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Storia di Iq
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Storia di Iqbal
Iqbal Masih è nato in Pakistan nel 1983 da una famiglia povera; a quattro
anni fu costretto ad andare a lavorare in una fabbrica per ripagare un
prestito concesso alla sua famiglia: Iqbal visse in schiavitù per diversi
anni, incatenato a un telaio, per ripagare con il suo lavoro un debito della
misera cifra di sedici dollari. Ma all’età di dieci anni Iqbal si ribellò.
Nel 1993, durante una manifestazione sui diritti umani, pronunciò un
discorso di denuncia che venne riportato dai giornali locali e poi si rifiutò
di tornare al lavoro nella tessitura di tappeti. Grazie alla sua lotta riuscì a
ottenere la libertà e cominciò a cercare di far conoscere al mondo la
situazione dei bambini pakistani per riuscire a liberarli dalla schiavitù
dello sfruttamento del lavoro. Ma la mafia dei tappeti lo uccise con un
colpo di pistola, il giorno di Pasqua del 1995, a Muritke, un villaggio a
poca distanza da Lahore. I mandanti e gli esecutori del delitto non sono
mai stati scoperti. Da allora Iqbal è diventato il simbolo della lotta contro
lo sfruttamento del lavoro minorile.
FRASI CELEBRI
• «Forse non sarà per oggi, forse non sarà per il domani, ma è bene
che ci provi».
• «Il sogno può anche non realizzarsi, ma è comunque bene che tu
abbia un desiderio da realizzare».
I simboli della pace
Fuori dalla sede dell’ONU a New York sono presenti due monumenti simboli della pace: l’uomo della
pace e la scultura della pace.