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EDIZIONI

Imparare è vivere e vivere è imparare.

ALLA SCOPERTA
DELLA COERENZA
GLOBALE
Attraverso la Crescente e
Calante Fiducia nei
Media Governativi degli
Stati Uniti d’America.

Alex Bennet, Mountain Quest Institute, Stati Uniti


Versione in italiano di Luca Martini, Edizioni Akmè, Italia
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PREMESSA DELL’EDITORE ITALIANO

Con grande onore e immensa soddisfazione siamo giunti a questa prima edizione italiana divulgativa del
pensiero di Alex Bennet, ricercatrice, consulente e docente statunitense che ha dedicato la propria vita allo
studio dei processi di produzione e utilizzo della conoscenza negli ambiti strategici del paese da cui è
partita la prima Rivoluzione Tecnologica che ha gettato le fondamenta della Net Generation. Il suo
pensiero emerge da oltre 30 anni di ricerca svolta col consorte David Bennet.

Il lato positivo della tecnologia è semplice da capire per chi ha passione e sogni per qualcosa da
realizzare con essa. Infatti, è grazie all’incontenibile passione per la psicologia e la tecnologia che
l’algoritmo di Academia.edu ci ha connesso prima col Prof. H.G. Callaway della Templeton University,
custode e profeta del pensiero del filosofo-psicologo William James che si può definire il padre del
pluralismo, e poi col Prof. Stephen Brock Schafer il quale da quando ha concluso l’insegnamento al
DigiPen Institute of Technology di Redmond, è alla guida di un gruppo di intellettuali impegnati nella
costruzione delle basi teoriche e nella realizzazione degli algoritmi PEGs per l’individuazione junghiana e
il coordinamento coerente delle personalità nei vari ambiti della società civile, dell’impresa e delle
Istituzioni, mediante i cosiddetti Giochi di Psicologia.

Dopo il felice incontro con il Prof. Schafer sulla piattaforma informatica è stato lui a chiamarci nel board
del progetto editoriale edito da IGI Global, che a febbraio 2022 ha dato alla luce il manuale di ricerca
intitolato Handbook of Research on Global Media’s Preternatural Influence on Global Technological
Singularity, Culture, and Government, in cui abbiamo potuto presentare il lavoro di ricerca applicata
svolto da AKMÈ fin dalla sua nascita nel 2007, pubblicando il capitolo 17 del manuale – Does the
Algorithm Heal a Company Organization?

In questo progetto editoriale Alex, quale coautrice con Stephen, mi ha aiutato in molti modi e mi ha fatto
capire chi sono e come agiscono le donne americane impegnate nel mondo del lavoro e delle Istituzioni. Le
sono grato e anche per “esprimere” questo senso di gratitudine, ho deciso di far conoscere al pubblico
italiano il suo lavoro e pensiero.

Partendo da considerazioni sulla comunicazione politica statunitense, Alex ci mostra in profondità come e
perché i media influenzano le nostre idee, ricordandoci che “la fiducia può o non può coincidere con la
verità”, ma anche come e perché i giovani della Net Generation hanno già sviluppato gli anticorpi per
combattere le incoerenti grandi bugie. Fidarsi delle risposte di un altro non significa che un individuo sia
d'accordo con quelle risposte, significa che rispettiamo intellettualmente quelle risposte e confidiamo che
vengano fornite da un onesto quadro intellettuale.

Questa è quindi la prima pubblicazione, liberamente divulgabile, che abbiamo deciso di proporvi e che
guarda caso può aiutarci a capire quali sono i valori fondamentali dei nativi digitali.

La pubblicazione contiene termini probabilmente nuovi al lettore italiano, essi sono quindi definiti al
termine della pubblicazione nelle sezioni “Termini e definizioni chiave” e “Note illustrative”, suggeriamo
di acquisirne il significato prima di intraprendere il cammino sul testo, infine i corposi “Riferimenti
Bibliografici” sono riportati dopo la “Biografia” dell’autrice.

Buona lettura e ricordatevi di mantenere vivi i sogni dei giovani della Net Generation
Alla scoperta della Coerenza Globale

Sommario
L’arte del governo è praticata in molteplici ambienti, da quello militare a quello diplomatico passando per
quello politico-amministrativo e produttivo sino alla vetta di quello finanziario, e ha come fine
l’orientamento dell’agire umano attraverso la fiducia o la sfiducia. Per comprenderne i cambiamenti
indotti dalla tecnologia in tutti questi ambienti nell’epoca della connessione, trasferiremo l’attenzione
dell’indagine storicamente indirizzata sulle relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto delle persone –
prima all’interno della famiglia e poi fra soci in affari – per focalizzarla sul valore del rispetto e della
risonanza, con e, delle, idee. Faremo ciò perché col trascorrere del tempo la fiducia basata sull'integrità e
la coerenza ha lasciato il posto a relazioni virtuali istantanee, spesso costruite su UNA GRANDE IDEA,
vera o falsa che sia. Questo è il concetto di Idea Locking, rispetto al quale esamineremo: 1) se c’è
qualcosa di più profondo in gioco; 2) se la fiducia nei media governativi è aumentata e diminuita con i
cambiamenti delle amministrazioni; 3) quali sono i risultati della continua attenzione del Governo degli Stati
Uniti d’America sul perché la trasparenza, la partecipazione e la collaborazione siano gli attributi
condivisi dai Millennials, anche detti Generazione Y ovvero Net Generation (i nati tra il 1980 e il 2000),
la nuova generazione di decisori che, raggiungendo posizioni di potere porta con sé una cultura inclusiva
che abbraccia la coerenza. Scopriremo che è questa la vera generazione globale, il gruppo alfabetizzato
alla tecnologia che cerca la connessione e che se la trova offre il potenziale per creare una cultura globale
di coerenza.

INTRODUZIONE

In un mondo connesso, l’intrecciarsi del pensiero accresce l'emergere di innovazione e creazione di forze e
sebbene gli esseri umani siano sempre stati creature sociali, con meccanismi fisici sviluppati nel cervello
che consentono l'apprendimento attraverso le interazioni sociali (Bennet & Bennet, 2018; Johnson, 2006),
la connettività globale e Internet hanno elevato il social networking a una forma d'arte praticata dai giovani
adulti dei paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo di tutto il mondo. La vicinanza fisica non è più un
fattore essenziale.
Questo intreccio di pensiero è ben spiegato dal modello junghiano dell’inconscio collettivo e dal
concetto di causalità formativa di Sheldrake. Attraverso la risonanza morfica (del campo di coscienza
condiviso) i nostri pensieri hanno la capacità di influenzare altre persone, rendendo più probabile che gli
altri pensino nello stesso modo in cui stiamo pensando noi. In questa cultura di connessione, se
all'imperativo categorico di Kant di “trattare l’altro sempre e anche come fine e non come mezzo”, si
aggiunge una legge morale incondizionata, i pensieri, così come le parole e le azioni, diventano una
responsabilità umana.
Eppure, questa non è cosa facile a farsi. Questa cultura in espansione porta con sé aspetti positivi e negativi.
I primi includono comunicazione immediata, giudizio spontaneo, risonanza delle idee, coinvolgimento
collaborativo, neurogaming (l’uso di onde cerebrali per azionare i comandi) cognitivo, mentre i secondi
riguardano gratificazione immediata, trasparenza virtuale, posizionamento politico, dramma effimero,
intimità artificiale, intossicazione e dipendenza, catfishing (false identità) / predatori di Internet e così via.
Già nel 1869, Matthew Arnold scrisse sull’importanza della cultura, che "ci aiuta, attraverso il suo
standard spirituale di perfezione, a considerare davvero la ricchezza come una vera e propria macchina, a
percepire e sentire realmente che è così. Arnold non avrebbe potuto immaginare la cultura della
connessione che si sarebbe verificata oltre un secolo dopo. Tuttavia, continua dicendo che se non fosse
per l'effetto purificatore della cultura sulla mente umana, il mondo intero – sia presente che futuro –
"apparterrebbe inevitabilmente ai Filistei, persone che credono più di altri che la nostra grandezza e benessere
sono dimostrati dall’essere molto ricchi, e da chi più dà la vita e il pensiero per diventare ricco" (Arnold,
1869, pp. 28-29). Il termine “filisteismo” si riferisce all’anti-intellettualismo, che è un atteggiamento

