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VOLUME 6
• I NERVI CRANICI
• STUDIO ANATOMICO
*3*
VIA PAULLO NR. 20 – 43100 PARMA – TEL. 0521 771190 – FAX 0521 799446
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I NERVI CRANICI
Studio Anatomico
di
ANDREE AUBIN
pht, D.O. MRO (Q)
Gennaio 1993
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NERVO OLFATTIVO
Nasce con dei filamenti sottili, nelle cellule sensoriali (tasca gialla), situata nella parte superiore
delle fosse nasali.Questi filamenti attraversano la lamina cribrosa dell'etmoide; l'insieme di queste
fibre forma il nervo olfattivo.
Arriva alla faccia inferiore del bulbo olfattivo che è situato sulla lamina cribrosa dell'etmoide (le
informazioni olfattive arrivano al rinoencefalo tramite la bandelletta olfattiva).
* PATOLOGIA :
- Malattia di Paget
- Meningioma dell'etmoide o della piccola ala dello sfenoide
- Tumore frontale (la perdita dell'odorato è un segno di tumore della base del lobo frontale)
- Tumore del III ventricolo o ipofisario o del corpo calloso (compressione delle vie olfattive)
- Inalazione di prodotti chimici (effetto sulla tasca gialla)
- Traumatismo cranico, in particolare occipitale, che crea un raggruppamento delle fibre olfative
che vengono schiacciate all'interno della lamina cribrosa.
* CLINICA PATOLOGICA :
Possiamo ritrovare :
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
NERVO OTTICO
Le vie ottiche vanno dalla retina alle aree di percezione del lobo occipitale:
- Le fibre provenienti dalle cellule sensoriali della retina convergono verso il polo infero-posteriore
dell'occhio, escono dal globo oculare in posizione mediale e leggermente superiore al polo stesso e
formano il nervo ottico.
- Il nervo ottico penetra nel cranio attraverso il foro ottico dove la guaina della dura madre del
nervo aderisce alla periferia del foro.
- Il nervo ottico è composto da tre fasci di fibre: temporali, che sono di tipo diretto; nasali, che si
incrociano completamente; maculari o centrali, che sono sia incorciati che diretti.
- I due nervi ottici sboccano nel chiasma ottico situato al di sopra della sella turcica e riposano sulla
tenda del cervelletto dove si incrociano le fibre ottiche.
- Dal chiasma nascono le bandellette ottiche che si allungano sulla parte laterale della tenda
dell'ipofisi e terminano principalmente nei corpi genicolati laterali (o quadrigemini anteriori).
- Da quel punto nascono le irradiazioni ottiche di Gratiolet che si dirigono verso il lobo occipitale
(centro di percezione).
* PATOLOGIA
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
• Branca inferiore per il retto inferiore (abbassatore), retto interno (adduttore), piccolo
obliquo (elevatore) e una radice al ganglio ciliare che innerva la parte anulare del ganglio
ciliare, sfintere dell'iride; è perciò elevatore, adduttore ed abbassatore del globo oculare.
* PATOLOGIE :
* CLINICA PATOLOGICA :
* CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE :
- Tragitto intra-cranico più lungo, incrociante la linea mediana con una sporgenza posteriore
- Esce dalla faccia dorsale del tronco cerebrale, procede nello spazio sub-aracnoideo e contorna il
peduncolo cerebellare superiore e si allunga sul bordo libero della tenda del cervelletto.
- Arrivato alla base del cranio, si porta in avanti e perfora la dura-madre dove si incrociano le due
circonferenze della tenda del cervelletto.
