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Gaetano Maurizio Grippi

FILO-ONTO-MORFOGENESI “SISTEMICA”
COMPARATA MANO-PIEDE
CON REPLICAZIONE NELLA PATOLOGIA
DISMORFICA E POST-TRAUMATICA
E IMPLICAZIONI CHIRURGICHE DERIVATE

Ossia: Chirurgia della Coxa Manus versus Chirurgia


Sistemica del Piede

G.M. GRIPPI - ALBA (CN) - 18 GENNAIO 2019 1


RIASSUNTO Morfogenesi comparata
dell’Autopodio Anteriore e Posteriore
INTRODUZIONE – In questo studio dei Primati, fino alla costituzione,
sono discusse le correlazioni rispettivamente, della Mano e del
sistemiche della Mano e Piede Piede dell’Uomo. Con l’obiettivo di
danneggiati nell’anatomia - evidenziare le similarità anatomo-
“dismorfici” in senso lato; per architetturali delle strutture ed i
patologia congenita, degenerativa o condizionamenti filo-ontogenetici
p o s t - t ra u m a t i c a – c o n s i d e ra t e ambientali che ne hanno definito la
nell’ottica della Morfogenetica di morfogenesi e le rispettive funzioni,
Goethe e del Principio di Regressione nell’economia sistemica
(di derivazione Sistemico- dell’Organismo.
Cibernetica) secondo cui “nelle
strutture biologiche, l’insulto Partendo dai suddetti presupposti
anatomico tende a configurarsi come concettuali, nella Mano è stata
rievocazione della filo-onto- innovata la Chirurgia della Coxa
morfogenesi, in senso adattativo”. Manus, con interventi che
Lo studio anche espone le ottimizzano il naturale processo di
applicazioni clinico-diagnostiche e adattamento e con l’obiettivo di
chirurgiche derivate. Per cui, nella recuperare (nel carpo altrimenti
Mano il danno anatomico tende ad irreparabile) la stabilità e
esprimersi nel c.d. Carpo Adattativo, propriocezione del Centro di
con Instabilità, fino al Collasso Rotazione (localizzato nella testa del
Carpale; mentre, nel Piede coi vari capitato) e (quantomeno)
gradi e multiformi manifestazioni dell’articolarità base del c.d “Dart-
cliniche dismorfiche dell’Avampiede Trowing Motion”
Triangolare (AT) e/o del Piattismo Particolarmente utile e versatile nelle
Plantare (PP). Nella pratica clinica, specificità cliniche di Carpo
essendo tali patologie conseguenza di Adattativo è la Ricostruzione della
fenomeni “adattativi” ne deriva che Coxa Manus, consistente in
allo stesso modo e ottimizzando può u n ’ a r t r o d e s i ra d i o - c a r p i c a c o n
agire il Chirurgo, con interventi ad resezione dello scafoide distale
“imitazione” della Natura. (artrodesi radio-luno-emiscafoidea), e
Nella Mano mediante la anche la Ricostruzione Sostitutiva
“elementarizzazione del massiccio della Coxa Manus consistente in una
carpale con concentrazione di tutto Resezione della prima filiera con
il movimento nella Coxa Manus protesizzazione cefalica del capitato
“ (c.d. Graal di Chirurgia del Polso). - nel caso di danno cefalo-capitato
Nel Piede, con interventi in grado di irreversibile.
correggere la struttura alterata - Analogamente, nell’arto inferiore è
principalmente, le dismorfie AT e PP - stata innovata la Chirurgia Sistemica
in direzione della norma anatomica – del Piede con queste direttive:
ossia, verso l’attuale standard 1)-Ottimizzazione dell’iter
filogenetico. filogenetico;
2) – Trattamento contemporaneo di
MATERIALI E METODI – Cardine delle tutte le deformità;
argomentazioni è l’esposizione,
affatto originale, della Filo-Onto-

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3) – Ricerca della stabilità, per cui la the hand and foot damaged in
correzione migliore si ottiene a anatomy - "dysmorphic" in the broad
livello osseo; sense; for congenital, degenerative
4) - Correzione “in regressione” del o r p o s t - t ra u m a t i c p a t h o l o g y -
danno estremo; e con specifici considered in the perspective of
interventi - nell’AT e PP – diversificati Goethe's Morphogenetics and of the
in base all’età del soggetto, volti al Regression Principle (of Systemic-
recupero duraturo del migliore Cybernetic derivatives) that " in
assetto morfologico ancora possibile. biological structures, anatomical
insult tends to be a re-evocation of
RISULTATI – Ad esemplificazione, the philo-onto -morphogenesis, in an
vengono esposti alcuni casi di danno adaptive way. "
carpale estremo trattati con la The study also exposes the derived
Chirurgia della Coxa Manus e, clinical-diagnostic and surgical
corrispondentemente di dismorfie AT applications. So, in the Hand,
e PP trattate secondo i dettami della anatomical damage tends to be
Chirurgia Sistemica del Piede; anche, expressed in s.c. Adaptive Carpus,
riportando i risultati comparativi with instabilities, up to the Carpal
delle corrispondenti casistiche. Collapse; while in the Foot with the
various degrees and multiform
CONCLUSIONI – Quanto discusso e dysmorphic clinical manifestations of
comparato, rappresenta un ponte the Triangular Forefoot (TF) and/or
euristico che collega con un filo Splay Foot (SF). In clinical practice,
concettuale unitario la Chirurgia della since such pathologies are the
Mano alla Chirurgia del Piede: per la consequence of "adaptative"
prima volta, a partire dai phenomena, it follows that the
fondamentali biologici, con l’offerta surgeon can act in the same way and
di un più alto e comune punto di vista optimize, with surgery "in imitation"
da cui è certo possibile derivare of Nature.
nuovi spunti chirurgici e travasi di In the Hand through the
esperienza. "simplification of the carpus with
Crediamo, che questa positiva concentration of the whole
esperienza della Chirurgia della Coxa movement in the Coxa Manus" (s.c.
Manus e Sistemica del Piede siano da Grail of Wrist Surgery). In the Foot,
condividere. Al contempo, with surgery that can correct the
suggeriamo l’utilizzo del paradigma altered structure - mainly the TF and
Sistemico - alla luce della SF - in direction of the anatomical
Morfogenetica di Goethe e del norm - that is, towards the current
Principio di Regressione - per phylogenetic standard.
cercare nella Filo-Ontogenesi
eventuali opportunità chirurgiche M AT E R I A L S A N D M E T H O D S -
innovative in altri distretti Cornerstone of the arguments is the
dell’Organismo, quale campo fecondo exposure, all original, of the
di attenzione e ricerca. Primates Autopodial Fhylo-Onto-
Morfogenesis up to the constitution of
SUMMARY Man's Hand and Foot, respectively.
With the aim of highlighting the
INTRODUCTION - In this study, we anatomical-architectural similarities
discuss the systemic correlations of and environmental philo-ontogenetic

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conditioning that have defined their the corresponding cases.
morphogenesis and functions in the
human body systemic economy. CONCLUSIONS - As discussed and
Starting from these assumptions, compared, it represents an heuristic
Coxa Manus's Surgery has been bridge that connects Hand and Foot
innovated in the Hand with surgery Surgery: for the first time, starting
that optimize the natural adaptive from the biological bases, with the
processes and with the aim of offer of a higher and common point
recovering (in the irreparable carpus) of view from which it is possible to
the stability and proprioception of derive new surgical points and
the Center of Rotazion Carpus experience. We believe that this
(located in the capitate head) and (at positive experience of Coxa Manus
least) the basic range of motion s.c. and Systemic Foot Surgery is to be
"Dart-Trowing Motion" shared. At the same time, we suggest
Particularly useful and versatile in using the Systemic Paradigm - in the
the clinical specifics of Adaptive light of Goethe's Morphogenetics and
Carpus are the Coxa Manus the Regression Principle - to look for
Reconstruction, consisting of a possible innovative surgical
radiocarpal joint arthrodesis with opportunities in the Philo-
resection of the distal scaphoid Ontogenesis in other districts of the
(radius-emiscaphoid arthrodesis); and human body, as a fruitful field of
also the Substitutive Replacement of attention and research.
Coxa Manus consisting of a First
carpal row Resection with cephalic INTRODUZIONE
capitate prosthesis, in serious and
irreparable damage. Similarly, the In questo studio è esposto e
Systemic Foot Surgery has been comparato l’iter Filo-Onto-
innovated in the lower limb with
Morfogenetico dello scheletro
these directives: 1) - Optimization of
appendicolare e discussi i
the phylogenetic process; 2) -
Contemporary treatment of all corrispondenti “regressa” alle
deformities; 3) - Search for stability, estremità degli arti; ossia,
whereby the best correction is quegli assetti conformazionali
obtained at the bone; 4) - ed anatomo-patologici
"Regression" correction of extreme rievocanti tappe precoci
damage; and with specific dell’Ontogenesi – più spesso
interventions – in the TF and SF - emergenti nell’occorrenza del
diversified according to the age of danno anatomico, per patologia
the subject, aimed at the long-lasting congenita, degenerativa o
recovery of the best still post-traumatica nella Mano e/
morphological fit. o nel Piede: “Dismorfie”, in
senso lato.
RESULTS - Exemplification shows
some cases of extreme carpal damage
Il tutto è rivisitato in un’ottica
treated with the Coxa Manus Surgery
and, correspondingly, TF and SF Olistico-Cibernetica – moderna,
disorders treated according to the soltanto in apparenza: essendo
Systemic Foot Surgery dictates; also, già preconizzata nella Scienza
returning the comparative results of Greca di 2000 anni addietro e

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nella Filosofia della Natura del divagazioni intellettuali; ma,
XVIII-XIX secolo – con chiari viceversa, forniscono solida
concetti rieditati, assurti a base teorica a concrete
fecondo paradigma esplicativo applicazioni chirurgiche, da
di molte discipline e impiegare nel danno estremo.
orientamenti scientifici del Rispettivamente, con la
nostro tempo; compresa la Chirurgia della Coxa Manus
Fisica e la Biologia, in ogni loro (1,2) e la Chirurgia Sistemica
branca. del Piede (3 - 5), di cui saranno
Da tale matrice, vengono tratte mostrati e discussi taluni casi
e riproposte le leggi della clinici esemplificativi.
Forma e “cosa” la Natura ha
espresso nella strutturazione MATERIALI E METODI
degli Arti, prendendo spunto da
Wolfang von Goethe L’ottimale comprensione
(Francoforte sul Meno, 28 dell’oggetto dell’Ortopedia: “gli
agosto 1749 - Weimar, 22 organi di movimento e
marzo 1832) – uno dei più dell’apparato locomotore”,
grandi spiriti tedeschi, ritenuto oltre che riguardarne
il fondatore della l’anatomo-fisiologia, dovrebbe
Morfogenetica. anche estendersi alla
conoscenza della loro
Allo stesso modo, viene “Origine”, in termini storico-
derivato ed utilizzato lo strutturali.
strumento concettuale del Ossia, il “processo” del come
Principio di Regressione (PR) - ed il perché la Natura li ha
inerente la cibernetica della potuto fabbricare. Nello
Teoria dei Sistemi, secondo cui specifico, interessa quella degli
“nelle strutture biologiche, Arti in generale e (nel nostro
l’insulto anatomico tende a particolare) quella della Mano e
configurarsi come rievocazione del Piede dell’Uomo, in termini
della filo-onto-morfogenesi, in di Morfogenesi.
senso adattativo” – per
spiegare razionalmente la fisio- LA METAMORFOSI SECONDO
patogenesi di quelle GOETHE CON INTRODUZIONE
alterazioni della Mano (p.e. ALLA TEORIA DEI SISTEMI E AL
Carpo Adattativo, Instabilità PRINCIPIO DI REGRESSIONE
Carpali, etc.) e del Piede (p.e.
Piattismo, deformità Alla ricerca quindi delle fonti,
dell’Avampiede, etc.); ossia, di citiamo Goethe che
tutti i “regressa” e considerava lo Scheletro come
corrispondenti “Dismorfie” di il disegno fondamentale
comune riscontro e diagnosi dell’Uomo e che molto aveva
nella consueta pratica clinica. indagato sul significato delle
Da rimarcare che tali trasformazioni del Vivente.
presupposti sono tutt’altro che Ossia, sulla Metamorfosi: il

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“cosa” e il “divenire” delle “…senza principio ne fine…
forme degli organismi (6 - 8). senza finestre per le quali
“… e andò su e giù rotando qualche cosa vi possa entrare o
l’entità primigenia che tutto in uscire…soggetta a continuo
sé racchiude ed è sola ed mutamento ad opera di un
eterna sempre mutando principio interno…implicante
aspetto sempre uguale a se una molteplicità nell’unità…
stessa…”. In questi versi del benchè essa non abbia parti; …
Satiros (9), Goethe accenna ogni vivente ha una entelechia
alla sua intuizione della (monade) dominante…ma le
Metamorfosi. membra di questo corpo
vivente sono piene di altri
Per coglierne il significato viventi…ciascuno dei quali ha
dobbiamo considerare che egli, ancora la sua entelechia… ogni
figura paradigmatica del corpo è affetto da tutto ciò che
Romanticismo europeo, imparò accade nell’universo… -
a vedere il mondo come
un'immensa totalità in cui il In ogni caso, l’entelechia è in
fisico e lo spirituale erano perpetua trasformazione
indistinguibili: da poeta, (metamorfosi, nel vivente) pur
scrivendo alla ricerca della rimanendo sempre se stessa,
verità ultima dell'anima, da nel divenire.
scienziato ricercando l’essenza Inizialmente Goethe non la
delle forme biologiche. Con le vede nel singolo organismo,
sue opere (oltre 14 volumi di ma come un principio vitale che
scritti naturalistici) ha compenetrando l’universo si
influenzato Lamarck, Darwin concretizza nell’intera Natura,
ed Haeckel, diventando per noi considerata come un vivente.
moderni l’antesignano di quelle Più avanti intuisce che ogni
te s i olis tic o- or g an ic is tic h e opera della Natura ha una sua
(anti-meccaniciste e anti- propria essenza, ogni
riduzioniste) che – come fenomeno il suo concetto
innanzi vedremo - riproposte particolare - “…eppure tutto è
nella Cibernetica della Teoria uno; anche la malattia e i casi
dei Sistemi, interpretano eccezionali hanno una
l’Organismo ed il suo Ambiente ragione”.
come “Totalità sistemica” dalle
caratteristiche emergenti Il Cosmo, quindi, come un
superiori alla semplice somma Tutto animato dal di dentro,
delle parti costituenti. In tal con una visione che rifiuta ogni
senso, l’entità primigenia citata meccanicismo e casualità, che
da Goethe risulterà simile alla riconosce il perenne divenire
Monade (forma sostanziale come sembiante dell’Essere
dell’Essere) di Leibnitz che, già sottostante, in una sorta di
nel 1714, anticipava il concetto Neo-Platonismo (anch’esso,
sistemico del feed-back (10) -

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attualmente rivalutato dalla l’infinita varietà in fogge
Scienza moderna). diverse (generi e specie, etc.).
E’ nel primo viaggio in Italia
(1786 -1788) fonte di un Scrive a Palermo, nel suo
“bagno” d’arte e di felici diario: “Nel giardino vicino alla
emozioni, che l’amore di Marina ho passato ore di soave
conoscenza porta Goethe a quiete. E' il luogo più stupendo
vedere l’essenza della pianta del mondo... ha un che di
primordiale - la Urpflanze - fatato." Addirittura, pensa di
nell’infinità delle forme aver trovato - "tra le verdi
vegetali. aiuole, spalliere di limoni ... e
A Padova e poi nell’Orto alte palizzate di oleandri...
Botanico di Palermo, nota che alberi esotici a noi
tutte le parti della pianta non sconosciuti ... di origine
sono che varianti di foglie e tropicale ... che si espandono in
che ciò vale per tutte le bizzarri intrecci" - la pianta
espressioni della vita vegetale primigenia, identificata da
che corrispondono al taluni nel gran Ficus
concretizzarsi di una forma Magnolioides.
essenziale. Ogni pianta è un
Nella singola pianta, il principio
monadico della Urplance si
attualizza spazialmente con
fasi alterne di espansione e
contrazione, generando organi
di forma diversa (le foglie, i
sepali, gli stami etc.) eppur
sostanzialmente identici tra
loro che esprimono la
potenzialità soggiacente
corrispondentemente (in
adattamento) al contesto
Fig. 1 - La Teoria Vertebrale di ambientale. L’organismo che
Goethe sostiene che le ossa craniche ne deriva segue la “legge del
sono vertebre trasformate. bilancio” o dell’equilibrio
interno degli organi, secondo
cui se una singola parte tende
momento della metamorfosi di
o è costretta a svilupparsi
tale entità che come pulsione
particolarmente, avviene il
spinge dall’interno affinchè (la
compenso di minore sviluppo
materia inorganica si auto-
nel resto, con reciproche
organizzi e assuma una certa
influenze di stimolo o
forma, e che incontrando la
inibizione - in un equilibrio a
resistenza delle circostante
sommatoria zero - fra le parti,
esterne (ambiente, in senso
rispetto dell’identità una ed
moderno) ne fa derivare
immanente.

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medesime che gradualmente si
Osserva Goethe che …nella modificano, sino ad essere
Natura vivente (tale, perché in irriconoscibili e mutare in altro
continua auto-metamorfosi); (cioè, trasformarsi in organi e
nulla accade che non sia in strutture ex novo), come
rapporto col tutto. risultato indotto dall’ambiente.
Tale concetto gli si presenta
Insomma, nell’infinità varietà chiaramente a Venezia nel
di organismi opera 1790, in occasione del secondo
indistintamente la medesima viaggio in Italia. In cui, il
legge. Lo stesso criterio è ritrovamento di un cranio di
perciò mutuato anche negli montone frammentato nelle
animali. Infatti, già nella ossa costituenti gli fa intuire
primavera del 1784, che trattasi di vertebre
comparando teschi di varie trasformate, da cui
specie può dimostrare la l’enunciazione della Teoria
presenza dell’osso Vertebrale del Cranio (Fig 1).
intermascellare anche
nell’Uomo che ne era Interpretazione moderna della
considerato privo; con ciò, Metamorfosi Goethiana
abbattendo il preconcetto
creazionista che impediva di In sintesi moderna, la
considerare la Natura come un Metamorfosi Goethiana si
continuum di forme animali che potrebbe compendiare (e
trapassano le une nelle altre - reinterpretare) nella metafora
anticipando le tesi che il divenire del Vivente e
evoluzioniste, ancora da venire delle sue strutture è
– ed avvalorando con fatti certi paragonabile allo scorrere dei
la convinzione che anche le fotogrammi di un film che - nei
forme animali siano il risultato termini narrativi della
dell’estrinsecarsi di un Filogenesi (ossia, la comparsa
archetipo immanente. e differenziazione dei viventi e
delle loro strutture, nel corso
Ossia, di un Tipo animale – dell’Evoluzione Darwiniana, a
l’Urtier - che ne condensa le partire da un’origine comune)
parti e ne compendia tutte le e della Ontogenesi secondo la
possibili alterità e che nella legge Biogenetica di Haechel
metamorfosi si realizza (per cui, lo sviluppo
dispiegandosi in trasformazioni dell’individuo rappresenta una
successive di parti identiche, ripetizione della storia della
l'una accanto e dopo l'altra specie (11 - 14).
(cioè, nel tempo e nello Certamente, tale dialettica
spazio). Poiché: le parti sembra riproporre invariate le
organiche dell’animale e antiche, irriducibili dicotomie
qualunque altra cosa sia dato spirito-materia, mente-natura,
osservare, sono tutte strutture anima-corpo etc. Eppure,

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l’attuale cultura della comportamentale, utile per la
conoscenza (epistemologia) ha sopravvivenza.
elegantemente by-passato ogni
commistione tra fisica e
metafisica, nella Cibernetica.
Infatti, oggi l’Epigenetica ha
ampiamente riconosciuto il
ruolo dialettico dell’ambiente
nell’espressività dei genoma.
Pertanto, come anticipato
innanzi, riconsidereremo ogni
argomentazione con il
moderno paradigma della
Teoria dei Sistemi, alla base
della moderna Epigenetica (15 Fig. 2 - La Legge del Bilanciamento
- 27). di Goethe afferma che (in un
organismo biologico) nulla può
Goethe in Ortopedia e aggiungersi o modificarsi da una
interazione complementare parte senza che qualcosa venga
geni-ambiente nella onto- tolta o modificata da qualche altra
parte, e viceversa.
morfo-genesi degli arti

Applicando il pensiero
goethiano ai fondamenti 2) – Da questa identità iniziale,
dell’Ortopedia, ne deriva che: anche deriva la consapevolezza
a priori che tutte le ossa e
1)- Bisogna ritenere che i relativi distretti articolari degli
segmenti ossei dello scheletro Arti, posseggono il medesimo
appendicolare e relativi giunti piano organizzativo macro e/o
articolari sono tutti microscopico e che ogni
formalmente identici, per cui differenza morfo-architetturale
ogni diversità apparente risulta locale è stata dettata dal
derivata dal diverso impatto contesto meccanico di utilizzo
occorso nell’iter Filogenetico; specifico “X”, fuori
comprensibile nei termini di un l’organismo.
progressivo adattamento e
rimaneggiamento strutturale 3)- Per la stessa ragione, nel
acquisito nei predecessori regno animale i segmenti
verso l’ottenimento di un “X” scheletrici presenti nell’Uomo
vantaggio evolutivo. In altri sono riproposti praticamente
termini, la loro forma è gli stessi e, tuttavia, più o
funzione concretizzata: ossia, meno diversificati in relazione
protoplasma vivente al contesto meccano-
strutturato in foggia tale da ambientale di operatività,
esibire una modalità secondo l’ordine, il genere, la
specie etc. E ciò, non soltanto

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per l’origine filogenetica In particolare, alcune regole
comune ma perché operative della morfogenetica
effettivamente, le ossa sono la goethiana, che ritroveremo
“copia negativa e esemplificate nel processo filo-
complementare” del mondo di ontogenetico e dis-
forze meccaniche che ogni morfogenetico sono altresì da
animale (nel suo specifico puntualizzare:
habitat) deve affrontare e
neutralizzare. 1) - il processo metamorfosico
Da ciò, e riconfermando le è un continuum alternato in
attuali moderne tesi due fasi fondamentali: una di
dell’Epigenetica, deriva che la Sistole, cioè di concentrazione
“forma” (e l’efficienza) degli energetica, accumulo e
organi di movimento solo in ripiegamento di se; l’altra di
minima parte è dovuta ai geni, Diastole, cioè di spesa
ma che sia necessario lo energetica, espansione e
scontro meccanico con sviluppo.
l’ambiente (attività fisica)
perché questa possa realizzarsi 2)- relativamente l’intero
ed essere mantenuta. organismo, vale la Legge del
Bilanciamento secondo cui
In tal senso, parlano le atrofie nulla può aggiungersi o
osteo-muscolari che si modificarsi da una parte senza
realizzano nelle paralisi o nei che qualcosa venga tolta o
soggetti costretti a qualche modificata da qualche altra
immobilità. parte, e viceversa. (Fig. 2).

