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Igiene del frigorifero

16 ott 2009 | Di Sergio Maria Teutonico | Sezione: Parliamo di...., Storie di vita

Il frigorifero
Di Pieranna Borio e Massimo Longo
massimo.longo@cibovino.com

Frigoriferi e congelatori sono elettrodomestici presenti in pressochè ogni abitazione. La loro


funzione è di mantenere gli alimenti a temperature tali da rallentarne gli inevitabili fenomeni di
deperimento chimico, enzimatico o microbiologico.

Tuttavia, all’interno di queste attrezzature, e in particolare nel frigorifero, gli alimenti stessi possono
subire la contaminazione da parte di elementi indesiderati, tra cui prevalentemente batteri e muffe.

Questi microrganismi, provenienti dai materiali di confezionamento o presenti naturalmente sulla


superficie di determinati alimenti (formaggi, salami, verdure, uova, ecc.), possono insediarsi su
pareti, porte, supporti, contenitori e guarnizioni. Da questi punti possono poi ricadere su altri
alimenti, determinandone col tempo il parziale o completo deterioramento.

Come contrastare tale eventualità? Le strategie da adottare sono principalmente due:

1.pulizia del frigorifero (e delle parti interne) e protezione dei cibi, per impedire la
contaminazione da parte dei microrganismi;
2.funzionamento del frigorifero alle temperature corrette e riduzione dei tempi di permanenza
dei cibi, per evitare o ridurre al minimo i fenomeni di deperimento
Pulizia del frigorifero

La pulizia va eseguita dopo aver spento e svuotato il frigorifero. Durante tale operazione
l’eventuale congelatore integrato deve essere tenuto chiuso.

Si possono utilizzare alternativamente diversi prodotti, ponendo attenzione alle mescolanze per
evitare imprevedibili formazioni di sostanze nocive. Molti frigoriferi di ultima generazione sono
inoltre dotati di un trattamento interno ad azione antibatterica. In tal caso, informarsi sulla
compatibilità con i prodotti di pulizia che s’intende utilizzare.

I prodotti tradizionali quali bicarbonato di sodio o aceto possono essere utilizzati per le settimanali
pulizie di routine. Altri prodotti a base di sostanze naturali completamente biodegradabili sono
generalmente reperibili presso i negozi di alimenti biologici.

Per una pulizia più radicale, da compiersi con minore frequenza, possono essere utilizzate
sostanze ad ampio spettro di azione, quali le miscele di Sali di ammonio quaternario (es.
benzalconio cloruro) e alcool (es. etilico, isopropilico) presenti in molti prodotti attualmente in
commercio. Efficacia ancora maggiore è offerta dalla candeggina opportunamente diluita. Tali
sostanze devono essere utilizzate con attenzione e seguendo le istruzioni (concentrazione, tempi
di contatto, protezione individuale) riportate in etichetta. Dopo la pulizia e prima della riaccensione
del frigorifero, è indispensabile un abbondante risciacquo di tutte le parti.
Protezione degli alimenti

I cibi conservati nel frigorifero devono essere suddivisi per tipo, tenuti staccati dalle pareti e
adeguatamente protetti. Si possono usare allo scopo pellicole o carte ad uso alimentare, meglio
ancora i contenitori riutilizzabili muniti di coperchio, che consentono una più efficace conservazione
e riducono i rifiuti prodotti dalla cucina.

I cibi da scongelare, specie se crudi, devono essere posti su sostegni forati (es. un adatto
scolapasta) che facciano percolare i liquidi, che saranno poi raccolti da un contenitore (piatto,
vaschetta) sottostante.
Funzionamento del frigorifero

Il frigorifero non deve essere caricato troppo per consentire una migliore circolazione del freddo.

Le produzioni domestiche preparate in anticipo o avanzate devono essere ridotte in parti il più
possibile piccole, e comunque in forme basse e larghe per favorire un più rapido raffreddamento.

Se si deve prelevare solo una parte di un pezzo grosso, farlo in fretta rimettendo subito in
frigorifero la parte non utilizzata.

La permanenza dei prodotti alimentari in frigorifero deve essere la più breve possibile. Evitare
quindi le grosse scorte di prodotti deperibili freschi, soprattutto di origine animale.

Il frigorifero funziona a temperature positive, comprese normalmente tra 0°C e + 8°C. Tra +3°C e
+5°C si ottiene una buona conservazione dei prodotti: bisogna tuttavia assicurarsi dell’effettiva
temperatura interna. Se il frigorifero non è dotato di un lettore esterno della temperatura, è bene
collocare all’interno un termometro adatto che consenta di stabilire una corrispondenza tra
l’impostazione di funzionamento data con il termostato (di solito una rotella graduata tra 0 e 5) e la
temperatura effettiva. Tale temperatura può inoltre variare dai ripiani alti a quelli bassi, solitamente
più gelidi per il maggiore peso dell’aria fredda. In tal caso e per permanenze più prolungate, è
preferibile collocare i prodotti animali in basso, proteggendoli adeguatamente, come detto in
precedenza, da eventuali contaminazioni da parte dei cibi posizionati più in alto. Per evitare
l’innalzamento di temperatura dei prodotti, bisogna inoltre evitare di lasciare aperta a lungo la porta
del frigorifero. Ugualmente, le guarnizioni devono essere, oltreché pulite, in buono stato e ben
aderenti alla porta.

Lo scongelamento dei prodotti congelati deve essere eseguito in frigorifero: ciò consente di non
avviare precocemente processi di deterioramento superficiale, di avere minori perdite di liquidi e di
recuperare parte dell’energia utilizzata per il congelamento.

Il frigorifero deve essere posizionato lontano da fonti di calore e con un pò di spazio intorno: il
calore della serpentina (che deve essere pulita regolarmente!) si disperde così con facilità ,
aumentando l’efficienza e riducendo i consumi. In questo senso i frigoriferi da incasso pongono
qualche problema in più, unitamente a una maggiore tendenza alla formazione interna di brina. In
quest’ultimo caso, la brina deve essere asportata regolarmente.

Minori consumi energetici si ottengono inoltre acquistando frigoriferi di grandezze commisurate al


numero di utilizzatori, e non abbinati in un corpo unico con il congelatore. Se lo spazio lo consente,
è meglio acquistare separatamente un congelatore a pozzetto (quelli a carico dall’alto).

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