno; Ringiovanire
giovane.

Ringiovenire: Ritornar

Csd nn-a veja; Cazzare una vela V. Casa. Daghe de veje; Svignare, Battersela, Fuggire. Modo figuralo.

vlta a

nn-a veja; Stringere una vela,

z; Venir gi V. sopra Vcgni dabbasso. z d cu; Venir a mal termine V. Cu. zi l'cegua a massetle, a scgge V. ^gua.
Aspeta che vgno;
drai.

vale Avvo'gerla'per non farne uso.


g

Alle calende greche

mi ve-

Modo

ironico.

S Ave da vegni; Esser a venire, Esser futuro. ^ A vcitce a ven sempre a galla V. Veitw.. %

se a veja; Essere alla vela, si dice Quando nave ha fatto vela ed in potere del vento. di vele V. Fa. S Fa farsa de veje; Far forza g Imbroggid nn-a veja; Innbrogliare una vela V. Imbroggid. Infoi nn-a veja V. questa locuz. alla sua sede
la

Bezugna piggid mondo cmm'5 ven; Bisogna pigliar il mondo come viene, cio Bisogna acconciar l'animo via via alle mutazioni che

alfabetica.

g Intesta
cire

avvengono senza darsene gran briga. Fa vegni; Far venire: Operar che venga, Far recare; ed anche Chiamare a s. vegni 5 (cete a-c zengge V. Lcele. % Fase vegni gscio V. Cscio.
S M

nn-a veja; Addoppiare una vela: Cuad una vela delle strisce di tela a traverso, perch la medesima duri di pi. g Isa nn-a veja; Issare una vela V. Isd nel
2" significato.

vegni 5 ptlin a-i tiggi V. uggio. % L' mgio vegni rsei che ncigri V. Miigio.

Lascid scazzc nn-a veja; Lasciare o Mollare una vela, vale Spiegarla al vento. Mette. g Mtlise d veja; Mettersi a o alla vela V. Std nn-a veja; Murare una vela: Tirare e S
g

VBt
fermare dalla parie della proa o del davanti della nave la bugna o angolo di sopravvento della vela, per disporla in modo che la sua saperficie interiore sia colpita dal vento quando obbligata alla rotta. S
coprirsi
il

VEN

823

volto o per ornamento della persona;


delicatissimi

e serve anche per coprire oggetti

veja a porta o a porla ben ; Uoa vela Una vela porla bene, dicesi Quando essa spiegata al vento e presenta la sua supcrflcie
porta
all'impulso del vento
cui
la

Unn-a

per salvarli dalla polvere e dalle mosche. n Velo, per Queirbbigliamenlo fallo di tuli, liscio ed anche a opera, che usano portare in capo le ragazze nel tempo della lor prima comunione. " per Quella copertura della testa falla di tela

che porlan
I

secondo

la

direzione, in


la

in

'osta

le

religiose.

tengono il pennone e le sue manovre. S Zugo de vtje; Giuoco di vele, Velatura: Tulio il velame necessario pel corredo d'una nave.

"Vc

s.

f.

p!;:r.

Staffe.

T. de'

magnani. Grosse

spranghe

di

ferro,

che

rinforzare e tener collcgale


delle travi.

servono a sostenere, insieme le testate


dei
nostri

nasconde a noi conoscenza d'una cosa; ed anche Apparenza ingannevole. Colore specioso, ecc. dd ealice; Velo o Coperlojo del calice: Quel panno di seta o d'altro, fatto per lo pii della stoffa medesima della pianeta, con che si cuopre
Figurai,
il

per Tutto ci che

calice.

"Veitse
delti

s.

f.

Verit:

La conformit

d cappello de scigne; Balza : Quel velo bianco, verde o cilestro, il quale, legalo con due nastrini
alla

coi
di
Il

nostri

sentimenti e coi nostri pensieri,


esse sono senz'al-

fascia del

cappello, tenuto allargato

conlr.
n

Falsila; altrim. Vero.

sulla Intto

tesa

e ricade sul

davanti ovv.
si

si

raccoglie

Verit:
dire
la

dire le cose quali


:

da un iato o anche

rialza affatto rovescian-

cuna alterazione
verit.

Zo

de di a vcitae; Giuro di
il

dolo sul cappello slesso. S Fabbricante da velli;


fabbrica e

A
A

di a vcitce;
veitce

dir vero o

vero. Veramente.
verit sia

vende

veli

a ven sempre a galla; La


a galla

V. A galla. S Di a veitce; Dir la verit o il vero: Parlar secondo verit e senza mentire. 3 se a bocca da veitce ; Esser la bocca della

sempre

S Sentise Velarsi

camme un
gli

Velellajo: Artefice che ed altre simili manifatture. vello davanti a-i uggi ;
la

occhi: Jlancar altrui

vista o per

deliquio o per morte vicina.

Ti un vello in
con velo, ne parlar
figurai.
pili.

cimma a nn-a
Esser

cosa; Coprir
detto.

come non

Non

verit, dicesi

d'Uomo
mia
fede,

sincero e veritiero.
verit, In

S In vcitce. In vice veitce; In


verit,

Sulla

Per

la

fede mia. Per

buona mia
verit

Vello

fede, Aff: Sorta di giuramento.

S Save a veitce d'nn-a d'una cosa, vale Saper

cosa; Saper
la

la

cosa com'.

drappo di seta s. m. Velluto: Ricco che da una parie saldo e serrato, dall'altra ha un pelo spesso, corlo e morbidissimo. Vi sono velluti da quattro, da tre peli, da due e da uno e mezzo; i primi- sono pi forti e ben
gli

S Tutte e veitce n sta ben a dile; Ogni vero non ben detto. Dettalo prov. che vale Talvolta

gnernili,

altri

scemano via

via.

risso; Velluto riccio: Velluto col pelo lungo.

giova tacere

la

verit.
:

Vela
n

Propriam. Coprir con velo. Velare, per simil. Coprire, Nascondere, Celare,
V.
a.

Velare

A p un velliio; Pare un velluto, morbida come un velluto, dicesi di Cosa morbidissima.


Zgd
in sci vello
si
;

Ballar sul velluto,

si

dice
di

Occultare,

Presso i Pittori Coprire con colore liquido poco corpo altro colore gi asciano, affinch dalle due tinte ne esca una terza trasparente, che non potrebbesi ottenere dipingendo alla prima
di

Ammantare,

Quando

Velltin Velltin
nella

guoca co' danari vinti. s. m. Velluto di cotone

Drappo

e di

pieno corpo.
s.

cotone col pelo ad imitazione del velluto di seta. " Vellutino: Piccolo nastro di velluto. s. m. Fior da morto o di morto. Puzzola, Fiore indiano, ecc. V. Sci da morto

Velacoi
Velata.
gendo con

m.
si
f.

pi.

Velacci.

T.

mar. Vele
Il

tra-

voce Sci.
add. Vellutato: Tessuto a foggia d
superficie

pezoidee che
s.

alzano sopra delle gabbie.


Velatura. T. piti.
velare tin-

Velltu.
velluto,

Che ha

come

il

velluto,

acquidosa e lunga. Velatura, presso i Naturai. Leggiera apposizione d'una sostanza sovr' altra sostanza in modo da
tinta

Vellutato, in Botan. parlandosi di foglie o simili,


dicesi

Velocita
dit,

meglio Tomentoso. Velocit: Moto rapido. Rapis. f.


Rattezza, Prestezza.
s.
f.

lasciar

trasparire quella che serve di

base.

Celeril,

Vele
di
altri

s.

m. Velajo; Operajo che


le

fa la

professione
si

Venali tee

Venalit: Vile interesse.

confezionar vele. confezionano le vele,


oggetti
di
tela

Veleria, Officina ove


tende,
le

Venardi

bandiere ed

per uso delle navi.

"Vele

add. Veliere: Aggiunto di Bastimento che


alla n.

marcia bene

vela.

m. Venerd: Sesto giorno della settimana a contar dalla domenica, che dagli Ecclesiastici dello Feria sesta; dicesi anche Venard, ma idiotismo fior. santo; Venerd santo o Parasceve: Quello des.

Velezza,

v.

Veleggiare, Velifcare: Andare

stinalo a celebrar la

memoria

della passione e

a vela, Navigare a vela.

Veln. (Pappe a) V. Pappe. Velinn-a, (Carta) V. Carta.

Velletta
seta,
di

s.

f.

Veletta.

Voce

color nero,
le

fallo al

dell'uso. Velo di tmbolo, che usano

morte di N. S. G. C. S Chi rie de venard, danze indomenegaY. danze. S Unn-a cosa de venarJ a n da irei d; Allegrezza di pan caldo (cio di poca durata).
Dettalo prov. nato dall'ubba

comune

moltis-

portare in capo

donne.
di
di

Vello
lissimo

s.

m. Velo: Pezzo
fl

tela,
seta

per lo
cruda,

pi

quadrangolare, fallo di
e
trasparente,

sotti-

sime persone, che sia il venerd giorno infausto, e che perci ogni cosa, ancorch semplice, che s'imprenda a fare, debba tornar vana e pregiodiciale.

usalo

dalle

donne

per

824

VEN
v.
a.

YEN
Vendita, Esito, Spaccio; e dicesi delle mercanze e sim.

Vende

qualonqae, trasferendone prezzo convenuto.

Vendere: Alienare da s una cosa il dominio in altrui per

forssa;
senza
il

Vendila

giudiziale

forzala,

dicesi

patto; Vendere a buon mercato, a buon prezzo, per poco prezzo rispetto alla giusta valuta. a dettaglio V. sotto Vende a meno. a dince contanti; Vendere a danari contanti, cio col danaro alla mano. all'incanto V. sotto Vende a pbblica subasta. all'ingrosso; Vendere all'ingrosso o in di grosso in digrosso o indigrosso, cio in gran quantit; opposto di Vendere a minuto. a meno; Vendere a minuto V. A meno.

boti

Quella dei beni d'un debitore fatta in giudizio


voler suo, ad istanza del creditore.

Ave da vndia ; Aver buona vendita, vale Vendere con facilit e riputazione. S D in vndia; Dare in vendita, vale Vendere. Mette in vndia; Porre in vendita, vale Farsi

a vendere.

Vendicse
Far bandiera
l'affronto,
di

n.

p.

Vendicarsi: Far vendetta,


torlo,

Pigliar vendetta, Ricattarsi del


ricatto:

dell'offesa.

Non

lasciar

impunito

a parmi

Vendere a ritaglio, e si suol dire di tessuti V. A meno. a peizo, a mexa, ecc.; Vendere a peso, a misura e sim., vale Vendere a un tanto per
;

l'ingiuria ricevuta.

Voeise vendica;
a suo

Aver

la

coda taccata di

mal

pelo: Ricordarsi dell'ingiuria ricevuta e volere

misura o sim. peso a peizo d'u; Vendere a peso d'oro: propriam. Prendere tanto peso d'oro quanto il peso della cosa venduta; e figurat. Vendere a carissimo prezzo. pbblica subasta; Vendere all'asta o sotto

Vendit
Colui
il

tempo vendicarsene. s. m. Venditore, femm. Venditrice


Colei che vende.
s.

Vendivin
vino
al

m. Vinatliere: Colui che rivende

minuto.

Venera
vuto
alle

r asta, Vendere alla tromba vagliono Vendere con autorit pubblica per concedere al -maggior
,

v. a. Venerare: Onorare con riverente osservanza, Riconoscere con venerazione, con

ossequio. Usar riverenza.

offerente.

"Venerazion
Vendere
riceverne
a respiro,
il

s.

f.

Venerazione: Rispetto do-

resp'io;

Vendere

pe' tempi,
di

cio per

prezzo

con dilazione
la

e per eslens. a certe persone degne per senno, per virt o per et, di

cose sante

tempo determinalo. a rotta de collo; Andar via


dicesi

riverenza.

roba a ruba,

Venin

merci tostamente o a gran concorso di compratori. eoo ; Vender caro, cio a gran o ad allo prezzo. con perdio; Vender con iscapito. in crensa; Vender a credito V. Crensa.
Spacciar
le

dello

Venn-a
le
it

pe sette o pe disette; Vendere a prezzo rotto a prezzacelo o a mercato disfatto, vale Ven-

s. m. Slizza, Rabbia, Veleno, Malignit: Odio rabbioso. In ta ea ghe sta 5 venin V. Ca. Nome generico di Talli s. f. Vena: i vasi canali che riconducono il sangue dalle arterie al cuure; ed hanno varj nomi secondo l'ufficio loro secondo le parli del corpo per

quali

passano,
similit.

dere a vilissimo prezzo. un gatto in t'n sacco V. Gatto. S Aveine da vende; Averne- in buon dato, cio

Vena, per

Nascenza spontanea

di

checle

chessia; e dicesi particolarm. di Quelle cose,


quali, per occulta

Averne soprabbondantemente. S Avei de raxoin da vende; Aver ragioni da vendere: Aver ragioni soprabbondanli. S Chi co se ten, co se vende V. Co. % Chi fa crensa e vende assw ecc. V. Crensa.

generazione derivandosi, per lo pi vengono meno, onde Vena dicesi Quella sorgente d'acqua che scorre pei meati della terra;
e

Vena similmente Quella nascenza


che
si

di

metalli

e pietre
terra,

trova

dentro

le

viscere della
filo

Vena

nella pietra dicesi


si

Quel

d'altra
nel la-

Rba da vende ; "Robai da vendersi o vendereccia: Roba che si vende o in vendita. S Vndila a un; Vendere altrui una cosa, vale
S
Dargliela a credere.

pietra che vi
pislazzuli

trova mescolata,

come

serena
tt

pe-o mceximo prexo ; Venderla come s' comprata, cio Riferirla quale a noi stata detta. 8 Vendise n. p. Vendersi; ed usasi anche figurai, parlando di persona.
s. f. Vendemmia Il tempo e L'atto vendemmiare e La raccolta stessa delle uve. M Vendemmia, figurai, dicesi anche del Guadagno
:

si

pietra le vene di color d' oro , nella vene di marmo bianco e sim. Melaf. per Copia, Fecondit, Abbondanza: Gh' vegno z nn-a venn-a de versci ; Gli
le

Il

Vend.eg'uai
del

d'animo, Umore, Talento, Estro: Anchu no s5n in venn-a; Oggi non sono di umore, Non mi sento in estro. Arvi a venn-a; Toccare la vena , vale Cavar
per Disposizione sangue.

aperse una vena

di

versi.

che altri fa alle spalle d'alcuno profittando della sua dabbenaggine o di qualche allra buona oc-

3 Streppdse

nn-a vendegna; E' vendemmia. % Rompi 5 cavagno in te vendegne V. Cavagno. 'Veudeg-ua. v. a. Vendemmiare : Cor l' uva
casione:
si

se g' ha fccto

vi

fece una

Ventasso
Ventila
all'aria.
it

dalla vite per fare

il

vino.

Sciod a venn-a; Sventar la vena, vale lo stesso. nn-a venn-a in pto; Rompersi una vena in petto, indica la rottura di essa vena dentro alla cavit del torace con ispandimenlo perci di sangue e presentissimo rischio di morte. Ventsso. s. ni. Ventaccio V. v. a. Ventilare: Spiegare al vento o
Sventolare,
Ventilare, in Marin.

Vndia

Vendemmiare, figurai, per Saccheggiare, Distruggere e sim.: A gragnua a l'ha vendegnti tutto; La grandine vendemmi ogni cosa.
s. f.

parli interne d'una nave,

Vendila, Vendizione, Vendimento:


si

rente artificiale di niche di tela


di

Contratto, per cui

d e cede la propriet una cosa mediante una somma convenuta.

di

Rinnovar I' aria delle producendovi una corvento mediante tubi o mametallo, o con apposite macvale

chine, dette perci Venlilalori.

VEN

VEN

8^
tra
le

Figaral.vale Esaminare, Considerare, Discntere.


s.

da

scotte dgge;

Vento
le

due

scolte,

si

Ventilato
venlo:
nei

Nome

m. Venlilatorc, Ventiera, Pigiache danno a Certe aperture fatte


delle chiese,

dice

Quando ambedue
sotto

scotte delle vele basse

sono cazzate.

mori

delie case,

degli spedali,

da tersaiu V.

Vento (orsu.

dei teatri, delle carceri, ecc., le quali servono


a rinnovarvi l'aria, n

daianti; Vento davanti, dicesi in Marin. Qianii


il vento batte nella superficie anteriore delle vele, de bdenn-a; Vento di bolina, si dice Quando per ricevere l'impulso del vento che d verso prua si stendono di pi le vele con le boline. de ma; Vento dal largo: Quello che viene dal

Ventilatore, in Marin. chiamasi


col

Una macchina,

artificiale di

Ventilaziu
Rinnovamento

produce una corrente vento per rinnovar l'aria nelle parti interne d'una nave. s.f. Ventilazione, Ventilamento:
della quale si
dell'aria.
p.

mezzo

mare verso la terra; dicesi anche Vento di sotto. de prua; Vento contrario: Quello che si oppone
alla

Ventilu.

pass.

Ventilato

V.

Ventila ne'

rotta

che dee fare

il

bastimento,

suoi varj significali, w Ventilato, in forza d'add. dicesi di


spira facilmente
il

un

angolo

minore
la

di

sei

rombi

aperto

che fa Verso

Luogo dove
per re-

prua, con

direzione della chiglia.

vento e circola
esiivi.

l'aria

frigerio de' caldi

Giomd
in

ventila; Giorno venteggato, cio Giorno


spira vento leggermente.

cui

de tcera; Vento di terra: Vento che spira dalle coste verso il mare; dicesi anche Vento di sopra. forsu; Vento forzato. T. mar. Quello che per soverchia violenza non permette di navigare ed
obbliga a mettersi alla cappa.

"Ventix^ix
tolino.

Vento

s. m. Venticello, Venterello, VenDim. di Vento: Vento piacevole. s. m. Vento: Aere dibattuto e mosso da un luogo all'altro con maggiore o minore impeto

fresco; Vento fresco: Vento moderato che permette di spiegare tutte le vele senza pericolo.
in faccia; Vento In faccia,
si

dice

Quando

il

e per Io pi con direzione determinata.


principali

venti

vento colpisce direttamente


della vela, cio
alla

la

superficie esteriore

sono

seguenti: Vento
di

di

levante,

quella superficie

che rivolta

Vento di ponente, Vento

mezzogiorno, Vento di tramontana, lo Scirocco V. Scioco, il Greco V. Greg, il Libeccio V. Lebeccio, il Maestro V. Meistrd. 11 vento poi piglia in Marin. varie denominazioni relativamente alla sna forza e alla
sua direzione rispetto a quella della nave,
si

prua.

in
si

dice

poppa; Vento in poppa, Vento a fil di ruota, Quando la direzione del vento coincide

come

vedr in seguito. Vento, figurai, usasi per Vanit, Superbia, Orgol' pin de vento; pieno di tento. glio: "il In modo basso e del gergo dicesi per Danari: Ne ven d5 vento? Danari ne vengono? l' mmo chi ha d vento; nomo danaroso, ricco, che ha denari, n Venti (al plur.) diconsi Quelle funi colle quali si legano le cime degli stili che si rizzano per

colla direzione della chiglia.

in

sccimma

d'cegua; Vento sull'acqua: Brezza

moderata e costante. mollo; Vento debole, Vento molle, dicesi in Marin. al Vento di poca velocit. servin V. Ventoservin. s/t/Tcuid; Vento sferratore: Vento impetuosissimo che strappa le vele o che fa arare le ncore
delle navi.

Andd
Andd

co vento in poppa V. sotto Ave S vento

in pppa.

pe-i so venti; Andare


il

alla

sua via, Se-

servizio degli edifizj, e


parli in pi luoghi
stili

poi

si

legano da

pi

guitare

suo cammino.

slien

piegarsi

ben tirate ad effetto che essi ben fitti in terra diritli e non possano da alcuna parte ; e dicesi anche di
ufficio,

S Avc vantaggio d ve7ito; Aver il vantaggio del vento, si dice di Quel naviglio che al

Quelle funi destinate all'istesso


lansi a qualunque cosa sia
in

che adat-

ti

aria

e possa es-

sere abbattuta dal vento.


fi de radda V. sotto Vento in pppa. a lasco; Vento a mezza nave, Vento di

tra-

sopravvento d'un altro. vento in pppa; Aver il vento in poppa, vale Navigare con vento favorevole; e figurat. Essere in fortuna, Aver le congiunture propizie. S Ballon da vento V. Ballon. ^ Caccia e parolle a-o vento; Gettare o Scagliare

verso. T.
sinistra.

mar. Quello,

la

cui

direzione per^

le

parole

al

vento, vale Parlare invano.

pendicolare a quella della nave, a destra od a

3 Chi

a-o giardin; V^ento

di quartiere, dicesi in

Marin.

Quando

colpisce

la

nave nell'anca
a

Ira

la

poppa

spa contro vento sespa addossoW. Spd, Descazze stto vento; Cadere sotto vento. T. mar. Un bastimento cade sotto vento d'un punto qualsivoglia, quando, dopo d'essere stato pi
vicino all'origine del vento,
si

e la costa maestra.

trova essere pi

a rffeghe; Vento
cui

raffiche,
forti.

dicesi Quello, le

a traversata V. sopra Vento bn; Buon vento: Vento

buffate

sono molto

lasco.

favorevole, cio Quello

che ha una forza e velocit temperala e spira da ogni punto del semicerchio dell'orizzonto posteriore alla nave, il cui diametro ad angoli retti con la direzione delia chiglia. chi raffeghezza; \ ento ineguale, Vento a bufiS: Vento che incalza, poi s'accheta e di nuovo
incalza.

punto dato e quindi sotto vento di esso. Ci avviene per la deriva e per le correnti, e talora per difetto di governo. S se stto vento; Essere sotto vento. T. mar. Avere il vento in disfavore o a svantaggio. S Fd vento o d vento; Ventare, Venteggiare, Fare o Tirar vento, vagliono Spirare o Soffiare il vento; e talora Muovere l'aria. Ventilare,
distante
rispetto al

Sventolare.
S

d'cegua; Venlipiovolo Vento che fa piovere. lUi-o largo V. sotto Vento de ma.
:

Fria de vento; Traversia: Furia di vento che in mare traversa il corso del bastimento. Gidse a tutti i venti; Volgersi ad ogni vento,
dicesi proverb. del

Non

avere slabilit o fermezza.

826

YEN
ili

VEO
vciili.

Gruppo de venti; Nodo o Gruppo

parie pi aguzza uno dei


fa

numeri o
giuocatori,

figure dipinte,
il

vento; Guadagnare il vento. T. mar. Quando un bastimento per la sua velocit, per le sue manovre ben combinate, giunge a met-

Gugnd

che vinca quello

fra

cui

numero

figura segnala superiore a quello degli altri.


In varj luoghi d'Italia chiamasi Rotella o RotcIIiina.
Il

sopravvento d'un altro, si dice Che ha guadagnato il vento sopra di questo. S Inscidse a san de vento; Gonfiarsi a vento, figur. vale Diventar vanaglorioso, Insuperbirsi,
tersi
al

Figurai, dicesi
tabile
di

d'Uomo

instabile,

leggiero,

volont e di parere per ogni ragione V. Band'la nel 2" signif.

muminima

Vanagloriarsi.
S / venti favoriscian; I venti favoriscono, dicesi in Marin. Quando spirano a seconda della. na-

vigazione.

de pappe; Mulinello: Quel trastullo da ragazzi, formalo d'una canna, in cima della quale sono imperniate due ali di carta a foggia di quelle dei mulini a venlo, e portandosi incontro ai vento acquista un velocissimo molo e gira indefessamente.

8 [ venti
dicesi

(jlan a prua; I venti girano a prua, Quando vanno divenendo contrarj alla

navigazione por nuova direzione del loro spirare. % Lascia and, Vwgua in z e 5 vento in sciii; Lasciare andar l'acqua alla china V. Mgua. % Levse vento; Levar vento, vale Cominciare
a soffiare.

Vntola
nel

d martin; Volano V. Marlin. s. f. Ventola, Paralume. V. Bandcrolla


3 significato.
s.
f.

Ventsa
vetro che
si la

Ventosa, Coppetta:

Vasello di

applica alla pelle, ponendovi dentro

una materia che sta bruciando, perch diminuendo

S Mettise vento; Mettersi vento, vale Cominciare a tirar vento. % JUin

a vento; Molino

vento o da vento V. Alain.


al

pressione dell'aria interna ne attira il sangue. Ventse taggice; Coppette a taglio o scarificate, diconsi Quando la carne per mezzo loro alzata,
poscia
si

S Parla a-o vento; Cianciare Caccia e parolle a-o vento.

vento V. sopra

trincia da' Cerusici


s.
f.

per cavar sangue.


cule con

Ventoservin
rossore fugace
al
s.

Risipola: Infiammazione

3 Pascise de vento; Pascersi d'aria, di vento, di rugiada, d'odore, vale Intrattenersi in cose vane,

superficiale e parziale della


latto.
f.

dolore e

Appagarsi dell'apparenza senza curarsi della sostanza.

Ventxitse
dalla

Ventosit: Emissione di gas

bocca o dall'ano. Indisposizione cagionata

vmto; Prendere il. vento. T. mar. Navigare a tal vento. Attendere il tal vento. n 6 vento davanti; Prendere o Pigliare il vento davanti. T. mar. quando controvoglia il bastimento prende questa posizione, e la vela va a collo dell'albero. S Piti de vento; Pien di vento, figur. Gonfio di se slesso, Borioso, Altero, Vano. S R/fega de vento V. Rffega. ^ Resta c'nn-a magna de vento; Avere o Trovarsi le mani piene di vento, vale Trovarsi
g Piggid

da materia indigesta che si genera nel corpo degli animali; altrim. Flato, Flatulenza, Flatuosit.

Ventra-g-g-i
del

s.

m.

pi.

Interiori,

Interiora e
allrim.

Interiore: Tutto ci che rinchiuso nella cavit

petto e del

ventre

degli

animali;

Entragna, Frattaglie, Visceri.

Ventra.
addoppialo,
canti

s.

f.

Ventriera

Larga cintura di cuojo


i

la

quale usano specialmente

mer-

Ventresca

ingannalo nella speranza. S Sciusci Svento; Soffiar vento, vale Tirar venlo. S Sta a-o vento; Star sul tirato, sull'intesa, sulle
volte, ecc.

Venta
in

da bestiame ad uso di portar danaro. Adopranla anche cacciatori, per tenervi la munizione. Taglio di venire s. f. Ventresca di bestie da macello. d tnno; Sorra: Salume fallo della pancia del tonno.
i
:

s. f.

Ventura, Sorte, Fortuna; e pigliasi


alla

\. Sta.

$ Taggi Svento; Tagliar il vento. T. mar. Dicesi di Nave che abbia il sopravvento, e che pas-

buona e in mala parte, g Andd a venta; Andare o Mettersi Abbandonarsi alia fortuna.
e

ventura:
sclir^rzev.

sando a vele spiegate vicino ad altra nave glielo impedisca.


Tid di csci a-o vento; Dare, Tirare o Trarre de' calci al vento o al rovajo, metaf. vale Essere impiccato.
S
Il

sci Ventila;

Il

vento
:

Espressione

Ventsso

Tid vento o dS vento V. sopra Fd vento. un vento chi taggu a faccia; Tirar un vento che mozza il fiato o il respiro, che morde, che

Vo

comunissima fra noi Quando sciusci sci Venta; Quando soffia il venlo. s. m. Ventaccio. Peggior. di Vento: Vento cattivo, spiacevole, ingrato. Veitce. s. m. Vero, Verit V.

Di

5 v'o; Dire

il

vero o
il

la

verit.

Salvo 5

vo; Salvo

vero, dicesi
si

Quando
che

nel
il

taglia

il

viso.

raccontare

checchessia

pu

dubitare

Vegni d5 vento; Venir vento, vale Soffiar il venlo. Far vento. S Venti da cavessa; Cavezzine: Le redini della
S

Vo
Il

fallo

possa slare altramente.

add. Vero, dicesi di Cosa quando non pu andar dubbio sull'esistenza o qualit di essa, Il

cavezza.
Il

tangoin; Venti de' tangoni. T. mar. Cavi che servono a trattenere tangoni verso prora o verso poppa; per uniformit di nomendi
i

clatura sarebbe meglio chiamarli Bracci.

Veiit'cla,
Un'asse di

s.

f.

Girello: Sorla di

giuoco, ed
alla

fittizio o adulterato. vo erede 5 l'a so fra; Vero, per Legittimo: Il vero erede era suo fratello. % L' ben vo che.... bens vero che.... Egli vero che.... L' ci che vo; ver pi che Verona (Bel-

non

figura

rotonda,

intorno

cui
al fa

LiNcioNi Sonetto
S L'

fra

quei del Burchiello).

superficie sono dipinti

varj numeri e figure;

centro di essa
lancia,

fissato

un perno su cui
falla

si

girare un'asta di ferro


la

modo

di

piccola

vo; egli vero, l-.gli vero. sn chi o cmme ho da mot ; S L' vo cmme Egli vero come la morie o come vero Dio,
cio Egli pi che vero,

quale poi fermandosi e segnando dalla

verissimo.

VER

VER
Verderame: Quella
"

827

Verdlerammo
gruma verde che
si

s.

m.

genera nel rame per l'azione dell'aria o d'altre sostanze contenenti ossigeno; e si fa anche artificialmente immergendo lamine
di

Nel n'im. del pi talora si prende per Le mostrava e verghugne; vergognose: E' mostrava le vergogne, Oib Aib Interjez. g Verghugna ! Vergogna
parti
! ! !

rame

nell'aceto o nella feccia del vino. Dai

di

sprezzo.
l'

Verdexin

Chimici detto Ossido di rame. se fso camme 6 verderammo ; Esser pi doppio d'una cipolla, dicesi dTomo non sincero, n leale. add. Verdiccio, Verdigno, Verdognolo, Vcrderognolo, Verdastro: Alqnanlo verde. Che ha del verde o Che tende al verde.
s. f. Quattro. T. de' girne. Nel giuoco del Tresette chiamasi con tal nome Quella carta, di qualunque seme ella sia, in cui son

vergogna,

nn-a marsa verghugna ; una marcia una vergognacela, vale un gran

disonore, un

sommo

vituperio.

Verdinn-a
notati

Avei verghugna; Sentir vergogna, vale Vergognarsi; e talora Aver rossore, peritanza, Peritarsi. S Fd verghugna; Far vergogna, Tornar a vergogna: Far disonore. Portare scorno. in verghugna nn-a pcrS Fa resta o Mette s6nn-a; Dare o Far vergogna ad uno, vagliono
Svergognarlo, Apportargli disonore ; e pi comunem. Farlo arrossire per lo pi collo scoprire col rimproverargli i suoi difetti, che in tal

quattro segni.

D ad

intende de

verdinn-e; Dar

bubbole o

VerdLn
becco

panzane o finocchi, Ficcar carote: Dar ad intendere quello che non vero. S Striscise nn-a verdinn-a ; Dare una strisciata, un'arcata, un tiro, metaf. e nell'uso vale Procurar con arte e con scaltrite parole di cavar dalle mani d'una persona danari od altro. s. m. Verdone, Verdello, Calenzuolo. T. ornit. Fringilla chloris. Uccello del genere
de' Fringuelli
e

Verg-ine
n

raso dicesi anche Invergognare uno. Far un frego ad uno, Smaccarlo. Vegni rosso d veighugna; Fare il viso rosso, Esser pieno di rossore. add. Vergine: Immacolato, Incontaminato, Intatto,

Vergine, dicesi

di

famiglia de' Becchigrossi.


tutte
il

Ha

il

grigio-cenerino;
il

le

penne

di

color

S Csinn-a, Ceja, Crja, Buio.


