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February 23rd, 2012

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5 STELLE REGGIO E. NEWS


Possibly Carcinogenic Antenne Selvagge
Source: http://www.reggio5stelle.it/2012/02/22/possibly-carcinogenic-antenneselvagge/ By Movimento 5 Stelle on February 23rd, 2012

Ora rimaniamo in attesa della valutazione da parte della commissione di garanzia. Se dar esito positivo, inizieremo la raccolta di almeno 5000 firme per poter presentare poi la proposta di legge in assemblea legislativa. Vi ricordiamo che ancora possibile firmare la petizione online a supporto della raccolta firme cartacea.

ReggioINchieste, che realizza videodocumentari sullattualit reggiana, ha realizzato questa inchiesta dedicata al pressante problema delle antenne di telefonia mobile nella nostra citt. Ben 373 impianti, in costante aumento, con le compagnie telefoniche che la fan da padrone, non avendo il Comune adottato gli strumenti che gli permetterebbero di pianificare lo sviluppo delle reti. Tra interviste a semplici cittadini ed esperti del settore, il documentario si chiede anche perch, nonostante 12 mesi fa il Consiglio Comunale approv allunanimit la mozione di Reggio 5 Stelle, presentata da Matteo Olivieri, per la realizzazione di un piano comunale delle antenne di telefonia mobile, ad oggi tale piano non abbia ancora visto la luce, privando il Comune di uno strumento indispensabile per gestire e coordinare le richieste di nuove installazioni provenienti dai gestori telefonici. Tra gli intervistati anche il consigliere di Reggio 5 Stelle presso la Circoscrizione Sud, Alessandro Marmiroli, che illustra il punto di vista e il lavoro svolto dalla nostra lista assieme ai comitati civici. Rassegna stampa: 15 febbraio 2011, lapprovazione della nostra mozione per il piano antenne.

NO TAV pullman anche da Reggio


Source: http://www.reggio5stelle.it/2012/02/21/no-tav-pullman-anche-dareggio/ By Alessandro Marmiroli on February 23rd, 2012

Il movimento N0 Tav ha lanciato una nuova manifestazione nazionale per sabato 25 febbraio in val Susa Una nuova manifestazione popolare contro la pi celebre grande opera inutile italiana, divoratrice di denaro pubblico e produttiva di un bel niente (devastazione del territorio a parte). Una manifestazione non solo per la val Susa ma soprattutto per il futuro di tutto il paese: contro tutte le grandi opere inutili per la liberazione dei no-tav arrestati per la difesa dei beni comuni contro la truffa del non cantiere alla Maddalena

Depositata la proposta di legge NO ai vitalizi


Source: http://www.reggio5stelle.it/2012/02/21/depositata-la-proposta-dilegge-no-ai-vitalizi/ By Davide Valeriani on February 23rd, 2012

Anche da Reggio saranno organizzati pullman per i partecipanti, si pu prenotare il proprio posto chiamando il 3479477096 o scrivendo ad aq16.laboratorio@gmail.com more info su: http://www.facebook.com/pages/NO-TAV-ReggioEmilia/150029698358660 - http://www.notav.info/

Centri commerciali: per un altro c sempre spazio


Nonostante la neve, ieri abbiamo depositato 384 firme per presentare la proposta di legge regionale di iniziativa popolare per abolire i vitalizi e le indennit di fine mandato dei consiglieri regionali a partire da questa legislatura. Dopo varie battaglie condotte in consiglio regionale dai consiglieri a 5 stelle Favia e Defranceschi, con proposte di legge tutte bocciate dai partiti, la palla torna ai cittadini attraverso la proposta di legge popolare.
Source: http://www.reggio5stelle.it/2012/02/20/centri-commerciali-per-unaltro-ce-sempre-spazio/ By Alessandro Marmiroli on February 23rd, 2012

Tanto per non farsi mancare niente, al Consiglio della Circoscrizione Sud di venerd 17 febbraio, dopo le palazzine arrivato anche il centro commerciale. Si tratta dellormai famoso supermercato con annessi negozi che verr realizzato a Baragalla, tra la zona industriale e via Inghilterra. Famoso perch, di questo

February 23rd, 2012


nuovo centro, si discute da ormai una decina danni e ben sette sono passati dallapprovazione del progetto in Comune. Si tratter di un complesso (in rosso nella foto) di dimensioni ragguardevoli: 12.000 metri quadrati di cui 3.500 destinati a supermercato e 2.500 a negozi, mentre allesterno (in blu), verr realizzato un parcheggio da 1.000 posti auto, sopra una vecchia discarica damianto sotterrato a scarsa profondit.

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garantisce la remunerazione del capitale investito. Lacqua deve rimanere fuori dalle logiche di mercato! Il MoVimento 5 Stelle di Reggio Emilia, sostenitore del comitato Acqua Pubblica fin dalla prima ora (abbiamo raccolto le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sullacqua pubblica, per i referendum e abbiamo partecipato attivamente campagna referendaria) a differenza di alcuni partiti come il PD saliti sul carro dei vincitori allultimo, ha aderito anche a questa nuova battaglia. La campagna si suddivide in due fasi: una lettera di diffida ad Iren, dove si chiede di ridurre la bolletta eliminando la percentuale di remunerazione del capitale investito, e una seconda fase in cui, nel caso Iren non provveda, si procede allautoriduzione della bolletta come singoli cittadini. Nei prossimi giorni, saranno pubblicate sul sito del comitato tutte le informazioni per partecipare alla campagna e, da domani, materiale informativo sar presente anche al nostro banchetto.

NO all'abuso del Canone RAI per smartphone, tablet e pc!


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/no-

Si tratta di una nuova, ennesima, colata di cemento alle porte di Reggio che presenta potenziali criticit per tutta la zona, a partire dal nuovo traffico di veicoli, camion e clienti, che si riverser su Coviolo e via Inghilterra, in prossimit della doppia rotonda con la Statale 63, gi ora oberata di traffico nelle ore di punta con code che spesso partono addirittura da Rivalta. Un altro centro commerciale affacciato su via Inghilterra dunque, che pi che un asse attrezzato assume sempre di pi la connotazione di asse commerciale, visto che in meno di cinque minuti al volante si potranno raggiungere comodamente ben tre centri: questo, il Meridiana e il Conad le Querce. Ulteriore aspetto critico la breve distanza della struttura dai condomini esistenti (in basso nella foto), tanto che, stando al progetto, da muro a muro vi saranno meno di 20 metri. Pochissimi, considerato che si tratta del lato posteriore del complesso, dove si verranno a trovare larea di scarico camion e le terminazioni dei vari impianti. Riteniamo quindi indispensabile che i progettisti studino soluzioni per garantire la tranquillit dei residenti, come barriere fonoassorbenti e barriere verdi. Questo nuovo centro commerciale va quindi ad aggiungersi ai vari Ariosto, Meridiana, Petali, Quinzio, le Querce e agli innumerevoli supermercati presenti in ogni quartiere (per restare in zona, a breve distanza esistono gi un Conad a Baragalla, una Coop e un Sigma alla Canalina e un altro Sigma a Rivalta). Sinceramente, non se ne avvertiva la mancanza. Verr mai il giorno in cui sar la campagna a sloggiare i palazzi? Nellattesa del miracolo, un altro po di terra finisce sotto le betoniere. Alessandro Marmiroli consigliere della Circoscrizione Sud Reggio 5 Stelle

allabuso-del-canone-rai-per-smartphone-tablet-e-pc.html By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

