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100+ esercizi svolti su circuiti elettrici

Fabio Freschi
Dipartimento di Energia
Politecnico di Torino
fabio.freschi@polito.it

Version 3.0
October 23, 2023
Prefazione

Questa raccolta di esami nasce dalla necessità degli studenti di testare le pro-
prie conoscenze con gli stessi esercizi che rappresentano materia di esame.
Per questo motivo, nel 2016 ho iniziato a raccogliere esercizi d’esame, arric-
chendo la collezione anno dopo anno. Da questo punto di vista, pertanto,
questi appunti sono da considerarsi un costante lavoro in corso, con nuovi
aggiornamenti (e correzioni!) ogni anno.
La scelta di fornire i risultati numerici, ma non i procedimenti seguiti
per giungere a essi in tutti gli esercizi, è dettata dal desiderio di stimolare
l’attività degli studenti nel trovare il proprio procedimento e non seguire
pedestremente l’ennesimo manuale di esercizi svolti con le soluzioni. Lo
scopo taciuto è quello di stimolare la discussione con i colleghi e l’insegnante.
Fermo restando il loro prezioso contributo, tutti gli errori ancora presenti
in questi appunti sono mia responsabilità. Sono in debito con tutti quegli
studenti volenterosi che mi hanno dato consigli su questi appunti in questi
anni. Fermo restando il loro prezioso contributo, tutti gli errori ancora
presenti in questi appunti sono mia responsabilità.
Ogni riscontro e contributo per migliorare la qualità di questi appunti è
apprezzato e incoraggiato. Potete contattarmi all’indirizzo e-mail fabio.freschi@polito.it

Fabio Freschi

1
Contents

1 Reti resistive 3

2 Analisi nodale 16

3 Generatori pilotati 21

4 Transitori a una costante di tempo 33

5 Reti in regime sinusoidale 57

6 Reti in regime periodico non sinusoidale 65

7 Metodo delle potenze nei circuiti monofase 72

8 Circuiti trifase 93

2
Chapter 1

Reti resistive

Esercizio 1
Dato il circuito in Fig. 1.1, calcolare la corrente i2 attraverso il resistore R2
e la potenza assorbita dal resistore R4 .

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
e1 (t)
+

R1 R3
e2 (t)
+
a(t)

R2 R4
i2 (t)

Figura 1.1: Circuito per l’esercizio 1

Soluzione
Applicando la sovrapposizione degli effetti si ottiene:
R4
a(t) ̸= 0 A → i′2 (t) = a(t)
R2 + R4
e1 (t) ̸= 0 V → i′′2 (t) = 0
e2 (t)
e2 (t) ̸= 0 V → i′′′
2 (t) = −
R2 + R4

3
CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 4

Pertanto
R4 a(t) − e2 (t)
i2 (t) =
R2 + R4
La corrente i4 attraverso il resistore R4 può essere facilmente calcolata ap-
plicando la legge di Kirchhoff delle correnti (LKC):

i4 (t) = a(t) − i2 (t)

La potenza erogata a R4 è quindi:

p4 (t) = R4 i24 (t)

Esercizio 2
Dato il circuito in Fig. 1.2, calcolare:

• la corrente i(t);

• la potenza erogata dal generatore di corrente a(t);

• la potenza totale globalmente assorbita da R1 , R2 , R3 e R4

Dati
a(t) = 4 A, e(t) = 4 V, R1 = R3 = 3 Ω, R2 = R4 = 5 Ω.

R1 R3
+
i(t)
a(t) e(t)

R2 R4

Figura 1.2: Circuito per l’esercizio 2.


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 5

Soluzione
Applicando la sovrapposizione degli effetti si ha

a(t) ̸= 0 A → i1 (t) = i2 (t) = i3 (t) = i4 (t) = 0 A


R1 ∥R3
e(t) ̸= 0 V → v1 (t) = e(t) = 1.5 V
R1 ∥R3 + R2 ∥R4
v2 (t) = e(t) − v1 (t) = 2.5 V
v1 (t) v1 (t)
i1 (t) = = 0.5 A; i3 (t) = = 0.5 A
R1 R3
v2 (t) v2 (t)
i2 (t) = = 0.5 A; i4 (t) = = 0.5 A
R2 R4

Pertanto

i(t) = i1 (t) − i2 (t) = 0 A


pa (t) = a(t)e(t) = 16 W
pt (t) = R1 i21 (t) + R2 i22 (t) + R3 i23 (t) + R4 i24 (t) = 4 W

Esercizio 3
Calcolare il circuito equivalente di Thévenin ai morsetti A − B del circuito
in Fig. 1.3.

Dati
E = 10 V, A = 3 A, R1 = 10 Ω, R2 = 20 Ω, R3 = 30 Ω, R4 = 40 Ω.
A

R1 R3

R4
+
E R2 A

Figura 1.3: Circuito per l’esercizio 3


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 6

Soluzione
Applicando la sovrapposizione degli effetti, la tensione a vuoto è:

(R2 + R3 )∥R4 R1 R2
VTH = E+R4 × × A = 15.172 V
(R2 + R3)∥R4 + R1 R1 + R4 R2 + (R3 + R1 ∥R4 )

in alternativa, trasformando R2 −A nel corrispondente equivalente di Thévenin,


è possibile applicare il teorema di Millman:
E R2 A
+
R1 R2 + R3
VTH = = 15.172 V
1 1 1
+ +
R1 R2 + R3 R4
Passivando i generatori, la resistenza equivalente ai morsetti A − B è:

RTH = R1 ∥(R2 + R3 )∥R4 = 6.897 Ω

Esercizio 4
Dato il circuito in Fig. 1.4, calcolare:

• l’equivalente di Thévenin ai morsetti A − B (escludere la resistenza R


dal circuito equivalente);

• la potenza assorbita dal resistore R.

Dati
E1 = 130 V, A2 = 12 A, E3 = 150 V, R1 = R3 = 10 Ω, R2 = 7.5 Ω,
R = 5 Ω.
E1
+ R1

A2
R2

E3
+ R3

A B
R

Figura 1.4: Circuito per l’esercizio 4


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 7

Soluzione
Circuito equivalente di Thévenin

RTh = R1 ∥R3 = 5 Ω
E1 E3
R1 + A2 − R3
VTh = 1 1 = 50 V
R1 + R3

Corrente attraverso il resistore R:


VTh
IR = =5A
RTh + R
Infine, la potenza assorbita da R è:
2
PR = RIR = 125 W

Esercizio 5
Nel circuito in Fig. 1.5, calcolare la potenza PA erogata dal generatore di
corrente A e la potenza assorbita dal resistore R3 .

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

E2
R2 +

R1 R3

+
E1 A E3
+

Figura 1.5: Circuito per l’esercizio 5.


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 8

Soluzione

R2 ∥R3 R1 ∥R3 R1
VA = E1 + E2 − E3 + (R1 ∥R2 ∥R3 ) A
R2 ∥R3 + R1 R1 ∥R3 + R2 R2 ∥R3 + R1
R2 ∥R3 R1 ∥R3 R2 ∥R3
V3 = E1 + E2 + E3 + (R1 ∥R2 ∥R3 ) A
R2 ∥R3 + R1 R1 ∥R3 + R2 R2 ∥R3 + R1
PA = V A A
V32
P3 =
R3

Esercizio 6
Nel circuito in Fig. 1.6, applicare il principio di sovrapposizione degli effetti
per calcolare la tensione v3 (t).

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
e2 (t)
+

R1 R2

+
e1 (t) v3 (t) R3 a(t) R4

Figura 1.6: Circuito per l’esercizio 6.

Soluzione
R3 ∥R4 R1 ∥R3
v3 (t) = − e1 (t) + e2 (t) + (R1 ∥R3 ∥R4 ) a(t)
R3 ∥R4 + R1 R1 ∥R3 + R4

Esercizio 7
Dato il circuito in Fig. 1.7, calcolare la corrente i(t) applicando il principio
di sovrapposizione degli effetti.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 9

R2 R4

R3

a1 (t) R1 a2 (t)

i(t) e(t)
+

Figura 1.7: Circuito per l’esercizio 7.

Soluzione
R2 + R3 e(t) R3
i(t) = − a1 (t) − + a2 (t)
R1 + R2 + R3 R1 + R2 + R3 R1 + R2 + R3

Esercizio 8
Dato il circuito in Fig. 1.8, calcolare la tensione v(t) applicando il principio
di sovrapposizione degli effetti.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici..

+
e2 (t)
R2 R5 v(t)
e3 (t)
+ R4
R1

e1 (t) R3
+ a(t)

Figura 1.8: Circuito per l’esercizio 8.


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 10

Soluzione

R2 ∥ (R4 + R5 ) R5 R5
v(t) = × e1 (t) + e2 (t)
R2 ∥ (R4 + R5 ) + R1 R4 + R5 R5 + R4 + R1 ∥R2
R5 R4 R5
+ e3 (t) − a(t)
R5 + R4 + R1 ∥R2 R4 + R5 + R1 ∥R2

Esercizio 9
Dato il circuito in Fig. 1.9, calcolare la corrente i(t) applicando il principio
di sovrapposizione degli effetti.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

+
e2 (t)
R2 R5
a(t)
R4 i(t)
R1

e1 (t) R3
+
e3 (t)
+

Figura 1.9: Circuito per l’esercizio 9.

Soluzione
e1 (t) R3
i(t) = − + 0e2 (t) + 0e3 (t) + a(t)
R3 + R4 R3 + R4

Esercizio 10
Dato il circuito in Fig. 1.10, calcolare la corrente i(t) applicando il principio
di sovrapposizione degli effetti.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 11

R5
+
e1 (t)
i(t) R4
a2 (t)
R2

R1 a1 (t) R3
e2 (t)
+

Figura 1.10: Circuito per l’esercizio 10.

Soluzione
R3 R1 + R3 e1 (t) e2 (t)
i(t) = a1 (t)− a2 (t)+ +
R1 + R3 + R5 R1 + R3 + R5 R1 + R3 + R5 R1 + R3 + R5

Esercizio 11
Dato il circuito in Fig. 1.11, calcolare la tensione v1 (t) ai capi dells resistenza
R1 e la potenza erogata dal generatore di corrente A.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
R2 R4

+
a(t) v1 (t) R1 R3 e2 (t)
e1 (t)
+

Figura 1.11: Circuito per l’esercizio 11

Soluzione

R1
v1 (t) = R1 ∥(R2 + R3 ∥R4 )a(t) + e1 (t)
R1 + R2 + R3 ∥R4
(R1 + R2 )∥R3 R1
+ × e2 (t)
(R1 + R2 )∥R3 + R4 R1 + R2
pA (t) = v1 (t)a(t)
CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 12

Esercizio 12
Calcolare il circuito equivalente di Norton ai morsetti A − B del circuito in
Fig. 1.12.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

R2 A

R3

R1 a(t)

e(t)
+
B

Figura 1.12: Circuito per l’esercizio 12.

Soluzione

RN = R3 ∥(R1 + R2 )
R1 e(t)
iN (t) = − a(t) −
R1 + R2 R3

Esercizio 13
Calcolare il circuito equivalente di Norton ai morsetti A − B del circuito in
Fig. 1.13.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

R1 R3 A

+
e(t) R2 a(t)

Figura 1.13: Circuito per l’esercizio 13.


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 13

Soluzione

RN = R3 + (R1 ∥R2 )
R1 ∥R2 R2 ∥R3 e(t)
iN (t) = a(t) +
R1 ∥R2 + R3 R1 + R2 ∥R3 R3

Esercizio 14
Dato il circuito in Fig. 1.14, calcolare

1. il bipolo equivalente di Thévenin ai morsetti A − B del circuito rac-


chiuso nel box tratteggiato;

2. la corrente attraverso il resistore R5 .

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

R1 R2 A

+ +
E1 E2 I0 R4 R5

R3
B

Figura 1.14: Circuito per l’esercizio 14

Soluzione

RTH = R3
VTH = E2 − R3 I0
1 R4 ∥R5
I5 = × VTH
R5 R4 ∥R5 + RTH

Esercizio 15
Dato il circuito in corrente continua di Fig. 2.4, calcolare

1. la potenza assorbita dal resistore R1


CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 14

2. la corrente I3 attraverso il resistore R3

3. la potenza PA erogata dal generatore di corrente A1

R1 R3
+ A1
I3
E A2

R2 R4

Figura 1.15: Circuito dell’Esercizio 15

Dati
E = 10 V, R1 = R2 = 2.5 kΩ, R3 = R4 = 5 kΩ, A1 = A2 = 10 mA.

Solution
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti
E
E ̸= 0 V → I1′ = = 2 mA
R1 + R2
E
I3′ = = 1 mA
R3 + R4
R2
A1 ̸= 0 A → I1′′ = − A1 = −5 mA
R1 + R2
R4
I3′′ = A1 = 5 mA
R3 + R4
A2 ̸= 0 A → I1′′′ = 0 mA
I3′′′ = 0 mA

Quindi, sommando i contributi

I1′ + I1′′ + I1′′′ = −3 mA


I3′ + I3′′ + I3′′′ = 6 mA
CHAPTER 1. RETI RESISTIVE 15

La potenza assorbita dal resistore R1 è

P1 = R1 I12 = 22.5 mW

Il calcolo della potenza erogata dal generatore di corrente richiede il calcolo


della tensione ai capi del generatore. Usando la LKT

VA = V3 − V1 = R3 I3 − R1 I1 = 37.5 V

Quindi

PA = VA A1 = 375 mW
Chapter 2

Analisi nodale

Esercizio 16
Dato il circuito in Fig. 2.1, scrivere il sistema di equazioni nodali rispetto ai
nodi 1 − 2 − 3 − 4 in forma matriciale, assumendo il nodo 0 come riferimento.
Calcolare la corrente i2 (t) applicando il principio di sovrapposizione degli
effetti.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
R2 4 R4
i2 (t)

R1 e(t)
a1 (t) +

2 R3
1 0

R7 a2 (t)

R5 R6
3
Figura 2.1: Circuito per l’esercizio 16.

Soluzione
G ≜ 1/(R1 + R2 )
La corrente ix del generatore di tensione e(t) è scelta in base alla con-

16
CHAPTER 2. ANALISI NODALE 17

venzione degli utilizzatori.


