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Due chiacchiere con un italiano

Instruções

O objetivo principal do áudio “Due chiacchiere con un italiano” é te


ajudar a se familiarizar com a sonoridade da língua, aumentando pouco
a pouco o seu nível de compreensão do italiano falado por nativos.

Para melhor aproveitamento, ouça o áudio no mínimo 3x da seguinte


maneira:

1º) Escute o áudio acompanhando a transcrição em PDF.

2º) Selecione 3 palavras que você deseja saber o significado e busque no


dicionário online:

https://dicionario.reverso.net/italiano-portugues/

3º) Escute o áudio novamente acompanhando a transcrição.

4º) Escute mais 1x - agora sem a transcrição.

5º) Para potencializar o seu aprendizado, após escutar o áudio 3x, repita
o texto em voz alta.

Baixe o áudio “Due chiacchiere con un italiano” disponível na seção


“Materiais para download”.

Não se preocupe em entender palavra por palavra. Agora no início, o


mais importante é compreender o contexto geral do diálogo!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 1

Benvenuto alla serie “Due chiacchiere con un Italiano.”

Io sono Priscilla.

Io sono Carlo.

Siamo molto felici di averti qui insieme a noi.

In tutte le lezioni saremo insieme a te.

Puoi ascoltare questa serie tutte le volte che vuoi per abbituarti ad
ascoltare la lingua italiana.

Quindi, cominciamo?

Ciao Carlo, buongiorno, come stai?

Carlo, puoi presentarti per favore?

Ciao Priscilla, tutto bene, e tu?

Buongiorno e buongiorno anche al nostro alunno.

Certo, io mi presento... Mi chiamo Carlo, Carlo Iervese, ho ventisette anni,


vengo da una città di nome Pescara.

Sono un professore di italiano e di inglese, e adesso vivo a Taubaté, una


città al interno dello stato di San Paolo, in Brasile.

Sono qui in Brasile da quattro anni ormai, e ormai parlo perfettamente


anche il portoghese.

Pescara mi manca tantissimo, è una bellissima città, non troppo grande,


sulla costa, sulla costa Adriatica, quindi, sulla costa est Italiana.

La mia città è a due ore dalla città di Roma. Per arrivare a Roma, bisogna
attraversare le montagne, la catena montuosa degli Apenini.

È molto vicino, sai che l’Italia è molto lunga e sottile.

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Due chiacchiere con un italiano

A Pescara, vivevo con la mia famiglia, i miei genitori, i miei nonni, le mie
sorelle, noi siamo una famiglia molto unita.

I miei genitori si chiamano Giancarlo, quanta fantasia eh? Giancarlo e


Carlo... e Daniella mia mamma.

Le mie sorelle, una più grande Jessica ed una più piccola Ilenia.

I miei nonni Nevio e Maria. Noi viviamo a Pescara in una piccola via, e
siamo tutti molto vicini.

Adesso c’è anche il nuovo arrivato Edoardo, il mio piccolo nipotino che
adesso ha un anno e mezzo.

Sai, io ho sempre avuto la passione per il teatro, sin da bambino, e infatti,


in Italia, a Pescara, cercavo di realizzare il mio sogno e lavoravo, diciamo,
a tema, ero un animattore negli hotel ed ero un DJ.

Nel frattempo, mentre lavoravo in questi campi, mentre lavoravo negli


hotel, lavoravo alle feste, lavoravo per i matrimoni, lavoravo come
animatore nelle feste private, sono riuscito a realizzare il mio sogno, cioè,
sono diventato un attore professionista con la mia compagnia teatrale.

È stato un periodo bellissimo, abbiamo creato uno spettacolo, l’abbiamo


replicato per quaranta volte con tutte le scuole della mia città.

E poi, subito dopo sono arrivato in Brasile, per amore.

Grazie Carlo per aver condiviso questo con noi.

Bene, abbiamo conosciuto Carlo che ti accompagnerà in questa serie.

Rimani collegato per le prossime puntate.

Ci vediamo alla prossima unità.

Ciao! Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 2

Buongiorno Carlo!

Buongiorno Pri!

Siamo qui nella seconda puntata della serie “Due chiacchiere con un
italiano.”

Ehi, buongiorno anche al nostro alunno!

Siamo felici che tu sia qui.

Cominciamo?

Carlo, puoi parlarci un po’ della regione in cui vivevi? Com’era, cosa
possiamo fare lì, cosa ti piaceva...

Ah... certo! Sono molto felice di parlare della mia regione.

Io sono innamorato della mia regione.

La mia regione si chiama Abruzzo, e si trova al centro dell’Italia. Sulla costa


est, la costa Adriatica.

La mia regione non è molto grande, ma è molto bella ed è ricca di


paesaggi naturali.

Tutti paesaggi naturali. Noi abbiamo la costa, abbiamo le colline, le


pianure e le montagne.

Nella mia regione, di inverno si scia sulle montagne ed estate si va in


spiaggia.

Ed è per questo che noi sempre diciamo che l’Abruzzo ha tutto: il mare e
la montagna.

Pensa Pri, che quando in inverno andiamo a sciare, possiamo vedere il


mare dalla montagna.

Sembra che stiamo andando a tuffarci in mare.

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Due chiacchiere con un italiano

Che bello!

Noi abbiamo un motto, nella nostra regione.

Abruzzo forte e gentile. Storicamente è una regione molto accogliente, i


nostri piatti tipici sono tantissimi.

Ma di sicuro quello più famoso è il piatto degli arrosticini, sai hai mai
assaggiato gli arrosticini Pri?

No, no.

Gli arrosticini sono dei piccoli spiedini di carne di pecora a cubetti, cotta
in una speciale brace soltanto per questo piatto.

E noi ne andiamo matti!

Però ci sono tanti altri piatti tipici, ad esempio, sulla costa è normale
trovare piatti a base di pesce, come il brodetto di pesce, oppure gli
spaghetti allo scoglio, inoltre, sono molto abruzzese anche gli spaghetti
alla chitarrina, è come se fossero degli tagliatelle, però cotte, preparate
in uno strumento che è simile ad una chitarra.

Inoltre, noi abbiamo un dialetto molto peculiare, che come sai nessun
altro capisce, perchè anche tra italiani, noi non riusciamo a capire i
dialetti degli altre regioni.

Abbiamo le nostre città Pescara, Chieti, L’Aquila e Teramo. La mia città è


Pescara, è la provincia sul mare, ed è la città che ha datto il natale ad un
grande poeta italiano, Gabriele d’Annunzio.

Inoltre, nella mia città, c’è un dolce tipico, buonissimo! Che si chiama il
parrozzo.

Non vedo l’ora di tornare a casa per mangiarlo di nuovo! Ogni anno torno
in Abruzzo per passare il Natale con la mia famiglia.

