UN LAVORO INUSUALE

D20 Nation
1
 Riconoscimenti
Autori: Letterio “Henvil” Briguglio
Copertina: Umberto Spaticchia, Midjourney
Illustrazioni: Immagini di pubblico dominio, Midjourney,
Forgotten Adventures, Dungeondraft
Appendici: Letterio Briguglio
Impaginazione: Letterio Briguglio
Playtester: i D20 Nation e la community dei 5 Dragons
Collective

Un ringraziamento speciale a Luigi “SeD” Berti (di

5 Dragons Collective) per essere stato al mio fianco
durante la progettazione iniziale dell'avventura.

Prodotto con Adobe InDesign

DUNGEONS & DRAGONS, D&D, Wizards of the Coast,

Forgotten Realms, the dragon ampersand, Player’s
Handbook, Monster Manual, Dungeon Master’s Guide,
D&D Adventurers League, all other Wizards of the
Coast product names, and their respective logos are
trademarks of Wizards of the Coast in the USA and
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Collective and published under the Community Content
Agreement for Dungeon’s Masters Guild.

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WA 98057-0707, USA. Manufactured by Hasbro
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Park, Uxbridge, Middlesex, UBl l l ET, UK.

UN LAVORO INUSUALE UN LAVORO INUSUALE

D20 Nation D20 Nation
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 Indice
Premessa Iniziale 5
Premessa iniziale....................................................................5
Introduzione per il Dungeon Master....................................5
Agganci Narrativi......................................................................5
Capitolo 1: L'Arrivo 6 stato ricaricato su Youtube in una serie di sessioni che
L' Avventura inizia! .................................................6
Troll Sgangherati....................................................6
Iroen e Lio................................................................6
Crocevia di Rovodoro.............................................7
Informazioni su Rovodoro................................8
I Gelaghiaccio......................................................8
Rovodoro e Zentharim......................................8
Il Massacro di Rovodoro....................................8
La Locanda del Bardo Zelante.............................9
Irvina Gelaghiaccio.............................................9
Jullinor Gelaghiaccio...........................................9
La Rissa....................................................................9
1, 2, 3, 4...Buio!.....................................................10
Chi è Alyssa?..........................................................11
Raccogliere i cocci................................................11
"Un lavoro inusuale".............................................11
Capitolo 2: L'Ingaggio 6 La prima parte del manuale parla dell’ambientazione: il
Notte a Rovodoro..................................................12
Il Corvo di Mortifero........................................12
L'Ingaggio Vero e Proprio...................................12
Informazioni sulla vicenda.............................12
Il Segreto di Alyssa..........................................13
L'Entrata in Scena di Fratello Glavor...............13
Verso il Monastero................................................14
Manticore Fameliche.......................................14
Capitolo 3: L'Epilogo 14
Il Monastero di Sanmater...................................14
Il Peccato del Padre........................................15
Preparazione al Confronto Finale....................15
Il Cimitero di Sanmater.......................................16
Confronto Finale..................................................16
Il Pentacolo di Morte.......................................16
Fase iniziale.......................................................17
Fase finale..........................................................17
Epilogo: Un Lavoro Inusuale..............................17
Continuare questa storia.....................................17
Appendice A: Schede 18
Appendice B: Mappe
dell'avventura 21
Appendice C: Contratti
Infernali 24
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
4 5
Prefazione
Un Lavoro Inusuale é un’avventura per Dungeons and
Dragons 5e ideata da Henvil (Letterio Briguglio), co-
founder del collettivo di giocatori di ruolo D20 Nation.
La quasi totalità del contenuto che c'è all'interno di
questo modulo è stato giocato in streaming dal vivo ed è
potete trovare cliccando qui. Dunque, qualora doveste
avere perplessità o vi servisse una mano a capire come
impostare un determinato evento, potete utilizzare
come modello di riferimento le sessioni dimostrative
sopracitate per vedere com'è stato gestito il tutto.
L’avventura é stata pensata per un gruppo di quattro
avventurieri di livello 10, che li porterá ad una
progressione tramite la pietra miliare “Epilogo: un
lavoro inusuale”, a livello 11.
L’avventura puó essere facilmente adattata anche per
un numero di avventurieri diverso o per un range di
livelli diverso. Ma non temete! Per molte delle situazioni
abbiamo previsto alcuni spunti ed esempi per facilitare
il lavoro ai DM alle prime armi.
L’avventura é stata pensata per regalare un pezzo di
noi alle nostre adorate community, che ci sostengono
sempre e comunque con un calore inimmaginabile.
territorio di Rovodoro, crocevia sperduto nel territorio
del Moonsea: nulla però vieta, qualora lo vogliate, di
spostare Rovodoro in un’altra parte del Faerun, od
addirittura in un’altra ambientazione. In fondo, invece,
troverete l'appendice e un insieme di statistiche e mostri
utili per condurre l'avventura.
Premessa iniziale
L‘avventura “Un Lavoro Inusuale, sparizioni a
Rovodoro” è pensata per un party di quattro personaggi
di 10° livello
che, alla conclusione dell’avventura avanzeranno fino all’
11° livello.
L’avanzamento di livello proposto per i personaggi
avviene tramite le Pietre Miliari, che si acquisiranno
alla fine dell’avventura. Il gruppo idealmente dovrebbe
essere composto da quattro personaggi; in caso
contrario l’avventura potrà essere facilmente adattata ad
un gruppo composto da un numero od un livello diverso
di personaggi, apportando modifiche alle caratteristiche
dei mostri presenti nell’avventura.
Introduzione per il
Dungeon Master
L’avventura si svolgerà principalmente a Rovodoro, un
piccolo crocevia circondato da un bosco. E’ composto da
una dozzina di casette e da alcuni campi coltivati, tutti
situate intorno ad una locanda chiamata “Locanda del
Bardo Zelante”. Proprio alla qui i personaggi potranno
fare conoscenza con Jullinor Gelaghiaccio, e la sua
giovane nipote Irvina Gelaghiaccio. Conosceranno
inoltre Alyssa, “figlia adottiva” dei monaci del Monastero
di Sammater, “servitrice” della Diavolessa Iris, signora
della Fortezza Rhatt-Rhogoros in Avernus.
Un’altro diavolo peró, di nome Mortifero, ambisce alla
conquista ed al trono della Fortezza.
Nelle settimane precendenti, Mortifero con l’aiuto dei
suoi servitori, ha costretto Iris alla fuga dalla cittadella,
ed ora reclama la sua vita.
Alyssa, per difendere la sua signora sfrutterà un
antico giuramento dei monaci di Sammater il “Voto
del Santuario” dando rifugio ad Iris all’interno del
monastero.
Nei giorni successivi però, Mortifero ha contattato
Alyssa, proponendole di tradire Iris in cambio di quello
che piú lei brama: potere e sottomissione.
I personaggi saranno gli strumenti che Alyssa e
Mortifero sfrutteranno per potere portare a termine i
loro piani.
Agganci Narrativi
L’avventura é strutturata per potersi facilmente integrare
ad una campagna in corso, oppure per essere giocata in
maniera indipendente.
L’avventura é ambientata nella regione del Moonsea. una
regione del Faerûn settentrionale, dominata dal grande
mare da cui prende il nome (come giá specificato, il
master é libero di posizionare l’avventura dove meglio
crede). É una frontiera cupa e selvaggia che ospita
diverse città-stato dominate da despoti malvagi e senza
una capitale centrale per mantenere l’ordine.
"Il Moonsea è davvero ricco... ma è un
posto difficile in cui vivere, freddo, brutale
e pericoloso, e rende gli uomini che ci vivono
qualcosa di molto simile, temperando il ferro
tenero dei loro spiriti in freddo acciaio
affilato"
-Khelben Arunsun
I personaggi potrebbero giungere a Rovodoro dopo
una spedizione a Zhentil Keep, dove potrebbero avere