3) - il contesto ambientale (coi


suoi input) è decisivo nel
determinare e dirimere i
suddetti processi.

Filogenesi dell’arto Tetrapode


e Morfogenesi (Goethiana)
della Mano e del Piede.

Assodato che la “forma”


degli arti è da ricercare nelle
cause ambientali
(principalmente input
Fig. 3 – Le pinne dei pesci riproducono meccanici) che hanno operato
nel corpo animale una struttura sul protoplasma vivente nel
complementare (copia negativa) corso dell’Evoluzione,
dell’ambiente acqueo. Cioè, non esamineremo adesso quelle
l’idrodinamica, ma ciò che questa (principali) responsabili della
comporta è concretizzata nella forma Filogenesi e relativa
“pinna”.

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morfogenesi della loro caduta gravitaria controllata, la
anatomia. Nel far ciò spinta in avanti - passo dopo
adotteremo la visione olistico- passo, ciclicamente - con le
organicista di Goethe. parti articolari a direzionare lo
In primo luogo la resistenza spostamento.
dell’acqua che l’animale L’arto tetrapode ha pertanto il
primordiale ha contrastato e significato di aver riprodotto
poi asservito a fini propulsivi. nell’animale la copia in
Questo è stato l’input che nel negativo delle forze agenti
Cambriano (540-500 MAF) ha sulla terraferma.
metamorfizzato i Cordati
primitivi in Pesci dalla forma Ossia, non la Meccanica
idrodinamica, dotata di Antigravitaria ma ciò che
appendici mobili: questa comporta è
concretizzato nella forma “arto
Le pinne - vero e proprio arto tetrapode”.
nascente - hanno riprodotto nel
corpo animale una struttura In tal senso, la conformazione
(copia) in negativo meglio adatta ad asservire G
dell’ambiente acqueo. Cioè, risulterà dall’assemblaggio di
non l’idrodinamica, ma ciò che più ossa (tutte formalmente
questa comporta è identiche ma moltiplicate e
concretizzata nella forma metamorfosate nel copia-
“pinna”. (Fig. 3) incolla della lotteria evolutiva)
costituenti una porzione
Poi, nel Devoniano (410-355 prossimale di ancoraggio al
MAF) quando i pesci ossei corpo: il cinto (scapolare e
(Crossopterigi Ripidisti) - usciti pelvico) prolungato
dall’acqua - si scontrano con la distalmente con tre segmenti
forza di gravità (G) della articolati: Stilopodio (braccio e
terraferma. Il nuovo input coscia), Zeugopodio
obbliga la pinna a (avambraccio e gamba),
metamorfosare in arto: le ossa Autopodio (mano e piede)
aumentano in numero e ulteriormente distinto in
lunghezza, segmentandosi e Basipodio (carpo e tarso),
conformando snodi articolari Metapodio (metacarpo e
per la locomozione. Così, si metatarso) e Acropodio, con
sviluppa l’arto dei Tetrapodi cinque raggi digitali.
che - negli anfibi del
Carbonifero (350 MAF) - Questa forma prototipica è
asservisce la gravità: ossia, si riconoscibile in tutte le Classi
struttura per opporsi ad essa animali estinte o attuali
nel contrasto al suolo, derivate dai Tetrapodi: Anfibi,
sollevare il corpo mediante Rettili, Dinosauri, Uccelli,
leve muscolari e quindi Mammiferi, Primati etc. E
rilasciarsi perché avvenga, per tuttavia, innumerevoli sono le

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varianti metamorfiche che le anche prensile) dell’Autopodio
più disparate nicchie anteriore si esprime in
ambientali hanno prodotto, maggiore ampiezza e
principalmente nell’Autopodio versatilità funzionale del Meta-
– su cui d’ora innanzi (per lo Acropodio (metacarpo e dita).
più) focalizzeremo l’attenzione.
A questo, bisogna sommare gli
In primo luogo, l’utilizzo input connessi alle abitudini di
terrestre apporta un elevato procacciamento del cibo: per
input di differenziale cui, quando necessita forza e
meccanico nella direttiva caudo velocità, come nelle specie
→ craniale di movimento (cioè, carnivore o corritrici, le ossa
l’avanzamento del corpo in tendono a diminuire e a
direzione della testa). fondersi tra loro; il contrario
Nell’animale ciò si traduce avviene nelle più lente specie
nella divergenza anatomica erbivore e/o frugivore.
(anche in questo caso, copia
negativa dell’ambiente) delle Inoltre si aggiungono - a più
estremità degli arti. Per cui riprese nella filogenesi e
l’Autopodio anteriore assume fondamentali per la
un assetto di tipo direzionale, metamorfosi verso la forma
mentre quello posteriore un prensile dell’Autopodio
assetto di tipo propulsivo. Così, primatile - gli input della
dai Rettili ai Mammiferi e poi meccanica (di movimento)
dai Primati fino all’Uomo si arboricola. In questa direzione,
plasmano due strutture simili e già nel Permiano (295-250
tuttavia con diversificato MAF) l’abitudine di nutrirsi fra
assetto meccanico: le Gimnosperme (piante e
alberi di felci, ancora senza
La Mano ed il Piede fiore) conferisce alla zampa
anteriore dei Melagalancosauri
Nell’iter di strutturazione, la caratteri marcatamente
formula pentadattile garantisce prensili, con meta-acropodio a
la più vantaggiosa base di cinque dita opponibili per
appoggio nel rapporto osso/ afferrare le fronde di cui cibarsi
superficie, la stabilità e/o ghermire le prede.
direzionale viene assicurata dal
gioco “prensile” delle dita (che Comunque, nel Triassico (250 –
spingono, facendo leva) sul 203 MAF) con l’avvento dei
terreno e, mentre il ruolo rettili-mammiferi e poi dei
propulsivo dell’Autopodio dinosauri, si configura un
posteriore si svela nel decisivo salto evolutivo nella
maggiore volume e spessore meccanica del cingolo
delle ossa nel Basi-Metapodio scapolare: alcuni di questi
(tarso e metatarso), la animali diventano bipedi con
vocazione direzionale e (e poi, arti posteriori diritti in

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posizione ventrale e In altri dinosauri carnivori,
deambulazione sulle dita del invece, come i Teropodi del
piede. In tal modo l’autopodio Giurassico (203 – 135 MAF), la
anteriore, disimpegnato dalla zampa anteriore si specializza
locomozione, sviluppa più in arma letale ridotta a tre sole
marcati caratteri prensili- dita dotate di artigli affilati.
manipolatori (molto simili a Così è nei Maniraptors in cui
quelli che saranno poi tipici dei l’unica filiera del carpo si
Primati) (28). fonde a costituire un grande
osso a mezzaluna (omologo al
Infatti, in alcuni Saurischi, capitato-uncinato),
come il Plateosaurus, la zampa direttamente articolato alla
anteriore a cinque dita è radio-ulnare distale. L’osso a
capace di prono-supinare, con mezzaluna permetteva di
pollice opponibile e secondo ruotare la mano sulla preda e
dito allungato in grado di con le dita prensili, affondare
agganciare il cibo (29). poi gli artigli nelle carni.
Questo movimento si è
Di rilievo, in questo stadio conservato negli uccelli (i
dell’evoluzione, la presenza di diretti discendenti dei
un’unica filiera carpale, ridotta Teropodi) adattato al volo.
ad un paio di ossa
centrocarpiche contenute da E’ interessante osservare come
un’ampio menisco fibroso, nei dinosauri bipedi (p.e. nel
direttamente articolato alla Tirannosaurus Rex) gli arti
radio-ulnare distale; e presentassero un notevole
corrispondentemente di dimorfismo dimensionale:
un’unica filiera tarsale, piccolo e gracile l’arto
anch’essa ridotta a due-tre anteriore, massiccio e possente
ossa centrotarsiche, contenute quello posteriore. Ciò è
anch’esse in un ampio menisco spiegato dalla legge del
fibroso tibio-peroneale distale bilancio di Goethe, per cui, in
(1,2). questi animali l’assunzione
della stazione eretta e
Anticipiamo che nel prosieguo dell’anti-gravitarietà sull’arto
filetico che condurrà ai Primati, posteriore sottraeva analoghi
sarà poi la metamorfosi ossea input morfogenetici da quello
delle suddette strutture anteriore, che (per questo)
meniscali a dare origine, rimpiccioliva.
rispettivamente: alla I filiera Con ogni probabilità, qualcosa
(scafoide, lunato, piramidale, di analogo è accaduto
pisiforme) nel carpo; nell’assunzione eretta
all’astragalo e al calcagno e ad dell’Uomo, per cui il
altre ossa minori, nel tarso. dimorfismo sessuale del bacino
- essendo più ampio nelle
femmine per la gestazione - ha

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rallentato la morfosi adattativa input ambientali) - sia l’arto
dell’arto posteriore, con anteriore che posteriore si
potenziali risvolti pato- modellano sull’iter già percorso
meccanici (quale - ad esempio dall’arto superiore del
e come innanzi dettagliato - la dinosauro bipede. Ossia, si
maggiore incidenza di emancipano dalla locomozione
dismorfie (più o meno, terrestre e sviluppano caratteri
relativamente acquisite) come prensili-manipolatori però, in
l’Alluce Valgo e/o l’Avampiede un contesto alimentare e
Triangolare, nella donna). meccano-ambientale
differente, che nel basipodio
Comunque, alla fine del anteriore e posteriore
Cretaceo (135 – 65 MAF) ogni conforma una duplice filiera
anticipazione verso il prototipo ossea e nel meta-acropodio
primatile venne stoppata cinque raggi digitali, con
dall’estinzione dei Dinosauri. pollice e alluce opponibile.
Ma, parallelamente a questi,
già nel Triassico dai Sinapsidi Tale strutturazione degli arti si
erano originati i Terapsidi e da configura durante la c.d.
questi i Cinodonti: i più antichi Brachiazione (30) al seguito e
Mammiferi conosciuti, con conseguente il comportamento
zampe anteriori decisamente alimentare, prevalentemente
prensili. frugivoro, attuato con l’avvento
delle Angiosperme – piante con
Così, sempre nel Cretaceo, fiori originate nelle foreste
l’adattamento alla vita tropicali 130 milioni d’anni fa -
arboricola di Insettivori per cui gli arti ulteriormente si
primitivi origina i Primati (il più specializzano: quello anteriore,
evoluto ordine dei Mammiferi, nella sospensione in aggancio
cui appartiene anche l’Uomo) del corpo con una mano ed
con la tipica struttura dei loro utilizzo dell’altra per
arti: quadrumania, raccogliere, sbucciare e
plantigradia, pentadattilia, mangiare il frutto; mentre
clavicola presente, radio ed quello posteriore nella
ulna in grado di prono- locomozione saltatorio-
supinare, pollice ed alluce rampicante nel nuovo habitat,
quasi sempre opponibile. fitto di tronchi, rami e liane.

Avviene infatti, che negli A questo punto dell’evoluzione,


ancestrali che l’Uomo ha in i primati devono considerarsi
comune con le attuali scimmie figli dei fiori, poiché la loro
antropoidi - per il fenomeno conformazione (infine) diventa
della convergenza evolutiva la copia oppositiva degli input
(cioè, la comparsa di strutture meccano-alimentari agenti
omologhe in stirpi animali nelle foreste di Angiosperme;
diverse sottoposte a stessi ossia, protoplasma vivente

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strutturato (in forma di i distretti peri-articolari. Così
organismo individuale) in ciò compaiono strutture di
che serve al loro contrasto- protezione capaci di assorbire
asservimento; lo stesso vale l’energia traumatica e/o
per le piante che (per meglio minimizzare eventuali danni.
riprodursi) metamorfosizzano Tra queste: l’acromion,
fiori e frutti per blandire i loro l’olecrano, la I filiera del carpo,
predatori. Tutto in una il trocantere, la rotula, i
complessa rete sistemica che malleoli ed il calcagno. Ma in
comprendeva anche gli insetti particolare nelle estremità
(utili ad entrambi), esempio degli arti - laddove è pressante
tipico di coevoluzione il contatto con l’ambiente -
(evoluzione congiunta spazio- l’avvento di tali difese segna
temporale di due o più taxa). (anche) la transizione
evolutiva dai Terapsidi ai
In generale fra gli input della Primati.
brachiazione: la salita verticale Di fatto, il menisco radio-
sugli alberi obbliga gli arti ad ulnare distale del carpo mono-
estendersi e allungarsi, il cinto filiera dei rettili
pelvico e la gabbia toracica ad
accorciare e appiattirsi
(perdendo la forma carenata di
terra) il cinto scapolare a
dorsalizzare.

Il cibarsi con le mani, attenua il


ferino prognatismo del muso e
induce il cranio ad
indietreggiare e ad assumere
forma ovo-sferica per cui la
fronte si verticalizza e gli occhi
in avanti conquistano la Fig. 4 - Il primitivo menisco
stereoscopia. rettiliano tibio-fibulo-tarsale da cui
origina l’astragalo e il calcagno dei
La locomozione prensile tra i Primati, nei Terapsidi digitigradi è
rami costringe spalla, gomito, ossificato e disposto frontalmente (in
anca e ginocchio ad ampliare continuità di tibia e perone), come
l’escursione articolare, la puleggia dei flessori nella
caviglia ad intrarotare ed locomozione terrestre. Nei veloci
insieme al polso a prono- predatori, come il Syntarsus del
supinare, le dita ad opporsi. Giurassico, si può ritrovare come
unico osso astragalo-calcagno fuso a
tibia e perone.
In aggiunta, le cadute dagli
alberi (che obbligano gli arti a
difendere il corpo e la testa) metamorfosizza nelle ossa
fanno da input metamorfosante delIa I filiera carpale.

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Effettivamente, nelle propulsivo alle esigenze stato-
proscimmie e scimmie d inamic h e d ella p rension e
antropomorfe attuali, la I filera verticale sui tronchi e i rami.
(scafoide, lunato piramidale e Ciò è ottenuto mediante
pisiforme) concorre a contrapposte rotazioni tibio-
costituire, stabilizzare e anche podaliche: per cui mentre la
proteggere (nelle cadute) tibia ruota all’interno e
l’enartrosi centro-carpica della contemporaneamente acquista
Coxa Manus (CM) - costituita di prono-supinare sul perone,
da scafoide, semilunare e testa l’avampiede si avvita in
del capitato (su cui è collimato pronazione e – per ampliare la
il centro di rotazione del carpo) prensione – si divarica nel
- Collateralmente, questo ventaglio metatarsale,
nuovo assetto meccanico conformando la I commissura e
ottimizza nell’autopodio adducendo l’alluce in
anteriore la vocazione prensile opposizione alle altre dita.
e servirà a rafforzare Nel tarso, invece (in analogia al
l’attitudine manipolativa (che carpo), si assiste alla comparsa
si completerà poi nell’Uomo). di una ulteriore filiera ossea
Nell’autopodio posteriore, derivata dal primitivo menisco
invece, analoghi adattamenti rettiliano tibio-fibulo-tarsale.
contemperano il ruolo Quest’ultimo nei Terapsidi
digitigradi, è disposto
frontalmente (in continuità di
tibia e perone), come puleggia
dei flessori nella locomozione
terrestre. Nei veloci predatori,
come il Syntarsus del
Giurassico, si può ritrovare
come unico osso
astragalo-calcagno fuso a tibia
e perone. (Fig. 4)

Ciò che accade nel tarso è che


gli input prensili-propulsivi
Fig. 5 - Durante la Brachiazione dei metamorfizzano il menisco
Primati, il piede amplifica la rettiliano in numerose ossa:
prensilità mentre il menisco l’Astragalo ed il Calcagno ben
rettiliano tibio-fibulo-tarsale distinti nel retropiede, e altre
metamorfizza l’astragalo ed il incostantemente abbozzate nel
calcagno col significato di leva e
mesopiede.
fulcro sesamoideo dell’apparato
achilleo-plantare; al contempo, nel
suo viaggio sotto l’astragalo il L’astragalo rimane indovato fra
calcagno assume (anche) il ruolo di tibia e perone in un doppio
scudo di protezione della tibio ruolo:
tarsica.

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1) – (come osso della gamba) alberi, erano soggetti a
incentra e amplia la dorsi- frequenti cadute). (Fig. 5)
flessione del piede (per
favorire il sali-scendi dalle Alla fine l’autopodio posteriore
piante); struttura l’Elica Podalica di
Paparella Treccia (3) –
2) – (come osso del piede) si architettura dal variabile
prolunga nel tarso a costituire rapporto spaziale fra
l’enartrosi della Coxa Pedis: retropiede (nel piano verticale)
costituita dalla testa e mesopi-avampiede (nel piano
dell’astragalo distalmente orizzontale) – compromesso di
orientata (e, col suo centro di esigenze prensili-propulsive, di
rotazione) su scafoide e difesa etc.; che - in termini di
calcagno, in un assemblaggio struttura e forma vivente –
di tipo cardanico - ottimale concretizza nel protoplasma
nella trasmissione cinetica animale il complemento
(ossia, del moto e della negativo delle forze
potenza fra) avampiede-gamba meccaniche positive
riferita ad una base ferma dell’ambiente arboreo.
(tronco o terreno, che sia) - in Nel Pliocene (7-3 MAF) poi, si
modo da trarre massimo presume che nella Rift Valley
vantaggio dalle sollecitazioni africana una qualche specie di
impulsive dei muscoli e (così) scimmie antropoidi - costretta
asservire la conseguente a lasciare la foresta per l’erba
reazione di appoggio alla alta della savana – si (ri)adatta
m ov i m e n ta z i on e d e l c or p o a vivere in terra. Il ritorno
animale. all’input gravitario obbliga al
generale cambiamento
Nel calcagno invece, si sviluppa posturale con relative revisioni
posteriormente la tuberosità metamorfiche, principalmente
calcaneare con il significato di
leva e fulcro sesamoideo
dell’apparato gastrocnemio-
achilleo-plantare (che fa da
motore e transfert propulsivo);
inoltre - nel c.d. viaggio sotto-
astragalico del calcagno, in una
sorta di avvitamento reciproco
– l’osso scivola sotto
l’astragalo. In questa
posizione, chiaramente assume Fig. 6 - Il piede arboreo è troppo
(anche) il ruolo di scudo di lasso per tollerare la locomozione a
terra. Pertanto, nell’iter evolutivo
protezione dell’astragalo, a
che condurrà all’Uomo si assiste al
difesa di eventuali impatti (in
progressivo irrigidirsi dell’Elica
animali che vivendo sugli Podalica in senso antigravitario con
recessione dall’assetto prensile,
ormai inutile.
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nell’autopodio posteriore assumono una forma di
Ossia, per il controllo visivo incastro a cuneo. Così, il piede
sulla prateria e per continuare nel complesso metamorfizza in
l’alimentazione manuale, è una leva articolare a due bracci
indispensabile l’assunzione semoventi - metatarso-tarso-
della stazione eretta. ((astragalo))–tuberosità
Conseguentemente si innalza e calcaneale – convergenti verso
arretra il baricentro,
compaiono le curve vertebrali,
bacino e arto inferiore si
estendono.
Però, il piede arboreo è
relativamente troppo lasso e
flessibile per tollerare tutto il
peso e la locomozione (bipede)
dell’animale. Pertanto, nell’iter
evolutivo che condurrà
all’Uomo si assiste al
progressivo irrigidirsi dell’Elica
Podalica in senso antigravitario
con recessione dall’assetto Fig. 7 - La metamorfosi che il piede
prensile, ormai inutile (Fig. 6). arboreo subisce nel ritorno a terra,
Nei dettagli, la caviglia perde la corrisponde alla strutturazione
prono-supinazione della tibio- complementare (copia in negativo)
peroneale distale e sviluppa le degli input meccanici della corsa e
salienze malleolari a far da del salto bipede, sollecitati dalla
binario e contrafforte caccia e fuga nella savana.
all’astragalo che intanto si
orizzontalizza; il calcagno il centro di rotazione della
aumenta di volume e completa testa astragalica. Così,
l’iter sotto-astragalico a far da attraverso la Coxa Pedis in
protezione, primo contatto a avanti e dietro sotto il pilone
terra e fulcro della leva tibiale, il peso del corpo è
propulsiva sviluppata trasmesso e ammortizzato
dall’avampiede. nella reazione di appoggio al
suolo. Che – ancora, nello
Nel tarso-metatarso si svolgimento del passo - è
sviluppano gli archi plantari caratterizzata dall’alternanza
(trasverso e longitudinale), per funzionale tra i segmenti
cui le ossa medio-tarsiche mediali e quelli laterali,
(scafoide, cuboide, I-II-III rispettivamente: Piede
cuneiforme) - che nel primate Calcaneale e Astragalico di
arboricolo dell’Eocene (40 Pisani. Il primo come sostegno
MAF) son quasi assenti - si nella fase portante, il secondo
ipertrofizzano (con
allungamento del piede) e