In difesa del referendum: parte la campagna Obbedienza civile


Source: http://www.reggio5stelle.it/2012/02/17/in-difesa-del-referendum-partela-campagna-obbedienza-civile/ By Davide Valeriani on February 23rd, 2012

Se verissimo che pagare le tasse e le imposte un dovere di buon cittadino, altrettanto vero che lo Stato non possa permettersi di abusare della pazienza degli italiani e della buona fede di chi sempre ha rispettato gli obblighi di una corretta vita in comunit. La notizia che la Rai richieda indistintamente a tutte le attivit economiche produttive e professionali il pagamento del canone anche per Pc, Tablet e smartphone perch POTENZIALMENTE in grado di accedere alle trasmissioni radio e tv suona proprio come un abuso. Mentre radio e televisore sono concepiti proprio per vedere e ascoltare le trasmissioni Rai, e non solo, pc, tablet e smartphone sono strumenti di lavoro e comunicazione - spesso irrinunciabili. del tutto pretestuoso pretendere il pagamento di un canone extra per gli studi medici, i professionisti, i negozianti che abbiano un accesso ad internet. I computer di cui si dotano professionisti e aziende non sono concepiti per la ricezione di trasmissioni radiotelevisive, ma bens per supporto nell'organizzazione del lavoro, nell'adempimento delle prestazioni lavorative, nella comunicazione e formazione. La rete un sistema libero: se la Rai vuole far pagare l'accesso ai propri contenuti via web, lo faccia on demand, con username e password. Abbiamo gi pronta una risoluzione che abbiamo depositato oggi: chiederemo al Presidente Vasco Errani che si faccia portatore presso il Governo, in sede di Conferenza Stato-Regioni della volont dei cittadini emiliano-romagnoli di non sottostare a questa gabella, che riteniamo ingiustificata. L'iniziativa della Rai in contrasto con gli obiettivi dell'agenda digitale e gli sforzi che stanno mettendo in atto le Regioni ed il Governo per rilanciare la competitivit delle aziende in forte crisi. La normativa che regola nel nostro Paese il pagamento del canone RAI arcaica, risale ad un Regio Decreto Legge del 1938...

Crolla tetto di una scuola, i controlli dicevano "tutto OK"


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/ crolla-tetto-di-una-scuola-i-controlli-dicevano-tutto-ok.html

Parte anche a Reggio Emilia la campagna di Obbedienza civile, lanciata dal comitato Acqua Bene Comune, per chiedere al gestore dei servizi idrici (Iren) di applicare lesito del referendum del 12 e 13 giugno ed eliminare dalla bolletta dellacqua la quota che

February 23rd, 2012


By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

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le funzioni fra Associazioni di Comuni - per quelle pi locali e vicine - e Regioni. sarebbe stato un grande risparmio anche dal punto di vista economico. Spesso, inoltre, ci rendiamo conto che le amministrazioni locali disattendono le Leggi Regionali perch nel mezzo c' la Provincia, che a volte ha norme contrastanti con quelle regionali. L'ipotesi del Sindaco Metropolitano scelto d'ufficio appare una scelta 'di potere' pi che un'idea razionale di miglioramento, un esercizio d'equilibrismo per non disturbare i vari feudi del PD. Giovanni Favia Consigliere Regionale Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Qualche giorno fa il controsoffitto di una scuola di Vergato crollato. Solo per una fortuita e fortunosa coincidenza i bambini non erano in aula. Siamo andati vicini alla tragedia, ma sembra che le istituzioni non siano contente fino a che non accade: questa volta il fato ha evitato che oggi scorressero lacrime, ma ci non ci esime dal cercare le responsabilit e, soprattutto, dall'impegnarci per evitare che avvenimenti simili si ripetano. Abbiamo il documento che certifica di un controllo tecnico di qualche giorno prima del crollo, 9 febbraio 2012, che recitava: 'NON SI RAVVEDONO PERICOLI'. LEGGI IL DOCUMENTO Il controllo era stato richiesto dalle mamme, preoccupate per le infiltrazioni d'acqua che raffreddavano e rendevano umido l'ambiente. Invece, dopo il sopralluogo, il rapporto recita, come unica raccomandazione, di arieggiare il locale... Il documento firmato dal Responsabile dei Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune, dopo una visita congiunta con l'Assessore alla Pubblica Istruzione, la Vice Capo d'Istituto e il Responsabile Squadra Esterna Manutenzioni. Ora ci sono cinque vani dichiarati inagibili, e i bambini fanno lezione in palestra. Abbiamo presentato un'interrogazione in Regione perch l'inconcepibile superficialit con cui sono state effettuate quelle verifiche hanno esposto ad un rischio mortale gli alunni. I genitori, ovviamente hanno presentato denuncia ai Carabinieri. Dal nostro canto vogliamo sapere se la Regione ritenga che il Comune di Vergato abbia le competenze tecniche per garantire i controlli di cui responsabile, e cosa si stia facendo per le altre scuole del territorio. Il caso, infatti, potrebbe non essere isolato ed necessario procedere ad una serie di controlli puntuali e seri che garantiscano agli studenti la massima serenit. ANDREA DEFRANCESCHI

Ci chiamavano qualunquisti
Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/-unanno-fa-proponemmo.html By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

Un anno fa proponemmo, in un articolo inserito nella nostra legge anti-mafie (leggila per intero sul BUR: http://www.beppegrillo.it/ listeciviche/liste/emiliaromagna/bollettinoBUR56.pdf), questo: Art. 11 Iniziative utili ad anticipare i crediti dei fornitori 1. La Regione, a dimostrazione di una particolare sensibilit per la salute finanziaria dei propri fornitori e dei fornitori delle Amministrazioni pubbliche, di cui all'art. 9 comma 1, per evitare esposizioni finanziarie che possano favorire infiltrazioni criminali, attraverso lo strumento del credito proveniente da riciclaggio di denaro, promuove appositi accordi per favorire le anticipazioni

La Citt Metropolitana una "Provincia" anti-democratica


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/lacitta-metropolitana-e-una-provincia-anti-democratica.html By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

dei crediti dei fornitori e la riduzione dei costi, prodotti dalle stesse, con gli istituti di credito e con le aziende e le societ di intermediazione certificazione del debito. 2. A tal fine la Regione istituisce un fondo regionale di garanzia, la cui gestione curata dalla struttura regionale competente in materia di bilancio e definisce un'apposita certificazione del credito da fornitura nonch la relativa classificazione per dare maggiore certezza agli operatori bancari e di intermediazione finanziaria. 3. La Giunta regionale definir con apposito atto, da emanarsi entro 120 giorni dalla pubblicazione della presente legge, la finanziaria, rendendo obbligatoria la

L'idea di una nomina a Virginio Merola Sindaco Metropolitano? E chi l'ha votato? La soluzione prospettata dalle gerarchie PD non un'abolizione della Provincia, ma un mal riuscito 'restyling'. Praticamente gli cambieranno nome, e spazzeranno via le opposizioni e il voto democratico. Una conferenza dei Sindaci, soprattutto in EmiliaRomagna, sar un'assise di rappresentanti del PD. Quella che ha in testa il Partito la brutta copia della Provincia di adesso, di cui i cittadini nemmeno potranno scegliere il Presidente. La soluzione peggio del buco. L'idea giusta era quella di suddividere

dotazione finanziaria del fondo sufficiente a coprire gli oneri derivanti dagli accordi di cui al comma 1, i criteri e le modalit di utilizzo delle risorse del fondo per gli interventi di anticipazione dei crediti dei fornitori.