- Penetra nella parete esterna del seno cavernoso dove riceve delle fibre del simpatico del plesso
carotideo; a questo livello innerva anche la dura-madre con delle fibre sensitive, tra le quali il
nervo di Arnold che innerva la tenda del cervelletto
* PATOLOGIA :
* CLINICA PATOLOGICA :
- Leggera deviazione verso l'alto del globo oculare con una limitazione dei movimenti in basso e
all'interno
- Diplopia omonima (più debole che in caso di una lesione del VI)
- Pazienti con una paralisi del nervo trocleare, lamentano difficoltà visive scendendo le scale
- Paralisi del IV deve essere presa in considerazione la diagnostica differenziale con il torcicollo a
causa della tendenza dei pazienti ad inclinare la testa per compensare questa difficoltà (per poter
avere una visione binoculare normale)
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE :
- Esce dal tronco cerebrale e attraversa l'aracnoide e poi la dura madre della superficie basilare,
vicino alla sutura petro-basilare
- Incrocia la faccia posteriore della rocca e poi il suo bordo superiore vicino all'apice
- Si incastra sotto il legamento petro-sfenoidale di Gruber (che si estende dall'apice della rocca al
bordo laterale della lama quadrilatera dello sfenoide)
- Passa al seno cavernoso che attraversa da dietro verso l'avanti, dove riceve le fibre simpatiche del
plesso carotideo
* PATOLOGIA :
* CLINICA PATOLOGICA :
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE :
- Sindrome della parete esterna del seno cavernoso (di Foix) o della fessura sfenoidale, produce una
paralisi del III, IV, VI ed una anestesia della cornea per danneggiamento del V-I
- Sindrome dell'apex di Rollet (apex orbitario): stessi sintomi del primo, con una cecità per
danneggiamento del II
- Sindrome di Gradenigo (apice della rocca): per danneggiamento del VI e del V; perciò paralisi del
retto esterno e nevralgia del V
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Nervo misto, sensitivo e motore, nel quale la parte sensitiva è molto più importante :
TRAGITTO INTRA-CRANICO : va dal tronco cerebrale verso il versante anteriore della rocca.
Formazione, a questo livello, del ganglio di Gasser nel cavo di Meckel, in uno sdoppiamento della
dura-madre. Sulla rocca corrisponde alla fossetta petrosa.
A) NERVO OFTALMICO :
====================
- Penetra nel terzo posteriore del seno cavernoso poi nella sua parete esterna
- Da esso trae origine il.nervo ricorrente di Arnold (nervo della tenda del cervelletto)
- Riceve delle fibre simpatiche dal plesso carotideo
- Si divide in :
Nervo frontale
Nervo lacrimale
Nervo nasale o naso-ciliare
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NERVO FRONTALE :
1) Nervo frontale esterno (o sovra-orbitario) per la pelle della fronte e della palpebra
superiore+periostio e osso della stessa regione
2) Nervo frontale interno per la pelle della fronte, della palpebra e del naso
NERVO LACRIMALE :
NERVO NASO-CILIARE :
Dà origine :
1) nervo nasale esterno per la pelle della radice del naso + parte interna delle palpebre superiori e
inferiori
2) nervo nasale interno da cui originano i nervi etmoidali posteriore e anteriore, per le celle
etmoidali ed il seno sfenoidale
3) branca meningea per la tenda del cervelletto
4) lungo ciliare
5) corto ciliare
6) infra-trocleare per la pelle della radice del naso + vie lacrimali
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* sindrome dolorosa : crisi con intervalli senza dolore, spesso precedute da coryza. Il dolore
si manifesta con fastidio e bruciore alla radice del naso, all'interno e attorno all'occhio.
Prima di uscire :
1) rami meningei
Dopo l'uscita :
2) rami orbitari per la ghiandola lacrimale e la pelle del malare e del temporale
3) rami dentari posteriore, medio e anteriore
4) nervo sfeno-palatino che si divide in :
- Filetto per il GANGLIO SFENO-PALATINO che costituisce la radice sensitiva del ganglio
- Nervi orbitari (3) che raggiungono l'orbita attraverso le suture della parete interna dell'orbita per
la mucosa del seno sfenoidale e le celle etmoidali posteriori
- Nervi nasali superiori (3-4) che passano attraverso il foro sfeno-palatino per la mucosa dei
cornetti superiore e medio
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- Nervo naso-palatino: anch'esso attraversa il foro sfeno-palatino poi percorre il setto nasale per
raggiungere il canale palatino anteriore, perciò innerva il setto nasale e la mucosa della parte
anteriore della volta palatina
- Nervo faringeo : per la mucosa della rino-faringe (orifizio della tromba d'Eustachio)
- Nervi palatini - ANTERIORE : dà una branca per la mucosa del cornetto inferiore, passa al canale
palatino posteriore per la mucosa del velo del palato e della volta palatina. - MEDIO E
POSTERIORE : passano nei canali palatini accessori per la mucosa del velo del palato; il
posteriore è in relazione con la branca motrice (proveniente dal IX o dal X secondo gli autori) per i
muscoli glosso-stafilini, faringeo-stafilini, peristafilino interno e palato-stafilino.
Globalmente il nervo sfeno-palatino assicura l'innervazione sensitiva della regione della volta e del
velo del palato + fosse nasali + seno sfenoidale + radice sensitiva del ganglio sfeno-palatino +
branca contenente fibre motrici.
Il nervo mascellare superiore termina attraverso il nervo sotto-orbitario (doccia e foro sotto-
orbitario) per assicurare l'innervazione sensitiva della pelle della guancia e del labbro superiore
come anche del terzo medio della palpebra inferiore.
