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1) Fitoterapico elettivo per il mal di stomaco : Ficus Carica macerato glicerico dh1.

consigliato: ficus carica mg dh 1 boiron 125 ml , Dosi: 50 gtt 2-3 v. al di', prima dei pasti ( anche pure, o in poca acqua minerale: tenere almeno un minuto sotto la lingua prima i deglutire) Indicazioni:FICUS CARICA (Gemme di fico). Disturbi psicosomatici gastroduodenali. Ulcera peptica gastro-duodenale. Sindromi post-traumatiche: vertigini, epilessia. 2)per le infiammazioni da Candida ci sono rimedi naturali molto efficaci.... Articolo di Luciano Rizzo Avremmo voluto potervi dare una cura specifica ma La diagnosi tradizionalmente viene fatta attraverso le tipiche perdite biancastre di una vaginite: Di conseguenza quasi sempre la cura costituita da terapie locali con ovuli antifungini e pomate; solo nei casi pi resistenti si associano ad essi farmaci antifungini per via orale. Con ci si dimentica un concetto fondamentale su cui si basa la medicina naturale, ossia che un sintomo in unarea specifica non altro che il segnale di unalterata funzionalit dellintero organismo o di alcune parti di esso. Perci, secondo la medicina naturale necessario avere un approccio globale. Nel caso specifico lesperienza insegna come la vaginite dipenda da unalterazione di tutto lambiente addominale e quindi dellintestino. Perci il primo intervento deve riguardare lalimentazione. La voglia di zuccheri alla fine di un pasto, anche abbondante,

non altro che un segnale di protesta della candida, la quale vuole il suo nutrimento. Infatti se non trova cibo sufficiente essa comincia a morire e quindi produce tossine che vengono immediatamente rilevate dal corpo come messaggio negativo. Quindi, piuttosto che sentire un aumento repentino di sostanze nocive, il corpo preferisce introdurre dolci. E bene chiarire che il fungo, anche se tenuto sotto controllo, produce comunque tossine, anche se in minor quantit. E fondamentale perci eliminare tutti gli zuccheri raffinati nonch tutti i cibi che o fermentano o contengono lieviti (aceto, mollica di pane, alcolici). E anche molto importante non mangiare frutta a fine pasto, ma solo unora prima o tre ore dopo, per impedire che zuccheri e carboidrati, fermentando assieme, contribuiscano alla crescita del fungo. E necessario inoltre non trascurare la presenza di intolleranze alimentari che favorisce in genere linfiammazione intestinale e di riflesso la candida. Il secondo intervento riguarder il controllo della digestione. Se infatti la digestione non avviene in modo completo, particelle troppo grosse di cibo entrano nella parte terminale dellintestino contribuendo anchesse al nutrimento della flora patogena. Pertanto assai utile un po di bicarbonato mezzora dopo i pasti oppure luso di enzimi digestivi. Il medico naturale pu, dopo unattenta valutazione del caso, somministrare i fermenti lattici ad alta concentrazione oppure largilla. Questultima in particolare assorbe le tossine prodotte dal fungo e aiuta a disinfiammare lintestino: in questo

modo saranno gli stessi anticorpi presenti sulle pareti intestinali a combattere pi efficacemente il fungo. Il terzo intervento riguarder le terapie fitoterapiche o omeopatiche. Si pu intervenire con erbe che aiutano la funzionalit dellintestino, come lanice, il cumino, il finocchio o il pau darco. Altre erbe con funzione digestiva o calmante linfiammazione intestinale andranno valutate caso per caso. Si deve ricorrere a terapie omeopatiche generali. Esse contribuiscono alla disintossicazione del fegato, del pancreas o dello stomaco favorendo una migliore digestione e quindi togliendo nutrimento al fungo. Esistono inoltre preparati omeopatici specifici assai efficaci, basati su delle ricerche effettuate allinizio del 1900, che avevano evidenziato la presenza dei funghi nel sangue. Il quarto intervento riguarder le cure naturali locali Si possono infatti applicare alla vagina preparati omeopatici alla calendula o alla propoli o allhidrastis: essi sono in grado di inibire il fungo.

Si possono anche mettere poche gocce di oli essenziali quali il tea tree nellacqua per fare lavande vaginali. (Bene anche cajeput.lavanda,geranio,limone,)
Per ligiene intima si consigliano lavande vaginali con bicarbonato, il quale distrugge lambiente troppo acido preferito dal fungo, il sapone di Marsiglia e lavaggi con prodotti a base di fermenti lattici. CONCLUDENDO:

La terapia della candida articolata e complessa: infatti tutti gli organi coinvolti devono funzionare perfettamente. In tal modo il sistema immunitario contrasta efficacemente i funghi e tutti i batteri patogeni che possono infiammare lorganismo. Talvolta basta un intervento locale, ma nella maggioranza dei casi le cure sono pi duna. Non possono essere prescritte contemporaneamente perch lorganismo non in grado di tollerare un eccessivo rilascio di tossine. Pertanto bene avere molta pazienza e accettare che una semplice pillola non in grado di risolvere il problema. Lesperienza dimostra che nella maggioranza dei casi ci vogliono molti mesi prima che lorganismo riprenda a funzionare correttamente. Sottovalutare o non prendere in considerazione uno dei quattro punti sovraesposti potrebbe rendere vani tutti gli sforzi del terapeuta.

3)Il trattamento naturopatico dellintestino da:


www.eurosalus.lycos.it (Sito del dr. Attilio Speciani allergologo olistico) , scritto da: Dr, Luca Avoledo. Abbiamo gi visto quanto sia stretto, secondo la visione naturopatica, il legame esistente tra perfette condizioni intestinali e salute generale dell'organismo. Esaminiamo ora come si procede a un completo riequilibrio dellintestino, che, in naturopatia, assume il ruolo di un vero e proprio trattamento di terreno.

Per ripristinare l'equilibrio dellintestino necessaria una strategia su pi fronti, che possiamo chiamare 2D+2R: Disinfezione, Drenaggio, Reimpianto e Riparazione. Non

dev'essere tuttavia dimenticato che la naturopatia una disciplina con un approccio fortemente individualizzato e il trattamento di base di seguito descritto dovr quindi essere adeguato alla costituzione del soggetto, allentit dellintossicazione intestinale e ad altre specificit.
1) Disinfezione

(soppressione dei microrganismi dannosi). A tal fine, utile una miscela di olii essenziali scelti tra Thymus vulgaris var. a timolo, Thymus vulgaris var. a tujanolo, Origanum compactum, Satureja montana, (Santoreggia)Melaleuca alternifolia(Tea tree), Ravensara aromatica, opportunamente diluiti Come prevenzione economica e alla portata di tutti ottimo lAglio, forte microbicida.
2) DRENAGGIO:

allontanamento dallintestino delle tossine e dei microrganismi morti).


Per favorire la pulizia intestinale, vengono utilizzate sostanze appartenenti a tre gruppi diversi: - gli agenti di massa, che assorbono acqua accrescendo il volume della

massa fecale e velocizzandone il transito con azione puramente meccanica (appartengono a questo gruppo tutte le mucillagini: Psillio, semi di Lino, Agar-agar, Malva sylvestris, Althaea officinalis, Plantago spp., il rimedio indiano Isabgol, ecc);
- gli antrachinonici (Cascara sagrada, Aloe ferox, Rhamnus pursiana, Cassia angustifolia, Rheum officinalis, ecc.), molto aggressivi, che agiscono irritando la mucosa intestinale e provocando una peristalsi non fisiologica (il loro uso prolungato provoca assuefazione e personalmente in genere li sconsiglio); - infine gli osmotici, che richiamano acqua nellintestino, aumentandone

il contenuto nelle feci e stimolando levacuazione (appartengono a questa categoria, oltre a qualche prodotto vegetale come la manna di Fraxinus ornus, alcuni sali quali il cloruro e il perossido di magnesio).
Chiaramente, oltre a eliminare le tossine dallintestino, dovremo cercare di evitarne laccumulo,

privilegiando i cibi biologici e seguendo unalimentazione ad alto contenuto di fibre, che sono anchesse agenti di massa.

Per una prevenzione facile quotidiana, la scelta migliore rappresentata quindi da una corretta alimentazione. Cereali integrali (riso, kamut, farro, frumento, ecc.) e frequenti e generose porzioni di frutta fresca, verdura e legumi, grazie al loro contenuto in fibre solubili (pectine, mucillagini, gomme, ecc.) e insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignina, ecc.), regolarizzano il transito e consentono di mantenere una sana flora batterica. Per evitare fenomeni fermentativi, dovranno anche essere attuate corrette combinazioni degli alimenti, oltre a masticare bene e a lungo i cibi. Completa lopera lassunzione di un paio di litri dacqua al d.
3)

Reimpianto (reintroduzione della flora batterica benefica).

