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Un volo IFR è un volo controllato che naviga anche in condizioni di bassa visibilità
tramite la sola strumentazione di bordo e determina la sua posizione con l’ausilio dei
soli radioaiuti al suolo . E’ obbligato a percorre rotte pubblicate dalla partenza fino
all’atterraggio sorvolando i vari punti in rotta a quote prestabilite pubblicate sulle carte.
Il volo strumentale si compone di vari segmenti di rotta . ICP - initial climb procedure
(procedura di salita iniziale) non sempre presente , se non presente la SID parte dalla
DER ( departure end of runway - fine pista).Tutti i segmenti di rotta sono compresi tra
due punti pubblicati sulle carte aeronautiche ( VOR, ASDOR, IAF, etc).
Livelli di Crociera
Comunicazioni
Rapporti di posizione obbligatori
Spazi aerei classe F,G
Equipaggiamenti
L'aeromobile deve essere equipaggiato con le strumentazioni IFR adatte e con
l'equipaggiamento di navigazione appropriato alla rotta da percorrere e conforme alla
normativa in vigore.
Livelli minimi Nel caso che dette minime non siano state stabilite, l'a/m IFR dovrà volare
ad un altezza che assicuri una separazione di almeno:
NOTA Tranne quando sia necessario per il decollo o l'atterraggio un volo IFR non dovrà
volare al di sotto della minima altitudine di rotta (MEA) o minimo livello di rotta (MEL),
pubblicato dallo Stato del territorio sorvolato.
MEA (Minimum Enroute Altitude) E' l'altitudine che garantisce una separazione di
almeno 1000ft dagli ostacoli lungo le rotte strumentali di arrivo STARs (Standard Arrival
Routes) e partenza SIDs ( Standard Instrument Departures) all'interno dei CTR.
MEL (Minimum Enroute Level) E' il più basso livello di volo utilizzabile lungo le rotte ATS ,
che assicura una separazione di almeno 2000 ft dal più alto ostacolo esistente all'interno
della fascia protettiva di 20N/M (10 n /m su entrambi i lati del center-line della rotta ATS)
calcolato sulla base di un valore di pressione pari a 960 hpa.
MCA/MCL (Minimum Crossing Altitude - Minimum Crossing Level) E' la più bassa
Altitudine o Livello di attraversamento (MCA/MCL) di un determinato FIX lungo la rotta.
Clearance ATC
Prima di decollare un volo in IFR entro spazi aerei controllati dovrà sempre essere
ottenuta un’autorizzazione di rotta comunicata dettata al pilota su delega ACC dal
controllore delivery dell’a/d ( anche tramite data link) .
Osservanza del FPL ( flight plan) in vigore
A meno che non sia stata ottenuta una specifica autorizzazione il pilota è obbligato a
rispettare il FPL presentato.
Livelli di crociera
I voli IFR dovranno operare ad un livello di crociera appropriato alla rotta magnetica
dell'a/m, secondo la regola dei LIVELLI SEMICIRCOLARI
LIVELLI SEMICIRCOLARI
ITALIA SISTEMA ICAO
FL PARI
FL FL
PARI DISPARI
FL DISPARI
Deviazioni involontarie
Deviazioni di rotta: il pilota dovrà apportare le necessarie correzioni di prua per ritornare
al più presto in rotta.
Variazioni di velocità: se la TAS differisce del +/- 5% da quella indicata nel FLP dovrà
comunicarla all’ente ATS in contatto.
Variazione dell’orario stimato : se gli stimati dei punti di riporto di arrivo differiscono di 4
+/- 3 minuti rispetto a quelli precedentemente comunicati, il pilota dovrà comunicare
nuovamente all’ente il nuovo stimato revisionato.
Deviazioni volontarie
I cambiamenti di rotta e/o velocità rispetto a quelli indicati nel FLP dovranno essere
comunicati e approvati dagli enti di controllo ATC.
Riporti di posizione
Salvo diversamente autorizzato il pilota dovrà comunicare riporti di posizione su ogni
punto di riporto obbligatorio.
Comunicazioni
Un volo IFR controllato deve mantenere continuo contatto radio con l’ente ATC.
