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Traccia n° 4 dello schema : Delineare la riforma del secondo ciclo di istruzione

(ovvero “Riforma Gelmini”, provvedimenti iniziati con la Legge 133/2008 e


proseguiti con la Legge 169/2008)
La ristrutturazione del sistema scolastico resasi necessaria da esigenze di politica di
bilancio è alla base della serie di provvedimenti denominati “riforma Gelmini”, a cui
si è data avvio con la L. 133/2008, i cui obiettivi principali sono: la razionalizzazione
del personale e la riorganizzazione complessiva del sistema scolastico. Con la L.
169/2008 che ha convertito il D.L. 137/2008, sono state introdotte importanti novità,
quali:
1) L’insegnamento della materia Cittadinanza e Costituzione nell’ambito delle
aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo delle
stesse.
2) La valutazione del comportamento degli studenti con l’attribuzione di un
voto in decimi che concorre al giudizio finale e che può comportare la non
ammissione all’anno successivo se inferiore a sei;
3) In merito alla valutazione sul rendimento scolastico viene reintrodotto il voto
in decimi nella scuola primaria sugli apprendimenti e certificazione delle
competenze, accompagnato da un giudizio analitico sul livello di maturazione;
nella scuola secondaria di primo grado, anche l’esame finale del ciclo viene
espresso in termini numerici e sono ammessi all’esame di Stato o alla classe
successiva gli studenti che abbiano avuto almeno sei in ogni disciplina;
4) Le istituzioni scolastiche di istruzione primaria possono formare classi che
sono affidate ad un insegnante unico e che coprono un orario di 24 ore
settimanali, con possibilità di un’articolazione più ampia del tempo scuola su
richiesta delle famiglie;
5) L’ adozione dei libri di testo vincolata ad un quinquennio per la scuola
primaria, e per sei anni per la secondaria di primo e secondo grado. Il vincolo è
stato abrogato in seguito con la L.221/2012 che ha introdotto i libri in versione
digitale o mista; con il D.L. 104/2013, conv. in L. 128/2013, intervenuto in
maniera innovativa in materia, si è introdotta la possibilità ance per i docenti e
le scuole di autoprodurre il proprio materiale didattico.

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