sgominato un nucleo particolarmente pericoloso della
gilda degli Zhentarim che vorrebbero riportare agli
antichi fasti la potenza della rete nera in questa regione.
Oppure potrebbero essere di ritorno da una caccia, in
quanto bisognosi di fare rifornimenti e/o vendere i loro
trofei. O ancora, potrebbero essere semplicemente di
passaggio: sta al DM adattare l'inizio di questa storia
secondo le proprie necessità.
Essendo i personaggi inseriti nella vicenda inizialmente
come dei semplici avventurieri di passaggio, sarebbe
bene tenere a mente gli ideali del gruppo e ciò che
mobilita le sue intenzioni. Tale elemento permetterà
al DM di inserire le altre vicende che riguardano
il villaggio di Rovodoro (tali informazioni sono
descritte nei paragrafi seguenti), tenendo a mente che
quest'ultimo è composto da una comunità che, inserita
nella regione del Moonsea, si trova costantemente
a gestire tante problematiche e che quindi sia
perfettamente contestualizzabile l'inserimento di un
eventuale, ulteriore, missione di riempimento.
UN LAVORO INUSUALE
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L'avventura inizia!
"Camminate oramai da due giorni in questo
desolato sentiero costeggiato da una fitta foresta:
siete stanchi, conservate ancora gelosamente
quella lepre che siete riusciti a catturare questa
mattina e, adesso, i morsi della fame cominciano
a pizzicare insistentemente, cominciando a
superare la frustrazione di questa ennesima,
estenuante, marcia."
I Personaggi sono in marcia giá da due giorni alla
ricerca di un barlume di civiltá in queste terre che, al
momento appaiono selvagge ed inospitali.
Si consiglia, per rendere piú chiaro il senso di
spossatezza dovuto al lungo viaggio ed al razionamento
delle scorte di cibo, di assegnare al party un livello di
Affaticamento.
Al momento del riposo i personaggi saranno attaccati
da 2 Troll + 1d4 Ogre, attirati dall’odore del cibo e dal
vociare all’interno del campo.
Troll Sgangherati
Troll ed Ogre non sono certo leggiadre creature...
Qualsiasi personaggio che superi una prova su
Saggezza (Percezione) CD 10, sentirá le creature
arrivare. In caso contrario i Personaggi saranno
considerati sorpresi.
I due Troll Biggie e Molluscolo, parlano il comune e
sono a capo di questa piccola banda di razziatori.
Vivono in questa foresta oramai da diversi anni e, per
essere dei troll, non sono poi così tanto stupidi poiché
hanno consapevolezza di avere una certa predominanza
fisica rispetto alla maggior parte degli sfortunati erranti
viaggiatori che si imbattono nel loro territorio.
L’obbiettivo della strampalata banda però è quello di
nutrirsi, non importa di che tipo di carne!
Tuttavia ricordate: i troll potrebbero scegliere di
“barattare” la vita degli avventurieri con un’eventuale
bestia da soma in loro possesso oppure, eventualmente
del cibo che i personaggi potrebbero aver foraggiato.
Nel caso in cui il combattimento dovesse risultare
particolarmente impegnativo per i giá esausti
Biggie e Molluscolo
UN LAVORO INUSUALE
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Personaggi, Iroen e Lio (vedi paragrafo seguente)
potrebbero fare la loro comparsa per dare manforte al
party.
Nota per il Master: a seconda delle risorse attualmente
disponibili nel gruppo, tale combattimento potrebbe
risultare più pericoloso del previsto. Se il DM lo
richiede opportuno e il gruppo non conosce i Troll e la
loro caratteristica rigenerazione (e sopratuttto il modo
per fermarla!), sarebbe opportuno richiedere un tiro su
Arcana (o Natura) per scoprire la debolezza di questa
tipologia di nemici (il fuoco). Nel caso in cui, poi, i
nemici dovessero subire pesanti perdite, sarebbe logico
indurre la banda sgangherata a fuggire o, nel caso del
troll, a temporeggiare per sfruttare la loro caratteristica
rigenerazione.
Iroen e Lio
Se Iroen e Lio non hanno fatto la loro comparsa durante
il combattimento, giungeranno al campo, attirati dai
rumori della battaglia. Rovodoro non ha una vera e
propria guardia cittadina, ma solo alcuni volontari che
pattugliano le zone limitrofe al crocevia e loro due sono
tra i pochi che osano avventurarsi nella foresta.
A discrezione del DM, Iroen e Lio potrebbero arrivare con
un carro o in sella a dei cavalli per rendere più agevole
il loro soccorso. Se il gruppo ne ha bisogno e dovessero
risultare simpatici (o in condizioni particolarmente
drammatiche) agli occhi di Iroen, quest'ultimo darà loro
una Pozione di Cura. Se il gruppo ha sconfitto i troll,
invece, sia Iroen che Lio risulteranno particolarmente
impressionati e saranno volenterosi di aiutare i
personaggi, promettendo loro di offrire un pasto caldo
alla locanda a Rovodoro per cercare genuinamente di
scoprire di più sul gruppo.
Iroen (scheda Veterano, Umano) è un membro integrato
della comunità di Rovodoro da una dozzina di anni.
Si tratta di un uomo impostato, dai capelli e dalla
lunga barba bionda e che appare sicuro di sé e con
un atteggiamento marziale e pragmatico alla vita. Il
suo passato da criminale lo ha portato a nascondersi
a al crocevia e dedicarsi ad una vita onesta, ma solo
all’apparenza. Iroen, in realtà, è uno dei principali
“informatori” Zentharim su ciò che riguarda Rovodoro, i
quali hanno forti interessi strategici su questo crocevia,
essendo uno dei sentieri migliori per raggiungere la
regione di Impiltur, meta ambita da molti commercianti
per la sua altissima presenza di incantatori. Quando sua
moglie è deceduta a causa di una malattia polmonare,
Iroen è sprofondato in una profonda fase depressiva.
Crocevia Rovodoro
Sono passati diversi anni da allora e ultimamente Iroen Rovodoro è un piccolo crocevia, circondato da un bosco.
è rinvigorito da una relazione passionale che lo distrae, È composto da una dozzina di casette e da alcuni campi
con la bella e giovane Alyssa (vedi paragrafo Chi è
Alyssa? a pagina 11).
coltivati, tutte situate intorno ad una locanda chiamata
“Locanda del Bardo Zelante”. È un posto come tanti altri,
vive di agricoltura di sussistenza e l’unica attrazione
Lio (scheda Guardia, Umano) è un timido ragazzo di degna di nota per i viandanti è, appunto, la locanda -
appena diciotto anni, snello e minuto, con degli incavati luogo piuttosto frequentato sia dalla gente del posto che
occhi verdi e dai capelli biondo cenere, si dimostrerà più da qualche avventuriero che di rado passa di qui.
introverso rispetto al suo compagno di viaggio e parlerà L’intera comunità non ha un borgomastro né un
solo se interpellato. rappresentante: l’unica persona che prende le decisioni
è Jullinor Gelaghiaccio.
I due si offriranno per accompagnare i personaggi
a Rovodoro e durante la marcia, Iroen darà al Party
"Il gruppo si inizia ad inoltrare nel terreno battuto
qualche informazione sul crocevia.
in pietra, circondato da erba alta e fango che
schizza ad ogni passo mentre lo scorrere di un
piccolo ruscello come un sentiero conduce a
Rovodoro: un piccolo crocevia che ospita una
ventina di case umili, posizionate tutte intorno ad
un edificio più grande degli altri. Diverse canne
fumarie e focolari sbuffano del fumo che si alza nel
cielo ormai bruno. Avvicinandovi, riuscite a sentire
una lieve musica provenire dal grande edificio
che si rivela essere una locanda. Inoltrandovi
e superando un piccolo ponte in legno che
attraversa il fiume, riuscite anche ad intravedere
un'umile fucina che in questo momento è
palesemente chiusa. Iroen e Lio sorridono ad
alcuni umili abitanti che osservano il gruppo,
curiosi. Benvenuti a Rovodoro, umile crocevia in
mezzo al bel nulla nel Moonsea."
Iroen e Lio
UN LAVORO INUSUALE
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Informazioni su
Rovodoro
I Gelaghiaccio
In principio, dove adesso sorge Rovodoro non v’era
nulla se non un fitto boschetto. Quasi un secolo prima,
due nani di nome Jullinor e Grendo viaggiavano
insieme alla ricerca di fortuna e avventure: i due erano
avventurieri navigati e facevano parte di una piccola
compagnia di cacciatori. Il nome "Gelaghiaccio” è
stato affibiato ai due poiché, durante una delle loro
spedizioni, si imbatterono in un giovane drago bianco
ed in quell’occasione, Grendo si gettò contro il suo
soffio gelato innalzando il suo scudo, dividendo in due
il suo soffio e costringendo il drago a scappare. Da lì il
soprannome Gelaghiaccio, che viene appioppato per
parentela anche a Jullinor.
Questi due individui sono importanti perché sono
