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Giornale di riabilitazione sportiva, 2020, 29, 657-674

https://doi.org/10.1123/jsr.2019-0036
© 2020 Cinetica Umana, Inc. REVISIONE SISTEMATICA

Efficacia del trattamento meccanico per la fascite plantare:

Una revisione sistematica
Dorianne Schuitema, Christian Greve, Klaas Postema, Rienk Dekker e Juha M. Hijmans

Contesto: la fascite plantare è una delle lesioni del piede più comuni. Per alleviare i sintomi della fascite plantare vengono utilizzate diverse opzioni di
trattamento meccanico, tra cui inserti per scarpe, ortesi per caviglia e piede, cerotti e scarpe. Obiettivi: studiare l'efficacia del trattamento meccanico
nella gestione della fascite plantare. Acquisizione delle prove: la revisione è stata riportata in conformità con gli elementi di reporting preferiti per le
revisioni sistematiche e la dichiarazione di meta-analisi. È stata effettuata una ricerca sistematica in PubMed, CINAHL, Embase e Cochrane fino all'8
marzo 2018. Due revisori indipendenti hanno esaminato gli articoli idonei e valutato il rischio di bias utilizzando lo strumento di rischio di bias della
Cochrane Collaboration. Sintesi delle prove: nello studio sono stati inclusi un totale di 43 articoli, valutando 2837 pazienti. Sono stati effettuati confronti
tra nessun trattamento e trattamento con solette, cerotti, ortesi caviglia-piede, comprese stecche notturne e scarpe. Anche i cerotti, le ortesi caviglia-
piede e le scarpe sono stati confrontati con le solette.
Il follow-up variava da 3-5 giorni a 12 mesi. Cointerventi erano presenti in 26 studi. Conclusioni: il trattamento meccanico può essere utile per alleviare
i sintomi legati alla fascite plantare. Le solette sagomate a tutta lunghezza sono più efficaci nell'alleviare i sintomi legati alla fascite plantare rispetto
alle coppe per il tallone. La combinazione di tutori notturni o scarpe a dondolo con solette migliora il sollievo dal dolore e la funzionalità rispetto alle
sole scarpe a dondolo, tutori notturni o solette. Il taping è un trattamento efficace a breve termine.
Gli studi futuri dovrebbero mirare a migliorare la qualità metodologica utilizzando l’occultamento, l’occultamento dell’allocazione, evitare cointerventi e
utilizzare misure biomeccaniche degli effetti del trattamento.

