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PODCAST ITALIANO CON AMORE

Grazie per essere qui. Buon podcast a te :)

Ep.84
Qual è la pizza più buona del
mondo?
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Di Eleonora Silanus

CIAO,

Sta iniziando un nuovo episodio e so che voi state camminando, facendo yoga, cucinando,
facendo colazione, guidando per andare in ufficio. State facendo tantissime cose diverse in tanti paesi
del mondo, ma tutti siete qui ad ascoltare questo nuovo episodio in cui parliamo della pizza. E io ho fatto
questa introduzione, ho deciso di cercare di immaginare dove vi trovate in questo momento, perché un
po’ di tempo fa su Instagram vi ho proprio chiesto: “Ma dove vi trovate quando ascoltate il podcast?”, e
le vostre risposte, come sempre, mi hanno avvicinato in qualche modo alla vostra quotidianità, alle
vostre abitudini, alle abitudini che avete in relazione a questo podcast. E vi devo ringraziare perché ora
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ancora di più immagino la nostra vicinanza. Ci sentiamo sempre più vicini. Io sono qui a casa, in un posto
tranquillo, fuori c'è l'estate italiana quasi alla fine, ma ancora nel suo pieno perché le temperature sono
alte, è un po’ come se mi sentissi vicina a tutti voi, e questa cosa mi riempie di gioia e di felicità. Allora,
qualsiasi cosa voi stiate facendo, godetevi questo nuovo episodio perché parliamo di uno dei cibi più
amati al mondo, mi sento di dire, e soprattutto è un cibo che ci permette di partire dall'Italia e poi
andare a fare un giro intorno al mondo.
Questo è il podcast di italiano con Amore, io sono Eleonora e qui vi aiuto a imparare italiano
portandovi in Italia con me. Siete pronti per partire? Spero di sì, come vi ho detto, partiamo dall'Italia,
certo, ma oggi il nostro viaggio ci porta un po’ in giro per il mondo e ci porta fino al vostro Paese, alla
città in cui voi vi trovate in questo momento. Ma per godervi al massimo questo episodio, questo viaggio
nel mondo della pizza, ma anche i prossimi e anche gli ultimi, io vi consiglio di andare su Patreon, perché
è proprio lì che trovate la trascrizione. Con la trascrizione, voi potete ascoltare, leggere e ripetere.
Insomma, fare un'esperienza completa, approfittare al massimo di questi episodi. E soprattutto, i
sostenitori Patreon lo sanno già, ogni tanto facciamo delle Live a sorpresa, ne sta arrivando una nuova, vi
do questa anticipazione, e possiamo conoscerci meglio, chiacchierare un po’ dal vivo. Il link come sempre
è nella descrizione.
Ma parliamo della pizza, della nostra protagonista. La protagonista direi non solo dell'episodio di
oggi, la protagonista di tutto ciò che riguarda l'Italia, in qualche modo, si parla della lingua, si parla della
cultura, si parla delle tradizioni, alla fine si arriva sempre a parlare di pizza, lo sapete meglio di me. E
allora oggi è proprio lei la protagonista, come sapete per me la pizza è un cibo democratico, è un cibo
che ha smesso in qualche modo di essere solo italiano, e vi ho detto che per questa cosa probabilmente
mi toglieranno il passaporto, ma io ve la dico lo stesso, ve lo ripeto, ha smesso di essere un cibo
esclusivamente italiano ed è diventato patrimonio dell'umanità.
Sono sicura che voi sapete benissimo dov'è la pizza più buona della vostra città, qual è la pizza
più buona che avete mangiato nella vostra vita… Sono sicura che la più buona deve ancora arrivare. io
ho sempre la speranza di venire sorpresa da una pizza e di dire “wow”, questa è la più buona che io abbia
mai mangiato! E questo mi consente anche di continuare ad assaggiarla perché, come vi dicevo, la pizza
è patrimonio dell'umanità. E questo significa che secondo me, in tutti i luoghi del mondo c'è una pizza
che vale la pena di essere assaggiata. E il motivo di questa mia teoria è semplice, io sono convinta che la
pizza sia così amata, così apprezzata da diventare parte della cultura di tutti i luoghi in cui si trova.
