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Dappertutto i gufi rappresentano la morte. Essi vivono e cacciano di


notte, vedendo al buio e hanno sempre avuto legami con la magia e
con i poteri di guarigione. Ovunque nel mondo gli sciamani sono
legati al gufo, ma dall'epoca della transizione patriarcale nella
maggior parte delle culture questo animale è divenuto un simbolo
del male ed è stato privato del potere numinoso che un tempo gli
era attribuito. Gli Indios - non è chiaro se spontaneamente o a causa
dell'influenza spagnola cattolica - sembrano associare il gufo alla
malvagità e alla sfortuna e, se possibile, lo evitano. Eppure
nell'antichità il gufo era uno degli attributi principali della Dea. Essa
aveva un serpente e un uccello e di solito l'uccello era il gufo. La sua
saggezza, la sua coscienza notturna e il suo volo sciamanico (il
viaggio in trance) erano onorati e venerati. Tra i sumeri il gufo era
attributo di Lilith e di Inanna. In Grecia, di Athena e Medusa. Esiste
una scultura indiana di una Dea che cavalca un gufo
incredibilmente somigliante alla Lilith sumera.

Nota di Lunaria: la civetta era associata ad Athena, a Lilith ed è

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ancora associata a Lakshmi

Una mia riflessione:

Lilith è in parte gufo e in parte donna e rappresenta la Dea Oscura


demonizzata. Serpente, ragno, gufo (e civetta) sono animali tipici
della Dea e anche quelli su cui si è caricato il maggior disprezzo
monoteista. Il gufo è legato alle arti magiche e ai poteri femminili di
guarigione, ma nel patriarcato è stato associato alla sfortuna (come
tutte le cose legate alla Dea, e quindi, alla donna). Allontanare la
donna dai suoi totem naturali (serpente, ragno, gufo e altri simboli
della Dea) è servito solo a ingabbiare le donne e a far loro perdere il
sesto senso naturale che probabilmente avevamo agli inizi del
mondo. Suggerisco di iniziare a indossare questi animali come
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gioielli o ciondoli portafortuna. Non è un caso che il cristianesimo
detesti ferocemente il serpente e il gufo (associati alle streghe, no?,
nella fantasia popolare - e sempre nell'immaginario popolare, le
streghe sono associate anche ai rospi, ai gatti e ai ragni), il
monoteismo ha via via pervertito ogni simbolo femminile che si
ricollegava alle Dee. E ci sono perfettamente riusciti, visto che così
poche donne conoscono bene il significato simbolico di questi
animali... Del resto, se ci pensiamo, il monoteismo crede
fermamente che la femmina sia mancante di intelletto, inferiore a
livello cerebrale, incapace di ragionamento e razioncinio. Bisogna
credere esattamente il contrario di quello che dicono... più ci si
accorge dell'inganno monoteista perpetrato contro di noi, e tanto
più si diventa intelligenti... i monoteisti lo sanno, lo hanno sempre
saputo e temuto... per questo tutta la loro propaganda malefica è
fatta ad arte per distogliere le donne dalla ricerca, e Ricerca di
Sapienza Vera, non mi riferisco di certo a quelle 4 "filosofe
ultrapagate dagli atenei maschili" che sgallettano berciando e
facendo propaganda a tutti i diktat patriarcali-monoteisti, ricevendo
così il beneplacito dei monoteisti stessi. Mi riferisco proprio a donne
che scardinano questi sistemi "culturali" patriarcali...

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Marija Gimbutas racconta che all'inizio del suo vasto progetto


archeologico in Tessaglia, ancora prima di iniziare gli scavi si chinò
e raccolse una statuetta femminile. Un temporale aveva
dissotterrato quella statuetta di yogini o Sacerdotessa che risaliva al
6000 a.c ed era antecedente agli Dei olimpici e alle città-stato della
Grecia di diverse migliaia di anni. Per tutta la sua vita professionale
Marija Gimbutas aveva avuto a che fare con le "armi, armi, e ancora
armi" delle civiltà indoeuropee, i cui resti coprivano quelli delle
antiche civiltà indigene rinvenute negli scavi a uno strato
archeologico più profondo. Marija Gimbutas percepiva queste
civiltà più antiche come pacifiche, ugualitarie e matristiche. Il
progetto in Tessaglia confermò le sue ricerche e le consentì di

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documentare appieno le antiche culture della Dea nel suo bellissimo
libro "Il linguaggio della Dea".

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Nota di Lunaria: nell'induismo ancora si adorano "coppie di Dee",
forse originariamente sorelle gemelle:

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Essere donna in una cultura patriarcale fa molto paura. Tutte ci
arrangiamo e la maggior parte di noi se la cava, perciò a volte
dimentichiamo l'incredibile sforzo necessario per non soccombere
alla violenza maschile che ci minaccia ogni giorno. Uno sguardo
recente alle paure degli uomini verso le donne e delle donne verso
gli uomini mostra esperienze incredibilmente diverse tra i due sessi:
le donne hanno paura soprattutto di essere stuprate e uccise, gli
uomini di essere derisi dalle donne. Per molte donne lo stupro non è
una minaccia astratta, ma una realtà. E in ogni caso, il solo fatto che
questa eventualità esista è sufficiente a farci stare sempre al nostro
posto.