Livelli di crociera
Un volo IFR fuori da spazi aerei controllati deve utilizzare un FL appropriato secondo la
regola dei livelli di crociera.
Comunicazioni
Un volo IFR deve mantenere il continuo contatto radio con l’ente ATS competente
Riporti di posizione
Obbligatori , come per i voli IFR entro spazi aerei controllati
NOTA: con il termine FIX si indica un punto che può essere : un punto significativo in rotta
( esempio AMLOC) , una radioassistenza ( locator, VOR/DME, NDB, VORTAC di 3
lettere esempio BOA VOR /DME Bologna ) oppure incrocio di radiali o radiale/distanza
DME.
Gli a/m nell’holding devono essere separati dall’altro traffico in rotta di almeno 5 minuti .
HOLDING STACK “colonna di attesa” 5
Gli aa/mm si dispongono sui livelli dell’holding in successione, al primo a/m in arrivo viene
generalmente assegnato il livello più basso dell’holding (coincidente con l’MHA –minimum
holding altitude pubblicata) . Gli altri a/m si dispongono via via sui livelli superiori separati
ciascuno di 1000 ft. Quando l’a/m al livello più basso esce dall’holding gli a/m ai livelli
superiori scendono al livello immediatamente inferiore liberando tali livelli.
Sono state stabilite le seguenti categorie di a/m tipici per fornire una base standard per
correlare la manovrabilità degli a/m a specifiche procedure di avvicinamento.
Categoria A: IAS < 169 Km/h (91 Kts)
Categoria B: 169 Km/h (91 Kts) ≤ IAS < 224 Km/h (121 Kts)
Categoria C: 224 Km/h (121 Kts) ≤ IAS < 261 Km/h (141 Kts)
Categoria D: 261 Km/h (141 Kts) ≤ IAS < 307 Km/h (166 Kts)
Categoria E: 307 Km/h (166 Kts) ≤ IAS < 391 Km/h (211 Kts)
Categoria H: Elicotteri
TEMPI - Durata dei tratti rettilinei: 1 min se la quota dell’holding è a<=14.000 ft. ( FL 140);
1min 30 sec se la quota è >14.000 ft. ( per il calcolo dei tempi si utilizza il semplice
orologio di bordo)
FIX
NOTA: l’am entra nell’holding sempre con prua diretta verso il FIX ( prima di uscire dall’holding
il FIX viene sorvolato dall’a/m minimo 2 volte) .
ENTRATE
L’ingresso nel circuito di attesa è in
funzione della rotta di arrivo al FIX.Le
entrate nell’Holding devono essere
effettuate a seconda della prua dell’a/m in
relazione ai tre settori di ingresso , con una
zona di tolleranza di 5° per parte rispetto al
confine di settore..
COSTRUZIONE GRAFICA DEI SETTORI DI INGRESSO 8
Si prolunga il tratto inbound poi puntando sul FIX si apre di un angolo di 70° sempre
nella direzione opposta alla virata. Si traccia la linea passante per il FIX ( che ha angolo
di 70° rispetto al prolungamento Inbound ) e si disegnano i 3 settori : 70° (entrata a
goccia), 110°( entrata parallela), 180° (entrata diretta).
Esempio di holding
La fine dei tratti rettilinei puo’ essere
determinata non solo tramite tempo ma
anche mediante FIX di radiali e distanze
VOR/DME.
Il disegno delle rotte di partenza strumentali è basato sulla definizione di rotte da seguire lungo le
quali ci si aspetta che il pilota effettui le correzioni per il vento e rimanga entro lo spazio aereo
protetto.
STRAIGHT DEPARTURE
Nella partenza diretta la rotta iniziale è entro 15° rispetto al prolungamento asse pista. La guida in
rotta può essere fornita da VOR, NDB o RNAV
TURNING DEPARTURE Se la rotta di partenza richiede una virata >15°, viene costruita11
un’area di virata e la virata richiesta deve iniziare al raggiungimento di una specifica
altitudine/altezza, su un fix e una r/a (VOR, NDB…)
Il volo diretto va mantenuto fino al raggiungimento di un’altezza di almeno 120 m sull’elevazione
della DER.
