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BO N EC H I
Gioia Cesarotti
Andrea Arrighi
Larte bianca
della
pasticceria
EDITORE BULGARINI FIRENZE
Copyright © 2007
Ristampe
1 2 3 4 5 6
2012 2011 2010 2009 2008 2007
Finito di stampare
per i tipi della tipolitografia Lito Terrazzi s.r.l.
in Firenze
Coordinamento editoriale
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Redazione
Silvia Lombardini
Mara Occhinero
Progetto grafico
Arianna De Lapi
Videoimpaginazione
Graziano Dei
Ricerca iconografica
Silvia Lombardini
Mara Occhinero
Barbara Sferlazza
tecniche previste Sistema di gestione qualità
dal D.M. 7-12-’99 n. 547 certificato
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro
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lo personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108,
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www.bulgarini.it
info@bulgarini.it
Il testo complementare “L’arte bianca della pasticceria”, guida alla
PREMESSA
conoscenza e approfondisce questo ramo speciale della ristorazio-
ne generale. Questo volume è sicuramente un ottimo strumento
per chi si appresta a completare il bagaglio formativo della figura
professionale del cuoco, poiché descrive attraverso un percorso
discorsivo e illustrativo tutta la gamma della pasticceria in modo
abbastanza esaustivo.
Il settore della pasticceria, a differenza di altre partite di un’azienda
di ristorazione, presenta indubbiamente particolari difficoltà; risulta
pertanto fondamentale metabolizzare le tecniche di lavorazione,
seguire perfettamente i procedimenti nelle varie fasi di preparazio-
ne rispettando scrupolosamente tempi, quantità e temperature.
Per la buona riuscita dei prodotti di pasticceria è molto importante
conoscere bene le materie prime utilizzate e le combinazioni adot-
tate per le procedure di assemblaggio, addizionando il tutto con
un apporto personale di fantasia e manualità. La pasticceria è il
trionfo dell’arte culinaria più sofisticata, nella quale confluiscono e
si adattano tutte le conoscenze utilizzate in ogni settore della cuci-
na. Le ricette, tramandate e gelosamente custodite nel tempo, ga-
rantiscono alla figura professionale un bagaglio formativo comple-
to grazie a nuovi sistemi tecnologici, a prodotti sempre più sofisti-
cati e ad informazioni molto dettagliate, facilmente veicolate attra-
verso la scuola o tramite corsi di aggiornamento.
Obiettivi:
- conoscere le procedure essenziali per la corretta esecuzione del-
le ricette
- conoscere e saper applicare le metodologie per l’elaborazione
delle basi di pasticceria
- acquisire conoscenza tecnico-pratica per la realizzazione di des-
sert classici e innovativi
- metabolizzare i processi relativi alle cotture dello zucchero e alla
lavorazione del cioccolato
- conoscere i principali sistemi per ottenere il gelato e saper realiz-
zare prodotti ottenuti con l’ausilio del freddo
- comprendere il concetto di arte della decorazione
- conoscere i principali semilavorati e additivi chimici usati in pa-
sticceria
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1 ILDI LABORATORIO
PASTICCERIA
Utensili per lavorazioni di frutta Scavini, cavatorsoli e coltelleria mignon per usi
particolari
Grattugie Di varie misure
Generalmente in plastica
Matterello.
Rullo forapasta
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UTENSILI Di uso comune
Comprendente pentolame di ogni forma e
Batteria di cucina
misura
Bastardella Contenitore in acciaio di forma semisferica
munito di manici
Modellatori Utensili utilizzati per particolari lavorazioni di
scultura
Bastardella.
STRUMENTI Generalmente usati per il controllo di
temperature e densità
Termometro ambientale Misura la temperatura dell’area di lavoro
Termometro per lo zucchero Utilizzato nelle cotture dello zucchero, raggiunge
i 200 °C
Termometro per il cioccolato Utilizzato per le lavorazioni di cioccolato e
coperture
Termometro a spillo.
Densimetro o Pesasciroppo Utilizzato per misurare la densità dello sciroppo
5
1 IL LABORATORIO DI PASTICCERIA
Nei locali adibiti alle lavorazioni, devono essere presenti banchi in ac-
ciaio, lavabi, armadietti in acciaio con sportelli richiudibili, un tavolo con
piano in marmo per le operazioni di raffreddamento, un sistema di ven-
tilazione forzata e appositi spazi per lo stoccaggio delle forniture ali-
mentari non destinate al raffreddamento.
Armadio frigorifero,
abbattitore di
temperatura.
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LE BASI DI PASTICCERIA
E LE TECNICHE
2
DI LAVORAZIONE
INGREDIENTI QUANTITÀ
farina di forza 1 kg
burro 1 kg
acqua circa 5 dl
sale 20 g
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
PROCEDIMENTO
Preparazione del pastello
䡲 impastare 800 g di farina con l’acqua tiepida e il sale
䡲 lavorare il composto sino ad ottenere un pastello consistente
䡲 coprire l’impasto ottenuto con pellicola trasparente e far riposare per circa 30 minuti
Preparazione del panetto
䡲 lavorare il burro con una spatola e impastarlo con 200 g di farina
䡲 dare all’impasto una forma a mattonella, che deve avere la stessa consistenza del
pastello
䡲 stendere il pastello con l’aiuto del matterello, sino ad ottenere un quadrato di cir-
ca 50 cm di lato
䡲 disporre al centro il panetto e ripiegare sopra i due lembi di pasta
䡲 stendere ancora la pasta con il matterello, mantenendo una forma rettangolare
con uno spessore di cm 1,5
䡲 ripiegare verso il centro i lati più corti (“giro” alla pasta) e ripiegarli ancora a libro
䡲 avvolgere con pellicola trasparente e far riposare in frigorifero per circa 30 minuti
2°, 3° e 4° giro
䡲 stendere la pasta in modo trasversale rispetto al giro precedente
䡲 ripiegare la pasta in quattro parti
䡲 far riposare in luogo fresco per circa 20 minuti
Oltre a quello indicato nella ricetta base, esistono altri metodi di lavo-
razione della pasta; uno tra i più conosciuti è quello della pasta sfo-
gliata “vera”, dove il burro viene lavorato con la spatola, posizionato
su un foglio di carta oleata, steso a forma di rettangolo e posto all’in-
terno della pasta ottenuta con acqua, farina e sale. Il procedimento di
lavorazione risulta identico a quello seguito per gli altri metodi, ma il
successo dipende esclusivamente dall’operatore.
Prima della cottura, è necessario lasciar riposare la pasta già tagliata e di-
sposta in teglia nei vari formati, in modo che si snervi, così da non restrin- Forapasta a rullo.
gersi durante la cottura. Bisogna poi forare la pasta con una forchetta o
un forapasta a rullo, in modo che durante la cottura gli strati che si alzano
rimangano imprigionati dai buchi, evitando un rigonfiamento eccessivo
che romperebbe la pasta stessa. I ritagli in avanzo, possono essere riutiliz-
zati, sovrapponendo gli uni sugli altri e stendendoli con il matterello, ma
spesso il prodotto che si ottiene è inferiore.
La pasta cuoce a temperatura elevata: inizialmente a 220 °C; poi, da circa
metà cottura, a 200 °C. Dopo alcuni minuti, è necessario aprire il camino
del forno, in modo che la condensa sviluppata dal vapore generato dal-
l’acqua contenuta nell’impasto venga in parte eliminata, consentendo alla
pasta di asciugarsi bene.
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
INGREDIENTI QUANTITÀ
Ricetta di base farina (tipo 0) 1 kg
burro 500 g
uova intere n. 4
tuorli d’uovo n. 2
acqua qb
sale qb
PROCEDIMENTO
䡲 su un tavolo di marmo disporre a fontana la farina setacciata
䡲 aggiungere al centro il burro ammorbidito e lavorare i due ingredienti in modo che
il burro assorba le particelle insolubili contenute nella farina, impedendo però il
contatto diretto con l’acqua, per evitare che la pasta risulti eccessivamente elastica
䡲 ricomporre l’impasto a fontana
䡲 inserire al centro le uova, i tuorli, l’acqua e il sale
䡲 lavorare il tutto sino ad ottenere un impasto omogeneo
䡲 far riposare la pasta in frigo per circa 30 minuti
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Per quanto riguarda le dosi, è necessario prendere in considerazione i
vantaggi e gli svantaggi ottenuti in base alla percentuale del tipo di in-
grediente utilizzato.
Analizziamo gli ingredienti.
FARINA
è l’ingrediente base di riferimento per il dosaggio degli ingredienti ac-
cessori.
BURRO
rende l’impasto più friabile; il quantitativo aumenta quando la pasta non
prevede l’uso di uova e si desidera ottenere un prodotto piuttosto deli-
cato; diminuisce invece per ottenere una pasta più colloidale o dura, so-
stituendo la quantità di burro con acqua o uova, se la ricetta lo prevede.
UOVA
rendono l’impasto più compatto e saporito; vengono introdotte gene-
ralmente in impasti utilizzati come base di contenimento per farce liqui-
de, poiché la pasta in cottura risulta impermeabile.
ACQUA
mescolata con la farina svolge un’azione colloidale, che rende general-
mente l’impasto più morbido e simile ad una pasta da pane. Il quantita-
tivo di acqua aumenta quando sostituisce il burro.
I sistemi di cottura sono praticamente uguali a quelli adottati per la pa-
sta sfogliata.
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
PROCEDIMENTO
䡲 disporre la farina a fontana sul piano di lavoro
䡲 amalgamarvi accuratamente il burro ammorbidito senza formare un vero e pro-
prio impasto
䡲 aggiungere lo zucchero, le uova ed i tuorli, gli aromi e impastare il tutto piuttosto
velocemente
䡲 far riposare la pasta in frigo per almeno 30 minuti prima di usarla
N.B. Questa ricetta viene presentata come base, anche se ormai risultano migliori i
metodi che bilanciano le quantità degli ingredienti in modo diverso, offrendo
un prodotto qualitativamente più idoneo.
INGREDIENTI QUANTITÀ
farina 620 g
burro 400 g
zucchero semolato 200 g
uova 90 g
vanillina n. 1 bustina
scorza di agrumi grattugiata qb
sale qb
PROCEDIMENTO
䡲 disporre la farina a fontana su un tavolo e miscelarla con il burro lasciato a tem-
peratura ambiente, distribuendolo omogeneamente
䡲 stendere il composto ottenuto e unire tutti gli altri ingredienti pressando la pasta
con forza
䡲 ottenuta la pasta, che apparentemente sembrerà arida, coprirla con uno strato di
pellicola e disporla in luogo fresco per 30 minuti
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INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
farina 1 kg 䡲 Impastare burro e sale, poi aggiungere lo zuc- Pasta frolla
farina di mandorle 250 g chero a velo, la farina di mandorle, le uova e alle mandorle
burro 375 g 250 g di farina.
zucchero a velo 250 g Lavorare per qualche minuto poi incorporare
uova intere 225 g la farina rimanente.
scorza di limone qb
sale 3g
farina “0” 750 g 䡲 Procedere come per la pasta frolla montata. Pasta per sablés
burro 500 g (con zucchero
zucchero a velo 250 g a velo)
uova intere 90 g
vanillina una
bustina
sale 5g
farina 700 g 䡲 Procedere come per la pasta frolla con meto- Ovis mollis
fecola 60 g do bilanciato, sostituendo le uova con i tuorli (pasta frolla
zucchero a velo 300 g d’uovo cotti e passati al setaccio. con tuorli cotti)
burro 600 g
tuorli cotti e passa-
ti al setaccio n. 12
FARINA
è l’elemento che riesce a assorbire e a mescolarsi in modo uniforme nel
composto; durante la cottura, determina la creazione della struttura; in Ovis mollis.
quantità eccessiva rende il prodotto duro e meno gustoso, in quantità
insufficiente lo rende invece appiccicoso e molle. La forma più indicata
per tali impasti risulta essere del tipo “0”, in quanto meno ricca di gluti-
ne offre un prodotto che presenta una minore elasticità.
BURRO
rende l’impasto più friabile e gustoso; il quantitativo aumenta quando
si riduce la quantità di uova e zucchero, diminuisce se si vogliono otte-
nere paste dure o caserecce.
UOVA
svolgono un’azione collante spesso troppo incisiva, rendendo l’impasto
più complicato da lavorare da crudo e più duro da cotto; gli conferisco-
no tuttavia un gusto e un sapore migliore.
ZUCCHERO
tende a rendere la pasta dura e ad assorbire umidità dopo la cottura,
con un veloce deterioramento della friabilità del prodotto.
Indicazioni pratiche
Per la pasta frolla esistono alcune regole relative a ingredienti e proce-
dimenti di lavorazione che possono migliorare il nostro prodotto. È pos-
sibile usare qualsiasi tipo di sfarinato, meglio però se utilizziamo una
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
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Le prime tre ricette si prestano in particolar modo per la confezione di
éclair e bignè, mentre la n. 5 è adatta per gli choux alla panna e per la
torta Saint-Honoré. Se utilizziamo la pasta per ottenere dei prodotti frit-
ti, è necessario aumentare il quantitativo di uova, in modo che durante
la cottura il composto non perda consistenza. Questo particolare impa-
sto viene anche impiegato per ottenere delle sfoglie con le quali assem-
blare nuovi tipi di torte e dessert in genere.
PROCEDIMENTO
䡲 setacciare la farina
䡲 versare in una casseruola l’acqua, il burro, il sale e, se la ricetta lo prevede, lo zuc-
chero; portare ad ebollizione
䡲 versare tutta la farina in una sola volta, amalgamando bene con una spatola di le-
gno
䡲 far asciugare l’impasto sul fuoco, mescolando fino a farlo staccare dal recipiente
䡲 togliere dal fuoco e raffreddare per almeno 15 minuti
䡲 unire all’impasto le uova; poche per volta in modo da ottenere una massa omo-
genea e morbida che si stacchi in un sol blocco dal cucchiaio (verificare ed even-
tualmente aggiungere un uovo).
Preparazione bignè:
䡲 mettere l’impasto in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia
䡲 formare i bignè su una placca antiaderente alla distanza di 3 cm
䡲 cuocere in forno alla temperatura di 200 °C per 20 minuti circa
䡲 aprire la bocca del forno durante gli ultimi 5 minuti di cottura per far asciugare.
N.B. La farina viene versata in un sol colpo, per evitare la creazione di grumi; la cot-
tura in forno deve avvenire a temperatura sostenuta, facendo attenzione a non
aprire il forno, per non causare l’afflosciamento del prodotto.
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
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Analizziamo adesso gli ingredienti.
FARINA
può essere in parte sostituita con la fecola di patate sino a un massimo
del 50%. Questa miscela riduce la formazione di grumi e dona partico-
lare leggerezza agli impasti montanti.
BURRO
se la ricetta lo prevede, viene aggiunto fuso successivamente alla farina.
UOVA
è possibile variare la percentuale tra tuorlo e albume, rispettando co-
munque il quantitativo totale. Una quantità maggiore di tuorlo accentua
la colorazione del biscotto, fa diminuire umidità e volume, dona alla pa-
sta una grana finissima; al contrario, una maggiore quantità di albume,
crea l’effetto opposto.
CACAO
viene setacciato in forma di polvere insieme alla farina, calcolandone
circa 150 g per chilo; risulta però necessario aggiungere al composto di
uova e zucchero un quantitativo di acqua pari al peso del cacao aggiun-
to successivamente.
Pan di Spagna
INGREDIENTI QUANTITÀ
uova 500 g
zucchero 300 g
farina 300 g
burro (facoltativo) 150 g
vanillina qb
scorza di limone qb
sale qb
PROCEDIMENTO
Lavorazione a freddo:
䡲 versare in planetaria le uova intere con lo zucchero e il sale e far lavorare il com-
posto sino a quando risulterà di colore più chiaro e ben gonfio; se il composto
viene montato a mano lavorare i tuorli con lo zucchero e aggiungere poi gli albu-
mi montati a neve con un pizzico di sale
䡲 l’impasto risulta pronto quando, sollevando le fruste dalla massa, lascia un filo di
composto in superficie senza affondare subito, cioè “scrive”
䡲 versare a pioggia la farina setacciata mescolando delicatamente dal basso verso
l’alto, in modo che l’impasto non si sgonfi
䡲 versare il composto in teglia precedentemente imburrata ed infarinata
e cuocere in forno a 180 °C
䡲 dopo la cottura, sfornare immediatamente su una gratella
䡲 il pan di Spagna non deve presentare rigonfiamenti superficiali
Lavorazione a caldo:
䡲 montare le uova con lo zucchero, gli aromi e il sale in una bastardella a bagnoma-
ria ad una temperatura non superiore a 60 °C
䡲 togliere dal bagnomaria il composto ben montato
䡲 unire la farina setacciata, versandola lentamente a pioggia
䡲 mescolare delicatamente in maniera omogenea dal basso verso l’alto
䡲 se previsto unire il burro fuso e procedere poi alla cottura come per la preparazio-
ne a freddo
N.B. L’aggiunta del burro rende la pasta più compatta, gustosa e raffinata; una buona per-
centuale di burro può essere calcolata tra il 40-50% del peso dello zucchero.
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
Pasta margherita tuorli d’uovo 550 g 䡲 Montare in planetaria i tuorli e le uova con
uova intere 200 g lo zucchero e il maraschino; incorporare con
zucchero 650 g l’ausilio di una spatola la farina e la fecola,
farina 375 g precedentemente setacciate, e il burro fuso.
fecola 150 g Versare in stampi rotondi per torte e cuoce-
burro fuso 100 g re in forno a circa 180 °C.
maraschino circa 2 cl
Pasta viennese uova intere 625 g 䡲 Montare il burro con lo zucchero sino a for-
(pesante) zucchero 500 g mare un composto spumoso e leggero; uni-
fecola 560 g re poco per volta, sempre in planetaria, le
burro 500 g uova e aromatizzare con il profumo di vani-
profumo di vaniglia qb glia. Incorporare delicatamente la farina con
l’ausilio di una spatola. Versare in stampi ro-
tondi per torte e cuocere in forno a circa
180 °C.
Questa pasta è particolarmente indicata per
dolci di piccole dimensioni da immergere
nel fondente o nella copertura, in quanto
non si spezzano né si sbriciolano facilmente.
