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CAMIILLA MAJ - 3BC

HISTORIA
MAGISTRA
L’ASSEDIO DI ALESIA

FOCUS
corso di Critognato
Dis

52 A.C.
SEASON 52 A.C.

LA CRISI AD ALESIA
I Galli sono assediati ad ALESIA, i rinforzi non
arrivano e il cibo è ormai finito: si tiene un
consiglio di guerra per deliberare cosa fare.

CHE COSA SUCCEDE?


Molti leader galli hanno espresso Cesare, nel De Bello Gallico, costruisce il
opinioni diverse sulla migliore discorso di Critognato basandosi su
strategia da adottare. Alcuni testimonianze orali o, addirittura, si
suggeriscono che dovrebbero tentare ipotizza che l’abbia inventato di sana
di rompere l'assedio e cercare di pianta senza fonti dirette.
fuggire dalla città, sperando di
trovare aiuto altrove. Altri sono
IL DISCORSO
determinati a resistere fino alla fine, Critognato ritiene che la resa equivalga
sostenendo che la resa non sia alla schiavitù e che coloro che la
un'opzione. Vorrebbero continuare la sostengono non dovrebbero essere
lotta e cercare di tenere testa considerati cittadini. Sottolinea il valore
all'assedio romano anche senza cibo. della dignità ed esorta gli assediaiti a
Tra questi ultimi si distingue resistere, a non condannare la Gallia a
Critognato. una schiavitù eterna o dubitare della
lealtà dei soccorsi.

LO STILE E IL TONO
Il ritmo della narrazione viene abilmente
mentre per accrescerne la giustificazione
adattato alle necessetà espressive del confronta la crudeltà dei nemici con
Discorso oratorio di Critognato, che è quella, molto maggiore, dei Romani.
caratterizzato da un tono altamente
drammatico. Cesare, per rendere questa UNO STRUMENTO PER CONVINCERE
tragicità, fa ricorso all’uso dell’oratio La determinazione è uno degli strumenti
principali utilizzati da Critognato nel suo
recta.
discorso per influenzare l'assemblea: egli
L’ORATIO RECTA esorta i Galli a resistere e sottolinea che è
In genere, il commentario di Cesare preferibile morire con onore piuttosto
utilizza una narrazione in terza persona che arrendersi ai Romani. Pertanto la
per raccontare gli eventi, ma il discorso selezione lessicale è orientata a
di Critognato è presentato come un rappresentare, da una parte, la debolezza
discorso diretto, in latino oratio recta, d’animo dei nemici, dall’altra l’onore dei
Galli “benpensanti”.
per rendere meglio la criticità dei fatti.
Di particolare impatto espressivo sono
anche le inteorrogative dirette, spesso
Quid ergo mei consilii est? Facere
usate per esprimere retorica. quod nostri maiorem nequaquam
pari bello Cimrborum
UN CONSIGLIO PARTIOCOLARE
Teutonumque fecerunt: qui in
Nel discorso Critognato esorta alla
sopravvivenza attraverso la pratica oppida compulsi ac simili inopia
cannibalica. Per diminuire l’empietà e la subacti eorum corporibus, qui aete
ferocia di questa proposta sull’uditorio,
ad bellum inutiles videbantur,
fa anche riferimento al fatto che i Cimbri
e i Teutoni, durante una guerra vitam toleraverunt, neque se
precedente, si mantennero in vita hostibus tradiderunt.
nutrendosi dei cadaveri di coloro che non
1 erano più in grado di combattere, Estratto tratto dal discorso di
Critognato nel "De Bello Gallico"
SEASON 52 A.C.

La struttura circolare
L’intervento di Critognato ha una struttura circolare nella sua argomentazione.
L’argomento centrale della schiavitù è introdotto,
sviluppato nel corso dell’orazione, e ripreso alla fine.

L’INIZIO
Nella parte iniziale viene evocata la
minaccia della schiavitù imminente: il
leader gallico dipinge un quadro cupo
dell'assedio romano su Alesia,
descrivendo come gli assediati siano
circondati, senza approvvigionamenti e
ignari delle manovre che si svolgono
altrove.

LO SVILUPPO
Nella parte centrale del discorso, Critognato utilizza un

1
esempio storico dei Cimbri e dei Teutoni per
sottolineare la determinazione di resistere alla schiavitù
e come, in passato, si siano aggrappati alla vita anche in
circostanze difficili.

LA CONCLUISIONE
Alla fine del discorso, si ripete il tema
iniziale, questa volta in riferimento al
Gallia narbonese, già caduta in
schiavitù.

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