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Indicazioni nazionali per il curricolo 2012

Scuola del primo ciclo

Il curriculo del 2012 subentra al decreto 104/1985, che regolava in


maniera molto programmatica e precisa l’insegnamento della musica
(educazione al suono e alla musica) nella scuola primaria (ai tempi scuola
elementare).

Le indicazioni sono suddivise in 5 punti principali:

1.Cultura, scuola, persona

La scuola nel nuovo scenario.

Rispetto al passato, la scuola si è trasformata radicalmente, mentre prima


esisteva uno stretto legame tra gli adulti, adesso questa intesa non è più
scontata, inoltre se prima esistevano delle regole e dei limiti ferrei, adesso
sono attenuate anche per la direzione che ha preso la società odierna.
Un’altra differenza è il fatto che gli alunni sono portati a confrontarsi con
più culture e molteplici stimoli, che però non riescono molte volte a
comprendere per mancanza di strumenti, spetta alla scuola e alla famiglia
rispondere a queste esigenze per far sì che l’alunno oltre alla formazione
scolastica standard apprenda anche la capacità di “saper stare al mondo”.

Tutti i docenti hanno il compito di dare attuazione al riconoscimento della


libertà e dell’uguaglianza (art.2 e 3 della Costituzione) di ogni alunno, e
favorire l’integrazione tra la scuola e il territorio per far si che ogni alunno
possa “concorrere al progresso materiale e spirituale della società”. (Art.4)

Altri due articoli fondamentali per il sistema scolastico sono il n.33


(Libertà di insegnamento) e il n.117 (Autonomia scolastica).

Altra principale differenza riguarda la diffusione delle tecnologie e dei


media, in quanto oggi è molto più semplice ed immediato apprendere
nuove nozioni ed informazioni tramite questi nuovi strumenti, che però
non sono fruibili da tutti.

La scuola oggi ha il fondamentale compito di creare un percorso formativo


ad hoc per ogni studente in base alle sue inclinazioni e potenzialità.

Centralità della persona

Le strategie educative e didattiche devono essere studiate tenendo in


considerazione che ogni individuo è diverso dall’altro e che lo studente
deve essere posto al centro del progetto educativo.
La scuola ha il compito di dare tutti gli strumenti necessari all’individuo
per imparare ad imparare.

Particolare cura deve essere dedicata alla formazione della classe come
gruppo, con tutte le sue sfaccettature, sia positive che negative, pur
mantenendo al centro l’individualità di ognuno.

Per una nuova cittadinanza

La scuola si prefissa una doppia linea formativa: verticale e orizzontale.


Quella verticale consiste nell’impostare una formazione che continui per
l’intero arco della vita, quella orizzontale consiste nel creare una
collaborazione tra la scuola e le agenzie educative del territorio, in primis
la famiglia.

La scuola deve valorizzare l’unicità e le peculiarità dell’identità culturale di


ogni studente, ma allo stesso tempo dare gli strumenti per comprendere
ed assorbire le esperienze culturali provenienti dall’esterno (altri
studenti).

Tutto ciò è finalizzato a formare gli studenti che prima di tutto sono
cittadini italiani, poi europei ed infine planetari (Villaggio globale).
Per un nuovo umanesimo

La scuola deve educare i bambini alla consapevolezza che il mondo


influenza la vita di ogni persona, e a sua volta ogni persona ha una
responsabilità nei confronti del mondo, ossia la scuola deve creare nelle
coscienze degli studenti la consapevolezza che tutte le aree dello scibile
umano sono in connessione tra loro e l’una concorre allo sviluppo
dell’altra.

2.Finalità generali

Scuola, Costituzione, Europa

La scuola, seguendo le indicazioni della costituzione, deve formare il


cittadino europeo.
Gli obbiettivi fondamentali e condivisi al livello europeo (2006) da tutte le
nazioni sono:
-comunicazione nella madrelingua, ossia la comprensione ed espressione
in madrelingua di concetti sia in forma orale che in forma scritta.

