Sei sulla pagina 1di 37

1

LA VITA INTERIORE
di Servo di Dio Padre Pietro Semenenko, C.R.

LA TENTAZIONE

Osservazioni preliminari

LA TENTAZIONE IN OPPOSIZIONE nell‟ultima traduzione è reso: “Io sono stato


ALLA PREGHIERA inviato per metterti alla prova”). “Ciascuno è
La tentazione e la preghiera si tentato dalla propria concupiscenza che lo
contrappongono. La preghiera ci porta verso il attrae e lo seduce; poi la concupiscenza
bene, la tentazione verso il male. Tuttavia concepisce e genera il peccato, e il peccato,
risultano simili sotto diversi aspetti. Per quand'è consumato, produce la morte” (Gc
orientarci verso Dio abbiamo bisogno di 1:14-15). Ogni tentazione è originata dalle
raccoglimento e affetto fervoroso. Anche il nostre passioni. Ognuno di noi sperimenta la
male ci coinvolge in pensieri e sensazioni. In concupiscenza perché tutti siamo nati col
quest‟ultimo caso, tuttavia, la riflessione peccato originale. La tentazione ne è la
dimora nelle fantasie e nelle fantasticherie che conseguenza logica. Il bisogno, o meglio, la
il cuore ricerca con molta foga. C‟è una necessità della tentazione è dichiarata da Dio
differenza notevole: mentre la preghiera esige stesso nella Sacra Scrittura. Dio permette la
applicazione e perseveranza, le suggestioni tentazione perché essa può diventare per noi
cattive sono sempre a portata di mano, e la sorgente di un grande bene, come vedremo.
hanno la capacità di insinuarsi nella nostra La tentazione è necessaria per conseguire
consapevolezza. questo bene.
La tentazione fa anche parte della nostra Ripetiamo: la tentazione è necessaria! La
vita interiore. Essa è presente come forza di sua necessità è insita nella natura delle cose.
opposizione. Pertanto non possiamo parlare Per capire questo dobbiamo considerare gli
della preghiera senza menzionare la elementi base della nostra natura. La volontà
tentazione. Sarebbe come parlare della luce libera gode di una posizione privilegiata tra le
senza fare cenno alle tenebre. Il contrasto ci nostre facoltà. Ora noi diciamo che l‟uomo
aiuta a spiegare con maggiore chiarezza deve sperimentare la tentazione, perché
l‟argomento. avendo una volontà libera, questa deve essere
messa alla prova. Deve esserci un rapporto
d‟amore tra l‟uomo e Dio, ed è importante per
La tentazione è necessaria l‟uomo manifestare questo amore. L‟amore
La tentazione non possiamo evitarla. esige che una persona si dia a un‟altra. Però
Anche se potessimo non sarebbe nel nostro c‟è solo uno che siamo obbligati ad amare:
migliore interesse evitarla semplicemente. Dio. Solo Dio può reclamare il nostro amore.
Dobbiamo affidarci completamente nelle Per questo mette l‟uomo alla prova. La prova
mani di Dio, accettando qualsiasi cosa la è semplice. Come individuo, l‟uomo obbedirà
Provvidenza metta sul nostro cammino. a Dio? Opererà per se stesso o per Dio?
Desiderare di evitare completamente la Satana disse: “Sarete come Dio”. La
tentazione è come cercare di sottrarci a una tentazione giunse ad Adamo in questa forma
legge divina. “E’ necessario attraversare ovvia e aperta, asserendo chiaramente il caso.
molte tribolazioni per entrare nel regno di Adamo sapeva bene qual era il punto in
Dio” (At 14:22). “Io sono stato inviato per questione. La proposta presentata era: Da‟
provare la tua fede” (Tb 12:13b). (Il versetto tutto te stesso a Dio o diventa tu stesso dio. La
2

seconda eventualità avrebbe rotto le tentazioni più piccole e cresciamo in grazia,


automaticamente l‟u-nione d‟amore, perché esse diventeranno più forti, così che alla fine
quando l‟uomo desidera essere lui stesso dio, dovremo subirne tutta la forza. L‟unica
non esiste più la possibilità di darsi consolazione è che la forza della tentazione
interamente al vero Dio. Questo è il motivo non si rivelerà tutta insieme, ma si distribuirà
per cui diciamo che la tentazione fluisce dalla lungo il corso della vita.
stessa natura delle cose, o meglio, dovremmo Facciamo un passo alla volta. Superiamo
dire che essa fluisce dalla natura dell‟uomo queste tentazioni una dopo l‟altra. Dobbiamo
stesso, proprio perché egli è libero. La libertà farcela, perché l‟amore di Dio sia confermato
non esisterebbe se l‟uomo non potesse in noi. Questo lavoro durerà tutta la vita.
scegliere una cosa piuttosto che un‟altra. Non C‟è un‟altra differenza tra le tentazioni
ci sarebbe più equilibrio se fosse attratto in che dobbiamo superare noi e quella di
modo preponderante solo da una parte. Il Adamo. La tentazione aggredì Adamo
frutto, pertanto, che fu l‟oggetto della direttamente. Non ci fu alcuno sforzo per
tentazione, ha esercito un‟attrazione su tutte le nasconderla. Era così palese da essere
facoltà dell‟uomo. Era buono e appetibile in riconosciuta per quello che era. Attaccò
quanto cibo (per gli affetti), piacevole agli improvvisamente su ogni fronte: “Sarete
occhi (per l‟intelletto), e desiderabile (per la come Dio”. Questa espressione indicava che
volontà). “Allora la donna vide che l'albero lo scopo era di abbattere l‟intero ordine
era buono da mangiare, gradito agli occhi e divino. La tentazione non poteva ingannare
desiderabile per acquistare saggezza” (Gn veramente Adamo. Per noi invece è distribuita
3:6). Quest‟unica tentazione conteneva diversamente anche se contiene lo stesso
elementi adatti per ogni facoltà dell‟uomo; scopo. Se la tentazione ci mettesse
essa attaccò tutto l‟uomo. Ma Dio è giusto. all‟improvviso davanti l‟afferma-zione: “Tu
Corresse lo squilibrio tra la forza della sarai come Dio”, noi fuggiremmo spaventati.
tentazione e quella della libera volontà Non è nell‟interesse della tentazione farci
dell‟uomo. Egli lo avvertì. Gli fece presente fuggire così; essa preferisce operare adagio,
quali conseguenze sarebbero derivate se attirandoci in modo impercettibile. Così, essa
avesse violato il suo ordine: “Perché, quando ci aggredisce gradualmente. Ogni volta che
tu ne mangiassi, certamente moriresti” (Gn facciamo qualcosa di buono per Dio, ci
2:17). Sarebbe stato possibile per l‟uomo ritroviamo con la tentazione addosso, ma alla
proteggersi e addirittura vincere la tentazione, fine la tecnica del venditore è sempre la
anche perché Dio l‟aveva fortificato con la stessa: “Tu sarai come Dio”. Un esempio: noi
sua grazia. Del resto egli era libero, ed abbiamo certe opinioni sull‟inferno. Esso non
essendo libero, gli rimaneva solo di scegliere. può essere eterno, perché contraddirebbe la
Nella tentazione del primo uomo c‟era una misericordia di Dio, e cose simili. Al
condizione. L‟uomo doveva passare principio è un leggero dubbio riguardo al
attraverso la tentazione per poter giungere a dogma, o la conseguenza di un certo dogma.
Dio. Anche noi dobbiamo affrontare la stessa Ma se noi accogliamo il dubbio, la tentazione
condizione. Però c‟è una differenza. La diventa molto più audace. Se siamo d‟accordo
tentazione attaccò l‟uomo con tutta la forza, con un solo punto del processo, siamo già
perché Adamo era stato talmente arricchito di caduti. Anche se la fede in Dio rimane ancora
grazia e dei doni di Dio da poter resistere ad per qualche tempo, ha cessato di essere fede
essa prontamente. Noi siamo molto più deboli vera. Questa non fa distinzioni; essa accetta
e le tentazioni ci giungono in modo più come vera ogni parola di Dio. Pertanto,
graduale. Quello cui da principio siamo chiunque nega anche una sola delle
chiamati a resistere può essere una tentazione rivendicazioni divine, lo porterà pian piano a
molto piccola. Se la superiamo, cresciamo rinnegare Dio stesso. In effetti, chi prende
nella grazia di Dio, ma poi le tentazioni immediatamente il posto di Dio, si riserva di
diventeranno più forti. Dobbiamo prepararci giudicare ciò che spetta a Dio. Questo
per gli inevitabili risultati; mentre superiamo significa che egli si considera autore della
3

verità; distingue il bene e il male, e determina non ci sarebbe alcuna virtù, un atto
la legge. Si considera come un dio ragionevole e importante, liberamente voluto
onnisciente. Sempre e ovunque la promessa si e orientato verso il bene. La crescita nella
ripete: “Tu sarai come Dio, conoscendo il virtù dipende dalla tentazione. In un bambino
bene e il male!”. L‟insistenza ultima di ogni la virtù può svilupparsi fino a un certo punto,
tentazione è: “Sii come Dio!”. Il tentatore sotto l‟influsso di altre persone: la Chiesa, i
saggiamente mantiene la sua distanza e si genitori, gli insegnanti. Per esempio, la grazia
avvicina gradatamente. Se riusciamo a vincere della fede è ricevuta col Battesimo. A questo
la prima tentazione, saremo assaliti da una livello essa è una virtù infusa, e rende il
seconda, da una terza, da una decima; la lotta bambino capace di accettare la fede senza
va avanti fino a che non avremo distrutto la difficoltà, non appena è istruito sulle realtà
base della tentazione contro la fede, fino a che cristiane. Durante il primo stadio della vita
non proclameremo che solo Dio è la sorgente del bambino, Dio sospende l‟attività delle
della verità e della fede. Dobbiamo continuare passioni. Un bambino di solito non trova
a chiedergli di essere il Signore nostro e il difficoltà in questo ambito. La fede acquista
nostro Dio, e che ci riveli ciò egli considera una certa stabilità nel periodo in cui le
bene e male; dobbiamo chiedergli che sia lui a tentazioni sono lontane. Ma non possiamo
darci gli ordini. Se prendiamo questa parlare veramente di questa fede iniziale come
posizione, le tentazioni contro la fede di virtù; è solo una virtù in germe, deve
svaniranno presto. ancora svilupparsi. Eppure è necessaria la
Le tentazioni ci sono necessarie per fede se si vuole che il seme fiorisca in una
un‟altra ragione. Nella nostra presente vera virtù. Pertanto, non appena la virtù inizia
condizione, la virtù non attecchisce senza a sbocciare e acquista forza, arriva la
l‟aiuto della tentazione. Attraverso il tentazione per saggiarla. C‟è bisogno della
Battesimo Dio pone in noi il seme di tutte le prova perché metta salde radici nell‟anima e
virtù. In un certo senso, egli crea in noi una diventi una vera virtù. Le pianticelle devono
nuova natura: gli abiti della fede, della essere esposte alle forze esterne come la
speranza e della carità, che modellano una siccità e le tempeste. Se le pianticelle riescono
mente nuova, un nuovo cuore e una nuova a resistere a queste forze, continueranno a
volontà, volute perché prendano il posto delle crescere fino a maturazione. Anche i grandi
nostre facoltà naturali. “Infatti non è la santi, come S. Paolo Apostolo, sono passati
circoncisione che conta, né la non attraverso forme molto basse di tentazione:
circoncisione, ma l'essere nuova creatura” “Perché non montassi in superbia per la
(Gal 6:15). La teologia descrive ciò come una grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa
“quasi-sostanza”. E‟ come un seme che deve una spina nella carne, un inviato di satana
germogliare e sbocciare. In ogni seme c‟è il incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non
germe di ciò che deve diventare. Ma quel vada in superbia. A causa di questo per ben
seme rimarrebbe solo tale, a meno che non sia tre volte ho pregato il Signore che
gettato in terra ed esposto a tutte quelle varie l'allontanasse da me” (2 Cor 12:7-8). Paolo
forze che lo fortificano. Il seme gettato nella chiede per tre volte al Signore di liberarlo
terra rimarrebbe per sempre senza vita se non dalla tentazione. Come gli ha risposto il
ci fossero quelle forze che agiscono su di esso Signore? Non gli ha concesso quanto
dal di fuori: il sole, l‟acqua, l‟aria, l‟umidità, chiedeva: “Ed egli mi ha detto: Ti basta la
le piogge e le tempeste. Mentre questi mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta
elementi contribuiscono alla decomposizione, pienamente nella debolezza” (v. 9). La virtù
essi servono anche a far sviluppare la vita nel infusa, sia che parliamo della castità o di
seme, una vita che non potrebbe mai darsi da qualsiasi altra virtù, non è proprio una virtù,
solo. Un processo molto simile a quello della un nostro atto con cui cooperiamo fino a che
natura avviene nella nostra anima. Fede, non sopraggiunga la tentazione a rubarci
speranza, carità, castità, pazienza e ogni altra questi doni; allora ci sforziamo di cooperare
virtù deve essere messa alla prova. Altrimenti con la grazia. Attraverso i nostri sforzi queste
4

virtù vengono perfezionate in noi, e noi Il motivo delle tentazioni, come abbiamo
diventiamo i loro possessori. Questo è il visto, scaturisce dalla natura dell‟uomo, sia
modo in cui si sviluppa in noi la vita prima che dopo la caduta. Ora ne discutiamo
spirituale. Pertanto possiamo distinguere due dal punto di vista della salvezza attraverso
ragioni o motivi per la tentazione: a) per Gesù Cristo. Pertanto, un secondo motivo per
diventare più perfetti “perché la forza è resa cui la tentazione è necessaria scaturisce dal
perfetta nella debolezza”, b) così, quella virtù nostro essere uno col Cristo. Come la
diventa qualcosa di nostro per sempre. Noi preghiera dovrebbe essere fatta uniti al Cristo,
possiamo rivendicare questa virtù se ci così dobbiamo passare attraverso la tentazione
uniamo alla grazia di Dio e cooperiamo con insieme con lui.
essa. Come soggetti diventiamo co-operatori e Adamo distrusse l‟ordine stabilito da Dio,
co-possessori. Solo allora questo atto buono e corruppe la natura umana col suo peccato
diventa una virtù. Apparentemente S. Paolo personale. Ciò che Adamo fece doveva essere
non capì questo, dal momento che chiese di sradicato. L‟uomo era incapace di fare ciò da
essere liberato dalla tentazione. Neanche i solo. Il Cristo compì ciò che doveva esser
santi capirono ogni cosa subito. Gesù stesso fatto. Non solo assunse la natura umana, ma
cominciò a istruire l‟Apostolo. Il quale ripeté anche tutte le condizioni di questa natura.
la richiesta tre volte, ciò è segno Sperimentò la tentazione, “infatti, proprio per
d‟impazienza. Ma c‟è un avvertimento anche essere stato messo alla prova ed avere
per noi. Anche se fossimo altri Paolo, e sofferto personalmente, è in grado di venire
chiedessimo a Dio di liberarci dalla in aiuto a quelli che subiscono la prova” (Eb
tentazione, non solo tre volte, ma cento volte, 2:18). Il Cristo desiderava espiare il peccato
egli non risponderebbe alla nostra preghiera, dell‟uomo e riparare la corruzione della natura
perché la tentazione è necessaria per lui e per umana, di cui Adamo fu responsabile,
noi. Egli desidera mettere alla prova la nostra pertanto, egli prese liberamente il peccato
fedeltà, l‟obbedienza e l‟amore. Dipende da dell‟uomo su di sé, con tutte le conseguenze,
noi diventare detentori di ciò che è stato nonostante fosse personalmente senza
infuso in noi assieme alla grazia, e peccato. Uno dei risultati di ciò fu di dover
aggrapparci alla virtù, cooperando con la affrontare la stessa tentazione di Adamo per
grazia divina. Nello stesso tempo poterla soggiogare. Pertanto, nella situazione
confermiamo il nostro amore per Dio. Questa in cui Adamo fu ingannato e cadde, il Cristo
è la natura della tentazione, e le ragioni per dovette procedere in modo differente. Egli
cui è necessaria. dovette ribaltare la tentazione e la caduta di
Adamo, attraverso la sua tentazione e la
* * * redenzione dell‟uomo. Adamo girò le spalle a
Fino ad ora abbiamo parlato della ciò che era buono e accettò il male. Per questo
necessità della tentazione, considerando la motivo il Cristo doveva respingere il male e
natura delle cose. Da una parte la natura stabilire il bene. La natura umana del Cristo
umana è dotata di volontà libera, dall‟altra doveva radicarsi fermamente nel bene e in
però, l‟uomo deve dare a Dio una qualche modo eccellente; e questo in tutte le aree della
prova riguardo alla maturità del suo amore. vita, proprio come la natura di Adamo si
Ora, però, consideriamo questo stesso bisogno confermò nel male. Il compito del Cristo fu di
della tentazione da un altro punto di vista. istituire il piano di Dio, che doveva essere
Invece di riflettere sull‟uomo nello stato di accettato dal primo uomo, ma non lo fu.
peccato originale, con la natura decaduta Nonostante il Cristo fosse Dio, egli divenne
ereditata da Adamo, lo consideriamo come uomo, perché attraverso la scelta personale
nato di nuovo in Gesù Cristo nostro Signore. della sua volontà umana potesse stabilire ciò
Anche l‟uomo rinato nel Cristo è esposto che Adamo rifiutò. Pertanto, in un certo
alla stessa necessità della tentazione, e anche senso, la tentazione che il Cristo dovette
di più, perché ora egli è un membro del corpo affrontare fu l‟opposto di ciò che causò la
del Cristo e chiamato ad essere figlio di Dio. caduta di Adamo. Il contrario, nel senso che
5

non gli venne offerto un frutto, ma una pietra, anche per noi. E ciascuno di noi deve fare una
e gli chiese di cambiarla in pane col potere simile scelta nella lotta contro la tentazione in
della sua divina figliolanza. D‟altra parte, in ogni area della nostra vita. Non dobbiamo
entrambi i casi, di Adamo e del Cristo, la sorprenderci quando la tentazione si affaccia.
tentazione è in riferimento ai sensi; parla alle Al contrario, dovremmo considerare il suo
sensazioni dell‟uo-mo. Sul pinnacolo del apparire come una necessità e dovremmo
tempio la tentazione è diretta all‟intelletto. E essere pronti a scegliere il bene in ogni
infine, quando satana porta il Cristo sul situazione. Ancora una volta, dobbiamo
monte, si rivolge alla volontà col desiderio di aspettarci la tentazione perché siamo figli di
governare il mondo. Gesù permise la triplice Dio e il Cristo è in noi.
tentazione per esaurire ogni possibilità. Di conseguenza, dovremmo avere un‟alta
Affrontò la tentazione nelle tre grandi aree considerazione della tentazione, perché
della vita umana: sensazione, intelligenza e tramite essa ribadiamo la nostra condizione di
volontà. figli di Dio. Non dovremmo accontentarci di
Il Cristo nacque in noi attraverso il possedere la figliolanza divina: il nudo seme o
Battesimo. In lui siamo figli di Dio. Pertanto, germe di questa figliolanza. Dovremmo
la tentazione ci colpisce non solo come volere di stabilirci fermamente come figli di
uomini, ma anche come figli di Dio. La nostra Dio, con una completa conoscenza e
unione col Cristo e l‟obbligo di riparare in noi assicurazione, ingaggiando battaglia e
la corruzione procurata da Adamo, ci espone riportando la vittoria sulla triplice tentazione,
al bisogno della tentazione. La nostra unione uniti al Cristo. Il primo assalto della
con il Cristo richiede che noi accettiamo la tentazione è contro i sensi. E‟ la tentazione
tentazione, allo stesso modo come il Cristo ha del pane: “Il tentatore allora gli si accostò e
fatto. L‟unione con lui è la sorgente della gli disse: “Se sei Figlio di Dio, dì che questi
nostra salvezza, della nostra forza e della sassi diventino pane” (Mt 4:3). La seconda
nostra gioia. Intanto, studiamo il bisogno e tentazione segue molto da vicino, per
l‟obbligo. deciderci indipendentemente, senza altro
Il Cristo è nato in noi attraverso il fondamento, fosse anche Dio: “Se sei Figlio
Battesimo. Così iniziamo a vivere la vita di Dio, gettati giù” (v. 6). Il nostro intelletto è
soprannaturale; riceviamo una “super-natura”, sotto tentazione. Finalmente essa attacca la
che è l‟embrione della figliolanza divina. Per persona, facendo una grande parata del
completarla dobbiamo unirci al Cristo, mentre dominio sul mondo intero, anche se il mondo
egli è tentato, fare affidamento nella sua non era più grande di un blocco di legno. La
vittoria, cioè, noi riceviamo e cooperiamo con misura non fa differenza; l‟importante che qui
la grazia che egli ci dona per affidarci io sia Dio. Questa è la rappresentazione del
completamente a Dio nei momenti di Cristo sul monte: “Di nuovo il diavolo lo
tentazione, momenti che il Cristo usa per condusse con sé sopra un monte altissimo e
riaffermare il posto di Dio nell‟universo. gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro
Diventa, pertanto, l‟ob-bligo di ogni cristiano gloria e gli disse: Tutte queste cose io ti
di purificarsi dal male attraverso la conquista darò,” (Mt 4:8-9). Satana dice sempre: Se sei
della tentazione. Diventa un ulteriore e più figlio di Dio. Egli desidera espropriarci della
importante obbligo di ratificare nostra posizione di figli di Dio diventando
personalmente ciò che il Cristo ratificò per autonomi, per essere poi schiavi di satana:
noi. La sostanza di questa ratifica è “Se prostrandoti, mi adorerai!”.
sintetizzata nelle parole: “Vattene, satana! Questo è il motivo principale per entrare
Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui in conflitto con la tentazione, però ce ne sono
solo rendi culto” (Mt 4:10). Ciò che è altri. L‟amore che nutriamo per il Cristo
necessario affermare è il regno di Dio in noi. dovrebbe suggerirci di fare in questo modo.
Il Cristo è passato attraverso la tentazione, e E‟ vero che questa ragione è ampliamente
così facendo ha rimosso il male di Adamo. affettiva, mistica, però è molto forte ed
Egli non ha fatto questo solo per se stesso, ma efficace per persone generose e di
6

