Advanced

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Dungeons&Dragons
EDIZIONE ITALIANA

RQ3 per personaggi dal 9° al 12° livello 9375

AVVENTURA

AVVENTURA UFFICIALE

Dalle Ombre
di Bruce Nesmith
traduzione di Stefano Mattioli

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 Indice

Dalle Ombre
Un’Avventura Ufficiale per l’Ambientazione di Ravenloft
Per 4-6 giocatori dal 9° al 12° livello
Advanced Dungeons & Dragons, AD&D, Ravenloft ed il logo TSR sono marchi registrati di proprietà di TSR Inc., Wizards of the
Coast Inc. e TwentyFiveEdition s.r.l.: il loro uso non vuole in alcun modo costituire una forma di concorrenza sulla loro proprietà
intellettuale né tuttavia implicare una approvazione o un permesso da parte di TSR Inc., Wizards of the Coast Inc. e TwentyFiveEdition
s.r.l.
©1992 TSR Inc. Tutti i diritti riservati.

Crediti
PROGETTO: Bruce Nesmith
EDITING: Anne Brown
TAVOLE DI COPERTINA: Clyde Caldwell
TAVOLE IN BIANCO E NERO: Robert Klasnich
TIPOGRAFIA: Gaye O’Keefe
CARTOGRAFIA: Dave Sutherland
PRODUZIONE: Paul Hanchette
TRADUZIONE: Stefano Mattioli

Indice
Introduzione ................................................................................................................................................................. 3
Inizi Misteriosi .............................................................................................................................................................. 4
Anima e Corpo ............................................................................................................................................................. 7
Progetti Contorti .......................................................................................................................................................... 12
Castel Avernus ............................................................................................................................................................ 16
Culminazione .............................................................................................................................................................. 38
Libro di Firan Zal’Honan ......................................................................................................................................... 42
Estratti per i Giocatori ................................................................................................................................................ 43
Registro Spostamenti in Castel Ravenloft ............................................................................................................... 44

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 Dalle Ombre
Introduzione
L
e presagenti nebbie di Ravenloft aprono le loro sinistre
braccia viscose agli ignari viaggiatori. Sebbene cerchiate
di sfuggire al loro freddo abbraccio, ciò non è possibile. Il
semipiano del terrore svolge il proprio gioco con le sue regole.
Strahd Von Zarovich, primo signore di Ravenloft, muove i suoi
progetti nella lontana Barovia. Più vicino, la sua nemesi Azalin il
lich fa lo stesso. Come due ragni mortali, intrappolati nelle
proprie ragnatele si danzano attorno l’un l’altro in attesa di
dispensare il morso velenoso.
L’avventura è per 4-6 personaggi dal 9° al 12° livello. Le Armi magi-
che sono di vitale importanza per la riuscita.
Dalle Ombre ha due ruoli. Primo e più importante è un’avventu-
ra. Secondo, contiene una completa descrizione del Castel Avernus,
casa di Azalin l’arcilich e signore di Darkon. Perfino dopo che l’av-
ventura sarà stata giocata, questo prodotto può servire come ac-
cessorio che dettaglia il castello di Azalin e rivela le più importanti
sfaccettature della sua esistenza.
Il DM dovrebbe assicurarsi di leggere l’intera avventura prima di
cominciare il gioco. Il DM potrebbe desiderare di rileggere le parti
riguardanti il dominio di Darkon nella Scatola di RAVENLOFT®
(Boxed Set), le parti riguardanti il Cavaliere Senza Testa dell’ac-
cessorio Signori Oscuri ed i passi riguardanti la profezia di Hyskosa
e la Grande Congiunzione nell’avventura Tocco Mortale.
Quest’avventura è la prima di due avventure collegate. Il seguito
è intitolato Radici del Male. Dalle Ombre offre un finale opzionale
per permettere al DM di giocarla come singola avventura. Sebbene
non sia necessario farla proseguire con Radici del Male, lo consi-
gliamo.
Note del traduttore: Se si gioca l’avventura con le sole informazioni
di Domini del Terrore, il dominio di Darkon non è altro che Necropolis
e si possono usare le stesse informazioni. Ovviamente quest’avven-
tura va giocata in un tempo precedente alla Grande Congiunzione,
visto che Azalin è ancora signore di Darkon. Se i personaggi pro-
vengono da un tempo posteriore alla Grande Congiunzione (se-
guendo il filo delle precedenti avventure La Notte dei Morti Viventi,
Tocco Mortale, Banchetto di Goblyn e Nave dell’Orrore) le nebbie
li avranno trasportati attraverso il tempo, oltre che attraverso lo
spazio di Ravenloft. In questa versione è stato inserito tutto il mate-
riale riguardante Darkon preso dalla vecchia Scatola di Ravenloft
(Boxed Set) non più presente in Domini del Terrore (mappe di città,
castelli, ecc.)
Prove di Paura e Orrore
Le prove di Paura e Orrore sono sempre opzionale. Se ne viene richiesta
una, è raccomandato che il DM permetta al giocatore qualche momento
per decidere una reazione. Se la reazione del personaggio mostra un buon
gioco di ruolo della paura e/o dell’orrore, allora il DM può permettere al
personaggio di saltare la prova. Se il personaggio agisce senza alcun ri-
guardo in faccia all’orrore, allora è bene far fare la prova.
Qualsiasi giocatore che fa un buon gioco di ruolo può perfino giocare
l’intera avventura senza dover eseguire una prova di Paura o di Orrore.
Rimarrà sotto il controllo del proprio giocatore finché esso agirà propria-
mente. Se il giocatore non fa un buon gioco di ruolo, allora i dadi prenderan-
no per lui le decisioni.
Dovrà eseguire le prove di Paura e di Orrore e subirne le conseguenze.
E’ possibile che possa perdere il controllo del personaggio (fallendo le prova
di Paura e Orrore) per alcuni periodi di tempo.
Prepararsi per l’Avventura
Prima di cominciare questa avventura; ci sono alcune cose che il
DM dovrebbe preparare. Diversi estratti sono inclusi alla fine di
questo manuale. Dovrebbero essere fatte delle copie del Registro
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degli Spostamenti in Castel Ravenloft, e il DM potrebbe desiderare
di fare fotocopie della mappa del castello. Per gli incontri in Castel
Ravenloft, il DM avrà bisogno di diversi personaggi pronti di basso
livello. Il DM può far generare questi personaggi ai giocatori all’ini-
zio di quest’avventura se desidera. Per ogni giocatore del gruppo
dovrebbero essere preparati un personaggio di 2° livello e uno di 3°
livello. Devono essere tutti umani, ma possono essere di qualsiasi
classe. La classe del personaggio non serve che corrisponda a quel-
la del personaggio giocante. Per esempio, un giocatore con un
personaggio sacerdote all’inizio del dell’avventura può giocare un
guerriero nell’ultimo incontro. Non serve che questi personaggi
siano completi. Saranno usati solo per un breve periodo di tempo
prima di morire orribilmente. Tutto ciò che serve sono i dettagli di
classe, livello, punti-ferita, THAC0, CA e armi (se permessa). Una
descrizione sommaria del personaggio e della sua occupazione
sarà sufficiente (esempio, un grasso mercante che veste di colori
vivaci).
Molti dei mostri in quest’avventura sono descritti nel Manuale
dei Mostri, Appendice: RAVENLOFT. Se il DM non possiede il pro-
dotto può sostituire le creature con quelle mostrate fra parentesi.
Background
Azalin vuole disperatamente scappare da Ravenloft. Finché resterà
prigioniero delle nebbie non è in grado di imparare nuovi incante-
simi. Questo è il tormento più terribile per un lich. Darkon, il domi-
nio di Azalin, è uno dei domini più vecchi di Ravenloft. Azalin entrò
nel semipiano poco dopo la sua formazione e fu schiavo di Strahd
per molti anni. Nessuna creatura, vivente o meno, comprende il
semipiano meglio di Azalin.
Il lich decise che Strahd Von Zarovich è il fulcro che tiene
Ravenloft unito. Per usare questa teoria, deve comprendere di più
riguardo al legame tra Strahd e il semipiano. Azalin deve esaminare
come prima cosa il momento della creazione di Ravenloft. Ha aspet-
tato per più di una decade attendendo i soggetti perfetti per il
test—il momento in cui i personaggi si trovano nel suo dominio,
senza le proprie teste! Userà i personaggi per sondare le origini del
semipiano.
Azalin dedusse che, se fosse riuscito a rimuovere il Simbolo
Sacro di Ravenkind dal Castel Ravenloft poco dopo la trasmutazione
di Strahd in vampiro, sarebbe riuscito a provocare la Grande Con-
giunzione. Questa Congiunzione fu predetta dai malefici del Vistani
Hyskosa. Il famoso Vistani ora languisce nei sotterranei del castello
di Azalin. In accordo con la profezia, quando si fossero compiuti sei
presagi, la Congiunzione avrebbe avuto luogo, e tutte le terre di
Ravenloft sarebbero ritornate, o a riunirsi o a rimpiazzare le terre dei
rispettivi piani di esistenza. Azalin ritiene che questo evento lo potrà
liberare dalla sua maledizione.
Il lich non vuole aspettare la Congiunzione. La perdita del Sa-
cro Simbolo della Ravenkind indebolirebbe il semipiano, rendendo
possibile la fuga di un singolo signore molto potente. Una volta che
questo signore oscuro avesse guadagnato la libertà, sarebbe avve-
nuta la Grande Congiunzione, liberando tutti gli altri.
Ad Azalin non importa degli altri signori. Non vuole aspettare
che un altro signore oscuro riesca ad uscire spezzando le catene
che lo legano al semipiano. Vuole essere il primo signore oscuro a
scappare da Ravenloft.
Usando il profeta, Azalin lascia scappare i personaggi. Sa che
Hyskosa gli racconterà della profezia e li indirizzerà al filatterio di
Azalin. Il vistana è accecato dal desiderio di compiere la sua visione.
Una volta che i personaggi avranno recuperato il filatterio, Azalin si
lascerà uccidere da loro distruggendo il proprio corpo, forzando
così la sua forza vitale ad entrare nel filatterio. Quando i personaggi
porteranno il filatterio attraverso le nebbie, Azalin sarà libero.
 Introduzione
Inizi Misteriosi
I personaggi possono cominciare da qualsiasi reame—Ansalon,
Faerun, Oerth o Mystara. Possono perfino cominciare da Ravenloft,
sebbene l’atmosfera verrà instaurata meglio se questo non è il caso.
Il DM dovrebbe scegliere una cittadina a caso sconosciuta ai perso-
naggi e trovare una ragione per portarceli. Nelle vicinanze deve
trovarsi una città che fu saccheggiata circa un centinaio di anni fa.
In città è ancora viva un’antica leggenda. In certe notti, quando la
luna ha la forma della falce della Morte, appare un cavaliere senza
testa. Tutti i paesani conoscono questa storia, ed evitano la strada
vecchia durante la notte. La strada vecchia può essere una qualsiasi
strada o sentiero usato di rado.
Quando i personaggi arrivano in città e si accampano per pran-
zare, vengono avvicinati da Soldani. Questo dovrebbe accadere di
sera, circa al tramonto.
Venite avvicinati da un uomo fragile e vecchio vestito di
nero. Ha il mento sporgente e un naso appuntito. I suoi
occhi guizzano di qua e di là, misurando tutti con occhia-
te scaltre e calcolatrici. I suoi capelli grigi e incolti pendono
in stralci dalla cute rugosa.
“Il mio nome è Soldani. Ho saputo che siete avventu-
rieri impavidi,” dice. “Ho bisogno di gente forte e magica
come voi. C’è un racconto in questa città di un cavaliere
fantasma. Appare occasionalmente sulla vecchia strada.
Devo confessare—la leggenda dice che chiunque lo in-
contri muoia orribilmente. Ma cosa vi potete aspettare fa
fattori e paesani?
Così, cosa mi serve da voi, dite? So alcune cose riguar-
do a questo cavaliere che i cittadini non sanno. Per esem-
pio, so che apparirà questa notte. So anche che in vita,
condusse un reggimento di mercenari che saccheggiaro-
no la città di (completa col il nome di una città vicina)
molti, molti anni fa. Uccise il suoi fedeli sergenti così da
tenersi tutto il bottino per sé. L’ultimo che morì lo maledis-
se a saccheggiare per l’eternità.
Sembra interessante, eh? C’è un’altra cosa che so. So
dove si trova il suo bottino. Comunque, questo non mi
serve a nulla—a meno che il cavaliere non venga distrutto.
Ed ecco dove mi serve il vostro aiuto. Se distruggerete il
cavaliere fantasma, troverò il tesoro. Divideremo i beni
cinquanta e cinquanta. Che ne dite?”
Soldani è un vistana. E’ il fratello del famoso saggio veggente
Hyskosa. Un tale lignaggio ha i suoi vantaggi. Nessun tipo di
magia può rivelare se egli stia mentendo o no. Le creature
possono lanciare qualsiasi numero di incantesimi divinatori, ma
tutti indicheranno che sta dicendo la verità.
Il vero scopo del vistana è di aiutare la profezia del fratello.
Come Hyskosa, ha passato la sua vita a dedizione della profezia.
E’ vecchio, e questo sarà il suo ultimo compito. Deve trovare un
gruppo di avventurieri che confrontino il cavaliere senza testa.
Se i personaggi no andranno di loro spontanea volontà,
Soldani gli scaglia una maledizione vistana. Le sue sopracciglia
bruceranno di veleno ed odio.
Una maledizione su di voi per la mia ripulsa! Chi
senz’occhi è morire vi vedrà.
Il Cavaliere Senza Testa
Se i personaggi vengono maledetti, la prossima volta che si trove-
ranno lungo una strada da soli, indipendentemente dall’ora del
giorno (perfino in pieno giorno), appare il cavaliere senza testa,
evocato dalla maledizione. Una nuvola passa davanti al sole. Le
nebbie s’alzano dai due lati della strada. Appena oltre la visibilità di
ode il suono degli zoccoli di un cavallo in corsa.
Se i personaggi seguono Soldani, accade la stessa cosa, ma
durante la notte. La luna è crescente, una sottile lama di falce. Le
nebbie si alzano dai due lati della strada, e Soldani svanisce. Il
semipiano di Ravenloft l’ha rifiutato. I personaggi; invece, sono
entrati nel regno del terrore.
Il cavaliere senza testa è dettagliato completamente nell’acces-
sorio Signori Oscuri, ma le sue statistiche vengono riassume per
convenienza. Ricorda che ora i personaggi sono all’interno del
semipiano di Ravenloft quando questo incontro accade. Sono sog-
getti a tutte le regole del semipiano. Controlla tutti gli incantesimi
usati, in quanto possono avere effetti alterati.
Lo scopo di questo incontro è di uccidere i personaggi. Cerca
di renderla una conseguenza naturale del combattimento. Non
barare sui tiri di dado se non necessario, e non proibire azioni ai
personaggi senza buone ragioni. Questo incontro è abbastanza
calibrato per obliterarli senza grandi sforzi.
Il rombo degli zoccoli in corsa si trasforma in frastuono,
come se un’intera unità di cavalleria stesse caricandovi
frontalmente. E lo vedete attraversare le nebbie—un cava-
liere nero, solido come voi, per niente fantasma. Se non
fosse per il fatto che gli manca la testa, lo credereste di
carne ed ossa.
E’ in sella ad un grande stallone nero, con gli zoccoli
che s’infiammano quando toccano il terreno, e gli occhi
selvaggi e interamente bianchi. Le narici d’ebano sono in
fiamme, e sbuffano delle nuvolette di fumo. I denti sono
scoperti in un ghigno, le labbra tirate indietro dal morso e
dalle redini.
Il cavaliere è un uomo corpulento, vestito di argento e
nero. Il mantello chiuso con una collana gli fluttua sulle
spalle. La sua mano sinistra tiene le redini strette. La mano
destra, alzata e portata in avanti porta una enorme falce
luccicante.
La vista del cavaliere senza testa richiede una semplice prova di
Orrore. Ogni personaggio riceve un bonus di +3. Nessuna prova di
Orrore è necessaria per i personaggio sopra il 9° livello. Sono
induriti dalle battaglie e sono poco impauriti da un cavaliere solita-
rio. Nulla può contrastare la carica a rotta di collo del cavaliere. E’
immune a tutte le magie, e passerà addirittura attraverso i muri
magici di pietra, di forza o magie similari. Non è una creatura non
morta vera e propria, e perciò non può essere scacciata. Lui e il suo
cavallo sono tutt’uno. Qualsiasi tentativo di attaccare il cavallo per
atterrare il cavaliere è destinato al fallimento. Fuggire è inutile. La
strada si modifica magicamente in curve e svolte sotto i piedi dei
personaggi, indipendentemente da dove essi svoltino. Qualsiasi
personaggio a cavallo vengono disarcionati appena il cavaliere ap-
pare. Le povere bestie non reggono la vista e impazziscono.
Dai ai personaggi un intero round per pensare. I proiettile e gli
incantesimi con gittata saranno probabilmente le loro scelte di
azione. Se qualsiasi di questi attacchi ha successo, descriviteli come
se effettivamente avessero effetto. Il DM non dovrebbe far capire
3
 Dalle Ombre

4
 Inizi Misteriosi
subito che questo è un incontro senza speranza. Se i personaggi
capiscono di essere spacciati sin dall’inizio, ne saranno solo frustra-
ti.
Cavaliere senza testa: CA 0; FM 24; DV 8; pf 40;
THAC0 13; N° ATT. 3; Danni 1d4+7; AS
Decapitazione; RM 100%; AL CM.
La falce del cavaliere vibra fendenti con velocità e precisione. Attac-
ca ogni personaggio almeno una volta prima di cavalcare via e
sparire nelle nebbie. Se non riesce a decapitare almeno uno dei
personaggi al primo passaggio, si gira e carica di nuovo.
Se il tiro per colpire del cavaliere manca di 3 punti o meno,
causa i normali danni (1d4+7). Un tiro per colpire andato a segno
decapita la vittima. Il libro dei Signori Oscuri descrive un sistema di
attacco più complesso; i DM in possesso di questo volume sono
incoraggiati ad usarlo.
Sebbene il cavaliere non sia in grado di volare, e quindi non
possa attaccare nessuno che si trovi in aria, Il Primo a Seguire può
volare. Come descritto ne I Signori Oscuri, durante il round in cui il
cavaliere svanisce, 15 teste decapitate appaiono e si dirigono verso
i personaggi ridendo e borbottando all’impazzata. Queste sono le
sue vittime precedenti, chiamate il Primo a Seguire. Il vederle forza
ad una prova di Orrore (con bonus di +3). Chiunque abbia fallito la
prima prova di Orrore non necessita del tiro-salvezza e fallisce auto-
maticamente la prova.
Per gli scopi di questo incontro, le teste si gettano all’insegui-
mento del cavaliere. Non attaccano, sebbene ai personaggi do-
vrebbe essere concesso di attaccare se lo desiderano.
Testa (15): CA 3; FM Vo 24 (B); DV 2+2; pf 10 ognu-
no; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1 o 1d3+1; AS Strap-
pare; RM Nessuna; AL CM; Int Bassa (3-5); PE 65
ognuna.
Dopo che il Primo a Seguire svanisce, arriva l’ultima ondata, chia-
mata L’Ultimo a Lasciare. Questa porzione dell’avventura è differen-
te dai paragrafi de I Signori Oscuri, nel quale viene chiamata L’Ulti-
mo a Seguire. Invece di teste di medusa e maedar, questo gruppo è
formato da tre beholder di varia grandezza (70 pf, 60 pf e 50 pf).
Non è necessaria alcuna prova di Orrore, in quanto si tratta di
mostri comuni. Comunque, potrebbe essere necessario una prova
di paura, dipende dalle condizioni del gruppo. Piuttosto che flut-
tuare in linea retta come
molti beholder, questi tre si
muovono a destra e a sini-
stra ad una velocità elevata.
Sono pure in grado di volare
per fronteggiare personaggi
volanti.
Non usare il raggio
disintegratore per distrugge-
re i corpi dei personaggi. I
loro corpi devono restare in-
tatti per il resto dell’avventura. I beholder devono svolgere il loro
compito il più in fretta possibile, per evitare l’agonia di un lungo e
faticoso combattimento.
Beholder (3): CA 0/2/7; DV 16/14/12; pf 70/60/
50; FM Vo 12 (B); THACO 5/7/9; N° ATT. 1 più 1-4
occhi; Danni 2d8 (morso); AS Occhi magici; DS Oc-
chi magici; RM Nessuna; AL LM; Int Eccezionale;
PE 14.000 (ognuno).
Dopo la morte del primo personaggio (probabilmente dalla falce
del cavaliere), incrementa la mortalità della battaglia, imbrogliando
perfino con qualche tiro di dado. Se i personaggi dovessero smet-
tere di giocare per assistere ad un lungo combattimento degli altri,
ne sarebbero piuttosto scocciati. Ogni volta che uno dei personag-
gi muore, prendilo da parte e leggigli ciò che segue
Il mondo attorno a te svanisce. Il dolore e l’agonia scuoto-
no il tuo corpo. Sei disorientato, la tua vista è sfocata, e la
tua testa galleggia. Raccogliendo tutte le forze rimaste,
metti a fuoco la vista per un momento. Una tenue luce
illumina tavoli e scaffali pieni di fiale, giare e oggetti strani.
Piccoli occhi vi fissano dalle ombre tenebrose sotto i tavoli.
Sembra che il tuo corpo sia intrappolato in una lunga
scatola di legno, simile ad una bara posta in piedi. La tua
testa esce fuori dalla cima attraverso un foro che si adatta
al tuo collo. Senti il tuo corpo intontito e dolente. Le dita
sembrano formicolare come fossero intorpidite. In parte a
te vedi i tuoi amici, o almeno le loro teste, intrappolati
come te. Lo sforzo di restare cosciente diventa troppo gran-
de, ti arrendi e ti ritrovi in un pacifico oblio.
I personaggi ottengono i punti esperienza dell’incontro con il cava-
liere, nonostante la morte e il fallimento. Concedi al gruppo 20.000
PE per il cavaliere, 500 PE per le teste e 15.000 PE per i beholder, da
dividere fra i componenti del gruppo. Il DM deve sentirsi libero di
aumentare o diminuire i valori in base ad un gioco di ruolo eccezio-
nale o per idee brillanti. Segna questi punti esperienza su un foglio
di carta e mettilo da parte. C’è la probabilità che i personaggi muo-
iano durante l’avventura e che ottengano dei cloni dei personaggi.
Il clone verrà creato in quel momento ed avrà i punti esperienza e le
memorie del personag-
gio fino a questo pun-
to.
5
 Dalle Ombre
Anima e Corpo
L
’incontro con il cavaliere senza testa trasporta i corpi dei
personaggi nel dominio di Darkon. Azalin il lich ha
recuperato i loro corpi e li vuole usare per un particolare e
terrificante esperimento. Pronuncia un desiderio per far rivivere e
alterare i personaggi. Quando si svegliano, si troveranno nel labo-
ratorio sotterraneo di Azalin. Nessuno dei maghi avrà incantesimi
memorizzati. Il recupero dei PP per gli psionici è dipendente dal
proprio corpo; non posseggono al monto alcun PP.
Tutti i personaggi riacquistano conoscenza. Se necessario, leg-
gi di nuovo il passaggio precedente, saltando l’ultima riga che
descrive la loro caduta nell’incoscienza. Lascia esplorare ai perso-
naggi per i limiti della loro prigionia solo per pochi round. In realtà
sono solo delle teste poste su di uno scaffale. L’intorpidimento e il
dolore del loro corpo sono solo delle sensazioni evocate dalle loro
menti. La mente umana, di solito, assume la spiegazione più plau-
sibile per qualsiasi situazione. E’ molto più plausibile credere di
essere intrappolati in una scatola con la testa che credere di essere
delle semplici teste.
Attraverso di voi corre un brivido freddo. Non è la brezza,
nemmeno un cambiamento di temperatura, è il freddo
della morte che prende consistenza. Conoscete il suo geli-
do tocco e il fetido odore a causa degli anni trascorsi a
conferire la morte ai vostri nemici. Gli occhi sotto i tavoli
svaniscono, spegnendosi come torce intinte in un barile
d’acqua.
Nel vostro campo visivo entra lentamente una figura.
E’ quella di un morto vivente! Lo scarno corpo scheletrico
è raggrinzito e rugoso. Potete contare ogni osso sotto la
vecchia pelle—se voleste. La creatura indossa solo un
mantello nero dietro la schiena e un velo sepolcrale avvol-
ge i suoi lombi. Sulla testa, è posta una corona di ferro
nero. Ha la schiena rivolta verso di voi, e sembra non ac-
corgersi della vostra presenza. SI ferma davanti al tavolo
posto a pochi metri di fronte a voi.
Appollaiata sulla spalla della creatura c’è un minusco-
lo gargoyle. Alta non meno di 60 centimetri, ha la pelle
rossa. Ha due ali da pipistrello, una coda seghettata e due
corna contorte ed appuntite. La piccola creatura svolazza
su un appoggio lì vicino a guardare.
Ogni giocatore deve decidere cosa fare per conto suo. Se i Perso-
naggi cercano di parlare fra di loro, Azalin li sentirà. Idealmente,
ogni giocatore deve scrivere su un foglio di carta una breve frase
che descrive la sua azione, come “parlo”, “rompo la scatola”, o
“lancio un incantesimo”. Naturalmente, gran parte delle azioni fisi-
che, tranne il parlare, non avranno effetto.
Azalin ha fatto rivivere i personaggi ed ha curato tutte le loro
ferite, ma ha tenuto le loro teste separate dal proprio corpo. I perso-
naggi hanno il controllo della propria testa, ma Azalin ha il control-
lo dei loro corpi. Se attraggono l’attenzione di Azalin (o dopo qual-
che round di lavoro attorno al tavolo), egli si volta a guardare i
personaggi. Vedono i suoi occhi—piccoli punti luminosi all’inter-
no del suo teschio—e la cavità scheletrica dove il dovrebbe trovarsi
il naso. Qualsiasi personaggi che arrivi a capire di trovarsi di fronte
ad un lich deve fare una prova di Paura.
Il lich gli parlerà, ma non sentirà il bisogno di rispondere alle
loro domande. Dopo tutto, egli ha il controllo! Si presenterà come
Azalin, arcilich e re di Darkon. Il piccolo gargoyle è il suo familiare.
Azalin indicherà la creatura come un animale da compagnia, il cui
nome è Skeever.
6
Dopo un round o due di conversazione, si volta e mescola una
soluzione dall’aria abbietta in un grande giara di vetro. Non parlerà
ai personaggi e agirà come se non esistessero per un po’ di tempo.
Azalin emette un comando in un linguaggio sconosciuto. Ap-
pena oltre la loro visuale, un corpo senza testa entra barcollando
nella stanza. Si muove con lenta precisione robotica. E’ il corpo di
uno dei personaggi, scelto a caso dal DM. Tutti i personaggi devo-
no fare una prova di Orrore. Il personaggio a cui il corpo appartiene
subisce una penalità di –4.
Il corpo cammina fino allo scaffale e prende la propria testa.
Porge la testa ad Azalin e la poggia dentro la giara di vetro. Il fluido
tanto appena da coprire il collo e non arriva neanche fino al mento.
Uno per uno, la scena si ripete per ogni personaggio. Azalin prepa-
ra una giara, il corpo prende la propria testa, la mette nella giara
che poi ripone di nuovo sullo scaffale. Quando tutti i personaggi
sono nelle giare sullo scaffale, leggi il passaggio che segue.
Azalin raggiunge un piccolo barile sigillato posto sul pavi-
mento, ma si ferma immediatamente “Maledetti roditori!”
sibila. Da dentro le vostre giare, potete vedere che il barile
ha un foro largo su un fianco. Tracce di polvere bianca
scintillante sono sparse sul pavimento li attorno. Il lich
indica uno dei corpi senza testa e ordina, “Prendi un altro
barile di terra e dente di faerie dal magazzino!” Il corpo si
gira e barcolla fuori vista.
Il lich comincia a ondeggiare le mani in un complesso
incantesimo davanti a voi. Lentamente, comincia a for-
marsi una lunga forma sinuosa. Vapori di energia rossi e
neri si condensano in una creatura terrificante. Il corpo del
mostro è lungo quasi 6 metri—quello di un serpente, con
strisce rosse e nere. La testa è quella di una femmina uma-
na. Capelli neri e oleosi le scendono fino a dove dovrebbe-
ro trovarsi le spalle. Gli occhi marroni brillano minacciosi
verso di voi. Quando si voltano a guardare Azalin, la mi-
naccia si trasforma in paura. Una lingua biforcuta scatta
veloce a saggiare l’aria. L’odore di carne marcia arriva al
vostro naso.
“Uccidi tutti i roditori di questa stanza, “ dice Azalin, “e
potrei ancora lasciarti vivere. Uccidi qualsiasi creatura che
cerchi di entrare nel magazzino.” La creatura si insinua
velocemente sotto il tavolo più vicino, sibilando con paura
“Sssi, sssignore.” Sentite uno squittio terrorizzato da sotto
il tavolo, poi il soffice sgretolarsi di piccole ossa. Il piccolo
gargoyle del lich danza e salta di gioia ad ogni suono
simile.
“Ora, mie impavidi e cari avventurieri, intraprenderete
una ricerca per conto mio. Vi sto mandando ad un matri-
monio. Questo non è un matrimonio qualsiasi! Questo è il
matrimonio di Sergei Von Zarovich. Questo matrimonio è
già avvenuto—più di 350 anni fa.
Comunque, c’è il piccolo problema dei vostri corpi. A
me non importa che siano senza testa o meno. Dato che
non ho alcun desiderio di perdere dei servi così utili, terrò i
vostri corpi qui con me. Prenderete il possesso dei corpi di
qualche invitato al matrimonio. Potete fare ciò che vi pare
alla festa, mentre io osservo è imparo.”
Azalin risponderà a qualche domanda su questo punto. Non rivele-
rà il perché vuole fargli osservare il matrimonio, e non menzionerà
Strahd Von Zarovich. Se sono i personaggi a menzionare Strahd,
Azalin dirà solamente che è il fratello maggiore di Sergei. La creatu-
ra serpente è un naga spirito, ma Azalin lo identificherà come il suo
“sterminatore”.
 Anima e Corpo
Matrimonio a Castel Ravenloft
Viene fornita una mappa parziale del castello dei Ravenloft. Le stan-
ze sono numerate combaciare con la mappa originale (dall’avven-
tura L6, Castello dei Ravenloft), così, non essere preoccupato se
non ci sono i numeri. Ci sono numeri nella mappa originale che
non compaiono in questa.
In questo tempo, il castello è luminoso e chiassoso. E’ stato
decorato per il matrimonio. Le sale sono adornate di nastri e fiori.
Le torce bruciano luminose in tutte le sale e stanze. Non ci sono
mostri o trappole mortali. Molte delle scale (come indicato) sono
bloccate da cancelli di ferro le quali serrature non possono essere
scassinate. Se il DM desidera permettere ai personaggi di esplorare
il castello usando la mappa dell’avventura di RAVENLOFT, allora
questi cancelli esistono lo stesso, ma non sono chiusi a chiave.
J. Ingresso
Il ponte levatoio e le saracinesche sono in perfetto stato e sono
state lasciate aperte, permettendo un facile ingresso ed una facile
uscita. Il ponte levatoio sporge su un baratro largo 300 metri. In
ognuna delle strette stanze nelle mura c’è una guardia.
Guardia—guerriero di 2° livello (2): CA 5; FM 12;
DV 2; pf 11, 10; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8; RM
Nessuna; Int Normale (8-10); AL LN; PE 65
(ognuna).
K1. Giardino Anteriore
Un sentiero di ciottoli ben disposti divide in due un prato a tappeto
immacolato. Altri due sentieri di ciottoli si diramano per circondare
l’intera costruzione. Nel terreno del lato nord sono fissati al terreno
degli anelli di ferro. Una manciata di carrozze e qualche dozzina di
cavalli sono impastoiati qui.
K2. Cancello della Corte Centrale
Le mura interne di contenimento sono interrotte da due cancelli
con grata a discesa larghi 6 metro. I cancelli di ferro sono aperti.
Dall’altra parte ci sono dei giardini con cespugli, alberi da fiore e
panchine di metallo lavorato.
K3. Corte dei Servitori
Ogni tanto, un servitore entra dentro e fuori da questa porta.
K4. Garage della Carrozza
Una bella carrozza nera, con alti finestrini di vetro e dal tetto di
legno lucidato, attende il suo occupante.
K5. Giardino della Cappella
Questo splendido giardino fiorito ha una sola panchina decorata,
posta in modo tale da permettere agli occupanti una vista
mozzafiato sulla vallata di Barovia. Nel terreno lì attorno e nei
muri della costruzione esterna sono infilzate dozzine di frecce.
K6. Panorama
Questa porzione del giardino della cappella permette una vista
sorprendente della vallata di Barovia.
Quando i personaggi arrivano qui per la prima volta, Strahd sta
discutendo con Tatyana. Lei poi si getta da questi parapetti verso
le rocce a centinaia di metri più in basso.
K7. Entrata
Sul lato nord dell’ingresso c’è una statua di Re Barov. Una statua
della Regina Ravenovia adorna il lato sud. Non ci sono statue di
drago qui (come nel modulo L6). Comunque, ci sono due
guardie.
Guardia—guerriero di 2° livello (2): CA 5; FM 12;
DV 2; pf 11, 10; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8; RM
Nessuna; Int Normale (8-10); AL LN; PE 65
(ognuna).
K8. Entrata Principale
Il soffitto a cupola è coperto di affreschi dai colori sgargianti. La
cupola è contornata da dozzine di gargoyle intagliati nella pietra.
K9. Salone degli Ospiti
Questo salone ben decorato ma ordinario contiene un’armatura a
piastre posta nell’alcova più lontana. Sebbene in buono stato, è qui
solo per scopi decorativi.
K10. Salone da Pranzo
Un elaborato banchetto riempie i tavoli. Nell’angolo nordest c’è un
elaborato organo a canne. Fino a che la furia di Strahd non lo
disturba, un musicista suona motivi di festa.
K11. Postazione degli Arcieri Sud
La porta segreta che conduce in questa stanza è in un posto leg-
germente differente dall’originale mappa dell’avventura di
RAVENLOFT. Più o meno un secolo fa, Strahd la spostò per creare
l’elaborato inganno dell’organo.
K12. Torrette
Delle feritoie alte e strette si affacciano sul cortile.
7
 Dalle Ombre