***

Noi donne occidentali possiamo far risalire le origini sacre della


nostra sessualità alle comunità di çatal Hüyük e di Gerico. La caduta
delle civiltà della Dea e della sessualità che esse incarnavano sono
riportate nelle orribili storie dell'antico testamento: "Giosuè prepara
la battaglia di Gerico...", è il racconto storico, narrato dai vincitori,
della conquista delle antiche donne consacrate che da tempi
immemorabili custodivano i riti della Dea [Nota di Lunaria: vedi
anche l'orribile vicenda narrata dal profeta Naum, le Sacerdotesse di
Ishtar, "le colombe della Dea", portate via come schiave e la statua
della Dea vandalizzata o il massacro delle Madianite]

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Come chiarisce perfettamente l'antico testamento, il rovesciamento
dell'antica religione della Dea e della "Meretrice di Babilonia" non fu
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né facile né rapido, ma durò per molti millenni, e fu vendicato. I
patriarchi, infatti, non facevano in tempo a liberarsi delle "meretrici"
dell'Antica Religione che uno dei loro uomini ne sposava una e
reinstaurava l'antico culto [Nota di Lunaria: infatti nella bibbia è
attestato che la gente preferiva adorare Astarte e Baal che non
javè!!!] I massacri continuarono e furono glorificati come la giustizia
divina di uno jehova vendicativo che non concedeva "altro dio
all'infuori di me". Fabbricare idoli o immagini di Divinità divenne
un sacrilegio per le nuove religioni giudaico-cristiane, e le
meravigliose figure della Femmina Divina che erano state modellate
fin dagli inizi del Paleolitico vennero distrutte, proibite e
demonizzate.

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Circa cinquemila anni fa in tutto il mondo le antiche civiltà
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pacifiche furono completamente rovesciate e al loro posto
subentrarono le dinastie, i re, la schiavitù, il governo centralizzato,
la guerra, il dominio maschile, l'oppressione della donna e si
svilupparono strutture moderne come il matrimonio e la religione
organizzata. Ciò che non viene mai chiarito nei libri di storia, ed è
discusso di rado nelle interpretazioni archeologiche, è il fatto che
venne universalmente rovesciato tutto quanto era migliore e
centrato sulla donna; e il suo posto fu preso da quanto c'era di
peggiore e dominato dall'uomo.
Fino a ora l'unica fonte di informazione approfondita sull'antica
Cina matriarcale è stata l'opera di Need ham "Scienza e civiltà in
Cina" (Nota di Lunaria: comunque anche Bachofen tratta la Cina)
nella quale sono descritte le sciamane dell'antichità chiamate Wu,
che si vestivano di penne e danzavano per far piovere; questo
accadeva all'incirca durante l'età del bronzo in Cina, ossia intorno al
2500 a.c.; nel 200 a.c. le Wu erano state ormai scacciate da corte e il
loro posto preso da sciamani maschi agli ordini dell'imperatore.
Questo fatto corrisponde "coincidentalmente" al sorgere del
taoismo e del confucianesimo in Cina (quest'ultima, religione
estremamente misogina e patriarcale). Nelle testimonianze che
risalgono a cinquemila anni fa, è evidente un mutamento di valori
da una cultura fondata sulla terra a un sistema più astratto e sadico.
L'individuo si staccò in modo radicale dal "suo" posto all'interno del
gruppo (non a caso il patriarcato vige sull'idolatria dell'ego maschile
a discapito del femminile e sulla proprietà privata: la donna viene
vista come proprietà del maschio. Nota di Lunaria); abbiamo perso
la strada e rinunciato al nostro legame con la terra e con la Madre
per obbedire al concetto del Padre, crudele ma onnipotente...
l'invenzione della guerra e dello stupro, (*) l'organizzazione
religiosa con gli uomini al servizio di Dio si manifestarono tutte
insieme.
(*) Nota di Lunaria: il dio javè è un dio della guerra, nella bibbia
appellato come "signore degli eserciti"; inoltre lo stupro delle donne
straniere era lecito, vedi per esempio Giudici 21:10-11-12.

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Si può dire che cinquemila anni fa un'entità invase il pianeta e lo
fece ammalare gravemente provocando un alto grado di squilibrio.
Mary Daly sostiene un'idea simile, suggerendo che il patriarcato
fosse una religione di rituali sadici diffusa in tutto il mondo che
agiva come "un'entità che possiede"; (1) secondo Mary Daly noi

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donne siamo in grado di rovesciare "l'entità patriarcale che
possiede" perché liberandoci della sua presa tenace sulla nostra vita
non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da guadagnare.
La Dea si manifesta come sciamana per liberare il pianeta dalle forze
malvage, e il modo più ovvio in cui può prendere forma è attraverso
le donne, le sue Sacerdotesse incarnate, e tutte le persone che si
comportano in modo "femminino".
(1) Di Mary Daly consiglio anche questi due libri, fondamentali

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