S

Qualunque cosa non adoperala. uio vergine V. Csinn-a

verde-olivastro;
{negli adulti):
il

petto e

fianco senza macchie

pileo

olivastro; le
di sul

remiganti,
le

le

se vergine d'nn-a cosa; Esser vergine o Aver mani vergini d'alcuna cosa, vale Non avervi

marginate

esterne, gialle alla

esternamente base
i

giallo;

timoniere

coda
nelle
lo

forcuta;

piedi

margine esterno; la grigio-carnicini. Annida


Il

avuto parte. ranno che S Lesc'ia vergine; Ranno vergine: Quel non fu fatto bollire V. Lescta.

nostre montagne.

suo nido,
stecchi

posto

per
in-

Verg-inits
lit e

s.

f.

Verginit e Virginit: Qua-

pi sulla cima degli alberi, fatto grossoladi

Stalo di vergine; Purit, Innocenza, Onest.


s.

namente; all'esterno ternamente di lana

intessuti,

"Verginon
Verifica
Certificare.
II

m.
n.

Scpolo,

Zitello.

Voce

di

e di

penne. Di passaggio

scherzo: Colui che

mena
p.

vita

celibe.

d settembre ed aprile.

Verdn.
T.
itliol.

Verg-og-nse
la

Vergognarsi:

Prender

m. Verdone, Glauco, Cane carcaria. Squalus gtaucus. Pesce grossissimo


s.

vergogna, Pigliar onta, Arrossire, Adontarsi. Dimostrar vero. v. a. Verificare:


Verificare, per Paragonare: Confrontare scritture
simili.

del genere Squalo, che ha

parte superiore del


la

corpo

di

colore azzurro-verdiccio,
;
i

parte in-

feriore bianca

suoi denti sono triangolari, alS

lungati ed aguzzi. Diviene ordinariamente lungo

cinque metri, e sorpassa nel poso

venti rubbi.

audace

e pericolosissimo, perch
alle

il

suo colore,
del mare,

Verificato

somigliantissimo

tinte dell'acque

Vcrificse n. p. Verificarsi, Attuarsi, Effettuarsi, Avverarsi. s. m. Verificatore : Colui che verifica, Che preposto a verificare o riscontrare
conti, scritture,
pesi,
s.

impedisce che
le

si

dislingua da lungi. Abita tutte

mercanzie o
f.

allro.

latitudini,

dalle isole dell'Ascensione sino ai

Verificazin
memo:
Il
Il

Verificazione, Verifica-

mari polari.

verificare.

"Verdons.

m. Susina catalana: Specie


la

di susina

Verificazione, nell'uso per Collazione, Confronto,

che ha verde

polpa e pi ancora
:

la

buccia.

Riscontro, Riprova.

Verd-n

Verda
^

Color verde pieno, pi propriam. Che tende al verde.


s.
f.

add. Verdone

ma

Veriscimo add.
Usato noutr.
cosa verissima.

alla lai. vale

Verissimo Superi, di Vero. Ci verissimo. Questa


:

Ortaggi, Ortaglie, Erbaggi: Ogni


ai

sorta di produzione ortiva che serve

camangi.ire.
:

Vergra-dda

Verletto
di

s.

f.

Frusta, Flagellazione

Il

per-

cuotere con verghe o bacchette. D a vergadda; Bacchettare, T. milit. Punire un soldato col farlo andare tra due file di sol-

Verme
ticolato
distinte,

armati di bacchetto, colle quali lo percuotono mentr'egli passa; locch dicesi Passar per
dati
le bacchette.

m. Barletlo. T. de' legnaj. Slram. forma di lettera L, del quale fanno uso i legnaiuoli per tener fermo su! banco il legno che vogliono lavorare. Zoologi danno s. m. Verme: Nome che ad una classo di aiiimaluzzi senza vertebre, con
s.

ferro ben grosso, in

corpo allungato, molle, contrattile, strisciante, ardiviso da rughe trasversali, pi o meno


privi
di

'VGX'slxnsrjiS^.

s. f. Vergogna: Atto o Dimostrazione di modesta ingenuit: ed anche Quella perturbazione d'animo che nasce dalla paura del biasimo o del disonore; Timidezza, Peritanza, Rossore, Erubescenza, Pudore,

corsaletto,

articolate;
"

altrim.

non che di zampe Vermo, Vermine, Baco.


in quasi tolti

Verme, per
i

Insetto che

Vergogna, per
Scoroo.

Disonore,

Vituperio,

Biasimo,

corpi e

li

si genera corrode e danneggia.

da via; Pane della vite V. Va. di oive; Beco V. Oiva.


solitario ;TeQai: Sorta di verme, ordinariamente

828

VE6
Verrina,
v.
a.

7ES
Succhiellare,
Succhiellinare:

langhissimo, di corpo schiacciato a foggia di nastro,


e composto di articoli
insinuati l'ono
nell'altro;

Forare col succhiello.

nella testa ha quattro boccucce o succiatoj e un doppio giro d'uncini ; nasce e vive negl'intestini e produce gravi malattie.

Verrina, Verrinn-a,
s.

f.

Colpo
f. il

di

succhiello.

s.

Succhiello: Strum. a uso di


legno.

bucare, specialmente
fusto di
all'un

composto
a

d'un

Vermi
Certi

di fi^giu; Bachi, Lombrichi


del

(al

plur.)."

ferro, con

manico

di legno

gruccia
taglienti,

Vermi che tormentano per


i

solito le intestina

de' capi; dall'altro

termina in una punta

corpo; ed Sorla d'infermit, di cui patiscono per lo pili bambini, ondi: Atei
altre parti
i vermi, D i vermi; Aver i bachi, Far bachi, vagliono Essere tormentalo dai bachi. Evacuarli. S Avei S verme scimnin addosso V. Ave. $ Bdn pe-i vermi; Vermifugo e dotlrinalm. Antelmintico: Aggiunto di Rimedio che serve per iscacciare i vermi dal corpo umano.

inacciaiata, attorta in spire


la

concave e

quale chiamasi

la

chiocciola (e chuggej.

Versa,

v. a. Versare:

Far uscir fuori quello che


traboccare; Spandere,

dentro a vaso, a sacco o a cosa simile, ro-

vesciandolo

facendolo

Spargere.

da beive; Mescere: Versare


nel bicchiere per dar bere.

il

vino o

altri liquori

J I
*

Fd

vermi; Inverminare, Inverminire, Far

bachi. Bacare: Divenir verminoso per corruzione.

S Frta co verme; Frutte bacate. S S Oive co


del verme, Vermo muro V. W. verme; Ulive abbechile. S Trattato in set vermi; Elmintologia: Quella

Chi n'ha ne versa; Chi ne ha ne versa. Detspende prodigamente. % Versse n. p. Versare, Traboccare: L'uscir fuori
tato prov. che dicesi di Chi

Ma d verme; Mal

per troppa pienezza.

Verisoion

parte della storia naturale che tratta dei vermi.

"Vemientiii

"Vermetto
micciuoli.

Uga. m. Vermicello, Vermicciuolo, Bacherozzolo. Dim. di Verme. S Pin de vermetli; Vermicoloso: Pieno di verV.
s. s.

s. f. Versione, Traduzione: Il tras*' portamento d'una lingua in un'altra. Verseajzsa v. n. Verseggiare, Versificare: Propriam. Descrivere in versi, Mettere in versi; ed anche Far versi. Poetare, Poeteggiare, Far

da poeta.

Versezzat
Versoli
n

s.

ra.

Verseggiatore, Versifica-

Vermini

tore: Chi verseggia o fa versi.

m.

pi.

Grillotti:

Quei

fili

d'oro,

Versezjzata
p.

s.

f.

Verseggiatura: La

ma-

tessuto e acconcio a

modo come

di tanti bruchi,

niera di verseggiare; Versificazione.


pass.

che si adopera per fare le spalline da ufficiali o frange a nobili parati. Si fanno pure d'argento, di seta con l'anima di legno, ecc., secondo l'uso e
la

Versalo V.
e sciense;

Versa.
Esperto:
le

Versato, in forza d'add. vale Pratico,

Versu in tutte
scienze.

Versalo in tulle

qualit dei

parati; e anche di legno dorato,

Vermut

se sono parati da chiesa, ecc.

Vertad-o
:

add. Verace:

Non

fittizio,

Non

m. Vermbt o Vermutle Vino bianco scello che, preparato con assenzio ed altre erbe aromatiche, contrae un sapore dolce-amaro, che,
s.

adulterato.

Verzella
fallo
di sull'aja;

s. f.

Coreggiate: Slrnm. villereccio,


legati

due bastoni

oltre ad essere stomachico, grato altres

al

gusto.
di

gombina fstrallSaj per uso


per
alla
lo pili

insieme da' capi con di battere le biade


mobile, che

Vernig-
bronzo o
i

s.

m. Citola:
in

Coppa
i

di

rame,

dello cos dalla coreggia

di
pii

legno,

cui

banchieri

tengono

una

pelle d'anguilla diseccala attaccata


in volta,
il

Vernixe

comunem. dicesi Bacinella o Scomoneta. s. f. Vernice: Composto di gomme, ragie ed altri ingredienti, che serve per dare il lustro ai legni, ai quadri, ai cartoni ed agli stessi metalli e ad altri usi. Snne di pi qualit. da piatti; Vetrina: Sorla di vernice che adoprano i vasellai per dare ai vasi di terra, s per renderli lustri, come ancora per renderli impedanari;
per
della
la

pertica che va

Calocchia (Trappa) e

che chiamasi Vetta maggiore, cio quello

Vescia
it Il

che serve di manico, detto Manfanile (in dial. Manu o Arcin). Loffa e Loffia V. Loffa. s. f. Vescia
,

Vescia, per Trovalo falso

Me paan

lilc vesce;

Mi pajono tutte vesce. l'ha {ceto per Cosa senza conclusione: nn-a vescia; Ha fatto una vescia, cio Con-

netrabili

da' liquori.
s.

Veruixu
fa

m. Verniciajo, Verniciatore
a.
f.

Chi

chiuse nulla.

la

vernice.
Trivellare: Forare col trivello.

Verg-g-ia, v.

VerSg-g-i

s.
s.

Colpo di

trivello.

Veroggio
con ambe
lo pi
i

m. Trivello: Strum. di ferro da bucare con manico a gruccia e da volgersi


le

de lo; Vescia di lupo V. L. Conta de vesce; Panzanare, Imbubbolare, Sfrottolare, Carolare, Vender vesciche, Dare o Cacciar bubbole, pastinache, bozze, panzane, ecc., vagliono Dar ad intendere una cosa per un'altra, Dire alcuna cosa per certa che certa non sia.
s.
f.

mani. Di questo utensile


i

si

servono per
ecc.

Vesciga

Vescica e Vessica:

Membrana

falegnami,

carraj,

carpentieri,

per far buchi rotondi nel legno.

Sacco membranoso, situalo nella parte inferiore del venire, ed ricettacolo dell'orina; altrim. Vescica urinaria.
)

Veronica
nale. T. boi.

f. Veronica o Veronica officiVeronica speciosa. Graziosa pianticella perenne de' luoghi montuosi e freschi, cui furi sono d'un bel pallido rosso a spiglie ialerali gambettale, e le cui foglie si adoperano in certi paesi per Te, perci detta anche Te eoropeo o svizzero. Ve n'ha di varie qualit.

s.

Vesciche, Gonfioni (al plur.): Vesciche, che usano coloro che imparano a nuotare per non andare
a fondo.

Il

Bolla, Vescica V.

dell'arf; Vescica del


Fiele:

Ciocca nel 1 significato. assolulam. fiele o anche

Verosoimile

add.

Verisimile, /Verisimidi vero.

D ad

gliante: Simile al vero,

Che ha sembianza

La borsa o borsetta del fiele. intende de vescighe pe lanterne; Mostrare Dare lucciole per lanterne, Vender picchj per

VES
pappagalli,

VES

8S^

vale

Ingannare mostrando cose pics.

cole per grandi o una cosa per un'altra.

astrofggiu ; Vestito slazzonalo o sgaalcilo : Quello che, piegalo disacconciamente o portalo


in

Vesoig-ante

m. Vescicante e Yessicante,

dosso disavvedutamente,
;

fa

di brutte grinze.

Vescicatorio e Vessicatorio: Medicamento caustico

camuu

Vestilo intignato: Quello che in

uno

che esternamente applicato fa levar vescica come fanno le scctlalure; allrim. Fuoco morto. Figurai, e per traslato, dicesi di Persona nojosa, importuna, che si ha sempre a' fanch, che non
ci

pi luoghi roso dalle tignuole. chi balla indosso; Vestito agiato:


chi cazze

Quello che
a

largo ed abbondante intorno alla persona.

a tocchi; Abito che casca

brani,

Zecca, Mosca l' un vescigunte che nd colaja, Seccatstole me d posso leva daltorno; una vera importanit, una seccaggine da non dirsi. "Vescig-n s. m. Vessicene. T. di mascalcia. Sorta di malattia che viene nelle gambe del cavallo, ed Un tumor molle, indolente, meno grosso, la coi sitaazione nel vacuo pi
lascia
di

un momento
:

riposo,

Vestito sbrandellato.

chiven o chi p dipinto ; Vestito dipinto: Quello che non pu stare pi acconciamente, n meglio. comodo; Vestito comodo: Quello che ha la larghezza sufficiente per lasciar liberi i movimenti
delle

braccia e della vita.

de comparsa; Vestito o Abito di gala: Vestito sontuoso, di foggia pi o meno diversa dell'ordinaria,
e

del garelto del cavallo.

messo con maggior

attillatura in

oc-

Vespa,
Il
:

s.

m.

\ espajo

Vespeto

La stanza o
a' fiali

casioni straordinarie e solenni.

nido delle vespe o de' calabroni, simile


delle pecchie.

de feste; Vestito da festa o dal d delle feste: Quello migliore che alcuni usano mettere ne' d festivi,

Vesaa
lestia,

"Vessazin
"Vesso
di
s.

Vespajo Tumore dolorosissimo con pi bocche, che ha una certa somiglianza col Vespajo propriam. detto (ossia il nido delle vespe), e che per acrimonia d'umori ha luogo talvolta in alcune parti del corpo, n Figurai. Intrigo, Imbarazzo, Inviluppo. S Remescid 5 vespa; Stuzzicare il vespajo o il formicajo, figurat. vale Irritare chi ti pu nuocere, Entrare in materie che possono tornarci in danno. Specie di legume di varie s. f. Veccia sorte, la migliore delle quali delta Brava; il piccioni. suo seme eccellente per ingrassare s. f. Vessazione, Vessamento, Mo:

specialm.

gli arlier,
;

contadini,

braccianti.
:

de

meza

stugin

Abito da mezzi tempi

Quello

Travaglio, Noja, Fastidio, Importunit, ecc.

non tanto grave, n lanlo leggiero, e che si veste appunto nelle stagioni temperale. descxio; Vestilo sdruscito o sdrucito o scucilo: Quello che in qualche parte ha il cucito disfallo. desmisso; Vestito smesso. di uve; Vestito ordinario, Vestito giornaliero: giorni. Quello che si porla tulli foddru; Vestilo foderalo o soppannalo: Quello, nella cui parie di dentro si cuce fodera o soppanno. frusto; Vestilo rifinito: Quello che logoro, consunto, e che per lungo uso ridotto a non potersi pi portare, ed ha bisogno di essere rinnovalo. imbottio; Vestilo imbollito: Quello, nel quale
i

m. Vezzo

Ornamento
alla' gola.

di fila di perle,
le

posta

dell'

imbottitura

per

tener caldo; e se

diamanti, di pietre, di corallo o sim., che

imbollilo con ovatta, dicesi Vestito ovallalo.

donne portano intorno

Veste da crnea

Veste da camera V. Rba da crnea nella voce Crnea.


;

inversu; Vestilo rivoltalo. largo; Vestito largo: Quello che non serra mollo
alla

vita

o alla persona.

d gran; Lolla, Gluma, Pula: La veste del grano. d paegua; Spoglia: Tutta la stoffa ond' vestito
l'ombrello.
s.
f.

liso; Vestilo ragnalo: Quello che per lunga portatura spera in pi luoghi, cio mostra
fettosa

una di-

Vestetta
Spezie
soltanto
seta,
di

Bustina,

Pettorina, Fascetta'
al

veste da donna simile


dalle

busto, usala
lo

contadine, e
la

fatta
il

per

pi di

che cuopre con aghetto.

schiena e

petto, e allacciasi

Vesti

s. m. Vestire, Vestimenlo, al plur. Vestiri, Vestimenti e Vestimenla: Tulio ci che si usa a coprir la persona per bisogno, per decenza,

apparenza prodotta da un logoramento quasi fosse una ragnatela. mezu co-a ronca; Vestilo disadatto: Quello che, per troppa larghezza o per isconvenevole forma, non isl bene in dosso, male si adatta per alla persona che lo porla; detto da alcuni ischerzo Vestito fatto in contumacia, come per
dire, fallo in assenza di chi
lo

porta, e cui

il

sarto

per pulizia, per ornamento, compreso il cappello sim. e le scarpe. - Vestito, Abito, Veste,
Quella parte del vestimento che cuopre pi esteriormente la persona. La biancheria, le scarpe,
il

non abbia punto preso la misura. miscio; Vestilo misero, fatto a miseria,

cio

corlo e stretto.
fu per anco portato, o appena si comincia a portare. pessu; Vestito rappezzato o rattoppato: Quello cui furono messi pezzi o toppe. sarsto; Vestito rimendalo o rammendalo. sencio sensa foddra; Vestito scempio, cio non soppannalo. sensa cxite ; Abito inconsulile, cio senza

nuvo; Vestito nuovo: Quello che non

cappello non sono abili o vesti;

gli

biti e

le

Vesti sono lavori del sarto, e son pure

come

insegna o divisa di una qualit o condizione, per es. Abito religioso, ecclesiastico, militare, ecc.

accomodu;
raccomodato.

Vestito rassettato: Quello che stato


-

Vestito rifatto,
si

riduce in altra forma,

Quello che si che comparisca diverso


Vestito che
si

cuciture.

da quello che era.


affettu; Vestilo riciso:
nelle pieghe.

strafalio

Vestilo

sciupinalo,

sciupacchialo:

ruppe
-

Quello che alquanto consumalo.

strassu o sguarru
strappalo.

Vestilo stracciato, lacero,

ammiseju V.

sotto

Vesti miscio.

attestu; Vestilo buono: Term. relal. e vale Quasi nuovo ed anche II migliore che si ha.

streito; Vestilo stretto. Vestito strozzalo o strangolalo


:

Quello che soverchiamente serra

alla vita.

830

VS

VEtJ
de modda; Vestirsi alla moda: Vestirsi elegantemente e alla foggia di quella moda. che corre. de neigro; Vestir a nero: Metter abito nero in occasione di recarsi a far visita presso qualche

zitlu; Vestilo giusto o giusto alia vita: Quello

ti

che, n largo n strello, bene combacia alla vita. g Allarga un vesti; Slargare un vestito: Renderlo pi largo per mezzo di lasciature o rimessi. di roba che si lascia internamente nel cucire i vestili per poterli slargare o allungare. Pi precisamente diersi Slargatura la parie lasciata a uso di slargare;

Rimesso Quella parte


libera

't

Slungaluru o Allungatura,

la

parie a uso di

personaggio, de niivo; Vestirsi di nuovo: Vestirsi con vesti nuove. Chi se veste da rba di atri, presto se spuggia; Chi de' panni alimi si veste, presto si spoglia.

slungare un vestilo. % Allunghi un vesti; Slungare un vestilo. g Ammaccise vesti ; Sfrilleilarsi il vestilo, vale Far sopra d'esso larghe macchie, e specialmente

"Vestiio
Tulle
1)

d'untume.
S Appuntdse d vesti ; Ahhollonavsi W \esl\lQ: Unire
le
ti

s. m. Vestiario : Nome collettivo- di vcstimenla della persona. Vestiario, pel Luogo ove si lengon le vesti. Dicesi Spogliatoio La stanza destinala per posare panni da dosso, per Ci che vien somministrato pel mante-

le

pani del vestilo mediante

bottoni.

nimento del vestire.

S Aslreiize
$

un

vesti

Strettire

un

vestito.
il

Vestimento
Vestiio
S
p.
si

V.

Vesti (nome).

Despuntse

vesti; Sbottonarsi

vestilo: Al-

pass. Vestilo

V.

Vesti (verbo).

largarselo di dosso

per troppo caldo che

ha

Nasce veslto; Nascer


avventuralo,

vestilo, figurai, vaie

Esser

per cominciare a spogliarsi. S Imbrattse 6 vest; Inzaccherarsi, Impillaccherarsi il vestilo: Imbrattarlo di zacchere o di
pillacchere.

S Riso vesto ; Riso veslilo o rivestito: Riso coperto dalla buccia, non ancor mondo.

Vesfcizin
si

% Infidse vesti; Infilarsi il vestito: Porselo indosso in fretta e senza molta rassettatura. S Manda un vesti a stdio ; Mandare un vestilo
a leggere, vale Impegnarlo. S

s. f. Vestizione: Cerimonia che usa nel dare o nel vestire l'abito religioso in un chiostro; altrim. Monacazione. s.
:

Veterinio
dica animali. -

Pessd
vestilo:

itn vesti;

Rattoppare

o Rappezzare

un

Mettervi pezzi o loppe quando guasto.

Vetriu

Ren

o Rinnova

un

vesti;

Sostituire un

vestilo

Rinnovare un nuovo al vecchio

vestilo:

che

si

m. Veterinario Colui che meVeterinaria, L'arte che tratta la cura dei morbi delle bestie. s. m. Vetriuolo e Vitriolo: Nome collelt. che si d volgarm. ad alcuni sali risultanti dall'acido solforico, con una base salificabile,
alcalina, terrosa e metallica.
s.
f. Vetrina V. Veddrinn-a. Vettura: Carrozza, Carro o altro

suole smettere.

Sarsi un vesti; Rimendare o Rammendare un vestito: Ricucirne le rotture , correggendone il difello con rarlifizio dell'ago. S Sbatte i vesti; Scamatare gli abili: Batterli con
1$

Vetri nu.-a

Vetta

s.

f.

legno che serve a trasportare.

Vettrin

s.

m. Vetturino

Colui che guida

la

carnio o altro per trarne

la

polvere.

S Sciod un vesti; Sciorinare un vestilo: Allargarlo e stenderlo per fargli pigliar aria.

Vna
t

vettura.
v.
a.

Votare e Vuotare: Cavar

il

conte-

nulo fuor del contenente, Render vto quel ch'


pieno, contr. di Empiere; altrim. Evacuare,

S Spassd un vesti; Spazzolare o Setolare un vestito: Nettarlo colla spazzola.

Vesti

V.

a.

Vestire: Jletlere in dosso altrui


signif.

il

vestimento.
Vestire,
in

neul. vale Portar veslimenlo.


in

Aver vestimento
M

dosso

veste proprio de

lusso; E' veste propriamente di lusso.

Talora per traslato usasi da noi invece di Rigettare, Vomitare, Recere : Vuavo pezo che un burchi; Io rigettava pi d'una fontana, n E parimente per traslato, Palesare, Manifestare: l'ha vuu tutto; Pales il tulio. gsco; Sciorre la bocca al sacco V. Coscio.
s.
f.

Metaf. dicesi anche di cose morali, intellete sim.:


vestiva
la

Vug-a
col
v.

Voga:
la

Nomo

che

accompagnato

tuali

vestiva 5 carattere de gidice;

Essere e

propos. In, vale Essere in uso,


ne' suoi significali.

Egli

persona

di

giudice.

d'ngeo nn-a pcrsnn-a V. Angeo. g Chi veste un ceppo 5 p un vesco V. Ceppo.


n. p.

S Vestise
stimento.

Vestirsi

ftlellersi

in

dosso

il

ve-

Vu^gia V. Cow Vixinita V. Vomitd. Vumito m. Vomito


s.

Essere comunem. seguitalo o approvato.

e antic.

Vomico:
si

Il

vomi-

tare;
n

altrim. Gettito,

Vestirsi, talora intendesi per Attillarsi, Poi si vesti-

Vomito, Reciticcio: La materia che


fuori

manda

menta con un po'

di

sfarzo,

come quando

si

va
S

nel

recere.
lo

in conversazione, al teatro e simili: Mi nd ghe vaddo, perch me tedia 5 doveime vesti; Non ci vado, perch mi d noja quel dovermi vestire. a lllo; Vestirsi a lullo, Vestir il bruno o a bruno o di bruno, Abbrunarsi, Vestir le gramaglie,

Fd

vegni 6 vumito; Muover

stomaco, Far

Vuo Vuo
solo
S

Muovere il vomito. s. m. Corte Luogo terreno e scoperto nel mezzo delle case onde si piglia il lume. s. rn. Vuoto: Lo spazio che non contiene
nausea. Nauseare,
:

vagliono Indossar vestimento nero o d'altro colore

alcuna materia,
dell'aria;

o,

per dir meglio, che contiene


a

che si porta alcun tempo per onoranza di prossimo parente morto di poco.
riputato lugubre,
IT

Vacuo, Vano.
vuoto, Andar invano,

Andd a vu&; Andar


Spard a vuo o

andante;

Vestirsi alla piana, cio ordinaria-

cio senza sortir l'effetto,

Non
;

riuscire.

I.

mente, senza lusso. da-e feste; Vestirsi da fesla: Mettersi il miglior veslilo che si abbia, cio quello che usano

in giunco

Sparar a vuoto, vale

Vuo

Scaricar l'arme <la fuoco cariche di sola polvere. add. Vuoto e Vlo: Che senza cosa vein s

portare nei giorni festivi

conladini e

gli artieri.

runa dentro di s, Che non contiene

cosa alcuna.

VIA

Vie
vna; Bestia
g

m
da s ad
altri
ii

Vuolo
vola,

e Vlo, per Scarico: Beslia

Dd

via, Dar via: Trasferire

cio scarica, senza soma,

possesso di checchessia o per donazione o per

Fignral. per Privo, Mancante: Testa vna; Testa vota, Capo vto, Zucca senza saie, dicesi di Uomo mancante di senno, di consiglio. S A vuo ; A vto. Posto avverb. vale Vanamente, Invano, Senza effetto: L'uffure l' andceto a
viio
;

S S

vendita o per simili contralti. Manda via; Mandar via. Licenziare, Congedare.

Port via; Menar

via:

Condurre alcuno altrove,

levandolo dal luogo ove si ritrovava. Portar via : Levar checchessia dal luogo dov'era

L'affare andato a voto.


vola, cio senza

con violenza e prestezza; e anche talora Rubar

S
^

Casa vua; Casa vuota o


serizie

mas

nascosararnle.

disabitata o da appigionare.
flgural. s'ioleude di

Scapp via; Parare o Fuggir


speditamente.
Via, Volta, Fiala:

via:

Andar via
fa quattro;

3Iovn vne; Mani vote,

Chi

non porta regali, Pansa vua; Corpo vto. Pancia vota: Quella
che senza l'usalo necessario cibo, che digiuna. ParoUe vtte; Parole vote o vane, cio senza
sostanza.
s.

Vias

Dui via dui

Via

Due

via due fanno quattro, ecc.


s.
f.

Vite: Slrum. meccanico di legno o di

metallo e di qualunque grandezza, ed


lindro circondato nella sua superfcie da
rale,

Un

ci-

Vexin
Vexin
s

m. Vicino. Colui che

ci

abita dappresso.

il

quale, movendosi intorno

al

ana spisuo asse,

5 Se 5 u se loda le, i vexiti sn in villa; Egli ha cattivi vicini, diccsi d'Uno che si loda da per se medesimo.

entra nella cavilli parimente cilindrica d'no altro solido addimandalo JUadrevitc , e corredato da
il convesso delle cavo di quelle dell'altro, e colla sua f{.rza e coi suo molo serve a diversi usi della meccanica, g Fwto a va; Fallo a vite, cio a foggia di vite, attorcigliato alla forma di vite. g Verme da va; Pane della vile: Quel rialto, ora quadrato, ora triangolare, che gira spiralmente intorno al cilindro del mastio, e muovesi in-

una simile spirale,


si

in

modo che
al

Vicino: Che poco distante dall'altro, Xon mollo lontano, Prossimo, n Vicino, in forza d'avv. vale Di poca distanza,
add.
di

"Vixin

spire dell'uno

adatta

tempo come

di

luogo. Accosto, Appresso,

Presso, Allato, Accanto:

Vegn un p
vicino.

ciii

da

vixin; Fatevi od po'


I

forza di prepos. accompagnasi col 2 e 3 caso, e dinota Prossimit e vicinanza di li:ogo fd anche di tempo: Vixin a S. Pancrazio,
In
col

pii

Vixin a mezanutte; Vicin


VicifiO a
n

di

S.

Pancrazio,
a'

mezzanotte,
si

Viag-g-etto s. Viag-g-ia V. n.
pel

contrando nel verme della chiocciola. ni. Viaggello: Piccolo viaggio. Viaggiare, anlic. Viare: Andar

Taivolla

accompagna non

solo

nomi,

mondo, cio

in

luoghi e paesi lontani, spe-

ancora alla forma avverb.: Chi da vixin gh' 5 pulusso do sci N.; Vicino di qui si
trova
"

ma

Talvolta

il

paIa/.zo

del sig.

N.

sigoiflca Circa, Intorno:

Che snstcelo

Viaggiato Viaggio m.
s.

cialmente per diporto o per istruiione. cornine un belo V. Bulo. s. m. viaggiatore: Che viaggia.

Niaggio: L'andar via, e pro-

')

vixin a Irei anni; Vi sletti vicin di Ire anni. a-o nini e ; Vicin che niente, cio Presso che niente, Qaasi niente. Dd da vixin; Dar rasente, vaie Colpir vicino
allo scopo.

priam. dicesi di Lunga via; Cammino, Andata,


Gita,
boti viaggio; Andare a boon viaggio: Andar felicemente, con ogni prosperile, g Augur o D 5 bn viaggio; Dare ii buon

Andd a

Ese vixin a fd nn-a cosa; Essere vicino a una cosa, vale Star per farla. Mancar poco che altri non la faccia. "Veacinato s. m. Vicinato: Le persone che abitano in nn medesimo casamento o nelle case
S
far
tra

viaggio:
g

Augorare

feliciti^

nel viaggio,

Bn viaggio; A buon viaggio, dello con laono sprezzante, significa Vada pure. Non me ne cale, Non me ne curo, Poco importa.
s.

Viale
tt

m. Viale V. Allea.

loro vicine.

Ve:B
latoi:

da

g-ag-g-ia;

Posatoi, Saliatoj, Bal-

Bacchette orizzontali, sulle quali saltano e si posano gli uccelli in gabbia. dd polld; Bastoni: Pertiche orizzontali, sulle
qoal
i

Vianeisco
falla

per Quello spazio che negli orli, giardini e sim.si lascia incollo per comodo di passeggiarvi. s. m. Guidalesco: Ulcere o Piaga
Viale,

esleriore del cavallo o d'altra

bestia da

soma,

per

lo

pi dal continuo fregamenlo o pres-

polli

stanno a dormire nel pollajo.


uj; Appella jare e Appollajarsi: L'ani

sione della sella o d'altri arnesi.

"Veaso {And

Vianda
di

s.

f.

Pasta

casalinga:
fatti in

Nome

collell.