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come propulsore (virtualmente Nell’arto superiore invece si
prensile al terreno) in fase di rafforza la vocazione prensile,
stacco. e soprattutto nella Mano
Al contempo, nell’avampiede si l’attitudine manipolativa con
(rin)chiude il ventaglio affinamento della gnosi tattile
metatarsale, scompare la I e presa interdigitale. Infatti nel
commissura e l’alluce de- carpo, la configurazione della
addotto perde ogni Coxa Manus – con la testa del
opponibilità. Tutte le dita si capitato prossimalmente
accorciano (per la legge di orientata – attesta che
Goethe, a favore dell’allungarsi l’articolazione ha riferimento
del mesopiede) e la loro privilegiato al braccio
mantenuto fermo, e ciò
ammette la possibilità di
movimenti metacarpo-carpali
fini e circostanziati (come p.e.
l’utilizzo di una selce o di un
punteruolo) finalizzati, quindi,
alla presa e manovra di
strumenti.
Questa dote combinata al
Fig. 8 - Nell’Ominazione – a bipodalismo fa da (probabile)
differenza della zampa anteriore miccia al pensiero simbolico
rimpicciolita del dinosauro bipede: del cervello, completando così
prensile, ma priva di capacità l’iter verso l’Ominazione. Nel
manipolativa - l’arto superiore
ritorno a terra però - a
conserva il trofismo delle scimmie e
differenza della zampa
nella Mano sviluppa la sofisticata
muscolatura intrinseca. Ciò denuncia anteriore rimpicciolita del
il ruolo morfogenetico degli input dinosauro bipede: prensile, ma
meccano-culturali originati priva di capacità manipolativa -
dall’utilizzo di strumenti. l’arto superiore conserva il
buon trofismo delle scimmie, e
prensilità sostituita dalla spinta nella Mano si sviluppa la
di propulsione al suolo sofisticata muscolatura
soprattutto nell’alluce, che per intrinseca che consente più fini
questo ipertrofizza insieme al I movimenti ed il possente
raggio. utilizzo del Pollice.
Infine, la sommatoria di
trasformazioni corrisponde alla Tutto ciò a denuncia del ruolo
strutturazione (in negativo) morfogenetico degli input
degli input meccanici della meccano-culturali agenti sulle
corsa e del salto bipede braccia e le mani, originati
(certamente, in tali antropoidi) dall’utilizzo di strumenti. In
sollecitati dalla caccia e fuga particolare, quelli riconducibili
nella savana (Fig. 7) all’utilizzo di armi, alla
veicolazione di oggetti e con la

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Civiltà l’avvento e senso lato nella Mano o nel
diversificazione del Lavoro, etc. Piede) - possono essere
(Fig. 8) “rievocati” assetti strutturali
e/o funzionali appartenenti al
passato filogenetico.
Immanenza dell’iter
morfogenetico nell’architettura Questa rievocazione -
della Mano e nel Piede e comprensibile nel fatto
rievocazione nel danno anatomico certo che …ogni
strutturale: c.d. “Principio di parte condensa la sua
Regressione “. evoluzione e ne compendia
tutte le possibili alterità… - è
per niente caotica, ma si
Tracciata la morfogenesi manifesta in modo logicamente
evolutiva degli arti in chiave interconnesso al resto
Goethiana. E’ certo - alla luce dell’organismo, con una legge
della legge Biogenetica - che generale che abbiamo dedotto
ad ogni generazione il suddetto e riscontrato in molteplici altri
iter è ricapitolato e strutturato aspetti della patologia generale
immanente nelle forme e e che abbiamo, perciò,
funzionalità primitive nominato:
intrinseche la loro architettura.
“Principio di Regressione”
Infatti, p.e. con le mani e i
piedi è consentito nuotare, Per esporre tale principio in ciò
arrampicarsi sugli alberi etc.; che è di nostro specifico
inoltre è documentata interesse ed in chiari termini
l’esistenza di individui che scientifici, è però utile
camminano sulle mani o che proseguire con le
privi di queste adoperano i argomentazione della
piedi per mangiare, lavarsi e Cibernetica della Teoria dei
anche dipingere. In pratica è Sistemi che (come anticipato)
verificabile - non solo in taluni ripropone i medesimi concetti
comportamenti ludici, ma di Goethe nel più vasto ambito
anche in situazioni patologiche: epistemologico e nei paradigmi
il realizzarsi di una della scienza moderna: in
regressione. Per cui, come in particolare, nel considerare il
una cipolla o in un albero rapporto Organismo-Ambiente
l’eventuale taglio rivela la (un processo pluri-relazionale)
sovrapposizione in strati; allo inserito in una Totalità
stesso modo, nel danno (Sistemica).
strutturale (insulto alla
Monade vivente, in senso
Goethiano) – con alterazione
della morfologia (dismorfia, in

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NOZIONI DI CIBERNETICA E TEORIA GENERALE DEI SISTEMI

I1 termine Cibernetica fu Pertanto, i viventi sono un


coniato da Wiener in un suo condensato di informazione. E
libro del 1948 (15), tutti i fenomeni che li riguar-
derivandolo dal termine greco dano (compresi quelli
kubernetikè, (timoniere). Con patologici) si identificano coi
questo termine si fa processi di trasformazione che
riferimento ad un aggregato di questa informazione subisce.
idee anche chiamate: teoria Con queste affermazioni
della comunicazione, teoria scompare ogni metafisica dalla
dell' informazione, teoria dei Scienza, e per la prima volta
sistemi etc., che riguardano il nella storia del pensiero è
controllo e la comunicazione possibile trattare in un unico
nell'animale e nella macchina. corpo teorico sia i meccanismi
della natura e della vita che
In biologia, la Cibernetica quelli della storia e tecnologia
afferma che l'attività animale umana.
non è dovuta ad un principio
vitalistico (anima, mente, etc.) L'isomorfismo delle scienze e
ma dipende dalla specifica gli organismi viventi come
organizzazione della materia sistemi aperti
presente nell'organismo: le
proprietà di cui i viventi Fondamento della Cibernetica
sembrano miracolosamente è il concetto di Sistema: entità
beneficiare, sarebbero dovute costituita da un insieme di ele-
a qualità della materia non menti fra loro in interazione e
vivente “emergenti” quando gli interdipendenti, riuniti a rea-
atomi che la costituiscono si lizzare un fenomeno, una
aggregano in forma di molecole funzione, un evento. Ogni
organiche (cellule, tessuti, elemento può essere esso
organi etc.) disposti in stesso un sistema costituito da
configurazioni dotate di altri elementi essi stessi
un'elevata organizzazione, o sistemi e cosi via.
“ c on te n u to in f or m a tivo” o
“neghentropia”. In altri L’ultima proposizione deriva
termini, gli organismi biologici dalla Teoria Generale dei
- uomo compreso - sono la loro Sistemi (TGS) (26,27), secondo
struttura; sono cioè, materia la definizione data dal suo au-
organizzata. Ossia: tore Von Bertalanffly: …disci-
plina che considera le proprietà
Struttura = Atomi + dei sistemi indipendentemente
Organizzazione dalla natura di essi… sulla base
di un generale “isomorfismo“
dei sistemi. Termine che indica

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il fatto che leggi formalmente stazionario per mezzo di
identiche possono essere meccanismi automatici di
applicate a sistemi regolazione che operano
apparentemente diversi. secondo il principio della
Più in generale, la TGS è un retroazione o feedback
insieme coerente di definizioni, negativo. Cioè, ogni modifica
assunzioni e proposizioni che insorta nello stato del sistema
considerano la realtà come una comporta un aggiustamento di
gerarchia integrata di ritorno che permette di
organizzazioni di materia ed regolare in qualche modo
energia, in forma di sistemi. La 1'entità della modifica stessa,
teoria del comportamento dei perchè non superi certi valori
sistemi generali concerne uno critici prestabiliti (è lo stesso
speciale sottoinsieme di tutti i principio su cui si basa l’azione
sistemi: regolatrice del termostato in
una stufa). Relativamente agli
I sistemi biologici. organismi i servomeccanismi
retroattivi vengono chiamati
omeostatici, mentre si indica
I viventi, infatti, possono esse- con Omeostasi il loro
re considerati come dei sistemi complesso
“aperti”. Ossia, in grado di
scambiare materia ed energia
(informazione) con I'ambiente
circostante, e che fanno parte
di una gerarchia di sistemi che
comprende tutto l'universo:
percorrendo la gerarchia si-
stemica - dall'atomo alle
galassie - quelli viventi
occupano una banda compresa
Fig. 9 - La complessità strutturale
tra il virus e l'intero ecosistema
di un sistema esprime il suo
della Terra. A loro volta gli
contenuto informativo o
organismi sono costituiti da Neghentropia. Nel tempo geologico
una gerarchia di sottosistemi. dell’ecosistema terrestre, la
In quanto aperti, i sistemi neghentropia è progressivamente
biologici sono soggetti a aumentata col processo della
trasformazione. Infatti, la Filogenesi e analogamente (in ogni
costituzione degli organismi e nascita) viene riprodotta durante
la loro morfologia mutano nel l’Epigenesi dell’individuo, secondo la
tempo con processi di sviluppo, Legge Biogenetica fondamentale di
crescita, senescenza etc. La Haechel. Per cui, “l’Ontogenesi
loro stabilità è solo momenta- ricapitola la Filogenesi”.
nea e realizzata da un continuo
equilibrio dinamico che La complessità strutturale di
mantiene un apparente stato un sistema biologico può

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essere espressa in termini di gani, apparati riuniti in
organizzazione della materia complessi funzionali adibiti ad
che lo costituisce: contenuto uno scopo: la percezione del
informativo o neghentropia. In mondo esterno, la nutrizione,
genere, nello sviluppo del la riproduzione, la locomozione
sistema biologico, sia che si etc.
consideri l'intero ecosistema o
il singolo organismo, si Ognuno di questi sistemi è
constata il generale aumento di embricato e interdipendente
neghentropia: a livello di con tutti gli altri e può essere
ecosistema tale aumento è studiato separatamente solo a
compendiato dal processo della condizione che sia considerato
Filogenesi; a livello individuale, parte dei sistemi in cui è
invece, nel processo Onto- inglobato. In ogni caso,
morfogenetico (Epigenesi), in l'attività funzionale di un
cui, a partire da una singola sistema o di ogni singolo
cellula fecondata (zigote), un sottosistema è ulteriormente
intero organismo si sviluppa. suddividibile in sottosistemi
Filogenesi ed Epigenesi, come minori. L'attività funzionale di
già detto, sono collegate dalla tali sottosistemi ne rappre-
c,d. Legge Biogenetica senta I'aspetto qualitativo.
fondamentale di Haechel
secondo il noto aforisma In generale, ad ogni funzione
“l’Ontogenesi ricapitola la esplicata dall'organismo - nella
Filogenesi” (13,14) (Fig. 9). sua totalità o specificatamente
da qualche sua parte
L'organismo umano secondo la anatomica - corrisponde un
Teoria dei Sistemi e l’eziologia sistema cibernetico dotato di
dell’evento dismorfico un proprio flusso informativo,
con un input (ingresso dei
L'organismo umano può essere segnali) ed un output (uscita
considerato un sistema aperto dei segnali) e servomeccanismi
facente parte - a vario livello di di feedback diretti al controllo
p a r t e c i p a z i o n e , e di qualche variabile fisiologica,
contemporaneamente - di anatomica o funzionale che si
sistemi più complessi. Così identifica con lo scopo,
l’uomo è elemento del sistema funzione o attività cui il
familiare, del sistema azienda sistema stesso è preposto.
in cui lavora, del sistema stato,
dell’eco-sistema etc. A sua Concepire l’organismo umano
volta, l'organismo è costituito in chiave sistemica significa
da gerarchie di sistemi co- che, identificata una certa
stituiti, a loro volta, da “n” funzione, si può risalire ad un
microsistemi e cosi via, a sistema, esaminarne gli aspetti
partire da macromolecole, costitutivi e funzionali, le inte-
organuli, cellule, tessuti, or- razioni con gli altri sistemi e

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l'ambiente e, applicando le maneggiamento e di
leggi di interazione dei sistemi mantenimento trofico, oltre
(in virtù dell'isomorfismo dei che di riparazione nel corso di
sistemi), dedurne le offese degenerative o
implicazioni in ambito clinico traumatiche intervenute
per confronto con quanto già durante l'esistenza
noto; se non, in qualche caso dell’individuo (output).
consentire l'elaborazione di
nuovi assunti teorici e ipotesi Il sistema inizia a funzionare
di lavoro da sottoporre alla dopo il costituirsi dello zigote,
verifica dell'osservazione all'atto della fecondazione; e
clinica o della sperimentazione. ne coordina 1'ontogenesi. I1
Nel nostro specifico, tale suo scopo è quello di
isomorfismo ha consentito di accrescere e mantenere il più a
assimilare la Sistemica lungo possibile
Cibernetica con le idee di l'organizzazione architetturale
Goethe. dell'organismo in sviluppo. Di
Per esempio, la funzione che accrescerne e mantenerne,
mantiene “vivo” l’organismo è cioè, il contenuto informativo o
riconducibile al: neghentropia.
Perchè ciò avvenga, i nutroliti
Sistema di alimentari vengono smontati in
Mantenimento e Trofismo m o l e c o l e s e m p l i c i e r i o r-
Architetturale (SMTA) ganizzati in cellule, tessuti,
organi etc., per effetto di un
Questo sistema (4) si identifica duplice flusso informativo che
con la sommatoria di attività si esprime con un programma
necessarie al protoplasma morfogenetico che organizza i
vivente per organizzare e nutroliti concretizzando una
mantenere nel tempo la sua certa forma organica.
struttura. I mattoni di Questa duplice fonte
edificazione provengono dagli informativa, capace di
alimenti che forniscono, implementare le molecole
inoltre, 1'energia per i processi inorganiche in struttura
vitali (input). organica (protoplasma), è co-
stituita:
In tutto l'organismo, compito
del sistema e realizzare la 1) - dall'informazione genetica
forma delle parti anatomiche - nel DNA-RNA cromosomico (e
sia durante l'onto-morfogenesi probabilmente, anche nelle
che nello sviluppo postnatale. proteine) - del genoma
A fine crescita continua ad
agire sulle formazioni cor- 2)-dall'informazione
poree, mantenendo la loro ambientale, rappresentata da
efficienza con continui processi tutti gli eventi del mondo
omeostatici di r i- esterno (input) in grado di

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provocare una reazione nel
protoplasma. Inoltre, durante il ciclo
dell'esistenza individuale il
Relativamente al trofismo degli rapporto fra i geni c I'ambiente
arti, la componente ambientale è soggetto a variazioni relative
si identifica in gran parte con le nei rispettivi termini, infatti il
forze tenso-meccaniche (c.d. programma genetico è molto
“carico” o “sforzo” attivo nel soggetto in
ingegneristico): corrispondente accrescimento rispetto l'adulto;
ad una specifica forza fisica nell'anziano, infine, è
misurabile) che su di essi praticamente silente.
agiscono (c.d. effetto biomec- Analogamente, le attività
canico). motorie tumultuose nell'infan-
Come meglio sarà discusso e
illustrato innanzi, il carico
viene generato dal un sovra-
sistema gerarchicamente
correlato: Il Sistema di
Trasmissione del Carico .
I1 morfo-fenotipo individuale
ossia l’aspetto e il divenire
delle parti anatomiche
dell’organismo - è nel corso
della vita, la risultante del
Fig. 10 - Il morfo-fenotipo
concorso complementare fra
individuale ossia l’aspetto e il
l'informazione ambientale e
divenire delle parti anatomiche
l’informazione genetica (il che dell’organismo - è nel corso della
equivale anche a considerare la vita, la risultante del concorso
forma come una relazione complementare fra l'informazione
(meta-comunicazione). Ossia: ambientale e l’informazione
genetica. Ossia: Genoma (G)*
Genoma (G) * Ambiente (A) = Ambiente (A) = Morfotipo (G*A)
Morfotipo (G*A)
zia e nella giovinezza, si
Questa equazione (Fig. 10)
stabilizzano nell'adulto; ma
rappresenta il fatto che il
sono limitate, in vario grado,
genoma normalmente
nell'anziano per la
abbisogna di sollecitazioni
sopravvenuta debolezza delle
ambientali per produrre il
strutture.
morfotipo normale. Pertanto,
perché si abbia il normale
In termini clinici, questo
sviluppo e mantenimento
significa che il morfotipo varia
trofismo degli arti, le sollecita-
nel tempo e che I'anatomia
zioni tenso-meccaniche sono
macroscopica e microscopica
indispensabili fin dall’inizio e
(ultrastruttura) del complesso
per tutto il corso della vita.

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sistemico è in perenne perturbata dall'ambiente
metamorfosi. esterno, possa confrontarsi ed
opporsi validamente a questo.
Queste incessanti I1 confronto, tuttavia, deve
trasformazioni sono la avvenire in giusta misura ed
manifestazione tangibile di uno entro certi limiti, al di fuori dei
stato di equilibrio dinamico e quali l'omeostasi si sconvolge
indicano, appunto, la presenza e il sistema rischia di
di un sistema cibernetico dalla decomporsi.
cui omeostasi dipendono lo L'evento perturbante è, in
sviluppo, il mantenimento genere, una qualche attività
trofico, la forma delle strutture agente dal mondo fisico o
di sostegno, dal rachide al biologico esterno (informazio-
piede. ne ambientale, in senso lato).
Dall'equazione si deduce, Questa attività è p.e., lo
inoltre, che il morfotipo può stimolo che attiva i recettori
non essere corretto (cioè, non sensoriali nel processo
statisticamente normale) se percettivo, gli effetti della
uno dei due termini forza di gravità sul corpo,
informazionali è anomalo. l'immissione degli alimenti etc.
In tutti questi casi, l'ambiente
Così negli arti, le anomalie esterno (letteralmente)
genetiche ma anche, in minor penetra nel sistema biologico
misura, le anomalie tenso- promuovendone l'attività,
meccaniche possono mediante adeguamenti
contribuire allo sviluppo di fisiologici.
patologie strutturali (assetti
dismorfici in senso lato). Quando l'ambiente esterno
irrompendo massimamente nel
Come vedremo, questi concetti sistema, ne altera decisamente
esprimono il fondamento e- l'omeostasi, si configura
ziologico generale (le cause) invece come una noxa destabi-
delle dismorfie in particolare lizzante (agente patogeno, in
nell’arto inferiore e senso, lato). In tal caso il
particolarmente nel piede, più sistema reagisce con attività
o meno sempre fisiopatologiche retroattive,
meccanicamente sollecitato promosse nel tentativo di
dall’ambiente, nel contrasto al ripristinare l'omeostasi.
suolo.
La somma di queste attività
Noxa destabilizzante e riserva (tale è p.e. la febbre, la tosse,
funzionale. la riparazione di una frattura,
la zoppia etc.) rappresenta lo
La condizione che specifica la stato di malattia, e se la noxa
vitalità del sistema biologico è supera queste risposte
che la sua omeostasi, adattative il complesso siste-

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mico può esserne danneggiato Quando questo obiettivo riesce
irreparabilmente, per lo più col si stabilisce un nuovo
sovvertimento della struttura equilibrio e, come effetto
anatomica di qualche suo finale, si ha la diminuzione del-
componente e, nei casi più la riserva funzionale che dopo
severi, finanche col blocco di con la convalescenza verrà
qualche processo vitale. reintegrata; se invece la
Questo evento, in termini riserva funzionale è sopraf-
cibernetici, corrisponde alla di- fatta dalla noxa, la
minuzione del contenuto destabilizzazione coinvolgerà il
informativo o neghentropia del sistema o i microsistemi
sistema: la necrosi cellulare gerarchicamente correlati, i
dell'infarto, il disfacimento quali reagiranno con la loro
della gangrena, il degrado riserva funzionale e, cosi via,
senile o la putrefazione della fino a quando la noxa verrà
morte, rappresentano infatti neutralizzata o, agli estremi,
varie possibilità di degrado del fino alla morte.
contenuto informativo del
sistema biologico. Nei casi risoltisi positivamente,
alla fine del processo,
L'entità della capacità reattiva potranno aversi dei
di un sistema nei confronti di microsistemi completamente
una noxa può essere definito destabilizzati e la perdita
col termine di riserva definitiva di una quota-parte
funzionale di quel sistema. della riserva funzionale dei
L'azione della riserva sistemi neutralizzanti che
funzionale consente al sistema potranno ritrovarsi con
di mantenere la sua stabilità ed e l e m e n t i s t r u t t u r a l i c o m-
il suo equilibrio dinamico promessi. E’ questo il caso
mediante un adattamento alla della guarigione con postumi.
noxa destabilizzante. Il Nella clinica ciò corrisponde al
comportamento adattativo è di danno anatomico ed alla
segno complementare ed limitazione funzionale. In tali
opposto alla noxa: è la casi, non è avvenuta la morte
reazione ad un'aggressione. Il del sistema ma è comunque,
pericolo consiste nel degrado diminuito il suo contenuto
omeostatico verso la informativo globale,
decomposizione. Pertanto, specialmente nelle componenti
imperativo del sistema è allon- che hanno direttamente
tanare la noxa; ma questo non fronteggiato la noxa.
sempre è possibile, in
alternativa, il sistema utilizzerà
la sua riserva funzionale nel
tentativo di neutralizzarla.

