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TESTO UNICO: DEFINIZIONI

In - formazione
INFORMAZIONE
complesso delle attività dirette a fornire
conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione
e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro

FORMAZIONE
processo educativo attraverso il quale trasferire
ai lavoratori e agli altri soggetti del sistema
di prevenzione e protezione aziendale conoscenze
e procedure utili all’acquisizione di competenze
utili allo svolgimento in sicurezza dei rispettivi
compiti in azienda e alla identificazione,
alla riduzione e alla gestione dei rischi

ADDESTRAMENTO
complesso delle attività dirette a far apprendere
ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature,
macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di
protezione individuale, e le procedure di lavoro 2
IN-FORMAZIONE DEI LAVORATORI
In - formazione
SOGGETTI COINVOLTI

Datore di lavoro è responsabile


SPP pianifica, progetta,
effettua
Preposto collabora, propone
MC collabora
RLS è consultato, propone

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IN-FORMAZIONE DEI LAVORATORI
In - formazione
RUOLO DEL PREPOSTO

Interventi formalizzati
all’assunzione e periodici
+
Sollecitazioni e comunicazioni
di rinforzo

PREPOSTO

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IN-FORMAZIONE DEI LAVORATORI
In - formazione
RUOLO DEL PREPOSTO

Segnala i problemi 1
connessi a comportamenti
RSPP
PREPOSTO Traduce le 2
segnalazioni
Dà indicazioni per il 3 in obiettivi
monitoraggio e verifica e realizza
interventi
in-formativi

Riferisce i risultati 4
Ve
so rific
lle a,
cit
a
Lavoratori

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QUATTRO REGOLE DI UN INTERVENTO
In - formazione IN-FORMATIVO

1° Avere un obiettivo

2° L’obiettivo sia concreto, realizzabile


(es. maggior ordine in ufficio, uso corretto
scala a pioli, uso di calzature adeguate …)

3° Quello che comunico e come lo comunico


siano funzionali e coerenti
con l’obiettivo e adeguati
al destinatario

4° Valuto l’efficacia
(raggiungimento obiettivo)
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PROBLEMA OBIETTIVO CONSEGNA
In - formazione
ESEMPIO

il preposto segnala al SPP che le collaboratrici


scolastiche in genere usano ciabatte

SPP
inserisce nella in-formazione periodica i rischi
da scivolamento integrato da eventuali
segnalazioni di infortuni connessi a questo rischio,
oltre ai doveri dei lavoratori
propone al DS una circolare/disposizione
“commissiona” al proposto di sollecitare i
collaboratori che continuano a usare ciabatte a
cambiare abitudini
richiede al preposto una rendicontazione finale al
termine della “campagna anticiabatte”

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Perché alcune lavoratrici continuano
In - formazione a usare ciabatte nonostante siano state
informate sui rischi?

- perché sono più comode


- perché l’hanno sempre fatto
- perché non hanno mai avuto infortuni
- perché lo fanno tutte
- perché non tollerano imposizioni
- perché la scuola non “passa” calzature da lavoro
- perché il rischio è “solo” di cadere
- ……………..

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PERCEZIONE DEL RISCHIO
In - formazione
dipende da …

• Esperienze personali delle conseguenze


del rischio
• Possibilità di partecipare alla
regolazione del rischio
• Rischio volontario/imposto
• Accettazione collettiva del rischio
• Aspettative riferite agli effetti del rischio

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CHE COSA FA IL PREPOSTO ?
In - formazione

È di esempio (lavora in sicurezza)

Valorizza gli esempi positivi


(fa parlare chi usa già calzature adeguate)

Adotta una comunicazione rispettosa …


(ascolta le ragioni, non fa prediche,
attiva processi di convincimento
quanto più possibile personalizzati,
evidenzia i vantaggi, l’utilità
del cambiamento)

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FORMAZIONE DEGLI ADULTI
In - formazione
L’adulto

• Ha esperienza e un sistema di convinzioni


costruito negli anni
• Si aspetta che quanto apprende gli sia utile
immediatamente
• Reagisce meglio in ambiente collaborativo
• Può costituire una fonte di conoscenze
• Ha bisogno di convalidare le informazioni
basandosi sulle sue opinioni ed esperienze
• Decide da solo cosa è importante
apprendere

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SECONDO MEHRABIAN
In - formazione

La comunicazione si realizza attraverso

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Semplici regole
In - formazione per una comunicazione efficace
Mettersi in gioco in prima persona
Adeguare il messaggio
alle caratteristiche di chi ascolta
Prestare molta attenzione
ai “messaggi di ritorno”

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Semplici regole
In - formazione per una comunicazione efficace
Porsi degli obiettivi
Incentivare i contributi
Far emergere (e ricomporre) i contrasti
Non essere valutativi e moralistici
Convincere, non imporre
Non contrastare in modo diretto
Umorismo, ironia
Utilizzare esempi concreti e reali
Far leva sugli aspetti positivi, evidenziare i vantaggi
Valorizzare e diffondere le esperienze positive
Prestare attenzione alla comunicazione non verbale

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ESERCITAZIONE / VERIFICA APPRENDIMENTO

Il RSPP, a seguito di una caduta di un collaboratore scolastico


che cambiava una lampadina da una sedia posizionata sopra
una cattedra, comunica al preposto la necessità di sorvegliare
sui lavori in altezza e vigilare sul rispetto delle disposizioni
che prevedono l’uso di scale a pioli.

Il preposto …………………………………………………….
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