proprio loro che, in qualche modo, fondarono la
comunità di Rovodoro. Durante una delle loro
spedizioni, infatti, i due nani si rifugiarono durante
una tempesta all’interno di una conca in pietra sotto
le radici di una grossa quercia per passare la notte. Al
loro risveglio osservarono come all’interno della conca,
intorno a loro, qualcosa sbrilluccicava: non v’erano
dubbi, era un giacimento d’oro! I due nani iniziarono
dunque a scavare sotto le radici di alcuni alberi lì
intorno e trovarono altri giacimenti d’oro - ciò donò ai
due una piccola fortuna e decisero di dividersi il ricavato.
In seguito a questo evento, Grendo decise di
abbandonare la vita dell’avventuriero e spese la sua
fortuna per realizzare uno dei suoi sogni: creare una
piccola locanda. Iniziò ad assumere i primi lavoratori
che, ben presto, si stabilirono lì con Grendo e
costruirono le loro umili case.
Grendo ha sempre contribuito ad alimentare la
leggenda e la diceria, secondo cui sotto gli alberi di
quel boschetto (e dunque gli alberi che ora sorgono
intorno Rovodoro) vi si possano trovare ancora dei
giacimenti d’oro: saltuariamente gli avventurieri vanno
a controllare sotto le radici degli alberi, ma per il
momento nessuno ha mai trovato nulla.
“Perché non andate a controllare sotto gli alberi?” diceva,
“Si dice che le radici di questo boschetto premino gli
audaci!”
Jullinor utilizzò la fortuna ricavata in equipaggiamento
poiché più di tutto, amava l’avventura. Saltuariamente
tornava a visitare il fratello, ma ben presto iniziò a
cambiare compagnie, stabilendosi a Zhentil Keep...
Il simbolo della famigerata
organizzazione Zentharim
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
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Rovodoro e Zentharim
Rovodoro è abitata da gente semplice, che accetta
passivamente la presenza di determinate “forze” che
cercano di approfittarsi degli introiti della Locanda
(e dei suoi lavoratori) in cambio di protezione. In
effetti, la regione Moonsea è un luogo sicuramente più
selvaggio e pericoloso rispetto a tanti altri posti: del
resto Rovodoro non possiede un corpo di guardia vero
e proprio, ma si tratta più che altro di uomini della
comunità che, volontariamente, organizzano qualche
ronda di tanto in tanto. Naturalmente, trattandosi di
lavoratori della terra, nessuno di loro è considerabile un
“guerriero” a tutti gli effetti.
Una volta avviato, il crocevia ha iniziato ad attirare gli
individui piú disparati: briganti, avventurieri erranti
e compagnie di passaggio si fermavano lì generando
introiti per il crocevia. Questi introiti venivano in parte
riscossi dalla fazione degli Zhentarim in cambio di
“protezione” che avrebbe tenuto lontano certi “individui
pericolosi”. Nel tempo, ciò che inizialmente era un
accordo favorevole sia per gli abitanti di Rovodoro che
per la Gilda, ha iniziato a logorare i rapporti tra le due
parti. Gli Zhentarim infatti hanno iniziato a chiedere di
più e a portare spesso “ospiti indesiderati” nella locanda,
talvolta conducendo i loro affari o conversazioni
indiscrete.
Il Massacro di Rovodoro
Maturando un forte disappunto circa le pretese degli
Zhentarim verso la propria comunità, Grendo ha decise
di farsi coraggio e opporsi alla Rete Nera, stufo dei
loro continui soprusi, affiancato da diversi abitanti.
La reazione della fazione e dei suoi sgherri fu la più
brutale in assoluto. Una notte diversi agenti della Rete
Nera si infiltrarono a Rovodoro portando via tutti i loro
oppositiori uccidendoli ed abbandonando i corpi in
diversi punti della foresta. Quando il villaggio si svegliò
il giorno dopo, la sua popolazione era dimezzata.
Dopo qualche settimana dall’accaduto, Jullinor
Gelaghiaccio lasció la gilda degli Zhentarim, tornando
al villaggio a gestire gli affari di suo fratello, prendersi
cura della figlia di quest’ultimo (Irvina) ed iniziare ad
integrarsi nella comunità.
Jullinor è pienamente consapevole di ciò che la Rete
nera ha fatto ed è profondamente rammaricato per
questo. Ma tutti quelli che al crocevia sanno, fanno
come lui: chiudono un occhio sui loro affari perché, dal
loro punto di vista è impossibile opporsi. Nessuno di
loro parlerebbe mai con dei forestieri circa l’accaduto e
la verità dietro le “sparizioni” degli altri abitanti, sanno
bene che opporsi alla Gilda sarebbe causa di molti guai
e, probabilmente, di altre morti.
soprannome (descritto nel paragrafo a pagina 8).
Non parlerebbe mai dell’avvenuto massacro a Rovodoro
e, nonostante conosca la verità, dissuaderebbe chiunque
La Locanda del altro voglia ficcare il naso negli affari degli Zhentarim
perché ha visto a sue spese i rischi che ciò comporta.
Bardo Zelante Jullinor è un nano scherzoso e abbastanza abile a
trattare con la clientela... tuttavia sarebbe meglio non
La locanda è l’edificio più antico di Rovodoro, un posto provocarlo: potrebbe diventare ostile pur di difendere
assai frequentato sia dagli abitanti del villaggio che la sua nuova comunità, poiché è l’unica cosa lasciata
vi si recano una volta finito di lavorare, e da coloro dal fratello insieme ad Irvina, l’unico affetto che gli è
che attraversano il crocevia. Quando i personaggi rimasto.
entreranno nella locanda leggere il testo seguente:
“Aprite la scricchiolante porta di questo grande
edificio in legno a due piani e venite investiti da
un forte odore di carne alla brace e birra stantia.
Vi si presenta un'ampia sala dal pavimento in
pietra, ben illuminata da un largo camino e diverse
torce e dove numerosi tavoli sono disposti senza
un preciso ordine, occupati da una dozzina di
persone. Sulla sinistra, in fondo alla sala vi è un
lungo bancone dove un nano è intento ad attizzare
delle braci. Una giovanissima ragazza dai capelli
biondo cenere viene verso di voi, dandovi il
benvenuto con un sorriso gentile."
Il suo nome è Irvina Gelaghiaccio, nipote acquisita
di Jullinor Gelaghiaccio. Ella inviterà i personaggi
ad accomodarsi in taverna e al gruppo sarà dunque
consentito di riposarsi e rilassarsi come meglio crede.
Se il DM gradisce, per tutta la permanenza in taverna il
gruppo può effettuare un Riposo Breve.
Irvina Gelaghiaccio
Irvina Gelaghiaccio
Irvina è l’unica cameriera della locanda: una ragazzina
di appena vent’anni dall’aspetto gentile e delicato. Serve
i suoi clienti al meglio delle sue possibilità, ma lo fa da
relativamente poco tempo ed è ancora impacciata. Il suo
bell’aspetto attira attenzioni indiscrete dagli ospiti della
locanda, che spesso subisce cercando di divincolarsi
quando può, oppure coinvolgendo Jullinor, suo zio. È
una ragazza ingenua, molto sensibile e con un discreto
spirito artistico: durante il suo tempo libero adora
intagliare il legno e realizzare dei piccoli giocattoli e
oggetti decorativi. Soffre molto della perdita dei suoi
due genitori ma non conosce la verità sul massacro: le
è stato detto che potrebbero tornare da un momento
all’altro. Tratterà i personaggi giocanti sempre con
rispetto e gentilezza, risultando particolarmente
affascinata alle storie di avventure e di cacce al tesoro.
Jullinor Gelaghiaccio
Jullinor Gelaghiaccio
Jullinor, gestore della Locanda e avventuriero navigato
La Rissa
ormai ritiratosi. Un nano anziano ma ancora vivace, il Mentre il Party si rilassa nella sala della taverna, ogni
suo modo di fare è rustico ma amichevole. Non ama personaggio dovrà effettuare con successo una prova su
particolarmente imporsi con la sua clientela, ma se Saggezza (Percezione) con CD 12 per notare che ad un
serve a mantenere l’ordine è in grado di rivelare la sua paio di tavoli accanto, la cameriera Irina, sta venendo
voce graffiante e la sua mano salda. È un individuo importunata da Zimt Rozin (scheda del Capitano dei
gentile e amichevole che nasconde spesso i suoi Banditi, Umano Chondathan) e da quattro dei suoi
sentimenti dietro i suoi sorrisi e le sue spalle larghe. sgherri (scheda da Umani Banditi). Zimt e compagni
Egli infatti, in realtà pensa spesso a ciò che è successo sono semplicemente dei tagliaborse di zona che,
a suo fratello e non manca mai un occasione per spesso si ritrovano a passare la serata tra birra e gioco
ricordare i bei vecchi tempi in cui era all'avventura o a d’azzardo al Bardo Zelante.
raccontare la leggenda dei giacimenti d'oro e del suo Il DM leggerà il brano seguente per descrivere la scena:
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation