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Due chiacchiere con un italiano

E tra poco sarò lì di nuovo. E vi aggiornerò, vi parlerò di nuovo


dell’Abruzzo. Parlando di quello che succede adesso, delle nuove cose,
le nuove abitudini, e le nuove mode, così da tenervi sempre aggiornati!

Per oggi è tutto!

Rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità!

Ciao Carlo!

Ciao Pri!

Ciao alunno! Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 3

Buongiorno Carlo!

Buongiorno Pri!

Buongiorno al nostro alunno, tutto bene?

Ciao, come stai?

Siamo qui nella terza puntata della serie “Due chiacchiere con un
italiano.”

Siamo molto felici che tu sia qui di nuovo!

Cominciamo?

Carlo, cosa mangiavi a colazione in Italia? E adesso, cosa mangi in


Brasile? Qual è la differenza principale tra la colazione italiana e la
colazione brasiliana?

Bene Pri, come sai, in Italia la colazione è tipicamente dolce.

Sin da quando ero bambino la mia colazione in Italia consisteva in una


tazza di latte con il cioccolato, quando ero più piccolo, e invece con il
caffè quando sono diventato più grande.

Noi accompagniamo una tazza di latte macchiato, così lo chiamiamo,


con dolci, ma sai dipende molto, diciamo che in ogni famiglia c’è il
proprio costume, c’è la propria usanza.

Ad esempio, io ero molto, come posso dire... mi stancavo facilmente delle


stesse cose, quindi un mese mangiavo cereali, il mese dopo mangiavo
cornetti, “croissant”, il mese dopo soltanto saccottini, conosci il
saccottino? È come il “pan au chocolat”, francese.

È pasta sfoglia con la crema di cioccolato, con la crema o con la


marmellata.

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Due chiacchiere con un italiano

A volta mi piaceva prendere le merendine, erano delle cose


confezionate singolarmente dei dolci, diciamo, rettangolare confezionati
singolarmente e poi ripetevo il percorso sai... abbiamo tanta scelta in
Italia, ogni tipo di dolce.

La colazione migliore era sempre quella dopo il mio compleanno, perchè


potevo fare la colazione con la mia torta!

Invece, ho notato che qui in Brasile la colazione è salata, per me


inizialmente è stato un grande shock.

Non avevo diciamo la preparazione adatta per mangiare salato a


colazione, ma adesso mi sono abituato un po’ di più, adesso magari a
colazione bevo un caffè e mangio un “Pão de queijo”, mangio del pane
con il formaggio, oppure del pane alla piastra con del burro, mi sono un
po’ diciamo adattato allo standard Brasiliani.

E bene, ecco, questa è la grande differenza tra la colazione italiana e la


colazione brasiliana.

A volte, non mi piace lasciare, abbandonare totalmente le mie


abbitudine italiane.

Infatti, pensa, quando entro nelle panetterie brasiliane, o nelle pasticcerie


brasiliane, e chiedo un caffè e del dolce a colazione, qui le persone mi
guardono in modo molto strano.

Però a volte mi piace ricordare quello che facevo in Italia, le mie origini.

Bene per oggi è tutto! Anche perchè mi è venuta una fame...andiamo a


fare colazione Pri?

Sì, sì, per favore!

Ma tu rimani collegato con noi! Ci sentiamo nelle prossime puntate!

Grazie Carlo, ciao ci vediamo!

Ciao Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 4

Buongiorno Carlo!

Buongiorno Pri! Tutto bene? E buongiorno alunno! Come stai?

Benvenuto nella quarta puntata!

Siamo molto felici di averti qui insieme a noi! Cominciamo?

Dai, cominciamo!

Carlo, hai mai avuto degli animali domestici? Quale animale ti


piacerebbe avere?

Bene Pri, la mia esperienza con gli animali domestici è molto complicata,
perché io in realtà sono allergico.

Sono allergico al pelo di gatto ed al pelo di cane. Questo però non mi ha


impedito di avere molti animali domestici a casa.

Sai in Italia, io vivevo in una casa con molto spazio, e quindi di tanto in
tanto, apparivano gatti, gatti di strada, e io cercavo sempre di darloro da
mangiare, di avvicinargli, così da potergli accarezzare, poter giocare con
loro.

Il fatto è che ognuno di loro rimaneva perché aveva capito che gli avrei
dato da mangiare.

E così noi adottavamo tutti i gatti che c’erano per strada, siamo arrivati
ad un punto, una volta, in cui c’erano circa dieci gatti che giravano per
la via di casa mia e ogni volta che dovevano mangiare mia nonna
suonava un campanello e tutti correvano nel nostro atrio, tutti, tutti
insieme.

Non ci credo!

No, puoi crederci, è tutto vero! È tutto vero!

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Due chiacchiere con un italiano

Al giorno d’oggi a casa mia c’è un gatto che abbiamo salvato che
quando era appena nato la madre lo abbandonò.

Pensa che quando il nostro gatto Sticci era appena nato, noi ci siamo
presi cura di lui e soprattutto mia mamma e mia sorella, pensa che gli
davano il latte, il latte di capra, che è molto simile al latte di gatto, e gli
davano il latte con una seringa per cercare di simulare l’allattamento
della madre.

E avevamo molta paura che non potesse sopravvivere perché da solo


senza la madre, e invece no, adesso è un gatto grande ed è parte della
nostra famiglia.

E come dicevo, io sono allergico, infatti ogni volta che mi avvicino a un


gatto ad un cane e vado ad accarezzarlo, adoro i cani, adoro i gatti,
però i miei occhi diventano sempre due grandi palle da biliardo, perchè
sono totalmente allergico.

E nonostante tutto al giorno d’oggi vorrei... il mio sogno sarebbe avere un


Carlino che mi accompagni nel quotidiano, che mi faccia compagnia.

Che bello Carlo!

Bene, per oggi è tutto no?

Sì, per oggi è tutto!

Sto già starnutendo.

Rimani collegato per le prossime puntate.

Ci vediamo nella prossima unità!

Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 5

Buongiorno Pri!

Buongiorno Carlo, tutto bene?

Tutto bene! E tu?

Bene!

Ottimo! Ciao alunno, buongiorno, come stai?

Benvenuto nella nostra quinta puntata di due chiacchiere con me! Cioè,
“Due chiacchiere con un italiano”.

Siamo molto felici che tu sia qui insieme a noi!

Cominciamo Pri?

Sì, Carlo raccontami un po’ della tua famiglia...

A sì certo, adoro parlare della mia famiglia! Sai Pri, noi siamo una famiglia
molto numerosa, una famiglia molto unita, e piena di giocherelloni,
dovresti venire a Natale a casa mia, per vedere quanto siamo
giocherelloni. Ti divertiresti un mondo!