Parole chiave: dispositivi ortotici, scarpe, stecche, taping

La fascite plantare è uno dei tipi più comuni di lesioni del piede.1-3 Circa
il 10% della popolazione generale sperimenterà disturbi associati alla fascite
plantare una volta nella vita.4 I pazienti affetti da fascite plantare avvertono
dolore lungo la fascia plantare prossimale e intorno il suo attacco nella zona
della tuberosità calcaneare. Il dolore si aggrava con il carico, come quando si
cammina e si corre e quando ci si alza per la prima volta dopo un periodo di
inattività, come quando si alza dal letto la mattina.5
L'esatta patologia della fascite plantare è ancora sconosciuta, ma una
combinazione di elevato stress meccanico e microtraumi ripetitivi è la causa
principale della patologia.5 I risultati istologici suggeriscono che il processo
sottostante alla fascite plantare sia più degenerativo che infiammatorio.
Pertanto, il termine “fas-ciosi” potrebbe essere un termine improprio e
potrebbe essere meglio sostituito da “fas-ciosi”.6 I fattori di rischio associati
alla fascite plantare sono un elevato indice di massa corporea,7,8 un carico
prolungato e una limitata capacità di carico. range di movimento della caviglia.9
Nel 45%-85% dei pazienti affetti da fascite plantare, è presente anche lo
sperone calcaneare.10 Sono disponibili diversi metodi di
trattamento non chirurgico per alleviare i sintomi associati alla fascite
plantare. Questi includono stretching, terapia manuale, dry needling, terapia
con onde d'urto, agenti fisici (elettroterapia, terapia laser a basso livello,
fonoforesi e ultrasuoni), consulenza sullo stile di vita, iniezioni antinfiammatorie
e
Schuitema e Greve lavorano presso il Centro per le scienze del movimento
umano, Università di Groningen, Centro medico universitario Groningen,
Groningen, Paesi Bassi. Greve, Postema, Dekker e Hijmans lavorano presso il
Dipartimento di Medicina Riabilitativa, Università di Groningen, Centro medico
universitario di Groningen, Groningen, Paesi Bassi. Postema collabora anche con
il Centro di riabilitazione Roessingh, Enschede, Paesi Bassi. Dekker collabora
anche con il Centro di medicina dello sport, Università di Groningen, Centro
medico universitario di Groningen, Groningen, Paesi Bassi. Greve (c.greve@umcg.nl) èfino
trattamenti meccanici come taping, scarpe a dondolo e ortesi del piede
(caviglia) ([A]FO) comprese le stecche notturne.11 I
trattamenti meccanici sono promettenti a causa del basso rischio di
complicanze, della buona accessibilità e dell'elevata capacità di alleviare il
carico meccanico sulla fascia plantare durante i compiti funzionali della vita
quotidiana. L'efficacia del trattamento meccanico sulla fascite plantare è stata
precedentemente studiata.4,12–18 Tuttavia, questi studi erano limitati a
dispositivi meccanici specifici o confrontavano dispositivi meccanici con
interventi non meccanici come lo stretching e i farmaci antinfiammatori non
steroidei. Manca ancora una panoramica dell’efficacia di tutte le opzioni di
trattamento meccanico.
Pertanto, lo scopo di questo studio è quello di fornire una panoramica
dell'efficacia di tutte le opzioni di trattamento meccanico comunemente
utilizzate per la fascite plantare: taping, scarpe a dondolo e (A)FO, comprese
le stecche notturne.
Metodi
Questa revisione è stata condotta e riportata in base agli elementi di reporting
preferiti per le revisioni sistematiche e la dichiarazione di meta-analisi.
Ricerca di letteratura
È stata eseguita una ricerca sistematica in 4 database elettronici (MEDLINE,
Embase, CINAHL e Cochrane) utilizzando una combinazione di termini MeSH
(Medical Object Headings) e parole di testo libero. L'esatta strategia di ricerca
è descritta nell'Appendice .
Le parole chiave utilizzate erano fascite plantare, sperone calcaneare, sperone
calcaneare combinati tramite un operatore booleano AND con dispositivi
ortotici, scarpe, stecche, bilanciere, suole e nastro. La ricerca è stata effettuata
l'autore
al 26corrispondente.
marzo 2017 e aggiornata all'8 marzo 2018. Oltre a

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658 Schuitema et al

ricerca nel database, elenchi di bibliografia di tutti gli articoli inclusi sono stati
controllati su ulteriori studi pertinenti.
Gli studi inclusi erano studi controllati, concentrati sul trattamento della
fascite plantare con uno o più metodi di trattamento meccanico. In caso di
misure di risultati biomeccanici o anatomici, non era richiesto alcun gruppo di
controllo. Altri criteri di inclusione erano un numero minimo di 5 partecipanti,
adulti di età (ÿ 18 anni) e solo partecipanti senza una malattia che potesse
interferire con i sintomi della fascite plantare. È stata inclusa solo la ricerca
primaria disponibile nel testo completo e scritta in inglese, olandese o tedesco.

Dopo la rimozione dei duplicati, 2 autori hanno valutato in modo

indipendente titoli, abstract e testo completo rispetto ai criteri di inclusione.
Durante la selezione dei titoli, gli articoli venivano selezionati quando almeno
uno degli autori riteneva che l'articolo fosse da includere. I disaccordi tra i
revisori durante la selezione dell'abstract e del testo completo sono stati risolti
mediante discussione tra gli autori. Se ancora non si raggiungesse un
accordo, deciderebbe un terzo autore.