K13. Stanza di Accesso alle Torrette Guardia—guerriero di 2° livello (2): CA 5; FM 12;

Mentre Strahd è in preda alla furia, i soldati corrono avanti ed indie-
tro per queste stanze.
Guardia—guerriero di 2° livello (12): CA 5; FM 12;
DV 2; pf 10 ognuna; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8;
RM Nessuna; Int Normale (8-10); AL LN; PE 65
(ognuna).
K14. Sala della Fede
Una serie di statue sfilano lungo le mura. Raffigurano chierici e
sacerdoti famosi (nessuno che possa essere riconosciuto dai perso-
naggi).
K15. Cappella di Ravenloft
Nel lato più lontano (sud) di questa stanza c’è un massiccio altare
decorato. Disposti con precisione sulla sua superficie ci sono una
varietà di oggetti sacri. Due di questi in particolare sono degni di
essere menzionati: l’Icona di ravenloft e il Simbolo Sacro di
Ravenkind.
L’Icona è una statua d’argento , alta 30 centimetri e larga 2,5
alla base. Rappresenta un corvo nero dal portamento nobile con
occhi di diamante. E’ un potente oggetti magico legale buono.
Solo i paladini e i chierici di allineamento buono possono toccarlo
senza subire 1d6 punti-ferita (3d6+3 se di allineamento malvagio).
I paladini ed i chierici buoni ottengono un bonus di +4 sulla loro
abilità di scacciare, e possono guarire 3d6+3 punti-ferita una volta
al giorno per ogni persona.
Il Simbolo Sacro di Ravenkind è un potente oggetto magico per
le forze del bene. I suoi poteri vengono descritti nella scatola
RAVENLOFT.
Dietro questo altare sono presenti tre sacerdoti. Uno di loro è
indubbiamente un ufficiale di alto rango, mentre gli altri due sem-
brano essere i suoi assistenti. Stanno preparando l’altare per il ma-
trimonio dell’indomani. Non sono armati, ma hanno incantesimi
memorizzati. Sfortunatamente gli incantesimi sono selezionati in
base alle esigenze della cerimonia del matrimonio, non per com-
battere un vampiro.
I banchi ed i seggi sono stati decorati a festa. Nastri e fiori sono
ovunque. Ospiti e operai entrano ed escono dalla cappella, alcuni
impegnati nei preparativi, altri semplicemente curiosi. Questo è il
luogo dove i personaggi appaiono la prima volta che Azalin li invia
al matrimonio.
Sacerdote—Chierico di 6° livello: CA 10; FM 12; DV 6;
pf 25; THAC0 18; N° ATT. 1; Danni nessuno; AS Incante-
simi; DS Incantesimi; RM Nessuna; Int Normale (10);
AL LB. Sag 15.
Incantesimi: benedizione (x2), cura ferite leggere, com-
binazione, purificare il cibo e le bevande; aiuto, augu-
rio, litania, bloccapersona; luce perenne, paramenti
magici.
Accolito—Chierico di 2° livello (2): CA 10; FM 12;
DV 2; pf 9 ognuno; THAC0 20; N° ATT. 1; Danni Nes-
suno; AS Incantesimi; DS Incantesimi; RM Nessu-
na; Int Normale (8-10); AL LB.
Incantesimi: benedizione, riparo .
K16 & K17. Alcove della Cappella
Le semplici alcove sono il luogo dove le guardie risiedono discreta-
mente. La loro presenza è principalmente cerimoniale, e non faran-
no alcun tentativo di vietare a qualcuno di andare da qualsiasi
parte. Quando Strahd fa la tua terrificante comparsa, escono dalle
loro postazioni per attaccarlo, e per morire in malo modo.
DV 2; pf 12 ognuna; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8;
RM Nessuna; Int Normale (8-10); AL LN; PE 65
(ognuna).
K18. Scale della Torre Alta
Da questa piattaforma, le scale vanno verso giù e verso su. Le scale
conducono , in basso, alle cripte di famiglia. C’è un cancello di ferro
chiuso a chiave che blocca le scale. Se il DM usa il modulo L6 o
desidera creare le cripte per conto suo, allora il cancello è accessi-
bile. Tutti i tentativi di scassinare serrature falliranno (il DM deve
tirare comunque, altrimenti i personaggi penseranno ad un imbro-
glio). Decenni più tardi, Strahd rimpiazzerà questo cancello di ferro
con un muro.
Le scale della Torre Alta salgono a spirale per 90 metri verso il
punto più alto del castello. In cima c’è una piccola stanza circolare
del diametro di circa 9 metri (non mostrata nella mappa). Non ci
sono altre entrate o uscite dalla torre.
K19. Grande Soppalco
Questa stanza si trova in cima alla grande scala. Gli affreschi sul
soffitto a cupola in alto dipingono il picco sul quale il castello è
costruito. Il castello è messo sotto assedio da un esercito di cavalie-
ri in armatura. Strahd viene mostrato come una figura imponente,
condottiero degli uomini attraverso i cancelli distrutti.
Ci sono due alcove e due scale che conducono in alto. Lungo i
muri sono disposte alcune panchine di legno. Questo è, in effetti,
una sala d’attesa. Dei cancelli di ferro chiusi a chiave bloccano le
scale, e una guardia è posta in ognuna delle alcove. In cima alla
scalinata c’è la sala del trono. A nessuno è permesso entrarvi, e le
guardie cercheranno di tenere i personaggi alla larga. Se il DM sta
usando il modulo L6, allora i cancelli sono chiusi, ma possono
essere scassinati. Altrimenti, tutti i tentativi di aprirli falliranno.
Guardia—guerriero di 2° livello (2): CA 5; FM 12;
DV 2; pf 10, 9; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8; RM
Nessuna; AL LN; Int Normale (8-10); PE 65
(ognuna).
K20. Sala dell’Onore
Il pavimento di questa immensa torre alta 64 metri è un mosaico
pieno di colori. L’arco che la congiunge alla Sala della Fede (K14)
verrà murato da Strahd dopo qualche decade. Una scala a spirale
sale all’interno del muro per tutta l’altezza? Ci sono diverse piatta-
forme e a vari livelli sono visibili pesanti porte di legno.
La prima piattaforma si trova a 15 metri ed ha un arcata che dà
a nordest. Se il DM sta usando la mappa originale allora le porte
non sono chiuse. Altrimenti, sono chiuse e non possono essere
scassinate o aperte in altri modi. La cima della torre ha un tetto
piatto e circolare, circondato da merlature (non riportato sulla
mappa)
K20a. Scale
Questa scalinata conduce in basso nelle cucina e dispensa del
castello. C’è una porta di ferro in fondo alla scala lunga 12 metri. Se
il DM sta usando il modulo L6, allora il cancello è aperto. Altrimenti,
è chiuso e non può essere scassinato o aperto.
K21. Scala Torre Sud
Un cancello di ferro blocca questa scala. Se il DM sta usando il
modulo L6, allora il cancello è aperto. Altrimenti, è chiuso e non
può essere scassinato o aperto.

8
 Anima e Corpo
K23. Entrata dei Servitori
Qui è dove il maggiordomo tiene i suoi uffici. Un tavolo è dissemi-
nato di libri e carte. Se il maggiordomo non è al corrente della furia
di Strahd, sarà seduto qui, con l’aria piuttosto concentrata sui piani
per il banchetto di domani.
K24. Quartieri dei Servitori
I servitori importanti vivono in questa stanza. Contiene mobilia
modesta e effetti personali.
K28. Luogo d’Adorazione del Re
Questa lunga balconata dà sulla cappella. I due troni sono per Re
Barov e Regina Ravenovia. Le sedie sono abbigliate in modo opu-
lento. Le porte dietro i due troni sono aperte se il DM sta usando
l’avventura originale di RAVENLOFT. Altrimenti sono chiuse e non
possono essere scassinate o aperte. Un paio di guardie sono appo-
state su ognuna delle porte.
Guardia—guerriero di 2° livello (4): CA 5; FM 12;
DV 2; pf 10 ognuna; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d8;
RM Nessuna; Int Normale (8-10); AL LN; PE 65
(ognuna).
K34. Secondo Piano dei Servitori
Qui è dove vive il maggiordomo. E’ il servitore di più alto rango
del castello. La stanza contiene mobili modesti e effetti personali.
Agnelli al Massacro
Quando Azalin invia qui i personaggi, arriveranno nella cappella.
Prenderanno il possesso dei corpi di qualcuno degli invitati e dei
servitori. Tira sulla tabella 1 per determinare la classe di ognuno dei
nuovi corpi. Tira 1d3 per determinare il livello del personaggio.
Tabella 1
CLASSE IMPERSONATA
1d8 Classe Personaggio
1 Guerriero
2 Stregone
3 Chierico
4 Ladro
5-8 Umano di livello 0, senza classe
Per qualsiasi umano di livello 0, basta appena un nome, il sesso e
una breve descrizione fisica. Si assume che tutti i guerrieri siano
guardie del castello. Se il DM ha dei personaggi preparati, assegna-
gli semplicemente la posizione di guardia del castello (guerriero di
2° livello).
I personaggi arrivano un’ora prima del tramonto. Il matrimonio
è previsto per il giorno successivo. Il banchetto serale comincerà tra
breve. Comunque, appena pochi minuti fa, Strahd ha assassinato
suo fratello Sergei, sigillando il suo patto con le Potenze Oscure e
creando il semipiano del terrore. Quindi, si applicano tutte le rego-
le di Ravenloft (prove di Paura e di Orrore, effetti degli incantesimi
alterati, ecc.). I personaggi eseguono le prove di Paura ed Orrore
usando i punteggi della propria classe originale, non quelli dei
corpi che abitano. Comunque, si porteranno dietro gli effetti delle
prove anche dopo la fine di questo incontro.
Cinque round dopo l’arrivo dei personaggi, Strahd insegue
Tatyana nel parco della cappella e lei si getta oltre la balconata
verso le rocce a centinaia di metri sottostanti. Le sue urla possono
essere uditi facilmente dall’interno della cappella. I personaggi han-
no questi cinque round a disposizione per fare domande, prender-
si le proprie responsabilità e prepararsi per le reazioni di Strahd.
A questo punto, il DM dove segnare con attenzione le attività di
Strahd e quelle dei personaggi; usando le schede contenute in
questo modulo. Le azione della scheda iniziano dal round 6, quan-
do Strahd irrompe nella cappella (vedi sotto). In opzione, il DM può
fotocopiare la mappa del castello all’interno della copertina e se-
gnare su questa i movimenti. Usare un inchiostro differente per
ogni personaggi aiuta ad individuarli sulla mappa.
Quando i personaggi lo vedono, Strahd è un vampiro. Ha pas-
sato il primo round in stato di shock, mentre le guardie lo
tempestavano di frecce, senza alcun effetto. Poi irrompe attraverso
una delle vetrate colorate della cappella. Atterra proprio dietro l’al-
tare (spazio Q40) e comincia la sua furia omicida. Vedere Strahd
richiede un a prova di Orrore. Ci sono pochi dubbi sul fatto che si
tratti di una creatura sovrannaturale. I suoi occhi brillano rossi e i
suoi artigli inumani sono dispensatori di morte.
Il suo scopo è quello di uccidere chiunque sia coinvolto nel
matrimonio. Comincia con il sacerdote per proseguire con i due
accoliti. L’ultimo accolito muore tenendo in mano l’Icona di
Ravenloft nel tentativo di scacciare Strahd. Il tentativo fallisce auto-
maticamente, e Strahd fa volare dalle mani la statuetta mentre stri-
tola la gola dell’accolito. La statua vola attraverso la cappella e
atterra a metà strada fra l’altare e le porte (spazio Q37).
Una volta morti i sacerdoti, Strahd rivolge la sua ira verso i per-
sonaggi e gli altri fino a che nessuno resterà vivo all’interno delle
mura. In generale, uccide una persona per round. Interromperà di
fare qualsiasi cosa stia facendo per uccidere la persona che tiene
uno dei due oggetti sacri. Se i personaggi cercano di usare questi
oggetti, il tentativo di scacciare potrebbe funzionare (tira normal-
mente), ma non il raggio di sole che il Simbolo Sacro di Ravenkind
è in grado di emettere (per questo ci vuole una parola d’ordine). Se
Strahd viene scacciato , andrà in qualche altro posto del castello
per poi tendere un’imboscata ai personaggi. Potrebbe anche cerca-
re di charmare uno dei PNG o personaggi per prender il controllo
dell’oggetto.
Ai fino del gioco, il DM dovrebbe muovere Strahd sempre verso
il personaggio vivo più vicino, uccidendolo sul posto se conve-
niente. Questo mette ai personaggi l’urgenza di agire. Altrimenti,
potrebbero cercare di perdersi in mezzo alla folla.
La terra conferisce a Strahd un controllo limitato sul castello
stesso. Può aprire o chiudere le porte e sollevare ed abbassare il
ponte levatoio semplicemente col pensiero. Queste porte possono
essere aperte con un tiro per Aprire Porte eseguito con successo.
Quando Strahd vede il panico fra la folla e che comincia a fug-
gire (terzo round dopo l’irruzione attraverso la vetrata), si ferma per
1 round, ordinando al ponte levatoio di sollevarsi. Qualche ospite
potrebbe aver pensato di fuggire dal castello.
Il resto dell’incontro è un semplice inseguimento in cui Strahd
uccide tutti i personaggi uno per uno. Il DM dovrebbe essere crude-
le; nessuno dei giocatori sta perdendo realmente il proprio perso-
naggio. Appena tutti i personaggi sono morti oppure i sopravvissu-
ti si troveranno fuori dal castello dall’altra parte del ponte levatoio,
ritornano nelle loro teste nel laboratorio di Azalin. Dà al gruppo
10.000 PE per gli sforzi sostenuti, modificando la quantità in base
alla qualità del gioco di ruolo o alle idee brillanti.
Poteri di Strahd: Strahd è un normale vampiro, come descritto nel
Manuale dei Mostri. IN questo momento, non ha ancora i poteri
straordinari di un vampiro antico e non è addestrato nelle arti della
magia. I suoi poteri sono più che sufficienti per questo incontro.
Vampiro: CA 1; FM 12, Vo 18 (C); DV 8+3; pf 40;
THAC0 13; N° ATT. 1; Danni 1d6+4 (pugno); AS Ri-
succhio di energia, charme con lo sguardo; DS
Colpito solo da armi +1 o migliori, rigenerazione
(3pf/r), immunità agli incantesimi; RM Nessuna; Int
Eccezionale (15-16); AL CM.
9
 Dalle Ombre

Reazioni di Azalin
Le menti dei personaggi ritornano nelle proprie teste senza corpo.
Azalin sta aspettando. Ha osservato magicamente tutto l’accaduto.
Sfortunatamente per i personaggi, vuole mandarli indietro di
nuovo. Azalin vuole che i personaggi rubino il Simbolo Sacro di
Ravenkind dall’altare e che lo portino fuori dal castello. Se necessa-
rio, i personaggi lo possono anche gettare dentro il burrone. Non
nominerà la reliquia, ma lo descriverà dandone anche la posizione
sull’altare.
Sebbene non lo dirà ai personaggi, Azalin considera il Simbolo
Sacro di Ravenkind lo strumento che può distruggere Strahd. Se
rimane nel castello, Strahd ne prenderà il controllo. Infatti, la storia
cambierà sei personaggi non riescono a portare il Simbolo Sacro
fuori dal castello. Una volta fuori del castello, Azalin potrà usare altri
servitori per recuperarlo.
Azalin dice ai personaggi che continuerà a mandarli indietro
fino a che non avranno successo. Comunque, ogni volta che que-
sto accadrà, perderanno una piccola quantità di energia vitale. In
termini di gioco, perdono 10.000 punti esperienza. Infatti, hanno
già perso questa quantità col primo viaggio appena fatto. Se rifiuta-
no perfino di provare (ricorda che Azalin li osserva sempre), darà in
pasto le loro teste ad un mind flayer che tiene prigioniero.
Una volta che i personaggi avranno portato il Simbolo Sacro di
Ravenkind dall’altra parte del fossato, una sconosciuta nobile
gentildonna chiederà di averlo. Se i personaggi saranno solamente
stati in grado di gettarlo oltre il fossato, allora ella lo prenderà per
poi scomparire. Se i personaggi attraversano il ponte levatoio, allo-
ra la incontreranno, chiederà di avere l’oggetto, e poi si ritroveran-
no nel laboratorio di Azalin. L’implicazione è che i proprietari dei
corpi di cui sono in possesso glielo daranno.
Ricompense
I personaggi ottengono una gran quantità di PE per il recupero del
Simbolo Sacro di Ravenkind. Comunque, dato che la loro forza
vitale è stata risucchiata da ogni viaggio intrapreso, si ritroveranno
a perderne piuttosto che a guadagnarne. Portare fuori dal castello
il Simbolo Sacro vale 20.000 PE all’intero gruppo. Portare via an-
che l’Icona di Ravenloft vale 5.000 PE ulteriori. Il numero può esse-
re modificato da un buon gioco di ruolo e da idee originali.

Ritornare al Massacro
Ogni volta che i personaggi torneranno indietro, sarà 1 round più
vicino il momento in cui Tatyana si getta dalla balconata. Hanno
sempre meno tempo per agire. Inoltre torneranno sempre in stanze
del castello differenti. Usa la tabella 2 per piazzare i personaggi nel
castello nei vari viaggi.
Tabella 2
VIAGGI A CASTEL RAVENLOFT
Round Prima Stanza Round
Viaggio dell’Urlo di Tatyana di Partenza per l’Altare*
1 5 K15 0
2 4 K10 3
3 3 K20 2
4 2 K15 0
5 1 K1 4
* Indica il numero di round necessari per raggiungere l’altare
dalla stanza di partenza andando di corsa.

Le azioni dei loro precedenti personaggi sono sempre valide. Se in

uno dei viaggi riescono a far uscire il Simbolo Sacro dalla pota della
cappella, vedranno questi personaggi svolgere quest’azione. Que-
sta è la ragione per cui si deve tener traccia di tutte le azioni svolte
dai personaggi.

Ospiti Indesiderati di Strahd

Una volta che Strahd fa il suo ingresso, le guardie, i sacerdoti e gli
invitati al matrimonio ignoreranno le azioni dei personaggi. Fino a
quel momento cercheranno di evitare che i personaggi prendano
qualsiasi cosa dall’altare. C’è un altro manufatto magico sull’altare,
l’Icona di Ravenloft. Sebbene Azalin non ne sia interessato, i perso-
naggi potrebbero prenderlo per loro stessi. Se riescono ad uscire
dal castello, potrebbe tornargli utile nel seguito di quest’avventura
Radici del Male. Ovviamente non c’è nessun modo in cui i perso-
naggi possano venirne a conoscenza, visto che tutto è accaduto
più di 350 anni prima. Nel giocare questo viaggio nel passato, il DM
dovrebbe interpretare Strahd in maniera crudele e deviata. E’ libero
di fare tutto ciò che vuole. Siccome i personaggi continueranno a
tornare indietro, il DM non dovrebbe avere alcuna remora nell’ucci-
derli più volte. D’altra parte, ai personaggi dovrebbe essere conces-
sa una grande libertà d’azione. I piani elaborati e scaltri dovrebbero
funzionare, fino a che Strahd non interviene direttamente—e lo
farà!

10
Progetti Contorti

Progetti Contorti
L
’arcilich non ha di certo ancora finito con i personaggi.
Con le informazioni ottenute sulle origini di Strahd, Azalin
sta covando un piano per fuggire completamente da
Ravenloft. Ha bisogno di qualcuno che porti il suo filatterio fra le
nebbie. In accordo con i testi arcani a sua disposizione, quest’azio-
ne attiverebbe al Grande Congiunzione liberandolo dal semipiani
del terrore per sempre. Azalin permette ai personaggi di scappare
dal proprio stato di decapitazione. Sa che Hyskosa riempirà poi le
loro menti con le sue profezie vistane.
Azalin assume che la profezia del vistano può essere usata per i
suoi scopi. Azalin continuerà a giocare il suo ruolo facendo finta di
cercare di impedire che i personaggi scappino dal castello col
filatterio. Ha perfino già pianificato uno scontro finale al confine
con le nebbie del suo dominio. Là, permetterà ai personaggi di
distruggere il suo corpo e rimandare la sua forza vitale nel filatterio.
Una volta che i personaggi lo porteranno nelle nebbie, potrà
rianimare un cadavere nelle vicinanze.
Ad Azalin non servono tutti i personaggi—gliene basta uno
solo. Quindi, quindi non si preoccuperà della loro sicurezza duran-
te la fuga dal castello. Se qualcuno muore o viene ferito, non impor-
ta. L’arcilich interverrà solo se il gruppo si trova vicino ad una distru-
zione totale. Perfino se accade questo, la sua influenza sarà subdo-
la. Azalin può comandare alle sue legioni di non morti dal tenersi
dal massacrare i personaggi. Può lasciare qualche porta aperta e
chiudendone altre per guidare i personaggi nelle stanze giuste.
Azalin non si confronterà con i personaggi fino a che non saran-
no quasi sul punto di portare il filatterio nelle nebbie. In questo
modo, hanno la possibilità di riposare, ricaricare gli incantesimi e
curarsi le ferite. Dopotutto se ha intenzione di permettere a sempli-
ci mortali di distruggere il suo corpo, dovranno almeno averne le
possibilità.