Via;
S
n

dare che fanno polli a dormire. Via: Particella riempitiva che congiunta coi verbi o accresce loro forza o ne varia in qualche
parie
il

Tulli quei

pastumi

casa col matterello

ecc., a

spianatoio (cannello), come tagliolini, lasagne, uso di farne minestra.


v. a. Dare Sagramenlo
il

significato.

Viatic
bondi
il

viatico:

Dare

ai

moriil

Andd

via; Andar via. Partirsi, Andarsene; e

dell'altare.
il

via de sprescia; Andar via di vela. S Caccia via; Celiare o Gilldr via Rimnovere da s checchessia come inutile superfluo, dannoso, nojoso. n Gettar via, per Perdere inutilmente. Sprecare, Sciapai'e: l' tempo cacciu via; tempo gellalo via, cio sprecato. A l' rba cacci via; roba sciupala. S Caccise via; Gettarsi via. Dispreizarsi; ma
:

detto di merci, vale Avere spaccio,

"Via-vinti

(D j; Dar

cencio, l'ambio,

commiato V. D.

Vitora v. a. Vibrare, Scagliare. Vibrazione, Vil>razion


s.
f.

Vibratezza:

Il

vibrare ed

II

molo

di

cosa vibrala.
al

devxe;
della

V^ibrazione di voce: Parte d'esecuzione


di

messa
s.

voce, presa dal mezzo


il

One.
le

Vicio

m. Vicario: Che tiene

luogo e

veci altrui; nel

femm.

Vicaria.

dicesi

per lo pi ironicamente.

capitolare; Vicario capitolare: Quello

che nel

832
tempo

Tl
di

VIN

sede vescovile vacante vien eletto dal

Villa
pagna

s.
;

m. Villa: Possessione con casa


de villa;

di

cam-

Capitolo della chiesa cattedrale per fare temporaneamente le veci del Vescovo.

e talora per La stessa casa di campagna.

Ommo
di
villa,

Uomo

di

villa,

vale Villano,

de Cristo; Vicario di

Ges

Cristo,

dicesi

11

Sommo

Pontefice.

Campagnuolo, Contadino. Raxoin da ommo de villa; Ragioni da uomo


cio da villano,
incivili.

d Fescovo; Vicario del Vescovo: Quello che il vescovo stesso si elegge per fare alcune delle
sue veci.

rozze, grossolane, in-

sulse,

basse,
s.

Villan
presiede
villa,
Il

m. Villano:
alla villa,

foraneo; Vicario foraneo: Quello che


ai

che sta

Propriam. Uomo della Lavorator di terra; Convale Zotico,


;

parroci dipendenti dalla Vicara.

tadino, Campagnuolo,

Villico.

generale; Vicario generale: Quello che presiede in luogo del Vescovo al reggimento della diocesi, ed ha la giurisdizione universale tanto nelle cose spirituali quanto nelle cose annesse. Vidiiui Y. a. Vidimare (Porre il vidimus). Voce dell'uso: Apporre la firma, Contrassegnare, Legalizzare, Autenticare, Confermare, Valorare. 'Vid.ima.ziu s. f. Vidimazione. Voce dell'uso: FirmS; Autenticazione, Legalizzazione, Riconferma. s. f. Vedova Donna, alla quale morto

Villano, in forza d'add.

Incivile,

Scortese, Di rozzi costumi. Inurbano

Xalora an-

che

Insolente,

Ingiurioso:

Parolle villann-e;

Villane parole.
S Atto de man, trceto de villan; Gioco di mano, gioco di villano, ovv. Il gioco di mani dispiace

che significa Essere una maneggiar continuamente le mani, ossia Le mani si devono tener a posto.
infino
a'

cani. Prov.
il

malacreanza

Villanaja
tesia,

s.

f.

Villana,

31alacreanza, Scor-

Vidna.
il

marito.
s.
f.

Vidixta.
Vedova,

Vedovella, Vedovella. Dimin. di

Villania Villan f.sso


lano,
ti

Sgarbo, Incivilt. V. sopra Villanaja.


s.

m. Villanzone: Propriam. Vil-

ma

si

Vidnte
ha
gli

s. f.

usa per esprimere compassione. Vedovine. T. boi. Scabiosa atrocoltivasi ne' giardini
;

zotico

malcreato,
Villetta, Villina, Villino,

Villanaccio, peggior. di Villano.


s.
f.

purpurea. Pianta annua che


steli
alti

Villetta
Villezz;
diporto.

Villic-

pi d'un braccio, ramosi,


in

lisci,

ciaola: Piccola villa.


V. n.

striali;

le

foglie

basso stipulale, semplici,


le

al

Villeggiare:

Stare

in

filla

di sopra

pennate, con

foglioline strette, assai

lunghe, con un tubo


dentellato;
i

terminante
le

pi grande e
se ne

Villezzante
che
villeggia

s. e.

Villeggiante
dicesi

Colui

Colei

suoi fiori, di color rosso-scuro pieno,

attualmente;

anche Villa-

tendente
late.

al

nero,

con
di

antere bianche
gridellino o

juolo,

ma

rarissimo usato.
s.
f.

trovano per altro

color

brizzo-

Villezseata
Il

Villeggiatura, Villeggio:
alto al
villa.

Fiorisce nell'estate.
s.

villeggiare;

Il

tempo
sta in

villeggiare e

li

Viduo
moglie.

m. Vedovo
a.

Uomo,ra

cui

morta

la

tempo che

altri

Villeasaso
\ igilare. Invigilare 5

V.
s.

ViUezzata.
f.

Vig'ila V. Vig-ilat
il

da carlbn
cosi

V. Invigila. Vigilatore da

Villnn-a
Bella, ricca e

Villona.

Accresc.

di

Villa:

carbone, chiamasi

da noi Quegli che sor-

Viltce
I)

s.

f.

grande villa. Vilt: Abiezione d'animo, Codardia,

veglia a' misaratori di carbone aiTmcb sia dato giusto peso e misura ai compratori.
s.
f.

Posiilanimil.
Vilt,
s.

per Azione bassa. Bassezza, Tapinila.


:

"Vistisi,

Vigna, Vite: Pianta, dal cui detto Uva, si cava il vino. sarvwga; Lambrusca V. Uga sarvcega.

frullo,

vigna e poc'ga; V. Uga. vu uvei d msto, sappe a vigna d'agosto V. Misto. ^ Fa e fosse pe-a vigna; Soggrollare V. Fossa. S Po a vigna; Potar la vigna V. Po. % Sugo de vigna; Sugo di vite V. Sugo. Vigrii^^^si' s. f. Vignetta. Voce dell'uso. Nome
S Bella

% Chi

dal sugo dell'uva, Vin m. Vino Liquore bere. fermentalo e conservalo ad uso abbdccheive Vino abboccato: Vino amabile e dolce. gusto. Vino pendente soave acconsu Vino concio acconcialo.
tratto
di
; al

al

allegretto; Vino

bruschetto
acerbo.

verdetto: Vino

alquanto brusco

artefceto V. sotto Vin fceto co bacco. ascito; Vino asciutto, Vino austero, contr. di

Vin

dolce.

proprio di Quei piccoli rami, in cui sono incisi delle figurine a piacere, che si metdei fregi

tono per ornamento nei libri stampati, delti dai Vignettcs. % Fase nn-a vignetta in t'nn-a cos, Fase nn-a vignetta appruvo a un marotto V. F.
Francesi

Vigo

s.

m. Virgolo. T. di cartiera. Legno curvo

spio; Vino aspro. aspretto; Vino asprigno. a uso de famiggia; Vino da famiglia, Vino casalingo: Vino di poco pregio. battezzu; Vino battezzato: Vino inacqualo, e scherzosam. Vino d'Aquileja (Burchiello). bdn da luvse e gambe; Cerboneca, antic. Cer-

fermalo sull'orlo del tino, e su cui il lavorente, dopo fallo il foglio, posa un istante la forma, e, levatone il cascio, la spinge al ponidore, facendola scorrere sulla tavola.

bonea.
cattivo.

(Fagiuoli):

piedi a' cavalli Vino buono a lavare sapore, Vino Vino di nessun gusto
i

Vig-
Il

s.

m. Vigore Quella forza interna che man:


i

tiene in vita e prosperosi

vegetabili

gli

ani-

mali; allrim. Vigoria, Vigorosit, Vigorezza. Vigore, dicesi pure dell'Autorit, dell'influenza
di

brusco; Vino brusco, cio di sapore che tende ma non dispiacevole al gusto. buzzo; Vino acerbo, cio ch' l'ha buzzo fallo d'uve acerbe; diccsi anche Vino agro.
all'aspro,

Vino verde.
crego de co; Vino carico
lorito
di

Vigna.

qualche cosa, come leggi, decreti, ecc. V. n. Potar le viti V. Pod.

colore,

cio co-

assai.

VIN
finma l'anima; Vino potente, genesuperbo e che smaglia. chi d a testa; Vin che mette o che d la spranghelta. Vino che d al capo o nel capo. chi fa ben a-o stumago ; Vino stomatico o stomacale o Vino accostante. chi ha dceto vtta o chi ha piggiu o reverso; Vin volto, Vin che ha dato la volta, Vin che ha girato, Vino inccrconito. Cercone: Quello che scapitato improvvisamente di colore, di odore e di sapore, Vin guasto. Dicesi Settembrino quel fortigno che piglia il vino a settembre se non ben curato, onde: Pigliare il settembrino. chi fa piscia; Pisciancio, Pisciarello: Vino che ha poco colore, che ha la virt diuretica e che
che ghe
roso,

VIN

833

de dat; Vino serbevole o serbabile o serbaQuello che atto a serbarsi, almeno oltre un anno. de fria: Vin di fratte. Prende il nome particolare delle frutte, col sugo delle quali si fabbrica;
toio:
in

tcrm. gener. Sidro.

de lusso; Vino liquore o da frutta. dce; Vino dolce: Quello che di sapor temperato, soave e grato al gusto, che non ha nulla d'amaro o d'acido o d'acerbo o di salai^. de spalla; Vino di schiena, Vin generoso, Vin gagliardo, cio di molta forza e che regge all'acqua. de trdo; Vin di torchio. Vino di stretta, e propriam. Torchiatico: Vino che si trae dalle ave gi fermentate spremale col torchio.
difficile

facilmente

si

piscia.

a passa; Vino

oppilativo.

chi

fmma;

Vino

fumoso.

Il

vino

famoso

anche spumante. chi ha d raspante; Vino raspanle, aspro, ruvido. chi ha piggiu l'axu; Vino inacetito: Vino
inforzato a

chi chi

pisa d'aceto. ha piggiu 6 fort ; Vino che ha

fwto co bacco; Vino artefatto V. Bacco, foest; Vino forassero, contr, di Vino naturale. forte, gaggiardo V. sopra Vin de spalla, giunco; Vino bianco: Quello fatto con uva bianca. - Vin bianco o Vino celeste dicesi per ischerzo
l'acqua.

pigliato

il

fuoco, cio che ha cominciato a rinforzare.

grdmm; Vino
alludendo
il

cattivo.

Il

ha piggiu 5 legno; Vino che sa di secco: Vino che nelle bolli sceme ha preso l'odore della parte del legno che resta asciutta. Le botti prendono il secco e lo partecipano al vino, per lo pi quando stanno lungo tempo vuole. chi ha piggiu d punto; Vino inforzalo o inToforlilo: Quello che incominci a inacetire; scani dicono Che ha lo spunto. - Spunto quel
i

litudine lo dice pure


al

Vino
si

volgo tose, per simidelle venluna bolli,

vino che

raccoglie da' questuanti,

quale cavalo da molle botti, per tanti travasa-

sapore di forte che piglia


della

il

vino

al

cambiare
acqua:

menli o mescolamenti, perde lo spirilo e la bont. grasso; Vino grasso: Quello, la cui uva nata in terra molto grassa ha un sapore ingrato e facilmente d al capo. grosso; Vino grosso: Quello che carico di colore, e che molto si fa sentire alla bocca e
allo

stagione quando non ben custodito.

stomaco.

chi riccive dell' oegua; Vino che porta

Quello che perde, pi o meno, il suo sapore o la sua forza mescolandosi con l'acqua. chi sia a-i uggi ; Vino sfavillante o brillante
smagliante: Quello che, versato nel bicchiere, rode la schiuma, cio Questa non persistente. chi sa de muffa o co-a muffa; Vino colla muffa
muffato
muffaticcio.

guasto V. sopra Vin chi ha dceto vtta. leggiero; Vino leggiero o picciolo o passante: Vino che non grava Io stomaco e facilmente si
smaltisce.

muffito; se alquanto muffalo,

Vino

miscio V. sopra Vin da badann-a. neigro; Vino nero, che anche si dice rosso o vermiglio: Quello che fatto d'uve nere. nuvo; Vino nuovo: Quello che fatto di poco
da pochi mesi.

chi
in

sccimma; Vino spumante: Quello che


aria

schizza

e spumeggia alto nel

bicchiere.

Vino che d per mezzo, cio che non cattivo, ma neppur da lodarsene molto. Anche i Francesi dicono C'est du vin qui se laissc boirc.
chi se lascia beive
la

Dicesi allorch

nostra; Vino nostrale, contr. di Vino forasliero. particola; Vino liquore o da frulla. pernixu; Vin di mezzo colore: Quello, il coi
colore ira
il

bianco e
di

il

vermiglio.

piscetla V. sopra

Vin chi fa pisci,


sovvallo: Quello che
ci

regallu; Vino

viene

co-a fia
cipiente

Vino che

fila

Vino

filante

Vino
rel'olio.

corrotto che esce dalla cannella o da altro

non

pi rigoglioso,

ma

lento

come

co-e cannie; Vin fiorito, dicesi Quel vino che essendo al fondo della botte, comincia ad avere il fiore. Dicesi Fiore quella specie di muffa bianca che genera il vino al fin della botte e ne' vasi non pieni, specialmente se leggiero e poco spiritoso. co pesstgo; Vino piccante o frizzante o razzente: Vino che morde, che pizzica, Vino che nel berlo si fa sentire in maniera che par che punga. da badann-a V. sopra Vin bn da lamie e

senza spesa. rinforsu; Vino sforzato: Quello che si fa in in vaso fortemente chiuso, si che ne siano rattenuti i prodolti aeriformi della fermentazione.
sccetto
;

Vino puro, Vino pretto: Quello che non

con altro. scciappu; Vin tagliato. sostanziso ;\ in polputo: Vino di gran sostanza. spesso; Vino maccherone, Vin grasso, denso,
annacquato, n misto
poltiglioso.

spiritoso; Vino spiritoso: Vino che


spirilo.

ha

molto

sotti V. sopra

gambe. da beivise; Vino che nella sua beva. da beivise sbito fasto; Vino di prima beva. da pastezz; Vino da pasto o pasteggiabile: Vino
da usarsi a pasto.

Vin leggiero, tempiu; Vino inacquato o annacquato: Quello

do

scigne; Vino da dame: Vino leggiero e gentile. de pernia; Vino soprammano: Vino d'uva scella.
Gasaooxa, Dizionario Oenovess'llaliano.

che mischiato colPacqu o neiralto del berlo anche nel tino al tempo della fermentazione. vgio; Vino vecchio: Vino stagionato o anche fatto da pi anni. zveno; Vino giovane: Vino non anco intera-

mente

fatto.

834

ym
btte

vio
S
%

A
A

S
%

chi

a d de quello vin ch'a l'ha V. BStte. n piaxe 5 vin, 5 Segn ecc. V. ^gua.
vin; Sentire
il

N se pu n vince O ben vince ma,


s.
f.

n appalta V. Appattse.
e

ma

ecc.

Assazz
Assaggiarlo.

vino, vale Gustarlo,

Vinoita
quantit di

Vincila, usasi

V. Ben (sost.). comunem. per La

S g

Chi n belve de vin; Astemio o Abstemio. Co d vin; Vinato: Di color di vino rosso;
altrim.

Vincit
"Vincola

s.

danaro vinta al lotto. m. Vincitore, e poetic.

Colui che vinco,


V. a.

Vinolico.
e

Vittre: che riporta vittoria. Vincolare: Stringere con vincoli,


e condizioni apposte giuri-

De settembre

d' agsto

beivi o vin

v'gio

Obbligare per
dicamente.

patti

lascia sta msto V. Msto.


S

Fd passa
altri
il

o vin a nn~a

persnn-u; Levare

Vinetta
fatta

s.

f.

Vinello

Acquerello

Bevanda

vino dal capo, vale Fargli passare l'obbriacbeiza, e per lo pi con minacce, battitore altro. Ridurlo alia cognizione del suo dovere.

L'agua a

fa

ma

vin 5 fa canta V. JEgua.

% L'

camme domanda all'oste s' g'ha d vin bn; come domandar l'oste s'egli ha buon vino, cio come domandar cosa inutile (r domandar cosa che
sappiasi di cerio che
il

"Vintenn-a
"Vintntto
parti
1

doman-

dato risponder a favor suo, quantunque falsamente. L' megio vin cado che l'cegua freida V. jEgua. Stram vin; Tramutare il vino V." S M

Vinteximo
Ventesimo:
s.

con acqua lasciata stare qualche tempo sulle vinacce, cavatone prima il vino. g Secnda vinetta; Secondo vinello: Vinello fatto sulle stosse vinacce, sulle quali si fatto il primo. s. f. Ventina: Quantit numerata che arriva alla somma di Venti. s. m. e add. Vontotlo Nome numcr. che contiene Otto sopra venti. s. m. Ventesimo Una delle venti
:

d'un tutto.

Nome

numer. ordin.

di

Venti.

Vijiti

ra.

e add. Venti:

Nome

numer.

che

contiene

Due

decine.

Stramd. megio vin


di tri;
Il

"Vinti^iiKivie s.

l'

quello che se beive in casa


si

m. e add. Venticinque: numer. che contiene Cinque sopra venti.

Nome

miglior vino quello che

bee in

casa altrui (perch non costa nulla).

Viiiti9iiiq.viemiia add. Venticinquemila e Venticinque mila: Nome numer. che contiene


Venticinque migliaja.

spssa de vin ch' l'antichua', E' puzza di vino come una bubbola. vin bn e i ommi cattivi dan poco; Il 8 '^ vino buono e suggellacci durano poco. Prov.
$
i

Vintidue

s.

f.

Gelsomino
al

di

notte o di bella

notte. T. bot. Mircibilis jalapa. Pianta nativa delie

Indie che fiorisce

tramontar del

sole.

Fa una
latte.

di

chiaro signicato.

grossa radice

la

quale, tagliandola,
e add. Ventidue:

geme

vin bn fa boti sangue V. Sangue. vin bn 5 non ha bezugno de ramma V.

"Vinticlixi
11

s.

m.

Nome numer.

Ramma.
%
S
' ,

vin e e donne fan gi a testa; femmine fanno immattire savj.


i

Il

vino 6

le

S
S
%

vin 5 l' tettin di vggi V. Tettin. vin piggiu a moddo l' megio che broddo V. Broddo.

che contiene Due sopra venti. Ventidue, anche una specie d giuoco di carte. Vin.tiiieu.ve s. m. e add. Ventinove: Nome numer. che contiene Nove sopra venti. s. m. e add. Ventiquattro: Nome numer. che contiene Quattro sopra venti. e per idiot. s. m. e add. Ventisei

Vintiq.uattro

Vintisei
fiorent.

Pan

co-i uggi,

formaggio scns'uggi, vin chi


del

Venzei:

Nome
s.

numer. che contieni Sei


e add.

sta a-i uggi V. uggio. Passa vin; Uscire il vino


Cessar l'nbbriachezza.

sopra venti.

capo,

vale

Vintisette
idiot. fiorent.

m.

Ventisette, e per

Venzette:
add.

Nome numer. che contiene

Quando

cavelli fan gianchin, lascia e

donne

Sette sopra venti.

e attacchile a-o vin V.

Cavetto.

Vinti tra Vinti


%

fcmm. Ventitr:

Nome

numer.

Sacco da vin; Ubbriacone V. Imbricegn. % Tempia o vin; Temperare il vino V. Tempia. $ Zutta d vin; Posatura, Sedimento, Fondata, Fondaccio, Feccia.

che contiene Tre sopra venti. se in scS vintitrce de e irei quarti V. se. trei s. e add. masch. Ventitr: Nome

Vinac
mente

numer. che contiene Tre sopra venti.

s.

m. Vinajo,

Vinajolo,
il

Vinaltiere:

Vinto

p.

pass.

Vinto, Soperalo, ecc. V. Vince.


tin; Darla vinta o per vinta ad

Quegli che ha cura di vendere


nelle
V.
a.

vino special-

Ddla vinta a

famiglie paplicolari.

Vin^e
*

Vincere: Riportar vittoria sull'avversano, Restar a! di sopra nella tenzone; e talora per Superare assolutamente. Vincere, figurai, per Impadronirsi: Se n me vingeiva sunno.... Se non mi vinceva il sonno...

alcuno, vale Concorrere nel suo sentimento, Cedere alle sue ragioni e alle sue pretensioni.
S

Dse pe vinto;
rendersi,
s.

Darsi

vinto o per vinto:

Ar-

Confessarsi vinto.

pe farsa; Espugnare, Vincer per forza;


cesi di luogo forte e
lite,

e di-

Vintn m. e add. Ventuno: Nome che contiene Uno sopra venti. Vintneximo add. Ventunesimo
numer. ordin.
di

nnmer.
:

Nome

munito.
lite,

nn-a

ecc.; Vincere una

una questione

Viola
Viola
Il

e sim., vale

Aver

la

sentenza favorevole.

nn-a, due o ci part'ie; Vincere una, due o pi partite, in lerm. di giuoco vale Vincere uno, due pi giuochi. S Chi a da, a vince V. Dd. S Lascidse vinge; Lasciarsi vincere, vale Lasciarsi

Ventuno. che s. f. Viola: Slrum. music, a corda coll'^rco; un poco pi grande e di si suona suono pi grave del violino. Sonatore di viola. S Snnu de viola; Violatore V. a. Violare: Offendere, Guastare, ecc.
:

con forza l'iatcgrit di checchessia. Violare, per Trasgredire, Rompere: Viola e lezzi, (patti, ecc.; Violar le leggi, i patti e sim.

VIE
"Violato s. m. "Violazin. s.
\iolare.

VIS
arti.
Il

835
volge non a ri-

Violatore: Che viola.


f.

Sorta di sncchiello che

si

Violazione,

Violamento:
irv

prese,
presto.

ma

si buca pift La menarola coniposla d'un grosso ma-

in

giri

continuati, e cos

'Violenta,
niera

v. sia

a.

Violentare: Far forza

ma-

nico di ferro, piegato in arco; una delle estre-

chV
s.

impossibile resistervi;

Sforzare,

mit

di

questo,

la

superiore, girevolmente im-

Costringere, Indurre a forza.

perniala in tina palla o mela di legno da


gnarsi con

impuil

"Violin

masicale notissimo a quattro corde, chiamate Cantino, Seconda, Terza e Quarta; le tre prime di minugia o di budello, e la quarta, pur di budello, ma fasciata
di
tl

m. Violino: Slram.

una mano o

appoggiarsi

contro

petto del succhiellanle; all'estremit inferiore dei

suona con arco di crini. Sonatore di violino. "Violin s. m. Violino: Nome che gli Scultori danno ad una specie di trapano, di cui si servono per lavori delicati. s. m. Violoncello: Strum. music. ' a corda, di grandezza e di tuono tra il violino
di

metallo.

Si

curvo manico l'ingorbiatum, che il vano d'una gorbia o anello quadrangolare, in cui s'incastra la testa quadrata d'una punta di succhiello, tenutavi ferma con una vile di pressione. Pontata
l'estremila
di

Snnuda

violili; Violinista:

quest'arnese

contro

il

legno, e
il

volgendo
fra
i

in

cerchio

coli' altra

mano

manico
chioc-

suddetti due punti

d'appoggio,

la

Violoncello
ed
il

ciola

Virg"olez:

penetra nel legno e vi fa il buco. v. a. Virgolare, Virgoleggiare:

Violu.
S

violone ossia contrabbasso. p. pass. Violalo V. Viol.

Virlla

Am

feriore qualit,

violu; 3Iele violalo: Sorla di miele d'incos chiamato per esservi fatta

bollire dentro l'infusione di fiori di violetta.

Vi5n

s.

m. Vitone:

Accresc.

di

Vite:

Grossa

Porre nella scritlnra o nella stampa le virgole. f. s. Ghiera o Viera; Cerchiello di ferro o d'altra materia che si mette intorno alreslremit o bocca d'alcuni strumenti acciocch non si aprano o fendano. da baionetta; Fascetta o Cerchio: Quella faferro che gira

vile nel signif. di Strum. meccanico.

scetta di

inlorno all'occhio delli


fissa

d scciuppo; Vilone: Pezzo fallo a vite, il quale chiude il fondo della canna del fucile, e ne ter-

bajonptla e serve a tenerla

quando

in-

mina
la

la culatta, e finisce

ordinariamente in codetta,

Dal frane. Virole. d basln; Ghiera, Calzuolo: Fascia


nastala
al

fucile.

cilindrica

quale s'incastra nella parie supcriore dell'impugnatura con vite accecata, cio vile, la cui capocchia non fa risalto. Talora il vilone non ha codetta, ma termina invece in un dente che
entra nel contravitone, cio in an pezzo di ferro

di

ferro o

d'ottone,

in

cui

si

fa

entrare a forza

fermato nella cassa.

Vi-retta
radici

mammola o Mammola s. f. Viola assolutamente, ed anche Mammoletla. T. hot. Fiala odorata. Specie di viola che sorge dalle
con larghette, venose e carnoselte foglie, mediocremente dentellate, e nel margine ornale
di

Visav

Visoo
pi

l'estremit inferiore della mazza. d cutcllo, ecc.; Ghiera o Viera: Cerchietto metallico che cigne, orna e rafforza le due estremit del manico del coltello o della forchetta qaando questo non di metallo. avv. Rimpetto, Dirimpetto, In faccia, Di ricontro. Voce pretta francese Vis--^is. s. m. Vischio, Visco e Veschio: Frutice che nasce sopra i rami d'alcuni alberi, e per k>
sulle

querele,
la

sugli

abeti, sui

peri e soi

Vira

un bel verde. Si d anche lo stesso nome al suo fiore, eh' d'un bellissimo color paonazzo e di soavissimo odore. S Co de viSvetta; Violaceo, Violato, Violetto, Paonazzo: Di color di viola mammola. V. a. Virare. T. mar. Far volgere la nave dall'una all'altra parte, ed sinonimo di Girare. air rgano; Virare l'argano o all'argano: Far agire l'argano circolarmente perch tragga la
fune
la

castagni, e produce quella materia tenace della

anche Vischio,
preparala
stesa
di di

quale lavorata con olio o altro,


d'occellazione, e di-

insomma per uso


fuscelletti

sui

o verghe,

prende

il

nome

Pnia, e i Paniuzze,
si

fuscelletti impiastrali di essa qaello

colle quali si pigliano gli occeilett

che vi

posano sopra.
s.
f.

Viscosits
viscoso.

Viscosit: Qualit di ci elle

catena che vi sta avvolta.

Visiera
Visitt
s.

s.
f.

f.

Visiera V. Padelletta.

a picco; Virar a picco: Tirar dentro la gomena per mezzo dell'argano fino a tanto che la praa
della

Polacchina, Cappna: Specie di far-

setto muliebre a svolazzi.

nave resti sopra l'ancora. de bordo ; Virar di bordo, Quando avendo il vento contrario e che si bordeggia, si fa girare il bastimento per cambiar di rotta, e fargli prendere
il

Vista
cui

Per
via.

similit. vale Allontanarsi

vento dall'altra parte. da un luogo, Andar

Quello dei cinque sensi per s. f. Vista riceviamo l'impressione della luce, distinguiamo colori, la forma degli oggetti, ecc. La vista breve o corta in terni, chirurg. dicesi Miopia; la diurna. Emeralopia; la doppia. Diplopia; la
i

debole,
sbizia;

Ambliopa;
la

la

lunga, Presbiopa o Prela

Girar largo.
"

notturna. Nittalopa;

storta,

Stra-

de bordo co vento in prua; Virar di bordo col vento in prua: Manovra molto delicata e che
richiede

bismo, ecc.
Vista, per Apparenza, Sembianza, Aspetto:
vista 6

maggiore prontezza. Es?a comprende il giuoco di tutte le vele e del timone, e s eseguisce per mezzo di molli comandi, come Lesti a virar di bordo, Orza alla banda. Molla
la

pd un galanlommo ;

Alla vista

sembra

<)

Il

un galantuomo. per Veduta, Prospettiva. per Luogo da dove pn esercitarsi

la vista,

le

scotte, Scarica all'indietro, Tiramolla a prua.


! Vira forte ! Grido che si d dagli marini per eccitare gli nomini che Ti-

come

Vira vira
ufficiali

finestra,

ringhiera, terrazzo e sim.


:

per Riguardo, Considerazione

In vista di

so

servili
ecc.

ecc.; In

vista

de' servigi

da

lai

rano all'argano.

prestali
s.

Viral>ricohLn

m.

Menarola.

T.

delle

Il

per Presenza, Comparsa:

vista de quello

836

VIS

VIT
8

can a m'ha fceto/restd; La vista di quei cane mi fece trasalire. per Mira, Scopo, Fine: L'nica so vista a

Visto

l'

quella de vegni ricco; L'unica sua vista


ricco.

Vegni a vista; Farsi innanzi. Venir alla presenza: Uscir fuori. Lasciarsi vedere. p. pass. Visto, Veduto: Compreso coU'occhio. Ben visto; Ben visto, dicesi di Persona che sia
bene accolta ne' luoghi ove frequenta. Chi s' visto s' visto; Chi si visto si visto. S A^ l'ho mai visto n conoscio; Mi ignoto
affatto.

quella di farsi

per Finta, Mostra, Sembiante. I) per Avvedutezza, Sagacia, Accorgimento, Previdenza, Accortezza. Appaga a vista; Appagar la vista: Essere avvistato, d beila apparenza. S A primma vista V. questa locuz. alla sua sede
alfabetica.

$ S'

S
n

Avei a vista bnn-a; Aver buona


chiaro.

vista:

Veder
Veder

nn-a bestia pcegia? S' egli un asinaccio tale? S Visto e n visto m. avv. Ad un tratto, In un batter d'occhio. In un subito, Inaspettatamente, Improvvisamente.
visto

mai

mai

visto

Vistso
vista

add. Ricco, Copioso,


ecc., e

Ragguardevole,
dicesi parlico-

crta;

Aver corta
la

vista:

Rimarchevole, Rilevante,

poco
n

di

lontano.
vista

larm. d'Interesse, Negozio o sim.


offuscala,

a vista storbia; Aver

patrimonio
trimonio.

Un
f.

a/fare vistoso;
Vitalit

Un vistso Un ricco pa:

appannata, caliginosa, oscura. in vista nn-a cosa; Aver

Un
s.

affare grande, ecc.


:

in vista
il

alcuna

Vita/litee
vitale: Vita,

cosa, vale Prenderla di mira, Avervi

pensiero

Fiamma
s.

vitale,

Qualit di ci che Potenza, Forza vitale.

sopra.
1)

Vitalizio
de...

m. Vitalizio: Assegnamento andel cedente finch dura


egli

vista

Aver
:

vista

di,

vale

Somigliare,

nuale, che vien fatto dietro cessione di beni, ecc.,


pel

Aver apparenza Me p ch' l'aggc ci vista d'imbricegdn che d'atro; Mi sembra che abbia pi vista di briacone che d'altro. S A vista V. questa locuz. alla sua sede alfab. % A vista, A vista de tcera, A vista d'uggio V.

mantenimento

a vivere.
Il

come addiett. aggiunto di Assegnamento Pensione che viene somministrata annualmente o mensuaimente a chicchessia duVitalizio, usato

vista.

rante la sua vita.