disposizioni nobili. L‟amore ci obbliga a calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la
passare attraverso la tentazione. Anche tua volontà” (Lc 22:42), esprimono la piena
supponendo che il Cristo, con la sua vittoria, forza della tentazione che raggiunse il suo
ci ha liberati per sempre dalla tentazione, intimo e lo colpì direttamente, perche era un
l‟amore ci spingerebbe ugualmente a cercarla, attacco sulla volontà. Egli consegna
accettando la prova. Perché? Il Cristo liberamente quella volontà: “non sia fatta la
dovrebbe essere tentato e noi liberi? Il Cristo mia, ma la tua volontà”. Egli ripeteva queste
è stato povero, ha faticato, ha sperimentato parole dopo ogni battaglia, e l‟esperienza di
tormenti, e noi non dovremmo conoscere un‟agonia orribile: “Cominciò a sentire paura
niente di tutto questo? Il Cristo ha incontrato e angoscia… Gli apparve allora un angelo
l‟opposizione, fu perseguitato, fu giudicato, dal cielo a confortarlo. In preda all'angoscia,
ha sofferto ed è morto per compiere la volontà pregava più intensamente; e il suo sudore
di suo Padre e per mostrarci il suo amore. E diventò come gocce di sangue che cadevano a
noi senza sopportare niente di tutto questo? terra” (Mt 14:33 / Lc 22:43-44). Gesù
Nell‟amore deve esserci unione. Il Cristo è consentì liberamente di sperimentare questa
stato anche tentato da satana e messo alla tentazione alla presenza e per l‟onore del
prova da tanti individui durante la sua vita, Padre. Quando ci uniamo al Cristo dovremmo
accettando liberamente queste tentazioni. Se fare la stessa cosa, accettare la tentazione a
dobbiamo essere uniti a lui, anche noi onore del Padre e della Beata Trinità.
dobbiamo sperimentare la tentazione. Comunità di vita e di azione con il Cristo, una
Altrimenti sarebbe carente un segno del volta accettata, e che non permetta altro fino
nostro amore per lui. all‟atto supremo: la morte! Ciò ci obbliga
Vi sono altri motivi per accettare con parimenti, a passare attraverso la tentazione
desiderio la lotta contro la tentazione, cioè, la uniti a lui, offrire il nostro atto di omaggio a
lode del Padre, la lode della SS.ma Trinità, lui e alla Beata Trinità. La necessità della
l‟adempimento della volontà del Padre. tentazione, pertanto, è fondamentale per
Considera che tutta la vita di Gesù fu stabilire unità col Cristo e una vita di comune
adempimento della volontà di Dio, vale a dire, con lui.
un atto d‟amore per il Padre. La vita non può Infine, ci viene offerta una consolazione
essere diversa, se deve essere una con il nel considerare quanti benefici sono riversati
Cristo. La tentazione consiste nell‟impedirci su quei cristiani che si comportano in modo
di fare la volontà di Dio, di compiere appropriato in tempo di tentazione. Questo è
quest‟atto d‟a-more. Quello che la tentazione un altro modo per aiutarci a comprendere la
cercò di fare col Cristo, cerca di farlo con noi. necessità della tentazione. Prima, però,
In tempo di tentazione, dobbiamo fare della facciamo un‟osservazione generale. Dio,
fedeltà un segno del nostro amore. Non solo nostro amorevole Padre, conosce, prima che
l‟amore per il Cristo, ma anche il nostro accada, ogni tentazione che verrà ad
comune amore, assieme a lui, per il Padre; affliggerci, non senza il suo permesso.
esso necessita di essere realizzato e diventare Secondo il suo disegno divino, ognuno riceve
efficace. Questo è il motivo per cui abbiamo la sua porzione di grazia di Dio, ma nello
bisogno della tentazione. La tentazione nel stesso tempo anche le tentazioni che gli sono
deserto fu meno severa di quella che il Cristo state assegnate. C‟è interdipendenza tra le due
sperimentò nel Giardino degli Olivi, dove si realtà e una è condizionata dall‟altra. Ogni
trattava di fare la volontà del Padre. Nel porzione di grazia provoca, in qualche modo,
deserto il tentatore cercò di spingere Gesù al la tentazione, e deve passare attraverso di essa
male, ma egli non poteva compiere il male. perché si stabilisca nell‟anima e diventi virtù.
Nel giardino egli cercò di dissuadere il Cristo Questi pensieri dovrebbero riempirci di pace.
dal fare qualcosa di buono. Il Cristo, in Possiamo essere sicuri che niente capita nella
quanto uomo, era libero di scegliere: fare o nostra vita a caso. Dio veglia su di noi; e ci
non fare un‟azione buona. Le sue parole: preserverà perché non cadiamo. Se
“Padre, se vuoi, allontana da me questo
7

continuiamo a fidarci di lui, la vittoria è un costante ricorso a lui, impariamo a cercare


assicurata. il suo aiuto e a chiamarlo ogni volta che ci
Tra i benefici della tentazione possiamo troviamo nei pasticci. Ci comportiamo con lui
elencare i seguenti: come il bambino nei confronti di sua madre.
1. Prima di tutto la tentazione ci rassicura Questo atteggiamento da parte nostra
che stiamo operando in modo soprannaturale, irrobustisce il nostro amore per lui.
o piuttosto, cambia la nostra vita da naturale a 7. Acquistiamo e ci esercitiamo nella
soprannaturale; ci sprona ad abbandonare una pazienza. Diventiamo impazienti quando
attività autonoma per sottometterci a quella di vediamo dinanzi a noi sofferenze di ogni tipo,
Dio. Questo è un beneficio inestimabile. Se senza vederne la fine. In tali circostanze,
fosse per noi avremmo preferito rotolarci anche l‟uomo più paziente è ripieno di
nella melma del naturale, perché troviamo ciò sgomento. Però, quando ci rendiamo conto
più conveniente. Però la tentazione, come che le tentazioni sono necessarie, che non
pietra aguzza, ci si conficca e ci scuote. Essa bisogna averne paura, perché è Dio stesso a
ci spinge ad uscire dalla melma e a gridare a proteggerci, possiamo dire a noi stessi con
Dio, per cercare Dio nel Cristo, e così calma: “Questa è un‟esperienza che nessuno
facendo, ci porta al livello soprannaturale. può evitare”. In un clima di tentazione, la
2. La tentazione ci insegna ad avere virtù diventa costantemente più forte.
confidenza in Dio, o meglio, essa ci offre la Riassumendo: La nostra miseria da una
possibilità di vaste aree dove espanderci. parte offre un vasto campo alla tentazione, e
Perché, anche se questa virtù è infusa con ne è persino la causa, dovuta ai vizi capitali,
l‟abito della speranza, essa rimane inattiva ma dall‟altra essa serve ad arricchire il suolo
fino a che non affrontiamo la tentazione. spirituale, spingendo alla crescita i semi della
Quanto più forte è la tentazione, tanto più vita soprannaturale, che produrranno frutto
grande è il bisogno della divina assistenza. sotto l‟influsso della tentazione.
Questo è un motivo per intensificare l‟atto di
speranza. Incontrare la tentazione
3. La tentazione ci fa rimanere nell‟umiltà, L‟incontro con la tentazione è una vera
facendoci scoprire la profondità della miseria, battaglia, una guerra a tutto campo, che
che è parte della natura decaduta. La impiega, come possiamo attenderci, il suo
tentazione ci porta all‟umiltà, cioè, alla verità profilo strategico, nonché la sua tattica. Dal
per poterci vedere proprio come siamo nella momento che la strategia e la tattica sono via
realtà. Poi la tentazione è uno stimolo al cielo, è essenziale impararle.
all‟umiltà. In ogni battaglia, compresa la tentazione,
4. La tentazione non ci permette di la direttiva di base interpreta e sceglie una
sonnecchiare o riposare con compiacimento, posizione conveniente e vantaggiosa, con la
dilettandoci con supposti tesori. Ci avverte di parte posteriore e laterale ben protette, perché
vegliare e di applicarci: ci fa avanzare a spron il nemico non possa aggirarci. Quando il
battuto. Cristo uscì per l‟incontro con la tentazione nel
5. La tentazione non ci permette di attaccarci deserto, egli stesso scelse la posizione. Fatta
alla terra, perché essa continua a presentarcela la scelta, prese immediatamente la sua
come una valle di lacrime, un campo di posizione strategica, senza esitare, per timore
battaglia pieno di sofferenza. che satana potesse precederlo. Dobbiamo
6. Perché essa ci permette di sperimentare in studiare e imitare la procedura del Cristo. La
continuazione la nostra debolezza e la nostra posizione appropriata è di sapere e
miseria, e ci spinge a chiedere aiuto e riconoscere la nostra miseria. Abbiamo già
salvezza al Cristo, non solo occasionalmente, parlato di questo, ma solo in termini generici.
ma costantemente. Pertanto ci porta a In seguito, quando parleremo dell‟auto-
ricorrere a Dio, e a riconoscere che purificazione, tratteremo il soggetto con
dipendiamo da lui per ogni cosa. Andando maggiori e più specifici dettagli. Qui
avanti la nostra vita si irrobustisce. Attraverso toccheremo solo gli aspetti che ci mettono in
8

grado di capire che la nostra miseria non è un peccato, e il peccato, quand'è consumato,
peccato. Nonostante tutta la nostra miseria, produce la morte”. Questa è la genealogia
possiamo ancora possedere in abbondanza la della tentazione. All‟inizio è la passione
grazia di Dio. L‟ignoranza circa questi fatti, (concupiscenza), la causa di tutte le
causa una grande confusione quando si ha a tentazioni. Come risultato della passione
che fare con la tentazione. Dopo lunga l‟uomo è: a) portato via, divorziato dalla
esperienza, posso affermare che il motivo per mente, b) sedotto attraverso le sensazioni,
cui alcuni, durante la tentazione, si agitano, è l‟affettività e alla fine, c) quando dà il suo
perché non riconoscono la loro miseria; essi consenso nasce il peccato. Tutti siamo nati col
non distinguono la miseria dal peccato, perché peccato originale, pertanto, ciascuno di noi è
non comprendono che la miseria in sé non è soggetto alla concupiscenza. Ancora una
un peccato. Vi sono due atteggiamenti tipici: volta: per questo motivo, le tentazioni sono
a) Quelli che riconoscono almeno in parte la inevitabili; sono una conseguenza della
loro miseria, ma erroneamente la identificano concupiscenza, della corruzione della natura
col peccato, b) quelli che non fanno per niente umana. Il problema è che la maggior parte dei
caso alla loro miseria, anche se ogni tanto ne cristiani non comprende o l‟accetta come un
parlano, perché non si considerano peccatori. fatto. Come risultato, quando incontrano la
I primi sono terribilmente allarmati e confusi; tentazione, sono completamente senza sapere
essi vivono in uno stato di grande ansia, che fare. All‟inizio essi resistono come
incerti sul da farsi. I secondi, al contrario, possono, raddoppiano la propria vigilanza,
hanno una vaga e generale conoscenza della protestano, fanno ogni sforzo, e quando nulla
loro miseria, ma poiché la loro coscienza non aiuta, perdono il coraggio. Non comprendono
li accusa di peccato mortale, prestano poca semplicemente come mai siano così corrotti,
attenzione alla loro miseria o non la disgustosi, mentre non vogliono essere così.
considerano affatto. Prendiamo in Se essi non lo vogliono, allora deve provenire
considerazione queste due diverse categorie di da qualche altra parte e non da loro. La
persone con maggiori dettagli. tentazione si intensifica in proporzione alla
1. Coloro che considerano la loro miseria loro resistenza. Alla fine Dio li fa rinsavire
come peccaminosa. Queste sono, permettendo loro di compiere un qualche atto
generalmente, anime con il timor di Dio, che li umili. Essi sono pronti ad attribuire la
spaventate dal male e desiderose di fare il tentazione a qualche peccato, a un peccato del
bene. Di solito questa è gente emotiva che si passato cui debbano aver consentito, ma che
gestisce più col cuore che con la mente. Nella non ricordano. “Ed è per questi peccati che
maggior parte dei casi sono donne. Esse non Dio oggi li punisce”. Nel frattempo la miseria
si rendono conto della loro miseria e non sono continua a rivendicare i suoi diritti, una specie
disposte a riconoscerla in se stesse. di uso capione, che desidera essere
Desiderano essere caste e pure per il Signore. riconosciuto; vuole che l‟accettiamo come
Quando scoprono la loro miseria, nostro. E non ci sarà pace, fino a che siamo
immediatamente cominciano a spiegarla come pronti ad ammettere che la nostra miseria è di
un‟influenza esterna, dovuta ad altri o alle fatto una parte di noi. Delle persone possono
circostanze che le circondano. Se ammettono andare attraverso la tortura perché non si
che i loro pensieri vengono dal di dentro, esse rendono conto che il primo passo dipende da
li considerano come provenienti da satana. In loro. Devono ammettere che questa miseria
entrambi i casi biasimano qualcun altro; non appartiene loro; non solo ammetterla, ma
sono per nulla consapevoli della loro natura prendere posizione nel farlo. Solo così giunge
perversa e corrotta. La Sacra Scrittura tuttavia la pace, perché ci umiliamo, facendo giustizia
ci ammonisce che dopo il peccato originale, a noi stessi. La tentazione non ci disturberà
“Ciascuno è tentato dalla propria più perché la verità che Dio desidera è in noi.
concupiscenza che lo attrae e lo seduce” (Gc Una volta che ci siamo stabiliti in una
1:13-15). “Lo attrae e lo seduce”. “Poi la posizione forte, prevarrà la calma e la quiete.
concupiscenza concepisce e genera il D‟altra parte, se non conseguiamo la nostra
9

posizione, l‟individuo potrà a stento resistere Sarebbe come una palla lanciata contro una
alla tentazione. Fino a che si muoverà in parete; la parete resiste ed essa rimbalza.
questo modo sarà esposto ad una continua Forse che la palla in qualche modo porta
tempesta che lo disturberà, e invece di trarre beneficio alla parete? Ma la tentazione ha uno
profitto dalla tentazione, soffrirà nuove scopo; essa causa un bene grandissimo e si
perdite. Il solito motivo per cui si rifiuta di lascia dietro delle conseguenze salutari. Non
sapere o di accettare questa miseria è il si tratta qui di respingerla semplicemente. La
desiderio di essere puri e santi con le proprie miseria deve essere scoperta, riconosciuta
forze. Poiché si compiacciono delle loro come un elemento base della nostra natura. Lo
buone qualità se ne vantano, dilettandosi di se scopo della tentazione è di portarci ad un atto
stessi. Questo è orgoglio che ristagna nel d‟umiltà. Se non conseguiamo questa meta,
profondo, ma è pericoloso. Ciò impedisce di sciupiamo la grazia, grazia al negativo, ma
confessare il male presente nel soggetto. sempre di grazia si tratta, perché la tentazione
Questa resistenza porta, anche se non la si è una grazia. Alcuni sciupano la grazia e la
vede, nell‟abisso. La fine di queste persone di tentazione. Poiché essi non sperimentano
solito è triste: bestemmia, dissolutezza, grandi disordini nella loro vita, continuano a
licenze; una volta che si convincono che non vivere una semplice vita naturale, soddisfatti
possono esistere senza miseria, tutto cambia. di una correttezza mondana per tutta la vita.
Di conseguenza, il punto di vantaggio più Non cambiano il loro modo di vivere da
sicuro da dove agire contro la tentazione è il naturale a soprannaturale, che può essere uno
profondo della nostra miseria. Una volta che dei risultati della tentazione. Di certo essi non
ci siamo ritirati là, proprio sul fondo, il scenderanno nel profondo della loro miseria e
nemico non ha un punto d‟appoggio da dove da lì chiedere al Signore di assisterli. Essi
lanciare un attacco di sorpresa, col risultato hanno un concetto lamentevole e superficiale;
che la tentazione perde la sua forza. considerano le tentazione come mosche
Dovremmo evitare l‟impazienza e prendere di fastidiose, da far loro sciò continuamente.
petto con calma questa miseria: “Sì, ti Una semplice repulsione fisico della
riconosco! Hai cominciato ad esistere dentro tentazione non produce risultati.
di me, appartieni alla mia natura”. Una volta Pertanto, entrambe queste categorie di
fatta questa ammissione, dobbiamo ricorrere persone si comportano nel peggiore dei modi,
subito a Gesù, il quale penserà poi a prendere e l‟errore di tutt‟e due è che rifiutino di
in mano la situazione. Da ora avremo il suo riconoscere la miseria come loro propria,
potere, la sua bellezza, il suo amore, Dio mentre è da distinguerla chiaramente dal
stesso, perché fondati sulla verità. peccato. Il risultato è che o non lottano affatto
2. Quelli che non danno alcuna importanza o non ricorrono al Cristo, e non trattano
alla miseria, non ne sono consapevoli, è affatto la cosa ad un livello soprannaturale.
perché non sono coscienti di aver commesso Questo modo di procedere porterà la prima
qualche peccato. L‟uomo di solito cade in categoria di persone a rompere con Dio per
questa categoria; gente che si autogoverna più disperazione, come abbiamo detto. La
con l‟intelletto che col cuore. Questa è gente seconda categoria cade nella trascuratezza,
intelligente, spesso teologi, o anche naturalismo, che li porterà a rimanere bloccati
confessori, ma spiritualmente superficiali. tra due fuochi, una vita puramente naturale.
Essi non conoscono affatto queste cose. Si Neppure la tentazione potrà smuoverli dalla
muovono solo con l‟umana ragione. Questi loro posizione. Nel frattempo si lasciano
individui non si turbano riguardo alla coinvolgere in una serie di interessi, che non
tentazione. Se l‟uomo è un confessore, dà sono né peccaminosi né che corrompono, ma
consigli ai suoi penitenti: “Quando arriva la che alla fine in qualche modo non potranno
tentazione, mandala via semplicemente!”. Per evitare di cadere nel peccato, quasi senza
caso la tentazione esiste solo perché sia accorgersene.
respinta? Se questo fosse il caso, non ci Se dunque, dobbiamo prepararci in modo
sarebbe alcun bisogno della tentazione. giusto ad incontrare e a superare la tentazione,
10

siamo tenuti a riconoscere la nostra miseria, Agiamo male quando ci preoccupiamo


averla con chiarezza davanti ai nostri occhi, delle tentazioni e lo stesso quando non
riconoscerla e riconciliarci con essa. La nostra facciamo caso ad esse. Perché dovremmo
ribellione non dovrebbe essere diretta contro preoccuparcene? E‟ chiaro che non abbiamo
il fatto che c‟è della miseria in noi. Questo è il commesso alcun peccato, come non c‟è colpa
primo principio da accogliere, e il più quando vi sono mancanze prive di una
importante. cosciente consapevolezza. Quando queste
Poi, dobbiamo considerare chiaramente cadute vi sono possono essere per noi un
che il materiale concreto cattivo non è grande beneficio, perché ci mantengono
peccaminoso, a mano che non vi abbiamo nell‟umiltà. Alcuni di coloro che si
consentito. E‟ cattivo solo perché viene e preoccupano vorrebbero essere puri nella loro
porta al male. Il Concilio di Trento condannò natura, aspirano alla concezione immacolata.
l‟in-segnamento di Lutero il quale affermava Il minimo peccato li disturba e,
che la concupiscenza è peccaminosa. In paradossalmente, li conferma nel-l‟amore di
questo modo il Concilio stabilì che la sé. Invece di ricorrere a Dio, come
concupiscenza scaturisce dal peccato, ma non dovrebbero, con un giusto atteggiamento di
è peccaminosa in se stessa. L‟esistenza in noi umiltà, camminano sul ciglio del precipizio
di questa miseria, della concupiscenza, è un del peccato, e sono veramente fortunati se alla
dogma di fede. E‟ solo necessario riconoscere fine non vi cadono. Per essi la contrizione è
la sua presenza, dal momento che è lì; è solo difficile, perché mancano di umiltà. D‟altra
una questione di ragione, di conclusione parte, chi non bada alla tentazione e non se ne
logica, un requisito, un bisogno urgente, solo cura, è in grave pericolo di cadere in peccato
un folle potrebbe rifiutarsi di farlo. quando è tentato.
Poiché questa miseria non è un peccato, Ogni incontro con la tentazione richiede la
non dobbiamo averne paura. Ma è brutta preparazione di riconoscerla e la
ugualmente! Tanto meglio, così ci aiuta a consapevolezza della propria miseria, nonché
restare umili! Una chiara visione, la l‟essersi riconciliati con essa; in più, la
convinzione e la consapevolezza della nostra miseria deve essere distinta dal peccato. Se
miseria è umiltà genuina, poiché l‟umiltà è la capiamo che questa preparazione è necessaria,
verità interiore. In più, il male materiale è in possiamo fare un passo in avanti e considerare
noi per volontà di Dio. Nel Battesimo Dio l‟attuale incontro con la tentazione.
cancella il peccato originale. Con la stessa Essa durerà per tutta la vita, perché la vita
facilità potrebbe cancellare la concupiscenza, dell‟uomo sulla terra è una continua battaglia
la miseria e il male materiale, risultato dal (Gb 7:1), (un lavoro faticoso). Presentare i
peccato originale. Egli avrebbe potuto farlo, mezzi per incontrare la tentazione nel modo
ma non lo fece. Ha permesso che rimanesse, appropriato, è un problema molto difficile; e
così da diventare sorgente di tentazioni lo diventa ancora di più se volessimo farne la
necessarie e fonte di meriti. L‟ha lasciate presentazione nel modo più completo
come sprone per cercare lui, un richiamo a possibile. Un superficiale trattamento non
fidarci solo di lui, piuttosto che del nostro sarebbe di grande beneficio. Tuttavia, il
operato. L‟ha lasciate lì per avere l‟occasione nostro primo sforzo sarà di sintetizzare in
di manifestare la sua gloria, la sua bontà e il poche parole, supposto che sia possibile, una
suo amore. Così dobbiamo riconciliarci col descrizione generale della lotta.
fatto che esiste in noi una certa cosa che si Le condizioni del nostro incontro con la
chiama miseria. Che Dio ci protegga dal tentazione possono essere considerate su due
consentire alla tentazione, ma d‟altra parte, fronti. Dicevo che ogni battaglia ha la sua
non dobbiamo preoccuparci della sua strategia e la sua tattica. La strategia
presenza. Piuttosto dovremmo rallegrarci che comprende il piano globale della battaglia,
è lì per volontà di Dio, e perché da essa deriva varie manovre, scontri: Ciò seleziona le
tanto bene. posizioni e distacca gli ordini per portare
avanti il conflitto. Le tattiche delineano come
11

procedere in ogni singola battaglia. Esse veniale, e in ogni imperfezione deliberata.


