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Le indicazioni nazionali non sono né una riscrittura né un'integrazione delle indicazioni del
curricolo del 2012, ma vogliono sottolineare e rivalutare quelli già presenti Il nuovo in una
nuova prospettiva di sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva e quello ad esso
connesso della sostenibilità.
Per cittadinanza si intende che ogni singolo individuo possa esprimersi nella sua
singolarità, dentro dei valori che stanno alla base della società occidentale e nel rispetto
delle singole culture. La formazione del cittadino del III millennio parte dalla sua singolarità e
passa attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e delle tradizioni culturali
della nazione, aprendosi alla dimensione ed extraeuropea attraverso il confronto virtuale e
reale con le altre conoscenze.
Ci troviamo infatti in un contesto sociale molto variegato le cui problematiche vengono
discusse all'interno della parte i nuovi scenari. Emergono infatti varie problematiche tra cui:
Questi sono temi già presenti nel testo programmatico del 2012 che, mantiene intatto il suo
valore culturale, pedagogico e giuridico ma, richiedono ulteriore attenzione e
approfondimenti che vengono affidati alla ricerca e alla elaborazione curricolare delle scuole
e degli insegnanti.
All'interno del documento ministeriale troviamo l'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo
sostenibile è un programma d'azione per le persone il pianeta e la prosperità sottoscritto nel
settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri Essa ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo
sostenibile da raggiungere entro il 2030:
L'obiettivo che più afferisce alla scuola è il quarto che così recita: “fornire un'educazione di
qualità adeguata ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”.
● competenza multilinguistica;
● competenza digitale;
● competenza imprenditoriale;
Dal punto di vista pedagogico le sfide considerate dalle indicazioni nazionali sono
tre:
1. innalzare la qualità degli apprendimenti: promuovere competenze
durature, significative e funzionali ad ulteriori apprendimenti
2. sostenere l’inclusione, la lotta alla dispersione e al fallimento formativo:
prevenire l'uscita precoce dal sistema di istruzione, deficit di competenze di
base
3. promuovere l'orientamento e la prendimento permanente: promuovere
l’acquisizione di competenze. chiave è l’esercizio della flessibilità e della
resilienza.
Il documento ministeriale afferma per cui una nuova alleanza fra scienze, storia,
disciplina umanistiche, arti e tecnologie poiché esse concorrono, come già
precedentemente affermato nelle indicazioni nazionali del curricolo, in un nuovo
umanesimo