- Tumore orbitario
- Tumore del seno mascellare
- Neurinoma della doccia infra-orbitaria
- Sindrome del ganglio sfeno-palatino : unilaterale con : dolore / sintomi oculari / rinorree +
carenza della sensazione del gusto ai 2/3 anteriori della lingua.
DOLORE : peri-oculare, nasale e della mascella con irradiazioni a distanza (sopratutto nei punti
d'emergenza del nervo nasale esterno
DISTURBI OCULARI : rossore della congiuntiva oculare ( e della mucosa nasale), lacrimazione
con fotofobia
RINORREA : senza pus. La sindrome può essere incompleta
- Pelle della guancia e della palpebra inferiore, dell'ala del naso, del labbro superiore
- Mucosa delle fosse nasali
- Mucosa della volta e del velo del palato
- Denti superiori + gengive
- Mascella superiore
- Parte della dura-madre (fossa temporo-sfenoidale)
- Radice sensitiva del ganglio sfeno-palatino
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* CLINICA PATOLOGICA :
PROBLEMI SENSITIVI :
Oggettivi : anestesia o ipoestesia superficiale cutanea (la sensibilità profonda è assicurata dal VII)
- Sempre unilaterale
- Non danneggia in prima istanza le tre branche
- Resta sovente localizzata ad una sola branca
- Diffonde solo in un secondo tempo alla 2a e 3a branca
- Non si accompagna mai ad un' altra sindrome e a problemi trofici
- E' sempre iperestesica, mai ipoestesica
- Non vi sono segni oggettivi di problemi al V
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Segni invertiti:
- Può essere bilaterale
- Può danneggiare le tre branche
Segni oggettivi:
-Diminuzione o abolizione della sensibilità cutanea
- Abolizione del riflesso corneo
- Può accompagnarsi a dei problemi trofici o a dei problemi di altri nervi cranici
PROBLEMI MOTORI :
TRISMI
- Contrattura riflessa dei muscoli masticatori esistente nei movimenti passivi e attivi, completa o
incompleta
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
2) Intossinazione che simula un interessamento dei nervi sensitivi per cui irrita la dura-madre e
procura cefalee.
- Il nervo facciale entra nella rocca del temporale attraverso il meato acustico interno con il canale
facciale (o acquedotto di Fallopio), incrociato nella rocca e composto da tre segmenti
1) Labirintico
2) Timpanico
3) Mastoideo
- Fra le due prime parti, ritroviamo il ganglio genicolato
- Esce dal foro stilo-mastoideo
2) Grande petroso superficiale, si distacca dal ganglio genicolato, esce dalla rocca dalla faccia
superiore attraverso lo iato del nervo grande petroso e si ricongiunge in seguito , con il grande
petroso profondo (IX) e alcune fibre simpatiche provenienti dal plesso catotideo, formando il nervo
vidiano il quale, attraverso il foro vidiano (radice dei processi pterigoidei), raggiunge il ganglio
sfeno-palatino.
3) Piccolo petroso superficiale, esce dalla rocca dalla faccia superiore attraverso lo iato accessorio,
e assieme al piccolo petroso profondo (IX) ( più un filetto simpatico del plesso dell'arteria
meningea media) raggiunge il ganglio otico, sia attraverso il foro lacero-anteriore, sia attraverso la
sutura sfeno-petrosa, sia attraveso il canale del ganglio otico.
4) Il nervo per lo stapedio raggiunge il muscolo attraversando la sottile parete ossea che separa
questo muscolo dal canale facciale (3a parte)
5) CORDA DEL TIMPANO nasce qualche millimetro al di sopra del foro stilo-mastoideo, si
introduce nel canale posteriore della corda del timpano (direzione in fuori, in alto e in avanti del
canale facciale) ; penetra nella cassa del timpano attraverso un orifizio posteriore, passa per la
doccia dell'osso timpanico dell'osso temporale ; esce dalla rocca attraverso la fessura timpano-
squamosa : si ritrova quindi alla base del cranio, vicino alla spina dello sfenoide; si anastomizza
con il nervo linguale del V-3 per assicurare l'innervazione parasimpatica dei gangli sublinguale e
sotto-mascellare + la sensibilità gustativa dei 2/3 anteriori della lingua (salato e acido).
Il tragitto del nervo intermediario di Wrisberg o VII-bis, si confonde quasi con il tragitto della
corda del timpano : la sua zona sensitivo-sensoriale comprende una parte del canale uditivo
esterno, l'antitrago, l'antelice, la conca, la faccia esterna del timpano ed i 2/3 anteriori della lingua
(sensibilità gustativa), le fibre del nervo compreso il nervo linguale (V-3) poi la corda del timpano,
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per raggiungere il ganglio genicolato situato nella parte timpanica e labirintica del canale facciale.
