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Ad maiorem Dei Gloriam salvatisque animarum

PRINCIPIO E FONDAMENTO (I PARTE)


Gli esercizi spirituali iniziano con la meditazione pi importante. La pi
profonda, in maniera tale che se uno non la fa bene, dovrebbe ripeterla.
Come abbiamo detto che negli esercizi spirituali noi impariamo a pregare adesso
mettiamo in pratica uno dei modi che la meditazione. La meditazione passare da
un ragionamento ad altro per capire o approfondire

penetrare il disegno di Dio,

la sua mente. E rimanere nel pensiero o la verit dove pi trovi profitto. Ci sono i
punti che ci aiutano a mantenerci nella riflessione per non distrarci. La parte pi
importante lultima il colloquio, parlare con Dio. Lo schema soltanto per il aiuto,
orientamento, se la meditazione prosegue bene si pu omettere gli altri parti per
arrivare ai pi importante: colloquio, si pu cominciare con questo. I preamboli, cos
come composizione di luogo, preghiera preparatoria, ci che chiedere, vedere,
sentire sono tutti i mezzi per trovare il maggiore raccoglimento, per farla con
seriet e lordine, per prendere pi profondamente coscienza della meditazione e
trovare i frutti nella meditazione.
Per far capire possiamo dire che laltro modo della preghiera contemplazione,
dove io non proseguo nel ragionamento, ma rimango nel vedere, contemplare diversi
verit di fede e scene della vita di Ges ed eccetera.
Innanzi tutto che cos lORAZIONE: dice San Tommaso dAquino, riprendendo San Giovanni Damasceno
che lorazione lelevazione della mente a Dio per lodarlo e chiedergli delle cose convenienti alla salvezza
eterna. E ancora San Francesco di Sales con lorazione noi parliamo a Dio e Dio reciprocamente parla
noi.
Quindi la preghiera il luogo dove troviamo Dio e dove ascoltiamo ci che dice alla nostra anima.
Nella preghiera si sentir cosa dice Dio, ma questo sar qualcosa di interiore, non una voce esterna, o un
sogno verr a modo di pensiero. Un pensiero che mi viene sul quale successivamente faccio un atto di
discernimento e valuto se questo pensiero un bene per la mia vita o no, se prendere o meno quella
decisione e via dicendo...
Su ogni Punto devo esercitare le tre principali facolt dellanima: la memoria che mi aiuta a ricordare il
fatto, poi l'intelletto che esami, ragiona, infine la volont per suscitare degli affetti e propositi concreti.
Esame dellEsercizio: dopo ogni Meditazione, ogni Esercizio, domandarmi.
Come ho fatto la meditazione?
In cosa e perch lho fatta bene o male?
Quali risoluzioni pratiche ho preso?
Quali grazie ho chiesto?
Quali lumi ho ricevuto?
Come ho parlato nel colloquio? Con confidenza, umilt?
Scegliere un pensiero come fioretto spirituale da compiere.

Non nobis Domine Ave Maria Purissima


Ad maiorem Dei Gloriam salvatisque animarum

Viene chiamata PRINCIPIO E FONDAMENTO. Cio la prima che dobbiamo capire,


e in maniera salda se veramente vogliamo convincerci del nostro stato. Dobbiamo
tener presente questa meditazione in tutte le altre di questi esercizi spirituali:
[23] PRINCIPIO E FONDAMENTO L'uomo creato per lodare, riverire e
servire Dio nostro Signore, e cos raggiungere la salvezza; le altre realt di questo
mondo sono create per l'uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui creato. Da
questo segue che l'uomo deve servirsene tanto quanto lo aiutano per il suo fine, e
deve allontanarsene tanto quanto gli sono di ostacolo.
Noi oggi prenderemo la prima parte di questo brano:
L'uomo creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e cos
raggiungere la salvezza.
Preamboli:

Preghiera preparatoria: chiedere la grazia che tutte le mie intenzioni, azioni e


operazioni siano sempre dirette al servizio e lode della Divina maest.

Luogo: Vedere con limmaginazione tutta la corte celeste, mettermi davanti al


trono di Dio, di Ges risorto che conserva nel suo corpo le piaghe della
Passione sofferta per me, perch io raggiunga il fine per cui sono stata creata.
Davanti alla Madonna, ai santi e agli angeli del cielo; cercare di penetrare il
disegno di Dio, la sua mente.
Domandarsi: Perch sono stata creata? Qual il senso della mia vita?

Chiedere di poter conoscere internamente quale sia il nostro fine ultimo.

1.- LUOMO

CREATO

Luomo creato da Dio. Chi di noi ha scelto di vivere? La nostra esistenza non
dipende da noi, ma da Dio. Noi adesso respiriamo, viviamo per decisione dun altro.
Un giorno abbiamo cominciato ad esistere solo per pura Bont di Dio.
Genesi 1,26 Dio disse Facciamo l'uomo secondo la nostra immagine, come
nostra somiglianza.
E quindi noi siamo stati creati.
Chesterton diceva: chi ha visto il mondo intero pendendo da Dio per mezzo di un
capello, ha visto la verit.
Sant Ignazio non dice luomo stato creato ma creato. Dio non solo crea,
ma anche conserva nellessere. Dobbiamo riconoscere quello che siamo, cio
creature, con una dipendenza totale da Dio. La creatura deve convincersi delle
parole di Ges: Gv 15,5 senza di me non potete far nulla. Sal 44,4 non s'
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impossessarono della terra con la forza della loro spada, n fu per loro d' aiuto il loro
braccio. Ma fu la tua destra, il tuo braccio, e la luce del tuo volto perch tu li amavi.
Non abbiamo deciso di esistere ma abbiamo cominciato ad esistere per Volont e
Amore di Dio. SAL 8,5-8

che cos' l' uomo perch ti ricordi di lui? Che cos' il


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figlio d' uomo, ch di lui ti prendi cura?