    
G + G5 0 −G5 −G 0 φ1 −a1

 0 G 3 + G 7 −G 7 0 1 
 φ2  
  a1 

 −G5 −G 7 G 5 + G7 0 0  φ3 = a2 
    
 −G 0 0 G + G4 −1  φ4   0 
0 1 0 −1 0 ix e(t)
e(t) R5 + R7 (R1 + R2 + R5 )∥R7
i2 = − a1 (t)+ a2 (t)
R1 + R2 + R5 + R7 R1 + R2 + R5 + R7 R1 + R2 + R5

Esercizio 17
Dato il circuito in Fig. 2.2, scrivere il sistema di equazioni nodali rispetto ai
nodi 1 − 2 − 3 in forma matriciale, assumendo il nodo 0 come riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
R5

R1 2 R3
3
+
E1 R2 A2 R6

1 R4 0
Figura 2.2: Circuito per l’esercizio 17.

Soluzione
    
G1 + G2 + G4 −G1 − G2 0 φ1 −G1 E1
 −G1 − G2 G1 + G2 + G3 + G 5 −G3 − G5   φ2  =  G1 E1 
0 −G3 − G5 G3 + G 5 + G 6 φ3 −A2

Esercizio 18
Dato il circuito in Fig. 2.3:
1. calcolare la potenza P2 assorbita dal resistore R2
2. calcolare la potenza PE generata dal generatore E
3. scrivere le equazioni ai nodi 1 − 2 in forma matriciale, assumendo il
nodo 0 come riferimento.
CHAPTER 2. ANALISI NODALE 18

Dati
Sono richiesti solo calcoli simbolici.

R1

R2 1 R3 2

+
E R4 A

0
Figura 2.3: Circuito dell’Esercizio 18.

Solution
Si noti che R1 è in parallelo con R4 dato che entrambi sono collegati ai nodi
2 − 0.
La potenza P2 può essere calcolata immediatamente in quanto la tensione
ai capi di R2 è imposta dal generatore di tensione

E2
P2 =
R2
Usando il principio di sovrapposizione degli effetti, la corrente erogata
dal generatore di tensione vale
E R1 ∥R4
I= + A
R2 ∥(R3 + R1 ∥R4 ) R1 ∥R4 + R3
Quindi

PE = EI

Introducendo la corrente Ix attraverso il generatore di tensione (conven-


zione degli utilizzatori) le equazioni nodali provvisorie sono

   
G2 + G3 −G3 φ1 −Ix
−G3 G1 + G3 + G4 φ2 −A

Spostando Ix a sinistra dell’uguale e usando l’equazione costitutiva del


generatore E = φ1 − φ0 = φ1 si ha
CHAPTER 2. ANALISI NODALE 19

   
G2 + G3 −G3 1 φ1 0
 −G3 G1 + G3 + G4 0   φ2   −A 
1 0 0 Ix E

Esercizio 19
Dato il circuito in Fig. 2.4, calcolare

1. il circuito equivalente di Thévenin ai morsetti A − B del circuito rac-


chiuso nel box tratteggiato;

2. la potenza assorbita dal generatore di tensione E4 ;

Scrivere le equazioni nodali rispetto ai nodi 1 − 2 − 3 in forma matriciale,


considerando il nodo 0 come punto di riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

0
R3
+
A1 A2 E3

R1 R2
1 3
2
A B
E4
R4 +

Figura 2.4: Circuito per l’esercizio 19

Soluzione

RTH = R1 + R2
VTH = V13 = −A1 (R1 + R2 ) + A2 R2
E4 + VTH
P4 = −E4
R4 + RTH
    
G1 + G4 −G1 −G4 φ1 −A1 − G4 E4
 −G1 G1 + G2 −G2   φ2  =  A2 
−G4 −G2 G2 + G3 + G4 φ3 −G3 E3 + G4 E4
CHAPTER 2. ANALISI NODALE 20

Esercizio 20
Dato il circuito in Fig. 2.5, calcolare

1. il circuito equivalente di Thévenin ai morsetti A − B del circuito rac-


chiuso nel box tratteggiato;

2. la potenza erogata dal generatore di tensione E4 ;

Scrivere le equazioni nodali rispetto ai nodi 1 − 2 − 3 in forma matriciale,


considerando il nodo 0 come riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

R3

A1 A2
+
E3

R1 0 R2
1 3

A B
E4
R4 +

Figura 2.5: Circuito per l’esercizio 20

Soluzione

RTH = R1 + R2
VTH = V13 = −A1 R1 + A2 R2
E4 − VTH
P4 = E4
R4 + RTH
    
G1 + G 4 0 −G4 φ1 −A1 + G4 E4
 0 G3 0   φ2  =  A1 + A2 + G3 E3 
−G4 0 G2 + G4 φ3 −A2 − G4 E4
Chapter 3

Generatori pilotati

Esercizio 21

Esercizio 22
Calcolare il bipolo equivalente di Thévenin e Norton del circuito in Fig. 3.1
ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo calcoli simbolici.

R1 A

+
e(t) αix R2

Figura 3.1: Circuit for Exercise 22.

Solution
Step 1: Resistenza equivalente RN
Applicando un generatore di tensione di test vT , la corrente pilota è
facilmente calcolabile come

vT
ix =
R2
La corrente di test è calcolata applicando il principio di sovrapposizione
degli effetti

21
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 22

vT
i′T =
R1 ∥R2
vT
i′′T = αix = α
R2
(1 + α)R1 + R2
iT = i′T + i′′T = vT
R1 R2
Quindi

vT R1 R2
RN = =
iT (1 + α)R1 + R2

Step 2: Corrente di Norton iN


Cortocircuitando i morsetti A − B, il resistore R2 è corto circuitato, e
ix = 0. Da cui

e(t)
iN (t) =
R1
Step 3: Tensione di Thèvenin’s vT H
La tensione di Thèvenin’s si ricava facilmente dai parametri di Norton

R2
vT H (t) = RN iN (t) = e(t)
(1 + α)R1 + R2

Esercizio 23
Calcolare il bipolo equivalente di Thévenin e Norton del circuito in Fig. 3.2
ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo calcoli simbolici.

B R1 ix R2

+
â = αix e(t)

Figura 3.2: Circuito dell Esercizio 23.


CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 23

Solution
Step 1: Resistenza equivalente RN
Il generatore di tensione e(t) viene spento ed un generatore di corrente
di test iT viene collegato ai morsetti A − B. La corrente pilota vale

ix = iT

Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti


vT
RT H = RN = = R1 + (1 + α)R2
iT
Step 2: Tensione di Thèvenin’s vT H
Nel calcolo della tensione a vuoto di Thévenin, i morsetti A − B vengono
lasciati aperti, quindi ix = 0 e â = αix = 0. Da cui

vT H (t) = e(t)

Step 3: Corrente di Norton iN


La corrente di corto circuito di Norton può essere calcolata a partire dai
parametri di Thévenin’s

vT H (t) e(t)
iN (t) = =
RT H R1 + (1 + α)R2

Esercizio 24
Nel circuito in Fig. 3.3, calcolare simbolicamente e numericamente la cor-
rente pilota ix (t). Calcolare la potenza pa (t) erogata dal generatore di cor-
rente a(t).

Dati
R1 = 1 kΩ, R2 = 10 kΩ, a(t) = 1 mA, e2 (t) = 5 V, eb1 (t) = rm ix (t), with
rm = 4 kΩ.
ix (t) R1 R2

+ +
eb1 (t) a(t) e2 (t)

Figura 3.3: Circuito per l’esercizio 24.


CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 24

Soluzione

R2 a(t) − e2 (t)
ix (t) = = 0.714 mA
R1 + R2 − rm
pa (t) = [R1 ix (t) − ê1 (t)] a(t) = −2.143 mW

Esercizio 25
Dato il circuito in Fig. 3.4, calcolare simbolicamente e numericamente la
corrente pilota ix (t). Calcolare la potenza pa1 (t) erogata dal generatore di
corrente a1 (t).

Dati
R1 = 1 kΩ, R2 = 10 kΩ, a1 (t) = 1 mA, e(t) = 5 V, b
a2 (t) = βix (t), with
β = 4.
R1 ix (t)

e(t) a1 (t) R2 a2 (t)


b
+

Figura 3.4: Circuito per l’esercizio 25.

Soluzione

−e(t) − R2 a1 (t)
ix = = −0.294 mA
R1 + (1 + β)R2
pa1 (t) = − [R1 ix (t) + e(t)] a1 (t) = −4.706 mW

Esercizio 26
Dato il circuito in Fig. 3.5, calcolare simbolicamente e numericamente la
tensione pilota vx (t). Calcolare la potenza pR2 (t) assorbita dalla resistenza
R2 .

Dati
R1 = 10 kΩ, R2 = 1 kΩ, a1 (t) = 1 mA (costante), e(t) = 5 V (costante),
a2 (t) = gm vx (t), con gm = 2 mS.
b
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 25

e(t)
+

a2 (t)
b vx R1 R2 a1 (t)

Figura 3.5: Circuito per l’esercizio 26.

Soluzione

R1
vx (t) = − [e(t) + R2 a1 (t)] = 6.667 V
R1 + R2 − R1 R2 gm
[e(t) + vx (t)]2
pR2 (t) = = 136.12 mW
R2

Esercizio 27
Calolare la resistenza equivalente Req ai morsetti A − B del circuito in
Fig. 3.6.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
vb = rm ix
A R1 ix (t) +

R2 R3 a

Figura 3.6: Circuito per l’esercizio 27.

Soluzione
R1 R3 + R2 (R3 + rm + R1 )
Req =
R2 + R3

Esercizio 28
Calcolare la resistenza equivalente Req ai morsetti A − B del circuito in
Fig. 3.7.
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 26

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
e
A +

vx R1 a = gm vx
b R2

Figura 3.7: Circuito per l’esercizio 28.

Soluzione
R1 R2
Req =
R1 + R2 + R1 R2 gm

Esercizio 29
Dato il circuito in Fig. 3.8, calcolare il circuito equivalente di Thévenin e di
Norton ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
A B
v
R2
R1

R3 eb1 (t) = αv(t)


+
e2 (t)
+

Figura 3.8: Circuito per l’esercizio 29.


CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 27

Soluzione

R1 R3
RTH =
R1 + R3 − αR1
−R1 e2 (t)
vTH (t) =
R1 + R3 − αR1
RN = RTH
−e2 (t)
iN (t) =
R3

Esercizio 30
Dato il circuito in Fig. 3.9, calcolare il circuito equivalente di Thévenin e di
Norton ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
A B

i(t)
R1

R2 R3 a(t)
eb(t) = rm i(t)
+

Figura 3.9: Circuito per l’esercizio 30.

Soluzione

R1 (R2 + R3 )
RTH =
R1 + R2 + R3 − rm
R1 R3
vTH (t) = a(t)
R1 + R2 + R3 − rm
RN = RTH
R3
iN (t) = a(t)
R2 + R3

Esercizio 31
Dato il circuito in Fig. 3.10, calcolare il circuito equivalente di Thévenin e
di Norton ai morsetti A − B.
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 28

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

A B
R1 R3 ix R5

+ +
ê = rm ix R2 R4 e(t)

Figura 3.10: Circuito per l’esercizio 31.

Soluzione
Step 1: Resistenza equivalente RN
Resistenza equivalente: il generatore di tensione e(t) è spento e il gener-
atore di tensione di test vT è collegato ai morsetti A − B. La corrente pilota
è quindi
vT
ix =
R3
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti
vT
vT R2 rm R 3
iT = + ×
(R1 ∥R2 + R4 ∥R5 )∥R3 R2 + R4 ∥R5 R1 + R2 ∥R4 ∥R5

quindi
 rm −1
vT 1 R2 R3
RN = RT H = = + ×
iT (R1 ∥R2 + R4 ∥R5 )∥R3 R2 + R4 ∥R5 R1 + R2 ∥R4 ∥R5

Step 2: Corrente di Norton iN


Nel calcolare la corrente di corto circuito di Norton, i morsetti A − B
vengono corto circuitati, cosı̀ come il resistore R3 . Di conseguenza ix = 0 e
ê = 0. Quindi

R4 e(t)
iN (t) = − ×
R1 ∥R2 + R4 R1 ∥R2 ∥R4 + R5

Step 3: Tensione di Thèvenin’s vT H


La tensione a vuoto di Thévenin’s vale

vT H (t) = RN iN (t)
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 29

Esercizio 32
Dato il circuito in Fig. 3.11, calcolare il circuito equivalente di Thévenin e
di Norton ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.

A B
R1 R3 ix

+
e(t) R2 R4 â = αix

Figura 3.11: Circuito per l’esercizio 32.

