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la legge di Hooke
2
Trazione e compressione
DEFINIAMO
∆𝐿
𝜖=
𝐿
4
Secondo la legge di Hooke, carico specifico e allungamento unitario
per piccoli valori del carico sono proporzionali ed il loro rapporto è
definito come il modulo di Young o modulo di elasticità E
! # ∆& '
𝐸= → 𝜀= 𝜎 → = →
" $ & $(
! ∆$
E= /
" $
$ ∆&
Il modulo di Young (E= / ) è un parametro rappresentativo delle
% &
proprietà elastiche di un corpo:
Un alto valore di E determina, a parità di carico, un allungamento
specifico minore
Dimensioni: [E]=[F][L]-2 Unità di Misura: N/m2
6
Esercizio 1- -Modulo
Esercizio Modulodi
diYoung
Young
Determinare per un filo di alluminio, di diametro d =4mm e lunghezza l=1,2 m,
l’allungamento per effetto di una trazione con carico F=120 N, sapendo che il modulo di
Young per l’alluminio vale E=7 1010N/m2
2
d
Sezione del filo: S = π = π(2 ⋅10 ) = 4 ⋅ 3,14 ⋅10 m
−3 2 −6 2
Sol.:
2
F 120 N
σ= σ= = 9,55 ⋅10 6 2
S 12,56 ⋅10 −6 m
1 ∆l 1 σl 9,55 ⋅10 6
∆" # "
"
= $ 𝜎 → ∆𝐿 = $ 𝜎
!
Poiché 𝜎 = "
si ottiene:
𝐿𝐹
∆𝐿 =
𝐸𝑆
8
Esercizio 3 - Modulo di Young
Nel problema precedente (una sbarra, di sezione S e lunghezza L posta su
un piano orizzontale viene compressa con una forza costante F distribuita
uniformemente su tutta S) determinare ∆L quando la sbarra non è più
vincolata al muro
II L. di Newton: F= pLSa (m=pLS p:densità) a= F/pLS uguale per tu< i pun= della
sbarra
Nel punto x: Fx=ps(L-x)a pertanto Fx= ps(L-x) F/pLS =F(1-x/L)
Sia dlx la deformazione rela=va ad un traEo di lunghezza dx. Si ha:
𝑑𝑙# 𝐹# 𝐹 𝑥 𝐹 𝑥
= = 1− → 2 𝑑𝑙# = 2(1 − )𝑑𝑥 →
𝑑𝑥 𝐸𝑆 𝐸𝑆 𝐿 𝐸𝑆 𝐿
𝐹 𝐿$ 1 𝐹𝐿
∆𝐿 = 𝐿− =
𝐸𝑆 2𝐿 2 𝐸𝑆 𝑳 𝑭
∆𝑳 =
𝟐𝑬 𝑺
10
Esercizio 4 - Modulo di Young
L
11
1 𝜔: & : 1 : 𝜔:
∆𝐿 = 𝜌 ) 𝐿 − 𝑥 : 𝑑𝑥 → ∆𝐿 = 𝑚𝐿
2 𝐸 ; 3 𝑆𝐸
12
Trazione e compressione
! ∆$
E= " / $
13
Legge di Poisson
Per effetto della trazione la sbarra non solo si allunga, ma subisce anche
una variazione di sezione.
Se R è una dimensione trasversale, ad esempio, il raggio di una sbarra
cilindrica, si trova la legge di Poisson:
∆𝑅 ∆𝐿 𝜎
= −𝜈 = −𝜈𝜀 = −𝜈
𝑅 𝐿 𝐸
𝜈: Grandezza adimensionale, coefficiente di Poisson
Nella trazione il volume della sbarra non può diminuire.
14
Se consideriamo una sbarra cilindrica con altezza L e raggio di base R, il
volume iniziale è V0=πR2L.