applicano la strategia ad ogni caso particolare. Pertanto ciò influenza l‟intera vita interiore.
Ulteriori conseguenze, come ottenere Ogni peccato, ogni imperfezione devono
vantaggi, appartiene pure alla strategia. Ciò essere considerati per noi una sconfitta. Ciò
che è vero di una guerra totale è anche vero potrebbe indurci a cambiare partito
del nostro scontro con la tentazione, perché impedendo o restringendo le nostre
anche qui vi sono delle regole generali da fluttuazioni. A causa di questo intrinseco
seguire, e consigli particolari che possono pericolo, non c‟è neppure la più leggera
riferirsi a singole scaramucce. Considerando imperfezione deliberata che può essere
entrambi gli approcci, cerchiamo di analizzare commessa liberamente. Non è sufficiente
la natura della tentazione prima che essa evitare il peccato mortale; dobbiamo evitare
diventi peccato, perché solo dopo un certo anche il peccato veniale, e persino la più
numero di scontri la semplice tentazione leggera imperfezione. Perché ogni tentazione
finisce in una sconfitta finale. contiene la domanda: “Perché?”. E‟ ciò
necessario? E la prossima: Perché Dio l‟ha
proibito? Pertanto, la prima volta che questa
La strategia della tentazione che sfortunata domanda, “Perché?” s‟insinua nella
precede il peccato nostra mente, siamo obbligati a chiudere ad
La storia della tentazione è illustrata nella essa la nostra mente, allontanandoci, come fa
vita di Adamo e del Cristo. In ognuna di una madre quando vuole proteggere suo
queste due grandi battaglie, satana ha usato figlio, perché questo è il serpente, che inietta
tutta la strategia e tutte le tattiche a il veleno del dubbio nelle nostre menti e nei
disposizione. nostri cuori. La legge di Dio dovrebbe esserci
Qual è la storia della prima tentazione, chiara, indicata anticipatamente e
quella di Adamo? Il nemico poteva essere definitivamente in nostro possesso.
solo satana, perché prima della caduta non Dovremmo aderire ad essa con la piena forza
esisteva in Adamo né miseria né corruzione. della nostra convinzione, così che quando
Satana spiegò tutte le sue forze, e quando arriva la tentazione con le sue domande:
arrivò allo scontro, attaccò la parte più “Perché?”, “Perché non potrebbe essere
vulnerabile. Così egli incomincia con una diversamente?”. La nostra coscienza dovrebbe
domanda: “E` vero che Dio ha detto: Non essere già formata, e dovremmo essere capaci
dovete mangiare di nessun albero del di sentire nel nostro cuore la voce di Dio: “Tu
giardino?” (Gn 3:1). C‟era uno scopo ben non devi mangiare il frutto di questo albero!”.
definito nel fare questa domanda; si voleva Noi non dovremmo cavillare intorno a questo
suscitare un dubbio circa l‟imparzialità del comandamento, se ci lega sotto pena di
comando divino. “Perché?”. Doveva esserci peccato veniale o mortale. Quelli che tendono
una qualche ragione per il comando divino. alla perfezione sono tenuti ad evitare il
Esaminiamo queste ragioni. Erano esse giuste peccato veniale; essi si obbligano persino a
o ingiuste? Trascuriamo pure l‟esagerazione sforzarsi per tendere alla perfezione. I Padri
contenuta nella domanda, che faceva apparire della Chiesa, rincarano ancor più la dose
come se Dio avesse proibito all‟uomo di insegnando che se fosse possibile salvare il
mangiare di ogni albero del giardino, mentre mondo intero commettendo un solo peccato
era stato proibito di mangiare solo di un veniale, sarebbe ancora proibito.
albero. La libertà trova odiosa ogni legge, Perciò, la prima volta che affrontiamo la
perché anche se la legge proibisce una cosa domanda: “Perché?”, dovremmo assumere
sola, noi subito estendiamo la proibizione. una rigida posizione e rifiutare semplicemente
Nel caso di Adamo, tuttavia, lo scopo del di avere a che fare con essa. Questo dobbiamo
tentatore era di suscitare il dubbio. fare per ottenere la vittoria. E‟ per la nostra
Ogni tentazione comincia con un dubbio. sfortuna che permettiamo domande come:
Ciò che accadde nel primo peccato è ripetuto “Perché non potrebbe essere diversamente?”,
continuamente in ogni peccato sia mortale che per portarci al dialogo. Iniziare il dialogo con
12

la tentazione è già una perdita per noi. Con noi possiamo confessare sempre la nostra
l‟assenza della legge di Dio dalla nostra colpa. La contrizione ci assiste, limitando
coscienza si è già in prossimità del peccato. ulteriori ritirate, e sostenendoci nell‟affrontare
Questo spiega perché lottiamo così ancora una volta la tentazione. Però,
debolmente e perché cadiamo cosi naturalmente, dobbiamo ammettere che
frequentemente. Se permettiamo alla abbiamo sbagliato anche se si tratta della cosa
tentazione di svilupparsi, conseguirà dei più piccola. Non dovremmo giustificare la
risultati. Così, quando Eva iniziò una nostra caduta. Ciò che spesso accade è proprio
conversazione col serpente, gli angeli già il contrario. Quando il Signore chiese ad
sapevano che avrebbe perso. Non dovremmo Adamo che cosa avesse fatto, non ammise di
dialogare con la tentazione. Non possiamo aver sbagliato; egli confermò e divenne
fare il gioco delle domande e risposte. In ostinato riguardo a quello che aveva fatto. In
questo caso la coscienza viene fuori con questa direzione ci preme la tentazione,
domande come quella di Eva: “Forse Dio avrà spingendo il peccatore sempre più
un motivo!”. Come se avesse voluto profondamente nel pozzo, o nel precipizio,
giustificare Dio. “Dio non ci ha proibito di causando un indurimento del cuore nei
mangiare di tutti gli alberi, ma solo di uno, confronti di Dio. Il peccatore cerca di
„per paura che…‟, „forse per caso‟, scusarsi: “Di che preoccuparsi?”, “quello che
„dovremmo morire‟, cioè, „è piuttosto ho fatto non ha certamente causato un grande
possibile che veramente moriremmo‟. Mentre disordine, e non ha neppure arrecato un
Dio li ammonì chiaramente e definitivamente: grande danno al prossimo!”. Anche se più
“Morireste!”. Eva aggiunge una congettura: nobili sentimenti si manifestano, anche se la
“Per paura che…forse… morite…”. E così: persona è spinta dal motivo di emendarsi e dal
Forse Dio ha ragione… Forse non ce l‟ha! La desiderio di evitare ulteriori coinvolgimenti
tentazione avanza sempre così. L‟obbligo col male, anche quando sono mossi dalla
diventa dubbio, ma la parte rappresentata grazia di Dio, la coscienza fa sentire la sua
dalla tentazione ha sempre una qualche voce, le sensazioni dell‟in-dividuo, quasi
probabilità. Se le cose stanno così, la nostra immediatamente, portano al desiderio di
causa è già persa. Perché la tentazione giustificarsi. Se egli cede a quest‟ultimo
comincia da qui, raddoppiando l‟energia e desiderio, ha perso la seconda scaramuccia.
asserendo con certezza, magari chiamando Adamo non ha semplicemente rifiutato di
Dio a testimone: “Dio sa che quando voi ne ammettere il suo peccato, ma sfacciatamente
mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e ha dato il biasimo a Dio: “La donna che tu mi
diventereste come Dio” (Gn 3:5). Questo dice hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io
tutto sul perché Dio vi ha proibito di mangiare ne ho mangiato” (Gn 3:12). Adamo ha dato la
di quel frutto. Quando l‟individuo ha perduto colpa a Eva; Eva al serpente, ognuno scarica
la prima scaramuccia, ne segue un‟altra. Ora la colpa sull‟altro ma non su se stesso. A
la tentazione attacca da ogni parte. La donna questo punto la tentazione aveva vinto una
accettò l‟argomentazione del serpente. Lei vittoria decisiva. Ma ciò predispone ad una
guardò il frutto, lo desiderò, lo prese e lo terza vittoria. In questo caso il peccatore non
mangiò. “Allora la donna vide che l'albero solo si giustifica e conferma la sua posizione
era buono da mangiare, gradito agli occhi e di peccato, ma instrada altri verso il male. Il
desiderabile per acquistare saggezza; prese segno di Caino sulla fronte di certi peccatori li
del suo frutto e ne mangiò” (Gn 3:6). Non fa diventare omicidi, distruggendo l‟uomo
solo la scaramuccia, ma la tentazione ha vinto spiritualmente. In questo modo essi hanno
la battaglia. Ciò che iniziò col dubbio, completato la trasformazione, e ora essi stessi
divenne desiderio e si concluse con l‟atto. sono dei diavoli. “Allora la donna prese del
Questo segna la fine del primo stadio del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al
dialogo. Il secondo inizia quasi marito, che era con lei, e anch'egli ne
immediatamente. La nostra coscienza ci mangiò” (Gn 3:6). Questo terzo stato in cui
ammonisce riguardo ad ulteriori conseguenze; l‟individuo stesso si indurisce nel peccato e
13

continua ad attirare altri nel peccato, come fa Dio. Fintanto che l‟uomo obbediva al
satana, e ciò non solo nei casi di peccati più comando di Dio, era vittorioso. Era
gravi, ma anche nelle trasgressioni meno impossibile che il nemico lo raggirasse, lo
gravi. Quando l‟individuo raggiunge questo sorprendesse da entrambi i versanti, sia quello
stadio, diventa incurante, tralascia della carne che dello spirito. Il nemico era del
completamente i suoi obblighi, le regole o i tutto consapevole di ciò e si rese conto che gli
consigli. Spiega la cosa dicendo: “E‟ roba da rimaneva solo una possibilità di attacco.
poco!”. La Scrittura ammonisce: “Con Doveva scendere proprio nel centro e colpire
l'empietà viene il disprezzo, con il disonore la volontà, la persona, nello sforzo di scuotere
anche l'ignominia” (Pr 18:3). Questa è la il comando di Dio. Questa era la strada più
storia della tentazione. In ogni incontro ci scabrosa per la vittoria, ma in vista della
spinge un ulteriore passo indietro, fino a che condizione di Adamo, era l‟unica possibile.
alla fine ci lega, ci fa prigionieri e si rifiuta di Se l‟attacco avesse avuto un esito favorevole
lasciarci liberi. Ogni vittoria porta ad un‟altra. la vittoria sarebbe stata decisiva. Quindi, la
La serie finisce in una decisiva vittoria e tentazione attaccò la persona direttamente:
asservimento da parte del nemico. “Tu diventerai come Dio!”. Questo era
l‟unico approccio. Una simile campagna era
possibile e poteva risultare favorevole; perché
Le tattiche della tentazione quando la volontà era attaccata direttamente,
L‟analisi di ogni singola battaglia richiede avrebbe potuto decidere senza prima ricorrere
di rivedere la primissima lotta di Adamo con alla ragione. E questo è proprio quello che
satana. accadde. La volontà, scossa completamente,
Satana aveva già acquistato esperienza senza aver chiesto consiglio alla ragione
dalla sua lotta con Dio e dalla sua sconfitta; (satana contava su questo) prese la sua
pertanto, quando egli attaccò Adamo valutò decisione: “Appare cosa buona!”. Anche
attentamente la forza di Adamo e la propria. satana cadde vittima allo stesso modo,
Prima di tutto notò l‟innocenza dell‟uomo: desiderando di essere come Dio. Isaia
Nella parte sensitiva non poté scoprire una descrive il fatto con queste parole: “Salirò
qualche passione disordinata. Era possibile il sulle regioni superiori delle nubi, mi farò
desiderio, comandato dall‟intelletto e dalla uguale all'Altissimo” (Is 14:14).
volontà; il desiderio poteva manifestarsi in La tentazione suggerisce: “Sarai come
singoli atti, ma era sempre sotto il controllo Dio!”, poi aggiunge: “conoscendo il bene e il
dell‟intelletto e della volontà. Ciò che l‟in- male”. Dopo aver colpito il centro, spezzata
telletto riconosceva essere buono la volontà lo la volontà, il tentatore spazza via prima un
comandava. Solo allora l‟uomo desiderava versante e quindi l‟altro. La prima ragione:
l‟oggetto attraverso i sensi. Questa felice “Non avrete bisogno della sapienza di Dio,
fusione delle facoltà umane governava ogni perché voi stessi conoscerete il bene e il
avido desiderio del cuore. Questi desideri male”. Ne segue un‟inevitabile conseguenza:
attendevano l‟ordine della volontà. D‟altra “Mangiare il frutto!”. Questo fu il colpo
parte, l‟intelletto dell‟uomo era illuminato da finale, quando l‟innocenza fu sconfitta.
Dio. Nello stato di giustizia originale, bastava Questa fu l‟esperienza di Adamo. Ma
che l‟uomo ricordasse i principi infusi da Dio nella battaglia anche noi abbiamo perso tutto;
per comprendere e risolvere ogni difficoltà. siamo stati fatti prigionieri nei sensi e nella
Egli possedeva la sapienza originaria che ragione; il nostro stato fu quello proprio degli
eliminava ogni oscurità. Era impossibile per sconfitti.
lui che qualcosa rimanesse nascosta; mai si Ma nei nostri incontri individuali con la
ritrovava con problemi non risolti. Nella tentazione, viene usato un procedimento
battaglia, dunque, l‟innocenza e la sapienza diverso. I nostri sensi sono già schiavi della
erano come due versanti a destra e a sinistra; concupiscenza; il nostro intelletto è stato
la volontà teneva il centro perché fornita di oscurato. Satana non ha bisogno di colpire il
una sorgente di vasto potere: il comando di centro; egli può avvicinarsi ai lati, ed è da
14

questa angolatura che egli attacca e conquista. un veleno che deriva dal peccato originale, un
Difatti, non sarebbe né vantaggioso né sicuro veleno stillante dal frutto che fu la causa della
attaccare direttamente il centro, perché se ci caduta di Adamo: è il sapore che permane
attaccasse immediatamente con la dopo aver mangiato del frutto, che era
suggestione: “sarete come Dio!”, noi non “gustoso al palato”. Satana di solito cerca di
capiremmo neppure che cosa intenderebbe attaccarci con qualcosa di piacevole. Egli si
offrirci. Questa è l‟idea base. Essa è lì avvantaggia a causa del nostro appetito, ma
nascosta in ogni tentazione, o è la conclusione invece di portarci del pane ci porta una pietra.
di ogni tentazione. Eppure, noi siamo così Per ogni piacere essa rimarrebbe una pietra
consapevoli della nostra debolezza, le parole ruvida se si vedesse la realtà come la vedeva
non avrebbero senso se ci fossero dette il Cristo. Noi non vediamo la pietra come tale,
direttamente. Satana non rischia la vittoria; perché essa ci appare come il pane del
egli non vuole spaventarci. Nel caso di piacere, qualcosa di buono e di attraente. Ogni
Adamo l‟unica possibilità era di attaccare il piacere di questo mondo è come una pietra
centro. Ma con noi molte altre possibilità gli che ci spezza dentro. Se guardassimo con gli
sono aperte; egli può scegliere tra la occhi del Cristo, vedremmo solo una pietra:
concupiscenza e la stoltezza (che nasce grezza, dura e morta, secondo lo spirito. Il
dall‟oscuramento intellettuale). Egli si piacere è la prima tentazione che satana usa
avvantaggia di ogni mezzo disponibile per per catturarci, però, egli ci porta subito alla
attaccare il varco che gli appare più facile e volontà tramite il cuore. Vi sono pietre più
sicuro per ottenere la vittoria. pesanti, altre più leggere, più piccole o più
La tentazione sperimentata dal Cristo nel grandi; i piaceri che ci offre sono determinati
deserto corrisponde più direttamente al modo da ciò che egli considera necessari al nostro
come satana attacca noi. In quel caso satana caso. Se ci intrappola nella ricerca del piacere,
trattò con Gesù come di solito fa con gli egli ha una forte presa su di noi. Satana
uomini nati col peccato originale. Il suo primo s‟impossessa della vittoria, a noi rimane solo
tentativo è quello della concupiscenza della la sconfitta. Egli ci porta da un piacere al-
carne. Dice: “Se sei Figlio di Dio, dì che l‟altro; mentre il piacere diventa più forte, il
questi sassi diventino pane”. Egli si avvicina nostro bisogno di esso cresce in proporzione.
a ciascuno di noi col “pane”, che nel nostro Questi piaceri diventano gli anelli di quella
caso è la soddisfazione delle passioni. Egli catena con cui siamo legati.
attacca la volontà attraverso i sensi. Vuole Se satana non colpisce il bersaglio alla
impossessarsi subito della volontà prima che prima prova, si sposta sull‟altro versante,
questa abbia la possibilità di chiedere quello della nostra stoltezza e dell‟oscurità
consiglio all‟intelletto. Questa è l‟intera dell‟intelletto. Alcune delle manifestazioni del
tattica: attraverso i sensi, il cuore, le nostro intelletto ottenebrato sono: la vanità,
emozioni, lancia un attacco alla volontà, la l‟orgoglio, l‟arroganza, l‟autostima. Non
imprigiona impedendole di ricevere aiuto importa da quale versante satana attacchi, l‟o-
dalla ragione. Nel frattempo offre un po‟ di biettivo finale è impossessarsi del centro,
linfa agli affetti, una certa felicità che soddisfi catturare la nostra persona. Questo è quello
il bramoso desiderio del cuore. che cercò di fare con Gesù sul pinnacolo del
Pertanto, il principio più valido da seguire tempio e gli disse: “Se sei Figlio di Dio,
nella tentazione è questo: Non seguire le gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli
proprie sensazioni, anche quando sembrano darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti
buone, perché esse cercano sempre il piacere. sorreggeranno con le loro mani, perché non
La voglia può diventare piuttosto intensa abbia a urtare contro un sasso il tuo piede”
poiché essa segue il bisogno del cuore. (Mt 4:6). Egli cercò di stimolare in Gesù la
Persino nelle cose più insignificanti: presunzione, basata sulla sua dignità,
conversare, gironzolare, riflessioni sul passato grandezza e nobiltà. Dobbiamo renderci conto
o pensieri sul futuro, in tutte le cose l‟uomo che l‟amore di sé o l‟autostima sono la nostra
cerca il piacere. Questo “bisogno” di piacere è seconda debolezza. Attraverso la quale la
15

