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La locandiera

Il testo preso in esame si configura come una commedia sviluppata da Carlo Goldoni, scrittore e avvocato
italiano, nella quale egli sviluppa un’attenta ed articolata analisi dei comportamenti umani mediante la
presentazione agli occhi del lettore di alcuni personaggi tipo che nel corso della narrazione si evolvono
proponendo così le cangianti sfumature dell’animo imprevedibile degli uomini. La scena viene dominata
dalla figura della locandiera, dalla quale l’opera ottiene la medesima denominazione, che si ritrova a dover
fronteggiare la vacua e inconsistente presunzione di superiorità che caratterizza la mentalità dei suoi nobili
pretendenti.

L’autore esordisce con una captatio benevolentia rivolta all’illustrissimo senatore Giulio Rucellai, perfetto
Ministro – saggio Filosofo ed eruditissimo Letterario, definendo come l’idea iniziale fosse di decorare le
Opere con il nome di quest’ultimo. Tuttavia tale presupposto cambiò radicalmente proponendo invece di
rivolgere una vera e propria lettera per quanto fosse consapevole della malagevolezza dello scrivere ad un
personaggio del calibro di Rucellai. Nel corso della missiva Goldoni spiega come la capacità detenuta dal
destinatario di unire i più seri studi ai dilettevoli e l’aver parlato della Commedia in modo sorprendente lo
abbiano spinto a metabolizzare delle cognizioni, delle Massime e delle notizie che gli abbiano arricchito la
fantasia ed illuminato la mente. Nella seconda lettera realizzata da Goldoni, egli si rivolge direttamente al
lettore definendo come a suo parer questa sia la commedia più morale, utile ed istruttiva tra le molteplici
composte fino a quel momento. Propone un primo sguardo sui personaggi fondamentali per il corso della
narrazione evidenziandone le peculiarità comportamentali ed alcuni dubbi insorti durante la stesura degli
avvenimenti in relazione alle scelte intraprese dal Cavaliere. Infine accenna alla medesima sfortunata
esperienza avuta con queste “donne Sirene”, le quali rendono in schiavitù gli sciagurati che le approcciano
e ricadono rovinosamente nella loro rete di lusinghe e buone maniere.

La trama ruota attorno a Mirandolina, giovane pericolosa e lusinghiera locandiera di un albergo in Firenze
che sa come manipolare gli uomini per ottenere ciò che vuole. Nel corso della storia, ella attira l’attenzione
di tre uomini: il Marchese di Forlipopoli, il Conte di Albafiorita e il Cavaliere di Ripafratta. Ognuno di loro è
affascinato da Mirandolina in diverso modo, ma lei deve scegliere chi conquistare tra di loro. La curiosità
della meretrice viene catturata in particolar modo da parte del Cavaliere, il quale dimostra una particolare
avversione per il genere femminile ritenuto pericoloso e non degno di interesse. Le svariate piccolezze che
questa compie nei confronti dell’uomo e l’intrapresa di tematiche ad egli congeniali spingono l’uomo a
provare un desiderio che si trasforma in vero e proprio interesse. Così tutti e tre gli uomini si prodigano
nell’elargizione di doni costosi ed attenzioni che comprendono l’offerta di protezione ed un titolo oneroso
nel caso di matrimonio. Alla fine, Mirandolina dimostra di essere una donna indipendente che sceglie di
seguire il suo cuore piuttosto che sottomettersi a un uomo, sposando la persona che il padre avrebbe
voluto, ossia il collega Fabrizio.

Contesto storico e sociale


La commedia fu scritta nel 1753, durante l’Illuminismo, un periodo caratterizzato da una crescente
importanza dell’individualismo, della ragione e dell’emancipazione delle donne.
Questo contesto storico influenzò notevolmente la trama e i temi portanti dell’opera.

 Regali: usati per esplorare i temi dell’inganno, dell’interesse personale e della manipolazione tra i
personaggi. Spilla d’oro con al di sopra il ritratto della giovane e una boccetta contenente ambra
(Cavaliere a Mirandolina), Vestiti e gioielli (Conte a M.) e gioielli ed un fazzoletto “pregiato”
(Marchese a M.)
 Attenzioni di Mirandolina verso il Cavaliere : l’elargizione di biancheria pregiata portata
direttamente in camera da ella, la preparazione di cibi speciali sempre ad opera di Mirandolina che
si trattiene a cena, finge uno svenimento quando il Cavaliere intimorito dai sentimenti provati
decide di partire per trattenerlo nella sua locanda e portare a termine il piano.

Personaggi principali
Mirandolina La protagonista è una donna forte, intelligente e astuta, che sfida i
ruoli di genere tradizionali dell’epoca.
Si connota per esser un esempio di emancipazione femminile e di
autonomia.
Marchese di Forlipopoli Uomo orgoglioso per la medesima condizioni sociale e persona seppur
privo di una dote onerosa che lo spinge a chiedere in prestito favori ed
elargizioni economiche.
Conte di Albafiorita Vanitoso per il titolo detenuto e le ricchezze possedute che lo
spingono ad elargire regali costosissimi in favore della donna che ha
catturato il suo interesse.
Cavaliere di Ripafratta Un esempio vivissimo della presunzione avvilita, ed una scuola che
insegna a fuggire dai pericoli per non soccombere alle cadute.

Come personaggi secondari si evidenziano:

- Le due commedianti (Dejanira e Ortensia) = le quali fingono di essere delle nobildonne per avere un
trattamento di riguardo definendosi come delle vedove abbandonate dai mariti. Anch’esse
conosciuta l’avversione del Cavaliere cercano di persuaderlo inutilmente;
- Fabrizio = fedele aiutante innamorato di Mirandolina.
- Servo del Cavaliere = compare in poche scene ed esprime pochissime battute.

Temi
Mirandolina è un personaggio forte e indipendente che prende le sue
Emancipazione femminile decisioni e sceglie il proprio destino, sfidando il tradizionale ruolo
passivo delle donne dell’epoca.
Mirandolina usa il suo fascino e il suo ingegno per manipolare gli
Il potere e la manipolazione uomini e ottenere ciò che vuole. Questo solleva domande sul potere
nelle relazioni interpersonali.
La commedia dell’arte “La Locandiera” presenta elementi tipici della commedia dell’arte,
come personaggi stereotipati, situazioni comiche e intrecci amorosi.

 Stile e linguaggio: Goldoni usa un linguaggio semplice e colloquiale, in contrasto con lo stile più
elaborato di molte opere teatrali dell’epoca. Questo stile contribuisce alla rappresentazione
realistica dei personaggi e delle situazioni.

 Messaggio morale: La commedia si conclude con un messaggio morale che sottolinea l’importanza
della sincerità e della verità nelle relazioni umane.

In sintesi, “La Locandiera” è un’opera teatrale che va oltre la semplice commedia dell’arte, affrontando
temi sociali e di genere in modo intelligente e umoristico. Mirandolina emerge come un’icona di
emancipazione femminile, mentre Goldoni critica e ride dei comportamenti umani e delle convenzioni
sociali del suo tempo.

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