February 23rd, 2012


Non difficile capirne il contenuto: la Regione si faccia garante certificando i crediti delle P.A. nei confronti delle imprese, rendendole quindi in grado di presentarsi in banca a chiedere prestiti, ad esempio, con garanzie. Ovviamente, ci fu bocciato in toto. Bene, leggete questo editoriale di Dario di Vico (twitter @dariodivico) non propriamente un "grillino", che riprende le proposte dell'ABI (noto covo di grillini) sulla prima pagina del Corriere della Sera del 4 febbraio scorso... (http://www.corriere.it/editoriali/12_febbraio_04/divivo-basta-ritardi-nei-pagamenti_b9ae0df2-4ef7-11e1-be5ee51bc42d9d61.shtml) Dice la stessa identica cosa. Viene il leggero sospetto che ci sia un po' di pregiudizio sulle nostre proposte. Discorso analogo si pu fare per la nostra proposta di benefici fiscali (sconti irap) a imprese giovanili e in territori appenninici. Ci fu sempre respinta. Ora la propone il Governo Monti e sembra un colpo di genio. Ol. Ma non finita qui. sempre fra un'accusa di qualunquismo e l'altra, ecco un'altra proposta, che avanzammo come emendamento alla Finanziaria 2011 e che ci fu respinto dall'illuminata maggioranza PD 8che appoggia acriticamente il Governo Monti a Roma, bene ricordarlo): Art. 1 ter Introduzione di un limite massimo di spesa per i compensi dei dirigenti 1. Il trattamento complessivo lordo annuale spettante ai dirigenti regionali corrisposto dalla Regione Emilia-Romagna, a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge, non potr superare quello del Presidente della Giunta regionale. 2. Il trattamento lordo complessivo di cui al comma 1 si intende comprensivo di ogni eventuale emolumento considerando anche il premio di produttivit e i rimborsi forfetari. 3. La norma di cui al comma 1 si applica anche ad Agenzie, Istituti, Enti e Societ facenti capo alla Regione Emilia-Romagna. 4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai contratti in essere alla data di entrata in vigore della presente legge." Vi ricorda nulla? accidenti, sembra proprio la "sforbiciata" di Mario Monti! Leggete qui: http://www3.lastampa.it/politica/ sezioni/articolo/lstp/440500/ Ma possiamo continuare. Eh, s, perch gli esempi concreti, nero su bianco, non sono finiti. Leggete quest'altro emendamento che ci hanno respinto all'unanimit, col quale chiedevamo che il vitalizio, nei casi in cui fosse gi stato cumulato, venisse erogato a partire dall'et di 67 anni, e non 60 com' ora. Beh, Monti s' limitato ai 65 anni (perch poi, se le persone normali vanno in pensione a 67?) ma ci siamo andati vicino. La nostra proposta... Art. 2 quater Elevamento dell'et minima per la percezione del vitalizio per gli ex consiglieri regionali 1. L'et minima per la fruizione dell'assegno vitalizio, di cui al comma 1 dell'articolo 13, della Legge regionale 14 aprile 1995, n. 42, elevata al compimento del sessantasettesimo anno di et. 2. Le economie realizzate dall'attuazione del presente articolo, per l'anno 2012, andranno a confluire sul Capitolo 57152 afferente alla U.P.B. 1.5.1.2.18125 "Fondo regionale per la non autosufficienza " con destinazione, esclusiva, ad azioni rivolte alla disabilit grave." ... e qui potete leggere il provvedimento del Governo: http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=74319776

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Abbiamo bloccato il Progetto di Legge sulla caccia: stato ritirato in Commissione, proprio ieri, dal relatore. Come abbiamo fatto? Mercoled sera avevamo protocollato l'istanza di questione pregiudiziale di costituzionalit ai sensi dell'articolo 74 del Regolamento interno, coordinato con l'articolo 29, comma 10 (suona difficile, ma non lo ). Eravamo certi che il Progetto di Legge non fosse costituzionale, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato una Legge analoga della Regione Abruzzo. Per quale motivo? Non si fa il calendario venatorio con un Progetto di Legge, ma con un Atto amministrativo. E' stata quindi smentita la teoria dell'assessore Tiberio Rabboni, che sosteneva il Progetto di Legge idoneo e costituzionale. Perch ricorrevano al PdL? Perch cos le associazioni ambientaliste non avrebbero potuto impugnarlo. E' un trucco da bisca, un sotterfugio. Lo abbiamo smascherato, e siamo contenti che ora si possa procedere a stilare un calendario venatorio con un atto deliberatorio che, eventualmente, potr essere impugnato dalle associazioni ambientaliste. ANDREA DEFRANCESCHI

Sprechiamo la neve
Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/ sprechiamo-la-neve.html By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

Ieri in Aula abbiamo tentato di razionalizzare la montagna di neve caduta, in queste settimane, sul nostro territorio. La nostra proposta stata bocciata. Il sottoscritto consigliere premesso che le nevicate che hanno investito la Regione Emilia-Romagna nei primi giorni di Febbraio 2012 sono state particolarmente abbondanti; la neve asportata dalle strade viene accumulata generalmente alla periferia delle citt, o ai bordi delle strade; tenuto conto che le riserve d'acqua e gli acquedotti regionali, prima delle nevicate, avevano accusato scarsit di acqua, al limite del rischio-siccit; considerato che lo scioglimento delle nevi, se ben irreggimentato, potrebbe contribuire alla ricarica delle riserve idriche regionali; lo scioglimento delle nevi, se mal irreggimentato, potrebbe creare problemi al sistema idrico ed alla portata dei corsi d'acqua, creando un'emergenza altrettanto preoccupante; impegna la Giunta regionale e l'Assessore competente a ad intervenire urgentemente, di concerto con gli enti locali, affinch la neve raccolta in seguito alle recenti nevicate venga accumulata su terreni non impermeabilizzati e localizzati in zone di ricarica di falda, come individuati dai relativi PTCP delle singole province, affinch possa attivarsi un ciclo virtuoso di riciclo delle acque. Bologna, 15.02.2012 ll Consigliere (Giovanni Favia)

I VERI QUALUNQUISTI? Quelli che ci criticano senza avere la


minima idea delle proposte serie e concrete che facciamo, senza interessarsi a noi se non per rubacchiare e scopiazzare...

Caccia, abbiamo fermato il calendario venatorio incostituzionale


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/emiliaromagna/2012/02/ caccia-abbiamo-fermato-il-calendario-venatorio-incostituzionale.html By Giovanni Favia on February 23rd, 2012

February 23rd, 2012

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Chiunque pu prendere visione del progetto depositato e presentare osservazioni ed opposizioni, redatte in carta legale e duplice copia, indirizzate al Sindaco del Comune di San Martino In Rio entro e non oltre il termine perentorio del prossimo08 marzo 2012.