-comunicazione nelle lingue straniere, ossia raggiungere le stesse


competenze della comunicazione in madrelingua, però stavolta tramite
l’utilizzo delle lingue straniere.

-competenza matematica, ossia l’abilità di utilizzare le competenze


matematiche acquisite durante il percorso scolastico nelle situazioni di
vita quotidiana. Favorisce lo sviluppo della logica.

competenze di base in scienza e tecnologia, ossia spiegare il mondo che ci


circonda e come l’attività dell’uomo influisce sullo stesso.
competenza digitale, ossia saper utilizzare con dimestichezza e spirito
critico le tecnologie della nuova società

-imparare ad imparare, ossia sviluppare un proprio metodo di


apprendimento, utilizzando in ogni ambito di vita le competenze
acquisite.

competenze sociali e civiche, ossia quelle competenze che permettono al


discente di partecipare in modo attivo e responsabile alla vita sociale nel
territorio.

spirito di iniziativa ed imprenditorialità, ossia iniziare ad organizzarsi


autonomamente, ed avere senso di iniziativa critica e creativa.

consapevolezza ed espressione culturale, ossia la comprensione


dell’importanza delle esperienze artistiche e creative (teatro, musica,
letteratura).

Le indicazioni nazionali, pur seguendo il modello europeo, sono poi


sviluppate in maniera diversa per ogni nazione.

Profilo dello studente

Il periodo più importante per l’apprendimento è quello che va dalla scuola


dell’infanzia alla conclusione del primo ciclo di istruzione. In tal senso gli
istituti comprensivi favoriscono le condizioni per una scuola unitaria di
base, che prende in carico i bambini all’età di tre anni e li guida fino al
termine del primo ciclo.
Di seguito si illustra il profilo delle competenze che dovrà possedere
l’alunno al termine del primo ciclo:
-è in grado di capire ed affrontare in autonomia le difficoltà legate alla
propria età
-Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti
-Dimostra padronanza della lingua italiana e utilizza la lingua inglese
nell’uso delle tecnologie.
-ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche e possiede un
pensiero razionale
-è in grado di osservare e interpretare ciò che lo circonda
-ha buone competenze digitali
-è in grado di ricercare nuove informazioni in modo autonomo
- si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando ne ha bisogno.

3. L’organizzazione del curricolo

Dalle indicazioni nazionali nasce il curricolo, ossia un documento che è


presente nell’offerta formativa di ogni istituto.
Ogni istituto, grazie all’autonomia scolastica, stila questo documento, nel
quale sono presenti le modalità di insegnamento dei docenti e gli
obbiettivi formativi dello studente a conclusione del primo ciclo di studi,
ponendo attenzione all’integrazione tra le varie discipline.

Aree disciplinari e discipline

L’obbiettivo primario dell’istituzione scolastica, attraverso il curricolo, è


quello di rafforzare le interconnessioni tra le varie discipline, favorendo un
ragionamento lineare che comprenda tutte le aree.
Fondamentale è la competenza comunicativa nella lingua italiana,
compito condiviso da tutti i docenti di tutte le discipline.

Continuità ed unitarietà del curricolo


La continuità e l’unitarietà del percorso è favorita dalla presenza degli
istituti comprensivi che racchiudono un unico curricolo verticale
dall’infanzia alla terza media, che facilità il raccordo con il secondo ciclo di
istruzione.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Esistono dei traguardi fissati per la fine del primo ciclo di istruzione, che
possono essere considerati delle competenze obbligate, da conseguire
entro un periodo ben definito, a prescindere dal metodo, che ogni scuola
organizza in maniera autonoma.

Obbiettivi di apprendimento

Gli obbiettivi di apprendimento sono divisi in periodi didattici che


corrispondono al triennio della scuola dell’infanzia, al quinquennio della
scuola primaria e al triennio della scuola secondaria di primo grado. Al
fine di garantire un’efficacia maggiore è possibile individuare un momento
di verifica al termine della terza classe del quinquennio.