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L’adattamento cibernetico ed fondamentalmente una
il Principio di Regressione. regressione che, nelle parti
coinvolte e relativamente ai
Poiché il sistema biologico è sistemi interessati, potrà
la conseguenza del processo manifestarsi sotto forma di
storico filo-ontogenetico - per assetti anatomo-fisiologici
cui il suo essere concretizza anomali a minore contenuto
l’iter della stratificazione informativo, che rievocano as-
morfogenetico-informazionale setti e funzioni già percorsi
avvenuta nel tempo geologico - nell'ontogenesi e presenti,
la diminuzione patologica del quindi, nella filogenesi.
suo contenuto informativo
(nelle parti danneggiate) Qualche esempio: le lesioni al
avviene ripercorrendo a ritroso cervello comportano il
il medesimo iter. riemergere di funzioni
sottocorticali, le demenze
Tale proprietà, pur non
chiaramente formulata nella
TGS, è affatto verificabile come
comportamento isomorfico
generalizzato e può essere
enunciata come “Principio di
Regressione” (PR): ossia, “in
un sistema il cui sviluppo, in
termini di strutture e funzioni,
è avvenuto progressivamente
nel tempo, la destabilizzazione Fig. 11 – Nel sistema vivente
dell'omeostasi, comunque de- destabilizzato da una noxa, il
terminata, comporta il Principio di Regressione si
riemergere di attività manifesta con il riemergere di
funzionali e assetti strutturali assetti che rievocano una fase
appartenenti al passato del precedente il loro sviluppo
sistema stesso”. filogenetico. Ciò è perfettamente
logico: così come costruendo si inizia
Nei sistemi biologici dalle fondamenta e si edifica fino al
destabilizzati il PR si manifesta tetto; nella demolizione si procede
con il riemergere di assetti al contrario
anatomo-fisiologici che
rievocano assetti e funzioni corrispondono al
simili a quelli che il sistema o i rimbambimento (nel senso
microsistemi, specificamente autentico di ritorno a funzioni
interessati dall'azione della intellettive e comportamentali
noxa, hanno presentato in una tipiche dei bambini), il
fase precedente quella del loro decadimento fisico nel vecchio
attuale sviluppo filogenetico. (o, nei soggetti con lavori
Così, ogni stato adattativo è usuranti, tipo i contadini etc.)

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corrisponde al degrado della verso un nuovo e
strutturazione corporea complementare input
antigravitaria con ambientale.
appianamento delle curve
vertebrali, traslazione caudo- In merito, esistono numerose
ventrale dei cingoli evidenze biologiche - come p.e.
appendicolari, carenatura la transizione dai Cordati ai
toracica etc. O, banalmente, la Pesci o dai Primati all’Uomo
frequenza cardiaca che etc. - che imputano tale
aumenta nello stress o nel fenomeno come starter della
cardiopatico assumendo ritmi e metamorfosi evolutiva. Per cui,
frequenze tipiche delle fasi alla fine, è legittimo concludere
embrionali, etc. che il Principio di Regressione
A rigore, tutto ciò è sembrerebbe (anche)
perfettamente logico: così determinare il “divenire”
come costruendo un palazzo si filogenetico. Nel senso, che
comincia dalle fondamenta e, (ciò, che appare o viene
piano dopo piano, si edifica interpretato come) la
fino al tetto, nella demolizione diversificazione e/o
si procede al contrario, innovazione evolutiva in un
invertendo il flusso del tempo certo organismo (che diviene
(Fig. 11). altro) - senza dover
necessariamente ricorrere ad
Inoltre, sorprendentemente, una congerie di infinite
questa logica naturale che così (soccorrevoli, quanto
presiede la de-strutturazione improbabili) mutazioni
del vivente (specularmente) genetiche puntiformi -
sembra anche ne coordini la potrebbe semplicemente
strutturazione. A riprova di ciò, corrispondere ad una
un significativo fatto rimodulazione della
regressivo è il fenomeno della maturazione ontogenetica fra
Neotenia (o fetalizzazione: preesistenti “vecchie” parti
ossia una forma di immaturità anatomiche. Per cui, se fra
protratta - Bolk,1894); per cui, queste alcune accelerano o
“nella filogenesi vecchie rallentano il loro iter
strutture diversificano nuovi morfogenetico rispetto al
contesti anatomici, attraverso resto; rispettivamente, il tutto
la persistenza casuale o una sua parte si
nell’individuo adulto di un assesteranno (poi,
qualche assetto strutturale relativamente) regressi a fine
regredito, tipico sviluppo, ottenendo una
dell’ontogenesi”. diversa e/o nuova
Il cambiamento così ottenuto configurazione anatomica
verrebbe poi selezionato: cioè nell’adulto, poi trasmessa
trasmesso e rinforzato nei come tale nella generazione
discendenti, se adattativo successiva… e, cosi via.

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In tal caso, il cambiamento l’epifenomeno più appariscente
(salto evolutivo) è una meta- dei riequilibri energetici (flussi
comunicazione che coinvolge il informazionali, omeostatici,
livello superiore delle regole etc.) che la gerarchia sistemica
operative e che non riguarda il dell’organismo attua (e
messaggio genetico in se, ma il subisce) nell’opporsi alla
fluire locale del suo potenziale controparte ambientale.
in-formativo. Ossia non il
lessico (che in fondo, rimane La suddetta dinamica chiarisce
sempre lo stesso) ma la come il medesimo pool
sintassi (temporale) della sua genomico - soprattutto negli
espressione morfotipica. organismi inferiori e/o nelle
piante, etc. - al variare delle
In questa rimodulazione, un condizioni ambientali
qualsivoglia nuovo imput (epigenesi), possa dare origine
dell’ambiente (informazione ad organismi fra loro anche
ambientale) sollecita notevolmente difformi, che
stocasticamente l’attuale spesso riproducono un mix
stratificazione mnesico- variabile di forme ancestrali
filogenetica del genoma prototipiche. Per cui è
(propriamente, il cumulo fisico ipotizzabile che, nel tempo
della memoria genetica geologico, dalla sommatoria
codificata in DNA) e ne orienta genomica cumulativa di
diversamente l’espressione (piccole) numerosissime
fenotipica a vario livello nella siffatte regressioni locali sono
gerarchia sistemica (anche) state generate (partendo da
rieditando soluzioni del poche, semplici conformazioni
passato che possano opporsi o di base) tutte le strutture e
ancora meglio asservire il forme viventi: da cui -
nuovo input, fino a selezionare presupponendo altrettanti
(fare emergere, per tentativi livelli meta-comunicativi - i
ed errori) un nuovo Taxa, i Tipi, i Generi, le Specie
assemblaggio (sistemico) etc. con le corrispettive (e
meglio adatto. Ossia, quello complementari ai loro
idoneo a far da chiave in quella ambienti) diversità
specifica serratura ambientale. anatomiche.
Tale rimodulazione spalma il
cambiamento adattativo in La patogenesi dell’evento
molti siti anatomici (o livelli dismorfico e le implicazioni
sistemici) in contemporanea; - metodologiche
in ciò, adeguandosi alla legge Verso la “Chirurgia Sistemica”
del bilanciamento di Goethe -
con un apparente finalismo ed Comunque, nel nostro
una coordinazione che nulla ha specifico, l’assunto del
di miracoloso, ma che principio di Regressione è la
rappresenta invece, base concettuale per la

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comprensione della patogenesi torto, del piattismo o
generale dell’evento dismorfico dell’alluce valgo) oppure
(cioè la logica con cui si l’ottimizzazione funzionale
esprime clinicamente) nelle (sempre, attuata
strutture biologiche e, relativa- chirurgicamente) di una
mente allo scopo di questo regressione locale al più alto
lavoro, delle dismorfie del livello filogenetico ancora
piede congenite e/o acquisite; compatibile (p.e. la
e anche nella mano, del c.d, trasformazione dell’assetto
“carpo adattativo” congenito meccanico e strutturale delle
e/o acquisito post-trauma. ossa del polso, analogamente
C os ì d e f i n e n d o u n a n u ov a al carpo dei Dinosauri) da
visione biomeccanico-sistemica effettuare nel carpo adattativo
di queste strutture e una nuova da danno irreparabile della
metodologia chirurgico- radio-carpica, etc.
sistemica (naturale ed implicita
a priori nel danno stesso) volta ONTOGENESI “SISTEMICA”
a risolvere il danno della loro DELLA MANO E DEL PIEDE E
patologia strutturale. REPLICAZIONE NELLA
PATOLOGIA DISMORFICA E
Anticipiamo, che questa prassi META-TRAUMATICA
considera l’atto chirurgico un
input ambientale (deliberato Nel taglio espositivo che
dalla mente consapevole del abbiamo adottato è da
chirurgo) introdotto nella precisare che con “assetto
gerarchia sistemica con dismorfico” o “dismorfia” in-
l’obiettivo di (in)formare la tendiamo assetti strutturali
struttura sofferente in congeniti e/o acquisiti
direzione della norma; ciò anatomicamente non corretti;
significa, in realtà, agire nella ossia, non statisticamente
totalità dell’organismo- normali secondo la classica
paziente contestualizzato curva di distribuzione di Gauss.
nell’ambiente in cui vive e Nel proseguio, le dismorfie
lavora; da cui l’enorme saranno definite in termini
responsabilità, per le infinite cibernetici, e classificate
variabili da considerare. nell’ambito della Teoria dei
In tal senso, comunque, a Sistemi, con l’enunciazione
districare il dedalo del della “Legge Dismorfogenetica”
possibilismo empirico è il filo di conseguente l’applicazione del
Arianna del Principio di Principio di Regressione alla
Regressione e la metodologia loro patogenesi.
chirurgica derivata che Ad esemplificare saranno casi
comporta il completamento di comune riscontro clinico, con
dell’epigenesi locale nel danno l’avvertenza che le dismorfie
congenito da regressione locale acquisite della Mano e del
(p.e. nella correzione del piede

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Piede - rispetto quelle
congenite, - sono determinate
soprattutto da fattori
ambientali, con diversi input
agenti. Rispettivamente:
1)- nell’arto superiore, in
primo luogo l’input traumatico
ad alta-media energia e
secondariamente quello
meccano-micro-traumatico
(over-use occupazionale, etc.)
e/o degenerativo-flogogeno
Fig. 12 - Il Sistema di Trasmissione
(reumo-artropatie, etc.)
del Carico (STC) comprende tutte le
2)- nell’arto inferiore, in primo strutture dell'organismo deputate
luogo l’input meccano-micro- alla trasmissione ed utilizzo
traumatico del “carico” e meccanico del carico. L’attività del
secondariamente quello sistema si avvia nel contatto piede-
traumatico ad alta-media suolo con la c.d. reazione
energia e/o degenerativo- d'appoggio. Questa genera il
flogogeno (reumo-artropatie, “carico” (analogo dello “sforzo”
etc.). ingegneristico), che può essere
definito come “la forza esercitata
Ontogenesi degli Arti e dal corpo di massa (m) sottoposto
comparazione epigenetica all'accelerazione di gravità (G) sulla
della Mano e del Piede. superficie plantare (S). Ossia: Carico
= mG/S”.
E’ da premettere che l’attuarsi
e il divenire metamorfico degli 5) - il Turgor III di ulteriore
arti segue fasi Goethiane aumento volumetrico (14-17
alterne di espansione e anni),
contrazione (nell’ontogenesi), 6) - il periodo post-pubertario
clinicamente evidenti (17 – 20/23 anni) ancora di
principalmente negli scatti di allungamento (nei maschi), che
crescita del bambino), da cui: completano la crescita
somatica etc.
1) - il Turgor I di aumento
ponderale (2-4 anni); Allo stesso modo, ogni
2) - la Proceritas I di segmento dell’arto in sviluppo
allungamento (5-7 anni); segue la Legge del
3) - il Turgor II di aumento Bilanciamento, per cui ogni
muscolare (8-10 anni); anomalia della conformazione
4) - la Proceritas II di e/o crescita locale
ulteriore allungamento (12-14 inevitabilmente comporta il
anni); compenso di un’alterato
sviluppo e/o adeguamento

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strutturale da qualche altra “carico” (analogo dello
parte, etc. “sforzo” ingegneristico), che
Per evidenziare questo può essere definito come “la
fenomeno nella clinica e forza esercitata dal corpo di
fondamentale per l’ulteriore massa (m) sottoposto
discussione sulla pato- all'accelerazione di gravità (G)
meccanica dismorfica dell’arto sulla superficie plantare (S).
inferiore (e del piede, in
particolare) è adesso utile una Ossia: Carico = mG/S
breve digressione sul concetto
di “carico” e correlati anatomo- Questa forza nel soggetto
funzionali, nella eretto e a riposo coincide con il
corrispondenza Sistemica peso corporeo. Nel movimento
dell’Organismo: accelerato, invece, bisogna
considerare la reazione
Sistema di Trasmissione del inerziale che può elevare
Carico (STC) (del corpo (anche di parecchio) il carico
Umano) per unità di superficie plantare
(p.e. nella corsa, nel salto etc.)
Questo sistema (Fig. 12) E’ qui da ricordare il ruolo
comprende tutte le strutture fondamentale svolto dal carico
dell'organismo deputate alla nel determinismo filogenetico
trasmissione ed utilizzo della conformazione dell’arto
meccanico del carico. Ne sono tetrapode. Questa, infatti
componenti: corrisponde alla copia negativa
1) - Elementi prevalentemente di quello. Ossia, non il carico
sollecitati in compressione. ma ciò che questo comporta si
Ossia, quelle componenti è “concretizzato” nella forma
scheletriche portanti (rachide, “arto tetrapode”.
bacino, arti inferiori) che, a
questo scopo, presentano una Comunque, in Fisica il carico
organizzazione ultrastrutturale corrisponde all'energia di
in trabecole ossee disposte deformazione elastica accu-
secondo linee di forza. mulata fra le molecole della
materia quando sollecitata da
2) - Elementi prevalentemente una forza (31).
sollecitati in trazione.
Ossia, gli haubans muscolari Mentre in termini cibernetici,
dal rachide al piede, coi tendini per il fatto di modificare
e legamenti periarticolari ( r e v e r s i b i l m e n t e )
associati. l'organizzazione molecolare, è
da considerare un input
L’attività del sistema si avvia ambientale che entra e
nel contatto piede-suolo con la percorre in successione gli
c.d. “reazione d’appoggio". elementi anatomici succitati,
Questa genera il svolgendovi - fra l’altro in virtù

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del suddetto “pompaggio segmentari. In tal senso, il
molecolare” - una benefica ed dimorfismo sessuale fra i
insostituibile azione trofo- maschi e le femmine della
meccanica a livello del nostra specie, effettivamente
sottosistema gerarchicamente verifica che la funzione del
correlato: il Sistema di sistema è strettamente
Mantenimento e Trofismo correlata all’anatomia.
Architetturale (SMTA), Nella Donna infatti, il bacino
precedentemente illustrato. quale elemento del sistema è, a
fine crescita, di conformazione
In realtà, sono le forze e dimensioni relativamente
impulsive dei muscoli e maggiori che non nell'uomo
dell'inerzia che mentre con la stessa mole corporea: è
contrastano G producono nella più inclinato, più largo, meno
reazione d'appoggio il carico, alto e meno spesso, con
come input identificante il distanza inter-acetabolare più
sistema. L’output del sistema, elevata.
è invece l’equilibrio dinamico
che si realizza fra la (micro)
deformazione indotta nelle
strutture sollecitate e la loro
tenuta.

Dalla perdita di questo


equilibrio, nei rispettivi
termini, deriva la possibile
azione patogena del carico.
Ossia, se il carico è eccessivo
nei confronti di una struttura
normale questa può rompersi o
collassare (es. in una caduta); Fig. 13 - Nella Donna, il bacino
viceversa, se la struttura è quale elemento del sistema di
indebolita da alterazioni Trasmissione del Carico è, a fine
acquisite (es. osteoporosi, crescita, di conformazione e
reumopatie etc.) o congenite dimensioni relativamente maggiori
che non nell'uomo con la stessa mole
(es. malattia di Marfan, o di
corporea. Tale dimorfismo deriva
Ehlers-Danlos etc.) anche il
dalla selezione naturale che sul corpo
carico normale potrà femminile ha favorito in primo luogo
deformarla. Poiché, tutti i la gestazione, come funzione
componenti del sistema sono collegata alla sopravvivenza della
interconnessi, la reazione al specie.
carico esibita da un dato
elemento dipende, oltre che
dalle sue specifiche strutturali, Tale dimorfismo è supportato
anche da quelle di altri da diversità endocrine e
elementi sovra e sotto- auxometriche; ma certamente

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Fig. 14 - Influenza del Sistema di Trasmissione del Carico (STC) sul Morfo-
fenotipo in bambina pre-pubere di 12 aa:
a) – In questo soggetto, con assetto di “valgo calcaneale” – cioè: “ di
insufficiente migrazione sotto-talamica del calcagno” - l’input del carico
“sbilenco”, costringe l’arto in intra-torsione e strabismo rotuleo convergente
con relativa anti-versione delle anche. Conseguentemente, si produce il
bascullamento in avanti del bacino e la lordosi lombare a compensare la sub-
lussazione delle teste femorali.
b) – Al podoscopio evidente salto di carico al meso-piede, con assetto di
pronazione statica. Ossia, il carico risulta patologicamente medializzato sul I
raggio del piede a rievocarne la “prensilità ancestrale”.
c) – Nel dettaglio, la suddetta disfunzione del sistema (STC) è “spalmata”
nell’intero arto, con sollecitazioni anomale ad effetto sulla struttura più
cedevole. In questo caso, l’adattamento sistemico si sfoga sopratutto nella
“pronazione statica” - con azione dirompente sull’avampiede costretto a
slargarsi nel ventaglio metatarsale - e relativa più o meno lenta subsidenza
(sopratutto del I ) - con “comparsa” del c.d. Hallux Valgus (quasi sempre
evolutivo verso il c.d. Avampiede Triangolare, poi tipico nel soggetto adulto).

ogni differenza deriva dalla dovuto risparmiare da qualche


selezione naturale che altra parte, seguendo la legge
operando sul corpo femminile goethiana del bilanciamento.
ha favorito, in primo luogo, le In questo caso, l'economia ha
funzioni collegate alla riguardato l'adattamento nei
sopravvivenza della specie. confronti del bipedismo, con
Ma, per strutturare la donna più facile tendenza alle
alla gestazione e al parto si è devianze patologiche nel
sistema (Fig. 13).