La Giunta Comunale e limpianto Biogas


Source: http://www.sanmartino5stelle.it/2012/02/17/1688/ By MoVimento 5 Stelle San Martino in Rio on February 23rd, 2012

Interrogazione riguardante gli allagamenti in via Rivone


Source: http://www.sanmartino5stelle.it/2012/02/15/1678/ By MoVimento 5 Stelle San Martino in Rio on February 23rd, 2012

Come MoVimento 5 Stelle ci siamo attivati per Gazzata in maniera decisiva ottenendo la chiusura definitiva e il ripristino dello stato ante-operam della zona su cui sorgeva il pozzo di ricerca idrocarburi Gazzata1, a differenza di tutti gli altri gruppi Consiliari e non, attivi sul territorio Sammartinese. Che lAmministrazione Comunale si ricordi di Gazzata solo quando ci sono le elezioni un dato di fatto: n sullargomento pozzo, n sullargomento biogas si cercato di coinvolgere gli abitanti di Gazzata rendendoli partecipi di quello che succede nel campo di fianco a casa. Ognuno tragga le sue conclusioni. Sullargomento biogas, noi pensiamoche siaeticamente mostruosocoltivare terra agricola esclusivamente per produrre maische andr a fermentare in un impianto biogas, quando questa terra si potrebbe usare per produzioni agricole destinate allalimentazione umana, a maggior ragione se si pensa che la Comunit Europea prevede una crisi alimentare in Europa nei prossimi 10-15 anni. Gli impianti a biogas devono essere di piccole dimensioni in autoproduzione con scarti delle aziende e non con colture dedicate, solo per prendere incentivi pubblici, cio tasse dei cittadini. Prendiamo atto della risposta dellAssessore Casarini, che equivale ad una DICHIARAZIONE DI IMPOTENZA da parte del comune di San Martino In Rio sull intera vicenda, che ha visto il rilascio del Permesso di Costruire per un impianto biogas alla ditta Sammartein biogas s.a.a.r.l. Certo che Casarini stesso NON HA ritenuto opportuno informare preventivamente la popolazione di Gazzata, sulla costruzione di un impianto Biogas a Gazzata, POTENZIALMENTE PERICOLOSO per larea circostante. Sullargomento, il MoVimento 5 Stelle ha gi presetato uninterrogazione a risposta scritta alla Regione Emilia Romagna

Al Signor Sindaco AllAssessore competente Interrogazione in merito agli allagamenti che si verificano ciclicamente in via Rivone Premesso che: - In via Rivone, lato nord, in svariate abitazioni si verificano ciclicamente, anche pi volte allanno, allagamenti dovuti in parte alle abbondanti precipitazioni atmosferiche e molto probabilmente anche al difettoso sistema fognario e che questi eventi si protraggono ormai da decine danni, con particolare intensificazione negli ultimi; Considerato che: - Detti allagamenti procurano danni alle abitazioni ed ai beni degli abitanti della suddetta zona e/o rendono comunque inservibile il piano terra od il seminterrato a causa del timore che si possano presentare questi eventi, di per s imprevedibili; - LAmministrazione pubblica ha svolto lavori di manutenzione straordinaria per ovviare alla problematica sopraesposta, senza peraltro giungere ad una soluzione del problema; Linterrogante chiede al Sindaco ed alla Giunta: - A cosa sono dovuti questi allagamenti; - Cosa si ripromette di fare lAmministrazione pubblica per risolvere definitivamente una problematica che provoca un marcato disagio ed ha un costo economico non trascurabile per una parte significativa della cittadinanza. Il Consigliere Alessandro Bussetti

Variante Essenziale al piano particolareggiato P.P.8


Source: http://www.sanmartino5stelle.it/2012/02/17/variante-essenziale-alpiano-particolareggiato-p-p-8/ By MoVimento 5 Stelle San Martino in Rio on February 23rd, 2012

Riunione Guastalla 5 Stelle Resoconto per chi non cera


Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/02/riunione-guastalla-5-stelleresoconto-per-chi-non-cera/ By Olivia Ardioli on February 23rd, 2012

Presso la Segreteria Comunale depositato, dal 08 febbraio 2012 al 09 marzo 2012, il progetto urbanistico di variante essenziale al piano particolareggiato di iniziativa privata denominatoP.P.8 in ZONA OMOGENEA C RESIDENZIALE DI ESPANSIONE, localizzato a nord-est del locale centro abitato, in prossimit delle strade comunali via Carpi e via M. Biagi, complessivamente esteso ad una superficie territoriale ST di mq. 13.283, presentato dalla DittaAMBIENTE QUALITA S.R.L. in qualit di proprietaria e soggetto attuatore dellintervento.

Dopo lultima riunione della lista civica, stato redatto un sunto dellincontro per aggiornare gli assenti. Poi, rileggendolo, abbiam pensato che sarebbe potuto esser dinteresse anche per altre persone che ci seguono ed abbiam scelto quindi di postarlo sul blog. E scritto in maniera informale, ma non credo vi fermerete alla forma, perci, in attesa di vedervi alla prossima riunione.buona lettura! Come tutti i nostri incontri, anche questo stato molto conviviale, perci buona parte del tempo stato impiegato nel piacere di conversare e confrontarsi su argomenti importanti per il comune

February 23rd, 2012


di Guastalla, ma non solo, ed in ogni caso le divagazioni su eventi contingenti ed esperienze personali son inevitabili e spesso utili! Ieri sera eran presenti anche due volti nuovi, e la cosa ci ha fatto ovviamente molto piacere! Fatte le presentazioni ed esauriti i convenevoli, Davide ci ha aggiornato sullincontro appena avuto in commissione, inerente il piano colore. Ebbene, dallincontro non emerso nulla di pi di quel che gi si sapevain sostanza il piano colore uno strumento di conservazione delle caratteristiche di Guastalla centro, intento culturalmente ammirevole, quanto costoso, e certamente prorogabile, considerato il periodo contingente, inoltre ci chiediamo tuttora come mai non sia stato affidato lincarico ramite bando, in modo da poter almeno spuntare un prezzo pi compatibile coi tagli ai comuni!! Secondo argomento stato linterpellanza da discutere in sede del prossimo Consiglio Comunale, inerente la societ SOVA, i dettagli li potete trovare QUA. Il resto lo potrere sapere partecipando al prox consiglio comunaleprobabilmente a fine mese (forse mercoledi 29 febbraio). Carrellata sugli ultimi avvenimenti e siam poi passati allaspetto propositvo e costruttivo del nostro ruolo in comune, di cosa necessita Guastalla? labbiam gi proprosto? stato approvato?? non approvato?lo proponiamo, riproponiamo, sollecitiamo??? Inevitabile stato iniziare dallattuale crisi economica, dei tagli ai comuni, e della scala di priorit con cui la giunta decide gli investimenti del comune.. Abbiam fatto un veloce riepilogo delle iniziative in sospesocome la petizione sul Mercato Bio Km0 (quanto mai attuale e utile con i continui aumenti dovuti al caro-benzina/trasporto su gomma), che essendo stata bocciata, attende tuttora unassemblea pubblica. E seguita la discussione della proposta cineforum in sala civica, per valutare se ci siano ancora possibilit di realizzazione di tale iniziativa, a nostro avviso culturalmente (la cultura non ha una sola formae neppure una sola sede.) e socialmente importante! Prenderemo perci info e contatti con altri comuni e realt che hanno agevolmente attuato queste iniziative. Wi-Fi libero in strategiche zone di aggregazione e poli culturali, vedi Lido Po, Comune/Palazzo Ducale e Biblioteca, non sarebbe unutile strumento?? Anche in questo caso prenderemo info e contatti con altri comuni e realt che hanno agevolmente attuato queste iniziative. Piste ciclabili.manca limportante tratto fra Pieve e Guastalla promesso e ad oggi ancora non pervenuto, solleciteremo perci lamministrazione sullargomento. Abbiam poi parlato anche di ci di cui NON necessitiamocome nuovi centri commerciali e nuovo cemento! A Gualtieri appena sorto un centro commerciale, a Novella ne sorger un altroma a che pro?? Equivalgono a grossi introiti per il comune in forma di Oneri, ma a bilancio fatto si riveleranno scelte positive per i cittadini? Il bacino di utenza sempre quello, la gente semplicemente si sposter dalle attivit del centro, dandogli il colpo di graziae poi hai voglia a spender soldi in iniziative per rianimarlo! E non da ultimo, a livello ecologico credete sar una buona cosa impermeabilizzare ulteriore terreno togliendolo allagricoltura? vocazione primaria del nostro territorio E credete migliorer laria della zona il nuovo flusso di veicoli? Qualcuno potrebbe dire che trover lavoro tanta gentema lo preder altrettanta che possiede pi piccole attivit locali. Complice la stagione, da un po che non siam fisicamente visibili fuori dal webperci abbiam abbozzato qualche idea per prossime iniziative ed eventi. Considerato il momento di incertezza sul futuro economico dellitaliae degli italiani, ci piacerebbe organizzare una serata informativa per comprendere e magari difendersi meglio dalla crisi, interpellando esperti indipendenti del settore (sarebbe fantastico avere ospiti come Eugenio Benettazzo o Beppe Scienza ma credo piuttosto difficile).