Dopo la trazione, il volume diventa Vf:
Dove 𝜋𝑅 % ∆𝐿 + 2𝜋𝑅𝐿∆𝑅 = ∆𝑉
Se supponiamo ∆𝑉 ≥ 0 avremo:
∆𝐿 ∆𝑅
𝜋𝑅$∆𝐿 + 2𝜋𝑅𝐿∆𝑅 ≥ 0 → ≥ −2
𝐿 𝑅
15
∆' ∆"
Poiché
'
= −𝜈 "
si ha:
∆𝐿 ∆𝐿
≥ −2 −𝜈 → 1 ≥ −2𝜈 → 𝜈 ≤ 0.5
𝐿 𝐿
𝜈 = 0.5 → 𝑉' = 𝑉(
𝜈 < 0.5 → 𝑉' > 𝑉(
16
Il comportamento dei corpi appena analizzato è detto “comportamento
elastico del materiale” e si manifesta se il valore di carico si mantiene al di
sotto di un certo valore detto “critico ” che dipende dal tipo di materiale
Quando il carico supera questo valore critico la deformazione diventa
permanente (è chiamata deformazione plastica) e non è reversibile con la
rimozione del carico
Il carico specifico al di sopra del quale avviene
la deformazione plastica è detto carico
specifico di snervamento σs.
σ<σs. Deformazione lineare elastica reversibile
σ>σs. Deformazione plastica non reversibile.
La deformazione è notevole, anche per piccoli
incrementi di carico.
Per l’acciaio σs=30.107N/m2, per il piombo è
dell’ordine di 1.107N/m2
17
18
L’area sottesa alla curva carico –allungamento
∫ 𝜎𝑑𝜀
assume il significato di energia assorbita dal
materiale per unità di volume Wv.
19
20
Isteresi elastica
Proprietà caratteristica dei corpi è l’isteresi elastica.
Siamo al punto A
21
22
L’area del ciclo ABCDE
∮ 𝜎𝑑𝜀
rappresenta l’energia, per unità di volume
Wn, assorbita durante il processo di
deformazione e fornita dalle forze di
trazione e compressione.
Queste forze non sono conservative: il sistema torna nello stato iniziale
ma il lavoro totale non è nullo (>0):
l’energia meccanica assorbita in un ciclo viene dissipata totalmente
(trasformata in calore).
23
Scorrimento
Consideriamo un parallelepipedo solido incollato
su due facce opposte a due lastre rigide, una
bloccata ed una mobile parallelamente all’altra.
Applicando una forza F come quella mostrata in
figura, si osserva uno scorrimento della faccia
superiore rispetto a quella inferiore, che si può
misurare tramite l’angolo θ.
24
Nella relazione
𝜎 = 𝐺𝜃
Il parametro G (modulo di rigidità o di taglio) esprime la proporzionalità tra
il carico specifico e la deformazione e dipende dal materiale.
Anche in questo caso, finchè il carico non supera un determinato valore
critico, rimossa la sollecitazione, il corpo ritorna nello stato iniziale (il corpo
reagisce elasticamente), se invece il carico supera il valore critico si entra
nella situazione, analoga alla precedente, di regime anelastico.
𝐸
𝐺=
2(1 + 𝜈)
25
ESEMPIO
!" #
𝜎 = 𝐺𝜃 = 8 ? 10 ? 10() = 8 ? 10 N/m%
𝐹 # $
𝜎= → 𝐹 = 𝜎𝑆 = 8 ? 10 ? 10(* = 8 ? 10 𝑁
𝑆
26
Torsione
Consideriamo una sbarra cilindrica di raggio R e lunghezza L,
bloccata su una base e applichiamo all’altra base una coppia
di forze con momento M, parallelo all’asse della sbarra che
risulta così sottoposta a torsione.
𝜋 𝑅* 𝜋 𝑅*
𝑀= 𝐺 𝜃 = 𝑘𝜃 𝑐𝑜𝑛 𝑘 = 𝐺
2 𝐿 2 𝐿
La reazione elastica della sbarra si manifesta con un momento –M, il cui
modulo è proporzionale all’angolo di torsione
27
1 %
𝑊 = . 𝑀 𝜃 𝑑𝜃 = . 𝑘𝜃 𝑑𝜃 = 𝑘𝜃
2
28
Pendolo di torsione
Un pendolo di torsione si realizza sospendendo un corpo solido ad un filo;
generalmente il punto di aggancio coincide con il centro di massa.