Valutazione

Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della


documentazione.
La valutazione è fondamentale per monitorare l’andamento del curricolo,
e deve essere attuata attraverso verifiche periodiche delle competenze
acquisite.

Le singole istituzioni devono autovalutarsi attraverso le recensioni esterne


e le valutazioni in relazione agli altri istituti, a sua volta l’istituto nazionale
di valutazione (SNV) valuta gli apprendimenti in relazione agli obbiettivi
previsti dalle indicazioni.
Questi due tipi di valutazione concorrono per il miglioramento del sistema
di istruzione.

Certificazione delle competenze

Le certificazioni di competenze sono rilasciate a seguito di osservazione,


valutazione e riconoscimento delle competenze progressivamente
acquisite, orientando lo studente verso la scuola del secondo ciclo.

Una scuola di tutti e di ciascuno

La scuola favorisce l’integrazione di studenti di altre culture e religioni, di


allievi con disabilità o BES avvalendosi dell’apporto di professionalità
specifiche come quelle dei docenti di sostegno.

Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza

Ogni scuola costituisce una comunità formata da famiglie, docenti e


studenti.
Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei
docenti, i quali lavorano in sinergia per un progetto di scuola che si basa
sulle indicazioni nazionali.
Determinante risulta il ruolo del dirigente scolastico per la direzione, il
coordinamento delle attività.
La scuola comunque costituisce un punto di riferimento per tutti i
componenti della società, a parte famiglie ed alunni, che sono portati a
fronteggiare le sfide educative del nostro tempo.
Quindi possiamo considerare la scuola come una comunità educativa,
punto di riferimento per il territorio locale, nazionale, europeo e
mondiale.

La scuola del primo ciclo

Il senso dell’esperienza educativa

La scuola del primo ciclo comprende gli otto anni della primaria e della
secondaria di primo grado. In questo percorso obbligatorio, la scuola
concorre ad eliminare ogni tipo di ostacolo alla frequenza, contrastando la
dispersione scolastica e favorendo l’accesso agli alunni con disabilità.

La scuola ha una funzione orientativa, in quanto aiuta lo studente e gli


fornisce i mezzi per potere scegliere il percorso scolastico futuro.
Insegna agli studenti come stare in un gruppo, rispettando ogni
individualità senza mai eccedere in comportamenti discriminatori, bensì
collaborando tra di loro.

Alfabetizzazione culturale di base

La scuola primaria si prefissa l’obbiettivo di alfabetizzare lo studente,


fornendo conoscenze di base (leggere, scrivere e far di conto).
Competenze che durante i cicli di istruzione successivi vengono sviluppate
e ampliate.
Questa alfabetizzazione è ancora più importante per i bambini che
provengono da situazioni sociali e culturali difficili, maggiori saranno le
competenze acquisite durante la scuola primaria, maggiore sarà la
possibilità di emancipazione.
Cittadinanza e costituzione

Questo primo ciclo di istruzione ha il compito di formare una cittadinanza


attiva attraverso l’interiorizzazione dei principi fondamentali della nostra
Costituzione. Gli obbiettivi sono: costruzione del senso di legalità, senso di
responsabilità, che si traducono in un miglioramento costante del proprio
contesto di vita.
La Costituzione si compone di 139 articoli, dal 1 al 12 vengono illustrati i
principi fondamentali, dal 13 al 54 i diritti e doveri dei cittadini, dal 55 al
139 l’ordinamento della repubblica.

L’ambiente di apprendimento

L’ambiente scolastico deve prevedere una serie di spazi attrezzati


(Palestra, aula di arte, teatro , biblioteca) finalizzati ad aiutare il docente
nell’azione formativa, che può sfruttare questi luoghi per ottimizzare
l’acquisizione dei saperi.