Questa operazione si effettua non solo per mezzo di fermenti lattici o probiotici (i batteri che si trovano nellintestino sano), ma anche con lassunzione di prebiotici, ovvero quelle sostanze che assicurano il nutrimento necessario ai microrganismi amici e ne favoriscono lattecchimento. I principali batteri adatti alla ricolonizzazione sono i lattobacilli
e i bifidobatteri, mentre inulina e fruttoligosaccaridi (FOS) sono i pi importanti prebiotici. Ma che caratteristiche deve avere un buon integratore probiotico? In commercio esiste una larga offerta di fermenti lattici. Purtroppo, molti integratori contengono ceppi inidonei o troppo pochi batteri. Leggete quindi attentamente quanto riportato sulle confezioni. Un buon integratore probiotico deve essere: - multiceppo (almeno 4-5 ceppi batterici diversi, tra cui lattobacilli e bifidobatteri); - caratterizzato da un numero di batteri per capsula pari almeno a 5-10 miliardi; - in capsule gastroresistenti; - preferibilmente con prebiotici.
4) Riparazione I

dei tessuti danneggiati (intestino poroso).

prodotti che permettono di ricreare la funzione di barriera della mucosa intestinale sono moltissimi. Alga klamat (che anche prebiotica), glutatione, quercetina, glutammina, vitamine (B5, B6, B9, B12, C, E e betacarotene) e minerali (zinco, selenio e silicio organico) sono tutte sostanze utili, specie se utilizzate in sinergia. In molti casi indispensabile affiancare al trattamento intestinale la valutazione, con i test pi opportuni, di eventuali ipersensibilit alimentari e attuare un'opportuna e temporanea rotazione settimanale dei cibi incriminati.
Quando pu essere utile procedere a un trattamento naturopatico dellintestino? Gli indizi che evidenziano che lintestino presenta una popolazione di batteri alterata in senso negativo

sono numerosi, tanto che pi pratico elencare quali sono le caratteristiche di un intestino senza disbiosi. Non c disbiosi se le feci: - sono un corpo unico - sono pressoch inodori - non si attaccano al WC - galleggiano leggermente - quasi non serve carta igienica. Per quanto sia fondamentale avere evacuazioni regolari, di per s ci non rappresenta quindi una garanzia sufficiente di buone condizioni intestinali. Dr. Luca Avoledo Naturopata 14-06-2007 benessere intestinale La funzionalit intestinale , di norma, uno dei principali oggetti delle attenzioni del naturopata durante un consulto. Stitichezza, diarrea, colon irritabile o colite, gonfiore, dolori addominali: oltre a essere estremamente diffusi nel mondo occidentale, sono i segni pi eclatanti che ci dicono che il nostro intestino in difficolt. Ma, agli occhi di un naturopata, risultano fondamentali anche altri possibili indizi di una cattiva funzionalit intestinale, che solo in apparenza possono sembrare non collegabili, quali problematiche di pelle, capelli e unghie fragili, stanchezza, raffreddori e bronchiti frequenti, malattie autoimmuni, ansia e depressione, allergie e intolleranze, cistiti, herpes, cellulite, ecc. Insomma, il naturopata moderno s assai diverso da quello di molti decenni fa, che consigliava di trattare lintestino pressoch in ogni situazione, ma anch'egli attribuisce al benessere intestinale un ruolo fondamentale. Le funzioni che l'intestino svolge sono stupefacenti: da un lato infatti un organo di assorbimento dei nutrienti, ma dallaltro costituisce una barriera fisica e immunitaria al passaggio di tossine, microrganismi, cibi indigeriti e proteine allergizzanti. Il carico tossico intestinale tenuto in parte sotto controllo da una flora batterica simbiotica buona che qui risiede, contrastando la proliferazione di batteri nocivi, miceti, virus, parassiti ed esplicando numerose altre attivit essenziali, tra cui la sintesi di alcune vitamine e la neutralizzazione di diverse sostanze cancerogene. Attraverso lintestino vengono assorbiti non solo i nutrienti principali, ma anche vitamine e minerali necessari agli enzimi, i responsabili di tutte le reazioni biochimiche che avvengono nellorganismo. Se lefficienza intestinale non perfetta, lassimilazione di questi micronutrienti diventa problematica e gli enzimi non riescono a svolgere le loro funzioni. In tal caso, anche se la nostra alimentazione sana, non riusciamo a ricavare dal cibo quel che ci serve per stare bene. Inoltre la mucosa intestinale, in alcune circostanze, pu non essere del tutto impermeabile alle tossine, che riescono cos a penetrare nel circolo ematico e da qui a diffondersi in ogni parte del corpo, producendo un ampio ventaglio di conseguenze negative.

Pu quindi verificarsi una situazione paradossale, per la quale le tossine intestinali e i prodotti di scarto vengono assorbiti, mentre le sostanze utili non sono assimilate a sufficienza, condizione che ci predispone a disordini immunitari, malattie acute e processi cronici e degenerativi ( noto, ad esempio, che alcune tossine, come quelle dei saccaromiceti intestinali, possono provocare direttamente immunosoppressione; che numerose specie di batteri nocivi aumentano la produzione di acidi biliari cancerogeni, quali lacido litocolico; che esiste una relazione evidenziata da diversi studi - tra tossine intestinali e carcinoma della mammella). Le principali cause all'origine di questo squilibrio della funzionalit intestinale sono le seguenti. a) Cattiva masticazione, alimentazione non corretta ed errate combinazioni alimentari, che ostacolano i processi digestivi e permettono al cibo indigerito di arrivare nel crasso, ove scatena reazioni infiammatorie e provoca disbiosi (sostituzione delle normali popolazioni batteriche benefiche da parte di altre dannose), che a sua volta rende sempre pi difficile la digestione. I cibi mal digeriti infatti, in presenza di disbiosi, vanno incontro a fenomeni fermentativi e putrefattivi, che portano alla liberazione di sostanze quali cadaverina e putrescina (sic!), provocano dolori e fanno nascere disturbi nei pi disparati distretti corporei. b) Reazioni di ipersensibilit ad alcuni cibi. Come ben sappiamo noi di Eurosalus, negli ultimi anni il numero di persone che presentano malesseri legati a intolleranze alimentari aumentato in maniera rilevante. I naturopati ritengono le ipersensibilit una delle ragioni principali alla base della maggior parte dei disturbi non diagnosticati nei soggetti considerati sani, oltre che parti in causa nella genesi di diverse malattie croniche. Limitandoci al tema in esame, le intolleranze conducono velocemente a disbiosi, sono una delle principali cause di malassorbimento e possono provocare gravi lesioni alla mucosa intestinale. c) Turbe emozionali. Cervello e apparato gastrointestinale sono profondamente connessi dal punto di vista neurologico: stress, ansia, depressione e paura alterano le secrezioni acide dello stomaco e quelle basiche del tenue e tali modifiche del pH portano al proliferare di batteri dannosi. I fattori psico-emotivi influenzano anche la motilit della muscolatura intestinale, provocandone iperfunzione (che porta a diarrea) o ipofunzione (che determina stipsi). Non solo il cervello agisce sullintestino, ma vero persino il contrario: molti neurotrasmettitori, come la serotonina (il neurotrasmettitore del buonumore), sono prodotti anche nellintestino; in caso di disfunzionalit intestinale, la formazione di neurotrasmettitori ne risente e possono manifestarsi disturbi del comportamento. d) Stipsi. E sia causa che effetto del malessere intestinale. Il rallentamento del transito del materiale fecale determina un incremento anche notevole della tossicit e del passaggio delle tossine attraverso la mucosa. e) Assunzione di alcuni farmaci, tra cui antibiotici, certi antidepressivi, corticosteroidi, FANS e pillola anticoncezionale (uno dei pi potenti fattori di proliferazione di batteri nocivi e di produzione di radicali liberi). Molti di questi medicinali, oltre a provocare disbiosi, a interferire con le funzioni della barriera intestinale e a renderla pi porosa, promuovono la moltiplicazione oltre misura di lieviti naturalmente presenti nellintestino, quali la candida (Candida albicans), soprattutto in presenza di un sistema immunitario gi indebolito. La proliferazione della candida provoca svariati problemi, primi tra tutti il danno alla mucosa e lalterazione della risposta immunitaria.