𝑑% 𝜃
𝑀 = 𝐼𝛼 = −𝑘𝜃 → 𝐼 % + 𝑘𝜃 = 0
𝑑𝑡
29
+! ,
l’equazione: 𝑀 = 𝐼𝛼 = −𝑘𝜃 → + 𝑘𝜃 = 0 ha soluzione
+- !
𝑘
𝜃 = 𝜃I𝑠𝑖𝑛 𝜔𝑡 + 𝜙 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝜔=
𝐼
30
h6ps://www.youtube.com/watch?v=1L3Y3THVNZA
MISURA DI G CON LA BILANCIA DI CAVENDISH
31
sfere piccole
Il pendolo di torsione
Il perno su cui è fissato il filo del pendolo può essere ruotato, in questo modo è
possibile posizionare il manubrio parallelamente alla camera che lo contiene. Quando
32 il manubrio è parallelo alla camera è parallelo alla finestra di plexiglas della camera.
Sul filo è fissato un piccolo specchio. Se si posiziona un laser di fronte
all'apparato in modo che il raggio luminoso incida sullo specchio attraverso la
finestra di plexiglas, con un piccolo angolo di inclinazione rispetto la verticale, su
Laboratorio I, Corso di laurea in Fisica 2010 – M.Calvi
1
uno schermo posto di fronte all'apparato compariranno due punti luminosi allineati
verticalmente: uno è l'immagine del laser riflessa dallo specchio, l'altra è l'immagine
del laser riflessa dalla finestra di plexiglas.
schermo
finestra di
specchio plexiglas
laser
Immagine riflessa
dallo specchio
33
Un sostegno rotante orizzontale imperniato sull'asse del tubo contenente il pendolo
consente di posizionare due sfere di identica dimensione e massa di fronte alle
sferette del manubrio in modo che i centri delle sferette e i centri di queste sfere più
grandi appartengano allo stesso piano orizzontale e che le sfere grandi siano
diametralmente opposte rispetto al manubrio e disposte in modo simmetrico rispetto
ad esso.
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sostegno e portate in posizione come descritto nel punto precedente, il manubrio è
soggetto a una coppia che viene controbilanciata dalla forza elastica di torsione: il
manubrio si mette a oscillare compiendo oscillazioni smorzate. Il manubrio raggiunge
infine una posizione di equilibrio ruotata di un angolo θ rispetto alla posizione che
esso assume in assenza di forze. In corrispondenza il raggio riflesso dallo specchietto
forma un angolo 2θ rispetto la posizione che aveva in assenza delle sfere grandi.
Inizialmente le oscillazioni sono di grande ampiezza e possono portare il
manubrio ad urtare le pareti della camera (in tal caso le oscillazioni non si smorzano).
Può quindi essere necessario smorzare le oscillazioni per mezzo delle due viti che si
trovano sulla base della camera. Girando le viti in senso orario all'interno della
camera si alzano due blocchetti con una scanalatura a U che vanno a fermare i bracci
del manubrio. Sbloccando poi molto lentamente il manubrio (ruotando le viti in senso
antiorario) si può ottenere che l'ampiezza di oscillazione del pendolo sia
Quando si è raggiunto
sufficientementel'equilibrio (quindi
piccola da non fare il pendolo
urtare le sferette hacontro
del manubrio smesso
la parete. di oscillare
L'oscillazione del pendolo è rilevabile - sullo schermo – come un'oscillazione del
lasciando il manubrio ruotato di un angolo θ rispetto
punto luminoso prodotto dalla riflessione del laser sullo specchio. alla posizione che aveva in
assenza delle sfere grandi) lo spostamento ΔS/2 della posizione del punto
Quando si è raggiunto l'equilibrio (quindi il pendolo ha smesso di oscillare
lasciando il manubrio ruotato di un angolo θ rispetto alla posizione che aveva in
luminoso rispetto
assenzaalla
delle posizione che esso
sfere grandi) lo spostamento aveva
ΔS/2 prima
della posizione di posizionare
del punto luminoso le sfere
grandi è dato da ΔS/2 = (S 0 – S1 ), come indicato in figura.
rispetto alla posizione che esso aveva prima di posizionare le sfere grandi è dato da
ΔS/2 = (S0 – S1 ), come indicato in figura.
