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Valutazione nell'istruzione secondaria

inferiore generale

Valutazione degli alunni       


Lo 'Statuto delle studentesse e degli studenti nella scuola secondaria' prevede,
tra i diritti dello studente, quello ad “una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i
propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento”.

La valutazione degli alunni, sia formativa che sommativa ha come oggetto il


processo di apprendimento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La
valutazione deve essere coerente con gli obiettivi di apprendimento delineati nel
Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) di ogni istituto, con le Indicazioni
nazionali per il curricolo e con la personalizzazione dei percorsi. Nel PTOF, il
Collegio dei docenti definisce anche le modalità e i criteri per garantire che la
valutazione avvenga in modo omogeneo, trasparente ed equo. La valutazione
giornaliera, periodica e finale, è svolta dai docenti della classe.

La valutazione periodica si svolge al termine di ogni trimestre o quadrimestre.


Infatti, ai fini della valutazione, l’anno scolastico è suddiviso in trimestri o
quadrimestri, secondo quanto stabilito dal singolo istituto.

Per valutazione finale si intende quella che si svolge al termine di ciascun anno
scolastico e in occasione dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione, che gli alunni sostengono alla fine del terzo anno del percorso
scolastico.

Gli insegnanti della classe certificano, inoltre, le competenze acquisite dagli


alunni al termine del primo ciclo di istruzione, come avviene al termine della
scuola primaria. La certificazione delle competenze fa riferimento al profilo dello
studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo, che descrivono le competenze
che uno studente dovrebbe aver acquisito al termine del primo ciclo di istruzione.
Inoltre, la certificazione delle competenze si ancora alle otto competenze chiave
per l’apprendimento permanente definite a livello europeo (2006/962/CE). Infine,
deve valorizzare competenze significative acquisite dagli alunni attraverso
l’apprendimento non formale e informale. Le competenze sono valutate in base a
quattro livelli, ognuno dei quali descritto attraverso indicatori esplicativi.

Misure speciali si applicano agli alunni con bisogni educativi speciali e agli alunni
ospedalizzati.

Valutazione periodica e annuale

Alla fine di ogni periodo (trimestre o quadrimestre) e di ogni anno scolastico gli
insegnanti della classe, riuniti nel Consiglio di classe, attribuiscono i voti finali
(scrutinio) ai singoli studenti. I voti vengono proposti dai docenti delle singole
discipline al Consiglio di classe, discussi e approvati a maggioranza. Allo scrutinio
partecipano tutti gli insegnanti della classe: insegnanti disciplinari, di sostegno,
l’insegnante di Religione cattolica e delle attività alternative, a seconda della
scelta dell’alunno, gli insegnanti che hanno svolto altre attività nella classe (per
esempio, l’insegnante di strumento per gli alunni che frequentano l’indirizzo
musicale).

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti viene effettuata con


l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi che indicano altrettanti
livelli di apprendimento.

Un voto pari o superiore a 6/10 significa che i livelli di apprendimento attesi per il
relativo anno sono stati raggiunti. Un voto inferiore a 6/10 significa una parziale o
mancata acquisizione dei livelli di apprendimento attesi. Un voto inferiore a 6/10
in una o più materie non comporta la non ammissione alla classe successiva o
all’esame di Stato finale. Tuttavia, il Consiglio di classe può deliberare la non
ammissione a maggioranza dei voti e con decisione motivata.

Il voto numerico è integrato dalla descrizione dei processi di apprendimento di


ciascun alunno e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.

Gli insegnanti valutano il comportamento delle alunne e degli alunni attraverso un


giudizio sintetico. La valutazione del comportamento tiene conto dello sviluppo
delle competenze di cittadinanza, con riferimento a quanto stabilito dallo Statuto
delle studentesse e degli studenti, al Patto educativo di corresponsabilità e ai
regolamenti di istituto.

Gli insegnanti di religione cattolica e delle attività alternative valutano gli alunni
attraverso una nota sintetica distinta che descrive l’interesse mostrato nella
materia e i risultati raggiunti.