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A riguardo, è noto che nelle tuleo convergente etc. o, nel
bambine è più facile la piede, con il disorientamento
comparsa di anomalie femoro- dell'asse di compromesso della
tibiali, come ad esempio il sottoastragalica lungo la linea
ritardo della fisiologica di progressione della marcia o
detorsione femorale con con la pronazione funzionale
manifestazione subclinica di (statica) del complesso
una coxa antiversa che retroavampodalico (33), etc.
generalmente, si risolve
spontanea nell'80% dei casi In particolare (anticipiamo),
(32). Tuttavia, tale risoluzione che la pronazione statica del
può essere - sofferta (con piede (facilmente osservabile
dolori crurali nell’adolescenza) al podoscopio in entrambi i
o - incompleta, in quanto le sessi, ma sopratutto nelle
strutture ossee possono bambine adolescenti ) ha un
rimanere fissate dalla relativa carattere “regressivo” che
precocità di chiusura delle corrisponde al recupero
epifisi di accrescimento adattativo della “prensilità
rispetto ai coetanei maschi. ancestrale” del I raggio e
possiede una certa valenza
In tal caso, il complesso morfosante nello sviluppo
sistemico destabilizzato tende normale, come atteggiamento
ad attivare una serie di funzionale (transitorio, e
fenomeni adattativi (di limitato all’età evolutiva) che
riequilibrio omeostatico) accompagna gli scatti di
rappresentati da compensi crescita delle Proceritas. Per
morfo-funzionali spalmati in cui è da considerare utile nel
tutta la gerarchia sistemica, favorire il fisiologico processo
corrispondenti ai meccanismi detorsionale dell'arto che (per
di riserva funzionale di ogni tutta l’infanzia) tende ad
singolo sottosistema secondo allungare in intra-torsione.
le sue potenzialità. Fra questi In tal caso, effettivamente,
ad es., la riconfigurazione degli l'informazione ambientale del
schemi motori, la comparsa di carico è complementare a
un paramorfismo rachideo quella genetica.
(iper-lordosi lombare, cifo-
scoliosi etc.), l'intra-rotazione Ma, nei soggetti (maschi e
dell'arto, etc. femmine) con insufficiente
tutela genica del processo (e,
Questi adeguamenti anche, in quelli che subiscono
(inizialmente funzionali) pos- una schermatura ambientale
sono (se perdurano, nel per l’incongrua applicazione di
tempo) strutturarsi e risaltare ortesi plantari correttive) si
sul piano clinico: p.e. la può deviare nel patologico.
diminuzione dell'angolo di Fick Ossia, normalmente nell'asse-
(del passo), lo strabismo ro- stamento della crescita, quelle

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parti scheletriche ancora In particolare nell’arto
suscettibili di modellamento, inferiore (come innanzi, sarà
sollecitate dal carico sono meglio illustrato) se si
indotte a mutare forma mantiene nel piede la
corrispondentemente, cosi da persistenza anomala (post-
minimizzare e ripartire lo adolescenziale e finanche
sforzo sull’intera struttura. Ciò nell’adulto) dell’assetto di
nel fisiologico, avverrebbe ar- pronazione statica (e non è più
monicamente dappertutto possibile ricorrere ad altri a-
(assecondando la legge del dattamenti) si possono avviare
bilanciamento) col risultato processi deformanti “acquisiti”
finale di una conformazione capaci di condurre a fenomeni
“normale”. Nel patologico discongruenti articolari sovra-
invece, avverrebbe segmentari (con evoluzione
disarmonicamente con tardiva verso l’artrosi,
dismorfismi spesso principalmente nell’anca e/o
strettamente localizzati. In nel ginocchio) e/o nel piede
quest'ultimo caso, fra le fino al piattismo o allo sviluppo
numerose manifestazioni dell’Avampiede Triangolare
cliniche si può, ad esempio, (c.d. Sindrome dell'alluce
avere: la coxa antiversa, il valgo), etc. (Fig 14).
ginocchio valgo, l'escurvato- Puntualizzato ciò, adesso
varismo tibiale, la rotula alta, passiamo a descrivere:
l’Osgood Shattler il Koelher I-
II (fra le molte possibili osteo- L’Onto-Filo-Morfo-Genesi
condrosi) il cavo-valgismo del (Goethiana) comparativa dello
piede con brevità dell’Achille, scheletro appendicolare
l’abduzione dell'avampiede,
l’Haglund, etc. Consideriamo che
nell’embrione il blastema
Il realizzarsi dell'uno o mesenchimale degli arti è
dell'altro evento dipende da auto-differenziante (cioè,
quale “locus minoris determinato esclusivamente
resistentiae” è nell'arto per dall’input locale fluente
meiopragia genetica o dell’Informazione Genetica)
patologica secondaria (es. soltanto all’inizio e fino al
rachitismo, disendocrinismi, costituirsi dell’abbozzo
turbe neurologiche, danni post- cartilagineo; invece, la
trauma, etc. ) tenendo maturazione in osso è
presente che il rimodellamento successivamente innescata –
tende a concentrarsi sulle principalmente - da input
epifisi ancora aperte e sulle meccanici esterni, provenienti
entesi dei vettori tendinei dall’ambiente placentare, già
maggiormente sollecitati. nel 2° mese di gravidanza, con
movimenti intrauterini; e poi
extrauterini che vieppiù

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continuano dopo la nascita, articolazioni, i legamenti, i
incrementandosi con le attività tendini e i vasi dal
motorie del bambino e mesenchima; i muscoli dai
dell’adolescente, fino alla miotomi. Sono le cellule
completa maturazione mesenchimali a indurre lo
scheletrica dell’adulto. sviluppo ed il mantenimento
della cresta che a sua volta
Nello sviluppo locale, sono ricambia inducendo con il suo
scandite due fasi spazio- margine apicale ectodermico la
temporali che, seguendo la competenza per formare i
legge di Haechel, ricapitolano futuri abbozzi scheletrici degli
quanto avvenuto nella arti.
filogenesi nello sviluppo delle
estroflessioni dei Cordati, fino Alla nascita gli arti superiori
alle pinne dei Pesci: sono più lunghi di quelli
inferiori (in ciò, riproponendo
1)- il primo gradiente l’assetto dei progenitori
prossimo-distale per cui le scimmieschi).
strutture prossimali si formano
prima di quelle distali (es. la Questo gap, tuttavia, viene
spalla si sviluppa prima della colmato durante l’infanzia e
mano). ribaltato al termine
dell’adolescenza, ripercorrendo
il cambiamento nelle
2) - il secondo è cranio-caudale proporzioni corporee obbligato
per cui l’arto superiore appare, dall’assunzione della stazione
si differenzia e matura prima eretta nella filogenesi.
(con un gap ± di 24 h) dell’arto Arto superiore e inferiore sono
inferiore. molto simili nelle prime fasi
Nell’utero materno, gli arti dello sviluppo (per l’identica
originano verso la 2ª-3ª set- matrice morfotipica
timana (s) dal costituirsi dello goethiana). Effettivamente, si
zigote, dall'estremità di due può verificare che lo sviluppo
creste pinniformi (che longitudinale dell’arto
rievocano quelle degli ultra- consegue alla segmentazione
remoti antenati pesci) de- seriale di un prototipo:
correnti ai lati dell'embrione: le l’Archipterigio, costituito da
creste di Wolff (12). una fila più o meno ramificata
Le gemme sono costituite da di ossa, che sono repliche
mesenchima ricoperto da formalmente identiche di uno
ectoderma con elementi stesso elemento originario.
mesodermici provenienti dai
dermomiotoni. La cute e i nervi A questo proposito è
vengono a costituirsi fondamentale ribadire che il
dall’ectoderma e dal realizzarsi dell’arto non è un
dermatomo; lo scheletro, le fatto semplicemente appositivo

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(come la crescita di un capello) Un altro aspetto è che lo
ma un divenire metamorfico di sviluppo seriale delle ossa, si
una unità (sempre la stessa) accompagna (è contiguo) a
che semplicemente esprime – quello dei muscoli e dei tendini
attuandosi, in strutture di a questi inseriti. Ritenere che
ciascuno di questi elementi si
costituisca di per sé
autonomamente per poi
raggiungere e/o aggregarsi
nella destinazione finale è del
tutto fuorviante.
Invece, tutti insieme questi
elementi esistono potenziali (in
pregnazione) nei somiti, e
insieme si attuano (vengono
alla luce) nel divenire
Fig. 15 - Onto-filo-morfogenesi degli metamorfico di questi.
arti: alla 5^ settimana. Ad esemplificazione, se
consideriamo lo sviluppo delle
progressiva complicazione - la strutture muscolo-tendinee
sua potenza: ossia, ciò che ha della mano (o del piede) e le
imparato ad essere nella
filogenesi, per adeguarsi a
sopravvivere negli ambienti
attraversati; di fatto,
i m p l e m e n t a n d o
progressivamente in quella
unità strutturale iniziale, una
sommatoria di acquisizioni
adattative (funzioni)
complementari oppositive (cioè
corrispondenti, in negativo) a
tutti i medesimi ambienti.
Fig. 16 - Onto-filo-morfogenesi degli
In tal senso, la Morfogenesi di arti: alla 6^ settimana
una data struttura anatomica
in un certo animale non
rappresenta altro che la corrispondenti inserzioni in
ricapitolazione video-storio- ossa diverse, si constata che
grafica (concreta) del ogni partizione (longitudinale o
particolare rapporto Genoma/ trasversale) dell’abbozzo
Ambiente esibito nella mesenchimale dello scheletro
successione degli antenati, fino (in altrettante ossa) comporta
alla sua nascita. analoghe partizioni negli
abbozzi muscolari (e nei
tendini associati), e così via in

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successione ramificata. Da ciò filogenesi e perché poi,
il fatto che (nell’allungarsi rievoc ati nella p atolog ia,
segmentario dell’arto) come “regressa” saranno
distalmente si costituiscono utili alla migliore
ossa con attaccati lunghi considerazione di questa.
tendini che fanno capo a
muscoli più prossimali, Nell’arto superiore la scapola
medesimamente originati e fra migra caudalmente da una
loro differenziati, ma iniziale posizione cervicale
(anch’essi) tutti formalmente (come nei pesci fossili) e
identici. Così, alla 5ª s. contemporaneamente
entrambe le gemme si dirigono (perdendo il cleitro, una
caudalmente (si ripercorre struttura membranosa che
l’iter della pinna verso l’arto negli anfibi l’unisce al cranio)
acquatico-terricolo dei si allarga con aumento delle
Crossopterigi del Devoniano) dimensioni relative della fossa
mentre l’apice di ogni cresta si spinosa (si ripercorre la
dilata in forma di spatola transizione dai Rettili-
laminare (Lamina Manus e Mammiferi terricoli ai Terapsidi
Lamina Pedis, rispettivamente) e poi ai Primati arboricoli).
proiettandosi in fuori, quasi ad L’acromion si allarga
angolo retto rispetto al corpo (ripercorre la brachiazione dei
(rievocazione della zampa Primati) assumendo alla
palmata anfibia) (Fig. 15). nascita varie morfologie (che
Alla 6ª s. queste escrescenze si maturano poi nell’adolescente,
piegano (flettono nel gomito e
nel ginocchio) proiettando ogni
lamina in avanti, con il risultato
che le palme delle mani e le
piante dei piedi si dispongono
parallelamente al tronco (si
ripercorre l’evoluzione
dell’arto anfibio-terricolo, nel
Carbonifero) (Fig. 16).
Alla 7ª s. gli arti subiscono una
torsione di 90° sul loro asse
longitudinale, ma in direzioni
opposte; così i gomiti si
Fig. 17 - Onto-filo-morfogenesi degli
orientano caudalmente e le
arti: alla 7^ settimana.
ginocchia cranialmente (si
ripercorre l’iter dei rettili
in base alla specifica attività
terricoli, del Permiano Fig. 17).
motoria del soggetto). Anche
Alcuni aspetti particolare di
la coracoide si allarga
questo sviluppo sono da porre
p r o g r e s s i v a m e n t e
in rilievo, poiché più
(ripercorrendo l’iter
sottilmente ripercorrono la

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l’abbozzo brachiale,
contemporaneamente avviene
l’antetorsione della testa
prossimale e la torsione
esterna della paletta distale.
All’8ª s. nel corpo diafisario si
deposita osso periostale: là
dove penetra un vaso nutritizio
che (cosi, per convenzione
clinica) segna la fine del
periodo embrionario.
Poi, a 5 s. compare lo
scheletro dell’avambraccio per
partizione longitudinale di
un’unica massa mesenchimale
(staccatasi dall’omero nel
costituirsi del gomito),
differenziando 2 ossa: il radio
e l’ulna. L’abbozzo ulnare ha
maggiori dimensioni di quello
radiale e distalmente si
continua nel carpo;
successivamente questi
Fig. 18 - Nell’arto superiore la rapporti (che ripropongono
scapola migra caudalmente da una l’originario assetto
iniziale posizione cervicale; l’omero crossopterigico) cambiano; per
compare alla 7^ settimana tra C5- cui il sopravanzare in sviluppo
D1. Alla 5^ settimana compare
del radio sull’abbozzo ulnare
l’avambraccio per partizione
costringe quest’ultimo a
longitudinale di un’unica massa
mesenchimale che poi si divide nel plicarsi (trasversalmente nel
radio e nell’ulna. Nello stesso c a r p o ) e, m e n t r e d a l lo r o
periodo, il mesenchima radio-ulnare reciproco contatto deriverà poi
(prolungato nella Lamina Manus l’abbozzo articolare radio-
come unica estroflessione mediana) carpico, si ripropone l’assetto
si suddivide in tre segmenti (a del menisco radio-carpale
rievocare la mano tridattilica dei presente nel carpo mono-
rettili del Giurassico) e poi nei articolare ad unica filiera dei
cinque del prototipo pentadattile. Rettili. Nello stesso periodo, il
Legenda: C, clavicola; O, omero; R, mesenchima radio-ulnare
radio; U, ulna. (prolungato nella Lamina
Manus come unica
dell’assunzione della stazione
estroflessione mediana) si
eretta).
suddivide in tre segmenti (a
L’omero compare alla 7ª s. tra
rievocare la mano tridattilica
C5-D1 penetrando (come un
dei rettili del Giurassico) e poi
dito nel guanto)
nei cinque del prototipo

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pentadattile, per ulteriore prossimale più recente
suddivisione dei due esterni (primatile): il Neo-carpo che
(Fig. 18). comprende la I filiera e la
radiocarpica.
E’ importante sottolineare che In altri termini, si struttura il
ancora in tale periodo tipico carpo biarticolare a
l’interzona del carpo risulta duplice filiera dei Primati, la
indifferenziata. Infatti, la cui definizione relativamente
comparsa degli abbozzi ossei tardiva, si completerà (molto
avviene nella 7°s in tempo dopo la nascita), oltre
contemporanea alla suddetta l’adolescenza (1) (Fig. 19).
plicatura trasversa del Infatti, l’ossificazione inizia nel
mesenchima: per cui, la capitato e nell’uncinato (6
porzione distale differenzia una mesi - 1 anno) seguita
parte filogeneticamente più dall’epifisi radiale (2 anni). Il
antica (rettiliana): il Paleo- condilo carpale (la I filiera)
carpo che comprende la coppia ossifica ultimo: con piramidale
(3 anni), lunato (4 anni) e
scafoide (6 anni) (34 - 36).
Inoltre, (personali)
osservazioni microscopiche
effettuate sul feto di 13 cm
(3,5 mesi) hanno evidenziato
che nel mesenchima carpale
esiste un gradiente disto-
prossimale di cavitazione
articolare; per cui, la medio-
carpica è (a quell’età) già
Fig. 19 – Nel carpo, la comparsa completamente costituita,
degli abbozzi ossei avviene nella 7^ mentre la radio-carpica appare
settimana in contemporanea ad una in gran parte obliterata (2).
plicatura trasversa del mesenchima:
per cui, la porzione distale Tutte le suddette sequenze di
differenzia una parte maturazione - alla luce della
filogeneticamente più antica
legge Biogenetica –
(rettiliana): il Paleo-carpo che
ulteriormente denunciano la
comprende la coppia capitato-
uncinato e la mediocarpica; e una gerarchia di comparsa e
porzione prossimale più recente meccano-evolutiva delle ossa e
(primatile): il Neo-carpo che delle articolazioni nella
comprende la I filiera e la successione filogenetica, a
radiocarpica. Al centro verrà poi a indicare che il distretto
strutturarsi la Coxa Manus. articolare più antico è quello
medio-carpico della Coxa
capitato-uncinato e la Manus, mentre la prima filiera
mediocarpica; e una porzione e la radio-carpica sono
acquisizioni relativamente più

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recenti, costituitesi ultime nel transizione alla terraferma dei

Fig. 20 - Nell’arto inferiore il femore compare alla 5^ settimana; a metà


della 6^ settimana compaiono tibia e perone. Distalmente, la Lamina Pedis
si suddivide in tre segmenti (a rievocare il piede tridattile dei rettili del
Giurassico). Verso il termine della 7^ settimana il piede complessivamente
supina per lo sviluppo della tuberosità e la migrazione sottoastragalica del
calcagno (verticalizzazione del retropiede), contemporaneamente i 5 raggi
metatarso-digitali si divaricano a raggiera (viene rievocata la salita sugli
alberi e la strutturazione prensile dell’avampiede). Poi, dall’8 ^ - 11^
settimana in poi, l’avampiede si avvita in pronazione, il ventaglio
metatarsale progressivamente si (ri)chiude, si costituiscono gli archi
plantari e l’atteggiamento in equino-varismo recede. Ossia, si assiste al
ritorno a terra del piede, con abbandono dell’assetto prensile e
riconfigurazione dell’Elica Podalica in senso antigravitario.

processo della Brachiazione dei crossopterigi) -


Primati. prossimalmente si costituisce
la cintura pelvica differenziata
Analogamente, nell’arto in tre ossa: ileo, ischio e pube;
inferiore - come già detto, in confluenti nell’acetabolo che
relativo ritardo rispetto il accoglie la testa del femore.
superiore (in rievocazione di L’ileo si connette alle vertebre
quanto avvenuto nella sacrali da cui dirama

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(probabilmente in origine il stesso avviene a livello del
primo a metamorfizzare dai tarso. Infatti, distalmente, il
processi vertebrali del pesce mesenchima tibio-peroneale
primitivo, nella costituzione (prolungato nella Lamina Pedis
dell’archipterigio delle pinne come unica estroflessione
anali). mediana) si suddivide in tre
L’abbozzo del femore compare segmenti (a rievocare il piede
alla 5ª s., sviluppandosi in tridattile dei rettili del
senso prossimo-distale con Giurassico) e poi nei cinque del
l’asse longitudinale in prototipo pentadattile, per
rotazione interna ed in ulteriore suddivisione interna
adduzione, per cui si (37) .
costituisce il collo femorale con
angoli di inclinazione- Inizialmente, l’abbozzo
declinazione inizialmente peroneale ha maggiori
minori (riproposizione dimensioni di quello tibiale;
dell’assetto terricolo anfibio- successivamente questi
rettiliano) poi maggiori rapporti (che ripropongono
(riproposizione dell’assetto dei l’originario assetto
primati arboricoli) di quelli che crossopterigico) cambiano; per
ulteriormente aumentati cui il sopravanzare in sviluppo
durante l’infanzia, saranno della tibia sull’abbozzo
definitivi nell’adulto peroneale costringe
(riproposizione dell’assunzione quest’ultimo a plicarsi
della stazione eretta). (trasversalmente nel tarso) e,
A metà della 6ª s. compare lo mentre dal loro reciproco
scheletro della gamba per contatto deriverà poi l’abbozzo
partizione longitudinale di articolare tibio-tarsico, si
un’unica massa mesenchimale ripropone l’assetto del menisco
(staccatasi dal femore nel tibio-fibulo-tarsale presente
costituirsi del ginocchio), che nei Terapsidi digitigradi.
differenzia 2 ossa: la tibia ed il
perone, con identica In particolare, è da
morfologia ed entrambi sottolineare che le due
articolati ai rispettivi condili successioni ossee: astragalo-
femorali. s c a f o i d e - c u b o i d e -
(1°-2°cuneiforme)-(1°-2°-3°
Successivamente, il perone raggio) e l’altra: calcagno-(3°
riduce di volume cuneiforme)-(4°-5° raggio)
disarticolandosi dal femore e derivano dalla bipartizione del
migrando a lato; mesenchima, rispettivamente:
contemporaneamente la tibia nella componente tibiale (da
si allarga e si sostituisce cui, il c.d. Piede Astragalico) e
prossimalmente al perone, in quella peroneale (da cui il
rapportandosi da sola su c.d. Piede Calcaneale) (5) .
entrambi i condili femorali. Lo Tuttavia, l’esclusione del

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perone causato dall’allargarsi rievocata la salita sugli alberi e
della tibia conduce questa a la strutturazione prensile
ricoprire l’astragalo ed il dell’avampiede) (Fig. 20).
calcagno, ora affiancati Poi, nel periodo fetale (e, fino
insieme a fare da puleggia alla nascita), l’avampiede si
meniscale ai flessori del piede, avvita in pronazione - nella
che intanto si allunga. Per parte centrale allungandosi,
questo, al termine della 6ªs. il più che non nelle dita
piede è in equino (ancora, a (orizzontalizzazione
rievocare l’assetto rettiliano dell’avampiede) - il ventaglio
digitigrado). metatarsale progressivamente
si (ri)chiude, si costituiscono
gli archi plantari e
l’atteggiamento in equino-
varismo recede. Ossia, si
assiste al ritorno a terra del
piede, con abbandono
dell’assetto prensile e ri-
configurazione dell’Elica
Podalica (3) in senso
antigravitario.
Fig. 21 - E’ riprodotto il viaggio
sotto-astragalico del calcagno nel Ancora alla nascita, è facile
corso della Filogenesi, per cui da osservare l’atavismo prensile
una iniziale affiancamento planare, nel I metatarsale abdotto e
si realizza “per torsione” la nella piega plantare fra 1° e 2°
sovrapposizione delle due ossa raggio (che rievocano
(costituzione dell’Elica Podalica di l’opponenza ancestrale
Paparella Treccia). Tale processo è
dell’alluce)
ricapitolato nell’ontogenesi e
Poi, in età evolutiva, lo
prosegue fin dopo la nascita in età
evolutiva, stimolato dalle attività sviluppo senso-motorio
motorie che - in tal modo – ripercorre la filogenesi al pari
assecondano la suddetta torsione a della maturazione scheletrica,
conformare la volta plantare (c.d. con comparsa di curve
verticalizzazione del retro piede). vertebrali e completamento
dell’ossificazione in senso
Verso il termine della 7ªs. antigravitario. Ma, in
l’abbozzo del piede particolare nell’arto inferiore e
complessivamente supina per nel piede, si definisce la volta
lo sviluppo della sua tuberosità plantare e completa il viaggio
e migrazione sottoastragalica sotto-astragalico del calcagno,
del calcagno (c.d. in assenso alle direttive sovra-
verticalizzazione del segmentarie e modalità
retropiede); al contempo, i 5 sistemiche considerate, tutto
raggi metatarso-digitali si ad ottimizzare la
divaricano a raggiera (viene

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deambulazione bipede (Fig. una deliberata direzione di
21). marcia. A fermare la caduta,
soccorre l’arto controlaterale
A questo proposito, va in una nuova fase portante e
riconosciuto a Paparella così via… ciclicamente.
Treccia (3) l'intuizione che
nelle fasi temporali dell’atto LA STRUTTURAZIONE
deambulatorio l’arto inferiore PATO-MECCANICA SECONDO IL
scandisce, rievocandola, la sua PRINCIPIO DI REGRESSIONE
filogenesi. E questo non è altro
che l’ennesima manifestazione Per la migliore comprensione,
sistemica del ciclo goethiano di è utile rimarcare alcuni
espansione (diastole) e concetti chiave della
contrazione (sistole) alterna. Cibernetica Sistemica,
Infatti, il passo è compreso fra precedentemente accennati:
i due appoggi calcaneali dello
stesso piede ed è costituito 1)- I viventi sono un
dalla una fase portante ed una condensato di informazione e
oscillante. Nella portante si tutti i fenomeni che li ri-
distingue: guardano si identificano coi
processi di trasformazione del
a) - Appoggio calcaneare di loro contenuto informativo.
ricezione; l’arto ed il piede
sono contratti in equino a 2)- Il sistema cibernetico
rievocare l’atteggiamento della comprende i concetti di input,
pinna crossopterigica protesa output, feedback, omeostasi,
verso la terra. riserva funzionale, etc., con la
b) - Appoggio totale di nozione che l'aumento del
contatto; il piede si espande a contenuto informativo
ricevere l’input gravitario del (neghentropia) dell’(Eco)-
carico e si rievoca la sistema - in avvallo alla legge
plantigradia anfibio-rettiliana. di Haeckel - corrisponde alla
Filogenesi ricapitolata
c) – Appoggio e spinta digitale; nell’Onto-morfo-genesi.
il piede si (ri)contrae in rapida
successione segmentaria, e dal 3)- Tutti i Viventi sono sistemi
calcagno in direzione delle dita aperti; ossia, che ricevono e
ritorna l’equino crossopterigico rilasciano input da e verso
e poi rettiliano e infine quello l’esterno, costituiti da “n”
prensile-propulsivo del microsistemi gerarchizzati in
tetrapode arboricolo. cui ogni funzione svolta è un
output che individua un sotto-
Nella fase oscillante, poi il sistema strutturato in un
corpo si rilascia organo o complesso
(ri)espandendosi in caduta anatomico. Il comportamento
gravitaria controllata, verso