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sociale che sottovaluta e disprezza l'arte, la bellezza, la spiritualità e l'intelletto (Merriam-Webster, 1962,
p. 1099). Arte, bellezza, spiritualità e intelletto, gli elementi stessi che connettono i cuori e le menti
dell'umanità.
E poi, vivendo nel nostro quotidiano – ancora agli inizi di questa cultura della connessione – il mondo è
imploso su un'umanità già in difficoltà, inquadrata nel contesto di falsità politiche radicate in scelte di vita
sempre più volatili, sfide ecosistemiche impregnate in un tessuto di disattenzione e incredulità, e una
pandemia globale invisibile che sfida le percezioni individuali della libertà e sollecita i cuori di centinaia
di milioni di famiglie. È in questi momenti che il Governo "per il popolo" è necessario e chiamato a
servire. Tuttavia, la fiducia nella retorica del Governo, e le azioni guidate da quella retorica, si è
deteriorata in quanto è stata sempre più utilizzata per scopi personali da coloro che hanno il potere, che
sono spesso gli stessi rappresentanti che hanno giurato di servire il popolo.
Abbiamo ora le basi saldamente poste per una discussione più approfondita sulla fiducia attraverso
definizioni comuni e concetti fondamentali. La fiducia può quindi essere esplorata in termini di fiducia in sé
stessi prima di immergersi nel social networking ed espandere il modello di risonanza delle idee per
comprendere – e forse aiutare a spiegare – i cambiamenti visibili che si verificano nel mondo, seguiti da un
esempio approfondito della crescente o diminuita fiducia nei media governativi. Il cambiamento di
coscienza in corso viene esplorato sia in termini di eventi esterni che in termini di credenze e valori interni
incorporati in un cambiamento culturale generazionale.

Entrare nelle fondamenta

La fiducia è intesa come affidamento sull'integrità, l'abilità o il carattere di una persona, una cosa o un
processo (Bennet & Bennet, 2010). La fiducia virtuale è (a) fiducia tra individui e gruppi che comunicano
virtualmente, (b) fiducia delle idee comunicate (risonanza delle idee) e (c) fiducia nella tecnologia
utilizzata per comunicare (sicurezza, affidabilità, trasmissione accurata). In questa discussione,
l'informazione – una proprietà fondamentale dell'Universo fondamentale come la materia e l'energia – è
considerata un grado di organizzazione espresso da modelli non casuali (Stonier, 1997, 1990; Bennet &
Bennet, 2018). Stonier (1997, p. 14) ha proposto che "l'organizzazione è l'espressione fisica di un sistema
contenente informazioni". In questo contesto, l'organizzazione è l'esistenza di modelli non casuali di particelle
e campi energetici, che sono le sottounità che compongono qualsiasi sistema. Pertanto, l’organizzazione può
essere osservata nel mondo materiale come un fenomeno fisico nello spazio e nel tempo, con
l'informazione che diventa "il tessuto connettivo dell’universo" (Bennet et al., 2020a, p. 25).
Da un punto di vista più pragmatico, la conoscenza è "informazione applicata per creare valore" (Bennet
et al., 2020a, p. 25), direttamente connessa all'azione e all’esito di tale azione. Pertanto, la conoscenza è
considerata la capacità (potenziale o effettiva) di intraprendere azioni efficaci (Bennet et al., 2018). Ciò
include sia le informazioni utilizzate per informare una decisione di agire sia il processo delle azioni
intraprese. Mentre la conoscenza consiste nella comprensione, nel significato, nella vista, nella creatività,
nell'intuizione, nel giudizio e nella capacità di anticipare l'esito delle azioni, ogni istanza di applicazione è
sensibile al contesto e dipendente dalla situazione.
Pertanto, non ci si può fidare della medesima informazione o artefatto di conoscenza come
conoscenza per produrre lo stesso risultato se applicata in contesti o situazioni diversi. Due situazioni non
sono mai identiche in natura, e anche se appaiono simili in superficie, con persone diverse impegnate e in
contesti diversi con storie diverse, intraprendere le stesse azioni produrrà risultati diversi.
L'affidabilità delle informazioni in arrivo può essere valutata da una serie di punti di vista. Ad
esempio, la fiducia nelle informazioni utilizzate per sviluppare la conoscenza include: (1) la pertinenza
per gli obiettivi della conoscenza; (2) qualità delle informazioni (accuratezza); (3) tempestività delle
informazioni; e (4) completezza, cioè tutto il necessario per creare la conoscenza di quali azioni
Alla scoperta della Coerenza Globale

intraprendere, come intraprendere tali azioni e intraprendere effettivamente quelle azioni per creare il
risultato desiderato (Bennet & Bennet, 2021).
Fidarsi delle informazioni presuppone anche la fiducia nella fonte di tali informazioni, che si tratti di
un individuo, di un'organizzazione, di un database, di un libro, di una pagina web o di un social network.
Ci sono una serie di rischi inerenti alla fiducia nella fonte di informazione. Questi includono la difficoltà di
condividere le conoscenze relative alla capacità di tutti i destinatari di comprendere tutte le sfumature, le
sottigliezze e le esperienze passate del mittente, nonché fidarsi del processo di condivisione, che non è
solo un trasferimento di informazioni, ma include significato, intuizione e discernimento, tra gli altri. La
risonanza si riferisce a uno scambio di conoscenze in cui ogni individuo si basa sulla conoscenza
dell'altro, migliorando notevolmente la crescita della conoscenza. Ciò è possibile solo quando ci sono punti
di apprendimento comuni come obiettivi, caratteristiche e storie che accelerano la comprensione delle
informazioni condivise. Tuttavia, anche nel migliore dei casi, i ricordi, i sentimenti, le esperienze passate
e le sfumature associate a quelle esperienze non possono mai essere completamente condivisi.
In termini di mente/cervello, la conoscenza non viene riutilizzata ma ricreata per la situazione in
questione. Il riferimento alla mente fa inevitabilmente emergere una visione del cervello. Ai fini di questa
conversazione, il cervello è costituito dalla struttura molecolare fisica e dai fluidi che fluiscono attraverso
quella struttura. La mente è la totalità dei modelli creati nel cervello e in tutto il corpo dai neuroni e dalle
loro accensioni e connessioni. Tutti i nostri pensieri sono racchiusi da questi schemi. Poiché la
conoscenza viene continuamente creata per l'istante e resa a portata di mano, basandosi sull'incoming di
informazioni che sono tutt’uno con il corpo di informazioni ritenute importanti e memorizzate all'interno
di ciascuno di noi, in quanto decisore - questo processo richiede una fiducia in sé stessi.
Per una comprensione della coerenza, ci rimettiamo al lavoro dell’Institute of HeartMath. La
coerenza, che si riferisce a "interezza e ordine globale, dove il tutto è maggiore della somma delle sue
singole parti", può essere considerata una "compostezza emotiva che si estrinseca in chiarezza di pensiero
e parola" (McCraty, 2015, p. 24). Mentre ci sono molte definizioni per la coerenza, la maggior parte sono
in relazione all'energia in termini di quantità di sincronizzazione tra sistemi oscillanti. Ad esempio, come
accade tra fotoni in un laser quando due o più sistemi che operano alla stessa frequenza diventano bloccati in
fase o bloccati in frequenza. Come ricorda McCraty (2015) – e coerentemente con l'uso del termine in
questa discussione – "Quando la coerenza è aumentata in un sistema che è accoppiato ad altri sistemi, può
spingere gli altri sistemi in una maggiore sincronizzazione e in una funzione più efficiente" (p. 24).
Questo è applicabile sia ai sistemi all'interno di un corpo, sia quando consideriamo ogni corpo come un
singolo sistema che interagisce con altre persone.