Alla fine di ogni periodo e alla fine di ogni anno scolastico, l'alunno/a riceve la
scheda personale di valutazione che riporta i voti numerici ottenuti in ciascuna
disciplina, compreso il giudizio sintetico relativo al comportamento. Per l'alunno/a
che si avvale dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività
alternative, il docente redige una nota descrittiva, consegnata separatamente.

A parte questi requisiti fondamentali, le scuole hanno comunque autonomia per la


predisposizione del proprio modello di scheda di valutazione.

Ai fini della validità dell'anno scolastico, a livello di scuola secondaria, un alunno


deve frequentare almeno tre quarti del monte orario annuale. Per casi
eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate
deroghe. Prima dell'inizio dell'anno scolastico, le scuole definiscono il monte ore
annuo di riferimento per ogni anno di corso quale base di calcolo per la
determinazione dei tre quarti di presenza richiesti per la validità dell’anno, e
stabilisce quali sono le deroghe al limite minimo (C.M. 4 marzo 2011, n. 20). Se il
numero delle assenze è tale da pregiudicare la possibilità di procedere alla
valutazione, l'alunno non è ammesso all'anno successivo o all'esame di Stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione.

L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione


(Invalsi) effettua la valutazione esterna degli apprendimenti degli alunni. Le
rilevazioni nazionali attraverso prove standardizzate si svolgono durante il terzo
anno della scuola secondaria di primo grado, entro il mese di aprile. Le rilevazioni
hanno lo scopo di verificare i livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni in
italiano, matematica e inglese. La partecipazione ai test è uno dei requisiti
obbligatori di ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Gli
alunni impossibilitati a prendere parte alle prove per ragioni gravi e motivate,
hanno la possibilità di svolgere le prove in una sessione suppletiva.

Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge al termine del
terzo anno della scuola secondaria di primo grado. L’esame ha lo scopo di
verificare le conoscenze, abilità e competenze acquisite dagli alunni alla fine del
primo ciclo di istruzione, sulla base degli obiettivi stabiliti nelle Indicazioni
nazionali per il curricolo.

Ammissione all’esame
Per essere ammessi all'esame sono necessari i seguenti requisiti:

aver frequentato almeno i tre quarti del monte orario annuale;


non essere incorsi in sanzioni disciplinari che implichino la non ammissione
all’esame di Stato;
aver partecipato alle prove standardizzate per la valutazione esterna degli
apprendimenti in italiano, matematica e inglese.

Sono ammessi all’esame anche gli alunni che non abbiano, parzialmente o
interamente, raggiunto i livelli di apprendimento attesi in una o più materie.
Tuttavia, il Consiglio di classe può deliberare la non ammissione all’esame finale
di alunni con voti insufficienti in una o più materie. In questo caso, la decisione è
presa a maggioranza e deve essere adeguatamente motivata.

Per gli alunni ammessi all’esame, il Consiglio di classe attribuisce a ogni alunno
un voto di ammissione in decimi, che tiene conto del percorso globale nel triennio
di scuola secondaria di primo grado. Il voto di ammissione può anche essere
inferiore a 6/10 e fa media per il calcolo del voto finale dell’esame di Stato.

Commissione esaminatrice e organizzazione dell’esame

Per lo svolgimento degli esami, in ogni scuola viene costituita una Commissione
composta dagli insegnanti delle classi e presieduta dal dirigente scolastico.

La commissione si articola in sottocommissioni, corrispondenti alle classi, che si


occupano dello svolgimento e della valutazione delle prove d'esame.

L'esame prevede tre prove scritte e una prova orale.

L’esame si svolge fra la fine dell’anno scolastico e il 30 giugno. Le prove scritte si


tengono in tre giorni non necessariamente consecutivi, in base al calendario delle
prove stabilito in ogni istituto.

Le prove scritte sono predisposte dalla commissione d’esame in coerenza con i


traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il
curricolo. La commissione stabilisce la durata di ciascuna prova, che non può
comunque eccedere le quattro ore, e i criteri di valutazione delle prove comuni a
tutte le sotto-commissioni.