Rischio di parzialità

Due autori hanno valutato in modo indipendente il rischio di bias utilizzando

lo strumento di rischio di bias della Co-chrane Collaboration.19 Il rischio di
bias affrontato in questo strumento include i seguenti ambiti: (1) generazione
di sequenze casuali, (2) occultamento dell'allocazione, (3) accecamento dei
partecipanti , (4) oscuramento del personale, (5) oscuramento della
valutazione dei risultati, (6) dati sui risultati incompleti e (7) reporting selettivo.
Altri rischi di bias non coperti in questi ambiti sono (8) gruppi simili al basale o
corretti per le differenze; (9) cointerventi evitati o simili tra gruppi, interventi o
misurazioni; (10) tempistiche simili per la valutazione dei risultati in tutti i
gruppi; e (11) assenza di conflitti di interessi. Tutti i domini sono stati giudicati
“a basso rischio di parzialità”, “ad alto rischio di parzialità” o “poco chiari”. Alla
fine, gli studi venivano considerati ad “alto rischio di bias” se uno o più domini
venivano giudicati “ad alto rischio”. Se nessuno dei domini era ad “alto rischio”
e uno o più domini erano “non chiari”, lo studio veniva valutato “non chiaro”.
Se tutti i settori fossero a “basso rischio”, il giudizio complessivo sarebbe “a
basso rischio”. I disaccordi tra gli autori sono stati risolti in una riunione di
consenso. Se non fosse possibile raggiungere un consenso, un terzo autore
deciderebbe.
Figura 1 — Diagramma di flusso della ricerca nel database.

Selezione degli studi

Risultati
Ricerca nel database
La ricerca nel database ha prodotto 937 articoli dopo la rimozione di 598
duplicati. Lo screening del titolo ha comportato l'esclusione di 489 articoli, lo
screening dell'abstract ha comportato l'esclusione di 391 articoli e lo screening
del testo completo ha escluso altri 18 articoli. Di questi 18 articoli, 2 sono stati
esclusi perché non erano disponibili nel testo completo e 16 perché non
soddisfacevano gli altri criteri di inclusione. Il controllo dei riferimenti dei 39
articoli rimanenti non ha prodotto altri articoli. Una ricerca aggiornata ha
prodotto altri 4 articoli, quindi alla fine sono stati inclusi nella revisione 43 studi
(Figura 1).
Rischio di parzialità
I 43 studi selezionati hanno valutato gli interventi per un totale di 2837
partecipanti. Le caratteristiche dello studio sono mostrate nella Tabella 1. A
tutti i partecipanti è stata diagnosticata la fascite plantare, ad eccezione di
uno studio che includeva pazienti e un gruppo di controllo di partecipanti
sani.61 In quasi tutti gli studi, i punteggi del dolore sono stati utilizzati come
criterio per la partecipazione dei pazienti.20 –23,25–31,33–35,37–39,42–
46,48–56,59–62 Quattro studi hanno valutato anche lo spessore della fascia
plantare tramite valutazione radiologica.27,44,45,48 Pazienti sottoposti a
intervento chirurgico al piede o precedenti trattamenti per la fascite plantare
sono stati esclusi in 27 studi su 43.21,23,25–31,33–35,38,42,43,46,48,51–56,59–62
Interventi
Tutti gli studi hanno valutato uno o più interventi meccanici per la fascite

La valutazione del rischio di bias (Figura 2) ha rivelato che 33 studi20-52
avevano uno o più domini valutati come ad alto rischio di bias. Per 10 studi,
53-62 il grado di non chiarezza era il più alto e nessuno degli studi ha ottenuto
solo un basso rischio di bias (Appendice). Le maggiori potenziali fonti di
rischio elevato erano l'accecamento del personale (37%), l'accecamento dei
valutatori dei risultati (26%) e i cointerventi (30%).
plantare. L'intervento più studiato è stato il plantare.
Diciassette studi24,27–30,35,41,43,44,46,48–51,54,59,62 hanno confrontato
le solette con un altro tipo di soletta, senza soletta o con un metodo di
trattamento non meccanico. Nove studi focalizzati sul taping,23,34,40,52,55–
58,61 7 studi sulle stecche notturne,25,31–33,39,45,47 2 studi sulle AFO
indossate durante il giorno,20,38 e 3 studi sul scarpe.37,42,51 Anche i confronti erano