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2.6 La base di pasta per biscotto --------------------
Le tipologie di impasto
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
uova intere 625 g 䡲 Procedere con il sistema a caldo, setaccian- Biscotti al burro
zucchero 500 g do il cacao con la farina ed aggiungendo al cioccolato
farina 450 g l’acqua al composto di uova e zucchero.
cacao in polvere 50 g Cuocere in forno a 220 °C circa.
acqua calda 5 cl
burro fuso 250 g
uova intere 250 g 䡲 Procedere con il sistema a freddo, miscelan- Dischi di biscotto
zucchero 80 g do le uova con le mandorle e la farina; mon- alle mandorle
pasta di mandorle 350 g tare gli albumi e lo zucchero. Aggiungere il
albumi d’uovo 325 g burro fuso al composto di uova e mandorle
farina 50 g e incorporare alla massa gli albumi. Cuocere
burro fuso 20 g in forno a 250 °C circa.
Biscotto arrotolato
farcito.
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2 LE BASI DI PASTICCERIA E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE
20
IL PANE E LE TECNICHE
DI LIEVITAZIONE
3
La farina
La farina viene ottenuta attraverso la macinazione dei cereali, i quali
non hanno tutti le stesse caratteristiche: per questo motivo vengono
impiegati sotto forma di farina panificabile, farina non panificabile, se-
mola, semolato, amido e cereale integrale. Vediamo da vicino i cereali
secondo la loro importanza:
䡲 frumento (o grano) tenero: la farina ottenuta viene utilizzata
per la panificazione;
䡲 frumento (o grano) duro: usato come semola per la
produzione di paste alimentari ma anche, in forma di “semola
rimacinata di grano duro”, per alcuni tipi di pane;
䡲 mais, segale e altri sfarinati: utilizzati in miscela con la farina di Pane ottenuto
con farina di segale.
frumento per ottenere vari prodotti della panificazione;
䡲 fecola di patate, amido di mais, farina di riso e farina di soia:
usati in pasticceria.
21
3 IL PANE E LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE
da 1 a 2 ore da 2,5 a 3%
da 4 a 5 ore 1,5%
da 7 a 8 ore 0,5%
da 10 a 12 ore 0,2%
da 15 a 18 ore 0,1%
25
3 IL PANE E LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE
PROCEDIMENTO
Pane in cassetta 䡲 lasciare lievitare fin quasi a raggiungere il bordo dello stampo e poi chiudere con
il coperchio; infornare a 200 °C
䡲 il tempo di cottura è determinato dalla pezzatura; per pezzi da 1 kg il tempo di
cottura è di 60 minuti
TEMPI E TEMPERATURE DI IMPASTO
Tempi del primo impasto
Impastatrice a spirale: 5 minuti in prima velocità – 2 minuti in seconda velocità
Impastatrice tuffante: 6 minuti in prima velocità – 3 minuti in seconda velocità
Temperatura impasto finale: 23/24 °C
INGREDIENTI QUANTITÀ
Baguette rustica pasta di riporto 900 g
(con metodo farina W260 P/L 0,55 2 kg
farina di segale 350 g
autolisi) acqua 1,550 kg
lievito 40 g
malto 10 g
sale 50 g
PROCEDIMENTO
Da sapere. I vantaggi 䡲 impastare in prima velocità per 5 minuti la pasta di riporto
del sistema con autoli- con farina, farina di segale e acqua
si sono molteplici in 䡲 dopo un riposo che può variare da 10 a 30 minuti (autolisi),
quanto tale metodo riprendere l’impastamento in seconda velocità per 5 o 6 mi-
aumenta l’estensibilità nuti, aggiungendo prima il sale, poi il malto e infine il lievito
della pasta, che diven- 䡲 dare all’impasto una puntatura di 45 minuti, poi dividere
ta liscia più veloce- in pezzi da 330 g e formare a filone corto senza stringere
mente, diminuendo molto; dopo circa 15 minuti allungare a 60 cm
così i tempi di impa- 䡲 porre poi le forme in tele disposte a ventaglio, evitando
sto; ne derivano una incrostazioni. L’appretto dovrà essere di 75 minuti circa a
più agevole formatura, una temperatura di 24 °C, senza un’eccessiva lievitazione
un volume superiore,
䡲 prima della cottura tagliare sottopelle (5 tagli) con l’appo-
una migliore alveola-
sita lama, poi infornare con vapore a 250 °C, terminando
tura e una maggiore
la cottura a tiraggio aperto
sofficità della mollica
䡲 il tempo di cottura per la pezzatura indicata è di circa
25/27 minuti
TEMPI E TEMPERATURE DI IMPASTO
Tempi del primo impasto
Impastatrice a spirale: 5 minuti in prima velocità
Autolisi: 10 / 30 minuti
Impastatrice a spirale: 5/6 minuti in seconda velocità
Temperatura impasto finale: 24 °C
26
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Per il poolish 䡲 preparare il poolish, sciogliendo il lievito nell’acqua Ciabatta
farina W300 e aggiungendo poi la farina; dopo aver miscelato
P/L 0,55 1 kg gli ingredienti, lasciar lievitare a 23/25 °C per 6 ore
con lievito
acqua 1 kg circa, oppure a 17/18 °C per 10/12 ore. Il poolish naturale
lievito naturale sarà giunto a maturazione quando il suo volume
pronto 250 g sarà raddoppiato
poolisch + 䡲 impastare quindi il poolish e gli altri ingredienti,
farina tipo 1 tranne il sale e il 20% di acqua, che saranno ag-
W280 P/L 0,55 3 kg giunti a metà impasto, avendo l’accortezza di ag-
acqua (70% giungere l’acqua lentamente
sul totale della
䡲 lasciar riposare l’impasto a 26/28 °C per 60 minuti
farina) 1,9 kg
circa, poi dividere in pezzi del peso desiderato e
malto (0,5%
porre su tavole infarinate
sul totale della
farina) 20 g 䡲 lasciar lievitare a 28 °C per 4 ore circa, quindi capo-
sale (1,8% sul volgere e infornare con vapore a 240 °C, terminan-
totale della do la cottura con tiraggio aperto
farina) 72 g 䡲 il tempo di cottura varia in base alla pezzatura
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per la biga
farina di grano duro Pane
rimacinata 5 kg
acqua 2,5 kg con farina
lievito 50 g di semola
Per l’impasto rimacinata
biga +
farina di grano duro di grano duro
rimacinata 5 kg
acqua 3,5 kg
lievito 100 g
malto 50 g
sale 220 g
PROCEDIMENTO
䡲 preparare la biga e poi impastarla con gli altri ingredienti, tranne il sale che sarà ag-
giunto a metà impasto
䡲 lasciare riposare per 30/40 minuti, dividere in pezzi del peso desiderato, arrotolarli
bene stretti e porli su tavole abbondantemente infarinate, con chiusura sopra
䡲 lasciarli lievitare per 50/60 minuti, capovolgere i pezzi e praticare un’incisione a
croce sulla superficie
27
3 IL PANE E LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE
PROCEDIMENTO
Pane 䡲 preparare la biga e poi impastarla con gli altri ingredienti, tranne il sale che sarà ag-
con farina giunto a metà impasto
䡲 lasciare riposare per 30/40 minuti, dividere in pezzi del peso desiderato, arrotolarli
di semola
bene stretti e porli su tavole abbondantemente infarinate, con chiusura sopra
rimacinata 䡲 lasciarli lievitare per 50/60 minuti, capovolgere i pezzi e praticare un’incisione a
di granoduro croce sulla superficie
Consigli Questo pane, che si accosta bene agli antipasti di salumi, è una vera raffinatezza
con le uova al tegamino
TEMPI E TEMPERATURE DI IMPASTO
Tempi di impasto biga
Impastatrice a spirale: 4 minuti in prima velocità
Impastatrice tuffante: 4 minuti in prima velocità
Impastatrice a forcella: 5 minuti in prima velocità
Tempo di lievitazione: 14/16 ore
Temperatura lievitazione biga: 17/18 °C
Tempi di impasto
Impastatrice a spirale: 5 minuti in prima velocità – 6
minuti in seconda velocità
Impastatrice tuffante: 6 minuti in prima velocità – 7
minuti in seconda velocità
Impastatrice a forcella: 7 minuti in prima velocità – 8
minuti in seconda velocità
Temperatura finale impasto: 26 °C
28
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Per la biga 䡲 preparare la biga e far riposare il composto per circa Panini al latte
farina 0 W360 30 minuti. Aggiungere alla biga gli altri ingredienti
P/L 0,55 1 kg tranne il sale che sarà aggiunto a metà di questa fase,
burro 150 g in modo da ottenere un impasto morbido e asciutto
latte 50 g 䡲 formare tanti piccoli panini tondi di circa 40 g cia-
lievito di birra 50 g scuno; disporli su di una teglia leggermente oleo-
acqua sa, e spennellarli con uovo sbattuto
necessaria per 䡲 porre in cella di lievitazione a 27 °C per circa
un impasto 90/120 minuti
morbido qb 䡲 infornare con vapore a 230 °C, terminando la cot-
Per l’impasto tura con tiraggio aperto
biga +
䡲 il tempo di cottura è di circa 10 minuti
farina 0 W320
P/L 0,55 1 kg
burro 400 g
latte 100 g
lievito di birra 50 g
sale 50 g
zucchero 50 g
acqua
necessaria per
un impasto
morbido qb
䡲 infornare con vapore a temperatura moderata (cir-
ca 220 °C)
29
3 IL PANE E LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE
Procedimento salamoia
Sciogliere il sale nell’acqua calda e aggiungere l’olio emulsionando bene con una frusta
30
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
farina W280 䡲 impastare tutti gli ingredienti tranne il sale che Pane
P/L 0,55 10 kg verrà aggiunto verso la fine di questa fase mediterraneo
acqua 6 kg 䡲 ultimato l’impastamento deporre l’impasto in un
lievito 400 g mastello unto di olio e lasciarlo riposare per 20 mi- metodo diretto
sale 200 g nuti a 27 °C
olio 䡲 rovesciare il mastello delicatamente sul tavolo e
extravergine 400 g schiacciare piano formando un rettangolo; ungerlo
malto 100 g successivamente con un poco d’olio; piegare in quat-
tro e disporre nuovamente l’impasto nel mastello
䡲 lasciare riposare per 20 minuti a 27 °C
䡲 formare successivamente dei filoncini e posare con
la chiusura della pasta sotto, sulle tavole legger-
mente infarinate
䡲 ungere i filoni con olio di oliva e spolverarli di farina
con l’ausilio di un setaccio. Dopo circa 10 minuti di-
sporre su teglie o telai e introdurre in cella di fer-
mentazione per 60 minuti a 27/28 °C con umidità
relativa dell’80%
䡲 infornare a 230 °C con vapore
31
3 IL PANE E LE TECNICHE DI LIEVITAZIONE
32
LAVORARE
LO ZUCCHERO
4
Lo zucchero, oltre a costituire uno degli ingredienti principali degli im-
pasti e delle diverse preparazioni di pasticceria, viene impiegato per
creare soggetti e decorazioni con effetti di bellezza e grande suggestio-
ne. La lavorazione dello zucchero ha compiuto enormi passi avanti gra-
zie all’evoluzione tecnologica, che ha reso disponibili nuove attrezzatu-
re, permettendo agli operatori di produrre vere e proprie opere d’arte.
La figura professionale che opera in questo settore deve avere una
buona capacità manuale, supportata da conoscenze tecniche, passio-
ne, fantasia e stile. Le doti necessarie vengono acquisite con la pratica
giorno dopo giorno, attraverso gli insegnamenti guida offerti da profes-
sionisti, con lo studio dei materiali e delle tecniche di lavorazione, par-
tendo dalle preparazioni più semplici per giungere progressivamente a
quelle più complesse.
Affrontiamo qui l’argomento riguardante gli stadi di cottura dello zuc- Soggetti di zucchero.
chero, dai quali si ottiene una gamma di preparazioni accessorie.
polsonetto
casseruola in rame
non stagnato.
33
4 LAVORARE LO ZUCCHERO
Immergendo la punta di un
cucchiaio nello zucchero e
PICCOLA successivamente in acqua fredda, si
37 °Bé 117-118 °C
PALLA forma una pallina morbida; cottura
utilizzata per praline.
Ripetendo l’operazione indicata per
GROSSA PALLA 40 °Bé la piccola palla, si forma una pallina
O PALLA limita l’utilizzo 121 °C più consistente; cottura indicata per
FORTE creme al burro, meringhe e
caramelle.
34
Processo di cottura dello zucchero
Porre lo zucchero (preferire quello di canna al saccarosio) in apposito acido citrico
polsonetto; bagnarlo con l’acqua prevista dalla dose e procedere alla nell’industria
alimentare è usato
cottura. Il glucosio, se previsto, può essere unito subito o quando il come acidulante
composto inizia a bollire. Gli acidi (citrico, tartarico) utilizzati per le e conservante.
cotture dello zucchero, vengono generalmente aggiunti quasi alla fine
acido tartarico
della cottura. viene aggiunto ad
Mescolare con cura per far sciogliere lo zucchero, mantenendo i bordi alcuni alimenti,
del recipiente ben puliti e inumiditi con l’ausilio di un pennello legger- per conferirvi
mente intriso di acqua, in modo da impedire che eventuali rimanenze un gusto acidulo
ed è usato come
di zucchero brucino, danneggiando la cottura. antiossidante.
La prima fusione deve avvenire a fuoco lento, mentre la cottura vera e
propria deve essere effettuata a fuoco sostenuto, altrimenti lo zucchero
si presenterà di colore giallognolo. Con l’ausilio del caramellometro caramellometro
saremo in grado di interrompere la cottura poco prima di raggiungere termometro che
sopporta
lo stadio desiderato, poiché la massa si concentra molto rapidamen- temperature
te. Ciò dipende dal fatto che la perdita di acqua dalla massa in ebolli- elevate, graduato
zione genera un aumento della concentrazione dello zucchero, che secondo una scala
alza il grado di ebollizione della soluzione in modo dinamico (sem- di valori compresi
tra 80 e 200 °C.
pre più veloce).
35
4 LAVORARE LO ZUCCHERO
INGREDIENTI QUANTITÀ
Zucchero a
1 dose
cottura 162 °C
zucchero di canna 1 kg
glucosio 43° DE 100 g
acqua 350 g
soluzione citrica* 10 g
2a dose
cottura 172-175 °C
zucchero di canna 1 kg
glucosio 43° DE 50 g
acqua 400 g
soluzione citrica 10 g
PROCEDIMENTO
䡲 È una lavorazione particolarmente difficile, che necessita di grandi capacità, ma
permette l’elaborazione di vasi, frutta, animali e figure cave in genere. Procedere
come per la lavorazione dello zucchero tirato, poi prendere una parte di zucchero,
arrotondarlo bene e, sempre sotto la lampada, infilare al centro del soggetto l’ap-
posita cannetta di metallo collegata ad una pompa, facendo affluire aria in modo
da dare alla figura di zucchero la forma desiderata.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Zucchero colato Dose
cottura 145 °C
zucchero di canna
acqua 1 kg
sciroppo di 250 g
glucosio (43° DE)
200 g
PROCEDIMENTO
䡲 Lavorazione che consente di ottenere delle forme piane, che risultano indicate a
formare dei pezzi per composizioni o basi su cui posizionare altri lavori.
Lo zucchero, giunto a cottura ed eventualmente già colorato, viene versato diret-
tamente sul tavolo in marmo e spennellato di olio, formando una base sagomata
a piacere. Per forme più elaborate vengono utilizzate sagome in metallo, plastilina
o silicone; in questo caso lo zucchero viene colato direttamente nelle forme posi-
zionate sul tavolo.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Zucchero Dose
caramello cottura 145 °C
zucchero di canna 1 kg
acqua 250 g
glucosio 43° DE 200 g
PROCEDIMENTO
䡲 È una cottura dello zucchero che si rivela tra le più semplici, poiché genera un pro-
dotto resistente e poco sensibile all’umidità. Consente poi di creare, con le lampade
apposite e una buona manualità, alcune forme semplici, come fiori e foglie.
36
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Dose 䡲 Questo particolare assemblato di zucchero Zucchero roccia
cottura si ottiene miscelando la massa di zucchero o carbone dolce
140/145 °C cotto alla ghiaccia reale; l’unione dà luogo
zucchero di canna a un composto poroso che raffreddandosi
1 kg
acqua cristallizza, assumendo l’aspetto di una roc-
300 g
ghiaccia reale cia. Viene utilizzato per la preparazione di
40 g
basi a sfondo scenografico o per creare il
caratteristico carbone.
Preparare la ghiaccia reale e, a parte, portare
la soluzione di zucchero alla temperatura in-
dicata. Allontanare rapidamente dal fuoco e
attendere la cessazione dell’ebollizione, poi
aggiungere la ghiaccia, mescolando con un
cucchiaio di legno: il preparato comincerà a
gonfiare velocemente; trasferirlo quindi in
un contenitore di metallo rivestito di carta
da forno, coprirlo e lasciarlo raffreddare. Se
si desidera ottenere un prodotto colorato,
unire il colorante o la sostanza aromatica
appena la massa prende il bollore.
Croccante
Il croccante è un prodotto della confetteria, a base di zucchero caramel-
lato e frutta secca – generalmente mandorle, nocciole, pinoli o noci –
che, nella sua elementare composizione, rappresenta una preparazione
molto conosciuta e di facile esecuzione. Viene usato in pasticceria come
elemento predominante di diverse preparazioni, sia tritato – per aroma-
tizzare alcune creme, salse, gelati, praline, cioccolatini – sia per la pre-
parazione di dolci al cucchiaio. Il croccante viene impiegato anche nel-
l’ambito delle decorazioni: infatti, opportunamente lavorato, consente
di modellare soggetti fantasiosi e di grande effetto.
La ricetta del croccante può presentare alcune variazioni dipendenti
dal taglio della frutta, dai tempi di cottura di questa e dalle eventuali
aggiunte di sostanze come glucosio, miele e acidi. Aumentando, per
esempio, la quantità dello zucchero, si ottiene un prodotto di più faci-
le lavorazione, ma decisamente meno pregevole. Per ottenere, invece,
un croccante più tenero, basta sostituire parte dello zucchero con
miele. In particolari lavorazioni dello zucchero si tende ad aggiungere
il glucosio (sostanza anticristallizzante), che consente tempi di lavora-
zione più lunghi. Per agevolare la lavorazione e rendere il composto
cremor tartaro
sale derivato dall’acido
particolarmente morbido, si aggiunge acido tartarico o cremor tartaro
tartarico. nella quantità di 3 g per ogni kg di zucchero.