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sistemico è retto da identici espressione del genotipo ma
principi in ogni sotto- ciò che l'ambiente ha indotto
componente, sulla base del ad esprimere, come fenotipo.
generale isomorfismo.
Ne deriva che per effetto della
4)- Nell’organismo, la reazione sola istruzione genetica
nei confronti di un qualsivoglia l’organismo produrrebbe delle
input ambientali abnorme dismorfie se, di concerto le
(noxa patogena) è un strutture non venissero
adattamento che avviene modellate dall’ambiente.
secondo il Principio di Relativamente all’input tenso-
Regressione, per cui: meccanico è noto, ad esempio
“l’eventuale destabilizzazione che la forma dell’acromion, il
sistemica comporta il trofismo di braccia e gambe, la
riemergere di attività detorsione del femore e/o
funzionali e/o assetti dell'astragalo etc., si realizzano
strutturali attraversati nella col concorso di fattori
filo-onto-morfogenesi”. legamentosi e muscolari agenti
con l’inizio dell’attività
5)- Negli “Organi di Movimento motoria.
e dell’Apparato Locomotore” è
possibile individuare una Analogamente l'ambiente
gerarchia sistemica che (soprattutto nell’arto inferiore)
comprende i due Sistemi mediante le sollecitazioni
cibernetici, specifici in questo tenso-meccaniche del carico
studio: può favorire lo sviluppo di
dismorfie se le strutture non
a)- Il Sistema di Mantenimento sono geneticamente resistenti
e Trofismo Architetturale o se risultano indebolite da
(SMTA) eventi patologici intercorrenti.
In dettaglio:
b)- Il Sistema di Trasmissione
del Carico (STC). 1)- Nella componente genetica,
la dismorfia può essere
Ribadiamo che - nel rispetto prodotta oltre che da input
dell’Epigenetica – l’attività anomali locali anche da altri
dell’SMTA nella strutturazione eventualmente espressi nel
del Morfotipo si realizza dal complesso sistemico. Nell’arto
concorso complementare fra inferiore p.e., assetti sovra-se-
l'informazione genetica del gmentari anomali capaci di
Genoma e l'informazione modificare stabilmente la
ambientale (in prevalenza, trasmissione del carico,
input meccanici) proveniente possono condizionato il
dall’STC. Ossia, nel corso viraggio dismorfico in piedi
dell’esistenza, la forma degli altrimenti normali.
arti non rappresenta la libera Analogamente, è possibile

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anche il contrario; cioè, che considerato) il compromesso
dimorfismi genetici del piede adattativo migliore, ed in
(malformazioni) finiscano col termini omeostatici il più
condizionare dismorfismi economico espresso dalla
adattativi, in distretti sovra- gerarchia sistemica.
segmentari normali .
B)- Nel soggetto che sta
2)- Nella componente completando o che ha
ambientale gli effetti di completato la crescita, in caso
anomalie tenso-meccaniche di anomalie del carico non è più
sono differenti se agenti in età possibile il ricorso al
evolutiva o dopo la pubertà; rimodellamento delle strutture.
inoltre, condizionati da Col termine dello sviluppo
individualità nella crescita somatico ciò è impedito. Se
( f a t t o r e a u x o l o g i c o ) . S p e- necessitano ulteriori adat-
cificamente: tamenti - in quanto quelli della
crescita sono stati insufficienti
A)- Nel soggetto che cresce, o lo sono, adesso, diventati per
anomalie nella trasmissione del la comparsa di nuove
carico comportano l'impiego ai sollecitazioni (p.e. incrementi
vari livelli sistemici degli di peso, gravidanze, attività e
adattamenti della riserva sollecitazioni sportive etc.) -
funzionale. In particolare, questi potranno realizzarsi da
l’SMTA è indotto a (ri)-model- adeguamenti trofici locali che
lare le strutture sfruttandone sfruttano il fisiologico turnover
la crescita residua. Così, se da metabolico (come, p.e.
qualche parte è perduta la l’apposizione e il
corrispondenza fra l’anatomia rimaneggiamento osseo,
e la funzione, entro certi limiti ipertrofia muscolare etc.).
cambia l’espressività genetica Con questi processi, nel tempo,
della morfogenesi locale. Nel può mutare I'aspetto
compito viene coinvolta l’intera macroscopico delle strutture
gerarchia sistemica, laddove è maggiormente sollecitate, ma
ancora possibile il riequilibrio in modo tanto lento da essere
adattativo. scarsamente efficaci. Pertanto,
Relativamente all'arto possono manifestarsi fenomeni
inferiore, ciò a volte si esprime (adattativi) più risolutivi e non
con assetti morfologici fisiologici.
clinicamente indefinibili Questi implicano che, in
(deformità evolutive): non presenza di sollecitazioni di
propriamente normali ma carico anomale e persistenti, la
neppure francamente struttura più debole del
patologici (para-dismorfismi complesso sistemico finisca col
borderline). In questi casi, cedere. Il cedimento è tanto
tuttavia, il morfotipo risultante maggiore quanto più il
è (almeno nel momento segmento interessato è debole;

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Fig. 22 - Le Dismorfie del piede possono essere inquadrate in due classi,
congenite e acquisite; aggregate in tre gruppi, Malformazioni, Deformità
Evolutive e Deformità Involutive, parametrizzati dai seguenti criteri:
- Cronologico; riferito all’esordio nella vita dell’individuo (nell’embrio-
fetogenesi, nell’età evolutiva, nell’adulto)
- Funzionale; riferito alla presenza degli input meccano-ambientali,
crescenti dopo la nascita con l’inizio delle attività motorie.
- Eziologico informazionale; riferito al ruolo causale svolto da anomalie
degli input genetico e/o ambientale o alla loro variabile commistione.

o perché tale per infima struttura: c.d collasso


meiopragia genetica, o perché architetturale. In questi casi è
compromesso da processi la sollecitazione meccanica, più
degenerativi, flogistici o post- che la patologia di base, ad
traumatici o per naturale avviare e sostenere
senescenza. l’evoluzione dismorfica.
Sopratutto nel piede (ma anche
nel polso e mano attaccati da La classificazione sistemica
flogosi reumatoide, etc.) può delle Dismorfie (4) (Fig. 22)
così essere spiegata la
comparsa di dismorfie in età Facendo seguito ai concetti
adulta (Deformità Involutive) suesposti le Dismorfie possono
causate dal cedimento della essere inquadrate in due classi,

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congenite e acquisite; In genere, il danno al genoma
aggregate in tre gruppi, è comunque secondario a input
malformazioni, deformità ambientali che hanno agito
evolutive e deformità sulle cellule germinali dei ge-
involutive, parametrizzati dai nitori o, anche prima, nei
seguenti criteri: progenitori di questi con
A) - Cronologico; riferito mutazioni nel DNA o anche sul
all’esordio nella vita prodotto del concepimento
dell’individuo (nell’embrio- (farmaci, infezioni, sostanze
fetogenesi, dopo la nascita e tossiche, radiazioni etc.).
nell’età evolutiva, nell’adulto) Ciò che qualifica le
B) - Funzionale; riferito alla malformazioni è il danno
presenza quali-quantitativa permanente e potenzialmente
degli input ambientali trasmissibile del genoma, che
(sollecitazioni tenso- da solo manifesta la tendenza
meccaniche) sulla struttura; in all'auto-mantenimento per
genere crescenti con l’inizio tutta la vita.Le malformazioni
delle attività motorie e della possono presentarsi
deambulazione e proporzionali nell'ambito di sindromi
alle attività svolte. dismorfiche sistemiche (es.
C) - Eziologico informazionale; malattia di Marfan, artrogripo-
riferito al ruolo causale svolto si, sindrome di Down etc.)
dagli input informazionali, oppure interessare
rispettivamente nella esclusivamente una definita
componente genetica o struttura anatomica con vario
ambientale, e/o alla loro grado di compromissione,
variabile commistione. secondo l’espressività perversa
I tre gruppi, presentano del programma morfo-gene-
differenti caratteristiche tico.
cliniche. Rispettivamente: Esempi classici di
1)- Le “Malformazioni” sono malformazioni sono, nella
dismorfie presenti alla nascita Mano e nel Piede
(con-genite), ad esordio rispettivamente: il Madelung
endouterino o nella prima ed il Piede Torto Congenito
infanzia indipendenti (PTC), nei loro molteplici
dall’attività motoria e dovute aspetti clinici.
(quasi esclusivamente) ad
anomalie dell'informazione 2 ) - L e “ D e f o r m i t à
genetica; eccetto quei casi, Evolutive” (pressochè
rari, indotti da fattori esogeni esclusive nell’arto inferiore)
ambientali di natura mec- sono dismorfie non presenti
canica, che hanno agito, dentro alla nascita, esordienti in età
l'utero materno, sul prodotto evolutiva e influenzate
del concepimento dall'attività motoria e dal
(oligoidramnios, gemellaggio, carico. In queste, la
vizi di posizione etc.). commistione eziologica fra il

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fattore genico ed il fattore Queste affezioni
ambientale può essere, nei rappresentano, l'anello di
rispettivi termini, relativa- congiunzione fra le dismorfie
mente variabile. congenite e le acquisite; e
Perchè si sviluppi la deformità spesso, nel caso singolo è assai
è necessaria la presenza di un difficile dirimere 1'effettivo
fattore genico anomalo a bassa ruolo causale svolto dal fattore
penetranza sistemica (genoma genico e/o dal fattore
meiopragico) la cui ambientale. In questo gruppo
espressività fenotipica può rientrano gran parte dei piedi
essere normale per gran parte piatti e degli alluci valghi
della crescita. Questa anomalia essenziali. Concetto da tenere
sommata agli effetti trofo- ben presente è che I'azione del
meccanici del carico, in un dato carico è necessaria per il loro
momento della crescita, manifestarsi e che il loro
svelano e rendono clinicamente riferimento clinico rientra
evidente la deformità come se concettualmente nella
da questa stessa fosse stata patologia da alterato carico di
indotta. In realtà, senza Pisani o in quell'insufficienza
l'impatto ambientale la antigravitaria del piede, cui
deformità probabilmente non si accennava Paparella Treccia.
sarebbe manifestata.
In dipendenza del grado di 3)- Le “Deformità Involutive”
compromissione genica e nell’arto inferiore sono dismor-
dell'entità di sollecitazioni fie acquisite che si manifestano
meccaniche, 1'esordio nell'adulto (dopo il termine
dell'affezione può essere più o dell’accrescimento). L'input
meno precoce con tendenza ambientale del carico ne è la
evolutiva variabile e con causa efficiente.
e s p r e s s i v i t à c l i n i c a d i- In queste, rientrano alcune
versificata in dipendenza della dismorfie del gruppo
storia individuale precedente che continuano ad
(alimentazione, modalità di aggravarsi in età adulta. In
c r e s c i ta , a tti v i tà s p or ti v e , tutti i casi, il loro decorso clini-
preferenze nella scelta di co è contrassegnato dal (più o
calzature etc.). meno lento) collasso
La deformità può addirittura architetturale dell’anatomia.
rimanere latente o manifestarsi P o s s o n o c o n s i d e r a r s i a p-
in varianti subcliniche, ed il suo partenere a questo gruppo: le
sviluppo al completo può deformità del piede
avvenire a posteriori reumatoide, le sequele
nell'adulto o nell'anziano in evolutive dell'Alluce Valgo (AV)
maggior misura se si associano nell’anziano, il piede piatto del
processi degenerativi o maratoneta, il piede valgo del
flogistici locali. tennista etc.

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La suddetta classificazione caso, al fattore genico pre-
sistemica delle dismorfie è un disponente ma inespresso
valido strumento teorico con potrà essersi cumulato l'effetto
cui comprendere del carico o quello modellante
pragmaticamente tutte le delle calzature; un AV dei primi
forme congenite e/o acquisite; due gruppi che tende ad
ma nella concretezza clinica aggravarsi, o è comparso dopo
deve essere usata cum grano la crescita è una deformità
salis. Infatti, nella realtà non è involutiva dovuta al carico, con
possibile porre nette 1'eventuale concorso di pro-
distinzioni, e ad un’affezione cessi degenerativi o flogistici
che è esclusivamente con- locali.
genita nell'infanzia spesso si
sovrappongono elementi Analogamente, il piede piatto è
acquisiti nell'adulto, e/o una malformazione, una
viceversa. A riguardo, basti deformità evolutiva o una
considerare il Piede Torto deformità involutiva se
Congenito: la dismorfia è m a n i f e s t a n t e s i , r i s p e t t i-
certamente determinata da vamente alla nascita, durante
un'anomalia del genoma, ma la la crescita, o nell'adulto.
sua evoluzione nel bimbo che
cammina viene condizionata Ulteriormente ribadiamo che
dalla funzione; infatti, l'aspetto nella struttura biologica ogni
clinico del piede torto alla evento dismorfico può
nascita è molto diverso da ricondursi ad un disturbo
quello dell'adulto che ha informazionale che interessi -
sempre caricato e che non è singolarmente o in
mai stato trattato. commistione variabile – e il
versante genetico e quello
In generale, comunque, il ruolo ambientale, con manifestazioni
causale svolto dal fattore cliniche d'esordio ed evolutive
genico è massimo nelle che dipendono sia dal luogo
malformazioni, intermedio specifico della gerarchia
nelle deformità evolutive, sistemica in cui converge la
minimo nelle deformità noxa, sia dal momento e dalle
involutive. L'opposto avviene modalità con cui, durante
per il ruolo causale svolto dal 1'esistenza individuale, si
fattore ambientale. rompe 1'equilibrio dinamico fra
i geni e 1'ambiente nella
Per ulteriore esemplificazione: strutturazione e nel
I’Alluce Valgo presente alla mantenimento del Morfotipo.
nascita o nella prima infanzia è
una malformazione dovuta al Dal Principio di Regressione
fattore genico; se si manifesta alla “Legge Dis-morfogenetica”
durante gli scatti di crescita è (applicazione al piede)
una deformità evolutiva: in tal

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Premettiamo che quanto A verifica di questo assunto, si
adesso discusso pur possono confrontare le tappe
generalizzabile a tutto lo fondamentali dell’onto-morfo-
scheletro, assume spiccata genesi del piede e le
rilevanza clinica soltanto nel corrispondenze filogenetiche
piede stante il ruolo della sua coi fenomeni destrutturanti che
meccanica antigravitaria. Ad avvengono nell’SMTA durante
esemplificazione, pertanto a lo sviluppo delle deformita
questo faremo esclusivo evolutive ed' involutive del
riferimento. piede.
Infatti, con l'osservazione Taluni di questi aspetti sono
clinica è possibile constatare presenti nel piede piatto, altri
che le dismorfie del piede nell'alluce valgo, altri ancora in
tendono a manifestarsi con sindromi intermedie tipo lo
componenti elementari splayfoot o nel piede
relativamente stereotipate, che sinostosico, etc.
rinviano ad analoghi
atteggiamenti anatomo- Relativamente alle
funzionali presenti nel piede malformazioni, come nel Piede
durante l’onto-morfogenesi e, Torto Congenito, vale ricordare
quindi nella filogenesi, quali: l'ipotesi proposta da Max Bohm
varo o valgismo calcaneare, nel 1935 che rifacendosi alla
supinazione o adduzione teoria del vitium primae
metatarsale, equinismo formationis, risalente al Medio
(diffuso, o segmentario), Evo, ha sostenuto che tale
piattismo, allargamento a deviazione dal normale
ventaglio delle dita, valgismo processo di sviluppo consista in
dell’alluce, griffe delle dita, un arresto o inibizione
etc. In genere, la presenza germinativa Hemmungsbildug
solitaria, plurima o variamente degli AA. tedeschi – per cui
associata di questi regressa in permangono caratteristiche
quadri clinici specifici consente schetriche proprie, di una
il riconoscimento e determinata fase
l'inquadramento nosografico dell'embriogenesi.
delle varie dismorfie.
Ma questa circostanza non è Questo punto di vista ben si
certo casuale, semmai implica ricollega al Principio di
che indipendentemente Regressione; nel senso, che la
dall'eziologia - sia essa malformazione può essere
genetica e/o meccano-tensile - effettivamente considerata
come un assetto architetturale
l’evento dismorfico è una del piede a minore contenuto
manifestazione del Principio di informativo rispetto la norma.
Regressione nei suoi aspetti Per cui il piede malformato, già
patogenetici profondi. alla nascita presenta una
morfologia regredita che

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Fig. 23 – I tre prototipi dell’espressività anatomo-patologica della Legge
Dismorfogenetica applicata al piede: Malformazioni - massivo ruolo del
fattore genico ; Deformità Evolutive - mix variabile tra fattore genico e
meccano-ambientale; Deformità Involutive - massivo ruolo del fattore
meccano-ambientale.

rievoca quella determinata fase nei tre gruppi clinici in cui ab-
dell'embriogenesi rimasta biamo inquadrato le dismorfie:
inibita. In tal senso, ad
esempio sono da interpretare Nelle Malformazioni, rispetto lo
le sinostosi tarsali che di fatto standard di normalità la
non fanno altro che rievocare regressione è solo apparente in
assetti strutturale di animali quanto dipendente non
del passato filogenetico in cui dall'effettivo dietro-front dello
quella specifica partizione sviluppo, ma da un suo arresto
ossea non esisteva (es. locale causato da un'anomalia
emblematico quella fra genetica.
astragalo e calcagno che
rievoca l’originaria fusione di Nelle Deformità Evolutive
queste ossa presente nei rettili l’aspetto è normale alla
Syntarsus – da cui il nome: nascita, poi con l’inizio delle
tarso fuso) attività motorie e nel corso
della crescita dell’età evolutiva,
L'evento dismorfico, pertanto e causa la relativa inadeguatezza
indipendentemente dalla causa della spinta genica del sistema
efficiente specifica sembra nei confronti delle esigenze
sostenuto ed essere regolato biomeccaniche, la regressione
da un denominatore comune: la architetturale lentamente si
regressione architetturale manifesta, variamente confusa
verso assetti strutturali a con lo stesso processo di
minore contenuto informativo. crescita, che intanto tende a
Con queste principali differenze regolarla e minimizzarla.

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Nelle Deformità Involutive, la A riguardo, innanzi riportiamo
regressione architetturale è casi didascalici: sulle
sostenuta quasi del tutto dal malformazioni, le deformità
fattore tenso-meccanico del evolutive, le deformità invo-
carico antigravitario; esordisce lutive. Tuttavia, la migliore
dopo la fine della crescita in esemplificazione è nell’etio-
età adulta indefinita con pato-genesi della sindrome
occasionali pousses dell'Alluce Valgo (fino al
progressive (o, più di rado con costituirsi del c.d. Avampiede
esordio rapido catastrofico) ed Triangolare), che di fatto
evoluzione clinica verso il esprime tutta la clinica
collasso architetturale della pertinente i tre gruppi
parte interessata. dismorfici.
Infatti, fra le noxe
Questa relazione comune che destabilizzanti (concause e-
sottende il fenomeno ziologiche) dell’AV, si
dismorfico rappresenta il considerano:
rapporto costante che lega tra 1) - Fattori sovrasegmentari al
loro questi diversi fenomeni ed piede; rappresentati, per lo
il modo costante con cui si più, da fattori auxologici, da
svolgono; per cui, in virtù anomalie del processo
dell'isomorfismo dei sistemi, detorsionale degli arti inferiori
ha valore generale. e, nella donna, il particolare
In altri termini, il divenire assetto del bacino.
meta(dis)morfico è normato da 2) - Fattori locali del piede;
una regola regressiva rappresentati da anomalie
enunciabile in forma di “Legge ossee, capsulo articolari, lega-
Dismorfogenetica” (LD), ossia: mentose etc. che riguardano il
“L'evento dismorfico riproduce 1° raggio e condizionanti
“a ritroso” assetti funzionali e singolarmente o in
strutturali che rievocano quelli associazione cumulativa (in
presenti nella filogenesi, e particolare nel retropiede a
ricapitolati nella onto-morfo- causa dell’insistenza di un
genesi” (Fig. 23). cavo-valgismo da brevità
La LD può essere facilmente dell’Achille) l’assetto di
verificata nel piede con esempi pronazione statica
tratti dalla clinica, in dell’avampiede, non soltanto in
particolare, nelle deformità occasione degli scatti della
evolutive ed involutive nelle crescita ma anche persistente
quali a partire da strutture a fine sviluppo, fin nell’adulto.
normali, si realizzano assetti Se la sommatoria di concause
m o r f o - f u n z i o n a l i locali e sovrasegmentarie
progressivamente acquisiti che supera un certo valore critico,
rievocano a ritroso la comparsa progressiva del
l’ontogenesi. valgismo dell'alluce sarebbe
fenomeno secondario al

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Fig. 24 – Esemplificazione patogenetica dell’Alluce Valgo e Piattismo
Plantare secondo la Legge Dismorfogenetica per cui: l’evento dismorfico
riproduce “a ritroso” assetti funzionali e/o strutturali che rievocano
quelli presenti nella filogenesi, e ricapitolati nell’ontogenesi: a) –
fanciulla 16enne: il modico strabismo rotuleo è sintomatico
dell’incompleta detorsione femorale; il piede è cavo-valgo in pronazione
statica. b) – nell’avampiede dx è incipiente lo slargarsi del ventaglio
metatarsale, è comparsa la “cipolla” e l’alluce inizia a valgizzare. c) – al
presso-podoscopio l’anomala medializzazione del carico sul I raggio nella
bipede-stazione d)- stesso soggetto 18 mesi dopo: la “cipolla” è comparsa
anche al piede sx, la volta plantare è collassata; e) – il metatarso
comincia a deformarsi in supinazione (rievocazione plantigradia degli
anfibi e rettili); f) – il podoscopio normale evidenzia un tipico piede
piatto; g) – Rx-grafia del piede di un adulto con avampiede triangolare,
notasi l’allargamento del ventaglio metatarsale; h) – altra paziente
anziana con avampiede triangolare evoluto solo da un lato; i) – in altra
paziente anziana, l’avampiede è del tutto slargato e l’alluce è infradotto
(a rievocare la sua prensilità ancestrale), tutte le altre dita sono sub-
lussate e in griffe.