Termina al nucleo sensitivo bulbare.
6) Ramo giugulare (anastomotico del X o ramo articolare del X di Arnold), passa in un canale
intra-petroso fino alla parete superiore del forame giugulare dove si unisce al ganglio superiore del
nervo vago)
7) Ramo sensitivo del meato acustico esterno, si distacca a livello del foro stilo-mastoideo;
circonda il bordo anteriore dell'apice mastoideo, va ad innervare la regione posteriore del meato
acustico esterno ed una parte della membrana timpanica
1) Ramo del IX (ansa di Haller): si distacca proprio sotto lo stilo-mastoideo, incrocia la vena
giugulare interna e si getta nel ganglio inferiore del IX (d'Andersh) e dà dei rami ai muscoli stilo-
faringei, stilo-glossi, e glosso-stafilini. Termina nella mucosa della lingua, dietro al V linguale. E'
incostante.
3) Ramo articolare posteriore : si anastomizza con la branca articolare del plesso cervicale
superficiale, dà due branche per il muscolo occipitale ed i muscoli della faccia interna dell'orecchio
4) Nervi motori del muscolo stilo-joideo + ventre posteriore del digastrico ; si anastomizza a volte
con il IX se il ramo del IX (collaterale extra-petroso) è assente
Nella sua uscita dal cranio, il facciale si divide in due branche terminali a livello della parotide
(essa stessa innervata dal V (sensitivo) e del IX (neuro-vegetativo))
1) TEMPORO FACCIALE (si anastomizza con il V-3) per i muscoli pellicciai della faccia e del
collo
- Buccinatore
- Orbicolare delle labbra (parte superiore)
- Elevatore del labbro superiore e dell'ala del naso
- Grande e piccolo zigomatico
- Canino
- Trasverso del naso
- Dilatatore delle narici
- Sopraciliare
- Piramidale del naso
- Orbicolare delle palpebre
- Frontale
- Auricolare anteriore
- Muscoli della faccia esterna dell'auricolare
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2) CERVICO-FACCIALE
Si anastomizza con la branca auricolare del plesso cervicale, si divide a livello dell'angolo
mandibilare, si dirige a :
Da notare che il VII ha numerose anastomosi con gli altri nervi cranici:
* PATOLOGIA
* CLINICA PATOLOGICA
PROBLEMI MOTORI :
- Paralisi facciale : alta : se nella parte alta della corda del timpano si aggiungono dei problemi
gustativi e sensoriali
- Spasmo emifacciale
Nel bambino, la mastoide non è sviluppata ed inoltre il nervo è superficiale al punto di emergenza
dal cranio ; quindi può essere facilmente leso dall'utilizzo del forcipe
In una lesione corticale, causa di una paralisi facciale, si possono ugualmente mantenere dei
movimenti facciali legati alle emozioni (i movimenti volontari e quelli involontari sono innervati
da differenti vie nervose)
Secondo il livello della lesione : Se riguarda la parte al di sopra del muscolo della staffa, dà una
iperacusia dolorosa e può anche causare problemi al senso del gusto.
CONSIDERAZIONE OSTEOPATICHE
- Verificare il temporale+++
- Verificare relazioni fra mascellare superiore, palatino e apofisi pterigoidea dello sfenoide per la
fossa sfeno-palatina.
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NERVO UDITIVO (VIII)
Nervo sensoriale formato da due diversi nervi, è il solo nervo cranico a non avere un percorso extra
cranico
1) nervo cocleare per l'udito
2) nervo vestibolare per l'equilibrio
1 - NERVO COCLEARE
- Origina nella chiocciola a livello delle cellule uditive di Corti
- Lascia la rocca per il meato uditivo interno per raggiungere il bulbo
2 - NERVO VESTIBOLARE
- Origina nel fondo del condotto uditivo interno (dal ganglio di Scarpa)
- Il sacculo, l'utricolo e i canali semicircolari danno adesso le informazioni di tipo vestibolare
- Raggiunge il nervo cocleare e ne segue il percorso
- Ruolo nel riflesso oculo-cefalogira (vie nervose uniscono i nodi vestibolari e i nodi motori dei
muscoli oculari)
* PATOLOGIA :
- Orecchio interno:
vertigini di Menier
otosclerosi degli ossicini
- Orecchio medio:
tumore timpano-giugulare
- Orecchio esterno:
timpano-sclerosi che demineralizza le pareti del meato uditivo esterno
* CLINICA PATOLOGICA :
- NERVO COCLEARE : sordità dovuta al nervo (sordità di percezione) : il paziente non percepisce
o sente molto poco le vibrazioni sulla mastoide
- NERVO VESTIBOLARE :
1) Vertigini : esempio : vertigini di Menier : parossistiche con quattro stadi successivi : 1- rumore
nell'orecchio, 2- sordità, 3- vertigini, 4- caduta
2) Nistagmo : tremori ritmici dei globi oculari orizzontale o rotatorio in caso di lesione periferica,
che può essere verticale se la lesione è centrale
3) Segno di Romberg + : sempre dallo stesso lato (verso il lato leso) ma modificato dalla posizione
della testa
Una lesione periferica associa i sintomi delle vertigini, del nistagmo e problemi all'equilibrio.
