Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
FIG 1-1
2 Segnalazione degli ostacoli1
Segnalazione diurna
Gli ostacoli f issi d evono es sere segnalati c on d ella colorazione v istosa e
contrastanti c on l o sfondo, servendosi d i s chemi di c olorazione adeguati a lle
dimensioni dell’oggetto (FIG 1-2).
FIG 1-2
1
La segnalazione degli ostacoli serve a ridurre i rischi di collisione possibili tra aeromobii ed
ostacoli, ma no n è c ondizione s ufficiente per ridurre l e l imitazioni op erative introdotte
dall’ostacolo stesso.
Quando l’ostacolo è un oggetto mobile si deve usare questo un unico colore,
preferibilmente rosso per i v eicoli d i em ergenza e giallo per i veicoli di s ervizio,
mentre per i mezzi che interessano l’area di manovra, e non ottemperano a tale
colorazione d evono es sere s egnalati con una ba ndierina r ettangolare a s cacchi
preferibilmente bianchi e rossi. Dove non fosse possibile utilizzare la colorazione
per segnalare gli ostacoli (es. cavi elettrici tra due tralicci) si ricorre all’uso di
markers, o bandierine. Tali segnali devono essere collocati in posizione visibile in
modo da consentirne l’identificazione, di colore arancione e bianco o rosso e
bianco in modo da contrastare con lo sfondo, e devono essere visibili, da t utte le
direzioni, da una distanza di almeno 1000m, se l’oggetto deve essere identificato in
volo,e da 300m per oggetti che devono essere identificati a terra.
Segnalazione notturna
Di notte ed in alcuni casi anche di giorno, gli ostacoli devono essere segnalati con
luci di segnalazione visibili in tutte le direzioni. Possono essere di tre diversi tipi:
a bassa intensità (Low-intensity Obstacle Lights);
a media intensità (Medium-intensity Obstacle Lights);
ad alta intensità (High-intensity Obstacle Lights).
H <= 45 m
Y >45 m
FIG 1-3
Le luci a bassa intensità vengono utilizzate quando si ritiene non sia necessario
dare ai piloti uno speciale preavviso. Per gli ostacoli fissi sono di colore rosso fisso,
mentre per i veicoli di servizio possono essere giallo o blu lampeggiante.
Le luci a media intensità si usano per segnalare ostacoli di altezza superiore o
uguale a 45m e inferiore a 150m. Possono essere di tre diversi tipi, bianco
lampeggiante, rosso lampeggiante, rosso fisso. Le luci ad alta intensità di colore
bianco intermittente (possono essere ad intermittenza contemporanea, o
sequenziale) si utilizzano per segnalare oggetti che superano i 150 m di altezza, o
torri di supporto per cavi, funi, fili. Le luci ostacolo devono essere collocate in
maniera tale da indicare i punti più alti e i bordi dell’oggetto. Inoltre quando
l’elevazione è uguale o superiore a 45 m, luci supplementari devono essere poste
a livelli intermedi (FIG 1-3).
Generalmente su ogni aerodromo vengono posti vari segnali che hanno lo scopo di
fornire informazioni chiare utili ed immediate ai piloti.
Essi sono divisibili in base a differenti criteri, possiamo avere una segnaletica
verticale (costituita da tabelle o semafori) o orizzontale (indicazioni fornite da
segnali dipinti sulle superfici pavimentate), inoltre per ogni informazione fruibile in
condizioni di buona visibilità o di giorno (segnaletica diurna) dovrebbe esistere la
corrispettiva usabile in bassa visibilità o durante il periodo notturno (la segnaletica
notturna è utilizzati di notte ma anche quando le condizioni di visibilità scendono
sotto minimi stabiliti a causa delle condizioni meteo), può riferirsi all’area di
Atterraggio, di Manovra, di Movimento o a qualsiasi altra area specifica
dell’aeroporto, in parole povere con la segnaletica cerchiamo di fornire il più alto
numero di informazioni possibili in maniera concisa ed inequivocabile.
L’insieme di tutti questi segnali costituisce la segnaletica aeroportuale.