JSR vol. 29, n. 5, 2020

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Figura 2 — Valutazione del rischio di bias.
effettuate tra diverse tipologie di trattamento meccanico. Sono stati condotti cinque
studi in un'unica visita.48,51,54,60,61 Il follow-up degli altri studi variava da 3 a 5
giorni fino a 12 mesi.
In alcuni studi, i partecipanti hanno utilizzato più trattamenti oltre al semplice
trattamento esaminato. Questi trattamenti aggiuntivi sono stati applicati a tutti i
partecipanti in 20 studi20,22,23,25,27,30,33,37–41,45–47,53,57–59 e solo a una
parte di tutti i partecipanti in 11 studi.26– 29,36,38,41,43,46,50,62
Effetto degli interventi
I risultati degli studi inclusi sono mostrati nelle Tabelle 2 e 3. Basato
rispetto a ricerche precedenti, differenze minime clinicamente importanti erano 9
mm per la scala analogica visiva, 12 per l'indice di funzionalità del piede (FFI)—
dolore, 7 per l'indice di funzionalità del piede—disabilità, 7 per l'indice di
funzionalità del piede—totale, 14 per la salute del piede Questionario sullo stato:
dolore e 7 Questionario sullo stato di salute del piede: funzione.63
Solette
L'intervento più studiato negli articoli inclusi è stato quello delle solette.
Sono stati effettuati confronti tra soletta e uso senza soletta, tra solette
prefabbricate e personalizzate e tra solette a tutta lunghezza e coppe del tallone.
Dei 25 studi21,22,24–30,35,36,41–44,46,48–51,53,54,59,60,62 che
indagavano l'effetto delle solette sulla fascite plantare, 10 studi24 ,
26,29,30,44,46,48,49,51,54,62 includevano un gruppo di controllo che non
indossava solette o finte ortesi o riceveva interventi non meccanici.
Tre studi29,44,51 hanno riportato punteggi del dolore significativamente più bassi
dopo l'uso del plantare rispetto al gruppo di controllo; uno studio62 ha rilevato
punteggi del dolore significativamente più bassi nel gruppo di controllo che
riceveva un'iniezione di corticosteroidi e altri 5 studi24,26,30,46,49 non hanno
riscontrato differenze significative nel dolore tra soletta e controllo. Il miglioramento
della funzione differiva in modo significativo tra solette e controllo in 2 studi su 5.
Uno studio24 ha preferito le solette rispetto alle solette finte e un altro studio62 ha
preferito le iniezioni di corticosteroidi rispetto alle solette. L'analisi biomeccanica
è stata effettuata in 7 studi.29,44,46,48,51,54,62 Due studi29,51 hanno riscontrato
un'area di contatto significativamente più ampia e una pressione plantare
significativamente inferiore quando si indossavano solette a tutta lunghezza
soletta
rispetto a quando non si indossavano solette, ma altri 2 non hanno riscontrato differenze
significative.
JSR vol. 29, n. 5, 2020
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Trattamento meccanico per la fascite plantare 659
Solette prefabbricate e personalizzate. Sei studi24,30,35,43,46,48 si sono
concentrati sulle differenze tra solette prefabbricate e personalizzate.
La funzionalità è stata valutata in 4 studi.24,35,43,46 Due studi24,35 hanno
riportato un miglioramento dopo l'uso sia di solette prefabbricate che personalizzate,
mentre i partecipanti in altri 2 studi43,46 sono rimasti allo stesso livello di
funzionalità. Nessuno degli studi inclusi ha rilevato differenze significative tra i
due tipi di solette. Risultati comparabili sono stati trovati per il dolore. Sia le solette
prefabbricate che quelle personalizzate hanno causato una diminuzione del dolore
in tutti e 4 gli studi che hanno valutato il dolore, ma ancora una volta non sono
state riscontrate differenze significative tra i due gruppi.24,30,43,46 Differenze
significative tra le solette prefabbricate e personalizzate sono state riscontrate
solo per la distanza percorribile a piedi , essendo il sottopiede personalizzato più
efficace del sottopiede prefabbricato.
Rilievi del tallone contro solette a tutta lunghezza. Gli effetti delle solette a tutta
lunghezza e dei cuscinetti per il tallone sono stati valutati in 4 studi.27,41,48,54
Uno studio ha riscontrato che le solette a tutta lunghezza sono più efficaci nella