Solution

R3 (R1 ∥R2 + R4 )
RN =
R1 ∥R2 + R3 + (1 + α)R4
1 R2 ∥R4
iN (t) = ×
R4 R1 + R2 ∥R4
RT H = RN
iT H (t) = RN iN (t)

Esercizio 33
Dato il circuito in Fig. 3.12, scrivere il sistema di equazioni nodali rispetto
ai nodi 1 − 2 − 3 in forma matriciale, assumendo il nodo 0 come riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 30

R2

a = gm v(t)
b v(t)
0
1 3
R3

R1 e(t) R4
+

2
Figura 3.12: Circuito per l’esercizio 33.

Soluzione
    
G1 + G2 −G1 −G2 + gm 0 φ1 0
 −G1 G 1 + G 4 −G4 1   φ2   0 
  = 
 −G2 −G4 G2 + G3 + G4 0   φ3   0 
0 1 0 0 ix e

Esercizio 34
Dato il circuito in Fig. 3.13, scrivere il sistema di equazioni nodali rispetto
ai nodi 1 − 2 − 3 in forma matriciale, assumendo il nodo 0 come riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
R2 i(t)

e(t)
+ 1 R3
0 2

R1 a = βi(t)
b R4

3
Figura 3.13: Circuito per l’esercizio 34.

Soluzione
   

G3 −G3 − βG2 0 1 φ1 0
 −G3 G2 + G3 + G4 −G 4 0   φ2   0 
  = 
 0 −G4 + βG2 G1 + G4 0   φ3   0 
1 0 0 0 ix e
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 31

Esercizio 35
Dato il circuito in Fig. 3.14, calcolare la corrente pilota ix (t) e la potenza
p1 (t) assorbita dal resistore R1 . Scrivere il sistema di equazioni nodali
rispetto ai nodi 1 − 2 − 3, assumendo il nodo 0 come riferimento.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
â = αix
1 R1 2 3
ix
+
e(t) R2 R3 R4

0
Figura 3.14: Circuito per l’esercizio 35

Soluzione
Considerando il generatore â (temporaneamente) indipendente e applicando
il principio di sovrapposizione degli effetti:

e(t) R1
ix (t) = − â
R1 + R2 R1 + R2
Utilizzando l’equazione del generatore pilotato e riordinando, si ottiene

e(t) − R1 αix (t) e(t)


ix (t) = → ix (t) =
R1 + R2 (1 + α)R1 + R2

La corrente i1 (t) può essere calcolata applicando la LKC al nodo 2

i1 (t) = ix (t) + â = (1 + α)ix (t)

quindi la potenza assorbita dal resistore R1 è

p1 (t) = R1 i21 (t) = R1 (1 + α)2 i2x (t)

Il sistema di equazioni nodali è scritto in base alle seguenti considerazioni:

1. il generatore dipendente è temporaneamente considerato indipendente;

2. la corrente del generatore di tensione iy è considerata nota (conven-


zione degli utilizzatori)
CHAPTER 3. GENERATORI PILOTATI 32

Secondo queste ipotesi:


    
G1 −G1 0 φ1 −iy
 −G1 G1 + G2 0   φ2  =  −â 
0 0 G3 + G4 φ3 â

Aggiungendo le equazioni costitutive dei generatori

â = αix = αG2 φ2
e = φ1 − φ0 = φ1

si ha
    
G1 −G1 0 1 φ1 0
 −G1 G1 + (1 + α)G2 0 0   φ2
    0 
 = 
 0 −αG2 G3 + G4 0   φ3   0 
1 0 0 0 iy e
Chapter 4

Transitori a una costante di


tempo

Esercizio 36
Dato il circuito in Fig. 4.1, l’interruttore S si chiude all’istante t = 0 s.
Considerando il circuito in stato stazionario quando t < 0 s, calcolare:

• la tensione v(t) i capi dell’interruttore quando t < 0 s;

• la corrente iL (t) attraverso l’induttore L;

• la potenza p(t) assorbita dal resistore R1 quando t > 0 s.

Dati
L = 1 mH, R1 = R2 = 10 Ω, a(t) = 2 A, e(t) = 20 V

v(t)
R2
S iL (t)
+
a(t) R1 L e(t)

Figura 4.1: Circuito per l’esercizio 36

Soluzione
Quando t < 0 s l’interruttore è aperto e il circuito è in stato stazionario.
Tutte le grandezze elettriche sono costanti, dunque la caduta di tensione ai

33
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 34

capi dell’induttore è zero:


v(t) = v1 (t) − vL (t) = −R1 a(t) − 0 = −20 V
iL (t) è la variabile di stato del transitorio
e(t)
I0 = iL (0) = =2A
R2
e(t)
I∞ = iL (∞) = − a(t) = 0 A
R2
L
τ= = 0.2 ms
R1 ∥R2
iL (t) = (I0 − I∞ )e−t/τ + I∞ = 2e−5000t A
Quando l’interruttore è chiuso, la tensione ai capi della resistenza R1 è pari
alla tensione ai capi dell’induttore
diL (t)
v1 (t) = vL (t) = L = −10e−5000t V
dt
Infine, la potenza assorbita dal resistore è
v12 (t)
p1 (t) = = 10e−10000t W
R1

Esercizio 37
Dato il circuito in Fig. 4.2, l’interruttore S è inizialmente chiuso e il circuito
è in condizioni stazionarie. In t = t0 l’interruttore viene aperto. Calcolare:
1. la tensione vC (t) ai capi del condensatore per t ≥ t0 ;
2. la corrente iL (t) attraverso l’induttore per t ≥ t0 ;
3. la potenza pR2 (t) assorbita dal resistore R2 per t ≥ t0 .
4. la tensione vS (t) ai capi dell’interruttore per t ≥ t0 ;

Dati
1
E1 = 6 V, E2 = 8 V, R1 = 3 Ω, R2 = 2 Ω, C = 3 µF, L = 4 µH, t0 = 0 s.

vS (t)
R1 R2
S
+
iL (t) +
E1 C vC (t) L E2
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 35

Figura 4.2: Circuito per l’esercizio 37

Soluzione
Valori iniziali di corrente e tensione:
V0 = vC (t = 0) = 0 V
E1 E2
I0 = iL (t = 0) = + =6A
R1 R2
Valori finali di tensione e corrente:
V∞ = vC (t → ∞) = E1 = 6 V
E2
I∞ = iL (t → ∞) = =4A
R2
Costanti di tempo:
τC = R1 C = 1 µs
L
τL = = 2 µs
R2
Espressione analitica di tensione e corrente per t > t0 :
− t
 6

vC (t) = (V0 − V∞ ) e τC + V∞ = 6 1 − e−10 t V
− τt 5
iL (t) = (I0 − I∞ ) e L + I∞ = 2e−5×10 t + 4 A
La corrente iL (t) attraversa il resistore R2 , pertanto la potenza assorbita è
6 5
pR2 = R2 i2L (t) = 8e−10 t + 32e−5×10 t + 32 W
La tensione ai capi dell’induttore è
diL (t) R2 − t 5
vL (t) = L = − E1 e τL = −4e−5×10 t V
dt R1
e la tensione ai capi dell’interruttore è
6 5t
vS (t) = vC (t) − vL (t) = 6 − 6e−10 t + 4e−5×10 V

Esercizio 38
Dato il circuito in Fig. 4.3, l’interruttore S è inizialmente aperto e il circuitosi
trova in condizioni stazionarie. In t = t0 l’interruttore viene chiuso e riaperto
in t = t1 . Calcolare:
1. l’espressione analitica della tensione vC (t) quando t ≥ t0 e tracciarla
qualitativamente;
2. la massima energia WC accumulata nel condensatore;
3. la corrente iR (t) che attraversa il resistore R1 .
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 36

Dati
E = 10 V, R1 = R2 = 1 kΩ, C = 1.5 µF, t0 = 0 ms, t1 = 2 ms.
R1
S
+
E vC (t) C R2

Figura 4.3: Circuito per l’esercizio 38

Soluzione
vC (t) è la variabile di stato del transitorio. Quando t < t1

V0′ = E = 10 V
′ R2
V∞ = E=5V
R1 + R2
τ ′ = (R1 ∥R2 )C = 0.75 ms
′ −3
vC (t) = (V0′ − V∞

)e−t/τ + V∞

= 5e−t/0.75×10 +5 V

Quando t ≥ t1

V0′′ = vC (t1 ) = 5e−t1 /τ + 5 = 5.35 V
′′
V∞ = V0′ = E = 10 V
τ ′′ = R1 C = 1.5 ms
′′ −3
vC (t) = (V0′′ − V∞
′′ −t/τ
)e ′′
+ V∞ = −4.65e−t/1.5×10 + 10 V

Riassumendo

10 V
 per t ≤ t0
−3
vC (t) = 5 + 5e−(t−t0 )/0.75×10 V per t0 < t ≤ t1
 −3
10 − 4.65e−(t−t1 )/1.5×10 V per t ≥ t1

L’energia accumulata nel condensatore è massima quando la tensione è mas-


sima, cioè quando t < t0 e t → ∞
1 1
WC = CV0′2 = CV∞
′′2
= 75 µJ
2 2
Infine

0 mA per t ≤ t0
E − vC (t)  −(t−t )/0.75×10−3
iR (t) = = 5 − 5e 0 mA per t0 < t ≤ t1
R1 
−(t−t )/1.5×10 −3
4.65e 1 mA per t ≥ t1

CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 37

Esercizio 39
Dato il circuito in Fig. 4.4, l’interruttore S viene aperto in t = 0 s, quando
il condensatore ha una tensione iniziale pari a V0 . Calcolare per t ≥ 0 s:

1. il bipolo equivalente di Thévenin ai morsetti del condensatore;

2. la tensione vC (t) ai morsetti del condensatore;

3. la massima energia WCmax accumulata nel condensatore;

4. la potenza pR2 (t) assorbita dal resistore R2 .

Dati
E = 8 V, R1 = R2 = 2 kΩ, R3 = R4 = 1 kΩ, C = 10 µF, V0 = 10 V.
R1
S

R2 R3

+
E vC (t) C R4

Figura 4.4: Circuito dell’esercizio 39

Soluzione
I parametri del bipolo equivalente di Thévenin sono:

RT H = R2 ∥(R3 + R4 ) = 1 kΩ
R3 + R4
VT H = E=4V
R2 + R3 + R4
Utilizzando questo risultato, si può facilmente calcolare il valore finale della
tensione e la costante di tempo:

V∞ = VT H = 4 V
1
τ = RT H C = 10 ms → = 100 s−1
τ
Pertanto:

vC (t) = (V0 − V∞ )e−t/τ + V∞ = 6e−100t + 4 V


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 38

La massima energia si ha quando la tensione è massima, quindi:


1 1
WCmax = C(vC
max 2
) = CV02 = 500 µJ
2 2
Per calcolare la potenza assorbita da R2 è facile calcolare la tensione v2 (t)
ai capi del resistore:

v2 (t) = E − vC (t) = 4 − 6e−100t V

Quindi, la potenza assorbita da R2 è:

v22 (t)
p2 (t) = = 18e−200t − 24e−100t + 8 mW
R2

Esercizio 40
Nel circuito in Fig. 4.5, l’interruttore S viene aperto in t = 0 s.

1. calcolare la corrente I0 nell’induttore L per t < 0 s;

2. calcolare la corrente iL (t) nell’induttore L per t ≥ 0 s;

3. rappresentare graficamente la forma d’onda iL (t);

4. calcolare la potenza pR3 (t) fornita al resistore R3 per t < 0 s e per


t ≥ 0 s.

Dati
E1 = 10 V, E2 = 5 V, R1 = R2 = 2 kΩ, R3 = 1 kΩ, L = 2 H.

R1 R2
S
R3
+ +
E1 iL (t) E2

Figura 4.5: Circuito per l’esercizio 40


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 39

Soluzione
iL (t) è la variabile di stato del transitorio. Quando t < 0 s il circuito è in
condizioni stazionarie e l’induttore si comporta come un corto circuito. La
tensione ai capi del resistore R3 in serie con il corto circuito L è:
E1 E2
R1 + R2
V0 = 1 1 1 = 3.75 V
R1 + R2 + R3

e
V0
I0 = = 3.75 mA
R3
La corrente in condizioni stazionarie per t → ∞ è:
E1
IL∞ = = 3.333 mA
R1 + R3
e la costante di tempo per t > 0 s
L 1
τ= = 0.667 ms → = 1.5 × 103 s−1
R1 + R3 τ
pertanto

iL (t) = (I0 − IL∞ )e−t/τ + IL∞ = 0.417e−1500t + 3.333 mA

La potenza assorbita da R3 è

pR3 = R3 i2L (t) = 0.174e−3000t + 2.778e−1500t + 11.111 mW (4.1)

Esercizio 41
Nel circuito in Fig. 4.6, l’interruttore S viene aperto in t = 0 s quando il
circuito è in condizioni stazionarie.

1. Calcolare l’energia WC accumulata nel condensatore per t < 0 s;

2. calcolare la tensione vC (t) ai capi del condensatore C per t ≥ 0 s;

3. rappresentare graficamente la forma d’onda della tensione vC (t);

4. calcolare la potenza pR1 (t) assorbita dal resistore R1 per t < 0 s e per
t ≥ 0 s.
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 40

Dati
E = 5 V, R1 = R2 = 5 kΩ, R3 = 2.5 kΩ, C = 2 µF.
R2

R1
S
+
E vC (t) C R3

Figura 4.6: Circuito per l’esercizio 41

Soluzione
Tensione iniziale (interruttore chiuso):

R3
vC (t < 0) = V0 = E = 2.5 V
R3 + R1 ||R2

Pertanto, l’energia accumulata nel condensatore è:


1
WC (t < 0) = CV02 = 6.25 µJ
2
Dopo aver aperto l’interruttore:

τ = R1 C = 10 ms
vC (t → ∞) = V∞ = E = 5 V

pertanto

vC (t) = (V0 − V∞ )e−t/τ + V∞ = 5 − 2.5e−100t V

Infine

vR1 (t) = E − vC (t) = 2.5e−100t V


(
2 (t)
vR1 1.25 mW se t < 0 s
pR1 (t) = =
R1 1.25e−200t mW se t ≥ 0 s
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 41

Esercizio 42
Nel circuito in Fig. 4.7, l’interruttore viene chiuso in t = 0 s quando il
circuito è in condizioni stazionarie. Determinare:
1. la corrente iL (t) che attraversa l’induttore in t = 0− ;
2. il circuito equivalente di Thévenin ai morsetti A−B quando l’interruttore
S è chiuso (escludendo l’induttore L);
3. l’espressione analitica della corrente iL (t) che attraversa l’induttore
per t ≥ 0 e la sua rappresentazione grafica;
4. la potenza pE erogata dal generatore di tensione E per t = τ (τ è la
costante di tempo del circuito).

Dati
E = 10 V, A = 4 mA, R1 = 10 kΩ, R2 = R3 = 5 kΩ, L = 5 mH.

R3
t=0s
A
R1 R2
+
E L A
iL (t)
B
Figura 4.7: Circuito dell’esercizio 42

Soluzione
La condizione iniziale si calcola quando l’interruttore S è aperto. La corrente
è calcolata applicando la sovrapposizione degli effetti, pertanto:
E1
I0 = iL (0− ) = + A = 5 mA
R1
Quando l’interruttore è chiuso, la resistenza equivalente ai morsetti A − B
(con entrambi i generatori spenti) è:
RT H = R1 ∥(R2 + R3 ) = 5 kΩ
Mentre tensione a vuoto è calcolata applicando di nuovo la sovrapposizione
degli effetti:
R3
VT H = E + R1 A = 20 V
R1 + R2 + R3
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 42

Utilizzando i parametri del circuito equivalente di Thévenin, la costante di


tempo e la corrente stazionaria alla fine del transitorio sono
L
τ= = 1 µs
RT H
VT H
I∞ = iL (∞) = = 4 mA
RT H

pertanto
6t
iL (t) = (I0 − I∞ )e−t/τ + I∞ = 4 + e−10 mA

La corrente erogata dal generatore è


6t
iE (t) = iL (t) − A = e−10 mA

pertanto la potenza per t = τ

pE (τ ) = EiE (τ ) = 3.679 mW

Esercizio 43
Dato il circuito in Fig. 4.8, calcolare l’espressione analitica della corrente
iL (t), considerando l’interruttore S:
1. aperto per t < 0 s;

2. chiuso per 0 < t < t0 ;

3. aperto per t > t0 .