Segnali di identificazione
Segnale di identificazione di aerodromo (Aerodrome Identification Sign)
per facilitare l’individuazione visiva di un aerodromo, e quando non vi siano altri
mezzi per effettuare tale identificazione, si disegna, in un luogo idoneo che ne
permetta l’individuazione da ogni direzione agli aeromobili in volo e con colori
contrastanti lo sfondo, il nominativo in chiaro dell’aerodromo.
Faro di aerodromo(Aerodrome Beacon – ABN).
Il faro di aerodromo permette una facile individuazione del sito aeroportuale sia di
notte che in condizioni di scarsa visibilità. La sua ubicazione deve essere tale che
nessun os tacolo ne c omprometta la visibilità e c he no n ab bagli i pi loti durante
l'avvicinamento. Il f aro em ette una s erie di lampi alternati b ianchi e verdi. Esso è
obbligatorio sugli aerodromi aperti al traffico aereo VFR notturno.
Faro di identificazione(Identification Beacon – IBN).
Il faro di identificazione, oltre a svolgere le funzioni di faro d’aerodromo ha la
funzione di eliminare ogni ambiguità di identificazione dell’aerodromo, soprattutto
nel caso di aerodromi vicini.
Infatti, esso a differenza del faro di aerodromo, emette dei segnali in codice Morse
che costituiscono il nominativo dell'aerodromo. La sua posizione deve essere tale
da poter essere visto da ogni parte e sotto ogni angolazione fino ad un minimo di
45° al di sopra dell'orizzonte. I segnali emessi da tale faro sono di colore verde con
una frequenza di 6 - 8 parole al minuto.
Indicatore Di Direzione Del Vento
Le informazioni che fornisce s ono l a di rezione de l vento, e a s econda della s ua
inclinazione una indicazione sommaria della sua intensità (FIG 1-4).
FIG 1-4
A C E
B D F
FIG 1-5
2
Esiste la possibilità che per esigenze operative su di un aerodromo due piste si incrocino in
questo caso i segnali della pista meno importante vengono interrotti all'incrocio, mentre
quelli della pista più importante proseguono.per quanto riguarda il bordo pista:
per la segnaletica diurna si mantengono entrambi
per la segnaletica notturna si cercherà la migliore disposizione al fine di consentire ai
piloti una guida adeguata ponendo tali segnali in maniera irregolare o addirittura omettendoli
con l'eccezione di quelli di bordo pista.
3
Tutte le indicazioni seguenti relative alla segnaletica diurna sono valide per una pista
pavimentata, per quelle non pavimentate si cercherà di disporre dei segnali che forniscano
le indicazioni essenziali.
identificata come 16/34). Nel caso di piste parallele si aggiunge un suffisso letterale
(L per l eft, C per c entral, R per r ight), qualora il numero de lle piste parallele sia
superiore a 3 s i opererà cambiando i l numero identificativo d i pista, si passera
quindi al valore di decina s uperiore (es. 5 p ista parallele Q FU 155° si avrà
partendo da s inistra verso destra 16L, 16C, 16R, 17 L, 17 R). Non è pre vista
segnaletica notturna per tale segnale.
soglia; La soglia pista (Threshold THR) è “l’inizio di quella porzione di
pista utilizzabile per l’atterraggio”. E’rappresentata da una serie di strisce, parallele
all’asse pista (in gergo aeronautico e soprannominata “pettine” FIG 11 -12). Ne l
caso di soglia pista spostata (Displaced Threshold) sia temporaneamente (FIG 11-
13) c he pe rmanentemente (FIG 11 -14) essa s arà indicata da un a s erie di frecce
che indicano l a nuova T HR. Come s egnaletica n otturna sono previste delle luci
verdi unidirezionali,visibili nel senso di atterraggio, poste sulla soglia pista (FIG 11-
12). Nel c aso di s oglia pista spostata si usano luci u nidirezionali incassate po ste
sulla nuova T HR. Al fine di evidenziare ulteriormente la T HR sono pre viste de lle
luci supplementari disposte s immetricamente s u ciascun lato della pista ( FIG 11-
14) sempre di colore verde dette barre laterali (Wing Bars).
FIG 11- 15
Fine p ista. Non è prev ista nessun tipo di segnalazione d iurna pe r
identificare la fine pista. Di notte o in condizioni di bassa
visibilità è individuata da una serie di luci trasversali rispetto all’asse pista, di
colore rosso. devono essere accese solo nella direzione della pista in uso.