riduzione del dolore rispetto alle coppe per il tallone,27 ma in un altro studio non
sono state riscontrate differenze significative tra i due. sono stati riscontrati
interventi per il dolore e la funzionalità.41 I risultati biomeccanici sono stati valutati
in 2 studi crossover.48,54 Entrambi gli studi hanno riscontrato una pressione del
tallone significativamente ridotta quando si indossava una soletta completa, uno
studio ha riscontrato un contatto significativamente
più ampio durante l'uso della soletta a tutta lunghezza.54 Altro Solette. Due
studi50,59 hanno confrontato diversi tipi di plantari a tutta lunghezza. Uno ha
valutato la soddisfazione di un'ortesi termoplastica omogenea ed eterogenea50
ma non ha riscontrato differenze significative. L'altro confrontava plantari
accomodativi e funzionali.59 Sono stati osservati miglioramenti nel dolore in
entrambi i gruppi, ma la funzionalità e la qualità della vita sono migliorate solo nel
gruppo dei plantari funzionali. Non è chiaro se le differenze tra i gruppi fossero
significative.
Scarpe
Gli adattamenti delle scarpe sono stati valutati in 3 studi.37,42,51 Fong et al.51
hanno eseguito uno studio crossover con una scarpa normale, una scarpa rocker
e una soletta piatta e personalizzata. I punteggi del dolore erano significativamente
ridotti sia con le scarpe rocker che con una scarpa normale combinata con una
personalizzata. Scarpa rocker abbinata alla personalizzazione
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669
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670 Schuitema et al
la soletta era la migliore per alleviare la pressione, seguita da una scarpa normale
combinata con una soletta personalizzata e una scarpa a bilanciere combinata con
una soletta piatta. Non è stato osservato alcun miglioramento della funzionalità per
le infradito piatte, le solette prefabbricate e i sandali con contorni come la soletta, ma
i sandali sagomati erano più efficaci nella riduzione del dolore rispetto alle infradito
piatte.42
Ortesi caviglia-piede
Tre studi20,22,38 hanno esaminato l'effetto delle AFO indossate durante il giorno
sulla fascite plantare. Due hanno confrontato 20,38 AFO con trattamenti non
meccanici. Non sono state riscontrate differenze significative nella funzione.38 Uno
studio20 ha riscontrato differenze significative nel dolore, con l'AFO più efficace, ma
un altro studio38 no.
Uno studio22 ha confrontato un AFO con un plantare prefabbricato. Non sono
state riscontrate differenze significative nel dolore e nell'area di contatto. La forza
plantare era significativamente ridotta nel gruppo AFO.
Stecche notturne Le
ortesi caviglia-piede indossate durante la notte sono state valutate in 10
articoli.21,25,28,31–33,36,39,45,47 Cinque31,33,39,45,47 hanno studiato pazienti
con e senza stecca. Quattro31,33,39,45 di loro hanno valutato il dolore e 2 hanno
riscontrato punteggi del dolore significativamente più bassi dopo l'uso notturno della
stecca.31,39 La funzione è stata migliorata dopo l'uso notturno della stecca in 1 studio
su 2.31 L'altro33 non ha riscontrato una differenza significativa con o senza stecche
notturne. In uno studio è stata fatta una distinzione tra stecche notturne anteriori e
posteriori. I partecipanti che indossavano la stecca notturna anteriore erano più
soddisfatti rispetto agli utilizzatori della stecca notturna posteriore.32
Stecche notturne e solette Quattro
studi21,25,28,36 hanno confrontato le stecche notturne con le solette. Non sono state
riscontrate differenze significative nel dolore,21,28 nella funzionalità,21,36 nella qualità
della vita,36 nella dorsiflessione della caviglia e nella dolorabilità del tallone21 tra
l'uso notturno di stecche o solette, ma la combinazione di stecche notturne e solette
ha portato a un miglioramento del dolore, della funzionalità,21 ,25 dorsiflessione della
caviglia e dolorabilità del tallone.21 Uno studio ha riportato un risultato diverso e ha
riscontrato punteggi di dolore significativamente più bassi dopo l'uso del plantare
rispetto all'uso del tutore notturno e del tutore notturno + plantare. La stecca notturna
