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Sintesi de Trinitate Agostino
Sintesi de Trinitate Agostino
Da quest’opera trae origine, se non altro per quanto riguarda il metodo, il programma della filosofia e della
teologia scolastica, riassumibile nell’espressione: fides quaerens intellectum.
L’immagine di Dio risiede nella parte dello spirito dell’uomo che si unisce alle ragioni eterne, per
contemplarle ed ispirarsene. (De Trin. 12, 7, 12)
Lo spirito è immagine di Dio in quanto è capace di Dio e può essere partecipe di lui… Ecco dunque che lo
spirito si ricorda di sé, si comprende, si ama. (De Trin. 14, 8. 11)
Nessuno dica: non so che cosa amare. Ami il fratello ed amerà l’amore stesso. Infatti conosce meglio
l’amore con cui ama che il fratello che ama. (De Trin. 8, 8. 12)
Che è dunque l’amore se non una vita che unisce, o che tende a che si uniscano due esseri, cioè colui che
ama e ciò che è amato? (De Trin. 8, 10, 14)
Lo Spirito è eternamente dono, ma temporalmente donato. (De Trin. 5, 16, 17)
Grande e meravigliosa natura …, in quanto è capace e può essere partecipe della natura suprema. (De Trin.
14, 4, 6)
È nell’anima umana, razionale ed intelligente, che bisogna trovare l’immagine del Creatore, immortalmente
incisa nella sua immortalità. (De Trin. 14, 4, 6)
Con la sua morte, l’unico sacrificio assolutamente vero offerto per noi, tutto ciò che c’era in noi di
colpevole… egli ha pulito, abolito, estinto. (De Trin. 4, 13, 17)
E che cosa è tanto offribile e tanto accettabile quanto la carne del nostro sacrificio che è il corpo del nostro
sacerdote? (De Trin. 4, 14, 19)
In ogni sacrificio sono quattro gli aspetti da considerare: a chi si offre, da chi si offre, che cosa si offre, per
chi si offre. (De Trin. 4, 14, 19)