tentazione ottiene di entrare. Se avanza solo quando lo portò su un alto monte,


un passo oltre la porta, siamo perduti. Ognuna mostrandogli tutti i regni della terra, e
di queste forme di vanità causa un certo promise di darglieli tutti: “Di nuovo il diavolo
piacere, e quando esse superano l‟individuo, lo condusse con sé sopra un monte altissimo e
lo spingono verso sbagli enormi, persino gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro
quelli della sensualità. Questo può succedere gloria e gli disse: Tutte queste cose io ti darò,
anche a persone che passano la vita intera a se, prostrandoti, mi adorerai” (Mt 4:8-9). La
disprezzare le cose terrene. Fin tanto che conquista del Cristo viene misurata dalle
continuarono a lottare e si sono controllate, parole finali: “Allora Gesù gli rispose:
non conobbero sconfitta. Però, dopo tante Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore,
vittorie, quando diventarono vittime della Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”
vanità, dell‟orgoglio, dell‟amore di sé, le (v. 10).
redini scivolarono loro di mano e divennero In questo confronto col nemico, dobbiamo
inclini a commettere quasi ogni forma di stare attenti a non dissipare la nostra forza.
depravazione sensuale. Per satana, quindi, è Non dobbiamo permettergli di attaccarci da
una procedura ordinaria attaccare l‟uomo un lato. Dobbiamo raggruppare le nostre forze
prima di tutto a livello dei sensi; se non riesce attorno al centro, cercando di tenerle unite
a fare progressi in questa direzione s‟insinua anziché dividerle. In ogni attacco dobbiamo
per un‟altra via, spinge all‟orgoglio e suscita agire unitamente. Nel caso il nemico
l‟amore di sé, che alla fine lo mette in grado attaccasse su entrambi i lati, l‟intelletto deve
di conseguire ugualmente il suo obiettivo pri- venire in aiuto ai sensi, mentre la volontà, con
mario. E‟ quasi certo nella vita spirituale che i tutta la sua energia e fortificata dalla volontà
pensieri vani vanno a braccetto con i pensieri di Dio, viene in aiuto all‟intelletto e al cuore.
immodesti. In un certo senso è un metodo di Non deve essere ignorato il nemico che
ritorsione, ma è anche grazia di Dio. Egli, avanza. Non dovremmo mai permettere che
nella sua misericordia, permette che pensieri l‟intel-letto, la volontà e il cuore rimangano
sfacciati tormentino una persona, perché in separati, ma ognuno deve assistere l‟altro. Se
questo modo la corruzione e la miseria si in ogni tentazione diventassimo consapevoli
manifestino nell‟uomo. dell‟in-tenzione che il nemico ha in mente,
Ancora una volta diventa necessario come pure delle possibili conseguenze in caso
riconoscere che ogni forma di amor proprio, di caduta, noi dovremmo seguire gli ordini del
ogni esagerata stima intellettuale di sé, basta Signore e, concentrando le nostre forze,
solo che si stabilisca in noi per rendersi subito respingere ogni attacco del nemico. Ogni
conto che la battaglia è perduta. Il nemico s‟è mossa del nemico tende a indebolire la
procurato l‟ingresso da uno dei lati. Non volontà e ad annullare la forza che Dio ci
importa, egli ha già preso piede. Il suo assalto trasmette. Il comandamento di Dio, sensibilità
continuerà fino a che l‟orgoglio centra la verso la sua volontà e la sua legge, deve
persona stessa, poi conquisterà la roccaforte. essere affermato fortemente in noi, compresa
Quando satana riporta la prima vittoria, la forza vitale del nostro intelletto, volontà e
sia che entri da destra o da sinistra, egli lancia cuore. L‟arma più forte che abbiamo a
il suo attacco alla volontà. Questo porta al- disposizione in ogni lotta contro la tentazione
l‟auto-giustificazione: come uno che conosce sono le parole: “E’ scritto!”.
il bene e il male, o come uno che non ha
commesso alcun male, e questo è l‟ultimo
avvaloramento dell‟io. E‟ la disfatta finale. Consigli per la lotta contro la
Tutte le posizioni della battaglia sono state tentazione
cedute al nemico. Satana ci conferma, come A questo punto dovremmo conoscere i
lui stesso fu confermato, indipendente da Dio. principi che regolano la lotta contro la
Quando l‟uomo diventa indipendente, è legge tentazione e il peccato; dovremmo essere
a se stesso, come uno che conosce il bene e il convinti che la tentazione è necessaria.
male. Questo fu l‟ultimo attacco al Cristo, Abbiamo studiato la posizione che dovremmo
16

tenere e con quale nemico abbiamo a che fare, tentazione non sanno prendere una posizione
come pure la destrezza e la scienza con cui appropriata. E neppure sanno come muoversi
muovere guerra. in simili situazioni. Se gli individui non
Ora vogliamo affrontare una questione considerano la tentazione come cosa loro,
pratica: Come applicare la nostra conoscenza anche se non deliberata e colpevole, ma
nell‟attuale situazione, nella lotta che ora ci comunque cosa loro, derivante dalla loro
attende? Queste sono le regole principali che natura, di cui satana è l‟istigatore, ne
dovremmo seguire nella lotta contro la consegue che essi considerano la loro natura
tentazione: come buona. Essa quindi non può essere la
1. Riguardo al nostro atteggiamento causa di certe azioni, così da riversare su
generale, non dovremmo avere paura di satana l‟intero biasimo. In questo caso non
satana, dovremmo avere paura invece potranno mai risultare vittoriosi nella
piuttosto di noi stessi. S. Teresa ci racconta tentazione, perche non l‟affrontano nella
del suo grande successo nel combattere il verità riguardo alla causa, dove invece
diavolo. Ella non riusciva a capire perché andrebbe demolita. Solo una sincera
dovremmo temerlo. Secondo la sua opinione ammissione di colpa e l‟atto di umiltà che ne
dovremmo temere piuttosto i confessori che consegue, distrugge il male. Qui non si tratta
risultassero incompetenti come guide di una generale ammissione di colpa, né fare
spirituali. una commedia di tutto l‟atto e gioco
2. Ogni attacco o assalto della tentazione all‟umiltà. Dobbiamo invece sentire il
deve essere respinto con l‟arma efficace del- bisogno di ammettere casi specifici di colpa e
l‟umiltà. Dobbiamo chiederci: Che richiede mettere il dito sulla piaga.
da noi questa tentazione? Perché è stata scelta 3. Non basta occupare una posizione
questa tentazione e qual è il modo migliore appropriata, dobbiamo presentarci
per respingerla? Questo ci serva per conoscere immediatamente all‟ufficiale in comando,
la nostra miseria. Nello stesso tempo ci pone che dovrebbe allestire il suo quartiere
in una posizione di forza e di sicurezza. generale nel bel mezzo della nostra volontà.
Eccoci su una solida base, niente ci potrà Naturalmente egli non è altri che il Cristo,
scuotere, siamo pronti a dare battaglia. Una Signore nostro. Noi deponiamo la tentazione
seconda posizione da adottare e quella di davanti a lui invece di torturarci o lasciarci
distinguere tra il male materiale e quello coinvolgere nel tiro alla fune, in una continua
morale. Dobbiamo essere capaci di lotta. Però, dal momento che tramite
riconoscere il male materiale, le tentazioni, l‟ammissione della nostra miseria facciamo
come le prime manifestazioni del male che è prigioniera la tentazione, dovremmo far
in noi e pertanto come qualcosa che ci conoscere ogni cosa al Signore. Non basta
appartiene. Dobbiamo considerare questo ammettere la nostra miseria e umiliarci
male e questi atti come nostri. Dobbiamo davanti a noi stessi, perché una vita introversa
ricordare che questo è solo un male materiale, non porta da nessuna parte. Piuttosto aumenta
che la tentazione non è un peccato, che essa la nostra preoccupazione, cresce l‟isolamento
non ci deruba della grazia divina, dobbiamo e si intensifica la vita personale separata. Ogni
misurarci con la tentazione in modo calmo e atto interiore che si compie senza il Cristo,
sicuro. Possiamo persino trasformare la lotta a procura solo danno all‟anima. Dobbiamo
nostro beneficio, facendola diventare nostra umiliarci davanti a lui, non davanti a noi
prigioniera e serva. stessi, chiedendogli di prestarci il suo cuore,
Vi sono delle verità che non ci ripetiamo mai per poter sentire il pieno orrore e ripugnanza
abbastanza. Così, dobbiamo ricordarci spesso dovuti. Dobbiamo chiedergli di prestarci i
che per molti la causa principale delle suoi occhi per vedere la tentazione, così da
inquietudini sta nel fatto di non umiliarsi poter scoprire più di quel frammento che
abbastanza. Vorrebbero vedersi come persone abbiamo esposto a Gesù Cristo. Dobbiamo
meravigliose, però non riconoscono la loro chiedergli di aiutarci a vedere tutto ciò che è
miseria. Come risultato, nella lotta contro la nella tentazione, i vari risvolti delle sue
17

conseguenze e la vera sorgente. Solo allora nostra confidenza nel rivolgerci a Gesù:
potremo occupare veramente delle posizioni “Guarda che c‟è in me!”. Come il lebbroso
opportune ed essere rassicurati circa la che supplicò il Cristo che solo lo toccasse:
vittoria; perché allora, dando battaglia alla “Se tu vuoi, puoi sanarmi!”. Abbiamo
tentazione, siamo uniti con il Cristo. Con lui bisogno della sua confidenza e della sua
possiamo avere la meglio fino agli ultimi audacia, che piace a Dio. Abbiamo bisogno
confini e risorse. In questo modo possiamo dell‟audacia della Maddalena, che senza
mettere al sole le radici della tentazione. E‟ preoccuparsi irruppe nella casa ponendosi ai
come la gramigna che cresce nella nostra piedi di Gesù, e col suo gesto ricuperò la
natura. Non si guadagna niente a tagliarne le salute della sua anima. O come la donna
cime, fintanto che le radici rimangono, malata con un flusso di sangue, che uscì dalla
comincerà di nuovo a crescere. Il Cristo calca che circondava Gesù e senza chiedere
c‟insegna come strappare le radici, come niente, toccò la frangia del suo mantello, e fu
tagliarle e far sì che si secchino sotto il sole ricompensata con il ripristino della sua salute.
della giustizia divina. E‟ questo sole che Quindi anche noi gettiamoci ai piedi di Gesù
brucerà la tentazione fino alle radici. Se e chiediamogli una immediata e vitale unione
continuiamo a trattare severamente le con lui.
tentazioni come oggetti, le considereremo con 3. Mentre ci uniamo a Gesù, dobbiamo
indifferenza. Man mano che ci chiedergli di mettere la sua volontà nel nostro
familiarizziamo con esse, contribuiranno alla intimo, perché ogni tentazione ci attira verso
nostra purificazione, alla nostra crescita e allo ciò che è contrario al comandamento di Dio, e
sviluppo delle virtù. Il Cristo diventerà pertanto, contrario al Regno di Dio in noi.
sempre più parte del nostro basamento Adamo avrebbe dovuto scoprire che la sua più
spirituale. Nel reagire con il Cristo contro la grande forza contro la tentazione riposava nel
tentazione, saremo spinti a praticare atti di comandamento di Dio. Egli non fece neppure
virtù opposti a queste tentazioni. Come il più piccolo sforzo nel cercare questa forza e
risultato beneficeremo immediatamente dei venne meno. Noi ci troviamo in una simile
frutti di queste tentazioni. Il Cristo è la forza e posizione ogni volta che satana attacca il
la vitalità che mette da parte ciò che è passivo nostro cuore, il nostro intelletto e la volontà.
e pianta le radici attive, cioè le virtù. Dovremmo chiedere a Gesù che in ogni
1. Dobbiamo avere una grande confidenza attacco intensifichi in noi la consapevolezza
nel Cristo. Anche se le tentazioni possono del comando di Dio e della sua volontà, che
essere molto detestabili, noi non dovremmo ogni provocazione ci serva per unirci sempre
temerle né vergognarcene. Invece dovremmo più intimamente a lui e stabilisca vincoli
portarle subito davanti a Gesù Cristo e quanto sempre più profondi che ci leghino al Cristo.
più sono brutte tanto più farlo in fretta. La Perché siamo così deboli? Nei nostri cuori
persona che si muove così agisce con non siamo consapevoli della volontà di Dio.
confidenza e con molta chiarezza. Purtroppo, Ci lasciamo guidare da un qualche astratto
appena molte anime sono disturbate dalla concetto sui comandamenti. Sappiamo che
tentazione, perdono coraggio, ritenendosi Dio comanda questo o quello, ma la nostra
indegne di comparire davanti al Signore. conoscenza è legato agli oggetti, alle cose
Certo esse sono indegne, e lo saranno sempre, esteriori. Rimane nel nostro intelletto una
sia prima che dopo la tentazione. Però, se non certa direttiva, ma non è lì, nel profondo della
consentono alla tentazione, rimane solo un volontà per motivarci ad agire
male materiale, che non fa male a nessuno. spontaneamente, in ogni caso. Pertanto
Quando lo avvistiamo, dovremmo ammettere preghiamo per il risultato finale della
onestamente: “Certo, qui non c‟è nulla per cui battaglia, chiediamo al Cristo non solo di
rallegrarsi, questo è il prodotto del mio confermare in noi la sua volontà, ma anche di
intimo”. Tuttavia, dovremmo ricorrere subito accrescere la consapevolezza di ciò. Vi sono
al Cristo. Quanto più grande è la nostra vari gradi di consapevolezza, dal primo
miseria e inquietudine tanto più grande sarà la renderci conto di ciò fino al completo
18

predominio nel nostro essere. I gradi di incompleta, oscura e immatura, ma quando è


consapevolezza sono moltissimi, e l‟intento proiettata fuori, esternamente, essa matura
delle tentazioni è di punzecchiarci, così da rapidamente e raggiunge la sua piena statura.
poter passare dalla più piccola alla più grande L‟atto esteriore ci pone direttamente nella
consapevolezza. verità, rafforza l‟atto interiore e lo perfeziona.
3. E‟ anche consigliabile di esporre le nostre Naturalmente l‟atto esteriore significa poco
tentazioni al confessore. Infatti, questa senza l‟atto interiore. Pertanto, mentre non c‟è
manifestazione della coscienza è necessaria se l‟obbligo di confessare le tentazioni, l‟azione
desideriamo fare progressi nella vita stessa può essere salutare.
spirituale. Noi non distruggiamo una pianta Alla fine, preghiamo per acquistare il
pestifera solo tagliando i rami e lasciando le senso pratico, perché senza di esso tutta la
radici; lo stesso vale per la tentazione. La conoscenza teorica è inutile. Una lunga
radice deve essere scalzata ed esposta al sole, esperienza mi ha insegnato che i principi più
fino a che non si appassisca. L‟ammissione chiari sono di solito eseguiti meno
specifica e generale dei nostri errori è perfettamente in pratica o per niente. Quindi,
assolutamente necessaria. Essa deve essere non è abbastanza conoscere qualcosa in
un‟ammissione onesta e basilare del male che astratto; dobbiamo sapere anche come
sta in noi, fino alle colpe se ce ne sono (il applicare la nostra conoscenza. Questo a volte
desiderio di essere senza colpa è una delle può essere difficile, e questo è il motivo per
tentazioni più serie), ma sempre agli atti cui dobbiamo pregare per questa grazia. Per
materialmente cattivi, che sono nati nella che cosa dovremmo pregare? Per essere
nostra natura. Alcuni fanno queste preparati a combattere la buona battaglia,
ammissioni per sbarazzarsi della tentazione. agire nel modo descritto sopra nell‟in-contro
Questo rivela quanto siano scrupolose certe con la tentazione, mai essere colti impreparati,
persone. Il fatto è che parlano troppo di sé ma fare prigioniera la tentazione. Usala per
senza risultati, perché non ammettono la loro fare progresso, perché questo è il modo che
miseria interiore. Pensano di dover confessare Dio intende che sia usata.
le tentazioni, come se fossero colpevoli a
metà. Dicono per esempio: “Non sono sicuro
che quello era un peccato”, o qualcosa di
simile. Non riconoscono la loro miseria come Tipi di tentazione
un fatto, o dovremmo dire, essi ammettono il Prima di concludere la nostra discussione
fatto, ma non la sua origine, non ammettono sulla tentazione, dobbiamo dare del tempo
che questa miseria è loro. Pertanto, alla considerazione dei tipi. Anche questo ci
confessano le tentazioni come peccati o aiuterà a trarre profitto da essi. I tipi della
almeno come mezzi peccati, che gli sono tentazione corrispondono a quelli del nostro
venuti addosso dall‟esterno, ed essi incontro con le tentazioni, e in particolare
desiderano sbarazzarsi di questa miseria con conosciamo il peccato. Ad ogni tentazione
un atto di dolore. Non abbiamo l‟obbligo di corrisponde un peccato, perché la tentazione è
essere dispiaciuti per questa miseria- parte integrante del peccato. Ogni peccato è
concupiscenza. Questo sarebbe falso perché la preceduto dalla tentazione, consentire alla
tentazione non è un peccato. Se ammettiamo tentazione corrisponde al peccato. Di
le tentazioni nel confessioni- le, non è che conseguenza, è cosa facile identificare le
speriamo di sbarazzarci di esse categorie della tentazione. Esse corrispondono
completamente, ma che attraverso l‟atto alle tre categorie principali del peccato: La
esterno di umiltà, potremmo confermare la lussuria (in riferimento alla carne) in tutte le
nostra convinzione interiore. Analogicamente, sue forme; la menzogna (in riferimento allo
questo vale a dare carne e ossa all‟atto spirito) con tutte le sue varietà; in fine il
interiore di umiltà. Quando confermiamo delitto (in riferimento alla volontà) cui vanno
questo atto esternamente, la forza si riferite tutte le sensazioni (affetti) riguardanti
raddoppia. A volte la nostra umiltà interiore è la distruzione del nemico. Se classifichiamo
19

in questo modo il peccato scopriamo facile la “Abbà, Padre! Tutto è possibile a te,
classificazione delle tentazioni. Esse saranno allontana da me questo calice! Però non ciò
delle tentazioni che ci portano al peccato. che io voglio, ma ciò che vuoi tu” (Mc 14:36).
Non vogliamo trattare qui i tipi della Gesù rifiutò la triplice tentazione con la
tentazione in modo esteso. Quando avremo triplice preghiera. Questo indica che la
terminato questa introduzione alla vita preghiera si oppose a queste tentazioni, come
interiore, che include le discussioni alla pure alle altre.
preghiera e ai suoi contrari, daremo inizio alla Quali sono i tre modi che ci allontanano
prima parte della Mistica: la purificazione. In dal bene?
quella parte prenderemo in considerazione le 1. A livello spirituale la prima di queste
varie categorie di peccati e le tentazioni che tentazioni è l‟ignoranza. L‟ignoranza porta
portano al peccato. Ciò che presentiamo qui alla noncuranza. Capita sempre di non
tratta di tentazioni di altra specie. Esse apprezzare quello che non si conosce. La qual
disturbano molto nella preghiera, e poiché cosa porta all‟indifferenza. L‟ignoranza è una
molti non le considerano tentazioni, esse tentazione orribile: ci trattiene dal fare ciò che
possono essere più pericolose della altre, che è bene; questo è disastroso soprattutto nelle
ognuno vede, e da esse ogni uomo buono realtà spirituali. Le nature grossolane
cerca di proteggersi. Le tentazioni di cui considerano gli argomenti spirituali difficili
parliamo sono quelle che ci allontanano dal da capire. La natura stessa è un ostacolo, dal
bene. Perché cercano di impedirci il bene, momento che essa non si confronta col
fanno grande danno. Omettere il bene cui Dio soprannaturale. Che n‟è di una natura rozza
ci chiama (cosa che dovremmo fare) è male in impregnata di influenze mondane? Massime,
sé. Ma queste tentazioni hanno un‟altra dottrine e atteggiamenti! Quando un individuo
caratteristica. Esse raramente portano subito vive ad un livello così basso, in un burrone
al peccato, ma in modo particolare disturbano circondato da montagne molto alte, egli non
durante la preghiera. Parleremo di esse qui vede ciò che succede al di là della sua corta
come ostacoli alla preghiera. visuale. Quanto superficialmente sono trattate
Il Cristo è il nostro modello. Egli dal mondo le realtà spirituali! Quanto sono
sperimentò la prima tentazione, che porta al messe in ridicolo! “Guarda al santarello! Nota
male, come anche la seconda, che ci distoglie la pinzochera! E‟ un brav‟uomo, ma spreca il
dal bene. Resisté alle tentazioni che portano al suo tempo a fare stramberie: va a Messa tutti i
male sulla montagna, dove permise a satana giorni, lo trovi sempre a fare visite
di tentarlo. Qui egli sconfisse le tre categorie all‟ospedale. Il senso dell‟uomo è stato
di tentazione che appartengono alla prima offuscato. Vuole perdonare tutto. Un
classe. Prima di terminare il lavoro della comportamento del genere? Mai!” D‟altra
nostra salvezza, permise di essere tentato nel parte, quanto difficile è superare questa
Giardino degli Olivi dalla seconda classe di carenza di stima per le cose spirituali! Quanti
tentazione, che ci distoglie dal bene. Egli si preti trascurano la vita spirituale,
sottomise liberamente, permettendo perfino di considerandola come un‟esagerazione!
essere afflitto interiormente. Questo lui Questo soprattutto quando si tratta si tratta di
poteva farlo. Egli poteva essere tentato al rinnegare se stessi! I dottori di teologia
male solo esteriormente, perché non c‟era gridano: eresia! Vi sono delle comunità
concupiscenza nella sua natura. Sappiamo cristiane dove è proibito leggere libri come la
poco sulle tentazioni nel Guardino, solo che vita di S. Teresa o le opere di S. Giovanni
ne furono tre (le tentazioni nel deserto sono della Croce. Permettere di leggere questo
descritte con maggiori dettagli). Gesù andò tre materiale non è cosa da esercitare cautela, ma
volte dai discepoli; tre volte tornò a pregare e è un totale bando! Un superiore non permette
per tre volte disse le stesse parole: “E di leggere tali libri sotto qualsiasi condizione.
lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la Alla fine l‟igno-ranza in cose spirituali
terza volta, ripetendo le stesse parole” (Mt diventa intenzionale, “crassa e ricercata”, e i
26:44); cioè, ogni volta tornò a pregare: risultati dell‟osti-nazione riguardo alla propria
20