Attuare interventi adeguati nei confronti delle diversità, in modo tale da


non creare diseguaglianze. Particolare attenzione va rivolta agli immigrati
di prima e di seconda generazione, che hanno bisogno di interventi
differenziati. L’integrazione degli alunni con disabilità, anche se da tempo
attenzionata, deve essere sempre al centro dell’organizzazione scolastica.

Importante è incoraggiare l’apprendimento collaborativo, anche


attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Far sì che ogni alunno sviluppi il proprio metodo di apprendimento.

Unire la teoria alla pratica attraverso la realizzazione di laboratori.

Musica
La musica è una componente fondamentale nel percorso formativo di
ognuno, in quanto favorisce attività di cooperazione e socializzazione,
sviluppo del senso di appartenenza ad una comunità e l’interazione tra
culture diverse.

L’insegnamento della musica si articola in due dimensione: a.pratica, ossia


il canto, l’esecuzione musicale con strumenti e musica d’insieme; b. teoria,
ossia la conoscenza della teoria musicale e della storia della nostra cultura
musicale e non solo.

La musica assume anche una funzione emotivo-affettiva, che favorisce la


prevenzione del disagio, e il riconoscimento delle proprie emozioni.

La musica assume anche una funzione critico-estetica, che permette agli


alunni di sviluppare una sensibilità artistica che li porta a comprendere
ogni messaggio sonoro e artistico che gli si pone di fronte.

Traguardi al fine della primaria

L’alunno deve essere in grado di:


-discriminare gli eventi sonori (valore, altezza, timbrica ecc.)
-esplorare diversi oggetti sonori e strumenti musicali.
-eseguire semplici combinazioni ritmiche.
-improvvisare in modo creativo
-eseguire brani molto semplici, da solo o in gruppo.
-riconoscere gli elementi costitutivi di un brano.

Tutto ciò deve essere raggiunto in maniera graduale nel corso dei 5 anni.

Traguardi della secondaria di primo grado

-Utilizzare diversi sistemi di notazione.


-Produrre autonomamente, anche attraverso l’improvvisazione, messaggi
musicali, anche servendosi di sistemi informatici.
-Riconosce i vari contesti storico-culturali, in relazione alla propria
esperienza musicale.
-Integra la propria esperienza musicale con altre pratiche artistiche.
-Creare una propria identità musicale, anche identificandosi in un genere
ben preciso o spaziare tra diversi generi.
-Utilizzare software per la scrittura musicale.

La scuola del Secondo ciclo (Liceo musicale e coreutico)

Le Indicazioni Nazionali per i licei sono state pubblicate nella forma del
regolamento tramite li Decreto Interministeriale n. 211 del 7 ottobre
2010 dal Ministero dell'Istruzione.

È suddiviso in 6 articoli ed è corredato da 7 allegati, dei quali il primo parla


degli obbiettivi di apprendimento da raggiungere, i successivi trattano
tutti i vari licei, noi ci soffermeremo sull’Allegato E (liceo musicale e
coreutico).

Le competenze da raggiungere al liceo musicale sono divise tra:

-Primo Biennio: Al termine del primo biennio, in particolare, lo studente


deve aver sviluppato: per il primo strumento, adeguate e consapevoli
capacità esecutive di composizioni di epoche, generi, stili e tradizioni
diverse, supportate da semplici procedimenti analitici pertinenti ai
repertori studiati: per il secondo strumento, gli essenziali elementi di
tecnica strumentale.

-Per il secondo Biennio: al termine del secondo biennio lo studente avrà


acquisito la capacità di eseguire con scioltezza, anche in pubblico, brani di
adeguato livello di difficoltà tratti dai repertori studiati per il primo
strumento. Per il secondo strumento dovrà invece dare prova di sapere
eseguire semplici brani ed aver conseguito competenze adeguate e
funzionali alla specifica pratica strumentale.
-Per il quinto anno: Dà prova di saper mantenere un adeguato equilibrio
psicofisico nell'esecuzione anche mnemonica di opere complesse e di
saper motivare le proprie scelte espressive. Sa altresì adottare e applicare
in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a prima
vista, al trasporto, alla memorizzazione e all'improvvisazione. Sa utilizzare
tecniche adeguate all'esecuzione di composizioni significative di epoche,
generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le
poetiche dei diversi autori presentati.