e la stecca notturna + soletta non differivano in modo significativo.36
Registrazione
Un totale di 12 studi23,26,34,40,52,53,55–58,60,61 hanno studiato l’effetto del taping
sulla fascite plantare. Otto studi23,26,34,53,57,58,60,61 hanno utilizzato nastri a
basso contenuto di colorante. Altre tecniche di taping utilizzate sono state il
kinesiotaping ,40,55,56 il taping calcaneare,52 e il Mulligan taping.55
Sette studi23,34,40,52,57,58,61 hanno confrontato il taping con l'assenza di
trattamento o il taping simulato. Di questi studi, 6 studi23,40,52,58,61,64 avevano il
dolore come misura di esito e tutti hanno riportato una diminuzione significativa del
dolore nel gruppo del taping. Anche quattro studi34,40,52,58 hanno riportato una
significativa riduzione del dolore nel gruppo di controllo, ma tutti erano a favore del
taping rispetto al non taping o al taping simulato. La funzione non differiva
significativamente tra il taping e l'assenza di taping,34,52 ma il taping era più efficace
per quanto riguarda la distribuzione del peso,57 la stabilità,58 e lo spessore della
fascia plantare.40
Taping e solette Tre studi26,53,60
hanno confrontato il taping a basso contenuto di colorante con le solette. Tutti hanno
osservato una diminuzione del dolore sia nel gruppo del taping che in quello del
plantare; 2 studi26,53 hanno riscontrato una differenza significativa tra i due
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interventi, poiché la soletta è più efficace nel ridurre il dolore rispetto al nastro adesivo.
Anche le solette si sono rivelate più efficaci nel migliorare la funzione,53 mentre il
tape ha portato a una pressione plantare media significativamente più bassa.60
Discussione
Lo scopo di questo studio era di rivedere sistematicamente gli effetti di solette, AFO,
scarpe e cerotti come trattamento per la fascite plantare. In totale, sono stati inclusi
43 studi, valutando 2.837 pazienti. Il trattamento meccanico della fascite plantare
sembra essere utile per alleviare i sintomi legati alla fascite plantare. Nessuno degli
studi inclusi ha riportato un effetto negativo del trattamento meccanico; tutti riferivano
un effetto positivo o nessun effetto.
Di tutti gli studi inclusi, il trattamento più studiato è stato quello delle solette. Per
il trattamento della fascite plantare vengono utilizzati plantari di diverse forme e
materiali. Le solette che coprono l'intero piede hanno un'area di contatto più ampia tra
la soletta e il piede rispetto alle coppe del tallone. Un'area di contatto più ampia
migliora la distribuzione della pressione sotto il piede e quindi minimizza i picchi di
pressione all'inserimento della fascia plantare.48,54 Inoltre, le solette sagomate
supportano l'arco longitudinale, che è associato a una minore tensione della fascia
plantare.65 Tuttavia, nonostante il differenze biomeccaniche tra solette a tutta
lunghezza e coppe per il tallone, solo 41 studi su 3 hanno riportato una diminuzione
del dolore significativamente maggiore dopo l’uso della soletta a tutta lunghezza
rispetto alle coppe per il tallone.
Gli altri 2 studi27,30 non hanno riportato differenze significative tra i due inserti delle
scarpe. Inoltre, l’efficacia delle solette prefabbricate sull’alleviamento del dolore è
stata confrontata con le solette personalizzate. Poiché le solette personalizzate si
adattano individualmente all'anatomia del piede di una persona, ci aspettavamo effetti
favorevoli dalle solette personalizzate.
Tuttavia, i punteggi relativi al dolore e alla funzionalità erano comparabili tra solette
prefabbricate e personalizzate.24,30,35,43,46
In alternativa alle solette, potrebbero essere utilizzati adattamenti delle scarpe
per alleviare i sintomi associati alla fascite plantare. Un adattamento comunemente
usato è una scarpa con suola oscillante con soletta rigida e posizione dell'apice
prossimale. Una posizione dell’apice più prossimale facilita il sollevamento precoce
del tallone e quindi minimizza i momenti di flessione plantare esterna e la pressione
