Sei sulla pagina 1di 4

23/3/23, 18:57 Didattica dell'italiano come lingua prima | Pandoracampus Reader

Premessa

19 Sin dal titolo, questo volume dichiara il suo campo


di interesse in maniera esplicita: la didattica
dell’italiano come lingua prima. Non si tratta di
una dichiarazione scontata, dal momento che non
sono molti i manuali dedicati in maniera esclusiva
a questo ampio ambito disciplinare (sono di più
quelli che si occupano di insegnamento
dell’italiano come lingua seconda o straniera),
giacché esso è relativamente recente e ancora in
via di definizione, anche se eredita i contenuti e le
finalità di grandi ambiti linguistico-pedagogici, che
spaziano dalla Linguistica italiana alla Didattica
generale, dall’Educazione linguistica alla
Grammatica tradizionale, dalla Sociolinguistica
alle Scienze dell’educazione.
Di fronte a una simile vastità di prospettive e di
approcci, gli insegnanti delle scuole di ogni ordine
e grado si trovano spesso in difficoltà a orientarsi
fra le molteplici proposte editoriali (spesso
incentrate su temi puntuali) su cui prepararsi e da
utilizzare in classe. Non di rado, inoltre, si
verificano delle incoerenze fra la trattatistica di
taglio teorico e gli strumenti didattici destinati ai
docenti, dovute ai diversi ambiti di competenza dei
rispettivi autori. Per superare questa impasse gli
studiosi dovrebbero impegnarsi su entrambi i
fronti: predisporre il quadro di riferimento teorico
generale e progettare gli strumenti operativi da
utilizzare a scuola, in collaborazione con docenti
«portatori» di buone pratiche. Infine, non va
trascurato il problema sempre più urgente della
formazione linguistica degli insegnanti, che nel
loro percorso formativo hanno generalmente (e
purtroppo) poche occasioni per rafforzare la loro

https://www.pandoracampus.it/doi/10.978.8815/371782/_5_10_c1# 1/4
23/3/23, 18:57 Didattica dell'italiano come lingua prima | Pandoracampus Reader

preparazione teorica su temi di natura linguistica,


andando poi inevitabilmente incontro a difficoltà
operative quando si tratta di fare scelte concrete in
classe.
Da queste esigenze, e dalla specializzazione
professionale dell’autrice e degli autori, da anni
attivi nel campo della formazione degli insegnanti
e della ricerca applicata (dunque immersi nel
proficuo dialogo tra università e scuola), nasce
l’idea di questo volume, che si configura dunque
come uno strumento di natura teorica generale in
costante dialogo con la pratica applicativa, cioè
con la dimensione didattica più concreta,
aggiornato rispetto all’italiano contemporaneo e
alla più recente ricerca nella disciplina, e che
considera la didattica della lingua materna nella
sua complessità e varietà, dall’entrata nel codice
fino agli impieghi più avanzati previsti dal percorso
di scolarità, senza trascurare la trasversalità tra le
20 discipline.
L’unione di teoria e didattica (e di generale e
particolare) non è l’unico elemento che differenzia
la nostra proposta da altre presenti sul mercato
editoriale: la distingue anche il tentativo di coprire
tutti i cicli scolastici (scuola dell’infanzia, scuola
primaria, scuola secondaria di primo e di secondo
grado), fino all’università. I destinatari, infatti,
sono gli insegnanti di italiano lingua prima che
operano – o che si preparano a operare – in tutti
questi settori, perché crediamo che al giorno
d’oggi, nell’epoca della didattica per competenze,
uno sguardo verticale sia davvero l’unica via per
creare continuità e andare oltre la frammentazione
che caratterizza da ormai tanto tempo il passaggio
da un ordine scolastico al successivo; inoltre, si
tratta di una scelta funzionale all’obiettivo di
fondo, che è quello di fornire agli insegnanti idee,
principi ed esempi concreti di pratiche utili ad
https://www.pandoracampus.it/doi/10.978.8815/371782/_5_10_c1# 2/4
23/3/23, 18:57 Didattica dell'italiano come lingua prima | Pandoracampus Reader

accompagnare le allieve e gli allievi nello sviluppo


delle competenze linguistiche (sviluppo che, per
sua natura, è un processo graduale, lento e
progressivo, che non procede per salti improvvisi e
per discontinuità). In questo modo, inoltre, gli
insegnanti di ogni ordine scolastico possono avere
un’idea piuttosto precisa di ciò che caratterizza a
livello didattico quanto viene prima e quanto viene
dopo il settore nel quale si colloca il loro operato, a
tutto vantaggio di una maggiore consapevolezza e
una maggiore intenzionalità nell’insegnamento.
Alla consapevolezza giova anche lo sguardo ai
processi cognitivi di apprendimento che abbiamo
sempre cercato di tenere in considerazione, grazie
all’apporto delle scienze dell’educazione,
soprattutto nelle fasi più delicate di entrata nel
codice e di avvicinamento alla comprensione del
messaggio linguistico: senza questo sguardo
costante, infatti, non è possibile rivedere la
didattica in modo che si ponga in sintonia con i
naturali processi di acquisizione e apprendimento,
requisito fondamentale per raggiungere oggi la
maggior efficacia educativa.
Da tutte queste considerazioni deriva
l’impostazione del volume, che è suddiviso in
capitoli tematici, dapprima più generali
(sull’insegnamento e l’apprendimento dell’italiano
e sulle caratteristiche dell’italiano di oggi), poi più
specifici, con attenzione alle abilità linguistiche
(parlare, ascoltare, leggere, scrivere), alla
riflessione sulla lingua e alla grammatica, al
lessico, alla dimensione testuale e al ruolo
dell’italiano come lingua di comunicazione e di
scolarizzazione, senza trascurare un rapido cenno
orientativo sul problema della valutazione delle
competenze linguistiche. Il tutto con un’alternanza
tra sezioni teoriche, indicazioni pratiche ed
esercizi, che crediamo possa essere un modo
https://www.pandoracampus.it/doi/10.978.8815/371782/_5_10_c1# 3/4
23/3/23, 18:57 Didattica dell'italiano come lingua prima | Pandoracampus Reader

efficace per concretizzare il dialogo costante tra la


dimensione più propriamente scientifica e quella,
concreta, dell’aula scolastica o universitaria.

Nella cornice di un volume


progettato e realizzato in comune in
tutte le sue fasi, sono da attribuire a
Luca Cignetti le parti I.1-2, IV.2, VIII,
IX.1-2-3, X.4.3; a Silvia Demartini le
parti I.3, III, IV.1, VI.1-3.2-3.3-3.4,
VII.2-3.2-3.3-3.4; a Simone Fornara le
parti I.4-5.2-5.3, IV.3, V, VI.2-3.1-4,
X.1-2-3; a Matteo Viale le parti I.5.1,
II, VII.1-3.1, IX.4, X.4.1-4.2.

https://www.pandoracampus.it/doi/10.978.8815/371782/_5_10_c1# 4/4

Potrebbero piacerti anche