PARTENZE OMNIDIREZIONALI
Quando una procedura di partenza non prevede una guida in rotta, una volta superata la fine della
pista e raggiunta una quota di sicurezza l’a/m può seguire qualsiasi direzione per raggiungere il
punto iniziale in rotta.
Se alcuni settori dell’area di partenza contengono ostacoli che precludono la partenza in quella
direzione, la procedura pubblicata indicherà i settori ristretti.
La procedura basica prevede che l’a/m salga lungo il prolungamento asse pista fino a 120 m prima
di virare, e almeno 90 m di separazione dagli ostacoli siano acquisiti prima di effettuare virate
superiori a 15°.
Se gli ostacoli non permettono partenze omnidirezionali è necessario seguire una rotta di partenza o
assicurarsi che ceiling e visibilità permettano una separazione a vista dagli ostacoli.
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Le rotte standard strumentali di partenza sono rotte all’interno dei CTR che partono dalla
pista ed arrivano sul FIX in ingresso nella rotta di crociera. Garantiscono la minma
separazione dagli ostacoli degli aa/mm dopo il decollo e durante la fase di allontanamento
e salita iniziale. Le SID terminano sul FIX inserito nella rotta ATS che passa nelle
vicinanze all’a/d.
Le SIDs possono partire direttamente dalla fine della pista strumentale (DER, Departure
End of Runway) oppure da un FIX ubicato nelle immediate vicinanze dell’aeroporto in
questo caso il tratto di rotta che collega la DER con il FIX sarà designato come “Initial
Climb Procedure” (Procedura di salita iniziale).
CARATTERISTICHE
Le SIDs forniscono al pilota sia la rotta che dovrà essere percorsa con specifico
riferimento a radioassistenze e FIX, che la quota minima (MEA, Minimum Enroute Altitude
o MEL, Minimum Enroute Level) sui diversi tratti di essa, inclusi i livelli minimi di
attraversamento (MCA, Minimum Crossing Altitude o MCL, Minimum Crossing Level) di
determinati punti. Detti minimi livelli o altitudini sui vari tratti della SID, garantiscono una
separazione (1000 ft se la quota pubblicata è in altitudini e 2000ft se la quota indicata è in
livelli di volo) dal più alto degli ostacoli sottostanti in un raggio di 5 N/M dalla “Posizione
stimata dell’aeromobile” .
DENOMINAZIONE DELLE SIDs 13
Come stabilito dall’ICAO la SID prende il nome del fix ( radioassistenza o punto
significativo) su cui termina nella rotta ATS, seguito da un numero ed una lettera .
Il numero indica le modifiche apportate alla versione originale della SID, dall’ 1 al 9.
La lettera indica che una SID diversa arriva sullo stesso FIX nella rotta ATS. Vengono
utilizzate tutte le lettere tranne la “I” e la “O”.
Nel caso in cui la SID non ha lettera significa che esiste una sola SID che arriva sul fix in
rotta.
Le Rotte Standard di Arrivo Strumentale, sono rotte obbligatorie percorse dai voli IFR
all’interno del CTR allo scopo di garantire la separazione dagli ostacoli. Partono dal FIX
nella rotta ATS ( es. M125) più prossima all'aeroporto e terminano sul fix IAF (initial
approach fix) dal quale avrà poi inizio la prevista procedura strumentale di avvicinamento
IAL (instrument approach landing ).
CARATTERISTICHE e DENOMINAZIONE
Le rotte strumentali di arrivo sono contraddistinte da una rotta da seguire ed un quota
minima, che garantisce una separazione (di almeno 2000 ft se espressa in termini di
Livello di volo-MEL e di 1000 ft se espressa in termini di altitudini -MEA) dal più alto
ostacolo esistente in un raggio di 5 N/M dalla posizione stimata dell'aeromobile, le STARS
vengono identificate con il nome della radioassistenza dalla quale iniziano da un numero
ed una lettera , seguita dalla parola Arrival .Come per le SIDs il numero indica le modifiche
alla versione originale mentre la lettera indica che ci sono diverse STARs che partono
dallo stesso FIX.