Dati
A = 10 mA, R1 = R2 = 1 kΩ, R3 = 500 Ω, L = 5 H, t0 = 30 ms

iL (t) L

A R1 R3

R2

Figura 4.8: Circuito per l’esercizio 43


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 43

Soluzione

1.667e− 5×10t −3 + 5 mA per 0 < t ≤ t0
iL (t) = t−t
−1.667e− 3.33×100 −3 + 6.667 mA per t ≥ t0

Esercizio 44
Dato il circuito in Fig. 4.9, l’interruttore S è inizialmente aperto e il circuito
è in condizioni stazionarie. In t = t0 l’interruttore viene chiuso e riaperto in
t = t1 . Determinare:
1. l’espressione analitica della tensione vC (t) per t0 < t < t1 e tracciare
qualitativamente l’andamento;

2. l’energia totale assorbita dal resistore R3 per t > t1 .

Dati
E = 6 V, R1 = 100 Ω, R2 = 300 Ω, R3 = 200 Ω, C = 100 µF, t0 = 0 ms,
t1 = 15 ms.

R1
S
+
E R2 R3 C vC (t)

Figura 4.9: Circuito per l’esercizio 44

Soluzione
Quando t < 0 s, l’interruttore è inizialmente aperto e il circuito è ripartito
in due sub-circuiti indipendenti. La tensione iniziale è:

V0 = 0 V

Quando l’interruttore è chiuso (t > 0 s) la resistenza equivalente ai capi del


condensatore e la costante di tempo sono, rispettivamente:

Req = R1 ∥R2 ∥R3 = 54.5 Ω


τ = Req C = 5.45 ms

La tensione finale in condizioni stazionarie è:


R2 ∥R3
vC (t → ∞) = E = 3.27 V
R1 + R2 ∥R3
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 44

pertanto
 t 

vC (t) = 3.27 1 − e 5.45×10−3 V

L’energia assorbita dal resistore è pari all’energia accumulata nel conden-


satore per t = t1 :

vC (t = t1 ) = 3.06 V
1 2
WR3 = WC = CvC (t1 ) = 0.469 mJ
2

Esercizio 45
Dato il circuito in Fig. 4.10, l’interruttore è inizialmente chiuso e viene aperto
in t = 0 s. Per t ≥ 0 s, calcolare:

1. la corrente iL (t) attraverso l’induttore L;

2. la potenza pR1 (t) assorbita dal resistore R1 ;

3. la tensione vS (t) ai capi dell’interruttore;

4. la massima energia WL accumulata nell’induttore.

Dati
E = 30 V, R1 = 3 kΩ, R2 = 6 kΩ, L = 12 mH, A = 10 mA.

R1

vS (t)
E L R2 A
+
iL (t)

Figura 4.10: Circuito dell’esercizio 45

Soluzione
Durante la condizione stazionaria iniziale, quando t < 0 s, l’induttore si
comporta come un corto circuito e la corrente iniziale nell’induttore può
essere calcolata con il principio di sovrapposizione degli effetti:
E
I0 = iL (t < 0) = A − = 0 mA
R1
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 45

Quando il circuito viene aperto, la porzione del circuito sul lato destro
dell’interruttore viene disconnesso. Pertanto il valore finale della corrente
che attraversa l’induttore è:
E
I∞ = iL (t → ∞) = − = −10 mA
R1
e la costante di tempo è:
L
τ= = 4 µs
R1
L’espressione analitica della corrente iL (t) per t > 0 s è:
t 5
iL (t) = (I0 − I∞ )e− τ + I∞ = 10e−2.5×10 t − 10 mA

La corrente iL (t) è anche la corrente che attraversa il resistore R1 , che,


quindi, assorbe la potenza:
5 5
pR1 = R1 i2L (t) = 300(e−5×10 t − 2e−2.5×10 t + 1) mW

La tensione ai capi dell’interruttore può essere calcolata utilizzando la legge


di Kirchhoff delle tensioni:
diL (t) 5
vS (t) = vL (t) − v2 (t) = L − R2 A = −30e−2.5×10 t − 60 V
dt
Infine, la massima energia accumulata nell’induttore si ha quando la corrente
è massima, cioè quando t → ∞
1 2
WL = LI∞ = 0.6 µJ
2

Esercizio 46
Nel circuito in Fig. 4.11, l’interruttore S è inizialmente aperto e il circuito è
in condizioni stazionarie. In t = t0 l’interruttore viene chiuso e poi riaperto
in t = t1 . Determinare:

1. l’espressione analitica della tensione vC (t) quando t0 < t < t1 e rapp-


resentarla graficamente;

2. l’energia complessivamente assorbita dai resistori R2 e R3 quando t >


t1 .
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 46

Dati
A = 50 mA, R1 = 100 Ω, R2 = 300 Ω, R3 = 200 Ω, C = 100 µF, t0 = 0 ms,
t1 = 80 ms.

R3
S

A R1 R2 C vC (t)

Figura 4.11: Circuito per l’esercizio 46

Soluzione
 t 

vC (t) = 3.75 1 − e 27.5×10−3 V
WR2 R3 = 0.629 mJ

Esercizio 47
Dato il circuito in Fig. 4.12 l’interruttore S viene chiuso in t = t0 . Si assume
che l’interruttore sia rimasto aperto per una tempo sufficientemente lungo.
Determinare:

1. l’espressione analitica della tensione ai capi del condensatore C1 per


t > 0;

2. l’espressione analitica della corrente i(t) erogata dal generatore per


t > 0.

Dati
E = 10 V, R1 = 7.2 kΩ, R2 = 5 kΩ, C1 = 2.2 µF, C2 = 3.4 µF, t0 = 20 ms.
i(t) R1
S
+
E C1 C2 R2

Figura 4.12: Circuito per l’esercizio 47


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 47

Soluzione
(
10 per 0 < t ≤ t0
vC (t) = −
t−t0
5.9e 17×10−3 + 4.1 V per t ≥ t0

0   per 0 < t ≤ t0
i(t) = −
t−t0
0.8194 1 − e 17×10−3 mA per t ≥ t0

Esercizio 48
Dato il circuito in Fig. 4.13 l’interruttore S viene aperto in t = t0 . Si assume
che l’interruttore sia rimasto chiuso per una tempo sufficientemente lungo.
Determinare l’espressione analitica della tensione ai capi del resistore R3 per
t > 0.

Dati
A = 50 mA, R1 = 300 Ω, R2 = 200 Ω, R3 = 500 Ω, L = 5 mH, t0 = 0 s.
R3

R2

A R1 L

Figura 4.13: Circuito per l’esercizio 48

Soluzione
t

v3 (t) = 9.375 − 4.535e 6.25×10−6 V

Esercizio 49
Dato il circuito in Fig. 4.14 l’interruttore S viene aperto in t = 0 s. Si assume
che l’interruttore sia rimasto chiuso per un tempo sufficientemente lungo.
Determinare l’espressione analitica della corrente attraverso il resistore R3
per t > 0.
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 48

Dati
E = 10 V, R1 = 250 Ω, R2 = 700 Ω, R3 = 600 Ω, C = 50 µF.

R1

+
E R3 C
i3 (t)
R2

Figura 4.14: Circuito per l’esercizio 49

Soluzione
t

[vC (t) = 3.871 + 0.744e 18.39×10−3 V]
vC (t) − t
i3 (t) = = 6.452 + 1.241e 18.39×10−3 mA
R3

Esercizio 50
Dato il circuito in Fig. 4.15, l’interruttore T viene chiuso in t = t0 . Si assume
che l’interruttore sia rimasto chiuso per un tempo sufficientemente lungo.

1. Determinare l’espressione analitica della tensione vC (t) ai capi del con-


densatore C per t ≥ 0;

2. rappresentare graficamente della tensione vC (t) prima e dopo aver


chiuso l’interruttore S;

3. determinare l’espressione analitica della corrente i(t) che attraversa il


resistore R3 per t ≥ 0.

Dati
e(t) = 10 V (constant), a(t) = 4 mA (constant), R1 = R4 = 7.2 kΩ,
R2 = R3 = 5 kΩ, C1 = 4.6 µF, t0 = 0 s.
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 49

R2 R3 i(t) R4
S

a(t) R1 C vC (t) e(t)


+

Figura 4.15: Circuito per l’esercizio 50

Soluzione
t

vC (t) = 19.4e 28.06×10−3 + 9.4 V
 t 

i(t) = 1.59 1 + e 28.06×10−3 mA

Esercizio 51
Dato il circuito in Fig. 4.16, gli interruttori S1 e S2 sono inizialmente aperti.
L’interruttore S1 si chiudein t = 0 s, mentre S2 si chiude in t = t0 . Deter-
minare:

1. le costanti di carica e scarica dell’induttore;

2. il valore della corrente che attraversa l’induttore quando t = t0 ;

3. l’espressione analitica della corrente che attraversa l’induttore per t ≤


0, 0 ≤ t ≤ t0 e t ≥ t0

Dati
E = 10 V, R1 = 10 Ω, R2 = 30 Ω, R3 = 20 Ω, L = 50 mH, t0 = 3 ms.

R1 L
S1
+
E S2 R2 R3

Figura 4.16: Circuito per l’esercizio 51


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 50

Soluzione

τ1 = 1.82 ms
τ2 = 2.5 ms
iL (t0 ) = 218 mA


 0A per t ≤ 0 s
 t 


270 1 − e 1.82×10−3 mA per 0 s ≤ t ≤ t0
iL (t) =
 t−t0
 −
218e 2.5×10−3 mA per 0 st ≥ t0

Esercizio 52
Dato il circuito in Fig. 4.17, gli interruttori S1 e S2 sono inizialmente aperti.
L’interruttore S1 viene chiuso in t = 0 s, mentre S2 viene chiuso in t = t0 .
Determinare:

1. le costanti di carica e scarica del condensatore;

2. il valore della tensione ai capi del condensatore per t = t0 ;

3. l’espressione analitica della tensione ai capi del condensatore per t ≤ 0,


0 ≤ t ≤ t0 e t ≥ t0 .

Dati
A = 20 mA, R1 = R2 = 500 Ω, R3 = 3 kΩ, C = 10 µF, t0 = 20 ms.

R2
S1

A R1 S2 R3 C

Figura 4.17: Circuito per l’esercizio 52


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 51

Soluzione

τ1 = 7.5 ms
τ2 = 4.3 ms
vC (t0 ) = 6.98 V


 0V per t ≤ 0 s
  t 

7.5 1 − e 7.5×10−3 V per 0 s ≤ t ≤ t0
vC (t) =
 t−t0
 −
6.98e 4.3×10−3 V per 0 st ≥ t0

Esercizio 53
Dato il circuito in Fig. 4.18, l’interruttore S viene chiuso in t = 0 s. Con-
siderando il circuito in condizioni stazionarie per t < 0 s, calcolare:

1. l’energia immagazzinata nell’induttore L per t = 0− s;

2. la corrente nell’induttore L per t ≥ 0 s e rappresentarla graficamente;

3. la tensione ai capi dell’induttore L per t ≥ 0 s e rappresentarla grafi-


camente.

Dati
E = 100 V, R1 = 5 Ω, R2 = 10 Ω, L = 5 mH
R1
S
+
E R2 L

Figura 4.18: Circuito per l’esercizio 53

Soluzione

WL = 0.11 J
t

iL (t) = 20 − 13.33e 1×10−3 A
t

vL (t) = 66.66e 1×10−3 V
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 52

Esercizio 54
Dato il circuito in Fig. 4.19 l’interruttore S è aperto e il circuito è in con-
dizioni stazionarie. In t = t0 , l’interruttore viene chiuso e riaperto in t = t1 .
Determinare l’espressione analitica della corrente iL (t) per t0 < t < t1 e
rappresentarla graficamente. Calcolare l’energia assorbita dal resistore R3
per t > t1 .

Dati
E = 10 V, R1 = 1 Ω, R2 = 3 Ω, R3 = 2 Ω, L = 100 mH, t0 = 0 s, t1 = 0.3 s.

R1
S iL (t)
+
E R2 R3 L

Figura 4.19: Circuito per l’esercizio 54

Soluzione
 t 

iL (t) = 10 1 − e 183×10−3 A
WR3 = 3.24 J

Esercizio 55
Dato il circuito in Fig. 4.20, l’interruttore S è inizialmente aperto. In t = t0
l’interruttore viene chiuso quando la corrente iniziale nell’induttore è I0 .
Determinare:

1. l’energia iniziale W0 immagazzinata nell’induttore;

2. l’espressione analitica della corrente iL (t) per t ≥ t0 e rappresentarla


graficamente;

3. la massima energia WL immagazzinata nell’induttore;

4. la corrente iR1 attraverso il resistore R1 per t < t0 and t > t0 .


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 53

Dati
A = 5 mA, R1 = 3 kΩ, R2 = 2 kΩ, L = 12 mH, I0 = 2 mA, t0 = 0 s.

iR1 (t) T iL (t)


R1 A L R2

Figura 4.20: Circuito per l’esercizio 55

Soluzione
La corrente iniziale nell’induttore è nota, pertanto
1
W0 = LI02 = 24 nJ
2
iL (t) è la variabile di stato del transitorio

I0 = iL (0) = 2 mA
I∞ = iL (∞) = A = 5 mA
L
τ= = 10 µs
R1 ∥R2
t

iL (t) = (I0 − I∞ )e−t/τ + I∞ = 5 − 3e 10×10−6 mA

L’energia è massima al termine del transitorio


1 2
WL = LI∞ = 150 nJ
2
Infine
(
A = 5 mA per t ≤ t0
iR1 (t) = vL (t) L diL (t) − t
= = 1.2e 10×10−6 mA per t ≥ t0
R1 R1 dt

Esercizio 56
Dato il circuito in Fig. 4.21, l’interruttore viene chiuso in t = 0 s. Con-
siderando il circuito in condizioni stazionarie per t < 0 s, calcolare:

1. la tensione VS ai capi dell’interruttoreper t < 0 s;

2. la tensione iniziale V0 ai morsetti del condensatore per t ≤ 0 s;


CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 54

3. la forma d’onda della tensione vC (t) ai morsetti del condensatore per


t ≥ 0 s;
4. la forma d’onda della corrente i1 (t) che attraversa il resistore R1 per
t < 0 s e per t > 0 s.
Dati: E = 6 V, R1 = 3 kΩ, R2 = 1.5 kΩ, R3 = 3 kΩ, C = 4 µF.