Le stesse competenze, per i medesimi anni di corso dovranno essere


raggiunte nell’ambito della musica d’insieme, ovviamente calate nella
pratica sinergica e sintonica con gli altri membri del gruppo strumentale.

Traguardi da raggiungere:

-area metodologica, ossia la capacità di sviluppare una elevata autonomia


organizzativa, possedere un solido metodo di studio costruito durante il
percorso formativo, in modo tale da proseguire gli studi superiori nel
migliore dei modi.

-area logico-argomentativa, ossia la capacità di sostenere le proprie tesi e


confrontarsi in maniera critica con argomentazioni altrui.

-area linguistica e comunicativa, ossia dominare in tutti i suoi aspetti la


lingua italiana, sia dal punto di vista orale che scritto, e saper interpretare
testi di varia natura; conoscere una lingua straniera moderna, acquisire
almeno il livello B2.

-area storico-umanistica, ossia conoscere i contesti storici, geografici,


politici e culturali, dall’antichità ad oggi, sia dell’Italia che dell’Europa,
saper integrare questi ultimi con le altre culture straniere.

-area tecnologica, scientifica e matematica, ossia comprendere il


linguaggio formale della matematica e saperlo calare nella vita
quotidiana, saper usufruire degli strumenti tecnologici, in modo tale da
sapersi orientare tra i vari metodi di indagine scientifici.

Obbiettivi, competenze e autonomia didattica

Gli obbiettivi e le competenze sono di natura metacognitiva (imparare ad


apprendere), relazionale (imparare a lavorare in gruppo), e attitudinale
(autonomia e creatività).
Altri due aspetti sono fondamentali per la formazione dell’individuo, ossia
le competenze digitali, che sono sviluppate all’interno del biennio, e le
competenze relative a Cittadinanza e Costituzione, compito affidato ai
docenti di tutte le materie; la scuola, grazie all’autonomia scolastica,
rappresenta un territorio favorevole per sviluppare questo tipo di
competenze.

Le indicazioni seguono anche altri criteri di seguito elencati:

-La trasmissione dei nuclei fondanti del sapere collettivo, imprescindibili


per la formazione. I metodi di insegnamento possono e devono essere
sempre al passo con le esigenze della contemporaneità, abbandonando i
vecchi metodi enciclopedici.

-Principio dell’unitarietà della conoscenza, che non preveda separazione


tra nozione teoria e applicazione pratica, in modo da fornire agli studenti
una “cassetta degli attrezzi” a cui attingere per la costruzione del proprio
progetto di vita.

-L’obbiettivo comune di costruire, tramite il dialogo, un filo conduttore tra


tutti i dipartimenti disciplinari.

-Competenza linguistica elevata dell’uso dell’italiano.


-Possibilità di modifica delle Indicazione in base al monitoraggio e
valutazione delle stesse. (ANSAS, agenzia nazionale per lo sviluppo
dell’autonomia scolastica, INVALSI, istituto nazionale di valutazione del
sistema d’istruzione).

Il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente

Per quanto riguarda il percorso educativo liceale, il biennio fornisce


conoscenze comuni a tutti i percorsi liceali, mentre il triennio è più
specialistico in base alla scuola scelta.

Alla fine del percorso gli studenti dovranno, a prescindere dall’indirizzo


scelto, avere acquisito delle competenze nelle seguenti aree:

-Metodologica, costruzione metodo di studio personale (utile per gli studi


superiori)

-Logico-argomentativa, capacità di esprimere ed argomentare una tesi, ed


essere in grado di comprendere le tesi altrui e discuterne.