Sistema pendolo + laser visto dall'alto. S0 e S1 sono le due posizioni del punto
luminoso riflesso dallo specchio prima e dopo avere posizionato le sfere grandi
S0
2θ
ΔS/2
S1
35
g𝑚𝑀 ∆𝑆
𝜏. = 𝜏- → 2𝐹𝑑 = 𝑘𝜃 → 2 𝑑 = 𝑘𝜃 ≈ 𝑘 →
𝑏% 4𝐿
∆/ ∆/
Avendo ricavato 2𝜃 ≈ 𝑡𝑔2𝜃 = → 𝜃 ≈ *"
%"
Pertanto:
∆/0 !
g ≈ 𝑘 1"23+
36
h6ps://www.youtube.com/watch?v=vj0fNxhyh-Y
37
38
Stiamo ora trattando le proprietà dei corpi solidi e siamo interessati alla pressione come
modalità di deformazione di un corpo. Supponiamo quindi di applicare al corpo una
pressione costante. Come?
Indicato con V il volume del corpo alla pressione P, una variazione di pressione ∆P
determina una variazione di volume ∆V data da:
∆𝑉 −1
= ∆𝑃
𝑉 𝛽
Dove β è il modulo di compressibilità isoterma. Vuol dire che in condizioni di temperatura
costante la diminuzione relativa di volume è proporzionale all’aumento di pressione.
39
Coefficiente Modulo di
Modulo di Young Modulo di rigidità
di Poisson compressibilita
Materiale E (N/m2) G (N/m2 rad)
n b (N/m3)
Acciaio 2.131011 0.30 8.5"1010 1.6"1011
Alluminio 7.031010 0.33 2.5"1010 7.0"1010
Ferro 2.0310 11 0.50 8.0"1010 1.7"1011
Ottone 9.13010 0.35 3.0"1010 6.1"1010
Piombo 1.4"1010 0.40 5.0"109
Rame 1.1"1011 0.34 4.0"1010 1.4"1011
Vetro 7.0"10 10 0.25 2.5 – 3.2"10 10 5.0-5.5 " 1016
40
!!
terna, si tra-
Svolgimento
momenti assiali
ESERCIZIO 1 (Acciaio – modulo di Young) sformano
z secondo
Per calcolare la direlazione
il modulo Young usiamo precedente,
la legge di Hooke: è infatti un tensor
Per calcolare il modulo di Young usiamo la legge di Hooke:
elo all’asse z e
Una barra di acciaio di lunghezza 150 mm doppio†.
e sezione quadrata (di lato 20 mm), sottoposta ad
σ σ= ε=EεE
blegge di Hooke:
i del tetraedro
Per calcolare il moduloidi Young usiamo la y Ora posso calcolare E:
dx σ = εE x −
σyxσdSx b225
Ora posso calcolare E: σxy dSy by = 0 . (8
(dove E è il modulo di Young ed ε la deformazione), da cui
E= = = 335 ,82 × 10 3 MPa ≅ 336 GPa
ε 0,67 × 10 − 3
Indicando con dx, dy, σ
E = dz= le lunghezze
225
degli
MPa spigoli
≅ 336 GPa del tetraedr 3
1
= 335 ,82 × 10
σ N
x ε 0 , 67 × 10 −3
by = dy.
E= MPa = M
ε coincidenti
m con gli assi coordinati, è
2
3
Fig. 15.81 1 1 1
Calcolo i valori:
dSx = dy dz, dSy = dx dz, bx = dx, by = dy.
ε=
∆L 0,1 × 10
=
−3
2
= 0,67 × 10
2
−3 3 3
41 L 0,15
Sostituendo nella (8), si ottiene
0
F 90
σ = = = 0, 225 × 10 6 KN 2 = 225 MPa
S 400 × 10 − 6 m
Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata
yx σ = σxy . Pag. 4 di 50
Franco Medici
Problemi di riepilogo:
Il tensore degli sforzi è simmetrico.