opinione che diventa più forte e severa. Tali di Dio, “prenda la sua croce…”, implica il
individui col passar del tempo diventano coraggio di fare la volontà di Dio. “E mi
incapaci di vera santità, sono incapaci di segua…” (Lc 9:23). La decisione sta nella
progresso nella vita spirituale, sono molto volontà. Come pregavamo per conoscere la
lontani dal paradiso. Si nutrono delle ossa volontà di Dio, così ora preghiamo per il
sparse e mai entrano nel giardino dove Dio coraggio soprannaturale del cuore: l‟aver
distribuisce i suoi tesori. L‟uomo che si paura di niente, essere pronti ad ogni cosa.
sottomette a questa tentazione non solo è Abbiamo bisogno della forza e del vigore
distante dalla perfezione o dalla via alla dell‟anima. E‟ sufficiente per noi che lo
perfezione, ma è anche in grave pericolo per facciamo per Gesù Cristo. Dobbiamo
non osservare i comandamenti di Dio. prendere la nostra croce con amore, come se
Pertanto, l‟ignoranza si evidenzia nella non fosse affatto un peso e seguire il Cristo.
mancanza di individuare la strada che Dio 3. Nell‟ambito della volontà la tentazione
assegnata ad ogni individuo, la conoscenza che cerca di distoglierci dal bene è “carenza di
della sua volontà e lo sforzo di conoscerla. volontà, pigrizia e accidia”. Abbiamo parlato
Molti cercano di eludere la conoscenza della della paura del cuore. Ora è possibile
volontà di Dio perché temono la difficoltà sperimentare la paura perché la consideriamo
insita nel suo adempimento. Questo è un una cosa esterna, abbine un‟alta stima. E‟ lo
errore serio. Perché il fardello più pesante che stesso con la pigrizia della volontà: sarebbe
Dio pone sull‟uomo è sempre più leggero di bene non trattare l‟episodio con leggerezza,
ciò che la natura stessa in definitiva esige. potremmo non temere ciò che va fatto, fino ad
Pertanto, il Cristo dice: “Il mio giogo è dolce astenercene a causa della pigrizia.
e il mio carico leggero” (Mt 11:30). E‟ L‟accidia spirituale è un vero peccato se è
gravoso solo ciò che deriva dalla natura, ed è coinvolto il comandamento. In ogni caso è
un fardello fino a che da esso non ci una seria tentazione, e se non è superata,
purifichiamo. Pertanto, la paura della volontà distruggerà tutto ciò che in noi c‟è di buono.
di Dio produce questa triste conseguenza: né E‟ piuttosto diversa dal disprezzo o dall‟av-
la desideriamo né diamo ad essa una risposta. versione. Il peccato qui risiede nella volontà,
La nostra coscienza ci avverte, perché ci carenza di energia nella volontà, un desiderio
rende coscienti della volontà di Dio. Ma noi di rilassarsi e di prendere le cose con comodo,
veniamo meno nell‟esa-minare la nostra ma ciò è soprattutto mancanza di volontà.
coscienza col risultato che essa diventa Una persona è “pigra” in questo senso,
confusa e oscura. Questo è il motivo per cui è quando riferisce tutto a se stessa, vive solo per
necessario chiedere a Gesù l‟aiuto per se stessa, il suo “io” sta sempre in mezzo,
riconoscere la volontà di Dio. ogni cosa inizia e termina col proprio io o si
2. Nell‟ambito delle sensazioni, la tentazione riferisce costantemente all‟io; placa
che ci distoglie dal bene è ostilità, ripugnanza, continuamente l‟io con vari incantesimi,
paura di affrontare ciò che l‟intelletto già sa e diversivi, balocchi, leccornie. Questo è il suo
non considera più leggermente, perché a ciò cibo. Si diverte in questo modo, però deve
non si può essere più indifferenti, ma può essere sempre qualcosa nuovo. Una volta che
persino essere apprezzato altamente. Se Dio la fame e la sete dell‟io è stata soddisfatta,
spinge tali persone ad operare, sia con spinta desidera rilassarsi: gioire, rallegrarsi di se
interiore o su consiglio di altri, essi si scusano stesso. Il desiderio di non fare altro che
come bambini che dicono: “Mamma, mi fa dormire. Cercare un tale modo di riposarsi
male!”. E‟ vero che fa male, ma solo all‟ini- significa carenza di volontà. Perché quando la
zio, poi non tanto. E‟ inutile lamentarci, propria volontà non ha altro scopo che se
dobbiamo farci coraggio e agire. Una volta stesso, non altro desiderio all‟in-fuori di se
che il coraggio si è levato, non fa più male. stesso, il bene è carente, la motivazione
Ciò descrive l‟incontro con la croce; il Cristo necessaria per spronarsi al sacrificio, ogni
afferma: “Se qualcuno vuol venire dietro a iniziativa, determinazione, servire gli altri
me…”, si richiede che conosciamo la volontà sono carenti. La volontà non agisce, perché
21

manca di energia e determinazione. Questo è principali, e questo pensiamo di averlo fatto.


il motivo per cui le persone si ingegnano a Potremmo discutere di più questo argomento
rifornirsi di un ideale: la comunità, il bene a causa della nostra riluttanza a conoscere la
comune. L‟ideale è darsi da fare. volontà di Dio, assieme alla nostra
Naturalmente, queste persone fanno parte di insofferenza a compierla, che se vi
questo ideale; il loro io cade dentro la cornice aggiungiamo la nostra pigrizia formano la
del bene comune. Ma almeno esse possono storia della nostra vita. C‟è chi trascura le
destarsi all‟es-sere piene di energia, azione e cose più alte, perché costantemente
persino a sacrificarsi. Senza un ideale interessato a vivere la propria vita, e come
rimangono incapaci di qualsiasi azione e nella risultato mai sviluppa una rapporto vitale col
loro abituale situazione di pigrizia. Cristo. Per ora non aggiungiamo altro.
In ogni momento della nostra vita
sperimentiamo l‟ostacolo della pigrizia. Fa
così parte della nostra natura umana che il Le tentazioni nascoste
Cristo si permise di sperimentare questa Abbiamo diviso le tentazioni in due tipi:
tentazione, questa mancanza di forza, quelle che ci spingono al male e quelle che ci
l‟incapacità di fare qualcosa a beneficio allontanano dal bene. In entrambi i casi la
dell‟altro. Gesù deliberatamente assunse tentazione può nascondersi così astutamente
questa disposizione della nostra natura, questa da non scoprirla. Queste sono le tentazioni
debolezza di volontà per poterla conquistare. segrete o nascoste. Se troviamo tanta
“Non la mia, ma la tua volontà si compia”. difficoltà con le tentazioni ordinarie, come
Questo ci dice che Gesù non voleva: “Non la faremo con quelle nascoste? La tentazione
mia volontà”, perché la sua volontà si viene e ci circonda. Essa prima entra
opponeva. La sua volontà, non la sua persona, nell‟intelletto, poi nel cuore, infine nella
la facoltà della sua natura umana, sperimentò volontà, mentre noi non riusciamo a captare la
l‟opposizione alla volontà di Dio. Nella sua sua presenza. La tentazione fa mosse
natura, nella sua affettività, c‟era una fraudolente. Succede spesso nella guerra
repulsione, e nella sua volontà c‟era una cercare di piombare addosso al nemico sen-za
resistenza. Egli conquistò questa repulsione, che esso se ne accorga; chi riesce nell‟azio-ne
come pure l‟esperienza di resistere riporta la vittoria. Può succedere davvero che
liberamente alla volontà divina, che è così anche la tentazione si muova così? Come
comune tra gli uomini. C‟è poca gente con potremmo spiegare del resto certe cadute non
una forte volontà ed energia: la maggior parte previste? Tipo Salomone, Tertulliano, e tanti
degli uomini preferiscono rilassarsi e darsi altri? Quelli che sembravano dei santi, degli
alla gioia. Ma per ciò che ci riguarda, il lavoro apostoli, alla fine divennero nemici di Dio.
e il sacrificio sono necessari. Dobbiamo Essi vennero meno nel riconoscere la
prendere la nostra croce e seguire Gesù. tentazione nel momento in cui erano
Solo la preghiera può conquistare questa aggrediti. Essa entra di soppiatto e subito li
tentazione. Ma prima di tutto è necessario domina. Perciò, è estremamente importante
distinguere le tentazioni individuali, capire imparare a riconoscere queste tentazioni
ognuna pienamente, portarla davanti al Cristo, mascherate e nascoste, perche dopo qualche
e chiedergli di aiutarci a capirla sempre tempo possono diventare peccato; il peccato è
meglio; dobbiamo andare sempre più in lì e noi siamo inconsapevoli della sua
profondità, cercando le fonti di queste presenza. Così pregava il salmista: “Le
tentazioni e mai cessare di fidarci di lui. inavvertenze chi le discerne? Assolvimi dalle
Raggiungeremo lo scopo; il Cristo ci darà la colpe che non vedo” (Sal 18:13). Per giunta,
forza di sviare le tentazioni, perché non ci per una persona spirituale, nulla dovrebbe
impediscano di fare il bene. essere nascosto: una visione limpida,
Questo dovrebbe bastare. Naturalmente, corroborata dalla fede, illuminata da Gesù
l‟argomento potremmo discuterlo più a lungo, Cristi, dovrebbe essere in grado di vedere
però noi volevamo illustrare gli elementi ogni cosa.
22

Pertanto, cos‟è una tentazione nascosta? bellezza è che ciò è tutto per Dio. Un
E‟ uguale a tutte le altre, cresce da una delle sorprendente numero di giovani sacerdoti
tre grandi specie: sensualità, orgoglio, vengono presi in questa trappola ed è
caparbietà. La differenza sta nel fatto che è fondamentalmente male (è sensualità). Tali
camuffata, non vista. Di solito si nasconde relazioni possono andare agli estremi,
assumendo la forma di qualcosa di buono o coinvolgendo in pratica il confessore in gravi
innocuo. Alla ricerca di esempi di tentazioni pasticci e imbarazzo. Anche se queste cose
nascoste, troviamo le seguenti. non portano alla sensualità, tuttavia fanno del
1. A livello di sensi: Ci saranno sempre certi sacerdote un prigioniero. Egli non è più
piaceri che cerchiamo che hanno almeno capace di dare una lezione di cui c‟è
l‟apparenza del buono e del virtuoso. Per veramente bisogno o di mettere il coltello o il
esempio: certe amicizie, che possono essere fuoco nella ferita. Egli compatirà la natura;
molto pericolose per giovani sacerdoti. I egli temerà di aggravare le ferità; egli
rapporti a volte capitano attraverso il nasconderà la verità. Egli tratterà di mitigare
confessionale, essi raggiungono le profondità la situazione. Egli non dirà la verità di Dio;
dell‟a-nima; e possono essere molto teneri e offrirà la sapienza umana. Il sacerdote che
profondi. Come conseguenza, il confessore cerca la sua soddisfazione nell‟ascol-tare le
può pensare di fare una cosa o l‟altra confessioni, sembrerà di adempiere il suo
nell‟interesse del penitente, e trova compito con grande zelo, ma gli sforzi lo
moltissime ragioni per giustificare i motivi porteranno solo a risvegliare le sue sensazioni
del suo agire. All‟inizio il sentimento è naturali. Potrebbe credere che sta aiutando le
onesto, ma naturale e umano. Tutti i giovani anime, ma s‟inganna, non avrà risultati. Da
sacerdoti passano attraverso questa tali confessori Dio ritira la sua benedizione.
tentazione. Vi sono delle donne che vanno 2. A livello intellettuale: Facciamo un
alla ricerca di giovani sacerdoti, sperando di esempio di vita quotidiana. Le tentazioni qui
trovare chi è più indulgente o meno severo nei sono diverse: Insistere in una discussione
suoi giudizi. Questa è una furberia naturale sulla nostra posizione, persistere in un sistema
che cerca sempre qualcosa di meglio. Ai primi educativo definito per difendere una teoria,
segni di un‟accettazione simpatica, esse nella pretesa che questa è la verità di Dio, ma
cominciano a sfogare la loro anima al in realtà è una mia teoria, perché è mia.
confessore; raccontano ogni cosa; lo inondano Chiunque è coinvolto nella vita intellettuale
e lo sommergono. Queste situazioni non sono sa che una terribile tentazione è la seguente:
rare. E‟ bene sapere questo in anticipo così da l‟essere attaccati ai nostri punti di vista. Se
corazzarsi per un‟effettiva esperienza. Col vogliamo liberarcene dobbiamo usare il
pretesto di amicizie spirituali, del bisogno di rimedio di un lavoro duro e perseverante.
prendersi cura per un‟anima, uno potrebbe Anche quando sembra di non essere attaccati
ritrovarsi a cercare il conforto e il piacere. Se alle nostre vedute e che l‟unica nostra
troviamo ciò nel nostro rapporto, siamo già preoccupazione è la verità, tuttavia ci
impigliati. Essere il soggetto dell‟affetto del- difendiamo ostinatamente. Sto dav-vero
l‟altro, fuori del punto di vista puramente difendendo solo la verità? Il mio avversario
spirituale e soprannaturale, è odioso. Anche sta facendo la stessa cosa. Per caso vi sono
se dal punto di vista umano si considera due verità simili e contrarie? Da tutte due le
accettabile. In senso spirituale, stabilire parti l‟apparente motivo dell‟accesa
rapporti per cercare diletto nell‟affetto di un discussione è la difesa della verità; il vero
altro, ricevere affetto da un altro, è sensualità. motivo è che sto difendendo la mia idea:
In tal caso il sacerdote prende per sé ciò che posso aver ragionato su di essa, ma in ogni
appartiene a Dio. La persona del padre caso io l‟ho adottata come mia. Pochi si
spirituale è rispettata, onorata; tutto ciò è sorprendono mentre agiscono così; per questo
molto gradito alla natura umana e alla si richiede una cura particolare. Chi vuole
personalità (ciò eccita la natura). Riempie il difendere veramente la verità presenta la cosa,
confessore con grande diletto, e la sua ma senza arrabbiarsi e mai sorprendersi del
23

contrasto: non ci s‟indigna mai con forte urgenza di incontrarsi con, scrivere a, o
l‟antagonista. conversare con un penitente. C‟è
3. A livello di volontà (livello volitivo): Di un‟eccitazione qui che è segno di lussuria. Se
solito la tentazione nascosta è la caparbietà, non cerchiamo il piacere o il vantaggio, non
cioè, quello che si vuole col pretesto del bene. dovremmo avere il desiderio di incontrare,
Per esempio, la preoccupazione principale del scrivere o conversare. A livello di intelletto
riformatore è lo sbaglio, il male, l‟errore, ma c‟è un simile desiderio: che un‟omelia riesca
quasi nel contempo si lascia coinvolgere in bene. Siamo ansiosi di pronunciarla se siamo
molti altri argomenti. Si mette a correggere fiduciosi che andrà bene. Un altro esempio,
ogni cosa col pretesto del bene, con la scusa più in linea con la preoccupazione ansiosa è di
che lui cerca solo il bene, la giustizia e far parte di ogni cosa, come il sacerdote è
l‟ordine. Quando altri si rifiutano di ansioso di diventare parroco. Non aspetta la
ascoltarlo, diventa impaziente. Questa è una volontà di Dio o quella dei superiori; si fa
tentazione nascosta: il desiderio di dominare! avanti, si offre, profitta delle occasioni per far
sapere che lui è interessato, capace ed è alla
Abbiamo offerto esempi di tentazioni ricerca di modi per raggiungere il suo
nascoste nelle tre sfere generali della vita. obiettivo. Di nuovo c‟è la fretta di mezzo.
Finché una tale tentazione rimane nascosta, L‟intero tentativo è dell‟uomo, Dio non
uno non riesce a capire né Dio né il prossimo. c‟entra.
Nella vita spirituale devono essere purificate 2. Il secondo segno è l‟ansia, la pace è
le basi prima di poter progredire. Le assente: La paura di perdere qualcosa.
fondamenta, le motivazioni, le fonti devono Quando a qualcuno manca ciò che desidera, è
essere purificate. Altrimenti non andremo da tormentato dal desiderio. Quando ha ciò che
nessuna parte. desidera, ma ha paura di perderlo. La paura è
presente e di frequente anche l‟incertezza.
Ma come possiamo riconoscere queste Purtroppo la paura è la manifestazione più
tentazioni nascoste? La lista di esempi non è comune di questa tentazione. La paura della
esauriente e neppure adeguata. E‟ possibile perdita, come nell‟esempio; paura, per tema
che esista un rapporto veramente santo tra il che un rapporto affettivo sia finito. Nel
confessore il penitente. E‟ possibile anche che momento in cui notiamo una certa freddezza
uno difenda onestamente la verità o cerchi dei nel comportamento dell‟altro, il nostro cuore
cambiamenti. Uno può avere un santo si turba. A questo punto, la tentazione
desiderio di perfezionare l‟anima del suo nascosta ha già guadagnato terreno. In altra
penitente; uno può essere ripieno di santo area potrebbe esserci della vergogna. Vi sono
desiderio di difendere la verità o mettere persone che sono vergognose per natura,
ordine. Come possiamo distinguere il santo da timide perché preoccupate se riusciranno a
quello che non lo è? Vi sono dei segni, delle presentarsi nel modo migliore. Riusciremo a
qualità attraverso cui possiamo riconoscere lasciare una buona impressione? Temiamo
che la nostra natura o personalità è coinvolta, che l‟omelia non riuscirà bene. Chi pensa
che la tentazione è presente. Tre segni sono veramente alla parola di Dio, e si e
presenti: impregnato di essa, non pensa a se stesso. E‟
1. Il primo segno è la fretta: un forte cosciente di essersi preparato, non può che
desiderio, preoccupazione per un qualcosa, essere calmo. Chi è profondamente implicato
precipitarsi, agitarsi, soprattutto il desiderio di nella verità, non lascia spazio per altre
acquistare e di rivendicare; tutto ciò è fatto considerazioni. La sua mente non è disturbata
nella fretta. Da qui si deduce una certa da preoccupazioni se la sua presentazione
eccitazione, voler sistemare le cose prima del avrà o non avrà successo, se avrà convinto
tempo secondo i propri gusti, sforzi eccitati tutti, perché questo significherebbe trattare la
per far partire un progetto, di cui si è parola di Dio come se fosse qualcosa da fare
responsabili, ansia per esservi coinvolti. Per per il proprio tornaconto, come se fossero
esempio: un confessore che sperimenta una suoi sia l‟onore che la disgrazia. In questo
24