Contenuti dell’esame di Stato

Le tre prove scritte vertono sulle seguenti materie:


italiano, o altra lingua di insegnamento
matematica
lingue straniere

In genere, il colloquio orale segue le tre prove scritte.

Italiano

La prova scritta di italiano è finalizzata a verificare la padronanza e l’uso corretto


della lingua italiana da parte degli alunni, così come la capacità di espressione
personale e l’organica esposizione del pensiero dell’alunna/o.

Lo studente sceglie fra tre diversi tipi di prova:

1. testo narrativo o descrittivo sulla base di specifiche indicazioni fornite (per es.
scopo, argomento, destinatario, ecc.)

2. testo argomentativo, con esposizione di riflessioni personali su temi indicati

3. comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico.

La prova può anche essere organizzata in modo da ricomprendere tutte e tre le


tipologie.

Matematica

La prova scritta di matematica ha lo scopo di verificare le competenze logico


matematiche relative ai numeri, spazio e figure, funzioni, dati.

La prova, preparata dalla commissione d’esame, comprende sia la risoluzione di


problemi articolati su una o più richieste che quesiti a risposta aperta.

Lingue straniere

La prova scritta di lingua straniera ha il fine di verificare le competenze di


comprensione scritta e di produzione relative ai livelli del Quadro comune
europeo di riferimento per le lingue, A2 per l’inglese a A1 per la seconda lingua
comunitaria.

L’esame è organizzato in due distinte sezioni, una per ogni lingua straniera
studiata. Per ogni sezione, la commissione d’esame prepara la traccia scegliendo
una, o più, fra le seguenti tipologie di prova:

1. questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta


2. completamento o riscrittura di un testo

3. elaborazione di un dialogo in base a una traccia

4. scrittura di una lettera personale sulla base di una traccia

5. sintesi di un testo

Gli alunni che hanno scelto di utilizzare le due ore della seconda lingua
comunitaria per il rafforzamento dell’inglese o dell’italiano (solo per gli alunni
stranieri), l’esame verte solo sulla lingua studiata.

Colloquio

Il colloquio ha carattere interdisciplinare, coinvolgendo tutte le materie dell’ultimo


anno. Nel colloquio viene riservata particolare attenzione alle capacità
argomentative, di risoluzione dei problemi, di pensiero critico, così come ai livelli
di competenze nelle lingue straniere e connesse all’insegnamento di Educazione
civica. Gli alunni che hanno frequentato l’indirizzo musicale svolgono una prova
pratica di strumento.

Risultati dell’esame

Agli alunni viene assegnato un voto in decimi per ogni prova scritta e al colloquio.

Ogni sotto-commissione calcola, per ogni alunno, la media dei voti ottenuti alle
prove. Il voto finale dell’esame di Stato viene calcolato facendo la media fra il
voto di ammissione e la media dei voti delle prove. L'esame è superato con esito
positivo se la valutazione complessiva è uguale o superiore a 6/10. A coloro che
ottengono un voto finale di 10/10 può essere attribuita la lode, con decisione della
Commissione assunta all'unanimità.

I risultati dell’esame sono affissi all’albo della scuola. Per i candidati che non
hanno superato l’esame viene pubblicata la frase ‘esame non superato’, senza il
voto finale.

Agli alunni che hanno superato l’esame viene rilasciato il Diploma conclusivo del
primo ciclo di istruzione che dà accesso al secondo ciclo di istruzione.

Il superamento dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo e il conseguimento


del relativo Diploma costituiscono titolo per l'accesso al secondo ciclo di
istruzione.
Avanzamento degli alunni
Gli alunni passano all’anno successivo e sono ammessi all’esame di Stato
conclusivo del primo ciclo di istruzione anche in caso di parziale o mancata
acquisizione dei livelli di apprendimento previsti per il relativo ciclo di istruzione,
ossia con voti inferiori a 6/10.

Nel caso di valutazioni periodiche e finali che rilevino delle carenze nei livelli di
apprendimento, la scuola provvede ad avvisare tempestivamente la famiglia
dell’alunno/a e, nell’ambito della propria autonomia, attiva delle specifiche
strategie finalizzate al miglioramento dei livelli di apprendimento dell’alunno/a.