Stopway. Se prev ista la S WY non è d efinita da segnaletica d iurna. Per
l’uso notturno o in condizioni di bassa visibilità è individuabile da delle luci rosse
unidirezionali disposte parallele all’asse pista, in prosecuzione del bordo pista e
per tutta la lunghezza della SWY .
Distanze fisse. per piste di numero di codice 4. sono previste delle Strisce
di colorazione piu scura rispetto a quelle della zona di contatto, situate a circa 300
m da lla THR, di dimensioni variabili. Di n otte qu este strisce sono evidenziate da
luci bianche ( Tali l uci s ono r accomandate per p iste sulle quali no n è presente un
sistema luminoso di avvicinamento).
Parti di pista p avimentata n on utilizzabili né p er il d ecollo né p er
l’atterraggio; Se un a pa rte di una pi sta pavimentata no n è ut ilizzabile n é pe r il
decollo né per l’atterraggio, si deve cancellare tutta la preesistente segnaletica di
pista, togliere o r endere inutilizzabili le luci, e deve es sere dipinta un a serie di
segnali gialli a forma di “V” detti “Chevron”, e con la punta rivolta verso la parte di
pista utilizzabile (FIG 11-16).
FIG 11-16
o FIG 11-17
o
o luci di guardia pista (Runway Guard Lights).
Le luci di guardia pista sono delle luci intermittenti di colore giallo, unidirezionali e
visibili s olo agli aeromobili i n avvicinamento alla pista, s ono sempre attive e
possono es sere accoppiate al le s top bar. Hanno lo scopo di attirare l’attenzione
degli equipaggi d i volo e dei c onducenti d i velivoli che s i a vvicinano alla pista.
Devono essere installate in corrispondenza di ciascun raccordo d’immissione in
pista, e per pi ste utilizzate c on RV R inferiori a 550 m e prive d i Stopbars, sono
raccomandate al di sotto dei 1200 m.
o luci di posizione attesa intermedia (Intermediate Holding Position Lights) 4
Le l uci d i po sizione attesa intermedia (Intermediate H olding Position L ights) s ono
costituite da un minimo di tre luci unidirezionali gialle, disposte trasversalmente alla
via di rullaggio in corrispondenza di una “posizione di attesa intermedia”, visibili
soltanto dagli aeromobili in avvicinamento all’intersezione.
FIG 11-18
FIG 11- 19
Segnali di inf ormazione sono i stituti allo s copo di fornire a i piloti le
indicazioni5 necessarie alla movimentazione a terra degli aeromobili. Sono costituiti
da cartelli rettangolari con sfondo di colore giallo, illuminati di notte (FIG 11-19).
4
Le luci di posizioni attesa intermedia è la denominazione adottata al posto di “Clearance-bars o di
“Luci d’intersezione di vie di rullaggio”(Taxiway Intersection Lights).
11.12 Segnaletica dei piazzali
I confini de i pi azzali s ono identificabili da l inee continue gialle, e per quanto
riguarda l a s egnaletica notturna vengono usate luci blu o g ialle. La
movimentazione è i ndicata da linee gialle, mentre di notte la g uida a l rullaggio è
fornita da l uci v erdi i ncassate ( come per l e TWY). generalmente inoltre i p iazzali
sono illuminati anche da riflettori al fine di permettere una m ovimentazione sicura
sia di a eromobili che di u omini e mezzi. I noltre sono previste una serie d i segnali
che indicano il nome della piazzola, la posizione a cui deve fermarsi uno specifico
tipo di aeromobile, l’ingombro laterale dell’aeromobile quando posteggiato (linea
continua di colore rosso).
11.13 MARKER
FIG 11-20
5
Generalmente s i individuano s egnali che indicano, direzione ( Direction S igns), posizione
(Location S igns), de stinazione ( Destination S igns), il decollo da una i ntersezione
(Intersection Take-Off Signs), uscita dalla pista (Runway E xit Signs), posizione pista libera
(Runway Vacated Signs).
allineamento con l’asse pista, assetto, distanza residua alla soglia pista, angolo di
discesa. I sistemi utilizzati sono:
sistemi visivi indicatori del piano di discesa (T-VASIS, PAPI)
sistemi luminosi di avvicinamento (ALS)
sistemi luminosi di guida (CGL, RLLS).