Gli esiti di tutto ci, in buona sostanza, sono quelli a cui accennavamo: presenza eccessiva di tossine nellintestino e lesioni nella mucosa, le

quali, aumentando la permeabilit intestinale, permettono lanormale passaggio di sostanze e tossine dallorgano digestivo al sangue. In merito alleccesso di tossine, oltre a quelle che introduciamo quotidianamente con cibo e acqua, nellintestino si ritrovano le tossine endogene prodotte dai batteri nocivi eventualmente presenti. La disbiosi una delle principali cause di tossicit. Danneggia direttamente le cellule intestinali, provoca alterazioni del transito con putrefazione, fermentazione, produzione di alcol e gonfiore, altera la risposta immunitaria e genera metaboliti tossici che possono essere assorbiti dal corpo. Certi microrganismi addirittura trasformano in cancerogene diverse sostanze innocue dei cibi e dei secreti del fegato. Alcuni metaboliti batterici provocano inoltre problemi neurologici, poich mimano lattivit di certi neurotrasmettitori (le molecole mediante le quali funziona il sistema nervoso), provocando alterazioni del comportamento, ansia e depressione. Le tossine batteriche non smettono di fare danni nemmeno quando sono distrutte: infatti il fegato, per neutralizzare lingente carico tossinico, deve impegnare molti dei suoi enzimi di detossificazione, con conseguente aumento della produzione di nocivi radicali liberi e affaticamento di questo prezioso organo, gi impegnato nelleliminazione delle tossine ambientali (inquinanti, alimenti, farmaci, ecc). La disbiosi crea quindi alterazioni a catena e a tutti i livelli, che ci rendono assai vulnerabili. Il problema della tossicit si aggrava se accompagnato da lesioni della sottilissima barriera rappresentata dalla mucosa intestinale. Quando compare uneccessiva porosit della mucosa, il passaggio dallintestino al resto dellorganismo di sostanze che normalmente non penetrano aumenta in maniera drammatica. In tal caso, oltre a una maggior quantit di tossine, entrano nel corpo anche batteri e allergeni alimentari, che in primo luogo determinano un ulteriore sovraccarico epatico e una modificazione della risposta immunitaria.
Dr. Luca Avoledo Naturopata

DISBIOSI( Trieste, 16.03.1996 )

La Disbiosi definibile come : "la alterazione dell'ecosistema del lume intestinale, nel suo equilibrio dinamico fra colonie di elementi batterici probiotici, colonie di patogeni saprofiti e mucosa intestinale". Da tale equilibrio dipende il mantenimento delle funzioni fisiologiche del tubo digerente. Eco - sistema del lume intestinale Alla funzione adsorbente della parete intestinale concorrono : - fattori microbiologici quali batteri capaci di scindere le sostanze in transito; - fattori microbiologici quali batteri capaci di mantenere l'equilibrio biologico; Alla nascita l'intestino del bambino praticamente sterile. Nelle prime ore di vita esso viene colonizzato inizialmente da batteri aerobi ( E.Coli, Cocchi ) che crescono in ambiente redox positivo ( + 200 mV ). Essi determinano l'idrolisi dei substrati alimentari e modificano in tal modo il potenziale redox che diviene rapidamente negativo ( - 300 mV ). In queste condizioni attecchiscono rapidamente gli anaerobi. Il complesso di microrganismi costituisce assai presto un ecosistema che si pu definire come un sistema dinamico in equilibrio stabile e poich ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria, pu essere modificato solo dallo squilibrio dei suoi stessi componenti che in condizioni di equilibrio ne garantiscono la stabilit. Alla nascita l'intestino del bambino praticamente sterile. Nelle prime ore di vita esso viene colonizzato inizialmente da batteri aerobi ( E.Coli, Cocchi ) che crescono in ambiente redox positivo ( + 200 mV ). Essi determinano l'idrolisi dei substrati alimentari e modificano in tal modo il potenziale redox che diviene rapidamente negativo ( - 300 mV ). In queste condizioni attecchiscono rapidamente gli anaerobi ed il complesso di microrganismi costituisce assai presto un ecosistema che si pu definire come un sistema dinamico in equilibrio stabile e poich ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria, pu essere modificato solo dallo squilibrio dei suoi stessi componenti che in condizioni di equilibrio ne garantiscono la stabilit. Nel lattante di alcuni giorni l'ecosistema intestinale ha gi le seguenti caratteristiche, che sono simili a quelle dell'adulto : 1) lo stomaco a digiuno sterile; 2) nell'intestino tenue sono presenti 103 - 104 germi / ml. di contenuto, Gram+ aerobi quali strepto stafilococchi, lattobacilli aerobi e pochi miceti; 3) nell'ileo terminale diventano 105 - 106 germi / ml. di contenuto, Gram - in prevalenza coliformi e pochi anaerobi; 4) a valle della valvola ileo - cecale i microrganismi raddoppiano il loro numero diventando 109 - 1010 germi / ml. di contenuto e sono per il 90% Gram - ed anaerobi; 5) nelle feci il loro numero ancor pi elevato e giunge sino a 1012 germi / ml. di contenuto ed questo

il valore indice della condizione qualitativa e quantitativa microbiologica intestinale poich il prelievo avviene naturalmente e non mediante sonde che attraversano i vari segmenti. L'alimentazione, tanto nel neonato che nell'adulto, ha una importanza fondamentale nell'indurre la prevalenza dei diversi tipi di microrganismi nell'ecosistema. E' noto che il latte materno determina l'attecchimento e la crescita prevalente di bifidobatteri (Gram+ aerobi) grazie alla presenza di lattulosio, mentre il latte delle formule e quello vaccino favoriscono la prevalenza dei Bacterioides e dell'E.Coli (Gram - anaerobi). Nel lattante, a seconda del tipo di alimentazione lattea (materna, formula o vaccino) si determina la prevalenza dell'uno o dell'altro gruppo microbiologico conferendo all'ecosistema delle caratteristiche differenti. Pertanto l'ecosistema del lattante alimentato con latte materno costituito in maggioranza da microrganismi saccarolitici Gram+, mentre quello del lattante alimentato con latte vaccino costituito in maggioranza da microrganismi proteolitici Gram - . I latti formulati adattati sembrano determinare un situazione sovrapponibile a quella del latte materno grazie alla loro maggior quantit di carboidrati rispetto al latte vaccino.

FISIOPATOLOGIA DELLO STATO DISBIOTICO


Le cause sono tutte derivanti da una alterazione del tubo digerente e/o da alterazioni dell'ecosistema. Sono quasi esclusivamente esogene e quindi importante conoscerle per poterle limitare. Alcune sono certamente evitabili, altre invece sono conseguenza di aspetti costituzionali della parete intestinale, altre invece sono secondarie a trattamenti terapeutici. Cause Endogene - Costituzionali - Diverticolosi del colon - Megacolon - Visceroptosi - Insufficienza epato - colecistica - Dispancreatismo endocrino e/o esocrino - Ipotiroidismo - Ipertiroidismo - Iperperistaltismo neuro - vegetativo Cause Esogene "Farmacologiche" - Antibiotico - terapia - Farmaci anticolinergici - Digitale - Lassativi - FANS - Diuretici - Anti - ipertensivi (calcio - antagonisti, alfa e beta litici) - Anti - acidi (contenenti sali di Al++ e Ca++, anti - H2, omeprazolo) - Procinetici sul plesso di Messmer ed Auerbach - Anti - epilettici

- Anti - depressivi e ansiolitici (triciclici e benzodiazepine) - Inibitori di MAO - Anti - parkinsosiani - Ganglioplegici - Immuno - soppressori (cortisonici e citostatici) Cause Esogene "alimentari e comportamentali" - Intossicazioni da additivi, conservanti, pesticidi - Allergie ed intolleranze alimentari - Scarsa attivit fisica - Stress psichici - Diete incongrue (vegetarianismo, dimagranti estreme, iperproteiche, alcolismo, sostanze eccitanti)

PATOLOGIE CORRELATE ALLA SINDROME DISBIOTICA


1) Insufficienza della Valvola Ileo - Cecale 2) Cefalea digestiva 3) Stipsi 4) Diarrea acuta 5) Diarrea cronica e maleassorbimento 6) Rettocolite Ulcerosa 7) Ileite Segmentaria 8) Diverticolite 9) Patologia del plesso emorroidario 10) Neoplasie del colon - retto, secondarie a flogosi croniche Sindrome della Valvola Ileo-cecale Uno dei deficit funzionali conseguenti ad una disbiosi ed al suo relativo stato di alterazione ecomicrobiologico, la compromissione del giusto funzionamento della valvola ileo-cecale. Tale malaugurato evento comporta una tossiemia metabolica con evidenza clinica principalmente a carico del sistema nervoso centrale e periferico. La funzione alterata della valvola, con possibilit di blocco sia in apertura che in chiusura, determina un quadro clinico costituito dai seguenti sintomi: - Vertigini - Acufeni - Nausea - Cefalea - Dolori nel territorio del N. Sciatico - popliteo - esterno - Pallore ed edemi sub palpebrali Pur essendo possibili gli stessi sintomi, quale che sia lo stato di blocco della valvola, certo che una valvola aperta pi frequente di una valvola chiusa. Per porre una diagnosi corretta di tale evenienza patologica, si pu ricorrere al Test Kinesiologico valutando il tono muscolare del muscolo tensore della fascia lata. Se sussiste una debolezza del muscolo, si pone quindi il sospetto che la valvola sia compromessa nel suo funzionamento. A questo punto si invita il paziente ad uncinare "a due mani" il punto di Mc Burney, trazionando prima

verso la spalla sx e successivamente verso l'acetabolo. Durante i due tempi dell'azione, viene nuovamente valutato il tono del muscolo tensore della fascia lata e osservando quale delle due direzioni rinforza il muscolo, si individua se il blocco sia in chiusura o in apertura. Come si detto, il tipo di blocco non varia la sintomatologia. Ad una valvola bloccata in apertura, segue un reflusso nell'ileo con riassorbimento patologico. Ad una valvola bloccata in chiusura, segue una stasi a monte della valvola con pari riassorbimento patologico del chimo. Patologie nosologicamente classificate come: - Appendicite cronica - Ileite segmentaria alle quali tuttora non stata riconosciuta una eziopatogenesi certa, potrebbero trovare una ragione di origine attraverso questi meccanismi patogenetici. Nella fisiopatologia della appendicite acuta, il blocco funzionale della valvola ileo-cecale avviene all'esordio del fatto acuto e successivamente i sintomi di risentimento peritoneale diventano tali da definire l'addome "non trattabile" per l'eccessivo rigurgido del chimo e del relativo drenaggio tossinico peritoneale. Tale condizione morbosa porta ad una debolezza del gruppo muscolare del N. Sciatico - popliteo esterno omolaterale (muscc. tensore della fascia lata, iliaco e quadricipite ) data la connessione muscolo viscere consentita dalla catena gangliare del Sistema Simpatico. L'insufficienza muscolare in questo territorio comporta una postura caratteristica che comune alle patologie discali in L4/L5 ed L5/S1.