% Canta, Leze,

Snnd a primma

vista; Cantare,

Vitella

Leggere, Suonare a prima vista, cio di primo botto, alla prima, di subito, al primo colpo d'occhio, senza studio preventivo. S Conosce de vista; Conoscer di vista o di veper veduta: Riconoscere alcuno all'aspetto, duta

Aver nella memoria la sua effigie, ma non aver seco alcuna amicizia o conoscenza. S i>d a vista a un; Dar l'illuminazione a ano: Dare il vedere a chi sia privo di vista. vista; Offender la vista, vale Dar negli

f. Vitella o Carne s. carne del vitello macellato.

di

vitella:

La

a xelletto;

Vitella all'uccelletto

tagliala a piccole fette e colta in padella

da dente; Vitella: Vitella stata aver cominciato a pascersi d'erba.

Carne di vitella con burro. macellata dopo

da IcBte; Vitella di latte o Vitella mongana: Quella che slata macellata tuttora lattante. De pei rsso manco bnn-a vitella V. Pei.
s.

Vitellin

m.

Vitellino,

Vitelletto.

Dimin.
il

di

Vitello: Piccolo vitello.

occhi; e dicesi di luce troppo viva che offenda


la

Vitello

vista.

nn-a vista; Dare una

vista, vale

Vedere

s. m. Vitello: Parto della vacca non abbia ancor passato l'anno.

quale
latte

da

Icete ;

Lattonzo o Lattonzolo, Vitello di

superflcialmente.
S

vista; Di vista. Per mezzo della vista, ViDe vista o conSscio; Di vista lo conosco. S Fa brutta o cattiva vista; Far cattiva o mala vista, vale Aver cattiva apparenza.
sualmente, Ocularmente:

De

Quello che ancor- poppa. Mangia 5 vitello in ta pansa a vacca; Mangiar la raccolta o il grano in erba, Mangiarsi in erba: Modo familiare che denota il guadagno
Il

consumarsi ci che
vitello V.
f.

si

guadagna prima
nella

di ri-

I)

scuoterlo.

vista; Far vista o le viste

Fingere, Simulare.

Muro de
s.

Bcca de lin

voce Bcca.

S In vista de.... In vista di...., vale In considerazione, Avuto riguardo: In vista de questo ecc.;

Vitta
in essi
I)

Vita: Stato degli esseri animati finch


il

dura
fa

principio delle sensazioni e del moto.

In vista di ci ecc.

Vita, per

Anima, siccome quella che principalvivere


il

S Leva
n

a vista; Trre
la

la vista,

Occupar

la vista,

mente
n

iVale Impedirla

Trre

occupando. vista, vale anche Abbagliare con

corpo.
si

ec-

Tempo non ha mai


pel pel

che
[ceto

vive : In tutta a so vitta de ben; In tutta la sua vita


di

cessivo splendore. S Mette in vista; Mettere in vista o in veduta, vale Esporre checchessia acci si veda. Segn ve conserve a vista, che l'appetitto S
l'e;

non ha mai
vitta
I

Signore mantengavi petito avete assai provvista,


Il

la
si

vista,

che d'apsuol dire a Chi


t)

mangia assai, a un divoratore. S Perde a vista; Causarsi la vista: Diventar orbo,


t)

de vista; Perder di vista o veder pi una cosa veduta per


innanzi.

pel Modo di vivere nell'ordine morale. Col'ha sempre iegno nn-a vitta catstumi : tiva; Ei sempre tenne una cattiva vita. per Racconto della vita d'alcuno. Narrazione di fatti appartenenti a una persona : Lego e vitte

fatto

ben
Io

sorta.

Modo

e Qualit di vivere:

Passo nn-a

da crmitto;

meno una

vita da romito.

di

veduta:

Non
n

di Santi;

qualche tempo

8 Tegni de vista; Tener di mira: Aver gli occhi addosso a una persona, Non perderla di vista.

11

Leggo

le

vite de' Santi.


si

per Vitto

Materia con che

sostenta

la

vita;

ghe cava a vitta; E' ci cava la vita. per Persona, Corpo Ho tutta a vitta rtta;
:

Ho

tutta

quanta

la

vita rotta.

VIT

VIT
Far
la

837

fino alle spalle.

per Quella parte di qualsiasi vestimento, che prende dalle spalle a' fianchi e cuopre rimbasto della persona : Questa marscinn-a a m' slreita in ta v'itta; Quest'abito m' stretto nella vita. d'n^ei, Vitta d'u; Vita sbracata Vita agiata e comodissima.
:

per La parte del corpo che sopra l'anche

Darsi

porco, Far la mandra. mandra. Far la vita di Michelaccio, dicesi a Chi ad altro non pensa che mangiare,
vila del beato
alla

bere e spassarsi. bnn-a o cattiva vitta; Far buona o mala

vila, vale

Viver bene o male, Viver lautamente meschinamente. nn-a vitta d'ngei; Menar vita sbracata V.
Vitta d'ngei.
la

da camixa; Vita della camcia, cos chiamasi La camicia, escluse le maniche ed il collo.
eterna; Vita eterna, Vita beata:
Il

sopra
Il

nn-a vitta da chen, da diai ; Travagliar


Durar
vita laboriosa ed angustiata.

paradiso.

vita, Affacchinarsi,

fatiche da cane, vagliono

gramma; Vita misera, infelice, disastrosa, stentala.


sedentia; Vita sedentaria V. Sedentio.
solitaria; Vita
e suggezione.
ritirata,
Il

Condurre una

solitaria,

appartala. briga
n

nn-a vitta da principe; Tener gran vila, Far vita magna e sim.: Trattarsi con magnifi-

spenscier; Vita spensierata, cio snza

S Abbrevidse a vitta; Abbreviarsi la vita. S Andd a vitta d'un; Andare o Venire alla vita d'alcuno, vale Investire da vicino altrui per offenderlo.
.

S Bello taggio de vitta; Bella vita: Bella proporzione simmetria del taglio della vita.
Btiscse

pu fa fa sempre questa vitta? Ho da far sempre questa vila? S Frusta a vitta in t'nn-a cosa; Logorar la vita in alcuna cosa Consumarla, Spenderla in quella.
vitta;
vita,

nn-a regol; Far vere regolatamente. Vivere: N Far


vitta
vitta;

cenza, alla grande.

vita regolala:

Vi-

se ghe

Non

ci

si

pu

far vila.

Ho da

vitta; Francar

la

vita, Guadagnarsi
la

Qugnse a

vitta V. sopra
vita

Buscdse a

vitta.

Procacciarsi o

Procurarsi

vita,

vagliono
vita,

g In vitta;
la

o In vita, cio Durante tutta

Guadagnarsi
S

il

vitto

necessario lavorando.
n

vila.

Cangia vitta

costmmi; Cambiare o Mutar

Talora detto assolulam. vale Ritiratevi, Guardatevi


la
i

vale Cangiar modo di vivere, Mutar costumi. $ Chi ha tempo ha vitta; Chi ha tempo ha vita. Maniera proverb. colla quale si accenna che Col

vita; ed frase che


facchini
alla

per lo pi
essere

osano

dire
rarsi

gente per avvertirla di ritiurlata da

da una parte onde non


il

tempo si pa mutar sorte. S Consce a vitta e i micoi d'nn-a pers5nn-a;


Conoscere o Sapere chi sono suoi polli: Essere informato de' costumi e delle qualit d'alcuno. S Corrighe a vitta; Andarne la vita, vale Esservi pena di morte.
i

essi e lasciar loro libero

passo quando portano

qualche gran peso: In vitta, scignori; Signori,


si

ritirino.

Lascia a vitta in i'nn-a cosa o in t'n lugo; Lasciare o Perder la vita in checchessia o in nn luogo, vale Morire per una tal cosa o in an
tal

D a

vitta

a nn-a persdnn-a; Dar

la

vita

luogo.
la

ad uno, Tornarlo in vita. Farlo redivivo; e figurai. Apportar somma consolazione, grandissimo piacere, ecc. Questo gotto de vin m'ha dceto a vitta; Questo bicchiere di vino mi ha dato la vita, il'e dceto a vitta con questa notizia; Mi avete dato la vita con questa notizia.
:

Leva a vitta a un; Trre o Togliere


ad alcuno. Spegnerlo di
vagliono Ucciderlo.

vila

vita, Spogliarlo di vita,

ti

a vitta a nn-a persdnn-a V. Leze. Mantegni in vitta V. sotto Tegni in vitta. S Mette a vitta per un; Metter la vita per uno,
Leze g vale Sacrificarla, Darla per salvare altrui.

a vitta pe nn-a persnn-a; Dar


:

la

vita

per alcuno, vale Spender la vita. Offrirsi pronto alla morte per esso Per le avieivo dceto a vitta;

Pcissd all'atra vitta o

da questa

all'altra vitta;

Passar di vita o
n

all'altra

vila o a miglior vita.

Per
n

Presta vitta; Dare o Prestar vita, vagliono Far che altri viva: Se 5 Segn 5 me presta vitta, ecc.; Se il Signore mi presta vita, ecc.

lui

avrei data la vita.

Uscir di vita, vagliono Morire. a vitta; Passar la vila: Cofldurre,


la

Menar

vita.

Duse a

vitta retid; Darsi alla

vita

ritirata

o
1)

luogo, vale Vivere in esso:

a vitta in t'n lugo; Far la vila in un Passo a mce vitta


la

solitaria, vale

Vivere a se slesso standosi

solitario.

S Descrizin da vitta; Biografia: Descrizione della vila, cio Storia della vita d'alcuno. S

in villa; Faccio

mia vita

in villa.

cattiva vitta; Passar cattiva vita o vila cat-

Dd a
vivere
:

vitta;

Durar

la

vila,

vale Seguitar di

l'

n S

una

vila che

nn-a vitta ch'a n se pu dj non si pu durare.

vitta; Dorare in vila, vale Vivere.

n
w

se in vitta; Esser in vita, vale Vivere. ommo de bdnn-a vitta; Esser uomo di buona
vita,

tiva, vale Vivere anguslialamente, miseramente, malamente, Travagliar la vila. S Perde a vitta; Perder la vila: Morire. S Procaccise a vitta V. sopra Buscdse a vitta. S Rebell a vitta; Stentar la vita: Vivere malamente; e talora semplicem. Trarre la vila, Vivere.

cio di buoni costumi, di regolare condotta.

S Sacrific
servizio.

Risparmi a vitta; Sparniiar la vila, vale Salvarla. a vitta per un; Sacrificar la vita per
qualchednno, vale Sporla
al

offimo de so vitta; Esser

uomo

di

sua vila,
parare
g

cimento per di

lui

vale Esser robusto, coraggioso, Sapersi


le mosche dal naso. Esp5nn-e a vitta; Espor

la

vila, vale Metterla

a rischio, a cimento.

S ssighe a penn-a da vitta; Esservi pena di morte. %

Andarne

la

vita:

F a

vitta dO beato Giulio o

a vitta; Salvar la vita: Liberar da morte. Serr a vitta; Serrar alla vita, dicesi delle Vesti che combaciano alla persona. g Sto in sci vitia; Star sulla vila o in sulla vita : Regger bene la persona in andando, Portar bene
g Salv
la

bealo forco;

persona.

838
n

VtV
in vitto; Star sulla vita, vale Fermarsi in
la testa alla;

VIV

lora

de girno in girno; Vivere

piedi colla persona diritta e

e ta-

Non

Guardarsi

la

vita,

Ritirarsi,

Star attento di

non cadere o di non essere urtalo. 3 Tegni bSnn-a o cattiva vitta; Tener buona o
w
n

Tener santa vita, vale precetti morali. Vvere santamente e secondo S Torna in vitta; Recare o Richiamare a vita,
i

in vitta; Tener servar nn-a santa vitta;


a

cattiva vita:

Menar

vita di buoni o rei costumi, vila o in vita, vale

Con-

vivo.

d per di o di di in d: aver assegnamenti n provvigioni se non ci che giorno per giorno si guadagna comecchessia. de limxina; Viver d'accatto, vale Accattare, Mendicare. de so bracco; Vivere o Campar delle sue brac-

cia: Vivere colle sue fatiche e de' proprj sudori. de spirito santo; Viver di sogni: Non aver

vagliono Risuscitare. Vard a vilt; Guardare o Guardarsi V. sopra In vitta nel 2" significato.
rentire colla propria
la

la

vila

da mangiare. do so; Vver del suo: Aver proprie rendile da potersi mantenere. d'iinn'arte, d' nn-a profesciSn, ecc.; Viver d'un'arte, d'una professione, d'un mestiere: Viver del prodotto di quell'arte, professione o

me-

S Vitta pe vitta; Vita per vita, dicesi del Guavita


altrui.

'Vittinn-a.
signif.

s.

f.

Vitina.

Dimin.

di

Vita,

in

di Statura.
s.
Il
f.


I-

stiere che si

esercita.

Vittia
Il

Vittoria,

anlic. Veltoria e

Vinta

vincere,

restare al di sopra,

in comnitce; Vivere a convento, cio in comunit, a in comune. in paxe; Vivere in pace, cio pacificamente. in scinn-a persnn-a; Viver sopra d'uno, vale Stare sopra la fede altrui: Vive in sce mi;

n Vittoria, nel linguaggio milil. Raltaglia


colla disfatta o ritirala

vinta

dell'esercito avversario.

Canta

vittia d'imn-a cosa; Cantar vittoria di

checchessia: Esultare per averlo otlonuto o per

credere d'averlo ollenuto.

S Riporta a vittia; Vincere, anlic.


Ottenere, Aver vittoria.

Vittoriare:

Vitpio
Vivaoits

s.

m. Vituperio e Vitupero: Ignog'ha


d'ito

Vivete sopra di me. in sperans; Vivere a o speranza.

di

speranza: Stare in

ma;

Vivere slenlalamente e con disagio. miserabilmente ; Vivere a slecchctlo o soUil-

mcnte, cio in iscarsil del bisognevole. retiu; Vivere in vila privala. tranquillo; Viver tranquillo, Vivere a sicurt:

minia, Scorno, Gran disonore.


Ingiuria, Contumelia, Villana:

milk

Viver con sicurezza, senza timore. Chi ben vive, ben mne; La vita
loda
la

il

fine,

il

vitpei; Gli disse un flagello d'ingiurie.


s.
f.

sera.

Vivacit, Vivezza, anlic. VivaPolla


Filo d'acqua, cui lo scainterrotto
vi
il

cezza: Qualit di ci che vivace; Brio, Vispezza.

Chi vu vive san e ben, pigge 5 mndo cmm' ven; Chi vuol vivere e slar bene, pigli il mondo

Vivag-na
vamento
corso,
s

s.

f.

come
'*%

viene.

Prov.

di

chiaro significato.

del

pozzo
altrim.
s.

abbia

naturai

che essa deviandosi

scaturisce pe-

Chi vive sperando mne cagando V. Caga. 8 Con l'arte e con l'inganno se vive mezo l'anno
ecc. V.

rennemente;

Scaturigine.

Arte.

"Vivande
le

m. Vivandiere: Colui che vende


s.
f.

Vive
vita

s.

m. Vivere, Vitto:
vita
il

vivande
agli

a' soldati.

Vivanda Vivandiera: Donna dietro vendendo vivande. Vive Vivere: Essere o Stare
eserciti
V. n. di

La

slessa

Mantenimento della Procdse da vive ; Pro-

che va

cacciarsi

vivere.

l'

un

vive angosciso;

un
ti

vivere angoscioso, insopportabile.

in vita, contr.

Vivere, per Maniera di vivere o di procedere:

Morire; e

si

dice di Tutto ci che ha vita,

quanto delle piante. Parlando della spezie umana, dicesi anche Respirare, Campare, Menar suoi giorni, Trar la vita,
tanto degli esseri animali,

Vivo
I)

Durar

la

vit8j

ecc.

Vivere, usasi anche metaforcam. : Vivo de speransa, de sospii , ecc.; Vivo di speranza, di
sospiri, ecc.

E
"

per poi per

Nutrirsi, Cibarsidi

E poi de cose vviimof che vivcremo? Essere o Slare: Vivi seguo che... Vvi
alla

piaxe 5 vostro moddo de vive; Non mi garba la vostra maniera di vivere. s. m. Vivo: Parte viva d'un corpo, d'una pianta, ecc.; e melafor. La parte pi sensitiva. Vivo, parlando di persona, vale Che vive, Che in vita: Paxe a-i morti e salute a-i vivi; Pace ai morti e salute ai vivi. S A-o vivo; Al vivo. Posto avverb. coi v. Narrare Dipingere, vale In maniera simile al naturale. S Tocca un in sci vivo; Toccar uno sul vivo o
nel
e

N me

vvo, vale Offenderlo nella parte


sensibile del

piii

delicata

sicuro che...

bdnn-a de Dio; Vivere


lona,
alla

buona,

alla

car-

cuore, Arrecargli grandissimo dispiacere con parole o molli pungenti.

babbal.

Vivo
Il

a-e spalle di atri; Vivere alle spalle del crocifisso d'alcuno, vale Vivere a spese altrui. ben; Viver bene. Godere, Passarsela bene; e talora Vivere onestamente. cBmtnc e bestie; Vivere a bestiami, cio a uso
delle bestie.

add. Vivo: Che in vila, Che vive. l' Vivo, per Vivace, Vispo, Brioso e sim.: un figgiu troppo vivo; un ragazzo troppo vivo. per Grande, Sommo, Estremo, detto di pas-

con poco e ninte; Viver di limatura: Vivere industriosamente con ogni poco di cosa. da scignor; Vivere splendidamente: Stare in grandezze e in delicatezze, Trattarsi alia grande. i de batte a birba; Viver di birba: Vver di frode usando astuzie.

Pruvo un vivo despiaxe de ecc.; Provo un vivo dispiacere di ecc. Aggiunto d'acqua, vale Perenne, Che non manca: Unn-a fntann-a d'wgua viva; Una
sioni
:

fontana d'acqua vva.


Il

Aggiunto d'argento,

diccsi

II

mercurio V. Ar-

gento.
n

^ Aggiunto

di canto, dicesi L'angolo pii acuto

d'una pietra, d'un legno e sim.

VIX
n

VOE

839

Aggiunto

di

carne, vale Carne nuda, sensi-

tiva; ed anche Carne fresca e ben colorila.

pende qualche quistione o nel quale fu commesso un delitto, per verificare personalmente ed ocularmente lo stalo delle cose e le speciali circoche possono interessare la questione. % And in vixita; Andar in visita: Andar attorno a vedere altrui per affezione o per riverenza; ed anche Andare i superiori ecclesiastici o seslaiize

Aggiunto di colore, vale Acceso, Carico. Aggiunto di fuoco, in term. milit. vale CePrecipitoso; e di cesi tanto della mosche t-

lere,

teria

come

dell'artiglieria
si

loro scariche
all'altra.

da campo, quando le succedono con rapidit l'uiia

Aggiunto di lingua, vale Quella che si paria comunemente dal popolo, Quella che in uso. " Aggiunto di parola, vale Risentita, Aspra, Sdegnosa. " Aggiunto di pietra o selce, Nome comune della maggior parte di quelle pietre che, poste

colari visitando

luoghi della loro giurisdizione.

S Ave) de vixitc;

Tener

visite.

Vixit
w

Fa

vixita; Far visita: Visitare.


V.
a.

Visitare,

antic.

Vicitare e Visci-

tare:Propriam. Andare a vedere altrui per uflBcio di carit o di affezione o d'osservanza. Visitare, per simil. Andare in alcun luogo per

nel

fuoco, scoppiano, e

immerse nell'acqua non

cosi

Aggiunto di polso, vale Vibrato, Gagliardo, batte frequentemente il dito. Aggiunto di speranza, vale Sicura, Certa. w Avu l'argento vivo addosso V. Argento. A viva (orsa,, A viva voxe V. queste locuz. alla

Che

tanto se ne imbevono.

Il

"Vixitat
a dovere.

vedere checchessia. Perquirere V. Aitaste ncll'ult. signi f. e gxe; Visitar le chiese: Andare a farvi orazione. s. m. Visitatore: Che visita; ma per lo pi si dice di Chi preposto a far la visita d'alcun luogo per vedere se ogni cosa vi si faccia

sede alfabetica. vivo; Parlar vivo o vivamente, Parlar S Parla risentito, vagliono Parlar con risentimento, con
lor

asprezza, con isdegno.


S

Vixitazion
desistere,

legni fugo vivo; Persistere, Non

d'infermi; Visitatore degl'infermi, cosi dicesi Quegli che nelle confraternite ha l'incarico di recarsi a visitare i confratelli ammalali. Visitazione o Festa della f. s. Visitazione: Festa instituita dalla Chiesa in onore
della Ss.

Non

cessare, Continuare.

Modo

figur.

Vergine, per memoria della visita da

Vives, V. n. Vivacchiare, Campacchiare, Campucchiare,

essa fatta a Santa Elisabetta.


g

Campar

refe refe:

Vivere strettamente,
alla

a stento, quasi in miseria.

"Vixiia. fMette in); Metter in veletta o detta. T. mar. Metter marinaj sugli
i

ve-

alberi o

in altri luoghi

eminenti della nave per osservar

Ordine da F/xiVazin; Ordine della Visitazione: Ordine di monache insti tnito in Francia da San Francesco di Sales nel 1810. Lo monache di quest'Ordine diconsi Monache Salesiane e da taluni anche Visitandine, cio Monache della Visitazione.
s.

da lontano.

Visibile

add. Visibile: Che pu vedersi, Atto

Vizio
Il

m. Vizio: Mal costume, Abito malvagio;


Usanza
biasi-

a esser veduto.

S Rende vixibile; Far visibile: Render manifesto, Scoprire all'altrui vista.

opposto di Virt. Vizio, per Cattiva consuetudine,

mevole, Mal vezzo.


11

Vi:K1>iliiieiite
visibile,

avv. Visibilmente, In

modo

occhi veggenti, Chiaramente, Palese-

Vixin.

mente, Apertamente. V. Vexin.


s.
f.

per Appetito vizioso: tabacco, d zugo, ecc.; tabacco, del giuoco.

vizio
Il

d vin, d

vizio del vino, del

vSrpe a cangia pei,


il

ma

vizii

mai;
il

Il

Visinansa.

Vicinanza, antic.

Vicinit:

lupo cambia o perde

pelo,

ma non

vizio

Poca distanza da spazio

a spazio qualsiasi'; altrim.

Prossimit, Propinquit.

Vixin

Vsionio
in

s. f. Visione: Apparizione di cose che l'uomo vede in sogno o pargli di vedere in atto di grande astrazione di mente. Quegli che si s. m. Visionario:

Il cavai vecchio non la natura o il vezzo, mula andatura. Il ciambellotto non lascia mai la piega. Modi proverb. che vagliono L'uomo

abituato nel

vizio,

per

qualsivoglia mutazione

ch'e' si faccia,

difficilmente se ne rimane.

figura le cose e le crede

come

se le avesse avute

visione.
s.
f.

Vixita,
11

Visita: L'atto del visitare; Visita-

se in vizio; Esser tisico. Leva i vizii; Sviziare, Disviziare. g Piggid un vizio; Contrarre un mal abito; e parlandosi di cavalli, Pigliare una credenza.

zione, Visitamento, antic. Vicitazione, Vicitamento.


Vsita, Quella che fa
il

Vooalbolaio
ma meno

s.

m. Vocabolario e Vocabulario,

medico o

il

chirurgo

ai

malati.

da diocesi; Visita della diocesi: Il giro che fa Vescovo per le parrocchie della sua diocesi il
onde conoscerne
le

usato; Raccolta alfabetica di vocaboli d'una lingua notati colla spiegazione del loro significalo; altrim. Dizionario, Lessico V. Dizionio.

VooaaBion
ciare
Il

condizioni

spirituali,

rifor-

s. f. Vocazione: Quell'interno movimento, per cui Iddio chiama alcuno ad abbrac-

marne
lite,

gli

abusi, farvi osservare le regole stabicos dicesi Visita del seminario, Visita

uno

stato di

vita.

ecc.;

Inclinazione, Attitudine, Naturale disposizione a

de' monasteri, ecc.

da mego;

Visita

da

medico,
di

dicesi

figurai, e

scherzev. per Visita assai breve.

de geimonia;
tardi che
il

Visita

essere fatta in ora meridiana, e resa

complimento; e vuol non pi


:

Vooiferase
ser voce.

cosa particolare : Se avesci tanta vocazidn a-o stdio cmm'a-o zugo ecc.; Se aveste tanta inclinazione allo studio come al giuoco ecc. n. p. Bucinarsi: Correre od Esv. a. Volere: Dirizzare le operazioni della volont a qualche oggetto, Aver Toloot, inten-

terzo di.

Voe
La
visita

dd gidice in sci lugo ; Accesso


si

che

fa

dal giudice sulla

faccia

del

Inogo su cui

zione, pensiero.

840

VOE
Prescrivere.
S

VOI
N ne
voe save ninfe;

w Volere, per Ordinare, Comandare, n

Non

volerne saper nulla,

Accompagnato

colla

parile. Ci, vale Richie-

Non ne

voler caccia, vagliono

Non

voler

pii

dersi, Esser necessario. Bisognare:

Quanto ghevu

attender a checchessia,

Non

volersene impacciare.

pe mantegnli
H

? Quanto ci vuole per mantenerli ? per Richiedere, Amare: Non tutte e piante vuan nn-a twra forte; Non tulle le piante vogliono (cio amano) un terreno forte.

in

Un p

vu, un p n vu; Ora vuole e

ora disvuole.
dire, vale Significa, Vale V. sopra Voe d nel 1 signif. S Voeighe d bello a fa nn-a cosa ; Volerci del buono per far checchessia, cio Abbisognarvi di molta fatica, di mollo tempo. d moscio a fa nn-a cosa; Volerci poco.

Vu d; Vuol

per Aspellare;
allo

Ve vuggio

all'

ama;

Vi voglio

mare.

Amarlo. che a so
M

per Aver opinione, Giudicare, Riputare; il che anche dicesi Voler dire: Ghe son de quelli che vuan che a lnn-a a.segge abita; Sonovi alcuni che vogliono la luna essere abitata. ben a nn-a jicrsnn-a; Voler bene ad alcuno:

II

Non
S

volerci mollo.

a vadde avanti; Voler che


sua opinione

la si

sua
ante-

sia di sopra, cio che la

ponga a quella degli altri. d; Voler dire, vale Significare, Intendersi: Cose vu di questo? Che cosa vuol dir ci? n Voler dire, per Intendere di dire: Cose vorrisci di? Che vorreste voi dire?
Talora usasi in signif. di Aver opinione, Riputare, Giudicare: Ghe sn de quelli che vuan d ch* l' 5 so chi gi; Vi sono alcuni che voglion dire essere il sole che gira. n per Esser per dire: Paeiva ch' me vose di tante cose; Pareva eh' e' volesse dirmi tante cose.

Voentse

ti

Il

Vocila con un; Volerla con alcuno, vale Prendersela con alcuno, Appiccar briga con esso: Con mi n ghe a vu; Con me non la vuole. Vocisela piggia con un; Volersela prendere con alcuno, vale lo stesso. s. f. Volont e Volunl, Volere : Potenza motiva dell'anima ragionevole, per la quale l'uomo desidera come buone le cose inlese o le rifiuta come malvage. l'havoentce de Volont, per Voglia, Desiderio: fase fratte camme d'anddse a nega; Ha volont di farsi frale come di andarsi ad annegare. per AUenzione, Studio, Zelo: Me ghe son

misso con tutta a voentiv

Mi

ci

misi con tutta

md;

Voler male. Odiare. 6 genitivo, 5 dativo, ecc.; Voler


dativo, ecc.,
in

il

genitivo,

il

terra,

gramm.

vale

Costruirsi

per Amore, Affezione: O l'ha poca vocntw a-o stdio; Ha poca volont allo studio. Cattiva uoente; Malvolere, 3Iala intenzione. De so spontanea voentw; Di sua volont, Di

la

volont.

con quel caso. d so fnn-a a un ba;din; Voler la sua o la parte sua sino al finocchio, cio insino a un minimo che di ci che tocchi, Voler il suo a tutto rigore. 6 pan giasciu; Voler la pesca monda o l'uovo mondo: Voler l'ulile senza fatica o pericolo.
scignific; Voler significare, vale Significare semplicemente: N vuan scignifcd atro che....

suo volere, Di spontanea volont. Volontariamente,

Spontaneamente.

Dipende d vocnloi d'nn-a persnn-a ; Essere


nel volere d'alcuno,

cio nel suo arbitrio.

Dve manca e forse, cresce a vo-nfce ; Dove manca il potere, cresce la voglia. se de bnn-a voentce; Esser di buona voglia
di

vogliono significar altro c!"^ un ben do mondo o un ben matto a nn-a persnn-a; Voler il meglio del mondo ad al-

Non

buona volont

cio

disposto a far chec-

chessia volentieri. Essere in buona disposizione. g Fd a vocnlo! d'nn-a persnn-a; Far il volere la volont d'alcuno, Far la sua voglia, Compiacerlo, Obbedirlo.

S
S

cuno: Amarlo assai svisceratamente. nn-a pcrs5nn-a; Voler alcuno: Domandarlo, Ricercarlo, Chiedere d'averlo con s: Tutti

Nega a
Quando

so voentce; Annegare, Abnegare, Reprila

mere, Morlificare

volont.

vuan; Tutti

lo

vogliono.

chi vu, tutto 5 pu;


di

chi vuole,

non manca
S

modi. Prov.

chiaro significalo.

Ave ttto quello che un 5 vu ; Avere ogni ben di Do. a n voci; A volere o a non volere, S A voe
vale Vi concorra o no S
la

a voenta:, gh'd tutto ; La volont lutto, Quando ci ia volont, c' lutto. Urtima voentw ; Ultima volont, vale TestaDisposizione testamentaria. mento
gh'

Voenta avv. Volentieri, Volentieri,


voglia, Di

volont.

Di buona buon grado, Volenterosamenle, Volonterosamente, Vogliosamente: Conforme il proprio volere.

Chi n me vu, n me merita; Chi non mi vuole, non mi merita. S Chi te vuggio; Qui li voglio, vale Questo il
punto, il bello. S Chi vu vadde, chi n vu mamle V. Manda. Digghe chi vu; Dica chi vuole o Chi vuol dir dica, dicesi da Chi risoluto di far checchessia.
S

S %

Ben voentea
Volentieri.

Di buon volere, Di buona voglia.

Md
di

Fd voentea nn-a
piacer grande.

voenta V. Mainvo. cosa; Far checchessia di gana buona gana, cio mollo volonlieri, con voglia
V. n.
i

Dio vugge, Dio voese; Dio

voglia.

Dio volesse.