“Siete seduti attorno ad un solido tavolo di legno
illuminato dalla luce intensa di una candela e coperto di
piatti ormai svuotati e di boccali mezzi pieni. La locanda
si é riempita durante la serata arrivando a contenere
all’incirca una ventina di persone. Tra il vociare dei
tavoli vicini della gente oramai piú che brilla, sentite
dei sommessi gridolini: é Irvina, che cerca di scostare il
braccio di un grosso uomo dai lunghi capelli neri oramai
infilatosi sotto la sua gonna. L’uomo la tira a se dicendo:
-Non fare la difficile, bocconcino! Facci divertire un po
stasera!”
I personaggi possono intervenire all'abuso che sta
avendo luogo, richiamando l'attenzione di Jullinor
il quale andrà su tutte le furie. Che i personaggi
intervengano o meno, il DM leggerà il brano seguente
per descrivere la scena:
“Tra grasse risate e il baccano più totale, una grossa
bottiglia di vetro sfreccia da dietro le vostre teste sino
a frantumarsi sulla testa di uno degli sgherri. Vi voltate
istintivamente: una giovane donna incappucciata, da
cui spunta una treccia bionda, sta sorseggiando da
un bicchiere al tavolo dietro il vostro, guardando di
sottecchi Zimt ed i suoi sgherri. Questi ultimi si alzano
e vengono al vostro tavolo con un espressione livida
di rabbia. La donna che ha provocato tutto ciò ha un
sorrisino stampato sul volto appena visibile sotto
l’ombra del cappuccio.”
La donna in questione é Alyssa, monaca di
Sanmater, di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
Zimt e la sua banda cercano rogne e daranno addosso
a chiunque si metta in mezzo: non ci vorrá molto che
scoppi una rissa. Nel caso in cui esploda la violenza in
taverna (cosa molto probabile) la rissa si estenderebbe
in un batter d’occhio a tutta la sala. Arrivati a questo
punto il DM può decidere se impostare la scena come
un combattimento improvvisato contro Zimt e i suoi
sgherri dalla durata di 1d4+1 round oppure se essere
più descrittivo e far sbizzarrire il gruppo con una serie
di prove su Forza, Destrezza e quant'altro o di tiri per
colpire con armi improvvisate. L'unica cosa da tenere
a mente è di dissuadere il gruppo all'idea di uccidere
qualcuno, in quanto attirerebbe l'attenzione degli
Zentharim e, più in generale, inimicherebbe tutti i
membri della comunità di Rovodoro.
1, 2, 3, 4... Buio!
La locanda sprofonderà nel baccano più totale: sedie
che vengono tirate, tavoli rovesciati, schiamazzi e urla
mentre il bardo continua a suonare la sua musica (con
qualche, naturale, perplessità). La rissa si estenderá a
tutti gli avventori della locanda finché, quando sta per
giungere a termine, un'avventore si scaglierá contro
Alyssa. Il DM leggerá quindi ciò che segue:
“Ad un tratto come una fitta coltre di fuliggine
invade l’aria, oscurandovi completamente la vista,
come se nessuna luce filtrasse attraverso questo
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
10
fitto buio. Le persone intorno a voi sono stupite,
preoccupate - in meno di un minuto, tutto diviene
più piatto, meno rumoroso ma non per questo
meno preoccupante.”
Questo passaggio riguarda Alyssa che, per difendersi
dall’aggressione, userá Oscuritá ed è grazie alla sua
Vista del Diavolo (la scheda di Alyssa si trova a pagina
18) uscirá dalla locanda. Dopo circa un minuto di
confusione e grida da parte di Jullinor,, la coltre nera si
dissiperà lasciando gli avventori atterriti.
Nota per il DM: qualora si volesse definire meglio un
tipo di cronaca più investigativo e volendo caratterizzare
di più Rovodoro, è consigliabile aggiungere degli
spunti e dei dettagli extra riguardo l'accaduto. Ad
esempio, durante l'incantesimo qualcuno avrebbe
potuto sfruttare la situazione per borseggiare uno degli
ospiti della taverna (o persino uno dei personaggi),
semplicemente per aggiungere un po' di pepe in più!
Oppure sarebbe possibile che, alla fine dell'incantesimo
Oscurità, fosse stato rinvenuto un cadavere di uno degli
ospiti in taverna e si potrebbe investigare su chi fosse
e chi potrebbe essere l'assassino: ciò potrebbe aiutare
il DM a collegare la vicenda degli Zentharim e delle
sparizioni a Rovodoro (vedi le informazioni descritte a
pagina 8). Sarebbe anche possibile che i membri della
comunità addossino in qualche modo la colpa proprio
ai personaggi, generando una serie di interazioni che
potrebbero portare i personaggi a cacciarsi nei guai
proprio con gli Zentharim.
Chi è Alyssa?
La storia di Alyssa di Sanmater è una storia
caratterizzata dalla perenne voglia di evadere e, al
contempo, da un innato richiamo dettato da un amore
corrisposto solo per metà. Alyssa cresce orfana nel
Monastero di Sanmater, in una comunità e un luogo
poco abituati ad avere a che fare con una bambina e
le sue necessità. Ella cresce in un contesto proibitivo,
ferreo e che offre ben poche interazioni nei confronti
della società esterna. Alyssa viene cresciuta quasi come
un ragazzo e viene istruita alla liturgia per poi divenire,
in effetti, una monaca di Sanmater.
In realtà i monaci non hanno mai accettato che una
donna potesse entrare nella loro cerchia: molto
spesso questi ultimi hanno tristemente abusato della
gentilezza e della disponibilità di Alyssa, vessandola
e trattandola come una serva. Cosí nel tempo, questa
dolce e sensibile ragazza si trasformó in una donna
manipolatrice, contorta e bramosa di potere.
Alyssa covó, nel tempo, un desiderio dentro di sé: la
voglia di evadere, di conoscere il mondo e le persone
che ne fanno parte e la voglia vedere i luoghi, di
viaggiare. Stufa di dover sempre prendere ordini e di
fare ciò che le veniva detto, sviluppa voglia di fuggire dal
monastero e non essere più dominata, ma al contrario,
di dominare.
A causa di ciò, Alyssa ha provato innumerevoli volte
a scappare dal monastero per partire all’avventura…
frequentando taverne e bordelli nelle città e nei villaggi
limitrofi, tra vino, uomini e donne… eppure tutte le volte
qualcosa la richiamava. Il suo grande amore per l’unico
individuo che sembrava trattarla come persona, prima
che donna: Padre Malkaij, sacerdote del monastero e
unico incantatore della comunità. E l’unico uomo avesse
mai realmente amato. Tristemente, però, questo amore
non fu mai totalmente corrisposto.
La sua frustrazione ed il suo desiderio di rivalsa
ha attirato a lei una potente diavolessa, una Erinni:
Iris, regina di Rhatt-Rhogoros, fortezza di enorme
importanza strategica nell'Avernus. La diavolessa,
approfittando della debolezza di Alyssa, l’ha soggiogata
ammaliandola con l’offerta di un potere che l’avrebbe
potuta aiutare contro le violenze quotidiane subite
quotidianamente all’interno del monastero, in cambio
della sua anima e fedeltá. Ma nonostante questo
potere Alyssa non ha mai avuto il coraggio di ribellarsi
ai monaci di Sanmater preferendo saccheggiare la
tesoreria del monastero e fuggendo via.
Nota per il DM: Alyssa è un personaggio controverso,
a tratti enigmatico. Si tratta di una donna che
all'apparenza è percepita come sicura di sè, affascinante,
magnetica e con un modo di fare misterioso e
ammaliante. Ella però nasconde nel cuore diverse
ferite ed è per questo motivo che il DM potrebbe, nel
momento in cui il gruppo fa fatica ad empatizzare
con lei, cercare di rendere noti ai personaggi alcuni
eventi che hanno fortemente traumatizzato Alyssa.
Quest'ultima infatti è un essere umano e in quanto tale
è naturale che ricerchi comprensione e condivisione e,
se trattata con garbo, parlerà di ciò che le è accaduto al
monastero e dei motivi per cui ha deciso di infrangere
il Voto.
Raccogliere i cocci
Jullinor, dopo la sparizione della coltre nera, cercherà
di ristabilire l’ordine, cacciando anche con la forza
alcuni avventori se necessario. Egli si dimostrerà
ben volenteroso di offrire ai personaggi un pasto
caldo e un posto a dormire in locanda per scusarsi
dell’inconveniente. Sia Jullinor che Irvina tratteranno
i personaggi in modo garbato e gentile e sarebbe
premura del DM dettare le condizioni affinché i
personaggi accettino di domire alla locanda. A quest'ora
della serata, in effetti, Rovodoro non offre molti modi per
intrattenersi: ciononostante, i personaggi passeranno
il resto del tempo come preferiscono, per poi venire
intercettati da Alyssa che, interessata alla figura dei
personaggi, cercherà di stuzzicare la loro attenzione
proponendogli “un lavoro inusuale” e sicuramente ben
pagato.
"Un lavoro inusuale"
Alyssa attirerà l’attenzione dei personaggi con fare
misterioso e ammiccante, dicendo loro che ha “un
lavoro inusuale da proporre”.
"Che siate degli avventurieri in cerca di un modo
per farsi una reputazione, per guadagnare qualche
moneta d'oro o semplicemente alla ricerca di
gloria od onore non importa. Io sono una persona
alla ricerca di qualcuno di abbastanza audace
per accettare un incarico... inusuale. Mi presento:
il mio nome è Alyssa e vi sto osservando da un
pezzo. Sembrate abili: vi va di conoscerci meglio?"
Dopo aver fatto alcune domande su chi siano o cosa
li porti in un crocevia nel Moonsea, ella deciderà di
proporre un ingaggio per risolvere una questione
relegata alla suo patrono che, al momento, si è
rifugiato nel Piano Materiale, più precisamente nel
Monastero di Sanmater, distante una decina di
kilometri dalla locanda. Vista l'ora tarda e vista la
locanda in chiusura, Alyssa non si dilungherà troppo
durante la conversazione e riserverà alcuni dettagli più
importanti alla mattina seguente, rimandando dunque la
conversazione al giorno dopo. Ciò darà modo al gruppo
di confrontarsi durante la sua ritirata per la notte e al
contempo contribuirà a creare il crescendo del mistero
che aleggia dietro la vicenda, procedendo dunque con
un evento inaspettato durante la notte come descritto
nei paragrafi seguenti
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
11