APPROCCIO TERAPEUTICO DELLA DISBIOSI


Lo sbilanciamento delle colonie batteriche presenti nel lume intestinale ha quindi una prevalenza di patogeni, proteolitici e Gram- che hanno prodotto una condizione morbosa che si manifesta con: - flogosi focale o distrettuale (dolore colico)

- alterazione del transito (diarrea o stipsi) La terapia pu seguire due tempi: 1) Individuazione delle cause e rimozione delle stesse 2) Riduzione della flogosi con farmaci ad azione particolarmente rispettosi del gi alterato ecosistema come :
- Mucillagini

di Malva, di Calendula - Macerati glicerici di Alnus Glutinosa e Ribes nero - Estratti nebulizzati in capsula di Rafano nero, Rosmarino,

Gentiana lutea, Melissa officinalis - Olio essenziale di Lavanda, Timo, Dragoncello, Camomilla
evitando : - antiflogistici che agiscano sulle prostaglandine e sull'acido arachidonico - farmaci ad azione antiperistaltica e procinetici - antibiotici (rifamicine)

Ricolonizzazione delle popolazioni probiotiche con batterioterapia super selettiva con uso esclusivo di colonie di :
3)

- Acidophilus - Bifidus - Termophilus Il numero complessivo dei microrganismi assunti per via orale non deve essere inferiore a 20 miliardi al giorno, anche nel bambino e di dar luogo alla formazione di perossidi (H2O2) che ostacola la crescita di patogeni, miceti ed alcuni ceppi virali. Nella confezione, possibilmente in capsule e non in compresse, devono essere presenti substrati capaci di favorire lattecchimento. Tali substrati sono stati individuati in Rafano nero, Rosmarino, Gentiana lutea, Melissa officinalis come estratti nebulizzati.
Anche la diarrea acuta da Rotavirus che risulta sempre pi presente nei reparti di pediatria, pu avvalersi di tale protocollo di cura.

Nei soggetti che hanno manifestato, sia recente che passata, una intolleranza al latte vaccino, ci sembra utile ricordare che lo yogurt (pu non essere il migliore dei rimedi". La migliore terapia della Disbiosi che colpisce ancora l' 80% della popolazione europea consiste in : 1) forte riduzione del consumo di latte e derivati 2) riduzione dell'apporto alimentare di sodio e incremento

dellapporto di potassio 3) forte riduzione del consumo di grassi animali 4) periodica esclusione dall'alimentazione delle proteine animali 5) incremento dellapporto vitaminico alimentare e non di sintesi 6) incremento dellapporto alimentare di minerali 7) incremento della quota giornaliera di acqua 8) . . . . . . . nel buon utilizzo del tempo libero
Purtroppo attualmente sono sempre di pi i portatori di colonstomia con i relativi problemi sia di carattere biologico che psicologici . . . . . . . . . . . . . sar possibile in un prossimo futuro la riduzione di questa condizione fortemente invalidante ?

Idrocolonterapia da: www.menssana.to.it (Sito consigliato anche per utili dispense di medicina naturale e spiritualita' ,-scritte dal medico omeopata Mario Cappellin- ,scaricabili gratis)
Lalimentazione e lo stress dello stile di vita moderno pongono le premesse per un cattivo funzionamento del colon; in queste condizioni non ottimali, altri organi devono sopperire alleliminazione di tossine. Il lavaggio del colon pratica antichissima, tanto che in Egitto si insegnava il principio: La morte viene dallintestino, indicando nel colon un sistema importantissimo per il mantenimento della salute e per la prevenzione di malattie e invecchiamento. Infatti, in caso di disbiosi (presenza nel colon di batteri svantaggiosi per lorganismo) a livello del fegato si instaurer una difficolt che pu manifestarsi con dispepsia, sonnolenza dopo i pasti, cefalea,

depressione; la cattiva digestione pu porre le basi per una candidosi intestinale e per difficolt di assimilazione (spesso con il coinvolgimento del pancreas). A loro volta questi squilibri possono originare intolleranze alimentari e false allergie, determinate da uno stato di infiammazione cronica delle difese immunitarie associate alla mucosa intestinale. Analogamente la mucosa dellapparato respiratorio potr reagire con una maggiore produzione di muco e catarro, con la possibilit di evoluzione verso una sinusite o una bronchite; spesso la situazione pu degenerare in una oculorinite allergica o in asma nei soggetti predisposti. Anche i reni e le vie urinarie possono risentire di un sovraccarico con depositi di cristalli (innalzamento delluremia, artriti, reumatismi) e cistiti ricorrenti di origine intestinale.

Utilit dell'IDC Grazie al moderno sviluppo tecnologico degli apparecchi per lidrocolonterapia, tale metodica si dimostrata un aiuto prezioso per il trattamento complementare di molte malattie e per il mantenimento di uno stato di benessere. La disbiosi facilita la predisposizione di numerose malattie e linsorgenza delle tanto citate intolleranze alimentari; comporta inoltre un aumento di funghi e saccaromiceti: la fermentazione e la putrefazione dei contenuti intestinali determina una auto-intossicazione le cui conseguenze si esprimono con sonnolenza, depressione, deficit di concentrazione, perdita di vitalit. Lalterazione delle difese immunitarie inoltre fattore predisponente di svariate malattie.

Pulizia del colon Un trattamento del colon dura circa 45 minuti: si introduce un piccolo specolo per via rettale collegato allapparecchio. Il terapeuta regola il flusso dellacqua per quantit e temperatura e ha inizio lirrigazione del colon. Dopo un certo periodo il paziente espeller attraverso lo specolo stesso il materiale fecale che sar accompagnato da feci vecchie presenti da tempo sulla parete del colon, da muco, parassiti e quantaltro non stato possibile eliminare

fisiologicamente. Durante il periodo di trattamento andranno assunti prodotti per ristabilire la corretta flora batterica e per non sovraccaricare il carico tossinico a fegato e reni. Lidrocolonterapia pu essere effettuata anche prima di interventi chirurgici al colon o interventi diagnostici (clisma opaco, colonscopia), per facilitare queste pratiche e renderle maggiormente efficaci

TESI 4 anno di naturopatia - abstract scaricati da www. naturopatia.it (Istituto rudy lanza) TITOLO: Il colon AUTORE: Alessandra Bocchi RIASSUNTO: La scelta di questo argomento nasce da un vivo interesse che andato maturando nella mia esperienza personale. In varie occasioni ho sentito il bisogno di ricorrere a una dieta depurativa, con riduzione della quantit dei cibi e maggior attenzione alla loro qualit, soprattutto allo scopo di ridurre certe sensazioni di appesantimento digestivo, di perdita di vitalit e attenzione, dovute in gran parte a unalimentazione spesso frettolosa, meccanica, non adatta alle mie reali esigenze e magari eccedente le mie capacit digestive. Anche durante un episodio influenzale o un malessere gastro-intestinale il mio istinto mi consiglia generalmente il riposo digestivo. Da questi periodi di restrizione dietetica e, in alcuni casi, di breve digiuno, ho sempre tratto benefici quasi immediati, riacquistando benessere ed energia e ritrovando fiducia nel mio corpo, in quella vis medicatrix Naturaeche sa da sola cosa fare, purch non ne ostacoliamo l azione. Loggetto di questa tesi la depurazione dellorganismo e la centralit del colon in questo processo. Essa non pretende di produrre una nuova teoria, ma solo di fare un bilancio degli studi sullargomento nellambito della Medicina Naturale. Sono state prese in esame soprattutto le teorie igieniste, la Scuola Naturopatica, Mayr, ma vengono considerati anche altri autori, come Kousmine, Lezaeta, con la sua dottrina termica, Jensen, Reckeweg e lOmotossicologia La prima parte, Le tossine , analizza in cinque capitoli i vari tipi di sostanze inquinanti che entrano nel corpo dallesterno ( quelle di produzione endogena vengono trattate in un capitolo a parte ), le vie che esse percorrono ( sangue e linfa ) e le aperture del corpo attraverso le quali vengono eliminate ( gli organi emuntori ). Vengono presi in esame i due tipi di sovraccarico fondamentali secondo la Scuola naturopatica. Si mette in rilievo il concetto di tossiemia,che sottolinea limportanza, oltre che del carico tossico cui lindividuo sottoposto, della sua capacit di risposta, determinata dallenergia di cui lorganismo e i suoi organi emuntori dispongono. Se questa insufficiente, le tossine non possono venir eliminate e si depositano nel tessuto connettivo e via via nei vari organi, producendo le pi varie patologie. Questo processo avviene secondo una certa progressione: ho ripreso lanalisi che ne fanno lIgienismo, la Scuola Naturopatica, Mayr e mi sono soffermata in modo particolare sul quadro dettagliato che viene proposto dallOmotossicologia di Reckeweg. Queste dottrine, seppur diverse, hanno in comune da un lato il concetto che lintossicazione del corpo alla base di tutte le malattie, dallaltro