Vog-a,

Maniere esprimenti desiderio. S Dixe a fggia de Toriggid : Chi vu tlio ninfe piggia; Chi vuol tutto null'ha, Chi tutto vuole, lutto perde. Chi tulio vuole di rabbia muore.
S
Il

camminare

Voi;

Prov. di chiaro significato. Fase ben voci; Farsi ben volere, Farsi amare. md voe; Farsi malvolere: Farsi odiare, Farsi voler male.

remi per far Vogare: Adoperare il battello; Remare, Remigare. Voi: Plur. del pron. Tu, cosi nel retto cerne generi; aitrim. ne' casi obliqui, ed d'ambedue Vo' e Vui, notando per che Vo' si scrive quando precede una parola che comincia da vocale, come Vo' altri, e Vui si adopera in poesia per forza
la

barca o

di
Il

rima.
si

Voi, talora

trova riferito ad una persona sola

VOM
invece del Tu: Bacciccia, parlo con di'; Battista, parlo con voi. S D d5 vui; Dar dei voi, vaie Parlare alimi in seconda persona plur. e si usa colle persone
,

VOB
Vomiti-vo
tivo:
di

841

s. m. Vomitatorio, e nell'uso VomiMedicamento che fa vomitare; allrim. Vmica.

Vomitivo add. Vomitivo, Vomitorio: Aggiunto


atto a far vomitare,

famigliari

o inferiori.

'Voia^miiie

s. m. Pezza di lana o di bambagino (bambaxinn-aj: Panno di lana e tra noi

rimedio o allro, Che incita al vomito, Che Che ha virt e forza di provocare il vomito.
s.
f.

Voracitee
italiana,

Voracit. Astratto di Vorace

Vola

comun. di frnstagno, che le donne nel fasciar bambini sovrappongono alla pezza bianca (pattaloj e per lo pili in tempo d'inverno, s per tenerli caldi, s anche per fortificarne la vita e per maggior pulizia. (Fj; Far vola. T. di giuoco di carte e di tarocchi, e si dice Quando uno de' giuocatori
i

Ingordigia, Edacil.

Vrg-a V. n. Volgare, comnnem. usasi per Lingua


opposto a Lingua
latina,

onde: Trade

in vrg; Recare a o in volgare, vale Tradurre


in

lingua italiana.
s.
f.

Vrpe

Volpe, e corrottam. Golpe: Animale

selvatico, astutissimo e tristo, simile al

cane voldistesa
lepri

vince tutte

le

bazze,

pino, di pelo rossigno,

muso aguzzo, coda


di polli,

"Vola

Volante

Piombare. T. del giuoco di carte. Giocar Tuiiima caria che si ha d'un seme. add. Volante: Che vola, Momentaneo, di breve dorata. S Artiglieria volante; Artiglieria volante: Una specie d'artiglieria da campo che, per essere maneggiata e condotta con estrema velocit da un luogo all'altro, viene figurat. chiamata Volante, quasi paragonando le rapide sue mosse al volo
V.
a.

e folla; vive di rapina,

galline,

e d'altri animali,

Volpe, figurat. dicesi di Persona astuta, maliziosa. chutta; Sorbone, dicesi d'Uomo cupo e che, mito intento a' proprj vantaggi, procura secrelamente e accortamente di conseguirli. vgia; Volpe vecchia, Volpone, Nibbiaccio, Pi-

degli

uccelli.

$ Ponte

volante
fatto
il

Ponte

volante
di

dices
di

ad

Un

ponte
botti
;

di.

tavoloni,

battelli,

travi, di

tutto gettato sopra

un flume, connesso
passaggio
T. S S

con catene e coperto con tavole pel


d'un esercito.

VolatilisEza
Ridurre a
chini.

v.

a.
i

Volatilizzare.

chim.

volatilit

misti
s.
f.

fissi.

Volatilizzazi<3ii

S
%

Volatilizzazione. T.

Passaggio d'un corpo solido allo stato di vapore o gas permanente, mediante il calorico di cui lo s'impregna.

Vrpe

Volg-arizz V. Volg-arizzat

V.

Volgrai^izzazn

Volo
due

Tradite nel 1 significato. Tradlt. V. Tradzin.

Furbo in chermisi, dicesi figurai, Persona estremamente scaltrita e maliziosa. Anche de vrpe se ne pggian; Anche delle volpi si piglia, .Anche le civette impaniano. Dettato prov. che vale che Anche gli astuti talora sono ingannati. Andd co-a vrpe stto l'ascella V. Andd. A vrpe a perde 5 pei, ma i vizii mai V. Fizio. Ca de vrpe V. Amaranto. E vdrpe se consggian V. Conseggid. Tann-a da vrpe; Volpaja; La lana della volpe. Travelts ins. f. Puntone. T. murai. clinata che si mette sotto altra trave orizzontale per maggiormente sostenerla e impedire che non ceda si pieghi.
pistrel vecchio,

di

Vrpetta

s.

f.

Volpetla, Volpicina, Volpicella:

Piccola volpe.

fA-o

De); Al volo o Di volo V. queste

Vorpette d pseg-ua;
fatto
la

Conlrostecche

locuz. alla lor sede alfab.

Volontario

s. m. Volontario: Soldato che volontariamente si arruola nella milizia. Dicesi anche di Chi entra in un uficio senza paga, per fare corso d'un impiego.
s.
f.

Bacchettine metalliche, imperniale all'un de' capi intorno al nodo del cannello, e dall'altro capo, che
a forcella, imperniate con
della
s.

le

stecche verso

Vlta
Vlto
parti

Vrpn
Vort V.
luogo
Il

met

Pcegua. m. Volpoie V. Vrpe vgia in Vrpe.


loro lunghezza V.

Volta.

7'.

slamp. L'impressione

della

n. \ oliare.

Volgere: Piegare verso altro


vale

seconda banda del foglio gi stampato in bianca. s. m. Vlta e Vlto: Coperta pi q meno
incurvata di slanze o di
si

in

altra

parte.
att.

Voltare in signif.
parie:

Girare

da

un'altra

altri

edifizj,

in

cui

le

Fwto a
di

sostengono l'una l'altra scambievolmente. vlto; Fallo a vlta, vale Alla maniera

Vurtw a pagina; Voliate la pagina. E talora per semplicem. Muovere, Girare: Stce attento che quando parla verta i uggi;

vlta,

foggia d'arco.

Volbile
riabilit,

\olubile, Variabile, Instabile, Jlulabile, Incostante.


s.
f.

add.

Voltoilitse

Volubilit, Instabilit,

Va-

Volumetto Voluminoso
volume
(mole),

Incostanza, .Mutabilit, Leggerezza.


s.

m. Voluraetlo: Piccol volume.


add. Voluminoso; Che ha del
si

Osservate che

quando

egli parla volta gli occhi.


la faccia,

a faccia; Voltare o Volger


rizzarla in altra parte.

vale Indi-

Guardar alcuno. o frttd; Voltare o Rivoltar la frittata V. Frit. banda; Voltar bandiera, ecc. V. Banda.
co-e

gambe

all'aia; Capovolgere, Capovoltare:


al

Che molto

estende, Che oc-

Volilmme
Il

cupa molto spazio, Grosso. s. m. Volume, anlic. Vilume: Libro


Parte distinta di
libro.

Volgere a ritroso o
e spalle; Voltar
le

contrario.

spalle V. Spalla.
in terra, milit. vale

faccia
gersi

Voltar faccia,

Rivol-

tutto

ad un

tratto

per combatter l'inimico

Volume, per Mole o Grossezza d'un corpo


spetto allo spazio ch'esso occupa,
dal
falla

ri-

astrazione

Vomita Vomituja
s

suo peso. V. Vmitd.


s.
f.

che insegue. in latin, in vdrgd, ecc.; Voltare, Rivoltare, Volgere in latino, in volgare ecc. un componimento, un passo e sim., vagliono Tradurlo io
quella tal
lingua.

Reciticcio:

La materia che

5 canto V.

Gi 5 canto

nel
il

v.

Gi.

manda

fuori

nel recere.

old

co-e stanghe; Girare

sole colle leve V. So.

842

VOT
un

VOX
altro: Quando vegnia a mce vlta, ecc.; Quando verr la mia volta, ecc. pe vlta; Volta per volla, vale Tempo per tempo. A un per vlta; A un per volta, vale Un dopo
l'altro.

Il

co 0 all'aia; Rimboccare: Mettere un vaso colla bocca all'ingi o a rovescio. S Vorldse n. p. Voltarsi, Volgersi, Rivolgersi: Vortceve de chi; Voltatevi di qua. H a tutti i venti V. Gidse a tutti i venti nel verbo Gi. contro nn-a persnn-a; Voltar le punte ad

un vaso

De

alcuno, figurat. Parsegli contrario.


M

Pi volle. Assai volte, Molte volte. vlte; Alle volte. Alcune volte, Qualche volta, Talvolta, Talora.
Ciii vlte;

inderr; Volgersi
s.
f.

indietro,

vale

Girar

la

/ atre vlte;

Le

altre volle, vale In altro

tempo,

faccia dalla parte di dietro per guardare.

In altra stagione.

Vort,
tata

Voltata,

Voltamento,

Voltazione:

Unn-a vort

d'uggi^ de spalle, ecc.;


Voltafaccia,

Una

vol-

In l' nn-a vlta; Alla volta. Insieme, Ad un tempo, In una volta. Tutto ad un tratto. In un

d'occhi, di spalle, ecc.


s.
f.

tempo
detto di
si

slesso,

Vortalba-ndLa
sempre
l

persona, vale Mancator di parola,

Un

che

volta

g L'atra vlta; L'altra volta, vale L'altro di. % JV fscio di due vlte; Non se lo far ripetere.

Vortasasci

dove trova il suo conto. s. m. Voltapietre. T.

Ogni vlta
che. Tulle

che...
le

o Tulle e vlte che... Ogni volta

ornit.
il

Slre-

volte che, vagliono Qualora,

Quando.

psilas interprcs. Uccello di ripa, che ha

becco

scuro-nero; il pileo e l'occipite neri, macchiati longitudinalmente di bianco; la cervice bianca, macchiata di nero e di lionato; schiena e scapolari di color nero e fulvo-castagno, misti insieme a macchie; groppone-candido; gozzo e lati del petto, neri; le penne superiori del sopraccoda nere, le inferiori bianche; piedi gialloarancioni. Cibasi di vermi e di piccoli molluschi, di crostacei, che va a cercare sotto i sassi gettandoli in aria mediante il suo becco corto e duro. Dimora qua io tutte stagioni, ma non in gran numero.
i

sol volla o Per una sola volta, Una volla tanto. Quwxi llte e vlte; Per lo pi delle volte, Le

Pe nn-a vlta; Per una volta, Pe nn-a vlta tanfo; Una

vale Finalmente.

pi volle.

Quattro vlte tanto, ecc.; Quattro


Sei
tanti,

tanti; e cos

Dicci tanti, ecc.

g Spesse vlte; Spesse volte, vale Frequenlemcnte. Trw vlte bn; Buono tre volte, Dolcione, si dice di Persona di poco senno, che
del semplice.

ha

molto
e

S Tulli in
g

t'

nn-a vlta;

Tutti a un

tempo

nell'uso, Sinfjultaneamente.

"Vrzise

Vsoi;

n. p. Voltarsi, Volgersi V. Vortdse. Vossignoria: Voce formata dal pron.

Vostra e dal sost. Signoria, cio Vostra Signoria: Titolo che invece di Voi si d altrui per rispetto, e per lo pi si suole scrivere con le sole lettere maiuscole V. S. puntate, ed anche V. Sig., e si

Unn-a cosa per vlta ; A cosa a cosa, A cosa per cosa, Una cosa per volta. Distintamente. Unn-a vlta; Tempo fa, Anni fa, Per lo addietro, Gi, Nel tempo passato, A tempi andati, Gi
tempo, che
n
i

Latini dicevano In diebus

illis.

Vota
voto

usa nella terza persona; altrim, Vosignoria.


v. n.

Votare: Dar
s.
f.

il

voto per

l'elezione

Una voi! a, talora significa Finalmente: Melici nn-a vlta giudizio; Fate senno una volta, Unn-a vlta tanto V. sopra Pe nn-a vtta
tanto.
s.
f.

de' magistrati e sim.; altrim. Squittinare, Ballottare.

VotaziM.
"Voto
fatta a
s.

Votazione: L'atto di dare

il

Vtta

Vlta V.
altrim.

Vlto.

suffragio; altrim. Squittino, Ballottazione.

m. Voto e corrottam. Boto: Promessa Dio di opera migliore. Obbligazione stretche


ridondi in onor

tissima di far checchessia


di Dio.

Il

Volo, per Immaginctia d'argento o Quadretto che si appende ad altari o ad immagini sacre, in contrassegno di ringraziamento per grazia ricevuta.

depositale e si venFondaco. per Giro, Voltala, Rivolgimento. da ciave; Mandala: Qnello spazio o lunghezza che la chiave fa scorrere alla stanghetta della toppa fciavuaj nell'aprire o serrare. g Andd a vlta d'nn-a pers5nn-a; Andar alla
Vlta, pel

Luogo ove sono

dono seterie;

in
si

volta
g

d'alcuno, vale

Andar verso

lui.

per Dichiarazione della

propria

opinione o

voce con segni di pallottoline od altro, che d ne' parliti; e dello assolulam. s'intende per lo pi di Voto favorevole: Quanti vti 5
l'ha ctvo ? Quanti voli ebb'egli
?

Vxassa

D N5
di

vlta,

D
s.
f.

vlta a-o cervello V. Dd.


collo V.

saveise

dd nn-a vlta a-o

Collo.

Vociacela, antic. Bociaccia. Pegg.


anlic.

Vxe
H

Voce.
s.
f.

Voce,

Boce:

Suono

prodotto

5 voto; Sciogliere il voto: Soddisfare al voto, Adempierlo. % D vBlo; Dare il voto o Rendere il voto: Votare nei parliti delle assemblee. 5 vto conti io; Imbiancare: Dar voto conS
S

Ademp

dall'animale per l'aria ripercossa nel gorgozzule,

con intenzione di manifestare qualche affetto o pensiero; e dicesi propriam. dell'uomo. Voce, talora anche pel Suono che rendono gli
animali
il

bruti,
il

notalo sotto diversi nomi, belato,


dicesi
il

come
il

trario

ne' parlili.
;

latrato,

muggito,
de' Suoni

il

ruggito,

Fa

voto

Far volo
f.

Promettere a Dio con voto.


n

Vtta
fica

Obbligarsi per voto.


s.

barrito, ecc.

Per

similit.

di

qualunque

Volta, Fiata, Tratto:

Voce

la

quale,
1

strumento.
Figurai, per

nome numer. e di quantit, signiDeterminazione d'alio: Unn-a, due, trae vlte, ecc.; Una, due, tre volle, ecc.
aggiuntole un

Il

per Parola o Vocabolo. Fama o Riputazione

Concetto

n Volta,

talora significa II tratto che tocca ad alcuno di operare checchessia qaando le operazioni si debbono fare alternatamente or da uno or da

n gode gucei bnn-a vxe; Egli gode poco buona voce. agra; Voce stridula. Voce di strigolo o di gatto
scorticato V.

Agro

(add.).

vox

VUN
vecchj e di chi preso da
profferire la parola sciolta.

843
paura, e non

argentnn-a;yoce argentina: Voce chiara e soave. altiva e pasciva; Voce alliva e passiva: Diritto
Facolt di eleggere o di essere eletto.

pu

Vr.xetta
Voce
Dim.
di

s. f.

Vocina, Vocerella. Dim. di Voce:


s.
f.

de Dio; Voce di Dio, dicesi L" ispirazione, La vocazione che credesi venire da Dio. de popolo vxe de Dio; Voce di popolo voce di Dio del Signore. Prov. che vale Di rado la comnne fama s'inganna. fata; Voce matura: Voce ben formata. giunca; Voce bianca: Voce fanciullesca. - Voci bianche, in lerm. di Musica diconsi Quella del soprano o Quelle con cui s'indica figurat. l'intensit e il brio di certe voci ed istrumenli. robusta; Voce quadrata, cio maschia, forte,
sonora.

piccola.

'Vxettinn-a.

Vociolina,

Vocerellina.

Vocina: Voce piccola, sottilissima. "Vxin. s. m. Vocino. Dim. e vezzegg. di Voce. s. m. Vocione. Accresc. di Voce: Gran voce. - Voce d'orco. Vociacela grossa. V. a. Volare e Vuotare V. Veud nel 1" signif. da beive; Mescere V. Versd. Vtijtie s. f. pi. Vajuole e Vajuolo (nel sing.

Voxon

"V

mascb.): Malattia cutanea, pustulosa e contagiosa,

van soggetti quasi tutti gli nomini, e segnatamente nell'et infantile, qualvolta non ne
cui

scanna; Voce fessa, Voce di cornacchia. Ad alta vdxe; Ad alla voce, A gran voce, tutta voce: Con voce forte e sonora e che
possa bene intendere.
la
il

sian preservati dall'innesto o vaccinazione,

A
si

Vajuole,

per Sorta di malattia che viene

a' pic-

cioni e ad altri volatili

negli occhi e nella gola.

S Alsd a vxe; Alzar e talora Aumentare

voce: Gridare, Sclamare; suono della voce per farsi

meglio sentire.
%

A meza A

vxe;

mezza voce: Con voce somalla

messa. Con voce bassa.

Vulcan

S
S
w

nn-a vxe V. questa locuz. Avci a vxe de.... Aver voce

sua sede

alf.

di...:

Aver fama

di...

a vxe rca; Esser roco o fioco. bnn-a o cattiva vdxe; Aver buona o cattiva voce, figurai, vale Esser di buono o di cat-

Esser tacciato

di...

tivo concetto-.

vnn-a bella vdxe; Aver baona voce, vale Aver voce sonora armoniosa grata ; e talora Aver gran voce o voce gagliarda. vxe in capitolo; Aver voce in capitolo, vale Poter render partito, Aver voto; e melaf.
, ,

Vmita

dell'Aver in qualsivoglia negozio autorit. viva vxe, A vxe, A vxe de tutti, A vxe generale, A vxe persa V. A vdxe alla sua sede alfab.
dicesi

sgutinn-e o xatinn-e; Varicella : Malattia, nella dopo alcune febbri ed anche senza, vengono pustule per la loro grandezza e modo di suppurare somiglianti al Vajuolo, perci detta anche Vajuolo spurio. s. m. Vulcano: Montagna, d'ordinario molto alta, come l'Etna, il Mongibello, il Vesuvio, l'Ecla e sim., la cui cima termina in un largo cratere, d'onde escono a quando a quando fiamme, bitume, sassi e materie infocate, ora sotto forma di cenere, lapilli, ecc., ora sotto quella di lava. Diconsi- Vulcani estinti quelli che hanno una volta gettato fuoco, ed ardenti vivi quelli che ne gettano tuttavia. Sonvi pure quali dei Vulcani fangosi detti anche Salse, non vomitano che fanghiglia e gas idrogeno. v. a. Vomitare, Recere, Rigettare, e dagli antichi anche Vomicare, Bomicare, Vomire, Bomirc e Gomire: Mandar fuori per la bocca il cibo, la bevanda o gli umori che lo stomaco noo
quale,
i

S $

Bezcugna sempre avet a vxe per l'aia V. ia. Cangia a vxe ;. Arzigogolar la voce: Variarla
in

'*

ingirie, giastemme bestemmie, l'anima, chu, figato


,

pu contenere.

ecc.;

Vomitar ingiurie,
Recere l'anima, 6-

ecc.,

vale Profferirle in atto d'ira.


;

pi modi.
la

gurat.

vale Recere fortemente.

Conosce a vxe; Scorger


Conoscerla.

voce: Distinguerla,

Corri a vxe; Bucinarsi, Andar voce. Correr voce, Esser voce, Vociferarsi: Esser discorso tra la gente.
Soffoc u vxe

"Vuntmme
teria untuosa,

Coce de vmitd; Nausea, Abominazione, Stomacaggine V. Angscia nel 1" signif. s. ra. Untume: Propriam. Ma-

come sugna,

burro, lardo e sim.;

S Crovi

a nn-a persSnn-a;

comunem.

usasi da noi per

Coprire altrui la voce: Impedire con tuono di voce pi forte che altri sia inteso. S Dd in sci vxe; Dar sulla voce o sulla bocca V. Dd. n nn-a vxe; Dar una voce, vale Chiamare. S De vxe in vxe; Di voce in voce, Di bocca

l'ha tanto

vuntmme

Sucidume, Lordura: addosso che ecc.; Egli

Vunze

ha tanto untume addosso che ecc.

in bocca. S se in vxe; Esser in voce, vale Aver fama. $ Fa corri a vxe; Far correr la voce. S In vxe; A bocca V. A vxe.

V. a. Ungere e Ugnere: Aspergere o Fregare o Impiastrare con grasso, olio o altra cosa che abbia dell'untuoso; allrim. Untare. n Ugnere, Pillottare, figurat. Adulare, Lusingare. un pollastro; Pillottare un pollo: Ungerlo di tempo in tempo con materia strutta mentre si

arrostisce allo spiedo.

vxe e i atri han e nxe V. Nxe. S Perde a vxe; Aflocare, Affiochire. 5 Porta ben a vxe; Portar ben la voce, vale Passeggiar per le voci e tuoni del canto, Modulare, Regolar bene e con artifizio la voce nel cantare. Stto vxe; Sotto voce, vale il contr. di Ad alta voce. S Spantegd a vxe; Metter in voce, Pubblicare, Bandire, Far palese, Far correr fama. S Tdn de vxe; Messa o Portamento di voce. S Tremm a vxe; Tremolar la voce, dicesi dei
S
e

Mi ho

n vunze n'avaa; Chi non unge le carrunon tira su i pesi, La carrucola non frutta se non unta, A voler che il carro cigoli bisogna ugner le ruote V. Avd. f S Unzi e freiga poca breiga ecc. V. Breiga. S Unzi punzi e cianta malanni ; Meltiscandoli, Commettimale: Colui che cerca, a forza d calunnie
S Chi
cole

e di falsit, di metter

la

discordia fra

le

persone.

'*

Ugnersi e Ungersi. e lerfe; Ugnersi il grifo o il dente, vale


n.
p.

Vunzise

Man-

giare,

e pi parlicolarm.

Mangiar del baono.

844

ZAN

ZEA

X
!X.a>1b
altro,
s.

m. Gala
lo

Guarnizione di
gli

per
Io

pi increspata, che

lungo

sparato della
s.
f.

refe, di seta o uomini portano camicia. Dal frane. Jabot.

IX.a.iii.1boii

!Xla>]id.a,i*iue

ZSl/la/pa/

Gialappa,

Jalappa,

Scialappa,

Presciutto V. Preztto. m. Birro, Sbirro, Berroviere e Birroviere: Cos altre volle chiamavansi da noi I sergenti di Polizia, che vegliano alla pubs.
s.

m.

Sciarappa. T. bot.

Convolvulus jalapa. Specie

blica sicurezza, nell'interno della citt, arrestando

di pianta, la cui radice sassiforme o rotondata,

bianca, carnosa, latticinosa, che d origine a varj


fusti

erbacei, sarmentdsi, striali,


i

della grossezza

quali si attorcigliano d'una penna da scrivere, intorno ai corpi vicini-, le foglie sono alterne, peziolate, quasi cordiformi, acute,

intere e tal-

furono Guardie di Pubblica Sicurezza. Dal frane. Gens d'armes. !Xla>u]ia>ta. s. f. Zannata: Azione o Cosa da zanni; Scederia, Buffoneria, Giulleria V. Xanno. iXla^nuo s. m. Zanni: Propriam. Mascherata o
i

e incarcerando
detti

delinquenti; in seguito

Guardie

di Polizia, e oggid

volta lobate, superiormente glabre, inferiormente


vellutate;
i

fiori

sono grandi, violacei,

solilarj e

Da noi per similit. s'intende Qualunque persona che vada in maschera


Carattere d'arlecchino.
e faccia buffonate e giullerie a guisa d'arlecchino.
s. f. Scodella Piatto concavo, nel quale mette quella quantit di minestra che ciascano vuol mangiare. Dal frane. Jatte. "ZSLuo s. m. Volo. Voce bassa V. Sghuo.
:

lungamente peduncolati nelle ascelle delle foglie; semi lanali. Essa cresce generalm. nel Messico i
e in altre contrade dell'America.

!Xla>tta;
si

medicamento

purgativo della classe dei Drastici.

!X.a<loiii s. m. pi. Bastoni da livello. T. d'agrim. Le canne o pertiche che gli agrimensori piantano
in

**!X

v.

n. V.

Volare.
n.

Voce bassa V. Sghu.


Volar

terra

per

prendere

le

diritture.

Dal

fran-

ZS^&a>tt;
qua e
l

Svolazzare, Svolacchiare:

cese Jalons.

confusamente.

Z
Za>;
Per
it

Gi, Di gi: Avv. di tempo passato, e vale


l'

Za.zz.11
cibi,

s.

m. Digiuno,

al plur.

Digiuni, e antic.

addietro, In addietro,

Altre

volte:

Sn

Digiune, Digiuna e Diginora: Astinenza da alcuni


e spezialm.
dalla carne,

versoi c'A za letto; E' son versi' che gi lessi. So poce chi a za Gi , per Ormai , Oramai
:

col

non pigliare
al

alimenti che una volta al giorno, o

pi fare

vgio... n

za imbricego ;
I

per da ora. Da questo punto: ubbriaco. per Certamente, Sicuramente, Certo che Ma za che cosa Ma per Ora Sn za dui mcixi che Son due mesi che Frequentemente come riemInfin

Suo padre ch'era gi


gi

vecchio...

anche un poco di refezione.


I)

l'

Digiuno, metaf. per Lunga privazione di checchessia.

s:

Rompi
cibo.

cfi'a i' cosci;


:

gi

la

cos,

Zaza^u
ti

zazzn; Rompere o Mutare il digiuno. add. Digiuno: Che non ha ancor preso
di

v'ho scrito

Vto

cibo.
l'

gi

vi

scrissi.

usasi

particella
di
di

Digiuno, per Ignaro: digiuno d'ogni cosa.

zazzn de tutto;
alla

pitiva per

un certo abbellimento
aggiunge
gli

pronunzia,
forza
al

A zazzn
cosa, vale

V. questa locuz.

sua sede alfab.


di

ovvero

perch
le,

alquanto

sc zazzn d'nn-a cosa; Esser digiuno

una

parlare e

puta de
di
lui,

d ornamento: N za che agge ma ecc.; Nonjgi ch'io abbia paura


Dcesi per disprezzo di Signora
abili

Non

averla falla,

Non

esserne impac-

cialo; e talora Esserne ignaro.

ma f Za>1betta>
zione,

ecc.

Zazzii^

S 5/a2;a2;2;Mw;Stardigiuno,Digiunare:Non mangiare. V. n. Digiunare: Mangiare quanto e


quello che convien per osservare
il

povera che vesta

proprj della sua

condi-

precetto di

ma

sdici, sgualciti, laceri, ecc.

Santa Chiesa circa

Za.ooli.

cong. Gi che. Giacch, Poich.

in che comandala l'astinenza. Cibarsi con parsimonia


le

vigilie e

giorni

Zarine!

Capperi! Cappita! Cospetto! Minchioni! Interjez. di maraviglia.


s.

Cagna!
Il

siccome
Il

si

usa nei giorni di vigilia.

Digiunare, talora vale scmplicem.

Z-uelliu

m. Mammolo, Mammolino, Mammoletlo. Bamboccio, dicesi per vezzo a Bimbo non ancor divezzato, vispo e grassoccio. ZcLuello s. m. Baco: Nome che da noi si d parlicolarm. a Quel verme che rode le castagne; bench dicasi anche quello della farina e d'altre cose.

Non mangiare.

Melaf.
V. n.

Astenersi da checchessia.

Zea.
n

ciare, Diacciare:

Gelare e Gielare, Agghiacciare, GhiacIl congelarsi dell'acqua e d'altre


il

cose liquide per


cessivo freddo.

freddo.
:

Agghiacciare, Agghiadare

Sentire o Patire ec-

ZEN

ZER
alt.

845
La carne che

Talvolta usasi in signif.

e vale Raffred-

Zenza.

s.

f.

Gengiva e Gengla
gli

dare a guisa di ghiaccio.

ricopre e verte
le

ossi delle mascelle dentro la

Zel>e<iei
vernelle,
i

(Rompi
corbelli:
s.

i);

Romper

tasche, le ta-

Dar

briga, noja, fastidio ecc.

boca.
gnfia; Gengiva turgida.
Arso, Asciutto, detto di perdi

Zel>il>l>o
che
di
ci

m. Zibibbo e Zibibo:
di
Sicilia.

Quell'uva

Zenziggio add.

viene appassita in barili o in ceslelline,


s.

Levante e

Zefr

Zo

sona, vale Senza moneta, Brullo di danari.


s.

m. Gelo e Gielo: Eccesso


le

freddo, e

Zem'betto
n

m. Zefiro e Zeffiro. Voce dell' dso: Sorta di mezzo panno. s, m. Gobbelta, Gobbello, Gobbino, Gobbuzzo: Piccolo gobbo V. Zembo nel 1 signif.
Gobbetto e Gobbiccio, usalo come add. e dello di persona, vale Alquanto gobbo.
s.

suol dirsi di quello per cui gelano e si agghiac-

ciano

acque e simili.

Zez*l>ia.

s. f. Volatica. T. med. Herpes furfuraceus circinatus. Malattia cutanea, che si manifesta con macchie scabrose, di colore pi o

meno
lide
.

rossiccio,

pruriginose, per solito circolari,

Zexulbo

m. Gobbo

Gobba: Quel

rilevato

pi elevate ne' margini,


nel

men

colorite, anzi pal-

che hanno in sulla schiena o sul petto gli uomini rachitici per la deviazione d'alcuno degli ossi del tronco, e pi generalmente per la curvatura della colonna vertebrale e lo spostamento dello Sterno j allrim. Gibbo, Scrigno. Gobbo, per Uomo che ha il gobbo o gobba; ed

di squame decidue e rina^enti, teniiissirae e furfuracee. Occupa per Io pi una piccola estensione di cute in una

centro,

ove

si

cuoprono

volta, ed cos

per Zem
)

anche come add. o prominenza. v. n. Gemere: Pianamente lagrimare e piangere; Dolersi, Lamentarsi flebilmente. Gemere, Cigolare Quel rumore prodotto dal vapore dall' aria che va via dalle legne verdi od umide quando abbruciano V. danze nel 6 signif. da-o freido; Morirsi di freddo, Agghiadare: Aver
in
lai

signif.

usasi

nominala perch trasportasi famedesima forma, e talvolta anche sotto la stessa dimensione da un sito all'altro della pelle. Dicesi anche Erpete, Serpigine,
cilmente sotto
la

Qualunque

rialto

e in qualche luogo d'Italia Zerbite e Derbia.

Zerlbin

s.

m. Staoino da piedi ed anche sem-

plicem. Stuoino: Disco di alcuni palmi di dia-

metro, fatto di trecce di sparto cucite in piano spiralmente, lasciatevi talora molte fila o capi
liberi,

schiacciati
s

tutti

rivolti

dalla

parte

Zemn
Zen,

freddo eccessivo.
s.

m. Zimino: Sorta
si

d particolare loc-

Zerlbinotto
attillata

chetto, entro cui

A zemin;
s.

fanno cuocere alcune vivande. In zimino.

che formano una specie di vello. Fassene anche di forma bislunga. s. m. Zerbino, Zerbinotto, Damerino, Vagheggino, Bellimbusto, ecc.: Persona
superiore,

per mostrarsi inclinata agli amori.


s.

m. Gennajo, Gennaio, Gennaro: Nome di mese, che , secondo la Chiesa, il primo dell'anno, e, secondo gli Astronomi, il penultimo, incomiociando cos il primo da marzo, Talvolta noi diamo questo nome a Chi cura o patisce soverchiamente il freddo; Uomo freddoso
o_

Zerlbo

m. Piota: Pezzo di terra erbosa cavato da prateria o luogo tale che per molto tempo non sia slato rotto; adoprasi per incamiciare e rivestire i parapetti ed ogni riparo terrapienato acciocch la terra non mini. Prato, Erba: Assettdse in sci zerbo; Sedersi
sull'erba, sul

freddoloso.
**%

prato.

