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BERGAMO SCOLPITA

Memorie di pietra
a un passo dalla storia
Tosca Rossi

Fare didascalia per tondo;


a destra: edicola con trigramma di San Bernardino, via Gombito 13G-15.

Due anni fa pareva impossibile permetteva semplicemente di iniziare


riuscire a leggere e consultare a collocare dei puntatori su una
attentamente tutte le 3.500 schede mappa virtuale della nostra città,
del Geoportale del Comune di in corrispondenza degli edifici
Bergamo, relative all’Inventario dei interessati da qualsiasi tipo di
Beni Culturali e all’Inventario Beni decorazione plastica. L’intento era
Culturali Ambientali e Archeologici chiaro: dopo lo spoglio iniziale delle

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(IBCCA), comunemente indicati schede cartacee e in versione on line
anche dagli addetti ai lavori “Vecchio del portale comunale, iniziare ad
e Nuovo Inventario Comunale” (“La effettuare a piedi una ricognizione
Rivista di Bergamo”, n. 83, 2015, visiva dell’intera città di Bergamo,
pp. 40-45), alla ricerca di quegli armate di macchina fotografica, alla
elementi che potevano essere l’oggetto ricerca di qualsiasi tipo di elemento
del nostro studio, mio e della dr.ssa scolpito – rilievo, bassorilievo,
Marcella Cattaneo, considerato dai altorilievo, lapide, stemma, iscrizione,
più ciclopico. decorazione, statua – grande o piccolo
Ma non solo! Questa prima azione che fosse, purché a decoro del tessuto

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suoi colli sino alle falangi della fino a conteggiare 1.115 rilievi,
città al piano: piccoli dettagli, in corrispondenti a oltre 3.000 scatti
apparenza trascurabili, invece fotografici, debitamente catalogati
carichi di storie e di vicende anche e conservati nel nostro archivio
personali, che correlate a quelle più in attesa di una loro corretta
note, contribuiscono a raccontare valutazione.
per intero il nostro passato, lì a far L’idea iniziale era quella di
capolino da secoli, magari dilavati, schedare ogni singolo elemento, ma
consunti, desquamati o considerati per ovvi motivi è stato doveroso
dai più per nulla importanti o operare una scelta, che ha portato
addirittura trascurabili al fine in primis a dividere lo studio in
della narrazione della nostra due tranch – il primo dedicato
storia ufficiale; e invece non è così, a Città Alta e Colli, pubblicato
perché ogni aspetto che fa parte nel volume “Bergamo scolpita -
del nostro patrimonio, tangibile o Percorsi nella storia di Bergamo
meno, merita di essere considerato, attraverso le voci delle sue pietre”
visionato, indagato, spiegato e (Grafica & Arte) e il secondo, di
preservato. prossima pubblicazione, a Città
Bassa e Borghi – e a riconoscere
Nella pagina precedente, in alto: la necessità di indagare solamente
Porta Torre dei Sanici, Borgo gli edifici di uso civile, considerati
Canale 31; in basso: stemma
Benaglio, via Porta Dipinta
nei loro dettagli plastici e non
31B-33-33A. In questa pagina, nell’intero partito (ad esempio la
sotto: piccola mano benedicente Casa dell’Arciprete in Via Gaetano
sulla facciata del Palazzo Colleoni, Donizetti), tralasciando tutti quelli
via San Giacomo 18; a destra: due
portali, in vicolo Bettami 3 (in alto) di natura sacra; quindi oltre alla
e in via Tassis 6. Cattedrale non sono state esaminate
anche la Basilica di Santa Maria
Maggiore e la Cappella Colleoni in
murario dei suoi alzati e delle sue Piazza Duomo, così come chiese,
mura. conventi e monasteri ancora
Molti non credevano possibile consacrati. Questi edifici, a nostro
che riuscissimo a portare a avviso, meritano una pubblicazione
termine il nostro progetto, pur interamente dedicata, in cui
ritenuto mirevole, soprattutto far confluire anche le memorie
in considerazione del tempo a dedicate ai nostri Caduti e di cui le
disposizione e delle scadenze che ci chiese spesso conservano edicole,
eravamo prefissate. Ma l’impresa monumenti e lapidi con i nomi dei
è riuscita, in maniera precisa e soldati periti in nome della Patria.
capillare: questo lo affermiamo Inoltre lo stesso prospetto generale,
non solo per la consapevolezza del una sorta di banca dati di tutto
lavoro compiuto, ma anche per il il nostro patrimonio lapideo, si è
fatto che sappiamo con assoluta convenuto di renderlo disponibile
serenità di aver percorso piazza per Per fare in modo che il lavoro temporaneamente solo on-line, per
piazza, via per via, vicoli, viottoli, risultasse organico e che nulla poterlo coniugare con quello che
scalette, sentierini in parte selciati andasse smarrito tra la marea sarà dedicato a Bergamo Bassa
– anche i più reconditi e meno di note, appunti e immagini o ed ai borghi e provvedere in un