38
INGREDIENTI QUANTITÀ
zucchero Croccante
semolato 1 kg (metodo
frutta secca tradizionale)
(nocciole,
mandorle, ecc.) 700 g
gocce di succo
di limone n. 30 circa
PROCEDIMENTO
䡲 In una casseruola in rame porre lo zucchero con le gocce di limone e procedere
alla cottura a fuoco medio, fino a quando il composto non assume un colore
biondo. Unire la frutta secca riscaldata a 80-100 °C, amalgamando il composto in
modo omogeneo. Mantenere sul fuoco sino a quando la frutta non raggiunge una
colorazione dorata. Versare il composto su un tavolo di marmo spennellato con
olio o sul silpat; attendere qualche minuto e stenderlo all’altezza voluta, con un
matterello unto d’olio. Tranciare subito in pezzi con il coltello o con degli stampi.
Pastigliaccio
È un impasto morbido, ma asciutto, composto da
una sostanza colloidale (gomma adragante, gomma
arabica, colla di pesce) in soluzione con acqua, zuc-
chero a velo e, in alcuni casi, amidi. Viene utilizzato
per la creazione di elaborati artistici, visti gli elevati
vantaggi estetici (bianchezza) e pratici (tempi di
conservazione elevati e resistenza a sbalzi termici).
Consente di creare soggetti coreografici anche di
grandi dimensioni, spesso per riprodurre monumenti o strutture di for- Lavorazioni con
ma complessa, che vengono poi colorati con l’ausilio di un aerografo, pastigliaccio.
dando risultati di effetto suggestivo.
39
4 LAVORARE LO ZUCCHERO
Torrone
Classica specialità natalizia, il torrone è un dolce che si trova in tutta Ita-
lia. Le sue origini sono incerte: già presso i Romani, infatti, esisteva
un dolce simile, a base di miele, albume d’uovo e mandorle o noc-
ciole. Altri sostengono che abbia invece un’origine araba, altri an-
cora che sia stato inventato a Cremona nel XVI secolo.
Si tratta comunque di un dolce di elaborata lavorazione, la cui
combinazione di ingredienti selezionati e aromi naturali crea
una squisita prelibatezza. Oggi esso è disponibile in diverse
varietà: alla mandorla, alla nocciola, duro o tenero, ricoper- Torroncino.
to di cioccolato, al gianduia, anche prodotto in piccoli pezzi,
“torroncini”, talvolta ricoperti da una glassa aromatizzata.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Dosi per 1,5 kg Torrone
circa di torrone di Cremona
miele 300 g
zucchero
semolato 300 g
acqua 100 g
mandorle pelate
e tostate 550 g
nocciole pelate
e tostate 150 g
canditi tritati
(scorze di arancia
e di cedro) 150 g
albumi d’uovo n. 3
vanillina una
bustina
scorza
grattugiata
di limone qb
ostie da pasticceria qb
PROCEDIMENTO
䡲 Mettere il miele nella pirofila, porre il recipiente a bagnomaria e lasciarlo cuocere
a fuoco basso per almeno un’ora e mezzo, mescolando in continuazione con un
cucchiaio di legno.
Attenzione: è fondamentale che il miele cuocia a bagnomaria, anche se ciò ri-
chiede molto tempo; non bisogna dunque cuocerlo direttamente sul fuoco. Inol-
tre, durante la cottura l’acqua del bagnomaria tende a evaporare, pertanto è ne-
cessario mantenerne il livello costantemente.
䡲 Il miele sarà pronto quando, versandone una goccia in poca acqua fredda, si soli-
Ingredienti dificherà. Poco prima che il miele sia cotto, versare in una casseruola lo zucchero
per la preparazione e l’acqua e cuocere sempre mescolando, portando la soluzione a 115 °C (grande
del torrone. bolla).
䡲 Montare a neve ben soda gli albumi, quindi unirli al miele cotto, che si gonfierà,
diventando bianco e spumoso; mescolare per altri cinque minuti, quindi aggiun-
gere anche lo zucchero e continuare a mescolare sino a quando il composto, do-
po essersi concentrato, comincerà ad indurire.
䡲 Unire allora le mandorle, le nocciole, la frutta candita, la scorza dei limoni grattu-
giata, la vanillina e riprendere a mescolare con cura e a lungo, in modo da amal-
gamare tutto perfettamente.
䡲 Foderare lo stampo con metà delle ostie e versarvi il composto, livellare bene la su-
perficie, coprire con le ostie rimaste e portare il tutto a uno spessore di circa 3 cm.
䡲 Porre sopra le ostie una base e su questa dei pesi, lasciando riposare per circa
mezz’ora. Trascorso questo tempo, capovolgere lo stampo e tagliare il torrone a
pezzi della misura desiderata. Avvolgere i pezzi ottenuti in carta pergamena e poi
in fogli d’alluminio e conservarli in luogo fresco e asciutto in un contenitore a
chiusura ermetica.
La lavorazione del torrone risulta alquanto complessa e rende necessaria la colla-
borazione di un operatore per la preparazione simultanea dei vari composti.
42
LA MERINGA,
LE GHIACCE
5
E LE GLASSE
Ghiaccia all’acqua
Preparare la ghiaccia amalgamando 500 g di zucchero a velo con 15
cl di acqua bollente, sino ad ottenere un composto cremoso ma non
liquido, aggiungendo, se la preparazione lo richiede, oli aromatici, es-
senze e coloranti. Questa
glassa viene anche preparata
sostituendo la quantità di ac-
qua con sciroppo di zucche-
ro; in questo caso, però, il
composto viene riscaldato fi-
no ad ottenere la stessa con-
sistenza raggiunta con il pro-
cesso a freddo.
Questo prodotto viene gene-
ralmente utilizzato per glas-
sare torte e impiega alcune
Motivi decorativi.
ore per solidificare.
44
Ghiaccia reale o glassa all’albume
La ghiaccia reale viene utilizzata per decorazioni di torte e uova di Pa-
squa o per glassare alcune preparazioni di piccola pasticceria. Si ottiene
amalgamando zucchero a velo, albume d’uovo e alcune gocce di succo
di limone filtrato.
Si procede montando a neve morbida gli albumi (un albume per circa
300 g di zucchero a velo), poi si aggiungono alcune gocce di succo
di limone e lo zucchero a velo, poco per volta, sino ad ot-
tenere un composto denso. Per verificare la consisten-
za, si solleva con un cucchiaio un poco di composto, in
modo da creare una punta che dovrà rimanere ferma
per almeno un minuto.
Questa ghiaccia è indicata per decorazioni fini ottenute con
il cornetto, o con l’ausilio di una sacca da pasticceria munita
di particolari bocchette. Durante l’utilizzo è indispensabile co-
prire il recipiente che la contiene con pellicola trasparente, poiché
essa tende a solidificare velocemente. Decorazione in ghiaccia.
45
6 LEE GLIBAGNE
AROMI ALCOLICI
Ogni dolce, anche ottenuto con lo stesso impasto o con il medesimo me-
todo di lavorazione, presenta caratteristiche diverse se addizionato con
aromi alcolici che gli conferiscono un timbro di sapore veramente partico-
lare, esaltandone il gusto, il profumo e assicurandogli inoltre un tempo
maggiore di conservazione. Numerose e variegate sono le proposte offerte
dal mercato per questa tipologia di prodotti, tra i quali troviamo, per esem-
pio, distillati di frutta puri, rum originali, concentrati di caffè, infusi di erbe,
liquori aromatici ed essenze sotto forma di alcolici pronti per pasticceria.
Un tempo gli aromi alcolici erano rappresentati dai distillati classici, co-
me rum e cognac, mentre in seguito alla graduale ma continua innova-
zione tecnologica degli ultimi 50 anni, oggi i prodotti più utilizzati risul-
tano i distillati aromatizzati e le bagne da pasticceria. La differenza si
evince dalla gradazione alcolica che per i distillati è di 70°, mentre per
le bagne da pasticceria è di 27°, più idonea per la produzione di dolci.
Di seguito viene riportata una tabella di diluizione degli aromi alcolici a
70°, in modo da ottenere la gradazione necessaria per le diverse prepa-
razioni della pasticceria.
35° 2l 2 kg 1l
25° 2l 3 kg 2l
16° 2l 4,5 kg 4l
14° 2l 5 kg 5l
12° 2l 6 kg 6l
Ecco alcuni tra gli aromi alcolici più utilizzati nella pasticceria.
ALKERMES
è un liquore dolce, di colore rosso brillante e sapore speziato-aromati-
co, utilizzato in pasticceria come colorante o aromatizzante. La metodi-
46
ca di lavorazione prevede che le spezie vengano macerate con alcol pu-
ro ed estratto di cocciniglia, ottenendo la “tintura”; successivamente si cocciniglia
aggiungono acqua distillata di rosa, acqua di fiori di arancio e zucchero. sostanza colorante
naturale di color
Il tutto viene mescolato e messo a maturare, poi filtrato e confezionato. rosso carminio,
AMARETTO estratta per
essiccamento
è un liquore ottenuto, per infusione in base alcolica, con mandorle, er- dalle femmine
be aromatiche, zucchero e brandy. Non fa parte dei distillati, ma rappre- dell’insetto
senta un preparato, grazie ad un procedimento simile a quello del noci- Dactylopius coccu.
no o del limoncello.
BAGNE ZUCCHERATE
sono sostanze alcoliche che contengono essenze aromatiche, zucche-
ro e acqua; hanno una gradazione alcolica non superiore ai 27°.
COINTREAU
è un liquore ottenuto dalla distillazione di arance dolci e amare di
varia provenienza. Ricco del gusto degli agrumi da cui deriva, ap-
porta una fragranza equilibrata e persistente alle preparazioni di
pasticceria.
DISTILLATI DI FRUTTA
sono prodotti alcolici a 70° contraddistinti da una forte concentra-
zione aromatica. Presentano una gamma che abbraccia tutte le
qualità di frutta, singole (fragola, pesca, limone ecc.) o miste (mix
di frutta, frutta esotica, frutti di bosco), oppure sotto forma di essenze
alcoliche (rosa e fiori di arancio).
DISTILLATI DI CAFFÈ O CACAO
sono generalmente reperibili sotto forma di infusi alcolici ed è pos-
sibile trovarli anche nella versione di crema alcolica; sono partico-
larmente utilizzati nella preparazione di dolci al cucchiaio e per in-
saporire creme e farce.
GRAND MARNIER
liquore francese ottenuto da una tripla distillazione del fermenta-
to di scorza e polpa di arancia, in aggiunta a cognac. Ne esistono
due versioni: Cordon bleu e Cordon rouge, ottenuto con cognac
particolarmente pregiati.
MARASCHINO
è uno dei più preziosi ingredienti adottati dalla pasticceria arti-
gianale; presenta un gusto raffinato e un aroma persistente; viene
prodotto con marasche (particolare varietà di ciliegie), dalla cui distil-
lazione e successivo invecchiamento in speciali tini si ottiene un pro-
dotto riconosciuto per eleganza e finezza aromatica. Viene utilizzato
puro a 70°, per profumare creme al burro o per aromatizzare ganache,
oppure in qualità di bagna, per torte alla frutta, bavaresi, charlotte e
parfait. Il maraschino viene anche impiegato per aromatizzare mace-
donie di frutta fresca e gelati.
RUM
è un distillato di canna da zucchero dall’aroma equilibrato e intenso; of-
fre una buona persistenza aromatica e viene impiegato in pasticceria in
diverse preparazioni di torte e ganache, ma anche per le lavorazioni del
cioccolato.
47
7 LAE ILPASTA DI MANDORLE
MARZAPANE
49
8 LE CREME E LE SALSE
Le creme e le salse sono composti che vengono utilizzati per farcire, de-
corare, completare e migliorare numerosi dessert. Presentano una gam-
ma tra le più vaste e possono essere preparate con un’ampia varietà di
alimenti. Vengono generalmente ottenute attraverso una concentrazio-
ne di liquidi o con una miscela di liquidi, uova, zucchero, sfarinati, es-
senze e aromi.
Fra le principali preparazioni del genere troviamo la panna montata, la
crema pasticcera, le creme al burro, le salse con base di frutta e i com-
posti zuccherini concentrati.
50
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
a
1 dose Far bollire il latte con gli aromi. A parte, in una Crema pasticcera
latte 1l bastardella, sbattere i tuorli, poi aggiungere la
tuorli d’uovo n. 12 miscela omogenea di zucchero e sfarinati. Ag-
zucchero 325 g giungere il latte alla massa montata e versare
sfarinati (miscela di il tutto in una casseruola in acciaio. Porre sul
farina e maizena, o fuoco e portare il composto a ebollizione,
fecola di patate, o mescolando continuamente, in modo che
amido di riso) 110 g non attacchi al fondo. Far bollire la crema per
scorza di limone qb circa 1 minuto e raffreddare in abbattitore.
vanillina o mezzo
baccello
di vaniglia qb
2a dose
latte 1l
uova intere n. 2 Foto 2
tuorli d’uovo n. 6
zucchero 250 g
farina 120 g
scorza di limone qb
vanillina
(o mezzo baccello
di vaniglia) qb Foto 1
Mousse al caffè
con crema inglese.
51
8 LE CREME E LE SALSE
burro 1 kg Montare gli albumi a neve ben ferma nella Crema al burro
albumi 350 g sbattitrice. In un polsonetto cuocere lo zuc- con meringa
zucchero 900 g chero, con l’aggiunta di acqua, a 118 °C. Versa-
acqua 200 g re a filo lo zucchero sugli albumi, mantenendo all’italiana
alcol puro a 90° 30 cl in planetaria una velocità sostenuta. Quando
lo zucchero è stato ben incorporato, ridurre la
velocità, consentendo alla massa di raffreddar-
si fino a circa 40 °C. Unire il burro a pezzetti,
amalgamare il tutto e aggiungere l’alcol.
crema al burro 1 kg Procedere come per la crema al burro, aro- Crema al burro
pasta da pasticceria matizzando con la pasta da pasticceria. al cioccolato,
del gusto
desiderato circa 100 g al pistacchio, ecc.
alcol puro a 90° 20 cl
53
8 LE CREME E LE SALSE
Tortino
con salsa all’inglese.
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Salse di frutta a
1 dose Mescolare la purea del frutto con lo zucchero
(procedimento purea del frutto e con il succo di limone. Porre il composto sul
(fragole, pesche, fuoco e scaldare fino a circa 70 °C; a cottura,
a caldo)
albicocche, frutti filtrare e raffreddare.
di bosco, ecc.) 1 kg
zucchero 350 g
limone n.1
Salse di frutta polpa del frutto Amalgamare la polpa con lo zucchero e ag-
(procedimento (fragole, frutti giungere il succo di limone.
a freddo) di bosco, ecc.) 500 g
zucchero a velo 500 g
(peso indica-
tivo in base
al livello di
dolcezza del-
la salsa)
succo di limone qb
54
IL CIOCCOLATO 9
55
9 IL CIOCCOLATO
Tavolette di cioccolato
Cioccolato di copertura: massa contenente sostanza secca di
cacao in quantità variabili e almeno il 31% di burro di cacao.
fondente, al latte e bianco.
A destra, cremini.
9.2 Prodotti a base di cacao
per la pasticceria ---------
Cioccolato di copertura a cubetti
In pasticceria si utilizza prevalentemente un impa-
sto, detto cioccolato di copertura o più semplice-
mente copertura, in grado di sciogliersi a una tem-
peratura di circa 30 ºC. Una copertura di qualità è
composta per il 35% di pasta di cacao, il 35% di
burro di cacao (ma è compresa in questa percen-
tuale anche la parte di burro di cacao contenuta
dalla pasta) e il restante di zucchero. Sul mercato
burro anidro
si ottiene partendo da esistono blocchi unici o cubetti di cioccolato di copertura amara, fon-
creme con oltre il 99% dente, al latte, bianca, gianduia; il formato in cubetti facilita i processi di
di grassi, si conserva dosaggio e di fusione. Per le sue caratteristiche è ideale per la realizza-
più a lungo e occupa
meno volume del
zione di forme cave e uova di Pasqua, o come componente per ripieni e
burro; è un prodotto ganache. In alcuni casi viene aggiunto burro anidro, che agevola la la-
destinato alla vorazione, rendendo la pasta più elastica, e riduce i rischi di imbianca-
produzione dolciaria. mento del prodotto finito.
Burro di cacao
Sostanza grassa estratta dai semi di cacao, presente in commercio sotto
forma di blocchi o di scaglie di colore giallo-biancastro. Il suo punto di
fusione è compreso tra 32 e 35 °C; viene impiegato in molte lavorazioni
da pasticceria, come cioccolatini, torte e glasse.
56
Gocce di cioccolato
Gocce di finissimo cioccolato amaro o al latte, ottime per la preparazione o
decorazione di dolci e dessert che richiedono la delicatezza del cioccolato
più fine; ideali anche da aggiungere all’impasto di muffin, torte e biscotti.
Surrogato di cioccolato
È un prodotto di imitazione contenente cacao, nel quale struttura, con-
sistenza, colore e sapore, pur essendo simili a quelli del cioccolato, han-
no una composizione che non corrisponde a quella stabilita dalla legge.
Per esempio, nei surrogati l’ingrediente burro di cacao viene in parte
sostituito o integrato da grassi idrogenati di vario tipo. Una recente Di-
rettiva dell’Unione Europea consente oggi ai Paesi membri l’utilizzo di
grassi vegetali al posto del burro di cacao in quantità non superiore al
5% del prodotto finito; ma, in tal caso, questa aggiunta deve essere ben
evidenziata in etichetta.
Prodotto meno costoso e di facile impiego, in quanto non necessita di
temperaggio.
Paste al cioccolato
Sono prodotti semilavorati utilizzati in pasticceria per molteplici prepa-
razioni: per glassare, per farcire, per le operazioni di lavorazione in prali-
neria e per la preparazione di creme. Le principali sono:
pasta al cioccolato bianco: compatta e ben omogenea, dallo spiccato
profumo e dal gusto delicato di cioccolato bianco, è caratterizzata da
circa il 45% di cioccolato bianco e il 55% di grassi totali.
pasta al cioccolato: è un composto morbido caratterizzato da circa il
46% di cioccolato, con un gusto simile al cioccolato amaro; presenta
una struttura liscia e spalmabile di semplice lavorazione.
pasta gianduia: dal gradevole profumo di nocciola, è omogenea e di
facile lavorazione; risulta particolarmente indicata per la produzione di
pralineria, piccola pasticceria, creme, gelati ecc.