Zneo
guardo

S se lonlan ci che zen da-e mute V. Lontan. % Se zen 5 l'impe e fosse, settembre 5 l'impe a btte V. Btte.
s.

Lascia and zerbo; Lasciar correre, Non curare.

Non
si

tener conto, di cesi figurai, di discorso


meriti

simile che non

attenzione, e

di

cui

m. Genero: Marito
genitori di
s.
f.

alla

figliuola

ri-

non

voglia occupare o far caso.

ai

lei.

Zer'bo
tafora,
:

Zenestra. Zenog-g-i
ginocchio.

Ginestra e Ginestro V. Ginestra.


f.

s.

Ginocchiata

Colpo dato col

s. m. Gergo : Parlare oscuro o sotto meche s'intende soltanto fra quelli che sono convenuti fra loro dei significati; usasi per

lo

pi da' furbi e barattieri affine di celare ad


i

Zeilc>g-g>ia.tio

V. Inzenggiatdio.
pi.

altri

loro rei

propositi; e perci dicesi anche

Zen^g-in
cialetti di
valli

s.

m.

Ginocchielli

Que' guan-

Lingua furbesca o furba. Parlar furbesco.

cuojo che si pongono a' ginocchi de' caper difenderli nelle cadute.
s.

Zerlo
Gerii
fatte di

s.

ra.

Gcrlo. T.

mar.

In generale diconsi

Gaschetle Alcune trecce minute e lunghe

Zeng-g-io
umano
la

m. Ginocchio,
ove
la

al

plur.

Ginocchi

con

isfilarze

di

e Ginocchia fzendggej: Quella parte


e de' bruti

gamba

si

corpo unisce per


del
fa

vecchie

gomene,

allacciature, e per lo
ai

di merlino o servono a molte pi a serrare le vele quadre


le

comando,
quali

parte dinanzi colla l'apice dell'angolo.


S

coscia, e

piegandosi
al

loro pennoni.
s.

Zei*lo
ginocchio

m. Zerro. T.

ittiol.

Smaris

gracilis.

Arriva o

da-e zenSgge; Dare

Sorla di pesce simile

alla

boga, se non che ha


lo

alle ginocchia, vale Arrivare fino alle ginocchia. S In zenogge V. In zendggin. S Stasene co-e moen in sc zenogge; Star colle

qualche macchia verdognola. Mangiasi per


marinato.

pi

Zermgg-io

mani

in

roano o colle

roani alla

cintola,

vale

Star ozioso,

Non

operare.
flnj Y. In zendggin
alla

s. m. Tallo: La messa delle erbe quando voglion semenzire; ed anche Quella messa che fanno i faguoli, le cipolle, le patate

Zeng-gin
sede alfabetica.

sua

e sim. quando sono state mollo tempo in luogo

umido.
le cui

Tose, nell'uso
s.

la

Znzao
Gngiovo
:

s.

m. Znzero, Zenzvero, Gngero,


bacche sono

Zerzelln

m. Bottone,

dicono Pio e Pipita. Gemma: Piccolo

Pianta aromatica,

di sapore simile al pepe, e che entrano in molte

tumore rosso e infiammalo, che finisce spesse volte per suppurazione e che comparisce in diverse parti del corpo.

composizioni medicinali.

846

ZEU
s.

ZIG
)

Zetto

m. Sfasciume, Muriccia, Calcinaccio:


di

noi

5 vizio d zugo, Ave 5 zugo in


l'asso

Rottami

fabbrica.
s.
f.

Aver
li

nel

ventriglio,

Aver

il

ti osse; giuoco nelle


si

Zug-g-ia^

Gioved:

quinto giorno della

ossa, Ei giuocherebbe sui pettini da lino,

dice

settimana, contando dalla domenica.


$

d'Un giuocalore altaccattissimo

al

giuoco,

che
fallir

grassa; Gioved grasso: L'ultimo gioved del carnovale. I Tose, lo chiamano Berlingaccio. g A su de zuggia grassa; Berlingaecino, Berpenultimo gioved del carnovale. e Gioco : Esercizio di ricreazione, a cui sono prescritte alcune leggi o regole, e ordinariamente vi si avventurano dalingacciuolo:
s.
Il

se

lascierebbe per cosa del mondo. in zugo; Essere in palla, cio colpo. Essere
la

Non
in

colpo, Cogliere ad ogni

buona

Zug'O

m. Giuoco

disposizione per vincer Fd cattivo zugo; Far

partita.

Quando uno

nel giuocare

giuoco, dicesi procede maliziosamente


cattivo
affine di

nari. In questo signif. dividesi in Giuochi di sorte


di

e contro le regole del giuoco, gnare all'avversario.


'I

guada-

rischio,

come sono

giuochi di carte, dadi

ed
la

Giuochi di destrezza e di abilit, come pallacorda, il maglio, il biliardo, ecc.; e Giuochi


altri;

"

gli scacchi, la dama, ecc. Giuoco, per Ogni fatto o operazione: A fin do zugo ve dio camme a Ve andwta; Alla fine del giuoco vi dir come andata la cosa. n per Un atto pericoloso a chi lo fa, in sedendo,

d'ingegno, come

t>

zughi; Giuocolare Giocolare, Far giuochi. torto a-o zugo Non saper buone occasioni giuoco. brutto zugo Far un brutto giuoco,
i

profittare delle

al

iin

dicesi

figurai,

di

Chi,
altra

cadendo o sdrucciolando o sucdisgrazia, ha

cedendogli
farsi "

corso

rischio di

sdrucciolando e sim.: G'h visto fd un certo zugo c'h creddo restasse in sci botta;

Lo
H

vidi

fare

un

tal

giuoco

che

credetti

rima-

nesse sul colpo.

di

In term. 4elle Arti, Certo agio di muoversi

zugo; Invitare. T. del giuoco delle ombre. Giocare in confronto degli altri dae ginocatori, accennando il seme che si vuol preferire. $ Fortnn-a a-o zugo ; Della Buona fortuna nel giuoco; contr, di Disdetta. Manteglii 6 zugo; 3Ianlener giuoco o il giuoco:
:

gran male.

in una macchina o sim. e L'effetto agevole mobilit che ne deriva. Zimbello. T. de' cacciai. V. Oxello da zugo.

un congegno

Continuar a giuocare, Non abbandonar l'avversario nella sua maggior perdila.


%

Tegn zugo; Tener giuoco, vale Dar comodo


di

da pompa; Giuoco della tromba: L'azione, movimento dello stantuffo nelle trombe.
de borsa;

Il

giuocare.
V. n.

Zia.

Girare: Muoversi in giro, e dicesi proTrottola: Slrnm. di

chiamansi Quelle speculazioni che si fanno sul rialzo o sul ribasso dei fondi pubblici, non offrendo, a guadagnare o a perdere, che sulla differenza tra il prezzo della

Giuoco

di

borsa,

priam. della trottola V. Zirdoa.

Ziz*doa.

s.

f.

legno, di

figura simile al

cono, con

un ferruzzo piramii

prezzo dell'acquisto. de man; Giuoco di mano, vale Gherminella, Artifizio, Frode, Inganno. de poche te; Giuoco di poche tavole, figurai, dicesi di Faccenda da sbrigarsene presto e agevendita ed
il

dale in cima, col quale slrum. fanciulli giuocano facendolo girare con lo sfilare una cordicella avvoltagli intorno. - Legnaccio dicesi il legno della trottola; Buttero, quel segno che lascia la trottola percuotendo col ferro, il che dicesi Bullerare (scardssdj ; Far cappellaccio vale Far

volmente. de vcje; Giuoco di vele V. Veja. dd trn; Parafulmine V. Paraflmine.

percuoter
punta,

la

trottola in

terra

non

col ferro e di

ma

col legnaccio e di
s.
f.

costalo.

Zia.rd.oa.
il

Colpo

di

trottola.

ZM^A; Giuochi
i

(al

plnr.)

diconsi Certi spettala lotta,

Zilbaldn
glio,

s.

m. Zibaldone: Propriam. Mescucavate da uno o pi libri, o di

coli pubblici degli antichi,

come

corso,

ma

pi spccialm. e nell'uso Raccolta di varie

combattimenti de' gladiatori, ecc. n Giuochi, per Quegli spettacoli, che si fanno attoalmente da' ciurmatori, danzando sulla corda sui cavalli; od anche i giuochi di bagatelle eseguiti con prestezza di mano per via de' bus-

cose

insieme,

Zielo

un volume l alla rinfusa. m. Ronzella. Voce fior.: Trastullo da ragazzi consistente in un marrone (castagna) foralo nel suo mezzo da due piccoli buchi, l'uno
scritture diverse legale in
s.

sololli
I

d'cegua; Giuochi d'acqua, Degli scherzi d'acqua pe fd andd nn-a macchina .... Sistema
dicesi

senza.

alquanto discosto dall'altro, entro de' quali


passare un'agata di refe che
estremit
;

si

fa

si

aggruppa

alle

due

ne' giardini

e simili.

indi,
si

collocalo
fa

il

marrone

alla

giusta

Corredo
%

di strumenti.

Ingegni od Ordigni o

sim. richiesti a mettere in

moto una macchina.

A
A

che zugo

chiamo noi?
sate fare?
S

zghemmo ? A che giuoco giuocio Come la facciamo? Che pen-

bene attorcigliare il filo, il qual poi tirato fortemente in senso opposto fa che il marrone giri colla massima celeril. Dicesi Ronzella dal ronzo che fanno il marrone e il filo mentre girano. Nel contado di Firenze
di

met

essa,

la

dicon Frullino.

fin do zugo; vale AlPultimo.

capo del giuoco. Posto avv.

Frullino: Altro trastullo da ragazzi formato d'un

pezzettino di legno o d'altro, simile


del

all'anima

$
S

Arrxentd o Nettezza un a-o zugo V. Arrxcntd nel 3 signif. Ave bello zugo; Aver bel giuoco, vale Aver tanto in mano da poter giocare, secondo le buone
regole, colla speranza

qual traversalo da un piccolo fuscelletlo, che si piglia da una parte coi polpabottone,
il

strelli del pollice e dell'indice, si fa

girare dandovi
il

una torta come


Il

al

fuso per torcere

filo.

bdn zugo in man; Aver buon giuoco in mano, figurai, vale Starne bene. Essere sul vantaggio; ed anche Aver buone ragioni a far valere.

di

vincere.

Girlo V. Brigoelin.

Zig-g-io da. eia ve; Pallino V. Ciave,P5rrin. Zig- Zag: fAj V. A zig zag alla sua sede alf.

Zigola

s.

f.

Donzella, a Livorno

Zigorella,

ZIT
a Nizza Girella. T. illiol. Julis mcdilerraneus ovv. Julis Goffrcdi. Picciol pesce di mare che vive in mezzo agii scoglj; ha tre strisce lODgi

ZU
A

847

zitto V. qnos'k locaz. alla sua sede alfab.


p.

Zittu
%

pass, flellato e

Gittate

V. Zitta.

Vesti zittu; Vestito giusto V.


s.
f.

Vesti (nome).
zizzania

todinaii di color assai belli e vivaci

la

sua carne

Zizzania;
$

Zinanio, Loglio V. Loeggio.


la

di sapore mediocre.

Semend a zizzania^<mQdiT
Sparger
la

!Zimx*a.

Zimarra Voce spagn. che significa Una veste lunga con bvero e maniche larghe da non imbracciarsi , ma pendenti per ornamento; ed in uso presso alcuni ecclesiastici ed alcuni
s.
f.
:

zizzania, figurV vale Rapportar

o male

dall'uno all'altro, Suscitare\issensioni, discordie,


dissapori, ecc.

Zizzoa<
giolo

s.

f.

Giuggiola, che ft^r

si

dice Zizzola,

Ordini di preti regolari.

e alla latina Zizziba e Ziziifa:^rutto del giug-

Zimi Zimma,
v.

n.
s.

Gemere V. Zemi.
f.

Favilla,

Scintilla

Particella per-

manente di combustibile infocato, Principio o Finimento di maggior fuoco; ed anche Una particella
si

infocata, repentina

e di corta durata, che

(Zizyphus li/jarjs;, quasi simile all'uliva mentre verde, se non che alquanto men tondo dalla parte del gambo, e maturando rosseggia e diventa dolce. nutritivo, bench alquanto scipito; ne' luoghi ove matura mangiasi nelle mense,
per lo pi seccasi al sole sopra gratcci per uso della farmacia, essendo tal frutto tenuto come addolcente ed espettorante.

spicca con impeto, e per lo pi con iscliiopbatte sull'incudine o da altro corpo infocato.

ma

petto dal legno che arde, dal ferro incandescente

che
%

si

Manda
lare:
s.

de

zimme;
di

Favillare, Sfavillare, Scintil-

Zizzoe de tcera; Dolcichini, Giuggiole o Zizzole


di

Mandar
e alla

fuori faville o scintille.

terra, Trasi:

Piccoli tubercoli
i

prodotti

dalla

Ziu

m. Riccio
lat.

mare

mare o marino, Castagna di Echino. T. ittici. Echinus escnsi

radice del

lentus. Animaletto simile alla scorza spinosa delle

castagne, di color tan, che


del mare.

trova nel

fondo

Zonzi*!
violone,
V.
il

Zinaju
di

s. m. Caprugginatojo. T. bottaj. Slrnm. servono bottaj e barila] per far la caprnggine alle botti, barili e simili vasi a doghe

si mansono dolci giano e servono anche ad uso della farmacia. Voce di scherzo, con cui si vogliono dinotare, dal suono che rendono. Gli strumenti musicali ad arco, come il violoncello, il
.
.

Cypenis esculentus, quali e oleosi come le mndorle;


.

appassiti

cui

si

violino,

ecc.

Zva

n.

Giovare V. Giova.
s.

V. Zinn-a

nel

1 signif.

Z-^^enastro

m. Giovinastro, Giovanastro,

Zing-o

s.

m. Zinco: Metallo solido quasi mal-

leabile, di color bianco-azzurrino, che serve spe-

Zinn-a. v. a.

cialmente a formare l'ottone, mescol.>to col rame. Caprnggine: Intaccatura scavata in-

Zovenetto
Z-veno
s.

Giovanaccio. Pegg. di Giovine: Giovine scapestrato e di poco senno. s. ra. Giovinetto e Giovanetto,
Giovincello. Dimin. di Giovine:
l'adolescenza, Quasi fanciullo.

Che ha passalo
:

ternamente verso ambedue le cime delle doghe, e formante colla loro unione nn continuato canale circolare, entro cui s'incastrano doe fondi
i

m. Giovane e Giovine

Che ha

della botte o altri simili vasi. Estremit, Sponda, Scrmolo:


tetto,
letto,

passato l'adolescenza. Che nell'et della giovent. de scagno, de bttega, ecc.; Giovine di studio,
di

zinn-a d'un
tetto,

d'un
ecc.

letto, ecc.;

La sponda d'un

d'un

persona che tengono i Commercianti, ecc., perch loro dia mano nei loro negozj; e vi il primo, il secondo
bottega, ecc. Quella
i

Banchieri,

S se in zinn-a; Esser l l, Esser in sol punto, figurai, e per similit. vale Essere per essere o per succedere in quel punto una tal cosa.

giovine, ecc.

Zveno
n

add. Giovane, Giovine

Che

in

sul

fiore dell'esser

suo; e

si

dice delle persone, delle

Zinoei
Cinque
dei

s.

m.
sei

pi.

Zinalure,
di

giri

bastimenti

latini,

Trinche. T. mar. corda intorno alle antenne che servono ad accollare i

bestie e delle piante,


si dice anche per distinguere tra loro due persone famose dello stesso nome Plinio 5

Giovine,

due pezzi d'abete,

di

che esse sono composte.

zveno, Plinio 5 vgio; Plinio


il

il

giovane, Plinio

Zinza.nn.
solversi

Zinza.nnie
S

Andar lento nel rianche dicesi Nicchiare, Ninnare, Gingillare, Tentennare. f. pi. Lunghiere, Lungherie, s.
v.
n.

Lellare:

vecchio.

e neir operare; che

Zvenotto s.m. Giovanotto, Giovinotlo. Acer,


di Giovane, bench non si usino per dimostrare maggior giovent e pi fresca et, ma bens per accennare maggior vigore di forze e pi

Vin zveno, Vino giovane V. Vin.

Prolungazioni, Dilazioni, Indugi, ecc.

de zinzannie ; Menar per


in

lunga

lungo,

Menare
:

canzone. Tener a bada ma senza venir a conclusione.

le lunghe o per la can per l'aja. Dar Lusingar con isperanze,


il

Zvent
A
fino alla Zeta,

robustezza di corpo. Fd da zvenotto; Giovaneggiare. s. f. Giovent, Giovinezza, Giovenezza, antic. Gioventndine


,

Zitta,

s. f.

Zela: L'ultima lettera del nostro alfabeto.

Gioventa: Et che
et o
il

S Dall' A finn-a a Zitta; Dall' vale Dal principio alla fine.

segue all'adolescenza, n Giovent, per simii. La prima

primo

Zitta, V.
altra

a.

Gettare o Giltare

Versare nelle forme


gesso liquido od
partiS
Il

tempo

gi preparate metalli
siffatta

fonduti,

di

checchessia.

per Quantit o Moltitudine di giovani riuniti;


zdventii no gh' dince
al

cosa a oggetto di formarne

altrim. Giovanaglia.

colari figure.

da poeila paga ; Non

Zitto
si

fa

m. Getto e Gitto: Quell'impronta che nella forma o di metallo fonduto o di gesso


s.

ricchezza ugnale
S

tesoro di giovent.

zventii
la

liquido

d'altra

fatta

cosa.

rompe

a vu 5 so sfugo ; Ogni puledro sua cavezza. La giovent vuol fare il

Getto e Gitto, pel Pezzo gettato, Lavoro, Orift-

corso suo.

mento

di

getto.

Zi

V. Zuvo.

2UA

ZUG
di

Z;
A

Gi: Avv.

di

luogo, contr.
in

Su,
;

e vale
si

Deferire

il

giuramento a uno: Farlo giurare in


la

basso,

fondo, Nella parie pi bassa

disse

giudizio secondo prescrive

legge.

anche Giue, che lullora

uso presso

la

plebe

colta

z che paan zamenti fasi; Fa


falsi.

S
i

fior.,

e poetic.

Giuso.

certi

bocconi che pajon giuramenli


al

Modo

de l, de- chi; Gi di l, Gi di l, Gi di qua. Modi avv. che nell'uso comune valgono Intorno a quel luogo l, Intorno a quel luogo l. de
l,

Qui intorno

sim.

popolo toscano per significare Che uno mangia assai ed a grossi bocconi. S Piggid zamento ; Dare il giuramento, vale Giurare alla presenza del Principe,, del Magidi

dire comuniss.

Andd

in sci e in zii; Andar di su e di gi, vale Andar per ogni parte. in z; Andar in gi o all' ingi, cio verso

strato e sim.

il

ZeirsQX'seQ
gnalo
Il

avv.

Alla

libera:

Accompa-

col V. Parlare, vale Parlare

con tutta fran-

basso.

chezza, senza riguardo.

z; Andar gi: Andar a basso. z cu a nn-a cosa, And z testa

Usasi anche per Trivialmente, Grossolanamente.


s.

Ziilblbetto
cesi per

m. Cazzaiello. Voce bassa, e di-

cu V. Cu. S Bttd z, Butta z da cavallo, Butta z di figgiu, Butta zi ne-o scrive, Bttd z nn-a persnn-a, Bttd z un travaggio V. Butta. S Caccid z; Demolire, Abbattere, Atterrare. S Caccidse tutto z pe~a ga V. Ga. z, Caccidse z o stto V. Caccid.

ischerno ad
s.

Uomo

piccolo di statura.

ZulbTbo
Il

m. Niente, Nulla. Voce bassa: A w5 va un znbbo; La non vai niente. Talora usasi da noi por dinotare La pessima qualit d'una persona: Che zuhbo d'ommo o l' mai? Che razza d'uomo costui? Usato in forza d'inlerjez. vale Capperi! Canchilra! V. Zulli.
V. a. Giuocare e

Dd

z, Dd z a un travaggio, Dd z L'insciaggia , Dd z 5 so, Dd z 5 vin, Dd zii

Zg-.
fine di

Giocare:

Gareggiare a

nn-a mercanzia
S In

V. Dd.
coi

esercizio, di ricreazione o di guadagno,

nomi d'et e colla relazione alla partic. Da, vale Minore dell'et che si accenna: Da-i vinVanni in zit; Dai ventanni in gi. S Lascia andd l'wgua in sci e 5 vento in z
In gi,

z;

In gi o Ingi, vale Dalla parte inferiore.

accompagnato

Il

di qualche prova, dove operi fortuna, ingegno o forza. Giuocare, per Metter pegno, Scommettere: Zugo un setto ch' n ven; Giuoco uno scudo ch'ei
sull'esito

non viene.
I)

per Operare, Aver che


i
i

fare:

V. JEgua. Lascidse andd z; Trasandarsi: negli abiti, Andar dimesso.


%

cizia,

dincB, e prolczioin ....

Dve zcuga l'amiDove giucca

Trascurarsi
Il

l'amicizia,

danari,

le

protezioni ....

Dello

dell'aria,

vale Circolare liberamente.'

Mandd z; Mandar

gi,

Inghiottire, Ingojare,

Dello di altre cose, vale Muoversi con faci-

Trangugiare V. Colld. % Ti z, Tid z da-o frno, Ti z de bcca nn-a rosa a nnn-a persnn-a, Tid z de giastemme , Tid z de man nn-a cosa a nn-a persnn-a, Tid z di tacchi, Tid zi e grSnde, e tendinn-e, i punti a-e casette, Tid z un travaggio, Tise z e braghe V. tutte
queste locuzioni nel v. . Vegni

cannn chi n ghe pu zgd; nel luogo: Qua il cannone non pu giuocare. o bwra a bara; Fare a ruffa raffa V. A boera a beer. a balla; Giocare alla palla. a balla d'nn-a persnn-a; Far alla palla d'uno
lit

Tid.
a basso.

z; Scendere, Discendere, Venir


n.

Z,
cio
t)

v.

Giurare: Affermare
in

con giuramento,

Chiamare Iddio

testimonianza della verit.

Giurare, talora vale Promettere con giuramento

l'osservanza di checchessia.

de fdla a un; Giurarla a uno


giurare di fargli villania.

Far proposilo e

V. Balla. a bascetta; Giocare a basselta o a faraone V. Bascetia. o bsiga; Giocare a bazzica V. Bsiga. a batlilin; Fare a salincerbio o a salta il cervio: Giuoco d'esercizio usalo dai nostri fanciulli, il quale su per gi si fa in questo modo: Varii ragazzi fanno tra loro al tocco fa-o bgnj a chi debba star sotto; quegli a cui ci spella deve mettersi colle spalle molto curvate appoggiandosi colle

fedeltce; Giurar fedelt: Promettere con giura-

mento d'esser

fedele.

5 fso; Spergiurare.

mani sui ginocchi o pi gi; uno dopo l'altro, lo varcano d'un allargale, e nel saltare devono
Batlilin e battilann-a

gli

allri

ragazzi,

salto colle

gambe

ciascun di essi
e

Zdse

n.

p.

Giurarsi: L'uno giurare all'altro.


!

dire un verso d'una Innga frottola, che comincia:

Za^clie !

Giuraddiana

Giuraddina

Modo

di

- meza stppa

vieza

esclamazione di stizza e di maraviglia. Za.iue]ito s. m. Giuramento, Giuro, Giurazione: l' ultima voce antiq.: Affermazione d'una
cosa,
verit.
Il

lann-a - meza lann-a e mezo Un - cavallo S n' rscin, ecc. ecc. Quegli che sbaglia, deve andar sotto. In Tose, questo giuoco si usa

col

chiamar Dio
per

in

testimonianza
di

della

Giuramento,
checchessia.

Promessa solenne

eseguir

fare

in

altra

maniera.

a buga bgagna; Fare o Giocare a stacciaburalla V. A buga bgagna. a biscambiggia; Giocare a briscola V. Biseambiggia.

In tcrm. milit.
al

Un

allo solenne, col quale

il

soldato giura

cospetto di Dio e degli uomini


esser
fedele al

'

e sull'onor
alla

suo di
e
di

Principe e
la

o brcnnetto; Fare o Giuocare a cruscherella : Giuoco de' fanciulli, consistente in ricercar danari
i

patria,

non

abbandonar mai

sua

nascosi in alcuni monlicelli di crusca eletti a sorte.

bandiera.

fdso; Spergiuro: Giuramento falso. Deferi 5 zamento a nn-a persnn-a; ^ Dd

o cbraghe; Giocare a calabrache V. Cbraghe. a calabri sella ; Giocare a calabresella V. Calabrisella.

ZUG

ZUG
a btccicalla:

84d

a concaigtian; Fare o Giuocare


Specie
di

giooco puerile, in cui uno posa il suo capo in grembo ad un altro che siede, e che gli chiude gli occhi in guisa che non possa vedere

giuoco, in cui pi fanciulli schierati s'infingono d'attendere ciascheduno ad una data arie, con-

traffacendone

gesti

ci che

deve

farsi

colla

quante sieno

valcioni su lui alza per aria,

che un altro messosi a cainvitandolo a indovinare con la seguente frottola : Cancaignan, Concaignan , quante come l'ha 5 mce can?
le

dita,

massima prestezza; e chi erra nel gestire, o, domandato qual'arte esercita, sbaglia il gesto col quale dovrebbe rispondere, quegli perde e soggiace a una data penitenza. Altri fanno questo giuoco in altro modo, per sempre affini.
a-i cllai; Fare o Giocare alle castelline o alle caselle o alle capannelle V. Cllao.
a-i dee; Fare o Giocare
a'

la

quale corrisponde airaltra frottola de' Fiorene

tini

Pisani:

Biccicalla,

corna ha la cavalla ? corna so7i lass ? a carambola; Giocare a carambola V. Carambola. d carettella; Giocare alla carrettella: Giuoco di
rischio, che
si

quante Biccie, cu, cu, quante


Biecicalla,

dadi. Dadeggiare V. Dee.

a-i uve V. sotto

Zgd a rompi.
al
si fa

a imita; Giocare
dicesi Quello che

fa

delle testate del bigliardo

collocando in un angolo d'una un'asse triangolare,

papasso: Gioco del papasso quando una brigata elegge uno che faccia quel che vuole, ed seguito dagli altri ; e quel che fa quel primo, gli altri fanno.
L'eletto chiamato Papasso.

nella quale sono incavate pii buche, tutte nuginocatori tirano dalla testata dov' merate; l'asse una palla d'avorio, la quale, battendo nelle mattonelle, ritorna indietro e va a fermarsi in una di queste buche; vince colui, la cui palla si fermala in una buca portante un numero maggiore. a carnes; Fare o Giocare al zimbello o al bersaglio V. Carnes.
i

a-i scacchi; Giocare a scacchi V. 2 significato.

Scacco

nel

a-i tarocchi; Giocare

alle minchiale o a gera tarocchi V. Tarocco, mini a lippa; Giocare alla lippa V. Lippa, all'ambo; Giocare a tmbola. Fare alla tmbola

V. Ambo.
all'anello; Fare o Giocare all'anello V. Anello,
all'ngeo S. Miche; Fare coda romana V. Angeo. Zgd a scandi l'anghilla. all'oca: Giocare all'oca V. Oca nel 2" signif.
oll'anghilla V. sotto

chi beive ci; Gareggiare a chi


e dixe

pi imbotta.

In questo signif. vale Bere soverchiamente.

a chi
positi

ci
:

grosse;

Fare a

chi

le

dice

pi marchiane

Gareggiare nel dire degli spro-

delle parolacce.

all'orbetto;

Giocare a gatta

cieca

o a

mosca

a chi fa meno V. Zgd a chi perde gugncu a chi perde gugna; Fare o Giocare a vinciperdi a rovescino Giuocare a un giuoco qua:

cieca V. All'orbetto.

lunque coi patto che riesca vincitore colui che secondo Ip regole del giuoco avrebbe perduto. a chi sta ci fissi senso parpelld; Fare a visi: Quella specie di giuoco che si fa talora da due,
i

all'oste; Fare al paga l'oste V. All'oste, all'un e all'atro V. sopra Zgd a giffra l'n. a man cada; Fare a scaldamane V. Man.

a mura; Fare alla mora V. Mura, a-o bagdn; Fare al tocco V. Bagn nel 2
oro ballon;
Giocare
al

signif.

pallone,

Pallonare V.

quali standosi rimpetto


;

si

affissano

reciprocapalpebre, o

mente
ride
tre

e quegli
pii

rimane perdente che prima, non

Ballon nel 1 significato. a-o battin; Fare o Giocare

al

battimuro V.

potendo

oltre durarla,

muove

le

A-o

battin.

-f-

a ciammatret; Giocare o Faje chiamare V. Ciammatre. a civai V. civai sua sede a crSxe Fare o Giocare V. A crxe d damma; Giocare dama V. Damma a-e bocce; Giocare bocce V. Boccia. a-e busche; Giocare o brua
il

volge altrove lo sguardo.

alla

alfab.

e griffo;

a palle e santi e griffa.

a santi

e cappelletto

(giuoco).

alle

alle

baschctte

alle

quando uno, pigliati tanti fuscelletti o fili di paglia non eguali quanti sono i ginocatori, li tiene in modo che non si veda se non una delle due testate, alla qual parte tutti ne cavan fuori uno, e vince chi toglie il fuscello maggiore o minore, secondo che dapprima si stabilito. a-e corte; Giocare alle carte V. Carte nel 3 signif. a-e ciappe; Giocare alle lastrucce, alle piastrelle, alle murelle V. Ciappa. a-e fossoSte; Far alle buche V. Fossetta.
scbelte: Giuoco

che

si

fa

a-o becchello; Fare o Giocare a balla ballino V. Becchello. a-o bigliardo; Giocare al biliardo V. Bigliardo. a-o biribisci; Giocare al biribisso V. Biribisci. a-o carron; Giocare al carrone V. A-o carr5n. a-o cimmin; Giocare al volano o al volante V. Cimmin (sost.) nell'ultimo significato. a-o cordin; Fare o Giocare al cordino in aria V. Cordin nel 2 significato. a-o domin ; Giocare al domin V. Domin nel
2" signif.

a-o garriecio;
garriccio.
stornello V.

Giocare

al

garriccio

V.
o

A-o
allo

a-o giandolin; Fare al palo o Giandolin.

ai

fattore

a-e piastrelle V. sopra Zgd a-e ciappe. a-c sbigge; Giocare o Fare ai rulli V. Sbiggia. a giffra l'n; Fare o Giocare a goffo e maco :

a-o macd; Fare al mac o al maco V. Mac. a-o massetto; Fare al mazzolino V. Massetto, a-o mastro; Fare o Giocare a mattoncello V. A-o mastro. a-o pompano; Fare o Giocare alla domenica alla settimana V. A-o pmpano. a-o pmssaggin V. Passaggin. a-o pntn; Fare alle cozzate V. Pntdn. a-o righin; Fare o Giocare
righin.
al

Giuocare

in

un tempo stesso a questi dna giuochi

fessurino V.

A-o

V'.