E per le diverse operazioni possiamo dare l’indicazione di quali sistemi siano
necessari:
Per piste non strumentali di codice 3 e 4 utilizzate di notte va adottato, se
fisicamente fattibile, un sentiero luminoso di avvicinamento semplificato (SALS).
Per piste strumentali non di precisione va adottato, se fisicamente fattibile, un
sentiero luminoso di avvicinamento semplificato. E’consigliata l’adozione di un
sistema per avvicinamenti di precisione di Categoria I oppure l’aggiunta di un
sistema luminoso di guida alla pista (lead-in).
Per piste strumentali di precisione di CAT I deve essere adottato, se fisicamente
fattibile, un sentiero luminoso di avvicinamento PALS di CAT I.
Per piste strumentali di precisione di CAT II e III deve essere adottato un
sentiero luminoso di avvicinamento PALS di CAT II e III.
6
Entrambi i sistemi devono essere sempre accesi, sia di giorno che di notte e con qualsiasi
valore di visibilità, quando è in uso la pista a cui sono associati
7
Il T-VASIS, è l’ultima versione di una famiglia di sistemi che comprendeva il VASIS
propriamente detto e il 3-BAR VASIS, sistemi che non rientrano più negli Standard ICAO dal
1995.
esse siano l e un iche v isibile da parte del pilota, e s olo ne l c olore bi anco (le fly
down u nits e l e f ly up units non devono essere visibili). Se s i prende in
8
considerazione il sentiero nominale di 3° tale situazione sta ad indicare un’altezza
nominale tra occhi pilota e THR di 15 m.
Luce bianca
Luce rossa
FIG 11-21
Dopo a ver descritto l a disposizione d elle luci r isulta c hiaro il no me del s istema,
infatti l e sei l uci v erticali determinano la visione d i un a T drit ta o rovesciata, a
seconda c he l'aeromobile s i tr ovi r ispettivamente al di s otto o al d i s opra del
sentiero di av vicinamento. O ltre al s istema T-VASIS esiste un a versione
semplificata c hiamata AT – VASIS. Esso s i differenzia da l T-VASIS p er i l f atto di
essere disposto solamente sul lato sinistro della pista, e quindi costituito da sole 10
luci. Quanto al suo impiego è del tutto simile a quello del sistema T -VASIS citato in
precedenza.
Il PAPI (Precision Approach Path Indicator) è costituito da una barra di quattro luci,
normalmente posizionate sul l ato s inistro della pi sta, c on f ascio luminoso a
transizione r apida ( il pa ssaggio dal r osso al b ianco av viene i n maniera quasi
8
Se dovesse necessitare un ‘altezza superiore per il sorvolo della THR, a causa delle
dimensioni maggiori dell’aeromobile, l’avvicinamento può essere eseguito volando con uno
o più luci “fly-down” visibili. Considerando s empre i l s entiero nominale di 3° s i av ranno le
seguenti corrispondenze:
wingbar e un’unità “fly-down” visibili: altezza occhi pilota/soglia pista = 17 ÷ 22 m;
wingbar e due unità “fly-down” visibili: altezza occhi pilota/soglia pista = 22 ÷ 28 m;
wingbar e tre unità “fly-down” visibili: altezza occhi pilota/soglia pista = 28 ÷ 54 m.
Viste l e c orrispondenze s opra des critte I piloti de i " wide-body" r egoleranno l a t raiettoria di
avvicinamento i n r iferimento alla c onfigurazione di l uci ne cessaria per sorvolare l a T HR
all’altezza necessaria.
istantanea senza passare per una fase di transizione, di colore rosa, come avviene
nel T -VASIS) e quidistanti f ra loro ( generalmente di 9 m etri) F IG 11 -22. La prim a
luce s i trova a c irca 1 5 m etri dal bordo della p ista. La distanza d ella b arra da lla
soglia d ella pista è tale da ga rantire u n'altezza minima de l piano d i planata sul
pettine, variabile in funzione del tipo di pista e dei tipi di aeromobili che vi operano.