È un cibo universale, è un cibo che unisce, rilassa... Quante volte vi è capitato di dire, ehm,
stasera non ho voglia di cucinare, mi prendo una pizza, ordino una pizza. A me perlomeno è successo 5, 6
volte nell’ultima settimana, questo non vuol dire che ho mangiato la pizza 5, 6 volte nell'ultima
settimana, ve lo garantisco, ma la voglia ogni tanto c'è. Perché proprio quel cibo che rilassa, che non vi fa
pensare troppo a quello che dovete cucinare, a volte vi fa apprezzare una buona compagnia, un bel
panorama. Insomma, come vi ho detto, per me è un cibo universale e ne sono convintissima.
Pensateci bene: quando una cosa vi piace, vi piace particolarmente, avete la tendenza -
perlomeno, questo è quello che succede con me - avete la tendenza di farla vostra. E questo è quello che
succede con la pizza: ogni Paese, ogni città… e questo succede anche qui in Italia eh, tende a farla
propria, la trasforma in qualche modo. Certo non si tratta più della pizza originale, ma, come si dice in
italiano, che ci importa? Che ci importa di cercare la pizza originale quando noi stiamo cercando la pizza
che piace di più a noi? Questo è il nostro obiettivo, mangiare la pizza che preferiamo, e questa per me è
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la cosa più bella di viaggiare per il mondo, andare in nuovi Paesi, nuove città e andare a scoprire come la
pizza è diventata parte della cultura del luogo.
Ma partiamo dall'Italia: vi avevo promesso un viaggio che partiva dall'Italia e allora andiamo in
alcune città. Ve l'ho già raccontato in uno dei primi episodi del podcast in cui appunto vi parlavo della
pizza, e vi ho detto che qui in Italia ci sono vari tipi di pizza. Insomma, quella cosa che vi ho detto: viene
adattata ad ogni luogo, ad ogni situazione, ad ogni cultura. E qui in Italia amiamo modificare i cibi, farli
nostri in qualche modo, e succede anche con la pizza. Quella originale, proprio quella più classica, più
tipica è quella napoletana. Questo vuol dire che è obbligatorio, in un viaggio a Napoli, andare ad
assaggiare la vera pizza. La pizza è nata lì, esistono tantissime associazioni, tantissime regole per stabilire
quale pizza appartiene a questo… a questo gruppo, a questa élite di pizze originali.
Ovviamente tutto dipende da come viene preparata, dalla sua forma, da quanto è croccante,
dagli ingredienti che vengono usati. Insomma, vale la pena andare a Napoli anche solo per assaggiare la
pizza. E questa è l'originale, andiamo a vedere le altre: a Roma la pizza tipica è sottile, sottile e croccante.
A differenza di quella napoletana che è un po’ più spessa e un po più morbida, perlomeno all'interno. A
Roma c'è anche un' altro tipo di pizza che si chiama “pinsa”, che è una pizza allungata di forma ovale, un
pochino più spessa che vi consiglio di assaggiare assolutamente, è davvero buonissima. Poi a me è
capitato di mangiare la pizza a Genova, anche a Genova, in Liguria, una pizza buonissima è quella
croccante, sottilissima. Pensate che quando sono andata a Genova ho assaggiato questa pizza e sono
rimasta impressionata perchè mi è arrivata una pizza così sottile, così croccante e così grande da uscire
dal piatto. Non ci stava dentro il piatto, quindi a prima impressione potreste dire: “non so se riesco a
mangiarla tutta!” E invece no, riuscirete sicuramente a mangiarla tutta proprio per la sua sottigliezza, per
la sua leggerezza.