Fiducia in sé stessi

Solo una parte delle informazioni che arrivano attraverso i sensi viene memorizzata, con le lacune
riempite (ricreate) quando un ricordo viene richiamato. In particolare, solo le parti che sono veramente
significative per l'individuo vanno nella memoria. Questa memoria di archiviazione, così come il richiamo
e il riconoscimento della memoria, avvengono tutti a livello di forma invariante, "Una forma che cattura
l'essenza delle relazioni, non il dettagli del momento" (Hawkins, 2004, p. 82). Ciò significa che gli
individui non possono fidarsi completamente di tutti i dettagli della loro memoria. Quindi, è il sentimento
che informa la fiducia in sé stessi.
La memoria è influenzata dai tag emotivi, che sono attaccati dall’amigdala alle informazioni
provenienti dall'ambiente relative all'impatto emotivo di tali informazioni in arrivo. Sentimenti ed
emozioni sono differenziati, con sentimenti diretti interiormente (privati) ed emozioni dirette
esteriormente (pubbliche) (Damasio, 1999). I sentimenti connessi a un'esperienza esterna, o alle
informazioni in arrivo, sono una parte importante della valutazione di un individuo di quell'esperienza e

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informazione. La fiducia è un sentimento che può o non può essere collegato alle emozioni, ma che
senza dubbio influenzerà le emozioni, specialmente quando la fiducia è rotta.
Ricordiamo la definizione di conoscenza di Platone come "vera credenza giustificata", che rappresenta la
verità di un individuo, che fa riferimento alle credenze e ai valori che compongono le teorie personali di un
individuo, tutte sviluppate e rafforzate da una miriade di esperienze di vita. Pertanto, la "vera credenza
giustificata" di un individuo potrebbe essere basata su una falsità (Gettier, 1963). Tuttavia, poiché il
risultato atteso di un individuo quando agisce su tale conoscenza si basa anche sulle teorie personali
dell’individuo stesso, potrebbe esserci una coerenza che produce fiducia e rafforza le convinzioni e le
azioni di quell'individuo. Come si può vedere, mentre la fiducia e la verità sono in relazione, poiché la
verità, come conoscenza, è relativa all'individuo, ed entrambe sono sensibili al contesto e dipendenti dalla
situazione (Bennet et al., 2018), la fiducia può o non può coincidere con la verità.
Quindi, mentre il sistema del Sé fortemente dipendente da un alto livello di affidabilità legato ai
desideri e credenze personali, non è perfetto e gran parte di ciò che influenza il processo decisionale
individuale risiede nell'inconscio, diviene importante comprendere e apprezzare il ruolo dell'inconscio,
(LeDoux 1996),

Il fatto che emozioni, atteggiamenti, obiettivi e simili si attivino automaticamente (senza alcuno sforzo
cosciente) significa che la loro presenza nella mente e la loro influenza sui pensieri e sul comportamento
non sono messi in discussione. Ci si fida di loro nel modo in cui ci fideremmo di qualsiasi altro tipo di
percezione. Quando uno è consapevole dei pregiudizi e possiede valori contro questi, lui o lei può esercitare il
controllo su di essi. Tuttavia, la capacità di farlo dipende dall'essere consapevoli delle influenze non
consce, che è tutta un’altra questione. (p. 63)

Considerando l'unicità del contesto e del contenuto di una situazione, unita alla complessità della
situazione e all’incertezza dell’ambiente, c'è il pericolo di semplificare eccessivamente e fare affidamento
su quelle credenze in gran parte inconsce di esperienze passate, non più applicabili. Man mano che il
mondo cambia più rapidamente, con colpi di scena inaspettati, le vecchie credenze e teorie diventano
inappropriate e obsolete o, in altre parole, inaffidabili.

Risonanza delle Idee e Fiducia

Il social networking ha richiesto uno spostamento della percezione umana dalle interazioni basate sulle
relazioni alle interazioni basate sulle idee. Con l'ascesa dell'era industriale arrivò l’inizio della burocrazia,
anche se le organizzazioni erano principalmente a conduzione familiare, con fiducia e rispetto costruiti su
relazioni strette (principalmente familiari) e sintonia con le persone in quelle relazioni. Come Daft e Steers
(1986) notano,

Prima del 1850, le organizzazioni erano a conduzione familiare e non avevano bisogno che delle strutture
amministrative più elementari. Le ferrovie furono una delle prime industrie a richiedere organizzazione. Negli
Stati Uniti, le ferrovie stavano aumentando di dimensioni e c’era la necessità di gestire queste
organizzazioni più grandi. (p. 223)

L’ascesa dei magnati della ferrovia, dell'acciaio, dell'automobile e del petrolio ha portato a una prova
della teoria burocratica, con il successo economico accoppiato a un grande tributo sulla libertà umana. I
lavoratori sono stati trasformati in robot fisici. Fu in questo ambiente che Max Weber (1864-1920) sviluppò il
modello burocratico formale. Weber era un avvocato di mestiere, ma era istruito nella politica di potere,
nell'economia, nella religione e nelle scienze sociali. In altre parole, il suo "mondo di idee" era
multidimensionale.
Alla scoperta della Coerenza Globale

Weber ... ha riconosciuto l’importanza di considerare un’ampia varietà di influenze e prospettive e, in


particolare, il conflitto. Perché il conflitto non è solo un fattore in più tra gli altri, è un'espressione della
stessa multidimensionalità delle cose, della pluralità di diversi gruppi, interessi e prospettive che
compongono il mondo. In definitiva, il mondo non si riunisce come una grande unità sociale o metafisica
(Bennet & Bennet, 2004, p. 369).

Come sosteneva Collins (1994), mentre ci può essere un consenso e una solidarietà all'interno di
alcune componenti della società, l'intera società è una miscela di parti contendenti.
Il modello di Weber richiedeva una struttura gerarchica con una chiara divisione del lavoro, con la
gestione separata dalla proprietà (Cummings e Huse, 1989), è qui che si è verificato il passaggio dalle
relazioni personali familiari alle relazioni associate al lavoro, con un valore costruito sul rispetto e sulla
fiducia della struttura e delle persone. Tuttavia, il conflitto è rimasto un tema in tutto questo modello.
Weber postulò che esistevano forze nelle organizzazioni che perpetuavano il conflitto e la separazione di
classe, cioè il conflitto tra capitalista e lavoratore, il proprietario e il produttore di lavoro. In termini di
conoscenza, Weber credeva nelle "classi", con un conflitto tra gli esperti di conoscenze specializzate
(tecnici) e l’uomo colto (manager). La direzione aveva un "controllo imperativo" sui lavoratori in base
alla sua legittima autorità: legale, diritto di emettere ordini basati su regole derivate dalla legittimità dei
proprietari; tradizionale, esercitando l'autorità in modo culturalmente accettato sulla base di costumi e
tradizioni; carismatica, dimostrata attraverso la devozione dei seguaci all'eccezionale santità, eroismo o
carattere esemplare di una singola persona e dei modelli o dell'ordine normativo da lui rivelato o ordinato
(Outhwaite & Bottomore, 1993, p. 38) (Bennet & Bennet, 2004).
Siamo ora pronti per entrare in un mondo globale di connettività. Nella letteratura che proviene dai
campi dello sviluppo organizzativo, della gestione della conoscenza, della sociologia, dell'educazione e
delle neuroscienze, la fiducia emerge ripetutamente come fattore richiesto per il libero flusso di
conoscenza. In questo contesto, De Furia (1997) ha suggerito cinque comportamenti che possono aiutare
a costruire la fiducia: condividere informazioni pertinenti, chiarire le aspettative reciproche, ridurre i
controlli, consentire l'influenza reciproca e condividere le aspettative. Tuttavia, questi comportamenti
implicano la costruzione di una relazione, che non si verifica nell'istante e che non è a portata di mano. Il
networking virtuale si basa principalmente su una risonanza di idee per sviluppare un livello di fiducia,
dismettendo la fiducia basata sulle relazioni o tipica di coloro che si affidano fortemente alle associazioni
di lavoro, e su questo “shift” è bene riflettere per apprendere la novità. Vedere la Figura 1.

Figura 1. Risonanza e fiducia delle idee. Fonte: Bennet et al. (2020b).

Nella risonanza di idee interviene il fenomeno dei collegamenti sequenziali che entra in gioco e
supporta la volontà di un individuo di fidarsi. "Se conosco qualcuno che conosci che era un collega stretto
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di qualcun altro che possiede un'azienda di cui un altro individuo è partner, allora abbiamo un luogo da
cui partire per raggiungere un certo livello di fiducia" (Bennet & Bennet, 2010). Ad esempio, quando due
persone che prestano servizio nell'esercito sono state sulla stessa nave nello stesso conflitto durante la
loro carriera, c’è un legame comune che offre una base su cui costruire la fiducia.
Quando le idee vengono scambiate tra gli stessi individui nel tempo, può svilupparsi un livello di
fiducia basato su sentimenti positivi coerenti sulle risposte alle idee, che è l'essenza della risonanza
dell'idea. Poiché l'interazione creativa delle idee è al centro dello scambio, non c'è aspettativa di risultati.
Ciò si verifica nelle comunità di pratica e interesse, il cui focus è sulla conoscenza e sulla creazione di nuove
idee (Wenger, 1998). I social media offrono una piattaforma per il libero flusso di idee. Sembrerebbe che
nel contesto dei comportamenti di De Furia, consentire l'influenza reciproca offra la massima rilevanza
per costruire la fiducia nella nuova realtà sociale. Tutto ciò risuona con il concetto di Umiltà Intellettuale
divulgato dalla Jhon Templeton Foundation (Leary, 2018 p. 4) e definita come,

il riconoscimento che una particolare credenza personale può essere fallibile, accompagnata da
un’adeguata attenzione ai limiti del campo probatorio di tale credenza e ai propri limiti nell’ottenere e
valutare le informazioni pertinenti.

