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38001875
In questo testo analizzeremmo come certe ideologie ci possono manipolare. Come una
semplice idea se lanciata come una pulce nell’orecchio possa farci diventare sordi.
Analizzeremo le diverse ideologie che attraverso i secoli ci hanno manipolato come dei
burattini. Ed in un secondo momento parlerò del perché un movimento politico- sociale-
culturale non ha bisogno di un ideologia.
Tutto quello che pensiamo, crediamo, professiamo ha una ragione fuori di noi. Non esiste
sentimento, opinione o scelta che dicevamo dalla nostra volontà e dalla nostra sfera
individuale. Come animali sociali, e animali sociali che hanno sviluppo un linguaggio verbale,
le nostre stesse percezioni sono il risultato di vari elementi per lo più esogeni, originali fuori
di noi, e della loro interazione. Il problema non é tanto l’ideologia in se quanto il suo uso .
Molto spesso l’ideologia non é stato altro che una maschera dietro la quale alcuni individui o
gruppi mascheravano le loro ambizioni di potere e dominio, usata solo nello scopo di
manipolare le masse.
L’ideologia televisiva è un’altra potentissima faccia della medaglia che ci manipola in modo
semplice ed efficace. Perché noi siamo abituati a vedere la televisione come un semplice
elettrodomestico, ormai un oggetto che è entrato nelle case di ogni famiglia, questo oggetto
è lo strumento più potente di manipolazione di massa, o meglio dire l’ipnosi di massa.
Sergio Colabona, un noto regista televisivo, ideatore di programmi di successo sia per la Rai
che per Mediaset, in una intervista-denuncia dell’aprile 2009, rilasciata all’emittente
televisiva Napoli TV, ha posto in luce il fenomeno di cui sopra. Ha infatti affermato:
“Attenzione a tutti quei messaggi che noi registi televisivi vi diamo perché non sono quasi
mai la realtà. Dietro le quinte dei programmi si sta facendo una televisione che
obiettivamente ci sta portando tutti quanti al degrado culturale. Accettiamo tutti quanti di
stare dentro un sistema cui non abbiamo il coraggio di opporci e che ci fa comodo.
Comunque parliamoci chiaro, ci danno i soldi per non farvi pensare”. La televisione dunque
è una fabbrica della manipolazione mentale che serve a distruggere il pensiero critico, per
indicare alla massa cosa deve fare, pensare, mangiare, cosa è giusto e cosa è sbagliato,
persino le informazioni tele-giornalistiche sono una raccolta strategica di indurci paure,
idee, pensieri politici nella mente, innescando in noi un sentimento di insicurezza, terrore,
facendosi dunque seguire le ideologie altrui, diventando cosi una gregge di pecore prive di
pensiero critico autonomo. Secondo uno studio condotto da Sipra, Rai e Starcom
Mediavest Group, un cittadino medio passa circa quattro ore e mezzo al giorno davanti alla
tv e il 45% degli italiani si affida a un solo mezzo d’informazione; di questi, la quasi totalità, il
93%, sceglie la tv. Tra i media preferiti, al secondo posto, vi è la radio mentre al terzo
Internet. Possiamo vedere come i telegiornali si schierino anche da una parte politica in
particolare, come ad esempio la Mediaset, fondata da Berlusconi sia prevalentemente di
destra.
In altri termini non dobbiamo limitarci a fare ciò che altri ci dicono dovremmo fare, ma
informarci con tutti i mezzi , mettere a confronto le informazioni, in modo da poter fare scelte
costruttive e consapevoli.
Dunque come conclusione l’ideologia è un modo di vedere la realtà e creare una sintonia tra
le persone, il problema interviene quando l’ideologia organizzata e rigida, basata su dogmi
intoccabili e forti gerarchie che non è possibile mettere in discussione, portando pero molto
spesso alla dipendenza e al fanatismo dei seguaci verso i loro creatori. Dunque gli ideali
possono rappresentare un’effettiva svolta e cambio di rotta rispetto alla situazione odierna,
e possono veramente fare la differenza, sempre se non vengano asserviti alle logiche
dogmatiche e totalizzanti che costituiscono la base di ogni ideologia organizzata, che in fin
dei conti costituisce la morte degli stessi ideali che pretende di rappresentare.
L’ideologia non può essere costruita e argomentata in modo tale da non nuocere ad alcuna
minoranza. Questo rischia di creare polemiche, dispute, odio, quindi una combinazione di
termini negativi.
L’ideologia non può essere costruita e argomentata in modo tale da non lasciare spazio
all'interpretazione e alla speculazione, in questo modo, rischia di essere sfruttata o distrutta.
L’ideologia non può coprire tutti gli strati della società in perfetta armonia. Non esiste
un’ideologia universalmente accettata.
L’ideologia è un'arma molto pericolosa quando arriva nelle mani di un fanatico. Non credo di
dover citare i nomi dei grandi dittatori e criminali della storia che si sono praticamente serviti
l'un l'altro di un sistema ideologico per attuare i loro piani diabolici che richiedevano
giustificazione davanti alle masse.
L’ideologia è di per sé uno spettacolo che attira l'attenzione. Copre quindi gli interessi
economici, i cambiamenti nelle sfere di influenza, gli obiettivi non dichiarati e così via.
L’ideologia non è stata, non è, e non sarà mai in concordanza con la realtà oggettiva. Inoltre,
se viene interpretata soggettivamente, i risultati saranno sempre disastrosi. Anche qui
abbiamo gli esempi più pratici: il comunismo e il nazismo.