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battuti – così come sito su sito, nuovamente cadesse nell’oblio del secondo momento a definirne
edifici, monumenti, statue; non tempo, considerato l’elevatissimo formato e strumenti per la sua
contente e al fine dell’esaustività numero di rinvenimenti, si è fruizione. Si è comunque ritenuto
si è scorso con l’ausilio della vista optato per il loro inserimento in più coerente riportare ed inserire
o anche del binocolo ogni alzato, un prospetto generale in forma anche quanto già repertoriato
ogni parapetto, ogni partitura tabellare, una sorta di inventario negli inventari comunali citati in
muraria, da terra a cielo e da cielo suddiviso secondo un ordine apertura di questo contributo:
a terra. Ne è risultato un numero topografico-alfabetico (costruito nel caso non lo si sia rinvenuto
considerevole di rilievi, che corrono seguendo lo stradario comunale), durante la nostra ricognizione,
sulle pareti di Bergamo Alta e dei implementatosi via via sempre più si è comunque optato per il suo

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inserimento nell’elenco, così che ne per tracciare legami vicendevoli, atmosferico, della loro naturale
resti continua traccia e memoria evidenziare fili conduttori e consunzione, dell’incuria e della
e porti al suo eventuale recupero addurre a rimandi di vario tipo. La generale indifferenza, seppure
e ricollocazione o quantomeno loro snocciolatura all’interno del possano ancora continuare a
conservazione, se rimosso dalla volume ha assecondato la volontà raccontarci del nostro passato: si va
sede originaria. di tracciarne un percorso, snodato quindi dalla lapide della polveriera
Una volta completato lo attraverso le vie e i vicoli solinghi, di Colle Aperto, ridotta ad una
scandaglio che ha comportato con l’intento di rivisitare luoghi larva e su cui si può solo tentare di
tre mesi di continue e talvolta frequentati abitualmente, ma immaginare quale forma avessero
ripetute perlustrazioni, si è distrattamente vissuti e meno noti, gli scudi dei rettori veneziani che ne
dovuto a malincuore iniziare una seppure ricchi di testimonianze: si avevano promosso la costruzione
penosa cernita, che ha portato a parte dai colli con due rilievi scelti fino a quella applicata all’esterno
selezionare dapprima 100 elementi in Borgo Canale e Sudorno sui 100 del Presidio veneto in Via Fara, che
su 1.115, in pratica poco meno individuati all’interno dell’area in più punti è irrimediabilmente
di 1/10 del totale, ridotti poi a 60 cittadina del Parco dei Colli e si desquamata e ormai quasi del tutto
ed infine a soli 54. Questi rilievi giunge alle mura di San Giacomo, illeggibile, nonostante le esortazioni
sono stati poi schedati uno ad si rientra nel centro storico tramite passate che gridavano il suo

Nella pagina precedente: reperti sepolcrali nel passaggio Parco della Crotta.
In questa pagina, in alto: il muro di cinta di Palazzo Terzi, via San Giacomo; in basso: Porta Sant’Alessandro;
Torre di Cittadella, piazza Lorenzo Mascheroni.

dei rettori, collocate ovunque sfilare dinanzi ai nostri occhi, in di Valtesse per la pavimentazione
da Via Sudorno alle Mura, che un turbinio di immagini, ricordi, delle strade e delle piazze del centro
non mancano mai di restituire rimandi e fonti, orali e scritte, storico (ad esempio tra Piazza
testimonianze di quell’epoca corroborati in alcuni casi dalle Mercato del Fieno e Piazza Mercato
gloriosa e sofferta al tempo stesso. testimonianze dirette degli abitanti delle Scarpe). E quanti percorsi nei
Nella scelta ci siamo però fatte del borgo storico: è stato il caso del percorsi si sono potuti tracciare,
sedurre anche da altri aspetti: da gioco del filetto in Piazza Mercato tutti dal taglio tematico e di valenza
quelli ludici a quelli sacri, da quelli del Fieno e Piazza Luigi Angelini didattica: dalla via dell’acqua,
carichi di pathos e monumentali a o delle lastre tombali frantumate che ancora scorre tra i conci incisi
quelli ricchi di pietas. Ecco quindi ed in parte riutilizzate del cimitero con le lettere AQ (acquedotto)