Notte a Rovodoro
Durante la notte a Rovodoro, molto probabilmente
il gruppo alloggerà alla locanda. La notte sarà un
occasione per esplorare le relazioni tra i personaggi,
per restaurare il livello di affaticamento e se è il caso
per scoprire di più sul lavoro che sta offrendo Alyssa
(questo qualora i personaggi si intrattenessero a parlare
con lei). Il gruppo può trascorrere il tempo come meglio
crede, tenendo presente che dopo la rissa la taverna si
svuoterà e il villaggio si preparerà per la notte.
Il Corvo di Mortifero
Se il gruppo ha fatto conoscenza di Alyssa e se gli è
stata illustrata almeno parte del piano, Mortifero (che
ricordiamo essere il contendente che vuole assassinare
il patrono di Alyssa, Iris) invierà un suo famiglio durante
la notte per cercare di confondere i personaggi e carpire
qualche informazione in più su di loro.
Il DM può leggere quanto segue:
“Un corvo picchietta sulla finestra della locanda nella
quale alloggiate, osservandovi inclinando la sua testa
e rivelando degli occhi singolarmente vividi, dai quali
viene emanato un bagliore purpureo.
Una voce echeggia nella stanza all’improvviso:
l’atmosfera si fa più calda, un odore di zolfo si diffonde
nell’atmosfera:
"Che bella comitiva… Mi presento: il mio nome è
Mortifero e, sebbene io stia parlando attraverso uno
dei miei servitori, è da diverse ore che vi osservo. Non
ho fatto a meno di notare che l’avete conosciuta, quella
donna… Alyssa…
Schierarsi contro di me e la mia ascesa è un sentiero
ripido e tortuoso, che porta dritto alle porte dell’Averno,
cari miei…
Vi do un consiglio: domani mattina lasciate perdere
l’incarico, andatevene per la vostra strada"
La sua voce appare calma e sicura di sè e il suo becco
non si muove mentre parla, ma osserva diretto il gruppo.
Sta comunicando con voi attraverso forme, colori, odori,
concetti. Si tratta di telepatia, linguaggio recepibile da
tutte le creature pensanti.”
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
12
Mortifero eluderà ogni tentativo di estorcergli
informazioni. Egli si dimostra come un ottimo oratore
ed un individuo in grado di volgere qualsiasi situazione
o accusa a suo favore - esattamente come un diavolo
farebbe. Ma in questo momento, egli non è totalmente
ostile ai personaggi. Lui sta semplicemente avvertendo i
personaggi della sua presenza, intimorendoli e facendoli
sentire in qualche modo osservati - ciò potrebbe essere
uno stimolo verso i giocatori di andare più in fondo
nella vicenda e dunque ad accettare l'incarico. Il DM è
libero di poter arricchire la conversazione con qualsiasi
informazione desideri riguardo la vicenda, tenendo però
ben presente che il Segreto di Alyssa deve rimanere
nascosto poiché Mortifero mai e poi mai lo rivelerebbe.
Quando il corvo andrà via, sparirà in una nube purpurea
e il gruppo sarà libero di passare il resto della nottata
come meglio preferisce. Se accetteranno l'incarico, la
mattina seguente avrà luogo l'ingaggio vero e proprio.
L'ingaggio vero e
proprio
Una volta svegliati, i personaggi potranno notare che la
taverna è già nei suoi preparativi per servire la colazione
(o il pranzo). Jullinor e la sua aiutante Irvina stanno già
servendo ai pochissimi clienti attualmente in taverna e.
seduta ad uno di questi tavoli, vi è Alyssa che cercherà
di attirare l’attenzione del gruppo col suo magnetico
sguardo.
“Buongiorno, deduco che la mia offerta vi abbia
stuzzicati… vogliamo cominciare?”
Alyssa spiegherà il lavoro per cui desidera ingaggiare
i personaggi, omettendo naturalmente alcuni
importantissimi dettagli (vedi Il Segreto di Alyssa).
Informazioni sulla vicenda
Alyssa spiegherà la vicenda. Nota bene: è possibile per
il DM decidere volontariamente di ometterne i dettagli,
ma sarebbe bene cercare di impersonare Alyssa come
“una persona in difficoltà, alla ricerca di aiuto”, ed è
pertanto plausibile che sia nel suo interesse rivelare
quanti più dettagli possibili, almeno quelli contenuti in
questo paragrafo.
La donna racconterà la vicenda, parlerando in
primis del proprio patrono, Iris. Essa è una potente
diavolessa, una Erinni precisamente, che è stata vittima
di ammutinamento da parte di un diavolo (ex suo
sottoposto) di nome Mortifero che, apparentemente,
è diventato particolarmente potente, rovesciando i
poteri all’interno della roccaforte infernale (di nome
Rhatt-Rogorosz) nell’Avernus che appartiene, tutt’ora,
ad Iris. La diavolessa messa alle strette nel suo stesso
dominio, è scappata nel Piano Materiale e ha stretto un
accordo con Alyssa. Quest’ultima avrebbe ottenuto dei
poteri arcani, divenendo un warlock che avrebbe servito
Iris, mentre la diavolessa avrebbe ottenuto protezione
all’interno del monastero di San Mater del quale Alyssa
fa parte. Essendo il monastero un luogo neutrale riferito
al dio Helm e al dio Ilmater, è dovere imprescindibile
di chi fa parte del monastero proteggere una creatura
che è all’interno delle sue mura… dunque Alyssa ha
evocato, di nascosto, Iris e l’ha fatta rimanere all’interno
del monastero. Iris è consapevole che Mortifero l’ha
seguita nel Piano Materiale, e che le darà la caccia fin
quando non verrà sconfitto. In effetti, le truppe di Rhatt-
Rogorosz (e dunque i sottoposti di Iris) seguiranno
il leader che si dimostrerà più valoroso tra i due - se
Mortifero dovesse vincere, conquisterebbe la roccaforte
infernale, mentre se dovesse vincere Iris, Mortifero
verrebbe messo a tacere e tornerebbe tra i ranghi.
Ad ogni modo, Alyssa chiederà al gruppo di recarsi
insieme a lei al monastero e attendere il momento in cui
Mortifero entrerà tra le mura, per poi combatterlo tutti
insieme e finire questa storia una volta per tutte.
In realtà, il piano di Alyssa è sensibilmente diverso (vedi
paragrafo seguente).
Il Segreto di Alyssa
Ciò che Iris nè nessun’altro eccetto Mortifero sa, è che
Alyssa sta facendo il doppiogioco, tramando contro
il suo stesso patrono. La donna ha infatti firmato un
altro contratto (all’insaputa di Iris) con Mortifero - il
quale ha promesso non soltanto più potere (una volta
che ella otterrà la vittoria), ma un vero e proprio trono
accanto a lui a Rhatt Rogorosz, la roccaforte infernale
che il diavolo vuole conquistare e sottrarre al dominio di
Iris. Il contratto (che troverete nell’appendice, insieme
a quello che la donna ha stipulato precedentemente
con Iris) rimane tenuto in gran segreto e sia Alyssa che
Mortifero fingeranno perfettamente la loro parte. Alyssa
continuerà a dimostrarsi volenterosa di voler proteggere
la sua diavolessa, mentre in realtà è segretamente
schierata con l’usurpatore che vuole spodestarla. Alyssa
ha ingaggiato i personaggi per rendere più verosimile la
faccenda e ha chiesto a Mortifero di assoggettarli (una
volta che saranno morenti) i personaggi… divenendo
padrona delle loro vite e portandoli con sè a Rhatt-
Rogorosz. Per ulteriori infomazioni su questo specifico
argomento, vedi “Continuare questa storia” nell’epilogo.
L'entrata in scena di
Fratello Glavor
Quando il DM lo riterrà più opportuno, un personaggio
chiave entrerà nella taverna: si tratta di Fratello Glavor.
Egli è vestito con un saio monacale marrone e porta
con sé una sacca, la sua testa completamente rasata fa
risaltare i suoi occhi: il suo sguardo è intenso e diretto
e il suo sorriso è gentile. Si avvicina verso di voi con lo
sguardo basso, per poi alzarlo di colpo e, rivolto verso
Alyssa, allunga un sorriso:
“Sorella Alyssa… dunque eri qui! Sono giunto qui solo
per cercarti, Padre Malkayj è preoccupato per te… e per
il monastero…”
Alyssa risponderà al frate, informandolo sul fatto che
forse ha trovato delle persone in grado di difendere la
sua patrona. La reazione del frate sarà neutrale ma,
qualora i giocatori vogliano indagare (di loro spontanea
volontà), rivelerà una nota di leggero fastidio alle parole
di Alyssa, una forte preoccupazione.
Per il resto della conversazione, il frate si dimostrerà
umile, servile, gentile e schietto: rivelerà una personalità
razionale e piacevole con i personaggi, mentre nei
confronti di Alyssa si dimostrerà leggermente più
duro. Se i personaggi chiederanno direttamente a
lui, apprenderanno che nessuno dei monaci di San
Mater era al corrente o d’accordo con la scelta di
Alyssa di portare un immondo all’interno delle mura e
che, a causa di un sacro voto, non possono cacciare la
diavolessa.
Nota per il DM: qualora non fosse chiaro, all’interno
del frate risiede Mortifero ed egli non si comporterà
in modo sospettoso. In principio il frate era
davvero stato mandato a controllare i movimenti
di Alyssa, ma durante la serata di ieri e sfruttando
il trambusto capitato in taverna, Mortifero ha
proposto al frate un accordo, chiedendo di portarlo
all’interno delle mura del Monastero al cospetto di
Iris; in cambio Mortifero avrebbe liberato il frate
dal suo sacro Voto. Naturalmente i personaggi non
potranno arrivare a tale conclusione ed è di assoluta
importanza che il DM non dia involontariamente
degli indizi o non interpreti Fratello Glavor come
un personaggio che ha qualcosa da nascondere, in
modo da non insospettire i giocatori. Qualora però
i personaggi fortuitamente dovessero esaminarlo
con l'incantesimo Individuazione del Magico o effetti
simili, però, Fratello Glavor risulterà essere sotto
l'effetto di una maledizione e risulterà meravigliato
egli stesso. In questo caso è possibile che il gruppo
possa investigare di più e, in tal caso, sta al DM se far
affrontare Mortifero prima dell'arrivo al monastero.
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
13