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
- Temporale +++
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- Il IX esce dal bulbo per mezzo di 5 diramazioni, le prime due formano la radice superiopre sulla
quale si posiziona il ganglio incostante (ganglio di Ehrenritter), gli ultimi tre formano una radice
inferiore
- Esce dal cranio tramite il foro lacero-posteriore nella sua porzione anteriore (perciò davanti al X
ed all' XI e si separa da essi per mezzo di un setto fibroso)
- Presenta a questo livello un secondo ganglio, costante, il ganglio di Andersh, situato nella fossetta
piramidale della rocca, nella sua porzione postero-inferiore
- Sotto il cranio, il IX è quindi posizionato all'indietro della carotide interna , quindi la incorcia e
raggiunge la giugulare (passa fra il mascellare inferiore e lo joide)
- Termina alla base della lingua, sotto e all'indietro del V linguale proprio alla base dell'epiglottide
e della piega epiglottica, per assicurare l'innervazione sensoriale del terzo posteriore della lingua,
soprattutto per l'amaro ed il dolce
- Il IX ha un'azione sul plesso carotideo (sui chemobarorecettori che agiscono sulla tensione
arteriosa attraverso il seno carotideo e sulla composizione chimica del sangue, attraverso il
corpuscolo carotideo)
Dà 10 collaterali :
** Grande petroso profondo in relazione con il VII (nervo grande petroso superficiale), per formare
il nervo vidiano che va al ganglio sfeno-palatino
*** Piccolo petroso profondo in relazione con il VII (nervo piccolo petroso superficiale) per poi
raggiungere il ganglio otico.
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3) Anastomosi con il simpatico cervicale : legame tra il ganglio di Andersh ed il ganglio cervicale
superiore:
6) Nervo intercarotideo (2) che si anastomizza fra il IX, dei filetti del X e dei filetti del ganglio
cervicale superiore (innervazione del seno carotideo).
7) Nervi faringei (5-6) per i muscoli costrittori della faringe (parte del plesso faringeo) e
anastomosi con il ganglio cervicale superiore ed il X.
FIBRE MOTRICI :
- Muscolo stilo-faringeo
- Muscolo stilo-glosso
- Muscolo costrittore superiore della faringe (con il X)
FIBRE SENSORIALI :
- Faringe
- 1/3 posteriore della lingua
- Mucosa della tromba d'Eustachio
- Orecchio medio (cassa del timpano)
PROBLEMI NEURO-VEGETATIVI
- Ganglio otico (verso la parotide) per il nervo grande petroso profondo
- Partecipazione all'innervazione del ganglio sfeno-palatino per il nervo piccolo petroso
* PATOLOGIA
CLINICA PATOLOGICA
Problemi motori
Problemi sensitivi
- Anestesia della zona sensitiva con la perdita del gusto al 1/3 superiore e perdita dei riflessi di
nausea.
- Nevralgia del IX con episodi parossistici provocati da tosse e deglutizione che causano dei dolori
amigdalici e nella regione della tromba d'Eustachio, che, per causa sconosciuta, si possono irradiare
sul lato del collo nella regione dell'orecchio e fino alla mascella inferiore.
Problemi neuro-vegetativi
- Problemi di secrezione salivare (parotide)
- Modificazione del ritmo cardiaco e della tensione arteriosa sia più che meno.
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
- Verificare il temporale
- Verificare il foro lacero posteriore
- Cervicali superiori (relazione con il ganglio cervicale superiore)
- Pavimento mentoniero con l'osso joide
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- E' molto particolare a causa del suo ruolo predominante neuro-vegetativo ( unicamente neuro-
vegetativo sotto il nervo ricorrente), costituisce inoltre la maggior parte del parasimpatico craniale.