L’aggiunta di una seconda barra PAPI s ul l ato destro de lla p ista, i n m ancanza di
altri aiuti visivi, fornisce informazioni sull’angolo di rollio. La regolazione dell’angolo
di proiezione delle l uci è tale d a r endere visibile 9 la ba rra ne l modo di seguito
descritto:
quando l 'aereo è sul pi ano di pl anata, il p ilota vede le due luci pi ù vicine
alla pista di colore rosso, e le altre due di colore bianco FIG 11-23;
quando l'aereo è leggermente alto, il pilota vede la luce più vicina alla pista
di colore rosso e le altre di colore bianco;
quando l'aereo è alto, il pilota vede tutte le luci di colore bianco;
quando l'aereo è leggermente basso, il pilota vede le tre luci più vicine alla
pista di colore rosso, e la quarta di colore bianco;
quando l'aereo è basso, il pilota vede tutte le luci di colore rosso.
Per il sistema PAPI esiste una versione semplificata chiamata APAPI costituito da
barre a due luci anziché quattro.
FIG 11-22
9
Le specifiche ICAO prevedano che il piano di planata del PAPI deve consentire un buon
margine d i s eparazione dagli os tacoli de l t erreno anche a que gli aerei c he dov essero
effettuare l'avvicinamento con tre luci rosse e una bianca.
Luce bianca
Luce rossa
FIG 11-23
inoltre d i una s erie di luci a s carica di condensatore, accoppiate con le l uci già
presenti, con una s equenza c he inizia da i 900 m verso l a s oglia pi sta. Tali luci
hanno l a pro prietà di essere v iste, nelle m edesime condizioni meteorologiche, a
quote p iù a lte rispetto a lla luci fisse ad incandescenza. Nel caso in cui non f osse
possibile che l’installazione di un sistema luminoso per avvicinamenti di precisione
non r aggiunga l a lunghezza prevista dei 9 00 m , s i p ubblicheranno v alori di
riferimento m eteo che limiteranno l e operazioni di categoria de lla p ista. In questa
categoria di aiuti visivi abbiamo due tipi specifici di sistemi:
Il s istema ALPA – ATA, strutturalmente si i dentifica con i l s istema sopra
descritto ma è i mplementato da una b arra luminosa r ossa di imminenza soglia, e
da una segnalazione di soglia composta da luci verdi all'inizio pista.
Il sistema CALVERT per piste di CAT I, FIG 11-25 A, si estende per 900m
dalla THR, e prevede che il prolungamento dell’asse pista sia formato da una
singola fila di luci a partire dalla soglia per i primi 300 m, 2 file di luci dai 300 ai 600
m e 3 file di luci dai 600 ai 900 m. Tale disposizione, oltre a fornire l’allineamento
con l’asse pista, da una immediata percezione di distanza dalla THR. Inoltre, per
fornire indicazioni d i distanza più precise, e d i assetto, ogni 15 0 m sono disposte
delle file di luci tr asversali d i l unghezza de crescente iniziando dal pu nto p iù
distante dalla soglia, disposte in maniera tale da formare un triangolo isoscele il cui
vertice si posiziona a 300 m oltre la soglia pista. Un’altra caratteristica del calvert è
quella di fornire ap prossimativamente un angolo d i discesa. Tale da to s i ottiene
facendo si che durante l’avvicinamento ogni barra trasversale che superiamo sia
osservata della stessa dimensione della precedente.
Il sentiero luminoso per avvicinamento di precisione di CAT II e III è
esattamente identico ad uno di CAT I ma implementato da (FIG 11-26):
- due file laterali di luci, di colore rosso, che si estendono di 270 m oltre la soglia,
in prosecuzione delle luci della zona di contatto;
- due file di luci che formano due barre trasversali, una a m 150 e l’altra a m 300
dalla soglia
Anche in questo caso l’impossibilità materiale di raggiungere la lunghezza di 900 m
determina limitazioni operative per operazioni di CAT II è III della pista. Sia il
sistema ALPA-ATA, che il sistema CALVERT possono essere quindi utilizzati per
operazioni di CAT II e III modificando i primi 300m di entrambi.
FIG 11-25
FIG 11-26