caso il timore dimostrerebbe il desiderio di


raggiungere il successo per noi stessi, per la Facciamoci qualche domanda:
nostra gloria. Qui sta il perché della 1. Nell‟ambito delle amicizie spirituali:
tentazione. Infatti a volte ciò può essere un a. E‟ ciò qualcosa che occupa
peccato, ma poiché non ci si pensa è solo un febbrilmente la mia mente?
peccato veniale. In ogni caso, qui c‟è un b. Desidero questo rapporto, intendo
chiaro disordine. Il timore o la timidezza a mantenerlo?
volte è involontaria. E‟ diventata c. Cerco o invento persino delle
un‟abitudine, un‟afflizione, una malattia, ma è occasioni?
il risultato di una costante preoccupazione e d. Ho trascurato i miei doveri? Li ho
ansia per se stessi. La cura è semplicemente omessi? O li ho compiuti in modo
dimenticarsi e rinnegare se stessi. Nell‟area superfiale e cattivo 0nella fretta di
della volontà possiamo sperimentare gli stessi stabilire contatti? La tentazione è
timori e ansie: Che succede se la riforma che palese.
noi progettiamo fallisce? e. Guarda oltre: Sono contento di aver
3. Il terzo segno è l‟angoscia o il suo stabilito questo rapporto? Sono
opposto, la gioia: angoscia quando soffriamo preoccupato o disturbato? Mi sento
per una perdita o un ostacolo, gioia quando male quando penso ai pericoli o agli
raggiungiamo il successo. Ad esempio, ostacoli? La tentazione è ancor più
quando notiamo il raffreddarsi dell‟affetto, evidente.
quando l‟omelia non è andata bene, torna la f. Guarda ancor più in profondità: Sono
tristezza, che mangia il nostro cuore, lo turbato quando sperimento il più
azzanna, gli infligge nuove ferite; al contrario, piccolo degli ostacoli? Sono
se abbiamo successo o un‟omelia va bene, c‟è sopraffatto dall‟angoscia quando il
motivo per rallegrarsi del trionfo. Noi contatto si rompe? La tentazione è più
occupiamo continuamente la nostra mente con che ovvia.
pensieri riguardanti le impressioni avute. 2. Quando devo fare un discorso, una
Ricordiamo tutti i passaggi e nella nostra omelia, una presentazione:
mente assaporiamo il successo. a. Vado in fretta a farli? Sento che andrà
Questi tre segni sono infallibili. Prima di bene? Mi ritiro o esito quando penso
tutto perché sono contrari allo Spirito di Dio, che andrà male?
per cui hanno le caratteristiche dello spirito b. Sono diffidente e timido? La
opposto. Le caratteristiche: fretta, ansia o vergogna o la timidezza sono spesso
angoscia mai vanno d‟accordo con lo Spirito associate con la modestia, mentre si
di Dio. Lo Spirito di Dio è accompagnato dal- tratta di amore di sé, di timore per se
l‟ordine: pace, pazienza, confidenza in Dio, stesso?
anziché in se stesso. Lo Spirito di Dio è c. Sono affranto quando un progetto
accompagnato dalla pace, dalla sicurezza, dal- fallisce? Mi compiaccio e sento
l‟assenza di ansia. Lo Spirito di Dio è Spirito diletto quando ho successo? Abbiamo
di gioia, prescindendo dai risultati; se a che fare con la tentazione.
abbiamo adempiuto i nostri obblighi, senza 3. In materia di volontà: nel correggere
tener conto dei risultati, la gioia è gli altri o nel fare un buon lavoro.
l‟assicurazione della coscienza di aver fatto il a. Opero in fretta? Sono il mio ardore e il
nostro dovere. Questa è la vera gioia nello mio zelo esagerati?
Spirito. Ovunque Dio è presente, lo Spirito di b. Mi sento a disagio e sono timoroso per
Dio, che è ordine, pace e gioia li rende pure i risultati?
presenti. Ma ovunque la nostra natura corrotta c. Sono triste o mi affliggo quando i
è coinvolta abbiamo fretta nell‟iniziare un risulti sperati non sono raggiunti?
progetto, ansia nel portarlo avanti, angoscia
nel fallimento e una gioia priva di senso nel Qui abbiamo a che fare con la tentazione, una
successo. triplice tentazione.
25

possiede la vera efficacia. In un ceto senso


l‟at-tività di Dio non ammette ritardi; non
Attività autonoma nella tentazione conosce negligenze o procrastinazioni, passo
Abbiamo visto i segni attraverso i quali passo va sempre in avanti. Le parole di S.
possiamo riconoscere le tentazioni nascoste. Gregorio: “La grazia dello Spirito Santo non
C‟è un elemento molto importante ed compie sforzi sconsiderati”. Essa non conosce
evidente in ognuna di queste tentazioni: lentezze, ma è anche estranea a movimenti
l‟attività autonoma. Pertanto, ora affrontiamo violenti e a saltare qua e là. “Il Signore non
l‟argo-mento dell‟attività autonoma. Già era nel terremoto” (1 Re 19:11). Non vi sono
abbiamo menzionato il soggetto, ma qui fremiti o agitazioni che ogni febbre produce.
dobbiamo parlarne in connessione con le L‟ansia e l‟irrequietezza sono segni
tentazioni nascoste perché ciò fa parte della dell‟attività autonoma, prescindendo da
loro sostanza, la loro essenza, il movente quanto santa sia la materia.
principale. Il fatto che i segni dell‟attività L‟attività autonoma si manifesta nella vita
autonoma e delle tentazioni nascoste sono naturale e sopranaturale. Nella naturale c‟è
uguali, e in più il fatto che l‟attività autonoma sempre la fretta, ma noi siamo più preoccupati
porta alle tentazioni nascoste, ci porta a a riguardo della vita soprannaturale, a motivo
un‟importante verità: a livello soprannaturale, della nostra attività in unione con Dio. L‟an-
nel nostro rapporto con Dio, non c‟è che un sia e l‟irrequietezza sono segni sicuri di come
male, l‟attività autonoma. Quest‟affermazione li immettiamo nella nostra attività, anche nelle
ha della razionalità. A livello soprannaturale cose migliori e più sante. Ovunque c‟è un
noi dovremmo agire sempre in unione con disturbo, un‟autoesaltazione, lo sforzo per
Dio e con la sua grazia; la volontà dell‟uomo ottenere una presa sull‟anima di un altro, tutto
dovrebbe essere sempre una cosa sola con la ciò è attività autonoma. Pertanto, nella nostra
volontà di Dio e la volontà di Dio dovrebbe vita interiore, e specialmente quando
essere sempre la volontà dell‟uomo. Di guidiamo altri, abbiamo bisogno di una
conseguenza, Il fatto che l‟uo-mo agisca per visione acuta per non sbagliare. Impazienza,
suo conto, in modo indipendente, è già un grande eccitazione iniziale, denota uno stato
male e porta a mali maggiori. erroneo dell‟anima, in pratica si tratta di
I segni dell‟attività autonoma sono anche attività autonoma. Se tale individuo all‟inizio
la fretta, l‟ansia o i suoi contrari, certezze non viene illuminato e avvisato da un buon
presuntuose, addolorarsi o rallegrarsi, confessore, egli sprofonderà nel pantano della
dipendenza dai risultati. L‟attività di Dio o la confusione. Una volta che detta confusione si
nostra attività in unione con lui non manifesta fissa dentro, non ci saranno consigli o
alcuna di queste caratteristiche. Se scopriamo assicurazioni che valgano; il miglioramento
il minimo indizio di una di queste sarà lento. Quel che si può fare è di tagliare
caratteristiche, mentre stiamo agendo in l‟attività autonoma alla radice. Questo è ciò
unione con Dio, possiamo essere sicuri di che richiede la vita soprannaturale.
aver aggiunto qualcosa della nostra attività L‟individuo deve rinnegare se stesso, facendo
autonoma e che noi abbiamo in qualche modo così rinuncia all‟attività autonoma,
guastato la perfezione della nostra unione con specialmente negli atti positivi che hanno
Dio. riferimento a Dio. Questi atti costituiscono il
Perciò, l‟attività di Dio, come pure la nucleo della vita spirituale, perché qui non
nostra attività in unione con lui, esclude la abbiamo a che fare con la purificazione, ma
fretta, l‟irrequietezza, mentre prevale l‟ordine. col progresso delle virtù a livello
Perché Dio è sicuro di sé e della sua attività; soprannaturale.
egli va avanti verso i suoi scopi con sicurezza Il primo segno è molto importante. Per
e in modo appropriato, e chi agisce con Dio mezzo di esso possiamo riconoscere se è lo
dipende da lui e segue il suo ordine. In verità, Spirito di Dio o quello dell‟uomo a operare.
l‟attività di Dio non è debole, squallida, E‟ possibile che questa fretta febbrile s‟infiltri
misera; è piuttosto forte e vigorosa; solo essa nell‟intera congregazione. Ognuno è
26

affaccendato, si affatica, è trainato, è progetto avrà successo. Non c‟è spazio per il
trascinato: l‟intera comunità è in uno stato di timore e la tremarella; noi abbiamo riposta
fermento. Potrebbero trovarsi così perché non tutta la nostra confidenza in Dio e nella sua
si ha una buona guida spirituale o può essere azione. Solo una cosa dovrebbe causarci il
anche che si comunichino l‟uno all‟altro le timore: l‟attività autonoma. Dovremmo
vibrazioni o le fluttuazioni, mentre non c‟è preoccuparci solo di non rovinare l‟opera di
alcuno tra loro che abbia una chiara visione Dio con la nostra attività, e rimanere fedeli
per aprire gli occhi degli altri. Le più nobili e per tutto il tempo della nostra collaborazione.
migliori persone possono essere intrappolate, Dobbiamo avere timore di noi stessi, perché
tanto da apparire triste e pietoso guardarle. sappiamo come altri sono stati e continuano
Esse proprio non sanno che fare: Questa ad essere la causa della loro rovina. Ma il
condizione è il risultato della carenza di nostro timore dovrebbe essere sempre
un‟appropriata direzione spirituale sin temperato da una decisa confidenza che Dio
dall‟inizio. Non c‟era nessuno a spiegare che ci proteggerà, e questo farà proprio perché
questa fretta indebita era un male radicale, che abbiamo paura di noi stessi e abbiamo chiesto
noi dobbiamo ridurre alla semplicità, la notte il suo aiuto, mettendoci nelle sue mani
oscura di cui parla S. Giovanni della Croce; completamente. E‟ questa confidenza che
per ciò che riguarda la nostra attività, diventa la nostra salvezza e mette ordine nella
dobbiamo entrare nella notte oscura col nostra vita. Gesù nel suo ultimo discorso con i
rinnegare noi stessi, la rinuncia ai nostri suoi discepoli nel Cenacolo, dice: “Vi lascio
desideri e tendenze. Il problema è che è quasi la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il
impossibile spiegarlo a individui che non mondo, io la do a voi. (Gv 14:27). Il mondo è
hanno ancora sperimentato l‟attività di Dio in pieno di attività autonoma, di attività umana,
loro stessi. Essi obiettano che altrimenti non che sempre suscita timore. E così, “non come
sarebbe altro che quietismo. Essi ritengono la dà il mondo”, non secondo l‟attività
che se non si danno da fare, Dio mai opererà autonoma, ma secondo la mia divina attività ti
in loro. do la mia pace. Egli aggiunge: “Non sia
Il secondo segno dell‟ansia è l‟inquie- turbato il vostro cuore e non abbia timore”.
tudine. Come nella prima agitazione del- Lo Spirito di Dio non permette la turbolenza,
l‟attività così qui gli individui sperimentano la confusione, il timore. Al contrario, l‟attività
una certa esaltazione dell‟anima; ad essi autonoma causa un tale terrore e timore che si
sembra di fare progressi quando si affrettano, manifestano nelle anime in vari modi. Quando
così continuano a spronarsi e a incoraggiarsi. l‟individuo vede ciò che deve compiere,
Più tardi però, quando raggiungono il punto di quando prevede le difficoltà, comprende che
esaurimento e di spossatezza, si sentono deve sacrificare molti piaceri e rinnegare se
disturbati, e temono di non poter andare oltre. stesso. Nello stesso tempo riconoscerà il
Non stiamo a parlare qui di cose ordinarie, problema di mantenersi a quel livello. Se deve
come se un‟omelia riesca bene o no. Il timore fare ciò, deve essere costante nell‟adempiere
di cui parliamo è certamente un segno del- il comando del Cristo: “Veglia e prega!”.
l‟attività autonoma. Qui si tratta specialmente Uno si stanca a vegliare e a pregare. Quando
della vita soprannaturale che consiste dell‟u- lo fa vien meno anche il suo coraggio. Se
nione con Dio. Lo Spirito Santo pone un questi è una persona intelligente, vede la cosa
segno accanto al timore: la pace, la sicurezza, in modo più chiaro. I suoi timori crescono in
la convinzione che qualsiasi cosa Dio vuole, o proporzione, fino a che è pronto ad
tutto ciò che stabilisce, avrà luogo. Che altro abbandonare e ritirarsi. Ma questo è proprio
dovrebbe preoccuparci? Noi siamo nati per ciò di cui stiamo parlando. Fidarsi delle
compiere la volontà di Dio. La nostra prima proprie forze è attività autonoma. Qui giace
preoccupazione dovrebbe essere di tutta la nostra miseria. E‟ proprio qui, alla
riconoscerla, di amarla e di compierla. radice, che bisogna anticipare perché non
Quindi, quando ci prepariamo ad operare in accada. Dobbiamo assumere un nuovo
unione con Dio, abbiamo già la certezza che il atteggiamento, anziché dipendere dalle nostre
27

forze; dobbiamo dipendere dall‟attività di Dio soprannaturale. Quando una persona valuta la
in noi. Dovremmo essere grati a Dio che ci ha propria vita a un livello soprannaturale, vede
dato di manifestare il segno dell‟attività che dopo aver lavorato per lungo tempo per
autonoma: il timore, è qui che possiamo acquisire delle virtù, ha lottato, combattuto, si
rimediare alla situazione. Questa è una di è mortificato, ma alla fine non gli è rimasto
quelle situazioni per cui in teoria tutto va niente e Dio sembra distante chilometri e
bene, ma è difficile da realizzare. Quando chilometri; non gioisce di una vera intimità
cominciamo a far diventare ciò parte della con Dio. Riconosce in se stesso gli stessi
nostra vita, ci renderemo conto che questa è difetti che aveva trenta anni prima e di fatto le
un‟opera che dura per la vita, perché la nostra tentazioni sono peggiorate e più intense; si
natura deve essere messa a morte. Ma almeno convince che Dio gli mandi queste tentazioni
una conoscenza di questi principi basilari ci come punizione per qualche peccato
porta alla base di questa realtà, così da poterci specifico. In una parola, vede che il lavoro di
controllare ad ogni passo, perché questi segni una vita è stato distrutto. Alla fine, comincia
ci chiariscono questa materia in ogni attività. a sentirsi veramente triste e amareggiato
Come è importante renderci conto che nella perché il suo lavoro è stato vano. In verità
vita soprannaturale niente è più pericoloso che queste persone hanno lavorato invano; sono
contare sulle proprie forze. Ciò produce una senza virtù, perché l‟attività autonoma non
certa agitazioni interiore. Aggiungi a questo il può conseguirle. D‟altra parte, il loro lavoro
timore, e ciò può portarci fuori strada non è stato perduto completamente, perché se
assumendo un atteggiamento stoico: non questi individui vanno da Dio, confessando
prestando attenzione al fastidio, ai periodi di umilmente di aver fatto male, Dio li
aridità o alle prove. Alla fine ciò ci porterà al ricompenserà subito a motivo dei tanti anni di
dubbio, alla tristezza e alla disperazione. lavorato per Dio. Egli aveva volto lo sguardo
Il terzo segno dell‟attività autonoma è il sul loro lavoro; ebbe compassione della loro
dolore e la tristezza. Quando cominciamo ad stupidità, mandò loro degli avvertimenti,
operare per conto nostro, con la sola nostra anche se gli individui non se ne resero conto,
forza, ogni cosa sembra progredire Dio li ha sempre guardati con compassione.
agevolmente, e sperimentiamo persino un Pertanto, se gli individui ammettono i loro
certo diletto. Ma subito notiamo che il errori – anche se la confessione arriva proprio
progredire diventa difficile e che alla fine non alla fine della loro vita – Dio concederà loro
possiamo fare proprio niente da soli. Dopo quello che non potettero conseguire in molti
tanti sforzi l‟anima riconosce di non aver anni solo con i loro sforzi. Per Dio è
concluso un granché, essa non ha forza, virtù, essenziale che lo si stabilisca come l‟inizio, la
infatti è appesantita da errori. Non si riesce a fonte delle virtù e come l‟unico agente
mostrare dei risultati. Rendersi conto che primario. Quando uno lo riconosce come
dopo tanta fatica, senza risultati, porta alla l‟agente primario, la fonte, il potere e rinuncia
tristezza. In ognuno di noi, quando alla pretesa di fare qualcosa di buono con le
sperimentiamo la tristezza, è segno che sole sue forze, tutti gli impedimenti che
qualcosa non è andata per il verso giusto e ciò contrastano l‟azione di Dio nell‟anima, sono
è dovuto all‟attività autonoma. Questo è più rimossi. Allora Dio fa cadere una pioggia di
vero quando la tristezza rimane in noi in doni sull‟individuo, perché egli ha sofferto e
modo persistente; questo è segno sicuro che ha lavorato per lui in buona fede. Per di più,
stiamo cercando di conseguire dei risultati da attraverso queste sofferenze l‟indi-viduo è
soli, colpevoli di attività autonoma. Non si stato purificato attraverso la mortificazione e
tratta qui di rimanere indietro nelle cose il dolore sopportati, anche se la causa del
mondane, come quando non si è ricevuta la dolore era cattiva. Ma se il soggetto non
promozione che ci si attendeva, o qualche diventa consapevole della propria condizione,
vantaggio naturale sfuggito. Queste sono non si umilia, e persino s‟indurisce nella sua
bazzecole con cui l‟inferno si spassa. Questo opposizione, allora la tristezza si diffonderà
non ci interessa. Noi siamo presi dalla vita intensamente. Alla fine questa tristezza si
28

cambierà in rabbia contro Dio, accusandolo di riceverete, perché la vostra gioia sia piena”
poca misericordia. Il soggetto fa la sua scelta (Gv 16:24). Chiedi solo la volontà di Dio e
finale, si lascia andare nel precipizio riceverai sempre ciò per cui hai pregato, e la
dell‟incredulità e disprezza la verità divina. tua gioia sarà sempre piena. La pienezza della
Chi è unito a Dio non è colto dalla tristezza. gioia è un segno dello Spirito Santo, evidenza
Potrebbe sperimentare il dolore, ma non la che ormai non c‟è più in noi alcuna attività
tristezza o l‟angoscia. E‟ vero che il dolore autonoma.
potrebbe essere definito anche come tristezza,
ma il nostro interesse sta nel distinguere tra
gli elementi buoni e quelli cattivi. Il dolore Mezzi per combattere la
contiene una certa pace, paradossalmente tentazione
anche gioia, quando lo si accetta come Abbiamo visto che le tentazioni nascoste
proveniente da Dio e a lui offerto. Il dolore coincidono con l‟attività autonoma. Che esse
può essere lancinante, ma in fondo c‟è della siano infatti attività autonoma, lo dimostra il
gioia perché soffriamo per Dio e con Dio. fatto che esse emergono dal suo territorio e
Potremmo sperimentare questo dolore a causa tendono verso il suo scopo. In sostanza, la
delle ingiurie commesse contro la gloria di tentazione e l‟attività autonoma sono una e
Dio, o a causa dei peccati, ma qui non c‟è medesima cosa. Ora noi dovremmo sapere
tristezza. I Santi hanno sperimentato un simile abbastanza sull‟attività autonoma e come
dolore, però vi sono delle persone di una certa scoprirla, attraverso i segni per cui può essere
reputazione dovuta alla pietà che usano ciò riconosciuta. Il nostro scopo ora è di
come mantello. Essi appaiono come chi presentare il mezzo più efficace per
compie i propri doveri perfettamente; possono combattere l‟attività autonoma e, pertanto, la
persino essere considerati come dei santi, ma tentazione.
se il dolore che essi sentono in realtà è Abbiamo già presentato i mezzi da usare
afflizione, ciò non è altro che inganno: è tutto contro la tentazione in genere. Abbiamo in
lavoro del diavolo! La distinzione sta particolare accentuato l‟importanza di capire
nell‟unica caratteristica: Il diavolo non dona la nostra posizione, che si identifica con una
la pace interiore o la gioia, esse vengono solo conoscenza esatta della nostra miseria,
dall‟intimità con Dio; l‟altro porta solo accettandola e pacificandoci col fatto di averla
tristezza. Al contrario, ovunque è presente lo in noi, anche se, a Dio piacendo, senza
Spirito di Dio, non può esservi tristezza, accettare che diventi in noi peccato. Se
prescindendo dai risultati del lavoro. La gioia riconosciamo la nostra posizione, non per
è sempre concomitante allo Spirito di Dio. E‟ questo abbiamo già la vittoria in pugno, però
il dono principale dello Spirito. Perché? è una condizione necessaria per la vittoria.
Perché chi opera con Dio desidera solo ciò Abbiamo poi parlato di manifestare la nostra
che vuole lui; la sua volontà è totalmente miseria al Cristo in tutte le sue varietà e
conforme alla volontà di Dio, e lui chiede una tentazioni. Abbiamo presentato ciò come uno
cosa sola, che la sua volontà si compia. dei migliori mezzi per combatterla. Poi
Pertanto egli non è interessato ai risultati, se abbiamo considerato un‟altra condizione per
avrà successo o meno. Per lui ciò è conquistare il nemico; dobbiamo scovarlo,
immateriale, perché il risultato è sempre ciò valutare la sua forza e il suo piano per poterlo
che Dio vuole. Infatti, quando le cose non attaccare. Ora è il caso di prendere in esame i
riescono secondo il modo pianificato, egli è mezzi più validi contro la tentazione, usando i
persino più contento: primo, perché l‟esito quali ci porteranno a concludere la battaglia.
faceva parte del piano divino; secondo, il Come per la preghiera, così nella lotta contro
disagio gli ha dato l‟opportunità di provare la la tentazione (che è l‟opposto della preghiera)
sua conformità con la divina volontà e il suo il mezzo più efficace è la nostra unione con
amore. Egli è sempre contento di compiere la Gesù Cristo. La lotta con la tentazione è la
volontà di Dio dato che questo è ciò che preghiera a rovescio, la preghiera contro il
voleva, e per questo ha pregato: “Chiedete e male. Pertanto, proprio come siamo uniti a
29