Una sbarra omogeneaEsempi di sezione S, è sottoposta a trazione mediante due
forze F opposte, applicate lungo l’asse, ai suoi estremi.
razione mediante
Determinare l’orientazione 1. Una della sezione
sbarra in cui lodisforzo
omogenea sezionedi S,
taglio ha il
è sottoposta a trazione mediant
mi. Determinare
valore massimo e calcolare
due il
forzecorrispondente
F opposte, sforzo
applicate normale.
lungo l’asse, ai suoi estremi. Determinar
valore massimo e dei Materiali e Chimica Applicata
Tecnologia Pag. 4 di 50
Franco Medici l’orientazione della sezione in cui lo sforzo di taglio ha il valore massimo
Si immagini di sezionare la sbarra
calcolare con un pianosforzo
il corrispondente la cui normale.
normale forma
ui normale forma l’angolo θ con l’asse. DettaSiS1immagini la sezione di praticata,
sezionare la si ha
sbarra con un piano la cui normale form
si ha l’angolo θ con l’asse, figura 9. Detta S1 la sezione praticata, si ha
F · n̂ F cos θ F sin θ
n̂ σn =
= . σt = .
S1 S1 S1
S1 σnPoiché S = S1 cos
F
θ, possiamo scrivere:
F ϑ F cos2 θ F sin θ cos θ
σ σn = , σt = ,
S S
Fig. 15.9
†Il lettore può consultare: Finzi e Pastori, Calcolo Tensoriale e applicazion
ale e applicazioni, Zanichelli.
42
Il tensore degli sforzi è simmetrico.
Esempi
1. Una sbarra omogenea di sezione S, è sottoposta a trazione mediante
due forze F opposte, applicate lungo l’asse, ai suoi estremi. Determinare
l’orientazione della sezione in cui lo sforzo di taglio ha il valore massimo e
calcolare il corrispondente sforzo normale.
Si immagini di sezionare la sbarra con un piano la cui normale forma
l’angolo θ con l’asse, figura 9. Detta S1 la sezione praticata, si ha
F · n̂ F cos θ F sin θ
σn = = . σt = . n̂
S1 S1 S1
Poiché S = S1 cos θ, possiamo scrivere: S1 σn
F ϑ F
F cos2 θ F sin θ cos θ
σn = , σt = , σ
S S
84 Capitolo 15 - Corpi deformabili Fig. 15.9
†Il lettore può consultare: Finzi e Pastori, Calcolo Tensoriale e applicazioni,
Zanichelli. Esercizi
Il massimo di σt , al variare di θ, si ha per Esercizi svolti
ESERCIZIO Esercizi svo
dσ(θ) 2 (Acciaio F
– sezione cavo)
2 F
E
Esercizi = 0, 2 (Acciaio(cos
svolti
SERCIZIO – sezione sin2 θ) =
θ −cavo) cos 2θ = 0;
Una dθ
cabina pesa 500 S Kg e supporta una caricoSmassimo di 350 Kg.
ESERCIZIO
Una 2 (Acciaio
cabina pesa 500 Kg–esezione cavo)
supporta una carico massimo di 350 Kg.
cioè per θ =Supponendo
π/4. I valori degli sforzi
di utilizzare una sono:
fune di acciaio Fe 310 e applicando
Una cabina pesa 500 Kg e supporta una carico massimo di 350 Kg.
Supponendo di utilizzare una fune di acciaio Fe 310 e applicando
vo) un coefficiente di sicurezza
Supponendo di utilizzarepari
una afune F
2, didimensionare
acciaio Fe 310lae sezione S
applicando
σn (π/4)
un coefficiente = σtpari
di sicurezza (π/4)
a 2,=dimensionare
. la sezione S
a una carico massimo di 350 Kg. della fune. coefficiente di sicurezza pari a 2, 2S
un fune.
della dimensionare la sezione S G
G
Lo sforzo di taglio della
è uguale,
fune. in modulo, allo sforzo normale.