E ora pensateci anche voi, dove avete mangiato la pizza più sottile, più croccante? E avete già
assaggiato la pizza napoletana? Quella originale, la classica, ovviamente la Margherita, mozzarella e
pomodoro? Pensateci anche voi e scrivetemelo, raccontatemi dove avete assaggiato le pizze più buone e
anche più diverse. Questo è il tema di questo episodio. Quindi queste sono alcune delle pizze che trovate
qui in Italia. Ovviamente il mio invito, come sempre, è quello di assaggiarne il più possibile, dovete
diventare degli esperti, così anche voi riuscirete a dire qual è la pizza tipica di ogni città. Questo è un tour
gastronomico che secondo me vi piacerà molto.
Ah no, fermi tutti! Mi sono dimenticata di parlarvi di una pizza. Ho parlato di Roma, come sapete
come vi ho già detto ho vissuto per un periodo a Roma e non posso non menzionare un tipo di pizza
tipicamente romana che poi si è diffusa in tutta Italia, che è la pizza “in teglia”. Se state facendo la
Settimana Enigmistica di Italiano con Amore, sapete che cos'è una teglia: la teglia è quello strumento di
cucina, quel contenitore in cui stendiamo la pizza prima di metterla in forno. E potete già immaginare
come sarà questa pizza in teglia: è una pizza rettangolare, un po’ più spessa di quella della pizzeria, il
condimento, cioè quello che ci mettiamo sopra è sopra tutta la superficie. Di questa pizza e si mangia
normalmente “al trancio”, che significa che ne prendiamo un pezzettino rettangolare. La più famosa a
Roma, quella che dovete assolutamente assaggiare è quella di Bonci, quindi nel vostro prossimo viaggio
in Italia la vostra visita a Roma deve per forza includere l'assaggio della pizza in teglia.
E ora usciamo dall'Italia, vi ho parlato di alcune varianti della pizza qui in Italia, ma dobbiamo
uscire perché oggi parliamo della pizza nel mondo. Parliamo di quanto sia democratica, di quanto sia
patrimonio dell'umanità. E allora oggi facciamo uno scambio di esperienze, come funziona? Io vi
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racconterò le mie, vi parlerò un po’ delle pizze che io ho assaggiato nei miei viaggi, quando ho vissuto
fuori dall'Italia, ma ad una condizione. Aspetto i vostri racconti, perché voglio sapere com'è la pizza nella
vostra città, nel vostro Paese. Sono sicura che c'è quella pizza tipica italiana, ormai gli italiani sono un po’
dappertutto e quasi in tutte le città hanno aperto una pizzeria che fa la pizza buonissima, su questo non
ho dubbi. Io voglio sapere com'è la pizza, quella che è stata adattata alla vostra cucina, alla cucina del
luogo, che poi è la parte che mi affascina di più.
E allora vi parlo dei Paesi che ho frequentato di più. Come potete immaginare all'estero, quando
uno si trova fuori per un periodo lungo, ovviamente non per 2/3 giorni, ma per un periodo un po più
lungo, arriva il momento in cui sentiamo un po’ quella nostalgia di casa, in cui diciamo “come vorrei
mangiare quella cosa”, e di solito se siete italiani e siete fuori dall'Italia, arriva inevitabilmente il
momento in cui direte “Mhm… Come mi mangerei una pizza oggi!” E questo è successo anche a me, in
particolare in due Paesi in cui ho trascorso molto tempo. Il primo, come potete immaginare, è il Brasile.
Vi ho già raccontato un po’ della mia storia, sapete che ho vissuto per un periodo abbastanza lungo in
Brasile, e allora la pizza brasiliana è impossibile da dimenticare.