57
9 IL CIOCCOLATO
Diagramma delle
Temperatura
peraggio
Temperatura
di utilizzo
Fondente 30°-32°
29° Latte 28°-30°
28° Gianduia 27°-28°
26°
Tempo
58
Impiego del cioccolato temperato
Il cioccolato ben temperato può essere impiegato per creare stampi,
figure, praline o tavolette e per la preparazione della classica copertu-
ra di torte.
Di seguito riportiamo alcune osservazioni relative a tali operazioni:
I difetti più comuni che si possono verificare durante la fase del tempe-
raggio sono i seguenti.
Controllare la temperatura
- Temperatura troppo elevata
Prodotto che al (18-20 °C) e l’umidità
dell’ambiente dove si
raffreddamento non si ambientale (massimo 60%);
effettua la lavorazione
solidifica correttamente sciogliere e rimodellare,
- Temperaggio o
prestando attenzione alle
raffreddamento non regolari
temperature di lavorazione
59
9 IL CIOCCOLATO
60
9.5 Le praline ---------------------------------------------------------------------
Quello che segue è il procedimento per la confezione delle praline.
61
9 IL CIOCCOLATO
63
9 IL CIOCCOLATO
PROCEDIMENTO
Tartufi al rum
in una casseruola portare ad ebollizione la panna e il burro; togliere dal fuoco e
incorporare il cioccolato fondente e al latte tritato grossolanamente; amalgamare
fino ad ottenere un composto omogeneo
aggiungere il liquore e porre in frigo fino alla solidificazione
ricavare dal composto delle sfere facendole rotolare nel palmo della mano
passare le sfere nella copertura fondente o nel cacao amaro e decorare a piacere
Tartufo.
64
PROCEDIMENTO
Tartufi al caffè
procedere come per i tartufi al rum, sostituendo il rum con il caffè solubile
Tartufi al cioccolato bianco e arancia
procedere come per i tartufi al rum sostituendo il cioccolato fondente e al latte
con il cioccolato bianco, e il rum con il liquore all’arancia
65
9 IL CIOCCOLATO
Marron glacé
INGREDIENTI QUANTITÀ
marroni 1 kg
zucchero semolato 500 g
vaniglia 1 stecca
PROCEDIMENTO
Lavare i marroni e praticare un taglio a croce sui due lati di ciascun frutto. Il taglio
deve intaccare, oltre alla buccia, anche la pellicina sottostante.
Sbucciare i marroni dopo averli sbollentati per circa 5/8 minuti. Dal momento che
per spellarli facilmente devono essere caldi, conviene scottarne pochi per volta. Se
la pellicina interna non viene via bene, tuffare nuovamente il marrone per qualche
secondo in acqua bollente: per tale operazione non utilizzare l’acqua in cui vengono
lessati i marroni, in quanto essa è ormai colorata dal tannino delle bucce.
Mettere lo zucchero in una casseruola con 3 dl di acqua e la stecca di vaniglia.
Scaldare lo zucchero senza mescolare e lasciare sobbollire per 5 minuti.
Aggiungere i marroni, far riprendere l’ebollizione e spegnere dopo 2 minuti. Co-
prire e lasciare riposare per 24 ore.
Trascorso questo tempo, rimettere la casseruola su fuoco basso. Quando riprende
l’ebollizione, spegnere dopo 1 minuto e aspettare ancora 24 ore.
Procedere nello stesso modo il terzo giorno: 1 minuto di ebollizione e 24 ore di
riposo.
Il quarto giorno, togliere le castagne dallo sciroppo e disporle su una griglia. La-
sciare asciugare per almeno 3 ore, in un luogo asciutto.
La difficoltà maggiore sta nel calcolare i tempi di cottura: se i frutti sono troppo
cotti si disfano. È dunque indispensabile trovare grossi marroni di ottima qualità,
e non semplici castagne, che devono inoltre essere freschissimi. Alcuni marroni si
spezzeranno comunque durante il trattamento: consigliamo di continuare a trat-
tarli, in quanto potranno essere utilizzati per dolci vari e per guarnire dessert co-
me mousse di cioccolato o gelati.
66
I DOLCI AL CUCCHIAIO 10
PROCEDIMENTO
Per la preparazione della base della bavarese, fare riferimento a “Le creme e le salse” – Bavaresi
creme cotte (vedi pag. 52) alla crema
Varianti
Al caffè: aggiungere caffè solubile nel latte durante la preparazione.
Al cioccolato: sciogliere nel latte 100 g di copertura fondente per litro di latte.
Al pistacchio: unire al composto, prima di aggiungere la panna montata, 60 g di pi-
stacchi bianchiti, pelati e tritati finemente, poi aggiungere 2 cl di kirsch.
Al Grand Marnier: unire al composto, prima di aggiungere la panna, 3 cl di Grand
Marnier.
67
10 I DOLCI AL CUCCHIAIO
PROCEDIMENTO
Charlotte Dessert composto in stampi rivestiti con bi-
scotto arrotolato (vedi “Le basi di pasticceria”-
pasta per biscotto, pag. 16), farciti con crema
bavarese e refrigerati per alcune ore. Viene
poi sformato sul piatto di portata e decorato a
piacere.
68
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
panna 1l In una casseruola unire alla panna i tuorli e lo Crème brûlée
tuorli d’uovo n. 10 zucchero; scaldare leggermente il composto
zucchero 180 g (massimo 50 °C), amalgamando con un me-
zucchero stolo di legno in modo che i tuorli si leghino e
per caramello 200 g ca. lo zucchero si sciolga. Filtrare e versare il
composto in coppette; procedere alla cottura
in forno a bagnomaria a temperatura dolce
(circa 120 °C) per circa due ore. Raffreddare
in abbattitore di temperatura. Servire con un
leggero strato di caramello scuro.
69
10 I DOLCI AL CUCCHIAIO
PROCEDIMENTO
montare i tuorli d’uovo con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e
spumoso
aromatizzare il caffè con il liquore ed unirlo, versandolo a filo, al composto di
tuorli e zucchero
versare la crema in una bastardella e cuocerla a bagnomaria a fuoco lento; conti-
nuare a sbattere con una frusta sino a quando il volume dello zabaione risulterà
raddoppiato
versare il composto ottenuto in dieci coppette e servirlo tiepido decorando con
chicchi di caffè al cioccolato e, a piacere, lingue di gatto
INGREDIENTI QUANTITÀ
Crema cotta Per 10 persone
con frutta fresca panna fresca 1l
tuorli d’uovo n. 8
zucchero semolato 200 g
fragole 600 g
mirtilli 300 g
zucchero di canna 80 g
essenza di vaniglia qb
PROCEDIMENTO
lavorare i tuorli con lo zucchero e l’essenza di vaniglia fino ad ottenere un compo-
sto chiaro e spumoso
unire a filo la panna precedentemente scaldata sul fuoco, mescolando continua-
mente con la frusta
suddividere la crema in dieci cocotte di ceramica e cuocere a bagnomaria in forno
a 180 °C per circa 35 minuti
raffreddare in abbattitore di temperatura
spolverizzare la crema con lo zucchero di canna e passarla alla salamandra in mo-
do che lo zucchero caramelli
servire la crema accompagnando con la frutta fresca e, a piacere, con biscotti di
frolla spolverizzati con zucchero a velo
INGREDIENTI QUANTITÀ
Mousse Per 10 persone
al cioccolato cioccolato fondente 450 g
uova n. 5
fondente panna fresca 1,5 dl
al mandarino succo di mandarino 1 dl
zucchero 50 g
scorze di mandarino candito qb
cacao amaro qb
70
PROCEDIMENTO
ridurre il cioccolato in pezzetti, raccoglierlo in una bastardella, unire il succo di Mousse
mandarino filtrato e fondere il tutto a bagnomaria; lasciar intiepidire al cioccolato
separare i tuorli delle uova dall’albume; montare i tuorli con lo zucchero fino ad
ottenere un composto chiaro e spumoso
fondente
unire poco alla volta il cioccolato fuso, amalgamando il tutto al mandarino
montare a neve gli albumi addizionati di un pizzico di sale e, a parte, la panna fresca
unire delicatamente al composto di cioccolato prima gli albumi montati a neve e,
successivamente, la panna
porre la mousse in una tasca da pasticcere con bocchetta rigata e suddividerla in
dieci coppette in cristallo
lasciar raffreddare in frigorifero per almeno due ore
al momento del servizio, decorare con una dadolata di scorze di mandarino can-
dito e cacao in polvere
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Budino di ricotta
ricotta 800 g e zafferano
kiwi n. 10
panna fresca 0,5 dl su letto di kiwi
Grand Marnier 1 dl
zucchero 200 g
gelatina in fogli n. 10
zafferano n. 2 bustine
zucchero per caramello qb
PROCEDIMENTO
passare al setaccio la ricotta ed amalgamarla con lo zafferano precedentemente
disciolto nella panna tiepida, unire il Grand Marnier e lo zucchero; amalgamare il
tutto
far ammorbidire i fogli di gelatina in acqua fredda; porla in una casseruola con
poca acqua e sciogliere sul fuoco; lasciar intiepidire ed aggiungere al composto di
ricotta
suddividere il composto in stampi monoporzione e porre in frigorifero per circa
quattro ore
sbucciare i kiwi, tagliarli in fette sottili e formare uno strato nei singoli piatti di por-
tata
immergere parzialmente e velocemente gli stampi in acqua bollente, sformare i
budini e disporli nei piatti di portata, sopra le fette di kiwi
decorare con fili sottili di caramello e, a piacere, con stimmi di zafferano
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Budino
yogurt 1 kg allo yogurt
gelatina in fogli n. 12
panna fresca 600 g con fiori freschi
zucchero semolato 250 g
fiori freschi commestibili
per guarnire qb
71
10 I DOLCI AL CUCCHIAIO
PROCEDIMENTO
Budino In una casseruola amalgamare lo yogurt con la panna e lo zucchero, portare ad ebol-
allo yogurt lizione, togliere dal fuoco ed unire i fogli di gelatina precedentemente ammorbiditi in
acqua fredda e strizzati
con fiori freschi Lasciar raffreddare leggermente il composto e distribuirlo in stampini monoporzione;
porre in frigorifero per almeno tre ore
Immergere parzialmente e velocemente gli stampi in acqua calda, sformare i budini e
disporli nei piatti di portata; servire guarnendo con fiori freschi commestibili
Il dessert può essere accompagnato con una salsa o un coulis di frutta in sostituzione dei fio-
ri freschi
INGREDIENTI QUANTITÀ
Bavarese alla Per 10 persone
menta con salsa Bavarese
base per bavarese 1l
al cioccolato sciroppo di menta 5 cl
liquore alla menta 5 cl
Salsa
cacao amaro 75 g
latte 5 dl
zucchero 150 g
Decorazione
foglie di menta
PROCEDIMENTO
aggiungere al composto di base della bavarese lo sciroppo e il liquore alla menta
prima di unire la panna montata
disporre la bavarese in stampi monoporzione e far rapprendere in frigorifero
per almeno tre ore
preparare la salsa al cioccolato: diluire il cacao amaro e lo zucchero nel latte
porre sul fuoco e, sempre mescolando, portare ad ebollizione; abbassare il calore
e far addensare sempre mescolando
togliere dal fuoco e far intiepidire
disporre un poco di salsa al cioccolato sui piatti di portata; sformare la bavarese e
disporla al centro del piatto
decorare con foglie di menta
INGREDIENTI QUANTITÀ
Tiramisù Per 10 persone
savoiardi n. 30
caffè ristretto
zuccherato 4 dl
cognac 5 cl
mascarpone 1 kg
zucchero a velo 200 g
tuorli d’uovo n. 10
cacao amaro qb
PROCEDIMENTO
in una terrina montare i tuorli d’uovo con lo zucchero, aggiungere poi il mascarpone
preparare la bagna a base di caffè zuccherato e cognac
versare all’interno di cerchi metallici monoporzione un primo strato di crema al
mascarpone, poi passare i savoiardi nella bagna per pochi secondi e disporli so-
pra la crema
ripetere l’operazione nuovamente ottenendo altri due strati
spolverizzare la crema in superficie con cacao amaro e porre in frigo per 2 ore circa
smodellare su piatto di portata e servire decorando con foglie di menta fresca
72
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Sformatino
ricotta di pecora o mista 1,6 kg di ricotta
miele millefiori 200 g
tuorli d’uovo n. 4 con miele
essenza di vaniglia qb
burro qb
PROCEDIMENTO
amalgamare la ricotta con 100 g di miele, i tuorli e l’essenza di vaniglia
imburrare 10 stampini ovali monoporzione e suddividere il composto di ricotta
cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti: la superficie degli sformati dovrà ri-
sultare dorata
togliere dal forno e raffreddare in abbattitore di temperatura
sformare delicatamente gli stampi e disporli nei piatti di portata
ricoprire la superficie con il miele e, a piacere, guarnire con frutta fresca
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Petit soufflé
Crema di base al Grand Marnier
latte intero 1l
farina 110 g
zucchero 250 g
tuorli d’uovo 250 g
Altri ingredienti
albumi d’uovo (per ciascun
chilo di crema base pronta) 1l
zucchero (per ciascun chilo
di crema pronta) 500 g
Aromi e guarnizioni
burro per imburrare qb
zucchero per stampi qb
Grand Marnier qb
zucchero a velo qb
PROCEDIMENTO
preparare una crema pasticcera amalgamando i tuorli d’uovo con lo zucchero e la fari-
na; versare il latte bollente sul composto preparato; aromatizzare con il Grand Marnier;
portare il tutto ad ebollizione e raffreddare in abbattitore di temperatura
montare gli albumi d’uovo con lo zucchero ed amalgamarli delicatamente alla crema
pasticcera
imburrare e spolverizzare con zucchero gli stampi; versare il composto riempiendoli fi-
no al bordo
cuocere in forno a 220 °C per 12 minuti. Servire ben caldi
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Soufflé al cocco
polpa grattugiata di cocco 200 g con albicocca
liquore al cocco 3 cl
albicocche n. 10 sciroppata
zucchero 400 g
baccello di vaniglia n. 1
vino bianco 4 dl
latte 1l
burro 100 g
tuorli d’uovo n. 12
farina 100 g
burro e zucchero per gli stampi qb
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10 I DOLCI AL CUCCHIAIO
PROCEDIMENTO
Soufflé al cocco in una casseruola porre 2 dl di acqua, 100 g di zucchero e il baccello di vaniglia;
con albicocca portare a bollore e cuocere per alcuni minuti. Unire le albicocche divise a metà,
bagnare con il vino e cuocere per circa 10 minuti; lasciar raffreddare ed insaporire
sciroppata le albicocche nello sciroppo per almeno un’ora
in una casseruola far bollire il latte con 300 g di zucchero semolato; far fondere il
burro
a parte amalgamare il burro con i tuorli e la farina,
unire poco per volta il latte amalgamando il tutto
con una frusta; aggiungere la polpa di cocco e il li-
quore
suddividere il composto in dieci cocotte monopor-
zione precedentemente imburrate e zuccherate
cuocere in forno a 200 °C per circa 20 minuti
togliere dal forno e servire con una albicocca sci-
roppata
INGREDIENTI QUANTITÀ
Tenerina Per 10 persone
al cioccolato Tenerina
cioccolato fondente 250 g
con salsa zucchero 200 g
ai frutti rossi uova n. 5
burro 150 g
zucchero a velo qb
Salsa
fragole 300 g
lamponi 300 g
ribes 200 g
zucchero 200 g
maraschino 1 dl
PROCEDIMENTO
spezzettare il cioccolato e fonderlo a bagnomaria; unire il burro a pezzetti e me-
scolare fino a quando il composto non risulta liscio e omogeneo
togliere la casseruola dal bagnomaria e unire lo zucchero; amalgamare con un
mestolo di legno fino a quando lo zucchero risulta disciolto. Unire i tuorli d’uovo
uno alla volta in modo che si amalgamano al composto
montare a neve fermissima gli albumi d’uovo con un pizzico di sale; incorporarli
al composto di cioccolato mescolando dall’alto verso il basso e facendo attenzio-
ne a non smontarli
versare il composto in stampi monoporzione precedentemente imburrati e cuo-
cere in forno a 160-170 °C per circa 18-20 minuti
a cottura, l’interno del dolce dovrà rimanere morbi-
do mentre sulla superficie si formerà una
crosticina
preparare la salsa: in una padella cuo-
cere i frutti precedentemente mon-
dati con lo zucchero; aggiungere il
maraschino e proseguire la cottu-
re per 5 minuti circa, frullare il tut-
to
servire la tenerina tiepida con una
spolverizzata di zucchero a velo e la salsa ai frutti rossi
74
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Fagottini di pere
Crespelle caramellate con
latte 5 dl
uova n. 4 coulis di lamponi
farina 200 g
zucchero 10 g
sale un pizzico
Farcitura
pere n. 10
succo di limone qb
miele di acacia 100 g
Salsa di accompagnamento
coulis di lamponi qb
lamponi freschi qb
foglie di menta qb
baccelli di vaniglia qb
PROCEDIMENTO
in una terrina amalgamare le uova con la farina; unire lo zucchero e un pizzico di
sale; aggiungere poco per volta il latte e passare il composto per crespelle allo
chinoise. Preparare le crespelle con l’ausilio di un padellino
sbucciare e tagliare a cubetti le pere; irrorarle di succo di limone
in una padella far scaldare il miele; unire le pere e far caramellare a fuoco vivace.