La fiducia e il rispetto nelle proprie idee offrono un ulteriore livello di fiducia se tali idee risuonano tra i
partecipanti allo scambio. Impegnarsi in questo tipo di scambio intellettuale, che è il fondamento della
costruzione della risonanza delle idee in un contesto di persone collegate in rete, richiede fiducia in sé
stessi, cioè nel proprio intelletto, nelle proprie percezioni e nelle proprie idee. Questo non sembra essere
un problema per la Net Generation, che è stata educata a credere di essere speciale (Espinoza et al., 2010).
Come sottolinea Burke (2004), questa generazione ha idee non convenzionali che non ha paura di
condividere.
È importante avvertire che fidarsi delle risposte di un altro non significa che un individuo sia d'accordo con
quelle risposte. Come Bennet e Bennet (2018, p. 140) propongono, ciò significa che "rispettiamo
intellettualmente quelle risposte e confidiamo che vengano fornite da un onesto quadro intellettuale.
Pertanto, scegliamo di concentrarci e riflettere su tali risposte se sono in risonanza con il nostro quadro di
riferimento intelligente". In questo ambiente di networking virtuale, — una "associazione cooperativa di
esseri informativi interconnessi e tutto il significato che deriva da tale differenziazione" (Bennet &
Bennet, 2018, p. 141) — l'individuo assume una responsabilità ampliata in discrezione e discernimento,
unita a una quantità sempre crescente di informazioni, su cui le nostre organizzazioni si chiedono
ripetutamente: "Di quali informazioni possiamo fidarci?". Certamente in un dato dominio di conoscenza,
avendo il tempo sufficiente, l'abilità e la salute per navigare continuamente in Internet, c'è la possibilità di
rimanere in prima linea della conoscenza per un certo periodo. Tuttavia, la conoscenza è sia relativa
(come lo è la fiducia), sia sensibile al contesto che dipendente dalla situazione. Non ci si può fidare della
conoscenza che viene applicata con successo a una situazione per avere lo stesso risultato in una
situazione simile ma diversa.
Negli ultimi dieci anni si è scritto molto sugli ambienti in cui l’ansia risponde alle accelerazioni del
cambiamento dell’incertezza e della complessità (CUCA)1 e di quelli incontrollabili (VUCA). Questa
letteratura non può essere ignorata. Mentre alcune persone possono prosperare in un ambiente volatile, e
in effetti il corpo umano e la mente sono stati creati per adattarsi al suo ambiente; tuttavia, sopravvivere in
un flusso di energia così continuo e impegnativo può avere e spesso ha un pesante impatto sul corpo, sulla
mente, sulle emozioni e sullo spirito. Così, quando si verificano eventi più grandi della vita ed in
condizioni globali al di là di ogni immaginazione – il tutto intensificato attraverso l'eccitazione caotica
sfidando le basi stesse su cui sono fondate le nostre vite – gli esseri umani sono spinti a cercare aiuto, alla
ricerca di una sorta di “salvatore” che sia percepito come colui il quale ha il potere di infrangere queste
minacce per andare oltre, e sulle cui promesse si può sperare. Questo è il fenomeno, che nel modello di
risonanza dell'idea, si definisce "Idea Locking". Vedere la Figura 2.
Alla scoperta della Coerenza Globale

Figura 2. Blocco delle idee, risonanza delle idee e fiducia in un mondo che cambia.

Il Relationship Network Management (RNM), processo di networking sviluppato dal Dipartimento della
Marina degli Stati Uniti d’America, anticipa che le interazioni quotidiane tra le persone – conversazioni sia
faccia a faccia che su Internet – gettano le basi per decisioni future. La rete di relazioni è la matrice delle
persone, cioè la somma delle relazioni di una persona (connessioni e associazioni significative) sia nel passato
che nel presente. I concetti che supportano le relazioni di successo sono la fiducia, l'interdipendenza
(uno stato di reciproca affidabilità, confidenza e fiducia), l'apertura (direttamente correlata alla fiducia e
alla volontà di condividere), il flusso (di dati, informazioni e conoscenze) e l’equità (entrambe le parti
ottengono qualcosa dalla relazione). Nel modello DON, la fiducia si basa sull'integrità e la coerenza nel
tempo, cioè dire ciò che si intende e seguire ciò che si dice (Bennet & Bennet, 2004). Tuttavia, secondo
il concetto di Idea Locking questa terminologia ha assunto un nuovo significato. La fiducia, che è il
nucleo di tutti e cinque gli elementi RNM, sembra occuparsi della continuazione e del supporto di UNA
GRANDE IDEA da parte dei partecipanti allo scambio, che si tratti di una verità o meno.
Un elemento importante nel concetto dei Idea Locking è l'eccitazione. Il cervello è stato infatti
modellato attraverso l'evoluzione per adattarsi e poi riadattarsi a un mondo in continua evoluzione,
modificando sia la sua chimica che la sua architettura (Buonomano & Merzenich, 1998). Un livello
moderato di eccitazione e stress facilita effettivamente l'apprendimento, avviando la plasticità neurale
aumentando la produzione di neurotrasmettitori e ormoni della crescita neurale, che a loro volta facilitano
le connessioni neurali e l'organizzazione corticale (Cozolino & Sprokay, 2006; Cowan & Kandel, 2001).
Tuttavia, la sovra stimolazione – un alto livello di eccitazione, che coinvolge forti emozioni – riduce la
funzione mentale e abbassa la coscienza, e "una volta che le emozioni si verificano diventano potenti
indicatori del comportamento futuro" (LeDoux, 1996, p. 19).
Questa quarta modalità di risonanza delle idee, Idea Locking, è riconoscibile da tempo. In un mondo
turbolento, che si basa sul bisogno umano di definire chi "sono" attraverso la connessione a qualcosa – o
qualcuno – più grande della vita. Essa appare ad esempio, nella devozione "assoluta" di un individuo per
il dogma di una religione specifica, spesso elevando quell'individuo al di sopra di altri che hanno credenze
diverse. O la totale fede di una persona alla squadra di un particolare sport, fino al punto di guidare
comportamenti pericolosi e dannosi. Tuttavia, il concetto di Idea Locking è diventato altamente visibile e
distruttivamente impegnato nell'era Trump. Usando il potere dell'eccitazione, Trump mostra in gran parte
le caratteristiche del suo mentore, Roy Cohn, un avvocato che in gioventù era un assistente del senatore
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Joseph McCarthy. Criticato per trasgressioni etiche nel corso della sua carriera, Cohn – che ha sempre
sostenuto di essere una vittima – è stato perseguito più volte e assolto tre volte in tribunale federale da
accuse, tra cui corruzione, cospirazione e frode (McNamara, 2018). Ha abbracciato una strategia di
contrattacco, non ammettendo mai l'astuzia e rivendicando sempre la vittoria sulla stampa. Esempi di Idea
Locking nell’era Trump includono gruppi autoproclamatisi "religiosi" che si sono fissati nella
prevenzione dell’aborto, fino al punto di punire come assassino una vittima di stupro di 12 anni che
abortisce il feto, ma sostengono la separazione di genitori e figli alla frontiera e la pena di morte. Come
può accadere?
Forse parte della risposta a questa domanda viene dalle scoperte di De Furia (1997) che dice,

La fiducia interpersonale è presente in una situazione in cui un individuo pone i suoi interessi sotto il
controllo di un altro individuo, con l'aspettativa di ottenere un risultato desiderato per il quale le
potenziali conseguenze negative della fiducia violata sono superiori al valore del potenziale risultato
desiderato. (p. 155)

Questa affermazione merita di essere letta più volte. Dal punto di vista di un sicofante quale Trump,
ciò che dice è che la loro percezione (convinzione) di ciò che potrebbe accadere senza il potenziale
risultato desiderato (Trump in carica) è di gran lunga peggiore (socialismo, distruzione della democrazia)
di ciò che Trump offre. Come è nata questa percezione? In circostanze normali – anche senza
l'eccitazione caotica che riduce la profondità di pensiero e coscienza – gli esseri umani tendono a
difendere le loro convinzioni e il modo in cui vedono il mondo. Questa difesa accetta alcune informazioni
in arrivo, ne rifiuta altre e ne modifica altre ancora per adattarle alle convinzioni personali. Quando queste
distorsioni sono presenti, le informazioni in arrivo non rappresentano più la conoscenza del mittente, che
si tratti di governo, organizzazioni non profit, aziende o media, e quindi la conoscenza non è
completamente condivisa, se non del tutto (Bennet & Bennet, 2021). Inoltre, le nuove conoscenze che
contraddicono o sfidano ciò che è già noto tendono anche a minacciare il concetto di sé dell'individuo,
creando così reazioni difensive che possono minimizzare o negare l'apprendimento (Bennet & Bennet,
2010). Questa concentrazione della mente sul "difendersi” non offre il tempo per ascoltare o considerare e
comprendere il punto di vista di un'altra persona.
La domanda diventa: questa incomprensione è un'aberrazione che emerge dall’eccitazione collettiva
incitata da Trump, o c'è in gioco qui qualcosa di più profondo per l'umanità?