Verso il monastero
Una volta che il gruppo avrà accettato l’incarico, fratello
Glavor proporrà al gruppo di fare strada insieme, così
da presentare ai personaggi Padre Malkayj e tutti
gli altri e dargli il benvenuto nel monastero. Qualora
il gruppo non ne possedesse già uno, Glavor dirà di
essersi recato al villaggio con un carro che, sebbene non
sia troppo grande o ben messo, potrà tranquillamente
sopportare un paio d’ore di viaggio. Infatti, San Mater
è un monastero in cima ad una collina che dista a una
trentina di kilometri da Rovodoro.
Durante il viaggio, il gruppo potrà approfondire
la faccenda interloquendo con il frate ed Alyssa:
quest’ultima si rivelerà essere una personalità un po’ più
gentile, ora che i personaggi hanno accettato l’incarico.
Se trattata con gentilezza, ella potrebbe addirittura
decidere di condividere alcuni dettagli della sua vita nel
monastero, rivelando inoltre la sua vecchia relazione di
natura amorosa con suo padre adottivo, appunto, Padre
Malkaij.
Durante il viaggio è possibile per il DM inserire uno o
più combattimenti; è possibile averne un esempio nel
paragrafo seguente. Una doverosa raccomandazione
però è di tenere a mente le risorse del gruppo, in quanto
il combattimento finale di questo modulo (quello con
Mortifero) è progettato per portare il gruppo al limite.
Manticore Fameliche
Mentre il gruppo è in viaggio lontano da Rovodoro, un
branco di Manticore (1d4+2 Manticore) affamate
sta banchettando col corpo di alcuni malcapitati
(probabilmente dei mercanti). Il branco di Manticore,
alla vista dei personaggi, attaccherà il carro e, arrivati
a questo punto, il gruppo può decidere se cercare di
seminare il branco, spingendo i due cavalli al limite
(Prova di Addestrare Animali CD 16) o combattere
la minaccia. Sarebbe possibile per il gruppo decidere
anche di combatterle a bordo del carro (dalla distanza
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
14
o con incantesimi), in tal caso una o più manticore
attenteranno alla distruzione del carro. Qualsiasi sia
lo scenario, Alyssa si unirà alla scontro combattendo
al meglio delle sue possibilità fianco a fianco con i
personaggi.
Se il gruppo ha affrontato le Manticore nello scenario
in cui stavano banchettando, potranno osservare
che si trattava di un carro mercantile; al suo interno
potranno recuperare 2d100 MO, 1d4 Pozioni di
Cura e svariati beni di uso comune. Qualora il DM lo
voglia, può sfruttare l’occasione per inserire uno o più
oggetti magici di qualità non comune, tenendo presente
l’ottimizzazione del party e soprattutto la pesante sfida
che quest’ultimo andrà ad affrontare durante lo scontro
con Mortifero.
Monastero di
Sanmater
Il gruppo arriverà al Monastero di Sanmater nel giro di
qualche ora, idealmente verso il tramonto. Il Monastero
è costituito da un grande edificio: un tempio dedicato
al dio Helm e al dio Ilmater. Tale tempio è circondato
da una serie di casette e fattorie destinate all’utilizzo
della coltivazione di campi. Il Monastero di Sanmater
conta in tutto una quarantina di individui, tutti di
sesso maschile, molti dei quali indossano un saio che
riporta i simboli delle divinità sopracitate. I membri del
monastero sono individui per natura cordiali e pacifici:
nessuno di loro dà l’impressione di essere un guerriero
o un chierico e nessuno dei monaci (a parte Padre
Malkaij) è in grado di lanciare incantesimi.
Quando il gruppo arriverà all’ingresso vero e proprio
dell’edificio principale, verranno accolti da Padre
Malkaij e da Fratello Luthor. Sia il Padre che Luthor (e
gli altri monaci con loro) tratteranno i loro interlocutori
con sufficienza e frettolosità, evitando troppi giri
di parole per il momento. Infatti Padre Malkaij
rimprovererà Alyssa per essere sparita dopo aver fatto
entrare una diavolessa nel monastero, poi si rivolgerà ai
personaggi in modo vivido, schietto e diretto:
“Dunque, direi di non perderci in chiacchiere.
Quell’abominevole diavolessa si è spostata nel cimitero.
Non so cosa stia cercando di fare - ma questa è casa
nostra, non la sua. Voi deduco che non siate qua per
una visita di piacere o preghiera. Seguitemi dentro e
nel frattempo ditemi: quanto volete affinché il problema
venga risolto?”
Padre Malkaij si dirigerà di nuovo dentro il monastero,
intimando il gruppo (fratello Glavor e Alyssa inclusi) a
seguirlo nei corridoi interni.
Arrivati a questo punto il gruppo potrebbe decidere di
contrattare sulla cifra che Malkaij è disposto a pagare
per scacciare la diavolessa. Il DM può decidere una
cifra che varia dalle 200 alle 500 MO, potendo anche
inserire delle prove su Persuasione per alzare la
ricompensa. Durante l’eventuale contrattazione, Malkaij
si dimostrerà intenzionato però a fare la sua personale
proposta… promettendo un offerta ancora più generosa
(vedi Il Peccato del Padre).
Il Peccato del Padre
Padre Malkaij, accompagnato da suo fratello (per
l’appunto Fratello Luthor) illustrerà la situazione
ai personaggi giocanti ma prima di farlo congederà
Alyssa, ordinandole di recarsi al cimitero avvertendo la
diavolessa e per chiederle udienza. In tutto ciò, anche
Fratello Glavor assisterà alla conversazione.
Una volta che Alyssa avrà abbandonato la conversazione,
Padre Malkaij rivelerà al gruppo il Voto di Sanmater
(qualora non gli fosse già stato detto da Fratello Glavor
il quale, ricordiamo, in questo momento possiede
Mortifero al suo interno): ribadendo che un monaco
di Sanmater deve necessariamente dare asilo ad una
Preparazione al
creatura che, in un momento di difficoltà e di pericolo, si
trovi all’interno delle mura del monastero. Malkaij però
confronto finale
preciserà che la diavolessa è stata portata all’interno del
Il combattimento descritto nel paragrafo Confronto
monastero da Alyssa e che quest’ultima è sempre stata
finale necessita di una specifica preparazione da
indegna e immeritevole: chiederà perciò al gruppo di
non seguire l’incarico di Alyssa (ossia proteggere la
diavolessa attendendo il suo rivale, Mortifero) ma
parte del DM e, soprattutto, del gruppo di gioco. A tal
proposito è necessario quindi preparare al meglio i
bensì di uccidere la diavolessa e porre fine alla storia
una volta per tutte - tale proposta potrebbe apparire
personaggi che si troveranno ad affrontare tale sfida:
il DM può pertanto creare una situazione affinché
il gruppo effettui un riposo lungo (o breve), oppure
agli occhi dei personaggi come un tradimento verso
potrebbe utilizzare diversi strumenti che Padre Malkaij
lo stesso Voto di Sanmater ed in effetti è così:
potrebbe affidare al gruppo, quali:
“Ilmater ci insegna ad essere misericordiosi come Helm
- 1d4+1 Pozioni di Cura
ci insegna che alle volte è necessario forzare la mano
in virtù della protezione. Andrebbe in disaccordo con - Un’arma da mischia +1
il nostro Voto, ma so per certo, che i nostri signori - Varie pergamene (da chierico), quali Benedizione,
capiranno le nostra mera esigenza di sopravvivere. Vi
chiedo in nome degli dei, di uccidere la Diavolessa e Protezione dal Bene e dal Male o perfino Cura Ferite
risolvere la faccenda una volta per tutte. Se lo farete, il di Massa.
monastero sarà molto generoso con voi. Non è facile, lo
so: ma mi sembrate ben equipaggiati. Adesso vi porterò
al cimitero. E’ lì che ha trovato rifugio: Oltraggioso, Si tiene inoltre presente che però il combattimento
blasfemo, inaccettabile… Accanto ai nostri padri, ai
nostri antenati! Ed è sotto i loro sguardi attenti che
descritto nel paragrafo deve comunque rappresentare
una sfida impegnativa per il gruppo tale da poter
vegliano su di noi che la giustizierete!
risultare letale per alcuni dei componenti e va da sé che
Quando il gruppo avrà deciso e se le condizioni sono il DM sia libero di poter apportare le dovute modifiche
favorevoli (vedi paragrafo seguente) il Padre condurrà allo scontro per renderlo interessante ed eccitante per
tutti i personaggi.
il gruppo di gioco verso il Cimitero di Sanmater, in
compagnia chiaramente di Fratello Glavor e di un
gruppo di monaci preoccupati che scorteranno il gruppo.
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
15