- Nel cranio, il X si snoda nel piano posteriore fino al foro lacero posteriore, che attraversa
passando tra IX e l'XI. . Qui è presente un ganglio; il ganglio superiore o giugulare (origine di fibre
somato-sensitive).
- Presenta un secondo ganglio, un pò al di sotto della base del cranio: il ganglio plexiforme (fibre
viscero-sensitive)
* A livello del collo: scende nella guaina dei grossi vasi del collo fra la vena giugulare interna
all'esterno e la carotide interna poi comune all'interno. Dà sei collaterali.
* A livello del torace : il X destro decorre lungo il fianco destro della trachea per poi posizionarsi
dietro l'esofago; il X sinistro scivola in avanti all'arco aortico per poi raggiungere la faccia anteriore
dell'esofago ; il X destro e sinistro attraversano il diaframma con l'esofago e diventano addominali.
Note : un secondo concetto del X, più attuale, considera i due X come un vero plesso
sottobronchiale. Esso forma così un pneumogastrico addominale che discende davanti all'aorta fino
all'arteria mesenterica inferiore, dove si unisce alle fibre simpatiche della catena latero-vertebrale.
In seguito dà i collaterali addominali.
COLLATERALE CEFALICO
Ramo articolare del X verso il canale facciale dove si anastomizza con il VII, e assicura con l'VII-
bis, l'innervazione sensitiva di una parte dell'orecchio esterno.
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COLLATERALI CERVICALI
1) Ramo meningeo : tragitto ricorente attraverso il foro lacero posteriore, verso la dura madre,
attorno al seno laterale
2) Nervi faringei : per i muscoli del velo del palato meno il peristasfilino esterno (innervato da
V-3), sboccano nei plessi faringei superiore ed inferiore (relazione con il nervo palatino
posteriore ?)
4) Nervo laringeo superiore : in relazione con il grande corno dello joide, partecipa ai plessi
faringeo e laringeo : assicura l'innervazione sensitiva della mucosa dell'epiglottide, della base della
lingua (informazioni sensoriali) e peri-epiglottica; assicura l'innervazione motrice dei muscoli
crico-tiroidei e costrittore inferiore della laringe ; inoltre, si anastomizza con il nervo laringeo
inferiore o ricorrente (X) per formare l'ansa di Galien
6) Nervo ricorrente o laringeo inferiore : per i muscoli costrittori inferiori della laringe (superiore
per il IX) e tutti gli altri muscoli della laringe eccetto il crico-tiroideo (nervo laringeo superiore del
X) ; dà il nervo cardiaco medio verso il plesso cardiaco ; si anastomizza con il nervo cardiaco
superiore ed il ganglio cervicale inferiore (stellato)
COLLATERALI TORACICI
COLLATERALI ADDOMINALI
In seguito il X destro (secondo la concezione classica) termina a livello dei gangli semi-lunari
destro e sinistro (origine del plesso solare) per distribuirsi agli organi già citati.
Note: un'altra concezione del X e dell' XI vuole che la radice bulbare dell' XI (innervazione motrice
della laringe) descritta come gettantesi al ganglio plexiforme del X, faccia, in effetti, parte
integrante del X e la radice dell' XI si avvicini prima dell'uscita al foro lacero posteriore, per
formare il pneumospinale. Queste fibre si intrecciano per innervare i muscoli della laringe in modo
congiunto. Il X avrebbe quindi quattro nuclei bulbari el' XI un nucleo midollare (vedi descrizione
dell' XI).
Fibre motorie
Fibre sensitive
- Laringe
- Faringe
- Epiglottide
- Velo (con il IX)
- Base della lingua (sensibilità gustativa epiglottica)
- Parete posteriore del meato acustico esterno, zona cutanea retro-auricolare
Fibre neuro-vegetative
* PATOLOGIE :
- Sindrome del foro lacero posteriore (o di Vernet) che associa il IX,X e XI e che provoca una
emiparalisi faringo-velo-laringea ed una emianestesia faringo-laringea
- Sindrome dell' incrocio condilo-lacero-posteriore (o di Collet-Sicard) che associa il IX, il X ,
l' XI e il XII, perciò stessi sintomi con emiparalisi linguale (vedi descrizione del XII)
- Sindrome dello spazio retro-stiloideo che associa il IX, X, XI, e XII più il simpatico cervicale,
perciò con sindrome di Claude Bernard-Horner con enoftalmia, miosi e arretramento della fessura
palpebrale.
CLINICA PATOLOGICA
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
- La branca meningea può essere affetta da una congestione della testa e dà cefalee dietro la testa.