La Crescente e Calante Fiducia nei Media Governativi

Mentre senza dubbio questo processo si è verificato ogni volta che c'è un cambiamento in coloro che
hanno il potere, probabilmente non c'è una differenza maggiore di quella tra le amministrazioni
2008/2012 e 2016 negli Stati Uniti, e il cambiamento sembra riflettere tendenze simili che si verificano in
altre parti del mondo. Uno dei risultati distintivi volti a costruire la fiducia nel Governo è stata la direttiva
Open Government emessa nel dicembre 2009. Una direttiva impegnata nei confronti del governo "per il
popolo", garantendo l’impegno delle competenze sia del governo che del settore privato e condividendo
ciò che si apprende con la gente, ha stabilito tre principi: trasparenza, partecipazione e collaborazione
(Bennet et al., 2018).
La trasparenza, un valore operativo, è essere candidi o aperti, facilmente visibili o rilevati e privi di
astuzia (American Heritage Dictionary, 2006). In un ampio studio2 sulla Net Generation o Millennials – la
generazione che sta rapidamente diventando il decisore chiave nelle organizzazioni di oggi, che è esperta
di Internet e si impegna pesantemente nei social media – Tapscott ha identificato la trasparenza come
valore che è fondamentale per stabilire relazioni di fiducia e a lungo termine. In merito ai dati di questa
ricerca, Tapscott (2008) suggerisce che la vera trasparenza "deve rendere espliciti e soggetti a critiche i
Alla scoperta della Coerenza Globale

processi, le ipotesi sottostanti e i presupposti politici (compresa la ricerca di supporto) della politica" (p. 266).
Questo va ben oltre la condivisione delle conoscenze di superficie sui siti Web per includere la
condivisione aperta di idee, feelings e punti di vista personali.
Pur offrendo grandi opportunità, l'umanità era pronta per i progressi tecnologici che desideravamo così
ardentemente? Essi hanno un prezzo. Il desiderio umano di gratificazione immediata apre canali di
sfruttamento. In questa cultura della connettività, le nostre stesse idee, pensieri, opinioni, bisogni e
desideri sono manipolati per un guadagno politico ed economico. Le nostre storie accessibili e cumulative –
mediche, esperienziali, educative che comprendono il fisico, mentale, emotivo – NULLA È SACROSANTO –
stanno offuscando i confini tra impresa pubblica e privata. Ci sono letteralmente miliardi di
comunicazioni ogni giorno, con i social media che compilano i dati degli utenti, le aziende di vendita al
dettaglio che estraggono informazioni sui clienti, le Agenzie di Intelligence che raccolgono ciò che gli
stessi scelgono e i giganti di Internet come Facebook e Twitter che creano dossier, i quali dettagliano le
connessioni e le attività dei singoli individui.
La partecipazione, anche come valore operativo, può essere definita una chiave di volta per la Net
Generation, che si rivolge in tutto il mondo per coinvolgere in modo creativo persone e idee, estendendosi
sia al servizio della comunità che alla comunità e all'impegno politico. Ad esempio, nel 2004, nelle prime
elezioni presidenziali in cui la Net Generation stava diventando maggiorenne, più persone votavano sotto i 30
anni e oltre i 65 anni, con il maggiore aumento nella fascia di età 18-24. A quel tempo, Leyden et al.
(2007) prevedevano, "I segni indicano che i Millennials hanno una mentalità civica, politicamente
impegnati e detengono valori a lungo associati ai progressisti, come la preoccupazione per le
disuguaglianze economiche ... e una forte fede nel Governo" (p. 1). In un rapporto del 2006, la
Corporation for National and Community Service ha scoperto che gli adolescenti dai 16 ai 19 anni
facevano volontariato il doppio rispetto al 1989 (Grimm et al., 2007). Si noti che queste descrizioni
riflettono una coerenza tra il cuore e la mente, cioè la cura intelligente degli altri e l'agire su quella cura.
E nell’area dell'economia, come afferma Tapscott (2008), "C’è una nuova era di partecipazione che sta
emergendo nell'economia ... la Net Generation ... sta guidando la democratizzazione del contenuto
informativo" (p. 258). Questa previsione sembra essersi concretizzata man mano che questa fascia di età si
spostava in ruoli decisionali più elevati dentro e fuori il governo, con un continuo interesse per servizio
alla comunità e governance. Nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2020, nella fascia di età 18-29
anni il 60% ha votato per Biden e il 41% per Trump. Nella fascia di età 30-44 anni il rapporto
Biden/Trump era 52/46. Nella fascia di età 45-64 questo si è spostato a 49/50 e nel gruppo di età 65 e
oltre era 45/52 (Roper Center, 2020).
In una conferenza G-LINK del 2017 su "Leading Digital and Cultural Transformation" tenutasi a
Bangkok, in Tailandia, è stato presentato uno studio di ricerca che ha evidenziato la diversità di opinioni
intorno allo sviluppo della cultura della connessione (Bennet & Bennet, 2017). Dal punto di vista dei
Baby Boomers – una generazione che è entrata in un mondo palpitante di potenziale materialistico e
promesse – c'erano sentimenti e paure espressi sul fatto che la connettività globale intensifica la paranoia,
facilita l’invasione di privacy, stimola la perdita di individualità, riduce la comunicazione profonda e
consente la leadership prepotente. Dal punto di vista dei Millennials – una generazione non vincolata da
vecchi concetti e pregiudizi – c'era eccitazione per una cultura che promuove l'influenza reciproca,
rinvigorisce la creatività, illumina la comprensione, accelera il problem solving ed elimina i confini
culturali. Si noti che per i Millennials, Internet è – ed è sempre stato – la norma. Hanno sempre vissuto in
una cultura della connessione. Questo studio conferma risultati e previsioni di Leyden et al. (2007), Grimm
et al. (2007) e Tapscott (2008), e fornisce una profonda comprensione dei risultati di voto degli Stati Uniti
delle popolazioni più giovani e più anziane nelle elezioni presidenziali del 2020.
Collaborazione significa lavorare insieme, soprattutto in uno sforzo congiunto (American Heritage
Dictionary, 2006). In una cultura della connessione, la collaborazione non è limitata ai gruppi interni a
livello di team, unità o attività, ma raggiunge potenzialmente una rete fluida, in continua evoluzione e
interdipendente di diversi esperti in tutto il mondo. Ciò offre un nuovo tipo di rete tra pari ai responsabili