R3

Vs
R1 i1 (t)

+
E C vc (t) R2

Figura 4.21: Circuito per l’esercizio 56

Soluzione
Per t < 0 s il’interruttore è aperto e si comporta come un circuito aperto,
cosı̀ come il condensatore. Il circuito è in condizioni stazionarie e la tensione
ai capi di R1 è:
E
Vs = V1 = R1 i1 = R1 =4V
R1 + R2
La tensione ai capi del condensatore può essere determinata con il partitore
di tensione:
R2
V0 = E = E − Vs = 2 V
R1 + R2
Infine
E
i1 (t) = = 1.33 mA t < 0 s
R1 + R2
Per t ≥ 0 s l’interruttore è chiuso e vC (t) è la variabile di stato del transitorio
R2
V∞ = VC (∞) = E=3V
R2 + R1 ||R3
τ = Req C = (R1 ||R2 ||R3 )C = 3 ms
t

vC (t) = (V0 − V∞ )e−t/τ + V∞ = 3 − e 3×10−3 V t≥0s
Infine
v1 (t) E − vC (t) 1 − t
i1 (t) = = = 1 + e 3×10−3 mA t≥0s
R1 R 3
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 55

Esercizio 57
Si consideri il circuito in Fig. ??. All’istante t0 = 0 s, quando il circuito
è in condizione stazionarie, l’interruttore S1 si chiude, mentre S2 si apre.
Calcolare:
1. la corrente iL (t) nell’induttore per t0 ≥ 0 s

2. la tensione v1 (t) ai capi dell’interruttore per t0 ≥ 0 s

3. la tensione v2 (t) ai capi dell’interruttore per t0 ≥ 0 s

4. the power p1 (t) assorbita dal resistore R1 per t0 ≥ 0 s

Dati
R1 = R2 = 21.5 kΩ, E = 10 V, A = 2 mA, L = 820 µH.
v2 (t)
R1 R2
S2
+
A S1 v1 (t) L E
iL (t)

Figura 4.22: Circuito dell’Esercizio 57

Solution
PEr t < 0 s, il circuito è in condizioni stazionarie e l’induttore si comporta
come un corto circuito. Applicando il principio di sovrapposizione degli
effetti
E
I0 = A + = 2.465 mA
R2
Quando t > 0 s, il generatore di corrente è corto circuitato, quindi

I∞ = 0 mA
L
τ= = 38.14 ns
R1
da cui
t
t −
iL (t) = I0 e− τ = 2.465e 38.14×10−9 mA

Per t > 0 s l’interruttore S1 è chiuso, quindi

v1 (t) = 0 V
CHAPTER 4. TRANSITORI A UNA COSTANTE DI TEMPO 56

Il resistore R1 è attraversato dalla corrente iL (t), mentre la corrente in R2


è zero
t

vR1 (t) = R1 iL (t) = 53e 38.14×10−9 V
vR2 (t) = 0 V

La tensione ai capi di S2 può essere calcolata tramite la LKT


t

v2 (t) = vR1 (t) + E − vR2 (t) = 10 + 53e 38.14×10−9 V

infine
t

p1 (t) = R1 i2L (t) = 130.65e 19.12×10−9 mW
Chapter 5

Reti in regime sinusoidale

Esercizio 58
Dato il circuito in Fig. 5.1, calcolare:

• la tensione v(t) ai capi del carico R4 − L5 nel dominio del tempo;

• la corrente iC (t) nel dominio del tempo attraverso il condensatore C3 ;

• la corrente ie (t) nel dominio del tempo erogata dal generatore di ten-
sione .

• la potenza attiva assorbita dal resistore R4 ;

Dati

e(t) = 2 230 sin(ωt + 30◦ ) V, f = 50 Hz, R1 = 0.1 Ω, L2 = 0.64 mH,
C3 = 180 µF, R4 = 5.2 Ω, L5 = 12 mH.

R1 L2 R4
ie (t) iC (t)
+
e(t) C3 v(t) L5

Figura 5.1: Circuito per l’esercizio 58

57
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 58

Soluzione
Il primo passaggio è riportare tutte le grandezze nel dominio dei fasori

E = 230∠30◦ V
Z 12 = R1 + jωL2 = 0.1 + j0.20 Ω
1
Z 3 = −j = −j17.68 Ω
ωC3
Z 45 = R4 + jωL5 = 5.2 + j3.77 Ω

La tensione ai capi di Z 45 può essere calcolata con il teorema di Millman


E
Z 12 √
V = 1 = 225.0∠28.8◦ V → v(t) = 2 225.0 sin(ωt+28.8◦ ) V
Z 12 + Z1 + Z1
3 45

Quindi, le correnti attraverso Z 3 e Z 45 sono

V √
IC = = 12.8∠118.8◦ A → iC (t) = 2 12.8 sin(ωt + 118.8◦ ) A
Z3
V
I 45 = = 35.1∠ − 7.2◦ A
Z 45

Applicando la LKC

I E = I C + I 45 = 29.5∠13.3◦ A → ie (t) = 2 29.5 sin(ωt + 13.3◦ ) A

Infine, la potenza assorbita da R4 è


2
P4 = R4 I45 = 6411 W

Esercizio 59
Dato il circuito in regime sinusoidale in Fig. 5.2, calcolare:

1. la corrente iL (t) (nel dominio del tempo) attraverso l’induttore L;

2. la tensione v2 (t) (nel dominio del tempo) ai capi del resistore R2 ;

3. la potenza attiva erogata dal generatore a(t).

Dati
R1√= 0.5 kΩ, R2 = 1 kΩ, L = √ 120 mH, C = 0.2 µF, f = 2 kHz, e(t) =
10 2 sin(ωt + 30◦ ) V, a(t) = 2 2 sin(ωt) mA.
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 59

R1 L iL (t)

e(t) C R2 v2 (t) a(t)


+

Figura 5.2: Circuito per l’esercizio 59

Soluzione
Parametri nel dominio dei fasori:

ω = 2πf = 12566 rad/s


XL = ωL = 1.508 kΩ
−1
XC = = −397 Ω
ωC
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti
jXC E R2
IL = − × + A = 2.546∠102.3◦ mA
R2 + j(XL + XC ) R1 + jXC ∥(R2 + jXL ) R2 + R1 ∥jXC + jXL

che nel dominio del tempo corrisponde a



iL (t) = 2.546 2 sin(ωt + 102.3◦ ) mA

V 2 = R2 I 2 = R2 (I L − A) = 3.558∠135.6◦ V
o, nel dominio del tempo,

v2 (t) = 3.558 2 sin(ωt + 135.6◦ ) V

Infine, la potenza attiva erogata dal generatore di corrente è

Pa = ℜ {−V 2 A∗ } = ℜ {5.088 − j4.974 mVA} = 5.088 mW

Esercizio 60
Nel circuito in Fig. 5.3, calcolare la potenza assorbita dal resistore R2 .

Dati
R1 = 2 Ω, R2 = 5 Ω, XL = 2 Ω, XC = −3 Ω, E 1 = 3 V, E 2 = j4 V,
A = −j2 A.
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 60

XC

R1 XL

R2 E2
+
+
E1 A

Figura 5.3: Circuito per l’esercizio 60

Soluzione
PR2 = 4.014 W

Esercizio 61
Dato il circuito in Fig. 5.4, calcolare la potenza reattiva assorbita dalla
reattanza induttiva XL2 .

Dati
XL1 = 4 Ω, XC = −3 Ω, R = 2 Ω, XL2 = 2 Ω, E 1 = 2 V, E 2 = −j3 V,
A = j2 A.
XL1

XC R
+
E1 XL2

A E2
+

Figura 5.4: Circuito per l’esercizio 61

Soluzione
QL2 = 5.538 var
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 61

Esercizio 62
Dato il circuito in Fig. 5.5, calcolare la potenza reattiva erogata dal gener-
atore di corrente A.

Dati
|XC | = |XL1 | = 2 Ω, |XL2 | = 4 Ω, A = 2 + j A, E 1 = j2 V, R1 = R2 = 2 Ω,
E 2 = 4 V.

XC A XL1
XL2
+
E1 R1 R2 E2
+
Q

Figura 5.5: Circuito per l’esercizio 62

Soluzione
Innanzitutto trasformiamo il ramo destro nel suo equivalente di Thévenin:
R2
V TH = − E = −0.8 + j1.6 V
R2 + jXL2 2
ZT H = jXL1 + R2 ∥jXL2 = 1.6 + j2.8 Ω

Ora si può applicare il teorema di MIllman per calcolare la tensione ai


morsetti P − Q:
E1 V
+ A + TH
jXC ZT H
V PQ = = 7 − j1 V
1 1
+
jXC ZT H
La tensione ai capi del generatore di corrente può essere calcolata applicando
la LKT:

V A = R1 A + V P Q = 11 + j1 V

Infine, la potenza reattiva erogata dal generatore è:

QA = ℑ{V A A∗ } = −9 var
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 62

Esercizio 63
Dato il circuito in Fig. 5.6, calcolare e disegnare il circuito equivalente di
Thévenin ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
jXL

+
R1 E2

R2 A

+
E1 A jXC

Figura 5.6: Circuito per l’esercizio 63

Soluzione

Z T H = jXC ∥ [R1 + (R2 ∥jXL )]


jXC R1 jXC
V TH = − A+ E
R1 + jXC + R2 ∥jXL jXC + R1 + R2 ∥jXL 1
jXC R2 ∥(R1 + jXC )
− × E
R1 + jXC R2 ∥(R1 + jXC ) + jXL 2

Esercizio 64
Dato il circuito in Fig. 5.7, calcolare e disegnare il circuito equivalente di
Thévenin ai morsetti A − B.

Dati
Sono richiesti solo i calcoli simbolici.
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 63

R1

+
jXL E2
jXC
A

+
E1 A R2

Figura 5.7: Circuito per l’esercizio 64

Soluzione

Z T H = R2 ∥ [jXL + (R1 ∥jXC )]


jXL R2 R2
V TH = − A+ E
R2 + jXL + R1 ∥jXC R2 + jXL + R1 ∥jXC 1
jXC R2 1
− × E
R2 + j(XL + XC ) R1 + jXC ∥ (R2 + jXL ) 2

Esercizio 65
Dato il circuito in Fig. 5.8 in regime sinusoidale, calcolare:

1. la corrente I E erogata dal generatore di tensione E;

2. la potenza complessa S E erogata dal generatore di tensione E;

3. la tensione V 2 ai capi del resistore R2 .

Dati
XC1 = XC2 = −10 Ω, R1 = 5 Ω, R2 = 10 Ω, XL1 = XL2 = 5 Ω, E =
100 ejπ/4 V.
CHAPTER 5. RETI IN REGIME SINUSOIDALE 64

R1 XL1

V2
R2
+
XC1 E XC2

XL2

Figura 5.8: Circuito per l’esercizio 65

Soluzione
L’impedenza equivalente a destra del generatore di tensione E è:

Z R = R1 + jXC2 ∥ [R2 + j(XL1 + XL2 )] = 15 − j10 Ω

L’impedenza totale ai morsetti del generatore è:

Z T = jXC1 ∥Z R = 2.4 − j6.8 Ω

Quindi, la corrente totale erogata dal generatore e la potenza complessa


sono, rispettivamente:
E
IE = = −5.98 + j12.51 A = 13.87∠115.6◦ A
ZT
S E = E I ∗E = 461.5 − j1307.7 VA = 1386.7∠ − 70.6◦ VA

La tensione ai capi del resistore R2 può essere calcolata applicando due volte
il partitore di tensione:

R2 jXC2 ∥ [R2 + j (XL1 + XL2 )]


V2 = × ×E
R2 + j (XL1 + XL2 ) R1 + jXC2 ∥ [R2 + j (XL1 + XL2 )]
= 54.39 − j10.88 V = 55.47∠ − 11.3◦ V
Chapter 6

Reti in regime periodico non


sinusoidale

Esercizio 66
Dato il circuto in Fig. 6.1, determinare la forma d’onda della corrente i2 (t),
la potenza p2 (t) fornita al resistore R2 e il valore medio dell’energia WL
accumulata nell’induttore in condizioni stazionarie.

Dati

e(t) = 2 2 sin(t) V, a(t) = 1.5 A, R1 = R2 = 3 Ω, L = 2 H, C = 1 F.
a(t)

L C

+
e(t) R1 R2
i2 (t)

Figura 6.1: Circuito per l’esercizio 66

65
CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 66

Soluzione
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti: circuito AC

ω = 1 rad/s
XL = ωL = 2 Ω
−1
XC = = −1 Ω
ωC
E=2V

E
I ′L = = 0.5644 − j0.6436 A = 0.8560∠ − 48.75◦ A
jXL + R1 ||(R2 + jXC )
R1
I ′2 = I ′ = 0.3267 − j0.2673 A = 0.4222∠ − 39.29◦ A
R1 + (R2 + jXC ) L

Circuito DC

IL′′ = 0 A
I2′′ = −a(t) = −1.5 A

Sommando nel dominio del tempo



iL (t) = 0.8560 2 sin(t − 48.75◦ ) A

i2 (t) = 0.4222 2 sin(t − 39.29◦ ) − 1.5 A

La potenza assorbita dal resistore R2 è quindi

p2 (t) = R2 i22 (t) = −0.5347 cos(2t−78.58◦ )−5.3732 sin(t−39.29◦ )+7.2847 W

Infine, il valore medio dell’energia accumulata in L è


Z
1 1 2 1 2
WL = LiL (t)dt = LIL,rms = 0.7327 J
T T 2 2

Esercizio 67
Dato il circuito in Fig. 6.2, calcolare la corrente iL (t) attraverso l’induttore,
e la corrente iC (t) attraverso il condensatore.