- Se la branca auricolare del X è irritata da un corpo estraneo o dalla presenza massiva di cerume,
l'irritazione può causare vomitoe tosse, per stimolazione del nucleo vagale. Per estensione,
pensiamo che qualsiasi irritazione di una branca sensitiva del X possa causare tosse: branca del
canale uditivo esterno ma anche branca delle mucose nasali, dei visceri addominali, irritazione del
nervo laringeo superiore per una lesione du un lato, di una cervicale superiore o dell'osso joide.
La concezione classica dell' XI vuole che esso possieda 2 nuclei motori di origine bulbare e
midollare e due branche di distribuzione: interna (o laringea) ed esterna.
Ammettendo la moderna teoria della connessione della radice bulbare dell' XI verso il X (vedi
descrizione del X), descriveremo solo la branca esterna dell' XI (midollare). Lo spinale diventa
allora anatomicamente un nervo rachideo che presenta due particolarità:
- Il nucleo midollare si situa nel midollo spinale da C1 a C6; le fibre che escono da questo nucleo
danno 6-7 filetti che emergono in avanti delle radici posteriori cervicali e all'indietro dell'inserzione
del legamento dentellato e si riuniscono. La radice spinale così formata, risale verso il foro
occipitale che attraversa. L' XI diventa così intra-cranico:
- Si porta al di fuori ed in avanti per raggiungere il foro lacero posteriore ( luogo dove è raggiunto
dalle fibre di origine bulbare dirette al X) che attraversa nel compartimento medio con il X,
l'arteria meningea posteriore ed un ramo simpatico. In seguito ridiventa esocranico.
- La branca esterna (di terminazione) si proietta in basso, al di fuori ed all'indietro per contornare
l'apofisi stiloide, incrocia il bordo inferiore del ventre posteriore del digastrico e arriva al muscolo
sterno-cleido-mastoideo, nella sua faccia profonda che innerva.
- In modo incostante, è accompagnato in questa ultima funzione dalla 2a ansa cervicale e dal 3°
nervo cervicale
- lo SCM
- il trapezio
Secondo la concezione classica, l' XI esercita anche, per mezzo della branca interna (o laringea)
un'azione motrice sui muscoli del velo del palato (per intermediazione del plesso faringeo) e dei
muscoli laringei (per intermediazione del nervo laringeo superiore e ricorrente del X).
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* PATOLOGIA :
- Cervicoartrosi
- Sindrome di Vernet
- Sindrome di Collet-Sicard
- Sindrome dello spazio retro-stoideo (i segni e sintomi di queste tre sindromi sono descritte nel X)
CLINICA PATOLOGICA
- Paralisi del SCM : limitazioni dei movimenti del collo più o meno accompagnati da cefalee
occipitali e da vertigini.
- Paralisi del trapezio : abbassamento del moncone della spalla, distacco della scapola.
Proiezione in avanti della clavicola.
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
- Esce dal cranio a livello del canale condilare anteriore, alla base del cranio.
- Termina in branche per tutti i muscoli della lingua (geniogloso, palatoglosso, faringoglosso,
amigdaloglosso, linguale superiore e inferiore, trasverso)
RIASSUMENDO, il XII ha un'azione nella masticazione e nella deglutizione, come anche nella
fonazione.
* PATOLOGIA
CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE
- Da controllare nei problemi di suzione del neonato, le diverse parti dell'occipite non ancora
saldate
- Verificare relazione occipite/atlante
- Danneggiato da lesioni cervicali superiori per la sua relazione con il ganglio cervicale superiore
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COMBINAZIONI FUNZIONALI
I gangli parasimpatici della testa hanno tutti una componente simpatica proveniente dal simpatico
cervicale ed una radice sensitiva le cui fibre non hanno relazione nel ganglio.
Come regola generale, le branche che si staccano contengono allora delle fibre simpatiche,
parasimpatiche e sensitive.
Notiamo che i gangli parasimpatici sono anche sotto l'influenza dei centri superiori che sono
l'ipotalamo, il sistema olfattivo ed i centri autonomi della formazione reticolare.
Notiamo la seguente particolarità : tutti i gangli sono accostati ad un nervo e uniti ad un altro.
GANGLIO CILIARE:
Dal ganglio partono i nervi ciliari corti che perforano la sclerotica e penetrano all'interno del globo
oculare per l'innervazione parasimpatica del muscolo ciliare (accomodazione) e del muscolo
sfintere della pupilla, per l'innervazione simpatica del muscolo dilatatore della pupilla + la
sensibilità cornea.