10
delle decisioni, che passa dall'autonomia all'interdipendenza e dalla deferenza al dialogo. E l’obiettivo
principale si sposta dal fare bene un lavoro al dare un contributo a scopi collettivi (Heckscher, 2007). In una
tale rete, i valori di collaborazione, trasparenza e contributo sono ciò che consente di lavorare con
successo in ambienti aperti, mutevoli e diversificati. Fortunatamente per il cambiamento in corso, la
collaborazione, che coinvolge sia l'impegno che la partecipazione, è un valore fondamentale condiviso dai
Net Geners. "La collaborazione come la conoscono i Net Geners, è ottenere qualcosa con altre persone,
sperimentare il potere attraverso altre persone, non ordinando a un gruppo di follower di farti un’offerta”
(Tapscott, 2009, p. 163). E come conferma Panetta (2013, p. 51), "La collaborazione e la comunicazione
sono una seconda natura per la generazione Millennial".
La direttiva Open Government ha incaricato le organizzazioni governative – e, per estensione, tutte
quelle organizzazioni nei settori privato, non profit e dell'istruzione che supportano il governo – di fornire
indicazioni specifiche per ottenere cambiamenti di comportamento per supportare la trasparenza, la
partecipazione e la collaborazione. Un punto di partenza è stato l'espansione dell'accesso alle
informazioni, rendendole disponibili in formati aperti online e sviluppando politiche a sostegno dell'uso
delle tecnologie emergenti. In concomitanza con il rilascio della Direttiva Open Government, il
procuratore generale degli Stati Uniti ha emanato nuove linee guida ai sensi della legge sulla libertà di
informazione (FOIA), rafforzando l'apertura come posizione predefinita del governo federale. Man mano
che le direttive e le linee guida dipartimentali venivano emesse in linea con questa direttiva di livello
superiore, i comportamenti individuali iniziarono a cambiare e nel tempo divennero parte del modo in cui
il lavoro veniva svolto e della cultura degli impiegati. Essi come individui in risonanza con questi
principi, sono la prova vivente che le azioni ripetute più e più volte, quali valori organizzativi sono
diventate successivamente valori personali (Avedisian & Bennet, 2010).
Questa democratizzazione dei contenuti informativi è proseguita con il lancio di www.data.gov, il sito
ufficiale del governo degli Stati Uniti volto a fornire un maggiore accesso pubblico ai set di dati
governativi, che è stato lanciato nel 2009 e gestito dall’Amministrazione dei servizi generali degli Stati
Uniti. Mentre i driver dovevano soddisfare la conformità normativa e comunicare meglio con i cittadini e
le parti interessate e potenziare un migliore processo decisionale, ci si è anche concentrati sull'aiutare a
creare nuove imprese con i dati aperti. I paesi sono stati incoraggiati a condividere i dati per creare un
nuovo sviluppo economico e dare il via all'innovazione. Il sito web è stato creato come un ecosistema di
dati, che include un processo semplice e continuo in cinque fasi: (1) raccogliere dati da più fonti e
condividerli liberamente; (2) connettere la comunità, facilitando la collaborazione attraverso i social
media, gli eventi e le piattaforme; (3) fornire un'infrastruttura costruita su norme e interoperabilità; (4)
incoraggiare gli sviluppatori di tecnologie a creare applicazioni, mappe e visualizzazioni per consentire le
scelte delle persone; e (5) raccogliere più dati e connettere più persone (Holm, 2013).
Il sito è decollato. Nel 2013, c’erano 400.000 set di dati in formato facile da usare, con contributi di
180 agenzie, delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale. Le comunità aperte sono state così supportate
su sicurezza, energia, salute, legge, istruzione, produzione, etica, catene di approvvigionamento sostenibili,
oceano e molte altre aree, collegando innovatori, industria, mondo accademico e governo a livello federale,
statale e locale. E ci sono stati successi riconoscibili. Le aziende legate alla meteorologia sono state
alimentate dai dati del NOAA e quando i dati satellitari sono stati rilasciati dal Dipartimento della Difesa,
l'industria privata è stata in grado di creare dispositivi GPS a prezzi accessibili. Con lo slogan "Lavoriamo
insieme per liberare i nostri dati!", data.gov ha avviato un movimento globale per fornire trasparenza e
democratizzazione dei dati, che entro il 2013 comprendeva 40 Stati americani, 21 città e contee degli Stati
Uniti, 39 paesi internazionali e 115 aree regionali internazionali.
Con l'avvento dell'amministrazione Trump è arrivato uno sforzo concertato per portare il pensiero del
paese in allineamento con la retorica del Presidente. Ad esempio, contemporaneamente al dire che
l’America ha "l'acqua più pulita, l'aria più pulita" (non un granché se l’aria e l’acqua prese a riferimento
sono le più inquinate del globo terrestre), Trump ha tirato fuori il paese dall'accordo di Parigi e si è
impegnato a smantellare il maggior numero possibile di protezioni per l'aria pulita e l'acqua. Purgando
Alla scoperta della Coerenza Globale

intere pagine di dati sui cambiamenti climatici dai siti web governativi, ha incaricato i dipendenti del
governo di eliminare le parole "cambiamento climatico" dai loro vocabolari, sostituendo termini concreti
con parole dal suono "più bello" (come condizioni meteorologiche estreme e resilienza) che non
parlavano direttamente di questioni ambientali. Il sito web dell’Agenzia per la protezione dell'ambiente è
stato chiuso nel 2017. Il primo capo dell'EPA, Scott Pruitt, ha ammesso in una prima intervista che il suo
compito era quello di smantellare l'agenzia. Tutta questa retorica ha cancellato, non solo, le questioni che
stanno a cuore agli ambientalisti e ai giovani, ciò potrebbe essere politicamente accettabile, ma ha
cancellato anche la trasparenza di linguaggio sulle strategie utilizzate dal Presidente per cercare di
rilanciare l’economia americana nel breve periodo e questa mancanza di trasparenza (più rispetto a cosa?)
è stata punita dagli elettori che non si sono più fidati del Presidente.
Durante la pandemia, l'amministrazione Trump ha lavorato attraverso i Centers for Disease Control (CDC)
per sopprimere i dati e diffondere messaggi guidati politicamente. Ad esempio, nell’agosto 2020 il CDC
ha rivisto le linee guida sui test per affermare che le persone senza sintomi "non hanno necessariamente
bisogno di un test" anche quando erano state esposte a una persona infetta. Questo cambiamento nella
politica dei test è stato difeso dall'amministratore scientifico Paul Alexander, che ha minimizzato
l'importanza di testare le persone senza sintomi e ha affermato che sarebbe "irragionevole" avere test
diffusi sulle scuole, che non permetterebbe loro di riaprire in modo ottimale. Trump ha dichiarato
apertamente che i test hanno reso la pandemia peggiore di quanto non fosse. Nel settembre 2020 il CDC
ha invertito questa guida. Attualmente, c’è un comitato presieduto dal rappresentante James Clyburn che
sta indagando sulle accuse di influenza politica nelle principali agenzie sanitarie sotto l'amministrazione
Trump. In questa indagine, sono state raccolte e-mail che mostrano la misura in cui gli incaricati politici
sono stati coinvolti nel modificare le linee guida del CDC per gli scopi espliciti di ridurre i test e
consentire al virus di diffondersi per far ripartire rapidamente l'economia. Sono stati trovati anche
documenti pubblicati che non sono stati creati ad arte dal CDC, ma presentati come documenti CDC.
Mentre l’amministrazione Trump era impegnata a "correggere" i dati e la retorica emessi attraverso
l’EPA, il CDC e altre agenzie governative, le linee guida a sostegno dei dati governativi aperti
continuavano ad emergere a livello di commissione del Congresso. L'OPEN Government Data Act, inviato
alla commissione della Camera sulla supervisione e la riforma del governo nel marzo 2017, rimane in
commissione. Tuttavia, il Foundations for Evidence-based Policymaking Act del 2018 (il "Evidence Act") è
divenuto legge nel gennaio 2019, con particolare attenzione al coordinamento e alla collaborazione al fine
di far avanzare sia la diffusione dei dati governativi pubblici che le funzioni federali di costruzione delle
prove. Nel frattempo, mentre l’OPEN Government Data Act non è ancora legge, l’Office of Management
and Budget, l'Office of Government Information Services degli Archivi Nazionali e l'Amministrazione dei
servizi generali ha sviluppato e lanciato collettivamente un archivio di risorse federali per i dati aziendali,
resources.data.gov, per fornire indicazioni e strumenti per l'implementazione di OPEN Government.
La retorica sul mascheramento pandemico, la vaccinazione pandemica, le elezioni “rubate“ e l'attacco del 6
gennaio 2021 alla capitale, è ancora in corso e in espansione.
Fortunatamente, nonostante la relatività della verità e il fatto che gran parte dell'umanità NON ha la
capacità di discernere una verità superiore – in effetti la responsabilità per farlo è di ogni individuo
(Bennet, A. Bennet, D. & Avedisian, J. 2020) – la fiducia, d'altra parte, sebbene certamente influenzata da
credenze e valori inconsci, è una scelta e, come tale, resta la principale delle nostre facoltà.