il riconoscimento dellimportanza della crisi depurativa nel processo a ritroso dalla malattia alla guarigione. La seconda parte tratta degli organi emuntori in modo dettagliato, delineandone sommariamente lanatomia e fisiologia, soprattutto per gli aspetti che riguardano le funzioni di eliminazione. Mi sono soffermata in modo particolare sul colon, per la centralit che esso riveste sullequilibrio immunitario (ruolo che svolge insieme allintestino tenue) e sulla depurazione dellorganismo. Purtroppo nella realt il colon non riesce a svolgere sempre efficacemente le sue funzioni escretrici e diventa quella fogna stagnante e putridadi cui parlano Lezaeta, Mayr, Jensen, fonte di avvelenamento dellintero organismo. Ho infine indicato la possibilit che ci offre lanalisi iridologica nella valutazione delle condizioni intestinali, riferendomi agli studi del dott. Jensen. La terza parte, Il nostro piccolo mondo interno , consta di tre capitoli: il primo approfondisce lanalisi della flora batterica intestinale simbionte, cos importante per la digestione e le difese immunitarie; ne valuta lentit, la composizione, le numerose azioni benefiche; il secondo tratta del suo squilibrio (disbiosi), mettendone in rilievo le cause, il tipo di microrganismi patogeni che prendono il posto dei batteri simbionti ( soffermandomi in modo particolare sulla candidosi ), gli effetti ( cio le patologie e i sintomi legati alla disbiosi ). Ho cercato inoltre di approfondire il problema del ristagno intestinale come causa di disbiosi, in quanto esso favorisce lo sviluppo di una flora batterica anomala ( fermentativa o putrefattiva), con formazione di endotossine responsabili dellautointossicazione del corpo. . Il terzo esamina la possibilit di ristabilire lequilibrio della flora batterica simbionte tramite i prebiotici (particolari tipi di fibre idrosolubili) e i probiotici, cio quei microrganismi amici che vanno reintegrati allo scopo di ripopolare lintestino con una sana flora batterica. I probiotici vengono inquadrati storicamente a partire dalluso che ne facevano alcune popolazioni in epoche remote fino alla loro produzione ed impiego nella societ attuale. Ho preso infine in considerazione il prodotto probiotico, sia come alimento (yogurt, latte fermentato), sia soprattutto come integratore, cercando di offrire gli strumenti per esercitare una buona scelta al momento dellacquisto e i consigli di dosaggio e duso per condurre poi un trattamento efficace. La quarta ed ultima parte di questo lavoro, Le pratiche depurative , tratta dei metodi per favorire la depurazione dellorganismo e dellintestino in particolare. Il primo capitolo affronta il tema del digiuno terapeutico totale come trattamento radicale di disintossicazione, ne considera i grandi benefici, valuta le condizioni migliori per vivere questesperienza totale, cui partecipano corpo, psiche e spirito, le norme fondamentali da seguire perch il digiuno possa essere efficace e da ultimo anche le controindicazioni e i limiti. Ecco dunque, nel secondo capitolo, la proposta del digiuno attenuato, che in certi casi pu dimostrarsi unutile alternativa al digiuno assoluto e che secondo alcuni autori sarebbe addirittura sempre da preferirsi. Vengono considerati i vari tipi di digiuno attenuato che si possono praticare, in relazione ai quali si far una scelta in funzione di diversi fattori fra cui quello della tipologia individuale. Allinterno di questi, ho soffermato la mia attenzione sul metodo Mayr, che risultato per me molto interessante. Largomento del terzo capitolo quello delle diete ristrette, utili a mio parere soprattutto come proseguimento di un digiuno, anche breve, che dia un primo impulso efficace al processo di disintossicazione. Ho

ritenuto opportuno inserire a questo punto una proposta di dieta disintossicante, tratta dallomonimo testo di

Sigrid Das, che pu, a differenza del digiuno totale prolungato, essere gestita dal naturopata e che integra varie metodiche, come il digiuno breve, la dieta ristretta ed alcune pratiche ( idroterapia, respirazione profonda, spazzolatura della pelle, esercizio fisico, eventuale clistere ecc.) che favoriscono leliminazione delle scorie da parte di tutti gli emuntori. Ho inteso mostrare con ci come sia possibile tradurre in pratica quanto sostenuto teoricamente in questo lavoro. Il quarto capitolo prende in esame le tecniche di pulizia dellintestino, dal vecchio buon clistere al suo sviluppo pi recente che lidrocolonterapia. Anche se la base della salute rimane unalimentazione sana ( se possibile intervallata da brevi periodi di digiuno) e una corretta igiene di vita, non si devono infatti trascurare queste possibilit terapeutiche. A tale proposito ho altres richiamato lesperienza del dott. Jensen, il quale ha elaborato un progetto di cura molto valido i cui capisaldi sono: diagnosi iridologica, dieta disintossicante, terapia nutrizionale, idrocolonterapia.

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Tratto da : www.eurosalus.com

Disintossicazione
Ci sono diversi modi per favorire un processo di disintossicazione dell'organismo, attuabili seguendo le diverse linee terapeutiche possibili. Omeopatia Due sono i rimedi pi disintossicanti della Omeopatia: Nux vomica e Arsenicum album, che possono anche partecipare ad una disintossicazione generale se usati con questo criterio: si user uno solo dei due rimedi, alla 5 CH , prendendone tre granuli due volte al giorno per un periodo di circa una settimana; si user Nux quando si tratti di una situazione di sovraccarico alimentare, oppure di stress vitale e stanchezza; si user Arsenicum quando si avr la netta sensazione di essersi avvelenati con qualcosa (fumi, esalazioni, vapori, medicinali tossici ecc.). Oligoelementi Elemento cardine della disintossicazione lo Zolfo, che va assunto nella misura di una dose a giorni alterni, per un periodo di almeno 25/30 giorni. Fitoterapia e drenaggi

Il drenaggio consente di fare eliminare all'organismo le scorie tossiche accumulate. Betula verrucosa linfa 1D, macerato glicerinato, uno dei rimedi che maggiormente facilita la eliminazione di scorie dall'organismo: va assunto nella misura di 30/40 gocce due volte al giorno , almeno per 15/20 giorni. Arctium lappa TM, da prendere al dosaggio di 20 gocce tre volte al giorno ha pure azione di pulizia generale, e pu essere associata a Betula. Anche la Fumaria, con una intensa azione depurativa pu essere associata al trattamento, sotto forma di infuso, utilizzandone 30 grammi per litro di acqua, facendo una infusione di 15 minuti, e bevendone due o tre tazze al giorno per un massimo di 10 giorni consecutivi. Vitaminoterapia e integrazione alimentare Un momento di disintossicazione potrebbe essere anche

un momento in cui non si mette proprio nulla nello stomaco, ma pu anche essere un momento in cui associare sostanze che stimolano invece la efficace pulizia dell' organismo. Una di queste sicuramente l'Inositolo, che pu essere effettivamente associato a un periodo di dieta alimentare, in modo da riportare all' equilibrio il funzionamento del fegato e di quanto connesso alla digestione. L'Inositolo si trova in tavolette da 250 mg. (4/6 compresse al giorno), oppure in preparazioni da 500 mg. di cui prendere 3/4 compresse al giorno prima dei pasti per un periodo di almeno 15/20 giorni consecutivi. Note di dietologia Per accentuare e favorire l'azione disintossicante dell'organismo, si possono utilizzare, per un breve periodo, almeno tre tipi diversi di dieta alimentare. Il digiuno, non assoluto, certo uno dei modi pi produttivi in questo senso; il digiuno non deve essere assoluto, ma mitigato da tisane depurative, non mielate, e da eventuali centrifugati di frutta; vanno comunque assunti solo cibi liquidi, per almeno 36/48 ore. Questo tipo di digiuno consente all'organismo una relativa pulizia, ed praticabile da qualsiasi persona sana e senza problemi particolari; il digiuno pu anche essere utilizzato come forma terapeutica disintossicante, non solo per un uso sporadico, ma anche in modo ripetuto e ciclico, seguendo determinati ritmi (ma per arrivare a questa scelta necessario incontrare un medico).