Giochi Malevoli
Una volta che il Simbolo Sacro di Ravenkind sarà rimosso da Castel
Ravenloft, Azalin non ha un compito immediato per i personaggi.
Ordina ai corpi di togliere le teste dalle giare e di riporle di nuovo
sullo scaffale. Azalin poi lancia un incantesimo (teletrasporto senza
errori) e svanisce. Lascerà dietro di sé l’imp e il naga.
Il naga spirito rimane fuori vista, a caccia dei ratti giganti che
stanno mangiando gli ingredienti di Azalin. I personaggi udiranno
qualche squittio occasionale, seguito dal soffice rumore prodotto
dal naga mentre divora la sua preda.
A questo punto, Skeever l’imp decide che potrebbe essere di-
vertente insultare i personaggi. Vola sulle loro teste e li infastidisce
senza pietà. Il DM è incoraggiato ad essere il più crudele possibile e
può usare anche insulti verbali. La creatura tira i capelli, pizzica e
tira la pelle per creare facce buffe, soffia polvere nel naso per farli
starnutire e così via.
Durante l’intero processo, Skeever è piuttosto loquace. Se i
personaggi riusciranno a sopportare il suo umorismo, saranno in
grado di ottenere qualche informazione. L’imp risponderà alle do-
mande dirette solo se prima i personaggi faranno o diranno qual-
cosa di umiliante. Per esempio, potrebbe insistere per essere chia-
mato “sua maestà”, oppure volere che mangino uno scarafaggio o
qualche altro disgustoso ingrediente di incantesimi. I personaggi
possono anche usare il vecchio gioco “scommetto che perfino tu
non sai…(continuando con la domanda)”. L’imp cadrà in questo
inganno immediatamente dicendo ai personaggi esattamente quello
che vogliono sapere, solo per provare che è più intelligente di loro.
Skeever è a conoscenza di informazioni preziose. Sa che Azalin
controllai loro corpi mediante il zharakim ‘descritto più avanti). Sa
che per riattaccare le teste , si deve spalmare uno speciale unguen-

11
 Dalle Ombre
to su entrambe le superfici. Sa che questo unguento si trova nella
stanza sul retro (la sola connessa al laboratorio dello stregone) in
una bottiglia verde con l’etichetta “soluzione sanguigna”. Sa che il
solo modo di uscire dal laboratorio è il teletrasporto. Sa che Azalin
ha altri piani per i personaggi, ma non sa quali siano.
Ad un certo punto durante l’incontro, devono accadere due
cose: Prima di tutto, Skeever deve far uscire uno zharakim da uno
dei corpi dei personaggi—non ha importanza quale sia. Questo
accadrà quasi naturalmente se i personaggi cominceranno a chie-
dere riguardo ai loro corpi. L’imp andrà verso i corpi, tirerà fuori con
violenza uno zharakim da un corpo e lo porterà ai personaggi per
mostrarglielo. Potrebbe perfino decidere di sfregarlo contro la fac-
cia di uno dei personaggi per divertimento. Dopo questo, Skeever
semplicemente o si dimenticherà di rimettere il zharakim nel corpo
del personaggio, oppure lo rimetterà in malo modo, oppure lo
lascia cadere inavvertitamente, dove il naga spirito poi se lo mange-
rà. Questo renderà uno dei corpi dei personaggi libero dal control-
lo di uno zharakim.
Dopo che questo sarà accaduto, Skeever attrae l’attenzione del
naga spirito. Il Naga insegue l’imp per tutto il laboratorio di Azalin.
L’imp cambia forma da ratto, a corvo a ragno nel tentativo di scap-
pare. Proprio quando il naga lo mette all’angolo, la creatura grida
disperata “riapro!” e svanisce. Azalin ha donato il suo familiare l’abi-
lità di teletrasportarsi istantaneamente nelle sua torre (stanza 79)
con questa singola parola.
Zharakim: Queste strane creature assomigliano ad un pezzo
del mostro protoplasma nero. Hanno più o meno la dimen-
sione della mano di un uomo e sono ricoperti di una secre-
zione oleosa. Azalin li ha evocati dal Piano Materiale Negati-
vo come parte di un’esperimento. Quando messo a contat-
to con la carne di un cadavere appena morto, il zharakim
può animare il cadavere. Non hanno una propria volontà e
sono completamente assoggettati ad Azalin. Gli si può im-
partire semplici comandi, come quelli usati per controllare
le creature tipo i golem.
Recuperare una Testa
Poco dopo che il zharakim è stato rimosso dal corpo di un perso-
naggio, il personaggio ottiene il controllo di sé stesso. Riguadagna
le normali sensazioni ed è in grado di muoversi in giro. Se il perso-
naggio non cerca di muovere il proprio corpo per scoprirlo, il naga
striscia lungo le gambe di quel personaggio. Il personaggio può
sentire le scaglie della creatura strisciare contro le sue gambe.
Con un personaggio libero, è cosa da poco rimuovere gli
zharakim dagli altri corpi. In pochi minuti gli altri personaggi otten-
gono il controllo di loro stessi. I personaggi troveranno tutto l’equi-
paggiamento al suo posto. Azalin non ha nemmeno considerato
interessanti i loro oggetti magici e li ha lasciati là. L’unica eccezione
è per i libri degli incantesimi degli stregoni che sono al sicuro nel
magazzino.
Il naga osserva tutto questo con interesse mortale. Le sue istru-
zioni non dicono nulla riguardo i personaggi. Attaccherà solo per
difendere sé stessa o per evitare che i personaggi entrino nel ma-
gazzino. Dato che hanno bisogno dell’unguento che i trova nel
magazzino per riavere le proprie teste, il conflitto è inevitabile. Il
naga è descritto assieme alla descrizione del laboratorio del mago
(stanza 2).
Dato che i personaggi sono senza testa, subiscono alcune re-
strizioni. Nessuno dei maghi o chierici hanno incantesimi. Gli psio-
nici non sono capaci di riguadagnare PPP, e al momento non ne
hanno. A tutte le caratteristiche di combattimento seguente si ap-
plica un penalità di –2: THAC0, CA, tiri-salvezza e prove di Destrez-
za. Chiunque cerchi di correre senza testa ha il 50% di probabilità
ogni round di andare addosso a qualcosa o di scivolare e cadere.
12
Per gli umani e gli elfi, correre significa avere un fattore di movimen-
to 9 al meglio, per i nani, gli elfi e gli gnomi significa avere fattore
movimento 4 al meglio.
Scherzi del Destino
E’ possibile che qualcuno dei personaggi venga ucciso in questa
prima parte dell’avventura. Sta al DM decidere quanto essere gene-
roso o impietoso con i personaggi. Se uno dei personaggi sta per
essere ucciso, si raccomanda al DM di trovare un modo di metterlo
sulle avvisaglie di questo disastro. SI dovrebbe evitare di uccidere il
personaggio.
Assumendo che il DM permetta ai personaggi di venire uccisi, si
avrà bisogno di un modo per riunirsi al gruppo. Un potenziale
metodo è quello di trovare un rimpiazzo che languisce nel sotterra-
neo. Permetti al personaggio di giocare un prigioniero, ma non
dirgli che sarà il suo rimpiazzo. Se il prigioniero viene liberato,
allora fanne un personaggio. Una buona linea di condotta è quella
di creare il nuovo personaggio di due livelli più bassi del personag-
gio originale. Normalmente il nuovo personaggio non ha equipag-
giamento.
Se il personaggio morisse quasi alla fine dell’avventura, vicino
alla cima del castello, dì al giocatore di essere paziente. Eventual-
mente, il gruppo potrebbe trovare la Stanza della Vita dove si pos-
sono far crescere dei cloni dei personaggi. Là, il giocatore potrà
ottenere un clone del suo personaggio morto.
Non tutti i DM permettono nuovi personaggi con livelli signifi-
cativi. Se al DM non piace fare così, allora dovrà prendere provvedi-
menti affinché i personaggi non muoiano facilmente. Comunque,
lasciare che uno di loro muoia veramente è un modo meraviglioso
per fargli capire il vero pericolo che stanno correndo. Dopo questo
fatto saranno più cauti.
Hyskosa
Incontrarlo Vivo nel Sotterraneo
Il vistano solitario nel sotterraneo è Hyskosa, il famoso veggente
vistano. La gran parte dei veggenti vistani sono donne. Hyskosa è
una vistosa eccezione a questa regola. E’ anche il più potente
veggente vistani che sia mai esistito. Ha predetto la Grande Con-
giunzione che colpirà tutti i domini di Ravenloft. La sua visione del
futuro è stata scritta in sei criptici versi.
Hyskosa ha atteso in questa cella per anni l’arrivo dei personag-
gi. Può percepire i rami intrecciati del Futuro come possibilità dive-
nire realtà. Sa esattamente quando Azalin li cattura, e sa quando
riusciranno a fuggire. Sa che essi detengono la chiave dell’adempi-
mento della sua visione del futuro. Può percepire quando i perso-
naggi scelgono il possibile futuro che li porterà fino alla sua cella.
Se passano oltre la sua cella senza fermarsi fino al livello successivo
del castello, Hyskosa si lascerà morire. Per questo grande veggente
la sua morte personale è di secondaria importanza per la sua profe-
zia. Si avvicina poi ai personaggi in forma di spirito quando rag-
giungono la galleria (vedi sotto).
Quando i personaggi lo incontrano per la prima volta nella cella
del sotterraneo, gli appare inequivocabilmente familiare. Questo
perché essi hanno incontrato suo fratello Soldani in precedenza.
Qualsiasi personaggio che dichiari di osservare il viso di Hyskosa
può eseguire una prova di Intelligenza con una penalità di +2. Se
ah successo il personaggio fa la connessione.
Azalin ha torturato mentalmente Hyskosa per scoprire quanto
più possibile sulla Grande Congiunzione. Il vistano veggente ha
aspettato i suoi salvatori che la sua profezia aveva predetto.
Hyskosa è seduto placidamente nella sua cella quando i perso-
naggi lo incontrano per la prima volta. Quando i personaggi entra-
no nella sua cella comincia a pronunciargli la profezia della Grande
Congiunzione.
 Progetti Contorti
“Sono Hyskosa, saggio e veggente fra i Vistani. Ascoltate
attentamente e fate attenzione ai miei avvertimenti…”
“La notte del male sulla terra scenderà,
quando segni malefici comparsa sarà.”
“Nacque nella casa di Daegon lo stregone,
ma la sua vita, non vita e morte ne fece derisione.”
“La figlia senza vita di madre austera trovò,
messaggeri un tempo, la notte del male slegò.”
“La settima volta sorge il figlio dei soli,
in eterno l’usurpatore vivrà di dolori.”
“Il lume nel cielo che coloro i quali vivi furono va illumi-
nando,
sarà sfoco e estinguimento, tutto di cremisi tingendo.”
“Coloro senza testa viaggeranno nel tempo svanito,
dove felicità in odio crea terra e mito.”
“Inajira distruggerà le sue fortune,
tutti destinando a terribile maledizione.”
“Sappiate voi ora che il cerchio è completo,
la storia ripeterà quel che brama ha creato.”
Molti di questi versi sono stati discussi nelle precedenti avventure di
RAVENLOFT. La prima coppia di versi si riferisce a Banchetto di
Goblyn, il secondo paio in Nave dell’Orrore, il terzo in Tocco Morta-
le e il quarto ne La Notte dei Morti Viventi. Il quinto si riferisce a
quest’avventura; i personaggi sono i senza testa, in quanto hanno
perduto le proprie teste. Hanno viaggiato nel passato (il tempo
svanito) per vedere Strahd trasformare il matrimonio in massacro
(felicità in odio). Questo atto ha in qualche modo creato il semipiano
di Ravenloft (terra e mito).
I versi riguardo a Inajira verranno spiegate nella prossima avven-
tura, radici del Male. L’ultimo verso è semplicemente un verso con-
clusivo, che termina la profezia.
Hyskosa non spiegherà nessuno di questi versi. Infatti, egli non
ne conosce il vero significato, in quanto i sei segni vennero a lui
sotto forma di visione.
Hyskosa insiste per leggere la mano ai personaggi. Gli dice che
ha il potere di tirare da parte il velo del futuro e predire qualsiasi
pericolo. Dice che ci vorranno solo pochi minuti per la lettura. Se
rifiutano non otterranno alcun indizio da questo incontro. Se i
personaggi acconsentono, Hyskosa chiede ad ognuno dei perso-
naggi di porgergli la mano sinistra, col palmo verso l’alto toccando
la mano del personaggio accanto.
Hyskosa percorre con le dita le linee delle vostre mani,
mormorando fra sé. Allarga poi le sue mani sopra le vostre
in modo che almeno un dito tocca ognuna delle vostre
mani. Solleva il volto, e potete vedere i suoi occhi, comple-
tamente bianchi e senza pupille, come quelli di un uomo
cieco.
Una voce profonda e greve esce dalla sua gola dichia-
rando, “Non dovete fuggire da Castello di Avernus a meno
che non abbiate la vita del padrone. Sebbene possiate
lasciare le sue mura, il padrone vi darà la caccia e vi ucci-
derà. Cercate fra i pinnacoli più alti. Attenzione—Avete
appena tre giorni per fuggire. La speranza giace a oriente
col sole nascente. Cercate la sorgente di Nevuchar, perché
solo là potrete distruggere la vita del padrone. Attenzio-
ne—doveste voi gettare la sua vita con noncuranza, nel
giorno della morte il padrone abiterà il corpo e sfogherà la
sua vendetta sul male di chi tenete caro.”
Gli occhi dell’uomo diventano di nuovo normali, rive-
lando le pupille scure. La sua voce torna al tono naturale e
dice, “Sarete testimoni della fine del mondo. Più di questo
non posso vedere.”
Questa lettura della mano in qualche modo criptica dovrebbe dire
ai personaggi che a meno di non possedere il filatterio di Azalin,
non riusciranno a scappare da castello di Avernus. Devono portare
il filatterio alla sorgente di Nevuchar per distruggerlo. La città di
Nevuchar Springs si trova nella parte orientale di Darkon.
Se i personaggi non sono in grado di scoprirlo da soli, usa
Hyskosa per aiutarli. Può spiegare alcuni dei passaggi abbastanza
per dare ai personaggi il giusto indizio.
Hyskosa seguirà i personaggi volentieri. Non ha abilità di com-
battimento. Il DM può sentirsi libero di farlo morire in qualsiasi
momento. Se ne ha ancora bisogno, puoi usare il suo spirito, come
spiegato di seguito.
Se Incontrato Come Spirito nella Galleria
Se i personaggi non entrano nel sotterraneo per incontrare Hyskosa,
egli percepisce il loro passaggio e il loro fallimento nel seguire il
“regolare” corso del futuro. Il veggente si lascerà morire, sapendo
di diventare un fantasma con un compito incompleto da svolgere.
In forma di spirito incontrerà i personaggi uno o due round
dopo l’ingresso nella galleria (stanza 13). Appare come una figura
trasparente, dall’aspetto uguale a quello nella sua cella. Manette e
ceppi di ferro alle gambe lo legano, e se ne sente il tintinnio quando
si muove. I personaggi devono passare una prova di paura con un
bonus di +3. E’ immune a qualsiasi forma di attacco normale o
magico e non può essere scacciato.
Hyskosa non si preoccupa nemmeno di presentarsi e perfino di
dichiarare la propria neutralità. Enuncia subito i suoi segni (vedi
sopra). Una volta terminato, parla più normalmente ai personaggi.
Dopo aver risposto a qualche domanda fa un ultimo annuncio.
13
 Dalle Ombre
“Non dovete fuggire da Castello di Avernus a meno che
non abbiate la vita del padrone. Sebbene possiate lasciare
le sue mura, il padrone vi darà la caccia e vi ucciderà.
Cercate fra i pinnacoli più alti. Attenzione—Avete appena
tre giorni per fuggire. La speranza giace a oriente col sole
nascente. Cercate il tempio di Nevuchar, perché solo là
potrete distruggere la vita del padrone. Ma attenzione—
doveste voi abbandonare la sua vita con noncuranza, nel
giorno della morte possa il padrone abitare il corpo e sfo-
gando la sua vendetta su chi tenete caro.”
Il volto fantasma guarda verso di voi con gentilezza.
Con una voce più naturale dice, “Sarete testimoni della
fine del mondo. Più di questo non sono in grado di dire.”
La sua forma trasparente si distorce in una nuvola e alla
fine svanisce.
La Vendetta di Skeever
Sebbene Azalin non bada ai personaggi durante la ricerca del suo
filatterio, il suo imp familiare non ha restrizioni. Skeever assalterà i
personaggi ogni volta che ne sarà in grado. Gli assalti non comin-
ceranno fino a che i personaggi non si lasceranno alle spalle i livelli
del sotterraneo per emergere al livello del terreno. Da qui in poi, i
personaggi sono per lui un gioco.
Skeever non vuole rischiare la sua vita. Porterà allo stremo ogni
sporco trucco sempre senza rischiare la propria pelle. Se L’imp
viene forzato allo scontro fisico, usa la sua coda velenosa. Comun-
que, tenterà in ogni modo di fuggire. Ad un certo punto, l’imp
potrebbe fare un errore ed i personaggi potrebbero ucciderlo—
lascia che Skeever muoia. Se i personaggi sono abbastanza scaltri o
fortunati per uccidere l’imp, Azalin perde immediatamente quattro
livelli d’esperienza. Il lich perde anche la rigenerazione e la resisten-
za magica conferitagli dall’imp. Questo renderà lo scontro finale
con Azalin più facile. Skeever ha l’abilità di diventare invisibile e di
usare il poliformismo a volontà. Usando questi poteri, può seguire
i personaggi senza essere notato. Quando vede l’opportunità di
giocare un brutto scherzo, la prende. Azalin ha regalato a Skeever
un anello accumula-incantesimi del quale ne farà uso se l’occasio-
ne si presenta. Se si troverà in gran pericolo, Skeever può dire
“riparo” e venire teletrasportato istantaneamente nella sua torre
(stanza 79). Da qui, si muoverà di nuovo per assalire i personaggi.
Dato che rigenera 1 punto-ferita ogni round, Skeever avrà di nuovo
tutti i suoi punti-ferita quanto reincontrato.
Skeever (imp): CA 2; FM 6, Vo 18 (B); DV 2+2; pf 13;
THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d4 (morso); AS Coda
velenosa; DS Colpito solo da armi d’argento o
magiche, poliformismo (ragno grande, corvo, rat-
to gigante, capra), individuazione del bene ,
individuazione del magico, invisibilità (tutti questi
poteri a volontà), immune a freddo, fuoco ed elet-
tricità, tiri-salvezza come mostro da 7 DV,
rigenerazione (1 pf/r); RM 25%; ML Normale (10);
Taglia Mi (alto 60 cm); Int Normale (10); AL LM; PE
650.
Anello accumula-incantesimi: buio nel raggio di 4,5 me-
tri, creazione spettrale, creazione spettrale poten-
ziata, suggestione, telecinesi.
14
Di seguito ci sono alcune tattiche che l’imp potrebbe adottare.
Tutti questi sono incontri opzionali. Il DM può usarli o saltarli a
seconda di come ritiene opportuno. Se al DM vengono in mente
dei modi migliori per impiegare Skeever, dovrebbe usarli.
Se i personaggi sono in luoghi esposti o in posizioni precarie,
Skeever vola direttamente contro un personaggio esposto mentre
è invisibile. Cerca di spingere il personaggio oltre l’orlo e poi volare
via. Skeever deve effettuare un tiro per colpire contro CA 10. L’arma-
tura non aiuta contro questo tipo di attacco; e nemmeno la De-
strezza, perché il personaggio non vede l’arrivo dell’imp. Un attac-
co con successo indica che Skeever ha colpito con forza il perso-
naggio. AL personaggio è allora permesso una prova di Destrezza
per evitare di cadere. Il DM può modificare la prova del personaggio
per riflettere le circostanze precarie. Skeever può usare lo stesso
trucco contro un personaggio in cima a delle scale. Sarà visibile per
il round successivo all’attacco, puoi tornerà di nuovo invisibile
Nella stanza dell’evocazione (stanza 31), l’imp aspetta sulla piat-
taforma in cima alla stanza. Usa il suo anello accumula-incantesi-
mi per lanciare buio nel raggio di 4,5 metri quando i personaggi
sono a metà strada. Questo elimina qualsiasi fonte luminosa e per-
mette agli wraith di attaccare. Ancora una volta, Skeever sarà visibi-
le per un round dopo l’uso dell’anello, per poi scomparire di nuovo.
Durante l’incontro con Axrock, il nano vampiro (stanza 17),
Skeever userà l’incantesimo suggestione. Striscerà invisibile fin die-
tro uno dei personaggi, sussurrandogli di caricare Axrock per met-
terlo a terra. Dato che l’uso dell’incantesimo suggestione lo rende-
rà visibile per un round, Skeever farà in modo di tenersi nascosto
dalla visuale di Axrock. E’ comunque possibile che un altro perso-
naggio individui Skeever. Il personaggio ha un round per convince-
re Axrock di aver fatto un errore prima dell’attacco del vampiro.
Skeever può usare l’incantesimo creazione spettrale per creare
un’illusione di Azalin. Qualsiasi illusione di questo tipo in questo
castello è molto credibile e quindi, chiunque tenti di smascherare
l’illusione lo fa con una penalità di –2. Di solito, Skeever creerà
l’illusione di Azalin che cammina direttamente verso i personaggi,
pronunciando la loro fine imminente. E’ ragionevole pensare che
alcuni incantesimi o armi non colpirebbero un lich di tale potere,
così perfino un semplice attacco potrebbe non rompere l’illusione.
L’avvicinarsi di Azalin pronto all’attacco richiede una prova di Paura
per tutti i personaggi.
 Castel Avernus
Castel Avernus
Q
uesto impressionante castello è posto in cima ad una
collina di roccia brulla a poche miglia a sud di Il Aluk. La
struttura massiccia appare persino più solida delle rocce
che la sostengono. I nativi di Darkon credono che il castello sia un
cancello per l’abisso oscuro, è in un certo senso, hanno ragione. Il
nome del castello (pronunciato Ah-VARE-nus) deriva da un parti-
colare fenomeno. Ci sono solo poche specie di uccelli (una di que-
ste chiamata “avis” nella lingua antica) a cui piace volare al di sopra
della fortezza. Ci sono solo avvoltoi, corvi e uccelli simili che volano
circondando le arcigne mura di pietra. Le altre specie muoiono
inspiegabilmente appena la loro ombra ricade sulle guglie.
Il castello di Azalin è considerato una “fossa del male”, che
aggiunge una penalità di –2 sui tentativi di scacciare i non morti
all’interno delle mura. Alcune stanze sono perfino peggio, e posso-
no forzare a penalità più gravose. La Sala della Vita (stanza 70) non
agisce come una “fossa del male” a mano che Azalin stesso non sia
presente.
Tutti in Darkon sanno che Azalin è un potente stregone. La vista
delle sue guardie sulle mura fa rabbrividire, ma non sorprende la
gente comune della zona. L’arcilich tiene generalmente i suoi schiavi
non morti più grotteschi nascosti dalla vista accidentale.
In alto nel castello (stanza 68) uno spirito gemente infesta una
torre solitaria. I suoi lamenti di terrore possono essere uditi nel
giardini e sulle mura. All’interno del castello principale, i suoni
sono troppo attutiti per essere uditi. Comunque, il suo sangue
elfico richiama qualsiasi elfo. Possono udire i suoi gemiti e lamenti
in qualsiasi punto del castello tranne che nei livelli sotterranei. Non
ci sono effetti dannosi nell’udire i lamenti del banshee da quella
distanza.
Quando i personaggi riprendono le loro teste, è da poco passa-
to il tramonto. La luna piena è appesa nel cielo mentre attraversano
gli scuri corridoi del Castello di Avernus. La luce lunare illumina
appena qualsiasi stanza che ha qualche feritoia. Altrimenti, i perso-
naggi necessitano di torce o di qualche sorgente di luce per vedere
ciò che li circonda.
Stanze per gli Umani
In quelle poche occasioni in cui Azalin ha avuto degli ospiti, sono
stati relegati nelle Stanze dell’Umanità. Questo è il nome dell’ala est
del castello, chiamata anche il Blocco. Agli ospiti è permesso girare
per quest’ala, ma gli è proibito avventurarsi al di fuori, se non a loro
rischio e pericolo. Nel momento dell’avventura non ci sono ospiti al
castello.
Costruzione
Molte delle finestre sono in effetti delle feritoie. Queste strette aper-
ture permettono a chiunque di guardare all’esterno. Comunque,
sono larghe solo 15 centimetri, troppo strette per passarci attraver-
so.
La distanza tra un piano e l’altro è di 4,5 metri. L’altezza tra
pavimento e soffitto è di circa 3,6 metri permettendo 90 centimetri
di struttura. La massa del castello è di pietra. Le pietre sono grandi
e ben saldate fra loro. Sebbene non ci sia calcina, si incastrano così
bene da non permettere nemmeno all’aria di passare.
Aspetto Generale
Mura e Torri
Le guardie del destino pattugliano le mura e l’interno delle torri di
guardia. C’è 1 probabilità su 6 di incontrare una guardia per ogni
turno intero (10 round) che i personaggi passano nelle torri ai
cancelli o sulle mura. Le guardie attaccano chiunque si trovi nelle
torri. Dato che non possono parlare, le guardie non possono dare
l’allarme. Comunque, Axrock sa immediatamente quando una del-
le sue creazioni viene distrutta. Il nano vampiro non cercherà ven-
detta, ma dirà ad Azalin ciò che accade.
Guardia del Destino (63): CA 2; FM 9; DV 5; pf 30
ognuna; THAC0 15; N° ATT. 1; Danni 1d8; DS Non può
essere scacciata, immune agli incantesimi e agli
effetti biologici; Taglia M; ML 20 (Impavido); Int Poca
(5-7); AL N; PE 2.000 (ognuna).
Stanze della Magia
Ci sono 10 stanze della magia nel castello, una per ogni scuola di
magia. Azalin le costruì per aumentare le sue abilità magiche, spe-
rando che gli permettessero di imparare nuovi incantesimi in quelle
scuole. Invero incrementarono il suo potere, ma non gli permisero
di imparare nuovi incantesimi. All’interno di ogni stanza, gli incan-
tesimi pronunciati di quella scuola producono effetti superiori di
due livelli.
Descrizione delle Stanze
1. Magazzino
Questa grande stanza ha le mura coperte di scaffali. Vi può essere
trovato qualsiasi tipo di componente per incantesimi immaginabi-
le. Ogni cosa è etichettato con ordine e chiarezza. Due grandi bauli
chiusi a chiave sono posti schiena contro schiena al centro della
stanza. All’interno ci sono i libri degli incantesimi dei personaggi e
gli altri oggetti custoditi nei sacchi o negli zaini.
In uno degli scaffali c’è una grande bottiglia verde etichettata
con “soluzione sanguigna”. All’interno c’è una pasta rosso scuro.
Se viene spalmata sul collo del personaggio, la sua testa può venir
posizionata correttamente e riattaccata. Se la testa viene posta storta,
resta per sempre attaccata in quella posizione! Se i personaggi
dicono espressamente che prestano cura nel riattaccare la testa,
riusciranno a posizionarla correttamente. Se dicono semplicemen-
te “rimetto la testa a posto”, c’è una probabilità del 5% che venga
posta in modo scorretto. Quest’errore non influisce sulle abilità di
combattimento, ma renderà l’aspetto del personaggio un po’ de-
formato. Tale personaggio subirà la perdita permanente di 1 punto
di Carisma a meno che il difetto non venga in qualche modo corret-
to (un desiderio minore o magie simili).
2. Laboratorio di Azalin
Questa grande stanza è divisa in diverse sezioni ed è piena di scaffali
e lunghi tavoli. Nell’intera stanza c’è una sola sedia, con pesanti
cinghie di cuoio sui braccioli e sulle gambe.
Gli scaffali contengono libri, componenti di incantesimi, liquidi
di vari colori, strane sculture, animali impagliati, giare di insetti,
vermi, lucertole vivi, risme di fogli di pergamena, fiale di vetro di
ogni forma e grandezza, e così via. Tutti i testi sono oscure referenze
di magia varia. Molti di questi sono illeggibili da Azalin a causa della
sua maledizione. Se li tiene sperando in un futuro in cui sarà libero
dalla maledizione. Sul tavolo dove Azalin aveva posto le teste dei
personaggi nelle giare c’è un libro aperto. Una sua breve lettura
rivela l’esatto unguento necessario affinché i personaggi possano
riattaccare le proprie teste. L’unguento non si trova nel laboratorio,
ma nel magazzino.
15
 Dalle Ombre
Si può trovare qualche oggetto magico di valore—in particola-
re due pozioni di guarigione una pietra magnetizzata rosso cupo
(+1 alla Destrezza).
Il laboratorio è stato di recente infestato dagli osquip. Questi
mostri a sei zampe simili a ratti hanno scavato un tunnel attraverso
il pavimento di pietra. L’ingresso del tunnel si trova sotto uno dei
tavoli, dietro qualche barile. Nel momento in cui i personaggi sa-
ranno liberi di girare, il naga avrà ucciso tutti gli osquip. Il tunnel
stesso è largo quel tanto che basta affinché un umano ci si intrufoli
dentro. Conduce alla stanza delle ossa (stanza 3). Il tunnel dovreb-
be essere descritto come stretto e claustrofobico. E’ il solo modo
per uscire dal laboratorio dello stregone. Azalin usa solo l’incante-
simo di teletrasporto per entrare ed uscire.
Naga Spirito (1): CA 4; FM 12; DV 10; pf 50; THAC0
11; N° ATT. 1; Danni 1d3 (morso); AS Charme con lo
sguardo, morso velenoso, incantesimi; Taglia E
(lungo 4,5 m); ML 14 (Elite); Int Int.issimo (14); AL
CM; PE 5.000.
Incantesimi da Stregone: charme, creazione spettrale,
dardo incantato, muro di nebbia; immagini illusorie, in-
visibilità; protezione dai proiettili normali.
Incantesimi da Sacerdote: maledizione, oscurità, pro-
tezione dal bene; bloccapersona, silenzio nel raggio
di 4,5 m.
Il naga ha ignorato i personaggi fino a questo momento, ma è
preparato al combattimento. Sa che i personaggi la attaccheranno
o che sarà costretta ad attaccarli. Resta nascosta nel tunnel degli
osquip fino a che i loro corpi non saranno liberi dallo Zharakim. Si
lancia protezione dai proiettili normali, protezione dal bene e invi-
sibilità quando i personaggi entreranno nel magazzino, o se co-
minceranno ad andar in cerca di lei. Una volta invisibile, si dirige
verso un personaggio mordendolo di sorpresa. Poi cercherà di in-
staurare un contatto visivo con un personaggio per charmarlo.
Dopo questo, la sua strategia sarà dettata dagli eventi.
16
3. Stanza delle Ossa
Il pavimento di questa stanza è sepolto da migliaia di ossa—le ossa
di animali, umani, semiumani e mostri. Da questo assortimento,
Azalin può virtualmente evocare qualsiasi tipo di scheletro. La sola
altra caratteristica di questa stanza sono le massicce quattro colon-
ne di pietra che formano le fondamenta del castello.
Il tunnel degli osquip termina nella cassa toracica dello schele-
tro di un gigante. Strisciare fuori dallo scheletro è piuttosto sempli-
ce. Comunque, il primo personaggio incontrerà un piccolo proble-
ma. La cassa toracica si richiude a scatto come una trappola per
orsi, imprigionando quel personaggio dietro sbarre di osso. Lo
scheletro poi si alza in piedi e attacca gli altri personaggi mentre
strisciano fuori dal tunnel.
Lo scheletro gigante attacca con un’enorme ascia ad una lama
fatta di osso. La lama è dentellata ed affilata. Attaccando lo schele-
tro c’è la possibilità di colpire anche il personaggio intrappolato
all’interno. Ogni attacco andato a vuoto con armi da taglio o da
punta ha il 50% di probabilità di colpire il personaggio intrappolato.
Qualsiasi colpo andato a segno con armi da taglio o da punta
infligge metà punti ferita allo scheletro (come da regole) e l’altra
metà al personaggio. Le armi contundenti provocano i danni nor-
mali senza ferire il personaggio intrappolato.
Se i personaggi dicono esplicitamente di mirare alle gambe
braccia o alla testa, hanno una penalità di –4 sul tiro per colpire
(tiro mirato), ma non feriranno il compagno. Il personaggio
intrappolato non ha abbastanza spazio per maneggiare un’arma,
ma può lanciare incantesimi o usare oggetti magici.
I mostri scheletri sono creature da 6 DV e sono scacciate come
wraith. Il castello di Azalin è considerato una “fossa del male”, che
penalizza di –2 qualsiasi tentativo di scacciare i non morti. Se lo
scheletro viene scacciato fugge via portandosi dietro il personag-
gio.
Castel Avernus