Eser
e di acciaio Fe 310 e applicando G
a 2, dimensionare la sezione S 2. Le componenti degli sforzi che si esercitano nel punto P ≡ (1, −2,350 2)350
diKg
Kg
E SERCIZIO 2 Svolgimento
un corpo elastico(Acciaio – sezione
continuo sono:
Svolgimento cavo) 350 Kg
43 G Svolgimento
Unaσcabina pesa5 500 Kg eσsupporta una5 carico massimo
σzz = 15di ·350
105 Kg.
xx = 3 · 10 P a, yy = 12 · 10 P a, Pa
Carico massimo: P = 500 + 350 = 850 Kg
Supponendo
= σyxdi 6 · 105 P a,
=utilizzare una fune di acciaio
= σFe 310 e applicando
t
σxy Carico massimo: t ==
σPxz
Carico massimo:
500 + 350
σzx =yz850
=Kg
σzy = 0.
P = 500 + 350 = 850 Kg
350 Coefficiente di sicurezza: α =t 2
un Kg
coefficiente
Determinare lo sforzo
Coefficientedi di sicurezza
normale,
sicurezza: su pari
un α aelemento
= 2,
2 =dimensionare
di superficiela sezione S
la cui normale è
agente: di sicurezza: F α
Coefficiente
Forza = P 2× α × g = 850 × 2 × 9,8 = 16660 N
orientata come la congiungente l’origine delt riferimento col punto P dell’ele-
della fune.
mento.
Forza agente:
Forza agente: F =F αt ××αg×=g850
Pt =× P × 2× ×2 ×9,98,8==16660
= 850 16660 N
N
√
Poiché la distanza
L’acciaio di P indall’origine
preso considerazioneè èdFe=310:1 + 4 + σ 4 = 3, i coseni diret-
500 + 350 = 850 Kg tori della normale risultano: σσ
L’acciaio
L’acciaio preso inpreso in considerazione
considerazione
σ R = 310MPa è Feè310:
Fe 310:
1 2 σR 2 350 Kg
cos α = , cos β == 310−MPa, cos γ = .
2 Kg e supporta una carico
Una cabina pesa 500 Svolgimento 3 massimo
σ R = σ
310
R =MPa
di 3503 Kg. Supponendo σ3
di
utilizzare una fune di acciaio Fe 310
Ricavoe ilapplicando un
carico di esercizio: coefficiente di sicurezza
σσYR R pari a
Pt × α × g = 850 × 2 × 9,8 = 16660 N Dalle (4), si ha
2, dimensionare la sezione S della fune.Ricavo ilσcarico di esercizio:
Y = 0,6 × σ R = 0,6 × 310 = 186 MPa
σ Y
Ricavo il carico
5 di esercizio: 5 σY
σx = −3 ·
Carico massimo: 10 P a, σ y
σ Y = 0,6 P= −6
× tσ = 500· 10
0,6 ×+310P
350a, = 850 σ
MPaKgz = 10 · 105 P a.
R = = 186
σ Fe 310σ Yè:= 0,6 × σ R = 0,6 × 310 = 186MPa
è Fe 310: Il modulo dello sforzo
Per essere in campo elastico si dovrà avere: ε
Coefficiente di sicurezza: √ α =2 5F
σ = 145 · 10 10 P a ≈ 12avere:
·σ10
= P<a.
Per essere in campo elastico si dovrà
Pa σ
σ R = 310MPa
Forza agente: F =si P
Per essere in campo elastico t × α avere:
dovrà × g = 850 Y
S F× 2 × 9,8 = 16660 N
σR La componente normale dello sforzo risulta: σ= < σY
! " F S
σY Risolvendo la 1 2 si ha: 2 σ 5= < σ Y29 5
disequazione,
σn = σ · n̂ = −3 + 6 + 10 10 PSa = 10 P a.
L’acciaio presoRisolvendo 3
in considerazione 3 è Fe 310:3 3σ
F
la disequazione, 16660 N
Y =0,6×σR
=si ha:
Laσcomponente
10 = 186MPa S> = 0,89 × 10 − 4 m 2 = 0,89cm 2
tangenziale, sforzo di σ Ytaglio, è 6data
186 × 10 Pa da
=0,6×310=186MPa σ R =#310SMPa
Risolvendo la disequazione,
F
si> ha: =
16660 N
= 0,89 × 10 − 4 m 2 = 0,89cm 2
σt = σ − σn ≈ 7 · 10 P a. σ R
2 σ2Y 186 × 1056 Pa