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Vorremmo poi organizzare anche qualcosa sul discorso Quorum zero, con Paolo Michelotto e, a proposito di Paolo Michelotto, volevo indirizzarvi a questo link, dato che si anche accennato ad una eventuale proposta comunale di quorum zero. Eventuali presentazioni di libri interessanti. Per ora abbiam rimandato lorganizzazione di proiezioni, nella speranza appunto che prenda autonomamente vita qualcosa in Sala Civica. Tra un argomento e laltro han poi trovato spazio anche domande e interventi dei nuovi arrivati, per capire meglio la situazione attuale del nostro comune (e non solo), capire come funziona il nostro gruppo e fare considerazioni personali e proposte. tante altre cose son state dette, ascoltate, ragionate, valutate.ma sarebbe troppo lungo raccontarle tutte, lunica sarebbe partecipare alle nostre riunioni!!

Mafia. Le mani sul Nord presentazione del libro a Santa Vittoria di Gualtieri
Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/02/mafia-le-mani-sul-nord%E2%80%93-presentazione-del-libro-a-santa-vittoria-di-gualtieri/ By Olivia Ardioli on February 23rd, 2012

Venerd 24 febbraio presso Sala Civica Santa Vittoria di Gualtieri (RE) MAFIA. LE MANI SUL NORD di Sara Di Antonio Interverr Enrico Bini ore 20.00 BUFFET CON LAUTORE ore 21.00 PRESENTAZIONE DEL LIBRO E nata a Santa Vittoria di Gualtieri la Rete di Cittadinanza Attiva, un gruppo di cittadini di diverse et e orientamenti culturali, lavoratori e studenti, che intendono impegnarsi nel proprio territorio per promuovere la cultura dei doveri e non solo dei diritti, la responsabilit personale verso la propria comunit e azioni concrete di cittadinanza attiva. Il primo appuntamento in programma focalizzato sul tema della legalit. Venerd 24 febbraio 2012, alle ore 21 presso la Sala Civica di Santa Vittoria in programma la presentazione del libro di Sara Di Antonio Mafia. Le mani sul nord. Oltre allautrice del libro, parteciper allincontro anche il presidente della Camera di Commercio di Reggio EmiliaEnrico Bini.

Un sito per acquistare prodotti a Km Zero


Source: http://www.rubiera5stelle.it/?p=298 By Rubiera 5 Stelle on February 23rd, 2012

Si chiama Frutti da favola ed gi attivo nei comuni di Bologna, Modena, Sassuolo e Carpi, ma in rapida crescita e mira a sbarcare anche a Reggio Emilia e provincia. Il sito combina lidea dello shopping online con il rispetto per lambiente e le produzioni locali a km 0, consentendo allutente di acquistare frutta, verdura e altri generi alimentari direttamente dal produttore e riceverli a casa propria senza spese di spedizione.

February 23rd, 2012


Il risparmio notevole anche dal punto di vista economico: su alcuni prodotti si arriva anche ad un 50% in meno rispetto al prodotto acquistato al supermercato. Provatelo su www.fruttidafavolta.it

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S, per secondo me tutto questo imponente patrimonio edilizio sprecato non da vedere solo in chiave di cultura e tempo libero. Va usato per ricavare alloggi, uffici, negozi e centri commerciali, evitando nel contempo di aprire cantieri per nuovi edifici finch quelli vecchi non saranno reimpiegati. Ci sarebbe da lavorare nelle ristrutturazioni anzich nelle nuove costruzioni, e contemporaneamente il cemento smetterebbe di inghiottire terra e campi per sputarli fuori sotto forma di urbanizzazioni superflue. E una semplice questione di buonsenso. Non vi pare? Su Wired Italia lapp che mappa gli edifici abbandonati fonte: http://blogeko.iljournal.it

Nasce sul web la mappa degli edifici abbandonati


Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/02/nasce-sul-web-la-mappadegli-edifici-abbandonati/ By Elisa Pizzi on February 23rd, 2012

TEMPESTA PERFETTA: LA GERMANIA NON E MAI STATA LA LOCOMOTIVA DELLEUROPA, MA IL RIMORCHIO


Senza andare troppo lontano, appena scesi dal ponte sul Po che collega Guastalla (RE) e Dosolo (MN), sulla sinistra c un mega albergo a 4 stelle gi ultimato e subito abbandonato, in un mega appezzamento di terreno appena dietro largine maestro. Ha senso lasciare una costruzione costata fior di soldi cos? Fra le tante emergenze italiane fra la galoppante cementificazione edifici abbandonati e affitti ben salati. c la combinazione e lalto numero di Laffermazione che la Germania sia la locomotiva delleurozona uno dei luoghi comuni pi superficiali e falsi che viene ancora sostenuto con forza dai politici, economisti e giornalisti di regime (sia di destra che di sinistra), che cercano di convincere e illudere i propri adepti e lettori a seguire i passi del miracolo tedesco per ottenere una pronta ripresa delleconomia italiana. Lattenta analisi dei dati e delle variabili economiche dice invece una verit ben diversa: la Germania stata il rimorchio delleurozona, perch senza il traino e le massicce importazioni di prodotti tedeschi da parte dei paesi della periferia il miracolo tedesco non sarebbe mai avvenuto. Questo articolo prende spunto dalle interessanti e condivisibili analisi del professore di economia Alberto Bagnai espresse sul suo ottimo blog Goofynomics, in cui il professore non senza ironia prende in giro tutti coloro che ancora si ostinano a non volere capire cosa accaduto nei 17 paesi delleurozona negli ultimi 10 anni. Tralascer volutamente alcuni dettagli tecnici (che possono essere ritrovati sui vari post di Bagnai dedicati allargomento, che fra laltro consiglio a tutti di leggere perch spassosissimi e pieni di citazioni dotte e letterarie) e mi concentrer invece su quello che mi preme di pi evidenziare: la logica ferrea delle argomentazioni messe in campo, che partendo da precisi eventi storici hanno poi trovato conferma nei dati delleconomia. Ovviamente le considerazioni del professore Bagnai sono soltanto un fondamentale punto di partenza, mentre tutto il resto farina del mio sacco. Dopo aver visto in un precedente articolo il sistema di regolamento e compensazione dei pagamenti TARGET2, che lo strumento che ha consentito nella pratica quotidiana la nascita e la proliferazione di squilibri macroeconomici nellarea delleurozona, mi sembrava opportuno comprendere il motivo per cui questi sbilanciamenti dei saldi commerciali hanno potuto avvantaggiare soltanto una parte delleurozona (la Germania), a danno di tutti gli altri paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna): i dati di oggi confermano che la Germania ha reso molto pi efficiente la sua macchina bellica industriale, ma analizzando bene la storia vedremo che in qualche maniera i tedeschi hanno giocato sporco nei confronti dei loro stessi alleati europei, puntando in anticipo rispetto a tutti gli altri su una politica di bassa inflazione e liberalizzazione sfrenata del mercato del lavoro (la Germania stata la vera Cina delleurozona, ma al contrario della Cina non ha consentito ai paesi limitrofi di sviluppare le loro economie locali). Ma andiamo per passi e cerchiamo di ricostruire gli eventi, ritornando al momento in cui tutto ebbe inizio. Il 9 novembre 1989 cade il muro di Berlino e il potente cancelliere tedesco Helmut Kohl si trova ad affrontare un difficile e costoso processo di riunificazione fra la pi moderna Germania Federale
Source: http://tempesta-perfetta.blogspot.com/2012/02/la-germania-non-emai-stata-la.html#more February 23rd, 2012