17
 Dalle Ombre
Scheletro Gigante: CA 6; FM 12; DV 6; pf 30; THAC0
15; N° ATT. 1; Danni 1d10; DS Immune alla paura, char-
me e agli incantesimi che bloccano , addormentano ;
Taglia E (alto 3,6 m); ML 14 (Elite); Int Non- (0), AL N,
PE 650.
4. Sotterraneo Inferiore
In questo luogo Azalin tiene i prigionieri più importanti o più peri-
colosi. Molte delle celle sono vuote. I muri di questo sotterraneo
sono ricoperti di piombo, per evitare il teletrasporto o altri mezzi
magici di fuga. Le celle lungo il muro est hanno solide porte di
ferro. Le celle al centro e le quattro più grandi hanno pesanti grate
con sbarre di ferro. Tutte le celle che contengono prigionieri sono
chiuse con chiavistello magico, come anche la porta che collega i
due corridoi e quella che collega la stanza che fa da anticamera al
primo corridoio. La porta che porta alla stanza delle ossa (3) non è
chiusa, neanche magicamente. E’ spessa 30 centimetri, è fatta di
legno di quercia e irrobustisca con fasce di ferro. Nemmeno un
gigante è in grado di abbatterla. La grande anticamera è tana dei
due golem d’ossa (o in alternativa golem di carne) guardiani del
sotterraneo. Attaccano qualsiasi cosa cerchi di entrare o di lasciare
il sotterraneo. Entreranno nei corridoi del sotterraneo se necessa-
rio, ma non entreranno nella stanza delle ossa.
Golem d’Ossa (2): CA 0; FM 12; DV 14; pf 70; THAC0
7; N° ATT. 1; Danni 3d6; AS Risata mostruosa, DS
Colpito solo da armi magiche +2 o più, metà danni
da armi da taglio e da punta, immune a molti incan-
tesimi; Taglia M; ML 20 (Impavido); Int Non- (0); AL
N; PE 18.000 (ognuno).
Le creature seguenti sono imprigionate nel sotterraneo (una in
ogni cella): drow, volpe mannara, mind flayer, uomo-lupo, orso man-
naro, vedova rossa*, corvo mannaro. Le creature segnato con un
asterisco (*) provengono dal Manuale dei Mostri, Appendice:
RAVENLOFT e dovrebbero essere sostituite con altre creature se il
DM non ne possedesse una copia.
Oltre a queste creature sono tenuti prigionieri un gruppo di tre
elfi e il solitario vistano Hyskosa. Le sue azioni sono state descritte
in precedenza. Il Dungeon Master dovrebbe decidere arbitraria-
mente in quali celle siano tenute le creature.
Gli elfi sono ranger di 6° livello neutrale buono. Non hanno armi
o equipaggiamento. Si uniranno con piacere al gruppo se gli verrà
chiesto, come faranno anche le creature di allineamento buono
(l’orso mannaro e il corvo mannaro). In qualsiasi futura situazione
di combattimento, trappole o pericolo, queste povere anime saran-
no le prime ad essere colpite (in effetti, carne da cannone). Se
muoiono in qualche modo orripilante, i personaggi sono costretti
a superare una prova di Orrore.
Uccidere le creature nelle celle non farà guadagnare alcun pun-
to esperienza. Uccidere gli elfi o qualsiasi creatura senza delle buo-
ne ragioni è causa sufficiente per una prova delle Potenze di Ravenloft.
Scoprire che queste creature sono in realtà dei mostri malvagi è
una buona ragione, ma tutte queste creature, eccetto il drow e il
mind flayer, appariranno all’inizio come semplici umani.
Elfo Ranger (3)—Relas, Vergo e Mauran: CA 9; FM
12; DV 6; pf 27, 23, 19 (11, 15, 5 quando incontrati);
THAC0 17 (16 con arco o spada); N° ATT. 1 o 2;
Danni A seconda dell’arma; DS Muoversi in silen-
zio 47%, nascondersi nelle ombre 42%,
Infravisione 18m, scoprire porte segrete; Taglia
M; ML 16 (Campione); Int Molto (11-12); AL NB.
18
5. Sala del Tesoro
Azalin conserva qui le sue monete, assieme ad alcuni oggetti magi-
ci poco importanti. Sebbene la porta della stanza sia chiusa con
chiavistello magico, non ci sono altri guardiani o trappole. Il lich
ha poca considerazione del denaro. Il solo fatto che si trovi nel
livello inferiore di questo dungeon è una protezione sufficiente.
Ci sono dozzine di scrigni nella stanza. Ognuno pieno fino al-
l’orlo di sacchi piccoli di monete, 100 monete per sacco. Ogni
scrigno contiene un solo tipo di moneta. Ogni moneta è coniata
con la faccia di Azalin su un lato (quella umana). Non ci sono
gemme qui dentro. Azalin tiene le gemme in un altro luogo del
castello.
I personaggi possono prendere quanto più denaro possibile.
Se lo fanno, si applicano tutte le regole dell’ingombro. Trasportare
tutto quel denaro li rallenterà sicuramente parecchio.
Le monete in questa stanza hanno una lieve maledizione. Un
individuazione del magico non rivela nulla. Se vengono portati
fuori dal castello senza il permesso di Azalin, la faccia sulla moneta
cambia in quella di non morto. I negozianti di Darkon rifiuteranno
queste monete. Ci vorranno diversi giorni per trovare un contrab-
bandiere disposto ad eseguire la transazione, e il prezzo sarà di una
moneta vera ogni quattro monete maledette. I negozianti e i mer-
canti di altri regni fuori da Darkon, compresi quelli in altri reami
(Toril, Oerth, Krynn, ecc.) accetteranno queste monete, ma dovran-
no fare l’equivalente di una prova di Paura quando li maneggiano.
Nascosta in un doppio fondo di uno degli scrigni ci sono una
pergamena clericale con tre incantesimi (scacciapaura, restaura-
re, resurrezione) e un mantello protettivo +3.
6. Stanza non Usata
Questa stanza è vuota.
7. Sala delle Arcane Torture
Questa stanza è stata specificatamente progettata per torturare ed
estorcere informazioni da potenti creature che potrebbero posse-
dere poteri magici. Le mura di questa stanza sono rivestite di piom-
bo e la calcina della pietra è mescolata a sangue di basilisco per
prevenire il teletrasporto o altre forme di fuga magica. Sulla porta è
stato lanciato l’incantesimo chiavistello magico da Azalin.
Sparsi per la stanza ci sono comuni attrezzi di tortura, come
anche qualcuno di più strano. Molti di questi sono magici e posso-
no essere identificati come tali. Al centro della stanza si trova un
braciere di bronzo con un fuoco all’interno. Non sembra esserci
apparentemente alcun combustibile come legno o olio. La fiamma
è in effetti un piccolo fuoco elementale intrappolato magicamente
nel braciere.
Su una rastrelliera c’è una mezza dozzina di pugnali (con
incantamento +1). Catene e manette sono state incantate per po-
tersi adattare alla taglia della vittima e sono indistruttibili.
8. Scale della Torre
Queste scale circolari si ergono dalle profondità di Avernus verso le
più alte guglie, ma solo pochi piani alla volta. La prima rampa di
scale termina al piano terra nella stanza 13.
9. Anticamera
Questa stanza è vuota. Solo poche ragnatele ingraziosiscono le
fredde pareti di pietra.
10. Dungeon Superiore
Qui è dove Azalin detiene i prigionieri ordinari. Molta della gente
qui è umana o semiumana. Hanno commesso errori politici o crimi-
ni personalmente contro Azalin. L’arcilich poco si cura dei criminali
 Castel Avernus
comuni—solo di quelli che gli hanno fatto un torto direttamente.
Tutti sono condannati a morte, qualcuno più lentamente di altri.
Circa il 75% di queste celle sono piene, il che porta la popolazione
delle prigionia 30 individui.
Metà dei prigionieri sono ormai impazziti. Tutti hanno il 25% dei
punti-ferita normali. Se i personaggi li liberano, moriranno prima di
riuscire a fuggire dal castello a meno che protetti personalmente
dai personaggi. Se i personaggi cercano di portarseli dietro, il DM
dovrebbe fare in modo che i prigionieri muoiano in modi orribili.
Attivano trappole, falliscono tutte le prove di Orrore e servono da
carne da cannone.
Due prigionieri soltanto sono degni di nota. Entrambi sono
ladri di 4° livello e sono gemelli, fratello e sorella. Hanno il 50% dei
punti-ferita e si uniranno con piacere al gruppo se chiesto. Per la
durata di quest’avventura, tratteranno onestamente i personaggi
senza cercare di rubare niente. Comunque, potrebbero morire du-
rante un combattimento o durante l’attivazione di qualche trappo-
la.
Le guardie sono zombi ju-ju. Sono abbastanza scaltri da sapere
che i personaggi sono degli estranei e quindi attaccheranno. Due
pattugliano sempre i corridoi tra le celle. Gli altri quattro si trovano
nella stanza esterna più grande in attesa di ordini.
Ladro Umano di 4° Livello (Geoff e Janeth): CA 9;
MV 12; DV 4; pf 15, 12 (8, 7 Quando incontrati);
THAC0 19 (18 con proiettili); N° ATT. 1; Danni A se-
conda dell’arma; AS Colpire alle spalle (x2); Ta-
glia M; ML 13; Int Normale (9-11); AL CN.
Geoff: ST 65%; SC 27%; T/RT 25%; MS 43%; NO 35%; SR
15%; SP 88%; LL 0%.
Janeth: ST 25%; SC 40%; T/RT 53%; MS 30%; NO 20%; SR
25%; SP 90%; LL 15%.
Ju-Ju zombies (6): CA 6; MV 9; DV 3+12; pf 28 ognu-
no; THAC0 15; N° ATT. 1; Danni 1d10+2; DS Colpito
solo da armi magiche +1 o migliori, metà danni da
armi contundenti e da punta e dal fuoco, immune
alle illusioni, agli incantesimi che influenzano la
mente, all’elettricità, dardo incantato , scaccia-
to come un mostro da 8 DV; taglia M; ML speciale;
Int Poca (5-7); AL N; PE 975 (ognuno).
11. Caserme degli Zombi
Qui è dove risiede l’esercito di zombi di Azalin, che enumera più di
500 zombi. Sebbene Azalin possa richiamare al suo servizio qualsi-
asi morto di Darkon indipendentemente da dove sia seppellito,
l’arcilich ritiene utile avere un’armata presente nel suo castello.
Nessuno di questi cadaveri si muoverà o risponderà alla presenza
dei personaggi. Sono dei semplici cadaveri fino a che non vengono
animati da Azalin. La vista di questa stanza forza ad una prova di
Orrore.
Il puzzo di umani in decomposizione vi circonda. L’eco del-
le vostre rudi voci vi dice che la stanza è enorme, stenden-
dosi ben al di là del limitare della vostra sorgente di luce.
Alla luce tremolante della torcia, vedete cumuli di cadave-
ri umani. Sembrano essere soldati morti da lungo tempo,
in quanto ognuno indossa pezzi di armatura arrugginiti, e
le loro mani artigliate tengono ancora in mano lame ar-
rugginite.
12. Bastione Esterno
Questo cortile aperto si trova tra il cancello frontale e l’immenso
maniero.
Il giardino è sterile, privo anche della più piccola erbaccia.
La scarsa luce lunare proietta ombre tenebrose negli an-
goli. Le strette porte doppie di quello che ovviamente è il
cancello principale sono alte cinque volte un uomo e lar-
ghe abbastanza per due cavalli. Appese ai muri esterni ci
sono due scalinate gemelle che salgono verso l’alto fino
ad incontrare le imponenti torri di guardia a fianco del
cancello.
Il muro di pietra a sinistra del cancello è basso, alto
appena quanto la cima del cancello stesso. Entrambe sono
insignificanti di fronte al maniero circolare opposto al can-
cello che si erge nella notte illuminata dalle stelle come
una montagna artificiale di solida pietra.
Un rantolo di agonia arriva da lontano alle vostre orec-
chio. Echeggia fra i muri fino ad essere assorbito dalla
notte senza nubi. Quando il rantolo si spegne, udite un
debole grido di dolore ed agonia.
Nessuno noterà i personaggi finché restano nel bastione. Le guar-
die del destino che pattugliano le mura li possono vedere ma li
ignoreranno. Se i personaggi si dirigono verso il castello o cercano
di andarsene senza il filatterio di Azalin, accadono due cose. Prima,
appare Hyskosa o il suo fantasma e si rivolge ai personaggi. Come
detto in precedenza, li avvisa che il solo modo di fuggire sani e salvi
è quello di prendere il filatterio. Se ignorano questo avviso e cerca-
no di andarsene, hanno finito di essere utili ad Azalin. Attaccherà
immediatamente, tentando di ucciderli o di spingerli di nuovo in-
dietro. Se loro non vogliono trasportare il suo filatterio, troverà
qualcun altro.
13. Galleria
Questa stanza doppia è alta due piani. Una balconata corre attorno
le mura esterne. La colonna nordest supporta una serie di scale che
danno l’accesso alla balconata. La colonna nordest è circondata
scale che salgono fino ad un buco nel soffitto, due piani più in alto.
Le porte che danno ai due bastioni (stanze 12 e 6) sono costruite
per sostenere l’assedio di macchine da guerra. I personaggi non
possono romperle e sono chiuse a chiave. Azalin non vuole che i
personaggi se ne vadano senza il suo filatterio.
Azalin ha appeso qui molti ritratti. Decorano le mura di entram-
be i livelli. Ognuno è più grande della misura naturale e ritrae uno
dei signori di Ravenloft. I signori sono mostrati nel loro aspetto più
umano (se possibile). Non ci sono nomi, in quanto Azalin conosce
ognuno di loro. Usa ogni modo possibile, magico o mondano, per
ottenere tali ritratti. Alcuni sono rubati dalla residenza del signore
del dominio a grandi rischi.
Molti dei ritratti furono dipinti da un vampiro schiavo che era un
artista prima che Azalin assoldasse il suo talento. Il vampiro viaggio
in ogni dominio personalmente per vedere il signore prima di co-
minciare il proprio lavoro.
Se i personaggi raggiungono questa stanza e non hanno anco-
ra incontrato Hyskosa, lo incontreranno qui. Come detto prima, il
veggenti vistani si lascerà morire quando sente che i personaggi
scelgono un futuro che non li condurrà nelle prigioni. Il suo spirito
li incontrerà in questa stanza.
Dai un minuto o due ai personaggi per guardarsi attorno prima
di cominciare questo incontro. Per i dettagli, vedi la precedente
sezione su Hyskosa.
14. Atrio
Questa stanza contiene sofà, sedie e uno specchio.
19
 Dalle Ombre

15. Salone dei Ricordi ferito dai personaggi. Usando il sistema di classificazione di van
Richten, Elzarath è uno spirito umanoide semicorporeo di prima
Si dice che ogni persona che entri in Darkon perde la memoria
magnitudine.
della sua vita precedente dopo qualche mese. La ragione può
Quando un libro è completo, Elzarath gli trova un posto fra gli
essere trovata al secondo piano del Salone dei Ricordi.
scaffali. Quando la riserva di libri vuoti scarseggia, va a prendere
altri libri e li pone sul tavolo.
La vista del fantasma bibliotecario forza una prova di Orrore,
Di fronte a voi c’è un gigantesco libro luminoso, alto più di
dovuta più che altro all’esperienza di decapitazione subita poco fa.
un uomo e largo due. Fluttua a qualche centimetro dal
Elzarath parla solo se gli viene rivolta la parola. La testa parla men-
pavimento di pietra. Di fronte al libro c’è un grande tavolo,
tre il corpo continua il suo lavoro. Parlerà apertamente riguardo al
pieno di libri di normale grandezza. Uno è aperto e una
libro e a come funziona se gli viene chiesto. Elzarath non conosce i
penna multicolore vi sta scrivendo, sebbene non ci siano
modi per cancellare i nomi, sebbene sia a conoscenza che ciò si
mani o creature a dirigerla.
può fare. Non ha alcuna conoscenza del castello a parte il Salone
dei Ricordi.
Dato un nome, Elzarath è in grado di trovarne il libro in 2d4
Un’attento esame rivela che il grande libro, chiamato Libro dei
round. Comunque, siccome il libro di Azalin non è etichettato con
Nomi, è riempito con nomi e date. I libri sui tavoli sono tutti bianchi.
“Azalin”, Elzarath può trovarlo solo se viene fornito il vero nome
La penna sembra scrivere un diario, descrivendo gli eventi della vita
dell’arcilich. Elzarath non ha mai sfogliato il Libro dei Nomi e non
di uno sconosciuto viaggiatore.
conosce il vero nome di Azalin. Se i personaggi ottengono il libro di
Sia il Libro dei Nomi che al penna sono indistruttibili per i mezzi
Azalin, dategli una fotocopia del testo scritto alla fine di questa
che possiedono i personaggi. La penna può essere fermata sempli-
avventura.
cemente tenendola in mano. Comunque, tornerà automaticamen-
te sul tavolo (fluttuando o teletrasportandosi) se portata fuori da
questa stanza. 16. Bastione Interno
Azalin trovò il Libro dei Nomi nel castello quando Darkon venne Questo giardino posteriore è vuoto. Nessuno si accorgerà dei per-
creato. Al primo posto stava scrivendo il suo stesso nome. Se i sonaggi mentre si trovano nel bastione. Le guardie del destino che
personaggi sfogliano il Libro dei Nomi per vedere il primo nome, camminano sulle mura vedono i personaggi, ma li ignorano. Se i
leggeranno: Firan Zal’honan, l’Azal’Lan di Knurl, 429 AC. Azal’Lan personaggi si avvicinano al cancella o cercano di lasciare il castello
significa “re-stregone” in Antico Oeridian. Col tempo, l’arcilich sco- senza il filatterio di Azalin, accadono due cose. Prima, appare
prì che qualche mese dopo l’ingresso di qualcuno in Darkon, la Hyskosa o il suo fantasma e si rivolge ai personaggi. Come detto in
penna cominciava a scrivere la storia della sua vita in uno dei libri precedenza, li avvisa che il solo modo di fuggire sani e salvi è quello
bianchi. di prendere il filatterio.
Mentre gli eventi vengono scritti, la persona ne perde la memo- Azalin sta osservando il gruppo attentamente dal balcone (pia-
ria. Quando la penna ha finito, scriverà il nome della persona nel no superiore della stanza 31). Se ignorano Hyskosa e cercano di
Libro dei Nomi assieme alla data. Appena il nome della persona andarsene, hanno finito di essere utili ad Azalin. Attaccherà imme-
viene scritto nell’enorme tomo, perde tutti i ricordi della sua esi-
stenza precedente e ottiene falsi ricordi di una vita e una famiglia in
Darkon.
Gli scaffali nel Salone dei Ricordi sono pieni di queste biografie.
Il nome di ogni persona è scritto sul dorso. Le pagine sono scritte in
forma di diario fino al momento nel quale viene inserito nel Libro
dei Nomi. Non c’è un’ordine di archiviazione—non sono nemmeno
ordinati sugli scaffali.
L’arcilich ha qualche controllo sul Libro dei Nomi. Con arcani
comandi, può trovare qualsiasi nome desideri. Un fascio luminoso
ricerca il volume sugli scaffali corrispondente al nome cercato. Può
quindi studiarne la vita della persona prima della sua integrazione
in Darkon.
Ci sono solo pochi modi per una persona di riottenere le sue
memorie. Se il libro di una persona viene bruciato in un fuoco
magico, i ricordi ritornano e il nome viene cancellato dal grande
libro. Anche se la polvere della cancellazione viene sparsa sul nome,
la persona riguadagna i propri ricordi. Comunque, la storia della
sua vita rimane sugli scaffali. Tutti e due i metodi sono temporanei.
Da uno a tre mesi più tardi, la penna fluttuante torna a scrivere la
vita della persona in un libro bianco.
Se per cancellare con una linea il nome nell’enorme libro viene
usata una penna della legge, la persona riottiene i propri ricordi. La
storia della sua vita rimane sugli scaffali e Azalin può ancora localiz-
zarla, ma il suo nome non può più venir scritto nel libro gigante di
Azalin.
Un bibliotecario fantasma di nome Elzarath presta servizio qui.
Ha l’aspetto di un uomo anziano la cui testa è stata tagliata. La sua
testa può muoversi indipendentemente dal corpo. La testa fluttua
per il Salone dei Ricordi e la biblioteca. Elzarath può trasportare e
spostare piccoli oggetti (come i libri). Non può attaccare o essere