Per provocare una intensa azione depurativa, senza per digiunare, si possono mangiare, per un paio di giorni, solo alcuni tipi di frutta, da scegliere per in modo libero, sia per la quantit che per la qualit da mangiare. In questo modo si evita di incorrere in problemi di personale intolleranza agli alimenti; si pu mangiare inoltre la frutta in quantit libera, purch si rispetti rigorosamente la regola che impone, tra un tipo di frutta e l'altro, almeno due ore di distanza, in cui si pu, volendo, solamente bere acqua, oppure tisane non zuccherate. Anche dopo sole 24 ore di dieta cos condotta, si assiste generalmente alla perdita di molti liquidi accumulati; c' infatti una discreta azione diuretica e disintossicante della frutta quando viene assunta da sola, non miscelata cio ad altri cibi, che si attua cambiando l'acqua che si ha addosso. Questo tipo di alimentazione, protratto per due giorni ogni settimana, pu essere anche intensamente dimagrante. Un terzo tipo di disintossicazione, talora necessario, si attua cercando di privare la alimentazione di tutti gli eccipienti o conservanti presenti nei cibi, comprendendo tra queste anche le possibili contaminazioni chimiche provocate dalla coltivazione degli alimenti stessi. Il medico inglese Lester, ha definito una dieta di questo tipo come Dieta della et della pietra, consentendovi solo quei cibi che si potrebbero teoricamente trovare allo stato naturale sul terreno; sono cio eliminati tutti i cereali e i loro derivati (pane, pasta, farine ecc.), consentendo invece le patate, le carni di volatili, il pesce, la frutta, le erbe

semplici o le verdure in foglia. Spesso questo tipo di dieta non viene utilizzato solo in funzione terapeutica, ma anche in funzione di studio, consentendo cio la graduale successiva introduzione degli alimenti di cui si vuole saggiare la possibile intolleranza. Una dieta di questo tipo, soprattutto per soggetti allergici, pu essere una ottima indicazione se protratta per una decina di giorni.
La medicina popolare Quando si cerca una disintossicazione, bisogna crearla anche intorno a noi. Si deve cio cercare di accompagnare quel breve periodo che si dedica alla ripresa della propria efficienza, con dei

comportamenti attivi di difesa della propria persona (darsi per malato, inventare scuse per non incontrare persone moleste, staccare il telefono, ecc.), e soprattutto bisogna affiancare alla disintossicazione alimentare una moderata attivit fisica e respiratoria, come delle camminate o delle passeggiate in bicicletta.

http://xoomer.virgilio.it/identiavvelenati/index.html Sui "campi di disturbo" Le persone intossicate sono diverse per quanto riguarda lorgano bersaglio (es. tiroide, testa, fegato, sistema nervoso periferico, articolazioni, etc.), quello che risponde male alla tossicit cumulativa, ma sono straordinariamente simili in un aspetto.. e cio quando si abbassa il livello di efficienza dellorganismo tutta una serie di elementi in cui luomo del terzo millennio era stato immerso diventano campi di disturbo (come le ancore tengono ferma la nave ferma, cos i campi di disturbo paralizzano le varie

capacit di regolazione).
Elenchiamo qui i campi di disturbo che sono apparsi i pi importanti secondo lesperienza clinica di pazienti delle associazioni di vittime di amalgama in Italia, Germania e Svezia:

osteiti e infezioni ossee relative a denti devitalizzati, ad es. lassociazione anti-amalgama di Monaco insiste (e a ragione nel caso di pazienti cronici) che la miglior disintossicazione togliere i denti morti (vedi lapprofondimento "questioni odonto.doc", Acerra 2005 ); lintolleranza a latte e derivati (vedi "mal di latte.doc", Acerra 1999 ); le farine, il glutine, etc. lorganismo spende il 95% delle sue quote giornaliere di energia nel processo digestivo e quindi non fa altri passi in avanti con la malattia (vedi "mal di glutine.doc", Acerra 2004);

conosciuto vari naturopati che a ragione si sono soffermati sulla respirazione (che segue una parabola discendente con il nostro stato intestinale). Linspirazione profonda (quella per cui laddome si espande orizzontalmente e dopo cinque minuti di esercizio cosciente sentite una pressione sulla vescica), se praticata quante pi volte possibile durante la giornata, pu permettere allorganismo di produrre un sangue pi pulito e permettere allintestino di funzionare al doppio delle sue attuali capacit digestive;
ho parliamo di cavitazioni quando esiste un dente infetto tolto secondo la (purtroppo) normale procedura nella quale non si raschia il legamento dellalveolo e non si fresa il primo millimetro di osso, linfezione

rimane stampata sullosso, anche se il dente infetto stato tirato. Losso mandibolare o mascellare cresce a gruviera con infezioni dentro. Avendo due o pi di questi ostacoli alla guarigione (o campi di disturbo), chi li ignora pu incamminarsi in anni e anni di drenanti, controlli, mineralogrammi, Vega test che gli danno risultati minimi. Ci sono due possibili scenari svantaggiosi del "drenaggio forzoso": 1. la perdita di tempo e di soldi, 2. invece di avere un drenaggio si ottiene un peggioramento dei sintomi, infatti il drenante di turno prender il mercurio neutralizzato nei tessuti e lo redistribuir come nuovo in varie parti sensibili dellorganismo. Huggins ["Detoxification", 1998] paragona la chelazione "allo stare a guardare un albero di mele, desiderandone una; scuoti lalbero e le mele non vengono gi. Allora prendi un bulldozer (chelante o DMPS) e vai addosso allalbero a 60 miglia allora. 100 mele cascano gi, ma quante ne puoi raccogliere? Forse una per mano. E allora, dove vanno le altre 98 che non puoi raccoliere?" Tuttintorno". Morale della favola: le spinte della chelazione molto spesso fanno s che venga rilasciato pi mercurio dalle sue sedi nellorganismo in modo che il recente rilascio di mercurio pu saturare altre sedi come il cervello, fegato, reni, cuore - gli organi filtranti principali. Un fenomeno drammatico (che a dire il vero si vede solo in pochi casi limite) che uno usciva in modo accettabile dalla rimozione dellamalgama, ma poi lorganismo reagiva ai tentativi di drenaggio (anche solo alle pressioni cutanee del kinesiologo secondo gli insegnamenti cinesi) con un blocco totale (la mobilitazione si traduceva in re-distribuzione, visto che lorganismo non era pronto al drenaggio forzoso). Oltre ad un organismo debolissimo, cerano in questi casi limite campi di disturbo "non visti", cio blocchi delle capacit di regolazione e disintossicazione.

Sulla disintossicazione Il paziente intossicato che si rivolge ai drenanti come quella nave antica che in mancanza di vento chiede ai suoi rematori di intensificare i turni. Quella nave ha per delle pesanti ancore gettate in mare che nessuno vede. I vogatori remano, remano, la nave si muove poco o niente (situazione 1: perdita di tempo e soldi). Ma questi rematori erano gi stanchi da molto tempo per i pesi invisibili che la nave si portava dietro, per cui le frustate che ricevono allo scopo di produrre qualche risultato in pi possono facilmente far precipitare la situazione, apportare danno al sistema nave nel suo complesso e al suo futuro (situazione 2: danni da drenaggio forzoso). Quanto pi gioiosa diventa invece la comunit quando si scopre una pesante ancora e si leva lormeggio!

spiega che ogni volta che si elimina un campo di disturbo una certa quota di tossicit che lorganismo riteneva perch energeticamente impossibilitato a buttarla fuori, viene eliminata finalmente. Questa la disintossicazione: la correzione degli ostacoli che bloccano
Il prof. Dr. Klindghart

le capacit di regolazione. Vedete bene allora quanto convenga che uno individui i campi di disturbi nel suo caso. Quando eliminate un campo di disturbo, come se il vostro organismo salisse un gradino e andasse a posizionarsi in uno spazio dove ha pi autonomia e meno problemi o sintomi. Es. n.1: dopo la rimozione delle amalgame i mal di testa persistono ma si attenuano; questa persona sospende il glutine cui intollerante e solo allora i mal di testa spariscono definitivamente. Es. n.2: dopo la rimozione delle amalgame una ragazza ha delle intolleranze alimentari per cui le ritorna la candida intestinale e vaginale non appena introduce farine, latticini, etc. Un naturopata le insegna linspirazione profonda, da ripetersi durante la giornata quante pi volte possibile cercando di ricordarsene, e infine pu adottare una dieta libera senza che le ritorni la candida.
Es. n.3: dopo la rimozione dellamalgama, una paziente che reagiva clinicamente ad un composito dentale viene riportata da Ockert [1999]: dopo un trattamento di otto giorni basato su una semi-dieta e trattamento con acqua e sale e argilla Hawaiana e fitoterapici la donna non solo aveva visto una remissione dei suoi

disturbi, ma non era pi intollerante a quel composito di prima! Che dobbiamo pensare da questo? Che lintestino con le croste (che rimangono l per anni) e i microorganismi alterati (disbiosi) un ormeggio (campo di disturbo) piuttosto pesante. Per non parlare della bassa efficienza enzimatica, la mucosa permeabile, e il fatto che il cibo che introducete ogni giorno tiene impegnate pressoch tutte le vostre risorse.
Ma parliamo ora del "prima" della rimozione dellamalgama, perch su questo che abbiamo ricevuto pi domande. Il discorso identico a quello appena fatto: il