Perciò, verificare sempre cervicali superiori (ganglio cervicale superiore a C2) e C7/D1/D2 se
miosi della pupilla (diminuzione dell'effetto simpatico).
GANGLIO SFENO-PALATINO :
- Fibre parasimpatiche provenienti dai nuclei salivari superiori, che procedono in seguito con il
nervo facciale (VII), che lasciano a livello del ginocchio del nervo facciale per formare il nervo
grande petroso superficiale che esce dalla rocca nella sua faccia superiore, per formare il nervo
vidiano con il grande petroso profondo (branca del nervo di Jacobson (IX), esce dal cranio
attraverso il foro lacero posteriore ed arriva al ganglio sfeno-palatino attraverso il canale vidiano
incassato nel pterigoide.
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- Fibre simpatiche provenienti dal plesso carotideo con l'intermediazione del nervo di Jacobson,
arriva anch'esso nel canale vidiano.
GANGLIO OTICO
- Fibre parasimpatiche provenienti dal nucleo salivare inferiore, procedono con il IX che
abbandonano a livello del ganglio di Andersh; penetrano di nuovo nel cranio e seguono il canale
timpanico della rocca (nervo di Jacobson), escono a livello del canale del piccolo petroso profondo
e si riavvicinano al piccolo petroso superficiale (VII); tutte queste fibre procedono in seguito sulla
faccia superiore della rocca, sotto la dura madre e attraversano il foro lacero posteriore, per
arrivare al il ganglio otico.
Il ganglio otico è responsabile dell'innervazione delle ghiandole buccali e labiali e della parotide.
- Fibre parasimpatiche provenienti dal nucleo salivare superiore, accompagnano il facciale (VII-
bis) che lasciano con le fibre gustative della corda del timpano
- Fibre simpatiche provenienti dal plesso carotideo per il plesso dell'arteria facciale
* PATOLOGIA :
- Crisi algiche cranio-facciali atipiche: sono diverse dalla nevralgia facciale essenziale o
sintomatica. Le crisi sono prolungate con degli intervalli indolori, consistenti in problemi vaso-
motori, secretori e a volte trofici. L'embricazione dell'innervazione della regione naso-oculare
spiega la frequenza di queste algie facciali: implicazione di V-1 (nervi ciliari lungo e corto e nervo
nasale interno), di V-2 (nervo sfeno-palatino), del ganglio ciliare (III, V) del ganglio sfeno-palatino
(V-2, IX,VII), del ganglio cervicale superiore, del plesso carotideo. (esempi: sindrome del nervo
nasale o del ganglio sfeno-palatino di Sluder già descritti).
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Notiamo anche l'importante intrecciarsi dei gangli dei nervi cranici, dei gangli della testa e dei
gangli simpatici danno relazioni fra:
Lo sviluppo del tumore colpisce più o meno precocemente il VII: se si trova lontano dal canale
uditivo, i problemi legati al VII sopravverranno più rapidamente che se fosse posizionato vicino
all'uscita, dove vi sarà più spazio per ingrandirsi senza comprimere.
E' interessante constatare che tumori molto estesi hanno potuto essere scoperti. In effetti, il loro
lento sviluppo lascia il tempo alle strutture circostanti di adattarsi alla loro presenza invasiva.
Possono aumentare al punto da comprimere la fossa posteriore; troviamo allora dei segni di
aumento della pressione intra-cranica (cefalee, vomito) e dei segni cerebellari (atassie, problemi di
equilibrio, tremori, ipotonie).
Essi comprimono anche il ganglio di Gasser e causano nevralgie facciali. In questi casi estremi,
possono arrivare a danneggiare anche il X ed il IX.
Clinicamente, notiamo che segni implicanti tintinnii e perdita dell'udito, unilaterali, in una persona
giovane e senza condizioni associate (esempio : lavoro in un luogo rumoroso) sono dei segni che
richiedono sempre una ricerca di tumore dell'angolo ponto-cerebellare.
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ASSOCIAZIONE TIMPANO-ORECCHIO
La faccia esterna del timpano è innervata da tre diversi nervi cranici: il V-3, il VII-bis ed il X.
La faccia interna è innervata dal IX che innerva anche la mucosa dell'orecchio medio e della
tromba d'Eustachio.
I muscoli dell'orecchio sono innervati dal V-3 (muscolo del martello) e dal VII (muscolo della
staffa)
La lingua è innervata nei suoi 2/3 anteriori dal VII-bis (innervazione sensoriale) a dal nervo
linguale, branca del V-3 (innervazione sensitiva). E' innervata dal IX nel suo terzo posteriore.
Una parte della base della lingua è innervata dal X , così come la mucosa peri-epiglottica.