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Vitorio Alfieri – La vita

Vitorio Alfieri, nato nel 1749 ad As�, è un membro della nobiltà terriera del Setecento. Grazie alle rendite
familiari, può dedicarsi interamente alla leteratura. La sua giovinezza è segnata da una tendenza alla
malinconia e alla solitudine, ma anche da una forte volontà ribelle. Dopo aver studiato presso la Reale
Accademia di Torino, compie un lungo grand tour in Europa tra il 1767 e il 1772, manifestando
un'irrequietezza costante e una scontentezza senza cause definite. Tornato a Torino, la sua insofferenza per
legami e gerarchie lo porta a una vita oziosa. La sua unica a�vità diventa la leteratura, con la fondazione di
una società leteraria nel 1772. Nel 1775, atraverso la scritura della tragedia "Antonio e Cleopatra," Alfieri
sperimenta una "conversione" leteraria, trovando nella poesia un mezzo per superare i suoi tormen�. Da
quel momento, dedica la sua vita alla leteratura, approfondendo gli studi e stabilendosi a Firenze. La sua
esperienza dei viaggi e l'osservazione dell'assolu�smo europeo influenzano la sua visione poli�ca,
portandolo a reazioni nega�ve verso la �rannia monarchica. Nel corso degli anni, le sue tragedie prendono
forma, e Alfieri si stabilisce a Firenze durante la Rivoluzione francese, manifestando entusiasmo iniziale ma
successivamente provando riprovazione e disgusto per gli sviluppi del processo rivoluzionario. Muore a
Firenze nell'otobre 1803.

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