Anzi, vi dirò di più, io mi ricordo proprio quando ho assaggiato la prima pizza in Brasile. Perché
sono arrivata…È arrivato il momento in cui volevo, avevo voglia di una pizza. E passato poco, vi dico che
non son passati… non son passate molte settimane prima di aver voglia di mangiare una pizza e il mio
istinto ovviamente era di mangiarmi la mia pizza intera: io in autonomia, che è una cosa che si fa qui in
Italia. Qui, andando in pizzeria ognuno ordina la sua, arriva la propria pizza e poi abbiamo modo di
mangiarla tutta singolarmente. In Brasile è diverso. La prima volta io volevo la mia pizza, volevo scegliere
il mio sapore di pizza, ma sono stata avvertita, mi hanno detto: “Guarda, forse è meglio dividerla. Forse è
meglio che non ne mangi proprio una intera…” E io non capivo. Non avevo ancora mai assaggiato la
pizza brasiliana. E quindi ho detto, vabbè, facciamo così, dividiamola, prendiamola per dividerla. Quando
è arrivata la pizza ho capito il motivo, perché una caratteristica della pizza brasiliana e che ha molto più
condimento rispetto alla pizza italiana, ha molte più cose sopra, quindi è direi impossibile mangiarne una
intera, quindi ho capito subito che si trattava di un' altro modo di mangiare la pizza.
Un'altra cosa diversa tra Brasile e Italia, ma una cosa che all'inizio mi ha sorpreso, poi vi devo
dire la verità, mi ha anche affascinato, e mi ha fatto anche un po 'comodo, è il fatto che si può ordinare
una pizza con due condimenti diversi. Cioè io posso dire metà Margherita e metà Napoletana, una cosa
che qui in Italia difficilmente sentirete in una pizzeria.
Quello che si fa di solito, quello che almeno faccio io, che ho un po’ di anima brasiliana dentro di
me, a volte vado in pizzeria, faccio un accordo con qualcuno, con un amico o un'amica, dico: “io prendo
una Margherita, tu prendi una Vegetariana e poi facciamo metà e metà!” Però è una cosa che di solito
non chiedo, non si sente tantissimo qui, mentre in Brasile è una prassi questo condimento doppio e
come vi ho detto secondo me questa è una cosa molto comoda, molto pratica.
Ma ora cambiamo Paese, un' altro paese che ho frequentato molto, in cui ho passato molto
tempo è l'Etiopia, in particolare Addis Abeba, la capitale, anche qui passa un po’ di tempo… Io sono
andata per lavoro, e sono passate un po’ di settimane, un po’ di giorni... Arriva il momento in cui, dopo
aver assaggiato e mangiato il cibo tipico, quello locale, arriva il momento in cui diciamo: “mhm, ho voglia
di pizza.” E anche in Etiopia ho avuto la possibilità di assaggiare la pizza locale che porta tutti i sapori e i
profumi del luogo, cioè la pizza si trasforma, non è più la pizza a cui siamo abituati ma i condimenti, le
spezie usate raccontano davvero la storia del Paese, e questa è la cosa più interessante. Ma l'esperienza
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in Etiopia mi dà l'opportunità di raccontarvi un'altra cosa che succede di solito quando viaggiamo,
quando cerchiamo la pizza, che è il fatto di trovare la pizza italianissima anche in un posto lontano
migliaia di chilometri. Ed è quello che a me è successo ad Addis Abeba.
Vi ho detto che ero là per lavoro, c'erano sere in cui lavoravo fino a tardi e magari c'è quella volta
che proprio ci si vuole sentire a casa… E io ho trovato il posto perfetto, incredibile come un italiano
abbia il fiuto, il sesto senso per questi luoghi, e la cosa più interessante è che era una pizzeria, un
ristorante gestito da un etiope che aveva vissuto per molto tempo a Milano, tanto che parlava
perfettamente l'italiano e non solo, parlava italiano con l'accento milanese. Quindi il teletrasporto in
Italia era automatico. E in più in questo ristorante ho mangiato una delle focacce più buone che io abbia
mai mangiato, quindi non vuol dire niente, anche fuori dall'Italia voi potete trovare un'ottima pizza, ne
sono sicura.
E adesso tocca a voi. Rinnovo la domanda, com’è la pizza nella vostra città, nel vostro Paese?
Quali sono le pizze più particolari che avete assaggiato? Quali sono le vostre abitudini con la pizza?
Anche perché secondo me l'avete già capito, per rispondere alla domanda iniziale, per capire qual è la
pizza più buona del mondo, la risposta è molto semplice: è quella che piace a te.