Bene, il mio nucleo familiare è composto da cinque persone. Compreso


me, i miei genitori, mio padre Giancarlo, mia madre Daniela, mia sorella
più grande Jessica e mia sorella più piccola, Ylenia.

Mia sorella più grande Jessica è sposata, mio cognato si chiama


Manuele, tra l‘altro è il fratello del mio migliore amico. E loro hanno un
figlio, il mio bellissimo nipotino Edoardo.

Ma oltre il mio nucleo familiare, ci sono tante altre persone nella mia
famiglia, ad esempio i miei nonni, mio nonno Nevio e mia nonna Maria.

Io sono cresciuto insieme a loro. Per me non sono nonni e basta, per me
sono molto più che nonni.

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Due chiacchiere con un italiano

Inoltre, senza menzionare i miei zii, cugini, perché per me sono tutti come
fratelli e seconde mamme e seconde papà, perchè siamo sempre
cresciuti tutti molto uniti.

Sai, la mia è una famiglia di artisti, mio padre suona da quando era
ragazzo, suona il basso e la fisarmonica. Invece, mia madre canta.

Pensa che mio padre e mia madre si sono conosciuti, si sono incontrati
nella orchestra in cui hanno cominciato a suonare e cantare.

Da lì si sono innamorati e non si sono mai più lasciati. Inoltre da quel


momento hanno sempre suonato e cantato insieme.

Loro hanno trasmesso questa passione per l’arte anche a noi, ai figli,
anche mia sorella Ylenia canta.

Io invece ho scelto un altro campo dell’arte ceniche. Io sono attore,


come vi ho già detto nelle puntate precedenti, la mia passione è il teatro.

Però mi piace suonare qualcosa, ad esempio, io accompagno i miei


genitori con le percusioni.

Invece, mia sorella più grande Jessica, è estetista. Anche lei è un’artista a
modo suo. Lei crea delle opere d’arte sulle mani delle persone.

Al giorno d’oggi mio padre è uno elettricista, però non ha mai


abbandonato la passione per la musica.

Pensa che hanno rimesso in piedi la loro vecchia band: i Sunbeams 76.
Mio padre, mia madre e i loro amici con cui suonavano quando erano
giovani. “Oggi come new entry”, come nuova mascotte della banda c’è
anche mia sorella Ylenia che è la cantante principale insieme a mia
mamma.

Sai Pri, una volta anch’io ho partecipato di un video di Sunbeams, se vuoi


puoi vedere il video qui in basso, è una band che crea cover di canzoni
italiani anni settanta, ma anche canzoni di fama internazionale degli anni

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Due chiacchiere con un italiano

settanta. Hanno molta passione e loro canale Youtube è molto attivo. È


sempre pieno di nuove video.

Tornando alla mia famiglia, i miei nonni hanno una storia molto
interessante. Perché, ad esempio, mio nonno purtroppo, ha visto entrambi
le guerre mondiali in Italia, mia nonna soltanto una.

Mio nonno era un bambino, un ragazzino quando è cominciata la prima


guerra mondiale. Invece nella seconda guerra mondiale entrambi i miei
nonni hanno dovuto abbandonare la nostra terra, sono dovuti andare al
sud perché l’Abruzzo era sotto bombardamenti.

Fortunatamente stanno bene, sono ancora qui con me, e mi raccontano


spesso di quel periodo. È molto interessante, ogni volta mi parlano di posti
dove sono andati, mi parlano degli attacchi che hanno visto mentre
erano nei campi a coltivare l’uva, o coltivare le olive.

Io come sapete, sono professore di italiano e inglese in Brasile e invece la


più piccola Ylenia è una fotografa, sta studiando per diventare una
fotografa professionista. Ed è già molto brava. E niente, è tutto. Questa è
la mia famiglia!

A certo, dimenticavo Sticci, il nostro gatto. La nostra mascote, e lui, beh,


lui non fa niente...lui rimani tutto il giorno a mangiare, a dormire e a
giocare con gli altri gatti.

Per oggi è tutto! Rimani collegato per altre curiosità sulla Italia, sulle nostre
tradizioni e sulla nostra cultura.

Grazie Carlo per aver condiviso tutto questo con noi! Ci vediamo alla
prossima unità!

Ciao. Grazie a voi!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 6

Buongiorno Pri! Buongiorno alunno!

Buongiorno Carlo, tutto bene?

Tutto bene, grazie e tu? Tutto bene?

Sì, bene!

Ottimo! Che bello vederti qui nella nostra sesta puntata della serie “Due
chiacchiere con un italiano”.

Cominciamo?

Cominciamo!

Carlo, gli italiani si preoccupano del modo in cui si vestono? Come si


vestono durante la settimana e come si vestono durante il fine settimana?

Beh Pri, come sai l’Italia ha una storia molto radicata sulla moda. E
abbiamo alcuni tra i migliori stilisti di tutto il mondo. E questo, ovviamente,
influenza molto il nostro paese.

In tutta l’Italia ci preoccupiamo di vestirci seguendo un’eleganza molto


sobria.

Sai, ci sono alcune città italiane in cui la moda, il modo di vestirsi, sono
elementi molto più presenti nel quotidiano.

Ad esempio, come ben sai in Italia c’è la capitale mondiale della moda,
Milano.

Infatti, ad esempio, ogni anno a Milano si ripete il grandissimo evento della


Milano Fashion Week.

Dove si incontrano tutti gli stilisti e tutti gli appassionati di moda. Da tutto il
mondo.

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Due chiacchiere con un italiano

Beh, per tornare a noi italiani, sai dipende molto anche dal tuo stile di vita,
dal tuo lavoro. Ad esempio, chi lavora in un ufficio magari in banca o in
un’azienda, generalmente durante la settimana si veste molto elegante.

Con un completo, giacca e cravatta. Anche perché durante la


settimana a fine giornata c’è sempre l’aperitivo con gli amici. E l’aperitivo
si svolge nei “lounge bar” della città, quindi nei posti “chic” della città.
Dunque, è bello essere elegante durante l’aperitivo.

Durante il fine settimana invece, dipende dal periodo dell’anno e


dipende anche da cosa vogliamo fare. Ad esempio, se siamo in estate
andiamo al mare, e lì andiamo solo con il costume e gli infradito, andiamo
lì per prendere il sole.

Quando invece è inverno, andiamo in giro passeggiando per il centro


della città, per i locali della città, quindi è bello essere elegante. Ci piace
vestirci eleganti, con un cappotto, con magari una sciarpa molto
elegante, una cravatta, ci piace farci belli per i nostri amici.

Bene per oggi credo sia tutto e ci aspetto nella prossima puntata, mi
raccomando.

Grazie Carlo! Ci vediamo alla prossima unità. Ciao!

Grazie a te Pri! Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 7

Buongiorno!

Buongiorno! Tutto bene?

Tutto bene! Buongiorno anche al nostro alunno!