Gesù Cristo nella preghiera, così dobbiamo è un‟unione esteriore, mentre noi aspiriamo
essere uniti al Cristo nel-l‟attaccare la ad un‟unione più vitale, un‟unione interiore.
tentazione e nella successiva vittoria che Non basta credere che il Cristo ci ascriverà i
riportiamo contro di essa. Per poter fare suoi meriti, o che noi riferiremo a lui tutte le
questo dobbiamo naturalmente manifestare le nostre attività. Ciò di cui abbiamo bisogno
nostre tentazioni al Cristo e ricorrere a lui, ma sono una fede e una speranza vive, un
la cosa principale è di conoscere quale rapporto di persona a persona; dobbiamo
posizione dobbiamo assumere contro la fidarci veramente e chiaramente del Cristo,
tentazione, uniti a lui. che è in noi. Nella preghiera dobbiamo
Pertanto, è essenziale che impariamo il credere in Dio e confidare che Gesù in noi
segreto di essere uniti al Cristo nell‟azione. provvederà ad ogni nostro bisogno, mentre
Uno dei fatti fondamentali che dobbiamo continuiamo a pregare perché ciò avvenga.
ricordare è che il Cristo coopera con noi: Seguiamo lo stesso procedimento della
tuttavia lui è il numero uno, noi siamo tentazione. Chi manca di fede è senza
secondi. Lui è la causa prima, noi la causa fondamenta. Le parole di Gesù sono chiare:
seconda. Tale è il cooperatore che agisce con “Chi mangia la mia carne e beve il mio
noi nella tentazione: Egli è l‟inizio e la fine, sangue dimora in me e io in lui” (Gv 6:56).
l‟alfa e l‟omega, il primo e l‟ultimo. Questo è Cento volte Gesù ripete le parole: “In te”.
il motivo per cui egli stesso sperimentò i vari Pertanto, questa non è una vana presunzione,
tipi di tentazioni, quelle che ci portano al male ma un principio della nostra fede vero, certo e
e sia quelle che ci distolgono dal fare il bene. basilare. Un‟anima timorosa dirà: “In qualche
Così dobbiamo unirci a lui nel lottare contro modo forse l‟ho perduto!”. Questa
la tentazione. Qual è la condizione di questa supposizione è errata, quando è una concreta
unione? Dobbiamo avvicinarci al Cristo, supposizione, e non un semplice pensiero
essere in contatto con lui, imparare a passeggero. Quindi, io prima di tutto devo
conoscerlo. Dopo esserci avvicinati a lui credere che Dio è in me, poi che lui mi dà la
abbiamo bisogno di una fede incrollabile e forza contro la tentazione, e, in fine, che egli
una confidenza sconfinata. La fede e la non mi ha abbandonato e non mi abbandonerà
speranza sono assolutamente necessarie. al punto di consentire alla tentazione.
Quando veniamo meno nell‟es-sere all‟altezza Quindi la condizione principale e i mezzi
del Cristo nella nostra collaborazione, quando per unirci al Cristo, per mescolare la nostra
veniamo meno nell‟adem-piere le condizioni vita con la sia, sono confidenza, fede viva,
della vita e dell‟attività in unione con lui, è speranza che non è astratta e mentale, ma una
esattamente perché mancano due virtù: fede e fede incrollabile, genuina e vera, che contagia
speranza. Solo attraverso queste due virtù i sensi e tutte le facoltà. Parliamo di quella
potremo unirci a lui in modo vitale. La fede fede per cui crediamo fortemente che Gesù è
c‟insegna che le nostre azioni hanno valore e nel profondo dei nostri cuori e delle nostre
forza solo se unite e innestate ai meriti del anime e che ci mantiene fermi in modo tale da
Cristo. Questa unione e questo innesto non non potere né voler cadere. Dobbiamo credere
sono cose puramente esteriori (come pensano ciò fermamente e mantenerlo senza vacillare.
i Protestanti), o puramente astratte, mentali; Anche quando ci sembra (dico: “sembra”) di
deve essere qualcosa di reale e vitale. Così, la essere caduti, non dobbiamo crederci, ma
nostra lotta con la tentazione deve essere unita fidarci di Gesù: Egli non lo permetterà (dico
con la stessa lotta intrapresa dal Cristo; è seriamente!). Quest‟atto di confidenza deve
piuttosto lui a lottare per noi, e noi con lui. essere rinnovato continuamente, insieme
La nostra fede è spesso distaccata, simile, all‟ammis-sione della nostra miseria, il male
più o meno, a quanto Lutero insegnava, una materiale, di cui abbiamo già parlato.
fede languida, una fede sparpagliata. Gesù Naturalmente, se ho già peccato, cioè, ho
Cristo ci fa partecipi di tutti i suoi meriti, e dato il consenso della mia volontà, sarò
per mezzo di questi egli santifica i nostri cosciente della mia colpa. Ma non parliamo di
meriti, mentre uniamo i nostri ai suoi. La sua ciò. Stiamo solo considerando quei momenti
30

di dubbio del nostro passato: forse ho confidenza, che è presunzione. Esiste solo un
peccato? E quei timori del futuro: ce la farò a legittimo timore: non avere abbastanza
non peccare? Questo timore e preoccupazione confidenza in Gesù, fidandosi di se stesso.
sembrano essere, a occhio e croce, atti di Ogni altro timore è indice di presunzione,
umiltà, poca fiducia in se stessi. Invece è vero proveniente da un desiderio ben assestato nel
il contrario; simili timori sono un‟indicazione profondo, appoggiandosi solo sulle proprie
che ci fidiamo di noi stessi, della nostra forza, forze.
senza riporre la nostra fiducia in Gesù Cristo. Ne consegue che in situazioni in cui ho il
La nostra fiducia nel Cristo deve essere solo dubbio se ho commesso o meno il peccato,
confidenza, un vero deciderci per il Cristo. non c‟è il più piccolo dubbio che non ho
Questo non esclude pensieri contrari, ma peccato. Psicologicamente, il dubbio è il
esclude solo il timore riguardante i fatti. La segno che non ho peccato. Se avessi peccato
persona che ha timore, che diventa ansiosa al la mia coscienza me lo farebbe conoscere in
pensiero se Gesù l‟aiuterà, se gli darà la forza modo chiaro e definitivo. Ma queste ragioni
necessaria, o se peccherà, questa persona spiritualmente non sono molto soddisfacenti,
dimostra solo di non aver fede e non si fida di e a ragione. In questi casi, la fiducia dell‟in-
Gesù Cristo. Se ti fidi del Cristo, egli non può dividuo di non aver peccato non è rivolta a
permettere che tu pecchi. Il fidarci di lui Gesù: egli cerca questa certezza in se stesso.
governa ogni timore in questo ambito. Non Egli vorrebbe avere questa certezza da se
vogliamo dire che ciò escluderà ogni stesso, ma Dio non permette ciò. Pertanto,
pensiero, o persino la possibilità di peccare, fino a che sperimento un dubbio, devo avere
perché potrebbe essere possibile che in futuro, implicitamente fiducia nel Cristo: Egli non ha
mi fiderò più di me stesso che del Cristo, permesso che io peccassi. E‟ possibile che mi
peccando. Questa è l‟unica cosa da temere. Di sia comportato in modo negligente, che le mie
solito, la mancanza di fede, confidenza e preghiere siano state sciatte, ma devo ancora
affidamento al Cristo, rende la nostra difesa aver la confidenza che egli mi abbia protetto
contro la tentazione debole e il risultato è la dal peccato. In questo caso ho confidato nella
caduta. sua grazia, nella sua bontà e nella sua
Ma non è una forma di presunzione dire giustizia, che può preservarci dal peccato,
che non peccherò se mi fido di Gesù Cristo? nonostante noi. Io ho fiducia nella sua grazia,
Non solo non è presunzione, ma solo il e non nelle mie azioni, questa sarebbe attività
contrario. La presunzione non va affatto autonoma. Non c‟è timore di essersi sbagliati,
identificata con la vera confidenza. Ogni perché Gesù non potrebbe permettere di aver
incertezza, ogni carenza di vero affidamento a fiducia in lui ed esserci ingannati. E questo
Gesù Cristo, implica fiducia nelle proprie sarebbe il caso se noi potessimo commettere
forze. Infatti, la presunzione è incredulità. veramente un peccato in circostanze simili.
Vorrei evitare il peccato, ma vorrei farlo da Infine, noi abbiamo anche la risposta di Dio
solo, pertanto, in qualche modo la fiducia l‟ho nel nostro intimo, perché egli abita veramente
in me stesso. La confidenza in Gesù Cristo in noi, e quando uno ricorre a lui, egli
non contiene la presunzione perché controlla risponde. Il Cristo non dorme; egli veglia su
la fiducia in se stessi o nelle proprie forze. di noi. A volte può sembrare che sonnecchi un
L‟obiezione con cui abbiamo iniziato questo po‟, che è assente, e la notte oscura sembra
paragrafo spesso è considerata dai teologi scesa su di noi. Tuttavia, privato della
sufficiente, essi usano affidarsi alla loro consapevolezza della sua presenza, privato
conoscenza e ragionamento, e considerano la apparentemente della sua grazia, l‟individuo
fiducia nel Signore come cosa astratta. Se la possiede ancora la forte àncora della fede
fiducia nell‟aiuto di Dio esiste solo nella sua presenza e si affida a lui. E‟ notte, il
astrattamente, non esclude il timore del percorso è difficile, dentro prevalgono il caldo
peccato. Pertanto, mentre essi chia-mano bruciante e l‟aridità, la persona cade per la
confidenza, di cui abbiamo parlato, la stanchezza; eppure, fidandoci solo della fede,
presunzione, è la carenza di questa prendiamo posizione e diamo battaglia. Non
31

c‟è forza più grande di quella della fede. Chi “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”.
vive di essa si procura grandi meriti! Come In una circostanza diversa il rimprovero fu
avviene tutto ciò? A causa della presenza del ancora più severo: “O generazione incredula
Cristo in noi, e dalla nostra fede nella sua e perversa! Fino a quando starò con voi?
presenza. Fino a quando dovrò sopportarvi?” (Mt
Quindi ogni volta che la tentazione ci 17:17). Pertanto, causiamo sofferenza al
attacca, dobbiamo ricorrere al Signore nostro Cristo quando manchiamo di fede, o quando
con la fede e la confidenza che lui è in noi, la nostra fede è presente come pura
che ci custodisce e ci protegge, che egli lotta astrazione. Senza dubbio, la confidenza rende
per noi e con noi. Se ci lasciasse soli, culto e onora il Cristo. Lo riconosciamo
cadremmo immediatamente, però noi veramente come Dio. La mancanza di fiducia
abbiamo riposto in lui la nostra fiducia, egli lo disonora, perché non lo accettiamo come
non permetterà che noi cadiamo. Abbiamo già Dio. Praticamente, pensiamo o che non possa,
spiegato che questa non è presunzione, ma o non sappia come, o non voglia, e
fiducia, e non solo noi possiamo riporre nel quest‟ultima è la peggiore, proprio perché
Signore una tale fiducia, ma in tutte le sue colpisce profondamente l‟attributo di Dio
parole, in tutto il Vangelo ci suggerisce di fare considerato il più divino: la sua bontà.
così. E‟ frequente nel Vangelo che ci esorta Pertanto, facciamo torto a Dio per carenza di
ad una totale confidenza e condanna il più fede in lui. Egli dà tutto, ogni ragione per
piccolo dubbio o carenza di fede. conquistarci a questa fede. Ancor più, ci dà i
Costantemente Gesù chiede questa fede in lui suoi comandamenti: “Abbi fede in Dio!”.
e sempre la raccomanda agli Apostoli: Eppure, nonostante tutto questo, non
“Abbiate fede in Dio” (Mt 11:22). E‟ per adempiamo il comando. Il Cristo si è dato a
questo motivo che rimproverò Pietro: “Uomo noi interamente. Egli vuole che sappiamo ciò
di poca fede, perché hai dubitato?” (Mt per trarne un vantaggio. Egli vuole che
14:31). Pietro, che cammina sulle acque sappiamo che lui è tutto per noi. Vuole che lo
incontro a Gesù, è l‟esempio perfetto che la crediamo. Se invece veniamo meno e non lo
minima esitazione nella fede causa la prendiamo in considerazione, in pratica non
tentazione. Pietro avanza fisicamente, con lo crediamo nella bontà di Dio, passando sopra
sguardo fisso nel Cristo, ma all‟improvviso alle sue promesse, lo attacchiamo nella parte
venne un soffio di vento e si scatenò la più sensibile, al cuore, facendolo molto
tempesta. Pietro distolse lo sguardo da Gesù; soffrire; perché dal cuore fluisce l‟amore
ora egli vide il vento e le onde, come spesso paterno, che richiede un amore reciproco e la
capita anche a noi, ma così vediamo solo la confidenza dei bambini, un rapporto a cuore a
tentazione. Egli si spaventò e cominciò ad cuore. Se ci manca la confidenza dei bambini,
affondare. Subito si ricordò del Cristo e gli lo rifiutiamo come Padre, ma così facendo lo
chiese aiuto. Il Cristo rispose: “Perché hai feriamo, facendolo soffrire molto. In questo
dubitato?”. Tutto questo è la caso è perché lo consideriamo un giudice
rappresentazione esteriore di ciò che avviene severo, una specie di tesoriere o ragioniere,
nel nostro intimo quando nella vita che ci tratta molto severamente. Lo
sperimentiamo le tentazioni morali e consideriamo un po‟ meno di un tiranno.
materiali. Abbiamo bisogno di fede. Se siamo Questo arreca a Dio molto dolore, a lui che è
senza, presto veniamo sopraffatti dalla la stessa bontà e amore (Dio è amore!). Egli
tentazione. vuole solo rassicurarci riguardo alla sua bontà
La fede è essenziale, è una condizione e al suo amore per noi.
indispensabile, è la fiducia incrollabile che il Se fissiamo saldamente la nostra
Cristo abita in me, e la sua forza è in me, essa posizione sul fondamento della fede e della
mi impedisce di essere sopraffatto. La carenza confidenza nel confrontarci e lottare con le
di fede costituisce la colpa, il peccato. Se tentazioni, ci viene garantito di riportare una
fosse diversamente il Cristo non avrebbe vittoria sicura. “Fratelli, siate temperanti,
rimproverato Pietro come di fatto fece: vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come
32

leone ruggente va in giro, cercando chi vita di Gesù Cristo, riproducendo in noi la
divorare. Resistetegli saldi nella fede” (1 Pt visione del Cristo e della sua vita,
5:8-9). Le istruzioni ricevute sono di resistere, l‟esperienza delle sue parole e delle sue
saldi nella fede! Questo è l‟unico modo di azioni. Siamo in possesso di lunghe relazioni
respingere la tentazione e proteggerci da ogni sui mistici e di molte rivelazioni: Santa
caduta. Gertrude, Santa Brigida, Maria di Agreda,
In ogni scontro con la tentazione, quindi, Caterina Emmerich e altri. Questi mistici
diventiamo molto efficaci quando siamo uniti “videro” il Cristo nello spirito; sembrava che
con il Cristo, e ci muoviamo come uno con vivessero quando nostro Signore viveva, così
lui. Tutto il procedimento, come si è rilevato, da poter testimoniare tutta la sua vita e le sue
è uguale a quello della preghiera, tutte le azioni. Ci riferiamo a questa esperienza come
condizione si adempiono qui, e la tentazione se fosse “quasi-sperimentale”. Possiamo
stessa diventa preghiera. Questo è il beneficio considerare la cosa come una delle prove più
di disporci in modo così favorevole: sorprendenti sulla verità della religione, ci
trasformiamo la tentazione in preghiera. In sono stati degli individui che hanno
ogni caso, i nostri atti sono gli stessi: ci testimoniato la vita del Cristo sulla terra,
rivolgiamo a Dio con vivaci atti di fede, anche se egli viveva molti secoli prima.
speranza e amore, in pratica, con gli atti della Quando mettiamo insieme tutte queste
preghiera. Però, per fare questo abbiamo informazioni, otteniamo una storia molto
bisogno di alcuni mezzi pratici nella completa della vita del Cristo, che rende
tentazione così da facilitare la nostra unione possibile sia all‟intelletto che
con Gesù. Tre mezzi, ed essi appartengono all‟immaginazione di conoscere i vari dettagli
all‟intelletto, al cuore e alla volontà. della sua vita. Tali immagini dovrebbero
1. Il primo e più importante è di conoscere il occupare la nostra immaginazione. Se
Cristo. Questo si estende a tutto l‟intelletto e continuiamo a leggere su queste cose, ci
all‟immaginazione. Uno dei mezzi più diventeranno interessanti al punto da tenere il
frequenti, designato contro la tentazione è il Cristo costantemente dinanzi ai nostri occhi,
consiglio: sii sempre occupato. Difatti, l‟immaginazione pure verrà occupata in modo
quando siamo occupati intensamente, ad simile, così che anche noi possiamo vedere la
esempio, un matematico inizia a lavorare a un vita e i fatti del Cristo nelle circostanze di
problema che richiede ore e un‟intensa tempo e di luogo. Chi legge un romanzo,
concentrazione, allora si ha poco tempo per conserva le scene del romanzo nella sua
mettersi a pensare ad altro. Naturalmente, immaginazione almeno per alcuni giorni. Se
questa occupazione può essere puramente noi passiamo la maggior parte del nostro
meccanica e un impedimento materiale contro tempo a leggere sul Cristo, le scene della sua
la tentazione. Non è una soluzione radicale, vita continueranno a vivere nella nostra
una volta rimosso l‟impedimento, la immaginazione, e le sue parole e i suoi
tentazione, dopo tanto sforzo e fatica da parte comandamenti diventeranno il costante
dell‟intelletto, ritorna quasi subito con oggetto delle nostre riflessioni. Ciò va preso
maggiore forza e tensione, a causa della seriamente. Pertanto, se cominciamo con
momentanea pausa. Il principio di occuparsi l‟immaginazio-ne, l‟intelletto unirà presto la
d‟altro è una difesa basilare contro la sua attività a quella dell‟immaginazione. Così,
tentazione, purché ci occupiamo di Gesù tutta la nostra attività intellettiva si
Cristo. Questo è il motivo per conoscere il concentrerà su Gesù impregnandosi della sua
Cristo; dobbiamo studiare la sua persona, volontà. Gas velenosi occupano cavità vuote;
ascoltare le sue parole, studiare tutta la sua se l‟area è occupata, niente di estraneo può
vita, comprese le circostanze, purché ciò ci sia entrare. Sogni ad occhi aperti, visioni
stato preservato da fonti credibili, in accumulate da varie fonti per aiutare la
particolare i Vangeli. In più, lo Spirito Santo tentazione, ma esse possono fare ciò solo
non ha smesso di operare nella Chiesa, quando la mente e l‟immaginazione non sono
provvedendo l‟evidenza interiore riguardo alla occupate. Se c‟è lì dello spazio, dobbiamo
33