Dati

E1 = 6 V (constant), e2 (t) = 8 2 sin(ωt + 30◦ ) V (sinusoidal), R1 = 3 Ω,
R2 = 2 Ω, R3 = 1 Ω, C = 13 µF, L = 4 µH, ω = 106 rad/s.
CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 67

R1 R3 R2

+
iC (t) iL (t) +
E1 C L e2 (t)

Figura 6.2: Circuito per l’esercizio 67

Soluzione
Il circuito può essere risolto applicando il principio di sovrapposizione. Cir-
cuito DC:
i′C (t) = 0 A
E1
i′L (t) = = 1.5 A
R1 + R3
Circuito AC:
E 2 = 8∠30◦ V
jXL = jωL = j4 Ω
1
jXC = −j = −j3 Ω
ωC

L’impedenza ai capi del generatore è:


Z gen = R2 + jXL∥(R3 + R1 ∥jXC ) = 5.2 + j0.8 Ω
La corrente erogata dal generatore è:
E2
I2 = = 1.417 + j0.551 A = 1.521∠21.25◦ A
Z gen
Applicando il partitore di corrente, è possibile ottenere la corrente attraverso
l’induttore:
R3 + R1 ∥jXC
IL = I = 0.724 − j1.024 A = 1.254∠ − 54.71◦ A
R3 + R1 ∥jXC + jXL 2
Infine, la corrente nel condensatore può essere calcolata applicando il parti-
tore di corrente alla corrente I 3 :
I 3 = I 2 − I L = 0.693 + j1.575 A = 1.720∠66.25◦ A
R1
IC = I = −0.4408 + j1.1335 A = 1.2162∠111.25◦ A
R1 + jXC 3
CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 68

Esercizio 68
Dato il circuito in Fig. 6.3, calcolare la corrente i(t) e la tensione v(t) nel
dominio del tempo.

Dati

e(t) = 10 2 sin(2t + 90◦ ) V, a(t) = 3 A (costant), R = 5 Ω, L = 2 H,
C = 1/8 F.
R i(t)

+
e(t) L v(t) C a(t)

Figura 6.3: Circuito per l’esercizio 68

Soluzione
Il circuito può essere risolto applicando il principio di sovrapposizione degli
effetti. Contributo AC:

E = j10 V
jXL = jωL = 4 Ω
j
jXC = − = −4 Ω
ωC
Z eq = R + jXL ∥jXC → ∞
I ′ = E/Z eq = 0 A
V ′ = E = j10 V

e nel dominio del tempo:

i′ (t) = 0 A

v ′ (t) = 10 2 sin(2t + 90◦ ) V

Contributo DC: l’induttore si comporta da corto circuito, pertanto

i′′ (t) = 0 A
v ′ (t) = 0 V

Applicando la sovrapposizione degli effetti:

i(t) = i′ (t) + i′′ (t) = 0 A



v(t) = v ′ (t) + v ′′ (t) = 10 2 sin(2t + 90◦ ) V
CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 69

Esercizio 69
Dato il circuito in Fig. 6.4, calcolare la forma d’onda della corrente i(t) nel
resistore R2 e il valore medio della potenza assorbita da R2 .

Dati
1
R1 = 3 Ω, R2 = 4 Ω, L1 = L2 = 2 H, L3 = 3 H, C = F, e(t) =
√ √ 3
10 2 cos(2t) V, a(t) = 3 2 cos(t + π2 ) A.
C L3 R1 i(t)

L1 L2 a(t) R2
e(t)
+

Figura 6.4: Circuito per l’esercizio 69

Soluzione
√ √
i(t) = 0.426 2 cos(2t + 158.8◦ ) + 1.342 2 cos(t + 100.3◦ ) A
< p(t) > = 7.929 W

Esercizio 70
Dato il circuito in Fig. 6.5, calcolare la forma d’onda della corrente i(t) nel
resistore R1 e il valore medio (in un periodo) della potenza assorbita da R1 .

Dati
1
R1 = R2 = 2 Ω, R3 = 3 Ω, L1 = 1 H, L2 = 3 H, C = F, e(t) =
√ √ 4
3 2 sin(t) V, a(t) = 2 2 cos(2t) A.

L2 C R2

i(t) L1
+
a(t) R1 e(t)

R3

Figura 6.5: Circuito per l’esercizio 70


CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 70

Soluzione
√ √
i(t) = 0.421 2 cos(t − 100.8◦ ) + 2 2 cos(2t) A
< p1 (t) > = 8.354 W

Esercizio 71
Dato il circuito in Fig. 6.6, calcolare la forma d’onda della corrente i(t)
e il valore medio (in un periodo) dell’energia accumulata nell’induttore in
condizioni stazionarie.

Dati
√ 1 2
e(t) = 3 + 2 2 sin(3t) V, R1 = 1 Ω, R2 = 4 Ω, C = 3 F, L = 3 H.

R1 i(t) L

+
e(t) C R2

Figura 6.6: Circuito per l’esercizio 71



i(t) = 0.6 + 1.229 2 sin (3t − 40.6◦ ) A
< WL (t) > = 623 mJ

Esercizio 72
Dato il circuito in Fig. 6.7, calcolare la forma d’onda della tensione v(t) e
il valore medio (su un periodo) dell’energia accumulata nel condensatore in
condizioni stazionarie.

Dati
√ 1
e(t) = 2 + 3 2 sin(2t) V, R1 = 1 Ω, R2 = 4 Ω, C = 4 F, L = 3 H.
v(t)
R1

C
e(t) L R2
+
CHAPTER 6. RETI IN REGIME PERIODICO NON SINUSOIDALE 71

Figura 6.7: Circuito per l’esercizio 72


v(t) = −2 + 1.59 2 sin (2t + 92.34◦ ) V
< WC (t) > = 816 mJ
Chapter 7

Metodo delle potenze nei


circuiti monofase

Esercizio 73
Dato il sistema monofase in Fig. 7.1, calcolare:
1. il modulo della corrente I1 ;
2. il modulo della corrente IA ;
3. il modulo della tensione V3 ;
4. il modulo della corrente I3 .

Dati
R1 = 16 Ω, X1 = 20 Ω, V1 = 400 V, Z L = 0.293 + j0.390 Ω, PA = 5 kW,
QA = 4 kvar.

I3 Z L I1

V3 IA V1 R1 X1

PA , QA

72
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE73

Figura 7.1: Circuito per l’esercizio 73

Soluzione
Sezione ○
1

V12
P1 = = 10 kW
R1
V2
Q1 = 1 = 8 kvar
X1
p
P12 + Q21
I1 = = 32.0 A
V1
Sezione ○
2

I2 = I1
P2 = P1 + RL I22 = 10300 W
Q2 = Q1 + XL I22 = 8400 var
p
P22 + Q22
V2 = = 415.1 V
I2
Sezione ○
A

VA = V2
q
PA2 + Q2A
IA = = 15.4 A
VA
Sezione ○
3

V3 = V2
P3 = P2 + PA = 15300 W
Q3 = Q2 + QA = 12400 var
V12
Q1 = = 8 kvar
X1
p
P32 + Q23
I3 = = 47.4 A
V3

Esercizio 74
Nel circuito monofase in Fig. 7.2, utilizzando il metodo delle potenze, cal-
colare:

1. la corrente all’inizio della linea I1 ;


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE74

2. la tensione di linea V2 ;

3. la corrente IA assorbita dal carico A;

4. la corrente I3 assorbita dal carico 3;

Dati
V1 = 300 V, P1 = 5 kW, Q1 = 5 kvar, Z L = 0.8∠60◦ Ω, RA = 15 Ω,
XA = 12 Ω.

I1 ZL I3
P3
IA
V1 V2
Q3

RA XA

Figura 7.2: Circuito per l’esercizio 74

Soluzione
Sezione ○
1
p
P12 + Q21
I1 = = 23.57 A
V1
Sezione ○
2

I2 = I1
RL = ℜ{Z L } = 0.4 Ω
XL = ℑ{Z L } = 0.693 Ω
PL = RL I22 = 222 W
QL = XL I22 = 385 var
P2 = P1 − PL = 4778 W
Q2 = Q1 − QL = 4615 var
p
P22 + Q22
V2 = = 281.83 V
I2
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE75

Sezione ○
A
VA = V2
q
ZA = RA 2 + X 2 = 19.209 Ω
A
VA
IA = = 14.67 A
ZA
2
PA = RA IA = 3229 W
2
QA = XA IA = 2583 var

Sezione ○
3
V3 = V2
P3 = P2 − PA = 1549 W
Q3 = Q2 − QA = 2032 var
p
P32 + Q23
I3 = = 9.07 A
V3

Esercizio 75
Nel circuito monofase di Fig. 7.3, calcolare:
1. l’impedenza Z 1 (numero complesso) del carico 1;
2. la tensione V2 ai morsetti del carico Z A ;
3. la corrente I3 all’inizio della linea.
4. l’impedenza totale equivalente Z 3 (numero complesso) ai morsetti in
ingresso.

Dati
P1 = 500 W, Q1 = 200 var, V1 = 220 V, Z L = 2 + j2 Ω, Z A = 50 + j20 Ω.

I3 ZL

ZA V2 V1 P1 , Q1

Figura 7.3: Circuito per l’esercizio 75


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE76

Soluzione
Sezione ○
1
p
P12 + Q21
I1 = = 2.45 A
V1
P1
R1 = 2 = 83.45 Ω
I1
Q1
X1 = 2 = 33.38 Ω
I1
Z 1 = R1 + jX1 = 83.45 + j33.38 Ω

Sezione ○
2

I2 = I1
P12 = RL I22 = 11.98 W
Q12 = XL I22 = 11.98 var
P2 = P1 + P12 = 511.98 W
Q2 = Q1 + Q12 = 211.98 var
p
P22 + Q22
V2 = = 226.38 V
I2
Sezione ○
3

V3 = V2
V2
IA = = 4.20 A
ZA
2
P23 = PA = RA IA = 883.59 W
2
Q23 = QA = XA IA = 353.43 var
P3 = P2 + PA = 1395.60 W
Q3 = Q2 + QA = 565.42 var
p
P32 + Q23
I3 = = 6.65 A
V3
L’impedenza equivalente Z 3 può essere calcolata in modi differenti

1. attraverso la potenza attiva e reattiva:


P3
R3 = = 31.54 Ω
I32
Q3
X3 = 2 = 12.78 Ω
I3
Z 3 = R3 + jX3 = 31.54 + j12.78 Ω
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE77

2. utilizzando le connessioni in serie e in parallelo:

Z 3 = Z A ∥(Z L + Z 1 ) = 31.54 + j12.78 Ω

3. calcolando modulo e fase:


V3
Z3 = = 34.03 Ω
I3
Q3
φ3 = arctan = 22.05◦
P3
Z 3 = Z3 ∠φ3 = 34.03∠22.05◦ Ω

Esercizio 76
Dato il circuito monofase in Fig. 7.4, utilizzando il metodo delle potenze,
calcolare:
1. la potenza P1 e la corrente I1 del carico 1;
2. la corrente IA e il fattore di potenza cos φA del carico A;
3. la potenza attiva P2 e la potenza reattiva Q2 del carico 1 e di A insieme;
4. la tensione V3 e il fattore di potenza cos φ3 all’inizio della linea.
5. specificare se il fattore di potenza cos φ3 deve essere corretto e spie-
garne il motivo.

Dati
R1 = 2 Ω, X1 = 4 Ω, Z A = 2.4 + j1.2Ω V1 = 110 V, Z L = 0.1 + j0.2 Ω.

I3 ZL I1

V3 V1 R1 X1

ZA

Figura 7.4: Circuito per l’esercizio 76


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE78

Soluzione
Sezione ○
1
V12
P1 = = 6.050 kW
R1
V2
Q1 = 1 = 3.025 kvar
X1
p
P12 + Q21
I1 = = 61.492 A
V1
Sezione ○
A

VA = V1
VA
IA = q = 40.995 A
2 + X2
RA A
2
PA = RA IA = 4.033 kW
2
QA = XA IA = 2.017 kvar
 
QA
cos φA = cos arctan = 0.894
PA
Sezione ○
2

V2 = V1
P2 = P1 + PA = 10.083 kW
Q2 = Q1 + QA = 5.042 kar
p
P22 + Q22
I2 = = 102.486 A
V2
Sezione ○
3

I3 = I2
PL = RL I32 = 1.050 kW
QL = XL I32 = 2.101 kvar
P3 = P2 + PL = 11.134 kW
Q3 = Q2 + QL = 7.142 kar
p
P32 + Q23
V3 = = 129.068 V
I
3 
Q3
cos φ3 = cos arctan = 0.8417
P3
Il fattore di potenza deve essere corretto (rifasamento) perché il suo valore
è inferiore a 0.9
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE79

Esercizio 77
Dato il circuito monofase in Fig. 7.5, calcolare:

1. il modulo della corrente I1 ;

2. il modulo della corrente IA ;

3. il modulo della corrente all’inizio della linea I3 ;

4. il modulo della tensione all’inizio della linea V3 .

Dati
V1 = 400 V, P1 = 3 kW, Q1 = 1.5 kvar, Z L = 0.15 + j0.2 Ω, PA = 2.5 kW,
cos φA = 0.7.

I3 ZL I1

V3 IA V1 P1 , Q1

PA , cos φA

Figura 7.5: Circuito per l’esercizio 77

Soluzione
Sezione ○
1
p
P12 + Q21
I1 = = 8.4 A
V1
Sezione ○
2

I2 = I1
P2 = P1 + RL I22 = 3011 W
Q2 = Q1 + XL I22 = 1514 var
p
P22 + Q22
V2 = = 401.9 V
I2
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE80

Sezione ○
A

VA = V2
PA
IA = = 8.9 A
VA cos φA
QA = PA tan φA = 2551 var

Sezione ○
3

V3 = V2
P3 = P2 + PA = 5511 W
Q3 = Q2 + QA = 4065 var
p
P32 + Q23
I3 = = 17 A
V3

Esercizio 78
Dato il circuito in Fig. 7.6, calcolare le perdite di linea PL e la tensione V2
ad inizio linea. Il fattore di potenza del carico è corretto a 0.9 collegando
un condensatore ai morsetti A − B. Ricalcolare la potenza PL′ e la tensione
V2′ dopo il rifasamento.
Assumendo un carico costante P1 per un anno e un costo dell’energia di
c = 0.15 e/kWh, calcolare la spesa risparmiata con il rifasamento.

Dati
P1 = 12 kW, cos φ1 = 0.55, V1 = 230 V, Z L = 0.25 + j0.3 Ω, f = 50 Hz.

