ANTICO
La condizioni del servo in Grecia
proprio schiavo - che infatti non era altro che una sua
personale proprietà, non
PENSIERO ARISTOTELE: Per Aristotele lo schiavo era uno “strumento animato” non troppo diverso dagli utensili
di casa. per Aristotele gli schiavi non sono neppure esseri umani veri e propri Ancora per Aristotele, gli schiavi
non potevano studiare la nobile filosofia(VEDI TU SE AGGIUNGERE O RIMUOVERE IL PENSIERO DI
ARISTOTELE)
propriamente degli schiavi, tuttavia dovevano rimanere estranei alla vita politica.
I servi a Roma
(Da aggiungere come venivano trattati a roma)
Agli schiavi spesso i padroni mettevano un collare con una targhetta o ciondolo dove si poteva leggere " Tene me
ne fugia(m) et revoca me ad dom(i)num Viventium in ar(e)a
Callisti" , cioè "Tienimi perchè non fugga e riportatemi al mio
padrone Vivenzio nella tenuta di Callisto".
I romani consideravano l'essere schiavi come una condizione infame ed un soldato
romano preferiva togliersi la vita piuttosto che diventare schiavo di un qualsiasi popolo
barbaro.
Gli schiavi venivano venduti nelle botteghe, sui mercati o nel Foro, sotto la
sorveglianza di appositi magistrati, a tutela dei rilevanti profitti statali.
Generalmente stavano su un palco girevole, con al collo un cartello che
indicava la nazionalità, le attitudini, le qualità, i difetti. Quelli provenienti
d'oltremare erano riconoscibili per un piede tinto di bianco e i soldati vinti per
una coroncina in testa. Schiavi scelti e costosi venivano mostrati in sale chiuse
a ingresso controllato.
Anche ai romani di mezzi modesti piaceva avere uno schiavo al proprio servizio, perché non averne
neppure uno era indizio di degradante miseria. Molti ricchi romani possedevano da 10.000 a
20.000 schiavi.
I romani più ricchi potevano anche acquistare schiavi per rivenderli o cederli a grosse imprese in
cambio di un affitto. Sotto questo aspetto alcuni arrivarono persino ad allevarli.
assenza di tutte quelle macchine cui oggi siamo abituati. Gli schiavi a Roma
erano sottoposti alle punizioni corporali come accadeva per i soldati traditori o
dei liberi cittadini. Gli schiavi affrancati a Roma, i liberti, diventavano a tutti gli
effetti cittadini romani, con diritto di crearsi una propria famiglia: in alcuni casi i
svariati motivi, non da ultimo per debiti. Il fenomeno della schiavitù nel mondo
EXTRA
In ambito ebraico,
per un rabbino il termine schiavo è un’offesa grandissima.
In ambito cristiano, fin dalle origini, contrariamente a quanto si possa pensare,
non si tentò mai di abolire la schiavitù, che tuttavia finì per scomparire senza