Il Cimitero di
Sanmater
Durante il breve cammino verso il cimitero, l’atmosfera
diverrà inevitabilmente più movimentata e ansiogena.
Una Prova di Intuizione CD 22 potrà delineare di
come Fratello Glavor sia meno nervoso rispetto agli
altri monaci - qualora il gruppo dovesse interrogarsi o
addirittura sospettasse di lui, Alyssa difenderà Fratello
Glavor e cercherà di distogliere l’attenzione da lui.
Il viaggio verso il Cimitero durerà un paio di minuti
e, attraversato tutto il cortile, si potrà notare subito
la presenza di Iris: una Erinni alta, bellissima e alata
riposa a mezz’aria con le ali chiuse intorno a sé stessa,
voleggiando mentre Alyssa è inginocchiata ai suoi
piedi come fosse in preghiera. Non appena il gruppo si
avvicinerà, essa spiegherà le sue ali e, mentre Alyssa
annuncerà con un sardonico sorriso l’arrivo dei suoi
difensori, Fratello Glavor esploderà in una poltiglia
di sangue e ossa e dal suo interno si materializzerà
in pochi attimi Mortifero, pronto ad attaccare Iris
all’improvviso. Il DM può leggere quanto segue:
“L’atmosfera gelida e solenne del Cimitero accompagna
i vostri passi e quelli dei monaci che si guardano
preoccupati l’uno con l’altro. Le campane del monastero
stanno suonando lo scoccare dell’ora. Padre Malkaij, in
capo al gruppo, cammina a testa alta mentre squadra
Alyssa che, accortasi della sua presenza, si gira e
osserva il gruppo. Alyssa sorride.
In pochi attimi un improvviso e strano sgomento
sgozzato spezza il breve silenzio: Fratello Glavor inizia
a dimenarsi cadendo in ginocchio verso il terreno. I
monaci preoccupati si girano verso di lui e quest’ultimo
inizia a ridere per qualche istante in modo mefitico e
diabolico - “Iris, mia padrona… è tempo di riscuotere
ciò che è mio!”. Nemmeno il tempo di reagire e, dopo
una manciata di secondi, il corpo del Frate esplode
dall’interno in un turbine di sangue e ossa… un urlo
straziante vi assorda, istintivamente vi fa chiudere gli
occhi e, quando li riaprite, come se si materializzasse
proprio da questo sangue, una figura alta e alata, con la
lama sguainata, carica a mezz’aria contro Iris.
Rollate iniziativa e buona fortuna.”
Ha inizio il Confronto Finale.
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
16
Confronto Finale
Oltre Mortifero e Iris, il gruppo dovrà vedersela
con diverse creature evocate da Mortifero non
appena il combattimento ha luogo. Questa sfida è
specificatamente pensata per essere una battaglia
che porterà al limite le risorse del party: pertanto, è
doveroso ribadire che il DM è invitato ad aggiustare la
linea di tiro dell’incontro qualora ce ne fosse bisogno.
Dunque è consigliabile ridurre (o aumentare) il numero
dei nemici, così come modificare alcuni effetti (come
quello del pentacolo descritto in seguito) o addirittura,
far partecipare i monaci che, impauriti, potrebbero
comunque cercare di distrarre alcune minacce minori.
Ad ogni modo, il combattimento si svolge a fasi ed è
pensato in una fase iniziale e una fase finale. Prima
della lettura dei paragrafi, è importante descrivere gli
effetti ambientali che contraddistinguerà questa letale
sfida: il Pentacolo di Morte, una speciale area creata
dall'influenza diabolica di Mortifero e che rappresenterà
un ulteriore elemento a sfavore dei personaggi.
Il Pentacolo di Morte
Non appena Mortifero attaccherà Iris, un grande
pentacolo fatto di sangue apparirà intorno all'area
del combattimento, illuminandosi e facendo apparire
magicamente dei portali dai quali sbucheranno i nemici
descritti nei paragrafi seguenti e può essere usato dal
DM per aggiustare la battaglia e per renderla più o
meno ostica nei confronti dei personaggi. Il pentacolo
può essere dissolto con un incantesimo di Dissolvi
Magia (come fosse un incantesimo di 9° livello). Tutti
gli attacchi di creature immonde effettuati all'interno
di questa zona infliggono 4 (2d4) danni necrotici extra.
In aggiunta, le creature non immonde che provano ad
attraversare il pentacolo per tentare di superarne il
perimetro deve superare un tiro salvezza su Carisma
con CD 18 (un tiefling dispone di vantaggio per questo
tiro salvezza!). Una creatura che fallisce questo tiro
rimane paralizzata ed è considerata spaventata fino
all'inizio del suo prossimo turno. Inoltre, se una
creatura muore all'interno del Pentacolo di Morte, la
sua anima viene immediatamente spedita nell'Avernus
e la creatura perde permanentemente la sua memoria:
qualsiasi tentativo o incantesimo in grado di riportare
in vita la creatura deceduta (ad esempio l'incantesimo
ravvivare o resurrezione) sarà vano e non avrà effetto.
Fase iniziale
L’incontro comincia con Mortifero (trovate la sua
scheda a pagina 18) che carica, con gran sorpresa di
tutti, contro Iris (scheda Erinni). Durante il suo primo
turno, evocherà 2 Imp e 3 Diavoli spinati, mentre
Alyssa sarà per il momento alleata e, per quanto
reciti bene la sua parte, uno sguardo molto attento
(Intuizione 24) rivelerà che Alyssa non si stia realmente
impegnando: infatti quest’ultima si limiterà ad attaccare
utilizzando alcuni trucchetti verso gli Imp o i Diavoli
spinati. Per quanto riguarda Mortifero, egli attaccherà
con molta violenza Iris e, durante il primo turno,
utillizzerà la sua abilità speciale “Idea di Mortifero”. Il
DM dovrebbe dare tanta importanza a quest’ultimo
passaggio in quanto l’assenza di Mortifero dal campo
di battaglia permetterà ai personaggi di concentrarsi
sull’affrontare la piccola orda di diavoli presente nel
combattimento.
Una volta finito l’effetto dell’Idea, probabilmente
Mortifero avrà sconfitto Iris (o quest’ultima sarà davvero
in difficoltà) ed proprio la diavolessa inviterà Alyssa ad
attaccare Mortifero… un gran colpo di scena sarebbe
che Alyssa, invece di attaccare Mortifero, attaccasse
direttamente il suo patrono Iris - rivelando il proprio
doppio gioco.
Nota bene: passaggio da Fase iniziale a Fase finale
dovrebbe idealmente aver luogo se il gruppo ha sconfitto
la maggior parte dei nemici “minori” (gli imp e i diavoli
spinati).
Fase finale
Quando Iris muore e Alyssa si rivela come una traditrice,
Mortifero sarà finalmente libero di concentrarsi
sull’attaccare i personaggi. Qualora Mortifero fosse
stato ferito da Iris, egli lancerà su di sé l'incantesimo
Guarigione e, durante il turno seguente, affronterà i
personaggi al meglio delle sue possibilità. Alyssa invece
aspetterà impaziente di infierire un colpo letale quando
il gruppo meno se lo aspetta, utilizzando l'incantesimo
Invisibilità.
Se Mortifero si troverà in difficoltà, il Pentacolo di
Morte risponderà alla richiesta di rinforzi, evocando
Aganazzec (Diavolo d'ossa con 85 punti ferita).
Epilogo:
un lavoro inusuale
Se i personaggi hanno avuto la meglio,
raggiungeranno la pietra miliare e saliranno di livello.
Il Pentacolo si dissolverà e lentamente tutto tornerà
alla normalità. I monaci ringrazieranno i personaggi e
li ricompenseranno adeguatamente; in tutto ciò Padre
Malkaij scoppierà in lacrime dirigendosi verso il corpo
di Alyssa, rivelando un dolore simile ad un padre che
perde la propria figlia.
Il piano di Mortifero è stato sventato ed Alyssa è stata
messa fuori gioco, tuttavia bisogna ricordare che
l'usurpatore è un immondo, un diavolo... e in quanto tale
non può morire se viene ucciso sul Piano Materiale.
Quando Mortifero ritornerà nell'Avernus, non farà
altro che pianificare la sua vendetta... i personaggi
guadagneranno monete d'oro, oggetti preziosi e l'eterna
riconoscenza di un gruppo di monaci ma, insieme a ciò,
si sono guadagnati un nemico potente nell'Avernus...
Continuare questa
storia
Se un personaggio è morto all'interno del pentacolo, il
DM potrebbe decidere di farlo risorgere come diavolo
nell'Avernus e da lì farlo scendere a patti con Mortifero
che, avendo sconfitto Iris, è diventato il Reggente di
Rhatt-Rogorosz ed Alyssa sarà al suo fianco, come
pattuito. Egli potrebbe essere utilizzato, da qui in poi,
come qualcuno che potrebbe dare la caccia ai giocatori
poiché ciò che Mortifero odia più di tutto è essere
reputato debole.
Se (e ci dispiace tantissimo per voi) il gruppo è stato
interamente sconfitto all'interno del Pentacolo, il
DM potrebbe decidere di continuare la sua storia
direttamente nell'Avernus, con i giocatori che saranno
totalmente in balia di Mortifero e di Alyssa.
In alternativa, il gruppo potrebbe tornare a Rovodoro
a scoprire di più sulle trame che coinvolgono questa
apparentemente tranquilla cittadina e l'implicazione di
quest'ultima nel crimine e negli affari degli Zentharim.
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
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 Appendice A: Schede
I nemici e i personaggi non giocanti che non sono descritti in altri manuali ma
compaiono nell'avventura, sono presentate in quest'appendice in ordine alfabetico.