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Punto di rilascio : è il FIX o la quota ( altitudine o livello) alla quale l’a/m viene trasferito ad altro
ente (passaggio della responsabilità del controllo ATCS da ente trasferente ad ente accettante-
servizio fisso) un po’ prima di raggiungere il punto di rilascio l’a/m viene trasferito dall’ente
trasferente all’ente accettante ( trasferimento comunicazioni radio) per la prova radio in modo tale
che l’ente accettante possa garantire la continuità del controllo. L’ente accettante poichè deve
prendersi carico di fornire al traffico in arrivo il servizio ATCS può a discrezione ( in caso di
superamento della capacità di gestione del traffico aereo = troppi a/m da controllare= situazioni di
congestione di traffico) non accettare il trasferimento di controllo. In questo caso l’a/m viene fatto
attendere dall’ente trasferente su apposito FIX .
NOTA Gli a/m sulle SID o STAR così durante le procedure di avvicinamento sono in contatto con
l’APP e passono alla TWR solo nella fase finale della procedura di avvicinamento quando vedono
la pista e sono in grado di completare l’atterraggio, in questa fase vengono rilasciati dall’APP alla
TWR per ricevere l’autorizzazione per l’atterraggio.
Passaggio da ACC ad APP. L’a/m lascia la rotta ATS ed entra nella STAR
Passaggio da APP ad ACC. L’a/m lascia la SID ed entra nella rotta ATS.
Passaggio da TWR ad APP . Subito dopo il decollo quando l’a/m sorvola un fix o attraversa una
quota predeterminata (alla fine della pista DER – departure end of runway l’a/m si trova già
nell’initial climb procedure o nella SID).
Passaggio da APP a TWR . Quando l’a/m giunto al MAP vede la pista ed è in grado di completare
l’atterraggio.
SEPARAZIONI STANDARD PER AA/MM IFR IN PARTENZA 15
E' lo strato compreso tra TA e TL . Lo " spessore " di questo strato va da un minimo di
1000 ft e aumenta col diminuire del QNH locale fino ad un massimo di 2500 ft.
aa/mm in arrivo Gli aa/mm in arrivo quando attraversano il TL devono settare 18
l’altimetro dalla pressione standard 1013.25 hPa al QNH locale dell’ a/d ( dal TL fino
all’atterraggio si vola per altitudini).
In questo modo si riesce a garantire una separazione verticale minima di 1000ft tra gli
aa/mmin arrivo che volano per FL e gli aa/mm in partenza che volano per altitudini.
Stessa separazione che si ha in crociera tra a/m che volano su rotte opposte.
Di norma il trasferimento del controllo avviene su un punto di rilascio (un fix o una quota prefissata
indicata in AIP parte AD2 regole IFR per arrivi e partenze). Il punto di rilascio avviene
successivamente al trasferimento delle comunicazioni ( contatto radio). Ente accettante e
trasferente possono coordinarsi tra loro (attraverso il servizio fisso) per lo scambio di dati sensibili
circa l’a/m ( rotta, livelli, prue , velocità, orari stimati , etc).
outbound
inbound
45°
VIRATA BASE
Sorvolato il fix l’a/m segue la una rotta di allontanamento dal FIX pubblicata (outbound) per un
tempo specificato (1-3 minuti) successivamente si vira di 180° nella direzione opposta per
intercettare la rotta di avvicinamento ( inbound).
outbound
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RACETRACK
Simile alla holding procedure viene istituita quando gli aa/mm provengono da più direzioni e non
sia disponibile un segmento di lunghezza sufficiente per la necessaria discesa ( impossibilità di
eseguire una procedura di inversione).
STAR
1.SEGMENTO DI ARRIVO
La STAR termina sul FIX di avvicinamento iniziale IAF( Initial Approach Fix)
2. SEGMENTO INIZIALE
Inizia all’IAF e termina sul fix intermedio IF ( Intermediate Fix)
Qualora non sia possibile eseguire una procedura diretta sui 3 fix ( IAF,IF, FAF) esempio manchi il
fix intermedio e/o quello finale FAF ( Final Approach Fix) è necessario eseguire sull’IAF le
procedure Reversal o Racetrack.
3. SEGMENTO INTERMEDIO Inizia dall’IAF e termina sul FAF.
4. SEGMENTO FINALE Inizia al FAF e termina sul punto di mancato avvicinamento MAP
( Missed Approach Point)