Far raffreddare
farcire con le pere le crespelle; chiudere le crêpes in modo da formare un sacchetto,
servendosi dei baccelli di vaniglia divisi in quattro nel senso della lunghezza
disporre un poco di coulis di lamponi nel piatto, sistemare nel centro una crespel-
la e decorare con lamponi freschi e foglie di menta
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Crêpes al cacao
Crespelle con mousse al
latte 5 dl
uova n. 4 cioccolato e noci
farina 150 g
cacao amaro 40 g
zucchero 10 g
sale un pizzico
Mousse al cioccolato
cioccolato fondente 450 g
uova n. 5
panna fresca 2,5 dl
zucchero 50 g
noci tritate 50 g
Salsa di accompagnamento
crema inglese macchiata
con salsa al cioccolato
75
10 I DOLCI AL CUCCHIAIO
PROCEDIMENTO
Crêpes al cacao in una terrina amalgamare le uova con il cacao amaro e la farina; unire lo zucche-
ro e un pizzico di sale; aggiungere poco per volta il latte e passare il composto per
con mousse al
crespelle allo chinoise. Preparare le crespelle con l’ausilio di un padellino
cioccolato e noci per la mousse, ridurre il cioccolato in pezzetti, raccoglierlo in una bastardella e
fondere a bagnomaria; lasciar intiepidire
separare i tuorli delle uova dall’albume; montare i tuorli con lo zucchero fino ad
ottenere un composto chiaro e spumoso
unire poco alla volta il cioccolato fuso, amalgamando il tutto
montare a neve gli albumi addizionati di un pizzico di sale e, a parte, la panna fre-
sca
unire delicatamente al composto di cioccolato prima gli albumi montati a neve e,
successivamente, la panna e le noci tritate
porre la mousse in una tasca da pasticcere con bocchetta liscia e farcire le crêpes
avendo cura di recidere le estremità
lasciar raffreddare in frigorifero per almeno due ore
versare la crema inglese al centro del piatto di portata e disporre le crêpes a for-
ma di piramide; produrre con la salsa al cioccolato motivi decorativi
Tendenza di nuova
presentazione di dessert
al cucchiaio.
76
LA PICCOLA 11
PASTICCERIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
zucchero 750 g Amaretti
mandorle tritate di Saronno
finemente 280 g
fecola 60 g
albume qb
PROCEDIMENTO
Amalgamare lo zucchero, le mandorle e la fecola con un quantitativo sufficiente di
albume in modo da ottenere un impasto abbastanza morbido da essere utilizzato
con il sac à poche. Su una placca da forno imburrata e infarinata formare con il sac
à poche, munito di bocchetta liscia, delle sfere di composto del diametro di 3 cm
circa. Cuocere in forno a 200 °C.
77
11 LA PICCOLA PASTICCERIA
PROCEDIMENTO
Savoiardi Riempire con pasta per biscotti (vedi “Pasta
per biscotti” – impasto medio, pag. 16) un sac
à poche con bocchetta liscia e formare, su una
teglia rivestita di carta da forno, dei bastoncini
lunghi circa 7 cm. Spolverizzare con zucchero
semolato e cuocere in forno a circa 190 °C.
PROCEDIMENTO
Frollini di sablés Biscotti composti solo da pasta sablés classica (vedi pag. 13) o alternando una parte
di classica con una parte di sablés al cacao; vengono poi formati a piacere, a girando-
la o a scacchiera, a volte farciti con marmellata; vengono poi cotti in forno a 180 °C.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Baci di dama burro 300 g
farina 250 g
fecola 250 g
nocciole 200 g
zucchero 150 g
uova n. 2
copertura fondente qb
PROCEDIMENTO
Macinare finemente le nocciole con lo zucchero; unire la farina, la fecola, il burro am-
morbidito e le uova e amalgamare il tutto. Formare con il composto alcuni bastonci-
ni che andranno poi divisi in piccoli pezzi. Dare ai pezzetti la forma di una nocciola e
disporli su una teglia imburrata e infarinata. Cuocere in forno a 170 °C per circa 20
minuti. Sfornare e far raffreddare, accoppiare i biscotti con copertura fondente.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Madeleine farina 300 g
tuorli d’uovo 300 g
albume d’uovo 220 g
zucchero 220 g
mandorle 150 g
burro 150 g
scorza di limone qb
PROCEDIMENTO
Pestare o frullare finemente le mandorle con metà quantità dello zucchero; aggiun-
gere i tuorli d’uovo, la scorza di limone grattata e il burro. Amalgamare il composto
e unire gli albumi d’uovo montati con il rimanente zucchero; incorporare la farina.
Versare l’impasto in piccoli stampi a conchiglia, precedentemente imburrati, e cuo-
cere in forno a calore moderato.
78
INGREDIENTI QUANTITÀ
farina gialla Crumiri
finissima 280 g
burro 280 g
farina 200 g
zucchero 180 g
tuorli d’uovo n. 4
vanillina qb
(In alcuni casi viene aggiunto
all’impasto un pizzico di lievito
o miele)
PROCEDIMENTO
Mescolare insieme la farina bianca e quella gialla, lo zucchero e la vanillina; unire
il burro ammorbidito e i tuorli. Lavorare il composto e lasciarlo riposare per circa
30 minuti. Con l’aiuto di un sac à poche con bocchetta larga rigata, formare delle
strisce di pasta di circa 8/10 cm; appoggiarli su una placca da forno imburrata e
infarinata, dando loro la forma di una mezza luna appena accennata. Cuocere i
crumiri in forno a 200 °C per circa 20 minuti.
PROCEDIMENTO
Piccoli choux farciti con panna montata o cre- Bignè e éclair
ma pasticcera aromatizzata a piacere, glassati (o bignè lunghi)
con fondente (bianco o colorato) o con cioc-
colato di copertura, o spolverizzati con zuc-
chero a velo, o immersi nel caramello chiaro.
PROCEDIMENTO
Rivestire con strisce di pasta sfoglia dei coni Cannoli
in acciaio precedentemente imburrati. Inumi-
dire la superficie della sfoglia e spolverizzare
di sfoglia
con zucchero; disporre in teglia e cuocere in
forno. A cottura ultimata, far raffreddare e poi
farcire a piacere con panna montata, creme o
mousse.
PROCEDIMENTO
Contenitori di pasta frolla farciti a piacere con Tartellette
crema pasticcera e frutta fresca, confettura, e barchette
frutta secca e mousse diverse.
79
11 LA PICCOLA PASTICCERIA
Alcuni PROCEDIMENTO
assemblaggi
Piccoli rollé ottenuti con pasta genovese, pan di Spagna, pasta per biscotto o siga-
di pasticceria retta, eventualmente aromatizzati con bagne alcoliche e farciti con creme diverse.
mignon Piccole losanghe o spicchi ottenuti da torte diverse, come la Sacher e la Diplomatica.
Piccoli dischi di pasta sablés, anche di forma irregolare, farciti con mousse e glassa-
ti con copertura al cioccolato, zucchero fondente o glasse colorate.
PROCEDIMENTO
in una planetaria con braccio a spirale amalgamare la farina, il miele e il lievito
aggiungere un uovo alla volta; continuare a lavorare la pasta sino ad ottenere un
composto liscio e omogeneo
rovesciare la pasta su un ripiano di marmo unto con olio e far riposare per circa
10 minuti; la pasta dovrà risultare elastica e di buona tenuta
suddividere il composto (in pezzi da circa 30 g ciascuno per stampi di 5x5 cm) in
stampi per babà precedentemente imburrati
far lievitare in camera di lievitazione ad una temperatura di 30-35 °C fino a quan-
do la pasta crescendo deborda leggermente dallo stampo
cuocere in forno a 200-220 °C per circa 20-25 minuti: la durata della cottura di-
pende dalla grandezza del babà e dalla doratura desiderata
togliere i babà dagli stampi e farli asciugare su una griglia
preparare lo sciroppo facendo bollire l’acqua con lo zucchero, il baccello di vani-
glia e le scorze di agrumi; togliere dal fuoco ed unire il rum
far leggermente intiepidire lo sciroppo e aggiungere i babà; quando risultano ben
imbevuti, strizzarli leggermente e disporli sul piatto di portata; a piacere, lucidare
con gelatina di albicocche
80
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 cannoli Piccoli cannoli
Cannoli
farina 300 g
di cialda
zucchero semolato 60 g con mousse
burro 80 g di ricotta
vino bianco 5 cl
sale un pizzico
olio per friggere qb
Farcia
ricotta 600 g
zucchero a velo 150 g
scorza di arancia candita qb
cioccolato fondente
grattugiato qb
PROCEDIMENTO
Cannoli
disporre la farina a fontana; aggiungere al centro gli altri ingredienti ed impastare
il tutto fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Far riposare il composto per
circa un’ora
stendere la pasta in modo sottile e tagliarla in dischi di 10 cm di diametro; avvol-
gerli intorno agli appositi cilindri per cannoli e friggere in abbondante olio ben
caldo; a completa doratura, scolarli e disporli su carta assorbente. Far intiepidire e
togliere il cilindro
Farcia
setacciare la ricotta e lavorarla con lo zucchero a velo; aggiungere la scorza di
arancia tagliata in cubetti e le scaglie di cioccolato
riempire i cannoli con la farcia e spolverizzare con zucchero a velo
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Muffin alle mele
Muffin e mandorle
farina 250 g
panna fresca 200 g con panna
burro 100 g al cioccolato
zucchero 120 g
uova n. 2
tuorli d’uovo n. 2
lievito per dolci n. 1 bustina
sale un pizzico
mele n. 2
mandorle pelate 30 g
Farcia
panna fresca 5 dl
cacao amaro qb
zucchero a velo qb
PROCEDIMENTO
montare le uova intere e i tuorli con 80 g di zucchero; aggiungere la farina, il lievi-
to, 80 g di burro e un pizzico di sale
tagliare le mele in piccoli cubetti e saltarle in padella con 20 g di burro e 40 g di
zucchero; far raffreddare
unire al composto di uova le mele e le mandorle tritate
versare l’impasto in piccoli stampi per muffin precedentemente imburrati e infarina-
ti; cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti; sformare i muffin e far raffreddare
tagliare i muffin a metà e farcire con panna al cioccolato
81
11 LA PICCOLA PASTICCERIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
Piccole piramidi Per 10/12 piramidi
di cioccolato cioccolato fondente 340 g
farina 200 g
e pere burro 240 g
zucchero 200 g
zucchero di canna 30 g
uova n. 4
pere n. 2/3
sale un pizzico
cacao in polvere qb
PROCEDIMENTO
montare a crema 200 g di burro con 200 g di zucchero e un pizzico di sale; incor-
porare le uova intere, la farina e 140 g di cioccolato fuso tiepido
versare il composto in 10/12 piccoli stampi a piramide precedentemente imbur-
rati e infarinati. Cuocere in forno a 180 °C per circa 20 minuti
sformare le piramidi e lasciar raffreddare
sbucciare le pere, togliere il torsolo e ridurle in cubetti piccoli
saltare la frutta in padella con il rimanente burro e lo zucchero di canna
scavare le piramidi dal fondo, ricavando in ciascuna una nicchia da riempire con i
dadini di pera; tappare il foro con la stessa pasta
glassare con il restante cioccolato fuso e spolverare con cacao
INGREDIENTI QUANTITÀ
Coni croccanti Per 20/25 cannoli
con crema burro 300 g
farina 200 g
al burro zucchero 120 g
al cioccolato farina di mandorle 100 g
uova n. 6
scorza di limone qb
sale un pizzico
Farcia
crema al burro al cioccolato 1 kg circa
PROCEDIMENTO
in una terrina amalgamare la farina, la farina di mandorle, lo zucchero, i tuorli, il
burro fuso tiepido, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale; aggiungere
gli albumi montati a neve
su una placca rivestita da carta forno, creare dei cerchi sottili di impasto e cuocere in
forno a 200 °C circa fino a doratura (oppure utilizzare l’apposita cialdiera elettrica)
quando le cialde risultano ancora ben calde, avvolgerle subito attorno all’apposito
stampo conico in modo da ottenere un cono perfettamente chiuso; lasciar raffreddare
farcire i coni con la crema al burro al cioccolato e decorare, a piacere, con codetta
di cioccolato fondente
INGREDIENTI QUANTITÀ
Castagnole Per 1 kg di farina
farina 1 kg
zucchero 250 g
uova n. 5
rum 7 cl
burro o strutto 200 g
lievito per dolci n. 2 bustine
sale un pizzico
zucchero a velo qb
olio per friggere qb
82
PROCEDIMENTO
in una terrina lavorare le uova con lo zucchero, aggiungere il burro precedente- Castagnole
mente sciolto e il rum. Unire poco per volta la farina setacciata con il lievito e un
pizzico di sale
versare il composto sul piano di lavoro e impastarlo fino ad ottenere un composto
omogeneo
formare dei cilindri della grandezza di un pollice; tagliare a pezzetti e arrotolarli
formando delle piccole sfere
cuocere in abbondante olio ben caldo, poche per volta; a doratura, scolarle e ada-
giarle su carta assorbente
disporle su un vassoio, cospargerle con zucchero a velo e servirle, a piacere, calde
o fredde
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 1 kg di farina Cenci - Stracci
farina 1 kg circa
zucchero 160 g
uova n. 8
brandy 3 cl
marsala 5 cl
burro 100 g
sale un pizzico
zucchero vanigliato qb
olio per friggere qb
PROCEDIMENTO
disporre la farina a fontana; aggiungere al centro lo zucchero, un pizzico di sale, il
burro ammorbidito, il brandy, il marsala e lavorare il tutto sino a formare un com-
posto omogeneo
far riposare l’impasto per circa 30 minuti
stendere la pasta in una sfoglia piuttosto sottile e, con l’ausilio della rotella taglia-
pasta, ricavare delle strisce lunghe circa 10 cm e larghe circa 3 cm
praticare un taglio verticale al centro di ciascuna striscia e farvi passare in mezzo
un’estremità della striscia stessa, in modo da ottenere in listarella incrociata
cuocere gli stracci in abbondante olio ben caldo, pochi per volta; a doratura, sco-
larli e adagiarli su carta assorbente
far intiepidire, disporli su un vassoio e cospargere con zucchero a velo
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 1 kg di farina Palline lievitate
farina 1 kg
zucchero 250 g
alla confettura
lievito di birra 30 g di arance
latte 3 dl
uova n. 5
noce moscata qb
confettura di arance 300 g ca.
zucchero a velo qb
olio per friggere qb
PROCEDIMENTO
sciogliere il lievito con un poco di latte tiepido; unire il rimanente latte e circa 100
g di farina
versare la rimanente farina nell’impastatrice; unire, sempre mescolando, le uova
aggiungere il lievito disciolto nel latte, lo zucchero, la noce moscata e un pizzico di
sale; far amalgamare bene tutti gli ingredienti e lasciar lievitare l’impasto per circa
2 ore in camera di lievitazione
83
11 LA PICCOLA PASTICCERIA
PROCEDIMENTO
Palline lievitate stendere la pasta ad uno spessore di circa 8 mm e, con l’ausilio di un tagliapasta
alla confettura rotondo, ottenere dei dischi di 5 cm di diametro
farcire il centro di metà dei dischi ottenuti con la confettura di arance, spennellare
di arance il bordo con acqua e coprirli con gli altri non farciti; premere sui bordi in modo
che durante la cottura non si aprono
cuocere in abbondante olio ben caldo, poche per volta; a doratura, scolarle e ada-
giarle su carta assorbente
disporle su un vassoio, cospargerle con zucchero a velo e servirle ben calde
INGREDIENTI QUANTITÀ
Ciambelline Per 1 kg di patate
patate
di patate farina 1 kg circa
lievito di birra 1kg
uova 15 g
zucchero semolato n. 2
sale 50 g
zucchero a velo un pizzico
olio per friggere qb
PROCEDIMENTO
lessare le patate, pelarle, passarle allo schiacciapatate; quando sono ancora calde,
lavorarle con il burro e un pizzico di sale
asciar intiepidire, aggiungere il lievito disciolto nelle uova sbattute e amalgamare
il tutto. Aggiungere la farina in modo da ottenere un impasto omogeneo; lasciar
riposare il composto per almeno 2 ore
stendere la pasta ed ottenere delle ciambelle di piccole dimensioni
cuocere in abbondante olio ben caldo, poche per volta; a doratura, scolarle e ada-
giarle su carta assorbente
disporle su un vassoio, cospargerle con zucchero a velo e servirle ben calde
84
LE TORTE 12
INTERNAZIONALI
E DA CERIMONIA
TORTA MILLEFOGLIE
Torta formata da strati di pasta sfoglia,
crema pasticcera o chantilly, ricoperta
da un sottile strato decorativo di panna
montata addizionata con zucchero di
vaniglia.
TORTA MOKA
Torta di pasta genovese suddivisa in tre
strati, bagnata con bagna al rum e far-
cita con crema al burro aromatizzata al
caffè. Ricoperta con crema e decorata
con chicchi di caffè al cioccolato, oppu-
re rivestita con copertura di cioccolato.
85
12 LE TORTE INTERNAZIONALI E DA CERIMONIA
TORTA MIMOSA
Torta composta da dischi di pasta genovese bagnati con bagna di colo-
re giallo e farciti con crema pasticcera o chantilly. Ricoperta interamente
con crema, viene poi decorata con piccoli dadi di pasta genovese priva-
ta della crosta e spolverizzata con zucchero a velo.
TORTA SAINT-HONORÉ
Torta formata da un disco di pasta sfoglia bordato da un cordone di pasta
choux. A cottura, viene riempito con crema chantilly e decorato con bignè
caramellati adagiati sul bordo e con panna montata bianca e al cioccolato.
Torta da cerimonia.
