PER LA STORIA DELLE «CULTURE MATERIALI»: DALL'ARCHEOLOGIA ALLA GEOGRAFIA

STORICA
Source: Quaderni storici , settembre / dicembre 1973, Vol. 8, No. 24 (3), Archeologia e
geografia popolamento (settembre / dicembre 1973), pp. 689-690
Published by: Società editrice Il Mulino S.p.A.

Stable URL: https://www.jstor.org/stable/43777457

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 PER LA STORIA DELLE «CULTURE MATERIALI» :
DALL'ARCHEOLOGIA ALLA GEOGRAFIA STORICA

Nel campo della storia delle culture materiali grande

spazio spetta allo studio dell'insediamento umano, sia
nelle sue strutture topografiche, sia nelle sue strutture
sociali. Per lo studio delle società preindustriali, in parti-
colare, tanto una lettura storica quanto una lettura geo-
grafica dei «modi di abitare» non può prescindere dal-
l'archeologia, intesa come interpretazione dei manufatti e
resti lasciati dall'uomo nel suolo e quindi come storia
della civiltà nel suo contesto ambientale. Lo confermano,
del resto, i recenti svolgimenti della ricerca europea e i
primi passi che in proposito si vanno sperimentando in
Italia.
In questa prospettiva di lavoro si è svolto nell'estate
del 1972, a Scarperia (Firenze), un incontro fra alcuni
studiosi di diverse discipline. Studi e proposte discusse
in quella sede sono stati poi elaborati in modo da dar
vita al presente fascicolo di «Quaderni Storici», parti-
colarmente curato da Massimo Quaini nella sezione che
riguarda specificamente quella materia. Per più versi il
tema si ricollega ad altri, già familiari alla rivista e ai
filoni di ricerca che la caratterizzano. Così, ad esempio,
presentando sul n. 23 alcuni studi di contenuto assai
diverso - Intellettuali e centri di cultura - essa poneva
analoga esigenza di allargamento di metodo e di fonti
quando insisteva sul problema della conoscibilità (e della
interpretabilità) dei vari livelli della cultura fin dentro
i confini dell'antropologia e dell'etnologia. Analogamen-

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690 Per Ia storia, delle culture materiali

te, cioè verso un'ulteriore dimensione della vita e dell'or

ganizzazione sociale, «Quaderni Storici» presenterà in
uno dei prossimi fascicoli i risultati di un convegno
riunito a Sorrento sul tema «Città preindustriale e cit
industriale», anche per sua iniziativa.

Già nel superare i troppo netti confini tra epoch

storiche nella loro definizione classica, e nel focalizzare
l'attenzione attorno ad alcuni «grandi temi» ben noti a
scuole storiografiche non italiane, la rivista ha dimostrato
il desiderio di voler ricongiungere la ricerca italiana ad
alcuni originali filoni degli studi storici europei. Ciò signi-
fica anche riconoscimento della legittima insoddisfazione
di molti ricercatori per i limiti della storia documentaria
- così come è stata a lungo intesa e praticata in Italia -
e stimolo al confronto critico con i migliori risultati
della pur ricca tradizione storiografica nostrana. Significa
anche superamento di una visione distorta dei caratteri
e del ruolo delle classi e dei gruppi sociali (e dei rapporti
che li connettono in epoche e situazioni specifiche), attra-
verso il recupero di espressioni materiali del lavoro, tal-
volta occultate o spregiate dalle fonti più evidenti e
disponibili, per riempirle nella globalità dell'interpre-
tazione storica. Gli studi e interventi qui raccolti sono
volti a contribuire precisamente a questo ordine di esi-
genze.

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