sistema di regolazione, o "terreno biologico" uno, gli stressori tanti. Se lo stato di salute non precipitato totalmente, si pu togliere uno qualsiasi dei vari stressori principali e il sintomo scomparir. E' come quando svuotate solo un quinto di un vaso pieno in modo da poterlo trascinare di qua e di l su un tavolo riuscendo a non far fuoriuscire dell'acqua e bagnare tutto. Questo successo nella nostra associazione (lo battezzeremo allora "protocollo A.D.O.M. per prepararsi alla rimozione protetta dellamalgama"): gli iscritti, avendo programmato di rimuovere l'amalgama, toglievano i latticini a cui erano intolleranti (primo stressore) e si rifornivano di magnesio verso cui c'era una carenza (secondo stressore) e gi si sentivano bene come non erano stati in anni. Il vaso era ancora pieno, ma avendone svuotata una piccola parte era diventato possibile muoverlo da una parte all'altra senza produrre disagi. Dopodich essendo migliorata la salute intestinale (due blocchi in meno, "la carenza di magnesio" e "il consumo di latticini"),

veniva il turno dei dentisti che erano in grado operare in sicurezza la disincastonatura dell'amalgama. Idealmente uno doveva tenere in conto anche altri campi di disturbo, ma in quei frangenti pre-rimozione si vedevano persone tanto soddisfatte dopo la sospensione di latticini e lassunzione di cloruro di magnesio che ad alcuni era venuto il dubbio se ancora dovessero rimuovere lamalgama (avevano recuperato uno stato di salute decente). Un ragazzo con problemi di artrite addirittura scoprii che tre anni dopo il contatto con noi non aveva proceduto alla rimozione dellamalgama perch ormai aveva capito che il problema era adottare una dieta stretta avendo individuato le sue intolleranze alimentari. Quando allora gli inviai il documento che spiegava che la presenza di mercurio e di amalgama provocavano intolleranze alimentari, si convinse infine a procedere alla rimozione protetta. Perch proprio il latte e i formaggi viene spiegato nel "Mal di latte.doc". Anche se uno vede al Vega test che ha venti intolleranze alimentari, di solito il peso costituito dalla somma di quindici intolleranze diverse equivalente a quello derivante dal consumo di latte e formaggi, per cui comodo ed eclatante vedere la differenza che fa lo stare senza latticini. Sul magnesio bisogna leggersi il relativo libro, facciamo qui in tempo giusto a fare qualche precisazione: la carenza di magnesio epidemica e si intensifica con il progredire dello stato di intossicazione. Per quanto riguarda lattivit degli enzimi e della cellula ci sono delle oasi che si impoveriscono gradualmente (con lintossicazione, con la vecchiaia) e che si distribuiscono come

segue: magnesio 80%, zinco 8%. Le indagini sui vari elementi e oligoelementi sono fuorvianti; infatti ad uno sguardo attento capita di osservare spesso (se non sempre) che il calcio o il potassio o altri oligoelementi siano carenti e poi introducendo il magnesio senza fare altri cambiamenti si osserva che questi valori si normalizzano. La loro carenza era dovuta al cattivo funzionamento della cellula (vedi "Il magnesio.doc" di Acerra, 2005).
Allo stesso modo se uno vuole fare un drenaggio o una disintossicazione senza aver aggiustato lo stato di carenza di magnesio come quando uno ha una Ferrari con un motore potentissimo su una spiaggia e spingendo lacceleratore cosa ottiene? Tutta sabbia e niente velocit.

Lo step del cloruro di magnesio logico oltre che la cosa pi economica che uno pu fare (3 gr. al giorno di cloruro di magnesio, vedi "Curarsi con il magnesio" Raul Vergini 1995). Se proprio volete fare una cosa in pi, logica, anche se a questa il 95% dei pazienti ADOM non ha fatto ricorso, procurare allorganismo un integratore di minerali organici a largo spettro, come possono essere aloe o alga klamath. Punto. Non fate altre spese. Risparmiate tutti i soldi per togliere lamalgama. Non rimpinguate lindustria dei Vega test, dei drenanti, dei chelanti, etc. Almeno non prima di aver corretto lintolleranza a formaggi, la carenza di magnesio e aver rimosso lamalgama. Se volete fare una cosa in pi, togliete le farine. Se volete fare una cosa in pi praticate linspirazione profonda. Per brevit in questo documento abbiamo fatto pochi esempi e non abbiamo concluso il discorso con vari altri elementi che potrebbero essere di aiuto alle persone con le situazioni pi compromesse: 1. i germogli; 2. due giorni a settimana senza

cereali: 3. dieta igienista; 4. dieta macrobiotica e senza farine. Infine, visto che un po' di noi dell'associazione abbiamo avuto problemi con impianti di titanio o ponti palladiati, salvo poi tornare sani come un pesce dopo averli tolti, ogni tanto insistiamo con ulteriore documentazione su queste tematiche. Importante anche sapere che le vaccinazioni sono temibili eventi tossici le cui conseguenze sul futuro di un organismo sono davvero a lungo termine.
DISINTOSSICAZIONE

Sulle terapie disintossicanti si raccolgono i pareri pi diversi. Va innanzitutto precisato che meglio procedere alla disintossicazione (e sopratutto alla chelazione, qualora la si voglia intraprendere) dopo aver effettuato la rimozione delle amalgame. Alcuni, come Lorenzo Acerra, consigliano di intraprendere per tutto il periodo della rimozione una dieta priva di di glutine e lattosio, per alleggerire l'intestino (vedi la sezione
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Se avete tolto scrupolosamente le vostre amalgame e vi state chiedendo che fare, ecco alcuni consigli per voi. Secondo Hal Huggins e in base alla sua ultradecennale esperienza, ci sono due modi di procedere: quello veloce e quello giusto. Uno degli errori pi ricorrenti infatti quello di sottoporsi a terapie disintossicanti d'urto, che hanno l'unico risultato di rimettere in circolo altro mercurio e aumentare l'intossicazione Molte sono le persone che traggono benefici anche senza ricorrere alla "terapia d'urto" della chelazione, ma procedendo alla disintossicazione lenta e graduale utilizzando rimedi

fitoterapici, omeopatici o entrambi. L'Associazione Svedese Vittime delle Amalgame suggerisce di rafforzare le difese immunitarie utilizzando questo protocollo: Vitamina B1 -------------------------- 50 -100 milligrammi al giorno Vitamina B3 -------------------------- 25- 500 milligrammi al giorno Vitamina B6 -------------------------- 25 - 50 milligrammi al giorno Vitamina C --------------------------- 1 grammo al giorno Vitamina E --------------------------- 100 - 200 milligrammi al giorno Magnesio ---------------------------- 100-300 milligrammi al giorno Selenio ------------------------------ 50-200 microgrammi al giorno Zinco ------------------------------- 20-40 milligrammi al giorno unita ad una dieta ricca di fibre, priva di cibi raffinati e additivi industriali, questo protocollo favorisce l'espulsione delle tossine e il recupero della salute. Hal Huggins,nel suo "Detoxification", consiglia una dieta ricca di proteine animali (biologiche), consumate con poca o niente acqua ai pasti, che favorisce la ricostruzione dei tessuti. Inoltre sconsiglia nella maniera pi assoluta il consumo di caffeina, zucchero, alcool. Anche lui ribadisce l'importanza della Vitamina C, e del Calcio in forma idro-solubile, come di altri

integratori. Nel corso degli anni ha realizzato un suo protocollo personale di disintossicazione, che potete consultare nel suo sito (in inglese). Altri prodotti che possono aiutare il processo di disintossicazione sono l'acido folico, aminoacidi e proteine, l'acetilcisteina, il coenzima Q10, la vitamina B12, il betacarotene, l'acido lipoico, la clorella (un'alga), etc. Bisogna per precisare che ci possono essere delle reazioni avverse e soggettive anche a questi prodotti, perci sempre bene assumerli con prudenza e sotto controllo medico. La clorella ad esempio spesso accusata di contenere a sua volta mercurio (come tutto ci che vive nel mare), perci prima di assumerla bisognerebbe assicurarsi che sia stata allevata in laboratorio e non contenga mercurio.
E' stata rilevata una reazione avversa al mercurio omeopatico, di cui anche Huggins sconsiglia l'uso nella maniera pi assoluta. Sono pochissimi gli omeopati esperti che lo possono usare con competenza, e di conseguenza meglio non rischiare. In questo sito vi daremo gli aggiornamenti sugli ultimi protocolli in uso, le sostanze pi indicate e le terapie disintossicanti.

CHELAZIONE: DMPS, DMSA, EDTA Dice Hal Huggins: "Il DMPS (acido Dimercapto-propanosulfonico) oggi molto diffuso (negli Stati Uniti, ndr). La sua azione quella di agganciarsi al mercurio e rendere il prodotto risultante idro-solubile. In tale forma pu essere espulso molto pi facilmente dal corpo. E in genere somministrato per via orale, o iniettato direttamente in vena "puro", senza essere stato diluito nellacqua salina o in altro fluido da intravena. (...) Io paragono il trattamento con DMPS allo stare a guardare un albero di mele, desiderandone una. Scuoti lalbero, e le mele non vengono gi. Allora prendi un bulldozer (il DMPS) e vai addosso allalbero a sessanta miglia allora. Cento mele cascano gi, ma quante ne puoi raccogliere? Forse una per mano. E allora, dove vanno le altre novantotto che non puoi raccogliere? Tuttintorno. Il DMPS molto spesso fa s che venga rilasciato pi mercurio dalle sue sedi (insieme al metallotionina, lo zolfo contiene proteine e glutatione) nellorganismo, cosicch il recente rilascio di mercurio va a saturare altre sedi come il cervello, fegato, reni, cuore - gli organi filtranti principali." (Hal A. Huggins, Detoxification).

