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Lc 1,39-45
INTRODUZIONE
Non si cammina da soli, ma sempre insieme.
Camminare insieme è la garanzia dell’arrivo.
Se ciò che conta è arrivare alla meta, allora abbiamo bisogno di una guida.
Senza guida non si scala una montagna.
CORPO
Ora cosa dice la scrittura? Lc 1,39-45
Essere confermati dal fratello non è una scelta del singolo, ma è una indicazione
divina.
Se vuoi essere confermato, allora vai dal fratello.
Colui che si auto-conferma, si auto-esclude.
Questo significa essere chiesa e che siamo chiamati a vivere la salvezza nella chiesa;
in essa c’è la pienezza della salvezza. E’ come dire che se voglio vivere pienamente la
salvezza, ho bisogno di un corpo, ho bisogno della comunità.
Attenzione alle spiritualità individualiste che mettono il dubbio sulla necessità di una
conferma da parte del fratello. Queste correnti distruggono la comunità.
4- Ma perché Elisabetta?
Non vi erano altre persone migliori di Elisabetta?
Forse si, ma ciò che conta non è se esistono persone migliori di Elisabetta.
E se Elisabetta fosse oramai “sclerotica”, inadatta? Non c’era uno migliore e più vicino.
Perché Elisabetta che si era nascosta per la vergogna essendo una vecchia sterile
incinta. La gravidanza di Elisabetta poteva apparire più che un miracolo, una attrazione
da circo.
La risposta è perché Elisabetta era parente di Maria.
Essere parente è vivere la stessa esperienza di fede. Maria e Elisabetta vivevano la
stessa benedizione, la stessa chiamata.
L’angelo non ha chiesto a Maria cosa provava per Elisabetta e se era di suo
gradimento.
Dio ti manda dal fratello che con te condivide la stessa chiamata, la stessa storia, la
stessa sofferenza, lo stesso cammino comunitario. E’ questo fratello che ti conosce,
che devi amare e da lui essere amato.
Il fratello non lo scegli tu, ma ti è dato.
Elisabetta è pure il tuo pastore capace di confermarti. Impara a venire a lui come Maria
da Elisabetta.
Non importa la sua statura spirituale e umana, ma ciò che conta è che condivide lo
stesso cammino.
Bisogna imparare ad avere fiducia nel fratello che cammina con te.
Noi siamo chiamati a camminare assieme ai fratelli che confermano, non con le
conferme dei fratelli.
La tentazione è di circondarci di maestri secondo le nostre voglie (2Tm 4,3) che
sempre danno ragione a ciò che noi sentiamo e non ci spingono a convertirci. Questa è
idolatria e accidia spirituale. E’ un cancro che distrugge la vera accoglienza e si crea
una comunità di perfetti che prima o poi si disfacerà perché le relazioni sono basate
non sull’amore, ma sulla perfezione e nessuno è perfetto (Rm 3,23).
Solo accogliendo il fratello che conferma impareremo cosa sia la misericordi:
perdonare ed essere perdonati.
Una comunità è matura quando cerca non le conferme dei fratelli, ma il fratello che
conferma, il tuo fratello con il quale cammini nella stessa chiamata.
5- Maria corre in fretta da Elisabetta.
L’incontro tra i fratelli sempre produce una effusione di Spirito Santo che si manifesta
nella gioia.
La vera gioia e la presenza dello Spirito non è solo da ricercare nelle manifestazioni
carismatiche o in eventi particolarmente straordinari, ma nell’incontro tra fratelli.
Non si misura la nostra spiritualità con il numero dei miracoli, ma con la capacità di
stare con i fratelli e nella fiducia verso i fratelli e verso il pastore.
La tentazione è di cercare le manifestazioni carismatiche per non cercare il fratello e
eludere la conversione alle esigenze del corpo.
Quando per trovare l’esperienza dello Spirito si deve cercare altrove dalla propria
comunità dove il Signore ti ha chiamato, poni attenzione che in realtà non sia un non
volersi convertire al modo di manifestarsi del Signore nella comunità. Siamo una
koinonia e quindi la via privilegiata attraverso la quale il Signore si manifesterà sarà
attraverso la comunione fraterna con i fratelli che ti ha donato. A questo modo siamo
chiamati a convertirci (Sal 133,3b).
Conclusione
La fede di Maria viene confermata da Elisabetta e Elisabetta si sente parte di un
progetto ancora più grande.
Elisabetta conferma Maria. Maria dona a Elisabetta una visione più grande.
La nostra fede e la nostra gioia si rafforzano in base al nostro incontrarsi nel Signore.
Questa è la nostra spiritualità: il Signore è in mezzo a noi e attraverso di noi si
manifesta.
Se volgiamo essere una comunità carismatica, cerchiamo il nostro fratello che ci
conferma e non cerchiamo le conferme del fratello. Così crescerà la fiducia reciproca.
Maria ha cercato Elisabetta che l’ha confermata; non ha cercato la conferma di
Elisabetta.
Maria si fermò presso Elisabetta per tre mesi prima di ritornare alla propria casa: si
ferma per stare con la parente Elisabetta.
Se vuoi scalare la montagna della vita, scegli un guida sicura che ti accompagni
durante viaggio: il fratello che ora è accanto a te.
Guardalo con questa ottica e scoprirai che è tuo parente e insieme arriverete sicuri alla
meta.