86
12.3 Elaborazioni di torte ------------------------------------
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per due crostate Crostata di
Base cioccolato e pere
pasta frolla alle mandorle 600 g
Farcia
pere mature n. 8/10
burro 180 g
cacao in polvere 100 g
uova n. 2
zucchero semolato 400 g
farina 100 g
vanillina n. 2 bustine
zucchero a velo qb
PROCEDIMENTO
rivestire con la pasta due tortiere per crostate precedentemente imburrate e infa-
rinate; bucare la pasta con un forapasta e spolverizzare con un poco di zucchero
sbucciare le pere, tagliarle in quarti e togliere il torsolo; disporre la frutta sulla pa-
sta e cuocere in forno a 200 °C per circa 15 minuti; sfornare e lasciar raffreddare
preparare la farcia: sciogliere il burro in una casseruola, aggiungere il cacao e
amalgamare il tutto
montare le uova con lo zucchero e unire il burro amalgamato con il cacao; ag-
giungere la farina precedentemente setacciata con la vanillina
versare il composto ottenuto sulle pere e livellare con una spatola
porre nuovamente le crostate in forno a 200 °C per ulteriori 15 minuti; far raffred-
dare e spolverizzare con zucchero a velo
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per una crostata Crostata
Base al limone con
pasta frolla 350 g
Farcia
frutti di bosco
limoni n. 3
frutti di bosco 600 g
burro 60 g
zucchero semolato 130 g
uova n. 3
PROCEDIMENTO
foderare con la pasta frolla una teglia rotonda per crostate di 30 cm di diametro
precedentemente imburrata ed infarinata e riporla per alcuni minuti in frigorifero
bucherellare la pasta, coprirla con un foglio di carta forno e riempire con fagioli secchi
cuocere in forno a 180 °C per circa 25 minuti, sfornare, eliminare la carta e i fagio-
li e lasciar raffreddare
lavare i limoni, grattugiare la scorza e spremere il succo
in una casseruola fondere il burro a bagnomaria, unire il succo filtrato, la scorza di
limone, lo zucchero e le uova intere
cuocere a bagnomaria a fuoco basso il composto, mescolando fino ad ottenere
una crema densa; togliere dal fuoco e far raffreddare
versare la crema nella pasta frolla e livellare la superficie con una spatola; riporre
in frigorifero per almeno due ore
guarnire la superficie della crostata con i frutti di bosco precedentemente monda-
ti; spolverizzare con zucchero a velo
87
12 LE TORTE INTERNAZIONALI E DA CERIMONIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
Crostata Per una crostata
di ricotta Base
pasta frolla 300 g
e yogurt Farcia
ricotta 300 g
yogurt intero naturale 200 g
zucchero 130 g
uova n. 3
farina 15 g
Decorazione
frutti di bosco qb
zucchero a velo qb
PROCEDIMENTO
foderare con la pasta frolla una tortiera per crostate di diametro di 30 cm prece-
dentemente imburrata ed infarinata; bucherellare il fondo e cuocere in forno per
circa 15 minuti; togliere dal forno e far raffreddare
passare la ricotta al setaccio ed amalgamarla con lo yogurt, lo zucchero e la farina;
unire, uno per volta, le uova
versare il composto sulla base di pasta frolla, livellare la superficie e cuocere in
forno a 180 °C per circa 40 minuti
togliere dal forno e far raffreddare; spolverizzare con zucchero a velo e decorare, a
piacere, con frutti di bosco
INGREDIENTI QUANTITÀ
Torta tartufo Per una torta
al cioccolato Biscotto
biscotti secchi 200 g
cacao in polvere 30 g
zucchero di canna 50 g
burro 80 g
Farcia e guarnizione
cioccolato fondente 340 g
panna fresca 6 dl
latte 2 cl
rum 2 cl
cacao in polvere qb
cioccolato bianco e fondente
per la decorazione qb
PROCEDIMENTO
amalgamare i biscotti sbriciolati, il cacao, lo zucchero di canna e il burro fuso. Far
aderire il composto preparato al fondo di una tortiera apribile (Ø 25 cm) livellan-
do bene. Cuocere in forno a 180 °C per circa 10 minuti. Far raffreddare
a parte sciogliere il cioccolato a bagnomaria, poi far intiepidire. Montare la panna
ben fredda con il latte e il rum
incorporare un poco di panna montata al cioccolato fuso, quindi versare rapida-
mente il cioccolato nel resto della panna ed amalgamare delicatamente
versare il composto nella tortiera con il biscotto e livellare con una spatola; far
rapprendere il composto in frigorifero per almeno 4 ore
togliere la torta dallo stampo e posizionarla su piatto di portata; spolverizzare con
cacao in polvere e con le sagome di cioccolato bianco e fondente
la torta può essere conservata in frigo fino ad un massimo di tre giorni
88
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Per una torta Pasta genovese al caffè Torta moka
Pasta genovese amalgamare le uova con lo zucchero e cuo-
al caffè cerle a bagnomaria a 45 °C
uova intere 200 g
quando il composto risulta ben montato, pre-
zucchero 125 g
levarne una parte ed amalgamarla con il bur-
farina 125 g
ro precedentemente fuso
burro 40 g
caffè solubile 5g amalgamare il rimanente composto con la fa-
Crema al burro rina setacciata
al caffè riunire i due apparecchi e terminare con l’ag- apparecchio
latte intero 2,5 dl giunta del caffè solubile o apparato, è l’insieme
zucchero 200 g delle sostanze
imburrare ed infarinare uno stampo per pasta
tuorli d’uovo 215 g che formano
genovese e versarvi il composto ottenuto
burro 825 g un composto di base.
meringa all’italiana 200 g cuocere in forno a 200 °C per circa 30-35 mi-
caffè ristretto qb nuti; sfornare, togliere la pasta dalla tortiera e
Glassa farla raffreddare su una griglia
acqua 2,8 dl Crema al burro al caffè
panna fresca 125 g
preparare una crema inglese con il latte, i
zucchero 50 g
glucosio 75 g tuorli d’uovo e lo zucchero (vedi paragrafo re-
copertura al latte 125 g lativo alle creme) e raffreddarla in abbattitore
copertura bianca 50 g di temperatura
foglio di gelatina n. 1 montare il burro in planetaria ed aggiungerlo
caffè solubile 10 g alla crema pasticcera; unire la meringa all’ita-
Bagna al caffè qb liana e aromatizzare con il caffè ristretto
Glassa
tritare la copertura bianca e al latte; ammorbi-
dire la gelatina in acqua fredda
in una casseruola unire l’acqua, la panna fre-
sca e il glucosio; portare ad ebollizione, ag-
giungere il caffè solubile e versare il tutto sul-
la copertura precedentemente tritata. Cuoce-
re il composto ottenuto a 105 °C
lasciare intiepidire ed unire la gelatina am-
morbidita
non utilizzare la glassa a più di 35 °C al fine di
evitare di perdere la caratteristica brillantezza
Assemblaggio
dividere in tre strati la torta genovese al caffè Sezione della struttura,
posizionare un disco di pasta su un piatto di torta moka.
portata, bagnare con la bagna e farcire con la
crema preparata; procedere nello stesso mo-
do per gli altri due strati, terminando con la
crema al burro
far raffreddare il dolce in abbattitore; glassare
la torta con la glassa temperata e lasciar raf-
freddare
decorare la torta con la scritta “Moka” utiliz-
zando la copertura bianca
89
12 LE TORTE INTERNAZIONALI E DA CERIMONIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
Sachertorte Per tre torte
(Ø 16 cm)
Biscotto
pasta di mandorle 430 g
zucchero a velo 130 g
tuorli d’uovo 210 g
uova intere 150 g
albume d’uovo 250 g
zucchero 130 g
farina 100 g
cacao in polvere 100 g
burro 100 g
Mousse al cioccolato
copertura fondente 260 g
tuorlo d’uovo 120 g
uova intere 50 g
sciroppo a 30 °Bé 150 g
panna fresca 400 g
Glassa al cioccolato
copertura fondente 500 g
panna fresca 575 g
acqua 75 cl
zucchero 600 g
cacao in polvere 250 g
burro 125 g
Sachertorte, sezione Confettura di albicocche 800 g
della struttura.
PROCEDIMENTO
Preparazione biscotto
amalgamare la pasta di mandorle con lo zucchero a velo e stemperare il compo-
sto con i tuorli d’uovo e le uova intere
a parte, montare gli albumi d’uovo aggiungendo, poco alla volta, lo zucchero
setacciare insieme la farina con il cacao e fondere il burro a fuoco dolce
incorporare delicatamente una parte degli albumi montati con lo zucchero al
composto di pasta di mandorle; aggiungere la farina e il cacao setacciati ed infine
unire i rimanenti albumi montati
amalgamare al composto il burro precedentemente diluito con un poco di appa-
recchio
stendere il composto ad uno spessore di 1 cm in placche da forno imburrate e ri-
vestite con carta forno o oleata
cuocere in forno a 170 °C; far raffreddare e ritagliare i cerchi
Preparazione glassa
spezzettare la copertura fondente, portare la panna ad ebollizione e versarla sul
cioccolato; amalgamare il tutto
portare l’acqua e lo zucchero ad ebollizione, aggiungere il cacao in polvere e ritor-
nare ad ebollizione
amalgamare delicatamente i due composti senza far bollire; togliere dal fuoco ed
incorporare il burro a pezzetti
far raffreddare e conservare al fresco
Preparazione mousse
cuocere lo sciroppo a 30 °Bé a bagnomaria con i tuorli d’uovo e le uova intere,
montando sempre il composto
quando il composto comincia a rapprendere, raffreddare in montatrice a velocità media
montare la panna fresca e fondere la copertura fondente
aggiungere un poco di panna montata alla copertura; incorporare la crema mon-
tata di sciroppo e uova e, delicatamente, la restante panna montata
90
PROCEDIMENTO
glassare un primo strato di pasta per biscotto con confettura di albicocche e ricoprire Sachertorte
con la mousse; formare un ulteriore strato di pasta, di confettura e di mousse
raffreddare in abbattitore
ricoprire interamente il dolce con la glassa al cioccolato e far rapprendere in ab-
battitore
decorare con la scritta “Sacher” e a piacere con spicchi di albicocca caramellati e
decorazioni al cioccolato
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per un dolce Cheesecake
Base
pasta frolla 250 g
burro 250 g
Apparecchio al formaggio
formaggio philadelphia 570 g
zucchero 170 g
farina 35 g
uova intere n. 3
tuorlo d’uovo n. 1
panna fresca 40 g
Glassa
panna fresca 160 g
sciroppo a 30 °Bé 20 g
colla di pesce n. 1 foglio
aroma di vaniglia qb
PROCEDIMENTO
Base di pasta
stendere la pasta frolla e cuocerla in forno a170 °C; toglierla dal forno e lasciarla
ben raffreddare
tritarla grossolanamente ed amalgamarla con il burro reso in pomata
abbassare il composto ottenuto ad uno spessore di 3 mm e rivestire uno stampo
per torte
cuocere in forno per circa 15 minuti a 160-170 °C
far raffreddare nello stampo
Apparecchio al formaggio
amalgamare il formaggio philadelphia con lo zucchero e la farina; aggiungere le
uova sbattute e, per ultimo, la panna
Glassa
far ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda
portare ad ebollizione tutti gli altri ingredienti previsti per questa preparazione; to-
gliere dal fuoco, incorporare la colla di pesce ben strizzata e lasciare intiepidire
Assemblaggio e cottura
versare l’apparecchio nello stampo sopra la pasta
cuocere in forno a 100 °C a bagnomaria per circa un’ora
togliere dal forno e far raffreddare in abbattitore di temperatura
sformare e glassare con la glassa preparata
Il dessert può essere accompagnato con salsa ai frutti di bosco o di fragole e sorbetto
allo yogurt
91
12 LE TORTE INTERNAZIONALI E DA CERIMONIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
Tronchetto al Per un dolce
cioccolato e rum Basi
biscotto arrotolato qb
crema pasticcera 1 kg
bagna al rum qb
Crema ganache
cioccolato fondente 450 g
panna fresca 250 g
Decorazione
riccioli di cioccolato
PROCEDIMENTO
Crema ganache
in una casseruola far bollire per un minuto la panna, mescolando con la frusta
togliere dal fuoco ed unire il cioccolato a pezzetti
amalgamare fino ad ottenere una crema omogenea
coprire e riporre in frigorifero per circa 12 ore
Crema per farcitura
scaldare 1/3 della crema ganache a bagnomaria ed unirla alla crema pasticcera
Assemblaggio
disporre il biscotto arrotolato sul piano di lavoro e irrorarlo con la bagna al rum
spalmare la pasta con la crema per la farcitura e arrotolare in modo da formare un
tronco
avvolgere il dolce in un foglio di carta alluminio e porre in frigorifero per circa
un’ora
tagliare le estremità del rotolo e fissare sul tronco i pezzi tagliati in modo da raffi-
gurare due nodi di un ramo
Guarnizione
guarnire il tronco con la crema ganache con l’ausilio di un sac à poche con boc-
chetta a stella e decorare a piacere con riccioli di cioccolato
INGREDIENTI QUANTITÀ
Ciambella classica Per un dolce
alle mandorle farina 300 g
zucchero 300 g
burro 250 g
uova n. 5
mandorle pelate 150 g
lievito per dolci n. 1 bustina
zucchero a velo qb
sale un pizzico
PROCEDIMENTO
tritare finemente 120 g di mandorle; imburrare lo stampo a ciambella e cosparge-
re i bordi con le mandorle tritate
ridurre in pomata il burro, unire lo zucchero ed amalgamare il tutto; aggiungere le
uova, un pizzico di sale e la farina precedentemente setacciata con il lievito
amalgamare il tutto e versare il composto nello stampo; livellare e cuocere in for-
no a 180 °C per circa 40 minuti
sfornare il dolce e farlo raffreddare, spolverizzare con zucchero a velo e decorare
con le mandorle
92
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per un dolce Plumcake alla
burro 125 g frutta candita
zucchero semolato 125 g
uova 225 g
miele 40 g
farina 270 g
lievito per dolci n. 1 bustina
frutta candita intera 500 g
PROCEDIMENTO
passare al setaccio la farina con il lievito
ridurre il burro in pomata e lavorarlo con lo zucchero; incorporare un quarto del
peso delle uova, il miele e continuare a montare il composto
aggiungere un quarto del peso della farina setacciata con il lievito e alternare con
le uova; incorporare gradatamente le restanti quantità. Montare il composto sino
ad ottenere un apparecchio cremoso
tagliare a cubetti la frutta candita (escluse le ciliegie) e incorporarla all’impasto
con l’ausilio di una spatola
versare il composto in stampi per plumcake precedentemente imburrati ed infari-
nati; posare al centro dell’impasto, su tutta la lunghezza del dolce, le ciliegie can-
dite intere e far riposare il composto in frigo per circa 40 minuti
cuocere in forno a 200 °C per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 160 °C e
cuocere per ulteriori 40 minuti; verificare la cottura con uno stuzzicadenti: se risul-
ta particolarmente umido, prolungare la cottura
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per un dolce Charlotte al caffè
pasta per biscotto qb
savoiardi 200 g ca.
latte 3 dl
zucchero 60 g
panna montata 4 dl
essenza di vaniglia qb
gelatina in fogli 12 g
tuorli d’uovo n. 4
caffè ristretto 1 dl
Decorazione
panna montata
cioccolato fondente
chicchi di caffè
PROCEDIMENTO
portare ad ebollizione il latte con l’essenza di vaniglia
lavorare i tuorli con lo zucchero; unire il latte e cuocere a bagnomaria a cottura
“alla rosa”
togliere dal calore ed unire la gelatina precedentemente ammorbidita in acqua
fredda e ben scolata
dividere il composto a metà ed unire ad una parte il caffè ristretto
lasciar intiepidire ed incorporare a ognuno dei composti 2 dl di panna montata
foderare lo stampo per charlotte con la pellicola trasparente; porre sul fondo un di-
sco di pasta per biscotto e rivestire il bordo con i savoiardi
sopra il disco di pasta per biscotto creare una cupola con il composto al caffè con
l’ausilio di un sac à poche; far rapprendere in abbattitore di temperatura
versare sul composto al caffè la crema alla vaniglia e porre lo stampo in frigorifero
per almeno quattro ore
al momento del servizio sformare la charlotte su un piatto di portata, decorare
con la panna montata, le scaglie di cioccolato e i chicchi di caffè
93
12 LE TORTE INTERNAZIONALI E DA CERIMONIA
INGREDIENTI QUANTITÀ
Torta bavarese Per una torta
al cioccolato e Base bicolore
farina 170 g
arancia in cesto cacao in polvere 15 g
di pasta bicolore uova n. 6
vanillina una bustina
zucchero semolato 190 g
zucchero a velo 30 g
marmellata di arance 50 g
Bavarese
gelatina 20 g
succo di arancia 2 cl
latte 17 cl
uova n. 3
Foto 1
zucchero semolato 90 g
cacao in polvere 30 g
cioccolato fondente 60 g
panna fresca 1 dl
Grand Marnier 2 cl
Guarnizione
scorza d’arancia candita qb Foto 2
PROCEDIMENTO
Base bicolore
montare i tuorli d’uovo con 140 g di zucchero e la vanillina; a parte montare gli al-
bumi con il rimanente quantitativo di zucchero. Amalgamare delicatamente e di-
videre il composto in due contenitori
ad un composto aggiungere 90 g di farina setacciata, mentre all’altro unire 75 g di
farina e il cacao precedentemente setacciati insieme
imburrare e foderare con carta oleata una teglia da forno rettangolare
riempire con i composti due tasche da pasticcere con bocchetta liscia con Ø di 1
cm; formare con i sac à poche delle righe trasversali di colore diverso uno accanto
all’altra (vedi foto 1). Spolverizzare con zucchero a velo
cuocere in forno a 220 °C per circa 7-8 minuti. Sfornare, lasciar riposare per alcuni
minuti, capovolgere ed eliminare la carta
tagliare dalla base bicolore due strisce sufficientemente alte a rivestire il bordo di
una tortiera apribile con Ø di 23 cm, e un cerchio sufficiente a ricoprire il fondo
(vedi foto 2); rivestire lo stampo e spennellare la pasta con la marmellata ammor-
bidita con poca acqua
Bavarese
montare i tuorli d’uovo con 70 g di zucchero e unire il cacao setacciato; unire il
latte bollente al composto e cuocere “alla rosa” a bagnomaria. Aggiungere il cioc-
colato tritato e la gelatina precedentemente ammorbidita in acqua fredda, strizza-
ta e fatta sciogliere nel succo di arancia tiepido
far intiepidire leggermente il composto ed incorporare gli albumi d’uovo montati
a neve con 20 g di zucchero
portare il composto a circa 20 °C inserendo il contenitore in una bacinella contenen-
te ghiaccio, mescolando continuamente; incorporare la panna montata e il liquore
versare la bavarese nello stampo precedentemente preparato e porre in frigo per
almeno 4 ore
togliere dallo stampo e completare con le scorze di arancia candite
94
I GELATI 13
E I SEMIFREDDI
Gelati artigianali
Confezionati mediante l’uso di una gelatiera, si dividono in:
gelati a base di crema: composti da un apparecchio di latte o
panna, uova, zucchero e dall’elemento che delinea il gusto, per
esempio “zabaione”;
gelati a base di latte: composti da una miscela di latte o
panna, zucchero e purea dell’elemento che delinea il gusto,
per esempio “pistacchio”;
sorbetti a base di sciroppo: composti da sciroppo di
zucchero, albume d’uovo e purea di frutta dell’elemento che Gelato in cialda.
delinea il gusto, per esempio “limone”.
Gelati leggeri
Composti e surgelati direttamente in stampi; comprendono le bombe, i
parfait, le spume ghiacciate, i soufflé ghiacciati, ecc.
Altre preparazioni
Semifreddi, torte gelato e sorbetti da interruzione pasto.