plantare dell’avampiede. I momenti di flessione plantare inferiori richiedono meno
forze di trazione del tendine di Achille, il che porta a una minore tensione della fascia
plantare durante l'andatura.66-69 Una posizione dell'apice prossimale in combinazione
con una soletta rigida riduce ulteriormente al minimo la tensione della fascia plantare
prevenendo un'eccessiva flessione del meta- articolazioni tarso-falangee (articolazioni
MTP).70–72 In linea con gli effetti biomeccanici proposti delle scarpe a dondolo, sono
stati riscontrati punteggi del dolore inferiori dopo l'uso di scarpe a dondolo. È
interessante notare che la prescrizione di scarpe a dondolo combinate con solette
sagomate ha portato ad una riduzione del dolore ancora maggiore.51 Secondo gli
autori, ciò era dovuto alle proprietà di distribuzione della pressione della soletta.
Tuttavia, le solette sagomate erano più rigide delle solette piatte, quindi la rigidità
extra della soletta sagomata potrebbe avere un effetto aggiuntivo nel ridurre al minimo
la dorsiflessione MTP portando a maggiori riduzioni del dolore rispetto alle scarpe
rocker con solette piatte. I sandali sagomati sembrano avere un effetto positivo anche
sul dolore legato alla fascite plantare. Tuttavia, le prove sugli adattamenti delle scarpe
sono limitate e sono necessarie ulteriori ricerche per valutare gli effetti del design
della suola delle scarpe sulla fascite plantare.
Sebbene le scarpe a bilanciere mirino ad alleviare i sintomi del dolore e a
promuovere i processi di guarigione riducendo lo sforzo della fascia plantare durante
l’andatura, lo scopo delle AFO è quello di aumentare la tensione sulla fascia plantare
durante il riposo. Durante il sonno, la fascia plantare è in uno stato accorciato e non
funzionale.47 Attraverso una leggera dorsiflessione dell'articolazione della caviglia
con un'AFO, la fascia plantare rimane in uno stato allungato e il carico mattutino può
essere meglio tollerato dal
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paziente.73 Inoltre, si ipotizza che una leggera tensione della fascia plantare
durante il sonno promuova la guarigione della fascia plantare.47 Sebbene le AFO
valutate differiscano nel design (posteriore vs anteriore) e nel tempo di utilizzo
(giorno vs notte), tutte hanno avuto un effetto positivo sul dolore e sulla funzionalità.
Le stecche notturne anteriori sono risultate più comode e più efficaci nella riduzione
del dolore rispetto alle stecche notturne posteriori, ma le prove sono deboli, poiché
solo uno studio ha incluso entrambi i tipi di stecche notturne.32 L'AFO anteriore
analizzato ha mantenuto l'angolo della caviglia a 90°, mentre l'AFO posteriore
posizionava la caviglia in leggera dorsiflessione. Una maggiore dorsiflessione della
caviglia aumenta la tensione sulla fascia plantare attraverso la forza di trazione del
tendine di Achille, portando eventualmente a un maggiore disagio per il paziente.
Gli AFO sembrano essere efficaci quanto le solette o lo stretching, ma la
combinazione di tutori notturni e solette ha portato a miglioramenti maggiori nel
dolore e nella funzionalità rispetto all’uso delle solette o solette notturne.
Le opzioni terapeutiche menzionate in precedenza erano per lo più prescritte
per un periodo di tempo più lungo (>1 mese). Il taping viene utilizzato principalmente
a breve termine (<1 mese) per migliorare la biomeccanica del piede.52,64,73 Negli
studi inclusi sono state utilizzate diverse tecniche di taping, ma tutte hanno portato
a miglioramenti nel dolore e nella funzionalità. Non è chiaro se il nastro o le solette
siano più efficaci nel ridurre i disturbi della fascia plantare. Abd El Salam e Abd
Elhafz53 hanno preferito le solette rispetto al nastro, mentre Lynch et al26 hanno
riportato il contrario e hanno preferito il nastro rispetto alle solette e Van Lunen et
al60 non hanno riscontrato differenze significative tra i due interventi. Diverse ragioni
potrebbero essere responsabili di questi risultati contraddittori. Nello studio di Lynch
et al., 26 partecipanti hanno ricevuto un nastro adesivo nelle prime 4 settimane di