-Linguistico-comunicativa, ossia la conoscenza elevata della lingua italiana


e una buona conoscenza di una lingua straniera (sia nello scritto che
nell’orale).

-Storico-umanistica, conoscere i presupposti storici e culturali della


propria nazione e affrontare le altre culture con spirito critico. (Capire la
storia del patrimonio artistico italiano ed europeo), e sviluppare un tuo
pensiero critico su questi argomenti.

-Scientifica, matematica e tecnologica, sviluppo delle competenze


matematiche di base e del pensiero logico e conoscenza della natura
scientifica dei fenomeni che ci circondano. Capacità di utilizzo degli
strumenti tecnologici. (TIC, Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione).
Come trattato nell’allegato E del decreto n.211 del 2010, Per il liceo
musicale e coreutico, gli studenti dovranno maturare, oltre i risultati di
apprendimento comuni, le seguenti competenze specifiche:

-eseguire ed interpretare opere di periodi e generi musicali diversi, con


capacità di autovalutazione.

-partecipazione ad insiemi vocali e strumentali.

-conoscere e saper utilizzare uno strumento principale e uno secondario


(uno monodico e l’altro polifonico).

-conoscere la corretta tecnica di emissione vocale.

-conoscere ed utilizzare i principali metodi di scrittura musicale.

-cogliere i valori estetici nelle opere musicali di vario genere ed epoca.

-conoscere l’evoluzione morfologica dei vari strumenti.

Nuovi Scenari

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 sono state aggiornate dal
Comitato Scientifico Nazionale, un organo preposto all'attuazione delle
Indicazioni nazionali e al miglioramento continuo dell'insegnamento, il
quale ha presentato nel 2018 un documento intitolato "Indicazioni
nazionali e nuovi scenari".

In esso si fa il punto sul periodo di sperimentazione delle Indicazioni


Nazionali e sulle riflessioni fatte dagli esperti e dalla comunità scolastica
su aspetti quali il nuovo contesto scolastico, il curricolo, gli strumenti
didattici, gli ambienti di apprendimento; si suggeriscono al contempo
possibili modalità di progettazione e pianificazione dell'offerta formativa.
Nel documento si affronta il contesto scolastico emergente nel 2018, già
mutato rispetto a quello del 2012. In particolare si avverte l'emergere di
nuove tendenze quali:

• Una maggiore disponibilità di dispositivi tecnologici nella maggior parte


delle famiglie, con alcune eccezioni dovute a situazioni economiche
difficili.

• Il perdurare della crisi economica, che favorisce un maggior tasso di


dispersione scolastica.

• L'aumento del fenomeno migratorio, che costringe la scuola a affrontare


con più decisione temi quali la convivenza civile, il confronto
interculturale, le politiche di inclusione e la coesione sociale.

I diversi canali di diffusione della cultura musicale sul territorio ed in


ambito internazionale sono rappresentati da:

-Insegnamento della musica, come materia curriculare a scuola.

-Insegnamento dello strumento musicale nei corsi ad indirizzo musicale


nella scuola secondaria di primo grado.

- Le scuole civiche, le scuole di musica private e i centri di formazione


musicale.

- Le bande musicali e le formazioni corali.

- L'insegnamento dello strumento musicale nei Licei musicali e coreutici.

- I Conservatori di musica e gli Istituti superiori di studi musicali, con la


possibilità di aderire al progetto “Erasmus Plus” che consente di studiare
in un conservatorio estero europeo.

- Le accademie musicali e corsi di perfezionamento musicale.


-Le masterclass e i laboratori musicali.

Altri enti di promozione musicale sono: associazioni musicali nazionali e


internazionali e le fondazioni.

Mass media e nuove tecnologie sono costituite da:


-televisione, radio, rete internet (youtube), riviste specializzate cartacee e
in versione online.

Capitolo 7 pag 27.

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