Benvenuto al nostro settimo episodio.

Siamo molto felici che tu sia qui con noi! Cominciamo?

Certo! Cominciamo!

Carlo, com’è il sistema scolastico in Italia?

Sai, il sistema scolastico italiano è molto diverso dal sistema scolastico


brasiliano. Innanzitutto, in Italia la scuola dell’obbligo comincia all’età di
sei anni.

Quando abbiamo sei anni, abbiamo il nostro primo, primissimo giorno di


scuola. È molto emozionante per noi.

E lì comincia la scuola elementare. Da sei anni fino agli undici anni, che
durerà per cinque anni.

Quindi, da quando abbiamo sei anni fino a quando avremo undici anni.
In questi anni, noi conosceremo le base ovviamente delle future materie
che andremo a studiare.

Ovviamente c’è la matematica, l’italiano, una lingua straniera, le scienze,


basiche per i bambini. E altre materie anche come la geografia, lo sport...
è proprio qui che cominciamo a scoprire le nostre passioni, a capire cosa
vogliamo diventare da grandi.

Infatti pensa Pri, che è proprio grazie alla mia maestra della scuola
elementare che io ancora oggi ho la passione per il teatro. Oltre ad avere
una vena artistica in familia.

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Due chiacchiere con un italiano

Bene, una volta finita la scuola elementare, comincia la scuola media. La


scuola media dura tre anni.

In questi tre anni, è come se fosse una revisione magari anche un po’ più
approfondita di tutto quello che abbiamo visto da bambini.

Quando finiscono i tre anni della scuola media, abbiamo il nostro primo
step importante, perché abbiamo un piccolo grande esame per
terminare questi anni di studio.

In cui dobbiamo studiare tutte le materie ed essere preparati. Ma è dopo


l’esame di terza media che cominciano le vere emozioni.

Perché una volta passato l’esame di terza media, dobbiamo fare la


cruciale scelta della prossima scuola.

Perché, infatti, è proprio qui che cominciano le vere differenze tra il


sistema scolastico italiano e il sistema scolastico brasiliano.

Dopo le medie, abbiamo cinque anni di scuola superiore. Le scuole


superiori sono divise in indirizze. Ogni indirizzo è più concentrato su alcune
materie piuttosto che altre.

Ad esempio, io ho scelto una scuola totalmente concentrata sulle lingue


e sulla economia. Io ho scelto l’indirizzo: “Perito aziendale corrispondente
in lingue estere”.

Ad esempio, nel mio indirizzo studiavamo tre lingue straniere. Per ogni
lingua straniera, avevamo a disposizione cinque ore di lezione
settimanale.

Tra queste cinque ore c’era anche una lezione di conversazione con un
professore di lingua materna. Un poco come stai facendo tu con me
adesso.

Io studiavo inglese, francese e tedesco. Inoltre, ogni settimana c’erano


anche cinque ore di economia aziendale.

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Due chiacchiere con un italiano

Oltre ha ovviamente la geografia, la matematica, l’italiano, beh, l’italiano


alle superiori diventa molto più letteratura, piuttosto che grammatica
italiana, e altre materie di base.

Sai Pri, ci sono molte differenze a secondo della scuola che scegliamo. Se
scegliamo “Liceo Classico” studiamo molto latino, molto grecco, molto
diritto.

Se scegliamo il “Liceo Scientifico” studiamo molta matematica, molta


biologia, molta chimica.

Se scegliamo uno “Istituto tecnico” avremo molte più materie tecniche,


molte più materie pratiche, come elettrotecnica, geometria, elettrica,
odontologia...

Il nostro sistema scolastico è in questo modo proprio per aiutarti a


scegliere il tipo di università che vorremmo fare in futuro.

È un po’ come una mini università. Perché così possiamo già vedere cosa
vogliamo fare del nostro futuro.

Ed è qui, alla fine di questi cinque anni che abbiamo il nostro vero primo
esame. Che si chiama: L’esame di maturità o l’esame di stato.

Questo esame consiste in quattro giorni di prove. Nel primo giorno


abbiamo a disposizione sei ore per scrivere un tema di italiano.

Pensa, ogni anno escono dei temi nuove, ad esempio non so... un anno
si parla di leopardi, in un altro anno invece si parla di Manzoni. E ogni anno
è una sorpresa.

Anche i telegiornali parlano del tema della prova di stato. Tutti sono
interessati, i genitori, gli alunni, gli ex alunni... è molto interessante per noi
oltre che è molto emozionante.

Nel secondo giorno di prova, invece, affrontiamo la materia principale


del nostro indirizzo.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Ad esempio, nel mio secondo giorno di prova, io ho affrontato una prova


di letteratura inglese.

Ma, ad esempio, le scuole di stampo scientifico, hanno dovuto risolvere


dei problemi di matematica.

Nel terzo giorno di prova, invece, abbiamo a disposizione quattro ore per
una prova scritta sulle altre materie importanti per il nostro indirizzo.

Nel mio terzo giorno di prova, ad esempio, ho affrontato una prova sul
francese, sul tedesco, sull’economia aziendale e sulla geografia, tutto
insieme.

Bene, con il terzo giorno finiscono le prove scritte. E poi, dopo una
settimana, dobbiamo affrontare l’ultima grande prova orale.

Per questa prova orale dobbiamo scegliere un tema. Io, ad esempio, ho


scelto il surrealismo, come corrente letteraria e corrente artistica.

Da qui dobbiamo collegare tutte le materie che abbiamo studiato fino a


quel momento.

E i professori, alcuni professori che conosciamo e altri professori esterni ci


faranno domande su tutti i nostri cinque anni di scuola.

E poi finalmente quando abbiamo finito la nostra prova possiamo andare


liberi a scegliere un’Università!

Qui sotto puoi ascoltare una canzone famosissima che parla degli esami.
A punto si chiama: Notte prima degli esami.

Bene, per oggi è tutto!

Credo che dopo aver saputo del nostro sistema scolastico saresti felici di
essere nati in Brasile!

Vi aspetto alla prossima puntata!

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Due chiacchiere con un italiano

Grazie Carlo per aver condiviso con noi la tua esperienza con la scuola
italiana.

Ci vediamo alla prossima unità!

Grazie a te Pri! Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 8

Buongiorno Pri!

Buongiorno Carlo! Tutto bene?

Tutto bene, e tu?

Sei pronta per la nostra ottava puntata?

Sì, sono pronta...cominciamo?

Cominciamo! Di cosa parliamo oggi?

Carlo, il numero che porta sfortuna qui in Brasile è il numero tredici, qual è
il numero che porta sfortuna in Italia? Perché?

Sai in Italia la situazione è diversa dal resto della Europa, in effetti, anche
in tutta Europa il tredici è un numero sfortunato...in Italia no.