trattamento e poi hanno utilizzato una soletta. Tuttavia, il contributo di ciascuno
degli interventi alla diminuzione del dolore segnalata non è chiaro. Van Lunen et
al.60 hanno misurato i partecipanti una volta, mentre gli altri hanno effettuato più
sessioni di follow-up nell'arco di poche settimane.26,53 Van Lunen et al.60 hanno
riscontrato una pressione di picco media media del piede posteriore significativamente
più bassa nei pazienti che ricevevano il nastro, ma nessuna differenza significativa
nei punteggi del dolore tra i nastri e solette. Una pressione di picco media ridotta
potrebbe essere utile nel trattamento della fascite plantare, ma forse solo a lungo
termine. Se è così, non sorprende che durante quella singola misurazione non
fossero visibili differenze significative nei punteggi del dolore.
Differenze metodologiche come le misure dei risultati, il tempo di follow-up e
il disegno del trattamento limitano la comparabilità tra gli studi. Pertanto, non siamo
riusciti a concludere quale trattamento sia più efficace nell’alleviare i sintomi
associati alla fascite plantare. Inoltre, il rischio di bias era da moderato a elevato in
tutti gli studi inclusi e richiedeva una cauta interpretazione dei risultati ottenuti. I
maggiori fattori che hanno contribuito a un alto rischio di distorsione sono stati la
mancanza di occultamento, l’occultamento poco chiaro dell’allocazione e l’uso di
cointerventi. In particolare, l’uso di cointerventi limita l’interpretabilità dei risultati
dello studio attuale. Ad esempio, le solette hanno un effetto benefico sul dolore e
sulla funzionalità e il loro utilizzo come cointervento molto probabilmente influisce
sui risultati complessivi del trattamento. Inoltre, l’applicazione dei cointerventi era
incoerente e scarsamente segnalata. In alcuni studi il trattamento aggiuntivo è stato
fornito a tutti i partecipanti, alcuni solo ad una parte e altri non hanno detto
esplicitamente se consentivano o meno il trattamento aggiuntivo. Gli studi futuri
dovrebbero evitare cointerventi o indagare la loro interazione con l'intervento
primario per migliorare l'interpretabilità dei risultati del trattamento.
Inoltre, vogliamo notare che meno della metà di tutti gli studi hanno utilizzato
misure oggettive come la pressione del piede per valutare gli effetti del trattamento
meccanico. I trattamenti meccanici mirano a modificare le caratteristiche
biomeccaniche del piede come la distribuzione della pressione plantare nelle solette
o la lunghezza della fascia plantare nelle scarpe a bilanciere e nelle AFO. Per
giudicare l'efficacia di questi trattamenti meccanici, i loro effetti biomeccanici
dovrebbero essere valutati oltre alle misurazioni del dolore e
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Trattamento meccanico per la fascite plantare 671
funzione del piede. Ad esempio, i modelli muscoloscheletrici potrebbero essere
utilizzati per stabilire l’effetto delle scarpe a dondolo sulla tensione della fascia
plantare durante l’andatura in pazienti con fascite plantare.72 Le informazioni sugli
effetti del trattamento biomeccanico possono, a loro volta, essere utilizzate per
comprendere e migliorare l’efficacia dei trattamenti meccanici. .
Conclusioni
Il trattamento meccanico sembra essere utile per alleviare i sintomi legati alla fascite
plantare. I limiti metodologici degli studi attuali non consentono di concludere se
uno qualsiasi dei trattamenti studiati sia più efficace nell’alleviare il dolore o nel
migliorare la funzione del piede nei pazienti con fascite plantare. La combinazione
di diverse modalità di trattamento come AFO e solette o scarpe a dondolo e solette
sembra migliorare gli effetti del trattamento clinicamente rilevanti.
Gli studi futuri dovrebbero mirare a migliorare la qualità metodologica utilizzando
l’occultamento, l’occultamento dell’allocazione, evitare cointerventi e utilizzare
misure biomeccaniche degli effetti del trattamento.
Riconoscimento
Questo lavoro è stato supportato da OIM Orthopedie, Assen, Paesi Bassi.
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