20
 Castel Avernus
diatamente, tentando di ucciderli o di spingerli di nuovo indietro.
Se loro non vogliono trasportare il suo filatterio, troverà qualcun
altro.
Questo piccolo giardino è racchiuso fra mura imponenti.
La luce lunare fa scintillare le figure in armatura che cam-
minano lentamente sulle merlature. Dietro di voi, le im-
mense torri del maniero si ergono in alto verso le stelle.
Guardando in alto potete vedere un camminamento po-
sto in alto. Una scala gira attorno fuggendo a tratti alla
vista. Proprio sotto il camminamento c’è un piccolo bal-
cone scuro che si protende dalla pietra liscia. Più in alto,
sul fronte della torre, c’è un grande buco misterioso, gran-
de in circonferenza come le braccia di quattro uomini.
Nere fumane si innalzano dalla tozza ciminiera di una
piccola costruzione di legno nell’angolo del giardino. Il
ritmico suono tintinnante di quello che sembra un martel-
lo contro un’incudine si ode chiaramente nell’aria nottur-
na. Una porta aperta emette un cupo bagliore rosso.
Tra i toni tintinnanti, si possono udire lontani lamenti
di agonia. Sembrano giungere dalle torri più alte del ca-
stello.
17. Officina del Fabbro
All’interno della costruzione, un nano vampiro (in alternativa: un
vampiro comune che sembra un nano) di nome Axrock lavora riso-
luto su un incudine di oscurità, creando un’altra guardai del desti-
no per Azalin. Sembra un normale nano quando i personaggi lo
incontrano.
Il bagliore rosso della fornace delinea il robusto corpo del
nano fabbro. Le braccia dai muscoli guizzanti martellano
risolute un pezzo di acciaio posto su un incudine. Dietro di
lui c’è un’armatura parzialmente completa. Parla senza
guardarvi e senza smettere di lavorare. “Di cosa avete bi-
sogno?”
Il compito di Axrock è quello di creare le guardie del destino—
armature complete animate. Avrà sentito sicuramente i personaggi
arrivare; come vampiro, il suo udito è sorprendentemente acuto.
Non ha alcun interesse a combattere, in quanto questo interrom-
perebbe il suo lavoro. Può parlare mentre martella l’armatura, ma
solo se i visitatori rispettano il suo lavoro. Axrock sa che le guardie
del destino, zombi e scheletri sono le guardie principali del castel-
lo. Sa che le stanze di Azalin si trovano fra le più alte guglie del
castello. Non sa dov’è nascosto il filatterio. Se i personaggi tentano
di reclutarlo, Axrock rifiuta, giustificandosi con il tipico fervore
nanesco che deve prima finire il suo lavoro.
Se Axrock viene forzato a combattere ed è ridotto a 10 pf o
meno, urla di dolore e usa la sua capacità di camminare sui muri per
sprofondare sottoterra. Il suo intento è quello di far credere ai per-
sonaggi che sia stato distrutto. Farà voto di fargliela pagare per
avere interrotto il suo lavoro. Mentre si trova sottoterra attende di
rigenerare i punti ferita (7-10 round). Spunta poi fuori dal terreno
con un’ascia da battaglia per attaccare di nuovo. Axrock assalta i
personaggi finché non ne sarà morto almeno uno.
Skeever può usare un incantesimo suggestione per forzare uno
dei personaggi a caricare il nano per gettarlo a terra. Dato che
questo interromperebbe il lavoro di Axrock e probabilmente rovine-
rebbe la guardia del destino, egli ne sarà arrabbiato. Il DM deve
giudicare se i personaggi sedano adeguatamente la furia del nano.
Nano Vampiro (Axrock): CA 0; MV 9; DV 9+3; pf 40;
THAC0 11 (9 con ascia); N° ATT. 1; Danni 1d8+4; AS
Sguardo che impaurisce, risucchio di Costituzio-
ne, camminare sui muri; DS Colpito solo da armi
+2 o migliori, + 5 a tiri-salvezza contro bacchet-
te, verghe, bastoni e incantesimi, rigenerazione 4
pf/round se sottoterra; Taglia P (1,2 m); ML 14
(Elite); Int int.issimo (14); AL NM; PE 3.000.
18. Magazzino
Azalin ha poco bisogno di immagazzinare beni comuni nel castello.
I suoi servitori non morti non necessitano di cibo e provviste. Quel
poco di cui ha bisogno è conservato in questo magazzino. C’è un
po’ di cibo e barili di acqua per quelle occasioni in cui sono presen-
ti degli ospiti viventi. C’è anche una piccola rastrelliera con armi ed
armature. Disposte in un baule c’è almeno un arma e armatura per
tipo possibile.
19. Stanze dei Servitori
Il Castel Avernus ha poco bisogno dei tradizionali servitori. Il nume-
roso staff non morto svolge i compiti domestici. La potente magia
del signore del castello svolge il resto. I servitori che sono qui sono
responsabili primariamente del comfort e del buon vivere dei pochi
ospiti viventi che Azalin può decidere di intrattenere.
Axrock (il nano vampiro della stanza 17) ha una stanza. Contie-
ne una volta di pietra delle dimensioni di una bara, dove “dorme”
durante il giorno. CI sono anche vari oggetti di abbellimento in
metallo e pietra. Gli altri servitori non sono al corrente che egli sia
un vampiro.
Le altre quattro stanze sono la casa di una famiglia di insoliti
fantasmi. Azalin li ha presi al suo servizio per sé stesso e per il
castello. Non sono come i fantasmi definiti nel Manuale dei Mostri.
Per usare la classificazione del Dott. Van Richten, sono spiriti
umanoidi semi incorporei di prima magnitudine. Le loro origini
sono radicate nella dedizione ai loro compiti e a l’un l’altro. In
termini di allineamento sono legali neutrali.
In qualsiasi altro castello, questa scena sarebbe familiare,
perfino confortevole. La stanza è ovviamente una lavan-
deria. Una donna di mezza età strofina i panni in una ti-
nozza. Un’altra donna, anziana come la luna, siede su una
sedia, rammendando un vestito. Un uomo ad un piccolo
tavolo sta accendendo una lanterna. Due piccoli bambini
giocano silenziosamente ai loro piedi. Tutti guardano ver-
so di voi, sorridono, e continuano il loro lavoro. In qualche
modo, vedere una famiglia così normale svolgere lavori
ordinari ha qualcosa che fa rabbrividire.
Cranbell e Ariane Tallow sono i genitori. I due piccoli bambini sono
Thomas e Frinella. Sono presenti una mezza dozzina di zii e zie,
come anche la nonna matriarcale di nome Irabell. Sembrano e
agiscono come normali persone. Possono muovere oggetti con le
loro mani come le persone normale. Sono immuni al danno fisico,
ma non al danno magico o alle armi magiche. Possono passare
attraverso le pareti, ma non possono volare o fluttuare.
Se i personaggi passano un tempo significativo con la famiglia
Tallow, potranno vedere uno dei bambini camminare attraverso un
muro. Ai Tallow è permesso andare ovunque nel castello. Comun-
que, per paura di Azalin non aiuteranno i personaggi più di tanto.
All’interno delle Stanze dell’Umanità (tutti i piani) e al piano terra
del castello, sono molto amichevoli e prodighi d’aiuto. Oltre quelle
aree, non daranno alcun aiuto. In generale, hanno una personalità
21
 Dalle Ombre