ZL A

V2 V1 P1 , cos φ1

Figura 7.6: Circuito per l’esercizio 78


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE81

Soluzione
Sezione ○
1

Q1 = P1 tan φ1 = 18.222 kvar


P1
I1 = = 94.86 A
V1 cos φ1
Sezione ○
2

I2 = I1
PL = RL I22 = 2.250 kW
QL = XL I22 = 2.700 kvar
P2 = P1 + PL = 14.250 kW
Q2 = Q1 + QL = 20.921 kvar
p
P22 + Q22
V2 = = 266.8 V
I2
Dopo il rifasamento

Q′1 = P1 tan φ′1 = 5.812 kvar


P1
I1′ = = 57.97 A
V1 cos φ′1
I2′ = I1′
PL′ = RL I2′2 = 0.840 kW
Q′L = XL I2′2 = 1.008 kvar
P2′ = P1 + PL′ = 12.840 kW
Q′2 = Q′1 + Q′L = 6.820 kvar
p
′ P2′2 + Q′2
2
V2 = = 250.8 V
I2′

L’energia risparmiata in una anno (8760 ore) è:

W = (PL − PL′ ) × 8760 = 12.352 kWh

e il risparmio in euro è:

saving = c × W = 1853 e

Esercizio 79
Dato il sistema monofase in Fig. 7.7, calcolare:
1. il modulo della tensione V2 ;
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE82

2. il modulo della corrente IA ;


3. il modulo della corrente I3 ;
4. i valori della resistenza R3 e della reattanza X3 .

Dati
V1 = 400 V, I1 = 32 A, cos φ1 = 0.8, Z L = 0.2 + j0.2 Ω, PA = 3 kW,
QA = 2 kvar.

I1 , cos φ1 ZL I3

V1 V2 R3 X3

IA

PA , QA

Figura 7.7: Circuito per l’esercizio 79

Soluzione
Sezione ○
1
P1 = V1 I1 cos φ1 = 10.240 kW
Q1 = P1 tan φ1 = 7.680 kvar
Sezione ○
2
I2 = I1
P2 = P1 − RL I22 = 10.035 kW
Q2 = Q1 − XL I22 = 7.475 kvar
p
P22 + Q22
V2 = = 391.04 V
I2
Sezione ○A
VA = V2
q
PA2 + Q2A
IA = = 9.220 A
VA
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE83

Sezione ○
3

V3 = V2
P3 = P2 − PA = 7.035 kW
Q3 = Q2 − QA = 5.475 kvar
p
P32 + Q23
I3 = = 22.797 A
V3
V2
R3 = 3 = 21.736 Ω
P3
V2
X3 = 3 = 27.928 Ω
Q3

Esercizio 80
Dato il circuito in Fig. 7.8, determinare:

1. la capacità C1 da collegare ai morsetti A − B per ottenere un fattore


di potenza di 0.9;

2. il modulo della corrente I (con C1 collegato);

3. il condensatore C2 da collegare ai morsetti M − N per ottenere un


fattore di potenza di 0.9 (con C1 collegato).

Dati
P1 = 10 kW, Q1 = 10 kvar, V1 = 400 V, Z L = 5∠60◦ Ω, f = 50 Hz.

I M ZL A

V1 P1 , Q1

N B

Figura 7.8: Circuito per l’esercizio 80


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE84

Soluzione
Sezione ○
1’

Q′1 = P1 tan φ′1 = 4.843 kvar


P12 + Q′2
I1′ = 1
= 27.78 A
V1
QC1 = Q′1 − Q1 = −5.157 kvar
V12
XC1 = = −31.03 Ω
QC1
−1
C1 = = 102.59 µF
ωXC1
Sezione ○
2

PL = ℜ{Z L }I1′2 = 1.929 kW


QL = ℑ{Z L }I1′2 = 3.341 kvar
P2 = P1 + PL = 11.929 kW
Q2 = Q′1 + QL = 8.184 kvar
p
P22 + Q22
V2 = = 520.80 V
I1′

Sezione ○
2’

Q′2 = P2 tan φ′2 = 5.778 kvar


QC2 = Q′2 − Q2 = −2.407 kvar
V22
XC2 = = −112.69 Ω
QC2
−1
C2 = = 28.25 µF
ωXC2

Esercizio 81
Nel circuito monofase in Fig. 7.9, utilizzando il metodo delle potenze, cal-
colare:

1. il valore dell’impedenza del carico Z 1 = R1 + jX1 ;

2. il valore della capacità C necessaria per rifasare il carico 1 a cos φ′1 =


0.9;

3. l’efficienza η della linea (con il rifasamento);

4. la tensione V2 a inizio linea (con il rifasamento).


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE85

Dati
V1 = 220 V, I1 = 15 A, P1 = 1.5 kW, Z L = 1 + j2 Ω, f = 50 Hz.
ZL I1

V2 V1 P1

Figura 7.9: Circuito dell’Esercizio 81

Soluzione

Z 1 = 6.67 + j13.06 Ω
C = 145µF
η = 96.3%
V2 = 233.6 V

Esercizio 82
Dato il circuito in Fig. 7.10, calcolare:

1. la capacità C1 del condensatore da collegare ai morsetti A − Bper


ottenere un fattore di potenza di 0.9;

2. il modulo della corrente I (con C1 collegato);

3. la capacità C2 da collegare ai morsetti M − N per ottenere un fattore


di potenza di 0.9 (con C1 collegato).

Dati
P1 = 10 kW, cos φ1 = 0.5, V1 = 380 V, Z L = 1 + j5 Ω, f = 50 Hz.
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE86

I M ZL A

V1 P1 , cos φ1

N B

Figura 7.10: Circuito per l’esercizio 82

C1 = 275 µF
I = 29.24 A
C2 = 52.3 µF

Esercizio 83
Dato il circuito monofase in Fig. 7.11, calcolare:
1. il modulo della corrente IA ;
2. il modulo della corrente IB ;
3. il modulo della corrente a inizio linea I;
4. il modulo della tensione a inizio linea V .

Dati
RA = 40 Ω, CA = 79.58 µF, VA = 220 V, PB = 1.2 kW, cos φB = 0.8
(inductive), RC = 1 Ω, LC = 3.185 mH, f = 50 Hz.

I RC LC IA

RA

V VA

CA

IB

PB , cos φB
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE87

Figura 7.11: Circuito per l’esercizio 83

IA = 3.89 A
IB = 6.82 A
I = 8.31 A
V = 229.77 V

Esercizio 84
Dato il sistema monofase in Fig. 7.12, calcolare:

1. il modulo della corrente IA ;

2. il modulo della corrente IB ;

3. il modulo della corrente a inizio linea I;

4. il modulo della tensione a inizio linea V .

Dati
PA = 650 W, QA = −650 var, VA = 220 V, RB = 60 Ω, LB = 190.99 mH,
RC = 0.8 Ω, LC = 2.546 mH, f = 50 Hz.

I RC LC IA

V VA P A QA

IB
RB LB

Figura 7.12: Circuito per l’esercizio 84

IA = 4.18 A
IB = 2.59 A
I = 4.92 A
V = 222.87 V
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE88

Esercizio 85
Dato il sistema monofase Fig. 7.13, calcolare:

1. il modulo della corrente I3 ;

2. il modulo della corrente IA ;

3. il modulo della tensione a inizio linea V1 ;

4. il modulo della corrente a inizio linea I1 .

Dati
Z L = 1 + j1 Ω, V3 = 600 V, P3 = 7 kW, Q3 = 5 kvar, PA = 5 kW,
cos φA = 0.707 (inductive).

I1 Z L I3

V1 IA V3 P3 , Q3

PA , cos φA

Figura 7.13: Circuito per l’esercizio 85

I3 = 14.34 A
IA = 11.41 A
V1 = 619.9 V
I1 = 25.67 A

Esercizio 86
Dato il sistema monofase in Fig. 7.14, calcolare:

1. la corrente a inizio linea I1 ;

2. la potenza attiva assorbita dal carico P2 ;


CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE89

3. la potenza reattiva assorbita dal carico Q2 ;

4. la tensione sul carico V2 .

Dati
V1 = 406 V, P1 = 50 kW, cos φ1 = 0.89, Z L = 0.1 + j0.2 Ω

I1 ZL

V1 V2 P2 , Q2

○1
Figura 7.14: Circuito per l’esercizio 86

I1 = 138.37 A
P2 = 48.086 kW
Q2 = 21.787 kvar
V2 = 381.52 V

Esercizio 87
Dato il sistema monofase in Fig. 7.15, calcolare:

1. il modulo della corrente IA ;

2. la potenza attiva P3 ;

3. il modulo della corrente I3 ;

4. il fattore di potenza cos φ3 .

Dati
P1 = 10 kW, V1 = 400 V, I1 = 35 A, Z L = 0.25 + j0.3 Ω, PA = 5 kW,
QA = 3 kvar.
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE90

I1 ZL I3

V1 P3 , cos φ3

IA

PA , Q A

Figura 7.15: Circuito per l’esercizio 87

Soluzione
Sezione ○
1
q
Q1 = (V1 I1 )2 − P12 = 9798 var
 
Q1
cos φ1 = cos arctan = 0.714
P1

Sezione ○
2

I2 = I1
P2 = P1 − RL I22 = 9694 W
Q2 = Q1 − XL I22 = 9431 var
p
P22 + Q22
V2 = = 386.4 V
I2
Sezione ○
A

VA = V2
q
PA2 + Q2A
IA = = 15.1 A
VA
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE91

Sezione ○
3
V3 = V2
P3 = P2 − PA = 4694 W
Q3 = Q2 − QA = 6431 var
p
P32 + Q23
I3 = = 20.6 A
V
3 
Q3
cos φ1 = cos arctan = 0.590
P3

Esercizio 88
Dato il sistema monofase in Fig. 7.16, calcolare:
1. il modulo della tensione V1 ;
2. il modulo della corrente IA ;
3. il modulo della corrente I3 ;
4. il modulo della tensione V3 .

Dati
P1 = 5 kW, Q1 = 6.5 kvar, I1 = 22 A, PA = 5 kW, cos φA = 0.85,
Z L = 0.25 + j0.3 Ω.

I3 ZL I1

V3 V1 P1 , Q 1

IA

PA , cos φA

Figura 7.16: Circuito per l’esercizio 88

Soluzione
Sezione ○
1
q
V1 = P12 + Q21 I1 = 372.8 V
CHAPTER 7. METODO DELLE POTENZE NEI CIRCUITI MONOFASE92

Sezione ○
A

VA = V1
PA
IA = = 15.8 A
VA cos φA
QA = PA tan(arccos φA ) = 3099 var

Sezione ○
2

V2 = VA
P2 = P1 + PA = 10000 W
Q2 = Q1 + QA = 9599 var
p
P22 + Q22
I2 = = 37.2 A
V2
Sezione ○
3

I3 = I2
P3 = P2 + RL I32 = 10346 W
Q3 = Q2 + XL I32 = 10014 var
p
P32 + Q23
V3 = = 387.2 V
I3
Chapter 8

Circuiti trifase

Esercizio 89
Dato il circuito trifase in Fig. 8.1, determinare:

1. la potenza attiva assorbita dalla linea P2 ;

2. la tensione a inizio linea V2 ;

Rifasare la sezione ○
1 in modo da avere cos φ′1 = 0.9. Calcolare dopo il
rifasamento:

1. la nuova potenza attiva assorbita dalla linea P2′ ;

2. la nuova tensione a inizio linea V2′ .

Dati
V1 = 400 V, P1 = 50 kW, Q1 = 50 kvar, Z l = 0.3 + j0.6 Ω

I2 ZL

V2 V1
P1 , Q1


1
Figura 8.1: Circuito per l’esercizio 89

93
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 94

Soluzione
Prima del rifasamento
Sezione ○1
p
P12 + Q21
I1 = √ = 102.1 A
3V1
Sezione ○
2

I2 = I1
P2 = P1 + 3RL I22 = 59.375 kW
Q2 = Q1 + 3XL I22 = 68750 kvar
p
P22 + Q22
V2 = √ = 513.9 V
3I2
Dopo il rifasamento
Sezione ○ 1’
P1
I1′ = √ = 80.2 A
3V1 cos φ′1
Q′1 = P1 tan φ′1 = 24216 var

Sezione ○
2

I2′ = I1′
P2′ = P1 + 3RL I2′2 = 55.787 kW
Q′2 = Q′1 + 3XL I2′2 = 35.790 kvar
p
′ P2′2 + Q′2
V2 = √ ′ 2 = 477.2 V
3I2

Esercizio 90
Dato il circuito trifase in Fig. 8.2, applicando il metodo delle potenze, cal-
colare:

1. la potenza P1 e il fattore di potenza cos φ1 del carico 1;

2. la potenza P2 e la potenza reattiva Q2 del carico 1 e di A;

3. la tensione V3 e il fattore di potenza cos φ3 a inizio linea.


CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 95

Dati
Z 1 = 15 + j6 Ω (collegamento a stella), Z A = 30 + j21 Ω (collegamento a
triangolo), Z L = 0.5 + j1 Ω, V1 = 400 V.

ZL

V3 V1
Z1

ZA

Figura 8.2: Circuito per l’esercizio 90

Soluzione
Sezione ○
1
V1
I1 = √ = 14.29 A
3Z1
P1 = 3R1 I12 = 9.195 kW
Q1 = 3X1 I12 = 3.678 kvar
   
X1 Q1
cos φ1 = cos arctan = cos arctan = 0.929
R1 P1

Sezione ○
A

VA = V1
V1
IA = = 10.923 A (phase current)
ZA
2
PA = 3RA IA = 10.738 kW
2
QA = 3XA IA = 7.517 kvar
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 96

Sezione ○
2

V2 = V1
P2 = P1 + PA = 19.934 kW
Q2 = Q1 + QA = 11.195 kvar
p
P22 + Q22
I2 = √ = 32.999 A
3V2
Sezione ○
3

I3 = I2
PL = 3RL I32 = 1.633 kW
QL = 3XL I32 = 3.267 kvar
P3 = P2 + PL = 21.567 kW
Q3 = Q2 + QL = 14.462 kvar
p
P32 + Q23
V3 = √ = 454.320 V
3I3
 
Q3
cos φ3 = cos arctan = 0.831
P3

Esercizio 91
Dato il circuito trifase in Fig. 8.3, calcolare:

1. il modulo della corrente I1 ;

2. il modulo della corrente IC ;

3. il modulo della corrente I2 ;

4. il fattore di potenza a inizio linea cos φ2

Dati
P1 = 1 kW, cos φ1 = 0.6 (inductive), V = 380 V, QC = −0.5 kvar.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 97

I2 I1

V IC
P1 , cos φ1

XC

Figura 8.3: Circuito per l’esercizio 91

Soluzione
Sezione ○
1

V1 = V
P1
I1 = √ = 2.53 A
3V1 cos φ1
Q1 = P1 tan φ1 = 1333 var

Sezione ○
C

VC = V
QC QC
IC = √ = −√ = 0.76 A
3V1 sin φC 3V1
Sezione ○
2

V2 = V
P2 = P1
Q2 = Q1 + QC = 833 var
p
P22 + Q22
I2 = √ = 1.97 A
3V2
Q2
cos φ2 = cos arctan = 0.77
P2

Esercizio 92
Nel circuito trifase in Fig. 8.4, calcolare:
1. il modulo della tensione V2 ;
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 98

2. il modulo della corrente IA ;

3. il valore della potenza apparente S3 ;

4. i valori della componente reale e di quella immaginaria dell’impedenza


Z 3 = R3 + jX3 .