La Cultura della Coerenza

Mentre i Millennials raggiungono posizioni di autorità dentro e fuori dal governo, emergono i nuovi
atteggiamenti che a loro volta guidano le nuove decisioni e azioni. Mentre i Baby Boomers resistono nei
posti di potere più alti nel governo – incluso il Congresso degli Stati Uniti, che non ha limiti di età o di
durata – ci sono un numero crescente di Millennials, la maggior parte con idee progressiste, che cercano e
12
occupano quelle posizioni man mano che esse diventano disponibili.
Mentre la costruzione di una cultura globale della connessione è in corso dalla fine del secolo scorso, è
proprio in questo istante di sfide e di cambiamenti necessari per sopravvivere a quelle sfide, che ognuno
di noi è chiamato a coglierle se vuole partecipare e coinvolgere pienamente la testa e il cuore ed ottenere
"chiarezza di pensiero, parola e compostezza emotiva" (McCraty, 2015, p. 24). Come possiamo portare
questa coerenza nel tutto? Il mondo è in movimento, letteralmente nel mezzo di un cambiamento di
coscienza alimentato dalla pandemia, intrecciato con la ricerca globale e individuale della verità, e alla
ricerca di una governance di cui ci si possa fidare per muovere l'umanità verso un mondo migliore, un
mondo che rifletta "l'interezza e l'ordine globale, dove il tutto è più grande della somma delle sue singole
parti" (McCraty, 2015, p. 24). Vedere la Figura 3.

Figura 3. Il cambiamento di coscienza in corso sta separando la pula dal grano. Fonte: Bennet (2017).

I Filistei sono ancora in mezzo a noi, con molte posizioni di potere al centro del governo, il che ha
senso considerando che i Baby Boomers si concentrano sul materialismo. I cittadini del mondo hanno una
visione anticipata del settarismo, del filisteismo e dell'avidità, e della conseguente diminuzione
dell'integrità unita all'abbassamento della coscienza. Tuttavia, c'è speranza nell'affermazione di Arnold
che c'è un effetto di purificazione della cultura sulla mente umana. Questa purificazione sta separando la
pula dal grano, e ognuno di noi sta partecipando.
Se una nuova generazione di decisori si muove in posizioni di potere, i Millennials portano con sé una
cultura inclusiva che condivide la coerenza. Credono nella trasparenza, nella partecipazione e nella
collaborazione, e sono "una vera generazione globale; più intelligenti e più tolleranti alla diversità rispetto
ai loro predecessori" (Panetta, 2013, p. 51). Allo stesso tempo, non hanno paura di coinvolgere
pienamente i loro cuori e le loro menti a livello personale, comunitario e globale. Questa è coerenza, e
come afferma McCraty (2015), "Quando la coerenza è aumentata in un sistema che è accoppiato ad altri
sistemi, può spingere gli altri sistemi in una maggiore sincronizzazione e in una funzione più efficiente"
(p. 24). È questa generazione connessa ed esperta di tecnologia – i decisori del futuro – che è aperta e
ricettiva a una coscienza espansa. “Se scelgono di farlo”, questa Net Generation ha davvero il potenziale per
creare una cultura globale di coerenza.
Alla scoperta della Coerenza Globale

TERMINI E DEFINIZIONI CHIAVE

Coerenza: la "totalità e l'ordine globale, dove il tutto è maggiore della somma delle sue parti
individuali", che può essere considerata una "chiarezza di pensiero e di parola caratterizzata dalla compostezza
emotiva" (McCraty, 2015, p. 24). Una cultura della coerenza porta quella chiarezza nel suo insieme
fondata sul riconoscimento della connessione, sulla ricerca globale e individuale della verità, su un alto
rispetto per la diversità e sulla cooperazione e collaborazione centrate sul cuore.
CUCA: rappresenta l'accelerazione del cambiamento, l’aumento dell'incertezza e la crescente
complessità combinata con la risposta umana dell’ansia. "Il tempo accelera. La distanza si restringe. Le
reti si espandono. Le informazioni inondano. Le interdipendenze crescono geometricamente. Domina
l'incertezza. La complessità sbalordisce la mente. Tale è l'ambiente e il contesto all'interno del quale le
organizzazioni attuali devono competere, sopravvivere e prosperare" (Bennet & Bennet, 2004, p. 5).
Idea Locking: è quella che nasce in un gruppo di individui quale posizione-reazione di “assoluta”
certezza, mentale ed emotiva, indotta dall'eccitazione scatenata in ciascuno di essi da un ambiente incerto
e minaccioso in cui una medesima persona viene percepita quale incarnazione dell’idea o delle idee con il
potere di infrangere le minacce che opprimono la “psiche collettiva” (Lenoir, 2021). Nel contesto politico
italiano Berlusconi anni ‘90 incarnò l’ideale del “self made-man” che si opponeva all’esproprio
comunista; Renzi incarnò l’ideale di un “giovane decisionista” della generazione X con il coraggio di
Rottamare con i colonnelli del PD anche gli eccessi della tassazione e delle liberalizzazioni; Meloni, oggi,
incarna l’ideale della “madre di polso” che difende la Famiglia, il Produttore, lo Stato.
Informazioni: l’insieme di modelli non casuali che esprimono l’organizzazione (Stonier, 1997, 1990;
Bennet & Bennet, 2018). Secondo Stonier (1997) "l'organizzazione è l'espressione fisica di un sistema
contenente informazioni" (p. 14). In questo contesto, l'organizzazione è l’esistenza di modelli non casuali
di particelle e campi energetici, che sono le sottounità che compongono qualsiasi sistema. Pertanto,
l'organizzazione può essere osservata nel mondo materiale come un fenomeno fisico nello spazio e nel
tempo, con l'informazione che diventa "il tessuto connettivo dell'universo" (Bennet et al., 2020a, p. 25).
Conoscenza: la capacità (potenziale o effettiva) di intraprendere azioni efficaci (Bennet et al., 2018).
Ciò include sia le informazioni utilizzate per prendere la decisione di agire, sia il processo delle azioni
intraprese. Mentre la conoscenza consiste nella comprensione, nel significato, nell'intuizione, nella
creatività, nel giudizio e nella capacità di anticipare il risultato delle azioni, ogni istanza di applicazione di
tal conoscenza è sensibile al contesto e dipendente dalla situazione.
Risonanza: uno scambio di conoscenze in cui ogni individuo basandosi sulla conoscenza dell’altro,
migliora notevolmente la crescita della conoscenza. Ciò è possibile solo quando ci sono punti di
apprendimento comuni come obiettivi, caratteristiche e storie che accelerano la comprensione delle
informazioni condivise.
Trasparenza: un valore operativo. Essere sinceri o aperti, facilmente visibili o identificabili e liberi
dall'astuzia (American Heritage Dictionary, 2006).
Fiducia: affidamento sull’integrità, l'abilità o il carattere di una persona, una cosa o un processo
(Bennet & Bennet, 2010). Una "sensazione". La fiducia virtuale è (a) fiducia tra individui e gruppi che
comunicano virtualmente, (b) fiducia delle idee comunicate (risonanza delle idee) e (c) fiducia nella
tecnologia utilizzata per comunicare (sicurezza, affidabilità, trasmissione accurata).
Piattaforma Multimediale Relazionale: piattaforma tecnologica che consente l'uso di artefatti della
conoscenza, cioè informazioni che sono state utilizzate con successo in passato, e offrono un potenziale
apprendimento per i futuri decisori. Questa piattaforma supporta il metodo di lavoro di un'organizzazione
basato sul contributo di ciascuno dei suoi utenti nella formazione del database. È "multimediale" dato che
il contributo di ognuno può essere documentato con file in vari formati. È "relazionale" perché, poiché
memorizza istantaneamente le comunicazioni, è il risultato e la prova di tutte le esperienze, le connessioni
e le relazioni tra i lavoratori che sono necessarie per affrontare ogni situazione che fino ad oggi si è
verificata nell'organizzazione. La PMR istantaneamente archivia il contributo di ciascuno utente in un

14
“hyperfile” (Dertouzos, 2002 p. 108 - 109). Gli elementi cruciali sono gli strumenti (Interfaccia
Universale e algoritmo Ysarmute) per registrare istantaneamente e documentare i nostri pensieri sulle
cose che stiamo facendo, nello stesso momento in cui le stiamo facendo.
Interfaccia Universale: interfaccia creata a livello sperimentale che è "valida per rendere ogni tipo di
prestazione lavorativa". Il nuovo algoritmo adotta un approccio oggettivo, accumulando nel database
dell’azienda sia i dati e le informazioni di base, sia il contributo intellettuale dei dipendenti e l'esperienza
utilizzata dagli stessi nel determinare insieme al proprio know-how (la conoscenza, ad esempio, di come
costruire un computer dalla A alla Z), soddisfazione e fidelizzazione del cliente, e la loro stessa
remunerazione, misurando tale contributo in proporzione al denaro incassato dai clienti, al tempo
dedicato ai problemi e alla comunicazione delle informazioni da cui sono state ottenute le relative
soluzioni (Martini, 2020, 2021). Con questa interfaccia, ogni lavoratore ha la consapevolezza di dover
comunicare con altri colleghi i fattori che hanno permesso loro di ridurre il rischio di errore nelle proprie
mansioni, indicando anche i supporti e le logiche utilizzati per arrivare alla definizione e alla soluzione
dei problemi nel rapporto con il cliente. Tutto questo ritorna alla comunicazione tra le singole unità di
centralizzazione di ogni conoscenza specifica gestita all'interno dell'azienda per creare il prodotto o il
servizio a cui contribuiscono conoscenze diverse o a cui contribuisce una conoscenza specializzata.