UN LAVORO INUSUALE UN LAVORO INUSUALE

D20 Nation D20 Nation
18 19
 Appendice B:
Mappe dell'Avventura
Le mappe da battaglia (la prima realizzata con Dungeondraft, la seconda realizzata
dagli artisti di Forgotten Adventures) utilizzate nell'avventura sono presentate
di seguito, tenendo presente che esse rappresentano delle indicazioni su come
gli scenari di gioco possano apparire, pertanto come sempre siete liberissimi di
utilizzare le vostre personalissime mappe per arricchire l'avventura col vostro
personale tocco, oppure potete decidere di acquistare il programma Dungeondraft o
di supportare e acquistare le mappe del già suddetto Forgotten Adventures.

UN LAVORO INUSUALE UN LAVORO INUSUALE

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20 21
 Mappa del combattimento verso il Monastero di Sanmater Mappa del combattimento finale contro Mortifero

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22 23

Appendice C:
Contratti Infernali
Contratto tra Iris e Alyssa
Questo contratto é stipulato tra Alyssa ed Iris Reggente di Rhatt-Rogoros (l’amministratore) per conto dell'arcidiavolo
Zariel, signora dell'Avernus.
Poiché il firmatario intende acquistare dall'amministratore e l'amministratore desidera offrire un servizio infernale
(*Offerta") al firmatario, esclusivamente in base ai termini del presente contratto:
[I. Corrispettivo]
Il contraente si impegna a scambiare la seguente proprietà:
*- Il libero arbitrio del contraente, che da qui in poi si impegnerà ad adempiere ai doveri e agli oneri imposti
dall'Amministratore
*- l’Anima del contraente (riscossa al momento della sua morte)
[Considerando che il corrispettivo è di proprietà esclusiva del firmatario, il corrispettivo sarà ceduto immediatamente
in un momento della scelta dell'Amministratore, a meno che il corrispettivo non sia designato per essere pagato in un
momento futuro concordato nei punti sovrastanti, prima di concludere il presente Contratto.]
[II. Doveri dell'Amministratore]
l'Amministratore si impegna a concedere al Firmatario la seguente Offerta:
*- La capacitá di accedere al potere infernale da parte del contraente, che da qui in poi impiegherà i propri poteri
nell'interesse di ambo le due parti
*- La cessione della reliquia che porta il nome di “Fortuna di Ahura”
[III. Violazione del contratto]
Rappresentano una violazione del contratto per conto del firmatario:
i) mancata consegna del corrispettivo al momento della riscossione e\o la prematura cessione dell'anima ad un entità
esterna alle due parti.
ii) conclusione di accordi contrastanti o sovrapposti con esseri eterei.
Qualora il firmatario fosse trovato in violazione del contratto, l'anima del firmatario verrà immediatamente riscossa. Nel
caso in cui ciò non fosse possibile, verrà riscosso un pagamento equivalente determinato dall'Amministratore o da un
diavolo di rango superiore durante l'arbitrato.
[IV. Clausole]
Clausole aggiuntive e modifiche che il contraente e l'Amministratore possono riconoscere dovranno essere scritte sul
retro del presente documento prima della firma del presente Contratto.
UN LAVORO INUSUALE
D20 Nation
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[V. Recessione]
Il presente contratto è valido fino a che le due parti, di comune accordo non decidano di recederlo, oppure fino alla morte
di una delle due parti.
Con la presente riconosco che il contratto è legittimo e acconsento a mantenerne le condizioni, che sono vincolate ex
corpus juris infernis. Se dovessi violare suddetti termini, riconosco il giudizio misericordioso e spassionato che deve
essere reso de jure infernum nelle Corti Diaboliche del Phlegisthos, vigilato da Belial o da colui che ne occupa il trono
Contratto tra Mortifero e Alyssa
Questo contratto é stipulato tra Celina Applebuck, meglio conosciuta come Alyssa - d'ora in poi denominato Il Contraente
- e il Diavolo Mortifero (per conto dell'arcidiavolo Adramalechn, Cancelliere di Asmodeus) - che d'ora in poi sarà
denominato Il Patrono. Eventuali controversie sul Contratto e sull'applicazione delle Condizioni al suo interno devono
essere presentate ai Tribunali Diabolici entro 1000 anni dall'infrazione.
[Nel caso in cui Il Contraente intraprenda un'azione che infrange qualsiasi Termine dal Termine 3 al Termine 8, e
il Patrono sia in grado di fornire prove di ciò alle Corti Diaboliche, Il Patrono ha il diritto di aggiungere un Termine
aggiuntivo come indicato nel Termine 10.]
[Nel caso in cui Il Patrono possa fuorviare Il Contraente al fine di ottenere il diritto di aggiungere un nuovo Termine, Il
Contraente ha il diritto di cancellare un Termine dal Contratto come indicato nella Clausola 11.]
[Il Contraente non intraprenderà alcuna azione che, direttamente o indirettamente, conferisca un vantaggio monetario,
influente o tattico ai Demoni od altre creature ostili al Patrono. È responsabilità del Contraente essere consapevole delle
conseguenze delle proprie azioni.]
[Il Contraente non prenderà parte ad alcun complotto o schema che danneggerà il Patrono, né il Contraente manterrà
alcuna informazione relativa a tali complotti o complotti da parte del Patrono.]
[Il Contraente, in tutti i suoi rapporti con il Patrono, opererà per la totale conquista della fortezza di Rhatt-Rogoros. Il
Contraente DOVRÁ cooperare con il Patrono al fine di annichilire qualsiasi minaccia alla sua sovranità.]
[Il Contraente, in tutti i suoi rapporti con altri gruppi o una fazioni, lavorerà a beneficio del Patrono, ad eccezione di
qualsiasi situazione che richiederebbe al Contraente di violare un'altra Clausola del contratto.]
Il Patrono fornirà potere diabolico al Contraente in linea con la capacità del Contraente di esercitare il potere diabolico,
come delineato nell'Archivio della quinta edizione degli standard degli stregoni di Malodomini. In breve, ciò richiede che Il
Patrono fornisca quanto segue:
*La capacità di gestione e controllo, nei limiti della propria capacità, della fonte di potere Infernale indipendente
*La Sovranitá su Aganazzecc, d’ora in poi suo giurato vassallo
*Un trono alla destra del Patrono alla fortezza di Rhatt-Rogoros
La validità di questi termini sarà in vigore, nel momento in cui il Patrono sarà a tutti gli effetti Signore della fortezza di
Rhatt-Rogoros, situata nell'Avernus.
[Nel caso in cui Il Contraente intraprenda un'azione che infrange qualsiasi Termine dal Termine 3 al Termine 8, e
il Patrono sia in grado di fornire prove di ciò alle Corti Diaboliche, Il Patrono ha il diritto di aggiungere un Termine
aggiuntivo. Questo periodo aggiuntivo può garantire la completa proprietà dell'anima del Contraente per un massimo
di 99 anni, durante i quali Il Contraente deve essere morto o dettare la natura delle interazioni del Contraente con un
singolo individuo, gruppo o fazione per un massimo di 2 anni di vita mortale del Contraente. Se il termine aggiuntivo
determina la natura delle interazioni del Contraente con un singolo individuo, gruppo o fazione, il termine deve richiedere
UN LAVORO INUSUALE
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 solo il lavoro del Contraente per la totale distruzione di quell'individuo, gruppo o fazione; mantenere un'ostilità coerente
ed evidente verso l'individuo, il gruppo o la fazione; lavorare a beneficio dell'individuo, del gruppo o della fazione o evitare
l'individuo, il gruppo o la fazione in modo tale che l'individuo, il gruppo o la fazione rimanga all'oscuro dell'accordo del
patto tra il Contraente e il Patrono. Inoltre, se il Termine aggiuntivo determina la natura delle interazioni del Contraente
con un singolo Individuo, Gruppo o Fazione, il Termine aggiuntivo conterrà le punizioni standard descritte nell'edizione
più recente degli Standard della punizione dei contraenti diaboloci dell'Archivio di Malodomini. NB. la clausola 1 può
essere modificata per riflettere le penali contenute nella clausola aggiuntiva.]

[Nel caso in cui il Patrono dovesse fuorviare il Contraente con l'intenzione di far sì che il Contraente rompa una Clausola
del Contratto, in modo tale che il Patrono sia in grado di aggiungere una Clausola al Contratto come descritto nella
Clausola 10, e il Contraente sia in grado di provare questo alle Corti Diaboliche, Il Contraente guadagnerà il diritto
di cancellare un Termine dal Contratto secondo le seguenti linee guida. Se sono stati aggiunti Termini al Contratto
utilizzando il Termine 10 e questi Termini sono ancora in vigore, Il Contraente deve scegliere uno di questi Termini da
cancellare dal Contratto. Se non ci sono Termini nel Contratto aggiunti utilizzando il Termine 10 e Il Contraente ha
ottenuto il diritto di cancellare un Termine dal Contratto, Il Contraente può cancellare uno qualsiasi dei Termini da 3 a 8
del Contratto. Se nel Contratto non sono rimasti Termini diversi dai Termini 1, 2, 9, 10, 11 e 12 (i Termini che descrivono
il funzionamento del Contratto e le responsabilità di Il Patrono) e Il Contraente ha acquisito il diritto di colpire un
Termine dal Contratto, il Contratto sarà sostituito solo dai Termini 9 e 12. Se il Contratto viene sostituito solo dai Termini
9 e 12 e il Patrono rompe il Contratto, il Patrono sarà retrocesso e il Contraente gli sarà assegnata la sua posizione nella
Gerarchia Infernale al loro arrivo ai Nove Inferi.]

[Nel caso in cui il Contraente commetta un'infrazione maggiore del contratto, come definito in ciascun termine, il Patrono
ottiene il diritto di revocare l'accordo del patto e ottenere la proprietà eterna dell'anima delil Contraente in qualsiasi

Ringraziamenti speciali
momento. In alternativa, in qualsiasi momento dopo che Il Contraente ha commesso un'infrazione grave del Contratto, Il
Patrono può offrire a Il Contraente una scelta tra una modifica al Contratto o la fine dell'Accordo del Patto, come descritto
sopra.]

Con la presente riconosco che il contratto è legittimo e acconsento a mantenerne le condizioni, che sono vincolate ex
corpus juris infernis. Se dovessi violare suddetti termini, riconosco il giudizio misericordioso e spassionato che deve
essere reso de jure infernum nelle Corti Diaboliche del Phlegisthos, vigilato da Belial o da colui che ne occupa il trono.
Eccoci giunti qui alla fine, caro avventuriero. Non posso far altro che ringraziarti
per aver supportato il mio lavoro, insieme al lavoro del mio collettivo (D20 Nation).
Visto che siamo qui volevo spendere due parole per ringraziare di cuore la comunità
che segue le nostre giocate, che guarda i nostri video e che ci sollecita a fare
sempre di meglio, facendo sempre il tifo per noi. Un grazie speciale agli utenti
del nostro server discord, in particolare a Mavelusx, Saskeuchiha9, RNata98,
DavyTheSlayer, Kaltosh (e molti altri in realtà: la lista sarebbe infinita!) per
essermi stati accanto e avermi dato il feedback necessario per poter portare avanti il
progetto, insieme ad alcune dritte che sono state fondamentali.

Ringrazio ulteriormente tutti coloro che giocheranno questo modulo, che lo

criticheranno o che avranno modo di darmi un feedback - questo è un progetto che
vuol essere un dono, seppur umile, a tutta la comunità del gioco di ruolo in Italia e
chiunque sia desideroso di vivere un'avventura... inusuale.

Ringrazio inoltre i membri del mio collettivo Borraccia e Humberdale (D20 Nation),
il mio vecchio amico El Gabro e il nostro collaboratore di fiducia Dr. Morgan per
aver contribuito (con la loro genuina spontaneità e bravura) a rendere l'avventura
che abbiamo giocato assieme qualcosa che valeva la pena condividere con tutti voi.

Ancora grazie di cuore,

Letterio Briguglio
(su internet conosciuto come Henvil)

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