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Indicazioni nazionali e nuovi scenari

Le indicazioni nazionali non sono né una riscrittura né un'integrazione delle indicazioni del
curricolo del 2012, ma vogliono sottolineare e rivalutare quelli già presenti Il nuovo in una
nuova prospettiva di sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva e quello ad esso
connesso della sostenibilità.
Per cittadinanza si intende che ogni singolo individuo possa esprimersi nella sua
singolarità, dentro dei valori che stanno alla base della società occidentale e nel rispetto
delle singole culture. La formazione del cittadino del III millennio parte dalla sua singolarità e
passa attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e delle tradizioni culturali
della nazione, aprendosi alla dimensione ed extraeuropea attraverso il confronto virtuale e
reale con le altre conoscenze.
Ci troviamo infatti in un contesto sociale molto variegato le cui problematiche vengono
discusse all'interno della parte i nuovi scenari. Emergono infatti varie problematiche tra cui:

● il rapido sviluppo tecnologico; che se da una parte ci consegna molte informazioni e


conoscenze dall'altra crea molte marginalità
● La crisi economica, ci ha prodotto una serie di rinunce da parte di molti all'accesso di
servizi e beni primari come la cura e l'istruzione per i bambini e i giovani
● L'aumento delle spinte migratorie le quali pongono la scuola l'obbligo di interrogarsi
più che mai sui temi della convivenza civile e democratica nel confronto interculturale
e delle politiche di inclusione.

Questi sono temi già presenti nel testo programmatico del 2012 che, mantiene intatto il suo
valore culturale, pedagogico e giuridico ma, richiedono ulteriore attenzione e
approfondimenti che vengono affidati alla ricerca e alla elaborazione curricolare delle scuole
e degli insegnanti.

La scuola dell'infanzia nel testo programmatico è caratterizzata come scuola dell'attenzione


e dell'intenzione e viene posta l'enfasi sul campo di esperienza il sé e l'altro. è il campo
infatti per eccellenza, matrice sociologica grazie alla quale si formalizza il primo
riconoscimento di sé e degli altri; il primo esercizio di dialogo e di riconoscimento dei diritti e
dei doveri delle prime regole di vita sociale. La scuola dell'infanzia quindi come spazio di
incontro di dialogo e di approfondimento culturale tra genitori docenti territorio è capace di
porre le basi per promuovere una cittadinanza consapevole.

All'interno del documento ministeriale troviamo l'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo
sostenibile è un programma d'azione per le persone il pianeta e la prosperità sottoscritto nel
settembre 2015 dai governi dei 193 paesi membri Essa ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo
sostenibile da raggiungere entro il 2030:

● Goal 1: Sconfiggere la povertà


● Goal 2: Sconfiggere la fame
● Goal 3: Salute e benessere
● Goal 4: Istruzione di qualità
● Goal 5: Parità di genere
● Goal 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
● Goal 7: Energia pulita e accessibile
● Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
● Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture
● Goal 10: Ridurre le disuguaglianze
● Goal 11: Città e comunità sostenibili
● Goal 12: Consumo e produzione responsabili
● Goal 13: Lotta contro il cambiamento climatico
● Goal 14: Vita sott’acqua
● Goal 15: Vita sulla Terra
● Goal 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
● Goal 17: Partnership per gli obiettivi

L'obiettivo che più afferisce alla scuola è il quarto che così recita: “fornire un'educazione di
qualità adeguata ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti”.

Questo sta a significare:

● La realizzazione di ambiente di apprendimento sicuri inclusivi ed efficaci per tutti


● Garantire conoscenze e competenze necessarie per promuovere lo sviluppo
sostenibile
● Garantire a tutti un livello di alfabetizzazione una capacità di calcolo
● Eliminare la disparità di genere nelle istruzioni e garantire un accesso equo delle
categorie protette
● Aumentare il numero di persone con competenze specifiche professionali per
occupazioni aumentare i costi di lavoro
● Garantire a tutti un'istruzione tecnica professionale e terziaria anche universitaria che
sia vantaggiosa e di qualità
● Garantire a tutti un'istruzione prescolastica

A chiudere i concetti precedenti vengono ricordate all'interno delle indicazioni nazionali le 8


competenze chiave europee promulgate nel 2006:

● comunicazione nella lingua madre

● competenza multilinguistica;

● competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;

● competenza digitale;

● competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;

● competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;

● competenza imprenditoriale;

● competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.


Alla sezione degli strumenti culturali per la cittadinanza sono proposti in particolare
tre importanti temi
● Il pensiero matematico: La matematica è la disciplina che favorisce
strumenti per indagare e spiegare i fenomeni favorendo un approccio
razionale ai problemi che la realtà pone raggiungendo un contenuto alla
costruzione di una cittadinanza consapevole
● Pensiero computazionale: Il secondo pensiero trattato è quello
computazionale alla base del quale si trovano la lingua e la matematica il
pensiero computazionale è inteso come processo mentale attraverso il quale
viene concessa l'opportunità di risolvere problemi di varia natura seguendo
metodi e strumenti specifici e pianificando una strategia è un processo logico
creativo che conduce all'educazione ad agire consapevolmente ad affrontare
le situazioni in modo Analitico Scomponendole e pianificando per ognuno le
soluzioni più idonee
● Pensiero scientifico:È fondamentale per dotare gli alunni delle abilità di
rilevare fenomeni porre domande costruire ipotesi osservare sperimentare e
raccogliere dati formulare ipotesi conclusive e verificarle.

Dal punto di vista pedagogico le sfide considerate dalle indicazioni nazionali sono
tre:
1. innalzare la qualità degli apprendimenti: promuovere competenze
durature, significative e funzionali ad ulteriori apprendimenti
2. sostenere l’inclusione, la lotta alla dispersione e al fallimento formativo:
prevenire l'uscita precoce dal sistema di istruzione, deficit di competenze di
base
3. promuovere l'orientamento e la prendimento permanente: promuovere
l’acquisizione di competenze. chiave è l’esercizio della flessibilità e della
resilienza.

Il documento ministeriale afferma per cui una nuova alleanza fra scienze, storia,
disciplina umanistiche, arti e tecnologie poiché esse concorrono, come già
precedentemente affermato nelle indicazioni nazionali del curricolo, in un nuovo
umanesimo

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