A Legambiente risultavano 5,2 milioni di alloggi vuoti nel 2009 solo nelle grandi citt, che rappresentano 1,2 milioni di alloggi in pi rispetto a quelli edificati nel decennio precedente. Unassurdit di portata galattica, ma rispetto alla quale non facile trovare dati aggiornati. Non esiste un censimento degli edifici abbandonati. Il sito Impossible Living prova a crearelo sul web. Raccoglie le segnalazioni degli utenti in una mappa che vuole essere non solo italiana ma addirittura mondiale. Si appena arricchito di unapplicazione gratuita per iPhone. E nato da poco ma ha gi un database con centinaia di edifici vuoti. E che edifici. Ci sono anche gli scatoloni di cemento privi di qualsiasi personalit nelle periferie urbane, ma la mappa ricca di alloggi in centro citt, ville con giardino, stabili depoca. Rovistando un po nel sito: archeologia industriale nel cuore di Milano, qui sotto lex Borletti di piazza Carlo Irnerio 18, una bellissima architettura dei primi decenni del Novecento. Un esempio di quello che esiste gi e che sprecato mentre si continua a costruire ex novo.

In unintervista a Wired Italia i fondatori di Impossible Living, Daniela Galvani e AndreaSesta, dicono che stanno cercando un modo per dare un futuro a tutto il bendidio inutilizzato di cui piena lItalia: Si potrebbero cercare i proprietari e stabilire degli accordi per organizzare mostre temporanee, centri ricreativi, concerti.

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e larretrata Germania Democratica. Gli squilibri fra questi due paesi sono enormi: basta citare un solo dato per avere unidea, la disoccupazione nella DDR al 20% e la sua industria praticamente ferma in termini di sviluppo e innovazione ai primi anni del dopoguerra. Ci sono citt intere da ricostruire da zero come la stessa Berlino Est, Dresda, Lipsia. Secondo alcune stime recenti i costi totali della riunificazione tedesca sono stati circa 1.500 miliardi di euro. Unenormit. La Germania Federale pu contare su un ottimo tessuto industriale, basato sulla chimica, lindustria pesante, lautomotive, ma malgrado lindubbia caratteristica di affidabilit e resistenza i prodotti tedeschi risultano ancora molto costosi rispetto ad analoghi prodotti delle industrie italiane, francesi, spagnole, che potendo appoggiare le vendite su una moneta pi debole del marco, sono sicuramente pi avvantaggiate nelle esportazioni. Italia e Spagna soprattutto, considerati dai tedeschi dei veri e propri stati canaglia per la loro aggressivit competitiva, hanno ancora una loro piena sovranit monetaria e possono agire liberamente (tramite il supporto tecnico della propria banca centrale di emissione) sulla leva delle svalutazioni competitive esterne della moneta nei confronti del marco per migliorare il livello delle esportazioni e riequilibrare eventuali squilibri della bilancia dei pagamenti. Per fare un po di cassa al cancelliere Kohl non resta che puntare tutto sul processo di unificazione economica e monetaria della comunit europea, gi avviato per altri motivi in quegli stessi anni dalla Francia del presidente Francois Mitterand e del primo commissario europeo Jacques Delors, a cui era stato affidato il compito di studiare un programma e un piano di progressiva unificazione delle monete nazionali in ununica moneta: leuro. Dopo uniniziale accoglienza tiepida di questo progetto, la Germania di Kohl diventa improvvisamente un fautore entusiasta della nascente Unione Monetaria Europea (che a quel tempo contava solo 11 stati rispetto ai 17 attuali: Germania, Francia, Italia, Spagna, Belgio, Olanda, Irlanda, Finlandia, Portogallo, Austria e Lussemburgo). Il cancelliere Kohl stringe un patto di ferro con il presidente francese Mitterand e il processo di unificazione monetaria europea subisce unaccelerazione impressionante: gi nel 1992 vengono firmati a Maastricht i Trattati di Funzionamento dellUnione Europea. Il proposito del cancelliere Kohl abbastanza chiaro a chiunque tranne che ai governanti dei paesi coinvolti nellaccordo (per lItalia in particolare Prodi, Monti, Padoa Schioppa, Draghi, Amato, Ciampi, Dini, tutti uomini appoggiati con ambigua convinzione politica dalla sinistra, ma che in realt erano ex-banchieri o ex-membri del vecchio regime socialista e democristiano): spalmare gli enormi costi dellunificazione tedesca sui paesi della periferia dellEuropa, che a causa delle loro beghe interne politiche (ingovernabilit, corruzione) e di bilancio (elevati debiti pubblici) o per paura di rimanere isolati sono costretti loro malgrado o per interessi particolari ad aderire al progetto franco-tedesco di unificazione monetaria. Paesi pi stabili economicamente e politicamente come Gran Bretagna, Svezia e Norvegia non pensano neanche per un attimo ad unirsi a questa grande ammucchiata, in cui era molto prevedibile che prima o dopo la grande Germania avrebbe fatto un massacro. Nel 1998 vengono fissati rigidamente i tassi di cambio fra le monete degli 11 paesi: la lira italiana viene ancorata al marco tedesco con un rapporto di cambio di 990 lire per un marco, in previsione del successivo e definitivo ingresso delleuro. E un tasso di cambio ancora favorevole per le imprese italiane e infatti le esportazioni verso la Germania sono abbastanza sostenute. Intanto, nello stesso anno, in Germania il cancelliere Kohl viene sostituito dal socialdemocratico Gerhard Schroeder, che nonostante sia un oppositore politico, continua pedissequamente il progetto del predecessore: bisogna mettere la Germania in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti europei (non alleati, beninteso, perch i tedeschi non hanno mai ragionato in questi termini) cos non appena verr introdotta la moneta unica e nessun paese delleurozona potr pi agevolarsi di svalutazioni competitive sul tasso di cambio, la grande Germania potr accumulare enormi surplus di ricchezza con le sue esportazioni. Dato che non si potranno pi utilizzare svalutazioni esterne, bisogna agire sui metodi di svalutazione competitiva interna del lavoro e della produzione per rendere pi apprezzabili e convenienti i prodotti tedeschi e la Germania fa proprio questo. Dal 1997 al 2009 il governo Schroeder abbassa progressivamente laliquota massima dimposta per i privati cittadini dal 53% al 42%, mentre per le imprese viene quasi

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dimezzata arrivando al 29,4% : i margini di profitto delle aziende tedesche possono quindi essere rimodulati su prezzi inferiori . Ma non solo, sfruttando gli alti livelli di disoccupazione (8%-10%) e la minaccia di licenziamenti e delocalizzazione delle imprese, il governo mette a punto un piano di liberalizzazione sfrenata dei contratti di lavoro e riduzione delle tutele sindacali: dal 2003 al 2009 i salari reali dei lavoratori tedeschi corretti allandamento dellinflazione e al costo medio della vita scendono del -6% (guarda grafico sotto, dove i salari italiani rimangano stabili mentre quelli tedeschi scendono proprio in concomitanza con lintroduzione delleuro nel 2002).