22
 Castel Avernus
triste e melanconica. Non è facile essere un debole fantasma al
servizio di un malvagio arcilich.
Le specifiche funzioni di queste quattro stanze sono cucina,
lavanderia, stanza da lavoro e alloggi. Le attività quali fare saponi o
candele vengono fatte all’aperto (di notte, naturalmente) nel ba-
stione interno (stanza 16). Tecnicamente, gli alloggi sono infestati,
in quanto i Tallow sono fantasmi. La famiglia Tallow lavora qui. In
queste stanze portano avanti la pretesa di vivere ancora, nonostan-
te la loro natura non morta.
20. Salone dei Banchetti
Il castello di Azalin ha un salone per i banchetti puramente per
apparenza. In rare occasioni, può usarlo per intrattenere gli ospiti.
In questo momento, è una stanza ben decorata dominata da un
lungo tavolo circondato da sedie intarsiate in maniera complicata.
La sedia posta sul lato nord del tavolo è più grande delle altre, in
quanto è quella di Azalin. Polvere e ragnatele coprono tutto quan-
to.
21. Sala d’Attesa
Chiunque cerchi un’udienza con Azalin attende qui. L’arcilich è
conosciuto come un re stregone immortale, non come un orrore
dall’aldilà. Ogni tanto, riceve chi viene a fargli delle petizioni imper-
sonando il suo ruolo da regnante di Darkon. Ci sono divani e sedie
eleganti per riposarsi. Una porta ornata a doppia anta conduce
nella stanza del trono. Una scala larga e tonda porta al piano supe-
riore.
Ci sono due guardie del destino, ognuna a d un lato della porta.
Appena i personaggi entrano nella stanza, scattano sull’attenti con
un pesante rumore metallico. Non attaccano il gruppo a meno che
non vengano attaccate per prime. Se i personaggi si avvicinano a
meno di 1,5 metri dalla porta della stanza del trono, le guardie si
girano ed aprono le poderose porte.
22. Sala del Trono
Azalin usa questa stanza per ricevere gli ospiti a cui è stata concessa
un’udienza con “Re Azalin” di Darkon.
Di fronte a voi si apre, protendendosi per oltre 30 metri
un’enorme sala. Il soffitto è alto quanto i più grandi alberi.
I muri e il soffitto sono lastricati in oro battuto, dalla fine
filigrana e delicatamente dipinto. Ricca tappezzeria di seta
è appesa ai muri. La parte più lontana della stanza sem-
bra essere una sola enorme tenda di velluto rosso.
Al centro dei drappeggi della tenda c’è un trono
mastodontico. La seduta stessa è posta in cima ad un
soppalco con scalini alto quanto un uomo. Il trono è pen-
sato per far sedere un gigante, non un uomo. E’ lavorato in
argento con incastonati rubini e zaffiri.
Seduto sul trono c’è il corpo ammuffito di un gigante,
grande il doppio di un uomo normale. Dal torso e dagli
arti pende dissanguata la carne lacerata. Sulla sua testa è
posta una cruda corona di ferro con al centro una singola
gemma gialla. Sulle spalle, una mantellina rosso sangue
drappeggiata in nero. Solleva una mano e indica verso di
voi e una crudele risata rimbomba per la sala.
Un’illusione permanente fa apparire la stanza riccamente decorata.
La tenda contro il muro nero può essere scostata da parte proprio
dietro il trono, sebbene la fenditura non sia visibile, perfino da
vicino. La stessa illusione fa apparire la stanza due volte più grande
di quello che è in realtà. Tutte le dimensioni nella descrizione sono
state raddoppiate. Non è una coincidenza che ci siede sul trono
appare due volte più grande. Questa stanza, in verità, si estende per
due piani, con un solido soffitto posto a 7,5 metri.
Chiunque si sieda sul trono può vedere la stanza per quello che
realmente è. La stanza è fredda, spoglia e significativamente più
piccola di quanto appare in precedenza. Il soffitto è coperto di
ragnatele dal quale brillano piccoli bagliori rossi e corpi scattanti
(nessuno attacca). Il trono è creato dal teschio di un gigante e da
altri pezzi di scheletro. La grande tenda rossa è ammuffita e rattop-
pata.
La figura gigantesca è un normale zombi. Comunque, è abba-
stanza impressionante da forzare i personaggi ad una prova di Pau-
ra quando lo vedono. Azalin sta giocando con i personaggi, facen-
dogli credere che qui lo attenda una versione gigantesca di sé
stesso. Se uno dei personaggi lo chiede specificatamente (e solo se
qualcuno lo chiede) se questa cosa assomigli ad Azalin, dovresti
dire ai personaggi che in effetti non sembra lui. Se i personaggi non
attaccano immediatamente, lo zombi si solleva e cammina lenta-
mente verso di loro, ridendo in modo folle per tutto il tempo. Se
viene scacciato (molto probabile), scappa attraverso la tenda e cer-
ca di infilarsi nel corridoio (stanza 23).
23. Corridoio Nascosto
Questo corridoio è un accesso nascosto alla sala del trono. La
porta che lo collega alla galleria è piuttosto visibile e non è un
segreto, ma è chiusa a chiave. La porta dell’area nascosta dietro la
tenda non è mai chiusa a chiave. Ha delle cerniere speciali che
permettono di aprirla in silenzio totale. Azalin, o altri, possono en-
trare o uscire dalla stanza del trono attraverso il corridoio nascosto
senza essere visti da quelli che attendono nella stanza.
C’è una porta segreta in questo corridoio. Si apre su uno stretto
tunnel che s’intrufola nella solida roccia della parte centrale del
maniero. E’ un tunnel largo solo 60 centimetro e alto 2,1 metri. Un
uomo normale può camminarvi attraverso, ma un uomo in armatu-
ra deve camminare di fianco.
24. Stanza della Torre
Questa è la seconda sezione di una torre. Le scale salgono dal
secondo piano fino al sesto piano, 22,5 metri più in alto. Il piano
più alto è senza uscita.
25. Torri del Cancello
Queste torri esistono solo a scopo difensivo. Dato che quasi certa-
mente Castel Avernus non cadrà mai sotto assedio, queste torri
fanno solo apparenza. Le basi delle torri sono di solida roccia. In un
normale castello, queste stanze a questo livello conterrebbero il
necessario per il combattimento, come armi, pece, ecc. In questo
caso, le stanze sono vuote. Una scala a chiocciola permette l’acces-
so ai livelli superiori. Una guardia del destino è di pattuglia qui. Il
suo giro parte da una di queste stanze, va fino alla stanza 26, poi
fino all’altra torre e poi giù di nuovo.
26. Torri del Cancello
Questo livello è più o meno come quello inferiore (stanza 25). Un
corridoio collega le due torri, con diverse feritoie che danno sia
all’interno che all’esterno. Al centro del corridoio c’è una piastra
metallica sul pavimento. Rivela un buco che dà in basso sul cancel-
lo principale, ed è usato per scoccare frecce, far cadere cose contro
gli attaccanti. Una guardai del destino è di pattuglia qui. Il suo giro
parte dalla stanza 25, va fino a questa stanza, poi all’altra torre, e giù
di nuovo.
27. Muro Esterno del Bastione Ovest
Questo corto muro è pattugliato dalle guardie del destino. Solo la
porta del maschio principale è chiusa a chiave.
23
 Dalle Ombre
28. Piattaforma
La grande scala termina in questo livello. Una scala più stretta
conduce al prossimo livello. Le mura sono decorate con gusto e ci
sono tappeti sul pavimento.
29. Muro del Bastione Interno
Questo corridoio conduce in un tunnel che taglia attraverso il muro
del bastione interno. Il tunnel è largo 1,5 metri e con una fitta serie
di feritoie. Dietro ogni feritoia c’è una botola di legno sul pavimen-
to. Se sollevata, rivela un piccolo buco micidiale che sporge appe-
na oltre il muro. Quest’area è pattugliata da un paio di scheletri in
ogni momento. Dato che sono così facili da scacciare o da distrug-
gere, non vengono fornite le loro statistiche di gioco.
30. Stanza dell’Incantamento
Una delle 10 stanza di magia, tutti gli incantesimi di Incantamento/
Charme lanciati in questa stanza aumentano gli effetti come se chi
li pronuncia avesse due livelli in più. Tutti i tiri-salvezza contro tali
incantesimi subiscono una penalità di –2.
Su un lungo scaffale posto sul muro sud ci sono tutti gli ingre-
dienti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo di Incantamento/
Charme. Qualsiasi creatura che entri in questa stanza è soggetta
all’incantesimo emozione che cerca di incutere paura. Dato che i
non morti sono immuni a questo incantesimo, non ha effetti sulla
maggioranza degli abitanti di questo castello.
31. Stanza dell’Evocazione
Una delle 10 stanze di magia, tutti gli incantesimi di Evocazione/
Attrazione pronunciati in questa stanza hanno effetto come se il
lanciatore fosse di 2 livelli più potente. Chiunque si trovi sulle scale
o stia levitando o volando nella stanza è considerato all’interno
della stanza. Tutti i tiri-salvezza contro questi incantesimi subisco-
no una penalità di –2.
Un lungo scaffale posto sul muro ovest contiene tutti i compo-
nenti necessari per qualsiasi incantesimo di Evocazione/Attrazione.
Qui è dove Azalin pratica la sua magia più potente, in quanto desi-
derio è un incantesimo della scuola di evocazione. Se i personaggi
non hanno una sorgente di luce con un raggio di almeno 18 metri,
non leggere la descrizione del balcone posta fra parentesi.
La stanza è immensa—un enorme cilindro, molto in alto,
emerge dalle ombre impenetrabili. Un muro è piatto, ta-
gliando il cilindro. Una colonna massiccia punta verso il
cielo al centro del cerchio a solo pochi passi dal muro
piatto. La colonna è così spessa che ci vorrebbero dodici
uomini che si prendano per mano per circondarla tutta.
Attorno alla colonna è abbarbicata una scala a spirale,
interrotta solamente per unirsi a un camminamento di
una balconata sul muro piatto, molto in alto. Impiantato
sul pavimento c’è un largo cerchio e coperto di strane rune.
La colonna è posta all’interno del cerchio, ma più vicino al
bordo che al centro.
Il muro tondeggiante della stanza è punteggiato di pic-
cole porte. Su ognuna di queste è stampata delle icone
rovinate dal tempo, illeggibili a questa distanza. Le porte
della sala più bassa sono grandi due volte il normale. (Al
limitare della vostra visuale dato dalla vostra sorgente di
luce, in alto, c’è un piccolo balcone che guarda la stanza
gigantesca.)
Questa stanza è veramente immensa e si estende per cinque livelli
della torre. Il soffitto si trova a 22;5 metri dal pavimento, oltre il
24
raggio di un incantesimo luce perenne, senza contare le torce. La
colonna è larga 6 metri e si erge per quasi tutta l’altezza della
stanza, fermandosi vicino al soffitto ad una distanza di 4,5 metri,
finendo apparentemente a mezz’aria. Ciò sembra vero solo finché i
personaggi non sono saliti per almeno 4,5 metri lungo le scale
(oppure non abbiano una sorgente di luce con un raggio di 22,5
metri).
I personaggi stanno in effetti guardando attraverso il pavimento
invisibile della stanza che si trova sopra questa (stanza 55). Le scale
a spirale girano attorno alla colonna e sono il solo ingresso per il
livello successivo.
Qualsiasi tentativo di volare in cima alla colonna o sulla piccola
area tra le porte (vedi la descrizione della stanza 55) farà schiantare
il personaggio contro il soffitto. . C’è una piccola probabilità che il
personaggio passi indenne attraverso i buchi nel pavimento. Il per-
sonaggio subisce 3d6 punti-ferita da collisione e deve passare un
tiro-salvezza contro soffio per non svenire. Un personaggio privo di
sensi cadrà per 18 metri e subendo 6d6 punti-ferita quando cade
sul pavimento.
Un grande e potente cerchio magico è stato scavato permanen-
temente sul pavimento, racchiudendo la colonna. Due livelli sopra
il pavimento, una passerella conduce a una piccola balconata su
un lato. Vicino alla cima della stanza c’è un piccolo balcone. Dietro
di esso, fuori vista fino a che i personaggi non si trovano a metà
scala, c’è una porta.
A tutti i livelli, tranne il primo, la porzione curva del muro della
torre è tappezzata di porte. Non ci sono ripiani o scale che vi danno
accesso. Dietro ad ogni porta c’è una piccola stanza la quale è la
tomba di un wraith o di uno spettro. Sulla porta sono incisi il nome,
la data di nascita e la data del decesso della persona. Su una delle
porta sul livello più alto è inciso un simbolo di paura. Dietro questa
porta c’è un corto corridoio che porta alla Stanza dell’Invocazione
(stanza 50).
I non morti attaccano qualsiasi creatura vivente che ascenda le
scale o cerchi di volare o levitare oltre questo punto. Attenderanno
ad attaccare finché i personaggi non saranno almeno a metà strada
(perfino al livello della balconata). I wraith e gli spettri hanno libero
accesso a tutto il castello, ma tendono a stare in questa stanza e
nella stanza della Necromanzia. Si affolleranno attorno a qualsiasi
personaggio isolato, tipo un personaggio che sia volando o levi-
tando.
Perfino qui, nel Castel Avernus, i wraith sono relativamente facili
da scacciare per un chierico di 9°-12° livello. Un semplice incante-
simo di luce perenne le allontanerà istantaneamente. Gli spettri
sono più resistenti. Qualsiasi non morto scacciato fuggirà dalla
torre attraverso il balcone posto in cima che conduce all’esterno.
Il problema più grosso che i personaggi affrontano è Skeever
l’imp. Cercherà di lanciare contro i personaggi l’incantesimo buio
nel raggio di 4,5 metri dalla balconata quando si trovano a mezza
via sulle scale. L’immediata oscurità permetterà ai wraith di scagliar-
si contro i personaggi.
Spettro (5): CA 2; MV 15, Vo 30 (B); DV 7+3; pf 35
ognuno; THAC0 13; N° ATT. 1; Danni 1d8; AS Doppio
risucchio di energia; DS Colpito solo da armi +1 o
migliori, immune al sonno, charme, incantesimi che
bloccano, alla morte e agli incantesimi basati sul
freddo; Taglia M (1,8 m); ML 15 (campione); Int
Int.issimo; AL LM; PE 3.000.
Wraith (40): CA 4; MV 12, Vo 24 (B); DV 5+3; pf 25
ognuno; THAC0 15; N° ATT. 1; Danni 1d6; AS Risuc-
chio di energia; DS Colpito solo da armi +1 o mi-
gliori, immune al sonno, charme, incantesimi che
bloccano, alla morte e agli incantesimi basati sul
freddo; Taglia M (1,8 m); ML 15 (campione); Int
Int.issimo; AL LM; PE 3.000.
 Castel Avernus
32. Stanza Vuota
Le mura di questa stanza sono di pietra nuda e fredda.
33. Stanza della Magia
Appena fuori dalla biblioteca, questa stanza è progettata per i pic-
coli incantamenti e la piccola magia. Un cerchio magico è stato
scavato nel pavimento di pietra. Sono state bruciate delle macchie
nella pietra stessa. Nell’angolo della stanza c’è un tavolo vuoto.
Azalin lo usa per appoggiare i vecchi libri, di solito provenienti dalla
biblioteca, e i componenti degli incantesimi mentre usa questa
stanza.
34. Biblioteca
Questa modesta biblioteca contiene una collezione della storia dei
vari domini, Darkon compreso. Per esempio, qui esiste una copia
del Tomo di Strahd. Dato che il dominio di Ravenloft esiste da un
periodo di tempo breve, storicamente parlando, non c’è molto da
dire.
Una gran quantità di questi libri sono saggi storici con titoli
quali Il Pallor e di Aerdy, Sovrano del Casato di Rax, L’era della
Sventura, La Pioggia del Fuoco Senza Colore, La Battaglia Lunga
Quattro Notti, La Battaglia di Shamblefield, Il Popolo delle Colline
Blemu, Creature Uniche della Foresta di Adri, Il Popolo Minuto delle
Colline Flinty, Mg Viaggi Lungo i Fiumi Teesar e Harp, ecc. Tutti
questi testi provengono da una regione locale di Flanaess (vedi il
Mondo di GREYHAWK per ulteriori dettagli).
Un’attenta ricerca di almeno un’ora, eseguita specificamente fra
i libri storici di Flanaess, darà come risultato la scoperta di una
copia della storia di Azalin. Questa è diversa dal libro trovato nel
Salone dei Ricordi (vedi sopra), ma gli stessi punti salienti. Infilato
fra le pagine del libro c’è un pezzo di pergamena, strappato da un
diario scritto da Azalin di suo pugno. Dai ai giocatori una copia del
Libro di Firan Zal’honan che si trova alla fine di questa avventura.
Oltre alle opere storiche, ci sono molti libri di materia occulta,
compresi i famosi volumi di Van Richten. Ci sono anche molti libri
magici, ma nessun libro di incantesimi. Se sei persone cercano per
mezz’ora ottengono un tiro sulla tabella 95: Oggetti Magici Vari:
Libri, Manuali e Tomi nel Manuale del Dungeon Master.
Un’individuazione del magico accelera questo procedimento di
parecchio. Elzarath, il bibliotecario fantasma, può individuare ogni
singola opera in un paio di round. Comunque, cercherà libri per i
personaggi solo se saranno stati gentili con lui, e perfino allora,
non più di un libro magico.
35. Stanze degli Ospiti
Questi appartamenti sono le stanze da letto e i soggiorni per i pochi
visitatori normali che Azalin può occasionalmente intrattenere. Sono
tutte vuote in questo momento. Tre di queste stanze hanno una
porta segreta che fornisce l’accesso al corridoio nascosto (stanza
36). Occasionalmente, Azalin ha bisogno di un’entrata clandestina
alle stanze degli ospiti.
36. Mura del Bastione Interno
Questo corridoio polveroso e pieni di ragnatele attraverso le mura
del castello che circondano il bastione interno. Lungo le pareti ci
sono feritoie ad intervalli regolari. Ogni feritoia ha un buco che
sporge in fuori chiuso da un coperchio di legno. Questa sporgenza
permette di gettare oggetti contro gli assedianti.
A differenza dal muro interno del livello inferiore, il corridoio è
piuttosto largo. E’ sempre pattugliato da un paio di scheletri. Visto
che possono essere facilmente scacciati o distrutti, non vengono
fornite statistiche di combattimento.
37. Stanza della Scongiurazione
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di
Scongiurazione pronunciati qui si gestiscono come se il lanciatore
avesse due livelli in più. Tutti i tiri-salvezza contro incantesimi di
scongiurazione subiscono una penalità di –2. Lungo gli scaffali
posti lungo il muro sudest ci sono tutti i componenti di incantesimi
necessari per lanciare qualsiasi incantesimo di Scongiurazione. L’in-
tera stanza ha una protezione dal bene permanente. Chiunque sia
di allineamento Buono subisce una penalità di –2 a tutti i tiri per
colpire. Qualsiasi attacco di queste creature che richieda un tiro-
salvezza permette alle creature malvagie di ricevere un bonus di +2
contro il tiro-salvezza.
38. Mura del Bastione Esterno
Questo tunnel unisce il cancello delle torri al maniero principale. E’
pattugliato da una guardia del destino.
39. Torre del Cancello
Le stanze del livello 6 sono vuote. Ci sono delle scale in ogni torre
che portano in alto e in basso. Un corridoio collega le stanze delle
due torri. Al centro del salone c’è un alcova con due buchi. I buchi
sono coperti da pesanti piastre di metallo. I buchi gemelli guarda-
no giù verso l’esterno del cancello. In un castello normale, questi
verrebbero usati per gettare pece bollente addosso a chiunque si
trovi di fronte al castello. Quest’area è pattugliata dalle guardie del
destino.
40. Stanza della Magia Selvaggia
Una delle 10 stanze di magia, tutti gli incantesimi di magia Selvag-
gia lanciati in questo luogo vengono trattati come se pronunciati
da un lanciatore più alto di 2 livelli. Tutti i tiri-salvezza contro incan-
tesimi di magia selvaggia subiscono una penalità di –2. Un piccolo
scaffale sul muro ovest ha tutti i componenti di incantesimi neces-
sari per lanciare qualsiasi incantesimo di magia Selvaggia. Il pavi-
mento è una confusione multicolore da far male agli occhi. Per
rendere le cose peggiori, cambia lentamente, con i colori che si
sciolgono e si spostano su di esso.
Qualsiasi incantesimo in questa stanza, indipendentemente dalla
scuola, ha il 10% di probabilità di provocare un’onda selvaggia.
Questo si aggiunge a qualsiasi tiro un mago selvaggio debba fare
per il suo incantesimo.
Azalin odia questa stanza. La sua maledizione lo costringe a
non poter imparare nuove magie. La magia selvaggia è un fenome-
no relativamente nuovo ed egli è impossibilitato a impararlo o a
capire il suo funzionamento. L’arcilich non attaccherà e non si avvi-
cinerà i personaggi in questo luogo. Si sente a disagio con la natu-
ra instabile degli incantesimi pronunciati in questo luogo.
41. Torre del Cancello
Questo livello contiene il posto di guardia del cancello.
La stanza è piena di ragnatele insolitamente spesse. Sono
così dense che è impossibile vedere a più di 4 metri attra-
verso di esse. Stranamente le ragnatele non sono presenti
entro la distanza di qualche passo dal muro. La pietra
incurvata del muro esterno è costellata di feritoie ogni 60
centimetri.
Lungo il muro c’è un passaggio pulito che circonda l’intera stanza.
Questo passaggio è stato creato dal continuo pattugliamento delle
guardie del destino durante i loro turni. Le armature animate sbir-
25
 Dalle Ombre
ciano in ognuna delle feritoie mentre camminano nella torre. Il
passaggio è largo quanto una creatura. Considera chiunque cada
fra le ragnatele come affetto da un incantesimo ragnatela.
Se un ragno fosse così stupido da tirare una ragnatela incro-
ciando il passaggio, la guardia del destino la taglierebbe? I ragni
hanno imparato con gli anni che queste figure in armatura sono
immuni al loro morso velenoso. Occasionalmente attaccano una
guardia del destino, e quasi sempre il risultato è la morte del ragno.
Se i personaggi passano qui più di qualche round, i ragni attacche-
ranno. Attaccheranno i personaggi senza armatura e cercheranno
di avvolgere nelle ragnatele quelli in armatura. Ci sono circa due
dozzine di ragni sparsi in queste torri, ma attaccano solo pochi alla
volta.
Qualsiasi fiamma accesa in quest’area farà prendere fuoco alle
ragnatele e in un turno il legno secco del soffitto. Il fuoco non si
espande dato che il castello è per la maggior parte di pietra, ma
Azalin dovrà costruire un nuovo tetto qui. Il primo round il fuoco
causerà solo 1 pf a ogni personaggio. Il prossimo round 1d6 pf, il
successivo 2d6, poi 3d6, ecc. I ragni sono un incontro facile, ma il
fuoco potrebbe essere mortale.
Ragno Grande (6): CA 8; MV 6, Ra 15; DV 1+1; pf 6
ognuno; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni 1d6; AS Veleno
(Tipo A, 15r, TS +2 o subisce 15 pf), Intrappolare
nella ragnatela; Taglia P (60 cm); ML 7; Int Anima-
le; AL N; PE 175.
42. Camminamento del Bastione Esterno
Questo è la cima dell’alto muro che dà sul bastione esterno. E’
pattugliato dalle guardie del destino. La porta che lo collega alla
stanza della scongiurazione è chiuse a chiave.
43. Stanza della Necromanzia
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di Necromanzia
pronunciati qui si gestiscono come se il lanciatore avesse due livelli
in più. Tutti i tiri-salvezza contro incantesimi di necromanzia subi-
scono una penalità di –2. Un lungo scaffale sulla parete nordovest
contiene tutti i componenti di incantesimi per qualsiasi incantesi-
mo di Necromanzia. Un tentativo di scacciare i non morti in questa
stanza subisce una penalità di –2, oltre alla penalità già esistente di
Castel Avernus di –2.
C’è un balconata aperta lungo tutto il muro sudovest, che dà
sulla stanza dell’evocazione. Una passerella con corrimano fa da
ponte sul breve salto che ci sarebbe per arrivare alla spessa colonna
centrale per terminare sulla scala a spirale. Se i personaggi vengo-
no attaccati dalle presenze e dagli spettri da questa stanza, posso-
no ritirarsi qui. Una tale ritirata gioca a favore di questi mostri non
morti, in quanto sono più difficili da scacciare. La scala che avvolge
a spirale la colonna centrale conduce alla tesoreria al piano supe-
riore.
C’è una porta segreta dietro lo scaffale che conduce alla torre
esposta. Può essere trovato solo se i personaggi dichiarano
specificatamente di cercare dietro lo scaffale, o se cercano di muo-
vere lo scaffale senza cercare porte segrete. Una ricerca normale
della stanza non rivelerà la porta segreta.
44. Stanza della Magia Elementale
Una delle 10 stanze della magia, questa è in qualche modo diversa
dalle altre. La magia Elementale non è una singola scuola come
tutte le altre. E’ composta da quattro aree di specializzazione, una
per ognuno dei quattro elementi primari.
Nella parte sud di questa stanza si trovano le concentrazioni degli
elementi speciali. Ci sono quattro pozze quadrate, separate una
dall’altra da una passerella larga 3 metri. Ogni pozza è piena di uno
dei quattro elementi. Il quadrato dell’acqua è una bassa piscina di
26
acqua sanguinosa profonda 60 centimetri. Il quadrato della terra è
una pozzo di sudiciume della stessa profondità. Quello del fuoco è
poco profondo è pieno di cenere. I resti scheletrici di un umano
sono nascosti sotto la polvere e al centro c’è un piccolo braciere in
cui arde il fuoco. Il resto della pozza è riempita con ceppi imbevuti
di olio. Il contatto con una fiamma li incendieranno.
Il quadrato dell’aria è delimitato da una linea incisa nella pietra. Per
il resto è vuoto. Ha un accesso diretto ad una feritoia, che gli forni-
sce una fonte d’aria illimitata.
Il passaggio seguente dovrebbe essere letto ai personaggi quando
entrano nella stanza assumendo che possano vedere fino ad una
distanza dai 12 ai 18 metri.
Questa stanza è piuttosto lunga e larga. Alla vostra sinistra
ci sono quattro scaffali, in cui sono stivate polveri, liquidi e
oggetti bizzarri. Alla vostra destra sono disposti ordinata-
mente una serie di barili.
Una volta che i personaggi saranno in grado di vedere il retro della
stanza, dovrebbero sentire ciò che segue.
Quattro quadrati giacciono sul pavimenti separati da una
larga passerella. Un cerchio inciso nel pavimento e iscritto
con delle strane rune si trova al centro dei quadrati, in
modo tale che un angolo di ognuno dei quadrati tocca il
tondo spigolo del cerchio. Il quadrato più vicino alla sini-
stra è una pozza di fluido rosso scuro e infausto. Un fitto
odore di olio vi alita addosso. Il quadrato più vicino alla
vostra destra è una pozza di sudiciume. Potete vedere qual-
che osso candido sporgere dal suolo.
Il quadrato più lontano a sinistra è un’area vuota del pavi-
mento delineata da una linea cesellata nella pietra. Il qua-
drato più lontano a destra è un pozzo riempito di ceppi di
legno gettati a caso. Mischiati al legname si possono ve-
dere delle ossa. Al suo centro un fuoco arde in un braciere
di ottone.
Al centro, che tocca un angolo di ogni pozza, c’è un cerchio magi-
co. Un vero mago elementale può stare al centro del cerchio e può
lanciare qualsiasi magia elementale, perfino una dell’elementale
opposto al suo. Lo fa come se fosse di due livelli superiore al norma-
le, e qualsiasi tiro-salvezza contro i suoi incantesimi elementali su-
biscono una penalità di –2.
Lungo il muro est, quattro scaffali contengono tutti i compo-
nenti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo elementale. C’è
uno scaffale per ogni elemento. Disposti lungo il muro opposto ci
sono dei barili di materiale che potrebbe servire in dosi elevate.
Contengono sudiciume, acqua, vario tipo di olio infiammabile, ecc.
Il soffitto è un tetto a punta alto circa 13,5 metri al centro.
Diverse travi di legno attraversano lo spazio vuoto e sorreggono il
tetto massiccio. Un cono di pietra rovesciato si protende in fuori
dalla parete ovest. Questa è la base della torre del vampiro.
Sebbene la magia elementale sia una scuola relativamente nuo-
va, Azalin è ancora in grado di lanciare qualche incantesimo. Non
può però trarre vantaggio dal cerchio magico. L’arcilich odia que-
sta stanza, come invece odia quella della magia selvaggia.
Dal cerchio magico, Azalin è in grado di evocare gli elementali
di Ravenloft (in alternativa elementali ordinari). Nonostante tutti i
suoi sforzi non è in grado di evocare elementali di altro tipo. Finché
si trova nel cerchio il controllo sugli elementali è automatico.
Azalin ha evocato un elementale delle tombe e un elementale
del sangue (in alternativa: elementale della terra e dell’acqua) come
 Castel Avernus
guardiani di questa stanza. Ha cercato di mantenere un elementale
per ogni tipo in questo luogo, ma gli elementali finiscono sempre
per attaccare il loro opposto (fuoco <-> acqua, terra <-> aria). Ha
deciso di tenerne due. L’elementale delle tombe non attaccherà la
struttura del castello. Gli elementali non possono lasciare questa
stanza.
Elementale delle Tombe: CA 0; FM 6; DV 12; pf 55;
THAC0 9; N° ATT. 1; Danni 4d10; AS Sprofondare;
Taglia G (alto 3,6 m); ML 16; Int Bassa; AL N; PE
7.000.
Elementale del Sangue: CA 0; FM 12; DV 12; pf 55;
THAC0 9; N° ATT. 1; Danni 3d6; AS Risucchio di san-
gue, asfissia; Taglia G (alto 3,6 m); ML 16; Int Bas-
sa; AL N; PE 7.000.
45. Camminamento del Bastione Interno
Questo largo camminamento ha le merlature che danno verso l’ester-
no. Lo spigolo interno non ha ringhiera protettiva. E’ un salto di 18
metri sul fondo del bastione interno. Questo muro è pattugliato da
un paio di guardie del destino che camminano in direzioni oppo-
ste.
46. Stanza del Golem
Qui è dove Azalin costruisce i suoi golem. Prima di diventare il
signore di Darkon, l’arcilich aveva scoperto come creare i golem
d’ossa e zombi. Sono piuttosto difficili da creare ed il processo
richiede parecchio tempo. Per rendere le cose peggiori, Azalin non
ha molto tempo da dedicare alla loro costruzione. Una volta ogni
decade circa completa un golem e lo invia per un compito speciale
o lo tiene nel suo castello come guardiano speciale.
Questa stanza sembra un mattatoio. Pile di parti di corpi si
stendono al di là del limitare del vostro campo luminoso.
L’odore di carne in putrefazione è soverchiante.
Al centro di questa carneficina c’è un tavolo, che mo-
stra un orrore al di là della comprensione. Un uomo è stato
composto cucendo assieme le parti del corpo in decom-
posizione. Non sono state unite razionalmente in modo da
formare un corpo umano. Le braccia sono state unite as-
sieme per formare una gamba, la testa è attaccata là dove
dovrebbe esserci lo stomaco, ecc. E’ il lavoro di una mente
squilibrata.
Le pile di parti del corpo sono in effetti ordinate per tipo —braccia
qui, gambe là, ecc. Anche le pile di ossa umane sono ordinate per
tipo. Al centro di tutto questo ci sono due grandi tavoli. Su uno si
trova un golem zombi parzialmente assemblato, sull’altro si trova
un golem d’ossa parzialmente assemblato. Posto fra i due c’è un
terzo tavolo più piccolo. E’ pieno di attrezzi affilati e altri strumenti
necessari a costruire un golem.
La vista di questa stanza forza ad una prova di Orrore. Chiunque
tenti di esaminare più da vicino il golem zombi sul tavolo o di
cercare fra le pile di parti del corpo deve fare un’altra prova di Orro-
re.
Azalin tiene qui un golem zombi come servitore e guardiano (in
alternativa otto zombi di Strahd). Quando l’arcilich non necessita
direttamente di questo servitore, il golem rimane seduto senza vita
in un angolo della stanza. Chiunque dia uno sguardo veloce alla
stanza non vedrà il golem, in quanto sembra un’altra pila di parti del
corpo. Se qualcuno gli si avvicina oppure dichiara di esaminare le
pile di parti del corpo, allora questi noterà il golem. Il golem attac-
cherà chiunque disturbi qualcosa in questa stanza. Se i personaggi
la attraversano guardando ma senza toccare niente, il golem resta
inattivo.
Golem Zombi: CA 2; FM 6; DV 18; pf 60; THAC0 4; N°
ATT. 2; Danni 3d6/3d6; AS 9 m aura di decomposi-
zione; DS Colpito da armi magiche +2 o più, anima-
re i morti lo ripristina tutti i pf, immune agli incan-
tesimi che influenzano la mente e a quelli della
vita, immune al veleno; Taglia M (alto 1,8 m); ML 20;
Int Non-; AL N; PE 17.000.
47. Tetto della Torre del Cancello
Questo livello contiene solo le assi di legno che sorreggono il tetto,
pieno di ragnatele. Il soffitto è alto 9 metri dalla base alla cima. I
grandi ragni che vivono qui si nutrono primariamente di pipistrelli,
uccelli e ratti.
48. Tesoreria
Questo è il secondo tesoro di Azalin . Come il primo, ha poco
bisogno di guardiani. Ad Azalin non importa molto dei beni, e
pochi ladri sarebbero in grado di infilarsi nel suo castello, sempre
che riesca a sopravvivere all’esperienza. La sola entrata sono le
scale dalla stanza della necromanzia.
Questo luogo è riservato ai beni più fini. Qui non ci sono mone-
te. Rari dipinti sono appesi al muro, sul pavimento sono raccolti e
involti tappeti di lana dai disegni intricati, ovunque sono disposte
statuette. Il valore di qualsiasi pezzo è 1d100 x 10 mo. Se i perso-
naggi cominciano a impacchettare i tesori, ne saranno stressati.
C’è molto di più di quanto possano mai trasportare. Applica tutte le
regole dell’ingombro. Setti piccoli scrigni sono sparsi in vari angoli.
Sei contengono 3d6 di gemme di varia qualità. Come nelle monete
nell’altra tesoreria, su questo posto grava una piccola maledizione.
C’è il 50% di probabilità per ogni volta che viene presa una gemma
che l’immagine di Azalin si possa vedere all’interno delle profondità
cristalline. Questo forza ad una prova di Paura, perfino al di fuori del
semipiano di Ravenloft.
Il settimo scrigno contiene una pergamena da sacerdote con i
seguenti incantesimi: cura, ristorazione, rianimare i morti, resurre-
zione.
49. Gabbia di Velluto
Questa stanza è una prigione speciale. Dall’interno appare come la
camera da letto privata di una principessa. Un grande letto con
lenzuola di seta domina la stanza, e uno squisita vasca da bagno è
nascosta timidamente dietro uno schermi dipinto. I muri sono co-
perti da luminose e allegre tappezzerie. Vicino al caminetto ci sono
un tavolo epoche sedie tutti di elegante fattura. Un ripostiglio fun-
ge da guardaroba e contiene un assortimento di vestiti eleganti sia
da uomo che da donna. Uno libreria contiene dei libri e carta per
scrivere dietro porte di vetro delicato. Tutti i libri sono storie di
luoghi comuni e composizioni di fantasia.
Azalin usa questa stanza come prigione per i suoi ospiti in cat-
tività più nobili. Queste persone le quali menti si rovinerebbero
troppo presto nelle camere di tortura vengono tenute qui per un
interrogatorio più subdole delicato. Una botola nel pavimento con-
duce alla scala circolare (e alla libertà), ma è sbarrata dall’esterno.
La stanza è attualmente vuota.
50. Stanza dell’Invocazione
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di Invocazione
lanciati qui funzionano come se pronunciati da un lanciatore di 2
livelli superiore. Tutti i tiri-salvezza contro invocazione subiscono
una penalità di –2. Un lungo scaffale contro il muro contiene i
componenti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo di Invoca-
zione.
27
 Dalle Ombre
51. Stanza dell’Alterazione
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di alterazione
lanciati qui funzionano come se pronunciati da un lanciatore di 2
livelli superiore. Tutti i tiri-salvezza contro alterazione subiscono
una penalità di –2. Un lungo scaffale contro il muro sud contiene i
componenti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo di altera-
zione. Al centro della stanza c’è un anello di metallo con diverse
catene agganciate su di esso. Ogni terminazione è una manetta
adatta al bloccaggio di prigionieri.
Sono allineate lungo il muro ovest di questa stanza delle gab-
bie. Ogni gabbia contiene un animale o un mostro. Tutte sono
vittime degli incantesimi di metamorfosi di Azalin. Molti sono in
effetti umani o semiumani. Come risultato ogni animale o mostro
emana un’aura magica se i personaggi cercano di individuarla. Delle
gabbie lungo il muro est contengono piccoli animali innocui: topi,
conigli, rane, gatti, serpenti, pipistrelli e così via.
Le otto gabbie 3x3 metri sul muro ovest contengono i più gran-
di e i più pericolosi animali. Una gabbia è vuota. La tabella 3 mostra
la forma metamorfa e la forma vera di ogni animale.
Tabella 3
Contenuto delle Gabbie
Trasformato Forma Vera
Mucca da latte Paladino di 4° livello, femmina
Verme notturno Mercante di tappeti, maschio
Gremishka Incantatrice di 9° livello
Babbuino Cameriere
Conglomerato
Sanguisuga gigante
Ladro di 3° livello, maschio
Esattore delle tasse, maschio
Halfling femmina Mind flayer
Se liberata dalla magia, il paladino sarà molto riconoscente. Il suo
nome è Rose, e si unirà volentieri al gruppo. E’ disarmata e senza
armatura. Il mercante di tappeti è un uomo grasso e viscido dal
gemito irritante.
Coryn è un’incantatrice caotico malvagia che è stata punita da
Azalin per piccole infrazioni. Pretenderà di essere una casalinga
sposata ad uno scrivano che infamò il nome di Azalin. Attenderà il
momento opportuno per scappare, preferibilmente con un ogget-
to magico o due. Se il gruppo si confronta con Azalin, la paura
dell’arcilich le farà attaccare immediatamente i personaggi, speran-
do di ritornare nelle sue grazie.
Coryn non ha libri degli incantesimi o equipaggiamento. A meno
che un personaggio non le ceda un libro degli incantesimi, non è in
grado di memorizzare o lanciare incantesimi.
Winaya la cameriera è una donna di mezz’età consumata dal
lavoro. Se fosse forzata ad una prova di Paura o di Orrore, apparirà
come morta per 2d6 round, ma non subirà altri effetti collaterali.
Siv l’Ambiguo era una volta un prode ladro finché non rubò una
piccola statuetta che cercava anche Azalin. Ora è una donnola
impaurita la quale lealtà gira come una banderuola al vento. Starà
con il gruppo finché questo gli fornirà sicurezza.
Milarn è un pomposo esattore delle tasse che tradì il Kargat.
Come punizione, questi lo diedero ad Azalin come dono.
Il mind flayer attaccherà istantaneamente se convertito di nuo-
vo nella sua vera forma. Sa che i personaggi non gli permetterebbe-
ro di vivere.
Se uno qualsiasi di questi personaggi si unissero al gruppo,
funzioneranno principalmente come prima linea. Se il DM dovesse
uccidere un componente del gruppo per evidenziare un punto,
questi personaggi sarebbero la scelta perfetta. Azalin li attaccherà
sempre per primi.
28
Rose, Paladino di 4° livello: CA 9; MV 12; DV 4; pf
25; THAC0 17; N° ATT. 1; Danni A seconda dell’ar-
ma (+1 For); DS protezione Dal male 3 m raggio,
individuazione del male 18m, +2 su tutti i tiri-sal-
vezza, immune alle malattie, cura 8 pf col tocco;
Taglia M; ML 17; Int Molta; AL LB.
Coryn, Incantatrice di 9° livello: CA 10; MV 12; DV
9; pf 24; THAC0 18; N° ATT. 1; Danni A seconda del-
l’arma (-1 For); AS Incantesimi (5/4/4/3/2); Taglia
M; ML 13; Int Int.ma; AL CM.
Siv l’Ambiguo, Ladro di 3° livello: CA 10; MV 12; DV
3; pf 11; THAC0 19; N° ATT. 1; Danni A seconda del-
l’arma; AS Colpire alle spalle (x 2 Danni); Taglia
M; ML 9; int Media; AL CN. Abilità da ladro: ST 40
%, SS 40%; T/RT 32%; MS 25%; NO 15%; SR 20%; SP
80%; LL 0%.
Mind Flayer: CA 5; MV 12; DV 8+4; pf 26; THAC0 11;
N° ATT. 4; Danni Nessuno; AS Mangia il cervello in
1d4 r (morte istantanea), colpo mentale (cono di
18 m x 6 m) TS vs. Bacchette per non restare stor-
dito per 3d4 r, Incantesimi come un mago di 7° liv
( suggestione , charme mostri , ESP, levitazione ,
magia astrale, viaggio interplanare; tutti con
penalità -4 al TS); Taglia M (alto 1,8 m); ML 15; Int
Geniale; AL LM; PE 9.000.
52. Torre del Vampiro
Questa torre solitaria è parte della casa di Aquinus, un vampiro
servo di Azalin. Sebbene il suo servilismo strida, la sua paura è più
grande del suo odio. Aquinus è completamente leale, sapendo di
avere un destino terribile assicurato se dovesse tradire l’arcilich.
Alcune cose sono temute perfino da un vampiro.
La torre è una serie di piccole stanze, connesse solo mediante
un foro nel soffitto (il pavimento della stanza superiore). Le stanze
sono polverose e piene di ragnatele.
Nel livello più basso della torre, adiacente alla stanza della divi-
nazione, c’è una piccola crepa nel muro che connette le due stan-
ze. Qualsiasi nano che esaminasse i muri è sicuro di individuare la
crepa. La crepa è lunga solo poco meno di 1 metro e larga meno di
3 centimetri. Ma è abbastanza per permettere al vampiro in forma
gassosa di entrare e uscire. Questo livello più basso è anche dove è
nascosta la bara di Aquinus
53. Stanza della Divinazione
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di Divinazione
lanciati qui funzionano come se pronunciati da un lanciatore di 2
livelli superiore. Tutti i tiri-salvezza contro divinazione subiscono
una penalità di –2. Un lungo scaffale contro il muro contiene i
componenti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo di Divina-
zione.
Al centro di questa stanza c’è una piscina larga e poco profonda
di acqua chiara. A circa un metro dalla superficie della piscina flut-
tua una sfera di cristallo del diametro di 1,5 Metri. Appeso al muro
sudovest c’è un immenso specchio, largo 12 metri e alto 3 metri. Lo
specchio e la piscina sono usati per la pratica della cristalloscopia.
La sfera di cristallo agisce come il tipico oggetto magico. Con la
semplice concentrazione, i personaggi la possono usare. Il DM do-
vrebbe leggere la descrizione della sfera di cristallo nel Manuale del
DM con attenzione. Diversamente dalla maggioranza delle sfere di
cristallo, questa può focalizzare anche i domini degli altri signori
oscuri. Con essa, Azalin è in grado occasionalmente di spiare gli
altri signori oscuri.
L’arcilich può percepire chiunque lo stia spiando attraverso que-
sta sfera di cristallo. E’ in grado di estendersi mentalmente attraver-
 Castel Avernus
so il potere della sfera per cercare di charmare chiunque lo stia
spiando mediante essa. Tira per questo evento segretamente, e
dillo ai personaggi solo se il tentativo di charme fallisce. In questo
caso, il personaggio è in grado di percepire l’insidiosa attenzione
del lich mentre cerca di pervadere la sua mente. Se il personaggio
fallisce il suo tiro-salvezza, dovrebbe essergli detto l’attuale occu-
pazione di Azalin, ma nient’altro. Più tardi nell’avventura, quando i
personaggi si confronteranno con Azalin, il personaggio si rivolterà
contro i propri compagni.
54. Torre Esposta
Questa stanza è vuota.
55. Stanza dell’Illusionismo
Una delle 10 stanze della magia, tutti gli incantesimi di Illusione/
Visione lanciati qui funzionano come se pronunciati da un lancia-
tore di 2 livelli superiore. Tutti i tiri-salvezza contro illusione subi-
scono una penalità di –2. Un lungo scaffale contro il muro ovest
contiene i componenti necessari per lanciare qualsiasi incantesimo
di Illusione/Visione. Lo scaffale sembra imbullonato al muro. Qual-
siasi incantesimo atto a dissolvere o individuare le illusioni, qui non
funziona, ma è possibile non credere alle illusioni.
Il pavimento di questa stanza è completamente trasparente. E’
sono visibili solo la cima della colonna del diametro di 6 metri, su
cui poggia il pavimento, e l’area tra le due porte. Chiunque si trovi
qui può vedere il pavimento posto a 18 metri più in basso della
stanza dell’evocazione. Il pavimento è piuttosto solido e ci si può
camminare in tutta sicurezza, perfino dalla più pesante delle crea-
ture. Il soffitto e i muri sono lisci, senza alcuna sporgenza o incavo
per appendere corde o uncini.
Per rendere la cosa peggiore, sul pavimento di sono buchi cir-
colari. Naturalmente è impossibile individuare i buchi in un pavi-
mento invisibile. Chiunque cada in uno di questi buchi subirà i
danni da caduta da 18 metri (6d6 pf). Qualsiasi wraith o spettro
rimasto si getterà su qualsiasi personaggio che cada come uno
stormo di corvi su un mucchio di grano. Tutte le creature che erano
state scacciate durante un combattimento nella stanza dell’evoca-
zione sono ormai ritornate e possono attaccare.
Skeever può decidere di usare qui il suo incantesimo di creazio-
ne spettrale potenziata. Funzionerà particolarmente bene, in quanto
si tratta di un’illusione. Qualsiasi personaggio che fugga dalla vista
di Azalin sarà facilmente preda di uno dei buchi, cadendo verso la
stanza sottostante.
56. Attico
Quest’area è piena di polvere, ragnatele e legname.
57. Camminamento degli Impiccati
Questo bastione circonda una delle grandi torri del mastio princi-
pale. Sul retro della torre c’è una scala che sale fino al livello in cima
all’altra torre del mastio principale. Mentre gira attorno alla Torre
Esposta, il camminamento passa sotto un arco che forma parte del
contrafforte della torre. Un grande anello di metallo è montato sul
lato esterno del contrafforte, e una catena d’acciaio dondola dal-
l’anello con un cappio all’estremità. Una seconda catena attaccata
all’anello termina con un grosso uncino. Mediante delle funi legate
ad una certa altezza delle catene si possono trascinare le estremità
delle catene fino al camminamento.
Ogni volta che Azalin vuole dare esempio di cosa succede a chi
lo ha insoddisfatto, egli lo appende all’uncino. Quelli colpevoli di
infrazioni minori vengono impiccati per il collo da una corda. La
morte arriva celere per questi. Dopo pochi giorni, la corda viene
tagliata e il corpo tombola fino alla base della torre diventando cibo
per gli avvoltoi. I colpevoli di offese più serie vengono appesi diret-
tamente all’uncino ancora vivi e scalcianti. L a morte sopraggiunge
lenta e dolorosa. Dopo pochi giorni, anche questi vengono fatti
cadere sulle rocce sottostanti.
Una guardia del destino cammina costantemente da un’estre-
mità all’altra del camminamento. Comunque, la guardia non è l’abi-
tante più importante del Camminamento degli Impiccati. Un uomo
accusato ingiustamente, appeso all’uncino decadi fa da Azalin, ri-
sorse come creatura non morta: un valpurgeist (in alternativa: un
ghost). Infesta il Camminamento degli Impiccati, in particolare at-
torno all’arco.
Azalin trae divertimento nel lasciarlo gironzolare lì attorno.
L’archlich ha ordinato al valpurgeist di servire come suo boia. Lo
sciagurato non morto deve impiccare o appendere chiunque Azalin
abbia ordinato di morire. Egli assume che qualsiasi creatura vivente
sul camminamento debba essere appesa o impiccata, e quindi la
attacca. Il suo morale è significativamente più alto del normale
grazie al potente ordine di Azalin.
Vedere il valpurgeist con il collo spezzato e la testa dondolante
forza una prova di Orrore. Se il DM sta usando un ghost invece del
valpurgeist, egli è in grado di manipolare le catene e l’uncino, ma
nessun altro oggetto fisico.
Valpurgeist: CA 4; MV 9; DV 5; pf 30; THAC0 15; N°
ATT. 2; Danni 1d6/1d6 (pugni); AS Strangolamen-
to (1d8 danno automatico); DS immune al sonno ,
charme, incantesimi che bloccano e influenzano
la mente; Taglia M (alto 1,8 m); ML 17; Int Media; AL
CM; PE 650.
58a-d. Stanze di Aquinus
Queste stanze sono la casa del vampiro Aquinus descritto nella
stanza 52. Quella torre è dove il vampiro, in effetti, riposa. Queste
stanze gli permettono di svolgere le sue scene di vita mortale. Que-
ste stanze appaiono come una elegante suite, decorate in modo
squisito ma discreto. Solo la porta che conduce alla torre e la porta
che conduce nel corridoio sono chiuse a chiave. La porta che con-
duce nella sala principale è sbarrata dall’esterno.
La stanza 58a è uno studio. La stanza 58b è una piccola biblio-
teca. Dentro non c’è nulla di gran valore. La stanza 58c è una
camera da letto. Il letto non è mai stato usato. Ironicamente, una
feritoia permette alla luce del sole di proiettarsi sul materasso. Lo
sgabuzzino del guardaroba contiene vestiti di elegante fattura e
un’uniforme da boia completa di cappuccio nero.
La stanza 58d è la sala da pranzo. Non è altro che una beffa, in
quanto Aquinus è il solo occupante della suite e non necessita di
cibo mortale. Nel retro di questa stanza c’è la porta chiusa a chiave
che porta alla torre (stanza 52).
Se i personaggio entrano in queste stanze, Aquinus sarà nello
studio (stanza 58a). Farà finta di essere un prigioniero di Azalin.
Parlerà di sé stesso come il “riluttante ospite” di Azalin. In effetti gli
si può credere, infatti l’unica porta che conduce fuori è sbarrata
dall’esterno.
In quanto vampiro ha l’abilità di passare in forma gassosa e di
insinuarsi sotto la porta o di trasformarsi in pipistrello e volare via
attraverso la feritoia. Non è in alcun modo un prigioniero relegato
in queste stanze. Aquinus è prigioniero della sua paura di Azalin.
Aquinus non farà ancora alcun tentativo di nuocere o di aiutare i
personaggi. Comunque, tenterà di charmare uno di loro col suo
sguardo. Fai il tiro-salvezza del personaggio segretamente, ma dillo
al giocatore solo se il tiro fallisce.
Il piano di Aquinus è di seguire i personaggi in forma di pipi-
strello o gassosa. In qualche momento, spera di avere a disposizio-
ne il personaggio charmato da solo, per poi risucchiargli energia. Il
DM deve decidere quando tale occasione si presenti.
29
 Dalle Ombre
Aquinus (vampiro): CA 1; MV 12, Vo 18 (B); DV 8+3;
pf 40; THAC0 13; N° ATT. 1; Danni 1d6+4; AS Risuc-
chio di energia, charma con lo sguardo, metamor-
fosi, movimenti da ragno; DS Forma gassosa, col-
pito solo da armi magiche + 1 o migliori, immune al
sonno , charme , incantesimi che bloccano e in-
fluenzano la mente; Taglia M (alto 1,8 m); ML 16;
Int Eccezionale; AL LM; PE 3.000.
59. Stanza dell’Esecuzione
Questa ampia stanza aperta è colma di attrezzi usati per giustiziare
i prigionieri. Comprendono una ghigliottina, una lancia per impalare,
una tanica medioevale (per affogare), un ceppo e una scure, un
palo di ferro circondato da un fuoco spento (per il rogo), e così via.
L’unico mezzo che manca è la forca, Quest’azione avviene sempre
alla torre esposta a beneficio di tutti.
Molte persone giustiziate qui vengono poi appese all’uncino,
come carcasse nel negozio di un macellaio. Nel retro della stanza
c’è una singola grande cella, dove i prigionieri attendono il loro
fato. Attualmente è vuota.
Il vampiro Aquinus è il giustiziere di Azalin. Viene descritto nelle
stanze 52 e 58. La forza e la potenza sovrumana del vampiro lo
rendono ideale per tale compito. Aquinus non trae alcun piacere
dal suo lavoro, in quanto non gli è mai permesso di risucchiare la
vittima prima di ucciderla.
60. Stanza del Silenzio
Su questa stanza sterile è stato lanciato un incantesimo silenzio
reso permanente. All’interno di queste mura non si ode o emette
alcun suono. Azalin viene qui per sfogare la sua rabbia e frustrazio-
ne e, in rare occasioni, per confessare i suoi peccati. Qui può parla-
re liberamente senza paura che qualcuno lo possa sentire. Sebbene
il lich non possa udire le sue stesse parole, è comunque un buono
sfogo.
61. Terrazza della Torre
Non ci sono botole o entrate che portano alla stanza inferiore di
questa torre. Azalin e Aquinus usano la terrazza in cima per osserva-
re il panorama ammantato di Darkon. A volte i paesani dei villaggi
circostanti possono vedere una solitaria figura pensierosa scrutare
l’orizzonte.
62. Cripta di Irik Zal’honan
Questa è la cripta del figlio di Azalin. Quando l’arcilich entro per la
prima volta in Ravenloft, il suo unico figlio era ancora seppellito nel
suo piano natale. Quando Azalin entrò nelle nebbie e Darkon fu
creato, apparve questa cripta. Nessuna creatura, viva o morta, sa
per certo se la cripta e il corpo furono trasportati in Ravenloft o se
questa è una replica per insultare l’arcilich. Azalin la crede la vera
tomba di suo figlio.
Una tenue luce proveniente dal soffitto a volta getta om-
bre nell’angolo più lontano di questa stanza. Polverose
tappezzerie mangiate dalle tarme pendono da aste incli-
nate attaccate alle pareti. Al centro della luce c’è una mas-
siccia bara di pietra. Tutti i lati sono intarsiati e scolpiti in
modo elaborato.
La tenue luce è una luce perenne posta su una pietra montata nel
soffitto e velata da un vetro di quarzo giallo. L’ombra del figlio
defunto di Azalin infesta questa stanza. Si ergerà dalla bara solo se
un personaggio si avvicina a meno di 1,5 metri da essa.
30
Mentre ti avvicini alla bara una bianca forma trasparente
sorge attraverso il coperchio di pietra. Chiaramente è lo
spirito di qualcuno morto da lungo tempo e tentacoli di
paura cominciano a rosicchiare gli angoli della tua men-
te.
Irik è un ghost completo, possiede tutti i poteri di un fantasma
descritto nel Manuale dei Mostri. Comunque, non ha interesse
nell’attaccare gli stranieri innocenti. Userà i suoi poteri solo per
difendersi. Ignorerà perfino il primo round di attacchi, a meno che
non venga ferito seriamente.
Irik è un’anima piena di perdono e compassione, l’esatto oppo-
sto di suo padre. Irik sarà piuttosto contento di parlare con i perso-
naggi. Può riassumere tutto in quanto c’è scritto nell’appendice
alla fine di questo modulo. Solo lui, di tutte le creature del covo di
Azalin, conosce dove si trova il filatterio. Se chiesto, egli dirà che si
trova in una stanza speciale tre piani più sopra. Dato che non ha
mai lasciato la sua cripta, non ha idea di come sia la stanza e di quali
difese Azalin abbia installato.
Irik Zal’honan (ghost): CA 0; MV 9, Vo 9 (A); DV 10;
pf 35; THAC0 11; N° ATT. 1; Danni Nessuno; AS In-
vecchiamento 1d4 x 10 anni, giara magica; DS Col-
pito solo da armi d’argento o +1 o migliori, immu-
ne agli incantesimi, il corpo è etereo; Taglia M
(alto 1,6 m); ML speciale; Int Int.mo; AL LN; PE 7.000.
63. Corridoio
Questa stanza è vuota.
64. Covo di Ebb
Questa enorme stanza si estende per due piani della torre. Il soffitto
è alto circa 9 metri. All’estremità sud della stanza c’è un foro tondo
di 7,5 metri di diametro. Un balcone con corrimano è attaccato alla
parete nord, estendendosi fra le due piccole torri. Al centro di que-
sto balcone c’è una sporgenza in pietra senza il corrimano. Azalin la
usa per salire sul suo drago destriero, Ebb, che ha qui la sua tana. Il
pavimento è coperto di monete d’argento, un letto adatto per un
drago.
Ebb è un drago d’ombra adulto (in alternativa: drago nero adul-
to) e la montatura volante di Azalin. I draghi d’ombra sono nativi di
Oerth e sono descritti nell’Appendice del Manuale dei Mostri di
GREYHAWK. Dato che Azalin è nativo di tale regno, ha senso che
egli usi una creatura di tale regno come destriero.
Ebb odia la gran parte delle creature viventi e non ci si può
negoziare. Fortunatamente per i personaggi, possono evitare tale
incontro salendo lungo la scala all’esterno della torre.
Ebb è probabilmente troppo potente come incontro per i per-
sonaggi a questo punto. Usatela solo per impaurire i personaggi
piuttosto che per ucciderli. Questo drago serve come esempio del
potere di Azalin. Leggi questo passaggio quanto i personaggi en-
trano nella stanza per la prima volta.
Castel Avernus