Macd.

a goffo; Giocare a goffo V. Goffo (sost.). a gghin; Fare o Giocare alla buca V. A gghin.
a-i amtidoe V. sotto Zgd a-i cllai. a-i arte; Fare o Giocare alle arti: Sorta
Oasaooia, Dizionario Genovese-Italiano.
di

a-o scordsso; Fare o bntterrsi la trottola V. Scardsso. a-o scrollin; Fare o Giocare a palle e santi V.

A-o

scrollin.

6i

850

ZTJG

T^m

a-o teitetto ; Giocare al pallollolajo : Nel giuoco della palla dicesi Quello in cui il mandatore dee prima far balzar la palla sopra un tettino; che anche dicesi Giocare al tettino, a-o trucco; Giocare al trucco V. Trucco nei
primi due
signif.
al

a scndi Vanghilla; Giuocare


Anghilla.

a bruciafuoco

V.

a scndill; Fare
terelii, e nel

a capo a niscondere o a capanniscondere, Fare a rimpfatlino o a rimpiat-

Romano Fare

a nasconderello: Sorta

di giuoco fanciullesco, in cui


in

uno

si

mette

il

capo

a-ovintn; Giocare

ventuno: Specie di giuoco che si fa per lo pi colle carte da tresette, e in cui, convenuto il valore che si d a ciascuna delle carte del mazzo, e procedendo con certe
determinate
leggi, quegli rimane vincitore che prima di tutti arriva a fare colle proprie carte punto del ventuno. il a-o zielo; Giocare al girlo V. Zielo nel 3" signif. a pd dspa; Giocare a pari e caffo V. Dspa. a picchetto; Giocar a picchetto V. Picchetto

grembo

a un'altro che gli tien gli occhi chiusi,

oppure si appoggia colla faccia verso il muro chiudendosi gli occhi colle mani, e ci si dice Star sotto, mentre gli altri si vanno a nascondere, e poi lasciato in libert debbe andare a cercarli. secchinetta ; Giocare alla toppa V. Secchinetta. a settemezo ; Fare o Giocare a sette e mezzo: Giuoco di carie di rischio, in cui le figure contano

mezzo punto,

le

altre

tanti punti quanti

nel

1" significato.
a

a pissac; Fare o Giocare


Giuoco che
dorle, noci
si

punta

capo:

sono segnati in esse. Uno tien banco, sfoglia una carta coperta a ciascuno de' giocatori, sulla quale puntano una somma qualunque, purch

fa

dai

ragazzi cogli

spilli,

mncapo

non
la

sim., tentando d'indovinare da qual

parte sia
giocatori

la

punta fpissaj
,

e da quale
,

il

fcuj dello spillo

mndorla

ecc.

che

uno dei

tien

chiuso nella mano.


o Giocare a guancialin d'oro

o punzilansa; Fare
a guanciale

una hanno un punto di rilievo, come il sette o il sei, non prendono pi carte, altrimenti ne domandano; a punti eguali il banco vince sempre e ritira tutte le somme puntale ; chi fa sette e mezzo vince dopoltrepassi la stabilita da principio, ed
i

tiene per s;

giuocatori se

d'oro:

Giuoco
le

fanciullesco,
sorti

nel

pia posta della puntata ed acquista

il

diritto

di

quale pi fanciulli

tirano

a chi

debba

toccare a star sotto; ci fatto, chi

primo, porr

gli tocc pel capo in grembo a qualcheduno degli astanti onde non vedere, rivoltando ad un tempo la sua mano sulla schiena, la quale verr leggermente pizzicala da uno de' giuocatori, che egli cercher d'apporsi chi sia, il quale, indovinato, soUentra a Ini ; in caso contrario continuer il giuoco finch si sia apposto. a rompi; Fare o Giocare a scoccetta: Specie di giuoco che si fa in questa guisa: Uno tiene un novo in mano, ma per modo da non lasciarne
il

far

banco. o Giocare a chi se


fra

a tacca tacca; Fare dossa, dicesi Quando

l'ad-

pi ginocatori ad un

giuoco qualunque due soli essendo rimasti perdenti, questi giocano fra loro testa a testa a chi deve pagar lo scotto. a tela; Giocare a filetto o a smercili V. Tela.

apparire che una sola estremit fra


l'indice ristretti

il

pollice e

; Fare a birri e ladri, Fare al pome toccapoma: Giuoco fanciullesco, dove alcuni ragazzi si pongono appoggiati a cantonate o ad alberi, ed uno di essi resta nel mezzo. Quegli che sono agli alberi o alle cantonate cercano di mutar posto senza lasciarsi pigliare da colui che

tccafcero

insieme, mentre un altro

con

nel

un

uovo vi percuote sopra, e vince colui alla percossa, cio non si il cui uovo resiste ammacca. Giuoco d'esercizio usato dal a stabscaggia
altro
.

a quest'effetto. Quando a questo chiappare uno degli altri, il preso va nel suo luogo, ecc. Dai nostri ragazzi si fa con qualche diversit, dovendo essi nel mutar posto

mezzo

riesce di

toccare un pezzo di ferro,

come chiodo,

infer-

nostri

che si fa a questo modo: Varii ragazzi, ordinariam. in numero di sei, fanno tra
fanciulli,

riata

sim.
al

tcca tcchin; Fare


fa

traccino: Giuoco fan-

loro al tocco fa-o bagnj a chi debba


di
essi

la

met
il

ciullesco che si

tirando un ncciolo in terra,

star sotto: dei tre,


si

ai

quali ci spetta,

primo

mette colla schiena "curvata e la testa appoggiata al muro o altrove; il secondo appoggia la sua testa sulla schiena del primo, e il
terzo su quella del secondo;
gli altri tre saltano,

cui un altro tira pure un ncciolo e cogliendolo vince; altrim. il primo raccoglie il suo e lo tira a quello che tir l'avversario, e cos si va con-

uno dopo
ha
la

l'altro,
il

a cavalcioni di quelli che stanno


sulle spalle
di
il

sotto, cio

primo

testa appoggiata al
il

muro,

quello che secondo sn

quelle del secondo, e

terzo su quelle dell'ultimo,

pi sn; quegli

de' piedi io terra, egli

che nel saltare cade o tocca deve andar sotto.


Giocare a scaricabarili:
si usa fare come l'ho Zg campann-a, ma che modo seguente Uno di essi
:

a scaregaOari; Fare
descritto di sopra in
dai
si

Giuoco che dai ragazzi toscani


nostri
fassi

nel

a V. Giocar a ventoela; Giocare Venturina o V. Ventoela. a zirdoa; Giocare V. Zirdoa. da bSn; Fare Giocar buono: Far da senno, Giocar da man a man; Giocare da in parit; Giocare due per in sci parolla; Giocar Giocar
treisette;

tinuando a vicenda finch sia cotto e vnto.


a tresette
Treisette.
al girello
alla

alla

trttola

di

danari.

testa

a testa, cio

solo a solo.

in

partita, cio in

quattro a

giuocatori,

parte.

sulla

parola,

mette carpone, un altro gli si "attraversa sulla schiena colla pancia all'aria; ed un terzo si distende boccone sovra di esso, mettendo la lesta verso i piedi dell'altro; quindi si pigliano stretti
le

credenza o in sulla fede; che anche si dice Giocare a tu me li dai. in sci vello; Ballar sul velluto V. Vello. 5 so resto; Giocare del resto: Arrischiare il
tutto,

ambedue per
vamente
in

ginocchia, e

si

rizzano alternati-

piedi, restandone
aria.

uno sempre

colle

gambe per

il meglio che si ha. che zugo zghemmo? V. Zugo. necessita; S Chi zugape-o bezugno, perde pe-a

ZtJN
Chi giDoca per bisogno, perde per necessit. Prov. assai chiaro. S Lascia de zg o Levse du zgd; Partirsi di giuoco da giuoco, Levarsi di giuoco. se zghieiva in gala; E' si giaccherebbe S
in su' pettini da lino, dicesi di

2UV

861

Giunchiglia di Spagna. Se ne coltivano altre spezie


nu' giardini, cio la Giunchiglia bianca

sus poeticttsj,

Zvuicos
trini,

(Narcis(Narcissus biflorusj, ecc. m. Giunco: Pianta perenne degli acquisimilissima alla Ginestra^ n)a non ha fasto,
la

pagliata

Un

giuocalore

altaccatissimo

al

giuoco, che do! lascierebbe per


carta, Ggurat.

%
n

cosa del mondo. Zgse nn-a caria; Giocarsi una


vale Tentare un colpo,

n foglie, ed di pi maniere. I contadini se ne servono per legare le piante, fare sporte, graticole da giuncala e per altri usi rusticani. marin; Giunco marino o Sparlo: Pianta simile
al

la

Giunco,

ma

pi alla e pi grossa a stelo sottile

un amigo,

l'

impiego, pan,
il

ecc.; Giocarsi

grazia d'alcuno, Giocarsi

pane,

l'impiego

Zug-ata,
che
si fa

e sm., vale Perderlo per poco senno o per tristizie. S Zigdsela ed rscin V. Rsciu. o II giuoco s. f. Giocata: Il giocare

volta per volta da chi ha l'uso di giocare.


s.

Zg-Ixetto
n
e Chiapperello

m. Giochetto, Giocolino,

Gio-

Zuuta.
il

cuccio. Dimin. di Giuoco,

!a quale serve per fare corde da resistere all'acqua, gabbie da malo e da olio, tessere stuoje o sluoini da tener sotto i piedi e per altre cose, chiamale Lavori di sparleria. Lugo pin de zunchi; Giuncitja o Giuncheto: Luogo pieno di pianle di giunchi. s. f. Giunta, Aggiunta, Arrota V. zzunta. n Giuala, per Quello che si d per soprappi, fatto

e assai pieghevole,

Tranello, Gherminella, ed a Siena


:

Chiapparello
e astatam. n

Inganno malignamente

Z^n
Zg-u.
giuoca
;

fabbricato.
di Giuoco. Ginocatore e Giocatore: Colui che e detto assolutam., per lo pi vale Che
s.

m. Gran giuoco. Acer,

Tarantello: Pezzo di qualit inferiore che si d talora da' boUegaj a' compratori per giunta, n si direbbe propriam. se non di commestibili,
e per lo pi di carne o di pesce.

mercato.

s. ffl.

n Frangia,
si

ha

il

vi^io

d(;l

giuoco.
giocatore.

famoso; Giocatorone: Valentissimo

ZuU:

Capperi! Ceppila! Cospetto! Cnchilra! Coccoja! Coccnzze! Corlezzole! Cannai 5Iinchioni ! Esclamaz. dinotante ammirazione, qoasi

con modo jonadattico

in

luogo d'altra voce pi

si dice di Ci che di falso o di favola n sa di aggiunge a!la narrazione del vero: nn-a cosa sensa fughe un p de zunta; Non sa dire alcuna cosa senza porvi un po' di frangia. % L' citi a zunta che a carne; pi la giunta che la derrata, pi la salsa che la lampreda. L'antifona pi lunga del salmo, dicesi figurai,

sconcia fztibbolj, colla quale ha quasi comune la prima sillaba, e talvolta serve allo stess'uso.

e vale

pi Pe zunta m.
s.
f.

l'accessorio

che

il

principale.

avv. Per giunta. Oltre a ci, Per

Zuno.

salarlo si

Zunclxe

Giuncata: Latte rappreso, che senza tra giunchi. Se si pone tra le foglie di Felce (in dial. Frexa), dicesi Felciata. Cinghie s. f. Correggioni. T. sellaj.
s.
f.

soprappi.

pone

Zunta.
titura
:

Giuntura, Commessura,
di

Commet;

Unione

due

cose

insieme

allrim.

Congiuntura.
n n

che sono attaccate al pettorale del cavallo e si uniscono alle cigna del timone V. Boccalin nell'ultimo significalo.

Giuntura, pel Luogo dove

Zuja.cli.etto

Le nocca: Congiuntura delle dita delle mani e de' piedi. Zunclxig'g'i^ s. f. T. boi. Narcissus junquilla. Specie di pianta del genere Narcisso, che ha il bulbo stretto, allungato, coperto da Dna buccia scura; lo scapo lenero, solcalo; fiori gialli, mollo odorosi, da due a otto in cima dello scapo, in una guaina membranosa, coi pes.

m. Nocca,

al plur.

corpo, Articolazione, Nodo, Menalura, Connessione delle ossa. de moen, di p; Nodello: Congiuntura che attacca le gambe a' piedi e le braccia alle mani.
Parlandosi di
del
s.

si

commette o

incastra.

membra

Zxjrrrx

seccala, entro cui ci

m. Zurrone Rinvolto di pelle disvengono mandali dall'estero


:

endaco, china, ecc.

Zutta,
liquidi

s.

f.

nel
si

quando

Fondaccio: Deposilo formalo da certi fondo de' vasi che li contengono lasciano in riposo; altrimenti Fondata,

duncoli disuguali;

le foglie

quasi cilindriche, lisce,

lesiniformi. Fiorisce nell'aprile.

indigena nella

Zuvo
col

Posatura, Sedimento, Feccia.


s.

Spagna, nell'Oriente, presso noi, nei luoghi umidi. Non vi sono che due variet di Giunchiglia: la prima a fiori scempi mollo grandi, con le foglie per pi grosse, rotonde da una parte, piane dall'altra; la seconda a fior doppj, della anche

quale
i

m. Giogo, anlic. Giovo; Slrum. di legno, congiungono e si accoppiano insi


al

sieme
n

buoi

lavoro,

Collottola, pel Taglio di


tratto
si

bue o di vacca macellata,


qaello

nel
ii

collo, e propriam.

sovra

coi

mette

giogo.

GIUNTE E CORREZIONI

ATTERTlIVIErVTO.

Dietro Vinmto da me fatto ai sigg. Associati di farmi avvertito delle ommissioni ed errori, ne' quali fossi inavvertentemente incorso, mi pervennero alcune note, di cui sono gratissimo a coloro che me le inviarono. Ma siccome tra le medesime ne trovai segnate ^parecchie, come Sighugna, Cuppo, Puin ed altre, le quali per son registrate nel Dizionario, credo bene di nuovamente avvertire che se talvolta avverr non sia notata una parola colle lettere s o , questa si tromr registrata colle lettere 9 ed 0. Vedansi intorno a ci gli Avvertimenti grammaticali che premisi al Dizionario.

Brocco
^ocing'i.
>lL.lo
s.

V.

a.

Piombare:

Ridarre checil

Bstica

chessia alla posizione verticale mediante bino V. Ciongio nel 2 signif.

piom-

Bzzara

s. m. Brenna, Rozza, e per ischerzo Scuccomedra e Scuccumedra: Cavallo vecchio e pieno di magagne. V. appresso Bzzara.
s.
f.

Bizza, Bile, Stizza V. Futla.

correggi

Ajjx
Con

s.

m. dove dice: T. bot. Aloe perfoliata Agave americana. m. nell'ullimo $ Am violu dove dice:

infusione di rose, correggi


di

Con decozione
Quella cera

di fiori

violetta.
s.
f.
i

Oadenn-a
.Mettersi
in
s.

s.

f.

aggiungasi:^
al

ilfe^^ise

nn-a
figurat.

A.xii.iiiezzuja<
a coprire
i

Sottno:
a
certa

cadenn-a a-i p; Farsi catena

collo,

d'inferiore qualit, di coi


lucignoli

Cerajuoli cominciano

servit, Farsi schiavo.

sino

grossezza,

Oafifu
cu/jfdn;

prima di dare alla candela quel che dicesi II compimento, che si fa colla miglior cera. A.pposs, V. a. Appozzare, Immergere, Tuffare,

m. dove dice: Neigro edmme un Nero come un cafro, aggiungasi: come


add.
gli

una

tinca.
al

Oaistrioso
aggiunga Tirar

2 %
:

se caistriso

si

Atluffare.

Om
al

Esser troppo rigoroso nel prezzo vendendo alcuna cosa. s. m. aggiungasi: S Cdmd di stampoei; Tavoletta. T. slamp. Asse grossa di legno Lastra d'ardesia di marmo, fermata lateralm.
orecchi
torchio,
e sulla quale
i

si

distende l'inchiostro
i

Battifiacca,

s.

m.

aggiungasi:

Sbaccione,
T.

da intriderne

mazzi ovv.
f.

rulli.

Bauza

Sbacciafatica.
s.
f.

Oande^ja
Borosa e comun. Barosa.
replicati
agli
i

s.

aggiungasi

Sta in candeja

mar.
al

Cavo che si passa a pennone e poco entro


allorquando
si

giri

intorno

Far quercia Erboo.


S

querciola V.

FA

l'erboo nella voce

occhi delle
terzaraoli.
:

Borose,

Tempo
secco,

prendono

Brigroelin
Girlo.

f. Berdiansca Sorta di grano s. duro e tenero che ci viene da Odessa. s. m. dove nell'ultimo signif. dice: (zunte) correggi (zunchej. !Bou.o s. m. dove dice: T. bot. Agaricua aurintianus correggi Agaricus aurintiacus ovv. Agarictis caesareus. s. f. aggiungasi $ Chi va de testa paga de brsa; Chi giuoca d pie, paga di borsa V. Testa. Bi*a99e:iEz. v.a. Dimenar fra le braccia: Agitar su e gi un bambino fra le braccia, il che gli si fa per acquetarlo quando comincia a piangere. s. m. dove dice Frullino, correggi

Bei:*diansa

Bccalin

Oarne
simile,

Tempo

in candeja; Tempo asciutto, Tempo correggi Tempo in vela, Tempo in filo. diritto, cio Tempo diritto -al buono. s. f. aggiungasi: S T carne, l cotello;
tal

Tal guaina,
e
si

coltello, figurat. vale


lo

Simile con

prende per

pi in mala parte.

Oarog-g-a add. Piazzina, Piazzese. Voce d'uso


tose:

Donna di

piazza, cio plebea e rotta nei modi.

Oascetta

s. f.

BSx*sa

aggiungasi: S ^ve

a casCetta

guasta; Esser

tisico.

Oascia
al

f. al ^ Ande fua de cascia, oltre Uscir de' gangheri, ecc., si aggiunga : e talvolta Dar ne' lumi, Entrar in bgnola in

s.

signif.

valigia,

Montar
s.

sulla

bica

Adirarsi

fortemente.

Oastag^ua
ad Un

fAnciullo

m. Naccherino, dicesi per vezzo vezzoso ad un pccolo animale.

854

DIA

IN

Oavallo

Ocivallsso

Oazze

s. m. aggiungasi: $ Batte a sella pe n poei batte S cavallo V. Batte. s. m. Cavallaccio, Brenna, Rozza, Scuccomrdra: V. Brocco nelle Giunte e Correz. V. n. al Cazze i metti aggiungasi

les
EijeLl Eh
via!
s.

Cascar l'ovaja.

Oh

via!

Finalmente!

perci
ricurva

Oliinu

m. aggiungasi: Schiss i cerei a nn-a pcrsdnn-a V. Schissd. add. Carvo: Che ha tanto o quanlo
s.
la

EJrlboetto

schiena.

Oliissesee

pron. Chicchessia,

Chi

che sia:

Qoalsiasi, Qualunque.

Obifsa

s.

f.

Chinsa:

Il

fine de' sonetti, degli

Omiit&

componimenti. m. Semenzajo: Luogo dove si semina e dove nascono le piante che si debbono trapiantare. Oggid cos chiamasi Quel luogo ove da bosco o da si tengono gli alberi fruttiferi
d'altri

epigrammi e
s.

simili

m. aggiungasi: Andd a cnta i erboetti all' Accassua ; Andar a cercare di funghi, Ozieggiare, Andar ajoni. 13jtte> s. m. Ette: Agg. al pron. Uno, vale Nulla, Un jota. Un frullo. Un minimo che, onde: fn scio so cBnto nB gh' da di un ette; E' non gli si pu appiccare uncino addosso, cio Non gli si pu apporre veruna cosa o taccia , Non
v'

che dire

di

lui.

S Jn t'n ette V. questa maniera nelle Giunte. S N gh' mancu un ette che...; Fu ad un pelo
che...

Manc poco
s.
f.

che...

giardino, per farne vendita.


M Vivajo: Terreno dove trapiantansi
tratti dal
gli

Eug'S'a.
arboscelli

Spiraglio. T. de'

magnani.

Bwd
do

per

lo

pi quadra nel palco inferiore del mantice


e in quello di

semenzajo; altrim. Pianlonajo e Pians.

fmntexoj

mezzo. Ciascun spiraglio

toDaja.

O^uo

coperto da un'animella o chiusino V. Gatto

m. Cigno: T.

ornit.

Cycnus anas.

mntexo

nella

voce Gatto.

Uccello bianchissimo acquatile di lungo collo e gran busto. Oiiia.lbz*o s. m. Cinabro: Bellissimo color rosso chiaro, il quale si compone con zolfo, argento

vivo ed a forza
minerale.

di

fuoco.

Havvene ancora

del

Fug-o
fuoco,

s.

m. aggiungasi
di
fatta

Oet>

Coda. T. mar. Corda minuta lunga un braccio o due, che si attiene a un'altra manovra pi grossa o ad un bozzello, ed destinata ad essere avvolta o legala ad un'altra manovra o ad un altro oggetto che si vuol tirare o alare.
s.
f.

dicesi

grave cosa
cagione
atti
si

S Piscia fugo; Sputar Chi o per offesa ricevuta o per contro sua volont o per altra
:

mostra sdegnatissimo

ed

iroso

con

e con parole.

Oontromiaroiap
Cordlla-

Figrgfia-stro

Contromarciaai pennoni piede. T. mar. 31anovra di gabbia per arrivare air estremit el pennone onde passare una drizza, ecc.
s.
s.
f.

m. ferma

s, m. a\ $ Fd figgi e fig giostri dove dice V. Figgiastro correggi V. Fd.

FcoioI
usata

Passavia, Via, Fuori, Vattene:


il

Voce

per cacciare

gatto.

Laccetto,

Coreggiuolo.

Voce

Oomo
Pigliar

del contado V.
s.

Slrillan.

la

Oso

s.

m. al Sunna o corno si aggiunga tromba o Sonar la tromba. m. si aggiunga Coso ciatto; Santgio,
:

Oli', O-lie; A
i

lui,

A
:

lei.

Loro,

A
si

loro: Pron.

Posapiano, dicesi

di

Chi lento e tardo ne' suoi

person. di caso dat.

che da noi

usa in

am-

movimenti

nelle
n.

sue operazioni.
le
fila

Oz*iz
d'averla.

V.

Far

in

su

una

cosa,

lo

stesso che Morirci

su,

Struggersi dal

desiderio

bedue generi e numeri Mi ghe vuggio troppo ben; Io gli o le o loro voglio troppo bene. L'ho visto e gh'h dito ch'S passe da voi; Lo
vidi e gli dissi
di

passar da voi.

OrSstn

s.

m. Scanicamento, Scroslamento:
si

n Talora usasi per le parile,

Pezzo largo e irregolare d'intonaco che dal muro.

spicca

vale Qua, L, In questo luogo, In quel

avverb. Ci e Vi, e luogo:


? -

Ghe

sei stceto

da-o sci Luigi

NS, gh'andi

doman;

Siete stato dal

signor

Luigi?

No,

vi

HO

andr domani.

Ci,

Bello

per Di questa cosa, Di quest'oggetto o sim.: mandino ! quanto gh'e desto f Bel faz-

Desoi
I>ia,o

zoletto!
s.

quanto
s.

ci

avete dato?

cio

quanto

vi

m.

al

Piggid S desci aggiungasi

costa?

Cavalcare, Signoreggiare, Star di sopra.


S Lascidse piggid 5 desci; Lasciarsi cavalcare: Far che altri pigli signoria sopra di te.
s.

ObindaiO
dao; Toppo.

m. aggiungasi: $ P d5 ghn-

Gt-uaime

V.

Gueime.

m. aggiungasi:

Quando B dio

l'

stolto vegio 5 s'

Stanca, diventa santa,


si

misso a fd B ferra; Porla Quando non si pu pi,

torna al buon Ges, e nel Vcnez. Quando la carne diventa frusta, anco l'anima s'aggiusta, dicesi Allorquando si vede alcuna donna per r addietro data agli amori, diventar poi bacchettona dell'andar in l cogli anni.

In

In

t' un

un ette

batter d'occhio. In

avv. In un attimo, In un subito, un ammen o sim., si

dice a significare cosa fatta in brevissimo tempo.

PAT
Pazienta,
che
fa
s.
f.

KIT

855

Pazienza e Pazienzia: Virt


le

sopportare

avversit,

dolori,

le

in-

giurie, ecc.

con temperanza e senza mormorare.

n Pazienza, perSofferenza,Tolleranza,Rassegnazione.
Il

IliiLx:ei*n,

m. aggiungasi: $ Fegni wn-a cosa da-o lxernd; Aver di bazza aoa cosa, cio Conseguirla con modi inaspettati.
s.

mente davanti
S

p'r Corto abito di religiosi che pende eguale di dietro, senza maniche e

aperto lateralmente.

Armdse

de paziensa; Armarsi, Munirsi, Prov-

vedersi di pazienza.

jms
IME

Ave

a paziensa de Giobbe; Esser pazientissimo, Comportar ogni cosa pazientissimamente, Essere un nuovo Giobbe, Esser il modello de' pazienti. paziensa; Aver pazienza, Pazientare, Portar

&

s.

m. Male, ove dice

Ma
:

da zitta correggi

io pace;

Sopportare, Tollerare.

Md

da

stissa.

]|iitexo
rezioni.

uggSa dS m^ns. m. agginngasi tcxo; Spiraglio V. ugga nelle Ginnle e Cors.

Co-a paziensa s'arremcdia a lutto; A qualsivoglia dolore rimedia la pazienza, Colla pa-

zienza

si

prende

la

lepre

al

carro.

La pazienza

IMEanu.
di cai si

m.

agginngasi:

materassa]

chia-

una gran reina che ogni cosa le serve e ogni cosa reca sotto sua signoria. Colui che ha pazienza, ha ci che vuole,
e colla pazienza

mano Manu

l'insieme dei Coreggiato('Fer;re//a;,

A penna

a penna

si

servono per battere la lana sul pavimento. ]l!la>zzo s. m. aggiungasi: S Unn-a sci a nd fa mazzo V. Sci (Fiore).

pela un'oca. Prov. che vagliono


si

che Col tempo

Fa perde a paziensa
la
la

supera ogni difficolt. a-i santi; Fare scappar


la

M!ei*<la<

s. f.

aggiungasi: S

merda

o ceja; Costi

pazienza. Far rinnegar

pazienza: Vincere

che vuole, debb'essere a questo modo, Vadane che vuole, s' ha da fare. I Frane, dicono Coute qui coute. Alexrello s. f. Fragola, Frvola e alla lai. Fraga: Sorta di picciol frutto primaticcio, rosso, odoroso,
per
lo
pili
il

pazienza altrui. S Oh che paziensa !

Oh Dio
!

che noja

Che strugsta

gimento
chi
la

Paziensa

un corno

L pazienza

bene a

porta, ai religiosi: Chi ha ragione d'im-

conico, tenerissimo, a superficie ruqual nasce sur una pianticella erbacea

pazientarsi risponde cos per rabbia a chi l'esorta


a

videtta,

pazienza.
v. n. Pazientare, Aver pazienza. m. aggiungasi g P d ghndao ; Toppo :

per coltura ne' giardini o naturalmente nei boschi. Fra le coltivate havvene di pi sorte, cio bianche, rosse, moscadelle e magioslre. SJ[ex*id.ia.iia; s. f. Meridiana, Orologio a sole V. Reluio a so nella voce Reluio. AJEettipiaiiio. V. Posapiano nel 2 signif.

Pa-zient.
s.

Zoccolo di legno o di marmo, nel cui mezzo fermato uno stilo che sostiene l'arcolajo.

Peirsemoinetta;
Ragazza vispa, sagace,

s.

f.

Monnina, dicesi di
:

astata.

IMCitne; Mozzettine V. Magnelta nel 3 Miox'zig-g'ioii lUox'zig'g'io


Rosicchio, Roscchiolo
:

signif.
s.

Pettellea
cola,

s.

f.

aggiungasi
Rrillare

Cinguettiera,

Tac-

m.

Svesciatrice, Sbregaccia.

Pezzetto di pane avanzato

Pilla,

i*iso ;

il

riso

Spogliarlo con

a chi mangia e omai secco.

]M[soia.ixiiu.e
Sorta
ossia
di
il

s.

m. Mosciame e Mosciam:
della

Porrla

salume
filetto

fatto

parte
in

intercostale

mcina da ci del suo guscio. s. m. nel 2 signif. dove dice: Zugo da ciave correggi Ziggio da ciave.

del tonno,

tenuto

soppressa

per alcuni giorni finch sia bene assodato.

imr
"Noiao
s.

Quaooin CFdJ; Accovacciarsi, dicesi


line,

delle gal-

che mansuetamente
le
ali,

si

accovacciano, allarle

m. agginngasi: $ Fan save 5 naso;

gando

quando

altri

vuol prendere.

Putire, Puzzare:

Mandar puzzo,

fetore.

Nissua.

s.

f.

Avellana, ecc. ove dice: $

Tempo
Mese

da nissue; Mese
de' cipolloni.

de' cipollini, correggi

Ttarvatto
Tresca.

s.

m. aggiungasi
al

Ciscranoa, Sferra,

Rascon
dove

s.

f.

^^

9^'^ raxn ehi tegne,


correggi

dice:

Non

c' pancia

Non

c' pnia.

Panettai

s.

f.

Penerata, Pnero:

Qoella picfine della

Iftelbomlboa v. n. Rimbombare: Far rimbombo.

cola parte d'ordito, la quale

Pattou
farlo

Pap

rimane in pezza senza esser tessuta. V. Pap.

g-rande
s.

Rilbes
alta,

Risonare con gran forza, massimamente ne' luoghi concavi e cavernosi. s. m. dove dice: Ribes robrum correggi Ribes rubrum.
s.
f.

Patldn in scio cappello; Lattonata, Lattone. Voce fior.: Colpo


S

m. aggiungasi:
da

I^iolla
sita

Scella, Fiore:

La parte pi squiSirighella: Quella

dato sul cappello

uomo

torre

per

e pi eccellente di
s.

checchessia.

ingozzare a chi l'ha io capo.

Ritreeto

m. Sinighella o

856

STR

VER
Str&xai
Sirighelle.
s.
f.

la

parte del bozzolo che circonda il rinchiuso baco, quale, per essere seta debole, non si trae, ma
nella caldaja, e fa parte di quelle rigaglie

dove dice: Siringhelle, corrggi


s.

lasciasi

Salblima.to
in
all'aria,

m. Sublimato corrosivo, Mupotassa: Sale

onde

si

trae

il

filaticcio:

rialo sopra ossigenato di

bianco,

I^ssetto

m. Fitolacca, ecc. ove dice Solatrum racemosum correggi Phylolacca decandra.


s.

pani emisferici,
di
i

molto pesante,
stilico,

inalterabile

sapore

metallico, spiacevolis-

#
Sctoco
s.

romboidali ed etere. veleno mortale, spiegando la sua azione principalmente su! sistema nervoso, sul cuore e sul canale digerente ; l'albumina, il giallo d'uovo

simo;

suoi

cristalli

sono

prismi

solubili

nell'acqua,

sopratutlo

nell'alcool

m. aggiungasi: S Sacco di sordatti;

e
Si

il

glutine preparato sono


i

suoi contravveleni.