A proposito del DMSA, invece, Huggins aggiunge: "Come il DMPS, il DMSA si aggancia direttamente al mercurio, ma in modo pi specifico. E chimicamente pi forte. Una volta fissatosi al mercurio non capace di rilasciarlo. Del DMSA si dice anche che attraversa la barriera sanguigna cerebrale e che rimuove il mercurio dai tessuti neurologici. Questa unaltra caratteristica unica. Dentisti di altri paesi mi hanno riferito di casi in cui il paziente ha attacchi quando gli vengono somministrati 1.000 milligrammi di DMSA poco prima degli interventi dentistici. Ho risposto loro che gli attacchi mi sembrano una cosa ragionevole, visto che un gran salto di mercurio chimicamente rilasciato, sommato allesposizione in uno studio dentistico, pu facilmente provocare una serie di attacchi" (Hal A. Huggins, Detoxification) In entrambi i casi dunque si tratta di terapie ad alto rischio, sopratutto per persone molto intossicate. E' importante anche ribadire che sarebbe meglio affrontare una terapia disintossicante dopo aver tolto le otturazioni (con rimozione protetta), e non prima n tantomeno durante. Dubbi sono stati sollevati anche sull'uso dell'EDTA. Commenta cos Huggins: "La combinazione di EDTA e mercurio inibisce pi enzimi di qualsiasi altro metallo testato. Lui (il dottor B. Haley,citato prima ndr) ha testato probabilmente altri 15 metalli (da quel che capisco dalla lettura di un suo grafico) e nessuno di loro si neanche avvicinato allo disattivare gli enzimi quanto la combinazione di mercurio e EDTA" (Hal A. Huggins, "Detoxification").

Quello che si consiglia di affrontare una disintossicazione lenta e graduale, aiutandosi con una alimentazione adatta e una serie di probiotici specifici e vitamine per l'eliminazione dei metalli attraverso vie naturali (vedi sotto). Solo cos si pu essere ragionevolmente sicuri di non incorrere in un ritorno dei sintomi che pu essere devastante.

DIETA Quasi tutti coloro che sono sensibili al problema delle amalgame sono d'accordo nell'attribuire all'alimentazione un ruolo fondamentale nel recupero psico-fisico dell'organismo debilitato dal mercurio e dai metalli. Innanzitutto va eliminato il pesce e qualsiasi frutto di mare, anche crostacei e alghe. Questo perch (spiega Huggins), nell'organismo intossicato si sviluppa una difesa immunitaria particolarmente sensibile, che si attiva anche alla minima introduzione di mercurio. Pu bastare un po' di pesce a procurare nausea o malessere. Significa che l'organismo ha "riconosciuto" una sostanza tossica, e ti sta avvisando (esageratamente) che si tratta di ci che un tempo ti ha fatto stare molto male.

Come detto sopra, si consiglia una dieta ricca di proteine animali. Hal Huggins non ha mai notato miglioramenti nei vegetariani, ma anche su questo c' chi sostiene tesi

diametralmente opposte. Una cosa certa: l'alimentazione deve essere priva di additivi chimici e il pi sana e naturale possibile. Sarebbe bene (come consiglia Acerra) limitare o eliminare anche glutine e latticini. Anche i dolci vanno drasticamente aboliti. Per la scelta della carne, Hal Huggins indica la carne bianca (pollo, tacchino, anatra) o la carne bovina, mentre sconsiglia quella di maiale. Le fibre non devono mancare, ma chi tende ad avere un glucosio particolarmente alto deve fare attenzione alla frutta zuccherina. E, infine, va assolutamente abolito il caff e tutte le bevande analcoliche zuccherine con o senza caffeina. Huggins sconsiglia anche la margarina (meglio il burro), il cioccolato, i carboidrati raffinati, latte e formaggi, il fumo. Per quanto si deve seguire questa dieta? Si parlato di un processo di disintossicazione lento e graduale. Poco e piano. La dieta e la terapia con i supporti vitaminici andrebbe seguita per almeno un paio di anni. Si raccomanda di tenersi sempre sotto controllo, ripetendo il mineralogramma ogni sei mesi, ed eventualmente anche le analisi del sangue.

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TITOLO: la MALATTIA DI CROHN AUTORE: Simona Rasulo RIASSUNTO:La Malattia di Crohn una malattia infiammatoria osservata a vari livelli dell'apparato digerente che colpisce il pi delle volte la porzione terminale dell'intestino tenue, l'intestino crasso (colon) e la regione anale la cui causa resta sconosciuta. Si tratta di una malattia relativamente frequente (ne sono affetti circa 100.000 italiani, 40.000 francesi e 2.000.000 d'americani) con un aumento dei casi negli ultimi anni. una malattia, di solito, cronica con un'alternanza di periodi con manifestazioni infiammatorie di gravit

variabile con altri di remissione, talvolta prolungati. una malattia ancora misteriosa per quanto riguarda la sua (o le sue) causa, ma che i medici conoscono sempre meglio grazie all'accumulo di informazioni provenienti dalle ricerche in corso in tutto il mondo. una malattia, infine, che i malati devono imparare a conoscere affinch la relazione tra malati, malattia e medico trovino il loro giusto equilibrio. Un paziente, spesso giovane ed in et scolastica al momento della diagnosi, deve potere, come un diabetico, adattare alloccorrenza la sua vita sociale e professionale con la sua malattia, partecipare alla decisione dei trattamenti ed aderirvi attivamente in seguito. Storia - nosologia:

Contrariamente alla rettocolite emorragica, un'altra malattia dell'apparato digerente che colpisce il pi delle volte il retto e l'intestino crasso, la Malattia di Crohn pu interessare in successione, simultaneamente o isolatamente uno o pi segmenti dell'intestino.
Nel 1932, Burril B. Crohn, un medico americano, ha dato il suo nome alla malattia descrivendo 14 casi della malattia localizzata nella met terminale dell'intestino tenue (ileo). probabile che la malattia esistesse ben prima l'inizio del secolo, poich certe descrizioni anatomiche e cliniche dell'antichit sono simili alla sintomatologia della malattia. Ma prima dell'arrivo della radiologia, l'intestino tenue era difficilmente esplorabile. In assenza d'intervento chirurgico, era impossibile precisare, al momento dei disturbi, la natura delle lesioni intestinali, sia che fossero macroscopiche (visibili ad occhio nudo), sia microscopiche (visibili solo al microscopio). Da qui una certa approssimazione nella conoscenza e nella classificazione delle malattie dell'intestino tenue. Crohn e i suoi collaboratori hanno avuto il merito di osservare, nei 14 malati operati all'intestino tenue, l'origine e la comunanza delle lesioni del tessut. La descrizione di queste lesioni fatta da Crohn era gi abbastanza completa, e poche novit sono intervenute in questo campo negli anni successivi. Molto in fretta, al contrario, ci si accorse che le stesse anomalie del tessuto (istologiche) potevano essere osservate in altri punti del tubo digerente. La possibile coesistenza di un'affezione dell'ileo con queste altre lesioni in uno stesso malato lasciava supporre che si trattasse di una sola malattia. Cos, schematicamente, il quadro della malattia si a poco a poco sviluppato fino ad arrivare alla definizione data all'inizio. La cosa pi difficile fu per certi medici ammettere l'esistenza, suggerita da vari autori inglesi negli anni 1950-1960, di forme di malattia limitate

in questo luogo, in effetti, che si sono posti i maggiori problemi di distinzione con altre malattie come la rettocolite emorragica. Grazie ai progressi delle tecniche radiologiche ed endoscopiche (esami durante i quali si pu prelevare, per osservare al microscopio, dei frammenti della parete intestinale), la diagnosi della Malattia di Crohn pu essere spesso fatta all'inizio della malattia, senza la necessit di un intervento chirurgico. Succede ancora, tuttavia, che dei dubbi di diagnosi persistano durante i primi mesi o anni della malattia. In questi casi i medici possono aiutarsi con dei punteggi messi a punto da esperti di Malattia di Crohn, destinati a quantificare
all'intestino tenue.

nel modo pi obiettivo possibile la probabilit della diagnosi, confrontando i risultati dell'esame clinico e di quelli complementari.
BIBLIOGRAFIA Superare la malattia di Crohn C. Gargiulo Editori Riuniti Anno Pubblicazione 2001 Attualit sul Morbo di Crohn G. Corazza/S. Tinozzi Edizioni Cisalpino Anno Pubblicazione 2000 Il potere curativo dei cibi M.T. Murray Red Edizioni Anno Pubblicazione 1996 The second brain M.D. Gershon Harper Collins Editore Anno Pubblicazione 1998 Handbook delle IBD. Concetti di terapia nel morbo di Crohn e nella colite ulcerosa W. Fischbach Edizioni Mediserve Anno Pubblicazione 1998

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