In Italia il numero sfortunato è il diciassette. Sai perché? Anzi meglio, il


giorno sfortunato è venerdì diciassette, ed è una storia molto, molto
antica, risale all’età del Medioevo.

Pensa che nel Medioevo il venerdì era un giorno triste e sfortunato perché
ricordava il giorno della morte di Gesù.

Beh, sai in Italia siamo molto Cattolici, questo ha influenzato molto la


nostra cultura, quindi, il venerdì è un giorno triste, sfortunato per questo.

Invece, il numero diciassette è sfortunato perché pensa un po’... negli


antichi tombe del Medioevo era comune in Italia scrivere in latino VIXI,
ovvero, “ho vissuto”.

Se noi cambiamo l’ordine di queste lettere, di questa parola latina, da


VIXI diventa il numero Romano diciassetessimo XVII. Ovvero, diciassette.

Quindi, il numero diciassette è sempre stato associato alla morte e quindi


un numero di tristezza, un numero che appunto porta sfortuna!

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Due chiacchiere con un italiano

C’è anche un’altra particolarità, noi ad esempio in Italia, per scacciare la


sfortuna, non tocchiamo il legno, come qui in Brasile, noi tocchiamo il
ferro.

Oltre ad avere molti portafortuna, sai siamo molto scaramantici...ad


esempio è famoso il Cornetto di Napoli. A Napoli tutti hanno un piccolo
cornetto rosso per attrarre la fortuna.

Strano eh? Curioso?

Beh...per oggi è tutto!

E ci vediamo alla prossima puntata?

Sì, ci vediamo! Ci vediamo nella prossima unità, no?

Giusto, giusto!

Ci vediamo alla prossima! Ciao Carlo!

Ciao! Ciao, ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 9

Buongiorno Pri! Buongiorno alunno!

Buongiorno Carlo! Buongiorno alunno! Tutto bene?

Tutto bene! E tu? Tutto bene?

Sì, tutto bene!

Ottimo! Oggi siamo qui con la nostra nona puntata, giusto?

Sì, la nona puntata della serie “Due chiacchiere con un Italiano”!

Di cosa parliamo oggi?

Bene, oggi vorrei sapere quando è il tuo compleanno, cosa ti piace fare
per festeggiare il tuo compleanno e qual è stato il compleanno più bello
che tu abbia mai avuto.

Uau! Adesso mi fai tornare alla mente tantissimi ricordi! Bene, il mio
compleanno è il ventisei febbraio.

Pensa, in Italia il ventisei febbraio è un giorno freddissimo, per noi a


febbraio c’è la neve, fa freddo...

Pensa che quando ero bambino, i miei compleanni, la maggior parte dei
miei compleanni, gli ho passati a casa malato.

E invece qui in Brasile sono rinato, perché ho scoperto un compleanno


con l’estate, con il caldo, con il Carnevale...

Infatti, credo proprio che il compleanno più bello che io abbia mai
passato sia stato quello qui in Brasile, cioè, il mio compleanno nel
Carnevale!

È stato bellissimo, ero in strada a ballare con tutti i miei amici...è stato
molto molto bello.

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Due chiacchiere con un italiano

Di solito, in ogni caso, durante il mio compleanno mi piace andare a


mangiare una pizza, mi piace chiamare tutti i miei amici, e adesso che
vivo fuori, mi piace anche chiamare tutta la mia famiglia, su Skype così
possiamo vederci e loro mi danno gli auguri...

Sai che noi abbiamo una tradizione, è molto scaramantica. Non si


possono dare gli auguri di buon compleanno prima della mezzanotte, ed
è un problema per me adesso, perché quando qui sono le sette, in Italia
è mezzanotte.

Quindi, la mia famiglia mi da il buon compleanno quando non è ancora


il mio compleanno per me!

Bene, credo sia tutto per oggi! E andiamo a festeggiare il mio


compleanno insieme? Sei invitata! Tu e il nostro alunno!

Ah...Grazie mille! Bene, rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità! Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 10

Buongiorno Pri!

Buongiorno Carlo, tutto bene?

Ottimamente, grazie! E tu? Sei pronta per questa decima puntata?

Sì, sono pronta!

Ottimo! Di cosa parliamo oggi?

Oggi parliamo di com’era la tua routine giornaliera quando avevi


quatordici anni.

Wow, ormai stiamo parlando di molto tempo fa purtroppo... Bene a


quatordici anni, io ero ancora uno studente della scuola superiore, anzi,
era il mio primo anno di scuola superiore.

Come sai, in Italia la scuola c’è solo di mattina, quindi, io mi svegliavo


circa alle sette di mattina, e grazie a mia mamma, mia dolcissima
mamma che mi portava il latte con il cioccolato e i biscotti, accendevo
la televisione così da poter fare colazione mentre guardavo i cartoni
animati, poi mi lavavo i denti, mi facevo la doccia e preparavo il mio
zaino, mettevo dentro tutti i libri che mi servivono per la giornata
scolastica.

Le lezioni cominciavano alle otto e venti, ed io vivevo molto vicino alla


scuola, quindi uscivo di casa alle otto, prendevo l’autobus e arrivavo a
scuola.

Poi, uscivo da scuola alle tredici e trenta, tornavo a casa e pranzavo


insieme alla mia famiglia. A casa si guardava sempre il telegiornale, papà
diceva sempre che il telegiornale è molto importante... ma io volevo
guardare i cartoni animati.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Poi nel pomeriggio, studiavo, facevo i compiti del giorno seguente e


quando finivo di studiare, uscivo, uscivo in strada, giocavo con i miei
amici. Giocavamo a pallone, giocavamo a calcio, a pallavolo,
giocavamo con i nostri gameboy, e ci divertivamo molto.

Verso le diciannove, verso le sette di sera, mia mamma mi chiamava


sempre, dicendo che era pronta la cena. Quindi, cenavamo tutti insieme
e poi guardavamo un film.

Poi verso le ventidue, circa, andavo a letto, perché la mattina dopo


dovevo cominciare tutto di nuovo...

Questa era la mia routine.

Grazie Carlo, per aver condiviso con noi la tua routine giornaliera.

Grazie a te Pri!

Rimani collegato per le prossime puntate! Ci vediamo alla prossima unità!

Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 11

Buonasera!

Buonasera, tutto bene?

Tutto bene, e tu?

Sì, tutto bene!

Sei pronta per la nostra undicesima puntata?

Sì, cominciamo?

Certo, di cosa parliamo oggi?

Carlo, sei stato a Roma vero? Puoi dirmi com’è Roma?

Adesso hai toccato un punto del mio cuore che mi emoziona sempre! Io
sono innamorato di Roma. Sì, sono stato a Roma molte volte.

Anche perché la mia città, Pescara, dista solo due ore da Roma. Quindi
è molto semplice riuscire ad andare a Roma in giornata.