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cedimento plastico fino al La Legge Dismorfogenetica
collasso architetturale del (applicazione nella mano):
piede. In tal senso, la Malformazioni e deformità del
deformità sarebbe un processo “Carpo Adattativo”
di adattamento che riguarda
tutto l'apparato di sostegno e Nell’arto superiore, a
di deambulazione del corpo. differenza di quello inferiore,
l’input antigravitario ha un
Per quanto concerne la ruolo relativamente
patogenesi dell'alluce valgo, trascurabile in senso trofico;
questa è riconducibile alla viceversa è rilevante l’input
regressione adattativa della dovuto alla movimentazione
gerarchia sistemica, operante dei carichi e delle attività
localmente secondo la Legge manuali, che (ad ulteriore
Dis-morfo-genetica. differenza) mai conducono a
situazioni dismorfiche (eccetto
Infatti, nell'evoluzione clinica che in rari casi di Over-Use
ideale della deformità, si può occupazionale, (p.e. nel lavoro
evidenziare la comparsa minorile, che può produrre
progressiva di assetti morfo- alterazioni scheletriche della
funzionali del piede acquisiti crescita, etc.).
che rievocano analoghi assetti
dell'evoluzione filogenetica e Ossia, nell’equazione:
dell'ontomorfogenesi. Genoma*Ambiente = Morfotipo
(dell’arto superiore),
F ra q u es ti: la p ren s ilità l’informazione genetica
funzionale del 1° raggio morfosante risulta prevalente;
(corrispondente alla limitandosi quella ambientale
pronazione statica), ad agire sul trofismo tessutale
l'allargamento del ventaglio (p.e. nel conformare i muscoli
metatarsale, il disassiamento secondo l’occupazione
del I metatarsale, la lavorativa; come esempio, si
supinazione del metatarso, la consideri le diversità di input
plantigradia etc. (Fig. 24) ambientali in due gemelli
monocoriali, di cui il primo
Ovviamente, la legge non contadino ed il secondo
significa che la struttura del pianista, etc.).
piede ritorna effettivamente
indietro. Il ritorno, infatti, è In conseguenza, la gran parte
rievocato e non realmente delle dismorfie dell’arto
riprodotto (38). superiore sono già presenti alla
Innanzi, nell’esporre la nascita (con-genite),
Chirurgia Sistemica del Piede, inquadrabili nell’ambito delle
vedremo quali sono le Malformazioni.
applicazioni pratiche derivate. C’è tuttavia, un minimo resto di
dismorfie non congenite, bensì

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acquisite, conseguenti La Meccanica Biarticolare
l’eventuale danno Concentrica e la Patomeccanica
degenerativo o post- Regressiva del carpo
traumatico.
Per entrare nei dettagli, è
In particolare nell’articolazione necessario sunteggiare la
del polso, le fratture e le fisiologia articolare del Carpo
lesioni legamentose tendono secondo i moderni concetti
ad esitare con un assetto (para della Meccanica Biarticolare
e/o dismorfico di mal Concentrica (MBC) (39):
consolidazione e/o 1) - Il carpo è congegnato
incongruenza-sub-lussazione come una protesi biarticolare
degli elementi ossei (nella c.d. di femore in cui la testina
Instabilità Carpale). protesica è riprodotta dalla
Ciònondimeno è tuttavia testa del capitato che, sul
possibile, anche con severo versante articolare concavo
danno residuo, che esiti una scafo-lunare (Cotile Manus),
funzione carpale accettabile, costituisce l’articolazione
ancora utile ad oltranza. enartrosica della Coxa Manus
Tale situazione corrisponde al (CM).
c.d. carpo adattativo 2) - Nell’articolarsi della radio-
(dèsaxation carpienne carpica il condilo carpale
d’adaptation) con subisce delle torsioni con fuoco
“modificazioni compensatorie nella testa del capitato; nel
dei rapporti intracarpali... della medesimo punto, l’asse del
ripartizione delle pressioni e radio e l’asse della mano
usura precoce delle superfici c on v e r g on o a c os ti tu i r e i l
cartilaginee…”. Oppure, come centro di rotazione (CR) della
instabilità medio-carpica post- Coxa Manus.
fratturativa (Adaptive Carpus Il mantenimento di questa
or Pseudo Carpal Instability), collimazione è l’imperativo
consistente in un’abnorme categorico della stabilità
risposta cinematica del carpo carpale.
alla mal consolidazione della
frattura . 3) - La sconnessione della CM
Ebbene, è possibile constatare implica la divergenza asse-
che tali situazioni dismorfiche radiocarpica/asse-mano e
acquisite del carpo definisce anatomo-
(Malformazioni e instabilità funzionalmente l’Instabilità
adattativa) seguono la Legge Carpale
D i s m o r f o g e n e t i c a ,
assecondando il Principio di 4) - Nella Filogenesi, il carpo
Regressione (2). biarticolare a due filiere
dell’Uomo deriva dal carpo
monoarticolare a unica filiera
dei rettili Terapsidi e Teropodi.

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Iconografia del Carpo Dis-Morfico
secondo il Principio di Regressione

Fig. 25 - Esemplificazione della Legge Dismorfogenetica in


Malformazioni della Mano da arresto locale dello sviluppo per patologie
genetiche: a) – Oligosindattilia in bambina 6 aa; b) – picnodistosi in
bambina 7 aa; c) – malformazione complessa in bambino di 10 aa. In tutti
questi casi il Paleocarpo (capitato e uncinato) risulta fuso e più maturo
del Neocarpo, a rievocare l’assetto carpale rettiliano.

Fig. 26 - Esemplificazione della Legge Dismorfogenetica in talune


Deformità Evolutive della Mano tipo il Madelung e il Kienboeck (da
variabile mix patogeno genetico-ambientale), in cui è possibile
evidenziare la perdita dell’assetto bi-articolare verso quello mono-
articolare “regredito” incentrato sulla Coxa Manus (c.d. Carpo
Adattativo).

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5) - Nel massiccio carpale è In particolare nel polso,
possibile distinguere due l’assetto meccanico delle
segmenti trasversali, malformazioni e dismorfie
dall’ontogenesi differenziata: acquisite (traumatiche e/o
distalmente una parte più degenerative), ancorchè con
antica, il Paleocarpo severo danno radio-carpico
rappresentato dalla coppia tende spontaneamente a
capitato-uncinato compresa la mantenere una funzione
medio-carpica; prossimalmente accettabile, ancora utile ad
una parte più recente: il Neo- oltranza. Tale situazione
carpo rappresentato dalla patomeccanica corrisponde al
prima filiera compresa la radio- c.d. Carpo Adattativo.
carpica che nell’evoluzione si
sovrapponeva al primo per Cioè, dalla strutturazione
affinare la presa e al contempo biarticolare a duplice filiera del
proteggere l’integrità della carpo umano deriva la sua
Coxa Manus (1,2). considerevole versatilità
funzionale e ridondante
capacità adattativa nei postumi
Espressione del Principio di di fratture e nelle dismorfie
Regressione nella congenite o acquisite, come il
Patomeccanica del Carpo Madelung, il Kienboeck e il
Adattativo polso SNAC, SLAC, SCAC, etc..
Tale adattamento – che
Dal fatto che l’architettura del fondamentalmente consiste
carpo è conseguenza dell’iter nell’utilizzo privilegiato della
filogenetico - per cui Coxa Manus quando occorre
l’anatomia concretizza la una qualche alterazione
stratificazione morfogenetica funzionale della radio-carpica -
del medesimo passato - è rende conto del frequente buon
facile comprendere come il recupero post frattura
danno lesionale possa malconsolidata del radio e/o
esprimersi con assetti della occasionale benigna
anatomopatologici che evoluzione del carpo
rievocano a “ritroso” tappe del dismorfico, e corrisponde alla
medesimo iter, secondo il interdizione del Neo-Carpo a
Principio di Regressione e la favore del Paleo-Carpo, con il
Legge Dismorfogenetica già decadimento della funzione
discussi; per cui, “L'evento biarticolare verso quella
dismorfico riproduce “a monoarticolare.
ritroso” assetti funzionali e
strutturali che rievocano quelli Ossia, al ri-emergere di un
presenti nella filogenesi, e assetto meccanico ancestrale
ricapitolati nella onto-morfo- già sperimentato nei Teropodi
genesi” Maniraptors del Cretaceo (135

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Fig. 27 - Esemplificazione della Legge Dismorfogenetica in talune
Deformità Involutive della Mano tipo il polso SNAC – SLAC – SCAC,
conseguenti ad input traumatico e/o degenerativo, in cui è possibile
riscontrare la perdita dell’assetto bi-articolare verso quello mono-
articolare “regredito” incentrato sulla Coxa Manus (c.d. Carpo
Adattativo).

– 65 MAF), il cui carpo prensile Madelung e il Kienboeck (a


possedeva un unico osso varia penetranza genetica e
a mezzaluna, omologo al con diversificata componente
c a p i t a t o - u n c i n a t o ,
direttamente articolato al meccanico-ambientale) è
radio distale. possibile evidenziare l’assetto
Ad esemplificazione della meccanico funzionalmente
Legge Dismorfogenetica nella “regredito” del succitato Carpo
Mano, illustreremo alcuni casi Adattativo (Fig. 26).
congeniti ed acquisiti:
In primo luogo, nelle Allo stesso modo, l’instaurarsi
Malformazioni della Mano, in della patomeccanica regressiva
analogia a quelle del Piede, del Carpo Adattativo è
facilmente sono presenti riscontrabile nelle c.d.
anomalie scheletriche carpali Deformità Involutive del carpo
da arresto locale dello sviluppo conseguenti il danno
per cause genetiche, con traumatico del radio distale o
“regressa” che rievocano nell’iter degenerativo del
l’assetto del carpo rettiliano polso SNAC/SLAC/SCAC, etc.
(Fig. 25). (Fig. 27).

Analogamente, nelle Deformità Innanzi, ci soffermeremo sul


Evolutive del carpo tipo il trattamento chirurgico

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Fig. 28 – Il Graal della Chirurgia del Polso ridimensiona l’importanza del
recupero della radio-carpica e/o della I filiera danneggiata che, al limite,
possono essere sacrificate.

sistemico di tali “regressa” del valutare la possibilità della


carpo. restituito ad integrum. Se ciò e
fattibile, allora per
RISULTATI riposizionare il CR potrà essere
sufficiente l’osteosintesi e/o la
CHIRURGIA DELLA COXA riparazioni di eventuali lesioni
MANUS versus CHIRURGIA legamentose (es. in una
SISTEMICA DEL PIEDE frattura e/o pseudoartrosi di
scafoide, o in una dissociazione
Dalla Meccanica Biarticolare S-L, etc.). Viceversa,
Concentrica e dalla para- quandonon è possibile il
fisiologia naturale del Carpo reintegro anatomico, si
Adattativo è logicamente procede con soluzioni che
derivata la Chirurgia della Coxa utilizzano il potenziale
Manus (CCM), secondo meccanico delle parti ancora
l’assioma: integre e/o che ottimizzano il
“ la nuova normalità post- naturale processo di
chirurgica delle lesioni del adattamento (40 - 45).
carpo deve mirare al ripristino
delle funzioni meccaniche Il Graal della Chirurgia del
e comprendere il Polso
riposizionamento, anche
sostitutivo, del Centro di In particolare, con questa
Rotazione (CR)” . metodologia è ridimensionata
l’importanza del recupero
Ossia: nella specifica lesione chirurgico della radio-carpica
carpale, in primo luogo bisogna e/o delle ossa del condilo

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carpale danneggiate che, al 1)- La Resezione Centrocarpica
limite, possono essere (RC): corrispondente alla
sacrificate. Carpectomia Prossimale, in cui
In alternativa, una valida il capitato viene fatto articolare
opzione è elementarizzare la direttamente sulla fossetta
funzione del massiccio carpale lunata del radio, che deve
concentrando tutto il essere integra. L’intervento,
movimento sulla testa del indicato nel danno irreparabile
capitato o, se questa a sua del condilo carpale (e,
volta danneggiata, su una preferibilmente nell’adulto e/o
protesi cefalo-capitato anziano con scarso impegno
sostitutiva. lavorativo), risulta utile in caso
Quest’ultimo concetto di rigidità poiché accorcia il
rappresenta il “Graal” della carpo fino a 2 –3 cm,
Chirurgia del Polso: con un recuperando spazio al
principio metodologico movimento..
fondamentale, che l’empirismo
della chirurgia tradizionale 2)- La Ricostruzione della Coxa
aveva già inconsapevolmente Manus (RCM): consistente in
applicato nella Carpectomia un’artrodesi radio-carpica con
Prossimale, con ottimi risultati. resezione dello scafoide distale
(artrodesi radio-luno-
Ma con la MBC si è compreso emiscafoidea). L’intervento -
che tale resezione ossea indicato nel recupero della
corrisponde ad una semplice flesso-estensione e/o
meniscectomia, e che dopo deviazione ulno-radiale,
l’intervento l’asse della mano e principalmente nel giovane e/o
l’asse della radio-carpica nell’adulto, ancorché in attività
continuano a convergere lavorativa - modella un neo-
sempre sulla testa capitato Cotile Manus che accoglie la
dove, a ridosso del radio, testa del capitato col CR
ricostituiscono un nuovo CR stabilmente riposizionato, e
(46) (Fig. 28). che trasforma la CM nell’unica
articolazione del carpo. In tal
La Chirurgia della Coxa Manus modo, è eliminato ogni residuo
(procedure chirurgiche) movimento nella radio-carpica
danneggiata, e viceversa
In merito comunque, per amplificato quello della medio-
resettare il CR in ogni ipotetico carpica indenne, così
danno carpale, la CCM ottimizzando il naturale
considera quattro principali processo di adattamento dalla
procedure chirurgiche, di cui le meccanica biarticolare alla
prime due da attuare in caso di monoarticolare.
integrità della testa del Una variante tecnica della RCM
capitato (41). Rispettivamente: è impiegata nel Kienboeck al
III e IV stadio in cui il

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semilunare collassato non può destruenti, come la
essere utilizzato per panartrodesi e/o la
ricomporre il Cotile Manus. In protesizzazione totale.
tal caso, l’intervento è
comunque realizzato mediante Quest’ultimo aspetto li pone
la traslazione osteotomica strategicamente alternativi e di
della faccetta lunata del radio, prima scelta, con l’ulteriore
a ridosso del capitato. vantaggio della “polivalenza”.
Tuttavia, sia la RC che la RCM Infatti - ad esclusione del polso
sono controindicate se la con flogosi attiva (reumatoide,
lesione carpale comprende il infettiva, etc.) e/o con osso
danno del capitato. In tal caso, scadente (grave osteoporosi,
per superare l’ostacolo può neoplasie, etc.) – trovano
essere posizionata una protesi impiego in svariate patologie
cefalo-capitato nelle del carpo, fra cui: il polso SLAC
corrispondenti procedure (Scapho-Lunate Advanced
gemelle. Rispettivamente: Collapse), il polso SNAC
(Scaphoid-Non-union Advanced
3)- La Resezione Centrocarpica Collapse), il polso artrosico
Sostitutiva (RCS): e/o SCAC (Scaphoid
consistente in una RC più la Chondrocalcinosis Advanced
protesizzazione del capitato. Collapse), gli esiti delle
fratture del radio distale
4)- La Ricostruzione Sostitutiva malconsolidate e/o in
della Coxa Manus (RSCM) evoluzione artrosica, gli
consistente in una RCM più la insuccessi del trattamento
protesizzazione del capitato. chirurgico della pseudoartrosi
Nel caso di danno limitato al di scafoide ed il danno esitato
capitato consistente, invece, ad infruttuoso trattamento del
nella sola protesizzazione. polso traumatizzato, il
Madelung, il Kienboeck
INDICAZIONI DELLA terminale, le lesioni isolate
CHIRURGIA DELLA COXA della testa del capitato, ecc.
MANUS
Nello specifico, come su
Utilizzando gli interventi base accennato, l’indicazione è
della CCM (in particolare, la condizionata dall’integrità della
Ricostruzione della Coxa testa del capitato e/o dal
Manus) è possibile trattare relativo grado di rigidità. Ossia:
polsi con danno estremo, il cui col capitato integro si procede
recupero avviene col minimo con la RC se l’articolarità è
sovvertimento anatomico e con ridotta oltre il 50%; con la RCM
la garanzia, nell’eventualità di se l’articolarità è ridotta meno
un ipotetico insuccesso, di del 50%. Viceversa, nel danno
facilmente ripiegare su cefalico-capitato si consiglia la
interventi più definitivi ma protesizzazione negli

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corrispondenti interventi: la stati trattati e risolti con
RCS se l’articolarità è ridotta successo.
oltre il 50%; la RSCM se
l’articolarità è ridotta meno del
50%.

La nostra casistica e i dettagli Caso 1: M. Madelung (pre-


tecnici della CCM sono riportati operatorio) (Fig. 29). Controllo
nei lavori pubblicati, e a questi post-operatorio a distanza di
si rimanda (40 - 48). 14 mesi dall’intervento di
A scopo di esemplificazione, Ricostruzione della Coxa Manus
comunque, esporremo alcuni + Sauvè Kapandj, con valido
casi a varia patologia, che sono recupero. (Fig. 30).

Fig. 30 – Iconografia Chirurgia Coxa


Fig. 29 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 1, post-operatorio): è
Manus (caso 1, pre-operatorio) - stato effettuato l’intervento di
Madelung sintomatico in donna Ricostruzione della Coxa Manus per
40enne: nell’evoluzione della eliminare il residuo movimento
dismorfia carpale progressivamente doloroso della radio-carpica e
evolve la sofferenza radio-carpica amplificare il movimento al centro
con conflitto, instabilità della RUD, del carpo, inoltre l’artrodesi di
limitazione della prono-supinazione e Sauvè-Kapandj per eliminare
con il movimento che tende l’instabilità della RUD e recuperare
spontaneamente a concentrarsi al appieno la prono-supinazione
centro del carpo (c.d. Carpo (controllo a 4 anni, con buon
adattativo). risultato).

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Caso 2: M. di Kienboeck (pre-operatorio al IV stadio) (Fig. 31). !66
Controllo post-operatorioa distanza dall’intervento di
Ricostruzione della Coxa Manus, con valido recupero. (Fig. 32)

Fig. 31 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 2, pre-operatorio): Carpo


adattativo in maschio 40enne da collasso carpale in Kienboeck IV stadio:
causa l’instabilità KDAC (Kienböck Dissociative Advanced Collapse), il polso è
in blocco algo-meccanico.

Fig. 32 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 2, post-operatorio): è stato


effettuato l’intervento di Ricostruzione della Coxa Manus (variante
Kienboeck) per eliminare il residuo movimento doloroso della radio-carpica,
l’instabilità carpale e amplificare il movimento al centro del carpo (controllo
a 6 anni, con buon risultato).

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Caso 3: In un caso di irrecuperabile pseudoartrosi dei scafoide
post-sintesi di frattura-lussazione tran scafo-perilunare del carpo
(Fig. 33); valido recupero si è ottenuto con l’intervento di
Ricostruzione della Coxa Manus (Fig. 34).

Fig. 33 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 3, pre-operatorio): Maschio


30enne con irrecuperabile pseudoartrosi di scafoide post sintesi di frattura-
lussazione perilunare del carpo.

Fig. 34 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 3, post-operatorio): è stato


effettuato l’intervento di Ricostruzione della Coxa Manus (controllo a 5 anni,
buon risultato).

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Caso 4: In un caso di severa rigidità e sub-lussazione dorsale del
polso dx post frattura mal consolidata (Fig. 35); valido recupero si
è ottenuto con l’intervento di Ricostruzione della Coxa Manus.
(Fig. 36).

Fig. 35 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 4, pre-operatorio): Giovane


maschio 30enne con severa rigidità e sub-lussazione dorsale del carpo dx
post frattura mal consolidata del radio distale.

Fig. 36 – Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 4, post-operatorio): è stato


effettuato l’intervento di Ricostruzione della Coxa Manus (controllo a 6
anni, buon risultato).

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Caso 5: In un caso di polso SLAC-SCAC con collasso carpale e
sofferenza cefalica del capitato (Fig. 37); valido recupero si è
ottenuto con l’intervento di Resezione Artroplastica Centrocarpica
con protesi HGP di capitato (Fig. 38).

