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Perché la chiesa cattolica è contro la legge sull’aborto?

I Quale insegnamento si può trarre dal quinto comandamento, “THOU SHALT NOT KILL”?
“Il quinto comandamento – non occides (Es. XX, 13) – contiene in sintesi i doveri concernenti la
vita e l’integrità del corpo umano, è fruttuoso nelle lezioni, non solo per il professore nella sala
conferenze dell’università, ma anche per il medico. Finché un uomo non commette alcun crimine, la
sua vita è intangibile e quindi ogni azione che tende direttamente alla sua distruzione è illecita … se
questa distruzione sia lo scopo inteso o solo come un mezzo per un fine, se questa vita essere
embrionale o in pieno fiore, o già avvicinarsi al suo termine Solo Dio è il Signore della vita di un
uomo che non è colpevole di un crimine punibile con la morte.Il medico non ha il diritto di
disporre né della vita del bambino o di quello della madre e di nessuno sulla terra, nessun
individuo, nessuna autorità umana, può dargli il diritto alla sua distruzione.Il suo ufficio non è
distruggere la vita ma salvarla.Nel corso degli ultimi decenni, la Chiesa lo ha trovato necessario t o
proclama ripetutamente e con chiarezza, questi principi fondamentali e immutabili in opposizione a
certe opinioni e metodi “. Pio XII, Allocuzione all’Unione medico-biologica italiana di San Luca,
12 novembre 1944 . (1)

II Quali sono i principi cattolici della morale riguardo all’aborto?


a) PRIMO PRINCIPIO: “Qualsiasi tentativo diretto su una vita innocente come mezzo per un fine
– anche fino alla fine di salvare un’altra vita – è illegale. La vita umana innocente, in qualunque
condizione si trova, viene ritirata, fin dall’inizio momento della sua esistenza, da qualsiasi attacco
deliberato diretto, è un diritto fondamentale della persona umana, che ha un valore universale nella
concezione cristiana della vita, quindi valido per la vita ancora nascosta nel seno della madre, come
per la vita già nata e in via di sviluppo indipendentemente da lei, tanto l’opposizione all’aborto
diretto quanto l’uccisione diretta del bambino prima, durante o dopo la sua nascita.Qualunque
fondazione ci possa essere per la distinzione tra queste varie fasi dello sviluppo della vita nata o
ancora non nati, nella legge profana ed ecclesiastica e in certe conseguenze civili e penali, tutti
questi casi implicano un attacco grave e illegale contro l’inviolabilità della vita umana “. Pio XII,
Allocution to Large Families, 26 novembre 1951 . (2)

b) SECONDO PRINCIPIO: “Ogni essere umano, anche un bambino nel grembo materno ha
diritto alla vita direttamente da Dio e non dai genitori o da qualsiasi società o autorità, quindi non
c’è uomo, nessuna autorità umana, nessuna scienza, nessuna “indicazione” medica, eugenetica,
sociale, economica o morale che possa offrire o produrre un titolo giuridico valido a una
disposizione deliberata diretta di una vita umana innocente, vale a dire una disposizione che mira
alla sua distruzione sia come fine o come mezzo per un altro fine, che è, forse, in alcun modo
illegittimo in sé. ” Pio XII, Allocution to Large Families, 26 novembre 1951 . (3)

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