NOTE ILLUSTRATIVE
1
CUCA rappresenta l'accelerazione del cambiamento (Change), l'aumento dell'incertezza (Uncertainty) e
l'aumento della complessità (Complexity) combinata con la risposta umana dell'ansia (Anxiety). "Il tempo
accelera. La distanza si restringe. Le reti si estendono. L'informazione si sovrappone. Le interdipendenze
crescono geometricamente. Domina l'incertezza. La complessità sbalordisce la mente. Tale è l'ambiente
e il contesto all'interno del quale le organizzazioni attuali devono competere, sopravvivere e prosperare"
(Bennet & Bennet, 2004, p. 5). VUCA significa Volatile, Uncertain, Complex e Ambiguous, ed è stato
utilizzato in gran parte dall’Army War College degli Stati Uniti d’America nei primi anni ‘90 per
riferirsi a un ambiente "incontrollabile".

2
Il progetto di ricerca, denominato "The Net Generation: A Strategic Investigation", ha coinvolto
nell'intervista ben 9.442 giovani, con la conseguente pubblicazione di Grown Up Digital (Tapscott,
2008).
Alla scoperta della Coerenza Globale

BIOGRAFIA

Alex Bennet (coniugata David Bennet), docente presso l'Institute for Knowledge and Innovation
Southeast Asia (IKI-SEA) dell'Università di Bangkok, è riconosciuta a livello internazionale come
esperta di gestione della conoscenza e agente di cambiamento organizzativo. Alex è anche cofondatrice
e direttrice del Mountain Quest Institute. Ha ricoperto il ruolo di Chief Knowledge Officer e Deputy
Chief Information Officer for Enterprise Integration per il Dipartimento della Marina degli Stati Uniti
ed è stata co-presidente del Federal Knowledge Management Working Group. In precedenza, ha
ricoperto il ruolo di Acquisition Reform Executive e Standards Improvement Executive per la DoN
Acquisition Workforce. La Dott.ssa Bennet ha ricevuto i premi Distinguished e Superior Public Service
dal governo degli Stati Uniti per il suo lavoro nel settore federale. È laureata in Delta Epsilon Sigma e
Golden Key National Honor Society, ha conseguito un dottorato di ricerca in Sistemi umani e
organizzativi, lauree in Gestione dell'efficacia organizzativa, Sviluppo umano, Inglese e Marketing; è
certificata in Gestione della qualità totale, Dinamica dei sistemi e Gestione delle acquisizioni della
Difesa, e Reiki Master. Alex crede nella multidimensionalità e nell'interconnessione dell'umanità, per
uscire dall'infanzia ed entrare nell’età della piena consapevolezza.

David Bennet possiede conoscenze profonde maturate in molti anni di servizio nell'esercito, nel servizio
civile e nell'industria privata, tra cui la ricerca fondamentale nell'acustica subacquea e nella fisica
nucleare, la frequente progettazione e facilitazione di interventi organizzativi, la progettazione e lo
sviluppo del programma di formazione del Naval Sea Systems Command per la gestione delle
acquisizioni e il ruolo di direttore tecnico/ingegnere capo di due programmi di acquisizione del DoD
ACAT I. Prima di fondare il Mountain Quest Institute con il suo socio Alex (realizzando un sogno che
si era prefissato di realizzare diversi anni prima), il Dott. Bennet è stato amministratore delegato, poi
presidente del consiglio di amministrazione e Chief Knowledge Officer di una società di servizi
professionali con sede ad Alexandria, in Virginia. Si è laureato con Phi Beta Kappa, Sigma Pi Sigma e
Summa Cum Laude all'Università del Texas e ha conseguito lauree in Matematica, Fisica, Fisica
nucleare, Arti liberali, Sistemi umani e organizzativi, Sviluppo umano e, più recentemente, un dottorato
in Neuroscienze e apprendimento degli adulti. La sua passione è ricercare i nessi tra scienza, scienze
umane e spiritualità.

Stephen Brock Schafer è un Ricercatore indipendente, già Principal Lecturer e Past Chairman del
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali presso il DigiPen Institute of Technology di Redmond,
Washington. Oltre a insegnare in diversi college e università, ha venticinque anni di esperienza che
include senior management sia nel settore pubblico che privato, attivismo sociale e ambientale,
marketing e giornalismo.

16
RIFERIMENTI BIBBLIOGRAFICI
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Arnold, M. (1869). Culture and anarchy: An essay in political and social criticism. Harvard University.
Macmillan, pp. 28-29.
Avedisian, J., & Bennet, A. (2010). Values as knowledge: A new frame of reference for a new generation
of knowledge workers. New Horizons (Baltimore, Md.), 18(3), 255–265.
doi:10.1108/10748121011072708
Bennet, A. (2017). The culture of connection. Presentation at Conference on Leading Digital and Cultural
Transformation. G-LINK.
Bennet, A. (2022). Seeking truth: The shifting context of a new reality. In S. Schafer & A. Bennet (Eds.),
Handbook of research on global media’s preternatural influence on global technological singularity,
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18
Caro Lettore,
visto che Ti proponiamo di leggere Alex, te la presento.
Alex e suo marito David, i Bennet, sono due persone
meravigliose. Te lo posso assicurare, stanno dedicando
la loro vita alla costruzione di idee per sviluppare
la Conoscenza Esperienziale, che ha a che fare con
l’imparare a “scrivere scrivendo, ragionare ragionando,
conoscere conoscendo, lavorare lavorando, imparare
imparando”. Costruiscono ciò con vera Umiltà
Intellettuale, cioè condividendo gli elementi probatori
sui quali poggiamo le esperienze o conoscenze che ci propongono e non solo.
In generale, essere intellettualmente umili vuol dire porre attenzione alle
limitazioni della base probatoria su cui le nostre esperienze si basano e
nell’ottenere e valutare le informazioni rilevanti provenienti da altre persone
esperte in quell’esperienza o conoscenza, tenendo conto del fatto che le
conoscenze che in una situazione ha portato un successo, potrebbero portare
ad un insuccesso in una diversa situazione.
Tutto ciò ha molto a che fare con il nostro (di AKME’) prototipo software di
Piattaforma Multimediale Relazionale di nome Ysarmute che si propone proprio
di accumulare e condividere tra gli esperti dei diversi campi della conoscenza,
maturata per esperienza, le basi probatorie dei propri risultati. L’utilizzo di
una piattaforma come Ysarmute richiede che gli utenti posseggano alcuni
prerequisiti personali, quali fiducia reciproca, trasparenza, partecipazione e
collaborazione nella condivisione della conoscenza.
Abbiamo quindi deciso di proporre questo breve testo di Alex, che sullo sfondo
della lotta politica statunitense parla proprio della Fiducia, di come la fiducia
vada declinata e di come sia stata declinata nelle azioni governative.
Ricordo a tutti che negli anni 90’ Alex ha lavorato ad un importante progetto
su internet, quale consulente della Marina Militare degli Stati Uniti d’America.
Ecco le sue parole (in lingua originale) a riguardo del fatto che, per circa due
mesi mentre lavoravavo insieme senza vederci, io pensassi che lei era un uomo
di nome Alex: “I began using “Alex” (my middle name is Alexander) when I
started with the Navy … and it was extremely useful in the 90’s when we began
operating through the Internet… the Navy had a glass ceiling, and it was quite
useful that most people thought I was a man! By the time they discovered
differently we had already built a relationship.”.

Buona lettura.

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