Fig. 37 - Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 5, pre-operatorio):


Pensionata 60enne con polso SLAC-SCAC e sofferenza cefalica del capitato,

Fig. 38 - Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 5, post-operatorio): in


entrambi i polsi è stata effettuata la Resezione Centrocarpica Sostitutiva
con protesi HGP di capitato (controllo a 7 anni, buon risultato)

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Caso 6: In un caso di polso SCAC collassato con necrosi cefalo-
capitato (Fig. 39); valido recupero si è ottenuto a distanza di 2
anni dall’intervento di resezione Artroplastica Centrocarpica con
impianto mini-totale di protesi HGP (Fig. 40).

Fig. 39 - Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 6, pre/post-operatorio): A) -


Coltivatore diretto 70enne con severo polso SCAC sx e necrosi cefalo-
capitato. B) - è stata effettuata la Resezione Centrocarpica Sostitutiva con

Fig. 40 - Iconografia Chirurgia Coxa Manus (caso 6) : il controllo a 4


anni dall’intervento, con buon risultato)

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LA CHIRURGIA SISTEMICA DEL movimento alla stabilità - il
PIEDE ruolo sistemico del piede
pretende il contrario; e ciò -
Il comportamento sistemico tradotto in prassi chirurgica -
enunciato dalla LD nel piede, consiglia il relativo minore
fornisce alla clinica un ricorso ad interventi sulle parti
paradigma esplicativo generale molli; essendo senz’altro più
dell'evento dismorfico e un efficace e duratura - in termini
reale riferimento predittivo di stabilità - la correzione
nella valutazione prognostica, ottenuta a livello osseo.
utile per la prevenzione e
igiene del danno in itinere e In particolare, nel correggere
fondamentale per la una data deformità e in
progettazione e l’indicazione mancanza di chiari riferimenti
chirurgica. locali, la migliore procedura è
In tal senso, a prescindere scolpire l’architettura ossea in
dalla quantità di regresso direzione della anatomia
presente in una data dismorfia normale e/o prendendo a
del Piede ed in relativa modello il piede sano, contro-
indipendenza dalla sua laterale.
eziologia, il razionale del
trattamento deve proporsi in Un’ultima considerazione
ogni caso l’ottimizzazione riguarda le implicazioni
dell’iter filogenetico, chirurgiche derivanti dal fatto
(ovviamente, relativamente lo che nell’evoluzione dei primati
specifico clinico in base alla lo sviluppo del calcagno ha
tipologia dismorfica, alle avuto (anche) il significato di
inferenze sovrasegmentarie, provvedere la caviglia di una
all’età, etc.) con interventi struttura in grado di assorbire
idonei al recupero del miglior l’energia di una eventuale
assetto morfologico ancora caduta dagli alberi, a
possibile, in opposizione al protezione dell’astragalo. Ciò
Principio di Regressione. spiega le possibilità di
recupero delle fratture sub-
Inoltre, allo scopo di talamiche di calcagno ancorchè
migliorare la compliance esitate con mal-consolidazione
chirurgica e favorire il della sotto-astragalica (SA)
recupero ottimale degli schemi anche nei casi chirurgicamente
motori è opportuno, ove trattati in cui l’articolazione
possibile, il trattamento tende, comunque, ad
contemporaneo di tutte le anchilosare.
deformità. In effetti, nel trattamento gli
esiti migliori conseguono la
Altra utilità deriva dal corretta riduzione posizionale
considerare che a differenza del calcagno (ossia, non in
della mano - che privilegia il talo o varo/valgo o in conflitto

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col perone, etc), piuttosto che Comunque, volendo in questo
la ricostruzione della superficie studio limitare la discussione
articolare. al trattamento sistemico delle
In realtà, l’anchilosi post- più frequenti Dismorfie del
traumatica della SA comporta Piede, riguarderemo quelle a
un danno funzionale maggiore incidenza e di
accettabile perché comune riscontro
(comunque) corrisponde ad un ambulatoriale. Ossia e
regresso che rievoca il tarso riepilogando:
fuso (os astragalo-calcagno)
dei rettili Syntarsus del
Giurassico (203 – 135 MAF), 1) - L’Alluce Valgo e/o la sua
con un assetto meccanico che evoluzione in Avampiede
nella filogenesi è durato Triangolare, che rievoca
milioni di anni. nell’Avampiede l’allargamento
Per questa ragione (prima del ventaglio metatarsale dei
ignota), l’artrodesi di SA – rettili proto-mammiferi
considerata procedura “jolly”, (Sinapsidi) con anche l’assetto
empiricamente impiegata in “in opposizione” del I raggio, a
molteplici patologie del retro- somiglianza del primate
piede è uno degli interventi arboricolo (65 MAF).
dai migliori risultati (Fig. 41).

Fig. 41 – Chirurgia Sistemica del Piede: l’artrodesi della Sotto-Astragalica


comporta un danno funzionale accettabile perché (comunque) corrisponde
ad un regresso che rievoca il tarso fuso (os astragalo-calcagno) dei rettili
Syntarsus del Giurassico (203 – 135 MAF), con un assetto meccanico che nella
filogenesi è durato milioni di anni. Per questa ragione, e a patto che
ottenga la normo-verticalizzazione del retro piede, l’intervento può essere
utilizzato in molteplici patologie del retro-piede, con ottimo risultato.

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Fig. 42 - Chirurgia Sistemica del Piede: l’Avampiede Triangolare (A) è la
conseguenza estrema del progressivo slargarsi dell’avampiede (C"D). La
sub-lussazione e/o griffe delle dita, le metatarsalgie con le ipercheratosi da
sovraccarico, il neuroma di Morton, etc. (B), non rappresentano altro che
epifenomeni sintomatici - variabilmente espressi e/o embricati nei vari
individui – del processo dis-morfogenetico.

2) - Il Piede Piatto, che L’ottimizzazione Filogenetica


rievoca nel Retropiede la delle principali Dismorfie del
plantigradia dei rettili amnioti Piede: indicazioni e nostra
(Terapsidi, 370 MAF) con iconografia casistica
incompleta migrazione
sottoastragalica del calcagno Nell’Avampiede:
con anche l’assetto “in nel classico Alluce Valgo (AV),
opposizione” del I raggio, a si deve valutare la naturale
somiglianza del primate tendenza alla progressione
arboricolo (65 MAF). verso l’Avampiede Triangolare
Nel dettaglio, alla luce della (AT) (Fig. 42) – cosicché, in
nostra esperienza, queste le riferimento alla tipologia
principali indicazioni e clinica e specificità del paziente
procedure per: – l’obiettivo chirurgico
fondamentale è contrastare e/

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Fig. 43 - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di
Ottimizzazione Filogenetica riguardo l’Avampiede: A) – Rx del piede dx di
operaia 40enne con AV in progressione dolorosa verso l’Avampiede
Triangolare. B) – il controllo rx dopo l’osteotomia percutanea mininvasiva
del collo del I metatarsale documenta l’ottimale chiusura del ventaglio
metatarsale e reallineamento dell’alluce.

o correggere l’allargamento del


ventaglio metatarsale, in ogni 2)- l’osteotomia correttiva in
caso agendo chirurgicamente chiusura del ventaglio
con sguardo prospettico al metatarsale con ripristino del
futuro remoto del paziente. In corretto arco e rapporti
tal senso, sono efficaci metatarso-digitale.
interventi : L’intervento può essere
indicato nell’AV semplice -
1)- l’Allungamento a Z limitato all’esostosi e collo del
dell’Achille, che smorza I (Fig. 43) - ma, può anche
l’equino-pronazione statica e estendersi al V e/o II-III-IV
quindi il carico deformante metatarsale - nei vari gradi di
l’avampiede. L’intervento può deformità di un’Avampiede
essere indicato nel cavo- Triangolare – e, anche,
valgismo della giovinetta, con completarsi con il re-
incipiente AV sintomatico. allineamento delle dita, quando

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Fig. 44 - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di


Ottimizzazione Filogenetica riguardo l’Avampiede:
A) – Allungamento a Z del tendine di Achille; B) – Osteotomie correttive in
chiusura del ventaglio metatarsale;
C) – Caso 2: Pensionata 60enne con Avampiede Triangolare bilaterale; D) –
Rx piede sx (pre-operatorio); E) - post-operatorio di osteotomia al collo del I
e V metacarpale; F) – nell’immediato post-operatorio la buona correzione (in
comparazione il piede contro-laterale).

sub-lussate o in griffes (Fig. 1) - L’Allungamento a Z


44). dell’Achille (con disinserzione
esterna), smorza la
Nel Retropiede: componente valgizzante il
nel Valgo Calcaneare del Piede calcagno nel Piede Piatto
Piatto Evolutivo e/o generico evolutivo giovanile; mentre,
Piattismo Plantare strutturato nel Piattismo Plantare
– sempre, in riferimento alla strutturato, serve a risolvere
tipologia clinica e specificità l’irriducibile brevità del
del paziente – l’obiettivo tendine.
chirurgico fondamentale è
contrastare e/o correggere 3) - La plastica di ritenzione
l’incompleta migrazione del Cotile Pedis (sec. Pisani),
sottoastragalica del calcagno. più che altro indicata nel Piede
In tal senso, sono efficaci Piatto evolutivo con Os
interventi: scafoideum accessorio, serve a
rinforzare il supporto teno-
capsulo-legamentoso della

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Fig. 45 - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di
Ottimizzazione Filogenetica riguardo il Retropiede:
A) – Allungamento a Z del tendine di Achille;
B) – Plastica legamentose e/o ritenzione del Cotile Pedis sec. Pisani
C) - L’artrorisi di SA (c.d. calcaneo stop) o l’artrodesi extratalamica di Grice
D) - Caso 3: bambino di 10 anni a cui è stato praticato il calcaneo stop al
piede sx, notasi la correzione del valgo calcaneare, rispetto il piede
controlaterale (controllo ad 1 mese)

Coxa Pedis, con relativo direzione della norma


sollevamento della volta anatomica; nel post-operatorio
plantare. anche modifica la cinetica del
Sistema di Trasmissione del
2) - L’artrorisi di SA (c.d. Carico dell’organismo, infine
calcaneo stop): consiste nel stimolando il Sistema di
posizionamento nel seno del Mantenimento e Trofismo
tarso, di un dispositivo Architetturale a ri-modulare
(endortesi, vite AO, etc.) in “convenientemente”
grado di diastasare la Sotto- l’accrescimento scheletrico
Astragalica (SA) e di obbligare successivo, verso lo standard
il calcagno a ruotare sotto filogenetico ottimale.
l’astragalo (Fig. 45). Infatti, la rimozione del
Quest’ultimo intervento è il più dispositivo in età adulta,
indicato nel soggetto in età consente di verificare il
evolutiva; e mentre serve a mantenimento della
correggere (immediatamente) correzione, per l’intercorso
il valgo calcaneare, in

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Fig. 46 - Chirurgia Sistemica del Piede (Caso 3): A) – Controllo rx-grafico
preoperatorio: notasi le epifisi di accrescimento ancora aperte e la caduta
dell’astragalo con appianamento della volta plantare.
B) – controllo del risultato 8 anni dopo (a18 aa): notasi l’ottimale risalita
dell’astragalo e la risoluzione strutturata del piattismo.

rimaneggiamento osseo della di funzione (Fig. 47). Come già


SA (Fig. 46). detto, ciò è comprensibile per il
fatto che corrisponde alla
3)- L’artrodesi tipo Grice o con rievocazione di un “regresso
innesto osseo a ponte della SA anatomico” già presente nei
ha il medesimo obiettivo di Rettili del Giurassico e quindi
riportare il calcagno in corretta fisiologicamente immanente e
posizione anatomica sotto ancora disponibile,
l’astragalo, ma a differenza del nell’architettura del piede
calcaneo stop realizza la umano. In definitiva, tale
fusione astragalo-calcaneale, artrodesi di SA ha scopo
paradossalmente senza perdita precipuo di realizzare la

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definitiva ottimale reumopatie, da traumatismo,
verticalizzazione del retro- etc. In tal senso, l’intervento
piede meiopragico: quindi, deve modulare altezza e
elettivo nel Piattismo Plantare spessore dell’innesto osseo, a

Fig. 47) - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di


Ottimizzazione Filogenetica riguardo il Retropiede:
A) - L’artrodesi tipo Grice o con innesto osseo a ponte della SA ha il medesimo
obiettivo di riportare il calcagno in corretta posizione anatomica sotto
l’astragalo, ma a differenza del calcaneo stop realizza la fusione astragalo-
calcaneale.
B) – Caso 4: Piede piatto valgo bilaterale in maschio adolescente; C) – Il
controllo clinico ad 1 anno dall’intervento di Grice + allungamento dell’Achille
al piede dx, documenta la normalizzazione del valgo calcaneare con ripristino
della volta plantare.

in cui la componente genetica misura del fisiologico asse


della dismorfia (soprattutto il retro-podalico, stimato sul
lassismo costituzionale) paziente.
risulta preminente. Allo stesso C’è da aggiungere inoltre, che
tempo è di grande utilità nel la variabilità clinica di siffatte
Piede Piatto acquisito dismorfie del piede è tale per
dell’adulto, da collasso cui non è infrequente il
architetturale della volta riscontro dei suddetti
plantare per cedimento “regressa” – in contemporanea
plastico da sovraccarico da presenza - sia nell’Avampiede
che nel Retropiede. Tale

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Fig. 48) - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di
Ottimizzazione Filogenetica riguardo il trattamento contemporaneo Retro-
Avampiede:
Caso 5: Studentessa 18enne con Alluce Valgo in Piattismo bilaterale (A-B-C);Il
controllo rx-grafico del piede dx post intervento di: artrodesi extratalamica
di Grice + Allungamento dell’Achille + osteotomia del I Metatarsale in
chiusura del ventaglio metatarsale”, documenta la ricostituzione della volta
plantare e chiusura a norma del ventaglio metatarsale (D-E).

associazione risulta sta anche promuovendo


preminente nei soggetti, agli l’allargamento del ventaglio
estremi delle età. Ossia: metatarsale.
1) – Pazienti giovani con
piattismo in evoluzione e 2) – Pazienti della 2° e 3° età
associato incipiente valgismo con recente allargamento
dell’alluce. Generalmente, catastrofico del
trattasi di soggetti meiopragici ventagliometatarsale (in
per lassismo connettivale (tipo, eventuale presistente modico
Ehlers-Danlos, etc.) in cui, la valgismo dell’alluce) verso
relativa brevità dell’Achille e l’Avampiede Triangolare e
connessa pronazione statica contemporanea instabilità

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Fig. 49 - Chirurgia Sistemica del Piede coi principali interventi di
Ottimizzazione Filogenetica riguardo il trattamento contemporaneo Retro-
Avampiede
Caso 6: contadina 60enne con Avampiede Triangolare e instabilità dolorosa di
Sotto Astragalica per Piattismo bilaterale (da collasso architetturale del retro
piede) – (A –B)
Il controllo rx-grafico del piede sx post intervento di: “artrodesi armata di
Grice + Allungamento dell’Achille + osteotomia del I–II-III Metatarsale in
chiusura e reallineamento del ventaglio metatarsale”, documenta la
ricostituzione della volta plantare e chiusura a norma del ventaglio

dolorosa di Sotto-Astragalica l’allungamento dell’Achille ed il


per collasso architetturale del trattamento contemporaneo di
retro-piede. In genere, le cause tutte le deformità e/o mal
efficienti sono il sovraccarico posizioni ossee (Fig.48 – 49)
ponderale, la reumopatia o la
degenerazione senile etc., che CONCLUSIONI
hanno operato su un terreno
blandamente meiopragico. Le idee esposte in questo
studio sono state dibattute in
In entrambe le categorie, un Seminario ad hoc, tenuto ad
comunque giova effettuare Alba nel 2009 e rappresentano

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il frutto di oltre 35 anni di Arti, reinterpretando il tutto in
elaborazione teorica e fattiva una moderna visione Olistico-
applicazione pratica, nella Cibernetica, in linea con gli
Chirurgia della Mano e nella attuali orientamenti della
Chirurgia del Piede (49). Scienza.
Certamente, comparare le due
Specialità è stato un intento Con tali premesse ed
inusitato, di cui non esistevano esemplificando con fatti e casi
precedenti; essendo clinici concreti, è stato
considerate (giustamente) motivato quanto realizzato
molto diverse le impostazioni nella sala operatoria. In
clinico-chirurgiche delle particolare, nello specifico di
discipline. Chirurgia del Polso, dove
Tuttavia - essendo l’applicazione del suddetto
necessariamente identica la principio ha prodotto efficaci
matrice scientifica medico- nuovi interventi di salvataggio,
chirurgica – è stato altresì da impiegare nel danno
possibile ricercare il nucleo di estremo. Mentre nella
conoscenze che entrambe le Chirurgia del Piede, ha dotato
accomuna - nelle fondamenta la clinica di un formidabile
stesse dell’Ortopedia – e strumento esplicativo della
utilizzare uno strumento eziopatogenesi del danno dis-
concettuale che spiegando morfico, anche suggestivo
razionalmente e allo stesso riguardo l’indicazione
modo la fisiopatologia del chirurgica correttiva.
danno strutturale nella Mano e
nel Piede ne ha potuto derivare Certamente, trattasi di
le suggestioni metodologiche: argomenti coriacei da digerire
rispettivamente, della per medici pratici e concreti
Chirurgia della Coxa Manus e quali sono (considerati) gli
Sistemica del Piede. ortopedici. In realtà, nella
dottrina che li ispira è implicita
Lo strumento in questione è una fine ed articolata
stato il Principio di disponibilità teoretica, poichè a
Regressione, attinente alla nessun altro medico appaiono
cibernetica della Teoria dei con tanta evidenza i rapporti
Sistemi: secondo cui “nelle tra lo sviluppo delle parti
strutture biologiche, l’insulto organiche, l’insorgenza e i
anatomico tende a mutamenti delle forme
configurarsi come rievocazione corporee (ossia, malformazioni
della Filo-onto-morfogenesi, in e deformità acquisite per
senso adattativo”. traumi o malattie fra le più
Lo studio - nel prendere spunto svariate) ed i problemi ad esse
dalla Morfogenetica di Goethe - connesse.
ha così tracciato la Filo-Onto-
Morfogenesi comparata degli

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Nella Scienza Ortopedica la semplificazione terapeutica.
infatti, sviluppo, crescita, Infatti, l’avere individuato nella
maturazione degli organi di “regressione” lo stereotipo
movimento sono potenziale con cui interpretare
indistintamente considerati il danno dis-morfico in relativa
tutt’uno con il realizzarsi della indipendenza dalla sua
“forma” Umana, in una visione eziologia, consente di
pragmatica che ha prescindere dalle tradizionali
nell’Anatomia Normale – per categorie nosologiche.
intenderci, quella idealizzata
nell’Uomo Vitruviano di Ciò che importa - in un dato
leonardesca memoria - il caso specifico - è il
riferimento oggettivo ed riconoscimento e la visione
inequivocabile di ogni scelta prospettica del “processo” su
terapeutica, specie se quel paziente; e da ciò agire
chirurgica. In tal senso, con l’atto terapeutico,
l’Ortopedico è un medico eventualmente in una azione
morfologo pratico, chirurgica – cioè, con un input
scientemente auto-obbligato a ambientale progettato dalla
ritenere idee di Morfogenetica mente esperta del chirurgo - da
Naturale, da trasferire in opera introdurre nell’architettura
(cum manibus) nel suo lavoro danneggiata in direzione della
di artigianeria chirurgica. Norma Anatomica – ossia,
verso l’attuale standard
Cosicché, crediamo tale filogenetico (p.e. la correzione
impostazione di notevole del Piattismo plantare etc); o,
contributo al processo almeno capace di realizzare
diagnostico. Infatti, superare una qualche semplificazione
l’attuale empiria descrittiva strutturale – già percorsa
della patologia dismorfica – dall’Evoluzione - in grado di
tradizionalmente considerata consentire il recupero della
entità nosologica più o meno funzione, anche ad un più
statica - verso altra visione basso livello (p.e. la
Sistemico-Strutturalista, trasformazione dell’assetto del
viceversa più rigorosa e polso, analogamente al carpo
incentrata sul “processo” dei Dinosauri, etc).
anatomo-pato-dis-morfico, in
termini storici – significa Tale semplificazione conduce in
conferire profondità maniera quasi automatica
prospettica temporale al all’indicazione chirurgica
giudizio clinico; allo stesso minimale e stereotipata. Infatti
modo con cui il film racconta - come è stato mostrato -
più del singolo fotogramma. bastano un pugno di interventi
base sia nella Chirurgia della
Al contempo, altro vantaggio Coxa Manus che Sistemica del
dell’impostazione Sistemica è Piede, ad affrontare la maggior

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parte delle più severe patologie nei Corsi Albesi di Chirurgia del
strutturali del carpo e/o del Piede degli anni 80.
piede, di comune riscontro
clinico. Ultimo suggerimento è
considerare tale innovazione
Infine, nel riaffermare la nella Chirurgia della Mano e del
nostra esperienza positiva in Piede, soltanto esemplificazioni
merito, non possiamo esimerci locali. Infatti, l’isomorfismo
dal riconoscere che di questa Sistemico è applicabile allo
intrusione della Cibernetica stesso modo in tutte le
nell’Ortopedia non siamo strutture e processi patologici
affatto i promotori. Poichè, dell’Organismo; e con ogni
semplicemente, ci siamo probabilità - altre opportunità
accodati ad una staffetta fatta chirurgiche in altri distretti
partire oltre 40 anni fa dal anatomici sono nascoste nella
compianto Prof. Paparella Filogenesi - ancora da rivelare.
Treccia e che traverso il mio
Maestro Prof. Pisani ci è stata
trasmessa appena 35 anni fa,

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