uno e disposti lungo un percorso scalette e belvederi delle vie San recupero. O ancora chiavi di volta
ragionato, compendiato da una Lorenzino e Simone Mayr e se ne che prima riportavano stemmi ed
carta d’insieme su cui sono state riesce per calcare il lembo nord- arme gentilizie ora irriconoscibili,
indicate le singole collocazioni, orientale della fortificazione, ci si come quelle distribuite tra le vie
che stralciate si ritrovano nelle reinserisce nel tessuto urbano e si Porta Dipinta e San Giacomo, e
schede: queste, bifacciali, se da plana da Porta Dipinta alla Fara, porzioni di epigrafi intraducibili,
un lato portano a soffermarsi sui traguardo di questa riscoperta e ad esempio quelle collocate nel
particolari, grazie alla suggestiva allo stesso tempo punto di partenza Campanone o sotto il portico del
ed evocativa campagna fotografica per il futuro studio dedicato ai Palazzo della Ragione. Infine
realizzata da Maurizio Grisa, con borghi e alla città nuova: infatti lastre tombali o pareti di sepolcri
scatti rigorosamente in bianco sarà proprio da qui che prenderà tripartite abbandonate tra passaggi
e nero, dall’altro restituiscono il via il secondo volume, dato che e porticati (passaggio La Crotta in
nel testo tutto quanto sia utile la Fara è considerata, a ragione, il Cittadella) e così via.

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per contestualizzare il sito, naturale punto di congiunzione tra In linea di massima sull’insieme
dalla sua storia alle principali le due anime di Bergamo. di quanto rinvenuto il range
vicende che lo abbiano coinvolto A questo punto l’interrogativo che temporale vincente è quello tra
nell’assetto cittadino, oltre a ci si è poste è stato: cosa e come il XVI e il XVIII secolo, dove
descrivere l’elemento, tradurre sceglierne 100 tra 1.000? Oltre il dominio della Serenissima
letteralmente o concettualmente a privilegiare le emergenze più Repubblica di Venezia si esibisce
eventuali iscrizioni o motti indicative di particolari eventi tramite gli edifici innalzati durante
presenti e soprattutto metterlo storici, si è optato per quelle che il suo governo, tra cui Palazzo
in relazione con altri dislocati rischiano inesorabilmente di Nuovo e le Mura, lapidi e targhe
lungo il percorso o repertoriati, scomparire a causa del dilavamento commemorative e celebrative

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Un inedito di Carpinoni
alla Galleria Estense di Modena