riempirlo con il Cristo. Se non lo facciamo, scoprire in sé questo sentimento per lui. Il
dovremo biasimare solo noi stessi. Non ci pensiero su Gesù non dovrebbero rimanere
riempiamo con quella realtà che dovrebbe isolato, ma unito al cuore, così da conoscere e
riempire il nostro essere. Se non riusciamo a preservare nell‟espe-rienza della gioia. Il
riempire la nostra immaginazione con risultato sarà una comunione spirituale
l‟imma-gine del Cristo, facciamo spazio ininterrotta. Sarà una grazia, una grazia molto
aperto per visioni, fantasmi, fantasie che si grande, cosa che possiamo ottenere attraverso
accumulano da ogni direzione. le nostre richieste. Noi possiamo e dovremmo
2. Un secondo mezzo che facilita l‟unione pregare per questa grazia. Infatti, solo allora
con il Cristo in tempo di tentazione, a livello esiste in noi un vero ordine, quando
di sensi, è la Santa Comunione. E‟ con un chiediamo al Signore di conservare
senso di urgenza che dovremmo chiedere a costantemente viva la gioia del Signore nei
Dio e al Cristo di disporre i nostri cuori a nostri cuori. S. Paolo ci esorta: "Fratelli,
ricevere la Santa Comunione con tutto l‟onore gioite!" ( 2 Cor 13:11). "Gioite nel Signore
e la festa che dovremmo tributare a questo sempre; ve lo ripeto, gioite" (Fil 4:4 ). E‟
atto, per percepire un forte senso di avere a opportuno gioire sempre, perché la gioia del
che fare con il Corpo e il Sangue di Gesù, con Signore è cosa costante. Dobbiamo sforzarci
la sua anima e divinità, e avere la convinzione di preservarla in noi come qualcosa reale e
che ci si offre come il nostro bene, come cibo duraturo. La cosa migliore è di pregare nel
e bevanda, come unico appagamento. Il Cristo tempo della comunione che la presenza del
fa appello persino ai sensi, a quel desiderio Cristo nell‟anima sia prolungata per tutto il
naturale del nostro cuore di possederlo; è lui giorno, per ventiquattr‟ore, fino al momento
che pone questo desiderio nella natura umana. della prossima comunione. Ogni volta che la
Egli vuole che la nostra conversione a lui sia mente si concentra in lui, dovrebbero sgorgare
totale; che ci diamo a lui come offerta d‟amo- i sentimenti del cuore per offrirgli un bacio e
re. Pertanto, in questo gioioso momento il un abbraccio d‟amore, che Gesù desidera
nostro cuore dovrebbe essere tutto impregnato molto. Questo è il modo migliore per fare la
di lui, riempito, compenetrato da un caldo e comunione spirituale. E‟ giusto dire che nella
vivo senso della sua presenza. Ancora, questo comunione spirituale, dovremmo andare di
è qualcosa per cui dovremmo pregare. fronte al Cristo come se lo stessimo ricevendo
Dobbiamo ammettere umilmente la nostra veramente in quel momento. Perché chi
indifferenza, inerzia e letargo, il basso stato persevera nel metodo di un costante
delle nostre sensazioni naturali, dove rendimento di grazie, l‟atto di unione con
giaciamo, considerando molto difficile Gesù continua senza interruzione, per quanto
rialzarci. Dobbiamo chiedere a Dio di la debolezza umana lo conceda. Anche se
scoccare una scintilla nei nostri cuori, per l‟individuo è impegnato con altro, egli ha
accendere un‟enorme fiamma quando lui vi bisogno solo di quella scintilla che lo accenda
entra. Dobbiamo pure chiedergli di imprimere per tornare al Cristo. Quando c‟è una
in noi la consapevolezza della sua bontà e del comunione continua, c‟è anche una gioia
suo amore che ci dimostra dandosi a noi, per incessante. Beata l‟anima cui Dio permette di
permetterci di sperimentare la contentezza e la sperimentare questa grazia e questa gioia!
gioia che lui stesso prova nel venire a noi. Quest‟anima è libera da ogni tentazione.
"Entra nella gioia del tuo Signore" (Mt Quando questa si fa riconoscere, serve solo a
25:21). Ma è necessario capire la gioia di ridestare l‟individuo verso il Signore Gesù,
Gesù, attingere da essa le appropriate che trova dentro di sé; egli si affretta a
reazioni. Quando ci permette di condividere la rinnovare il giuramento di fedeltà, l‟alleanza
sua gioia, o darcene solo un assaggio, noi nuova ed eterna, come diciamo nella Messa.
dovremmo cercare di prolungare quel Ogni volta che questi voti sono rinnovati,
momento, preservare quella presenza nella diventano più stabili. Questo metodo è molto
nostra anima, così che ogni volta che la nostra efficace contro le tentazioni, che le distrugge
mente pensa a Dio, il cuore possa anche alla radice.
34

3. Infine, il terzo mezzo (per l‟unione con questo mezzo, possiamo beneficiare di tutti i
Dio) è la conformità della nostra volontà con motivi esterni e di ogni tentazione. La
quella del Cristo. In effetti è una conseguenza tentazione diventa una benedizione.
della Comunione. Perché quando Trovandosi l‟anima in questo stato, ogni
riconosciamo il Cristo come l‟esemplare e via ulteriore tentazione favorisce uno spirito di
all‟in-telletto, l‟unico bene del cuore, come preghiera più profondo. Pertanto, dobbiamo
l‟unico nostro diletto, è solo giusto che gli considerare ciò come un mezzo radicale per
diamo qualcosa. Egli dà tutto: dà se stesso; superare la tentazione.
pertanto, dovremmo dargli tutto, noi stessi e
anche le nostre volontà. Questo è il “sigillo
dell‟amo-re” di cui parlano le Scritture (Ct
8:6). Questo è il culmine della nostra unione Un ultimo sguardo alla tentazione
con Dio, la nostra alleanza con lui, così che in L‟ultima parola sulla tentazione sarà la
ogni pericolo e in ogni tentazione il credente stessa con cui abbiamo iniziato la nostra
si rivolge al Cristo, gli offre il bacio d‟amore questione. Questa parola è l‟ordine e
e attraverso la comunione spirituale gli dice: l‟avverti-mento del Cristo: “Vegliate e
“Signore rimani con me, resta in me, perché pregate per non entrare in tentazione”. La
desidero compiere la tua volontà”. L‟atto di nostra considerazione girava attorno alle
volontà è confermato e l‟individuo è parole: Prima sul “vegliare”, poi sul
consumato dal desidero di fare qualsiasi cosa “pregare”. Non abbiamo fatto altro che
piaccia a Gesù Cristo. Ogni tentazione torna a analizzare il comando del Signore: “Vegliate
nostro vantaggio; essa è subito trasformata in e pregate!”. Anche qui ci volgiamo ad esso
ciò che è contrario alla tentazione. Un simile per concludere la nostra questione. Perché c‟è
atto è un vero sigillo che chiude e conferma un duplice vegliare: Il primo è quello di cui
ciò che prima è stato fatto. I pensieri più belli abbiamo già parlato, che dipende dalla nostra
sono vuoti e vani a meno che non si valutazione della situazione, dalla conoscenza
trasformino in atti; le sensazioni sono un delle nostre condizioni per la battaglia, dalle
nulla, una delusione, se non portano difficoltà che probabilmente incontriamo e
all‟azione. Ogni cosa si conclude in un atto. dagli aiuti che possiamo cercare. Il secondo
Ogni individuo si rivolge a Gesù Cristo, cerca tipo del vegliare appartiene già alla vigilanza
il suo aiuto, rinnova la sua alleanza con Dio, finale che focalizza la nostra attenzione sulla
dichiara la sua intenzione di voler compiere la preghiera stessa, sulla lotta e l‟azione che
volontà di Dio; questa intenzione dovrebbe dobbiamo compiere u-niti a Gesù Cristo. Ciò
concludersi con un atto, un atto che è non dipende più nel-l‟acquistare conoscenza,
l‟opposto della tentazione e che proviene dalle ma nella vigilanza sull‟esecuzione del
circostanze. Per esempio, quando uno compito. Se a questo riguardo ci trascuriamo,
sperimenta antipatia, impazienza con il la conoscenza acquisita non ci gioverà; la
prossimo, indignazione, si rivolga nostra preparazione per la battaglia sarebbe
immediatamente a Gesù Cristo, gli manifesti inutile se non mettessimo la teoria i pratica.
tutto questo e gli chieda il suo amore. Di Diamo uno sguardo analitico alla nostra
conseguenza, vi sarà amore nella volontà, anima e controlliamo il nostro comportamento
vero amore, amore capace di compiere ciò che in caso di tentazione. Traiamo beneficio dalla
va fatto. tentazione, facendo un passo in avanti?
Questo è importantissimo ed è il solo modo di Raggiungiamo il punto da trasformare la
conquistare la tentazione: costante, vitale, tentazione in preghiera? L‟analisi dimostrerà
incessante unione con il Cristo nostro che in noi esiste un ceto grado di negligenza,
Signore, una mutua unione di atti con quelli di l‟es-sere sempre al punto di partenza, non
Gesù Cristo. Fino a che non abbiamo progredire e non approfittare della tentazione.
raggiunto questo livello, non abbiamo C‟è indolenza, tanto per cominciare, in tre
veramente iniziato l‟opera della nostra momento diversi:
trasformazione. Al contrario, se usiamo a) quando la tentazione entra in scena
35

b) quando la tentazione ha già infettato l‟im- contro coloro che ci passano per la mente.
maginazione e in qualche modo ci ha già Succede di passare intere ore in questo modo,
accecati perdendo tempo, soprattutto se la persona
c) quando diventa un atto, non possiede un‟immaginazione piuttosto vivida.
necessariamente serio (potrebbe anche non Questo sognare ad occhi aperti causa
essere un peccato), potrebbe essere anche avversione, giudizi e antipatie. Eppure tutto
molto leggero, ma pur sempre una caduta. In questo inizia con una semplice supposizione.
ogni caso è molto importante non esitare, Il male si compiace di questo comportamento,
dimenticare o semplicemente buttar via le perché esso gli offre due vantaggi: a) Si perde
stupidaggini della tentazione; in una parola, tempo, 2) Si sollevano sentimenti nocivi o per
una volta che incontriamo la tentazione non lo meno inutili. Faremmo bene a capire che
possiamo semplicemente evitarla voltando le non ci è permesso perdere tempo con pensieri
spalle. Questo sarebbe come il gesto di uno vuoti. La gente comune non vede alcun male
che non fa caso a pericolosi insetti che girano in tutto ciò, ma chi dedica la propria vita a
per casa, solo perché sono piccoli. Se Dio è tenuto a consacrargli ogni momento,
trascurati ben presto crescono di numero anche il tempo libero, perché questi sono atti
invadendo tutta la casa. Pertanto dobbiamo che vanno fatti per Dio, per motivi che siano
agire risolutamente contro le tentazioni. Non degni di lui. Non possiamo permetterci di
giova esitare o lasciar correre. Per vincere è privare la nostra mente del pensiero di Dio in
necessario lottare. Perciò, per ognuno di questi momenti. Ed è abbastanza facile
questi tre stadi è necessario vigilare. dimenticarci di Dio durante il tempo libero.
Spieghiamo subito come dobbiamo vegliare. Dobbiamo rifarci al principio: Dobbiamo
1. Spesso si verifica una specie di negligenza, considerare ogni cosa e tutta la nostra vita dal
essere rinunciatari nell‟incontrare la punto di vista della fede, da questa prospettiva
tentazione, quando essa è ancora debole. le cose appaiono ben diverse rispetto alla
Permettiamo alla nostra mente e ragione umana.
immaginazione di seguirla. Spesso non Questo significa che dobbiamo bloccare
riflettiamo che un pensiero sta incalzando l‟immaginazione e tenere lontani i pensieri
l‟altro, solo poi, quando pensieri volgari e non necessari. Ciò è difficile quando non
cattivi cominciano a manifestarsi, allora abbiamo l‟obbligo di tenerci occupati, e
diventiamo consapevoli di quanto sta quando non sappiamo trovare cose che ci
succedendo. Il pericolo ci minaccia e noi tengano occupati. Da questo deriva che
siamo capaci di riportare ordine. Vi sono della perdiamo un sacco di tempo, o peggio,
occasioni, tuttavia, quando ciò può protrarsi passiamo la vita a sognare ad occhi aperti. Se
per un certo tempo. Non è sufficiente ci vengono assegnati dei compiti, così che vi
respingere pensieri volgari e cattivi; sia sempre qualcosa da fare, ringraziamone
dobbiamo respingere anche quelli inutili, Dio. Se permettiamo alla nostra
immaginari e immaginosi. La tentazione immaginazione di governare la nostra vita, in
spesso comincia suggerendo un pensiero che circostanze come queste, la colpa è solo
può apparire buo-no e puramente nostra. Le cose di solito vanno così: Non
immaginario, ad esempio: “Che farò se teniamo l‟immaginazione sotto controllo, e
diventerò il preside di una scuola o un quando notiamo che stiamo percorrendo la via
professore?” Oppure, “Che farò se diventerò sbagliata, nulla facciamo per correggere il
parroco o viceparroco? La mente si concentra nostro errore; esitiamo, proviamo a ridire sul
in questo, fa dei piani, costruisce dei castelli disordine, non ammettiamo che esso esista,
in aria. Oppure si comincia con questa non ci umiliamo per i nostri errori. Questo
supposizione: “Se uno mi dicesse una certa non è ancora peccato, ma è miseria, da
cosa, ecco come gli risponderei”. E noi mettere anche in evidenza. Esso comincia
riusciamo anche ad arrabbiarci per quello che tuttavia ad essere un peccato quando
l‟altro dice, e non ci accorgiamo dei terribili diventiamo consapevoli del disordine e nulla
sentimenti di orgoglio, di antipatia o di ira facciamo per correggerci. Siamo già sulla
36

soglia del peccato anche se non è ancora del indolenza. Nel secondo caso potrebbe sorgere
tutto peccaminoso. In ogni caso, dobbiamo dal desiderio di correggere da soli l‟intera
stare attenti agli inizi e vegliare, perché non situazione e dalla nostra assenza di volontà di
dovrebbe essere permesso, persino ai pensieri umiliarci.
oziosi, di entrare. 4. Quando in realtà cadiamo (non importa
3. Una volta che permettiamo a tali pensieri quanto piccola sia la caduta), quando abbiamo
di entrare nella nostra mente, ci troviamo nei consentito a un certo pensiero o a un affetto
pasticci. In qualche modo siamo già cattivo, e aver così mangiato il frutto proibito
colpevoli, anche se non del tutto; non (anche se c‟è solo questa carta in tavola),
abbiamo commesso il peccato, però abbiamo allora la persona si sente umiliata. Ma d‟altra
permesso il disordine. Allora dobbiamo parte, ad essa piacerebbe giustificarsi,
prendere un immediato provvedimento: a) persuadersi che dopo tutto non era così
Dobbiamo ricorrere subito a Gesù e chiedergli cattivo; cerca motivi che dimostrano la
di non permettere che cadiamo. b) propria innocenza. Ognuno si giustifica
Umiliamoci immediatamente. Una volta proprio come fece Adamo. Nessuno si affretta
dicevamo di umiliarci a causa della nostra a riconoscere l‟errore commesso. Eppure,
miseria. Qui il motivo è carenza di vigilanza, dovremmo ammettere di essere qualcosa di
un atto aggiunto alla nostra miseria, anche se gran lunga peggiore di ciò che si manifesta
è ancor più miseria del peccato. Per ciò che ci nella nostra caduta. Dio ha permesso una
riguarda, dovremmo umiliarci senza esitare, leggera mancanza, ma dentro di noi giace la
senza cercare di spiegare che essa è ben fonte della nostra corruzione, e saremmo
piccola cosa e dovremmo volgere la nostra preparati a fare qualcosa di peggio. Per
attenzione a qualcos‟altro perché il guaio esempio, se a causa della ghiottoneria, bevessi
scompaia. Non potremo fare ciò senza un atto un quarto di bicchiere di vino di troppo,
di umiltà. Se noi ci volgiamo semplicemente questo significa che se Dio non me lo avesse
ad altro senza prima umiliarci, lo sforzo non impedito, avrei potuto berne un bicchiere, e
riuscirà, o per lo meno sarà difficoltoso, e più forse più di uno. Per cui, quando ci umiliamo,
tardi gli stessi pensieri torneranno a dobbiamo andare giù nel profondo della
tormentarci. Come facciamo a spiegare tali nostra miseria, perché la fonte del nostro
flebili, goffi, insipidi sforzi? Ci siamo dati da fallimento sta in noi con tutta la forza, anche
fare e abbiamo fallito. Ci abbiamo pro-vato se il caso reale poteva essere insignificante.
ancora e siamo venuti meno di nuovo. Ancora una volta, se Dio non ci avesse
Perché? Perché non ci umiliamo in anticipo. protetti all‟inizio di ogni caduta avremmo
Non c‟è dubbio che questo sia il motivo, e noi raggiunto l‟estremo limite. Ad uno potrebbe
possiamo vedere con facilità perché le cose piacere di consolarsi che la caduta non era poi
stiano così. Dio non assiste coloro che si così grande, e il diavolo continua a sussurrare
rifiutano di umiliarsi a causa della loro al suo orecchio: “Non fare ammissioni! Se
miseria. E che non cercano il suo aiuto nella ammetti la caduta, diventi un peccatore
piena consapevolezza della loro debolezza, orribile!”. Egli esagera la colpa e la presenta
ma piuttosto si mettono all‟opera con la come peccato grave. D‟altra parte, cerca di
certezza di poter operare con le proprie forze. convincerci che è un nonnulla! Il risultato è
Questo spiega il perché del fatto che siamo una inevitabile confusione. Vorremmo essere
così deboli nelle cose dello spirito. Pertanto, puri ai nostri occhi, così da essere distolti
cerchiamo di non esitare. Al primo segno di dall‟am-mettere una qualsiasi colpa, o
esserci impigliati, umiliamoci. Dobbiamo ammettere umilmente la nostra miseria. Il
capire che il solo desiderio di correggere un nostro compito è di assicurarci che le cose
male da soli, basta per tenerci lontani dal fare siano raddrizzate, sia ristabilito l‟ordine per
ciò che è bene. Perché l‟individuo preferisce evitare anche un solo momento di disordine
piuttosto compiere un atto buono anziché deliberato. E‟ il disordine deliberato che cerca
umiliarsi. Nel primo caso, l‟assenza di ragioni per giustificarsi. Che Dio ci protegga
vigilanza deriva da noncuranza, pigrizia, dal fare questo. Piuttosto cerchiamo motivi
37

che ci mostrino il nostro errore. Non altra occasione: “Io vi dico che di ogni
dobbiamo avere paura di percorrere troppa parola infondata (oziosa) gli uomini
strada, o che accettiamo delle ragioni false renderanno conto nel giorno del giudizio”
come se fossero vere. Il desiderio di (Mt 12:36). La “parola oziosa”, come
condannarci ci aiuterà a vedere le cose come abbiamo già spiegato, non è necessariamente
sono nella realtà, e le ragioni scoperte che una parola detta; può essere qualsiasi parola
confermano il nostro errore siano sempre formulata nella mente, ogni pensiero
vere. Se qualunque cosa vogliano sia ancora infondato. Di queste parole, come di ogni
troppo debole, non saremo mai capaci di affetto ozioso su cui ci fermiamo, dobbiamo
capire la nostra miseria nella sua interezza. Al rendere conto. Il compito è difficile, sembra
contrario, a meno che non abbiamo il quasi impossibile. La natura perde il coraggio
desiderio di condannarci, non solo non al pensiero che tale vigilanza sia necessaria.
capiremmo o non accetteremmo le ragioni più Ma le circostanze nelle quali ci troviamo la
semplici, ma non le vedremmo neppure. rendono veramente necessaria. Tuttavia, non è
Malgrado le sensazione di disagio e pene di proprio così difficile come appare a prima
coscienza, non ammetteremo il nostro errore. vista. Infatti può diventare un compito
Veramente, cercheremo di soffocare la voce piacevole, una volta che si inizia e si
della coscienza, gettando il biasimo su persevera. La grazia di Dio facilita il compito,
qualcun altro. Brevemente, il desiderio di e le difficoltà che incontriamo offrono una
condannarci, ci conduce ancora una volta, ricompensa cento volte tanto. Attraverso
l‟ordine è restaurato, vediamo le cose come questa vigilanza, conseguiremo un ordine
sono e ogni cosa ci è chiara. Ma chi cerca di migliore in tutte le nostre azioni. Non c‟è
giustificarsi, mai riuscirà a correggere il male nulla migliore, nulla più piacevole che
che è in lui. l‟esperienza di un simile ordine. Ma per
Ancora una volta, non esitare! Vegliare! La conseguirlo dobbiamo lavorare e pregare!
vigilanza fino alla fine costituisce una specie Quindi preghiamo e iniziamo il lavoro, nel
di retroguardia. La vigilanza iniziale ci pone nome del Signore!
all‟avanguardia. Per finire, la vigilanza di
riserva segue l‟azione e vede come procede
l‟intera battaglia, e qual è l‟esito delle
scaramucce individuali. Quando nota
debolezze, alcuni insuccessi da una parte,
manda immediatamente dei rinforzi. Il lato
debole è quello di cui abbiamo appena
parlato: esitazione, trascuratezza, inattività sia
nello schivare il peri-
colo, quando la tentazione colpisce, o
negligenza nel riparare il danno quando il
male è già entrato nella mente, o, finalmente,
quando si è manifestato nell‟atto.
Chiediamo al Cristo di aiutarci a sentire e
capire la verità e l‟importanza delle parole: Questo studio di
“Veglia e prega!”, come pure quelle dette in P. Pietro Semenenko, C.R.
è stato tradotto dal polacco da
P. Francesco J. Grzechowiak, C.R.
e dall’inglese da
P. Adriano Ciminelli, C.R.
2011

Potrebbero piacerti anche