E ora che abbiamo risposto a questa “domanda delle domande” terminiamo con due curiosità e
anche una risposta a una domanda frequentissima. Prima cosa da sapere quando volete ordinare una
pizza qui in Italia è che in Italia la parola “peperoni” ha un significato molto diverso rispetto al resto del
mondo. In Italia i peperoni non sono un salame, un tipo di carne, ma è un tipo di verdura. È una verdura
tipica dell'estate, tra l'altro questo il mese d'agosto è il mese perfetto per assaggiare i peperoni, ed è
quel quella verdura che può essere gialla, verde, rossa e che di solito si prepara o al forno o in una
peperonata o appunto si mette sulla pizza.
Altra cosa da sapere quando andate in pizzeria: che cosa bevete? Che cosa ordinate da bere
insieme a una pizza? Qui in Italia, normalmente noi preferiamo la birra o l'acqua, ovviamente, ma se
vogliamo qualcos'altro, qualcosa di diverso, si sceglie sempre, quasi sempre, la birra. Il vino non è
comune, non è tipico come bevanda che accompagna la pizza.
E ora un'ultima domanda, se quella di prima era la “domanda delle domande”, questa è la
“domanda delle domande delle domande”, perché ci dice ci chiede: “ma perché gli italiani non
ingrassano se mangiano tutta questa pizza?” Quando vi chiedo di farmi delle domande su Instagram,
questa è una domanda che mi arriva sempre e allora io non sono una nutrizionista, ma oggi provo a
rispondervi con la mia opinione, con la mia impressione. Il motivo secondo me è: 1. perché gli italiani
non mangiano la pizza tutti i giorni come si pensa. Uno, di solito si mangia una volta a settimana, magari
nel fine settimana. Non è un cibo quotidiano, e in più di solito qui la pizza è fatta con pochi e semplici
ingredienti. Questo secondo me fa tutta la differenza. Di solito gli italiani cercano ingredienti di ottima
qualità, quindi se mangiamo una Margherita, questa Margherita avrà una mozzarella di buona qualità e
soprattutto in quantità minima, non ci sarà tantissima mozzarella, e questa è una costante della cucina
italiana. Questa regola, l'obiettivo è sempre sentire tutti i sapori, approfittare di tutte le parti di un
piatto. Quindi quando noi mangiamo la pizza vogliamo sentire per bene il sapore della pasta
dell'impasto, il sapore della mozzarella, del pomodoro, del basilico. Per questo la quantità segue una
proporzione che per noi è quella ideale per approfittare di tutti i sapori e di tutti gli odori che ci sono in
questa pizza.
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Bene, abbiamo terminato il nostro viaggio nel mondo accompagnati da una protagonista
d'eccellenza. Spero di avervi fatto venir fame, anzi ne sono sicura di avervi fatto venir fame, l'ultima volta
in uno degli ultimi episodi vi ho detto che avrei fatto la focaccia quel giorno, dopo aver registrato
l'episodio. Oggi penso di essere obbligata a fare una pizza e, ultima curiosità - mamma mia, questo
episodio è pieno di curiosità! - quando gli italiani fanno la pizza in casa la fanno di solito di quel tipo “in
teglia”, quella di cui vi ho parlato prima.
E allora non vedo l'ora di preparare il mio impasto, di stenderlo sulla teglia e poi finalmente
metterlo in forno. Già sento il profumo del pomodoro e del basilico in tutta la casa e se anche voi un
giorno volete preparare la pizza fatta in casa preparatevi perché già sto pensando ad un episodio
dedicato interamente alla ricetta, ai segreti.. Io faccio la pizza fatta in casa da… non lo so, mamma mia
da 15 anni probabilmente, e vi posso dire, posso condividere con voi un po’ della mia esperienza.
Preparatevi, sta per arrivare anche questo episodio.
Io vi ringrazio per aver partecipato a questa chiacchierata insieme a me. Vi do appuntamento al
prossimo episodio. Ciao e a presto!

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