95
13 I GELATI E I SEMIFREDDI
96
Principali varianti: con i preparati attualmente in commercio, per ottenere i diversi Gelato di crema
gusti è sufficiente aggiungere alla ricetta base la quantità idonea (in genere indi- (miscela base
cata sulle confezioni) di crema aromatizzante. Di seguito vengono indicate alcune
all’uovo)
varianti ottenute con il metodo tradizionale.
Gelato al cioccolato: impostare gli ingredienti come previsto nella ricetta base, ridu-
cendo il quantitativo dello zucchero a 160 g; unire al composto 160 g di cioccola-
to disciolto nel latte e procedere come per il gelato alla crema.
Gelato al caffè: aggiungere al latte previsto nella ricetta base circa 75 g di caffè so-
lubile o 120 g di pasta di caffè non zuccherata.
Gelato al caramello: procedere come per la ricetta base, riducendo il quantitativo
dello zucchero di un terzo. Cuocere lo zucchero rimanente al caramello e diluirlo
nel latte bollente, oppure aggiungere al composto caramello pronto.
Gelato al croccante: procedere come per la ricetta base, aggiungendo al composto
200 g di croccante pestato e passato al setaccio.
Gelato alle nocciole/mandorle/noci: procedere come per la ricetta base, aggiungen-
do al latte 120 g di mandorle, nocciole o noci pestate con un poco di acqua, o
100 g di pasta di nocciole o mandorle non zuccherata.
Gelato al pistacchio: procedere come per la ricetta base, aggiungendo al latte 100
g di pistacchi pestati con un poco di acqua, 40 g di marzapane grezzo, o 120 g di
pasta di pistacchio non zuccherata.
INGREDIENTI QUANTITÀ
1a dose Gelati con
latte 1,150 l miscela base
zucchero 320 g
destrosio 30 g al latte
panna 400 g
latte magro in polvere 80 g
stabilizzante 10 g
2a dose
latte 1,2 l
zucchero 310 g
destrosio 40 g
panna 360 g
latte magro in polvere 60 g
stabilizzante 10 g
PROCEDIMENTO
Portare il composto a bagnomaria alla temperatura di 85 °C, raffreddare a 15 °C e
aggiungere la polpa di frutta in modo che questa conservi le sue proprietà natura-
li di gusto e consistenza che con la cottura andrebbero perdute. Passare il tutto al
mantecatore.
Principali varianti: con i preparati attualmente in commercio, per ottenere i diversi
gusti è sufficiente aggiungere alla miscela di base la quantità idonea di concentrati
di frutta o purea di frutta fresca. Di seguito vengono indicate alcune varianti ottenu-
te con il metodo tradizionale.
Gelato di pesca o albicocca: miscela di base con aggiunta di 500 g di polpa di pesca
o di albicocca.
Gelato di banana: miscela di base con aggiunta di 400 g di polpa di banana.
Gelato di fragola o lampone: miscela di base con aggiunta di 700 g purea di fragole
o lamponi.
Gelato di arancia o ananas: sostituire alla miscela base il quantitativo di latte con lo
stesso quantitativo di succo di arancia o di ananas e aumentare il destrosio di 20 g.
Gelato di yogurt: miscela di base con aggiunta di 600 g di yogurt intero.
97
13 I GELATI E I SEMIFREDDI
PROCEDIMENTO
Sorbetti Il metodo più utilizzato per la composizione dei sorbetti prevede la preparazione
di uno sciroppo che serve come ingrediente di base per qualsiasi tipo di frutta.
Quello più usato è quello a 30 °Bé. La densità di una miscela alla
frutta dovrà essere di 17,5 °Bé; la misurazione con il pesasciroppo
dovrà essere effettuata sempre nella miscela fredda a circa 20 °C.
Operazioni per la preparazione della miscela con sciroppo: pesare
lo sciroppo, la frutta e l’acqua necessaria nella quantità prevista
dalla ricetta prescelta. Unire alla frutta lo sciroppo freddo e l’ac-
qua, mescolare il composto amalgamando bene i componenti.
Misurare la densità dello sciroppo che dovrà essere quella ido-
nea; in caso contrario, aggiungere altro sciroppo. Mescolare lo
stabilizzante con 20 g di zucchero e una parte della miscela in
modo omogeneo; versarlo poi nella miscela e mescolare. Se ne-
cessario unire gli estratti concentrati di frutta, il succo di limone o
l’acido citrico. Far riposare la miscela in frigorifero per almeno
un’ora, in modo che lo stabilizzante produca i suoi effetti. Passare
il tutto nel mantecatore.
98
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
Apparecchio Porre una casseruola a bagnomaria e sbattere
per bomba energicamente i tuorli d’uovo con lo sciroppo
(ricetta base) di zucchero; togliere il recipiente dal fuoco e
sciroppo di zuc- continuare a sbattere il composto fino a
chero a 32 °Bé 5 dl quando non abbia raddoppiato il proprio vo-
tuorli d’uovo n. 16 lume. Raffreddare fino ad una temperatura di
panna montata 1l 20 °C e incorporare la panna montata.
Il parfait ghiacciato è una preparazione molto simile alla bomba; ma a differenza di Base per
quest’ultima, è formato da un unico composto di base definito “apparecchio per parfait ghiacciati
parfait” e viene confezionato in stampi di forma rettangolare o cilindrica.
PROCEDIMENTO
Apparecchio per bomba o parfait. Varianti
Al cioccolato: sciogliere circa 200 g di cioccolato amaro nello sciroppo di zucchero;
procedere come per la ricetta base.
Al caffè: aggiungere circa 40 g di caffè in polvere allo sciroppo di zucchero.
Al liquore: aggiungere al composto circa 8-10 cl di liquore prima di unire la panna.
Ai pistacchi/nocciole/mandorle/noci: aggiungere circa 200 g di frutta secca tritata fi-
nemente prima di unire la panna.
Composti a base di crema o di frutta, che vengono congelati in stampi o possono esse- Base per
re utilizzati come farcia per bombe e soufflé ghiacciati
spume ghiacciate
INGREDIENTI QUANTITÀ PROCEDIMENTO
o spumoni
Apparecchio per Lavorare i tuorli d’uovo con lo zucchero; unire
spuma ghiacciata il latte bollente e cuocere a bagnomaria sino
alla crema a raggiungere la temperatura di 85 °C (cottu-
(ricetta base) ra “alla rosa”). Passare il composto al setaccio
tuorli d’uovo n. 16 e lasciar raffreddare alla temperatura di 20 °C.
latte 4 dl Aggiungere la panna montata e versare il
zucchero 300 g composto nello stampo. Congelare per alme-
panna montata 1l no 3 ore.
Tali preparazioni si distinguono per la loro consistenza e in particolare per il sistema di Base per
presentazione; i preparati sono due: alla crema e alla frutta. soufflé
I soufflé ghiacciati vengono preparati con l’ausilio dei classici recipienti in ceramica, fa-
sciati internamente con strisce di carta oleata che fuoriescono dai bordi circa 4 cm. ghiacciato
Quando il composto è pronto, viene versato negli stampi grandi o monodose fino al li-
mite. Passare il tutto nel congelatore e quando i soufflé si saranno ben ghiacciati, toglie-
re la carta e spolverizzare con cacao, zucchero a velo o panna montata.
99
13 I GELATI E I SEMIFREDDI
PROCEDIMENTO
Apparecchio per soufflé ghiacciato alla crema
utilizzare lo stesso apparecchio per spume o parfait ghiacciati alla crema.
Base per Realizzati con l’aggiunta di ingredienti che modificano la consistenza dell’assemblato.
La panna e la meringa svolgono proprio questa funzione: diluiscono una parte del sa-
pore e permettono che il composto finale non risulti duro ma leggermente spumoso. I
semifreddi vengono infatti considerati non collocabili, poiché non fanno parte né dei
gelati né della pasticceria in genere. Tali preparazioni si conservano nel freezer a -20 °C,
ma prima di essere serviti, vengono lasciati riposare a temperatura ambiente per alme-
no 30 minuti.
PROCEDIMENTO
Semifreddo all’italiana (ricetta base)
Semifreddo alla crema: 25% di crema pasticcera, 15% di meringa all’italiana, 10% di
aroma in pasta (es.: nocciola), 50% panna montata.
Semifreddo alla frutta: 15% di crema pasticcera, 20% di meringa all’italiana, 15% di
frutta, 50% di panna montata.
100
In genere le torte gelato vengono ricavate in stampi di Torte gelato
forma varia secondo il tipo di uso richiesto. Sono costi-
tuite da una base di pasta genovese inzuppata con ba-
gne diverse, sulla quale vengono sovrapposti uno o più
strati di gelato, ricoperti da un ulteriore strato di pasta.
La torta viene posta nel congelatore per alcune ore, poi
sformata su piatto di portata e decorata con panna
montata, frutta fresca o candita, meringa, ecc.
INGREDIENTI QUANTITÀ
Per 10 persone Crema gelata
cocco essiccato grattugiato 150 g al cocco
ricotta 900 g
zucchero a velo 220 g
panna fresca 3 dl
kiwi maturi n. 7
pan di Spagna qb
rum 1,5 dl
codetta di cioccolato qb
PROCEDIMENTO
in una terrina lavorare la ricotta con lo zucchero e la panna precedentemente
montata; aggiungere al composto 100 g di cocco
sul fondo di dieci coppette individuali creare uno strato con il pan di Spagna e ba-
gnarlo con il rum precedentemente diluito con uno sciroppo di acqua e zucchero
ricoprire la base di pasta con uno strato di crema alla ricotta e uno strato di fettine
sottili di kiwi
ricoprire con la rimanente crema alla ricotta e cospargere con il rimanente cocco
porre le coppette nel congelatore in modo che la crema solidifichi
prima di servire togliere le coppette dal congelatore 15 minuti prima del servizio;
guarnire con fettine di kiwi e codetta di cioccolato
101
13 I GELATI E I SEMIFREDDI
INGREDIENTI QUANTITÀ
Parfait Per 10 persone
al passito Parfait
passito di Pantelleria 700 g
panna fresca montata 400 g
zucchero semolato 240 g
uvetta 150 g
albumi d’uovo 90 g
tuorli d’uovo n. 8
fecola 20 g
Decorazione
caramello
lingue di gatto
uvetta
cacao in polvere
PROCEDIMENTO
rinvenire 150 g di uvetta con 200 g di passito leggermente tiepido
amalgamare i tuorli con 120 g di zucchero, la fecola e 500 g di passito; cuocere a
bagnomaria fino a quando non risultano spumosi
unire l’uvetta precedentemente scolata dal passito e tritata, raffreddare la crema
continuando a mescolare; incorporare la panna
montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e aggiungere a filo 120 g di zuc-
chero cotto a 110-112 °C; far raffreddare continuando a montarli ed unirli alla cre-
ma
distribuire il composto ottenuto in stampini a piramide (o di altra forma) e porli
nel congelatore per almeno 4 ore
sformarli e posizionarli sul piatto di portata; decorare con caramello, uvetta, cacao
in polvere e alcune lingue di gatto
102
LE CONSERVE
DOLCI
14
Marmellate e confetture
La marmellate e le confetture sono prodotti ottenuti miscelando
frutta intera o a pezzi, purea di frutta o succo di frutta, con particolari
qualità di zucchero, sciroppi di zucchero, acidi e alcoli in quantità va-
riabili. Gli zuccheri utilizzati sono quelli
generalmente adottati in pasticceria, an-
che se il migliore risulta quello di canna,
che conferisce al prodotto un gusto parti-
colare anche se fa diminuire la durata del-
la conservazione.
In alcuni casi viene effettuata un’operazio-
ne preventiva, che consiste nella macera-
zione di frutta in zucchero a secco, seguita
poi dalla classica cottura. Tale sistema per-
mette alla frutta di assorbire una maggiore
quantità iniziale di zucchero che conserva
anche durante la cottura, salvaguardando
parzialmente l’integrità del frutto.
Per ottenere un prodotto valido è necessa-
rio miscelare le giuste quantità di frutta e
103
14 LE CONSERVE DOLCI
aromatizzare a piacere
1,5 dl
albicocche 750 g 40 minuti con una stecca di
acqua
cannella
aggiungere a piacere
mele 1 kg 1,5 dl acqua 20 minuti
uvetta ammollata
104
frutto utilizzato: se risulta insufficiente, deve essere corretta con ag-
giunta di gelificante. Per estrarre il succo dalla frutta, occorre passare
la purea al setaccio e successivamente dall’etamina precedentemente
bagnata, se si vuole ottenere una gelatina più limpida.
Per preparare la frutta sciroppata, intera o tagliata a pezzi, i frutti
vengono cotti brevemente in una soluzione di acqua e zucchero, poi
ricoperti con uno sciroppo preparato a 30 °Bé e lasciati macerare.
105
14 LE CONSERVE DOLCI
Confettura di 䡲 In una casseruola mettere a macerare per circa 2 ore 400 g di zucchero ogni 600
mirtilli e lamponi g di lamponi e mirtilli, facendo aderire omogeneamente lo zucchero. Porre poi sul
fuoco il composto dopo aver aggiunto 5 cl di alcol puro a 90°; continuare la cottu-
ra a fuoco lento fino alla consistenza desiderata.
106
LE DECORAZIONI
DI BURRO, PANE
15
E SALE
107
15 LE DCORAZIONI DI BURRO, PANE E SALE
Pasta sale Indicata per alzate e soggetti conservabili per lungo tempo.
Preparazione
䡲 impastare 1 kg di sale fino con 1 kg di farina, 200 g di
zucchero a velo e acqua in quantità necessaria ad otte-
nere un impasto omogeneo. Dopo la composizione della
scultura, del cestino o dell’alzata, l’impasto può essere
cotto in forno o bruciato esclusivamente con la fiamma.
Pasta da decoro Indicata per confezionare decori e soggetti anche destinati a decorare prodotti di consu-
mazione.
Preparazione
䡲 impastare in successione i seguenti ingredienti: 1 kg di farina, 40 g di sale, 300 g
di burro o margarina, 100 g di glucosio, 100 g di acqua tiepida, 50 g di tuorli d’uo-
vo, 100 g di acqua fredda.
䡲 Dopo aver preparato le decorazioni, i soggetti vengono cotti in forno.
108
I SEMILAVORATI 16
109
16 I SEMILAVORATI
Farciture e glassature
Questa tipologia conta numerosi prodotti quali creme per farce,
creme di copertura, creme e paste aromatizzanti disponibili per
ogni tipo di uso e gusto.
䡲 preparato completo in polvere per glassare prodotti da
forno: la quantità di acqua determina una ghiaccia più o
meno morbida;
䡲 preparato per glassa da copertura: disponibile nelle
qualità fondente, gianduia, nocciola, bianca, al latte e al
limone;
䡲 glassa lucida per semifreddi: disponibile in gusti diversi;
dopo il trattamento, rimane lucida anche in congelatore,
migliorando la conservazione.
Zucchero fondente.
112
GLI ADDITIVI
ALIMENTARI
17
113
17 GLI ADDITIVI ALIMENTARI
114
Appendice
APPENDICE
116
Motivi decorativi
117
APPENDICE
Linee curve
118
Linee rette e curve
119
APPENDICE
Linee ininterrotte
120
Motivi vari
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APPENDICE
Caratteri
122
Caratteri
123
APPENDICE
Caratteri
124
Caratteri
125
Glossario
ADDENSANTE - GELIFICANTE BIGA re frutta e dolci con normale
Sostanze la cui funzione princi- Impasto di un lievito di suppor- zucchero caramello chiaro.
pale è quella di incorporare ac- to, composto da farina, lievito
qua e di gonfiarsi: es.: agar agar, ed acqua. Giunto a maturazio- CARAMELLO
gomma di carruba, pectine, ecc. ne, viene aggiunto ad altri in- Zucchero cotto con acqua.
gredienti o impasti promuoven-
ADRAGANTE - GOMMA do una lievitazione completa. CHARLOTTE
Legante stabilizzante abbastan- Decorazione di savoiardi attor-
za usato per pastigliaggio e ge- BISCOTTARE no a un dolce.
latine. Procedere a una cottura suc-
cessiva per togliere umidità e CHIARIFICARE
ALBICOCCARE tostare il prodotto. Operazione che consente di
Rivestire i dolci appena sfornati rendere limpidi vino, brodo,
con leggero strato di marmella- BOCCHETTA succhi di frutta, altri liquidi e lo
ta di albicocche calda, prima di L’utensile in metallo o plastica a zucchero cotto.
passarvi la ghiaccia, evitando forma tronco-conica con l’estre-
così la cristallizzazione degli mità minore liscia o dentata, CHIARIFICARE (burro)
zuccheri contenuti nella ghiac- che viene inserito nel sacchetto Operazione che consente di eli-
cia o nello zucchero fondente. per decorare. minare dal burro, attraverso la
sua fusione, le impurità di su-
AMALGAMARE BOMBA perficie e di separare la parte
Mescolare, mettere insieme so- Stampo di forma semisferica, grassa dal siero.
stanze diverse. utilizzato per bombe gelato e
semifreddi. CHINOISE o COLINO CINESE
AMIDO Colino, generalmente di metal-
Sostanza estratta da cereali, tu- BURRO DI CACAO lo, a forma conica e con fori più
beri, radici. Viene usato quale le- Sostanza grassa estratta dalla o meno grandi, utilizzato per fil-
gante (per budini, creme ecc.). fava di cacao, presente in com- trare salse o fondi di cottura.
mercio sotto forma di blocchi o
APPARECCHIO di scaglie di colore giallo-bian- CHOUX
Termine che indica alcuni com- castro. Il suo punto di fusione è Piccoli dolci di forma sferica,
posti base sia liquidi che solidi compreso fra 32-35 °C. confezionati con pasta per bi-
utilizzati per determinate prepa- gnè. Vengono farciti con panna
razioni. BURRO MORBIDO montata, creme o confetture,
Burro tenuto a temperatura am- spolverati con zucchero e an-
AROMATIZZARE biente in modo da potersi usare che glassati con fondente o
Unire al cibo sostanze aromati- per impasti e per spalmare. cioccolato.
che, allo scopo di migliorarne il
sapore e il profumo. BURRO POMATA CIOCCOLATO PLASTICO
Burro ammorbidito al microon- o MALLEABILE
BAGNOMARIA de o a temperatura ambiente Tipo di cioccolato reso morbido
Sistema per riscaldare, cuocere fino a raggiungere la consisten- con aggiunta di sciroppo di zuc-
o fondere degli ingredienti sen- za di una pomata. chero e glucosio, ed eventual-
za metterli a diretto contatto mente anche amido.
con la viva fonte di calore. È co- CANDIRE
stituito da una casseruola con- Operazione che, per osmosi, CODETTA
tenente acqua, posta sul fuoco, sostituisce il succo proprio della Piccoli pezzi di zucchero o cioc-
nella quale viene inserito un al- frutta sbollentata con sciroppo colato di forma cilindrica, utilizza-
tro recipiente contenente il pro- arricchito di glucosio, al fine di ti per guarnizioni e decorazioni.
dotto da sciogliere, montare o conservarla.
cuocere. CONCARE
CARAMELLARE Lavorare il cioccolato nelle ap-
BAUMÉ, GRADO Termine usato per lavorazioni posite vasche (conche) al fine
Unità di misura che indica la diverse, come coprire con zuc- di far evaporare i principi tannici
densità di uno sciroppo di zuc- chero caramello biondo una e gli acidi indesiderati e rendere
chero. panna cotta, oppure caramella- la massa più fondente.