Nel 1998 viene inaugurata la Banca Centrale Europea BCE che, su indicazione della banca centrale tedesca Bundesbank che il maggiore azionista, avr come scopo principale il controllo dellinflazione: lobiettivo della BCE quello di mantenere linflazione annua intorno al 2% per tutti i paesi delleurozona, ignorando tutte le differenze produttive, economiche e di spesa che esistono gi fra i vari stati. I paesi delleurozona si adeguano, tutti tranne la Germania che dal 2000 al 2007 mantiene uninflazione media pi bassa dellobiettivo della BCE (1,6%), senza che questultima faccia mai notare ai proprietari tedeschi che avere uninflazione pi bassa del target fissato in un contesto di unificazione monetaria pu creare scompensi macroeconomici immensi e risulta un comportamento scorretto nei confronti dei paesi alleati. Nello stesso periodo infatti linflazione media dellIrlanda (3,4%), Grecia (3,2%), Spagna (3,1%), Portogallo (2,9%) risulta pi alta. LItalia (2,1%) si mantiene invece abbastanza aderente al vincolo europeo, ma questa costante divaricazione dellandamento dei prezzi al consumo fra la Germania e i paesi PIIGS sar fondamentale per la nascita di quegli squilibri macroeconomici che stanno portando al collasso lintero sistema delleurozona. Nel 2002 viene introdotto leuro e la Germania entra a piedi uniti nel mercato unico, avendo gi attuato in pratica una politica di svalutazione competitiva interna sui prezzi e sul lavoro (precarizzazione del lavoro, riduzione dei salari, minaccia di disoccupazione, aumento delle disuguaglianze sociali) che la mette in una posizione di netto vantaggio rispetto agli altri paesi (alla faccia dei sani principi comunitari di sussidiariet e collaborazione). La forbice dei prezzi continua ad aumentare e questo rende pi agevoli e convenienti le esportazioni tedesche nei paesi PIIGS, ma allo stesso tempo rende pi complicato esportare in Germania per i paesi della periferia perch i prezzi dei loro prodotti risultano abbastanza alti e impraticabili per i consumatori tedeschi. Come si vede nel grafico sotto i paesi che hanno un differenziale dei prezzi maggiore con la Germania sono anche gli stessi che tendono ad indebitarsi pi velocemente, perch importano molto dalla Germania ed esportano poco ai tedeschi.

Le banche tedesche che hanno accumulato un surplus di riserve, tramite le esportazioni del settore imprenditoriale, investono nei paesi e nelle banche dei PIIGS per sostenere i consumi e accelerare i processi di indebitamento privato. A differenza di quello che molti continuano ancora a ripetere il problema del

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debito non riguarda tanto la parte pubblica e il contenimento delle spese governative (ricordiamo per esempio che la Spagna stata per molto tempo lunico paese che rientrava nei parametri del Patto di Stabilit europeo del 3% del deficit/PIL e del 60% del debito pubblico/PIL), ma lindebitamento privato, perch un sistema illogico dei pagamenti fra i paesi delleurozona come TARGET2 non metteva praticamente limiti allindebitamento dei residenti dei vari stati dellunione e alla possibilit delle banche locali di concedere prestiti, anzi questi venivano incentivati tramite lafflusso di nuovi capitali dalla Germania e dal regime sorprendentemente basso e indifferenziato dei tassi di interesse. Nel grafico sotto, vediamo appunto che fra il 2000 e il 2007 lincremento di indebitamento soprattutto nel settore privato e nonpubblico (anzi paesi come Irlanda, Italia e Spagna hanno addirittura ridotto i margini di debito pubblico accumulato).

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lavoro nei vari stati delleurozona. Perch esisteva il veto proprio di Germania e Francia su qualsiasi proposta di modifica dei trattati europei, che potesse rendere minimamente pi credibile e omogenea limpalcatura fragile dellunificazione monetaria, che senza una precedente unificazione delle politiche economiche e fiscali dellintera eurozona sarebbe stato sempre un processo incompleto e difettoso. Ai tedeschi e francesi andava bene cos e fosse stato per loro il gioco poteva andare avanti allinfinito.

Ma unaltra stupidaggine che viene spesso ripetuta da politici ed economisti di regime (ribadiamo sia di destra che di sinistra che di centro, per par conditio) che la Germania ha potuto creare questi enormi surplus delle esportazioni perch riuscita a penetrare nei mercati dei paesi emergenti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e in Cina in particolare. Ma se esaminiamo la tabella sotto vediamo che la situazione ben diversa da ci che ci raccontano: dal 1999 al 2007 il maggiore incremento delle esportazioni di beni avvenuto verso i paesi europei (66%, di cui il 32% solo nei paesi PIIGS), mentre il saldo fra esportazioni e importazioni nei paesi BRICS diminuito del -2% (di cui il -8% per la Cina, che esporta in Germania pi di quello che importa).

La storia dei paesi spendaccioni quindi falsa e infondata, perch i dati dicono esattamente unaltra cosa: quasi tutti gli stati PIIGS hanno adottato politiche di spesa pubblica virtuosa, mentre il vero problema stato il credito privato gonfiato artificialmente dalle banche locali sostenute da lontano dai colossi tedeschi della finanza (Deutsche Bank e Commerzbank). Il sistema macroeconomico sbilanciato delleurozona stato quindi corrotto sia in modo strutturale che finanziario dallatteggiamento competitivo e aggressivo della Germania e ora la stessa Germania chiede agli stati di fare quei sacrifici di austerit che in verit sono gi stati fatti durante questi lunghi 10 anni: mentre niente dice la Germania sul vero dilemma delleurozona, costituito dagli squilibri commerciali degli scambi, dai differenziali del regime dei prezzi, dalla diversa competitivit produttiva, perch questo metterebbe in discussione proprio il modo in cui si sono formati gli alti volumi delle esportazioni tedesche. Ovviamente esistono anche casi limite, come quello del governo greco che nel 2009 trucc i dati del bilancio pubblico per rientrare nei parametri richiesti dallUnione Europea, ma questo stratagemma fu applicato grazie al supporto di uno dei grandi creditori internazionali del debito pubblico greco come Goldman Sachs, con la tacita approvazione a distanza sia della BCE che delle istituzioni europee, che pur sapendo bene quello che stava accadendo in Grecia, non avevano alcuna intenzione di interrompere il carosello impazzito dei flussi finanziari e commerciali nelleurozona, tanto cari alla Germania. Tutti hanno cercato di nascondere sotto il tappeto la polvere, convinti che quella stessa polvere non sarebbe mai uscita allo scoperto. Anche perch, quando il marcio ritorna a galla, la soluzione viene sempre trovata rapidamente dai tecnocrati e dagli operatori finanziari che sono stati i veri artefici del disastro: scaricare a valle sul popolo tutti gli errori e le inefficienze che sono state create a monte del sistema. La colpa del popolo spendaccione e non del banchiere o governante che ha consentito ai cittadini di indebitarsi oltre i limiti della decenza e della logica. E il popolo intero deve ripagare centesimo dopo centesimo, con tasse e tagli allo stato sociale, i debiti contratti da una parte minima dei suoi stessi concittadini. Ma torniamo di nuovo ai dati, ai fatti, che erano noti da tempo e sotto gli occhi di tutti. Se indichiamo con il termine produttivit totale dei fattori il rapporto tra il valore di mercato di ci che si produce e il valore di mercato dei fattori produttivi impiegati, ossia capitale umano, capitale fisico (ammortamenti e nuovi investimenti), energia, materie prime e intermedie, importazioni, vediamo ancora una volta che i differenziali di prezzi e salari prima descritti hanno creato uno squilibrio sempre pi marcato fra paesi della periferia come Spagna e Italia e i paesi del centro come la Francia e la Germania (guarda grafico sotto, dove la forbice inizia come sempre ad allargarsi dopo il 1997), senza che nessuno nelle varie commissioni o vertici europei abbia mai alzato un dito o detto una parola per ripristinare un contesto pi equilibrato delle efficienze produttive e delle condizioni di