di gloria e di onore tu lo circondi;

S, di poco l' hai fatto inferiore gli angeli e

qual signore l' hai costituito sulle opere delle

tue mani; tutto hai posto sotto i suoi piedi


San Tommaso dAquino spiega che i corpi nascono causati da altri corpi, come ad
esempio vediamo nelle piante. Ma lanima non pu essere creata se non direttamente
da Dio, senza intervento di nessun altro. Il tesoro pi grande che noi abbiamo la
nostra anima. Anima che immortale, spirituale.
C in noi questa realt che trascende quello che io posso vedere.
Ci che pi intimo in me la mia anima. Ancora di pi, se mi tagliano un braccio ad
esempio, io non cambio, sar sempre la stessa persona. Perch? Perch io sono
innanzitutto la mia anima, la parte pi profonda del mio essere.
Dovrei rispettare di pi questanima. Invece di preoccuparmi di abbellire il mio
corpo, dovrei preoccuparmi di abbellire la mia anima con le virt, crescendo come
narrano i Vangeli su Ges bambino, (Lc 2,52) in sapienza e in grazia.
2. PER

LODARE, RIVERIRE E SERVIRE

DIO

NOSTRO

SIGNORE

Per far s che il nostro rapporto con Dio sia come deve essere, necessario non
avere un falso concetto n di Dio n di noi stessi. Bisogna essere realisti. Dio non
un cieco davanti al quale io posso fare quello che voglio pensando che non mi veda.
Non posso neanche abusare della Sua bont. Non un mendicante al quale devo
dare il minimo o quello che mi avanza.
E non dobbiamo avere neanche un falso concetto delluomo: noi non siamo dei re,
n dei signori, siamo esseri usciti dal nulla, Dio crea dal nulla. Siamo stati scelte,
create e create per vivere in unintimit unica con il nostro Creatore. Dio ci ha amate
da tutta leternit Ef ,14 Lui ci ha scelti prima della fondazione del mondo.
Siamo quindi stati creati da Dio. Ma perch? Qual il nostro fine?
Secondo la maggior parte della gente, lo vediamo anche dagli atteggiamenti dei
nostri conoscenti, siamo stati creati per il mondo. Tutto finisce qua. Non c niente di
soprannaturale. Ma se questa la verit, siamo degni di essere chiamati disgraziati.

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Per grazia di Dio c qualcosa che supera questo mondo. Siamo degli esseri creati
capaci di trascendere questo mondo. Non siamo stati creati per il mondo. Il mondo
finisce. Siamo stati creati per leternit.
Quello il nostro destino e a quello dobbiamo guardare. Alla vita eterna in
compagnia di Dio e dei suoi santi.
Ed essendo Dio talmente Buono, talmente GRANDE, ONNIPOTENTE, che cosa
bella poterLo adorare.
Chinare il nostro capo davanti a Lui per lodarlo, riverirlo e servirlo. Che bella la
preghiera, la meditazione della Sua grandezza, il servirlo negli altri, facendo del
bene.
Deuteronomio 4,39

39

Sappi dunque oggi e medita in cuor tuo che il Signore

Dio nei cieli in alto e in basso sulla terra; lui e nessun altro.
Quando luomo si china con la sua anima ad adorare Colui che Infinito, pi alto
dei cieli e della terra, quando luomo accetta che egli non pu fondare se stesso, e
con un atto di umilt accetta che la sua vita in Dio ha il suo fondamento, sperimenta
una gioia infinita, perch come diceva suor Isabelle della Trinit: Dio Allegria
Infinita.
3. E COS RAGGIUNGERE LA SALVEZZA
Il fine per cui sono stato creato la salvezza della mia anima. Mc 8,36 che cosa
giova all' uomo guadagnare il mondo intero se perde la propria anima?
Quando uno muore, a che servono tutti i suoi peccati? Al rimorso di coscienza per
tutta la sua vita, e a presentarsi nel giudizio davanti al Dio Infinitamente Buono e
Onnipotente e a Cristo in croce, e dirgli in faccia non ti servir.
Non possiamo scherzare con la nostra anima, ne abbiamo una sola. Perderla
significa perdere TUTTO. Sir Davanti agli uomini ci sono la vita e la morte, a ognuno
gli sar dato ci che a lui piacer
Vuoi la vita, la salvezza della tua anima? Ti sar data. Non vuoi la salvezza della
tua anima? Non ti sar data, molto semplice, ma allo stesso tempo tremendo.
Se non cerchiamo Dio nella nostra vita, perdiamo il senso della nostra esistenza.
Il Principio e Fondamento della nostra esistenza lessere stati creati per lodare,
riverire e servire Nostro Signore e cos salvare la nostra anima.

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Colloquio: con Dio Padre chiedendo la grazia di prendere sempre pi coscienza


che siamo stati creati per lodarLo, servirLo e riverirLo in tutto, in ogni istante della
nostra vita, da questo dipende la nostra felicit e la nostra salvezza eterna.
Si pu leggere il VM da pag. 26 a 31
ESAME DELLESERCIZIO: dopo ogni Meditazione, ogni Esercizio, domandarmi.
Come ho fatto la meditazione?
In cosa e perch lho fatta bene o male?
Quali risoluzioni pratiche ho preso?
Quali grazie ho chiesto?
Quali lumi ho ricevuto?
Come ho parlato nei colloqui? Con confidenza, umilt?
Scegliere un pensiero come fioretto spirituale da compiere.
Ringraziare Dio per tutti i benefici ricevuti e chieder perdono delle mancanze
commesse

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