126
CONFETTARE DIMA FARCIRE
Avvolgere un prodotto, in gene- Sagoma di carta, cartone od al- Disporre una sostanza fra strati
re frutta secca, in uno strato di tra materia usata come modello di differente composizione. Ad
zucchero cotto. per tagliare forme atte a com- esempio, “farcire una torta”,
porre soggetti decorativi. Utilizza- cioè stendere uno strato di cre-
CONFETTERIA ta principalmente per pezzi di ma fra strati di pan di Spagna.
Branca della pasticceria che pastigliaggio, cioccolato, croccan-
comprende tutte le lavorazioni te e altre materie solide. FARINA DEBOLE
a base di zucchero. Farina povera di glutine (w)
DORARE che serve per impasti o lavora-
COPERTURA Spennellare o spruzzare la su-
Particolare tipo di cioccolato, zioni dove non bisogna otte-
perficie di un prodotto di gastro- nere elasticità; utilizzata per
contenente un’alta percentuale nomia con uovo sbattuto, latte,
di burro di cacao. impasti che non necessitano di
sciroppo o altro, per conferirgli lievitazione.
colore dorato e lucentezza.
COPRIRE o FODERARE
Rivestire in genere una torta FARINA FORTE
EDIBILE Farina ricca di glutine (W), quin-
con una pasta (pasta di man-
dorle, massa ticino, ecc.) per fa- Alimento (o parte di esso) che di resistente ed elastica, adatta
cilitare le decorazioni. si presta ad essere consumato. per impasti dove si richiede un
buon sviluppo.
CORNETTO EMULSIONANTE
Cono ottenuto da un triangolo di Sostanza che ha la facoltà di ri- FARINA RINFORZATA
carta morbida; resta il più tradi- durre la tensione superficiale Farina piuttosto debole cui vie-
zionale metodo di decorazione. delle molecole dei liquidi, così ne aggiunta una certa percen-
da permettere la coesione di
tuale di farina forte.
COTTURA ALLA ROSA due liquidi fra di loro non misci-
Portare una salsa o una crema bili, per esempio l’olio nell’ac-
qua o viceversa. FECOLA
alla temperatura di 83-85 °C
Amido ricavato dalla patata,
mescolando continuamente. Il
ENTREMETS usato in pasticceria parzialmen-
punto della rosa si identifica
Letteralmente “piatto leggero da te negli impasti bisognosi di
quando, immergendo una spa-
tola nel liquido, soffiandovi si servirsi fra due piatti di maggior una struttura corta. Come tutti
formeranno delle piccole incre- sostanza”, oppure fra il piatto gli amidi, serve anche a legare
spature simili a petali di rosa. principale e la frutta, indica gene- salse, creme, ecc.
ralmente i dolci moderni leggeri.
COTTURA IN BIANCO FERMENTARE
Cottura di una tartelletta di pa- ESSENZA Fenomeno di natura chimica, in
sta frolla che prevede l’inseri- Sostanza profumata provenien- forza del quale un alimento
mento di un peso all’interno te soprattutto dal mondo vege- cambia struttura decomponen-
(fagioli secchi, riso, ecc.). tale, che può essere estratta dosi sotto l’azione di enzimi
per macerazione, per distillazio- (es.: mosto d’uva, frutta scirop-
COULIS ne o con l’ausilio di sostanze pata, confettura, ecc.).
Purea di frutta cruda passata al se- grasse. In pasticceria si fa uso di
taccio con l’aggiunta di zucchero. essenze soprattutto per aroma- FODERARE
tizzare gelati e creme. Ricoprire una forma o una tor-
CROCCANTE tiera con un sottile strato di pa-
Zucchero cotto con acqua e ESSICCARE sta o di altro materiale.
glucosio che, giunto a caramel- Togliere l’umidità a un alimento
lo chiaro, viene addizionato di mediante l’utilizzo di un mi- FONDENTE
mandorle e nocciole intiepidite croonde o un forno a bassa Zucchero cotto a 114 °C, che,
e lavorato a caldo. temperatura. posto su un tavolo di marmo e
lavorato con una spatola duran-
DECORARE ETAMINA te il raffreddamento, produce
Ornare, fregiare un elaborato Tessuto di cotone o lino dalla una pasta bianca e malleabile
con gradevole eleganza e raffi- trama sottilissima, che serve al utilizzata in pasticceria per di-
natezza. filtraggio di salse e creme. versi scopi.
127
Glossario
128
MARZAPANE OVERRUN pH
Impasto di mandorle pestate e L’aumento di volume di una Valore che indica la condizione
zucchero, atto ad essere lavorato. massa o di un composto nel di neutralità o acidità dei vari
corso della mantecazione o del prodotti in soluzione acquosa.
MASSA montaggio. Le soluzioni acide hanno un va-
Miscela composta da più ingre- lore pH compreso tra 0 e 7 e
dienti che, a lavorazione ultima- PALETTA (o SPATOLA) sono tanto più acide quanto
ta, dovrà formare un unico Strumento utilizzato in pasticce- più basso è l’indice; quelle neu-
ria, gastronomia e gelateria per tre hanno un pH 7, quelle alcali-
composto.
livellare creme, gelato, farciture ne da 7 a 14.
e marmellate sugli elaborati.
MERINGA PIE
Composto di albume e zuc- PANETTO Terminologia usata per indicare
chero montato a neve. Nella pasta sfoglia, indica il le tradizionali torte anglosassoni.
composto di burro e farina.
MISCELA PIROTTINO
Miscuglio omogeneo di varie PARARE Contenitore in carta atto a con-
sostanze. Togliere da un dolce o impasto tenere preparazioni dolci, sia da
i pezzi superflui o anche conte- cuocere che già cotte e finite.
MISCELARE nere e dare forma.
Mescolare omogeneamente PLACCA
più ingredienti tra loro. PASTA FILLO Lastra di metallo forte per cuo-
Particolare pasta sottile utilizzata cere dolci al forno.
dai Greci e dagli Arabi per la pre-
MISCIBILE
parazione di dolci e salati tipici. PRINCE
Capace di essere mescolato
con altri elementi o dissolto in Cioccolato sciolto e temperato
PASTELLA cui si fanno delle piccole ag-
essi. Preparato composto da più in- giunte di liquore, acqua o sci-
gredienti, utilizzato per ricoprire roppo, in modo da renderlo at-
MODELLARE gli alimenti da friggere. to alla decorazione al cornetto.
Dare forma ad un impasto.
PASTELLO PUREA
MONTARE Negli impasti, indica una massa Passato piuttosto denso di ver-
Sbattere un liquido o un com- compatta di forma regolare. dura, frutta o altro.
posto semidenso facendogli in-
corporare aria per renderlo più PASTIGLIACCIO QUANTO BASTA (qb)
gonfio e più denso. Impasto di zucchero a velo con Sigla usata nelle ricette per indi-
una gomma e altre sostanze, care una certa quantità di un in-
per ottenere un materiale dolce grediente, non esattamente
MOUSSE o SPUMA
modellabile. stabilita in quanto variabile in
Dolce, o vivanda in genere, di
consistenza spumosa e molto PASTORIZZAZIONE base a vari fattori.
soffice. Processo di riscaldamento a bas-
sa temperatura (60-70 °C) per la RAFFINARE
NAPPARE disinfezione e conservazione di Rendere più fine un prodotto
Stendere su una preparazione prodotti alimentari liquidi. grezzo (mandorle, nocciole, im-
pasti, ecc.), eliminandone le
una salsa che abbia una consi-
PECTINA impurità.
stenza tale da non scivolare via.
Sostanza con potere gelatiniz-
zante presente nella frutta, ido- RAFFINATRICE
OMOGENEIZZAZIONE Apparecchiatura utilizzata per
nea alla preparazione di confet-
Operazione effettuata essen- ture e altri prodotti. raffinare.
zialmente nei prodotti a base di
latte, e quindi anche nei gelati, PESASCIROPPO RAPPRENDERE
per mantenere le sostanze Strumento per la misurazione Aumentare la consistenza di un
grasse sotto forma di emulsio- del contenuto di zucchero in prodotto mediante il raffredda-
ne con la fase acquosa. qualsiasi soluzione. mento.
129
Glossario
130
riegare quant’altro si desidera vi- VELARE (o SALSARE) barbabietola da zucchero nelle
vacizzare nella presentazione. Ricoprire leggermente un elabo- regioni temperate.
rato con salse, creme o gelatina.
TPT ZUCCHERO A VELO
Miscela di due ingredienti nella Zucchero comune (saccarosio)
ZESTE
stessa quantità; in pasticceria, il
Scorze di agrumi tagliate a fette finemente macinato, ovvero ri-
termine viene per lo più usato
per indicare la miscela formata sottili, sbollentate in acqua per dotto in polvere impalpabile.
dal 50% di zucchero a velo e il togliere l’amaro; sono utilizzate Usato per spolverizzare oppure
50% di farina di mandorle per aromatizzare salse di frutta integrato in quelle paste o
(nocciole, pistacchi, ecc.). o per decorare. masse a basso tenore di umi-
dità nelle quali lo zucchero cri-
TRUCIOLI (di cioccolato) ZUCCHERO stallino si scioglierebbe con
Particolare raschiatura del cioc- Denominazione che indica spe- difficoltà.
colato usata come decorazione. cificamente il saccarosio, che è
un disaccaride, cioè un compo- ZUCCHERO VANIGLIATO
UMETTARE
sto di due carboidrati semplici: Zucchero finemente cristallino
Bagnare leggermente.
il glucosio ed il levulosio. Lo contenente vaniglia pura oppu-
UNGERE zucchero viene ricavato princi- re aromatizzato con stecche di
Rivestire una teglia o altro di un palmente dalla canna da zuc- vaniglia (zucchero e stecche di
leggero strato di grasso. chero, nei Paesi tropicali, e dalla vaniglia in boccali sigillati).
131
INDICE DELLE RICETTE
Amaretti di Saronno 77 Coppetta di pasta fillo con gelato
allo yogurt e cioccolato fuso 101
Babà al rum 80
Crema al burro al cioccolato,
Baci di dama 78 al pistacchio, ecc. 53
Baguette rustica (con metodo autolisi) 26 Crema al burro con crema pasticcera 53
Bavaresi alla crema 67 Crema al burro con ganache 53
Bavaresi alla frutta 67 Crema al burro con meringa all’italiana 53
Bavarese alla menta con salsa al cioccolato 72 Crema al burro con sciroppo di zucchero 53
Bignè e éclair (o bignè lunghi) 79 Crema bavarese 52
Biscotti al burro al cioccolato 19 Crema cotta con frutta fresca 70
Biscotto arrotolato classico e al cioccolato 19 Crema di cioccolato 52
Boeri 65 Crema gelata al cocco 101
Bomba gelato (base) 98 Crema inglese 51
Brioche (lunga lievitazione) 32 Crema pasticcera 51
Budino allo yogurt con fiori freschi 71 Crème brûlée 69
Budino di ricotta e zafferano su letto di kiwi 71 Crème caramel 68
Cannoli di sfoglia 79 Creme cotte 68
Castagnole 82 Crêpes al cacao con mousse
al cioccolato e noci 75
Cenci - Stracci 83
Croccante (metodo tradizionale) 39
Charlotte 68
Croccante al miele 39
Charlotte al caffè 93
Croccante con zucchero fondente
Cheesecake 91 e glucosio 39
Ciabatta con lievito naturale 27 Crostata al limone con frutti di bosco 87
Ciambella classica alle mandorle 92 Crostata di cioccolato e pere 87
Ciambelline di patate 84 Crostata di ricotta e yogurt 88
Cioccolatini ai pistacchi 65 Crumiri 79
Cioccolato plastico bianco 62 Dischi di biscotto alle mandorle 19
Cioccolato plastico fondente 62 Fagottini di pere caramellate
con coulis di lamponi 75
Confettura di mirtilli e lamponi 106
Focaccia 29
Confettura di pere, more e noci 106
Fondente 38
Confettura di pomodori 105
Frollini di sablés 78
Coni croccanti con crema al burro
al cioccolato 82 Frutta martorana 49
132
INDICE delle ricette
133
INDICE DELLE RICETTE
Pesche speziate 107 Spuma ghiacciata alla crema (base) 99
Petit soufflé al Grand Marnier 73 Spuma ghiacciata alla frutta (base) 99
Piccole piramidi al cioccolato e pere 82 Tartellette e barchette 79
Piccoli cannoli di cialda
Tartufi al rum, al caffè
con mousse di ricotta 81
e al cioccolato bianco e arancia 64
Plumcake alla frutta candita 93
Tenerina al cioccolato
Prince con latte condensato 62 con salsa ai frutti rossi 74
Sachertorte 90 Tiramisù 72
Salsa al cioccolato 54
Torrone di Cremona 41
Salsa di zabaione 54
Torta bavarese al cioccolato
Salsa inglese 53 e arancia in cesto di pasta bicolore 94
Salse di frutta (procedimento a caldo) 54 Torta moka 89
Salse di frutta (procedimento a freddo) 54 Torta tartufo al cioccolato 88
Savoiardi 78
Tronchetto al cioccolato e rum 92
Semifreddo all’italiana alla crema (base) 100
Zabaione 52
Semifreddo all’italiana alla frutta (base) 100
Zabaione al caffè 70
Sformatino di ricotta con miele 73
Zucchero caramello 36
Sorbetto (base) 98
Zucchero colato 36
Sorbetto alla menta 100
Soufflé 69 Zucchero filato 37
134
INDICE generale
1 IL LABORATORIO DI PASTICCERIA 4 8 LE CREME E LE SALSE 50
2
8.1 La panna montata 50
LE BASI DI PASTICCERIA
8.2 Le creme cotte 50
E LE TECNICHE DI LAVORAZIONE 7 8.3 La crema al burro 52
2.1 La pasta sfoglia o sfogliata 7 8.4 Le salse 53
9
2.2 La pasta brisée 10
2.3 La pasta frolla 11 IL CIOCCOLATO 55
2.4 La pasta per choux 14 9.1 Definizioni e caratteristiche 55
2.5 Gli impasti montati 16 9.2 Prodotti a base di cacao
per la pasticceria 56
2.6 La base di pasta per biscotto 19
9.3 Principali sistemi di lavorazione
2.7 Temperature medie di cottura indicative 20
del cioccolato 57
3
9.4 La ganache 60
IL PANE E LE TECNICHE 61
DI LIEVITAZIONE
9.5 Le praline
21 9.6 Decorare con la prince 61
3.1 Gli ingredienti di base 21 9.7 Il cioccolato plastico 62
3.2 I sistemi di lievitazione 22 9.8 La degustazione del cioccolato 62
3.3 La preparazione dell’impasto 24 9.9 La conservazione del cioccolato 63
3.4 Preparazione di alcuni tipi di pane 25 9.10 Preparazioni di pralineria 64
10
3.5 Le paste lievitate 32
I DOLCI AL CUCCHIAIO
4
67
LAVORARE LO ZUCCHERO 33 10.1 Preparazioni di base 67
4.1 Lo sciroppo di zucchero 33 10.2 Altre tipologie 70
11
4.2 Cotture e lavorazioni particolari 35
4.3 Il miele e il torrone 40 LA PICCOLA PASTICCERIA 77
5
11.1 Pasticceria secca 77
LA MERINGA, LE GHIACCE 11.2 Pasticceria fresca 79
E LE GLASSE 43 11.3 Elaborati di pasticceria mignon 80
12
5.1 La meringa 43
LE TORTE INTERNAZIONALI
5.2 Le ghiacce e le glasse 44
E DA CERIMONIA
6
85
LE BAGNE E GLI AROMI ALCOLICI 46 12.1 Le torte internazionali 85
7
12.2 Le decorazioni delle torte 86
LA PASTA DI MANDORLE
12.3 Elaborazioni di torte 87
E IL MARZAPANE
13
48
7.1 Pasta di mandorle 48 I GELATI E I SEMIFREDDI 95
7.2 Frutta martorana 49 13.1 Le tipologie 95
135
INDICE generale
13.2 Il gelato artigianale 95 15.2 Lavorazioni di pasta di pane 107
13.3 I gelati leggeri 98 15.3 Lavorazioni di sale 108
16
13.4 Altre preparazioni 100
I SEMILAVORATI
14
109
LE CONSERVE DOLCI 103 16.1 I prodotti principali 109
17
14.1 Le tipologie 103
14.2 Alcune ricette innovative 105 GLI ADDITIVI ALIMENTARI 113
136
Referenze fotografiche
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ta - Braims Italia - F. Bellahsen - P. Ingaldi - “Figuritas de Marzapán” - K. Kissov - Achivio Demetra - F. Press - M. Lo-
di - G. Losito - R. Marcialis - D. Rouche - De Danieli s.n.c., Legnaro (Padova) - P. Martini - M. Lodi - Neuv Caval’d
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ganò - Visual Food - B. Murialdo - M. Detering - R. Lettieri - Aerreimage - M. Marengo - Deft - L. Sagramoso Sac-
chetti - G. Curatolo - F. Salerno - Axel Spinger - G. Panarotto - STENO F.lli Nazzari, BRONI (Pavia) - Seasons 52, Fre-
sh Grill and Wine Bar - Puratos Italia SpA, Livorno.
L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali in-
volontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti delle illustrazioni riprodotte nel presente volume.
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