Nel grafico sotto vediamo ancora meglio e in modo immediato come la crescita dei saldi commerciali netti (esportazioni meno importazioni di beni) della Germania sia sempre stata superiore nei paesi delleurozona rispetto a tutti gli altri paesi del mondo (BRICS, Unione Europea non euro, Stati Uniti e altro). Ci significa evidentemente che i saldi commerciali tedeschi verso i paesi delleurozona negli ultimi 10 anni sono stati sempre maggiori del 50% rispetto al totale.

Nello specifico, il confronto bilaterale fra i bilanci commerciali di Germania e Cina vede sempre i tedeschi in deficit rispetto ai cinesi, perch se vero che i volumi di esportazioni sono aumentati nel tempo, anche vero che le importazioni dalla Cina hanno avuto un tasso di crescita maggiore: come ripete spesso il professore Bagnai, in una verifica seria i flussi della bilancia dei pagamenti vanno visti sempre esaminando i dati nel complesso e non prendendo soltanto un valore di flusso come riferimento (ovvero dire che le esportazioni tedesche verso la Cina sono cresciute non significa niente, se non guardiamo pure nello stesso periodo cosa accaduto alle importazioni di prodotti cinesi in Germania, perch dal saldo finanziario fra entrate e uscite monetarie che si pu capire la reale efficacia e convenienza di una certa scelta commerciale o strategia economica).

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atteggiamento corretto e solidale da parte di un paese alleato? Questa sarebbe lEuropa della libert e della democrazia che qualcuno ha cercato di venderci? In conclusione, utile ricordare come promemoria per comprendere ancora meglio come funziona il meccanismo contorto delleconomia europea, cio che accaduto lo scorso anno durante gli accordi di salvataggio della Grecia: la Germania e la Francia hanno imposto alla Grecia di acquistare armamenti tedeschi e francesi per centinaia di milioni di euro nonostante i greci siano costretti sempre dagli stessi a imporre feroci tagli di spesa su salari, pensioni, sanit. Berlino e Parigi hanno preteso l'acquisto di armamenti (carri armati, sottomarini, cannoni) come condizione per approvare il primo piano di salvataggio della Grecia da 110 miliardi di euro. Il governo greco ha provato a negoziare ma alla fine, nel 2011, ha dovuto tirare fuori 1,3 miliardi di euro per due sommergibili tedeschi (inizialmente erano addirittura 4), 403 milioni di euro per i carri armati Leopard, mentre la Francia ha imposto l'acquisto di 6 fregate, 15 elicotteri e motovedette francesi per una spesa di 4,4 miliardi di euro. Questa insomma sarebbe lEuropa della collaborazione, della cooperazione e della fraterna amicizia fra paesi alleati. Con il suo incredibile rapporto fra spese militari e PIL nazionale del 7%, la Grecia si piazza al 5 posto nel mondo fra i paesi pi guerrafondai che investono maggiori fondi pubblici per lacquisto di armamenti militari: ma come mai? Contro chi dovr muovere guerra la Grecia con tutti questi armamenti? Quali nemici al confine costituiscono una minaccia cos incombente per Atene? Vuoi vedere che alla fine i greci insorgeranno contro i loro stessi dittatori europei che sono arroccati a Berlino, Bruxelles, Francoforte? Chiss. Per adesso non ci rimane che inviare un caloroso invito a resistere e a combattere ai fratelli greci, consapevoli che fra poco arriver anche il turno degli italiani di scegliere se lasciarsi spolpare vivi sulla gogna degli aguzzini o scendere nellarena della resistenza comune europea. La guerra appena iniziata e il nemico purtroppo non fa prigionieri.

Se entriamo ancora di pi nel dettaglio (vedi tabella sotto), notiamo che anno dopo anno il saldo commerciale della Germania verso i paesi dellarea euro stato superiore rispetto al resto del mondo (non euro area), per un semplice motivo: la Germania esportava molto nei paesi PIIGS ma importava poco i loro prodotti (per la gi citata forbice dei prezzi, che rendeva poco appetibili e molto costosi per i consumatori tedeschi i prodotti di paesi in cui linflazione era considerevolmente pi alta). Se esaminiamo soltanto la colonna delle esportazioni, vedremo che verso il resto del mondo le esportazioni tedesche sono state sempre maggiori in valori assoluti rispetto alle esportazioni nelleurozona, ma se verifichiamo la colonna delle importazioni vedremo nei dati quello che sappiamo gi nei fatti: la Germania importava dal resto del mondo molto di pi in proporzione di quello che importava dai paesi delleurozona, quindi la parte maggiore del suo surplus commerciale si formava sempre a danno degli altri stati dellarea euro.

A questo punto risulta abbastanza chiaro il motivo per cui la Germania non mai stato la locomotiva delleurozona, ma si sempre configurata come un pesante rimorchio per tutti i paesi PIIGS, dato che riuscita ad espandere la sua economia soprattutto grazie ai surplus accumulati in Europa, mentre nel resto del mondo i suoi dati di performance sono stati molto modesti. A differenza invece della Cina, che una vera locomotiva per la sua area perch risulta quasi sempre in deficit commerciale con i paesi limitrofi e accumula i suoi enormi surplus con il resto del mondo, facendo da volano per un intero continente: quindi paragonare la Germania alla Cina fuorviante e sbagliato, perch la Cina consente lo sviluppo delle economie dei paesi confinanti e non li soffoca o li indebita come ha fatto la Germania in tutti questi anni con i paesi della periferia europea. Dopo questa analisi, unita alla descrizione del meccanismo di funzionamento del sistema di regolamento dei pagamenti TARGET2, diventa ancora pi evidente il modo in cui la Germania riuscita ad imporre il suo disegno e a perseguire i suoi interessi a danno di tutti gli altri presunti alleati europei: vantaggio competitivo sleale sui prezzi e i salari, banca centrale BCE compiacente, istituzioni europee assenti, subdolo incoraggiamento ad utilizzare lo strumento del debito illimitato per acquistare prodotti tedeschi. E ora che questo sistema perverso andato in frantumi, la Germania reclama lausterit e il rigore nella gestione dei bilanci pubblici (vedi assurda imposizione dellaccordo intergovernativo Fiscal Compact) come unica via di uscita dal disastro, deviando lattenzione dal vero nocciolo duro della questione europea che come invece abbiamo gi visto lo squilibrio e lo sbilanciamento macroeconomico. Ma come? Verrebbe da chiedersi, prima i tedeschi consentono a italiani, portoghesi, irlandesi, spagnoli e greci di indebitarsi, invitandoli palesemente a sfruttare la convenienza del regime dei bassi interessi che regnava nellarea delleurozona, e ora chiedono a quegli stessi popoli di svenarsi per ripagare un debito che stato contratto in modo illecito e truffaldino? Questo sarebbe un

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