Tuttavia, il consiglio di classe può deliberare la non ammissione all’anno


successivo o all’esame di Stato finale di alunni che non abbiano o abbiano
parzialmente raggiunto i livelli di apprendimento previsti. In questo caso la
decisione deve essere presa a maggioranza ed essere adeguatamente motivata.

Gli alunni che, in base allo Statuto delle studentesse e degli studenti, siano incorsi
in una sanzione disciplinare che comporti l’esclusione dallo scrutinio, non sono
ammessi all’anno successivo o, nell’ultimo anno, all’esame di Stato finale.

Il superamento dell’esame di Stato conclusivo e il rilascio del relativo diploma


danno accesso al secondo ciclo di istruzione.

Certificazione
Le scuole stabiliscono autonomamente le forme e le modalità per comunicare alle
famiglie e agli alunni i risultati delle valutazioni periodiche e finali. In generale, i
risultati delle valutazioni sono documentate nella scheda individuale di
valutazione dell'alunno, consegnata alle famiglie al termine del
trimestre/quadrimestre e dell’anno scolastico. La scheda di valutazione è
consegnata in forma telematica e può essere accompagnata da un colloquio
esplicativo.

Nella scheda di valutazione finale, rilasciata al termine di ogni anno scolastico,


viene riportata anche l'ammissione o la non ammissione alla classe successiva o,
nell’ultimo anno, all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Coloro che superano l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
ricevono il 'Diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione'.
Il diploma riporta i dati personali dell’alunno/a, la votazione espressa in decimi
attribuita in sede di esame, la durata degli studi, così come le lingue straniere
studiate e, eventualmente, lo strumento musicale per il quale è stata sostenuta la
prova all’esame finale. A ogni Diploma viene attribuito un numero progressivo
che viene riportato sul documento insieme all’anno di stampa. Inoltre, il Diploma
riporta il numero di registrazione nel Registro dei Diplomi, custodito dalla scuola
sotto la responsabilità del Dirigente scolastico, e la data di consegna. I Diplomi
sono stampati dall'Istituto Poligrafico dello Stato sulla base del modello fornito
ogni anno dal Ministero e sono distribuiti alle scuole attraverso gli uffici territoriali
degli Ufficio Scolastico Regionale (USR).

Gli alunni che superano l’esame di Stato finale ricevono anche una certificazione
che attesta le competenze acquisite alla fine del primo ciclo di istruzione.

La certificazione delle competenze fa riferimento al profilo dello studente nelle


Indicazioni nazionali per il curricolo che descrive le competenze che ogni alunno
dovrebbe aver acquisito al termine del primo ciclo di istruzione. Inoltre, la
certificazione si riferisce alle otto competenze chiave per l’apprendimento
permanente definite a livello europeo (2006/692/CE). Infine, nella certificazione
delle competenze deve essere tenuto conto anche di competenze rilevanti
acquisite attraverso l’apprendimento non formale e informale. Le competenze
sono valutate attraverso una scala su quattro livelli, ognuno dei quali descritto
attraverso indicatori esplicativi. Le scuole sono responsabili della compilazione di
questa sezione del certificato.

Una specifica sezione, redatta dall’Invalsi, integra la certificazione delle


competenze con una descrizione dei livelli di apprendimento aggiunti da ogni
alunno nelle prove nazionali standardizzate in italiano, matematica e inglese.

Il Ministero ha fornito alle scuole un modello di certificazione delle competenze,


valido su tutto il territorio nazionale (Allegato B al DM n. 742/2017).

Normativa di riferimento
Legge 30 ottobre 2008, n. 169 (disposizioni generali sulla valutazione degli
studenti)

DPR 22 giugno 2009, n. 122 (valutazione e certificazione)

Legge 13 luglio 2015, n. 107 (riforma del sistema di istruzione, riforma della
valutazione degli alunni)
D.Lgs 13 aprile 2017, n. 62 (disposizioni specifiche sulla valutazione degli alunni)

D.M. 3 ottobre 2017, n. 741 (riforma dell’esame di Stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione)

D.M. 3 ottobre 2017, n. 742 (modello di certificato delle competenze)

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