31
 Dalle Ombre
La stanza è enorme, chiaramente più alta di un piano solo
della torre. Un balcone si trova abbarbicato alla parete
con diverse porte sopra e sotto di essa. Al lato opposto del
balcone c’è un enorme foro rotondo nella parete. E’ alto
più o meno quanto l’albero maestro di una barca a vela.
La stanza è colma di ombre. Il pavimento sembra brillare
e scintillare alla luce lunare, tranne che per una larga pisci-
na di oscurità al centro. In distanza, si possono udire urla
di tortura.
Una grande testa serpentina sorge dalla piscina di om-
bre sul pavimento. Occhi obliqui brillano nella luce lunare
mentre si girano a guardarvi. Si ode il soffice fruscio del
cuoio quando due enormi ali da pipistrello si schiudono.
Un’ondata di incontrollata paura vi sommerge.
Ebb non attacca immediatamente, dando ai personaggi la possibi-
lità di scappare. Le piace incutere paura nei patetici piccoli umani
almeno quanto le piaccia divorarli. Se i personaggi scappano, il
drago d’ombra non li insegue. Se si attardano lì attorno per qual-
che ragione, comincia ad usare il suo soffio.
Da qui in poi, si possono udire le grida della banshee, perfino
dai non elfi. Da qui in poi i suoi lamenti fungono da costante
sottofondo terrificante.
65. Torre Esposta
Questi due livelli della torre esposta si connettono al covo di Ebb.
66. Terrazza Inferiore del Maniero
Questa terrazza è pattugliato da un paio di guardie del destino. I
gemiti e le grida della banshee nella sua torre sono qui facilmente
udibili. Perfino i non elfi possono identificare la torre della banshee
come la sorgente dei delle terribili grida.
Da qualsiasi parte in questo livello del castello in poi si possono
udire le urla della banshee, perfino dai non elfi. Da qui in poi le
grida di agonia fungono da costante sottofondo terrificante.
67. Basamento della Torre della Banshee
Questi due livelli della torre della banshee si aprono nel covo di
Ebb. Una scala conduce verso l’alto, fornendo l’ingresso al piano
successivo. Willow, la banshee, non può entrare in questi due piani
della torre
68. Cima della Torre del Banshee
Questa torre è infestata da uno spirito urlante. In vita, Willow era
una fanciulla elfa dalla mente forte. Entrò al servizio di Azalin, attrat-
ta dal potere che avrebbe potuto apprendere. Dette prova d’essere
senza pietà e assetata di sangue, rari tratti per un elfo. Sfortunata-
mente, era anche ambiziosa. Willow tradì Azalin ed egli l’appese
all’uncino della torre esposta a morire (vedi stanza 57). Fece risor-
gere poi il suo spirito come banshee e lo costrinse all’interno della
torre. Ora serve da avviso per chiunque voglia tradire Azalin.
I paesani per miglia nei dintorni possono sentire le sue grida di
agonia. Azalin si è assicurato che la storia del suo tradimento e della
susseguente punizione si diffondesse in lungo e in largo per Darkon.
I paesani credono che Willow sia tenuta in vita dalla potente magia
di Azalin per essere torturata per l’eternità. Non si rendono conto
che è ora uno spirito non morto.
Willow appare ancora come una fanciulla elfa giovane e bella,
così come lo era alla sua morte. Comunque, ora ha un enorme
uncino immateriale conficcato nella schiena la quale punta esce
dal centro del suo petto. Come tutti gli spiriti urlanti, è essa stessa
una figura trasparente.
32
Willow serve Azalin da morta bene quasi quanto lo aveva servito
da viva. Ha creato un legame fra lei e questa torre facendola diven-
tare il primo guardiano del suo filatterio. Non c’è ingresso per la
stanza del filatterio che non passi per questa torre. Come descritto
nel Manuale dei Mostri, può percepire la presenza di creature viventi
ad una distanza di diversi chilometri. Non c’è modo per aggirarla.
Willow attacca immediatamente i personaggi quando entrano la
torre. Nel primo round, emette il suo gemito mortale.
Willow (spirito urlante): CA 0; MV 15, Vo 15 (A); DV
7; pf 33; THAC0 13; N° ATT. 1; Danni 1d8; AS Lamen-
to di morte, aura di paura; DS Colpito solo da
armi magiche +1 o migliori, immune al sonno ,
charme, bloccapersone/mostri , morte magica,
freddo, elettricità; RM 50%; Taglia M (alta 1,55
m); ML 13; int Eccezionale; AL CM; PE 4.000.
69. Torre Senza Uscita
Questa parte della torre esposta sale di un livello e poi termina in
una stanza vuota.
70. Sala della Vita
Questa stanza è insolita per Castel Avernus. E’ devoluta al principio
della vita, un concetto quasi alieno ad Azalin. Le proprietà speciali
di questa stanza incrementano tutti gli incantesimi di guarigione e
di ripristino vitale. Gli incantesimi di guarigione funzionano sempre
al massimo potenziale. Tutti gli incantesimi di ripristino e creazione
della vita (clonare, simulacro, animare i morti, resurrezione, rige-
nerazione, ristorazione e reincarnazione) funzionano automatica-
mente, senza le normali penalità per il lanciatore o il ricevente. Non
sono necessari tiri per lo shock corporeo.
Qualsiasi creatura non morta perde 1 pf per ogni round che
rimane in questa stanza. Azalin soffre gran dolore dalla permanen-
za in questa stanza. Ogni round, perde 1 pf e poi lo rigenera (un
potere ottenuto grazie al suo imp familiare. Comunque, la sua vo-
lontà è così forte che non s’è mai ritirato dall’entrare in questa
stanza e non mostra segni del dolore che invece prova. Le normali
penalità di Castel Avernus (un pozzo del male) qui non si applicano,
a meno che Azalin stesso non vi sia presente.
Dalle pareti di questa stanza proviene un bagliore giallo.
Non vi siete resi conto dell’effettivo peso del terrore e della
disperazione che questo castello ha posto su di voi fino ad
ora. Una piccola fiamma di speranza vi si desta nel cuore.
Verso il retro di questa enorme stanza circolare ci sono
otto colonne di nebbia. Ognuna è posta su un pietra
sfaccettata verde chiaro grande quanto le braccia stese di
un uomo. Una colonna di nebbie lentamente vorticanti
sorge da ognuna delle gemme, formando le colonne. Dove
la nebbia tocca il soffitto, sembra dissiparsi. Vedete delle
forme immobili e scure nei vapori bianco chiaro.
Le pietre e le colonne di nebbia formano un cerchio di
diversi passi di diametro. AL centro c’è un tavolo quadrato
con sopra fiale, giare, strani attrezzi e altri strumenti.
La stanza, per il resto, è priva di mobilia.
Le pietre verdi sono smeraldi magici di taglia gigantesca. Il potere
rigenerativo di queste pietre può far crescere un clone da un bran-
dello di carne, come l’incantesimo clonare. Gli smeraldi sono fissati
al pavimento e non possono essere rimossi o tagliati.
All’interno di ogni colonna di nebbia c’è un clone adolescente
dei personaggi. Ci vorrà un mese o poco più perché siano cresciuti
completamente. Le nebbie possono essere spazzate facilmente per
rivelare la faccia dei cloni. Le nebbie si ricreano e nascondono il
Castel Avernus

33
 Dalle Ombre
viso di nuovo dopo un round.
La rimozione del corpo dalla nebbia ne causa la morte, come
anche un semplice affondo di spada. Azalin non farà alcun tentativo
di evitare questo, visto che ha dei pezzi di carne dei personaggi
conservato in altre parti del castello. Può far crescere nuovi cloni in
qualsiasi momento.
Il primo personaggio che sposta le nebbie da uno dei corpi
vede la sua stessa faccia. E’ richiesta una prova di Orrore immediata.
Determinate a caso la disposizione degli altri personaggi. Un per-
sonaggio che veda il proprio clone deve passare una prova di Orro-
re, sebbene dopo il primo personaggio tutti gli altri ottengono un
bonus di +3 al tiro. Sono già a conoscenza di ciò che vedranno, e
non ne saranno così scioccati dalla vista.
A scelta del DM, il clone di qualsiasi personaggio morto può
essere scoperto già completamente cresciuto invece di adolescen-
te. La rimozione di un clone completo è sicura, e lo sveglierà in
pochi round. In questo modo, un giocatore può recuperare il pro-
prio personaggio. Naturalmente il personaggio non avrà memoria
in quanto è morto sotto la lama del cavaliere senza testa.
Se i personaggi falliscono la loro ricerca per Azalin, l’arcilich
intende usare i loro cloni per i suoi malvagi piani. Ha posto una
pergamena sul tavolo, assieme agli strani attrezzi, alambicchi con
fluidi e componenti di incantesimi. Se i personaggi tentano di leg-
gere la pergamena, dagli le note alla fine di questo manuale.
Skeever sta cercando cercherà di convincere i personaggi di
essere dei cloni al oro volta. Ogni personaggio che legge o sente il
contenuto della falsa pergamena deve fare una prova di Orrore. Il
confronto della pergamena con uno qualsiasi degli altri scritti di
Azalin, rivelerà all’istante l’imbroglio in quanto le calligrafie non
combaciano.
71. Stanza del Filatterio
Non è una coincidenza che questa stanza si trovi proprio sopra la
Sala della Vita. Sebbene non ci sia alcun legame fisico o magico, ad
Azalin piace pensare che in qualche modo, il suo filatterio, il quale
contiene la sua essenza vitale, sia potenziato dall’essere così vicino
alla Sala della Vita.
Il solo ingresso a questa stanza passa per la Torre della Banshee
(stanza 68)
Alla vostra destra c’è una parete dritta e continua. Il resto
dell’enorme sala è tondo e riempie quasi tutto il diametro
della torre. Le pareti sono riccamente scolpite e dipinte,
molte delle scene disegnate in argento e appena visibili
nella tenue luce della stanza. Il pavimento e il soffitto sono
di pietra piana e disadorna. Non ci sono altre porte o in-
gressi.
Al centro della stanza, rivolto verso il muro piatto c’è
un largo piedistallo rotondo che arriva all’altezza dei fian-
chi. Posto sopra il piedistallo c’è il teschio di un drago d’oro.
La sola luce della stanza proviene da una fiammella tre-
molante visibile all’interno della bocca parzialmente aper-
ta. Gli occhi brillano di luce rosso scuro, ricordandovi gli
occhi di Azalin.
I dipinti sulle pareti descrivono nei dettagli la vita di Azalin. Ogni
pittura è titolata in Vecchio Oeridian. Verso il centro di questa storia
c’è la scena che illustra la sua trasformazione in lich. Il suo filatterio
è mostrato vistosamente come un piccolo teschio laccato in oro
attaccato ad una catena attorno al collo. Verso la fine della storia, i
dipinti mostrano il passaggio nel semipiano di Ravenloft. E’ mostra-
to come il teschio sia stato alterato magicamente e sia divenuto un
enorme teschio di drago, uguale a quello sul piedistallo.
34
Il teschio di drago è quello di un Drago di Greyhawk (vedi l’Appen-
dice del Manuale dei Mostri di GREYHAWK) laccato d’oro. Come
risultato, ogni tentativo di individuare l’esatta specie di drago falli-
sce a meno che il personaggio non sia nativo di quel regno.
Il filatterio di Azalin è questo teschio. Come asserito prima, è stato
alterato magicamente da uno ordinario in questo massiccio, quasi
inamovibile teschio di drago. E’ un altro simbolo dell’imprigiona-
mento di Azalin. L’interno del cranio contiene tutti gli scritti mistici
necessari a renderlo un mezzo adatto per l’essenza vitale di Azalin.
Questo filatterio non può essere aperto o distrutto dai mezzi dispo-
nibili ai personaggi. Perfino gettarlo dalla cima di Castel Avernus
non lo danneggerebbe.
Una fiamma perenne, circa della grandezza della fiamma di una
torcia, sta nella bocca. La sua luce è riflessa da due rubini posti
all’interno delle cavità oculari dando l’impressione di brillare. Né
acqua, né aria né freddo saranno in grado di far estinguere la fiam-
ma.
Vicino alla fiamma c’è un piccolo disco d’oro che può essere rimos-
so dall’interno della bocca di drago. Può essere visto solo da qual-
cuno che stia guardando direttamente dentro la bocca da una
distanza ravvicinata. Azalin ha posto questo disco dopo averci inci-
so un’iscrizione. E’ un criptico riferimento al concetto che se Azalin
(la morte eremita) toccasse questo filatterio (l’immobile vita), egli
ne verrà distrutto. Naturalmente, Azalin stesso ha disposto questa
trappola che ha il potenziale di ucciderlo? Fa parte del suo grande
schema. Normalmente, il filatterio non ha alcun effetto mortale su
di lui.
Dovesse l’immobile vita toccare il la morte eremita, la vita
prevarrà, in quanto l’oro della vita, perfino se immota, è la
nemesi della morte.
Il solo teschio pesa 100 chili. Misura 130 centimetri dalle narici alla
base. Sebbene difficile da sollevare e trasportare, il filatterio può
essere fatto rotolare. Qualsiasi personaggio lo fa rotolare con fatto-
re movimento 3 più il bonus della Forza ai danni. Nessun numero di
bonus o persone aggiuntive che aiutino il primo personaggio sa-
ranno in grado di far muovere il teschio con fattore movimento
superiore a 9. Naturalmente, se viene fatto cadere da una finestra o
fatto rotolare giù per le scale la velocità può aumentare.
Solo una cosa si frappone fra i personaggi e il filatterio: il secon-
do guardiano, uno yugoloth guardiano grande. Il suo covo giace
dietro il muro piatto della stanza. I 60 centimetri centrali della pare-
te è un’illusione a senso unico. Dall’interno dello stretto covo, la
sezione illusoria della parete è invisibile. Lo yugoloth può vedere e
sentire chiaramente chiunque si trovi nella stanza e prepararsi per
attaccarlo.
La strategia dello yugoloth è di attendere fino a che l’attenzione
dei personaggi non sia completamente focalizzata sul filatterio.
Allora irrompe fuori soffiando fuoco su di loro. Naturalmente, è
abbastanza intelligente da prendere vantaggio di qualsiasi situa-
zione utile e di cambiare la strategia di conseguenza.
Yugoloth guardiano (Grande): CA -1; MV 9, Vo 9
(D); DV 10; pf 60; THAC0 10; N° ATT. 3; Danni 1d10
(morso)/1d12 (artiglio)/1d12 (artiglio); AS Sof-
fia fuoco (7d6 Danni, 3/gg, cono 9 x 3 m); DS Col-
pito solo da armi magiche +2 o più, immune a son-
no, charme, metamorfosi, paura , agli incantesimi
che bloccano, immune al fuoco e alle armi da pun-
ta; RM 25%; Taglia G (alto 2;7 m); ML 18; Int Int.mo;
AL N(M); PE 11.000.
 Castel Avernus

72. Terrazza Principale del Maniero 77. Attico della Torre del Banshee
Questa terrazza è pattugliata da due guardie del destino. Occasio- Quest’area è occupata solo da assi di legno piene di ragnatele e
nalmente, c’è Azalin che appoggiato alle merlature osserva la sua polvere. La banshee è in grado di entrare in quest’attico.
terra. Verso nord, può vedere la strada e Il Aluk. Verso sud ci sono le
zone selvagge punteggiate dai villaggi di contadini. 78. Osservatorio del Re
Questo è il punto di osservazione più alto di tutto il castello. Come
73-76. Stanze di Azalin in altri osservatori, si può vedere occasionalmente la figura di Azalin
Questi sono i quartieri privati dell’arcilich. Solo a Skeever, l’imp osservare il territorio circostante. Da qui è visibile la strada a ovest e
familiare e a Erasmus, lo spirito maggiordomo è permesso entrare a nord, che conduce a Il Aluk, a nordest del castello.
qui. Estendendosi per due piani, queste stanze sono una beffa di
tutto ciò che Azalin aveva in vita. Il lich passa qui poche ore alla
settimana qui. Non può rimanervi in quanto gli ricordano tutto ciò
79. Stanza di Skeever
L’imp familiare di Azalin, Skeever, vive qui. Sebbene le scale condu-
che possedeva come creatura vivente. Di frequente, rompe o di-
cano in questa stanza; Skeever le usa raramente. Di solito vola
strugge qualcosa prima di uscirsene in fretta. Come detto prima,
dentro e fuori dal castello attraverso le finestre.
Erasmus è uno spirito fantasma che serve come maggiordomo di
Questa stanza è una fogna malsana. Gli imp non sono noti per
Azalin. Mantiene tutto in ordine, spolverando e pulendo quando
la loro pulizia. Abbondano pile di rifiuti e immondizia. Ratti e mo-
necessario, accendendo le lampade, scaldando i bagni, ecc. Erasmus
sche sono ovunque. Il soffitto è alto oltre 9 metri, in quanto questa
appare essere completamente solido e reale, ma non può essere
stanza si estende per due livelli. Travi di legno si incrociano nello
toccato. Gli oggetti fisici gli passano attraverso. Può muovere gli
spazio aperto, rendendo questo luogo un covo ideale per una cre-
oggetti circostanti con la concentrazione, facendo sembrare che
atura volante come Skeever. L’imp dorme di solito fra le travi più
siano le sue mani a manipolarli.
alte, in un piccolo nido fatto di fango e ossa.
Erasmus non vuole far male a nessuno. E’ uno schiavo, legato
Come detto in precedenza, Azalin ha donato a Skeever una
ad Azalin attraverso i poteri concessi al lich dal semipiano del terro-
speciale magia. Pronunciando la parola “santuario”, viene istanta-
re.
neamente teletrasportato in questa stanza. Quando i personaggi
Erasmus ha l’aspetto di un maggiordomo tipo. E’ un uomo
scappano per la prima volta dal controllo di Azalin, egli usa questo
anziano dai capelli grigi, ed è un po’ più grasso della media. Indos-
potere per evadere al naga nel laboratorio nel mago.
sa sempre abiti formali e neri. Erasmus tratta i personaggi con cor-
tesia, chiedendo di attendere che il “padrone” ritorni. Quando en-
trano sta riparando una sedia. Non conosce nulla di valore peri
personaggi, di rado lascia queste stanze e non aiuterà i personaggi
in alcun modo, tranne quello di offrire tè e biscotti.

73. Salotto di Azalin

Questa è una piccola ed elegante sala da pranzo. C’è un tavolo con
otto sedie e un armadietto per il vino. Un carrello porta un cesto di
pane fresco.

74. Studio di Azalin

Un paio di sedie sovraccariche formano la parte centrale di questa
stanza. Vicino alle sedie c’è un basso tavolo con una pila di perga-
mene ordinatamente disposte. Le pergamene sono scritti di diritti
di proprietà per scarsi appezzamenti di terra sulle colline di Darkon
— dopo tutto, una pesante lettura. Da un alato si trova un camino
e degli scaffali.

75. Stanza da Letto di Azalin

Un grande letto a baldacchino domina la stanza. Due sgabuzzino
per il guardaroba contengono molti tipi di vestiti, sia da uomo che
da donna. Appeso alla parete c’è il ritratto di una donna (la defunta
moglie di Azalin) e un ritratto di Irik (il suo defunto figlio). Entrambe
i dipinti sono stati strappati a brandelli da Azalin e poi ricuciti assie-
me da Erasmus (in più di un’occasione). I punti sono visibili da
distante.

76. Bagno di Azalin

Al centro di questa stanza è posta un’enorme vasca da bagno.
Armadietti pieni di profumi, saponi e asciugamani sono disposti
lungo il muro. La vasca è crepata ma riparata.