Sai per me era molto comune prendere un autobus per andare a Roma
la mattina, circa, verso le otto, le nove e tornare a casa la sera.

E Roma è stupenda. A Roma ci sono tantissime cose da fare. Di solito


andavo con i miei amici, passavamo insieme una giornata a Roma o con
la mia famiglia.

Tante volte sono andato a Roma anche da solo. È bellissimo vedere Roma
da soli. È un’esperienza quase mistica, secondo me. Mi piaceva molto
andare e tornare, tornare nei classici posti turistici.

Ad esempio, è sempre bello vedere il Colosseo all’alba. È un’esperienza


unica.

Sai, lì c’è un punto della metropolitana in cui ci sono le scale mobili che
salgono proprio davanti al Colosseo.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Quindi lo vedi esplodere davanti ai tuoi occhi. E con i miei amici facciamo
questo: passeggiavamo, andavamo a prendere un gelato, ci sono delle
gelaterie che noi adoriamo, delle pizzerie che noi conosciamo e che
adoriamo.

Magari vi passerò qualche informazione, magari vi do qualche consiglio


su dove andare a mangiare a Roma, che ne dite?

Inoltre, a Roma, c’è il mio piccolo angolo di paradiso, conosci il Castel


Sant’Angelo a Roma? È un posto stupendo, con un grande parco dove
tutti portano i cani a passegiare.

A me piaceva molto sedermi lì davanti, tra il Tevere e il Castel


Sant’Angelo. Lì ci sono anche mercatini dei libri e c’è sempre qualcuno
che suona la chitarra.

Verso le sette di sera c’è un tramonto stupendo. E quello era il mio


momento ideale, il momento più bello delle mie visite a Roma. Ancora
oggi è il ricordo più bello che ho.

Oltre al fatto che mi sono innamorato di Roma, quando ho visto il


Colosseo di notte per la prima volta. Meraviglioso.

Tu sei mai stata a Roma?

Sì... È bellissima! Anch’io mi sono innamorata!

Allora sai di che cosa parlo!

Sì, conosco il Castel Sant’Angelo, è bellissimo!

Sì, è proprio vero.

Molto bene, per oggi penso che sia tutto, no?

Certo! Rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità! Ciao!

Ciao Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 12

Buonasera Pri!

Buonasera Carlo, tutto bene?

Tutto ottimamente! E tu?

Tutto bene!

Che bello! Di cosa parliamo oggi nella nostra dodicesima puntata della
serie: Due chiacchiere con un italiano?

Bene, quali mezzi di trasporto hai utilizzato maggiormente a Pescara?

Sai, Pescara non è una città molto grande. È molto comune che prima di
ottenere la propria patente, si vada in giro a Pescara con l’autobus o a
piedi.

Perché si vi riescono raggiungere più o meno tutti i posti. Ma poi, quando


ho preso la patente, prima ho cominciato a girare con il mio motorino,
era bellissimo girare per le strade della città e su lungomare, per il centro...

E poi quando finalmente ho compiuto diciotto anni, ho preso anche la


patente per la macchina e ho cominciato a girare con la mia bellissima
macchina per le città.

Mi sentivo così libero... però sai a volte quando dobbiamo andare nelle
altre città, è meglio prendere un autobus, un pullman o un treno.

Era comune per me andare a Roma in autobus, e invece, quando volevo


andare negli acquapark di estate, prendevo il treno.

A Roma, invece, è molto più comune girare con la metropolitana, sai


Roma è molto più grande. E la metropolitana arriva in qualsiasi posto della
città.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Inoltre, la mia città, e anche a Roma, ovviamente, ci sono gli aeroporti.


Sono arrivato qui in Brasile con l’aereo.

Grazie Carlo, per aver condiviso con noi tutto questo...

Grazie a te e grazie al nostro alunno che ci accompagna sempre.

Sì, rimani collegato per le prossime puntate. Ci vediamo alla prossima!

Ciao!

Ciao!

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Unità 13

Buongiorno Pri!

Buongiorno Carlo! Tutto bene?

Tutto bene, e tu? Stai bene?

Sì, benissimo!

Ottimo... bene, siamo qui nella nostra tredicesima puntata della serie: Due
chiacchiere con un italiano.

Di cosa parliamo oggi Pri?

Bene, quando eri piccolo quale erano le cose che non potevi fare?

Io sono molto contento di essere adulto adesso e poter fare tutte le cose
che non potevo fare da bambino!

Ad esempio, io non potevo andare a dormire tardi, la mattina c’era


sempre scuola, e quindi alle dieci a letto!

Ed era un problema per me, perché ad esempio, io adoravo guardare la


televisione la sera e c’erano i film horror che però i miei genitori non
volevano che io vedessi, quindi dovevo andare a dormire presto e non
potevo guardare la televisione, mentre loro guardavano i film che io
volevo vedere.

Inoltre, tutti in Italia dopo pranzo bevono un espresso. Ed io sentivo questo


aroma intenso di caffè e volevo anch’io un caffè e volevo provare il caffè,
ma i miei genitori non mi lasciavamo bere il caffè. Perché dicevano che
ero troppo piccolo.

Inoltre, non potevo uscire a giocare se non avevo ancora finito i compiti.
Ogni volta dovevo prima finire tutti i compiti per il giorno seguente e poi
potevo uscire a giocare con i miei amici o fare una delle cose che adoro
ancora oggi, giocare con i “videogames”.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Potevo giocare al massimo una o due ore, adoravo giocare al calcio,


giocare a tutti i miei giocchi di avventura, d’azione... però dopo un paio
d’ore mia mamma arrivava e diceva: Basta...per oggi è abbastanza.

E bene, per oggi è tutto. Nonostante le mie restrizioni ho avuto una


bellissima infanzia.

Grazie Carlo! Bene rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità! Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 14

Buonasera Pri!

Buonasera Carlo!

Tutto bene?

Sì, tutto bene! E tu?

Tutto a posto! Di cosa parliamo oggi?

Oggi, quattordicesima puntata, giusto?

Sì, giusto!

Bene, quando eri piccolo cosa volevi fare da grande?

Sai da piccolo, avevo un sogno che ho ancora oggi e che in realtà sono
stato abbastanza fortunato da poter realizzare.

Come ho già detto, in una delle puntate precedenti, grazie alla mia
maestra dell’elementare è nata la mia passione per il teatro.

Io volevo diventare un attore ed è una cosa che ancora oggi è rimasta


nel mio cuore.

Ho cominciato a recitare da quando ero bambino. Sai quando a scuola


fai quelle recite in cui vengono i genitori a vedere?

Beh, quello è stato l’inizio per me. Ma poi da lì sono entrato in una scuola
di teatro e ho continuato a coltivare questa mia passione.

Ancora oggi mi piace farlo. E prima di venire in Brasile, sono riuscito a


realizzare il mio sogno di diventare un attore professionista.