Zaino: Tasca di pelle col polo rivolto all'infuori, che i soldati portano sul dorso, e nella quale ripongono una parte delle loro vestimenta, e tutto ci che pu loro abbisognare per la mondizia
del corpo.

dice che
i

Borgia

preparassero

con

questo

sale

loro lenti

veleni.

Sa<ffx'a>iiii

s.

m. dove dice: Pianta perenne


della

bulbosa correggi Pianta annuale delle Composte, che ecc.

famiglia

Sto
in

T-

add.

al
,

Td

carne, td catello,

dove dice:
tal

m. aggiungasi: S J^'* ''" *<o, In dui sali, In quattro sti m. avv. Di lancio, Di botto, Di colpo. Senza intervallo, Senza metter tempo
s.

Tal guisa
coltello.

tal coltello,

correggi Tal guaina,

Tavolasso
Pancaccio.

s,

m.

Tavolato aggiungasi: o

mezzo.
s.

Scempio

strage,

m. Scempio, Strage, Strazio.

Tea

Strage, Flagello, per Gran quantit. Moltitudine:

Gh'a un scempio de persdnn-e; V'era una


un
flagello
di
s.

gente.

Seg'ua.caooe
le

m. Segnacacce,

dices nel-

s. f... Vaso di rame, di majolica, d'araltra materia, panciuto e rigonfio, con gento coperchio, entro al quale si fa la scottatura di te ; sorta d'infusione che fassi speditamente, versando acqua bollente sul te, chiudendo tosto la

l'uso Quegli che nel giuoco del


cacce.
s.
f.

pallone

segna

bocca del vaso.

Smoa.

Teiza
a
il

s.

f.

Gombina.
s.
f.

T.

de' materassa]

V.

Semolino, Semolella: Minuti granellini di grano duro macinato grossamente, separati dalla farina e distribuiti colle garbe in
grossezze uniformi. Colti si mangiano in minestra. 6. m. Sguscio V. Sguscia nell'ulsignificato.

Strall'a.

TflFaiiia
mo'
riso.
di

Tafferia: Largo piatto di legno


si

vassojo, nel quale ordinariam.

netta

Sg-soiu
timo
a

Tomaxella
de

s.

f.

aggiungasi:

Tomaxella
Frittata

magro;
si

Frittata

avvolta o ripiena:

Spippo
questo
vale Di

Spippoo

cangi

la

dicitura

sottile,

dentro

alla quale,

com' quasi interamente


qualunque, o pere

che no,

modo - Scarzo: Aggiunto membra leggiadre e agiii, Slingherlino, Sottilino, ma


di
s.

di

persona,

cotta,

avvolge un battuto
altro simile.

anzi

magro

colte

snello e di-

'ITapinanilbux*
tuberosus.

sinvolto; conlr.

Atticciato.

Aster s. m. pi. dove dice: pernanus tuberosa radice correggi Mclyanthes

Stra/Jtuoilio
che ha
gli

m. Stramonio. T.

bot.

Datura
pelosi,

stramonium. Pianta
steli

della famiglia delle Solanee,

Trucco

vuoti,

ramosi, un poco

cilindrici;

le. foglie

lisce,
i

angolose,
bianchi,

appuntate,
ascellari; la

con lunghi pezioli;

fiori

capsula spinosa. Fiorisce Dell'estate, ed comune lungo i fossi e ne' terreni umidi. Quest'erba detta
altrim.

m. aggiungasi: % Fa un trucco; s. Far un cionco, dicesi a Pistoja per Contrattare varie cose diverse, dando loro un prezzo cosi a occhio e croce, ma sempre inferiore a quello che costerebbero chi le vendesse alla speziata.

Pomo

spinoso, Solano furioso, fu


effetti,
i

Stramonea, Noce spinosa. Noce puzza. cos denomiperch ha


sensi
di
la

nata da' suoi funesti


ciosa propriet di

pernichi

turbare
furioso.
in

ne

mangia e renderlo

Sebbene velenosa,
piccola
le

Verl^oa
della

per altro somministrata

dose

come

sedativa, specialmente per

malattie

nervose,

ed anche all'esterno.

f. Campanella di siepe. Camicia s. Madonna, Vilucchio bianco. T. bot.* Convolvulus sepium. Pianta adatta a coprire cupole e pergolati V. Campanella.

NOMI PROPRI D'UOMINI E DI DONNE


CHE SONO PI
IN

USO NEL DIALETTO

v^ ^
A.<lela;ide, A.<lele, A.delinii-a<
f.

s.

Adelaide, Adele, Adalasia, Adelasia, Adegilde,

Oamilla Oamillo
lotta
s.

V. Lilla.
V. Lillo.
,

>Vd.i*ia<ii

per sinc. Alda; dim. e vczz. Adelina. s. m. Adriano.

Oa.i*linn-a,
f.
f.

Oax*olinn-a , Oa.i>
s.
f.

Carlina, Carolina, Carlotta.

.A.g-iieise,

A-g-nesinn-a.

s.

Agnese;
s.

Oarmelinn-a.

Carmela

dim. e vezz.

dimin. e vezz., Agnesina.

Carmelina, Carmelita.

A.g'stin, A.ostin, A-ostiniu


Agostino.

m.

Oa>ttaenn-a, Oattaen, Oattainetta, Oattin s. Cateriia, Catarina,


f.

A^grostinn-a,

s.

f.

Agostina.

A.1CSOO
sinc.

s.

m.

Alessio.
s.

per sinc. Catrina, Tina; dim. e vezz. Caterinins, Caterinetta, Caterinotta, per sinc. Trotta.

m. Ambrogio, Anobrosio, per Bosone, Brogio, Bogio. A.ud.irxa< s. ni. Andrea, per sinc Drea, Dea.

A.uil>x*vixo

^e^ilia, ^e^ilin
Cilia.

s.

f.

Cecilia, per sinc.

^epi*ia>n, ^epz*ia.nin

Aug-ea:, A.iigiiii-a, A-ngienin,


s.
f.

Oesco, Oesoi-in

s. m. Cipriano. V. Checca.

Angela, Angiola; dim. e

vezz.

Angelina,
s.

Angiolina.

A-ug-eo, A.ngii, Augioliu


Angiolotto, per sinc. Gioito.

Oliecco, OIi.eooli.in, Oheooliinetto s. m. Francesco, per sinc. Franco,


Fresco, Cesco, Checco; dim. e vezz. Franceschino, Francescnccio, Francescuzzo, Cecchino, Cbecchino.

m.

Angelo, Angiolo, Agnolo; dim. e vezz. Angelino,

Oheliu

V. Miche.

A-Utgno

V.

Tgno.

Oieea;, Oianu-a<,
s.

Oiaeinin

s.

f.

Chiara; dim. e vezz. Chiarina.

Baciooia., Baoicoin
GifTvanni Battista, Giambattista.

Ciooa, Oioclrinn-a
m.
Battista,
sinc. Cesca, Cecca, Checca,

s. f. Francesca, per Franca, Fresca; dim.

Cecchina.

Sr*boa., Sa.i'lboin
bera; dim.
e

s.

f.

Barbara, Brs.

vezz. Barbarella.

Bastia/n, Bastia/Uiu
Sebastiano.

m. Bastiano,
s.
f.

Oiooliin V. Checco. Oicoia, Oiooetta V. Baciccia. Oolletta, Oollettinu-a s.


letta,

f.

Nico-

Niccolosa, Nicolosa, per sinc. Cosa.

Battista, Battistiun-a
dim. e vezz. Batlistina. Becldtin. V. Benedetta.
s.

Battista;

Oollin

V. Nicolla.
s.
f.

Om1>a, Oml>in
o<*>7'
vezz. Colombina.

Colomba; dim. e

Benardo, Beuardin m. Bernardo, Borardo, per sinc. Bardo; dim. e vezz. Bernardino. Benedetta, e per sinc. Bella. Benedetta Benedetto , Beneito Beneis.
f.

Osiiuio s. m. Cosimo, Cosmo, Ox*ispin s. m. Crispino. Ox*istinn-a s. Cristina.


f.

Cosma.

Oristoflfa
fano,

s.

m. Cristoforo, Cristofalo, Cristo-

tin

s.

m. Benedetto, per

sinc.

Bene,

Benno,

per sinc. Tofano, Toro, Ciofo.

per sinc. Bettino; accr. Benedettone, per sinc. Bennone; dispr. Benedettnzzo, Benedeltazzo, per sinc. Betlnzzo, Bettazzo.
Bello; dim. Benedettino,

Beppe, Beppin, Beppinin


Beppinn-a> Berto, Bex-tin
tino,

Ba-vidde, I>a.-viddin
vide, Davidde, Davizzo.

s.

m. David, Da-

Giuseppe e Gioseffo, per sinc. Gheppo, Iseppe. V^ Gixeppinn-a.


s.

m. Peppe, Pepe, Peppo,


s.

Belaide V. Bexidio
X>oai*do
Bi-ia,
s.

Adelaide.
s.

va.

Alberto; dim. Albers.

m. Desiderio. m. Edoardo, Odoardo. Br>in, V. Andria.

Briolin

Albertineilo.

Beirtom, Bertomelin
meo, Barlolommeo, per
dispr.

sinc. Bartolo,

m. BartoloMeo, Mejo;

]niilto

dim. e vezz. Bertolino, Bertoletto, Bertoluzzo;


Bertoiazzo.
s.
f.

]nx*iolxettai

Ba,noliin Bianca. Bia<:Ko, Biascin s. m. Biagio. Bx*uxo, Broxiu, Bjr3:in


brcuxo.

E]ugenia ESugenio
V.

V. Milio. V. Bicehetta. s. f. Eugenia.


s.

m. Eugenio.

im-

Feippo, Feippiu
s.
f.

s.

m. Filippo, pr

sinc.

Brig-ida, Brig-idin.

Erigi di.

Pippo, Lippo; dim. e vezz. Filippello, Filippetlo.

858

Felice, Feligin m. Felice. Feli^inn-a, s. Felicia, Felice.


s.

/.

F'eli9ita

s.

f.

Felicita.

Ijooo, Xioolxiu m. Luca. I^gia s. Lucia, e per sinc. Lia, Cia. I^uig-i, Luig-in m. Luigi, Lodovico;
s.
f.

s.

Fortnin m. Fortunato. Fortuna. Fortnn-a Francesco, Fi:*aii9escliiu


s.
s.
f.

dim. e vezz. Luigino, Luigiollo.

I^uig-ia, X^uig-iuu-a, X<uisetta


V.
s.
f.

Luigia, Lodovica, Gigia, Luisa.

Checca.

Oaitau, O-aitauin
sinc.

Maja, Majetta, Miaju, MaJoUo,


s.

m. Gaetano, per

Miajolliu
riella,

s.

f.

Maria; dim. Marina,

Mas.
f.

Tano.

3Iariuccia.

O-spao, GS^aspaeu, Oaspairin


s.

Maueua, Mauniu, Manin


Maddalena, per sinc. Lena.

m. Gaspare, Gasparo, Gaspafre, Gasparri, per


Farri.

sinc.

Ouia Onio

Mianula , !Mauuelliiiu-a
manuela.

s. f.

Em-

V. Eugenia. V. Eugenio. Crliig-emio s. m. Guglielmo, Gulielmo, per dina, e vezz. sinc. Glielmo, Nelmo, Memmo Cuglielmino, Giiglielmello, per sinc. Mino.
;

I^auulo,
nuele,

AJEaxLuelliu. s. m. EmraaEmmanuelle, Emmanuello, Mannello, Mas.

nuele, Manuelle.

Mar* ollo, Miar^ellin


dim. Marcellino.

m. Marcello;
s.
f.

Gra^inta, Griagintinu-a s. 0-ia9into s. m. Giaciuto, Diacinto.

f.

Giacinta.

M!ax*g-aitta,
gherita,

Mairgaittin
f.

MarIla.

Oiaooiuo, Griaeomin

m. Giacomo, Jacopo; dim. e vezz. Giacomino, Giacominuccio. s. m. Gerolamo, GiGJ-iumo,


s.

Margarita, e per sinc. Ghita, Rita,


s.

M;ax*inn-a

Marina, dim. di Maria V. Maja.


s.

GUmin

I^artiu

s.

m. Martino.

rolamo, Geronimo, Gerolimo, Girolimo, Jeronimo, per sinc. Giomo, Momo; dim. Momino.

Matte, Mattelin
M!ax:iuu-a
masina.
s.
f.

m.

Matteo,

Mattia,

Matlo, e per sinc. Tejo, Teo.

Oigrg'i, Oig-g-in

V. Luigi.

Tommasa;

dim. e vezz.

Tom-

Oig'g'ia V. Luigia. Gi^ioaua, Crioanetta,

OioaninNanna, Zana;

M^axo,

u-a
s.

s.

f.

Giovanna, per

sinc.

dim. e vezz. Giovannina.

Maxiu Mnego,
e ppr sinc. Menico,

Tomaso, s. m. Tommaso, Tomasso; dim. Tommasino. Mieneg-lxin s. m. Domenico,


Beco; dim. Menghino, Mens.

Oioane, Grioanin, Oioaniiietto


m. Giovanni, per
sinc. Gianni,

Nanni, Vanni,

golino,

Mng,o!o, e per sinc. Ghino.

Zani; dim. e vezz. Giovannino, Giovaniccio, per


sinc.

Miicli, Miiclxelin
dim.
Michelino, e
Gl;i!no.

m. Michele, Micaele;
Chelino,

Zanino, Giannozzo, Nozze.

per

sinc.

Chello,

Oiuima,
Momina.

Ouiulii

s.

f.

Geronima,

Chilino,

Gerolama; dim. e vezz. Girolamella, Girometta,

Miilio

s.

m. Emilio.
V.

Miimino

Gimmo.
s.
f.

Oi.-xeppe,
Gioseffa.

Oixeppin
s.
f.

<S}-iJK:eppiiiii-a

V. Beppe. Giuseppina, Giuseppa,


s.

Miiuica, Minioliiii
per sinc. Mencia, Bega.

Domenica, e

O-nazio, Ouassin
GS-ueise
G}-rig*liu,

m. Ignazio.

Momizm-a
iNane

Miixiuii-a,

Mixinin
V. Ginima.

Y. Maxinn-a.

per sinc. Gero, Gorio; dim. Gregoriello, e per sinc. Gorello.

V. Agneise. Gregorio, s. m.

Y. Gioane.

IXanu
Ig-nazio
Ijxidu.
s.

Y. Nena.
s.
f.

V. Gnazio.

m.

Isidoro.

m. Natale. INatalin IVataliun-a s. Natalina. JVena, IVnin, IVninn-a Y. Netta, IVettin, IVettinn-a

Manena.

dim

I^aio

s.

m.

Ilario, Ilarione;

ILiaura, X^auxretta

Uzzao, Xjazzaen
Xjsoio
V. Alescio.

dim. e vezz. Ilarino. Y. Loensinn-a. s. m. Lazzaro, Laz-

sinc.

Anna; Annina, Annetta, Annuccia, Annoila, e per Nina, Nuccia, Nella, Nella.
s. f.
s.

ISTioolla, IVicollin

m. Nicola, Nicolao,

zero; dim, e vezz. Lazzarino.

Niccola, Niccolao, Nicolai, Niccolajo, Nicol, Niccol, Nicolollo, e per sinc. Cola, Cocco, Coccheri, Coluccio, Coluzzo.

X^illa, ILtilletta, luilluu-a


Cammina, per
sinc.
s.

s.

f.

]Viuna, Ninin

Y. Netta-

Lilla.

Icilio, Hiilliu

m. Cammino, per

sinc. Lillo.

X^isa, Uisetta, X^isin. Y. Zabella. X^isoiandii-o , ]ljisoiaiid.z*iii s.


sandrino.

Olberto
m.

s.

Alessandro, per sinc. Sandro; dim. e vezz. Ales-

Or^eise Ostiu V.

s.

m. Alberto Y. Berto. m. Olcese.

Ostinu.-a

Agstin. Y. Agstinn-a.

Xjoeuisiuu-a
sinc. Cencio,

s. f. Lorenza, Laura, Lauretta; dim. e vezz. Lorenzclta, Oretta.

X^oeuso, Xjoeiisixi

s. m. Lorenzo, per Nencio, Lcnzo, Nenzo, Renzo, Enzo, Lauro; dim. e vezz. Lorenzetto, Laureilo, Creilo.

Pantaliu

s.

m. Pantaleone.
s.
f.

I*aola, Paoletta, Iaolinn-a,

Paolinin

Taola; dim. e vezz. Paolina.

859

Paolo, Paolin m. Paolo; dim. Paolino. Pasqua. , Pasquaen 9 Pa/Sqiiiu


s.
s.

rreodn

s.

m. Teodoro, Deodoro, Diodoro,

Diodalo, Deodalo, Teodato, Adeodato, Doroteo,


Dositeo, Teolelto, Teodalo, e per sinc. Doro, Dato.

m. Pasquale

Pascale; diai. Pasqualino.


s.
f.

Pasqualinn-a., Pasquinn-a.
Pasqualina, Pasquina.

Txa,
s.
f.

Tfxinii-a,

Txin, Txo
,

Teresa, e per sinc. Tela.

Pelleg'i'iiiii-a.

s.

f.

Pellegrina.

rrg'iio, rFog-nin
Piero,
sinc.

Po, Pedrin
Pero;
dim.
e

s.

m. Pietro, Pelro,
Pielrino,

vezz.

Pierino, Pirino,

Pierozzo, Picruccio.

Antonio e per ro. s. Tonio, Toni, Nonio; dim. Anlonietlo, Antoniollo, Anlonioccio, e per sinc. Toniolo, Tonino, Noccio,
s.
f.

Pippo, Pippetto
Pla.Qd.ia>
s.
s.
f.
f.

V. Beppe.

Tnia, rronita, T'oniettin


Antonia; dim. Antonietta.

Placidia.

Polonia

Appolonia.

Tomaso,

17oma:xiii

V.

Maxo.

Husa

X^osnn-a , noisiniii ,
s.
f.

"Vi^enaso, "Vi^ensin
lante;

s.

m.

Vincenzo,
s.
f.

Xlosiii

Rosa; dim. Rosina.


f.

per sinc. Cencio; dim. e vezz. Vincenzino.

Hicclietta

s.

Enrica; dim.

Korichclla.

"Violante, Violantinn-a
dim. Violantina.
f.

Vio-

Iticco, I^iccliiii s. m. Enrico, Errico, Erigo,


Arrigo; dim. Arrigliello, Arriguccio, Arriguzzo.

"Vittia, "Vittorinn-a s. "Vittorio, Vittorin s. m.

Vittoria.

Vittorio.

Sarvat m. Salvatore. Salvaiora. Sar"vata Scimn, Scimonin s.m. Simone, per sinc.
s. s.
f.

Xavio
iXlidu

s.

m. Saverio.

V. Ixiilu.

Mone dim.
;

e vezz. Simoncino, Simoncello,

Simo-

netto,

Simonceito, e per sinc. Cino, Cello, Cello.


s.

Scisto m. Sisto. Serafin m. Serafino. Serafna. Serafinn-a Steva, Stevin, Stevanin


s. s.
f.

Zal>ella, !Zal>ellin
sabetta,
setta,
s.

s.

f.

Isabella,

Eli-

Lisabetta, e per sinc.

Elisa,

Lisa,

Li-

Isotta.

m.

Stefano; dim. Stefanuccio.

Tan, Xaenn-a, Tainin V. Cattaenn-a. Teodora; dim. e vezz. TeodoTeoda


s.
f.

s. m. Zaccaria. m. Giovanni. Voce del coni. V. Gioane. s. f. Giovanna. Voce del contado V. G Ioana. Zug'g^io s. m. Eosobio. Zoi*zo, s. m. Giorgio; dim. Gior-

Zane

Zaccaja
s.

Zninn-a

Zox*zin

getlo,

GiorgiDO.

rina, e per sinc. Dorina.

NOMI PROPRI
Di

CITT, BORGHI E VILLAGGI

DELLA LIGURIA

a.g'io;

A.a<xeo ;

Aggio. Accoro. ; Arezzo. A-ute^s^ia. ; meglia.

B usatila.

Bi*igiie;
;

Brugnalo.
Busalla.

A-so

Busoueug-o ;

Busonengo.

A.iidu.a<; Andor. A^T'fi.Hn s Alassin. A.x*a>soi; Alassio.


A.xrlb<; Albaro.

Oadelbnu-a;

Oadema;
Aren-

Gadibona.

Cadi mare.

A.x'lbissua A.x'lbissua. ;
A.irooa>;
zano.
Arcola.

Albissola. Albis.^..

Ax*euseu, A.euseu , Xusu ;

Arpe;

Oalissau; Calizzano. Oaminiu/ ; Camminata. Oamg-g-i; Camogli. Oampegri; Campegli.

Alpe.
Alpicella.

Oampo

A_rri 5cft li a. ; A.irp3cella;

A.x*qu.; Arqaata. Aurtsbi Altare.


A.x*ta/iiu-a>
;

Oampodesasco Ompoe; Cmpore.


Oampofreido;

Campo.

Campodesasco.

Altana.

Oampog-xa;

A.x*ze]i; Arzeno. Al.usc; Uscio.

Oampomaron
Oampo^a-sco;

Campofreddo. Campochiesa.
5

Campomorone.

Camposasco.

A,vg:n.o; Avegno. A.XV1; Assereto.


-

Oaua; Canale. Ouepa, Oneva, Onnia; Canepa. Oaneva; Canevale. Oanne; Canne. Oautal; Cantalupo. Oapiaun-a Caperana. Oapraja; Capraja. Oairausa; Caranza. Oarasco; Carasco. Orcae; Cercare.
;

Berton. 5

Be. vv,..^.. Bertone.

Oarvixo;

Carosio.

Bnxo
Boai:x:i

JBeirzezzi;
Bia<scia<;
s

Bergeggi.
Bosio.

Oaro

Buaco;
Beverino.
Biassa.

Beverin;
-Bogrg-xas*

Oarpe; Carpe. Oarpenejo;


;

Carro.
Carpinelo.

Boasi.
,
; 5

Boissa;!!;
Bola^u; Bollano. Boua/Ssua.; Bordig-lxa ;

Boccadasse.
Bogliasco. D-

Oarsci Carsi. Orvai; Calvari.. Oasa; Casale.


Oasaxxi'vai

Carru. , Oavrodan 5

Carrodano.

Boissano.
Bonassola.

Oasan

Casamvari.
Casanova.

Bordighera.
;

Brg-o
Bi'g'o

I>efV>ni)e
d.'

Inorxee

Borgo de' Fornari. Borgo Borgo ;

Oastag'ua ; Castagna. Oastg-uoa; Castagnola.


Castello;
Castello.

Oasauuva;

Gasano.

Incrociati.

Borzn;

Borg-onuvo; Brzoi; Brzoli.


Borzone.

Borgonuovo.

Oastig-g-ion ; Castiglione. Oa'vassu.; Gavazzlo.

Boi*zoiia<sca<.;

Bsa<]ieo;

Borzonasca. Bolzancto.

Oavi; Cavi. ^enexi; Cernesi. ^e&; Geriale. Oeive Oeive de Si;


.

Pieve

Pive

Brasi; Brasile. Sreocaueooct;

di Sori.

Breccanecca.

^ella;

Cella.

861

^elle;

Celle.
;

^ervo

Cervo.

Ohumagro;

Cmago.
Pian de' Preti.

Oia^miiia/ ;

Chiama.

Oiaii di I*reevi;

Oiappa.
Ci^vai
;

(A); La Chiappa.
Chiavari.

Oicag-ua;
Oiccli;

Cieagna.

Ciccher.
Coregiia.
;

Oog-ia

Oog'ouo Cogoleto. Oog-rno; Cogorno. Oomueg-ia ConiuDeglia.

Ou;

Coronata.
Cornia.

Ornia;

Oox'uig-g'eii ;

Cornigliano.
Corniglia.

Oornixe; Cornice. OSrte Corte. Oosta; Costa. Oravasa; Clavarezza. Oravin; Capreno.
;

Oornig-g-ia ;

MEag-g-iu

Bfag-nu$
Millae;

Magi io! 0. Magnone.


Manesseno.
;

Miiare.

Oremen; Cremeno. Ore vai; Crvari. Orovesa Corvara. Or5xe di FiescHi;


5

Afanessen ;
M!arasci;
Croce Fieschi.

Marassi.
Marsiglia.

IMarsog-g-ia

Miascimin; Miassasco;
IMCasso;

Massiraino.

Massasco.
Malterana.

GvLSS^^i
X>g'ua;
IDeiT-a;

Qoigliano.

Masso.
;

IMatterann-a
]M[azzn; Mie ; Mele.
Mig-i;
Megli.

Mazzone.

Davagna.
Deiva.

Duva;
Dian;
JOia

Dova.

Diano.

Miurg-o; Mrego. IHiezneg-o ; Mezznego.

(A); La Doria.

I>51cedo
flug-noi

Dl^o;
Ognio.

Miignnego
Dolcedo.

Mignnego.

M;ill:x:inio

Millesimo.

M!issan ; Missano. Mioneg-o; Mornego,

AXoassann-a ;
Miocnexi;
M:neg-ia
;

Molasana.

Mocnesi.
3Ioneglia.

Fava;

Falbian;
Feg-in;

Fabiano.

Mng-iardin ;
Montarsix
;

Mongiardino.

Favale.

Fegino.

M!nt&; Montale. SContnexi; Montnesl.


Montarsolo.

Fu:eza; Foggia. Fezzan. ; Fezzano.


;

Fiaocn Fiaccone. Fina Finale.


;

Mlontelbi'n;

Monlebrano.
Monteghirfo.
.Monterosso.
;

JIMonteg-riffo ;

Fntaneg-g-ij Fontanegli. Fontani! -a l>nn-a; Fontanabuona.

Miontersso Ikf ontescin ;


IMEontexello ;

Fntann-a rssa
Fnmserij
Frascinello ;

M!ontesig-nan;

Fxe Foce. Frama; Framura.


;

Fontanarossa.

Miontuggio;
BUorneize;

Montesoro. Monlesignano. Monloggio e Montobbio.

Montcolli.

Mornese.

Frassinelle.

Fomeri.

BJEurta; Marta. Bilurtiu; Multedo.

G}-ail3ado;

Garibaldo.

N'araci

Narzi.

Oalaueeo; Oattrna;
;

Galaneto.

Nasclxe ;

Nascbe.

Gattorna.

Oavi Gavi. Oodan; Godano. Ca-orejo; Correlo. Orondnn-a;


O-iira;
Gorra.

N;

N.
Neirone.
5

IVe^n;
Grondona.

Nervi Nervi. Nuvej Novi. Noi 5 Noli.


Novella;
Novella.

i^soa

do Oantn;
3

Noxcego; Nozrego. Nxu; Noceto.


Isola.

jbsoverde

Isoverde.

862

Oneg-ia ; Oneglia. rlba Olba.


Ortonxivoj
I*ao; Pareto. Pag-ann-a. ;
Pag-g-i;
Paggi.

Orer.

Ruju;
Orlonuovo.

Rivarolo.
Rivarola.

Krujua;

mio

Olmo.

I^uiu; Rnino. Riuiu; Ropioaro.

Ssera
Ssoro;
Pagana.

CAj; La Serra.
Cerri.
;

Sagliau Saglano. Saissua; Sarissola.

Paiscin;
I*llae;
;

Apparizione.

Pilare.

Panigaggia; Panigaglia. Pnnexi Pennesi. Parma; Palmaro. Parodi Parodi. Pastrann-a Paslurana. Pvnego; Paravnico.
; ;

Porci; Porcile. Portofin ; Portofino.


PSssu. ;
;

Poh tori;

Pegassau; Pegi Peg!i. Pignon. Pignone. Pin Pino. Piscioneigro Pizzonero. Poggiasca; Pogliasca. Pllnexi Poilnesi. Pn^eivia Polcevera. PSnsan. Ponzano. Pntedeximo; Pontcdecimo.
;

Pav Faveto. Pedemont


;

San ^eprlan; San Cipriano. San Olilgo; San Quilico. San Pollina; Sant'Apollinare. San Remino San Remo. San St-va d'A.-vto; Santo
;

Sampdaenu-a; Sampierdarena. Sau Beueito; San Benedetto. San Siaxo San Biagio.
;

Sala;

Salala.

Stefano

Pedemonte. Pegazzano.
;

d'Aveto.

Santa M!argaitta;
Sant'Ilaio;
Sant'Ilario.
;

Santa Margherita.

Santo Zuggio; Sant'Eusebio. Sarzann-a; Sarzana.


Saseello;
Sassello.

Sant'Or^eiz

Sanl'Oicese.

Pontor.

Pria (Aj; La Pietra. Prxa Siscisea Pria Fraccia Prop; Propala.


;

Premnego Premeutu

Portovenere Pozzuolo. Prajn Prarolo.


; ;
;

Porlovenere.

Savignn; Savignone. Savnn-a; Savona. Seirvan Silvano. Scortalo; Scortab. Semin; Semino. Semori; Semorile. Senarga; Senarega.
;

Sto;

Salto.

Sestri-levante;

Seslri-Ievante.

Premnico. Promontorio.
;

Suggio;
Si;
Sori.

Sestri-ponente ;
Soglio.

Scslri-ponente.

Pietra Bissara. Pietra Fraccia.

Spezza; Spezia. Staggen; Staglieno.


Steja;

S truppa;

Stella.

Struppa.

Prulungo
Quarto;
Quessi; Quinto;

Prix ;

Prato.
;

Strla;

Starla.

Pralolongo.

Quarto. Quezzi.

Quinto.

Tassar u; Tassarolo. rFasso; Tasso. Tavarn; Tavarone. Teggi; Tegli:


Tejasca;
Teirasca.

Terrallba;

Terralba.

Recoo;
I^;
Ri.

I^apallo;

Rapallo.

Recco.
Rezoagli.

IRezoaggi;
!Rioo;
Ricco.

Ripso;

Rigoroso.

!Riinazz;

Riomaggiorc.
;

Rinta; Ripalta. floccataggia Roccatagliata. XComaggi; Romaggi.

Tramontann-a Tramontana. Traxo; Traxo, Trasio.


;

Testann-a Testana. Timsci; Timossi. Torrassa; Terrazza. Trriggia Torriglia.


; ;

Terrx; Terrile. Terrsso; Terrazzo.

Trel>l>ian;

Trebbiano.

Romagueize;
Ronco.
;

Romagnese.
Rondanina.

I^cSnoo ;

Xujan;

Tril>ugna; Tribogna. Triua; Triora.


Toirano.

Rosoiggi^n Rossiglione. Rsso; Rosso. nveu; Rovereto.


Ra.| RaU

IC(Sndaninn-a ;

Va;

Vara.

"Vaccasa;

VaccarezM,

Vaize;

Varese.

863

Valclepin; Valdipino. "Vallecada ; Vallecalda. "Vallcciann-a ; Vallepiana.


T^alensnii-a; Vallenzona. "Vallerans Vallerano. "Varig-nan ; Varignano.

Vig-neu;

Vignoio.

"Voae; Vado. "Vcg 5 Vallereggia, Voir. Voltag-g-io; Voltaggio.

Vtrij

Vollri.

"Vze ;

Varazze, Varaggine.

"Velvaj Velva. "Veirnassa; Vernazza.

Vessan

Zemignan Zena Genova.


;

Zemignano.

Vezzano.
Vesna.

Zei'eg-a;

Zerega.

"Vexinn-a;
Vig'xieg'os

Viganego.

Zig-n^aes'o ; Zigoago. Z<Sag-g-i; Zoagli.

Vig-na;

Vignale.

Zavi;

Giovi.

FINE.

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