Enrico De Pascale

Da sinistra: stemma su uno Tra i protagonisti dell’arte i quali tale formazione dovette Bartholomeus Spranger, Tiziano,
dei pilastri del portico del bergamasca del XVII secolo, invece avvenire “a giudicare Paolo Veronese ecc., tradotte per
Palazzo della Ragione;
fare didascalia per lapide; Domenico Carpinoni (Clusone dai risultati, più nell’orbita dei lo più da incisori nordeuropei
lapide collocata a memoria 1566 - 1658) occupa un posto Bassano, che non in quella del quali Cort, Goltzius, Muller,
dell’ingresso a Bergamo di davvero singolare e in qualche Palma (…) e comunque lontana da Sadeler, già ampiamente indagate
Giuseppe Garibaldi, Porta
Garibaldi, via alla Porta San modo “isolato”, testimoniando una Bergamo” 4. e repertoriate dagli studiosi del
Lorenzo; lapide sepolcrale, programmatica (e anacronistica) La seconda questione attiene alla pittore7.
chiostro piccolo del adesione ai modelli tardomanieristi diffusa, persistente influenza nelle In particolare i rapporti con la
monastero di Sant’Agostino,
piazzale della Fara; in basso:
del tutto estranea alla tradizione sue opere dei modelli e degli stilemi produzione di Jacopo Bassano
fare didascalia per foto. artistica locale1. Già nella storica del tardomanierismo neerlandese (Bassano del Grappa 1515-1592)
mostra su “Il Seicento a Bergamo” e fiammingo, con significative e della sua bottega, risultano
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, dov’era presente con un congruo corrispondenze nella cultura particolarmente intensi e scalati
numero di tele di soggetto sacro e figurativa rudolfina, tanto da far nell’intero arco della produzione
profano, era apparsa evidente la ipotizzare un suo soggiorno (a del clusonese, non limitandosi
disseminati lungo la direzione dei nei partiti degli affacci, poste come totale estraneità del clusonese alla tutt’oggi però non documentato) cioè né alla mera fase del suo
condotti sotterranei, e le lapidi dei peducci antropomorfi di volte o linea del naturalismo lombardo - a Praga, dov’era al tempo la apprendistato né tantomeno ad
podestà medioevali, alla mappatura modellate per impreziosire un quello per intendersi discendente capitale dell’Impero di Rodolfo un’unica, specifica fase della sua
dei primi fortilizi, costituiti da portale. dal Moroni- che caratterizzava la II. Testimonianze emblematiche di lunga attività8. Tale “influenza”,
semplici porte torri, come in Borgo Il nostro compito attraverso gran parte dei suoi contemporanei simili incroci sono in effetti sia la riscontrabile anche nelle tele
Canale o alla Stongarda di San questo studio è stato quello in terra orobica: da Giovan Paolo tela Loth e le sue figlie (1620 ca.) realizzate nell’ultimo decennio
Matteo, poi inseriti nel perimetro di svelare e restituire loro la Cavagna (1550-1627) a Carlo alla Pinacoteca Ambrosiana di del Cinquecento dal concittadino
delle mura medioevali di Porta parola, supportata da variegati Ceresa (1609-1679) a Evaristo Milano5, già assegnata a un pittore e quasi coetaneo Giovan Paolo
Dipinta e San Lorenzo e confluiti strumenti che si rinvengono nella Baschenis (1617-1677). fiammingo, e l’Adorazione dei Cavagna, trova forse una
nei bastioni veneziani del XVI pubblicazione: la schedatura di Fin dalle prime prove, risalenti Magi (1620 ca.) della Pinacoteca spiegazione anche nel successo
secolo. Il tutto favorevole a tutta taglio scientifico corredata dai alla fine del Cinquecento, la sua Querini Stampalia di Venezia, già riscosso da alcune tele della
una serie di rimandi inizialmente rimandi al prospetto d’insieme, personalità si configura infatti riferita all’anversese Gaspar de bottega bassanesca (in particolare
impensabili e utili per ulteriori l’approfondita documentazione come quella di un “eccentrico Crayer6. di Francesco, Giovan Battista e
approfondimenti oltre a sperare bibliografica, il prospetto in calce outsider di provincia” (Messina), La terza e decisiva peculiarità di Leandro) nelle chiese, nel Palazzo
che si tenda sempre più a rivolgere relativo le schede itineranti, la cui produzione è caratterizzata Carpinoni concerne il sistematico Comunale e in alcune nobili
lo sguardo verso l’alto, abituandolo estrapolato da quello generale in da tre ben distinte peculiarità. ricorso ai modelli incisori, alle dimore di Bergamo negli ultimi due
a sondare e rinvenire nella versione on line, l’indice analitico La prima concerne la fortissima stampe di opere più o meno celebri decenni del XVI secolo9.
muratura, qualsiasi essa sia, anche e la nitida ed evocativa campagna influenza dei modelli della cultura utilizzate - secondo una pratica La peculiare inclinazione di
il più piccolo particolare confuso fotografica. veneta cinquecentesca (Bassano, ben nota e al tempo assai diffusa - Carpinoni a copiare o a trarre

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tra i prospetti o la selva della Ci si augura che ora sia il lettore Veronese, Tintoretto ecc.); ciò come un inesauribile “serbatoio” ispirazione dalle opere di Jacopo
cartellonistica stradale o ancora a farsi trasportare dalla loro voce che ha indotto lo storico F.M. da cui ricavare copie tout court o è così sintetizzata dallo storico
sopraffatto dalla vegetazione. o attraverso la consultazione delle Tassi (1793) a ipotizzare un suo gruppi di immagini o singole figure bergamasco Francesco Maria
Seppure mute e ieratiche, queste schede e dei prospetti o de visu, apprendistato presso la bottega da inserire in costruzioni più Tassi: “Diedesi per tanto a
“pietre scolpite”, realizzate nei più andando lui stesso pietra per veneziana di Palma il Giovane complesse, secondo una logica di continue fatiche, e suo principal
svariati materiali di cui è ricca la pietra, partito per partito come (di cui sono note le origine tipo combinatorio. diletto fu il copiare le opere
nostra terra, sono rimaste fedeli abbiamo fatto noi. E chi lo sa che bergamasche)3. In mancanza Si tratta di stampe cavate da di que’ celebratissimi autori,
sentinelle del nostro passato, lì non ci si incontri durante queste di significativi riscontri tale dipinti assai noti di celebri autori de’ quali è tanto abbondevole
annuncianti ancora una volta da perlustrazioni: noi siamo già supposizione, è stata in seguito quali Jacopo Bassano, Agostino quella eccelsa metropoli (Venezia
una chiave di volta o mimetizzati all’opera per completare il lavoro. abbandonata dagli studiosi, per Carracci, Camillo Procaccini, n.d.A), e particolarmente quelle

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