Ricordo ancora il mio primo spettacolo da bambino, era un musical, si


chiama: Aggiunge un posto a tavola.

È un musical molto famoso in Italia, in cui ho avuto la fortuna e l’onore di


essere il protagonista.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Sai il protagonista di questo spettacolo era un prete, e quindi, io ero un


mini prete. Un prete bambino!

È stato un’esperienza molto bella. Non potrò mai dimenticare la mia prima
volta su un palco.

Che bello! Molto bene, penso che per oggi è tutto?

Sì, sì!

Benissimo! Rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità! Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 15

Buonasera Carlo! Tutto bene?

Buonasera Pri! Tutto bene, e tu?

Benissimo!

Di cosa parleremo in questa quindicesima puntata?

Bene, come sono le tue sorelle? Puoi descriverle?

Certo! Sai io sono molto geloso delle mie sorelle. Voglio molto bene ad
entrambi.

Dunque, Jessica, la più grande è una ragazza alta e di carnagione chiara,


ha i capelli neri e lisci. Ha gli occhi cerulei, cioè, i suoi occhi cambiano
colore a secondo del tempo.

Quando è nuvoloso ha gli occhi verdi, quando invece c’è il sole ha gli
occhi azzurri.

È una ragazza molto simpatica, molto sorridente ma anche molto seria


quando ce ne bisogno. Io e lei da piccoli bisticciavamo sempre.

Invece, Ylenia, mia sorella più piccola, ha i capelli ricci, lunghi e castani.
Anche lei ha la carnagione chiara e dagli occhi nocciola.

Anche Ilenia è molto sorridente, molto simpatica e molto divertente.

E come sei tu Carlo?

Beh, io vediamo... non sono molto alto, ho i capelli corti e biondi, ho gli
occhi azzurri ed una lunga barba rossa.

Inoltre, anch’io ho la carnagione chiara e sono molto sorridente anch’io!

E simpatico!

Bene, penso che per oggi è tutto, no?

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Sì, per oggi è tutto!

Grazie Pri!

Grazie a te! Ciao!

Ciao Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 16

Buongiorno Carlo!

Buongiorno Pri! Tutto bene?

Sì, tutto bene! Buongiorno alunno!

Buongiorno alunno! Sei pronto per la nostra sedicesima puntata della


serie: Due chiacchiere con un italiano?

Spero di sì, no?

Bene, cominciamo!

Carlo, puoi descrivere le tue abitudini quotidiane?

Certo! Sai, da quando sono in Brasile le mie abitudini quotidiane sono


cambiate molto.

Al giorno d’oggi, mi sveglio verso le sette e mezza o le otto, e mi lavo i


denti, mi faccio una doccia e poi mi vesto.

Vado a fare colazione, mi piace molto fare colazione in caffeteria , quindi


vado a bere un caffè e poi torno a casa per preparare la lezione del
giorno.

Poi cucino il mio pranzo, io adoro cucinare! Preparo il pranzo, e dopo


pranzo bevo un espresso.

Poi vado al lavoro a scuola, e la sera torno a casa verso le otto e mezza
o nove, dipendendo del giorno, dipende dalla lezione.

La sera preparo la cena, con un po’ di musica di sottofondo, e poi ceno


guardando la televisione.

Dopo cena, lavo i piatti, mi lavo i denti, mi faccio una doccia e poi vado
a dormire.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Che belle le tue giornate! Grazie!

Grazie a te Pri!

Bene, rimani collegato per le prossime puntate!

Siamo molto felici che tu continua a seguirci!

Grazie, ci vediamo alla prossima unità!

Ciao!

Ciao!

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Unità 17

Buongiorno Pri!

Buongiorno Carlo!

Buongiorno alunno!

Benvenuto nella nostra diciassettesima puntata della serie: Due


chiacchiere con un italiano!

Siamo molto felici che tu sia qui insieme a noi!

Cominciamo?

Cominciamo! Di cosa parliamo oggi?

Carlo, cosa ti piaceva fare nei fine settimana quando vivevi in Italia?

Ah sai, in Italia i nostri fine settimana sono molto movimentati! E dipende


anche dal periodo dell’anno.

Ad esempio, la mia città Pescara, è una città di mare. Quindi, quando è


estate la sera si va sulla spiaggia, tutti i “beach club” della città, la sera
diventano discoteche, o bar, o club... c’è musica, c’è movimento, è
sempre una festa.

Invece in inverno, ci piace molto andare nelle piazze, oppure ci piace


molto andare nei centri storici della città.

Dove ci sono molte club, molte lounge bar e molte caffeterie. Quindi, nel
fine settimana si comincia ad uscire molto presto.

E già dell’orario dell’aperitivo, e poi la sera si rimani nei bar, nei club...
anche in inverno c’è sempre molto, molto movimento, molta musica...

Ogni club ha degli eventi speciali, ci sono dei band dal vivo, oppure ci
sono DJ.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

In effetti, io lavoravo in uno di questi club come DJ. E... è stato un periodo
della mia vita bellissimo!

Adoravo mettere musica, adoravo vedere le persone che ballavano per


la mia musica, e io lavoravo in uno dei club storici della mia città. Quindi
era sempre pieno di gente e tutti ci conoscevamo, era molto bello!

Inoltre, quando non lavoravo, andavo anche a cena con i miei amici. Noi
adoriamo andare il sabato sera in pizzeria o in rosticceria, o anche per
strada.

Sai, l’Italia è piena di chioschi dello “street food”, e noi abbiamo


moltissimo “street food” tipico italiano.

Quindi a volte sabato sera la cena era per strada!

Wow, che bello!

Penso che per oggi sia tutto, no?

Sì, sì, mi è venuta una fame!

Anche a me...mangiamo?

Dai! Andiamo a mangiare! Andiamo in Italia!

Rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità!

Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 18

Buonasera Pri!

Buonasera Carlo, tutto bene?

Tutto bene! Sono prontissimo per questa diciottesima puntata di “Due


chiacchiere con me”! Con un Italiano!

Che bello! Anch’io sono prontissima!

Cominciamo?

Cominciamo!

Carlo, cosa ti piace fare nei fine settimana qui, in Brasile?

Beh, le mie abitudini adesso sono cambiate un po’. Perché ci sono delle
differenze tra l’Italia ed il Brasile.

Ad esempio, in Italia per noi è normale, il fine settimana, entrare in un bar,


in un club, e poi dopo un po’ cambiare bar.

Ci piace camminare, incontrare persone diverse, e ci sono tanti club.


Invece qui, è più comune entrare in un bar e rimanere in quel bar tutta la
sera.

Inoltre, adoro andare sulla spiaggia... adoravo andare sulla spiaggia in


Italia e adoro andare sulla spiaggia anche adesso.

