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La Mandragola

Alessandro Carrara
Di cosa parla la commedia?

Callimaco, avendo sentito che parlare di una donna bellissima e onestissima, di nome
Lucrezia, decise di trasferirsi da Parigi a Firenze al solo scopo di possederla, nonostante lei sia
già sposata. Per far avvenire ciò escogita un piano: fa credere a lei e al marito che l’unico
modo in cui possano avere figli è attraverso la mandragola e, visto che la mandragola uccide il
primo uomo ad avere rapporti con la donna, convice la donna ad andare a letto con uno
sconosciuto, in questo caso Callimaco travestito. Lucrezia vede tuttò ciò come voluto da Dio e
lo accetta come amante.
Similitudine con la commedia antica

Machiavelli radica la commedia nella commedia antica, nella quale lo schiavo o il servo o il
consigliere astuto fornisce consigli efficaci al padrone.
Umanesimo
Machiavelli incarna la nuova figura dell’intellettuale nella figura di Ligurio, che si mette al
servizio di Callimaco e non discute la bontà o meno degli scopi di Callimaco. D’altra parte
anch’egli è inserito in questa situazione, e svolge incarichi di abile esecutore al servizio della
repubblica fiorentina, di cui condivide gli ideali. Ma egli come Ariosto è consapevole del
cambiamento in peggio che ha interessato gli intellettuali; e con la figura di Ligurio porta in
scena con estremo realismo proprio il degrado di una classe che aveva saputo raggiungere un
potere culturale e un’importanza sociale effettivi soltanto qualche decina di anni prima.
I personaggi

Siro è il servo di Callimaco. È fedelissimo (il padrone gli fa le sue confidenze), forse non particolarmente
intelligente
Messer Nicia è il marito di Lucrezia. È ricchissimo. È dottore in legge, ma è impossibile sapere come abbia
potuto laurearsi e come possa esercitare la professione, sciocco com’è. E vecchio
Lucrezia è la moglie di Nicia. È una donna capace, che tiene in ordine la casa e che incute timore ai servi. Non
ha grilli per la testa: fa vita in casa e non ha neanche amiche o rapporti con l’esterno. Come ogni donna, vuole
un figlio. Non le passerebbe nemmeno per la testa di tradire il marito per concedersi a un altro uomo. Con
cambiamento nel discorso di callimaco
Ligurio è il consigliere di Callimaco. È scroccone di pranzi e di cene, vive di stratagemmi e uccellando lo
sciocco di Nicia. Figura schiavo furbo
Sostrata è la madre di Lucrezia. Da giovane era una allegra compagna ed ha vissuto liberamente e gioiosamente
la sua vita sessuale. Gli uomini la apprezzavano perché ai loro occhi era di facili costumi e si concedeva senza
difficoltà. Essi non capivano che lei si comportava con gli uomini come essi si comportavano con le donne,
 Alla fine tutti sono felici e contenti: 1. Nicia avrà l’erede. 2. Lucrezia, che è divenuta “un
gallo”, avrà l’erede e in più l’amante. 3. Sostrata avrà il nipotino. 4. Callimaco ha
posseduto Lucrezia e anzi ne è divenuto amante. 5. Ligurio ha elaborato una strategia
vincente e ha ottenuto la sua ricompensa. 6. Fra’ Timoteo ha avuto una doppia ricompensa
in denaro, da distribuire come elemosina. 7. Siro ha avuto, grazie a Ligurio, il suo gettone
di presenza. E si sono divertiti anche gli spettatori... Il costo? L’onestà di Lucrezia, che ora
ha preso in mano il destino della sua vita e il destino degli uomini che le stanno accanto,
del marito come dell’amante.
 Attenzione ai tempi
Definizione tempo generica/mai momenti di vuoto
Captivi (missione) e Andria (Parto)
Terenzio approccio più verso la verosimiglianza rispetto a Plauto
Discorso di Nicia copre il momento in cui Ligurio chiama il frate
Va oltre Terenzio, nessun punto risulta poco verosimile
- riprese testuali dalla commedia latina tra cui frasi solite di Plauto e Terenzio come «Io son
morto», «Tu mi risusciti», «Dio vi salvi» e battute tipicamente di Plauto come «Callimaco e
madonna Lucrezia non dormiranno: perché io so, se io fussi lui e se voi fussi lei, che noi non
dormiremo»
Motivo della somiglianza con Plauto e
Terenzio
1. Commedia
2. Regole commedia erano date da 3 trattati: De Fabula, De Comoedia e Vita Terentii
Il De Fabula regolava il campo dei personaggi e il prologo e la divisione degli spazi si
contrapponeva al teatro Plautino più libero

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