35
 Dalle Ombre

36
 Culminazione

Culminazione gio sono il doppio di quelli elencati nel Manuale del Giocatore in
quest’area della città. La città bassa ha prezzi ragionevolmente infe-
riori, ma è il terreno di caccia dei vampiri di Karg. Se i personaggi

S
e i personaggi perdono del tempo per guardare il circonda faranno qualcosa di veramente stupido, un vampiro li attaccherà.
rio, possono individuare una strada a nord e a ovest di Non tutti i vampiri in Karg sono a conoscenza degli ordini di Azalin,
Castel Avernus (vedi la mappa in Domini del Terrore). Visibile e ad alcuni, non interessano neppure gli ordini di Azalin.
dalle mura e dalle torri del castello, ma non dal terreno, c’è la città
di Il Aluk a nord.
Chiunque i personaggi incontrino sarà in grado di fornire la Maykle
direzione per Nevuchar Springs. “Seguite la strada e est fuori da Il Questo piccolo insediamento è di poco interesse per i personaggi.
Aluk. Viaggiate attraverso le città di Viaki, Karg e Maykle. Dopo La gente di questa sonnacchiosa città è schiva verso gli stranieri. La
Maykle, dovrete noleggiare una barca per arrivare a Nevuchar via taverna gli offrirà alloggio e i negozianti li serviranno, ma non c’è
fiume.” Non ci sono strade tra Maykle e Nevuchar. modo di ingaggiare gli abitanti in qualche ulteriore conversazione.
Muovendosi a velocità normale i personaggi impiegheranno Come i personaggi si dirigeranno verso Nevuchar Springs, ve-
circa un giorno per andare da una città all’altra. Il viaggio da Maykle dranno una nera forma alata volare bassa sul terreno. A cavalcarla
a Nevuchar Springs porterà via due giorni via barca, o quattro se i c’è una figura umana. I personaggi potrebbero voler nascondersi
personaggi cercano di attraversare la contrada in altro modo. Natu- nel vederla. Si nasconderanno giusto in tempo prima che l’ombra
ralmente, i personaggi possono usare la magia o le marce forzate nera come l’inchiostro del drago passi sopra di loro. Come prima,
per aumentare l’andatura. Azalin sta cavalcando Ebb, tenendosi a contatto con il gruppo. Non
C’è la possibilità che i personaggi tentino di evitare il loro fato e li attaccherà.
viaggiare verso un confine differente di Darkon. Finché il confine è
nebbia, il DM può usare i finali descritti sotto. Avrà solo bisogno di
alterare tutti i riferimenti al santuario dell’albero e tutti i dettagli Nevuchar Springs
geografici. Lo scopo dei personaggi è raggiungere questa città. E’ una piccola
comunità di elfi che raramente vedono degli stranieri. I cittadini
Il Aluk sono cortesi, ma cauti. Finché i personaggi li tratteranno con ri-
spetto e gentilezza, gli elfi agiranno allo stesso modo. Gli elfi rac-
Questa metropoli è una città sudicia. Tutti i diversi modi di corruzio- conteranno ai personaggi del santuario di Nevuchar e la sua loca-
ne si nascondono dietro la sottile vernice di abitudini civilizzate. zione se loro chiesto.
Azalin ha posto regole severe che vengono imposte senza pietà, ma
in qualche modo ha fatto poco per estirpare la marea di crimine e
corruzione nella città. Se qualcuno vedrà il teschio d’oro, è sicuro
che ci sarà un tentativo di rubarlo.
In Il Aluk, i personaggi possono comprare qualsiasi equipaggia-
mento comune desiderino. Cavalli, carri, e perfino barche.
Mentre i personaggi sono qui, ditegli ogni tanto che odono il
soffice procedere di passi che li seguono. Nulla accade, ma aumen-
terà la loro sensazione di essere inseguiti e cacciati.
Una volta lasciata Il Aluk, i personaggi vedono una grande e
scura forma alata librarsi nell’aria dalla torre più alta della città. Si
dirige verso sud lontano dalla città.
Una mappa di Il Aluk è fornita in quest’avventura.

Viaki
Qui non avverrà alcun incontro, a meno che i personaggi non agi-
scano con estrema stupidità. I paesani li tratteranno con cortesia,
ma saranno anche guardinghi. Durante il loro viaggio verso Karg, i
personaggi vedranno una nera forma alata volare sopra le loro te-
ste. I personaggi con la vista particolarmente acuta potranno indi-
viduare una figura a cavallo di essa. Se osserveranno per un po’,
sembrerà che essa stai volando avanti e indietro come se stesse
cercando qualcosa. E’ Azalin a cavallo del suo drago d’ombra Ebb.
Sta seguendo i progressi dei personaggi mentre fa finta di cercarli.

Karg
Questa città è la base dell’infame Kargat, la polizia segreta di Azalin.
Una semplice mappa di Karg è fornita in quest’avventura.
Mentre i personaggi si trovano in città, il DM dovrebbe informar-
li occasionalmente di percepire di essere osservati da una malevola
presenza. Gli rizzare i peli alla base del collo, ma questo è tutto.
Azalin sta usando i vampiri Kargat per seguire i personaggi, ma
hanno severe istruzioni di evitare ogni contatto.
Finché i personaggi rimangono nella città alta (la parte nord) e
non si fanno notare, tutto andrà bene. Il prezzo del cibo e dell’allog-

37
 Dalle Ombre
Il santuario è un enorme albero ai bordi delle nebbie sempre pre-
senti, a pochi chilometri a est della città. L’albero sorge su una
piccola isola al centro del fiume Vuchar. Il fiume è largo solo 15
metri da sponda a sponda in questo punto. L’isola rocciosa è larga
6 metri e lunga 22,5 metri. Se i personaggi sono a piedi, devono
attraversare 4,5 metri di acqua (profonda 3 metri al centro).
Una volta che il teschio si troverà a meno di 9 metri dall’isola (sulla
sponda o lungo il fiume), Azalin attaccherà. E’ arrivato nella zona
prima dei personaggi e si è preparato per il loro arrivo. Dato che il
suo intento è quello di far vincere la battaglia ai personaggi e fargli
distruggere il suo corpo, il lich non userà il suo potere di animare o
evocare i morti. Ha rispedito Ebb a Castel Avernus. Non ha nemme-
no con sé i suoi oggetti magici. Questa battaglia sarà solo fra Azalin
e i personaggi in un confronto diretto di forze.
Il DM deve ricordare che Azalin vuole che i personaggi credano di
averlo distrutto in modo da poter spedire al sua essenza vitale nel
filatterio attraverso le nebbie. Azalin combatterà con ferocia. Vuole
uccidere tutti i personaggi tranne uno. Le loro vite no hanno per lui
valore, finché almeno uno ne resta vivo. Considera un punto d’ono-
re ucciderne quanti più possibile prima di essere distrutto a sua
volta.
Quando Azalin si manifesta, saranno già in azione alcuni incantesi-
mi (vedi la tabella 4). Il primo numero nella tabella assume che l’imp
familiare sia ancora vivo e che quindi Azalin sia un esperto di magia
del 18° livello.
L’incantesimo di contingenza di Azalin attiverà un giara magica su
sé stesso se il suo corpo entrerà in contatto con il filatterio. Il risul-
tato farà entrare la sua essenza vitale nel filatterio mentre il suo
corpo scheletrico si affloscia in un corpo inanimato.
Tabella 4
Incantesimi Attivi
Incantesimo Durata rimanente
Visione del vero 16/12 round
Sguardo assassino 6/4 round
Pelle coriacea Fino al primo attacco
Connessione Finché non tocca il filatterio
Azalin è invisibile quando arriva a 18 metri dai personaggi e lancia
muro prismatico. Il muro scintillante si stende per 110 metri per
entrambe i lati da lui e nel cielo—una barriera quasi invalicabile. Se
Azalin è un mago di solo 14° livello, non può lanciare muro
prismatico (vedi sotto).
Leggi il passo che segue se Skeever è ancora vivo e Azalin è un
mago di 18° livello.
Davanti a voi si trova un’isola sul fiume, stretta e lunga. Al
suo centro c’è una grande quercia. Intagliati nella cortec-
cia del tronco ci sono strani disegni e glifi. Proprio dietro
l’albero ci sono le nebbie vorticanti.
Udite un rumore, vi girate. Un muro di scintillante luce
multicolore si stende a destra e a sinistra fin quanto l’oc-
chio può vedere e in altezza più della più alta torre di un
castello. Blocca completamente il passo nella direzione
da cui siete venuti. Azalin cammina attraverso il muro di
luce pulsante. Con voce d’oltretomba, il lich intona, “Avete
ciò che è mio di diritto. Ridatemelo e vi ucciderò soltanto.
Rifiutate, e il vostro destino sarà addirittura peggiore.”
Se Skeever è morto, Azalin lancia invece muro di pietra. Lo posizio-
na in un cerchio attorno al tronco dell’albero santuario. Diventa un
muro circolare di circa 3 metri di diametro e 3 in altezza. Indifferen-
temente dall’incantesimo pronunciato; la sua invisibilità termina.
Leggi il passo che segue se Skeever è morto e Azalin è un mago di
14° livello.
38
Davanti a voi si trova un’isola sul fiume, stretta e lunga. Al
suo centro c’è una grande quercia. Intagliati nella cortec-
cia del tronco ci sono strani disegni e glifi. Proprio al di là
delll’albero ci sono le nebbie vorticanti.
Udendo un rumore, vi girate a guardarvi le spalle. Azalin
sta sulla sponda, intento a terminare un incantesimo. Im-
mediatamente il tronco dell’albero-santuario si circonda
di un muro di pietra. Con voce proveniente dall’oltretom-
ba, il lich intona, “Avete qualcosa che è mio di diritto. Rida-
temelo e vi ucciderò e basta. Rifiutate, e il vostro destino
sarà addirittura peggiore.”
Azalin non usa nessuna delle sue brillanti strategie o tattiche di cui
sarebbe capace. Invece, cercherà di eliminare i personaggi mentre
cerca di raggiungere il filatterio. Qualsiasi personaggio che tentas-
se di muovere il filatterio riceverà una diretta e completa attenzione.
Una volta raggiunto il filatterio, Azalin volgerà verso di esso la schie-
na e attaccherà sempre il personaggio più vicino ad esso. Se qual-
cuno cercasse di spingere Azalin contro il teschio, il DM dovrebbe
eseguire un tiro-salvezza per vedere se riesce ad evitare di essere
spinto, ma fallirà automaticamente. Azalin si lascerà spingere con-
tro il filatterio. Se la battaglia termine in questo modo, leggi il passo
che segue.
Azalin tocca la superficie dorata del teschio di drago. Im-
mediatamente, un’aura gialla di energia magica circonda
il lich. Le sue ossa cominciano a sbattere e a scuotersi. Un
fievole tentacolo di vapore bianco esce dalla sua bocca e
traccia un scia verso le orbite del teschio di drago. La vista
di questa strana nebbia vi fa accapponare la pelle. Il te-
schio sembra assorbire la nebbia, e il corpo scheletrico di
Azalin cade a terra in un cumulo. Il teschio sembra ora
differente. Il ghigno dei suoi denti sembra più malevolo, e
lo sguardo dei suoi occhi di rubino è più penetrante.
Se i personaggi sconfiggono Azalin in normale combattimento,
leggi il passo che segue.
Il cadavere di Azalin giace immobile sul terreno. L’aria è
immobile, come se il vento stesso stesse anticipando un
evento climatico. Mentre guardate un vapore bianco emer-
ge lentamente dal corpo dirigendosi in volute verso il te-
schio dorato di drago. La vista di questo vapore vi fa ac-
capponare la pelle. Il vapore s’infila nelle orbite del teschio
dorato e svanisce all’interno delle sue profondità rosso san-
gue. Il teschio sembra ora differente. Il ghigno dei suoi den-
ti sembra più malevolo, e lo sguardo dei suoi occhi di rubi-
no è più penetrante.
Azalin (lich di 18° o 14° livello): CA 0; MV 12; DV 11;
pf 54; THAC0 10; N° ATT. 1; Danni 1d10; AS Tocco
paralizzante, Incantesimi; DS Colpito solo da armi
magiche +1 o più, immune agli incantesimi sonno,
charme, debolezza , bloccapersone, metamorfo-
si, follia/paura, insanità, morte e che influenza-
no la mente, immune al freddo e all’elettricità,
rigenera 1 pf/round (se l’imp è vivo); Taglia M
(alto 1,8 m); RM 25% o nessuna; ML 18; Int Geniale;
AL LM; PE 9.000 o 7.000.
Culminazione

39
 Dalle Ombre
Incantesimi se skeever è morto (5/5/5/4/4/2/
1): charme, ingrandire, dardo incantato (x 2), cre-
azione spettrale; oscurità 4,5 m raggio, invisibili-
tà , raggio che indebolisce , timore , risata
incontenibile di Tasha; dissolvi magie, palla di fuo-
co , bloccapersona , fulmine, suggestione; porta
dimensionale , tempesta di ghiaccio , assassino
spettrale , pelle di pietra ; caos , dominio ,
telecinesi , muro di pietra ; sguardo assassino , vi-
sione del vero; parola che stordisce.
Aggiungi questi se Skeever è vivo (5/5/5/5/5/3/
3/2): Sfera d’invulnerabilità minore; passapareti;
carne in pietra; gabbia di forza, teletrsporto sen-
za errori ; nube incendiaria , muro prismatico ; ri-
succhio d’energia.
Conclusione
Ci sono due diversi finali per questa avventura, a seconda se il DM
intenda giocare il seguito di questa avventura, Radici del Male. Se il
seguito non viene giocato, allora il piano di Azalin fallisce. Se il
seguito verrà giocato, il piano dell’arcilich ha successo.
L’Avventura Finisce Qui...
Un leggero gelo vi scorre attraverso. Guardandovi attor-
no, realizzate che le nebbie vi hanno circondato, bianche e
ovattate. Dalle nebbie sembra formarsi una figura, diretta-
mente sopra il teschio dorato di drago. In pochi istanti,
vedete formarsi il fantasma di Hyskosa seduto sul teschio.
Le dita gelide della figura soprannaturale vi indicano.
“Avete rovinato il piano dell’arcilich e salvato un mon-
do ignaro da un fato orribile. Questo luogo è speciale e qui
posso raccontarvi cose che prima non v’era dato sapere.
“Azalin vi ha usato come pedine in uno dei suoi giochi.
Dopo avervi inviato indietro nel tempo per essere testimo-
ni della disgrazia di Strahd Von Zarovich, ha capito che la
rimozione del Simbolo Sacro di Ravenkind dal castello
avrebbe indebolito le leggi di questa terra. Il lich ha poi
progettato un piano per sfruttare questa debolezza.
“Sapendo ch’io languivo nelle sue prigioni, Azalin vi ha
liberato, e questo si è rivelato un errore. Conosceva l’esi-
stenza del filatterio, ma non lo comprendeva nel suo com-
plesso. Azalin vi ha lasciato rubare il filatterio, il contenito-
re della sua preziosa essenza vitale. Vi ha osservato e pro-
tetto finché l’avete portato qui, ai confini del suo mondo.
“Azalin si è confrontato con voi e ha combattuto, ma
mostrando solo parte della sua vera potenza. Avesse vera-
mente voluto distruggervi, l’avrebbe fatto in un batter d’oc-
chio. Anche se morto, è risultato vittorioso in quanto la sua
essenza vitale è fluita dal corpo non morto verso il filatterio.
Tutto ciò che rimaneva da fare era che voi portaste il
filatterio in un nuovo mondoattraverso queste nebbie. Fosse
ciò accaduto, sarebbe diventato di nuovo libero in questo
nuovo mondo.
“L’ultima mia azione prima di avere l’eterno riposo è
quello di riportare il teschio di drago nelle terre di Darkon.
Le nebbie non devono averlo. Azalin rinascerà, ma all’in-
terno di questo regno. Qui è, e qui deve rimanere. La gran-
de Congiunzione, per cui ho sacrificato tutto, deve avveni-
re. Non so dove le nebbie vi porteranno, ma spero che sia
un luogo in cui splende il sole.
“Aiutatemi a spingere il teschio nell’acqua da dove po-
trò muoverlo da solo.”
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Una volta che i personaggi avranno spinto il teschio in acqua, que-
sto fluttuerà lentamente lungo la corrente. Una cosa così pesante
dovrebbe affondare immediatamente. Comunque, i personaggi pos-
sono vedere l’ombra di Hyskosa cavalcarlo lungo le acque.
Le nebbie di Ravenloft trasportano i personaggi in qualsiasi
mondo il DM desideri, perfino indietro al proprio piano d’origine.
Entro tre giorni, Azalin avrà animato un altro corpo all’interno del
castello. Continuerà a covare nuovi piani in cerca di vendetta. Se
Skeever è morto avrà bisogno di un po’ di tempo per evocare un
altro imp familiare col suo incantesimo desiderio. Userà inoltre altri
desideri per recuperare i livelli persi. Tutti in Darkon udiranno il suo
urlo quando di nuovo gli sarà negato incrementare il suo potere
oltre il 18° livello mediante incantesimi desiderio.
L’Avventura Continua con Radici del Male...
Un leggero gelo vi passa attraverso. Guardandovi attorno,
realizzate che le nebbie vi hanno circondato in un bianca
sordità. Dalle nebbie sembra formarsi una figura, diretta-
mente sopra il teschio dorato di drago. In un istante, vede-
te il fantasma di Hyskosa seduto sulla superficie del te-
schio. Le dita di ghiaccio della figura sovrannaturale vi
indicano.
“Il tempo a mia disposizione è molto breve. Questo è
un luogo particolare e posso raccontarvi cose che prima
non v’era permesso sapere.
“Azalin ha usato voi come pedine in uno dei suoi gio-
chi. Dopo avervi inviato indietro nel tempo per essere testi-
moni della disgrazia di Strahd Von Zarovich, ha capito che
la rimozione del Simbolo Sacro di Ravenkind dal castello
avrebbe indebolito le leggi di questa terra. Il lich ha poi
progettato un piano per sfruttare questa debolezza.
“Sapendo che io languivo nelle sue prigioni, Azalin vi
ha liberato, e questo si è dimostrato il suo errore. Era a
conoscenza del filatterio, ma non ne comprendeva la sua
completezza. Azalin vi ha poi lasciato rubare il filatterio, il
contenitore della sua preziosa essenza vitale. Vi ha osser-
vato e protetto finché lo avete portato qui, ai confini del
suo mondo.
“Azalin si è confrontato con voi e ha combattuto, ma
mostrando solo parte della sua vera potenza. Avesse vera-
mente voluto distruggervi, l’avrebbe fatto in un batter d’oc-
chio. Perfino morto, è diventato vittorioso in quanto la sua
essenza vitale è fluita da suo corpo non morto nel filatterio.
Ora è fuggito dalla terra di Darkon. Non so dove andre-
te, ma se nelle vostre vene c’è almeno un po’ di decenza,
salvate quel luogo dall’orrore di ciò che vive all’interno di
questo teschi odorato di drago. Il mio compito è terminato
e ora potrò riposare in eterno. Il vostro compito ancora vi
attende. Trovate un modo per distruggere questa cosa mal-
vagia.”
Quando le nebbie si diradano, i personaggi si trovano in una
soleggiata campagna. Accanto a loro giace il teschio di drago.
Sembra sogghignare con fredda soddisfazione verso il mondo at-
torno a loro. Ciò che accadrà ora potrai scoprirlo all’interno delle
pagine di Radici del Male.
 Culminazione
LIBRO DI FIRAN ZAL’HONAN
Firan Zal’honan nacque di sangue nobile nel terzo
giorno della stella di Sunsebb nel 231 AC. Il secondo
figlio di Earl Turalitan Zal’honan, signore della città di
Knurl, non aveva alcun futuro nella casa di suo padre.
Suo fratello avrebbe ereditato sia il titolo che le terre.
Il giorno del suo 15° compleanno, scelse di diventare
l’apprendista del mago Quantarius. Si dice che abbando-
nò con piacere la casa del suo signore, maledicendolo con
quanto fiato potesse.
Firan eccelleva nella magia. Scoprì una fredda gioia
nel maneggiare grandi poteri. Servì Quantarius per 29
anni, imparando le arti mistiche. Quando venne liberato
dall’apprendistato, se ne andò a Rauxes. In quella
grande città, affinò le sue abilità.
Firan rimase a Rauxes diversi anni quando il Guar-
diano di Knurl andò in cerca di lui. Suo padre era morto
mentre egli stava ancora studiando presso Quantarius,
sebbene nessuna notizia gli era stata inviata. Suo fratel-
lo maggiore governò Knurl per gli ultimi 13 anni. Ora
anche egli era morto e giaceva in una cimitero . Il
Guardiano pregò Firan, come unico e solo erede vivente
di Zal’honan, di ritornare e reclamare il proprio lignag-
gio. Firan accettò.
Il popolo lo chiamò Azal’Lan, che significa re-
stregone in Antico Oeridian. Giurò fedeltà al Trono
Malachite nel 283 AC. Era famoso per la sua lealtà
verso Knurl e per le sue aspre richieste di lealtà verso di
lui. La parola di Azal’Lan era considerata buona come
un contratto scritto.
Firan sposò Odessa nel 290 AC. Fu un’unione senza
amore, nata per politica. Ci vollero 18 anni per avere un
bambino, un figlio di nome Irik. Odessa morì di parto e
maledisse Firan.
Durante il 19° compleanno di Irik, Firan decapitò
Irik pubblicamente, impugnando egli stesso la spada.
Dichiarò pubblicamente che suo figlio non era adatto a
governare come suo successore.
La leggenda narra che un potenza oscura andò da
Firan la notte del funerale di Irik. Gli offrì un segreto
che appartiene a pochi mortali: il segreto del lich. Se ciò
che si dice è vero, ci vollero due anni per completare il
rituale negromantico, un compito che Firan accettò
volentieri.
Firan non rivelò mai la sua vera natura non morta al
suo popolo, ma il cambiamento venne percepito. Cambiò
pubblicamente il suo titolo in Azal’Lan, col quale la
gente lo aveva ormai chiamato per anni.
Come governatore, Azal’Lan fu noto per i suoi
estremismi. Era noto per il suo onore incrollabile e per
non tradire mai la parola data, indifferentemente dalle
conseguenze. Fu intollerante verso i criminali, e le sue
punizioni divennero leggendarie in tutta la regione.
Knurl prosperò sotto il suo pugno di ferro, senza sospet-
tare di ospitare un mostro non morto.
Nel 342 AC, Azal’Lan annesse al suo dominio la
valle di Teesar, dove giace Knurl. A suo credito, negli
anni che seguirono, Azal’Lan difese con ferocia le sue
terre e la sua gente contro i barbari del nord e delle
Marche D’Ossa. Diede alla sua gente la stessa incessante
lealtà che domandava da loro.
Nel 372 AC espanse il suo feudo fino ad includere lo
sperone meridionale delle Colline di Selce, la punta sud
delle Colline Blemu e la porzione della Foresta Adri
entro due giorni di cavallo dal proprio confine. I nani e
gli gnomi delle Colline di Selce si ribellarono quasi
immediatamente e furono puniti crudelmente. Negli
anni che seguirono egli rinunciò all’alleanza con il
Trono Malachite e marciò contro la città di Innspa nel
391 AC.
I Nyrondese furono oltraggiati dall’incursione di
Azal’Lan nella loro nuova nazione. Piuttosto che
inviare un’armata, assunsero una forte banda di merce-
nari. Questi uomini s’infiltrarono nel castello di
Azal’Lan nel tentativo di distruggere il lich. Nonostante
il suo tremendo potere magico, i mercenari erano troppo
potenti per lui. Azal’Lan fuggi.
Due giorni dopo i mercenari erano ancora sulle sue
tracce. Una nebbia s’alzò quella mattina. Senza sospet-
tare nulla, il lich si mosse in silenzio attraverso la nebbia
mattutina. Egli scomparve in un attimo da quel luogo
per comparire in una nuova terra, in una nuova realtà,
dove è rimasto fino ad ora. La gente di Darkon lo
chiama Azalin, una storpiatura del suo vero titolo.
41
 Dalle Ombre

Note Trovate nel Libro di Azalin nel Salone dei Ricordi

Irik è una delusione. carne della mia carne, il solo frutto del mio seme, mio figlio è quanto mai inadatto. Ho
cercato di insegnargli come governare. Il popolo deve obbedire al proprio signore!
E’ il naturale ordine delle cose. Quelli che non obbediscono devono essere puniti severamente e pubblicamente
cosicché tutti sapranno le conseguenze della disobbedienza. La gente comune sono come dei bambini. Devono
essere continuamente tenuti a bada, prima che vadano fuori strada. Deve essergli insegnata la disciplina
regolarmente. Irik è sempre stato tenero di cuore. Voleva dare cibo agli affamati e abiti ai poveri. I suoi
giudizi erano basati sul perdono, non sulle regole della legge.
Irik non è adatto a governare Knurl. Non ho avuto scelta. Ho visto 96 inverni, e non ci saranno altri eredi
nella linea di Zal’honan. Se fossi morto prima di lui, avrebbe viziato il popolo e rovinato il frutto del mio lavoro.
Ho dovuto giustiziarlo. Gli animali della foresta uccidono sempre i piccoli più deboli della cucciolata. Ho
semplicemente fatto lo stesso. Ho fatto la cosa giusta. Ho FATTO la cosa giusta! L’ho Fatto!
Firan Zal’honan, Azal’Lan di Knurl

Note Trovate nella Sala della Vita

4/585: Ho clonato la carne dei mercenari. Alla maturità, tutti quanti sono impazziti. Prima di distruggere i
cloni, li ho torturati per determinare la loro resistenza al dolore, che era impressionabilmente alta. Forse il
prossimo gruppo sarà migliore.
5/585: Il secondo gruppo di cloni è sopravvissuto più a lungo del primo. Credo che la chiave sia tenere le
teste originali in un luogo remoto e recluso. Sfortunatamente, nessuno dei cloni è sopravvissuto al viaggio che li
avrebbe portati al tempo delle origini di Strahd.
6/585: Il terzo lotto è sopravvissuto alla transumanza! Ma che siano dannati — le loro menti sono impazzite una
volta arrivati nel passato.
7/585: Ho trovato la chiave! Ho clonato solo le teste! La separazione dai propri corpi indebolisce il legame
psichico ed evita che essi diventino pazzi. Li ho inviati diverse volte nel passato per rimuovere il Simbolo Sacro
di Ravenkind dal castello di Von Zarovich. Ora, se riuscissi a trovare il simbolo nel presente, posso
distruggerlo per sempre! Dovrò distruggere questi cloni quando torno, sanno troppo. Il prossimo gruppo di cloni
può essere usato per scopi più interessanti.
F.Z.
42
 Estratti per i Giocatori

Strahd PC N° 1 PC N° 2 PC N° 3 PC N° 4 PC N° 5 PC N° 6
Round Von
Zarovich ________ ________ ________ ________ ________ ________
Azione Irrompe nella
cappella. Uccide
il sacerdote.
6)
Da R50 a R40
Movimento
Azione Uccide gli
accoliti.
L’icona vola per
7) la stanza.

Movimento Sta in R50

Azione

8)

Movimento
Azione

9)

Movimento
Azione

10)

Movimento
Azione

11)

Movimento
Azione

12)

Movimento
Azione

13)

Movimento
Azione

14)

Movimento

43
 Dalle Ombre
Advanced
g g
Dungeons&Dragons EDIZIONE ITALIANA

Avventura Ufficiale

Dalle Ombre
di Bruce Nesmith

N
elle profondità di pietra delle fondamen-
ta di Castello Avernus, Azalin il lich cova
i suoi piani. La Grande Congiunzione si
avvicina, momento in cui tutte le terre ed i
signori di Ravenloft diverranno liberi e potranno
tornare nei regni degli uomini. Azalin non
intende lasciare che quest’opportunità gli
sfugga di mano. Fortunatamente c’è un
gruppo di avventurieri nelle vicinanze . . . .
Questa è la prima di due avventure che
ritraggono Azalin il lich e Strahd Von Zarovich
nel loro eterno conflitto. Questo modulo
contiene la completa planimetria dell’oscura
dimora di Azalin, Castello Avernus. Dalle
Ombre porterà i personaggi in luoghi scono-
sciuti, mai visti prima—luoghi di cui si parla
solo con sussurri silenziosi e nelle leggende più
terrificanti.

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