E anche qui ci sono alcune differenze. Ad esempio, sai in Italia ci sono


alcune spiagge libere dove puoi andare, portare il tuo ombrellone e
rimanere lì, ed è libero.

Ma ci sono molte “beach club” dove puoi affittare il tuo ombrellone per
tutta la stagione.

E lì è come si fosse la tua seconda casa, perché puoi stare lì tutto il giorno,
puoi giocare a carte con gli amici e questo è una cosa che noi facciamo
spesso.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Quando c’era molto sole si giocava a carta sotto l’ombrellone. Poi si


andava a fare il bagno al mare, poi si giocava “beach volley”, e quando
volevamo, andavamo a comprare una pizzetta nel chiosco del “beach
club”, però non era un ristorante era come un resort.

Qui invece la spiaggia è un po’ diversa. Per lo meno per quello che ho
visto qui nel litorale nord, di São Paulo.

Le spiagge sono tutte libere, però sono come dei grandi ristoranti. Quindi
questa è un po’ una, una differenza tra le due cose che me ha fatto
cambiare un po’ le mie abitudini.

Quando vado in spiaggia qui, vado su ristoranti sulla spiaggia, o mi piace


passeggiare sul lungomare, ma anche qui mi piace giocare a “beach
volley”, mi piace fare il bagno nel oceano.

Per me è stata una grande emozione quando ho visto l’oceano per la


prima volta.

Inoltre, quando fa freddo in Italia, mi piace andare in montagna, mi piace


andare sulla neve, e anche qui ho voluto mantenere queste abitudini.

Quando è inverno mi piace andare nelle città di montagna come


“Campos do Jordão”. Che è una città di montagna bellissima qui vicina.
Mi ricorda molto l’Europa, e anche per questo che mi piace stare lì.

Bene, per oggi è tutto! Grazie per essere stato qui con me Priscilla.

Grazie Carlo! Bene, ci vediamo alla prossima unità, no?

Giusto, grazie a te Pri!

Ciao!

Ciao Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 19

Buonasera!

Buonasera! Tutto bene?

Tutto bene, e tu?

Tutto bene!

Ottimo! Siamo a quota diciannove!

E siamo molto felici che tu sia qui insieme a noi!

Sì, sì, sono d’accordo!

Cominciamo?

Sì! Carlo, qual è stato il posto che ti è piaciuto di più visitare qui in Brasile?

Beh, partiamo dal presupposto che il Brasile è un paese meraviglioso.


Credo di non avere un solo posto preferito. Ma ovviamente se penso al
turismo, come prima cosa penso a Rio.

Rio è davvero la città meravigliosa, anche perché ho avuto un senso di


nostalgia quando sono arrivato a Leblon, a Ipanema... perché sentivo la
stessa atmosfera che sento nella mia città.

Sai la musica di sottofondo, il profumo di pesce arrosto, è qualcosa che


mi ricorda molto Pescara.

Inoltre, finalmente ho visitato alcuni dei punti turistici che sono famosissimi
per noi italiani.

Come il Cristo Redentore, wow, c’è una vista meravigliosa lassù. Senza
contare il “Pão de Açucar” mamma mia è stupendo!

Da un lato puoi vedere il Cristo e d’altro puoi vedere la spiaggia con i suoi
isolotti, è meraviglioso.

italianocomapriscilla
Due chiacchiere con un italiano

Poi ho visto anche il “Maracaña”, io sono un tifoso di calcio molto


sfegatato. Forza Inter!

Ma a parte Rio, ho imparato ad amare anche la città di San Paolo. San


Paolo la considero come la New York della America Latina.

È una città molto urbanizzata, è vero, però è anche piena di arte, è piena
di cultura.

Ad esempio, quando sono andato al Teatro Municipale, per assistere ad


un concerto, mi sono innamorato.

Come sai, come anche il nostro alunno sa, io sono appassionato di teatro,
e quando ho visto quel teatro stupendo, già solo visitare quel teatro
valeva il prezzo del biglietto.

Inoltre, a San Paolo c’è un mix di culture e ci sono anche dei quartieri
italiani, quindi mi sono sentito anche molto preso in causa.

Beh, credo che questi siano i posti, i miei posti preferiti in Brasile. Ma devo
ancora visitare molto, molto, molto...

Che bello Carlo! Grazie per aver condiviso con noi tutto questo!

Ah...grazie a te!

E grazie al nostro alunno che ci segue sempre!

Sì! Rimani collegato per le prossime puntate!

Ci vediamo alla prossima unità!

Ciao!

Ciao!

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Due chiacchiere con un italiano

Unità 20

Buongiorno Carlo!

Buongiorno Pri! Come stai?

Bene! Buongiorno al nostro alunno!

Ciao alunno! Tutto bene?

Spero di sì, no?

A proposito, complimenti! Sei arrivato all’ultima puntata del nostro primo


capitolo! La ventesima puntata della serie: Due chiacchiere con un
Italiano.

Complimenti! Siamo molto felici che tu sia qui insieme a noi!

Sì, complimenti davvero!

Cominciamo?

Pronti!

Bene...Carlo, com’è la tua casa in Italia?

Adoro la mia casa in Italia!

Dunque, la mia casa è un attico in Italia. Dunque nella mia casa in Italia
c’è un salone con la cucina annessa, un bagno, due camere da letto ed
un ripostiglio, oltre ad il balcone fuori casa.

Sai, il salone è grande, e ha un grande sofa, una tv ed io ho scelto di


appendere dietro la tv un grande quadro con una foto di un monumento
della mia città, “Il ponte del mare”.

Fuori della cucina, c’è un piccolo balcone, dove si possono vedere le


montagne, e dove si può vedere anche la casa di mia sorella. Noi viviamo
molto vicini.

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Due chiacchiere con un italiano

Inoltre, il bagno è tutto azzurro con un grande lavandino di cristallo e una


doccia molto grande.

E nelle due camere da letto ci sono due letti matrimoniale, uno per ogni
camera, oltre al mio armadio e i comodini. A me piace anche avere una
tv in camera, mi piace addormentarmi con la tv accesa.

Nel ripostiglio, c’è la lavatrice e c’è anche un lavandino per poter lavare
i panni a mano. Sai, per le emergenze.

Inoltre è lì, è dove nascondo tutte le scope, i secchi, etc. E questo è tutto!
Tutto per la nostra ventesima puntata!

L’ultima puntata di questo capitolo!

Grazie Carlo! Che bello! Siamo arrivati fino qui, no?

Sì, sì, è un grande traguardo!

Complimenti al nostro alunno!

Complimenti!

Rimani collegato perché nel prossimo capitolo avremo ancora “Due


chiacchiere con un Italiano!”

Ci vediamo nel prossimo capitolo!

Vi aspetto! Ciao!

Ciao!

italianocomapriscilla

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