Dati
V1 = 400 V, I1 = 32 A, cos φ1 = 0.8, Z L = 0.2 + j0.2 Ω, PA = 3 kW,
QA = 2 kvar.

I1 , cos φ1 ZL Z3

V1 V2

IA

PA , QA

Figura 8.4: Circuito per l’esercizio 92

Soluzione
Sezione ○
1

P1 = 3V1 I1 cos φ1 = 17.736 kW
Q1 = P1 tan φ1 = 13.302 kvar

Sezione ○
2

I2 = I1
P2 = P1 − 3RL I22 = 17.122 kW
Q2 = Q1 − 3XL I22 = 12.688 kvar
p
P22 + Q22
V2 = √ = 384.49 V
3I2
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 99

Sezione ○
A

VA = V2
q
PA2 + Q2A
IA = √ = 5.41 A
3VA
Sezione ○
3

V3 = V2
P3 = P2 − PA = 14.122 kW
Q3 = Q2 − QA = 10.688 kvar
q
S3 = P32 + Q23 = 17.710 kVA
S3
I3 = √ = 26.59 A
3V3
P3
R3 = 2 = 6.656 Ω
3I3
Q3
X3 = 2 = 5.037 Ω
3I3

Esercizio 93
Dato il ciruito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.5, applicando il
metodo delle potenze, calcolare:

1. la corrente di fase Ip1 fornita al carico 1;

2. la corrente di linea I1 fornita al carico 1;

3. la tensione V2 a monte dell’impedenza di linea Z L ;

4. il valore delle capacità collegate a stella necessarie per ottenere un


fattore di potenza a inizio linea di cos φ′2 = 0.9.

Dati
V1 = 400 V, Z 1 = 3 + j15 Ω (connessione a triangolo), Z L = 50 + j100 mΩ,
f = 50 Hz.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 100

ZL I1
Ip1
V2 V1 Z1

condensatori
connessi a stella

Figura 8.5: Circuito per l’esercizio 93

Soluzione
Sezione ○
1
q
Z1 = R12 + X12 = 15.297 Ω
V1
Ip1 = = 26.149 A
Z
√1
I1 = 3Ip1 = 45.291 A
2
P1 = 3R1 Ip1 = 6.154 kW
2
Q1 = 3X1 Ip1 = 30.769 kvar

Sezione ○
2
PL = 3RL I12 = 0.308 kW
QL = 3XL I12 = 0.615 kvar
P2 = P1 + PL = 6.462 kW
Q2 = Q1 + QL = 31.385 kvar
p
P22 + Q22
V2 = √ = 408.468 V
3I2
Sezione ○
2’ (dopo il rifasamento):
QC = P2 tan φ′2 − Q2 = −28.255 kvar

(V2 / 3)2 V2
QC = 3 → XC = 2 = −5.905 Ω
XC QC
1
C=− = 539.05 µF
ωXC
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 101

Esercizio 94
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.6, calcolare:

1. il modulo della corrente IA ;

2. il modulo della tensione V3 ;

3. la potenza attiva P3 e il fattore di potenza cos φ3 .

Dati
V1 = 400 V, P1 = 25 kW, cos φ1 = 0.6, Z L = 0.1 + j0.2 Ω, Z A = 12 + j18 Ω

ZL

V1 V3
P3 , cos φ3


1

IA Z A

Figura 8.6: Circuito per l’esercizio 94

Soluzione
Sezione ○:
1

Q1 = P1 tan φ1 = 33333 var


P1
I1 = √ = 60.14 A
3V1 cos φ1

Sezione ○
2 (I2 = I1 ):

PL = 3RL I22 = 1085 W


QL = 3XL I22 = 2170 var
P2 = P1 − PL = 23915 W
Q2 = Q1 − QL = 31163 var
p
P22 + Q22
V2 = √ = 377.1 V
3I1
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 102

Sezione ○
A (VA = V2 ):
q
ZA = RA 2 + X 2 = 21.63 Ω
A
VA
IA = = 17.43 A
ZA
2
PA = 3RA IA = 10937 W
2
QA = 3XA IA = 16405 var

Sezione ○
3 (V3 = V2 ):

P3 = P2 − PA = 12978 W
Q3 = Q2 − QA = 14758 var
P3 P3
cos φ3 = =p 2 = 0.66
S3 P3 + Q23

Esercizio 95
Dato il circuito trifase in Fig. 8.7, calcolare:

1. il modulo della tensione di linea V3 ;

2. il modulo della corrente I2 ;

3. il modulo della corrente I3 .

Dati
P1 = 25 kW, Q1 = 15 kvar, I1 = 30 A, R2 = 2 Ω, L2 = 10 mH, f = 60 Hz.
I3 I1

V3 I2
P1 , Q1

R2

L2

Figura 8.7: Circuito per l’esercizio 95


CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 103

Soluzione

V3 = 561.1 V
I2 = 75.9 A
I3 = 102.7 A

Esercizio 96
Dato il circuito trifase in Fig. 8.8, calcolare:

1. il modulo della tensione di linea V3 ;

2. il modulo della corrente I2 ;

3. il modulo della corrente I3 .

Dati
Q1 = 10 kvar, sin φ1 = 0.9, I1 = 25 A, R2 = 2 Ω, C2 = 1 mF, f = 60 Hz.
I3 I1

V3 I2
Q1 , sin φ1

Z2
Z2 = R2 C2

Figura 8.8: Circuito per l’esercizio 96

Soluzione

V3 = 256.6 V
I2 = 278.3 A
I3 = 274.6 A
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 104

Esercizio 97
Dato il circuito trifase in Fig. 8.9, calcolare:

1. il modulo della corrente nel carico 1;

2. la tensione di alimentazione Vin ;

3. il modulo della corrente nel carico 2;

4. la corrente di alimentazione Iin ;

Usando il valore di Vin ottenuto, calcolare la corrente I1sc quando il carico


1 è sostituito da un corto circuito.

Dati
V1 = 400 V, P1 = 30 kW, cos φ1 = 0.6, Z L = 0.1 + j0.2 Ω, P2 = 10 kW,
Q2 = 20 kvar.

Iin ZL I1

Vin V1
load 1

I2

load 2

Figura 8.9: Circuito per l’esercizio 97

Soluzione

I1 = 72.2 A
Vin = 427, 35 V
I2 = 30, 22 A
Iin = 102, 1 A
I1sc = 1, 103 kA
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 105

Esercizio 98
Dato il circuito trifase in Fig. 8.10, calcolare il modulo della tensione di linea
V e il fattore di potenza in ingresso.

Dati
V1 = 400 V, Z L = 0.1 + j0.2 Ω, P2 = 10 kW cos φ2 = 0.6, Z 1 = 5∠60◦ Ω
(collegamento a triangolo), f = 50 Hz.

ZL

V V1
Z1

P2 , cos φ2

Figura 8.10: Circuito per l’esercizio 98

Soluzione

V = 462.76 V
cos φ = 0.506

Esercizio 99
Dato il circuito trifase in Fig. 8.11, calcolare il modulo della tensione di linea
V e il fattore di potenza in ingresso.

Dati
V1 = 380 V, ZL = 0.1 + j0.2 Ω, P2 = 10 kW, Q2 = 3 kvar, Z 1 = 5∠60◦ Ω
(connessi a stella), f = 50 Hz.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 106

ZL

V V1
Z1

P2 , Q 2

Figura 8.11: Circuito per l’esercizio 99

Soluzione

V = 396.97 V
cos φ = 0.651

Esercizio 100
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.12, calcolare:

1. il modulo della corrente IA ;

2. il modulo della corrente IB ;

3. il modulo della tensione V ad inizio linea.

Dati
RA = 50 Ω, CA = 63.7 µF, VA = 400 V, PB = 1 kW, cos φB = 0.8,
RC = 1 Ω, LC = 3.185 mH, f = 50 Hz
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 107

RC LC RA CA
IA

V VA

IB

PB , cos φB

Figura 8.12: Circuito per l’eserizio 100

Soluzione

IA = 3.267 A
IB = 1.804 A
V = 404.4 V

Esercizio 101
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.13, calcolare:

1. il modulo della corrente IA ;

2. il modulo della corrente IB ;

3. il modulo della tensione V ad inizio linea.

Dati
PA = 1.59 kW, QA = −1.59 kvar, VA = 400 V, RB = 102.88 Ω, LB =
245.7 mH, RC = 1 Ω, LC = 3.185 mH, f = 50 Hz
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 108

RC LC IA

V VA
PA , QA

IB

RB

LB

Figura 8.13: Circuito per l’esercizio 101

Soluzione

IA = 3.246 A
IB = 1.796 A
V = 404.4 V

Esercizio 102
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.14:

1. disegnare il circuito monofase equivalente;

2. calcolare le tre correnti di linea erogate dai generatori di tensione;

3. calcolare le tre correnti di linea assorbite dal carico trifase Z A ;

4. calcolare la potenza attiva totale nella sezione ○.


1

Dati
E 1 = 230 V, E 2 = 230∠−120◦ V, E 3 = 230∠+120◦ V, Z L1 = j2 Ω,
Z L2 = 1.5 Ω, Z A = 20 + j20 Ω, Z B = 75 + j60 Ω.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 109

E1
+
Z L1 Z L2

ZB
E2
+
Z L1 Z L2
ZB

ZB
E3
+
Z L1 Z L2


1
ZA ZA ZA

Figura 8.14: Circuito per l’esercizio 102

Soluzione

I1 = 13.78∠ − 46.5◦ A, I2 = 13.78∠ − 166.5◦ A, I3 = 13.78∠73.5◦ A


I1A = 7.46∠ − 50.16◦ A, I2A = 7.46∠ − 170.16◦ A, I3A = 7.46∠69.84◦ A
P1 = 6.545 kW

Esercizio 103
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.15:

1. disegnare il circuito monofase equivalente;

2. calcolare le tre correnti di linea erogate dai generatori di tensione;

3. calcolare le tre correnti di linea assorbite dal carico trifase Z A ;

4. calcolare la potenza attiva totale nella sezione ○.


1

Dati
E 1 = 220 V, E 2 = 220∠−120◦ V, E 3 = 220∠+120◦ V, Z L1 = j1.5 Ω,
Z L2 = 2 Ω, Z A = 75 + j75 Ω, Z B = 20 + j15 Ω.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 110

E1
+
Z L1 Z L2 ZB

E2
+
Z L1 Z L2 ZB

E3
+
Z L1 Z L2 ZB


1
ZA ZA

ZA

Figura 8.15: Circuito per l’esercizio 103

Soluzione

I1 = 13.41∠ − 43◦ A, I2 = 13.41∠ − 163◦ A, I3 = 13.41∠77◦ A


I1A = 5.85∠ − 49.12◦ A, I2A = 5.85∠ − 169.12◦ A, I3A = 5.85∠70.88◦ A
P1 = 6.468 kW

Esercizio 104
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.16:

1. disegnare il circuito monofase equivalente;

2. calcolare la potenza attiva assorbita dal carico trifase Z A ;

3. calcolare le tre correnti di linea erogate dai generatori di tensione.

Dati
E 1 = 230 V, E 2 = 230∠−120◦ V, E 3 = 230∠+120◦ V, Z L = j1.3 Ω,
Z A = 51 + j51 Ω, Z B = 30 + j15 Ω.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 111

E1
+
ZL

ZB
E2
+
ZL
ZB

ZB
E3
+
ZL

ZA ZA

ZA

Figura 8.16: Circuito per l’esercizio 104

Soluzione

PA = 3.861 kW
I1 = 27.10∠ − 39.82◦ A, I2 = 27.10∠ − 159.82◦ A, I3 = 27.10∠80.18◦ A

Esercizio 105
Dato il circuito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.17, calcolare:

1. la tensione all’inizio della linea;

2. il valore della corrente assorbita dal carico A;

3. il valore della corrente assorbita dal carico B;

4. il valore dell’impedenza (modulo e fase) del carico B.

Dati
Pin = 20 kW, cos φin = 0.57, Iin = 45 A, PA = 10 kW, QA = 15 kvar.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 112

Iin ZB

Pin
cos φin
PA , QA

Figura 8.17: Circuito per l’esercizio 105

Vin = 450.18 V
IA = 23.12 A
IB = 21.89 A
Z B = 6.96 + j9.62 Ω

Esercizio 106
Dato il cirucito trifase simmetrico ed equilibrato in Fig. 8.18, calcolare:

1. la corrente all’inizio della linea;

2. il valore della corrente di linea assorbita dal carico A;

3. il valore della corrente assorbita dal carico B;

4. la potenza attiva e il fattore di potenza del carico B.

Dati
Pin = 70 kW, Qin = 70 kvar, Vin = 400 V, Z A = 5 + j7 Ω.
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 113

Vin
PB , cos φB

Pin
Qin ZA

Figura 8.18: Circuito per l’esercizio 106

Iin = 142.89 A
IA = 80.54 A
IB = 64.81 A
PB = 37.566 kW cos φB = 0.837

Esercizio 107
Dato il circuito trifase in Fig. 8.19, calcolare:

1. la corrente ad inizio linea I1 ;

2. la potenza attiva assorbita dal carico P2 ;

3. la tensione di alimentazione del carico V2 ;

4. il fattore di potenza cos φ2 .

Dati
Dati: V1 = 406 V, P1 = 50 kW, cos φ1 = 0.89, Z l = 0.1 + j0.2 Ω
CHAPTER 8. CIRCUITI TRIFASE 114

I1 ZL

V1 V2
P2 , cos φ2

P1
cos φ1

Figura 8.19: Circuito per l’esercizio 107

I1 = 79.89 A
P2 = 48.085 kW
V2 = 381.51 V
cos φ2 = 0.911

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